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Banca Popolare di Sondrio

Quarterly Report Nov 18, 2019

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Quarterly Report

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2019

Banca Popolare di Sondrio

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2019

Banca Popolare di Sondrio

Fondata nel 1871

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2019

Società cooperativa per azioni Sede sociale e Direzione generale: I - 23100 Sondrio SO - Piazza Garibaldi 16 Tel. 0342 528.111 - Fax 0342 528.204 Indirizzo Internet: http://www.popso.it - E-mail: [email protected] - Indirizzo PEC: [email protected]

Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Iscritta all'Albo delle Società Cooperative al n. A160536 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice fiscale e Partita IVA: 00053810149 Capitale sociale: 1.360.157.331 – Riserve: 983.893.092 (Dati approvati dall'Assemblea dei soci del 27 aprile 2019)

Rating:

  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio scpa da Fitch Ratings in data 5 giugno 2019:
    • Long-term (lungo termine): BB+
    • Short-term (breve termine): B
    • Viability Rating: bb+
    • Outlook (prospettiva): Stabile
  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio scpa da Dagong Europe Credit Rating in data 20 novembre 2018: – Long-term (lungo termine): BBB
    • Short-term (breve termine): A-3
    • Individual Financial Strenght Assessment: bbb
    • Outlook (prospettiva): Stabile

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente VENOSTA cav.prof.avv. FRANCESCO Vicepresidente STOPPANI dott. LINO ENRICO* Consigliere delegato PEDRANZINI cav.uff.rag.dott. MARIO ALBERTO** Consiglieri BIGLIOLI dott.prof. PAOLO CARRETTA dott.prof. ALESSANDRO CORRADINI dott.ssa CECILIA CREDARO LORETTA* DEPPERU dott.ssa.prof.ssa DONATELLA FALCK dott.ing. FEDERICO FERRARI dott. ATTILIO PIERO GALBUSERA rag.a CRISTINA* PROPERSI dott.prof. ADRIANO RAINOLDI dott.ssa ANNALISA* ROSSI dott.ssa.prof.ssa SERENELLA

COLLEGIO SINDACALE

Presidente FORNI prof. PIERGIUSEPPE
Sindaci effettivi VITALI dott.ssa LAURA
ZOANI dott. LUCA
Sindaci supplenti GARBELLINI dott. BRUNO
MORELLI dott. DANIELE

TRIACCA DOMENICO*

COLLEGIO DEI PROBIVIRI

Probiviri effettivi CRESPI prof.avv. ALBERTO GUARINO on.prof.avv. GIUSEPPE MONORCHIO cav.gr.cr.dott.prof. ANDREA

Probiviri supplenti BRACCO cav.lav.dott.ssa DIANA LA TORRE prof. ANTONIO

DIREZIONE GENERALE

Direttore generale PEDRANZINI cav.uff.rag.dott. MARIO ALBERTO

Vicedirettori generali RUFFINI rag. GIOVANNI ERBA rag. MARIO GUSMEROLI rag. MILO POLETTI rag. dott. CESARE

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari BERTOLETTI rag.dott. MAURIZIO

** Membri del Comitato di presidenza

** Membro del Comitato di presidenza e Segretario del Consiglio di amministrazione

PREMESSA

Il Decreto legislativo 15 febbraio 2016 n. 25, intervenuto a modifica del Testo Unico della Finanza, ha fatto venir meno gli obblighi di informativa relativamente al primo e al terzo trimestre dell'anno cui erano tenuti gli emittenti, fatta salva la possibilità per la Consob di obbligare gli emittenti stessi a fornire informazioni finanziarie periodiche aggiuntive.

Da parte del nostro Gruppo, si è ritenuto di privilegiare l'informativa al mercato e si è pertanto provveduto, in continuità con il passato, alla predisposizione del presente resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2019, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS adottati dalla Comunità Europea oggi in vigore.

Il presente resoconto intermedio di gestione consolidato non è soggetto a controllo contabile da parte della società di revisione.

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

I prospetti contabili riportati nel resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi agli schemi obbligatori previsti per il bilancio dal Provvedimento Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005, 6° aggiornamento del 30 novembre 2018.

Nel periodo in rassegna i principi contabili adottati sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto all'esercizio precedente, ad eccezione dell'adozione dal 1° gennaio 2019 del principio contabile internazionale IFRS 16, i cui effetti sono dettagliatamente rappresentati nelle note illustrative della relazione finanziaria consolidata al 30 giugno 2019.

Anche per un'informativa dettagliata concernente l'applicazione degli altri principi contabili si rimanda alla relazione finanziaria consolidata al 30 giugno 2019.

Nei prospetti contabili i valori sono espressi in migliaia di euro.

Lo stato patrimoniale è comparato con lo stato patrimoniale del bilancio al 31 dicembre 2018.

Il conto economico è comparato con il conto economico al 30 settembre 2018.

La preparazione del resoconto intermedio di gestione consolidato richiede abitualmente un uso più esteso di metodi di stima rispetto all'informativa annuale, in particolare nei casi in cui la rappresentazione contabile non rifletta puntualmente il criterio di competenza, sia con riguardo a poste dell'attivo e del passivo patrimoniale e sia relativamente a voci di conto economico.

IL GRUPPO BANCARIO BANCA POPOLARE DI SONDRIO

Il Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio risulta così composto:

Capogruppo:

Banca Popolare di Sondrio s.c.p.a. - Sondrio;

Società del Gruppo:

Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA - Lugano CH.

La Capogruppo detiene totalmente il capitale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA di 180.000.000 di franchi svizzeri.

Factorit spa - Milano.

La Capogruppo detiene il 60,5% del capitale di Factorit spa, pari a 85.000.002 euro.

Sinergia Seconda Srl - Milano

La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Sinergia Seconda Srl, pari a 60.000.000 di euro.

Banca della Nuova Terra spa – Sondrio

La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Banca della Nuova Terra spa, pari a 31.315.321 euro.

Popso Covered Bond srl – Conegliano (Tv).

La Capogruppo detiene il 60% del capitale di Popso Covered Bond srl, pari a 10.000 euro.

AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Il resoconto intermedio di gestione consolidato rappresenta unitariamente la situazione patrimoniale, finanziaria e i risultati economici al 30 settembre 2019 del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, che comprende la Capogruppo, la Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit spa, Sinergia Seconda Srl, Banca della Nuova Terra spa e Popso Covered Bond srl, e delle entità di cui il Gruppo detiene il controllo come definito dall'IFRS 10.

Il consolidamento integrale riguarda le seguenti società controllate:

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE INTEGRALMENTE:

Denominazione Sede Capitale Sociale (in migliaia) Quota di partecip. %
Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA Lugano (CHF) 180.000 100
Factorit spa Milano 85.000 60,5
Sinergia Seconda Srl Milano 60.000 100
Banca della Nuova Terra spa Sondrio 31.315 100
Pirovano Stelvio spa * Sondrio 2.064 100
Servizi Internazionali e Strutture Integrate 2000 srl * Milano 75 100
Immobiliare San Paolo srl * Tirano 10 ** 100
Immobiliare Borgo Palazzo srl * Tirano 10 ** 100
Popso Covered Bond srl Conegliano 10 60

** partecipazioni non rientranti nel gruppo bancario

** partecipata da Sinergia Seconda srl

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Inoltre, è stato oggetto di consolidamento il Fondo Immobiliare Centro delle Alpi Real Estate, di cui la Capogruppo detiene la totalità delle quote. Il perimetro delle società consolidate integralmente è stato modificato a seguito della fusione per incorporazione di PrestiNuova spa in Banca della Nuova Terra spa avvenuta lo scorso 24 giugno e dell'esclusione della società Adriano SPV srl che aveva realizzato un'operazione di cartolarizzazione di crediti ceduti da PrestiNuova spa e che è stata chiusa anticipatamente lo scorso mese di maggio.

Sono altresì comprese nell'area di consolidamento le partecipate su cui la Capogruppo esercita un'influenza notevole in quanto la quota detenuta, direttamente o indirettamente, è compresa tra il 20% e il 50%, oppure, anche nel caso di un'interessenza minore, si è in presenza di una o più delle seguenti circostanze:

  • a) la rappresentanza nel consiglio di amministrazione o nell'organo equivalente della partecipata;
  • b) la partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi;
  • c) il verificarsi di rilevanti operazioni tra la partecipante e la partecipata;
  • d)l'interscambio di personale dirigente;
  • e) la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Queste società vengono valutate al patrimonio netto, con esclusione di quelle poco significative che sono valutate al costo.

Il metodo del patrimonio netto prevede l'iscrizione iniziale della partecipazione al costo e il suo successivo adeguamento di valore sulla base delle quote di pertinenza del patrimonio netto. La quota di pertinenza dei risultati d'esercizio della partecipata è rilevata a specifica voce del conto economico.

Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce «quota di pertinenza del risultato di società collegate o joint venture».

Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate. All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

Le percentuali di possesso sono specificate nella tabella seguente:

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO:

Denominazione Sede Capitale Sociale (in migliaia) Quota di partecip. %
Alba Leasing spa Milano 357.953 19,264
Arca Vita spa Verona 208.279 14,837
Arca Holding spa Milano 50.000 36,825
Unione Fiduciaria spa Milano 5.940 24,000
Polis Fondi Sgrpa Milano 5.200 19,600
Sofipo SA * Lugano (CHF) 2.000 30,000
Bormio Golf spa Bormio 317 25,237
Lago di Como Gal scrl Canzo 22 28,953
Acquedotto dello Stelvio srl ** Bormio 21 27,000
Sifas spa ** Bolzano 1.209 21,614
Rent2Go srl Bolzano 5.400 33,333
Cossi Costruzioni spa Sondrio 12.598 18,250
Rajna Immobiliare srl Sondrio 20 50,000

** partecipata da Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA.

** partecipata da Pirovano Stelvio spa

CONVERSIONE DEI BILANCI IN MONETA DIVERSA DALL'EURO

La valorizzazione in euro della situazione trimestrale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA avviene applicando il cambio ufficiale alla data di chiusura del periodo per attività e passività di stato patrimoniale, mentre i costi e i ricavi sono stati convertiti sulla base di un cambio medio di periodo. Le differenze da conversione dei dati di bilancio sono rilevate nel patrimonio netto consolidato.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO INFRANNUALE

Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente resoconto intermedio di gestione consolidato e la sua approvazione da parte

del Consiglio di amministrazione avvenuta l'8 novembre 2019 non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati approvati in tale sede, né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere un'integrazione all'informativa fornita.

CENNI INTERNAZIONALI

Con il trascorrere dei mesi il 2019 si è sempre più confermato come un anno di rallentamento per l'economia mondiale e di contrazione degli scambi commerciali. Nonostante il perdurare di politiche monetarie assai accomodanti, tradottesi in un deciso calo dei rendimenti a lungo termine, a prevalere sono stati i timori legati alla guerra dei dazi, al rallentamento dell'economia cinese e al prolungarsi ormai a dismisura dei tempi della fuoriuscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Quest'ultimo appare sempre più come un processo ormai sfuggito al potere di controllo di chi lo ha avviato.

I principali attori del palcoscenico mondiale hanno patito una decelerazione della crescita. Il fenomeno ha toccato con diversa intensità Stati Uniti, Giappone, India e Cina.

Quanto all'Unione Europea, a preoccupare è in particolare la fase di debolezza dell'industria, specie tedesca, legata pure, ma non solo, alle già cennate pulsioni protezionistiche che rendono più difficoltosi gli scambi commerciali. Da parte sua, la BCE ha conferito nuovo vigore alle politiche espansive, volte sia a ridare smalto alla crescita e sia a contrastare le ancora presenti tendenze deflazionistiche.

In Italia, nel periodo estivo l'attività economica è rimasta sostanzialmente stazionaria. A pesare è stata soprattutto la debolezza della produzione industriale, condizionata dalla dinamica flettente di quella dell'intera area dell'euro. Qualche spunto positivo sembra invece essere arrivato dalla seppur leggera espansione dei consumi delle famiglie. Nel mercato del lavoro, alla crescita degli occupati si è contrapposta la diminuzione delle ore lavorate, sintomo del permanere di difficoltà di fondo al momento non superate.

Anche la Confederazione Elvetica è stata toccata dal rallentamento congiunturale, così che le previsioni di crescita per il 2019 sono state progressivamente riviste al ribasso, tanto che nell'anno in corso il PIL dovrebbe segnare un aumento attorno allo 0,8%. Fra le cause, il ristagno della domanda estera, e, in particolare, la scarsa dinamicità della Germania, primario partner commerciale della Svizzera. Da parte sua, l'apprezzamento del Franco ha senza dubbio contribuito a frenare le esportazioni. A fare almeno parzialmente da contrappeso ha provveduto la crescita dei consumi da parte delle famiglie, che hanno beneficiato dalla situazione decisamente positiva del mercato del lavoro.

SINTESI DEI RISULTATI

(in milioni di euro)
Dati patrimoniali 30/09/2019 31/12/2018 Var. %
Finanziamenti verso clientela 27.455 25.845 6,23
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 27.171 25.604 6,12
Crediti verso clientela valutati al fair value
con impatto sul conto economico 284 241 17,97
Finanziamenti verso banche 1.264 1.321 -4,27
Attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti 9.953 11.065 -10,05
Partecipazioni 288 221 30,49
Totale dell'attivo 43.632 41.128 6,09
Raccolta diretta da clientela 32.402 31.063 4,31
Raccolta indiretta da clientela 32.983 30.182 9,28
Raccolta assicurativa 1.527 1.410 8,30
Massa amministrata della clientela 66.913 62.655 6,80
Altra provvista diretta e indiretta 11.721 10.524 11,37
Patrimonio netto 2.837 2.651 7,02
Dati economici 30/09/2019 30/09/2018 Var. %
Margine di interesse 341 372 -8,34
Margine di intermediazione 676 620 8,97
Risultato dell'operatività corrente 182 108 68,98
Utile di periodo 123 78 57,13
Indici di bilancio %
Cost/income 57,09 61,01
Margine di interesse / Totale dell'attivo 0,78 0,89
Risultato netto della gestione finanziaria / Totale dell'attivo 1,25 1,13
Margine di interesse / Margine di intermediazione 50,40 59,91
Spese amministrative / Margine di intermediazione 58,37 63,68
Utile di periodo/Totale dell'attivo 0,28 0,19
Sofferenze /Finanziamenti verso clientela 2,64 3,06
Finanziamenti verso clientela/Raccolta diretta 84,73 82,90
Texas Ratio 61,44 76,63
Coefficienti patrimoniali
CET1 Capital ratio 15,55% 12,03%
Total Capital ratio 18,35% 13,61%
Eccedenza patrimoniale 1.760 1.228
Altre informazioni gruppo bancario
Numero dipendenti 3.305 3.254
Numero filiali 365 362

RACCOLTA

Nel periodo in esame si è protratta una situazione monetaria caratterizzata da abbondanza di liquidità che pare destinata a mantenersi anche nei mesi a venire.

A livello di sistema, la raccolta ha segnato complessivamente un incremento del 3,7% sull'anno precedente, confermando peraltro la divaricazione tra il trend positivo dei depositi e la contrazione delle obbligazioni. Su queste ultime ha continuato a pesare la propensione degli investitori a ricomporre i propri portafogli a favore di attività meno esposte al rischio.

Quanto al nostro Gruppo, la raccolta diretta da clientela si è attestata a 32.402 milioni, +4,31%.

La raccolta indiretta da clientela è stata pari a 32.983 milioni, +9,28%. La raccolta assicurativa ha segnato 1.527 milioni, +8,30%.

(in migliaia di euro) 30/09/2019 Compos. % 31/12/2018 Compos. % Variaz. %
Depositi a risparmio 524.959 1,62 527.859 1,70 -0,55
Certificati di deposito 1.390 1.594 0,01 -12,82
Obbligazioni 2.727.159 8,42 2.349.650 7,56 16,07
Pronti contro termine 1.600 100
Assegni circolari e altri 101.396 0,31 128.439 0,40 -21,05
Conti correnti 25.811.887 79,67 24.944.658 80,31 3,48
Conti vincolati 574.550 1,77 806.856 2,60 -28,79
Conti in valuta 2.430.954 7,49 2.303.356 7,42 5,54
Passività Leasing 228.475 0,72
Totale 32.402.370 100,00 31.062.511 100,00 4,31

RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA

RACCOLTA GLOBALE

(in migliaia di euro) 30/09/2019 Compos. % 31/12/2018 Compos. % Variaz. %
Totale raccolta diretta da clientela 32.402.370 41,20 31.062.511 42,44 4,31
Totale raccolta indiretta da clientela 32.983.099 41,95 30.182.455 41,24 9,28
Totale raccolta assicurativa 1.527.267 1,94 1.410.179 1,93 8,30
Totale 66.912.736 85,09 62.655.146 85,61 6,80
Debiti verso banche 6.300.484 8,01 6.165.836 8,43 2,18
Raccolta indiretta da banche 5.420.905 6,89 4.358.442 5,96 24,38
Totale generale 78.634.125 100,00 73.179.422 100,00 7,45

La raccolta globale da clientela si è pertanto affermata a 66.913 milioni, +6,80%.

I debiti verso banche sono ammontati a 6.300 milioni, +2,18%. Ricomprendono, come già nei precedenti esercizi, operazioni di rifinanziamento in essere con la Banca Centrale Europea per 4.600 milioni. L'indiretta da banche è salita da 4.358 a 5.421 milioni, +24,38%.

La raccolta globale da clientela e banche è quindi ammontata a 78.634 milioni, +7,45%.

Quanto alle singole componenti, i conti correnti, in euro e in valuta, sono saliti a 28.243 milioni, +3,65%, e hanno costituito l'87,16% dell'intera raccolta diretta. Le obbligazioni hanno evidenziato un aumento del 16,07% a 2.727 milioni in ragione dell'emissione di n. 4 prestiti obbligazionari per 294 milioni, dell'emissione in data 28 marzo 2019, nell'ambito del programma EMTN, del primo bond senior preferred unsecured per 500 milioni, cui ha fatto seguito in data 30 luglio, sempre nell'ambito del citato programma, un prestito subordinato di 200 milioni. I conti vincolati sono scesi a 575 milioni, -28,79%. I pronti contro termine sono ammontati a 2 milioni; in leggera flessione i depositi a risparmio, pari a 525 milioni, -0,55%. I certificati di deposito si sono attestati a 1 milione, sui livelli del periodo di confronto, confermandosi una componente del tutto marginale. Gli assegni circolari hanno cifrato 101 milioni, -21,05%. Di rilievo la nuova posta rappresentata dalle passività per leasing, derivante dalle nuove modalità di contabilizzazione previste dall'IFRS 16, che ammonta a 228 milioni.

Riguardo al risparmio gestito si fa rinvio al capitolo della presente relazione dedicato all'attività in titoli e tesoreria.

FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA

La scarsa vivacità del ciclo economico generale ha trovato riscontro nell'andamento dei prestiti bancari, che hanno segnato un incremento annuo inferiore all'1%, frutto di una dinamica solida sul versante delle famiglie, sia nella componente mutui per l'acquisto della prima casa e sia nella componente del credito al consumo, e di un calo sul fronte delle imprese legato al modesto procedere degli investimenti. Nel periodo è continuato il processo di miglioramento della qualità del credito. Nel complesso le condizioni di offerta sono rimaste distese, in relazione al diffuso processo di calo dei rendimenti.

La consolidata funzione di sostegno all'economia dei territori serviti è stata al centro dell'azione del nostro Gruppo, che vi ha provveduto secondo canoni di rigorosa e professionale selezione delle controparti da affidare.

Per il nostro Gruppo, gli impieghi hanno sommato 27.455 milioni, in aumento del 6,23% su fine 2018 e del 5,77% sul 30 settembre 2018. Il rapporto finanziamenti verso clientela/raccolta diretta da clientela si è attestato all'84,73% rispetto all'83,20% dell'esercizio precedente. Alla dinamica degli impieghi, le diverse forme tecniche hanno contribuito in varia misura e con andamenti contrastanti. Dette voci sono pari alla somma dei finanziamenti ricompresi nella voce «40. attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - b) crediti verso clientela» e nella voce «20. attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico - c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value».

(in migliaia di euro) 30/09/2019 Compos. % 31/12/2018 Compos. % Variaz. %
Conti correnti 4.266.262 15,54 4.252.855 16,46 0,32%
Finanziamenti in valuta 781.350 2,85 855.104 3,31 -8,63%
Anticipi 678.780 2,47 469.429 1,82 44,60%
Anticipi s.b.f. 230.813 0,84 230.584 0,89 0,10%
Portafoglio scontato 4.404 0,02 5.801 0,02 -24,08%
Prestiti e mutui artigiani 57.360 0,20 58.858 0,23 -2,55%
Prestiti agrari 21.897 0,08 20.764 0,08 5,46%
Prestiti personali 479.126 1,75 494.795 1,91 -3,17%
Altre operazioni e mutui chirografari 6.222.772 22,67 5.155.908 19,95 20,69%
Mutui ipotecari 10.468.820 38,13 9.915.925 38,37 5,58%
Crediti in sofferenza 725.375 2,64 760.412 2,94 -4,61%
Pronti contro termine 1.257.886 4,58 1.204.429 4,66 4,44%
Factoring 2.041.208 7,43 2.156.486 8,34 -5,35%
Titoli di debito 219.227 0,80 263.374 1,02 -16,76%
Totale 27.455.280 100,00 25.844.724 100,00 6,23%

FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA

Buona la dinamica dei mutui ipotecari, che si sono attestati a 10.469 milioni, +5,58%, e costituiscono la principale componente dei finanziamenti a clientela con il 38,13%. In sostenuta crescita le altre operazioni e mutui chirografari: 6.223 milioni, +20,69%, pari al 22,67% dei crediti verso clientela. I conti correnti sono aumentati dello 0,32%, passando da 4.253 milioni a 4.266 milioni. In forte aumento gli anticipi, 679 milioni, +44,60%. Dinamica positiva anche per i PCT, che rappresentano l'impiego di temporanee eccedenze di liquidità con controparti istituzionali, passati da 1.204 milioni a 1.258 milioni, +4,44%. In flessione i prestiti personali, -3,17%, da 495 a 479 milioni, e così anche i finanziamenti in valuta, -8,63% a 781 milioni, come pure le operazioni di factoring, -5,35% a 2.041 milioni. Sostanzialmente stabili gli anticipi sbf: 231 milioni, +0,10%. I titoli di debito, pari a fine 2018 a 263 milioni, sono risultati in significativa diminuzione, -16,76% a 219 milioni; derivano da operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti a clientela effettuate dalle partecipate Banca della Nuova Terra spa e Alba Leasing spa.

Nell'aggregato finanziamenti sono ricomprese attività cedute non cancellate per 1.426 milioni in relazione all'operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) e cartolarizzazioni. Non si è proceduto alla cancellazione di tali mutui in quanto la struttura prescelta non soddisfa i requisiti previsti da IFRS 9.

L'aggregato crediti deteriorati netti è sceso del 6,86% a 1.724 milioni ed è pari al 6,28% (ex 7,16%) della voce crediti verso clientela. Un andamento decrescente, in linea con il sistema, e che è il frutto dell'attività svolta e dell'impegno dedicato al contenimento degli stessi.

Le rettifiche di valore complessive relative ai crediti deteriorati sono ammontate a 2.151 milioni, -7,34%, pari al 55,51% dell'importo lordo degli stessi, rispetto al 55,63% di fine 2018 e al 51,79% del 2017. La riduzione, sia pure limitata, del grado di copertura rispetto a fine 2018 consegue in buona parte a stralci effettuati su posizioni già a sofferenza. L'apposita tabella riporta una sintetica esposizione dei crediti, deteriorati e in bonis.

(in migliaia di euro) 30/09/2019 31/12/2018 Variazioni
assolute
Variazioni
%
Crediti Deteriorati Esposizione lorda 3.874.423 4.171.707 -297.284 -7,13%
Rettifiche di valore 2.150.667 2.320.944 -170.277 -7,34%
Esposizione netta 1.723.756 1.850.763 -127.007 -6,86%
– Sofferenze Esposizione lorda 2.322.468 2.481.444 -158.976 -6,41%
Rettifiche di valore 1.597.093 1.721.031 -123.938 -7,20%
Esposizione netta 725.375 760.413 -35.038 -4,61%
– Inadempienze probabili Esposizione lorda 1.466.435 1.585.177 -118.742 -7,49%
Rettifiche di valore 544.115 579.483 -35.368 -6,10%
Esposizione netta 922.320 1.005.694 -83.374 -8,29%
– Esposizioni scadute
– e/o sconfinanti
– deteriorate
Esposizione lorda 85.520 105.086 -19.566 -18,62%
Rettifiche di valore 9.459 20.430 -10.971 -53,70%
Esposizione netta 76.061 84.656 -8.595 -10,15%
Crediti in bonis Esposizione lorda 25.849.887 24.111.603 1.738.284 7,21%
Rettifiche di valore 118.363 117.644 719 0,61%
Esposizione netta 25.731.524 23.993.959 1.737.565 7,24%
Totale crediti
verso clientela
Esposizione lorda 29.724.310 28.283.312 1.440.998 5,09%
Rettifiche di valore 2.269.030 2.438.588 -169.558 -6,95%
Esposizione netta 27.455.280 25.844.724 1.610.556 6,23%

FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA - PARTITE DETERIORATE E BONIS

Le sofferenze nette sono ammontate a 725 milioni, -4,61%, corrispondenti al 2,64% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto al 2,94% al 31 dicembre 2018. A fronte delle perdite presunte sulle sofferenze in essere, le rettifiche di valore sono passate a 1.597 milioni, -7,20%, pari al 68,77% dell'importo lordo di tali crediti, rispetto al 69,36% dell'anno precedente, riduzione connessa a quanto già sopra riportato. Le consistenti rettifiche riflettono – oltre agli abituali criteri di valutazione prudenziali, in specie sulle posizioni assistite da garanzie reali costituite da immobili, recependo al riguardo le indicazioni impartite dalla Vigilanza durante gli accertamenti cui è stata sottoposta la Capogruppo nel corso degli anni – i maggiori accantonamenti effettuati per i crediti per i quali si ipotizza la cessione. Al riguardo, in data 8 agosto 2019, contestualmente all'approvazione della relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2019, è stata assunta dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo la deliberazione di procedere alla cessione di circa 1 miliardo di sofferenze lorde. Tali crediti sono stati valutati in ottica di cessione, con incremento delle rettifiche su crediti a conto economico. La riduzione dello stock di rettifiche risente anche dell'effetto contrapposto delle maggiori rettifiche iscritte, anche nell'ottica di cessione, e dei write off effettuati. Quella del nostro Gruppo è una delle percentuali di copertura tra le più elevate a livello nazionale. Se si tiene conto degli importi passati a conto economico in anni precedenti su posizioni già a sofferenze per le quali si mantiene un'evidenza contabile a fronte di una prospettiva di eventuali recuperi, la copertura per tali crediti si attesta al 79,64%.

Le inadempienze probabili, che sono costituite dalle esposizioni creditizie diverse dalle sofferenze per le quali si giudica improbabile che il debitore, fatto salvo il ricorso della banca ad azioni tutorie quali l'escussione delle garanzie, adempia integralmente alle sue obbligazioni, sono scese a 922 milioni, -8,29%, corrispondenti al 3,36% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto al 3,89% dell'anno precedente. Le relative rettifiche, che assicurano un grado di copertura del 37,10%, sono state pari a 544 milioni, -6,10% sul periodo di confronto quando ammontavano a 579 milioni.

Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, che ricomprendono esposizioni diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni e superano una prefissata soglia di materialità, hanno cifrato 76 milioni, -10,15%, pari allo 0,28% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,33% del periodo di confronto, con un grado di copertura dell'11,06%. Le relative rettifiche sono ammontate a 9 milioni, -53,70%.

Oltre alle rettifiche sui crediti deteriorati, gli accantonamenti a fronte dei crediti in bonis hanno sommato 118 milioni, +0,61%, e sono pari allo 0,46% degli stessi, rispetto allo 0,49% del periodo di confronto. L'ammontare complessivo delle rettifiche è pervenuto a 2.269 milioni, -6,95%.

ATTIVITÀ IN TITOLI E TESORERIA

Dopo un anno, il 2018, straordinariamente difficile, nel primo semestre del 2019 si è assistito a un deciso rafforzamento dei mercati finanziari, continuato pure nel terzo trimestre, seppure in presenza di una certa volatilità, in particolare nella prima metà del mese di agosto. I rendimenti dei titoli di Stato italiani e lo spread sono notevolmente diminuiti, a fronte di una significativa riduzione dell'incertezza sugli intendimenti della politica di bilancio nazionale e in ragione delle condizioni monetarie più accomodanti.

Al 30 settembre 2019 la posizione interbancaria segnava un saldo negativo di 5.036 milioni, in aumento di 191 milioni rispetto a fine 2018, quando era negativa per 4.845 milioni.

Le disponibilità di cassa e liquide ammontano a 3.797 milioni rispetto a 1.577 milioni. La liquidità del Gruppo, come del resto quella del sistema, è rimasta ancora abbondante grazie alle misure espansive in essere e a quelle preannunciate dalla BCE. A fine periodo, la Capogruppo aveva in essere due operazioni T-LTRO II con la BCE per complessivi 4.600 milioni. La prima, accesa per 1.100 milioni il 23 giugno 2016 con scadenza al 24 giugno 2020 e facoltà di rimborso anticipato a partire dal 27 giugno 2018, è un'operazione a tasso zero (salvo riduzione in caso di incremento degli impieghi «eligible» rispetto al benchmark a noi assegnato). La seconda è stata accesa nel mese di marzo 2017, quando la Capogruppo ha ritenuto di partecipare per 3.500 milioni all'ultima operazione mirata al rifinanziamento di cui al programma T-LTRO II predisposta dalla BCE con scadenza al 24 marzo 2021 e sempre con l'obiettivo di stimolare l'economia reale, garantendo ulteriore liquidità al sistema bancario. Non si è ritenuto di partecipare alla prima della nuova serie di operazioni mirate al rifinanziamento a più lungo termine trimestrali. Al netto delle citate operazioni T-LTRO II, il saldo della voce crediti/debiti verso banche sarebbe stato negativo per 436 milioni.

Il mercato italiano degli strumenti di debito nel corso dell'anno si è caratterizzato per diverse e variegate emissioni, favorite anche dalla riduzione della volatilità. Pure il nostro Gruppo ha effettuato varie emissioni, tra cui il primo bond senior preferred unsecured per 500 milioni nell'ambito del programma EMTN, cui è seguita nel mese di luglio una emissione subordinata di 200 milioni.

L'attività della tesoreria è stata intensa, con prevalenza delle operazioni di impiego.

L'esposizione al rischio di liquidità è monitorata con riguardo sia al breve termine, cioè su un arco temporale di tre mesi, con cadenza giornaliera, e sia al lungo termine, con frequenza mensile.

Sono inoltre calcolati gli indicatori previsti dalla normativa di Basilea 3, quello a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e quello strutturale (Net Stable Funding Ratio), che si posizionano entrambi su livelli superiori ai minimi previsti. Il Gruppo può fare affidamento su un consistente portafoglio di attività rifinanziabili che, al netto degli haircut applicati, è ammontato a 11.549 milioni, rispetto a 11.923 milioni, di cui 6.410 liberi e 5.139 impegnati.

Al 30 settembre 2019 i portafogli di attività finanziarie rappresentate da titoli ammontavano complessivamente a 9.953 milioni, in diminuzione dell'1,1% rispetto ai 10.064 milioni al 30 giugno 2019, del 10,05% rispetto agli 11.065 milioni al 31 dicembre 2018 e del 12,72% rispetto agli 11.404 milioni al 30 settembre 2018. La diminuzione è correlata alla vendita di titoli governativi italiani (BTP e CTZ a brevissima scadenza), appostati nel comparto HTCS del portafoglio, in un'ottica di riposizionamento rispetto al rischio sovrano Italia già iniziato nella seconda parte dello scorso anno. Gli acquisti, di entità inferiore alle cessioni, sono stati compiuti al fine di diversificazione e hanno riguardato titoli di elevato rating (covered e sovranational) o titoli corporate in prevalenza senior e subordinati bancari. Il prospetto che segue evidenzia la consistenza delle singole attività e le variazioni percentuali.

ATTIVITA' FINANZIARIE (TITOLI DI DEBITO, TITOLI DI CAPITALE, QUOTE DI OICR E DERIVATI) PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA

(in migliaia di euro) 30/09/2019 31/12/2018 Variaz. %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 217.563 251.044 -13,34
di cui prodotti derivati 35.027 31.668 10,61
Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
393.335 366.287 7,38
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
2.885.797 4.423.618 -34,76
Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
6.456.757 6.024.006 7,18
c) titoli in circolazione
Totale 9.953.452 11.064.955 -10,05

In linea di continuità con il passato, il portafoglio vede la forte prevalenza di titoli di Stato domestici, nonostante i consistenti realizzi, come in precedenza riportato. La movimentazione si è mantenuta elevata, sia pure su livelli inferiori rispetto al periodo di confronto e ha interessato in prevalenza i portafogli HTCS e di negoziazione. Peraltro, il perdurare della politica monetaria espansiva ha mantenuto i rendimenti dei titoli del debito pubblico italiano ancora su livelli minimi, con rendimenti sulle scadenze brevi negativi o nulli. La duration del portafoglio è leggermente superiore ai tre anni e mezzo dell'esercizio precedente.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Il portafoglio di trading ha evidenziato un'ulteriore contrazione, sia pure meno significativa di quella registrata lo scorso esercizio, e l'operatività ha riguardato quasi esclusivamente titoli azionari. La sua consistenza è ammontata a 218 milioni, in diminuzione del 13,34% rispetto ai 251 milioni del periodo di raffronto.

(in migliaia di euro) 30/09/2019 31/12/2018 Variaz. %
Titoli di stato italiani a tasso variabile 84.168 59.089 42,44
Titoli di stato italiani a tasso fisso 20.440 54.008 -62,15
Obbligazioni bancarie - 11.109 -100,00
Obbligazioni di altri emittenti 2.138 1.925 11,06
Titoli di capitale 61.738 83.095 -25,70
Quote di O.I.C.R. 14.052 10.150 38,44
Valore netto contratti derivati 35.027 31.668 10,61
Totale 217.563 251.044 -13,34

Nella sua composizione il portafoglio di negoziazione si mantiene semplice e trasparente. È proseguita la vendita di attività finanziarie che ha interessato in particolare i titoli azionari, la cui consistenza diminuisce a 62 milioni, rispetto agli 83 milioni dell'esercizio di raffronto (-25,70%), e rappresenta il 28,38% del portafoglio, rispetto al 33,10%. Pur in presenza di una riduzione dell'entità del portafoglio, è stato possibile aumentare l'utile dell'attività di negoziazione, mentre il clima più disteso dei mercati finanziari ha influito positivamente sullo sbilancio tra plusvalenze e minusvalenze, che da negativo è divenuto positivo.

Pertanto, il risultato complessivo dell'attività su tale portafoglio ha segnato un aumento del 147,68% a 53,869 milioni rispetto ai 21,749 milioni del 2018.

Altre Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value sono salite del 7,38% a 393 milioni, rispetto a 366 milioni. Nel portafoglio sono caricati in prevalenza Fondi e Sicav di varia natura e in misura residuale obbligazioni bancarie e corporate. L'incremento è riconducibile alla crescita di quote di OICR in portafoglio.

(in migliaia di euro) 30/09/2019 31/12/2018 Variaz. %
Obbligazioni bancarie 16.107 8.988 79,21
Obbligazioni altre 30.928 33.943 -8,88
Titoli di capitale 2 -100,00
Quote di O.I.C.R. in euro 312.612 301.084 3,83
Quote di O.I.C.R. in divisa (USD) 33.688 22.270 51,27
Totale 393.335 366.287 7,38

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Il portafoglio attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS) ha sommato 2.886 milioni, -34,76%. La diminuzione è dovuta a consistenti vendite di titoli di Stato italiani, in particolare a tasso fisso. Al suo interno i titoli di Stato italiani diminuiscono del 47,21% a complessivi 1.843 milioni; sono la componente prevalente, cui si affiancano, in un'ottica di diversificazione, titoli di Stato spagnoli e francesi a tasso fisso per 307 milioni, +12,14%. Secondo collaudati indirizzi gestionali, in questo portafoglio trova impiego parte della liquidità investita, anche con l'obiettivo di contenere, seppur parzialmente, l'impatto sul conto economico della volatilità dei mercati finanziari. In aumento la componente obbligazionaria, costituita da obbligazioni bancarie per 579 milioni, +19,67%, e da obbligazioni corporate per 74 milioni, +4,80%. I titoli di capitale scendono del 20,42% a 83 milioni. Riguardo a quest'ultima componente, nel periodo è avvenuta la cessione di parte dell'interessenza detenuta in Nexi spa per 5.017.793 azioni, con una plusvalenza rispetto ai valori di carico al 31 dicembre 2018 di 16 milioni, contabilizzati a riserve in conformità a quanto previsto dai principi contabili.

Da sottolineare che nel periodo in esame non è stato necessario procedere al cosiddetto impairment test al fine di identificare le perdite durevoli e, pertanto, non sono state rilevate svalutazioni a conto economico.

(in migliaia di euro) 30/09/2019 31/12/2018 Variaz. %
Titoli di stato italiani a tasso variabile 651.788 592.896 9,93
Titoli di stato italiani a tasso fisso 1.191.271 2.898.339 -58,90
Titoli di stato esteri 306.545 273.356 12,14
Obbligazioni bancarie 579.213 483.996 19,67
Obbligazioni altre 73.526 70.160 4,80
Titoli di capitale 83.454 104.871 -20,42
Totale 2.885.797 4.423.618 -34,76

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

I titoli valutati al costo ammortizzato costituiscono parte delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (HTC) e sono ammontati a 6.457 milioni, rispetto a 6.024 milioni, +7,18%. Nella composizione si evidenzia un ulteriore aumento delle obbligazioni bancarie, sia italiane e sia estere, di elevato standing (soprattutto covered e sovranational), che complessivamente salgono da 75 a 416 milioni, e delle obbligazioni corporate, 168 milioni, +39,11%, mentre i titoli di Stato, italiani ed esteri, registrano lievi incrementi, rispettivamente +0,57% a 4.435 milioni e +1,37% a 1.438 milioni.

(in migliaia di euro) 30/09/2019 31/12/2018 Variaz. %
CREDITI VERSO BANCHE 416.168 75.059 454,45
Obbligazioni bancarie italia 260.068 15.744
Obbligazioni bancarie estere 156.100 59.315 163,17
CREDITI VERSO CLIENTELA 6.040.589 5.948.947 1,54
Titoli di stato italiani a tasso variabile 809.821 809.779 0,01
Titoli di stato italiani a tasso fisso 3.624.873 3.599.927 0,69
Titoli di stato esteri 1.437.885 1.418.467 1,37
Obbligazioni altre 168.010 120.774 39,11
Totale 6.456.757 6.024.006 7,18

RISPARMIO GESTITO

Dopo una dinamica profondamente negativa per l'industria del risparmio gestito nell'ultima parte del 2018, nel primo semestre del 2019 la stabilizzazione dei mercati finanziari ha favorito un ritorno di interesse per il settore, che nel terzo trimestre ha vissuto una fase di ulteriore rafforzamento.

Lo scenario generale si è riverberato sull'attività del nostro Gruppo, che può rassegnare numeri complessivamente in crescita. Il totale del patrimonio gestito nelle diverse forme ha segnato a fine settembre 5.705 milioni, in aumento del 5,60% sul dicembre 2018, di cui 4.136 milioni, +10,59%, fondi comuni di investimento e Sicav, tra le quali Popso (SUISSE) Investment Fund Sicav; 1.569 milioni, -5,63%, gestioni patrimoniali del Gruppo.

INFORMATIVA IN MERITO ALL'ESPOSIZIONE VERSO DEBITORI SOVRANI

La CONSOB, con comunicazione n. DEM/11070007 del 05/08/2011, e anche più recentemente con nota del 31/10/2018, ha invitato le società quotate a fornire nelle relazioni finanziarie informazioni sulle esposizioni verso debitori sovrani, intendendosi con tale termine i titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali, da enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi.

Al riguardo si precisa che l'esposizione complessiva del Gruppo al 30 settembre 2019 ammontava a 9.128 milioni ed era così articolata:

  • a) Finanziamenti e titoli a amministrazioni statali: 8.205 milioni;
  • b) Finanziamenti e titoli a imprese a partecipazione statale o locale: 666 milioni;
  • c) Finanziamenti e titoli a altre amministrazioni pubbliche ed enti vari: 257 milioni.

Si segnala che l'esposizione verso debitori sovrani è costituita in buona parte da titoli di Stato italiano detenuti dalla Capogruppo.

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni sono ammontate a 288 milioni, in crescita di 67 milioni principalmente per l'aumento dell'interessenza in Arca Holding spa realizzata con un esborso di 54 milioni. Hanno inoltre risentito positivamente della valutazione al patrimonio netto della partecipate.

ATTIVITA' MATERIALI E IMMATERIALI

Le attività materiali e immateriali si sono attestate a 589 milioni, rispetto a 361 milioni di fine 2018. Le prime hanno sommato complessivamente 558 milioni, +70,16%, le seconde sono ammontate a 31 milioni, -5,78%. Il consistente incremento è connesso all'entrata in vigore del nuovo Principio contabile IFRS 16, che sostituisce il precedente Principio IAS 17 e che, superando per il locatario il dualismo contabile tra leasing finanziario e leasing operativo, introduce un unico modello contabile basato sulle iscrizioni in bilancio di un'attività (diritto di utilizzo) e delle passività del leasing.

Le attività immateriali comprendono 13 milioni relativi ad avviamenti. Per questi ultimi viene effettuato con cadenza annuale il test di impairment al fine di verificare eventuali perdite di valore. L'ultimo test è stato effettuato in sede di predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018. Con riferimento alla data del 30 settembre 2019 non si è ravvisata la necessità di procedere alla ripetizione dello stesso.

FONDI DIVERSI

Sono costituiti dal TFR, che è ammontato a 45 milioni, +3,62%, e dai fondi per rischi e oneri che hanno sommato 264 milioni, +5,91% sul dato di fine 2018.

RISORSE UMANE

I dipendenti del Gruppo bancario al 30 settembre 2019 erano 3.305, rispetto alle 3.254 unità di fine 2018. Di questi 2.780 in forza presso la Capogruppo, 335 presso la Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, 169 presso Factorit spa e 21 presso BNT spa. Rispetto al 31 dicembre e al 30 settembre 2018 l'incremento è, rispettivamente, di 51, +1,57%, e 50 dipendenti, +1,54%.

Al personale del Gruppo bancario si aggiunge quello della controllata Pirovano Stelvio spa: 28 risorse al 30 settembre 2019, di cui 25 impiegate stagionalmente.

PATRIMONIO

Al 30 settembre 2019, il patrimonio netto consolidato del Gruppo, comprensivo delle riserve da valutazione e dell'utile di periodo di 123,243 milioni, è risultato pari a 2.837,033 milioni, +7,02%.

Il capitale sociale della Capogruppo, costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale, è ammontato a 1.360,157 milioni, senza variazioni rispetto all'esercizio di raffronto.

Invariati anche i sovrapprezzi di emissione, pari a 79,005 milioni.

La voce riserve è salita di 137,862 milioni a 1.298,545 milioni, +11,88%, per l'accantonamento di buona parte dell'utile dell'esercizio 2018 e per inclusione delle plusvalenze su titoli di capitale alienati già nelle riserve da valutazione. Si rammenta che l'Assemblea ordinaria dei soci del 27 aprile 2019 ha approvato la distribuzione di un dividendo, pagato dal 22 maggio 2019, di 0,05 euro per ciascuna delle n. 453.385.777 azioni in circolazione al 31 dicembre 2018.

La voce riserve da valutazione, rappresentata dal saldo tra plusvalenze e minusvalenze contabilizzate sulle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra utili e perdite

attuariali sui piani a benefici definiti per i dipendenti, ha presentato un saldo positivo di 1,447 milioni, in aumento rispetto a fine 2018, quando era negativo per 34,452 milioni, pur registrando il rigiro ad altre riserve di parte della riserva da valutazione a seguito di realizzi, come sopra riportato. Essa ha inoltre risentito positivamente dell'andamento favorevole dei mercati finanziari.

Il controvalore delle azioni della Capogruppo in portafoglio è passato da 25,375 a 25,364 milioni.

In merito all'adeguatezza patrimoniale, dal 1° gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova normativa armonizzata per le banche e per le imprese di investimento contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36 UE (CRD IV). Sulla base di tale disciplina sono stati modificati con la circolare n. 285/13 dell'Organo di Vigilanza i limiti in materia di coefficienti patrimoniali che sono ora pari al 7% per il CET 1 Ratio, all'8,50% per il Tier 1 Capital Ratio e al 10,50% per il Total Capital Ratio. La Banca Centrale Europea, che nell'ambito dei propri poteri, sulla base delle evidenze raccolte nel processo di revisione e di valutazione prudenziali, ha l'autorità per fissare coefficienti di capitale e/o di liquidità personalizzati per ciascun intermediario soggetto a supervisione comunitaria, con comunicazione del 5 febbraio 2019, a conclusione del processo annuale di revisione, ha trasmesso alla banca la decisione del Supervisory Board riguardo ai nuovi coefficienti minimi da applicarsi con decorrenza 1° marzo, per l'esercizio 2019.

I livelli minimi di capitale chiesti al nostro Gruppo bancario attengono a:

  • un requisito minimo di Common Equity Tier 1 ratio pari al 9,25% (precedente 8,375%), determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (4,50%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,5%, precedente 1,875%), e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (2,25%, precedente 2%);
  • un requisito minimo di Tier 1 Ratio pari al 10,75% determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (6%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,5%), e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (2,25%);
  • un requisito minimo di Total Capital ratio, pari al 12,75% (precedente 11,875%), determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (8%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,5%, precedente 1,875%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (2,25%, precedente 2%).

Mentre i due primi addendi costituenti ciascun indice sono indicati dalla normativa prudenziale e sono identici per tutte le banche di uno stesso Paese, il terzo fattore è quantificato dalla BCE sulla base dell'effettivo grado di rischiosità del singolo intermediario.

Ai due coefficienti si aggiunge, dal 2017, una «Linea d'orientamento di secondo pilastro» («Pillar 2 Guidance») che intende rappresentare una guida per l'evoluzione prospettica del capitale del Gruppo. Quest'ultimo parametro assume carattere riservato e non è, a differenza dei due requisiti minimi, oggetto di diffusione, trattandosi di elemento che, anche secondo l'indirizzo reso noto dalla BCE, non assume rilevanza in ordine alla determinazione dei dividendi distribuibili.

La Banca Centrale Europea lo scorso mese di maggio ha comunicato l'autorizzazione, a partire dalle segnalazioni riferite al 30 giugno 2019, all'utilizzo del sistema interno di rating a fini regolamentari. E' il risultato di un percorso durato a lungo, che ha richiesto consistenti investimenti e ha comportato un aumento significativo dei ratio patrimoniali.

I fondi propri consolidati ai fini delle segnalazioni di Vigilanza, che ricomprendono quota parte dell'utile del primo semestre 2019, si sono attestati a 3.120 milioni, mentre le attività di rischio ponderate sono state pari a 17.044 milioni.

Per completezza d'informazione, si segnala che il Gruppo ha deciso di avvalersi del disposto del Regolamento UE 2017/2395, che ha concesso agli intermediari vigilati la possibilità di includere, in via temporanea, nel computo del proprio capitale primario di classe 1 un importo addizionale teso a «neutralizzare» gli effetti che si avrebbero a seguito dei maggiori accantonamenti contabili derivanti dall'immediata adozione del principio contabile IFRS 9, entrato in vigore il 1° gennaio 2018. Detto importo addizionale verrà applicato al valore del patrimonio CET 1, tenendo conto di una percentuale di computabilità decrescente nel tempo, dal 95% nel 2018 al 25% nel 2022, fino al suo totale azzeramento nel 2023.

Si rassegnano di seguito i valori dei citati coefficienti con riferimento al 30 settembre 2019, determinati secondo la normativa vigente (Phased in), e i minimi richiesti.

Coefficienti patrimoniali Gruppo Coefficienti patrimoniali minimi richiesti
CET 1 Ratio 15,55% 9,25%
Tier 1 Capital Ratio 15,60% 10,75%
Total Capital Ratio 18,35% 12,75%

I citati coefficienti determinati secondo i criteri previsti a regime (Fully Phased) sono i seguenti:

Coefficienti patrimoniali Gruppo Coefficienti patrimoniali minimi richiesti
CET 1 Ratio 15,53% 9,25%
Tier 1 Capital Ratio 15,58% 10,75%
Total Capital Ratio 18,32% 12,75%

Qualora si fosse ricompresa nei fondi propri quota parte dell'utile al 30 settembre 2019, dedotta una previsione di dividendo in linea con le politiche abitualmente seguite dal Gruppo, gli stessi coefficienti (Phased in) si attesterebbero al 15,92% per il CET 1 Ratio; al 15,97% per il Tier 1 Capital Ratio; al 18,72% per il Total Capital Ratio.

Il Leverage Ratio è pari al 5,56%, applicando i criteri transitori in vigore per il 2019 (Phased in) e al 5,55% in funzione dei criteri previsti a regime (Fully Phased). Valori questi ultimi tra i più positivi nel confronto con i principali Gruppi bancari italiani ed europei.

Rassegniamo di seguito i rapporti tra il patrimonio comprensivo dell'utile di periodo e le principali voci di bilancio, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2018:

  • – patrimonio netto/raccolta diretta da clientela 8,76% rispetto all'8,53%;
  • – patrimonio netto/finanziamenti alla clientela 10,33% rispetto al 10,26%
  • – patrimonio netto/attività finanziarie 28,50% rispetto al 23,96%;
  • – patrimonio netto/totale dell'attivo 6,50% rispetto al 6,44%;
  • – sofferenze nette/patrimonio 25,57% rispetto al 28,69%.

L'AZIONE BANCA POPOLARE DI SONDRIO

L'azione Banca Popolare di Sondrio, negoziata sul mercato MTA di Borsa Italiana, facente parte dell'indice FTSE Italia All-Share, ha chiuso i primi 9 mesi del 2019 con una performance negativa del 36,17%, segnando un prezzo di riferimento al 30 settembre 2019 di 1,68 euro, contro i 2,632 euro di fine 2018. Nell'anno in corso il titolo ha segnato un minimo e un massimo intraday rispettivamente di 1,58 euro il 14 agosto e di 2,76 euro l'8 gennaio. Il volume medio giornaliero dei titoli scambiati sul mercato MTA di Borsa Italiana nei primi nove mesi dell'anno è stato pari a 564 mila titoli, in calo rispetto ai 765 mila dello stesso periodo del 2018.

Azione BANCA POPOLARE DI SONDRIO – Mercato MTA di Borsa Italiana

Fonte THOMSON REUTERS

La compagine sociale al 30 settembre 2019 risulta costituita da 168.109 soci, in diminuzione di 2.562 unità rispetto alla fine del 2018.

In merito alle azioni proprie, la cui operatività è svolta nel rispetto dell'apposita delibera assembleare, si segnala che la Capogruppo deteneva in portafoglio n. 3.650.000 azioni, invariate rispetto a fine 2018. Si aggiungono le n. 24.431 azioni detenute dalla Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, nell'ambito del piano dei compensi basato su strumenti finanziari previsto dalle Politiche retributive di Gruppo. Il valore di bilancio è di 25,364 milioni, di cui 25,322 milioni costituiscono utilizzo del fondo acquisto azioni proprie della Capogruppo pari a 30 milioni.

In riferimento all'articolo 2528, ultimo comma, del codice civile, informiamo che le domande di ammissione a socio pervenute nel corso dell'esercizio sono state esaminate dal Consiglio di amministrazione sulla base dei principi legislativi e statutari. In particolare, l'articolo 9 dello statuto stabilisce che: «Il Consiglio di amministrazione decide in merito alle domande di ammissione a socio con deliberazione congruamente motivata, avuto riguardo all'interesse della società, allo spirito della forma cooperativa e alle prescrizioni statutarie», tenute altresì presenti le linee guida fissate dall'Amministrazione.

IL RATING

La solvibilità del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, come dettagliatamente rappresentato nelle tabelle sottostanti, è valutata dalle agenzie di rating Fitch Ratings e Dagong Europe Credit Rating.

I giudizi riportati fanno riferimento, rispettivamente, all'aggiornamento del 5 giugno 2019 per quanto attiene ai giudizi rilasciati da Fitch Ratings e a quello del 20 novembre 2018 per quanto riguarda le valutazioni emesse da Dagong Europe Credit Rating.

FITCH RATINGS – rilasciato il 5 giugno 2019

GIUDIZIO
LONG – TERM (lungo termine)
È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di rim
borsare gli impieghi a medio lungo termine. È espresso su una scala da AAA a D, per
complessivi 11 livelli.
BB+
SHORT – TERM (breve termine)
Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai pa
gamenti in scadenza nel breve periodo, entro 13 mesi. La scala di misura comprende
sette livelli (F1, F2, F3, B, C, RD e D).
B
VIABILITY RATING (autosufficienza)
Mira a valutare quale sarebbe la situazione della banca se essa fosse completamen
te indipendente e non potesse fare affidamento su supporto esterno. È espresso su
una scala da aaa a d, per complessivi 11 livelli.
bb+
SUPPORT (supporto)
Esprime la valutazione di Fitch sulla probabilità che un ente esterno offra supporto
alla banca qualora quest'ultima ne abbia bisogno. La scala di misura comprende
cinque livelli da 1 (migliore) a 5 (peggiore).
5
SUPPORT RATING FLOOR (livello minimo di rating di supporto)
Esprime la valutazione di Fitch sul livello minimo al di sotto del quale non abbasserà il
rating di lungo periodo dell'emittente in caso di difficoltà finanziaria dello stesso, in
considerazione della propensione da parte di potenziali sostenitori (Stato o proprietario
istituzionale) ad aiutare la banca in tali circostanze. La scala di valori associata a tale
giudizio riflette quella dei Rating di lungo termine. Un ulteriore possibile punteggio,
rappresentato dal «No Floor» (NF) indica che secondo Fitch è improbabile che dall'e
sterno giunga un aiuto (probabilità di un intervento di sostegno inferiore al 40%).
No Floor
OUTLOOK (prospettiva)
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione in un periodo di 1-2 anni del
rating di lungo termine assegnato. Può essere «positivo», «stabile» o «negativo».
Stabile
LONG-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a lungo termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati. È
espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di lungo termine (da
AAA a D).
BBB
SENIOR PREFERRED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene
espressa utilizzando una scala da AAA a D.
BB+

DAGONG EUROPE CREDIT RATING – rilasciato il 20 novembre 2018

GIUDIZIO
LONG – TERM (lungo termine)
È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di adem
piere ai propri obblighi finanziari. È espresso su una scala da AAA a D, per comples
sivi 10 livelli. BBB
SHORT – TERM (breve termine)
Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai pa
gamenti in scadenza nel breve periodo. La scala di misura comprende sei livelli (A-1,
A-2, A-3, B, C e D). A-3
INDIVIDUAL FINANCIAL STRENGHT ASSESSMENT
(valutazione della forza finanziaria individuale)
Mira a valutare quale sarebbe la situazione della banca se essa fosse completamen
te indipendente e non potesse fare affidamento su supporto esterno. È espresso su
una scala da aaa a d, per complessivi 10 livelli.
bbb
OUTLOOK (prospettiva)
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione in un periodo di 1-2 anni del
rating di lungo termine assegnato. Può essere "positivo", "stabile" o "negativo".
Stabile

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE DELLA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE CONSOLIDATI

Nel prospetto che segue si provvede al raccordo tra il patrimonio netto e l'utile della Capogruppo e quelli consolidati.

(in migliaia di euro) Patrimonio
netto
di cui:
Utile di periodo
Patrimonio netto della Capogruppo al 30.09.2019 2.519.587 95.592
Rettifiche di consolidamento -8.888 -8.888
Differenza rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in:
- società consolidate con il metodo integrale 276.389 21.671
- società valutate con il metodo del patrimonio netto 49.945 14.868
Saldo al 30.09.2019 come da bilancio consolidato di Gruppo 2.837.033 123.243

CONTO ECONOMICO

Il rallentamento del ciclo economico, già rilevato nel primo semestre dell'anno, è continuato pure nel periodo in esame e trova riscontro, oltre che nei più aggiornati dati economici, nelle parole recentemente espresse dal Presidente della Banca Centrale Europea. L'Italia si è trovata a dover affrontare una situazione di sostanziale stagnazione, senza poter contare, come invece in passato, sulla dinamicità del nostro partner economico storico, quella Germania che pure sta attraversando un momento di difficoltà. D'altro canto, la situazione dei mercati finanziari si è notevolmente rasserenata, come evidenziato dal deciso calo dello spread tra i titoli governativi italiani e i Bund tedeschi, con positivi riflessi sui corsi dei primi.

In tale contesto, il nostro Gruppo ha realizzato un risultato di periodo più che soddisfacente: 123,243 milioni, in aumento del 57,13% sui 78,434 milioni dei primi nove mesi del 2018.

In data 1° gennaio 2019 è entrato in vigore il nuovo principio contabile IFRS 16, in sostituzione dello IAS 17 che disciplinava il leasing. Il Gruppo si è avvalso della facoltà prevista dal principio di non riesporre i dati comparativi. Pertanto, i dati non sono pienamente comparabili per quanto concerne spese amministrative e rettifiche di valore su attività materiali e interessi passivi.

Passando in rassegna le varie componenti, il margine d'interesse ha evidenziato il permanere della dinamica negativa già registrata nei precedenti trimestri dell'anno. Gli interessi attivi da clientela hanno patito un calo, cui non ha fatto fronte la riduzione di quelli passivi. Conseguentemente, il relativo differenziale di interesse ha subito un'ulteriore contrazione. D'altro canto, il perdurare della politica monetaria espansiva della BCE, che proseguirà nei mesi a venire, e le operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, già effettuate e pure quelle annunziate, hanno mantenuto i tassi su livelli minimi. La ricerca di certezza da parte degli investitori ha favorito, almeno in parte, le obbligazioni, comprimendo nuovamente i rendimenti ai minimi. Infine, è continuata la riduzione dei margini applicati sulle erogazioni a favore di imprese e privati a causa dell'accesa concorrenza fra le banche. Il margine d'interesse si è pertanto attestato a 340,565 milioni, rispetto a 371,543 milioni, -8,34%.

Le commissioni nette hanno evidenziato una dinamica leggermente positiva: 230,034 milioni, +0,88%, in particolare dovuta al buon andamento di quelle derivanti dal collocamento di prodotti del risparmio gestito e assicurativi, nonché di quelle legate ai conti correnti e ad incassi e pagamenti. Sono invece risultate in flessione le commissioni relative alle garanzie rilasciate, a raccolta ordini e quelle legati ai finanziamenti.

I dividendi incassati sono ammontati a 3,339 milioni, rispetto a 3,992 milioni.

Il risultato complessivo dell'attività in titoli, cambi e derivati (che è dato dalla somma delle voci 80, 90, 100 e 110 del conto economico) è stato pari a 101,844 milioni, a fronte di 16,628 milioni, con una crescita di circa sei volte. Il buon risultato consegue al clima più disteso dei mercati finanziari.

Passando ad esaminare i singoli portafogli, quello di negoziazione ha evidenziato un risultato di 53,869 milioni, +147,68%. Ad un aumento degli utili da negoziazione si è accompagnato un consistente sbilancio positivo tra plusvalenze e minusvalenze che, al contrario, era fortemente negativo nel periodo di raffronto.

Gli utili da cessione o riacquisto di attività finanziarie hanno registrato anch'essi un buon incremento e sono stati pari a 27,967 milioni, +247,50%. Nelle sue componenti, gli utili delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono ammontati a 19,575 milioni, quelli da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono stati pari a 8,015 milioni, mentre sulle passività finanziarie si è registrato un risultato positivo per 0,377 milioni. Infine, il risultato netto dell'attività di copertura è stato positivo per 0,043 milioni. Il risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico è stato positivo per 19,965 milioni, rispetto a uno negativo per 13,164 milioni.

Il margine di intermediazione è pertanto salito a 675,782 milioni, a fronte di 620,180 milioni, +8,97%.

Nella sua composizione il contributo del margine d'interesse è stato del 50,40%, rispetto al 59,91%.

Nonostante uno scenario economico generale poco incline alla crescita, è risultata ancora in decelerazione la dinamica dei crediti deteriorati. Il nostro Gruppo ha continuato a valutare l'esposizione verso clientela sulla base delle vigenti rigorose policies. Il complesso di attività e processi attivati in tema di monitoraggio e controllo dei crediti verso la clientela nelle varie fasi di erogazione e gestione ha contribuito a ridurre il flusso dei nuovi crediti deteriorati.

Le rettifiche e le riprese di valore nette per rischio di credito, voce 130 di conto economico, si sono attestate a 127,260 milioni, rispetto a 147,951 milioni, -13,99%. La componente rettifiche di valore netto per rischio di credito relativo alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, che riguardano l'esposizione verso clientela e banche sia sotto forma di finanziamenti e sia di titoli, è ammontata a 128,758 milioni rispetto a 151,867 milioni. Il decremento è particolarmente significativo considerato che i crediti per i quali si è ipotizzata la cessione sulla base della delibera consiliare dello scorso agosto sono stati valutati in tale ottica. Queste posizioni sono state oggetto di valutazione sulla base di modelli in grado di stimare il potenziale di valore di recupero di tali crediti e, quindi, di formulare un prezzo di cessione, tenuto conto anche delle particolarità del mercato in cui tali asset dovrebbero essere ceduti. Il che ha comportato la necessità di consistenti rettifiche. La componente rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ha registrato riprese di valore per 1,498 milioni su titoli di debito, mentre nell'esercizio di raffronto erano state contabilizzate riprese per 3,916 milioni.

Il rapporto rettifiche nette su crediti verso clientela/crediti verso clientela, che viene definito anche costo del credito, ha evidenziato un forte miglioramento, passando allo 0,63% dallo 0,93% del 31 dicembre 2018.

La voce 140 che rileva gli utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni, che derivano dalle modifiche apportate ai flussi di cassa contrattuali, nel periodo di riferimento ha registrato una perdita di 2,219 milioni, rispetto a 0,684 milioni.

Si perviene così ad un risultato netto della gestione finanziaria di 546,303 milioni, a fronte di 471,545 milioni, +15,85%.

I costi operativi sono stati pari a 385,827 milioni, in aumento dell'1,97%, in parte da considerarsi fisiologico. L'incremento è essenzialmente dovuto alla componente del personale. Il rapporto costi operativi/ margine d'intermediazione, il così detto «cost income ratio», si è attestato al 57,09%, rispetto al 58,06% di fine 2018 e al 61,01% del 30 settembre 2018.

Analizzando le singole voci, le spese amministrative, per le quali si è proceduto a una riclassifica che riguarda l'accantonamento dei proventi del fondo di quiescenza, sono ammontate a 387,867 milioni, -0,99%; la componente spese del personale è salita a 182,199 milioni, +3,07%. A loro volta, le altre spese amministrative sono passate da 214,955 milioni a 205,668 milioni, -4,32%. E' un raffronto non omogeneo in quanto il dato non è perfettamente comparabile a motivo delle nuove regole di contabilizzazione dei contratti di leasing e locazione introdotte dall'IFRS 16. La voce spese amministrative ha registrato ancora un aumento degli oneri per contributi sostenuti o previsti per i Fondi di risoluzione e Garanzia e FITD, che da 25,924 milioni sono aumentati a 27,813 milioni, +7,29%.

SINTESI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) 30/09/2019 30/09/2018 Variazioni
assolute
Variazioni
%
Margine d'interesse 340.565 371.543 -30.978 -8,34
Dividendi 3.339 3.992 -653 -16,36
Commissioni nette 230.034 228.017 2.017 0,88
Risultato dell'attività finanziaria 101.844 16.628 85.216 512,48
Margine di intermediazione 675.782 620.180 55.602 8,97
Rettifiche nette su crediti e attività finanziarie -127.260 -147.951 20.691 -13,99
Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni -2.219 -684 -1.535 224,42
Risultato netto della gestione finanziaria 546.303 471.545 74.758 15,85
Spese per il personale -182.199 -176.778 -5.421 3,07
Altre spese amministrative -205.668 -214.955 9.287 -4,32
Altri oneri/ proventi di gestione 49.318 45.487 3.831 8,42
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -6.034 -7.992 1.958 -24,50
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali -41.244 -24.121 -17.123 70,99
Costi operativi -385.827 -378.359 -7.468 1,97
Risultato della gestione operativa 160.476 93.186 67.290 72,21
Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti 21.393 14.444 6.949 48,11
Risultato al lordo delle imposte 181.869 107.630 74.239 68,98
Imposte sul reddito dell'operatitività corrente -57.178 -26.670 -30.508 114,39
Risultato netto 124.691 80.960 43.731 54,02
Utili (perdite) di pertinenza di terzi -1.448 -2.526 1.078 -42,68
Utili (perdite) di pertinenza della Capogruppo 123.243 78.434 44.809 57,13

Note: Il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 - 110 del conto economico. Si è provveduto a riclassificare le spese del personale e gli altri proventi di gestione nettandoli della partita di giro rappresentate dai proventi del fondo di quiescenza del personale pari a € 6,614 milioni di euro

Scontano, inoltre, i consistenti aumenti delle spese per consulenza, per utilizzo di reti interbancarie, nonché gli elevati costi informatici legati pure alle normative in continua evoluzione.

La voce accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ha evidenziato accantonamenti per 6,034 milioni, -24,50%.

Le rettifiche su attività materiali e immateriali sono ammontate a 41,244 milioni, in aumento del 70,99%, riconducibile in buona parte alle nuove norme di contabilizzazione previste dall'IFRS 16 in materia di leasing e locazione.

Gli altri proventi di gestione, per i quali si è provveduto a una riclassifica come già cennato, al netto degli oneri, hanno cifrato 49,318 milioni, +8,42%.

Il risultato della gestione operativa si è pertanto portato a 160,476 milioni, +72,21%.

La voce utili/perdite su partecipazioni e su altri investimenti ha evidenziato un saldo positivo di 21,393 milioni rispetto a 14,444 milioni, +48,11%.

Il risultato complessivo al lordo delle imposte ha pertanto segnato 181,869 milioni, +68,98%.

Detratte infine le imposte sul reddito per 57,178 milioni, +114,39%, e l'utile di pertinenza di terzi pari a 1,448 milioni, si è determinato un utile netto dell'esercizio di 123,243 milioni, +57,13%.

Il tasso di imposizione fiscale, inteso come semplice rapporto fra imposte sul reddito e il risultato dell'operatività corrente, si è attestato al 31,44%, rispetto al 24,78% del periodo di confronto.

DISTRIBUZIONE PER AREE GEOGRAFICHE

L'attività del Gruppo è svolta in Italia e nella vicina Confederazione Elvetica, dove opera la controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA.

L'apporto di quest'ultima al Gruppo può essere sintetizzato nei dati seguenti: alla «Suisse» fanno capo il 9,21% della raccolta diretta da clientela, il 10,01% dei crediti verso clientela, il 6,71% delle commissioni nette e il 12,07% del margine di interesse.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL TRIMESTRE E PREVEDIBILE EVOLUZIONE

Come portato a conoscenza del mercato con comunicato stampa del 17 ottobre scorso, cui si fa rimando, nel contesto delle interlocuzioni tra la Capogruppo e la Banca Centrale Europea in merito al procedimento relativo all'approvazione delle modifiche statutarie deliberate dall'Assemblea dei soci della Banca Popolare di Sondrio dello scorso 27 aprile 2019 e finalizzate all'esecuzione degli accordi sottoscritti con la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento e la Holding CR Cento S.p.A. per l'acquisizione del controllo della Cassa di Risparmio di Cento, è stata evidenziata l'esigenza di dare priorità alle iniziative di derisking già in corso volte alla riduzione dello stock di non performing loan – mantenendo il capital buffer, peraltro cospicuo, di cui la Banca Popolare di Sondrio dispone, prudenzialmente al servizio delle predette iniziative – e al rafforzamento delle strutture di governo e di presidio dei rischi. In ragione delle suddette priorità, BCE ha ritenuto che non sussistevano le condizioni per il rilascio della prescritta autorizzazione. In ragione delle valutazioni ostative all'acquisizione nei termini che precedono, non sono risultate realizzate tutte le condizioni al cui avveramento era subordinata l'efficacia degli accordi con la Fondazione e la Holding CRC relativi all'acquisizione della Cassa di Risparmio di Cento. Gli accordi in questione sono venuti quindi meno.

Nel corso del trimestre la Capogruppo ha proseguito i lavori per realizzare la cessione di crediti a sofferenza per un ammontare target di circa € 1 miliardo, al lordo delle rettifiche, attraverso una cartolarizzazione garantita con GACS, il cui completamento è atteso nei primi mesi del 2020. A tal fine sono stati ingaggiati come co-arranger dell'operazione Banca IMI e Societé Generale e come master servicer Prelios Credit Servicing (Gruppo Prelios).

In tema di prevedibile evoluzione, si ritiene ragionevole ipotizzare che nel prosieguo del corrente anno, mantenendosi sui mercati finanziari un clima disteso, il Gruppo possa cogliere risultanze reddituali in linea con l'andamento fin qui registrato nell'esercizio.

Sondrio, 8 novembre 2019

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ragionier dottor Maurizio Bertoletti, dichiara, ai sensi dell'art. 154 bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente rendiconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2019 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Maurizio Bertoletti

SCHEMI DI STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2019

ESPOSIZIONE DATI DI RAFFRONTO

Negli schemi contabili i dati patrimoniali del periodo di confronto, riferiti al 31/12/2018, e quelli economici riferiti al 30/09/2018 sono stati semplicemente riesposti.

Pertanto, sia i dati patrimoniali al 31 dicembre 2018 e sia i dati economici al 30 settembre 2018, che non includono gli effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16, risultano non confrontabili su base omogenea con quelli del periodo di riferimento

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

VOCI DELL'ATTIVO 30/09/2019 31/12/2018
10. Cassa e disponibilità liquide 3.797.209 1.577.163
20. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico 894.990 858.069
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 217.563 251.044
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
677.427 607.025
30. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva 2.885.797 4.423.618
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 34.476.014 32.873.554
a) crediti verso banche 1.264.237 1.320.621
b) crediti verso clientela 33.211.777 31.552.933
70. Partecipazioni 288.337 220.957
90. Attività materiali 558.590 328.161
100. Attività immateriali 31.336 33.259
di cui:
- avviamento 12.632 12.632
110. Attività fiscali 400.776 465.040
a) correnti 23.380 31.834
b) anticipate 377.396 433.206
130. Altre attività 299.426 348.364
TOTALE DELL'ATTIVO 43.632.475 41.128.185

IL PRESIDENTE I SINDACI Francesco Venosta Piergiuseppe Forni, Presidente Laura Vitali - Luca Zoani

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 30/09/2019 31/12/2018
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 38.702.854 37.228.347
a) debiti verso banche 6.300.484 6.165.836
b) debiti verso clientela 29.572.425 28.630.307
c) titoli in circolazione 2.829.945 2.432.204
20. Passività finanziarie di negoziazione 82.254 57.211
40. Derivati di copertura 14.296 16.826
60. Passività fiscali 37.994 29.767
a) correnti 3.009 4.252
b) differite 34.985 25.515
80. Altre passività 1.555.241 760.091
90. Trattamento di fine rapporto del personale 44.787 43.222
100. Fondi per rischi e oneri 263.558 248.850
a) impegni e garanzie rilasciate 45.127 46.163
b) quiescenza e obblighi simili 180.523 160.734
c) altri fondi per rischi e oneri 37.908 41.953
120. Riserve da valutazione 1.447 (34.452)
150. Riserve 1.298.545 1.160.683
160. Sovrapprezzi di emissione 79.005 79.005
170. Capitale 1.360.157 1.360.157
180. Azioni proprie (-) (25.364) (25.375)
190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 94.458 93.049
200. Utile (Perdita) di periodo (+/-) 123.243 110.804
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 43.632.475 41.128.185

IL CONSIGLIERE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE IL DIRIGENTE PREPOSTO Mario Alberto Pedranzini Maurizio Bertoletti

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

VOCI 30/09/2019 30/09/2018
10. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 434.288 458.199
di cui: interessi attivi calcolati
con il metodo dell'nteresse effettivo
429.170
453.928
20.
30.
INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI
MARGINE DI INTERESSE
(93.723)
340.565
(86.656)
371.543
40. COMMISSIONI ATTIVE 246.114 243.004
50. COMMISSIONI PASSIVE (16.080) (14.987)
60. COMMISSIONI NETTE 230.034 228.017
70. DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI 3.339 3.992
80. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE 53.869 21.749
90. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA 43 (5)
100. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: 27.967 8.048
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
19.575
b) attività finanziarie valutate al fair value con
2.240
impatto sulla redditività complessiva
8.015
5.849
c) passività finanziarie
377
(41)
110. RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ
E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE
AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO
19.965 (13.164)
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
19.965
(13.164)
120. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 675.782 620.180
130. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE
PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A:
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (128.758)
(127.260) (151.867) (147.951)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
1.498
3.916
140. UTILI/PERDITE DA MODIFICHE CONTRATTUALI
SENZA CANCELLAZIONI (2.219) (684)
150.
180.
RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
546.303 471.545
E ASSICURATIVA 546.303 471.545
190. SPESE AMMINISTRATIVE: (394.481) (394.953)
a) spese per il personale
(188.813)
(179.998)
200. b) altre spese amministrative
(205.668)
ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI
(6.034) (214.955) (7.992)
a) impegni per garanzie rilasciate
1.147
(8.652)
b) altri accantonamenti netti
(7.181)
660
210. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE
SU ATTIVITÀ MATERIALI (28.819) (12.957)
220. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE S
U ATTIVITÀ IMMATERIALI
(12.425) (11.164)
230. ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE 55.932 48.707
240. COSTI OPERATIVI (385.827) (378.359)
250. UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI 21.245 14.787
260. RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE
DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI 133 (352)
280. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI 15 9
290. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE
AL LORDO DELLE IMPOSTE
181.869 107.630
300. IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO
DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE (57.178) (26.670)
310. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ
CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 124.691 80.960
330.
340.
UTILE (PERDITA) DI PERIODO
UTILE (PERDITA) DI PERIODO
124.691 80.960
DI PERTINENZA DI TERZI (1.448) (2.526)
350. UTILE (PERDITA) DI PERIODO DI PERTINENZA
DELLA CAPOGRUPPO 123.243 78.434

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA

(in migliaia di euro)

VOCI 30-09-2019 30-09-2018
10. Utile (perdita) di periodo 124.691 80.960
Altre componenti reddituali al netto
delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value
con impatto sulla redditività complessiva (21.565) 2.871
70. Piani a benefici definiti (12.454) (1.191)
90. Quota delle riserve da valutazione
delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
(11) (56)
Altre componenti reddituali al netto
delle imposte con rigiro a conto economico
120. Copertura di flussi finanziari 19
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale)
valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva 65.566 (105.183)
160. Quota delle riserve da valutazione
delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
4.335 (3.936)
170. Totale altre componenti reddituali
al netto delle imposte 35.871 (107.476)
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 160.562 (26.516)
190. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (1.419) (2.541)
200. Redditività consolidata complessiva
di pertinenza della capogruppo
159.142 (29.057)

41 Banca Popolare di Sondrio

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Allocazione risultato
esercizio precedente
Esistenze al Modifica saldi Esistenze al Dividendi e
altre
Variazioni di Emissione
nuove
31.12.2018 apertura 1.1.2019 Riserve destinazioni riserve azioni
Capitale
a) azioni ordinarie 1.393.746 1.393.746
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 83.363 83.363
Riserve
a) di utili 1.207.575 1.207.575 91.375 16.980
b) altre 5.186 5.186 32.665
Riserve da valutazione (34.586) (34.586)
Strumenti di capitale
Azioni proprie (25.375) (25.375)
Utile d'esercizio 113.962 113.962 (91.375) (22.587)
Patrimonio netto del Gruppo 2.650.822 2.650.822 (22.587) 49.645
Patrimonio netto di Terzi 93.049 93.049

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Allocazione risultato
esercizio precedente
Esistenze al
31.12.2017
Modifica saldi
apertura
Esistenze al
1.1.2018
Riserve Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni di
riserve
Emissione
nuove
azioni
Capitale
a) azioni ordinarie 1.393.736 1.393.736 10
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 83.363 83.363
Riserve
a) di utili 1.119.099 (51.266) 1.067.833 131.267 7.074
b) altre 5.186 5.186
Riserve da valutazione 28.315 7.757 36.072
Strumenti di capitale
Azioni proprie (25.370) (25.370)
Utile d'esercizio 165.184 165.184 (131.267) (33.917)
Patrimonio netto del Gruppo 2.678.920 (45.119) 2.633.801 (31.567) 7.074
Patrimonio netto di Terzi 90.593 1.610 92.203 (2.350) 10
Variazioni del periodo
Operazioni sul patrimonio netto
Patrimonio Patrimonio Redditività Variazioni Stock Derivati su Variazione Distribuzione Acquisto
netto di terzi complessiva netto del gruppo interessenze options proprie strumenti di straordinaria azioni
30.09.2019 30.09.2019 30.09.2019 partecipative azioni capitale dividendi proprie
33.579 1.360.157 (10)
4.358 79.005
53.279 1.262.651
1.957 35.894
(162) 1.447 35.871
(25.364) 11
1.448 123.243 124.691
2.837.033 159.142 11
94.458 1.419 (10)
Variazioni del periodo
Operazioni sul patrimonio netto
Patrimonio
netto di terzi
30.09.2018
Patrimonio
30.09.2018
Redditività
complessiva netto del gruppo
30.09.2018
Variazioni
interessenze
partecipative
Stock
options
Derivati su
proprie
azioni
Variazione
strumenti di
capitale
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Acquisto
azioni
proprie
33.589 1.360.157
4.358 79.005

50.121
1.156.053
1.957 3.229
(147) (71.257) (107.476)
(25.388) (18)
2.526 78.434 80.960
2.580.233 (29.057) (18)
92.404 2.541

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

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