Notice of Dividend Amount • Nov 14, 2019
Notice of Dividend Amount
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Distribuzione da parte di Enel SpA di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2019 ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

12 novembre 2019
| Organi sociali 6 | |
|---|---|
| Premessa 8 | |
|---|---|
| Attività di Enel SpA e fatti di rilievo dei primi nove mesi del 2019 11 | |
| Andamento economico di Enel SpA nei primi nove mesi del 2019 15 | |
| Situazione finanziaria di Enel SpA al 30 settembre 2019 18 | |
| Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo 20 | |
| Principali rischi e incertezze 21 | |
| Prevedibile evoluzione della gestione di Enel SpA 24 |
| Conto economico 26 | |
|---|---|
| Prospetto dell'utile complessivo rilevato nel periodo 27 | |
| Stato patrimoniale 28 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 30 | |
| Rendiconto finanziario 31 | |
| Note di commento 32 | |

Presidente Presidente
Amministratore Delegato e Direttore Generale Sindaci effettivi
Alfredo Antoniozzi Sindaci supplenti Cesare Calari Maurizio De Filippo Paola Girdinio Piera Vitali Alberto Pera Anna Chiara Svelto
Segretario del Consiglio Silvia Alessandra Fappani
Patrizia Grieco Barbara Tadolini
Francesco Starace Romina Guglielmetti Claudio Sottoriva
Alberto Bianchi Francesca Di Donato
Angelo Taraborrelli Società di revisione EY SpA

Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto sul dividendo a favore degli azionisti di Enel SpA
Il Piano strategico 2019-2021 ha confermato, quale misura intesa ad ottimizzare la remunerazione degli azionisti, l'adozione da parte della Capogruppo Enel SpA ("Enel") di una politica di acconto sui dividendi, che ha trovato applicazione già con riferimento agli utili maturati nel corso degli esercizi 2016, 2017 e 2018 (nonché, in tempi più remoti, con riferimento agli utili maturati nel corso degli esercizi compresi tra il 2004 e il 2011).
A partire dal 2016, pertanto, Enel SpA ha reintrodotto la distribuzione di un acconto sul dividendo che miri:
Così come nell'esercizio precedente, nell'ambito della politica sui dividendi è stato pertanto previsto che i dividendi vengano corrisposti agli azionisti in due tranche nel corso di ciascun esercizio. In linea con la prassi prevalente delle società comprese nell'indice EuroStoxx Utilities che risultano avere adottato una politica di acconto sui dividendi, il pagamento dei dividendi da parte di Enel SpA avviene nei mesi di gennaio a titolo di acconto e di luglio a titolo di saldo. Si ricorda infine che il Piano strategico 2019-2021 prevede l'erogazione di un dividendo complessivo sui risultati dell'esercizio 2019 pari all'importo più elevato tra 0,32 euro per azione e il 70% del risultato netto ordinario del Gruppo Enel.
L'art. 2433-bis del Codice Civile prevede che la distribuzione di acconti sui dividendi sia consentita alle società il cui bilancio è assoggettato per legge a revisione legale dei conti, qualora tale distribuzione sia prevista dallo Statuto e in presenza di un giudizio positivo sul bilancio dell'esercizio precedente da parte del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti. È altresì previsto che la distribuzione di acconti sui dividendi non sia consentita quando dall'ultimo bilancio approvato risultino perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.
Inoltre, la distribuzione deve essere deliberata dal Consiglio di Amministrazione sulla base di un prospetto contabile e di una relazione degli amministratori dai quali risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società consente tale distribuzione. Sui suddetti documenti deve essere acquisito il parere della società di revisione.
La normativa prevede, altresì, che la distribuzione non possa eccedere la minor somma tra l'importo degli utili conseguiti a partire dalla chiusura dell'esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo legale o statutario, e quello delle riserve disponibili.
Tutto ciò premesso, si precisa che il bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2018, compreso nella Relazione finanziaria annuale 2018 e approvato dall'Assemblea degli Azionisti il 16 maggio 2019, è stato assoggettato a revisione legale da parte di EY SpA che ha rilasciato, in data 17 aprile 2019, un giudizio positivo.
Dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 non sono risultate perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.
Infine, l'art. 26.3 dello Statuto di Enel SpA prevede che il Consiglio di Amministrazione possa distribuire agli azionisti acconti sui dividendi.
Nel caso di Enel SpA la distribuzione dell'acconto è determinata sulla base del prospetto contabile al 30 settembre 2019, predisposto in conformità ai criteri di rilevazione e di valutazione stabiliti dai princípi contabili internazionali, International Financial Reporting Standards – IFRS omologati dalla Unione Europea (IFRS-EU) utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2018, al quale si rinvia per una più completa presentazione. In particolare, tale Prospetto contabile è stato redatto in conformità al principio contabile internazionale applicabile per la predisposizione delle situazioni infrannuali (IAS 34 – Bilanci intermedi) esclusivamente per le finalità dell'articolo 2433-bis del codice civile.
Il presente Prospetto contabile è composto dal Conto economico del periodo intermedio dal 1° gennaio al 30 settembre 2019, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nello stesso periodo, dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2019, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2019, dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2019 e dalle relative Note di commento.
I valori esposti sono confrontati, secondo quanto previsto dal menzionato principio contabile, con i corrispondenti valori dell'analogo periodo del precedente esercizio, fatta eccezione per lo Stato patrimoniale, il quale è confrontato con il corrispondente prospetto al 31 dicembre 2018.
Le riserve disponibili risultanti dalla situazione patrimoniale al 30 settembre 2019 ammontano a 14.658 milioni di euro, mentre l'utile di periodo disponibile ammonta a 2.089 milioni di euro.
Nella determinazione dell'utile di periodo disponibile, e quindi dell'acconto distribuibile, sono state considerate tutte le poste che, nel rispetto della normativa in vigore, concorrono a tale determinazione, nonché la riduzione di utile netto di Enel SpA con riferimento al quarto trimestre dell'esercizio 2019 stimata in 63 milioni di euro.
La sintesi dei dati rilevanti per la determinazione dell'acconto distribuibile è illustrata nella seguente tabella.
| Milioni di euro | |
|---|---|
| Utile di Enel SpA del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2019 | 2.152 |
| Quota dell'utile da destinare a Riserva legale (1) | - |
| Utile di periodo disponibile (2) | 2.089 |
| Riserve disponibili (3) | 14.658 |
| Acconto distribuibile (art. 2433-bis, comma 4, cod.civ.) | 2.089 |
| Acconto massimo del dividendo oggetto di distribuzione | 1.627 |
| Acconto dividendo per azione (in euro) | 0,16 |
(1) La riserva legale, pari a 2.034 milioni di euro, rappresenta il 20,0% del capitale sociale al 30 settembre 2019.
(2) Utile di periodo 1° gennaio – 30 settembre 2019 al netto del risultato negativo pari a 63 milioni di euro previsto per il quarto trimestre del 2019.
(3) Si rimanda alla nota 21 del Prospetto Contabile al 30 settembre 2019 di Enel SpA per una disamina puntuale.
Pertanto, ai sensi dell'art. 2433-bis, comma 4 del codice civile, la somma massima distribuibile a titolo di acconto sul dividendo è pari a 2.089 milioni di euro.
Il Consiglio di Amministrazione del 19 settembre 2019, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli Azionisti del 16 maggio 2019, ha deliberato un programma di acquisto di azioni proprie a servizio del piano di incentivazione di lungo termine per il 2019 (Piano LTI 2019), anch'esso approvato dall'Assemblea del 16 maggio 2019, per un ammontare massimo di 10,5 milioni di euro e per un numero di azioni non superiore a 2,5 milioni, equivalenti a circa lo 0,02% del capitale sociale di Enel. Il suddetto programma di acquisto di azioni proprie ha preso avvio in data 23 settembre 2019 e si protrarrà presumibilmente sino al 13 dicembre 2019.
Tenuto conto di quanto previsto dall'art.2357-ter comma 2 del Codice Civile, le azioni proprie non potranno concorrere alla distribuzione dell'acconto sul dividendo.
In considerazione di quanto sopra, l'acconto di distribuzione del dividendo sull'esercizio 2019 dovrà essere effettuato in relazione ad ognuna delle n.10.166.679.946 azioni ordinarie che costituiscono il capitale sociale di Enel, per un monte
dividendi pari a circa 1.627 milioni di euro. A tale acconto non concorrono le azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla data appresso indicata quale "record date".
L'ammontare dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2019 spettante alle azioni proprie detenute dalla Società alla "record date" sarà destinato alla riserva denominata "utili portati a nuovo".
Tenuto conto che le condizioni previste dai commi da 1 a 4 dell'art. 2433-bis sono state rispettate, il Consiglio di Amministrazione, alla luce di quanto riportato nei successivi paragrafi in merito all'andamento della situazione economica e finanziaria di Enel SpA nei primi nove mesi del 2019 e delle informazioni incluse nel paragrafo "Prevedibile evoluzione della gestione di Enel SpA", intende distribuire un acconto pari a 0,16 euro per azione, come sopra specificato, da mettere in pagamento a decorrere dal 22 gennaio 2020, con "data stacco" della cedola n. 31 coincidente con il 20 gennaio 2020 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 21 gennaio 2020.
Nel presente documento, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica-finanziaria di Enel SpA vengono utilizzati alcuni "indicatori alternativi di performance" non previsti dai principi contabili IFRS-EU. In linea con la Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015 e con gli Orientamenti pubblicati in data 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) ai sensi del Regolamento n. 1095/2010/EU, si riportano di seguito il significato, il contenuto e la base di calcolo di tali indicatori:
Enel SpA opera nel settore dell'energia elettrica e del gas, ha la forma giuridica di società per azioni e ha sede in Roma, Viale Regina Margherita 137.
Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e di società controllate e ne coordina l'attività. Le attività che Enel SpA, nell'ambito della propria funzione di indirizzo e coordinamento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo, anche in relazione alla struttura organizzativa adottata dalla società, possono essere così sintetizzate:
Nell'ambito del Gruppo, Enel SpA sopperisce ai fabbisogni di liquidità principalmente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti di finanziamento, assicurando, inoltre, un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze di liquidità.
In data 14 gennaio 2019 Enel Finance International NV ("EFI"), società finanziaria del Gruppo controllata da Enel SpA ("Enel", rating BBB+ per S&P, Baa2 per Moody's, BBB+ per Fitch), ha collocato sul mercato europeo il suo terzo green bond, destinato ad investitori istituzionali e assistito da una garanzia rilasciata dalla stessa Enel.
L'emissione ammonta a complessivi 1.000 milioni di euro e prevede il rimborso in unica soluzione a scadenza, in data 21 luglio 2025 e il pagamento di una cedola a tasso fisso pari a 1,500%, pagabile ogni anno in via posticipata nel mese di luglio, a partire da luglio 2019. Il prezzo di emissione è stato fissato in 98,565% ed il rendimento effettivo a scadenza è pari a 1,736%. La data prevista per il regolamento dell'emissione è il 21 gennaio 2019.
Tale green bond è quotato sul mercato regolamentato della Borsa d'Irlanda, sul mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo ed accede alla negoziazione sul sistema multilaterale di negoziazione "ExtraMOT PRO" organizzato e gestito da Borsa Italiana.
L'operazione ha raccolto adesioni per un importo superiore a 4,2 miliardi di euro, con una partecipazione significativa dei c.d. Investitori Socialmente Responsabili (SRI) ed ha permesso al Gruppo Enel di continuare a diversificare la propria base di investitori.
I proventi netti dell'emissione – effettuata nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie denominato "€35,000,000,000 Euro Medium Term Note Programme" – saranno utilizzati per finanziare e/o rifinanziare, in tutto o in parte, i c.d. eligible green projects del Gruppo Enel, individuati e/o da individuare in conformità ai c.d. "Green Bond Principles" pubblicati dall'ICMA – International Capital Market Association.
In particolare, rientrano nella categoria degli eligible green projects, a titolo esemplificativo, i progetti di sviluppo, costruzione e repowering di impianti di generazione da fonti rinnovabili, la realizzazione, gestione e funzionamento di reti di trasmissione e distribuzione, oltre a sistemi di smart metering e progetti di sviluppo, costruzione, installazione e manutenzione di progetti relativi alla mobilità sostenibile, smart lighting, efficienza energetica e demand response.
L'operazione è in linea sia con la strategia finanziaria del Gruppo Enel, delineata nel Piano Strategico 2019-2021, che prevede, tra l'altro, il rifinanziamento di 13,6 miliardi di euro al 2021 anche attraverso l'emissione di green bonds quali strumenti dedicati al finanziamento di progetti funzionali al passaggio alla "low carbon economy", sia con l'impegno assunto da Enel lo scorso 11 dicembre 2017, in occasione del "Paris 2017 Climate Finance Day" insieme ad altre 8 società industriali emittenti green bonds, di continuare a sviluppare il mercato dei green bonds che oggi rappresenta uno dei segmenti più dinamici della finanza sostenibile.
Per la realizzazione dell'operazione Enel si è avvalsa di un sindacato di banche nell'ambito del quale hanno agito, in qualità di joint-bookrunners, Banca Akros, Banca IMI, BofA Merrill Lynch, Credit Agricole CIB, CaixaBank, Commerzbank, Credit Suisse, ING, J.P. Morgan, Mediobanca, Raiffeisen Bank International, Société Générale, UBI Banca, UniCredit Bank.
In linea con l'obiettivo di ridurre la presenza delle minoranze azionarie nelle società del Gruppo in Sud America, nel primo semestre 2019 Enel ha aumentato la propria partecipazione in Enel Américas di un ulteriore 5% a seguito del regolamento di due operazioni di share swap (le "Operazioni di Share Swap") stipulate con un istituto finanziario nell'ottobre 2018 per acquisire fino a un massimo del 5% del capitale di Enel Américas, come annunciato a suo tempo al mercato.
In base a quanto previsto dalle Operazioni di Share Swap, Enel ha acquisito 1.926.064.070 azioni ordinarie di Enel Américas, e 18.931.352 American depositary shares ("ADS") di Enel Américas, ciascuna delle quali è equivalente a 50 delle suddette azioni ordinarie.
Il corrispettivo pagato da Enel nell'ambito delle Operazioni di Share Swap è stato finanziato dai flussi di cassa della gestione corrente.
Il 30 aprile l'Assemblea straordinaria degli azionisti della controllata cilena Enel Américas SA ("Enel Américas") ha approvato un aumento del capitale sociale pari a 3 miliardi di dollari USA, attraverso l'emissione di nuove azioni, che saranno offerte in opzione ai soci in proporzione al numero di azioni da essi possedute e che dovranno essere sottoscritte interamente in denaro.
Attraverso tale aumento di capitale, Enel Américas intende potenziare la propria posizione finanziaria per perseguire nuove opportunità di crescita organiche e inorganiche, sia attraverso minority buyout sia tramite attività di M&A, ottimizzando i flussi di cassa e migliorando il livello di indebitamento. Inoltre, l'aumento di capitale consentirà un incremento del flottante e della capitalizzazione di Enel Américas.
In relazione a tale aumento di capitale, Enel, a seguito dell'esercizio dei propri diritti di opzione durante il primo periodo di offerta, che è intercorso dal 27 giugno al 26 luglio, ha sottoscritto n. 10.639.088.791 azioni di nuova emissione versando un controvalore totale di circa 1,72 miliardi di dollari USA.
Nel secondo periodo di offerta, che è intercorso dal 6 al 29 agosto, Enel ha sottoscritto ulteriori n. 294.771.295 azioni di nuova emissione versando un controvalore di circa 47,7 milioni di dollari USA che, sommato a quello corrisposto durante il primo periodo di offerta in opzione, ha comportato un impegno complessivo pari a circa 1,77 miliardi di dollari USA.
A conclusione dell'operazione Enel aumenta la propria partecipazione al capitale di Enel Américas al 57,26% dal precedente 56,8%.
In data 28 giugno 2019 Enel ha stipulato un ulteriore contratto di Share Swap con un istituto finanziario per acquisire, in date che si prevede ricadano entro il terzo trimestre del 2020, ulteriori azioni ordinarie e American Depositary Shares di Enel Américas. Le Operazioni di Share Swap conservano intatta la propria efficacia al termine dell'operazione di aumento di capitale.
Enel SpA ha completato il rifinanziamento di parte del portafoglio di obbligazioni non convertibili subordinate ibride tramite un'offerta di scambio volontaria non vincolante ("Exchange Offer") per il riacquisto dei bond ibridi con scadenza 15 gennaio 2075 e 10 gennaio 2074. Con la conclusione dell'Exchange Offer, promossa da Enel dal 15 maggio 2019 al 21 maggio 2019, la Società ha acquistato un ammontare complessivo pari a 556 miilioni di euro.
Il corrispettivo di tali acquisti è costituito da un incremento fino a 900 milioni di euro, della nuova obbligazione ibrida, lanciata il 15 maggio 2019, con scadenza 24 maggio 2080 e il cui first call period termina il 24 maggio 2025.
L'operazione è finalizzata alla gestione attiva delle scadenze e del costo del debito del Gruppo Enel, nell'ambito di un programma di complessiva ottimizzazione della gestione finanziaria, in linea con il Piano Strategico 2019-2021, che prevede il rifinanziamento di 13,6 miliardi di euro al 2021 anche attraverso l'emissione di prestiti obbligazionari ibridi.
In data 19 settembre il Consiglio di Amministrazione della Società, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli Azionisti del 16 maggio 2019 e nel rispetto dei relativi termini già comunicati al mercato, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un ammontare massimo di 10,5 milioni di euro e per un numero di azioni non superiore a 2,5 milioni (il "Programma"), equivalenti a circa lo 0,02% del capitale sociale di Enel.
Il Programma è a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile, anch'esso approvato dall'Assemblea del 16 maggio 2019.
La durata del Programma si protrarrà dal 23 settembre al 13 dicembre 2019.
Ai fini dell'esecuzione del Programma, Enel ha conferito un incarico a un intermediario abilitato che adotterà le decisioni in merito agli acquisti in piena indipendenza, anche in relazione alla tempistica delle operazioni, e nel rispetto di limiti giornalieri di prezzo e di volume coerenti sia con l'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli Azionisti del 16 maggio 2019 sia con quanto previsto dall'art. 5 del Regolamento (UE) 596/2014 in materia di abusi di mercato e dall'art. 3 del Regolamento delegato (UE) 2016/1052. In particolare, il prezzo di acquisto delle azioni non potrà discostarsi, in diminuzione o in aumento, di oltre il 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo Enel nella seduta del Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA ("MTA") del giorno precedente ogni singola operazione e, comunque, non potrà essere superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell'ultima operazione indipendente e il prezzo dell'offerta di acquisto indipendente corrente più elevata sul mercato MTA.
In data 5 settembre, Enel Finance International NV, la società finanziaria di diritto olandese del Gruppo, controllata da Enel SpA ("Enel"), ha lanciato sul mercato statunitense e sui mercati internazionali un'emissione obbligazionaria "sostenibile" single-tranche destinata a investitori istituzionali per un totale di 1,5 miliardi di dollari USA, pari a un controvalore complessivo in euro di circa 1,4 miliardi.
L'emissione, garantita da Enel, ha ricevuto richieste in esubero per quasi tre volte, totalizzando ordini per un ammontare pari a circa 4 miliardi di dollari USA ed una partecipazione significativa dei c.d. Investitori Socialmente Responsabili (SRI), permettendo al Gruppo Enel di continuare a diversificare la propria base di investitori.
Il successo ottenuto sui mercati dall'emissione è un segnale di riconoscimento di tale strategia e della capacità del Gruppo di generare valore contribuendo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dalle Nazioni Unite. Il valore della sostenibilità si è infatti riflesso sulle meccaniche di domanda e di pricing dell'emissione, consentendo ad Enel di ottenere un vantaggio economico di circa 20 bps rispetto ad una potenziale emissione di bond senza caratteristiche sostenibili.
Questa emissione obbligazionaria, prima nel suo genere e destinata a soddisfare l'ordinario fabbisogno finanziario della Società, è legata alla capacità del Gruppo di raggiungere, al 31 dicembre 2021, una percentuale di capacità installata da fonti rinnovabili (su base consolidata) pari o superiore al 55% della capacità installata totale consolidata. Per assicurare e garantire la trasparenza dei risultati, il raggiungimento di tale obiettivo (al 30 giugno 2019 già pari al 45,9%) sarà oggetto di specifico assurance report rilasciato dal revisore contabile incaricato.
L'emissione obbligazionaria "sostenibile" riflette l'impegno di Enel, primo operatore privato a livello mondiale per capacità installata rinnovabile, a contribuire al raggiungimento dell'obiettivo SDG 7.2, ovvero "aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale".
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | Variazione | |||
| Ricavi | ||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 76 | 19 | 57 | |
| Altri ricavi e proventi | 5 | 4 | 1 | |
| Totale | 81 | 23 | 58 | |
| Costi | ||||
| Acquisti di materiali di consumo | - | - | - | |
| Servizi e godimento beni di terzi | 96 | 71 | 25 | |
| Costo del personale | 78 | 84 | (6) | |
| Altri costi operativi | (3) | 19 | (22) | |
| Totale | 171 | 174 | (3) | |
| Margine operativo lordo | (90) | (151) | 61 | |
| Ammortamenti e impairment | 100 | 12 | 88 | |
| Risultato operativo | (190) | (163) | (27) | |
| Proventi / (Oneri) finanziari netti e da partecipazioni | ||||
| Proventi da partecipazioni | 2.664 | 2.863 | (199) | |
| Proventi finanziari | 1.009 | 1.668 | (659) | |
| Oneri finanziari | 1.392 | 2.018 | (626) | |
| Totale | 2.281 | 2.513 | (232) | |
| Risultato prima delle imposte | 2.091 | 2.350 | (259) | |
| Imposte | (61) | (74) | 13 | |
| UTILE DEL PERIODO | 2.152 | 2.424 | (272) |
I ricavi delle vendite e delle prestazioni, pari a 76 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019 (19 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2018), si riferiscono a prestazioni di assistenza e consulenza rese alle società controllate e al riaddebito di oneri di competenza delle controllate stesse.
L'incremento complessivo, pari a 57 milioni di euro, è imputabile principalmente all'aumento dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali. Nel 2018 la voce accoglieva conguagli negativi riferiti all'esercizio 2017 per 28 milioni di euro.
Gli altri ricavi e proventi, pari a 5 milioni di euro, si riferiscono essenzialmente, sia nel periodo corrente che in quello a raffronto, al personale in distacco (4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018).
I costi includono:
prestazioni di servizi e godimento beni di terzi per complessivi 96 milioni di euro, di cui 40 milioni di euro da terzi (29 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018) e 56 milioni di euro da società del Gruppo (42 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018). Le prestazioni da terzi sono riferite principalmente a servizi promozionali, di pubblicità, propaganda, stampa, prestazioni professionali e tecniche, consulenze strategiche, di direzione e organizzazione aziendale, legali e notarili nonché a servizi informatici. Le prestazioni da società del Gruppo sono riferibili essenzialmente alla controllata Enel Italia Srl e sono relative a servizi informatici e amministrativi, servizi alla persona, servizi di edificio e di approvvigionamento, nonché a canoni di locazione. Rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente, i costi per prestazioni di servizi e godimento beni di terzi presentano un incremento di 25 milioni di euro, dovuto principalmente ai maggiori costi sostenuti per servizi di assistenza sistemica e applicativa (26 milioni di euro nel 2019 rispetto ai 10 milioni di euro nello stesso periodo dell'esercizio precedente) nonché alla rilevazione nel 2018 di partite non correnti, per un importo di 12 milioni di euro, per sistemazione di voci pregresse.
L'applicazione del nuovo principio contabile "IFRS 16 – Leasing" nei primi nove mesi del 2019 non ha avuto impatti significativi nel bilancio di Enel SpA.
Il margine operativo lordo risulta negativo per 90 milioni di euro e, rispetto al periodo a raffronto, presenta un miglioramento di 61 milioni di euro da ricondurre sostanzialmente all'incremento dei ricavi per prestazioni di servizi.
Gli ammortamenti e impairment nei primi nove mesi del 2019 sono pari a 100 milioni di euro, registrando incremento di 88 milioni di euro.
La voce accoglie essenzialmente le rettifiche di valore delle partecipazioni detenute nelle società controllate Enel Russia PJSC pari a 70 milioni di euro, Enel Global Trading SpA per 5 milioni di euro, Enel Produzione SpA per 3 milioni di euro e Enel Romania SA per 3 milioni di euro. Gli ammortamenti, pari a 19 milioni di euro, sono riferiti alle attività materiali per 4 milioni di euro e alle attività immateriali per 15 milioni di euro.
Il risultato operativo, per effetto di quanto sopra, risulta negativo per 190 milioni di euro e, rispetto al periodo a raffronto, presenta un peggioramento di 27 milioni di euro.
La voce include i dividendi deliberati dalle società controllate, collegate e in altre imprese per 2.664 milioni di euro parzialmente compensati da oneri finanziari netti per complessivi 383 milioni di euro. Rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente, i proventi da partecipazione mostrano un decremento di 199 milioni di euro, mentre gli oneri
finanziari netti evidenziano una variazione in aumento di 33 milioni di euro attribuibile all'incremento sia degli oneri finanziari netti da strumenti derivati sia delle differenze negative di cambio.
Le imposte di competenza del periodo risultano complessivamente positive per 61 milioni di euro (positive per 74 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018). Tale andamento risente essenzialmente del saldo delle partite finanziarie fiscalmente rilevanti nei due periodi di riferimento.
Il risultato del periodo si attesta a 2.152 milioni di euro a fronte di un utile del corrispondente periodo dell'esercizio precedente di 2.424 milioni di euro. Il decremento di 272 milioni di euro è riconducibile principalmente alla diminuzione del del risultato della gestione finanziaria.
La situazione finanziaria complessiva di Enel SpA al 30 settembre 2019 è riepilogata nella seguente tabella.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | |
| Indebitamento a lungo termine: | |||
| - finanziamenti bancari | 408 | 1.048 | (640) |
| - obbligazioni | 7.698 | 8.208 | (510) |
| - altri finanziamenti da contratti di leasing | 1 | - | 1 |
| - finanziamenti ricevuti da società controllate | 7.595 | 4.141 | 3.454 |
| Indebitamento a lungo termine | 15.702 | 13.397 | 2.304 |
| - crediti finanziari verso terzi | (194) | (128) | (66) |
| Indebitamento netto a lungo temine | 15.508 | 13.269 | 2.238 |
| Indebitamento / (Disponibilità) a breve termine: | |||
| - quota a breve dei finanziamenti a lungo termine | 1.592 | 806 | 786 |
| - indebitamento a breve verso banche | 11 | 45 | (34) |
| - cash collateral ricevuti | 356 | 240 | 116 |
| Indebitamento a breve termine | 1.959 | 1.091 | 868 |
| - quota a breve dei crediti finanziari a lungo termine | (1) | (1) | - |
| - quota a breve dei finanziamenti accollati/concessi | - | - | - |
| - altri crediti finanziari a breve | (48) | (12) | (36) |
| - cash collateral versati | (1.491) | (1.253) | (238) |
| - posizione finanziaria netta a breve verso società del Gruppo | 5.247 | 4.403 | 845 |
| - disponibilità presso banche e titoli a breve | (2.304) | (2.007) | (297) |
| Indebitamento / (Disponibilità) netto a breve termine | 3.362 | 2.221 | 1.142 |
| INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | 18.870 | 15.490 | 3.380 |
L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019 risulta pari a 18.870 milioni di euro e registra un incremento di 3.380 milioni di euro, come risultato di una maggiore esposizione debitoria netta a lungo termine per 2.238 milioni di euro e di un maggiore indebitamento finanziario netto a breve termine per 1.142 milioni di euro.
Le principali operazioni effettuate nel corso del 2019 che hanno avuto un impatto sull'indebitamento finanziario sono state:
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 2.304 milioni di euro, presentano un incremento di 297 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018, risentendo della normale operatività connessa alla funzione di tesoreria accentrata svolta dalla Capogruppo.
L'indice "Debt to Equity" al 30 settembre 2019 è pari a 0,66 rispetto allo 0,55 del 31 dicembre 2018.
I flussi finanziari dei primi nove mesi del 2019 di Enel SpA sono evidenziati di seguito.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||
|---|---|---|---|
| 2019 2018 |
Variazione | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo | 2.007 | 2.489 | (482) |
| Cash flow da attività operativa | 1.820 | 2.105 | (285) |
| Cash flow da attività di investimento/disinvestimento | (2.353) | (1.684) | (669) |
| Cash flow da attività di finanziamento | 830 | 1.430 | (600) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo | 2.304 | 4.340 | (2.036) |
Nel corso dei primi nove mesi del 2019 il cash flow da attività di finanziamento ha generato liquidità per 830 milioni di euro (pari a 1.430 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018). In particolare, tale risultato risente principalmente delle nuove emissioni dei finanziamenti a lungo termine (3.844 milioni di euro) e della variazione netta dei debiti finanziari (624 milioni di euro), compensate dal pagamento dei dividendi (2.845 milioni di euro) e dai rimborsi dei finanziamenti a lungo termine (792 milioni di euro).
Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 2.353 milioni di euro (pari a 1.684 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018), ed è stato essenzialmente generato dall'aumento della partecipazione nel capitale della controllata cilena Enel Américas SA a seguito del regolamento di due operazioni di share swap (443 milioni di euro) e della sottoscrizione di azioni di nuova emissione per un impegno complessivo di 1.574 milioni di euro.
I citati fabbisogni derivanti dall'attività di finanziamento e di investimento sono stati fronteggiati dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa che, positivo per 1.820 milioni di euro (pari a 2.105 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018), riflette essenzialmente l'incasso dei dividendi dalle società partecipate (2.653 milioni di euro) e dall'utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti che al 30 settembre 2019 si attestano a 2.304 milioni di euro (2.007 milioni di euro al 1° gennaio 2019).
In data 10 ottobre 2019, Enel Finance International NV ("EFI"), società finanziaria di diritto olandese controllata da Enel SpA, ha lanciato sul mercato europeo un'emissione obbligazionaria "sostenibile" multi-tranche per un totale di 2,5 miliardi di euro destinata a investitori istituzionali, legata al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite.
Si tratta del primo General Purpose SDG Linked Bond lanciato dal Gruppo Enel sul mercato europeo.
Il bond, garantito da Enel e lanciato nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie a medio termine di Enel ed EFI (Programma Euro Medium Term Notes - EMTN), ha ricevuto richieste in esubero per quasi 4 volte, totalizzando ordini per un ammontare pari a circa 10 miliardi di euro ed una partecipazione significativa degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI), permettendo al Gruppo Enel di continuare a diversificare la propria base di investitori. Si prevede che l'emissione sia quotata sul mercato regolamentato della Borsa d'Irlanda.
In relazione al programma di acquisto di azioni proprie, a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019, disposto in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli Azionisti del 16 maggio 2019, Enel Spa ha informato, con comunicato stampa del 12 novembre, che alla data dell'8 novembre 2019 detiene n. 1.163.832 azioni proprie, pari allo 0,011448% del capitale sociale.
Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, è esposta, nella sostanza, ai medesimi rischi e incertezze connesse al business del Gruppo, nonché a quelli più specifici di carattere finanziario correlati alla funzione di tesoreria centrale svolta per il Gruppo.
Per contenere l'esposizione a tali rischi Enel SpA svolge una serie di attività di analisi, monitoraggio, gestione e controllo degli stessi che sono di seguito descritte.
I mercati energetici nei quali il Gruppo Enel è presente sono interessati da processi di progressiva liberalizzazione, che viene attuata in diversa misura e con tempistiche differenti da Paese a Paese. Come risultato di questi processi, Enel è esposta a una crescente pressione competitiva derivante dall'ingresso di nuovi operatori e dallo sviluppo di mercati organizzati. I rischi di business che derivano dalla naturale partecipazione del Gruppo a mercati che presentano queste caratteristiche, sono stati fronteggiati con una strategia di integrazione lungo la catena del valore, con una sempre maggiore spinta all'innovazione tecnologica, alla diversificazione e all'espansione geografica.
Il cambiamento delle regole di funzionamento dei mercati, nonché le prescrizioni e gli obblighi che li caratterizzano, possono influire sull'andamento della gestione e dei risultati del Gruppo stesso.
A fronte dei rischi che possono derivare da tali fattori, si è operato per intensificare i rapporti con gli organismi di governo e regolazione locali adottando un approccio di trasparenza, collaborazione e proattività nell'affrontare e rimuovere le fonti di instabilità dell'assetto regolatorio.
Inoltre la normativa comunitaria sul sistema di scambio di quote di anidride carbonica (CO2) impone degli oneri per il settore elettrico, che in futuro potranno essere sempre più rilevanti. In tale contesto, l'instabilità del mercato delle quote ne accentua la difficoltà di gestione e monitoraggio. Al fine di ridurre i fattori di rischio legati alla normativa in materia di CO2, il Gruppo svolge un'attività di presidio dello sviluppo e dell'attuazione della normativa comunitaria e nazionale, diversifica il mix produttivo a favore di tecnologie e fonti a basso tenore di carbonio, con particolare attenzione alle fonti rinnovabili e al nucleare, sviluppa strategie che gli consentono di acquisire quote a un costo più competitivo, ma soprattutto migliora le prestazioni ambientali dei propri impianti incrementandone l'efficienza energetica.
Ulteriori rischi legati al business del Gruppo sono ravvisabili nel malfunzionamento dei propri impianti, negli eventi accidentali avversi o nelle interruzioni di forniture di combustibili che possono compromettere la temporanea funzionalità degli stessi. Per mitigare tali rischi, il Gruppo fa ricorso alle migliori strategie di prevenzione e protezione, incluse tecniche di manutenzione preventiva e predittiva, survey tecnologici mirati alla rilevazione e al controllo dei rischi, nonché il ricorso alle best practices internazionali. Il rischio residuo, industriale e ambientale, viene gestito con il ricorso a specifici contratti di assicurazione, rivolti sia alla protezione dei beni aziendali che alla tutela dell'azienda nei confronti di terzi danneggiati da eventi accidentali, incluso l'inquinamento, che possono aver luogo nel corso dei processi legati alla generazione e distribuzione dell'energia elettrica e del gas. Per quanto concerne la generazione nucleare, Enel è attiva in Spagna attraverso Endesa e in joint venture con altri soci in Slovacchia attraverso la società Slovenske Elektrarne. Nell'ambito delle sue attività nucleari, il Gruppo è esposto anche a rischi operativi e potrebbe dover fronteggiare costi aggiuntivi a causa tra gli altri di incidenti, violazioni della sicurezza, atti di terrorismo, calamità naturali, malfunzionamenti di attrezzature, stoccaggio, movimentazione, trasporto, trattamento delle sostanze e dei materiali nucleari. Nei Paesi in cui Enel ha attività nucleari, specifiche disposizioni di legge, basate su convenzioni internazionali, richiedono che l'operatore si doti di una copertura assicurativa per la responsabilità civile legata ai rischi derivanti dall'uso e trasporto di combustibile nucleare, con
massimali e condizioni di garanzia stabiliti per legge. Altre misure di mitigazione sono state messe in atto secondo le best practice internazionali.
Con riferimento infine ai rischi di interruzione delle forniture di combustibili, il Gruppo ha sviluppato una strategia di stabilizzazione dei margini che prevede il ricorso alla contrattualizzazione anticipata dell'approvvigionamento dei combustibili e delle forniture ai clienti finali o a operatori del mercato all'ingrosso.
Si è dotato, inoltre, di una procedura formale che prevede la misurazione del rischio commodity residuo, la definizione di un limite di rischio massimo accettabile e la realizzazione di operazioni di copertura mediante il ricorso a contratti derivati su mercati regolamentati o over the counter (OTC).
I citati rischi di business a cui il Gruppo è esposto nella sua naturale partecipazione ai diversi mercati dell'energia potrebbero limitare la capacità reddituale delle società partecipate direttamente e indirettamente da Enel SpA con conseguenti effetti sui risultati della gestione finanziaria della Società.
La Società, nello svolgimento della propria attività, è esposta ad una varietà di rischi finanziari quali i rischi di mercato (relativi a tasso di interesse e tasso di cambio), il rischio di credito, il rischio di liquidità ed i rischi connessi al rating. La governance dei rischi finanziari adottata da Enel prevede:
Il Gruppo è esposto al rischio di cambio sui flussi di cassa connessi all'acquisto e/o alla vendita di combustibili ed energia sui mercati internazionali, sui flussi di cassa relativi a investimenti o altre partite in divisa estera e sull'indebitamento denominato in valuta diversa da quella di conto dei rispettivi paesi. La principale esposizione del Gruppo al rischio di cambio è nei confronti del dollaro statunitense.
Al fine di minimizzare i rischi di natura economica Enel SpA pone in essere, tipicamente sul mercato over the counter, diverse tipologie di contratti derivati e in particolare currency forward e cross currency interest rate swap.
Nel corso dei primi nove mesi del 2019 la gestione del rischio tasso di cambio è proseguita nell'ambito del rispetto della politica di gestione dei rischi, che prevede la copertura delle esposizioni significative, senza alcun tipo di difficoltà nell'accesso al mercato dei derivati.
Con riferimento al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse, la principale fonte di esposizione per Enel SpA deriva dalla variabilità degli oneri connessi all'indebitamento finanziario espresso a tasso variabile.
La politica di gestione del rischio di tasso di interesse prevede il mantenimento di una struttura dell'indebitamento bilanciata in termini di rapporto tra debito a tasso fisso e a tasso variabile, al fine di limitare la volatilità dei risultati contenendo nel tempo il costo della provvista. Le politiche di gestione poste in essere da Enel SpA sono volte altresì a ottimizzare la situazione finanziaria complessiva del Gruppo, l'allocazione ottimale delle risorse finanziarie e il controllo dei rischi finanziari.
Il mantenimento del livello desiderato del rapporto di copertura del debito è raggiunto anche attraverso l'utilizzo di varie tipologie di contratti derivati e in particolare interest rate swap e interest rate collar. Le coperture in derivati possono essere effettuate anche in anticipo rispetto a future emissioni obbligazionarie (c.d. operazioni di pre-hedge), ove la Società decida di fissare anticipatamente il costo dell'indebitamento.
In base a tali politiche, l'operatività in derivati per la gestione dei rischi di tasso di interesse e di cambio viene effettuata avendo particolare riguardo, tra l'altro, alla selezione delle controparti finanziarie e al monitoraggio delle relative esposizioni e livelli di rating.
Il rischio di liquidità è il rischio che la Società possa incorrere in difficoltà di adempimento alle proprie obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate tramite cassa o altre attività finanziarie.
Gli obiettivi di gestione del rischio di liquidità sono:
Nel breve periodo, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un adeguato livello di liquidità e risorse incondizionatamente disponibili, ivi comprese disponibilità liquide e depositi a breve termine, le linee di credito committed disponibili e un portafoglio di attività altamente liquide.
Nel lungo termine, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un profilo di maturity del debito equilibrato, la diversificazione delle fonti di finanziamento in termini di strumenti, mercati /valute e controparti.
Il rischio di credito è rappresentato dalla possibilità che una variazione del merito di credito delle controparti di operazioni finanziarie determini effetti sulla posizione creditoria, in termini di insolvenza e mancato pagamento (rischio di default) o di variazioni nel valore di mercato della stessa (rischio di spread), tale da generare una perdita. La Società è esposta al rischio di credito nell'ambito dell'attività finanziaria, ivi inclusa l'operatività in strumenti derivati, i depositi con banche e società finanziarie, le transazioni in valuta estera e la negoziazione di altri strumenti finanziari.
Le fonti dell'esposizione al rischio di credito non hanno subito variazioni rilevanti rispetto al precedente esercizio.
La gestione del rischio di credito da parte della Società è fondata sulla selezione delle controparti tra le primarie istituzioni finanziarie nazionali ed internazionali con elevato standing creditizio considerate solvibili sia dal mercato sia da valutazioni interne, diversificando le esposizioni tra le stesse. Il monitoraggio delle esposizioni creditizie e del relativo rischio di credito è effettuato periodicamente dalle unità deputate al controllo dei rischi nell'ambito delle policy e procedure definite dalla governance dei rischi di Gruppo, anche al fine di individuare tempestivamente le eventuali azioni di mitigazione da porre in essere.
In tale ambito generale, Enel ha peraltro sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, in grado di mitigare significativamente l'esposizione al rischio di controparte.
La possibilità di accesso al mercato dei capitali ed alle altre forme di finanziamento nonché i costi connessi dipendono, tra l'altro, dal merito di credito assegnato al Gruppo.
Eventuali riduzioni del merito di credito da parte delle agenzie di rating potrebbero costituire una limitazione alla possibilità di acceso al mercato dei capitali e incrementare il costo della raccolta con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. L'attuale rating di Enel è pari a: (i) "BBB", con outlook positivo, secondo Standard & Poor's; (ii) "BBB+", con outlook stabile, secondo Fitch; e (iii) "Baa2", con outlook stabile, secondo Moody's.
Nel corso dei primi nove mesi del 2019, il Gruppo Enel ha conseguito importanti risultati per ciascuno degli obiettivi del piano strategico 2019-2021, presentato in versione aggiornata nel novembre 2018.
In qualità di Capogruppo, i risultati economici e la struttura finanziaria di Enel SpA, saranno influenzati dai risultati delle partecipate e potranno trarre vantaggio dalla crescita prevista dei margini reddituali derivanti dai nuovi investimenti, dai contributi della strategia di attenzione al cliente su scala globale, nonché dal crescente contributo sia dei progetti di efficientamento, supportati dalla digitalizzazione, che di miglioramento dei flussi di cassa operativi.
Enel SpA, nella sua funzione di holding industriale, continuerà pertanto a supportare i programmi e le azioni delle società operative finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del Gruppo.
Per la restante parte del 2019, in linea con i target di Piano, sono previsti ulteriori progressi nella semplificazione del Gruppo, anche a seguito dell'annunciata operazione di share swap che permetterà a Enel di crescere ulteriormente nella controllata cilena Enel Américas.
L'utile netto di Enel SpA per l'esercizio 2019 è atteso in diminuzione rispetto a quanto rilevato al 30 settembre, per effetto principalmente dell'andamento della gestione operativa. Si stima che l'effetto complessivo di riduzione dell'utile netto nel corso del quarto trimestre dell'esercizio 2019 possa ammontare a 63 milioni di euro.

| Milioni di euro | Note | Primi nove mesi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | ||||||||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||||||
| Ricavi | |||||||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 3.a | 76 | 76 | 19 | 19 | ||||
| Altri ricavi e proventi | 3.b | 5 | 4 | 4 | 4 | ||||
| (SubTotale) | 81 | 23 | |||||||
| Costi | |||||||||
| Acquisti di materiali di consumo | 4.a | - | - | ||||||
| Servizi e godimento beni di terzi | 4.b | 96 | 55 | 71 | 42 | ||||
| Costo del personale | 4.c | 78 | 84 | ||||||
| Ammortamenti e impairment | 4.d | 100 | 12 | ||||||
| Altri costi operativi | 4.e | (3) | 19 | 5 | |||||
| (SubTotale) | 271 | 186 | |||||||
| Risultato operativo | (190) | (163) | |||||||
| Proventi da partecipazioni | 5 | 2.664 | 2.663 | 2.863 | 2.863 | ||||
| Proventi finanziari da contratti derivati | 6 | 809 | 374 | 1.483 | 405 | ||||
| Altri proventi finanziari | 7 | 200 | 191 | 185 | 165 | ||||
| Oneri finanziari da contratti derivati | 6 | 817 | 282 | 1.444 | 983 | ||||
| Altri oneri finanziari | 7 | 575 | 93 | 574 | 57 | ||||
| (SubTotale) | 2.281 | 2.513 | |||||||
| Risultato prima delle imposte | 2.091 | 2.350 | |||||||
| Imposte | 8 | (61) | (74) | ||||||
| UTILE DEL PERIODO | 2.152 | 2.424 |
| Milioni di euro | Note | Primi nove mesi | ||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |||
| Utile del periodo | 2.152 | 2.424 | ||
| Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili a Conto economico nei periodi successivi: |
||||
| Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari | (192) | (31) | ||
| Variazione di fair value dei costi di hedging | 25 | 21 | ||
| Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto riclassificabili a Conto economico nei periodi successivi |
(167) | (10) | ||
| Altre componenti di Conto economico complessivo non riclassificabili a Conto economico nei periodi successivi: |
||||
| Variazione di fair value di partecipazioni in altre imprese | - | - | ||
| Rimisurazione delle passività per Piani a benefici ai dipendenti | - | - | ||
| Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto non riclassificabili a Conto economico nei periodi successivi |
- | - | ||
| Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto | 21 | (167) | (10) | |
| UTILE COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO | 1.985 | 2.414 |
| Milioni di euro | Note | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' | al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | |||||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||||
| Attività non correnti | |||||||
| Attività materiali | 9 | 11 | 9 | ||||
| Attività immateriali | 10 | 52 | 47 | ||||
| Attività per imposte anticipate | 11 | 390 | 288 | ||||
| Partecipazioni | 12 | 47.960 | 45.715 | ||||
| Derivati attivi | 13 | 1.198 | 474 | 793 | 306 | ||
| Altre attività finanziarie non correnti | 14 | 201 | 191 | 136 | 125 | ||
| Altre attività non correnti | 15 | 123 | 114 | 134 | 125 | ||
| (Totale) | 49.935 | 47.122 | |||||
| Attività correnti | |||||||
| Crediti commerciali | 16 | 226 | 226 | 191 | 189 | ||
| Crediti per imposte sul reddito | 17 | 251 | 165 | ||||
| Derivati attivi | 13 | 126 | 13 | 92 | 14 | ||
| Altre attività finanziarie correnti | 18 | 2.316 | 754 | 1.860 | 536 | ||
| Altre attività correnti | 19 | 1.240 | 930 | 268 | 74 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 20 | 2.304 | 2.007 | ||||
| (Totale) | 6.463 | 4.583 | |||||
| TOTALE ATTIVITA' | 56.398 | 51.705 |
| Milioni di euro | Note | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | al 30.09.2019 | ||||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | 10.167 | 10.167 | |||
| Altre riserve | 11.286 | 11.464 | |||
| Utili/(Perdite) accumulati | 4.889 | 4.279 | |||
| Utile del periodo (*) | 2.152 | 2.033 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 21 | 28.494 | 27.943 | ||
| Passività non correnti | |||||
| Finanziamenti a lungo termine | 22 | 15.702 | 7.595 | 13.397 | 4.141 |
| Benefíci ai dipendenti | 23 | 213 | 231 | ||
| Fondi rischi e oneri | 24 | 27 | 45 | ||
| Passività per imposte differite | 11 | 182 | 133 | ||
| Derivati passivi | 25 | 1.921 | 32 | 1.395 | 20 |
| Altre passività non correnti | 26 | 11 | 8 | 12 | 9 |
| (Subtotale) | 18.056 | 15.213 | |||
| Passività correnti | |||||
| Finanziamenti a breve termine | 22 | 6.158 | 5.791 | 5.001 | 4.715 |
| Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine | 22 | 1.592 | 46 | 806 | |
| Debiti commerciali | 27 | 79 | 42 | 82 | 43 |
| Derivati passivi | 25 | 242 | 114 | 355 | 53 |
| Altre passività finanziarie correnti | 28 | 251 | 66 | 276 | 31 |
| Altre passività correnti | 30 | 1.526 | 417 | 2.029 | 317 |
| (Subtotale) | 9.848 | 8.549 | |||
| TOTALE PASSIVITA' | 27.904 | 23.762 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 56.398 | 51.705 |
(*) Per l'esercizio 2018, l'utile dell'esercizio (pari a 3.456 milioni di euro) è esposto al netto dell'acconto sul dividendo pari a 1.423 milioni di euro.
| Capitale sociale e riserve - (Nota 21) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva | Riserva da rimisurazione della passività/(attività) |
Riserve da valutazione di strumenti |
Riserve da valutazione di strumenti |
Riserva da valutazione |
|||||||||
| da | Azioni | Riserve | Altre | netta per piani a | finanziari di | finanziari | di attività | Utile | |||||
| Milioni di euro | Capitale sociale |
sovr. azioni |
proprie in portafoglio |
Riserva legale |
ex lege 292/93 |
riserve diverse |
benefici ai dipendenti |
cash flow hedge |
costi di hedging |
finanziarie FVOCI |
Utili/(Perdite) accumulati |
del periodo |
Totale patrimonio netto |
| Al 1° gennaio 2018 | 10.167 7.496 | - 2.034 2.215 | 68 | (32) | (268) | (70) | - | 4.424 1.202 | 27.236 | ||||
| Applicazione nuovi principi contabili | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (5) | - | (5) |
| Al 1° gennaio 2018 restated | 10.167 7.496 | - 2.034 2.215 | 68 | (32) | (268) | (70) | - | 4.419 1.202 | 27.231 | ||||
| Riparto utile 2017*: | |||||||||||||
| - Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (142) (1.200) | (1.342) | |
| - Riserva legale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Utili portati a nuovo | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 | (3) | (1) |
| Aumento di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Utile/(Perdita) complessivo rilevato nel periodo: | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Utili e perdite rilevate direttamente a Patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | - | (31) | 21 | - | - | - | (10) |
| Utile del periodo | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - 2.424 | 2.424 | |
| Totale al 30 settembre 2018 | 10.167 7.496 | - 2.034 2.215 | 68 | (32) | (299) | (49) | - | 4.279 2.423 | 28.302 | ||||
| Al 1° gennaio 2019 | 10.167 7.496 | - 2.034 2.215 | 68 | (32) | (275) | (53) | 11 | 4.279 2.033 | 27.943 | ||||
| Altri movimenti | - | - | (1) | - | - | (10) | - | - | - | - | - | - | (11) |
| Riparto utile 2018*: | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - (1.423) | (1.423) | |
| - Riserva legale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Utili portati a nuovo | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 610 (610) | - | |
| Aumento di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Utile/(Perdita) complessivo rilevato nel periodo: | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Utili e perdite rilevate direttamente a Patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | - | (192) | 25 | - | - | - | (167) |
| Risultato del periodo | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - 2.152 | 2.152 | |
| Totale al 30 settembre 2019 | 10.167 7.496 | (1) 2.034 2.215 | 58 | (32) | (467) | (28) | 11 | 4.889 2.152 | 28.494 |
*Acconto sul dividendo 2018 pari a 1.423 milioni di euro deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 6 novembre 2018 e messo in pagamento a decorrere dal 23 gennaio 2019. Saldo dividendo 2018 pari a1.423 milioni di euro messo in pagamento a decorrere dal 24 luglio 2019.
| Milioni di euro | Note | Primi nove mesi | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | |||||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
|||||
| Risultato prima delle imposte | 2.091 | 2.350 | ||||
| Rettifiche per: | ||||||
| Ammortamenti e impairment | 4.c | 100 | 12 | |||
| Effetti adeguamento cambi attività e passività in valuta | 77 | 40 | ||||
| Accantonamenti (rilasci) fondi | (2) | 14 | ||||
| Dividendi da società controllate, collegate e altre imprese | 5 | (2.664) | (2.663) | (2.863) | (2.853) | |
| (Proventi)/Oneri finanziari netti | 301 | (191) | 306 | 469 | ||
| (Plusvalenze)/Minusvalenze e altri elementi non monetari | - | - | ||||
| Cash flow da attività operativa prima delle variazioni del capitale circolante netto | (97) | (141) | ||||
| Incremento/(Decremento) fondi | (35) | (68) | ||||
| (Incremento)/Decremento di crediti commerciali | 16 | (35) | (37) | 57 | 50 | |
| (Incremento)/Decremento di altre attività/passività | (77) | (840) | (5) | 493 | ||
| Incremento/(Decremento) di debiti commerciali | 27 | (3) | (1) | (44) | (17) | |
| Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati | 564 | 317 | 651 | 381 | ||
| Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati | (856) | (171) | (947) | (127) | ||
| Dividendi incassati da società controllate, collegate, altre imprese | 5 | 2.653 | 2.652 | 2.863 | 2.853 | |
| Imposte pagate (consolidato fiscale) | (294) | (261) | ||||
| Cash flow da attività operativa (a) | 1.820 | 2.105 | ||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 9-10 | (27) | (18) | |||
| Disinvestimenti in attività materiali e immateriali | 9-10 | - | - | |||
| Investimenti in partecipazioni | 12 | (2.326) | (2.326) | (1.666) | (1.665) | |
| Cessioni di partecipazioni | 12 | - | - | |||
| Cash flow da attività di investimento/disinvestimento (b) | (2.353) | (1.684) | ||||
| Finanziamenti a lungo termine assunti nel periodo | 22 | 3.844 | 3.500 | 2.007 | 750 | |
| Finanziamenti a lungo termine rimborsati nel periodo | 22 | (792) | (4.369) | |||
| Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a lungo | (813) | 3.389 | 2.435 | 750 | ||
| Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a breve | 1.437 | (3.269) | 3.766 | 5.630 | ||
| Dividendi pagati | (2.845) | (2.409) | ||||
| Riduzione di capitale e riserve per acquisto azioni proprie | (1) | - | ||||
| Cash flow da attività di finanziamento (c) | 830 | 1.430 | ||||
| Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti (a+b+c) | 297 | 1.851 | ||||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo | 20 | 2.007 | 2.489 | |||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo | 20 | 2.304 | 4.340 |
Il Prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2019, predisposto esclusivamente per finalità previste dall'articolo 2433 bis del Codice Civile per la distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2019, è stato redatto in conformità ai criteri di rilevazione e valutazione stabiliti dai princípi contabili internazionali (International Accounting Standard – IAS e International Financial Reporting Standard – IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), alle interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC) riconosciuti nella Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura del periodo. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati sono di seguito definiti "IFRS-EU". In particolare, tale Prospetto contabile è stato redatto in conformità al principio contabile internazionale applicabile per la predisposizione delle situazioni infrannuali (IAS 34 – Bilanci intermedi) ed è composto dal Conto economico del periodo rappresentato dai primi nove mesi del 2019 e avente termine al 30 settembre 2019, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nello stesso periodo, dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2019, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2019, dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2019 e dalle relative Note di commento.
Tale Prospetto contabile, pertanto, può non comprendere tutte le informazioni richieste dal bilancio d'esercizio e deve essere letto unitamente al bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 incluso nella Relazione Finanziaria Annuale 2018 del Gruppo Enel.
Pur avendo il Gruppo adottato il semestre quale periodo intermedio di riferimento ai fini dell'applicazione del citato principio contabile internazionale IAS 34 e della definizione di bilancio intermedio ivi indicata, il presente Prospetto contabile al 30 settembre 2019 è stato eccezionalmente redatto in osservanza di tale principio, per le finalità informative di cui all'art. 2433 bis del codice civile.
I princípi contabili ed i criteri di rilevazione e misurazione utilizzati per la redazione del Prospetto contabile sono gli stessi adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018, cui si fa rinvio, fatta eccezione per i nuovi principi contabili internazionali entrati in vigore dal 1° gennaio 2019. In particolare, sono entrate in vigore le disposizioni dell'IFRS 16 "Leasing", sinteticamente descritte nella nota 2.
La valuta utilizzata per la presentazione degli schemi di bilancio è l'euro e i valori riportati nelle Note di commento sono espressi in milioni di euro, salvo quando diversamente indicato.
Gli schemi dello Stato patrimoniale, del Conto economico e del Rendiconto finanziario, evidenziano le transazioni con parti correlate. Per la natura delle principali transazioni e per la definizione di parte correlata si rimanda a quanto indicato nel bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018.
L'utile per azione non è riportato giacché presentato su base consolidata nell'ambito del Resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 30 settembre 2019.
A integrazione dei principi contabili utilizzati al 31 dicembre 2018, si riportano di seguito i principi, le interpretazioni e le modifiche ai principi esistenti, rilevanti per il Gruppo Enel, di prima adozione al 1° gennaio 2019:
"IFRS 16 – Leasing", emesso a gennaio 2016, sostituisce lo IAS 17, nonché l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo –Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing.
Lo standard individua i principi per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione nel bilancio dei contratti di leasing, nonché l'informativa da fornire. Prevede inoltre che i locatari contabilizzino tutti i contratti di leasing con un unico metodo di rilevazione contabile simile a quello previsto per i leasing finanziari ai sensi dello IAS 17.
Alla data di decorrenza del leasing, il locatario deve rilevare una passività per l'obbligo a effettuare i pagamenti dovuti per il leasing ("passività del leasing") e un'attività consistente nel diritto all'utilizzo del bene sottostante durante la durata del leasing (attività per il diritto d'uso). Il locatario deve inoltre rilevare gli interessi relativi alla passività del leasing separatamente dagli ammortamenti dell'attività consistente nel diritto d'uso.
Il locatario dovrà rideterminare gli ammontari della passività del leasing al verificarsi di taluni eventi (per esempio una modifica della durata del leasing, una variazione del valore dei pagamenti futuri dovuta a un cambiamento di un indice o tasso utilizzato per determinare tali pagamenti). In generale, le rideterminazioni degli ammontari della passività del leasing comportano una rettifica anche dell'attività per il diritto d'uso.
In precedenza, il Gruppo, nel rispetto delle previsioni dello IAS 17, rilevava i costi per i contratti di leasing operativo a quote costanti lungo la durata del leasing ed eventuali attività e passività solo nella misura in cui vi era una differenza temporale tra i pagamenti effettuati per i contratti di leasing e gli oneri rilevati a conto economico.
Con riferimento al soggetto locatore, l'IFRS 16 lascia sostanzialmente invariati i requisiti di rilevazione contabile previsti dallo IAS 17. I locatori continueranno a classificare i contratti di leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione dello IAS 17 distinguendo tra leasing operativi e leasing finanziari.
Con riferimento alla rilevazione dei contratti di leasing nel bilancio dei locatari, il principio prevede due casistiche di esclusione: i leasing su beni di "modico valore" (ad es. personal computer) e i contratti di locazione a breve termine (cioè contratti di locazione di durata pari o inferiore a 12 mesi).
Considerata la complessità richiesta per la valutazione dei contratti di leasing, unita alla loro durata a lungo termine, l'applicazione dell'IFRS 16 impone un significativo ricorso al giudizio professionale. In particolare, le principali ipotesi utilizzate sono:
Il Gruppo si è avvalso delle fattispecie di esclusione consentite dal principio relative ai contratti di leasing con durata inferiore ai 12 mesi dalla data di prima applicazione e ai contratti di modico valore il cui importo è stato stimato essere non significativo. Per esempio, il Gruppo detiene in leasing alcune attrezzature per ufficio (quali PC, stampanti e fotocopiatrici) considerate di modico valore.
In sede di prima applicazione delle nuove disposizioni, il Gruppo ha deciso di utilizzare i seguenti espedienti pratici:
Le fattispecie più significative interessate dalle nuove disposizioni dell'IFRS 16 per il Gruppo sono riconducibili, principalmente, ai diritti di utilizzo connessi agli immobili e ai diritti di superficie degli impianti da fonte rinnovabile.
I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" sono così composti:
Milioni di euro
| 2019 | 2018 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | |||
| Società del Gruppo | 76 | 19 | 57 |
| Terzi | - | - | - |
| Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni | 76 | 19 | 57 |
I "ricavi delle vendite e delle prestazioni", pari a 76 milioni di euro, si riferiscono a prestazioni di assistenza e consulenza rese alle società controllate e al riaddebito di oneri di competenza delle controllate stesse. La variazione, in aumento di 57 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente, è da ricondurre principalmente all'incremento complessivo dei ricavi per servizi manageriali. Nel 2018 la voce accoglieva conguagli negativi riferiti agli esercizi precedenti per 28 milioni di euro.
Gli altri ricavi e proventi, complessivamente pari a 5 milioni di euro, si riferiscono essenzialmente, sia nel periodo corrente che in quello a raffronto, al personale in distacco e presentano un incremento di 1 milioni di euro (4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018).
Gli "Acquisti di materiali di consumo" risultano pari a zero milioni di euro nei primi nove mesi del 2019 in linea con quanto rilevato nello stesso periodo del 2018.
I costi per prestazioni di "Servizi e godimento beni di terzi" sono così ripartiti:
Milioni di euro
| 2019 | 2018 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi | 89 | 63 | 26 |
| Costi per godimento beni di terzi | 7 | 8 | (1) |
| Totale servizi e godimento beni di terzi | 96 | 71 | 25 |
I "Costi per servizi" pari a 89 milioni di euro si riferiscono a servizi resi da terzi per 40 milioni di euro (28 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018) e a servizi resi da società del Gruppo per 49 milioni di euro (35 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018).
Rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, l'incremento dei costi per servizi resi da società terze pari a 12 milioni di euro è riferibile principalmente alla rilevazione nel 2018 di partite non correnti per sistemazione di voci pregresse.
I costi per servizi resi da società del Gruppo, rappresentati principalmente da servizi di assistenza informatica, servizi alla persona nonché da servizi di edificio erogati dalla controllata Enel Italia Srl, registrano invece un incremento pari a 14 milioni di euro. Tale variazione in aumento è da ricondursi essenzialmente all'incremento delle spese per servizi di assistenza sistemica ed applicativa (16 milioni di euro), dei costi per servizi manageriali per 6 milioni in parte compensati dai minori costi per servizi connessi alla gestione degli automezzi ad uso promiscuo ed altri servizi connessi alla persona (3 milioni di euro) e dai minori costi per telefonia (2 milioni di euro).
I "costi per godimento beni di terzi", principalmente riferibili al godimento di beni di proprietà della controllata Enel Italia Srl, ammontano complessivamente a 7 milioni di euro e risultano invariati rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018).
| Milioni di euro | |
|---|---|
| -- | ----------------- |
| 2019 | 2018 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 50 | 53 | (3) |
| Oneri sociali | 16 | 17 | (1) |
| Benefici successivi al rapporto di lavoro | 4 | 5 | (1) |
| Altri benefici a lungo termine | 5 | 4 | 1 |
| Altri costi e altri piani di incentivazione | 3 | 5 | (2) |
| Totale costo del personale | 78 | 84 | (6) |
Il "Costo del personale" ammonta complessivamente a 78 milioni di euro con un decremento pari a 6 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2018. Tale variazione è riferibile principalmente al decremento della consistenza media dei dipendenti (meno 20 risorse medie rispetto all'analogo periodo del 2018), che ha comportato una diminuzione dei salari e stipendi per 3 milioni di euro e dei relativi oneri sociali per 1 milione di euro, nonché all'effetto netto riferito all'aggiornamento di stima sulle posizioni sorte in esercizi precedenti relativamente al fondo contenzioso legale, effettuato in base alle indicazioni dei legali interni ed esterni e ai minori costi legati agli esborsi per le uscite incentivate del personale.
Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella dello stesso periodo dell'esercizio precedente, nonché la consistenza effettiva al 30 settembre 2019 e al 30 settembre 2018.
| Numero dipendenti | Primi nove mesi | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | Variazione | |
| Consistenza del personale (alla data) | 755 | 776 | (21) |
| Manager | 151 | 146 | 5 |
| Middle manager | 344 | 348 | (4) |
| White collar | 260 | 282 | (22) |
| Consistenza media del personale | 753 | 773 | (20) |
| Manager | 151 | 147 | 4 |
| Middle manager | 344 | 346 | (2) |
| White collar | 258 | 280 | (22) |
La voce "ammortamenti e impairment", pari a 100 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019, si riferisce essenzialmente alle rettifiche di valore delle partecipazione detenute nelle società controllate Enel Russia PJSC (70 milioni di euro), Enel Global Trading SpA (5 milioni), Enel Produzione SpA (3 milioni di euro) e Enel Romania SA (3 milioni di euro e agli ammortamenti delle attività materiali e immateriali rispettivamente pari a 4 milioni di euro (3 milioni di euro) nei primi nove mesi del 2018) e 15 milioni di euro (9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018).
Gli altri costi operativi nei primi nove mesi del 2019 risultano negativi per 3 milioni di euro, presentando un decremento di 22 milioni di euro rispetto al valore rilevato nei primi nove mesi del 2018. Si decrementano principalmente per il rilascio per l'adeguamento del fondo vertenze e contenzioso (14 milioni di euro), per le minori spese di rappresentanza (1 milione di euro), per i minori oneri per risarcimenti danni (1 milione di euro), nonché per il venir meno di oneri diversi di gestione (4 milioni di euro) dovuti alla sistemazione di partite pregresse avvenuta nello scorso esercizio.
I proventi da partecipazioni, pari a 2.664 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi deliberati nei primi nove mesi del 2019 dalle società controllate e collegate per 2.663 milioni di euro e dalle altre imprese per 1 milione di euro e, rispetto al periodo a raffronto, presentano un decremento di 199 milioni di euro.
I dividendi delle società controllate e collegate e delle altre imprese sono stati tutti incassati, ad eccezione dei dividendi deliberati dalla società controllata RusenEnergoSbyt LLC, riferiti al quarto trimestre 2018 e al primo semestre 2019, pari a 11 milioni di euro e che saranno messi in pagamento entro il mese di novembre 2019.
| 2019 | 2018 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Dividendi da imprese controllate e collegate | 2.663 | 2.853 | (190) |
| Enel Produzione SpA | 245 | 229 | 16 |
| e-distribuzione SpA | - | 949 | (949) |
| Enel.Factor SpA | - | 2 | (2) |
| Enel Italia Srl | 15 | 16 | (1) |
| Enel Energia SpA | 897 | 793 | 104 |
| Servizio Elettrico Nazionale SpA | 75 | 100 | (25) |
| Enel Green Power SpA | 237 | 58 | 179 |
| Enel Iberia Srl | 770 | 486 | 284 |
| Enel Américas SA | 204 | 126 | 78 |
| Enel Chile SA | 153 | 91 | 62 |
| Enel Global infrastructure & Network Srl | - | 2 | (2) |
| Enel Russia PJSC | 39 | - | 39 |
| RusenEnergoSbyt LLC | 28 | - | 28 |
| CESI SpA | - | 1 | (1) |
| Dividendi da altre imprese | 1 | 10 | (9) |
| Emittenti Titoli SpA | - | 10 | (10) |
| Empresa Propietaria de la Red SA | 1 | - | 1 |
| Totale proventi da partecipazioni | 2.664 | 2.863 | (199) |
Gli oneri finanziari netti sono di seguito riepilogati:
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | Variazione | |
| Proventi finanziari da derivati | |||
| - posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: | 642 | 1.335 | (693) |
| proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 642 | 1.335 | (693) |
| - posti in essere nell'interesse di Enel SpA: | 167 | 148 | 19 |
| proventi da derivati di fair value hedge | - | 18 | (18) |
| proventi da derivati di cash flow hedge | 153 | 118 | 35 |
| proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 14 | 12 | 2 |
| Totale Proventi finanziari da derivati | 809 | 1.483 | (674) |
| Oneri finanziari da derivati | |||
| - posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: | 651 | 1.330 | (679) |
| oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 651 | 1.330 | (679) |
| - posti in essere nell'interesse di Enel SpA: | 166 | 114 | 52 |
| oneri da derivati di fair value hedge | - | 18 | (18) |
| oneri da derivati di cash flow hedge | 58 | 73 | (15) |
| oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 108 | 23 | 85 |
| Totale Oneri finanziari da derivati | 817 | 1.444 | (627) |
| TOTALE PROVENTI / (ONERI) FINANZIARI NETTI DA CONTRATTI DERIVATI | (8) | 39 | (47) |
Gli oneri finanziari netti da contratti derivati ammontano a 8 milioni di euro (proventi finanziari netti per 39 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018).
La variazione, rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dell'esercizio precedente, è negativa per 47 milioni di euro ed è determinata dall'incremento degli oneri finanziari netti da derivati al fair value (97 milioni di euro) compensata in parte dall'incremento dei proventi finanziari netti da derivati di cash flow hedge (50 milioni di euro).
Il dettaglio è di seguito specificato.
| Milioni di euro | Primo nove mesi | ||
|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | Variazione | |
| Altri proventi finanziari | |||
| Interessi attivi | |||
| Interessi attivi su attività finanziarie a lungo termine | 7 | 1 | 6 |
| Interessi attivi su attività finanziarie a breve termine | 1 | 42 | (41) |
| Totale | 8 | 43 | (35) |
| Differenze positive di cambio | 3 | 11 | (8) |
| Proventi FVH - adeguamento posta coperta | - | 3 | (3) |
| Altro | 189 | 128 | 61 |
| Totale Altri Proventi finanziari | 200 | 185 | 15 |
| Altri Oneri finanziari | |||
| Interessi passivi | |||
| Interessi passivi su finanziamenti bancari | 15 | 14 | 1 |
| Interessi passivi su prestiti obbligazionari | 373 | 421 | (48) |
| Interessi passivi su altri finanziamenti | 93 | 57 | 36 |
| Totale | 481 | 492 | (11) |
| Differenze negative di cambio | 89 | 48 | 41 |
| Interessi passivi su piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine relativi al personale | 2 | 3 | (1) |
| Altro | 3 | 31 | (28) |
| Totale Altri Oneri finanziari | 575 | 574 | 1 |
| TOTALE ALTRI PROVENTI / (ONERI) FINANZIARI NETTI | (375) | (389) | 14 |
Gli altri oneri finanziari netti, pari a 375 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019, riflettono essenzialmente gli interessi passivi sull'indebitamento finanziario pari a 481 milioni di euro, le differenze negative di cambio per 89 milioni di euro, parzialmente compensati dagli altri proventi finanziari per 189 di euro e da interessi attivi su attività finanziarie sia a breve che a lungo termine, complessivamente pari a 8 milioni di euro.
Il decremento degli oneri finanziari netti, complessivamente pari a 14 milioni di euro, rispetto ai primi nove mesi del 2018, è stato determinato principalmente dal decremento degli interessi passivi sui prestiti obbligazionari, pari a 48 milioni di euro, dal decremento degli altri oneri finanziari per 28 milioni di euro, dall'incremento degli altri proventi finanziari per 61 milioni di euro. Tali effetti sono in parte compensati dalle maggiori differenze negative di cambio pari a 41 milioni di euro, dai maggiori interessi passivi su finanziamenti per 36 milioni di euro e dal decremento degli interessi attivi su attività finanziarie a breve termine per 41 milioni di euro.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | 2018 | Variazione | ||||
| Imposte correnti | (61) | (74) | 13 | |||
| Imposte anticipate | - | - | - | |||
| Imposte differite | - | - | - | |||
| Totale imposte | (61) | (74) | 13 |
Le imposte dei primi nove mesi del 2019 sono state stimate sulla base delle specifiche norme tributarie applicabili determinando un tasso di incidenza fiscale coerente con quello medio atteso a fine esercizio.
Le imposte di competenza del periodo risultano complessivamente positive per 61 milioni di euro (positive per 74 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018) per effetto essenzialmente del saldo delle partite finanziarie fiscalmente rilevanti. In particolare, la determinazione delle imposte correnti di competenza risente della normativa tributaria applicabile al trattamento fiscale dei dividendi percepiti dalle società controllate, collegate e in altre imprese, esclusi nella misura del 95%, nonché della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia Ires (art. 96 TUIR).
Il dettaglio e la movimentazione delle attività materiali relativi ai primi nove mesi del 2019 sono di seguito riportati:
| Terreni | Fabbricati | Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Migliorie su immobili di terzi |
Immob. In corso e acconti |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 1 | 3 | 3 | 5 | 26 | 41 | 1 | 80 |
| Fondo ammortamento | - | (2) | (3) | (5) | (21) | (40) | - | (71) |
| Consistenza al 31.12.2018 | 1 | 1 | - | - | 5 | 1 | 1 | 9 |
| IFRS 16 al 1° gennaio 2019 | - | 2 | - | - | 1 | - | - | 3 |
| Investimenti | - | - | - | - | 1 | - | - | 1 |
| Ammortamenti | - | - | - | - | (1) | (1) | - | (2) |
| Totale variazioni | - | 2 | - | - | 1 | (1) | - | 2 |
| Costo storico | 1 | 5 | 3 | 5 | 28 | 41 | 1 | 84 |
| Fondo ammortamento | - | (2) | (3) | (5) | (22) | (41) | - | (73) |
| Consistenza al 30.09.2019 | 1 | 3 | - | - | 6 | - | 1 | 11 |
Gli effetti al 1° gennaio 2019 per l'applicazione dell'IFRS 16 sui fabbricati e atri beni ammontano a 3 milioni di euro. Nella seguente tabella viene esposta la movimentazione nei primi nove mesi del 2019.
| Terreni in |
Fabbricati | Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni in | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Milioni di euro | leasing | in leasing | in leasing | in leasing | leasing | Totale |
| Consistenza al 31.12.2018 | - | - | - | - | - | - |
| IFRS 16 al 1° gennaio 2019 | - | 2 | - | - | 1 | 3 |
| Ammortamenti | - | - | - | - | (1) | (1) |
| Consistenza al 30.09.2019 | - | 2 | - | - | - | 2 |
Le attività materiali al 30 settembre 2019 sono pari a 11 milioni di euro ed evidenziano, rispetto al valore del 31 dicembre 2018, un incremento di 2 milioni di euro da riferirsi al saldo positivo dell'applicazione dell'IFRS 16, degli investimenti sugli altri beni e gli ammortamenti rilevati nello stesso periodo.
Il dettaglio e la movimentazione delle attività immateriali, tutte a vita utile definita, relativi ai primi nove mesi del 2019 sono di seguito riportati:
| Milioni di euro | Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
Altre attività immateriali in corso |
Totale |
|---|---|---|---|
| Costo storico | 56 | 24 | 80 |
| Fondo ammortamento | (26) | (7) | (33) |
| Consistenza al 31.12.2018 | 30 | 17 | 47 |
| Investimenti | 17 | 5 | 22 |
| Passaggi in esercizio | 17 | (17) | - |
| Ammortamenti | (17) | - | (17) |
| Totale variazioni | 17 | (12) | 5 |
| Costo storico | 90 | 12 | 102 |
| Fondo ammortamento | (43) | (7) | (50) |
| Consistenza al 30.09.2019 | 47 | 5 | 52 |
I "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno", pari a 47 milioni di euro al 30 settembre 2019, sono relativi in prevalenza a costi sostenuti per l'acquisto di software applicativi a titolo di proprietà e per le manutenzioni evolutive sugli stessi. L'ammortamento è calcolato a quote costanti in relazione alle residue possibilità di utilizzazione (mediamente in tre esercizi). Il valore della voce, rispetto al precedente esercizio, presenta un incremento di 17 milioni di euro, dovuto al saldo positivo degli investimenti effettuati nel corso del 2019 (17 milioni di euro), dei passaggi in esercizio (17 milioni di euro), degli ammortamenti rilevati nello stesso periodo (17 milioni di euro). Gli investimenti hanno riguardato progetti di Information Technology connessi all'evolutiva software di sistemi già in essere e lo sviluppo di nuovi sistemi, mentre i passaggi in esercizio fanno riferimento principalmente a progetti di sviluppo digital per l'informatizzazione di processi aziendali e di reporting delle funzioni della Holding in particolare nell'area Amministrazione, Finanza e Controllo e Legale. Le "Altre attività immateriali in corso" al 30 settembre 2019 sono pari a 5 milioni di euro, presentando un decremento di 12 milioni di euro dovuto al saldo negativo dei passaggi in esercizio e agli investimenti effettuati nel corso del periodo.
Nel seguito vengono dettagliati i movimenti delle "Attività per imposte anticipate" e delle "Passività per imposte differite" per tipologia di differenze temporali.
| Milioni di euro | al 31.12.2018 | Increm./(Decrem.) con imputazione a Conto economico |
Increm./(Decrem.) con imputazione a patrimonio netto Altri movimenti al 30.09.2019 |
|
|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||
| Attività per imposte anticipate | ||||
| Natura delle differenze temporanee: | ||||
| - accantonamenti per rischi e oneri e perdite di valore | 6 | - | - | - 6 |
| - valutazione attività finanziarie | - | - | - | - - |
| - strumenti finanziari derivati | 230 | - | 102 | - 332 |
| - costi aumento capitale | - | - | - | - - |
| - altre partite | 52 | - | - | 52 - |
| Totale Attività per imposte anticipate | 288 | - | 102 | - 390 |
| Passività per imposte differite | ||||
| Natura delle differenze temporanee: | ||||
| - valutazione strumenti finanziari | 127 | - | 49 | - 176 |
| - altre partite | 6 | - | - | 6 - |
| Totale Passività per imposte differite | 133 | - | 49 | - 182 |
| Attività per imposte anticipate su Ires risultanti anche dopo un'eventuale compensazione | 155 | 208 | ||
| Passività per imposte differite su Irap risultanti anche dopo un'eventuale compensazione | - | - |
Le "Attività per imposte anticipate", pari a 390 milioni di euro, registrano un incremento per complessivi 102 milioni di euro rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2018. Tale variazione è da riferire alla rilevazione della fiscalità anticipata relativa alla valutazione a fair value delle operazioni di cash flow hedge.
Le "Passività per imposte differite", pari a 182 milioni di euro, evidenziano un incremento di 49 milioni di euro da riferirsi essenzialmente alle imposte differite relative alla valutazione a fair value degli strumenti finanziari di cash flow hedge.
Il prospetto seguente riassume i movimenti intervenuti nel corso dei primi nove mesi del 2019 per ciascuna partecipazione in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese, con i corrispondenti valori di inizio e fine periodo.
| Altre | Costituzioni / | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni - | Quota di | Conferimenti | ||||||||||||
| Costo | (Svalutazioni) | IFRIC 11 e | Valore a | possesso | Apporti in conto capitale e a |
Acquisizioni / (Cessioni) (+/-) / Fusioni / |
(+/-) / Rettifiche di |
Costo | (Svalutazioni) / | Altre Variazioni - | Valore a | Quota di possesso |
||
| Milioni di euro | originario | / Rivalutazioni | IFRS 2 | bilancio | % | copertura perdite | (Liquidazioni)/(Rimborsi) Scissioni (+/-) |
valore Saldo movimenti | originario | Rivalutazioni | IFRIC 11 e IFRS 2 | bilancio | % | |
| al 31.12.2018 | Movimenti del 2019 | |||||||||||||
| A) Imprese controllate | ||||||||||||||
| Enel Produzione SpA | 4.978 | (667) | 5 | 4.316 | 100,0 | - | - | - (3) |
(3) | 4.978 | (670) | 5 | 4.313 | 100,0 |
| e-distribuzione SpA | 6.329 | - | 2 | 6.331 | 100,0 | - | - | - - |
- | 6.329 | - | 2 | 6.331 | 100,0 |
| Servizio Elettrico Nazionale SpA | 110 | - | - | 110 | 100,0 | - | - | - - |
- | 110 | - | - | 110 | 100,0 |
| Enel Global Trading SpA | 1.401 | (208) | 1 | 1.194 | 100,0 | - | - | - (5) |
(5) | 1.401 | (213) | 1 | 1.189 | 100,0 |
| Enel Green Power SpA | 6.467 | - | 2 | 6.469 | 100,0 | - | - | - - |
- | 6.467 | - | 2 | 6.469 | 100,0 |
| Enel X Srl | 523 | - | - | 523 | 100,0 | 65 | - - |
65 | 588 | - | - | 588 | 100,0 | |
| Enel Investment Holding BV | 4.497 | (4.488) | - | 9 | 100,0 | - | - | - - |
- | 4.497 | (4.488) | - | 9 | 100,0 |
| Enelpower SpA | 189 | (159) | - | 30 | 100,0 | - | - | - - |
- | 189 | (159) | - | 30 | 100,0 |
| Enel Global Thermal Generation Srl | 11 | - | - | 11 | 100,0 | - | - | - - |
- | 11 | - | - | 11 | 100,0 |
| Enel Energia SpA | 1.321 | (8) | - | 1.313 | 100,0 | - | - | - - |
- | 1.321 | (8) | - | 1.313 | 100,0 |
| Enel Iberia Srl | 13.713 | - | - | 13.713 | 100,0 | - | - | - - |
- | 13.713 | - | - | 13.713 | 100,0 |
| Enel Italia Srl | 543 | (41) | 3 | 505 | 100,0 | - | - | - - |
- | 543 | (41) | 3 | 505 | 100,0 |
| Enel Innovation Hubs srl | 70 | (54) | - | 16 | 100,0 | - | - | - - |
- | 70 | (54) | - | 16 | 100,0 |
| Enel Global Infrastructure and Network Srl | 22 | - | - | 22 | 100,0 | - | - | - - |
- | 22 | - | - | 22 | 100,0 |
| Enel Finance International NV | 599 | - | - | 599 | 25,0 | - | - | - - |
- | 599 | - | - | 599 | 25,0 |
| Enel Holding Finance Srl | 1.798 | - | - | 1.798 | 100,0 | 178 | - | - - |
178 | 1.976 | - | - | 1.976 | 100,0 |
| Enel Americas SA | 2.822 | - | - | 2.822 | 51,8 | - | 2.017 | - - |
2.017 | 4.839 | - | - | 4.839 | 57,3 |
| Enel Chile SA | 2.522 | - | - | 2.522 | 61,9 | - | - | - - |
- | 2.522 | - | - | 2.522 | 61,9 |
| E-Distributie Banat SA | 421 | - | - | 421 | 51,0 | - | - | - - |
- | 421 | - | - | 421 | 51,0 |
| E-Distributie Dobrogea SA | 261 | - | - | 261 | 51,0 | - | - | - - |
- | 261 | - | - | 261 | 51,0 |
| E-Distributie Muntenia SA | 952 | - | - | 952 | 78,0 | - | - | - - |
- | 952 | - | - | 952 | 78,0 |
| Enel Energiie Muntenia SA | 330 | - | - | 330 | 78,0 | - | - | - - |
- | 330 | - | - | 330 | 78,0 |
| Enel Energie SA | 208 | - | - | 208 | 51,0 | - | - | - - |
- | 208 | - | - | 208 | 51,0 |
| Enel Romania SA | 15 | - | - | 15 | 100,0 | - | - | - (3) |
(3) | 15 | (3) | - | 12 | 100,0 |
| Enel Russia PJSC | 442 | (40) | - | 402 | 56,4 | - | - | - (70) |
(70) | 442 | (110) | - | 332 | 56,4 |
| Enel Insurance NV | 252 | - | - | 252 | 100,0 | - | - | - - |
- | 252 | - | - | 252 | 100,0 |
| Vektör Enerji Üretim A.Ş | - | - | - | - | 100,0 | - | - | - - |
- | - | - | - | - | 100,0 |
| Enel Green Power Chile LTDA | - | - | - | - | 0,0 | - | - | - - |
- | - | - | - | - | 0,0 |
| Enel Global Services Srl | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | 100,0 |
| Enel Green Power Italia Srl | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | 100,0 |
| Totale controllate | 50.796 | (5.665) | 13 | 45.144 | 243 | 2.017 | - (81) |
2.179 | 53.056 | (5.746) | 13 | 47.323 | ||
| B) Imprese a controllo congiunto | ||||||||||||||
| OpEn Fiber SpA | 490 | - | - | 490 | 50,0 | 66 | - | - - |
66 | 556 | - | - | 556 | 50,0 |
| Rusenersgobyt LLC | 41 | - | - | 41 | 49,5 | - | - | - - |
- | 41,0 | - | - | 41,0 | 49,5 |
| Totale controllo congiunto | 531 | - | - | 531 | 66 | - | - - |
66 | 597 | - | - | 597 | ||
| C) Imprese collegate | ||||||||||||||
| CESI SpA | 23 | - | - | 23 | 42,7 | - | - | - - |
- | 23 | - | - | 23 | 42,7 |
| Totale collegate | 23 | - | - | 23 | - | - | - - |
- | 23 | - | - | 23 | ||
| D) Altre imprese | ||||||||||||||
| Empresa Propietaria de la Red SA | 5 | 12 | - | 17 | 11,1 | - | - | - - |
- | 5 | 12 | - | 17 | 11,1 |
| Red Centroamericana de Telecomunicaciones SA | - | - | - | - | 11,1 | - | - | - - |
- | - | - | - | - | 11,1 |
| Compañía De Transmisión Del Mercosur Ltda. | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| Elcogas SA | 5 | (5) | - | - | 4,0 | - | - | - - |
- | 5 | (5) | - | - | 4,3 |
| Idrosicilia SpA | - | - | - | - | 1,0 | - | - | - - |
- | - | - | - | - | 1,0 |
| Totale altre imprese | 10 | 7 | - | 17 | - | - | - - |
- | 10 | 7 | - | 17 | ||
| TOTALE PARTECIPAZIONI | 51.360 | (5.658) | 13 | 45.715 | 309 | 2.017 | - (81) |
2.245 | 53.686 | (5.739) | 13 | 47.960 |
Nel corso dei primi nove mesi del 2019 il valore delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese ha registrato un incremento di 2.245 milioni di euro a seguito:
La stima del valore recuperabile delle partecipazioni iscritto in bilancio attraverso i test di impairment è stata effettuata determinando l'equity value delle partecipazioni in esame mediante una stima del valore d'uso basata sull'utilizzo di modelli discounted cash flow, che prevedono la stima dei flussi di cassa attesi e l'applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione, determinato utilizzando input di mercato quali tassi risk-free, beta e market risk premium.
Si rileva, infine, che non sono emersi altri indicatori di impairment dall'analisi delle partecipazioni in portafoglio e pertanto non si è provveduto a effettuare test di impairment sul valore recuperabile delle stesse.
La composizione di tale voce è la seguente:
| Milioni di euro | Non correnti | Correnti | ||
|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | |
| Attività finanziarie - Derivati attivi | 1.198 | 793 | 126 | 92 |
Più dettagliatamente, la tabella seguente indica, il valore nozionale e il fair value dei derivati attivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in attività non correnti e correnti.
| Milioni di euro | Non corrente (Nota 13.1) Corrente (Nota 13.2) |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nozionale | Fair value | Valore nozionale | Fair value | |||||||
| al 30.09.2019 al 31.12.2018 | al 30.09.2019 al 31.12.2018 | Variazione | al 30.09.2019 al 31.12.2018 | al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | ||||
| Derivati designati come strumenti di copertura | ||||||||||
| Cash flow hedge | ||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - sul rischio di tasso di cambio | 2.020 | 1.751 | 692 | 468 | 224 | - | 615 | - | 14 | (14) |
| Totale Cash flow hedge | 2.020 | 1.751 | 692 | 468 | 224 | - | 615 | - | 14 | (14) |
| Fair value hedge | ||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale Fair value hedge | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Derivati al FVTPL | ||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | 4.031 | 4.661 | 472 | 304 | 168 | 4 | - | - | - | - |
| - sul rischio di tasso di cambio | 729 | 1.096 | 34 | 21 | 13 | 2.423 | 2.543 | 126 | 67 | 59 |
| - altro | - | - | - | - | 203 | - | 11 | (11) | ||
| Totale Derivati al FVTPL | 4.760 | 5.757 | 506 | 325 | 181 | 2.427 | 2.746 | 126 | 78 | 48 |
| TOTALE DERIVATI ATTIVI | 6.780 | 7.508 | 1.198 | 793 | 405 | 2.427 | 3.361 | 126 | 92 | 34 |
I contratti derivati di cash flow hedge, al 30 settembre 2019, presentano un valore nozionale di 2.020 milioni di euro e un fair value di 692 milioni di euro e sono riferiti essenzialmente all'operazione di copertura del tasso di cambio su emissioni obbligazionarie in sterline inglesi e dollari statunitensi. L' incremento del fair value rispetto al precedente esercizio, pari a 224 milioni di euro, è determinato principalmente dall'andamento del cambio dell'euro nei confronti della sterlina inglese e del dollaro statunitense.
I contratti derivati al fair value through profit or loss, sia su tassi d'interesse che su tassi di cambio, al 30 settembre 2019, presentano un valore nozionale di 4.760 milioni di euro e un fair value di 506 milioni di euro.
L' incremento del fair value dei derivati su tasso di interesse, rispetto al precedente esercizio, pari a 168 milioni di euro, è riconducibile alla generale riduzione della curva dei tassi di interesse rispetto al 31 dicembre 2018.
L'incremento del fair value dei derivati su cambi, rispetto al precedente esercizio, pari a 13 milioni di euro, è principalmente connesso alla normale operatività e alle dinamiche dei cambi.
I contratti derivati classificati tra le attività correnti sono rappresentati esclusivamente da derivati al fair value through profit or loss, costituiti principalmente dalle operazioni di copertura del cambio su commodity energetiche effettuate per conto delle società del Gruppo. L'incremento complessivo del fair value, pari a 34 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, è connesso essenzialmente alla normale operatività e alle dinamiche dei cambi.
La composizione di tale voce è la seguente:
Milioni di euro
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Risconti attivi finanziari | 7 | 8 | (1) |
| Crediti finanziari (*) | 194 | 128 | 66 |
| Crediti finanziari | 191 | 125 | 66 |
| Altri crediti finanziari | 3 | 3 | - |
| TOTALE | 201 | 136 | 65 |
(*) Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento
I "Risconti attivi finanziari" si riferiscono alla quota residua dei costi di transazione sulla linea di credito revolving di 10 miliardi di euro, stipulata il 18 dicembre 2017, di durata quinquennale, tra Enel SpA, Enel Finance International NV e Mediobanca a seguito della chiusura di quella già esistente. La voce accoglie la quota non corrente di tali costi e il rilascio a Conto economico è in funzione della tipologia della fee e della durata della linea.
La voce "Crediti finanziari", pari a 194 milioni di euro, si riferisce all'erogazione di un finanziamento di 191 milioni di euro alla società a controllo congiunto OpEn Fiber SpA, al fine di dotare la società delle risorse necessarie alla realizzazione
degli investimenti previsti dal piano industriale in relazione al progetto nazionale per lo sviluppo di una rete di fibra ottica a banda ultralarga.
Gli altri crediti finanziari, pari a 3 milioni di euro, si riferiscono esclusivamente ai prestiti ai dipendenti.
La voce accoglie le partite di seguito descritte.
Milioni di euro
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti tributari | 9 | 9 | - |
| Crediti verso società controllate per accollo PIA | 114 | 125 | (11) |
| TOTALE ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI | 123 | 134 | (11) |
La voce "Crediti tributari" accoglie il credito emerso in seguito alla presentazione delle istanze di rimborso per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'Irap nella determinazione del reddito imponibile Ires. Le suddette istanze sono state presentate da Enel SpA per proprio conto per l'esercizio 2003 mentre per le annualità 2004-2011 sono state presentate sia per proprio conto sia in qualità di società consolidante.
La voce "Crediti verso società controllate per accollo PIA", pari a 114 milioni di euro, si riferisce ai crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle rispettive quote di competenza della Previdenza Integrativa Aziendale (PIA). I termini dell'accordo prevedono che le società del Gruppo accollanti rimborseranno i costi per estinguere l'obbligazione a benefici definiti, che sorge in capo alla Capogruppo ed è iscritta alla voce "Benefici ai dipendenti".
La composizione della voce "Crediti commerciali" è la seguente:
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | |
| Crediti commerciali: | |||
| - verso imprese controllate | 207 | 166 | 41 |
| - verso clienti terzi | 19 | 25 | (6) |
| Totale | 226 | 191 | 35 |
I crediti commerciali, complessivamente pari a 226 milioni di euro, sono rappresentati da crediti verso imprese controllate per 207 milioni di euro e da crediti verso clienti terzi per 19 milioni di euro.
I crediti commerciali verso imprese controllate si riferiscono principalmente ai servizi di indirizzo e coordinamento e alle altre attività svolte da Enel SpA a favore delle società del Gruppo. Rispetto al 31 dicembre 2018, l'incremento, pari a 41 milioni di euro, risente dell'andamento dei ricavi connessi ai medesimi servizi.
I crediti verso clienti terzi, riferiti a prestazioni di servizi di varia natura, risultano in diminuzione di 6 milioni rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2018.
I "Crediti per imposte sul reddito" si riferiscono prevalentemente al credito IRES della Società per la stima delle imposte correnti dell'esercizio 2018 (99 milioni di euro) e al 30 settembre 2019 (84 milioni di euro).
La composizione di tale voce al 30 settembre 2019 è la seguente:
Milioni di euro
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento | 2.084 | 1.579 | 505 |
| Crediti finanziari verso società del Gruppo: | 544 | 313 | 231 |
| - crediti finanziari a breve termine (conto corrente intersocietario) | 544 | 313 | 231 |
| - quote correnti dei crediti per accollo di finanziamenti | - | - | - |
| - altri crediti finanziari a breve termine | - | - | - |
| Crediti finanziari verso terzi: | 1.540 | 1.266 | 274 |
| - quota corrente dei crediti finanziari a lungo | 1 | 1 | - |
| - altri crediti finanziari | 48 | 12 | 36 |
| - cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC | 1.491 | 1.253 | 238 |
| Altre attività finanziarie correnti | 232 | 281 | (49) |
| TOTALE | 2.316 | 1.860 | 456 |
I "Crediti finanziari verso società del Gruppo" complessivamente pari a 544 milioni di euro, presentano un incremento, rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2018, di 231 milioni di euro, per effetto dei maggiori crediti finanziari a breve termine vantati sul conto corrente intersocietario.
I "Crediti finanziari verso terzi", pari a 1.540 milioni di euro al 30 settembre 2019 evidenziano un incremento di 274 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018, attribuibile essenzialmente all'incremento dei cash collateral versati alle controparti per l'operatività su contratti derivati over the counter su tassi e cambi.
Le "Altre attività finanziarie correnti", pari a 232 milioni di euro al 30 settembre 2019, sono rappresentate principalmente dai ratei attivi finanziari correnti sul conto corrente intersocietario per 210 milioni di euro.
La composizione di tale voce al 30 settembre 2019 è di seguito descritta.
Milioni di euro
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti tributari | 258 | 173 | 85 |
| Altri crediti verso società del Gruppo | 930 | 74 | 856 |
| Crediti verso altri | 52 | 21 | 31 |
| Totale | 1.240 | 268 | 972 |
Le "Altre attività correnti", pari a 1.240 milioni di euro, si sono incrementate di 972 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2018.
La variazione è dovuta principalmente all'incremento degli "Altri crediti verso società del Gruppo" per 856 milioni di euro, determinato essenzialmente dai maggiori crediti verso le società controllate aderenti all'IVA di gruppo (918 milioni di euro), compensati in parte dalla riduzione dei crediti per dividendi verso le società controllate Enel Chile SA ed Enel Américas SA (rispettivamente pari a 24 milioni di euro e a 33 milioni di euro), che sono stati incassati dal mese di gennaio 2019; all'incremento dei "Crediti tributari" per 85 milioni che riflettono il versamento, nel mese di giugno 2019, del 1°acconto IRES per l'esercizio 2019 (253 milioni di euro) e l'utilizzo del credito residuo dell'acconto IVA 2018 nelle liquidazioni del primo trimestre 2019 (168 milioni di euro).
I "Crediti verso altri", pari a 52 milioni di euro al 30 settembre 2019, presentano un incremento di 31 milioni di euro prevalentemente relativo gli anticipi erogati per i contributi spettanti alle associazioni ricreativo-assistenziali per il personale, pari a 33 milioni di euro, per conto di tutte le società del Gruppo aderenti.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così costituite:
Milioni di euro al 30.09.2019 al 31.12.2018 Variazione Depositi bancari e postali 2.304 2.007 297 Denaro e valori in cassa - - - Totale 2.304 2.007 297
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 2.304 milioni di euro, presentano un incremento di 297 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018, dovuto alla normale operatività connessa alla funzione di tesoreria accentrata svolta dalla Capogruppo.
Il patrimonio netto è pari a 28.494 milioni di euro in aumento di 551 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018. Tale variazione è riferibile all'utile complessivo rilevato nei primi nove mesi del 2019 (2.152 milioni di euro) e alla distribuzione del saldo dividendo dell'esercizio 2018 nella misura di 0,14 euro per azione (complessivamente pari a 1.423 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 16 maggio 2019.
Al 30 settembre 2019 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a euro 10.166.679.946 ed è rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. L'importo del capitale di Enel SpA risulta quindi invariato rispetto al precedente ammontare di euro 10.166.679.946 registrato al 31 dicembre 2018. Al 30 settembre 2019, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CONSOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, l'unico azionista in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultava il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale). Si segnala inoltre che BlackRock Inc. ha da ultimo comunicato il possesso tramite controllate di una "partecipazione aggregata" (rappresentata da azioni con diritto di voto, azioni oggetto di prestito titoli e altre posizioni lunghe con regolamento in contanti, concernenti contratti per differenza) pari complessivamente al 4,827% del capitale della Società, riferita alla data del 5 settembre 2018 e posseduta a titolo di gestione del risparmio; a decorrere da tale momento BlackRock Inc. è risultata esente dagli obblighi di comunicazione delle partecipazioni rilevanti al capitale di Enel ai sensi dell'art. 119 bis, commi 7 e 8 del Regolamento Emittenti approvato con deliberazione CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999.
La riserva sovrapprezzo azioni al 30 settembre 2019 risulta pari a 7.496 milioni di euro e non ha presentato variazioni rispetto al precedente esercizio.
Alla data del 30 settembre 2019, le azioni proprie sono rappresentate da n. 129.550 azioni ordinarie di Enel SpA del valore nominale di 1 Euro, acquistate tramite un intermediario abilitato per un valore complessivo di circa 1 milione di Euro.
La riserva legale, pari al 20,0% del capitale sociale, non ha presentato variazioni rispetto al precedente esercizio.
Evidenzia la quota residua delle rettifiche di valore effettuate in sede di trasformazione di Enel da ente pubblico a società per azioni.
In caso di distribuzione si rende applicabile il regime fiscale previsto per le riserve ex art. 47 del TUIR.
La voce comprende la riserva costituita per l'acquisto di azioni proprie (negativa per 10 milioni di euro) in esecuzione di deliberazioni dell'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Enel SpA del 16 maggio 2019.
In particolare, in data 19 settembre il Consiglio di Amministrazione della Società, in attuazione dell'autorizzazione conferita e nel rispetto dei relativi termini già comunicati al mercato, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un ammontare massimo di 10,5 milioni di euro e per un numero di azioni non superiore a 2,5 milioni (il "Programma"), equivalenti a circa lo 0,02% del capitale sociale di Enel.
Il Programma è a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile, anch'esso approvato dall'Assemblea del 16 maggio 2019.
La durata del Programma si protrarrà dal 23 settembre al 13 dicembre 2019.
La voce è costituita inoltre dalla riserva per contributi in conto capitale di 19 milioni di euro che riflette il 50% dei contributi acquisiti da enti pubblici e organismi comunitari, in forza di leggi, per la realizzazione di nuove opere (ai sensi dell'art.55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986) rilevati a patrimonio netto al fine di usufruire del beneficio di sospensione della tassazione, nonché dalla riserva stock option di 29 milioni di euro e da altre riserve per 20 milioni di euro.
La voce al 30 settembre 2019 è costituita dalle riserve da valutazione di strumenti finanziari derivati di cash flow hedge e di costi di hedging negative, rispettivamente pari a 467 milioni di euro e a 28 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo complessivo pari a 156 milioni di euro).
Al 30 settembre 2019 la riserva da valutazione di attività finanziarie FVOCI è pari a 11 milioni di euro, per effetto della valutazione al fair value della società Empresa Propietaria de la Red SA e non ha presentato variazioni rispetto al 31 dicembre 2018.
Al 30 settembre 2019 la riserva per Piani a benefici ai dipendenti è negativa per 32 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 8 milioni di euro). La riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali rilevate direttamente a patrimonio netto, non essendo più applicabile il cosiddetto "corridor approach" secondo la nuova versione del principio contabile "IAS 19 – Benefici per i dipendenti".
Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i movimenti delle riserve da valutazione di strumenti finanziari e da rimisurazione della passività/attività netta per Piani a benefici ai dipendenti avvenuti nel corso degli esercizi 2018 e 2019.
| Milioni di euro | Utili/(Perdite) lordi rilevati a patrimonio netto nell'esercizio |
Rilasci a Conto economico lordi |
Imposte | Utili/(Perdite) netti rilevati a patrimonio netto nell'esercizio |
Utili/(Perdite) lordi rilevati a patrimonio netto nel periodo |
Rilasci a Conto economico lordi |
Imposte | Utili/(Perdite) netti rilevati a patrimonio netto nel periodo |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 01.01.2018 | al 31.12.2018 | al 30.09.2019 | |||||||
| Riserva da valutazione di strumenti finanziari di cash flow hedge |
(268) | 1 | (45) | 37 | (275) | 56 | (292) | 44 | (467) |
| Riserva da valutazione di strumenti finanziari di costi di hedging |
(70) | 17 | - | - | (53) | 16 | - | 9 | (28) |
| Riserva di attività finanziarie FVOCI |
- | 11 | - | - | 11 | - | - | - | 11 |
| Riserva da rimisurazione delle passività/attiviità netta per piani a benefici ai dipendendi |
(32) | - | - | - | (32) | - | - | - | (32) |
| Utili/(Perdite) rilevati direttamente a patrimonio netto |
(370) | 29 | (45) | 37 | (349) | 72 | (292) | 53 | (516) |
Al 30 settembre 2019, la voce ha presentato un incremento di 610 milioni di euro per effetto di quanto deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 16 maggio 2019, che ha previsto la destinazione a "utili portati a nuovo" della quota residua del risultato positivo dell'esercizio 2018.
Il risultato dei primi nove mesi del 2019, pari a 2.152 milioni di euro, presenta un decremento di 272 milioni di euro rispetto al risultato del corrispondente periodo del precedente esercizio in nesso principalmente al peggioramento del risultato della gestione finanziaria.
Di seguito si riporta la tabella che evidenzia la disponibilità e distribuibilità delle riserve.
Milioni di euro
| Possibilità di utilizzareQuota disponibile |
||||
|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 10.167 | |||
| Riserve di capitale: | ||||
| - riserva da sovrapprezzo azioni | 7.496 | ABC | 7.496 | |
| -azioni proprie | (1) | |||
| Riserve di utili: | ||||
| - riserva legale | 2.034 | B | - | |
| - riserva ex lege 292/1993 | 2.215 | ABC | 2.215 | |
| - riserve da valutazione di strumenti finanziari | (495) | - | ||
| - riserva attiviità finanziarie FVOCI | 11 | |||
| - riserva contributi in conto capitale | 19 | ABC | 19 | |
| - riserva stock option | 29 | ABC | 29 (1) (2) | |
| - riserva da rimisurazione della passività per piani a benefici ai dipendenti | (32) | - | ||
| - altre | 10 | ABC | 10 | |
| Utili / (Perdite) accumulati | 4.889 | ABC | 4.889 | |
| Totale | 26.342 | 14.658 | ||
| di cui quota distribuibile | 14.655 |
A: aumento di capitale.
B: per copertura perdite.
C: per distribuzione ai soci. (1) Relativi a opzioni non più esercitabili.
(2) Non è distribuibile per un importo pari a 3 milioni di euro relativi alle opzioni assegnate dalla Capogruppo ai dipendenti di società controllate e non più esercitabili.
Non sussistono limitazioni alla distribuzione delle riserve a norma dell'art. 2426, comma 1, n. 5 codice civile, in quanto non vi sono costi d'impianto e di ampliamento e costi di ricerca e sviluppo non ammortizzati, ovvero deroghe di cui all'art. 2423, comma 4 del codice civile.
Si evidenzia che nei precedenti tre esercizi una parte della riserva disponibile denominata "utili e perdite accumulati" è stata utilizzata per un importo pari a 346 milioni di euro per la distribuzione di dividendi a favore degli azionisti.
Gli obiettivi di Enel nella gestione del capitale sono ispirati alla creazione di valore per gli azionisti, alla garanzia degli interessi degli stakeholder e alla salvaguardia della continuità aziendale, nonché al mantenimento di un adeguato livello di patrimonializzazione che consenta un economico accesso a fonti esterne di finanziamento tese a supportare adeguatamente lo sviluppo dell'attività del Gruppo.
| Milioni di euro | Non corrente Corrente |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | ||
| Finanziamenti a lungo termine | 22.1 | 15.702 | 13.397 | 1.592 | 806 | |
| Finanziamenti a breve termine | 22.2 | - | - | 6.158 | 5.001 |
Il debito a lungo termine, relativo a prestiti obbligazionari, a finanziamenti bancari e ad altri fnanziamenti, in euro e altre valute, incluse le quote in scadenza entro i 12 mesi (pari a 1.592 milioni di euro), ammonta al 30 settembre 2019 a 17.294 milioni di euro.
La tabella seguente indica il valore nominale, il valore contabile e il fair value dei finanziamenti a lungo termine al 30 settembre 2019, inclusa la quota in scadenza nei dodici mesi successivi, aggregati per tipologia di finanziamento e di tasso d'interesse. Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura del periodo, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo.
| Valore | Valore | Quota | Quota con scadenza oltre i 12 |
Valore | Valore | Quota | Quota con scadenza oltre i 12 |
Valore | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Milioni di euro | nominale | contabile | corrente | mesi Fair value | nominale | contabile | corrente | mesi Fair value | contabile | ||
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | |||||||||
| Obbligazioni: | |||||||||||
| - tasso fisso | 7.699 | 7.560 | 859 | 6.701 | 9.123 | 7.904 | 7.813 | 614 | 7.199 | 8.561 | (253) |
| - tasso variabile | 1.032 | 1.032 | 36 | 996 | 984 | 1.201 | 1.201 | 192 | 1.009 | 1.141 | (169) |
| Totale | 8.731 | 8.592 | 895 | 7.697 | 10.107 | 9.105 | 9.014 | 806 | 8.208 | 9.702 | (422) |
| Finanziamenti bancari: | |||||||||||
| - tasso fisso | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - tasso variabile | 1.058 | 1.058 | 650 | 408 | 1.060 | 1.048 | 1.048 | - | 1.048 | 1.045 | 10 |
| - linee di credito revolving (quota utilizzata) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1.058 | 1.058 | 650 | 408 | 1.060 | 1.048 | 1.048 | - | 1.048 | 1.045 | 10 |
| Altri finanziamenti | |||||||||||
| - da contratti di leasing a tasso fisso | 2 | 2 | 1 | 1 | 2 | - | - | - | - | - | 2 |
| Totale | 2 | 2 | 1 | 1 | 2 | - | - | - | - | - | 2 |
| Finanziamenti da società del Gruppo: | |||||||||||
| - tasso fisso | 2.300 | 2.300 | - | 2.300 | 2.689 | 2.300 | 2.300 | - | 2.300 | 2.596 | - |
| - tasso variabile | 5.341 | 5.341 | 46 | 5.295 | 5.436 | 1.841 | 1.841 | - | 1.841 | 1.895 | 3.500 |
| - da contratti di leasing a tasso fisso | 1 | 1 | - | 1 | 1 | - | - | - | - | - | 1 |
| Totale | 7.642 | 7.642 | 46 | 7.596 | 8.126 | 4.141 | 4.141 | - | 4.141 | 4.491 | 3.501 |
| Totale finanziamenti a tasso fisso | 10.002 | 9.863 | 860 | 9.003 | 11.815 | 10.204 | 10.113 | 614 | 9.499 | 11.157 | (250) |
| Totale finanziamenti a tasso variabile | 7.431 | 7.431 | 732 | 6.699 | 7.480 | 4.090 | 4.090 | 192 | 3.898 | 4.081 | 3.341 |
| TOTALE | 17.433 | 17.294 | 1.592 | 15.702 | 19.295 | 14.294 | 14.203 | 806 | 13.397 | 15.238 | 3.091 |
La seguente tabella sintetizza il profilo di scadenza delle passività finanziarie della società sulla base dei flussi di pagamento contrattuali non attualizzati.
| Milioni di euro | Saldo contabile | Quote correnti |
Quote con scadenza |
Quote scadenti nel | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2019 <12 mesi | >12 mesi4° trim. 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | Oltre | |||
| Obbligazioni: | ||||||||
| - tasso fisso quotate | 7.560 | 859 | 6.701 | - | 561 | - | 1.853 | 4.287 |
| - tasso variabile quotate | 250 | - | 250 | - | - | - | - | 250 |
| - tasso variabile non quotate | 782 | 36 | 746 | 13 | 111 | 97 | 97 | 428 |
| Totale | 8.592 | 895 | 7.697 | 13 | 672 | 97 | 1.950 | 4.965 |
| Finanziamenti bancari: | ||||||||
| - tasso variabile | 1.058 | 650 | 408 | - | 408 | - | - | - |
| - linee di credito revolving (quota utilizzata) | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1.058 | 650 | 408 | - | 408 | - | - | - |
| Altri finanziamenti | ||||||||
| - da contratti di leasing a tasso fisso | 2 | 1 | 1 | - | 1 | - | - | - |
| - da contratti di leasing a tasso variabile | ||||||||
| Totale | 2 | 1 | 1 | - | 1 | - | - | - |
| Finanziamenti da società del Gruppo: | ||||||||
| - tasso fisso | 2.300 | - | 2.300 | - | - | - | 1.200 | 1.100 |
| - tasso variabile | 5.341 | 46 | 5.295 | - | 46 | 46 | 46 | 5.157 |
| - da contratti di leasing a tasso fisso | 1 | - | 1 | - | 1 | - | - | - |
| Totale | 7.642 | 46 | 7.596 | - | 47 | 46 | 1.246 | 6.257 |
| TOTALE | 17.294 | 1.592 | 15.702 | 13 | 1.128 | 143 | 3.196 | 11.222 |
Viene di seguito rappresentato l'indebitamento finanziario a lungo termine per valuta di origine con l'indicazione del tasso di interesse.
| Milioni di euro | Saldo contabile | Valore nominale |
Tasso medio di interesse in vigore |
Tasso di interesse effettivo in vigore |
|
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2018 | al 30.09.2019 | al 30.09.2019 | |||
| Euro | 10.665 | 14.286 | 14.398 | 2,7% | 2,9% |
| Dollari USA | 1.277 | 1.342 | 1.354 | 7,9% | 8,3% |
| Sterline inglesi | 2.261 | 1.666 | 1.681 | 6,6% | 6,9% |
| Totale valute non Euro | 3.538 | 3.008 | 3.035 | ||
| TOTALE | 14.203 | 17.294 | 17.433 |
La movimentazione del periodo del valore nominale dell'indebitamento a lungo termine è riepilogata nella seguente tabella:
| Milioni di euro | Valore 16 nominale |
FTA IFRS 1.1.2019 |
Rimborsi | Nuove emissioni |
Accolli | Obbligazioni proprie riacquistate |
Differenze di | cambio Valore nominale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2018 | al 30.09.2019 | |||||||
| Obbligazioni | 9.105 | - | (791) | 344 | - | - | 73 | 8.731 |
| Finanziamenti bancari | 1.048 | - | - | - | - | - | 10 | 1.058 |
| Altri finanziamenti | - | 3 | (1) | - | - | - | - | 2 |
| Finanziamenti da società del Gruppo | 4.141 | 1 | - | 3.500 | - | - | - | 7.642 |
| Totale | 14.294 | 4 | (792) | 3.844 | - | - | 83 | 17.433 |
Rispetto al 31 dicembre 2018 il valore nominale dell'indebitamento a lungo termine presenta un incremento di 3.139 di milioni di euro dovuto principalmente all'incremento dei nuovi finanziamenti e di prestiti obbligazionari per 3.844 milioni di euro e a differenze negative di cambio pari a 83 milioni di euro, solo parzialmente compensati dai rimborsi pari a 792 milioni di euro.
Tra le principali operazioni effettuate nel corso dei primi nove mesi del 2019 si segnalano:
I principali debiti finanziari a lungo termine di Enel SpA contengono i covenant tipici della prassi internazionale. Tali indebitamenti sono rappresentati principalmente dalle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes, dalle emissioni di strumenti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi (i c.d. "Bond Ibridi"), dal Revolving Facility Agreement sottoscritto in data 18 dicembre 2017 da Enel SpA ed Enel Finance International NV con un pool di banche, per un importo fino a 10 miliardi di euro, e dai contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA con Unicredit SpA.
I principali covenant relativi alle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes di Enel SpA ed Enel Finance International NV (inclusi i c.d. Green Bonds di Enel Finance International NV, garantiti da Enel SpA, utilizzati per finanziare i c.d. eligible green projects del Gruppo) e quelli relativi ai prestiti obbligazionari emessi da Enel Finance International NV sul mercato americano, garantiti da Enel SpA, possono essere riassunti come segue:
clausole di "negative pledge", in base alle quali l'emittente ed il garante non possono creare o mantenere in essere (se non per effetto di disposizione di legge) ipoteche, pegni o altri vincoli, su tutti o parte dei propri beni o ricavi, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, a meno che gli stessi vincoli non siano estesi pariteticamente o pro quota ai prestiti obbligazionari in questione;
clausole di "pari passu", in base alle quali i titoli obbligazionari e le relative garanzie costituiscono diretto, incondizionato e non garantito obbligo dell'emittente e del garante, sono senza preferenza tra loro e sono almeno allo stesso livello di "seniority" degli altri prestiti, non subordinati e non garantiti, presenti e futuri, dell'emittente e del garante;
clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un evento di inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario dell'emittente, del garante o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui prestiti obbligazionari in questione che possono diventare immediatamente esigibili. I principali covenant relativi ai Bond Ibridi di Enel SpA possono essere riassunti come segue:
clausole di subordinazione, in base alle quali ciascuno strumento obbligazionario ibrido è subordinato a tutte le altre emissioni obbligazionarie dell'emittente ed ha un livello di "seniority" pari a quello degli altri strumenti finanziari ibridi emessi e superiore a quello degli strumenti di "equity";
divieto di fusione con un'altra società e divieto di vendita o locazione di tutti o di una parte sostanziale dei propri asset ad un'altra società, a meno che quest'ultima non subentri in tutte le obbligazioni in essere dell'emittente.
I principali covenant previsti nel Revolving Facility Agreement e nei contratti di finanziamento sottoscritti tra Enel SpA ed Unicredit SpA, similari nella loro struttura, possono essere riassunti come segue:
clausola di "negative pledge", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società rilevanti non possono creare o mantenere in essere ipoteche, pegni o altri vincoli su tutti o parte dei propri beni o attività, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, fatta eccezione per i vincoli espressamente ammessi;
clausole sulle "disposals", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società controllate di Enel non possono compiere atti di disposizione di tutti o di una parte rilevante dei propri beni o attività, fatta eccezione per gli atti di disposizione espressamente ammessi;
clausole di "pari passu", in base alle quali gli impegni di pagamento del debitore hanno lo stesso livello di "seniority" degli altri suoi obblighi di pagamento non garantiti e non subordinati;
clausole di "change of control" che trovano applicazione nel caso in cui (i) Enel divenga controllata da uno o più soggetti diversi dallo Stato italiano ovvero (ii) Enel o una delle società da essa controllate conferiscano una rilevante porzione delle attività del Gruppo a soggetti ad esso esterni tale che l'affidabilità del Gruppo, sotto il profilo finanziario, risulti significativamente compromessa. Il verificarsi di una delle suddette ipotesi può dare luogo (a) alla rinegoziazione dei termini e delle condizioni del finanziamento o (b) al rimborso anticipato obbligatorio del finanziamento da parte del debitore;
clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario del debitore o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui finanziamenti in questione che possono diventare immediatamente esigibili.
Si segnala che nel corso del 2019 Enel Finance International N.V. ("EFI"), ha emesso sul mercato europeo (nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie Euro Medium Term Notes - EMTN) e sul mercato americano due prestiti obbligazionari "sostenibili", entrambi garantiti da Enel SpA, legati al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite che contengono gli stessi covenant degli altri prestiti obbligazionari.
Tutti gli indebitamenti finanziari presi in considerazione prevedono gli "events of default" tipici della prassi internazionale, quali, ad esempio, insolvenza, procedure concorsuali e cessazione dell'attività d'impresa.
Nessuno dei covenant sopra considerati risulta ad oggi disatteso.
Si precisa infine che Enel SpA ha rilasciato nell'interesse di EGP e delle sue controllate alcune garanzie, a fronte degli impegni assunti nell'ambito dei contratti di finanziamento passivi. Tali garanzie ed i relativi contratti di finanziamento includono, anche a carico di Enel SpA, in qualità di garante, taluni covenant ed "events of default" tipici della prassi internazionale.
La tabella seguente indica i finanziamenti a breve termine al 30 settembre 2019, distinti per natura.
Milioni di euro
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti da terzi | |||
| Finanziamenti bancari | - | - | - |
| Debiti verso banche (conto corrente ordinario) | 11 | 45 | (34) |
| Cash collateral per CSA su derivati OTC ricevuti | 356 | 240 | 116 |
| Totale | 367 | 285 | 82 |
| Finanziamenti dal gruppo | |||
| Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo (conto corrente intersocietario) | 5.791 | 4.716 | 1.075 |
| Totale | 5.791 | 4.716 | 1.075 |
| TOTALE | 6.158 | 5.001 | 1.157 |
I finanziamenti a breve termine ammontano a 6.158 milioni di euro (5.001 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e presentano un incremento di 1.157 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito:
La società riconosce ai dipendenti varie forme di benefici individuati nelle prestazioni connesse a trattamento di fine rapporto di lavoro, Indennità per Mensilità Aggiuntive e Indennità Sostitutiva del Preavviso, Premi di Fedeltà, Previdenza Integrativa Aziendale, Assistenza Sanitaria, Indennità aggiuntiva contributi Fopen, Contributi Fopen superiori al limite fiscalmente deducibile e piani di incentivazione al personale.
La voce accoglie gli accantonamenti destinati a coprire i benefici dovuti al momento della cessazione del rapporto di lavoro o successivamente al rapporto di lavoro per piani a benefici definiti nonché altri benefici a lungo termine spettanti ai dipendenti in forza di legge, di contratto o per altre forme di incentivazione ai dipendenti.
Tale passività pari a 213 milioni di euro è essenzialmente costituita dalla Previdenza Integrativa Aziendale (PIA e ASI) per 153 milioni di euro, dall'Assistenza Sanitaria (ASEM) per 38 milioni di euro, dai piani Long Term Incentive per 13 milioni di euro e dal TFR per 5 milioni di euro.
Con riguardo alla PIA si precisa che, in seguito agli avvenuti conferimenti dei vari rami d'azienda, gli obblighi pensionistici verso i dirigenti in quiescenza, stante la loro permanenza ope legis in capo a Enel SpA, sono stati accollati alle conferitarie, ai sensi dell'art. 1237 cod. civ. ("accollo semplice", avente cioè validità unicamente interna) iscrivendo tra le "altre attività non correnti" della conferente il credito risultante dall'accollo alle società conferitarie e rilevando a conto economico tra gli "altri proventi finanziari" le quote degli oneri riaddebitate. Al 30 settembre 2019 il credito residuo dell'accollo alle società conferitarie ammonta a 114 milioni di euro.
I "Fondi rischi e oneri" sono destinati a coprire le passività potenziali ritenute probabili che potrebbero derivare alla Società da vertenze giudiziali e da altro contenzioso, senza considerare gli effetti delle vertenze che si stima abbiano un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale onere non sia ragionevolmente quantificabile. Nel determinare l'entità del fondo si considerano sia gli oneri presunti che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro contenzioso intervenuti nell'esercizio, sia l'aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte in esercizi precedenti. La movimentazione del periodo dei fondi per rischi ed oneri è di seguito riportata:
Rilevazione a Conto economico Milioni di euro Accantonamenti Rilasci Utilizzi Altri movimenti Totale al 31.12.2018 al 30.09.2019 di cui quota corrente Fondo contenzioso, rischi e oneri diversi: - contenzioso legale 18 2 (15) (1) - 4 1 - altri 6 - - 6 Totale Fondo contenzioso, rischi e oneri diversi 24 2 (15) (1) - 10 Fondo oneri per incentivi all'esodo 21 - - (4) - 17 0 TOTALE FONDI RISCHI E ONERI 45 2 (15) (5) - 27 0
Il decremento complessivo dei fondi per rischi e oneri nei primi nove mesi del 2019, pari a 18 milioni di euro, riflette gli utilizzi del periodo, nonché i rilasci a Conto economico conseguenti alla revisione di stima su alcuni contenziosi in essere.
La composizione di tale voce è la seguente:
| Milioni di euro | Non correnti | Correnti | |||
|---|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | ||
| Passività finanziarie - Derivati passivi | 1.921 | 1.395 | 242 | 355 |
Più dettagliatamente, la tabella seguente indica, il valore nozionale e il fair value dei derivati passivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in passività non correnti e correnti.
| Milioni di euro | Non corrente (Nota 25.1) | Corrente (Nota 25.2) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nozionale Fair value |
Valore nozionale | Fair value | ||||||||
| al 30.09.2019 al 31.12.2018 | al 30.09.2019 al 31.12.2018 | Variazione | al 30.09.2019 al 31.12.2018 al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | |||||
| Derivati designati come strumenti di copertura | ||||||||||
| Cash flow hedge | ||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | 1.440 | 1.440 | 346 | 159 | 187 | - | - | - - |
- | |
| - sul rischio di tasso di cambio | 1.242 | 1.876 | 1.066 | 912 | 154 | 451 | 615 | 26 | 221 | (195) |
| Totale Cash flow hedge | 2.682 | 3.316 | 1.412 | 1.071 | 341 | 451 | 615 | 26 | 221 | (195) |
| Derivati al FVTPL | ||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | 4.031 | 4.661 | 474 | 302 | 172 | 118 | 138 | 90 | 66 | 24 |
| - sul rischio di tasso di cambio | 729 | 1.096 | 35 | 22 | 13 | 2.358 | 2.655 | 126 | 68 | 58 |
| Totale Derivati al FVTPL | 4.760 | 5.757 | 509 | 324 | 185 | 2.476 | 2.793 | 216 | 134 | 82 |
| TOTALE DERIVATI PASSIVI | 7.442 | 9.073 | 1.921 | 1.395 | 526 | 2.927 | 3.408 | 242 | 355 | (113) |
I derivati finanziari classificati tra le passività non correnti, al 30 settembre 2019, presentano un valore nozionale complessivo pari a 7.442 milioni di euro e un fair value pari a 1.921 milioni di euro, ed evidenziano, se confrontati con i valori al 31 dicembre 2018, rispettivamente una riduzione di 1.631 milioni di euro e un incremento di 526 milioni di euro.
I contratti derivati di cash flow hedge, al 30 settembre 2019, presentano un valore nozionale di 2.682 milioni di euro e un fair value di 1.412 milioni di euro.
I derivati su cambi di cash flow hedge sono riferiti principalmente alle operazioni di copertura del tasso di cambio della tranche di 1,1 miliardi di sterline inglesi dell'emissione obbligazionaria, che rientra nel programma Global Medium Term Notes, del 2007, nonché ad altre emissioni obbligazionarie e finanziamenti in sterline e in dollari avvenute nel corso degli esercizi 2013, 2014 e 2017. Il peggioramento del fair value, rispetto al precedente esercizio, è determinato principalmente dall'andamento del cambio dell'euro nei confronti della sterlina inglese e del dollaro statunitense.
I derivati su tassi di cash flow hedge hanno risentito negativamente, nella valutazione al 30 settembre 2019, dell'andamento dei tassi.
Il peggioramento del fair value dei derivati al fair value through profit or loss su tasso di interesse, rispetto al precedente esercizio, pari a 172 milioni di euro, è riconducibile al generale riduzione della curva dei tassi di interesse verificatasi nei primi nove mesi dell'anno. Le variazioni del valore nozionale e del fair value dei derivati al fair value through profit or loss su cambi, rispetto al 31 dicembre 2018, sono connesse alla normale operatività.
I derivati passivi correnti presentano un valore nozionale pari a 2.927 milioni di euro e un corrispondente fair value pari a 242 milioni di euro.
Il decremento del valore nozionale dei derivati di tasso di fair value through profit or loss, è connesso alla naturale scadenza di interest rate swap.
I derivati su cambi al fair value through profit or loss si riferiscono principalmente a transazioni OTC poste in essere al fine di mitigare il rischio connesso al prezzo delle commodity energetiche e a flussi attesi in valuta diversa dalla moneta di conto connessi all'acquisizione di beni di investimento nel settore delle infrastrutture e reti e alla fornitura di servizi cloud.
Le "Altre passività non correnti" pari a 11 milioni di euro (12 milioni di euro al 31 dicembre 2018) sono riferite al debito verso le società del Gruppo, rilevato in seguito alla presentazione da parte di Enel SpA, in qualità di società consolidante, delle istanze di rimborso per le annualità 2004-2011, per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'Irap nella determinazione del reddito imponibile Ires. La contropartita di tale debito verso le società controllate ha trovato rilevazione tra i crediti tributari non correnti (nota 15).
L'ammontare del debito al 30 settembre 2019 risente dell'aggiornamento della quota interesse di competenza maturata sul credito residuo.
I debiti commerciali accolgono prevalentemente i debiti per forniture di servizi, nonché quelli relativi a prestazioni diverse per attività svolte entro il 30 settembre 2019, e sono costituiti da debiti verso terzi per 37 milioni di euro (41 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e da debiti verso le società del Gruppo per 42 milioni di euro (41 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | |
| Debiti commerciali: | |||
| - verso terzi | 37 | 41 | (4) |
| - verso società del Gruppo | 42 | 41 | 1 |
| Totale | 79 | 82 | (3) |
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | |
| Passività finanziarie differite | 232 | 259 | (27) |
| Altre partite | 19 | 17 | 2 |
| Totale | 251 | 276 | (25) |
Le "Altre passività finanziarie correnti" sono riferite principalmente a interessi passivi maturati sull'indebitamento in essere a fine periodo.
In particolare, le "Passività finanziarie differite" si riferiscono principalmente a interessi passivi di competenza del periodo maturati sui debiti finanziari, mentre le "Altre partite" accolgono essenzialmente i debiti verso le società del Gruppo maturati al 30 settembre 2019, liquidabili nel periodo successivo, connessi sia a oneri finanziari realizzati su derivati di copertura su cambio commodity sia a interessi passivi maturati sui conti correnti intercompany.
La tabella seguente mostra la ricostruzione dell'indebitamento finanziario netto a partire dalle voci presenti nello schema di Stato patrimoniale.
| Milioni di euro | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | ||||
| Finanziamenti a lungo termine | 22 | 15.702 | 13.397 | 2.305 | |||
| Finanziamenti a breve termine | 22 | 6.158 | 5.001 | 1.157 | |||
| Quota corrente dei finanziamenti a lungo termine | 22 | 1.592 | 806 | 786 | |||
| Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento | 14 | 194 | 128 | 66 | |||
| Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento | 18 | 2.084 | 1.579 | 505 | |||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 20 | 2.304 | 2.007 | 297 | |||
| TOTALE | 18.870 | 15.490 | 3.380 |
Milioni di euro
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Debiti tributari | 1.059 | 245 | 814 |
| Debiti diversi verso società del Gruppo | 417 | 317 | 100 |
| Debiti verso il personale, associazioni ricreative e assistenziali | 13 | 18 | (5) |
| Debiti verso istituti di previdenza | 5 | 7 | (2) |
| Debiti verso clienti per depositi cauzionali e rimborsi | 1 | 2 | (1) |
| Altri | 31 | 1.440 | (1.409) |
| Totale | 1.526 | 2.029 | (503) |
Al 30 settembre 2019 i "Debiti tributari", pari a 1.059 milioni di euro, sono relativi essenzialmente al debito per Iva di Gruppo del mese di settembre 2019 e del terzo trimestre 2019 (complessivamente pari a 915 milioni di euro) e presentano un incremento rispetto al precedente esercizio, pari a 814 milioni di euro, derivante dai debiti per IVA mensile e trimestrale. Al 31 dicembre 2018 era presente un credito IVA di 173 milioni di euro, riferito al credito residuo dell'acconto IVA 2018.
La voce "debiti diversi verso società del Gruppo", pari a 417 milioni di euro, è composta essenzialmente per 409 milioni di euro dai debiti generati dal consolidato fiscale Ires (139 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e per 4 milioni di euro dai debiti generati dall'IVA di Gruppo (178 milioni di euro al 31 dicembre 2018). L'incremento di 100 milioni di euro rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2018, riflette essenzialmente l'andamento delle sopra riportate posizioni debitorie.
I debiti "Altri" accoglievano al 31 dicembre 2018 il debito verso gli azionisti per l'acconto sul dividendo 2018 erogato nel mese di gennaio 2018 (complessivamente pari a 1.423 milioni di euro).
Gli impegni contrattuali assunti da Enel SpA e le garanzie prestate sono di seguito riepilogati:
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2019 | al 31.12.2018 | Variazione | |
| Fideiussioni e garanzie prestate a: | |||
| - terzi | 26 | 25 | 1 |
| - imprese controllate | 66.479 | 61.597 | 4.882 |
| Totale | 66.505 | 61.622 | 4.883 |
Le fideiussioni prestate a terzi riguardano sostanzialmente una fidejussione bancaria a favore del Banco Centroamericano de Integracion Economica (BCIE) di 26 milioni di euro acquisita a seguito della fusione per incorporazione di Enel South America in Enel SpA.
Le altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate si riferiscono:
per 35.536 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International NV a copertura di emissioni obbligazionarie sui mercati europei e internazionali;
per 16.401 milioni di euro per garanzie emesse nell'interesse delle diverse società del perimetro Enel Green Power per lo sviluppo di nuovi progetti in linea con il piano industriale;
per 3.437 milioni di euro alle garanzie rilasciate alla BEI (Banca Europea per gli Investimenti), per finanziamenti concessi a e-distribuzione SpA, Enel Produzione SpA, Enel Green Power SpA, Enel Green Power Perù SA, Enel Sole Srl ed Enel X Mobility Srl;
per 1.472 milioni di euro a garanzie rilasciate all'Amministrazione Finanziaria per l'adesione alla procedura "IVA di Gruppo", nell'interesse delle società Enel Italia Srl, Enel Innovation Hubs Srl, Enel Global Trading SpA, Enel Produzione SpA, Enelpower SpA, Nuove Energie Srl, Enel.si Srl, Enel Green Power SpA, Enel Sole Srl ed Enel X Italia SpA;
per 1.407 milioni di euro a garanzie in favore di Cassa Depositi e Prestiti emesse nell'interesse di e-distribuzione SpA, beneficiaria del mutuo Enel Efficienza Rete II;
per 1.150 milioni di euro a una garanzia rilasciata da Enel SpA all'Acquirente Unico, nell'interesse di Servizio Elettrico Nazionale SpA, per le obbligazioni assunte nell'ambito del contratto di acquisto di energia elettrica;
per 1.028 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore dell'INPS nell'interesse di varie società del gruppo, i cui dipendenti hanno aderito alla manovra strutturale di adeguamento dell'organico (art.4 legge 92/2012);
per 746 milioni di euro per garanzie emesse nell'interesse della società di diritto americano Enel Finance America LLC, a copertura del programma di commercial paper presso il mercato nordamericano;
per 597 milioni di euro a garanzie rilasciate a Terna nell'interesse di e-distribuzione, Enel Global Trading SpA, Enel Produzione SpA, Enel Energia SpA ed Enel X Italia SpA relative alle "Convenzioni per il servizio di trasmissione dell'energia elettrica";
per 500 milioni di euro per garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International a copertura del programma di Euro commercial paper;
per 336 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di Snam Rete Gas nell'interesse di Enel Global Trading SpA, di Enel.si Srl e di Enel Produzione SpA per "capacità di trasporto gas";
per 300 milioni di euro a controgaranzie rilasciate in favore delle banche che hanno garantito il "Gestore dei Mercati Energetici", nell'interesse di Enel Global Trading SpA e di Enel Produzione SpA;
per 50 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di RWE Supply & Trading GmbH e nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "Acquisti di energia elettrica";
per 50 milioni di euro a una garanzia rilasciata ad E.ON Energy Trading nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "attività di trading sul mercato elettrico";
per 32 milioni di euro a una garanzia rilasciata in favore di Wingas GmbH & CO.KG e nell'interesse di Enel Global Trading per "forniture di gas";
per 34 milioni di euro alla garanzia rilasciata nell'interesse di Enel Italia Srl in favore di Excelsia Nove per il corretto adempimento degli obblighi derivanti dai contratti di locazione;
per 3.403 milioni di euro a garanzie rilasciate a beneficiari diversi nel quadro delle attività di assistenza finanziaria svolta dalla holding nell'interesse delle società controllate.
Rispetto al 31 dicembre 2018, l'incremento delle altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate è principalmente ascrivibile all'emissione di prestiti obbligazionari, nell'ambito della strategia di finanziamento del Gruppo Enel e di rifinanziamento del debito consolidato.
In particolare, Enel Finance International NV, la società finanziaria di diritto olandese del Gruppo, controllata da Enel SpA, in data 14 gennaio 2019 ha collocato sul mercato europeo il suo terzo green bond, per complessivi 1.000 milioni di euro, destinato ad investitori istituzionali e assistito da una garanzia rilasciata dalla stessa Enel SpA.
In linea con la strategia del Gruppo proiettata verso una strategia finanziaria tradotta sempre più in finanza sostenibile, si colloca l'emissione del "General Purpose SDG Linked Bond" destinato a investitori istituzionali sul mercato statunitense e sui mercati internazionali per un totale di 1,5 miliardi di dollari USA, pari a un controvalore di circa 1,4 miliardi di euro, legato al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, garantito da Enel SpA.
Si evidenzia inoltre che Enel SpA in qualità di controllante ha concesso a favore di alcune società del Gruppo lettere di patronage essenzialmente relative ad operazioni di cessione di crediti.
Di seguito si riportano i principali aggiornamenti riferibili ad Enel SpA, rispetto a quanto già descritto nel Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 e nella Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2019.
Rispetto al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 a cui si rinvia per maggiori dettagli, di seguito sono riportate le principali variazioni nelle attività e passività potenziali.
Con riferimento al ricorso in Cassazione presentato da Enel nel febbraio 2015 avverso la sentenza della Corte d'Appello di Venezia del 10 luglio 2014, il 25 settembre 2018, la Corte di Cassazione ha accolto uno dei motivi di ricorso delle difese, annullando la condanna generica pronunciata a favore del Ministero e rinviando il giudizio alla Corte d'Appello di Venezia affinché si pronunci specificamente sull'eventuale risarcimento del danno. Il Ministero non ha riassunto nei termini la causa dinanzi alla Corte di Appello di Venezia e, pertanto, il giudizio si è estinto senza che il Ministero possa vantare eventuali pretese relative a questo procedimento.
Successivamente alla decisione dell'8 febbraio 2019 della Corte di Appello di Lecce, è stata accolta l'istanza di correzione proposta dalla Provincia di Brindisi avverso la medesima sentenza. La Corte di Appello ha riconosciuto la sussistenza di un errore materiale e quindi il diritto generico della Provincia al risarcimento dei danni. Avverso la sentenza di appello, le difese hanno quindi depositato ricorso per cassazione il 22 giugno 2019.
Invece, il procedimento dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia è tuttora pendente e si trova in fase dibattimentale (è stato dapprima rinviato al 28 ottobre 2019, poi nuovamente al 24 febbraio 2020), avendo il Tribunale recentemente escluso che sia maturata la prescrizione dei reati contestati.
Per quanto attiene il ricorso che Enel S.p.A. (Enel), Enel Energia S.p.A. (EE) e Servizio Elettrico Nazionale S.p.A. (SEN), hanno presentato avverso il provvedimento adottato dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) in data 20 dicembre 2018, le tre società menzionate hanno presentato, nelle more, istanza cautelare presso il TAR Lazio per la sospensione dell'esecutività del provvedimento che è stata respinta in data 1° agosto 2019, in considerazione della prossimità dell'udienza per la discussione di merito che si è tenuta il 2 ottobre 2019. A seguito di tale udienza, in data 7 ottobre 2019, anticipando su richiesta di Enel i dispositivi delle rispettive sentenze, il TAR Lazio ha disposto: (i) l'accoglimento parziale dei ricorsi di EE e SEN in relazione all'illegittimità della determinazione della sanzione che ha, per l'effetto, annullato, ordinando all'AGCM il ricalcolo della stessa secondo specifici parametri definiti dal medesimo TAR Lazio in sentenza e, in particolare, in considerazione della sostanziale riduzione del periodo del presunto illecito; (ii) il rigetto del ricorso di Enel relativo alla sola parental liability imputatale in qualità di capogruppo. Per effetto dell'intervenuto annullamento della sanzione, nessun pagamento è allo stato dovuto da parte delle tre società che stanno attualmente valutando le prossime azioni da intraprendere.
Con riferimento al giudizio di appello avviato da Enel SpA ed Enelpower SpA dinanzi alla Corte di Appello di Roma avverso la sentenza con cui il Tribunale di Roma ha rigettato la domanda dichiarando il difetto di legittimazione passiva di BEG SpA, la prossima udienza, originariamente fissata l'8 maggio 2019, è stata rinviata al 13 novembre 2019.
In Olanda, con riferimento al procedimento dinanzi alla Corte di Appello di Amsterdam relativamente alla domanda subordinata avanzata da Albania BEG Ambient Shpk nell'ambito del procedimento di appello, in data 8 aprile 2019 si è tenuta l'udienza di discussione e le parti hanno replicato ad alcuni documenti depositati poco prima della suddetta udienza nei termini indicati dalla Corte di Appello. Si è in attesa dell'emissione della decisione.
Con riguardo al decreto di citazione a giudizio innanzi al Tribunale di Ancona notificato a Enel Green Power S.p.A. in data 14 luglio 2017 per ipotesi di violazioni del d.lgs. n.231/2001 in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, all'udienza del 17 luglio 2019, all'esito della discussione, è stata emessa la sentenza con la quale è stato dichiarato prescritto il reato di distruzione di habitat naturale su cui era fondata anche la responsabilità "231" della società. Con riferimento ad altri due reati connessi alla medesima vicenda che riguardavano il procuratore della società ed altre persone fisiche terze, per un caso, è stata parimenti dichiarata la prescrizione e, per un altro, è stata disposta l'assoluzione perché il fatto non sussiste.
Con riferimento al procedimento avviato dinanzi al Tribunale di Milano per la presunta commissione del reato di gestione di rifiuti non autorizzata (art. 256 TUA) e per la violazione di prescrizioni del Codice dei Beni Culturali (d. lgs. 42/2004), in relazione ad alcuni lavori di rimozione di una linea elettrica, all'udienza del 23 maggio 2019, sono stati escussi alcuni testi del Pubblico Ministero. La prossima udienza è fissata il 14 novembre 2019 per l'escussione dell'ultimo teste del Pubblico Ministero e dei testi delle difese.
In merito all'arbitrato avviato da SAPE dinanzi alla Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti di Enel SpA ed Enel Investment Holding BV per un presunto inadempimento contrattuale in relazione alla mancata distribuzione di dividendi nelle società E-Distributie Muntenia e Enel Energie Muntenia, con lodo del 3 maggio 2019, il Tribunale Arbitrale ha rigettato tutte le pretese di SAPE, ordinandole di corrispondere alle società convenute 400.000 dollari statunitensi a copertura delle spese arbitrali. SAPE ha corrisposto la suddetta somma in data 12 luglio 2019.
Per quanto attiene ai fatti di rilievo intervenuti successivamente al 30 settembre 2019, si rinvia a quanto illustrato nella "Relazione degli Amministratori" che precede il presente "Prospetto contabile di Enel SpA".

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto De Paoli dichiara, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente fascicolo che riporta la relazione circa la distribuzione di un acconto sul dividendo per l'esercizio 2019 a favore degli azionisti di Enel SpA, nonché il prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2019, corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Roma, 12 novembre 2019
Alberto De Paoli Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA
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