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Ascopiave

Annual Report Nov 11, 2019

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Annual Report

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2019

G r u p p o A s c o p i a v e

Indice
INFORMAZIONI GENERALI 5
Organi sociali ed informazioni societarie 5
Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE 7
Premessa 7
La struttura del Gruppo Ascopiave 9
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 10
Controllo della società 11
Corporate Governance e Codice Etico 12
Rapporti con parti correlate e collegate 13
Fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 14
Altri fatti di rilievo 18
Efficienza e risparmio energetico 18
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa
finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti 18
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 25
Ambiti territoriali 26
Distribuzione dividendi 29
Azioni proprie 29
Evoluzione prevedibile della gestione 29
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 30
Altre informazioni 32
Stagionalità dell'attività 32
Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi del 2019 33
Indicatori di performance 33
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 34
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 36
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 40
Andamento della gestione – Gli investimenti 43
Prospetti del Resoconto Intermedio di Gestione 44
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 45
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 46
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 47
Rendiconto finanziario consolidato 48
NOTE ESPLICATIVE 49
Informazioni societarie 49
Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 49
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019 52
Criteri di valutazione 53
Area e criteri di consolidamento 54
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto
consolidate con il metodo del patrimonio netto 56
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 57
Attività non correnti 57
Attività correnti 63
Patrimonio netto consolidato 68
Passività non correnti 69
Passività correnti 74
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 79
Ricavi 79
Proventi e oneri finanziari 84
Imposte 84
Risultato netto delle attività destinate alla vendita 85
Componenti non ricorrenti 86
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 86
Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita 87
I risultati economici delle Società destinate alla vendita 87
Andamento della situazione patrimoniale 89
Andamento della situazione finanziaria 90
AGGREGAZIONI AZIENDALI 91
ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2019
93
Impegni e rischi 93
Fattori di rischio ed incertezza 94
Gestione del Capitale 100
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 101
Informativa di settore 102
Rapporti con parti correlate 103
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 105
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 105
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 106
Rendiconto Finanziario consolidato 107
Indebitamento finanziario netto consolidato 108
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 109
Obiettivi e politiche del Gruppo 109
Dati di sintesi al 30 settembre 2019 delle società a controllo congiunto consolidate con il
metodo del patrimonio netto 110

Allegati:

Controllo interno:

  • Dichiarazione del dirigente preposto - Attestazione al Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019 ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata
carica
data inizio data fine
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore delegato*
2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Coin Dimitri Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Martorelli Giorgio Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Lillo Antonella Consigliere 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Quarello Enrico Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019

(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, secondo le delibere del Consiglio di Amministrazione.

Soggetto durata
carica carica data inizio data fine
Schiro Antonio Presidente del collegio sindacale 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Marcolin Roberta Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Comitato controllo e
rischi
dal al Comitato per la
remunerazione
dal al
Quarello Enrico 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Coin Dimitri 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019
Martorelli Giorgio 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Lillo Antonella 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019
Pietrobon Greta 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Quarello Enrico 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019

Società di Revisione

PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari

Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 82096 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261 e-mail : [email protected]

Investor relations

Tel. +39 0438 980098 fax +39 0438 964779 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 % dei ricavi 2018 % dei ricavi
Ricavi 90.017 100,0% 87.592 100,0%
Margine operativo lordo 30.460 33,8% 32.445 37,0%
Risultato operativo 13.048 14,5% 16.778 19,2%
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 30.109 33,4% 20.461 23,4%
Risultato netto del periodo 38.238 42,5% 31.278 35,7%

Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 30.09.2019 31.12.2018
Capitale circolante netto 169.773 59.514
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 481.824 557.118
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (37.248) (51.245)
Capitale investito netto 614.349 565.386
Posizione finanziaria netta (193.028) (117.517)
Patrimonio netto Totale (421.321) (447.869)
Fonti di finanziamento (614.349) (565.386)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

Dati dei flussi monetari

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Risultato netto del Gruppo 8.129 10.818
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 82.928 87.823
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (10.989) (9.045)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento (55.789) (36.711)
Flusso monetario del periodo 16.150 42.067
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 59.353 10.928
Disponibilità liquide periodo precedente attività in dismissione 7.297 4.673
Disponibilità liquide alla fine del periodo 82.800 62.400

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude i primi nove mesi dell'esercizio 2019 con un utile netto consolidato di 38,2 milioni di Euro (31,3 milioni di Euro al 30 settembre 2018), con un incremento pari a 6,7 milioni di Euro, +22,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2019 ammonta a 421,3 milioni di Euro, (447,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2018) ed il capitale investito netto a 614,3 milioni di Euro (565,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 il Gruppo ha realizzato investimenti per 21,7 milioni di Euro (16,6 milioni di Euro al 30 settembre 2018), prevalentemente nell'attività di installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas.

Al termine dell'esercizio 2018 il Gruppo ha intrapreso un percorso teso a valorizzare le attività di vendita del gas e rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione ed in data 17 giugno 2019 ha approvato una partnership commerciale con Hera S.p.A. a mezzo della sottoscrizione di un Term Sheet vincolante per lo sviluppo di una primaria realtà all'interno dei territori del Nord-Est. Il Term Sheet è stato finalizzato in un accordo quadro il 31 luglio 2019. In conformità alle disposizioni del principio contabile IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate", i risultati economici, gli attivi ed i passivi, del settore vendita di gas naturale ed energia elettrica sono stati esposti separatamente rispettivamente in un'unica riga del conto economico e dello stato patrimoniale. I dati economici comparativi esposti a confronto sono stati riclassificati in coerenza con i dettami del principio. Conseguentemente, nella presente Relazione sono illustrati prevalentemente i risultati dei business in continuità descrivendo in paragrafi dedicati gli andamenti operativi, economici, patrimoniali e finanziari degli assets destinati alla vendita.

Si precisa inoltre che, in data 1° luglio 2019 è avvenuta la fusione per incorporazione della società Unigas Distribuzione Gas S.r.l. in Ascopiave S.p.A.. A seguito di tale operazione, la società Unigas S.r.l. non viene più consolidata con il metodo del patrimonio netto, bensì consolidata integralmente. In pari data Ascopiave S.p.A. ha conferito il ramo oggetto di fusione in Edigas Distribuzione Gas S.p.A..

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la cogenerazione e la gestione calore.

Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 228 Comuni (230 comuni al 31 dicembre 2018; la variazione del numero di concessioni gestite è correlata all'accorpamento di alcuni comuni), esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 10.426 chilometri1 , (oltre 9.809 chilometri al 31 dicembre 2018), fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci.

In tale segmento di mercato, il Gruppo, con oltre 607 milioni di metri cubi1 di gas venduti nei primi nove mesi dell'esercizio 2019 (621 milioni di metri cubi al 30 settembre 2018) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto.

1 I dati indicati relativamente alla lunghezza della rete di distribuzione e ai volumi di gas ed energia elettrica venduti sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

Andamento della gestione

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 756,0 milioni di metri cubi1 , con un incremento del 1,0% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2018.

La rete di distribuzione al 30 settembre 2019 ha una lunghezza di 10.426 chilometri1 in aumento di 630 chilometri rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, variazione principalmente dovuta al consolidamento integrale di Unigas Distribuzione Gas S.r.l..

I volumi di gas venduti2 nei primi nove mesi dell'esercizio 2019 sono stati pari a 607,5 milioni di metri cubi, evidenziando un decremento del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

I volumi di energia elettrica venduti2 sono stati pari a 401,2 GWh1 , con un incremento del 18,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il portafoglio clienti2 gestito al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 è pari a 750,5 mila clienti, in crescita dell' 0,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 si attestano a 90,0 milioni di Euro, contro gli 87,6 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente. La crescita del fatturato è determinato principalmente dall'iscrizione dei ricavi conseguiti dal ramo di distribuzione per effetto dell'ampliamento del perimetro, nonché dai maggiori ricavi da servizi della distribuzione (+0,1 milioni di Euro), e dai minori contributi per certificati bianchi (-1,9 milioni di Euro).

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 13,0 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 16,8 milioni di Euro dei primi nove mesi dell'esercizio 2018. La flessione registrata è principalmente spiegata dalla contrazione del margine sui titoli di efficienza energetica (-4,0 milioni di Euro), dai maggiori ammortamenti (-1,7 milioni di Euro) e in parte compensata dai minori costi del personale (+1,3 milioni di Euro).

Il risultato conseguito dalle società destinate alla vendita evidenzia al termine dei primi nove mesi un miglioramento pari a 9,6 milioni di Euro rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio 2018 imputabile principalmente agli elementi non ricorrenti.

Il risultato netto, pari a 38,2 milioni di Euro, evidenzia un incremento di 6,9 milioni di Euro rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio 2018.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 30 settembre 2019 è pari a 193,0 milioni di Euro, in peggioramento di 75,5 milioni di Euro rispetto ai 117,5 milioni di Euro del 31 dicembre 2018.

L'incremento dell'indebitamento finanziario è determinato dal cash flow dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 (+55,6 milioni di Euro, dato dalla somma del risultato netto, e degli ammortamenti) e dalla gestione del capitale circolante che ha generato risorse finanziarie per Euro 36,6 milioni. L'attività di investimento ha assorbito risorse finanziarie per 32,9 milioni di Euro. La gestione del patrimonio (distribuzione dividendi e dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto) ha assorbito risorse per 134,9 milioni di Euro (Euro 56,4 milioni correlati alla riclassifica di attività e passività destinate alla vendita.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 30 settembre 2019 è risultato pari a 0,46 (0,26 al 31 dicembre 2018).

2 Trattasi di informazioni relative alle società del Gruppo destinate alla vendita.

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 30 settembre 2019.

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 30 settembre 2019 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 3,780 Euro per azione, con una crescita di 22,1 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2019 (3,095 Euro per azione, riferita al 02 gennaio 2019).

La capitalizzazione di Borsa al 30 settembre 2019 risultava pari a 909,37 milioni di Euro3 (725,08 milioni di Euro al 29 dicembre 2018).

La quotazione del titolo nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 ha registrato una crescita della performance (+25,2%), superiore rispetto all'incremento dell'indice FTSE Italia All Share (+15,0%) e dell'indice FTSE Italia Star (+15,0%). La crescita invece è stata inferiore rispetto all'indice settoriale FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità (+31,6%).

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 30 settembre 2019:
---------------------------------------------------------------------------------------------------- --
Dati azionari e borsistici 30.09.2019 30.09.2018
Utile per azione (Euro) 0,17 0,13
Patrimonio netto per azione (Euro) 1,80 1,86
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 3,875 2,990
Prezzo massimo annuo (Euro) 4,250 3,690
Prezzo minimo annuo (Euro) 3,095 2,875
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 909,37 703,63
N. di azioni in circolazione 225.491.921 222.683.966
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.
411.575
234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 8.919.654 11.727.609

3 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 30 settembre 2019 risultava pari a 18,5 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Controllo della società

Alla data del 30 settembre 2019 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente la maggioranza del capitale di Ascopiave S.p.A. come indicato nel grafico di seguito riportato.

La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso dei primi nove mesi del 2019 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività della struttura di Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio della funzione di Internal Audit, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave.

La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.

La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:

  • Acquisto di servizi telematici e informatici dalla consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza passivi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Acquisto di gas dalla collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

  • Locazione di immobili di proprietà verso la consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Locazione di immobili di proprietà verso la collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza attivi verso ASM Set S.r.l. controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. ad ASM Set S.r.l., Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Vendita di energia elettrica verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto.
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. verso la controllante Asco Holding S.p.A.;

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.: Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Blue Meta S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A.. Lo stesso è decaduto in ragione del venir meno di alcuni requisiti necessari nel corso dell'esercizio. Le attività e passività correnti iscritte riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse, mentre i saldi debitori maturati nei confronti dell'erario risultano iscritti tra i crediti e debiti tributari.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato; per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questo resoconto.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

(migliaia di Euro) Crediti
commerci
Altri Debiti
Altri
commerci
Costi Ricavi
ali crediti ali debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 0 784 0 0 0 0 0 0 52 0
Totale controllanti 0 784 0 0 0 0 0 0 52 0
Società controllate dalla controllante
Asco TLC S.p.A. 47 0 136 0 0 536 143 0 245 40
Totale società controllate dalla controllante 47 0 136 0 0 536 143 0 245 40
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 7 0 6 7 0 0 0 0 0 0
ASM Set S.r.l. 752 0 7 880 0 114 1 3.467 2.929 3
Unigas Distribuzione S.r.l. primi sei mesi 0 0 0 0 0 5.540 0 50 140 0
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 0 7.510 3.165 0 38.504 0 0 0 36 0
Totale collegate/controllo congiunto 759 7.510 3.179 873 38.504 5.654 1 3.517 3.105 3
Totale 806 8.295 3.315 873 38.504 6.190 145 3.517 3.401 43

Fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2019

Approvato il progetto di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A.

In data 28 gennaio 2019 i Consigli di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. (Ascopiave) e di Unigas Distribuzione S.r.l. (Unigas) hanno approvato un'operazione di aggregazione societaria da realizzarsi mediante la fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave, immediatamente seguita dalla concentrazione in Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. (Edigas) delle attività operative di Unigas nel settore reti.

Mediante il Progetto di Aggregazione, Ascopiave e Unigas perseguono l'obiettivo di consolidare in capo a un unico operatore le attività da esse svolte nel settore della distribuzione del gas in alcune aree della Lombardia, migliorando ulteriormente il posizionamento sul mercato e gli standard qualitativi dei servizi erogati nei territori di riferimento.

I termini e le condizioni della Fusione sono disciplinati in un accordo quadro sottoscritto tra Ascopiave, Unigas e, limitatamente all'assunzione di alcuni impegni, Anita S.r.l., quale socio di riferimento di Unigas. Il progetto di Fusione è stato portato all'approvazione delle rispettive assemblee nonché dell'assemblea di Anita.

La società di revisione EY S.p.A. è stata nominata dal Tribunale di Venezia quale esperto ai fini della redazione del parere sulla congruità del rapporto di cambio, ai sensi dell'art. 2501-sexies del codice, messo a disposizione nei termini previsti dalla normativa applicabile.

L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave, in sede straordinaria, ha approvato il progetto di fusione relativo alla fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave (la "Fusione") e, per esso, la Fusione.

In data 24 aprile 2019 Ascopiave ha comunicato che si è tenuta in data 23 aprile l'assemblea dei soci di Unigas che ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave completando l'iter deliberativo relativo alla predetta fusione.

In data 25 giugno 2019, facendo seguito all'approvazione dell'operazione da parte di entrambe le assemblee, è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave.

Il rapporto di cambio è stato confermato pari a n. 3,7788 azioni Ascopiave del valore nominale di Euro 1,00 per ciascuna quota di Unigas del valore nominale di Euro 1,00, non essendosi verificati i presupposti per procedere ad un aggiustamento del medesimo ai sensi del progetto di fusione. La fusione ha avuto effetto dal 1 luglio 2019.

Sempre in data 25 giugno 2019, nel contesto della fusione e con effetto dalla data di efficacia della medesima, è stato altresì perfezionato il conferimento da parte di Ascopiave in favore della controllata al 100% Edigas delle attività operative di Unigas nel settore reti.

Si precisa che nel corso della prima settimana di luglio 2019 Ascopiave S.p.A. ha provveduto all'assegnazione di n. 7.149.505 azioni proprie alla società Anita S.r.l..

La Fusione

La Fusione è stata attuata mediante (i) annullamento delle quote rappresentanti il 100% del capitale sociale di Unigas alla data di stipula dell'atto di Fusione e (ii) assegnazione ad Anita, in concambio della propria quota detenuta in Unigas, di azioni proprie di Ascopiave, senza pertanto necessità di procedere ad un aumento del capitale sociale di Ascopiave a servizio del concambio.

Situazione patrimoniale di riferimento per la Fusione, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2501-quater, comma secondo, del codice civile, è stata per entrambe le società il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018.

Il rapporto di cambio determinato dai Consigli di Amministrazione di Ascopiave e Unigas, con il supporto dei 2 rispettivi consulenti finanziari, è pari a n. 3,7788 azioni proprie Ascopiave per ogni quota di Unigas di nominali Euro 1,00.

Sulla base del predetto rapporto di cambio sono state, pertanto, oggetto di assegnazione ad Anita complessive n. 7.149.505 azioni proprie di Ascopiave, pari al 3,05 % del capitale di Ascopiave post Fusione. Come meglio descritto nel progetto di Fusione, il suddetto rapporto di cambio poteva essere soggetto ad aggiustamento esclusivamente per effetto dell'eventuale pagamento, prima della data di efficacia della Fusione (i) di un dividendo ordinario da parte di Ascopiave e/o Unigas e/o (ii) del dividendo straordinario che, come comunicato al mercato in data 8 giugno 2018, l'assemblea di Ascopiave poteva essere chiamata a deliberare ai fini del pagamento da parte del socio di maggioranza Asco Holding S.p.A. del valore di liquidazione ai propri azionisti che hanno esercitato il diritto di recesso non avendo concorso all'adozione della delibera di approvazione di alcune modifiche statutarie adottata in data 23 luglio 2018.

"L'Operazione – ha commento il Presidente di Ascopiave, Dott. Nicola Cecconato - costituisce un passo in avanti nel percorso di consolidamento del Gruppo Ascopiave nel settore della Distribuzione del Gas Naturale, in linea con la strategia di rafforzamento degli assets del Gruppo nell'ambito di attività regolate. Il consolidamento delle attività ad oggi gestite da Unigas, potrà consentire un miglioramento dei livelli di efficienza e dei servizi erogati nei territori di presenza, tramite la valorizzazione delle competenza industriali delle società coinvolte".

Rideterminazione periodo ottobre 2010 – settembre 2012 con delibera 32/2019/R/GAS del 29 gennaio 2019

In data 29 gennaio 2019 l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha pubblicato la delibera 32/2019/R/GAS in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato 4825/2016 di annullamento della deliberazione ARG/GAS 89/10.

Nella deliberazione 89/10 l'Autorità era intervenuta rideterminando il valore della componente materia prima della tariffa di vendita del gas naturale introducendo il coefficiente di demoltiplicazione K che riduceva i costi di approvvigionamento riconosciuti. In data 2 novembre 2017, con la delibera 737/2017/R/gas, pubblicata a valle della sentenza del Consiglio di Stato 4825/2016, l'Autorità è intervenuta per determinare ora per allora il valore della materia prima gas per il periodo ottobre 2010 – settembre 2012 aggiornando il valore K e portandolo ad un importo maggiore rispetto a quelli all'uopo definiti. La variazione aumenta conseguentemente la componente materia prima riconosciuta nella tariffa di vendita applicata ai quantitativi di gas naturale consumati dai clienti finali assoggettati al regime di maggior tutela per il biennio interessato.

Il 29 gennaio 2019, a mezzo della delibera 32/2019/R/GAS, l'Autorità ha definito le modalità con le quali le aziende di vendita hanno facoltà di partecipare al meccanismo di riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente pocanzi descritto. In particolare, le aziende potevano presentare un'istanza alla Cassa per i Servizi Energetici Ambientali (CSEA) entro il mese di maggio 2019, corredata dalla documentazione necessaria e idonea al riconoscimento e l'ottenimento degli importi dovuti. Le istanze presentate, e la documentazione a corredo, sono state analizzate e verificate sino al 31 luglio 2019 ai fini dell'ammissibilità da CSEA. In data 31 luglio 2019 CSEA ha comunicato alle società del segmento vendita del Gruppo l'ammontare di riconoscimento che è risultato pari ad Euro 8.178 migliaia. La cassa ha costituito un conto che sarà alimentato a decorrere dal 1° aprile 2019 a mezzo di un'apposita componente tariffaria di distribuzione che sarà applicata a tutti i clienti con consumi annui inferiori ai 200.000 standard metri cubi. Gli importi riconosciuti saranno liquidati in tre sessioni, la prima delle quali ad aprile 2020, la seconda a dicembre 2020 e la terza a dicembre 2021.

Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria e straordinaria, del 23 aprile 2019

Si è riunita il 23 aprile 2019, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. ("Ascopiave" o la "Società") in sede ordinaria e straordinaria.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha approvato il bilancio di esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2018, e deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo ordinario pari a Euro 0,125 per azione.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha espresso parere favorevole in merito alla politica di remunerazione, corrispondente alla Sezione I della relazione sulla remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e 84 quater del regolamento Consob 14 maggio 1999, n. 11971.

L'Assemblea di Ascopiave, in sede ordinaria, ha approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie, in sostituzione dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie rilasciata dall'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2018, che pertanto è da intendersi revocata, per la parte non eseguita.

Su richiesta del socio Asco Holding S.p.A., in sede ordinaria, l'assemblea ha altresì deliberato la distribuzione di un dividendo straordinario pari ad Euro 0,2133 per ciascuna delle n. 222.178.966 azioni in circolazione, per un totale di Euro 47.390.773,40, da prelevarsi interamente dalla "Riserva da sovrapprezzo azioni". Tale dividendo straordinario è stato messo in pagamento in data 8 maggio 2019, con data di stacco 6 maggio 2019 e record date 7 maggio 2019.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, ha approvato il progetto di fusione relativo alla fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. ("Unigas") in Ascopiave S.p.A. (la "Fusione") e, per esso, la Fusione.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, ha altresì approvato di modificare l'art. 6 dello statuto sociale di Ascopiave, introducendo i paragrafi da 6.6 a 6.18, al fine di preveder il meccanismo della maggiorazione del diritto di voto, di cui all'art. 127-quinquies del TUF.

In particolare, il meccanismo della maggiorazione consentirà l'attribuzione di 2 diritti di voto per ciascuna azione Ascopiave che sia appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo di almeno 24 mesi a decorrere dall'iscrizione in un apposito elenco speciale, che sarà istituito e tenuto a cura della Società presso la sede sociale.

Comunicato stampa Asco Holding S.p.A.

In data 8 aprile 2019, facendo seguito a quanto precedentemente comunicato in data 6 marzo 2019, Asco Holding S.p.A. ("Asco Holding" o la "Società") ha reso noto che, nel contesto della procedura di recesso dei soci che non hanno concorso all'approvazione della delibera assembleare del 23 luglio 2018 avente ad oggetto alcune modifiche statutarie, in data 5 aprile 2019 si è concluso il periodo di adesione all'offerta in opzione, depositata in data 7 marzo 2019 presso il Registro delle Imprese di Treviso-Belluno, di n. 28.279.062 azioni in relazione alle quali è stato validamente esercitato il diritto di recesso e con riferimento alle quali è stato contestato il valore di liquidazione determinato dal Consiglio.

Nessun socio di Asco Holding ha esercitato il diritto di opzione. Qualora la Società ricevesse comunicazioni di esercizio del diritto di opzione che risultino spedite nei termini previsti dall'avviso di offerta in opzione, ne darà pronta comunicazione.

Le azioni oggetto di recesso sono state n. 41.945.221 pari al 29,96% del capitale sociale di Asco Holding. Il valore di liquidazione unitario da corrispondersi da parte della Società sarà pari a Euro 3,75 per i soci recedenti che non hanno contestato il valore di liquidazione e Euro 4,047 per i soci recedenti che hanno contestato il valore di liquidazione.

Il perfezionamento della procedura di recesso avverrà, nei tempi tecnici necessari, successivamente all'eventuale approvazione da parte dell'assemblea di Ascopiave convocata per il 23 aprile 2019, in prima convocazione, e il 26 aprile 2019, in seconda convocazione, della proposta di distribuzione di un dividendo straordinario formulata da Asco Holding e subordinatamente al pagamento del medesimo dividendo.

Gruppo Hera e Ascopiave: grande partnership energy nel nord-est

In data 20 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., facendo seguito a quanto comunicato al mercato lo scorso 15 ottobre 2018, ha approvato l'avvio della prima fase del percorso teso a (i) valorizzare le proprie attività nel settore della vendita del gas e dell'energia elettrica e (ii) rafforzare e consolidare la propria presenza nel settore della distribuzione del gas, in entrambi i casi anche attraverso una o più partnership strategiche. La prima fase di tale percorso ha visto raccogliere le manifestazioni di interesse e le offerte non vincolanti pervenute dagli operatori interessati.

Il 17 giugno 2019, attraverso la joint venture EstEnergy, è stata stretta dal Gruppo Hera ed Ascopiave una partnership commerciale da oltre 1 milione di clienti con un valore complessivo della nuova realtà di 864,5 milioni di euro e con un Ebitda di 69 milioni di euro. Con questa operazione il Gruppo Hera supera i 3 milioni di clienti energy. Ascopiave cresce nella distribuzione gas di 188.000 PDR, diventando il primo operatore nel Nord-Est con 775.000 PDR gestiti e un Ebitda aggiuntivo di 15,9 milioni di euro. I Consigli di Amministrazione di Hera S.p.a. e Ascopiave S.p.a. hanno approvato la sottoscrizione di un Term Sheet vincolante per lo sviluppo di una primaria realtà all'interno dei territori del Nord-Est, che potrà contare su oltre un milione di clienti energy, nonché contestualmente un riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas. Il Term Sheet, finalizzato in un accordo quadro il 31 luglio 2019, definisce i perimetri coinvolti, i termini economici dell'accordo, nonché i relativi elementi di governance. L'accordo raggiunto costituisce un importante passaggio strategico nella evoluzione dei portafogli di attività dei due gruppi, in piena coerenza con le linee strategiche di sviluppo approvate dai Consigli di Amministrazione di Hera S.p.a. e Ascopiave S.p.a. e comunicate agli investitori.

In particolare, l'accordo nell'area commercializzazione clienti gas e energia elettrica prevede la creazione di un unico operatore per le rispettive attività commerciali nelle regioni del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia, attraverso EstEnergy S.p.a., già oggi società controllata congiuntamente da Ascopiave S.p.a. e Hera Comm S.r.l., veicolo commerciale del Gruppo Hera. EstEnergy S.p.a, vedrà un sostanziale allargamento delle attività nel territorio indicato, andando a ricomprendere il business commerciale del Gruppo Ascopiave relativo alle società controllate Ascotrade S.p.a., Ascopiave Energie S.p.a., Blue Meta S.p.a. e alle joint venture Asm Set S.r.l. (49%), Etra Energia S.r.l. (51%) e Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione (30,94%) nonché la società Energia Base Trieste S.r.l. (92.000 contratti gestiti) e i clienti del Veneto e Friuli di Hera Comm (96.000 contratti gas e 68.000 contratti elettrici), dando così luogo a un operatore primario radicato nel territorio del Nord-Est con un portafoglio di oltre 795.000 contratti gas e 265.000 contratti elettrici totali al 31.12.2018 considerando anche le componenti pro-quota delle joint venture, per un totale dunque di oltre 1 milione di contratti. La nuova realtà, che si realizzerà tramite EstEnergy, quando pienamente operativa, avrà un Ebitda consolidato pari a circa 69 m€ - su base 2018 escludendo il contributo delle società detenute con quote di minoranza. Il capitale sociale di EstEnergy sarà detenuto per il 52% dal Gruppo Hera e per il 48% da Ascopiave. Le parti hanno condiviso che l'equity value della nuova EstEnergy sia pari complessivamente a 864,5 m€ (797 m€ l'enterprise value corrispondente), con riferimento al 31.12.2018 e sia oggetto degli eventuali successivi aggiustamenti di prassi rispetto alla data del closing; questo valore per 601 m€ (543 m€ l'enterprise value) è riconducibile alle attività commerciali di provenienza Ascopiave e per 263 m€ è riconducibile alle attività di provenienza Hera Comm.

Al fine di regolare la futura governance verrà sottoscritto un Patto Parasociale che prevederà un Consiglio di Amministrazione della nuova EstEnergy composto da 5 membri – 3 nominati da Hera, a cui spetterà la nomina dell'Amministratore Delegato, e 2 da Ascopiave, a cui spetterà la nomina del Presidente, così come del Presidente del Collegio Sindacale, le usuali clausole di tutela a favore di un socio di minoranza, nonché per il periodo di 7 anni un diritto di cessione, esercitabile annualmente, a favore di Ascopiave sino all'intera partecipazione detenuta in EstEnergy S.p.a. ed un diritto di acquisto a favore di Hera Comm in caso di partecipazione residua da parte di Ascopiave S.p.a. in EstEnergy S.p.a. inferiore o uguale al 5% del capitale della società. In particolare, l'opzione di vendita sulla quota di partecipazione di minoranza di EstEnergy potrà essere esercitata, in tutto o in parte, sino al settimo anno dal closing, e ad un prezzo di esercizio pari al maggiore tra (i) il fair market value della partecipazione calcolato alla data di esercizio e (ii) il valore della partecipazione rivalutato per un interesse annuale del 4% al netto della quota dei dividendi percepiti e in ogni caso non inferiore al valore della partecipazione stessa.

Inoltre, nell'ambito del riassetto complessivo nell'area commercializzazione clienti gas e energia elettrica, sarà interessata anche Amgas Blu, società commerciale integralmente detenuta da Ascopiave, attiva nella provincia di Foggia con circa 50.000 clienti, che verrà acquisita direttamente da Hera Comm a un prezzo pari a circa 44 m€, inclusivo della posizione finanziaria, e sempre riferito al 31 dicembre 2018.

Alla data del closing Ascopiave acquisirà una partecipazione di circa il 3% di Hera Comm, conseguendo il diritto alla nomina di un consigliere di amministrazione all'interno del Consiglio di Amministrazione della società stessa. Anche per questa quota è previsto un meccanismo a favore di Ascopiave della cessione della partecipazione detenuta in Hera Comm, da esercitarsi nello stesso periodo di 7 anni.

Il riassetto delle attività della distribuzione gas prevede, invece, l'acquisto da parte di Ascopiave dal Gruppo Hera di un perimetro di concessioni ricomprendente 188.000 punti di riconsegna distribuiti in Veneto e Friuli-Venezia Giulia ad un valore di investimento pari a 171 m€ e un Ebitda pro forma di 15,9 m€, entrambi riferiti al 31.12.2018. Tramite tale operazione il Gruppo Ascopiave gestirà circa 775.000 utenti e oltre 12.000 Km di rete, diventando così il primo operatore del Triveneto per dimensioni e consolidando la sua posizione nel ranking nazionale.

Con questa operazione Ascopiave dà corso al piano di riposizionamento strategico, stringendo un accordo sulle aree commerciali con un primario attore e rafforzando la propria presenza nel core business della distribuzione gas.

Il Gruppo Hera, per parte sua, attraverso gli accordi con Ascopiave anticipa il raggiungimento dell'obiettivo dei 3 milioni di clienti nelle attività commerciali energy (3,2 milioni riferiti al 31 dicembre 2018) fissato nel piano industriale al 2022 e dà seguito al percorso di crescita in queste attività che negli ultimi 10 anni ha consentito al Gruppo di raddoppiare la propria base clienti energy, in un percorso fatto di crescita organica e M&A.

In data 31 luglio 2019 i Consigli di Amministrazione di Hera S.p.A. e Ascopiave S.p.A. hanno deliberato la sottoscrizione dell'accordo quadro che darà il via alla partnership commerciale attraverso la joint venture Estenergy.

L'operazione sarà soggetta alle usuali condizioni previste per questo tipo di operazioni e a tutte le comunicazioni e approvazioni da parte delle autorità ed enti competenti, nonché, per quanto riguarda le sole partecipazioni interessate, al mancato esercizio del diritto di prelazione e al gradimento da parte degli altri soci, nel caso delle partecipazioni detenute da Ascopiave S.p.a. nelle joint venture ASM Set S.r.l., Etra Energia S.r.l. e Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione.

Le parti prevedono di arrivare a completare l'operazione entro il termine del 31 dicembre 2019.

Informativa sull'acquisto di azioni proprie

Ascopiave rende noto di aver acquistato sul mercato telematico azionario, nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 23 aprile 2018, nel periodo compreso tra il 01 aprile 2019 e il 30 settembre 2019 n. 4.341.550 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 3,792 euro, per un controvalore complessivo di 16.463.350,62 Euro. A seguito degli acquisti effettuati, Ascopiave deteneva n. 8.919.654 azioni proprie, pari al 3,805%, per il controvalore sopra indicato.

Sottoscrizione finanziamento a medio termine con Banca Nazionale del Lavoro (BNL)

In data 9 agosto 2019 la Capogruppo ha sottoscritto con BNL un finanziamento a medio termine, con durata di 5 anni, per un importo di Euro 30.000 migliaia, a tasso variabile e con rimborso tramite quote capitali semestrali costanti, e contestualmente un contratto Interest Rate Swap con la banca medesima, tale da eliminare il rischio connesso con la fluttuazione del tasso d'interesse.

Sottoscrizione finanziamento a medio termine con Credit Agricole

In data 27 settembre 2019 la Capogruppo ha sottoscritto con Credit Agricole un finanziamento a medio termine, con durata di 5 anni, per un importo di Euro 30.000 migliaia, a tasso variabile e con rimborso tramite quote capitali semestrali costanti, e contestualmente un contratto Interest Rate Swap con la banca medesima, tale da eliminare il rischio connesso con la fluttuazione del tasso d'interesse. L'erogazione del finanziamento è avvenuta il 1° ottobre 2019.

Altri fatti di rilievo

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto attiene le società di distribuzione del Gruppo obbligate al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico, hanno ricevuto comunicazione dal GSE della quantificazione dell'obiettivo stesso. Il numero di titoli di efficienza energetica da consegnare per l'obiettivo 2017 era pari a 85.274 certificati bianchi. Tale obbligo è stato conseguito per una percentuale pari all'83% nell'esercizio 2018 ed il residuo nell'esercizio in corso. Gli obiettivi fissati per l'esercizio 2018 sono quantificati in 98.017 TEE. A fine novembre 2018 il Gruppo ha consegnato, nei limiti di legge previsti, una parte dei titoli dell'obiettivo 2018 (circa 32%), ed al 31 maggio 2019 ha provveduto alla consegna di un ulteriore 43,5% dell'obiettivo. L'obiettivo fissato per l'esercizio 2019 è quantificato in 110.043 TEE. Agli stessi si sommano gli obblighi in capo ad Unigas Distribuzione Gas S.r.l., sino al 30 giugno 2019 consolidata con il metodo del patrimonio netto ed oggetto di fusione per incorporazione in Ascopiave S.p.A. in data 1° luglio 2019. Nello specifico, gli obiettivi a cui la società era obbligata per l'anno 2017 è stato quantificato dal GSE in 15.334 TEE e consegnato per il 60% entro il 31 maggio 2018. Con determina del 29 gennaio 2018 l'Autorità aveva definito l'obiettivo della società per il 2018 quantificato in 16.103 TEE, di questi 3.406 TEE sono stati consegnati a fine novembre 2018, mentre nel mese di maggio la società aveva provveduto a consegnare ulteriori quantitativi di titoli raggiungendo il 62,6% dell'obiettivo 2018. L'obiettivo fissato per l'esercizio 2019 è quantificato in 17.578 TEE.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e
  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2018;

per complessivi Euro 45.753 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti agli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015, applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa. L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto (e/o è in procinto di proporre) le proprie "contro-deduzioni".

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 30 settembre 2019 non vi sono contenziosi pendenti. Si evidenzia l'esito del contenzioso di seguito riportato:

COMUNE DI COSTABISSARA:

Un Giudizio innanzi alla Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Costabissara che, con atto notificato il 12 dicembre 2015, ha impugnato il Lodo Arbitrale del 25-26 maggio 2015, emesso all'esito del relativo procedimento. All'udienza del 19 maggio 2016, la Corte ha fissato l'udienza di precisazione delle conclusioni al 7 marzo 2019.

Il Collegio Arbitrale, con il Provvedimento anzidetto, ha condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 3.473 migliaia, oltre ad interessi dalla data di deposito del Lodo.

L'intesa tra le Parti è stata raggiunta per l'importo complessivo di Euro 3.000 migliaia.

Con Delibera di CC n. 21 del 16 aprile 2019, il Comune ha approvato l'atto transattivo.

L'atto transattivo è stato stipulato in data 3 giugno 2019, mentre la Corte d'Appello di Venezia, con provvedimento del 18 luglio u.s. ha comunicato l'estinzione del Giudizio. Il contenzioso con il Comune di Costabissara è pertanto, definitivamente, chiuso.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 30 settembre 2019 sono pendenti:

COMUNE DI SANTORSO:

Un Giudizio di appello pendente c/o la Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Santorso (impugnazione del Lodo Arbitrale del 18 luglio 2017, che ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave la somma di Euro 1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia). Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.

All'udienza innanzi alla Corte di Appello di Venezia, svoltasi il 9 gennaio 2019, la Corte ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusione al 27 maggio 2021.

Sono in corso contatti per addivenire ad una soluzione transattiva.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI / CIVILI – RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2019 sono pendenti:

COMUNE DI SOVIZZO:

Un Giudizio civile avviato dal Comune di Sovizzo, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 21 febbraio 2019. L'Ente richiede il pagamento di un canone concessorio, per Euro 65.000/anno a far data dal 1 gennaio 2013.

L'udienza di comparizione, inizialmente fissata al 19 giugno 2019 è stata rinviata al prossimo 10 settembre.

La Società, alla luce delle intese negoziali intercorse, contesta la pretesa comunale ed ha provveduto a costituirsi nei termini.

COMUNI DI BRUSIMPIANO E MARZIO

Due Giudizi amministrativi, pendenti al TAR Lombardia (Milano), avviati da AP Reti Gas S.p.A. per l'impugnazione delle delibere di CC, adottate dai due Comuni, comunicate alla Società e concernenti l'esercizio, ultra-tardivo, della facoltà negoziale assegnata ai Comuni medesimi nell'originario atto concessorio (ma con termine di esercizio fissato a 10 anni dall'inizio della concessione).

Da notizie acquisite successivamente, pare che tutti i Comuni limitrofi (cd Zona Valganna) abbiano adottato analoghe delibere (nonostante scadenze del termine decennale comprese tra il 1998 ed il 2001). Ove queste avessero ad essere trasmesse ad AP Reti Gas, la stessa provvederà analogamente all'impugnativa.

Allo stato si è in attesa della calendarizzazione.

Sono in corso contatti volti ad accertare la possibilità di addivenire ad un'intesa transattiva.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2019 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

Il C.d.S. ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea.

La Corte di Giustizia ha sentenziato che il diritto europeo non osta alla disciplina nazionale impugnata, (ma) nel senso che il diritto medesimo non disciplina le (e dunque non è leso dalle) modalità di determinazione del valore di rimborso dei gestori uscenti.

L'udienza di "ri-assunzione" della causa avanti al CdS si è svolta il 18 luglio u.s. I legali di Ascopiave hanno ribadito la rilevanza della questione di costituzionalità della disciplina.

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014 (ora 905/2017)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'ARERA, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%.

Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Ascopiave, pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti e ad AP Reti Gas (quale avente causa di Ascopiave e soggetto passivo della normativa), al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

IMPUGNAZIONE ATTI DI GARA PASUBIO GROUP S.P.A. (attuale AP Reti Gas Vicenza S.p.A.):

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da 2i Rete Gas S.p.A. nei confronti del Comune di Schio e di Ascopiave S.p.A. (notificato il 10 ottobre 2016), per l'annullamento, previa concessione di misure cautelari, dell'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A., ovvero del bando e di tutti gli atti conseguenti, richiedendo pertanto l'aggiudicazione alla ricorrente, o in subordine la riedizione della gara.

Il TAR Veneto (udienza del 9 novembre 2016) ha respinto l'istanza cautelare di 2i Rete Gas S.p.A..

Quest'ultima ha quindi presentato appello al Consiglio di Stato (C.d.S.). Il Consigliere Delegato del C.d.S. ha respinto l'istanza per ottenere una misura cautelare monocratica, riservando la decisione al Collegio.

In data 2 febbraio 2017 si è tenuta l'udienza cautelare avanti al Consiglio di Stato. All'esito della stessa, il Collegio ha confermato l'Ordinanza cautelare n. 644/2016 del TAR Veneto, con ciò respingendo l'appello presentato da 2i Rete Gas, volto ad ottenere la sospensione dell'efficacia degli atti di gara in attesa della decisione di merito sul ricorso principale, rimessa allo stesso TAR Veneto.

In conseguenza, il 3 aprile 2017, Ascopiave S.p.A. ha stipulato il contratto di compravendita della quote societarie, con ciò divenendo socio unico di Pasubio Group S.p.A..

Con Sentenza n. 925/2019, pubblicata il 14.08.2019, il TAR ha respinto il ricorso. Allo stato sono pendenti i termini per l'eventuale impugnazione di 2i Rete Gas.

LINEE GUIDA ANAC SU ART. 177 D.LGS. 50/2016

Un Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica, nonché con l'intervento, ad adiuvandum, di Utilitalia) per l'annullamento delle Linee Guida ANAC n. 11/2018, previste dall'art. 177 del D.Lgs. 50/2016.

L'art. 177 del D.Lgs. 50/2016 stabilisce che, dal 18 aprile 2018, i titolari di concessioni di importo pari o superiore a

150.000 euro, se individuati «senza gara», dovranno affidare una quota pari a l'80% dei propri contratti mediante procedure di evidenza pubblica, per il resto potendo ricorrere a società in house o a controllate/collegate.

L'ANAC è chiamata a vigilare secondo modalità fissate con proprie Linee Guida (n. 11/2018).

Dette Linee Guida – pur, formalmente, prive di efficacia vincolante sul punto – stabiliscono che il concessionario ha l'obbligo di mettere a gara (essendo da comprendersi nella percentuale del 80%) tutte le attività svolte nell'esercizio della concessione, comprese quelle realizzate direttamente con mezzi e risorse propri, con ciò traendo dalla norma un obbligo di esternalizzazione. La Commissione Speciale del Consiglio di Stato ha reputato corretta tale interpretazione, ma ha rilevato che, così inteso, l'art. 177 potrebbe essere incostituzionale.

Ove applicata in detti termini la norma avrebbe un impatto oltremodo significativo sia sulle scelte imprenditoriali, sia sui livelli occupazionali delle Società titolari di rapporti concessori con affidi senza gara (peraltro, perfettamente leciti al momento della loro assegnazione).

L'art. 177, così interpretato, pertanto, pare illegittimo sia con riguardo ai principi costituzionali (es. libera iniziativa economica ex art. 42 Cost.), sia rispetto al "divieto di aggravio" sancito dal diritto comunitario.

In detto contesto, AP Reti Gas S.p.A., quale principale società di distribuzione del Gruppo, ha dato corso all'impugnativa delle Linee Guida citate, sollevando altresì questione di legittimità costituzionale e comunitaria nei riguardi della norma primaria.

Ad aggravare la tematica, il 2 novembre 2018, ANAC, a fronte di una mera raccolta dati riferita a tutte le concessioni esistenti in qualsiasi settore, ha adottato una segnalazione a Governo e Parlamento sullo stato delle concessioni (soffermandosi in particolare sul settore del gas) nella quale rileva che non sarebbero conformi all'attuale disciplina vigente. A mero titolo prudenziale si è provveduto all'integrazione del Ricorso, con motivi aggiunti concernenti la Segnalazione anzidetta.

L'udienza di discussione si è tenuta il 22 maggio 2019.

Il TAR, in linea con le precedenti pronunce relative ai giudizi proposti da altri operatori, con Sentenza n. 9326, pubblicata il 15 luglio u.s., ha dichiarato inammissibile il ricorso di AP reti Gas per mancanza di lesività degli atti impugnati.

Il punto "positivo" della pronuncia riguarda la "dequalificazione" delle Linee Guida n. 11 operata dal TAR. I Giudici, infatti, hanno ritenuto le medesime LG alla stregua di atti meramente interpretativi, per quanto riguarda la Parte I, ed atti non immediatamente lesivi, per quanto concerne la Parte II.

In particolare, la Parte I non sarebbe idonea ad individuare i soggetti obbligati ad applicare l'art. 177 e/o l'ambito e le modalità di applicazione dell'art. 177, ma avrebbe solo una "funzione ricognitiva di princìpi di carattere generale e di ausilio interpretativo alle amministrazioni cui sono rivolte …".

La Parte II, invece, pur autoqualificatasi come "vincolante", non presenterebbe carattere immediatamente lesivo perché "… gli operatori economici che ritengano di non doversi adeguare alle indicazioni ivi contenute in ragione della peculiarità del rapporto concessorio non incorrono immediatamente nella sanzione".

Deve aggiungersi che il D.L. n. 32/2019, convertito in Legge n. 55/2019, ha prorogato il termine di cui al comma 2 dell'art. 177 che ora recita: "Le concessioni di cui al comma 1 già in essere si adeguano alle predette disposizioni entro il 31 dicembre 2020".

AP Reti Gas presenterà appello.

BANDO GARA ATEM VI3

Con ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, notificato il 16 gennaio 2019 e promosso da AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti gas Vicenza S.p.A., è stato chiesto l'annullamento del Bando di gara pubblicato in GURI il 17 dicembre 2018.

Trattasi essenzialmente di un'impugnativa prudenziale, volta ad evitare futuri rischi di decadenza rispetto all'attuale contenuto del Bando, carente in molteplici essenziali aspetti.

Il TAR Veneto, in stretto adempimento della disciplina speciale ed acceleratoria dei termini per i procedimenti relativi alle impugnative su appalti e concessioni, ha fissato autonomamente l'udienza di discussione svoltasi l'8 maggio 2019.

Con Sentenza n. 667/2019 del 03 giugno 2019, il TAR ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso (a spese compensate), sul presupposto che i contenuti degli atti di gara, per quanto concerne anche i valori di rimborso, "non sono al momento vincolanti", mentre nei successivi atti di gara la Stazione Appaltante dovrà tenere conto "degli specifici interessi dei gestori uscenti ad una corretta ed esaustiva determinazione ed indicazione dei valori di rimborso ad essi spettanti, predeterminati in contraddittorio con le parti coinvolte".

La pronuncia è da ritenersi comunque positiva, consentendo di superare definitivamente l'oggettiva preoccupazione

che la procedura potesse cristallizzarsi e proseguire sulla base di valori non corretti. Ove le criticità censurate avessero a permanere anche nell'ambito della richiesta di presentazione offerta, le Società avranno titolo per provvedere all'impugnativa. E' pertanto da escludersi l'esigenza di ricorso in appello.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2019 sono pendenti:

ASCOPIAVE – CORPO B:

Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B" (facente parte della sede di Pieve di Soligo), Ascopiave S.p.A., successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.r.l. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.r.l. (Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado.

Ascopiave S.p.A. ha provveduto alla costituzione in giudizio nei termini di legge.

Con Provvedimento del 07 giugno 2018 la Corte di Appello (C.d.A.) ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva, limitando la provvisoria esecutività della Sentenza di primo grado all'importo di Euro 150 migliaia, rispetto al quale Ascopiave S.p.A. è legittimata alla prosecuzione dell'azione esecutiva.

I tentativi di recupero forzoso della somma anzidetta, ad oggi espletati, hanno tuttavia avuto esito negativo.

All'udienza del 28 giugno 2018, la C.d.A. ha sancito la riunione dei ricorsi.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

AP Reti Gas S.p.A. (come le altre imprese di distribuzione del Gruppo), in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agisce, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c. al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità.

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c.

Identica procedura è stata adottata anche dalle altre società di distribuzione del Gruppo (AP Reti Gas Rovigo S.R.L., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. ed Unigas Distribuzione S.R.L.).

Attualmente, per Ascopiave / AP Reti sono in corso:

  • in corso (trasmesse allo Studio legale in attesa di deposito) n. 4 pratiche;

  • depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio) n. 1 pratiche;

  • in fase di esecuzione forzata n. 1 pratiche;

  • in fase di avvio (prossima redazione del ricorso ed invio allo Studio) n. 14 pratiche;
  • sospese (a vario titolo) n. 3 pratiche;
  • terminate (in diverse fasi) n. 233 pratiche.

La numerosità annua delle pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del gruppo, è stimabile approssimativamente tra 30 e 50 azioni (la procedura e le conseguenti attività intraprese nella fase pre-giudiziale hanno consentito una sensibile riduzione delle azioni legali, rispetto all'entità inizialmente prevista).

Al 30 settembre 2019, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche Ascopiave S.p.A. / AP Reti Gas S.p.A. trasmesse allo Studio legale, sono pari a circa Euro 207 migliaia. Per le altre società i medesimi costi ammontano approssimativamente ad Euro 123 migliaia (comprendendosi quelli propri di Unigas Distribuzione S.r.l., ora confluita in Edigas Distribuzione Gas S.p.A.).

ARERA DELIBERE 670/2017/R/GAS e 782/2017/R/GAS

In data 29 novembre 2017 Ascotrade S.p.A. ha proposto ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia per l'annullamento della Deliberazione 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017, "Disposizioni in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento con riferimento agli anni a partire dal 2013 e fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del settlement gas" e della Deliberazione 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017 "Disposizioni per il completamento del quadro regolatorio in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento, con riferimento agli anni a partire dal 2013".

Nel corso del mese di novembre 2018 sono pervenute da parte di alcuni shipper le fatture relative al settlement del periodo 2013-16. Ascotrade S.p.A. ha conseguentemente proposto domanda cautelare al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia per l'annullamento della Deliberazione 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017, "Disposizioni in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento con riferimento agli anni a partire dal 2013 e fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del settlement gas" e della Deliberazione 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017 "Disposizioni per il completamento del quadro regolatorio in merito all'effettuazione delle sessioni di aggiustamento, con riferimento agli anni a partire dal 2013".

Con Ordinanza n. 1771/2018 del 20 dicembre 2018 il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia ha respinto la domanda cautelare presentata da Ascotrade S.p.A..

Ascotrade S.p.A. in data 6 febbraio 2019 ha proposto appello cautelare avverso a tale Ordinanza al fine di ottenere l'appropriata tutela avanti il Consiglio di Stato.

In data 28 marzo 2019 il Consiglio di Stato ha respinto la domanda cautelare presentata da Ascotrade S.p.A. L'udienza di merito è stata fissata il 10 dicembre 2019. Conseguentemente il Gruppo ha deciso di procedere al pagamento con riserva degli importi fatturati dai fornitori in attesa dell'udienza. Il pagamento non costituisce in alcun modo acquiescenza e/o rinuncia alla tutela dei diritti e pretese delle società del Gruppo, ivi incluso il diritto di agire per la restituzione del pagamento effettuato, anche all'esito del sopra richiamato contenzioso.

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

ROBIN TAX

Per quanto riguarda i contenziosi in essere con l'Agenzia delle Entrate si segnala che risultano in corso alcuni ricorsi presso le commissioni tributarie provinciali e regionali relative al silenzio diniego / diniego espresso delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires).

Le società coinvolte nei suddetti contenziosi sono le seguenti: Amgas Blu, Ascopiave, Ascotrade, Ap Reti Gas Rovigo, Asm Set, Blue Meta, Edigas Esercizio Distribuzione gas, Ascopiave Energie (Ex. Pasubio Servizi), Unigas Distribuzione (fusa in Ascopiave), Asco Energy (ex. Veritas Energia).

Le predette società facenti parte del gruppo Ascopiave a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche. Attualmente sono stati discussi i soli ricorsi relativi alle società Ascopiave Energie S.p.A., Unigas Distribuzione S.r.l., Ascopiave S.p.A., Edigas Distribuzione Gas S.p.A., Blue Meta S.p.A. e la società incorporata Edigas Due S.p.A., mentre per la società Amgas Blu risultano ancora da fissare le udienze di merito.

Con riferimento all'esito dei contenziosi in essere l'esito del primo grado di giudizio è stato favorevole per l'Agenzia delle Entrate e le società hanno deciso di presentare appello contro la sentenza della commissione tributaria provinciale. Attualmente alcune commissioni tributarie regionali si sono già espresse confermando le sentenze di primo grado (Ascopiave, Blue Meta). Le altre commissioni tributarie, invece, sono ancora in attesa di giudizio. La società ha deciso di proseguire in tutti e 3 gradi di giudizio.

VERIFICA DIREZIONE REGIONALE DEL VENETO

Nel mese di settembre 2019 è iniziato un accesso breve nei confronti delle società Ascopiave S.p.A. ed Ascotrade S.p.A. da parte della Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate in relazione ai settori Ires, Irap e Iva relativamente alle annualità che vanno dal 2013 fino alla data di accesso. Una prima fase delle attività di verifica si è conclusa in data 29 ottobre 2019 con l'emissione di un Processo Verbale di Constatazione riportante rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlate alle annualità 2013 e 2014 della controllata Ascotrade S.p.A.. Gli esiti delle attività di controllo in relazione ai periodi di imposta dal 2015 in poi saranno eventualmente oggetto di separato Processo Verbale di Constatazione che verrà redatto in data successiva.

La Società, avendone facoltà, presenterà le proprie memorie o valutazioni all'Agenzia preventivamente all'emissione dell'avviso di accertamento.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.

In particolare:

    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);
    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);
    1. con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'ARERA, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazioni dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli

accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località. L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

    1. le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".
    1. l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;
    1. la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.

Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.

In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:

  • l'Ente locale concedente possa certificare anche tramite un idoneo soggetto terzo che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee guida 7 aprile 2014;
  • lo scostamento VIR-RAB aggregato d'ambito non superi l'8 per cento;
  • lo scostamento VIR-RAB del singolo Comune non superi il 20 per cento;

L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);

L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante alla gara. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. Contro la decisione il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato, presentando istanza di sospensiva del provvedimento di primo grado. Il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata il 22 gennaio 2019, ha respinto l'appello.

Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha emanato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas. Il Gruppo Ascopiave gestisce attualmente il servizio in 28 comuni dell'Ambito, per un totale di circa 80.000 utenze. Le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. AP Reti Gas Vicenza S.p.A., titolari di concessioni nell'Ambito, hanno impugnato il bando per irregolarità, presentando ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto. In data 8 maggio 2019 si è tenuta l'udienza di merito, ad oggi non vi sono tuttavia ulteriori evidenze.

Distribuzione dividendi

In data 23 aprile 2019, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi ordinari per Euro 0,125 per azione e straordinari per Euro 0,2133 per azione con stacco della cedola in data 6 maggio 2019, record date il 7 maggio 2019 e pagamento il giorno 8 maggio 2019.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 30 settembre 2019 possiede azioni proprie per un valore pari ad Euro 20.861 migliaia (Euro 16.981 migliaia al 31 dicembre 2018), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Si segnala che Ascopiave S.p.A. ha dato corso all'acquisto di azione proprie sul mercato telematico azionario a decorrere dal 1° aprile 2019. Alla data del 30 settembre 2019 Ascopiave S.p.A. deteneva n. 8.919.654 azioni proprie, pari al 3,805%, per il controvalore sopra indicato.

Si precisa che nel corso della prima settimana di luglio 2019 si è proceduto con l'assegnazione di n. 7.149.505 azioni proprie alla società Anita S.r.l. nell'ambito dell'operazione di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A. il cui perfezionamento è stato comunicato al mercato in data 25 giugno 2019.

Alla data del 4 novembre 2019 Ascopiave S.p.A. detiene n. 9.457.105 pari al 4,034%.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2019 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio, nello svolgimento delle attività propedeutiche alle gare. Il perimetro di attività del Gruppo non dovrebbe subire dei mutamenti rispetto alla situazione attuale, anche nell'ipotesi di una eventuale aggiudicazione della gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale dell'ATEM di Belluno, qualora l'esito pervenisse nel corso dell'anno. Si ritiene infatti che il passaggio in gestione degli impianti dai precedenti gestori richieda un congruo periodo di tempo e che possa pertanto concludersi, secondo stime ragionevoli, dopo il 31 dicembre 2019.

Per quanto concerne i risultati economici si segnala come la regolazione tariffaria per l'esercizio 2019 sia compiutamente definita e dovrebbe assicurare dei ricavi sostanzialmente in linea con quelli dell'esercizio 2018.

Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica è presumibile che il margine economico conseguibile nell'esercizio 2019 risulti in diminuzione rispetto a quello conseguito negli esercizi 2017 e 2018, per effetto delle modifiche regolamentari entrate in vigore nel terzo trimestre dell'esercizio 2018. Tali modifiche hanno significativamente modificato il prezzo dei titoli di efficienza energetica nonché il valore massimo del contributo erogato.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas, in ipotesi di condizioni climatiche normali, e al netto dei risultati positivi non ricorrenti dovuti alla contabilizzazione degli effetti della rideterminazione del coefficiente k, i margini commerciali potrebbero risultare in diminuzione rispetto a quelli dell'esercizio 2018 nonostante il venir meno degli effetti economici non ricorrenti, complessivamente negativi, dovuti all'applicazione della regolazione sul settlement del gas per gli anni 2013-2017 rilevati nell'esercizio 2018 in ragione della pressione competitiva sul mercato retail. Per quanto concerne l'attività di vendita dell'energia elettrica, l'esercizio 2019 potrebbe riportare superiori all'esercizio 2018.

I risultati potranno naturalmente essere condizionati, oltre che da eventuali nuovi provvedimenti tariffari da parte dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – che non sono ad oggi preventivabili – anche dall'evoluzione dello scenario competitivo più generale e dalla strategia di approvvigionamento del Gruppo.

Si ritiene di precisare che i risultati effettivi del 2019 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: l'evoluzione della domanda, dell'offerta e dei prezzi del gas e dell'energia elettrica, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento. Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando la rilevante numerosità della clientela e la scarsa rischiosità fisiologica rilevata nel servizio di somministrazione del gas e dell'energia elettrica. A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che in questa fase dell'anno risulta pari a circa il 8,2% (4,9% al 30 settembre 2018) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

I principali impegni di pagamento aperti al 30 settembre 2019 sono associati ai contratti di fornitura del gas naturale.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 30 settembre 2019 il Gruppo Ascopiave detiene 228 concessioni (230 al 31 dicembre 2018; la variazione del numero di concessioni gestite è correlata all'accorpamento di alcuni comuni) di distribuzione di gas naturale. In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

Evoluzione sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale

Con il DCO 590/2017 del 3 agosto 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha illustrato gli orientamenti finali in merito alle possibili modifiche ed integrazioni alla regolazione vigente in materia di Settlement, indirizzati a semplificare la disciplina e a superare alcune criticità emerse.

Con la Delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017 e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha approvato le prime disposizioni in tema di Settlement gas con specifico riferimento alla metodologia da utilizzare per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso, a partire dall'anno 2013 e fino all'avvio della nuova disciplina. Al fine di determinare le quantità di gas naturale competenti alle diverse società di vendita, la nuova disciplina prevede l'applicazione degli stessi algoritmi già utilizzati in sede di prima allocazione con chiusura della cabina.

Il differenziale dei quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa, determina il quantitativo dei metri cubi di materia prima oggetto di conguaglio economico tra Utente del Bilanciamento (Shipper) e Responsabile del Bilanciamento (Snam Rete Gas).

In data 18 giugno 2018 sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas i dati relativi alle sessioni di aggiustamento per gli anni 2013-2016 in via non definitiva e successivamente in data 07 settembre 2018 in via definitiva. I dati ricevuti hanno permesso agli amministratori di eseguire delle valutazioni di stima in merito agli effetti economici dei maggiori volumi attribuiti a termine del processo. Le valutazioni di stima sono state eseguite considerando le diverse tipologie di conguaglio volumetrico comunicate da Snam Rete Gas in coerenza con l'evoluzione del quadro regolamentare. La ricezione dei dati volumetrici da parte di Snam ha permesso inoltre di eseguire la prima stima dell'impatto economico dei provvedimenti deliberativi dell'ARERA 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che introducevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output al netto di una franchigia pari allo 0,4%. La comunicazione delle sessioni di aggiustamento per gli esercizi 2013-2016 ha permesso di definire il dato volumetrico dell'immesso (input) utile ad individuare la differenza fra i volumi immessi nella rete di distribuzione locale e i volumi prelevati dai consumatori finali. Considerando i dati volumetrici aggiornati dal Responsabile del Bilanciamento in materia inoutput, gli amministratori hanno proceduto alla valorizzazione degli stessi.

Nel corso del mese di novembre sono stati resi disponibili da Snam Rete Gas le nuove allocazioni volumetriche nonché il delta in output relative all'esercizio 2017. I dati ricevuti hanno permesso di eseguire le valutazioni di stima in merito ai conguagli economici correlati ai differenziali volumetrici derivanti dalle sessioni di aggiustamento nonché gli effetti economici correlati al delta in-output.

L'effetto complessivo degli aggiornamenti volumetrici ricevuti sino all'esercizio 2016 a seguito dell'esecuzione delle sessioni di aggiustamento pluriennale è conseguentemente negativo per Euro 2.504 migliaia, mentre per l'esercizio 2017 è risultato negativo di 1.040 migliaia. Tali effetti, di un ammontate complessivo pari ad Euro 3.544 migliaia, sono stati integralmente rilevati nell'esercizio 2018.

Nel corso del mese di maggio del corrente esercizio Snam Rete Gas ha eseguito la sessione di aggiustamento pluriennale per gli esercizi 2014-2017 in via non definitiva e nel corso del mese di agosto quelli definitivi (si segnala che le allocazioni dell'esercizio 2013, ed i rispettivi differenziali in-output, sono ad oggi definitivi e non saranno oggetto di ulteriori aggiustamenti come da regolamentazione vigente). I dati ricevuti hanno permesso di eseguire le valutazioni di stima in merito ai conguagli economici correlati ai differenziali volumetrici derivanti dalle sessioni di aggiustamento nonché gli effetti economici correlati al delta in-output. Il segmento vendita del Gruppo ha stimato i conguagli economici dei costi di acquisto correlati ai maggiori quantitativi di gas prelevati pari ad Euro 40 migliaia. Considerando i dati volumetrici aggiornati dal Responsabile del Bilanciamento in materia in- output, i conguagli economici dei costi di acquisto sono stimati pari ad Euro -2.161 migliaia. L'effetto complessivo degli aggiornamenti volumetrici ricevuti per il quadriennio in esame è risultato positivo per Euro 2.121 migliaia.

I differenziali volumetrici dell'esercizio 2018 sono stati resi noti da Snam Rete Gas in data 31 ottobre 2019. Il segmento vendita del Gruppo ha conseguentemente provveduto misurazione dei differenziali volumetrici ed alla valorizzazione economica degli stessi. I conguagli economici dei costi di acquisto correlati ai maggiori quantitativi di gas prelevati sono risultati pari ad Euro 597 migliaia. Considerando i dati volumetrici aggiornati dal Responsabile del Bilanciamento in materia in- output, i conguagli economici dei costi di acquisto sono stimati pari ad Euro -27 migliaia. L'effetto complessivo degli aggiornamenti volumetrici ricevuti per il quadriennio in esame è risultato negativo per Euro 570 migliaia.

Il Gruppo, rispetto alla seconda componente di impatto economico sopra spiegata (in-output) ha intrapreso attività legali di rimedio come meglio spiegate nel paragrafo contenziosi di questo Resoconto.

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza principalmente le società contabilizzate in ottemperanza al principio contabile IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" e, nello specifico, l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. La stagionalità dell'attività svolta influenza anche l'andamento della posizione finanziaria netta del Gruppo, in quanto i cicli di fatturazione attiva e passiva non sono tra loro allineati e dipendono anch'essi dall'andamento dei volumi di gas venduti e acquistati in corso d'anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi del 2019

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.
  • Primo margine sull'attività di vendita gas: è definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita (realizzati dalle società di vendita del Gruppo verso i clienti del mercato finale oppure nell'ambito dell'attività di vendita come grossista) e la somma delle seguenti voci di costo: costo del servizio di vettoriamento (costo espresso al lordo degli importi oggetto di elisione e rappresentato dall'importo delle tariffe di distribuzione applicate dalle società di distribuzione) e costo di acquisto del gas venduto.
  • Primo margine sull'attività di vendita energia elettrica: viene definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita di energia elettrica e la somma delle seguenti voci di costo: costo dei servizi di trasporto, dispacciamento e sbilanciamento e costo di acquisto dell'energia elettrica venduta.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Primi nove mesi
DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 2019 2018 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di concessioni 228 198 30 15,2%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 10.426 9.257 1.169 12,6%
Numero di PDR 586.979 489.655 97.324 19,9%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 713,4 698,7 14,7 2,1%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di concessioni 0 32 -32 -100,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 0 1.104 -1.104 -100,0%
Numero di PDR 0 94.388 -94.388 -100,0%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 87,1 102,2 -15,1 -14,8%
Gruppo Ascopiave*
Numero di concessioni 228 214 14 6,7%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 10.426 9.796 630 6,4%
Numero di PDR 586.979 535.773 51.206 9,6%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 756,0 748,7 7,3 1,0%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

SOCIETA' DESTINATE ALLA VENDITA:

Primi nove mesi
VENDITA DI GAS NATURALE 2019 2018 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di clienti 523.229 538.185 -14.956 -2,8%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 526,8 535,8 -9,1 -1,7%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di clienti 222.019 229.155 -7.136 -3,1%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 164,7 173,3 -8,6 -5,0%
Gruppo Ascopiave*
Numero di clienti 632.016 650.469 -18.453 -2,8%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 607,5 620,8 -13,3 -2,1%
* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento
Primi nove mesi
VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA 2019 2018 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di POD 97.082 78.169 18.913 24,2%
Volumi di energia elettrica venduti (GWh) 344,6 291,6 53,1 18,2%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di POD 41.145 31.279 9.866 31,5%
Volumi di energia elettrica venduti (GWh) 115,4 98,0 17,3 17,7%
Gruppo Ascopiave*
Numero di POD 117.243 93.495 23.747 25,4%
Volumi di energia elettrica venduti (GWh) 401,2 339,6 61,6 18,1%
* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderando preventivamente i dati delle società
consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.
Primi nove mesi
VENDITA DI GAS NATURALE - INGROSSO E TRADING 2019 2018 Var. Var. %
Volumi di gas venduti (smc/mln) 11,8 31,1 -19,4 -62,1%

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo. Si segnala altresì che i dati operativi delle società di vendita del Gruppo riferiscono alle società che sono state riclassificate ai sensi di IFRS 5.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nei primi nove mesi dell'esercizio 2019 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo consolidate al 100% sono stati 713,4 milioni di metri cubi, in crescita del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, variazione in parte influenzata dal consolidamento integrale della società Unigas Distribuzione Gas S.r.l. a partire dal 1° luglio 2019.

Al 30 settembre il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società consolidate al 100% è pari a 587,0 migliaia e registra un incremento pari a 97,3 mila unità rispetto all'esercizio precedente, principalmente spiegato dal consolidamento integrale di Unigas Distribuzione Gas S.r.l..

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2019 i volumi di gas venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 526,8 milioni di metri cubi, in diminuzione del 1,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. ed ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 164,7 milioni di metri cubi di gas (in diminuzione del 5,0% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2019 i volumi di energia elettrica venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 344,6 GWh, in crescita del 18,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 115,4 GWh di energia elettrica (+17,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).

Al 30 settembre 2019 il portafoglio clienti gas delle società consolidate al 100% è costituito da 523,2 mila clienti e registra una contrazione di 15,0 mila unità rispetto al 30 settembre dell'esercizio precedente (538,2 mila unità al 30 settembre 2018). A questi si aggiungono i clienti delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.), che hanno un portafoglio pari a 222,0 mila clienti registrando una diminuzione del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (229,2 mila unità al 30 settembre 2018).

La diminuzione del portafoglio gas è stata più che compensata dall'incremento dei clienti elettrici che, al termine dell'esercizio, per le società consolidate al 100%, hanno evidenziato un incremento pari 18,9 mila unità, attestandosi a 97,1 mila clienti. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto, hanno un portafoglio clienti elettrici pari a 41,1 migliaia evidenziando una crescita pari a 9,9 mila unità.

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 % dei ricavi 2018 % dei ricavi
Ricavi 90.017 100,0% 87.592 100,0%
Costi operativi 59.557 66,2% 55.148 63,0%
Margine operativo lordo 30.460 33,8% 32.445 37,0%
Ammortamenti e svalutazioni 17.412 19,3% 15.666 17,9%
Accantonamento rischi su crediti 0 0,0% 0 0,0%
Risultato operativo 13.048 14,5% 16.778 19,2%
Proventi finanziari 107 0,1% 82 0,1%
Oneri finanziari 878 1,0% 927 1,1%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate
con il metodo del patrimonio netto 648 0,7% 671 0,8%
Utile ante imposte 12.926 14,4% 16.604 19,0%
Imposte del periodo 4.797 5,3% 5.787 6,6%
Utile/perdita del periodo del gruppo 8.129 9,0% 10.818 12,4%
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 30.109 33,4% 20.461 23,4%
Utile/perdita del periodo 38.238 42,5% 31.278 35,7%
Risultato del periodo del Gruppo 36.415 40,5% 29.971 34,2%
Risultato del periodo di Terzi 1.823 2,0% 1.308 1,5%

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2019 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 90.017 migliaia, in crescita del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi da trasporto del gas 58.617 55.042
Ricavi per servizi di allacciamento 268 198
Ricavi da servizi di fornitura calore 6 (0)
Ricavi da servizi di distribuzione 3.427 5.099
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 5.431 6.850
Ricavi per contributi ARERA 21.032 19.127
Altri ricavi 1.235 1.277
Ricavi 90.017 87.592

La crescita del fatturato è determinato principalmente dall'iscrizione dei ricavi conseguiti dal ramo di distribuzione per effetto dell'ampliamento del perimetro, nonché dai maggiori ricavi da servizi della distribuzione (per Euro 136 migliaia), e dai minori contributi per certificati bianchi (per Euro 1.906 migliaia).

I ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 55.042 migliaia ad Euro 58.617 migliaia) evidenziando una variazione positiva pari ad Euro 3.575 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, principalmente per effetto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento.

I ricavi da titoli di efficienza energetica (che passano da Euro 19.127 migliaia ad Euro 21.032 migliaia) evidenziando una variazione positiva pari ad Euro 1.906 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, parzialmente spiegati dall'ampliamento del perimetro.

Il risultato operativo dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 ammonta ad Euro 13.048 migliaia, registrando un decremento di Euro 3.730 migliaia (-22,2%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il minor risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 3.601 migliaia;
  • minor margine sui titoli di efficienza energetica per Euro 3.981 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 3.350 migliaia.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 3.350 migliaia, è dovuta a:

  • minori altri ricavi per Euro 3.056 migliaia, principalmente legati alla diminuzione dei contributi su lottizzazioni per Euro 984 migliaia e dal decremento dei ricavi derivanti dalla vendita di materiali a magazzino per Euro 735 miglia;
  • minori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 152 migliaia;
  • minor costo del personale per Euro 1.299 migliaia;
  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 1.745 migliaia, principalmente legati all'ampliamento del perimetro di consolidamento;

L'utile netto consolidato dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 attestandosi ad Euro 8.129 migliaia, registra una diminuzione pari ad Euro 2.689 migliaia (-24,9%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • minore risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 3.730 migliaia;
  • minore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 23 migliaia;
  • decremento dei proventi finanziari per Euro 75 migliaia;
  • decremento degli oneri finanziari per Euro 49 migliaia;
  • minori imposte per Euro 990 migliaia, come conseguenza della minor base imponibile di riferimento.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 36,3% dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 all'attuale 39,1%.

Il risultato complessivo del Gruppo ammonta ad Euro 38.238 migliaia registrando un aumento di Euro 6.959 migliaia rispetto al periodo di raffronto (Euro 31.278 migliaia al 30 settembre 2018), ed è stato influenzato dalle attività destinate alla vendita pari ad Euro 30.109 migliaia (Euro 20.461 migliaia al 30 settembre 2018).

Andamento della gestione - I risultati economici delle società del Gruppo destinate alla vendita

Primi nove mesi
2019 2018
387.982 360.152
351.087 336.342
228.103 220.042
113.793 107.446
7.463 7.058
1.728 1.730
0 66
1.534 1.690
35.360 22.119
193 256
4.645 4.467
40.198 26.843
10.089 6.382
30.109 20.461

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2019 le società del Gruppo destinate alla vendita hanno realizzato ricavi per Euro 387.982 migliaia, in crescita del 7,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il margine operativo lordo conseguito nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio si attesta ad Euro 38.219 migliaia registrando un incremento pari ad Euro 13.162 migliaia. Aumento principalmente riconducibile alle poste non ricorrenti che hanno determinato maggiori margini conseguiti dall'attività di vendita del gas naturale e dell'energia elettrica.

L'incremento del primo margine sull'attività di vendita gas (che passa da Euro 40.258 migliaia ad Euro 49.443 migliaia) è stato principalmente influenzato dall'iscrizione del riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente k che hanno determinato un effetto positivo sul margine pari ad Euro 8.178 migliaia meglio descritto al paragrafo "Rideterminazione periodo ottobre 2010 – settembre 2012 con delibera 32/2019/R/GAS del 29 gennaio 2019" di questa relazione. Il margine è stato altresì significativamente influenzato dagli effetti del così detto settlement gas, lo stesso ha negativamente influenzato i margini gas dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 per Euro -2.080 migliaia, mentre ha evidenziato un effetto opposto nei nove mesi di riferimento pari ad Euro 2.121 migliaia, determinando una variazione complessiva pari ad Euro 4.201 migliaia. Al netto degli effetti descritti, meglio descritti al paragrafo "Evoluzione sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale", il margine delle attività di vendita del gas ha evidenziato una flessione principalmente spiegata dai minori volumi commercializzati nel corso del periodo a causa delle miti temperature che hanno caratterizzato il primo trimestre dell'anno.

Il primo margine derivante dall'attività di trading del gas al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 è risultato pari ad Euro 86 migliaia, in crescita di Euro 69 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il margine rappresenta gli effetti economici derivanti dai contratti sottoscritti per l'acquisto e la vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Le componenti di ricavo e costo correlate a consegne fisiche intervenute nei nove mesi dell'esercizio nonché i relativi costi di trasporto sono stati iscritti ai prezzi all'uopo contrattualizzati, mentre le componenti di ricavo e costo correlate alle consegne fisiche riferite al periodo ottobre - marzo 2019 per la materia prima e ottobre 2019 – settembre 2020 per il trasporto, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura del periodo, sono stati valutati al valore corrente.

L'incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica, che passa da Euro 3.950 migliaia ad Euro 6.690 migliaia, è principalmente spiegato dai maggiori quantitativi di energia commercializzata nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio correlata al contestuale aumento dei clienti. Il margine risulta altresì influenzato dalla revisione di stima effettuata al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 di crediti e debiti per fatture da emettere e da ricevere relative ad esercizi precedenti che determinò l'iscrizione di un maggior onere pari ad Euro 1.374 migliaia. La stima delle vendite avviene sulla base dei dati comunicati dai gestori delle reti di distribuzione nazionali e locali. Il riscontro dei consumi effettivi dei clienti può determinare rettifiche e conseguenti conguagli fino al quinto anno successivo.

Il risultato operativo delle società del Gruppo destinate alla vendita al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 ammonta ad Euro 35.360 migliaia, registrando un incremento di Euro 13.240 migliaia (+59,9%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il maggior risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • incremento del primo margine dell'attività di vendita gas per Euro 9.254 migliaia;
  • incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica per Euro 2.741 migliaia;
  • variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo per Euro 1.246 migliaia.

La variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo delle società del Gruppo destinate alla vendita, pari ad Euro 1.246 migliaia, è dovuta a:

  • minori altri ricavi per Euro 326 migliaia;
  • minori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 1.898 migliaia;
  • maggior costo del personale per Euro 405 migliaia;
  • minori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 156 migliaia;
  • maggiori accantonamenti per rischi su crediti per Euro 77 migliaia.

L'utile netto consolidato delle società destinate alla vendita al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2019, attestandosi ad Euro 30.109 migliaia, registra una crescita pari ad Euro 9.648 migliaia (+47,2%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • maggior risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 13.240 migliaia;
  • maggior risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 178 migliaia;
  • decremento del saldo dei proventi/oneri finanziari per Euro 63 migliaia;
  • maggiori imposte per Euro 3.707 migliaia, come conseguenza della maggior base imponibile di riferimento.

Il tax rate delle società del Gruppo destinate alla vendita, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 28,5% dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 all'attuale 28,4%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento
del perimetro
Valori al netto
dell'ampliamento
del perimetro
31.12.2018
A
Cassa
15 0 15 18
B
Altre disponibilità liquide
82.785 1.037 81.748 66.632
D
Liquidità (A) + (B) + (C)
82.800 1.037 81.763 66.650
E
Crediti finanziari correnti
623 623 981
F
Debiti bancari correnti
(156.371) (375) (155.996) (123.031)
G
Parte corrente dell'indebitamento non corrente
(14.774) (750) (14.024) (8.014)
H
Altri debiti finanziari correnti
(36.233) (36.233) (115)
I
Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H)
(207.378) (1.125) (206.253) (131.159)
J
Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D)
(123.955) (88) (123.867) (63.528)
K
Debiti bancari non correnti
(71.279) (71.279) (55.111)
L
Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti
2.765 2.765 1.122
M
Altri debiti non correnti
(558) (558) 0
N
Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M)
(69.072) 0 (69.072) (53.989)
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (193.028) (88) (192.940) (117.517)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa relazione finanziaria

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 117.517 migliaia del 31 dicembre 2018 ad Euro 193.028 migliaia del 30 settembre 2019, registrando un aumento di Euro 75.511 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha fatto variare la posizione finanziaria netta per somme poco significative.

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 si evidenzia nella seguente tabella la riconciliazione tra la Posizione finanziaria netta e la posizione finanziaria netta ESMA:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 31.12.2018
Posizione finanziaria netta (193.028) (117.517)
Crediti finanziari non correnti (2.765) (1.122)
Posizione finanziaria netta ESMA (195.792) (118.639)

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Risultato netto consolidato 38.238 31.278
Ammortamenti 17.412 15.666
(a) Autofinanziamento 55.650 46.945
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: 36.646 40.878
(c) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività operativa = (a) + (b) 92.295 87.823
(d) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività di investimento (32.939) (20.224)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria (134.867) (77.773)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) (75.511) (10.173)

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (lettere a + b), pari ad Euro 92.295 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 55.650 migliaia e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 36.646 migliaia, collegate alla gestione del capitale circolante netto per Euro 21.394 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -648 migliaia. I flussi generati dalla gestione operativa delle attività e passività destinate alla vendita è stato pari ad Euro 16.108 migliaia.

La gestione del capitale circolante netto ha generato risorse finanziarie per Euro 21.394 migliaia ed è stata influenzata essenzialmente dalla variazione positiva capitale circolante netto operativo ha generato risorse finanziarie per Euro 14.597 migliaia e dalla variazione della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP per Euro 4.027 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Rimanenze (3.170) (2.284)
Crediti e debiti commerciali 18.299 4.968
Crediti e debiti operativi (532) (11.863)
M inusvalenze / (Plusvalenze su cessione immobilizzazioni) (1.247) 0
Fondo TFR e altri fondi 108 (1.573)
Imposte correnti 4.797 5.787
Imposte pagate (888) (7.769)
Crediti e debiti tributari 4.027 5.674
Variazione capitale circolante netto 21.394 (7.060)

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 32.906 migliaia in immobilizzazioni immateriali e materiali principalmente per interventi e sviluppi delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale (Euro 20.218 migliaia). Gli investimenti realizzati per l'acquisto di partecipazioni è correlato alla fusione per incorporazione della società di Unigas Distribuzione Gas S.r.l. che ha impiegato risorse finanziarie pari ad Euro 12.583 migliaia correlate al valore di iscrizione delle azioni proprie assegnate al socio con cui la Capogruppo deteneva il controllo congiunto della società sino al 1° luglio 2019.

L'attività di investimento realizzata dalle società destinate alla vendita ha determinato un impegno di cassa pari ad Euro 105 migliaia.

Le altre variazioni della Posizione Finanziaria Netta sono rappresentate dai dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, che hanno generato risorse per Euro 2.311 migliaia, e dalla distribuzione dei dividendi per Euro 76.924 migliaia. Nel corso dei primi nove mesi dell'anno Ascopiave S.p.A. ha dato corso all'acquisto di azione proprie sul mercato telematico azionario generando un fabbisogno finanziario pari ad Euro 16.463 migliaia, in parte compensato dall'utilizzo effettuato per la fusione di Unigas Distribuzione Gas S.r.l. poco fa descritta.

I flussi finanziari delle attività e passività destinate alla vendita hanno evidenziato fabbisogni di cassa per Euro 56.615 migliaia.

I flussi impiegati per la distribuzione di dividendi sono risultati superiori rispetto all'esercizio precedente in ragione del dividendo straordinario deliberato dall'assemblea degli Azionisti tenutasi in data 23 aprile 2019.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2019:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
(Acquisto)/Vendita azioni proprie (16.463) 540
Dividendi distribuiti ad azionisti Ascopiave S.p.A. (75.163) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (1.761) (2.054)
Dividendi/(copertura perdite) società collegate o a controllo congiunto 2.311 684
Altre variazioni della posizione finanziaria (91.076) (40.845)

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 21.727 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di 5.096 migliaia di Euro. L'incremento è spiegato dai maggiori costi sostenuti per la realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale (+3.955 migliaia di Euro) e dall'aumento degli altri investimenti (+1.141 migliaia di Euro).

Gli investimenti in infrastrutture di distribuzione del gas naturale, pari ad Euro 19.758 migliaia, hanno interessato la posa e manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale, per Euro 8.394 migliaia, la realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 4.885 migliaia e l'installazione di apparecchiature di misura per Euro 6.480 migliaia.

Primi nove mesi
INVESTIMENTI (migliaia di Euro) 2019 2018
Allacciamenti 4.885 3.654
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 7.053 3.723
Misuratori 6.480 7.363
Manutenzioni e Impianti di riduzione 1.340 567
Altri investimenti in impianti di distribuzione 0 496
Investimenti metano 19.758 15.803
Terreni e Fabbricati 44 397
Attrezzature 148 39
Arredi 21 14
Automezzi 162 169
Hardware e Software 1.594 153
Altri investimenti 0 57
Altri investimenti 1.970 828
Investimenti 21.727 16.631

Dettaglio degli investimenti relativi alle società destinate alla vendita:

Primi nove mesi
INVESTIMENTI (migliaia di Euro) 2019 2018
Investimenti metano 0 0
Arredi 47 37
Hardware e Software 58 33
Altri investimenti 105 69
Investimenti 105 69

Gruppo Ascopiave

Prospetti del Resoconto Intermedio di Gestione

al 30 settembre 2019

Gruppo Ascopiave – Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019 |44

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 30.09.2019 31.12.2018
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento (1) 33.764 80.758
Altre immobillizzazioni immateriali (2) 397.516 351.878
Immobilizzazioni materiali (3) 35.084 32.724
Partecipazioni (4) 2 68.357
Altre attività non correnti (5) 2.782 12.044
Attività finanziarie non correnti (6) 2.765 1.122
Crediti per imposte anticipate (7) 12.676 11.358
Attivita non correnti 484.589 558.240
Attività correnti
Rimanenze (8) 7.123 6.020
Crediti commerciali (9) 20.492 166.947
Altre attività correnti (10) 51.960 45.062
Attività finanziarie correnti (11) 623 981
Crediti tributari (12) 1.405 1.508
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 82.800 66.650
Attività correnti su strumenti finanziari derivati (14) 0 123
Attività correnti 164.402 287.291
Attivita non correnti destinate alla dismissione 260.242
Attività 909.233 845.530
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (20.861) (16.981)
Riserve e risultato 203.315 226.136
Patrimonio netto di Gruppo 416.865 443.567
Patrimonio Netto di Terzi 4.456 4.303
Patrimonio netto Totale (15) 421.321 447.869
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri (16) 1.428 3.901
Trattamento di fine rapporto (17) 3.297 4.807
Finanziamenti a medio e lungo termine (18) 71.654 55.111
Altre passività non correnti (19) 19.914 28.003
Passività finanziarie non correnti (20) 558 0
Debiti per imposte differite (21) 12.610 14.534
Passività non correnti 109.460 106.356
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti (22) 170.771 131.044
Debiti commerciali (23) 41.893 131.185
Debiti tributari (24) 2.485 207
Altre passività correnti (25) 16.712 27.539
Passività finanziarie correnti (26) 36.233 115
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (27) 395 1.216
Passività correnti 268.489 291.305
Passività non correnti destinate alla dismissione 109.963
Passività 487.912 397.661
Passività e patrimonio netto 909.233 845.530

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questo Resoconto intermedio di gestione.

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi (30) 90.017 87.592
Totale costi operativi 59.557 55.148
Costi acquisto altre materie prime (31) 1.712 1.566
Costi per servizi (32) 23.831 21.986
Costi del personale (33) 10.979 12.278
Altri costi di gestione (34) 24.477 19.618
Altri proventi (35) 1.443 300
Ammortamenti e svalutazioni (36) 17.412 15.666
Risultato operativo 13.048 16.778
Proventi finanziari (37) 107 82
Oneri finanziari (37) 878 927
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto (37) 648 671
Utile ante imposte 12.926 16.604
Imposte dell'esercizio (38) 4.797 5.787
Risultato dell'esercizio 8.129 10.818
Risultato netto da attività cessate/in dismissione (39) 30.109 20.461
Risultato netto dell'esercizio 38.238 31.278
Risultato dell'esercizio di Gruppo 36.415 29.971
Risultato dell'esercizio di Terzi 1.823 1.308
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell' effetto fiscale (395)
Fair value derivati relativi a società destinate alla vendita, variazione del
periodo al netto dell' effetto fiscale 785 (1.163)
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
fiscale 308 32
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto dell'effetto
fiscale delle società destinate alla vendita 77 21
Risultato del conto economico complessivo 39.014 30.169
Risultato netto complessivo del gruppo 37.100 29.053
Risultato netto complessivo di terzi 1.914 1.115
Utile base per azione 0,164 0,135
Utile netto diluito per azione 0,164 0,135

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questo Resoconto intermedio di gestione.

N.b.:L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di
Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2019 234.412 46.882 (16.981) (35) 134.664 44.625 443.567 4.303 447.869
Risultato del periodo 36.415 36.415 1.823 38.238
di cui:
Risultato delle continuing operations 8.129 8.129 (0) 8.129
Risultato delle disco ntinuing operatio ns 28.286 28.286 1.823 30.109
Altri movimenti 299 299 92 391
di cui:
Altri movimenti delle co ntinuing operations (395) (395) (0) (395)
Altri movimenti delle discontinuing operations 694 694 92 785
Attualizzazione TFR IAS 19 del periodo 386 386 (0) 385
di cui:
Attualizzazione delle continuing operations 308 308 (0) 308
Attualizzazione delle discontinuing operations 77 77 0 77
Totale risultato conto economico complessivo 386 299 36.415 37.099 1.914 39.014
Destinazione risultato 2018 44.625 (44.625) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (75.163) (75.163) (75.163)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi delle discontinuing operations (0) (1.761) (1.761)
Altri movimenti delle discontinuing operations 33 33 33
Acquisto azioni proprie (16.463) (0) (16.463) (16.463)
Aggregazioni aziendali 12.583 (377) 15.586 27.793 27.793
Saldo al 30 settembre 2019 234.412 46.882 (20.861) (26) 120.044 36.415 416.866 4.456 421.321
(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di
Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2018 234.412 46.882 (17.521) (46) 134.649 47.135 445.511 4.989 450.500
Risultato del periodo 29.971 29.971 1.308 31.278
di cui:
Risultato delle continuing operations 10.818 10.818 (0) 10.818
Risultato delle disco ntinuing operatio ns 19.153 19.153 1.308 20.461
Altri movimenti (1.333) (1.333) (155) (1.488)
di cui:
Altri movimenti delle discontinuing operations (1.333) (1.333) (155) (1.163)
Attualizzazione TFR IAS 19 dell periodo 91 91 (38) 54
di cui:
Attualizzazione delle continuing operations 32 32 32
Attualizzazione delle discontinuing operations 59 59 (38) 21
Totale risultato conto economico complessivo 91 (1.333) 29.971 28.729 1.115 29.844
Destinazione risultato 2017 47.135 (47.135) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (40.016) (40.016) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi delle discontinuing operations (0) (2.054) (2.054)
Altri movimenti delle discontinuing operations (745) (745) (745)
Piani di incentivazione a lungo termine 540 (926) (385) (385)
Aggregazioni aziendali delle discontinuing operations (3.545) (3.545) (233) (3.778)
Saldo al 30 settembre 2018 234.412 46.882 (16.981) 46 135.219 29.971 429.548 3.817 433.365

Rendiconto finanziario consolidato

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Utile netto del periodo di gruppo 8.129 10.818
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 1.823 1.308
Risultato delle società destinate alla vendita 28.286 19.153
Ammortamenti 17.412 15.666
Variazione del trattamento di fine rapporto 38 56
Attività/passività correnti su strumenti finanziari e vendite/acquisti a termine 395 0
Variazione netta altri fondi 71 (1.629)
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (648) (671)
Minusvalenze/(Plusvalenze) su cessione immobilizzazioni (1.247)
Interessi passivi pagati (971) (937)
Imposte pagate (888) (7.769)
Interessi passivi di competenza 828 911
Imposte di competenza 4.797 5.787
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (3.170) (2.284)
Crediti commerciali 12.599 1.629
Altre attività correnti (7.837) (1.556)
Attività finanziarie correnti e non correnti (209) 0
Debiti commerciali 5.700 3.339
Altre passività correnti (57) (10.210)
Altre attività non correnti 2.768 1.682
Altre passività non correnti 1.832 3.921
Flussi operativi da attività/passività in dismissione 16.108 48.610
Totale rettifiche e variazioni 77.629 77.006
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 85.758 87.823
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (19.127) (15.744)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 457 499
Investimenti in immobilizzazioni materiali (1.581) (1.072)
Realizzo di immobilizzazioni materiali 0 8
Flussi di investimento in aggregazioni aziendali (11.546) 0
Flussi di investimento da attività/passività in dismissione (105) (3.915)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (31.902) (9.045)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti 558 0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (2.332) (4.000)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti 15.553 (216)
Acquisto / Cessione azioni proprie (3.880) 540
Accensioni finanziamenti e mutui 292.000 150.000
Rimborsi finanziamenti e mutui (229.000) (132.166)
Esborsi relativi a diritti d'uso (356)
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (75.163) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (1.761) (2.054)
Dividendi società a controllo congiunto 2.311 684
Flussi finanziari da attività/passività in dismissione (35.636) 6.427
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (37.706) (36.711)
Variazione delle disponibilità liquide 16.150 46.800
Disponibilità correnti del periodo precedente 59.353 10.928
Disponibilità liquide periodo precedente attività in dismissione 7.297 4.673
Disponibilità correnti del periodo corrente 82.800 62.400

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questo Resoconto intermedio di gestione.

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

Al 3O settembre 2019 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per la quota maggioritaria da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 11 novembre 2019.

I risultati del resconto intermedio di gestione non sono sottoposti a revisione contabile.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 228 Comuni (230 Comuni al 31 dicembre 2018; la variazione del numero di concessioni gestite è correlata all'accorpamento di alcuni comuni) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 10.426 chilometri2 (9.796 chilometri al 31 dicembre 2018) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

Al termine dell'esercizio 2018 il Gruppo ha intrapreso un percorso teso a valorizzare le attività di vendita del gas e rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione e, nel corso semestre di riferimento, ha sottoscritto con Hera S.p.A. una partnership commerciale a mezzo di Term Sheet vincolante per lo sviluppo di una prima realtà all'interno dei territori del nord-est. Il Term Sheet è stato finalizzato in un accordo quadro il 31 luglio 2019.

L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali, svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci, per effetto del Term Sheet sottoscritto, sono state oggetto di riclassifica ed iscritte tra le attività destinate alla vendita. Nel segmento vendita del gas naturale, le società del Gruppo, con circa 607 milioni di metri cubi4 di gas venduto (circa 621 milioni al 30 settembre 2018) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

I risultati economico-finanziari del Gruppo Ascopiave è elaborato in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del Resoconto intermedio di gestione, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Nella predisposizione del presente Resoconto intermedio di gestione, sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018, fatta eventuale eccezione a quanto specificato nel paragrafo "Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019".

Il presente Resoconto intermedio di gestione è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata, dal Conto Economico complessivo

4 I dati indicati relativamente ai volumi sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

consolidato, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto Finanziario consolidato e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura e per il Rendiconto Finanziario consolidato il metodo di rappresentazione indiretto.

I valori utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo. Il presente Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019 è stato approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 5 agosto 2019.

Applicazione di IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate"

In data 17 giugno 2019 Ascopiave S.p.A., come meglio spiegato nel paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi sei mesi dell'esercizio", ha approvato una partnership commerciale con Hera S.p.A. a mezzo della sottoscrizione di un Term Sheet vincolante per lo sviluppo di una primaria realtà all'interno dei territori del Nord-Est che potrà contare su oltre un milione di clienti energy, nonché contestualmente un riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas. Il term Sheet è stato finalizzato in un accordo quadro in data 31 luglio 2019. In particolare, l'accordo nell'area commercializzazione clienti gas e energia elettrica prevede la creazione di un unico operatore per le rispettive attività commerciali nelle regioni del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia, attraverso EstEnergy S.p.a., già oggi società controllata congiuntamente da Ascopiave S.p.a. e Hera Comm S.r.l., veicolo commerciale del Gruppo Hera. EstEnergy S.p.A, vedrà un sostanziale allargamento delle attività nel territorio indicato, andando a ricomprendere il business commerciale del Gruppo Ascopiave relativo alle società controllate Ascotrade S.p.a., Ascopiave Energie S.p.a., Blue Meta S.p.a. e alle joint venture Asm Set S.r.l., Etra Energia S.r.l. e Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione. Inoltre, nell'ambito del riassetto complessivo nell'area commercializzazione clienti gas e energia elettrica, è interessata anche Amgas Blu, società commerciale integralmente detenuta da Ascopiave, attiva nella provincia di Foggia, che verrà acquisita direttamente da Hera Comm. Conseguentemente, nella presente relazione finanziaria semestrale, le attività elencate sono state rappresentate come "Discontinued operation" in base alle disposizioni del principio contabile IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate". La stessa Estenergy S.p.A., in ragione della conformazione dell'operazione, è stata rappresentata tra le "Discontinued operation". In base a tali disposizioni, i risultati economici conseguiti dal segmento vendita del Gruppo nel corso dei primi sei mesi dell'esercizio sono esposti separatamente in un'unica riga del conto economico e tra le attività o passività destinate alla vendita dello stato patrimoniale. I periodi posti a confronto sono stati riclassificati in coerenza con i dettami del principio. Nello specifico sono stati riesposti il conto economico complessivo al 30 settembre 2018 ed il rendiconto finanziario al 30 settembre 2019, mentre la situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2018 è rimasta invariata.

Le transazioni intercorse tra le continuing operations e le discontinued operations nel corso dei periodi a confronto non sono state oggetto di elisione. L'entità e la natura delle stesse avrebbe infatti determinato la rappresentazione di una situazione patrimoniale e finanziaria, nonché economica, del Gruppo eccessivamente distorta non rappresentando la relativa performance come se queste fossero attività standalone.

La tabella di seguito riportata evidenzia gli effetti derivanti dall'applicazione di IFRS 5 sugli schemi della situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2018 al fine di meglio descrivere le variazioni intercorse sugli stock patrimoniali nel corso del periodo.

Bilancio 31 Adozione IFRS 5 Bilancio 31
dicembre 2018 Effetto elisioni società in dicembre 2018
(migliaia di Euro) dismissione riesposto
Stato Patrimoniale
Avviamento 80.758 0 56.183 24.576
Altre immobillizzazioni immateriali 351.878 0 2.608 349.270
Immobilizzazioni materiali 32.724 0 265 32.458
Partecipazioni 68.357 0 46.809 21.547
Altre attività non correnti 12.044 0 7.841 4.203
Attività finanziarie non correnti 1.122 0 0 1.122
Crediti per imposte anticipate 11.358 0 351 11.007
Attivita non correnti 558.240 0 114.058 444.182
Rimanenze 6.020 0 2.659 3.360
Crediti commerciali 166.947 23.852 159.416 31.383
Altre attività correnti 45.062 4.855 9.217 40.700
Attività finanziarie correnti 981 24.687 19.395 6.272
Crediti tributari 1.508 0 308 1.200
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 66.650 1 7.297 59.353
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 123 0 123 0
Attività correnti 287.291 53.394 198.416 142.269
Attività destinate alla dismissione 0 312.474 312.474
Attività 845.530 53.394 0 898.925
Patrimonio netto 447.869 0 0 447.869
Fondi rischi ed oneri 3.901 0 239 3.662
Trattamento di fine rapporto 4.807 0 1.965 2.842
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 0 0 55.111
Altre passività non correnti 28.003 0 10.792 17.212
Passività finanziarie non correnti 0 0 0 0
Debiti per imposte differite 14.534 0 1.503 13.031
Passività non correnti 106.356 0 14.498 91.857
Debiti verso banche e finanziamenti 131.044 1 25 131.020
Debiti commerciali 131.185 28.653 126.624 33.214
Debiti tributari 207 0 143 64
Altre passività correnti 27.539 53 12.298 15.294
Passività finanziarie correnti 115 24.687 5.406 19.395
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 1.216 0 1.216 0
Passività correnti 291.305 53.394 145.712 198.988
Passività destinate alla dismissione 0 160.210 160.210
Passività e Patromonio Netto 845.530 53.394 0 898.925

La tabella di seguito riportata evidenzia gli effetti dell'applicazione di IFRS 5 sul conto economico complessivo al 30 settembre 2018 posto in comparazione:

Adozione IFRS Primi nove
Primi nove Effetto elisioni 5 società in mesi 2018
(migliaia di Euro) mesi 2018 dismissione riesposto
Ricavi 402.825 76.776 392.008 87.592
Costi acquisto materia prima gas 201.866 0 201.866 0
Costi acquisto altre materie prime 19.737 27.944 46.115 1.566
Costi per servizi 84.516 48.833 111.363 21.986
Costi del personale 19.336 0 7.058 12.278
Altri costi di gestione 21.348 1 1.731 19.618
Altri proventi 234 1 65 300
Ammortamenti e svalutazioni 17.356 0 1.690 15.666
Risultato operativo 38.898 0 22.119 16.778
Proventi finanziari 299 91 308 82
Oneri finanziari 888 91 52 927
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il
metodo del patrimonio netto 5.139 0 4.467 671
Utile ante imposte 43.448 0 26.843 16.604
Imposte dell'esercizio 12.169 0 6.382 5.787
Risultato del periodo 31.278 20.461 10.818
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 0 20.461 20.461
Risultato del periodo 31.278 0 0 31.278

Ai fini di una maggiore comprensione delle informazioni economiche, patrimoniali e dei flussi di cassa delle attività destinate alla vendita si rinvia al paragrafo "andamento economico, patrimoniale e finanziario delle attività destinate alla vendita" riportato nelle note esplicative di questa relaziono resoconto intermedio di gestione.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019

Di seguito sono descritti gli emendamenti, improvement e interpretazioni, applicati ai bilanci chiusi dopo il 31 dicembre 2018 ed entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2019. Sono esclusi dall'elenco i principi, gli emendamenti e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dal Gruppo.

IFRS 16Leasing

In data 31 ottobre 2017, e stato omologato il nuovo principio contabile IFRS 16 – Leasing, con impatti significativi sui bilanci dei locatari: e stata, infatti, eliminata la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario e introdotto un unico modello per tutti i leasing che comporta l'iscrizione di una attività per il diritto all'uso e di una passività per il leasing. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2019. Il Gruppo Ascopiave non si e avvalso della possibilità di adottare anticipatamente il principio (in concomitanza alla data di prima applicazione dell'IFRS 15).

In base alle disposizioni transitorie dell'IFRS 16, al 1° gennaio 2019 sono stati rilevati gli effetti connessi alle fattispecie esistenti alla stessa data, senza effettuare il restatement del periodo precedente posto a confronto (cosiddetto "approccio retroattivo modificato") e rilevando il diritto d'uso per un ammontare pari alla relativa passività finanziaria.

La seguente tabella evidenzia quali sono stati gli impatti della prima adozione del principio sui dati patrimoniali del Gruppo:

Totale effetti
prima applicazione Ammortamenti Rimborsi quota capitale 30.09.2019
(migliaia di Euro) 1.1.2019
Attività non correnti 1.324 (298) 1.026
Immobilizzazioni immateriali 1.324 (298) 1.026
- di cui diritti d'uso di immobili 590 (111) 479
- di cui diritti d'uso di attrezzature 242 (72) 169
- di cui diritti d'uso di altri beni 492 (114) 378
Passività correnti e non correnti 1.324 0 968
Passività non correnti
- di cui passività finanziarie non correnti 928 (356) 573
Passività correnti
- di cui passività finanziarie correnti 396 0 396

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la transizione al nuovo principio è il tasso di finanziamento marginale del Gruppo alla data del 1° gennaio 2019. Dalla valutazione sono stati inoltre esclusi, come consentito dal principio, i leasing a breve termine e i leasing di attività di modesto valore. Per il Gruppo l'effetto dell'applicazione del nuovo principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativo relativo alle immobilizzazioni materiali, quali immobili, automezzi ed autocarri, nonché attrezzature informatiche. L'adozione dell'IFRS 16 ha determinato alla data del 1° gennaio 2019, l'iscrizione di maggiori Immobilizzazioni per diritti d'uso per Euro 1.324 migliaia e di debiti finanziari per leasing per pari importo segmentati tra correnti e non correnti.

Si riposta di seguito la tabella con evidenza degli impatti della prima adozione del principio sui dati patrimoniali delle società destinate alla vendita:

Totale effetti
prima applicazione Ammortamenti Rimborsi quota capitale 30.09.2019
(migliaia di Euro) 1.1.2019
Attività non correnti 1.696 (328) 1.368
Immobilizzazioni immateriali 1.696 (328) 1.368
- di cui diritti d'uso di immobili 1.102 (229) 872
- di cui diritti d'uso di attrezzature 0 0 0
- di cui diritti d'uso di altri beni 595 (99) 496
Passività correnti e non correnti 1.696 0 1.458
Passività non correnti
- di cui passività finanziarie non correnti 1.147 (238) 908
Passività correnti
- di cui passività finanziarie correnti 550 0 550

Criteri di valutazione

Utilizzo di stime

Il Resoconto intermedio di gestione dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

Area e criteri di consolidamento

Nella Resoconto intermedio di gestione sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nella relazione consolidata a partire dalla data in cui si è assunto il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate e a controllo congiunto utilizzate al fine della predisposizione del Relazione finanziaria semestrale sono quelle approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 30 settembre 2019 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Denominazione Sede legale Capitale sociale
versato
Quota di
pertinenza del
gruppo
Quota di
controllo
diretto
Quota di
controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
Ascotrade S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 89,00% 0% 89%
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 0% 100%
Etra Energia S.r.l. Cittadella (PD) 100.000 51,00% 0% 51%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 0% 100%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.000.000 100,00% 0% 100%
Amgas Blu S.r.l. Foggia (FG) 10.000 100,00% 0% 100%
Blue Meta S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 606.123 100,00% 0% 100%
Ascopiave Energie S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 250.000 100,00% 0% 100%
Asco Energy S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 0% 100%
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 100,00% 0% 100%
Società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto
ASM Set S.r.l. (1) Rovigo (RO) 200.000 49,00% 0% 49%
Estenergy S.p.A. (2) Trieste (TS) 1.718.096 48,999% 0,000% 49%
Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione Milano (MI) 1.000.000

(1) Controllo congiunto con ASM Rovigo S.p.A.;

(2) Controllo congiunto con AcegasApsAmga S.p.A.;

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 si segnala che a seguito della sottoscrizione del Term Sheet vincolante con Hera S.p.A. i dati delle società: Ascotrade S.p.A., Etra Energia S.r.l., Amgas Blu S.r.l., Blue Meta S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Asm Set S.r.l., Estenergy S.p.A. e Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono state riclassificate tra le attività e passività destinate alla vendita come sancito dal principio contabile internazionale IFRS 5. Le stesse sono state conseguentemente consolidate, in base alle quote di interessenza del Gruppo, integralmente o con il metodo del patrimonio netto e successivamente riclassificate.

Si segnala inoltre che a decorrere dal 1° luglio 2019, a seguito dell'avvenuta fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione Gas S.r.l. in Ascopiave S.p.A., la stessa non risulta più consolidata con il metodo del patrimonio netto. I risultati conseguiti dalle attività aziendali insite nella stessa sono consolidate integralmente a mezzo del veicolo aziendale nel quale Ascopiave S.p.A. ha conferito il ramo aziendale conferito in seguito alla fusione. In merito a tale operazione si rinvia al capitolo "Aggregazioni aziendali" di questo Resoconto intermedio di gestione.

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione
finanziaria netta
(disponibilità)
Principi contabili di
riferimento
Amgas Blu S.r.l. 16.012 1.311 1.576 (1.135) Ita Gaap
AP Reti Gas S.p.A. 60.231 10.935 309.674 (25.472) IFRS
Ascopiave S.p.A. 59.468 46.305 381.471 179.521 IFRS
Ascotrade S.p.A. 254.340 14.273 28.219 (19.082) IFRS
Blue Meta S.p.A. 49.413 4.359 9.201 (9.732) Ita Gaap
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 8.355 1.928 55.007 11.643 Ita Gaap
Estenergy S.p.A. 95.509 6.420 18.369 (15.974) IFRS
Etra Energia S.r.l. 6.880 510 1.691 (2.041) Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 13.448 (394) 17.158 15.624 Ita Gaap
Ascopiave Energie S.p.A. 101.375 5.733 13.610 (9.962) Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 3.200 1.006 16.605 (390) Ita Gaap
ASM Set S.r.l. 21.251 1.837 2.106 (1.734) Ita Gaap
Asco Energy S.p.A. 20.078 (181) 1.001 13.879 Ita Gaap

Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. detiene partecipazioni in società controllate consolidate che presentano, in alcuni casi, quote di pertinenza di terzi. Si rimanda alla tabella informativa contenuta nel paragrafo precedente per l'indicazione della quota di controllo relativa ad ogni società consolidata. L'interessenza che le partecipazioni di minoranza hanno nelle attività e nei flussi finanziari del Gruppo Ascopiave è considerata dal management non significativa.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 33.764 migliaia al 30 settembre 2019, evidenzia una diminuzione rispetto al 31 dicembre 2018 pari ad Euro 46.995 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla riclassifica effettuata, per Euro 56.362 migliaia, delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo Resoconto intermedio di gestione. Tale variazione è stata in parte compensata dagli avviamenti rilevati a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione Gas S.r.l. in Ascopiave S.p.A., per Euro 9.368 migliaia, meglio descritta al capitolo "Aggregazioni aziendali". Al netto degli effetti descritti, gli avviamenti non hanno registrato variazioni. L'importo iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione del gas naturale.

L'avviamento ai sensi del Principio Contabile Internazionale IAS 36 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas), mentre la Cash Generating Unit costituita dall'attività di vendita del gas naturale (CGU vendita gas) è stata riclassifica in base ai dettami di IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate". L'avviamento conseguentemente iscritto alla data di chiusura del presente resoconto è relativo alla sola CGU distribuzione gas come evidenziato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 31.12.2018
Distribuzione gas naturale 33.764 24.396
Vendita gas naturale 0 56.362
Totale avviamento 33.764 80.758

Al 30 settembre 2019 considerato l'esito dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2018, l'evoluzione nel periodo degli indicatori esterni e dei valori interni a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa, e, visto che non sono emersi significativi nuovi indicatori di impairment da considerare, gli amministratori non hanno ritenuto necessario rieffettuare un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine dei periodi considerati:

30.09.2019 31.12.2018
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 5.661 (5.606) 55 5.653 (5.601) 52
Concessioni, licenze, marchi e diritti 15.256 (10.189) 5.067 15.256 (9.380) 5.876
Altre immobillizzazioni immateriali 9.210 (4.067) 5.143 24.676 (20.843) 3.833
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 692.055 (317.367) 374.688 622.519 (288.584) 333.934
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 11.314 0 11.314 7.693 0 7.693
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 1.250 0 1.250 491 0 491
Altre immobillizzazioni immateriali 734.746 (337.229) 397.516 676.287 (324.409) 351.878

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel periodo considerato:

31.12.2018 30.09.2019
(migliaia di Euro) Valore
netto
contabile
Variazione
dell'esercizio
Ampliamento
del perimetro
di
consolidamento
Decremento Riclassifiche
per attività
destinate alla
vendita
Ammortamenti
dell'esercizio
Decremento
fondi
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 52 0 45 (18) 25 55
Concessioni, licenze, marchi e diritti 5.876 0 0 809 5.067
Altre immobillizzazioni immateriali 3.833 0 4.193 (2.598) 284 5.143
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 333.934 16.043 39.676 970 14.541 (545) 374.688
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 7.693 3.543 111 32 0 11.314
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 491 759 0 0 1.250
Altre immobillizzazioni immateriali 351.878 20.345 44.025 1.002 (2.616) 15.659 (545) 397.516

Gli investimenti realizzati nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio risultano pari a 20.345 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, correlato alla fusione per incorporazione della società precedentemente sottoposta a controllo congiunto Unigas Distribuzione Gas S.r.l. avvenuta in data 1° luglio 2019, ha determinato l'iscrizione del patrimonio immobilizzato della società con il conseguente incremento delle altre immobilizzazioni immateriali pari ad Euro 44.025 migliaia.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato variazioni significative. La riclassifica delle attività e passività correlate ad assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 come descritto pocanzi, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 18 migliaia.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso del primo semestre dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento del periodo. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

La riclassifica delle attività e passività correlate ad assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 come descritto pocanzi, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 2.598 migliaia. La voce accoglieva principalmente il valore equo delle liste clienti che derivano da acquisizioni di aziende operanti nel settore della vendita di gas naturale e energia elettrica avvenute nei precedenti esercizi. L'analisi degli switching della clientela effettuata al termine dell'esercizio non ha evidenziato percentuali di switch-out superiori alla percentuale di ammortamento prevista e pertanto la vita utile delle stesse (10 anni) non ha richiesto modifiche o svalutazioni. Nel corso dei primi nove mesi la voce non ha registrato investimenti e la variazione, al netto degli effetti correlati all'ampliamento del perimetro di consolidamento, è pari alle quote di ammortamento del periodo.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio la voce, al netto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento, ha registrato una variazione netta complessiva pari ad Euro 1.077 migliaia principalmente in ragione degli ammortamenti del periodo e degli investimenti realizzati. Gli investimenti, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 16.043 migliaia. Le dismissioni nette sono principalmente correlate all'attività di sostituzione massiva dei misuratori.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine del periodo. La voce, al netto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento, ha registrato una variazione pari ad Euro 3.543 migliaia.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto e lo sviluppo di software gestionali non ultimati al termine dei primi nove mesi dell'esercizio e correlati al core business della distribuzione del gas naturale.

3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni periodo considerato:

30.09.2019 31.12.2018
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Fondo
svalutazione
da impairment
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Fondo
svalutazione
da impairment
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 43.451 (14.425) 29.026 41.501 (12.979) 28.522
Impianti e macchinari 3.770 (1.676) (995) 1.099 3.631 (1.474) (995) 1.162
Attrezzature industriali e commerciali 3.976 (3.372) 604 3.493 (3.001) 492
Altri beni 18.845 (16.012) 2.833 17.824 (15.458) 2.366
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 496 0 496 182 0 182
Diritti d'uso 1.324 (298) 1.026 0 0 0
Immobilizzazioni materiali 71.864 (35.784) (995) 35.084 66.631 (32.912) (995) 32.724

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel periodo considerato:

31.12.2018 30.09.2019
(migliaia di Euro) Valore
netto
contabile
Variazione
del periodo
Ampliamento
del perimetro
di
consolidamento
Prima
adozione
IFRS 16
Decremento Riclassifiche
per attività
destinate alla
vendita
Ammortamenti
dell'esercizio
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 28.522 0 1.419 12 904 29.026
Impianti e macchinari 1.162 0 7 70 1.099
Attrezzature industriali e commerciali 492 133 22 43 604
Altri beni 2.366 936 235 (265) 439 2.833
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 182 314 0 0 496
Diritti d'uso 0 0 0 1.324 298 1.026
Immobilizzazioni materiali 32.724 1.383 1.684 1.324 12 (265) 1.753 35.084

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, correlato alla fusione per incorporazione della società precedentemente sottoposta a controllo congiunto Unigas Distribuzione Gas S.r.l. avvenuta in data 1° luglio 2019, ha determinato l'iscrizione del patrimonio immobilizzato della società con il conseguente incremento delle altre immobilizzazioni materiali pari ad Euro 1.684 migliaia.

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Nel corso dei primi nove mesi la voce non ha evidenziato investimenti e la variazione registrata è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'incremento della voce per Euro 1.419 migliaia.

Impianti e macchinario

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la voce impianti e macchinari ha registrato una diminuzione pari ad Euro 63 migliaia principalmente spiegata dalle quote di ammortamento del periodo. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'incremento della voce per Euro 7 migliaia.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali", ha registrato investimenti per Euro 133 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto di strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'incremento della voce per Euro 22 migliaia.

Altri beni

Gli investimenti realizzati nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio risultano pari ad Euro 936 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di hardware e telefonia (Euro 835 migliaia) nonché mobili e complementi d'arredo (Euro 21 migliaia). L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'incremento della voce per Euro 235 migliaia.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso dei primi nove mesi dell'anno la voce ha registrato una variazione pari ad Euro 314 migliaia.

Diritti d'uso

La voce accoglie i diritti d'uso correlati alla prima applicazione di IFRS 16 in data 1° gennaio 2019. L'effetto dell'applicazione del nuovo principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali: quali locazione di immobili (Euro 590 migliaia), noleggio di automezzi ed autocarri (Euro 492 migliaia), nonché attrezzature informatiche (Euro 242 migliaia). Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la variazione registrata dalla voce, al netto della prima iscrizione al costo ammortizzato degli impegni, è pari ad Euro 298 migliaia pari alle quote di ammortamento del periodo.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto ed in altre imprese considerati al termine di ogni periodo considerato:

31.12.2018 30.09.2019
(migliaia di Euro) Valore netto Valore netto
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 68.355 0
Partecipazioni in altre imprese 2 2
Partecipazioni 68.357 2

Partecipazioni in Imprese a controllo congiunto

Le Partecipazioni in imprese a controllo congiunto si azzerano al termine dei primi nove mesi dell'esercizio evidenziando una variazione netta pari ad Euro 68.355 migliaia.

La stessa è principalmente spiegata dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto intermedio di gestione, che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 44.789 migliaia.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, derivante dalla fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione Gas S.r.l. in Ascopiave S.p.A. avvenuta in data 1° luglio 2019, ha determinato la modifica del metodo di consolidamento della società. Il consolidamento dei dati della società con il metodo integrale, piuttosto che con il metodo del patrimonio netto applicato sino al 30 giugno, ha conseguentemente annullato la partecipazione iscritta. I risultati conseguiti sino al 30 giugno 2019 risultano pertanto iscritti nella voce valutazione delle imprese con il metodo del patrimonio netto di questo Resoconto ed i dati economici e patrimoniali delle stesse sono esposti al paragrafo "Dati di sintesi al 30 giugno 2019 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto" delle Note Esplicative. Mentre i risultati economici ed i flussi patrimoniali maturati nel corso del terzo trimestre dell'anno in corso sono rappresentati per natura negli schemi consolidati.

Altre partecipazioni

Le altre partecipazioni sono relative alle quote nella Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia e nella Banca Alto Vicentino S.p.A. per Euro 2 migliaia.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue mostra la movimentazione delle altre attività non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento del
perimetro
Valori al netto
dell'ampliamento
del perimetro
31.12.2018
Depositi cauzionali 1.156 61 1.095 8.917
Altri crediti 1.626 39 1.587 3.127
Altre attività non correnti 2.782 100 2.682 12.044

Le attività non correnti registrano una variazione complessiva rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 9.362 migliaia. La stessa è principalmente spiegata dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto intermedio di gestione, che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 7.867 migliaia.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha invece determinato l'incremento della voce per Euro 100 migliaia.

Al netto della riclassifica descritta e dell'ampliamento del perimetro di consolidamento, la voce ha registrato una diminuzione pari ad Euro 1.395 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla riclassifica tra le attività finanziarie non correnti e correnti del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara con il quale è stato sottoscritto un accordo transattivo meglio commentato al paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questo resoconto.

I crediti non correnti iscritti al termine dei primi nove mesi dell'esercizio sono relativi a depositi cauzionali per Euro 1.156 migliaia e ad altri crediti per Euro 1.626 migliaia. Si segnala che quest'ultimi accolgono altresì il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. L'importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso e la consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.

Alla data del 30 settembre risulta in essere un contenzioso giudiziale con il comune menzionato, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Il Gruppo, anche in base al parere dei propri consulenti legali, ritiene incerto l'esito del contenzioso. L'evoluzione delle liti è riportata nel paragrafo "Contenziosi" di questo resoconto intermedio di gestione.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento del
perimetro
Valori al netto
dell'ampliamento
del perimetro
31.12.2018
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 2.765 2.765 1.122
Attività finanziarie non correnti 2.765 2.765 1.122

Le attività finanziarie non correnti passano da Euro 1.122 migliaia dell'esercizio 2018, ad Euro 2.765 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un aumento pari ad Euro 1.643 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione del credito che sarà oggetto di incasso oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del periodo vantato nei confronti del comune di Costabissara con il quale è stato sottoscritto un accordo transattivo di valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale la cui consegna era avvenuta il 1° ottobre 2011. Le parti hanno ritenuto condivisibile la fissazione transattiva dell'importo dovuto in Euro 3.000 migliaia di cui, Euro 1.000 migliaia da corrispondere entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell'accordo, mentre il residuo sarà corrisposto in 12 rate annuali di pari importo. Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.

7. Crediti per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento del
perimetro
Valori al netto
dell'ampliamento
del perimetro
31.12.2018
Crediti per imposte anticipate 12.676 1.123 11.553 11.358
Crediti per imposte anticipate 12.676 1.123 11.553 11.358

Le imposte anticipate passano da Euro 11.358 migliaia ad Euro 12.676 migliaia registrando un incremento di Euro 1.318 migliaia principalmente assoggettabile all'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'incremento della voce per Euro 1.123 migliaia.

Al netto della riclassifica descritta e dell'ampliamento del perimetro di consolidamento, la voce ha registrato una diminuzione pari ad Euro 195 migliaia.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 settembre 2019 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

30.09.2019 31.12.2018
(migliaia di Euro) Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto
Gas in stoccaggio 0 (0) 0 2.694 (35) 2.659
Combustibili e materiale a magazzino 7.162 (39) 7.123 3.399 (39) 3.360
Totale Rimanenze 7.162 (39) 7.123 6.093 (73) 6.020

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 le rimanenze risultano pari ad Euro 7.123 migliaia registrando un incremento pari ad Euro 1.103 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. La stessa è principalmente spiegata dal maggior quantitativo di materiale nonché dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'incremento delle rimanenze di combustibili e materiale a magazzino per Euro 592 migliaia.

La voce Gas in stoccaggio si azzera rispetto ai 2.659 migliaia di Euro dell'esercizio precedente in ragione della riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto intermedio di gestione, che ha determinato una diminuzione della voce di pari importo.

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento del
perimetro
Valori al netto
dell'ampliamento
del perimetro
31.12.2018
Crediti verso clienti 6.181 1.268 4.912 76.617
Crediti per fatture da emettere 14.817 478 14.339 94.046
Fondo svalutazione crediti (506) (39) (468) (3.715)
Crediti commerciali 20.492 1.708 18.784 166.947

I crediti commerciali passando da Euro 166.947 migliaia ad Euro 20.492 migliaia, registrano un decremento pari ad Euro 146.456 migliaia. La stessa è principalmente spiegata dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto intermedio di gestione, che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 135.564 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha viceversa determinato l'iscrizione di maggiori crediti per Euro 1.708 migliaia.

Al netto degli effetti descritti la voce ha evidenziato una diminuzione pari ad Euro 12.599 migliaia principalmente correlata alla stagionalità dell'attività. I crediti commerciali sono infatti principalmente valorizzati dai crediti iscritti nei confronti delle società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas gestita dalle società del Gruppo. I minori consumi effettuati dai consumatori finali nel periodo primaverile ed estivo determinano conseguentemente una flessione in questi mesi dei crediti iscritti.

I crediti verso clienti, sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi.

Il fondo svalutazione crediti accoglieva principalmente gli importi accantonati per rischi su crediti patiti dalle società vendita del gas naturale e dell'energia elettrica. Il fondo residuo, pari ad Euro 506 migliaia rappresenta i rischi in capo alle società di distribuzione del Gruppo e non ha richiesto ulteriori accantonamenti in ragione della buona capienza del fondo già esistente. L'incremento registrato è assoggettabile all'ampliamento del perimetro di consolidamento per Euro 39 migliaia.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 31.12.2018
Fondo svalutazione crediti iniziale
Fondo svalutazione crediti da ampliamento
3.715 5.358
del perimetro di consolidamento 39 (0)
Accantonamenti 0 1.964
Riclassifica IFRS 5 per attività destinate alla
vendita (3.244)
Utilizzi (3) (3.607)
Fondo svalutazione crediti finale 506 3.715

Gli utilizzi evidenziati nella tabella sopra riportata sono quasi integralmente spiegati dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto intermedio di gestione, che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 3.244 migliaia.

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 31.12.2018
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 6.181 76.617
- fondo svalutazione crediti commerciali (506) (3.715)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 5.675 72.902
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 4.356 65.052
- scaduti entro 6 mesi 976 7.300
- scaduti da 6 a 12 mesi 348 1.472
- scaduti oltre 12 mesi 502 2.793

10.Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento
del perimetro
Valori al
netto
dell'ampliame
nto del
perimetro
31.12.2018
Crediti per consolidato fiscale 728 0 728 3.034
Risconti attivi annuali 1.049 97 951 629
Anticipi a fornitori 1.748 171 1.577 2.769
Ratei attivi annuali 78 0 78 27
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 44.137 2.850 41.286 25.029
Credito IVA 1.650 14 1.636 2.854
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 74 0 74 8.612
Attività per vendite a termine 0 0 0 159
Altri crediti 2.496 449 2.047 1.948
Altre attività correnti 51.960 3.581 48.378 45.062

Le altre attività correnti, passando da Euro 45.062 migliaia ad Euro 51.960 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 6.897 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un aumento delle altre attività iscritte pari ad Euro 3.581 migliaia, influenzando in particolare, i crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA). Viceversa, la riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto intermedio di gestione, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 4.362 migliaia interessando principalmente i crediti iscritti verso gli uffici tecnici di finanzia, regioni e province in relazione ad accise ed addizionali regionali.

Al netto degli effetti descritti la voce ha evidenziato una diminuzione rispetto al 31 dicembre 2018 di Euro 1.046 migliaia principalmente assoggettabili ai maggiori crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici ed ambientali in relazione ai titoli di efficienza energetica.

Le altre voci che compongono le altre attività correnti hanno registrato invece una diminuzione pari ad Euro 4.109 migliaia andando parzialmente a compensare l'aumento descritto.

Alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere con Asco Holding S.p.A. a causa del venir meno di alcuni requisiti necessari. Si segnala che i crediti iscritti sono relativi a posizioni pregresse in essere e non sono relative a imposte maturate nel corso dei primi nove mesi.

I crediti iscritti nei confronti della Cassa (CSEA), pari ad Euro 41.286 migliaia, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica consegnati a maggio 2019, ma non incassati alla data di chiusura del semestre, ed i quantitativi maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019-maggio 2020). Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo comunicato dal GSE per l'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2018 - maggio 2019) in relazione ai titoli consegnati, e pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione e, al 30 settembre 2019, pari ad Euro 250 (Euro 250 al 30 settembre 2018; fonte STX).

11.Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento
del perimetro
Valori al netto
dell'ampliamento
del perimetro
31.12.2018
Crediti finanziari verso società controllate 318 318
Crediti finanziari verso società a controllo
congiunto 844
Altre attività finanziarie correnti 305 305 136
Altre attività finanziarie correnti 623 623 981

Le attività finanziarie correnti registrano un decremento pari ad Euro 358 migliaia, passando da Euro 981 migliaia del 31 dicembre 2018 ad Euro 623 migliaia del periodo di riferimento. Si segnala che al termine dell'esercizio la voce accoglie altresì, la quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Creazzo e la quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara per Euro 305 migliaia. Con quest'ultimo è stato raggiunto l'accordo transattivo meglio descritto al paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questo Resoconto intermedio di gestione.

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento del
perimetro
Valori al netto
dell'ampliamento
del perimetro
31.12.2018
Crediti IRAP 490 0 490 545
Crediti IRES 752 0 752 673
Altri crediti tributari 163 22 141 290
Crediti tributari 1.405 22 1.383 1.508

I crediti tributari, passando da Euro 1.508 migliaia ad Euro 1.405 migliaia del periodo di riferimento, a parità di perimetro di consolidamento, registrano un decremento pari ad Euro 125 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto intermedio di gestione, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 308 migliaia. Al netto della riclassifica descritta la voce ha evidenziato un aumento pari ad Euro 424 migliaia.

La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza dei primi nove mesi dell'esercizio 2019, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento
del perimetro
Valori al
netto
dell'ampliame
nto del
perimetro
31.12.2018
Depositi bancari e postali 82.785 1.037 81.748 66.632
Denaro e valori in cassa 15 0 15 18
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 82.800 1.037 81.763 66.650

Le disponibilità liquide passano da Euro 66.650 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 82.800 migliaia del periodo di riferimento registrando un incremento pari ad Euro 16.150 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'incremento delle disponibilità liquide per Euro 1.037 migliaia mentre, la riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto intermedio di gestione, ha comportato una diminuzione della voce pari ad Euro 7.296 migliaia.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nei primi nove mesi dell'esercizio 2019 si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine di ogni periodo considerato è il seguente:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento
del
perimetro
Valori al
netto
dell'ampliam
ento del
perimetro
31.12.2018
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 82.800 1.037 81.763 66.650
Attività finanziarie correnti 623 623 981
Passività finanziarie correnti (36.233) 0 (36.233) (115)
Debiti verso banche e finanziamenti (171.146) (1.125) (170.021) (131.044)
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi 0 0 0
Posizione finanziaria netta a breve (123.955) (88) (123.867) (63.528)
Attività finanziarie non correnti 2.765 2.765 1.122
Finanziamenti a medio e lungo termine (71.279) (71.279) (55.111)
Passività finanziarie non correnti (558) (558) 0
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (69.072) 0 (69.072) (53.989)
Posizione finanziaria netta (193.028) (88) (192.940) (117.517)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari del primo semestre dell'esercizio 2019" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo resoconto intermedio di gestione.

14. Attività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento
del perimetro
Valori al netto
dell'ampliame
nto del
perimetro
31.12.2018
Attività su derivati materia prima 0 0 123
Attività su derivati materia prima 0 0 123

Le attività iscritte al termine dell'esercizio 2018 per contratti derivati risultavano integralmente correlate alla vendita del gas naturale e conseguentemente il saldo è stati integralmente riclassificato, in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto intermedio di gestione, tra le attività destinate alla vendita.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questa relazione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Patrimonio netto consolidato

15. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 30 settembre 2019 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 31.12.2018
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (20.861) (16.981)
Riserve e utili a nuovo 120.018 134.629
Risultato del periodo di Gruppo 36.415 44.625
Patrimonio netto di Gruppo 416.865 443.567
Capitale e Riserve di Terzi 2.633 2.428
Risultato del periodo di Terzi 1.823 1.874
Patrimonio Netto di Terzi 4.456 4.303
Patrimonio netto Totale 421.321 447.869

Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2019 è pari ad Euro 421.321 migliaia ed evidenzia una diminuzione rispetto all'esercizio 2018 pari ad Euro 26.548 migliaia. Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nei primi nove mesi dell'esercizio, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate dalla distribuzione dei dividendi ordinari e straordinari deliberati dall'assemblea degli Azionisti tenutasi in data 23 aprile 2019. In sede ordinaria l'assemblea ha infatti deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo ordinario pari a Euro 0,125 per azione e la distribuzione di un dividendo straordinario pari ad Euro 0,2133 per ciascuna delle n. 222.178.966 azioni in circolazione. Tale dividendo straordinario è stato messo in pagamento unitamente a quello ordinario in data 8 maggio 2019, con data di stacco 6 maggio 2019 e record date 7 maggio 2019. L'esborso complessivo è risultato pari ad Euro 75.163 migliaia.

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio la società deteneva azioni proprie per un valore complessivo pari ad Euro 20.861 migliaia, in aumento rispetto al 31 dicembre 2018 di Euro 3.889 migliaia. Nel corso dei primi nove mesi infatti, e nello specifico a decorrere dal 1° aprile, Ascopiave S.p.A. ha dato corso all'acquisto di azione proprie sul mercato telematico azionario complessivamente 16.463 migliaia di Euro di azioni.

Nel corso della prima settimana di luglio 2019 si è proceduto ad assegnare n. 7.149.505 azioni proprie alla società Anita S.r.l. nell'ambito dell'operazione di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A. il cui perfezionamento è stato comunicato al mercato in data 25 giugno 2019.

Alla data del 30 settembre 2019 Ascopiave S.p.A., in relazione agli acquisti effettuati nel corso del periodo e l'assegnazione delle azioni proprie ad Anita S.r.l., detiene n. 8.901.654 azioni, pari al 3,797% del capitale sociale, per il controvalore sopra indicato.

Si segnala che la riserva di hedge accounting iscritta al termine dell'esercizio 2018, risultava integralmente correlata alla vendita del gas naturale e conseguentemente il saldo è stato integralmente riclassificato, in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto intermedio di gestione, tra le attività destinate alla vendita. La riserva di hedge accounting iscritta al termine del periodo rappresenta il valore corrente degli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. a copertura di possibili oscillazioni dei tassi di interesse. La stessa, al 30 settembre 2019 evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 395 migliaia. Si segnala che alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione non sono maturati effetti rilasciati a conto economico.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Patrimonio netto di terzi

È costituito dalle attività nette e dal risultato non attribuibile al Gruppo e fa riferimento alle quote di terzi delle società controllate Ascotrade S.p.A. e Etra Energia S.r.l..

Passività non correnti

16. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento
del perimetro
Valori al
netto
dell'ampliam
ento del
perimetro
31.12.2018
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.137 76 1.061 1.024
Altri fondi rischi ed oneri 291 0 291 2.877

I fondi rischi ed oneri, passando da Euro 3.901 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 1.428 migliaia del periodo di riferimento, registrano un decremento di Euro 2.473 migliaia. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto intermedio di gestione, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 2.825 migliaia; mentre l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un incremento della voce pari ad Euro 76 migliaia.

Al netto delle variazioni descritte la voce ha evidenziato un incremento pari ad Euro 275 migliaia principalmente spiegato dall'iscrizione dei costi maturati nei nove mesi di riferimento per piani di incentivazione a lungo termine. Tali importi contabilizzati si riferiscono alla quota maturata nei primi nove mesi dell'anno in corso e sono relativi al triennio 2018-2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

La tabella che segue mostra la movimentazione nei primi nove mesi dell'esercizio 2019:

(migliaia euro)
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2019 3.901
Ampliamento del perimetro di consolidamento 76
Riclassifica IFRS 5 per attività destinate alla vendita (2.825)
Accantonamenti fondi rischi e oneri 275
Fondi rischi ed oneri al 30 settembre 2019 1.428

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:

(migliaia di Euro) 30.06.2019 31.12.2018
Copertura perdite società collegate 2.042 2.642
Rischi su contenziosi con fornitori 235 235
Fondo trattamento quiescenza e obblihi simili 968 1.024
Totale 3.245 3.901

Il fondi trattamento quiescenza e obblighi simili accoglie anche gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine per la quota in denaro.

17. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 4.807 migliaia al 1° gennaio 2019 ad Euro 3.297 migliaia del 30 settembre 2019 registrando un decremento pari ad Euro 1.510 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto intermedio di gestione, che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 1.965 migliaia, nonché dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione del trattamento di fine rapporto correlato ai dipendenti in forza in Unigas Distribuzione gas S.r.l. alla data della fusione per incorporazione (+801 migliaia di Euro).

La tabella di seguito riportata riepiloga la movimentazione del fondo nel periodo considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2019 4.807
Ampliamento del perimetro di consolidamento 801
Liquidazioni (1.247)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 848
Riclassifica IFRS 5 per attività destinate alla vendita (1.965)
Perdita/(profitto) attuariale del periodo (*) 52
Trattamento di fine rapporto al 30 settembre 2019 3.297

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

18. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliament
o del
perimetro
Valori al netto
dell'ampliame
nto del
perimetro
31.12.2018 30.09.2018
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 8.029 8.029 8.611 8.803
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 16.750 16.750 21.500 21.500
Mutui passivi BNL 46.500 46.500 25.000 25.000
Mutui passivi Banco BPM 375 375 (0) 0 0
Finanziamenti a medio e lungo termine 71.654 375 71.279 55.111 55.303
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 14.774 750 14.024 8.014 8.073
Finanziamenti a medio-lungo termine 86.428 1.125 85.303 63.124 63.376

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 30 settembre 2019 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di BNL per Euro 55.000 migliaia e della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 21.500 migliaia, passano complessivamente da Euro 63.124 migliaia ad Euro 85.303 migliaia con un incremento di Euro 22.179 migliaia, spiegato dal pagamento delle rate pagate nel corso del primo semestre dell'esercizio e dalla sottoscrizione nel mese di agosto 2019 di un finanziamento con BNL di Euro 30.000 migliaia. Considerando la sola quota in scadenza oltre l'esercizio, i finanziamenti descritti presentano un incremento da Euro 55.111 migliaia ad Euro 71.279 migliaia a parità di perimetro di consolidamento.

In particolare:

  • il finanziamento con BNL, erogato nell'agosto 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, pari al debito residuo al 30 giugno 2019, vede l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, il cui primo calcolo verrà effettuato sui dati di bilancio al 31 dicembre 2019.
  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, vede un debito residuo al 30 settembre 2019 pari ad Euro 25.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2018 risultavano rispettati.
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, vede un debito residuo al 30 settembre 2019 pari a 21.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che non risultavano calcolabili al 30 giugno 2019 a causa della riclassifica delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5.
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, vede un debito residuo al 30 settembre 2019 pari ad Euro 8.867 migliaia, con l'iscrizione di Euro 773 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.
  • il finanziamento con Banco BPM, erogato nel 2015 ad Unigas Distribuzione Gas S.r.l. (fusa in Ascopiave S.p.A. in data 1° luglio 2019) per un importo pari ad Euro 3.000 migliaia, vede un debito residuo al 30 settembre 2019 pari ad Euro 1.125 migliaia, con l'iscrizione di Euro 750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL (solo quello erogato nel 2017) e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine:

(migliaia di Euro) 30.09.2019
Eserc izio 2019 567
Eserc izio 2020 14.778
Eserc izio 2021 14.042
Eserc izio 2022 14.057
O ltre il 31 dic embre 2022 42.984
Finanziamenti a medio-lungo termine 86.428

19. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento del
perimetro
Valori al netto
dell'ampliamento
del perimetro
31.12.2018
Depositi cauzionali 426 66 360 11.350
Risconti passivi pluriennali 19.488 803 18.685 16.653
Altre passività non correnti 19.914 870 19.044 28.003

Le altre passività non correnti passano da Euro 28.003 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 19.914 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un decremento pari ad Euro 8.089 migliaia. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo " Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 10.792 migliaia principalmente assoggettabili ai depositi cauzionali degli utenti gas ed energia elettrica. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha viceversa determinato un incremento della voce pari ad Euro 870 migliaia principalmente assoggettabile alla voce risconti passivi pluriennali.

Al netto delle variazioni descritte la voce ha registrato un incremento pari ad Euro 1.833 migliaia in relazione all'andamento dei risconti passivi pluriennali. Gli stessi sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas, o della stessa rete di distribuzione stessa, e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

I depositi cauzionali iscritti al termine dei primi nove mesi dell'esercizio si riferiscono a depositi ricevuti da società di vendita del gas naturale, che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale gestita dal Gruppo, per il servizio di vettoriamento della materia prima.

20. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Valori al netto
Ampliamento
dell'ampliament
del perimetro
o del perimetro
31.12.2018
Debiti per diritti d'uso oltre 12 mesi 558 558
Passività finanziarie non correnti 558 558 (0)

In data 1° gennaio 2019 il Gruppo ha effettuato la prima applicazione di IFRS 16. La prima adozione del principio, con il metodo dell'"approccio retroattivo modificato", ha determinato l'iscrizione di passività finanziarie non correnti pari ad Euro 646 migliaia. La diminuzione registrata alla data del 30 settembre 2019 è spiegata dalla riclassifica a breve termine della quota capitale che sarà rimborsata entro i successivi dodici mesi.

21. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento del
perimetro
Valori al netto
dell'ampliamento
del perimetro
31.12.2018
Debiti per imposte differite 12.610 12.610 14.534
Debiti per imposte differite 12.610 12.610 14.534

I debiti per imposte differite passano da Euro 14.534 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 12.610 migliaia con un decremento di Euro 1.924 migliaia. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 1.503 migliaia principalmente in relazione alla dinamica degli ammortamenti delle liste clienti.

Al netto della variazione descritta i debiti per imposte differite hanno registrato una diminuzione pari ad Euro 421 migliaia ed accolgono principalmente gli effetti fiscali derivanti dalle dinamiche degli ammortamenti sulle reti distribuzione del gas naturale.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 settembre 2019 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Passività correnti

22. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

Ampliamento Valori al
netto
(migliaia di Euro) 30.09.2019 del
perimetro
dell'ampliam
ento del
perimetro
31.12.2018
Debiti verso banche 155.996 155.996 123.031
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 14.774 750 14.024 8.014
Debiti verso banche e finanziamenti 170.771 750 170.021 131.044

I debiti verso banche passano da Euro 131.044 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 170.771 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 39.726 migliaia. Gli stessi sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 24 migliaia.

23. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento del
perimetro
Valori al netto
dell'ampliame
nto del
perimetro
31.12.2018
Debiti vs/ fornitori 489 513 (24) 70.907
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 41.404 2.465 38.938 60.278
Debiti commerciali 41.893 2.979 38.914 131.185

I debiti commerciali passano da Euro 131.185 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 41.893 migliaia del periodo di riferimento evidenziando una diminuzione pari ad Euro 89.292 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto, che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 97.971 migliaia. Gli importi riclassificati sono in buona parte correlati all'acquisto e trasporto delle materie prime gas ed energia elettrica. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha viceversa comportato l'iscrizione di debiti commerciali per complessivi Euro 2.979 migliaia di Euro.

Al netto degli effetti descritti i debiti commerciali hanno registrato un incremento pari ad Euro 5.700 migliaia.

La voce accoglie principalmente i debiti iscritti per fornitori di materiali e servizi per l'estensione o la manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale nonché per la fruizione di servizi di consulenza ricevuti nel corso del periodo di riferimento.

Si segnala che la voce accoglie altresì i debiti collegati all'acquisto dei titoli di efficienza energetica necessari al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico a cui le società di distribuzione del Gruppo sono assoggettate.

Gli stessi sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019 - maggio 2020). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 30 settembre 2019, pari ad Euro 260 (Euro 260 alla data del 30 settembre 2018).

24. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Valori al netto
Ampliamento del
dell'ampliamento
perimetro
del perimetro
31.12.2018
Debiti IRAP 416 9 407 169
Debiti IRES 2.069 83 1.986 38
Debiti tributari 2.485 92 2.393 207

I debiti tributari, passando da Euro 207 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 2.485 migliaia del periodo di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 2.278 migliaia. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 143 migliaia; mentre l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha comportato l'iscrizione di debiti per Euro 92 migliaia.

Conseguentemente, al netto delle riclassifiche descritte, la voce ha evidenziato un aumento pari ad Euro 2.330 migliaia.

La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza dei primi nove mesi dell'esercizio 2019, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES.

25. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

Valori al
Ampliamento netto
(migliaia di Euro) 30.09.2019 del perimetro dell'ampliame 31.12.2018
nto del
perimetro
Anticipi da clienti 212 21 191 505
Debiti per consolidato fiscale 17 (0) 17 551
Debiti verso enti previdenziali 461 100 361 1.805
Debiti verso il personale 4.030 310 3.720 5.026
Debiti per IVA 256 48 207 7.170
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 283 83 200 1.222
Risconti passivi annuali 528 22 506 452
Ratei passivi annuali 397 31 366 509
Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 0 (0) 0 572
Passività per impegni di acquisto a breve termine (0) (0) (0) 172
Altri debiti 10.528 3.217 7.311 9.555
Altre passività correnti 16.712 3.833 12.880 27.539

Le altre passività correnti passano da Euro 27.539 migliaia dell'esercizio 2018 ad Euro 16.712 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un decremento pari ad Euro 10.827 migliaia. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 12.245 migliaia interessando principalmente i debiti IVA.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha viceversa determinato l'iscrizione di altre passività correnti per complessivi Euro 3.833 migliaia. Conseguentemente, al netto delle variazioni descritte, la voce ha evidenziato una diminuzione pari ad Euro 2.414 migliaia assoggettabile agli altri debiti.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 30 settembre 2019.

Debiti per consolidato fiscale

Alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere con Asco Holding S.p.A. a causa del venir meno di alcuni requisiti necessari. Si segnala che i debiti iscritti sono relativi a posizioni pregresse in essere e non sono relative a imposte maturate nel corso dei primi nove mesi.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 30 settembre 2019 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 30 settembre 2019 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA, al termine dei primi nove mesi dell'esercizio, risultano pari ad Euro 256 migliaia. La significativa diminuzione registrata rispetto all'esercizio precedente è spiegata dalla riclassifica dei saldi iscritti dalle società di vendita del Gruppo che sono stati oggetto di riclassifica tra le passività destinate alla vendita.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai ricavi su cogenerazione/fornitura calore nonché ai contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione del gas naturale e gli allacciamenti alla stessa.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale

Al termine dei primi nove mesi la voce non risulta valorizzata in quanto i debiti iscritti sono stati oggetto di riclassifica Tra le passività destinate alla vendita. Tali debiti risultavano infatti integralmente maturati ed iscritti dalle società di vendita del Gruppo.

Passività per vendite a termine

Al termine dell'esercizio precedente la voce accoglieva i il valore corrente degli impegni contrattuali sottoscritti che hanno consegne fisiche previste per il periodo gennaio – settembre 2019 per la materia prima e per il servizio di trasporto e conseguentemente sono stati integralmente riclassificati tra le passività destinate alla vendita.

Altri debiti

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio la voce risulta pari ad Euro 10.528 migliaia e registra, a parità di perimetro di consolidamento, una diminuzione rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 2.244 migliaia. Il decremento è principalmente spiegato dai minori debiti iscritti nei confronti di Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali connessi alle componenti tariffarie del vettoriamento del gas naturale.

La voce accoglie altresì i debiti corrispondenti agli oneri obbligatori del personale maturati al 30 settembre 2019.

26. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento
del perimetro
Valori al
netto
dell'ampliame
nto del
perimetro
31.12.2018
Debiti finanziari entro 12 mesi 35.804 (0) 35.804 115
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi 429 (0) 429 (0)
Passività finanziarie correnti 36.233 (0) 36.233 115

Le passività finanziare correnti passano da Euro 115 migliaia dell'esercizio 2018 ad Euro 36.233 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un incremento di Euro 36.118 migliaia. La riclassifica effettuata delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto, ha determinato una diminuzione della voce pari ad 19.281 migliaia; mentre, al netto di tale variazione, l'incremento evidenziato dalla voce risulta pari ad Euro 55.399 migliaia.

Tale incremento è principalmente spiegato dai saldi dei conti correnti di cash pooling in essere con le società controllate che sono state oggetto di riclassifica tra le attività e passività destinate alla vendita che complessivamente risultano pari a 50.252 migliaia.

Come già descritto nel paragrafo "Passività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria semestrale, in data 1° gennaio 2019 è stata effettuata la prima iscrizione dei debiti finanziari correlati a leasing operativi in sede di prima applicazione di Ifrs 16. La prima adozione del principio ha determinato l'iscrizione di Euro 453 migliaia di maggiori debiti. Al termine del semestre la voce non ha evidenziato significative variazioni in quanto i rimborsi di capitale effettuati nel corso del semestre sono stati compensati dalla riclassifica delle quote che saranno oggetto di pagamento entro i successivi dodici mesi dalla data di chiusura.

27. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2019 Ampliamento
del
perimetro
Valori al netto
dell'ampliamento
del perimetro
31.12.2018
Passività su derivati materia prima 0 0 1.216
Passività su derivati su tassi di interesse 395 395 0
Attività non correnti su derivati finanziari 395 (0) 395 1.216

Le passività iscritte al termine dell'esercizio 2018 per contratti derivati risultavano integralmente correlate alla vendita del gas naturale e conseguentemente il saldo è stati integralmente riclassificato, in ottemperanza di IFRS 5 e descritta al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita" di questo resoconto intermedio di gestione, tra le attività destinate alla vendita.

Il saldi iscritti al termine dei primi nove mesi rappresentano il valore corrente dei contratti derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. a copertura di fluttuazione dei tassi di interesse.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questa relazione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Tipologia Commodity Trade Effective Expiry Nozionale
# Controparte strumento Sottostante date date date Posizione contrattuale MtM (€/000)
1 BNL Interest Rate Swap Euribor 6M 9-ago-19 9-feb-20 9-ago-24 Vanilla: Fixed - Float 27.000.000 € 207
2 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 27-set-19 1-ott-19 27-set-24 Vanilla: Fixed - Float 30.000.000 € 188
Totali 57.000.000 € 395

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi

28. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi da trasporto del gas 58.617 55.042
Ricavi per servizi di allacciamento 268 198
Ricavi da servizi di fornitura calore 6 (0)
Ricavi da servizi di distribuzione 3.427 5.099
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 5.431 6.850
Ricavi per contributi ARERA 21.032 19.127
Altri ricavi 1.235 1.277
Ricavi 90.017 87.592

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio i ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave, attestandosi ad Euro 90.017 migliaia, registrano un decremento pari ad Euro 2.424 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (Euro 87.592 migliaia). L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori ricavi conseguiti per il vettoriamento del gas naturale sulla rete di distribuzione del Gruppo (+3.575 migliaia di Euro) e dai maggiori contributi iscritti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico (+1.906 migliaia di Euro), i quali sono stati parzialmente compensati dai minori ricavi conseguiti per servizi svolti in qualità di distributori (-1.672 migliaia di Euro), dai minori ricavi conseguiti per servizi resi ad altre società del Gruppo (-1.419 migliaia).

La sostanziale totalità dei ricavi è realizzata in Italia.

Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha generato ricavi pari ad Euro 58.617 migliaia evidenziando un incremento pari ad Euro 3.575 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione del Vicolo dei Ricavi Totali correlato agli impianti gestiti da Unigas Distribuzione Gas S.r.l. avvenuta a seguito della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio 2019. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato il consolidamento integrale dei risultati conseguiti a decorrere da quella data, ricavi che in precedenza risultavano iscritti tra i proventi ed oneri finanziari alla voce "quota utile/perdita delle imprese valutare con il metodo del patrimonio netto".

Il Vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati da ARERA. Si segnala che la voce ricavi da trasporto del gas comprende una quota perequativa positiva pari ad Euro 3.116 migliaia, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 2.521 migliaia. La quota perequativa varia in ragione della stagionalità e dell'andamento delle temperature in quanto risultante dal differenziale riscontrato tra ricavi addebitati alle società di vendita per il servizio di vettoriamento del gas naturale (contratti in ragione dei minori consumi) ed il VRT riconosciuto del periodo di riferimento.

I ricavi conseguiti per servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 3.427 migliaia, evidenziano una diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 1.672 migliaia. La diminuzione è in parte spiegata dagli Euro 765 migliaia di contributi iscritti nei primi nove mesi del 2018 correlati alla realizzazione della rete di distribuzione in lottizzazioni.

I ricavi per servizi svolti a favore di società del Gruppo evidenziano una diminuzione pari ad Euro 1.419 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente attestandosi ad Euro 5.431 migliaia al 30 settembre 2019.

I contributi erogati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente si attestano, al termine dei primi nove mesi dell'esercizio, ad Euro 21.032 migliaia rilevando un incremento pari ad Euro 1.906 migliaia rispetto al periodo di confronto. I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 30 settembre 2019 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019-maggio 2020). Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo comunicato dal GSE per l'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2018 - maggio 2019) in relazione ai titoli consegnati, e pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione e, al 30 settembre 2019, pari ad Euro 250 (Euro 250 al 30 settembre 2018; fonte STX).

La voce altri ricavi passa da Euro 1.277 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2018, ad Euro 1.235 migliaia del periodo di riferimento, risultando sostanzialmente in linea con il periodo di confronto.

30. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Acquisti di altri materiali 1.712 1.566
Costi acquisto altre materie prime 1.712 1.566

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 1.712 migliaia, in aumento di Euro 146 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione dei costi sostenuti nell'esecuzione delle attività sugli impianti gestiti da Unigas Distribuzione Gas S.r.l. avvenuta a seguito della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio 2019. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato il consolidamento integrale dei risultati conseguiti a decorrere da quella data, mentre in precedenza i costi risultavano iscritti tra i proventi ed oneri finanziari alla voce "quota utile/perdita delle imprese valutare con il metodo del patrimonio netto".

La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali utilizzati per la manutenzione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed all'odorizzazione dello stesso.

31. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi sostenuti nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Costi di lettura contatori 513 559
Spese invio bollette 4 (0)
Spese postali e telegrafiche 100 104
Manutenzioni e riparazioni 2.131 2.185
Servizi di consulenza 3.292 2.896
Servizi commerciali e pubblicità 65 80
Utenze varie 1.267 1.074
Compensi ad amministratori e sindaci 917 612
Assicurazioni 443 435
Spese per il personale 478 513
Altre spese di gestione 1.157 993
Costi per godimento beni di terzi 13.464 12.536
Costi per servizi 23.831 21.986

I costi per servizi sostenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio risultano evidenziano un incremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 1.845 migliaia. Gli stessi passano da Euro 21.986 migliaia dei primi nove mesi 2018 ad Euro 23.831 migliaia del periodo di riferimento principalmente in ragione dei maggiori costi sostenuti per il godimento di beni di terzi e dei maggiori servizi di consulenza ricevuti.

I costi sostenuti per la lettura dei contatori, attestandosi ad Euro 513 migliaia, risultano sostanzialmente allineati ai primi nove mesi dell'esercizio a confronto (Euro 557 migliaia al 30 settembre 2018).

I costi per manutenzioni e riparazioni passano da Euro 2.185 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2018, ad Euro 2.131 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando anch'essi una variazione poco significativa.

Al termine del periodo di riferimento i costi per servizi di consulenza, attestando si ad Euro 3.292 migliaia, hanno evidenziato un incremento pari ad Euro 397 migliaia. La variazione è principalmente correlata ai costi sostenuti per le operazioni straordinarie avviate dal Gruppo nel periodo di riferimento e meglio descritte nel paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi sei mesi dell'esercizio" di questo resoconto intermedio di gestione.

La voce costi per godimento beni di terzi accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale ed ha evidenziato un aumento pari ad Euro 928 migliaia rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione dei canoni, maturati sugli impianti gestiti da Unigas Distribuzione Gas S.r.l., avvenuta a seguito della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio 2019. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato il consolidamento integrale dei risultati conseguiti a decorrere da quella data, mentre in precedenza i costi risultavano iscritti tra i proventi ed oneri finanziari alla voce "quota utile/perdita delle imprese valutare con il metodo del patrimonio netto". I maggiori costi sostenuti sono stati in parte compensati dagli effetti derivanti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 16. Le modalità di contabilizzazione dei leasing operativi ha determinato l'iscrizione di minori costi per godimento di beni di terzi per complessivi Euro 185 migliaia quali minori canoni iscritti per affitti di sedi periferiche, noleggio di auto aziendali e di stampanti.

32. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Salari e stipendi 11.369 12.916
Oneri sociali 3.581 3.873
Trattamento di fine rapporto 848 871
Altri costi 56 25
Totale costo del personale 15.854 17.685
Costo del personale capitalizzato (4.875) (5.407)
Costi del personale 10.979 12.278

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia; gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 17.685 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 ad Euro 15.854 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 1.831 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalle poste non ricorrenti iscritte nell'esercizio 2018 in relazione ai corrispettivi riconosciuti al Direttore Generale del Gruppo ed al Chief Financial Officer per la cessazione del rapporto di lavoro comunicata nel corso del terzo trimestre dell'esercizio. Gli accordi ed i patti con essi sottoscritti determinarono l'scrizione di maggiori costi per complessivi 2.411 migliaia di Euro. Al netto dell'effetto descritto i costi del personale evidenziano un incremento pari ad Euro 580 migliaia principalmente spiegati dall'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione Gas S.r.l. avvenuta in data 1° luglio 2019. Si segnala altresì che al termine dei primi nove mesi risultano iscritti costi per piani di incentivazione a lungo termine pari ad Euro 322 migliaia.

Si segnala inoltre che in osservanza dell'IFRS 2 il costo dei piani di incentivazione a lungo termine ha trovato contropartita tra le riserve di patrimonio netto per Euro 48 migliaia per la quota da corrispondersi in azioni e tra i fondi di quiescenza per Euro 274 migliaia per la parte in denaro. Gli importi contabilizzati in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine si riferiscono al primo anno del triennio 2018-2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un decremento pari ad Euro 531 migliaia passando da Euro 5.407 migliaia del periodo in comparazione, ad Euro 4.875 migliaia del periodo di riferimento.

I costi del personale hanno conseguentemente registrato una diminuzione complessiva pari 1.299 migliaia.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo in forza nelle continuing operation per categoria nei periodi a confronto:

Descrizione 30.09.2019 30.09.2018 Variazione
Dirigenti (medio) 13 13 0
Impiegati (medio) 234 216 18
Operai (medio) 123 120 3
Totale personale dipendente 370 349 21
Descrizione 30.09.2019 30.09.2018 Variazione
Dirigenti (medio) 4 4 0
Impiegati (medio) 182 182 -1
Operai (medio) 0 0 0
Totale personale dipendente delle società destinate alla vendita 186 186 -1
Totale personale dipendente del Gruppo 555 535 -1

33. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro)
2019
2018
Contributi associativi e ARERA
397
445
Minusvalenze
450
648
Sopravvenienze caratteristiche
32
885
Altre imposte
553
511
Altri costi
258
407
Costi per appalti
340
157
Titoli di efficienza energetica
22.448
16.561
Altri costi di gestione
24.477
19.618

Gli altri costi di gestione passano da Euro 19.618 dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 ad Euro 24.477 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 4.859 migliaia; tale variazione è principalmente determinata dal maggior costo iscritto per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro +5.887 migliaia).

I costi iscritti al termine dei primi nove mesi per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019 - maggio 2020). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 30 settembre 2019, pari ad Euro 260 fonte (Euro 260 alla data del 30 settembre 2018).

L'incremento registrato è in parte spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione Gas S.r.l. avvenuta in data 1° luglio 2019 che ha determinato l'iscrizione dei costi correlati agli obiettivi in capo alla stessa.

L'incremento dei costi iscritti per gli obiettivi di efficienza e risparmio energetico è stato solo parzialmente compensato dalle minori sopravvenienze passive rilevate nel corso del periodo di riferimento. Nei primi nove mesi dell'esercizio 2018 risultano infatti iscritti Euro 821 migliaia, correlati all'allineamento dei risconti passivi non correnti all'ammontare dei contributi scomputati dagli assets.

34. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Altri proventi 1.443 300
Altri proventi 1.443 300

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio gli altri proventi operativi rilevano un aumento pari ad Euro 1.143 migliaia, passando da Euro 300 migliaia del 30 settembre dell'esercizio 2018, ad Euro 1.443 migliaia del periodo di riferimento.

La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione del plusvalore rilevato in relazione all'accordo transattivo sottoscritto con il comune di Costabissara, descritto al paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questo resoconto intermedio di gestione, e concernente il valore di cessione degli impianti di distribuzione avvenuta il 1° ottobre 2011.

35. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Immobilizzazioni immateriali 15.659 14.066
Immobilizzazioni materiali 1.753 1.600
Ammortamenti e svalutazioni 17.412 15.666

Gli ammortamenti registrano un incremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 1.745 migliaia passando da Euro 15.666 migliaia del 30 settembre 2018, ad Euro 17.412 migliaia del periodo di riferimento.

L'incremento registrato è in parte spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione Gas S.r.l. avvenuta in data 1° luglio 2019 che ha determinato l'iscrizione delle quote di ammortamento correlate agli assets precedentemente gestiti dalla società.

Si segnala che le modalità di contabilizzazione dei leasing operativi ha determinato l'iscrizione di maggiori costi per ammortamenti per complessivi Euro 239 migliaia per affitti di sedi periferiche, noleggio di auto aziendali e di stampanti.

Proventi e oneri finanziari

36. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Interessi attivi bancari e postali 52 11
Altri interessi attivi 55 70
Proventi finanziari 107 82
Interessi passivi bancari 69 46
Interessi passivi su mutui 642 680
Altri oneri finanziari 166 201
Oneri finanziari 878 927
Quota risultato da società controllo congiunto 648 671
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il
metodo del patrimonio netto 648 671
Totale (oneri)/proventi finanziari netti 122 174

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2019, il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un risultato negativo pari ad Euro 771 migliaia, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 75 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai minori oneri finanziari corrisposti a società del Gruppo destinate alla vendita ed ai maggiori interessi attivi iscritti.

Si segnala che a seguito della prima applicazione di IFRS 16 la corresponsione dei canoni per leasing operativi determina la diminuzione delle passività finanziarie correnti per debiti di leasing per la quota capitale e l'iscrizione di oneri finanziari. Al termine dei primi nove mesi ha determinato l'iscrizione di Euro 20 migliaia.

La voce quota risultato da società controllo congiunto accoglie i risultati economici maturati dalle società soggette a controllo congiunto nel corso del periodo di riferimento; gli stessi registrano un decremento poco significativo attestandosi ad Euro 648 migliaia. Tale risultato corrisponde all'utile maturato da Unigas Distribuzione Gas S.r.l. alla data del 30 giugno 2019 ed è invariato rispetto al risultato consolidato in sede di redazione della Relazione finanziaria semestrale consolidata. In data 1° luglio 2019 ha infatti avuto efficacia la fusione per incorporazione deliberata dai Soci delle società. Le voci che costituivano tale variazione netta risultano conseguentemente iscritte integralmente nel bilancio consolidato del Gruppo a decorrere da quella data.

Imposte

37. Imposte del periodo

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Imposte correnti IRES 5.167 5.569
Imposte correnti IRAP 802 1.158
Imposte (anticipate)/differite (1.057) (940)
Imposte anni precedenti (116)
Imposte dell'esercizio 4.797 5.787

Le imposte maturate passano da Euro 5.787 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio precedente, ad Euro 4.797 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 990 migliaia principalmente assoggettabile al minor risultato ante-imposte.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Utile ante imposte 12.926 16.604
Imposte dell'esercizio 4.797 5.787
Incidenza sul risultato ante imposte 37,1% 34,9%

Il tax-rate registrato al 30 settembre 2019 risulta pari al 37,1% evidenziando una aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Risultato netto delle attività destinate alla vendita

La seguente tabella riporta il dettaglio del risultato netto della società destinate alla vendita nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Risultato netto delle società destinate
alla vendita 30.109 20.461

Il risultato netto della società destinate alla vendita al 30 settembre 2019 è pari ad euro 30.109 migliaia, in crescita del 47,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Al fine di meglio visionare l'andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società riclassificate ai sensi di IFRS 5 si rinvia al paragrafo "Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita".

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala che in data 31 luglio 2019, dando seguito a quanto comunicato in data 29 gennaio 2019 dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente a mezzo della delibera 32/2019/R/GAS, la Cassa per i Servizi Energetici Ambientali (CSEA) ha comunicato alle società del segmento vendita del Gruppo l'ammontare di riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente di demoltiplicazione K che era stato oggetto di modificazione con deliberazione 89/10 dell'Autorità. Le società del segmento vendita del Gruppo avevano aderito al meccanismo proposto dall'Autorità e presentato le istanze di rimborso nei tempi previsti dalla regolamentazione vigente. Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio risultano conseguentemente iscritti nella voce risultato delle società destinate alla vendita, Euro 5.896 migliaia (Euro 8.178 migliaia di maggiori ricavi di vendita del gas naturale al netto del relativo effetto fiscale), correlati a tale riconoscimento e che hanno natura non ricorrente.

Si segnala inoltre che nella voce "Costi del personale" dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 risultano iscritti costi per Euro 2.411 migliaia correlati ai corrispettivi riconosciuti al Direttore Generale del Gruppo ed al Chief Financial Officer in relazione alla cessazione del rapporto di lavoro comunicata nel corso del terzo trimestre dello stesso esercizio.

Si segnala altresì che nella voce risultato delle società destinate alla vendita dell'esercizio 2018 risultano iscritti rispettivamente ricavi per Euro 8.737 migliaia e costi per Euro 10.818 migliaia correlati al così detto Settlement gas. Nel giugno 2018 vennero infatti resi disponibili da Snam Rete Gas i differenziali volumetrici collegati al bilanciamento dei volumi allocati in cabina per gli esercizi 2013-2016 nonché il differenziale volumetrico introdotto a mezzo delle delibere 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che prevedevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output. Il bilanciamento dei volumi in cabina determinò l'iscrizione di maggiori costi per Euro 2.668 migliaia e maggiori ricavi per 3.565 migliaia. Il differenziale correlato alle quantità di gas immesso nella rete di distribuzione locale e prelevato dai clienti finali determinò invece l'iscrizione di maggiori costi per Euro 8.149 migliaia e maggiori ricavi per Euro 5.172 migliaia. Tali componenti reddituali, in ragione degli effetti pluriennali rilasciati, non risultavano ricorrenti.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

Andamento economico, patrimoniale e finanziario delle società destinate alla vendita

I risultati economici delle Società destinate alla vendita

La tabella di seguito riportata evidenzia il conto economico dei primi nove mesi delle società riclassificate ai sensi di IFRS 5 come destinate alla vendita comparato con i risultati conseguiti dalle stesse nel corso dello stesso periodo del 2018.

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi 387.982 360.152
Totale costi operativi 351.087 336.342
Costi acquisto materie prime 228.103 220.042
Costi per servizi 113.793 107.446
Costi del personale 7.463 7.058
Altri costi di gestione 1.728 1.730
Altri proventi 0 66
Ammortamenti e svalutazioni 1.534 1.690
Risultato operativo 35.360 22.119
Proventi finanziari 193 256
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 4.645 4.467
Utile ante imposte 40.198 26.843
Imposte del periodo 10.089 6.382
Risultato netto del periodo 30.109 20.461

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2019 le società del Gruppo destinate alla vendita hanno realizzato ricavi per Euro 387.982 migliaia, in crescita del 7,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il margine operativo lordo conseguito nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio si attesta ad Euro 38.219 migliaia registrando un incremento pari ad Euro 13.162 migliaia. Aumento principalmente riconducibile alle poste non ricorrenti che hanno determinato maggiori margini conseguiti dall'attività di vendita del gas naturale e dell'energia elettrica.

L'incremento del primo margine sull'attività di vendita gas (che passa da Euro 40.258 migliaia ad Euro 49.443 migliaia) è stato principalmente influenzato dall'iscrizione del riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente k che hanno determinato un effetto positivo sul margine pari ad Euro 8.178 miglia meglio descritto al paragrafo "Rideterminazione periodo ottobre 2010 – settembre 2012 con delibera 32/2019/R/GAS del 29 gennaio 2019" di questa relazione. Il margine è stato altresì significativamente influenzato dagli effetti del così detto settlement gas, lo stesso ha negativamente influenzato i margini gas dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 per Euro -2.080 migliaia, mentre ha evidenziato un effetto opposto nei nove mesi di riferimento pari ad Euro 2.121 migliaia, determinando una variazione complessiva pari ad Euro 4.201 migliaia. Al netto degli effetti descritti, meglio descritti al paragrafo "Evoluzione sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale", il margine delle attività di vendita del gas hanno evidenziato una flessione principalmente spiegata dai minori volumi commercializzati nel corso del periodo a causa delle miti temperature che hanno caratterizzato il primo trimestre dell'anno.

Il primo margine derivante dall'attività di trading del gas al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 è risultato pari ad Euro 86 migliaia, in crescita di Euro 69 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il margine rappresenta gli effetti economici derivanti dai contratti sottoscritti per l'acquisto e la vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Le componenti di ricavo e costo correlate a consegne fisiche intervenute nei nove mesi dell'esercizio nonché i relativi costi di trasporto sono stati iscritti ai prezzi all'uopo contrattualizzati, mentre le componenti di ricavo e costo correlate alle consegne fisiche riferite al periodo ottobre - marzo 2019 per la materia prima e ottobre 2019 – settembre 2020 per il trasporto, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura del periodo, sono stati valutati al valore corrente.

L'incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica, che passa da Euro 3.950 migliaia ad Euro 6.690 migliaia, è principalmente spiegato dai maggiori quantitativi di energia commercializzata nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio correlata al contestuale aumento dei clienti. Il margine risulta altresì influenzato dalla revisione di stima effettuata al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 di crediti e debiti per fatture da emettere e da ricevere relative ad esercizi precedenti che determinò l'iscrizione di un maggior onere pari ad Euro 1.374 migliaia. La stima delle vendite avviene sulla base dei dati comunicati dai gestori delle reti di distribuzione nazionali e locali. Il riscontro dei consumi effettivi dei clienti può determinare rettifiche e conseguenti conguagli fino al quinto anno successivo.

Il risultato operativo delle società del Gruppo destinate alla vendita al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 ammonta ad Euro 35.360 migliaia, registrando un incremento di Euro 13.240 migliaia (+59,9%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il maggior risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • incremento del primo margine dell'attività di vendita gas per Euro 9.254 migliaia;
  • incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica per Euro 2.741 migliaia;
  • variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo per Euro 1.246 migliaia.

La variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo delle società del Gruppo destinate alla vendita, pari ad Euro 1.246 migliaia, è dovuta a:

  • minori altri ricavi per Euro 326 migliaia;
  • minori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 1.898 migliaia;
  • maggior costo del personale per Euro 405 migliaia;
  • minori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 156 migliaia;
  • maggiori accantonamenti per rischi su crediti per Euro 77 migliaia.

L'utile netto consolidato delle società destinate alla vendita al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2019, attestandosi ad Euro 30.109 migliaia, registra una crescita pari ad Euro 9.648 migliaia (+47,2%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • maggior risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 13.240 migliaia;
  • maggior risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 178 migliaia;
  • decremento del saldo dei proventi/oneri finanziari per Euro 63 migliaia;
  • maggiori imposte per Euro 3.707 migliaia, come conseguenza della maggior base imponibile di riferimento.

Il tax rate delle società del Gruppo destinate alla vendita, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 28,5% dei primi nove mesi dell'esercizio 2018 all'attuale 28,4%.

Andamento della situazione patrimoniale

La tabella di seguito riportata evidenzia i saldi di stato patrimoniale al 30 settembre 2019 delle società riclassificate ai sensi di IFRS 5 come destinate alla vendita comparato con gli stock patrimoniali del 31 dicembre 2018.

(migliaia di Euro) 30.09.2019 31.12.2018
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento 56.362 56.362
Altre immobillizzazioni immateriali 1.471 2.608
Immobilizzazioni materiali 1.670 265
Partecipazioni 44.789 46.809
Altre attività non correnti 7.867 7.841
Crediti per imposte anticipate 544 351
Attivita non correnti 112.703 114.237
Attività correnti
Rimanenze 2.422 2.659
Crediti commerciali 92.136 159.416
Altre attività correnti 10.231 9.217
Attività finanziarie correnti 34.918 19.395
Crediti tributari 305 308
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.445 7.297
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 82 123
Attività correnti 147.539 198.416
Attività 260.242 312.653
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri 2.368 2.825
Trattamento di fine rapporto 1.804 1.965
Altre passività non correnti 10.508 10.792
Passività finanziarie non correnti 816 0
Debiti per imposte differite 1.257 1.503
Passività non correnti 16.752 17.085
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti 9 25
Debiti commerciali 63.507 126.624
Debiti tributari 6.993 143
Altre passività correnti 21.092 12.298
Passività finanziarie correnti 893 5.406
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 734 1.216
Passività correnti 93.210 145.712
Passività 109.963 162.796
Patrimonio netto 150.279 149.857
Passività e patrimonio netto 260.242 312.653

Le principali variazioni registrate nel corso del periodo sono evidenziate dalle voci correlate al capitale circolante che hanno evidenziato significative diminuzione in ragione della stagionalità del business della commercializzazione delle materie prime. Il saldo netto delle attività e passività correnti è passato da Euro 52.704 migliaia del 31 dicembre 2018, ad Euro 54.329 migliaia del periodo di riferimento.

Le attività correnti evidenziano una diminuzione rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 50.877 migliaia attestandosi ad Euro 147.539 migliaia. La diminuzione è principalmente spiegata dai minori crediti iscritti nei confronti dei clienti finali per consumi gas che sono particolarmente influenzati dall'andamento termico che vede concentrarsi i consumi nei periodi invernali. Tale decremento è stato in parte compensato dall'aumento delle attività finanziarie correnti per Euro 15.523 migliaia. Le stesse rappresentano i saldi dei conti correnti di cash pooling sottoscritti con la capogruppo Ascopiave S.p.A..

Le passività correnti evidenziano una diminuzione rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 52.502 migliaia attestandosi ad Euro 93.210 migliaia. La diminuzione è principalmente spiegata dai minori debiti iscritti nei confronti dei fornitori della materia prima gas naturale, e dei distributori dello stesso, in ragione della stagionalità dei consumi. Tale decremento è stato in parte compensato dall'aumento delle altre passività correnti per Euro 8.794 migliaia. L'incremento delle stesse è principalmente spiegato dai maggiori debiti per imposte indirette (IVA) maturati nel corso del trimestre e la variazione registrata rispetto al 31 dicembre 2018 è spiegata dagli acconti erogati entro il termine dell'esercizio come da normativa vigente. Si segnala che la prima adozione di IFRS 16 ha determinato alla data del 1° gennaio 2019, l'iscrizione di maggiori Immobilizzazioni per diritti d'uso per Euro 1.696 migliaia e di debiti finanziari per leasing di pari importo segmentati tra correnti e non correnti.

La posizione finanziaria netta è passata da 21.262 migliaia di Euro dell'esercizio 2018, ad Euro 40.663 migliaia di Euro del periodo di riferimento. Per maggiori approfondimenti si rinvia la successivo paragrafo "andamento della situazione finanziaria".

Andamento della situazione finanziaria

La tabella di seguito riportata evidenzia i flussi di cassa generati ed impiegati dalle società riclassificate ai sensi di IFRS 5 come destinate alla vendita comparati con i flussi dei primi nove mesi 2018.

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Utile netto del periodo di gruppo 28.286 19.153
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 1.823 1.308
Ammortamenti 1.534 1.690
Svalutazione dei crediti 1.325 1.248
Variazione del trattamento di fine rapporto (161) 142
Attività/passività correnti su strumenti finanziari (441) 1.720
Variazione netta altri fondi 0 (387)
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto 4.645 4.467
Imposte di competenza 10.089 6.382
Interessi di competenza 66 52
Interessi pagati (56) (52)
Imposte pagate (718) (3.119)
Rimanenze di magazzino 238 (1.888)
Crediti commerciali 65.955 71.018
Altre attività correnti (1.014) 7.406
Debiti commerciali (63.127) (41.942)
Altre passività correnti (1.918) 2.151
Altre attività non correnti (26) (14)
Altre passività non correnti (284) (263)
Totale rettifiche e variazioni 17.931 49.918
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 46.217 69.071
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni materiali (105) (298)
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti 0 (3.618)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (105) (3.915)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variaz.netta finanziamenti verso banche a breve (34) (95)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (45.930) (58)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (45.964) (66.688)
Variazione delle disponibilità liquide 148 (1.532)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 7.297 4.673
Disponibilità liquide alla fine del periodo 7.445 3.141

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa, pari ad Euro 47.217 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 32.968 migliaia e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 13.249 migliaia, collegate alla gestione del capitale circolante.

La gestione del capitale circolante netto ha generato risorse finanziarie per Euro 9.515 migliaia ed è stata influenzata essenzialmente dalla variazione dei crediti e debiti commerciali.

AGGREGAZIONI AZIENDALI

Fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione Gas S.r.l. in Ascopiave S.p.A. e contestuale conferimento del ramo d'azienda distribuzione gas nella società controllata al 100% Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.

Al 31 dicembre 2018 Ascopiave S.p.A. deteneva il 48.86% del capitale sociale della società a controllo congiunto Unigas Distribuzione S.r.l.. La restante quota, pari al 51,14%, era detenuta da Anita S.r.l..

In data 25 giugno 2019 si è perfezionato l'atto di fusione per incorporazione di Unigas distribuzione Gas S.r.l. con il contestuale conferimento delle attività e passività di Unigas Distribuzione S.r.l. nella società Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. permettendo cosi di assumere integralmente la gestione del ramo distribuzione gas di Unigas Distribuzione S.r.l..

L'operazione ha avuto effetto con la data del 1 luglio 2019 data di girata delle azioni proprie di Ascopiave S.p.A. agli ex soci di Unigas Distribuzione Gas S.r.l..

A fronte delle attività e passività incorporate di Unigas Distribuzione S.r.l. sono state assegnate all'ex Socio di Unigas Distribuzione S.r.l. (Anita S.r.l.) n.7.149.505 azioni proprie in portafoglio di Ascopiave S.p.A. per un controvalore pari ad Euro 26.975 migliaia che porta, con i corrispettivi precedentemente versati per l'acquisizione del 48,86% di Unigas Distribuzione S.r.l. pari ad Euro 20.652, ad un'erogazione totale di Euro 47.627 migliaia per l'acquisizione totale del ramo distribuzione gas di Unigas Distribuzione S.r.l..

La valutazione di un esperto indipendente ha confermato il fair-value delle attività incorporate e comportato l'iscrizione di un disavanzo di fusione apri ad Euro 9.367 migliaia.

Contestualmente alla fusione per incorporazione il ramo d'azienda di Unigas Distribuzione S.r.l. è stato conferito per un valore pari ad Euro 42.773 migliaia nella società Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.r.l. con regolazione finanziaria del differente valore conferito rispetto al fair-value.

I costi dell'acquisizione ai sensi dello " IFRS 3 Revised - Aggregazioni aziendali" sono stati contabilizzati nel conto economico consolidato per un valore di Euro 300 migliaia.

La quota di partecipazione acquistata è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un soggetto indipendente per la determinazione dell'allocazione del maggior valore pagato rispetto ai valori contabili del patrimonio netto al 30 giugno 2019. L'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 30 settembre 2019 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62.

In particolare il valore equo attribuito alle attività e passività identificabili di Unigas Distribuzione S.r.l. e al ramo d'azienda conferito in Edigas Esercizio Disrtribuzioen Gas S.p.A. alla data di acquisizione sono i seguenti:

Valori contabili al Valori equi al 100%
100% alla data di alla data di
acquisizione del Effetto scritture acquisizione del Regolamento Totale ramo
(migliaia di Euro) controllo al lordo IFRS Allocazione conrollo al lordo conferimento d'azienda
delle elisioni delle elisioni conferito
intragruppo intragruppo
Attività
Attivita non correnti
Avviamento 174 174 9.367 9.367 9.367
Altre immobillizzazioni immateriali 44.025 44.025 44.025
Immobilizzazioni materiali 1.684 1.684 1.684
Partec ipazioni 0 0 0
Altre attività non c orrenti 100 100 100
Crediti per imposte antic ipate 1.123 0 1.123 1.123
Attivita non correnti 47.105 174 9.367 56.299 0 56.299
Attività correnti 0
Rimanenze 593 593 593
Crediti c ommerc iali 1.708 1.708 1.708
Altre attività c orrenti 3.581 3.581 3.581
Crediti tributari 22 22 22
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.037 1.037 1.037
Attività correnti 6.941 0 0 6.941 0 6.941
Attività 54.046 174 9.367 63.240 0 63.240
Passività 0
Passività non correnti 0
Fondi risc hi ed oneri 281 281 281
Trattamento di fine rapporto 801 801 801
Altre passività non c orrenti 870 870 870
Debiti per imposte differite 0 0 0
Passività non correnti 1.952 0 0 1.952 0 1.952
Passività correnti 0
Debiti verso banc he e finanziamenti 1.125 1.125 1.125
Debiti c ommerc iali 2.979 2.979 2.979
Debiti tributari 92 92 92
Altre passività c orrenti 3.833 3.833 3.833
Passività finanziarie c orrenti 5.500 5.500 4.986 10.486
Passività correnti 13.528 0 0 13.528 4.986 18.515
Passività 15.480 0 0 15.480 4.986 20.467
Totale attività/(passività) nette
della società acquisita 38.566 174 9.367 47.759 42.773
Plusvalenza realizzata 132
Totale fair value della società 47.627
Pagamenti
Pagamento a mezzo liquidità 20.652
Consegna azioni proprie in portafoglio 26.975
Totale corrispettivi 47.627

Il plusvalore residuo pari ad Euro 9.367 migliaia è stato iscritto ad avviamento ed attribuito alla CGU distribuzione gas relativamente alla società Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A..

ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2019

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 30 settembre 2019:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2019 31 dicembre 2018
Su esecuzione lavori 1.452 991
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 150 150
Su concessione distribuzione 6.076 5.864
Su compravendite quote societarie 500 500
Su contratti di locazione 6 0
Su contratti di vettoriamento 679 1.569
Su partecipazione gara d'appalto 75 0
Totale 8.938 9.074

Garanzie in carico alle società a controllo congiunto e società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2019 31 dicembre 2018
Su concessione distribuzione 0 178
Totale 0 178

Garanzie in carico alle società destinate alla vendita:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2019 31 dicembre 2018
Fidejussioni su linee di credito 32 95
Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012 242 242
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 3.673 2.113
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 363 233
Su contratti di vettoriamento 7.372 7.142
Su contratto di trasporto di energia elettrica 3.027 1.000
Su servizio di stoccaggio del gas naturale 1.010 410
Su contratti di locazione finanziaria 55 55
Totale 15.774 11.290

Garanzie rilasciate dalla capogruppo a favore di società destinate alla vendita:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2019 31 dicembre 2018
Patronage su linee di credito 2.550 8.400
Patronage su strumenti finanziari derivati 23.400 23.400
Fidejussioni su linee di credito 115 115
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 3.827 5.387
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 119 249
Su contratti di vettoriamento 2.837 2.894
Su contratto di trasporto di energia elettrica 14.700 16.727
Su contratti di acquisto gas 126 0
Su contratti di acquisto energia elettrica 6.849 3.000
Totale 54.523 60.172

Garanzie rilasciate dalla capogruppo a favore di società destinate alla vendita con il metodo del patrimonio netto:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2019 31 dicembre 2018
Patronage su linee di credito 25.332 25.332
Totale 25.332 25.332

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 30 settembre 2019 ad Euro 25.332 migliaia, invariato rispetto al 31 dicembre 2018.

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Essendo il ciclo d'affari caratterizzato da una certa stagionalità, il Gruppo mira a gestire le necessità di liquidità per mezzo di linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso.

Il Gruppo gestisce anche finanziamenti a medio lungo termine con primari istituti di credito, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, con un debito residuo al 30 settembre 2019 pari ad Euro 86.428 migliaia e scadenze comprese tra il 1° ottobre 2019 ed il 28 febbraio 2030.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2019 ed il 2025, ed al 30 settembre 2019 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 52.625 migliaia (Euro 26.250 migliaia al 31 dicembre 2018), rappresentati dal mutuo erogato nel mese di agosto 2013 dalla Banca Europea per gli Investimenti per Euro 21.500 migliaia, dal finanziamento erogato nel mese di agosto 2019 da BNL per Euro 30.000 migliaia, quest'ultimo oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di un derivato finanziario avente decorrenza febbraio 2020, per il quale quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso e dal finanziamento sottoscritto nel 2015 da Unigas Distribuzione con BPM, ora conferito in Edigas, per 1.125 migliaia.

Non risultano esposti al rischio tasso i finanziamenti sottoscritti con BNL nel mese di agosto 2017, con un debito residuo al 30 settembre 2019 di Euro 25.000 migliaia, ed il finanziamento sottoscritto con Cassa Centrale Banca ad inizio 2018, con un debito residuo al 30 settembre 2019 di Euro 8.803 migliaia, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso.

Il finanziamento sottoscritto con BNL è soggetto a covenants annuali, rispettati al 31 dicembre 2018, mentre quello sottoscritto con Banca Europea per gli Investimenti prevede dei covenants semestrali, rispettati al 31 dicembre 2018 ma non calcolabili al 30 giugno 2019 a causa della riclassifica delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5.

Il finanziamento sottoscritto con BNL nel mese di agosto 2019 prevede che il primo calcolo dei covenants annuali venga effettuato sui dati al 31/12/2019.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 18 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

(migliaia di Euro) marzo giugno settembre
Posizione Finanziaria Netta 2019 (127.833) (178.675) (193.028)
Tasso medio attivo 0,12% 0,12% 0,06%
Tasso medio passivo 0,52% 0,52% 0,53%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,12% 2,12% 2,06%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,52% 2,52% 2,53%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,02% 0,02% 0,03%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (128.463) (179.566) (194.001)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (127.675) (178.452) (192.785)
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione
di 200 basis points (630) (891) (973)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50
basis points 158 223 243

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 2.494 migliaia ed un miglioramento di Euro 624 migliaia.

Rischio di credito

L'attività operativa mette di fronte il Gruppo ai possibili rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali con le controparti.

Il Gruppo monitora costantemente tale tipologia di rischio attraverso un'adeguata procedura di gestione del credito, agevolata in tal senso anche dalla parcellizzazione di una componente significativa dei crediti verso clienti. La politica è quella di svalutare integralmente i crediti che presentano un'anzianità superiore all'esercizio (cioè che sono scaduti da oltre un anno) e comunque tutti i crediti in essere nei confronti dei clienti falliti o sottoposti a procedura concorsuale, e applicare invece ai crediti più recenti delle percentuali di svalutazione determinate dall'analisi storica di incassi ed insoluti, verificando la capienza del fondo svalutazione crediti, affinché risulti in grado di coprire integralmente tutti i crediti aventi un ageing superiore ai 12 mesi e parte di quelli scaduti tra 6 e 12 mesi. Si segnala che le società principalmente assoggettate a questa fattispecie di rischio sono state riclassificate tra le attività e passività destinate alla vendita ai sensi di IFRS 5.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischio di prezzo delle materie prime

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del costo della materia prima dovuto al disallineamento tra i panieri di indicizzazione delle tariffe di vendita dell'energia e i panieri di indicizzazione del costo di acquisto, che possono essere tra di loro differenti.

Al fine di ridurre l'esposizione al rischio sopra descritto, il Gruppo ha sottoscritto contratti di approvvigionamento che prevedono la copertura quasi integrale delle clausole di indicizzazione del costo nel portafoglio di acquisto della materia prima e delle clausole di indicizzazione del prezzo nel portafoglio di vendita, oltre a contratti derivati di copertura finalizzati all'allineamento delle diverse formule di acquisto/vendita.

Il rischio rimane pertanto legato all'eventuale missmatching in termini volumetrici, tra le quantità consuntivate sottese alle varie formule di indicizzazione e le relative quantità stimate a budget sulla base delle quali è stato strutturato il portafoglio in acquisto. Si segnala che le società assoggettate a questa fattispecie di rischio sono state riclassificate tra le attività e passività destinate alla vendita ai sensi di IFRS 5.

Policy per la gestione ed il controllo dei rischi

Dal mese di settembre 2015 il Gruppo applica le Policy di "Gestione e Controllo dei Rischi Energetici e Finanziari", perseguendo l'obiettivo del contenimento della volatilità indotta dai rischi energetici sulla marginalità complessiva e della stabilizzazione dei flussi di cassa, oltre al mantenimento dell'equilibrio tra fonti di finanziamento ed impieghi e al contenimento del costo del funding.

In accordo con quanto previsto dalle Policy, il Gruppo potrà fare ricorso all'utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura, al fine di ridurre o contenere il rischio in oggetto, seguendo quanto previsto dalla procedura "Adempimenti Regolamento EMIR", che definisce i criteri e le regole con cui il Gruppo Ascopiave risponde agli obblighi imposti dal Regolamento UE n. 648/2012 – European Market Infrastructure Regulation, avente ad oggetto le tecniche di attenuazione del rischio collegate con l'utilizzo di strumenti derivati di copertura, richieste per rendere tale operatività il più trasparente possibile al mercato. Si segnala che le società assoggettate a questa fattispecie di rischio sono state riclassificate tra le attività e passività destinate alla vendita ai sensi di IFRS 5.

Gestione del rischio di prezzo e modalità di rappresentazione contabile

Il Gruppo risulta esposto al rischio di prezzo delle commodity relativamente alla propria operatività nei business del gas e dell'energia elettrica; obiettivo generale delle attività di gestione del rischio è quello di ridurre gli impatti sul Conto Economico aziendale generati dagli acquisti e dalle vendita in portafoglio per effetto della variazione dei prezzi di mercato.

Ai fini del monitoraggio dei rischi derivanti dall'andamento della materia prima, vengono individuati due portafogli segregati, il Portafoglio Industriale e il Portafoglio di Trading.

In particolare il Portafoglio Industriale comprende i contratti fisici e finanziari direttamente connessi con l'attività ordinaria del Gruppo (segmento vendita), aventi l'obiettivo di valorizzare la capacità produttiva di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas ed energia elettrica. Il Portafoglio di Trading è costituito da contratti fisici e finanziari finalizzati ad ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile tramite la gestione del solo Portafoglio Industriale o non necessari alla gestione di quest'ultimo.

L'esposizione al rischio è attualmente definita in termini di gap volumetrico tra le diverse formule di indicizzazione dei contratti in portafoglio tenendo pertanto in considerazione eventuali situazioni di natural hedging all'interno del portafoglio; nell'ambito delle attività di risk management il Gruppo ricorre all'utilizzo di strumenti finanziari derivati e nello specifico attraverso la stipula di operazioni di Swap, con l'obiettivo di ridurre l'esposizione complessiva del portafoglio, attraverso una riduzione dei gap rilevati tra le diverse formule.

Gli strumenti derivati che possono essere stipulati dal Gruppo sono rappresentati da Commodity Swap sul prezzo del gas e/o da Contract For Difference sul prezzo dell'energia elettrica, che prevedono lo scambio periodico di un differenziale tra un prezzo fisso ed un prezzo variabile indicizzato ad un determinato benchmark di mercato.

Si rileva che alla data del 30 settembre 2019 gli strumenti derivati in essere, dettagliati nei paragrafi n. 14 "Attività correnti su strumenti finanziari derivati" e n. 27 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati" ed il cui mark to market ammonta complessivamente ad Euro -652 migliaia (Euro -1.093 migliaia al 31 dicembre 2018), presentano una situazione di efficacia prospettica e retrospettica.

Nell'ambito delle attività di trading del mercato del gas e dell'energia elettrica il risultato maturato ed il valore prospettico dei contratti di acquisto e vendita a termine, non definibili come di copertura ai sensi dell'applicazione dell'IFRS 9, calcolato applicando il fair value, sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo. Si segnala che le società assoggettate a questa fattispecie di rischio sono state riclassificate tra le attività e passività destinate alla vendita ai sensi di IFRS 5.

# Ref. Counterparty Type of Underlying Trade Effective Expiry Position Notional MtM (€/000)
instrument Commodity date date date
1 31646351 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 2-set-19 1-gen-20 31-dic-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 4.729 MWh 5
Totali 4.729 5
Type of Underlying Trade Effective Expiry
#
Ref.
Counterparty
instrument Commodity date date date Position Notional MtM (€/000)
1 22353481 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 15-mar-19 1-gen-20 29-feb-20 SELL [Rec Fix Pay Floating] 32.664 MWh 33
2 31344860 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 30-lug-19 1-set-19 30-set-19 SELL [Rec Fix Pay Floating] 28.800 MWh 19
3 31344938 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 30-lug-19 1-set-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 21.600 MWh 15
4 67737276 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 23-ago-19 1-gen-20 29-feb-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 14.400 MWh 10
Totali 97.464 77
Type of Underlying Trade Effective Expiry Notional
# Ref. Counterparty instrument Commodity date date date Position MtM (€/000)
1 190718-2014 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 19-lug-18 1-ott-18 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 8.552 MWh 11
2 22155980 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 14-giu-18 1-ott-18 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 12.193 MWh 2
3 22175430 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 31-lug-18 1-ott-18 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 4.970 MWh 1
4 22197873 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 20-set-18 1-gen-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 21.060 MWh 9
5 27859920 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 15-ott-18 1-apr-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 43.920 MWh 93
6 27990520 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 25-ott-18 1-apr-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 43.920 MWh 89
7 28132464 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 9-nov-18 1-feb-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 12.705 MWh 22
8 28209121 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 19-nov-18 1-lug-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 10.259 MWh 48
9 28292894 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 27-nov-18 1-dic-18 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 5.304 MWh 2
10 28630601 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 10-gen-19 1-feb-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 2.049 MWh 2
11 28642753 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 11-gen-19 1-feb-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 8.280 MWh 1
12 29377012 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 22-gen-19 1-mag-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 17.869 MWh 37
13 29426245 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 28-gen-19 1-apr-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 3.980 MWh 7
14 29573148 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 11-feb-19 1-mar-19 31-dic-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 28.622 MWh 64
15 22323203 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 18-feb-19 1-apr-19 1-ott-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 7.523 MWh 7
16 270219-2019 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 27-gen-19 1-mar-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 1.519 MWh 2
17 30046157 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 27-mar-19 1-mag-19 31-dic-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 1.314 MWh 2
18 22298322 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 23-gen-19 1-apr-19 1-ott-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 6.479 MWh 7
19 22361935 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 26-mar-19 1-apr-19 1-gen-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating]924 MWh 1
20 30153526 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 5-apr-19 1-ago-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 6.279 MWh 9
21 100419-2003 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 10-apr-19 1-ott-19 30-set-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 4.255 MWh 19
22 120419-2020 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 12-apr-19 1-lug-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 4.998 MWh 3
23 140519-2015 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 14-mag-19 1-ott-19 31-dic-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 17.791 MWh 72
24 30593158 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 22-mag-19 1-lug-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 15.456 MWh 10
25 30717834 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 4-giu-19 1-lug-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 11.040 MWh 3
26 22381262 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 15-apr-19 1-lug-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 2.885 MWh 3
27 22377109 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 10-apr-19 1-ott-19 30-set-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 19.979 MWh 86
28 31081257 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 4-lug-19 1-nov-19 31-mar-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 60.894 MWh 3
29 040719-2010 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 4-lug-19 1-ago-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating]678 MWh 0
30 31216949 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 17-lug-19 1-ott-19 30-set-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 4.255 MWh 6
31 31299014 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 25-lug-19 1-ott-19 30-set-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 2.255 MWh 2
32 31389528 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 2-ago-19 1-set-19 30-set-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 21.600 MWh 26
33 31488355 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 13-ago-19 1-ott-19 31-dic-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 15.463 MWh 6
34 22508162 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 17-set-19 1-gen-20 30-set-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 5.780 MWh 4
35 31852250 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 18-set-19 1-gen-20 30-apr-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 55.302 MWh 26
36 120919-2012 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 12-set-19 1-ott-19 31-dic-19 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 1.381 MWh 3
37 22445686 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 4-lug-19 1-nov-19 30-set-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 16.941 MWh 1
38 22446149 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 5-lug-19 1-ott-19 30-set-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 11.681 MWh 2
39 28033520 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Day Ahead 17-lug-19 1-ott-19 30-set-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 19.979 MWh 29
40 22508157 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 17-set-19 1-gen-20 30-set-20 BUY [Pay Fixed Rec Floating] 15.097 MWh 12
Totali 555.431 734

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Rischio variazioni volumetriche derivanti dal settlement gas

Il Gruppo è esposto alle variazioni volumetriche derivanti dalle tempistiche e modalità di determinazione delle allocazioni dei metri cubi di gas naturale attribuiti alle diverse società che operano nella vendita dello stesso e, nello specifico (i) alle sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale con chiusura della cabina, che determinano i volumi competenti delle diverse società di vendita (ii) al differenziale tra i quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa.

Nel corso dell'esercizio il responsabile del bilanciamento Snam Rete Gas effettua la prima allocazione mensile dei quantitativi di gas naturale alle diverse società di vendita. Tali allocazioni sono successivamente oggetto di riparametrizzazione nel corso dell'esercizio successivo nell'ambito delle sessioni di aggiustamento annuali e pluriennali dove, nel caso di quest'ultime, sono revisionati i volumi di un intero quinquennio. Nel corso dell'esercizio 2017 con la delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017 e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha approvato le prime disposizioni in tema di Settlement gas con specifico riferimento alla metodologia da utilizzare per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso, a partire dall'anno 2013 e fino all'avvio della nuova disciplina (esercizio 2020). Al fine di determinare le quantità di gas naturale competenti alle diverse società di vendita, la nuova disciplina prevede l'applicazione degli stessi algoritmi già utilizzati in sede di prima allocazione con chiusura della cabina. Il differenziale tra i quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa, determina il quantitativo dei metri cubi di materia prima oggetto di conguaglio economico tra Utente del Bilanciamento (Shipper) e Responsabile del Bilanciamento (Snam Rete Gas). L'esecuzione delle sessioni di aggiustamento permette di definire il dato volumetrico dell'immesso (input) utile ad individuare la differenza fra i volumi immessi nella rete di distribuzione locale e i volumi prelevati dai consumatori finali (delta inoutput), di cui i provvedimenti deliberativi citati introducevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione al netto di una franchigia pari allo 0,4%.

Nell'ambito del quadro regolamentare descritto, il Gruppo ritiene opportuno, sino alla realizzazione della prima sessione di aggiustamento annuale, bilanciare i metri cubi venduti con i metri cubi allocati dal responsabile del servizio di bilanciamento in sede di prima allocazione. Si segnala che alla data di chiusura del presente resoconto inoltre non è possibile determinare la valorizzazione del possibile conguaglio volumetrico ed economico, positivo o negativo, derivante dal differenziale in-output per l'esercizio 2018.

I differenziali volumetrici dell'esercizio 2018 sono stati resi noti da Snam Rete Gas in data 31 ottobre 2019. Alla data di pubblicazione del presente resoconto intermedio di gestione i dati ricevuti sono ancora in corso di elaborazione e conseguentemente gli effetti economici correlati ai differenziali volumetrici oggetto di analisi saranno recepiti nel corso del quarto trimestre dell'esercizio in corso.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 30.09.2019 31.12.2018 30.09.2018
Posizione finanziaria netta a breve 123.955 63.528 75.713
Posizione finanziaria netta a medio-lungo 69.072 53.989 54.328
Posizione finanziaria netta 193.028 117.517 130.041
Capitale sociale 234.412 234.412 234.412
Azioni proprie (20.861) (16.981) (16.981)
Riserve 171.356 185.814 185.964
Utile netto non distribuito 36.415 44.625 29.971
Patrimonio netto Totale 421.321 447.869 433.365
Totale fonti di finanziamento 614.349 565.386 563.406
Rapporto posizione finanziaria netta/
Patrimonio netto 0,46 0,26 0,30

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 30 settembre 2019 risulta pari a 0,46, in peggioramento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2018, quando era risultato pari a 0,26.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, peggiorata di Euro 75.511 migliaia nel corso dei primi nove mesi del 2019, e del Patrimonio Netto, che ha subito un decremento di Euro 26.548 migliaia, variazioni dovute, oltre che dal normale flusso del semestre, anche dalla riclassifica delle attività e passività correlate agli assets destinati alla vendita, eseguita in ottemperanza di IFRS 5.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 30 settembre 2019 e del 31 dicembre 2018 risultano essere le seguenti:

30.09.2019
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 1.905 1.905 1.905
Crediti commerciali e altre attività correnti 0 69.654 69.654 69.654
Attività finanziarie correnti 623 623 623
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 82.800 82.800 82.800
Finanziamenti a medio e lungo termine 71.279 71.279 71.279
Altre passività non correnti 426 426 426
Passività finanziarie non correnti 558 558 558
Debiti verso banche e finanziamenti 171.146 171.146 171.146
Debiti commerciali e altre passività correnti 395 57.470 57.864 57.864
Passività finanziarie correnti 36.233 36.233 36.233
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 395 395 395
31.12.2018
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 11.869 11.869 11.869
Attività non correnti su strumenti finanziari derivati 1.122 1.122 1.122
Crediti commerciali e altre attività correnti 597 203.389 203.985 203.985
Attività finanziarie correnti 981 981 981
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 66.650 66.650 66.650
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 123 123 123
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 55.111 55.111
Altre passività non correnti 16.673 16.673 16.673
Passività finanziarie non correnti 0 0 0
Debiti verso banche e finanziamenti 131.044 131.044 131.044
Debiti commerciali e altre passività correnti 611 153.739 154.349 154.349
Passività finanziarie correnti 115 115 115

Legenda

A - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a conto economico

B - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

C - Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

D - Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore Segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione gas e di vendita gas ed energia elettrica i settori di attività oggetto di informativa.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo nei primi nove mesi del 2019 e nei primi nove mesi del 2018.

9M 2019
(migliaia di Euro)
Distribuzio
ne gas
Vendita gas Trading gas Vendita
energia
elettrica
Altro Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 84.222 0 0 0 5.794 90.017
Ricavi intragruppo tra segmenti 1.011 0 0 0 22.233 (23.243) (0)
Ricavi del segmento 85.233 0 0 0 28.027 (23.243) 90.017
Risultato ante imposte 18.859 0 0 0 (5.933) 12.926
Risultato netto da attività
destinate alla vendita 0 22.733 86 6.690 600 30.109
9M 2018
(migliaia di Euro)
Distribuzio
ne gas
Vendita gas Trading gas Vendita
energia
elettrica
Altro Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 81.152 0 0 0 6.441 87.592
Ricavi intragruppo tra segmenti 7.082 0 0 0 3.729 (10.811) (0)
Ricavi del segmento 88.233 0 0 0 10.170 (10.811) 87.592
Risultato ante imposte 3.477 0 0 0 13.127 16.604
Risultato netto da attività
destinate alla vendita 0 15.738 17 3.950 756 20.461

Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) Crediti
commerci
Altri Debiti
commerci
Altri
debiti
Costi Ricavi
ali crediti ali Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 0 784 0 0 0 0 0 0 52 0
Totale controllanti 0 784 0 0 0 0 0 0 52 0
Società controllate dalla controllante
Asco TLC S.p.A. 47 0 136 0 0 536 143 0 245 40
Totale società controllate dalla controllante 47 0 136 0 0 536 143 0 245 40
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 7 0 6 7 0 0 0 0 0 0
ASM Set S.r.l. 752 0 7 880 0 114 1 3.467 2.929 3
Unigas Distribuzione S.r.l. primi sei mesi 0 0 0 0 0 5.540 0 50 140 0
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 0 7.510 3.165 0 38.504 0 0 0 36 0
Totale collegate/controllo congiunto 759 7.510 3.179 873 38.504 5.654 1 3.517 3.105 3
Totale 806 8.295 3.315 873 38.504 6.190 145 3.517 3.401 43

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Blue Meta S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A.. Lo stesso è decaduto in ragione del venir meno di alcuni requisiti necessari nel corso dell'esercizio. Le attività e passività correnti iscritte riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse, mentre i saldi debitori maturati nei confronti dell'erario risultano iscritti tra i crediti e debiti tributari.

Relativamente alle società a controllo congiunto:

  • Estenergy S.p.A.:
  • o I ricavi per servizi sono relativi a servizi di vettoriamento del gas da AP Reti Gas S.p.A.;
  • ASM Set S.r.l. :
  • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Energia Elettrica con Asco Energy S.p.A. (Ex Veritas Energia S.p.A.);
  • o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A.;
  • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l..;
  • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A..
  • Unigas Distribuzione S.r.l.;
  • o I costi per servizi sono relativi a costi di trasporto del gas e servizi di distribuzione sino alla fusione per incorporazione con Blue Meta S.p.A.;
  • o I ricavi per beni sono relativi a vendita di gas sino alla fusione per incorporazione con Blue Meta S.p.A..

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.

I costi per beni verso Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono relativi all'acquisto di gas naturale effettuati da Ascotrade S.p.A. mentre i costi ed i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti e a rifatturazione di consulenza.

Si segnala inoltre che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 30 settembre 2019 ad Euro 25.332 migliaia (Euro 25.332 migliaia al 31 dicembre 2018).

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate 31.12.2018 di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.09.2019 A B C D Totale % A B C D
Totale
%
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento 33.764 0 0 0 0 0 0,0% 80.758 0 0 0 0
0
0,0%
Altre immobillizzazioni immateriali 397.516 0 0 0 0 0 0,0% 351.878 0 0 0 0
0
0,0%
Immobilizzazioni materiali 35.084 0 0 0 0 0 0,0% 32.724 0 0 0 0
0
0,0%
Partecipazioni 2 0 0 0 0 0 0,0% 68.357 0 0 68.355 0 68.355 100,0%
Altre attività non correnti 2.782 0 0 0 0 0 0,0% 12.044 0 0 7.510 0
7.510
62,4%
Attività finanziarie non correnti 2.765 0 0 0 0 0 0,0% 1.122 0 0 0 0
0
0,0%
Crediti per imposte anticipate 12.676 0 0 0 0 0 0,0% 11.358 0 0 0 0
0
0,0%
Attivita non correnti 484.589 0 0 0 0 0 0,0% 558.240 0 0 75.865 0 75.865 13,6%
Attività correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
Rimanenze 7.123 0 0 0 0 0 0,0% 6.020 0 0 0 0
0
0,0%
Crediti commerciali 20.492 0 5 200 0 205 1,0% 166.947 42 63 2.026 0
2.131
1,3%
Altre attività correnti 51.960 728 0 0 0 728 1,4% 45.062 3.034 0 0
3.034
6,7%
Attività finanziarie correnti 623 0 0 0 0 0 0,0% 981 0 0 844 0
844
86,1%
Crediti tributari 1.405 0 0 0 0 0 0,0% 1.508 0 0 0 0
0
0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 82.800 0 0 0 0 0 0,0% 66.650 0 0 0 0
0
0,0%
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 0 0 0 0 0 0 0,0% 123 0 0 0 0
0
0,0%
Attività correnti 164.402 728 5 200 0 933 0,6% 287.291 3.076 63 2.870 0
6.009
2,1%
Attivita non correnti destinate alla dismissione 260.242 57 8.269 0 8.325 3,2% 0,0%
Attività 909.233 785 5 8.469 0 9.258 1,0% 845.530 3.076 63 78.735 0 81.874 9,7%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0 0 0,0% 234.412 0 0 0 0
0
0,0%
Azioni proprie (20.861) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (16.981) (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0%
Riserve e risultato 203.315 0 0 0 0 0 0,0% 226.136 0 0 0 0
0
0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 416.865 0 0 0 0 0 0,0% 443.567 0 0 0 0
0
0,0%
Patrimonio Netto di Terzi 4.456 0 0 0 0 0 0,0% 4.303 0 0 0 0
0
0,0%
Patrimonio netto Totale 421.321 0 0 0 0 0 0,0% 447.869 0 0 0 0
0
0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
Fondi rischi ed oneri 1.428 0 0 0 0 0 0,0% 3.901 0 0 0 0
0
0,0%
Trattamento di fine rapporto 3.297 0 0 0 0 0 0,0% 4.807 0 0 0 0
0
0,0%
Finanziamenti a medio e lungo termine 71.279 0 0 0 0 0 0,0% 55.111 0 0 0 0
0
0,0%
Altre passività non correnti 19.914 0 0 0 0 0 0,0% 28.003 0 0 0 0
0
0,0%
Passività finanziarie non correnti 558 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0
0
0,0%
Debiti per imposte differite 12.610 0 0 0 0 0 0,0% 14.534 0 0 0 0
0
0,0%
Passività non correnti 109.085 0 0 0 0 0 0,0% 106.356 0 0 0 0
0
0,0%
Passività correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
Debiti verso banche e finanziamenti 171.146 0 0 0 0 0 0,0% 131.044 0 0 0 0
0
0,0%
Debiti commerciali 41.893 0 136 0 0 136 0,3% 131.185 0 176 5.469 0
5.645
4,3%
Debiti tributari 2.485 0 0 0 0 0 0,0% 207 0 0 0 0
0
0,0%
Altre passività correnti 16.712 0 0 0 0 0,0% 27.539 1.523 0 0 0
1.523
5,5%
Passività finanziarie correnti 36.233 0 0 887 0 887 2,4% 115 0 0
0
0,0%
Passività correnti su strumenti finanziari
derivati
395 0 0 0 0 0 0,0% 1.216 0 0 0 0
0
0,0%
Passività correnti 268.864 0 136 886 0 1.023 0,4% 291.305 1.523 176 5.469 0
7.168
2,5%
Passività non correnti destinate alla dismissione 109.963 3.179 0 3.179 2,9% 0 0 0 0
0
0,0%
Passività 487.912 0 136 4.065 0 4.201 0,9% 397.661 1.523 176 5.469 0
7.168
1,8%
Passività e patrimonio netto 909.233 0 136 4.065 0 4.201 0,5% 845.530 1.523 176 5.469 0
7.168
0,8%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

Primi nove Primi nove
mesi di cui correlate mesi
di cui correlate
(migliaia di Euro) 2019 A B C D Totale % 2018 A B C D Totale
Ricavi 90.017 52 67 2.794 0 2.912 3,2% 87.592 62 149 2.787 0 2.998
Totale costi operativi 59.557 0 679 38 1.157 1.875 3,1% 55.148 0 475 76 4.038 4.589
Costi acquisto altre materie prime 1.712 0 0 0 0 0 0,0% 1.566 0 0 0 0 0
Costi per servizi 23.831 0 536 38 676 1.250 5,2% 21.986 0 442 6.429 426 7.298
Costi del personale 10.979 0 0 0 481 481 4,4% 12.278 0 0 3.611 3.611
Altri costi di gestione 24.477 0 143 0 0 143 0,6% 19.618 0 33 0 0 33
Altri proventi 1.443 0 0 0 0 0 0,0% 300 0 0 0 0 0
Ammortamenti e svalutazioni 17.412 0 0 0 0 0 0,0% 15.666 0 0 0 0 0
Risultato operativo 13.048 52 (613) 2.756 (1.157) 1.037 8,0% 16.778 62 326 2.711 4.038 1.590
Proventi finanziari 107 0 0 3 0 3 2,6% 82 0 0 1 0 1
Oneri finanziari 878 0 0 1 0 1 0,2% 927 0 0 3 0 3
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 648 648 648 100,0% 671 671
Utile ante imposte 12.926 52 (613) 2.758 (509) 1.687 110,7% 16.604 62 326 3.380 4.038 921
Imposte del periodo 4.797 5.787
Risultato del periodo 8.129 10.818
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 30.109 0 138 44.158 44.021 -146,2% 20.461 11.416 137 53.751 65.030
Risultato netto del periodo 38.238 31.278

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Rendiconto Finanziario consolidato

Primi Primi
nove mesi di cui correlate nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 A B C D Totale 2018 A B C D Totale
Utile netto del periodo di gruppo 8.129 10.818
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi delle società destinate alla vendita 1.823 0 1.308 0
Risultato delle società destinate alla vendita 28.286 19.153
Ammortamenti 17.412 0 15.666 0
Variazione del trattamento di fine rapporto 38 0 56 0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari 395 0 0 0
Variazione netta altri fondi 71 0 (1.629) 0
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo
patr.netto (648) 0 (648) (648) (671) 0 (3.648) (3.648)
Interessi passivi pagati (971) 0 (937) 0
Imposte pagate (888) 0 (7.769) 0
Interessi passivi di competenza 828 0 911 0
Imposte di competenza 4.797 0 5.787 0
Variazioni nelle attività e passività: 0
Rimanenze di magazzino (3.170) 0 (2.284) 0
Crediti commerciali 12.599 (0) (5) (200) 0 (205) 1.629 (18) 14 (244) 0 (248)
Altre attività correnti (7.837) (728) 0 0 0 (728) (1.556) 1.085 0 0 0 1.085
Attività finanziarie correnti e non correnti (209) 0 0 0
Debiti commerciali 5.700 0 136 (0) 0 136 3.339 0 257 (124) 0 133
Altre passività correnti (57) 0 0 0 0 0 (10.210) 4.671 0 0 0 4.671
Altre attività non correnti 2.768 0 0 0 0 0 1.682 0 0 0 0 0
Altre passività non correnti 1.832 0 0 0 0 0 3.921 0 0 0 0 0
Flussi operativi da attività/passività in dismissione 16.108 4.645 4.645 48.610 4.467 4.467
Totale rettifiche e variazioni 77.629 (728) 131 65.843 0 65.246 77.006 5.737 271 (4.016) 0 1.993
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 85.758 (728) 131 65.843 0 65.246 87.824 5.737 271 (4.016) 0 1.993
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Avviamento da conferimento 0 0 (0) 0
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (19.127) 0 (15.744) 0
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 457 0 499 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (1.581) 0 (1.072) 0
Realizzo di immobilizzazioni materiali 0 0 8 0
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (11.546)
Flussi di investimento da attività/passività in dismissione (105) 0 (3.915) 0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (31.902) 0 0 0 0 0 (20.224) 0 0 0 0 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti 558 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (2.332) 0 (4.000) 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti 15.553 0 0 (568) 0 (568) (216) 0 0 (616) 0 (616)
Acquisto / Cessione di azioni proprie (3.880) 0 540 0
Accensioni finanziamenti e mutui 292.000 0 150.000 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (229.000) 0 (132.166) 0
Esborsi relativi a diritti d'uso (356) 0 (132.166) 0
Dividendi distribuiti ad azionisti Ascopiave S.p.A. (75.163) 0 (40.016) 0
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (1.761) 0 (2.054) 0
Dividendi società a controllo congiunto 2.311 2.311 2.311 684 7.274 7.274
Flussi finanziari da attività/passività in dismissione (35.636) 6.427
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (37.706) 0 0 1.743 0 1.743 (20.800) 0 0 6.658 0 6.658
Variazione delle disponibilità liquide 16.150 0 46.800 0
Disponibilità correnti del periodo precedente 59.353 0 10.928 0
Disponibilità liquide periodo precedente attività in dismissione 7.297 4.673
Disponibilità correnti del periodo corrente 82.800 0 62.400 0

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.09.2019 A B C D Totale % 31.12.2018 A B C D Totale %
Cassa 15 0 0 0 0 0 0,0% 18 0 0 0 0 0 0,0%
Altre disponibilità liquide 82.785 0 0 0 0 0 0,0% 66.632 0 0 0 0 0 0,0%
Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Liquidità (A) + (B) + (C) 82.800 0 0 0 0 0 0,0% 66.650 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti finanziari correnti 623 0 0 0 0 0 0,0% 981 0 0 844 0 844 86,0%
Debiti bancari correnti (156.371) 0 0 0 0 0 0,0% (123.031) 0 0 0 0 0 0,0%
Parte corrente dell'indebitamento non corrente (14.774) 0 0 0 0 0 0,0% (8.014) 0 0 0 0 0 0,0%
Altri debiti finanziari correnti (36.233) 0 0 (887) 0 (887) 2,4% (115) 0 0 0 0 0 0,0%
Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (207.378) 0 0 (887) 0 (887) 0,4% (131.159) 0 0 0 0 0 0,0%
Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (123.955) 0 0 (887) 0 (887) 0,7% (63.528) 0 0 844 0 844 -1,3%
Debiti bancari non correnti (71.279) 0 0 0 0 0 0,0% (55.111) 0 0 0 0 0 0,0%
Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 2.765 0 0 0 0 0 0,0% 1.122 0 0 0 0 0 0,0%
Altri debiti non correnti (558) 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0 0,0%
Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (69.072) 0 0 0 0 0 0,0% (53.989) 0 0 0 0 0 0,0%
Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (193.028) 0 0 (887) 0 (887) 0,5% (117.517) 0 0 844 0 844 -0,7%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società collegate e a controllo congiunto:

  • Asco TLC S.p.A.

Gruppo C – Società consociate:

  • Estenergy S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2019

Informativa sull'acquisto di azioni proprie

Ascopiave rende noto di aver acquistato sul mercato telematico azionario, nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 23 aprile 2018, nel periodo compreso tra il 01 ottobre 2019 e il 4 novembre 2019 n. 540.951 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 4,139 euro, per un controvalore complessivo di 2.238.888,06 euro.

A seguito degli acquisti effettuati, Ascopiave detiene n. 9.457.105 azioni ordinarie, pari al 4,034% del capitale sociale.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.

Per quanto riguarda il segmento della vendita di gas, il Gruppo ha sottoscritto un accordo vincolante per la costituzione di una partnership commerciale con il Gruppo Hera attraverso la creazione didi una primaria realtà all'interno dei territori del Nord-Est che potrà contare su oltre un milione di clienti energy, nonché, contestualmente, un riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas.

Con questa operazione Ascopiave dà corso al piano di riposizionamento strategico, stringendo un accordo sulle aree commerciali con un primario attore e rafforzando la propria presenza nel core business della distribuzione gas.

In data 31 luglio 2019 i Consigli di Amministrazione di Hera S.p.A. e Ascopiave S.p.A. hanno deliberato la sottoscrizione dell'accordo quadro che darà il via alla partnership commerciale attraverso la joint venture Estenergy.

L'operazione sarà soggetta alle usuali condizioni previste per questo tipo di operazioni e a tutte le comunicazioni e approvazioni da parte delle autorità ed enti competenti, nonché, per quanto riguarda le sole partecipazioni interessate, al mancato esercizio del diritto di prelazione e al gradimento da parte degli altri soci, nel caso delle partecipazioni detenute da Ascopiave S.p.a. nelle joint venture ASM Set S.r.l., Etra Energia S.r.l. e Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione.

Le parti prevedono di arrivare a completare l'operazione entro il termine del 31 dicembre 2019.

Dati di sintesi al 30 settembre 2019 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

Estenergy S.p.A.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,999% in Estenergy S.p.A., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Estenergy S.p.A. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 30.09.2019 31.12.2018
Attività correnti 42.652 61.604
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 17.164 15.262
Attivita non correnti 69.299 67.898
Passività correnti 22.669 36.915
di cui
Passività finanziarie correnti 605 1
Passività non correnti 4.854 4.354
84.428 88.234
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Valore di carico della partecipazione 0 43.234

Conto Economico - dati riassuntivi

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi 95.509 88.284
Totale costi operativi 86.103 79.037
Margine operativo Lordo 9.406 9.247
Ammortamenti e svalutazioni 447 26
Risultato operativo 8.959 9.221
Proventi finanziari 123 159
Oneri finanziari 44 1
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i (0) (0)
Utile ante imposte 9.037 9.379
Imposte del periodo 2.618 2.674
Risultato netto dell'esercizio 6.420 6.705
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 3.146 3.285

Asm Set S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 49% in Asm Set S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Asm Set S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 30.09.2019 31.12.2018
Attività correnti 5.998 11.280
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 845 801
Attivita non correnti 5.014 4.900
Passività correnti 3.583 8.490
di cui
Passività finanziarie correnti 35 844
Passività non correnti 449 393
6.980 7.297
Quota detenuta dal gruppo 49,000% 49,000%
Valore di carico della partecipazione 0 3.576

Conto Economico - dati riassuntivi

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi 21.251 18.767
Totale costi operativi 18.664 17.546
Margine operativo Lordo 2.587 1.221
Ammortamenti e svalutazioni 28 4
Risultato operativo 2.559 1.217
Proventi finanziari 17 21
Oneri finanziari 7 3
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con i (0) (0)
Utile ante imposte 2.569 1.234
Imposte del periodo 732 364
Risultato netto dell'esercizio 1.836 870
Quota detenuta dal gruppo 49,000% 49,000%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 900 426

Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Il Gruppo detiene una partecipazione pari al 30,94% nella società collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, dalla quale approvvigiona parte del fabbisogno di gas naturale. La collegata chiude il proprio esercizio sociale al 30 settembre.

Il perimetro operativo della collegata, nel corso dell'esercizio 2018-2019, è stato limitato all'importazione del gas russo e alla cessione dello stesso alle società di vendita partecipate dai soci oltre che alla gestione di accordi, transazioni e liti relative alla regolazione di rapporti contrattuali, perfezionati in esercizi precedenti alla messa in liquidazione.

Nel corso del mese di agosto dell'esercizio 2013 la collegata ha finalizzato la ricontrattazione dei prezzi di acquisto del gas naturale dei contratti "Take or pay" con l'unico fornitore "Gazprom Export LLC"; l'effetto economico positivo della ricontrattazione è perdurato nel biennio termico 2013-2014 e 2014-2015.

Nel corso del mese di settembre 2015 la collegata ha siglato la seconda rinegoziazione del contratto "long term" con lo stesso fornitore; la stessa ha avuto come focus principale la rinegoziazione del prezzo di acquisto della materia prima e, al contempo, è stato possibile pervenire ad una significativa riduzione delle quantità minime contrattuali. Gli effetti economici di suddetta rinegoziazione si estenderanno sino alla scadenza naturale del contratto.

Sulla base dei risultati della situazione contabile relativa al primo semestre dell'esercizio 2018-2019, rielaborati secondo principi contabili internazionali, considerando la collegata in condizioni di continuità aziendale, si quantifica in Euro 5.976 migliaia il deficit patrimoniale accumulato, di cui Euro 1.849 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave. In virtù del fatto che il deficit patrimoniale della collegata al 31 dicembre 2018 ammontava ad Euro 8.358 migliaia, di cui Euro 2.586 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave, gli Amministratori hanno rilasciato il relativo fondo per rischi ed oneri stanziato a copertura del deficit patrimoniale della collegata del differenziale maturato nel periodo e corrispondente ad Euro 600 migliaia con impatto positivo a conto economico (Euro 756 migliaia al 30 giugno 2018).

Si riportano di seguito i dati essenziali della partecipazione nella società collegata al 30 giugno 2019 al 31 dicembre 2018, al 30 giugno 2018:

(Valori riferiti al pro-quota di partecipazione al lordo di scritture di Primi nove mesi Primo trimestre al Primo semestre al
consolidamento ed espressi in milioni di Euro) 30/06/2019 31/12/2018 31/03/2018
Attività non correnti 1,20 1,46 1,86
Attività correnti 11,29 11,60 9,75
Patrimonio netto (1,85) (2,44) (2,98)
Passività non correnti 0,00 0,00 0,00
Passività correnti 14,33 14,37 13,61
Ricavi 50,81 18,32 33,58
Costi 49,63 (18,00) (32,82)
Margine operativo lordo 1,18 0,33 0,76
Ammortamenti e svalutazioni (0,97) (0,13) (0,27)
Risultato operativo 0,21 0,19 0,50
Risultato netto 0,79 0,19 0,46
Posizione finanziaria netta 6,11 4,70 3,67

Pieve di Soligo, 11 novembre 2019

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

G r u p p o A s c o p i a v e

Via Verizzo, 1030 – 31053 Pieve di Soligo (TV) – Italia Tel: +39 0438 980098 – Fax: +39 0438 82096 Email: [email protected] - www.gruppoascopiave.it

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