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Poste Italiane

Annual Report Mar 25, 2020

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2019

INDICE GENERALE

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2019 3
LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO 4
PRESENTAZIONE DEL SECONDO BILANCIO INTEGRATO DEL GRUPPO POSTE ITALIANE 7
1.
PRESENTAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE 9
2.
CONTESTO ESTERNO, RISCHI E OPPORTUNITA' E MODELLO DI RISK MANAGEMENT INTEGRATO 27
3.
STRATEGIA E MODELLO DI BUSINESS 54
4.
GOVERNANCE 75
5.
PERFORMANCE 80
6.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 268
7.
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 270
8.
PROPOSTE DELIBERATIVE 295
9.
ALTRE INFORMAZIONI 295
I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2019 306
1. PREMESSA 307
2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI 308
3. CAMBIAMENTI NELLE POLITICHE CONTABILI 337
4. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO 347
5. GRUPPO POSTE ITALIANE - BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2019 350
6. POSTE ITALIANE SPA – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2019 413
7. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI 482
8. FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI 518
9. OPERAZIONI DI COPERTURA 525
10. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA' 530
11. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI" 537
12. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI" 537
13. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 537
14. ULTERIORI INFORMAZIONI 537
15. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2019 559
15. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2019 559
RELAZIONI E ATTESTAZIONI 687

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2019

LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO

Cari Azionisti,

a un anno dalla prima edizione, Vi presentiamo con grande soddisfazione il secondo Bilancio Integrato del Gruppo Poste Italiane. Nel corso degli anni, Poste Italiane si è dimostrata in grado di trasformare le sue strutture operative e i suoi servizi adattandosi ai bisogni di mercato, e in alcuni casi anticipandoli, attraverso investimenti continui in tecnologia e know-how. Questo Bilancio costituisce la rappresentazione concreta di come il Gruppo, attraverso il modello di business e la strategia, sia stato capace di gestire i rischi e, soprattutto, di cogliere le opportunità offerte dal contesto, ottenendo risultati importanti per l'Azienda e per gli stakeholder.

Poste Italiane è oggi la più grande realtà del comparto logistico in Italia ed è leader nel settore finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento. L'Azienda riveste un ruolo importante nel Paese, dando un forte contributo alla filiera produttiva e all'economia nazionale: investendo e operando insieme agli altri operatori della sua catena del valore, genera risultati positivi non solo attraverso il proprio business, ma anche generando esternalità tramite l'attivazione di una catena di fornitura locale.

Con un fatturato di oltre 11 miliardi di euro, le attività del Gruppo generano significativi impatti sul Paese in termini di Prodotto Interno Lordo, gettito fiscale, occupazione e reddito delle famiglie. Questi impatti sono l'effetto del coinvolgimento di moltissime imprese locali – molte delle quali piccole e medie – nella catena di fornitura e delle attività di investimento in società italiane e in titoli di Stato. Questo sostegno indirizzato a soggetti pubblici e privati influenza positivamente tutta l'economia nazionale.

Nella consapevolezza dell'importanza del ruolo e delle responsabilità assunte per il Paese, il piano strategico Deliver 2022 ha l'obiettivo di massimizzare il valore di quella che è la più grande rete di distribuzione in Italia, rispondendo alle esigenze in continua evoluzione dei clienti e cogliendo nuove opportunità di business verso la digitalizzazione. Il Piano consentirà di capitalizzare a pieno i punti di forza che rendono unica la rete di Poste Italiane che conta più di 12.800 Uffici Postali stabilendo obiettivi su ipotesi realistiche con un rischio di esecuzione limitato attraverso un programma di trasformazione aziendale, un focus sull'evoluzione delle esigenze dei clienti e la crescita sostenibile dei dividendi, in linea con il miglioramento delle prestazioni operative del Gruppo.

Motore di questo processo di creazione di valore nel tempo è un modello di business che, valorizzando tutti i capitali su cui si fonda l'Azienda, consenta di raggiungere gli obiettivi che il Gruppo si è posto per ciascun settore di operatività in un Piano Strategico integrato con gli obiettivi ESG. Grazie a un modello di business sostenibile diventa possibile affrontare le nuove sfide offerte da scenari sempre più mutevoli e competitivi non soltanto reagendo ai rischi, ma cogliendone tutte le opportunità senza ignorarne le implicazioni sociali.

È proprio l'insieme di capitali su cui si fonda questo modello – in particolare, quello intellettuale e quello umano – a essere elemento fondamentale di successo in un mercato in rapida evoluzione che richiede un continuo sviluppo del proprio business e della propria capacità di innovare. Poste Italiane si è dimostrata in grado di trasformare le sue strutture operative e i suoi prodotti e servizi, attraverso investimenti continui in tecnologia e know-how, trasformando le sfide del mercato in opportunità di creazione di valore condiviso. Anche nel 2019, le performance raggiunte hanno registrato la bontà e l'efficacia delle scelte fatte, risultando in crescita nei diversi segmenti di business.

In tale contesto, la capacità di creare innovazione e metterla a disposizione di tutti i cittadini diventa centrale nel dare una risposta tempestiva ai bisogni esterni espressi dagli stakeholder e per azionare una strategia efficace a tutti i livelli dell'organizzazione. Le soluzioni digitali sviluppate non solo a livello di prodotto e servizio, ma anche a livello di processi interni e l'avvio di un percorso strutturato di Digital Transformation sono rappresentativi dell'approccio scelto da Poste Italiane.

L'innovazione risulta essere uno degli elementi fondanti della strategia integrata del Gruppo, che ne riconosce il valore sia dal punto di vista economico-finanziario, sia per il raggiungimento di obiettivi generali di sviluppo sostenibile – in particolare, quelli definiti dalle Nazioni Unite per l'Agenda 2030 ("Sustainable Development Goals"). Per Poste Italiane, infatti, essere sostenibili significa definire una chiara strategia costituita da elementi coerenti con gli obiettivi di business del Gruppo e con i bisogni sociali espressi dal territorio.

Tenendo in considerazione l'evoluzione continua di tali bisogni, Poste Italiane monitora l'attualità e l'efficacia della Strategia di Sostenibilità adottata, delle Politiche che la costituiscono e del Piano strategico ESG che ne rappresenta la declinazione operativa in specifici obiettivi. Intuendo le evoluzioni future del mercato e ascoltando la voce degli stakeholder attraverso attività continue e momenti istituzionali – di cui l'annuale Forum Multistakeholder rappresenta la massima espressione è stato possibile rinnovare tale Strategia introducendo due nuovi pilastri: "Innovation" e "Diversity & Inclusion" si affiancano oggi a "Integrità e Trasparenza", "Valorizzazione delle persone", "Sostegno al territorio e al Paese", "Customer Experience", "Decarbonizzazione immobili e logistica" e "Finanza sostenibile".

È importante ribadire che la strategia si fonda su diverse tipologie di capitale in cui Poste Italiane investe e che sono parte integrante del suo modello di business: finanziario, fisico-strutturale, intellettuale, umano, sociale-relazionale e naturale. L'utilizzo di questi capitali consente a Poste Italiane di offrire sul mercato prodotti e servizi e creare impatti di tipo economico, ambientale e sociale.

La corretta gestione dei capitali anche in un'ottica ESG fa parte della nostra visione di "azienda sostenibile" e il percorso intrapreso nell'ultimo triennio è costituito da molte tappe rappresentative di questa visione che hanno coinvolto la strategia, la governance e i sistemi di reporting e hanno determinato importanti trasformazioni evolutive che in breve tempo hanno portato l'Azienda a raggiungere nel 2019 numerosi traguardi.

L'impegno verso un agire aziendale improntato sull'integrità e la trasparenza ha portato, in particolare, all'adesione allo United Nations Global Compact (UNGC), l'iniziativa delle Nazioni Unite che incoraggia le aziende a promuovere attivamente i principi di condotta etica e di business responsabili. Inoltre, con riferimento alla protezione dei diritti umani in relazione alla parità di genere e alla non discriminazione, l'Azienda si è impegnata ulteriormente sottoscrivendo i Women's Empowerment Principles, l'iniziativa promossa da UN Women e il Global Compact a supporto della parità di genere a livello mondiale. Queste iniziative sono perfettamente coerenti con l'importanza che la diversità e l'inclusione assumono per Poste Italiane, portando all'adozione di una politica aziendale dedicata al tema e facendo sì che lo stesso sia diventato un pilastro della Strategia di Sostenibilità del Gruppo.

Lo sforzo che Poste Italiane ha compiuto per realizzare un percorso di sostenibilità strutturato e pienamente coerente con gli obiettivi di business ha portato il Gruppo ad ottenere dei grandi riconoscimenti nel corso dell'anno. Primo in ordine di tempo, è stato l'ingresso nel Dow Jones Sustainability Index, il più prestigioso indice di sostenibilità in cui sono incluse solamente le società ritenute migliori al mondo nella gestione sostenibile del proprio business. Essere ammessi sia nel segmento "World" sia nel più restrittivo segmento "Europe" rappresenta motivo di ulteriore orgoglio per il Gruppo.

A questo sono seguiti altri ingressi in indici altrettanto importati: Bloomberg Gender-Equality Index (GEI), Euronext Vigeo-Eiris World 120, FTSE4GOOD e il RobecoSAM Sustainability Yearbook 2020 come "Industry Mover".

Alla luce dei traguardi raggiunti, che danno una misura della reputazione che oggi viene riconosciuta a Poste Italiane e della sua importanza come leva di competitività per affrontare e vincere le sfide di un mercato sempre più evoluto, guardiamo con soddisfazione al cammino finora svolto e con fiducia a quello ancora davanti a noi, consapevoli che solo attraverso un impegno costante e concreto nel raggiungimento di obiettivi comuni e su valori condivisi con i nostri stakeholder si possa crescere insieme e affrontare nuove sfide di sviluppo sostenibile.

PRESENTAZIONE DEL SECONDO BILANCIO INTEGRATO DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

Il secondo Bilancio Integrato di Poste Italiane fornisce una chiara rappresentazione del percorso di sostenibilità intrapreso dal Gruppo con l'obiettivo di condividere con i propri stakeholder l'evoluzione delle attività intraprese a supporto della creazione di valore. L'Azienda è consapevole del proprio ruolo di responsabilità a supporto dello sviluppo Paese e per tale ragione si è impegnata ad intraprendere azioni sempre più orientate a promuovere valore condiviso nel breve, medio e lungo termine.

Tale impegno si è tradotto nell'attuazione di scelte strategiche nell'interesse dell'Azienda e di tutti i propri stakeholder continuando ad investire nelle principali forme di capitale: finanziario, umano, fisico-strutturale, intellettuale, sociale e naturale. A tal proposito, il documento fornisce una chiara correlazione tra il sistema di governance, il modello di business, il sistema di gestione dei rischi e gli obiettivi strategici e lo sviluppo delle principali forme di "capitale" con l'obiettivo di illustrare come, attraverso l'attuazione di specifiche iniziative a supporto degli stessi, l'Azienda contribuisca allo sviluppo di valore condiviso nel tempo.

Il Bilancio Integrato fornisce una dettagliata e al contempo concisa descrizione della crescente integrazione della sostenibilità all'interno della cultura, della strategia e delle attività aziendali, illustrandone il ruolo chiave in quanto driver fondamentale ormai al centro delle decisioni aziendali. A rappresentazione degli importanti traguardi raggiunti, il documento include una specifica sezione che illustra il percorso evolutivo della sostenibilità nel tempo e i numerosi riconoscimenti ottenuti grazie al costante impegno adottato. Al fine di valorizzare la creazione di valore, il documento presenta anche l'aggiornamento dello studio degli impatti economici generati dal Gruppo Poste Italiane sul Paese.

In ottica di crescente accountability verso i propri stakeholder, l'Azienda si è impegnata a rafforzare la propria attività di reporting, andando oltre gli obblighi normativi e adottando un sistema di reporting che promuove un ulteriore allineamento ai principali framework internazionali di riferimento. Il Bilancio Integrato 2019 è, infatti, caratterizzato da numerose novità, utili a dare maggiori caratteri distintivi al documento e a recepire le tendenze più recenti in tema di reporting non-finanziario.

Come lo scorso anno, il Bilancio Integrato 2019 è stato redatto secondo un sistema di reporting definito in conformità ai principali standard internazionali: sono stati considerati, oltre ai principi contabili vigenti, anche il Framework per l'Integrated Reporting pubblicato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC) e lo standard di rendicontazione "Sustainability Reporting Standards" del GRI – Global Reporting Initiative, con il relativo supplemento del settore Financial Services. Il processo di reporting, inoltre, ha contemperato esigenze di compliance (tra cui quelle dettate dal D.lgs. 254/16), comunicazione esterna e posizionamento negli indici di sostenibilità in cui è coinvolta l'Azienda.

Numerosi sono, tuttavia, gli elementi innovativi introdotti nella presente versione.

In primo luogo, il documento vede rafforzati alcuni elementi previsti dal Framework per l'Integrated Reporting pubblicato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC). Il documento, infatti, fornisce una serie di elementi innovativi, tra cui: la "matrice di impatto" – che prevede la valutazione dei temi, oltre che nell'ottica della rilevanza in termini di impatto sulla strategia, la governance, le performance e le prospettive future, anche in termini di probabilità di accadimento di tale impatto; la rappresentazione dell'interconnessione esistente tra i temi materiali per il Gruppo e le principali metriche di misurazione; la correlazione tra le forme di capitale utilizzate e il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). Rispetto allo scorso anno, sono stati specificati anche i capitali che costituiscono gli "outcome" delle attività in relazione agli SDGs e le metriche di misurazione degli stessi.

Inoltre, considerata la rilevanza che gli standard SASB (Sustainability accounting standards) stanno assumendo in relazione alle richieste crescenti di informazioni da parte degli investitori per la valutazione ESG delle aziende target in portafoglio, il documento presenta quali sono gli indicatori previsti da questo standard, verificandone la corrispondenza con gli indicatori rendicontati. Con l'obiettivo di rispondere alle esigenze di maggiore consistenza, trasparenza e uniformità in termini di reporting, il Bilancio presenta anche quali sono gli indicatori corrispondenti ai "material ESG metrics" presentati al World Economic Forum 2020 nel documento "Toward Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation" con l'obiettivo di fornire un framework comune e universale per la rendicontazione non-finanziaria.

Nell'ambito della descrizione dei principali rischi connessi alle attività di Poste, ulteriori novità riguardano la descrizione delle modalità di gestione dei rischi e opportunità derivanti dai trend emergenti e – in linea con la crescente attenzione alle tematiche legate al cambiamento climatico – la rappresentazione dei rischi e delle opportunità legate al cambiamento climatico secondo le raccomandazioni della Task force for Climate-related Financial Disclosure (TCFD).

Infine, si ricorda che la presente Relazione Finanziaria Annuale si compone dei seguenti documenti: la Relazione sulla gestione, che costituisce il Bilancio Integrato di Poste Italiane, il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il Bilancio separato di Poste Italiane comprensivo del Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, le relative attestazioni ai sensi dell'art.154 bis comma 5° del D.Lgs 58/1998 e le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, nonché della "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance, che è da ritenersi incorporata per riferimento. A tale ultimo documento si rimanda per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance.

Inoltre, all'interno della Relazione sulla gestione è contenuta la Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario, predisposta sulla base dei criteri richiamati nell'introduzione e nel paragrafo "Principi e criteri di reporting" del Capitolo 7 del presente documento.

Nel documento sono stati applicati arrotondamenti ai numeri esposti in milioni di euro, con la conseguenza che la somma degli importi arrotondati non in tutti i casi coincide con il totale arrotondato.

Per facilitare la rintracciabilità all'interno del documento delle informazioni non finanziarie oggetto di pubblicazione è stata predisposta la tabella di raccordo presente nel paragrafo "Introduzione" del capitolo "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" e, al fine di promuoverne una migliore fruibilità, queste risultano chiaramente identificabili nella presente Relazione attraverso l'uso della seguente infografica:

1. PRESENTAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE

ATTIVITA' DELLE SOCIETA' DEL GRUPPO POSTE ITALIANE
Società Attività
CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE
SDA Express Courier SpA Operational Company del Gruppo che svolge prevalentemente attività a servizio dei processi logistici. Opera altresì sul mercato del Corriere
Espresso erogando servizi extranetwork, con soluzioni personalizzate per gestire qualunque tipologia di trasporto.
Postel SpA Società che opera nel settore dei servizi di comunicazione per le aziende e la Pubblica Amministrazione, fornendo servizi di stampa e
delivery, soluzioni di Gestione elettronica Documentale (GeD), direct marketing , e-procurement, servizi informatici e gestione siti "portali" a
supporto esecuzione pagamenti on line.
Poste Air Cargo Srl (già Mistral Air Srl ) Società che volge attività di trasporto aereo commerciale, cargo-courier e assicura, come provider unico del Gruppo, la logistica aerea a
supporto delle operazioni di recapito di posta e pacchi.
Consorzio PosteMotori Consorzio senza scopo di lucro che svolge attività di gestione e rendicontazione del pagamento dei corrispettivi dovuti dall'utenza per le
pratiche di competenza del Dipartimento per i Trasporti (es. rilascio foglio rosa, emissione rinnovo validità duplicato patenti, immatricolazioni,
revisioni, etc.)
Consorzio Logistica Pacchi ScpA Consorzio che coordina le attività dei consorziati (Poste Italiane, SDA, Postel e Poste Air Cargo) nel trasporto terrestre, aereo di effetti
postali, logistica integrata, stampa e imbustamento, gestione elettronica documentale, e-commerce, marketing e telemarketing.
PatentiViaPoste ScpA Società consortile senza scopo di lucro che svolge servizi di stampa centralizzata, consegna e recapito delle nuove patenti e duplicati delle
carte di circolazione.
Address Software Srl Società che sviluppa, principalmente per Postel SpA, pacchetti software applicativi per il trattamento di dati anagrafici e territoriali
(normalizzazione indirizzi, data cleaning e geomarketing).
Europa Gestioni Immobiliari SpA Società di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Poste, non più strumentale; svolge attività di trasformazione urbanistica ed
edilizia, al fine della relativa commercializzazione (nuove locazioni e vendite). Inoltre opera sul mercato dell'energia elettrica come acquirente
"grossista" per il Gruppo.
ItaliaCamp Srl Società che svolge attività di intermediazione tra domanda e offerta di idee e soluzioni per la realizzazione di progetti legati a tematiche
sociali, economiche, scientifiche nonché attività di consulenza alle imprese e Enti per la fornitura di servizi relativi a progetti, sia in ambito
pubblico che privato.
Indabox Srl Società che sviluppa sistemi informatici e telematici di supporto logistico al commercio via web offrendo ai clienti un servizio di ritiro dei
pacchi acquistati on line presso pubblici esercizi convenzionati.
Kipoint SpA Società che offre, attraverso la rete dei negozi in franchising , la vendita di spedizioni nazionali e internazionali, prodotti e servizi. Inoltre, a
seguito della sottoscrizione del contratto con Grandi Stazioni, si occupa della gestione dell'attività di deposito bagagli presso le principali
stazioni ferroviarie.
Conio Inc. Società di diritto californaino che svolge attività di creazione e offerta di servizi innovativi nell'ambito delle valute digitali. Controlla al 100%
Conio Srl che si occupa di ricerca, sviluppo e sperimentazione dei risultati consistenti in soluzioni tecnologiche innovative di pagamento
elettronico (cripto-valute, bitcoin).
PAGAMENTI, MOBILE E DIGITALE
PostePay SpA Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) ibrido, offre servizi nell'ambito dei pagamenti e delle telecomunicazioni, integrando la monetica e i
sistemi di pagamento con le attività di operatore mobile virtuale per clientela retail, business e Pubblica Amministrazione.
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile Consorzio per la fornitura dei servizi inerenti la piattaforma del "Postino Telematico", la telefonia mobile e servizi di messaggistica integrata
(servizi info dispositivi connessi a strumenti finanziari) esclusivamente per Poste Italiane
Fsia Investimenti Srl Veicolo di investimento che svolge attività di acquisto, sottoscrizione, detenzione, amministrazione, cessione e di qualsiasi altro atto di
disposizione di azioni di SIA SpA, obbligazioni o strumenti finanziari partecipativi emessi da SIA.
SERVIZI FINANZIARI
BancoPosta Fondi SpA SGR Società di gestione collettiva del risparmio che opera attraverso l'istituzione e la gestione di fondi comuni di investimento, nonché il servizio di
gestione di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo.
Anima Holding SpA Holding di partecipazioni nel settore del risparmio gestito. Controlla al 100% la Anima SGR che a sua volta controlla al 100% Anima Asset
Management Ltd.
SERVIZI ASSICURATIVI
Poste Vita SpA Compagnia assicurativa che svolge attività assicurativa e riassicurativa nei rami Vita.
Poste Assicura SpA Compagnia assicurativa che svolge attività per la protezione della persona (salute e infortuni), dei beni (casa e patrimonio) e del credito
(assicurazione di finanziamenti e mutui da eventi imprevisti).
Poste Insurance Broker Srl Società di intermediazione assicurativa per l'esercizio dell'attività di distribuzione e intermediazione assicurativa e riassicurativa.
Poste Welfare Servizi Srl Svocietà che solge attività di gestione Fondi Sanitari Integrativi, servizi di acquisizione e convalida banche dati, servizi e liquidazione delle
prestazioni per conto di fondi sanitari privati, eroga inoltre servizi per la gestione dei prodotti Salute e welfare del Gruppo Poste Vita .

OPERAZIONI SOCIETARIE INTERVENUTE NEL CORSO DELL'ESERCIZIO

FSIA Investimenti Srl

In data 14 marzo 2019 FSIA Investimenti Srl, veicolo societario partecipato al 30% da Poste Italiane (il restante 70% è controllato indirettamente da CDP Equity attraverso FSI Investimenti), ha manifestato la propria volontà di esercitare l'opzione di acquisto sul 7,934% delle azioni di SIA SpA detenute da UniCredit e Intesa SanPaolo. In data 28 maggio 2019 è stato sottoscritto il relativo contratto di compravendita che si è perfezionato in seguito dell'ottenimento, da parte di FSIA, delle necessarie autorizzazioni dell'Antitrust e della Banca d'Italia, quest'ultima ricevuta in data 24 ottobre 2019. Inoltre, in data 27 maggio 2019 sono cessati gli accordi parasociali che attribuivano a FSIA Investimenti, unitamente ad altri azionisti, il controllo congiunto su SIA. In seguito a tali eventi, il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ha acquisito il controllo esclusivo di FSIA investimenti che a sua volta detiene il controllo di SIA SpA con una quota del 57,4% del capitale sociale. La partecipazione indiretta in SIA SpA (attraverso FSIA Investimenti) di Poste Italiane è passata dal 14,85 al 17,23%.

Alla luce di quanto sopra descritto, al 31 dicembre 2019 la partecipazione di Poste Italiane in FSIA Investimenti viene qualificata come di collegamento, in luogo del precedente controllo congiunto.

Poste Insurance Broker Srl

In data 12 aprile 2019 Poste Assicura ha costituito Poste Insurance Broker Srl, società di intermediazione assicurativa, con l'obiettivo di gestire i rapporti con le Compagnie assicurative partner selezionate per l'avvio di un progetto pilota per il collocamento di polizze auto ai dipendenti.

sennder GmbH

In data 7 maggio 2019 Poste Italiane ha avviato una collaborazione con il vettore digitale tedesco sennder GmbH per la costituzione di una joint venture societaria in Italia, da realizzarsi in coerenza con le linee del Piano Strategico Deliver 2022, allo scopo di ottimizzare il trasporto di lungo raggio (c.d. Full Track Load). Il 24 settembre 2019 le due società hanno sottoscritto gli accordi definitivi che disciplinano le modalità di collaborazione nel settore del Full Track Load, i meccanismi di funzionamento e di governance della joint venture e un investimento di Poste Italiane nel capitale di sennder. Quest'ultimo si è perfezionato l'11 novembre 2019, con la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato a seguito del quale Poste detiene una partecipazione dell'1,63% del capitale sociale della società tedesca. Infine, il 12 febbraio 2020 Poste Italiane ha sottoscritto un aumento di capitale al valore nominale nella joint venture italiana, denominata sennder Italia srl, acquisendone una partecipazione del 75%.

SDA Express Courier SpA

In data 20 giugno 2019 l'Assemblea straordinaria di SDA Express Courier e in data 27 giugno 2019 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane hanno deliberato la scissione parziale, in favore di Poste Italiane, del ramo d'azienda afferente alle attività commerciali e di assistenza clienti relative ai servizi di Corriere Espresso Pacchi SDA. L'operazione si colloca nell'ambito del progetto "Offerta Unica", che ha l'obiettivo di rendere più competitivo ed efficace il posizionamento del Gruppo Poste sul mercato del Corriere Espresso attraverso la creazione di un'offerta unica e completa per tutti i clienti, con la riorganizzazione della forza commerciale e dell'assistenza clienti. La scissione ha avuto efficacia a decorrere dal 1° novembre 2019.

MFM Investments Ltd

Il 2 agosto 2019 Poste Italiane, in linea con il piano strategico, ha avviato una partnership con la società di gestione digitale del risparmio MFM Investments Ltd (Moneyfarm) per l'offerta di innovativi servizi di investimento digitali e di gestione del risparmio. L'accordo prevede che Poste Italiane distribuisca un servizio di gestione patrimoniale in Exchange Traded Funds (ETF) con 7 linee di investimento di cui 2 sviluppate esclusivamente per i propri clienti. Nell'ambito di tale partnership Poste Italiane in data 9 agosto 2019 ha sottoscritto un contratto con MFM Holding Ltd (società che controlla il 100% di Moneyfarm) che prevede un aumento di capitale da parte di quest'ultima per un valore di circa 40 milioni di euro (36 milioni di GBP) mediante l'emissione di azioni privilegiate convertibili che saranno sottoscritte da Poste Italiane, in qualità di lead investor, e da Allianz Asset Management GmbH (l'azionista di minoranza di riferimento di Moneyfarm Holding Ltd). L'operazione di aumento di capitale prevede due fasi. Nella prima, conclusasi nel mese di agosto 2019, Poste Italiane ha sottoscritto azioni di MFM Holding Ltd per un valore complessivo di 15 milioni di euro, rappresentative del 9,70% dei diritti di voto (10,36% dei diritti patrimoniali). La seconda fase si perfezionerà nel corso del 2020 all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità di vigilanza di Germania (Bafin) e Regno Unito (FCA).

Poste Air Cargo Srl

Nell'ambito della strategia di sviluppo sul mercato pacchi prevista dal Piano Industriale Deliver 2022, è stato realizzato il progetto di riorganizzazione industriale della compagnia aerea Mistral Air finalizzato a rivederne il posizionamento strategico, con l'obiettivo di raggiungere l'equilibrio economico e riorientarne le attività sulla mission del Gruppo Poste Italiane. Tale iniziativa ha comportato la ri-focalizzazione sul business logistico pacchi con la conseguente dismissione di tutte le attività passeggeri, il ridimensionamento degli organici e la riconfigurazione della flotta.

Al fine di dare evidenza del cambiamento della mission di Mistral Air, anche attraverso un progetto di rebranding, la Società, con effetto dal 1° ottobre 2019, ha cambiato la denominazione sociale in Poste Air Cargo Srl.

Tink AB

In data 20 dicembre 2019 Poste Italiane ha sottoscritto degli accordi per la costituzione di una partnership strategica con la società svedese Tink AB una delle principali piattaforme di Open banking1 in Europa. Tali accordi prevedono, oltre alla fornitura commerciale di soluzioni tecnologiche in ottica PSD2, una collaborazione strategica di lungo periodo quale fattore abilitante all'espansione dell'offerta di servizi digitali del Gruppo Poste, anche attraverso la condivisione delle evoluzioni tecnologiche e lo sviluppo congiunto di soluzioni e servizi. Gli accordi prevedono altresì l'adesione da parte del Gruppo Poste con altri investitori a un aumento di capitale della Società con un investimento di circa 20 milioni di euro, a seguito del quale il Gruppo deterrà una partecipazione del 4,8% nel capitale di Tink. La sottoscrizione dell'aumento di capitale si perfezionerà entro il primo trimestre 2020.

1 L'open banking è una condivisione di dati tra diversi attori dell'ecosistema bancario. Con l'entrata in vigore della direttiva europea sui pagamenti digitali PSD2, le banche europee sono obbligate ad aprire le proprie API (Application Program Interface) a società del fintech (tecnologia applicata alla finanza) e altre aziende che si occupano di prodotti e servizi finanziari. Questo consentirà alle società esterne (le cosiddette terze parti) l'accesso ai dati di pagamento aumentando la competizione.

Altre operazioni

Nell'ambito del processo di efficientamento dei processi ICT del Gruppo Poste, mediante accentramento nella Capogruppo Poste Italiane della gestione dei sistemi informativi delle società controllate, in data 25 giugno 2019 (con efficacia dal 1° luglio 2019) è stato sottoscritto il contratto di cessione del ramo d'azienda afferente alle attività di gestione di Information & Communication Technology di SDA Express Courier a favore di Poste Italiane. Analogamente, in data 12 dicembre 2019 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato l'acquisizione dei rami di azienda di Poste Vita, Poste Assicura e Poste Welfare Servizi afferenti alle attività di gestione ICT. L'operazione, già approvata anche dagli organi deliberanti avrà efficacia a decorrere dal 1° marzo 2020.

ORGANIZZAZIONE E SETTORI DI ATTIVITA' DEL GRUPPO

L'attività del Gruppo, in coerenza con gli indirizzi strategici delineati nel Piano Industriale "Deliver 2022", è rappresentata da quattro Strategic Business Units (definite anche settori operativi all'interno dei Bilanci di Poste Italiane): Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale; Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi.

A supporto delle Strategic Business Unit, operano due canali commerciali, dedicati rispettivamente ai clienti retail/small business (Mercato Privati) e ai clienti business e Pubblica Amministrazione (Mercato Business e Pubblica Amministrazione), cui si affiancano funzioni Corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.

STRATEGIC BUSINESS UNITS DEL GRUPPO

Le Strategic Business Units, coerenti con i nuovi indirizzi strategici del Gruppo riflessi nel Piano Industriale 2018-2022 sono:

La SBU dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete distributiva e alle funzioni corporate di Poste Italiane SpA che operano a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta e degli altri settori in cui opera il Gruppo.

La SBU dei Servizi Pagamenti, Mobile e Digitale comprende le attività di PostePay SpA, nonché dei servizi di telefonia mobile e della collegata FSIA Investimenti.

La SBU dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività di gestione del Patrimonio BancoPosta, di BancoPosta Fondi SpA SGR, della collegata Anima Holding SpA e di Poste Tributi ScpA in liquidazione.

La SBU dei Servizi Assicurativi fa riferimento alle attività svolte dal Gruppo Poste Vita.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE

Poste Italiane, in coerenza con l'obiettivo del Piano Industriale 2022 di massimizzare il valore della più grande rete distributiva d'Italia, ha proseguito con il percorso di ottimizzazione e semplificazione del modello organizzativo del Gruppo finalizzato a rafforzare e rendere più efficace il modello di funzionamento. In tale contesto, sono stati realizzati i seguenti interventi organizzativi

Ottimizzazione governance ed efficienza

  • l'attribuzione della qualifica di Vice Direttore Generale al responsabile Corporate Affairs in ragione del ruolo di indirizzo e coesione della compagine aziendale svolto dalla funzione, nonché della responsabilità nella conduzione di iniziative trasversali a maggiore impatto e della gestione integrata del sistema di relazioni con i principali stakeholders.
  • La ridefinizione del modello di presidio del territorio da parte delle funzioni di staff, passando da 9 a 6 strutture territoriali.
  • L'accentramento nella Capogruppo delle attività di acquisto e di quelle relative agli affari societari al fine di valorizzare le sinergie infragruppo e garantire una governance unitaria e integrata del Gruppo Poste Italiane.
  • La riconduzione della funzione Amministrazione e Bilancio alle dirette dipendenze del CFO, in ragione della rilevanza delle attività presidiate e del ruolo centrale nella diffusione delle informazioni finanziarie del Gruppo ai diversi stakeholder, nonché la nomina dell'attuale responsabile della funzione Amministrazione e Bilancio come Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Sviluppo del business

  • La costituzione della funzione Customer Experience Transformation per il governo unitario del processo di innovazione e trasformazione digitale avviato dall'Azienda che, unitamente all'obiettivo di porre le esigenze del cliente al centro delle proprie strategie, punta sempre di più all'innovazione per il rafforzamento del posizionamento competitivo e per rispondere in maniera tempestiva ai cambiamenti di scenario e ai nuovi bisogni dei clienti.
  • La ridefinizione, in ambito Risorse Umane e Organizzazione, del modello organizzativo della Corporate University e il rafforzamento del ruolo delle Academy, con l'obiettivo di innovare il modello della formazione all'interno del Gruppo Poste Italiane e garantire lo sviluppo continuo delle conoscenze e delle competenze aziendali.

Iniziative trasversali

La costituzione, nell'ambito delle politiche di welfare e di inclusione sociale, della funzione People Care e Diversity Management in ambito Risorse Umane e Organizzazione con l'obiettivo di identificare e risolvere i fattori che impediscono alle persone, con qualsiasi tipo di diversità/disabilità, di accedere al lavoro, migliorando al contempo i processi di inclusione lavorativa e valorizzando le competenze.

Nell'ambito delle aree di business e dei canali commerciali i principali interventi organizzativi hanno riguardato lo Sviluppo del business attraverso:

  • l'ulteriore evoluzione del modello organizzativo di BancoPosta volto a rafforzare il governo complessivo delle attività di sviluppo del business finanziario e assicurativo del Gruppo e ad agevolare le interlocuzioni con le reti commerciali. In tale contesto è stato riconfigurato il ruolo della funzione Marketing Territoriale in ambito BancoPosta con l'obiettivo di assicurare un'interfaccia unica verso i canali commerciali relativamente alle esigenze di formazione sui prodotti/servizi finanziari, aumentandone l'efficacia per affrontare al meglio le sfide competitive del mercato.
  • La costituzione della funzione Global Forwarding nell'ambito del settore Posta, Comunicazione e Logistica finalizzata a sviluppare soluzioni per rispondere efficacemente al rapido evolversi delle esigenze del mercato dell'e-commerce e in particolare, a intercettare i flussi derivanti dal traffico transfrontaliero proveniente dalla Cina.
  • Il rafforzamento del modello commerciale della funzione Mercato Business e Pubblica Amministrazione attraverso la creazione di presidi specializzati per il settore della corrispondenza e dei pacchi e di una struttura di vendita focalizzata sui player più significativi del settore e-commerce, in aggiunta a quelle già esistenti e dedicate ai clienti strategici e ad alto valore. Inoltre, in coerenza con l'obiettivo di rafforzare la

posizione di Poste Italiane nel settore dei pacchi, nel corso dell'anno è stata integrata presso la Capogruppo la forza vendita di SDA.

Nel corso dell'anno è stata altresì avviata l'iniziativa Education Finanziaria e Best Practice a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, con l'obiettivo di coordinare un programma di azioni rivolte alla clientela e ai cittadini in generale, finalizzate all'education e all'incremento del livello di conoscenza dell'offerta e dei diversi business aziendali, nonché delle soluzioni e dei modelli di servizio rilevanti per la collettività e la coesione sociale.

Infine, in coerenza con gli indirizzi strategici del Gruppo, BancoPosta Fondi SGR si configura come competence center del Gruppo Poste Italiane per l'attività di gestione degli investimenti finanziari e a tal fine si è provveduto a conferirle dal 1° gennaio 2019, il mandato di gestione finanziaria di BancoPosta e dal 1° luglio 2019, il mandato per la gestione finanziaria della liquidità di Poste Italiane.

STRATEGIA COMMERCIALE MULTICANALE

Il Gruppo dispone di una piattaforma distributiva multicanale integrata che, attraverso una rete fisica di Uffici Postali, figure di vendita operanti sul territorio e una infrastruttura digitale con canali multimediali all'avanguardia, è in grado di servire l'intera popolazione nazionale.

I canali di contatto fisici con la clientela sono presidiati da due funzioni di Poste Italiane dedicate alla commercializzazione dei prodotti/servizi e specializzati per tipologia di clientela: Mercato Privati e Mercato Business e Pubblica Amministrazione.

Ulteriori presidi organizzativi a supporto dello sviluppo commerciale sono garantiti delle società del Gruppo.

RETE TERRITORIALE MERCATO PRIVATI

La funzione Mercato Privati gestisce il front end commerciale per i segmenti di clientela privati e piccole imprese e governa una rete di Uffici Postali, Aree e Filiali che copre tutto il territorio nazionale.

MACRO AREE, FILIALI E UFFICI POSTALI

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Unità Risorse Unità Risorse
Macro Aree Mercato Privati 6 621 6 854
Filiali 132 4.386 132 3.715
Uffici Postali 12.809 53.002 12.812 55.231

Il numero di risorse è espresso in full time equivalent.

Le variazioni dell'organico della rete territoriale Mercato Privati derivano dall'implementazione del nuovo modello organizzativo introdotto per il presidio della clientela Small Business e derivante dall'Accordo Quadro sui processi di riorganizzazione sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali in data 8 marzo 2019, con il quale è stato presentato il proseguimento del progetto Business Transformation Territoriale il cui obiettivo è quello di definire un modello di funzionamento territoriale, adeguato ai nuovi obiettivi di business e supportato da processi più snelli ed efficaci, garantendo al contempo la business continuity e la qualità del servizio al cliente finale. Sono stati altresì effettuati interventi organizzativi finalizzati a incrementare l'efficacia della forza vendita dedicata al segmento Small Business. Il nuovo modello organizzativo condiviso con le Organizzazioni Sindacali nel mese di ottobre e adottato a partire da novembre 2019, prevede la specializzazione dei consulenti sui comparti Finanziario e Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

RETE TERRITORIALE MERCATO BUSINESS E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La funzione Mercato Business e Pubblica Amministrazione di Poste Italiane garantisce il presidio commerciale e la vendita dei prodotti e servizi del Gruppo per le imprese e la Pubblica Amministrazione Centrale e Locale attraverso il seguente modello organizzativo:

  • presidi centrali volti a garantire il coordinamento dell'azione commerciale territoriali per i vari comparti di business;
  • presidi centrali dedicati ai clienti strategici e ad alto valore, quali la Pubblica Amministrazione Centrale (PAC) e i TOP Executive;
  • presidio centrale dedicato ai clienti ad alto valore del segmento e-commerce;
  • una funzione di interfaccia verso le competenti strutture in ambito Mercato Privati relativamente alla commercializzazione dei prodotti/servizi finanziari e assicurativi per il segmento di competenza;
  • funzioni dedicate alle attività di supporto commerciale, sia a livello centrale che territoriale.

Macro Aree Mercato Business e Pubblica Amministrazione

Numero di risorse Mercato Business e Pubblica Amministrazione 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Area Nord Ovest 302 194
Area Nord Est 120 76
Area Centro Nord 202 119
Area Centro 122 78
Area Sud 140 84
Strutture Centrali 28 30
Totale 914 581

Il numero di risorse è espresso in full time equivalent.

I canali commerciali digitali Web e App costituiscono il punto di accesso ai servizi on line per 20,8 milioni di utenti retail (17,6 milioni al 31 dicembre 2018) e si posizionano, sia come canali di vendita diretta che di post vendita. La media giornaliera degli utenti web e app è stata di circa 2 milioni (1,5 milioni gli utenti medi giornalieri del 2018).

Nel corso del 2019 sono proseguite, in linea con il programma di trasformazione digitale del Gruppo, le attività volte a semplificare ed evolvere con nuovi servizi l'esperienza sui canali digitali da parte dei clienti nella fruizione dei servizi di Poste Italiane nell'ambito dei pagamenti, del finanziario, della corrispondenza e della logistica.

In ambito pagamenti è stata rivisitata l'APP PostePay (l'applicazione disponibile per dispositivi IOS e Android che consente di gestire in mobilità le carte prepagate) in ottica 2.0, con la realizzazione di una nuova user experience in termini di grafica e nuove funzionalità distintive di pagamento di servizi, nonché con l'introduzione del "Personal Financial Management", che consente ai clienti di ricevere le notifiche push per le entrate, le uscite e il dettaglio delle operazioni prenotate sulla propria carta. Inoltre, le carte Postepay Evolution e Postepay Evolution Business (le carte prepagate nominative ricaricabili dotate di codice IBAN) sono state abilitate ai pagamenti online tramite un servizio che consente agli utenti di memorizzare le proprie carte, garantendone un maggior livello di sicurezza in quanto sono memorizzate solo le informazioni del token2, univoco per esercente, e non i dati relativi alla carta.

In ambito finanziario è stata estesa la vendita on line dei prodotti di Risparmio Postale e sono stati resi disponibili i servizi in modalità h24, sia su App che su Web.

Infine nel corso del 2019 è stata completata l'offerta multicanale dell'Identità Digitale SPID3 con l'attivazione di nuove modalità di richiesta della stessa da remoto tramite documento elettronico (passaporto o carta d'identità) e APP PosteID e, a partire da luglio 2019, anche a supporto dei requisiti di compliance previsti dalla normativa PSD2, Poste Italiane ha lanciato la nuova soluzione di Identità Digitale privata (Account di Poste), funzionale all'accesso sicuro a tutte le digital properties (dati, account Internet e altri diritti nel mondo digitale) di Poste.

RETE LOGISTICA DI POSTE ITALIANE

I servizi di corrispondenza e pacchi del Gruppo sono erogati attraverso 2 network logistici integrati e sinergici fra loro, al fine di massimizzare il valore di utilizzo dei vari asset che li caratterizzano: il network della rete logistica postale per la gestione della corrispondenza, oggi evoluto per permettere anche la gestione dei pacchi di piccole dimensioni recapitati dai portalettere e il network della logistica dei pacchi che, sfruttando anche gli asset del corriere espresso del Gruppo SDA, è in grado di gestire tutte le tipologie di pacchi.

ATTIVITA' DELLA RETE LOGISTICA POSTALE

La rete logistica postale accetta, smista e recapita i prodotti di corrispondenza. La rete di portalettere, come sopra anticipato, distribuisce inoltre i pacchi di piccole dimensioni.

La rappresentazione che segue mostra in sintesi la catena del valore del processo logistico postale e i principali driver quantitativi.

2 Il token è un dispositivo fisico elettronico portatile di piccole dimensioni che viene utilizzato per effettuare un'autenticazione. 3

SPID è il Sistema Pubblico di Identità Digitale che ha l'obiettivo di fornire ai cittadini un sistema di "login" unico con cui accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione.

Il modello di governo della rete logistica postale è strutturato su 6 Macro-aree logistiche (MAL) che gestiscono tutte le fasi della catena del valore: accettazione e raccolta, smistamento in partenza, trasporto, smistamento in arrivo e recapito. Tale modello consente di semplificare la filiera decisionale.

Di seguito, il modello di presidio territoriale adottato.

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Unità Risorse Unità Risorse
Macro Aree Logistiche (*) 6 958 6 982
Centri di Smistamento 16 6.467 16 6.990
Centri Operativi 9 827 8 860
Centri di Recapito (**) 1.543 35.457 1.793 35.729
Totale 1.574 43.710 1.823 44.561

Tutti i dati relativi all'organico si riferiscono al personale stabile e sono espressi in full time equivalent.

(*) Tali aree, pur coincidendo geograficamente con le Macro Aree Mercato Privati a partire dal 2018, mantengono organizzazioni separate dal punto di vista dei processi e delle competenze.

(**) Le risorse dedicate al Recapito includono 26.673 risorse con mansione portalettere e capo squadra recapito (26.716 al 31 dicembre 2018).

ATTIVITA' DELLA RETE PACCHI

I pacchi e i prodotti di corriere espresso di maggiori dimensioni rispetto a quelli recapitati dai portalettere vengono consegnati attraverso il network della società controllata SDA Express Courier.

Il flusso logistico di SDA è di seguito rappresentato.

IL RUOLO DI POSTE ITALIANE PER LO SVILUPPO ECONOMICO DEL PAESE

Poste Italiane rappresenta attualmente la più grande realtà del settore logistico in Italia ed è leader in ambito finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento. L'Azienda detiene un ruolo rilevante all'interno del Paese contribuendo alla creazione di valore economico condiviso per l'intera Nazione: è, infatti, in grado di produrre ricchezza e occupazione non solo attraverso il proprio business, ma anche generando esternalità tramite il coinvolgimento di una catena di fornitura locale.

Al fine di fornire una rappresentazione completa di come l'Azienda, attraverso il suo modello di business e l'utilizzo dei capitali, crea valore condiviso per la società e per il Paese, Poste Italiane ha definito un modello che stima gli impatti economici complessivamente generati sul territorio. Tali impatti sono misurati attraverso quattro grandezze:

• Prodotto Interno Lordo generato, stimato come differenza tra il valore della produzione e i costi intermedi della produzione;

• occupazione, corrispondente ai posti di lavoro sostenuti da Poste Italiane;

• reddito da lavoro, dato da salari e stipendi distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico grazie all'attività economica di Poste Italiane;

• contributo fiscale, riferito all'insieme di somme versate alle Pubbliche Amministrazioni locali e nazionali.

Per stimare le ricadute dell'attività economica dell'Azienda, è stato utilizzato un modello di analisi degli impatti affermato in letteratura che consente di quantificare gli impatti "diretti" (conseguenze dirette dell'attività economica di Poste Italiane), "indiretti" (generati dai fornitori italiani quali conseguenza degli acquisti di beni intermedi) e "indotti" (derivanti dalla spesa per consumi da parte dei lavoratori occupati nella filiera). Il suddetto modello elabora moltiplicatori "Input-Output" calcolati a partire da tavole e dati messi a disposizione dall'ISTAT e dal Ministero delle Finanze. I moltiplicatori indicano l'effetto su PIL, tasse, occupazione e reddito da lavoro derivante dalla variazione di spesa per beni e servizi prodotti da uno specifico settore produttivo. Tali effetti sono il risultato delle dipendenze intersettoriali che caratterizzano un sistema economico, per cui le variazioni delle condizioni in un settore economico comportano ulteriori conseguenze sui settori collegati e sul sistema economico e sociale generale. I moltiplicatori sono stati applicati ai dati "di base" reperiti internamente dal Gruppo.

È importante sottolineare che l'impatto sul sistema Paese generato da Poste Italiane deriva anche dalle attività di investimento dirette alle imprese e allo Stato: le prime possono utilizzare le risorse raccolte per poter svolgere le proprie attività di business ed effettuare nuovi investimenti; parallelamente, l'investimento in titoli di Stato consente di finanziare la spesa pubblica. Entrambe le tipologie di investimento rappresentano un forte impulso all'economia del Paese e sono in grado di generare esternalità considerevoli sul tessuto sociale. Tuttavia, in un'ottica prudenziale, il modello rappresentato di seguito non include gli impatti generati dalle attività di investimento.

Gli impatti generati da Poste Italiane

L'attività di business di Poste Italiane, oltre a generare impatti diretti (ovvero strettamente legati all'attività economica dell'Azienda), richiede l'acquisto di beni e servizi prodotti da altre imprese (generando impatti indiretti) e consente alle famiglie che hanno ricevuto un reddito grazie al lavoro svolto per il Gruppo e i suoi fornitori di acquistare nuovi beni e servizi (generando impatti indotti).

Gli impatti generati da Poste Italiane sulla filiera riguardano tutto il territorio nazionale e coinvolgono significativamente le Piccole e Medie Imprese italiane

Il processo di creazione di valore economico di Poste Italiane

Nel 2019 le attività operative del Gruppo, svolte al fine di produrre ed erogare beni e servizi attraverso l'utilizzo di fattori produttivi, hanno avuto impatti diretti, indiretti e indotti sull'economia italiana pari a circa 12,5 miliardi di euro di Prodotto Interno Lordo e 2,1 miliardi di euro in termini di gettito fiscale. È possibile stimare, inoltre, che lungo la filiera produttiva sono stati coinvolti complessivamente 189 mila lavoratori. L'utilizzo di questa forza lavoro comporta la distribuzione di redditi ai lavoratori, per un totale di 7,5 miliardi di euro.

IMPATTO
2019
EFFETTO
2019
MOLTIPLICATORE
2019
PIL 12,5 € miliardi
effetto lotale (diretto, indiretto e indotto)
· DIRETTO: 8,7 € miliardi Ogni E/min speso da Poste Italiane
genera un impatto di
· INDIRETTO + INDOTTO: 3,8 €
millardi
5 €/mln
sul PIL del Paese
189 mila occupati
effetto totale (diretto, indiretto e indotto)
· DIRETTO: 127 mila Ogni E/min speso da Poste Italiane porta
all'occupazione di
OCCUPAZIONE · INDIRETTO + INDOTTO: 62 mila 73
persone nel Paese
IMPATTO
2019
EFFETTO
2019
MOLTIPLICATORE
2019
REDDITO DA
LAVORO
7,5 € miliardi · DIRETTO: 5,9 € miliardi Ogni E/min speso da Poste Italiane
genera un Impatto di
effetto totale (diretto, indiretto e indotto) · INDIRETTO + INDOTTO: 1,6 €
millardi
3 €/mln
sul reddito delle famiglie del Paese
DE
CONTRIBUTI
ALLE PA
2,1 € miliardi
effetto lotale (diretto, indiretto e indotto)
DIRETTO: 1,0 € milliardi Ogni E/min speso da Poste Italiane
genera un impatto
· INDIRETTO + INDOTTO: 1,1 €
miliardi
1 €/min
sul gettito fiscale del Paese

Indicatore significativo dell'impatto che l'Azienda ha sull'economia nazionale è il cosiddetto "moltiplicatore", fattore che mostra "l'effetto leva" generato dalla spesa per acquisti da fornitori locali. In base alle stime, la spesa di 1 milione di euro da parte di Poste è in grado di generare nell'economia impatti pari a 5 milioni di euro di PIL, 1 milione di euro di gettito fiscale, 3 milioni di euro di reddito da lavoro e di occupare oltre 70 persone nel sistema produttivo.

Di seguito si riportano due focus sull'area dei fornitori di Poste Italiane, rispettivamente gli impatti generati dai fornitori italiani nelle singole Aree Territoriali e i contributi indiretti originati dai fornitori PMI italiane.

Impatti generati nelle singole Aree Territoriali

Considerando la Provincia della sede legale dei fornitori, sono stati identificati gli impatti indiretti generati dagli stessi in ciascuna Area Territoriale nel 2019.

Gli impatti derivanti dall'attività dei fornitori di Poste Italiane sono distribuiti su tutto il territorio italiano. Da ciò ne consegue una spinta economica e un incremento occupazionale per tutta la Nazione.

Risultati più che positivi sono stati osservati dall'analisi degli effetti delle attività di business nelle varie aree territoriali del Paese. In riferimento alle varie zone esaminate, si riscontrano valori di Prodotto Interno Lordo compresi tra i 50 milioni e un miliardo di euro. Da ciò risulta un livello occupazionale non minore ad un milione di persone e un reddito da lavoro complessivamente superiore a 30 milioni di euro per area.

Impatti dei fornitori italiani PMI

Considerando i parametri definiti dalla Commissione Europea, sono stati identificati i fornitori italiani che si caratterizzano come Piccole e Medie Imprese (PMI) e gli impatti indiretti a questi riconducibili.

Le Piccole e Medie Imprese sono una risorsa preziosa, in collaborazione con Poste Italiane, nella creazione di valore condiviso nella filiera produttiva nazionale. Nel 2019 il Gruppo ha acquistato beni e servizi da oltre 2.300 PMI per un valore totale di 1,2 €/miliardi (48% degli acquisti totali da fornitori italiani)

Nel 2019, le PMI hanno impattato sul livello del Prodotto Interno Lordo per un valore pari a 1 miliardo di euro, portando all'occupazione di 17.000 persone e ad una distribuzione di reddito di circa 452 milioni di euro. Infine, sono stati creati oltre 300 milioni di euro in termini di gettito fiscale. Tali valori vengono considerati in qualità di effetto totale comprendendo, quindi, ogni impatto diretto, indiretto e indotto.

Il valore economico generato e distribuito dal Gruppo Poste Italiane

Poste Italiane riporta il prospetto relativo alla quantificazione della ricchezza prodotta dall'Azienda e il relativo impatto sulle principali categorie di stakeholder con cui si interfaccia nelle proprie attività di business. L'analisi, eseguita in conformità ai requisiti dello

Il valore economico creato nel 2019 ammonta a oltre 11 miliardi di euro, di cui l'86% distribuito agli stakeholder

standard di rendicontazione 201-1 dei GRI Standards, fornisce un quadro del valore economico generato dall'Azienda e della distribuzione del valore creato ai propri stakeholder, quali fornitori, dipendenti, finanziatori, Pubblica Amministrazione e azionisti.

Oltre l'86% della ricchezza aziendale prodotta è stata distribuita ai propri stakeholder; in particolare, dipendenti e fornitori rientrano tra le categorie di stakeholder che beneficiano maggiormente della ricchezza prodotta dall'Azienda, rispettivamente per il 58,2% e il 28,5% del valore distribuito totale.

2. CONTESTO ESTERNO, RISCHI E OPPORTUNITA' E MODELLO DI RISK MANAGEMENT INTEGRATO

TEMI DI SOSTENIBILITA' RILEVANTI PER POSTE ITALIANE

Poste Italiane ha adottato un processo di "analisi di materialità" strutturato secondo quanto previsto dal D.Lgs. 254/16 e dagli standard di rendicontazione allo scopo di comprendere meglio le tematiche nonfinanziarie che possono comportare rischi e opportunità nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. Questo processo ha consentito di identificare le tematiche economiche, sociali e ambientali "materiali" che possono avere un impatto sostanziale sul processo decisionale degli stakeholder e che assumono un ruolo decisivo nella definizione della strategia del Gruppo, in considerazione della sua struttura, dell'estensione della rete servita e della diversificazione dei settori di mercato in cui opera.

In particolare, il processo di definizione dei temi materiali per Poste Italiane si è articolato in tre fasi principali ed è stato condotto in accordo alle indicazioni dei GRI Standards :

Al fine di individuare l'universo dei temi potenzialmente rilevanti per il settore e di guidare Poste Italiane nell'analisi di materialità, è stata svolta un'analisi sia interna che esterna che ha preso in considerazione gli input provenienti da diverse fonti, tra cui il piano strategico e il modello di gestione dei rischi di Gruppo, i risultati emersi dalle attività di stakeholder engagement, le analisi dei trend in corso nei diversi settori di operatività del Gruppo e le richieste degli investitori.

La rilevanza dei temi identificati è stata definita grazie al diretto coinvolgimento dei portatori di interesse interni ed esterni, attraverso le iniziative di ascolto e coinvolgimento promosse. I risultati delle attività svolte, che hanno condotto all'identificazione dei temi materiali e al posizionamento degli stessi all'interno della matrice di materialità, sono stati presentati al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità di Poste Italiane in occasione di un incontro dedicato.

Il coinvolgimento degli stakeholder

Poste Italiane si impegna, da sempre, ad ascoltare le esigenze dei suoi stakeholder e a costruire con quest'ultimi solidi legami di fiducia e trasparenza nel delineare e consolidare la propria strategia di sostenibilità, volta a prevenire e minimizzare eventuali impatti negativi e favorirne di positivi. Ciò contribuisce al raggiungimento di una buona reputazione nel contesto sociale in cui opera, con conseguente incremento di valore e benefici a favore di azionisti, clienti e dipendenti.

Come punto di partenza, l'Azienda ha effettuato un'attenta mappatura delle categorie di stakeholder con i quali si relaziona nel corso dello svolgimento delle proprie attività, identificando, in particolare, i soggetti maggiormente implicati – che influenzano o vengono a loro volta influenzati - nel processo di raggiungimento dei maggiori obiettivi strategici.

Tale mappatura è stata svolta seguendo le indicazioni dello Standard Internazionale AA1000-Stakeholder Engagement Standard (SES). Il risultato della suddetta attività ha portato a identificare sette macro categorie di stakeholder: Azionisti e Investitori, Comunità e Territorio (associazioni di categoria, media, mondo accademico), Clienti (associazioni di consumatori), Enti ed Istituzioni (Autorità, Fondimpresa), Fornitori (Business Partner), Personale (persone di Poste, sindacati) e Ambiente.

Nella tabella seguente sono riportate le macrocategorie di stakeholder identificate e, per ogni categoria, viene fornita una breve descrizione della modalità di coinvolgimento e comunicazione.

Modalità di coinvolgimento degli stakeholder da parte di Poste Italiane Categoria di stakeholder Principali modalità di coinvolgimento

Azionisti e investitori
Assemblea degli Azionisti; Relazione Corporate Governance; Relazioni finanziarie e
presentazioni periodiche; Roadshow e incontri dedicati; Sito web istituzionale;
Comunicati stampa.
Clienti
Sistemi di customer experience; Indagini periodiche di soddisfazione.
Personale
Strumenti di comunicazione interna (intranet aziendale, newsletter, mailing list,
Postenews, ecc.); Eventi interni ed esterni dedicati ai dipendenti; Incontri periodici;
Contrattazione di primo e secondo livello; Indagini periodiche di soddisfazione.
Fornitori e Business Partner
Incontri specifici.
Enti e istituzioni
Convegni; Incontri specifici; Comunicazione istituzionale; Comunicazioni periodiche;
Organizzazione di eventi.
Comunità e territorio
Progetti
in
favore
della
collettività;
Partnership;
Comunicati
stampa;
Sponsorizzazioni, Liberalità; Dialogo con le istituzioni locali; Contatti in occasione
del lancio di progetti rilevanti, Pubblicazione di documenti, interviste, eventi.
Ambiente
Comunicati Stampa; Eventi dedicati; Partnership; Collaborazioni; Convegni.

Il Multi-stakeholder Forum 2019

Vari strumenti vengono implementati nel dialogo tra l'Azienda e i suoi stakeholder. Uno dei più proficui in termini di occasione di riflessione e scambio di idee, è il Forum Multistakeholder, che si svolge con cadenza

annuale.

Il Forum, il cui svolgimento comprende sessioni plenarie e sessioni di gruppo dedicate, crea un'opportunità di dialogo e confronto strategico sui temi di sostenibilità rilevanti per il settore, per poter condividere idee e progetti utili alla creazione di valore condiviso con i principali stakeholder con cui Poste Italiane interagisce nello svolgimento delle proprie attività. In particolare, nel 2019 ha avuto luogo la terza edizione, che ha visto coinvolti più di 400 partecipanti, fra cui rappresentanti delle comunità territoriali, del mondo finanziario e delle società di rating, delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, del terzo settore, del mondo delle imprese e delle professioni e dei dipendenti. All'incontro hanno partecipato anche i componenti del Gruppo Interfunzionale di Sostenibilità, che hanno portato il punto di vista dell'Azienda sull'importanza dei temi di sostenibilità discussi.

Il Forum ha offerto l'occasione per riflettere e condividere idee e progetti nelle aree individuate dai "pilastri" fondamentali della sostenibilità individuati negli anni precedenti (integrità e trasparenza, valorizzazione delle persone, sostegno al territorio, customer experience, decarbonizzazione e finanza sostenibile) che ispirano l'operato di Poste Italiane.

Le novità di questa edizione hanno riguardato la sessione plenaria, a cui hanno partecipato opinion leader esperti dei principali temi di sostenibilità, e i focus group, che hanno coinvolto gli stakeholder presenti al Forum impattati da uno stesso pilastro del Piano Strategico ESG del Gruppo.

I gruppi di lavoro così formati, sono stati chiamati ad esprimere la propria valutazione sui temi materiali potenzialmente rilevanti per l'Azienda tramite un'analisi interna ed esterna. I partecipanti hanno potuto esprimere le proprie riflessioni tramite un tool digitale accessibile da smartphone e pc che ha favorito una visualizzazione istantanea e dinamica dei risultati.

Durante il Forum, particolare attenzione è stata posta al valore della sostenibilità per le imprese. Grazie alle attività svolte durante le varie sessioni, sono emersi spunti di riflessione su argomenti relativi ai pilastri di sostenibilità.

Integrità e trasparenza. Il Pilastro "Integrità e Trasparenza" conferma la sua centralità nelle valutazioni degli stakeholder.

Entrambe le tematiche che costituiscono il Pilastro "Integrità e trasparenza" e "Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento" - sono ritenute un fondamento per la reputazione del Gruppo e per il suo ruolo di volano della crescita economica e sociale del Paese.

Poste Italiane si impegna a predisporre adeguati presidi di controllo interno e a diffondere nell'organizzazione una cultura aziendale fondata sull'integrità, l'etica professionale e l'onestà per costruire rapporti di fiducia con i propri stakeholder e condurre correttamente la propria attività con trasparenza in ogni singola operazione.

Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi. Il tema "Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi" è risultato di rilevanza fondamentale dal punto di vista degli stakeholder, considerato cuore pulsante e chiave per l'individuazione, l'interpretazione e la promozione del cambiamento. La centralità che lo stesso riveste per il successo della strategia "Deliver 2022" è coerente con questa visione. Dunque, è interesse di un'azienda come Poste Italiane, che assume nel territorio un ruolo di attore economico e sociale, contribuire alla modernizzazione del Paese e all'evoluzione tecnologica digitale mediante lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e l'adozione di tecnologie digitali da integrare nei prodotti, nei servizi e nei processi aziendali, al fine di essere pronta a rispondere ai cambiamenti di scenario, ai nuovi bisogni dei clienti e alle opportunità offerte dai mutamenti sociali ed ambientali.

Diversità e pari opportunità. Il rispetto della diversità e la garanzia di pari opportunità in azienda costituisce un altro requisito considerato essenziale e indispensabile dall'opinione pubblica e dagli investitori nella valutazione del profilo ESG dell'impresa. Gli stakeholder presenti al Forum hanno confermato questa condizione, ritenendolo un tema di grande spessore per una gestione corretta e responsabile delle attività d'impresa. Poste Italiane garantisce la tutela dei diritti umani, valorizza elementi di diversità (in termini di diversi livelli di età, genere, conoscenze ed esperienze) e promuove comportamenti non discriminatori all'interno dell'Azienda quale modo per favorire lo sviluppo di una "cultura d'impresa" e una risposta solida contro le nuove sfide e opportunità del mercato.

Ambiente. L'attenzione agli impatti ambientali con riferimento agli immobili e alla logistica rappresentano due ambiti fondamentali per la gestione del cambiamento climatico. Gli stakeholder presenti al Forum hanno confermato questo presupposto, considerando il tema di elevata importanza per una gestione corretta e responsabile delle attività d'impresa con particolare riferimento alla mobilità sostenibile. Diffondere la cultura del rispetto dell'ambiente e adottare soluzioni concrete per la gestione efficiente delle risorse energetiche, idriche e dei rifiuti nell'ottica di un'economia circolare rappresentano obiettivi di forte rilievo per l'Azienda. La suddetta si impegna, dunque, a monitorare gli impatti ambientali e favorire un processo di cambiamento orientato alla salvaguardia dell'ambiente tramite l'adozione di soluzioni meno inquinanti e nocive a scapito dell'ambiente.

Finanza sostenibile. Il tema dell'integrazione di criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) all'interno dei tradizionali processi finanziari costituisce una delle principali declinazioni delle politiche di sostenibilità aziendale. Gli stakeholder presenti al Forum hanno confermato che il settore finanziario può infatti aiutare a proteggere la società, promuovere l'innovazione e sostenere la crescita economica, dando un contributo importante per lo sviluppo sostenibile del Paese. Rilievo strategico è, quindi, riconosciuto dall'Azienda ai temi dell'integrazione ESG nelle politiche di investimento e nelle politiche di assicurazione.

L'estrema rilevanza assunta dai temi "Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi" e "Diversità e pari opportunità" ha indotto Poste Italiane ad aggiungere i due nuovi pilastri "Diversity and Inclusion" e "Innovation", precedentemente inclusi rispettivamente nei pilastri di "Valorizzazione delle persone" e "Customer Experience". In tale modo, Poste Italiane vuole dar maggior rilievo a due settori da sempre centrali nella gestione delle proprie attività di business. L'innovazione di prodotti, servizi e processi viene, infatti, enfatizzata quale strumento in grado di consentire al Gruppo di affrontare con successo un mondo sempre più digitale e tecnologico tramite un costante sviluppo dei propri affari. Diversità ed inclusione, in ambito lavorativo, sono finalizzati ad incrementare il rispetto del valore delle persone, la valorizzazione dell'unicità dell'individuo e l'accesso alle medesime possibilità di crescita professionale, considerati valori essenziali su cui l'Azienda deve assolutamente investire per il proprio successo.

La Matrice di Materialità

La matrice di materialità rappresentata a seguire identifica i diciotto temi maggiormente rilevanti e necessari ad assicurare la comprensione delle attività aziendali, del loro andamento e dei loro impatti economici, sociali e ambientali. L'ordine di priorità dei temi è stato definito tenendo conto di due dimensioni: la rilevanza strategica per l'Azienda e la rilevanza percepita per gli stakeholder.

Gli impatti relativi ai temi materiali identificati sono generati dall'organizzazione, a eccezione dei temi "impatti ambientali della logistica" e "salute e sicurezza sul lavoro", che derivano anche dai fornitori che operano per conto di Poste Italiane su una parte significativa delle operazioni del Gruppo.

La matrice di materialità del Gruppo Poste Italiane

Descrizione dei temi materiali

Temi materiali Che cosa significa per Poste Italiane

Integrità e trasparenza Predisporre adeguati presidi di controllo interno e diffondere nell'organizzazione una cultura
aziendale fondata sull'integrità, l'etica professionale e l'onestà per costruire rapporti di
fiducia con i propri stakeholder e condurre correttamente la propria attività con trasparenza
in ogni singola operazione, in particolare nella lotta alla corruzione attiva e passiva.
Qualità e customer
experience
Rispettare tempi e modalità di esecuzione delle attività (livello di servizio e performance) e
fornire al cliente un'esperienza di qualità che vada oltre la fruizione del prodotto o del
servizio tradizionale, costruendo anche una relazione di fiducia mediante l'attivazione di
canali di ascolto di aspettative, esigenze e soddisfazione dei clienti sui prodotti e servizi
offerti e la corretta gestione dei reclami.
Formazione e sviluppo del
personale
Garantire ai propri dipendenti lo sviluppo continuo delle proprie conoscenze e competenze
e l'opportunità di raggiungere il pieno potenziale grazie a percorsi formativi tesi ad
assicurare la crescita e il rafforzamento del know-how in linea con le esigenze espresse
dagli stessi e dal mercato, anche per gestire al meglio eventuali cambiamenti di
business/organizzativi.
Supporto allo sviluppo
socioeconomico del
territorio
Dare un contributo al benessere socioeconomico del sistema Paese attraverso l'attivazione
di impatti diretti, indiretti e indotti sul territorio (es. in termini di PIL e occupazione) e l'avvio o
il sostegno ad attività a scopo sociale che rispondano ai bisogni espressi dalla società
individuati altresì mediante il dialogo e la collaborazione con il Terzo Settore.
Dialogo e trasparenza con
le istituzioni
Promuovere un dialogo sistematico e trasparente con le istituzioni nazionali e locali,
improntato alla ricerca di soluzioni condivise che consentano di rispondere ai bisogni sociali
della comunità, incidere positivamente sul tessuto sociale nei territori in cui l'azienda opera
e, al tempo stesso, accrescere la competitività e la continuità del business.
Salute e sicurezza sul
lavoro
Tutelare la salute, sicurezza e integrità psicofisica delle persone, anche con riferimento alla
qualità dei luoghi di lavoro, incoraggiando lo sviluppo di una solida cultura interna e
aderendo ai più alti standard nazionali e internazionali sul tema.
Impatti ambientali della
logistica
Monitorare gli impatti ambientali delle attività di logistica e favorire un processo di
cambiamento orientato alla salvaguardia dell'ambiente tramite l'adozione di soluzioni meno
impattanti per l'erogazione dei servizi postali e logistici, quali: utilizzo di mezzi ibridi/elettrici,
razionalizzazione delle distanze percorse, corretta gestione dei rifiuti, sviluppo di
infrastrutture per la ricarica dei mezzi dei clienti.
Integrazione ESG nelle
politiche di investimento
Incorporare gli aspetti ESG all'interno del processo di investimento per gestire meglio i
rischi non-finanziari e considerare nuove opportunità d'investimento che supportino anche
lo sviluppo sostenibile e un futuro low-carbon.
Integrazione ESG nelle
politiche di assicurazione
Incorporare gli aspetti ESG all'interno delle politiche di assicurazione, delle strategie di
sviluppo dei prodotti assicurativi e delle comunicazioni con i clienti.
Innovazione e
digitalizzazione di prodotti,
servizi e processi
Contribuire alla modernizzazione del Paese e all'evoluzione tecnologica digitale mediante lo
sviluppo di nuovi prodotti e servizi e l'adozione di tecnologie digitali da integrare nei prodotti,
nei servizi e nei processi aziendali, al fine di essere pronti nel rispondere ai cambiamenti di
scenario, ai nuovi bisogni dei clienti e alle opportunità offerte dai mutamenti sociali ed
ambientali.
Tutela dei diritti umani in
azienda
Garantire la tutela dei diritti umani e la promozione di comportamenti non discriminatori
all'interno del Gruppo, anche attraverso l'adesione a standard riconosciuti, l'integrazione del
rischio di violazione nel modello di risk assessment di Gruppo e la valorizzazione di
elementi di diversità (in termini di diversi livelli di età, genere, conoscenze ed esperienze)
che favoriscano lo sviluppo di una "cultura d'impresa" e la risposta a nuove sfide e
opportunità del mercato.
Welfare e benessere del
personale
Offrire ai dipendenti strumenti e modelli di lavoro moderni e flessibili in grado di rispondere
a specifici bisogni personali e garantire equilibrio tra vita privata e vita lavorativa (es.
iniziative di lavoro agile, trattamenti economici di miglior favore connessi alla tutela della
maternità e paternità, erogazione di benefit nel campo della sanità, ecc.).
Relazioni con le parti sociali Considerare il dialogo con il personale e le rappresentanze sindacali fondamentale per
trovare
soluzioni
condivise
sui
temi
che
possono
avere
impatti
significativi
sull'organizzazione, sul business e, in particolare, sul capitale umano, un asset aziendale
fondamentale per l'azienda.
Cyber security, sicurezza
informatica e privacy
Garantire la privacy dei dati dei clienti, tutelare la proprietà intellettuale e assicurare un
efficace sistema di gestione della sicurezza informatica e cyber security al fine di garantire
la continuità aziendale, proteggere il patrimonio informativo dell'azienda, dei suoi clienti e
degli altri stakeholder e la sicurezza delle transazioni.
Legalità e integrazione ESG
nel processo di
approvvigionamento
Improntare i propri processi di acquisto su comportamenti precontrattuali e contrattuali
orientati al pieno rispetto della legalità e della trasparenza e adottare criteri di selezione,
valutazione e monitoraggio dei fornitori in grado di misurare la loro performance sociale e
ambientale, al fine di garantire alti livelli di funzionalità e qualità degli approvvigionamenti e
mitigare eventuali rischi ESG.
Impatti ambientali degli
immobili
Diffondere la cultura del rispetto dell'ambiente e adottare soluzioni concrete per la gestione
efficiente delle risorse energetiche, delle risorse idriche e dei rifiuti in ottica di economia
circolare, quali ad esempio: acquisto di energia rinnovabile, installazione di impianti per la
produzione di energia rinnovabile, progetti di efficientamento degli edifici, organizzazione
della raccolta differenziata, ecc.
Inclusione finanziaria Estendere l'offerta di prodotti e servizi finanziari alle categorie tradizionalmente escluse per
garantire l'accesso a servizi fondamentali per il sostentamento economico e rendere
l'esperienza di acquisto dei clienti più consapevole grazie a iniziative di educazione
finanziaria, in particolare in materia di risparmio, investimenti, pagamenti, previdenza e
assicurazione.
Pari opportunità nei percorsi
di carriera
Garantire le pari opportunità nello sviluppo delle carriere dei singoli, promuovendo percorsi
di crescita professionale a tutti i dipendenti indipendentemente dalle loro caratteristiche
personali (età, genere, orientamento sessuale, disabilità, origine etnica, nazionalità, opinioni
politiche e credenze religiose) secondo i princìpi di imparzialità e non discriminazione.

In accordo alle indicazioni dell'International Framework, i temi materiali sono stati valutati, oltre che nell'ottica della rilevanza in termini di impatto sulla strategia, la governance, le performance e le prospettive future, anche in termini di probabilità di accadimento di tale impatto.

Nel corso dell'analisi di materialità svolta con il management e gli stakeholder, sono stati valutati, attraverso fattori quantitativi e qualitativi, gli impatti dei temi materiali in ottica finanziaria, operativa, strategica, reputazionale e regolatoria, considerando gli effetti interni ed esterni e l'arco temporale di riferimento.

La matrice riportata di seguito illustra la rilevanza dei temi materiali in termini di intensità e probabilità dell'accadimento degli impatti collegati agli stessi.

La matrice di impatto del Gruppo Poste Italiane

Interconnessione tra i temi materiali, rischi e modalità di gestione

Con l'obiettivo di integrare gli ambiti ESG (Environmental, Social, Governance) all'interno della strategia e nei processi aziendali, i temi materiali individuati sono stati correlati ai rischi potenziali, con l'indicazione degli stakeholder coinvolti, dell'impatto su Poste Italiane e sugli stakeholder e le principali modalità di gestione adottate dal Gruppo.

Tema Eventi di
rischio
Stakeholder Impatto
potenziale su
Poste
Italiane
Impatto
potenziale su
stakeholder
Principali modalità di
gestione
Integrità e
trasparenza
Comportamenti
contrari alle norme
di corretta gestione
del business
Personale;
Fornitori e
business partner;
Comunità
finanziaria; Clienti
Autorità
Indipendenti di
Regolamentazione
e/o Vigilanza
 Strategico
 Reputazionale
 Non
conformità
alle norme
 Economico  Rafforzamento
presidi
aziendali
su
tematiche
specifiche (es. modello di
gestione
dei
rischi
integrato,
modello
di
affidabilità
aziendale,
anticorruzione, ambiente,
etc.)
Qualità e customer
experience
Deterioramento dei
livelli di qualità
erogata e aumenti
di reclami
Clienti; Autorità
Indipendenti di
Regolamentazione
e/o Vigilanza;
Comunità
finanziaria
 Economico
 Strategico
 Reputazionale
 Operativo
 Qualità
del
servizio
 Economico
 Rafforzamento
presidi
aziendali
su
tematiche
specifiche (es. qualità)
 Miglioramento prodotti e
servizi
 Evoluzione del modello di
assistenza clienti
 Gestione reclami
 Implementazione
del
Sistema di Gestione della
Qualità
Formazione e
sviluppo del
personale
Inadeguatezza in
termini di qualità
del personale
Clienti; Persone di
Poste Italiane
 Strategico  Diritti umani  Rafforzamento del piano
di formazione annuale
 Promozione
delle
iniziative
di
comunicazione,
formazione
ed
informazione
per
aumentare engagement
Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio
Tensioni con le
comunità locali per
la ridefinizione del
modello di
business
Istituzioni
territoriali
 Strategico
 Reputazionale
 Qualità del
servizio
 Economico
 Dialogo
costante
e
strutturato
con
enti
e
istituzioni
e
accordi
condivisi di prossimità al
territorio
Dialogo e
trasparenza con le
istituzioni
Mancata
considerazione
delle aspettative
delle istituzioni
Autorità
Indipendenti di
Regolamentazione
e/o Vigilanza;
Istituzioni Europee
ed Internazionali;
Istituzioni
nazionali;
Associazioni di
consumatori e di
categoria
 Strategico
 Reputazionale
 Economico  Dialogo
costante
e
strutturato
con
enti
e
istituzioni
e
accordi
condivisi di prossimità al
territorio

Rischi non-finanziari associati ai temi materiali e modalità di gestione

Tema Eventi di
rischio
Stakeholder Impatto
potenziale su
Poste
Italiane
Impatto
potenziale su
stakeholder
Principali modalità di
gestione
Salute e sicurezza
sul lavoro
Incidenti / Infortuni
a lavoratori o
contrattisti sui
luoghi di lavoro
Persone di Poste
Italiane
 Economico
 Strategico
 Reputazionale
 Operativo
 Salute
e
sicurezza
 Analisi ed ottimizzazione
dei modelli organizzativi
della salute e sicurezza
sul lavoro
 Estensione
di
modelli
produttivi nei siti operativi
(es. lean manufacturing)
 Supporto
nell'implementazione
e
certificazione dei SGSSL
sia nelle unità produttive
di Poste Italiane S.p.A. sia
nelle società del Gruppo
Impatti ambientali
della logistica
Esternalità
ambientali delle
attività logistiche
(es. produzione di
emissioni
inquinanti)
Fornitori e
business partner;
Ambiente
 ESG  Salute
e
sicurezza
 Trasformazione della flotta
PCL in ottica green, anche
con
l'obiettivo
di
aumentare la capacità di
carico
 Ridisegno ed evoluzione
rete
di
recapito
(es.
aumento numero linee di
recapito
pomeridiane,
introduzione di consegne
presso
lockers,
uffici
postali e reti terze)
Integrazione ESG
nelle politiche di
investimento
Mancata
percezione del
rischio globale
delle operazioni e
perdita di
opportunità di
business
Comunità
finanziaria; Clienti
 Finanziario e
assicurativo
 ESG
 Economico
 Diritti umani
 Gestione dei rischi e delle
opportunità connessi a
fattori ambientali, sociali e
di governance (ESG)
all'interno dei tradizionali
processi di investimento
Integrazione ESG
nelle politiche di
assicurazione
Mancata
percezione del
rischio globale
delle operazioni e
perdita di
opportunità di
business
Comunità
finanziaria; Clienti
 Finanziario e
assicurativo
 ESG
 Economico
 Diritti umani
 Gestione dei rischi e delle
opportunità connessi a
fattori ambientali, sociali e
di governance (ESG)
all'interno dei tradizionali
processi di assicurazione
Innovazione e
digitalizzazione di
prodotti, servizi e
processi
Insufficiente
capacità di
innovazione in
ambito
multicanalità,
customer
experience e digital
Comunità
finanziaria; Clienti;
Comunità e
territorio
 Strategico  Qualità del
servizio
 Economico
 Responsabilità
organizzativa specifica per
lo sviluppo digitale
 Lancio iniziative "digitali"
 Partnership e
collaborazioni con realtà
first mover nel settore
digitale e tecnologico
Tutela dei diritti
umani in azienda
Possibili
discriminazioni che
riguardano
lavoratori di Poste
Italiane (es.
genere, età,
orientamento
politico o sessuale,
stato civile, etc.)
Persone di Poste
Italiane
 Strategico
 Reputazionale
 ESG
 Diritti umani  Responsabilità
organizzativa specifica per
la diversità e l'inclusione
 Individuazione di possibili
interventi formativi per
creare "cultura" per tutto il
personale
 Introduzione di presidi di
controllo sulla tutela dei
Diritti umani, delle pari
opportunità della diversità
e dell'inclusione
Tema Eventi di
rischio
Stakeholder Impatto
potenziale su
Poste
Italiane
Impatto
potenziale su
stakeholder
Principali modalità di
gestione
Welfare e
benessere del
personale
Inadeguatezza
della
programmazione
e/o attuazione dei
programmi di
welfare e
benessere riferiti al
personale
Persone di Poste
Italiane
 Strategico
 ESG
 Salute e
sicurezza
 Qualità della
vita,
benessere
 Programmi di engagement
del personale (es.
"programma employee
engagement", attivazione
piattaforma di welfare,
competence center
dell'assenteismo, etc.)
 Incentivazione dell'utilizzo
degli strumenti di lavoro a
distanza
Relazioni con le
parti sociali
Conflittualità
sindacali
Sindacati;
Organizzazioni dei
lavoratori non
riconosciute;
Comunità
finanziaria
 Economico
 Strategico
 Operativo
 Reputazionale
 Economico
 Salute e
sicurezza
 Diritti umani
 Qualità della
vita,
benessere
 Dialogo costante con le
rappresentanze sindacali
 Implementazione di
progetti riorganizzativi nel
rispetto del quadro
normativo (CCNL e leggi)
e caratterizzati da impatti
sociali governabili
 Gestione delle risorse in
linea con le disposizioni di
legge, le policy e le
procedure aziendali
Cyber security,
sicurezza
informatica e
privacy
Aumento dei
disservizi legati
all'infrastruttura
tecnologica
Persone di Poste
Italiane; Media;
Clienti
 Economico
 Strategico
 Operativo
 Reputazionale
 Qualità del
servizio
 Economico
 Azioni in ambito privacy,
cyber security e business
continuity
 Investimenti nella
modernizzazione della
infrastruttura IT
Legalità e
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionamento
Comportamento
dei fornitori non in
linea con le
politiche di
sostenibilità di
Poste Italiane
Fornitori e
business partner
 Strategico
 Operativo
 Reputazionale
 ESG
 Salute e
sicurezza
 Diritti umani
 Portale "Contratti aperti e
trasparenti"
 Centralizzazione in
Corporate delle attività di
acquisto delle società del
Gruppo
 Sistema di qualificazione
fornitori
Impatti ambientali
degli immobili
Aumento delle
emissioni derivanti
dalla gestione degli
immobili (es.
energy
management,
gestione dei rifiuti,
etc.)
Ambiente;
Persone di Poste
Italiane
 Economico
 Strategico
 Reputazionale
 ESG
 Salute e
sicurezza
 Responsabilità
organizzativa specifica per
la gestione della flotta
aziendale
 Adozione di soluzioni per
l'efficientamento
energetico del patrimonio
immobiliare e l'utilizzo di
energie rinnovabili
 Implementazione del
Sistema di Gestione
ambientale per le società
del Gruppo
Inclusione
finanziaria
Insufficiente
considerazione
nell'accesso ai
servizi finanziari da
parte di specifiche
categorie di clienti
(es. anziani,
stranieri, ecc.)
Comunità
finanziaria; Clienti;
Enti e istituzione
 Strategico
 ESG
 Economico  Dialogo costante e
strutturato con enti e
istituzioni e accordi
condivisi di prossimità al
territorio
 Programma di educazione
finanziaria digitale e
postale
Tema Eventi di
rischio
Stakeholder Impatto
potenziale su
Poste
Italiane
Impatto
potenziale su
stakeholder
Principali modalità di
gestione
Pari opportunità nei
percorsi di carriera
Scarsa trasparenza
nella
comunicazione e
applicazione di
driver oggettivi di
valutazione nei
percorsi di carriera
dei dipendenti
Persone di Poste
Italiane; Sindacati;
Organizzazioni dei
lavoratori non
riconosciute
 Strategico
 Reputazionale
 Diritti umani
 Qualità della
vita,
benessere
 Introduzione di presidi di
controllo sulla tutela dei
Diritti umani, delle pari
opportunità della diversità
e dell'inclusione

Interconnessione tra temi materiali e metriche

Poste Italiane adotta un processo decisionale integrato, prevedendo azioni mirate alla creazione di valore nel breve, medio e lungo termine e tenendo conto delle connessioni e delle interdipendenze tra i numerosi fattori che influiscono sulla capacità dell'Azienda di creare valore nel tempo. Coerentemente con il "pensiero integrato" che permea l'organizzazione, tale approccio prevede la comprensione del grado di combinazione, correlazione e interdipendenza fra le tematiche che hanno un impatto significativo sulle performance economiche, sociali e ambientali. A tale scopo, in accordo alle indicazioni dell'International Framework, di seguito vengono rappresentate le interconnessioni esistenti tra i temi materiali per il Gruppo e le principali metriche di misurazione.

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI INTEGRATO DI POSTE

In un contesto caratterizzato da una elevata complessità operativa e regolamentare e dall'esigenza di competere in modo sempre più efficiente nei mercati di riferimento, la gestione dei rischi e i relativi sistemi di controllo assumono un ruolo centrale nei processi decisionali e nel processo di creazione di valore.

Per promuovere e mantenere un adeguato Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi ("SCIGR"), Poste Italiane utilizza strumenti organizzativi, informativi e normativi che permettono di identificare, misurare, gestire e monitorare i principali rischi di Gruppo.

Tale Sistema rappresenta un elemento fondamentale della Corporate Governance di Poste Italiane poiché consente al

Consiglio di Amministrazione di perseguire l'obiettivo prioritario di creazione di valore nel medio-lungo periodo definendo altresì la natura e il livello di rischio compatibili con gli obiettivi aziendali.

Per questo, l'Azienda si è adoperata per l'adozione di un SCIGR orientato al successo sostenibile, ovvero alla creazione di valore a lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo conto degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la società. Infatti, il SCIGR di Poste Italiane è integrato sia dal punto di vista interno che esterno al Sistema. Da una parte, infatti, le sue componenti devono risultare coordinate e interdipendenti tra loro e, dall'altra, il Sistema nel suo complesso, deve risultare integrato nel generale assetto organizzativo, amministrativo e contabile aziendale.

Il SCIGR di Poste Italiane è l'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire una conduzione d'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi aziendali, mediante un adeguato processo di definizione di attori, compiti e responsabilità dei vari organi e funzioni di controllo, e di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, nonché mediante la strutturazione di adeguati flussi informativi volti a garantire la circolazione delle informazioni.

Il SCIGR, in linea con le normative e le best practice di riferimento, si articola su tre livelli di controllo e coinvolge una pluralità di attori presenti all'interno dell'organizzazione aziendale.

Modello di risk management e analisi dei rischi

Poste Italiane ha implementato un sistema di gestione dei rischi basato sul framework di Enterprise Risk Management (ERM), finalizzato a fornire una visione organica e integrata e una risposta univoca ed efficace ai rischi a cui il Gruppo è esposto. La funzione Governo dei Rischi di Gruppo ("GRG"), nell'ambito della funzione Corporate Affairs, ha il compito di garantire tali obiettivi, principalmente attraverso la definizione di un processo di risk management integrato che coinvolga in modo coordinato tutti gli attori del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e in particolare i diversi presidi di controllo specialistico di secondo livello, l'armonizzazione dei modelli e delle metriche rispetto ai criteri di Gruppo, il disegno e l'implementazione di strumenti comuni di analisi e gestione dei rischi. A tal ultimo riguardo, nel corso del 2018 è stata implementata la Piattaforma GRC di Gruppo (Governance, Risk & Compliance) di supporto al processo di risk management integrato. Lo strumento informatico consente l'analisi e la gestione dei rischi operativi, ex D.Lgs. 231/01, di frode, di sicurezza IT, strategici, ESG e reputazionali, nonché di compliance alle norme applicabili ai servizi finanziari e di pagamento. Si realizza così lo strumento per la massima

integrazione del processo di risk management di Gruppo, in grado di assicurare la condivisione delle metodologie di analisi dei rischi tra tutte le funzioni di presidio specialistico che operano al 2° livello di controllo, il miglioramento della comunicazione verso i vertici e gli organi aziendali e tra le funzioni di controllo, nonché la minimizzazione del rischio di informazioni carenti o ridondanti.

Di seguito si riportano i principali rischi connessi alle attività del Gruppo Poste Italiane.

Categoria dei rischi Descrizione

Strategici rischi che possono influire sul raggiungimento degli obiettivi fissati nel Piano Strategico;
tali rischi sono identificati, classificati e monitorati con il coinvolgimento del Management
dalla funzione GRG, descrivendone le caratteristiche principali, le cause scatenanti e le
possibili conseguenze o effetti, sia in termini economici (e.g. perdite, maggiori costi per
ritardi/mancata implementazione dei piani di razionalizzazione e efficienza, minori
ricavi), sia di altra natura (e.g. soddisfazione della clientela).
Operativi rischi di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure,
risorse umane e sistemi interni a livello di Gruppo, oppure da eventi esogeni. La
gestione dei rischi operativi avviene sia nell'ambito specialistico dei presidi esistenti nel
Gruppo (Risk Management BancoPosta, Risk Management Gruppo Poste Vita, Risk
Management BancoPosta Fondi SGR e Risk Management PostePay), in ottemperanza
alle disposizioni delle rispettive Autorità di Vigilanza, sia a livello integrato, a cura della
funzione GRG. Sono oggetto di attento monitoraggio, tra gli altri: i) il rischio informatico,
ed in particolare il rischio di malfunzionamento e/o di carenze nella sicurezza dei sistemi
informatici che potrebbero determinare perdita di integrità, violazione di dati personali,
riservatezza e confidenzialità delle informazioni nonché disservizi alla clientela; ii) il
rischio di sicurezza sul lavoro, e in particolare di infortuni a dipendenti o contrattisti sui
luoghi di lavoro derivanti dalle attività operative (es. accettazione, trasporto e
smistamento di pacchi e corrispondenza, nonché recapito dei prodotti postali con
l'utilizzo di motoveicoli e autoveicoli); iii) rischi di sicurezza fisica, in particolare di
accesso nelle sedi centrali delle aziende del Gruppo, negli uffici postali o in aree
riservate da parte di soggetti non adeguatamente autorizzati/identificati, nonché di
limitata protezione dei beni/patrimonio di Poste italiane contro atti predatori (rapine,
perdite derivanti da frodi, furti, attacchi agli ATM, atti vandalici, ecc.). Rientrano inoltre
tra i rischi operativi i disagi e/o blocchi presso gli impianti produttivi del Gruppo (Centri di
Smistamento della Corrispondenza e Centri di Recapito, ecc.) derivanti da agitazioni o
scioperi sindacali.
Non conformità alle norme rischi di violazione di norme o regolamenti esistenti, come ad esempio i rischi ex D.Lgs.
231/01, ex L.262/05, Privacy, Market Abuse, o connessi all'introduzione di nuove norme
o regolamenti (ovvero alla diversa interpretazione di norme e regolamenti) che hanno
rilevanza generale (e.g. di natura amministrativa, contabile, fiscale, ecc.) ovvero
specifica nei settori di attività del Gruppo Poste Italiane. In particolare, rientrano in
questa tipologia di rischi quelli legati all'introduzione di nuove norme per la gestione e
sviluppo dei servizi postali universali e delle relative tariffe a remunerazione dell'attività
di Poste Italiane, nonché il rischio di mancato rispetto degli standard di qualità del
servizio regolati dalla AGCom.
Categoria dei rischi Descrizione
rischi che possono derivare da una percezione negativa da parte degli stakeholder del
Gruppo, per i quali il framework adottato prevede l'attivazione di un intervento di analisi
e di gestione (stakeholder engagement) al fine di intercettare e valutare le fonti di
rischio. Tra gli elementi di rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è
fisiologicamente esposta rileva l'andamento delle performance di mercato riconducibile
Reputazionali prevalentemente al collocamento dei prodotti del risparmio postale e di strumenti di
investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, certificates e quote di fondi
immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalle
controllate Poste Vita e Poste Assicura e fondi comuni di investimento gestiti da
BancoPosta Fondi SGR) nonché la qualità del servizio percepita ed erogata sui servizi
legati all'attività di corrispondenza e recapito pacchi.
Finanziari e assicurativi rischi finanziari che sono regolamentati e vigilati dalle Autorità (Banca d'Italia e IVASS)
e presidiati dalle strutture di Risk Management dei rispettivi settori, coordinati dal
referente unico in ambito Governo dei Rischi di Gruppo. I rischi della gestione
finanziaria attengono principalmente all'operatività del Patrimonio BancoPosta e del
Patrimonio Separato IMEL di PostePay (gestione attiva della liquidità raccolta su conti
correnti postali, gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi), alle
operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria nonché, per
quanto riguarda il Gruppo assicurativo Poste Vita, agli investimenti effettuati a copertura
delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati. I rischi della
gestione assicurativa attengono alla stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni
previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di
riscatto, ecc.). Con riferimento alla Compagnia Poste Vita, sotto il profilo tecnico i
principali fattori di rischio sono quelli relativi alla mortalità, ossia ogni rischio
riconducibile all'aleatorietà della durata della vita degli assicurati, e ai riscatti.
ESG rischi derivanti da fattori riconducibili a problematiche ambientali, sociali e di governance
(in particolare, collegati ai diritti umani e ai cambiamenti climatici).

Outlook: la gestione dei rischi emergenti

Considerata la pervasività dei rischi emergenti, Poste Italiane ha ritenuto necessario inglobare e gestire gli stessi all'interno dei processi di risk management. I rischi emergenti considerarti consistono in eventi disruptive che possono minacciare il modello di business su un lungo orizzonte temporale (10-20 anni) e che sono potenziali game changer per il settore e il contesto di riferimento in cui operano le organizzazioni e solitamente sono caratterizzati da elementi, quali:

  • incertezza e visibilità: assenza di dati per analizzare il fenomeno e difficoltà nel reperire competenze, conoscenza e consapevolezza in merito agli effetti potenziali che gli emerging risk hanno sul proprio modello di business;
  • timing dei mutamenti: i mutamenti derivano da cambiamenti radicali del contesto esterno di riferimento (socio-ambientale, legislativo, tecnologiche, abitudini, etc.) alterando in modo distruttivo le routine su diversi fronti e con escalation temporali non prevedibili;
  • complessità gestionale: complessità crescente delle modalità di gestione. Non vi sono azioni di risposta immediate in quanto gli eventi sono derivanti da fattori esogeni fortemente interconnessi e con forti dipendenze sistemiche ed accelerazioni temporali.

Non adeguarsi a questi trend comporterà perdite di opportunità di business, riduzione dei ricavi, ricadute quali-quantitative in termini di mix dei propri dipendenti, sanzioni da parte delle autorità di regolamentazione e controllo. Le tabelle che seguono sintetizzano, per ogni rischio emergente, i relativi rischi, opportunità e modalità di gestione.

RIVOLUZIONE DELLA MOBILITA'

Introduzione di nuovi modelli di mobilità, evoluzione tecnologica dei veicoli, sharing mobility. Spostamenti più efficienti, puliti, sicuri.

RISCHI OPPORTUNITA' MODALITA' DI GESTIONE
Restrizioni alla
circolazione (es. blocco
mezzi inquinanti)

Diminuzione di consumi
energetici totali del
Gruppo da fonti non

Evoluzione green della
flotta aziendale

Installazione di colonnine
Difficoltà di sostituzione
dei mezzi di trasporto
utilizzati in ambito
logistico
rinnovabili (es.
combustibili fossili)

Abbattimento delle
emissioni
di ricarica

Partnership con start up
Crescente richiesta del
personale di lavorare da
remoto

Adozione di modelli di
smart working

Gestione più snella ed
Rischio reputazionale per
utilizzo di mezzi inquinanti
efficiente delle operations

Riduzione dei costi

EVOLUZIONE DEL SISTEMA DEI PAGAMENTI

Introduzione di nuove modalità di pagamento e modifica dei comportamenti di acquisto dei consumatori in relazione agli strumenti di pagamento da utilizzare (es. criptovalute, fintech, etc.)

RISCHI

  • Aumento della concorrenza (es. nuovi sistemi di pagamento)
  • Risposta non tempestiva ai trend emergenti in ambito pagamenti
  • Gestione dei dati biometrici dei clienti acquisiti per la gestione dei nuovi sistemi di pagamento
  • Incapacità di mantenere attrattività verso la clientela tradizionale

OPPORTUNITA'

  • Adozione di nuove tecnologie estendibili al target già clienti di Poste Italiane
  • Segmentazione e differenziazione dell'offerta (es. giovani)
  • Focus su tipologia di clienti evoluti digitalmente e creazione di offerta specifica
  • Strategie di crescente personalizzazione dell'offerta
  • Lancio di nuovi prodotti (es. piattaforme e strumenti per pagamenti con criptovalute)

MODALITA' DI GESTIONE

  • Primo prodotto integrato in ambito pagamenti e mobile che consente di gestire, tramite un'unica App, i servizi di telefonia e di pagamento in modo intuitivo e sicuro (Servizio PostePay Connect)
  • Portafogli digitali (ewallet)
  • Codice PostePay
  • Servizio di Identità digitale PosteID abilitato al Sistema Pubblico d'Identità Digitale (SPID)
  • Sistemi di autenticazione evoluti
  • Accordi di collaborazione con startup per lo sviluppo di soluzioni innovative in ambito servizi finanziari e pagamenti

INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE

Aumento della longevità unito al basso tasso di natalità con conseguente modifica del mix generazione

RISCHI OPPORTUNITA' MODALITA' DI GESTIONE

Inadeguatezza dei prodotti
standard per le mutate
esigenze dei consumatori
(es. smart device per
raccogliere dati medici in
tempo reale, etc.)

Difficoltà di sviluppare
modelli previsionali
attendibili

Riduzione del reddito
disponibile da parte delle
nuove generazioni

Aumento delle opportunità
di business dovuto alle
variazioni nei bisogni dei
consumatori

Offerta di prodotti a basso
costo per garantire
l'accessibilità alle fasce di
popolazione più
vulnerabili

Sviluppo di prodotti
specifici per fasce di
popolazione con bisogni
in evoluzione (es.
assistenza sanitaria
integrativa, infortuni,
telefonia mobile, etc.)

Progetti dedicati all' "age
management" del
personale

INASPRIMENTO DELLA REGOLAMENTAZIONE

Evoluzione della normativa di riferimento applicabile al business con particolare riferimento alle variabili ambientali

RISCHI OPPORTUNITA' MODALITA' DI GESTIONE

Evoluzione della
normativa applicabile al
business di Poste Italiane

Crescente rilevanza del
rischio reputazionale

Risposta non tempestiva
alle richieste dei
regolatori

Innalzamento delle
sanzioni per mancato
adeguamento alle norme

Reindirizzamento/
creazione di nuove aree di
business

Lancio di prodotti che
incentivino la prevenzione
e comportamenti
responsabili

Potenziali evoluzioni
normative a beneficio del
business

Maggiore tempestività
rispetto ai competitors
nell'adeguamento a
normative complesse

Partecipazione ai tavoli di
lavoro sull'evoluzione
normativa

Adeguamento dei prodotti
alle richieste normative in
ambito ESG (prodotti di
investimento sostenibile,
prodotti di investimento
responsabile, etc.)

ATTRAZIONE DEI TALENTI DIGITALI

Necessità di individuare e assumere risorse con competenze digitali e, in generale, di rafforzare nuove competenze del personale

RISCHI

  • Riduzione di attrattività verso le nuove generazioni
  • Basso turnover del personale anche dovuto all'invecchiamento della popolazione aziendale
  • Aumento del turnover del personale con competenze digitali verso settori/aziende caratterizzate da maggiore appealing
  • Difficoltà di coprire le esigenze occupazionali con adeguato mix qualiquantitativo delle risorse
  • Inadeguata attività formativa in termini di erogazione e contenuti, anche con strumenti innovativi (es. ologrammi, realtà virtuale, etc.)
  • Difficoltà nella riconversione di mansioni/ruoli
  • Difficoltà di individuare/ fronteggiare le nuove richieste del mercato
  • Ricorso a mercati del lavoro innovativi che potrebbero fornire nuove tipologie di competenze a Poste Italiane (es. startup, millennials, etc.)
  • Percorsi innovativi di gestione e sviluppo del personale

OPPORTUNITA'

  • Evoluzione dei modelli organizzativi
  • Aumento dell'efficienza e della produttività attraverso iniziative di smart working

MODALITA' DI GESTIONE

  • Attività di formazione focalizzate su ambiti quali Digital & Innovation Mindset, Customer Centricity, Consulenza finanziaria e assicurativa, Cultura Lean, Technical Skills
  • Percorsi per l'innovazione ("Innovation Storm" ovvero Hackathon aziendali che hanno come obiettivo l'ingaggio ed il coinvolgimento della popolazione aziendale in esperienze di creatività e problem solving legate a temi di interesse per il business)
  • Progetti "Percorsi per l'innovazione" e "Libera il tuo talento"
  • Partnership con start up

AUMENTO DELLA CONNETTIVITA'

Incremento delle connessioni tra business e persone e necessità di gestire un numero crescente di dati e informazioni


Difficoltà nella gestione dei

Possibilità di

Progetti di digital
dati provenienti da un
raggiungere un numero
transformation
numero crescente di fonti
crescente di clienti e

Rafforzamento
(es. smartphone, tablet,
mercati
dell'infrastruttura IT
smartwatch, etc.)

Segmentazione e

Partnership con start up

Perdita/deterioramento di
differenziazione
dati e informazioni
dell'offerta

Attacchi hacker, data leaks

Miglioramento della
e rischio privacy
customer experience

Perdita del presidio sui dati

Aumento della
e sulla relazione con il
frequenza di relazione e
cliente
di servizio al cliente

Aumento del rischio
«contagio» (es. virus,
spam, etc.)

Necessità di nuove
competenze per gestire la
complessità
RISCHI OPPORTUNITA' MODALITA' DI GESTIONE

L'impegno di Poste Italiane nella gestione dei rischi legati ai diritti umani

L'impegno di Poste Italiane ad assicurare il rispetto dei diritti umani – promosso sia nell'ambito delle proprie attività che nell'ambito di attività affidate ai terzi/condotte con i partner – è sancito all'interno della "Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei diritti umani", tesa a strutturare un approccio chiaro sul tema che consenta di monitorare e gestire rischi e opportunità legati ai diritti umani in tutte le loro forme attraverso la sistematica applicazione ad ogni livello organizzativo e funzionale dell'Azienda, anche confermando l'impegno a perseguire un'attività di investimento e di gestione socialmente responsabile.

Al fine di incentivare lo sviluppo di una cultura d'impresa fondata sul rispetto e la valorizzazione della diversità e con l'intenzione di delineare un focus chiaro e strutturato su tale tema, Poste Italiane, in linea con quanto già affermato all'interno del Codice Etico e nella Politica aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani, si è dotata di una specifica Policy Diversity and Inclusion. L'obiettivo è quello di favorire la diversità in tutte le sue dimensioni per generare valore all'interno degli ambienti di lavoro, permettendo una migliore valutazione ed un miglior monitoraggio del rischio collegato al verificarsi di discriminazioni in Azienda.

Il modello di gestione dei rischi di Gruppo, coerentemente con le politiche adottate, prevede periodicamente l'identificazione delle attività aziendali e delle aree organizzative nelle quali potrebbe verificarsi un rischio di violazione dei diritti umani, applicando procedure di risk assessment. In particolare, i rischi legati ai diritti umani sono stati individuati e analizzati considerando diversi driver – in relazione a Poste Italiane (dipendenti) e terze parti (fornitori, sub-fornitori, clienti, comunità locali, comunità finanziaria) – che sono di seguito riportati. Inoltre, a fronte di tali rischi individuati e associati a ciascun driver, Poste Italiane prevede delle specifiche azioni di mitigazione.

Driver di rischio e azioni in ambito "Diritti Umani"

Driver di rischio

Driver di rischio Principali azioni e strumenti per la gestione del rischio

1. Dignità e rispetto
Codice Etico di Gruppo

Modello 231

Linee Guida Whistleblowing

Portale Whistleblowing
2. Libertà sindacale e protezione del
diritto sindacale
3. Libertà di associazione e
contrattazione collettiva

Costante e preventiva interlocuzione con le parti sociali

Diffusione a livello territoriale degli accordi nazionali

Studio e monitoraggio dell'evoluzione normativa e dottrinale in materia giuslavoristica
4. Discriminazioni
Codice Etico di Gruppo

Iniziative per le pari opportunità (es. percentuale di donne in posizione di responsabilità)

Iniziative per la tutela dei lavoratori (es. violenza sulle donne)
5. Condizioni retributive e orario di
lavoro

Sottoscrizione del nuovo contratto di lavoro che prevede trattamenti negoziati con le
Organizzazioni Sindacali e condizioni omogenee per tutti i lavoratori

Strumenti di previdenza integrativa

Piattaforma Welfare

Codice Etico di Gruppo

Sistemi di incentivazione e rewarding

Due diligence sui fornitori

Politiche Sociali

Formale accettazione, oltre che dei principi etico-sociali definiti all'interno del Codice Etico,
anche dei principi in materia di anticorruzione e di diritti umani da parte di fornitori,
subappaltatori e partner del Gruppo
6. Formazione
Iniziative formative e piani di formazione individuali per i dipendenti di Poste Italiane, sia in
relazione ai processi che ai prodotti

Percorsi, processi e servizi di formazione e sviluppo delle competenze

Raccolta feedback emersi durante le sessioni di formazione, funzionali all'ottimizzazione
dell'offerta

Promozione delle iniziative di comunicazione, formazione ed informazione per aumentare
engagement
7. Salute e sicurezza sui luoghi di
lavoro

Piani di competenze e responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro e ambiente (HSE)

Piano e azioni di comunicazione

Diffusione e aggiornamento delle conoscenze/ tecniche e normative nonché degli standard
comportamentali

Monitoraggio del fenomeno infortuni e analisi delle relative cause

Audit specifici presso i fornitori per la verifica delle condizioni dichiarate nel contratto

Evoluzione del presidio sicurezza sul lavoro (conseguimento della certificazione 18001,
realizzazione del "Sistema di Gestione Integrato", etc.)

Portale Safety per la gestione delle tematiche legate alla salute e sicurezza dei lavoratori sui
luoghi di lavoro oltre a riferimenti sulle principali novità normative e giurisprudenziali in
materia
8. Privacy
Gestione consensi

Adempimenti connessi all'applicazione del regolamento General Data Protection Regulation
(GDPR) e della normativa in materia di protezione dei dati personali

Azioni in ambito privacy (es. assessment Privacy, piano di adeguamento alla certificazione
"sigillo europeo per la protezione dei dati"; etc.)

Interlocuzione con l'Autorità del Garante Privacy al fine di fornire informazioni e chiarimenti

Definizione e standardizzazione dei requisiti contrattuali per la conformità alla normativa
privacy

La gestione e la rendicontazione dei rischi legati al cambiamento climatico in base alle indicazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures

L'estesa presenza di Poste Italiane sul territorio e il relativo impatto ambientale derivante dalle proprie attività, impone all'Azienda di adottare un approccio responsabile al fine di diminuire la propria impronta ambientale e contribuire alla transizione low-carbon dell'economia e dell'intero Paese.

L'Azienda è consapevole dei rischi che il cambiamento climatico può comportare per le proprie attività di business e ritiene pertanto importante identificare i potenziali impatti economici derivanti dalle mutazioni climatiche. Tale importanza è stata ribadita dal World Economic Forum nel Global Risk Report 2020 che individua i rischi climatici tra i primi cinque rischi a livello globale.

Istituita nel 2015 dal Financial Stability Board (FSB), la Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) ha definito un insieme di raccomandazioni con l'obiettivo di guidare le società nella rendicontazione delle informazioni in maniera trasparente e completa sui rischi e le opportunità che il cambiamento climatico può comportare per le performance aziendali. In linea con i principali trend normativi e in risposta alle crescenti richieste da parte della comunità finanziaria e dei principali stakeholder, Poste Italiane rendiconta le informazioni relative al cambiamento climatico in base agli ambiti definiti dalla TCFD: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi.

Tale sezione integra e completa le informazioni relative all'impegno, l'approccio e le iniziative a favore della riduzione dell'impatto ambientale fornite all'interno del Pilastro "Decarbonizzazione degli immobili e della logistica".

Governance

L'assetto organizzativo e di governance aziendale prevede ruoli e responsabilità specifiche per la gestione delle tematiche ambientali.

⦁ Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., approva le strategie e le linee guida in materia di sostenibilità, sulla base di valutazioni che prendono in considerazione, tra gli altri, rischi e opportunità collegati al cambiamento climatico che possono assumere rilievo ai fini del più efficace posizionamento reputazionale del Gruppo Poste Italiane.

⦁ Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (CCRS) ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società, tra cui quelli relativi al cambiamento climatico. Il CCRS ha, inoltre, il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione nelle valutazioni e decisioni relative

alla sostenibilità.

Nello specifico, nell'ambito delle sue funzioni, il CCRS svolge un'attività specificatamente dedicata ai cambiamenti climatici. In particolare, il Comitato svolte le funzioni di supporto nell'impostazione della reportistica, esamina preventivamente l'impostazione generale delle tematiche ambientali, nella definizione degli obiettivi strategici, e nel presidio dell'evoluzione delle tematiche ambientali sostenibilità anche alla luce degli indirizzi e dei principi internazionali in materia, monitorando la posizione del Gruppo.

A livello manageriale, i principali ruoli specifici sulle tematiche ambientali sono coperti dall'Amministratore Delegato e dalla funzione Governo dei Rischi di Gruppo:

L'AD di Poste Italiane S.p.A. è incaricato dell'istituzione, del mantenimento e dell'efficacia del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR), di formulare le strategie di sostenibilità legate alle tematiche ambientali e di presiedere alla loro attuazione verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia, sempre sulla base della valutazione dei rischi e delle opportunità collegati.

La funzione Governo dei Rischi di Gruppo di Poste Italiane S.p.A., istituita nell'ambito della funzione Corporate Affairs:

  • ‐ definisce in collaborazione con le funzioni coinvolte, gli indirizzi e gli obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale di impresa per il Gruppo, individuando il set di indicatori per il monitoraggio delle performance di sostenibilità, incluse specifiche metriche usate per il monitoraggio di rischi e opportunità ambientali, in linea con le best practice e con le linee guida internazionali in materia;
  • ‐ costituisce il presidio di riferimento unico per il governo e la gestione di tutti i rischi in ottica di Gruppo, avvalendosi a tale scopo del contributo delle unità specialistiche a suo diretto riporto (cd. "presidi diretti"), nonché degli altri presidi di rischio (cd. "presidi indiretti") presenti in Poste Italiane e nelle società del Gruppo.

Infine, anche per i processi di investimento e di assicurazione sono stati istituiti presidi sulla corretta identificazione e gestione dei rischi e opportunità legati al clima. In particolare, relativamente agli investimenti, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita hanno istituito comitati che hanno la responsabilità di esaminare e valutare periodicamente il rischio ESG (e, quindi, anche ambientale) dei portafogli e i criteri per la valutazione dei profili ESG degli emittenti. In ambito assicurativo, invece, è la funzione Risk Office di Poste Vita ad avere la responsabilità di identificare, analizzare e valutare i segnali di cambiamento che provengono dalle diverse dimensioni dell'ambiente esterno e, in particolare, fattori legati ai cambiamenti climatici. L'identificazione di tali segnali avviene in coordinamento con il "Comitato Prodotti – Valutazioni ESG" che ha la responsabilità di esaminare e valutare periodicamente i criteri per la definizione dei profili ESG e del catalogo prodotti della Compagnia.

Strategia

L'Azienda si è dotata di un modello di business in cui le tematiche ESG supportano il raggiungimento degli obiettivi finanziari previsti del Piano Strategico Deliver 2022. A tal fine, il Gruppo si è dotato di una strategia di sostenibilità che prevede politiche, obiettivi e adesioni a iniziative riconosciute attinenti alle tematiche ambientali e ai cambiamenti climatici.

L'impegno a promuovere la corretta gestione delle tematiche ambientali è confermato dalla sottoscrizione da parte dell'Azienda del Global Compact delle Nazioni Unite che definisce specifici principi in relazione alla tutela dell'ambiente tramite l'adozione di un approccio responsabile e l'attuazione di specifiche iniziative per ridurre l'impatto ambientale. Analogamente, le società BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita, firmatarie dei Principles for Responsible Investment (PRI) e dei Principles for Sustainable Insurance (PSI), si impegnano a adottare specifiche misure per valutare la corretta gestione dei rischi e opportunità ambientali all'interno delle proprie decisioni di investimento e delle proprie politiche di assicurazione.

L'integrazione delle tematiche ambientali ha coinvolto anche il sistema normativo aziendale. La "Politica di Sostenibilità Ambientale" testimonia l'impegna da parte dell'Azienda a prevenire, gestire e, ove possibile, ridurre gli impatti ambientali generati – direttamente o indirettamente – dalle proprie attività, oltre a considerare rischi e opportunità ambientali nello sviluppo di prodotti e servizi (inclusi i prodotti di investimento, assicurativi, ecc.) e a trasformare la preoccupazione verso il cambiamento climatico in opportunità e significative iniziative di mitigazione. L'impegno è volto alla promozione di una gestione responsabile delle risorse per ridurre la propria "impronta ecologica" e alla valutazione delle conseguenze della propria attività economica sull'ambiente in una prospettiva di economia circolare.

Inoltre, in relazione al settore investimenti, con l'obiettivo di promuovere la corretta gestione dei rischi legati alle tematiche ambientali all'interno delle proprie decisioni di investimento, le società BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita si sono dotate rispettivamente di specifiche politiche di investimento responsabile. Le Politiche descrivono l'approccio seguito nella gestione dei rischi e delle opportunità connessi a fattori ambientali (oltre che sociali e di governance), all'interno dei tradizionali processi di investimento, nella convinzione che valutare rischi e opportunità ESG favorisce lo sviluppo di soluzioni innovative e contribuisce alla gestione del business dando, allo stesso tempo, una risposta concreta i bisogni sociali e ambientali espressi dalla comunità.

Il processo di investimento responsabile si fonda, quindi, anche sulla valutazione del profilo ambientale degli emittenti: in tale ambito vengono analizzate le iniziative, le politiche e le performance relative all'impatto degli emittenti sui cambiamenti climatici. Contestualmente, Poste Vita ha adottato anche una politica di assicurazione responsabile che descrive il proprio modello di valutazione dei rischi e delle opportunità di carattere ambientale delle controparti all'interno dei processi assicurativi.

Al fine di rendere concreti gli impegni presi, Il Gruppo si impegna a contrastare il cambiamento climatico attraverso la definizione di specifici obiettivi contenuti in uno specifico Pilastro del Piano Strategico ESG (Decarbonizzazione) dedicato alla riduzione dell'impatto sul clima.

Gestione dei rischi

Nell'ambito del modello di risk management adottato dal Gruppo sono analizzati anche i rischi collegati al climate change in relazione al breve, medio e lungo periodo. Il modello considera sia i possibili impatti che i fenomeni legati al cambiamento climatico (es. eventi climatici estremi, aumento temperatura, innalzamento livelli dei mari, etc.) possono avere sul business di Poste Italiane (impatto indiretto), sia quelli che le attività di Poste Italiane possono avere sul clima (impatto diretto).

Il modello di gestione dei rischi di Gruppo prevede:

— l'identificazione delle attività aziendali e delle aree organizzative nelle quali potrebbe verificarsi un rischio ambientale, eventualmente relativo ai cambiamenti climatici, applicando procedure di risk assessment;

— la valutazione dei rischi identificati in termini di impatto e probabilità attraverso metriche specifiche e la valutazione dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e riparazione adottate in riferimento ai rischi identificati, con un'attenzione specifica al cambiamento climatico;

— lo svolgimento di verifiche nelle aree identificate come a maggior rischio all'interno del Gruppo e al suo esterno presso fornitori e partner;

— la definizione di piani di azione di prevenzione e mitigazione, anche condivisi con fornitori e partner, che possono includere attività di estensione, revisione e rafforzamento delle procedure e dei controlli aziendali e specifiche azioni di formazione e sensibilizzazione in materia di tutela dell'ambiente.

Il processo di identificazione e valutazione dei rischi e delle modalità di gestione ambientale si estende anche alle controparti (fornitori, business partner, altre società), impattando i processi di approvvigionamento e le eventuali operazioni di finanza straordinaria. Il modello di gestione dei rischi di Gruppo prevede, tra l'altro, l'identificazione dei fornitori e dei partner che possono presentare rischi collegati alla salvaguardia dell'ambiente, anche attraverso un'analisi multidimensionale del loro profilo che prende in considerazione parametri, quali: possesso di certificazioni ambientali, di qualità e delle prestazioni energetiche e adozione di sistemi di gestione ambientale, standard etici di comportamento e Criteri Ambientali Minimi (CAM).

Infine, la corretta identificazione e valutazione dei rischi e delle opportunità "climate-related" è assicurata anche dalle attività di ascolto degli stakeholder. Questi sono coinvolti periodicamente nell'ambito dei Forum Multistakeholder organizzati da Poste Italiane e hanno a disposizione un sistema di segnalazione che consente loro di portare all'attenzione dell'Azienda eventuali rischi percepiti.

I rischi legati al cambiamento climatico sono stati individuati e analizzati considerando diversi driver riconducibili a due macro-ambiti (rischi di transizione e rischi fisici) - di seguito riportati. Inoltre, a fronte di tali rischi individuati e associati a ciascun driver, Poste Italiane prevede delle specifiche azioni di mitigazione.

Driver di rischio e azioni in ambito "Cambiamento Climatico"

Orizzonte
Driver di rischio temporale Principali azioni e strumenti per la gestione del rischio
1. Evoluzione normativa Medio termine

Monitoraggio costante e preventivo dei possibili cambiamenti nella
normativa
Collaborazione con i policy maker per rappresentare l'esigenza di stabilità e
chiarezza della normativa
Partecipazione a corsi di formazione e workshop specifici
Rischi di transizione 2. Evoluzione tecnologica Medio termine
Investimenti in nuove tecnologie a più bassa emissione (es. flotta green,
installazione di punti di ricarica all'interno dei siti di Poste Italiane per
alimentare il parco veicoli elettrici, installazione di corpi illuminati a
tecnologia LED, installazione di pannelli fotovoltaici)
Sviluppo e diffusione del processo di digitalizzazione sia su processi e
procedure che prodotti e servizi, in grado di supportare la riduzione delle
pressioni sull'ambiente
Lungo termine Sviluppo di prodotti/servizi esistenti con alternative che tengano conto dei
criteri ESG (es. investimenti, assicurazioni)
3. Scenario di mercato Offerta di prodotti e servizi che integrano elevati standard etici e criteri
ambientali (es. sviluppo soluzioni assicurative che incentivano, da un lato,
l'adozione di comportamenti sostenibili e responsabili da parte dei propri
assicurati e, dall'altro, sono funzionali a mitigare i rischi ESG)
Investimenti in settori che contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile ("SDGs") diffusi a livello internazionale dalle Nazioni Unite (es.
investimenti in bond inquadrabili nelle categorie "Green", "Social" e
"Sustainable" in linea con gli standard e i principi definiti dall'International
Capital Market Association)
Ricorso a fonti energetiche che non utilizzano combustibili fossili (es.
energia solare da pannelli fotovoltaici sugli immobili)
Riduzione del consumo energetico (es. sostituzione delle lampade al neon
e utilizzo di led), per fronteggiare potenziali repentini cambiamenti di prezzi
dell'energia
Medio termine

Monitoraggio dei rischi reputazionali attraverso gli strumenti di gestione
Dialogo con investitori e analisti, con particolare attenzione alle questioni
del cambiamento climatico
Partecipazione a gruppi di lavoro e iniziative legati al clima, anche finalizzati
4. Reputazione a definire benchmark di settore e/o a contribuire alla definizione di linee
guida
Investimento nella trasparenza e accuratezza dei dati
Dialogo e collaborazione con enti e associazioni nazionali e internazionali
per la definizione e l'adozione di modelli, politiche e strategie tesi a
contrastare il cambiamento climatico
Rischi fisici 5. Condizioni climatiche
estreme
Medio-lungo
termine



Adozione piani di business continuity
Adozione di azioni per prevenire danni fisici alle strutture
Dialogo e con le istituzioni (es. Protezione Civile, Difesa Civile) per il
coordinamento di attività emergenziali e di ripristino
Interfaccia con gli enti preposti e con gli organismi internazionali di
protezione e difesa garantendo (es. partecipazione a esercitazioni o altre
iniziative, ecc.)

Il processo di risk assessment prevede, oltre all'identificazione di aspetti downside legati ai rischi identificati, anche aspetti upside che portano all'individuazione di alcune opportunità legate al clima.

Driver Orizzonte temporale Principali opportunità per Poste Italiane
1. Uso delle risorse Medio termine
Adozione di modalità di trasporto più efficienti

Adozione di processi produttivi e di distribuzione più efficienti

Utilizzo di immobili più efficienti
2. Fonti energetiche Medio termine
Utilizzo di fonti di energia a basse emissioni

Utilizzo di incentivi pubblici di sostegno

Uso delle nuove tecnologie
3. Prodotti e Servizi Medio-lungo termine
Sviluppo di servizi a basse emissioni

Sviluppo di prodotti d'investimento e di prodotti assicurativi per l'adattamento al clima

Innovazione
4. Mercati Medio-lungo termine
Accesso a nuovi mercati

Accesso a nuovi segmenti di clientela che necessitano di copertura assicurativa
5. Resilienza del business Medio-lungo termine
Affidabilità della catena di fornitura e capacità di operare in varie condizioni

Opportunità in ambito "Cambiamento Climatico"

Metriche e obiettivi

L'Azienda utilizza metriche per valutare i rischi e le opportunità legate al clima in linea con la sua strategia e il processo di gestione dei rischi.

Le principali metriche fanno riferimento agli indicatori proposti dagli standard di rendicontazione del Global Reporting Initiative (GRI) e sono rendicontate annualmente all'interno dell'informativa non-finanziaria messa a disposizione degli stakeholder. Nella sezione "Tavole degli indicatori" del seguente documento sono presentati gli indicatori relativi alle emissioni in atmosfera (c.d. "GHG") di Scope 1, Scope 2 e Scope 3 (GRI 305-1, GRI 305-2; GRI 305-3) e gli indicatori dei consumi energetici che costituiscono le principali fonti emissive. Gli indicatori analizzano puntualmente quali sono le aree di business che impattano sul clima e in quale misura e quali sono le fonti emissive, fornendo al sistema di risk management aziendale le informazioni utili per identificare e gestire i rischi, le opportunità e le performance relative al clima.

Le stesse metriche sono utilizzate per monitorare l'andamento degli obiettivi di riduzione dell'impatto ambientale contenuti nel Pilastro "Decarbonizzazione" del Piano Strategico ESG. Attualmente la strategia prevede obiettivi per il futuro che riguardano l'aumento del numero di mezzi elettrici e della quota di mezzi "green" dedicati ai servizi di logistica e la riduzione dei consumi di energia consumata dagli immobili e delle relative emissioni GHG di Scopo 1 e Scopo 2.

3. STRATEGIA E MODELLO DI BUSINESS

L'INTEGRAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ NELLA STRATEGIA DI POSTE ITALIANE

Per Poste Italiane essere sostenibili significa definire una chiara strategia sulle tematiche ESG e integrarle in maniera strutturale negli obiettivi strategici definiti nel "Piano Deliver 2022"4. Nell'arco del piano, sono previsti investimenti per 2,8 miliardi di euro nelle attività strategiche per raggiungere obiettivi finanziari basati su ipotesi realistiche, con un rischio di esecuzione limitato.

Piano strategico "Deliver 2022"

L'area Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è stata riorganizzata in funzione della crescita dell'e-commerce. Per poter incrementare la quota di mercato nelle consegne Pacchi, è stato concordato con i sindacati un modello operativo di recapito innovativo ("Joint Delivery Model"), che prevede consegne pomeridiane e nel week-end. La partnership siglata con Amazon nel giugno 2018 rappresenta un altro tassello fondamentale per la realizzazione del piano. Infine, si investirà in nuove tecnologie di smistamento e automazione per sostenere lo sviluppo della divisione. In tale ambito, Poste Italiane ha firmato anche un accordo quadro di collaborazione con la Federazione Italiana Tabaccai, che prevede che le tabaccherie possano funzionare come punti di accettazione della corrispondenza e dei pacchi. Inoltre, nel 2019 sono state finalizzate partnership con aziende innovative nei settori della logistica (Sennder) e della consegna dell'ultimo miglio (Milkman).

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI

⦁ Ricavi: 3,5 miliardi di euro (2017: 3,6 miliardi), con un aumento dei ricavi del comparto Pacchi e un'attenuazione del calo del comparto Corrispondenza.

  • ⦁ Ricavi del comparto Pacchi: 1,2 miliardi di euro (2017: 0,7 miliardi).
  • ⦁ EBIT: atteso break-even operativo (-0,1 miliardi di euro).
  • ⦁ Implementazione del nuovo modello operativo di recapito.
  • ⦁ Pacchi recapitati da portalettere: oltre 100 milioni (2017: 35 milioni).
  • ⦁ Quota di mercato pacchi B2C: 40% (2017: 30%).
  • ⦁ CAPEX a supporto della trasformazione: circa 0,5 miliardi di euro nel periodo 2018-2022.

L'area Pagamenti, Mobile e Digitale, e con essa PostePay che ha ottenuto da Banca d'Italia l'abilitazione a operare come Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) a partire da ottobre 2018, coerentemente con gli obiettivi del Piano, si posiziona come una Fintech interna e permette di cogliere appieno le convergenze crescenti fra i segmenti di mercato. Questa divisione funge, inoltre, da centro di

4 Gli obiettivi finanziari e operativi riportati nelle tabelle si riferiscono al 2022

competenza per la realizzazione della Strategia Digitale di Gruppo.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI
Ricavi: 0,8 miliardi di euro
(2017: 0,6 miliardi di euro). Portafoglio
totale
PostePay
Ricavi da Carte di Pagamento: atteso a 18,3 milioni di carte
0,4 miliardi di euro (2017: 0,2 emesse.
miliardi di euro). Transazioni su carte attese in
EBITDA: 0,2 miliardi di euro aumento del 12% in CAGR, a
(2017: 0,2 miliardi), con CAGR 1,6 miliardi di euro.
dell'1%.

Per quanto riguarda i Servizi Finanziari, il modello è centrato sulla distribuzione di prodotti di terzi, senza rischio di credito, attraverso una piattaforma di distribuzione controllata, e mira a una crescita sostenibile, con un'allocazione più efficiente del capitale e una gamma ampliata di prodotti. Tappe importanti nella realizzazione del Piano sono state il rinnovo del contratto di collocamento del risparmio postale firmato a fine 2017 con Cassa Depositi e Prestiti, l'accordo di Distribuzione triennale firmato nell'aprile 2018 con Intesa Sanpaolo, l'accordo con Unicredit per la distribuzione dei prestiti e la conclusione definitiva nel marzo 2018 di una serie di accordi con il Gruppo Anima per una più stretta collaborazione nei servizi di gestione del risparmio. Nel 2019 raggiunto l'accordo con Moneyfarm per la distribuzione di PosteMoney Investimenti ai clienti di Poste Italiane. L'accordo con Tink, invece, supporta Poste Italiane con opportunità provenienti dall'open banking, derivanti da un contesto in continua evoluzione determinato dalla nuova regolamentazione PSD2.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI

⦁ Ricavi: 4,9 miliardi di euro (2017: 5,0 miliardi), mantenendo un fatturato stabile e riducendo al tempo stesso il peso delle plusvalenze di capitale (in calo fino ad azzerarsi nel 2022, da oltre 0,5 miliardi di euro nel 2017).

  • ⦁ EBIT: 0,7 miliardi di euro (2017: 0,6 miliardi di euro).
  • ⦁ Common Equity Tier 1 Capital: 19%.
  • ⦁ Attività finanziarie totali: aumento a 581 miliardi da 506 miliardi nel 2017, in linea con la crescita del mercato e con l'aumento della penetrazione di prodotti vita e dei fondi comuni.
  • ⦁ Clienti seguiti da un consulente dedicato: 45-55% (2017: 7%).

Nei Servizi Assicurativi, Poste Italiane mira a mantenere la leadership nel ramo Vita, riequilibrando i portafogli clienti per passare dalle tradizionali polizze Vita a prodotti "unit-linked". L'obiettivo è crescere in modo significativo anche nel ramo Danni e nei piani pensionistici privati.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI
Premi lordi: 20,7 miliardi di euro
Ricavi: 1,9 miliardi di euro
(2017: 1,5 miliardi di euro).
(2017: 20,3 miliardi di euro).
EBIT: 0,9 miliardi di euro (2017: Distribuzione
polizze
Danni:
0,8 miliardi di euro). oltre 2 milioni di nuovi contratti
all'anno (2017: 0,4 milioni) per
Utile netto: 4% CAGR nel effetto
di
un
modello
di
periodo 2017-2022. distribuzione
che
completa
Solvency ratio: 203%. l'offerta di prodotti assicurativi.

L'integrazione in maniera strutturale di elementi di sostenibilità nelle politiche aziendali, nei processi e nella strategia a lungo termine è continuata nel corso del 2019 e costituisce una caratteristica ormai consolidata del modello di business di Poste Italiane.

A testimonianza di tale approccio, anche nel sistema di incentivazione 2020 è prevista l'assegnazione di obiettivi di sostenibilità all'Amministratore Delegato/Direttore Generale e, coerentemente, a tutti i Dirigenti con responsabilità strategica, Responsabile BancoPosta, Responsabile Controllo Interno e responsabili di Funzione. Inoltre, gli obiettivi di sostenibilità sono monitorati analizzati nell'ambito del processo di risk management di Gruppo attraverso una specifica piattaforma di Gruppo GRC (Governance, Risk & Compliance).

IL PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

Nell'ultimo triennio, Poste Italiane ha intrapreso un importante percorso di sostenibilità orientato a promuovere gli elementi distintivi della propria strategia aziendale, trasformare le sfide del mercato in opportunità di creazione di valore condiviso e concorrere allo sviluppo del livello di reputazione aziendale. A supporto del raggiungimento degli obiettivi prefissati lungo tale percorso, l'Azienda ha intrapreso specifiche azioni con l'obiettivo di promuovere e diffondere, a livello di Gruppo, una cultura aziendale orientata alla sostenibilità lungo l'intera catena del valore. Declinate lungo tre direttrici principali - Reporting, Strategia e Governance - tali azioni hanno determinato importanti trasformazioni evolutive che in breve tempo hanno portato l'Azienda a raggiungere numerosi traguardi e riconoscimenti; emblematico, è l'ingresso nei prestigiosi indici di sostenibilità internazionali.

Inteso come elemento chiave a supporto della strategia di business, oggi la sostenibilità è considerata una componente integrante delle attività, dei processi e della strategia aziendale, risultando embedded in tutte le componenti della realtà aziendale ed elemento imprescindibile per la definizione delle future scelte strategiche e finanziarie intraprese dal Gruppo.

Il valore della reputazione e gli Indici di sostenibilità in cui è presente Poste

In un contesto economico-finanziario in cui il valore di mercato delle aziende deriva sempre più dai suoi asset intangibili, la reputazione rappresenta un patrimonio straordinario per Poste Italiane, in quanto risulta in grado di influenzare notevolmente i comportamenti e le scelte dei suoi stakeholder e, di conseguenza, crea un forte impatto su business e strategie aziendali e diventa leva di competitività per l'impresa per affrontare (e vincere) le sfide di un mercato sempre più evoluto dove i confini dei business tradizionali sono sempre più labili e la fiducia diventa elemento di scelta da parte dei consumatori.

In questa prospettiva, Poste Italiane ha avviato, a partire da gennaio 2020, un'attività di ascolto del Top Management di Poste Italiane con l'obiettivo di comprendere la visione strategica dell'Azienda, così da utilizzare – in una logica data driven – i dati per dare attivabilità alla reputazione quale incentivo ad un continuo sviluppo e progresso per l'intero Gruppo.

Una misura della reputazione ottenuta da Poste Italiane è rappresentata dai molteplici premi e riconoscimenti conseguiti nel corso degli ultimi anni, che rafforzano maggiormente la sua immagine e confermano l'efficacia delle attività intraprese.

Top Manager Reputation Nel 2019, per la prima volta, è avvenuto l'ingresso in "Top 15" dell'Amministratore
Delegato di Poste Italiane nella classifica Top Manager Reputation, stilata
dall'Osservatorio permanente di Reputation Science sulla reputazione online dei vertici
delle aziende attive in Italia.
L'AD ha conquistato la quinta posizione in classifica.
Top Employer Italia 2020 Poste Italiane è azienda Top Employer Italia 2020. Il prestigioso riconoscimento è stato
assegnato a Poste dal Top Employers Institute, l'ente certificatore globale
dell'eccellenza delle pratiche HR.
La certificazione Top Employer Italia 2020 si aggiunge agli altri riconoscimenti assegnati
a Poste Italiane da Universum Global, società svedese specializzata nell'employer
branding.
World's Best Employers 2019 Secondo la classifica stilata da Forbes, che individua le prime 500 aziende al mondo per
qualità della vita lavorativa, Poste Italiane si posiziona al secondo posto a livello globale
nel settore "Life & Health Insurance" e al quarto tra tutte le aziende italiane. È evidente
un notevole progresso nella classifica rispetto al passato.
Best performance nei 500 Top Tra i nove marchi italiani entrati nella classifica "Global 500" Poste ha scalato 108
Brand Finance posizioni, registrando la prestazione più alta per immagine e reputazione per il settore
assicurativo, anche grazie al dinamismo in soluzioni digitali come Postepay e alle
prospettive di crescita, conquistando la valutazione di eccellenza "AAA" (da leggere
TRIPLA A).
15° nella Top 100 mondiale delle L'Azienda entra per la prima volta nella graduatoria mondiale per reputazione e valore
assicurazioni del marchio nel settore assicurativo, collocandosi direttamente al 15° posto.
Contemporaneamente nella classifica nazionale, Poste passa dall'ottavo al sesto posto.

Premi e riconoscimenti ESG

Premio Innovazione SMAU Poste viene premiata per l'innovazione nel piano di trasformazione dell'Assistenza
Clienti in ambito logistico e spedizioni, finanziario, assicurativo e dei servizi di
pagamento digitali.
Premio Innovazione HR Il Gruppo ha ottenuto il primo posto al progetto "Chatbot for digital learning" per
&Organization Innovation Award l'adozione di un sistema di intelligenza artificiale applicato all'apprendimento.
PostePay prima posizione agli In occasione dell'MVNO World Congress ad Amsterdam, PostePay Spa grazie
Awards 2019 all'offerta "Connect", si è distinta come operatore delle telecomunicazioni più innovativo
e di maggior successo sul mercato internazionale.
App "Bancoposta" e "Postepay" Le App "BancoPosta" e "Postepay" hanno ottenuto il premio "Eletto prodotto dell'anno",
prodotti dell'anno importante riconoscimento alla capacità di innovazione di Poste Italiane, che ha saputo
realizzare prodotti leader di mercato, centrali nella vita dei clienti.
Premio FEIEA L'App "NoidiPoste", lo strumento di comunicazione interna rivolto ai dipendenti, si è
distinta tra le prime cinque a livello europeo, classificandosi per il "best use of social
media application".
A Poste Vita il premio Governance Capital Finance International ha assegnato a Poste Vita il premio "Best Pension Fund
Governance" per aver coniugato i principi Environmental, Social and Governance (ESG)
con la performance richiesta dagli investitori.
Il Fondo DEO ottiene la valutazione Il Fondo DEO di Poste Vita ha ottenuto da GRESB una valutazione di cinque stelle,
Green Star qualificandosi come "Green Star" e, con un punteggio di 86/100, si è posizionato al
dodicesimo posto tra gli investimenti Real Estate non quotati dell'area Euro nel settore
Uffici, per la conformità ai principi Environmental, Social and Governance (ESG).
5° posto tra le aziende più Nella classifica della trasparenza, ricerca annuale di Lundquist, Poste scala il ranking
trasparenti delle maggiori aziende italiane e raggiunge il quinto posto, guadagnando così sette
posizioni rispetto al 2018.
posteitaliane.it scala la classifica Nel Webranking Europe 2019-2020 Poste Italiane si colloca in nona posizione,
europea avanzando di otto gradini rispetto alla graduatoria 2018. All'interno della Top Ten, il
portale www.posteitaliane.it si classifica al secondo posto assoluto in ambito
finanziario/assicurativo.
Nel 2019 l'azienda si è nuovamente collocata nella Top 10 delle aziende italiane, stilata
Top 10 Socially Devoted da SocialBakers, scalando tre posizioni.
Leader nella comunicazione media EIKON Strategic Consulting, attraverso la ricerca Top Ten, analizza e compara
l'immagine stampa delle principali 10 aziende italiane sulle principali 10 testate del
Paese. Poste scala 9 posizioni. In un range tra 0 e 1 l'azienda è passata dal fondo della
classifica con 0.37 nel 2017, alla sostanziale leadership, con 0.93 nel 2019.
Poste al top per i giovani Poste Italiane entra nella Top Ten delle aziende più attrattive del panorama lavorativo
italiano per i giovani. Lo afferma la classifica "Most Attractive Employers Italy", elaborata
annualmente da Universum Global, società svedese leader nell'employer branding.
International Finance Award per i Il riconoscimento premia a Poste Italiane un nuovo modo di fare impresa con metodi di
Processi Amministrativi e finanziari finanziamento innovativi e volti a rendere sempre più sostenibile il business.
Marchio più influente tra le aziende Poste è la società quotata italiana più influente nelle scelte quotidiane dei cittadini,
quotate italiane secondo la classifica internazionale "The Most Influential Brands 2019" stilata da Ipsos.
L'Azienda conquista il 23° posto nella Global Top 100 per la responsabilità sociale
d'impresa scalando di ben 10 posizioni in due anni.
Poste Italiane si è aggiudicata nel 2019 il livello massimo (Categoria 1), che dà diritto a
un certificato di eccellenza. Sono solo diciassette nel mondo gli operatori postali
premiati quest'anno col massimo riconoscimento, di cui nove europei. Il Certificato
d'eccellenza concerne i risultati raggiunti nella strategia di sviluppo sostenibile e la
riduzione delle emissioni inquinanti.

Il 2019 ha visto l'ingresso di Poste Italiane in importanti indici di sostenibilità. Tali indici consentono agli analisti di monitorare e valutare la performance di Poste Italiane rispetto a tematiche ambientali, sociali e di governance. Di conseguenza, le analisi nel settore ESG sono adoperate dagli investitori quale utile strumento per valutare la strategia aziendale e individuare possibili opportunità e rischi in ottica di sostenibilità, relativamente ai propri investimenti. Inoltre, un'analisi accurata contribuisce allo sviluppo di piani di investimento sostenibile per il Gruppo.

Indici di sostenibilità in cui è presente Poste Italiane

Nel 2019, Poste debutta nel Dow Jones Sustainability World Index (DJSI) e nel più
selettivo Europe Dow Jones Sustainability Index.
Per la prima volta Poste Italiane viene inclusa nell'indice FTSE4Good. Indice che valuta
la performance delle aziende che sono globalmente riconosciute per gli alti standard di
responsabilità sociale. Gli indici FTSE4Good Europe e FTSE4Good Developed, nei quali
fa esordio Poste, includono le aziende che si distinguono per gestione trasparente e
applicazione di criteri sostenibili.
Il Gruppo per la prima volta viene incluso nel prestigioso indice internazionale. Dopo
l'assessment sulle performance aziendali, Poste è stata inclusa anche negli indici
regionali Euronext Vigeo Eurozone 120 e Europe 120.
L'Azienda, inoltre, conquista il terzo posto nella valutazione delle performance ESG -
Enviromental, Social and Governance - svolta da Vigeo Eiris sia tra le 134 aziende a
livello mondiale, sia tra le 46 a livello europeo del settore "Transports and Logistics".
Poste Italiane entra nel Bloomberg Gender-Equality Index (GEI) 2020, il principale indice
di misurazione delle performance aziendali sulle tematiche dell'uguaglianza di genere e
della rendicontazione trasparente dei dati e delle informazioni attinenti ad essa.
Il Gender-Equality Index 2020 include 325 aziende operanti in 50 diversi settori con sede
in 42 paesi.
Poste Italiane conquista il novantottesimo posto fra i maggiori Gruppi del listino Stoxx
Europe 600 nella classifica Gender Diversity Index (GDI) stilata dall'organizzazione
"European Women on Boards" (EWOB).
Il nuovo riconoscimento colloca il Gruppo ai primi posti in Europa per la presenza
femminile in posizioni di responsabilità. L'indicatore EWOB ha un range compreso tra 0 e
1 e Poste Italiane con un GDI pari a 0,69 supera la media europea che è pari a 0,53.
Poste Italiane si colloca tra le prime dieci aziende performanti, a livello mondiale, del
settore assicurativo in termini di sostenibilità all'interno del Sustainability Yearbook 2020,
l'Annuario di sostenibilità pubblicato da S&P Global in collaborazione con la società di
rating ESG RobecoSAM, che valuta le performance di sostenibilità delle principali
aziende a livello globale. Il Gruppo è stata premiato come "Industry Mover" per aver
ottenuto la miglior variazione di punteggio dall'anno precedente rispetto ai peer di settore
selezionati, risultando, inoltre, l'unica azienda ad aver ottenuto questo riconoscimento
all'interno del settore "Insurance".
Quest'anno Poste Italiane è al sesto posto della classifica generale dell'Integrated
Governance Index (IGI), in salita di ben quattro posizioni rispetto alla precedente
edizione e si attesta al quinto posto nella categoria speciale dedicata alle risorse umane.

Il Gruppo di Poste Italiane ha ottenuto un rating pari a 1, considerato il più alto possibile, negli ambiti Environment e Social, nel Institutional Shareholder Services Inc. (ISS).

LA STRATEGIA DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

La Strategia di Sostenibilità dell'Azienda consiste in un sistema di Politiche di Sostenibilità e in un Piano Strategico ESG che risultano in linea con la strategia e i criteri di business definiti dal Gruppo e con i target nazionali e internazionali di sviluppo sociale e ambientale.

Principi generali, obiettivi qualitativi e modalità di gestione sono incorporati all'interno delle politiche dell'Azienda che regolano le tematiche individuate nell'analisi di materialità e gli ambiti richiesti dal D.Lgs. 254/2016, mentre obiettivi e target specifici – quantitativi e qualitativi – sono inclusi nel Piano Strategico ESG.

Le Politiche di Sostenibilità del Gruppo

L'integrazione della sostenibilità all'interno del sistema normativo aziendale ha portato alla definizione delle seguenti politiche.

Politiche di Sostenibilità adottate da Poste Italiane

Politiche del Gruppo Poste Obiettivi della Politica Strategia fiscale La Strategia si configura quale insieme di principi e regole volti a promuovere la diffusione di valori di onestà, correttezza e di osservanza della normativa tributaria favorendo, in tal modo, lo sviluppo di comportamenti collaborativi e trasparenti nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni impatto sostanziale in termini di rischio sia esso fiscale o reputazionale. Politica aziendale in materia di salute e sicurezza sul lavoro La Politica definisce i principi e le modalità attuate dal Gruppo per tutelare e promuovere il benessere psicofisico delle persone attraverso la prevenzione, la diffusione della cultura sulla sicurezza e l'implementazione di sistemi di gestione. Politica integrata La Politica contiene l'impegno al rispetto puntuale delle norme vigenti e dei principi generali da osservare in materia di gestione della qualità (UNI EN ISO 9001:2015) e della salute e sicurezza sul lavoro (BS OHSAS 18001:2007), di prevenzione della corruzione (ISO 37001:2016), di gestione della sicurezza delle informazioni e dei sistemi informativi (rispettivamente ISO/IEC 27001:2013 e ISO/IEC 20000:2011). Politica sulle iniziative per la comunità La Politica contiene l'impegno a rispondere ai bisogni sociali del territorio e del Paese con integrità e trasparenza, secondo procedure che hanno l'obiettivo di garantire l'efficacia delle iniziative supportate, evitando ogni possibile conflitto di interesse. Policy aziendale in materia di protezione dei dati personali La politica del Gruppo Poste Italiane evidenzia come la protezione dei dati personali sia un valore fondamentale a cui ogni Società del Gruppo deve ispirarsi nella propria attività quotidiana. Il Gruppo tutela e promuove la salvaguardia dei dati personali e dei diritti degli interessati, attraverso politiche e campagne di informazione e di sensibilizzazione per la tutela dei dati. Politica di sostenibilità ambientale La Politica definisce i principi generali, gli obiettivi e le modalità di gestione degli impatti ambientali del Gruppo e sancisce l'impegno di Poste Italiane a promuovere, nella sua catena del valore, un uso efficiente delle risorse naturali e un'attenzione alla ricerca di soluzioni innovative, a tutela della salvaguardia dell'ambiente.

Politiche del Gruppo Poste Obiettivi della Politica

Politica di Investimento
Responsabile del Gruppo Poste
Vita
Attraverso la Politica di Investimento Responsabile, Poste Vita definisce i principi che
consentono
di
includere
considerazioni
ESG
nella
gestione
delle
proprie
attività
d'investimento, contribuire positivamente agli impatti che gli emittenti, presenti nei propri
portafogli finanziari, hanno sulla comunità e aderire concretamente a principi e linee guida
riconosciute a livello nazionale ed internazionale per l'integrazione di criteri di sostenibilità nei
tradizionali processi di investimento.
Politica di Assicurazione
Responsabile del Gruppo Poste
Vita
Attraverso la Politica di Assicurazione Responsabile, Poste Vita definisce i principi che
consentono di includere considerazioni di aspetti ESG nella gestione delle proprie attività
assicurative e aderire concretamente ai principi e alle linee guida riconosciute a livello
nazionale ed internazionale per l'integrazione di criteri di sostenibilità nei tradizionali processi
assicurativi.
Politica di Investimento
Responsabile di BancoPosta
Fondi SGR S.p.A.
Attraverso la Politica di Investimento Responsabile, BancoPosta Fondi SGR definisce principi
che consentano di includere considerazioni ESG nella gestione delle proprie attività
d'investimento, contribuire positivamente agli impatti che le controparti presenti nei propri
portafogli finanziari hanno sulla comunità e aderire concretamente a principi e linee guida
riconosciute.
Linea Guida per l'investimento in
settori sensibili BancoPosta
Fondi SGR
La Linea Guida per l'investimento in settori sensibili di BancoPosta Fondi SGR definisce
misure per individuare, valutare e monitorare l'esposizione ad attività che presentano un
rischio intrinseco rilevante dal punto di vista ESG, consentendo quindi di incorporare aspetti di
natura ambientale, sociale e di governance nel processo d'investimento.
Linea Guida in materia di
esercizio del diritto di voto ed
attività di engagement
BancoPosta Fondi SGR
La Linea Guida della SGR definisce misure e procedure per esercitare i diritti di voto
conformemente ai principi di riferimento affermati in ambito nazionale e internazionale e
promuovere la corretta gestione di tematiche ESG attraverso un proficuo dialogo con gli
emittenti dei titoli presenti nei propri portafogli finanziari.
Linea Guida per l'investimento in
settori sensibili del Gruppo
Poste Vita
La Linea Guida per l'investimento in settori sensibili di Poste Vita S.p.A. definisce misure per
individuare, valutare e monitorare l'esposizione ad attività che presentano un rischio intrinseco
rilevante dal punto di vista ESG, consentendo quindi di incorporare aspetti di natura
ambientale, sociale e di governance nel processo d'investimento.
Linea guida in materia di
esercizio del diritto di voto ed
attività di engagement del
Gruppo Poste Vita
La Linea Guida della Compagnia definisce misure e procedure per esercitare i diritti di voto
conformemente ai principi di riferimento affermati in ambito nazionale e internazionale e
promuovere la corretta gestione di tematiche ESG attraverso un proficuo dialogo con gli
emittenti dei titoli presenti nei propri portafogli finanziari.
Politica in materia di diversità
degli organi di amministrazione
e controllo di Poste Italiane
S.p.A.
Il documento fornisce indicazioni in ordine ad aspetti di diversità dei componenti del Consiglio
di Amministrazione e del Collegio Sindacale quali, l'età, il genere, l'etnia, la provenienza
geografica, il percorso formativo e professionale.
Politica aziendale in materia di
tutela e protezione dei diritti
umani
La Politica definisce un approccio chiaro sul tema dei Diritti Umani, più ampio di quello
previsto dalla legge e che consente di monitorare e gestire rischi e opportunità legati ai Diritti
Umani in tutte le loro forme, anche confermando l'impegno del Gruppo a perseguire un'attività
di investimento e di gestione socialmente responsabile.

Politiche del Gruppo Poste Obiettivi della Politica

La politica indica come il Gruppo Poste Italiane si sia impegnato nel sostegno dei valori della
diversità e dell'inclusione attraverso l'adozione di meccanismi societari, organizzativi e
gestionali improntati al rispetto dei diritti e della libertà delle persone.
Politica aziendale sul tema della
Diversity & Inclusion In tale direzione, il percorso intrapreso mira ad evolvere le modalità di presidio delle tematiche
legate alla diversità, passando da un approccio volto alla tutela ed integrazione della
"diversity" a una strategia proattiva per il superamento di ogni stereotipo culturale e per
identificare e risolvere i fattori che impediscono alle persone l'inclusione lavorativa.

Il Piano Strategico Environmental Social e Governance (ESG) del Gruppo

Il Piano Strategico ESG di Poste Italiane si basa su 8 pilastri fondamentali di sostenibilità riconducibili agli ambiti ESG rilevanti per il Gruppo. Quest'anno in considerazione della rilevanza attribuita durante il Multistakeholder forum alle tematiche relative all'innovazione, alla diversità e all'inclusione sono stati introdotti due nuovi pilastri relativi a tali tematiche. L'Azienda si impegna a raggiungere azioni e obiettivi specifici previsti da ciascun pilastro per una corretta gestione dei temi materiali. Tali obiettivi sono stati individuati prendendo a riferimento anche i target stabiliti a livello globale dalle Nazioni Unite negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e il contributo offerto da Poste Italiane per la loro realizzazione.

Il percorso strutturato che ha indirizzato il management verso la definizione delle tappe fondamentali da perseguire nei prossimi anni, in conformità con l'arco temporale coperto dalla strategia di business indicata nel "Piano Deliver 2022", ha prodotto azioni e obiettivi formalizzati all'interno del Piano Strategico ESG. Nell'ottica di creazione di valore condiviso, queste tappe sono state individuate considerando anche le opinioni che gli stakeholder hanno espresso in occasione delle attività di engagement svolte.

Si rimanda al capitolo sulle Performance per la trattazione degli obiettivi, modalità di gestione e principali performance conseguite nei pilastri del Piano Strategico ESG del Gruppo.

I Pilastri del Piano Strategico ESG di Poste Italiane a supporto del Piano Deliver 2022

Al fine di supportare la definizione di una strategia di sostenibilità coerente con l'evoluzione del contesto, Poste Italiane partecipa attivamente a network e associazioni nazionali ed internazionali che hanno l'obiettivo di stimolare lo sviluppo e il confronto continuo sui temi della sostenibilità.

UN Global Compact: è la più grande iniziativa di sostenibilità corporativa al mondo. Un
appello alle aziende per allineare strategie e operazioni ai principi universali in materia di
diritti umani, lavoro, ambiente e anticorruzione e intraprendere azioni che promuovano gli
obiettivi della società. È un'iniziativa volontaria per attuare i principi di sostenibilità
universale e adottare misure per sostenere gli obiettivi delle Nazioni Unite.
Principles for Responsible Investment: i PRI sono un insieme di sei principi che indicano
le principali azioni da svolgere per l'investitore e offrono strumenti specifici (es.
framework, linee guida) finalizzati all'integrazione di fattori di natura ambientale, sociale e
di governance (ESG) all'interno delle politiche di investimento tradizionali.
Principles for Sustainable Insurance: i PSI sono un'iniziativa ad adesione volontaria,
supportata dalle Nazioni Unite, con lo scopo di affrontare i rischi e le opportunità connessi
a tematiche ESG nel settore assicurativo. Lanciati nel 2012, i PSI sono allineati e
costituiscono un completamento dei principi del UN Global Compact.
UN Women: è l'entità delle Nazioni Unite dedicata all'uguaglianza di genere e
all'empowerment delle donne. UN Women è stata istituita per accelerare i progressi nel
soddisfare le loro esigenze in tutto il mondo. Supporta gli Stati membri delle Nazioni Unite
mentre definiscono gli standard globali per raggiungere l'uguaglianza di genere e
collabora con i governi e la società civili per progettare leggi, politiche, programmi e
servizi necessari per garantire che gli standard siano attuati efficacemente e vadano
davvero a beneficio delle donne e delle ragazze di tutto il mondo.

IL MODELLO DI BUSINESS DI POSTE ITALIANE

Il piano strategico "Deliver 2022" ha messo in atto un programma di rinnovamento aziendale basato sulla centralità dei nuovi bisogni dei consumatori e consentirà di capitalizzare a pieno i punti di forza unici della rete di Poste Italiane, che vanta oltre 12.809 Uffici Postali dislocati sul territorio.

Il Piano si fonda sull'esigenza di rispondere in maniera proattiva alle continue evoluzioni del mercato e cogliere – e, possibilmente, anticipare – le nuove opportunità di business. Il perseguimento della creazione di valore nel lungo periodo per l'azienda, per i clienti e per la comunità rende necessario far evolvere la struttura operativa, aggiornare le competenze e investire in nuove tecnologie.

Il processo di creazione del valore nel tempo dell'Azienda è fondato su un modello di business caratteristico, tipico di un gruppo industriale integrato, organizzato in Strategic Business Unit specializzate per industry che condividono la rete di distribuzione multicanale e la governance unitaria del Gruppo.

Tale modello, anche in ottica di economia circolare, è basato sull'utilizzo dei capitali finanziario, fisicostrutturale, intellettuale, umano, sociale-relazionale e naturale che, unitamente a una governance e un Piano Strategico integrati con una prospettiva ESG, consentono a Poste Italiane di offrire sul mercato prodotti e servizi (c.d. "output") e creare impatti (c.d. "outcome") di tipo economico, ambientale e sociale riconducibili agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite ("SDGs").

La figura che segue esemplifica l'interazione tra strategia, il processo di creazione di valore e le forme di capitale finanziario e non-finanziario che caratterizzano il modello di business di Poste Italiane.

Processo di creazione del valore in Poste Italiane

Le principali forme di capitale utilizzate da Poste Italiane per creare valore nel tempo

Il business di Poste Italiane si fonda su capitali caratterizzati da eterogeneità che hanno una propria identità e determinate qualità. Ciò permette sia di declinarli in modo specifico che misurarli attraverso indicatori di performance: la tabella che segue evidenzia le peculiarità di ogni capitale rimandando ai paragrafi del presente documento in cui ne viene fornita una più ampia descrizione.

Capitale Descrizione Indicatori di Riferimento ai
misurazione paragrafi del Bilancio
⦁ Fonti di finanziamento e modalità di INPUT: ⦁ Andamento patrimoniale e
impiego delle risorse finanziarie ⦁ Risorse
del
piano
di
finanziario consolidato
continuità del business ⦁ Integrazione
ESG
nelle
⦁ Patrimonio netto e passivo politiche di investimento
OUTCOME:
⦁ Integrazione
ESG
nelle
⦁ GRI 201-1 Valore economico politiche di assicurazione
generato,
distribuito
e
trattenuto
⦁ Tavole degli indicatori
⦁ FS 11 Percentuale degli
investimenti
sottoposti
a
screening
negativo
e/o
positivo
su
aspetti
sociali/ambientali
⦁ Strutture, attrezzature e infrastrutture INPUT: ⦁ Impatti
ambientali
degli
che impattano su efficienza ed ⦁ Dati sulla flotta aziendale immobili
efficacia ⦁ Dati
sulla
flotta
per
il
⦁ Impatti
ambientali
della
trasporto aereo logistica
⦁ GRI 102-7 Dimensione ⦁ Innovazione
e
organizzativa digitalizzazione di prodotti,
dell'organizzazione servizi e processi
OUTCOME: ⦁ Tavole degli indicatori
⦁ Numeri dei servizi digitali
⦁ Numeri dei contatti gestiti
⦁ GRI 305 Emissioni
⦁ GRI 306 Effluenti e rifiuti
⦁ GRI 305-4 Intensità delle
emissioni di GHG riferite alle
strutture immobiliari
⦁ Rendicontazione
scarichi
idrici
⦁ Dematerializzazione
delle
pratiche e delle transazioni
corrispondenti
⦁ Proprietà
intellettuale,
sistema
INPUT: ⦁ Lavorare con trasparenza e
procedurale/
organizzativo,
⦁ Risorse
del
piano
di
integrità
reputazione continuità del business ⦁ Cyber Security, Sicurezza
⦁ GRI
205-1
Società
Informatica e Privacy
analizzate
per
rischio
⦁ Innovazione
e
corruzione e copertura dei digitalizzazione di prodotti,
processi a rischio corruzione servizi e processi
con interventi di audit ⦁ Tavole degli indicatori
⦁ Formazione su procedure e
politiche
relative
all'anticorruzione
OUTCOME:
⦁ GRI
205-3
Segnalazioni

Principali KPI per la misurazione degli Input e degli Outcome sui capitali utilizzati da Poste Italiane

gestite
dal
comitato
whistleblowing
⦁ GRI 418 Privacy dei clienti
⦁ Sicurezza IT e violazioni
della sicurezza informatica
⦁ Numero di clienti coinvolti in
violazioni della sicurezza IT
⦁ Casi
di
corruzione
e
concussione
e
azioni
correttive
⦁ Pratiche anti-concorrenziali
⦁ Conoscenze
e
competenze
del
INPUT: ⦁ Lavorare con trasparenza e
personale ⦁ GRI
102-8
Numero
di
integrità
dipendenti per tipologia di ⦁ Tutela dei diritti umani in
contratto e genere azienda
⦁ GRI 401 Occupazione ⦁ Pari opportunità nei percorsi
⦁ GRI
404
Formazione
e
di carriera
istruzione ⦁ Salute e sicurezza sul lavoro
⦁ GRI 405 Diversità e Pari ⦁ Formazione e sviluppo del
opportunità personale
⦁ GRI 412 Valutazione del ⦁ Welfare e benessere del
rispetto dei diritti umani personale
⦁ Numero dei partecipanti ai ⦁ Tavole degli indicatori
programmi di sviluppo
⦁ Numero di ore di formazione
medie annue per dipendente
⦁ Programmi di formazione e
sviluppo dei dipendenti
OUTCOME:
⦁ Evoluzione
del
personale
(turnover dei dipendenti)
⦁ GRI
403-2
Tipologia
di
infortuni, tasso di frequenza,
tasso di gravità, tasso di
frequenza
delle
malattie
professionali,
tasso
di
assenteismo e decessi sul
lavoro del Gruppo
⦁ Dipendenti
formati
su
tematiche
di
Salute
e
Sicurezza
⦁ Diversità
⦁ Numero di casi di non
conformità alle norme sul
lavoro
⦁ Numero di contenziosi con I
dipendenti
⦁ Partnership e relazioni con gli INPUT: ⦁ Tutela dei diritti umani in
stakeholder ⦁ Fornitori dotati di un sistema azienda
di
gestione
ambientale
⦁ Supporto
allo
sviluppo
certificato
ISO
14001
o
socio-economico
del
EMAS territorio
⦁ GRI 402 Relazioni industriali ⦁ Dialogo e trasparenza con le
⦁ GRI 203-1 Contributi ad
attività filantropiche e/o ad
attività
di
cittadinanza
d'impresa
⦁ Gare avviate in cui sono
considerati specifici criteri
sociali
OUTCOME:
⦁ Numero contatti gestiti
⦁ Soddisfazione dei clienti
⦁ GRI 203 Impatti economici
indiretti
⦁ Qualità del servizio postale
universale
⦁ Esperienza dei clienti negli
Uffici Postali
⦁ Reclami
dei
clienti
per
tipologia
⦁ Reclami mensili
⦁ Conciliazioni
⦁ Incidenza dei nuovi clienti
nelle categorie più a rischio
di esclusione finanziaria sul
totale
delle
nuove
acquisizioni
⦁ FS14
Gli
ATM
per
l'inclusione
⦁ FS14
Uffici
Postali
per
istituzioni
⦁ Relazioni con le parti sociali
⦁ Inclusione finanziaria
⦁ Qualità
e
Customer
Experience
⦁ Legalità e integrazione ESG
nel
processo
di
approvvigionamento
⦁ Tavole degli indicatori
⦁ Risorse
naturali
e
servizi
dell'ecosistema
l'integrazione culturale
INPUT:
⦁ GRI 301 Materiali
⦁ GRI 302 Energia
⦁ GRI 303 Acqua
⦁ Costi
totali
dell'energia
acquistata per le strutture
immobiliari
⦁ Gare avviate in cui sono
considerati specifici criteri
ambientali
OUTCOME:
⦁ GRI 305 Emissioni
⦁ GRI 306 Effluenti e rifiuti
⦁ GRI 305-4 Intensità delle
emissioni di GHG riferite alle
strutture immobiliari
⦁ Rendicontazione
scarichi
idrici
⦁ Peso dei consumi di energia
elettrica riferiti alle strutture
immobiliari per tipologia di
business
⦁ Legalità e integrazione ESG
nel
processo
di
approvvigionamento
⦁ Impatti
ambientali
degli
immobili
⦁ Impatti
ambientali
della
logistica
⦁ Tavole degli indicatori

Poste Italiane intende promuovere una disclosure completa ed efficace delle proprie performance che passa attraverso il Piano Strategico ESG che si basa su 8 pilastri correlati ai 18 temi rilevanti.

PILASTRO STRATEGIA TEMA
RILEVANTE
SDG PRINCIPALI INDICATORI DI
MISURAZIONE
CAPITALI
IMPATTATI
Integrità e
trasparenza

GRI 205 Anticorruzione
Legalità e
integrazione
ESG nel
processo di
approvvigionam
ento

Gare avviate in cui sono
considerati specifici
criteri ambientali
INTEGRITÀ E
TRASPARENZA

Gare avviate in cui sono
considerati specifici
criteri sociali

GRI 301 Materiali
Formazione e
sviluppo del
personale

GRI 404 Formazione
VALORIZZAZIONE Welfare e
benessere del
personale

GRI 102 Standard
Generali

GRI 401 Occupazione
DELLE PERSONE Relazioni con le
parti sociali

GRI 402 Relazioni tra
lavoratori e
management
Salute e
sicurezza sul
lavoro

GRI 403 Salute e
sicurezza sul lavoro
DIVERSITY E
INCLUSION
Tutela dei diritti
umani in
azienda

GRI 405 Diversità e pari
opportunità

GRI 412 Valutazione del
rispetto dei diritti umani
Pari opportunità
nei percorsi di
carriera

GRI 404 Formazione e
istruzione
PILASTRO STRATEGIA TEMA
RILEVANTE
SDG PRINCIPALI INDICATORI DI
MISURAZIONE
CAPITALI IMPATTATI
SOSTEGNO AL
TERRITORIO E AL
PAESE
Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio

GRI 203 Impatti
economici indiretti
Dialogo e
trasparenza con
le istituzioni

Contributi monetari
relativi ad attività aventi
capacità di influenzare
le politiche pubbliche
Inclusione
finanziaria

Incidenza
dei
nuovi
clienti
nelle
categorie
più
a
rischio
di
esclusione
finanziaria
sul totale delle nuove
acquisizioni
CUSTOMER
EXPERIENCE
Qualità e
Customer
Experience

Qualità del Servizio
Universale

Esperienza dei clienti
negli Uffici Postali

Reclami dei clienti per
tipologia

Soddisfazione dei clienti

Conciliazioni
Cyber security,
sicurezza
informatica
e
privacy

GRI 418 Privacy dei
clienti
INNOVATION Innovazione e
digitalizzazione
di prodotti,
servizi e
processi

Numero dei servizi
digitali offerti

Numero delle
transazioni digitali
PILASTRO STRATEGIA TEMA
RILEVANTE
SDG PRINCIPALI INDICATORI DI
MISURAZIONE
CAPITALI IMPATTATI
DECARBONIZZAZIO
NE IMMOBILI E
LOGISTICA
Impatti
ambientali della
logistica

GRI 302 Energia

GRI 305 Emissioni
Impatti
GRI 302 Energia
ambientali degli
immobili

GRI 303 Acqua e
scarichi idrici

GRI 306 Scarichi idrici e
rifiuti

GRI 305 Emissioni
FINANZA
SOSTENIBILE
Integrazione
ESG nelle
politiche di
investimento
Integrazioni
ESG nelle

FS Percentuale di asset
sottoposti a valutazione
ESG
politiche di
assicurazione

Nel capitolo Performance vengono indicati gli obiettivi da raggiungere, con l'indicazione dello stato di attuazione dei target prefissati. Inoltre, per ciascun pilastro è evidenziato quali sono le differenti tipologie di capitale che contribuiscono al raggiungimento di determinati SDGs ("outcome").

4. GOVERNANCE

AZIONARIATO

Poste Italiane è una società emittente titoli quotati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA a partire dal 27 ottobre 2015. Al 31 dicembre 2019 la Società è partecipata per il 29,3% dal Ministero dell'Economia e della Finanze (MEF), per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti, a sua volta controllata dal MEF, e per la residua parte da investitori istituzionali e retail.

Nel periodo compreso tra il 4 febbraio e il 29 marzo 2019, Poste Italiane ha acquistato n. 5.257.965 azioni proprie (pari allo 0,4026% del capitale sociale) al prezzo medio unitario di 7,608 euro, per un controvalore complessivo di circa 40 milioni di euro. Tale iniziativa è finalizzata alla costituzione di una riserva titoli anche in relazione a eventuali piani di incentivazione per il personale. Gli acquisti sono stati effettuati nell'ambito di un programma il cui avvio è stato comunicato al mercato il 1° febbraio 2019, ai sensi dell'art. 144-bis del Regolamento Consob 11971/1999 e previa autorizzazione deliberata dall'Assemblea degli azionisti del 29 maggio 2018.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 5 novembre 2019, alla luce dell'andamento della situazione economica e finanziaria della Capogruppo nel primo semestre del 2019, della prevedibile evoluzione della gestione e in linea con la prassi prevalente, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2019. A tal fine la Società ha predisposto una Relazione e un Prospetto contabile ai sensi dell'articolo 2433 bis del Codice Civile dai quali risulta che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società consente tale distribuzione. Sui suddetti documenti è stato acquisito il parere della società di revisione.

L'acconto pari a 0,154 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, è stato messo in pagamento a decorrere dal 20 novembre 2019, con "data stacco" della cedola n. 5 coincidente con il 18 novembre 2019 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso) coincidente con il 19 novembre 2019.

Sulla base del numero delle azioni in circolazione alla data del 5 novembre 2019, pari a 1.300.852.035, l'ammontare complessivo dell'acconto è stato di 200 milioni di euro.

ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Consiglio di Amministrazione (1)
Maria Bianca Farina
Amministratore Delegato e Direttore Generale Matteo Del Fante
Consiglieri Giovanni Azzone
Carlo Cerami
Antonella Guglielmetti
Francesca Isgrò
Mimi Kung
Roberto Rao
Roberto Rossi
Comitato
Controllo, Rischi e Sostenibilità (2)
Comitato
Remunerazioni (2)
Comitato
Nomine e Corporate Governance (2)
Comitato
Parti Correlate e Soggetti Collegati (2)
Antonella Guglielmetti (presidente)
Giovanni Azzone
Francesca Isgrò
Roberto Rossi
Carlo Cerami (presidente)
Giovanni Azzone
Roberto Rossi
Roberto Rao (presidente)
Antonella Guglielmetti
Mimi Kung
Francesca Isgrò (presidente)
Carlo Cerami
Mimi Kung
Roberto Rao
Collegio Sindacale (3)
Presidente
Mauro Lonardo
Sindaci effettivi Luigi Borrè
Anna Rosa Adiutori
Sindaci supplenti Alberto De Nigro
Maria Francesca Talamonti
Antonio Santi
Organismo di Vigilanza (4)
Presidente
Componenti
Carlo Longari
Paolo Casati (5)
Massimo Lauro
Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane
Francesco Petronio (6)
Società di revisione
PricewaterhouseCoopers SpA(7)

(2) I componenti dei Comitati sono stati nominati dal CdA del 28 aprile 2017. (1) Il Consiglio di Amministrazione (CdA) è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2017 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019.

(3) Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 28 maggio 2019 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021.

(4) L'Organismo di Vigilanza è stato nominato dal CdA il 30 luglio 2019 per la durata di 3 anni e rimarrà in carica fino al 30 luglio 2022.

(5) Unico componente interno, responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane SpA.

(6) A decorrere dal 1° gennaio 2020, la Corte dei Conti ha assegnato l'incarico a Piergiorgio Della Ventura.

(7) Società incaricata della revisione legale dei conti per gli esercizi 2011-2019. L'Assemblea ordinaria del 28 maggio 2019 ha deliberato di conferire l'incarico di revisione legale del Gruppo Poste Italiane per gli esercizi 2020-2028 alla società Deloitte & Touche SpA.

L'assetto di Corporate Governance riflette le disposizioni contenute nel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) ove applicabili, le Disposizioni di Vigilanza emanate da Banca d'Italia applicabili a Poste Italiane in ragione delle attività condotte per il tramite del Patrimonio destinato BancoPosta, la normativa applicabile agli Istituti di moneta elettronica per le attività svolte da Poste Italiane in esecuzione degli accordi sottoscritti con PostePay – patrimonio IMEL, nonché le raccomandazioni del Codice di autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana vigente alla data del 31 dicembre 2019.

Il modello di governance adottato è quello "tradizionale", caratterizzato dalla dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; la revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione.

L'Assemblea degli azionisti nomina e revoca i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché la società di revisione, prevedendone i compensi. Inoltre, l'Assemblea degli azionisti approva il bilancio annuale, delibera sulle modifiche statutarie e sulle operazioni di carattere straordinario, quali aumenti di capitale, fusioni e scissioni nei casi in cui la legge esclude la competenza del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da nove membri (di cui otto non esecutivi e uno esecutivo) e si riunisce di norma con cadenza mensile per esaminare e deliberare in merito all'andamento della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative al modello organizzativo e a operazioni di rilevanza strategica. Nel corso dell'esercizio 2019 si è riunito 11 volte. Dei nove membri del Consiglio sette sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina delle società quotate, e otto sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal TUF e dallo Statuto sociale.

In conformità a quanto disposto dal Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione ha delegato parte delle proprie competenze gestionali all'Amministratore Delegato e ha nominato al proprio interno, in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina e delle disposizioni di vigilanza di Banca d'Italia, quattro Comitati con funzioni propositive e consultive,: il Comitato Nomine e Corporate Governance, il Comitato Remunerazioni, il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha il ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, ha la rappresentanza legale della Società e gli altri poteri previsti dallo Statuto sociale e dalla legge, nonché quelli conferitigli dal Consiglio di Amministrazione nell'adunanza del 28 aprile 2017 e successivamente modificati nell'adunanza del 25 gennaio 2018.

L'Amministratore Delegato e Direttore Generale, cui riportano tutte le strutture organizzative di primo livello (con esclusione della Funzione Controllo Interno che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione sotto la supervisione - con finalità di raccordo rispetto al Consiglio di Amministrazione - del Presidente), ha i poteri per l'amministrazione della Società a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge e dallo Statuto e salvo i poteri che il Consiglio di Amministrazione si è riservato. All'Amministratore Delegato compete altresì la rappresentanza legale della Società nell'ambito dei poteri a lui delegati.

Il Collegio Sindacale è costituito da 3 membri effettivi e 3 membri supplenti. Vigila sull'osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 35 volte.

L'Organismo di Vigilanza è costituito da tre membri. È dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, vigila sul funzionamento e sull'osservanza del Modello Organizzativo ex D. Lgs. n. 231/2001 e ne cura l'aggiornamento in relazione all'evolversi della struttura organizzativa e del contesto normativo di riferimento, mediante proposte motivate all'Amministratore Delegato, il quale provvede a sottoporle al Consiglio di Amministrazione.

La gestione finanziaria di Poste Italiane è sottoposta al controllo della Corte dei Conti (legge 21 marzo 1958 n. 259); tale attività è svolta da un Magistrato della Corte dei Conti, che assiste alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

La revisione legale dei conti è attualmente affidata alla società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA, il cui incarico scade alla data di approvazione del presente Bilancio che chiude al 31 dicembre 2019. A valle della gara pubblica per l'individuazione di un revisore unico di Gruppo, l'Assemblea ordinaria degli Azionisti il 28 maggio 2019 ha deliberato di conferire l'incarico di revisione legale del Gruppo Poste Italiane per gli esercizi 2020-2028 alla società Deloitte & Touche SpA.

Con riferimento alla governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nel "Regolamento del Patrimonio BancoPosta" richiamato nella Relazione sulla gestione del Patrimonio Bancoposta a cui si rimanda.

In data 29 maggio 2018, l'Assemblea di Poste Italiane, a seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte di Banca d'Italia, ha approvato la proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento. In data 1° ottobre 2018, tale ramo d'azienda è stato oggetto di conferimento in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento nell'ambito della controllata PostePay SpA al fine di consentire a quest'ultima di operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL).

5. PERFORMANCE

ANDAMENTO DEL TITOLO DI POSTE ITALIANE

Il titolo Poste Italiane nel corso del 2019 si è apprezzato del 45% passando da 6,970 euro di inizio anno a 10,12 euro di dicembre, raggiungendo un picco massimo di 11,205 euro nel mese di novembre. La performance dell'anno misurata in termini di Total Shareholder Return5 è stata del +54%, rispetto al +34% registrato dal FTSEMIB6 nello stesso periodo.

Dalla data della quotazione in Borsa (27 ottobre 2015) a fine 2019 il titolo Poste ha registrato un incremento del 50%, (mentre l'indice FTSEMIB è salito del 5%), garantendo un ritorno complessivo per gli azionisti (TSR) di +88% mentre il principale indice di borsa italiano ha registrato un +20%.

5 Il Total Shareholder Return (TSR) misura il tasso di rendimento annuo per un investitore (ritorno complessivo dell'investimento per l'azionista) ed è calcolato sommando all'incremento del prezzo del titolo, in un determinato intervallo temporale, l'effetto dei dividendi per azione corrisposti nello stesso periodo.

6 Il FTSE MIB INDEX (Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa) è il più significativo indice azionario della Borsa italiana.

CONTESTO MACROECONOMICO

Nel corso del 2019 la crescita economica a livello mondiale si è attenuata, per effetto di una decelerazione delle attività, sia nelle economie avanzate, sia in quelle emergenti. I dazi USA e le misure compensative attivate dai paesi coinvolti, le tensioni geopolitiche mediorientali e il rallentamento dell'economia cinese hanno influenzato negativamente le prospettive internazionali. Nella fase finale dell'anno sono tuttavia arrivati alcuni segnali di distensione e una sostanziale stabilità del commercio internazionale, ma i fattori di rischio hanno continuato a pesare, come testimoniano le previsioni diffuse nel mese di novembre 2019 dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) che, nel confermare le stime della crescita mondiale del 2019 a +2,9%7, hanno evidenziato un ribasso per quelle del 2020.

I segnali distensivi sono arrivati nel mese di dicembre 2019, quando è stato annunciato che la sigla dell'intesa sulla fase 1 delle trattative USA-Cina sarebbe avvenuta, come di fatto è stato il 15 gennaio 2020; inoltre, i colloqui commerciali tra USA e UE sono stati sospesi fino alle elezioni statunitensi e l'esito delle elezioni inglesi, pur avendo reso ineluttabile la Brexit, ha ridimensionato i timori di un impatto sull'economia in virtù delle modalità e dei tempi di attuazione concordati.

La moderazione della crescita mondiale si è riflessa nello scarso dinamismo dei consumi (e dei prezzi) del petrolio complice anche un'offerta che, grazie al contributo statunitense, ha continuato ad aumentare. Il prezzo del petrolio Brent si è dunque mantenuto nella seconda parte del 2019 intorno ai 65 dollari/barile, insensibile ai numerosi fattori di rischio (attentato petrolifero in Arabia Saudita, crisi libica, embargo americano alle esportazioni iraniane) emersi nello stesso arco temporale.

La fase espansiva del ciclo economico USA si protrae da undici anni, sebbene nel 2019 abbia registrato una decelerazione accompagnata dalla politica monetaria della Federal Reserve (FED) che ha ridotto il tasso di policy di 25 basis points (bps), tre volte in corso d'anno. Nel terzo trimestre 2019, secondo i dati finali del Dipartimento del Commercio USA, il Prodotto Interno Lordo (PIL) ha registrato un incremento tendenziale del 2,1%.

A trainare l'economia americana è stato l'andamento dei consumi delle famiglie, correlato sia alla riduzione del tasso di disoccupazione (3,6% a ottobre 2019), sia al miglioramento dei salari reali. Per quanto riguarda gli scambi commerciali, nel periodo gennaio-settembre 2019, la stabilizzazione dei flussi delle importazioni, riconducibile in parte agli effetti dell'aumento dei dazi, è stata più che compensata dalle difficoltà di crescita delle esportazioni per la debolezza del commercio mondiale, con l'effetto di un peggioramento della bilancia commerciale, rispetto agli stessi mesi del 2018.

L'economia cinese si è mantenuta su una traiettoria di graduale rallentamento che ha portato il tasso di crescita tendenziale del PIL nel terzo trimestre 2019 al 6,0%, il valore più basso dal 1992. Tuttavia, in chiusura d'anno, sono stati registrati segnali rassicuranti: gli indicatori anticipatori per l'industria manifatturiera e dei servizi di dicembre 2019 si sono collocati sopra la soglia di espansione, gli ordinativi all'export sono rimasti solidi ed è aumentata la fiducia delle imprese. La banca centrale cinese, inoltre, a inizio 2020 ha annunciato l'ottava riduzione dal 2018 del coefficiente di riserva obbligatoria a ulteriore sostegno dell'economia. Il diffondersi, a gennaio 2020, dell'epidemia del coronavirus, ancora non risolta, rischia di avere effetti negativi non solo sul PIL 2020 del Paese ma anche sulla crescita dell'economia mondiale, poiché il virus ha iniziato a diffondersi in altri Paesi, raggiungendo a febbraio 2020 anche l'Italia.

Il Regno Unito è ufficialmente uscito dall'Unione Europea, dando inizio a un periodo di transizione che dovrebbe concludersi, salvo rinvii, il 31 dicembre 2020, durante il quale le relazioni commerciali tra l'UE e il

7 OECD Economic outlook, world GDP – novembre 2019.

Regno Unito rimarranno, in ogni caso, sostanzialmente invariate. La crescita del PIL in termini reali ha mostrato una certa volatilità nel corso del 2019, riflettendo in gran parte le incertezze che hanno gravato negli ultimi due anni sulle decisioni di investimento di famiglie e imprese. La variazione del PIL su base annua è stata dell'1,1%.

Nell'area Euro è proseguita la diversa fase ciclica tra i settori della manifattura e dei servizi8: al calo della produzione industriale è corrisposta una maggiore vivacità dei servizi. Tuttavia, negli ultimi mesi del 2019, la fiducia delle imprese industriali ha indicato una fase di sostanziale stazionarietà. Nel terzo trimestre 2019, il PIL dell'area Euro è aumentato in misura contenuta (+0,2% come nel secondo trimestre 20199) sostenuto dalla spesa per i consumi privati, mentre il contributo delle esportazioni nette, in un quadro di debolezza del commercio mondiale, è stato leggermente negativo. L'Eurozone Economic Outlook ha stimato che la crescita economica dell'area Euro si manterrà su ritmi moderati.

I consumi privati potrebbero continuare a sostenere la crescita, in considerazione delle condizioni favorevoli del mercato del lavoro. A dicembre 2019 il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) ha confermato l'orientamento accomodante di politica monetaria introdotto tre mesi prima.

L'economia italiana ha continuato a manifestare segnali di debolezza, dopo essere uscita dalla recessione tecnica nel primo trimestre 2019. In particolare, nel quarto trimestre 2019, il PIL è diminuito dello 0,3% rispetto al precedente trimestre. La discesa della domanda europea, in particolare della Germania, primo mercato di sbocco per il made in Italy, ha comportato effetti negativi su molteplici settori produttivi. Le informazioni congiunturali degli ultimi mesi del 2019 hanno confermato il quadro di stagnazione complessiva. Pur in presenza di una contrazione dell'attività industriale, grazie alla revisione dei dati ISTAT, il PIL dovrebbe realizzare nel 2019 un incremento dello 0,2%. Il sostegno dei consumi interni, nonostante la crescita del reddito disponibile, il miglioramento dell'occupazione e il reddito di cittadinanza, non ha dato i risultati attesi poiché le famiglie sono state influenzate dal clima di incertezza che ha bloccato le decisioni di acquisto e favorito la propensione al risparmio.

Nella media 2019 la dinamica dei prezzi italiani è risultata circa la metà di quella dei principali partner europei10. In un contesto di generale moderazione dei prezzi che ha interessato l'intero sistema, solo a fine anno l'inflazione al consumo ha segnato in Italia una risalita, riflettendo principalmente l'inversione di tendenza dei beni energetici. A dicembre 2019 l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un tasso tendenziale del +0,5% su base annua, tre decimi di punto in più rispetto al mese precedente.

La legge di bilancio per il triennio 2020-2022 approvata dal Parlamento a dicembre 2019 è stata ritenuta modestamente espansiva per il 2020, offrendo un sostegno al PIL dello 0,1%, per effetto di un aumento della spesa che verrà parzialmente finanziata da maggiori imposte. Nella manovra è previsto un piano di investimenti pubblici quadriennale dedicati alla realizzazione di investimenti sostenibili e, in parte, alla messa in atto di interventi per la riduzione delle emissioni (Green New Deal)11. Sono inoltre previsti interventi a favore dei lavoratori dipendenti e per le famiglie che dovrebbero fornire sostegno ai consumi.

Nel mese di febbraio 2020, i casi di contagio da coronavirus in Italia hanno generato ripercussioni negative sui mercati finanziari e presentano le caratteristiche per creare un impatto sfavorevole sull'economia italiana riducendo le stime di crescita 2020 che il Fondo Monetario Internazionale nel World Economic Outlook di

8 ISTAT - Eurozone economic outlook - 8 gennaio 2020.

9 Eurostat, GDP euro area - 5 dicembre 2019.

10 ISTAT, Prezzi al consumo - 7 gennaio 2020.

11 FASI, Manovra 2020: cosa prevede per il Green New Deal - 24 dicembre 2019.

gennaio 2020 aveva confermato a +0,5% e che potrebbe assestarsi intorno allo 0,2%, come dichiarato dal governatore della Banca d'Italia nella riunione del G20 del 23 febbraio 2020.

ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO

ANDAMENTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Sulla base dei lineamenti strategici contenuti nel Piano Deliver 2022, la gestione economica del Gruppo è influenzata da alcuni fenomeni, tra cui gli accantonamenti per incentivi all'esodo volontari finalizzati ad accelerare il piano di trasformazione di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione e le plusvalenze sul portafoglio titoli. Al fine di fornire al mercato una ulteriore rappresentazione del business che non includa tali componenti (analiticamente rappresentate nell'Appendice), è stata introdotta una vista adjusted.

2019 2018 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
RICAVI DA MERCATO 11.038 10.864 +174 +1,6%
Ricavi da mercato adjusted 10.659 10.332 +327 +3,2%
COSTI TOTALI 9.264 9.366 (101) -1,1%
Costi totali adjusted 8.894 8.659 +235 +2,7%
EBIT 1.774 1.499 +275 +18,4%
EBIT adjusted 1.765 1.673 +92 +5,5%
EBIT Margin % 16,1% 13,8%
EBIT Margin adjusted % 16,6% 16,2%
UTILE NETTO 1.342 1.399 (56) -4,0%
Utile Netto adjusted 1.258 1.172 +86 +7,3%
UTILE NETTO PER AZIONE 1,03 1,07 (0,04) -4%
CAPEX 734 538 +195 +36%
% sui ricavi 6,6% 5,0%

I ricavi totali del Gruppo ammontano a 11 miliardi di euro ed evidenziano una crescita di 174 milioni di euro rispetto al 2018 (+1,6%) ascrivibile al positivo apporto della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi, che ha contribuito alla formazione dei ricavi con 1.669 milioni di euro, segnando un incremento di 199 milioni euro (+13,5% sul 2018) prevalentemente per effetto della crescita delle masse gestite sul Ramo Vita e di maggiori premi sul Ramo Danni, nonché della Strategic Business Unit Servizi di Pagamento, Mobile e Digitale, che ha segnato un incremento di 71 milioni di euro di ricavi (+12,1%) passando da 592 milioni di euro del 2018 a 664 milioni di euro, e della Strategic Business Unit Servizi Finanziari che ha realizzato 5.213 milioni di euro di ricavi (-8 milioni di euro rispetto al 2018).

Anche i ricavi adjusted12 mostrano una crescita di 327 milioni di euro (+3,2%) rispetto allo scorso esercizio, principalmente grazie al contributo positivo della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi, (+199 milioni di euro) e di quella dei Servizi Finanziari (+145 milioni di euro).

12 Partite adjusted sui ricavi: plusvalenze su titoli (404 milioni di euro nel 2018, 353 milioni di euro nel 2019), plusvalenza Anima (120 milioni di euro nel 2018), plusvalenza da valutazione a fair value azioni Visa (9 milioni di euro nel 2018, 25 milioni di euro nel 2019), plusvalenza vendita azioni Visa (1 milione di euro nel 2019).

MASSE GESTITE (in miliardi di euro)

Le masse gestite ammontano a 536 miliardi di euro e segnano una crescita di 22 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2018 per effetto del positivo andamento della raccolta netta dei conti correnti che cresce di 2,9 miliardi di euro e delle buone performance del comparto assicurativo, principalmente per gli effetti valutativi al fair value e grazie anche al contributo dei prodotti Multiramo.

COSTI TOTALI (in milioni di euro)

I Costi totali si attestano a 9,3 miliardi di euro e segnano una riduzione di 101 milioni di euro rispetto al 2018, ascrivibile al minor costo del lavoro, che passa da 6,1 miliardi del 2018 a 5,9 miliardi nel 2019 (-241 milioni, - 3,9%) e ai minori altri costi operativi che ammontano 2,6 miliardi e si riducono di 65 milioni di euro rispetto al 2018 (-56 milioni di euro di costi per beni e servizi e -9 milioni di altri costi). I costi per ammortamenti e svalutazioni crescono di 205 milioni di euro, passando da 570 milioni del 2018 a 774 milioni nel 2019 e risentono degli effetti dell'applicazione, a partire dal 1° gennaio 2019, del nuovo principio contabile IFRS16, come evidenziato nel dettaglio degli Altri costi.

COSTO DEL LAVORO (in milioni di euro)

NUMERO DI RISORSE (full time equivalent medio in migliaia)

Come anticipato, il Costo del lavoro registra un decremento di 241 milioni di euro rispetto al 2018 per effetto della riduzione dei costi per incentivi all'esodo, che passano da 619 milioni di euro del 2018 a 342 milioni di euro, in relazione sia al minor costo pro capite conseguito anche in virtù dell'introduzione del trattamento pensionistico "Quota 100" (disciplinato dal D.L. 28 gennaio 2019, n. 4), sia a maggiori recuperi di costi del personale principalmente per variazioni di stime effettuate in esercizi precedenti.

Sulla componente ordinaria del costo del lavoro, che passa da 5.524 milioni di euro del 2018 a 5.561 milioni di euro (+0,7%), incide la riduzione degli organici mediamente impiegati (oltre 5mila FTE in meno rispetto al 2018) che ha quasi completamente compensato l'incremento del costo pro capite legato all'effetto a regime dell'ultimo rinnovo contrattuale (CCNL 2016-2018), nonché il riconoscimento di un importo a titolo di spettanza contrattuale omnicomprensiva a copertura dell'intero anno 2019 stabilito da un accordo con le Organizzazioni Sindacali firmato il 18 febbraio 2020. La dinamica evolutiva dell'organico è coerente con quanto previsto nel piano strategico Deliver 2022 ed è il risultato delle iniziative di efficienza poste in essere dalla Società principalmente con riferimento alla Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

ALTRI COSTI (in milioni di euro)

Gli altri costi passano da 3,2 miliardi di euro del 2018 a 3,4 miliardi di euro nel 2019 (+140 milioni di euro) prevalentemente per i maggiori costi variabili legati allo sviluppo dei business della monetica e dei pacchi.

Il risultato operativo (EBIT) consolidato si attesta a 1.774 milioni di euro e registra una crescita del 18,4% (+275 milioni di euro) rispetto al 2018, per effetto del positivo apporto di tutte le SBU nel quale il Gruppo opera: Strategic Business Unit dei servizi Assicurativi (+ 140 milioni di euro, +16,1%), Strategic Business Unit dei servizi di Pagamento, Mobile e Digitale (+38 milioni di euro, +18,6%), Strategic Business Unit dei servizi Finanziari (+15 milioni di euro, +1,7%) e Strategic Business Unit dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (+83 milioni di euro, +19,3% passando da un EBIT negativo del 2018 di 430 milioni di euro a un EBIT negativo di 347 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono stati realizzati proventi finanziari per 99 milioni di euro (8 milioni di euro di oneri nel 2018) relativi per 61 milioni di euro alla rivalutazione della partecipazione in SIA SpA già detenuta da FSIA Investimenti a seguito dell'acquisizione del controllo esclusivo (step up acquisition); per 27 milioni di euro al provento derivante dall'esercizio delle opzioni di acquisto del 7,934% delle azioni di SIA detenute da UniCredit e Intesa SanPaolo; per 11 milioni di euro alla quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata al netto dell'ammortamento degli attivi immateriali identificati in sede di purchase price allocation e per 1 milione di euro a partite negative rilevate in diretta contropartita del patrimonio netto.

Le imposte dell'esercizio si attestano a 530 milioni di euro ed evidenziano un significativo incremento rispetto al 2018 (92 milioni di euro) che beneficiava dell'effetto positivo delle imposte anticipate per un valore di 385 milioni di euro rilevate dalla Compagnia Poste Vita sulle differenze temporanee rivenienti dall'applicazione del comma 1-bis dell'art. 111 del TUIR (introdotto con l'art. 38, comma 13 bis del D.L. n. 78 del 31 maggio 2010). Tale norma prevede che la variazione delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo Vita, che in passato rilevava ai fini della base imponibile IRES in maniera piena, concorra a formare il reddito d'esercizio con una limitazione determinata applicando all'ammontare complessivo della variazione stessa uno specifico rapporto percentuale. Per Poste Vita allo stato attuale tale rapporto percentuale è pari al 98,5%.

SINTESI DELL'ANDAMENTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT

Di seguito vengono rappresentati i principali risultati economici per Strategic Business Unit

STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

Contesto di mercato

Il mercato postale sta attraversando una fase di profondi cambiamenti in gran parte riconducibili alla digitalizzazione, che influenza in modo diverso i volumi di lettere e di pacchi in circolazione; infatti, al continuo calo dei volumi di invii di corrispondenza tradizionale (CAGR 2014-2018 pari a circa -6%), sostituiti da forme di comunicazione digitale (e-mail, messaggistica istantanea, ecc.) si accompagna un significativo aumento dei volumi di pacchi spediti, riconducibile alla crescita del commercio elettronico. In Italia la penetrazione dell'on line sugli acquisti retail è passata dal 4% del 2015 ad oltre il 7% nel 201913 e presenta ancora margini di crescita rispetto ai tassi a doppia cifra fatti registrare dai principali Paesi europei. Poste Italiane è oggi tra i principali operatori nel settore con una quota di mercato (B2C) che è passata dal 30% del 2017 al 35%14 nel 2019.

Contesto normativo

Il Contratto di Programma regola i rapporti fra il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e Poste Italiane per la fornitura del Servizio Postale Universale. Fino al 31 dicembre 2019 ha avuto efficacia il Contratto di Programma 2015-2019. In data 30 dicembre 2019 è stato sottoscritto dalle Parti il nuovo Contratto per gli anni 2020-2024. È in corso la procedura per l'approvazione, da parte della Commissione europea, delle somme dovute alla Società a parziale copertura dell'onere del servizio universale.

Il 2 luglio 2019 è stata pubblicata la Delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCom) 214/19/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2015 e 2016" che, oltre a stabilire che l'onere Servizio Postale Universale presenta carattere di iniquità ed è quindi meritevole di compensazione, ha quantificato l'onere per il 2015 e 2016 rispettivamente in 389 e 356 milioni di euro, a fronte di contributi previsti nel Contratto di Programma rispettivamente per 329 e 262 milioni di euro già incassati dalla Società. Con medesima Delibera l'AGCOM ha inoltre stabilito di non istituire il Fondo di compensazione per quegli anni con conseguente impossibilità per Poste Italiane di recuperare le differenze tra quantificazione dell'onere e contributi statali. Pertanto, nel mese di ottobre 2019 la Società ha notificato ricorso al TAR Lazio avverso la suddetta Delibera. Infine, con Delibera 215/19/CONS sempre del 2 luglio 2019 l'Autorità ha comunicato l'avvio del procedimento di verifica del costo netto per gli anni 2017 e 2018.

In tema di contributi statali per le agevolazioni tariffarie editoriali praticate dalla Società, a seguito della notifica effettuata dalle Autorità italiane in relazione al periodo 2017-2019, la Commissione europea il 22 luglio 2019 ha approvato, ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato, una compensazione di servizio pubblico a favore di Poste Italiane per un importo massimo di 171,74 milioni di euro.

La Legge di Bilancio 2020 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160) ha ridefinito gli stanziamenti per i rimborsi delle agevolazioni editoriali, prevedendo un valore di 53,1 milioni di euro per il 2020, di 53,2 milioni di euro per il 2021 e di 52,5 milioni di euro per il 2022.

Il D.L. 30 dicembre 2019, n. 162, come convertito dalla Legge n.8 del 28 febbraio 2020, infine, ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano «per una durata pari a quella

13 Fonte: Dati Osservatorio eCommerce B2C – Politecnico Milano.

14 Elaborazioni interne sulla base dei dati Cerved Databank, Netcomm 2019.

dell'affidamento del servizio postale universale» (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione europea.

Nel corso del 2019 AGCom ha definito il nuovo quadro regolamentare in materia di atti giudiziari e violazioni del codice della strada in linea con le disposizioni di legge intervenute nel 2018 e 2019 (liberalizzazione del mercato, digitalizzazione).

Evoluzione dello scenario regolatorio

Nel mese di settembre 2019 l'AGCom, a conclusione dell'analisi del mercato dei servizi di consegna dei pacchi condotta tra gli operatori con l'obiettivo di definire i mercati rilevanti ai fini della regolamentazione ed esaminare gli effetti della crescita del commercio elettronico, ha pubblicato la Delibera 350/19/CONS con cui ha proposto di aumentare il livello di sorveglianza regolamentare sulle condizioni di fornitura dei servizi, intervenendo sull'attuale quadro regolamentare nazionale con appositi procedimenti volti a modificare le norme vigenti in materia di trasparenza delle condizioni tecniche ed economiche delle offerte, nonché dei requisiti e degli obblighi richiesti ai titolari di autorizzazione, in modo da renderli conformi e adeguati allo sviluppo nel settore.

Nel mese di ottobre 2019 AGCom ha avviato un'analisi del mercato dei servizi di corrispondenza e delle tariffe massime dei servizi postali universali con l'obiettivo di aggiornare il regime tariffario dei servizi universali alla luce del mutato contesto competitivo e delle nuove esigenze dell'utenza. Allo stato gli operatori hanno fornito all'Autorità le informazioni richieste ai fini della predisposizione di un documento che verrà messo in consultazione nei prossimi mesi.

Andamento economico della SBU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE 2019 2018 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 3.492 3.580 (88) -2,5%
Ricavi da altri settori 4.723 4.630 93 +2,0%
Ricavi totali 8.215 8.210 5 +0,1%
Ricavi totali adjusted 7.950 7.903 +47 +0,6%
Costi 8.491 8.574 (83) -1,0%
Costi vs altri settori 72 67 5 +6,7%
Costi totali 8.562 8.641 (79) -0,9%
Costi totali adjusted 8.222 8.000 +223 +2,8%
EBIT (347) (430) 83 +19,3%
EBIT adjusted (272) (96) (176) -182,9%
EBIT Margin % -4,2% -5,2%
RISULTATO NETTO (306) (372) 66 +17,7%
Principali KPI 2019 2018 VARIAZIONI
Corrispondenza e pacchi
Ricavi/FTE (in migliaia di euro) 64 62 2 3,4%
Pacchi portalettabili (volumi in milioni) 51,6 44,5 7,0 15,8%
Joint Delivery Model: avanzamento progetto 100% 50%
Numero Centri di Recapito 1.543 1.793 (250) -13,9%
Nuova Rete Punto Poste (numero di Lockers e punti di ritiro alternativi) 6.288 417 5.871 1407,9%
Distribuzione
Numero Uffici Postali 12.809 12.812 (3) (0,0)
Numero di clienti (in milioni) 35,0 34,9 0,1 0,4%
Sale dedicate alla consulenza 6.725 6.509 216 3,3%
Rete ATM Postamat 7.727 7.282 445 6,1%

I Ricavi da mercato passano da 3.580 milioni di euro del 2018 a 3.492 milioni di euro ed evidenziano minori ricavi della Corrispondenza tradizionale (-166 milioni di euro) in larga parte compensati dalle performance dei ricavi del comparto pacchi (+91 milioni di euro, +11,9% rispetto al 2018) che cresce nel segmento B2C trainato dallo sviluppo dell'e-commerce.

Corrispondenza

Posta Indescritta: servizio standard di spedizioni con recapito in cassetta postale.

Posta Descritta: recapito alla persona con attestazione di avvenuta spedizione e tracciatura dell'invio per la clientela retail e business. Tale categoria comprende in particolare: la raccomandata, l'assicurata e l'atto giudiziario.

Direct Marketing: Servizio per l'invio da parte delle aziende e delle Pubbliche Amministrazioni di comunicazioni a contenuto pubblicitario, promozionale o informativo.

Servizi Integrati: Offerte Integrate e personalizzate per specifici segmenti di clientela, in particolare la Pubblica Amministrazione, le grandi aziende e gli studi professionali. Il servizio integrato più rilevante è il Servizio Integrato Notifica, per la gestione dell'intero processo di notifica degli atti amministrativi e giudiziari (es. le violazioni al Codice della Strada).

Altro: servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base. La voce include, inoltre, le Integrazioni tariffarie relative a ricavi da mercato commercializzati a tariffe scontate per motivi di legge e al Compenso per il Servizio Postale Universale (include anche le compensazioni relative al Pacco ordinario).

I risultati dei servizi di Corrispondenza conseguiti dal Gruppo evidenziano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 7% (-216 milioni di invii) e del 6% (-166 milioni di euro) rispetto al 2018, essenzialmente ascrivibile al calo strutturale che interessa il mercato dei servizi postali tradizionali per effetto della digitalizzazione dell'economia.

La contrazione dei volumi della Posta Indescritta (-123 milioni di invii, corrispondenti a -9% rispetto al 2018), che ha generato un calo dei ricavi per 86 milioni di euro (-11%), è riconducibile ai fenomeni di sostituzione degli invii cartacei con invii digitali.

Nel comparto della Posta Descritta i minori invii da Ufficio Postale e di corrispondenza internazionale inbound sono stati parzialmente compensati dagli incrementi tariffari applicati a partire dal 1° luglio 2018, che pertanto hanno in parte attenuato la flessione dei ricavi (-42 milioni di euro, pari al -4%).

Il Direct Marketing segna un rallentamento dei volumi del 11% (-53 milioni di invii) che ha generato una contrazione dei ricavi del 9% (-11 milioni di euro).

I volumi dei Servizi integrati presentano una crescita del 3% rispetto al 2018 (+1 milione di invii) grazie alla buona perfomance del Messo Notificatore e alle spedizioni dei certificati elettorali agli italiani residenti all'estero per le elezioni europee svoltesi a maggio 2019. Tale crescita tuttavia non trova corrispondenza nei ricavi che si riducono del 10% (-19 milioni di euro) per lo spostamento della domanda da prodotti con tariffa medio-alta verso prodotti a tariffa medio-bassa.

La voce Altro, che accoglie tra l'altro i servizi di Mass Printing commercializzati da Postel, mostra una riduzione del 4% dei volumi (-31 milioni di spedizioni) rispetto al 2018 per effetto del calo del mercato delle Stampe. I ricavi corrispondenti accolgono anche le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale (59 milioni di euro nel 2019 e 61 milioni nel 2018).

Il compenso per l'onere del Servizio Universale per il 2019, cosi come previsto dal Contratto di Programma 2015-2019, ammonta a 262 milioni di euro, in linea con il valore dell'analogo periodo del 2018.

Pacchi

B2B: acronimo di Business to Business. Servizi per le spedizioni da azienda ad azienda. Offerta che punta su qualità e affidabilità, con opzioni di consegna con tempi definiti, spedizioni multicollo e parziali, tariffe semplici ed economiche. B2C: acronimo di Business to Consumer. Un'offerta modulare creata per l'e-commerce con scelta di servizi accessori. C2C: acronimo di Consumer to Consumer. Servizi per le spedizioni da utente privato a utente privato. Offerta di base focalizzata sulla facilità di accesso (rete uffici postali e sito web).

ALTRO: La voce altro include le spedizioni internazionali, le partnership con operatori logistici, i servizi dedicati, la logistica integrata e altri ricavi.

I risultati del comparto Pacchi confermano la crescita dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 16% (+21 milioni di invii) e del 12% (+91 milioni di euro) rispetto all'esercizio precedente, per effetto essenzialmente del crescente sviluppo delle attività di Poste nel segmento B2C trainato dallo sviluppo del commercio elettronico, che ha conseguito ricavi per 383 milioni di euro, in crescita del +27% rispetto al 2018, a fronte di 93 milioni di spedizioni realizzate (+26%) riuscendo pertanto a conservare una crescita della tariffa unitaria, pur in un mercato ad alta competizione. In decisa crescita anche il settore B2B (+3 milioni di pacchi, +10%, pari a +26 milioni di euro di ricavi, +12%).

COSTI TOTALI (in milioni di euro)

* La variazione tra i due esercizi risente dell'effetto del nuovo principio contabile IFRS 16 applicato a partire dal 1° gennaio 2019.

I Costi comprensivi di ammortamenti e svalutazioni ammontano a 8.562 milioni di euro e si decrementano dell'1% (-79 milioni di euro) rispetto al 2018, essenzialmente per la riduzione del costo del lavoro che si attesta a 5.782 milioni di euro (- 208 milioni di euro) principalmente per effetto dei minori costi per esodi, in relazione sia al minor costo pro capite conseguito anche in virtù dell'introduzione del trattamento pensionistico "Quota 100", sia a maggiori recuperi di costi del personale principalmente per variazioni di stime effettuate in esercizi precedenti. La componente ordinaria del costo del lavoro si incrementa di 62 milioni di euro (+1,1%) in relazione al maggior costo pro capite legato all'effetto a regime dell'ultimo rinnovo contrattuale (CCNL 2016-2018) e al riconoscimento di un importo a titolo di spettanza contrattuale omnicomprensiva a copertura dell'intero anno 2019 stabilito da un accordo con le Organizzazioni Sindacali firmato il 18 febbraio 2020. Tale incremento è parzialmente compensato dal beneficio della riduzione degli organici mediamente impiegati nel periodo (oltre 4mila FTE in meno rispetto al 2018). La dinamica evolutiva dell'organico è coerente con quanto previsto nel piano strategico Deliver 2022 ed è il risultato delle iniziative di efficienza poste in essere dalla Società principalmente con riferimento alla Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Alla luce di quanto rappresentato, la Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta un Risultato operativo negativo per 347 milioni di euro, in miglioramento di 83 milioni di euro rispetto al risultato operativo conseguito nell'esercizio precedente (-430 milioni di euro).

Qualità dei prodotti rientranti nel Servizio Universale

Di seguito si riportano i risultati della qualità conseguiti in relazione ai prodotti rientranti nel Servizio Universale e i cui obiettivi sono definiti dall'AGCom. L'Autorità ne verifica il rispetto e pubblica annualmente i risultati. L'andamento della qualità per l'esercizio 2019 è sostanzialmente coerente con i suddetti obiettivi. Nel corso dell'ultimo anno e mezzo, il network postale è stato oggetto di una profonda riorganizzazione che ne ha evoluto processi e logiche di funzionamento; tale trasformazione ha comportato fisiologici e circoscritti effetti su specifici KPI, sui quali il Gruppo ha intrapreso apposite iniziative di miglioramento.

Qualita' dei prodotti rientranti nel Servizio Universale
Posta 1 Prioritaria
Consegna entro:
Target
1 giorno
80,0%
Consegna entro:
Target
2 giorni
80,0%
Consegna entro:
Target
3 giorni
80,0%
Consegna entro:
4 giorni
Target
98,0%
Risultato
85,9%
2018
Risultato
92,3%
2018
Risultato
97,6%
2018
Risultato
2018
98,9%
Risultato
84,6%
2019
Risultato
89,2%
2019
Risultato
94,4%
2019
Risultato
2019
98,7%
Posta 4 Ordinaria * Posta Massiva Posta Raccomandata Posta Assicurata Poste Delivery Standard
Consegna entro: Target Consegna entro: Consegna entro: Target
Target Consegna entro: Target Target Consegna entro:
4 giorni 90,0% 4 giorni 90,0% 4 giorni
90,0% 4 giorni 90,0% 4 giorni 90,0%
Risultato Risultato Risultato Risultato Risultato
88,4% 98,5% 95,0% 99,3% 95,1%
2018 2018 2018 2018 2018
Risultato Risultato Risultato Risultato Risultato
86,9% 97,4% 92,3% 99,6% 95,5%
2019 2019 2019 2019 2019
Target Consegna entro: Consegna entro: Consegna entro:
Consegna entro: Target Target Target
98,0% 6 giorni 6 giorni 6 giorni
6 giorni 98,0% 98,0% 98,0%
Risultato Risultato Risultato Risultato
96,7% 99,7% 97,9% 99,8%
2018 2018 2018 2018
Risultato Risultato Risultato Risultato
96,1% 99,3% 96,1% 99,9%
2019 2019 2019 2019

Attività di periodo

Il Gruppo prosegue nella riorganizzazione della attività di trasporto, smistamento, recapito e customer experience, in linea con gli obiettivi di lungo periodo delineati nel Piano Deliver 2022, quali l'aumento dell'efficienza, della flessibilità e della qualità per cogliere le opportunità derivanti dallo sviluppo dell'ecommerce.

Pacchi

Con riferimento al trasporto prosegue lo sviluppo delle connessioni aeree per favorire, in linea con la domanda di mercato, la consegna dei pacchi entro 24 ore in tutta Italia, in particolare Sicilia e Sardegna. Attualmente sono attivi 7 collegamenti aerei, l'ultimo dei quali è stato introdotto nel mese di luglio dall'Hub aeroportuale di Brescia a Palermo.

Nell'ambito del programma di ottimizzazione del trasporto su gomma a lungo raggio avviato nel corso del 2019 è stata avviata la collaborazione con il vettore digitale tedesco sennder GmbH, una delle più innovative e tecnologicamente avanzate start-up del settore, che ha condotto, il 12 febbraio 2020, all'acquisizione di una partecipazione del 75% in "sennder Italia srl" con l'obiettivo di aumentare la saturazione dei veicoli e ridurre i costi di trasporto su gomma. La partnership con sennder GmbH permetterà a Poste Italiane di proporsi come operatore di trasporto, sia nel mercato italiano che estero, beneficiando di economie di scala e di ottimizzazione tecnologica. Permetterà così di realizzare un modello operativo full-tracked e full-digital, in linea con le esigenze dell'e-commerce.

Sono proseguite le attività di rinnovo della flotta aziendale con l'inserimento di circa 1.700 nuovi mezzi a due ruote e circa 360 nuovi mezzi elettrici a tre ruote.

Con riferimento alle attività di smistamento e all'automazione dei processi produttivi, nel mese di luglio è stato inaugurato presso l'interporto di Bologna il più grande impianto di smistamento pacchi attualmente installato in Italia. L'hub è dotato di tre sistemi di automazione integrati per lo smistamento delle diverse tipologie di pacchi, con una capacità di lavorazione giornaliera totale di 250mila unità pari a circa il 40% della capacità produttiva di Poste, oltre che di avanzate tecnologie per il safety e il risparmio energetico.

Per quanto riguarda l'area recapito il modello "Joint Delivery" è attivo sul 100% del territorio nazionale e, grazie alla sua flessibilità è stato introdotto un nuovo servizio di consegna in giornata dei pacchi nelle principali città italiane.

Lo sviluppo delle potenzialità della collaborazione con Amazon è coerente con la strategia di Poste Italiane di crescita nella logistica legata agli acquisti on line e in tale ambito si inserisce anche la rete PuntoPoste per il ritiro degli acquisti on line e la consegna di resi, che si compone a oggi di oltre 6mila punti di ritiro alternativi, in prevalenza Tabaccai e locker, che si aggiungono agli Uffici Postali.

Nel mese di giugno è stata inoltre avviata una partnership con Zalando per gestire i resi dei clienti in Italia che acquistano sulla piattaforma on line e che possono restituire i prodotti ricevuti anche rivolgendosi agli Uffici Postali o alla rete PuntoPoste. A oggi sono state affidate al Gruppo Poste oltre 1 milione di spedizioni di reso (circa il 35% rese attraverso il drop-off point).

Inoltre, in linea con l'evoluzione del mercato e delle esigenze degli e-Shopper, il Gruppo ha intrapreso un programma strategico basato sulla collaborazione con startup innovative specializzate nella logistica "ultimo miglio" per lo sviluppo di servizi di consegna innovativi e tecnologicamente evoluti, come il servizio di "Scheduled Delivery" che consente all'e-Shopper di richiedere la consegna nel giorno desiderato e in una fascia oraria specifica tra quelle disponibili. Il servizio, offerto in partnership con Milkman, è attivo in via sperimentale dal mese di luglio nella città di Milano e da ottobre anche nelle città di Roma e Torino.

Sempre in ottica di miglioramento della customer experience è stata lanciata la nuova gamma di offerta pacchi "Poste Delivery", a sportello e on line, che rafforza le caratteristiche di completezza, semplicità e convenienza del servizio, mettendo a disposizione diverse opzioni di spedizione e possibilità di personalizzazione.

È stata infine sviluppata una partnership con il Comune di Genova e con una start up locale per trovare nuove soluzioni di consegne più eco-compatibili all'interno del centro cittadino (progetto "Logistica Metropolitana").

Corrispondenza

Sono stati installati sei nuovi impianti Mixed Mail per lo smistamento della corrispondenza e un nuovo impianto per lo smistamento dei pacchi di piccole dimensioni e sono stati introdotti 34 sistemi automatizzati (Automated Guided Vehicles) per la movimentazione interna dei carichi.

Altro

In data 8 marzo 2019 è stato sottoscritto da tutte le OO.SS. l'Accordo Quadro sui processi di riorganizzazione negli ambiti organizzativi della Logistica, delle Strutture di staff centrali e territoriali e della rete degli Uffici Postali. Nei mesi successivi sono state raggiunte ulteriori intese volte a integrare l'Accordo Quadro e a delineare gli interventi previsti per il primo e secondo semestre del 2019.

In ambito Logistica sono previsti 150 milioni di euro di investimenti in automazione nell'arco di piano e l'implementazione della lean production per conseguire una riduzione di circa 1.600 FTE tra stabilimenti e lavorazioni interne.

In ambito Staff centrali e territoriali sono state realizzate nel corso del 2019 uscite per oltre 650 FTE su base volontaria attraverso il ricorso agli esodi volontari incentivati, alla mobilità professionale e alle trasformazioni da full time a part time.

Con riferimento alla rete degli Uffici Postali, sono previsti interventi di ottimizzazione che coinvolgeranno 1.400 FTE a seguito della riorganizzazione territoriale in macro aree avvenuta nel 2018 e dei progetti che si sono realizzati nel corso del 2019.

In particolare le Parti hanno definito i criteri di ricollocazione delle eccedenze finalizzati anche al rafforzamento dei ruoli di front end, fermo restando il ricorso all'esodo volontario incentivato.

In materia di politiche attive le sopracitate intese hanno previsto per il 2019: 4.452 (3.546 FTE) stabilizzazioni di CTD di cui 2.640 full time e 1.812 part time, 1.490 proposte di conversioni da part time in full time, 914 proposte di mobilità volontaria nazionale, 900 assunzioni di specialisti, 720 (360 FTE) assunzioni di nuovi part time tra stabilimenti e Uffici Postali e 520 risorse che passeranno da attività di recapito ad attività di sportello presso gli Uffici Postali.

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI DI PAGAMENTO, MOBILE E DIGITALE

Contesto di mercato

Nel mercato delle carte di pagamento, sulla base degli ultimi dati disponibili15, il transato complessivo dei nove mesi del 2019 ammonta a 186 miliardi di euro (+12% rispetto all'analogo periodo del 2018). Le transazioni crescono a ritmi elevati (+18% rispetto al 2018), pur con una riduzione del valore medio per singola transazione per ogni tipologia di carta. Le carte di debito sviluppano più del 50% del transato totale del mercato (96 miliardi di euro), ma sono le carte prepagate che continuano a registrare i tassi di crescita più rilevanti (+22% sulle transazioni, +17% sul transato rispetto all'analogo periodo del 2018). In aumento il numero delle carte di pagamento (+2,7% rispetto a dicembre 2018).

Il mercato della telefonia Mobile, sulla base degli ultimi dati disponibili16, ha evidenziato una penetrazione delle linee mobili totali che si attesta a circa il 172,8% della popolazione, con una quota degli MVNO (Mobile Virtual Network Operator) 17 pari al 15,1%. Le linee complessive al 30 settembre 2019 sono pari a 104,1 milioni comprensive di 23,5 milioni di SIM Machine to Machine (M2M)18. In relazione alle quote di mercato con una quota attorno al 4,2% PosteMobile rappresenta circa il 47,5% dei clienti complessivi degli operatori mobili virtuali.

Con riferimento al mercato Digital19 in Italia sono quasi 50 milioni le persone che accedono on line e 35 milioni quelle presenti e attive sui canali social, rilevando una crescita rispetto al 2018 anche in termini di tempo trascorso on line (circa 6 ore connessi a internet ogni giorno, e 1 ora e 57 minuti sui social, in aumento rispetto al dato rilevato nel 2018, che si era fermato a 1 ora e 51 minuti). Per quanto riguarda le nuove tecnologie, cresce di ben 5 punti percentuali rispetto allo scorso anno l'utilizzo di assistenti vocali da mobile o device dedicati (dal 30% al 35%), mentre non è una novità che l'utilizzo degli smartphone abbia raggiunto livelli (quasi) di saturazione: il 98% degli utenti social che si connette da dispositivi mobili.

15 Elaborazioni e stime interne su dati Banca d'Italia (flussi delle segnalazioni di vigilanza).

16 AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2019.

17 Gli MVNO (Mobile Virtual Network Operator) sono degli operatori virtuali che non possiedono una propria infrastruttura di rete, ma sfruttano quella di un operatore tradizionale per fornire servizi di telefonia ai propri clienti.

18 Machine to Machine (M2M) è una tecnologia in grado di mettere in comunicazione diversi dispositivi (macchine appunto) tra loro, consentendo lo scambio di dati e informazioni. La caratteristica delle SIM M2M è che sono dedicate al traffico dati. 19 Fonte: https://wearesocial.com/it/blog/2020/01/report-digital-2020-i-dati-global.

Segnali positivi anche sul fronte ecommerce: sono aumentati infatti di 1-2 punti percentuali rispetto al 2018 gli indicatori rispetto alle ricerche on line pre-acquisto (dall'86% all'87%) e l'acquisto effettivo di prodotti da qualsiasi device (dal 75% al 77%).

Contesto normativo

Con riferimento agli ambiti normativi con impatti sull'attività del Patrimonio Destinato IMEL, rinviando a quanto rappresentato nell'ambito del contesto normativo di BancoPosta per le tematiche trasversali di Trasparenza e PSD220, si riportano di seguito gli altri principali aggiornamenti normativi intervenuti nell'esercizio.

Monetica

In primo luogo con il Provvedimento del 23 luglio 2019 la Banca d'Italia ha aggiornato le "Disposizioni di vigilanza per gli istituti di pagamento e gli istituti di moneta elettronica" modificando, in attuazione della PSD2 e delle relative disposizioni attuative, il precedente Provvedimento del 17 maggio 2016.

In particolare, con le nuove Disposizioni l'Autorità ha: (i) arricchito e integrato con informazioni di dettaglio il contenuto del programma di attività dell'istituto da presentare alla Banca d'Italia nonché aggiornato il medesimo in conformità ai nuovi requisiti introdotti dalla PSD2; (ii) esteso l'applicazione, con alcune specificazioni, della definizione di "fondi propri" - introdotta per banche e imprese di investimento dal "Regolamento sui requisiti patrimoniali" CRR - agli IP e agli IMEL; (iii) previsto che gli Istituti di Pagamento e gli IMEL debbano dotarsi di politiche di governo e procedure per la gestione della sicurezza relativa alle prestazioni dei servizi di pagamento e di emissione della moneta elettronica, di sistemi per la prevenzione e il monitoraggio degli incidenti di sicurezza e delle frodi, nonché di procedure per l'archiviazione, il monitoraggio, la tracciabilità e la limitazione dell'accesso ai dati sensibili relativi ai pagamenti; (iv) aggiornato e integrato il contenuto delle informazioni che gli istituti italiani forniscono alla Banca d'Italia qualora intendano operare all'estero; (v) introdotto disposizioni di dettaglio al fine di disciplinare la prestazione dei nuovi servizi di pagamento previsti dalla PSD2, ovvero il servizio di disposizione di ordini di pagamento (PIS - payment initiation service) e il servizio di informazione sui conti (vi) allineato le Disposizioni di Vigilanza alla nuova disciplina sui requisiti in materia di tutela dei fondi della clientela prevista dal TUB.

Inoltre con riferimento all'ambito antiriciclaggio, la Banca d'Italia ha pubblicato:

  • il 27 marzo 2019 le nuove "Disposizioni in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l'utilizzo degli intermediari a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo". Il Provvedimento, che dà attuazione alle previsioni in materia di organizzazione, procedure e controlli interni contenute nel D.Lgs. n. 231/2007, come modificato dalla Direttiva Antiriciclaggio, è applicabile dal 1° giugno 2019, con alcune eccezioni in vigore dal 1° gennaio 2020, quali: (i) l'obbligo per gli organi aziendali di definire e approvare una policy motivata che indichi le scelte del destinatario in materia di assetti organizzativi, procedure e controlli interni, adeguata verifica e conservazione dei dati; (ii) l'obbligo, per le capogruppo, di istituire una base informativa comune; (iii) l'obbligo di condurre un esercizio di autovalutazione dei rischi di riciclaggio.
  • Il 30 luglio 2019 le nuove "Disposizioni in materia di adeguata verifica della clientela per il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo". Anche questo Provvedimento dà attuazione alle previsioni contenute nel D.Lgs n. 231/2007, come modificato dalla Direttiva Antiriciclaggio nonché agli Orientamenti congiunti delle Autorità di vigilanza europee (ESAs) emanati il 26 giugno 2017 sulle misure semplificate e

20 PSD2 - Payment Services Directive 2 è la nuova direttiva europea (2015/2366/UE) sui servizi di pagamento.

rafforzate di adeguata verifica della clientela e sui fattori che dovranno essere presi in considerazione nel valutare i rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo associati ai singoli rapporti continuativi e alle operazioni occasionali. I nuovi requisiti normativi sono in vigore dal 1° gennaio 2020. In relazione ai clienti acquisiti prima dell'entrata in vigore delle Disposizioni per i quali la disciplina previgente al D.Lgs n. 90/2017 stabiliva forme di esenzione dagli obblighi di adeguata verifica, la Banca d'Italia si attende che siano raccolti i dati e i documenti identificativi eventualmente mancanti, al primo contatto utile, e comunque non oltre il 30 giugno 2020.

In ambito telecomunicazioni l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCom) nel mese di gennaio 2019 ha pubblicato la Delibera 599/18/CONS, con cui si conclude la revisione dell'analisi dei mercati dei servizi di terminazione21 delle chiamate vocali su singola rete mobile. In particolare, l'Autorità ha individuato dodici mercati rilevanti, uno per ciascun operatore tra cui PosteMobile quale detentore di significativo potere di mercato con riferimento alla terminazione di chiamate vocali sulla propria rete mobile. Il prezzo imposto agli operatori per il periodo 2018-2021 è stato ottenuto attraverso l'aggiornamento del modello di costo, precedentemente adottato dall'Autorità con la delibera 60/11/CONS. Il prezzo è stato ridotto per il 2019 dell'8% rispetto all'anno precedente, con una ulteriore e progressiva riduzione annuale fino al 2021 e prevede tariffe simmetriche per tutti gli operatori notificati.

A livello comunitario, entro il 31 dicembre 2020 la Commissione dovrà adottare un atto delegato che integri la direttiva che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche, definendo una tariffa unica massima di terminazione per le chiamate vocali su reti mobili e su reti fisse nell'Unione Europea.

21 Affinché gli abbonati dei diversi operatori di rete fissa e mobile possano comunicare tra loro, le reti devono essere interconnesse quindi gli operatori devono stipulare contratti di interconnessione in merito alla fornitura di uno o più servizi.

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Andamento economico della SBU servizi di Pagamento, Mobile e Digitale

PAGAMENTI, MOBILE E DIGITALE 2019 2018 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 664 592 +71 +12,1%
Ricavi da altri settori 375 360 +16 +4,3%
Ricavi totali 1.039 952 +87 +9,1%
Costi 380 359 +21 +5,9%
Costi vs altri settori 418 390 +28 +7,2%
Costi totali 798 749 +49 +6,6%
EBIT 241 203 +38 +18,6%
EBIT Margin % 23,2% 21,4%
UTILE NETTO 272 153 +119 +77,4%
Principali KPI 2019 2018
Monetica
Valore Transato totale delle carte (in milioni di euro) 1 33.062 27.032 6.030 22,3%
Numero di Carte (in milioni) 2 28,7 26,2 2,5 9,5%
di cui Carte Postepay (in milioni) 21,5 19,0 2,5 13,1%
di cui Carte Postepay Evolution (in milioni) 3 7,2 6,3 1,0 15,3%
Numero transazioni delle carte (in milioni) 1.439 1.101 338 30,7%
di cui numero transazioni e-commerce (in milioni) 250 202 48 23,9%
TLC
SIM PosteMobile fisse e mobili (stock in migliaia) 4.416 4.082 333,4 8,2%
Digital
Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (in milioni) 20,8 17,6 3,2 18,1%
Utenti giornalieri (web e app) (in milioni) 4 2,0 1,5 0,5 36,5%
Numero transazioni Digitali - Consumer (in milioni) 57,1 47,9 9,2 19,1%
Download App (in milioni) 30,8 21,6 9,2 42,5%
Postepay Digital e-Wallets (in milioni) 5,4 2,8 2,6 91,2%
Identità digitali (numero in milioni) 4,1 2,6 1,5 59,9%

1 Transato relativo ai pagamenti effettuati con Postamat e PostePay.

2 Include Carte PostePay e Carte di debito.

3 Compensivo dei clienti business.

4 Media dei valori mensili nel periodo di riferimento.

RICAVI DA MERCATO (in milioni di euro)

Incassi e pagamenti: servizio di pagamento dei tributi tramite accettazione dei modelli F23 e F24; trasferimento fondi per il trasferimento di denaro all'estero tramite Moneygram e Western Union, bonifici postagiro e domiciliazioni effettuati da postepay evolution.

Monetica: carte prepagate (ricariche, pagamenti, prelievi, canone, emissione), carte di debito (postamat- interchange fee su transato delle carte); servizi di acquiring (fee su transato, canoni e servizi) legati alla fornitura di POS (mobile, fisico, virtuale) per l'accettazione di pagamenti tramite carte (debito, credito, prepagate).

TLC: telefonia mobile (ricavi da traffico, servizi a valore aggiunto VAS, prodotti) e telefonia fissa (offerta PosteMobile Casa).

I ricavi totali ammontano a 1.039 milioni di euro (+9,0%) e beneficiano, come anticipato, delle positive performance del comparto Monetica che segna un incremento del 16,5%, passando da 290,6 milioni di euro del 2018 a 338,4 milioni di euro (+47,8 milioni di euro), per effetto della crescita dello stock delle carte e dell'operatività in termini di maggiori pagamenti, numero di prelievi e di ricariche medie, nonché del comparto Mobile che registra un +10,6%, passando da 216,8 milioni di euro del 2018 a 239,7 milioni di euro (+22,9 milioni di euro).

A tutto dicembre 2019 le carte Postepay in circolazione ammontano a 21,5 milioni (19 milioni al 31 dicembre 2018), di queste 7,2 milioni sono le Postepay Evolution retail, cresciute di oltre il 15% rispetto a 6,3 milioni del 31 dicembre 2018 grazie anche all'offerta integrata con PostePay Connect. Le carte Postamat in essere, pari a 7,2 milioni, rimangono sostanzialmente invariate rispetto allo scorso esercizio.

Nel 2019 le carte Postepay hanno sviluppato un transato complessivo per pagamenti di circa 17,4 miliardi di euro (12,9 miliardi a dicembre 2018, +34,6%) mentre il transato delle carte Postamat si attesta a 15,7 miliardi di euro (14,1 miliardi di euro del 2018 +11,1%).

La crescita del transato unitamente all'incremento del numero dei POS attivati, ha generato una crescita anche delle commissioni da servizi di acquiring che passano da 7,5 milioni di euro a 11,2 milioni di euro (+49,5%).

I ricavi da Incassi e Pagamenti si attestano a 85,7 milioni di euro e sono in lieve aumento rispetto a 84,9 milioni di euro del 2018, per effetto principalmente delle migliori performance dei bonifici da Postepay Evolution e del trasferimento fondi internazionale.

Come anticipato, in miglioramento rispetto all'anno precedente anche la performance del business Telecomunicazioni (239,7 milioni di euro, +10,6%), ascrivibile essenzialmente all'aumento dei ricavi della Telefonia Fissa per effetto della forte crescita della customer base (passata da 118mila linee di dicembre 2018 a 200mila di dicembre 2019, +70%). In crescita anche i ricavi del segmento Mobile grazie a un incremento delle linee, passate da 4 milioni di dicembre 2018 a 4,2 milioni di dicembre 2019 (+6%).

I principali indicatori dei canali digitali evidenziano una crescita continua nell'utilizzo degli stessi da parte dei clienti di Poste Italiane. Il numero di clienti consumer registrati ai canali digitali (web e app) raggiunge i 20,8 milioni, anche grazie all'aumento delle Identità digitali PosteID abilitato a SPID22 che arrivano a 4,1 milioni. Gli utenti che ogni giorno visitano le properties digitali di Poste Italiane, sia web che mobile, raggiungono quasi i 2 milioni di visitatori, con una maggiore crescita sul canale App. Le transazioni effettuate dai clienti sui canali digitali superano i 57 milioni, di cui oltre il 65% viene effettuato tramite App, mentre in termini di valore del transato i canali web e mobile si equivalgono. Da settembre, con l'introduzione dei nuovi fattori di accesso richiesti dalla Strong Customer Authentication, si registra una crescita significativa dei download e dell'utilizzo delle app che ha portato a 30,8 milioni di App scaricate e 5,4 milioni di wallet.

COSTI TOTALI (in milioni di euro)

I costi totali, comprensivi di ammortamenti e svalutazioni, ammontano a 797,8 milioni di euro segnando una crescita del 6,6% rispetto al 2018 legata alla crescita del business. In particolare, i costi variabili da traffico inerenti ai servizi di telecomunicazioni fisse-mobili e quelli legati all'operatività delle carte23 sono cresciuti, passando da 193,6 milioni di euro del 2018 a 229,9 milioni di euro del 2019.

I costi resi dagli altri settori di Poste Italiane per il business della monetica e pagamenti crescono del 7,2% passando da 389,8 milioni di euro del 2018 a 417,8 milioni di euro del 2019 e accolgono principalmente attività di distribuzione, gestione sistemi informativi, back office, antiriciclaggio e servizi postali.

22 SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale, è il sistema che consente di accedere a tutti i servizi on line della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati aderenti, con un'unica Identità Digitale (username e password) utilizzabile da

computer, tablet e smartphone. 23 Si tratta delle commissioni passive verso i circuiti e dei costi sostenuti per la gestione completa dei processi autorizzativi e di verifica delle transazioni.

Alla luce dei risultati descritti, l'andamento economico della Strategic Business Unit dei servizi di Pagamento, Mobile e Digitale evidenzia un risultato della gestione operativa (EBIT) che si attesta a 241 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente.

Nel corso dell'esercizio sono stati realizzati proventi finanziari per 99 milioni di euro (4 milioni di euro nel 2018) relativi per 61 milioni di euro alla rivalutazione della partecipazione in SIA SpA già detenuta da FSIA Investimenti a seguito dell'acquisizione del controllo esclusivo (step up acquisition); per 27 milioni di euro al provento derivante dall'esercizio delle opzioni di acquisto del 7,934% delle azioni di SIA detenute da UniCredit e Intesa SanPaolo; per 11 milioni di euro alla quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata al netto dell'ammortamento degli attivi immateriali identificati in sede di purchase price allocation e per 1 milione di euro a partite negative rilevate in diretta contropartita del patrimonio netto.

Tenuto conto delle imposte dell'esercizio (68 milioni di euro rispetto a 55 milioni di euro del 2018), il settore chiude con un risultato netto di 272 milioni di euro, in crescita del 77,4% rispetto al dato del 2018.

Attività di periodo

In linea con gli indirizzi strategici del Piano Industriale del Gruppo sono state lanciate azioni finalizzate all'avvio del più grande ecosistema italiano di servizi di pagamento.

Monetica

In particolare, da gennaio 2019 è commercializzata, in aggiunta a Postepay Connect - l'offerta che unisce la carta Postepay Evolution e la SIM PosteMobile - con canone annuale, la versione che prevede il pagamento mensile del piano tariffario incluso nell'offerta. Tutti i clienti possono così gestire i servizi di pagamento e telefonia in modo rapido e intuitivo grazie all'App Postepay, trasferire Giga gratuitamente e in tempo reale da una SIM PosteMobile Connect a un'altra (G2G), trasferire denaro tra due Postepay (p2p), acquistare Giga Extra direttamente in App Postepay con addebito automatico sulla Carta Postepay Evolution. Nel mese di ottobre 2019, per rendere la gamma Connect sempre più flessibile e adatta a tutte le esigenze di spesa e consumo dei clienti, è stato introdotto un ulteriore piano tariffario con rinnovo semestrale.

Nel 2019 PostePay è entrata a far parte del raggruppamento temporaneo d'impresa costituito da Poste Italiane e Postel che, in esecuzione del servizio affidato ai sensi dell'articolo 81 del D.L. n.112/2008 relativamente alla Carta Acquisti e in ottemperanza a quanto previsto dal D.L.n.4/2019, ha emesso e sta gestendo le carte di pagamento necessarie per la fruizione del beneficio economico relativo al Reddito di Cittadinanza e alla Pensione di Cittadinanza. Il processo di rilascio delle Carte agli aventi diritto è iniziato ad aprile 2019 e, al 31 dicembre 2019, le carte gestite sono circa 1.072 mila.

A dicembre 2019 è stata rilasciata la nuova App Postepay 2.0 che, oltre ad aggregare in un unico ecosistema una serie di servizi di pagamento, ha una grafica completamente rinnovata e servizi innovativi quali: ricariche automatiche e ricorrenti delle Postepay, trasferimento fondi internazionale in partnership con Western Union, integrazione dei servizi di mobilità precedentemente gestiti in App Postepay + per acquisto sosta, carburante e biglietti e il pagamento contactless con Google Pay anche per le carte Postepay Standard oltre che per le Evolution.

In ambito Acquiring nel mese di dicembre è stata lanciata un'iniziativa pilota su circa un centinaio di esercenti per l'incasso mediante una nuova modalità di accettazione con QR code denominata "Codice Postepay". La funzionalità inserita all'interno dell'app PostePay consente di scansionare i codici QR direttamente in app, in modo tale da restituire a schermo l'opzione di pagamento per poi procedere con la transazione. Il nuovo servizio permette anche ai piccoli esercenti di incassare pagamenti disposti dal cliente direttamente dalla propria app Postepay, senza bisogno di dotarsi di un dispositivo fisico per l'accettazione delle carte, il cosiddetto Pos.

Incassi e Pagamenti

Nel comparto Incassi le attività del 2019 sono state orientate al riposizionamento dell'offerta sia in logica digital che di adeguamento agli standard AgID24 dei pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione. A tal riguardo, a dicembre 2019 Postepay SpA ha aderito al sistema PagoPA; l'adesione come Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP) di nuova generazione, ovvero intermediario finanziario nei pagamenti effettuati tramite il canale internet, in ottica PSD2 e in affiancamento a Poste, è tesa a intercettare attraverso soluzioni digitali tutti i pagamenti spontanei verso la PA.

Telecomunicazioni

Per quanto riguarda i servizi di telefonia, nell'ambito della telefonia fissa PosteMobile Casa ha arricchito la propria gamma d'offerta con due nuovi piani: "PosteMobile Casa Facile" per rispondere alle esigenze di tutti quei clienti che utilizzano il telefono fisso prevalentemente per effettuare chiamate verso numeri fissi nazionali e desiderano contenere le spese di telefonia domestica e "PosteMobile Casa Internet", lanciato a fine settembre con l'obiettivo di ampliare l'addressable market e rivolto a tutti quei clienti che usano Internet da casa.

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

Contesto di mercato

Mercati finanziari

Nel corso del 2019 i rendimenti a lungo termine dei titoli di Stato e gli spread sovrani sono diminuiti in misura significativa, sia nell'area dell'Euro che negli Stati Uniti, raggiungendo ad agosto 2019 un minimo per poi riprendersi negli ultimi mesi dell'anno. Tale andamento è stato influenzato dalle tensioni commerciali tra USA e Cina e dal rischio di un "no-deal" BREXIT che hanno causato, ad agosto 2019, una brusca discesa dei rendimenti. I successivi interventi della FED e della BCE, che hanno tagliato i tassi a settembre 2019 e successivamente aumentato la quantità di liquidità immessa sul mercato, hanno permesso ai tassi di stabilizzarsi, sebbene su livelli inferiori a quelli della prima parte del 2019. Particolarmente importante è stato l'intervento della FED, che ha iniziato ad acquistare titoli di stato USA a breve termine per 60 miliardi di dollari al mese e la riapertura del Quantitative Easing (QE) da parte della BCE, al ritmo più contenuto di 20 miliardi di euro al mese.

Il sopra citato movimento di ribasso è partito dunque dagli USA, dove il tasso decennale è passato dal 2,7% di dicembre 2018 all'1,92% di dicembre 2019 (1,66% il dato di settembre 2019). Il rendimento dei titoli di Stato decennali italiani ha chiuso il 2019 a 1,41%, in aumento rispetto allo 0,82% di fine settembre 2019. Tale aumento è stato determinato sia del rialzo dei tassi risk free, sia da una crescita dello spread. Infatti, il Bund tedesco a dieci anni è sceso dallo 0,24% di fine 2018 a -0,57% nel mese di settembre 2019, per poi chiudere

24 L'AGID - Agenzia per l'Italia Digitale è l'agenzia tecnica della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha il compito di garantire la realizzazione degli obiettivi dell'Agenda digitale italiana e contribuire alla diffusione dell'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, favorendo l'innovazione e la crescita economica.

l'anno a -0,18%, mentre lo spread del Buono del Tesoro Pluriennale (BTP) è sceso da 250 bps di fine 2018 a 139 bps nel mese di settembre 2019 per poi chiudere il 2019 a 160 bps.

I mercati azionari hanno registrato una performance positiva nella prima parte del 2019 con momenti di correzione in estate, per poi continuare a crescere, nell'ultimo trimestre, grazie al sostegno delle banche centrali beneficiando dell'attenuazione delle tensioni commerciali tra Cina ed USA. Nel 2019, l'indice Eurostoxx 50 ha guadagnato circa il 25% mentre il Down Jones è aumentato del 23%25.

Gli spread delle obbligazioni societarie nell'area dell'Euro sono diminuiti. Nel complesso, lo spread delle obbligazioni delle società non finanziarie investment grade nell'area dell'Euro si è attestato, al 31 dicembre 2019, a circa 80 bps, con una diminuzione di circa 20 bps rispetto a fine 2018. Sono diminuiti anche gli spread del debito del settore finanziario, il cui differenziale rispetto al tasso privo di rischio è sceso di circa 35 bps, attestandosi anche esso a circa 80 bps.

Di seguito una tabella che rappresenta i rendimenti puntuali espressi in termini percentuali di fine periodo dei BTP titoli di stato e degli Interest Rate Swap26.

2018 1H 2019 9M 2019 2019
BTP 10Y 2,74 2,10 0,82 1,41
SWAP 10Y 0,81 0,18 (0,15) 0,20
BTP 15Y 3,03 2,55 1,37 1,89
SWAP 15Y 1,17 0,49 0,07 0,46
BTP 30Y 3,53 3,09 1,91 2,47
SWAP 30Y 1,38 0,72 0,22 0,63

25 Dati Bloomberg, performance in local currency.

26 Fonte: Bloomberg.

Sistema creditizio

Sulla base delle stime fornite dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI),27 a dicembre 2019, la raccolta da clientela del totale delle banche in Italia, rappresentata dai depositi a clientela residente e dalle obbligazioni, è salita del 4,8% annuo, attestandosi a circa 1.814 miliardi di euro (+87 miliardi di euro rispetto a inizio anno). Tale dinamica è stata il riflesso di un significativo aumento dei depositi da clientela residente (in conto corrente, certificati di deposito e pronti contro termine), pari a circa 121 miliardi di euro (+5,6% su base annua) accompagnato dalla sostanziale stabilità della raccolta obbligazionaria, che si è ridotta di circa 34 miliardi di euro. A dicembre 2019 il costo medio della raccolta bancaria (che comprende depositi, obbligazioni e pronti contro termine delle famiglie e società non finanziarie) si è assestato intorno allo 0,58%. I finanziamenti bancari, nel corso del 2019, sono rimasti stabili: a fine dicembre 2019 il totale dei prestiti a residenti (Settore Privato e Pubblica Amministrazione) in Italia - escluso l'interbancario - si è collocato intorno a 1.681 miliardi di euro, con il contributo marginale dei prestiti alle famiglie (+0,3% su base annua).

Risparmio gestito

Gli ultimi dati trimestrali disponibili Assogestioni28 evidenziano, al 31 dicembre 2019, patrimoni complessivamente pari a circa 2.306 miliardi di euro, rispetto ai 2.018 miliardi di euro di fine dicembre 2018 (+14,3%). Con riferimento alle Gestioni di portafoglio (Retail e Istituzionali), il patrimonio ammonta a circa 1.171 miliardi di euro, in crescita rispetto al dato di fine dicembre 2018 (pari a 1.004 miliardi di euro, +16,7%). Con riferimento, invece, alle Gestioni collettive (fondi comuni di investimento aperti e chiusi) il patrimonio della clientela è passato da 1.015 miliardi di euro di fine dicembre 2018 a circa 1.135 miliardi di euro a fine dicembre 2019 (+11,9%). Relativamente ai soli fondi comuni di investimento di tipo aperto, le masse si sono attestate a circa 1.071 miliardi di euro, rispetto ai circa 955 miliardi di euro a fine dicembre 2018 (+12,1% essenzialmente riconducibili alle performance). In termini di raccolta netta, l'industria del risparmio gestito ha registrato, nel corso del 2019, un saldo complessivamente positivo di 76,7 miliardi di euro, rispetto ai 9,7 miliardi dello scorso anno, anche per effetto delle operazioni del Gruppo Poste Italiane.

Contesto normativo

Dal 1° gennaio 2019 hanno trovato applicazione gli Orientamenti in materia di obblighi di segnalazione dei dati sulle frodi, ai sensi della Direttiva "PSD2" - Payment Services Directive 2, i quali forniscono informazioni dettagliate sui dati statistici relativi alle frodi connesse ai diversi mezzi di pagamento che i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) devono segnalare alle rispettive autorità competenti, nonché sui dati aggregati che queste ultime devono condividere con l'Autorità Bancaria Europea (EBA - European Banking Authority) e la BCE.

Sempre dal 1° gennaio 2019 sono applicabili gli Orientamenti in materia di autenticazione forte del cliente e standard di comunicazione tra PSP e terze parti. In particolare, i PSP di radicamento del conto possono adottare un'interfaccia dedicata per consentire alle terze parti l'accesso ai conti di pagamento on line ovvero aderire a una soluzione fornita da un provider esterno. Poste Italiane ha scelto tale ultima soluzione che, peraltro, consente di richiedere un'esenzione alla Banca d'Italia dall'applicazione di un meccanismo di emergenza da applicare in caso di indisponibilità o disservizi dell'interfaccia. BancoPosta ha inviato a Banca d'Italia la domanda di esenzione il 14 marzo 2019, che è stata accolta dall'Autorità con provvedimento del 4

27 Montly Outlook ABI - gennaio 2020

28 Fonte: Assogestioni, Mappa trimestrale del risparmio gestito – 4° trimestre 2019.

settembre 2019. Con riferimento all'obbligo per i PSP di adottare sistemi di autenticazione forte per consentire alla clientela di effettuare disposizioni on line, Banca d'Italia ha concesso, nel mese di agosto 2019, una proroga per i pagamenti eseguiti tramite carta rispetto al termine del 14 settembre 2019 originariamente previsto per l'entrata in vigore della PSD2. L'EBA con parere del 16 ottobre 2019 ha stabilito quale termine ultimo per la suddetta proroga la data del 31 dicembre 2020 e Banca d'Italia, con comunicazione del 12 dicembre 2019, ha chiesto ai PSP di far conoscere entro il 31 gennaio 2020 l'intenzione di avvalersi della proroga e, in caso positivo, di fornire una serie di informazioni distinte in base all'attività svolta (es. piani di migrazioni, iniziative di comunicazioni per la clientela, ecc.). Poste Italiane ha predisposto e inviato nei termini previsti un documento con i riscontri da fornire all'Autorità di Vigilanza.

Il 25 febbraio 2019 è stato pubblicato il documento "Final Report on EBA Draft Guidelines on outsourcing arrangements" che persegue l'obiettivo di definire un quadro armonizzato per gli accordi di esternalizzazione che dovranno essere adeguati dagli intermediari entro il 31 dicembre 2021. Tali Orientamenti sono già recepiti nel "Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta", allegato al "Regolamento Organizzativo e di Funzionamento di BancoPosta", approvato dal Consiglio d'Amministrazione il 31 gennaio 2019.

Poste Italiane si è altresì adeguata alle nuove disposizioni in materia di "Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti", che costituiscono parte integrante della disciplina generale sui requisiti organizzativi e sul sistema dei controlli interni e rafforzano le misure organizzative e i presidi che gli intermediari (produttori e collocatori di prodotti terzi) sono tenuti ad adottare per elaborare, distribuire, monitorare e (se del caso) modificare i prodotti offerti alla clientela. In particolare, gli adempimenti previsti dalle nuove disposizioni sono stati recepiti nella "Linea Guida sul processo di Product Governance", allegata al "Regolamento Organizzativo e di Funzionamento di BancoPosta", sopra richiamato. Sempre nell'ambito delle Disposizioni di Trasparenza sono state introdotte ulteriori modifiche che riguardano principalmente le Guide pratiche per la clientela, il credito ai consumatori e il credito immobiliare ai consumatori nella parte relativa all'utilizzo di un benchmark e alle modalità di rimborso del credito. Nel mese di luglio 2019 è stato pubblicato il Provvedimento della Banca d'Italia n. 156 che apporta alcune modifiche alle suddette Disposizioni di recepimento della PAD (Payment Account Directive), in materia di conti di pagamento offerti ai consumatori. Le modifiche in vigore dal 1° gennaio 2020 riguardano, tra l'altro, la documentazione relativa all'informativa precontrattuale e a quella periodica. In particolare, sono stati introdotti due nuovi documenti da fornire ai clienti, redatti secondo i modelli standard non modificabili contenuti nei Regolamenti della Commissione UE: il Documento informativo sulle spese ("Fee Information Document" cd. FID) e il Riepilogo delle spese ("Statement of fees" cd. SOF). Poste Italiane ha concluso le necessarie attività di adeguamento.

L'8 marzo 2019 sono entrati in vigore gli Orientamenti ESMA, emanati il 6 novembre 2018, finalizzati a chiarire l'applicazione di alcuni aspetti legati ai requisiti di adeguatezza previsti dalla Direttiva MiFID II; in particolare, il recepimento di tali orientamenti ha prodotto effetti sui processi di profilazione della clientela e valutazione di adeguatezza.

Con la Comunicazione n. 9 dell'11 aprile 2019 la Consob ha manifestato l'intenzione di conformarsi agli Orientamenti ESMA in vigore dl 30 aprile 2019 in tema di "Segnalazione di regolamenti internalizzati ai sensi dell'articolo 9 del Central Securities Depository Regulation (CSDR)". Il Regolamento UE n.909/2014 del CSDR, che nasce come il primo regolamento europeo che disciplina l'attività di depositario centrale (CSD) definisce, tra l'altro, gli "internalizzatori di regolamento", ovvero quei soggetti (ad esempio le banche) che gestiscono ordini di trasferimento su strumenti finanziari per conto proprio o per conto della clientela senza ricorrere a un sistema gestito da una controparte centrale. Per monitorare i suddetti trasferimenti, fattispecie riconducibile anche a Poste Italiane, è stato introdotto l'obbligo, in capo agli "internalizzatori di regolamento", di comunicare trimestralmente alla Consob specifici dati aggregati sulle operazioni internalizzate. La prima comunicazione è stata inviata il 24 luglio 2019 e ha riguardato le operazioni internalizzate relative al secondo trimestre 2019. A tal proposito, Poste Italiane ha stabilito, come da opzione Consob, di effettuare le suddette segnalazioni tramite delega a un fornitore terzo.

Il 23 settembre 2019 la Consob ha pubblicato un documento di consultazione che modifica il Regolamento Intermediari (Delibera n. 20307) al fine di recepire la Direttiva Insurance Distribution Directive (IDD) che, in vigore nell'ordinamento italiano dal 1° ottobre 2018, ha introdotto la disciplina sulle regole di condotta applicabili alla distribuzione dei prodotti di investimento assicurativi o IBIP (Insurance Based Investment Products), che entrerà in vigore il 1° aprile 2020.

Inoltre, in pari data, l'IVASS ha pubblicato in consultazione lo schema di Regolamento recante disposizioni in materia di Product Oversight Governance (POG) la cui entrata in vigore è fissata al 31 marzo 2020. Tali disposizioni prevedono l'obbligo in capo alle imprese e agli intermediari che realizzano e distribuiscono prodotti assicurativi di adottare specifici processi aventi a oggetto la progettazione, la revisione, il monitoraggio, la verifica e le modalità di distribuzione di ciascun nuovo prodotto assicurativo, prima che sia distribuito alla clientela, o di un prodotto assicurativo esistente, prima della adozione di una modifica significativa. Il 5 dicembre 2019 è stato pubblicato un nuovo Regolamento della Banca d'Italia che, unitamente al Regolamento Intermediari della Consob, completa il pacchetto normativo di recepimento della "MiFID2/MiFIR" in un'ottica di ripartizione delle competenze tra la Banca d'Italia e la Consob definita dal TUF e sostituisce, per gli ambiti di competenza, il "Regolamento Congiunto Banca d'Italia e Consob" senza tuttavia introdurre novità sostanziali.

Andamento economico della SBU Servizi Finanziari

SERVIZI FINANZIARI 2019 2018 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 5.213 5.221 (8) -0,2%
Ricavi da altri settori 712 649 +63 +9,7%
Ricavi totali 5.926 5.871 +55 +0,9%
Ricavi totali adjusted 5.547 5.338 +209 +3,9%
Costi 229 294 (64) -21,9%
Costi vs altri settori 4.822 4.718 +105 +2,2%
Costi totali 5.052 5.011 +40 +0,8%
Costi totali adjusted 4.757 4.640 +117 +2,5%
EBIT 874 859 +15 +1,7%
EBIT adjusted 790 698 +92 +13,1%
EBIT Margin % 14,8% 14,6%
UTILE NETTO 640 617 +23 +3,7%
Principali KPI 2019 2018
Masse Gestite (in miliardi di euro) 536 514 22 4,3%
Raccolta netta (in milioni di euro) 2.950 1.568 1.381 88,1%
Plusvalenze/minusvalenze latenti (in milioni di euro) 1.115 (1.687) 2.802 166,1%
Plusvalenze nette (in milioni di euro) 339 379 (40) -10,5%
Conti Correnti (giacenza media del periodo in miliardi di euro) 61,9 58,7 3,2 5,4%
Rendimento portafoglio titoli 2,57% 2,62%
Risparmio Postale (giacenza media in miliardi di euro) 310,4 307,6 2,8 0,9%
Finanziamenti (erogato in milioni di euro) 3.583 3.143 440,0 14,0%

RICAVI DA MERCATO (in milioni di euro)

Servizi di incasso e pagamento: Bollettini, incassi e pagamenti PP.AA., trasferimento fondi e servizi accessori conti correnti.

Gestione del risparmio: Gestione collettiva del risparmio attraverso fondi comuni di investimento e gestione di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo.

Raccolta risparmio postale: Raccolta del risparmio tramite Buoni Fruttiferi Postali e Libretti Postali emessi da Cassa Depositi e Prestiti.

Interessi attivi: Ricavi da impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti postali.

Plusvalenze Lorde: Plusvalenze da vendita di titoli del Portafoglio Bancoposta.

I Ricavi da mercato ammontano a 5.213 milioni di euro e sono sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente (-0,2%) che però beneficiava degli effetti dell'operazione non ricorrente effettuata, per 120 milioni di euro nell'ambito della Gestione del Risparmio, a seguito degli accordi intercorsi tra Poste Italiane e Anima Holding per il rafforzamento della partnership nel settore di riferimento.

GIACENZA MEDIA DEI CONTI CORRENTI (in miliardi di euro)

Al 31 dicembre 2019 la giacenza media dei conti correnti si incrementa passando da 58,7 miliardi di euro a 61,9 miliardi di euro. Tale aumento pari a 3,2 miliardi di euro è da ricondurre prevalentemente alla clientela retail / PostePay (3 miliardi di euro), nonché alla Pubblica Amministrazione e all'operatività in REPO.

Nel dettaglio, la gestione dell'esercizio evidenzia una crescita degli Interessi attivi, che passano da 1.555 milioni di euro del 2018 a 1.636 milioni di euro nel 2019 (+5,2%) in relazione agli impieghi della raccolta in conti correnti, nonché della Distribuzione dei prodotti di terzi, che segnano un incremento di 51 milioni di euro (+19,3%) per effetto dei maggiori volumi erogati e dei maggiori up front sui finanziamenti retail, in particolare su Prestiti personali e Cessione del quinto.

Positiva altresì la contribuzione dei ricavi per servizi di Incasso e pagamento, che registrano un incremento del 4,9% passando da 965 milioni di euro del 2018 a 1.013 milioni di euro nel 2019, ascrivibile prevalentemente a maggiori proventi correlati a conti correnti transitori nell'ambito del patrimonio BancoPosta, che hanno compensato la flessione dei volumi sui bollettini.

RISPARMIO POSTALE

Il Risparmio Postale apporta ricavi per 1.799 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il valore dell'esercizio precedente (1.827 milioni di euro nel 2018).

Il 2019 ha visto una Raccolta Netta del Risparmio Postale pari a -3,5 miliardi di euro, in aumento di oltre 1,3 miliardi di euro rispetto all'anno precedente per effetto del positivo contributo dei Buoni Fruttiferi Postali (BFP). Infatti, grazie a una gamma prodotti sempre in linea con il contesto di mercato e all'emissione di Buoni "dedicati" che hanno trovato un riscontro ampiamente positivo presso i risparmiatori, la Raccolta Netta BFP è stata positiva per 0,5 miliardi di euro (+2,5 miliardi di euro rispetto al 2018). Grazie al risultato della Raccolta Netta al di sopra delle attese e alla capitalizzazione degli interessi sui BFP, la giacenza media totale dell'anno ha registrato un incremento di circa 2,8 miliardi di euro (+0,9%) rispetto all'anno precedente.

COSTI TOTALI (in milioni di euro)

I Costi totali ammontano a 5.052 milioni di euro e mostrano un incremento rispetto all'esercizio precedente di 40 milioni di euro (+0,8%) principalmente per effetto dei corrispettivi infrasettoriali correlati ai Disciplinari esecutivi che tengono conto anche delle modifiche organizzative intervenute a partire dal 1° ottobre 2018 che hanno determinato trasferimento di risorse e attività di BancoPosta all'interno di altre strutture.

Alla luce dei risultati illustrati, il settore dei Servizi Finanziari evidenzia per il 2019 un risultato della gestione operativa (EBIT) che si attesta a 874 milioni di euro, in crescita dell'1,7% rispetto al precedente esercizio (859 milioni di euro). Tenuto conto della Gestione Finanziaria e delle Imposte, l'esercizio 2019 chiude con un Utile netto di 640 milioni di euro, superiore del 3,7% (+23 milioni di euro) rispetto ai 617 milioni di euro del 2018.

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, a seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta e della variazione dello scenario di mercato, il Leverage Ratio ha evidenziato, in corso d'anno, valori in discesa, posizionandosi al 31 dicembre 2019 al 3,0%, tenuto conto dell'incremento patrimoniale di parte degli utili dell'esercizio. Il CET 1 ratio al 31 dicembre 2019 è pari al 18,3% rispetto al 18,4% della fine del 2018, confermando la solidità patrimoniale di BancoPosta.

Attività del periodo

Gestione del portafoglio titoli

Il portafoglio titoli, in cui è impiegata la raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali, del valore nominale di 52 miliardi di euro è costituito per 49 miliardi di euro da titoli di Stato italiani a reddito fisso e per 4 miliardi di euro da titoli di debito emessi da Cassa Depositi e Prestiti (garantiti dallo Stato italiano). Nel corso del 2019 la gestione finanziaria, coerentemente con le previsioni del Piano Deliver 2022, ha proseguito la politica di stabilizzazione dei ricavi complessivi, nonché dell'investimento della raccolta dei c/c privati. I primi mesi del 2019 sono stati caratterizzati da un mercato con rendimenti particolarmente elevati, dovuti allo spread che ha oscillato tra i 260 bps di inizio 2019 e i quasi 290 bps di fine maggio. In tali condizioni l'operatività si è concentrata principalmente sugli acquisti di titoli. Oltre agli investimenti della nuova raccolta c/c privati sono stati rinnovati anticipatamente tutti i titoli in scadenza e completate le esigenze di investimento del 2019.

Nella seconda parte del 2019, invece, in un contesto di graduale calo dei tassi d'interesse e di riduzione dello spread creditizio dell'Italia è stato ultimato il programma di realizzazione delle plusvalenze del 2019 e sono state avviate le operazioni di realizzo delle plusvalenze del 2020, conseguendo, in tale contesto, gran parte delle predette.

Negli ultimi mesi del 2019, in considerazione delle favorevoli condizioni di mercato, è stato avviato un programma di efficientamento del portafoglio in asset swap. La strategia ha previsto la sostituzione di asset swap con scadenza decennale con asset swap aventi scadenza maggiore migliorando il profilo reddituale degli interessi nell'arco temporale del Piano Deliver 2022.

In considerazione dei bassi livelli dei tassi monetari, sono stati stipulati nuovi pronti contro termine di raccolta con scadenza compresa tra 1 e 5 anni al fine di anticipare il rinnovo di parte dei pronti contro termine di finanziamento strutturale del portafoglio.

Infine, nel corso dell'esercizio è stata approvata dai Consigli di Amministrazione di CDP e di Poste Italiane una linea di credito committed a favore di BancoPosta per un importo massimo di 5 miliardi di euro, in un'ottica di possibile diversificazione delle fonti di finanziamento di BancoPosta.

Sempre in linea con il Piano Deliver 2022 nel 2019 sono proseguite le iniziative commerciali volte a rafforzare l'offerta dei prodotti del Risparmio Postale, nonché il posizionamento nella distribuzione di prodotti e servizi finanziari, del credito al consumo e relativi alle Imprese.

Risparmio Postale

Con riferimento al Risparmio Postale, con l'obiettivo di migliorare la qualità e l'efficienza dell'offerta alla clientela, si è concluso il progetto volto a fornire la disponibilità h24 dei servizi fruibili dai canali ATM, APP e Web.

Nel corso del 2019 è stata potenziata la gamma dei prodotti attraverso il collocamento di alcune tipologie di Buoni Fruttiferi Postali (BFP) e la distribuzione di prodotti dedicati alla nuova liquidità. Con la finalità di

agevolare l'evoluzione digitale della clientela attraverso un approccio multicanale, è proseguito lo sviluppo dei servizi on line ed è stato rilasciato il "Salvadanaio digitale BancoPosta", che permette di creare degli obiettivi di risparmio.

Conti correnti

Nel comparto dei conti correnti privati il 21 ottobre 2019 è stato lanciato il nuovo Conto BancoPosta a opzione che consente di passare da una logica di conto unico verso un'offerta differenziata per opzioni, basata sulle esigenze della clientela in coerenza con gli obiettivi di posizionamento di Gruppo. La nuova offerta prevede la possibilità di scegliere tra diverse opzioni di conto (Start, per chi ha esigenze transazionali di base; Medium, per chi ha esigenze di frequenti trasferimenti di denaro; Plus, per chi ha esigenza di pagare con carta di credito e Start Giovani, per i clienti di età inferiore ai 30 anni).

Gestione del risparmio

Nel comparto del risparmio gestito è stata avviata la distribuzione di nuovi fondi comuni, frutto anche della collaborazione con Anima SGR ed Eurizon Capital SGR, in qualità di gestori delegati.

Per quanto il Risparmio amministrato Poste Italiane ha partecipato, sia al consorzio di collocamento della nuova obbligazione emessa da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) dedicata alla clientela retail, sia al collocamento della quindicesima emissione del "BTP Italia", titolo del Ministero delle Economie e delle Finanze (MEF) indicizzato all'inflazione italiana.

Distribuzione prodotti di terzi

Per quanto riguarda i Finanziamenti erogati da partner terzi a privati si sono succedute diverse promozioni per specifiche categorie di clientela, tipologie di prodotto/tasso e/o finalità, anche supportate da attività di comunicazione che hanno consentito di rilanciare i prodotti "cessione del quinto" e "mutuo". Inoltre, grazie anche all'ampliamento delle partnership, è stata lanciata a fine ottobre 2019 la nuova offerta di Prestito BancoPosta dedicata al target giovani che si affianca ad altre offerte di Poste Italiane dedicate al medesimo target: Conto BancoPosta Giovani e Mutuo Giovani. Sempre nell'ambito della distribuzione di prodotti di terzi, in merito al collocamento delle quote di Fondi immobiliari effettuato nel periodo 2002-2005, Poste Italiane, al fine di tutelare e mantenere nei confronti della clientela l'elevata reputazione e le credenziali di capacità operativa del Gruppo fondati sulla fiducia e sulla trasparenza, ha intrapreso una seconda finestra di adesione all'iniziativa di tutela sul Fondo "Europa Immobiliare 1" (dal 23 maggio 2019 al 13 luglio 2019) e ha avviato un'iniziativa volontaria di tutela a favore dei clienti che hanno investito nel fondo Obelisco, scaduto il 31 dicembre 2018, che si è conclusa il 6 dicembre 2019.

Altre attività

Con riferimento al segmento Business e Pubblica Amministrazione è stata implementata con successo la commercializzazione del nuovo Servizio di Tesoreria Enti, erogato in partnership con CDP e rivolto ai Comuni con meno di 5.000 abitanti, nonché ulteriormente ampliata l'offerta di prodotti per la clientela business. In ambito Servizi Delegati, nei primi mesi del 2019 è stata sottoscritta la Convenzione triennale per il servizio di pagamento delle pensioni in Italia per conto dell'INPS e del servizio di pagamento delle prestazioni non pensionistiche.

Nel corso dell'ultimo trimestre 2019, Poste Italiane e il MEF hanno avviato le attività per il rinnovo della Convenzione che regola i servizi di Tesoreria e la remunerazione di altri servizi di pagamento e incasso per le Pubbliche Amministrazioni statali.

Nell'ambito del programma di trasformazione e accelerazione digitale del modello di servizio di Poste Italiane, è stata realizzata una partnership con "Moneyfarm", al fine di offrire un servizio di collocamento di gestioni patrimoniali per la clientela di Poste Italiane, accessibile esclusivamente tramite un'apposita area all'interno del sito www.poste.it.

Altre informazioni

BANCA D'ITALIA

In data 23 maggio 2019, la Banca d'Italia ha avviato degli accertamenti ispettivi su specifici Uffici Postali finalizzati a verificare l'osservanza degli obblighi previsti dalle disposizioni di trasparenza bancaria, che si sono conclusi nel successivo mese di luglio e la cui Relazione non è ancora pervenuta. Gli accertamenti sopra richiamati, pur avendo carattere territoriale, hanno riguardato anche ambiti riconducibili alle verifiche svolte dall'Autorità nel 2015 presso la sede centrale e connessi principalmente ad aspetti quali l'archiviazione della documentazione contrattuale, la gestione delle proposte di modifica unilaterale alla clientela, nonché la gestione dei reclami e l'applicazione delle condizioni economiche tramite il sistema aziendale dedicato.

Relativamente al piano di interventi di adeguamento, successivo all'accertamento ispettivo condotto dalla Banca d'Italia nel 2017, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo, di gestione dei rischi operativi e informatici nell'ambito delle attività di BancoPosta, il predetto è tutt'ora in corso di realizzazione; i cantieri stanno procedendo con i lavori secondo la timeline stabilita.

Con Comunicazione del 20 giugno 2019 la Banca d'Italia ha richiesto di verificare l'adeguatezza delle prassi adottate nella gestione dei contenziosi in ambito Buoni Fruttiferi Postali, nonché informazioni in merito al tema degli utilizzi fraudolenti di strumenti di pagamento. La Società ha effettuato gli opportuni approfondimenti e fornito riscontro all'Autorità su entrambe le tematiche in data 30 settembre 2019, previa approvazione, come richiesto dall'Autorità, del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

Alla data di redazione del presente Bilancio, la Società non ritiene necessario rivedere le prassi adottate relativamente alle controversie in ambito Buoni Fruttiferi Postali e di conseguenza modificare i criteri di stima degli stanziamenti nei Fondi per rischi e oneri. Eventuali variazioni alle stime potranno intervenire solo a fronte di modifiche alle prassi attualmente adottate. L'importo accantonato, determinato sulla base della serie storica delle perdite operative, rappresenta la migliore stima dell'onere necessario per l'estinzione delle probabili passività. Eventuali variazioni della suddetta stima potranno intervenire solo ad esito della condivisione con l'Autorità di modifiche alle prassi attualmente adottate, tenuto conto delle pronunce che si affermeranno sia da parte dell'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) sia dell'Autorità Giudiziaria Ordinaria (AGO).

CONSOB

In data 12 febbraio 2019 la Consob ha richiesto chiarimenti in merito alle misure adottate per assicurare il rispetto delle regole di condotta nella relazione con la clientela con riferimento: (i) all'erogazione del servizio di consulenza di prodotti di investimento assicurativi; (ii) agli obblighi in materia di Product Governance e di sistema di incentivazione del personale di rete in relazione alla distribuzione di prodotti di investimento

assicurativi. I suddetti approfondimenti sono stati oggetto di apposita informativa inviata all'Autorità in data 15 febbraio 2019.

Successivamente, in data 18 aprile 2019, la Consob ha richiesto ulteriori chiarimenti sulle note trasmesse da BancoPosta tra settembre 2018 e febbraio 2019 e la "Relazione sulle modalità di svolgimento dei servizi e delle attività di investimento" riconducibili a: (i) profili di attenzione in termini di conformità al dettato normativo; (ii) aspetti che presentano la necessità di puntuali chiarimenti al fine di poterne valutare l'aderenza alla disciplina di settore; (iii) aggiornamenti su ambiti rispetto ai quali sono state precedentemente descritte iniziative in corso. I suddetti approfondimenti sono stati oggetto di apposita informativa inviata all'Autorità in data 3 giugno 2019.

Il 23 maggio 2019 la Consob ha richiesto un approfondimento relativamente al fondo immobiliare chiuso denominato "Obelisco" scaduto il 31 dicembre 2018 e all'eventuale iniziativa di tutela che Poste Italiane si riserva di adottare, in analogia a quanto già effettuato per i fondi immobiliari chiusi "IRS" ed "Europa Immobiliare 1", a tutela della clientela. La Società ha risposto in data 16 giugno 2019.

In data 31 maggio 2019 la Consob ha richiesto delucidazioni in merito alle disclosure rese alla clientela sulla scheda costi e oneri, ex ante (informativa precontrattuale) ed ex post (rendiconto annuale), cui è stata fornita risposta il 1° luglio 2019 (per le informazioni rese ex ante) e il 22 luglio 2019 (per le informazioni rese ex post). Il 27 giugno 2019 la Consob ha richiesto ulteriori chiarimenti relativamente alle misure adottate per assicurare il rispetto delle previsioni normative con riferimento ai presidi previsti in termini di esperienza e conoscenza degli addetti della rete di vendita. La relativa risposta è stata trasmessa il 17 luglio 2019 e contiene le informazioni di dettaglio sul percorso formativo volto al mantenimento e all'aggiornamento delle conoscenze e competenze con relativo test di verifica finale, valutazioni condotte in ordine ai risultati dei test di verifica finale, illustrazione dei risultati conseguiti dalle nuove risorse immessi al ruolo per l'anno 2018 e 2019, nonché i chiarimenti sul presidio specialistico a supporto della rete.

In data 7 agosto 2019 è pervenuta una richiesta da parte dell'Autorità avente a oggetto dati e informazioni relativi alla prestazione dei servizi di investimento nelle regioni Emilia Romagna, Marche e Umbria, nonché nella provincia di Pescara. La risposta è stata trasmessa dalla Società in data 18 settembre 2019 unitamente, così come richiesto, ai nominativi dei dipendenti che si sono avvicendati nella responsabilità delle aree interessate dal 2016.

In merito alla rappresentazione delle informazioni relative al fondo immobiliare Obelisco nell'estratto conto del Dossier Titoli della clientela e alle osservazioni formulate dalla società Sagitta SGR il 5 agosto 2019, la Consob ha richiesto a Poste Italiane, per le vie brevi, alcuni chiarimenti. La risposta è stata trasmessa in data 17 ottobre 2019.

In data 29 ottobre 2019 la Consob ha richiesto informazioni sul corretto adempimento degli obblighi di transaction reporting. La relativa risposta è stata trasmessa dalla Società in data 13 dicembre 2019.

Nel mese di gennaio 2020 la Consob ha avviato un'ispezione di carattere generale ai sensi dell'articolo 6-ter comma 1 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, volta ad accertare lo stato di adeguamento alla nuova normativa MiFID 2.

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)

In data 9 marzo 2015 è stato avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane per la presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente a oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della Società è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito da fissarsi.

In data 8 ottobre 2018 l'AGCM ha notificato a Poste Italiane la comunicazione di avvio del procedimento PS11215 - ai sensi dell'art. 27, comma 3, del D.Lgs. 206/05 (Codice del consumo) ed ai sensi dell'art. 6 del Regolamento sulle procedure istruttorie - con contestuale richiesta di informazioni ai sensi dell'art. 12, comma 1, del suddetto Regolamento, con la quale ha chiesto chiarimenti in merito alle segnalazioni del 24 luglio 2018 di "Altroconsumo" e dell'8 agosto 2018 del "Centro Tutela Consumatori e Utenti". L'Autorità, in particolare, ha contestato una campagna pubblicitaria di Poste denominata "Buoni e libretti – Buono a sapersi" finalizzata a promuovere Buoni Fruttiferi Postali e Libretti di Risparmio Postale attraverso canali televisivi e annunci pubblicitari su stampa, presuntivamente violativa degli artt. 21 e 22, comma 1 e 4 lett. a), del Codice del Consumo, in quanto non indicante chiaramente, a giudizio dell'Autorità, l'incidenza degli oneri fiscali. In data 29 ottobre 2018 Poste Italiane ha risposto alla richiesta di informazioni e, a seguito dell'audizione che si è tenuta presso l'AGCM il 28 novembre 2018, ha trasmesso all'Autorità il formulario per la presentazione degli impegni - ai sensi ai sensi dell'art. 27 comma 7 del Codice del consumo, dell'art 8 comma 7 del D.Lgs. 145/2007 e dell'art. 9 del citato Regolamento sulle procedure istruttorie successivamente integrati in data 11 gennaio 2019. In data 1° aprile 2019, l'Autorità ha notificato a Poste Italiane il provvedimento conclusivo dell'istruttoria con cui ha accettato e reso obbligatori gli impegni presentati senza irrogare alcuna sanzione.

IVASS

In data 13 novembre 2019, ai sensi dell'art. 19, Regolamento IVASS n. 40 del 2 agosto 2018, è stato comunicato all'Autorità l'affidamento della responsabilità dell'attività di distribuzione assicurativa di Poste Italiane SpA a BancoPosta.

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

Contesto di mercato

Ramo Vita

Sulla base dei dati ufficiali disponibili alla fine del mese di dicembre 201929, la nuova produzione di polizze vita (individuali e collettive) comprensiva della raccolta del campione delle imprese UE, ammonta a 104 miliardi di euro, in aumento (+4,8%) rispetto al 2018. La produzione delle imprese italiane ha raggiunto 90,1 miliardi di euro, segnando un incremento del 5,4% rispetto all'esercizio precedente.

Analizzando i dati per ramo ministeriale, i premi di Ramo I ammontano alla fine di dicembre 2019 a 62,6 miliardi di euro, in aumento del 12,5% rispetto all'esercizio precedente. Segna invece una flessione rilevante la raccolta di prodotti di Ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) che con 23,7 miliardi di euro di premi registra un calo del 11,3% rispetto al corrispondente periodo del 2018. Residuale la raccolta di prodotti di capitalizzazione (pari a 2,2 miliardi di euro) che registra una performance in lieve crescita (+3%) rispetto al 2018. L'andamento dei nuovi premi afferenti le polizze di malattia di lunga durata (Ramo IV) è positivo con un

29 Fonte: ANIA Trends, nuova produzione vita (febbraio 2020).

volume che, seppur continui a essere contenuto (circa 68 milioni di euro), risulta in forte crescita (+ 37,8%) rispetto all'analogo periodo del 2018.

La modalità di versamento a premio unico continua a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 94% del totale dei premi emessi e il 64% in termini di numero di polizze.

Con riferimento al canale distributivo, circa il 66% della nuova produzione è stata intermediata fino a dicembre 2019 tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di circa 60 miliardi di euro in lieve aumento (+3,6%) rispetto all'analogo periodo del 2018.

Nuova produzione individuale e collettiva Vita per ramo di attività (*)

(dati aggiornati a dicembre 2019 in milioni di euro)

Premi per ramo/prodotto Premi da Variazione % 2019 vs
inizio anno 2018
Vita - ramo I 62.577 12,5%
Linked - ramo III 23.736 -11,3%
Capitalizzazioni - ramo V 2.206 3,0%
Altro 1.589 68,7%
Imprese italiane - extra UE 90.108 5,4%
Imprese UE (**) 13.861 1,2%
Totale 103.969 4,8%

(*) Fonte: ANIA

(**) Per imprese UE si intendono le rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi dell'Unione Europea operanti in regime di stabilimento e di libera prestazione di servizi. I dati si riferiscono alle sole imprese che hanno partecipato alla rilevazione.

Nuova produzione individuale e collettiva Vita per canale distributivo (dati aggiornati a dicembre 2019 in milioni di euro)

Fonte: ANIA

Ramo Danni

Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo anche della raccolta effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili (fonte: ANIA) alla fine del terzo trimestre del 2019, si sono attestati a 27 miliardi di euro in aumento rispetto allo stesso periodo del 2018 (+3,3%). Al trend positivo ha contribuito sia la crescita dei premi degli altri rami danni (+5,7%) con volumi complessivi pari a 14,4 miliardi di euro e più marginalmente la crescita dei premi del comparto Auto che ha registrato complessivamente un aumento dello 0,6% rispetto al terzo trimestre dell'esercizio precedente e volumi pari complessivamente a 12,6 miliardi di euro.

Per quanto concerne i canali distributivi, relativamente ai premi raccolti dalle imprese italiane e delle rappresentanze di imprese extra UE, quello agenziale si conferma la principale forma di intermediazione con una quota di mercato del 74,1%, in lieve flessione rispetto ai dati registrati alla fine del terzo trimestre 2018 (75,7%). I broker rappresentano il secondo canale di distribuzione premi danni, con una quota di mercato dell'8,3%. Mentre risulta in crescita rispetto all'analogo periodo del 2018, la quota di mercato degli sportelli bancari e postali che si attesta al 7,9% (6,7% nel terzo trimestre 2018); tale crescita è da attribuire al coinvolgimento nella commercializzazione dei premi nei rami Credito e Perdite pecuniarie.

Premi portafoglio diretto Danni per ramo di attività (*)

(dati aggiornati a settembre 2019 in milioni di euro)

Premi da Variazione % III° trim
Premi per ramo (**) inizio anno 2019 vs III° trim 2018
Totale settore auto 12.621 0,6%
Altri rami danni 14.424 5,7%
Totale rami danni 27.045 3,3%

(*) Fonte: ANIA

(**) I premi si riferiscono alle imprese italiane, extra UE e alle imprese UE.

Distribuzione Premi portafoglio diretto Danni per canale distributivo (*)

(dati aggiornati a settembre 2019 in milioni di euro)

Fonte: ANIA

(*) Imprese italiane e rappresentanze imprese extra-UE operanti in regime di stabilimento.

Contesto normativo

Consultation Paper on the Opinion of the 2020 Review of Solvency II

L'EIOPA (European Insurance and Occupational Pensions Authority) il 15 ottobre 2019 ha dato avvio alla consultazione pubblica sul parere tecnico richiesto dalla Commissione europea ai fini della revisione di Solvency II prevista per il 2020.

La consultazione copre tutte le aree della normativa Solvency II, come ad esempio la modifica del calcolo del Volatility Adjustment - meccanismo previsto dalla normativa Solvency II per contenere gli effetti della volatilità dei mercati - o la proposta di aumentare la calibrazione del sottomodulo del rischio di tasso di interesse, in linea per es. con l'esistenza di tassi di interesse negativi. La fase di pubblica consultazione è terminata il 15 gennaio 2020. EIOPA emanerà l'aggiornamento della normativa Solvency II che verrà recepita da apposito Regolamento IVASS entro la fine del 2020.

Provvedimento IVASS n. 92 del 19 novembre 2019

Il provvedimento in oggetto reca le modifiche al regolamento IVASS n. 43 del 12 febbraio 2019 di attuazione delle disposizioni previste dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 15 luglio 2019, determinate dall'estensione facoltativa all'esercizio 2019 delle disposizioni sulla sospensione temporanea delle minusvalenze nei titoli non durevoli, già previste dal precedente decreto ministeriale (decreto-legge del 23 ottobre 2018 n 119). Il Gruppo Poste Vita ha deciso di non avvalersi della suddetta facoltà per l'esercizio 2019.

Andamento economico della SBU Servizi Assicurativi

SERVIZI ASSICURATIVI 2019 2018 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 1.669 1.470 199 +13,5%
Ricavi da altri settori 1 2 (1) -63,7%
Ricavi totali 1.670 1.472 197 +13,4%
Costi 165 139 +26 +18,6%
Costi vs altri settori 499 467 +32 +6,8%
Costi totali 664 606 58 +9,5%
EBIT 1.006 866 140 +16,1%
EBIT Margin % 60,2% 58,8%
UTILE NETTO 737 1.001 (264) -26,4%
Principali KPI 31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
VARIAZIONI
Riserve tecniche nette Gruppo Poste Vita (in miliardi di euro)
minusvalenze latenti (in milioni di euro)
140,2 125,1 15,2 12,1%
Ramo Vita 2019 2018 VARIAZIONI
Premi lordi contabilizzati - Vita (in milioni di euro) 1 17.732 16.610 1.122 6,8%
di cui: Rami I-IV-V 15.793 15.870 -76,6 -0,5%
di cui: Ramo III
ti (erogato in milioni di euro)
1.939 740 1.199 162,0%
Ramo Danni 2019 2018 VARIAZIONI
Premi lordi contabilizzati - Danni (in milioni di euro) 1 240 187 53,0 28,3%
Loss ratio2 32,7% 23,8%
Expenses ratio (vista ANIA)3 28,9% 28,8%
Combined ratio (vista ANIA)4 61,6% 52,5%

1 Include i premi lordi contabilizzati al lordo della riserva premi e delle cessioni in riassicurazione.

2 Corrisponde al rapporto tra gli oneri da liquidazione sinistri e i premi lordi di competenza

3 Corrisponde al rapporto tra costi di funzionamento + provvigioni e i premi lordi contabilizzati.

4 Pari alla somma di Loss ed Expenses ratio

RICAVI DA MERCATO (in milioni di euro)

*Include Poste Welfare Servizi e altri ricavi

I ricavi totali passano da 1.472 milioni di euro del 2018 a 1.670 milioni di euro (+13,4%) e sono essenzialmente riconducibili al business Vita che ha contribuito con 1.511 milioni di euro, mentre la contribuzione del ramo Danni ammonta a 148 milioni di euro, al netto dei ricavi di Poste Welfare e Servizi e degli altri ricavi.

I ricavi netti Vita crescono del 13,1% (+175 milioni di euro rispetto al 2018) supportati principalmente dal margine finanziario (+120 milioni rispetto all'esercizio precedente), che beneficia dell'incremento delle masse medie gestite, e dei minori accantonamenti sulle Altre riserve tecniche per 34 milioni di euro, dovuto alla maggiore redditività dei nuovi prodotti per i quali non si rendono necessari ulteriori accantonamenti e dalla migliore redditività dei prodotti di protezione (+12 milioni di euro).

I ricavi netti Danni si attestano a 148 milioni di euro (+19,7%) trainati dalla crescita di tutte le linee di business (retail +8%; Employee Benefits +160%), con una produzione complessiva in premi lordi contabilizzati di 24030 milioni di euro, in crescita del 28% rispetto al dato del 2018 (187 milioni di euro) che più che compensa il lieve peggioramento della redditività tecnica dovuto alla crescita del business degli Employee Benefits (Combined Ratio al 99%).

30 I premi lordi di competenza ammontano a 222 milioni di euro.

La raccolta del business Vita e Danni è rappresentata nella tabella che segue:

PREMI LORDI CONTABILIZZATI (in milioni di euro)

La raccolta lorda del business Vita ammonta a 17,7 miliardi di euro, in crescita del 7% rispetto al 2018, con una significativa ricomposizione a favore dei prodotti Multiramo (+5,3 miliardi di euro rispetto al precedente esercizio) che determina un incremento della raccolta di Ramo III (ca. +1.200 milioni di euro) la cui incidenza sulla raccolta lorda complessiva passa dal 4,5% del 2018 al 10,9% del 2019.

Per il business Danni i premi lordi contabilizzati si attestano a 240 milioni di euro, in aumento del 28% rispetto al 2018 (+53 milioni di euro) con una crescita su tutte le linee di business: Welfare (+41 milioni di euro, +160%), linea protezione beni e persona (+9 milioni di euro, +8%) e linea protezione pagamenti (+3 milioni di euro, +8%).

RACCOLTA NETTA VITA 2019 (in milioni di euro)

La raccolta netta del business Vita è positiva per a 3,9 miliardi di euro, in diminuzione rispetto al 2018 per effetto delle maggiori scadenze rilevate, (+2,9 miliardi di euro rispetto all'esercizio precedente).

Il tasso di riscatto rilevato nel 2019 è pari a 2,85%, sostanzialmente in linea con il 2018 e inferiore al valore di mercato che si conferma superiore al 6%.

RISERVE TECNICHE NETTE (in milioni di euro)

*Include Protezione e Previdenza

Le riserve tecniche del business Vita si attestano a 140,1 miliardi di euro e crescono di 15,1 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2018 principalmente per maggiori riserve matematiche (+5,6 miliardi di euro) supportate dalla raccolta netta positiva (+3,9 miliardi di euro) e per l'andamento della Deferred Policyholder Liabilities (+9,6 miliardi di euro) che accoglie le variazioni di fair value degli strumenti finanziari posti a copertura delle polizze emesse; le riserve tecniche afferenti ai rami Danni, al netto delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 180 milioni di euro (207 milioni di euro al lordo delle cessioni in riassicurazione), in crescita del 21% rispetto al dato rilevato alla fine del 2018 (149 milioni di euro; 183 milioni di euro al lordo delle cessioni in riassicurazione).

MOVIMENTAZIONE RISERVE TECNICHE VITA (in milioni di euro)

COSTI TOTALI (in milioni di euro)

I costi totali ammontano a 664 milioni di euro, in crescita di 58 milioni di euro rispetto al dato del 2018 principalmente per l'evoluzione dei costi infrasettoriali essenzialmente riconducibili alle provvigioni corrisposte per l'attività di distribuzione, incasso e mantenimento legati alla crescita del business.

Alla luce dei risultati illustrati, l'andamento economico della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi evidenzia nel 2019 un risultato della gestione operativa (EBIT) che si attesta a 1.006 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto all'esercizio precedente (866 milioni di euro).

La gestione finanziaria registra proventi netti per 30 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 51 milioni del 2018 principalmente per effetto del costo relativo agli Ancillary Funds, non presenti nei primi dieci mesi dell'esercizio precedente.

Tenuto conto delle imposte di periodo (298 milioni di euro), la Business Unit chiude con un risultato netto di 737 milioni di euro, in diminuzione del 26,4% rispetto ai 1.001 milioni del precedente esercizio che però beneficiava di una componente fiscale straordinaria per 385 milioni di euro (al netto di questo effetto l'utile netto 2019 risulta in crescita del 16% rispetto al precedente esercizio).

ANDAMENTO SOLVENCY RATIO

Il Solvency Ratio del Gruppo assicurativo al 31 dicembre 2019 si attesta a 276%, in aumento rispetto al 211% rilevato a dicembre 2018 (+65 p.p.) dovuto prevalentemente all'evoluzione dello scenario di mercato (effetto positivo sugli Own Funds e su Solvency Capital Requirement, rispettivamente per 841 e 231 milioni di euro) e all'incremento degli Own Funds a seguito dell'autorizzazione di IVASS per l'utilizzo degli Ancillary Own Funds nel computo del Capitale disponibile.

Occorre inoltre evidenziare che la Compagnia ha introdotto l'utilizzo delle misure transitorie sulle riserve tecniche a seguito dell'approvazione da parte dell'Autorità di Vigilanza con provvedimento di agosto 2019. L'applicazione di tali misure ha fatto registrare un decremento delle riserve tecniche Solvency II pari a 1.908 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale, determinando un aumento dei fondi propri ammissibili di 1.320 milioni di euro. Tale dinamica, non avendo impatti sul valore del requisito patrimoniale, ha consentito un aumento del Solvency Ratio di 36 punti percentuali facendo registrare il valore di 312% al 31 dicembre 2019.

Attività del periodo

L'offerta commerciale è stata ulteriormente arricchita con il lancio di nuovi prodotti multiramo. Inoltre, nel mese di ottobre 2019, è stato lanciato un prodotto di Ramo I destinato alla clientela con età assicurativa minima di 80 anni, in linea con altri progetti del Gruppo Poste Italiane dedicati alla clientela senior.

In merito alla Previdenza complementare, nel mese di luglio 2019, il Piano Individuale Pensionistico (PIP) è stato ampliato con due nuovi profili di investimento, dinamico e guidato, in aggiunta al garantito.

Relativamente al comparto danni, il 2019 ha visto il perfezionamento della gamma prodotti attraverso il restyling dell'offerta "Infortuni" e "Infortuni Senior" nonché il lancio del nuovo prodotto "Poste Salute".

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

Dati in milioni di euro 31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
VARIAZIONI
CAPITALE IMMOBILIZZATO 4.578 3.035 +1.543 +51%
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 1.494 1.737 (243) -14%
CAPITALE INVESTITO LORDO 6.072 4.772 +1.300 +27%
FONDI DIVERSI E ALTRE ATTIVITA'/PASSIVITA' (2.041) (2.040) (1) +0%
CAPITALE INVESTITO NETTO 4.031 2.732 +1.299 +48%
PATRIMONIO NETTO 9.698 8.105 +1.593 +20%
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (5.667) (5.372) (295) +5%
Posizione finanziaria netta della SBU
Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
815 (1.131) +1.946 -172%

Il Capitale immobilizzato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2019 si attesta a 4.578 milioni di euro, segnando un incremento di 1.543 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2018, principalmente per effetto dell'applicazione dal 1° gennaio 2019 del nuovo principio contabile IFRS 16 che ha comportato la rilevazione di Attività per diritti d'uso per 1.254 milioni di euro (che tengono conto di 1.374 milioni di euro di Attività, 102 milioni di euro di acquisizioni per nuovi contratti e 222 milioni di euro di ammortamenti). Alla formazione del Capitale immobilizzato hanno altresì concorso investimenti per 734 milioni di euro, in parte compensati da ammortamenti per 552 milioni di euro.

Concorrono, infine, al saldo della voce le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto per complessivi 617 milioni di euro, che segnano un incremento di 120 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018, principalmente riconducibile all'adeguamento del valore di carico di FSIA Investimenti,31 qualificata a fine esercizio 2019 come partecipazione di collegamento, in luogo del precedente controllo congiunto.

31 Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle Note dei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2019.

Gli investimenti del Gruppo nel 2019 ammontano a 734 milioni di euro ed evidenziano un incremento del 36% rispetto al 2018 (+195 milioni di euro).

In linea con quanto previsto nel programma di investimenti 2018 – 2022 a supporto degli obiettivi di Piano Strategico, circa l'80% degli Investimenti di Gruppo (590 milioni di euro) sono stati destinati al processo di trasformazione della Strategic Business Unit dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, nel cui ambito è proseguita la riorganizzazione della attività di trasporto, smistamento e recapito. In particolare, con riferimento alle attività di smistamento e all'automazione dei processi produttivi, nel mese di luglio è stato inaugurato il più grande impianto di smistamento pacchi attualmente installato in Italia presso l'interporto di Bologna. L'hub, che costituisce il primo step di un percorso di rinnovamento tecnologico della rete logistica pacchi, è dotato di tre sistemi di automazione integrati per lo smistamento delle diverse tipologie di pacchi, con una capacità di lavorazione giornaliera totale di 250mila unità pari a circa il 40% della capacità produttiva di Poste, oltre che di avanzate tecnologie per il safety e il risparmio energetico.

Sono stati installati sei nuovi impianti Mixed Mail per lo smistamento della corrispondenza presso i Centri di smistamento postale di Torino, Bologna, Roma, Napoli, Milano Peschiera Borromeo e Catania (8 impianti installati dall'inizio del progetto) che hanno consentito una riduzione delle vecchie linee di smistamento pari al 24%. Tale progetto, unitamente all'introduzione della Lean Production negli stabilimenti (la modalità di organizzazione del lavoro che garantisce il miglioramento continuo dei processi produttivi), ha permesso di conseguire un incremento della produttività sulle attività di smistamento dell'8%. Inoltre, è stato installato un nuovo impianto per lo smistamento dei pacchi di piccole dimensioni presso il centro di smistamento postale di Brescia e sono stati introdotti 34 sistemi automatizzati (Automated Guided Vehicles) per la movimentazione interna dei carichi sul 60% dei principali centri di smistamento previsti (ad oggi Bologna, Torino, Fiumicino, Napoli, Bari e Padova).

Per quanto riguarda l'area recapito il modello "Joint Delivery", introdotto ad aprile 2018, è attivo sul 100% del territorio nazionale e prevede la possibilità di recapito di piccoli pacchi attraverso la rete dei portalettere, introducendo turni pomeridiani e nel weekend.

Nell'ambito della collaborazione con Amazon che valorizza la flessibilità offerta dal Joint Delivery è stato introdotto un nuovo servizio di consegna in giornata dei pacchi nelle principali città italiane (Bari, Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Padova, Roma, Torino, Verona, Genova e Pescara).

Lo sviluppo delle potenzialità della collaborazione con Amazon è coerente con la strategia di Poste Italiane di crescita nella logistica legata agli acquisti on line e in tale ambito si inserisce anche la rete PuntoPoste per il ritiro degli acquisti on line e la consegna di resi, che si compone a oggi di oltre 6mila punti di ritiro alternativi, in prevalenza Tabaccai e locker, che si aggiungono agli Uffici Postali.

Gli investimenti immobiliari hanno riguardato, principalmente, la riqualificazione degli Uffici Postali, la realizzazione di nuovi spazi destinati agli specialisti commerciali l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'installazione di impianti Wi-Fi negli Uffici Postali. In materia di contenimento degli impatti ambientali, inoltre, sono proseguite le attività finalizzate alla riduzione dei consumi di energia elettrica attraverso la sostituzione delle vecchie lampade con quelle a tecnologia LED. Nel 2019 sono state installate oltre 100mila lampade LED.

Proseguono nel corso del 2019 le attività per far fronte alle esigenze legate alla gestione ordinaria della scurezza sui luoghi di lavoro, in particolare con la distribuzione di 16mila sedute e arredi di back office presso gli Uffici Postali, della sicurezza informatica tramite attività di prevenzione delle minacce e contrasto agli attacchi informatici, della sicurezza fisica attiva e passiva tramite l'istallazione di nuovi impianti di video e telesorveglianza in 1.730 UP (per un totale di oltre 4mila nuove telecamere) e la fornitura di mezziforti presso circa 950 siti sul territorio nazionale. Sono state inoltre completate le attività di implementazione di misure di sicurezza fisica presso 11 Centri di recapito postale e 3 centri di smistamento postale (Milano Roserio, Verona e Brescia) e conclusi i lavori di implementazione dei sistemi di sicurezza in 2 Centri di distribuzione al fine di ottenerne la certificazione secondo lo standard TAPA - FSR (Transported Asset Protection Association – Facility Security Requirements).

Con riferimento all'infrastruttura tecnologica, il programma di trasformazione intrapreso prevede una importante evoluzione delle applicazioni, con l'obiettivo di semplificare l'integrazione di Poste Italiane con l'ecosistema digitale e in tal senso sono proseguite le attività finalizzate alla realizzazione di un CRM unico per una gestione integrata del cliente in tutte le fasi di vendita e post vendita sui diversi canali. Proseguono altresì l'introduzione di tecnologie di Robotic Process Automation e gli interventi di dematerializzazione e digitalizzazione dei processi operativi, di ammodernamento dell'infrastruttura tecnologica e consolidamento dei sette Data Center di Gruppo. A questo riguardo è stata completata la progettazione dell'ambiente unico di Disaster Recovery di Poste Italiane sul Data Center di Torino e del Campus di Roma, costituito dai due Data Center "Congressi" ed "Europa", presso i quali sono peraltro migrati i Disaster Recovery di alcune società del Gruppo al fine di massimizzare le sinergie e garantire una evoluzione coerente con le strategie di Poste Italiane.

Nella Strategic Business Unit dei Servizi Finanziari gli investimenti complessivamente realizzati ammontano a 64 milioni di euro e hanno riguardato iniziative volte all'ampliamento della gamma dell'offerta Wealth Management (Risparmio Postale, Vita e Fondi) e interventi di semplificazione dei processi in conformità con la normativa di settore e di miglioramento della customer experience in ottica di multicanalità. In particolare, per il Risparmio Postale, i principali interventi hanno riguardato l'ampliamento dell'operatività in modalità h24 da parte della clientela e l'integrazione del processo di vendita dei prodotti on line.

Gli investimenti cha hanno interessato la Strategic Business Unit dei Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale ammontano a 56 milioni di euro; nell'ambito del programma di Digital Transformation, l'App Postepay si è arricchita di nuove funzionalità e le carte Postepay Evolution e Postepay Evolution Business sono state abilitate ai pagamenti on line tramite un servizio che consente agli utenti di memorizzare le proprie carte, garantendone un maggior livello di sicurezza in quanto sono memorizzate solo le informazioni del token, univoco per esercente, e non i dati relativi alla carta.

Infine, in linea con la roadmap normativa in data 12 settembre è stata rilasciata su tutti i canali digital (app e web) la nuova soluzione di Strong Customer Authentication, che offre ai clienti una user experience più consapevole e sicura in fase di autenticazione e autorizzazione delle operazioni di pagamento.

Nella Strategic Business Unit dei Servizi Assicurativi sono proseguiti gli interventi finalizzati al miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business per 23 milioni di euro. Sul ramo Vita gli investimenti hanno interessato i sistemi di gestione del portafoglio, mentre sul Danni l'implementazione di una nuova piattaforma di calcolo, quest'ultima propedeutica all'autorizzazione all'utilizzo degli USP (Unique Selling Proposition) da parte dell'Autorità di vigilanza. È inoltre proseguito il processo di internalizzazione ed evoluzione dell'assistenza ai clienti tramite il TPA (Third party Administration) di Gruppo. E' stata implementata la piattaforma telematica flexible benefit a supporto dell'iniziativa VIVI WELFARE che prevede per i dipendenti la possibilità, su base volontaria, di optare per la conversione del conguaglio del Premio in prestazioni, beni e servizi che hanno finalità di rilevanza sociale (ad es. spese per scuola e l'istruzione, assistenza per gli anziani e familiari non autosufficienti, salute e benessere, tempo libero e intrattenimento, cultura e formazione, trasporto pubblico locale, oltre alla previdenza complementare e al fondo sanitario integrativo).

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2019 ammonta a 1.494 milioni di euro e si decrementa di 243 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2018 per effetto di maggiori Debiti netti per imposte correnti per 327 milioni di euro relativi alle imposte di competenza dell'esercizio.

Il saldo dei Fondi diversi e delle Altre attività/passività al 31 dicembre 2019 ammonta a 2.041 milioni di euro ed è sostanzialmente in linea con il 31 dicembre 2018. A tale voce contribuisce il saldo dei Fondi per rischi e oneri che si attesta a 1.218 milioni di euro (1.519 milioni di euro a fine dicembre 2018) ed è comprensivo del Fondo di incentivazione agli esodi per 421 milioni di euro (447 milioni di euro al 31 dicembre 2018); questo riflette la stima delle passività per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanza Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2021. Il saldo comprende altresì il Fondo rischi operativi relativo prevalentemente a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta per 241 milioni di euro (423 milioni al 31 dicembre 2018) e il Fondo rischi vertenze con terzi per 313 milioni di euro (335 milioni al 31 dicembre 2018).

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2019 ammonta a 9.698 milioni di euro e, rispetto al 31 dicembre 2018, registra un incremento di 1.593 milioni di euro. A tale variazione hanno concorso principalmente l'utile netto del periodo di 1.342 milioni di euro e l'incremento della riserva di fair value di 1.087 milioni di euro, che riflette le oscillazioni di valore degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI. Tali variazioni sono state in parte compensate dalla distribuzione dei dividendi per complessivi 774 milioni di euro, di cui 574 milioni di euro a valere sull'utile 2018 e 200 milioni di euro a titolo di acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2019, da perdite attuariali sul TFR al netto dell'effetto fiscale per 50 milioni di euro e dall'acquisto di 5.257.965 azioni proprie (pari allo 0,4026% del capitale sociale) per complessivi 40 milioni di euro.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2019 è in avanzo di 5.667 milioni di euro, in aumento di 295 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2018 (in cui presentava un avanzo di 5.372 milioni di euro); tale variazione riflette principalmente l'incremento registrato sul fair value degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI, la rilevazione delle passività finanziarie prevista dall'applicazione, dal 1° gennaio 2019, del nuovo principio contabile IFRS 16 (1.279 milioni di euro al 31 dicembre 2019), la distribuzione dei dividendi per complessivi 774 milioni di euro e la diminuzione del capitale circolante netto. Con riferimento agli strumenti finanziari detenuti dalla SBU Servizi Finanziari, l'oscillazione complessiva del fair value nel periodo è positiva per circa 5,7 miliardi di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per 1,7 miliardi di euro per la parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per 4 miliardi di euro per la parte coperta, che ha specularmente incrementato il saldo negativo degli strumenti derivati di fair value hedging. Al 31 dicembre 2019 il saldo di tali strumenti è negativo per 5,4 miliardi di euro (1,6 miliardi al 31 dicembre 2018). Inoltre, nell'ambito di tali operazioni di copertura, la Capogruppo ha incrementato i Crediti per Depositi in garanzia per circa 4 miliardi di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap.

Posizione finanziaria netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (ESMA)

La Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta una variazione di 1.946 milioni di euro, passando da un avanzo di 1.131 milioni di euro al 31 dicembre 2018 a un disavanzo di 815 milioni di euro al 31 dicembre 2019. La variazione intervenuta nel periodo risente principalmente dell'applicazione dal 1° gennaio 2019 del nuovo principio contabile IFRS 16. Le Passività finanziarie per leasing al 31 dicembre 2019 della Strategic Business Unit ammontano a 1.251 milioni di euro. Al netto di tale effetto la Posizione Finanziaria Netta passa da 1.131 milioni di euro al 31 dicembre 2018 a 436 milioni di euro al 31 dicembre 2019.

Più in dettaglio, la sua evoluzione riflette:

  • una gestione operativa positiva per 249 milioni di euro, di cui 724 milioni di euro relativi agli ammortamenti del periodo, parzialmente compensati dal risultato netto negativo per 306 milioni di euro, dalla variazione netta dei fondi rischi e oneri, dal TFR e da altre partite non monetarie;
  • un flusso monetario netto negativo per la variazione del capitale circolante netto, in larga parte ascrivibile a partite con il personale per incentivi, e altre residue operazioni per complessivi 191 milioni di euro;
  • investimenti netti per circa 682 milioni di euro;
  • un flusso monetario positivo netto da dividendi di 180 milioni di euro (dividendi percepiti per 954 milioni di euro e dividendi pagati agli azionisti per 774 milioni di euro (di cui 200 milioni di euro relativi all'acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2019) – allocati nella SBU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione nell'ambito del perimetro delle attività della Capogruppo traversali ai business del Gruppo), nonché un assorbimento di cassa per l'acquisto di azioni proprie per circa 40 milioni di euro e la rilevazione di passività finanziarie nette per leasing per ulteriori 120 milioni di euro.

I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta si riferiscono principalmente a:

  • Finanziamento BEI di 173 milioni di euro in scadenza a marzo 2026;
  • Finanziamento BEI di 400 milioni di euro in scadenza a ottobre 2026;
  • Private placement per circa 50 milioni di euro.

Nel mese di marzo 2019 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato un Finanziamento BEI di 200 milioni di euro.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 5 novembre 2019, al fine di rafforzare ulteriormente la solidità e la flessibilità finanziaria del Gruppo Poste nell'orizzonte di piano Deliver 2022 e cogliendo l'opportunità del contesto di mercato favorevole, ha deliberato di rinegoziare alcune delle linee di credito in essere, all'approssimarsi della loro scadenza, confermandone l'importo complessivo fino a un limite massimo ed estendendone la scadenza dal massimo di 3 anni fino a 5 anni dalla data di rinegoziazione.

In data 3 ottobre 2019 Poste Italiane ha stipulato un finanziamento di 400 milioni di euro con la Banca europea per gli investimenti (BEI) volto a sostenere talune iniziative previste nel Piano Deliver 2022. Il prestito è destinato alla realizzazione di numerosi progetti in una pluralità di settori, con iniziative che comprendono l'installazione di pannelli fotovoltaici presso taluni Uffici Postali, la trasformazione digitale al servizio della customer experience e lo sviluppo dell'automatizzazione di impianti di smistamento lettere e pacchi. Il prestito è stato erogato il 18 ottobre 2019, al tasso fisso dello 0,29% e con durata 7 anni.

ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE SPA

ANDAMENTO ECONOMICO DI POSTE ITALIANE SPA

Conto Economico riclassificato

(dati in milioni di euro) 2019 2018 Variazioni
Ricavi e proventi 8.541 8.419 122 1,4%
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria 384 418 (34) -8,1%
Altri ricavi e proventi 478 452 26 5,8%
Ricavi 9.403 9.289 114 1,2%
Costo del lavoro totale 5.702 5.947 (245) -4,1%
di cui costo del lavoro 5.317 5.330 (13) -0,2%
di cui incentivi all'esodo 385 617 (232) -37,6%
Altri costi operativi 2.170 2.090 80 3,8%
Costi 7.872 8.037 (165) -2,1%
EBITDA 1.531 1.252 279 22,3%
Ammortamenti e svalutazioni 674 474 200 42,2%
EBIT 857 778 79 10,2%
EBIT MARGIN 9,1% 8,4% 0 8,8%
Proventi/(oneri) finanziari (34) (46) 12 -26,1%
Utile lordo 823 732 91 12,4%
Imposte 162 148 14 9,5%
Utile netto 661 584 77 13,2%

I Ricavi totali conseguiti da Poste Italiane SpA nel 2019 ammontano a 9.403 milioni di euro ed evidenziano una crescita dell'1,2% rispetto all'esercizio precedente (9.289 milioni di euro nel 2018) essenzialmente ascrivibile al buon andamento dei Ricavi e proventi che si attestano a 8.541 milioni di euro (+122 milioni di euro).

I Costi, al netto degli Ammortamenti e svalutazioni, passano da 8.037 milioni di euro del 2018 a 7.872 milioni di euro, segnando una riduzione del 2% in relazione al minor costo del lavoro, che si attesta a 5.703 milioni di euro (5.947 milioni di euro nel 2018, -244 milioni di euro) per effetto della riduzione dei costi per incentivi all'esodo, in relazione sia al minor costo pro capite conseguito anche in virtù dell'introduzione del trattamento pensionistico "Quota 100" sia a maggiori recuperi di costi del personale principalmente per variazioni di stime effettuate in esercizi precedenti. Sulla componente ordinaria del costo del lavoro, che si incrementa di 18 milioni di euro (+0,3%) incide la riduzione degli organici mediamente impiegati (oltre 5mila FTE in meno rispetto al 2018) che ha quasi completamente compensato l'incremento del costo pro capite legato all'effetto a regime dell'ultimo rinnovo contrattuale (CCNL 2016-2018), nonché al riconoscimento di un importo a titolo di spettanza contrattuale omnicomprensiva a copertura dell'intero anno 2019 stabilito da un accordo con le Organizzazioni Sindacali firmato il 18 febbraio 2020.

Gli Altri costi operativi si attestano a 2.170 milioni di euro, evidenziando un aumento del 3,8% rispetto ai 2.090 milioni di euro del 2018, in relazione ai maggiori costi variabili per servizi legati allo sviluppo del business e in particolare a quello del digitale e dei pacchi.

Le imposte sul reddito passano da 148 milioni di euro del 2018 a 162 milioni di euro nel 2019. Il tax rate totale effettivo nell'esercizio 2019 si attesta al 19,70% di cui il 14,32% riferito all'IRES e il 5,38% all'IRAP. Lo scostamento del tax rate IRES effettivo rispetto all'aliquota nominale teorica (24%) è principalmente attribuibile al non assoggettamento ad imposta del 95% dei dividendi percepiti da alcune società controllate.

Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2019 ha conseguito un Utile netto di 661 milioni di euro (584 milioni di euro nel 2018).

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE SPA

Capitale investito netto e relativa copertura

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
(dati in milioni di euro) 2019 2018
Immobilizzazioni materiali 1.930 1.882 48 2,6%
Immobilizzazioni immateriali 562 448 114 25,4%
Attività per diritti d'uso 1.119 - 1.119 -
Partecipazioni 2.204 2.198 6 0,3%
Capitale immobilizzato 5.815 4.528 1.287 28,4%
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 4.845 4.415 430 9,7%
Debiti commerciali e Altre passività (4.559) (4.602) 43 -0,9%
Crediti (Debiti) per imposte correnti (153) 82 (235) -286,6%
Totale capitale circolante netto 133 (105) 238 -226,7%
Capitale investito lordo 5.948 4.423 1.525 34,5%
Fondi per rischi e oneri (1.130) (1.431) 301 -21,0%
Trattamento di fine rapporto (1.107) (1.158) 51 -4,4%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 8 487 (479) -98,4%
Capitale investito netto 3.719 2.321 1.398 60,2%
Patrimonio netto 6.328 5.459 869 15,9%
di cui Utile di periodo 661 584 77 13,2%
di cui Riserva di fair value 976 (68) 1.044 -1535,3%
Passività finanziarie 80.238 67.154 13.084 19,5%
Attività finanziarie (77.338) (64.846) (12.492) 19,3%
Cassa e depositi BancoPosta (4.303) (3.318) (985) 29,7%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.206) (2.128) 922 -43,3%
Posizione finanziaria netta (2.609) (3.138) 529 -16,9%

La struttura patrimoniale di Poste Italiane SpA presenta al 31 dicembre 2019 un Capitale investito netto di 3.719 milioni di euro (2.321 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Il Capitale immobilizzato si attesta a 5.815 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 1.287 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2018 principalmente ascrivibile all'applicazione dal 1° gennaio 2019 del nuovo principio contabile IFRS 16 che ha comportato la rilevazione di Attività per diritti d'uso per 1.119 milioni di euro (che tengono conto di 1.230 milioni di euro di Attività, 79 milioni di euro di acquisizioni per nuovi contratti e 189 milioni di euro di ammortamenti per Attività per diritti d'uso). Alla formazione del Capitale immobilizzato hanno altresì concorso investimenti per 643 milioni di euro, in parte compensati da ammortamenti e svalutazioni per 485 milioni di euro.

Ulteriori movimentazioni hanno inoltre riguardato il versamento a favore di SDA Express Courier SpA di 25 milioni di euro per la copertura delle perdite sostenute a tutto il 30 settembre 2019 e per la ricapitalizzazione deliberata dall'Assemblea straordinaria del 27 novembre 2019; la svalutazione della partecipazione in SDA per complessivi 32 milioni di euro sulla base dell'impairment test eseguito; il versamento in conto capitale a favore di FSIA Investimenti Srl di complessivi 15 milioni di euro effettuato in data 4 ottobre 2019.

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2019 si attesta a 133 milioni di euro e si incrementa di 238 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2018 principalmente per effetto dei minori debiti per incentivi all'esodo e del regolamento del debito verso la controllata PostePay SpA generatosi a seguito del conferimento alla stessa del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento avvenuto in data 1° ottobre 2018.

Il saldo dei Fondi per rischi e oneri si attesta a 1.130 milioni di euro (1.431 milioni di euro a fine dicembre 2018) e tiene conto principalmente del Fondo di incentivazione agli esodi per 419 milioni di euro (444 milioni di euro al 31 dicembre 2018) che riflette la stima delle passività per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanza Sindacali per un definito di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2021. Il saldo accoglie altresì il Fondo rischi operativi, relativo prevalentemente a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, per 232 milioni di euro (415 milioni al 31 dicembre 2018) e il Fondo rischi vertenze con terzi per 274 milioni di euro (302 milioni al 31 dicembre 2018).

Il decremento del saldo netto attivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite per 479 milioni di euro è in larga parte ascrivibile all'effetto fiscale netto negativo sulla variazione positiva della riserva di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita (incremento di debiti per imposte differite).

Il Patrimonio netto ammonta a 6.328 milioni di euro e si incrementa di 869 milioni di euro in relazione alla movimentazione della riserva di fair value (1.044 milioni di euro) in cui sono riflesse le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI nonché all'utile netto conseguito nell'esercizio per 661 milioni di euro. Tali variazioni incrementative del Patrimonio sono state parzialmente compensate dalla distribuzione dei dividendi per 574 milioni di euro a valere sull'utile 2018 e dall'anticipo, a titolo di acconto di parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2019. L'acconto pari a 200 milioni di euro è stato distribuito in data 20 novembre 2019 (dividendo unitario pari a euro 0,154 euro).

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018 Variazioni
A. Liquidità (753) (875) 122 -13,9%
B. Crediti finanziari correnti (201) (168) (33) 19,6%
C. Debiti bancari correnti - 200 (200) (1)
D. Debiti per leasing correnti 190 - - -
E. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 1 - 1 -
F. Altri debiti finanziari correnti 509 118 391 331,4%
G. Posizione finanziaria corrente (C+D+E+F) 700 318 382 120,1%
H. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+G) (254) (725) 471 -65,0%
I. Debiti bancari non correnti 573 - 573 -
L. Obbligazioni emesse 50 50 - -
M. Debiti per leasing non correnti 959 - 959 -
N. Altri debiti non correnti 19 27 (8) -29,6%
O. Posizione finanziaria netta non corrente (I+L+M+N) 1.601 77 1.524 1979,2%
P. Posizione Finanziaria Netta ESMA (H+O) 1.347 (648) 1.995 -307,9%
Attività finanziarie non correnti (740) (815) 75 -9,2%
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato 607 (1.463) 2.070 -141,5%
Crediti e Debiti finanziari intergestori 647 829 (182) -22,0%
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato inclusi i rapporti
intergestori
1.254 (634) 1.888 -297,8%

Posizione finanziaria netta ESMA di Poste Italiane SpA

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

GOVERNANCE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Con riferimento alla Governance del Patrimonio BancoPosta le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nel "Regolamento del Patrimonio BancoPosta" approvato dall'Assemblea straordinaria del 14 aprile 2011 e da ultimo modificato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018. Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014 di un aggiornamento delle Disposizioni di Vigilanza prudenziali per le banche, al Patrimonio si applicano le disposizioni previste per gli istituti di credito sull'assetto organizzativo e di governance, sul sistema contabile e dei controlli e sugli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.

Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" di Poste Italiane approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della Società nella sezione Governance.

BancoPosta è altresì dotata di un "Regolamento organizzativo e di funzionamento" approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, il cui ultimo aggiornamento è del 31 gennaio 2019, che descrive il modello di funzionamento di BancoPosta, il suo assetto organizzativo e le correlate responsabilità assegnate alle diverse funzioni, nonché i processi di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta. Unitamente al citato Regolamento è stata presentata al Consiglio di Amministrazione anche la linea guida unica di Product Governance relativa ai prodotti di investimento, assicurativi e bancari che è stata declinata in un'apposita procedura e applicata con riferimento all'intera gamma di offerta BancoPosta. Il processo di "Governo degli Affidamenti e delle Esternalizzazioni" del Patrimonio BancoPosta, già oggetto di rivisitazione nel 2018, è stato ulteriormente irrobustito nel 2019 con riferimento agli ambiti normativo, organizzativo, di presidio delle attività affidate, nell'ottica di un miglioramento della qualità dei processi.

Nel mese di marzo 2019, a diretto riporto del Responsabile BancoPosta, è stata costituita la funzione "Governo Outsourcing e Business Support", all'interno della quale - nel giugno 2019 - è stata declinata la struttura di Governo Outsourcing.

Nel 2019 sono stati inoltre attivati dei Comitati Operativi sulle funzioni affidate e su quelle esternalizzate con le società del Gruppo BancoPosta Fondi SGR, che presta il servizio di Gestione finanziaria del Patrimonio BancoPosta e PostePay, che gestisce per BancoPosta prodotti quali bollettini, bollo auto, RAV, bonifici, domiciliazioni, postagiro, vaglia, incassi domiciliati, eurogiro, postamat, carte libretto e piattaforma dei pagamenti, con l'obiettivo di rafforzare le modalità di presidio e di interlocuzione.

In coerenza con il Piano Deliver 2022 che prevede la graduale e completa estensione dei servizi finanziari sui canali digitali in ottica fully digital e di multicanalità, BancoPosta ha avviato un progetto dedicato ai servizi di investimento digitali e di gestione del risparmio. Al riguardo, a settembre 2019 è stata acquisita da Poste Italiane una partecipazione di minoranza in MFM Holding Ltd ("Moneyfarm Holding"), società indipendente di gestione del risparmio specializzata in portafogli in ETF, per l'offerta di innovativi servizi di investimento digitali tramite lo sviluppo di una piattaforma controllata-aperta di prodotti di risparmio gestito.

Nel rispetto delle normative di settore di riferimento, a BancoPosta è attribuito il ruolo di coordinamento della Società del Gruppo BancoPosta Fondi SGR.

Andamento economico, patrimoniale e finanziario del Patrimonio BancoPosta

Principali indicatori 2019 2018
CET 1 CAPITAL 1 2.388 2.286
CET 1 RATIO 2 18% 18%
ROA 3 0,72% 0,82%
ROE 4 27% 26%
Margine interesse / Margine intermediazione 5 29% 27%
Costi operativi / Margine intermediazione 6 84% 84%

(1) Il CET 1 Capital include il Capitale di costituzione e le Riserve di Utili non distribuiti (capitale primario), tenuto conto del regime transitorio (Regolamento 2017/2395 EU).

(3) Il ROA (Return On Assets). Rappresenta il rapporto tra il risultato d'esercizio e il totale attivo del periodo. (2) Il CET 1 Ratio esprime l'adeguatezza del capitale primario rispetto ai requisiti patrimoniali di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio).

(4) Il ROE (Return On Equity) è il rapporto tra il Risultato dell'esercizio e il Patrimonio Netto dedotti il Risultato dell'esercizio e le Riserve da valutazione

(5) Il Margine di interesse / Margine di intermediazione costituisce il contributo fornito dalla redditività della gestione raccolta/impieghi rispetto all'Attività di intermediazione.

(6) Il Cost / Income ratio è il rapporto intercorrente tra i Costi operativi e il Margine di intermediazione.

Gli indicatori sopra richiamati risentono delle peculiarità del Patrimonio BancoPosta e del fatto che i valori riconosciuti alle Funzioni di Poste Italiane sono classificati nella voce "Spese Amministrative"; tali indicatori, pertanto, non devono essere valutati in valore assoluto o in confronto con il mercato, ma unicamente nel tempo.

Andamento Economico

Conto economico

(dati in milioni di euro) 2019 2018 Variazioni
Interessi attivi e proventi assimilati 1.640 1.556 84 5,4%
Interessi passivi e oneri assimilati (74) (29) (45) 155,2%
Margine di interesse 1.566 1.527 39 2,6%
Commissioni attive 3.794 3.861 (67) -1,7%
Commissioni passive (335) (140) (195) 139,3%
Commissioni nette 3.459 3.721 (262) -7,0%
Dividendi e proventi simili 1 1 - -
Risultato netto dell'attività di negoziazione (11) 6 (17) -283,3%
Risultato netto dell'attività di copertura (5) (2) (3) 150,0%
Utili/(Perdite) da cessione di attività/passività finanziarie 339 379 (40) -10,6%
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair
value con impatto a Conto economico
27 9 18 200,0%
Margine di intermediazione 5.376 5.641 (265) -4,7%
Spese amministrative (4.538) (4.686) 148 -3,2%
Altri proventi/(oneri) di gestione 32 (31) 63 -203,2%
Oneri operativi netti (4.506) (4.717) 211 -4,5%
Risultato netto della gestione operativa 870 924 (54) -5,8%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (16) (72) 56 -77,8%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti (9) (22) 13 -59,1%
Risultato corrente al lordo delle imposte 845 830 15 1,8%
Imposte sul reddito dell'esercizio (234) (233) (1) 0
Utile netto 611 597 14 2,3%

Il Margine di interesse si attesta a 1.566 milioni di euro e segna una crescita del 2,6% (+ 39 milioni di euro) riconducibile principalmente all'attività di investimento correlata all'andamento delle masse raccolte mediante conti correnti postali e a operazioni in pronti contro termine e collateralizzazioni su derivati, nonché alla remunerazione dei depositi fruttiferi presso il MEF, che complessivamente hanno generato Interessi attivi per 1.640 milioni di euro, in crescita del 5,4% rispetto ai 1.556 milioni di euro del precedente esercizio (+84 milioni di euro).

Gli Interessi passivi sono invece riconducibili a rapporti di conto corrente, operazioni in pronti contro termine e collateralizzazioni di operazioni in derivati e ammontano a 74 milioni di euro, in crescita di 45 milioni di euro rispetto al dato dell'esercizio precedente (29 milioni di euro) per effetto della maggiore operatività in pronti contro termine e per gli interessi riconosciuti alla società Postepay.

Le Commissioni nette si attestano a 3.459 milioni di euro ed evidenziano una riduzione del 7% (-262 milioni di euro) rispetto al 2018 ascrivibile principalmente all'incremento delle Commissioni passive, che ammontano a 335 milioni di euro (140 milioni nel 2018) e sono connesse ai costi per il contratto di service sottoscritto con Postepay con decorrenza 1° ottobre 2018. Con riferimento alle Commissioni attive, a fronte di una performance del Risparmio Postale sostanzialmente in linea con l'anno precedente, si registrano delle variazioni in aumento correlate ai prodotti assicurativi, di finanziamento e di gestione del risparmio, nonché ai servizi di pagamento. Per contro i ricavi riferibili al comparto degli Incassi e pagamenti si riducono in conseguenza della flessione dei volumi dei bollettini.

L'Utile netto da cessione di Attività finanziarie si attesta a 339 milioni di euro, in diminuzione del 10,6% rispetto ai 379 milioni di euro dell'esercizio precedente, per effetto delle minori plusvalenze realizzate in coerenza con la strategia del Piano Deliver 2022 che prevede una progressiva riduzione delle componenti reddituali di tipo non ricorrente.

Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto Economico accoglie, per 26 milioni di euro, l'oscillazione del fair value di azioni Visa Incorporated, nonché per 1 milione di euro la plusvalenza generata nel 2019 dalla vendita di una parte di tali azioni. Sempre con riferimento alle azioni Visa Incorporated, nel corso del primo semestre 2019 BancoPosta ha stipulato un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie. L'oscillazione del fair value della vendita a termine è risultata negativa ed è stata rilevata nella voce Risultato netto dell'attività di negoziazione per un importo di 15 milioni di euro. Inoltre, il Risultato netto delle attività di negoziazione accoglie 4 milioni di utili realizzati per operatività in cambi.

Gli Oneri operativi netti, che includono Spese per il personale per 36 milioni di euro, Altre spese amministrative per 4.502 milioni di euro e Altri proventi di gestione per 32 milioni di euro segnano una riduzione del 4,5% (-212 milioni di euro) rispetto all'esercizio 2018 riconducibile, in particolare, ai minori costi relativi all'affidamento di funzioni operative da parte di BancoPosta a Poste Italiane, nonché a minori Spese per il personale e per servizi.

Gli Accantonamenti netti a Fondi per rischi e oneri ammontano a 16 milioni di euro, in diminuzione di 56 milioni di euro (78%) rispetto all'esercizio precedente. Tale variazione è da correlare al fatto che, nell'esercizio 2018, erano stati effettuati specifici accantonamenti ascrivibili alla fattispecie del collocamento di fondi immobiliari.

L'esercizio 2019, inoltre, ha fatto registrare rettifiche di valore nette relative a deterioramento di crediti e attività di natura finanziaria per un importo di 9 milioni di euro, rispetto ai 22 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Le Imposte sul reddito ammontano a 234 milioni di euro, da cui deriva l'Utile dell'esercizio di 611 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto al precedente esercizio (597 milioni di euro).

Risorse Patrimonio BancoPosta

Numero medio in Full Time Equivalent

2019 2018
32 48
304 426
90 869
426 1.343

Al 31 dicembre 2019 la Funzione BancoPosta è articolata in 11 funzioni di II livello, di cui 3 funzioni di Marketing: Affluent, Business e Pubblica Amministrazione, Mass Market; 1 funzione dedicata alla formazione in aula della rete di vendita per l'offerta dei servizi finanziari e assicurativi: Marketing Territoriale; 4 funzioni di Staff: Amministrazione e Rendiconto Separato, HR Business Partner BancoPosta, Pianificazione, Controllo e Analisi Dati, Governo Outsourcing e Business Support; 3 funzioni di Controllo: Compliance, Revisione Interna e Risk Management.

Il 2019 è stato caratterizzato da alcuni assestamenti organizzativi nell'ambito del nuovo assetto delineato nella seconda metà del 2018 di focalizzazione dell'intermediario sul ruolo di regia nel processo di sviluppo e distribuzione dei prodotti, in raccordo con le Società del Gruppo, nonché di indirizzo verso la rete di vendita. Tali variazioni hanno riguardato la mission della funzione Marketing Territoriale sulla formazione della rete di vendita e la costituzione della funzione Governo Outsourcing e Business Support per rafforzare ulteriormente il presidio degli affidamenti e delle esternalizzazioni BancoPosta; sono state inoltre ridefiniti i perimetri di responsabilità interni alle funzioni di marketing Mass Market, Affluent, Business e Pubblica Amministrazione in ottica di razionalizzazione dell'interfaccia verso le fabbriche prodotto esterne.

Inoltre, nel 2019 le risorse della Funzione BancoPosta sono state destinatarie di corsi di formazione di tipo tecnico specialistico, normativo/obbligatorio e comportamentale/manageriale per un totale di circa 38mila ore erogate in aula o tramite piattaforma e-learning

Gestione Patrimoniale e Finanziaria

Stato Patrimoniale

Voci dell'attivo
(dati in milioni di euro)
31 dicembre 2019 31 dicembre
2018
Variazioni
Cassa e disponibilità liquide 4.314 3.328 986 29,6%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 71 58 13 22,4%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività complessiva 36.799 32.040 4.759 14,9%
Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato 40.950 33.743 7.207 21,4%
Derivati di copertura 73 368 (295) -80,2%
Attività fiscali 312 507 (195) -38,5%
Altre attività 2.491 2.445 46 1,9%
Totale dell'attivo 85.010 72.489 12.521 17,3%
Voci del passivo
(dati in milioni di euro)
31 dicembre 2019 31 dicembre
2018
Variazioni
Passività finanziarie valutate al Costo ammortizzato 71.537 64.203 7.334 11,4%
Passività finanziarie di negoziazione 15 - 15 -
Derivati di copertura 5.552 1.829 3.723 203,6%
Passività fiscali 662 372 290 78,0%
Altre passività 2.953 2.692 261 9,7%
Trattamento di fine rapporto del personale 3 3 - -
Fondi per rischi e oneri 327 511 (184) -36,0%
Riserve da valutazione 1.083 15 1.068 7120,0%
Riserve 2.267 2.267 - -
Utile netto 611 597 14 2,3%
Totale del passivo e del Patrimonio netto 85.010 72.489 12.521 17,3%

Le voci dell'Attivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalla Cassa e disponibilità liquide, dalle Attività Finanziarie, nonché dai Derivati di copertura, dalle Attività fiscali e dalle Altre Attività.

La voce Cassa e disponibilità liquide ammonta a 4.314 milioni di euro (3.328 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +986 milioni di euro) e include la liquidità presso gli Uffici Postali e presso le società di trasporto valori, per un totale di 3.500 milioni di euro, nonché le giacenze sul conto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 814 milioni di euro.

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico pari a 71 milioni di euro, sono riconducibili a 32.059 azioni Visa Incorporated (serie C) non quotate in mercati regolamentati.

La voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva ammonta a 36.799 milioni di euro (32.040 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +4.759 milioni di euro) e accoglie investimenti in titoli di Stato italiani. Il saldo si incrementa principalmente per effetto della variazione positiva di fair value relativa a titoli in portafoglio, nonché dell'ulteriore operatività in titoli avvenuta nell'esercizio.

Le Attività finanziarie valutate al Costo Ammortizzato si attestano a 40.950 milioni di euro (33.743 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +7.207 milioni di euro) e sono riconducibili ad investimenti in titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato Italiano per 25.064 milioni di euro (22.872 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +2.192 milioni di euro) e a crediti diversi per 15.886 milioni di euro (10.871 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +5.015 milioni di euro).

Con riferimento alle Attività finanziarie relative agli investimenti in titoli di Stato di emissione italiana e in titoli garantiti dallo Stato Italiano, l'aumento della consistenza tiene conto, anche in questo caso, principalmente della variazione positiva di fair value relativa a titoli coperti con derivati di fair value hedge, nonché all'ulteriore operatività in titoli avvenuta nell'esercizio.

Le Attività Finanziarie riferibili a crediti diversi includono principalmente: (i) impieghi e depositi presso il MEF per 7.558 milioni di euro (7.233 milioni di euro al 31 dicembre 2018); (ii) depositi a garanzia per 5.660 milioni di euro (1.652 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +4.008 milioni di euro); (iii) operazioni in pronti contro termine di impiego pari a 1.158 milioni di euro (251 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +907 milioni di euro); (iv) crediti commerciali per 844 milioni di euro (875 milioni di euro al 31 dicembre 2018); (v) crediti relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati incassi e pagamenti con terzi per il tramite di Poste Italiane per 650 milioni di euro (843 milioni di euro al 31 dicembre 2018, -193 milioni di euro). I Derivati di copertura ammontano a 73 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 368 milioni di euro al 31 dicembre 2018.

Le Altre Attività, 2.491 milioni di euro al 31 dicembre 2019, sono imputabili a partite di natura tributaria a titolo di sostituto d'imposta e a partite in corso di lavorazione che trovano regolazione nei giorni successivi alla chiusura dell'esercizio.

Le principali voci del Passivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalle Passività finanziarie, dai Derivati di copertura, dalle Passività fiscali, dalle Altre Passività e dai Fondi.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si attestano a 71.537 milioni di euro (64.203 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +7.334 milioni di euro) e accolgono: (i) debiti verso clientela per 64.351 milioni di euro (58.218 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +6.133 milioni di euro) riconducibili alla raccolta effettuata mediante conti correnti e a operazioni in pronti contro termine; (ii) debiti verso banche per 7.186 milioni di euro (5.985 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +1.201 milioni di euro) riferibili, anche in questo caso, a rapporti di conto corrente e a operazioni in pronti contro termine.

Le passività finanziarie di negoziazione, pari a 15 milioni di euro, rappresentano il fair value del contratto di vendita a termine di azioni ordinarie Visa Incorporated, stipulato nel corso del 2019.

I Derivati di copertura relativi a titoli in portafoglio ammontano a 5.552 milioni di euro (1.829 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +3.723 milioni di euro).

Le Altre Passività si attestano a 2.953 milioni di euro e accolgono, analogamente alle altre attività, prevalentemente partite di natura tributaria a titolo di sostituto d'imposta, partite in corso di lavorazione, nonché debiti verso Poste Italiane per prestazioni di servizi regolati da disciplinari esecutivi.

Il Fondo Trattamento di fine rapporto del Personale, in linea con il 2018, ammonta a circa 3 milioni di euro e recepisce gli effetti dei progetti di riorganizzazione e accentramento in Poste Italiane delle attività operative, realizzati nel corso del 2018.

I Fondi per rischi e oneri ammontano a 327 milioni di euro e si riducono rispetto al 31 dicembre 2018 (-184 milioni di euro) per effetto di utilizzi per circa 67 milioni di euro in relazione a un accordo stipulato con l'INPS nel corso del primo semestre del 2019 con riferimento al servizio di pagamento pensioni, nonché a ulteriori utilizzi per circa 100 milioni di euro in relazione a iniziative volontarie di tutela deliberate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane e intraprese nel corso del 2019 in favore della clientela sottoscrittrice dei fondi immobiliari Obelisco ed Europa Immobiliare 1. Gli accantonamenti dell'esercizio (di complessivi 42 milioni di euro) sono in larga parte ascrivibili a rischi legati a specifiche emissioni di BFP dovuti a mutamenti del contesto normativo/regolatorio.

Il Patrimonio Netto BancoPosta al 31 dicembre 2019 si attesta a 3.961 milioni di euro (2.879 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +1.082 milioni di euro, +38%) e accoglie: (i) la Riserva per il Patrimonio BancoPosta per 1.210 milioni di euro; (ii) la Riserva di utili conseguiti negli esercizi precedenti per 1.057 milioni di euro; (iii) le Riserve da valutazione per 1.083 milioni di euro, in cui è riflessa principalmente la variazione di valore delle Riserve delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva al 31 dicembre 2019; (iv) il Risultato netto conseguito nell'esercizio per 611 milioni di euro. La variazione del Patrimonio Netto è da correlare sostanzialmente alla variazione della voce Riserva di valutazione per 1.083 milioni di euro (15 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +1.068 milioni di euro).

Controlli interni e gestione dei rischi del Patrimonio BancoPosta

Sistema dei controlli interni

Il sistema dei controlli interni è costituito da un insieme organico di regole, procedure e strutture organizzative, finalizzato a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi, di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili, di corretta e trasparente informativa interna ed esterna.

Nell'ambito dei principi di riferimento adottati a livello di Gruppo, l'"Ambiente di controllo", inteso come il contesto generale nel quale le risorse aziendali svolgono le attività ed espletano le proprie responsabilità, rappresenta una delle componenti più rilevanti del sistema dei controlli. Esso include l'integrità e i valori etici dell'Azienda, la struttura organizzativa, il sistema di attribuzione e il relativo esercizio di deleghe e responsabilità, la segregazione delle funzioni, le politiche di gestione e incentivazione del personale, la competenza delle risorse e, più in generale, la "cultura" dell'Azienda.

Gli elementi che in BancoPosta caratterizzano tale ambito, sono principalmente rappresentati da:

  • il Codice Etico di Gruppo;
  • il Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 e le relative procedure aziendali predisposte;
  • la struttura organizzativa di BancoPosta, costituita da organigrammi, ordini di servizio, comunicazioni e procedure organizzative, che attribuiscono alle funzioni compiti e responsabilità;
  • Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, che disciplina rispettivamente l'affidamento di attività del Patrimonio a Funzioni di Poste Italiane in termini di processi decisionali, contenuto minimo dei Disciplinari esecutivi, livelli di servizio, flussi informativi e modalità di controllo, nonché l'esternalizzazione di Funzioni Aziendali di BancoPosta a soggetti terzi all'organizzazione di Poste Italiane identificando le fasi operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle Funzioni Aziendali a vario titolo coinvolte;
  • la Linea Guida sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) che descrive ruoli e attività delle Funzioni di controllo del Patrimonio BancoPosta, nonché le modalità di coordinamento e i flussi informativi tra queste e le Funzioni di controllo di Poste Italiane e i flussi informativi verso gli organi aziendali;
  • il sistema di deleghe utilizzato, che prevede l'attribuzione di poteri ai responsabili di funzione in relazione alle attività svolte.

Con riguardo all'assetto del BancoPosta, il modello organizzativo in essere prevede funzioni di controllo fornite dei requisiti di autonomia e indipendenza, secondo quanto previsto dalla specifica normativa di Vigilanza della Banca d'Italia: Risk Management, Compliance e Revisione Interna. In un'ottica di ricerca di sinergie e valorizzazione delle specifiche competenze, sono condivise tra le suddette funzioni di controllo le tecniche e le metodologie di valutazione dei rischi e dei controlli e periodicamente gli esiti delle verifiche effettuate. È, inoltre, previsto che BancoPosta, anche nell'ambito dei controlli, si avvalga dell'apporto delle altre funzioni di Poste Italiane, in linea con il Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta sopra citato.

La Revisione Interna BancoPosta, in coerenza con le previsioni normative contenute nelle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia e Consob cui BancoPosta è sottoposta, ha predisposto nei primi mesi del 2020 la Relazione annuale 2019, documento finalizzato a fornire periodica informativa agli Organi aziendali in merito alla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del complessivo sistema dei controlli, con specifico riferimento ai processi, alle procedure, ai sistemi informativi e ai meccanismi di controllo a presidio delle attività di BancoPosta. Le Relazione, sulla base dei risultati del lavoro complessivamente condotto dalla funzione e indicato nel Piano di Audit 2019, riporta inoltre gli esiti degli accertamenti effettuati sulle attività affidate da BancoPosta a funzioni di Poste Italiane tramite i Disciplinari Esecutivi nonché sulle attività affidate in outsourcing a fornitori esterni all'azienda.

La Relazione annuale, presentata al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione, è inviata alla Banca d'Italia. La specifica sezione relativa ai servizi di investimento, è invece oggetto di invio alla Consob. Tali attività sono state svolte, avvalendosi anche dei risultati della funzione Controllo Interno di Poste Italiane cui sono demandate, in base a uno specifico Disciplinare esecutivo, le attività di IT audit e l'esecuzione delle verifiche presso le strutture territoriali e canali di vendita di Poste Italiane connesse ai processi e prodotti di

La Revisione Interna ha, inoltre, elaborato il Piano di Audit annuale (2020) e pluriennale (2020-2022) basati su un processo di risk assessment orientato a garantire un'adeguata copertura del Business Process Model di BancoPosta, in relazione ai rischi, agli aspetti evolutivi del business, alle tematiche normative, agli assetti organizzativi del Patrimonio. Tali Piani sono oggetto di illustrazione al Collegio Sindacale e posti all'attenzione del Consiglio di Amministrazione.

Sistema di gestione dei rischi

BancoPosta.

BancoPosta è dotata di un'autonoma funzione di Risk Management responsabile di garantire tra l'altro, in raccordo con Poste Italiane SpA, una visione integrata, a consuntivo e in chiave prospettica, del contesto di rischiosità e dell'adeguatezza patrimoniale e organizzativa del Patrimonio destinato. La funzione assicura una puntuale valutazione del profilo di rischio dei prodotti finanziari collocati, fornendo adeguata consulenza e supporto alle unità operative e di business coinvolte nel processo di produzione e collocamento dei prodotti e predisponendo la necessaria informativa periodica. Nel corso del 2019 è stato aggiornato il Risk Appetite Framework (RAF) e sono stati presentati al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione, la Relazione annuale sul 2018 e il Programma di attività per il 2019, nonché il Resoconto ICAAP e l'Informativa al pubblico sui rischi riferita all'esercizio 2018; trimestralmente, inoltre, gli organi sociali sono stati informati circa l'evoluzione del profilo di rischio effettivo, rispetto alla propensione definita. Le principali tipologie di rischi cui il Patrimonio è esposto nell'esercizio della propria attività sono rappresentati da:

  • rischio di credito (compreso controparte);
  • rischio di mercato (compreso il rischio di tasso sul portafoglio bancario);
  • rischio di liquidità;
  • rischio operativo.

Per quanto concerne l'evoluzione dei rischi rilevanti, l'esercizio 2019 è stato caratterizzato in media da una riduzione dei rendimenti dei titoli di stato italiani rispetto al 2018, fino a registrare livelli inferiori all'1% al 30 settembre 2019, con una successiva risalita all'1,4% a fine anno. L'evoluzione dei tassi e dello spread ha determinato il passaggio da una situazione di minusvalenze nette a livello di portafoglio per circa 2 miliardi di euro a fine 2018 a plusvalenze nette per oltre 1 miliardo di euro a fine 2019. Lo spread BTP-Bund a fine 2019 ha chiuso a circa 160 bps, 90 in meno rispetto al 2018.

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, a seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta e della variazione dello scenario di mercato, l'indicatore di leva finanziaria - Leverage Ratio – ha evidenziato, in corso d'anno, valori in discesa, posizionandosi al 31 dicembre 2019 al 3%, tenuto conto dell'incremento patrimoniale di parte degli utili dell'esercizio.

Il CET 1 ratio a dicembre 2019 si è attestato al 18,3% rispetto al 18,4% della fine del 2018, confermando la solidità patrimoniale e registrando una contrazione prevalentemente correlata al calo dei tassi di interesse, che hanno determinato l'aumento dei collateral versati alle controparti di transazioni in derivati di copertura.

Per quanto riguarda il rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario nel 2019, in continuità con l'esercizio precedente, BancoPosta è risultata esposta, in termini di valore economico, a una riduzione dei tassi; l'entità dell'esposizione misurata con il modello interno è risultata in media sempre inferiore al 10% del patrimonio di vigilanza, livello ampiamente coerente con gli obiettivi di propensione al rischio fissati per l'esercizio.

Per quanto concerne, infine, i rischi operativi, nel 2019 Poste Italiane ha completato le iniziative di tutela dei clienti che hanno registrando performance negative sui Fondi immobiliari sottoscritti nel periodo 2002-2005, ed ha monitorato attentamente le controversie con la clientela relative al rendimento di alcune serie di BFP collocati in passato, adeguando gli accantonamenti prudenziali a fondi rischi.

Per le informazioni di dettaglio delle diverse aree di rischio e delle metodologie utilizzate per la misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi, si fa rinvio ad altre sezioni della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2019.

Eventi di rilievo del Patrimonio BancoPosta successivi al 31 dicembre 2019

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2019 sono descritti negli altri paragrafi del documento. Per eventuali ulteriori approfondimenti si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2019.

Evoluzione prevedibile della gestione del Patrimonio BancoPosta

Nel 2020 il BancoPosta proseguirà nell'attuazione degli obiettivi strategici di cui al Piano Deliver 2022 di Poste Italiane, al fine di cogliere le opportunità derivanti dalle recenti innovazioni normative MiFID II e IDD, mediante la valorizzazione della base clienti, della rete distributiva e del brand.

Con riferimento alla strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari, il programma di acquisto dei titoli dell'intero 2020 è previsto prevalentemente nei primi mesi dell'anno, in relazione alle aspettative sulla nuova liquidità, nonché tenuto conto della concentrazione delle scadenze del portafoglio nella prima parte del 2020.

Per ogni altro ulteriore approfondimento si rimanda all'Evoluzione prevedibile della gestione della SBU Servizi finanziari.

Altre informazioni

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate del Patrimonio BancoPosta sono riportate nei bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2019 (Rendiconto Separato del Patrimonio BancoPosta – Nota Integrativa – Parte H).

Prospetto Integrativo

Lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta, redatto ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies della Legge n. 10 di conversione del D.L. 29 dicembre 2010 n. 225 che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale della società".

Rapporti Intergestori

I Rapporti intergestori, intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane in esso non comprese, sono rappresentati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2019 (Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta - Nota Integrativa - Parte A).

OBIETTIVI, MODALITÀ DI GESTIONE E PRINCIPALI PERFORMANCE CONSEGUITE NEI PILASTRI DEL PIANO STRATEGICO ESG DEL GRUPPO

INTEGRITÀ E TRASPARENZA

Principali capitali Obsettivi Tempistiche Indicatore (KP) Target States
attualione
2019
Outcome
Unieria Certificare le principali società del
Gruppo secondo lo standard ISO37001
Entro il
2022
% di società rilevanti
del Gruppo certificate
ISO 37001
100% 33% Q DEGENT WORK AND
O ECONOMIC Carrier TI
Intellettuale Accrescere la formazione del personale
sui principi etici del Gruppo (tra cui il
rispetto del diritti umani)
Entro il
2022
% dei dipendenti del
Gruppo columbili
100% 30% Concertion
NOT THE OWNER
Fisico/Strutturale Verificare aspetti ESG nel processo di
qualifica dei fornitori
Entro il
2022
% dei fornitori
appartenenti a
categorie
merceologiche
significative qualificati
secondo criteri ESG
100% 25%
ਸੂ
16 AND STORE
Svolgere audit di sostenibilità (ESG)
nella catena di fornitura
Entro il
2022
% dei fornitori qualificati
del Gruppo sottoposta
ad audil di sostenibilità
100% 25%
12

Lavorare con trasparenza e integrità

Etica e trasparenza rappresentano per Poste Italiane i più alti valori su cui è improntata l'identità aziendale, principi fondamentali che guidano nella conduzione del proprio business fondato per sua natura sulla fiducia, e nella gestione delle relazioni con tutti i suoi stakeholder. Rilievo strategico è, quindi, riconosciuto dall'Azienda all'osservanza delle normative e dei codici di condotta interni ed esterni, al rispetto delle regole e alla massima correttezza, senza alcun conflitto tra interessi aziendali e personali.

Principali capitali collegati

BOX – "Il nostro Piano: una partita vinta"

In un'ottica di inclusione e in linea con l'approccio trasparente e di crescente accountability, nel corso del 2019, l'Azienda ha organizzato specifici momenti di confronto tra i vertici aziendali e i colleghi delle relative aree territoriali fino ai quarti livelli dell'organizzazione con lo scopo di costruire un dialogo aperto e continuo sulle principali tematiche aziendali.

L'iniziativa, che ha riguardato in totale circa 5000 colleghi nelle 6 tappe nelle città di Milano, Venezia, Bologna, Roma, Napoli e Palermo, ha rappresentato un momento di partecipazione e di coesione che ha permesso al personale di Poste di essere ugualmente partecipe del percorso che sta compiendo l'Azienda, anche in relazione alle trasformazioni in ambito di governance e alla condivisione del rafforzamento dei presidi di controllo, e dei progetti che riguardano tutti i dipendenti.

Il Codice Etico aziendale sancisce principi e regole di comportamento quali legalità, imparzialità ed equità, rispetto e valorizzazione delle persone, trasparenza e completezza, riservatezza nonché qualità, diligenza e professionalità. Lo stesso prevede che i destinatari del Codice si astengano da attività, anche occasionali, che possano generare un conflitto con gli interessi del Gruppo o che possano interferire con la capacità di assumere decisioni coerenti con gli obiettivi aziendali. Poste Italiane si è dotata, a tal fine, di un sistema di segnalazione e gestione dei conflitti di interesse. Inoltre, l'Azienda intende promuovere la diffusione dei principi etici e di responsabilità sociale tra i soggetti che si posizionano nell'ambito della catena del valore del Gruppo. L'Azienda si impegna, inoltre, a diffondere il proprio Codice Etico a tutti i livelli della propria organizzazione affinché i destinatari ne osservino i contenuti, e a predisporre ogni possibile strumento che ne favorisca la piena applicazione.

Nel 2019, al fine di promuovere i principi e i valori previsti dal Codice Etico aziendale, Poste Italiane ha organizzato diverse iniziative formative in ambito compliance, focalizzate su specifiche tematiche normative come la sicurezza sul lavoro, la compliance normativa, il modello organizzativo 231, la qualità e l'anticorruzione ecc. che hanno coinvolto trasversalmente la popolazione aziendale.

BOX – La collana della sostenibilità

Con l'obiettivo di garantire il consolidamento di una cultura etica di impresa integrata e diffusa a tutti i livelli organizzativi e di testimoniare, in un'ottica di accountability, l'impegno di Poste italiane nei confronti degli stakeholder interni ed esterni, ad attuare i valori ed i modelli di condotta che orientano al raggiungimento della missione d'impresa, l'Azienda ha realizzato una collana tematica di pubblicazioni, dedicata alle Politiche di Sostenibilità aziendali.

Il contenuto delle pubblicazioni è organizzato con l'obiettivo di evidenziare: i principi etici generali, i valori e le politiche aziendali, i doveri dei singoli ed i riflessi etici nelle pratiche lavorative, le regole ed i codici di condotta definiti per l'applicazione dei valori e gli adempimenti di compliance e gli strumenti di controllo per monitorare l'efficace attuazione delle politiche.

Inoltre, a complemento del Codice Etico, la Politica Integrata di Gruppo, adottata nel 2018, rispecchia e documenta l'impegno assunto verso tutti i suoi stakeholder, per migliorare le proprie prestazioni e, allo stesso tempo, costruire e sviluppare relazioni di fiducia con gli stessi all'interno di un percorso di generazione e condivisione di valore per l'Azienda nonché per le comunità in cui opera, in un'ottica di continuità e di conciliazione dei relativi interessi.

Il Comitato Etico, le cui funzioni sono svolte dal Comitato Whistleblowing, è preposto alla ricezione e gestione delle segnalazioni che vengono gestite attraverso il nuovo Portale Whistleblowing, nonché allo svolgimento di un'attività di supporto alle funzioni e agli organi sociali competenti in caso di accertamento di presunte violazioni del Codice Etico.

Il sistema interno di segnalazione delle violazioni di Poste Italiane assicura che siano effettuate tutte le opportune analisi sui fatti segnalati mediante l'avvio di verifiche di audit, lo svolgimento di accertamenti di fraud management nei casi di presunti illeciti, oppure la richiesta di approfondimenti gestionali alle funzioni competenti.

Nel contesto del proprio sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, Poste Italiane, nel mese di novembre 2019, ha aggiornato la Linea Guida volta a disciplinare il sistema per la segnalazione, da parte del personale e di soggetti terzi, di atti o fatti riferibili a violazioni di norme, interne e/o esterne, nonché di comportamenti illeciti o fraudolenti che possano determinare, in modo diretto o indiretto, un danno economico-patrimoniale o di immagine per l'Azienda.

I principali aggiornamenti della Linea Guida riguardano la composizione del Comitato Whistleblowing, in qualità di Organo preposto alla ricezione, esame e valutazione delle segnalazioni. In particolare, è prevista l'attribuzione del ruolo di Presidente ad un professionista esterno dotato di elevati requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza e la presenza permanente, all'interno del Comitato, della struttura di Governo dei Rischi di Gruppo/Presidio 231, al fine di garantire una costante valutazione della rilevanza delle segnalazioni pervenute. In aggiunta, il responsabile CA/GRG/Presidio 23rma il responsabile della Funzione di Conformità della Prevenzione della Corruzione in merito alle segnalazioni riconducibili a potenziali eventi corruttivi, con evidenza delle relative decisioni assunte dal Comitato Whistleblowing.

Il sistema interno di segnalazione delle violazioni di Poste Italiane è ulteriormente rafforzato dalle disposizioni previste dal Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, anche a seguito del suo aggiornamento, con riferimento alle segnalazioni delle violazioni ex D. Lgs. 231/2001. In particolare, anche il nuovo Modello prevede che, nelle attività di gestione delle segnalazioni pervenute tramite il portale dedicato, sia garantita la riservatezza dell'identità del segnalante mediante l'utilizzo di protocolli sicuri.

Con l'obiettivo di rafforzare e migliorare il proprio sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nel 2019, nell'ambito delle attività finalizzate all'evoluzione ed efficientamento dei presidi di governance e al continuo rafforzamento del sistema di controllo interno e gestione dei rischi all'insegna di principi di integrità, trasparenza e legalità, Poste Italiane ha definito un modello di compliance integrata a livello di Gruppo che consenta di creare e rafforzare sinergie operative tra i diversi presidi specialistici dei rischi di compliance. Il modello di compliance integrata consente di intercettare eventuali ambiti di compliance non pienamente presidiati e di garantire una governance unitaria nella gestione dei rischi di non conformità anche grazie ad una chiara definizione dei ruoli e delle responsabilità degli attori coinvolti nelle attività del processo.

Al fine di rendere effettivo il proprio impegno a sostegno della legalità e della trasparenza Poste Italiane ha adottato un Sistema di Gestione Integrato con l'obiettivo principale di assicurare una governance unitaria dei sistemi adottati a livello aziendale e garantire la qualità, la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, la sicurezza delle informazioni e la prevenzione della corruzione nell'ambito di tutti i processi e le attività aziendali. Nella descrizione dei diversi pilastri viene data disclosure delle specifiche certificazioni ottenute dal Gruppo.

BOX – Poste Italiane conferma la certificazione ISO 37001 e la estende alle società del Gruppo

All'interno del percorso all'insegna dell'integrità e trasparenza, caratterizzato dal conseguimento, nel 2018, della certificazione ISO 37001 da parte di Poste Italiane SpA - prima azienda italiana del settore della finanza e delle comunicazioni ad ottenere la Certificazione Anticorruzione - anche per il 2019 la società ha confermato il mantenimento della certificazione (275 sedi certificate, 25 sedi oggetti di audit con parere positivo alla certificazione, 14.000 dipendenti impattati). Inoltre, in linea con gli obiettivi definiti dal Piano Strategico ESG, è stata estesa la certificazione alle altre società del Gruppo Poste Vita e Postepay.

Ulteriore conferma dell'efficacia delle azioni realizzate dall'azienda negli ultimi anni sul proprio sistema di controllo interno, è rappresentata dall'adesione da parte di Poste italiane SpA e la società assicurativa Poste Vita all'interno del regime di Adempimento Collaborativo, imprimendo così una ulteriore accelerazione nelle politiche di trasparenza in materia fiscale. L'importante riconoscimento giunge al termine della positiva valutazione condotta dall'Agenzia delle Entrate sul "Tax Control Framework" delle società, che comprende il sistema di rilevazione, gestione, controllo e mitigazione del rischio fiscale.

L'ammissione di Poste Italiane all'Adempimento Collaborativo consolida il percorso ispirato ai valori di etica, integrità e trasparenza anche in campo finanziario e fiscale, che rappresentano per Poste Italiane i principi più alti su cui è improntata l'identità aziendale e che orientano la conduzione stessa del proprio business fondato per sua natura sulla fiducia e nella gestione delle relazioni con tutti i suoi stakeholder.

A testimonianza dell'impegno di Poste Italiane in relazione alla diffusione dei principi di integrità, alla prevenzione della corruzione e alla compliance normativa, Poste Italiane conferma l'assenza di procedimenti su casi di corruzione accertati e di sanzioni relative a casi di antitrust/pratiche anticompetitive.

Nel 2019 Poste Italiane ha confermato il proprio "rating di legalità" ricevendo nuovamente dall'AGCM il massimo punteggio di tre stelle e rientrando nel 6% delle aziende che hanno ottenuto tale riconoscimento

A testimonianza del grado di attenzione che Poste Italiane

ripone nella corretta gestione del proprio business, l'Azienda ha richiesto ed ottenuto il rinnovo del proprio rating di legalità, di validità biennale, ricevendo il punteggio massimo, attualmente attribuito solo al 6% delle società richiedenti. Il rating di legalità è uno strumento che è stato introdotto nel 2012 e diretto alle imprese italiane con l'obiettivo di promuovere e introdurre i principi di comportamento etico in ambito aziendale attraverso l'assegnazione di un "riconoscimento", indicativo del livello di rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta. All'attribuzione del rating, l'ordinamento ricollega vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici e agevolazioni per l'accesso al credito bancario.

Il Gruppo investe su attività di formazione e informazione del proprio personale per garantire la diffusione della cultura dell'integrità e della trasparenza lungo tutta la catena del valore. Al fine di assicurare una conoscenza in materia di anticorruzione da parte dei suoi dipendenti, Poste Italiane eroga costantemente la formazione obbligatoria con modalità e-learning e in aula per tutto il personale sui principi anticorruzione e, in particolare, sui meccanismi di segnalazione e su qualsiasi modifica significativa alla disciplina anticorruzione e/o al sistema normativo adottato. Oltre a ciò, i principi generali e specifici di anticorruzione del Gruppo vengono comunicati agli stakeholder anche attraverso la diffusione del Codice Etico. L'obiettivo di Poste Italiane, anche in coerenza con la propria Politica dei Diritti Umani, è quello di incrementare l'offerta formativa in tema di integrità, fornendo a tutta la popolazione aziendale seminari interni su tematiche specifiche.

Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento

Principali capitali collegati

Promuovere una gestione responsabile della catena di fornitura è per il Gruppo Poste Italiane sinonimo in primo luogo di sostenibilità, funzionalità e tracciabilità degli approvvigionamenti. L'Azienda impronta i propri processi di acquisto su rapporti precontrattuali e contrattuali orientati al pieno rispetto della legalità e della trasparenza, monitorando – fin dalle procedure di qualifica dei fornitori – il rispetto delle normative vigenti e le direttive aziendali per garantire l'utilizzo di fornitori con adeguate caratteristiche di qualità e in grado di assicurare il rispetto delle normative per la tutela dei lavoratori e il rispetto degli standard ambientali. Il percorso delineato in ambito acquisti ricomprende anche l'inclusione di tematiche ESG, andando a indagare il possesso di requisiti specifici mediante audit di sostenibilità a cui progressivamente i fornitori verranno sottoposti (es. rispetto delle condizioni lavorative dei propri dipendenti, ecc.).

BOX – La funzione Green Procurement

Con l'obiettivo di assicurare una selezione di prodotti e fornitori in grado di garantire le migliori performance ambientali, nel dicembre 2019 è stata costituita la funzione Green Procurement. Nell'ottica della continua integrazione degli aspetti di sostenibilità nella strategia e nell'organizzazione aziendale, la nuova funzione ha la responsabilità di:

  • garantire la definizione e l'adozione dei requisiti di sostenibilità da integrare nei criteri di valutazione tecnica per l'individuazione di fornitori che operano in coerenza con i principi ESG adottati dal Gruppo;
  • assicurare l'individuazione di specifici indicatori di performance sui temi di sviluppo sostenibile connessi ai processi di approvvigionamento al fine di monitorare il grado di sostenibilità dell'intera catena di fornitura, curandone la relativa reportistica;
  • implementare i processi di verifica volti ad assicurare in ambito procurement il rispetto delle disposizioni normative, interne ed esterne.

Poste Italiane garantisce a ogni fornitore pari opportunità e la possibilità di competere nelle procedure di affidamento. I fornitori partecipanti sono tenuti al rispetto della normativa in materia di concorrenza, sia comunitaria che nazionale, astenendosi da comportamenti anticoncorrenziali o comunque non etici e contrari alle regole a tutela della concorrenza. Il Gruppo Poste Italiane richiede ai propri fornitori, compresi eventuali subappaltatori, nonché ai propri partner, l'accettazione formale dei principi guida etico-sociali e degli obblighi di condotta definiti all'interno del Codice Etico, della Politica Integrata del Gruppo Poste Italiane e dalla Politica in materia di tutela e protezione dei diritti umani, divenuti, a partire da gennaio 2019, parte integrante del rapporto contrattuale.

In quest'ottica, il Gruppo intende potenziare le attività di governo e controllo dei processi di approvvigionamento, proseguire nello sviluppo del progetto di digitalizzazione dei processi interni per semplificare e velocizzare gli stessi e traguardare benefici ambientali oltre a rafforzare i principi di trasparenza e imparzialità nei processi di affidamento di lavori, servizi e forniture. Al fine di accrescere l'efficacia dei processi aziendali e la competitività, Poste Italiane si impegna a incentivare l'adozione di criteri di selezione, valutazione e monitoraggio dei fornitori in grado di misurare la loro performance sociale e ambientale e mitigare eventuali rischi ESG

Nel corso del 2019, in continuità con il 2018, l'Azienda ha previsto un aggiornamento e un adeguamento delle procedure interne che disciplinano il processo di acquisto, sia relativamente agli appalti soggetti al Codice dei Contratti Pubblici, sia relativamente agli appalti esclusi dall'ambito di applicazione del Codice. A tal proposito nel corso dell'anno è stato pubblicato l'aggiornamento della Procedura Generale Acquisti.

Le procedure costituiscono, congiuntamente al Regolamento Interno per le Procedure di Affidamento degli Appalti di Lavori, Servizi e Forniture (approvato a novembre 2017 e modificato a luglio 2019) e al Codice dei Contratti Pubblici laddove applicabile, il principale presidio di governance e compliance normativa degli affidamenti di Poste Italiane.

Nel 2019, è proseguito il percorso di accentramento in Corporate delle attività di acquisto delle Società del Gruppo al fine di assoggettare le stesse a procedure/verifiche uniformi a quelle già previste per gli approvvigionamenti della Capogruppo. Inoltre, è stata completata la centralizzazione delle attività di acquisto svolte sul territorio, che ha consentito il superamento delle 9 articolazioni territoriali ed il consolidamento sulla struttura centrale dei fabbisogni di acquisto per ambito merceologico.

Negli ultimi anni, l'attività di acquisto della Capogruppo ha registrato un costante e massivo ricorso a procedure competitive che garantiscono vantaggi concorrenziali per l'Azienda e assicurano ai fornitori imparzialità, trasparenza e pari opportunità di collaborazione. Le procedure di acquisto vengono, inoltre, gestite attraverso il Portale Acquisti "Poste-procurement", piattaforma web utilizzata per tutte le attività di procurement nonché per la gestione dell'Albo Fornitori. Tale sistema telematico nasce dall'esigenza di garantire la gestione efficiente e integrata dell'intero processo di approvvigionamento nonché di incentivare e migliorare la collaborazione con i fornitori, nel rispetto dei requisiti di riservatezza, autenticità, concorrenzialità, integrità e disponibilità nello scambio dei dati.

In merito ai presidi organizzativi in termini di verifica, valutazione e monitoraggio di soggetti e controparti, la Funzione Governo dei Rischi di Gruppo in ambito Corporate Affairs svolge le attività necessarie ad individuare tutti gli elementi di rischio operativo e reputazionale necessari a garantire la verifica dei requisiti di affidabilità e onorabilità tramite l'analisi dei profili societari, finanziari e patrimoniali di società ed esponenti e dei loro rapporti con il Gruppo Poste Italiane.

Obiettivo dell'analisi di soggetti/controparti è di limitare i rischi derivanti da operazioni con terzi, garantire un'adeguata rotazione dei fornitori e minimizzare le perdite derivanti dalla inesigibilità dei crediti.

Potenziare le attività di prevenzione di fenomeni illeciti, attraverso l'analisi integrata di informazioni interne ed esterne a Poste Italiane, consente di rilevare relazioni dirette e indirette che evidenzino possibili criticità. Il contrasto ai fenomeni fraudolenti viene, quindi, attuato attraverso un processo di monitoraggio continuo del grado di esposizione al rischio di frode e dei fattori di rischio, mediante la raccolta e l'analisi delle segnalazioni e degli indizi di potenziali illeciti, l'esame dei processi e l'adozione di adeguate misure di governance e controllo sempre più rigorose per la prevenzione delle frodi.

Qualifica dei fornitori

Al fine di dotare il Gruppo di un parco di operatori economici con capacità tali da soddisfare i requisiti richiesti da Poste Italiane e di adottare criteri di selezione certi e trasparenti nelle procedure di acquisizione di beni, servizi e lavori, l'Azienda, in linea con la normativa vigente (art. 134 dell'attuale Codice dei Contratti Pubblici), ha istituito sin dal 2006 un proprio Albo Fornitori, che ha l'obiettivo di semplificare le procedure di affidamento, assicurando nel contempo omogeneità tra i soggetti selezionati in ciascun ambito merceologico e trasparenza verso il mercato.

La formazione e la gestione dell'Albo è regolata dal Disciplinare dell'Albo dei Fornitori che regolamenta il Sistema di Qualificazione nell'Albo Fornitori, nonché dal Regolamento del Sistema di Qualificazione che disciplina il sistema e il procedimento di qualificazione di ciascuna singola e specifica categoria merceologica. L'accesso all'Albo Fornitori, per ognuna delle categorie merceologiche, può avvenire in qualsiasi momento con la presentazione dell'istanza corredata della documentazione richiesta.

A tutti i fornitori che fanno richiesta di qualificazione all'Albo Fornitori è richiesto il possesso, oltre che di requisiti generali (di ordine morale e di idoneità professionale) anche di requisiti speciali di natura economicofinanziaria e tecnico-organizzativa, la definizione di requisiti più stringenti rappresenta un elemento di rafforzamento della governance del processo di acquisto. Inoltre, nei rapporti con fornitori di lavori, servizi e forniture, Poste Italiane opera sulla base di clausole contrattuali standard che sono oggetto di continuo aggiornamento in considerazione delle nuove disposizioni normative e di particolari esigenze manifestate dal cliente interno. L'adozione di standard contrattuali uniformi diventa così una modalità utile per velocizzare il processo, contraendo il più possibile le tempistiche per la contrattualizzazione e, soprattutto, per assicurare un'adeguata governance sulle tematiche più rilevanti. Infine, tra le politiche descritte all'interno del proprio Regolamento interno per le procedure di affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture, Poste Italiane, ai sensi della legge n. 190/2012 e s.m.i. intitolata "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", pubblica periodicamente, in maniera del tutto volontaria, sul portale "Contratti aperti e trasparenti", sezione liberamente consultabile da tutti i cittadini sul proprio sito web istituzionale, le informazioni relative sia alle procedure di affidamento identificate dalla normativa di riferimento e secondo le modalità ivi stabilite, sia in relazione alle procedure di acquisto esenti. Poste italiane è l'unica Azienda in Italia a fornire un così elevato livello di disclosure sul suo processo di procurement.

BOX – Sistema Vendor Rating

Nel 2019, in riferimento alla categoria merceologica Servizi IT, è stato istituito un Nuovo sistema di Vendor Rating (VR) a basso impatto operativo, attraverso la reingegnerizzazione dei processi di rilevamento e riutilizzo dei flussi informativi disponibili. L'Indice di Vendor Rating (IVR) è uno strumento adottato da Poste Italiane per la valutazione complessiva dei fornitori in merito agli aspetti connessi ai livelli di qualità erogata dall'Azienda sulla fornitura di beni e/o servizi. La periodicità di rilevazione della valutazione dell'IVR è semestrale e i risultati globali sono espressi con una scala di valori da 0 a 100, a cui corrispondono fasce di valutazione qualitative dei fornitori. Il sistema di VR si basa su una metodologia strutturata che prevede tre aree di interesse: amministrativa, commerciale e tecnica, per ciascuna delle quali viene valutata la corrispondente qualità. La valutazione è effettuata per singola fornitura e per fornitore. Con l'istituzione del nuovo sistema il Gruppo ha, inoltre, definito ed introdotto dei KPI specifici per la gestione centralizzata dei dati relativi alla Qualità delle Forniture sui sistemi di monitoraggio operativo.

Selezione dei fornitori

Sulla base delle richieste di approvvigionamento che le funzioni richiedenti predispongono, Poste Italiane procede poi con la selezione dei fornitori (che in caso di procedure con chiamata da Albo Fornitori, avviene tra gli operatori qualificati) e, successivamente, con la stipula del contratto con il fornitore individuato.

Numero di gare espletate sulla base di criteri ambientali + 15 punti percentuali rispetto al 2018.

Da tempo il Gruppo rivolge particolare attenzione agli aspetti sociali e ambientali relativi alla gestione della propria catena di fornitura, con la convinzione che lo sviluppo di relazioni trasparenti e durevoli con i fornitori,

la massima attenzione alla qualità, alla sicurezza e al rispetto dell'ambiente nel processo di approvvigionamento, rappresentino principi utili non solo a migliorare costantemente il servizio offerto alla propria clientela, ma anche a perseguire un obiettivo di interesse pubblico per l'intero Sistema Paese.

Numero di gare espletate sulla base di criteri sociali + 12 punti percentuali rispetto al 2018

A tal proposito, sono previsti specifici criteri ambientali e sociali nel processo di

selezione dei fornitori, nei requisiti di partecipazione, nei parametri di valutazione dell'offerta tecnica e/o nelle condizioni contrattuali, delle procedure di gara espletate nell'anno. Il numero di gare espletate sulla base di criteri ambientali rispetto al totale registra nel 2019 un incremento pari a 15 punti percentuali rispetto al dato 2018 (49,1 % vs 34,1%). Aumenta significativamente anche il valore assoluto delle procedure espletate sulla base di performance sociali registrando un incremento di 12 punti percentuali (57,7% vs 45,5%). ).

Nei rapporti con i fornitori di lavori, servizi e forniture Poste Italiane opera sulla base di clausole contrattuali standard che possono essere revisionate per sopravvenute disposizioni normative o adattate alle esigenze interne. In particolare, le principali clausole riguardano: la regolarità contributiva e retributiva del fornitore; l'osservanza della normativa in materia di manodopera (D. Lgs. 276/03 e s.m.i. Codice dei Contratti Pubblici); l'applicabilità dei Contratti Collettivi di Lavoro; l'assenza di infrazioni delle norme sulla sicurezza del lavoro (D.lgs. 81/2008 s.m.i.); l'assenza di reati ambientali (D.lgs. 3 aprile 2006 n.152 e s.m.i.).

Il Gruppo intende promuovere l'adozione di standard etici di comportamento da parte dei propri fornitori, anche incentivando il conseguimento di Certificazioni di Qualità (ISO 9001), Certificazioni ambientali (ISO 14001), Certificazioni sociali (SA 8000) e certificazioni correlate alla Sicurezza e alla Salute dei Lavoratori (OHSAS 18001/ ISO 45001).

In continuità con i precedenti anni, Poste Italiane ha recepito i criteri previsti dal Green Public Procurement (GPP - Acquisti verdi della Pubblica Amministrazione) al fine di coniugare la sostenibilità in termini di riduzione degli impatti ambientali e la razionalizzazione dei costi.

Pulizia e igiene ambientale

Per tale categoria merceologica gli affidamenti vengono svolti in conformità al Green Public Procurement con l'adozione dei "Criteri Ambientali Minimi" o "CAM" contenuti nel D.M. 24/05/2012, rispettando la percentuale del 15% prevista dal Decreto Ministeriale di riferimento per l'attribuzione di specifici punteggi a tecniche premianti in materia di "appalti verdi" (es. sistemi di dosaggio e tecniche di pulizia, apparecchiature e macchinari elettrici con indicazione di marca, modello, potenza e, per ciascuno dei macchinari, specifica del consumo di energia e del livello di emissione sonora, del piano per la raccolta differenziata dei rifiuti, degli automezzi utilizzati per gli spostamenti a basso impatto ambientale e dei prodotti e materiali di consumo Ecolabel).

Nel 2019, la totalità di gare inerenti ai servizi di pulizia e igiene ambientale (13 contratti risultano aggiudicati) è stata disposta nel rispetto dei CAM.

Ristorazione

Al fine di garantire l'erogazione di un servizio di ristorazione aziendale "a ridotto impatto ambientale" caratterizzato, in termini di processi e contenuti, dal rispetto di tutti gli aspetti della sostenibilità ambientali, economici e sociali, Poste Italiane affida in concessione i servizi di ristorazione presso i complessi immobiliari nel rispetto dei principi del Green Public Procurement.

Poste Italiane, premia la fornitura di prodotti BIO, IGP, DOP, pesca sostenibile ecc., in percentuale superiore ai quantitativi minimi prescritti dai CAM relativamente alle derrate alimentari fornite nelle mense aziendali presenti su alcune realtà territoriali. In questo ambito vengono potenzialmente coinvolti nella catena di fornitura dei prodotti alimentari destinati alla mensa e bar anche fornitori locali che garantiscano prodotti certificati IGP , DOC, DOP ecc.

Attualmente tutti i 12 contratti attivi sul territorio nazionale sono green.

Box – La mensa diventa plastic free

Poste Italiane, ha messo in campo un piano di azioni per la riduzione dell'impiego di plastica monouso negli ambienti della mensa della sede centrale di Roma.

Da novembre 2019, sono state introdotte diverse variazioni nella routine quotidiana mirate all'eliminazione di alcuni elementi in plastica monouso (cucchiaini in materiale eco compostabile, bicchieri in policarbonato riutilizzabile/lavabile, posate in metallo regolarmente igienizzate) con la finalità di ridurre in maniera incisiva i consumi di plastica e gli impatti ambientali derivanti.

Logistica

Con riferimento alle attività di acquisto dei principali servizi (full rent flotta, servizi di trasporto, ecc.), in sede di espletamento delle gare viene attribuito un punteggio premiante all' eco-sostenibilità alle offerte che prevedono per i veicoli utilizzati per i servizi oggetto di gara classi di emissioni di CO2 più contenute.

Lavori

L'Albo Fornitori per le categorie Lavori, oltre a essere strutturato in categorie merceologiche specifiche per natura di lavori (edifici civili ed industriali, impianti idrici, termici, impianti ecc.) prevede un sistema di qualificazione degli operatori economici a seconda della tipologia di appalto, per ambiti regionali, o per Aree Territoriali (corrispondenti a regioni o aggregazioni di regioni) aventi sede primaria o secondaria nel territorio d'iscrizione, o che abbiano eseguito nel territorio di riferimento appalti di elevata entità.

Tale sistema, nell'ambito degli appalti di lavori, nello specifico quelli aventi per oggetto interventi di natura edile-impiantistica, caratterizzati da prestazioni di modesta entità economica da eseguire su edifici/siti situati su tutto il territorio nazionale, favorisce la presenza di manodopera locale, oltre la fornitura di materiale preferibilmente a chilometro zero, il tutto al fine di contenere i costi di approvvigionamento ottimizzando gli aspetti ecosostenibili del sistema (riduzione di tempi e distanze e delle conseguenti emissioni di CO2).

Poste Italiane, per lo stesso fine, utilizza il sistema della suddivisione degli interventi in lotti per ambiti geografici circoscritti ad Area Metropolitana (ad es. Roma, Catania, Palermo, Napoli) e/o a due o più province.

Altro esempio di catena di fornitura localizzata è quella cui ci si rivolge per gli appalti di lavori da svolgere nelle due isole maggiori, Sardegna e Sicilia, ove le chiamate da Albo sono preferibilmente dirette solo a fornitori regionali.

Negli appalti di lavori sono state introdotte ulteriori misure specifiche in tema di salute e sicurezza, le cui valutazioni e misurazioni sono contenute nei Piani di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e negli specifici Piani Operativi di Sicurezza (POS).

A riprova della centralità che Poste Italiane attribuisce al tema della salute e sicurezza sul lavoro, il Gruppo ha stabilito e previsto la possibilità di risolvere i contratti di fornitura per tutte le categorie merceologiche nei casi in cui fosse accertata la violazione di uno o più aspetti della relativa documentazione sulla sicurezza.

Indumenti

Per quanto attiene il tema indumenti, nella definizione delle procedure di affidamento massima attenzione viene riservata ai requisiti green delle dotazioni da fornire agli addetti del recapito.

Per le divise dei portalettere viene richiesto che il tessuto utilizzato per il confezionamento presenti il certificato Oeko-tex o Ecolabel. Tale certificazione garantisce che il processo di confezionamento degli stessi non contenga/rilasci sostanze nocive per la salute dell'uomo e certifica prodotti caratterizzati da un ridotto impatto ambientale.

Per le calzature e i Dispositivi di Protezione Individuale, viene richiesto che i prodotti osservino i Criteri ambientali minimi di riferimento, in conformità a quanto previsto dai Decreti Ministeriali.

Box – Le nuove divise dei portalettere: funzionalità e design nel segno dell'ambiente

Nel 2019, è stata fornita la nuova divisa per i portalettere basata sui principi di ergonomia, design e qualità dei materiali.

Per le nuove divise è stata prevista la certificazione "green" OEKO – TEX Standard 100", una garanzia in più per la salute dei portalettere e per la tutela dell'ambiente, trattandosi di un marchio ecologico che certifica, oltre ai tessuti, anche il loro processo di tintura e garantisce un attento controllo dal punto di vista ecologico e salutare. È stato introdotto il colore grigio per caratterizzare e rendere più riconoscibile e distintivo il brand ed è stata migliorata la vestibilità dei capi con un design che coniuga funzionalità ed estetica.

VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE

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Lo sviluppo continuo delle conoscenze e delle competenze ha un ruolo chiave nel processo di valorizzazione e crescita delle persone del Gruppo Poste Italiane ed è, al tempo stesso, determinante per la creazione di vantaggio competitivo e per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. La formazione, per Poste Italiane, è parte integrante di un'azione sistemica di sviluppo delle persone finalizzata a rispondere alle esigenze di innovazione poste dal mercato e alle necessità organizzative a livello aziendale. In tale ottica, il Gruppo attua un processo continuo di creazione e arricchimento delle competenze, promuove lo sviluppo di nuove metodologie formative e prevede l'elaborazione di strumenti innovativi di knowledge sharing.

Come richiamato nel Codice Etico, il Gruppo tutela, riconosce e gratifica il contributo di ogni singolo individuo e si impegna a offrire pari opportunità nel lavoro e nell'avanzamento professionale a tutti i dipendenti, leve fondamentali a sostegno della soddisfazione del proprio personale.

Il Gruppo promuovere lo sviluppo di competenze professionali innovative in linea con le tendenze evolutive del mercato e le diverse necessità aziendali

Le attività di formazione ricoprono un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi definiti dal Piano Deliver 2022. Il Piano Strategico Aziendale prevede l'erogazione entro il 2022 di circa 20 milioni di ore di formazione, di cui 6,5 milioni dedicate alle risorse operanti nel settore finanziario, per

98% della popolazione aziendale coinvolta in attività di formazione

garantire lo sviluppo di competenze in linea con l'evoluzione del mercato, delle esigenze della clientela e della normativa.

A tal proposito, nel 2019 sono state erogate oltre 5 milioni di ore di formazione di cui 1,4 milioni dedicate alle risorse operanti nel settore finanziario.

Le attività di formazione, che nel 2019 si sono focalizzate sui seguenti ambiti: Digital & Innovation Mindset, Customer Centricity, Consulenza finanziaria e assicurativa, Cultura Lean, Technical Skills, prevedono tre principali dorsali di intervento:

  • formazione manageriale, finalizzata allo sviluppo della leadership e alla costruzione di una cultura manageriale d'eccellenza;
  • formazione tecnico specialistica, orientata allo sviluppo e al mantenimento delle competenze più strategiche per il business e per l'innovazione digitale;
  • formazione obbligatoria e di compliance, focalizzata su tematiche normative che coinvolgono trasversalmente la popolazione aziendale.

In riferimento alla formazione di tipo manageriale è stata attuata, nel corso del 2019, l'iniziativa "Poste Talks". L'iniziativa, svoltasi nel corso di sette workshop che hanno visto la partecipazione del vertice aziendale e del management, ha riguardato tematiche e progetti di particolare rilevanza strategica per il Gruppo Poste Italiane, con l'obiettivo di favorire la condivisione delle conoscenze, nonché l'analisi delle complessità e delle interdipendenze organizzative connesse alla realizzazione degli obiettivi aziendali.

La funzione responsabile del governo della formazione è la "Corporate University", costituita nel 2015, con la mission di garantire i percorsi di apprendimento. Nel 2019 la Corporate University è stata organizzata in Academy, sulla base delle diverse competenze da coltivare, prevedendo pertanto l'articolazione di quest'ultima in "Academy", quali: Academy Manageriale, Academy Finanziaria, Academy Postale, Logistica e ICT, Academy Corporate, Business e Customer Operations, Digital Academy e Innovation. L'Azienda si è anche dotata, dal 2018, di una specifica procedura di formazione ed addestramento del personale ("Procedura Formazione e Training Operativo") con lo scopo di definire i meccanismi di funzionamento e le ownership organizzative sulle attività di formazione e di training operativo, secondo logiche orientate a garantire l'efficacia, l'efficienza e la conformità dei risultati attesi, introducendo misure organizzative e di controllo rilevanti.

Sulla base delle linee guida definite dalla Capogruppo, le società controllate recepiscono le procedure adeguandole alle proprie dimensioni e al proprio contesto organizzativo ed operativo, al fine di sviluppare ed estendere le conoscenze dell'organizzazione e patrimonializzare l'esperienza aziendale.

BOX – Lo sviluppo diversificato delle competenze nel Gruppo Poste Italiane

Corrispondenza Pacchi e Distribuzione

L'Azienda ha posto particolare attenzione alle esigenze di compliance normativa riferite al mondo finanziario e assicurativo (normative ESMA -MIFID II e IVASS), con l'obiettivo di garantire il mantenimento e lo sviluppo delle competenze richieste al personale degli intermediari che prestano consulenza ai clienti in materia di investimenti e di prodotti assicurativi, valutando le relative esigenze di sviluppo delle competenze in ottica di formazione continua. In relazione al Risparmio Postale sono stati erogati corsi in aula e in modalità online, in coerenza con quanto previsto dall'accordo con Cassa Depositi e Prestiti. Particolare attenzione è stata rivolta alla formazione sui nuovi prodotti rivolta al canale di vendita. Inoltre, è stato realizzato il nuovo corso "la Consulenza in Poste Italiane", dedicato a tutti gli Specialisti Consulenti Finanziari e realizzato con la finalità di rafforzare le conoscenze e le competenze necessarie per il corretto esercizio delle attività dei consulenti, in linea con quanto previsto dal nuovo modello per la prestazione del servizio di consulenza. Importante elemento di novità a livello di sistemi formativi, introdotto nel 2019, è stata la definizione di un nuovo percorso di induction per Specialisti Consulenti Finanziari e Specialisti Consulenti Mobili, denominato "Induction & Professional Development", dedicato alle risorse neo inserite nel ruolo, con l'obiettivo di accompagnare e sostenere l'inserimento e lo sviluppo professionale delle risorse e svilupparne le conoscenze attraverso l'attivazione di programmi formativi in modalità aula, affiancamento e online.

Servizi finanziari

In continuità con l'iniziativa "Ascoltiamoci" erogata nel 2018, è stato attuato uno specifico corso in aula denominato "Ascoltiamoci reloaded" avente la finalità di knowledge sharing tra varie funzioni del Gruppo e le strutture postvendita con l'obiettivo di sviluppare una nuova modalità di ascolto strutturato tra le diverse strutture coinvolte per individuare soluzioni a temi di interesse comune. Inoltre, è stato svolto il percorso diretto al management di Banco Posta e di Banco Posta Fondi SGR, l'iniziativa "Business Oltre", con l'obiettivo di condividere le nuove sfide del business con focus sui comportamenti manageriali e sulle principali leve del cambiamento.

Servizi assicurativi

Nella società Poste Vita, con l'obiettivo di rimanere in linea con le evoluzioni normative e socioeconomiche, le attività formative integrano le novità relative ai prodotti e ai servizi, con altrettante abilità relazionali e capacità di tenere in considerazione le esigenze del cliente. In particolare, nel corso del 2019, le principali tematiche affrontate in relazione agli scenari evolutivi hanno riguardato gli adeguamenti normativi sia generali che del settore assicurativo (es. Normativa IVASS - Regolamento n. 40/18 e IDD, D. Lgs.231/01, Antiriciclaggio e Anticorruzione, GDPR Privacy, Sicurezza sul Lavoro). All'interno del progetto Key Professional sono state attivate iniziative di docenza interna a beneficio del personale su tematiche tecnico-specialistiche. Infine, è proseguito il master "Executive Master in Insurance & Finance EMIF ", il programma biennale Master di alto livello specialistico destinato a giovani talenti in particolare nelle funzioni aziendali core.

Pagamenti, mobile e digitale

Con riferimento alla società del Gruppo Postepay, sono stati previsti corsi di formazione specialistica relativi a tematiche riguardanti ICT (Big Data Analyzing Big Data Architecture e Machine Learning), certificazioni ITIL e COBIT, oltre allo sviluppo delle Pricing Techniques e l'utilizzo di specifici tool-set disponibili. L'azienda ha, inoltre, partecipato a due HUB del CeTIF (Centro di Ricerca su Tecnologie, Innovazione e servizi Finanziari dell'Università Cattolica) per l'area Blockchain e Compliance.

All'interno del piano di Change Management, l'iniziativa attuata a partire dal 2018, con l'obiettivo di facilitare la conoscenza reciproca e lo scambio di conoscenze professionali tra le persone provenienti dal mondo Mobile, Pagamenti e Digital, sono stati definiti interventi di formazione, comunicazione ed engagement per supportare il processo di integrazione aziendale delle due industry - TLC e pagamenti - e di conoscenza diretta delle persone.

Infine, all'interno dei "Digital Cafè", gli incontri periodici in cui le persone di Postepay condividono temi innovativi legati al business, è stato possibile promuovere l'integrazione delle conoscenze delle persone partendo dal patrimonio di conoscenze ed esperienze già presenti in azienda e diffondere ulteriore know-how rispetto a tematiche particolarmente innovative e "di frontiera".

Il miglioramento continuo delle performance

Al fine di rendere misurabili gli effetti qualitativi e quantitativi delle attività formative è proseguito l'utilizzo di un sistema di valutazione che misura l'efficacia, l'efficienza e la qualità percepita dei programmi di formazione erogata attraverso l'utilizzo di specifici indicatori di performance con l'obiettivo di promuovere il miglioramento continuo.

In particolare, in linea con le innovazioni digitali, è stato introdotto, a partire dal secondo semestre del 2019 un nuovo strumento digitale che consente la compilazione online di questionari di qualità percepita e la gestione di survey, sessioni Q&A e sondaggi live di qualsiasi evento formativo.

Inoltre, negli ultimi mesi del 2019 è stato attivato uno studio sperimentale volto a correlare la formazione con gli indicatori di performance di business aziendali, con l'obiettivo di definire un ulteriore livello di valutazione dell'efficacia della formazione secondo i canoni previsti dal Modello del Processo di valutazione del ROI.

Sotto il profilo del monitoraggio delle azioni formative e della rendicontazione nei confronti delle funzioni di controllo della formazione obbligatoria, vengono effettuate periodiche attività di monitoraggio e attuati periodici flussi informativi alle funzioni aziendali e di controllo interne e esterne in relazione all'avanzamento dei vari ambiti normativi coperti dai piani di formazione.

Il sistema di sviluppo

Il sistema di sviluppo in Poste Italiane sostiene la crescita del business attraverso la valorizzazione delle sue persone, cogliendone le potenzialità, sviluppandone il talento, sostenendone la motivazione, consolidandone l'esperienza attraverso opportunità di crescita. L'insieme delle azioni che pongono al centro la persona sono il driver del cambiamento.

Nel corso del 2019 il Sistema di sviluppo si è consolidato sui seguenti 3 macro cluster che integrano un insieme articolato di processi, strumenti e metodologie:

    1. Scouting: per la rilevazione del potenziale e l'intercettazione delle migliori risorse
    1. Pianificazione manageriale: per identificare priorità di sviluppo in ottica di successione e di contenimento del «rischio manageriale»
    1. Sviluppo: per sostenere la crescita individuale delle risorse con potenziale e accelerarne lo sviluppo professionale.

Tali iniziative sono dedicate a diversificati target di popolazione appartenenti a tutte le funzioni aziendali ed alle Società del Gruppo.

In particolare, nel corso del 2019, sono stati perseguiti i seguenti obiettivi:

  • miglioramento dell'engagement e della motivazione, attraverso attività di partecipazione in una logica "bottom-up";
  • valorizzazione delle persone e promozione dello sviluppo Professionale per creare una pipeline di talenti a vari livelli di seniority, attraverso la conoscenza delle loro esperienze, competenze, attitudini, potenzialità e motivazioni;
  • promozione dell'evoluzione della cultura aziendale e delle attitudini manageriali in parallelo alla trasformazione di mercato ed organizzativa.

Con riferimento al miglioramento dell'engagement e della motivazione secondo una logica di coinvolgimento bottom-up, nel corso del 2019 sono stati attivati, in particolare i progetti "Percorsi per l'innovazione" e "Libera il tuo talento" iniziative legate al mondo dell'innovazione.

BOX – Libera il tuo talento

"Libera il tuo talento" è un'iniziativa pensata per permettere a tutto il personale dell'Azienda di proporre idee su temi rilevanti per il business. Il progetto rientra nel quadro più ampio delle iniziative aziendali finalizzate a promuovere la partecipazione attiva e la cultura dell'innovazione. Poste Italiane mette in gioco i talenti, promuovendo lo sviluppo del potenziale ed un clima di lavoro cooperativo, favorendo lo sviluppo di soluzioni innovative attraverso il confronto e il lavoro di squadra. Il primo focus dell'iniziativa ha coinvolto 600 dipendenti che attraverso la condivisione di esperienze, competenze, curiosità, inventiva e visione, sono stati chiamati a confrontarsi sul tema della sostenibilità ambientale al fine di proporre un approccio originale.

In relazione alla valorizzazione delle persone e promozione dello sviluppo Professionale in continuità con gli anni precedenti, sono stati consolidati tutti i programmi di scouting finalizzati proprio a intercettare potenziale, capacità e skills in grado di alimentare le pipeline dei talenti a vari livelli dell'organizzazione. Si tratta di:

  • POP: è il processo di intercettazione di giovani potenziali con limitata seniority aziendale, inseriti, in base a criteri predefiniti, in un processo di assessment ed orientamento professionale, funzionale alla crescita verso ruoli di area quadri. Il processo è gestito da Assessor interni, opportunamente formati e certificati per condurre le sessioni di assessment e di successivo sviluppo. Gli alti potenziali alimentano la cosiddetta "Piramide dei Talenti", con particolare riferimento al bacino dei "Young Talent"
  • MLAB: è il processo di intercettazione di solidi professionisti e manager, con una consolidata esperienza in posizione da quadro, da sviluppare su posizioni di maggiore complessità. Gli alti potenziali alimentano la "Piramide dei Talenti" con particolare riferimento al bacino dei "Key Talent"
  • Leadership Assessment: è il processo di valutazione delle competenze manageriali per Dirigenti in posizione di II e III livello, finalizzato a identificare il potenziale di sviluppo per pianificare piani di successione e/o percorsi di ulteriore crescita manageriale
  • SKILL-UP: è il processo di valutazione delle competenze di mestiere (tecnico-specialistiche), che consente di intercettare i champion di competenza e di identificare i gap rispetto al ruolo atteso. La valutazione è effettuata attraverso una batteria di test e prove (simulazioni, business case ecc.) e da assessment center di gruppo.

Il Performance Management è il programma di misurazione delle performance delle persone ed è un processo che coinvolge periodicamente l'intera popolazione aziendale. È prevista l'attivazione di valutazioni "allargate" (cosiddette a 180°) che consentono di raccogliere, rispetto ai comportamenti manageriali agiti dalla persona, diversi punti di vista (capo, colleghi, valutato stesso). Il programma ha inoltre previsto la valutazione a 360° per i manager di I e II livello. Il sistema di Performance Management consente, fra l'altro, di raccogliere pareri, grado di soddisfazione, gradimento e livello di condivisione della valutazione ricevuta da parte della popolazione coinvolta.

Coerentemente con gli anni precedenti, nel 2019 sono stati attuati i processi di Management Review e Succession planning, attivati rispettivamente per la mappatura della popolazione manageriale e l'identificazione dei successori.

Sono state attuate specifiche iniziative finalizzate a sostenere l'evoluzione della cultura aziendale e delle attitudini manageriali in parallelo alla trasformazione di mercato ed organizzativa. Tra queste sono stati attivati specifici percorsi di "Mentoring", tesi a promuovere lo scambio di relazioni di mentorship fra manager e professionisti appartenenti a funzioni e aree geografiche diverse secondo un processo di accompagnamento in cui il Mentor supporta il Mentee nel perseguimento dei suoi obiettivi professionali, contribuendo alla diffusione delle best practice manageriali.

L'Individual Business Coaching è un ulteriore strumento a supporto della crescita manageriale, complementare ai percorsi di Mentoring. Un programma di e-coaching è stato avviato in maniera sperimentale a partire dal 2019 ricorrendo all'utilizzo di una piattaforma digitale che ha consentito di raggiungere persone capillarmente diffuse su tutto il territorio nazionale.

Il cambiamento in atto ha previsto, inoltre, l'attivazione di tutte le funzioni aziendali con l'obiettivo di far evolvere processi, sistemi e strumenti operativi per renderli più in linea con le nuove sfide. In particolare, la funzione Risorse Umane è sempre più coinvolta nello sviluppo di un mindset più evoluto in termini di attenzione al cliente interno, gestione e caring delle persone in logica "customer oriented". Il progetto "Cultura dello sviluppo sul territorio" si inserisce in questo filone di interventi e si è concretizzato nella progettazione e realizzazione di un percorso di formazione interna ed itinerante sui temi dello sviluppo organizzativo. Altra iniziativa con impatto sul cambiamento della cultura organizzativa è stata TEAM (Territori Ed Altro In Movimento), un programma di change management finalizzato alla riorganizzazione territoriale in cui, attraverso un ciclo di Group Coaching, i dipendenti coinvolti sono stati chiamati "a mettere a terra" la nuova organizzazione, co-costruendo un approccio manageriale basato su una visione comune e un modello di integrazione condiviso.

Infine, ha preso avvio anche ContamINazione in Mercato Business e Pubblica Amministrazione, un progetto di sensibilizzazione volto a diffondere le conoscenze acquisite dai dipendenti nel corso dell'esperienza professionale su tematiche aziendali di attualità. L'iniziativa ha l'obiettivo di strutturare una modalità di scambio circolare e diffusa, in cui ognuno può dare il suo contributo attraverso il racconto e la condivisione di esperienze e attività. L'iniziativa prevede degli incontri periodici aperti ai colleghi che mettono a fattor comune la loro conoscenza su argomenti di interesse, proposti da un Comitato di Redazione, che hanno a che fare con l'ambito commerciale, la conoscenza dei processi dell'azienda e del mercato e le competenze manageriali.

Welfare e benessere del personale

Il benessere delle persone è sempre stato considerato da Poste Italiane un fattore chiave da salvaguardare e consolidare. In particolare, l'azienda è impegnata in interventi volti a migliorare la condizione dei dipendenti e delle loro famiglie con una crescente attenzione agli aspetti legati alla conciliazione tra vita lavorativa e privata, alla motivazione e ai temi ad alta rilevanza sociale.

La strategia di welfare adottata dal Gruppo ha quindi l'obiettivo di garantire, con una visione intergenerazionale, la centralità della persona e dei suoi bisogni, la vicinanza ai territori e alle realtà sociali, l'attenzione alle famiglie e l'inclusione delle persone

La valorizzazione delle persone è stata oggetto di molteplici interventi volti a migliorare lo stato di benessere del personale per consentire condizioni di vita più agevoli e prestazioni lavorative più efficienti. Tali azioni rappresentano un presupposto indispensabile verso una crescente fidelizzazione con conseguente innalzamento del livello produttivo, di engagement e, in generale, del clima aziendale e del benessere sociale.

BOX – Indagine V.A.L.O.R.E (Vita Azione Lavoro Opinione Realizzazione Esperienza)

Nell'ambito del percorso di ascolto del personale, Poste Italiane ha avviato un'indagine denominata «V.A.L.O.R.E. Attività di ascolto del personale di Poste Italiane», finalizzata ad analizzare la percezione dell'ambiente lavorativo, la promozione di processi di miglioramento e il livello di coinvolgimento dei dipendenti nei processi aziendali.

In particolare, l'attività di ascolto mira ad approfondire la percezione delle azioni intraprese da Poste Italiane all'interno del piano strategico "Deliver 2022", il programma di trasformazione aziendale avviato nel 2018 con l'obiettivo di rafforzare la leadership di Poste Italiane nella distribuzione di corrispondenza e pacchi e nella distribuzione dei prodotti finanziari e assicurativi.

L'indagine, realizzata durante il 2019, ha coinvolto un numero elevato di collaboratori del Gruppo Poste Italiane impegnati nel settore finanziario e digital, distribuiti per età, genere e area territoriale. Da tale indagine è risultata un'opinione positiva dell'Azienda in termini di "sentiment", reputazione e soddisfazione per le attività portate avanti in relazione alla realizzazione del Piano industriale. Poste Italiane è percepita come un'azienda etica, aperta all'innovazione e capace di guardare al futuro, e soprattutto in grado di mettere al centro l'attività professionale e umana e la trasparenza nel proprio operato e di rendere i dipendenti partecipi di un progetto comune.

Grazie alla rivoluzione digitale che sta interessando l'intera Azienda, il Gruppo è stato in grado di introdurre e consolidare nuovi canali di comunicazione con i suoi dipendenti. Tali mezzi favoriscono una semplificazione dei processi e servizi inerenti alla vita lavorativa di tutti i giorni del personale.

BOX – NoidiPoste, l'innovativo canale in mobilità a supporto dei dipendenti di Poste

"app NoidiPoste" è la nuova applicazione per i dipendenti del Gruppo Poste Italiane per accedere in mobilità a contenuti e servizi utili. Disponibile su AppleStore e GooglePlay, l'app consente di accedere in mobilità a numerosi contenuti e servizi, come la gestione di trasferte di lavoro e malattie o la prenotazione di case vacanza ai colleghi in possesso di specifici requisiti, personalizzando homepage e menu e molto altro. Nel 2019 l'app ha integrato i servizi "Buoni pasto" e "Job posting", dando la possibilità di vedere il saldo residuo della propria carta Ticket Restaurant e poter vedere gli annunci dei job posting in modo da candidarsi direttamente tramite app. Con l'obiettivo di migliorare e implementare i servizi in app, il servizio "La tua opinione conta", integrato nell'app, fornisce la possibilità di rispondere a sondaggi veloci, utili anche a orientare gli sviluppi dei servizi pensati per migliorare la vita professionale dei dipendenti di Poste in un'ottica di coprogettazione. Raggiungendo i 60mila download nel 2019, l'app rappresenta il canale in mobilità più utilizzato, consentendo di rafforzare sempre più l'accesso ai canali aziendali al di fuori dell'ufficio.

"La tua opinione conta", nuova attività di ascolto delle persone di Poste, vuole, quindi, essere un'ulteriore occasione di confronto con i dipendenti dell'Azienda per conoscere e approfondire il loro grado di coinvolgimento e soddisfazione e al tempo stesso comunicare l'impegno dell'Azienda a trovare risposte ai loro quesiti in un'ottica di continuo miglioramento delle performance aziendali

Promuovendo l'impegno alla salute e alla sicurezza sul lavoro, il sostegno alla genitorialità attiva, l'attenzione alla formazione delle persone e la salvaguardia del loro benessere, Poste Italiane ha attivato una catena di valore per lo sviluppo di una cultura d'impresa e inclusiva capace di rispondere alle sfide e alle opportunità del mercato e attenta a coinvolgere e ascoltare le realtà territoriali.

BOX – "Redazione diffusa", l'iniziativa per dare voce al territorio dal territorio

La partecipazione e la comunicazione aziendale passano anche dalla vicinanza e dalla conoscenza del territorio. Con questi presupposti è nata nel 2019 la "Redazione diffusa", la comunità di colleghi redattori che ha l'obiettivo di dare spazio a storie e notizie provenienti dal territorio creando una rete di persone e contenuti diffusa, specializzata, appassionata. I contenuti prodotti dai collaboratori della redazione vengono pubblicati sulla intranet aziendale e, in alcuni casi, anche sui canali social di Poste Italiane. Nel mese di settembre a Roma si è tenuto un primo workshop dove sono stati coinvolti i nuovi collaboratori della redazione con l'obiettivo di costruire insieme il modello di collaborazione e definire gli standard di contenuto per la redazione allargata della intranet.

L'impegno di Poste nel garantire quotidianamente uno stato di benessere nella vita lavorativa dei propri dipendenti è stato percepito positivamente non solo da quest'ultimi, ma anche esternamente; sono infatti molteplici i riconoscimenti a livello internazionale.

BOX – Poste Italiane Top Employer Italia

Poste Italiane è stata insignita del titolo di azienda Top Employer Italia. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Poste dal Top Employers Institute, l'ente certificatore globale dell'eccellenza delle pratiche HR.

La certificazione Top Employer Italia si aggiunge agli altri riconoscimenti assegnati a Poste Italiane da Universum Global, società svedese specializzata nell'employer branding. Universum Global ha inserito Poste Italiane al secondo posto in relazione al work-life balance, a seguito dello studio Most Attractive Employers Italy 2019 eseguito su un campione di oltre 40mila tra studenti e neolaureati di 44 università italiane, individuando i datori di lavoro più ambiti in base alle risposte raccolte.

Inoltre, l'Azienda è entrata nella classifica del "World's Best Employers 2019" di Forbes, che individua le prime 500 aziende al mondo per qualità della vita lavorativa, nella quale il Gruppo raggiunge il secondo posto a livello globale nel settore "Life & Health Insurance" e il quarto tra tutte le aziende italiane.

Lavorare per Poste Italiane significa entrare in una grande squadra, fatta di circa 130.000 persone che con competenza, impegno e determinazione contribuisce a raggiungere i traguardi aziendali partecipando allo sviluppo economico e sociale dell'Italia. Con una presenza capillare sul territorio attraverso una rete di oltre 12.800 uffici postali, Poste Italiane si propone come un motore di sviluppo inclusivo per l'economia italiana.

Conciliazione vita lavorativa e privata

Con l'obiettivo di conciliare vita lavorativa e privata dei dipendenti, Poste Italiane propone diverse iniziative nel campo sociale.

È offerto un servizio aziendale di asilo nido attivo preso la sedi di Roma e Bologna e, tramite un accordo interaziendale, a Milano. Poste ha previsto un contributo regolato in funzione della tipologia di orario prescelto e/o della situazione reddituale delle famiglie, offrendo così condizioni economiche agevolate di accesso al servizio. L'asilo nido aziendale prevede un servizio educativo flessibile in relazione ai ritmi di lavoro e in grado di coniugare professionalità e qualità nel rispetto dei valori espressi dalle famiglie. Il progetto educativo è caratterizzato dall'attenzione ai valori dell'eco-sostenibilità e interculturalità e dall'alleanza educativa con le famiglie per favorire un dialogo strutturato, anche attraverso modalità di comunicazione innovative (es. seminari di sostegno alla genitorialità).

Per i figli e i fratelli disabili dei dipendenti è stata realizzata un'iniziativa, ormai all'ottava edizione, che prevede due soggiorni residenziali della durata di 15 giorni ciascuno, con servizi personali di assistenza e intrattenimento curati da un team di operatori specializzati, con costi a totale carico dell'Azienda. Inoltre, alle famiglie che accompagnano i ragazzi vengono offerti pacchetti a condizioni economiche vantaggiose.

BOX – Posteapertetuttol'anno

Nasce nel 2019 "Posteapertetuttol'anno", un percorso di coinvolgimento e di partecipazione dei colleghi e delle loro famiglie. Tra le iniziative già avviate e programmate per il 2020 rientrano percorsi di orientamento scolastico, borse di studio, partecipazione ad eventi culturali e didattici e molto altro.

La prima tappa di questo percorso è stata la giornata Posteaperte destinata ai figli dei dipendenti di età compresa tra i 3 e i 10 anni che si è svolta il 5 dicembre 2019 in 13 sedi sul territorio nazionale e ha visto la partecipazione di oltre 1.000 bambini. La sostenibilità ambientale è stato il tema che ha guidato le attività ludiche e i laboratori oltre ad essere uno dei pilastri su cui poggia la strategia del Gruppo Poste Italiane.

Nell'ambito delle azioni volte a modernizzare le modalità e le condizioni di lavoro all'interno dei contesti organizzati e in linea con l'obiettivo dell'Azienda di garantire una conciliazione tra vita privata e lavorativa, ha preso avvio in azienda, in via sperimentale, a seguito dell'accordo con le OO.SS., il lavoro agile come esperienza evolutiva rispetto ai sistemi di flessibilità spazio-temporale già adottati dall'Azienda. La sperimentazione coinvolge lavoratori operanti in aree organizzative definite (tra cui anche le Società del Gruppo, PosteVita e PostePay) e in base dell'andamento dell'iniziativa, verrà valutata l'estensione ad ulteriori ambiti funzionali.

L'Azienda consente di avvalersi del servizio di telelavoro indirizzato a persone con oggettive esigenze di cura per sé (es. periodo ante e post-partum, ripresa del servizio dopo una lunga malattia, infortunio o aspettativa, disabili) o per i familiari (es. dipendenti con necessità di assistere genitori anziani o figli ammalati).

Inoltre, è stata realizzata una rete di convenzionamenti che consente ai dipendenti e ai loro familiari di accedere a condizioni agevolate a prodotti e servizi individuati in coerenza con le loro esigenze personali, sociali e di cura genitoriale (ad es. campus estivi per bambini e ragazzi). Sono previsti anche sussidi a sostegno dei dipendenti in situazioni di particolare necessità, determinate da gravi condizioni personali e/o familiari o conseguenti a gravi eventi di calamità naturali.

BOX – Camera con vista

Nel 2019, è stata avviata l'iniziativa "Camera con vista", promossa dall'Azienda e aperta ai dipendenti di Poste Italiane in possesso di precisi requisiti, nello specifico contratto a tempo indeterminato e reddito da Certificazione Unica non superiore ai 25mila euro.

L'iniziativa prevede l'assegnazione di alloggi in località di interesse turistico prettamente italiano per soggiorni gratuiti di una settimana, da effettuare in diversi periodi dell'anno. Un'importante opportunità nata dall'operazione di recupero di alloggi di servizio di proprietà dell'Azienda, riqualificati e adibiti a case vacanza.

I dipendenti interessati possono candidarsi attraverso la funzionalità dedicata della nuova app NoidiPoste che consente l'accesso a una piattaforma di booking online. Gli alloggi sono assegnati ai primi candidati in ordine di prenotazione secondo disponibilità.

Con l'obiettivo di promuovere la pratica sportiva e di favorire i rapporti sociali all'interno dell'Azienda, nel corso degli anni sono state promosse diverse iniziative in ambito sportivo. Il grande successo riscontrato ha portato Poste a riproporre o ad introdurre nuove attività con la finalità di coinvolgere sempre più dipendenti e di rafforzarne maggiormente i legami tra Gruppo Poste e quest'ultimi.

BOX – Nasce la Nazionale di calcio di Poste Italiane

Sull'onda del successo della "Azzurri Partner Cup 2018", il torneo riservato ai Top Sponsor della Nazionale Italiana di calcio organizzato annualmente dalla FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), è nata nel 2019 la Nazionale di calcio di Poste Italiane. L'iniziativa ha suscitato un alto numero di adesioni e ha visto l'allenatore incaricato Angelo Di Livio, già giocatore professionista e campione affermato, selezionare una rosa di colleghi tesserati in società di calcio dilettantistiche. La Nazionale è scesa in campo per la raccolta di fondi orientati a finalità benefiche. La Nazionale si è inoltre confermata per il secondo anno consecutivo vincitrice della "Azzurri Partner Cup" a Coverciano. Il calcio diventa in questo modo per Poste Italiane uno strumento a favore della conciliazione tra vita professionale e privata oltre che una modalità di vicinanza e sostegno al territorio, valori di cui la società da sempre si fa promotrice.

Salute e prevenzione

Una delle priorità della strategia di sostenibilità adottata dall'Azienda è l'attenzione al dipendente in termini di tutela della salute, sicurezza e integrità psicofisica delle persone, incoraggiando lo sviluppo di una solida cultura interna e allineandosi alle best practice di mercato. In tale contesto, nel 2019, è stato avviato il Progetto Health & Caring con l'obiettivo di definire un programma di servizi sanitari medico-infermieristici e di eventi formativi e clinico-diagnostici volti a rafforzare la sensibilizzazione e la prevenzione della salute dei dipendenti, coordinando inoltre le attività realizzative e logistico-organizzative presso le sedi aziendali.

In linea con gli scorsi anni, continuano le iniziative dedicate alla prevenzione, rientranti nel progetto Piano Salute, che hanno consentito a 400 dipendenti in 11 città di accedere a visite specialistiche gratuite realizzate presso le sedi aziendali, unitamente a seminari dedicati alla prevenzione delle patologie a tutela delle giovani generazioni, quali la prevenzione dei rischi correlati al fumo e l'attenzione a corretti stili alimentari. Inoltre, sono state condotte campagne tematiche e sottoscritti accordi a condizioni agevolate per viste mediche urologiche, oculistiche, fisiatriche, oncologiche presso la sede di Roma Eur. Inoltre, è intenzione dell'Azienda rendere al più presto attivo e a disposizione di tutti il poliambulatorio medico presente nella sede centrale, nonché di replicare tale progetto nelle sei Macro-Aree Territoriali.

BOX – Il Fondo Sanitario Integrativo Aziendale, l'assistenza integrativa a supporto dei dipendenti di Poste e delle loro famiglie

Dal 2018 l'Azienda mette a disposizione dei propri dipendenti una forma di assistenza sanitaria integrativa, estendibile anche al proprio nucleo familiare. Il Fondo prevede due tipologie di coperture sanitarie: il pacchetto Base, con onere interamente a carico Azienda, e il pacchetto Plus, che estende le garanzie del Base attraverso un contributo minimo aggiuntivo a carico del dipendente. Per le prestazioni sanitarie erogate attraverso il programma è possibile usufruire di una rete di strutture sanitarie convenzionate e di medici e strutture di propria fiducia. Con l'obiettivo di assicurare una completa copertura assistenziale sul territorio, in linea con le caratteristiche e le esigenze della popolazione aziendale, il Fondo dal 2018 ha più che raddoppiato la rete delle strutture sanitarie e dei medici specialisti convenzionati, che sono passati da circa 23.000 a circa 53.000. Ad oggi hanno aderito oltre 100mila dipendenti e a partire dal 1° gennaio 2020 è stata prevista l'adesione automatica al pacchetto Base di tutti i dipendenti aventi diritto, con contribuzione interamente a carico dell'Azienda.

L'Azienda contribuisce al finanziamento del Fondo Sanitario FASI e ulteriori casse integrative al fine del riconoscimento di prestazioni aggiuntive al Servizio Sanitario Nazionale.

Per quanto riguarda i contributi complementari al pensionamento, l'Azienda contribuisce al finanziamento di Fondoposte per il personale non dirigente e al Fondo di Previdenza Complementare PREVINDAI per i dirigenti, al fine del riconoscimento di prestazioni pensionistiche integrative alla Previdenza Obbligatoria.

BOX – La Piattaforma di Welfare

A luglio 2018 Poste Italiane ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali l'accordo sul Premio di Risultato (PDR) che ha previsto per i dipendenti la possibilità, su base volontaria, di optare per la devoluzione dello stesso - per l'intero valore del premio o quota di esso - in beni e servizi di welfare a impatto sociale, in aggiunta a quelli già attualmente previsti (previdenza complementare) quali, a titolo esemplificativo, spese di istruzione ed educazione, spese di assistenza per gli anziani e/o familiari non autosufficienti, spese per trasporto, ecc.

Nel 2019, per la realizzazione dell'iniziativa è stata implementata la piattaforma online, tramite la quale i lavoratori possono optare per la conversione del Premio di Risultato in beni e servizi di welfare.

L'iniziativa ha consentito al personale di accedere ad una vasta gamma di beni e servizi personalizzabili e di cogliere le opportunità fiscali e contributive previste dalla legge, unitamente ad un bonus aggiuntivo riconosciuto dall'Azienda sul valore convertito.

Cultura e istruzione

Il piano di welfare ha contributo alla valorizzazione della visione intergenerazionale attraverso lo sviluppo di azioni di orientamento scolastico e professionale dedicate ai figli dei dipendenti. In materia di cultura e istruzione, Poste Italiane, in collaborazione con Intercultura, ha erogato numerose borse di studio ai figli dei dipendenti più meritevoli che frequentano la scuola secondaria di secondo grado. Obiettivo dell'iniziativa è di promuovere l'importanza dell'educazione internazionale e del multiculturalismo attraverso esperienze formative all'estero in Europa e nel mondo. Al fine di coinvolgere i figli dei dipendenti diplomandi e laureandi, Poste Italiane ha previsto inoltre dei Talent Days, incontri di orientamento con i giovani per aiutarli ad avvicinarsi alle future professioni in modo più consapevole e mirato rispetto alle proprie inclinazioni personali e alle prospettive di mercato.

Per le principali iniziative di welfare il Gruppo nel tempo si è dotato di regolamenti e policy interne, quali ad esempio "Linee guida erogazioni di sussidi ai dipendenti" e "Telelavoro - Linee guida sull'inclusione sociale". Nel corso del 2019, inoltre, a seguito dei risultati dell'attività di risk assessment e gap analysis sono state aggiornate le due procedure 231 di riferimento nell'area welfare con particolare attenzione al rafforzamento delle misure per la tutela e la salvaguardia dei minori.

Per il conseguente impatto sociale delle principali iniziative di welfare vengono sistematicamente forniti riscontri a commenti e segnalazioni dei dipendenti presenti nella intranet aziendale, nonché introdotti questionari di gradimento ad hoc su alcuni dei principali progetti realizzati per favorire azioni di controllo sull'andamento e la programmazione di azioni migliorative.

Per verificare il livello di adeguatezza dei piani di welfare aziendale ed intercettare l'emersione di nuovi fabbisogni l'azienda partecipa a network interaziendali e a tavoli di lavoro tematici per lo sviluppo di benchmark e lo scambio di buone pratiche (ad es. anche attraverso la collaborazione con Associazioni di settore alle quali aderisce, quali Valore D, Fondazione ASPHI) e si avvale di questionari e survey, interni ed esterni, per la rilevazione del gradimento da parte dei dipendenti. Viene inoltre favorita nella fase di progettazione e sviluppo del piano di welfare una crescente visione intergenerazionale, associata, laddove possibile, ad analisi mirate relative al genere, all'età, alle caratteristiche professionali e alla situazione familiare delle persone coinvolte nelle iniziative.

Relazioni con le parti sociali

Principali capitali collegati

La promozione di un costante dialogo con i rappresentanti dei lavoratori è un aspetto importante per il Gruppo che si impegna ad assicurare il benessere e la tutela dei diritti dei suoi lavoratori, sia in condizioni di gestione ordinaria, sia nel caso di significativi cambiamenti organizzativi.

La qualità delle relazioni sindacali consente di assicurare un clima aziendale positivo e di trovare soluzioni adeguate sui temi che possono avere impatti significativi sull'organizzazione, sul business e, in particolare, sul capitale umano, un asset aziendale fondamentale per l'Azienda.

Il Gruppo si impegna ad assicurare il benessere e la tutela dei diritti dei suoi lavoratori e la loro libertà di associazione e contrattazione collettiva, in conformità alla normativa vigente.

All'interno del proprio Codice Etico il Gruppo declina i principi di correttezza, imparzialità e indipendenza di riferimento per la promozione dei propri rapporti con le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.).

La gestione del dialogo con le parti sociali avviene attraverso incontri periodici con le OO.SS., con l'obiettivo di garantire il rispetto della normativa vigente; il Gruppo stipula con quest'ultime e per i propri dipendenti accordi regolati dalle procedure di contrattazione previste dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) e dal Testo Unico sulla Rappresentanza.

Il Gruppo prevede la condivisione e la sottoscrizione di specifiche intese con le Organizzazioni Sindacali, sia sulle materie espressamente previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), sia su ulteriori argomenti attinenti la realizzazione di obiettivi delineati dal Piano Strategico che abbiano riflessi normativi e/o dimensionali sul personale

Nel caso di cambiamenti organizzativi significativi (processi di riorganizzazione e/o ristrutturazione e/o trasformazione aziendale) che comportino conseguenze sul piano sociale con ricadute sulle condizioni di lavoro il Gruppo fa riferimento alla contrattazione collettiva nazionale, che

100%

dei dipendenti coperti da Accordi Collettivi di contrattazione

prevede una specifica procedura di confronto tra l'Azienda e le Organizzazioni Sindacali nazionali stipulanti il CCNL.

Nel corso del 2019, le diverse occasioni di confronto con le Organizzazioni Sindacali hanno consentito di sottoscrivere diversi accordi, di cui si riportano di seguito i più significativi.

Riorganizzazione in ambito Logistica, Strutture di staff e rete degli Uffici Postali e il nuovo modello di vendita per il canale Small Business

Nelle date del 26 giugno, 18 luglio e 2 ottobre 2019, sono state raggiunte ulteriori intese volte a integrare l'Accordo Quadro dell'8 marzo 2019 per la riorganizzazione in ambito Logistica, Strutture di Staff e Rete degli Uffici Postali.

In particolare, il 2 ottobre 2019 l'Azienda e le Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto un'intesa che ha definito le modalità di gestione delle ricadute occupazionali derivanti dall'applicazione del nuovo modello di vendita che Poste italiane ha individuato per il canale Small Business.

L'evoluzione organizzativa, che si pone l'obiettivo di incrementare l'efficacia della forza vendita dedicata al segmento di clientela Small Business, prevede la specializzazione dei consulenti sui comparti Finanziario, Posta e Pacchi. Conseguentemente, in ambito Mercato Privati vengono superate le attuali figure professionali dello Specialista Consulente Imprese e dello Specialista Consulente Finanziario Imprese e viene introdotta quella dello Specialista Small Business, dedicata al comparto Finanziario. La realizzazione del progetto sarà monitorata attraverso tavoli sindacali di verifica sia nazionali che territoriali.

Inoltre, in coerenza con il progetto di trasformazione della funzione Chief Operating Office, le Parti hanno sottoscritto il 26 settembre ed il 10 ottobre 2019 due accordi in cui si analizzano gli aspetti relativi al modello micro-organizzativo della Funzione ed alle modalità operative connesse allo svolgimento della prestazione lavorativa delle risorse. In particolare, sono state condivise a livello nazionale le linee guida relative agli orari di lavoro dei centri territoriali, declinate successivamente in specifici accordi territoriali.

Politiche attive del lavoro

L'impegno del Gruppo, per l'instaurazione di rapporti volti ad assicurare il benessere e la tutela dei diritti dei suoi lavoratori, si è concretizzato attraverso la sottoscrizione di quattro accordi sulle politiche del lavoro.

Le Parti, in data 13 giugno 2018, hanno raggiunto un'intesa con la quale sono state individuate le modalità e i criteri di gestione delle dinamiche degli organici per il triennio 2018-2020. In particolare, nel periodo di riferimento, sono previste nuove assunzioni pari a 6.000 dipendenti, a fronte di un numero di esodi volontari di lavoratori con contratto a tempo indeterminato pari ad almeno 15.000 dipendenti.

Le leve gestionali e organizzative necessarie per far fronte alla copertura dei fabbisogni aziendali sono state individuate nei seguenti istituti:

  • assunzione a tempo indeterminato di lavoratori che abbiano reso prestazione lavorativa con contratto a termine;
  • assunzioni da mercato esterno, prevalentemente mediante contratto di apprendistato professionalizzante;
  • trasformazioni da part-time in full-time;
  • mobilità volontaria.

In data 26 novembre 2019 è stato sottoscritto un accordo per l'assunzione con contratto a tempo determinato con causale sostitutiva dei dipendenti delle Agenzie di Recapito già assunti in Poste Italiane ai sensi dell'accordo del 19 giugno 2018 e in servizio alla data del 23 ottobre 2019.

Altre intese

Nel mese di maggio 2019 sono stati sottoscritti con le OO.SS. nazionali due verbali di accordo, per Poste Italiane e per le Società del Gruppo che applicano il medesimo CCNL, che attribuiscono ai dipendenti, in via sperimentale per l'anno 2019, la facoltà di optare per la conversione del trattamento economico in un giorno di permesso retribuito, non monetizzabile, per ciascuna delle festività del 2 giugno e dell'8 dicembre 2019, cadenti di domenica.

In data 30 luglio 2019 è stato sottoscritto l'accordo per l'attribuzione del Premio di risultato ai lavoratori di Poste Italiane S.p.A., PosteVita S.p.A., Poste Assicura S.p.A., EGI S.p.A., BancoPosta Fondi SGR e Postepay. L'accordo ha vigenza annuale e permette di valorizzare l'apporto dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi aziendali per il 2019. Il 10 settembre 2019, analoga intesa sindacale - sul tema "Premio di Risultato"- è stata convenuta con le OO.SS. da Postel S.p.A. e da Address S.r.l.

Nell'ambito dell'intesa, è stata confermata la possibilità per il lavoratore di destinare, tutto o parte del premio di risultato al Fondo Aperto di Assistenza Integrativa Poste Vita, al Fondo Poste ovvero ad altri fondi pensionistici complementari oppure optare per servizi Welfare ad elevato impatto sociale.

BOX – Ferie solidali e congedo parentale ad ore

Nel mese di settembre 2019 sono state sottoscritte due intese. La prima prevede, in via sperimentale per l'anno 2020, che i lavoratori in determinate situazioni di difficoltà e che abbiano già fruito di tutte le giornate di ferie, potranno richiedere la cessione in proprio favore di giorni di "Ferie solidali". Al contempo i lavoratori che intendano esprimere la loro solidarietà potranno donare, su base volontaria e a titolo gratuito, fino a un massimo di tre giorni di ferie e due giorni di permesso per festività soppresse. L'intesa sul congedo parentale prevede invece che in via sperimentale, dal 1° ottobre 2019 al 31 marzo 2020, il lavoratore possa fruire del congedo su base oraria in misura pari a 1/3 della propria giornata lavorativa, in aggiunta alla misura già previste pari alla mezza giornata lavorativa.

Infine, tenuto conto che il CCNL di Poste Italiane è scaduto il 31 dicembre 2018, le OO.SS., all'esito del percorso assembleare con i lavoratori, in data 11 dicembre 2019 hanno presentato la piattaforma unitaria e chiesto formalmente l'avvio del negoziato, iniziato l'8 gennaio 2020.

Lo stato di avanzamento delle azioni e degli obiettivi definiti negli accordi sottoscritti è garantito da periodici momenti di verifica, grazie anche a specifici Comitati di monitoraggio. In tali sedi vengono, inoltre, valutate eventuali segnalazioni e aree emergenti di conflittualità su anomalie riscontrate dalle OO.SS. a livello territoriale.

Organismi partecipativi a composizione mista Azienda e Organizzazioni Sindacali

Poste Italiane, insieme alle Organizzazioni Sindacali, ha costituito a livello nazionale organismi paritetici bilaterali su tematiche che hanno una rilevanza anche sul piano della sostenibilità, tra cui:

  • Comitato per l'attuazione dei principi di parità di trattamento e uguaglianza di opportunità, con l'obiettivo di "implementare e rafforzare una cultura attenta alla diversità, anche di genere, tramite azioni positive tese a realizzare esempi di buone prassi nell'ambito del Gruppo e rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità". In tale contesto, il Comitato tratterà tematiche afferenti all'integrazione e l'inclusione delle persone con disabilità nonché quelle relative agli altri fattori di discriminazione.
  • Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione Professionale, attraverso il quale le Parti promuovono congiuntamente attività in tema di formazione e di riqualificazione professionale, sia con riguardo a quanto previsto dal Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sia con riferimento a eventuali processi di riorganizzazione/ristrutturazione/trasformazione aziendale, ovvero all'introduzione di innovazioni tecnologiche.
  • Organismi Paritetici per la Salute e la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, è altresì continuata l'attività dell'Organismo in ordine all'uniforme e corretta applicazione degli orientamenti inerenti la sicurezza e la salute dei lavoratori, con particolare riguardo ai temi relativi ai nuovi criteri per la valutazione del rischio da stress correlato al lavoro con il fine di "attuare misure volte a promuovere il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori". A fine 2018, si è insediato l'Osservatorio Paritetico sulla Sanità Integrativa che svolge un ruolo di proposta e monitoraggio delle prestazioni offerte dal Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa.

Salute e sicurezza sul lavoro

Poste Italiane considera la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro (SSL) un valore fondamentale, al quale le persone devono ispirarsi nello svolgimento delle proprie attività quotidiane.

Nel 2019 circa 8.000 infortuni pari a quasi 500 infortuni in meno rispetto al 2017

Per questo, nel rispetto dei valori aziendali, il Gruppo si impegna a:

  • garantire la continua sensibilizzazione e coinvolgimento sul tema della SSL di tutti coloro che operano all'interno del Gruppo ed in particolare la diffusione ed il potenziamento della cultura della sicurezza all'interno dei centri operativi territoriali (centri di distribuzione e uffici postali) e delle relative strutture di coordinamento;
  • ridurre il fenomeno infortunistico, in particolar modo nel settore della logistica e del recapito;

Principali capitali collegati

garantire il miglioramento continuo dei Sistemi di Gestione attraverso la pianificazione e l'attuazione di iniziative in linea con le Policy di Gruppo, il costante monitoraggio delle prestazioni di salute e sicurezza sul lavoro ed il periodico riesame per la definizione di nuovi obiettivi.

In materia di salute e sicurezza, Poste Italiane si pone l'obiettivo di consolidare una cultura della sicurezza in Azienda, ridurre il fenomeno infortunistico e promuovere il miglioramento continuo dei sistemi di gestione adottati

Il costante monitoraggio e controllo del fenomeno infortunistico ha favorito, anche nel 2019, la realizzazione di diverse iniziative nel campo della prevenzione e sicurezza dei lavoratori e della tutela dell'ambiente, campo specifico dell'attività professionale. Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si sono svolte, in maniera prioritaria, le seguenti attività: formazione continua, sensibilizzazione e coinvolgimento del personale sui temi della SSL, interventi di miglioramento impiantistico-strutturale dei siti, miglioramento continuo e certificazione dei Sistemi di Gestione, costante valutazione dei rischi in relazione ai processi e ai luoghi di lavoro, monitoraggio del processo di realizzazione dei Piani di Miglioramento per la valutazione dei rischi e i costanti controlli del rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente.

Ulteriore attività preventiva relativa ai rischi di salute e sicurezza, è rappresentata dall'ampliamento della flotta aziendale con mezzi più sicuri, come i veicoli a tre e a quattro ruote utilizzati nelle attività di recapito, e dalle relative sessioni di formazione sull'addestramento alla guida sicura. Sono state inoltre svolte specifiche attività di comunicazione finalizzate a sensibilizzare i dipendenti sul tema della salute e sicurezza in ambito logistico, come la campagna "Campagna di comunicazione "Basta infortuni", e le delle edizioni "Noi per la Sicurezza" finalizzate al coinvolgimento dei direttori dei centri di recapito sul tema salute e sicurezza sul lavoro.

Per maggiori dettagli riguardo le novità apportate alla flotta aziendale, si rimanda al Pilastro "Decarbonizzazione".

BOX – L'impegno nel settore della logistica e del recapito

In considerazione dell'attenzione aziendale verso i temi della salute e sicurezza, particolarmente sensibili per il settore della logistica e del recapito, sono state previste specifiche attività volte a consolidare il bagaglio di conoscenze e competenze in materia e a potenziare la consapevolezza del ruolo svolto, tra cui:

  • Consolidamento dei principi del Lean Manufacturing negli stabilimenti, in base ad un approccio metodologico che punta alla minimizzazione degli sprechi fino al loro annullamento. Il raggiungimento di tale obiettivo avviene attraverso l'introduzione di nuovi sistemi per la movimentazione automatizzata dei carichi (AGV – Automated guided vehicles), l'introduzione di nuove tipologie di impianti di smistamento (TOP2K, XMS, Solysort, Easy Sorter) e di attrezzature e la rivisitazione immobiliare dei reparti (microlayout). Interventi che permettono una riduzione degli infortuni e un miglioramento in termini di salute e sicurezza del lavoratore.
  • Costante valutazione e aggiornamento dei Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR) a seguito delle riorganizzazioni in atto principalmente nell'ambito del recapito.
  • Formazione sull'uso dei veicoli, erogata da Polstrada, su circa 3.100 risorse e formazione sulla guida sicura sul motomezzo in pista che ha coinvolto circa 2.000 portalettere.
  • Realizzazione del Progetto formativo rivolto a circa 1.600 risorse finalizzato alla prevenzione degli infortuni dovuti alle aggressioni da cani ai danni dei Portalettere.
  • Coinvolgimento di circa 800 responsabili dei Centri di recapito sul fenomeno infortunistico e più in generale sulla salute e la sicurezza sul lavoro.

Il Gruppo adotta tutte le misure necessarie per ridurre incidenti, infortuni sul lavoro e malattie professionali, promuovendo il benessere psicofisico delle persone attraverso politiche, programmi di prevenzione, campagne d'informazione e sensibilizzazione. Con queste finalità sono state individuate responsabilità organizzative e adottate policy specifiche per garantire un adeguato presidio di tutti gli aspetti inerenti salute e sicurezza sul lavoro.

La Politica di Gruppo in materia di salute e sicurezza dei lavoratori si estrinseca nei seguenti principi e obiettivi chiave:

  • la continua valutazione dei rischi e la definizione/aggiornamento delle regole e procedure collegati;
  • la garanzia che le innovazioni e le trasformazioni dei processi lavorativi si accompagnino a obiettivi sempre più orientati a promuovere la salute e sicurezza dei lavoratori;
  • l'adeguamento tempestivo a tutte le variazioni e agli aggiornamenti normativi;
  • l'individuazione di ruoli e responsabilità all'interno dell'organizzazione e l'assegnazione delle risorse necessarie alla pianificazione e realizzazione dei programmi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi;
  • l'efficace e trasparente comunicazione che assicuri la diffusione di tutte le informazioni utili ai fini della prevenzione, comprese le misure di cooperazione e coordinamento con le imprese appaltatrici;
  • il periodico riesame del sistema di gestione da parte dell'Alta Direzione per valutarne la correttezza e l'efficacia in un'ottica di miglioramento continuo.

A partire dalla Politica Integrata e dalla Politica in materia di sicurezza del Gruppo, ciascun datore di lavoro ha approvato tale Politica per la propria unità produttiva, rendendola disponibile a tutti i lavoratori.

Con l'obiettivo di rafforzare il presidio della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, nel 2019, Poste Italiane S.p.A. ha confermato la certificazione del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL), in conformità alla norma BS OHSAS 18001, oggi ISO 45001, nell'unità produttiva "Strutture Centrali e loro dipendenze territoriali".

Poste Italiane ha definito un piano pluriennale di adozione su tutto il perimetro aziendale delle certificazioni in materia di salute e sicurezza. Al 2019 le Società del Gruppo certificate risultano: EGI, PosteVita, PosteAssicura, SDA; Postel, Poste Air Cargo (ex Mistral Air), Postepay e Bancoposta Fondi.

L'adozione di un sistema di gestione certificato, oltre ad assicurare l'adeguamento tempestivo a tutte le variazioni e aggiornamenti normativi e l'efficace e trasparente comunicazione di tutte le informazioni utili ai fini della prevenzione, è garanzia di un allineamento tra le innovazioni e le trasformazioni dei processi lavorativi rispetto agli obiettivi di salute e sicurezza dei lavoratori.

Tutte le società del Gruppo dotate di sistemi di gestione prevedono periodiche attività di assessment e audit, al fine di garantire la conformità ai requisiti delle norme di riferimento e che gli stessi siano correttamente attuati e mantenuti attivi. A tali sistemi di monitoraggio e segnalazione di eventuali anomalie, si aggiungono: le attività di verifica operativa presso i centri di recapito e negli Uffici Postali, mirate alla valutazione dello stato complessivo in termini di sicurezza infrastrutturale, impiantistica e di processo di lavoro, nonché di sensibilizzazione del personale operante nei siti; le azioni di controllo sono inoltre mirate ad analizzare e valutare lo stato di conformità in materia SSL dei siti, con particolare riferimento agli aspetti di carattere impiantistico/strutturale.

DIVERSITY AND INCLUSION

Principali capitali Oblettivi Tampistiche Indicatora (KPI) Target Stato
SHOPERTIENT
2019
Outcome
Aumentare il coinvolgimento di donne nei piani di sviluppo del
personale
2022 % di donne coloyolle nei piani di sviluppo
dei personale rispello alla media
+4% +1%
Adottare una specifica strategia per garantire il rafforzamento.
della rappresentanza di genere femminile nella copertura delle
posizione di middle management
2022 1112-2011 (drused lenno 2016-2011)
to donne nelle possadoni di middle
management
. 25 PACIAL QUALILY
EDUCATION
Investire sui programmi di memtorship per lo sviluppo di un
nuovo stile di leadership in linea con le politiche di gender .
equality
2021 N di mentar donne formate +50% Forms
Realizzani inserventi formativi e di sensibilizzazione culturale
con la finalità di migliorare la consapevolezza in uomini e donne
in azienda dei valore delle diversita di genere
2022 * della popolazione aziendale 60% PACIE CENDER
COUNTY
UTTATTO
Sociale-relazionale
Puntare ad un maggior scambio tra le diverse generazioni
attraverso interventi formativi e di change management che
favoriscano la conoscenza delle sematiche connesse e il
concreto recepimento delle politiche aziendali in materia
2022 si della popolazione anendale 60% New
Incrementare i programmi di mentoring allo soopo di favorire la
cooperazione generazionale e lo scambio dei saperi
2021 % di mentor a supporto delle giovani
genefazioni
+15% lica
impiementare programmi strutturai di ascolto ascolto avavarso sumey
e community firralizzas alla rilevazione dei fabbisogni delle
diverse generazioni
2022 n' survey realizzare 2 Tama A REQUEED
ONE CHALTERS
Realizzare interventi formativi con. Fobiettivo di attivare una
gestione sempre più responsabile sui timi del disability
management
2002 all della popolantes antendage GO'ls. 104-48
Rafforzare le misure di caring nei contronti di collegni con
malattie croniche elo con gravi patologie astraverso piani di
sensibilizzazione asiendale e la disponibilità di servizi finalitzati
all'inclusione
2022 S OF Hillgen News and Galleria Gard
usiness and superior in antimating.
10% March
llistendere il servizio di sottoriolattura a futti Video realizzazi e
publicati sulla intranse
2020 The Del VIOleb publicas sul canali (DOTA
රයකින් යා ගැන්නේදීය
100% 100-4
Realizzare interventi formativi che hanno l'obietzivo di favorire la
raiszione e la collaborazione tra colleghi di diverse culture e
nazionalità, e she supportino lo sviluppo della scultural
sensidwity anche nalla gestione dei clienti » partner
2022 BERNACE BASTEROCKO IIII R. 4, 12000 tury
Employer branding specifics in Diversity and Includion, an
sinergia con la Università
2022 W Linners23 Comple 14 100-8
Definite campagne formative a di cornunicazione volte al
superamento di stereotipi il pregiudizi (unconsicioia bias)
2023 e po primers contrastic apone el
NETTSCHILLER BARDANIE TEVELLED FOR
0 P (Assession)
Realizzare azióni formative e di sensibilizzazione sulla futela dei
diritti umani
2071 BROOMMERCAL UNIORDADO MINING "IL 00% Thered
Definire compagne al ascotto a di comunicazione per far
evolvere la consupersitezza e la cultura aziendale sui temi della
2021 Is cannagne fi credition azione miegrafies vi
(imama/esterna).
T 140 mg
Diversity and Inclusion politique euro ajectures fromas fromations (i). 8

Tutela dei diritti umani in azienda

Principali capitali collegati

Poste Italiane ricopre un ruolo di primaria importanza per il Paese, coinvolgendo nelle proprie attività una molteplicità di individui, enti, istituzioni ed imprese. Per questo motivo, oltre a conformarsi ai principi e alle linee guida internazionali, il Gruppo si impegna ad assumere sempre maggiori responsabilità nella salvaguardia dei diritti umani, sia nell'interesse delle persone che collaborano con la società che di quelle facenti parte della comunità in cui opera.

Poste Italiane ha sottoscritto i Women's Empowerment Principles, l'iniziativa promossa da UN Women e il Global Compact a supporto della parità di genere a livello mondiale come ulteriore conferma del suo impegno a supporto del conseguimento dei Sustainable

Development Goals

Poste Italiane si è dotata in particolare di una "Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei diritti umani" che rafforza quanto già affermato nel Codice Etico. Il documento impegna l'Azienda ad allineare ulteriormente i processi aziendali ai principali standard e best practice internazionali, divulgando attivamente i principi in essa sanciti e rendicontando periodicamente le performance raggiunte nella tutela dei diritti umani in termini di modalità di gestione e monitoraggio, rischi identificati e azioni di gestione e mitigazione. Il documento descrive l'attenzione del Gruppo ai diritti umani, concentrandosi su alcune categorie di stakeholder quali lavoratori propri, fornitori e partner, comunità locali, clienti, migranti, bambini, persone con disabilità, persone vittime di discriminazione e qualsivoglia forma di violenza.

La Politica esprime inoltre l'impegno a prevenire e ripudiare ogni sorta di discriminazione e violenza e di lavoro forzato o minorile e ribadisce, inoltre, l'interesse aziendale a promuovere il benessere della persona.

Obiettivo di primaria importanza per il Gruppo è quello di voler incentivare lo sviluppo di una "cultura d'impresa" fondata sul rispetto e la valorizzazione della diversità. Nell'affermazione della dimensione "sociale" della sostenibilità delle imprese, la promozione delle diversità, in tutte le sue forme e manifestazioni e ai diversi livelli dell'organizzazione, è considerata una delle più grandi risorse che dà valore al sistema azienda. Per questo motivo, con l'intenzione di delineare un focus chiaro e strutturato su tale tema, Poste Italiane, dato anche l'esito dell'analisi di materialità e delle risultanze del Forum Multistakeholder, ha deciso di affrontarlo all'interno del nuovo Pilastro "Diversity and Inclusion", dedicandogli una attenzione esclusiva.

L'Azienda mantiene alta l'attenzione rispetto alla propria strategia per una corretta valorizzazione delle diverse necessità espresse dalle persone. La promozione delle diversità in chiave inclusiva è fattore abilitante per il coinvolgimento e l'ingaggio delle persone negli obiettivi aziendali, la cui gestione consapevole crea un vantaggio competitivo per l'Azienda e valore sociale condiviso. I programmi di Diversity and Inclusion portati avanti si inseriscono quindi all'interno di un contesto ampio, per agire contemporaneamente su cultura e valorizzazione delle differenze dei singoli e per ridurre situazioni di fragilità individuale a sostegno di modelli organizzativi equilibrati che valorizzano il dialogo e l'emersione delle diversità. Il percorso intrapreso mira a far evolvere le modalità di presidio delle tematiche legate alla diversità, passando da un approccio volto alla tutela ed integrazione della diversità a una strategia proattiva per il superamento delle barriere e la risoluzione dei fattori che impediscono alle persone l'inclusione lavorativa. In tale contesto l'Azienda inoltre partecipa attivamente a tavoli di lavoro interaziendali su tali tematiche valorizzando le collaborazioni con primarie associazioni di settore.

Poste Italiane, in linea con quanto già affermato all'interno del Codice Etico di Gruppo e nella Politica aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani, si è dotata di una specifica Politica Diversity and Inclusion. L'obiettivo è quello di dotarsi di un approccio chiaro in termini di missione, strategia e pratiche attive al fine di stimolare un ambiente di lavoro collaborativo, solidale, aperto ai contributi di tutti i dipendenti e le dipendenti per aumentare la fiducia delle persone, dei clienti e, in generale, della società civile, oltre a favorire la diversità in tutte le sue dimensioni per coglierne al massimo le opportunità derivanti e generare valore all'interno degli ambienti di lavoro, ottenendo anche un vantaggio competitivo sul business.

La diversità è un valore che deve essere protetto ed incoraggiato con azioni concrete e pervasive in tutti i processi organizzativi e gestionali, basati sui principi del rispetto del valore delle persone, della valorizzazione dell'unicità dell'individuo e dell'accesso alle medesime possibilità di crescita professionale.

In particolare, la Politica definisce le 4 dimensioni della diversità per Poste Italiane:

Genere

L'azienda dà valore all'equilibrio di genere e al superamento di ogni stereotipo, discriminazione o pregiudizio, per creare le migliori condizioni in cui ogni persona possa esprimersi al meglio. Il Gruppo Poste si impegna ad un rafforzamento crescente delle iniziative di sensibilizzazione a tutti i livelli e si fa promotrice di politiche e azioni volte a favorire le pari opportunità, la conciliazione tempi di vita e di lavoro, la condivisione delle responsabilità familiari e la rimozione di potenziali ostacoli, ivi inclusi quelli connessi all'orientamento sessuale.

Generazioni

L'azienda riconosce e valorizza strategie integrate per lo sviluppo e la gestione dei bisogni delle differenti generazioni che convivono all'interno dell'organizzazione. In tale ottica, in considerazione delle prospettive demografiche e dei relativi impatti sul turn-over aziendale, le politiche puntano a favorire il dialogo e il confronto intergenerazionale.

Disabilità

Il Gruppo riconosce pari opportunità a tutte le sue persone indipendentemente dalle disabilità sensoriali, cognitive e motorie. In tale contesto, si impegna a realizzare misure concrete per favorire l'inserimento e l'inclusione delle persone con disabilità, valorizzandone appieno il talento e le competenze in Azienda e contribuendo in tal modo all'abbattimento di barriere culturali, sensoriali e fisiche.

Interculturalità

L'Azienda si impegna a favorire e mettere a sistema il mix di culture diverse al proprio interno attraverso la promozione di una visione interculturale e aperta al confronto multilivello, improntata alla cooperazione organizzativa e sociale.

I programmi di Diversity and Inclusion saranno monitorati mediante indicatori elaborati annualmente in coerenza con le linee guida evolutive del piano di sostenibilità aziendale. A tal fine, verrà istituita una task force interfunzionale costituita da rappresentanti di tutte le funzioni aziendali interessate per apprezzare scenari, obiettivi e metriche di valutazione da rendere visibili e trasparenti in documenti aziendali pubblici, sia all'interno che all'esterno del contesto organizzativo, attraverso i principali canali di comunicazione interna ed esterna.

La Politica è comunicata a tutto il personale dipendente, anche mediante apposite e specifiche sessioni formative in funzione degli ambiti di operatività, dei ruoli e delle responsabilità e verrà valutata ai fini dell'aggiornamento almeno annualmente alla luce delle evidenze emerse dagli assessment e dal monitoraggio delle tendenze nazionali e internazionali.

BOX – Poste Italiane rafforza il suo impegno per la tutela dei diritti umani

I principi ispiratori delle politiche di Poste Italiane in tema di diritti umani e le misure attuate per assicurarne il rispetto all'interno dell'azienda e verso tutti gli stakeholder sono stati illustrati dall'Amministratore Delegato di Poste, in occasione del workshop organizzato con SIOI "Business e diritti Umani: il ruolo delle Imprese per lo sviluppo sostenibile". L'evento ha avuto l'obiettivo di confermare e rafforzare l'impegno preso nel 2018 da Poste Italiane con l'approvazione della Politica aziendale in materia di Tutela e Protezione dei Diritti Umani. In questa sede, Poste Italiane ha confermato la sua visione di business model di successo ribadendo che tale combinazione si può affermare solo in una società dove stato di diritto, protezione dei diritti umani e sostenibilità ambientale sono adeguatamente tutelati perché l'utilizzo sistematico dei criteri di Responsabilità sociale d'impresa può influire positivamente sulla competitività, rappresentando ormai un requisito minimo per i mercati economici internazionali.

Poste Italiane è consapevole di poter svolgere un ruolo nell'affermazione dei principi di sviluppo sostenibile nel mondo delle imprese italiane e lavora in direzione di un impegno comune, sensibilizzando e favorendo l'esercizio di responsabilizzazione e di miglioramento del business.

A conferma dell'attenzione alle tematiche di Diversità e Inclusione nel corso del 2019 è stata introdotta una funzione organizzativa ad hoc denominata "People Care and Diversity Management" in ambito Risorse Umane che, in coordinamento con la funzione Governo dei Rischi di Gruppo, opera come attivatore e promotore del cambiamento culturale ed organizzativo. L'Azienda sta delineando lo sviluppo strutturato di una strategia di riferimento e una roadmap di esecuzione il cui obiettivo è quello di agire sulla cultura d'impresa, attraverso piani di sensibilizzazione volti a generare un approccio libero da pregiudizi e stereotipi comuni.

Il Gruppo inoltre esplicita all'interno del Codice Etico la propria responsabilità a contrastare e salvaguardare i lavoratori da qualsiasi forma di discriminazione o molestia e promuove l'inclusione e tutela delle diversità tra i propri collaboratori, tutto nella convinzione che la cooperazione tra persone aventi diverse culture, prospettive ed esperienze costituisca un elemento fondamentale per l'acquisizione e lo scambio reciproco di nuove competenze.

In tale quadro si inserisce la Dichiarazione del Gruppo Poste Italiane redatta ai sensi dell'"Accordo Quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro" in cui l'Azienda sancisce il proprio dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza, condannando ogni forma di molestia o di violenza all'interno del luogo di lavoro.

BOX – L'impegno di Poste Italiane a supporto delle pari opportunità e delle vittime di violenza di genere

Consapevole dell'importanza della presenza femminile, Poste Italiane è da anni in prima linea a fianco delle donne per garantire le pari opportunità e contrastare la violenza di genere. Sfruttando la propria presenza capillare sul territorio, l'Azienda rappresenta un interlocutore chiave per i principali enti e istituzioni impegnati a dare supporto alle numerose vittime di violenza attraverso iniziative mirate al reinserimento lavorativo e sociale delle vittime che escono dai centri antiviolenza.

Contribuire alla realizzazione di tali iniziative rappresenta un'opportunità strategica per Poste Italiane per promuovere una cultura d'impresa che sia sempre più improntata a valorizzare la presenza femminile e che a sua volta contribuisca a consolidare una cultura collettiva sul territorio sempre più sensibile sulla tematica.

In riferimento alle iniziative in cui Poste Italiane è impegnata, l'Azienda da anni collabora con il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio per promuovere attivamente la diffusione del numero Antiviolenza e stalking 1522 gestito dal Telefono Rosa all'interno della propria rete di Uffici Postali. Il numero gratuito e attivo 24h, fornisce supporto alle vittime di violenza e stalking attraverso operatrici specializzate che, oltre a offrire informazioni utili, indirizzano le vittime ai principali servizi socio-sanitari, pubblici e privati sul territorio. L'Azienda ha inoltre contribuito alla nascita di E-LOVE (E-Learning Operators Violence Effects), la piattaforma per la formazione a distanza degli operatori impegnati contro la violenza di genere.

Oltre a recepire il congedo indennizzato per le donne vittime di violenza di genere – percorso di protezione istituito dall'art. 24 del D.lgs. 80 del 15 giugno 2015 – previsto all'interno del contratto collettivo di lavoro, Poste Italiane ha avviato specifiche attività finalizzate a recepire e diffondere la conoscenza tra i propri dipendenti su questo tema. Nello specifico, l'Azienda ha attivamente svolto iniziative di diffusione, informando e sensibilizzando le strutture territoriali sulla relativa normativa.

Con l'obiettivo di confrontarsi sul tema con le principali istituzioni nazionali e locali e realtà associative, il 20 novembre 2019, in coincidenza con la XVIII Settimana della Cultura d'Impresa, il Gruppo ha promosso il convegno dal titolo "Poste Italiane per l'inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza". L'incontro ha permesso di illustrare i principali strumenti e modalità di supporto previsti dall'attivazione di progetti finalizzati a creare percorsi di autonomia economica, elemento fondamentale per sostenere la reintegrazione delle vittime di violenza nella realtà sociale.

Nel corso del 2019 è stato inoltre definito, d'intesa con le due principali organizzazioni di tutela operanti a livello nazionale (la Rete antiviolenza "D.i.Re." e l'associazione di volontariato "Telefono Rosa") un innovativo modello integrato di intervento a favore dell'autonomia economica e lavorativa delle donne vittime di violenza, avviato attraverso l'attivazione di un fondo ad hoc alimentato da apposite risorse deliberate ad inizio 2020 dal Comitato sponsorizzazioni ed erogazioni liberali di Poste, il cui elemento caratterizzante è concorrere, insieme ai diversi stakeholder interessati, alla realizzazione di percorsi professionalizzanti retribuiti finalizzati all'inserimento lavorativo delle donne in uscita dai centri antiviolenza presenti sul territorio nazionale. Infine, nell'ottica del coinvolgimento proattivo sul tema delle aziende afferenti alla catena di fornitura, sono state rese disponibili a donne in uscita dai centri antiviolenza, previa opportuna selezione, diverse posizioni lavorative a tempo determinato da una azienda di servizi della filiera Poste a Roma.

Inoltre, a testimonianza dell'impegno di Poste Italiane per le donne vittime di violenza, c'è un'ampia produzione filatelica che ha l'obiettivo di sensibilizzare sul tema della violenza di genere. In occasione dell'ultima Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre, quattro nuovi annulli (a Verona, Alessandria, Palermo e Catania) hanno celebrato da nord a sud la ricorrenza voluta dall'Onu.

A testimonianza della primaria importanza che il Gruppo attribuisce al tema della diversità, la Politica in materia di diversità degli organi di Amministrazione e controllo di Poste Italiane S.p.A. costituisce il documento con cui la Capogruppo dichiara la sua responsabilità ad adottare la prospettiva di tale valore.

Il documento, approvato dal Consiglio di Amministrazione (CdA), individua i criteri per una composizione quali-quantitativa funzionale a un efficace assolvimento dei compiti e delle responsabilità affidati all'organo di gestione, anche attraverso la presenza di persone che assicurino una sufficiente

44,4% del CdA della Capogruppo è composto da donne

diversità di punti di vista e competenze necessari per una buona comprensione degli affari attuali, dei rischi e delle opportunità a lungo termine relativi all'attività aziendale. Nella definizione dei criteri in materia di diversità, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto conto della natura e della complessità dell'attività aziendale, del contesto sociale e ambientale in cui l'Azienda opera, dell'esperienza maturata dal Consiglio medesimo con riguardo alle attività e modalità di funzionamento proprie e dei Comitati endo-consiliari nonché delle risultanze dei processi di auto-valutazione condotti negli ultimi anni.

Fermi restando i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza, nonché le situazioni di incompatibilità e/o decadenza previsti dalla legge, dalle disposizioni regolamentari e dallo Statuto sociale, la Politica affronta i temi relativi a età e anzianità, genere, provenienza geografica ed esperienze internazionali (per maggiori dettagli si rimanda alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari").

Annualmente il Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza di una società specializzata nel settore, effettua la "Board Review", un'autovalutazione in linea con una procedura che prevede la conduzione di interviste, anche tramite l'ausilio di specifici questionari, con i singoli amministratori oltreché con i sindaci effettivi e il segretario del Consiglio di Amministrazione. Il rilascio di un rapporto finale è a cura della società incaricata ed è destinato a formare oggetto di esame e condivisione con il CdA nella sua collegialità. A tal proposito, le risultanze della Board Review relativamente all'anno 2019 del Consiglio di Amministrazione in tema di composizione, hanno evidenziato che la diversità di genere è adeguatamente valorizzata ed è in linea con le disposizioni di legge in materia e con le recenti evoluzioni di prassi. La stessa valutazione ha evidenziato anche che il mix di profili, competenze ed esperienze degli Amministratori nel complesso è appropriato e che le competenze presenti sono bilanciate per garantire una copertura efficace del ruolo all'interno del Consiglio e dei Comitati.

Pari opportunità nei percorsi di carriera

Il valore del rispetto della persona e del suo sviluppo professionale è considerato come valore fondamentale dal Gruppo Poste Italiane, insieme alla consapevolezza che il complesso delle capacità relazionali, intellettive, organizzative e tecniche di ogni dipendente rappresenta una sua risorsa strategica.

Il Gruppo intende promuovere la diffusione di una cultura d'impresa inclusiva volta a garantire il rispetto delle pari opportunità, considerando il valore di ogni persona a

46% dell'incidenza femminile tra quadri e dirigenti nel 2019

prescindere dal suo genere, a ridurre situazioni di fragilità individuale e a valorizzare la diversità di pensiero, considerata una risorsa fondamentale per lo sviluppo e la crescita aziendale.

All'interno del Codice Etico, il Gruppo manifesta grande attenzione verso una gestione e crescita equa del potenziale intellettuale delle proprie risorse umane, in linea con i criteri di merito e i risultati conseguiti, garantendo parità di trattamento e condannando qualsiasi forma di discriminazione. A tal proposito, la selezione delle persone è effettuata sulla base delle professionalità e delle competenze rispetto alle esigenze aziendali, indipendentemente dalle loro caratteristiche personali - età, genere, orientamento sessuale, disabilità, origine etnica, nazionalità, opinioni politiche e credenze religiose - secondo il principio di imparzialità.

Rappresentano leve strategiche fondamentali a sostegno della crescita del business di Gruppo, lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze distintive delle persone, in tutte le sue forme e manifestazioni, ai diversi livelli dell'organizzazione.

La valorizzazione delle diversità è fattore abilitante per il coinvolgimento e l'ingaggio delle persone negli obiettivi aziendali, la cui gestione consapevole crea un vantaggio competitivo per l'Azienda e valore sociale condiviso.

Obiettivo del Gruppo è, quindi, promuovere la diffusione di una cultura d'impresa inclusiva volta a ridurre situazioni di fragilità individuale e di sostenere modelli organizzativi equilibrati che valorizzano il dialogo, l'emersione e la valorizzazione delle diversità

Poste Italiane aderisce alla "Carta per le Pari Opportunità e l'Uguaglianza sul Lavoro", una dichiarazione di intenti sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità. La Carta fornisce un quadro valoriale di riferimento per l'attuazione di impegni finalizzati alla creazione di un ambiente lavorativo caratterizzato dal pluralismo e dall'inclusione, che assicuri a tutti le pari opportunità e il riconoscimento del potenziale e delle competenze individuali, contribuendo in tal modo a promuovere l'equità e la coesione sociale e al contempo la crescita competitiva e il successo dell'Azienda.

A testimonianza del continuo impegno del Gruppo in tema di tutela dei diritti umani e valorizzazione degli elementi di diversità, Poste Italiane continua a dare compiuta attuazione a quanto già previsto dal Protocollo d'Intesa con il Ministero delle Pari Opportunità con la finalità di realizzare una più efficace e comune azione di comunicazione, sensibilizzazione e diffusione per:

  • promuovere iniziative volte alla tutela e piena affermazione dei diritti umani, nonché alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di sfruttamento degli esseri umani e della tratta delle persone;
  • promuovere la completa attuazione delle politiche in materia di pari opportunità tra uomo e donna, con particolare riferimento alle materie della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e delle carriere;
  • prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sessuale e di genere, lo stalking e ogni altra forma di violenza e di maltrattamento a danno di donne e minori;
  • prevenire e rimuovere tutte le forme di discriminazione per cause direttamente o indirettamente fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, l'età, l'orientamento sessuale e l'identità di genere.

Supporto alla maternità e alla paternità

Prosegue l'iniziativa "MAAM" che consiste in un programma digitale mirato al rafforzamento delle capacità connesse all'esperienza della genitorialità utili anche al momento del rientro al lavoro.

L'iniziativa si inquadra in un ambito più generale di interventi di sensibilizzazione culturale sull'importanza della presenza delle donne nel mondo del lavoro e sul sostegno alla genitorialità attiva, accompagnato dalla divulgazione e comunicazione di buone prassi aziendali mirate a sostenere la leadership femminile. L'iscrizione a MAAM è rivolta sia alle donne che vanno in maternità che ai neogenitori (madri e padri) di bambini da 0 a 3 anni nonché ai manager coinvolti dal proprio collaboratore.

È stata prevista l'adesione, su base volontaria, al programma digitale "MAAM" ed alla piattaforma MAAM manager che prevede uno scambio diretto tra i manager e dipendenti in maternità, al fine di favorire un efficace rientro al lavoro. Sono oltre 500 le mamme e i papà che nel 2019 hanno partecipato al programma. L'iniziativa è sostenuta da una community online che permette a madri e padri di confrontarsi sulla genitorialità e sul percorso MAAM in un ambiente protetto e stimolante integrando le varie esperienze attraverso un sistema relazionale di oltre 5.500 partecipanti di varie aziende, facilitando il processo di

apprendimento, allenamento e sviluppo delle competenze. Infine, per valorizzare le competenze consolidate, utili per un efficace rientro o attività sul lavoro, il programma Multiply

Poste Italiane riserva "parcheggi rosa" per facilitare l'accesso al luogo di lavoro delle future mamme

consente uno scambio su base volontaria, fra il responsabile e il dipendente per la valorizzazione delle competenze. MAAM si propone quindi di contribuire a diffondere, a tutti i livelli, un modello di cultura orientata all'inclusione delle donne nel mondo del lavoro e a favorire la genitorialità attiva per entrambi i genitori.

Sviluppo leadership femminile

Poste Italiane, in collaborazione con l'Associazione Valore D, ha partecipato a interventi di formazione manageriale, skill building e role model, per la promozione delle tematiche connesse all'equilibrio di genere, e a progetti di mentorship interaziendali, per promuovere la crescita professionale delle donne verso ruoli direttivi.

Nel 2019 l'Azienda ha avviato, in via sperimentale, il programma Inspirin-Girls, promosso da Valore D, attraverso il quale role model aziendali raccontano la loro esperienza ai ragazzi e alle ragazze delle scuole

Il progetto MAAM ha visto nel 2019 la partecipazione di oltre 500 dipendenti

medie. L'obiettivo è agire sul piano culturale e dell'innovazione sociale a favore delle giovani generazioni per promuovere modelli di riferimento liberi da stereotipi di genere nell'immaginare il proprio futuro e costruire un ponte concreto tra le scuole e il mondo imprenditoriale.

Attenzione all'age management

E' proseguita la partecipazione di Poste Italiane a "Innov'age in the Postal Sector", progetto finanziato dalla Comunità Europea a cui il Gruppo prende parte insieme ad altri operatori postali. Il progetto nasce con gli obiettivi di contribuire ad una migliore comprensione del tema dell'age management nel settore postale a livello europeo. Inoltre, il progetto mira a costruire un programma formativo per supportare i capi nella gestione di team eterogenei in termini generazionali e a fornire gli strumenti per la valorizzazione delle diversità che sempre più caratterizza le realtà operative delle aziende. Con riferimento a quest'ultimo obiettivo, nel 2019 Poste Italiane ha partecipato alla fase di sperimentazione del prototipo formativo costruito, che verrà realizzata in tutti i Paesi che fanno parte del progetto.

Nell'ambito delle iniziative a supporto dello sviluppo delle competenze intergenerazionali, è stato sviluppato un progetto pilota, "Maestri di Mestiere", finalizzato alla valorizzazione delle competenze delle risorse senior per favorire il passaggio di competenze ai professionisti junior. Il progetto ha l'obiettivo di sostenere l'ingaggio e la motivazione delle figure senior, valorizzando il loro patrimonio di competenze e conoscenze per preparare le figure più giovani all'inserimento in ruoli chiave prevedendo formazione, supporto e tutoraggio.

In ambito Mercato Business e Pubblica Amministrazione è stato avviato il progetto Talenti 2.0 volto ad ingaggiare le professionalità junior e senior con l'obiettivo di migliorare la capacità di risoluzione dei problemi attraverso l'innovativa metodologia del design thinking rispetto a tematiche centrali per lo sviluppo delle attività: snellimento dei processi, sviluppo delle competenze, engagement della forza vendita.

BOX Una lettera per l'impegno di una vita in azienda

Sono oltre cinquantamila i colleghi dai 25 ai 45 anni di anzianità aziendale ai quali è stata inviata una lettera di ringraziamento a firma dell'Amministratore Delegato per il lavoro svolto e il legame dell'Azienda. Un gesto simbolico ma fortemente indicativo dell'attenzione di Poste verso l'impegno profuso dai colleghi in tanti anni di lavoro all'interno di un'azienda così grande e con una storia tanto importante anche per la vita del Paese.

Valorizzazione del personale con disabilità

Nell'ambito del "Progetto LIS – Laboratori Musicali Inclusivi", è stato avviato un cantiere pedagogico musicale con l'obiettivo di agevolare l'apprendimento della lingua dei segni. I dipendenti del Gruppo, i loro familiari sono stati invitati ad aderire al coro inclusivo di voci e Mani Bianche che ruota attorno all'esperienza dell'Associazione Onlus Mani Bianche Roma. Il progetto prevede anche l'attivazione di un percorso formativo multidisciplinare rivolto agli operatori di sportello che intendano acquisire competenze di base utili a comunicare con gli utenti non udenti, costituito da sessioni d'aula e un laboratorio.

Sostegno alla fragilità

Il Progetto "PosteHelp" è finalizzato ad offrire una rete di servizi ed interventi di supporto a favore dei colleghi affetti da gravi patologie che si articola in: volontariato d'impresa per il supporto alle esigenze di prima necessità, sessioni di coaching curate da professionisti interni e attività di orientamento e supporto per l'individuazione di centri di cura più accreditati su base nazionale in relazione alla specifica patologia. Nel corso del 2019 si è conclusa la fase di sperimentazione del progetto avviata nelle regioni pilota della Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia. Questa prima fase ha consentito di delineare una revisione dell'impianto progettuale da estendere a livello nazionale che sarà supportata anche da interventi mirati di caring organization, per incidere con maggiore pervasività in termini di sensibilizzazione culturale, ascolto e relazione di aiuto a sostegno delle vulnerabilità.

Caring Solution è l'iniziativa di ascolto promossa nel 2019 dal Gruppo per il personale di rientro al lavoro dopo un periodo di assenza e a sostegno di eventuali "fragilità" manifestate, finalizzata al miglioramento dell'ambiente di lavoro e al rafforzamento del senso di appartenenza. Il progetto mira a comprendere con logica personalizzata le situazioni di difficoltà, attraverso la diagnosi del problema, la realizzazione di interviste e la definizione di piani di intervento ad hoc su casi specifici.

SOSTEGNO AL TERRITORIO E AL PAESE

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Supporto allo sviluppo socio-economico del territorio

Da sempre l'Azienda accompagna quotidianamente le comunità locali in cui è presente verso processi di modernizzazione e digitalizzazione, promuovendo il benessere dei cittadini e lo sviluppo socio-economico. Porsi a supporto delle esigenze della comunità è, infatti, alla base dei valori e della missione aziendale del Gruppo.

Con l'obiettivo di incidere positivamente e apportare benefici alla collettività, Poste Italiane promuove specifiche iniziative di inclusione sociale in maniera organica e diffusa, sia mediante la propria rete capillare di Uffici Postali che attraverso il coinvolgimento del volontariato aziendale e/o il finanziamento di specifiche progettualità a valenza comunitaria mediante erogazioni liberali e sponsorizzazioni.

Nell'ambito delle proprie iniziative a supporto della comunità, l'Azienda rivolge particolare attenzione a tutte quelle categorie di persone più vulnerabili che vivono in situazioni di disagio a causa delle loro condizioni fisiche, psichiche, familiari, economiche, etniche e sociali. L'approccio inclusivo dell'Azienda si riflette nelle costanti attività di ascolto e dialogo con i cittadini, le istituzioni e le associazioni del Terzo Settore sia a livello territoriale che in ambito nazionale, in un continuo processo di conciliazione dei relativi e legittimi interessi.

Obiettivo del Gruppo è, infatti, assumere un ruolo chiave nello sviluppo dell'intero sistema Paese e ricercare la costante integrazione tra esigenze della collettività e obiettivi aziendali, identificando progetti e iniziative che rispondono a interessi condivisi e generino un impatto concreto e misurabile sulla comunità

Tale approccio, che si riflette nella creazione di valore condiviso per l'Azienda e per i suoi stakeholder, rappresenta per Poste Italiane un'opportunità per coniugare la competitività con la creazione di valore sociale nel lungo periodo.

L'Azienda si è dotata di una Politica sulle iniziative per la comunità che definisce la strategia adottata da Poste Italiane nell'ambito dei propri interventi a supporto dello sviluppo socio-economico del territorio. Facendo specifico riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, la Politica descrive i principali ambiti di intervento delle proprie iniziative quali: favorire l'accessibilità e inclusione delle categorie più a rischio di esclusione attraverso prodotti e servizi dedicati, promuovere la cultura e l'istruzione attraverso iniziative volte a favorire i valori culturali e il diritto all'istruzione e incoraggiare la sostenibilità economica e la connessione sociale attraverso la collaborazione con le amministrazioni centrali e locali, il Terzo Settore e le comunità locali per soddisfare i bisogni delle categorie più svantaggiate.

Le modalità di intervento a favore della comunità sono realizzate, in coerenza con i valori di riferimento del Gruppo, seguendo criteri trasparenti e rendicontabili, secondo procedure formalizzate tese a evitare ogni possibile conflitto di interesse di ordine personale o aziendale.

Poste Italiane si è dotata inoltre di una specifica Linea Guida che disciplina i processi aziendali in relazione alle iniziative di sponsorizzazione e donazione. La Linea Guida disciplina i processi aziendali relativi alle modalità di esecuzione di attività di sponsorizzazione e di erogazioni liberali a favore di partner, enti, associazioni e istituzioni locali che operano sul territorio. Tali contributi, come indicato anche all'interno della Politica Integrata di Gruppo, non possono essere utilizzati per celare atti di corruzione. Infatti, l'Azienda, prima della concessione dei contributi, effettua un processo di due diligence sulla base della rilevanza delle iniziative, la notorietà del potenziale partner, l'allineamento con gli obiettivi aziendali e i benefit attesi e, in seguito all'erogazione della concessione, svolge costanti valutazioni in relazione alla coerenza delle iniziative supportate rispetto al dettato contrattuale, al regolare svolgimento delle attività e specifici accertamenti circa la corretta esecuzione degli obblighi contrattuali. Per la valutazione delle richieste di sponsorizzazione e le erogazioni liberali è previsto il coinvolgimento del Comitato Sponsorizzazioni ed Erogazioni Liberali presieduto da un professionista esterno dotato di elevati requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza.

Le iniziative di sponsorizzazioni ed erogazioni liberali sono rappresentate in specifiche classi in funzione dell'obiettivo previsto, utilizzando a riferimento allo standard di classificazione e misurazione del modello London Benchmarking Group (LBG model), che stabilisce specifiche metodologie per gestire, misurare e rendicontare il loro coinvolgimento nella comunità, secondo principi di trasparenza e partecipazione.

Nel 2019, l'Azienda ha focalizzato l'attenzione sul sostegno di progetti di natura socio-culturale, incrementando il proprio contributo a tre tipologie di iniziative a sostegno del territorio, quali:

  • Arte, cultura e diffusione delle conoscenze: includono interventi di supporto a enti e altre organizzazioni che promuovono attività artistiche come musica, danza e teatro e la diffusione di conoscenze del patrimonio nazionale e locale.
  • Formazione, sviluppo e sapere: si riferiscono ad iniziative a sostegno di enti e organizzazioni attive sul fronte della conoscenza individuale e collettiva per lo sviluppo di aree di studio e di competenze specifiche.
  • Benessere e inclusione sociale: includono iniziative a favore di organizzazioni ed enti che promuovono uno stile di vita sano verso fasce di popolazione più disagiate.

Il significativo aumento delle iniziative attuate rispetto al 2018, è stato possibile grazie all'aumento degli investimenti sostenuti dall'Azienda nel corso dell'anno. In linea con l'approccio inclusivo

+ 111% iniziative a supporto della comunità rispetto al 2018

adottato dall'Azienda, gli interventi svolti nel 2019 sono stati caratterizzati un approccio fortemente divulgativo e inclusivo nell'ottica di promuoverne l'accessibilità da parte di tutti i beneficiari, testimoniato, ad esempio dall'aumento di attività gratuite erogate dall'Azienda sul territorio e dalle numerose iniziative promosse nelle aree territoriali più periferiche.

In ottica di trasparenza e di crescente accountability anche nei confronti dei propri dipendenti, a partire da maggio 2019, l'Azienda, ha realizzato una apposita sezione nella intranet aziendale dedicata alle iniziative promosse.

L'impegno di Poste Italiane a favore delle comunità dei Piccoli Comuni

Al fine di incidere positivamente sul tessuto sociale, favorire la crescita economica del Paese e, al contempo, rafforzare la presenza strategica dell'Azienda sul territorio, a fine 2018 il Gruppo, nell'ambito del programma "10 Impegni a favore delle comunità nei Piccoli Comuni", stabiliva in collaborazione con le principali istituzioni e amministratori locali, alcuni specifici interventi a favore delle realtà locali con meno di 5.000 abitanti.

Nel corso del 2019 sono state messe in pratica le specifiche iniziative a supporto dello sviluppo del territorio e sono stati raggiunti tutti gli obiettivi prefissati dal programma.

BOX – Insieme ai Piccoli Comuni: promesse mantenute

Oltre a mantenere la promessa di non chiudere alcun ufficio postale, Poste Italiane ha realizzato oltre 900 incontri con amministratori locali, coordinati dal nuovo ufficio istituito a Roma con il compito di mantenere aperto e costante il dialogo tra Poste Italiane e le comunità sul territorio; sono stati installati 759 ATM Postamat; attivati i servizi a domicilio e quelli presso gli esercizi convenzionati nei Comuni privi di ufficio postale; sono stati collegati 5.692 spot WI-FI negli uffici postali; eliminate 710 barriere architettoniche in 681 Comuni; potenziati 219 uffici postali in 211 centri turistici; installate 6.211 nuove cassette postali e 4.011 impianti di video sorveglianza; attivati più di 100 servizi di tesoreria; donati 13 immobili ai Comuni per attività di interesse collettivo e realizzati 22 murales per migliorare il decoro urbano degli uffici postali periferici. Inoltre, nel corso del 2019, in circa 4.000 Piccoli Comuni, Poste Italiane ha lanciato il progetto "Etichetta la Casetta" che mira a sensibilizzare i cittadini ad apporre le etichette con il proprio nome e cognome sulle casette domiciliari e sul citofono condominiale. Tale iniziativa si inserisce nel più ampio progetto di miglioramento della qualità del recapito che prevede anche interventi sulla toponomastica attraverso il coinvolgimento dei Comuni, Sindaci e cittadini.

A conferma dei principi di integrità e trasparenza, Poste Italiane durante l'anno ha rendicontato con cadenza bisettimanale, nell'ambito di una specifica sezione del proprio sito internet, lo stato di avanzamento delle iniziative garantendo così un dialogo costante con i propri stakeholder.

Grazie agi impegni intrapresi, Poste riesce a raggiungere le realtà locali più periferiche, come il Comune di Morterone, il più piccolo d'Italia, in cui vivono 30 persone, che grazie al nuovo sportello

ATM Postamat a Morterone il Comune più piccolo d'Italia in cui vivono 30

ATM Postamat fornisce ai propri abitanti, in gran parte anziani, la possibilità di effettuare operazioni senza più dovere essere costretti a lunghi spostamenti per il prelievo di contante.

Nel segno di un ulteriore avvicinamento alle necessità delle piccole realtà locali e alla luce del raggiungimento degli obiettivi fissati nel 2018, nel corso del secondo incontro con i Sindaci d'Italia, organizzato nell'ottobre 2019 a Roma, i vertici aziendali hanno annunciato l'erogazione di nuovi servizi dedicati alle realtà locali con meno di 5.000 abitanti, rinnovando il dialogo diretto e permanente sulle esigenze specifiche del territorio. A tal proposito, nel 2019, Poste Italiane si è impegnata a realizzare 7 nuove linee di intervento.

BOX – Poste Italiane conferma e rafforza le iniziative a supporto dei Piccoli Comuni attraverso la definizione di 7 nuovi impegni

Programmi di educazione finanziaria, postale e digitale

Con l'obiettivo di contribuire ad ampliare la conoscenza e le competenze in materia finanziaria, postale e digitale, l'azienda prevede un fitto programma di iniziative che vedono il coinvolgimento di esperti dell'Azienda in cui vengono affrontate tematiche quali la macroeconomia e la finanza, con la finalità di dare il giusto supporto ai cittadini nelle scelte di risparmio e investimento responsabile.

Gli incontri sono anche focalizzati a erogare formazione ai clienti e cittadini sull'uso degli strumenti necessari per sfruttare le nuove opportunità offerte dall'evoluzione tecnologica e digitale. In modo semplice interattivo viene spiegato come fare a gestire il proprio denaro usando lo smartphone, come acquistare prodotti in ogni angolo del mondo e come rimanere in contatto con la propria rete di relazioni. Inoltre, sono previsti degli approfondimenti specifici sulle novità che riguardano il nuovo modello di recapito e i nuovi servizi e prodotti postali.

Servizi di pagamento e POS gratuiti per i Comuni

Per andare incontro alle esigenze delle Amministrazioni Locali, derivanti anche dall'evoluzione degli strumenti di pagamento, Poste italiane intende dotare i Comuni di almeno due POS in comodato d'uso gratuito con commissioni di accettazione gratuita per tutte le carte di Poste Italiane.

Punto Poste Da Te per i Piccoli Comuni

In tutti i Comuni senza Ufficio Postale o con un solo ufficio aperto a giorni alterni, Poste si impegna, su richiesta del Comune, ad installare Punto Poste Da Te nei locali a disposizione, in uno spazio accessibile ai dipendenti e al pubblico. Il locker Punto Poste Da Te consente il ritiro e la spedizione dei pacchi, l'invio dei resi e-commerce, il pagamento di bollettini postali, le ricariche Postepay, le ricariche SIM e, in futuro, il ritiro della corrispondenza a firma.

Cassette postali SMART

Poste Italiane si impegna ad installare nel Paese entro il 2022, 11.000 cassette di impostazione SMART di cui circa la metà saranno presenti nei Piccoli Comuni. Le cassette verificano la presenza effettiva di corrispondenza, rilevano dati ambientali (temperatura, umidità, inquinamento) e offrono spazio digitale per informazioni utili ai Comuni di pertinenza.

Servizi di informazione per i cittadini

La società si impegna a dotare le amministrazioni locali di un servizio di comunicazione multicanale con la propria comunità. Il servizio offre al Comune l'opportunità di gestire in completa autonomia, via SMS e/o e-mail, o attraverso la posta tradizionale, comunicazioni di interesse pubblico verso i cittadini, come avvisi relativi a strade non percorribili, eventi straordinari o eventi turistici o culturali.

Programmi di filatelia

Poste Italiane prevede la realizzazione di eventi di valorizzazione del territorio nel corso dei quali alle Comunità locali vengono presentati i temi della filatelia e della scrittura legati alle tradizioni ed al patrimonio culturale. Verranno coinvolti 20 dei Comuni più piccoli di ogni Regione, fino a un totale di 400 Comuni interessati nel corso del 2020. Al termine di ciascun evento verrà realizzato un annullo filatelico dedicato.

Nuova flotta green con riduzione emissioni (- 40%)

Poste prevede la sostituzione entro il 2022 dell'intero parco di 26 mila automezzi aziendali. Gli attuali veicoli saranno sostituiti con mezzi di ultima generazione a emissioni limitate: il 50% di queste vetture verrà destinato ai Piccoli Comuni. L'obiettivo complessivo è di ridurre le emissioni dovute al trasporto del 40%.

L'Azienda si è inoltre impegnata ad offrire il proprio sostegno in occasione delle celebrazioni per i settecento anni dalla scomparsa di Dante Alighieri, diventando la prima grande realtà nazionale ad impegnarsi all'interno di tale iniziativa. L'impegno si sostanzia attraverso l'attuazione di iniziative in 70 Piccoli Comuni, che a diverso titolo sono collegati alle vicende artistiche e alla vita dell'Alighieri, tra quanti hanno richiesto un sostegno per poter realizzare iniziative specifiche, possiedono opere, sono citati nelle vicende della Divina Commedia, o sono legati alla vita avventurosa del poeta.

"Valori ritrovati": un progetto di economia circolare

Sulla base del Protocollo di Intesa stipulato con Caritas Italiana nel 2018 e rinnovato nel settembre 2019 per ulteriori 5 anni, prosegue l'iniziativa "Valori ritrovati", che ha l'obiettivo di destinare il contenuto dei pacchi non ritirati, o non consegnati – i c.d. "colli anonimi" o "colli abbandonati" – alle famiglie più bisognose tramite i canali di distribuzione degli "Empori della Solidarietà", il circuito di supermercati che fornisce gratuitamente prodotti di prima necessità alle famiglie bisognose. Sfruttando il principio del riutilizzo della merce, in ottica di economia circolare, "Valori ritrovati" rappresenta un esempio di soluzione concreta ed efficace in grado di preservare valore piuttosto che distruggerlo. La collaborazione con uno dei principali enti

caritatevoli rafforza la presenza dell'Azienda per farsi promotrice dello sviluppo del territorio attraverso iniziative di inclusione e di solidarietà sociale. Oltre al valore sociale, il progetto ha una forte impronta inclusiva in quanto consente alle famiglie bisognose di ricevere beni (come, ad esempio, capi di abbigliamento, giocattoli, piccoli elettrodomestici, utensili per la casa) che normalmente non avrebbero la possibilità di acquistare. A supporto dell'iniziativa, nel corso del 2019, la rete di volontari di Poste Italiane ha partecipato all'attuazione di attività di distribuzione, immagazzinamento e svolgimento di pratiche amministrative relative alla gestione dei pacchi. L'iniziativa è attualmente operativa nelle sedi Caritas di Roma, Perugia, Pescara e Montesilvano con obiettivo di allargamento ad ulteriori «Empori della Solidarietà». Inoltre, dal ricavato delle vendite dei beni non adatti o necessari ai fini del sostegno a supporto dei beneficiari degli Empori della Solidarietà, ha già reso possibile l'attivazione in Roma di tre percorsi di inserimento professionale.

Il Volontariato d'Impresa

Nell'ambito del progetto "Volontariato d'impresa" Poste italiane ha progettato il modello di funzionamento del volontariato in Azienda, con riguardo alla fase di accreditamento delle organizzazioni

Oltre 1.000 dipendenti coinvolti nel Volontariato d'Impresa nel 2019

21 volontari hanno dato il proprio

proponenti le attività di volontariato, la presentazione e validazione dei progetti, il reclutamento e l'ingaggio dei volontari e la comunicazione verso l'interno e verso l'esterno. Il progetto, avviato nel 2016, oggi conta più di 1.000 dipendenti e rappresenta per Poste Italiane un'attività strategica utile a creare reti di solidarietà e inclusione sul territorio ed un sistema di dialogo strutturato con le Organizzazioni del Terzo Settore e con i rappresentanti delle comunità locali. Per Poste Italiane risulta essere di prioritaria rilevanza il potenziamento e lo sviluppo della community di volontari, attività portata avanti mediante l'erogazione di attività formative

196 Poste Italiane – Relazione Finanziaria Annuale 2019 contributo durante l'alluvione di Venezia dedicate. Al fine di ottimizzare le modalità gestionali dei programmi di volontariato e promuovere iniziative locali di progettazione di servizi condivisi a valenza sociale, nel corso del 2019 è stato avviato il progetto "Piattaforma Informatica Volontariato d'Impresa", finalizzata alla messa a punto, alla realizzazione e alla gestione operativa di una piattaforma web dedicata. In particolare, la piattaforma è concepita per consentire ai soggetti del Terzo Settore di proporre iniziative specifiche, ai volontari di candidarsi e pubblicare contenuti in ottica di condivisione, oltre che facilitare la produzione della reportistica dei progetti.

Box – I volontari di Poste a supporto dei più bisognosi all'interno del programma di inclusione postsisma

Il programma consiste in una progettualità biennale mirata alla prevenzione e al contrasto dell'isolamento sociale e di sostegno all'autosufficienza delle persone anziane residenti in 95 Comuni soggetti a eventi sismici, di cui 56 nelle Marche, 15 in Abruzzo, 14 in Umbria e 11 nel Lazio. L'iniziativa, promossa e realizzata da Croce Rossa Italiana, si avvale delle risorse residue provenienti dalla raccolta fondi a suo tempo promossa da Poste Italiane per Croce Rossa a seguito del terremoto. Obiettivo del progetto che vede la collaborazione tra Croce Rossa italiane e Poste Italiane è quello di promuovere il benessere delle comunità migliorando la qualità della vita delle popolazioni residenti nelle aree colpite dal sisma nel centro Italia con particolare riguardo alle persone anziane e non autosufficienti garantendo a loro stessi e alle loro famiglie la sicurezza e il benessere psicofisico attraverso attività integrate di assistenza socio-sanitaria, educazione alla salute e prevenzione. Lo sviluppo della cultura dell'inclusione sociale è previsto attraverso forme di assistenza personalizzata sviluppate sulla base di esigenze individuali tenendo conto delle specifiche esigenze di genere ed età per rafforzare la trasversalità e l'innovazione dei servizi sociali e migliorare l'accesso all'assistenza sociale e la qualità dei servizi monitorandone i risultati. Oltre al recupero di situazioni di difficoltà, il programma promuove azioni di educazione sanitaria per garantire assistenza e prevenzione dei rischi nelle comunità dove la popolazione anziana è in costante aumento. Il profondo radicamento di Poste Italiane nel territorio interessato dal sisma, ha permesso di individuare altrettanti uffici postali con caratteristiche strutturali adeguate alle esigenze del progetto che fanno da riferimento per l'installazione di defibrillatori disponibili per l'intera popolazione che per oltre il 28% è costituita da persone che superano i 65 anni di età.

I Cresco Awards: la partnership con Sodalitas a favore delle città sostenibili

Nel corso del 2019 Poste Italiane ha partecipato alla cerimonia di premiazione dei "Cresco Awards - Città sostenibili", l'evento di riconoscimento delle iniziative dei Comuni italiani più efficaci nel sostenere lo sviluppo sostenibile dei territori, promosso annualmente dalla Fondazione Sodalitas in collaborazione con

Poste Italiane premiata per le iniziative a supporto dello sviluppo digitale dei piccoli comuni ai "Cresco Awards 2019"

ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). I premi, assegnati da una Giuria indipendente, sono stati consegnati quest'anno nell'ambito della 36esima assemblea annuale dell'Anci ad Arezzo. Per il quarto anno consecutivo i Cresco Awards hanno premiato le migliori iniziative sviluppate da Comuni, Città Metropolitane, Comunità Montane o Unioni di Comuni di tutta Italia. Il 25% dei progetti presentati ha riguardato i piccoli comuni fino a 10.000 abitanti su tematiche connesse agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L'iniziativa ha visto il coinvolgimento di 16 imprese particolarmente impegnate sul fronte della sostenibilità, tra cui Poste Italiane, che ha assegnato il riconoscimento "Per lo sviluppo digitale dei piccoli Comuni" al Comune di Tavenna (CB) per l'iniziativa 'Accoglienza, inclusione e coesione sociale', al Comune di Tollo (CH) per l'iniziativa 'Tollo equa. + ricicli - paghi' e al Comune di Malegno (BS) per il progetto 'Piccoli progettisti crescono'.

Il progetto P.A.I.N.T.

Sulla base dei valori fondanti della prossimità e del ruolo sociale promosso dall'Azienda, nell'ambito degli impegni a supporto dei

Piccoli Comuni, nel 2018, è stato avviato il progetto P.A.I.N.T. (Poste e Artisti Insieme Nel Territorio), iniziativa territoriale di riqualificazione e decoro degli Uffici Postali. Coerentemente con il ruolo di Poste Italiane e con la sua vicinanza ai territori e ai cittadini, attraverso tale progetto il Gruppo valorizza la propria presenza sul tessuto sociale italiano, con l'obiettivo di rendere più concreta e visibile la propensione dell'Azienda verso il territorio e l'innovazione. Attraverso un contest on line che ha coinvolto street artist di tutta Italia, l'Azienda ha individuato i bozzetti per 22 murales che sono stati realizzati nel corso del 2019 sulle pareti esterne di Uffici Postali diffusi sul territorio nazionale, trasformandoli così in punti di riferimento per il quartiere e per i cittadini.

Dalla collaborazione fra Poste Italiane e Sky Arte, sono nati 8 film per raccontare il progetto P.A.I.N.T.: gli Street Artist, gli Uffici Postali, la gente comune e le tecniche realizzative che hanno dato vita ai murales.

Impegno Sociale

Poste italiane è sensibile alle iniziative sociali e all'esigenza dei propri dipendenti di essere parte attiva del cambiamento sociale. Secondo il principio di impegno sociale, l'Azienda ha aderito alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare 2019 organizzata da Banco Alimentare Onlus, che

permette di donare parte della propria spesa a chi ne ha bisogno. Poste Italiane ha messo a disposizione circa 160 mezzi aziendali per il trasporto dei generi alimentari donati. I dipendenti hanno partecipato sia in qualità di autisti che in veste esclusiva di volontari presso i supermercati.

Dialogo e trasparenza con le istituzioni

Il ruolo e la natura delle attività di Poste Italiane impongono un dialogo e un confronto costante con le istituzioni nazionali e internazionali, con le Regioni e con gli enti locali.

Principali capitali collegati

Secondo i principi di correttezza, professionalità, collaborazione e trasparenza riportati all'interno del Codice Etico, il Gruppo coopera attivamente con le Autorità (di Regolamentazione, Vigilanza e Giudiziarie) e le istituzioni pubbliche al fine di individuare soluzioni a supporto dei bisogni della collettività, promuovere lo sviluppo del territorio e favorire al contempo la crescita competitiva dell'Azienda.

Da sempre, infatti, Poste Italiane, anche considerata la sua missione, la presenza capillare e il contesto in cui opera, pone in atto un dialogo positivo con il decisore pubblico e intrattiene rapporti strutturati e costanti con le Autorità e le istituzioni attraverso un dialogo sistematico e trasparente, promuovendo la fattiva e corretta

Poste Italiane ha sospeso i mutui nella zona colpita dal crollo del Ponte Morandi di Genova

22 murales realizzati nell'ambito del progetto P.A.I.N.T.

collaborazione, nel rispetto della più rigorosa osservanza delle disposizioni di legge e dei provvedimenti regolamentari.

Tali attività di confronto sono improntate alla ricerca di soluzioni condivise che consentono di rispondere ai bisogni sociali della comunità, di incidere positivamente sul tessuto sociale nei territori in cui l'Azienda opera e, al tempo stesso, di accrescere la competitività e promuovere la continuità del business

Il dialogo istituzionale si svolge principalmente attraverso relazioni dirette con i diversi referenti istituzionali, al fine di favorire la conoscenza delle attività aziendali e la prevenzione di problematiche applicative conseguenti alle scelte del decisore pubblico in un'ottica di positiva collaborazione.

In tale ottica, nel corso del 2019 le attività di dialogo con le principali istituzioni centrali si sono svolte attraverso un coinvolgimento continuo e trasparente e un approccio propositivo e proattivo rappresentando al contempo gli interessi aziendali e della collettività.

Con riguardo alle relazioni aventi ad oggetto tematiche di tipo legislativo, la relazione con il decisore pubblico è volta a favorire la conoscenza di una più ampia gamma di elementi di valutazione che consentono di analizzare l'impatto e le possibili conseguenze di una determinata normativa e a rappresentare al meglio proposte evolutive della normativa vigente.

L'attività legislativa implica lo svolgimento di attività monitoraggio degli scenari normativi e della posizione degli interlocutori istituzionali di riferimento, la predisposizione, unitamente alle funzioni competenti, di position paper e di proposte sulle tematiche rilevanti in un'ottica di confronto delle esigenze aziendali con quelle degli stakeholder di riferimento e dei relativi interessi.

La sinergia naturale tra la mission del Gruppo e le istituzioni permette di instaurare accordi e partnership strategiche a favore della collettività, che consentono l'attuazione di investimenti e iniziative tipicamente volti all'identificazione di offerte dedicate a servizi integrati innovativi, alla promozione della capillarità della rete postale per una tempestiva condivisione dei piani di programmazione e alla predisposizione di team territoriali che si focalizzano su tematiche specifiche. 32

In relazione alle attività di confronto con le istituzioni locali, l'Azienda svolge regolarmente specifiche attività di dialogo e collaborazione anche con Regioni ed enti territoriali. Tali attività sono volte a garantire, con particolare riferimento ai Piccoli Comuni, la raccolta delle relative esigenze ed il coordinamento

Oltre 1500 Incontri con le Istituzioni locali nel 2019 nell'ambito del progetto "Piccoli Comuni"

delle iniziative volte a fornire le soluzioni più adeguate. Per garantire al meglio questo processo nel corso del 2019 sono stati costituiti dei presidi territoriali per ogni macroarea aziendale, all'interno della quale è stato individuato un responsabile a supporto delle associazioni e delle istituzioni.

32 Nel 2019, il supporto di Poste Italiane ad associazioni di categoria è stato pari a circa 3,5 milioni di euro.

Poste partecipa alla attività di Confindustria e delle Associazioni territoriali mirate allo sviluppo dell'economia digitale e all'implementazione dei servizi offerti alle imprese associate, basati su prodotti e servizi qualificanti di Poste Italiane.

Nell'ambito dell'iniziativa a supporto dei Piccoli Comuni, nel corso del 2019, il Gruppo ha sottoscritto il Protocollo d'Intesa tra Poste Italiane, Regione Lazio e ANCI Lazio, volto a individuare forme di collaborazione per offrire ai comuni del Lazio con meno di 5.000 abitanti alcuni servizi aggiuntivi rispetto al servizio postale universale.

Come prova della costante attenzione che Poste Italiane ripone nei confronti delle comunità locali, anche facendo seguito agli impegni assunti nei confronti dei Piccoli Comuni, nel 2019 sono avvenuti oltre 1500 incontri con le istituzioni locali, numero incrementato significativamente rispetto al 2018.

Tra le principali istituzioni locali e organi di regolamentazione e vigilanza con cui l'Azienda si interfaccia vi sono l'Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni (AGCom), il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE), il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAE) e il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A livello europeo e internazionale, inoltre, il Gruppo intrattiene rapporti con il Parlamento Europeo, la Commissione Europea, la Universal Postal Union (UPU), PostEurope, European Centre of Employers and Enterprises providing Public services (CEEP), International Post Corporation (IPC) e altre istituzioni e associazioni dei settori in cui opera.

A supporto del raggiungimento di tali obiettivi, il Gruppo è impegnato in attività di coordinamento, rappresentanza e monitoraggio dell'agenda politica a livello europeo e internazionale all'interno dei principali organi sopracitati e al rilascio di informazioni per finalità di carattere normativo a livello nazionale, europeo ed internazionale nonché alla formulazione di proposte di modifiche ed integrazioni del quadro normativo e regolatorio di riferimento.

Nell'ambito delle organizzazioni postali internazionali, inoltre, il Gruppo partecipa attivamente alle iniziative volte a promuovere uno sviluppo sostenibile. In particolare, il Gruppo partecipa al programma EMMS (Environmental Monitoring and Measurement System) promosso da International Post Corporation, società cooperativa costituita da 23 operatori postali che lavorano circa l'80% dei volumi di traffico globale. Tale programma è stato lanciato nel 2008 con l'obiettivo di monitorare le emissioni di CO2 e valutare il livello di sostenibilità delle attività dei partecipanti, per ridurre l'impatto delle attività postali sull'ambiente.

Con particolare riferimento al settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, il Gruppo è indirizzato:

  • assicurare l'accessibilità ai SIEG Servizi di Interesse Economico Generale (es. Servizio universale postale, Editoria-accesso all'informazione, servizi vari al cittadino), il cui fine è quello di assicurare l'accessibilità dell'informazione agli utenti finali.
  • garantire gli adempimenti normativi/regolatori posti a carico dell'Azienda in materia di fornitura dei servizi universali e non universali (es. in tema di risultati di qualità, obblighi informativi verso la clientela, definizione del Contratto di Programma tra l'Azienda e lo Stato, organizzazione degli Uffici Postali, verifica dell'onere del servizio universale, regolamentazione dei giorni alterni della corrispondenza, ecc.).
  • gestire le istanze provenienti dall'AGCom, in materia di regolamentazione e vigilanza del settore postale (es. richieste di informazioni, procedimenti sanzionatori, ecc.) e dell'AgID, in relazione alle attività del settore Pagamenti, Mobile e Digitale.

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Da sempre l'Azienda, sfruttando la vicinanza territoriale alle comunità e la capillarità della rete, fornisce supporto alle categorie tradizionalmente escluse, che, in ragione di specifiche condizioni personali o fisiche, non hanno un accesso diretto ai prodotti e servizi fondamentali necessari per il proprio sostentamento economico e il benessere sociale.

È in tale ottica che Poste Italiane, come indicato all'interno della Politica aziendale in materia e protezione dei diritti umani, si impegna a promuovere il diritto all'accessibilità e all'inclusione attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi che possono dare una risposta ai bisogni sociali espressi anche dalla popolazione residente nelle aree interne, periferiche o comunque soggette a situazione di svantaggio o deprivazione sociale e nella promozione e programmazione di iniziative di educazione finanziaria, in materia, soprattutto, di risparmio, investimenti, pagamenti, previdenza e assicurazione.

A tal proposito, obiettivo del Gruppo è incidere nel supporto socio-economico delle comunità e fornire un'esperienza di acquisto più consapevole, favorendo al contempo la creazione di valore economico per l'Azienda e la restituzione di valore sociale per il territorio, coerentemente con la propria missione aziendale e la Politica sulle iniziative per la comunità del Gruppo Poste Italiane

Poste Italiane monitora le proprie iniziative e la propria offerta di prodotti e servizi attraverso iniziative di dialogo continue e strutturate quali, ad esempio, l'attività di confronto organizzata annualmente con i principali stakeholder al fine di monitorare le esigenze delle comunità e, in particolare, dei propri beneficiari e il relativo grado di soddisfazione in merito ai prodotti e servizi offerti.

Attraverso principi di serietà, affidabilità, ed eticità, Poste Italiane fornisce offerte dedicate a tutte le categorie di clienti a cui si rivolge, a seconda delle specifiche esigenze.

Al fine di rafforzare la vicinanza aziendale alle varie fasce di clienti, il Gruppo ricerca continuamente soluzioni innovative per i prodotti e i servizi offerti, anche grazie alla propria presenza capillare sul territorio.

Circa 1.000 consulenti "mobili" dedicati alla copertura dei territori più remoti

A tal proposito, l'Azienda, in linea con l'evoluzione del modello di servizio e consulenza alla clientela, intende proporre una nuova idea di Ufficio Postale tramite, ad esempio, l'attribuzione di un consulente dedicato agli specifici bisogni finanziari del cliente e la dotazione di strumenti in grado di stimolare il dialogo con i clienti sulla base delle loro priorità.

In particolare, in riferimento alle categorie senior, l'Azienda sta sviluppando presso i nuovi spazi all'interno degli Uffici Postali servizi e approcci di comunicazione dedicati – quali ad esempio la promozione dell'alfabetizzazione digitale tramite servizi di accoglienza e supporto tecnologico – assistenza dedicata ai clienti nello svolgimento delle pratiche e nella compilazione della modulistica e attività di informazione attraverso modalità dedicate e leggibili. A tal fine, la formazione dei dipendenti assume un'importante rilevanza, con particolare attenzione alla rete commerciale, al fine di garantire l'aggiornamento costante delle conoscenze e delle competenze delle proprie persone e soddisfare al meglio le esigenze dei clienti.

Oltre a sostenere progetti di inclusione finanziaria già avviati nel corso del 2018, il Gruppo ha sviluppato specifiche iniziative dedicate alle categorie tradizionalmente escluse, finalizzate a promuovere l'inclusione sociale e l'integrazione culturale.

Box – Il ritorno di Poste Italiane nel centro storico dell'Aquila

A 10 anni di distanza dal sisma del 6 Aprile del 2009, è stato inaugurato il nuovo ufficio postale nel centro storico dell'Aquila che sviluppa su una superfice di 300 metri quadri ed è stato realizzato con l'aiuto delle più moderne tecnologie per coniugare sicurezza e qualità del servizio: 6 sportelli polifunzionali, 2 sale consulenza e uno sportello automatico POSTAMAT di nuova generazione. La riapertura dell'ufficio postale nel centro storico dell'Aquila contribuisce così alla rinascita di una bellissima città e in particolare del suo nucleo urbano più antico. Ampliare e rinnovare la presenza di Poste Italiane nella città capoluogo abruzzese è coerente con la strategia industriale, che ha il suo cardine nella presenza capillare dei servizi postali ed è soprattutto in linea con i valori di inclusione e vicinanza ai cittadini e alle comunità che da sempre caratterizzano l'Azienda.

Le iniziative di inclusione finanziaria all'interno degli uffici postali

L'attenzione per le categorie disabili si traduce nell'integrazione delle loro esigenze all'interno delle attività progettuali dell'Azienda, attraverso le quali Poste Italiane mette a disposizione specifici strumenti, tecnologie e operatori dedicati che li supportano nell'inclusione finanziaria.

Oltre 7.000 ATM dotati di guida vocale nel 2019 + 1.751 rispetto al 2016 (5.269)

In tale ottica, in linea con le politiche di inclusione e di valorizzazione della diversity, l'Azienda ha sviluppato un'iniziativa sperimentale diretta all'assunzione di alcune persone non udenti che abbiano la piena conoscenza della lingua dei segni, da inserire negli Uffici Postali delle principali città metropolitane in sportelli dedicati ai clienti con lo stesso tipo di disabilità. Il progetto, oltre ad offrire una concreta opportunità occupazionale e un'occasione di professionalizzazione, ha l'obiettivo di fornire ai cittadini non udenti un servizio di prossimità, accessibile e personalizzato sulla base delle loro esigenze.

Infine, in ottica di inclusione, tutti gli ATM installati sul territorio sono dotati di tastiere per persone cieche e ipovedenti. Gli ATM prevedono un sistema di guida alla navigazione tramite una serie di mappe grafiche a contrasto attivabili dallo schermo e l'utilizzo di una guida vocale completa tramite l'utilizzo delle cuffie inseribili nell'apposito jack.

Inoltre, linea con il Codice Etico, tutto il personale dell'ufficio postale garantisce la precedenza allo sportello ai clienti con disabilità motoria e visiva, alle future mamme e ai genitori con neonati. A supporto dell'applicazione di tale principio, sono stati esposti in tutti gli Uffici Postali avvisi di cortesia che incentivano tale comportamento.

Le iniziative a favore dei cittadini stranieri

Poste italiane con l'obiettivo di estendere la propria offerta di servizi ai cittadini stranieri e promuovere al contempo l'inclusione socio-economica delle comunità straniere all'interno del Paese ha istituito gli Uffici Postali multietnici dislocati su tutto il territorio. Gli Uffici Postali dedicati ai cittadini stranieri – multietnici o monoetnici a seconda delle esigenze del territorio – sono situati all'interno di aree con elevata concentrazione di cittadini stranieri o presso aree trafficate, come ad esempio nei pressi di stazioni ferroviarie. Inoltre, a supporto degli operatori è stato creato un allestimento ad hoc con tutto il materiale pubblicitario e di comunicazione tradotto nelle varie lingue dei segmenti di clientela target individuati.

In linea con l'impegno adottato dall'Azienda a supporto dell'inclusione socio-economica dei cittadini stranieri, a dicembre 2019 sono stati attivati due ulteriori UP multietnici. All'interno dei 27 Uffici Postali multietnici attualmente attivi, nel corso dell'anno sono stati registrati più di 3,4 milioni di clienti serviti. Inoltre, in continuità con gli anni precedenti, nel 2019, sono state effettuate oltre 5,5 milioni di operazioni.

L'inclusione finanziaria di senior, giovani e minori

Nel corso del 2019, è stato inaugurato il Programma "Silver Economy" dedicato ai senior, con l'obiettivo di gestire in un unico quadro sinergico, tutte le azioni del Gruppo dedicate a questo importante segmento di popolazione. Il programma prevede diverse linee di azione:

  • coinvolgimento di startup ed osservatori di settore per identificare i bisogni ed avvicinare i senior alle nuove tecnologie facendoli partecipare al processo d'innovazione;
  • servizi a domicilio/prossimità attraverso la rete dei portalettere e degli uffici postali;
  • eventi di alfabetizzazione finanziaria ed informatica presso gli uffici postali;
  • sviluppo di nuove offerte dedicate;
  • iniziative commerciali dedicate.

Nello specifico, il programma ha l'obiettivo di contribuire a migliorare la conoscenza degli strumenti finanziari e digitali in un segmento specifico di popolazione, quello dei Senior. La formazione di clienti e cittadini "silver", è condotta da esperti finanziari e digitali di Poste Italiane. In questo modo il Gruppo continua ad offrire il proprio contributo di competenze all'interno delle strategie elaborate dal Comitato Nazionale sull'Educazione Finanziaria, con la promozione di iniziative utili a innalzare, anche tra la popolazione italiana senior, la conoscenza e le competenze finanziarie, assicurative e previdenziali.

Il Risparmio che fa scuola

Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca si pone l'obiettivo di potenziare le conoscenze economico-finanziarie degli studenti di ogni ordine e grado di scuola, per educarli a una cittadinanza attiva e consapevole. Il progetto Il Risparmio che fa Scuola, promosso da Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti, risponde a questa esigenza proponendo un percorso didattico unico e originale, e completamente gratuito. L'obiettivo è formare i cittadini del futuro, portandoli a riflettere

sui propri comportamenti di risparmio (economico, ambientale, energetico, alimentare) e su quanto questi possano incidere sulla vita di ognuno e su quella della propria comunità. La nuova edizione de "Il Risparmio che fa scuola" promuove la Cittadinanza economica concentrando l'attenzione sul tema del risparmio multidimensionale come valore e strumento di progresso e di sviluppo personale e dell'intera comunità. Il percorso didattico è diviso in 3 moduli tematici:

  • Il risparmio: insegna a gestire in modo responsabile le risorse finanziarie, energetiche, naturali ecc. per generare progresso a livello economico e sociale;
  • La condivisione: sottolinea l'importanza dell'affidare i risparmi a degli istituti finanziari in modo che, messi in comune e investiti, si traducano in vantaggi economici per la comunità e diventino uno strumento per promuovere lo sviluppo del Paese;
  • La qualità della vita: abbraccia le finalità del risparmio in modo ampio, mettendo in evidenza il fatto che i comportamenti responsabili sono una priorità per l'intero pianeta e coinvolgono la comunità globale.

CUSTOMER EXPERIENCE

Principali capitali Oblettivi Tempistiche Indicatore (KPI) Target Stato
attuazione
2019
Outcome
Migliorare il tempo medio di gestione dei
reclami
Entro il
2020
l'empo medio di gestione
dei reclami
15 giorni - 12 giorni
Aumentare la Customer Satisfaction Entro i
2022
Customer Satisfaction +4% rispetto al
2018
+1%
Fisico/Strutturale Sviluppare il modello di servizio tramite
l'attribuzione di un Consulente Dedicato ai
clienti
Entro il
2022
Numero consulenti
dedicati
13.000 8.350
Sviluppare le conoscenze e competenze
della rete commerciale
Entro il
2022
Ore di formazione erogata
alla rete commerciale
6,5 milioni 1,4 milioni
Intellettuale
OUWEZUBHILA
Coinvolgere i clienti e dipendenti di Poste
Italiane tramite piattaforme web
Entro il
2019
Numero clienti e numero
dipendenti coinvolti con
piattaforme web per la
customer experience
30.000 clienti e
6.000 dipendenti
coinvolti nella
piattaforma Panel
web
"DilloaPosteltalia
ne
20.000
clienti e
18.000
dipendenti
PEACE JUSTH
NSTITUTI
Certificare la tutela della Privacy negli ambiti
aziendali del Gruppo
Entro il
2022
Numero
degli
ambiti
aziendali certificati
20% 5%
Sociale-relazionale Migliorare e semplificare l'interazione tra
cliente e Azienda
Entro il
2022
Numero chiamate gestite
in automatico
15% NEW

Qualità e Customer Experience

Poste Italiane è orientata verso un costante miglioramento della qualità di prodotti e servizi offerti ai propri clienti, nel tentativo di soddisfare pienamente le loro aspettative. In un mondo sempre più mobile, social e multicanale, cambiano le esigenze ed i comportamenti degli utenti e diventa, dunque, necessario consolidare i rapporti tra Azienda e clientela. A tal riguardo il Codice Etico statuisce che le società del Gruppo improntino

Miglioramento dei risultati relativi alle misurazioni della customer satisfaction per l'anno 2019 pari a circa 83% (+2% rispetto al 2018)

i propri rapporti con la clientela sulla base di competenza, professionalità, cortesia, trasparenza, correttezza e imparzialità. Tali valori e principi improntano le norme essenziali di comportamento con il cliente, assicurando relazioni proficue e durature, fornendo un'informativa esauriente e accurata sui prodotti e servizi, in modo da consentire scelte consapevoli, evitando di creare aspettative improprie.

Principali capitali collegati

Customer Experience significa per Poste Italiane garantire l'eccellenza dei prodotti e servizi per fornire un'esperienza d'uso semplice e sicura, pienamente riconosciuta dai propri clienti

Il riconosciuto valore attribuito alla soddisfazione del cliente è dimostrato dalla volontà aziendale di prevedere un obiettivo di Customer Experience per tutti i destinatari del programma "Management By Objectives" (MBO). In particolare, l'Azienda ha mantenuto, in continuità rispetto all'anno precedente, l'indicatore "Customer Experience Gruppo Poste Italiane" – che monitora la qualità percepita dai clienti per i più importanti prodotti, servizi e canali del Gruppo Poste Italiane – per l'Amministratore Delegato, la funzione Controllo Interno e tutte le funzioni di staff.

A conferma della centralità del tema, è importante ricordare che il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane esprime la propensione al rischio connesso alla mancata soddisfazione delle esigenze della clientela anche sulla base di indicatori relativi alla Customer Experience, tra cui i tassi di reclamo e la Customer Experience Gruppo Poste Italiane.

Il 2019 si è caratterizzato da importanti evoluzioni in ambito organizzativo in ottica di "customer centricity".

La funzione Customer Experience Transformation è nata con l'obiettivo di porre le esigenze del cliente al centro delle strategie aziendali e di puntare sempre più all'innovazione e alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie per rafforzare il posizionamento competitivo dell'azienda, rispondendo in maniera tempestiva ed efficace ai cambiamenti di scenario e ai nuovi bisogni dei clienti attuali e potenziali, riducendo in maniera sempre più incisiva il time to market. La nuova funzione è articolata in modo da assicurare sul canale fisico, sulla front line e sul digitale che tutte le nuove iniziative vengano lanciate in ottica Customer Centric e che tutti i prodotti/servizi in essere siano continuamente migliorati.

In linea con il piano Deliver 2022 e con il processo di trasformazione industriale intrapreso da Poste Italiane, anche la funzione aziendale Chief Operating Office continua nel suo percorso di cambiamento intrapreso nel 2018. La recente riorganizzazione della funzione di Servizi di Back Office ha l'obiettivo di garantire il miglioramento continuo della qualità dei servizi resi ai clienti, l'efficacia e l'efficienza dei processi gestiti, l'ottimizzazione della distribuzione del lavoro e delle competenze e l'innalzamento e la ridefinizione degli standard di produttività dei centri operativi territoriali, nel rispetto della normativa di settore. Il percorso di trasformazione tiene conto della complessità organizzativa e delle diverse esigenze legate al business e prevede, in particolare: il coinvolgimento delle persone su tutto il territorio nazionale, la semplificazione organizzativa e snellimento della filiera decisionale, il rafforzamento delle attività di governo e controllo, la creazione di strutture specializzate per linee di offerta/servizi, la concentrazione delle attività standardizzabili e comuni ai diversi prodotti e servizi in strutture dedicate.

Tale processo di cambiamento ha previsto un percorso formativo che permette a tutte le figure professionali coinvolte di comprendere lo scenario di trasformazione, acquisire la conoscenza e l'uso di nuovi strumenti dedicati e contribuire all'attuazione del nuovo modello di servizio.

Nel corso del 2019, sono proseguite le attività che hanno riguardato gli interventi evolutivi per la messa a regime del processo di Affidabilità Aziendale, con particolare focus sul processo postale-logistico. Nello specifico sono stati definiti il modello di funzionamento, le fasi del processo e gli strumenti operativi tra cui sistemi di data analytics e intelligenza artificiale della funzione Affidabilità Aziendale.

Indicativo della volontà dell'Azienda di soddisfare le esigenze dei clienti è l'impiego di più di mille dipendenti della funzione Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione a livello territoriale e centrale e dedicati alla qualità e che effettuano attività mirate di misurazione, prevenzione e miglioramento. Nel corso del 2019, al fine di garantire l'accuratezza, l'integrità, l'attendibilità e la consistenza dei dati necessari a definire i KPI presenti nel Modello di Monitoraggio della Qualità dei prodotti postali, è stata effettuata la certificazione del Modello e dei processi di raccolta dati alimentanti il sistema di monitoraggio stesso.

Nell'ambito del piano Deliver 2022, prosegue il piano di trasformazione del servizio assistenza clienti.

Il nuovo modello intende rendere l'assistenza una leva competitiva a supporto del business e dello sviluppo della relazione con il cliente con lo scopo di indirizzarne tutte le aspettative attraverso un ecosistema di servizi costruito sulle esigenze del cliente e offrendogli soluzioni personalizzate. Il progetto pluriennale è finalizzato a costruire il customer journey di assistenza per

segmento di business. La gestione del cliente viene resa più efficiente grazie all'utilizzo di strumenti di gestione smart ed innovativi. Il nuovo modello, infatti, prevede diversi journey di assistenza introducendo in maniera graduale l'Artificial Intelligence (AI) che permette un'ottimizzazione dei volumi gestiti e un aumento del self care. Le principali aree di miglioramento in termini di soddisfazione cliente riguardano il Tempo medio di Attesa in coda (TMA) e il Tempo medio di Gestione (TMG). Gli interventi del Piano di trasformazione permettono una riduzione dei tempi di attesa e di gestione delle richieste con conseguente miglioramento dei livelli di soddisfazione dei clienti. Inoltre, in linea con l'approccio "customer centric" adottato dall'Azienda, è stato implementato un sistema di notifica SMS per ricordare ai clienti Affluent di Poste Italiane l'appuntamento con il proprio gestore dedicato in ufficio postale. L'SMS diviene così un ulteriore canale immediato di contatto e contribuisce a consolidare il sistema di caring dell'azienda nei confronti del cliente Affluent.

Box - ChatBot Poste, l'Assistente Digitale di Poste Italiane

Nel 2019 è stato sviluppo lo strumento "Assistente Digitale di Poste Italiane" con l'obiettivo di migliorare e semplificare l'interazione tra cliente e azienda grazie all'utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale per valorizzare il ruolo del servizio clienti anche attraverso un'evoluzione

dei mestieri. Lo scopo dell'assistente, roBOT completamente digitale, è aiutare tutti i clienti supportandoli e guidandoli sull'intera offerta di Poste Italiane fornendo informazioni necessarie e assistenza in presenza di difficoltà nell'utilizzo. Allo stesso tempo, il bot funge anche da braccio destro del contact center, prevenendo le esigenze dei clienti e ponendosi come proattivo nella ricerca di soluzioni pratiche ed efficaci.

Particolare attenzione è riservata alla qualità espressa attraverso la Politica Integrata del Gruppo Poste Italiane che, in riferimento alle tematiche di qualità, documenta il proprio impegno di continua integrazione della stessa all'interno della strategia di sviluppo aziendale, affinché tutti i processi che concorrono alla progettazione, allo sviluppo e alla realizzazione di un prodotto o servizio siano oggetto di mappatura nell'ambito dei sistemi di gestione della qualità.

Il Gruppo Poste Italiane ritiene essenziale che i rapporti con i propri clienti siano improntati alla ricerca della massima trasparenza e correttezza, nel costante impegno alla soddisfazione delle loro aspettative. Pertanto, la Politica Integrata di Gruppo in materia di qualità statuisce che le società del Gruppo, nell'ambito della propria autonomia e indipendenza, recepiscano tale Politica, adeguandola alle proprie dimensioni e al proprio contesto organizzativo e operativo, nonché riferibili a specifiche norme (ad esempio del settore Finanziario e Assicurativo).

Per raggiungere il massimo dell'efficacia e dell'efficienza dei processi, delle attività e delle risorse, Poste Italiane ha deciso di adottare un Sistema di Gestione Integrato che accorpa gli aspetti più significativi di tutti i sistemi di gestione attualmente presenti, al fine di allineare i processi aziendali e rendere sempre più flessibile la distribuzione capillare delle procedure aziendali. Nello specifico, Poste Italiane S.p.A. ha implementato un efficace Sistema di Gestione della Qualità, in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2015, con cui si impegna a svolgere le proprie attività attraverso l'adozione dei seguenti principi:

  • mantenere un'adeguata qualità delle prestazioni, in particolare garantendo l'efficienza, la continuità del servizio nel rispetto dei requisiti richiesti;
  • mantenere adeguati i servizi offerti ai clienti;
  • rispettare i tempi e ottimizzare il rapporto costo/qualità dei prodotti/servizi.

Il Sistema di Gestione della Qualità è volto ad assicurare che i prodotti e servizi forniti soddisfino le aspettative dei clienti e i requisiti cogenti applicabili, oltre a consentire il continuo miglioramento delle prestazioni per accrescere lo standard di competitività dell'azienda sul mercato. Il Sistema, infatti, rappresenta uno strumento fondamentale per definire le regole e i limiti applicabili al controllo di qualità a tutti i livelli. Eventuali anomalie sono debitamente registrate e segnalate grazie alla realizzazione di specifici audit e verifiche periodiche.

Il modello gestionale, in materia di qualità del servizio e prodotto offerto, parte dal dialogo con i clienti e consente di entrare in sintonia reciproca per identificare e soddisfare al meglio i bisogni nel tempo. Tale attenzione è caratterizzata da:

  • definizione e monitoraggio di indicatori di qualità erogata pubblicati all'interno di reportistiche periodiche condivise con il Vertice aziendale;
  • approccio orientato alla tutela e soddisfazione del cliente, misurata mediante la rilevazione del Net Promoter Score (NPS) che misura la propensione del cliente a consigliare l'Azienda, svolto due volte all'anno sulle performance delle Business Unit (BancoPosta, Posta Comunicazione e Logistica e Poste Vita). Si tratta di survey con metodologia CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing) che un istituto di ricerca esterno svolge su campioni di clienti rappresentativi dell'universo di riferimento. Il Gruppo ha ulteriormente affinato il modello, prevedendo un ascolto della clientela a caldo su molteplici touch point per i servizi postali, finanziari e assicurativi. Una volta l'anno, inoltre, viene misurato l'NPS anche per i competitor più rappresentativi dei quattro business del Gruppo Poste Italiane;
  • monitoraggio della soddisfazione e dalla raccolta di opinioni e suggerimenti per individuare opportunità di miglioramento grazie all'indicatore Customer Effort Score (CES), applicato sui canali (Uffici Postali, call center e web) che permette di analizzare con quanta semplicità e con quale tempistica l'Azienda risolve i problemi;
  • adeguata gestione dei reclami, che rappresenta per l'Azienda un'attività fondamentale e determinante di contatto e confronto con la clientela, allo scopo di individuare e risolvere le cause che hanno provocato il disagio e porre in essere gli interventi correttivi necessari al miglioramento dei processi aziendali.

In tale contesto viene attribuita fondamentale rilevanza ai reclami e alle altre istanze con cui i clienti manifestano la propria insoddisfazione in quanto la loro corretta e puntuale valutazione e gestione rappresenta un utile indicatore del livello di servizio e costituisce un elemento che concorre alla valutazione e gestione dei rischi operativi e reputazionali e, in particolare, dei rischi di non conformità e di condotta. L'andamento dei reclami viene comunicato ai vertici aziendali attraverso sistemi di reporting specifici, svolti con cadenza settimanale e mensile. A tal proposito, tutte le società del Gruppo hanno implementato procedure specifiche che definiscono i principi e le regole di gestione dei reclami approvate e riviste periodicamente dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

BOX – "Dillo a Poste Italiane" - clienti e dipendenti testimonial del percorso di innovazione clientecentrico intrapreso dall'Azienda

"DilloaPosteItaliane" è la community online del Gruppo, dedicata alla co-creazione e al miglioramento di prodotti e servizi dell'Azienda. L'iniziativa, si inquadra nel percorso di innovazione intrapreso dal Gruppo che intende coinvolgere attivamente i clienti e i dipendenti affinché possano diventare co–protagonisti nella creazione di nuovi prodotti e servizi e aiutare l'Azienda a migliorare sempre di più quelli attuali.

I clienti hanno la possibilità di partecipare a sondaggi, forum e gruppi di discussione su prodotti e servizi del Gruppo mediante la piattaforma online www.dilloaposteitaliane.it stabilendo così un filo diretto tra i clienti e i manager di Poste Italiane tramite web-chat periodiche su tematiche specifiche.

Le iniziative di ascolto possono essere lanciate da Poste Italiane SpA, Banco Posta e PostePay, in qualità di promotori dell'iniziativa. Per questo motivo sono stati creati i diversi brand, "DilloaPosteItaliane", "DilloaBancoPosta" e "DilloaPostePay", per personalizzare le singole iniziative rivolte ai Clienti.

Nell'ottica di dare valore al contributo dei clienti e massima trasparenza sui risultati delle iniziative, sul sito

www.dilloaposteitaliane.it, nella sezione "I nostri progetti" i clienti stessi hanno visibilità di quanto il Gruppo ha realizzato anche grazie al loro contributo. Nel corso del 2019, i dipendenti iscritti hanno contribuito alla cocreazione dei prodotti insieme ai clienti, fornendo un importante supporto per la definizione delle caratteristiche di nuove offerte.

Il dialogo con le Associazioni di Consumatori

Oltre a promuovere le relazioni con le istituzioni menzionate, il Gruppo pone particolare attenzione al dialogo con le Associazioni dei consumatori, sia a livello nazionale che territoriale. Al riguardo, Poste Italiane ha stipulato un Accordo Quadro con 20 Associazioni, con l'obiettivo di migliorare costantemente la qualità dei prodotti e dei servizi e generare un confronto costruttivo e trasparente fra le parti. Per favorire il raggiungimento degli obiettivi definiti è stato istituito il "Cantiere Consumatori", un gruppo di lavoro e di consultazione permanente - formato da un portavoce di ogni Associazione e da rappresentanti di Poste Italiane - che in occasione di iniziative aziendali aventi un significativo impatto sulla clientela individua le migliori soluzioni per contemperare le reciproche esigenze.

In relazione al Cantiere Consumatori, nel quale vengono presentate in anteprima alle Associazioni dei consumatori prodotti e servizi di Poste Italiane raccogliendo suggerimenti ed osservazioni, nel corso del 2019 è stato implementato il "Comitato di redazione", formato da rappresentanti aziendali e delle Associazioni dei consumatori.

Nel 2019, con l'obiettivo di diffondere i temi affrontati nel tavolo e le iniziative promosse nell'ambito del Cantiere, è stato implementato il lavoro del Comitato di redazione, la newsletter "Dialogando con i consumatori", lo strumento informativo rivolto ai rappresentanti territoriali delle Associazioni dei consumatori. I report dell'attività, i materiali presentati durante gli incontri ed ogni altra informazione utile, sono oggetto di questo strumento informativo che viene inviato con cadenza periodica a tutti i rappresentanti delle Associazioni sul territorio ed è disponibile nell'apposita sezione del sito aziendale. La newsletter, inviata a 1,200 sedi territoriali nel 2019, ha l'obiettivo di informare sulle principali novità del mondo Poste Italiane e di costituire un veicolo di nuovi spunti e segnalazioni, per stringere ancora di più quel legame di conoscenza e collaborazione che caratterizza da sempre il rapporto tra le due realtà.

Per fornire un'informativa completa dei suoi prodotti e servizi, il Gruppo mette a disposizione "La Carta dei Servizi Postali", Il documento offre tutte le informazioni necessarie per il miglior utilizzo dei prodotti del servizio postale universale (D. Lgs. 261/99) e descrive gli obiettivi di qualità che l'Azienda si impegna a conseguire.

L'Azienda, inoltre, mette a disposizione il manuale "E@sy commerce", con l'obiettivo di guidare il consumatore negli acquisti online. Il Manuale ha la finalità di permettere al consumatore di acquistare in Rete con facilità e sicurezza, realizzato in collaborazione con diciannove Associazioni dei consumatori e Netcomm, il Consorzio del Commercio elettronico italiano al quale aderiscono i più importanti operatori nazionali di eCommerce.

Infine, l'Azienda partecipa al "Consumers'Forum", un'associazione unica nel panorama italiano ed europeo, nata nel 1999 dalla volontà di alcune importanti imprese italiane e Associazioni dei Consumatori rappresentative a livello nazionale.

Cyber Security, Sicurezza Informatica e Privacy

Principali capitali collegati

Un'efficace protezione dei dati e un'adeguata sicurezza informatica aziendale sono elementi essenziali per un'azienda, affinché possa proteggere il proprio patrimonio informativo, nonché quello dei propri clienti e stakeholder, e assicurare la continuità del business.

Il Gruppo considera di importanza strategica garantire la protezione del patrimonio informativo dell'Azienda dei propri clienti e degli altri stakeholder, e assicurare la sicurezza delle transazioni. I dati costituiscono uno dei beni più preziosi per ogni business in quanto, se analizzati e gestiti adeguatamente, recano un impatto positivo su molti aspetti operativi. Di conseguenza, si rende necessario implementare puntuali strategie di sicurezza informatica al fine di garantire il successo dell'Azienda.

Il Gruppo ha l'obiettivo di assicurare la protezione dei sistemi e del suo patrimonio informativo, adeguando le contromisure di sicurezza alle misure minime e/o idonee previste dalle diverse normative di riferimento, avendo come obiettivo quello di garantire i livelli mandatori di riservatezza, integrità, disponibilità e continuità dei dati, delle informazioni e dei servizi erogati alla clientela.

Con quest'ottica, nel 2019 è stata svolta una sessione di board induction specifica sul tema della cyber security che, conformemente alle disposizioni del nuovo Codice di Autodisciplina, è stata finalizzata a fornire ai membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale un'adeguata conoscenza sull'evoluzione dei rischi relativi e delle modalità di gestione degli stessi all'interno del Gruppo. Tale attività di induction ha consentito al Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane di esprimere il proprio grado di propensione al rischio connesso alla sicurezza informatica nell'ambito del Risk Appetite Framework di Gruppo.

Garantire adeguati livelli di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati, delle informazioni e dei servizi erogati alla clientela, rende necessario dotarsi di sistemi di protezione sempre più avanzati, tesi alla tutela dei dati personali, degli asset tangibili e intangibili e della proprietà intellettuale.

Per il raggiungimento dei suoi obiettivi il Gruppo considera necessario adeguare, oltre alle misure tecnologiche, anche quelle dispositive interne e dei processi operativi di sicurezza, garantendo un idoneo livello di performance dei presidi di sicurezza, una adeguata resilienza dei servizi di business, e alimentando i flussi informativi verso gli organismi di controllo interno e/o verso le Autorità di riferimento. Tutte le attività di cyber security e sicurezza informatica rientrano nel più generale obiettivo aziendale di adempiere agli obblighi derivanti dai vari ambiti normativi di compliance. Tale obiettivo riguarda anche la costruzione di nuovi servizi digitali che sono realizzati secondo i principi di security by design e by default.

In considerazione della rilevanza assunta dai rischi collegati alla cyber security a livello nazionale e internazionale, nel corso dell'anno è stato condotto un progetto sperimentale di Cyber Risk Quantification, con la metodologia Factor Analysis of Information Risk (FAIR), finalizzato alla misurazione del rischio cyber in termini economici e con indicatori risk based, su alcuni sistemi aziendali rilevanti e per alcuni scenari predefiniti, sulla base di una metodologia di tipo statistico.

La Policy di Sicurezza Informatica e i gli obiettivi che si propone di realizzare, hanno fatto da base allo sviluppo da parte di Poste Italiane di un apposito framework di sicurezza informatica. Il framework prevede metodologie specifiche per il rischio informatico, interventi trasversali e progetti tecnologici con lo scopo di garantire il corretto funzionamento delle piattaforme di sicurezza.

Poste Italiane inoltre, ha adottato il Testo Unico di Sicurezza con l'obiettivo di descrivere in modo sintetico l'approccio metodologico ed operativo adottato dal Gruppo Poste Italiane per la gestione della Sicurezza Informatica, elemento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel piano strategico quinquennale "Deliver 2022".

Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati il Gruppo ha istituito un Comitato della Sicurezza Informatica che supervisiona sull'efficacia del modello di governo della sicurezza e sull'attuazione del Piano Permanente di Sicurezza, volto alla definizione e gestione del programma attuativo delle iniziative e dei progetti di sicurezza informatica, strutturato per garantire la protezione degli asset informativi strategici e dei servizi core del Gruppo Poste Italiane. La gestione del Piano si articola nelle seguenti attività:

  • Definizione del Piano: censimento delle iniziative di sicurezza informatica e raccolta di tutte le informazioni utili alla loro descrizione (ambito, attività, referenti, pianificazione temporale) in un Piano Permanente di Sicurezza.
  • Monitoraggio Avanzamento del Piano: Raccolta con cadenza periodica dello stato di avanzamento delle iniziative presenti nel Piano Permanente di Sicurezza.
  • Comunicazioni e Reporting: rappresentazione dello stato di avanzamento delle iniziative presenti nel Piano Permanente di Sicurezza.

Il Gruppo si avvale di un Sistema di Gestione Integrato della Qualità e Sicurezza IT che recepisce gli aspetti evidenziati da standard internazionali in materia di benchmark di settore al fine di ottenere il riconoscimento della Quality & Security Assurance dei servizi erogati da Poste Italiane mediante l'ottenimento ed il mantenimento delle Certificazioni, obbligatorie o volontarie, di Terza Parte. Questo comprende le attività di verifica volte ad appurare l'efficacia e l'efficienza dei processi e delle misure di sicurezza implementate secondo le certificazioni ottenute.

In un contesto di mercato in forte evoluzione in cui la rivoluzione tecnologica in atto genera opportunità inimmaginabili, il Piano Deliver 2022 del Gruppo ha previsto obiettivi sfidanti che richiedono una profonda trasformazione del business e in particolar modo della funzione IT. Il Consiglio di Amministrazione ricopre un ruolo importante in questo processo evolutivo poiché è direttamente coinvolto nello sviluppo della strategia IT e ricopre compiti di supervisione delle informazioni inerenti alla cybersecurity.

Computer Emergency Response Team (CERT)

Per il contrasto alla criminalità informatica è prevista una specifica realtà organizzativa, il CERT (Computer Emergency Response Team) specializzata in prevenzione dei rischi, coordinamento sulla gestione degli incidenti informatici del Gruppo Poste Italiane e risposta ad -48% degli incidenti di sicurezza informatica rispetto al 2016

eventi cibernetici. Si colloca all'interno di una rete nazionale e internazionale di strutture similari con cui dialoga quotidianamente per condividere informazioni, indicatori di compromissione e modelli di attacco in generale, scenario che vede una forte collaborazione con la struttura CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) della Polizia Postale.

Il CERT di Poste Italiane ha organizzato i propri servizi in modo da creare livelli stratificati di protezione del Business del Gruppo:

• Perimetro esterno, che previene attacchi raccogliendo e scambiando informazioni su minacce e vulnerabilità che possono colpire i servizi del Gruppo, e

• Perimetro interno, che protegge le infrastrutture e risponde a potenziali eventi malevoli.

BOX – Cybersecurity: il nuovo spazio sulla intranet dedicato sicurezza informatica

Nel 2019, Poste Italiane, da sempre sensibile verso la cybersecurity, ha messo a disposizione di tutti i dipendenti del Gruppo una sezione sulla Intranet NoidiPoste dedicata a questi temi. La nuova sezione promuove attività di sensibilizzazione e alfabetizzazione verso un pubblico meno specialistico, attraverso strumenti di natura formativa caratterizzati da un linguaggio più semplice, come i workshop a tema, le videopillole sulla sicurezza informatica già veicolate sulla intranet, oltre a una serie di guide e link utili per essere sempre al sicuro quando si naviga su Internet. Inoltre, la sezione è arricchita con la web serie "Le indagini di un Cyber Investigatore" in cui vengono ricostruiti in chiave televisiva casi realmente avvenuti di attacchi hacker.

Per costruire e alimentare un dialogo sempre fruttuoso sul tema cyber, è prevista una sezione Blog nella quale è possibile fruire di articoli di approfondimento su diversi temi. Ogni post è aperto al pubblico che voglia apportare contributi o richiedere approfondimenti, o semplicemente esprimere dubbi.

Ogni mese viene inoltre proposto un "cyber-videogame" per stimolare la verifica dell'apprendimento dei concetti di sicurezza informatica.

L'obiettivo principale di queste iniziative è rendere i dipendenti informati e consapevoli in merito alla protezione degli strumenti informatici utilizzati ogni giorno, ed essere in grado di riconoscere e segnalare immediatamente anomalie e possibili tentativi di violazione.

Ulteriore strumento a disposizione dei dipendenti è il portale Altair, anch'esso punto di riferimento per la

sensibilizzazione sui temi della cybersecurity che si rivolge non solo agli esperti di settore, ma soprattutto ad un pubblico più generale, tramite l'utilizzo di linguaggi e contenuti pensati per soddisfare le esigenze di entrambe le tipologie di utenti. Altair spazia da temi più specifici, come segnalazioni relative a nuovi malware, campagne di spam o cyber-spionaggio, a notizie quotidiane sul mondo cyber e hi-tech. Vengono offerti aggiornamenti sugli eventi formativi in programma, contenuti divulgativi dedicati all'approfondimento di temi di cybersecurity, guide e link utili per aumentare la propria consapevolezza "informatica" durante la navigazione in rete.

Il Business Control Center e l'accordo sulla sicurezza con la Polizia Postale si ricollegano all'attenzione che Poste riserva alla tutela della sicurezza di tutti i suoi clienti e dipendenti, alla luce del suo ruolo di primo piano per il Paese e in sinergia costante con le istituzioni, come testimoniano anche gli accordi siglati e le azioni di prevenzione portate avanti quotidianamente.

Il Business Control Center rappresenta il "cuore tecnologico" del controllo dei processi di business dell'Azienda. La struttura ha, tra i principali compiti, il controllo in tempo reale, 24 ore su 24, dei servizi erogati da Poste Italiane, la tutela della sicurezza dei clienti all'interno degli uffici postali e dei dipendenti in tutte le sedi di lavoro, il contrasto alle frodi e al crimine informatico, la sperimentazione dei servizi offerti dall'Azienda. Parallelamente, lo storico rapporto collaborativo tra la Polizia Postale e delle Comunicazioni e Poste Italiane ha permesso di conseguire nel corso degli anni ottimi risultati, ma ha richiesto anche l'adeguamento alla rapida evoluzione delle attività e dei servizi offerti da Poste Italiane, soprattutto con riferimento ai sistemi di pagamento per l'e-commerce, nonché ai servizi finanziari e assicurativi, per i quali si è reso necessario intensificare l'attività di controllo e di aggiornamento delle strutture di security, sia fisiche sia informatiche. L'accordo riguarda in particolare la prevenzione e la repressione degli illeciti che coinvolgono prodotti e processi produttivi dei servizi offerti dal Gruppo Poste Italiane, le attività di vigilanza negli Uffici Postali durante i periodi di pagamento programmati, la creazione di task-force funzionali allo studio dei nuovi scenari di frode informatica, nonché nuovi strumenti di cyber security.

Protezione dei dati personali

Nell'ottica di una gestione uniforme dei dati personali e di compliance rispetto alle recenti richieste normative in materia, il Gruppo ha continuato lo sviluppo del proprio sistema normativo aziendale composto dalle Linee Guida Privacy, adottate per garantire una gestione conforme alle disposizioni di legge, e della Linea Guida Sistema di Gestione della protezione dei dati personali, intesa a garantire un sistema di gestione uniforme a livello di Gruppo e conforme alle disposizioni del Regolamento Europeo in materia (GDPR) e alla normativa italiana vigente. Nel dettaglio, la Linea Guida illustra il modello privacy aziendale, i principi di Privacy by Design e Privacy by Default, che sanciscono rispettivamente l'incorporazione della privacy fin dalla progettazione e la garanzia per impostazione predefinita, nonché i principali processi adottati dal Gruppo Poste Italiane e le relative responsabilità, ai fini dell'efficace gestione dei rischi in materia di protezione dei dati personali.

In particolare, il valore fondante di tale protezione è espresso nella privacy policy del Gruppo Poste Italiane.

Il Gruppo Poste Italiane considera la protezione dei dati personali valore fondamentale cui ogni società del Gruppo deve ispirarsi nella propria attività quotidiana

Per assicurare l'efficace adempimento degli obblighi previsti dal GDPR e garantire il miglioramento continuo del sistema di gestione, è stato definito un Framework Privacy che individua i principali ambiti tematici di riferimento e i presidi organizzativi e tecnici implementati. Il Framework consente di realizzare un'attività continua di valutazione e verifica dei livelli di maturità raggiunti.

Al fine di garantire un presidio unico a livello di Gruppo e l'implementazione del framework, opera la Funzione Privacy, con il compito di garantire la corretta applicazione dei principi e delle regole di protezione dei dati personali. La struttura si occupa, inoltre, di assicurare gli adempimenti connessi alla normativa in materia di protezione dei dati personali, con specifico riferimento alle innovazioni introdotte a seguito dell'entrata in vigore del General Data Protection Regulation (GDPR). Inoltre, è stato nominato dal vertice aziendale il Data Protection Officer del Gruppo Poste Italiane, figura introdotta dal GDPR, quale esperto in materia privacy, con il compito di favorire l'osservanza della normativa e verificare l'efficacia delle misure di protezione dei dati personali.

La suddetta Funzione Privacy garantisce l'impulso al continuous improvement coordinando le attività di policy management e di privacy by design e by default, fornendo il costante supporto alla gestione del registro delle attività di trattamento e al relativo processo di valutazione dell'impatto privacy. Si occupa inoltre di supervisionare il processo di riesame della direzione a livello di Gruppo ai sensi dell'art. 32 del GDPR, quest'ultimo dedicato alla verifica e valutazione dell'efficacia e adeguatezza delle misure tecnico organizzative applicate ai trattamenti. All'interno della Funzione Privacy opera il Centro Servizi Privacy che si pone come un interlocutore attento alle esigenze della clientela nonché come punto di raccolta e gestione efficiente e centralizzata delle richieste di accesso ai dati personali, rettifica/integrazione, variazione dei consensi e altre istanze. Ciò anche al fine di contrastare i rischi connessi ad un eventuale trattamento illecito dei dati personali. Il Centro, certificato ISO 27001, nel 2019 ha posto in essere una serie di interventi volti a garantire una sempre crescente attenzione verso le esigenze degli interessati.

INNOVATION

Principali capitali Olderfivi Tempistiche Indicators (KPI) Tarpet State
attuktions
2019
Outcome
Evolvere i servizi digitali offerti
attraverso l'adozione della tecnologia
Blockchain
Entra II
2019
Numero Servizi digitali
offeri
Avvio di 4
progetti pilota
Dasali su
tecnologia
Blockchain
Avrati e
conclusi
4 progetti
ploca
O ENTERIAL MONK VING
O ECONOMIC GROWTH
Fisico/Strutturale Installare cassette postali SMART Entro II
2022
Numero di cassella
postali SMART
11.000 NEW
Intellettuale Incrementare le transazioni digitali
effettuate da App o da Web
Enero II
2022
Numero transazioni
digital
100.000.000 NEW
FILE PUBLA AJUR FELL Incrementare I download delle APP
Postepay e Poste Mobile
ENTO II
2022
Numero download +10%
(CASE) 170
2019)
NEW D REALERS FLANCH FLANCH FLANCH FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR FOR
AND US LATENCET
Incrementare i Wallet Postepay Entro II
2022
Numero di Wallet
Postepay
6 5 millions NEW
incremento merchant abilitati ad
accettare pagamenti con Codice
Entro II
2022
Numero merchant
are as
500.000 NEW
Diminuire i consumi di carta grazie alla
dematerializzazione delle operazioni
commerciali
Enro II
2019
Numaro di pagina
COnsumate
-30 millioni
aspetto al
2018
- 30.5
mioni
Dotare gli Uffici Postali di modalità di
gestione dematerializzata
Eras il
2019
Percentuale di Ultici
Postali con gestione
dernatenaizzata
100% 1
100%

Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi

A seguito della rilevanza attribuita al tema dell'innovazione e della digitalizzazione durante il Forum Multistakeholder 2019, e considerata la centralità che tale tematica riveste per il successo della strategia "Deliver 2022", l'Azienda ha previsto di introdurre uno specifico Pilastro dedicato al tema dell'innovazione all'interno del presente Bilancio.

L'innovazione e la digitalizzazione rappresentano, per Poste Italiane, il cuore pulsante per la promozione del cambiamento e lo strumento chiave di accompagnamento dei propri clienti nel processo di trasformazione digitale. Nell'ambito di tale percorso, l'Azienda si impegna ad adottare un approccio fortemente inclusivo, teso a favorirne l'accessibilità da parte di tutti i propri clienti.

In linea con i propri valori e la mission del Gruppo a supporto dello sviluppo e dell'inclusione, Poste Italiane si impegna a traghettare il Sistema Paese verso il progresso e la modernizzazione attraverso la definizione di processi che consentano lo sviluppo di prodotti e servizi sempre più innovativi.

BOX – "Percorsi per l'innovazione"

Continua nel 2019 "Percorsi per l'innovazione", l'iniziativa che nasce nel 2017 con il lancio di alcuni "Innovation Storm", ovvero Hackathon aziendali che hanno come obiettivo l'ingaggio ed il coinvolgimento della popolazione aziendale in esperienze di creatività e problem solving legate a temi di interesse per il business. L'attivazione degli Hackathon è stata l'ultima tappa di un percorso che si è costruito con step di selezione interna, formazione e infine ingaggio sullo sviluppo di idee per risolvere "temi aperti" di business. Il primo step del percorso ha permesso di intercettare le persone maggiormente aderenti ad un profilo predefinito attraverso alcuni test e sessioni in aula dedicate ai temi del Digitale. Le risorse selezionate hanno poi approfondito i temi del cambiamento e dell'innovazione partecipando ad un "Envisioning Lab", una full immersion con focus sui cluster del Piano Strategico Deliver 2022, attraverso lecture, interventi e testimonianze di professionisti del settore e l'insegnamento del Design Thinking, arrivando poi a "sfidarsi" durante l'Hackathon finale. Rendere le persone "protagoniste" del cambiamento, coinvolgerle nei processi di trasformazione aziendale, sollecitare momenti di collaborazione interfunzionale, diffondere metodologie di lavoro innovative ed incoraggiare l'esplorazione di aree e argomenti fuori dalla propria confort zone o di abituale quotidianità lavorativa, sono gli obiettivi che "Percorsi per l'innovazione" cerca di rinnovare di anno in anno sostenendo la divulgazione di un mindset digitale. L'energia, la partecipazione e l'ingaggio emersi, spingono l'Azienda a continuare ampliando sempre più il bacino di persone alle quali proporre la partecipazione.

Innovazione e digitalizzazione dei processi

In uno scenario complesso e sfidante, l'evoluzione strategica del Gruppo richiede di fare leva sullo sviluppo dell'innovazione e sulla valorizzazione del patrimonio tecnologico per garantire sia la capitalizzazione di quanto già realizzato che lo sviluppo di soluzioni

innovative, come supporto e fonte per l'evoluzione del business. Nel corso degli anni, Poste Italiane si è dimostrata in grado di trasformare le proprie strutture operative e i propri servizi adattandosi ai bisogni di un mercato in costante evoluzione attraverso continui investimenti in tecnologia e know-how.

L'Azienda si ripropone dunque di gestire al meglio le esigenze dei suoi clienti, attraverso investimenti strategici in infrastrutture fisiche e digitali, il tutto coerentemente con il Piano strategico Deliver 2022. Il Piano

ha, infatti, nell'innovazione il suo pilastro portante, richiedendo a supporto del raggiungimento degli obiettivi previsti al suo interno una profonda trasformazione del business e quindi dei sistemi e processi IT aziendali.

A supporto del processo di Digital Transformation intrapreso, l'Azienda ha previsto un cambio di paradigma per evolvere da un modello "product- driven" verso una logica di «platform company», basata su una cultura generativa, inclusiva e trasversale, e da un profilo di produttore verso un profilo di aggregatore e orchestratore di bisogni. A livello di business ciò comporta un ecosistema fluido e interscambiabile dove si

riveste il ruolo di player esperienziale e cliente-centrico focalizzato non solo sul profitto, ma sul cliente, sull'etica e sulla sostenibilità.

Poste Italiane ha avviato un importante percorso di trasformazione che sta coinvolgendo tutto il Gruppo e che ha molteplici obiettivi: porre sempre di più il cliente al centro delle strategie; valorizzare la rete degli Uffici Postali in sinergia con i canali digitali; sviluppare modalità di accesso e fruizione multicanali; rafforzare il ruolo di Poste Italiane come interlocutore chiave per la Pubblica Amministrazione e favorire l'inclusione e lo sviluppo dell'economia digitale.

4 Data Center dismessi con riduzione da 12 a 8 Data Center locali 1 Cloud Provider attivo con 58% sistemi logistici migrati e +8 nuovi progetti Cloud native/ ready -25%

Abbattimento obsolescenza tecnologica dei Data Center ready

Elementi distintivi di tale percorso sono la presenza di un'area di business dedicata (Digital e User Experience all'interno della funzione Customer Experience Transformation) che funge da centro di competenza a supporto dell'implementazione della strategia digitale del Gruppo e la società Postepay, il più grande Istituto di Moneta Elettronica d'Italia (IMEL) che ha integrato i servizi di telecomunicazione precedentemente erogati da PosteMobile con la monetica e con i sistemi di pagamento. Postepay ha l'obiettivo di valorizzare i canali di distribuzione di Poste Italiane grazie a un modello "ibrido", che combina la rete fisica più grande e capillare d'Italia e il mondo digitale, e creare nuovi canali, prodotti e servizi integrati, soprattutto nell'acquiring, nell'e-commerce e nei pagamenti mobile e digitali.

Il management aziendale è direttamente coinvolto nella supervisione e nella gestione delle tematiche IT e del processo di trasformazione intrapreso dall'Azienda. A tal proposito, nel novembre 2019, il Consiglio di Amministrazione ha partecipato ad una specifica sessione di induction in cui è stato illustrato il ruolo dei sistemi informativi a supporto dell'attuazione della Strategia di business.

Nell'ambito dei processi aziendali sono state introdotte diverse innovazioni digitali. Negli ultimi anni sono stati sviluppati processi nativamente digitali, automatizzati e snelli che semplificano l'interazione con i clienti e l'operatività interna. I rapporti, le informazioni e i contratti con il cliente sono sempre più digitali, i processi di business ancora più digitali e real-time per semplificare e migliorare il servizio al cliente e i processi operativi interni sono automatizzati su larga scala con minima operatività manuale.

Piattaforma integrata di attivazione e fatturazione automatica dei contratti Business

100% digitalizzazione del processo di procurement e ciclo passivo

Nel corso del 2019, è stata avviata la digitalizzazione del ciclo passivo attraverso l'evoluzione del sistema di Workflow Management BPM, funzionale alla completa dematerializzazione delle fasi del processo di acquisto. Inoltre, durante l'anno, sono stati abilitati 1.300 utenti di 24 strutture richiedenti ed oltre 45.000 richieste di acquisto (RDA) sono state dematerializzate e gestite attraverso il BPM. L'applicativo è accessibile anche con webApp, utilizzabile da dispositivi mobili. Il progetto, oltre a benefici evidenti sui temi di sostenibilità (circa 350.000 pagine/anno non stampate), contribuisce a rafforzare il monitoraggio e la compliance di tutto il processo e a ridurre significativamente i tempi di attraversamento (di circa il 30% per le gare sopra soglia).

Ulteriore fattore abilitante del percorso di Digital Transformation intrapreso dall'Azienda è l'adozione di un sistema IT all'avanguardia che garantisca i più alti standard di efficienza, agilità e qualità. In particolare, adotta un'architettura Hybrid Cloud basata su due cloud provider pubblici e tre data center.

In tale contesto, il Gruppo ha ampliato la collaborazione con Microsoft a supporto del proprio piano di Digital Transformation.

Tale collaborazione ha l'obiettivo di far evolvere la Customer Experience, adottando una piattaforma cloud di Customer Relationship Management (CRM). Il progetto punta sull'unificazione della piattaforma di CRM per le Strategic Business Unit e retail e si sposa con il più ampio Piano Industriale del Gruppo per massimizzare il valore della più grande rete distributiva italiana ai fini di una crescita sostenibile. Grazie alla partnership strategica con Microsoft, che fa leva in primis sulla flessibilità della piattaforma cloud, Poste Italiane garantirà una visione completa e sempre aggiornata dei propri clienti e delle attività in corso, in modo da ottimizzare l'esperienza e offrire servizi sempre più integrati.

BOX – Poste Italiane per lo sviluppo della blockchain

Nel 2019, Poste Italiane è entrata nella community Hyperledger, un consorzio globale della Linux Foundation che raggruppa oltre 260 operatori mondiali appartenenti a diversi settori industriali e uniti nello sviluppo di uno standard open source per la blockchain e le Distributed Ledger Technologies (DLT). L'adesione a Hyperledger è coerente con le linee strategiche individuate dal Piano industriale Deliver 2022 che mirano a rafforzare la leadership digitale di Poste Italiane e ad accelerare il percorso di acquisizione di nuove competenze e di sperimentazione della tecnologia blockchain e delle DLT per meglio comprenderne le potenzialità di generare innovazione nel business.

In una fase nella quale l'evoluzione digitale rende rapidamente disponibili nuovi servizi, la sicurezza dei dati appare sempre più importante. In questo contesto la blockchain si candida a costituire una risposta efficace ai problemi di sicurezza, trasparenza, interoperabilità e privacy, e Poste Italiane è impegnata a renderla di facile fruizione per porla al servizio del Sistema Paese.

Numerose sono le soluzioni innovative lanciate nel corso degli ultimi anni e le partnership strette con aziende del settore digitale e startup tecnologiche per favorire lo sviluppo di nuove iniziative commerciali, ma anche promuovere un cambiamento della cultura aziendale. Tale approccio "open" favorisce pertanto lo scambio di idee orientate al progresso e al successo dell'Azienda.

Se in passato l'attività di scouting si era focalizzata primariamente su startup con soluzioni già disponibili sul mercato e tendenzialmente consolidate, al fine di una potenziale collaborazione nel breve periodo,

+700 Start up analizzate

di recente la ricerca si è ampliata anche verso startup in "early stage", al fine di promuoverne e accelerarne lo sviluppo, in coerenza con i piani di Poste.

Nell'ambito delle attività di Open Innovation finalizzate all'identificazione di soluzioni innovative coerenti e funzionali al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano, sono state analizzate oltre 700 startup provenienti per l'80% da Fondi di Venture Capital o da Programmi di Open Innovation nazionali ed internazionali con cui Poste Italiane ha siglato accordi di collaborazione. Tra le startup analizzate, oltre 100 sono state ritenute di potenziale interesse per le funzioni ed attualmente circa 30 sono in condivisione per potenziali sinergie e/o collaborazioni. Come annunciato all'Innovation Workshop con gli investitori tenutosi a Londra a gennaio 2020, con quattro startup, con le quali l'Azienda ha riscontrato un'opportunità chiara e attuale di capitalizzare sulla sua credibilità e comprovata esperienza nel fornire innovazioni all'intera popolazione, sono in corso attività di collaborazione attiva nei settori della logistica, della consegna dell'ultimo miglio, nei servizi finanziari e nei pagamenti.

In particolare, nel 2019 l'Azienda ha stretto un accordo con Moneyfarm che prevede che Poste Italiane distribuisca un servizio di gestione patrimoniale in ETF con 7 linee di investimento (due delle quali sviluppate esclusivamente per i clienti di Poste Italiane). Moneyfarm si occuperà della definizione e della gestione del portafoglio di investimento più adatto per ogni investitore. Poste Italiane si occuperà dell'assistenza alla clientela e del CRM, per garantire la migliore esperienza durante tutto il processo. La partnership rappresenta uno dei maggiori accordi basati su integrazione API (Application Program Interface) nel settore del risparmio gestito europeo in termini di base clienti, basandosi su un sistema di open innovation, che coniuga la tecnologia innovativa di Moneyfarm con le caratteristiche di modularità e flessibilità dell'ecosistema digitale di Poste Italiane. Inoltre, la profilazione dei clienti, la definizione dei nuovi portafogli di investimenti e il monitoraggio in tempo reale della performance in ogni momento sono interamente digitali.

In secondo luogo, l'Azienda ha partecipato all'ultima raccolta fondi da 90 milioni di Tink, piattaforma di open banking che connette più di 2.500 banche per raggiungere oltre 250 milioni di clienti. La startup supporta Poste Italiane per le opportunità provenienti dall'open banking, derivanti da un contesto in continua evoluzione determinato dalla nuova regolamentazione PSD2; dal canto suo, il Gruppo mette a disposizione il suo status di brand riconosciuto che, combinato con gli strumenti analitici di Tink, consentirà di beneficiare di un futuro che sarà digitale, "data-driven", trasparente e "agnostico" rispetto al mondo bancario.

Il Gruppo ha stretto una partnership anche con Sennder, vettore digitale che utilizza la tecnologia per massimizzare la saturazione e la flessibilità nel trasporto stradale a lungo raggio. La joint venture si sta intensificando per applicarsi all'intera attività di Full Truck Load del Gruppo, con attenzione specifica alla riduzione dei costi annuali del volume di trasporto totale attuale.

Infine, collaborando con Milkman, una start-up per la consegna a domicilio, il Gruppo ha l'obiettivo di migliorare l'esperienza del cliente e-commerce, fornendo servizi di delivery a valore aggiunto, flessibili ed evoluti, ad oggi non offerti dai corrieri tradizionali presenti sul mercato. Nello specifico saranno erogati i servizi di Same Day e Scheduled Delivery.

Parallelamente, l'Azienda ha destinato significativi investimenti all'automazione dei processi di smistamento, spedizione e tracciatura dei pacchi.

In particolare, nel 2019 Poste Italiane ha inaugurato a Bologna il più grande centro di smistamento del Paese. La struttura, costruita su una superficie di 75 mila metri quadri e in grado di smistare 34.000 pacchi ogni ora, è

4,4 Milioni i portafogli digitali e-wallet

emblema della capacità dell'Azienda di coniugare innovazione e tradizione, rimanendo parte integrante del tessuto sociale del Paese e divenendone motore di sviluppo. L'Hub rappresenta un esempio del disegno strategico attuato dall'Azienda che mira alla crescita nella logistica legata agli acquisti online. Operando in sinergia con la rete distributiva più capillare d'Italia e, al contempo, valorizzando le opportunità offerte dal mondo digitale, il centro di Bologna consente, infatti, di realizzare il percorso di sviluppo e innovazione delineato dal piano industriale Deliver 2022, fornendo un contributo decisivo per la diffusione dell'e-commerce e della digitalizzazione nel territorio italiano.

È l'impianto logistico più moderno e grande del Paese e tra i più avanzati da un punto di vista ambientale. Sulla copertura dell'impianto sono stati, infatti, installati pannelli fotovoltaici che coprono una superficie di 5.500 metri quadrati e generano un apporto elettrico superiore al suo fabbisogno energetico diurno.

Inoltre, l'Hub consente all'Azienda di rispondere in modo più efficace alla crescita per valore e volumi del commercio online in Italia. La nuova struttura è, dunque, in grado di raddoppiare i volumi consegnati dall'Azienda, in quanto dotata di un sistema automatico di ultima generazione capace di lavorare ogni giorno

Nel 2019 Poste Italiane ha inaugurato a Bologna il più grande Hub del Paese in grado di smistare 34 mila pacchi ogni ora

250 mila pacchi. In tale ottica, il nuovo centro logistico rappresenta un'infrastruttura strategica per consolidare la leadership di Poste nel settore corriere espresso pacchi.

Innovazione e digitalizzazione dei prodotti e servizi

Poste Italiane contribuisce alla costante creazione di esternalità positive sulla società, tramite una continua evoluzione tecnologica, incidendo sulla riduzione degli impatti ambientali e favorendo l'inclusione sociale, grazie alla definizione di prodotti e servizi accessibili a tutti i clienti.

In quest'ottica, sono già state implementate soluzioni digitali innovative nelle diverse realtà del Gruppo. Tra queste, si segnalano, a titolo di esempio, il ritiro digitale delle raccomandate inesitate, il postino telematico, l'evoluzione dei servizi di risparmio postale in ottica digital, il servizio di Identità digitale PosteID abilitato al Sistema Pubblico d'Identità Digitale (SPID) e il servizio Postepay Connect, il primo prodotto integrato in

App, i servizi di telefonia e di pagamento in modo intuitivo e sicuro.

ambito pagamenti e mobile che consente di gestire, tramite un'unica

2 Milioni di utenti giornalieri web e app

Nel 2019, relativamente al mercato della telefonia fissa, PosteMobile ha previsto una tariffa specifica per il target c.d. "Senior" e per il target "Famiglie". L'offerta prevede un profilo solo voce (PosteMobile Casa) indirizzato alla clientela Senior e un profilo voce e internet (PosteMobile Casa Internet), creato per rispondere alle esigenze delle famiglie.

L'obiettivo per i prossimi anni è continuare a investire nello sviluppo di offerte che favoriscano l'inclusione e la disponibilità di tariffe per la navigazione anche nei territori con minor disponibilità di scelta di servizi digitali e di navigazione internet.

In aggiunta, Postepay, in sintonia con l'accelerazione che l'Azienda sta avendo in termini di contributo all'innovazione per il Paese, ha previsto, per il 2020 la conferma del canale online come leva strategica per incrementare il numero di clienti interessati e sempre in sinergia con la rete degli uffici postali.

Nell'ambito dei servizi per il business, sono stati effettuati miglioramenti della user experience del sito BancoPosta Impresa Online ed è stata pubblicata sugli store la nuova App BPIOLkey, che autorizza l'accesso ai servizi finanziari per le Imprese in linea con gli adeguamenti richiesti dalla normativa europea PSD2.

La crescita dei servizi di pagamenti digitali di Poste Italiane è confermata anche dall'incremento, ottenuto in un anno, dei portafogli digitali (e-wallet) che sono passati da 2,5 a 4,4 milioni nel 2019.

A supporto della trasformazione digitale, nel corso del 2019 è nata l'iniziativa TuttoInCloudMulte, innovativo servizio lanciato da Postel che consente alle amministrazioni locali di digitalizzare il procedimento sanzionatorio riguardante le infrazioni al Codice della Strada, dalla verbalizzazione alla notifica, senza alcun investimento e acquisto di licenze software. Lo strumento consente di adeguare i procedimenti dell'Ente al Codice dell'Amministrazione Digitale, di ridurre la percentuale dei ricorsi e di annullare i costi di manutenzione e adeguamento dei software.

Testimonianza dell'impegno a supporto dell'innovazione nel piano di trasformazione dell'Assistenza Clienti in

ambito logistico e spedizioni, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento digitali è stato il Premio Innovazione SMAU, ricevuto da Poste Italiane per lo sviluppo dell'assistenza clienti "ChatBot".

Numero transazioni Digitali - Consumer pari a 57,1 Milioni

Codice Postepay

In coerenza con l'accelerazione che Poste Italiane sta dando in termini di contributo all'innovazione, Postepay sta puntando ad un'offerta sempre più ricca di servizi e funzionalità, con l'obiettivo di digitalizzare consumatori e negozianti in modalità sempre più focalizzata sulle App.

In sintonia con queste finalità Postepay, che conta più di 11 milioni di APP scaricate, ha sviluppato il Codice Postepay, che si configura come nuova App basata sul codice QR.

Codice Postepay è la soluzione in grado di abbattere le barriere alla diffusione dei servizi di acquiring tradizionali. In particolare, si posiziona in modo competitivo rispetto alle soluzioni presenti sul mercato grazie ad alcune delle sue caratteristiche specifiche:

  • è un servizio completamente digitale basato su app, che si rivolge sia a chi paga sia a chi incassa, e non richiede l'installazione di un POS aggiuntivo da parte del negoziante;
  • ottimizza e facilita l'ingresso anche dei cosiddetti piccoli esercenti in quanto non è richiesta l'apertura di un nuovo conto corrente;
  • ha un pricing competitivo e comunque gratuito per tutte le operazioni inferiori ai 10€, proprio per favorire l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici nelle micro-transazioni, che sono quelle che vedono favorire l'utilizzo del contante;
  • gestione autonoma di scontistiche e promozioni con il programma di loyalty Sconti Poste, favorendo la crescita del numero di esercenti aderenti (ad oggi circa 4.100);

4,1 Milioni di Identità digitali abilitate a SPID

possibilità, anche per i piccoli esercenti e quindi, con valore anche di contributo all'inclusione, di raggiungere una più ampia base clienti a cui poter fornire i propri servizi in maniera semplice e trasparente.

Il Codice si inserisce nel più ampio quadro di iniziative di Poste Italiane relativo alla "war on cash" e ha l'obiettivo di intercettare le piccole spese di consumo che oggi avvengono principalmente in contanti, in linea con l'azione governativa e con il ruolo sociale di Poste Italiane che incentiva l'utilizzo di moneta elettronica al fine di combattere l'evasione.

L'iniziativa prevede anche l'ampliamento della base clienti con quella di Alipay, leader mondiale nel settore dei pagamenti digitali, che potranno quindi utilizzare in Italia i servizi del codice QR offerti da Postepay e fare leva su un bacino potenziale di circa 5 milioni di turisti asiatici che vengono in Italia ogni anno.

Per contribuire a consolidare l'ecosistema digitale di Poste Italiane, il piano di sviluppo del Codice Postepay prevede un roll out con un approccio geolocalizzato su circa 100 distretti situati in tutto il territorio italiano. Tale fase coinvolgerà un bacino rilevante di esercenti e di clienti interessati a provare una nuova esperienza di pagamento digitale e consentirà di testare e sviluppare la rete di accettazione del codice Postepay sia dal punto di vista tecnico, che di posizionamento.

Al fine di avere più ampia diffusione sul territorio nazionale, la commercializzazione avverrà nella seconda parte del 2020 con un nuovo modello di vendita innovativo, caratterizzato da un approccio "aperto", "multicanale" ed "integrato" formato dalle reti commerciali di Poste Italiane e quindi dagli uffici postali, da risorse commerciali che potranno operare fuori sede e dai canali digitali come le APP e naturalmente il sito internet.

Tra gli ulteriori strumenti a supporto delle politiche di inclusione del Gruppo si inserisce la Partnership con Western Union, uno dei Leader nel servizio di trasferimento fondi internazionali. Western Union è il leader mondiale nei servizi di Money Transfer con oltre 150 milioni di clienti, 2.000 istituti bancari e 100 organizzazioni Postali partner raggiungendo circa 200 Paesi e territori.

L'obiettivo di tale proposta, in sintonia con la spinta digitale richiesta dal mercato, è quello di ampliare e migliorare la gamma di servizi offerti da Poste Italiane in modalità digitale contribuendo al tempo stesso ad una progressiva riduzione dei costi e rendendo il servizio di trasferimento fondi internazionale più accessibile, soprattutto a quelle fasce della popolazione con minore capacità di spesa e quindi, da questa prospettiva, il servizio può essere considerato un contributo all'inclusione sociale.

Il servizio di trasferimento fondi di Postepay favorisce inoltre la riduzione dell'uso del contante, la tracciabilità delle transazioni e delle movimentazioni di denaro verso l'estero, la dematerializzazione dei documenti relativi all'invio del denaro, rendendo così più semplice e conveniente la possibilità, per gli stranieri presenti in Italia (nuovi italiani), di fornire un aiuto economico a parenti e amici che vivono nei loro paesi di origine.

Per tali caratteristiche tale servizio è prevalentemente rivolto verso target di clienti c.d. nuovi italiani ed offerto in modalità integrata attraverso l'App Postepay dedicata alle persone fisiche titolari di una Postepay Evolution.

Dal punto di vista dello sviluppo, è possibile stimare che nei prossimi 3 anni tale servizio porterà ad un incremento significativo del traffico digitale e del numero di clienti che complessivamente potranno utilizzare i servizi digitali di Poste Italiane.

DECARBONIZZAZIONE IMMOBILI E LOGISTICA

Principali capitali Oblettivi Tempistiche Indicatore (KPI) Target Sulto
attuazione
2019
Outcome
Sostituire il parco mezzi azieridale con
veicoli a ridotto impatto ambientale
Entro 1 2022 N. di mezzi aziendali a
ridotto impatto ambientale
introdotti
+26.000 160.04
Ridurre le emissioni dovute al trasporto Entra 0 2022 % di emissioni prodotte - 40% New SUPPLEASE
CLEAN BOOK BOOK CO
Ridurre i chilometri complessivamente
percorsi attraverso l'incremento del First
Time Delivery Success
Eritro 112019 % dei pacchi consegnati al
primo tentativo
90% 91.8% AND NATIA BEAU
1 10 100
M
o
Naturale Diminuire I consumi energetici totali dei
Gruppo da fonti non rinnovabili
Entro 1 2022 GWh energia elettrica
consumata clagli immobili da
fonti non rinnovabili.
-75 GWB 12
-3.2
GWh
Diminuire i consumi energetici totali del
Gruppo da fonti rinnovabili
Entra 11 2022 GWh energia electrica totaly
consumania claigli insmobili
-17,86Wb -12.3
GWh
Fisico/Strutturale Diminuire le emissioni GHG dirette totali del
Gruppo (Scope 1)
Entro il 2022 tCO2e emesse da energia
diretta consumata dagli
Immobili
-1.000 tC020 0-78 tco
derivanti
124
COMBUITA
di GPL
13 2000
Diminuire le emissioni GHG indirette totali
del Gruppo (Scope 2)
Entro 12022 tCO2e emesse da energia
Indiretta consumata dago
Iranobill
@ 132 tCO2e 12
-5.617
ECCA
Certificare i processi Corporate secondo lo
standard ISO 14001 e ISO 50001
Entro il 2019 Processi corporate certificati
ISO 14001 a 150 50001
100% 100%
Società
Filevanti

Impatti ambientali degli immobili

Poste Italiane riconosce all'interno del Codice Etico una primaria rilevanza al tema della salvaguardia dell'ambiente, facendo proprio l'obiettivo di promuovere soluzioni innovative in grado di tutelare il capitale naturale, attraverso la minimizzazione degli impatti ambientali prodotti.

Obiettivo dell'Azienda è, infatti, diffondere una cultura di tutela dell'ambiente e uno stimolo a comportamenti consapevoli nell'uso dell'energia, definendo al contempo in via sistematica piani di azione settoriale per la gestione efficiente delle risorse energetiche, delle risorse idriche e dei rifiuti in ottica di economia circolare, al fine di ridurre la propria impronta ecologica

Qualità dei prodotti e dei servizi significa, quindi, anche l'implementazione di strumenti di autoregolamentazione in materia ambientale ed energetica, in conformità non solo alle leggi e ai regolamenti applicabili, ma anche agli obiettivi italiani, europei e internazionali in materia di sviluppo sostenibile.

A livello organizzativo, un'unica Funzione centrale dedicata ha il compito di presidiare gli ambiti di responsabilità ambientale collegati al patrimonio immobiliare, con il compito di garantire l'ottemperanza alle disposizioni normative vigenti sull'uso dell'energia, il monitoraggio e la misurazione dei consumi e l'individuazione delle fonti di risparmio.

In tale contesto, nel 2019, il Gruppo ha perseguito l'obiettivo di rinnovare i contratti delle utilities (gas ed EE), efficientare i consumi, ridurre le emissioni e implementare sistemi di supporto alla gestione.

Al fine di aumentare la consapevolezza dell'impatto che le azioni quotidiane hanno sull'ambiente di tutti coloro che operano stabilmente o temporaneamente nelle società del Gruppo, l'Azienda, a inizio 2019, ha adottato una Politica di Sostenibilità Ambientale con l'intento di condividere con i clienti, la società civile e gli stakeholder in generale, gli impegni che si è assunta di rispettare, nonché i principi, le regole e gli strumenti che intende adottare al fine di garantire il rispetto delle normative e degli standard internazionali.

Obiettivo della Politica è, quindi, prevenire, gestire e, ove possibile, ridurre gli impatti ambientali generati dalle proprie attività operative, in particolare, provenienti dall'utilizzo degli immobili e dalle attività logistiche e di trasporto, siano esse svolte direttamente o tramite fornitori e partner.

Inoltre, l'approccio adottato dall'Azienda in ambito di sostenibilità ambientale si ispira ai principi di: efficienza nell'uso delle risorse, innovazione a supporto di un'economia low-carbon, prevenzione e riduzione dell'impatto sull'ambiente - mediante l'analisi dei potenziali rischi ambientali, la riduzione dei rifiuti prodotti e l'eliminazione degli sprechi - e promozione della cultura dell'ambiente, attraverso la propria rete di volontariato aziendale e la collaborazione con associazioni ambientaliste.

Box - Campagna #QuantoSeiGreen?

Il Gruppo cerca di sensibilizzare i propri dipendenti ad adottare una condotta più sostenibile nelle proprie attività quotidiane. Difatti, all'interno del percorso di ascolto dei dipendenti "La tua opinione conta", è stata recentemente sottoposta online la survey #QuantoSeiGreen? per scoprire il loro grado

di eco-sostenibilità ambientale.

Al termine del sondaggio, in base al punteggio raggiunto, ciascun partecipante ha ottenuto un proprio profilo "green". Nel complesso sono emersi 3 differenti profili dei dipendenti: "Verde lover" (47%), "Verde sì, ma senza esagerare" (49,2%), e "Il verde non è il tuo colore (3,8%). Il sondaggio ha restituito risultati positivi riguardo i comportamenti dei colleghi: per lo spostamento casa-lavoro il 21% utilizza

mezzi pubblici. Nell'uso dell'acqua, il 97% ha dichiarato di utilizzare la doccia piuttosto che la vasca da bagno, ed il 55% la impiega per 5 minuti. Inoltre, 8 persone su 10 chiudono l'acqua mentre lavano i denti. Per quanto riguarda le abitazioni il 26% dei colleghi rispondenti ha dotato la propria casa di almeno una soluzione basata sullo sfruttamento di energie rinnovabili, più della metà (57%) imposta, in inverno sul termostato di casa, una temperatura ≤ 20°, mentre il 40% di coloro che possiedono un condizionatore lo imposta su temperature ≤ a 25°. Circa l'85% ha dichiarato di avere almeno 1 accorgimento per isolare termicamente la propria casa e quasi tutti i rispondenti (94%) hanno a casa la maggior parte delle lampadine a basso consumo. Il 71% dichiara di utilizzare la lavastoviglie sempre a pieno carico, il 53% lascia gli apparati elettronici in stand-by e il 79% dei rispondenti fa asciugare la biancheria sullo stendibiancheria. In ufficio 9 persone su 10 differenziano carta e plastica dagli altri rifiuti, 7 su 10 in ufficio e/o a casa spengono sempre la luce e/o il PC quando escono da una stanza.

Il sondaggio è finalizzato ad incentivare tutti coloro che hanno ottenuto un punteggio basso ad assumere, grazie ai suggerimenti dell'Azienda, un atteggiamento più rispettoso verso la natura, a partire da pochi e semplici accorgimenti che aiutano a risparmiare CO2 preservando l'ambiente in cui si vive.

Inoltre, nel secondo semestre del 2019 è stato avviato un progetto funzionale all'approvvigionamento di materiali generati da plastica riciclata, in sostituzione a quelli in plastica vergine utilizzati in ambito logistico. Con riferimento alla carta destinata agli stabilimenti di stampa massiva del Gruppo, nel corso del 2019 le attività si sono orientate su prodotti certificati FSC (Forest Stewardship Council) per 11.000 tonnellate di carta. Il marchio di certificazione FSC garantisce una gestione forestale rispettosa dell'ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile.

Gli acquisti dedicati ai materiali di consumo relativi alla carta in risme per uso interno al Gruppo, fornitura di etichette, imballi vari, modulistica e cartoni recepiscono, ove applicabile, i "Criteri Ambientali Minimi" fissati dal Ministero dell'Ambiente del 4 aprile 2013 e quelli relativi ai consumabili originali e rigenerati per stampanti recepiscono, ove applicabile, i "Criteri Ambientali Minimi" aggiornati dal Ministero dell'Ambiente del 17 ottobre 2019.

Allo stesso tempo l'Azienda facilita la nuova sensibilità nei confronti della riduzione degli impatti, pianificando una pluralità di iniziative. Per quanto riguarda la mobilità sostenibile: dal rinnovo ed ampliamento delle convenzioni con le Aziende di trasporto pubblico locale, alla nuova sezione del portale Poste Pedala con correlata App; dalla diffusione del car/scooter sharing, alla promozione dell'ecodriving e divulgazione della cultura della sostenibilità degli spostamenti. In ambito decarbonizzazione della logistica: dal completamento della fornitura di tricicli elettrici al rinnovo della flotta dei quadricicli elettrici, alla sostituzione progressiva entro il 2022 degli attuali veicoli con mezzi di ultima generazione ad emissioni limitate. Infine, in ambito di tutela dell'ambiente e decarbonizzazione degli immobili: dall'entrata in produzione dei primi impianti fotovoltaici alla prosecuzione del piano di conversione degli impianti illuminanti a LED, alle azioni di efficientamento sulle caldaie, sui sistemi di riscaldamento, raffrescamento ed isolamento termico su più di 100 edifici; dal piano di piantumazione sui terreni di proprietà di Poste, alla Green competition tra gli immobili più energivori.

Inoltre, Poste Italiane ha individuato tre principali ambiti di intervento su cui sono stati avviati progetti e attività in grado di rispondere efficacemente alle esigenze più avvertite dalla comunità, tenendo conto degli obiettivi delle maggiori istituzioni pubbliche e private internazionali e nazionali, con particolare riferimenti alle Nazioni Unite e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. In particolare, le priorità ambientali del Gruppo riguardano:

  • la riduzione degli impatti ambientali determinati dalle proprie attività operative: ottimizzazione dei consumi di energia, riduzione delle emissioni in atmosfera degli immobili e legate alle attività logistiche e alla mobilità del personale, riduzione del consumo di materie e corretta gestione dei rifiuti e diminuzione dei consumi idrici;
  • l'integrazione degli aspetti ambientali nei prodotti e servizi offerti: implementazione dei processi di digitalizzazione dei beni e servizi offerti e valutazione dei rischi e delle opportunità di carattere ambientale nelle scelte d'investimento e nella gestione delle attività assicurative;
  • la sensibilizzazione alla cultura ambientale di dipendenti e soggetti terzi: coinvolgimento dei dipendenti in programmi e iniziative che hanno a oggetto la tutela dell'ambiente naturale e l'ecologia, supporto a iniziative per la tutela e il recupero del patrimonio ambientale, dialogo e collaborazione con enti e associazioni nazionali e internazionali per contrastare il cambiamento climatico e il consumo inefficiente di risorse e valutazione dei rischi e delle modalità di gestione ambientale adottate dalle controparti.

Box - Re Boat National Race

In linea con l'attenzione rivolta verso il coinvolgimento dei dipendenti in iniziative sportive, l'Azienda ha preso parte nel 2019 alla decima edizione dell'iniziativa Re Boat National Race, la Regata Riciclata, partecipando con 4 green team. Il Re Boat National Contest da forma a idee e soluzioni basate sui temi del recupero e del riciclo dei rifiuti, dell'utilizzo di fonti di energia alternative, pulite e rinnovabili premiando le proposte più innovative, in un'ottica di sviluppo sostenibile e rispetto ambientale.

Il Gruppo si è dotato di un Sistema di Gestione in conformità alla normativa vigente e alle best practice nazionali e internazionali ed è stato avviato un percorso di certificazione a livello di Gruppo, che in via prioritaria ha coinvolto le società maggiormente impattanti dal punto di vista ambientale. A tal proposito, le società Postel S.p.A. e SDA S.p.A. hanno conseguito la certificazione UNI EN ISO 14001 del proprio sistema di gestione ambientale. Il sistema è composto da norme interne per la gestione ambientale implementate al fine di assicurare la puntuale identificazione degli impatti ambientali più rilevanti e l'adozione delle più efficaci misure gestionali e di mitigazione, attraverso uno strutturato sistema di monitoraggio delle prestazioni grazie alla realizzazione di audit e verifiche periodiche. In linea con quanto previsto dalla norma, le due società del Gruppo si sono dotate di politiche in materia ambientale, in particolare:

  • Politica Qualità e Ambiente di Postel S.p.A., orientata a garantire la conformità alle prescrizioni legali in materia ambientale, definisce gli obiettivi alla base della sua condotta aziendale, vale a dire rispetto per l'ambiente, inclusa la prevenzione all'inquinamento e altri impegni specifici (uso responsabile delle risorse, tutela della biodiversità) rilevanti per il proprio contesto; integrazione dei requisiti del Sistema di Gestione nei processi di business tenendo conto, in fase di progettazione, degli impatti dopo la consegna del prodotto o servizio nell'ottica della completa gestione del ciclo di vita del prodotto; definizione di obiettivi compatibili con l'indirizzo strategico e con il contesto aziendale. Inoltre, nel corso del 2019, ha perseguito obiettivi di efficientamento delle sinergie con la Capogruppo e le altre società del gruppo, nonché azioni di rafforzamento sulle tre linee strategiche di business (Printing, Ged e DM).
  • Politica della Qualità, dell'Ambiente e della Salute e Sicurezza del Lavoro di SDA S.p.A., contiene i principi che disciplinano e garantiscono una corretta gestione delle tematiche ambientali: impegno diretto e permanente dei vertici aziendali nella gestione del Sistema Integrato; protezione e prevenzione, in termini di ottimizzazione dell'impiego delle risorse e minimizzazione degli impatti ambientali; ricerca costante di un sistema di approvvigionamento sostenibile.

Attraverso le attività di stakeholder engagement e un sistema di monitoraggio - strutturato in diversi strumenti, tra cui verifiche mensili sullo stato di avanzamento dei consumi e analisi di benchmark svolte per gruppi omogenei di edifici - il Gruppo individua e analizza il ventaglio dei rischi legati agli aspetti ambientali più significativi e fissa obiettivi di presidio, di contenimento e ottimizzazione delle proprie prestazioni.

Poste Italiane, nel corso del 2019, si è impegnata ad avviare progetti pluriennali finalizzati alla riduzione degli impatti ambientali degli immobili e all'utilizzo di fonti non rinnovabili.

Box – Prestito Banca Europea per gli Investimenti

Nel 2019, Poste Italiane ha ottenuto un finanziamento di 400 milioni dalla Banca Europea per gli Investimenti volto a supportare il piano strategico pluriennale Deliver 2022 del Gruppo. Il prestito è destinato alla realizzazione di 80 progetti che interessano diversi settori.

Con l'obiettivo di ridurre gli impatti ambientali derivati dalla propria attività, il Gruppo ha destinato parte del prestito all'installazione di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza in 661 edifici postali e all'adeguamento degli edifici ai più avanzati standard di efficienza energetica, con l'obiettivo di ridurre l'emissione di anidride carbonica.

L'accordo conferma l'attenzione dell'Azienda per la salvaguardia dell'ambiente come bene primario, assumendosi, nell'ambito delle proprie strutture, un uso razionale delle risorse e ricercando soluzioni innovative per garantire il risparmio energetico.

In tale contesto, in un'ottica di responsabilità ambientale, il Gruppo considera l'efficienza energetica uno degli elementi principali per poter coniugare crescita economica e sviluppo sostenibile, e riconduce la propria strategia in ambito ambientale a due assi principali di intervento:

Fonti rinnovabili. Al fine di promuovere le fonti rinnovabili, Poste Italiane ha puntato sulla diffusione del fotovoltaico integrato negli edifici, realizzando infrastrutture orientate a ridurre la dipendenza da fonti fossili.

Il Gruppo, in ottica di riduzione del prelievo di energia elettrica dalla rete nazionale, dei costi complessivi di approvvigionamento e di compensazione degli aumenti di tariffa previsti, ha previsto l'aumento del proprio parco di autoproduzione con l'installazione di pannelli fotovoltaici sui propri immobili. In particolare, nell'ambito del progetto fotovoltaico del Gruppo Poste sono stati avviati i primi impianti pilota e condotti i test per la successiva implementazione del restante parco impianti.

Per quanto riguarda l'approvvigionamento di energia elettrica, più del 95% del fabbisogno del Gruppo viene acquisito dal mercato di riferimento tramite la Società del Gruppo Europa Gestioni Immobiliari (con una percentuale pari al 100% da fonti rinnovabili certificate Garanzie di Origine) e una piccola percentuale acquisita tramite altri canali di tipo non rinnovabile (rete nazionale). Una residuale quota del fabbisogno viene autoprodotta da impianti fotovoltaici di proprietà. A tal proposito, al fine di incrementare l'autoproduzione di energia è stata indetta a fine 2019 una rilevante procedura di gara pari a € 32,2MIO per l'implementazione di 600 nuove installazioni di impianti fotovoltaici.

Smart building. Ridurre al minimo gli impatti ambientali degli immobili del Gruppo con riferimento all'utilizzo di energia, consumi idrici, rifiuti e consumo di materie prime attraverso l'implementazione di specifici interventi, strettamente dipendenti da analisi preventive e sistemi di monitoraggio costante. Nello specifico, le maggiori azioni di efficientamento immobiliare eseguite nel 2019 dal Gruppo riguardano alcuni impianti dismessi e/o riconvertiti a più evoluti standard di efficienza energetica.

In ottemperanza agli obblighi previsti dal D.lgs. 102/2014, che prevede la promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica, il Gruppo effettua continue diagnosi energetiche, attraverso un sistema di monitoraggio del prelievo di energia elettrica, basato su una rete di misuratori collegati a un sistema centrale di raccolta dei dati, in grado di formulare una reportistica sui consumi energetici di ogni singolo sito, potendo così individuare i siti critici, in termini di consumi elevati. La redazione delle diagnosi energetiche deve avvenire a opera di Esperti in Gestione dell'Energia (EGE) certificati secondo la UNI CEI 11339:2009 e per tale motivo è stato avviato un percorso di certificazione del personale interno.

In relazione all'efficientamento energetico sono stati coordinati 43 progetti di efficientamento energetico condotti sul territorio focalizzati alla riduzione dei consumi (gas ed energia elettrica) e delle emissioni.

Box – Operazione Real Estate nella City West di Berlino

Nel 2019, la joint venture fra Poste Vita e Generali Real Estate, finalizzata a co-investire nel settore immobiliare europeo, ha annunciato un'importante acquisizione.

È stato firmato un accordo vincolante con Barings Real Estate GmbH per l'acquisizione di The Westlight, un nuovo edificio uffici di alto livello, attualmente in costruzione, situato nella zona commerciale e direzionale di City West a Berlino. L'edificio sarà caratterizzato da un'architettura distintiva e trasparente, nonché da grande attenzione all'efficienza energetica, come dimostrato dalla certificazione LEED Gold attualmente in corso.

Ottimizzazione energetica Centri di Meccanizzazione Postale (CMP). L'obiettivo di Poste Italiane è la riduzione del prelievo di energia elettrica e gas, al fine di compensare gli aumenti di tariffa previsti e ridurre i costi complessivi di approvvigionamento. In tale ottica, è stato attuato un aggiornamento dei BMS (Building Managemet System) installati sui CMP e sono stati costruiti dei Dashboard di analisi dei consumi e delle performance a disposizione della sede e del territorio. Inoltre, sono state eseguite delle certificazioni energetiche sui 100 siti più energivori da parte di tecnici EGE interni e di una società esterna.

Aumento dell'efficienza produttiva ed energetica del recapito. Il settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione ha implementato diverse azioni volte a incidere sull'efficienza produttiva ed energetica. La società SDA ha aperto 3 nuove

Nel 2019 Poste Italiane ha inaugurato a Bologna il più grande Hub del Paese coperto da pannelli fotovoltaici

sedi dotate di impianti fotovoltaici e solare termico, per uso sanitario, e illuminazione a Led. Mentre, per il nuovo sito di Bologna Hub è stata avviata l'attività di analisi e verifica del dimensionamento dell'impianto fotovoltaico e sono state ottenute le certificazioni di sostenibilità BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method) e LEED GOLD.

Illuminazione a LED. Anche nel 2019 Poste Italiane ha investito in modo particolare nell'area delle smart technologies, puntando sulla graduale installazione di corpi illuminati a tecnologia LED (Light Emetting Diode). Nel 2019 sono stati installati 106.000 corpi illuminanti a LED coinvolgendo quasi 1.000 edifici ed è stata effettuata un'attività di relamping al LED presso 5 dei siti più energivori. Il progetto complessivo ha come obiettivo l'abbattimento significativo dei consumi di energia elettrica, delle relative emissioni e il risparmio dei costi di manutenzione. I valori stimati sulla base delle previsioni rilevate da un investimento inziale di circa 14 milioni di euro si possono sintetizzare in un risparmio atteso di oltre 32 GWh per anno, grazie a una sostituzione di oltre 250 mila vecchi apparati e una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 11 mila tonnellate l'anno.

Incentivazione di comportamenti virtuosi. I comportamenti delle persone del Gruppo sono in grado di incidere fortemente sul risparmio energetico. In tale ottica, nel corso del 2019, Poste Italiane ha confermato la sua attenzione sulle tematiche di sostenibilità ambientale attraverso una molteplicità di iniziative volte a sensibilizzare i dipendenti per orientarli verso comportamenti virtuosi. Prosegue la partecipazione di Poste Italiane al progetto "mese verde", che si sostanzia in trenta giorni di focus sull'ambiente attraverso la partecipazione a iniziative di sensibilizzazione quali "M'illumino di meno", che dà l'avvio al mese verde, ed "Earth Hour", che lo chiude. La prima è una campagna per promuovere il risparmio energetico e uno stile di vita sostenibile, la seconda una manifestazione mondiale organizzata dal WWF, che consiste nello spegnimento delle luci per un'ora, dalle 20:30 alle 21:30 in tutto il mondo. In entrambi i casi, Poste Italiane partecipa spegnendo o abbassando simbolicamente le luci in diverse sedi aziendali su tutto il territorio nazionale, accompagnando il gesto simbolico con campagne di sensibilizzazione rivolte ai dipendenti e alla clientela sull'importanza di un uso razionale di risorse energetiche e idriche. Il tema portante dell'edizione 2019 del mese verde è stato l'economia circolare.

Impatti ambientali della logistica

Il Gruppo Poste Italiane, dislocato capillarmente su tutto il territorio nazionale, riconosce la propria responsabilità ad assumere un ruolo distintivo nella creazione di valore sostenibile per le comunità in cui opera, in cui la dimensione ambientale ricopre un ruolo chiave.

Alla luce del potenziale grado di incidenza sulla riduzione degli impatti ambientali, l'Azienda non può prescindere dalla sostenibilità ambientale nell'erogazione dei propri servizi postali e logistici tramite l'adozione di soluzioni meno impattanti.

Infatti, l'uso razionale delle risorse naturali nel rispetto dei princìpi etici e di responsabilità sociale e l'attenzione alla ricerca di soluzioni innovative, a tutela della salvaguardia dell'ambiente, sono le priorità che il Gruppo Poste Italiane ha definito nel proprio Codice Etico, nel quale sono enunciati i principi fondamentali a cui ispirarsi per garantire le migliori performance ambientali.

Alla luce dell'evoluzione tecnologica, della crescente innovazione e della continua evoluzione normativa del settore, Poste Italiane intende porre sempre più attenzione al continuo rinnovamento della propria flotta con mezzi più ecologici, nella razionalizzazione delle distanze percorse, nella corretta gestione dei rifiuti, nello

232 Poste Italiane – Relazione Finanziaria Annuale 2019

sviluppo di infrastrutture per la ricarica dei mezzi dei clienti e nella richiesta di requisiti minimi ambientali ai fornitori dei trasporti esternalizzati

Al fine di garantire un approccio gestionale chiaro e uniforme degli aspetti ambientali, il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Politica in materia che esprime l'impegno dell'Azienda a mitigare gli impatti ambientali connessi ai propri processi aziendali fondamentali e incoraggia lo sviluppo di soluzioni di trasporto green per le attività logistiche e per la mobilità del personale anche mettendo a disposizione dei dipendenti una flotta aziendale composta da mezzi ibridi ed elettrici (per maggiori dettagli si veda il paragrafo "Impatti ambientali degli immobili").

Allo scopo di indicare, gestire ed organizzare le strategie aziendali nel settore dei veicoli, nel Gennaio 2019, l'Azienda ha istituito la funzione "Fleet Management". La funzione ha il compito di definire e assicurare la governance, le linee guida e gli strumenti idonei per ottenere i migliori servizi relativi all'intero parco veicoli di Poste Italiane e delle Società del Gruppo, nonché l'ottimizzazione dei connessi costi operativi di funzionamento e di garantire il costante scouting del settore di riferimento, al fine di cogliere le opportunità offerte dal mercato e individuare soluzioni innovative, nel rispetto dei criteri di sicurezza, sostenibilità ed economicità.

Con l'obiettivo di informare i principali stakeholder sulle iniziative svolte per ridurre gli impatti ambientali delle proprie attività, in ambito logistico, Poste Italiane ha illustrato le principali iniziative relative alla mobilità sostenibile al Salone della CSR tenutosi nell'ottobre 2019.

BOX – La promozione del Mobility Management

In linea con quanto previsto dalla Politica, l'Azienda si impegna a sensibilizzare i dipendenti sul tema della responsabilità ambientale, promuovendo numerosi eventi in ambito di Mobility Management con la finalità di migliorare gli spostamenti casa-lavoro del personale, promuovendo l'uso di trasporto pubblico, car-pooling, mobilità alternativa e collettiva a basso impatto ambientale e in relazione all'ottimizzazione delle aree di ingresso e parcheggio delle sedi aziendali.

Inoltre, con l'obiettivo di sensibilizzare i propri dipendenti sul tema degli spostamenti sostenibili, nel 2019 l'Azienda ha invitato i dipendenti a partecipare alla tradizionale "Giornata nazionale del Bike to Work", l'evento nazionale finalizzato a promuovere l'uso della bicicletta, in particolar modo per gli spostamenti casa-ufficio. L'impegno aziendale a promuovere la partecipazione a tali eventi da parte dei dipendenti testimonia quanto la sostenibilità ambientale e il benessere dei dipendenti rappresentino due capisaldi della filosofia del Gruppo.

Le iniziative di incentivazione all'uso della bicicletta nella mobilità urbana sono previste inoltre dal programma "PostePedala".

In linea con l'approccio dell'Azienda volto a privilegiare l'uso efficiente di fonti rinnovabili e la razionalizzazione del consumo di energia da fonti fossili, a partire dal 2018 le due principali strategie aziendali che hanno portato benefici in termini di sostenibilità ambientale sono riconducibili al nuovo modello di recapito "Joint Delivery" e al piano di evoluzione green della flotta aziendale.

Accordo Quadro per noleggio di 850 tricicli elettrici nel 2019 e acquisto di 2000 motomezzi Euro4 di proprietà

In particolare, Poste Italiane ha deciso di adottare un radicale ripensamento della propria rete di recapito e del proprio modello di funzionamento attraverso l'implementazione del nuovo modello di recapito, che prevede il passaggio da un assetto a rete unica (operante solo di mattina dal lunedì al venerdì), a un assetto a due reti che si differenziano per le modalità, frequenza di consegna e tipologia di prodotto gestito.

In estrema sintesi, tale nuovo modello di funzionamento, caratterizzato da una variazione della frequenza di recapito, comporta una riduzione dei chilometri percorsi per le attività di recapito tradizionali e un minor fabbisogno di flotta marciante.

Il forte impegno del Gruppo nel migliorare le proprie performance ambientali è rintracciabile anche in termini di strategia sui trasporti. L'Azienda con 33.500 tra automezzi, motomezzi, tre ruote, furgoni e veicoli di servizio, dispone della flotta "ground" più grande d'Italia e tra le più grandi d'Europa, è impegnata ad abbattere la propria "impronta ecologica". L'attenzione alla tutela dell'ambiente e la trasformazione in atto nella logistica legata all'e-commerce hanno portato, inoltre, Poste Italiane a riconfigurare il mix di mezzi che compongono la flotta di "ultimo miglio". A partire dagli anni 2000, l'Azienda ha previsto l'introduzione di mezzi a 4 ruote alimentati a metano, seguita dall'introduzione di "Free Duck" (quadricicli elettrici) e dalla fornitura in full rent di mezzi a 4 ruote ad alimentazione alternativa (autovetture e furgoni a metano, autovetture GPL/ibride e furgoni elettrici). Tale piano è proseguito nel 2019 con interventi che hanno riguardato sia le attività logistiche proprie sia quelle in appalto. Con specifico riferimento alla flotta di ultimo miglio, tra il 2018 e il 2019 sono stati sostituiti circa 550 motorini Euro3 termici con altrettanti tricicli elettrici, prevedendo l'installazione dei relativi punti di ricarica. Inoltre, il parco motomezzi è stato rinnovato con 2.000 unità con motore Euro4, con volumetria e portata maggiori rispetto agli attuali. Parallelamente, per la logistica in appalto, è stato rivisto il contratto per il trasporto secondario (effettuato da terzi), che introduce l'obbligo di utilizzo di mezzi aventi classe ambientale non inferiore all'Euro 6 e a premialità per alimentazione bi fuel.

Entro il primo semestre 2020, si concluderà la fornitura di 850 mezzi a tre ruote ad alimentazione elettrica che porterà benefici sia in termini di capacità di carico (incremento volumetria) sia in termini di "safety" (grazie alla maggiore stabilità del mezzo a tre ruote rispetto agli attuali ciclomotori a due ruote).

Entro il 2022 il parco automezzi sarà rinnovato sostituendo i veicoli attuali con quelli di nuova generazione a propulsione elettrica, ibrida ed endotermica a basse emissioni.

A inizio 2020, presso l'autodromo di Vallelunga, portalettere e autisti di Poste Italiane sono stati impegnati in una giornata di test drive e formazione per valutare la performance di veicoli termici, ibridi ed elettrici a tre e quattro ruote. Sull'anello del circuito romano, un gruppo di venti colleghi esperti del settore di Posta, Comunicazione e Logistica ha partecipato a un test sulle qualità e sulle caratteristiche dei veicoli per migliorarne l'operatività di tutti i giorni.

BOX – Poste partecipa al Green Postal Day

Nel 2019 Poste Italiane ha partecipato al "Green Postal Day", l'iniziativa organizzata dall'International Post Corporation, società cooperativa di servizi tecnologici innovativi cui fanno capo 25 operatori postali, che operano in tutto il mondo, fra cui Poste Italiane, per far conoscere e sottolineare il contributo dell'industria postale alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla lotta globale contro i cambiamenti climatici.

In linea con i più importanti operatori europei, al fine di impiegare la rete dei portalettere sul mercato per le consegne di pacchi generati dalle vendite online, in relazione alle già citate attività di riconfigurazione del mix della flotta di ultimo miglio, a partire dal 2018 Poste Italiane ha previsto un nuovo mix della flotta attraverso l'introduzione di veicoli a 3 ruote in sostituzione dei mezzi a 2 ruote. Tali veicoli hanno diversi vantaggi in termini di maggiore capacità di carico rispetto ai ciclomotori, maggiore sicurezza per i postini e minor impatto ambientale proprio dei modelli ad alimentazione elettrica. Anche sul fronte immobiliare prosegue il percorso di ampliamento ed adeguamento agli standard e trasformazione della rete logistica. Nel 2019 oltre all'attivazione dell'hub e-commerce di Bologna, sono stati attivati 32 nuovi centri di distribuzione, di cui l'ultimo inaugurato nel comune di Cucciago. Sono stati avviati, inoltre, i processi per la certificazione TAPA FSR (Facility Security Requirement) dei principali centri di smistamento e di recapito.

Infine, in ottica di identificazione dei fornitori e dei partner che possono presentare rischi collegati alla salvaguardia dell'ambiente, ulteriore prova dell'impegno aziendale è testimoniato, nel corso dell'anno, dalla rivisitazione dei capitolati di gara in riferimento a ditte terze che prestano servizi di trasporto all'Azienda. Nello specifico, Poste italiane richiede ai propri fornitori, oltre il possesso di tutti i requisiti imposti dalla normativa vigente, anche una reportistica dedicata con cadenza trimestrale dei chilometri percorsi e dei litri di carburante consumati. Inoltre, l'Azienda pone in atto verifiche tecniche sui mezzi provenienti dalle ditte terze che effettuano attività di trasporto, al fine di pianificare, in caso di valutazioni poco soddisfacenti, le opportune azioni da intraprendere.

FINANZA SOSTENIBILE

Principali capitali Objettivi Tempistiche Indicatore (KPI) Target Stato
attuazione
2019
Outcome
Monitorare il rating ESG degli emittenti
presenti nei portafogli gestiti
direttamente
entro il
2019
% degli emittenti sotto
monitoraggio ESG
100% 100%
Monitorare il rating ESG degli emittenti
presenti nei portafogii gestiti
direttamente
entro il
2020
% degli emittenti sotto
monitoraggio ESG
100% New OECENT WORK AND
O ECONOMIC GROWTH
Finanziano Richiedere l'adozione della Politica di
Investimento Responsabile di Poste Vita
al gestoriterzi
entro il
2019
% dei gestori terzi
coinvolti
100% 100% PARTNERSHIPS
FOR THE GOALS
Richiedere l'adozione della Politica di
Investimento Responsabile di Poste Vita
al gestori terzi
antro in
2020
% dei geston ferzi
convolt
100% New
Sviluppo di una nuova offerta salute
dedicata al dipendenti e pensionati del
Gruppo Poste Italiane aderenti al Fondo
Poste Italiane.
antig il
2020
Nº di prodotti definiti Definizione di
un prodotto
New
Sviluppare prodotti di investimento in
grado di contribuire anche ad obiettivi di
natura ESG
Entro il
2022
% del totale degli AUM
dei Fondi in
collocamento con:
- Banchmark composti
da Indici ESG per i
Fondi a Benchmark:
Poliche di
investimenta che
prevedono specifici
criteri di selezione degli
strumenti finanzian
legati a fatton ESG per I
Fondi privi di
Banchmark
50% New

Integrazione ESG nelle politiche di investimento

Una delle principali declinazioni delle politiche di sostenibilità è il tema riguardante l'integrazione di criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) all'interno dei tradizionali processi di investimento. Attraverso l'attuazione di efficaci processi di investimento, il settore finanziario può aiutare a proteggere

la società, promuovere l'innovazione e sostenere la crescita economica, dando un contributo importante per lo sviluppo sostenibile del Paese. Nella strategia che il Gruppo Poste Italiane ha consolidato nel tempo, al fine di perseguire gli obiettivi definiti in materia di sostenibilità, acquista particolare rilevanza l'integrazione di principi ESG nei processi di investimento di Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR.

Già nel 2018, Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno scelto di aderire ai Principles for Responsible Investments (PRI) delle Nazioni Unite, impegnandosi così formalmente a integrare le tematiche ESG nell'analisi e nei processi decisionali riguardanti gli investimenti e a incorporare tali tematiche nelle relazioni intrattenute con le controparti, poiché convinte che integrare fattori ambientali, sociali e di governance nei processi di investimento sia un elemento necessario per perseguire performance sostenibili nel tempo, ridurre il profilo di rischio dei portafogli e agire in linea con i principi di integrità e trasparenza, come testimonia il trend crescente che si è sviluppato in Italia e in Europa negli ultimi anni in relazione agli investimenti sostenibili.

Principi, obiettivi e modalità di gestione del tema dell'investimento responsabile sono stati formalizzati all'interno delle Politiche di Investimento Responsabile del Gruppo Poste Vita, e BancoPosta Fondi SGR, approvate dal Consiglio di Amministrazione delle rispettive Società

Con il fine di influenzare positivamente la gestione dei portafogli di investimento e dare, allo stesso tempo, una risposta concreta ai bisogni sociali e ambientali espressi dalla società, le Politiche stabiliscono il principio generale della valutazione sistematica delle operazioni d'investimento anche sulla base del profilo ambientale, sociale e di governance degli emittenti degli asset presenti nei portafogli finanziari – siano essi "societari" o "governativi" – e dei relativi gestori. Inoltre, la stessa specifica i settori esclusi dell'universo direttamente investibile che violano i principi umanitari fondamentali definiti dalle Convenzioni ONU (mine anti-uomo, bombe a grappolo, uranio impoverito, armi biologiche, armi chimiche, armi a frammentazione invisibile, laser accecanti, armi incendiarie, fosforo bianco). Le Politiche di Investimento Responsabile prevedono, inoltre, l'istituzione di processi strutturati per la gestione e il monitoraggio dell'efficacia dell'approccio adottato attraverso specifici principi, attività, ruoli e strumenti.

BOX – Il monitoraggio dei profili ESG del portafoglio investimenti

Nell'ottica di adottare strumenti che permettano il monitoraggio dei rischi extra finanziari potenzialmente presenti in un portafoglio investito, il Gruppo Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno incaricato VigeoEiris, agenzia internazionale di rating sociale ed ambientale, di effettuare un'analisi ESG del proprio

Principali capitali collegati

portafoglio in relazione rispettivamente agli investimenti diretti e indiretti per valutarne il livello di responsabilità sociale.

La valutazione, effettuata sulla base di norme e convenzioni universalmente riconosciute, emanate da organismi internazionali in materia di diritti umani, diritti dei lavoratori e tutela ambientale, quali l'ONU, l'OCSE, gli ILO, ha riguardato gli emittenti imprese, sia per gli investimenti azionari, sia obbligazionari corporate, misurando la loro capacità di gestire le relazioni con i portatori di interesse. Il processo di valutazione si è concluso con l'attribuzione di uno score ESG finale (0 min – 100 max) per ogni impresa.

Il punteggio medio ponderato dei portafogli analizzati è risultato pari a 51/100 in relazione alle gestioni del Gruppo Poste Vita e a 52/100 in merito alle gestioni di BancoPosta Fondi SGR per gli emittenti imprese e a 75/100 rispetto agli emittenti paesi. Tale risultato è superiore alla valorizzazione ESG del benchmark Ishares MSCI World ETF, utilizzato come termine di confronto, pari a 39/100 alla stessa data.

Inoltre, nel corso del 2019 il Gruppo Poste Vita e Banco Posta Fondi SGR hanno adottato le Linea Guida in materia di esercizio del diritto di voto ed attività di engagement. Il documento definisce le misure e le procedure per assicurare che i diritti di voto siano esercitati conformemente agli obiettivi prefissati e al sistema normativo aziendale, con particolare riferimento alla Politica di Investimento Responsabile adottata. Le Linee Guida definiscono, inoltre, le disposizioni adottate in relazione alla prevenzione o gestione di ogni conflitto di interesse risultante dall'esercizio dei diritti di voto. Attraverso l'adozione delle Linee Guida, le società si impegnano a svolgere un costante dialogo con gli emittenti presenti nei propri portafogli con l'obiettivo di promuovere la corretta gestione delle tematiche ESG.

Infine, con l'obiettivo di monitorare le attività di investimento in settori a rischio, il Gruppo Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno adottato le Linee Guida per l'investimento in settori sensibili, definendo misure per individuare, valutare e monitorare l'esposizione ad attività che presentano un rischio intrinseco rilevante dal punto di vista ESG e consentendo di incorporare aspetti di natura ambientale, sociale e di governance nel processo d'investimento.

BOX – Poste promuove la conoscenza delle tematiche ESG nei processi di investimento

Con l'obiettivo di diffondere e accrescere il know-how delle classi dirigenti sul tema, nell'ottobre 2019 le società del Gruppo, BancoPosta Fondi SGR, Poste Vita e Poste Assicura, hanno svolto una sessione di aggiornamento sul tema dell'investimento responsabile e della gestione ESG per tutti i Consiglieri e Sindaci delle rispettive società.

Inoltre, le Società sono intervenute al Salone CSR e al Salone SRI 2019 per parlare di impact investing sottolineando come l'adozione di una strategia di investimento sostenibile consenta di creare valore per l'investitore e per la società.

Prodotti di investimento ESG

Entrambe le società del Gruppo che svolgono attività di investimento – Poste Vita e Banco Posta Fondi SGR – hanno portato avanti l'implementazione concreta delle politiche d'investimento responsabile con specifici prodotti d'investimento.

Il fondo Real Estate di Poste Vita, Diamond Eurozone Office (DEO), ha ottenuto la massima valutazione in termini di sostenibilità da parte di GRESB, organizzazione internazionale che analizza e confronta gli investimenti Real Estate in ottica ambientale, sociale e di governance (ESG) in tutto il mondo. Il Fondo DEO ha raggiunto una valutazione di cinque stelle, conquistando il titolo di Fondo Green e un punteggio complessivo di 86/100, piazzandosi al dodicesimo posto tra i 64 fondi non quotati dell'area Euro nel settore Uffici.

Inoltre, Poste Italiane ha ideato in coerenza con gli obiettivi previsti dal Piano Strategico ESG, "Poste Investo Sostenibile", il nuovo fondo comune di investimento socialmente responsabile. In linea con la politica di investimento responsabile, il paniere di titoli su cui il fondo indirizza gli investimenti è selezionato con un'attenzione specifica ai fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), coniugando le migliori opportunità di remunerazione con l'applicazione di stringenti parametri legati al profilo di sostenibilità degli emittenti. Il fondo si distingue anche per la presenza di un benchmark composto da indici che sono essi stessi "sostenibili", in quanto costituiti da una ristretta platea di titoli selezionati sulla base dei criteri ESG. Ciò permette di rappresentare in modo chiaro, trasparente ed oggettivo l'universo di riferimento del proprio investimento, senza far venire meno la discrezionalità del gestore. Il fondo è gestito da BancoPosta Fondi SGR in partnership con Amundi che, oltre ad essere il primo asset management europeo in termini di masse gestite e tra i primi dieci a livello mondiale, è attivo da oltre 30 anni nel mondo degli investimenti responsabili ed è tra i primi firmatari dei Principi degli Investimenti Responsabili (PRI) nel 2006, gli stessi sottoscritti da Poste Italiane attraverso le società controllate BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita.

Integrazioni ESG nelle politiche di assicurazione

Attraverso l'attuazione di efficaci processi di prevenzione dei rischi, il settore assicurativo può aiutare a proteggere la società, promuovere l'innovazione e sostenere lo sviluppo economico, dando un contributo importante per lo sviluppo sostenibile del Paese.

Principali capitali collegati

Poste Vita ha aderito ai Principles for Sustainable Insurance promossi dalle Nazioni Unite con l'obiettivo di diventare una delle realtà più influenti nella diffusione di una cultura sostenibile nelle operazioni assicurative.

Con l'adesione ai PSI, Poste Italiane conferma l'obiettivo del Gruppo di valutare i rischi e opportunità ESG, sviluppare soluzioni innovative nel settore assicurativo e contribuire alle performance di business. Questo approccio si traduce in un vantaggio competitivo, nella capacità di creare valore nel lungo periodo e nel miglioramento della percezione del Gruppo da parte di tutti gli stakeholder.

Con l'obiettivo di formalizzare tale impegno ad allineare i modelli di business con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, Poste Vita ha adottato una Politica di Assicurazione Responsabile, documento che descrive l'approccio che la società intende assumere in relazione alla gestione dei rischi e delle opportunità connessi a fattori ambientali, sociali e di governance all'interno dei tradizionali processi di assicurazione

Con il fine di assicurare una gestione del rischio consistente da parte della Compagnia, la Politica stabilisce il principio della valutazione sistematica dei fattori di contesto economici, sociali e ambientali che possono avere impatto sulle persone e, quindi, sul business aziendale nel lungo termine. Questo processo consente di assicurare un'adeguata mitigazione delle possibili minacce e individuare nuove opportunità di business che possono portare allo sviluppo di prodotti assicurativi sostenibili, in particolare a valenza sociale e ambientale. La Politica prevede, inoltre, l'istituzione di processi strutturati per la gestione e il monitoraggio dell'efficacia dell'approccio adottato attraverso specifici principi, attività, ruoli e strumenti.

Prodotti assicurativi con valore sociale e ambientale

Nello sviluppo dell'offerta di servizi assicurativi, Poste Vita ha l'obiettivo di includere, ove sostenibile, categorie sociali più vulnerabili che meritano attenzioni particolari quali giovani, anziani e persone con particolari patologie.

In tale contesto, l'Azienda prevede un'offerta danni non auto che si caratterizza per importi medi di premio bassi (il premio medio si attesta intorno ai 165 euro annui per le coperture afferenti alla linea beni, quali abitazione, animali domestici, responsabilità civile, e 260 euro per le coperture infortuni e malattia). Tale prerogativa permette alle diverse tipologie di clienti, anche con possibilità di spesa ridotta, di accedere a coperture assicurative volte alla protezione dei propri specifici bisogni. Al cliente è inoltre offerta la possibilità di frazionare il premio (pagamento annuale, semestrale o mensile). Inoltre, coerentemente con l'evoluzione della gamma di previdenza complementare attuata nel 2019 sono state aggiunte altre due linee di investimento. Nello specifico, nel mese di luglio 2019 il Piano Individuale Pensionistico Postaprevidenza Valore è stato ampliato con due nuovi profili di investimento - Dinamico e Guidato - in aggiunta al Garantito, con differente allocazione dei contributi versati tra la Gestione Separata Posta Pensione e il Fondo Interno Assicurativo Poste Vita Previdenza Flessibile. È stata inoltre modificata la proposizione commerciale attraverso l'utilizzo di una nuova piattaforma dedicata che fornisce l'indicazione delle linee alle quali può aderire il cliente, individuandone una gerarchia da quella più adatta a quella non consigliata.

BOX – Poste Vita Protetti

Con l'offerta modulare "Poste Vivere Protetti" Poste Assicura ha deciso di rivedere interamente la propria offerta assicurativa danni non auto, sostituendo l'intera gamma prodotti in essere con un'offerta modulare integrata; un unico prodotto dedicato alla clientela retail, modulabile e personalizzabile in funzione delle specifiche esigenze del cliente. L'età massima degli assicurati per tutte le garanzie afferenti al mondo infortunio a malattia viene innalzata a 79 anni, offrendo maggiori possibilità di assicurarsi. L'offerta modulare consentirà di evitare sovrapposizioni di garanzie e selezionare esclusivamente le coperture che realmente rispondono ai bisogni del cliente, con un ulteriore vantaggio economico. La nuova offerta potrà essere inoltre sottoscritta anche da stranieri residenti in Italia e saranno previste specifiche coperture di tutela legale legate a particolari casistiche di interesse, innovative e molto vicine a tematiche attuali, specialmente nei confronti dei minori, in relazione a: cyberbullismo e stalking; difesa penale per reati commessi; acquisti online; reputazione online e uso fraudolento delle carte di credito.

TAVOLE DEGLI INDICATORI

Le tabelle che seguono raccolgono gli indicatori degli standard del Global Reporting Initiative insieme ad altri indicatori che Poste Italiane ritiene importante pubblicare per illustrare la propria performance, distinti in base agli 8 pilastri della Strategia del Gruppo.

[GRI 102-7] Capillarità sul territorio (*)

2017 2018 2019
Unità Risorse Unità Risorse Unità Risorse
Operation Area Manager 6 25 6 26 6 19
Filiali 62 784 64 730 67 740
Totale 68 809 70 756 73 759

(*) I dati riportati fanno riferimento alla società del Gruppo SDA S.p.A.

[GRI 102-7] Capillarità sul territorio(*)

2017 2018 2019
Unità Risorse Unità Risorse Unità Risorse
Centri Operativi Territoriali 12 552 10 519 10 498

(*) I dati riportati fanno riferimento alla società del Gruppo Postel S.p.A.

[GRI 201-1] Valore economico generato, distribuito e trattenuto

Valore economico generato (milioni di euro) 2017 2018 2019
Valore economico generato dal Gruppo 10.726 10.863 11.182
Valore economico distribuito (milioni di euro) 2017 2018 2019
Valore economico distribuito agli stakeholder 9.828 9.418 9.634
- Fornitori 2.992 3.118 2.742
- Dipendenti 5.682 5.584 5.608
- Finanziatori 153 43 51
- Pubblica Amministrazione 447 92 624
- Comunità 5 5 7
- Azionisti (*) 549 576 602
Valore economico trattenuto (milioni di euro) 2017 2018 2019
Valore economico trattenuto dal Gruppo 898 1.445 1.548

Integrità e trasparenza

[GRI 205-1] Società analizzate per rischio corruzione(*) e copertura(**) dei processi a rischio corruzione con interventi di audit

2017 2018 2019
Numero totale delle società del Gruppo analizzate per rischi legati alla
corruzione
18 18 16
Numero totale delle società del Gruppo 25 25 25
Percentuale delle società del Gruppo analizzate per rischi legati alla
corruzione
72 72 64
Percentuale di copertura dei processi a rischio corruzione con interventi
di audit (***)
Alta copertura 94 68 87
Media copertura 3 19 13
Bassa copertura 3 13 -

(*) L'analisi per rischio corruzione delle società del Gruppo è stata svolta nell'ambito delle valutazioni per la definizione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001.

(**) La copertura rappresenta l'incidenza complessiva delle attività di audit sui processi aziendali. L'indice è calcolato come rapporto tra il numero dei controlli rilevanti e il numero dei controlli per ambito.

(***) I dati si riferiscono a Poste Italiane SpA.

[GRI 205-3] Segnalazioni gestite dal comitato whistleblowing

2017 2018 2019
Segnalazioni gestite 290 230 214
di cui in ambito corruzione 23 7 4(*)
di cui risultate fondate - - -
di cui in approfondimento sull'ambito corruzione 1

(*) Per le segnalazioni in ambito 4 esposti sono stati valutati potenzialmente rilevanti ai fini della corruzione; in particolare, 2 segnalazioni sono risultate prive di fondamento, 1 è stata rigettata e 1 è in corso di approfondimento al 31 dicembre 2019.

Casi di corruzione e concussione e azioni correttive

Numero di casi di corruzione e concussione e azioni
correttive
u.m. 2017 2018 2019
Casi di corruzione e concussione 0 0 0

Formazione su procedure e politiche relative all'anticorruzione(*)

2017 2018 2019
Totale dipendenti 56.052 40.060 73.081
di cui:
Dirigenti 261 471 441
Quadri 6.726 6.383 11.944
Impiegati 49.065 33.206 60.696

(*) Per gli anni 2017 - 2018 è stata considerata la formazione anticorruzione erogata all'interno del corso online "Il D.Lgs 231/2001. Per l'anno 2019 è stato considerato il corso online "Il Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e la prevenzione della Corruzione" in erogazione a partire dal mese di maggio.

Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri ambientali(*)

2017 2018 2019(**)
Percentuale gare espletate sulla base di criteri ambientali 40,4 34,1 49,1

(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alle soglie comunitarie e risulta funzionale ad individuare le gare che presentino specifici aspetti ambientali nell'oggetto, nelle specifiche tecniche o nei criteri di partecipazione e/o valutazione (es. ISO 14001, ISO 50001, veicoli ibridi/elettrici, veicoli a basso impatto ambientale, Criteri Ambientali Minimi, utilizzo di materiali riciclabili nelle forniture, etc.).

(**) Per il 2019 il perimetro del dato comprende Poste Italiane e le società del Gruppo. Il rafforzamento del presidio finalizzato all'aumento del grado di sostenibilità della catena di fornitura ha consentito un significativo incremento delle performance ambientali. L'indice 2019 registra un incremento pari al 15 punti percentuali rispetto al dato 2018 (+44%).

Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri sociali (*)

2017 2018 2019(**)
Percentuale gare espletate sulla base di criteri sociali 39,4 45,5 57,7

(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alle soglie comunitarie e risulta funzionale ad individuare le gare che presentino specifici aspetti sociali nell'oggetto, nelle specifiche tecniche o nei criteri di partecipazione e/o valutazione (es. SA8000, OHSAS 18001).

(**) Per il 2019 il perimetro del dato comprende Poste Italiane e le società del Gruppo. Il rafforzamento del presidio finalizzato all'aumento del grado di sostenibilità della catena di fornitura ha consentito un significativo incremento delle performance sociali. L'indice 2019 registra un incremento di 12 punti percentuali rispetto al dato 2018 (+27%).

[GRI 301-1] Materiali usati per peso o volume

Tipologia di materiali/materi
prime
2017 2018 2019
Rinnovabili 31.675.191 29.862.153 29.210.299
Carta(**) (kg) 24.887.148 23.739.303 21.676.215
Cartone (kg) 1.799.060 2.303.294 2.896.414
Legno (kg) 4.988.983 3.819.556 4.637.670
Non Rinnovabili 2.500.949 2.205.485 2.446.097
Plastica (kg) 2.147.694 1.793.553 1.928.405
Inchiostri/toner (kg) 87.749 59.784 61.146
Colle (kg) 5.149 6.465 6.061
Altro(*) (kg) 260.357 345.683 450.485
Totale 34.176.140 32.067.638 31.656.396

(*) La voce "Altro" contiene i seguenti materiali: etichette, sacchi e sigilli, spago da imballo e buste di sicurezza.

(**) Per il 2019 si rileva una riduzione dei consumi della carta per effetto del processo di digitalizzazione e della flessione del business di stampa.

Pratiche anti-concorrenziali

Ammontare delle sanzioni u.m. 2017 2018 2019
Sanzioni per pratiche anti 23.000.000 0 0
competitive/violazioni antitrust

Fornitori dotati di un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 o EMAS

Percentuale di fornitori u.m. 2019
Percentuale di fornitori qualificati dotati di sistema di % 49,1
gestione ambientale certificato ISO 14001 o EMAS

Valorizzazione delle persone

[GRI 412-1] Attività sottoposte a valutazione sul rispetto dei diritti umani

2017 2018 2019
Società del Gruppo
Numero delle società del Gruppo sottoposte a valutazione sul 25 25 25
rispetto dei diritti umani
Numero totale delle società del Gruppo 25 25 25
Percentuale totale delle società del Gruppo sottoposte a valutazione
sul rispetto dei diritti umani
100 100

[GRI 102-8] Numero di dipendenti per tipologia di contratto e genere, distinti per linea di business (*)

2017 2018 2019
Tipologia di
contratto
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Contratto Stabile(**) 58.812 68.623 127.435 55.980 66.819 122.799 54.174 65.362 119.536
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e 53.512 64.691 118.204
Distribuzione 57.600 67.304 124.904 55.256 66.122 121.378
Servizi Finanziari (***) 782 946 1.729 252 258 510 234 230 463
Servizi Assicurativi 276 253 529 276 273 549 261 281 542
Pagamenti, Mobile e
Digitale 154 119 273 197 165 362 167 161 327
Contratto
Flessibile(***) 5.436 3.684 9.120 5.681 3.858 9.539 4.216 2.693 6.909
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e 4.211 2.688 6.899
Distribuzione 5.434 3.677 9.111 5.680 3.857 9.537
Servizi Finanziari 1 1 2 0 0 0 0 0 0
Servizi Assicurativi 0 6 6 1 1 2 4 5 9
Pagamenti, Mobile e
Digitale 1 0 1 0 0 0 1 0 1
Totale 64.248 72.307 136.555 61.661 70.677 132.338 58.390 68.055 126.445

(*) I dati sono espressi in Full Time Equivalent (FTE).

(**) Include i dipendenti a tempo indeterminato e i contratti di apprendistato.

(***) Include i dipendenti a tempo determinato e i contratti di somministrazione lavoro.

[GRI 102-8] Numero di dipendenti per tipologia di impiego e genere, distinti per linea di business (*)

2017 2018 2019
Tipologia di
impiego
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Full-time 62.557 68.256 130.813 60.166 66.748 126.914 56.680 63.884 120.564
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione 61.357 67.000 128.357 59.441 66.076 125.517 56.015 63.235 119.250
Servizi Finanziari 770 884 1.654 251 246 497 233 218 451
Servizi Assicurativi 275 254 529 277 265 542 265 274 539
Pagamenti, Mobile e
Digitale 155 118 273 197 161 358 167 157 324
Part-time 3.133 6.828 9.961 2.737 6.507 9.244 3.113 6.847 9.960
di cui:
Corrispondenza, 3.111 6.723 9.834 2.736 6.471 9.207
Pacchi e 3.111 6.811 9.922
Distribuzione
Servizi Finanziari 21 96 117 1 18 19 1 16 17
Servizi Assicurativi 1 8 9 0 12 12 0 15 15
Pagamenti, Mobile e
Digitale 0 1 1 0 6 6 1 5 6
Totale 65.690 75.084 140.774 62.903 73.255 136.158 59.793 70.731 130.524

(*) Dati espressi in Headcount.

Distribuzione dei dipendenti per titolo di studio (*)

2017 2018 2019
Laurea (%) 12,2 12,9 15,1
Diploma (%) 70,8 70,8 70,3
Licenza media (%) 16,8 16,1 14,5
Licenza elementare
(%) 0,2 0,1 0,1
Totale (%) 100 100 100

(*) Le percentuali sono calcolate relativamente al solo personale stabile in Headcount.

Numero di partecipanti ai programmi di sviluppo

Programmi di Sviluppo 2017 2018 2019
Assessment del potenziale 477 427 400
Skills Assessment 468 171 1.736
Percorsi di mentoring e coaching - 109 136
Hackathon - 310 159
Totale 945 1.017 2.431

[GRI 404-1] Numero di ore di formazione medie annue per dipendente

2017 2018 2019
Categoria
dipendenti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 27 29 28 26 27 26 43 46 44
Quadri 52 64 57 60 77 68 68 83 75
Impiegati 21 27 24 16 22 20 30 37 34
Totale dipendenti 24 30 27 22 28 25 35 42 39

Giornate di formazione medie per dipendente

2017 2018 2019
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Giornate di
formazione medie
erogate ai dipendenti 4,1 5,0 4,6 3,7 4,6 4,2 5,9 7,0 6,5

Ore per tipologia di formazione*

Totale 3.854.000 3.400.900 5.068.400
Compliance 2.360.000 2.357.000 3.159.400
Tecnico - specialistica 1.452.000 966.700 1.875.200
Manageriale 42.000 77.200 33.700
Tipologia formazione 2017 2018 2019

*Valori arrotondati per coerenza con i valori comunicati lo scorso anno.

Programmi di formazione e sviluppo dei dipendenti

Programmi di formazione e sviluppo 2018 2019
Full Time Equivalent (FTE) 132.338 126.445
Ore medie di formazione e sviluppo 25,85 40,25
Spesa totale per programmi di formazione e sviluppo (in euro) 6.322.559 7.709.433
Spesa media per programmi di formazione e sviluppo (in euro) 48 61
Percentuale di posizioni aperte occupate da dipendenti
interni (%)(*) 72 39

(*) La percentuale di posizioni aperte occupate da dipendenti interni è riferita alla Capogruppo. Per l'anno 2019 si evidenzia che il dato è stato rapportato sul totale ingressi (interni ed esterni).

[401-2] Benefit forniti ai dipendenti a tempo pieno che non sono forniti ai dipendenti temporanei o part-time

Benefit finanziari 2017 2018 2019
Contratti a
tempo
indeterminato
Contratti a
tempo
determinato
Contratti a
tempo
indeterminato
Contratti a
tempo
determinato
Contratti a
tempo
indeterminato
Contratti a
tempo
determinato
part tempo part tempo part tempo part tempo part tempo part tempo
time pieno time pieno time pieno time pieno time pieno time pieno
Assicurazione sulla vita SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*)
Assistenza sanitaria SI (*) SI (*) SI (**) SI SI (*) SI (**) SI SI (*)
Copertura per la disabilità e
l'invalidità
SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*)
Congedo parentale SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI () SI ()
Pensione SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI

(*) Da intendersi con riferimento al personale Dirigente.

(**) Da intendersi con riferimento al personale non Dirigente.

Evoluzione del personale

2017 2018 2019
Tasso di turnover totale (%)(*) 4,60 4,80 7,30
Tasso di turnover volontario (%)(*) 3,70 4,20 6,80
Costi medi per FTE assunto (in euro) (**) - 34.900 36.300

(*) Il tasso di turnover è stato calcolato rapportando i dipendenti cessati nell'anno n (FTE)/dipendenti totali dell'anno n-1. Il tasso di turnover volontario è dato dai dipendenti cessati dell'anno n volontariamente (FTE) / dipendenti totali dell'anno n-1 Il tasso di turnover calcolato rapportando i dipendenti cessati dell'anno n (FTE) / dipendenti totali anno n è pari a 4,8 per il 2017, 5,0 per il 2018 e 7,5 per il 2019; il tasso di turnover volontario, dato dai dipendenti cessati dell'anno n volontariamente (FTE) / dipendenti totali dell'anno n è pari a 4,0 per il 2017, 4,4 per il 2018 e 7,0 per il 2019.

(**) Il costo pro capite medio annuo delle assunzioni riguarda tutte le tipologie contrattuali (tempi indeterminati, contratti a tempo determinato e dirigenti). Il pro capite tiene conto dei seguenti elementi: retribuzione fissa, retribuzione accessoria (premio di risultato, straordinario, indennità varie, ecc.) a cui si aggiungono prevalentemente i contributi/tfr sui primi due elementi. Il dato relativo al costo medio per FTE assunto si riferisce alla Capogruppo.

Contenziosi (*)

2017 2018 2019
Contenziosi con i 1.167 956
dipendenti 489

(*) I trend periodici fanno registrare una significativa diminuzione del contenzioso del 2019 e, infatti, nel periodo di riferimento, il decremento è di ca il 48%, rispetto al dato dello stesso periodo dell'anno precedente. Sul fronte della "costituzione del rapporto di lavoro" le nuove controversie sono 26 (di cui 24 riferite a Poste Italiane), quelle del 2018 erano 26 (di cui 22 riferite a Poste); dunque su questo fronte il dato è invariato. Sul versante dello "svolgimento del rapporto di lavoro" le nuove vertenze incardinate sono 357 (di cui 344 riferite a Poste Italiane), quelle del 2018 erano 788 (di cui 785 riferite a Poste Italiane), con una percentuale specifica di decremento del 54%. Per quanto attiene infine alla "risoluzione del rapporto di lavoro" le nuove controversie sono 106 (di cui 100 riferite a Poste Italiane), quelle del 2018 erano 142 (di cui 129 riferite a Poste Italiane); per questa tipologia il decremento è stato pari al 29% circa.

[GRI 403-2] Tipologia di infortuni, tasso di frequenza, tasso di gravità, tasso di frequenza delle malattie professionali, tasso di assenteismo e decessi sul lavoro del Gruppo

2017 2018 2019
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Infortuni 4.080 4.402 8.482 4.000 4.349 8.349 3.777 4.229 8.006

di cui:

sul lavoro 3.456 3.492 6.948 3.431 3.385 6.816 3.250 3.373 6.623
in itinere 624 910 1.534 569 964 1.533 527 856 1.383
Decessi 4 4 8 7 2 9 5 0 5
di cui:
sul lavoro 1 2 3 5 1 6 5 0 5
in itinere 3 2 5 2 1 3 0 0 0
Casi di malattia
professionali 14 10 24 5 7 12 9 5 14
Tasso di
frequenza
infortuni (*) n.d. n.d. 34,89 36,84 33,14 34,90 35,76 33,26 34,44
Tasso di gravità
infortuni (**) n.d. n.d. 1,18 1,24 1,12 1,18 1,04 1,02 1,03
Tasso di
frequenza delle
malattie
professionali (***) n.d. n.d. 0,12 0,05 0,07 0,06 0,10 0,05 0,07
Tasso di
assenteismo
(****) 4,36 4,82 4,61 4,60 5,14 4,89 4,21 4,93 4,60

(*) n. di infortuni sul lavoro/ore lavorate * 1.000.000. Il tasso è calcolato relativamente al personale stabile e flessibile.

(**) n. di giorni di assenza per infortunio sul lavoro/ore lavorate * 1.000. Il tasso è calcolato relativamente al personale stabile e flessibile.

(***) n. di malattie professionali/ore lavorate * 1.000.000.

(****) n. di giorni di assenza per malattia e infortunio/giorni lavorativi * 100. Il tasso è calcolato relativamente al solo personale stabile e non include i dirigenti. Il target atteso per l'anno 2019 è pari a 4,70.

2017 2018 2019
Infortunio sul
lavoro per Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
tipologia
Caduta da
motomezzo 1.119 641 1.760 978 571 1.549 990 605 1.595
Incidente con mezzo
aziendale 390 344 734 340 305 645 423 335 758
Investito da auto 12 18 30 20 20 40 7 18 25
Incidente con mezzo
privato 32 31 63 32 36 68 20 37 57
Caduta e/o
movimento 847 1.338 2.185 1.047 1.394 2.441 841 1.338 2.179
inopportuno
Aggressione 269 275 544 276 335 611 300 348 648
Movimentazione
manuale carichi 175 144 319 182 116 298 163 148 311
Rapina 72 144 216 96 111 207 66 87 153
Schiacciamento
contusione 429 440 869 169 165 334 363 371 734
Altre cause 111 117 228 291 332 623 77 86 163
Totale 3.456 3.492 6.948 3.431 3.385 6.816 3.250 3.373 6.623

Dipendenti formati su tematiche di Salute e Sicurezza

2019
Totale dipendenti formati su tematiche di Salute e Sicurezza 60.065

Numero di casi di non conformità alle norme sul lavoro

2019
Numero di casi di non conformità alle norme sul lavoro 0

Diversity and Inclusion

[GRI 405-1] Composizione e suddivisione del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. per genere e fascia di età(*)

2017 2018 2019
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Componenti organi
di Governo 5 4 9 5 4 9 5 4 9
< 30 anni - - - - - - - - -
30 – 50 anni 2 2 4 - 2 2 - 2 2
> 50 anni 3 2 5 5 2 7 5 2 7
Componenti organi
di Governo (%) 55,6 44,4 100 55,6 44,4 100 55,6 44,4 100
< 30 anni - - -
30 – 50 anni 40 50 44,4 - 50 22,2 - 50 22,2
> 50 anni 60 50 55,6 100 50 77,8 100 50 77,8

(*) Dati espressi in Headcount.

2017 2018 2019
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 527 182 709 506 167 673 515 160 675
< 30 anni (%) - - - - - - - - -
30 – 50 anni (%) 35,3 37,4 35,8 36,2 40,1 37,1 38 39 39
> 50 anni (%) 64,7 62,6 64,2 63,8 59,9 62,9 62 61 61
Quadri 8.381 7.109 15.490 8.154 7.045 15.199 7.816 6.897 14.713
< 30 anni (%) 0,3 0,2 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3
30 – 50 anni (%) 37,0 38,8 37,9 37,3 39,4 38,3 41 42 42
> 50 anni (%) 62,7 60,9 61,9 62,4 60,4 61,4 58 58 58
Impiegati 55.340 65.016 120.356 53.001 63.465 116.466 50.059 60.998 111.057
< 30 anni (%) 7,9 4,5 6,0 7,8 4,4 6,0 9 5 7
30 – 50 anni (%) 41,2 47,2 44,4 42,5 46,3 44,6 44 46 45
> 50 anni (%) 50,9 48,3 49,5 49,7 49,3 49,5 46 49 48
Totale 64.248 72.307 136.555 61.661 70.677 132.338 58.390 68.055 126.445

[GRI 405-1] Inquadramento professionale dei dipendenti per genere e fascia di età(*)

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent (FTE) stabile e flessibile.

[GRI 405-1] Numero di dipendenti distinti per altri indicatori di diversità

2017 2018 2019
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dipendenti con
disabilità 4.353 2.549 6.902 4.126 2.420 6.546 3.669 2.312 5.981

Diversità

Presenza di donne per categoria (%) (*) 2018 2019
Posizioni manageriali 30,3 30,0
Top management(**) 19,7 20,2
Junior management(***) 32,1 31,6
Revenue-generating functions (****) 31,4 32,4

(*) Le percentuali fanno riferimento alla presenza delle donne su posizioni organizzative formalizzate in ambito Poste

Italiane e Società del Gruppo.

(**) Include le posizioni di primo e secondo livello organizzativo in Poste Italiane, gli Amministratori Delegati e i Direttori Generali delle principali Società del Gruppo e i loro diretti riporti.

(***) Include le posizioni manageriali diverse dal Top Management.

(****) Include le posizioni organizzative in ambito Mercato Privati (MP) e Mercato Business e Pubblica Amministrazione (MBPA).

[GRI 404-3] Percentuale di dipendenti che ricevono valutazioni regolari sui risultati e sullo sviluppo della carriera, per genere e per categoria dipendente(*)

2017 2018 2019
Categoria
dipendenti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti (%) 90 98 92 92 97 93 93 99 95
Quadri (%) 97 98 97 98 98 98 98 98 98
Impiegati (%) 91 93 92 87 91 89 84 89 87
Totale (%) 92 94 93 88 91 90 86 90 88

(*) I dati riportati si riferiscono al personale stabile, l'esclusione del personale flessibile dal processo di valutazione delle prestazioni è dovuta al fatto che il ciclo di vita annuale del processo di valutazione delle prestazioni non è conciliabile con i tempi dei contratti flessibili. Nella tabella sono inclusi anche i dati delle Società del Gruppo ad eccezione dei dati di Mistral Air (oggi Poste Air Cargo), in quanto non è possibile effettuare una comparazione dei livelli professionali per diversità di contratto. I dati inoltre non includono (mediamente ogni anno) ca. 4.000 risorse che risultano "Non Valutabili" per lunga assenza dall'ambito lavorativo (oltre 6 mesi). Tali risorse rientrano comunque nella fase di Assegnazione obiettivi per l'attribuzione degli obiettivi per l'anno successivo.

Sostegno al territorio e al Paese

[GRI 203-1] Contributi ad attività filantropiche e/o ad attività di cittadinanza d'impresa33

Tipologia di attività 2018 % 2019 %
Erogazioni liberali (*) (migliaia di euro) 146,5 3 760,81 11,8
Investimenti nelle comunità (**) (migliaia di euro) 1.400,4 26 2.508,98 38,9
Iniziative commerciali (***) (migliaia di euro) 3.860,2 71 3.180,76 49,3
Totale 5.407,1 100 6.450,55 100,0
Suddivisione per finalità
Iniziative commerciali (migliaia di euro) 3.860,2 71 3.200 50
Iniziative socio-culturali (migliaia di euro) 1.546,9 29 3.300 51
di cui:
Arte, cultura e diffusione di conoscenze 806,5 15 1.500 23
(migliaia di euro)
Benessere e inclusione sociale (migliaia di 450,5 8 1.200 19
euro)
Formazione e sviluppo del sapere (migliaia di 289,9 5 600 9
euro)

1 Nel 2019 gli oneri di gestione relativi alle attività filantropiche e/o di cittadinanza d'impresa sono pari a circa 320.000 euro.

(*) Erogazioni liberali: contributi occasionali erogati a supporto di organizzazioni benefiche.

(**) Investimenti nelle comunità: spese destinate ad interventi di medio-lungo termine a supporto della comunità in collaborazione con organizzazioni non profit, e istituzioni locali.

(***) Iniziative commerciali: iniziative di business con effetti benefici a favore della comunità (ad. es. attività di sponsorizzazione, donazione episodiche di beni aziendali ed altri asset aziendali. I dati riportati si riferiscono unicamente alla spesa destinata al contributo a supporto della comunità; non sono inclusi, ad esempio i costi legati alle campagne pubblicitarie e/o attività di marketing relative alle iniziative commerciali).

2017 2018 2019
Conciliazioni
discusse
su
831 795 654
prodotti Postali Retail
di cui conciliate (%) 84 89 86,7
Conciliazioni
discusse
su
94 98 115
prodotti Postali Business
di cui conciliate (%) 88 88 96,52
Conciliazioni
discusse
su
370 553
prodotti Bancoposta 219
di cui conciliate (%) 49 43 62,1
Conciliazioni
discusse
su
38 53 40
prodotti PosteMobile
di cui conciliate (%) 61 85 80
Conciliazioni
discusse
su
Fondo
Immobiliare
IRS
(n.
35 - -
domande)
di cui conciliate (%) 100 - -
Totale conciliazioni discusse 1.368 1.499 1568
di cui conciliate (%) 75 72 73,98
[FS14] Gli ATM per l'inclusione
ATM 2017 2018 2019
ATM dotati di tastiere per ipovedenti e non
vedenti 7.257 7.279 7.728
di cui:
ATM dotati di guida vocale 5.847 6.307 7.020
Totale 7.257 7.279 7.728

Conciliazioni

[FS14] Uffici Postali per l'integrazione culturale

Uffici Postali 2017 2018 2019
Monoetnici 2 2 2
Multietnici 25 25 27
Numero clienti serviti 3.311.214 3.297.724 3.399.110
Totale operazioni effettuate 5.503.076 5.518.522 5.511.870

Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a rischio di esclusione finanziaria sul totale delle nuove acquisizioni

Nuove aperture di conti correnti retail 2017 2018 2019
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani
(under 35) 25,4 24,9 24,2
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior 24,4 23,8 25,9
(over 65)
Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi 16,4
italiani" 17,6 17,9
Nuove aperture di Postepay standard (*)
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani 38 35,7 28,8
(under 35)
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior 7 7,6 9,4
(over 65)
Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi 12,6 12,3 9,5
italiani"
Nuove aperture di Postepay Evolution (*)
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani 45,9 46,4 42,7
(under 35)
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior 5,5 5,6 6,9
(over 65)
Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi 20,6 22,1 20,1
italiani"

(*) Per le sottoscrizioni delle Postepay standard ed evolution sono esclusi i rinnovi avvenuti nell'anno.

Customer experience

L'esperienza dei clienti negli Uffici Postali

2017 2018 2019
Tempo medio di attesa negli Uffici Postali (min) 8,97 9,57 10,95
Clienti serviti entro 15 minuti (%) 81,9 80,6 77,9
Soddisfazione dei clienti per il tempo di attesa (1-10) 8 8 8
Soddisfazione complessiva dei clienti per l'esperienza nell'Ufficio Postale 8,7 8,7 8,7

Reclami dei clienti per tipologia(*)

Uffici Postali 2017 2018 2019
Reclami pervenuti 10.096 10.323 11.698
Tempo medio di risposta (gg.) 32 21 11
Corrispondenza
Reclami pervenuti 89.681 89.596 98.119
Tempo medio di risposta (gg.) 34 20 19
Pacchi (**)
Reclami pervenuti 122.580 108.372 186.234
Tempo medio di risposta (gg.) 14 17 12
Servizi Finanziari
Reclami pervenuti 76.107 96.410 123.901
Tempo medio di risposta (gg.) 21 9 4
Servizi Assicurativi
Reclami pervenuti 2.577 2.975 2.938
Tempo medio di risposta (gg.) 16 12 13
Istruttorie avviate dall'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (n.) 169 169 185
Poste Mobile
Reclami pervenuti telefonia mobile 33.098 16.045 17.750
Tempo medio di risposta (gg.) 3 4 6
Reclami pervenuti telefonia fissa 469 939 1.110
Tempo medio di risposta (gg.) 6 10 3
(*) I dati sui reclami sono relativi ai ticket aperti per i quali è richiesto l'intervento delle strutture di back office.
(**) Per il 2019 i reclami sono relativi a tutta la rete logistica ( PosteItaliane,SDA e CLP ). Fino al 2018 i reclami "Pacchi"
pervenuti erano solo quelli della rete PosteItaliane.

Numero contatti gestiti(*)

Contact Center 2017 2018 2019
Numero contatti gestiti (mln) 26 24 28

(*) Il trend in aumento nel 2019 è dovuto alla crescita dei contatti sui servizi finanziari e postali.

Soddisfazione dei Clienti (*)

Clienti soddisfatti 2017 2018 2019
Clienti soddisfatti a seguito di indagini di "Customer Experience"
(%)
79,1 81,4 82,7
Copertura del dato (%) 100 100 100

(*) La customer experience delle Business Unit viene misurata due volte l'anno (giugno e novembre) da un istituto di ricerca esterno attraverso survey di Net Promoter Score utilizzate per la misurazione della consigliabilità dei prodotti e servizi di Poste Italiane.

Per quanto riguarda i canali, l'indicatore misurato è il Customer Effort Score che rileva la facilità di accesso ai servizi.

I campioni di clienti coinvolti dall'indagine di customer experience sono rappresentativi dell'universo di riferimento.

Le Business Unit coinvolte nell'analisi di customer experience sono: BancoPosta (Consumer, PMI e Grandi Clienti); Posta Comunicazione e Logistica (PMI e Grandi Clienti); Poste Vita (Consumer). I canali di vendita e assistenza coinvolti sono rispettivamente il canale Uffici Postali (UP) e il Contact Center (CC). Target atteso 2019 +1,2 punti percentuali rispetto al 2018.

In riferimento alla metodologia utilizzata nella misurazione della customer satisfaction, le survey prevedono una scala di valutazione del livello di soddisfazione da 1 a 10. Le percentuali riportate includono i clienti che hanno risposto 7-8 e 9-10 alle survey somministrate.

I punteggi 9-10 NPS/CES riflettono rispettivamente i clienti "promotori" (NPS) ed "entusiasti" (CES).

Reclami mensili

Tasso mensile dei reclami u.m. 2017 2018 2019
Reclami mensili pervenuti 27.884 27.055 36.813

Risorse del piano di continuità del business(*)

2017 2018 2019
Investimenti (milioni di euro) 3,6 7,8 4,2
Esercitazioni (**) 5 4 4
Persone coinvolte 180 180 180
Servizi su Mainframe (servizi Open in elaborazione) coperti da
piani di disaster recovery (%) 100 100 100

(*) I dati si riferiscono a Poste Italiane S.p.A. (segmento servizi finanziari e assicurativi), PostePay S.p.A., BancoPosta Fondi S.p.A. SGR.

(**) Le esercitazioni, di cui è prevista una sessione per ogni trimestre dell'anno solare, hanno coinvolto tutte le applicazioni che risiedono sul sistema centrale Mainframe di Poste Italiane oltre alle applicazioni residenti in ambiente OPEN incluse nel perimetro dei servizi finanziari di Bancoposta.

[GRI 418-1] Violazione della privacy e perdita dei dati (*)

2017 2018 2019
Reclami ricevuti per violazione della privacy 6 22 50
di cui:
reclami ricevuti da terzi e riconosciuti dall'organizzazione 6 22 49
reclami ricevuti da parte di organismi di regolamentazione - - 1
Fuoriuscite, furti di dati dei clienti, perdite dei dati dei clienti identificati - 205 321
Sicurezza IT e violazioni della sicurezza informatica
Incidenti e violazioni IT 2017 2018 2019
Numero totale di violazioni di sicurezza informatica/incidenti di 30 16 33
cybersecurity
Numero totale di violazioni della sicurezza informatica che 4 9 7
hanno coinvolto la sicurezza dei consumatori
Ammontare totale di multe/sanzioni pagate in relazione a
violazioni della sicurezza delle informazioni e altri incidenti di 24.000 - -
sicurezza informatica (euro)

(*) La percentuale di clienti i cui dati sono stati utilizzati per scopi secondari è pari all'1% del numero complessivo dei clienti.

Numero di clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT

Clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT u.m. 2019
Numero di clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT 755

Innovation

Numeri dei servizi digitali

2017 2018 2019
Clienti registrati ai canali digitali (web e App) di Poste 15 17,6 20,8
Italiane (mln)
Identità digitali rilasciate (mln) 1,8 2,6 4,1
Download App PostePay (mln) 6,1 8,5 11,2
Download App BancoPosta (mln) 3 4,1 6,1
Download App Ufficio Postale (mln) 1,8 3,1 4,6
Download App PosteID (mln) 1,4 2,5 4,8
Download App PosteMobile (mln) 2,7 3,4 4,1
Operazioni effettuate dai canali digitali consumer
(web e App) (mln) 39,3 47,9 57,1

La dematerializzazione delle pratiche e transazioni corrispondenti

2017
2018
2019
Tipologie di pratiche(*) N.
Pratiche
%
dematerializzate
N. Pratiche % dematerializzate N.
Pratiche
% dematerializzate
Buoni 1.289 94 1.643 92 1.958 94
Conti Correnti 417 86 359 93 327 93
Libretti 674 93 773 94 746 94
PostePay Evolution 1.227 91 1.715 97 1.519 98
Full Acquiring - - - - 13 4
Polizze Vita 274 70 540 79 739 82
Polizze danni - - - - 149 76
MiFID 2.571 96 3.292 83 3.320 87
Poste Mobile 815 70 955 78 1.123 82
Consulenza guidata - - - - 1.436 79
Finanziamenti - - - - 177 78
Totale Pratiche (**) 7.267 90 9.277 88 11.507 88

(*) dati in migliaia

(**) I volumi totali delle pratiche hanno subito un incremento dovuto principalmente all'inserimento di nuove tipologie di pratiche. Si evidenzia tuttavia un aumento delle percentuali di dematerializzazione su tutto il perimetro delle pratiche gestite.

Transazioni corrispondenti 2017 2018 2019
Totale Transazioni (milioni di euro) 31,5 33,5 33,1
Totale Transazioni elettroniche (milioni di euro) 30,3 32,4 32,0
Transazioni dematerializzate (%) 96,2 96,7 96,8

Decarbonizzazione immobili e logistica

[GRI 302-1] Consumi energetici interni al Gruppo (*)

2017 2018 2019
Consumi carburante
da
fonte
non
2.816.874 1.963.646 2.144.522
rinnovabile (GJ)
di cui:
GPL (GJ) 35.056 31.381 32.033
Gasolio (GJ) 846.051 807.178 857.792
Gas metano (GJ) 657.874 624.541 640.970
Jet fuel (GJ) 1.104.614 343.341 403.770
Benzina (GJ) 173.279 157.205 209.956
Consumi di energia
da
fonte
non
106.337 93.603 84.183
rinnovabile (GJ)
di cui:
Energia
termica
(teleriscaldamento) 22.960 20.862 23.122
(GJ)
Energia
elettrica
approvvigionata dalla 83.377 72.741 61.061
rete nazionale (GJ)
Consumi di energia
da fonte rinnovabile 1.812.423 1.742.370 1.697.666
(GJ)
di cui:
Energia
elettrica
autoprodotta
da
7.057 5.907 5.521
fotovoltaico (GJ)
Energia
elettrica
certificata
garanzia
1.805.366 1.736.463 1.692.145
d'origine (GJ)
Consumi di energia 4.735.634 3.799.619 3.926.371
totali (GJ)
di cui:
da
fonti
rinnovabili
(GJ)
1.812.423 1.742.370 1.697.666
da
fonti
non
rinnovabili (GJ)
2.923.211 2.057.249 2.228.705

(*) Comprende l'energia riferita alle strutture Immobiliari e quella collegata al business della logistica su gomma e del trasporto passeggeri (solo per l'anno 2017) e posta via aerea. Fonte fattori di conversione in GJ: GHG Protocol e Linee Guida DEFRA 2012.

[GRI 302-2] Consumi energetici esterni al Gruppo

2017 2018 2019
Totale
consumi
energia
esterni
al
2.214.578 1.774.660 2.270.147
Gruppo(*) (GJ)
di cui:
Gasolio (GJ) 1.675.733 1.395.456 1.881.742
GPL - 113 101
Jet fuel (GJ) 538.845 379.090 388.304

(*) Il target atteso per l'anno 2019 è pari a 1.698.000 GJ (471.800 MWh) per l'energia totale da fonti rinnovabili (interna ed esterna all'organizzazione) e 4.522.000 GJ (1.349.000 MWh) per l'energia totale da fonti non rinnovabili (interna ed esterna all'organizzazione).

[GRI 303-1] Prelievi idrici per fonte

2017 2018 2019
Consumi idrici (mc) (*) 1.938.726 1.758.341 1.776.659
di cui:
Acque sotterranee (mc) - 1.230 5.935
Acqua
comunale
o
derivante da altri servizi 1.938.726 1.757.111 1.770.724
idrici
pubblichi
o
privati
(mc)

(*) Il target atteso per l'anno 2019 è pari a 1.792.000 metri cubi.

Rendicontazione scarichi idrici

Scarichi idrici 2017 2018 2019
Totale scarichi idrici 1.938.726 1.758.341 1.776.659
2017 2018 2019
Emissioni
dirette

Scope 1(*) (tCO2 e)
196.573 134.540 145.747
di cui:
GPL (tCO2 e) 2.123 1.914 1.959
Gasolio (tCO2 e) 59.296 57.154 59.979
Gas metano (tCO2 e) 43.582 40.384 41.122
Jet fuel (tCO2 e) 80.498 25.020 29.205
Benzina (tCO2 e) 11.074 10.068 13.483
Emissioni indirette –
Scope 2 (tCO2 e) (**) 10.647 9.266 8.176
di cui:
Energia termica 2.286 1.972 2.053
Energia elettrica 8.361 7.294 6.123
Emissioni indirette --
Scope 3 (tCO2 e) (***) 156.712 126.440 156.202
di cui:
Gasolio (tCO2 e) 117.444 98.808 131.575
GPL - 6,9 6,2
Jet fuel (tCO2 e) 39.268 27.626 24.621

[GRI 305-1] Emissioni GHG dirette totali (Scope 1); [GRI 305-2] Emissioni GHG indirette totali (Scope 2); [GRI 305-3] Altre emissioni GHG indirette totali (Scope 3)

(*) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2e: GPL per il 2017 1,50 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2017), per il 2018 1,51 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018) e per il 2019 1,52 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2019). Gasolio per il 2017 2,60 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2017), per il 2018 2,63 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018) e per il 2019 2,69 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2019). Gas Metano per il 2017 2,09 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2017), per il 2018 2,04 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2018) e per il 2019 2,03 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2019). Benzina per il 2017 2,19 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2017), per il 2018 2,2 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018) e per il 2019 2,21 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2019). Il target atteso per l'anno 2019 è pari a 137.900 tCO2 eq.

(**) Poste Italiane acquista certificati di garanzia di origine rinnovabile per una quota pari a circa il 95% dei propri consumi di energia elettrica. I GRI Sustainability Reporting Standards prevedono due metodologie di calcolo delle emissioni dello Scope 2, il "Location-based method" e il "Market-based method". Il "Market based method" (metodologia utilizzata da Poste Italiane) si basa sulle emissioni di CO2 emesse dai fornitori di energia da cui l'organizzazione acquista, tramite un contratto, energia elettrica (in questo caso certificati di garanzia di origine da fonte rinnovabile dell'energia) e per il restante 5% fattori di emissione della rete elettrica nazionale (fattore di emissione: 0,361 Kg CO2 e/kWh, fonte: elaborazione ISPRA 2017). Fattori di emissione utilizzati per la conversione dell'energia termica in CO2e: 0,2 Kg CO2 e/kWh, per il 2017 0,19 Kg CO2 e/kWh e per il 2018 0,18 Kg CO2 e/kWh e per il 2019 0,17 Kg CO2 e/kWh.

Il metodo "Location-based", invece, si basa sui fattori di emissione medi relativi alla generazione di energia regionali, subnazionali o nazionali. Applicando il metodo Location-based il totale delle emissioni di Gruppo di Scope 2 nel 2017 pari a 191.678 tonnellate, nel 2018 183.486 tCO2 e nel 2019 177.855 tCO2 e. Sono stati utilizzati gli stessi fattori di emissioni utilizzati per la metodologia Market Based. Il target atteso per l'anno 2019 è pari a 8.500 tCO2 eq.

(***) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2e: Jet fuel per il 2017 2,54 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2017), per il 2018 2,54 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018) e per il 2019 2,21 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2019).

[GRI 306-2] Rifiuti prodotti per tipologia e metodo di smaltimento (*)

2017 2018 2019
Totale rifiuti pericolosi
(t) 346,0 1.096,0 240
di cui:
Recupero (t) 277,7 339,7 151
Smaltimento in discarica 2,5 699,1 36,1
(t)
Incenerimento (t) 0,4 - -
Altro tipo di smaltimento 65,4 57,3 52,9
(t)
Totale
rifiuti
non
25.790,6 27.449,5 28.468,8
pericolosi (t)
di cui:
Recupero (t) 25.190,1 26.129,2 27.718,9
Smaltimento in discarica 182,5 795,8 626,9
(t)
Incenerimento (t) - - 1,82
Altro tipo di smaltimento 418,0 524,6 121,16
(t)
Totale rifiuti (t) (**) 26.136,6 28.545,6 28.708,8

(*) I dati relativi alle quantità dei rifiuti prodotti provengono dalle società che forniscono il servizio di smaltimento.

(**) Il target atteso per il 2019 per la produzione di rifiuti destinati allo smaltimento in discarica, incenerimento e ad altro tipo di smaltimento, è pari a 1.000 tonnellate.

2017 2018 2019
Consumi carburante da
fonte non rinnovabile 715.240 674.802 682.128
(GJ)
di cui:
GPL (GJ) 11.705 9.094 7.785
Gasolio (GJ) 106.214 87.904 91.358
Gas metano (GJ) 597.321 577.804 582.985
Consumi di energia da
fonte non rinnovabile 106.337 93.603 84.183
(GJ)
di cui:
Energia
termica
22.960 20.862 23.122
(teleriscaldamento) (GJ)
Energia
elettrica
83.377 72.741 61.061
approvvigionata
dalla

[GRI 302-1] Consumi energetici interni riferiti alle strutture immobiliari per fonte

rete nazionale (GJ)
Consumi di energia da
fonte rinnovabile (GJ)
1.810.741 1.741.421 1.696.698
di cui:
Energia elettrica
autoprodotta da 7.057 5.907 5.521
fotovoltaico (GJ)
Energia elettrica
certificata garanzia 1.803.684 1.735.514 1.691.177
d'origine (GJ)
Consumi di energetici 2.632.318 2.509.826 2.463.009
totali (GJ)
di cui:
da fonti rinnovabili (GJ) 1.810.741 1.741.421 1.696.697
da fonti non rinnovabili 821.577 766.312
(GJ) 768.405

[GRI 305-1; GRI 305-2] Emissioni dirette e indirette di CO2 e riferite alle strutture immobili

2017 2018 2019
Emissioni dirette – Scope
1 (tCO2 e)
47.724 44.140 44.266
di cui
GPL (tCO2 e) 709 555 476
Gasolio (tCO2 e) 7.444 6.224 6.388
Gas metano (tCO2 e) 39.571 37.361 37.402
Emissioni
indirette
Scopo 2 (market based) 10.647 9.266 8.176
(tCO2 e)
di cui:
Energia elettrica (tCO2 e) 8.361 7.294 6.123
Energia termica (tCO2 e) 2.286 1.972 2.053

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia esterni ed emissioni di CO2 riferite alle strutture immobiliari

2017 2018 2019
Totale
energia
esterna al
Gruppo
- 113 101
(GJ)
Emissioni indirette –
Scope 3 (tCO2 e) - 6,9 6,2

[GRI 305-4] Intensità delle emissioni di GHG riferite alle strutture immobiliari

2018 2019
Totale emissioni GHG Scope 1 (Kg
CO2e) 44.140.430 44.265.864
Totale emissioni GHG Scope 2 (Kg 9.266.311
CO2e) 8.175.899
Totale emissioni GHG Scope 3 (Kg 6.889 6.200
CO2e)
Metri quadrati degli immobili del 5.470.000 5.479.089
Gruppo (m2)
Intensità delle emissioni dirette e 9,764 9,571
indirette GHG Scope 1 e Scope 2
Intensità delle altre emissioni 0,001 0,001
indirette di GHG Scope 3

Peso dei consumi di energia elettrica riferiti alle strutture immobiliari per tipologia di business

2017 2018 2019
55 55 55
14 14 14
14 14 14
13 13 13
4 4 4

Costi totali dell'energia acquistata per le strutture immobiliari

2017 2018 2019
Spesa
energetica
totale (euro) (*)
98.393.160 95.380.683 101.273.851
(*) Il target atteso per l'anno 2019 è pari a 102.534.000 euro.
Dati sulla flotta aziendale
2017 2018 2019
Totale
chilometri
percorsi
331.886.754 342.508.496 350.665.071
Totale veicoli 38.165 34.102 33.477
di cui:
veicoli tradizionali 33.562 29.786 29.119
veicoli alternativi 4.603 4.316 4.358
di cui:
biciclette 324 324 324
veicoli elettrici(*) 1.025 1.129 1.149
auto ibride 102 88 79
veicoli
alimentati
a
2.173 1.705 1.726
benzina-metano
veicoli
alimentati
a
benzina-GPL
979 1.070 1.080
veicoli
alimentati
a
gasolio-metano
- - 0
veicoli
alimentati
a
GPL
- - 0
percentuale
veicoli
alternativi (%)
12,1 12,6 13,1

[GRI 302-1; GRI 305-1; GRI 305-2] Consumi di energia ed emissioni di CO2 e della flotta aziendale su gomma

2017 2018 2019
Totale
consumi
energia (GJ) 998.702 946.453 1.059.592
di cui:
Gasolio (GJ) 739.837 719.274 766.434
Gas metano (GJ) 60.553 46.737 57.985
GPL (GJ) 23.351 22.287 24.248
Benzina (GJ) 173.279 157.205 209.956
Energia
elettrica
certificata
garanzia
1.682 950 968
d'origine (GJ)
Emissioni dirette – 68.351 65.379 72.276
Scope 1 (t CO2 e)
Emissioni indirette –
Scope 2 (t CO2 e) - - -

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia ed emissioni di CO2 e della logistica su gomma in appalto

2017 2018 2019
Totale
consumi
energia
esterni
al
1.675.733 1.395.456 1.881.742
Gruppo(*) (GJ)
Emissioni indirette – 117.444 98.808 131.575

Scope 3 (tCO2 e)

(*) I mezzi della logistica su gomma in appalto sono alimentati a gasolio. Per il 2019 l'aumento dei consumi in parte è giustificato da un aumento di volumi di pacchi e di trazioni.

Dati sulla flotta per il trasporto aereo

2017 2018 2019
Numero mezzi 25 23 15
Mail (ore) 3.247 4.823 6.799
Charter (ore) 9.512 2.799 158

[GRI 302-1; GRI 305-1] Consumi di energia ed emissioni del trasporto aereo postale e charter

2017 2018 2019
Totale
energia
interna
al
Gruppo
1.104.614 343.341 403.770
(GJ)
Emissioni dirette –
Scopo 1 (tCO2 e) 80.498 25.020 29.205

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia ed emissioni del trasporto aereo postale e charter in appalto

2017 2018 2019
Totale
energia
esterna al
Gruppo
538.845 379.090 388.304
(GJ)
Emissioni indirette –
39.268
Scope 3 (tCO2 e)
27.626 24.621

Altre emissioni dirette derivanti dall'attività di logistica

2019
Totale Emissioni di carburante da fonte non 365,47
rinnovabile – Scope 1 (tNOx) (*)
Gas metano 1,44
GPL 1,62
Gasolio 299,42
Benzina 22,61
Jet Fuel 40,38

(*) Fattori di emissioni utilizzati per la conversione dei combustibili in NOx: gas metano 0,0249 t NOx/TJ. GPL 0,0299 t NOx/TJ. Gasolio per autovetture 0,2557 t NOx/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,33 t NOx/TJ, per autocarri pesanti 0,4845 t NOx/TJ. Benzina per autovetture 0,0637 t NOx/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,0782 t NOx/TJ, per motocicli 0,1250 t NOx/TJ. Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia. Jet fuel 100 g NOx/GJ. fonte: ISPRA, Fattori di emissione per le sorgenti di combustione stazionarie in Italia.

2019
Totale Emissioni di carburante da fonte non
rinnovabile – Scope 1 (tSO2) (*) 39,05
Gasolio 0,39
Benzina 0,08
Jet Fuel 38,58

(*) Fattori di emissioni utilizzati per la conversione dei combustibili in SO2: gasolio 0,0004 t SO2/TJ. Benzina 0,0003 t SO2/TJ. Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia. Jet fuel 96 gSOx/GJ. Fonte: ISPRA, Fattori di emissione per le sorgenti di combustione stazionarie in Italia.

2019
Totale Emissioni di carburante da fonte non 97,72
rinnovabile – Scope 1 (VOC) (*)
Gas metano 3,24
GPL 2,38
Gasolio 7,73
Benzina 83,16
Jet Fuel 1,21

(*) Fattori di emissioni utilizzati per la conversione dei combustibili in VOC: gas metano 0,0558 t VOC/TJ. GPL 0,0439 t VOC/TJ. Gasolio per autovetture 0,0037 t VOC/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,0131 t VOC/TJ, autocarri pesanti 0,0211 t VOC/TJ. Benzina per autovetture 0,1945 t VOC/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,1245 t VOC/TJ, per motocicli 0,8961 t VOC/TJ. Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia. Jet fuel 3 g NMVOC/GJ. Fonte: ISPRA, Fattori di emissione per le sorgenti di combustione stazionarie in Italia.

Altre emissioni indirette derivanti dall'attività di logistica

2019
Totale Emissioni di carburante da fonte non
rinnovabile – Scope 2 (tNOx) 789,70
Gasolio 789,70
2019
Totale Emissioni di carburante da fonte non
rinnovabile – Scope 2 (tSO2)
0,69
Gasolio 0,69
2019
Totale Emissioni di carburante da fonte non
rinnovabile – Scope 2 (VOC)
33,22
Gasolio 33,22

Business Travel

2017 2018 2019
Totale emissioni t CO2 e 12.187 10.475 10.616
Auto 8.553 7.427 7.947
Benzina 2.736 2.044 2.135
Gasolio 5.818 5.383 5.812
Treno 1.308 511 470
Aereo 2.326 2.537 2.199
internazionali - short haul 347 243 170
internazionali - long haul 27 229 357
nazionali (domestic) 1.951 2.065 1.672

Employee commuting

2018 2019
Totale emissioni tCO2 e 32.572(*) 31.787(**)

(*) Il valore indicato si riferisce alla stima delle emissioni inquinanti generate dagli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente di Poste Italiane applicato nelle sedi che constano oltre 300 risorse che, allo stato, si attestano a n. 38 dislocate in 18 città del territorio nazionale, per un campione di 26.466 risorse totali.

(**) Il valore indicato si riferisce alla stima delle emissioni inquinanti generate dagli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente di Poste Italiane applicato nelle sedi che constano oltre 300 risorse che, allo stato, si attestano a n. 36 dislocate in 19 città del territorio nazionale, per un campione di 25.558 risorse totali.

6. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il Gruppo Poste Italiane continuerà a essere impegnato nell'attuazione degli obiettivi delineati nel Piano quinquennale Deliver 2022, approvato dal CdA il 26 febbraio 2018.

La Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione proseguirà nell'ottimizzazione della efficienza operativa anche attraverso il rafforzamento della integrazione delle reti logistiche che consegnano i pacchi e la corrispondenza. Inoltre, nell'ambito del percorso di evoluzione della flotta aziendale per il recapito, il Gruppo continuerà l'introduzione di mezzi alternativi ad alimentazione elettrica (veicoli a tre ruote), in grado di migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro, valorizzando altresì il percorso di "mobilità ecologica" già intrapreso negli ultimi anni con l'introduzione nella flotta aziendale di quadricicli elettrici.

Proseguirà l'impiego di nuove tecnologie di automazione a supporto dei processi produttivi con l'obiettivo di aumentare efficienza e qualità dei processi di smistamento.

Gli obiettivi di tali investimenti sono la massimizzazione delle sinergie del network logistico-produttivo e la valorizzazione di tutti gli asset disponibili del Gruppo, nonché il miglioramento del posizionamento competitivo sul mercato dei pacchi cogliendo le opportunità derivanti dallo sviluppo dell'e-commerce.

In coerenza con l'obiettivo strategico di diventare, attraverso la Strategic Business Unit Pagamenti, Mobile e Digitale, il principale ecosistema dei pagamenti in Italia e assicurare la convergenza tra pagamenti e mobile e tra canali fisici e digitali, il Gruppo intende guidare il cambiamento delle abitudini dei consumatori, delle imprese e della Pubblica Amministrazione con la creazione di nuovi prodotti e servizi integrati.

Nel corso del 2020 continuerà la spinta del comparto Mobile sull'offerta integrata Postepay Connect attraverso dei bundle che rispondano alle esigenze di diversi target di clientela e valorizzino la fidelizzazione del cliente con logiche innovative di pricing e offerte rivolte al target on line attraverso un processo di acquisizione completamente digitale.

Con riferimento ai Pagamenti sarà ampliato il servizio di ricarica delle carte Postepay dando la possibilità al cliente di effettuare ricariche automatiche sia a tempo che a soglia.

Il 2020 sarà un anno importante anche per il mondo delle carte di debito; sarà infatti possibile effettuare la gestione delle stesse sull'App Postepay per poter effettuare pagamenti in-store tramite Codice Postepay e verrà lanciata una nuova carta di debito, a valere sui conti BancoPosta, che abiliterà il correntista all'ecosistema Postepay.

In ambito Acquiring, relativamente alla collaborazione per il collocamento a distanza dei servizi di acquiring Postepay sulla rete dei tabaccai convenzionati Lottomatica, nel corso del 2020 verrà avviata la commercializzazione sia del servizio di acquiring fisico che del "Codice Postepay". Inoltre, sarà possibile il pagamento dei Bollettini tramite "Codice Postepay" nei punti vendita abilitati. Inoltre, nel corso del 2020 verrà dato seguito alla partnership con ENI per l'erogazione di diversi servizi sulla rete di stazioni di servizio, con la possibilità di accettare transazioni di pagamento in modalità tradizionale, tramite POS fisici e in modalità digitale, tramite la soluzione Paga con Postepay, esposta nell'ambito dell'APP Eni. Nel perimetro dell'accordo è altresì prevista la gestione del "cashback", un servizio innovativo non ancora lanciato in Italia da nessun operatore o intermediario finanziario che si sostanzia in un'operazione che consente al titolare carta di ottenere contante presso un esercente, contestualmente al pagamento con carta di debito/prepagata mediante un'unica transazione di pagamento effettuata sul POS.

Nella SBU dei Servizi Finanziari, in linea con il Piano Deliver 2022, proseguiranno le attività volte a cogliere le opportunità derivanti dalle recenti innovazioni normative MiFID II e IDD, mediante la valorizzazione della base clienti, della rete distributiva e del brand.

Nell'ambito del Risparmio Postale, come previsto dall'Accordo con CDP, proseguirà lo sviluppo del "Programma di Rilancio del Risparmio Postale", con l'introduzione di nuovi prodotti.

Con riferimento ai conti correnti consumer, nel corso del primo trimestre 2020, sarà rafforzata la proposizione commerciale con l'introduzione della possibilità di procedere alla richiesta di apertura del conto corrente in modalità on line.

In ambito conti correnti Business e Pubblica Amministrazione, al fine di migliorare la relazione con i clienti, continueranno le attività volte alle semplificazioni operative e di processo per l'apertura e gestione del conto corrente.

Relativamente al segmento Pubblica Amministrazione il 2020 sarà interessato dall'estensione del servizio di Tesoreria anche ad altri target rispetto ai Comuni con meno di 5mila abitanti.

Sui prodotti di finanziamento proseguiranno le attività di promozione e collocamento oggetto degli accordi con i partner per i mutui ipotecari e prestiti personali. Per questi ultimi è prevista una focalizzazione dell'ampliamento della gamma di offerta attraverso l'introduzione di soluzioni on line.

In continuità con il 2019 l'offerta della SBU Servizi Assicurativi tenderà al consolidamento della posizione di leadership nel mercato italiano, supportata da un ribilanciamento progressivo della produzione verso prodotti a maggiore valore aggiunto (Multiramo) caratterizzati da un profilo di rischio rendimento comunque moderato, compatibile con le caratteristiche della clientela del Gruppo.,

Relativamente ai servizi di Protezione, l'adozione di un modello "tailor made" porterà nel corso del 2020 ad una logica di offerta integrata modulare, superando quella focalizzata sui singoli prodotti, che sarà composta da soluzioni personalizzate di protezione, assistenza e servizi nell'area della persona, beni e patrimonio integrabili e modulabili tra loro. Inoltre, il Gruppo sarà impegnato a continuare con lo sviluppo del segmento Welfare e del settore danni non auto, sfruttando il forte potenziale ancora inespresso. L'offerta assicurativa di investimento e protezione verrà arricchita con funzionalità fruibili da canali digitali. In tutti gli ambiti dell'offerta di prodotti di investimento, sia fondi comuni che polizze assicurative, in linea con gli orientamenti intrapresi dal Gruppo, è previsto l'inserimento di criteri di Sostenibilità ESG (Enviromental, Social and Governance).

Proseguirà infine l'evoluzione delle piattaforme tecnologiche del Gruppo verso soluzioni cloud.

Con riferimento agli eventuali impatti di medio termine legati alla diffusione anche in Italia del coronavirus (covid-19), non è al momento possibile effettuare una stima ragionevole; occorre tuttavia evidenziare che Poste Italiane affronta questo contesto facendo leva su alcuni specifici punti di forza legati alla sua multicanalità e alla crescita del comparto digitale, che assicurano il servizio anche fuori dai tradizionali Uffici Postali. La maggior parte dei ricavi complessivi del Gruppo non sono legati all'attività commerciale di breve termine e il business model di BancoPosta è capital light, non assumendo rischio di credito. Peraltro, la capacità di generare cassa è solida e la posizione finanziaria netta rimane positiva. il Gruppo è attivamente coinvolto in un giornaliero monitoraggio dell'evoluzione del virus, per una gestione proattiva dei relativi effetti.

7. DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF o la "Dichiarazione") 2019 di Poste Italiane è stata redatta in accordo al Piano strategico ESG del Gruppo che si basa su 8 pilastri fondamentali di sostenibilità riconducibili agli ambiti ambientale (E), sociale (S) e governance (G), il cui obiettivo è la creazione di valore di lungo termine per gli stakeholder.

La conformità alle disposizioni del D.lgs. 254/2016 (il "Decreto") è garantita, oltre all'informativa integrata fornita dalla DNF, anche tramite il rinvio ad altre sezioni del Bilancio Integrato e altri documenti societari, qualora le informazioni siano già in essi contenute o per ulteriori approfondimenti. Nello specifico:

  • il modello aziendale di gestione e organizzazione è illustrato nei paragrafi "L'integrazione della sostenibilità nella Strategia di Poste Italiane", "Il modello di business di Poste Italiane" e "Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi integrato di Poste Italiane", dove è descritto il modo in cui l'organizzazione, grazie alle attività di business, genera i risultati che mirano a raggiungere gli obiettivi strategici e creare valore nel breve, medio e lungo termine;
  • la gestione dei rischi, attuata attraverso il modello di Risk Management di Gruppo (RMG) basato sul framework Enterprise Risk Management (ERM), è descritta nei paragrafi "Temi di sostenibilità rilevanti per Poste Italiane" e "Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi integrato di Poste Italiane" in cui vengono descritti con maggior dettaglio i principali rischi non finanziari associati ai temi materiali, i possibili impatti e le relative modalità di gestione;
  • le politiche aziendali sono descritte all'interno del paragrafo "Le Politiche di Sostenibilità del Gruppo" che definiscono i principi e le regole generali di comportamento inderogabili che devono ispirare le attività svolte da Poste Italiane. Inoltre, all'interno del capitolo "Performance" vengono riportati, in corrispondenza dei relativi paragrafi legati a ciascun tema materiale, gli obiettivi strategici e le modalità operative con cui realizzali;
  • le performance sono illustrate nei paragrafi del capitolo "Performance" in cui sono rappresentate le principali iniziative dell'anno e nel paragrafo "Tavole degli indicatori" sono riportati i risultati dell'ultimo triennio.

La tabella di raccordo che segue evidenzia i contenuti informativi richiesti dal Decreto e il relativo posizionamento all'interno del Bilancio Integrato o in altri documenti societari.

AMBITI DEL
D.LGS.
254/2016
CAPITOLI/PARAGRAFI RELATIVI
ALLA DNF
TEMI E APPROFONDIMENTI IN ALTRI DOCUMENTI
201934
Modello di
Temi
di
sostenibilità

3.Modello di governo societario
Relazione
gestione rilevanti per Poste Italiane ‐ Organizzazione della Società
sul governo
aziendale e
L'integrazione
della
societario e

6.Consiglio di

34 Di seguito vengono riportati gli altri documenti aziendali utilizzati come riferimento ed i relativi capitoli.

organizzazione
[Art. 3, comma
1, lettera a]
sostenibilità nella Strategia
di Poste Italiane

Il modello di business di
Poste Italiane

Il
sistema
di
controllo
interno
e
gestione
dei
rischi integrato di Poste
Italiane
gli assetti
proprietari
Amministrazione; 6.1Attuale
composizione e durata in
carica

7.Comitati

8.Collegio Sindacale

9.Sistema di controllo interno
e di gestione dei rischi; 9.2
Modello
di
organizzazione,
gestione e controllo ex D.Lgs
n.231/2001
Politiche
praticate
dall'impresa
[Art. 3, comma
1, lettera b]

Le Politiche di Sostenibilità
del Gruppo

Performance
-
Principali rischi
e relative
modalità di
gestione
[Art. 3, comma
1, lettera c]

Temi
di
sostenibilità
rilevanti per Poste Italiane

Il
sistema
di
controllo
interno
e
gestione
dei
rischi integrato di Poste
Italiane
Relazione sul
governo
societario e gli
assetti
proprietari

9.Sistema di controllo interno e
di gestione dei rischi
Lotta alla
corruzione
attiva e
passiva
[Art. 3, comma
1]

Integrità e trasparenza

Legalità
e
integrazione
ESG
nel
processo
di
approvvigionamento

Integrazione
ESG
nelle
politiche
di
investimento
Integrazioni
ESG
nelle
politiche di assicurazione
Relazione sul
governo
societario e gli
assetti
proprietari

9.Sistema di controllo interno e
di gestione dei rischi
Personale
[Art. 3, comma
1]

Tutela dei diritti umani in
azienda

Pari
opportunità
nei
percorsi di carriera

Formazione e sviluppo del
personale

Welfare e benessere del
personale

Relazioni
con
le
parti
sociali
-

Salute
e
sicurezza
sul
lavoro
Rispetto
dei
diritti umani
[Art. 3, comma
1]

Legalità
e
integrazione
ESG
nel
processo
di
approvvigionamento

Tutela dei diritti umani in
azienda

-
Pari
opportunità
nei
percorsi di carriera

Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento

Integrazioni
ESG
nelle
politiche di assicurazione

Legalità
e
integrazione
ESG
nel
processo
di
approvvigionamento
Ambiente
Impatti
ambientali
degli
immobili
[Art. 3, comma
1]

-
Impatti
ambientali
della
logistica

Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento

Integrazioni
ESG
nelle
politiche di assicurazione

Il
valore
economico
generato e distribuito dal
Gruppo Poste Italiane
Sociale
[Art. 3, comma
1]

Legalità
e
integrazione
ESG
nel
processo
di
approvvigionamento

Supporto
allo
sviluppo
-
socio-economico
del
territorio

Dialogo e trasparenza con
le istituzioni

Inclusione finanziaria

Qualità
e
Customer
Experience
Innovazione
e
digitalizzazione di prodotti,
servizi e processi
Cyber security, sicurezza
informatica e privacy
Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento
Integrazioni
ESG
nelle
politiche di assicurazione

Oltre a quanto riportato sopra in tabella, il contenuto della DNF è integrato dal paragrafo "Organizzazione e settori di attività del Gruppo.

PRINCIPI E CRITERI DI REPORTING

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito DNF) di Poste Italiane è stata predisposta in conformità al D.Lgs. 254/2016 e in accordo agli standard più diffusi a livello internazionale: i GRI Standards della Global Reporting Initiative secondo l'opzione "in accordance – Core", pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI) nel 2016 e comprensivi del supplemento dedicato al settore Financial Services emesso nel 2013 dal GRI ("Financial Services Sector Disclosures").

La Dichiarazione è inclusa nella Relazione sulla Gestione che, a sua volta, è contenuta nella Relazione Finanziaria Annuale 2020 e costituisce il Bilancio Integrato di Poste Italiane, redatto sulla base dei principi contenuti nell'International Framework pubblicato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC).

La DNF è stata oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. in data 5 marzo 2020 e, ai sensi dell'art.3, comma 10, del Decreto, è oggetto di separata attestazione di conformità da parte della società di revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A..

Per la definizione dei contenuti della DNF sono stati seguiti i princìpi di rendicontazione dei GRI Standards, tra cui il principio di materialità per l'identificazione degli aspetti significativi da rendicontare (per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Temi di sostenibilità rilevanti per Poste Italiane") e la presentazione delle performance conseguite dal Gruppo in riferimento a tali aspetti e agli obiettivi di sostenibilità. In particolare, in considerazione del principio di rilevanza, il grado di approfondimento con cui i diversi argomenti sono trattati nella rendicontazione è stato determinato in base al loro peso negli obiettivi e nelle strategie del Gruppo Poste Italiane e alla loro rilevanza per gli stakeholder, determinati attraverso un processo strutturato di analisi di materialità.

Per ciascun tema materiale è stato riportato, quando presente, un modello aziendale di gestione e organizzazione, le politiche comprese quelle di dovuta diligenza, i risultati conseguiti tramite di esse e alcuni indicatori di prestazione di carattere non finanziario.

Le informazioni e i dati inclusi nel presente documento sono riferiti all'anno 2019 e i trend di performance al triennio 2017–2019, laddove disponibili. Le informazioni qualitative e quantitative derivano dai sistemi informativi aziendali del Gruppo e da un sistema di reporting non-finanziario appositamente implementato per soddisfare i requisiti del GRI Sustainability Reporting Standards e sono rappresentativi dei diversi ambiti del Decreto, nonché coerenti con l'attività svolta e gli impatti prodotti da Poste Italiane. I dati sono stati elaborati mediante calcoli puntuali e, ove specificatamente indicato, mediante stime. I dati stimati riguardano alcune voci dei consumi energetici interni ed esterni all'organizzazione - in particolare, i dati sui consumi di energia elettrica (per la salvaguardia e relativi ai Data Center non gestiti direttamente), del gas metano, di gasolio, GPL e del teleriscaldamento delle strutture immobiliari del Gruppo - e dei consumi idrici che sono stati calcolati considerando i costi sostenuti e la tariffa media. I consumi collegati alla logistica sono tutti stimati sulla base delle percorrenze e/o dal consumo medio dei mezzi e dal carico trasportato, a eccezione delle auto dedicate alla logistica di ultimo miglio.

Tutti gli indicatori GRI pubblicati sono elencati nell'Indice dei contenuti GRI Standards, in cui si dà conto anche delle eventuali limitazioni rispetto ai requisiti previsti (si veda il paragrafo "Indice dei contenuti GRI - Standards GRI Content Index).

Ambiti del
D.lgs.
254/2016
Temi materiali GRI Standards Perimetro interno Perimetro
esterno

Per identificare il contributo di Poste Italiane al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, è stato svolto un raccordo tra i target perseguiti da Poste Italiane, indicatori GRI Standards e gli SDGs seguendo le indicazioni del documento "SDG Compass" messo a punto da GRI, UN Global Compact e WBCSD (World Business Council for Sustainable Development), approfondito da un'analisi dei singoli Obiettivi e relativi 169 target ad essi connessi.

Tutti i dati si riferiscono alle sole società consolidate con il metodo integrale per la reportistica finanziaria, come indicato nella tabella "Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente". Le eccezioni a questo perimetro sono esplicitamente riportate all'interno del documento. All'interno della DNF è utilizzato il termine "Poste Italiane", "Gruppo" o "Azienda" per indicare il Gruppo Poste Italiane".

La tabella seguente delinea le relazioni tra gli ambiti del Decreto, i temi materiali di Poste Italiane e i GRI Standards corrispondenti e illustra, per ogni tema materiale, il relativo impatto generato sia all'interno che all'esterno dell'organizzazione.

Tabella di correlazione tra ambiti del Decreto, temi materiali di sostenibilità per Poste Italiane e GRI Standards.

Lotta alla
corruzione attiva e
passiva
Integrità e
trasparenza
GRI 205
Anticorruption
Gruppo Poste Italiane Fornitori e
Business
Partner
Personale Pari opportunità nei
percorsi di carriera
GRI 404 Training and
Education
Gruppo Poste Italiane -
Formazione e
sviluppo del
personale
GRI 404 Training and
Education
Gruppo Poste Italiane -
Welfare e
benessere del
personale
GRI 401 Employment Gruppo Poste Italiane -
Relazioni con le
parti sociali
GRI 402
Labor/Management
Relations
Gruppo Poste Italiane -
Salute e sicurezza
sul lavoro
GRI 403
Occupational Health
and Safety
Gruppo Poste Italiane Fornitori e
Business
Partner
Rispetto dei diritti
umani
Tutela dei diritti
umani in azienda

GRI 405 Diversity and
Equal Opportunity
GRI 412 Human
Rights Assessment
Gruppo Poste Italiane Fornitori e
Business
Partner
Ambiente Legalità e
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionament
o
GRI 301 Materials Gruppo Poste Italiane Fornitori e
Business
Partner
Impatti ambientali
degli immobili



GRI 302 Energy
GRI 303 Water
GRI 305 Emissions
GRI 306 Effluents
and Waste
Gruppo Poste Italiane -
Impatti ambientali
della logistica

GRI 302 Energy
GRI 305 Emissions
Gruppo Poste Italiane Fornitori e
Business
Partner
Sociale Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio
GRI 203 Indirect
Economic Impacts
Gruppo Poste Italiane -
Dialogo e
trasparenza con le
istituzioni
Gruppo Poste Italiane

-

-
Inclusione
finanziaria

FS 14 Iniziative per
migliorare l'accesso
Gruppo Poste Italiane
ai servizi finanziari

-
per le persone
svantaggiate
Qualità e Customer
Experience
Gruppo Poste Italiane

-

-
Innovazione e
digitalizzazione di
prodotti, servizi e
processi
Gruppo Poste Italiane

-

-
Cyber
security,
sicurezza
informatica
e
privacy

GRI 418 Customer
Gruppo Poste Italiane

-
Privacy
Integrazione ESG
nelle politiche di
investimento

FS 11 Percentage of
asset positive and
Gruppo Poste Italiane
negative

-
environmental/social
screening
Integrazione ESG
nelle politiche di
assicurazione

FS 11 Percentage of
asset positive and
Gruppo Poste Italiane
negative

-
environmental/social
screening

INDICE DEI CONTENUTI GRI-STANDARDS (GRI CONTENT INDEX)

GRI Numero e descrizione dell'indicatore Sezione
Standard
GRI 101: Foundation 2016
GRI 102: INFORMATIVA STANDARD GENERALE
GRI
102:
Profilo dell'organizzazione
Standard
generali
102-1 Nome dell'organizzazione Relazione sulla Gestione: Lettera del Presidente e
dell'Amministratore Delegato
102-2 Attività, principali marchi, prodotti e/o servizi Relazione sulla Gestione: Organizzazione e settori di attività
del Gruppo
102-3 Luogo in cui ha sede il quartier generale
dell'organizzazione
Relazione Finanziaria Annuale: Premessa
102- 4 Nome e numero di Paesi nei quali opera
l'organizzazione
Relazione sulla Gestione: Strategia Commerciale Multicanale
102-5 Assetto proprietario e forma legale Relazione sulla Gestione: Capitolo 4. Governance
102-6 Mercati serviti Relazione Sulla Gestione: Organizzazione e settori di attività
del Gruppo; Strategia Commerciale Multicanale
102-7 Dimensione dell'organizzazione Relazione
sulla
Gestione:
Andamento
economico,
patrimoniale e finanziario di Poste Italiane SpA; Tavole degli
indicatori - Valorizzazione delle persone
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari:
Sezione I: Struttura di governance e assetti proprietari
102-8 Caratteristiche della forza lavoro Capitolo 5. Tavole degli indicatori - Tutela dei diritti umani in
azienda
102-9 Descrizione della catena di fornitura Legalità
e
integrazione
ESG
nel
processo
di
approvvigionamento
102-10 Variazioni significative nel corso del periodo
di riferimento dell'organizzazione e della catena di
Relazione sulla Gestione: Operazioni Societarie Intervenute
nel corso dell'esercizio; Struttura organizzativa di Poste
Italiane
fornitura Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari:
Sezione I: Struttura di Governance E Assetti Proprietari
102-11 Modalità di applicazione del principio o
approccio prudenziale
L'approccio precauzionale richiamato dal principio 15 della
Dichiarazione di Rio delle Nazioni Unite è applicato da Poste
Italiane
a
protezione
dell'ambiente
nello
sviluppo
e
all'introduzione di nuovi prodotti e servizi e nella pianificazione
di nuove attività operative.
Relazione sulla Gestione: La gestione e la rendicontazione dei
rischi legati al cambiamento climatico in base alle indicazioni
della Task Force on Climate-related Financial Disclosures
102-12 Sottoscrizione o adozione di codici di
condotta, principi e carte relativi alla sostenibilità
Relazione sulla Gestione: Il Piano Strategico Environmental
Social e Governance (ESG) del Gruppo
102-13
Appartenenza
come
membro
ad
associazioni
e
organizzazioni
nazionali
o
internazionali
Relazione sulla Gestione: Il Piano Strategico Environmental
Social e Governance (ESG) del Gruppo; Dialogo e
trasparenza con le istituzioni; Relazioni con le parti sociali
Strategia
102-14 Dichiarazione della più alta autorità del
processo decisionale in merito all'importanza della
sostenibilità per l'organizzazione e la sua strategia
Relazione
sulla
Gestione:
Lettera
del
Presidente
e
dell'Amministratore Delegato
102-15 Principali impatti, rischi e opportunità Relazione sulla Gestione: Temi di sostenibilità rilevanti per
Poste Italiane; ll Sistema di Controllo Interno e Gestione dei
Rischi Integrato di Poste Italiane
Etica e Integrità
102-16 Valori, principi, standard e norme di Relazione sulla Gestione: Il modello di risk management e
comportamento dell'organizzazione analisi dei rischi; Integrità e trasparenza
Corporate Governance
102-18 Struttura di governo dell'organizzazione Relazione sulla Gestione: Organi di Amministrazione e
Controllo
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2
Comitato controllo rischi e sostenibilità
102-19 Processo per la delega dei poteri in ambito
economico, sociale e ambientale dal più alto organo
di governo verso i dirigenti e altri impiegati Relazione sulla Gestione: Il modello di risk management e
102-20 Responsabilità a livello dirigenziale sui temi
economici, ambientali e sociali
analisi dei rischi
102-21 Consultazione degli stakeholder sui temi
economici, ambientali e sociali
102-22 Composizione dei membri del più alto
organo di governo e dei suoi comitati
Relazione sulla Gestione: Organi di Amministrazione e
Controllo; Capitolo 5. Tavole degli indicatori – Valorizzazione
delle persone; Link: https://www.posteitaliane.it/it/consiglio-di
amministrazione.html
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2
Comitato controllo, rischi e sostenibilità
102-23 Presidente del più alto organo di governo Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.6
Amministratore Delegato
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.
Consiglio di Amministrazione; 6.1 Attuale composizione e
102-24 Nomina e selezione del più alto organo di durata in carica (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF); 6.8
governo Amministratori
indipendenti,
6.10
Valutazione
del
funzionamento del consiglio di amministrazione e dei comitati,
6.11 Politiche di diversità (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d)-
bis, TUF)
102-25 Conflitti di interesse Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 14.
Altre procedure di governo societario (ex art. 123-bis, comma
2, lett. a), TUF)
102-26 Ruolo del più alto organo di governo nello
sviluppo di obiettivi, valori e strategie su temi
economici, ambientali e sociali
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.6
Amministratore Delegato; 7.2 Comitato controllo, rischi e
sostenibilità.
102-27 Misure prese per sviluppare ed accrescere
le conoscenze del più alto organo di governo sui
temi economici, sociali e ambientali
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.3
Ruolo e funzioni (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF); 6.8
Amministratori
indipendenti;
6.10
Valutazione
del
funzionamento del consiglio di amministrazione e dei comitati
102-28
Valutazione
delle
performance
dei
componenti del più alto organo di governo
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.10
Valutazione
del
funzionamento
del
consiglio
di
amministrazione e dei comitati
102-29 Identificazione e gestione degli impatti Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.3
economici, ambientali e sociali Ruolo e funzioni (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)
102-30 Efficacia del processo di gestione dei rischi
economico, ambientali, sociali
102-31 Frequenza del controllo del più alto organo Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2
di governo su aspetti economico, ambientali, sociali, Comitato controllo, rischi e sostenibilità
inclusi rischi e opportunità
102-33 Processo per la comunicazione di eventi Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 5.5
Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismi di
critici al più alto organo di governo esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. e),
TUF); 7.2 Comitato controllo, rischi e sostenibilità.
102-36 Processo per la determinazione della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.12
remunerazione
Coinvolgimento degli stakeholder
Compensi
102-40 Elenco di gruppi di stakeholder con cui
l'organizzazione intrattiene attività di coinvolgimento
Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder
102-41 Accordi collettivi di contrattazione Relazione sulla Gestione: Relazioni con le parti sociali
102-42 Processo di identificazione e selezione degli
stakeholder con i quali intraprendere attività di
Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder
coinvolgimento
102-43 Approccio all'attività di coinvolgimento degli Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder
stakeholder
102-44 Argomenti chiave e criticità emerse
dall'attività di coinvolgimento degli stakeholder e
Relazione sulla Gestione: Multi-stakeholder Forum 2019
relative azioni
Pratiche di rendicontazione
102-45 Elenco delle entità incluse nel bilancio Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di
consolidato e di quelle non comprese nel bilancio di
sostenibilità
Carattere non Finanziaria
102-46 Definizione dei contenuti inclusi nel report e Relazione sulla Gestione: Temi di sostenibilità rilevanti per
del perimetro dei temi contenuti nel report Poste Italiane; 7. Dichiarazione Consolidata di Carattere non
Finanziaria
102-47 Elenco dei temi materiali Relazione sulla Gestione: Temi di sostenibilità rilevanti per
Poste Italiane
102-48 Ridefinizione delle informazioni fornite nei Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di
report precedenti e motivazione di tali riformulazioni Carattere non Finanziaria
102-49 Modifiche significative rispetto al precedente
periodo di rendicontazione
Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di
Carattere non Finanziaria
102-50 Periodo di rendicontazione Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di
Carattere non Finanziaria
102-51 Data di pubblicazione del report più recente Bilancio Integrato 2018
102-52 Periodicità di rendicontazione Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di
Carattere non Finanziaria
Per maggiori informazioni e approfondimenti sulle tematiche e
gli indicatori riportati all'interno del presente Bilancio,
contattare:
102-53 Contatti utili per richiedere informazioni sul
report
Poste Italiane S.p.A.
Funzione Corporate Affairs/Governo dei Rischi di Gruppo
Viale Europa, 190
00144 Roma – Italia
102-54 Dichiarazione di conformità agli Standard
GRI
Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di
Carattere non Finanziaria
102-55 GRI content index Relazione sulla Gestione: Indice dei contenuti GRI-Standards
(GRI Content Index)
102-56 Assurance esterna Relazione sulla Gestione: 7. Dichiarazione Consolidata di
Carattere non Finanziaria
GRI Standard Numero e descrizione Sezione e/o numero di pagina Note/omissioni
dell'indicatore
Temi materiali
GRI 200: INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICI
Performance economica
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento La Matrice di Materialità
GRI 103: Informativa generale 103-2 Approccio manageriale e delle La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Il valore economico generato e
distribuito dal Gruppo Poste Italiane
sull'approccio manageriale sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
GRI 201: Performance 201-1 Valore economico diretto, Il valore economico generato e
Economica generato e distribuito distribuito dal Gruppo Poste Italiane
Impatti economici indiretti
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento La Matrice di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
GRI 103: Informativa generale 103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
Italiane
sull'approccio manageriale Supporto allo sviluppo socio
103-3 Valutazione dell'approccio economico del territorio
manageriale
GRI 203: Impatti economici
indiretti
203-1 Investimenti nella comunità Capitolo 5. Tavole degli indicatori
Anticorruzione
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento La Matrice di Materialità
GRI 103: Informativa generale 103-2 Approccio manageriale e delle La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Integrità e trasparenza
sull'approccio manageriale sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
205-1 Operazioni a rischio corruzione Capitolo 5. Tavole degli indicatori
GRI 205: Anticorruzione 205-3 Eventuali episodi di corruzione
riconosciuti e attività migliorative Capitolo 5. Tavole degli indicatori
implementate
GRI 300: INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALI
Materiali
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
La Matrice di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
GRI 301: Materiali
Energia
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
301-1 Materiali usati per peso e
volume
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Italiane
Legalità e integrazione ESG nel
processo di approvvigionamento
Impatti ambientali della logistica
Capitolo 5. Tavole degli indicatori
La Matrice di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Impatti ambientali degli immobili
Impatti ambientali della logistica
GRI 302: Energia 302-1 Consumi energetici all'interno
dell'organizzazione
Capitolo 5. Tavole degli indicatori
302-2 Consumi energetici all'esterno
dell'organizzazione
Capitolo 5. Tavole degli indicatori
Acqua
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
La Matrice di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Impatti ambientali degli immobili
GRI 303: Acqua 303-1 Prelievi idrici per fonte Capitolo 5. Tavole degli indicatori
Emissioni
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
La Matrice di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Impatti ambientali degli immobili
Impatti ambientali della logistica
305-1 Emissioni GHG dirette (Scopo
1)
Capitolo 5. Tavole degli indicatori
GRI 305: Emissioni 305-2 Emissioni GHG indirette
(Scopo 2)
Capitolo 5. Tavole degli indicatori
305-3 Altre emissioni GHG indirette
(Scopo 3)
Capitolo 5. Tavole degli indicatori
305-4 Intensità delle emissioni di
GHG
Capitolo 5. Tavole degli indicatori
Effluenti e rifiuti
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
La Matrice di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
sue componenti Impatti ambientali degli immobili
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
306-2 Rifiuti prodotti per tipologia e
GRI 306: Effluenti e rifiuti modalità di smaltimento Capitolo 5. Tavole degli indicatori
Valutazione ambientale dei fornitori
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento La Matrice di Materialità
GRI 103: Informativa generale 103-2 Approccio manageriale e delle La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
sull'approccio manageriale sue componenti Legalità e integrazione ESG nel
processo di approvvigionamento
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Capitolo 5. Tavole degli indicatori
GRI 400: INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALI
Occupazione
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento La Matrice di Materialità
GRI 103: Informativa generale 103-2 Approccio manageriale e delle La Strategia di Sostenibilità di Poste
sull'approccio manageriale sue componenti Italiane
Welfare e benessere del personale
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
401-2 Benefit forniti ai dipendenti a
GRI 401: Occupazione tempo pieno che non sono forniti ai
dipendenti temporanei o part-time
Capitolo 5. Tavole degli indicatori
Relazioni industriali
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
La Matrice di Materialità
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
103-3 Valutazione dell'approccio Relazioni con le parti sociali
manageriale
Per Poste Italiane e per le Società
del Gruppo firmatarie del CCNL
Poste:
4
settimane
(25
giorni
lavorativi successivi alla data fissata
per il primo incontro con le OO.SS.,
comprensivi
del
sabato)
per
il
confronto a livello nazionale; più 2
402-1 Periodo minimo di preavviso settimane
(13
giorni
lavorativi,
GRI 402: Relazioni industriali legato a cambiamenti organizzativi comprensivi del
sabato; per la
validazione dell'eventuale intesa da
parte del Coordinamento RSU; più
eventuale
settimana
(7
giorni
lavorativi, comprensivi del sabato)
per il confronto a livello territoriale
Poste Welfare Servizi: 4 (25 giorni)
Poste Air Cargo: NIL
Salute e sicurezza
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
La Matrice di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
103-2 Approccio manageriale e delle Italiane
sue componenti Salute e sicurezza sul lavoro
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
GRI 403: Salute e sicurezza 403-2 Tipologia di infortuni, tasso di
infortunio, malattie professionali,
giorni di lavoro persi e assenteismo e
numero di decessi collegati all'attività
lavorativa
Capitolo 5. Tavole degli indicatori Indicatore
parziale.
L'attuale
sistema di
reporting non ha
permesso di
riportare la
disclosure sulle
ditte appaltatrici.
Si prevede di
rendicontare
l'informazione
nei prossimi cicli
di
rendicontazione.
Formazione e istruzione
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
La Matrice di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Formazione e benessere del
personale
manageriale Pari opportunità nei percorsi di
carriera
404-1 Numero di ore di formazione
medie annuali fornite ai dipendenti
Capitolo 5. Tavole degli indicatori
GRI 404: Formazione 404-3 Percentuale di dipendenti che
ricevono regolarmente valutazioni
sulle prestazioni e sullo sviluppo
della carriera
Capitolo 5. Tavole degli indicatori
Diversità e pari opportunità
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
La Matrice di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Tutela dei diritti umani in azienda
GRI 405: Diversità e pari
opportunità
405-1 Diversità nella composizione
degli organi di governo dell'impresa e
ripartizione dei dipendenti per
categoria
Capitolo 5. Tavole degli indicatori
Valutazione sui diritti umani
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento
103-2 Approccio manageriale e delle
sue componenti
La Matrice di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
Lavorare con trasparenza e integrità
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Legalità e integrazione ESG nel
processo di approvvigionamento
412-1 Attività sottoposte a
GRI 412: Valutazione sui diritti valutazione del rispetto dei diritti
Capitolo 5. Tavole degli indicatori
umani
umani
Valutazione sociale dei fornitori
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento La Matrice di Materialità
GRI 103: Informativa generale La Strategia di Sostenibilità di Poste
103-2 Approccio manageriale e delle
sull'approccio manageriale sue componenti Italiane
Legalità e integrazione ESG nel
103-3 Valutazione dell'approccio processo di approvvigionamento
manageriale
Privacy dei clienti
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento La Matrice di Materialità
GRI 103: Informativa generale 103-2 Approccio manageriale e delle La Strategia di Sostenibilità di Poste
sull'approccio manageriale sue componenti Italiane
Cyber Security, sicurezza informatica
103-3 Valutazione dell'approccio e privacy
manageriale
418-1 Numero di reclami
documentati relativi alla violazioni
GRI 418: Privacy dei clienti della privacy e alla perdita dei dati Capitolo 5. Tavole degli indicatori
dei consumatori
Active ownership
103-1 Descrizione del tema materiale La Matrice di Materialità
e del perimetro di riferimento La Strategia di Sostenibilità di Poste
GRI 103: Informativa generale 103-2 Approccio manageriale e delle Italiane
sull'approccio manageriale sue componenti Integrazione ESG nelle politiche di
103-3 Valutazione dell'approccio investimento
manageriale Integrazione ESG nelle politiche di
assicurazione
Nel corso del 2019, Poste Vita e
BancoPosta Fondi SGR - le Società
del Gruppo Poste Italiane operanti
nel settore degli investimenti - hanno
FS11 Percentuale degli investimenti sottoposto i propri portafogli alla
sottoposti a screening negativo e/o valutazione sociale ed ambientale da
positivo su aspetti sociali/ambientali parte
di
un
ente
terzo.
Tale
valutazione ha riguardato il 97%
dell'AuM complessivo di Poste Vita e
l'96,7% dell'AuM complessivo di
BancoPosta Fondi SGR.
Comunità locali
103-1 Descrizione del tema materiale
e del perimetro di riferimento La Matrice di Materialità
La Strategia di Sostenibilità di Poste
GRI 103: Informativa generale 103-2 Approccio manageriale e delle Italiane
sull'approccio manageriale sue componenti
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
FS14 Iniziative per migliorare
l'accesso ai servizi finanziari per le Capitolo 5. Tavole degli indicatori
persone svantaggiate

ALTRI STANDARD E LINEE GUIDA DI RIFERIMENTO PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO INTEGRATO

In linea con i principali trend relativi ad una maggiore uniformità e consistenza della disclosure delle informazioni non finanziarie, il documento include una tabella di correlazione relativa all'allineamento degli indicatori GRI alle metriche non finanziarie "material ESG metrics" definite durante il World Economic Forum e specificate all'interno del documento "Toward Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation".

Il documento prevede, inoltre, una tabella di correlazione tra gli indicatori SASB e gli indicatori non finanziari utilizzati. Infine, il Bilancio Integrato ha preso come riferimento anche le indicazioni dalla Gazzetta Ufficiale C209 dell'Unione Europea del 20 giugno 2019 in merito a "Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: Integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima".

Tabella di correlazione tra il documento "Toward Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation" del World Economic Forum e gli indicatori GRI presenti nel Bilancio Integrato

Nel gennaio 2020 è stato presentato durante il World Economic Forum di Davos il documento "Toward Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation", che definisce un set di indicatori universali (c.d. "core set of material ESG metrics") che possono essere applicati da tutte le aziende, a prescindere dalle caratteristiche dell'azienda e in ottica di comparabilità delle disclosure. Gli indicatori sono organizzati in quattro pilastri riconducibili alle dimensioni ESG (Governance, Planet, People e Prosperity). Prendendo in considerazione le indicazioni fornite dal World Economic Forum, sono evidenziati nella tabella che segue le "material ESG metrics" rendicontate all'interno del presente Bilancio Integrato.

Indicatori GRI
presenti nelle
PILASTRO TEMA DESCRIZIONE Sezioni di Bilancio
Governing Purpose Definizione dello scopo GRI 102-26
GRI 102-22, GRI 405-
Quality of Governing Body Composizione del Board 1a
Governance Stakeholder engagement Impatto dei problemi materiali sugli
stakeholder
GRI 102-47
Ethical behavior Anticorruzione GRI 205-3
Stakeholder engagement Processo per coinvolgere gli stakeholder GRI 102‑43
Climate change Emissioni Greenhouse Gas (GHG) GRI 305-1
Planet Water pollution Nutrienti GRI 303-1
People Health and Well Being Salute e sicurezza (%) GRI 403-2 a4
Skills for the Future Formazione fornita (#) GRI 404-1
Prosperity Wealth creation and
employment
Contributo economico netto GRI 201-1

Tabella di raccordo tra indicatori SASB e indicatori del Bilancio Integrato di Poste Italiane

GRI (Global Reporting Initiative) e SASB (Sustainability Accounting Standards Board) rappresentano gli standard più riconosciuti a livello internazionale per la definizione delle strategie e dei sistemi di reporting di sostenibilità. In considerazione della crescente rilevanza della rendicontazione SASB per gli investitori è stata evidenziata nella seguente tavola di raccordo la corrispondenza con gli indicatori utilizzati nel Bilancio Integrato 2019.

SASB BILANCIO INTEGRATO 2019
Tema Indicatore Riferimento ai paragrafi/indicatori
Settore – INSURANCE
Transparent Information & Fair Advice for
Customers
FN-IN-270a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Qualità e Customer Experience
⦁ Reclami mensili
⦁ Reclami dei clienti per tipologia
Incorporation of ESG Factors in Investment
Management
FN-IN-410a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Integrazione ESG nelle politiche di investimento
⦁ Integrazioni ESG nelle politiche di
assicurazione
⦁ Percentuale degli investimenti sottoposti a
screening negativo e/o positivo su aspetti
sociali/ambientali
Policies Designed to Incentivize
Responsible Behavior
FN-IN-410b ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Prodotti di Investimento ESG
⦁ Prodotti assicurativi con valore sociale e
ambientale
Environmental Risk exposure FN-IN-450a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ La gestione e la rendicontazione dei rischi legati
al cambiamento climatico in base alle
indicazioni della Task Force on Climate-related
Financial Disclosures
Systemic Risk Management FN-IN-550a ⦁ Outlook: la gestione dei rischi emergenti
Settore – ASSET MANAGEMENT
Transparent Information & Fair Advice for
Customers
FN-AC-270a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Qualità e Customer Experience
⦁ Reclami mensili
⦁ Reclami dei clienti per tipologia
Employee Diversity & Inclusion FN-AC-330a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Diversity and Inclusion
⦁ Inquadramento professionale dei dipendenti per
genere e fascia di età
⦁ Numero di dipendenti distinti per altri indicatori
di diversità
⦁ Numero di dipendenti per tipologia di impiego e
genere, distinti per linea di business
⦁ Numero di dipendenti per tipologia di contratto e
genere, distinti per linea di business
Incorporation of ESG Factors in Investment
Management & Advisory
FN-AC-410a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Integrazione ESG nelle politiche di investimento
⦁ Integrazioni ESG nelle politiche di
assicurazione
⦁ Percentuale degli investimenti sottoposti a
screening negativo e/o positivo su aspetti
sociali/ambientali
Business Ethics FN-AC-510a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Lavorare con trasparenza e integrità
⦁ L'impegno di Poste Italiane nella gestione dei
rischi legati ai diritti umani
⦁ Società analizzate per rischio corruzione e
copertura dei processi a rischio corruzione con
interventi di audit
⦁ Segnalazioni
gestite
dal
comitato
whistleblowing
⦁ Pratiche anti-concorrenziali
⦁ Formazione su procedure e politiche relative
all'anticorruzione
⦁ Casi di corruzione e concussione e azioni
correttive
Systemic Risk Management FN-AC-550a ⦁ Modello di risk management e analisi dei rischi
Settore – AIR FREIGHT & LOGISTICS
Greenhouse Gas Emissions TR-AF-110a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Decarbonizzazione immobili e logistica
⦁ Emissioni GHG dirette totali (Scopo 1)
⦁ Emissioni GHG indirette totali (Scopo 2)
⦁ Intensità delle emissioni di GHG riferite alle
strutture immobiliari
⦁ Consumi energetici interni al Gruppo
⦁ Consumi energetici esterni al Gruppo
Air Quality TR-AF-120a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Altre emissioni dirette derivanti dall'attività di
logistica
⦁ Altre emissioni indirette derivanti dall'attività di
logistica
Labor Practices FN-AC-510a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Relazioni con le parti sociali
⦁ Tutela dei diritti umani in azienda
⦁ Numero di contenziosi con i dipendenti
Employee Health & Safety TR-AF-320a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Salute e sicurezza sul lavoro
⦁ Tipologia di infortuni, tasso di frequenza, tasso
di gravità, tasso di frequenza delle malattie
professionali, tasso di assenteismo e decessi
sul lavoro del Gruppo
Supply Chain Management TR-AF-430a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Impatti ambientali della logistica
⦁ Altre emissioni GHG indirette totali
Settore – COMMERCIAL BANKS
Data Security FN-CB-230a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Modello di risk management e analisi dei rischi
⦁ Cyber Security, Sicurezza Informatica e Privacy
⦁ Violazione della privacy e perdita dei dati
⦁ Sicurezza IT e violazioni della sicurezza
informatica
⦁ Numero di clienti coinvolti in violazioni della
sicurezza IT
Financial Inclusion & Capacity Building FN-CB-240a ⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Inclusione finanziaria
⦁ Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a
rischio di esclusione finanziaria sul totale delle
nuove acquisizioni
⦁ Gli ATM per l'inclusione
⦁ Uffici Postali per l'integrazione culturale
⦁ La strategia di sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Lavorare con trasparenza e integrità
⦁ Società analizzate per rischio corruzione e
copertura dei processi a rischio corruzione con
interventi di audit
Business Ethics FN-AC-510a ⦁ Segnalazioni
gestite
dal
comitato
whistleblowing
⦁ Pratiche anti-concorrenziali
⦁ Formazione su procedure e politiche relative
all'anticorruzione
⦁ Casi di corruzione e concussione e azioni
correttive
Systemic Risk Management FN-AC-550a ⦁ Modello di risk management e analisi dei rischi

TABELLA DI RACCORDO SDG E INDICATORI GRI STANDARDS

SDG Tema Indicatore GRI
Goal 1 – Povertà Zero Accesso
ai
finanziari
servizi FS14
Sradicare la povertà in tutte le sue forme e
ovunque nel mondo
Goal 2 – Fame Zero
Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezz
Investimenti
in
infrastrutture

201-1
203-1
alimentare, migliorare l'alimentazione e
promuovere l'agricoltura sostenibile.
Goal 3 – Salute e benessere
Garantire una vita sana e promuovere il


Qualità dell'aria
Rifiuti



305-1
305-2
305-3
306-2
benessere di tutti a tutte le età. Salute
e
sicurezza
sul lavoro
403-2
Goal 4 – Istruzione di
qualità
Formazione
e
istruzione
professionale

404-1
404-3
Garantire un'istruzione di qualità, inclusiva
ed equa, e promuovere opportunità di
apprendimento continua per tutti.
Goal 5 – Uguaglianza di
genere

Parità di genere
Investimenti
in
infrastrutture


405-1
201-1
203-1
ragazze. Raggiungere l'uguaglianza di genere e
l'autodeterminazione di tutte le donne e
Goal 6 – Acqua
pulita e igiene

Prelievo
sostenibile
dell'acqua
Rifiuti

303-1
306-2
tutti. Garantire la disponibilità e la gestione
sostenibile di acqua e servizi igienici per
Goal 7 – Energia pulita e
accessibile


Efficienza energetica
Investimenti
in


302-1
302-2
201-1
moderna per tutti. Garantire l'accesso all'energia a prezzo
accessibile, affidabile, sostenibile e
infrastrutture
Energia rinnovabile


203-1
302-1
302-2
DECENT WORK AND
B ECONOMIC GROWTH
Goal 8 – Lavoro dignitoso e
crescita economica
Accesso
ai
servizi
finanziari
FS14
Diversità
e
pari
opportunità
405-1
Promuovere una crescita economica
duratura, inclusiva e sostenibile, la piena
occupazione e il lavoro dignitoso per tutti.
Guadagni,
salari
e
benefici
401-2
Performance
economica
201-1
Formazione
e
istruzione
professionale

404-1
404-3
Efficienza energetica 302-1
Efficienza
nei
302-2
materiali utilizzati 301-1
Salute
e
sicurezza
sul lavoro
403-2
Goal 9 – Industria,
innovazione e infrastrutture Investimenti
in
infrastrutture

201-1
203-1
Costruire un'infrastruttura resiliente,
promuovere l'industrializzazione inclusiva
e sostenibile e sostenere l'innovazione.
Ricerca e sviluppo 201-1
Goal 10 – Ridurre le
disuguaglianze
Accesso
ai
servizi
finanziari
FS14
Sviluppo
economico
in
aree
ad
alta
povertà
203-1
fra i Paesi. Ridurre le disuguaglianze all'interno dei e Finanza responsabile FS11
Goal 11 – Città e comunità Investimenti
in
201-1

Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.

sostenibili

infrastrutture

203-1

Goal 12 – Consumo e
produzioni responsabili
Qualità dell'aria

305-1
305-2
305-3

Efficienza energetica
Uso efficiente / riciclo
dei materiali


302-1
302-2
301-1
produzione sostenibili. Garantire modelli di consumo e
Rifiuti
Prelievi
idrici
per
fonte

306-2
303-1
conseguenze. Goal 13 – Agire per il clima
Adottare misure urgenti per combattere i
cambiamenti climatici e le loro


Efficienza energetica
Emissioni GHG





302-1
302-2
305-1
305-2
305-3
305-4
Goal 14 – La vita
sott'acqua
Acidificazione
degli
oceani



305-1
305-2
305-3
305-4
marine. Conservare e utilizzare in modo
sostenibile gli oceani, i mari e le risorse
perdita di biodiversità. Goal 15 – La vita sulla terra
Proteggere, ripristinare e promuovere
l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri,
gestire in modo sostenibile le foreste,
contrastare la desertificazione, arrestare e
invertire il degrado dei suoli e fermare la
Degrado delle foreste


305-1
305-2
305-3
305-4
Goal 16 - Pace, giustizia e
istituzioni forti


Anti-corruzione

205-1
205-3
418-1
Promuovere società pacifiche e inclusive Protezione della
orientate allo sviluppo sostenibile, privacy
garantire a tutti l'accesso alla giustizia e
costruire istituzioni efficaci, responsabili e
inclusive a tutti i livelli.

8. PROPOSTE DELIBERATIVE

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di approvare il progetto di Bilancio dell'esercizio 2019 di Poste Italiane SpA (comprendente il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta), corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla gestione.

In coerenza con la politica di distribuzione dei dividendi approvata, il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea ordinaria degli Azionisti:

  • di destinare l'utile del Patrimonio BancoPosta di 610.685.913 euro, come segue:
    • a "Riserva di utili" per 85.000.000 euro;
  • a disposizione di Poste Italiane per l'eventuale distribuzione per 525.685.913 euro.
  • di destinare l'utile netto dell'esercizio 2019 di Poste Italiane SpA di 660.531.453 euro, come segue:
    • a "Riserve di utili" del Patrimonio BancoPosta per 85.000.000 euro;
    • a Riserva denominata "Risultati portati a nuovo", come quota di riserva non disponibile alla distribuzione, per 23.626.168 euro35;
    • alla distribuzione in favore degli Azionisti per il residuo di 551.905.285 euro.
  • Alla luce di quanto precede, distribuire un dividendo di 0,463 euro per azione a valere (i) sull'utile dell'esercizio di Poste Italiane S.p.A. disponibile per la distribuzione pari a 551.905.285 euro e (ii) per il residuo, per un ammontare che sarà determinato al momento della distribuzione, sulla base delle azioni in circolazione alla data di stacco cedola, mediante l'utilizzo di somme rinvenienti dalla parziale distribuzione della Riserva distribuibile denominata "Risultati portati a nuovo".
  • Di distribuire il predetto dividendo di 0,463 euro per azione come segue:
    • l'importo di 0,154 euro per ognuna delle azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di "stacco cedola", escluse le azioni proprie in portafoglio, a titolo di acconto sul dividendo, già messo in pagamento a decorrere dal 20 novembre 2019 per un importo complessivo di 200.331.213 euro;
    • l'importo di 0,309 euro per ognuna delle azioni ordinarie che risulteranno in circolazione il 22 giugno 2020, data prevista per lo "stacco cedola", escluse le azioni proprie in portafoglio a tale data, a titolo di saldo del dividendo.

9. ALTRE INFORMAZIONI

EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2019

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2019 sono descritti negli altri paragrafi del documento. Per eventuali ulteriori approfondimenti si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2019.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Per il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane

35 L'ammontare di 23.626.168 euro si riferisce al provento indisponibile alla distribuzione rilevato a Conto economico per la valutazione a fair value delle azioni Visa Preferred Stock che – in applicazione del D.Lgs. 38/2005 – non può essere oggetto di distribuzione fino al suo effettivo realizzo.

al 31 dicembre 2019.

OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA

Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 settembre 2017 e 27 giugno 2019, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2019, 12 operazioni in pronti contro termine passivi, 4 operazioni in di Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, nonché 39 operazioni di compravendita titoli di Stato.

Nell'ambito dell'operatività con Cassa Depositi e Prestiti, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 ottobre 2016 e 27 giugno 2019, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 31 dicembre 2019, 2 operazioni in pronti contro termine.

PROSPETTO DI RACCORDO CON IL PN

Il Prospetto di raccordo tra il risultato e il Patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 31 dicembre 2019 comparativo con quello al 31 dicembre 2018 sono riportati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2019 (Note delle voci di Bilancio del Gruppo Poste Italiane – Patrimonio netto).

OPERAZIONI ATIPICHE E INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali36 nel corso dell'esercizio 2019.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questa Relazione, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS), alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo. Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono:

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO - è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti.

Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE IMMOBILIZZATO - è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle immobilizzazioni materiali, immateriali, e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE INVESTITO NETTO - è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

36 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

CET 1 CAPITAL: L'indicatore include il Capitale di costituzione e le Riserve di Utili non distribuiti (capitale primario), tenuto conto del regime transitorio (Regolamento 2017/2395 EU).

CET 1 RATIO: Il coefficiente esprime l'adeguatezza del capitale primario rispetto all'esposizione ai rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio). Rapporto tra il Capitale di Classe 1 (Cet 1 Capital) e il totale Risk Weighted Assets – RWA.

COMBINED RATIO è un indicatore di redditività che misura l'incidenza percentuale dei costi complessivi per sinistri e spese rispetto al valore dei premi di competenza e ai premi lordi contabilizzati nel periodo ed è calcolato come la somma del Loss ratio e dell'Expense ratio.

EBIT (Earning before interest and taxes) - indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale.

EBIT margin - rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni.

EXPENSE RATIO è calcolato come il rapporto fra il totale delle spese (Costi di funzionamento e Provvigioni di competenza) e i Premi lordi contabilizzati.

LAPSE RATE (Tasso di riscatto): Misura indiretta del grado di fidelizzazione della clientela. Rappresenta l'incidenza % dei riscatti avvenuti nel periodo rispetto allo stock di riserve matematiche di inizio periodo.

È calcolato come percentuale Riscatti / Riserve matematiche (linearizzato su 12 mesi).

LEVERAGE RATIO: Rapporto tra il Capitale di Classe 1 (Cet 1 Capital) ed il totale attivo di bilancio quest'ultimo comprensivo dei correttivi per derivati e per le esposizioni fuori bilancio.

LOSS RATIO è un indicatore di economicità della gestione tecnica di una compagnia di assicurazione operante nel ramo danni ed è calcolato come il rapporto tra gli Oneri per sinistri (comprensivi delle spese di liquidazione) e i Premi lordi di competenza.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Attività finanziarie, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle Riserve tecniche assicurative (esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori) e delle Passività finanziarie. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n. 319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

TOTAL ASSETS: Totale attivo di Stato patrimoniale del Patrimonio Destinato BancoPosta.

RWA (Risk Weighted Assets): L'indicatore esprime la rischiosità dell'attivo secondo i requisiti normativi dettati da Basilea. Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativi un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

TSR (Total Shareholder Return): misura il tasso di rendimento annuo per un investitore (ritorno complessivo dell'investimento per l'azionista) ed è calcolato sommando all'incremento del prezzo del titolo, in un determinato intervallo temporale, l'effetto dei dividendi per azione corrisposti nello stesso periodo.

EBIT e UTILE ADJUSTED – per consentire una migliore valutazione e una maggiore comparabilità dei dati, di seguito viene riportata la riconciliazione tra EBIT e Utile netto "reported" e EBIT e Utile netto adjusted:

Riconduzione valori da Reported ad Adjusted 2018 2019
RICAVI REPORTED 10.864 11.038
ADJUSTMENT 532 379
Plusvalenze 404 353
Visa - valutazione al Fair Value ex IFRS 9 9 25
Visa - plusvalenza da vendita azioni 0 1
Plusvalenza per cessione azioni di Anima SGR ad Anima Holding 120 0
RICAVI ADJUSTED 10.332 10.659
COSTI REPORTED 9.366 9.264
ADJUSTMENT 706 370
Incentivi all'esodo 619 342
Accantonamento Fondi Immobiliari 21 0,2
Minusvalenze 25 13
Storno ricavi Visa (valutazione al Fair Value ex IFRS 9) 9 0
Variazione Fair Value derivato azioni VISA 0 15
Svalutazione avviamento Postel 33 0
COSTI ADJUSTED 8.659 8.894
EBIT REPORTED 1.499 1.774
TOTALE PARTITE ADJ 174 (9)
EBIT ADJUSTED 1.673 1.765
GESTIONE FINANZIARIA REPORTED (8) 99
ADJUSTMENT (62) 42
Svalutazione credito finanziario vendita MCC (20) 0
Impairment Anima (42) 0
Svalutazione interessi IRES 0 (46)
Rivalutazione SIA 0 88
GESTIONE FINANZIARIA ADJUSTED 54 57
RISULTATO ANTE IMPOSTE REPORTED 1.490 1.873
RISULTATO ANTE IMPOSTE ADJUSTED 1.726 1.822
RISULTATO NETTO REPORTED 1.399 1.342
ADJUSTMENT (227) (85)
ADJ su EBIT (al netto dell'effetto imposte) 101 (9)
ADJ su Gestione Finanziaria (al netto dell'effetto imposte) 57 (53)
DTA Poste Vita (385) (23)
RISULTATO NETTO ADJUSTED 1.172 1.258

APPENDICE

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO 2019 VARIAZIONI
2018
4Q 2019 4Q 2018 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 11.038 10.864 174 1,6% 2.949 2.913 36 1,2%
di cui:
Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione 3.492 3.580 (88) -2,5% 937 991 (54) -5,4%
Servizi di Pagamento, mobile e digitale 664 592 71 12,1% 187 158 29 18,2%
Servizi Finanziari 5.213 5.221 (8) -0,2% 1.376 1.342 34 2,5%
di cui plusvalenze 353 404 (51) -12,6% 92 0 92 -
Servizi Assicurativi 1.669 1.470 199 13,5% 450 422 28 6,6%
Costi 8.490 8.796 (306) -3,5% 2.516 2.759 (243) -8,8%
di cui:
Costo del lavoro totale 5.896 6.137 (241) -3,9% 1.776 1.986 (211) -10,6%
di cui costo del lavoro ordinario 5.561 5.524 37 0,7% 1.452 1.401 51 3,6%
di cui incentivi all'esodo 342 619 (277) -44,8% 328 590 (262) -44,4%
di cui vertenze e altre partite straordinarie (6) (5) (1) 14,5% (5) (5) 0 -3,7%
Altri costi operativi 2.594 2.659 (65) -2,4% 740 773 (33) -4,2%
EBITDA 2.548 2.068 480 23,2% 433 154 280 182,1%
Ammortamenti e svalutazioni 774 570 205 35,9% 200 164 36 22,0%
EBIT 1.774 1.499 275 18,4% 234 (10) 244 -2448,6%
EBIT Margin 16,1% 13,8% 7,9% -0,3%
Proventi/(Oneri) finanziari 99 (8) 107 -1289,6% 76 (52) 128 -247,1%
Utile lordo 1.873 1.490 382 25,7% 310 (62) 372 -602,6%
Imposte 530 92 439 479,0% 51 (404) 455 -112,5%
Utile netto 1.342 1.399 (56) -4,0% 259 343 (83) -24,3%
Utile netto per azione (€) 1,03 1,07 (0,04) -3,6% 0,20 0,26 (0,06) -24,0%

CONTRIBUZIONE DELLE STRATEGIC BUSINESS UNITS AL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

2019 Corrispondenza,
pacchi e distribuzione
Pagamenti,
mobile e digitale
Finanziario Assicurativo Rettifiche ed elisioni Totale
(dati in milioni di euro)
Totale ricavi 8.215 1.039 5.926 1.670 (5.812) 11.038
Ricavi da terzi 3.492 664 5.213 1.669 11.038
Ricavi infrasettoriali 4.723 375 712 1 (5.812) -
Totale costi 8.562 798 5.051 664 (5.812) 9.264
Costo del lavoro totale 5.782 31 43 40 5.896
di cui costo del lavoro ordinario 5.448 31 42 40 5.561
di cui incentivi all'esodo 340 0 2 0 342
di cui vertenze e altre partite straordinarie (6) 0 0 0 (6)
Altri costi operativi 1.985 322 185 102 2.594
Ammortamenti e svalutazioni 724 27 0 24 (1) 774
Costi infrasettoriali 72 418 4.822 499 (5.811) -
EBIT (347) 241 874 1.006 1.774
EBIT MARGIN -4,2% 23,2% 14,8% 60,2% 16,1%
Proventi/(Oneri) finanziari (36) 99 6 30 99
Utile lordo (384) 340 881 1.035 1.873
Imposte (77) 68 240 298 530
Utile netto (306) 272 640 737 1.342

CONTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT

CONTO ECONOMICO DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT
CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE
2019 2018 VARIAZIONI 4Q 2019 4Q 2018 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 8.215 8.210 5 0,1% 2.156 2.096 60 2,9%
Corrispondenza 2.456 2.621 (166) -6,3% 623 694 (71) -10,2%
Pacchi 852 761 91 11,9% 253 233 20 8,5%
Altri ricavi 185 198 (13) -6,7% 60 63 (3) -4,7%
Ricavi infrasettoriali 4.723 4.630 93 2,0% 1.219 1.105 114 10,3%
Costi 7.838 8.112 (274) -3,4% 2.321 2.551 (230) -9,0%
di cui:
Costo del lavoro totale 5.782 5.989 (208) -3,5% 1.746 1.961 (215) -11,0%
di cui costo del lavoro ordinario 5.448 5.386 62 1,1% 1.423 1.377 47 3,4%
di cui incentivi all'esodo 340 608 (268) -44,1% 328 589 (262) -44,4%
di cui vertenze e altre partite straordinarie (6) (5) (1) 14,5% (5) (5) (0) -1,1%
Altri costi operativi 1.985 2.056 (71) -3,5% 557 574 (17) -3,0%
Costi infrasettoriali 72 67 5 6,7% 18 16 2 10,3%
EBITDA 377 98 279 284,9% (165) (455) 290 63,8%
Ammortamenti e svalutazioni 724 528 196 37,1% 186 152 34 22,4%
EBIT (347) (430) 83 19,3% (351) (608) 256 42,2%
EBIT Margin -4,2% -5,2% -16,3% -29,0%
Proventi/(Oneri) finanziari (36) (31) (5) -17,0% (43) (15) (28) -190,7%
Utile lordo (384) (462) 78 16,9% (394) (622) 228 36,7%
Imposte (77) (89) 12 13,4% (98) (155) 57 37,0%
Utile netto (306) (372) 66 17,7% (296) (467) 171 36,6%
CONTO ECONOMICO DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT 2019 2018 VARIAZIONI 4Q 2019 4Q 2018 VARIAZIONI
PAGAMENTI, MOBILE E DIGITALE
(dati in milioni di euro)
Ricavi 1.039 952 87 9,1% 280 252 28 11,3%
Monetica 338 291 48 16,5% 91 79 13 15,9%
Altri pagamenti 86 85 1 0,9% 29 25 3 12,5%
Mobile 240 217 23 10,6% 67 54 13 24,4%
Ricavi infrasettoriali 375 360 16 4,3% 94 94 (0) -0,4%
Costi 771 725 46 6,4% 212 197 15 7,4%
di cui:
Costo del lavoro totale 31 31 1 2,7% 8 8 (0) -1,0%
di cui costo del lavoro ordinario 31 31 1 2,1% 7 8 (0) -3,6%
di cui incentivi all'esodo 0 0 0 - 0 0 0 -
Altri costi operativi 322 304 17 5,7% 101 89 12 13,8%
Costi infrasettoriali 418 390 28 7,2% 103 101 2 2,4%
EBITDA 268 227 41 18,0% 68 55 14 25,3%
Ammortamenti e svalutazioni 27 24 3 13,2% 7 6 1 9,7%
EBIT 241 203 38 18,6% 61 48 13 27,4%
EBIT Margin 23,2% 21,4% 21,9% 19,1%
Proventi/(Oneri) finanziari 99 4 95 2274,5% 93 2 91 3858,5%
Utile lordo 340 208 133 63,8% 155 51 104 206,0%
Imposte 68 55 14 25,6% 17 14 3 18,3%
Utile netto 272 153 119 77,4% 138 36 101 280,9%
CONTO ECONOMICO DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT 2019 4Q 2019 4Q 2018 VARIAZIONI
SERVIZI FINANZIARI 2018
VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 5.926 5.871 55 0,9% 1.553 1.503 50 3,4%
Plusvalenze lorde 353 404 (51) -12,6% 92 0 92 -
Interessi attivi 1.636 1.555 81 5,2% 403 404 (2) -0,5%
Raccolta risparmio postale 1.799 1.827 (27) -1,5% 469 483 (14) -2,9%
Servizi di Incasso e Pagamento 1.013 965 48 4,9% 303 242 60 24,9%
Distribuzione di prodotti di terzi 313 263 51 19,3% 85 70 15 21,8%
Gestione del risparmio 100 209 (109) -52,2% 25 142 (117) -82,5%
Ricavi infrasettoriali 712 649 63 9,7% 177 161 17 10,4%
Costi 5.052 5.011 40 0,8% 1.305 1.228 77 6,3%
di cui:
Costo del lavoro totale 43 80 (36) -45,5% 11 8 3 34,7%
di cui costo del lavoro ordinario 42 70 (28) -40,3% 11 8 3 38,6%
di cui incentivi all'esodo 2 10 (8) -82,9% 0 1 (0) -18,8%
Altri costi operativi 185 214 (28) -13,3% 43 85 (41) -48,9%
Costi infrasettoriali 4.822 4.718 105 2,2% 1.251 1.135 116 10,2%
EBITDA 874 859 15 1,7% 248 275 (27) -9,8%
Ammortamenti e svalutazioni 0,0 0,0 0,0 21,1% 0,0 0,0 (0) -38,9%
EBIT 874 859 15 1,7% 248 275 (27) -9,8%
EBIT Margin 14,8% 14,6% 15,9% 18,3%
Proventi/(Oneri) finanziari 6 (32) 38 119,8% 11 (40) 50 126,3%
Utile lordo 881 827 53 6,4% 258 235 24 10,0%
Imposte 240 210 30 14,3% 58 44 13 29,9%
Utile netto 640 617 23 3,7% 200 190 10 5,4%

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

CONTO ECONOMICO DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT 2019 2018 VARIAZIONI 4Q 2019 4Q 2018 VARIAZIONI
SERVIZI ASSICURATIVI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 1.670 1.472 197 13,4% 450 423 28 6,6%
Up Front Vita 339 341 (2) -0,6% 73 78 (5) -6,5%
Margine Finanziario Vita 1.131 1.011 120 11,9% 344 303 41 13,5%
Margine Protezione Vita 42 30 12 40,9% 15 12 3 24,2%
Variazione altre riserve tecniche e altri proventi/oneri tecnici (1) (46) 45 97,4% (24) (9) (15) -163,6%
Ricavi netti Vita 1.511 1.336 175 13,1% 408 384 24 6,2%
Premi assicurativi 222 168 54 32,3% 58 44 14 32,4%
Variazione riserve tecniche e oneri da liquidazione sinistri (66) (35) (30) -85,5% (20) (7) (13) -200,6%
Risultato della Riassicurazione (12) (8) (4) -53,2% 0 (0) 0 167,5%
Proventi netti Danni 3 (1) 5 337,5% 2 (2) 4 174,4%
Ricavi netti Danni 148 123 24 19,7% 40 35 5 14,2%
Altri ricavi e proventi 10 11 (1) -7,6% 2 3 (1) -24,3%
Ricavi infrasettoriali 1 2 (1) -63,7% 0 0 (0) -27,1%
Costi 640 589 51 8,7% 168 143 25 17,9%
di cui:
Costo del lavoro totale 40 38 2 5,9% 11 10 1 15,0%
di cui costo del lavoro ordinario 40 37 3 8,8% 11 9 2 21,2%
di cui incentivi all'esodo 0 1 (1) -100,0% 0 0 (0) -100,0%
Altri costi operativi 102 84 17 20,6% 39 25 14 54,0%
Costi infrasettoriali 499 467 32 6,8% 118 108 10 9,6%
di cui provvigioni 470 431 38 8,9% 110 102 8 8,2%
EBITDA 1.029 883 146 16,5% 282 280 2 0,8%
Ammortamenti e svalutazioni 24 17 6 37,2% 6 5 1 25,9%
EBIT 1.006 866 140 16,1% 276 275 1 0,4%
EBIT Margin 60,2% 58,8% 61,3% 65,1%
Proventi/(Oneri) finanziari 30 51 (21) -41,4% 15 1 14 2417,6%
Utile lordo 1.035 917 119 12,9% 291 276 15 5,6%
Imposte 298 (84) 383 454,4% 73 (308) 382 123,9%
Utile netto 737 1.001 (264) -26,4% 218 584 (366) -62,7%

SINTESI PATRIMONIALE

CAPITALE INVESTITO NETTO E RELATIVA COPERTURA

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Immobilizzazioni materiali 2.059 1.993 66 3,3%
Immobilizzazioni immateriali 648 545 103 18,9%
Attività per diritti d'uso 1.254 - 1.254 -
Partecipazioni 617 497 120 24,1%
Capitale immobilizzato 4.578 3.035 1.543 50,8%
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 6.978 6.914 64 0,9%
Debiti commerciali e Altre passività (5.262) (5.282) 20 -0,4%
Crediti (Debiti) per imposte correnti (222) 105 (327) -311,4%
Capitale circolante netto 1.494 1.737 (243) -14,0%
Capitale investito lordo 6.072 4.772 1.300 27,2%
Fondi per rischi e oneri (1.218) (1.519) 301 -19,8%
Trattamento di fine rapporto (1.135) (1.187) 52 -4,4%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 312 666 (354) -53,2%
Capitale investito netto 4.031 2.732 1.299 47,5%
Patrimonio netto 9.698 8.105 1.593 19,7%
di cui Utile di periodo 1.342 1.399 (57) -4,1%
di cui Riserva di fair value 1.018 (69) 1.087 -1574,2%
Passività finanziarie 79.516 66.929 12.587 18,8%
Riserve tecniche assicurative nette 140.203 125.076 15.127 12,1%
Attività finanziarie (218.934) (190.864) (28.070) 14,7%
Cassa e depositi BancoPosta (4.303) (3.318) (985) 29,7%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.149) (3.195) 1.046 -32,7%
Posizione finanziaria netta (5.667) (5.372) (295) 5,5%
(dati in milioni di euro)
31 dicembre 2019 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti,
mobile, e
digitale
Servizi
finanziari
Servizi
assicurativi
Elisioni e
rettifiche
Consolidato
Immobilizzazioni materiali 2.023 25 1 10 - 2.059
Immobilizzazioni immateriali 576 21 - 51 - 648
Attività per diritti d'uso 1.218 9 1 27 (1) 1.254
Partecipazioni 1.434 393 221 157 (1.588) 617
Capitale immobilizzato 5.251 448 223 245 (1.589) 4.578
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 2.720 233 2.843 2.428 (1.246) 6.978
Debiti commerciali e Altre passività (3.048) (398) (2.078) (984) 1.246 (5.262)
Crediti (Debiti) per imposte correnti (149) (9) 1 (65) - (222)
Capitale circolante netto (477) (174) 766 1.379 - 1.494
Capitale investito lordo 4.774 274 989 1.624 (1.589) 6.072
Fondi per rischi e oneri (857) (10) (330) (21) - (1.218)
Trattamento di fine rapporto (1.126) (3) (3) (3) - (1.135)
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 392 16 (349) 253 - 312
Capitale investito netto 3.183 277 307 1.853 (1.589) 4.031
Patrimonio netto 2.368 479 3.987 4.452 (1.588) 9.698
di cui Utile di periodo (306) 271 640 737 - 1.342
di cui Riserva di fair value 6 - 971 41 - 1.018
Passività finanziarie 3.061 5.539 78.219 295 (7.598) 79.516
Riserve tecniche assicurative nette - - - 140.203 - 140.203
Attività finanziarie (1.395) (5.645) (77.078) (141.936) 7.120 (218.934)
Cassa e depositi BancoPosta - - (4.303) - - (4.303)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (851) (96) (518) (1.161) 477 (2.149)
Posizione finanziaria netta 815 (202) (3.680) (2.599) (1) (5.667)

(dati in milioni di euro)

31 dicembre 2018 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti,
mobile, e
digitale
Servizi
finanziari
Servizi
assicurativi
Elisioni e
rettifiche
Consolidato
Immobilizzazioni materiali 1.957 23 - 12 1 1.993
Immobilizzazioni immateriali 467 30 - 48 - 545
Attività per diritti d'uso - - - - - -
Partecipazioni 1.434 280 214 157 (1.588) 497
Capitale immobilizzato 3.858 333 214 217 (1.587) 3.035
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 2.534 382 2.798 2.433 (1.232) 6.914
Debiti commerciali e Altre passività (3.259) (502) (1.917) (836) 1.231 (5.282)
Crediti (Debiti) per imposte correnti 86 (3) 1 22 (1) 105
Capitale circolante netto (639) (123) 882 1.619 (2) 1.737
Capitale investito lordo 3.219 210 1.096 1.836 (1.589) 4.772
Fondi per rischi e oneri (980) (16) (512) (11) (1) (1.519)
Trattamento di fine rapporto (1.178) (2) (5) (2) 1 (1.187)
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 389 15 135 127 1 666
Capitale investito netto 1.450 207 714 1.950 (1.588) 2.732
Patrimonio netto 2.581 243 2.911 3.958 (1.588) 8.105
di cui Utile di periodo (372) 153 617 1.001 (0) 1.399
di cui Riserva di fair value 4 - (71) (1) - (69)
Passività finanziarie 1.259 4.307 67.022 1.035 (6.693) 66.929
Riserve tecniche assicurative nette - - - 125.076 - 125.076
Attività finanziarie (1.417) (4.097) (64.578) (126.545) 5.773 (190.864)
Cassa e depositi BancoPosta - - (3.318) - - (3.318)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (973) (246) (1.323) (1.574) 921 (3.195)
Posizione finanziaria netta (1.131) (36) (2.197) (2.008) - (5.372)
(dati in milioni di euro)
Variazioni 2019 vs 2018 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti,
mobile, e
digitale
Servizi
finanziari
Servizi
assicurativi
Elisioni e
rettifiche
Consolidato
Immobilizzazioni materiali 66 2 1 (2) (1) 66
Immobilizzazioni immateriali 109 (9) - 3 - 103
Attività per diritti d'uso 1.218 9 1 27 (1) 1.254
Partecipazioni - 113 7 - - 120
Capitale immobilizzato 1.393 115 9 28 (2) 1.543
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 186 (149) 45 (5) (14) 64
Debiti commerciali e Altre passività 211 104 (161) (148) 15 20
Crediti (Debiti) per imposte correnti (235) (6) - (87) 1 (327)
Capitale circolante netto 162 (51) (116) (240) 2 (243)
Capitale investito lordo 1.555 64 (107) (212) - 1.300
Fondi per rischi e oneri 123 6 182 (10) 1 301
Trattamento di fine rapporto 52 (1) 2 (1) (1) 52
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 3 1 (484) 126 (1) (354)
Capitale investito netto 1.733 70 (407) (97) (1) 1.299
Patrimonio netto (213) 236 1.076 494 - 1.593
di cui Utile di periodo 66 118 23 (264) 0 (57)
di cui Riserva di fair value 2 - 1.042 42 - 1.087
Passività finanziarie 1.802 1.232 11.197 (740) (905) 12.587
Riserve tecniche assicurative nette - - - 15.127 - 15.127
Attività finanziarie 22 (1.548) (12.500) (15.391) 1.347 (28.070)
Cassa e depositi BancoPosta - - (985) - - (985)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 122 150 805 413 (444) 1.046
Posizione finanziaria netta 1.946 (166) (1.483) (591) (1) (295)

Posizione finanziaria netta della SBU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

(dati in milioni di euro)
Posizione finanziaria netta ESMA 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018 Variazioni
A. Liquidità (851) (973) 122 -12,5%
B. Crediti finanziari correnti (135) (57) (78) 136,8%
C. Debiti bancari correnti 1 201 (200) -99,5%
D. Debiti per leasing correnti 215 - 215 -
E. Parte corrente dell'indebitamento non corrente - - - -
F. Altri debiti finanziari correnti 15 23 (8) -34,8%
G. Posizione finanziaria corrente (C+D+E+F) 231 224 7 3,1%
H. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+G) (755) (806) 51 -6,3%
I. Debiti bancari non correnti 573 - 573 -
L. Obbligazioni emesse 50 50 - -
M. Debiti per leasing non correnti 1.036 - 1.036 -
N. Altri debiti non correnti 18 27 (9) -33,3%
O. Posizione finanziaria non corrente (I+L+M+N) 1.677 77 1.600 2077,9%
P. Posizione Finanziaria Netta ESMA (H+O) 922 (729) 1.651 -226,5%
Attività finanziarie non correnti (474) (570) 96 -16,8%
Posizione Finanziaria Netta 448 (1.299) 1.747 -134,5%
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 367 168 199 118,5%
Posizione Finanziaria Netta inclusi i rapporti con gli altri settori 815 (1.131) 1.946 -172,1%

DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO

I valori indicati nelle tabelle che seguono riflettono i dati patrimoniali, economici e gestionali (desunti dai package di consolidamento) delle principali società del Gruppo elaborati secondo i principi contabili internazionali IFRS e approvati dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società.

Postel SpA
(migliaia di euro) Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 198.068 195.725 2.343 1,2%
Risultato operativo 1.411 (20.134) 21.545 n.s.
Risultato netto 383 (16.141) 16.524 n.s.
Investimenti 7.220 6.706 514 7,7%
Patrimonio netto 83.798 83.962 (164) -0,2%
Organico stabile - medio 1.007 1.052 (45) -4,3%
Organico flessibile - medio 37 25 12 48,0%

n.s.: non significativo

SDA Express Courier SpA
(migliaia di euro) Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 683.863 578.164 105.699 18,3%
Risultato operativo (38.500) (51.155) 12.655 -24,7%
Risultato netto (32.091) (39.711) 7.620 -19,2%
Investimenti 32.243 19.813 12.430 62,7%
Patrimonio netto 14.177 22.514 (8.337) -37,0%
Organico stabile - medio 1.214 1.309 (95) -7,3%
Organico flessibile - medio 55 111 (56) -50,5%
Europa Gestioni Immobiliari SpA
(migliaia di euro) Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 97.764 91.234 6.530 7,2%
Risultato operativo 2.844 3.068 (224) -7,3%
Risultato netto 755 431 324 75,2%
Investimenti 475 271 204 75,3%
Patrimonio netto 238.413 237.674 739 0,3%
Organico stabile - medio 29 28 1 3,6%
Organico flessibile - medio - 1 (1) n.s.

n.s.: non significativo

Poste Air CarGo Srl
(migliaia di euro) Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 49.035 59.015 (9.980) -16,9%
Risultato operativo 1.648 (5.182) 6.830 n.s.
Risultato netto 395 (4.279) 4.674 n.s.
Investimenti 42 73 (31) -42,5%
Patrimonio netto 1.213 845 368 43,6%
Organico stabile - medio 84 105 (21) -20,0%
Organico flessibile - medio 4 18 (14) -77,8%

n.s.: non significativo

BancoPosta Fondi SpA SGR
(migliaia di euro)
Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazioni
Commissioni attive 115.872 104.491 11.381 10,9%
Commissioni nette 44.874 45.432 (558) -1,2%
Risultato netto 16.145 22.529 (6.384) -28,3%
Impieghi finanziari (liquidità + titoli) (*) 56.812 70.827 (14.015) -19,8%
Patrimonio netto 47.516 60.709 (13.193) -21,7%
Organico stabile - medio 47 54 (8) -14,4%
Organico flessibile - medio - 0 (0) n.s.

n.s.: non significativo La società, al 31 dicembre 2019, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 30 milioni di euro.

Poste Vita SpA (*)
(migliaia di euro) Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazioni
Premi assicurativi (**) 17.732.079 16.609.902 1.122.177 6,8%
Risultato netto 680.403 949.761 (269.358) -28,4%
Attività finanziarie (***) 141.575.299 126.263.345 15.311.954 12,1%
Riserve tecniche assicurative 140.053.883 124.965.928 15.087.955 12,1%
Patrimonio netto 4.294.623 3.862.261 432.362 11,2%
Organico stabile - medio 394 396 (2) -0,5%
Organico flessibile - medio 5 3 2 66,7%

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nella Relazione semestrale redatta in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione

(***) La società, al 31 dicembre 2019, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 285 milioni di euro.

Poste Assicura SpA (*)
(migliaia di euro)
Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazioni
Premi assicurativi (**) 222.451 168.157 54.294 32,3%
Risultato netto 49.346 45.658 3.688 8,1%
Attività finanziarie 361.260 281.905 79.355 28,1%
Riserve tecniche assicurative 206.709 183.077 23.632 12,9%
Patrimonio netto 194.730 139.723 55.007 39,4%
Organico stabile - medio 62 59 3 5,1%
Organico flessibile - medio - 1 (1) n.s.

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio d'esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

n.s.: non significativo (**) I Premi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

PostePay SpA
(migliaia di euro)
Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 1.032.799 431.931 600.868 139,1%
Risultato operativo 241.395 76.719 164.676 214,6%
Risultato netto 172.636 54.509 118.127 216,7%
Investimenti 29.561 30.613 (1.052) -3,4%
Patrimonio netto 382.223 243.059 139.164 57,3%
Organico stabile - medio 321 232 89 38,4%
Organico flessibile - medio 1 - 1 n.s.

La società, al 31 dicembre 2019, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 33 milioni di euro.

n.s.: non significativo

I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2019

1. PREMESSA

Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.

Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA). Al 31 dicembre 2019 la Società è partecipata per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale. L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA è esercitata dal MEF. Al 31 dicembre 2019, la Capogruppo possiede n. 5.257.965 azioni proprie (pari al 0.4026% del capitale sociale).

L'attività del Gruppo Poste Italiane (di seguito anche il "Gruppo") consiste nell'espletamento del Servizio Universale Postale in Italia e nell'offerta di prodotti e servizi integrati di comunicazione, logistici, finanziari e assicurativi su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di circa 13 mila Uffici Postali.

Le modalità di valutazione e rappresentazione del business del Gruppo sono ricondotte a quattro macroaree (cd. Settori operativi): (i) settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, (ii) settore dei Pagamenti, Mobile e Digitale (PMD), (iii) settore dei Servizi finanziari e (iv) settore dei Servizi assicurativi.

I Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprendono le attività della Corrispondenza, del Corriere Espresso, Logistica e Pacchi, e della Filatelia, nonché le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore degli Altri settori in cui opera il Gruppo. Il settore dei Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale accoglie i ricavi dei servizi di pagamento, i prodotti di monetica e i servizi resi nell'ambito della telefonia mobile. I Servizi Finanziari si riferiscono alle attività del Bancoposta che comprendono la raccolta del risparmio, i servizi di pagamento (affidati in outsourcing al settore PMD), l'intermediazione in cambi, la promozione e il collocamento di finanziamenti da banche e altri intermediari finanziari abilitati, la prestazione di servizi di investimento e alle attività della BancoPosta Fondi SpA SGR. I Servizi Assicurativi riguardano l'attività di Poste Vita SpA, operante nel settore assicurativo Vita principalmente dei Rami ministeriali I, III e V, e delle sue controllate dirette Poste Assicura SpA, operante nel settore Danni e Poste Welfare Servizi Srl che svolge attività strumentale al settore in commento.

La presente Sezione della Relazione Finanziaria Annuale (I bilanci di Poste Italiane) comprende il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il bilancio separato di Poste Italiane SpA e il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 e redatti in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera.

Il bilancio consolidato del Gruppo è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note sono espressi in milioni di euro, salvo diversamente indicato.

Il bilancio separato di Poste Italiane SpA è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. I valori indicati nei prospetti contabili sono espressi in euro (salvo il Rendiconto finanziario che è espresso in migliaia di euro), mentre quelli indicati nelle note sono espressi in milioni di euro salvo diversamente indicato.

Per il bilancio consolidato e il bilancio separato sono previsti note comuni per la trattazione di tematiche identicamente riferite sia al Gruppo che a Poste Italiane SpA. Le tematiche in commento riguardano, nello specifico:

  • la modalità di presentazione del bilancio e i principi contabili adottati;
  • l'informativa sulle fonti e le modalità di determinazione del fair value;
  • l'informativa sui rischi finanziari e sulle operazioni di copertura;
  • la sintesi sui principali procedimenti in corso e rapporti con le Autorità alla data del 31 dicembre 2019;
  • e, in generale, talune ulteriori informazioni richieste dai principi contabili, la cui presentazione in un'unica sezione si è ritenuto permetta una migliore lettura (ad es. posizione finanziaria netta, dati salienti delle partecipazioni detenute, ecc.).

Al Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, redatto secondo le specifiche regole di presentazione dell'informativa finanziaria stabilite dalla normativa bancaria di riferimento, che costituisce parte integrante del bilancio separato di Poste Italiane SpA, è dedicata una trattazione distinta nell'ambito della presente Sezione.

2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

2.1 CONFORMITA' AGLI IAS/IFRS

I conti annuali sono redatti secondo i princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 5 marzo 2020, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato i conti annuali.

2.2 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI

I princípi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività del Gruppo e di Poste Italiane SpA nel prevedibile futuro, sono applicati nel presupposto della continuità aziendale.

Nello schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio "corrente/non corrente"37. Nel Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio è stato adottato il criterio di classificazione basato sulla natura delle componenti di costo. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto38.

37 Le attività correnti includono attività (come rimanenze e crediti commerciali) che vengono vendute utilizzate o realizzate come parte del normale ciclo operativo, anche quando non è previsto che esse siano realizzate entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio (IAS 1 revised par. 68).

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nei presenti conti annuali sono uniformi a quelli di predisposizione dei conti annuali al 31 dicembre 2018 fatte salve le modifiche introdotte al corpo dei principi contabili, applicate a partire dall'esercizio in commento; si rinvia alla nota 2.6 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e prossima applicazione e, con riguardo alla nuova disciplina contabile sui contratti di leasing (IFRS 16), alla nota 3 - Cambiamenti delle politiche contabili.

Nella redazione dei conti annuali si è tenuto conto delle disposizioni CONSOB contenute nella Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 e nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e Rendiconto finanziario sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio sono rappresentati, ove esistenti, i proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Tenuto conto della diversificata natura e delle numerosità delle transazioni compiute dalle società del Gruppo, numerose componenti positive e negative di reddito di carattere inusuale possono tuttavia occorrere con notevole frequenza. La separata esposizione di tali proventi e oneri è pertanto effettuata solo quando sussistono congiuntamente i requisiti di non ricorrenza ed effettiva rilevanza dell'operazione che li ha generati.

Al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati relativi all'esercizio 2019, si è proceduto alla riclassifica di taluni dati e note di dettaglio dell'esercizio di comparazione.

Ai sensi dell'art. 2447-septies del Codice Civile, a seguito della costituzione nell'esercizio 2011 del Patrimonio destinato esclusivamente all'esercizio dell'attività Bancoposta, i beni e i rapporti compresi in tale Patrimonio sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA, in apposito prospetto integrativo, e nelle relative note del bilancio.

Con riferimento all'interpretazione e applicazione dei princípi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione, nonché per la trattazione degli aspetti fiscali39 le cui interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali non possono ancora ritenersi esaustive, si è fatto riferimento ai prevalenti orientamenti della migliore dottrina in materia: eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai princípi contabili di riferimento.

38 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti

dall'attività di investimento o finanziaria. 39 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP. Inoltre, ai nuovi principi sono applicate le regole contenute nei decreti fiscali di endorsement emanati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, in applicazione di quanto previsto dalla Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 (Decreto milleproroghe).

2.3 PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI

I conti annuali del Gruppo Poste Italiane sono stati redatti applicando il criterio del costo, salvo nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value ("valore equo").

Di seguito si riportano i principali princípi contabili adottati all'interno del Gruppo Poste Italiane per la valutazione e rappresentazione delle principali voci di bilancio.

Immobili, impianti e macchinari

Gli Immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di costruzione al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Tale costo è incrementato per gli oneri direttamente correlati all'acquisto o alla costruzione all'asset, incluso - ove identificabile e misurabile - quello relativo ai dipendenti coinvolti nella fase di relativa progettazione e/o predisposizione all'uso. Gli interessi passivi che il Gruppo dovesse sostenere per finanziamenti specificamente finalizzati all'acquisizione o costruzione di immobili, impianti e macchinari sono capitalizzati unitamente al valore dell'asset; tutti gli altri interessi passivi sono invece rilevati come oneri finanziari nel Conto economico dell'esercizio di competenza. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto economico dell'esercizio di competenza. La capitalizzazione dei costi per l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del component approach, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della stimata vita utile e del suo valore è contabilizzata e ammortizzata distintamente.

Il valore di prima iscrizione è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile. I terreni non sono ammortizzati.

Categoria Anni
Fabbricati 25-33
Migliorie strutturali su beni di proprietà 20
Impianti 4-10
Costruzioni leggere 10
Attrezzature 3-10
Mobili e arredi 3-8
Macchine d'ufficio elettriche ed elettroniche 3-10
Automezzi, autovetture e motoveicoli 4-10
Migliorie su beni di terzi durata stimata della locazione*
Altri beni 3-5

La vita utile stimata per le varie categorie di immobili, impianti e macchinari per il Gruppo Poste Italiane è la seguente:

(*) Ovvero, vita utile della miglioria apportata, se inferiore alla durata stimata della locazione

Gli immobili e i relativi impianti e macchinari fissi che insistono su terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente al termine della concessione stessa, sono iscritti, in base alla rispettiva natura, tra gli Immobili, impianti e macchinari e ammortizzati in quote costanti nel periodo più breve tra la vita utile del bene e la durata residua della concessione.

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore (ai sensi dello IAS 36 – Riduzione di valore delle attività; al riguardo, si rimanda alla trattazione delle riduzioni di valore degli asset).

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività dismessa o alienata, e sono imputati al Conto economico del periodo di competenza.

Investimenti immobiliari

Gli Investimenti immobiliari riguardano immobili posseduti al fine di percepire canoni di locazione o conseguire un apprezzamento del capitale investito, o per entrambi i motivi, che generano pertanto flussi finanziari ampiamente indipendenti dalle altre attività. Agli investimenti immobiliari sono applicati i medesimi princípi e criteri adottati per gli Immobili, impianti e macchinari.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefíci economici futuri. Il valore di iniziale iscrizione è rettificato per gli ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d'ammortamento, e per le eventuali perdite di valore.

In particolare, i Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono valutati inizialmente al costo di acquisto. Tale costo è incrementato per gli oneri direttamente correlati all'acquisto o alla predisposizione all'utilizzo dell'asset. Gli interessi passivi che il Gruppo dovesse sostenere per finanziamenti specificamente finalizzati all'acquisto di Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono capitalizzati unitamente al valore dell'asset; tutti gli altri interessi passivi sono invece rilevati come oneri finanziari nel Conto economico dell'esercizio di competenza. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso. Il piano di ammortamento prevede un metodo di ripartizione lineare, in modo da distribuire il costo sostenuto per l'acquisto del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.

Nell'ambito dei Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono rilevati i costi direttamente associati alla produzione interna di prodotti software unici e identificabili e che genereranno benefíci economici futuri con orizzonte temporale superiore a un anno. I costi diretti includono – ove identificabile e misurabile – l'onere relativo ai dipendenti coinvolti nello sviluppo software. I costi sostenuti invece per la manutenzione dei prodotti software sviluppati internamente sono imputati al Conto economico nell'esercizio di competenza. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso e si estende, sistematicamente e in quote costanti, in relazione alla sua stimata vita utile (di norma in 3 anni). Gli eventuali costi di ricerca non sono mai capitalizzati.

Tra le attività immateriali del Gruppo, l'Avviamento è costituito dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto alla data di acquisto di attività e passività che costituiscono aziende o rami aziendali. Se relativo alle partecipazioni valutate al Patrimonio netto, è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. L'avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì al test periodico finalizzato a rilevare un'eventuale perdita per riduzione di valore (cd. impairment test, ai sensi dello IAS 36). Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche cash generating unit o CGU) cui attribuire l'avviamento. La metodologia adottata per l'effettuazione del test e gli effetti contabili dell'eventuale riduzione di valore è descritta al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

Beni in leasing

Il trattamento contabile dei contratti di leasing, modificato a seguito dell'entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 16 – Leasing, è descritto alla nota 3 - Cambiamenti nelle politiche contabili al quale si rimanda. Il Gruppo si avvale della facoltà concessa dal principio di non applicazione delle nuove disposizioni ai contratti di breve termine (con durata non oltre i dodici mesi) e a contratti in cui la singola attività sottostante sia di basso valore (fino a 5.000 dollari); per tali contratti, il Gruppo continua ad adottare lo IAS 17 rilevando linearmente a Conto economico i canoni di leasing in contropartita di debiti commerciali di breve termine.

Riduzione di valore di attività

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore (ai sensi dello IAS 36). Se si manifesta la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Il valore d'uso delle attività che non generano flussi finanziari indipendenti è determinato in relazione alla cash generating unit (CGU) cui tale attività appartiene.

Prescindendo dal riscontro di eventuali indicatori di riduzione di valore, viene effettuato l'impairment test almeno una volta l'anno per le seguenti specifiche attività:

  • attività immateriali con una vita utile indefinita o che non sono ancora disponibili: tale verifica può essere fatta in qualsiasi momento durante un esercizio, a patto che avvenga nello stesso momento ogni anno;
  • l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale.

L'eventuale riduzione di valore di un'attività/CGU, riscontrata nel caso e nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione in bilancio, viene immediatamente rilevata e imputata a Conto economico come svalutazione. In particolare, nel caso in cui l'eventuale impairment riguardi l'avviamento e risulti superiore al relativo valore di iscrizione in bilancio, l'ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella cash generating unit cui l'avviamento è attribuito, in proporzione al loro valore di carico40. Se, in un periodo successivo, vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività/CGU, a eccezione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione a Conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

40 Laddove l'ammontare dell'eventuale rettifica di valore non fosse assorbito interamente dal valore contabile della attività/CGU, ai sensi dello IAS 36 nessuna passività è rilevata, a meno che non risulti integrata una fattispecie di passività prevista da principi contabili internazionali diversi dallo IAS 36.

Partecipazioni

Nell'ambito del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, le partecipazioni in società controllate non significative (individualmente e in aggregato) e non consolidate, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole, cd. "società collegate", e in società a controllo congiunto sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Si veda inoltre la nota 2.4 - Criteri e metodologie di consolidamento.

Nell'ambito del bilancio separato di Poste Italiane SpA, le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo (comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione) rettificato per eventuali perdite di valore. In presenza di eventi che ne fanno presumere una riduzione, il valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate è oggetto di verifica di recuperabilità. Eventuali perdite di valore (ovvero successivi ripristini) sono rilevate nelle medesime modalità e limiti descritti per le Attività materiali e immateriali al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

Strumenti finanziari

In conformità all'IFRS 9 – Strumenti finanziari, la classificazione delle attività e passività finanziarie è determinata al momento della loro iniziale rilevazione in contabilità, che avviene al relativo fair value, in funzione dello scopo per cui essi sono stati acquisiti. La data di rilevazione contabile degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari è determinata per categorie omogenee e corrisponde al momento in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l'attività (data di negoziazione o Transaction date), ovvero, come nel caso dell'operatività del BancoPosta, alla data di regolamento (Settlement date) 41. Le variazioni di fair value intervenute tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse in bilancio. I crediti commerciali sono, invece, iscritti al prezzo di transazione ai sensi dell'IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

Le Attività finanziarie sono classificate al momento della prima iscrizione in una delle seguenti categorie sulla base del modello di business definito per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali delle stesse:

Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato

Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model Held to Collect - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale (Solely Payments of Principal and Interest). Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore. Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (Other Comprehensive Income - OCI)

Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività

41 Ciò è possibile trattandosi di operazioni effettuate in mercati organizzati (c.d. regular way).

finanziarie (business model Held to Collect and Sell - HTC&S) e i cui termini contrattuali prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (Solely Payments of Principal and Interest).

Tali attività finanziarie sono valutate al fair value e, fino a quando non sono eliminate contabilmente o riclassificate, gli utili o perdite da valutazione vengono rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo. Fanno eccezione gli utili e le perdite per riduzione di valore e gli utili e le perdite su cambi, rilevati a Conto economico nell'esercizio di competenza. Se l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, l'utile/(perdita) cumulato precedentemente rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo è riclassificato nel Conto economico.

All'interno di tale categoria sono compresi anche gli strumenti rappresentativi di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI option). Tale opzione prevede esclusivamente la rilevazione a Conto economico dei soli dividendi.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico

Tale categoria accoglie: (a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); (b) le attività designate al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; (c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico; (d) gli strumenti derivati, salvo la parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa cash flow hedge. Le attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value e le relative variazioni sono imputate a Conto economico. I derivati valutati al fair value con variazioni di valore imputate al Conto economico sono trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati in fase di collateralizzazione/liquidazione, ove previsto contrattualmente.

La classificazione come "correnti" o "non correnti" delle Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato e delle Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo dipende dalla scadenza contrattuale dello strumento, posto che sono rilevate nelle attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio. Le Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico sono, invece, classificate come "correnti" se detenute per la negoziazione, oltre che se ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio.

Per le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo, le perdite attese sono rilevate nel risultato economico d'esercizio secondo un modello denominato "Expected Credit Losses (ECL)": (i) le perdite attese sulle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono oggetto di accantonamento in un apposito fondo rettificativo (ii) le perdite attese sulle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono rilevate nel Conto economico in contropartita dell'apposita riserva di fair value iscritta nel patrimonio netto. Il metodo utilizzato è il "General deterioration model", per il quale:

se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario non è aumentato significativamente dalla rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate su un orizzonte temporale di 12 mesi (stage 1). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);

  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento finanziario (stage 2). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • gli strumenti che già alla rilevazione iniziale sono deteriorati, o che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio, sono soggetti ad un impairment determinato sull'intera vita dello strumento finanziario. Gli interessi sono rilevati sul costo ammortizzato (stage 3), ossia sulla base del valore dell'esposizione – determinato in base al tasso di interesse effettivo – rettificato delle perdite attese..

Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale. Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare un criterio di default più tardivo. Relativamente ai crediti commerciali è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Nella circostanza molto rara in cui l'entità decida di modificare il proprio business model, le attività finanziarie precedentemente contabilizzate sono riclassificate nella nuova categoria contabile; gli effetti della riclassifica sono rilevati solo prospetticamente, e non devono quindi essere rideterminati gli utili/perdite e interessi rilevati in precedenza. Di seguito sono descritti gli effetti derivanti dalle riclassifiche:

  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al Costo ammortizzato a quella al fair value rilevato a Conto economico, il fair value dell'attività è rilevato alla data della riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla eventuale differenza tra il precedente costo ammortizzato e il fair value sono rilevati direttamente a Conto economico;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato a Conto economico a quella al Costo ammortizzato, il fair value alla data della riclassificazione diventa il nuovo valore contabile lordo;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al Costo ammortizzato a quella al fair value rilevato nelle Altre componenti di conto economico complessivo, il fair value è valutato alla data della riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dall'eventuale differenza tra il precedente costo ammortizzato e il fair value sono rilevati nelle altre componenti di conto economico complessivo. Il tasso di interesse effettivo e la valutazione delle perdite attese su crediti non sono rettificati a seguito della riclassificazione;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo a quella al Costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nelle altre componenti di conto economico complessivo è eliminato dal patrimonio netto rettificando il fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione. Di conseguenza, l'attività finanziaria è valutata come se fosse sempre stata valutata al costo ammortizzato, non rettificando il tasso di interesse effettivo e la valutazione delle perdite attese;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato a Conto economico a quella al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, è mantenuta la valutazione al fair value;

  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo a quella al fair value rilevato a Conto economico continua ad essere valutata al fair value. L'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nelle altre componenti di conto economico complessivo è riclassificato dal patrimonio netto a conto economico alla data della riclassificazione.

Le Attività finanziarie sono rimosse dallo Stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefíci relativi allo strumento stesso o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

In aggiunta, per le attività finanziarie deteriorate la cancellazione può avvenire a seguito di stralcio delle stesse (cosiddetto "write off"), a seguito della presa d'atto dell'insussistenza di ragionevoli aspettative di recupero (es. prescizione).

Le Passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare, sono valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate nelle passività correnti, salvo che si abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio.

Quando obbligatoriamente previsto dal principio contabile (ad esempio in caso di strumenti derivati passivi) ovvero quando si decide irrevocabilmente di designare tali strumenti al fair value (fair value option), le passività finanziarie sono valutate al fair value rilevato a Conto economico. In quest'ultimo caso le variazioni di fair value attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito (Own Credit Risk) sono rilevate direttamente a Patrimonio netto, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività sarà rilevato a Conto economico.

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Con riguardo alle operazioni in Hedge Accounting il Gruppo Poste Italiane si avvale della facoltà prevista dall'IFRS 9, e mantiene le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39. In conformità a tale principio, alla data di stipula del contratto gli Strumenti derivati sono contabilizzati al fair value e, se non soddisfano i requisiti per la contabilizzazione quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono separatamente contabilizzate nel Conto economico dell'esercizio.

Se, invece, gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value continuano a seguire le regole previste dallo IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione di seguito indicate.

Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento della designazione di ciascuno strumento derivato come strumento di copertura, sia durante la sua vita.

Fair value hedge42

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. Quando la copertura non è perfettamente "efficace", ossia sono rilevate differenze tra le suddette variazioni, la parte non "efficace" rappresenta un onere o provento separatamente iscritto tra le componenti del reddito dell'esercizio.

Lo IAS 39 consente che l'oggetto di copertura dal fair value possa essere individuato non solo in una singola attività o passività finanziaria ma anche in un importo monetario, riveniente da una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni da fair value degli strumenti oggetto di copertura al modificarsi dei tassi di interesse di mercato (cd. copertura generica o macrohedging). Non possono essere oggetto di copertura generica importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture classiche di fair value (microhedging), una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura, e se i risultati effettivi siano all'interno dell'intervallo richiesto dallo IAS 39.

Cash flow hedge43

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (Riserva da cash flow hedge). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nel Conto economico del periodo considerato.

Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per esempio, acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

42 Copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico. 43 Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a

un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva da cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita al Conto economico dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva da cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

Classificazione dei crediti e debiti del Patrimonio BancoPosta

I crediti e i debiti del Patrimonio BancoPosta sono considerati aventi natura di attività e passività finanziarie se attinenti alle attività caratteristiche di raccolta e impiego del Bancoposta, ovvero ai servizi delegati dalla clientela. Le contropartite dei costi e dei ricavi operativi, se non liquidate o ricondotte a forma propria secondo quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 272 del 30 luglio 2008 - Matrice dei conti, sono iscritte nell'ambito dei debiti e crediti commerciali.

Own use exemption

I principi previsti per la rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari sono applicati anche ai contratti derivati di acquisto e vendita di elementi non finanziari che possono essere regolati tramite disponibilità liquide o altri strumenti finanziari, ad eccezione di quei contratti che sono stati sottoscritti e continuano a essere posseduti per la consegna di un elemento non finanziario secondo le esigenze di acquisto, vendita o uso della società che li stipula (cd. Own use exemption). Tale eccezione è applicata nella rilevazione e valutazione dei contratti di acquisto a termine di energia elettrica effettuati dalla controllata EGI SpA se le condizioni di seguito riportate sono rispettate:

  • vi sia la consegna fisica del bene oggetto del contratto;
  • non vi sia la possibilità di compensare le transazioni di acquisto e vendita;
  • l'operazione deve essere effettuata sulla base delle aspettative di acquisto e/o vendita o per esigenze d'uso.

Imposte

Le Imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le Imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Fanno eccezione a tale principio le imposte differite relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il Gruppo sia in grado di controllare i loro tempi di annullamento o è probabile che le differenze non si annullino (IAS 12 paragrafi 39 e 40). Inoltre, in conformità con lo IAS 12, a fronte dell'avviamento che deriva da un'aggregazione aziendale non sono rilevate passività fiscali differite.

Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando esse sono applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta, che ha il diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Pertanto, la passività fiscale in maturazione in periodi intermedi più brevi di quello di imposta, ancorché iscritta nei debiti, non è compensata con i corrispondenti crediti per acconti versati o ritenute subite.

La fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione contabile tengono conto degli effetti derivanti dall'adesione di Poste Italiane SpA all'istituto del Consolidato Fiscale Nazionale, per il quale è stata esercitata l'opzione a norma di legge unitamente alle seguenti società controllate: Poste Vita SpA, SDA Express Courier SpA, Poste Air Cargo Srl, Postel SpA, Risparmio Holding SpA (liquidata nel primo semestre 2019), Europa Gestioni Immobiliari SpA, Poste Welfare Servizi Srl, Poste Assicura SpA, BancoPostaFondi SpA SGR e PostePay SpA. La materia è disciplinata da un Regolamento di Gruppo basato sul principio della neutralità e della parità di trattamento, con il quale si intende garantire che le società che aderiscono al consolidamento fiscale non siano in alcun modo penalizzate dalla sua istituzione. In particolare, con l'adozione del Consolidato Fiscale, la posizione debitoria della Capogruppo nei confronti dell'Erario è determinata a livello consolidato sulla base del carico fiscale o delle perdite fiscali di ciascuna società aderente, tenuto conto anche delle ritenute da esse subite e degli acconti versati. Poste Italiane SpA iscrive il proprio debito per IRES, eventualmente rettificato per tenere conto degli effetti (positivi o negativi) derivanti dalle rettifiche di consolidamento fiscale. Quando le diminuzioni o gli aggravi d'imposta derivanti da tali rettifiche sono da attribuire alle società che aderiscono al Consolidato, Poste Italiane SpA attribuisce alle suddette società le diminuzioni o gli aggravi d'imposta. Il beneficio economico derivante dalla compensazione delle perdite fiscali, cedute alla consolidante dalle società aderenti al Consolidato Fiscale, è riconosciuto integralmente da Poste Italiane SpA. Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse tra gli Altri costi e oneri.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d'acquisto o produzione e valore netto di realizzo. Relativamente ai beni fungibili e alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato con il metodo del costo medio ponderato, mentre per i beni non fungibili il costo di riferimento è quello specifico sostenuto al momento dell'acquisto. A fronte dei valori così determinati, ove necessario, sono effettuati accantonamenti per tenere conto delle rimanenze obsolete o a lenta rotazione. Quando vengono meno le circostanze che precedentemente avevano causato la rilevazione dei sopra indicati accantonamenti, o quando vi sono chiare indicazioni di un aumento nel valore netto di realizzo, gli accantonamenti sono stornati in tutto o in parte, nella misura in cui il nuovo valore contabile sia il minore tra costo di acquisto o produzione e il valore netto di realizzo alla data di riferimento del bilancio. Le attività non sono invece rilevate nello Stato patrimoniale quando è stata sostenuta una spesa per la quale, alla luce delle migliori informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio, è ritenuto improbabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo successivamente alla chiusura dell'esercizio.

Per le unità immobiliari destinate alla vendita44, qualora presenti, il costo è rappresentato dal fair value di ciascun singolo bene al momento dell'acquisto, incrementato di eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisizione, mentre il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.

Le commesse su ordinazione di terzi, di durata pluriennale, sono valutate con il metodo della percentuale di completamento, determinata utilizzando il criterio del costo sostenuto (cost to cost) 45..

Certificati ambientali (Quote di emissione)

Con riferimento alle imprese del Gruppo interessate dalla relativa disciplina46, i Certificati ambientali (o Quote di emissione) rappresentano uno strumento di incentivazione nella riduzione di emissioni di gas a effetto serra, introdotto nel sistema normativo italiano ed europeo dal Protocollo di Kyoto, con l'obiettivo di realizzare un miglioramento delle tecnologie utilizzate nella produzione di energia e nei processi industriali.

Il sistema comunitario European Emission Trading System, istituito per la gestione e lo scambio delle quote di emissione, fissa un limite massimo per le emissioni di gas a effetto serra da prodursi nel corso di un anno a livello europeo, cui corrisponde il rilascio a titolo gratuito, da parte delle autorità nazionali competenti, di un determinato numero di quote di emissione. Nel corso dell'anno, a seconda delle effettive emissioni di gas a effetto serra prodotte rispetto ai limiti massimi consentiti, ciascuna azienda ha facoltà di vendere ovvero acquistare a titolo oneroso quote di emissione sul mercato.

In conformità a quanto disciplinato dall'OIC "Le quote di emissione di gas a effetto serra", oltre che alla best practice di riferimento per i principali IAS adopter il trattamento contabile è quello che segue.

Il rilascio gratuito delle quote di emissione comporta l'impegno a produrre, nell'anno di riferimento, un quantitativo di emissioni di gas a effetto serra proporzionale alle quote di emissione ricevute: di tale impegno, commisurato al valore di mercato delle quote di emissione al momento dell'assegnazione, è data informativa nelle note al bilancio. A fine anno, l'impegno è ridotto o azzerato in proporzione alle emissioni di gas a effetto serra effettivamente prodotte e l'eventuale relativo valore residuo, se presente, è indicato nelle Ulteriori informazioni del Bilancio. L'acquisto a titolo oneroso o la vendita di quote di emissione sono rilevati nel Conto economico dell'esercizio in cui hanno luogo. A fine anno, eventuali quote di emissione in surplus derivanti da

44 Si tratta di unità immobiliari detenute dalla società EGI SpA, non iscritte negli Investimenti Immobiliari perché acquisite per la vendita o alla stessa successivamente destinate. 45 Secondo tale criterio i costi effettivi sostenuti a una certa data sono rapportati ai costi totali stimati. La percentuale così

calcolata viene applicata al totale dei ricavi stimati, ottenendo il valore da attribuire ai ricavi maturati alla data. 46 La società controllata Poste Air Cargo Srl.

acquisti a titolo oneroso sono rilevate tra le rimanenze finali al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Eventuali quote di emissione in surplus derivanti da assegnazioni gratuite non rilevano ai fini del computo delle rimanenze finali. In caso di eventuali quote di emissione in deficit l'onere e la corrispondente passività sono rilevati al termine dell'esercizio di competenza al valore di mercato.

Cassa e depositi BancoPosta

Il denaro e i valori in cassa presso gli Uffici Postali e i depositi bancari funzionali alle attività del Patrimonio BancoPosta sono esposti separatamente dalle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti in quanto rivenienti dalla raccolta assoggettata a vincolo di impiego, o da anticipazioni concesse dalla Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista presso le banche, le somme che al 31 dicembre 2019 risultano temporaneamente depositate dalla Capogruppo presso il MEF e altri investimenti a breve termine prontamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni dalla data di acquisto). Eventuali scoperti di conto corrente sono iscritti nelle passività correnti.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita e attività operative cessate (discontinued operations)

In conformità all'IFRS 5, le attività non correnti, i gruppi in dismissione e eventuali discontinued operations sono valutati al minore tra il loro valore contabile e il rispettivo fair value, al netto dei costi di vendita.

Quando è previsto che, con elevata probabilità, il valore contabile di un'attività non corrente, o di un gruppo in dismissione, siano recuperati, nelle loro condizioni attuali, principalmente con un'operazione di vendita o altra forma di dismissione, anziché con il loro uso continuativo, e la transazione avrà verosimilmente luogo nel breve termine, l'attività, o il gruppo in dismissione, sono classificati come posseduti per la vendita e per la dismissione nelle apposite voci dello Stato patrimoniale. L'operazione è ritenuta altamente probabile, quando il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, o, per quanto di competenza, di una entità controllata, si è impegnato in un programma per la dismissione dell'attività (o del gruppo in dismissione), e sono state avviate le attività per individuare un acquirente e completare il programma. Le operazioni di vendita comprendono le permute di attività non correnti con altre attività non correnti laddove lo scambio abbia sostanza commerciale.

Le attività non correnti e le attività nette dei gruppi in dismissione possedute per la vendita e la dismissione costituiscono discontinued operations se, alternativamente: i) rappresentano un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività, ii) fanno parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività, ovvero, iii) sono una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel Conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali. I valori economici delle discontinued operations sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Qualora l'impegno al programma di dismissione sia assunto dopo la data di chiusura del bilancio d'esercizio, e/o l'attività o il gruppo in dismissione possono essere oggetto della transazione solo in condizioni diverse da quelle attuali, la riclassifica non ha luogo e viene fornita adeguata informativa.

Se, successivamente alla data di redazione del bilancio, un'attività (o gruppo in dismissione) non soddisfa più i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita, la stessa dovrà essere oggetto di riclassifica previa valutazione al minore tra:

  • il valore contabile prima che l'attività (o gruppo in dismissione) fosse classificata come posseduta per la vendita, rettificato per tutti gli ammortamenti, svalutazioni o ripristini di valore che sarebbero stati altrimenti rilevati se l'attività (o il gruppo in dismissione) non fosse stata classificata come posseduta per la vendita;
  • la somma recuperabile calcolata alla data in cui è stata presa la decisione successiva di non vendere.

Qualsiasi rettifica necessaria del valore contabile di un'attività non corrente che cessa di essere classificata come posseduta per la vendita è inclusa nell'utile (perdita) d'esercizio derivante dalle attività operative in esercizio (continuing operations) nel periodo in cui i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita non sono più soddisfatti. Se una singola attività o passività è rimossa da un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita, le rimanenti attività e passività del gruppo in dismissione da vendere continuano a essere valutate come un unico gruppo soltanto se lo stesso soddisfa i criteri per essere classificato come posseduto per la vendita.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato di Poste Italiane SpA. I costi strettamente correlati all'emissione di nuove azioni sono imputati in riduzione del Capitale sociale, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

Riserve

Sono costituite da riserve di capitale o di utili. Includono, tra le altre, la Riserva per il Patrimonio BancoPosta che costituisce le dotazioni iniziale e successive del Patrimonio destinato, giuridicamente autonomo, del Bancoposta, la Riserva legale della Capogruppo, la Riserva da fair value relativa alle partite contabilizzate con tale criterio con contropartita nel Patrimonio netto e la Riserva da cash flow hedge, relativa alla rilevazione della quota "efficace" delle coperture in essere alla data di riferimento del bilancio.

Risultati portati a nuovo

Riguardano i risultati economici dell'esercizio in corso e degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né imputata a riserva o a copertura di perdite, gli utili e le perdite attuariali derivanti dal calcolo della passività per TFR. La voce accoglie, inoltre, i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando viene meno il vincolo al quale erano sottoposte.

Contratti assicurativi

I principi e i criteri di classificazione e valutazione di seguito esposti si riferiscono specificamente all'operatività delle compagnie assicurative del Gruppo Poste Italiane.

I contratti sono distinti e valutati in base alla prevalenza della loro natura fra assicurativi e finanziari. I contratti emessi dalla compagnia Poste Vita SpA sono relativi ai Rami Vita. Dal 2010 è operativa nei Rami Danni la compagnia Poste Assicura SpA.

I criteri di classificazione e valutazione delle principali fattispecie esistenti nel Gruppo sono i seguenti.

Contratti classificati come assicurativi in base alle disposizioni dell'IFRS 4: si riferiscono alle polizze Vita di Ramo I, Ramo V, alle polizze di Ramo III qualificate come contratti assicurativi e ai contratti dei Rami Danni. Tali prodotti sono classificati tra i ricavi e rilevati nel modo che segue:

  • i premi, contabilizzati al momento della sottoscrizione, vengono iscritti tra le componenti positive di reddito; comprendono, al netto degli annullamenti, gli importi maturati nell'esercizio per premi annuali, unici o pluriennali, derivanti da contratti di assicurazione in essere alla data di bilancio;
  • a fronte delle componenti positive di reddito dovute ai premi, è accantonato alle riserve tecniche l'importo degli impegni verso gli assicurati, calcolati analiticamente per ciascun contratto con il metodo prospettico, sulla base di assunzioni attuariali appropriate per fronteggiare tutti gli impegni in essere. Le variazioni delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono iscritti con il relativo segno tra le componenti positive di reddito.

Contratti relativi alle Gestioni separate e contenenti un elemento di partecipazione discrezionale agli utili47 (c.d. DPF, Discretionary Participation Feature come definito nell'Appendice A all'IFRS 4): l'IFRS 4 rimanda alla disciplina contabile prevista dai principi nazionali; trattasi, in particolare, di contratti classificati come "finanziari", ma contabilizzati come "assicurativi" con le seguenti modalità:

  • i premi, la variazione delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono rilevati in modo analogo a quanto previsto per i contratti assicurativi sopra descritti;
  • le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati sono loro attribuite e rilevate nelle riserve tecniche (passività differite verso gli assicurati) secondo il meccanismo dello shadow accounting (IFRS 4.30).

La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione del metodo dello shadow accounting si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio. Per la determinazione della quota da rilevare nella specifica passività differita verso gli assicurati si tiene conto altresì, per ciascuna Gestione separata, delle clausole contrattuali, dei livelli di minimo garantito a suo tempo concessi e delle eventuali garanzie finanziarie offerte.

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefíci economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore

47 Partecipazione, da parte degli assicurati, ai rendimenti realizzati dalla Gestione separata.

stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Gruppo in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, il Gruppo si avvale della facoltà prevista dai principi contabili di riferimento di fornire un'informativa limitata.

Benefíci ai dipendenti

I cd. Benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia. L'ammontare, non attualizzato, dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo viene rilevato, per competenza, nel Costo del lavoro.

I cd. Benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:

Piani a benefíci definiti

Nei piani a benefíci definiti rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile.

Per effetto della riforma sulla previdenza complementare, per tutte le aziende con almeno 50 dipendenti, dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto, i benefíci definiti di cui è debitrice l'azienda nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 200648. Nel caso invece di aziende con meno di 50 dipendenti, le quote di TFR in maturazione continuano a incrementare interamente la passività accumulata dall'azienda.

Nei piani in commento, poiché l'ammontare del benefício da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali: la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali: il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Nel caso di aziende con almeno 50 dipendenti, poiché l'azienda non è debitrice delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale

48 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo al Gruppo sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito fondo di previdenza complementare.

futura. A ogni scadenza, gli utili e le perdite attuariali definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente nelle Altre componenti di Conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definita

Nei piani a contribuzione definita rientra il TFR limitatamente alle quote maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

I cd. Benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze Sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per Altri benefici a lungo termine è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.

Pagamenti basati su azioni

Le operazioni con pagamento basato su azioni possono essere regolate per cassa, strumenti rappresentativi di capitale, o altri strumenti finanziari. I beni o servizi ricevuti o acquisiti tramite un'operazione con pagamento basato su azioni sono rilevati al loro fair value.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati per cassa (cash-settled):

  • in contropartita al costo è rilevata una passività;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value della passività;
  • il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati con strumenti di capitale (equity-settled):

  • in contropartita al costo è rilevato un incremento del patrimonio netto;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla grant date;

Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel Costo del lavoro.

Traduzione di voci espresse in valuta diversa dall'euro

Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in euro in base ai tassi di cambio correnti alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi, risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive/passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di conto, vengono imputate al Conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

In conformità all'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti, i ricavi sono rilevati per rappresentare il trasferimento di merci o servizi promessi al cliente, nella misura che riflette il corrispettivo a cui ci si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento stesso (prezzo di transazione).

La rilevazione dei ricavi segue un processo denominato «5 step framework» così composto:

  • Identificazione del contratto con il cliente (contratti attivi ad eccezione dei contratti di leasing, contratti assicurativi, strumenti finanziari e scambi non monetari);
  • identificazione delle performance obligation definibili come le obbligazioni, esplicite o implicite, di trasferire al cliente un distinto bene o servizio;
  • determinazione del prezzo di transazione;
  • in caso di offerte cumulative (c.d. "bundle") in cui sono riscontrabili più performance obligation, allocazione del prezzo di transazione alle performance obligation; a tal fine è necessario stimare il prezzo di ciascuna componente della vendita (c.d. "Stand Alone Selling Price");
  • rilevazione del ricavo al soddisfacimento delle performance obligation, cioè al trasferimento del bene o servizio al cliente. La performance obligation può essere soddisfatta:
    • "at point in time": nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.;
    • "over time": nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. In caso di over time, è individuato un appropriato metodo di valutazione del "progress" della performance obligation (metodo degli output).

Ogni singola obbligazione del fornitore nei confronti del cliente rappresenta oggetto di separata valutazione, misurazione e contabilizzazione. Tale approccio presuppone una preliminare accurata analisi del contratto, che porti ad identificare ogni "singolo prodotto/servizio" ovvero ogni "singola componente" di un prodotto/servizio che il fornitore si obbliga ad offrire, attribuendo a ciascuno/a il relativo corrispettivo di vendita e a consentirne il monitoraggio nel corso della durata contrattuale (sia in termini di modalità e tempistiche di adempimento che del livello di soddisfazione del cliente).

Ai fini della rilevazione del ricavo, il principio dispone di identificare e quantificare le cd. componenti variabili del corrispettivo (sconti, ribassi, concessioni di prezzo, incentivi, penali e altri similari) per includerle ad integrazione o rettifica del prezzo di transazione. Tra le componenti variabili del corrispettivo, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni), per le quali l'IFRS 15 prevede una disciplina contabile innovativa rispetto alla preesistente: tali componenti negative di reddito sono rilevate in diretta diminuzione dei ricavi, in luogo dell'accantonamento ad un fondo rischi e oneri.

In presenza di più performance obligation, il prezzo complessivo della transazione è allocato a ciascuna performance obligation in misura pari al corrispettivo al quale l'entità si aspetta di avere diritto, in cambio del trasferimento dei relativi beni e servizi al cliente. L'allocazione del prezzo di transazione deve avvenire in base allo Stand Alone Selling Price dei beni o servizi oggetto delle singole performance obligation. Lo Stand Alone Selling Price è il prezzo al quale l'entità venderebbe separatamente i beni o servizi pattuiti al cliente, in circostanze simili e a clienti simili. Se lo Stand Alone Selling Price non è direttamente osservabile, si procede alla stima considerando tutte le informazioni disponibili (condizioni di mercato, informazioni riguardanti il cliente o la classe di clientela) e i metodi di stima usati in circostanze simili.

I costi incrementali relativi all'ottenimento del contratto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile del contratto, se superiore ai 12 mesi, mentre i costi sostenuti per l'ottenimento del contratto che non sono costi incrementali, sono spesati nel momento in cui sostenuti. I costi per l'adempimento delle obbligazioni connesse al contratto, qualora non disciplinati da altri standard (IAS 2 - Rimanenze, IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari o IAS 38 - Attività immateriali), devono essere capitalizzati solo se sono soddisfatti tutti i seguenti criteri:

  • sono direttamente attribuibili al contratto (non sono capitalizzabili i costi generali e amministrativi);
  • consentono di disporre di nuove o maggiori risorse;
  • si prevede che siano recuperabili.

Il Gruppo rileva l'obbligazione di trasferire al cliente beni o servizi per i quali è stato ricevuto dal cliente un corrispettivo (o per i quali è dovuto l'importo del corrispettivo) classificato come passività derivante da contratto.

Con riguardo ai ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato, la rilevazione è effettuata per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata tra i Ricavi e proventi nell'ambito dei Ricavi per servizi finanziari. Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e portato a compimento secondo i requisiti approvati dal soggetto erogante stesso. I contributi pubblici sono rilevati nel Conto economico alla voce Altri ricavi e proventi, secondo le seguenti modalità: i contributi in conto esercizio, in proporzione ai costi di progetto effettivamente sostenuti, rendicontati e approvati all'ente erogatore; i contributi in conto capitale, in proporzione agli ammortamenti sostenuti dei cespiti acquisiti per la realizzazione del progetto e i cui costi sono stati rendicontati e approvati all'ente erogatore.

Proventi e oneri finanziari

Gli interessi sono rilevati per competenza sulla base del metodo degli interessi effettivi, utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata e in uscita che compongono una determinata operazione.

I dividendi sono rilevati nei Proventi finanziari quando sorge il diritto a riscuoterli ossia, di norma, all'atto della delibera di distribuzione da parte dell'Assemblea degli Azionisti dell'impresa partecipata. Diversamente, i dividendi da società controllate sono rilevati nella voce Altri ricavi e proventi.

Utile per azione

Nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane gli utili per azione sono così determinati:

Base: L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie di Poste Italiane SpA in circolazione durante l'esercizio.

Diluito: Alla data di redazione del bilancio consolidato non esistono strumenti finanziari emessi aventi potenziali effetti diluitivi49.

Parti correlate

Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

2.4 CRITERI E METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita il controllo direttamente o indirettamente, ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa. Il Gruppo controlla un'entità quando ha contemporaneamente:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimenti;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

49 L'utile diluito per azione è calcolato per tener conto nell'esercizio di riferimento dell'effetto diluitivo di titoli potenzialmente convertibili in azioni ordinarie della Capogruppo. Il calcolo è dato dal rapporto tra il risultato netto della Capogruppo, rettificato per tener conto degli eventuali oneri o proventi della conversione, al netto dell'effetto fiscale, e la media ponderata delle azioni in circolazione, determinata ipotizzando la conversione di tutti i titoli aventi potenziale effetto diluitivo.

Il controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto delle azioni con diritto di voto, sia per effetto dell'esercizio di un'influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali dell'entità, ottenendone i benefici relativi, prescindendo da rapporti di natura azionaria. Al fine della determinazione del controllo, si tiene conto dell'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2019, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai princípi contabili della Capogruppo.

Non rientrano nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

I criteri adottati per il consolidamento integrale delle partecipate sono i seguenti:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle partecipate consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove presenti, la quota di Patrimonio netto e del Risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono indicate separatamente nell'ambito del Patrimonio netto e del Conto economico consolidato;
  • le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"). Il costo di un'aggregazione aziendale è rappresentato dal valore corrente ("fair value") alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro onere accessorio direttamente attribuibile; la differenza tra il prezzo di acquisizione e il valore corrente delle attività e passività acquistate, dopo aver verificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attività e passività acquisite e del costo di acquisizione, se positiva, è iscritta nelle Attività immateriali alla voce "Avviamento", ovvero, se negativa, è imputata al Conto economico;
  • le acquisizioni di quote di minoranza relative a entità delle quali esiste già il controllo sono considerate operazioni sul Patrimonio netto; in assenza di un principio contabile di riferimento, il Gruppo procede alla imputazione a Patrimonio netto dell'eventuale differenza fra il costo di acquisizione e la relativa frazione di Patrimonio netto acquisita;
  • gli utili e le perdite, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, se significativi, come pure i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a Conto economico per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di Patrimonio netto consolidato ceduta.

Le partecipazioni in società controllate non significative, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%), di seguito "società collegate", e in joint venture sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. All'atto dell'acquisizione della partecipazione contabilizzata con il metodo del Patrimonio netto, qualsiasi differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza della entità nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata è contabilizzata come illustrato di seguito:

  • a) l'avviamento relativo a una società collegata o a una joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione; l'ammortamento di tale avviamento non è consentito;
  • b) nella determinazione del valore iniziale della partecipazione nell'entità, qualunque eccedenza della quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto delle attività e passività identificabili della partecipata, rispetto al costo della partecipazione, è inclusa come provento nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.

Successivamente all'acquisizione, inoltre, adeguate rettifiche sono apportate alla quota d'interessenza della entità all'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture, al fine di tener conto, per esempio, dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di acquisizione, e delle eventuali perdite di valore dell'avviamento o degli immobili, impianti e macchinari. Inoltre, il metodo del Patrimonio netto prevede che:

  • gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono imputati a Conto economico dalla data in cui l'influenza notevole o il controllo ha avuto inizio fino alla data in cui l'influenza notevole o il controllo cessa; nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto manifesti un Patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest'ultimo si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è imputata ad apposito fondo del passivo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del Patrimonio netto non rappresentate dal risultato di Conto economico sono imputate direttamente in rettifica delle riserve di Patrimonio netto;
  • gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni eseguite tra la Capogruppo/società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

Nella seguente tabella si rappresenta il numero delle società controllate per criterio di consolidamento e di valutazione:

Società controllate/controllo congiunto 31/12/2019 31/12/2018
Consolidate con il metodo integrale 15 14
Valutate con il metodo del Patrimonio netto 4 6
Totale società 19 20

2.5 USO DI STIME

Per la redazione dei conti annuali è richiesta l'applicazione di princípi e metodologie contabili che talvolta si basano su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica, e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori finali indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui bilanci in commento.

Ricavi e crediti verso lo Stato

La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie, non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 31 dicembre 2019 possano riflettere variazioni delle stime formulate.

Al 31 dicembre 2019, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 693 milioni di euro (881 milioni di euro al 31 dicembre 2018), al lordo delle svalutazioni.

Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.

Crediti
31.12.2019
31.12.2018
Onere Servizio Universale
31
Remunerazione raccolta su c/c
28
Servizi delegati
15
Rimborso di riduzioni tariffarie elettorali
1
Altro
2
Crediti commerciali vs MEF
77
Operazioni con azionisti:
Credito annullamento Dec. CE 16/07/08
39
Totale crediti verso MEF
116
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: Presidenza del Consiglio dei Ministri per agev.ni
editoriali
50
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: MISE
80
Altri crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni
390
Crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni
520
Altri crediti e attività:
Crediti diversi vs Pubblica Amministrazione
1
Crediti su rimborso IRES
55
Crediti su rimborso IRAP
1
Crediti per imposte correnti e relativi interessi
56
Totale Crediti vs. MEF e Pubblica Amministrazione
693
(milioni di euro)
31
39
28
1
1
100
39
139
104
78
490
672
3
55
12
67
881

Al 31 dicembre 2019, i Fondi svalutazione crediti rilevati tengono conto delle partite prive di copertura nel Bilancio dello Stato e delle condizioni di incertezza delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle note A8 – Crediti commerciali e A9 – Altri crediti e attività.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La rilevazione dei ricavi provenienti da contratti con i clienti comprende componenti variabili, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).

Fondi per rischi e oneri

Il Gruppo accerta nei Fondi per rischi e oneri le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, gli effetti economici di pignoramenti subìti e non ancora definitivamente assegnati, nonché i prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.

Impairment e stage allocation degli strumenti finanziari

Ai fini del calcolo dell' impairment e della determinazione della stage allocation, i principali fattori oggetto di stime da parte del Gruppo Poste Italiane sono i seguenti, relativi al modello interno elaborato per controparti Sovereign, Banking e Corporate:

  • stima dei rating per controparti;
  • stima della Probabilità di default "PD" per controparti.

Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni

Sul valore degli avviamenti e sugli altri attivi immobilizzati sono svolti i test di impairment previsti dallo IAS 36 – Riduzione di valore delle attività. L'effettuazione dei test comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori variabili nel corso del tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate negli esercizi precedenti.

Per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2019, si è fatto riferimento alle risultanze dei piani quinquennali delle unità organizzative (CGU) interessate o comunque alle più recenti previsioni disponibili. È stato ove previsto applicato il metodo DCF (Discounted Cash Flow) ai valori risultanti. Per la determinazione dei valori d'uso, il NOPLAT (Net Operating Profit Less Adjusted Taxes) è stato capitalizzato utilizzando un appropriato tasso di crescita e attualizzato utilizzando il relativo WACC (Weighted Average Cost of Capital) 50.

50 Per le valutazioni al 31 dicembre 2019 si è assunto un tasso di crescita di lungo periodo compreso tra 1,14% e 1,32% mentre i WACC, determinati coerentemente con le migliori prassi di mercato e per Settore Operativo, sono compresi tra un valore minimo del 5,21% e un valore massimo del 7,28%. Il costo del capitale proprio (Ke) è stimato pari a 7,18% per l'attività bancaria e del 7,54% per l'attività di gestione del risparmio.

Per la Capogruppo il test di impairment è stato svolto sull'unità generatrice di flussi finanziari rappresentata dal segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al quale non sono allocati Avviamenti. Ciascuna altra società del Gruppo è considerata una separata unità generatrice di flussi finanziari.

Con riguardo alla sola Poste Italiane SpA, sono state altresì effettuate le analisi di impairment sul valore delle partecipazioni. La metodologia e i parametri di riferimento per l'esecuzione del test sono in linea con quanto descritto per avviamenti e altri attivi immobilizzati.

In particolare, con riferimento al test di impairment della partecipazione in FSIA Investimenti Srl, in assenza di previsioni economiche attendibili di medio periodo, al 31 dicembre 2019 è stato determinato il fair value della partecipazione (livello 3 della gerarchia) mediante l'utilizzo del metodo dei multipli di mercato. Per l'individuazione del multiplo di mercato si è fatto riferimento a uno studio su società comparabili realizzato da una primaria banca d'investimento. Il multiplo utilizzato è stato pari a 16,5 riferito all'EV/EBITDA 2020. I dati dell'ultimo anno di Piano, o delle più recenti previsioni disponibili, sono stati utilizzati per la determinazione del terminal value.

Impairment test CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

L'attuale contesto, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono difficile l'elaborazione di previsioni che possano definirsi, senza alcuna incertezza, attendibili. In tale contesto, al 31 dicembre 2019, anche tenuto conto di quanto previsto dal Piano Industriale 2018-2022 del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 26 febbraio 2018, nonché del perdurare del declino del settore postale, la CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione della Capogruppo è stata oggetto di impairment test al fine di determinare un valore d'uso confrontabile con il complessivo valore di bilancio del capitale investito netto. Per stimare il valore d'uso della CGU si è fatto riferimento alle previsioni economiche del Piano Industriale 2018-2022 aggiornate per tenere conto dei consuntivi 2019 e delle migliori stime per il 202051 e nella determinazione del terminal value, calcolato sulla scorta dell'ultimo anno di previsione esplicita, si è proceduto alla normalizzazione del reddito, tenendo anche conto dell'esistenza di eventuali elementi positivi il cui valore non sia riflesso nelle previsioni esplicite dell'arco di piano. Inoltre, si è fatto riferimento ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane. E' stato utilizzato un WACC del 5,21%. L'analisi ha permesso di concludere positivamente sulla congruità dei valori di bilancio.

Inoltre, nella valutazione degli attivi immobilizzati del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione sono stati considerati gli eventuali effetti sui valori d'uso, ove taluni immobili, in futuro, risultassero non più impiegati nel processo produttivo, mantenendo talune svalutazioni cautelativamente effettuate in passato. Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi, come risultante dalle perizie immobiliari effettuate, continua a risultare superiore al valore di bilancio. Con particolare riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della

51 Approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 5 marzo 2020.

sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso per la Capogruppo dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Ammortamento delle Attività materiali e immateriali

Il costo è ammortizzato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i quali le variazioni nella tecnologia. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata.

Per i beni gratuitamente devolvibili, siti in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, nei casi in cui, nelle more della formalizzazione del rinnovo, la concessione stessa sia scaduta, l'eventuale ammortamento integrativo tiene conto della probabile durata residua di mantenimento dei diritti acquisiti in virtù dell'interesse pubblico delle produzioni svolte, da stimarsi in base agli accordi quadro stipulati o in corso di stipula con il Demanio, allo stato delle trattative con gli enti concedenti e all'esperienza storica.

Imposte differite attive

La contabilizzazione delle Imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta di bilancio.

Riserve tecniche assicurative

La valutazione delle Riserve tecniche assicurative è basata su stime elaborate da attuari interni alla compagnia Poste Vita SpA, dipendenti da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di assicurazione stipulati da Poste Vita e Poste Assicura e in essere alla data di chiusura dell'esercizio.

Al fine di verificare la congruità delle riserve tecniche è periodicamente eseguito il Liability Adequacy Test (cd. "LAT"), atto a misurare la capacità dei futuri flussi finanziari derivanti dai contratti assicurativi di coprire le passività nei confronti dell'assicurato. Il test LAT è condotto prendendo in considerazione il valore attuale dei cash flow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura dell'esercizio sulla base di appropriate ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull'andamento delle spese. Se necessario, le riserve tecniche vengono adeguate e il relativo ammontare è imputato al Conto economico.

Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Nota 14 - Ulteriori informazioniAccordi di pagamento basati su azioni, per la valutazione degli Accordi di pagamento basati su azioni in essere nel Gruppo Poste Italiane alla chiusura dei presenti bilanci, ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri, quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità e/o solvibilità, in conseguenza dei quali la valutazione delle passività, della riserva di Patrimonio netto e dei corrispondenti effetti economici comporta l'assunzione di stime basate sulle attuali conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli di cui si è tenuto conto nella redazione dei presenti bilanci.

Trattamento di fine rapporto

La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia demografico sia economico-finanziario. Tali assunzioni, fondate anche sull'esperienza di ciascuna azienda del Gruppo e della best practice di riferimento, sono soggette a periodiche revisioni.

2.6 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA E DI PROSSIMA APPLICAZIONE

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019

Quanto di seguito esposto è applicabile a partire dal 1° gennaio 2019:

  • IFRS 16 Leasing, adottato con Regolamento (UE) n. 2017/1986. Il nuovo principio è teso a migliorare la rappresentazione contabile dei contratti di leasing, fornendo agli utilizzatori del bilancio elementi utili a valutarne l'effetto sulla situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato economico, e sui flussi finanziari dell'entità. La principale novità attiene ai contratti passivi di leasing introducendo, per il locatario, un modello unificato per le diverse tipologie di leasing (sia finanziario che operativo). Per una descrizione dettagliata sulle principali novità introdotte dallo standard si rimanda al paragrafo "Cambiamenti nelle politiche contabili".
  • Miglioramenti annuali agli IFRS: Ciclo 2015 2017, adottati con Regolamento (UE) n. 2019/412. Le modifiche hanno interessato:
    • o IFRS 3 Aggregazioni aziendali: una entità rimisura la sua precedente interessenza in una Joint Operation quando ottiene il controllo del business.
    • o IFRS 11 Accordi a controllo congiunto: una entità non rimisura la sua precedente interessenza in una Joint Operation quando ottiene il controllo congiunto del business.
    • o IAS 12 Imposte sul reddito: una entità deve rilevare gli effetti fiscali dei dividendi ai fini delle imposte sul reddito nell'utile (perdita) d'esercizio, nelle altre componenti di conto economico complessivo o nel patrimonio netto, a seconda di dove l'entità ha originariamente rilevato le transazioni che hanno generato utili distribuibili.
    • o IAS 23 Oneri finanziari: una entità determina l'ammontare degli oneri finanziari capitalizzabili escludendo gli oneri finanziari applicabili ai finanziamenti ottenuti specificatamente allo scopo di acquisire un bene che giustifica una capitalizzazione, fino a quando tutte le operazioni necessarie affinché il bene sia utilizzabile o vendibile non sono completate.
  • Modifiche allo IAS 19: Modifica, riduzione o estinzione del piano, adottate con Regolamento (UE) n. 2019/402. Dopo una modifica, la riduzione o regolamento di un piano a benefici definiti, l'entità deve

aggiornare le proprie assunzioni e rimisurare la propria passività o attività a benefici definiti. La società deve utilizzare le ipotesi aggiornate per misurare il costo del servizio corrente e gli interessi netti per il resto del periodo di riferimento dopo l'evento.

  • Modifiche allo IAS 28: Interessenze di lungo termine in collegate e Joint Ventures, adottate con Regolamento (UE) n. 2019/237. L'entità applica l'IFRS 9 a quelle interessenze in collegate e Joint Venture per le quali non applica il metodo del patrimonio netto, incluse le interessenze di lungo termine e che in sostanza fanno parte dell'investimento netto in tali società collegate e Joint Venture.
  • IFRIC 23 Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito, adottata con Regolamento (UE) n. 2018/1595. Un'entità deve considerare se è probabile che l'autorità competente accetti ogni trattamento fiscale, o gruppo di trattamenti fiscali, che ha utilizzato o prevede di utilizzare nella sua dichiarazione dei redditi. Se l'entità ritiene probabile che venga accettato un particolare trattamento fiscale, la stessa deve determinare il reddito imponibile (perdita fiscale), le basi imponibili, le perdite fiscali non utilizzate, i crediti d'imposta non utilizzati o le aliquote fiscali coerentemente con il trattamento fiscale incluso nella propria documentazione fiscale. Se l'entità conclude che non è probabile che venga accettato un particolare trattamento fiscale, l'entità deve utilizzare l'importo più probabile o il valore atteso del trattamento fiscale nel determinare il reddito imponibile (perdita fiscale), basi imponibili, perdite fiscali non utilizzate, crediti d'imposta non utilizzati e aliquote fiscali. La decisione dovrebbe essere basata su quale metodo fornisce previsioni migliori sulla risoluzione dell'incertezza.
  • Modifiche all'IFRS 9 Strumenti finanziari Elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa, adottate con Regolamento (UE) n. 2018/498. Alcune attività finanziarie con compensazione negativa possono essere valutate al costo ammortizzato. Le attività interessate, che comprendono alcuni prestiti e titoli di debito, sarebbero altrimenti valutate al fair value rilevato a conto economico (FVTPL). La compensazione negativa sorge laddove i termini contrattuali consentono di rimborsare anticipatamente lo strumento prima della scadenza contrattuale, ma l'importo del pagamento anticipato potrebbe essere inferiore agli importi non pagati del capitale e degli interessi. Tuttavia, per ottenere la valutazione del costo ammortizzato, la compensazione negativa deve essere "ragionevole" per la risoluzione anticipata del contratto. Un esempio di tale ragionevole compenso è un importo che riflette l'effetto della variazione del tasso di interesse di riferimento. Inoltre, ai fini della misurazione al costo ammortizzato, l'attività deve essere detenuta all'interno di un modello di business "Hold to collect".

Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione

Quanto di seguito esposto è applicabile a partire dal 1° gennaio 2020:

  • Modifiche ai riferimenti al Conceptual Framework nel corpo degli IFRS. Le modifiche aggiornano alcuni dei riferimenti e delle citazioni negli standard e nelle interpretazioni IFRS in modo che facciano riferimento al Conceptual Framework rivisto o specifichino la versione del Conceptual Framework a cui si riferiscono.
  • Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio e allo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori finalizzate a chiarire la definizione di "rilevante" al fine di rendere più facile per le imprese formulare giudizi sulla rilevanza e per migliorare la rilevanza delle informazioni nelle note al bilancio.
  • Modifiche all'IFRS 9 Strumenti finanziari, allo IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione e all'IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative con le quali sono state introdotte deroghe temporanee e limitate all'applicazione delle disposizioni in materia di contabilizzazione

delle operazioni di copertura in modo tale che le imprese possano continuare a rispettare le disposizioni presumendo che gli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistenti non siano modificati a seguito della riforma dei tassi interbancari (Interest Rate Benchmark Reform) 52. Le deroghe sono finalizzate ad evitare gli effetti del discontinuing dovuti alla mera situazione di incertezza della riforma dei tassi di interesse. In particolare, per la valutazione della relazione economica, le modifiche introdotte prevedono che l'entità debba presumere che l'indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse dello strumento coperto e dello strumento di copertura non sia modificato a seguito della riforma dei tassi. Le modifiche in esame, in vigore dal 5 febbraio 2020, sono applicabili obbligatoriamente a partire dal 1° gennaio 2020, salvo applicazione anticipata, di cui il Gruppo non si è avvalso ai fini della predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2019.

Infine, alla data di approvazione dei bilanci in commento, risultano emessi dallo IASB ma non ancora omologati dalla Commissione Europea taluni princípi contabili, emendamenti ed interpretazioni:

  • IFRS 17 Insurance Contracts;
  • Modifiche all'IFRS 3 Business Combinations;
  • Modifiche allo IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Noncurrent.

I riflessi che tali principi, emendamenti e interpretazioni di prossima applicazione potranno eventualmente avere sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane sono ancora in corso di approfondimento e valutazione.

3. CAMBIAMENTI NELLE POLITICHE CONTABILI

3.1 CRITERI GENERALI DI REDAZIONE

Il 1° gennaio 2019 è entrato in vigore il nuovo principio contabile per la disciplina dei contratti di leasing, l'IFRS 16 – Leasing, emanato con il Regolamento (UE) n. 2017/1986. Le principali novità introdotte attengono alla disciplina dei contratti passivi di leasing, con riguardo alla quale si fornisce nel seguito evidenza dei nuovi criteri generali di contabilizzazione e rappresentazione in bilancio, degli impatti derivanti dall'iniziale applicazione sullo Stato patrimoniale, conformemente al metodo retrospettico semplificato, e degli ammontari rilevati nei bilanci al 31 dicembre 2019 sia del Gruppo Poste Italiane che di Poste Italiane Spa.

3.1.1 IFRS 16 – LEASING

Valutazione iniziale dell'accordo

Ai sensi della nuova disciplina contabile, all'inception del contratto, il Gruppo valuta se un contratto è, oppure contiene, un leasing: il contratto è, o contiene, un leasing se in cambio di un corrispettivo conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo. L'attività è di norma specificata in quanto

52 La riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse si riferisce alla riforma, che riguarda l'intero mercato, di un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse, inclusa la sostituzione di un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse con un tasso di riferimento alternativo, quale quello risultante dalle raccomandazioni contenute nella relazione del Consiglio per la stabilità finanziaria del luglio 2014 «Reforming Major Interest Rate Benchmarks».

esplicitamente indicata nel contratto ovvero nel momento in cui è disponibile per essere utilizzata dal Gruppo. Il diritto di controllo è invece valutato in base al diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività e al diritto di decidere sul relativo utilizzo.

Nel corso della vita contrattuale, la valutazione iniziale è rivista solo a fronte di cambiamenti delle condizioni del contratto, con impatto sostanziale sul diritto di controllo dell'attività sottostante. Se il contratto di leasing contiene anche una componente non leasing, il Gruppo separa e tratta tale componente secondo il principio contabile di riferimento (a titolo esemplificativo, nell'ambito dei contratti di locazione immobiliare, la componente leasing è separata dagli oneri accessori/condominiali o per utenze, classificati contabilmente come costi per servizi e rilevati in base al principio di competenza economica). Fanno eccezione i casi in cui la separazione non sia conseguibile in base a criteri oggettivi: in tali casi, il Gruppo non separa la componente di leasing e quella di non leasing e le sottopone congiuntamente alla disciplina contabile del leasing.

Diritto d'uso

Alla data di inizio del contratto è iscritto un diritto di utilizzo dell'asset oggetto di leasing, pari al valore iniziale della corrispondente passività di leasing, più i pagamenti dovuti prima o contestualmente alla data di decorrenza contrattuale (ad es. spese di agenzia). Successivamente tale diritto d'utilizzo è valutato al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore. L'ammortamento inizia alla data di decorrenza del leasing, e si estende nel più breve tra la durata contrattuale e la vita utile dell'asset sottostante.

Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono presentati come una voce separata nel prospetto dello Stato Patrimoniale.

Passività per leasing

La passività per il leasing, con natura di passività finanziaria, è inizialmente iscritta al valore attuale dei canoni di leasing non pagati alla data di decorrenza contrattuale; ai fini del calcolo del valore attuale il Gruppo utilizza il tasso di finanziamento marginale, definito per durata di finanziamento e per ciascuna società del Gruppo.

I pagamenti inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing comprendono:

  • i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere;
  • i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza (es. adeguamenti ISTAT);
  • il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione.

Non sono invece inclusi nel valore iniziale della passività per leasing i pagamenti variabili che non dipendono da un indice o da un tasso. Tali pagamenti sono rilevati come un costo nel prospetto di Conto Economico, nel periodo in cui l'evento o la condizione che genera l'obbligazione si verifica.

Successivamente, la passività di leasing viene ridotta per riflettere i canoni di leasing pagati e incrementata per riflettere gli interessi sul valore che residua.

Il Gruppo ridetermina la passività per leasing (e apporta un corrispondente adeguamento al relativo diritto d'uso) in caso di modifica:

della durata del leasing (ad es. nel caso di risoluzione anticipata del contratto, o di proroga della data

scadenza);

  • della valutazione di un'opzione di acquisto dell'attività sottostante; in tali casi i pagamenti dovuti per il leasing saranno rivisti sulla base della durata rivista del leasing e per tener conto della variazione degli importi da pagare nel quadro dell'opzione di acquisto;
  • dei futuri pagamenti dovuti per il leasing, derivante da una variazione dell'indice o tasso utilizzato per determinare i pagamenti (es. ISTAT) ovvero per effetto di una ricontrattazione delle condizioni economiche.

Solo nel caso di una variazione significativa della durata del leasing o dei futuri pagamenti dovuti per il leasing, il Gruppo ridetermina il valore residuo della passività di leasing facendo riferimento al tasso di finanziamento marginale vigente alla data della modifica; in tutti gli altri casi, la passività di leasing è rideterminata utilizzando il tasso di sconto iniziale.

Le passività di leasing sono presentate alla voce Passività finanziarie dello Stato Patrimoniale.

3.2 USO DI STIME IN AMBITO IFRS 16

Di seguito si fornisce la descrizione delle principali stime adottate dal Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2019 conformemente all'IFRS 16.

Tasso di finanziamento marginale

Ai fini dell'attualizzazione dei canoni di leasing non pagati alla data di decorrenza contrattuale, il Gruppo si avvale della facoltà concessa dal principio di ricorrere al tasso di indebitamento marginale, in luogo del tasso di interesse implicito del leasing, ritenendo quest'ultimo non attendibilmente determinabile. Il tasso di indebitamento marginale ("Incremental Borrowing Rate" o "IBR") è determinato in linea con un ipotetico finanziamento che sarebbe stato ottenuto nel contesto economico corrente, e definito per gruppi di contratti con durata residua simile e per società di riferimento simili. In particolare, il singolo IBR tiene conto del Risk free rate individuato in base a fattori quali il contesto economico, la valuta, la scadenza contrattuale, e del Credit spread che riflette l'organizzazione e la struttura finanziaria delle società.

L'IBR associato all'inizio del contratto è oggetto di rivisitazione in occasione di ogni lease modification, ossia di modifiche sostanziali e significative delle condizioni contrattuali che dovessero rilevarsi nell'evolversi dell'accordo (es. durata del contratto o importo dei futuri pagamenti dovuti per il leasing).

La tabella degli IBR definita per gruppi di contratti con durata residua simile e per società di riferimento simili, è oggetto di periodico monitoraggio e aggiornata almeno una volta nel corso dell'esercizio.

Durata contrattuale IFRS 16

Per gli accordi di locazione immobiliare, alla data di decorrenza o in data successiva (nel caso di modifiche sostanziali e significative delle condizioni contrattuali) il Gruppo determina la durata IFRS 16 ricorrendo ad un approccio valutativo che si basa in primis sulla durata prevista dall'obbligazione così come pattuita e formalizzata nell'accordo tra le Parti e/o dal quadro legislativo di riferimento (Legge n. 392 del 27 luglio 1978), e ne può prevedere un'estensione temporale per effetto di un esercizio interpretativo/predittivo di fatti, circostanze e intendimenti futuri anche strategici sia del locatario che del locatore. Ai fini della valutazione, gli immobili in locazione sono stati previamente ricondotti a tre distinti cluster: immobili la cui localizzazione è soggetta a vincoli normativi e immobili ad alto valore commerciale, immobili ad uso civile come le foresterie destinate al personale dipendente e dirigente, e immobili strumentali altri. A tale articolazione sono stati parimenti ricondotti gli immobili in locazione da Comuni o altri enti pubblici; ancorché inquadrabili all'interno di un quadro normativo distinto, i provvedimenti e gli specifici accordi intrapresi tra le Parti nonché le prassi e i trend storicamente riscontrabili consentono di considerarli alla stregua di un contratto di locazione tra privati.

Per ciascun cluster è stato quindi definito un set di regole per la determinazione del lease term, pur subordinato al riscontro di casi specifici (a titolo esemplificativo, l'esercizio dell'opzione di risoluzione anticipata di una delle parti, reso noto alla data di valutazione, l'esistenza di penalità significative di una o entrambe le parti nell'ipotesi di risoluzione anticipata dell'accordo, l'esistenza di migliorie su beni di terzi di valore significativo, trend storici, richieste/intendimenti del locatore formalmente palesati alla data di valutazione). Al 31 dicembre 2019, per effetto dell'estensione temporale stimata, la passività finanziaria IFRS 16 per gli accordi di locazione immobiliare della sola Capogruppo (1.043 mln di euro) è pressoché doppia rispetto al valore che si sarebbe attestato considerando la durata normativo/giuridica degli accordi (482 mln di euro).

La determinazione della durata IFRS 16 per tutti gli accordi di leasing diversi da quelli di locazione immobiliare coincide invece con la durata prevista dall'obbligazione pattuita tra le parti, compatibilmente con i futuri intendimenti nel voler/poter traguardare la fine e le esperienze acquisite. La scelta deriva dal fatto che, in tali casi, il contratto prevede una data di scadenza ultima non prorogabile (o, comunque, prorogabile non automaticamente e per un numero circoscritto di periodi, anche con valenza mensile), oltre la quale il rapporto con il locatore può proseguire solo in virtù di un nuovo accordo.

3.3 EFFETTI DI PRIMA APPLICAZIONE DELL'IFRS 16

Soluzioni pratiche adottate

Per la prima applicazione dell'IFRS 16, il Gruppo ha adottato alcuni degli espedienti pratici previsti dallo standard; in particolare:

  • con riguardo all'individuazione dei contratti in ambito, il Gruppo ha scelto di non effettuare una nuova valutazione dei contratti in essere alla data di transizione, classificati in precedenza come leasing o contenenti una componente di leasing; per effetto di tale scelta, i contratti di leasing o contenenti una componente di leasing, contabilizzati secondo le disposizioni dello IAS 17, sono confluiti integralmente nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16;
  • non sono state separate le componenti non leasing dalle componenti leasing per i contratti di noleggio della flotta aziendale e delle auto a uso promiscuo;
  • non applicazione della nuova disciplina contabile ai contratti di breve termine (con durata non oltre i dodici mesi) e a contratti in cui la singola attività sottostante sia di basso valore (fino a 5.000 euro); per tali contratti, il Gruppo continua ad adottare lo IAS 17 (rilevazione a Conto economico dei canoni di leasing, in contropartita di debiti commerciali di breve termine).

Metodo di transizione

Alla data del 1° gennaio 2019, il Gruppo rileva le seguenti tipologie di accordi/asset rientranti nel perimetro di applicazione del principio:

  • Immobili strumentali all'attività produttiva (es. adibiti a uffici postali o a centri di lavorazione operativi);
  • Immobili non strumentali ad uso foresteria per il personale interno;
  • Veicoli in full rent della flotta aziendale;
  • Veicoli in full rent attribuiti al personale interno per uso promiscuo;
  • Aeromobili in uso dalla compagnia aerea del Gruppo;
  • Attrezzatura/apparati informatici di varia natura.

Tra gli approcci consentiti per la transizione all'IFRS 16, il Gruppo Poste Italiane ha optato per il metodo retrospettico semplificato nella variante che richiede di rilevare:

  • la passività finanziaria del leasing a partire dalla data di applicazione iniziale e tenendo conto dei pagamenti futuri dovuti fino alla scadenza contrattuale;
  • l'attività consistente nel diritto d'uso pari all'importo della passività finanziaria del leasing rettificato per gli eventuali risconti attivi o ratei passivi relativi ai leasing rilevati nel prospetto della situazione patrimonialefinanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale.

Il metodo non prevede il restatement dei dati comparativi e consente alcune facilitazioni nelle modalità di calcolo della passività finanziaria e del diritto d'uso alla data di transizione.

Gruppo Poste Italiane

Il Gruppo ha rilevato al 1° gennaio 2019 Attività per diritti d'uso per 1.374 milioni di euro relative ai leasing classificati in precedenza come leasing operativi nell'ambito di applicazione dello IAS 17 e Passività finanziarie per complessivi 1.373 milioni di euro pari al valore attuale dei residui pagamenti attualizzati; la differenza si riferisce alle rettifiche rilevate sul diritto d'uso per risconti attivi o ratei passivi al 31 dicembre 2018 relativi ai leasing rilevati ai sensi dello IAS 17 immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale dell'IFRS 16.

Di seguito si forniscono gli effetti dell'iniziale applicazione sullo Stato Patrimoniale del Gruppo Poste Italiane.

STATO PATRIMONIALE AL 1° GENNAIO 2019

ATTIVO Saldo al 31
dicembre 2018
Effetti IFRS 16 Saldo al 1°
gennaio 2019
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 1.945 - 1.945
Investimenti immobiliari 48 - 48
Attività immateriali 545 - 545
Attività per diritti d'uso - 1.374 1.374
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 497 - 497
Attività finanziarie 170.922 - 170.922
Crediti commerciali 7 - 7
Imposte differite attive 1.368 - 1.368
Altri crediti e attività 3.469 - 3.469
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 71 - 71
Totale 178.872 1.374 180.246
Attività correnti
Rimanenze 136 - 136
Crediti commerciali 2.192 - 2.192
Crediti per imposte correnti 117 - 117
Altri crediti e attività 1.111 (2) 1.109
Attività finanziarie 19.942 - 19.942
Cassa e depositi BancoPosta 3.318 - 3.318
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.195 - 3.195
Totale 30.011 (2) 30.009
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - - -
TOTALE ATTIVO 208.883 1.372 210.255
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Saldo al 31
dicembre 2018
Effetti IFRS 16 Saldo al 1°
gennaio 2019
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306 - 1.306
Riserve 1.531 - 1.531
Risultati portati a nuovo 5.268 - 5.268
Totale Patrimonio netto di Gruppo 8.105 - 8.105
Patrimonio netto di terzi
Totale 8.105 - 8.105
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative 125.149 - 125.149
Fondi per rischi e oneri 656 - 656
Trattamento di fine rapporto 1.187 - 1.187
Passività finanziarie 7.453 1.146 8.599
Imposte differite passive 701 - 701
Altre passività 1.379 - 1.379
Totale 136.525 1.146 137.671
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri 863 - 863
Debiti commerciali 1.583 - 1.583
Debiti per imposte correnti 12 - 12
Altre passività 2.319 (1) 2.318
Passività finanziarie 59.476 227 59.703
Totale 64.253 226 64.479

Di seguito si fornisce la riconciliazione tra gli impegni per contratti di leasing al 31 dicembre 2018 e l'ammontare delle passività per leasing rilevata al 1 gennaio 2019.

Riconciliazione impegni/passivita' finanziarie di leasing al 1° gennaio 2019 (milioni di euro)
Descrizione
Impegni per leasing operativi al 31 dicembre 2018 780
Esclusione dall'ambito dei contratti per leasing a breve termine al 31 dicembre 2018 (5)
Esclusione dall'ambito dei contratti per leasing di modesto valore al 31 dicembre 2018 (5)
Passività di leasing al 31 dicembre 2018 rientrante in ambito IFRS 16 770
Adeguamenti a seguito di un diverso trattamento delle opzioni di estensione e di risoluzione 760
Passività di leasing non attualizzata al 1 gennaio 2019 1.530
Adeguamento per attualizzazione delle passività di leasing al 1 gennaio 2019 (157)
Passività finanziaria di leasing come risultato dell'applicazione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 1.373

Il tasso di finanziamento marginale medio utilizzato alla data di iniziale applicazione è del 2,2%.

Poste Italiane SpA

La Capogruppo ha rilevato al 1° gennaio 2019 Attività per diritti d'uso per 1.230 milioni di euro relative ai leasing classificati in precedenza come leasing operativi nell'ambito di applicazione dello IAS 17 e Passività finanziarie per complessivi 1.230 milioni di euro pari al valore attuale dei residui pagamenti attualizzati. Risconti attivi o ratei passivi che al 31 dicembre 2018 erano relativi ai leasing rilevati ai sensi dello IAS 17 alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 16 sono stati rettificati in contropartita del diritto d'uso.

Di seguito si forniscono gli effetti dell'iniziale applicazione sullo Stato Patrimoniale di Poste Italiane Spa.

STATO PATRIMONIALE AL 1° GENNAIO 2019 (dati in milioni di euro)
ATTIVO Saldo al 31
dicembre
2018
Effetti IFRS 16 Saldo al 1°
gennaio 2019
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 1.834 - 1.834
Investimenti immobiliari 48 - 48
Attività immateriali 448 - 448
Attività per diritti d'uso - 1.230 1.230
Partecipazioni 2.198 - 2.198
Attività finanziarie BancoPosta 51.543 - 51.543
Attività finanziarie 815 - 815
Crediti commerciali 6 - 6
Imposte differite attive 863 - 863
Altri crediti e attività 1.288 - 1.288
Totale 59.043 1.230 60.273
Attività correnti
Crediti commerciali 2.255 - 2.255
Crediti per imposte correnti 89 - 89
Altri crediti e attività 866 (2) 864
Attività finanziarie BancoPosta 12.320 - 12.320
Attività finanziarie 168 - 168
Cassa e depositi BancoPosta 3.318 - 3.318
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.127 - 2.127
Totale 21.143 (2) 21.141
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione - - -
TOTALE ATTIVO 80.186 1.228 81.414
Saldo al 31
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO dicembre Effetti IFRS 16 Saldo al 1°
2018 gennaio 2019
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306 - 1.306
Riserve 1.546 - 1.546
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 80.186 1.228 81.414
Totale 63.789 194 63.983
Passività finanziarie 318 196 514
Passività finanziarie BancoPosta 59.383 - 59.383
Altre passività 1.771 (2) 1.769
Debiti per imposte correnti 6 - 6
Debiti commerciali 1.488 - 1.488
Fondi per rischi e oneri 823 - 823
Passività correnti
Totale 10.938 1.034 11.972
Altre passività 1.343 - 1.343
Imposte differite passive 376 - 376
Passività finanziarie 77 1.034 1.111
Passività finanziarie BancoPosta 7.376 - 7.376
Trattamento di fine rapporto 1.158 - 1.158
Fondi per rischi e oneri 608 - 608
Passività non correnti
Totale 5.459 - 5.459
Risultati portati a nuovo 2.607 - 2.607

Di seguito si fornisce la riconciliazione tra gli impegni per contratti di leasing al 31 dicembre 2018 e l'ammontare delle passività per leasing rilevata al 1 gennaio 2019.

Riconciliazione impegni/passività finanziarie di leasing al 1° gennaio 2019 (milioni di euro)
Descrizione
Impegni per leasing operativi al 31 dicembre 2018 680
Esclusione dall'ambito dei contratti per leasing a breve termine al 31 dicembre 2018 (5)
Esclusione dall'ambito dei contratti per leasing di modesto valore al 31 dicembre 2018 (25)
Passività di leasing al 31 dicembre 2018 rientrante in ambito IFRS 16 650
Adeguamenti a seguito di un diverso trattamento delle opzioni di estensione e di risoluzione 723
Passività di leasing non attualizzata al 1 gennaio 2019 1.373
Adeguamento per attualizzazione delle passività di leasing al 1 gennaio 2019 (143)
Passività finanziaria di leasing come risultato dell'applicazione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 1.230

3.4 EFFETTI DELL'APPLICAZIONE DELL'IFRS 16 AL 31 DICEMBRE 2019

Gruppo Poste Italiane

Di seguito si forniscono gli effetti patrimoniali ed economici generati dai contratti passivi di leasing al 31 dicembre 2019 per il Gruppo Poste Italiane.

tab. A4 - Movimentazione Attività per diritti d'uso (milioni di euro)
Immobili strumentali Flotta aziendale Veicoli uso promiscuo Altribeni Totale
Saldo al 1º gennaio 2019 1.233 121 12 8 1.374
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni per nuovi contratti 79 12 7 20 118
Rettifiche (16) 2 (1) (1) (16)
Riclassifiche - 8 8
Cessazioni contrattuali (8) (8)
Ammortamenti e svalutazioni (149) (60) (5) (8) (222)
Saldo al 31 dicembre 2019 (94) (46) 1 19 (120)
Costo 1.285 135 18 43 1.481
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (146) (60) (5) (16) (227)
Saldo al 31 dicembre 2019 1.139 75 13 27 1.254

Le acquisizioni dell'esercizio si riferiscono prevalentemente alla Capogruppo (95 milioni di euro) e riguardano nuovi contratti di natura immobiliare (63 milioni di euro), leasing di dotazioni informatiche (18 milioni di euro) e il noleggio di veicoli aziendali (14 milioni di euro). La voce rettifiche si riferisce alle variazioni contrattuali intercorse nell'esercizio (variazioni di durata per sopraggiunta disdetta o proroga, revisione delle condizioni economiche, ecc.).

Importi rilevati a Conto Economico al 31 dicembre 2019 (dati in milioni di euro)
Descrizione
Ammortamenti Diritti d'uso 222
Interessi passivi passività finanziarie 28
Costi relativi a leasing di breve termine 6
Costi relativi a leasing di attività di modesto valore 15
Costi relativi a leasing di attività immateriali 43
Altri costi fuori ambito IRFS 16 32
Totale 346

La voce Costi relativi a leasing di attività di modesto valore si riferisce principalmente ad accordi per il noleggio di dotazioni informatiche hardware (ad es. terminali portalettere, stampanti multifunzione, ecc). La voce residuale Altri costi fuori ambito IFRS 16 si riferisce invece ai costi per IVA indetraibile su accordi di leasing in ambito IFRS 16 che, a partire dall'entrata i vigore del nuovo principio contabile, sono stati riclassificati per natura tra gli Altri costi e oneri e a costi per servizi correlati ad attività in leasing che, in linea con le disposizioni del principio, sono stati distinti dalla componente di leasing e rilevati in linea con i principi contabili di riferimento.

Il totale dei flussi finanziari per leasing, in uscita nell'esercizio 2019, ammonta a 217 milioni di euro mentre la distribuzione temporale della passività per leasing al 31 dicembre 2019 è indicata nella seguente tabella:

(milioni di euro)

31.12.2019
Rischio liquidità - passività per leasing Entro i 12
mesi
tra 1 e 5 anni oltre i 5 anni Totale
Passività per leasing 219 538 522 1.279

Poste Italiane SpA

Di seguito si forniscono gli effetti patrimoniali ed economici generati dai contratti passivi di leasing al 31 dicembre 2019 per la Capogruppo.

Movimentazione Attività per diritti d'uso (milioni di euro)
Immobili strumentali Flotta aziendale Veicoli uso
promiscuo
Altri beni Totale
Costo 1.116 105 9 - 1.230
Fondo ammortamento - - - - -
Fondo svalutazione - - - - -
Saldo al 1° gennaio 2019 1.116 105 9 - 1.230
Variazioni del periodo
Acquisizioni 63 7 7 18 95
Rettifiche (18) 3 (1) - (16)
Ammortamento (128) (54) (4) (3) (189)
Totale variazioni (83) (44) 2 15 (110)
Costo 1.160 115 15 18 1.308
Fondo ammortamento (127) (54) (4) (3) (188)
Fondo svalutazione - - - - -
Saldo al 31 dicembre 2019 1.033 61 11 15 1.120
Importi rilevati a Conto economico al 31 dicembre 2019 (dati in milioni di euro)
Descrizione
Ammortamenti Diritti d'uso 189
Interessi passivi passività finanziarie 25
Costi relativi a leasing di breve termine 5
Costi relativi a leasing di attività di modesto valore 22
Costi relativi a leasing di attività immateriali 38
Altri costi fuori ambito IRFS 16 29
Totale 308
(milioni di euro)
31.12.2019
Rischio liquidità - passività per leasing Entro i 12
mesi
tra 1 e 5 anni oltre i 5 anni Totale
Passività per leasing 189 473 487 1.149

4. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO

4.1 PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE

Partecipazione in FSIA

In data 14 marzo 2019 FSIA Investimenti Srl, veicolo societario partecipato al 30% da Poste Italiane (il restante 70% è controllato indirettamente da CDP Equity attraverso FSI Investimenti), ha manifestato la propria volontà di esercitare l'opzione di acquisto sul 7,934% delle azioni di SIA SpA detenute da UniCredit e Intesa SanPaolo. In data 28 maggio 2019 è stato sottoscritto il relativo contratto di compravendita che si è perfezionato con l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte dell'Antitrust e della Banca d'Italia, quest'ultima ricevuta in data 24 ottobre 2019. Inoltre, in data 27 maggio 2019 sono cessati gli accordi parasociali che attribuivano a FSIA Investimenti, unitamente ad altri azionisti, il controllo congiunto su SIA. In seguito a tali eventi, il Gruppo CDP ha acquisito il controllo esclusivo di FSIA investimenti che a sua volta detiene il controllo di SIA SpA con una quota del 57,4% del capitale sociale. La partecipazione indiretta in SIA SpA di Poste Italiane (attraverso FSIA Investimenti) si incrementa dal 14,85 al 17,23%.

Al 31 dicembre 2019, la partecipazione di Poste Italiane in FSIA Investimenti viene qualificata come di collegamento, in luogo del precedente controllo congiunto.

Joint venture con sennder GmbH

In data 7 maggio 2019 Poste Italiane ha avviato una collaborazione con il vettore digitale tedesco sennder GmbH per la costituzione di una joint venture societaria in Italia, da realizzarsi in coerenza con le linee del Piano Strategico Deliver 2022, allo scopo di ottimizzare il trasporto di lungo raggio (c.d. Full Track Load). In data 24 settembre 2019 sono stati sottoscritti gli accordi definitivi che disciplinano le modalità di collaborazione nel settore del Full Track Load, i meccanismi di funzionamento e governance della joint venture. Inoltre, l'11 novembre 2019 si è perfezionato un investimento di Poste Italiane nel capitale di sennder GmbH con la sottoscrizione da parte di Poste Italiane di un aumento di capitale riservato a seguito del quale Poste Italiane detiene una partecipazione dell'1,63% del capitale della società tedesca. Infine, il 12 febbraio 2020 Poste Italiane ha sottoscritto un aumento di capitale al valore nominale nella joint venture italiana, denominata sennder Italia srl, acquisendone una partecipazione pari al 75% del capitale sociale.

Partnership con MFM Investments Ltd (Moneyfarm)

Il 2 agosto 2019 Poste Italiane, in linea con il Piano Strategico Deliver 2022, ha avviato una partnership con la società di gestione digitale del risparmio MFM Investments Ltd (Moneyfarm) per l'offerta di servizi innovativi di investimento digitali e di gestione del risparmio. L'accordo prevede che Poste Italiane distribuisca un servizio di gestione patrimoniale in Exchange Traded Funds (ETF) con 7 linee di investimento di cui 2 sviluppate esclusivamente per i propri clienti. Nell'ambito di tale partnership Poste Italiane, in data 9 agosto 2019, ha sottoscritto un contratto con MFM Holding Ltd (società che controlla il 100% di Moneyfarm) che prevede un aumento di capitale da parte di quest'ultima per un valore di circa 40 milioni di euro (36 milioni di sterline) mediante l'emissione di azioni privilegiate convertibili che saranno sottoscritte da Poste Italiane, in qualità di lead investor, e da Allianz Asset Management GmbH (l'azionista di minoranza di riferimento di Moneyfarm Holding Ltd). L'operazione di aumento di capitale prevede due fasi. Nella prima fase, conclusasi nel mese di agosto 2019, Poste Italiane ha sottoscritto azioni MFM Holding Ltd per un valore complessivo di 15 milioni di euro rappresentative del 9,70% dei diritti di voto (10,36% dei diritti patrimoniali). La seconda fase si perfezionerà nel corso del 2020 all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità di vigilanza di Germania (Bafin) e Regno Unito (FCA).

Partnership con Tink AB (Tink)

In data 20 dicembre 2019 Poste Italiane ha sottoscritto degli accordi per la costituzione di una partnership strategica con la società svedese Tink AB, una delle principali piattaforme di Open banking53 in Europa. Tali accordi prevedono, oltre alla fornitura commerciale di soluzioni tecnologiche in ottica PSD2, una collaborazione strategica di lungo periodo quale fattore abilitante all'espansione dell'offerta di servizi digitali del Gruppo Poste, anche attraverso la condivisione delle evoluzioni tecnologiche e lo sviluppo congiunto di soluzioni e servizi. Gli accordi prevedono altresì l'adesione da parte del Gruppo Poste Italiane con altri investitori a un aumento di capitale della Società con un investimento di circa 20 milioni di euro, a seguito del quale il Gruppo deterrà una partecipazione del 4,8% nel capitale di Tink. La sottoscrizione dell'aumento di capitale si perfezionerà entro il primo trimestre 2020.

Nel corso dell'esercizio 2019 sono altresì intervenute le seguenti operazioni societarie:

  • In data 12 aprile 2019 Poste Assicura SpA ha costituito Poste Insurance Broker Srl per l'esercizio dell'attività di distribuzione e intermediazione assicurativa e riassicurativa.
  • In data 5 giugno 2019 la società Risparmio Holding SpA già in liquidazione è stata cancellata dal registro delle imprese.
  • In data 20 giugno 2019 l'Assemblea straordinaria di SDA Express Courier e in data 27 giugno 2019 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane hanno deliberato la scissione parziale in favore di Poste Italiane del ramo d'azienda afferente alle attività commerciali e di assistenza clienti relative ai servizi di Corriere Espresso Pacchi SDA. L'operazione si colloca nell'ambito del progetto "Offerta Unica" che ha l'obiettivo di rendere più competitivo ed efficace il posizionamento del Gruppo Poste sul mercato del Corriere Espresso attraverso la creazione di un'offerta unica e completa per tutti i clienti, con la riorganizzazione della forza commerciale e dell'assistenza clienti. Il progetto di scissione ha avuto efficacia con decorrenza 1° novembre 2019.
  • In data 25 giugno è stato sottoscritto il contratto di cessione del ramo d'azienda afferente alle attività di gestione di Information & Communication Technology di SDA Express Courier a favore di Poste Italiane. La cessione, efficace dal 1° luglio 2019, si pone nell'ottica di efficientamento dei processi ICT delle controllate mediante accentramento delle attività in Poste Italiane.
  • Con decorrenza 1° ottobre 2019, la società Mistral Air Srl, in seguito al cambiamento della mission aziendale, ha cambiato la denominazione sociale in Poste Air Cargo Srl.

In data 12 dicembre 2019 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato l'acquisizione dei rami di azienda di Poste Vita, Poste Assicura e Poste Welfare Servizi afferenti alle attività di gestione ICT. L'operazione, già approvata anche dagli organi deliberanti avrà efficacia a decorrere dal 1° marzo 2020.

53 L'open banking è una condivisione di dati tra diversi attori dell'ecosistema bancario. Con l'entrata in vigore della direttiva europea sui pagamenti digitali PSD2, le banche europee sono obbligate ad aprire le proprie API (Application Program Interface) a società del fintech (tecnologia applicata alla finanza) e altre aziende che si occupano di prodotti e servizi finanziari. Questo consentirà alle società esterne (le cosiddette terze parti) l'accesso ai dati di pagamento aumentando la competizione.

4.2 ALTRI EVENTI DI RILIEVO

Nel corso dell'esercizio 2019 sono intervenuti i seguenti, ulteriori fatti di rilievo:

Poste Italiane SpA: autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie

In data 29 maggio 2018, l'Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Poste Italiane SpA aveva autorizzato l'acquisto e la successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di 65,3 milioni di azioni della Società, rappresentative del 5% circa del capitale sociale, e un esborso complessivo fino a 500 milioni di euro. In seguito alla predetta autorizzazione, nel periodo compreso tra il 4 febbraio 2019 e il 29 marzo 2019, Poste Italiane SpA ha avviato e portato a termine il programma di acquisto di azioni proprie54 mediante acquisti diretti sul mercato MTA. Alla chiusura del programma Poste Italiane risulta detenere in portafoglio 5.257.965 azioni proprie per un controvalore complessivo di 40 milioni di euro (prezzo medio del 7,608 euro per azione) pari allo 0,4026% del capitale sociale.

Poste Italiane SpA: acconto dividendo 2019

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 5 novembre 2019, alla luce dell'andamento della situazione economica e finanziaria della Capogruppo nel primo semestre del 2019 e in linea con la prassi prevalente, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2019. A tal fine la Società ha predisposto una Relazione e un Prospetto contabile ai sensi dell'articolo 2433 bis del Codice Civile dai quali risulta che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società consente tale distribuzione. Sui suddetti documenti è stato acquisito il parere della società di revisione.

L'acconto pari a 0,154 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, è stato messo in pagamento a decorrere dal 20 novembre 2019. Sulla base del numero delle azioni in circolazione pari a 1.300.852.035, l'ammontare complessivo dell'acconto è stato di 200 milioni di euro.

Poste Italiane SpA e Poste Vita SpA: ammissione al regime di Adempimento Collaborativo

In data 16 gennaio 2020, al termine della positiva valutazione condotta dall'Agenzia delle Entrate sul "Tax Control Framework" delle società, che comprende il sistema di rilevazione, gestione, controllo e mitigazione del rischio fiscale, Poste Italiane e la controllata Poste Vita sono state ammesse al regime di Adempimento Collaborativo con l'Amministrazione finanziaria.

54 L'operazione è stata condotta nel rispetto della delibera assembleare e in ottemperanza all'art. 144-bis, comma 1, lett. B) del Regolamento Consob 11971/1999 e alle disposizioni applicabili, in modo da assicurare il rispetto della parità di trattamento degli azionisti ex art. 132 del TUF, nonché secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione di Borsa Italiana SpA

5. GRUPPO POSTE ITALIANE -

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2019

5.1 PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVO 31 dicembre 2019
Note
dı cui partı
correlate
31 dicembre 2018 di cui parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 2.015 1.945
Investimenti immobiliari [A2] 44 48
Attività immateriali [A3] 648 545
Attività per diritti d'uso [A4] 1.254
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto [A5] 617 617 497 497
Attività finanziarie [A6] 194.207 4.522 170.922 5.101
Crediti commerciali [A8] 5 7
Imposte differite attive [C14] 1.199 - 1.368 -
Altri crediti e attività [A9] 3.729 1 3.469 1
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 58 71
Totale 203.776 178.872
Attività correnti
Rimanenze [A7] 140 136
Crediti commerciali [A8] 2.166 664 2.192 661
Crediti per imposte correnti [C14] 52 117
Altri crediti e attività [A9] 938 2 1.111 7
Attività finanziarie [A6] 24.727 7.220 19.942 6.004
Cassa e depositi BancoPosta [A10] 4.303 3.318
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A11] 2.149 495 3.195 1.306
Totale 34.475 30.011
TOTALE ATTIVO 238.251 208.883
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 31 dicembre 2019 di cui parti
correlate
31 dicembre 2018 di cui parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale (B2) 1.306 1.306
Riserve (B4) 2.646 1.531
Azioni proprie (40)
Risultati portati a nuovo 5.786 5.268
Totale Patrimonio netto di Gruppo 9.698 8.105
Patrimonio netto di terzi
Totale 9.698 8.105
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative (BS) 140.261 125.149
Fondi per rischi e oneri (Be) 501 રક ୧୧୧ રૂક
Trattamento di fine rapporto (B7) 1.135 1.187
Passività finanziarie B8 13.964 132 7.453 20
Imposte differite passive [C14] 887 701
Altre passività
Totale
[B10] 1.525
158.273
1.379
136.525
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [Be] 717 12 863 12
Debiti commerciali (Ba) 1.627 ರಿಕ 1.583 150
Debiti per imposte correnti [C14] 274 12
Altre passività (B10) 2.110 74 2.319 75
Passività finanziarie
Totale
(B8) 65.552
70.280
4.820 59.476
64.253
3.970
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 238.251 208.883

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO CONSOLIDATO

(millioni di euro)
Note Esercizio 2019 di cui parti
correlate
Esercizio 2018 di cui parti
correlate
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro [C1] 3.492 498 3.579 249
Ricavi da pagamenti, mobile e digitale
Ricavi da servizifinanziari
[C2]
[C3]
664
5.213
ਦਰ
1.998
628
5.186
30
979
di cui proventi non ricorrenti 120
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e onerirelativi a
sinistri
[C4] 1.669 16 1.471 8
Premiassicurativi 17.913 16.720 -
Proventi derivanti da operatività assicurativa 5.478 16 3.604 8
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri (21.463) (17.111)
Oneri derivanti da operatività assicurativa (259) (1.742)
Ricavi netti della gestione ordinaria 11.038 10.864
Costi per beni e servizi (CS) 2.287 169 2.343 206
Oneri derivanti da operatività finanziaria [Ce] 79 5 46 3
Costo del lavoro
Ammortamentie svalutazioni
[C7] 5.896
774
50 6.137
570
43
di cui oneri (proventi) non ricorrenti [C8] 33
Incrementi per lavori internī [Cal (31) (17)
Altri costi e oneri [C10] 200 3 239 රි
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività [C11] રેત્વે છે. આ ગામના લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્યત્વે ખેત-ઉત્પત્ન કરવામાં આવેલું એક ગામના લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશ 47
Risultato operativo e di intermediazione 1.774 1.499
Oneri finanziari [C12] 73 2 71
Proventi finanziari [C12] 105 106
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie 46 20
di cui oneri (proventi) non ricorrenti 46
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
(A5) 112 (24)
di cui proventi (oneri) non ricorrenti 88
Risultato prima delle imposte 1.872 1.490
lmposte sul reddito [C14] 530 91
di cui oneri (proventi) non ricorrenti (351)
UTILE DELL'ESERCIZIO 1.342 1.399
di cui Quota Gruppo 1.342 1.399
di cui Quota di spettanza di Terzi
Utile per azione (B1) 1,032 1,071
Utile diluito per azione 1,032 1,071

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Patrimonio netto
Riserve
Capitale
sociale
Azioniproprie Riserva
Legale
Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riservafair
value
Riserva Cash
flow hedge
Riservada
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonionetto
Riserva piani di
incentivazione
Risultati portati
a nuovo
Totale
Patrimonio
netto di
Gruppo
Capitale e
riservedi Terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldoal 1º gennaio 2018 1.306 ' 299 1.000 1.604 (61) 2 4.616 8.766 8.766
Totale conto economico complessivadell'esercizio - (1.673) 150 1.411 ח (112) (112)
Dividendi distribuiti (549) (549) (549)
Altre variazioni 210 (210)
Saldoal 31 dicembre 2018 1.306 ਨਰਰ 1.210 (દર્સ) 89 2 - 5.268 8.105 8.105
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 1.087 26 (1) 1.292 n 2.404 2.404
Piani di incentivazione 2 2 2
Dividendi distribuiti (574) (574) (574)
Acconto dividendi (200) (200) (200)
Altre variazioni (40) 1 (રત) (39)
Saldoal 31 dicembre 2019 1.305 (40) 299 1.210 1.018 115 2 2 6.786 9.698 9.698

* La voce comprende l'utile dell'esercizio di 1.342 milioni di euro e le perdite attuariali sul TFR di 50 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Note Esercizio 2019 Esercizio 2018
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 3.195 2.428
Risultato prima delle imposte 1.872 1.490
Ammortamenti e svalutazioni [tab. C8] 774 537
Impairmentavviamento (tab. A3) રૂડે
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri (tab. B6) 394 579
Utilizzo fondi rischi e oneri (tab. B6) (696) (656)
Accantonamento per trattamento fine rapporto (tab. B7] 1 1
Trattamento di fine rapporto (tab. B7) (140) (92)
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti 1 (120)
Rettifiche/{riprese} di valore su attività finanziarie (tab. C13) 46 20
(Dividendi) [tab. C12.1
Dividendî incassati
(Proventi Finanziari da realizzo) [tab. C12.1 (7) (7)
(Proventi Finanziari per interessi) [tab. C12.1 (94) (95)
Interessincassati તેર 04
Interessi passivi e altri oneri finanziari [tab. C12.2] లిక్ష દિસ્
Interessī pagatī (23) (59)
Perdite e svalutazioni /{Recuperi} su crediti [tab. C11] 62 46
Imposte sul reddito pagate [tab. C14.3] (252) (351)
Altre variazioni (104) 42
Flusso di cassa generato dall'attività di es. prima delle variazioni del circolante (al 1.997 1.528
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Rimanenze (tab. A7) (4) (2)
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali (40) (201)
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività (16) (428)
222
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali 43 104
Incremento/(Decremento) Altre passività (197)
Flusso di cassa generato !(assorbito) dalla variazione del capitale circolante p (214) (305)
Incremento((Decremento) passività da operatività finanziaria, pagamenti e monetica, assicurativa 7.980 4.513
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziaria, pagamenti e monetica, assicurativa (10.904) (8.445)
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta (tab. A10) (984) (122)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette 7.456 6.369
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie (4.211) (941)
Liquidità generata (assorbita) da attività passività finanziaria, pagamenti e monetica, assicurativa [c] (663) 1.374
Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa [d]=[a+b+c] 1.120 2.597
- di cui parti correlate 248 (1.484
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari
Investimenti immobilian
[tab. A1] (391) (260)
Attività immateriali (tab. A2) (1)
(tab. A3) (342) (278)
Partecipazioni (15) (30)
Altre attività finanziarie (17)
Disinvestimenti: 4 2
Imm.li, imp.ti e macchinari, inv.imm.ri ed attività dest. alla vendita 1
Partecipazioni
Altre attività finanziarie
29 120
165
(281)
Flusso di cassa netto dal(per) attività di investimento
- di cui parti correlate
[e] (732)
3
254
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine 573
(Incremento)/Decremento crediti finanziari
Incremento/(Decremento) debiti finanzian a breve (1.193) (1.000)
(Acquisto)/Cessione azioni proprie (40)
Dividendī pagatī (B3) (774) (549)
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti (1.434) (1.549)
- di cui parti correlate (492) (405)
Flusso delle disponibilità liquide [g]=[d+e+f (1.046) 767
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio (tab. A11) 2.149 3.195
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio (tab. A11) 2.149 3.195
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti vincolati alla fine dell'esercizio (884) (1.556)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti non vincolati alla fine dell'esercizio 1.265 1.639

5.2 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (2.015 milioni di euro)

Nel 2019 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A 1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)
Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.liecomm.li
Migliorie beni di
terzi
Altri beni Immobilizz. in
corso e acconti
Totale
Costo 76 2.999 2.198 319 515 1.909 ર્સ 8.071
Fondo ammortamento - (1.871) (1.857) (291) (315) (1.710) - (6.044)
Fondo svalutazione (28) (10) (1) (11) (2) (82)
Saldo al 1º gennaio 2019 76 1.070 331 27 189 197 રેણ 1.945
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni - 45 110 19 51 75 91 391
Riclassifiche - 9 35 - 6 7 (56) 1
Dismissioni - - (1) (1)
Ammortamento - (112) (75) (9) (40) (88) - (324)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - 3 2 (1) 4
Saldo al 31 dicembre 2019 - (રદ) 70 10 19 (8) 34 70
Costo 76 3.055 2.296 331 567 1.969 89 8.383
Fondo ammortamento - (1.984) (1.886) (293) (350) (1.777) (6.290)
Fondo svalutazione - (રેણે (10) (1) (8) (2) (78)
Saldo al 31 dicembre 2019 76 1.015 400 37 208 190 89 2.015

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2019 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 40 milioni di euro.

Gli investimenti del 2019 per 391 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 45 milioni di euro relativi principalmente a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio (26 milioni di euro) e locali di smistamento posta (14 milioni di euro);
  • 110 milioni di euro per impianti, di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo e individuabili in 44 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 24 milioni di euro per l'acquisizione di impianti di smistamento plichi e lavorazione pacchi, 22 milioni di euro per l'acquisizione dell'infrastruttura di telecomunicazione e 11 milioni di euro per l'installazione di ATM;
  • 51 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica (28 milioni di euro) e la parte strutturale (23 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
  • 75 milioni di euro relativi ad Altri beni, di cui 49 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage e 11 milioni di euro sostenuti da PostePay SpA per l'acquisto di apparecchiature elettroniche per i servizi relativi al postino telematico (4 milioni di euro) e per i dispositivi "PosteMobile Casa" (7 milioni di euro).

Gli investimenti in corso di realizzazione ammontano a 91 milioni di euro, di cui 61 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo e riferibili per 25 milioni di euro a lavori di restyling degli Uffici Postali, 14 milioni di euro per l'acquisto di hardware e di altra dotazione tecnologica non ancora inserita nel processo produttivo e 13 milioni di euro per lavori di ristrutturazione dei CPD (Centri Primari di Distribuzione);

Le riclassifiche da Immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 56 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare sono riferiti alla Capogruppo per la conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà e l'attivazione di hardware (25 milioni di euro) e alla controllata SDA Express Courier SpA per l'impianto di smistamento multiprodotto sito nel nuovo Hub di Bologna entrato in funzione nel secondo semestre 2019 (27 milioni di euro).

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (44 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. La movimentazione è la seguente:

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)
--------------------------------------------------------- -------------------
Costo 139
Fondo ammortamento (91)
Fondo svalutazione
Saldo al 1° gennaio 48
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 1
Dismissioni
Ammortamento (4)
(Svalutazioni) / Riprese di valore
Totale variazioni (3)
Costo 139
Fondo ammortamento (95)
Fondo svalutazione
Saldo al 31 dicembre 44
Fair value al 31 dicembre 100

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2019 è rappresentato per 66 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi di servizio ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda55.

55 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di livello 2.

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI (648 milioni di euro)

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali (milioni di euro)
Diritti di brevetto
ind.le e di utilizz.
opere d'ingegno,
concessioni,
licenze, marchi e
simili
Immobilizz. in
corso e acconti
Avviamento Altre Totale
Costo 3.109 156 120 101 3.486
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.743) - (102) (96) (2.941)
Saldo al 1° gennaio 2019 366 156 18 5 545
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 155 183 - 4 342
Riclassifiche 106 (115) - 1 (8)
Cessazioni e Dismissioni (1) (2) - - (3)
Ammortamenti e svalutazioni (224) - - (4) (228)
Saldo al 31 dicembre 2019 36 66 - 1 103
Costo 3.354 221 120 106 3.801
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.951) - (102) (100) (3.153)
Saldo al 31 dicembre 2019 403 221 18 6 648

Nel 2019 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:

Gli investimenti del 2019 in Attività immateriali ammontano a 342 milioni di euro e comprendono circa 25 milioni di euro riferibili a software e relativi oneri accessori sviluppati all'interno del Gruppo, principalmente relativi a costi del personale (16 milioni di euro). Non sono capitalizzati costi di sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 155 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito delle acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività della Capogruppo principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (83 milioni di euro), per i servizi BancoPosta (52 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (35 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (24 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica (17 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 115 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

La voce Avviamento è riferita alla controllata Poste Welfare Servizi Srl sulla quale sono state svolte le analisi previste dallo IAS 36 e, sulla base delle informazioni disponibili e degli impairment test eseguiti, non è emersa la necessità di svalutare l'avviamento iscritto.

A4 – ATTIVITA' PER DIRITTI D'USO (1.254 milioni di euro)

La movimentazione della voce nell'esercizio è commentata nella nota 3 – Cambiamenti nelle politiche contabili.

A5 - PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (617 milioni di

euro)

tab. A5 - Partecipazioni
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
615 214
2
281
617 497
Rettifiche di valore
Partecipazioni Saldo al 01.01.19 Riclassifiche Incrementi /
(Decrementi)
valutazione a equity Rett. dividendi Saldo al 31.12.19
in imprese collegate
Anima Holding SpA 214 1 13 (6) 221
Fsia Investimenti Srl 280 14 - 393
Totale impresecollegate 214 280 15 112 ((e) દર્શક
in imprese controllate
Kipoint SpA - 1
Indabox Srl 1
Risparmio Holding SpA - in liquidazione 1 - (1) - -
Totale imprese controllate 3 - (1) - 2
in imprese a controllo congiunto
Fsia Investimenti Srl 280 (280) l
Totale imprese a controllo congiunto 280 (280) - - l
Totale 497 - 14 112 (6) 617

La voce Partecipazioni in imprese collegate (valutate col metodo del patrimonio netto) si riferisce alle società Anima Holding e FSIA Investimenti Srl. Quest'ultima, come descritto negli Eventi di rilievo (Nota 4), al 31 dicembre 2019 è qualificata come partecipazione di collegamento, in luogo del precedente controllo congiunto.

Le variazioni dell'esercizio della collegata Anima Holding sono riconducibili all'adeguamento netto positivo del valore di carico per circa 7 milioni di euro (di cui un incremento di 13 milioni di euro per la quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata tra il 30 settembre 2018 e il 30 settembre 2019, data dell'ultimo bilancio disponibile, ridotto di 6 milioni di euro per effetto dei dividendi percepiti a valere sul risultato dell'esercizio 2018). Alla data del 31 dicembre 2019, tenuto conto dei valori di borsa del titolo, è stato condotto l'impairment test sul valore dell'avviamento implicito nel valore della partecipazione e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili56, non è emersa la necessità di rettificarne il valore.

  • Le variazioni dell'esercizio della collegata FSIA Investimenti sono riconducibili all'adeguamento netto positivo del valore di carico relativo per:
    • o 15 milioni di euro al versamento in conto capitale effettuato dalla Capogruppo in data 4 ottobre 2019;
    • o 61 milioni di euro alla rivalutazione della partecipazione in SIA SpA, già detenuta da FSIA Investimenti, a seguito dell'acquisizione del controllo esclusivo (step up acquisition);
    • o 27 milioni di euro al provento derivante dall'esercizio delle opzioni di acquisto del 7,934% delle azioni di SIA SpA detenute da UniCredit e Intesa SanPaolo;
    • o 11 milioni di euro alla quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata al netto dell'ammortamento degli attivi immateriali identificati in sede di purchase price allocation;
    • o 1 milione di euro a partite negative rilevate in diretta contropartita del patrimonio netto.

Con riferimento alla partecipazione in FSIA Investimenti Srl, si riportano di seguito i valori degli asset immateriali e dell'avviamento individuati in sede di purchase price allocation:

FSIA Investimenti Srl
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18 Valori di acquisizione
Attività Immateriali 83 95 116
Customer relationship 46 49 55
Backlog 25 29 36
Software 12 16 24
Imposte differite passive (23) (26) (30)
Avviamento 254 254 254

Nel corso dell'esercizio 2018 Poste Italiane SpA ha provveduto all'affrancamento ai fini fiscali, ex art. 15, comma 10 ter D.L. 185 del 2008, dei maggiori valori risultanti dalle note al bilancio consolidato di Poste Italiane al 31 dicembre 2017, attribuiti all'avviamento e alle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl.

Ai fini dell'esercizio dell'opzione è stata versata nel 2018 un'imposta sostitutiva (IRES e IRAP) di circa 32 milioni di euro pari al 16% degli importi riferibili ai valori affrancati di circa 198 milioni di euro. Nello specifico, l'importo affrancato è così composto:

(milioni di euro)
Avviamento 103
Customer relationship 48
Backlog 32
Softw are 15
Totale 198
Imposta sostitutiva versata 32

56 Ai fini della determinazione del valore d'uso è stato utilizzato un tasso Ke del 7,54% (8,51% al 31 dicembre 2018) e un tasso di crescita dell'1,14% (1,475% al 31 dicembre 2018).

Tale riallineamento permetterà alla Capogruppo di procedere alla deduzione ai fini IRES e IRAP degli ammortamenti fiscali dei valori riallineati a partire dal secondo periodo di imposta successivo a quello nel quale è stato effettuato il pagamento dell'imposta sostituiva (dall'esercizio 2020).

L'imposta sostitutiva versata è stata iscritta fra i crediti per imposte correnti. Il credito in questione sarà decrementato a partire dall'esercizio 2020 nei tempi e con le modalità di deduzione degli ammortamenti relativi ai valori affrancati.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nelle Ulteriori Informazioni – Dati Salienti delle partecipazioni (Nota 14).

A6 - ATTIVITA' FINANZIARIE (218.934 milioni di euro)

tab. A6 - Attività finanziarie
Attività finanziarie
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti rotale Attività
non correnti
Attività correnti rotale
Attività finanziarie al costo ammortizzato 25 260 16.061 41.321 22 965 9.904 32 869
Attività finanziarie al FVTOCI 131.560 8.284 139 844 118.994 8.761 127.755
Attività finanziarie al FVTPL 37.318 378 37.696 28.753 1.074 29.827
Strumenti finanziari derivati દિવે 73 210 203 413
Totale 194 207 24 797 218 934 170 922 19 947 190 864
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti rotale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
OPERATIVITA FINANZIARIA 58.285 18.092 76.377 51.575 12.143 63.718
Attività finanziarie al costo ammortizzato 23.637 15.765 39.402 21.507 9.714 31.221
Attività finanziarie al FVTOCl 34.508 2.323 36.831 29.808 2.263 32.071
Attività finanziarie al FVTPL 71 71 50 8 58
Strumenti finanziari derivati 69 4 73 210 158 368
OPERATIVITA ASSICURATIVA 135.448 6.385 141.833 118.778 7.688 126.466
Attività finanziarie al costo ammortizzato 1.586 156 1.742 1.420 85 1.505
Attività finanziarie al FVTOCI 96.615 5.851 102.466 88,655 6.492 95.147
Attività finanziarie al FVTPL 37.247 378 37.625 28.703 1.066 29.769
Strumenti finanziari derivati 45 45
OPERATIVITA POSTALE E COMMERCIALE 474 135 609 569 58 627
Attività finanziarie al costo ammortizzato 37 25 62 38 52 90
Attività finanziarie al FVTOCl 437 110 547 531 537
OPERATIVITA PAGAMENTI E MONETICA 115 115 53 રૂડ
Attività finanziarie al costo ammortizzato 115 115 53 53
Totale 194.207 24.727 218.934 170.922 19.942 190.864

Le Attività finanziarie sono di seguito commentate per ciascuna tipologia di operatività:

  • Operatività finanziaria, in cui sono rappresentate le attività finanziarie del Patrimonio BancoPosta e della società BancoPosta Fondi SpA SGR;
  • Operatività assicurativa, in cui sono rappresentate le attività finanziarie della compagnia Poste Vita SpA e della sua controllata Poste Assicura SpA;
  • Operatività postale e commerciale, in cui sono rappresentate le attività finanziarie detenute dalla Capogruppo (diverse da quelle detenute dal BancoPosta) e le altre attività finanziarie delle società operanti in ambito postale e commerciale;

Operatività pagamenti e monetica, in cui sono rappresentate le attività finanziarie detenute dal Patrimonio IMEL.

OPERATIVITA' FINANZIARIA

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

1114 11119119999119 AM 111911911119 AT 2020 ST 111111111 (ਸੰਗ੍ਰਿੰਗ ਕੀ ਉੱਪਰ ਨੇ
Totale
Finanziamenti e
crediti
Titoli a reddito fisso
Saldo al 1º gennaio 2019 8.349 22,872 31.221
Acquisti 2.449 2.449
Variaz. per costo ammortizzato (52) (52)
Variazioni del fair value a CE 1.902 1.902
Var.ni per op. di CFH (*) 40 40
Variazioni per impairment
Variazioni nette 5.989 5.989
Effetti delle vendite a CE (11) (11)
Ratei 177 177
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (2.314) (2.314)
Saldo al 31 dicembre 2019 14.338 25.064 39.402

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Finanziamenti e Crediti

Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.1.1 - Finanziamenti e crediti al costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti - 1.158 1.158 - 251 251
Crediti - 13.180 13.180 - 8.098 8.098
Depositi presso il MEF - 7.064 7.064 5.927 5.927
Crediti - 7.066 7.066 - 5.930 5,930
Fondo svalutazione Depositi presso il MEF - (3) (3) - (3) (3)
MEF conto Tesoreria dello Stato 1
Altri crediti finanziari - 6.116 6.116 2.171 2.171
Totale - 14.338 14.338 1 8.349 8.349

La voce Finanziamenti si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi per un nozionale complessivo di 1.086 milioni di euro, stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito Controparte Centrale)57.

La voce Crediti include:

Depositi presso il MEF, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati a un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato e indici

57 La Controparte Centrale è un soggetto che, in una transazione, si interpone tra due contraenti evitando che questi siano esposti al rischio di inadempienza della propria controparte contrattuale e garantendo il buon fine dell'operazione.

del mercato monetario58.Il deposito è rettificato da un fondo svalutazione di circa 3 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte.

Altri crediti finanziari, comprendono: depositi in garanzia per 5.660 milioni di euro, di cui 5.181 milioni di euro per somme versate a contropartita con le quali sono in essere operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex), 208 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement) e 271 milioni di euro per somme versate a garanzia nell'ambito del sistema di Clearing con Controparti Centrali (cd. Defaulf Fund) 59.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 21.175 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 25.064 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 10.047 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 12.146 milioni di euro, incrementato di 2.871 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa. I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2019 ammonta a circa 8 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Al 31 dicembre 2019 il fair value60 di tali titoli è di 24.686 milioni di euro (comprensivo di 177 milioni di euro di ratei in corso di maturazione).

La variazione di fair value a Conto economico per l'importo positivo di 1.902 milioni di euro si riferisce alle variazioni di valore dei titoli oggetto di copertura di fair value hedge intervenuta nell'esercizio.

In tale portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare di 3.750 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2019 il valore di bilancio è pari a 3.946 milioni di euro).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

58 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a sei mesi e per il restante 50% in base al rendimento BTP a dieci anni.

59 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura

degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti. 60 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 20.613 milioni di euro e di Livello 2 per 4.073 milioni di euro.

Saldo al 1° gennaio 2019 32.071
Acquisti 12.170
Trasf.ti riserve di PN (291)
Variaz. per costo ammortizzato (6)
Variazioni del fair value a PN 1.702
Variazioni del fair value a CE 2.056
Var.ni per op. di CFH (*) 225
Effetti delle vendite a CE 350
Ratei 318
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (11.764)
Saldo al 31 dicembre 2019 36.831

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 31.201 milioni di euro, detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 3.758 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo positivo di 1.702 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 2.056 milioni di euro relativo alla parte coperta.

L'impairment cumulato al 31 dicembre 2019 ammonta a 11 milioni di euro (13 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 14 – Ulteriori Informazioni.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico:

Crediti Azioni Totale
Saldo al 1º gennaio 2019 8 50 58
Acquisti 1 1
Variazioni del fair value vs CE 25 25
Variazioni nette (8) (8)
Ratei 1 1
Effetti delle vendite a CE 1 1
Vendite. rimborsi ed estinzione ratei (5) (5)
Saldo al 31 dicembre 2019 I 71 71

Crediti

Nel mese di giugno 2019 è stato incassato il credito di 8 milioni di euro vantato dalla Capogruppo per il corrispettivo differito maturato a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated.

Azioni

La voce pari a 71 milioni di euro rappresenta il fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta nel 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,88461 azioni ordinarie ogni azione di Classe C e opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno. L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 25 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria.

Nell'esercizio 2019, la Capogruppo ha stipulato un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated, al prezzo di 153,46 dollari per azione e al tasso di cambio di 1,2037 con un corrispettivo complessivo di 51 milioni di euro e con data regolamento il 1° marzo 2021. Le azioni ordinarie vendute a termine sono corrispondenti a circa 28.810 azioni privilegiate di Visa Incorporated (serie C) del proprio portafoglio al tasso di conversione in essere al 31 dicembre 2019. L'oscillazione del fair value della vendita a termine nell'esercizio in commento, dovuta all'effetto congiunto della variazione del prezzo di mercato delle azioni in dollari e della variazione del cambio Euro/Dollaro, è negativa di 15 milioni di euro (tab. A6.4) ed è rilevata a conto economico nella voce Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Infine nel corso dell'anno 2019, Poste Italiane ha alienato, previa conversione in azioni di Classe A, le 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated di sua proprietà. L'operazione in oggetto ha generato una plusvalenza di complessivi 1,4 milioni di euro rilevata a Conto economico nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria.

61 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

Strumenti finanziari derivati

I movimenti degli strumenti derivati rilevati nel periodo sono i seguenti:

tab. A6.4 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati
---------------------------------------------------------------- -- -- -- -- -- -- --
THINNIT ALVAINT
Cash flow hedging Fair value hedging FVvs CE
Acquisti a termine Vendite a termine Interest rate swaps Interest rate swaps Vendite a termine Totale
nominale fair value nominale fairvalue nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value
Saldo al 1º gennaio 2019 1,545 94 1.340 61 1.610 (57) 23,590 1.559) - 28.085 (1.461)
Incrementi/(decrementi) * 875 120 .670 (46) 505 24 2.525 (3.971) 15) 5,582 (3.888)
Proventi/(Oneri) a CE ** 1 1 (4) (4)
Operazioni completate *** (2.420) (214) 1.730) 51 (445) 29 (425) 95 (7) (5.027) (141)
Saldo al 31 dicembre 2019 1.280 (36) 1.670 (4) 25.690 (5.439) - (15) 28.640 (5,494)
Di cui:
Strumenti derivati attivi 775 62 745 11 1,520 73
Strumenti derivati passivi - .280 (36) 895 (ଚର) 24,945 (5.450) 15) 27.120 (5,567)

* Gli incrementi/(decrementi) si riferiscono al nominale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.

** I Proventi ed Oneri imputati a Conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevate nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.

*** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di Interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Le operazioni di cash flow hedge in interest rate swap e per vendite a termine si riferiscono a titoli al FVTOCI per un nominale rispettivamente di 1.670 milioni di euro e di 1.280 milioni di euro.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione positiva netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 98 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge.

Le operazioni di fair value hedge in interest rate swap si riferiscono a titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 11.295 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 14.395 milioni di euro.

Gli strumenti di fair value hedging hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta efficace del fair value di 3.971 milioni di euro, i titoli coperti hanno subito una variazione positiva netta di fair value di 3.958 milioni di euro, essendo la differenza di 13 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati.

Nell'esercizio in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:

  • acquisti a termine per un nominale di 875 milioni di euro e regolazione per 2.420 milioni di euro, di cui 1.545 milioni di euro in essere al 1° gennaio 2019;
  • vendite a termine per un nominale di 1.670 milioni di euro e regolazione per 1.730 milioni di euro, di cui 1.340 milioni di euro in essere al 1° gennaio 2019;
  • nuovi interest rate swap di cash flow hedge per un nominale di 505 milioni di euro;
  • nuovi interest rate swap di fair value hedge per un nominale di 2.525 milioni di euro;
  • un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie di Visa Incorporated (commentato nel paragrafo che precede).

OPERATIVITA' ASSICURATIVA

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.5 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato (milioni di euro)

Finanziamenti e
crediti
Titoli a reddito fisso Totale
1.505
Saldo al 1° gennaio 2019 38 1.467
Acquisti 283 283
Variaz. per costo ammortizzato - 8 8
Variazioni del fair value a CE - - -
Var.ni per op. di CFH - - -
Variazioni per impairment - - -
Variazioni nette (25) (25)
Effetti delle vendite a CE - - -
Ratei - 18 18
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (47) (47)
Saldo al 31 dicembre 2019 13 1.729 1.742

Crediti

I crediti finanziari ammontano a 13 milioni di euro e si riferiscono a crediti per commissioni di gestione dei fondi interni di Poste Vita.

Titoli a reddito fisso

I titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato al 31 dicembre 2019 esprimono un valore di bilancio pari a 1.729 milioni di euro. I titoli nella categoria in esame si riferiscono esclusivamente al patrimonio libero delle società Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA. Al 31 dicembre 2019 il fair value62 di tali titoli è di 1.955 milioni di euro.

I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2019 ammonta a circa 0,6 milioni di euro (invariato rispetto al 31 dicembre 2018).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo:

Titoli a reddito fisso Altri investimenti Totale
Saldo al 1° gennaio 2019 94.622 525 95.147
Acquisti 26.786 - 26.786
Trasf.ti riserve di PN 52 52
Variaz. per costo ammortizzato 227 227
Variazioni del fair value a PN 7.665 14 7.679
Effetti delle vendite a CE 130 130
Ratei 742 742
Vendite, rimborsied estinzione ratei (28.297) - (28.297)
Saldo al 31 dicembre 2019 101.927 539 102,466

Tali strumenti finanziari hanno registrato una variazione positiva di fair value per 7.679 milioni di euro, di cui una quota di 7.617 milioni di euro, dovuta principalmente a proventi da valutazione di titoli detenuti da Poste Vita SpA, è stata retrocessa agli assicurati e rilevata nell'apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting", e una quota di 62 milioni di euro si è riflessa in una corrispondente variazione positiva dell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Titoli a reddito fisso

62 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 1.659 milioni di euro e di Livello 2 per 296 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2019 tali titoli si riferiscono a investimenti detenuti principalmente da Poste Vita SpA per 101.712 milioni di euro (valore nominale di 91.472 milioni di euro) rappresentati da strumenti emessi da Stati e primarie società europee. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di prodotti collgati alle Gestioni separate, e pertanto i relativi utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting. La voce in commento comprende obbligazioni emesse dalla CDP SpA per un fair value di 716 milioni di euro.

L'impairment cumulato al 31 dicembre 2019 ammonta a 37 milioni di euro pressoché interamente retrocesso agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting (al 31 dicembre 2018 la svalutazione era pari a 41 milioni di euro pressoché interamente retrocessa agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting).

Altri investimenti

Al 31 dicembre 2019 sono costituiti per 539 milioni di euro da un private placement del tipo Costant Maturity Swap di Cassa Depositi e Prestiti classificato nella categoria FVTOCI. L'incremento di fair value registrato nel periodo di 14 milioni di euro è stato retrocesso agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico:

tab. A6.7 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL (milioni di euro)
Crediti Titoli a reddito fisso Quote fondi comuni
d'investimento
Azioni Altri investimenti Totale
Saldo al 1º gennaio 2019 દિવે 1.571 27.952 166 21 29.769
Acquisti 830 7.360 103 8.293
Variazioni del fair value vs CE 65 2.016 25 2.106
Variazioni nette (59) (રક)
Effetti delle vendite a CE 37 - 54
Ratei 18 18
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (385) (1.437) (134) (2.556)
Saldo al 31 dicembre 2019 1.499 35.928 177 21 37.626

Crediti

La voce in commento si riferiva a pagamenti effettuati per sottoscrizione e/o richiami di capitale di fondi comuni di investimento. Alla data del 31 dicembre 2019 sono state emesse le corrispondenti quote ed estinti i relativi crediti.

Titoli a reddito fisso

Al 31 dicembre 2019, i titoli a reddito fisso pari a 1.499 milioni di euro sono costituiti per 57 milioni di euro da BTP stripped e Zero Coupon e per 1.442 milioni di euro da strumenti corporate emessi da primari emittenti. Gli strumenti finanziari in commento per 1.098 milioni di euro sono posti a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate, per 348 milioni di euro sono posti a copertura di polizze di Ramo III e per i rimanenti 53 milioni di euro si riferiscono al patrimonio libero della Compagnia.

Quote fondi comuni di investimento

Al 31 dicembre 2019 le quote di fondi comuni di investimento pari 35.928 milioni di euro sono posti a copertura di prodotti collegati a Gestioni separate di Ramo I per circa 32.648 milioni di euro, a copertura di polizze di Ramo III per 3.223 milioni di euro e per i rimanenti 57 milioni di euro a investimenti del patrimonio libero della compagnia (si veda al riguardo anche quanto riportato nella Nota 14 – Ulteriori informazioni – Entità strutturate non consolidate). Nel periodo in commento sono stati effettuati investimenti netti nei fondi per

5.923 milioni di euro e il fair value ha subito un incremento di circa 2.016 milioni di euro, effetto quasi interamente retrocesso agli assicurati di Ramo I con il meccanismo dello shadow accounting. Al 31 dicembre 2019 gli investimenti a prevalente composizione azionaria ammontano a 33.275 milioni di euro, le quote di fondi comuni immobiliari ammontano a 1.714 milioni di euro mentre gli investimenti in fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria sono pari a 939 milioni di euro.

Azioni

Le Azioni ammontano a 177 milioni di euro, e sono effettuati a fronte di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate e di Ramo III. La variazione del periodo è da attribuirsi all'effetto congiunto di disinvestimenti netti per circa 31 milioni di euro, proventi per vendite per circa 17 milioni di euro e un incremento di fair value per circa 25 milioni di euro.

Altri investimenti

Gli Altri investimenti ammontano a 21 milioni di euro e si riferiscono a un titolo del tipo Costant Maturity Swap della Cassa Depositi e Prestiti (valore nominale 22 milioni di euro) posto a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate.

Strumenti finanziari derivati

Al 31 dicembre 2019, gli strumenti warrants stipulati da Poste Vita SpA destinati a copertura di polizze di Ramo III risultano pari a zero, in quanto le polizze sono state interamente rimborsate.

Inoltre al 31 dicembre 2019 Poste Vita ha in essere vendite a termine di fair value hedge su BTP per un nozionale di 120 milioni di euro. Il valore del derivato in commento, al 31 dicembre 2019, è negativo per un milione di euro.

OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono esclusivamente a crediti finanziari per un importo di 62 milioni di euro. Il dettaglio è il seguente:

tab. A6,8 - Crediti finanziari al costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Depositi in garanzia 23 23 30 30
Vs. acquirenti alloggi di servizio 2 6 5 2
Vs. Altri 33 20 53 33 40 73
Fondo svalutazione crediti finanziari I (20) (20) l (20) (20)
Totale 37 25 62 38 52 90

I crediti per Depositi in garanzia sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Interest rate swap.

I crediti verso Altri sono relativi per 50 milioni di euro al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (BdM) avvenuta in data 7 agosto 201763. A seguito di

63 A fronte di un corrispettivo di complessivi 387 milioni di euro, nell'esercizio 2017 sono stati incassati 158 milioni di euro e nei primi mesi del 2018 sono stati incassati 159 milioni di euro. Con riferimento al credito residuo, in data 31 ottobre 2018, Invitalia ha comunicato a Poste di aver ricevuto dalla Banca d'Italia l'indicazione di non procedere con la riduzione del capitale di BdM prevista per il 2018 e propedeutica al pagamento di una quota di 40 milioni di euro. In data 16 gennaio 2019, in linea con le previsioni contrattuali, Poste e Invitalia hanno definito in buona fede modalità alternative per il pagamento della suddetta quota. Sulla base dell'accordo stipulato, in data 27 febbraio 2019 Invitalia ha corrisposto

accordo formalizzato tra le parti nel mese di gennaio 2019, una quota pari a 20 milioni di euro è stata incassata in data 27 febbraio 2019.

tab. A6.9- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Azioni Totale
Saldo al 1° gennaio 2019 532 5 537
Acquisti - 17 17
Trasf.ti riserve di PN - - -
Variaz. per costo ammortizzato - - -
Variazioni del fair value a PN 2 1 3
Variazioni del fair value a CE (10) - (10)
Var.ni per op. di CFH - - -
Effetti delle vendite a CE - - -
Ratei 5 - 5
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (5) - (5)
Saldo al 31 dicembre 2019 524 23 547

Titoli a reddito fisso

La voce accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro. Di questi 375 milioni di euro sono oggetto di Interest rate swap di fair value hedge. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2019 ammonta a 0,2 milioni di euro (invariato rispetto al 31 dicembre 2018).

Azioni

La voce comprende:

  • per 75 milioni di euro la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014;
  • per 16 milioni di euro la partecipazione in MFM Investments Ltd acquisita in data 9 agosto 2019;
  • per 4,5 milioni di euro il costo storico della partecipazione del 15% nella Innovazione e Progetti ScpA in liquidazione);
  • per 2 milioni di euro la partecipazione in sennder GmbH acquisita in data 11 novembre 2019.

Le operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2019, sono descritte nella nota 4.1 – Principali operazioni societarie.

a Poste Italiane 20 milioni di euro. La rimanente somma di 20 milioni di euro sarà corrisposta da Invitalia in ragione dei dividendi a quest'ultima corrisposti da BdM a valere sugli utili degli esercizi 2018, 2019 e 2020. Il pagamento dell'ultima quota di 30 milioni di euro del corrispettivo è infine prevista tra il 30 giugno 2021 e il 30 giugno 2022 al verificarsi di determinate condizioni.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes64 il cui valore, al 31 dicembre 2019, è pari a zero.

Strumenti finanziari derivati

tab. A6.10 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Esercizio 2019
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale
Saldo al 1º gennaio 2019 (ર) (26) (31)
Incrementi/(decrementi) (2) (1) - (3)
Proventi / (Oneri) a CE
Operazioni completate (*) 1 11 - 12
Saldo al 31 dicembre 2019 (6) (16) 1 (22)
di cui:
Strumenti derivati attivi
Strumenti derivati passivi (6) (16) (22)

* Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di Interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Al 31 dicembre 2019 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:

  • da un contratto di Interest rate swap di cash flow hedging stipulato nell'esercizio 2013 per la protezione dei flussi finanziari del Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (nota B.8 – Passività finanziarie); con tale operazione, la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2019, allo 0,953%;
  • da nove contratti di Interest rate swap di fair value hedging stipulati nell'esercizio 2010 per la protezione del valore di BTP, per un nozionale di 375 milioni di euro, dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la Capogruppo ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile.

OPERATIVITA' PAGAMENTI E MONETICA

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono esclusivamente a crediti finanziari del Patrimonio IMEL per un importo di 115 milioni di euro.

64 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente, nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.

A7 - RIMANENZE (140 milioni di euro)

tab. A7 - Rimanenze
Descrizione Saldo al 31.12.18 Variazioni economiche Saldo al 31.12.19
Immobili destinati alla vendita 120 3 123
Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci 8 1 9
Materie prime, sussidiarie e di consumo 8 - 8
Totale 136 4 140

Gli immobili destinati alla vendita sono integralmente riferiti ad una porzione del portafoglio immobiliare di EGI SpA, il cui fair value65 al 31 dicembre 2019 è di circa 297 milioni di euro.

A8 - CREDITI COMMERCIALI (2.171 milioni di euro)

tab. A8 - Crediti commerciali (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti vs. clienti 5 2.113 2.118 2.115 2.122
Crediti vs. Controllante (MEF) - 45 45 68 68
Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto - T 1 1 বা
Anticipi a fornitori - 7 - 5
Totale 5 2.166 2.171 2.192 2.199

Crediti verso clienti

tab. A8.1 - Crediti verso clienti
A September 19, 2017 - 10:00 PM Intellection Come 2011 - 10:00
I communi di
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Attività non
correnti
Attività correnti Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Ministeri ed Enti Pubblici 520 520 1 672 672
Cassa Depositi e Prestiti 451 451 1 440 440
Crediti per pacchi, corriere espresso e pacco celere 327 327 352 352
Corrispondenti esteri 357 357 304 304
Crediti per servizi SMA e altri servizi a valore aggiunto 17 240 257 18 252 270
Crediti per conti correnti con saldo debitore 38 38 154 154
Crediti per altri servizi BancoPosta 1 105 105 1 83 83
Crediti per gestione immobiliare 8 8
Crediti verso altri clienti 579 580 3 452 455
Fondo svalutazione crediti verso clienti (13) (512) (525) (14) (601) (615)
Totale 5 2.113 2.118 2.115 2.122

Nel dettaglio66:

  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:
    • Servizi Integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 177 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.

65 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2. 66 Al 31 dicembre 2019 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 10 milioni di euro, al netto del relativo fondo

svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

  • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero dello Sviluppo Economico per 79 milioni di euro67, di cui 62 milioni di euro oggetto di azione giudiziale intentata da Poste Italiane per il riconoscimento di oneri vari derivanti dall'utilizzo di immobili. Nell'udienza del 13 novembre 2019 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione con assegnazione dei termini di rito per conclusionali e repliche. La sentenza dovrebbe essere pertanto depositata entro il primo semestre 2020.
  • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 73 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
  • Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 50 milioni di euro, di cui 45 milioni di euro maturati nell'esercizio. Di tali crediti circa 13 milioni di euro sono privi di copertura finanziaria nel Bilancio dello Stato e al 31 dicembre 2019 sono stati oggetto di svalutazione. In data 22 luglio 2019, la Commissione Europea ha approvato, ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato, le compensazioni statali relative agli anni 2017- 2019, di 171,74 milioni di euro, in linea con i relativi stanziamenti statali, rilevando che il livello della compensazione non ha superato l'importo necessario per coprire il costo netto sostenuto dalla Società per la prestazione del servizio. A seguito della decisione della Commissione Europea, in data 6 settembre 2019, gli incassi per compensazioni relativi agli esercizi 2017- 2018 per un ammontare complessivo di 99 milioni di euro, che fino a tale data erano esposti tra le altre passività, sono stati compensati con i relativi crediti in conseguenza del venir meno del vincolo di indisponibilità. Nel mese di febbraio 2020 sono stati incassati ulteriori 26 milioni di euro.
  • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS per 12 milioni di euro. Inoltre, nel mese di febbraio 2019, a seguito di verifiche congiunte, Poste Italiane e INPS hanno sottoscritto un accordo con il quale sono state tra l'altro definite le pregresse rispettive posizioni creditorie di natura commerciale (nota B6). Tali posizioni sono state oggetto di regolazione finanziaria nel mese di aprile 2019.
  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2019.
  • I crediti per Pacchi, corriere espresso e pacco celere si riferiscono ai servizi prestati dalla controllata SDA Express Courier SpA e alle spedizioni svolte dalla Capogruppo.
  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti per servizi Senza Materiale Affrancatura (SMA) e altri servizi a valore aggiunto si riferiscono al servizio di Posta Massiva e altri servizi a valore aggiunto.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta. Nel corso dell'esercizio in commento, a conclusione di un processo di analisi e di una serie di attività intraprese riferite a tali crediti, constatata l'impossibilità di recupero di tali somme anche tenuto conto dell'esiguità dell'importo del singolo credito,

67 Vedi infra, Ricavi e crediti verso lo Stato in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello Sviluppo Economico (80 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi.

nel rispetto di quanto previsto dall'IFRS 9, si è proceduto allo stralcio di complessivi 121 milioni di euro mediante utilizzo, di pari importo, del fondo svalutazione crediti a suo tempo stanziato.

I crediti verso altri clienti comprendono principalmente: 84 milioni di euro vantati da Postepay SpA principalmente per la vendita di terminali, servizi in abbonamento TLC, servizi resi ad altri operatori e vendita di ricariche tramite altri canali oltre a crediti maturati per compensi di natura commerciale nei confronti di partner terzi, 45 milioni di euro per il servizio Posta Time, per 24 milioni di euro crediti riferiti al servizio Posta Target, per 22 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Contest, 17 milioni di euro crediti per servizi di postalizzazione non universale, 12 milioni di euro relativi al servizio di Notifica Atti giudiziari e 11 milioni di euro per servizi telegrafici.

In generale, per l'incasso di taluni crediti verso pubbliche amministrazioni centrali e locali si rilevano ritardi dovuti in prevalenza a mancanza di stanziamenti nei bilanci delle diverse amministrazioni ovvero nella stipula di contratti o convenzioni. Al riguardo, proseguono le azioni finalizzate al rinnovo delle convezioni scadute68 e a sollecitare le richieste di stanziamento.

Il fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

tab. A8.3 - Crediti verso Controllante (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Servizio Universale 31 31
Servizi delegati 28 28
Remunerazione raccolta su c/c 15 ਤਰ
Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett. 1 1
Altri 2 1
F.do sval.cred. vs. Controllante (32) (32)
Totale 45 ୧୫

Nel dettaglio:

I crediti per compensi del Servizio Universale sono così composti:

68 La principale convenzione scaduta riguarda i rapporti con l'Agenzia delle Entrate per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini.

Descrizione Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2005 8 8
Totale 31 31

Nel corso dell'esercizio in commento, sono stati incassati 262 milioni di euro per compensi maturati nel periodo.

Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Società ha presentato ricorso al TAR.

Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

I suddetti crediti sono interamente svalutati.

  • I crediti per servizi delegati, incassati nel mese di gennaio 2020, si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2019 e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal BancoPosta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF scaduta il 31 dicembre 2019 e in corso di rinnovo.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2019 e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato.

Il fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.

tab. A9 - Altri crediti e attività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Note Attività non
correnti
Attività correnti Totale
-
Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Crediti per sostituto di imposta 3.645 548 4.193 3.371 549 3.920
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) 94 04 109 109
Crediti per accordi CTD 66 81 147 82 85 167
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari - 79 79 78 78
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività - 12 12 11 11
Crediti tributari - 17 17 8 8
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES - 47 47 47 47
Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP 3 3
Crediti diversi 19 205 224 16 317 333
Fondo svalutazione crediti verso altri (1) (145) 146) (96) (ଚର)
Totale 3.729 938 4.667 3.469 1.111 4.580

A9 - ALTRI CREDITI E ATTIVITA' (4.667 milioni di euro)

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, si riferiscono principalmente:
    • per 2.274 milioni di euro ai crediti non correnti per l'anticipazione di Poste Vita SpA, per gli esercizi 2014-2019, delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita69;
    • per 1.370 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione e di polizze assicurative dei Rami III e V dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 201970; un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);
    • per 312 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2020 e da recuperare dalla clientela di Poste Italiane;
    • per 120 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che Poste Italiane SpA assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013, 30 luglio 2015 e 19 giugno 2018 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 148 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2042. La voce comprende un credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro, di cui a uno specifico accordo stipulato con IPOST il 23 dicembre 2009, costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna, scadute tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014, è ritenuto interamente esigibile. Per il recupero dello stesso sono in corso trattative e, in caso di esito negativo, Poste Italiane si riserva l'adozione di tutte le misure necessarie per la migliore tutela dei propri diritti.
  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 66 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte a Poste Italiane SpA nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo. Dei rischi di incasso su tali partite si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES, quasi totalmente della Capogruppo, si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2019 sul credito per IRES derivante dalla mancata deduzione ai fini IRAP del costo del lavoro. Per il recupero di gran parte del credito, di complessivi 55 milioni di euro, sono stati instaurati due contenziosi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane e dichiarato che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria regionale, che, per una delle due cause, è stato accolto in data 23 marzo 2018. Poste Italiane ha impugnato tale sentenza di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. Nell'ultimo trimestre del 2019, tuttavia, la Corte di Cassazione ha avuto modo di pronunciarsi su altro procedimento in merito alla

69 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 487 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 31 dicembre 2019, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3). 70 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con

Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

operatività del rimborso ex. d.l. 201/11; rispetto alla sentenza emessa si riscontra una omogeneità di circostanze giuridico-formali che inducono a ritenere che il principio di diritto, di cui alla predetta sentenza della Corte di legittimità, possa esplicare i propri effetti anche nei giudizi in essere. Dell'introduzione dei nuovi ed ulteriori elementi di incertezza sull'esito finale della vicenda si è tenuto conto nella determinazione del Fondo svalutazione crediti con uno stanziamento di 46 milioni di euro, rilevato a Conto economico nella voce Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (tab.C.13).

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.

A10 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (4.303 milioni di euro)

tab. A10 - Cassa e depositi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Denaro e valori in cassa 3.487 2.967
Depositi bancari 816 351
Totale 4.303 3.318

Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (853 milioni di euro) e presso le Società di service (2.634 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 814 milioni di euro.

A11 - DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (2.149 milioni di euro)

tab. A11 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 1.638 1.877
Depositi presso il MEF 495 1.306
Denaro e valori in cassa 16 12
Totale 2.149 3.195

Il saldo delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2019 comprende disponibilità vincolate per circa 885 milioni di euro, di cui 856 milioni di euro costituiti da liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative, 20 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura e 9 milioni di euro per gestioni di incassi in contrassegno e altri vincoli.

PATRIMONIO NETTO

B1 – PATRIMONIO NETTO (9.698 milioni di euro)

La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:

Patrimonio netto
31.12.19
Variazioni
patrimoniali
Esercizio 2019
Risultato Esercizio
2019
Patrimonio netto
31.12.18
Bilancio Poste Italiane SpA 6.328 208 661 5.459
- Saldo dei risultati non distribuiti delle società partecipate consolidate 5.188 891 4.297
Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto 115 112 3
- Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate 19 44 (25)
- Differenze attuariali su TFR società partecipate (5) (1) (4)
- Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (34) 5 (38)
- Effetti conferimenti e cessioni di rami d'azienda tra società del gruppo: (70) (1) (୧୨)
Effetti da operazioni tra società del Gruppo (inclusi dividendi) (2.233) - (355) (1.878)
Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate 583 1 32 551
- Ammortamento sino al 1ªgennaio 2004/ Impairment Avviamento (138) - (138)
Impairment gruppi di attività in dismissione (40) (40)
Altre rettifiche di consolidamento (15) (3) (12)
Patrimonio netto del Gruppo 9.698 251 1.342 8.105
Patrimonio netto di Terzi
(escluso risultato)
Risultato di Terzi
Patrimonio netto di Terzi
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 9.698 251 1.342 8.105

Al 31 dicembre 2019 l'utile per azione è di 1,032 euro (1,071 euro al 31 dicembre 2018).

B2 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale di Poste Italiane SpA è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2019, la Capogruppo possiede n. 5.257.965 azioni proprie (pari al 0,4026% del capitale sociale). Tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate.

B3 – OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 28 maggio 2019, in data 26 giugno 2019 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 574 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,441). Inoltre, in data 5 novembre 2019, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2019. L'acconto pari a 200 milioni di euro è stato distribuito in data 20 novembre 2019 (dividendo unitario pari a euro 0,154 euro).

B4 – RISERVE (2.646 milioni di euro)

tab. B4 - Riserve (millioni di euro)
Riserva legale Riserva peril
Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair value Riserva Cash
Flow Hedge
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Riserva piani di
incentivazione
Totale
Saldo al 1º gennaio 2019 299 1.210 (69) 89 2 1.531
Incrementol(Decremento) di fair value nell'esercizio 1.768 વે છ .863
Effetto fiscale sulla variazione di fair value (205) (27) (532)
Trasferimentia Conto economico da realizzo (244) (રેત્તે) (303)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico 70 17 87
Incremento/(Decremento) per perdite attese (2) (2)
Quota di risuitato delle societàvalutate con il metodo del patrimonio netto (al
netto dell'effettofiscale)
(1) (1)
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto 1.087 26 (1) 1.112
Ricl. a riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione
Piani di incentivazione 2 2
Altre variazioni 1
Saldo al 31 dicembre 2019 299 1.210 1.018 115 2 2 2.646

Il dettaglio è il seguente:

  • la riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Nel corso dell'esercizio 2019 le variazioni positive del fair value complessivamente intervenute per 1.768 milioni di euro si riferiscono:
    • per 1.702 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Finanziaria del Gruppo;
    • per 62 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Assicurativa del Gruppo;
    • per 3 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Postale e Commerciale del Gruppo.
  • la riserva di cash flow hedge, riferita alla Capogruppo, rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2019 la variazione positiva netta di fair value di complessivi 95 milioni di euro che è intervenuta sulla riserva si riferisce principalmente agli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta.
  • la riserva Piani di Incentivazione accoglie la stima delle valutazioni di periodo relative al piano di incentivazione a lungo termine "ILT Performance Share", effettuata sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 2.

PASSIVO

B5 - RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE (140.261 milioni di euro)

Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite risultanti dall'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:

tab. B5 - Riserve tecniche assicurative (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.19
Saldo al
31.12.18
Riserve matematiche 123.820 119.419
Riserve per somme da pagare 663 780
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 3.930 2 652
Altre Riserve 11.641 2.115
per spese di gestione 79 108
passività differite verso gli assicurati 11.562 2.007
Riserve tecniche danni 207 183
Totale 140.261 125.149

Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella inerente la Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.

La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting. In particolare, il valore della riserva in commento deriva dalla traslazione agli assicurati, secondo i principi contabili di riferimento adottati, degli utili e delle perdite da valutazione al 31 dicembre 2019 del portafoglio degli investimenti a FVTOCI e, in via residuale, di quelli classificati nel Fair value rilevato a Conto economico.

B6 - FONDI PER RISCHI E ONERI (1.218 milioni di euro)

La movimentazione è la seguente:

tab. B6 - Movimentazione Fondi per rischi e oneri nell'esercizio 2019 (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 1°
gennaio 2019
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbimenti
a Conto
economico
Utilizzi Saldo al
31.12.19
Fondo rischi operativi 423 35 (23) (194) 241
Fondo vertenze con terzi 335 42 1 (35) (30) 313
Fondo vertenze con il personale (1) 65 8 - (1) (18) 54
Fondo oneri del personale 125 63 - (71) (49) 68
Fondo di incentivazione agli esodi 447 370 - l (396) 421
Fondo oneri fiscali/previdenziali 18 6 - (2) 22
Altri fondi per rischi e oneri 106 15 (13) (9) gg
Totale 1.519 639 1 (145) (୧୨୧) 1.218
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente રકરે 501
- quota corrente 863 717
1.519 1.218

(1) Gli accantonamenti netti al Costo del lavoro ammontano a 4 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 4 milioni di euro. I rilasci ammontano a un milione.

Nel dettaglio:

  • Il Fondo rischi operativi, relativo prevalentemente a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente la definizione di partite derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della Capogruppo, rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato. Gli accantonamenti dell'esercizio, di complessivi 35 milioni di euro, riflettono principalmente rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati e l'adeguamento delle passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti. Gli utilizzi di complessivi 194 milioni di euro si riferiscono per 100 milioni di euro alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice dei fondi Immobiliare Obelisco (giunto a scadenza il 31 dicembre 2018) ed Europa Immobiliare I, in relazione alle iniziative volontarie di tutela deliberate dal CdA di Poste Italiane e intraprese nel corso dell'esercizio 2019, e per 67 milioni di euro alle passività definite nei confronti dell'INPS, a seguito dell'accordo sottoscritto tra le parti nel mese di febbraio 2019.
  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli accantonamenti netti di 7 milioni di euro riguardano l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali tenuto conto sia dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito a giudizi.
  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (63 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (71 milioni di euro) e per passività definite (49 milioni di euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che il Gruppo si è impegnato irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2021. Il Fondo accantonato al 31 dicembre 2018 è stato utilizzato nell'esercizio in commento per 396 milioni di euro.
  • Il Fondo oneri fiscali/previdenziali è stato stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria e previdenziale.
  • Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali i rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Capogruppo risultino insufficienti al recupero delle somme, oneri da sostenere per opere di bonifica su terreni di proprietà, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori e frodi.

B7 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (1.135 milioni di euro)

Nel 2019 la movimentazione delle passività in commento è la seguente:

tab. B7 - Movimentazione TFR milioni di euro
Saldo al 1° gennaio 1.187
Costo relativo alle prestazioni correnti
Componente finanziaria 17
Effetto (utili)/perdite attuariali 70
Utilizzi dell'esercizio (140)
Saldo al 31 dicembre 2019 1.135

Il costo relativo alle prestazioni correnti è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:

tab. B7.1 - Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2019
Tasso di attualizzazione 0,550%
Tasso di inflazione 1,500%
Tasso annuo incremento TFR 2,625%

tab. B7.2 - Basi tecniche demografiche

31.12.2019
Mortalità ISTAT 2018 differenziata per sesso
Tassi di inabilità Tavola INPS 1998 differenziata per sesso
Tasso di Turnover del personale Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio
Tasso di anticipazione Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio
Pensionamento In accordo alle regole INPS

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B7.3 - (Utili)/perdite attuariali

31.12.2019
TFR
Variazione ipotesi demografiche -
Variazione ipotesi finanziarie 68
Altre variazioni legate all'esperienza 2
Totale 70

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

tab. B7.4 - Analisi di sensitività

31.12.2019
TFR
Tasso di inflazione +0,25% 1.151
Tasso di inflazione -0,25% 1.120
Tasso di attualizzazione +0,25% 1.111
Tasso di attualizzazione -0,25% 1.161
Tasso di turnover +0,25% 1.133
Tasso di turnover -0,25% 1.137

Di seguito si forniscono ulteriori informazioni riguardanti il TFR.

tab. B7.5 - Altre informazioni

31.12.2019
Service Cost previsto 1
Duration media del Piano a benefici definiti 8,96
Turnover medio dei dipendenti per anno 0,135%

B8 - PASSIVITA' FINANZIARIE (79.516 milioni di euro)

tab. B8 - Passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti per conti correnti postali 48.317 48.317 46.240 46.240
Finanziamenti
Obbligazioni
Debiti vs. istituzioni finanziarie
7.364
50
7.314
5.454
5.454
12.818
50
12.768
5.654
50
5.604
3.832
762
3.070
9.486
812
8.674
Debiti per leasing 1.060 219 1.279 -
MEF conto tesoreria dello Stato 4.542 4.542 3.649 3.649
Strumenti finanziari derivati
Cash flow hedging
Fair Value hedging
Fair Value vs. conto economico
5.540
76
5.449
15
50
31
18
1
5.590
107
5.467
16
1.798
53
1.745
61
રૂક
3
1.859
111
1.748
Altre passività finanziarie 6.970 6.970 1 5.694 5 695
Totale 13.964 65.552 79-516 7-453 59-476 66.929

Debiti per conti correnti postali

Rappresentano la raccolta diretta Bancoposta. Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2019 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2020.

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating.

Obbligazioni

La voce si riferisce a un prestito iscritto al costo ammortizzato di 50 milioni di euro emesso da Poste Italiane nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso da Poste Italiane SpA nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. Il prestito è stato collocato in forma privata, emesso alla pari nel 2013; la durata del prestito è decennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e quindi a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A6 – Attività finanziarie; il fair value71 del prestito al 31 dicembre 2019 è di 51 milioni di euro.

Nel mese di maggio 2019, è giunto a scadenza, ed è stato rimborsato, il prestito obbligazionario del valore nominale di 750 milioni di euro, emesso da Poste Vita in data 30 maggio 2014 per una durata di cinque anni.

Debiti verso istituzioni finanziarie

Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Pronti contro termine 6.741 5.453 12.194 5.604 2.869 8.473
Fin.to BEI TF scad. 12/03/26 173 - 173 - - -
Fin.to BEI TF scad. 16/10/26 400 - 400 - - -
Fin.to BEI TF scad. 23/03/19 - - - - 200 200
Ratei di interesse - 1 1 - 1 1
Totale 7.314 5.454 12.768 5.604 3.070 8.674

TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso

Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge72.

Al 31 dicembre 2019 sono in essere debiti per 12.194 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari e Controparti Centrali per un nominale complessivo di 11.150 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 6.075 milioni di euro a Long Term RePo e per 6.119 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi a investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione. Il fair value73 dei pronti contro termine in commento al 31 dicembre 2019 ammonta a 12.205 milioni di euro.

Nel mese di marzo 2019 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato un finanziamento BEI di 200 milioni di euro a suo tempo concesso alla Capogruppo ed è stata utilizzata la linea di credito concessa dalla BEI nel 2016 per l'intero ammontare di 173 milioni di euro. Il nuovo finanziamento prevede interessi al tasso fisso dello 0,879% e scadenza marzo 2026. Al 31 dicembre 2019 il fair value74 è di 185 milioni di euro.

In data 3 ottobre 2019 è stato stipulato un nuovo finanziamento di 400 milioni di euro con la BEI, il prestito erogato in data 18 ottobre 2019, prevede interessi al tasso fisso dello 0,29% e scadenza ottobre 2026. Al 31 dicembre 2019 il fair value75 è di 413 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2019 sono disponibili i seguenti affidamenti:

71 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2. 72 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie

migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti. 73 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il

valore indicato è di livello 2. 74 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il

valore indicato è di livello 2. 75 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il

valore indicato è di livello 2.

  • linee di credito committed per 2.173 milioni di euro, utilizzate al 31 dicembre 2019 per 173 milioni di euro;
  • affidamenti a revoca uncommitted per 1.964 milioni di euro, di cui 1.009 milioni di euro utilizzabili per finanziamenti a breve, 173 milioni di euro per scoperto di conto corrente e 782 milioni di euro (di cui 675 milioni di euro relativi alla Capogruppo) per affidamenti per il rilascio di garanzie personali utilizzati per 356 milioni di euro a favore di terzi;

Al 31 dicembre 2019, le linee di credito uncommited per finanziamenti a breve non sono state utilizzate. A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Le linee di credito a revoca uncommitted risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta.

Inoltre, a decorrere dal 7 maggio 2019 il Patrimonio BancoPosta può accedere ad una linea di finanziamento committed a breve termine concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in pronti contro termine fino ad un massimo di 5 miliardi di euro e una durata di 12 mesi prorogabile.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 889 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2019.

Le linee di credito esistenti ed i finanziamenti in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste.

Debiti per leasing

La voce è commentata nella nota 3 – Cambiamenti nelle politiche contabili.

MEF conto Tesoreria dello Stato

tab. B8.2 - MEF conto Tesoreria dello Stato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni - 4.397 4.397 - 3.546 3.546
Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - (47) (47) - (89) (89)
Debiti per responsabilità connesse a rapine - 158 158 - 157 157
Debiti per rischi operativi - 34 34 - 35 રૂક
Totale I 4.542 4.542 I 3.649 3.649

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

വന്തം വി.പ. - വന്നും വാല സ്വാതന ഈ വിവാഹങ്ങളുടെ ന (Infinistri ਪੀ
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Anticipazioni nette - 4.397 4.397 - 3.546 3.546
Conti correnti postali del MEF e altri debiti 670 670 - 670 670
MEF - Gestione pensioni di Stato - (670) (670) - (670) (670)
Totale l 4.397 4.397 l 3.546 3.546

Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 47 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2019, il saldo è rappresentato da un debito di 25 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 72 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 158 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

I Debiti per rischi operativi di 34 milioni di euro si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione Bancoposta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto intervenute nell'esercizio 2019 sono commentate nella nota A6 – Attività finanziarie.

Altre passività finanziarie

Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value.

Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per gestione carte prepagate - 5.193 5.193 - 4.027 4.027
per trasferimento fondi naz. e intern.li - 668 668 - 688 688
per RAV, F23, F24 e bolli auto - 19 19 - 19 19
per depositi in garanzia - 112 112 - 70 70
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio - 255 255 - 243 243
per assegni vidimati - 140 140 - 163 163
per importi da accreditare alla clientela - 147 147 - 220 220
per altri importi da riconoscere a terzi - 164 164 - 145 145
per altre partite in corso di lavorazione - 246 246 85 85
altri - 26 26 34 35
Totale I 6.970 6.970 1 5.694 ર સ્વિક

Le passività per gestione carte prepagate si riferiscono alla controllata PostePay SpA.

I Debiti per depositi in garanzia si riferiscono a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement)

Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento

Di seguito si riporta la tabella di riconciliazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento come richiesto dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

tao. Bo.4- Vanazione delle passività linanzialle delivani da attività di Ilhanziamento
Descrizione Saldo al
31.12.18
Effetti prima
applicazione
IFRS 16
Flusso di cassa Flusso di cassa
da/(per) attività
di
finanziamento
netto da /(per)
attività
operativa (*)
Flussi non
monetari
Saldo al
31.12.19
Finanziamenti 9.486 1.373 (606) 3.721 123 14.097
Obbligazioni 812 1 (762) - 50
Debiti vs. istituzioni finanziarie 8.674 373 3.721 - 12.768
Debiti per leasing 1 1.373 (217) - 123 1.279
Altre passività finanziarie 5.695 - (14) 1.289 - 6.970
Totale 15.181 1,373 (620) 5.010 123 21.067

(*) L'importo totale di 5.010 milioni di euro è compreso nel flusso di cassa da/(per) attività operativa il cui saldo nel Rendiconto Finanziario è pari a 1.120 milioni di euro e si riferisce a finanziamenti e altre passività finanziarie non rientranti in attività di finanziamento.

B9 - DEBITI COMMERCIALI (1.627 milioni di euro)

tab. B9 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Debiti verso fornitori 1.274 1.192
Passività derivanti da contratti 345 365
Debiti verso imprese controllate 1 2
Debiti verso imprese collegate 7 র্ব
Debiti verso imprese a controllo congiunto l 20
Totale 1.627 1.583

Debiti verso fornitori

Descrizione Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Fornitori Italia 1.129 1.058
Fornitori estero 34 24
Corrispondenti esteri (1) 111 110
Totale 1.274 1.192

Passività derivanti da contratti

Descrizione Saldo al 1 gennaio
2019
Variazione per
rilevazione dei ricavi
del periodo
Altre variazioni COULTE LIL ALL GALLE
Saldo al 31 dicembre
2019
Anticipi e acconti da clienti 297 (23) 274
Altre passività derivanti da contratti રૂક (35) 44 48
Passività per commissioni da retrocedere 26 20 (26) 20
Passività per sconti su volumi (1)
Totale 365 (14) (6) 345

Anticipi e acconti da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:

lab. B9.2.1 - Anticipi e acconti da cilenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Anticipi da corrispondenti esteri 196 149
Affrancatura meccanica 38 રૂદિ
Anticipi dal Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della PCM 72
Spedizioni senza affrancatura 16 16
Spedizioni in abbonamento postale 7
Altri servizi 18 17
Totale 274 297

Le Altre passività derivanti da contratti si riferiscono principalmente a canoni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscossi anticipatamente.

Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° Gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.

B10 - ALTRE PASSIVITA' (3.635 milioni di euro)

tab. B10 - Altre passività
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso il personale 21 786 807 12 978 990
Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale 30 500 530 33 454 487
Altri debiti tributari 1.370 699 2.069 1.231 734 1.965
Altri debiti vs. imprese controllate 1 1
Debiti diversi 04 93 187 વેરે ੇ ਕੇ 187
Ratei e risconti passivî 10 32 42 10 58 68
Totale 1.525 2.110 3.635 1.379 2.319 3.698

Debiti verso il personale

Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività non
Passività
correnti
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per 14^ mensilità 219 219 232 232
per incentivi 21 358 379 12 626 638
per permessî e ferie maturate e non godute સ્ક્ટ 56 - 57 57
per altre partite del personale 153 153 ട്ടി ട്ടാ
Totale 21 786 807 12 978 990

La riduzione della voce Incentivi è principalmente dovuta al combinato effetto tra le liquidazioni effettuate e le nuove passività che, iscritte al 31 dicembre 2018 nel fondo di incentivazione agli esodi, sono risultate determinabili con ragionevole certezza nel corso dell'esercizio.

L'incremento della voce Altre partite del personale è dovuto allo stanziamento di quanto previsto una-tantum a copertura della vacatio contrattuale 2019 definita da un accordo con le Organizzazioni Sindacali firmato il 18 febbraio 2020.

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività non
correnti
Passività correnti Totale Passività non
correnti
Passività correnti Totale
Debiti verso INPS 2 393 395 2 347 349
Debiti verso fondi pensione 87 87 - 88 88
Debiti verso fondi sanitarî - 4
Debiti verso INAIL 28 28 31 4 35
Debiti verso altri Istituti 20 20 - 11 11
Totale 30 500 530 33 454 487

L'incremento della voce Debiti verso INPS è in parte dovuto alla componente contributiva dell'una tantum sopra menzionata.

Altri debiti tributari

tab. B10.3 - Altri debiti tributarî
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
rotale
Debito per imposta di bollo 1.370 8 1.378 1.231 11 1.242
Debito per imposta sulle riserve assicurative 487 487 1 518 518
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo 92 92 1 106 106
Debito per IVA 39 39 - 31 31
Debito per imposta sostitutiva 36 36 48 48
Ritenute su c/c postali 10 10 - 3 3
Debititributari diversi 27 27 - 17 17
Totale 1.370 699 2.069 1.231 734 1.965

In particolare:

  • Il Debito per imposta di bollo accoglie il saldo dovuto all'Erario per l'imposta assolta in modo virtuale al lordo del conguaglio effettuato nell'esercizio 2020 ai sensi della nota 3 bis all'art. 13 della Tariffa prevista dal DPR 642/1972. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce prevalentemente a quanto maturato al 31 dicembre 2019 sui buoni fruttiferi postali in circolazione e sulle polizze assicurative dei Rami III e V ai sensi della normativa richiamata nella nota A9 - Altri crediti e attività.
  • Il Debito per imposta sulle riserve assicurative si riferisce a Poste Vita SpA ed è commentato nella nota A9.
  • Le Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo riguardano le ritenute erariali operate dalle Società in qualità di sostituto d'imposta e versate nei successivi mesi di gennaio e febbraio 2020.

Debiti diversi

tab. B10.4 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività non
Passivita
Totale
correnti
correnti
Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta 74 8 82 75 81
Depositi cauzionali 12 T 13 10 T 11
Altri debiti 8 84 92 8 87 તે રહ્યારે તે તે જે રહ્યા તે તે જે તે તે જે તે તે જે તે તે જે તે તે તે તે તે તે તે તે તે તે તે તે તે તે તે આ વિત્તર તે તે આ વિત્તર તે તે આ વિત્તર તે તે આ ગામના લોકોનો મુખ્ય
Totale 94 93 187 93 94 187

I Debiti diversi della gestione Bancoposta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

I depositi cauzionali sono riferiti principalmente alle somme versate dai clienti a garanzia del pagamento dei corrispettivi di alcuni servizi (spedizioni in abbonamento postale, utilizzo di caselle o bolgette per la raccolta postale, contratti di locazione, contratti per servizi telegrafici, etc.).

5.3 NOTE AL CONTO ECONOMICO

RICAVI PROVENIENTI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

Ricavi provenienti da contratti con i clienti (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio 2019 Esercizio 2018
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro (C1) 3.492 3.579
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.439 3.504
rilevati in un determinato momento 509 605
rilevati nel corso del tempo 2.930 2.899
Ricavi da pagamenti, mobile e digitale [C2] 664 628
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 664 320
rilevati in un determinato momento 287 81
rilevati nel corso del tempo 377 233
Ricavi da servizi finanziari [C3] 5,213 5.186
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.033 3.388
rilevati in un deferminato momento 412 513
rilevati nel corso del tempo 2621 2.875
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri [C4] 1.669 1.471
Premi assicurativi 17.913 16.720
Proventi derivanti da operatività assicurativa 5.478 3.604
Variazioneriserve tecniche assicurative a oneri relativi a sinistri (21.463) (17.111)
Oneri derivanti da operatività assicurativa (259) (1.742)
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 9 10
rilevati in un deferminato momento -
rilevati nel corso del tempo 9 10
Totale 11.038 10.864

I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono così ripartiti:

  • i Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro sono riferiti a prestazioni fornite alla clientela mediante i canali di vendita retail e business; i ricavi conseguiti mediante il canale retail sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate presso i canali di vendita (Uffici Postali, call center e web) e valorizzati sulla base delle tariffe applicate; i ricavi conseguiti mediante il canale business sono generalmente disciplinati da contratti di durata annuale o pluriennale e rilevati over time sulla base del metodo degli output determinato in ragione delle spedizioni richieste e accettate. Tali contratti prevedono componenti variabili di prezzo (principalmente sconti su volumi e penali commisurate al livello qualitativo del servizio reso) la cui stima, determinata sulla base del metodo del valore atteso, è rilevata a diretta diminuzione del ricavo.
  • I Ricavi da servizi di pagamenti, mobile e digitale si riferiscono a:
    • I servizi di telefonia di rete mobile e fissa, in cui sono ricompresi: i ricavi da "offerte standard di TLC services" rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione dell'offerta di traffico (voce, SMS e dati) al cliente; i ricavi relativi alla vendita della offerta fissa "PosteMobile Casa" rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione del canone addebitato al cliente; i ricavi relativi alle fee per l'attivazione della sim, rilevati at point in time al momento della consegna della sim al cliente. Nell'ambito del Gruppo Poste Italiane i soli contratti relativi ai servizi di telefonia mobile e fissa presentano in taluni casi un bundle costituito da due performance obligation a cui allocare lo sconto implicito sulla base del relativo fair value. Tuttavia, i ricavi derivanti da questa tipologia di offerta non sono significativi rispetto alla totalità dei ricavi derivanti da servizi di pagamento, mobile e digitale.
    • I servizi di monetica relativi principalmente all'emissione di carte Postepay rilevati at point in time all'atto dell'emissione e i servizi ad esse correlate rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente. In tali servizi sono ricomprese le interchange fees riconosciute dai circuiti internazionali sulle operazioni di pagamento con carte di debito rilevate over time.
  • I servizi di pagamento relativi ai ricavi per accettazione F23 e F24 rilevati over time in ragione del livello del servizio reso.
  • I Ricavi per servizi finanziari sono suddivisibili in:

Il dettaglio è il seguente:

  • ricavi per servizi di collocamento e intermediazione: sono rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela;
  • ricavi per servizi di conto corrente e servizi correlati: sono rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso (ivi inclusi servizi correlati, es. bonifici, deposito titoli, ecc.) e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela;
  • ricavi per commissioni su bollettini di c/c postale: sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita.

C1 – RICAVI DA CORRISPONDENZA, PACCHI E ALTRO (3.492 milioni di euro)

tab. C1 - Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Corrispondenza 2.134 2.297
Pacchi 852 761
Altri ricavi 185 198
Totale ricavi da mercato 3.171 3.256
Compensi per Servizio Universale 262 262
Integrazioni tariffarie all'Editoria 59 61
Totale 3.492 3.579

Nel corso dell'esercizio in commento, per consentire una più facile lettura della voce Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro è rappresentata una differente disaggregazione della voce in commento che consente una più immediata valutazione delle performance economico-finanziarie per segmento di operatività.

I Ricavi da mercato mostrano una lieve flessione derivante dal decremento dei ricavi derivanti dalla Corrispondenza, in larga parte compensata dall'incremento dei ricavi del comparto Pacchi, principalmente dovuto all'incremento delle spedizioni relative all'e-commerce.

I compensi per Servizio Universale riguardano il rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2015-2019 scaduto al 31 dicembre 2019. In data 30 dicembre 2019 è stato sottoscritto il nuovo Contratto per gli anni 2020-2024 che è stato formalmente notificato alla Commissione Europea per le consuete valutazioni, tuttora in corso, legate alla disciplina europea sugli aiuti di Stato.

La voce Integrazioni tariffarie all'Editoria76 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti a Poste Italiane a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso trova parziale copertura nel Bilancio dello Stato 2019.

C2 – RICAVI DA SERVIZI DI PAGAMENTI, MOBILE E DIGITALE (664 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Monetica 338 269
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 277 238
Commissioni per acquiring 2 7
Altre commissioni 59 24
Mobile 240 217
Servizi di pagamento 86 142
Commissioni di incasso e rendicontazione 2 રહ
Commissioni per accettazione F23 e F24 61 62
Servizi di trasferimento fondi 23 20
Altri prodotti e servizi 1 4
Totale રેસ્વ 628

Sono costituiti dai ricavi dei servizi di telefonia Mobile e dai ricavi da prodotti di monetica e servizi di pagamento resi da PostePay SpA.

C3 – RICAVI DA SERVIZI FINANZIARI (5.213 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

I ricavi da servizi finanziari sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo e della controllata BancoPosta Fondi SGR.

76 Il D.L. 30 dicembre 2019 n. 162 - come convertito dalla Legge n.8 del 28 febbraio 2020 - ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano «per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale» (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea.

Il dettaglio dei Ricavi da servizi finanziari è il seguente:

tab. C3.1 - Ricavi per servizi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.799 1.827
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali 1.635 1.554
Ricavi dei servizi di c/c 417 382
Commissioni su bollettini di c/c postale 390 412
Collocamento prodotti di finanziamento 294 237
Commissioni gestione fondi SGR 100 જરી
Proventi dei servizi delegati 97 100
Servizi di trasferimento fondi 21 17
Commissioni da collocamento e negoziazione titoli 4
Deposito Titoli 3
Altri prodotti e servizi 6 10
Totale 4.766 4.636

In particolare:

La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 14 dicembre 2017 per il triennio 2018-2020.

La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:

tab. C3.1.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Proventi degli impieghi in titoli 1.570 1.488
Interessi su titoli al costo ammortizzato 535 485
Interessi su titoli al FVOCI 1.012 981
Interessi attivi (passivi) su asset swap di CFH su titoli al FVOCI e CA 4 9
Interessi attivi (passivi) su asset swap di FVH su titoli al FVOCI e CA (27) (2)
Interessi su operazioni di pronti contro termine 46 15
Proventi degli impieghi presso il MEF 64 65
Altri proventi 1 1
Totale 1.635 1 554

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A6 – Attività finanziarie.

I proventi degli impieghi presso il MEF, riguardano gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto, le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela, le commissioni su carte di debito annuali e quelle relative alle transazioni.
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite dalla Capogruppo per l'attività di collocamento di prestiti personali e mutui erogati da terzi.
tab. C3.2 - Proventi derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Proventi da attività finanziarie al FVOCI
Interessi
353 400
Utili realizzati 353 400
Proventi da strumenti di capitale al FVPL 27 9
Utili da valutazione 25 9
Utili realizzati 2
Proventi da attività finanziarie al costo ammortizzato 4
Utili realizzati 4
Utili su cambi 4 4
Utili da valutazione
Utili realizzati 4 4
Proventi diversi 1
Totale 384 418

I proventi diversi derivanti da operatività finanziaria rilevano un decremento di 34 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 principalmente dovuto a minori utili da realizzo da attività finanziarie al FVTOCI (-47 milioni di euro) in parte compensati dall'incremento di fair value delle azioni privilegiate di Visa Incorporated (+16 milioni di euro).

C4 – RICAVI DA SERVIZI ASSICURATIVI AL NETTO DELLE VARIAZIONI DELLE RISERVE TECNICHE E ONERI RELATIVI A SINISTRI (1.669 milioni di euro)

tab. C4 - Ricavi da servizi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Premi assicurativi 17 913 16.720
Proventi derivanti da operatività assicurativa 5.478 3.604
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri (21.463) (17.111)
Oneri derivanti da operatività assicurativa (259) (1.742)
Totale 1.669 1.471

Il dettaglio è il seguente:

Il dettaglio dei Premi assicurativi con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:
tab. C4.1 - Premi assicurativi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Ramol 15.702 15.782
Ramo III 1.939 740
Ramo IV e V 91 88
Premi lordi "vita" 17.732 16.610
Premi ceduti in riassicurazione (12) (18)
Premi netti "vita" 17.720 16.592
Premi danni 222 168
Premi ceduti in riassicurazione (29) (40)
Premi netti "danni 193 128
Totale 17.913 16.720

I Premi lordi Vita ammontano a 17.732 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto all'esercizio precedente, con

una significativa contribuzione dei prodotti Multiramo.

Il dettaglio dei Proventi da operatività assicurativa è il seguente:

C LINE I LA COLLEGILL OD BE BE BEREFEREN BOOK BELLER (Innistil at ours)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Proventi da attività finanziarie al Costo ammortizzato 4 3
Interessi র্ব 3
Utili realizzati
Proventi da attività finanziarie al FVPL 2.669 778
Interessi 418 565
Utili da valutazione 2.171 166
Utili realizzati 80 47
Proventi da attività finanziarie al FVOCl 2 741 2.789
Interessi 2.526 2.548
Utili realizzati 215 241
Proventi diversi 64 34
Totale 5.478 3.604

L'incremento dei Proventi derivanti da operatività assicurativa (1.874 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018) è principalmente riconducibile all'aumento degli Utili da valutazione da attività finanziarie al FVTPL a seguito delle positive dinamiche dei mercati finanziari al 31 dicembre 2019 rispetto al 31 dicembre 2018. Tali utili da valutazione sono stati quasi interamente retrocessi agli assicurati.

Il dettaglio della variazione delle riserve tecniche e degli oneri relativi ai sinistri con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:

tab. C4.3 - Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Somme pagate 13.966 10.734
Variazione delle Riserve matematiche 4.421 8.419
Variazione della Riserva per somme da pagare (117) 149
Variazione delle Altre riserve tecniche 1.862 (1.326)
Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 1.278 (878)
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione vita 21.410 17.098
Quota a carico dei riassicuratori gestione vita (7) (10)
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione danni 65 રૂક
Quota a carico dei riassicuratori gestione danni (5) (12)
Totale 21.463 17.111

La voce Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri accoglie principalmente:

le somme pagate nell'esercizio da Poste Vita SpA per sinistri, riscatti e spese di liquidazione per la gestione dei sinistri;

  • la variazione delle Riserve matematiche per l'incremento degli impegni a favore degli assicurati;
  • la variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati cd. Classe D.

Il dettaglio degli Oneri da operatività assicurativa è il seguente:

tab. C4.4 - Oneri derivanti da operatività assicurativa (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Oneri da attività finanziarie al FVPL 121 1.673
Perdite da valutazione 69 1.610
Perdite da realizzo 52 63
Oneri da attività finanziarie al FVOCI 88 29
Interessi 5 4
Perdite da realizzo વેરૂ 25
Rettifiche/(riprese) di valore nette per risc. credito (4) (2)
Altri oneri 44 42
Totale 259 1.742

Il decremento degli Oneri derivanti da operatività assicurativa (1.483 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018) è riconducibile alle positive dinamiche dei mercati finanziari al 31 dicembre 2019 rispetto al 31 dicembre 2018.

C5 - COSTI PER BENI E SERVIZI (2.287 milioni di euro)

tab. C5 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Costi per servizi 2.086 1.911
Godimento beni di terzi 77 312
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 124 120
Totale 2.287 2.343

I Costi per beni e servizi si riducono di complessivi 56 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 principalmente per effetto del decremento dei Costi per Godimento beni di terzi (a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2019 dell'IFRS 16 – Leasing) in parte compensati dai maggiori costi variabili legati allo sviluppo del business e in particolare a quello dei pacchi.

Costi per servizi

Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 677 584
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 239 231
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 217 196
Spese per servizi del personale 137 140
Utenze energetiche e idriche 125 122
Servizi di telefonia mobile per la clientela 119 97
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 121 84
Servizio movimento fondi 89 91
Pulizia, smaltimento e vigilanza 74 73
Scambio corrispondenza, felegrafia e telex 58 58
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 49 54
Pubblicità e propaganda 63 67
Servizi di stampa e imbustamento 20 24
Consulenze varie e assistenze legali 23 26
Commissioni per attività di gestione patrimoni 32 21
Compensi e spese sindaci
Altro 42 42
Totale 2.086 1.911

Godimento beni di terzi

tab. C5.2 - Godimento beni di terzi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Affitto immobili e spese accessorie 8 179
Veicoli in full rent 2 59
Noleggi apparecchiature e licenze software 54 48
Altri costi per godimento di beni di terzi 13 26

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C5.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2019 Esercizio 2018
Materiale di consumo, pubblicitario e beni destinati alla vendita 68 65
Carburanti, lubrificanti e combustibili 52 51
Stampa francobolli e carte valori 7 র্ব
SIM card e scratch card 1 1
Var.ne rimanenze prodotti in corso, semil., finiti e merci (tab. A7) (1) 2
Var.ne rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo [tab. A7] 1
Var.ne immobili destinati alla vendita (tab. A7) (3) (4)
Altri
Totale 124 120

C6 - ONERI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA (79 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Oneri da attività finanziarie al FVTPL 15
Perdite da valutazione 15
Perdite da realizzo
Oneri da attività finanziarie al FVTOCI 3 22
Perdite da realizzo 3 22
Oneri da attività finanziarie al costo ammortizzato 11 3
Perdite da realizzo 11 3
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge 2
Perdite da valutazione 4 2
Interessi passivi 46 19
a favore della clientela 11 5
su operazioni di pronti contro termine 7
verso Controllante 5 3
su depositi in garanzia 21 4
Totale 79 46

Gli Oneri derivanti da operatività finanziaria rilevano un incremento di 33 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 principalmente dovuto all'incremento degli interessi passivi (+27 milioni di euro) e oneri da valutazione (+15 milioni di euro) delle vendite a termine delle azioni privilegiate di Visa Incorporated (Nota A6) in parte compensati dal decremento delle perdite da realizzo da attività finanziarie al FVTOCI al 31 dicembre 2019 (- 19 milioni di euro).

C7 - COSTO DEL LAVORO (5.896 milioni di euro)

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

tab. C7 - Costo del lavoro (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2019 Esercizio 2018
Salari e stipendi 4.122 4.115
Oneri sociali 1.200 1.178
TFR: costo relativo alle prestazioni correnti (tab. B7)
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 250 256
Contratti di somministrazione/a progetto 17 9
Compensi e spese amministratori 2 2
Incentivi all'esodo 17 173
Accantonamenti (rilasci) netti per vertenze con il personale [tab. B6] 4 2
Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi (tab. B6) 370 444
Recuperi del personale per vertenze (10) (5)
Pagamenti basati su azioni 12 5
Altri costi (recuperi di costo) del personale (89) (43)
Totale 5.896 6.137

Il costo del lavoro si decrementa per complessivi 241 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 per effetto principalmente dei minori costi per incentivi all'esodo e dei maggiori recuperi di costi del personale per variazioni di stime effettuate in esercizi precedenti. Sulla componente ordinaria del costo del lavoro incide la riduzione degli organici mediamente impiegati (oltre 5mila FTE in meno rispetto al 2018) che ha quasi completamente compensato l'incremento del costo pro capite legato all'effetto a regime dell'ultimo rinnovo contrattuale (CCNL 2016-2018), nonché il riconoscimento di un importo a titolo di spettanza contrattuale omnicomprensiva a copertura dell'intero anno 2019 stabilita da un accordo con le Organizzazioni Sindacali firmato il 18 febbraio 2020.

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B6 – Fondi per rischi e oneri.

Gli Altri costi (recuperi di costo) del personale comprendono il rilascio di passività di 45 milioni di euro stanziate in esercizi precedenti a sostegno degli esodati non tutelati.

Numero medio
Esercizio 2019 Esercizio 2018
Numero puntuale
Unità 31.12.19 31.12.18
Dirigenti 674 690 675 672
Quadri 15.078 15.582 14.705 15.192
Aree operative 103.181 109.279 98.975 105 892
Aree di base 2.175 600 4 168 විට විවිධ
Tot. unità tempo indeterminato (*) 121.108 126.151 118.523 122.665

Il numero medio e puntuale dei dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo è il seguente:

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 129.243 (nell'esercizio 2018: 134.360).

C8 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (774 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C8 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Ammortamenti Immobili impianti e macchinari 324 321
Fabbricati strumentali 112 113
Impianti e macchinari 75 72
Attrezzature industriali e commerciali 9 9
Migliorie beni di terzi 40 32
Altri beni 88 65
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Immobili, impianti e macchinari (4) (4)
Ammortamenti Investimenti immobiliari 4
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 222
lmmobili strumentali 149 -
Flotta aziendale 60
Veicoli a uso promiscuo 5
Altri beni 8
Ammortamenti e Svalutazioni di Attività immateriali 228 216
Diritti di brev .ind.le e diritti di utiliz.opere ing., concessioni licenze, marchi e simili 224 212
Altre 4 4
Impairment avviamento 33
Totale 774 570

Gli ammortamenti e svalutazioni rilevano un incremento di 204 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 riferito agli Ammortamenti per Attività per diritti d'uso (IFRS 16).

C9 - INCREMENTI PER LAVORI INTERNI (31 milioni di euro)

La voce è così composta:

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C10 - ALTRI COSTI E ONERI (200 milioni di euro)

La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:

tab. C10 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2019 Esercizio 2018
Manifestazione rischi operativi
Rapine subite
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi
Altre perdite operative del BancoPosta
34
বা
30
46
5
1
40
Accantonamenti netti ai (rilasci netti dai) fondi rischi e oneri
per vertenze con terzi
per rischi operativi
per buoni postali prescritti
per altri rischi e oneri
Minusvalenze
(tab. B6]
[tab. B6]
[tab. B6]
[tab. B6]
21
7
12
2
2
81
7
78
(15)
11
2
IMU, TARSU/TARI/TARES e altre imposte e tasse
Altri costi correnti
વેક
45
70
40
Totale 200 239

Il decremento degli Altri costi e oneri di 41 milioni di euro è principalmente riconducibile a minori accantonamenti netti fondi rischi e oneri e perdite operative del patrimonio BancoPosta in parte compensati da maggiori costi per IVA indetraibile su accordi di leasing, riclassificati per natura al 31 dicembre 2019, per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16.

C11 – RETTIFICHE/(RIPRESE) DI VALORE SU STRUMENTI DI DEBITO, CREDITI, E ALTRE ATTIVITA' (59 milioni di euro)

tab. C11 - Rettifiche((riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Svalutazioni nette e perdite su crediti e altre attività (assorbimenti del fondo svalutazione) 62 46
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso clienti 48 23
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante (1)
Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi 14 23
Perdite su crediti 1
Rettifiche!(riprese) di valore attività finanziarie al FVOCI (2) (1)
Rettifichel(riprese) di valore attività finanziarie al Costo ammortizzato (1) 2
Totale ਦੇ ਦੇ ਰੋਕ 47

L'incremento di 12 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 è principalmente riconducibile a maggiori svalutazioni su crediti commerciali (+16 milioni di euro) in parte compensate da minori svalutazioni degli altri crediti.

C12 – PROVENTI (105 milioni di euro) E ONERI FINANZIARI (73 milioni di euro)

Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e delle società operanti nel settore finanziario e/o del settore assicurativo.

Proventi finanziari

tab. C12.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Proventi da attività finanziarie FVOCI
Interessi
36
40
40
44
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging
Proventi da realizzo
(11)
/
(11)
Proventi da attività finanziarie al costo ammortizzato 54 54
Proventi da attività finanziarie FVPL 3 1
Altri proventi finanziari
Provenți finanziari su crediți attualizzati
8
র্ব
6
5
Altri proventi
Utili su cambi
র্ব
4
1
5
Totale 105 106

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2019 i proventi finanziari al netto dei proventi da realizzo e degli utili su cambi ammontano complessivamente a 94 milioni di euro (95 milioni di euro nell'esercizio 2018).

Oneri finanziari

tab. C12.2 - Oneri finanziari (millioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2019 Esercizio 2018
Oneri sulle passività finanziarie 41 38
su prestiti obbligazionari 10 36
su debiti verso istituzioni finanziarie 2 1
su debiti per leasing 28
da strumenti finanziari derivati 1 1
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR (tab. B71 17 20
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi (tab. B6) 1 1
Altri oneri finanziari 9 5
Perdite su cambi 5 5
Totale 73 71

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2019 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 68 milioni di euro (66 milioni di euro nell'esercizio 2018).

Gli oneri sui prestiti obbligazionari si decrementano di 26 milioni di euro a seguito del rimborso avvenuto nel corso dell'esercizio 2018 del prestito obbligazionario del valore nominale di 750 milioni di euro emesso dalla Capogruppo nel 2013 in parte compensati dall'incremento degli oneri su debiti per leasing a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2019 dell'IFRS 16 – Leasing.

C13 – RETTIFICHE/(RIPRESE) DI VALORE SU ATTIVITA' FINANZIARIE (46 milioni di euro)

Totale 46 20
Svalutazione credito per interessi attivi su rimborso IRES 46 1
Rettifiche/(riprese) di valore attività finanziarie al Costo ammortizzato 20
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
tab. C13 - Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (milioni di euro)

La svalutazione del credito per interessi attivi su rimborso IRES è commentata nella nota A9.

C14 - IMPOSTE SUL REDDITO (530 milioni di euro)

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24% dal 1° gennaio 2017, mentre l'aliquota media teorica IRAP del Gruppo del 5,84%77. Il dettaglio delle imposte sul reddito dell'esercizio è il seguente.

tab. C14 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
lmposte correnti 463 141 604 250 64 314
lmposte differite attive 34 13 47 (397) 2 (395)
lmposte differite passive (94) (27) (121) 136 રૂદિ 172
Totale 403 127 530 (11) 102 91

Le imposte sul reddito registrano un incremento di 439 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Si evidenzia che l'esercizio 2018 ha beneficiato dell'effetto positivo delle imposte differite attive rilevate dalla Compagnia Poste Vita (351 milioni di euro tra i proventi non ricorrenti riferite ai periodi di imposte 2010-2017) sulle differenze temporanee rinvenienti dall'introduzione della nuova norma relativa alla fiscalità differita sulla variazione delle riserve tecniche assicurative (comma 1-bis dell'art. 111 del TUIR).

Il tax rate dell'esercizio 2019 è del 28,31% ed è così composto:

77 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti passivi, del 4,20% per le imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori, del 4,65% per le banche e gli altri soggetti finanziari e del 5,90% per le imprese di assicurazioni (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
IRES Incidenza % RES Incidenza %
Utile ante imposte 1.873 1.490
Imposta teorica 449 24.0% 358 24.0%
Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Rettifiche valutazioni partecipazioni con il metodo del patrimonio netto (26) -1,44% 6 0,39%
Riallineamento valori civilistici/fiscalie imposte esercizi precedenti (19) -1,01% (೧) -0,58%
Sopravvenienze passive indeducibili 6 0,33% 4 0,27%
Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti 6 0,30% 4 0,28%
Imposte indeducibili 4 0,22% 6 0,39%
Accertamento Imposte differite attive sulla variazione indeducibile delle riserve tecniche - 0,00% (351) -23,53%
Utili realizzati su partecipazioni -0,02% (27) -1,78%
Altre (17) -0,84% (1) -0,16%
lmposta effettiva 403 21,54% (11) -0,73%

Imposte correnti

Imposte correnti 2019
Descrizione IRES IRAP
Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale
Saldo al 1° gennaio 83 22 105
Pagamenti 191 61 252
per acconti dell'esercizio corrente 180 47 227
per saldo esercizio precedente 11 14 25
Credito istanza di rimborso IRAP 1 (8) (8)
Accantonamenti a Conto Economico (463) (141) (604)
Accantonamenti a Patrimonio Netto 3 3
Altro 29 (1) 1 30
Saldo al 31 dicembre (160) (62) (222)
di cui:
Crediti per imposte correnti 40 12 52
Debiti per imposte correnti (200) (74) (274)

(*) La voce si riferisce principalmente a crediti per ritenute.

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versate sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2019 comprendono:

  • il debito di 263 milioni di euro determinato dagli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio al netto degli acconti IRES e IRAP versati e dei crediti IRES rivenienti dal precedente esercizio;
  • il credito per imposta sostitutiva di 32 milioni di euro relativo all'affrancamento effettuato dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio 2018, ai sensi dell'art. 15 comma 10 ter del D.L. 29 novembre 2008 n. 185, dell'avviamento e delle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione nella società FSIA Investimenti Srl (come meglio descritto nella nota A4 – Partecipazioni valutate col metodo del patrimonio netto).
  • il residuo credito IRES di 8 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nella nota A9);

Imposte differite

Descrizione Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Imposte differite attive 1.199 1.368
lmposte differite passive (887) (701)
Totale 312 667

Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C14.5 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Saldo al 1° gennaio 667 (160)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto economico 74 223
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio netto (429) 604
Saldo al 31 dicembre 312 667

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

Descrizione Attività materiali
e immateriali
Provv.nida
ammortiz.
Attività e
passività
finanziarie
Fondi a
copertura
perdite attese
Fondi per
rischi e oneri
Attualiz-
zazione
Fondo TFR
Riserve
tecniche
assicurative
Altre Totale
Saldo al 1º gennaio 2019 49 370 103 339 22 385 83 1.368
Proventi!(Oneri); imputati a Conto economico (2) 1 (3) (76) - 23 (47)
Proventil(Oneri), imputatia Patrimonio netto (138) 16 1 - (122)
Saldo al 31 dicembre 2019 50 15 233 100 263 38 408 92 1.199
Descrizione Attività e
passività
finanziarie
Altre Totale
Saldo al 1º gennaio 2019 662 39 701
Oneri/(Proventi) imputati a Conto economico (123) 2 (121)
Oneri/(Proventi) imputati a Patrimonio netto 307 307
Saldo al 31 dicembre 2019 846 41 887

I movimenti delle Imposte differite attive e passive rilevati nell'esercizio e riferiti direttamente a voci incluse nel

Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C14.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
Riserva fair value per attività finanziarie al FVQCI (435) ଚିନ୍ତି
Riserva cash flow hedging ner strumenti derivati di conertura 110) (60)

5.4 - INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

Settori operativi identificati, coerenti con i nuovi indirizzi strategici del Gruppo riflessi nel Piano Industriale 2018-2022 e con le modifiche organizzative intervenute, sono quelli relativi a:

  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Pagamenti, Mobile e Digitale
  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi

Il Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete distributiva e alle funzioni corporate di Poste Italiane SpA che operano a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta e degli altri settori in cui opera il Gruppo. Al riguardo, è stato predisposto un apposito Disciplinare Operativo Generale approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati.

Il Settore dei Servizi Pagamenti, Mobile e Digitale comprende le attività dalla PostePay SpA nonché dai servizi di telefonia mobile.

Il Settore dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività di gestione del Patrimonio BancoPosta, di BancoPosta Fondi SpA SGR e di Poste Tributi ScpA in liquidazione.

Il Settore dei Servizi Assicurativi attiene alle attività svolte dal Gruppo Poste Vita.

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'informativa sui Settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato.

I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale nell'ambito dei business afferenti a tutti e quattro i settori operativi definiti, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.

(milioni di euro)
Esercizio 2019 Corrispondenza,
Pacchie
Distribuzione
Pagamenti, Mobile e
Digitale
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 3.492 664 5.213 1.669 11.038
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori 4.723 375 713 1 (5.812)
Ricavi netti della gestione ordinaria 8.215 1.039 5.926 1.670 (5.812) 11.038
Ammortament e svalutazioni (724) (27) (24) 1 (774)
Costi non monetari (77) (4) (46) (7) (134)
Totale costi non monetari (801) (31) (46) (31) 1 (808)
Risultato operativo e di intermediazione (347) 241 874 1.006 1.774
Proventi/(oneri) finanziari (40) (5) 77 32
(Rettifiche)/riprese di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività (46) (46)
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
පිරිම 13 112
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 49 (1) (48)
Imposte dell'esercizio 78 (69) (241) (298) (530)
Utile/(perdita) dell'esercizio (308) 271 640 737 1.342
Attività 10.704 6.437 85.279 146.263 (10.432) 238.251
Attività non correnti 7.032 464 60.177 138.477 (2.374) 203.776
Attività correnti 3.672 5.973 25.102 7.786 (8.058) 34.475
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione
Passività 8.336 6.958 81.292 141.811 (8.844) 228.553
Passività non correnti 3.135 298 14.869 140.967 (영영ର) 158.273
Passivita correnti 5.201 5.660 66.423 844 (7.848) 70.280
Passività associate ad attività in dismissione
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e immateriali 685 25 1 23 734
Partecipazion: valutate con il metodo del Patrimonio netto 393 221 617
di cui Ricavi terzi provenienti da contratti con i clienti 3.439 663 3.033 9 7.144
Rilevazione in un determinato momento 509 286 412 1.207
Rilevazione nel corso del tempo 2.930 377 2.621 9 5.937
I Hilloui di culo
Esercizio 2018 Corrispondenza,
Pacchie
Distribuzione
Pagamenti, Mobile e
Digitale
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 3.579 628 5.186 1.471 10.864
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori 4.632 338 909 1 (5.880)
Ricavi netti della gestione ordinaria 8.211 રુદેદ 6.095 1.472 (5.880) 10.864
Ammortament e svalutazioni (528) (25) (17) (570)
Costi non monetari 9 (10) (121) (122)
Totale costi non monetari (519) (35) (121) (17) (692)
Risultato operativo e di intermediazione (430) 204 859 866 1.499
Proventi/(oneri) finanziari (26) (2) 64 રૂદ
(Rettifiche)/riprese di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività 20 20
Proventil(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
5 (29) (24)
Proventil(oneri) finanziari da altri settori 15 (2) (13)
Imposte dell'esercizio 89 (56) (209) 84 (92
Utile/{perdita} dell'esercizio (372) 1 83 617 1.001 1.399
Attività 9.302 5.075 72.738 131.280 (9.513) 208.882
Attività non correnti 5.726 350 53.495 121.658 (2.357) 178.872
Atività correnti 3.576 4.725 19.243 9.622 (7.155) 30.011
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione
Passività 6.721 4.831 69.827 127.323 (7.924) 200.778
Passività non correnti 1.592 282 9.685 125.739 (773) 136.525
Passività correnti 5.129 4.549 60.142 1.584 (7.151) 64.253
Passività associate ad attività in dismissione
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e immateriali 487 27 25 539
Partecipazion: valutate con il metodo del Patrimonio netto 3 281 214 498
di cui Ricavi terzi provenienti da contratti con i clienti 3.504 320 3.388 10 7.222
Rilevazione in un determinato momento 605 81 513 1.205
Rilevazione nel corso del tempo 2.899 233 2.875 10 6.016

L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 31 dicembre 2019 tutte le entità consolidate integralmente hanno sede in Italia e la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali.

Le Attività sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in funzione di tale attività.

5.5 - PARTI CORRELATE

Rapporti patrimoniali ed economici con entità correlate

La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito.

I this he still would only and entrelay on a . WAALLINED mo to Saldo al 31.12.19
Denominazione Attività
Finanz.
Cred. comm.li Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e
mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb.comm.li Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
1 1
1
Collegate
Gruppo Anima Holding 7
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.066 191 3 495 4.546 9 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 4.508 453 1
Gruppo Enel 25 4
Gruppo Eni 8 - 10
Gruppo Equitalia
Gruppo Leonardo 1 47
Gruppo Montepaschi 143 9 400
Altre correlate esterne 49 16 5 18 66
F.do svalutaz. vs correlate esterne (24) (39)
Totale 11.742 664 3 495 4.952 98 74

Al 31 dicembre 2019, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 70 milioni di euro (71 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Rapporti patrimoniali Con entità correlate al 31 dicembre 2016 (milloni di euro)
Saldo al 31.12.18
Denominazione Attività
Finanz.
Cred. comm.li Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb.
comm.li
Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
Risparmio Holding SpA
1
1
Controllo congiunto
Gruppo FSIA 20
Collegate
Gruppo Anima Holding 4
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 5.930 199 9 1.306 3.653 44 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 5.087 441 1
Gruppo Enel 27 4
Gruppo Eni 5 11
Gruppo Equitalia
Gruppo Leonardo 42
Gruppo Montepaschi 44 4 337
Altre correlate esterne ല്ലെ 20 22 રક
F.do svalutaz. ys correlate esterne (25) (39) (1)
Totale 11.105 661 8 1.306 3.990 150 75
Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2019 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19
Ricavi - Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e proventi Ricavida
pagamenti,
mobili e
digitali
Ricavida
servizi
finanziari
Ricavi da servizi
assicurativi al netto
delle variazioni delle
riserve tecniche e
oneri relativi a
sinistri
finanziari Proventi - Immob., imp.
· e macchin.
Attività Costi per
immateriali
Costo del
avoro
oneri Oneri
Altri costi e derivanti da
operatività
finanziaria
Rettifichel(riprese
) di valore su
strumenti di
debito, crediti e
altre attività
Oneri
finanziari
Controllate
Kipoint SpA 2
Collegate
Gruppo Anima Holding 3 ટર્
FSIA Sri 4
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 349 58 124 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3 1.873 16 6
Gruppo Enel 50 నే
Gruppo Eni 19 35
Gruppo Equitalia
Gruppo Leonardo 3 21
Gruppo Montepaschi 22 1
Altre correlate esterne 43 44 50
Totale 498 દિવેલા ગુજરાત રાજ્યના તાલુકામાં આવેલું એક ગામના લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્યત્વે ખેત-ઉત 1.998 ાદ - - 3 169 60 2 o 2

Al 31 dicembre 2019, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 1 milione di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2018 (milionidi euro)
Saldoal31.12.18
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavie
proventi
Ricavida
pagamenti.
mobili e
digitali
Ricavida
servizi
finanziari
Ricavida servizi
assicurativial
netto delle
variazioni delle
riserve tecniche e
oneri relativi a
sinistri
Proventi
finanziari
- Immob., imp.
- e macchin.
Attività
immateriali -
Costi per
benie servizi
Costo del
avoro
Altri costie
oneri
Oneri
derivanti da
operatività
finanziaria
Rettifichel(ripre
se) di valore su
strumenti di
debito, crediti e
altre attività
Oneri
finanziari
Rettifichel(riprese)
di valore su
attività finanziarie
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
Controllo congiunto
1
2
Gruppo FSIA 3 37
Collegate
Gruppo Anima Holding
2 120 10
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 350 40 125 3 5 3 (4)
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2 1.800 16 6 1
Gruppo Enel 56 6 2 30
Gruppo Eni 18 2 ર્જિ
Gruppo Equitalia
Gruppo Leonardo 12 ਤੇ
Gruppo Montepaschi 23
Altre correlate esterne 30 ક્ક્રિ 43 1 20
Totale 490 48 2.139 16 l - 15 206 43 e (3) 20
l

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito:

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, per spedizioni senza la materiale affrancatura e per il servizio integrato notifiche.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.

  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva senza materiale affrancatura.. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.

  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate (milioni di euro)
Descrizione Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie 218.934 11.742 5.4 190,864 11.105 5.8
Crediti commerciali 2.171 664 30,6 2.199 661 30,1
Altri crediti e attività 4.667 3 0,1 4.580 8 0,2
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.149 495 23,0 3.195 1.306 40,9
Fondi per rischi e oneri 1.218 70 5.7 1.519 70 4,6
Passività finanziarie 79.516 4.952 6,2 66.929 3.990 6,0
Debiti commerciali 1.627 તે જેવ 6,0 1.583 150 ે. કે
Altre passività 3,635 74 2,0 3.698 75 2,0
Passività associate ad attività in dismissione n.a. n.a.
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Rapporti economici
Ricavi da servizi di posta, pacchi e commerciali 3.492 498 14,3 3.579 249 7,0
Ricavi da servizi di pagamento, mobile e digital 664 રેત્વે સ્વિ 8.9 628 30 4,8
Ricavi da servizifinanziarî 5.213 1.998 38,3 5.186 979 18,9
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e
oneri relativi a sînîstri
1.669 16 1,0 1.471 8 0.5
Costi per beni e servizi 2.287 169 7,4 2.343 206 8.8
Oneri da operatività finanziaria 79 5 6,3 46 3 6,5
Costo del lavoro 5.896 50 0.8 6.137 43 0.7
Altri costi e oneri 200 3 1,5 239 6 2,5
Oneri finanziarî 73 2 2,7 40 n.a.
Proventi finanziari 105 n.a. 54 n.a.
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa 1.120 248 n.a. 2.597 (1.484) n.a.
Flusso di cassanetto dal(per) attività di investimento (732) 3 n.a. (281) 254 n.a.
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti (1.434) (492) 34,3 (1.549) (405) 26,1

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Competenze con pagamento a brevelmedio termine 12.505 13.127
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 510 532
Altri benetici con pagamento a lungo termine 1.855 1.223
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro 1.704 2.075
Pagamenti basati su azioni 4.906 2 840
Totale 21.480 19.797
Compensi e spese sindaci (migliaia di euro)
Denominazione Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Compensi 1.235 1.268
Spese 45 52
Totale 1.280 1.320

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Capogruppo ammontano, per l'esercizio 2019, a circa 84 migliaia di euro al 31 dicembre 2019. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2019 le società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 Luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

-

6. POSTE ITALIANE SPA – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2019

6.1 PROSPETTI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
ATTIVO Note 31 dicembre
2019
di cui parti
correlate
31 dicembre
2018
di cui parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 1.886.540.623 1.835.085.847
Investimenti immobiliari [A2] 44.128.398 47.574.867
Attività immateriali [A3] 561.731.422 448.088.183
Attività per diritti d'uso [A4] 1.119.172.897
Partecipazioni [A5] 2.204.509.011 2.204.509.011 2.197.594.888 2.197.594.888
Attività finanziarie BancoPosta [A6] 58.251.783.573 3.934.272.101 51.543.254.591 4.526.820.159
Attività finanziarie [A7] 740.256.035 299.846.801 814.445.003 278.590.031
Crediti commerciali [A8] 5.342.396 5.636.510
Imposte differite attive [C12] 674.374.767 862.844.852
Altri crediti e attività [A9] 1.434.680.477 1.465.574 1.288.241.050 1.465.574
Totale 66.922.519.599 59.042.765.791
Attività correnti
Crediti commerciali
[A8] 2.385.157.946 1.138.628.308 2.255.638.007 1.048.869.525
Crediti per imposte correnti (C12) 45.551.784 88.209.983
Altri crediti e attività [A9] 1.020.012.494 259.081.401 865.889.249 31.862.570
Attività finanziarie BancoPosta [A6] 18.143.931.029 7.269.242.445 12.319.498.283 6.157.734.608
Attività finanziarie [A7] 201.153.077 66.578.886 168.104.149 130.884.144
Cassa e depositi BancoPosta [A10] 4.302.784.484 3.318.398.871
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A11] 1.206.344.232 494.646.677 2.127.300.260 1.306.085.900
Totale 27.304.935.046 21.143.038.802
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione 1.100
TOTALE ATTIVO 94.227.454.645 80.185.805.693
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 31 dicembre
2019
di cui parti
correlate
31 dicembre
2018
di cui parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale [81] 1.306.110.000 1.306.110.000
Azioni proprie (39.999.994)
Riserve (B2] 2.617.378.839 1.545.714.349
Risultati portati a nuovo 2.444.407.492 2.606.922.919
Totale 6.327.896.337 5.458.747.268
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 433.333.017 58.175.681 607.844.228 58.301.383
Trattamento di fine rapporto (BS) 1.107.576.437 1.158.106.279
Passività finanziarie BancoPosta [Be] 12.262.575.528 123.088.330 7.375.813.984 20.101.464
Passività finanziarie [B7] 1.600.683.086 46.662.705 77.034.598
Imposte differite passive (C12) 665.691.092 376.216.879
Altre passività (ва) 1.505.000.678 5.070.470 1.342.776.666 6.035.435
Totale 17.574.859.838 10.937.792.634
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 697.112.713 12.316.411 823.220.052 12.399.743
Debiti commerciali 1.598.377.722 497.270.191 1.488.112.389 387.167.971
(B8)
Debiti per imposte correnti [C12] 199.316.209 5.548.039
Altre passività [Ba] 1.455.449.570 109.149.934 1.771.013.379 276.231.265
Passività finanziarie BancoPosta [Be] 65.674.172.546 10.394.940.206 59.382.968.337 8.903.501.544
Passività finanziarie
Totale
(B7) 700.269.710
70.324.698.470
509.569.892 318.403.595
63.789.265.791
112.130.122
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 94.227.454.645 80.185.805.693

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2019

PATRIMONIO NON
PATRIMONIO
ATTIVO
Note
ELISIONI
TOTALE
BANCOPOSTA
DESTINATO
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari
1.886.540.623
1.886.540.623
Investimenti immobiliari
44.128.398
44.128.398
Attività immateriali
561.731.422
561.731.422
Attività per diritti d'uso
1.119.172.897
1.119.172.897
2.204.509.011
Partecipazioni
2.204.509.011
Attività finanziarie BancoPosta
[A6]
58.251.783.573
58.251.783.573
Attività finanziarie
740.256.035
740.256.035
Crediti commerciali
5.342 396
5.342.396
Imposte differite attive
[C12]
362.423.461
311.951.306
674.374.767
Altri crediti e attività
77.638.926
1.357.041.551
1.434.680.477
[A9]
Totale
7.001.743.169
59.920.776.430
66.922.519.599
Attività correnti
Crediti commerciali
[A8]
1.525.303.201
859.854.745
2.385.157.946
45.551.784
45.551.784
Crediti per imposte correnti
Altri crediti e attività
476.398.448
543.614.046
1.020.012.494
[A9]
Attività finanziarie BancoPosta
18.143.931.029
18.143.931.029
[A6]
Attività finanziarie
201.153.077
201.153.077
4.302.784.484
4.302.784.484
Cassae depositi BancoPosta
[A10]
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
697.199.330
509.144.902
1.206.344.232
[A11]
Totale
2.945.605.840
24.359.329.206
27.304.935.046
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione
(234.020.934)
234.020.934
Saldo dei rapporti intergestori
9.713.328.075
84.280.105.636
234.020.934
94.227.454.645
TOTALE ATTIVO
PATRIMONIO NON
PATRIMONIO
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
ELISIONI
TOTALE
Note
DESTINATO
BANCOPOSTA
Patrimonio netto
1.306.110.000
Capitale sociale
1.306.110.000
Azioni proprie
(39.999.994)
(39.999.994)
Riserve
(B2)
322.329.576
2.295.049.263
2.617.378.839
Risultati portati a nuovo
778 509 508
1.665.897.984
2.444.407.492
2.366.949.090
3.960.947.247
6.327.896.337
Totale
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri
[B4]
169.715.903
263.617.114
433.333.017
1.104.752.137
2.824.300
Trattamento di fine rapporto
(B2)
1.107.576.437
Passività finanziarie BancoPosta
(Be)
12.262.575.528
12.262.575.528
Passività finanziarie
1.600.683.086
1.600.683.086
Imposte differite passive
[C12]
4.080.022
661.611.070
665.691.092
Altre passività
71.365.270
1.433.635.408
1.505.000.678
[ва]
Totale
2.950.596.418
14.624.263.420
17.574.859.838
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri
[B4]
633.471.000
63.641.713
697.112.713
Debiti commerciali
1.469.601.116
128.776.606
1.598.377.722
(B8)
199.316.209
Debiti per imposte correnti
199.316.209
1.455.449.570
Altre passività
[ва]
1.393.124.532
62.325.038
Passività finanziarie BancoPosta
65.674.172.546
65.674.172.546
[Be]
Passività finanziarie
700.269.710
700.269.710
Totale
4.395.782.567
65.928.915.903
70.324.698.470
(234.020.934)
234.020.934
Saldo dei rapporti intergestori
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
9.713.328.075
84.280.105.636
234.020.934
94.227.454.645
(dati in euro)

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2018

(datiin euro)
ATTIVO Note PATRIMONIO NON PATRIMONIO ELISIONI TOTALE
DESTINATO BANCOPOSTA
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 1.835.085.847 1.835.085.847
Investimenti immobiliari 47.574.867 47.574.867
Attività immateriali 448.088.183 448.088.183
Partecipazioni 2.197.594.888 2.197.594.888
Attività finanziarie BancoPosta [A5] 51.543.254.591 51.543.254.591
Attività finanziarie 814.445.003 814.445.003
Crediti commerciali 5.636.510 5.636.510
Imposte differite attive [C12] 355.920.150 506.924.702 862.844.852
Altri crediti e attività [A8] 89.767.184 1.198.473.866 1.288.241.050
Totale 5.794.112.632 53.248.653.159 59.042.765.791
Attività correnti
Crediti commerciali [A7] 1.364.913.372 890.724.635 2.255.638.007
Crediti per imposte correnti 88.209.983 88.209.983
Altri crediti e attività [A8] 322.000.531 543.888.718 865.889.249
Attività finanziarie BancoPosta [A5] 12.319.498.283 12.319.498.283
Attività finanziarie 168.104.149 168.104.149
Cassa e depositi BancoPosta [A9] 3.318.398.871 3.318.398.871
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 809.105.752 1.318.194.508 2.127.300.260
Totale 2.752.333.787 18.390.705.015 21.143.038.802
Attività non correnti destinate alla vendita 1.100 1.100
Saldo dei rapporti intergestori (356.676.897) 356.676.897
TOTALE ATTIVO 8.189.770.622 71.639.358.174 356.676.897 80.185.805.693
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI TOTALE
Patrimonio netto
1.306.110.000 1.306.110.000
Capitale sociale
Riserve
(B2) 318.855.702 1.226.858.647 1.545.714.349
955.113.892 1.651.809.027 2.606.922.919
Risultati portati a nuovo
Totale
2.580.079.594 2.878.667.674 5.458.747.268
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri (B4) 190.877.886 416.966.342 607.844.228
Trattamento di fine rapporto (BS) 1.154.793.669 3.312.610 1.158.106.279
Passività finanziarie BancoPosta (Be) 7.375.813.984 7.375.813.984
Passività finanziarie 77.034.598 77.034.598
Imposte differite passive [C12] 4.165.110 372.051.769 376.216.879
Altre passività
Totale
[Ba] 68.114.916
1.494.986.179
1.274.661.750
9.442.806.455
1.342.776.666
10.937.792.634
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri (B4) 728.930.480 94.289.572 823.220.052
Debiti commerciali [B8] 1.329.467.833 158.644.556 1.488.112.389
Debiti per imposte correnti 5.548.039 5.548.039
Altre passività (Ba) 1.732.354.902 38.658.477 1.771.013.379
Passività finanziarie BancoPosta [Be] 59.382.968.337 59.382.968.337
Passività finanziarie
Totale
318.403.595
4.114.704.849
59.674.560.942 318.403.595
63.789.265.791
Saldo dei rapporti intergestori (356.676.897) 356.676.897
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 8.189.770.622 71.639.358.174 356.676.897 80.185.805.693

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO

(dati in euro)
Note Esercizio 2019 di cui parti
correlate
Esercizio 2018 di cui parti
correlate
Ricavi e proventi [C1] 8.540.946.485 3.523.917.698 8.418.637.346 3.221.472.952
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria [C2] 383.707.355 418.410.968
Altri ricavi e proventi [C3] 478.311.303 358.299.023 452.027.254 394.007.364
di cui proventi non ricorrenti 116.400.000
Totale ricavi 9.402.965.143 9.289.075.568
Costi per beni e servizi [C4] 1.854.255.032 921.806.625 1.725.383.442 584.671.424
Oneri dell'operatività finanziaria (CS) 99.906.997 26.550.722 50.289.658 7.168.015
Costo del lavoro [Ce] 5.702.348.094 57.722.241 5.946.572.100 47,829,321
Ammortamenti e svalutazioni (C7) 674.243.350 473.835.028
Incrementi per lavorı ınternı (20.982.783) (12.479.459)
Altri costi e oneri [C8] 195.995.317 6.351.404 305.942.657 6.150.031
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività [Cal 40.830.116 749,805 21.563.259 (3.211.838)
Risultato operativo e di intermediazione 856.369.020 777.968.883
Oneri finanziari [C10] 58.769.029 2.775.255 69.963.475 356.260
Proventi finanziari [C10] 70.444.039 54.180.877 44.290.759 29.389.665
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie [C11] 45.457.823 32.571 19.878.102 19.885.407
di cui oneri non ricorrenti 45.443.654
Risultato prima delle imposte 822.586.207 732.418.065
Imposte dell'esercizio [C12] 162.054.754 148.651.799
UTILE DELL'ESERCIZIO 660.531.453 583.766.266

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(dati in euro)
Note Esercizio 2019 Esercizio 2018
Utile / (Perdita) dell'esercizio 660.531.453 583.766.266
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Strumenti di debito valutati al FVTOCl
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B3] 1.703.465.640 (1.897.523.762)
Trasferimenti a Conto economico da realizzo (242.941.853) (384.662.933)
Incremento/(Decremento) per perdite attese (1.692.638) (769.501)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B3] 95.566.193 191.444.411
Trasferimenti a Conto economico (58.881.475) 19.285.494
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
(426.498.199) 591.321.895
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Strumenti di capitale valutati al FVTOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio 1.203.368
Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto (112.089) 105.354
Utili/(Perdite) attuariali da TFR [tab. B5] (68.414.816) 16 402 715
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da. Patrimonio netto da non
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
19.202.952 (4.674.568)
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo 1.020.897.083 (1.469.070.895)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCITO 1.681.428.536 (885.304.629)

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO

Patrimonio netto
Riserve
Capitale sociale Azioni proprie Riserva
Legale
Riserva
per il Patrimonio
BancoPosta
Riserva
fairvalue
Riserva Riserva
Cash flowhedge Piani di Incentivazione
Riserva
Avanzo di fusione
Risultati portati a
nuovo
Totale
Saldo al 1º gennaio 2018 1,306,110,000 - 299,234,320 1,000,000.000 1,563,748,577 (61.271.616) 2.284.401 2.769.889.352 6.879.995.034
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 1 - (1 531.547 110) 150 542.714 596 599.767 (885 304.629)
Dividendi distribuit. (548 565,200) (548 565,200)
Apporto da fusione 12 623.063 12 623.063
Apporto nuovi mezzi patrimoniali Patrimonic destinato
BancoPosta
1 210 000 000 (210 00000000) -
Saldo al 31 dicembre 2018 1,306,110,000 - 299,234,320 1.210.000.000 (67.798.533) 89,371,098 14.907.464 2.606.922.919 5.458.747.288
di cui Patrimonic BancoPosta - - - 1 210,000 000 (71 408.519) 88 257.166 - 1 551.809 027 2 878.667 574
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 1 043.734 128 26 198.100 611 495 308
0
1 581.428 536
Dividendi distribuit 2018 (573 675.747) (573 675.747)
Acconto Dividendi su utile d'esercizio 2019 - - (200 331.213) (200 331.213)
Acquisto Azioni proprie - (39 265 894) 1 - (4.775) (40 004.769)
Pran di incentivazione 1 732,262 1 732.262
Saldo al 31 dicembre 2019 1,306,110,000 (39.999.994) 299,234,320 1.210,000,000 975.935.595 115.569.198 1.732.262 14.907.464 2.444.407.492 6,327,896,337
di cui Patrimonic BancoPosta 1 210,000 000 969 900.776 115 050 097 88,390 1 555,897 584 3 960.947 247

(*) La voce comprende l'utile dell'esercizio di 661 milioni di euro, le perdite attuariali sul TFR di 68 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite.

RENDICONTO FINANZIARIO

(migliaia di euro)
Note Esercizio 2019 Esercizio 2018
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 2.127.300 2.038.504
Effetti prima applicazione IFRS 9 (7)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 2.127.300 2.038.497
Risultato prima delle imposte 822.586 732.418
Ammortamenti e svalutazioni [tab. C7] 674.242 473.835
Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni [tab. A5.1] 32.435 121.156
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri
Utilizzo fondi rischi e oneri
(tab. B41
[tab. B4]
379.449
(680.613)
563.971
(669.368)
Trattamento di fine rapporto pagato (tab. B5) (137.496) (88.652)
(Plusvalenze)/minusvalenze per disinvestimenti [tab. C8] (1.260) (115.563)
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie 45.456 19.867
(Dividendi) (6.309) (16.981)
Dividendi incassati 6.309 16.981
(Proventi finanziari per interessi) [tab. C10.1] (59.424) (23.061)
Interessi incassati
Interessi passivi e altri oneri finanziari
[tab. C10.2] 66.189
55.042
20.466
65.732
Interessi pagati (12.771) (59.378)
Perdite e svalutazioni/(recuperi) su crediti [tab. C9] 43.843 20.649
Imposte sul reddito pagate [tab. C12.3] (226.545) (268.048)
Altre variazioni 1.698
Flusso di cassa generato dall'attività di esercizio prima delle
variazioni del capitale circolante
[a] 1.002.831 794.024
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali
(111.819) (216.303)
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività 202.440 144.191
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali 110.266 286.399
Incremento/(Decremento) Altre passività (310.203) 137.009
Flusso di cassa generato ((assorbito) dalla variazione del
capitale circolante
[b] (109.316) 351.296
Incremento!(Decremento) Passività finanziarie BancoPosta 7.439.890 4.722.213
Liquidita netta generata / (assorbita) dalle attivita finanziarie (527.361) (1.771.796)
(Incremento)/Decremento delle altre attività finanziarie BancoPosta (5.864.049) (935.205)
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta (984.385) (122.308)
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria (908.131) (1.063.845)
Liquidità generata / (assorbita) da Attività e Passività finanziarie
BancoPosta
lcl (844.036) 829.059
Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa [d]=[a+b+c] 49.479 1.974.379
- di cui parti correlate 780.467 2.607.150
Investimenti:
lmmobili, impianti e macchinari
[tab. A1] (339.021) (215.798)
Investimenti immobiliari [tab. A2] (733) (430)
Attività immateriali [tab. A3] (303.190) (242.345)
Partecipazioni (40.817) (242.344)
Altre attività finanziarie (39.182) (11.432)
Disinvestimenti:
Immobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari ed attività destinate alla vendita
Partecipazioni
1.771
1.437
2.129
120.000
Altre attività finanziarie 69.463 187.269
Fusioni (86.078) 4.140
Flusso di cassa netto dal(per) attività di investimento (e) (736.350) (398.811)
- di cui parti correlate (50.441) 130.415
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine 573.000
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve termine 6.922 (938.200)
Dividendi pagati (BJ] (774.007) (548.565)
Cessione (Acquisto) di azioni proprie (40.000)
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni
con gli azionisti
11 (234.085) (1.486.765)
- di cui parti correlate (60.060) (408.638)
Flusso delle disponibilità liquide [g]=[d+e+f] (920.956) 88.803
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A11] 1.206.344 2.127.300
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A11] 1.206.344 2.127.300
Disponibilità liquide assoggettate a vincolo di impiego
Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato
(123.810) (930.168)
(71.654)
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali (18.140) (17.910)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio 1.064.394 1.107.568

6.2 INFORMATIVA SUL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA

Come previsto dall'art. 2, commi 17-octies e ss., della Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, al fine di individuare un patrimonio giuridicamente autonomo per l'applicazione degli istituti di vigilanza prudenziale alle attività del BancoPosta e a tutela dei relativi creditori, in data 14 aprile 2011 l'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato la costituzione di un Patrimonio destinato all'esercizio dell'attività di BancoPosta come disciplinata dal DPR n. 144 del 14 marzo 2001 e ha determinato i beni e i rapporti giuridici in esso compresi e le regole di organizzazione, gestione e controllo. Il Patrimonio BancoPosta è stato originariamente dotato di una specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, costituita mediante destinazione di utili di esercizi precedenti riportati a nuovo. Gli effetti della deliberazione del 14 aprile 2011 decorrono dal 2 maggio 2011, data del deposito presso il Registro delle Imprese. In data 27 settembre 2018, Poste Italiane, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti, ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta.

La separazione del Patrimonio BancoPosta è solo in parte assimilabile alla separazione contabile e gestionale riscontrabile in altre fattispecie di patrimoni destinati. Non ricorrono infatti i requisiti dello specifico affare costitutivi della fattispecie prevista dagli art. 2447 bis e ss. del Codice Civile e di altre tipologie di patrimoni destinati in quanto l'attività separata, disciplinata dal DPR 144 del 14 marzo 2001, comprende una molteplicità di servizi resi con regolarità e senza il vincolo di specificità o di una scadenza temporale definita o prevedibile. Per tali motivi, la già citata normativa di riferimento non ha previsto il limite del 10% alla determinazione della dotazione patrimoniale e ha limitato l'applicabilità delle norme del Codice Civile ai soli casi in cui sono espressamente richiamate.

Tipo di beni e rapporti giuridici

I beni ed i rapporti giuridici destinati, risultanti da apposito atto notarile, sono stati attribuiti al Patrimonio BancoPosta esclusivamente da Poste Italiane SpA, senza quindi apporti di terzi. Le attività sono quelle regolamentate dal DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche78, fatte salve quelle attività legate alla monetica e ai servizi di pagamento, svolte dalla controllata PostePay SpA, di cui si riporta più oltre:

  • raccolta di risparmio tra il pubblico, come definita dall'art. 11, comma 1, del Testo Unico Bancario (D. Lgs. 1° settembre 1993 n. 385/1993) e attività connesse o strumentali;
  • raccolta del risparmio postale;
  • prestazione di servizi di pagamento, comprese l'emissione di moneta elettronica e di altri mezzi di pagamento, di cui all'art. 1 comma 2, lettera f), numeri 4) e 5), del TUB;
  • servizio di intermediazione in cambi;
  • promozione e collocamento presso il pubblico di finanziamenti concessi da banche e intermediari finanziari abilitati;
  • servizi di investimento ed accessori, di cui all'art. 12 del DPR 144/2001;
  • servizio di riscossione di crediti;

esercizio in via professionale del commercio di oro, per conto proprio o per conto terzi, secondo quanto disciplinato dalla Legge 17 gennaio 2000, n. 7.

78 Attività aggiornate a seguito emanazione Decreto Legge n. 179 del 18/10/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221.

Sono pertanto attribuiti al Patrimonio BancoPosta tutti i beni ed i rapporti giuridici dedicati all'esercizio dell'attività come sopra individuata e scaturenti da contratti, accordi, convenzioni o negozi giuridici riconducibili alle attività descritte.

In data 29 maggio 2018, l'Assemblea di Poste Italiane, a seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte di Banca d'Italia, ha approvato la proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento. In data 1° ottobre 2018, tale ramo d'azienda è stato oggetto di conferimento in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento nell'ambito della controllata PostePay SpA al fine di consentire a quest'ultima di operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) 79.

Operatività del Patrimonio destinato

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita dalla gestione della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. In questo ultimo ambito rientrano l'attività di raccolta del Risparmio postale (libretti di deposito e buoni fruttiferi), svolta per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF, e i Servizi delegati dalle Pubbliche Amministrazioni. Le operazioni in questione comportano, tra l'altro, l'utilizzo di anticipazioni di cassa della Tesoreria dello Stato e l'iscrizione di partite finanziarie in attesa di regolazione. Apposita convenzione con il MEF prevede che tutti i flussi di cassa del BancoPosta siano rendicontati quotidianamente con un differimento di due giorni lavorativi bancari rispetto alla data dell'operazione.

A partire dall'esercizio 2007, in conformità a quanto previsto dalla Legge Finanziaria per tale anno, le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro80. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono invece depositate presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze e remunerate a un tasso variabile calcolato su un paniere di Titoli di Stato, in conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il MEF rinnovata il 6 maggio 2019 per il biennio 2019-2020. Inoltre, è previsto, da ulteriore Convenzione con il MEF scaduta al 31 dicembre 2019 e in corso di rinnovo, che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cd Conto "Buffer", finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata. Tali impieghi sono remunerati a un tasso variabile commisurato al tasso Euro OverNight Index Average (EONIA)81.

79 Il ramo di azienda è riferito ai beni e rapporti giuridici connessi a:

Prodotti emessi: Carte prepagate (moneta elettronica), servizi di pagamento, acquiring, F23/F24 e trasferimento fondi internazionale (Moneygram) che rientrano tra le attività esercitabili autonomamente da un IMEL. In particolare, si tratta di prodotti emessi dall'IMEL, il quale ne è responsabile per l'ideazione, lo sviluppo e la gestione, mentre il Patrimonio BancoPosta opera come distributore degli stessi attraverso la rete distributiva fisica del Gruppo.

Prodotti in service: prodotti e servizi di pagamento e trasferimento di fondi esercitabili esclusivamente nell'ambito delle attività del Patrimonio BancoPosta in quanto ad esso "riservati" ai sensi dell'ex. DPR 144/01. In particolare, con l'obiettivo di valorizzare l'infrastruttura del'IMEL ibrido, BancoPosta ha esternalizzato allo stesso le attività relative a prodotti e servizi di pagamento emessi da BancoPosta, collocati dallo stesso BancoPosta sulla rete

fisica di Poste Italiane, per il tramite di un accordo di esternalizzazione da BancoPosta verso l'IMEL. 80 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.

81 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea (BCE) da un

Criteri adottati per l'imputazione di elementi comuni di costo e di ricavo e valorizzazione degli affidamenti del Patrimonio BancoPosta

Data l'unicità del soggetto giuridico Poste Italiane, il sistema di contabilità generale della Società mantiene le proprie caratteristiche unitarie e di funzionalità. In tale ambito, i principi generali che governano gli aspetti amministrativo-contabili del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:

  • Individuazione, nell'ambito delle operazioni aziendali rilevate nel sistema di contabilità generale di Poste Italiane SpA, di quelle appartenenti all'operatività del Patrimonio destinato e confluenza delle stesse in un integrato, specifico sistema di contabilità separata.
  • Attribuzione al Patrimonio destinato di tutti i ricavi e i costi afferenti; in particolare, con riferimento alle attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio destinato, l'attribuzione dei connessi oneri avviene esclusivamente nel sistema di contabilità separata, attraverso l'iscrizione in appositi conti intergestori regolati periodicamente.
  • Regolazione di incassi e pagamenti con i terzi, per il tramite della funzione Amministrazione, Finanza e Controllo di Poste Italiane SpA.
  • Imputazione delle imposte sul reddito sulla base delle risultanze del Rendiconto separato relativo al Patrimonio destinato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita.
  • Riconciliazione della contabilità separata con la contabilità generale.

Le Disposizioni di Vigilanza di cui alla Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia, in relazione alla peculiarità di Poste Italiane rappresentata dal Patrimonio BancoPosta, disciplinano nel Capitolo 1 della Parte Quarta, il processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane, mentre per l'esternalizzazione a soggetti diversi da Poste Italiane rimandano alla normativa applicabile alle banche.

In ottemperanza a tale Circolare, il Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta approvato dal Consiglio di Amministrazione82 prevede la distinzione tra funzioni di controllo e funzioni operative importanti e non importanti.

Il Patrimonio BancoPosta può dunque sia esternalizzare attività operative, stipulando accordi contrattuali con terzi, che affidare attività operative o di controllo a funzioni di Poste Italiane, stipulando con i relativi Responsabili di funzione dei "Disciplinari Esecutivi". I Disciplinari stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione della Società. La valorizzazione dei Disciplinari ha luogo secondo criteri oggettivi, che riflettono il reale contributo delle diverse gestioni al risultato del patrimonio destinato BancoPosta. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura dell'Emittente che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di

campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area Euro). 82 Il Regolamento è stato aggiornato in data 31 gennaio 2019.

servizio misurati da specifici indicatori di performance. I Disciplinari, in vigore fino al 31 dicembre 2020, sono rivisitati con cadenza biennale.

Di seguito si riporta una tabella riepilogativa degli apporti delle Funzioni della società Poste Italiane al Patrimonio BancoPosta, con l'indicazione sintetica dei criteri di determinazione dei prezzi di trasferimento.

Apporti Criteri di valorizzazione dei prezzi di riferimento
Reti commerciali Percentuale dei ricavi netti conseguiti per categoria di prodotto/servizio
Servizi Informativi Componente fissa: ribaltamento costi in base a driver diretti e indiretti
Componente variabile: in funzione del mantenimento di performance operative
Back Office e Assistenza Clienti Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni
Tariffe riscontrate sul mercato per servizi similari
Servizi postali e logistici Tariffe per spedizioni alla clientela e di servizio
Immobiliare Prezzi di mercato in funzione degli spazi e dei costi di manutenzione
Affari Legali
Governo Rischi di Gruppo e Tutela Aziendale Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni
Risorse Umane e Organizzazione
Comunicazione esterna
Amministrazione, Finanza e Controllo
Acquisti
Controllo Interno Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato
Antiriciclaggio
Compliance
Funzioni Operative Importanti Funzioni di Controllo

I saldi contabili, economici e patrimoniali, generati dagli affidamenti sopra richiamati trovano evidenza nel solo Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta. Nell'ambito della rappresentazione contabile dei valori complessivi di Poste Italiane SpA detti rapporti sono invece oggetto di elisione e non vengono rappresentati. Il trattamento contabile adottato è analogo a quanto previsto dai principi contabili di riferimento per la predisposizione di bilanci consolidati di gruppo.

Regime di responsabilità

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-nonies della Legge n. 10 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, per le obbligazioni contratte in relazione all'esercizio dell'attività di BancoPosta, Poste Italiane SpA risponde nei limiti del patrimonio ad essa destinato, con i beni e i rapporti giuridici originariamente compresi o entrati successivamente. Permane la responsabilità illimitata della Società per le obbligazioni derivanti da fatto illecito, compiuto nella gestione del Patrimonio destinato, ovvero per gli atti di gestione del Patrimonio privi dell'indicazione del compimento nell'ambito dell'attività separata BancoPosta.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta, originariamente approvato in data 14 aprile 2011 dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane e in ultimo modificato in data 31 gennaio 2019, prevede che, ove necessario, al fine di consentire il rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza e le coperture del profilo di rischio complessivo riveniente dalle attività BancoPosta, i mezzi del Patrimonio destinato siano adeguati.

Rendiconto separato

Il Rendiconto separato del Patrimonio destinato BancoPosta è redatto in coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 - Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione – e successivi aggiornamenti. L'applicazione della Circolare della Banca d'Italia, ancorché basata sui medesimi principi contabili adottati da Poste Italiane SpA, comporta una diversa rappresentazione di talune partite economiche e patrimoniali rispetto al bilancio industriale.

Si riporta di seguito la riconciliazione delle voci del Patrimonio netto separato esposte nello Stato Patrimoniale della Società e nel Rendiconto separato83.

Riconciliazione del patrimonio netto separato (milioni di euro)
Voce del Rendiconto separato 110 140 180
Voce del prospetto integrativo Riserve da
valutazione
Riserve Utile
dell'esercizio
Riserve
Riserva per il Patrimonio BancoPosta
Riserva fair value
Riserva cash flow hedge
2.295
1.210
970
115
1.085
970
115
1.210
1.210
-
-
Risultati portati a nuovo
Utili
Utili / perdite attuariali accumulati relativi a piani a benefici definiti
1.666
1.668
(2)
(2)
2)
1.057
1.057
611
611
Totale 3.961 1.083 2.267 611

Esclusivamente ai fini della presentazione del Rendiconto separato, rilevano i rapporti intergestori intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni della Società in esso non comprese. In tale documento gli stessi sono rappresentati in modo accurato e completo, unitamente alle componenti positive e negative di reddito che li hanno generati.

Ulteriori aspetti normativi

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies del DL 29 dicembre 2010 n. 22584, che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato siano distintamente indicati nello Stato patrimoniale della Società", lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta.

In data 27 maggio 2014 Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello degli istituti di credito, disciplinando, in particolare, l'assetto organizzativo e di governance, il sistema dei controlli e gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta prevede che "in considerazione dell'assenza di apporti di terzi nel Patrimonio BancoPosta, in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane, l'Assemblea deliberi – su proposta del Consiglio di Amministrazione – sull'attribuzione del risultato economico della Società, e in particolare: della quota afferente il Patrimonio BancoPosta, come risultante dal relativo rendiconto, tenendo conto della sua specifica disciplina e, in particolare, della necessità di rispettare i requisiti patrimoniali di vigilanza prudenziale (…)".

83 Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti che nel Bilancio d'esercizio della Società sono iscritti nei Risultati portati a nuovo, nel Rendiconto separato sono esposti nelle Riserve da valutazione (Voce 110 del passivo).

84 Convertito con Legge n. 10 del 26 febbraio 2011.

6.3 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (1.887 milioni di euro)

La movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

Terreni Fabbricati
strumentali
lmpianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.lt
Migliorie
beni di terzi
Altri
beni
Immobilizz
in corso e
acconti
Totale
Costo 75 2.852 1.997 317 510 1.722 34 7.507
Fondo ammortamento (1.756) (1.677) (290) (311) (1.567) - (5.601)
Fondo svalutazione (59) (1) (1) (11) (72)
Saldo al 1º gennaio 2019 75 1.037 319 26 188 155 34 1.834
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 43 105 18 51 61 ರಿ : 339
Operazioni straordinarie 4 4
Riclassifiche 1 7 1 6 4 (25)
Ammortamento (108) (70) (9) (40) (୧୫) - (295)
(Svalutazioni)/Riprese di valore 3 2 5
Totale variazioni (રેર) 42 10 19 1 36 53
Costo 75 2.902 2.081 329 562 1.781 70 7.800
Fondo ammortamento (1.864) (1.719) (292) (346) (1.625) - (5.846)
Fondo svalutazione (56) (1) (1) (ਰ) (67)
Saldo al 31 dicembre 2019 75 982 361 36 207 ન રેણે 70 1.887

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2019 comprende attività site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 40 milioni di euro.

Gli investimenti dell'esercizio 2019 per 339 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 105 milioni di euro per impianti, di cui 44 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 24 milioni di euro per l'acquisizione di impianti di smistamento plichi e lavorazione pacchi, 22 milioni di euro per l'acquisizione dell'infrastruttura di telecomunicazione e 11 milioni di euro per l'installazione di ATM (automated teller machine);
  • 61 milioni di euro per altri beni, di cui 49 milioni di euro per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage;
  • 51 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica (28 milioni di euro) e la parte strutturale (23 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
  • 43 milioni di euro, relativi principalmente a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio (26 milioni di euro) e di locali di smistamento posta (14 milioni di euro).

Gli investimenti in corso di realizzazione ammontano a 61 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro per lavori di restyling degli Uffici Postali, 14 milioni di euro per l'acquisto di hardware e di altra dotazione tecnologica non ancora inserita nel processo produttivo e 13 milioni di euro per lavori di ristrutturazione dei CPD (Centri Primari di Distribuzione).

Le riclassifiche da immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 25 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare riguardano la conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà e l'attivazione di hardware stoccato in magazzino.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (44 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)
Esercizio
2019
Costo 139
Fondo ammortamento (91)
Fondo svalutazione
Saldo al 1º gennaio 48
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 1
Ammortamento (4)
Totale variazioni (3)
Costo 139
Fondo ammortamento (95)
Saldo al 31 dicembre 44
Fair value al 31 dicembre 100

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2019 è rappresentato per 66 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda85.

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché Poste Italiane S.p.A. mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

85 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di Livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di Livello 2.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI (562 milioni di euro)

La movimentazione delle Attività immateriali è la seguente:

Diritti di brevetto
ind.le e diritti di
utilizz. opere
d'ingegno
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
Totale
Costo 2.743 2 146 2.891
Ammortamenti e svalutazioni cumulate (2.441) (2) (2.443)
Saldo al 1º gennaio 2019 302 146 448
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 126 177 303
Operazioni straordinarie 2 2
Riclassifiche 110 (110)
Dismissioni (1) (1)
Ammortamenti e svalutazioni (191) (191)
Totale variazioni 47 1 રેણ 113
Costo 3.003 2 212 3.218
Ammortamenti e svalutazioni cumulate (2.654) (2) (2.656)
Saldo al 31 dicembre 2019 349 212 562

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Gli investimenti dell'esercizio 2019 in Attività immateriali ammontano a 303 milioni di euro e comprendono costi interni per 20 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori, principalmente relativi a costi del personale (16 milioni di euro). Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte della Società.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, di 126 milioni di euro prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito di acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (83 milioni di euro), per i servizi BancoPosta (52 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (35 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (24 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica (17 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 110 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

A4 - ATTIVITA' PER DIRITTI D'USO (1.119 milioni di euro)

La movimentazione della voce nell'esercizio è commentata nella nota 3 – Cambiamenti nelle politiche contabili.

A5 – PARTECIPAZIONI (2.205 milioni di euro)

La voce Partecipazioni presenta i seguenti saldi:

tab. A5 - Partecipazioni (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.19
Saldo al
31.12.18
Partecipazioni in imprese controllate 1.697 1.705
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 1 279
Partecipazioni in imprese collegate 508 214
Totale 2.205 2.198

Nessuna partecipazione è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Di seguito la movimentazione delle Partecipazioni in imprese controllate e collegate:

Tab. A5.1 - Movimentazione delle Partecipazioni nell'esercizic 2019 (milioni di euro)
Incrementi Decrementi Rettifiche di valore
Partecipazioni Saldoal
01.01.19
Sottoscr.ni
Ners.in
c/cap.le
Acquisti,
fusioni
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
dismissione
Piani di
incentivazione
Vendite,
liquidazioni,
fusioni,
scissioni
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
dismissione
Rival (Sval.) Saldo al
31.12.19
in imprese controllate
BancoPosta Fondi SpA SGR 9 9
CLP ScpA -
Consorzio PosteMotor
Cons. per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA
EGI SpA 170 170
Indabox Srl 2 2
Poste Air Cargo Srl 1 1
PatentiViaPoste ScpA
Poste Tributi ScpA (in liquidazione)
Poste Vita SpA 1.219 1.219
Postel SpA 82 82
PostePay SpA 200 200
SDA Express Courier SpA 22 25 (1) (32) 14
Totale imprese controllate 1.705 ટર (1) (32) 1.697
in imprese collegate
FSIA Investimenti Srl 279 15 294
ItaliaCamp Srl
Anima Holding SpA 214 214
Conio Inc.
Totale imprese collegate 493 ન ર ૨૦૪
Totale 2.198 40 (1) (32) 2.205

Le movimentazioni intervenute nell'esercizio 2019 sono le seguenti:

  • Versamento a favore di SDA Express Courier SpA di complessivi 25 milioni di euro per la copertura delle perdite sostenute a tutto il 30 settembre 2019, riduzione e contemporanea ricostituzione del Capitale sociale per 5 milioni di euro e costituzione di una riserva disponibile, come deliberato dall'Assemblea straordinaria del 27 novembre 2019 della partecipata;
  • Versamento in conto capitale a favore di FSIA Investimenti Srl di complessivi 15 milioni di euro effettuato in data 4 ottobre 2019. Inoltre, come descritto nella nota 4 – Eventi di rilievo intervenuti nell'esercizio, al 31 dicembre 2019, la partecipazione è stata qualificata come di collegamento, in luogo del precedente controllo congiunto;
  • Cessione, in data 25 giugno 2019, del ramo d'azienda afferente le attività di gestione di Information & Communication Technology di SDA Express Courier SpA a favore di Poste Italiane con efficacia a partire dal 1° luglio 2019;
  • Perfezionamento, in data 21 ottobre 2019, della scissione parziale di SDA Express Courier SpA in favore di Poste Italiane, del ramo d'azienda afferente le attività commerciali e di assistenza clienti relative ai servizi di Corriere Espresso e Pacchi. Gli effetti giuridici, contabili e fiscali dell'operazione decorrono dal 1° novembre 2019;
  • Cancellazione dal registro delle imprese, in data 5 giugno 2019, della società Risparmio Holding SpA già in liquidazione.

Infine, con decorrenza 1° ottobre 2019, la società Mistral Air Srl, in seguito al cambiamento della mission aziendale, ha modificato la propria denominazione sociale in Poste Air Cargo Srl.

Le principali operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2019, sono descritte nelle note 4.1 – Principali operazioni societarie.

Sul valore delle partecipazioni sono state svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento. Sulla base delle informazioni disponibili e delle risultanze degli impairment test eseguiti86, il valore della partecipazione in SDA Express Courier SpA è stato ridotto di 32 milioni di euro. In particolare, nella valutazione si è assunto il patrimonio netto come migliore approssimazione del valore d'uso, che, nelle circostanze, si è ritenuto non inferiore al valore recuperabile delle società.

Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Poste Air Cargo Srl per l'esercizio 2020 e Poste Tributi ScpA per la durata della liquidazione.

86 Per la metodologia applicata e i parametri utilizzati per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2019, si rinvia alla nota 2.5 – Uso di stime, con riguardo all'Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni.

L'elenco delle Partecipazioni in imprese controllate e collegate al 31 dicembre 2019 è il seguente:

tab. A5.2 - Elenco delle Partecipazioni (mighala di euro)
Denominazione Quota % Capitale
Sociale (1)
Utile/(Perdita)
dell'esercizio
Patr. netto
contabile
Patr. netto
pro quota
Valore
contabile a
31.12.19
Diff. tra Patr. netto
e valore contabile
in imprese controllate
BancoPosta Fondi SpA SGR 100,00 12.000 16.145 47.516 47.516 8.400 39.116
CLP ScpA 51,00 516 738 376 263 113
Consorzio PosteMotori 58,12 120 (170) 120 70 70
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA 51,00 120 116 રેત ರಿಗ (2)
EGI SpA 55,00 103.200 755 238.413 131.127 169.893 (38.766)
Indabox Sri(2)(3) 100.00 50 (143) 171 171 1.550 (1.379)
PatentiViaPoste ScpA 69.65 120 124 86 84 2
Poste Air Cargo Srl 100,00 1.000 395 1.213 1.213 845 368
Poste Tributi ScpA(in liquidazione)(2) 88,89 2.325 (1.788) (1.588) (1.589)
Poste Vita SpA(2) 100,00 1.216.608 680.403 4.294.623 4.294.623 1.218.481 3.076.142
Postel SpA 100,00 20.400 383 83.798 83.798 81.984 1.814
PostePay SpA 100,00 7.561 172.636 382.223 382.223 200.614 181.609
SDA Express Courier SpA 100.00 5.000 (32.091) 14.177 14.177 14.177
in imprese collegate
FSIA Investimenti Srl(4) 30,00 20 326.802 1.307.895 392.369 293.870 98.499
ItaliaCamp Srl(5) 20,00 10 311 947 189 2 187
Anima Holding SpA(6) 10.04 7.293 102.036 1.236.372 124.132 213.729 (89.597)
Conio Inc. (2) 19,74 3.115 (150) 2.748 542 486 56

(1) In caso di consorzio, il dato è riferito al fondo consortile. Le imprese hanno tutte sede sociale in Roma, ad eccezione delle società Anima Holding SpA e FSIA Investimenti Srl con sede sociale a Milano e della società Conio Inc. con sede sociale in California (USA).

(2) Dati elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio della società partecipata, redatti in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani e per la società Conio Inc. in conformità agli U.S. GAAP.

(3) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 30 giugno 2019.

(4) Dati del reporting package della società al 31 dicembre 2019, comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede di Purchase Price Allocation.

(5) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31 dicembre 2018.

(6) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CdA della società al 30 settembre 2019.

A6 - ATTIVITÀ FINANZIARIE BANCOPOSTA (76.396 milioni di euro)

tab. A6 - Attività finanziarie BancoPosta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
I Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato 23.638 15.815 39.453 21.507 9.890 31.397
Attività finanziarie al FVTOCI 34.474 2.325 36.799 29.777 2.263 32.040
Attività finanziarie al FVTPL 71 71 50 8 58
Strumenti finanziari derivati 69 র্ব 73 209 159 368
Totale 58.252 18.144 76.396 51.543 12.320 63.863

Le attività in commento riguardano le operazioni finanziarie effettuate dalla Società ai sensi del DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche che, dal 2 maggio 2011, rientrano nell'ambito del Patrimonio destinato (si veda al riguardo quanto riportato nella precedente nota 6.2 - Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.1 - Movimentazione Attiivtà finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti Crediti Titoli a reddito fisso TOTALE
Titoli Valore di
bilancio
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore di
bilancio
Saldo al 1° gennaio 2019 251 8.274 20.935 22.872 31.397
Acquisti/Erogazioni 66.692 2.305 2.449 69.141
Var. per costo ammortizzato 1 (52) (52)
Var, del fair value a CE - - 1.902 1.902
Variazioni per operazioni di CFH7) - - 40 40
Variazioni per impairment I - 1
Variazioni nette 4.957 - 4.957
Effetti delle vendite a CE 1 - (11) (11)
Ratei 1 177 177
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (65.785) (2.065) (2.314) (68.099)
Saldo al 31 dicembre 2019 1.158 13.231 21.175 25.064 39.453

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Finanziamenti

La voce si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito Controparte Centrale)87. Tali operazioni risultano garantite da titoli per un nozionale complessivo di 1.086 milioni di euro.

Crediti

Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.1.1 - Crediti al Costo ammortizzato
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.18
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Depositi presso il MEF - 7.064 7.064 1 5.927 5.927
Credito - 7.067 7.067 5.930 5.930
Fondo svalutazione Depositi presso il MEF - (3) (3) (3) (3)
Altri crediti finanziari - 6.167 6.167 2.347 2.347
Totale l 13.231 13.231 I 8.274 8.274

87 La Controparte Centrale è un soggetto che, in una transazione, si interpone tra due contraenti evitando che questi siano esposti al rischio di inadempienza della propria controparte contrattuale e garantendo il buon fine dell'operazione.

La voce Crediti comprende:

  • Depositi presso il MEF, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato88. Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di circa 3 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte (invariato rispetto al 31 dicembre 2018).
  • Altri crediti finanziari, relativi per (i) 5.660 milioni di euro a depositi in garanzia di cui 5.181 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex), 208 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement), e 271 milioni di euro per somme versate a garanzia nell'ambito del sistema di Clearing con Controparte Centrale (c.d. Default Fund) 89 e (ii) 50 milioni di euro a crediti vantati nei confronti della società controllata PostePay SpA per somme prevalentemente addebitate nei primi giorni dell'esercizio 2020.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e da titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 21.175 milioni di euro. Al 31 dicembre 2019 il saldo di 25.064 milioni di euro si riferisce a titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 10.047 milioni di euro, e a titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 12.146 milioni di euro, incrementato di 2.871 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa (1.902 milioni di euro relativi all'esercizio 2019). Il valore di tali titoli è stato rettificato per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2019 ammonta a circa 8 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2018). Al 31 dicembre 2019, il fair value90 di tali titoli è di 24.686 milioni di euro (comprensivo di 177 milioni di euro di ratei in corso di maturazione).

Nel portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare nominale complessivo di 3.750 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2019 il valore di bilancio è di 3.946 milioni di euro).

88 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a sei mesi e per il restante 50% in base al rendimento dei BTP a dieci anni.

89 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti. 90 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il

valore indicato è di Livello 1 per 20.613 milioni di euro e di Livello 2 per 4.073 milioni di euro.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

tab. A6.2 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso
Ittoli Valore Nominale Fair value
Saldo al 1º gennaio 2019 30.229 32.040
Acquisti/Erogazioni 11.870 12.170
Trasf.ti riserve di PN (291)
Var. per costo ammortizzato 1 (1)
Var. del fair value a PN 1 1.702
Var. del fair value a CE 1 2.056
Var.ni per op. di CFH ് 1 225
Effetti delle vendite a CE 1 350
Ratei 318
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (10.929) (11.764)
Saldo al 31 dicembre 2019 31.170 36.799

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 31.170 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 3.758 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per la parte non coperta da strumenti di fair value hedge (1.702 milioni di euro), e a Conto economico per la parte coperta (2.056 milioni di euro). Tali titoli sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita dell'apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2019 ammonta a 11 milioni di euro (13 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 12 – Ulteriori Informazioni.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (FVTPL):

tab. A6.3 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTPL (milioni di euro)
Crediti Azioni TOTALE
Fair value
Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2019 8 50 58
Acquisti/Erogazioni
Var del fair value a CE 25 25
Variazioni nette (8) - (8)
Effetti delle vendite a CE 1 1
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (5) (5)
Saldo al 31 dicembre 2019 71 71

Crediti

Nel mese di giugno 2019 è stato incassato il credito di 8 milioni di euro per il corrispettivo differito maturato a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated.

Azioni

La voce pari a 71 milioni di euro rappresenta il fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,88491 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità (sono infatti convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno). L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 25 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria.

Nel corso dell'esercizio 2019, la Società ha stipulato un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated, al prezzo di 153,46 dollari per azione e al tasso di cambio di 1,2037 con un corrispettivo complessivo di 51 milioni di euro e con data regolamento il 1° marzo 2021. Le azioni ordinarie vendute a termine sono corrispondenti a circa 28.810 azioni privilegiate di Visa Incorporated (serie C) del proprio portafoglio al tasso di conversione in essere al 31 dicembre 2019. L'oscillazione del fair value della vendita a termine nell'esercizio in commento, dovuta all'effetto congiunto della variazione del prezzo di mercato delle azioni in dollari e della variazione del cambio Euro/Dollaro, è negativa di 15 milioni di euro (tab. A6.4) ed è rilevata a conto economico nella voce Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Infine, nel corso dell'esercizio 2019, Poste Italiane ha alienato, previa conversione in azioni di Classe A, le 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated di sua proprietà. L'operazione in oggetto ha generato una plusvalenza di complessivi 1,4 milioni di euro rilevata a Conto economico nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria.

Strumenti finanziari derivati

Di seguito la movimentazione degli Strumenti finanziari derivati:

tab. A6.4 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati (milionidieuro)
Cash flow hedging Fair value hedging FV vs CE
Acquisti a termine Vendite a termine Interestrate swap Assetswap Acquisti a termine Vendite a termine Totale
nominale fairvalue nominale fairvalue nominale fairvalue nominale fairvalue nominale fairvalue nominale fairvalue nominale fairvalue
Saldo al 1º gennaio 2019 1.545 0 1.340 61 1.610 (57 23.590 (1.559) 28.085 (1.461)
Incrementif(decrementi)") 875 120 1.670 (46) 505 24 2.525 (3.971) (15) 5.582 (3.888)
Proventil(Oneri) a CEO - (4)
Operazioni completate i (2.420) (214) (1.730) (51) (445) 29 (425) 95 (7) (5.027) (141)
Saldo al 31 dicembre 2019 1.280 (36) 1.670 (4) 25.690 (5.439) (15) 28.640 (5.494)
Di cui:
Strumenti derivati attivi 775 62 745 11 1,520 73
Strumentiderivatipassivi 1.280 (36) 895 (୧୧) 24,945 (5.450) (15) 27.120 (5.567)

(*) Gli Incrementi/ (decrementi) si riferiscono al nominale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.

(**) I Proventi ed oneri imputati a conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevate nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.

(***) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Le operazioni di cash flow hedge si riferiscono a interest rate swap per un nominale di 1.670 milioni di euro (titoli oggetto di copertura in FVTOCI) e vendite a termine per un nominale di 1.280 milioni di euro; gli strumenti in commento hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione positiva netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 98 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge.

91 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

Gli strumenti di fair value hedge in interest rate swap si riferiscono a titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 11.295 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 14.395 milioni di euro; hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta efficace del fair value di 3.971 milioni di euro, tenuto conto della variazione positiva netta di fair value di 3.958 milioni di euro dei titoli coperti (tab. A6.1 e A6.2) al netto di 13 milioni di euro per i differenziali pagati.

Nell'esercizio in commento la Società ha effettuato la stipula di:

  • acquisti a termine per un nominale di 875 milioni di euro e regolazione per 2.420 milioni di euro, di cui 1.545 milioni di euro in essere al 1° gennaio 2019;
  • vendite a termine per un nominale di 1.670 milioni di euro e regolazione per 1.730 milioni di euro, di cui 1.340 milioni di euro essere al 1° gennaio 2019;
  • nuovi interest rate swap di cash flow hedge per un nominale di 505 milioni di euro;
  • nuovi interest rate swap di fair value hedge per un nominale di 2.525 milioni di euro;
  • un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie di Visa Incorporated (commentato nel paragrafo che precede).

Gerarchia del fair value delle attività finanziarie BancoPosta

Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività finanziarie BancoPosta iscritte in bilancio al fair value per livello di gerarchia:

tab. A6.5 - Gerarchia del fair value (milioni di euro)
Descrizione 31.12.2019 31.12.2018
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie al FVTOC 36.506 293 36.799 31.780 260 32.040
Titoli a reddito fisso 36.506 293 l 36.799 31.780 260 - 32.040
Azioni -
Attività finanziarie al FVTPL 71 71 13 45 રૂક
Azioni 71 71 5 45 50
Crediti 8 8
Strumenti finanziari derivati 73 73 368 368
Totale Attività al fair value 36.506 366 71 - 36.943 31.780 641 45 32-466

Nel corso dell'esercizio 2019 non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

A7 - ATTIVITÀ FINANZIARIE (941 milioni di euro)

tab. A7 - Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 303 91 394 283 163 446
Attività finanziarie al FVTOCl 437 110 547 532 5 537
Totale 740 201 941 845 168 983

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A7.1 - Movimentazione Attività finanziarie al Costo ammortizzato (milioni di euro)
Finanziamenti
Crediti
Totale
Valore di Valore di Valore di
bilancio bilancio bilancio
Saldo al 1º gennaio 2019 355 91 446
Acquisti/Erogazioni 22 22
Var. per costo ammortizzato
Var. del fair value a CE 1
Variazioni per operazioni di CFH(*) 1
Variazioni per impairment
Variazioni nette (34) (34)
Effetti delle vendite a CE
Ratei 2 2
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (42) (42)
Saldo al 31 dicembre 2019 337 57 394

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Finanziamenti

Il dettaglio è il seguente:

tab. A7.1.1 - Finanziamenti al Costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Denominazione Finanziamenti c/c di
corrispondenza
Totale Finanziamenti c/c di
corrispondenza
rotale
Controllate dirette
Poste Air Cargo Srl 13 13 - 15 15
Poste Vita SpA 251 - 251 251 251
Postel SpA 13 13 - 12 12
SDA Express Courier SpA 21 39 60 - 77 77
Totale 272 65 337 251 104 355

La voce comprende:

  • per 251 milioni di euro un prestito subordinato irredimibile concesso alla controllata Poste Vita SpA al fine di dotare la Compagnia di adeguati mezzi patrimoniali per sostenere la crescita attesa della raccolta dei premi, nel rispetto delle specifiche normative che regolano il settore assicurativo;
  • per 21 milioni di euro un prestito concesso alla controllata SDA Express Courier SpA nell'esercizio 2019 e rimborsabile in un'unica soluzione il 2 agosto 2027, a supporto della realizzazione del nuovo impianto per l'HUB automatizzato di Bologna;
  • per 65 milioni di euro conti correnti di corrispondenza attivi verso imprese controllate, remunerati a normali condizioni di mercato.

Tali finanziamenti sono rettificati di un fondo impairment di circa 0,4 milioni di euro, per tener conto del rischio di default delle controparti (0,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Crediti

tab. A7.1.2 - Crediti al Costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Depositi in garanzia - 23 23 - 30 30
Vs. acquirenti alloggi di servizio 4 1 5 5 2 7
Vs. Altri 29 20 49 29 45 74
Fondo svalutazione crediti finanziari - (20) (20) (20) (20)
Totale 33 24 57 34 57 91

I crediti per Depositi in garanzia sono relativi a somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap.

I crediti verso Altri, per un valore nominale di 50 milioni di euro, si riferiscono al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (BdM) avvenuta in data 7 agosto 201792. A seguito di accordo formalizzato tra le parti nel mese di gennaio 2019, una quota pari a 20 milioni di euro è stata incassata in data 27 febbraio 2019.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

tab. A7.2 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Azioni Totale
Valore
nominale
Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1º gennaio 2019 500 532 5 537
Acquisti 1 1 17 17
Trasf.ti riserve di PN
Altre variazioni di PN 1 1
Var. per costo ammortizzato
Var, del fair value a PN 1 2 1 3
Var, del fair value a CE 1 (10) 1 (10)
Var.ni per op. di CFH(*)
Effetti delle vendite a CE
Ratei - 5 5
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei 1 (5) (5)
Saldo al 31 dicembre 2019 500 524 23 547

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

I titoli a reddito fisso si riferiscono a BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro. Di questi 375 milioni di euro sono oggetto di Interest rate swap di fair value hedge. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2019 ammonta a 0,2 milioni di euro (invariato rispetto al 31 dicembre 2018).

Azioni

La voce comprende:

  • per 75 milioni di euro la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014;
  • per 16 milioni di euro la partecipazione in MFM Investments Ltd acquisita in data 9 agosto 2019;

92 A fronte di un corrispettivo di complessivi 387 milioni di euro, nell'esercizio 2017 sono stati incassati 158 milioni di euro e nei primi mesi del 2018 sono stati incassati 159 milioni di euro. Con riferimento al credito residuo, in data 31 ottobre 2018, Invitalia ha comunicato a Poste di aver ricevuto dalla Banca d'Italia l'indicazione di non procedere con la riduzione del capitale di BdM prevista per il 2018 e propedeutica al pagamento di una quota di 40 milioni di euro. In data 16 gennaio 2019, in linea con le previsioni contrattuali, Poste e Invitalia hanno definito in buona fede modalità alternative per il pagamento della suddetta quota. Sulla base dell'accordo stipulato, in data 27 febbraio 2019 Invitalia ha corrisposto a Poste Italiane 20 milioni di euro. La rimanente somma di 20 milioni di euro sarà corrisposta da Invitalia in ragione dei dividendi a quest'ultima corrisposti da BdM a valere sugli utili degli esercizi 2018, 2019 e 2020. Il pagamento dell'ultima quota di 30 milioni di euro del corrispettivo è infine prevista tra il 30 giugno 2021 e il 30 giugno 2022 al verificarsi di determinate condizioni.

  • per 4,5 milioni di euro il costo storico della partecipazione del 15% nella Innovazione e Progetti ScpA in liquidazione;
  • per 2 milioni di euro la partecipazione in Sennder GmbH acquisita in data 11 novembre 2019.

Le operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2019, sono descritte nella nota 4.1 – Principali operazioni societarie.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes93 il cui valore, al 31 dicembre 2019, è pari a zero.

Strumenti finanziari derivati

tab. A7.3 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati
(milioni di euro)
Esercizio 2019
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Totale
Saldo al 1º gennaio (5) (26) (31)
Incrementi/(decrementi) (2) (1) (3)
Proventi / (oneri) a CE
Operazioni completate(*) 1 11 12
Saldo al 31 dicembre (6) (16) (22)
di cui:
Strumenti derivati attivi
Strumenti derivati passivi (6) (16) (22)

(*) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Al 31 dicembre 2019 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:

  • da un contratto di Interest rate swap di cash flow hedging stipulato nell'esercizio 2013 per la protezione dei flussi finanziari del Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (nota B.7 – Passività finanziarie); con tale operazione, la Società ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2019, allo 0,953%;
  • da nove contratti di Interest rate swap di fair value hedging stipulati nell'esercizio 2010 per la protezione del valore di BTP, per un nozionale di 375 milioni di euro, dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la Società ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile.

93 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente, nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.

Gerarchia del fair value delle Attività finanziarie

Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività finanziarie iscritte in bilancio al fair value per livello di gerarchia:

ltab. A7.4 - Gerarchia del fair value (milioni di euro)
Descrizione 31.12.2019 31.12.2018
Livello 1 Livello 2 Totale Livello 1 Livello 3 Totale
Attività finanziarie al FVTOCl 524 l 23 547 532 l 5 537
Titoli a reddito fisso 524 524 532 532
Azioni 23 23 1 5 ട്
Strumenti finanziari derivati l
Totale 524 l 23 547 532 I ပါ 537

Nel corso dell'esercizio 2019 non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

A8 - CREDITI COMMERCIALI (2.390 milioni di euro)

tab. A8 - Crediti commerciali (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
rotale Attività
non correnti
Attività
correnti
rotale
Crediti vs. clienti 5 1.859 1.864 6 1.790 1.796
Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto 481 481 - 397 397
Crediti vs. Controllante 1 45 45 68 68
Totale 5 2385 2.390 6 2.255 2.261
di cui Patrimonio BancoPosta 1 850 860 891 891

Crediti verso clienti

tab. A8.1 - Crediti verso clienti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Ministeri ed Enti Pubblici - 513 513 663 663
Cassa Depositi e Prestiti 451 451 440 440
Corrispondenti esteri 357 357 304 304
Crediti per servizi SMA 17 133 150 18 145 163
Crediti per conti con saldo debitore - 39 39 154 154
Crediti per altri servizi BancoPosta 1 104 104 82 82
Crediti verso altri clienti 662 રેસ્ટર્ડ 2 483 485
Fondo svalutazione crediti vs. clienti (13) (400) (413) (14) (481) (495)
Totale 5 1.859 1.864 6 1.790 1.796
di cui Patrimonio BancoPosta - 576 576 600 600

Nel dettaglio94:

  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:
    • Servizi Integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 177 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;
    • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero dello Sviluppo Economico per 79 milioni di euro95, di cui 62 milioni di euro oggetto di azione giudiziale intentata da Poste Italiane per il riconoscimento di oneri vari derivanti dall'utilizzo di immobili. Nell'udienza del 13 novembre 2019 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione con assegnazione dei termini di rito per conclusionali e repliche. La sentenza dovrebbe essere pertanto depositata entro il primo semestre 2020.
    • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 73 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 50 milioni di euro, di cui 45 milioni di euro maturati nell'esercizio. Di tali crediti circa 13 milioni di euro sono privi di copertura finanziaria nel Bilancio dello

94 Al 31 dicembre 2019 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 17 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

95 Vedi infra, Ricavi e crediti verso lo Stato in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello Sviluppo Economico (80 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi.

Stato e al 31 dicembre 2019 sono stati oggetto di svalutazione. In data 22 luglio 2019, la Commissione Europea ha approvato, ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato, le compensazioni statali relative agli anni 2017-2019, di 171,74 milioni di euro, in linea con i relativi stanziamenti statali, rilevando che il livello della compensazione non ha superato l'importo necessario per coprire il costo netto sostenuto dalla Società per la prestazione del servizio. A seguito della decisione della Commissione Europea, in data 6 settembre 2019, gli incassi per compensazioni relativi agli esercizi 2017-2018 per un ammontare complessivo di 99 milioni di euro, che fino a tale data erano esposti tra le altre passività, sono stati compensati con i relativi crediti in conseguenza del venir meno del vincolo di indisponibilità. Nel mese di febbraio 2020 sono stati incassati ulteriori 26 milioni di euro.

  • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS per 12 milioni di euro. Inoltre, nel mese di febbraio 2019, a seguito di verifiche congiunte, Poste Italiane e INPS hanno sottoscritto un accordo con il quale sono state tra l'altro definite le pregresse rispettive posizioni creditorie di natura commerciale (nota B4). Tali posizioni sono state oggetto di regolazione finanziaria nel mese di aprile 2019.
  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2019.
  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono principalmente a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti per servizi Senza Materiale Affrancatura (SMA) si riferiscono per 58 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti dei clienti che utilizzano il servizio per conto proprio e per 92 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti degli operatori che svolgono il servizio per conto di terzi principalmente di posta massiva. L'incasso di questi ultimi viene delegato agli intermediari autorizzati allo svolgimento del servizio.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta. Nel corso dell'esercizio in commento, a conclusione di un processo di analisi e di una serie di attività intraprese riferite a tali crediti, constatata l'impossibilità di recupero di tali somme anche tenuto conto dell'esiguità dell'importo del singolo credito, nel rispetto di quanto previsto dall'IFRS 9, si è proceduto allo stralcio di complessivi 121 milioni di euro mediante utilizzo, di pari importo, del fondo svalutazione crediti a suo tempo stanziato.
  • I crediti verso altri clienti comprendono principalmente: per 189 milioni di euro crediti per servizi di spedizione pacchi, 45 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Time, per 24 milioni di euro crediti riferiti al servizio Posta Target, per 22 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Contest, per 17 milioni di euro crediti per servizi di postalizzazione non universale, per 12 milioni di euro crediti per servizi di notifica atti giudiziari e per 11 milioni di euro crediti per servizi telegrafici.

In generale, per l'incasso di taluni crediti verso pubbliche amministrazioni centrali e locali si rilevano ritardi dovuti in prevalenza a mancanza di stanziamenti nei bilanci delle diverse amministrazioni ovvero nella stipula di contratti o convenzioni. Al riguardo, proseguono le azioni finalizzate al rinnovo delle convezioni scadute96 e a sollecitare le richieste di stanziamento.

Il fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.

Crediti verso imprese controllate e a controllo congiunto

tab. A8.2 - Crediti verso imprese controllate, collegate e a controllo congiunto (milioni di euro)
Denominazione Saldo al
31.12.19
Saldo al
31.12.18
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 22 16
CLP ScpA 14 15
Consorzio PosteMotori 21 15
EGI SpA 1 1
PatentiViaPoste ScpA 6 6
Poste Air Cargo Srl 4 3
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) 5 5
Poste Vita SpA 147 143
Postel SpA 46 42
PostePay SpA 122 103
SDA Express Courier SpA 85 40
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 8 8
Fondo svalutazione crediti
Totale 481 397
di cui Patrimonio BancoPosta 239 224

Fra le posizioni creditorie di natura commerciale si segnalano:

  • Poste Vita SpA: principalmente per provvigioni derivanti dall'attività di collocamento di polizze assicurative svolta presso gli Uffici Postali e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta (141 milioni di euro);
  • PostePay SpA: principalmente per i servizi di collocamento di prodotti relativi al ramo pagamenti (54 milioni di euro) e per l'erogazione delle attività di moneta elettronica e operazioni di pagamento (27 milioni di euro).

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti con il Ministero dell'Economia e delle Finanze:

96 La principale convenzione scaduta riguarda i rapporti con l'Agenzia delle Entrate per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini.

tab. A8.3 - Crediti verso Controllante (milloni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.19
Saldo al
31.12.18
Servizio Universale 31 31
Servizi delegati 28 28
Remunerazione raccolta su c/c 15 રૂપ
Riduz.tariffarie/Agevolaz.elett. 1 1
Altri 2 1
F.do sval.cred. vs. Controllante (32) (32)
Totale 45 68
di cui Patrimonio BancoPosta 45 67

I crediti per compensi del Servizio Universale sono cosi composti:

tab. A8.3.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.19
Saldo al
31.12.18
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2005 8 8
Totale 31 31

Nel corso dell'esercizio in commento, sono stati incassati 262 milioni di euro per compensi maturati nel periodo.

Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Società ha presentato ricorso al TAR.

Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

I suddetti crediti sono interamente svalutati.

  • I crediti per servizi delegati, incassati nel mese di gennaio 2020, si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2019 e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal BancoPosta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF scaduta il 31 dicembre 2019 e in corso di rinnovo.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2019 e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, privi di copertura nel Bilancio dello Stato.

Il Fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.

A9 - ALTRI CREDITI E ATTIVITÀ (2.455 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A9 - Altri crediti e attività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Note Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Crediti per sostituto di imposta 1.357 471 1.828 1.198 470 1.668
Crediti per accordi CTD 66 82 148 82 85 167
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) 03 ત્વે ઉ 109 109
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari 79 79 78 78
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività 5 5 7 7
Crediti tributari 4 4
Crediti verso imprese controllate 257 257 25 25
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES (C12) 46 46 1 46 46
Credito per interessi attivisu rimborso IRAP [C12] 3 3
Crediti diversi 13 90 103 8 106 114
Fondo svalutazione crediti verso altri (1) (107) (108) (63) (63)
Totale 1.435 1.020 2.455 1.288 866 2.154
di cui Patrimonio BancoPosta 1.357 544 1.901 1.198 544 1.742

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, relativi al Patrimonio BancoPosta, si riferiscono principalmente:
    • per 1.357 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 201997; per tale voce, un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B9.3);
    • per 312 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2020 e da recuperare dalla clientela;
    • per 120 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che la Società assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge;
    • per 8 milioni di euro ad acconti sulle ritenute 2019 su interessi passivi a correntisti da recuperare dalla clientela.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013, 30 luglio 2015 e 19 giugno 2018 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 148 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2042. Il dettaglio dei crediti distinto per singoli accordi è il seguente:

97 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del DL 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

tab A9.1 - Crediti per accordi CTD (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
rotale Valore
nominale
Attività
non correnti
Attività
correnti
rotale Valore
nominale
Crediti
vs. personale per accordo 2006 1 1 1 1 1 2 3
vs. personale per accordo 2008 14 10 24 26 21 12 33 35
vs. personale per accordo 2010 25 6 31 37 28 7 35 42
vs. personale per accordo 2012 19 5 24 30 22 6 28 34
vs. personale per accordo 2013 2 1 3 3 2 1 3 4
vs. personale per accordo 2015 2 1 3 3 3 1 4 4
vs. personale per accordo 2018 1 1 1 1 1
vs. INPS (ex IPOST) 42 42 42 42 42 42
vs. INPS 3 11 14 14 4 10 14 15
vs. fondi pensione 5 5 5 5 5 5
Totale દર્ભ 82 148 82 85 167

Il credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro, di cui a uno specifico accordo stipulato con IPOST il 23 dicembre 2009, costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna, scadute tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014, è ritenuto interamente esigibile. Per il recupero dello stesso sono in corso trattative e, in caso di esito negativo, la Società si riserva l'adozione di tutte le misure necessarie per la migliore tutela dei propri diritti.

  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 66 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte alla Società nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo. Dei rischi di incasso su tali partite si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I crediti verso imprese controllate si riferiscono per 242 milioni di euro al credito vantato da Poste Italiane SpA in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 – Principi contabili adottati), nei confronti principalmente delle controllate Poste Vita SpA e PostePay SpA.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2019 sul credito per IRES derivante dalla mancata deduzione ai fini IRAP del costo del lavoro. Per il recupero di gran parte del credito, di complessivi 50 milioni di euro, sono stati instaurati due contenziosi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane e dichiarato che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria regionale, che, per una delle due cause, è stato accolto in data 23 marzo 2018. Poste Italiane ha impugnato tale sentenza di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. Nell'ultimo trimestre del 2019, tuttavia, la Corte di Cassazione ha avuto modo di pronunciarsi su altro procedimento in merito alla operatività del rimborso ex D.L. 201/2011; rispetto alla sentenza emessa si riscontra una omogeneità di circostanze giuridico-formali che inducono a ritenere che il principio di diritto, di cui alla predetta sentenza della Corte di legittimità, possa esplicare i propri effetti anche nei giudizi in essere. Dell'introduzione dei nuovi ed ulteriori elementi di incertezza sull'esito finale della vicenda si è tenuto conto nella determinazione del Fondo svalutazione crediti con uno stanziamento di complessivi 45 milioni di euro, rilevato a Conto economico nella voce Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (tab. C11).

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è commentata nella Nota 7 – Analisi e Presidio dei rischi.

A10 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (4.303 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A10 - Cassa e depositi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.19
Saldo al
31.12.18
Denaro e valori in cassa
Depositi bancari
3.487
816
2.967
351
Totale 4.303 3.318

La voce afferisce esclusivamente alle attività del Patrimonio BancoPosta.

Il denaro e i valori in cassa sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali e prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali; tali disponibilità, giacenti presso gli Uffici Postali (853 milioni di euro) e presso le Società di service98 (2.634 milioni di euro), non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. I depositi bancari includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia, destinato ai regolamenti interbancari (814 milioni di euro).

A11 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (1.206 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A11 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.19
Saldo al
31.12.18
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 698 810
Depositi presso il MEF 494 1 306
Denaro e valori in cassa 14 11
Totale 1.206 2.127
di cui Patrimonio BancoPosta 509 1.318

I Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono 20 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura.

Le disponibilità liquide sul deposito presso il MEF, cd conto "Buffer", al 31 dicembre 2019, si riferiscono per circa 123 milioni di euro a risorse raccolte presso la clientela, assoggettate a vincolo di impiego e non ancora investite (nota 6.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

98 Svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato.

PATRIMONIO NETTO

B1 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), il 29,3% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2019, la Società possiede n. 5.257.965 azioni proprie (pari allo 0,4026% del capitale sociale). Tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate.

B2 – RISERVE (2.618 milioni di euro)

tab. B2 - Riserve (milioni di euro)
Riserva
legale
Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva
fair value
Riserva cash
flow hedge
Riserva
Piani di
Incentivazione
Riserva
Avanzo da
Fusione
Totale
Saldo al 1º gennaio 2018 299 1.000 1.564 (61) 2 2,804
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio (1.897) 191 (1.706)
Effetto fiscale sulla variazione di fair value 541 (55) 486
Trasferimenti a Conto economico (385) 20 (365)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico 110 (5) 105
Incremento((Decremento) per perdite attese (1) (1)
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - (1.632) 151 - (1.481)
Apporto da fusione 13 13
Apporto nuovi mezzi patrimoniali Patrimonio destinato BP 210 210
Saldo al 31 dicembre 2018 299 1.210 (68) 90 15 1,546
di cui Patrimonio BancoPosta - 1.210 (71) 88 - - 1.227
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio 1.705 છેદ 1.801
Effetto fiscale sulla variazione di fair value (486) (28) (514)
Trasferimenti a Conto economico (243) (28) (302)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico ല്ലെ 17 કેટ
Incremento((Decremento) per perdite attese (1) (1)
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - 1.044 26 - 1.070
Piani di incentivazione 2 2
Saldo al 31 dicembre 2019 299 1-210 976 116 2 15 2.618
di cui Patrimonio BancoPosta 1 210 970 115 2 295

Il dettaglio è il seguente:

  • la Riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Nel corso dell'esercizio 2019 le variazioni positive del fair value complessivamente intervenute per 1.705 milioni di euro si riferiscono:
    • per 1.702 milioni di euro alla variazione positiva netta delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo del Patrimonio BancoPosta;
    • per 3 milioni di euro alla variazione positiva netta delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo del patrimonio non destinato;
  • la Riserva di cash flow hedge rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2019 le variazioni positive di fair value per complessivi 96 milioni di euro si riferiscono per 98 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta e per 2 milioni di euro alla variazione negativa del valore degli strumenti finanziari del patrimonio non destinato;
  • la Riserva Piani di Incentivazione accoglie la stima delle valutazioni di periodo relative al piano di incentivazione a lungo termine "ILT Performance Share", effettuata sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 2.

B3 - DISPONIBILITÀ E DISTRIBUIBILITÀ DELLE RISERVE

Si riporta di seguito l'evidenza della disponibilità e distribuibilità delle riserve di Poste Italiane SpA. I risultati portati a nuovo includono il risultato netto conseguito nell'esercizio 2019 di 661 milioni di euro.

Nel corso dell'esercizio, sono stati distribuiti dividendi mediante l'utilizzo di risultati portati a nuovo per complessivi 774 milioni di euro, sulla base delle seguenti delibere:

  • in data 28 maggio 2019 l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione di dividendi per 574 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,441) avvenuta in data 26 giugno 2019;
  • in data 5 novembre 2019, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2019. L'acconto pari a 200 milioni di euro è stato distribuito in data 20 novembre 2019 (dividendo unitario pari a euro 0,154 euro).
tab. B3 - Disponibilità e distribuibilità delle riserve (milioni di euro)
31.12.2019 Possibilità di
utilizzazione
Capitale sociale 1.306
Azioni proprie (40)
Riserve
- riserva legale 299
riserva legale 261 B
riserva legale 38 ABD
- riserva per il Patrimonio BancoPosta 1.210
- riserva fair value 976
- riserva cash flow hedge 116
- riserva piani di incentivazione 2
- riserva avanzo da fusione 15 ABD
Risultati portati a nuovo 2.444
risultati portati a nuovo 85
risultati portati a nuovo 1.127 C
risultati portati a nuovo 1.364 ABD
utili/(perdite) non realizzati su strumenti finanziari valutati al FVTPL al netto dell'effetto fiscale 43 в с
utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (175)
Totale 6.328
di cui quota distribuibile 1.417

PASSIVO

B4 - FONDI PER RISCHI E ONERI (1.131 milioni di euro)

La movimentazione è la seguente:

Descrizione Saldo al
01.01.19
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a
Conto
economico
Utilizzi Saldo al
31.12.19
Fondo rischi operativi 415 33 (23) (193) 232
Fondo vertenze con terzi 302 22 1 (26) (25) 274
Fondo vertenze con il personale (1) 64 8 (1) (17) 54
Fondo oneri del personale 124 58 - (71) (48) 63
Fondo di incentivazione agli esodi 444 369 (394) 419
Fondo oneri fiscali 3 3
Altri fondi per rischi e oneri 79 12 - (2) (3) 86
Totale 1.431 502 1 (123) (680) 1.131
di cui Patrimonio BancoPosta 511 42 (25) (201) 327
Analisi complessiva fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 608 434
- quota corrente 823 697
1.431 1.131

Nel dettaglio:

  • Il Fondo rischi operativi, relativo a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente la definizione di partite derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della Società, rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato. Gli accantonamenti dell'esercizio, di complessivi 33 milioni di euro, riflettono principalmente rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati e l'adeguamento delle passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti. Gli utilizzi di complessivi 193 milioni di euro si riferiscono per 100 milioni di euro alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice dei fondi Immobiliare Obelisco (giunto a scadenza il 31 dicembre 2018) ed Europa Immobiliare I, in relazione alle iniziative volontarie di tutela deliberate dal CdA di Poste Italiane e intraprese nel corso dell'esercizio 2019, e per 67 milioni di euro alle passività definite nei confronti dell'INPS, a seguito dell'accordo sottoscritto tra le parti nel mese di febbraio 2019.
  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a penali e indennizzi nei confronti della clientela. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli accantonamenti netti di 7 milioni di euro

riguardano l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali, tenuto conto dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito ai giudizi.

  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività afferenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (58 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (71 milioni di euro) e per passività definite (48 milioni di euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che la Società si è impegnata irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2021. Il Fondo accantonato al 31 dicembre 2018 è stato utilizzato per 394 milioni di euro.
  • Il Fondo oneri fiscali è stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria.
  • Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito dalla Società, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori, frodi, rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Società risultino insufficienti al recupero delle somme e oneri da sostenere per opere di bonifica su terreni di proprietà. L'accantonamento dell'esercizio di 12 milioni di euro si riferisce in prevalenza alle ultime due fattispecie.

B5 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (1.107 milioni di euro)

La movimentazione del TFR è la seguente:

tab. B5 - Movimentazione TFR (milioni di euro)
Esercizio
2019
Saldo al 1° gennaio 1.158
componente finanziaria 17
effetto (utili)/perdite attuariali 68
Quota di competenza dell'essercizio: 85
Utilizzi dell'esercizio (136)
Saldo al 31 dicembre 1.107
di cui Patrimonio BancoPosta 3

La componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli oneri finanziari. Il costo relativo alle prestazioni correnti, il cui ammontare dall'esercizio 2007 è corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi e che non concorre più al TFR gestito dalla Società, è rilevato nel costo del lavoro. Gli utilizzi netti del TFR sono rappresentati da erogazioni eseguite per 135 milioni di euro, dal prelievo dell'imposta sostitutiva per 3 milioni di euro e da trasferimenti da alcune società del Gruppo per 2 milioni di euro (di cui 1 milione di euro derivante dall'operazione di scissione parziale del ramo d'azienda della controllata SDA Express Courier SpA).

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:

31.12.2019
Tasso di attualizzazione 0.55%
Tasso di inflazione 1.50%
Tasso annuo incremento TFR 2.625%
31.12.2019
Mortalità ISTAT 2018 differenziata per sesso
Tasso di Inabilità INPS 1998 differenziata per sesso
Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio.
Tasso di Turnover del personale All'anzianità di servizio media dei partecipanti corrisponde un tasso
annuo dello 0.11%
Tasso di anticipazione 1.25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni
Pensionamento In accordo alle regole INPS

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B5.3 - (Utili)/perdite attuariali (milioni di euro)
31.12.2019
Variazione ipotesi demografiche
Variazione ipotesi finanziarie દિવ
Altre variazioni legate all'esperienza 2
Totale 68

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali:

tab. B5.4 - Analisi di sensitività (milioni di euro)
TFR al 31.12.2019
Tasso di inflazione +0,25% 1.123
Tasso di inflazione -0.25% 1.092
Tasso di attualizzazione +0,25% 1.083
Tasso di attualizzazione -0.25% 1.133
Tasso di turnover +0.25% 1.105
Tasso di turnover -0,25% 1.109
31.12.2019
Service Cost previsto
Duration media del Piano a benefici definiti 8.90
Turnover medio dei dipendenti 0.11%

B6 - PASSIVITÀ FINANZIARIE BANCOPOSTA (77.937 milioni di euro)

tab. B6 - Passività finanziarie BancoPosta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti per conti correnti postali 53.880 53.880 51.139 51.139
Finanziamenti
Debiti vs. istituzioni finanziarie
6.741
6.741
5.453
5.453
12.194
12.194
5.604
5.604
2.869
2.869
8.473
8.473
MEF conto Tesoreria dello Stato 4.542 4.542 3.649 3.649
Strumenti finanziari derivati »
Cash flow hedging
Fair value hedging
Fair value vs. conto economico
5.522
71
5.436
15
45
31
14
5.567
102
5.450
15
1.772
49
1.723
57
58
(1)
1.829
107
1.722
Altre passività finanziarie 1.754 1.754 1.669 1.669
Totale 12.263 65.674 77.937 7.376 59.383 66.759

Debiti per conti correnti postali

Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2019 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2020. Il saldo esposto include debiti nei confronti di società del Gruppo Poste Italiane per complessivi 5.494 milioni di euro, di cui 5.219 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA e 227 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA.

Finanziamenti

Debiti verso istituzioni finanziarie

Al 31 dicembre 2019, sono in essere debiti per 12.194 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine con primari operatori finanziari e Controparte Centrale per un nominale complessivo di titoli impegnati pari a 11.550 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 6.075 milioni di euro a Long Term RePo e per 6.119 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi ad investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Il fair value99 dei debiti in commento al 31 dicembre 2019 ammonta a 12.205 milioni di euro.

MEF conto Tesoreria dello Stato

tab. B6.1 - MEF conto Tesoreria dello Stato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni - 4.397 4.397 3.546 3.546
Saldo dei flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - (47) (47) (89) (89)
Debiti per responsabilità connesse a rapine - 158 158 157 157
Debiti per rischi operativi - 34 34 35 રૂટ
Totale - 4.542 4.542 I 3.649 3.649

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

99 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

tab. B6.1.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Anticipazioni nette 4 397 4.397 3.546 3.546
Conti correnti postali del MEF e altri debiti 670 670 1 670 670
MEF - Gestione pensioni di Stato 1 (670) (670) (670) (670)
Totale - 4.397 4.397 l 3.546 3.546

Il Saldo dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale, positivo di 47 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2019, il saldo è rappresentato da un debito di 25 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 72 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 158 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

I Debiti per rischi operativi di 34 milioni di euro si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione BancoPosta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto, intervenute nell'esercizio 2019, sono commentate nella nota A6.

Altre passività finanziarie

tab. B6.2 - Altre passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
per trasferimento fondi naz. e intern.li ୧୧୫ 668 ୧୫୨ ୧୫୨
per importi da accreditare alla clientela 257 257 - 235 235
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio 255 255 1 243 243
per altri importi da riconoscere a terzi 164 164 1 145 145
per assegni vidimati 140 140 1 163 163
per depositi in garanzia 112 112 70 70
per RAV 19 19 1 19 19
per altre partite in corso di lavorazione 1 139 139 1 105 105
Totale 1.754 1.754 - 1.669 1.669

I debiti per Depositi in garanzia si riferiscono a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement). I debiti per altre partite in corso di lavorazione si riferiscono per 3 milioni di euro a somme accreditate alla società controllata PostePay SpA prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2020.

Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Finanziamenti 623 1 624 50 200 250
Obbligazioni 50 50 50 50
Debiti verso istituzioni finanziarie 573 1 574 200 200
Debiti per leasing ರಿಕರಿ 190 1.149 -
Strumenti finanziari derivatio 18 4 22 26 5 31
Fair value hedging 12 র্ব 16 22 4 26
Cash flow hedging 6 - 6 4 1 5
Passività finanziarie vs imprese controllate 505 505 112 112
Altre passività finanziarie 1 1 1 1 2
Totale 1.601 700 2.301 77 318 395

B7 - PASSIVITÀ FINANZIARIE (2.301 milioni di euro)

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano la Società al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating. Sono in essere clausole standard di negative pledge100.

Obbligazioni

La voce si riferisce a un prestito iscritto al costo ammortizzato di 50 milioni di euro, emesso dalla Società presso la Borsa del Lussemburgo nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso nel 2013. Il prestito è stato collocato in forma privata ed emesso alla pari in data 25 ottobre 2013. La durata del prestito è decennale, con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e, quindi, a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A7 – Attività finanziarie. Il fair value101 di tale passività al 31 dicembre 2019 è di 51 milioni di euro.

Debiti verso istituzioni finanziarie

tab. B7.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Fin.to BEI TF scad. 12/03/2026 173 - 173
Fin.to BEI TF scad. 16/10/2026 400 1 400
Fin.to BEI TF scad. 23/03/2019 1 200 200
Ratei di interesse 1 1
Totale 573 1 574 200 200

TF: Finanziamento a tasso fisso

100 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie o altri vincoli sui beni, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori.

101 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

Nel mese di marzo 2019 è giunto a scadenza, ed è stato rimborsato, il finanziamento BEI di 200 milioni di euro, ed è stata utilizzata la linea di credito concessa dalla BEI nel 2016 per l'intero ammontare di 173 milioni di euro. Il nuovo finanziamento prevede interessi al tasso fisso dello 0,879% e scadenza marzo 2026. Al 31 dicembre 2019 il fair value102 è di 185 milioni di euro.

In data 3 ottobre 2019 è stato stipulato un nuovo finanziamento di 400 milioni di euro con la BEI, il prestito erogato in data 18 ottobre 2019, prevede interessi al tasso fisso dello 0,29% e scadenza ottobre 2026. Al 31 dicembre 2019 il fair value103 è di 413 milioni di euro.

Il valore delle altre passività finanziarie nella tabella B7 approssima il relativo fair value.

Affidamenti

Al 31 dicembre 2019 sono disponibili i seguenti affidamenti:

  • linee di credito committed per 2.173 milioni di euro, utilizzate al 31 dicembre 2019 per 173 milioni di euro;
  • affidamenti a revoca uncommitted per 1.857 milioni di euro, di cui 1.009 milioni di euro utilizzabili per finanziamenti a breve, 173 milioni di euro per scoperto di conto corrente e 675 milioni di euro per affidamenti per il rilascio di garanzie personali.

Al 31 dicembre 2019, le linee di credito uncommited per finanziamenti a breve non sono state utilizzate. Le linee di credito per il rilascio di garanzie personali sono state utilizzate per 275 milioni di euro nell'interesse di Poste Italiane SpA e per 47 milioni di euro, nell'interesse di società del Gruppo. A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Le linee di credito a revoca uncommitted risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta.

Inoltre, a decorrere dal 7 maggio 2019 il Patrimonio BancoPosta può accedere ad una linea di finanziamento committed a breve termine concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in pronti contro termine fino ad un massimo di 5 miliardi di euro e una durata di 12 mesi prorogabile.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 889 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2019.

Le linee di credito esistenti ed i finanziamenti in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste.

Debiti per leasing

La voce è commentata nella nota 3 – Cambiamenti nelle politiche contabili.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto, intervenute nell'esercizio 2019, sono commentate nella nota A7 – Attività finanziarie.

102 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2. 103 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il

valore indicato è di livello 2.

Passività finanziarie verso imprese controllate

Riguardano rapporti di conto corrente di corrispondenza intrattenuti a tassi di mercato e sono dettagliati nella tabella che segue:

tab. B7.2 - Passività finanziarie verso imprese controllate (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.19
Saldo al
31.12.18
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 3 15
Poste Vita SpA 103 79
PostePay SpA 399 18
Totale 205 112

Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento

Di seguito si riportano le informazioni richieste dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

tab. B7.3 - Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento
(milioni di euro)
Descrizione Saldo a
31.12.18
Flusso di cassa dal(per)
attività di finanziamento
Flussi non
monetari
Saldo a
31.12.19
Finanziamenti 250 373 1 624
Obbligazioni 50 50
Debiti verso istituzioni finanziarie 200 373 1 574
Debiti per leasing (184) 1.333 1.149
Passività finanziarie vs imprese controllate 112 393 505
Altre passività finanziarie 2 (1) 1
Totale 364 581 1.334 2.279

B8 - DEBITI COMMERCIALI (1.598 milioni di euro)

tab. B8 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.19
Saldo al
31.12.18
Debiti verso fornitori 881 878
Debiti verso imprese controllate, collegate e a controllo congiunto 418 281
Passività derivanti da contratti 299 329
Totale 1.598 1.488
di cui Patrimonio BancoPosta 129 159

Debiti verso fornitori

(*)
I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di
servizi

(*) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Debiti verso imprese controllate e controllo congiunto

tab. B8.2 - Debiti verso imprese controllate e a controllo congiunto (milioni di euro)
Denominazione Saldo al
31.12.19
Saldo al
31.12.18
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 12 1
CLP ScpA 105 80
Consorzio PosteMotori 2 1
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA 29 14
EGI SpA 10 15
PatentiViaPoste ScpA 7 1
Poste Vita SpA 1 1
Postel SpA 25 33
PostePay SpA 88 83
SDA Express Courier SpA 145 46
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 1
Controllo congiunto
Gruppo FSIA 5
Totale 418 281
di cui Patrimonio BancoPosta 89 108

L'incremento del Debito verso imprese controllate è attribuibile principalmente alla controllata SDA Express Courier SpA per effetto del nuovo accordo stipulato, in seguito all'operazione di Scissione del ramo avvenuto in data 1° novembre 2019, inerente l'offerta commerciale relativa ai prodotti espresso nazionale e internazionale.

Passività derivanti da contratto

tab. B8.3 - Passività derivanti da contratto (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
01.01.19
Incrementi /
(Decrementi)
Variazione per
rettifica di ricavo
nel periodo
Saldo al
31.12.19
Anticipi da clienti 296 (23) l 273
Passività per commissioni da retrocedere 26 (26) 20 20
Passività per sconti su volumi 4 (1) - 3
Risconti passivi di natura commerciale 3 - - 3
Totale 329 (20) 20 299
di cui Patrimonio BancoPosta 33 (27) 20 26

Anticipi da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte di servizi da eseguire elencati qui di seguito:

tab. B8.3.1 - Anticipi da clienti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Anticipi da corrispondenti esteri 196 149
Anticipi dal Dipartimento per l'informazione e l'Editoria della PCM (tab.A7.1) 72
Affrancatura meccanica 38 36
Spedizioni senza affrancatura 16 16
Spedizioni in abbonamento postale 6 7
Altri servizi 17 16
Totale 273 296
di cui Patrimonio BancoPosta

Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.

B9 - ALTRE PASSIVITÀ (2.960 milioni di euro)

tab. B9 - Altre passivitā (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso il personale 17 769 786 11 962 973
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 30 486 516 33 441 474
Altri debiti tributari 1.357 131 1.488 1.198 131 1.329
Altri debiti verso imprese controllate 5 36 41 6 204 210
Debiti diversi 86 31 117 85 29 114
Ratei e risconti passivi 10 2 12 10 র্ব 14
Totale 1.505 1.455 2.960 1.343 1.771 3.114
di cui Patrimonio BancoPosta 1.434 62 1.496 1.274 39 1.313

Debiti verso il personale

Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 31 dicembre 2019. Il loro dettaglio è il seguente:

Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
per 14^ mensilità 211 211 1 224 224
per incentivi 17 357 374 11 625 રૂઝર
per permessi e ferie maturate e non godute 54 રહ રહ
per altre partite del personale 1 147 147 1 ક્ક 58
Totale 17 769 786 11 962 973
di cui Patrimonio BancoPosta 3 5 8 11 12

La riduzione del debito per incentivi è dovuta al combinato effetto tra le liquidazioni effettuate e le nuove passività che, iscritte al 31 dicembre 2018 nel fondo di incentivazione agli esodi, sono risultate determinabili con ragionevole certezza nel corso dell'esercizio.

L'incremento della voce Altre partite del personale è dovuto allo stanziamento di quanto previsto "Una tantum" a copertura della vacatio contrattuale 2019, definita da un accordo con le Organizzazioni Sindacali firmato il 18 febbraio 2020.

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B9.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività
Passività
non correnti
correnti
Totale Passività
Passività
correnti
non correnti
Totale
Debiti verso INPS 2 382 384 1 338 339
Debiti verso fondi pensione 1 85 85 85 85
Debiti verso fondi sanitari - 5 5 - 5 5
Debiti verso INAIL 28 3 31 32 3 રૂક
Debiti verso altri Istituti 1 11 11 - 10 10
Totale 30 486 ર્સ રિ રૂડે 441 474
di cui Patrimonio BancoPosta 3 3 3 3

L'incremento della voce Debiti verso INPS è in parte dovuto alla componente contributiva dell'Una-tantum sopra menzionata.

Altri debiti tributari

tab. B9.3 - Altri debiti tributari (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo I 87 87 1 102 102
Ritenute su c/c postali 10 10 3 3
Debito per imposta di bollo 1.357 8 1.365 1.198 11 1.209
Debiti tributari diversi 26 26 1 15 15
Totale 1.357 131 1.488 1.198 131 1.329
di cui Patrimonio BancoPosta 1.357 25 1.382 1.198 19 1.217

In particolare:

Le Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo riguardano le ritenute erariali operate dalla Società in qualità di sostituto d'imposta e versate nei successivi mesi di gennaio e febbraio 2020.

Il Debito per imposta di bollo, accoglie il saldo dovuto all'Erario per l'imposta assolta in modo virtuale al lordo del conguaglio effettuato nell'esercizio 2020 ai sensi della nota 3bis all'art. 13 della Tariffa prevista dal DPR 642/1972. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 31 dicembre 2019 sui buoni fruttiferi postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella nota A9 – Altri crediti e attività.

Altri debiti verso imprese controllate

tab. B9.4 - Altri debiti verso imprese controllate (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Denominazione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Controllate dirette
Poste Vita SpA 114 114
PostePay SpA 21 21 73 73
SDA Express Courier SpA 5 12 17 6 12 18
BancoPosta Fondi SpA SGR 2 2 2 2
Poste Air Cargo Srl 1
Postel SpA 1 1 1
Risparmio Holding SpA
Totale 5 રૂદ 41 6 204 210
di cui Patrimonio BancoPosta 21 21

Sono costituiti in parte dal debito che Poste Italiane SpA, in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 – Principi contabili adottati), ha verso le controllate per aver acquisito dalle stesse crediti per acconti versati, per ritenute subite e per imposte pagate all'estero, al netto dell'IRES dovuta dalla controllata BancoPosta Fondi SpA SGR alla Controllante, nonché il beneficio connesso alla perdita fiscale apportata nel corso dell'esercizio 2019 da SDA Express Courier SpA.

Nel corso dell'esercizio 2019, è stato regolato il debito verso la controllata PostePay SpA di 72 milioni di euro generatosi a seguito del conferimento alla stessa del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento avvenuto in data 1° ottobre 2018.

Debiti diversi

Il saldo dei Debiti diversi è così composto:

tab. B9.5 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Saldo al 31.12.18
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta 74 8 82 75 රි 81
Depositi cauzionali 12 12 10 1 10
Altri debiti 1 23 23 1 23 23
Totale 86 31 117 85 29 114
di cui Patrimonio BancoPosta 74 8 82 75 6 81

Nel dettaglio:

I debiti diversi della gestione BancoPosta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

I depositi cauzionali sono riferiti principalmente alle somme versate dai clienti a garanzia del pagamento dei corrispettivi di alcuni servizi (spedizioni in abbonamento postale, utilizzo di caselle o bolgette per la raccolta postale, contratti di locazione, contratti per servizi telegrafici, etc.).

6.4 NOTE AL CONTO ECONOMICO

tab. C1 - Ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Ricavi per Servizi Postali 2.929 2 925
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 2.929 2.925
rilevati in un determinato momento 490 589
rilevati nel corso del tempo 2.439 2.336
Ricavi per Servizi BancoPosta 5.435 5.419
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.796 3.863
rilevati in un determinato momento 412 505
rilevati nel corso del tempo 3.384 3.358
Altri ricavi della vendita di beni e servizi 177 75
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 177 75
rilevati in un determinato momento 1
rilevati nel corso del tempo 176 74
Totale 8.541 8.419

C1 - RICAVI E PROVENTI (8.541 milioni di euro)

I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono così ripartiti:

  • i Ricavi da Servizi Postali sono riferiti a prestazioni fornite alla clientela mediante i canali di vendita retail e business; i ricavi conseguiti mediante il canale retail sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate presso i canali di vendita (Uffici Postali, call center e web) e valorizzati sulla base delle tariffe applicate; i ricavi conseguiti mediante il canale business sono generalmente disciplinati da contratti di durata annuale o pluriennale e rilevati over time sulla base del metodo degli output determinato in ragione delle spedizioni richieste e accettate. Tali contratti prevedono componenti variabili di prezzo (principalmente sconti su volumi e penali commisurate al livello qualitativo del servizio reso) la cui stima, determinata sulla base del metodo del valore atteso, è rilevata a diretta diminuzione del ricavo.
  • i Ricavi per Servizi BancoPosta sono suddivisibili in:
    • ricavi per servizi di collocamento e intermediazione: sono rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela;
    • ricavi per servizi di conto corrente e servizi correlati: sono rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso (ivi inclusi servizi correlati, es. bonifici, deposito titoli ecc..) e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela;
    • ricavi per commissioni su bollettini di c/c postale: sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita.

Ricavi per Servizi postali

Descrizione Esercizio Esercizio
2019 2018
Corrispondenza 2.169 2.277
Pacchi 431 318
Filatelia 8 7
Totale ricavi da mercato 2.608 2.602
Compensi per Servizio Universale 262 262
Integrazioni tariffarie all'Editoria 59 61
Totale ricavi 2.929 2.925

Nel corso dell'esercizio in commento, per consentire una più facile lettura della voce Ricavi per Servizi Postali è rappresentata una differente disaggregazione della voce in commento che consente una più immediata valutazione delle performance economico-finanziarie per segmento di operatività.

I Ricavi da mercato, sostanzialmente in linea con l'esercizio 2018, mostrano una flessione dei ricavi derivanti dalla Corrispondenza, compensata dall'incremento dei ricavi del comparto Pacchi prevalentemente dovuto alle attività di vendita di servizi di corriere espresso pacchi e assistenza pre e post vendita alla clientela acquisite in seguito all'operazione di scissione parziale di SDA Express Courier SpA e all'incremento delle spedizioni conseguenti la partnership con Amazon e altri operatori principali.

I compensi per Servizio Universale riguardano il rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2015-2019 scaduto al 31 dicembre 2019. In data 30 dicembre 2019 è stato sottoscritto il nuovo Contratto per gli anni 2020-2024 che è stato formalmente notificato alla Commissione Europea per le consuete valutazioni, tuttora in corso, legate alla disciplina europea sugli aiuti di Stato.

La voce Integrazioni tariffarie all'Editoria104 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti alla Società a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso trova parziale copertura nel Bilancio dello Stato 2019.

104 Il D.L. 30 dicembre 2019, n. 162 - come convertito dalla Legge n.8 del 28 febbraio 2020 -, ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano «per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale» (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea.

Ricavi per Servizi BancoPosta

tab, C1.2 - Ricavi per Servizi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.799 1.827
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali 1.638 1.556
Intermediazione assicurativa 437 407
Ricavi dei servizi di c/c 457 497
Commissioni su bollettini di c/c postale 390 412
Collocamento prodotti di finanziamento 327 262
Collocamento prodotti e servizi di pagamento 191 47
Proventi dei servizi delegati 97 101
Collocamento fondi di investimento 62 51
Servizi di trasferimento fondi 21 29
Commissioni da collocamento e negoziazione titoli 4 4
Deposito Titoli 3 4
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 173
Altri prodotti e servizi 9 49
Totale 5.435 5.419

Tra i Ricavi per Servizi BancoPosta, sostanzialmente in linea con l'esercizio 2018, il decremento delle commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate è dovuto al conferimento nella controllata PostePay, con decorrenza 1° ottobre 2018, dei prodotti rientranti nel ramo monetica e pagamenti. Tale decremento è compensato dalle commissioni percepite dalla stessa a seguito del contratto stipulato, a valere dalla medesima data, per l'attività di collocamento di prodotti e servizi di pagamento.

In particolare:

  • La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 14 dicembre 2017 per il triennio 2018-2020.
  • La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:
tab. C1.2.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Proventi degli impieghi in titoli 1.570 1.488
Interessi attivi su titoli al costo ammortizzato 535 485
Interessi attivi su titoli al FVTOCl 1.012 981
Interessi attivi (passivi) su asset swap di CFH su titoli al FVOCI e CA 4 9
Interessi attivi (passivi) su asset swap di FVH su titoli al FVOCI e CA (27) (2)
interessi su operazioni di pronti contro termine 46 15
Proventi degli impieghi presso il MEF 64 65
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) 64 63
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti 2
Altri proventi 4 3
Totale 1.638 1.556

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A6 – Attività finanziarie BancoPosta.

I proventi degli impieghi presso il MEF riguardano gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

  • I ricavi per intermediazione assicurativa si riferiscono alle commissioni maturate nell'esercizio nei confronti delle controllate Poste Vita e Poste Assicura, per effetto delle attività di collocamento delle polizze.
  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto (216 milioni di euro), le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela (108 milioni di euro), le commissioni su carte di debito annuali (21 milioni di euro) e quelle relative alle transazioni (28 milioni di euro).
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento di prestiti e mutui erogati da terzi.
  • I proventi da collocamento di prodotti e servizi di pagamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento e promozione di prodotti emessi dalla controllata PostePay SpA.
  • I proventi dei servizi delegati sono relativi, principalmente, al compenso spettante alla Società per il servizio di pagamento delle pensioni e dei voucher dell'INPS (36 milioni di euro) e per i servizi svolti in base alla Convenzione con il MEF (58 milioni di euro).

Altri ricavi della vendita di beni e servizi

Tra le principali voci di ricavo si rilevano: proventi rilevati nei confronti della controllata PostePay SpA per l'effettuazione di operazioni inerenti la monetica e i pagamenti (114 milioni di euro) e proventi dei servizi di call center (7 milioni di euro).

C2 - PROVENTI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA (384 milioni di euro)

tab. C2 - Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Proventi da strumenti di equity a fair value rilevato a Conto economico
Utili da valutazione
27 9
9
Utili realizzati 25
1
Dividendi da altre partecipazioni 1
Proventi da strumenti finanziari al FVTOCI
Utili realizzati
353
353
400
400
Proventi da strumenti finanziari al costo ammortizzato
Utili realizzati
1 4
Utili su cambi
Utili realizzati

4
4
র্ব
Proventi diversi 1 1
Totale 384 418

I proventi diversi derivanti da operatività finanziaria rilevano un decremento di 34 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 principalmente dovuto a minori utili da realizzo da attività finanziarie al FVTOCI (-47 milioni di euro) in parte compensati dall'incremento di fair value delle azioni privilegiate di Visa Incorporated (+16 milioni di euro).

C3 - ALTRI RICAVI E PROVENTI (478 milioni di euro)

tab. C3 - Altri ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Dividendi da società controllate 348 262
Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi 16 12
Canoni di locazione 12 14
Contributi pubblici 8 10
Plusvalenze da alienazione 2 117
Rimborso spese personale c/o terzi 1 6
Altri ricavi e proventi diversi 91 31
Totale 478 452

L'incremento della voce Altri ricavi e proventi diversi è dovuta alla rilevazione di proventi derivanti da passività insussistenti definitesi a seguito di analisi svolte sui conti transitori utilizzati nell'ambito dell'operatività del Patrimonio destinato BancoPosta.

Dividendi da società controllate

tab. C3.1 - Dividendi da società controllate (milioni di euro)
Denominazione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Poste Vita SpA 285 238
PostePay SpA 33
BancoPosta Fondi SpA SGR 30 15
Totale 348 262

Plusvalenze da alienazione

tab. C3.2 - Plusvalenze da alienazione (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Plusvalenze da alienazione di partecipazioni 2 116
Plusvalenze da alienazione di investimenti immobiliari 1
Totale 2 117

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, per l'esercizio 2019 la voce in esame è esposta per 1 milione di euro, al netto di minusvalenze per 1 milione di euro. Per l'esercizio 2018, la voce al netto di minusvalenze per 2 milioni di euro è esposta per 115 milioni di euro.

C4 - COSTI PER BENI E SERVIZI (1.854 milioni di euro)

tab. C4 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Costi per servizi 1.678 1.361
Godimento beni di terzi 74 270
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 102 94
Totale 1.854 1.725

L'incremento di 129 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 è principalmente dovuto a maggiori Costi per servizi in parte compensato dal decremento dei costi per Godimento beni di terzi (a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2019 dell'IFRS 16 – Leasing).

Costi per servizi

tab. C4.1 - Costi per servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 483 208
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 387 243
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 196 194
Spese per servizi del personale 131 133
Utenze energetiche e idriche 116 108
Servizio movimento fondi 89 91
Pulizia, smaltimento e vigilanza 67 ୧୫
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex 58 58
Pubblicità e propaganda 53 57
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati રૂદ 43
Servizi di stampa e imbustamento 28 46
Consulenze varie e assistenze legali 15 21
Premi di assicurazione 9 9
Provvigioni ai rivenditori e diverse 5 6
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 3 74
Oneri per custodia e gestione titoli 2 2
Totale 1.678 1.361

L'incremento della voce canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne è riconducibile principalmente ai costi per servizi resi dalla controllata PostePay SpA che nell'esercizio 2018 incidono solo a partire dal 1° ottobre 2018, data da cui decorre il contratto di esternalizzazione della gestione dei prodotti in "service".

Godimento beni di terzi

Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Affitto immobili ర్ 155
Veicoli in full rent 2 57
Noleggi apparecchiature e licenze software 60
Altri costi per godimento di beni di terzi රි 4
Totale 74 270

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C4.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (millioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
45
Carburanti, lubrificanti e combustibili 47
Materiali di consumo e beni destinati alla vendita 30 28
Cancelleria e stampati 18 17
Stampa francobolli e carte valori 7 র্ব
Totale 102 94

C5 - ONERI DELL'OPERATIVITÀ FINANZIARIA (100 milioni di euro)

tab. C5 - Oneri dell'operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Interessi passivi 67 23
a favore della clientela 32 10
su depositi in garanzia 21 4
su operazioni di pronti contro termine 9 6
verso Controllante 5 3
Oneri da strumenti finanziari al FVTOCI 3 22
Perdite da realizzo 3 22
Oneri da strumenti finanziari al costo ammortizzato 11 3
Perdite da realizzo 11 3
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge 4 2
Perdite da valutazione 4 2
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico 15
Perdite da valutazione 15
Totale 100 50

Gli oneri dell'operatività finanziaria rilevano un incremento di 50 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 principalmente dovuto a maggiori interessi passivi (+44 milioni di euro) e oneri da valutazione delle vendite a termine delle azioni privilegiate di Visa Incorporated (+15 milioni di euro) in parte compensati dal decremento delle perdite da realizzo da attività finanziarie al FVTOCI (-19 milioni di euro).

tab. C6 - Costo del lavoro (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2019
Esercizio
2018
Salari e stipendi 3 978 3.976
Oneri sociali 1.154 1.137
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 241 248
Contratti di somministrazione/a progetto 15 8
Compensi e spese Amministratori 2 2
Pagamenti basati su azioni 11
Incentivi all'esodo 16 173
Accantonamenti netti per vertenze con il personale (tab. B4) 2
Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi (tab. B41 રૂદેવ 444
Recuperi del personale per vertenze (10) (5)
Altri costi (recuperi di costo) del personale (78) (42)
Totale 5.702 5.947

C6 - COSTO DEL LAVORO (5.702 milioni di euro)

Il costo del lavoro si decrementa per complessivi 245 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 per effetto principalmente dei minori costi per incentivi all'esodo e dei maggiori recuperi di costi del personale per variazioni di stime effettuate in esercizi precedenti. Sulla componente ordinaria del costo del lavoro incide la riduzione degli organici mediamente impiegati (oltre 5mila FTE in meno rispetto al 2018) che ha quasi completamente compensato l'incremento del costo pro capite legato all'effetto a regime dell'ultimo rinnovo contrattuale (CCNL 2016-2018), nonché il riconoscimento di un importo a titolo di spettanza contrattuale omnicomprensiva a copertura dell'intero anno 2019 stabilita da un accordo con le Organizzazioni Sindacali firmato il 18 febbraio 2020.

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B4 – Fondi per rischi e oneri.

Gli Altri costi (recuperi di costo) del personale comprendono il rilascio di passività di 45 milioni di euro stanziate in esercizi precedenti a sostegno degli esodati non tutelati.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti è il seguente:

Organico stabile Numero medio Numero puntuale
Esercizio 2019 Esercizio 2018 31.12.19 31.12.18
Dirigenti 550 573 547 549
Quadri - A1 6.173 6.389 6.092 6.184
Quadri - A2 7.818 8.130 7 597 7 879
Livelli B. C. D 101.163 107.149 97.071 103.820
Livelli E, F 2.161 580 4.156 891
Tot. unità tempo indeterminato (*) 117.865 122.821 115.463 119.323

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 125.894 (nell'esercizio 2018: 130.867).

C7 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (674 milioni di euro)

tab. C7 - Ammortamenti e svalutazionî (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Ammortamenti Immobili, impianti e macchinari 295 297
Fabbricati strumentali 108 111
Impianti e macchinari 70 68
Attrezzature ind.li e comm.li 9 9
Migliorie beni di terzi 40 32
Altri beni દક 77
Svalutazioni /assorbimento svalut.ni / rettifiche Immobili, impianti e macchinari (5) (6)
Ammortamenti Investimenti immobiliari 4 4
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 189
Immobili strumentali 128
Flotta aziendale 54
Veicoli uso promiscuo 4
Altri beni 3
Ammortamenti e svalutazioni di Attività immateriali 191 179
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 191 179
Totale 674 474

Gli ammortamenti e svalutazioni rilevano un incremento di 200 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 pressoché interamente riferito agli Ammortamenti per Attività per diritti d'uso (IFRS 16).

C8 - ALTRI COSTI E ONERI (196 milioni di euro)

tab. C8 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2019
Esercizio
2018
Manifestazione di rischi operativi 34 46
Rapine subite [tab. B6.1.2] 4 5
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi - 1
Altre perdite operative del BancoPosta 30 40
Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri 16 72
per vertenze con terzi [tab. B4] (4) 2
per rischi operativi [tab. B4] 10 79
per buoni postali prescritti [tab. B4] (15)
per altri rischi e oneri [tab. B4] 10 6
Minusvalenze 1 2
Altre imposte e tasse 88 64
IMU 26 25
TARSU/TARI/TARES/TASI 21 21
Altre 41 18
Svalutazione partecipazioni [tab. A5.1] 32 04
Altri costi correnti 25 28
Totale 196 306

Il decremento di 110 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 è principalmente riconducibile a minori accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri (-56 milioni di euro), minori perdite operative del patrimonio BancoPosta (-10 milioni di euro) e minori svalutazioni di partecipazioni (-62 milioni di euro) in parte compensati da maggiori costi per IVA indetraibile su accordi di leasing, riclassificati per natura al 31 dicembre 2019, per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16.

C9 – RETTIFICHE / (RIPRESE) DI VALORE SU STRUMENTI DI DEBITO, CREDITI E ALTRE ATTIVITA' (41 milioni di euro)

tab. C9 - Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Svalutazioni nette crediti commerciali e altre attività 43 21
Svalutazione/(riprese di valore) crediti verso clienti 37 8
Svalutazione/(riprese di valore) crediti verso Controllante (1)
Svalutazione/(riprese di valore) crediti diversi ర్ 14
Svalutazioni nette strumenti di debito e crediti dell'operatività finanziaria (2) 1
Svalutazione/(riprese di valore) strumenti di debito al FVTOCI (1) (1)
Svalutazione/(riprese di valore) strumenti di debito al Costo ammortizzato (1) 2
Totale 41 22

L'incremento di 19 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 è principalmente riconducibile a maggiori svalutazioni su crediti commerciali (+29 milioni di euro) in parte compensate da minori svalutazioni degli altri crediti (-8 milioni di euro).

C10 - PROVENTI (70 milioni di euro) E ONERI FINANZIARI (59 milioni di euro)

Proventi finanziari

tab C10.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Proventi da società controllate e collegate 53 29
Interessi su finanziamenti 7 6
Interessi attivi su c/c di corrispondenza 1 1
Dividendi da società collegate™ 6 17
Altri proventi finanziari 39 5
Proventi da strumenti finanziari al FVTOCI 5 5
Interessi su titoli a reddito fisso 16 16
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging (11) (11)
Altri proventi finanziari 7 6
Proventi finanziari su crediti attualizzati(1) 4 5
Interessi di mora 14 13
Svalutazione crediti per interessi di mora (14) (13)
Altri proventi 3 1
Utili su cambi« 5 4
. í

(1) A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2019 i proventi finanziari al netto degli utili su cambi e dei dividendi da società collegate ammontano a 59 milioni di euro (23 milioni di euro nell'esercizio 2018).

(2) I proventi finanziari su crediti attualizzati riguardano gli interessi sui crediti verso il personale e verso INPS per accordi CTD 2006, 2008, 2010, 2012, 2013, 2015 e 2018.

L'incremento di 26 milioni rispetto all'esercizio 2018 è principalmente dovuto alle commissioni di mancato utilizzo su linee di credito committed rilasciate a favore di talune società controllate, parzialmente compensato da minori dividendi percepiti da società collegate.

Oneri finanziari

tab. C10.2 - Oneri finanziari
-- ------------------------------- -- -- --
Descrizione Note Esercizio
2019
Esercizio
2018
Oneri sulle passività finanziarie 29 15
su debiti per leasing 25
su debiti verso istituzioni finanziarie 2
su prestiti obbligazionari 1 13
da strumenti finanziari derivati 1
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR (tab. B5) 17 19
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi (tab. B41 1
Svalutazione partecipazioni in società collegate 27
Altri oneri finanziari 8 5
Perdite su cambio 4 4
Totale 59 70

(1) Ai fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2019 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 55 milioni di euro (66 milioni di euro nell'esercizio 2018).

Il decremento di 11 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018 è principalmente dovuto a minori oneri su prestiti obbligazionari a seguito del rimborso avvenuto nel mese di giugno 2018 del prestito obbligazionario del valore nominale di 750 milioni di euro (-12 milioni di euro), all'assenza di svalutazioni su partecipazioni in società collegate (-27 milioni di euro) in parte compensato da maggiori oneri su debiti per leasing (+ 25 milioni di euro).

C11 – RETTIFICHE / (RIPRESE) DI VALORE SU ATTIVITA' FINANZIARIE (45 milioni di euro)

tab. C11 - Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (milionî di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Svalutazioni nette su crediti finanziari 1 20
Svalutazione/(riprese di valore) crediti finanziari 20
Svalutazione credito per interessi attivi su rimborso IRES 45
Totale 45 20

La svalutazione del credito per interessi attivi su rimborso IRES è commentata nella nota A9.

C12 - IMPOSTE SUL REDDITO (162 milioni di euro)

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24%, mentre l'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti e del 4,20% per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario). Per tale ultima imposta l'aliquota media ponderata è del 4,49%.

tab. C12 - Imposte sul reddito (milionî di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
lmposte correnti 60 34 94 119 35 154
lmposte differite attive 59 10 ല്ലേ (7) 2 (5)
lmposte differite passive (1) (1) (1) (1)
Totale 118 44 162 111 37 148

Il tax rate dell'esercizio 2019 è del 19,7% ed è così composto:

tab. C12.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 823 732
Imposta teorica 198 24,0% 176 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Dividendi da partecipazioni (81) -9,83% (64) -8,68%
Imposte esercizi precedenti (6) -0,74% (7) -0,95%
Utili realizzati su partecipazioni (1) -0,04% (27) -3,62%
Rettifiche di valore su partecipazioni 8 0,95% 29 3,97%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 6 0,73% 3 0,37%
Sopravvenienze passive indeducibili 5 0.59% 3 0,41%
Imposte indeducibili 3 0,40% 5 0,67%
Altre (14) -1,74% (7) -0,93%
Imposta effettiva 118 14,32% 111 15,24%
tab. C12.2 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRAP
-- -- -- -- ------------------------------------------------------------------------------- --
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 823 732
Imposta teorica 37 4,49% 33 4,49%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Dividendi da partecipazioni (16) -1,94% (13) -1,71%
Costo del personale indeducibile 13 1,53% 12 1,69%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 6 0,73% 2 0,29%
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie 2 0,25% 6 0,87%
Imposte esercizi precedenti (3) -0,35%
Altre 2 0,32% (1) -0,23%
Imposta effettiva 44 5,38% રહ 5,06%

Imposte correnti

tab. C12.3 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milioni di euro)
Imposte correnti 2019
Descrizione IRES IRAP
Crediti/ Crediti/ Totale
(Debiti) (Debiti)
Saldo al 1º gennaio 80 3 83
Pagamenti 181 46 227
per acconti dell'esercizio corrente 181 38 219
per saldo esercizio precedente 8 8
Credito istanza di rimborso IRAP (8) (8)
Accantonamenti a Conto Economico (60) (34) (94)
Accantonamenti a Patrimonio Netto 3 3
Consolidato fiscale (385) (385)
Altro 21
(*)
- 21
Saldo al 31 dicembre (163) 10 (153)
di cui:
Crediti per imposte correnti 36 10 46
Debiti per imposte correnti (199) (199)

(*) La voce si riferisce a crediti per ritenute.

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versati sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2019 riguardano:

  • un debito di 190 milioni di euro riferito a tutte le società partecipanti al consolidato fiscale determinato dagli acconti IRES e IRAP versati, dai crediti IRES rivenienti dal precedente esercizio al netto degli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio 2019;
  • il credito per imposta sostitutiva di 32 milioni di euro relativo all'affrancamento effettuato dalla Società nel corso dell'esercizio 2018, ai sensi dell'art. 15 comma 10 ter del D.L. 29 novembre 2008 n. 185, dei maggior valori, risultanti dalle Note al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, dell'avviamento e delle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione nella società FSIA Investimenti Srl;
  • il residuo credito IRES di 4 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nella nota A9).

Imposte differite

Al 31 dicembre 2019, i crediti/(debiti) per Imposte differite sono di seguito dettagliati:

tab. C12.4 - Imposte differite (milionî di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.19
Saldo al
31.12.18
863
(376)
lmposte differite attive
Imposte differite passive
675
(୧୧୧୧)
Totale 9 487
di cui Patrimonio BancoPosta
lmposte differite attive
Imposte differite passive
312
(662)
507
(372)

Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

Descrizione Note Esercizio
2019
Saldo al 1° gennaio 487
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto Economico
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio Netto
[tab. C12.8] (୧୫)
(411)
Operazioni straordinarie ( 7
Saldo al 31 dicembre 9

(*) La voce Operazioni straordinarie si riferisce al saldo delle imposte differite attive trasferite a Poste Italiane SpA a seguito dell'operazione di scissione parziale del ramo d'azienda della controllata SDA Express Courier SpA, avvenuta in data 1° novembre 2019.

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

tab. C12.6 - Movimentazione delle Imposte differite attive (milioni di euro)
Descrizione Invest.ti
lmmob.ri
Attività e
passività
Fondi a
copertura
finanziarie perdite attese
Fondi per
rischi e
oneri
Attualiz-
Fondo TFR
Passività
zazione derivanti da
contratto
Altre rotale
Saldo al 1º gennaio 2019 17 370 89 313 19 10 45 863
Proventi/(Oneri) imputati a CE (5) (76) 3 (69)
Proventi/(Oneri) imputati a PN - (137) - 17 (120)
Operazioni straordinarie
Saldo al 31 dicembre 2019 18 234 85 237 36 13 52 675
tab. C12.7 - Movimentazione delle Imposte differite passive (milioni di euro)
Descrizione Attività e
passività
finanziarie
Altre rotale
Saldo al 1º gennaio 2019 373 2 375
Oneri/(Proventi) imputati a CE
Oneri/(Proventi) imputati a PN
291 (1) (1)
291
Saldo al 31 dicembre 2019 664 T ୧୧୧

Al 31 dicembre 2019 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C12.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Riserva fair value per attività finanziarie al FVTOCI (417) 651
Riserva cash flow hedge per strumenti derivati di copertura (11) (60)
Utili / (Perdite) attuariali da TFR 17 (5)
Totale (411) 586

6.5 PARTI CORRELATE

Rapporti patrimoniali e economici con entità correlate

Saldo al 31.12.2019
Denominazione Att. finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred. comm.li Altri crediti e
attività
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Pass, finanziarie
BancoPosta
Passività finanz. Deb.comm.li Altre pass.
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 22 16 3 12 2
CLP ScpA 14 1 105
Consorzio PosteMotori 21 44 2
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - 29
EGI SpA 1 1 13 43 10
Poste Air Cargo Sri 13 4 1 -
PatentiViaPoste ScpA 12 1
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) 5 2
Poste Vita SpA 251 147 207 237 103 1
Postel SpA 13 46 1 7 25 1
Postepay SpA 50 - 121 40 5.222 388 88 21
SDA Express Courier SpA 60 85 2 145 17
Controllate indirette
Kipoint SpA 1
Poste Assicura SpA 8 4 8
Poste Welfare Servizi Srl 8
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.066 188 4 495 4.542 4 9 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.948 452
Gruppo Enel 25
Gruppo Eni 8 9
Gruppo Leonardo 1 45
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 143 8 400
Gruppo Invitalia 49 2
Altre correlate esterne 12 5 15 64
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne (4) (20) (40)
Totale 11.203 366 1.136 260 495 10.517 રે રહ્યું હરિક 496 113
Saldo al 31.12.2018
Denominazione Att. finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred.
comm.li
attività Altri crediti e Disponibilità liquide e Pass. finanziarie
mezzi equivalenti
BancoPosta Passività finanz. Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 16 20 15 1 2
CLP ScpA 15 1 80
Consorzio PosteMotori 15 45 1
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA 1 14
EGI SpA 1 7 15
Mistral Air Srl 15 3 1 - 1
PatentiViaPoste ScpA 6 ರಿ 1
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) 5 1
PosteVita SpA 256 143 539 79 1 114
Postel SpA 12 42 1 6 રૂરે 1
PostePay SpA 174 - 103 17 4.291 18 83 73
Risparmic Holding SpA - 1
SDA Express Courier SpA 11 40 2 3 46 18
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 8 4 1
Poste Welfare Servizi Srl ರಿ
Controllo congiunto
Gruppo SIA 5
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 5.930 197 11 1.306 3.649 43 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 4.541 440
Gruppo Enel 26
Gruppo Eni 5 12
Gruppo Leonardo 41
Gruppo Monte dei Paschi 44 337
Gruppo Invitalia દર્ભ 2
Altre correlate esterne 18 10 64
F.do Svalutaz. crediti vs correlate (5) (20) (39) (3)

Al 31 dicembre 2019 i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 70 milioni di euro (71 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Ricavi
Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e proventi Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
lmmob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costiper
benie servizi
Oneri
dell'operativià
finanziaria
Costo del
avoro
oneri Rettifiche/ (riprese) di
Altricostie valoresu strumenti di
debito, credito e altre
attività
Oneri
finanziari
Controllate dirette
BancoPostaFondi SpA SGR ક્ક 30 11 (1)
CLP ScpA 5 4 2 171 3
Consorzio PosteMotori 42 2
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA 2 23
EGI SpA 97 1
Poste Air Cargo Srl
PatentiViaPoste ScpA 26
Poste Tributi ScpA (in liquidazione)
Poste Vita SpA 445 285 46
Postel SpA 10 2 32 3
Postepay SpA 397 રૂદ 326 22
Risparmio Holding SpA - 1
SDA Express Courier SpA 17 2 1 210 8
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 40
Collegate
Gruppo Anima 3 6
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 466 1 5 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.875 1 1
Gruppo Enel 57
Gruppo Eni 19 26
Gruppo Leonardo 19
Gruppo Monte dei Paschi 16
Gruppo Invitalia 1
Altre correlate esterne 38 49
Totale 3,523 356 53 4 7 920 27 59 1 2
Rapporti economici con entità correlate (milioni di euro)
Esercizio 2018
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Oneri
dell'operativià
finanziaria
Costo del lavoro Altri costi e oneri Rettifiche/
(riprese) di
valore su
strumenti di
debito, credito
e altre attività
Rettifiche/
(riprese) di
valore su attività
finanziari
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 53 15 - - - - - - - - -
CLP ScpA 5 - - 2 - 152 - - 3 - -
Consorzio PosteMotori 40 - - - - - - - 1 - -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - 2 24 - - - - -
EGI SpA - 1 - - - 96 - - - - -
Mistral Air Srl - 1 - - - - - - - - -
PatentiViaPoste ScpA 25 - - - - - - - - - -
Poste Vita SpA 412 239 11 - - - - 1 - - -
Postel SpA 4 2 - - - 47 - 2 - - -
Postepay SpA 108 11 - - - 83 4 1 - - -
SDA Express Courier SpA 9 4 1 - - 87 - 2 - - -
Controllate indirette
Kipoint SpA - - - - - 1 - - - - -
Poste Assicura SpA 31 - - - - - - - - - -
Controllo congiunto
Gruppo SIA - - 11 - 3 27 - - - - -
Collegate
Gruppo Anima 2 116 6 - - - - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 513 5 - - - 3 3 - - (4) -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.892 - - - - - - - - 1 -
Gruppo Enel 58 - - - - - - - - - -
Gruppo Eni 20 - - - - 30 - - - - -
Gruppo Leonardo - - - - 12 28 - - - - -
Gruppo Monte dei Paschi 20 - - - - - - - - - -
Gruppo Invitalia 2 - - - - - - - - - 20
Altre correlate esterne 27 - - - - 7 - 42 - - -
Totale 3.221 394 29 2 17 585 7 48 4 (3) 20

Al 31 dicembre 2019 gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale sono pari a 1 milione di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne è riassunta di seguito:

I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del Servizio Universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, per spedizioni senza la materiale affrancatura e per il servizio integrato notifiche.

  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva senza materiale affrancatura. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

(milioni di euro)
Incidenza delle operazioni con parti correlate
31.12.2019 31.12.2018
Descrizione Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%) Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%)
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie BancoPosta 76.396 11.203 14,7 63.863 10.684 16,7
Attività finanziarie 941 367 39,0 983 409 41,6
Crediti commerciali 2.385 1.139 47,8 2.261 1.049 46,4
Altri crediti e attività 2.455 260 10,6 2.150 33 1,5
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.206 495 41.0 2.127 1.306 61,4
Fondi per rischi e oneri 1.130 70 6,2 1.431 71 5,0
Passività finanziarie BancoPosta 77.937 10.518 13,5 66.759 8.923 13,4
Passività finanziarie 2.301 557 24,2 395 112 28,4
Debiti commerciali 1.598 497 31,1 1.488 387 26,0
Altre passività 2.961 114 3,9 3.114 282 9,1
Rapporti economici
Ricavi e proventi 8.541 3.524 41,3 84.719 3.221 3,8
Altri ricavi e proventi 478 358 74,9 448 394 87,9
Costi per beni e servizi 1.854 922 49,7 1.725 રેક્ટ 33,9
Oneri dell'operatività finanziaria 100 27 27,0 50 7 14,0
Costo del lavoro 5.702 ട് 8 1,0 5.947 48 0,8
Altri costi e oneri 196 6 3,1 306 4 1,3
Oneri finanziari 59 3 5,1 70 n.a.
Proventi finanziari 70 54 77,1 44 29 65,9
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa 49 780 n.a. 1.974 2.607 n.a.
Flusso di cassa netto da/{per} attività di investimento (736) (50) 6,8 (399) 130 n.a.
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni con gli
azionisti
(234) (60) 25,6 (1.487) (409) 27,5

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori della Società, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione 31.12.2019 31.12.2018
Competenze con pagamento a breve/medio termine 12.505 13.127
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 510 532
Altri benefici con pagamento a lungo termine 1.855 1.223
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro 1.704 2.075
Pagamenti basati su azioni 4.906 2.840
Totale 21-480 19.797
Compensi e spese Sindaci (migliaia di euro)
Descrizione 31.12.2019 31.12.2018
Compensi 247 270
Spese 20 19
Totale 267 289

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Società ammontano, per l'esercizio 2019, a 84 migliaia di euro. Nella determinazione delle stesse non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2019 la Società non è creditrice per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

Poste Italiane SpA e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

7. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

PREMESSA

La nota "Analisi e presidio dei rischi" è comune a Gruppo Poste Italiane e a Poste Italiane SpA, ed include la trattazione relativa sia ai rischi di natura finanziaria (ai sensi dell'IFRS 7) sia ai rischi di altra natura per i quali si ritenga opportuno/necessario dare informativa. Le informazioni quantitative relative alla sola Poste Italiane SpA sono riportate in un paragrafo dedicato nell'ambito della presente nota, se non diversamente indicato.

RISCHI FINANZIARI

Di seguito si riporta il presidio dei rischi finanziari al 31 dicembre 2019, secondo l'impostazione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative.

La gestione delle operazioni d'impiego e di copertura dei rischi relative al Patrimonio BancoPosta e a Poste Italiane sono state affidate a BancoPosta Fondi SpA SGR, rispettivamente, a partire dal primo gennaio e dal primo luglio 2019.

Le attività di finanza di Poste Italiane SpA, relative alla tesoreria e alle operazioni di funding a medio lungo termine, anche sul mercato dei capitali, nonché le iniziative di finanza straordinaria ed agevolata sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo della Capogruppo.

La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e al gruppo assicurativo Poste Vita.

Con riferimento a Poste Italiane SpA, la gestione finanziaria è rappresentata prevalentemente dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e dalle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro105, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Il profilo di impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti, al fine di contenere l'esposizione al

105 Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro e, per una quota non superiore al 50% dei fondi raccolti, in altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano.

rischio di tasso di interesse e di liquidità. Le disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia equiparano Bancoposta alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le relative attività siano esercitate nel rispetto delle disposizioni del TUB e del TUF. Il Patrimonio Bancoposta deve disporre pertanto di un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare 285106, che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF107), il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF, la salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite e l'individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, si segnala che a seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta e della variazione dello scenario di mercato, il Leverage Ratio ha evidenziato, nel corso dell'anno, valori decrescenti, attestandosi al 31 dicembre 2019 al 3,0%, tenuto conto dell'incremento patrimoniale derivante dal computo della porzione di risultato dell'esercizio 2019, non oggetto di distribuzione.

Per quanto riguarda invece le attività non comprese nel Patrimonio BancoPosta, e in particolare la gestione della liquidità propria, la Capogruppo, in base ad apposite linee guida in materia di investimento, si può avvalere di strumenti di impiego quali: titoli di Stato, titoli corporate/bancari di elevato standing creditizio e depositi bancari a termine. Integra tali forme tecniche la gestione della liquidità propria con lo strumento del conto corrente postale, assoggettato allo stesso vincolo di impiego della raccolta effettuata da correntisti privati.

Gli strumenti finanziari detenuti da Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti unit linked. Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio libero della Compagnia.

Le polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) si riferiscono principalmente a prodotti che prevedono la rivalutazione della prestazione assicurata parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi aventi una particolare autonomia, seppur soltanto contabile, all'interno del patrimonio complessivo della Compagnia (cd. Gestioni separate). Per le polizze collocate in esercizi precedenti, la Compagnia ha prestato la garanzia di un tasso di rendimento minimo da riconoscere alla scadenza della polizza (al 31 dicembre 2019 per le polizze in essere, il minimo garantito è compreso tra 0% e 1,5%). Gli utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione di tale metodo si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio (nota 2.3 in relazione ai Contratti assicurativi).

L'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura

106 Cfr. in particolare le previsioni contenute nella Parte Prima - Titolo IV - Capitolo 3. 107 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

delle garanzie di rendimento minimo (per le polizze di nuova emissione non è previsto un rendimento minimo garantito) e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola Gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi, sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su ipotesi finanziarie e commerciali correnti) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.

I prodotti di tipo unit linked, c.d. di Ramo III, si riferiscono invece a polizze che prevedono l'investimento del premio versato in fondi comuni d'investimento. La Compagnia svolge una costante attività di monitoraggio sull'evoluzione del profilo di rischio dei singoli prodotti.

Le politiche di investimento della Compagnia assicurativa danni Poste Assicura SpA hanno lo scopo di preservare la solidità patrimoniale dell'Azienda, così come delineato dalla delibera quadro approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Vita SpA del 22 maggio 2019. Periodicamente vengono svolte analisi circa il contesto macroeconomico, il trend di mercato delle differenti asset class e i relativi riflessi sulla gestione integrata attivi-passivi che, per il business danni, è rivolta alla ottimale gestione della liquidità per far fronte alle richieste di indennizzo.

Nel contesto sopra descritto, gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici.

In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 19 febbraio 2018 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane SpA.

Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, istituito nel 2015, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno, alla gestione dei rischi e, a partire dal mese di febbraio 2018, alle tematiche inerenti la sostenibilità di Poste Italiane SpA.
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 in sostituzione del preesistente Comitato Finanza, Risparmio e Investimenti, ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti la raccolta proveniente da clientela privata.
  • il Comitato Investimenti della Compagnia assicurativa Poste Vita SpA, sulla base delle analisi effettuate dalle competenti Funzioni aziendali, svolge funzioni consultive all'Alta Direzione in merito alla definizione della strategia di investimento, all'attuazione e al monitoraggio della stessa;

apposite funzioni istituite presso la Capogruppo e presso le società partecipate che esercitano attività finanziarie e assicurative (Bancoposta Fondi SpA SGR e Poste Vita SpA) svolgono l'attività di Misurazione e Controllo Rischi in ottemperanza al principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione; i risultati di tali attività sono esaminati nell'ambito di appositi Comitati con funzione consultiva e aventi il compito di valutare in maniera integrata i principali profili di rischio.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Gruppo Poste Italiane

Rischio di tasso di interesse sul fair value

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono principalmente agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.

La sensitività al rischio di tasso delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sul fair value, effettuata al 31 dicembre 2019 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 123.884 139.821 (7.638) 7.625 (6.550) 6.550 - - (1.088) 1.075
Titoli a reddito fisso 123.384 139.282 (7.635) 7.622 (6.547) 6.547 - - (1.088) 1.075
Altri investimenti 500 539 (3) 3 (3) 3 - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 1.431 2.459 (281) 281 (278) 278 (3) 3 - -
Titoli a reddito fisso 1.396 1.499 (58) 58 (55) 55 (3) 3 - -
Altri investimenti* 35 960 (223) 223 (223) 223 - - - -
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 1.450 (43) 72 (77) 4 (4) - - 68 (73)
Fair value rilevato a CE - - - - - - - - - -
Cash flow Hedging 1.330 (42) 68 (73) - - - - 68 (73)
Fair value Hedging 120 (1) 4 (4) 4 (4) - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 126.765 142.237 (7.847) 7.829 (6.824) 6.824 (3) 3 (1.020) 1.002
2018 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 123.693 127.751 (5.967) 5.923 (5.132) 5.132 - - (835) 791
Titoli a reddito fisso 123.193 127.226 (5.965) 5.921 (5.130) 5.130 - - (835) 791
Altri investimenti 500 525 (2) 2 (2) 2 - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 1.579 2.207 (232) 232 (232) 232 - - - -
Titoli a reddito fisso 1.550 1.571 (29) 29 (29) 29 - - - -
Altri investimenti* 29 636 (203) 203 (203) 203 - - - -
Strumenti finanziari derivati 2.885 155 (4) 4 - - - - (4) 4
Cash flow Hedging 2.885 155 (4) 4 - - - - (4) 4
Fair value Hedging - - - - - - - - - -
Passività finanziarie -
Strumenti finanziari derivati 50 (5) 2 (2) - - - - 2 (2)
Fair value rilevato a CE - - - - - - - - - -
Cash flow Hedging 50 (5) 2 (2) - - - - 2 (2)
Fair value Hedging - - - - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2018 128.207 130.108 (6.201) 6.157 (5.364) 5.364 - - (837) 793

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento, riguardano principalmente:

  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti da Poste Vita SpA per un fair value complessivo di 84.998 milioni di euro; di tale importo, 83.112 milioni di euro sono a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate e 1.886 milioni di euro riferiti al patrimonio libero della Compagnia;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 36.799 milioni di euro, costituiti da: titoli a tasso fisso per 14.944 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante interest rate swap di cash flow hedge per 2.076 milioni di euro, titoli indicizzati all'inflazione per 2.303 milioni di euro e titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile, mediante contratti derivati di fair value hedge per 17.476 milioni di euro (di cui 15.555 milioni di euro forward start);
  • altri titoli di debito non governativi del portafoglio di Poste Vita SpA per 16.714 milioni di euro, principalmente posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati.

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico che rilevano al rischio in commento sono detenute quasi interamente da Poste Vita SpA e poste principalmente a copertura degli impegni assunti verso gli assicurati. Attengono a una quota degli investimenti impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 1.499 milioni di euro e alla posizione in Altri investimenti costituita principalmente da quote di fondi comuni per 938 milioni di euro.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda principalmente:

  • contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 1.280 milioni di euro classificati come derivati di copertura di cash flow hedge, stipulati dal Patrimonio BancoPosta;
  • un contratto derivato stipulato dalla Capogruppo e finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario a tasso variabile di 50 milioni di euro.;
  • un contratto di vendita a termine di un titolo di Stato per un valore nominale di 120 milioni di euro classificato come derivato di copertura di fair value hedge stipulato nell'esercizio in commento da Poste Vita SpA.

Al 31 dicembre 2019, con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration108 degli impieghi complessivi BancoPosta è passata da 5,18 a 5,53. Con riguardo invece alle polizze di Ramo I e V emesse dalla Compagnia Poste Vita SpA, la duration degli attivi a copertura è passata da 6,18 al 31 dicembre 2018 a 7,02 al 31 dicembre 2019, mentre la duration delle passività è passata da 8,18 a 9,24 (la valutazione della duration è stata effettuata mediante la nuova metodologia della Coherent Duration109). Gli strumenti finanziari a copertura delle Riserve tecniche di Ramo III hanno invece scadenza coincidente con quella delle passività.

Rischio spread

È il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti, in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

L'esercizio 2019 è stato caratterizzato da una riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato italiani (il BTP a 10 anni passa da 2,7% a 1,4%), che ha portato lo spread BTP-Bund a 160 punti base rispetto ai 250 dello scorso anno.

Di seguito il dettaglio degli effetti prodotti sul portafoglio del Gruppo nel periodo in commento:

  • (i) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto da Poste Italiane SpA (nozionale di circa 32 miliardi di euro) ha subito una complessiva variazione netta positiva del fair value di circa 3,7 miliardi di euro: tale variazione è stata in parte rilevata a Conto economico per l'importo positivo di circa 2 miliardi di euro relativo alla variazione di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse, mentre la variazione positiva del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 1,7 miliardi di euro;
  • (ii) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto dal Gruppo assicurativo Poste Vita (nozionale dei titoli a reddito fisso di circa 92 miliardi) ha registrato una variazione di fair value positiva complessiva di circa 7,7 miliardi di euro quasi interamente retrocessa agli assicurati e rilevata in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting.

108 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato. 109 Le Coherent Duration degli attivi e dei passivi sono definite come variazioni del valore dell'attivo e del passivo,

rapportate all'ammontare complessivo degli attivi esposti al rischio tasso, a seguito di shock paralleli dei tassi di interesse al rialzo e al ribasso di 10 bp.

La sensitività allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps alla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività110l rischio spread effettuata al 31 dicembre 2019 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

Poste Italiane SpA - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps
(3.464)
(3.464)
-
70
-
70
(3.394)
(2.598)
(2.598)
-
(4)
(4)
-
-100bps
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 31.670 37.323 (3.464) 4.062 4.062
Titoli a reddito fisso 31.670 37.323 (3.464) 4.062 4.062
Altri investimenti - - - - -
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 1.280 (36) 70 (74) (74)
Fair value rilevato a CE - - - - -
Cash flow Hedging 1.280 (36) 70 (74) (74)
Variabilità al 31 dicembre 2019 32.950 37.287 (3.394) 3.988 3.988
2018 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 30.729 32.572 (2.598) 3.036 3.036
Titoli a reddito fisso 30.729 32.572 (2.598) 3.036 3.036
Altri investimenti - - - - -
Strumenti finanziari derivati 2.885 155 (4) 4 4
Cash flow Hedging 2.885 155 (4) 4 4
Fair value Hedging - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2018 33.614 32.727 (2.602) 3.040 (2.602) 3.040

Per completezza di informazione, si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili interamente al BancoPosta che al 31 dicembre 2019 ammontano a 25.064 milioni di euro (nominale di 21.175 milioni di euro) e il cui fair value è di 24.686 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 2,7 miliardi di euro.

Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei "fondi propri" utili ai fini di vigilanza.

110 Ai fini della sensitivity è stata utilizzata la curva tasso swap e la curva BTP (tasso swap a 10 anni pari a 21 bps e lo spread del BTP rispetto al tasso swap a 10 anni pari a 120 bps).

Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
Nozionale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 92.183 102.466 (8.118) 8.118 (8.013) 8.013 - - (105) 105
Titoli a reddito fisso 91.683 101.927 (8.098) 8.098 (7.993) 7.993 - - (105) 105
Altri investimenti 500 539 (20) 20 (20) 20 - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 1.431 2.459 (555) 555 (543) 543 (12) 12 - -
Titoli a reddito fisso 1.396 1.499 (331) 331 (319) 319 (12) 12 - -
Altri investimenti* 35 960 (224) 224 (224) 224 - - - -
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 120 (1) 4 (4) 4 (4) - - - -
Fair value rilevato a CE - - - - - - - - - -
Cash flow Hedging - - - - - - - - - -
Fair value Hedging 120 (1) 4 (4) 4 (4) - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 93.734 104.924 (8.669) 8.669 (8.552) 8.552 (12) 12 (105) 105
2018 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 92.933 95.147 (5.818) 5.806 (5.753) 5.753 (12) - (53) 53
Titoli a reddito fisso 92.433 94.622 (5.792) 5.780 (5.727) 5.727 (12) - (53) 53
Altri investimenti 500 525 (26) 26 (26) 26 - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 1.579 2.206 (235) 235 (234) 234 (1) 1 - -
Titoli a reddito fisso 1.550 1.571 (30) 30 (29) 29 (1) 1 - -
Altri investimenti* 29 635 (205) 205 (205) 205 - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2018 94.512 97.353 (6.053) 6.041 (5.987) 5.987 (13) 1 (53) 53

Per completezza di informazione, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili al Gruppo Poste Vita che al 31 dicembre 2019 ammontano a 1.729 milioni di euro (nozionale di 1.697 milioni di euro) e il cui fair value è di 1.955 milioni di euro, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 136 milioni di euro.

Oltre che con l'analisi di sensitività sopra menzionata, Poste Italiane SpA e il Gruppo Poste Vita monitorano il rischio Spread mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR - Value at Risk) stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi ad uno shift parallelo di tutta la curva.

Di seguito, i valori della massima perdita potenziale, computata al 31 dicembre 2019 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

Poste Italiane SpA - Analisi di VAR (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio SpreadVaR
Nominale Fair value
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 31.670 37.323 308
Titoli a reddito fisso 31.670 37.323 308
Altri investimenti - - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 31.670 37.323 308
2018 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 30.729 32.572 380
Titoli a reddito fisso 30.729 32.572 380
Altri investimenti - - -
Strumenti finanziari derivati 1.545 94 24
Cash flow Hedging 1.545 94 24
Fair value Hedging - - -
Variabilità al 31 dicembre 2018 32.274 32.666 404

*Il VAR indicato in corrispondenza degli strumenti finanziari derivati si riferisce ai soli Acquisti a termine mentre il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.

Gruppo Poste Vita - Analisi di VAR (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio SpreadVaR
Nominale Fair value
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 92.183 102.466 981
Titoli a reddito fisso 91.683 101.927 1.003
Altri investimenti 500 539 -
Attività finanziarie al FVTPL 1.431 2.459 8
Titoli a reddito fisso 1.396 1.499 7
Altri investimenti* 35 960 1
Variabilità al 31 dicembre 2019 93.614 104.925 980
2018 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 92.933 95.147 1.655
Titoli a reddito fisso 92.433 94.622 1.655
Altri investimenti 500 525 1
Attività finanziarie al FVTPL 1.459 2.206 3
Titoli a reddito fisso 1.430 1.571 2
Altri investimenti* 29 635 1
Variabilità al 31 dicembre 2018 94.392 97.353 1.657

(*) Per gli Altri investimenti relativi ai Fondi comuni di investimento, il valore nominale indica il numero delle quote possedutet senza tener conto del valore facciale del titolo di capitale

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

È definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi.

Le analisi che seguono si riferiscono agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

L'analisi di sensitività al rischio di tasso dei flussi finanziari prodotti dagli strumenti interessati è effettuata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2019 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari
(milioni di euro)
-------------------------------------------------------------------------------------------------- --
Descrizione Esposizione
Delta valore
al rischio
Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
7.066
5.683
71
57
(71)
(57)
-
-
-
-
71
57
(71)
(57)
Titoli a reddito fisso 2.560 26 (26) - - 26 (26)
Attività fianziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
12.677
500
127
5
(127)
(5)
83
5
(83)
(5)
44
-
(44)
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
40
21
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
816 8 (8) - - 8 (8)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
1.597
495
16
5
(16)
(5)
6
-
(6)
-
10
5
(10)
(5)
Passività finanziarie
Altre passività finanziarie
(112) (1) 1 - - (1) 1
Variabilità al 31 dicembre 2019 31.343 314 (314) 94 (94) 220 (220)
2018 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
5.930
1.682
59
17
(59)
(17)
-
-
-
-
59
17
(59)
(17)
Titoli a reddito fisso 425 4 (4) - - 4 (4)
Attività fianziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
14.018
500
140
5
(140)
(5)
110
5
(110)
(5)
30
-
(30)
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
35
21
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
351 4 (4) - - 4 (4)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
1.720
1.306
17
13
(17)
(13)
9
-
(9)
-
8
13
(8)
(13)
Passività finanziarie
Altre passività finanziarie
(71) (1) 1 - - (1) 1
Variabilità al 31 dicembre 2018 25.917 258 (258) 124 (124) 134 (134)

Nel dettaglio, nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

  • l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata dalla Capogruppo presso il MEF, per un valore di 7.066 milioni di euro;
  • crediti di complessivi 5.683 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati e operatività in pronti contro termine, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 5.660 milioni di euro.
  • una quota del portafoglio titoli detenuti da Poste Vita SpA per un nominale complessivo di 9.253 milioni di euro;
  • titoli di Stato a tasso fisso detenuti dalla Capogruppo e ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 6.400 milioni di euro (comprendono 4.385 milioni di euro di titoli la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti nei 12 mesi successivi al periodo in commento); rileva altresì un titolo della Repubblica Italiana del

valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, oggetto di copertura di fair value hedge.

Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente i depositi bancari detenuti dalle società Poste Italiane SpA e Poste Vita SpA, nonché le somme depositate dalla Capogruppo presso il MEF sul conto operativo cd. conto "Buffer".

Rischio di credito

È il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.

Pratiche di gestione del rischio di credito: input, assunzioni e tecniche di stima

Il modello di svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari misurati al costo ammortizzato e al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo è basato sulle Expected Credit Losses (ECL). Di seguito i dettagli delle metodologie adottate nella gestione del rischio di credito.

Descrizione generale dei modelli utilizzati

Il Gruppo applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:

  • Titoli/depositi con controparti Sovereign, Banking e Corporate: modelli interni di stima dei parametri di rischio;
  • Pubblica Amministrazione e Controparti Centrali: parametri di rischio forniti da un provider esterno o tassi di default medi di settore.

Per i Crediti commerciali è applicato il Simplified approach come meglio descritto più avanti.

Significativo incremento del rischio di credito

Sulla base dei modelli di impairment di cui il Gruppo Poste Italiane si è dotato al fine di rispondere alle esigenze del nuovo principio contabile, la determinazione del significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti commerciali, avviene sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.

Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:

  • il rating dello strumento finanziario al momento dell'entrata in portafoglio;
  • il rating dello strumento finanziario alla data di reporting;
  • l'anzianità della posizione all'interno del portafoglio (fattore vintage);
  • un fattore additivo per mitigare la non linearità della PD rispetto alle classi di rating111;
  • un fattore judgmental il cui utilizzo è ristretto al caso di repentini cambiamenti del merito creditizio non ancora rilevati dai rating112.

111 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating di arrivo più diventa alta la soglia per il passaggio a Stage 2. 112 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento

del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:

una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;

variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.

I rating utilizzati nella staging allocation derivano da modelli interni, con riferimento alle controparti bancarie, sovrane e corporate e da modelli esterni, con riferimento alla Pubblica Amministrazione e alle Controparti Centrali. Sulla base delle informazioni sopra riportate si ritiene pertanto confutata da parte del Gruppo Poste Italiane la presunzione che vi siano stati aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale quando le attività finanziarie sono scadute da più di 30 giorni.

Il Gruppo Poste Italiane ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exemption" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.

Per quanto riguarda i crediti commerciali, data l'adozione dell'approccio semplificato previsto dal nuovo principio contabile, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento.

Definizione di default

Il Gruppo Poste Italiane definisce il Default sulla base di valutazioni ad hoc che prendono in considerazione:

  • eventuali delay di pagamento;
  • informazioni di mercato quali ad esempio attribuzioni allo stato di default da parte delle agenzie di rating;
  • analisi interne su specifiche posizioni creditorie.

Svalutazione collettiva e individuale

Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.

La svalutazione individuale è considerata tale solo per le svalutazioni analitiche fatte sui crediti commerciali di importo superiore ad una determinata soglia, per i quali si effettua una valutazione ad hoc per il singolo credito.

Informazioni forward looking

Secondo le indicazioni fornite dal principio, il calcolo dell'ECL deve considerare anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.

L'approccio seguito dal Gruppo Poste Italiane è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare, il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili113.

Tecniche di stima utilizzate

Per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign, Banking e Corporate, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, è stato adottato un approccio di tipo shadow rating.

113 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati disponibili non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.

Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target può essere identificato direttamente con il rating o, in alternativa, con il tasso di default collegato al livello di rating.

E' stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.

Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:

  • dati macroeconomici;
  • dati di mercato: indici di mercato nazionali, indici energetico/non energetico mondiali, Indice Eurostoxx e Indice S&P500;
  • dati di bilancio.

Ai fini della stima dei modelli interni è stata utilizzata una definizione di default basata sulla seguente impostazione:

  • Strumenti finanziari Governativi ritardo di pagamento anche di un solo giorno o rinegoziazione del debito;
  • Strumenti finanziari Corporate e Banking ritardo di pagamento di 90 giorni.

Misurazione dell'ECL

La determinazione delle perdite attese (ECL) viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:

  • Probabilità di Default (PD);
  • Loss Given Default (LGD);
  • Exposure at Default (EAD);
  • Time Factor (TF).

Di seguito le principali assunzioni/scelte adottate nella determinazione dei singoli fattori:

  • PD, come indicato dal principio è stata adottata una PD Point in Time (PIT) o forward looking in funzione dello stage della posizione;
  • LGD, sono stati utilizzati valori coerenti con il modello Internal Ratings Based (IRB) Baseapproach della normativa Basilea (45% per attività di rischio senior, 75% per le attività di rischio subordinate);
  • EAD, esposizione calcolata prospetticamente fino alla scadenza dello strumento a partire dallo sviluppo dei flussi di cassa previsti. Nello sviluppo si è tenuto conto delle specifiche ipotesi di indicizzazione per ogni asset class (titoli a tasso fisso, titoli a tasso variabile, titoli Indicizzati all'inflazione, ecc.);
  • TF, come tasso di attualizzazione è stato adottato il tasso di interesse effettivo determinato a livello di singola posizione.

Crediti commerciali

Il Gruppo adotta l'approccio semplificato per la determinazione dell'impairment dei crediti commerciali, sulla base del quale il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo tutta la vita del credito. Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:

  • sulla base del volume d'affari o dell'esposizione creditizia storica, si individua una soglia di credito oltre la quale procedere ad una valutazione analitica del singolo credito o della singola esposizione creditoria. La valutazione analitica delle posizioni creditorie implica un'analisi della qualità del credito e della solvibilità del debitore, determinata in base ad elementi probativi interni ed esterni a supporto di tale valutazione;
  • per i crediti sotto la soglia individuata, mediante la predisposizione di una matrice dalla quale risultino le diverse percentuali di svalutazione stimate sulla base delle perdite storiche, ovvero sull'andamento storico degli incassi. Nella costruzione della matrice di impairment i crediti vengono raggruppati per categorie omogenee in funzione delle loro caratteristiche, al fine di tenere conto dell'esperienza storica sulle perdite.

Esposizione al rischio di credito

Per le Attività finanziarie soggette al rischio in commento e per le quali si applicano le disposizioni in materia di riduzione di valore, si riporta di seguito un'analisi dell'esposizione del Gruppo al 31 dicembre 2019, riferita alle Attività finanziarie al costo ammortizzato e al Fair Value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, per le quali è utilizzato il General deterioration model. L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo (costo ammortizzato al lordo dell'ECL), se non diversamente indicato, e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Rating (milioni di euro)
da AAA a AA- da A+ a BBB-
da BB+ a C
Not rated Effetti della
Descrizione Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 copertura Totale
2019 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti - - 1.158 - - - 1.158
Crediti 1.532 - 11.026 - 265 - 12.823
Titoli a reddito fisso - - 23.932 - - - 23.932
Altri investimenti - - - - - - -
Totale Valore contabile lordo 1.532 - 36.116 - 265 - 37.913
Fondo a copertura perdite attese - - (32) - - - (32)
Totale costo ammortizzato al 31 dicembre 2019 1.532 - 36.084 - 265 - 569 2.871 41.321
2018 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti - - 251 - - - 251
Crediti 13 - 7.690 - 15 - 7.718
Titoli a reddito fisso - - 23.356 - - - 23.356
Altri investimenti - - - - - - -
Totale Valore contabile lordo 13 - 31.297 - 15 - - 31.325
Fondo a copertura perdite attese - - (33) - - - (33)
Totale costo ammortizzato al 31 dicembre 2018 13 - 31.264 - 15 - 584 993 32.869
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Not rated Effetti della Totale
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 copertura
2019 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 1.986 - 121.158 - 1.409 9 124.562
Altri investimenti - - 500 - - - 500
Totale Valore contabile lordo 1.986 - 121.658 - 1.409 9 125.062
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2019 2.125 - 136.241 - 1.448 9 - 139.823
2018 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 1.591 - 121.268 35 743 21 123.658
Altri investimenti - - 500 - - - 500
Totale Valore contabile lordo 1.591 - 121.768 35 743 21 124.158
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2018 1.688 - 125.281 36 725 20 - 127.750

Di seguito si espone un'analisi della concentrazione del rischio di credito per classe di attività finanziarie sulla base della controparte. Gli importi rappresentati si riferiscono al valore contabile lordo.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Concentrazione rischio di credito (milioni di euro)
31.12.2019 31.12.2018
Descrizione Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 37.913 (32) 31.325 (33)
Finanziamenti 1.158 - 251 -
Sovereign - - - -
Corporate 1.158 - 251 -
Banking - - - -
Crediti 12.823 (23) 7.718 (23)
Sovereign 7.066 (3) 5.930 (3)
Corporate 1.105 (20) 410 (20)
Banking 4.652 - 1.378 -
Titoli a reddito fisso 23.932 (9) 23.356 (10)
Sovereign 20.151 (8) 18.827 (10)
Corporate 3.770 (1) 4.518 -
Banking 11 - 11 -
Attività finanziarie al FVTOCI 125.062 (48) 124.158 (14)
Titoli a reddito fisso 124.562 (48) 123.658 (14)
Sovereign 108.464 (37) 108.393 (14)
Corporate 9.461 (9) 8.265 -
Banking 6.637 (2) 7.000 -
Altri investimenti 500 - 500 -
Sovereign - - - -
Corporate - - - -
Banking 500 - 500 -
Totale 162.975 (80) 155.483 (47)

Garanzie e altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Principi, processi di valutazione e gestione delle garanzie e degli altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Il Gruppo Poste Italiane adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare:

  • nell'ambito di Poste Italiane SpA, principalmente con riferimento al Patrimonio BancoPosta, il rischio di credito e di controparte sono mitigati, relativamente ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di pronti contro termine, stipulando master netting agreement e richiedendo collateral in cash o titoli di Stato;
  • il Gruppo assicurativo Poste Vita investe, tra l'altro, in titoli corporate assistiti da garanzie funzionali a mitigare la complessiva esposizione al rischio di credito;
  • nell'ambito della gestione dei crediti commerciali, il Gruppo Poste Italiane concede condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, richiedendo, in taluni casi, fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primari istituti.

Al 31 dicembre 2019, il Gruppo non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).

I principali tipi di strumenti di attenuazione del rischio di credito sono dettagliati di seguito:

Titoli a reddito fisso

I titoli di debito detenuti dal Gruppo assistiti da garanzia o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito, sono i seguenti:

  • titoli emessi da CDP SpA garantiti dallo Stato Italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale al 31 dicembre 2019 di 3.750 milioni di euro, rilevati tra le attività finanziarie al costo ammortizzato; per lo strumento finanziario in commento, nella determinazione delle perdite attese, si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana;
  • titoli obbligazionari detenuti dal Gruppo Poste Vita, per un ammontare nominale di 3.845 milioni di euro al 31 dicembre 2019. In tali casi la garanzia copre il 100% del valore nominale dei titoli. Le garanzie che assistono gli strumenti finanziari in commento sono le seguenti:
    • titoli obbligazionari corporate assistiti da garanzia personale prestata dalla società capogruppo o altra società collegata per un ammontare nominale di 3.458 milioni di euro;
    • titoli obbligazionari covered assistiti da mutui prevalentemente di tipo residenziale, per un ammontare nominale di 282 milioni di euro;
    • titoli obbligazionari garantiti dagli Stati Sovrani per un ammontare nominale di 105 milioni di euro.

Per gli strumenti assistiti da garanzia personale prestata dallo Stato Sovrano o da una o più società, ai fini del calcolo delle perdite attese, è stato considerato il rating dell'entità garante. In riferimento ai titoli covered, si è tenuto conto delle garanzie sottostanti mediante il riconoscimento di upgrade in funzione della tipologia di garanzia.

Strumenti finanziari derivati e contratti di Pronti Contro Termine

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, Poste Italiane SpA stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA), e contratti GMRA che disciplinano rispettivamente la collateralizzazione per le operazioni in derivati e in pronti contro termine.

Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Pronti contro termine principalmente attraverso la Controparte Centrale "Cassa Compensazione e Garanzia".

La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nel paragrafo "Compensazioni di attività e passività finanziarie" al quale si rimanda.

Crediti commerciali

Il Gruppo Poste Italiane, al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, si è dotata di una policy e di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti commerciali, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definisce il processo aziendale volto a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale di pagamento posticipato.

In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi.

Il Gruppo Poste Italiane accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, il versamento di un deposito cauzionale oppure l'apertura di un conto corrente postale vincolato.

Il Gruppo Poste Italiane di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti commerciali alla Pubblica Amministrazione, ad eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.

Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.

Misurazione dell'ECL

Nelle tabelle di seguito si forniscono, per ciascuna classe di strumento finanziario, la riconciliazione tra il saldo di apertura e il saldo di chiusura del fondo previsto dall'IFRS 9 a presidio delle perdite attese.

Attività finanziarie

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Costo ammortizzato

Costo ammortizzato
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1 gennaio 2019 23 10 33
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - - -
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - (2) (2)
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo - 1 1
Reversal per w rite off - - -
Reversal per vendite/incasso - - -
Saldo al 31 dicembre 2019 23 9 32

Al 31 dicembre 2019 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al costo ammortizzato ammonta a circa 32 milioni di euro sostanzialmente in linea con quanto stanziato al primo gennaio 2019.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVTOCI

Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1 gennaio 2019 - 14 14
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - - -
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - (3) (3)
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo - 2 2
Reversal per w rite off - - -
Reversal per vendite/incasso - (1) (1)
Saldo al 31 dicembre 2019 - 12 12

Al 31 dicembre 2019 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo ammonta a circa 12 milioni di euro sostanzialmente in linea con quanto stanziato al primo gennaio 2019.

Crediti commerciali

Per ciascuna classe di Crediti commerciali viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2019 in maniera separata a seconda che il modello utilizzato per la stima dell'ECL sia basato su una valutazione analitica oppure forfettaria.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati su base analitica (milioni di euro)
31.12.2019 31.12.2018
Descrizione Valore contabile
Fondo a copertura
lordo
perdite attese
Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 1.621 305 1.889 422
Cassa Depositi e Prestiti 451 - 440 -
Ministeri ed enti pubblici 322 124 501 107
Corrispondenti esteri 229 2 201 4
Privati 619 179 747 311
Crediti verso Controllante 74 31 100 32
Crediti vs altri 1 - 4 -
Totale 1.696 336 1.993 454
Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata (milioni di euro)
31.12.2019 31.12.2018
Fasce di scaduto Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Crediti commerciali non scaduti 555 8 413 5
Scaduto 0 - 1 anno 158 7 193 7
Scaduto 1 - 2 anni 85 12 32 8
Scaduto 2 - 3 anni 19 9 22 10
Scaduto 3 - 4 anni 14 9 12 8
Scaduto > 4 anni 64 63 49 49
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale 139 114 132 106
Totale 1.034 222 853 194

La movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali (verso clienti e verso la Controllante) è la seguente:

Dettaglio fondo a copertura perdite attese per crediti commerciali
Descrizione Saldo al
31.12.18
Acc.ti netti Utilizzi Saldo al
31.12.19
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 615 63 (154) 525
Amm.ni pubbliche 147 16 (1) 162
Amm.ni postali estere 9 3 - 12
Privati 406 30 (145) 291
Per interessi per ritardati pagamenti 53 14 (7) 60
Crediti verso Controllante 32 - - 32
Totale 647 63 (153) 557

Il fondo svalutazione crediti comprende quanto stanziato nell'ambito dell'operatività BancoPosta a presidio del rischio di mancato recupero di numerose partite individualmente non significative vantate nei confronti di correntisti con saldo debitore; tale fondo, che nel corso dell'esercizio è stato utilizzato per 153 milioni di euro (di cui 121 milioni di euro relativi allo stralcio di crediti verso correntisti con saldo debitore), ammonta al 31 dicembre 2019 a 557 milioni di euro.

Il fondo svalutazione crediti verso le Amministrazioni pubbliche comprende partite che potrebbero risultare parzialmente inesigibili in esito a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica nonché a ritardi di pagamento e a incagli presso alcune Amministrazioni debitrici. Il fondo svalutazione crediti verso Controllante riflette le assenze di copertura nel Bilancio dello Stato che non rendono possibile l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione.

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Altri crediti e attività

Di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti e altre attività.

Gruppo Poste Italiane - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.18
Acc.ti netti
Utilizzi Saldo al 31.12.19
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES - 46 - 46
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 3 (1) (1) 1
Crediti per accordi CTD 10 3 - 13
Altri crediti 83 11 (8) 86
Totale 96 59 (9) 146

Per maggiori dettagli circa lo stanziamento di 46 milioni di euro relativi ai Crediti per interessi attivi su rimborso IRES, si rimanda alla tabella A9 – Altri crediti e attività.

Compensazioni di attività e passività finanziarie

In conformità all'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative, si forniscono di seguito le informazioni sulle attività e passività finanziarie soggette a un accordo quadro di compensazione esecutivo o a un accordo similare, indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in conformità al paragrafo 42 dello IAS 32114.

Le partite interessate al 31 dicembre 2019, riferite alla sola Poste Italiane SpA riguardano:

  • strumenti derivati attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato;
  • pronti contro termine attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato.

Le posizioni in commento sono regolate da accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati, per i quali sono presenti contratti ISDA e a operazioni di pronti contro termine, per i quali sono presenti contratti GMRA.

Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7, si segnala che le operazioni in pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.

114 Il paragrafo 42 dello IAS 32 stabilisce che "Una attività e una passività finanziaria devono essere compensate e il saldo netto esposto nello stato patrimoniale quando e soltanto quando un'entità:

(a) ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente; e

(b) intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività".

Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
Ammontare delle Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
Ammontare lordo
delle attività
passività finanziarie Ammontare netto
delle attività
Collateral delle
Forme tecniche finanziarie(*)
(a)
compensato in
bilancio
(b)
finanziarie
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
dati/(ricevuti) in
garanzia
(e)
attività/(passivtà)
finanziarie
(f=c-d-e)
Esercizio 2019
Attività finanziarie BancoPosta
Derivati
Pronti contro termine
73
1.158
-
-
73
1.158
73
1.158
-
-
-
-
Altre - - - - - -
Attività finanziarie
Derivati
Pronti contro termine
Altre
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale al 31 dicembre 2019 1.231 - 1.231 1.231 - -
Esercizio 2018
Attività finanziarie BancoPosta
Derivati 368 - 368 353 14 1
Pronti contro termine 251 - 251 251 - -
Altre - - - - - -
Attività finanziarie
Derivati - - - - - -
Pronti contro termine - - - - - -
Altre - - - - - -
Totale al 31 dicembre 2018 619 - 619 604 14 1
Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
Ammontare delle Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
Ammontare lordo
delle passività
attività finanziarie Ammontare netto
delle passività
Collateral delle
Forme tecniche finanziarie(*)
(a)
compensato in
bilancio
(b)
finanziarie
(c=a-b)
Depositi di contante
dati/(ricevuti) in
garanzia
(g)
attività/(passivtà)
finanziarie
(h=d+e+f+g)
Esercizio 2019
Passività finanziarie BancoPosta
Derivati
Pronti contro termine
Altre
5.552
12.194
-
-
-
-
5.552
12.194
-
573
12.185
-
4.979
9
-
-
-
-
Passività finanziarie
Derivati
Pronti contro termine
Altre
22
-
-
-
-
-
22
-
-
-
-
-
22
-
-
-
-
-
Totale al 31 dicembre 2019 17.768 -
17.768
12.758 5.010 -
Esercizio 2018
Passività finanziarie BancoPosta
Derivati
Pronti contro termine
Altre
1.829
8.473
-
-
-
-
1.829
8.473
-
500
8.423
-
1.326
50
-
3
-
-
Passività finanziarie
Derivati
Pronti contro termine
Altre
30
-
-
-
-
-
30
-
-
-
-
-
30
-
-
-
-
-
Totale al 31 dicembre 2018 10.332 - 10.332 8.923 1.406 3

* L'ammontare lordo delle attività e passività finanziarie comprende gli strumenti finanziari soggetti a compensazione e quelli soggetti ad accordi quadro di compensazione esecutivi ovvero ad accordi similari indipendentemente dal fatto che essi siano o meno compensati.

Rischio di liquidità

È il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo.

Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti; la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti; la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine; l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.

Di seguito si riporta il raffronto tra passività e attività in essere al 31 dicembre 2019, in relazione al Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Passivo (milioni di euro)
31.12.19 31.12.18
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Flusso del portafoglio polizze del gruppo Poste Vita 13.000 34.452 108.125 155.577 15.154 35.121 124.600 174.875
Passività finanziarie 38.137 16.147 18.408 72.692 28.882 14.057 22.164 65.103
Debiti per conti correnti postali 18.062 12.438 17.827 48.327 15.973 9.702 20.577 46.252
Finanziamenti 8.557 3.705 578 12.840 6.303 3.191 10 9.504
Altre passività finanziarie 11.518 4 3 11.525 6.606 1.164 1.577 9.347
Debiti commerciali 1.627 - - 1.627 1.583 - - 1.583
Altre passività 2.112 1.510 18 3.640 2.320 1.361 22 3.703
Totale Passivo 54.876 52.109 126.551 233.536 47.939 50.539 146.786 245.264

Nella tabella che precede, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza e i debiti per conti correnti postali rappresentati in base al modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2019. Gli impegni delle compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA sono rappresentati nella voce Flusso del portafoglio polizze del Gruppo Poste Vita.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Attivo

Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Attivo (milioni di euro)
31.12.19 31.12.18
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie 30.298 53.302 160.095 243.695 22.461 63.877 164.746 251.084
Crediti commerciali 2.166 3 2 2.171 2.192 4 3 2.199
Altri crediti e attività 950 3.702 35 4.687 1.110 3.446 41 4.597
Cassa e Depositi BancoPosta 4.303 - - 4.303 3.318 - - 3.318
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.149 - - 2.149 3.195 - - 3.195
Totale Attivo 39.866 57.007 160.132 257.005 32.276 67.327 164.790 264.393

Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, dei principali interessi da incassare. Gli investimenti comprendono gli impieghi in titoli detenuti dal Patrimonio BancoPosta e dalle compagnie assicurative del Gruppo, rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze. Al fine di mitigare il rischio di liquidità al verificarsi di scenari estremi di mercato, il Patrimonio BancoPosta ha stipulato nel corso dell'esercizio un contratto che prevede la concessione, da parte di Cassa Depositi e Prestiti, di una linea di finanziamento committed a breve termine per operazioni in pronti contro termine fino ad un massimo di 5 miliardi di euro e una durata di 12 mesi prorogabile.

Nell'analisi in commento rileva principalmente il rischio di liquidità riveniente dagli impieghi delle disponibilità sui conti correnti della clientela e dalle polizze di Ramo I e V emesse da Poste Vita SpA.

Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate115, al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dalla Repubblica Italiana, nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra lo scadenzario delle attività e il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento della raccolta in conti correnti postali secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di venti anni per la raccolta in conti correnti retail, di dieci anni per la raccolta business e in carte Postepay e di cinque anni per la clientela Pubblica Amministrazione.

Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).

Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati ad Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.

Rischio prezzo

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono a quelle poste finanziarie attive classificate nelle categorie "fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo" ovvero "fair value rilevato a Conto economico", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.

Ai fini dell'analisi di sensitività al 31 dicembre 2019, sono state prese in considerazione le posizioni potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore, e sottoposte a uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato. Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di prezzo effettuata al 31 dicembre 2019 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

115 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investire i fondi raccolti in titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

Gruppo Poste Italiane - Rischio prezzo (milioni di euro)
Descrizione Esposizione Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
al rischio + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTPL
Azioni
Altri investimenti
35.237
248
34.989
2.457
55
2.402
(2.457)
(55)
(2.402)
2.443
41
2.402
(2.443)
(41)
(2.402)
14
14
-
(14)
(14)
-
-
-
-
-
-
-
Strumenti finanziari derivati
Fair Value rilevato a CE
Fair Value rilevato a CE (pass.)
(16)
-
(16)
(12)
-
(12)
12
-
12
-
-
-
-
-
-
(12)
-
(12)
12
-
12
-
-
-
-
-
-
Variabilità al 31 dicembre 2019 35.221 2.445 (2.445) 2.443 (2.443) 2 (2) - -
2018 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTPL
Azioni
Altri investimenti
27.555
217
27.338
1.096
58
1.038
(1.096)
(58)
(1.038)
1.082
45
1.037
(1.082)
(45)
(1.037)
14
13
1
(14)
(13)
(1)
-
-
-
-
-
-
Strumenti finanziari derivati
Fair Value rilevato a CE
Fair Value rilevato a CE (pass.)
45
45
-
8
8
-
(8)
(8)
-
8
8
-
(8)
(8)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variabilità al 31 dicembre 2018 27.600 1.104 (1.104) 1.090 (1.090) 14 (14) - -

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico si riferiscono a:

  • investimenti relativi a quote di fondi comuni detenuti da Poste Vita SpA il cui fair value ammonta a complessivi 34.989 milioni di euro, di cui circa 31.709 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I, circa 3.223 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III e per la restante parte relativa al patrimonio libero;
  • azioni detenute da Poste Vita SpA per 177 milioni di euro a fronte di prodotti di Ramo I collegati alle Gestioni separate e di Ramo III;
  • azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) detenute dal Patrimonio BancoPosta per complessivi 71 milioni di euro. Ai fini dell'analisi di sensitivity, è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda principalmente il contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated stipulato dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio.

Infine, nel corso dell'esercizio 2019 sono state acquisite dalla Capogruppo, come meglio descritto nelle note che precedono, le azioni nelle società Moneygram e Sennder classificate tra le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo e non oggetto di sensitivity nella tabella che precede.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

E' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di inflazione sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2019 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio tasso di inflazione sui flussi finanziari (milioni di euro)
Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Descrizione Nominale Valore di
Bilancio
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 127 156 - - - - - -
Titoli a reddito fisso 127 156 - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 11.428 13.236 41 (41) 39 (39) 2 (2)
Titoli a reddito fisso 11.428 13.236 41 (41) 39 (39) 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2019 11.555 13.392 41 (41) 39 (39) 2 (2)
2018 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 142 173 - - - - - -
Titoli a reddito fisso 142 173 - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 12.258 12.957 44 (44) 42 (42) 2 (2)
Titoli a reddito fisso 12.258 12.957 44 (44) 42 (42) 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2018 12.400 13.130 44 (44) 42 (42) 2 (2)

Al 31 dicembre 2019, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge. Del valore nominale complessivo, 9.638 milioni di euro sono detenuti da Poste Vita SpA e 1.875 milioni di euro dal Patrimonio BancoPosta.

Rischio valuta

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto.

L'analisi di sensitività svolta tiene conto delle posizioni in valuta più significative, ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria. In particolare, è stata applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di valuta, effettuata al 31 dicembre 2019 sulle posizioni più significative del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta (milioni di euro)
Descrizione Posizione in Posizione in Posizione in Delta valore delle imposte Risultato prima Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
GBP USD Euro + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 14 1 17 1 (1) - - 1 (1)
Azioni 14 - 16 1 (1) - - 1 (1)
Titoli a reddito fisso - 1 1 - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL - 153 137 6 (6) 6 (6) - -
Azioni - 79 71 3 (3) 3 (3) - -
Altri investimenti - 74 66 3 (3) 3 (3) - -
Strumenti finanziari derivati - (17) (15) (1) 1 (1) 1 - -
Fair Value rilevato a CE - - - - - - - - -
Fair Value rilevato a CE (pass.) - (17) (15) (1) 1 (1) 1 - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 14 137 139 6 (6) 5 (5) 1 (1)
2018 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTPL - 123 107 8 (8) 8 (8) - -
Azioni - 58 50 4 (4) 4 (4) - -
Altri investimenti - 65 57 4 (4) 4 (4) - -
Variabilità al 31 dicembre 2018 - 123 107 8 (8) 8 (8) - -

Il rischio indicato attiene principalmente a titoli azionari detenuti dalla Capogruppo e alle quote di taluni fondi alternativi detenuti da Poste Vita SpA.

Qui di seguito è indicato il rischio riguardante la posizione commerciale netta in DSP, valuta sintetica determinata dalla media ponderata dei tassi di cambio di quattro valute principali (Euro, Dollaro USA, Sterlina Britannica, Yen Giapponese), detenuta da Poste Italiane SpA, e utilizzata a livello mondiale per il regolamento delle posizioni commerciali tra Operatori Postali.

Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta DSP (milioni di euro)
Descrizione Posizione in Posizione in Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
DSP Euro + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2019 Effetti
Attività correnti in DSP 164 203 5 (5) 5 (5) - -
Passività correnti in DSP (148) (182) (4) 4 (4) 4 - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 16 20 - - - - - -
2018 Effetti
Attività correnti in DSP 145 176 6 (6) 6 (6) - -
Passività correnti in DSP (124) (150) (5) 5 (5) 5 - -
Variabilità al 31 dicembre 2018 21 26 1 (1) 1 (1) - -

Poste Italiane SpA

Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte ai rischi finanziari per Poste Italiane SpA qualora non riportate nell'informativa precedente riferita al Gruppo Poste Italiane.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Rischio tasso interesse su fair value (milionidi euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2019
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCl 31.170 36.799 (1.016) 1.003 (1.016) 1.003
Titoli a reddito fisso 31.170 36.799 (1.016) 1.003 (1.016) 1.003
Strumenti finanziari derivati
Cash flow hedge
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCl 500 524 (2) 2 (2) 2
Titoli a reddito fisso 500 524 (2) 2 (2) 2
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 1.280 (36) 67 (71) 67 (71)
Cash flow hedge 1.280 (36) 67 (71) 67 (71)
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 50 (6) 2 (2) 2 (2)
Cash flow hedge 50 (6) 2 (2) 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2019 33.000 37.281 (848) 932 (848) 932
Effetti 2018
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCI 30.229 32.040 (798) 753 (798) 753
Titoli a reddito fisso 30.229 32.040 (798) 753 (798) 753
Strumenti finanziari derivati 2.885 155 (4) 4 (4) 4
Cash flow hedge 2.885 155 (4) 4 (4) 4
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 500 532 (3) 3 (3) 3
Titoli a reddito fisso 500 532 (3) 3 (3) 3
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 50 (5) 2 (2) 2 (2)
Cash flow hedge 50 (5) 2 (2) 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2018 33.664 32.722 (803) 758 (803) 758

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Rischio tasso di interesse sui flussi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Risultato prima
delle imposte
nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
Effetti 2019
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Crediti
Crediti verso il MEF
Altri crediti finanziari
7.067
5.660
71
55
(71)
(୧୧)
71
55
(71)
(56)
Titoli a reddito fisso
Attività finanziarie al FVTOCl
2.560 26 (26) 26 (26)
Titoli a reddito fisso 3.565 રૂદિ (રૂર) રેક (રૂદ)
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Finanziamenti
Crediti
337 3 (3) 3 (3)
Altri crediti finanziari
Attività finanziarie al FVTOCI
23
Titoli a reddito fisso
Cassa e Depositi BancoPosta
375 4 (4) 4 (4)
Depositi bancari 816 8 (8) 8 (8)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi presso il MEF
Depositi bancari
495
683
5
7
(5)
(7)
5
7
(5)
(7)
Passività finanziarie BancoPosta
Altre passività finanziarie
(112) (1) 1 (1) 1
Passività finanziarie
Finanziamenti
Passività finanziarie verso imprese controllate
(505) (5) =
5
(5) 5
Altre passività finanziarie
Variabilità al 31 dicembre 2019 20.964 210 (210) 210 (210)
Effetti 2018
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Crediti
Crediti verso il MEF 5.930 ല്ല (୧୨) ല്ല (ടു)
Altri crediti finanziari
Titoli a reddito fisso
1.652
425
17
4
(17) 17
4
(17)
Attività finanziarie al FVTOCI (4) (4)
Titoli a reddito fisso 1.740 17 (17) 17 (17)
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Finanziamenti
Crediti
354 4 (4) 4 (4)
Altri crediti finanziari 30
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
375 4 (4) 4 (4)
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
351 4 (4) 4 (4)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi presso il MEF
1.306 13 (13) 13 (13)
Depositi bancari
Passività finanziarie BancoPosta
686 7 (7) 7 (7)
Altre passività finanziarie
Passività finanziarie
(70) (1) 1 (1) 1
Finanziamenti
Passività finanziarie verso imprese controllate
Altre passività finanziarie
(112)
(1)
(1) 1 (1) 1
Variabilità al 31 dicembre 2018 12.666 127 (127) 127 (127)

Rischio di credito

Rischio di credito - Rating del Patrimonio destinato BancoPosta (millioni di euro)
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Not Rated copertura Totale
2019 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziament: 1.159 - 1.159
Crediti 1.532 10.944 251 - 12.727
Titoli a reddito fisso 22.202 - 22.202
Totale Valore contabile lordo 1,532 34.305 251 36.088
Fondo a copertura perdite attese (11) (11)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2019 1,532 34.294 251 507 2.870 39.454
2018 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziament: - 251 251
Crediti 13 7.554 15 - 7.582
Titoli a reddito fisso - 21.888 - - 21.888
Totale Valore contabile lordo 13 29.693 15 29.721
Fondo a copertura perdite attese - (12) (12)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2018 13 29.681 15 દર્શક 993 31.397
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Not Rated Effetti della Totale
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 copertura
જાતપુર 1 อันทู้จัด ผ જાતીયા ાયપુર દ આવેલું છે. 1 ાતપુર દ જાતપુરા ર
2019 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 1 32.907 32.907
Totale Valore contabile lordo 32.907 32.907
Fondo a copertura perdite attese - OCI (11) (11)
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2019 1 36.798 36.798
2018 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 31 590 31.590
Totale Valore contabile lordo 31,590 31.590
Fondo a copertura perdite attese - OCI (13) - (13)
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2018 32.040 32.040
Rischio di credito - Rating del Patrimonio non destinato (milioni di euro)
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Not Rated copertura Totale
2019 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziament: - 1 337 1 - 337
Crediti ed 8 72
Totale Valore contabile lordo 1 401 - 8 409
Fondo a copertura perdite attese - (20) (20)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2019 381 1 8 5 394
2018 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziament: રૂક્દ 356
Crediti 1 1 104 104
Totale Valore contabile lordo - 460 460
Fondo a copertura perdite attese (20) (20)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2018 440 - 6 446
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della Totale
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Not Rated copertura
2019 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
505 505
Totale Valore contabile lordo 505 505
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2019 1 524 524
2018 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 505 505
Totale Valore contabile lordo 505 505
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2018 532 532
Rischio credito - Concentrazione rischio di credito del Patrimonio BancoPosta (milioni di euro)
------------------------------------------------------------------------------- -------------------
31.12.2019 31.12.2018
Descrizione Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 36.086 (11) 29.721 (12)
Finanziamenti 1.158 - 251 -
Sovereign - - - -
Corporate 1.158 - 251 -
Banking - - - -
Crediti 12.726 (3) 7.582 (3)
Sovereign 7.066 (3) 5.930 (3)
Corporate 1.040 - 303 -
Banking 4.620 - 1.349 -
Titoli a reddito fisso 22.202 (8) 21.888 (9)
Sovereign 18.440 (7) 17.378 (9)
Corporate 3.762 (1) 4.510 -
Banking - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 32.907 (11) 31.590 (13)
Titoli a reddito fisso 32.907 (11) 31.590 (13)
Sovereign 32.907 (11) 31.590 (13)
Corporate - - - -
Banking - - - -
Totale al 31 dicembre 2019 68.993 (22) 61.311 (25)

Rischio credito - Concentrazione rischio di credito del Patrimonio non destinato (milioni di euro)

31.12.2019 31.12.2018
Descrizione Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 415 (20) 466 (20)
Finanziamenti 338 - 355 -
Sovereign - - - -
Corporate 338 - 355 -
Banking - - - -
Crediti 77 (20) 111 (20)
Sovereign - - - -
Corporate 47 (20) 81 (20)
Banking 30 - 30 -
Attività finanziarie al FVTOCI 505 - 510 -
Titoli a reddito fisso 505 - 510 -
Sovereign 505 - 510 -
Corporate - - - -
Banking - - - -
Totale al 31 dicembre 2019 920 (20) 976 (20)
Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al CA del Patrimonio BancoPosta (milioni di euro)
Costo ammortizzato
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2019 2.609 9.345 11.954
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo
Reversal per vendite/incasso
Reversal per write off
4
-
-
-
(1.489)
900
(777)
4
(1.489)
900
(777)
Saldo al 31 dicembre 2019 2.613 7.979 10.592
Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVTOC! del Patrimonio BancoPosta (milioni di euro)
FVTOCI
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2019 - 13.107 13.107
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Reversal fitoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo
Reversal per vendite/incasso
Reversal per write off
-
-
-
-
(2.406)
1.983
(1.228)
(2.406)
1.983
(1.228)
Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziaria i CA del Patrimonio non destinato (milioni di euro)
Costo ammortizzato
Descrizione Finanziamenti Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1 Stage 2 Totale Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2019 320 20.057 326 20.383 - 20.703
lmpairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
73
(19)
21
(20)
1
(4)
21
(24)
- 04
(43)
lmpairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo
Reversal per vendite/incasso
1
Reversal per write off 1 -
Saldo al 31 dicembre 2019 374 20.058 322 20.380 20.754
Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVTOCl del Patrimonio non destinato milionidi euro
Descrizione Finanziamenti Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1 Stage 2 Totale Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2019 - - 218 218
lmpairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
lmpairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo
1
-
-
-
-
(41) (41)
l
Reversal per vendite/incasso - - 1
Reversal per write off - 1
Saldo al 31 dicembre 2019 - 177 177
Rischio credito - Crediti commerciali svalutati su base analitica (milioni di euro)
31.12.2019 31.12.2018
Descrizione Valore contabile lordo Fondo svalutazione
crediti
Valore contabile
lordo
Fondo svalutazione
crediti
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 1.434 (259) 1.666 (364)
Cassa Depositi e Prestiti 451 440
Ministeri ed enti pubblici 300 (110) 482 (96)
Corrispondenti esteri 229 (2) 201 (4)
Privati 454 (147) 543 (264)
Crediti verso Controllante 74 (32) 99 (31)
Crediti vs società del Gruppo 482 397 -
Totale 1.990 (291) 2.162 (395)
Rischio credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata (milioni di euro)
31.12.2019 31.12.2018
Fasce di scaduto Valore contabile lordo Fondo svalutazione
crediti
Valore contabile lordo Fondo svalutazione
crediti
Crediti commerciali non scaduti 477 (6) 310 (3)
Scaduto 0 - 1 anno 127 (4) 148 ു)
Scaduto 1 - 2 anni 79 (છ) 24 (5)
Scaduto 2 - 3 anni 16 (7) 17 (6)
Scaduto 3 - 4 anni 10 (7) 7 (4)
Scaduto > 4 anni 53 (52) 42 (42)
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale 85 (72) 80 (୧୫)
Totale 847 (157) 628 (133)
Saldo al 01.01.19 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 31.12.19
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 3 (1) 2
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 45 45
Crediti per accordi CTD 10 2 12
Altri crediti 50 (5) 49
Totale 63 51 (6) 108
di cui Patrimonio BancoPosta 27 2 29

Rischio di liquidità

Rischio di liquidità - Passivo (milioni di euro)
31.12.2019 31.12.2018
Decrizione Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Passività finanziarie BancoPosta 34.993 17.512 19.882 72.387 27.764 13.329 23.849 64.942
Debiti per conti correnti postali 20.142 13.870 19.879 53.891 16.365 10.942 23.845 51.152
Finanziamenti 8.551 3.638 12.189 6.088 2.384 8.472
Altre passività finanziarie 6.300 3 6.307 5.311 3 র্ব 5.318
Passività finanziarie 700 540 1.064 2.304 317 58 375
Debiti commerciali 1.598 1.598 1.488 .488
Altre passività 1.456 1.491 18 2.965 1.772 1.325 22 3.119
Totale passivo 38.747 19.543 20.964 79.254 31.341 14.712 23.871 69.924
Rischio di liquidità - Attivo (milioni di euro)
31.12.2019 31.12.2018
Descrizione Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti 1.158 - - 1.158 251 - - 251
Crediti 13.261 - - 13.261 8.379 - - 8.379
Depositi presso il MEF 7.094 - - 7.094 6.032 - - 6.032
Altri crediti finanziari 6.167 - - 6.167 2.347 - - 2.347
Titoli a redditi fisso 1.838 2.684 24.431 28.953 1.749 4.695 23.478 29.922
Attività finanziarie al FVTOCI 4.399 7.904 30.535 42.838 3.001 10.312 30.011 43.324
Titoli a reddito fisso 4.399 7.904 30.535 42.838 3.001 10.312 30.011 43.324
Attività finanziarie al FVTPL
Crediti - - - - 8 - - 8
Attività finanziarie 241 576 324 1.141 213 731 313 1.257
Crediti commerciali 2.385 3 2 2.390 2.256 3 3 2.262
Altri crediti e attività 1.020 1.414 35 2.469 866 1.265 41 2.172
Cassa e Depositi BancoPosta 4.303 - - 4.303 3.318 - - 3.318
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.206 - - 1.206 2.127 - - 2.127
Totale Attivo 29.811 12.581 55.327 97.719 22.168 17.006 53.846 93.020

Rischio prezzo

Rischio prezzo (milioni di euro)

Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
Effetti 2019
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 71 14 (14) 14 (14) - -
Azioni 71 14 (14) 14 (14) - -
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati (15) (12) 12 (12) 12 - -
Fair value vs. conto economico (15) (12) 12 (12) 12 - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 56 2 (2) 2 (2) - -
Effetti 2018
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 50 13 (13) 13 (13) - -
Azioni 50 13 (13) 13 (13) - -
Variabilità al 31 dicembre 2018 50 13 (13) 13 (13) - -

Rischio valuta

Rischio valuta USD (milioni di euro)
Descrizione Posizione in
Posizione in
USD
Euro
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
Effetti 2019
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 79 71 3 (3) 3 (3) - -
Azioni 79 71 3 (3) 3 (3) - -
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 17 (15) (1) 1 (1) 1 - -
Fair value vs Conto Economico 17 (15) (1) 1 (1) 1 - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 96 56 2 (2) 2 (2) - -
Effetti 2018
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 58 50 4 (4) 4 (4) - -
Azioni 58 50 4 (4) 4 (4) - -
Variabilità al 31 dicembre 2018 58 50 4 (4) 4 (4) - -
Rischio valuta GBP (milioni di euro)
Descrizione Posizione in
GBP
Posizione in
Euro
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
Effetti 2019
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 14 16 1 (1) 1 (1) - -
Azioni 14 16 1 (1) 1 (1) - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 14 16 1 (1) 1 (1) - -
Effetti 2018
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI - - - - - - - -
Azioni - - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2018 - - - - - - - -
Poste Italiane Spa - Rischio vauta DSP (milioni di euro)
Descrizione Posizione in
DSP
Posizione in
EUR
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
Effetti 2019
Attività correnti in DSP 164 203 5 (5) 5 (5) - -
Passività correnti in DSP (148) (182) (4) 4 (4) 4 - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 16 21 1 (1) 1 (1) - -
Effetti 2018
Attività correnti in DSP 145 176 6 (6) 6 (6) - -

ALTRI RISCHI

Di seguito si illustrano i principali ulteriori rischi cui è esposto il Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2019.

Passività correnti in DSP (124) (150) (5) 5 (5) 5 - - Variabilità al 31 dicembre 2018 21 26 1 (1) 1 (1) - -

Rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso dell'esercizio 2019 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2018.

Alla data del 31 dicembre 2019, gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Tipologia Evento (Event Type) N. tipologie di rischio
Frode interna 32
Frode esterna 49
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro
Clientela, prodotti e prassi operative 31
Danni a beni materiali
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi 10
Esecuzione, gestione e consegna del processo 115
Totale al 31 dicembre 2019 248

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata. L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

Anche le Compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA hanno definito e consolidato il proprio framework metodologico per l'identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi operativi. L'approccio adottato tende a cogliere le specificità che caratterizzano i processi e gli eventi di rischio operativo tipici di una Compagnia di assicurazione. L'attività di valutazione dell'esposizione ai rischi operativi è valutata coerentemente con i requisiti patrimoniali di Vigilanza e integrata con analisi di natura quali-quantitativa, realizzata tramite un processo strutturato di rilevazione delle perdite interne e di valutazione dei rischi potenziali in termini di frequenza, impatto e di presidi di mitigazione. L'esposizione ai rischi risulta nel complesso contenuta anche se nel corso del 2019 si sono verificati alcuni casi di frode aventi ad oggetto liquidazioni di polizze vita (complessivamente 1,5 milioni di euro, di cui circa 0,6 milioni di euro per posizioni già riattivate dalla Compagnia Poste Vita e circa 0,8 milioni di euro accantonati a fondo rischi ed oneri). I presidi organizzativi e di controllo a mitigazione del rischio sono stati oggetto di rivisitazione.

Rischi assicurativi

Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc.).

Con riferimento alla Compagnia Poste Vita SpA, sotto il profilo tecnico, uno dei principali fattori di rischio è quello relativo alla mortalità ossia ogni rischio riconducibile alla aleatorietà della durata di vita degli assicurati. Particolare attenzione è posta nella stipula di polizze temporanee caso morte dove le procedure prevedono limiti di assunzione sia sul capitale che sull'età dell'assicurato. Sotto il profilo degli importi assicurati "caso morte", le compagnie assicurative del Gruppo ricorrono a coperture riassicurative coerenti con la natura dei prodotti commercializzati e con livelli di conservazione adeguati alla struttura patrimoniale delle Società.

Per i prodotti con capitale sotto rischio positivo, come ad esempio la Temporanea Caso Morte, tale rischio ha conseguenze negative se le frequenze di decesso che si verificano superano le probabilità di decesso realisticamente valutate (basi tecniche di secondo ordine).

Per i prodotti con capitale sotto rischio negativo, come ad esempio le rendite vitalizie, si hanno conseguenze negative quando le frequenze di decesso che si verificano risultano inferiori alle probabilità realisticamente valutate (rischio di longevità).

Ciò premesso, al 31 dicembre 2019, il rischio di mortalità è di modesta rilevanza per il Gruppo, considerate le caratteristiche dei prodotti offerti. L'unico ambito in cui tale rischio assume una certa rilevanza è quello delle Temporanee Caso Morte. Con riferimento a tali prodotti, viene periodicamente effettuato un confronto tra i decessi effettivi e quelli previsti dalle basi demografiche adottate per il pricing. Inoltre, il rischio di mortalità viene mitigato facendo ricorso a coperture riassicurative e, in fase di assunzione, a limiti definiti sia sul capitale che sull'età dell'assicurato.

Anche il rischio di longevità risulta di modesta entità. Infatti, per la generalità dei prodotti assicurativi vita, la probabilità di conversione in rendita è molto vicina a zero in quanto l'evidenza storica dimostra che l'opzione di conversione non è stata mai esercitata fino ad oggi dagli assicurati. I prodotti pensionistici in particolare, rappresentano ancora una quota marginale delle passività assicurative. Per tali prodotti, inoltre, il Gruppo si riserva il diritto, al verificarsi di specifiche condizioni, di modificare la base demografica e la composizione per sesso utilizzate per il calcolo dei coefficienti di conversione in rendita.

Per quanto riguarda il rischio di pricing, ossia il rischio di subire perdite a causa di una inadeguata tariffazione dei prodotti assicurativi venduti, lo stesso può manifestarsi a causa di:

  • scelte inappropriate delle basi tecniche,
  • non corretta valutazione delle opzioni implicite nel prodotto,
  • non corretta valutazione dei parametri per il calcolo dei caricamenti per spese.

Poiché i prodotti di Poste Vita SpA sono soprattutto rivalutabili di tipologia mista o a vita intera, a carattere prevalentemente finanziario, nei casi con tasso tecnico pari a zero, la base tecnica adottata non influisce nel calcolo del premio (e/o del capitale assicurato). Il rischio di pricing derivante dalla scelta delle basi tecniche, fatto salvo quanto sopra accennato relativamente ai prodotti di tipo Temporanee Caso Morte è quasi del tutto assente nel portafoglio di Poste Vita SpA.

Le opzioni implicite nelle polizze presenti in portafoglio sono:

  • Opzione di riscatto
  • Opzione di rendimento minimo garantito
  • Opzione di conversione in rendita

Per quasi tutti i prodotti in portafoglio non vi sono penalità di riscatto: tale rischio diventa tuttavia rilevante solo nel caso di fenomeni di riscatti di massa; considerato l'andamento storico finora rilevato, si ritiene remota la probabilità che tale ipotesi possa verificarsi (tasso di riscatto per il 2019 pari a circa il 2,75%).

Tra i rischi assicurativi riguardanti l'attività della Compagnia Poste Assicura SpA, si evidenziano invece:

  • Rischio di assunzione: è il rischio derivante dalla sottoscrizione dei contratti di assicurazione associato agli eventi coperti, ai processi seguiti per la tariffazione e la selezione dei rischi, e all'andamento sfavorevole della sinistrosità effettiva rispetto a quella stimata. Tale rischio può essere suddiviso nelle seguenti categorie:
    • Rischio di tariffazione: è il rischio connesso alle scelte tariffarie della Compagnia e dipende dall'adozione delle ipotesi adottate in sede di determinazione del premio. Se la tariffazione è basata su ipotesi inadeguate, l'assicuratore può correre il rischio di non essere in grado di soddisfare gli impegni contrattuali assunti nei confronti degli assicurati. Tra questi rischi si annoverano quelli connessi all'invalidità e morbilità, ovvero il rischio associato al pagamento di prestazioni o rimborsi di spese mediche a seguito di malattia e/o infortunio. E' anche ricompreso in questa categoria il rischio che i caricamenti applicati sui premi siano insufficienti a sostenere le effettive spese sostenute nella gestione del contratto e il rischio di una eccessiva crescita produttiva associata ad una scarsa selezione dei rischi e all'assenza di mezzi propri sufficienti a sostenere il ritmo di sviluppo.
    • Rischio di riservazione: legato alla quantificazione di riserve tecniche non adeguate rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati. Tale inadeguatezza può dipendere da errate stime da parte dell'impresa e/o da mutamenti del contesto generale.
  • Rischio catastrofe: rappresenta il rischio che eventi estremi ed eccezionali abbiano un impatto negativo non considerato nella tariffazione delle polizze.
  • Rischi di antiselezione: attiene alla volontà della compagnia di non assicurare un evento che non sia caratterizzato dall'essere futuro, incerto e dannoso.

In relazione all'attività assicurativa di Poste Assicura SpA, iniziata nel 2010, l'evoluzione attesa del portafoglio e il diverso grado di rischio dei prodotti distribuiti hanno richiesto l'adozione di un'attenta politica riassicurativa. In particolare, sono stati stipulati con operatori di mercato di primario standing trattati di riassicurazione in quota (definendo la quota di cessione in base alla specificità e alla consistenza del rischio), integrati da ulteriori trattati a copertura non proporzionale nelle forme di "excess loss" relativamente a rischi di particolare entità (rischi compresi nel ramo infortuni e i cosiddetti "rischi catastrofali"). Inoltre, in fase di definizione delle garanzie offerte al fine di mitigare l'assunzione di specifiche tipologie di rischio sono state introdotti limiti di indennizzo nel caso di alcune fattispecie specifiche di sinistro.

Con riferimento ai rischi tecnici danni il Gruppo effettua analisi specifiche utilizzando, tra l'altro, scenari di stress al fine di verificare la solvibilità della Compagnia anche in condizioni di mercato avverse.

Rischio reputazionale

Il principale elemento del rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato ed è riconducibile prevalentemente all'attività di distribuzione dei prodotti del risparmio postale e all'attività di collocamento di strumenti di investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).

In particolare, con riferimento all'attività di collocamento di fondi immobiliari effettuata nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, la Capogruppo continua a monitorare attentamente l'andamento fino alle rispettive scadenze, valutandone gli eventuali riflessi sugli accantonamenti a Fondi rischi e oneri iscritti in bilancio. Nel corso dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2019, la stima delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a strumenti e prodotti di investimento, a suo tempo collocati e con performance non in linea con le attese, è stata oggetto di aggiornamento. Si ricorda che Poste Italiane SpA, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16 gennaio 2017, ha definito un'iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2003 hanno acquistato quote del Fondo Immobiliare Invest Real Security (IRS), e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2016, data di scadenza; il fondo stanziato a copertura della suddetta iniziativa di tutela è stato interamente utilizzato nel corso dell'esercizio 2017. Inoltre, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 19 febbraio e del 28 giugno 2018, con l'obiettivo di consolidare il rapporto storico che la società intrattiene con i propri clienti fondato sulla fiducia e sulla trasparenza, è stata definita una nuova iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2004, in un contesto economico e regolamentare diverso da quello odierno, hanno acquistato quote del Fondo Europa Immobiliare 1, e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2017, data di scadenza. L'iniziativa in questione, il cui obiettivo è stato di permettere a ciascun risparmiatore di recuperare la differenza tra quanto investito al tempo della sottoscrizione, inclusivo dei proventi e dei rimborsi anticipati percepiti durante la vita del Fondo, e quanto sarebbe stato dallo stesso incassato con il "Valore Finale di Liquidazione" del fondo, è stata avviata in data 24 settembre 2018 e si è in conclusa in data 7 dicembre 2018. Con delibera del 28 febbraio 2019, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha definito l'avvio di una seconda finestra di adesione destinata ai clienti che non avevano ancora aderito all'Iniziativa. L'iniziativa è stata avviata in data 23 maggio 2019 e si è conclusa in data 13 luglio 2019.

Il Fondo Immobiliare Obelisco, collocato da Poste Italiane a dicembre 2005, la cui scadenza originaria era prevista a fine dicembre 2015, successivamente prorogata di 3 anni, è giunto a scadenza il 31 dicembre 2018. In data 16 luglio 2019 la SGR di riferimento ha comunicato al mercato l'approvazione del Rendiconto finale di liquidazione, con il quale ha confermato che, essendo il patrimonio netto di liquidazione del Fondo pari a zero, non vi sarebbe stata alcuna distribuzione né di proventi né di capitale.

In questo contesto, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane con delibera del 30 luglio 2019, ha definito un'iniziativa denominata "PosteIniziativa Obelisco" in favore dei clienti in possesso al 31 dicembre 2018 di quote del Fondo Immobiliare Obelisco per il recupero da parte degli stessi del valore iniziale investito. L'iniziativa è stata avviata in data 30 settembre 2019 e si è conclusa in data 6 dicembre 2019.

8. FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI

8.1 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2018 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:

  • Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o soggetti non governativi: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price);
  • Passività finanziarie: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi ask rilevati sul mercato CBBT (Bloomberg Composite Price).

Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.

Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo. La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito. Nella valutazione degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall'Euro si utilizzano i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, interest rate swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:

Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani e esteri: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.

Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata sulla base di tecniche di discounted cash flow applicabili ai titoli obbligazionari plain così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari compresi nei portafogli del Gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.

Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.

Strumenti finanziari derivati:

Interest Rate Swap:

Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.

Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.

  • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.
  • Warrant: considerate le caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, la valutazione viene effettuata tramite modello di equity local volatility. In particolare, poiché per tali strumenti sono stati stipulati accordi di buy-back con le controparti finanziarie strutturatrici dei warrants, e considerando che i modelli di valutazione utilizzati da queste ultime sono coerenti con quelli utilizzati dal Gruppo, la valutazione viene effettuata utilizzando le quotazioni bid fornite dalle controparti stesse.
  • Forward su Cambi: la valutazione viene effettuata facendo la differenza tra il reciproco del cambio forward registrato alla data di valutazione ed il reciproco del cambio forward fissato alla Trade Date.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.

Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.

Reverse Repo: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. Tali strumenti sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:

  • l'utilizzo della curva governativa italiana o del credit default swap (CDS) della Repubblica Italiana, in caso di Amministrazioni Centrali italiane;
  • l'utilizzo di curve CDS quotate o, se non disponibili, l'adozione di curve CDS "sintetiche" rappresentative della classe di rating della controparte, costruite a partire dai dati di input osservabili sul mercato;
  • l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.

Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:

  • Titoli obbligazionari plain: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente;
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow applicabili alle obbligazioni plain, così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari emessi da società comprese nel gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.
  • Debiti finanziari: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito.

Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.

Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.

Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite un'asta pubblica.

Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

8.2 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

La seguente tabella mostra un'analisi degli strumenti finanziari misurati al fair value al 31 dicembre 2019, distinti per livello di gerarchia del fair value.

Gerarchia del fair value (milioni di euro)
31.12.19 31.12.18
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 130.322 9.499 23 139.844 119.159 8.591 5 127.755
Azioni - - 23 23 - - 5 5
Titoli a reddito fisso 130.322 8.960 - 139.282 119.159 8.066 - 127.225
Altri investimenti - 539 - 539 - 525 - 525
Attività finanziarie al FVTPL 3.234 30.614 3.848 37.696 1.091 26.074 2.662 29.827
Crediti - - - - - 8 59 67
Azioni 177 - 71 248 165 5 46 216
Titoli a reddito fisso 1.308 191 - 1.499 671 900 - 1.571
Altri investimenti 1.749 30.423 3.777 35.949 255 25.161 2.557 27.973
Strumenti finanziari derivati - 73 - 73 - 413 - 413
Totale 133.556 40.186 3.871 177.613 120.250 35.078 2.667 157.995
Passività finanziarie
Passività finanziarie al fair value - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - (5.575) (15) (5.590) - (1.859) - (1.859)
Totale - (5.575) (15) (5.590) - (1.859) - (1.859)

Di seguito si riportano i trasferimenti tra livello 1 e livello 2 della gerarchia del fair value, interamente riferibili al Gruppo assicurativo Poste Vita:

Trasferimenti da Livello 1 a Livello 2
(milioni di euro)
Descrizione Da Livello 1 a Livello 2 Da Livello 2 a Livello 1
Livello 1 Livello 2 Livello 1 Livello 2
Trasferimenti Attività finanziarie (40) 40 291 (291)
Attività finanziarie al FVTOCI
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (40) 40 72 (72)
Altri investimenti - - - -
Attività finanziarie al FVTPL
Crediti - - - -
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso - - 1 (1)
Altri investimenti - - 218 (218)
Trasferimenti netti (40) 40 291 (291)

Le riclassifiche dal livello 1 al livello 2 si riferiscono a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2019, non è riscontrabile in un mercato liquido e attivo secondo i parametri stabiliti dalla Fair Value Policy di Gruppo. Le riclassifiche dal livello 2 al livello 1 si riferiscono, invece, a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2019, è risultato osservabile in un mercato liquido e attivo.

Di seguito, si riportano le variazioni di livello 3 intercorse nell'esercizio:

Variazioni strumenti finanziari livello 3 (milioni di euro)
Attività finanziarie
Descrizione Attività
finanziarie al
FVTOCI
Attività
finanziarie al
FVTPL
Strumenti
finanziari
derivati
Totale
Esistenza al 1 gennaio 2019 5 2.662 - 2.667
Acquisti/Emissioni 17 2.454 - 2.471
Vendite/Estinzione Ratei iniziali - (1.360) - (1.360)
Rimborsi - - - -
Variazioni del fair value vs CE - 25 - 25
Variazioni del fair value a PN 1 - - 1
Trasferimenti a Conto economico - - - -
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - -
Trasferimenti nel livello 3 - - - -
Trasferimenti ad altri livelli - - - -
Variazioni per Costo ammortizzato - - - -
Write-off - 67 - 67
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) - - - -
Esistenza al 31 dicembre2019 23 3.848 - 3.871

Gli strumenti finanziari classificati nel livello 3 sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA e, in via residuale, da Poste Italiane SpA.

Per la Compagnia assicurativa del Gruppo, gli strumenti di livello 3 si riferiscono principalmente a fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata in base all'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, aggiornato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione. I suddetti strumenti finanziari sono principalmente investimenti di tipo Private equity e, in misura minore, investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate. Le variazioni intervenute riguardano l'acquisto di nuovi investimenti, rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati, nonché le variazioni di fair value intervenute nel corso dell'esercizio.

Le variazioni di livello 3 della gerarchia del fair value nel corso dell'esercizio hanno inoltre interessato le passività finanziarie a seguito della stipulazione da parte della Capogruppo Poste Italiane SpA di un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated. L'oscillazione del fair value della vendita a termine nell'esercizio in commento, dovuta all'effetto congiunto della variazione del prezzo di mercato delle azioni in dollari e della variazione del cambio Euro/Dollaro, è negativa di 15 milioni di euro.

9. OPERAZIONI DI COPERTURA

Di seguito sono descritte le politiche di copertura poste in essere dal Gruppo Poste Italiane suddivise tra operazioni di fair value hedge e cash flow hedge e alle quali sono applicate le relative regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. Le operazioni di copertura di fair value hedge e cash flow hedge di seguito descritte si riferiscono principalmente a operazioni su titoli a reddito fisso nell'ambito dell'operatività Bancoposta

Operazioni di copertura - Fair Value Hedge

Il Gruppo Poste Italiane detiene un portafoglio di titoli di Stato, BTP a reddito fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi d'interesse e del tasso di inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Gruppo stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over The Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione. Il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap.

La copertura può essere totale, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), o parziale in caso di data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico116, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.

Con riferimento al test di efficacia retrospettico, il Gruppo utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico117". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%. Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start) e si differenziano per la sola componente spread che è quindi considerata la principale fonte di

116 Lo IAS 39 richiede di effettuare due test di efficacia:

test prospettico: attesta che la relazione di copertura ci si aspetta sia altamente efficace nei periodi futuri;

test retrospettico: attesta che la relazione di copertura è stata efficace dall'inception alla data di reporting.

Al fine di definire una copertura efficace, il test prospettico deve dimostrare che la copertura sia altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o di cash flow attribuibili allo strumento coperto durante il periodo di designazione, mentre il risultato del test retrospettico deve essere compreso in un range tra 80 -125%.

L'inefficacia può nascere quando lo strumento di copertura e lo strumento coperto: sono in valute differenti; hanno differenti scadenze; usano tassi sottostanti differenti; sono soggetti a rischio controparte differente; lo strumento

derivato non ha valore zero all'inception. 117 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:

su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;

su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.

Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).

inefficacia118. La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Nel caso della controllata Poste Vita tale effetto viene ribaltato agli assicurati mediante il meccanismo contabile dello shadow accounting, in quanto riferito a strumenti finanziari inclusi nelle gestioni separate.

Ai fini del test di efficacia prospettico, il Gruppo adotta approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello strumento di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms119" per gli swap spot start, per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba fissa consentono di replicare esattamente i flussi fissi incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per gli swap forward start e per le vendite a termine della controllata Poste Vita per i quali il test di efficacia prospettico è effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo120. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Operazioni di copertura Cash Flow Hedge

Al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza, il Patrimonio BancoPosta stipula, se necessario, contratti di acquisto a termine. Inoltre, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti, sono stipulati contratti di vendita a termine. Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.

Inoltre, il Gruppo detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari, il Gruppo stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nella stabilizzazione delle variazioni dei flussi di cassa dello strumento coperto attraverso un test retrospettico e un test prospettico.

Relativamente alle coperture di forecast transaction, il test di efficacia retrospettico prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto del differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte, alla data di testing e di inception, e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP, calcolato alla data di testing e di inception. Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi

118 Il primo considera lo spread al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo quello effettivamente concordato con la controparte. 119 Il metodo dei "Critical terms" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello

strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi

di cassa. 120 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%; non sussistono pertanto fonti di inefficacia.

Ai fini del test di efficacia prospettico, si applica l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti121.

Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, il test di efficacia retrospettico considera il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso122. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.

La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto economico per la quota inefficace.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" per i contratti derivati per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba indicizzata dello swap di copertura consentono di replicare esattamente i flussi variabili incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per i contratti derivati che prevedono un tasso fisso per tutta la durata dell'operazione applicato ad un nominale crescente con incrementi semestrali costanti fino alla scadenza del derivato. Per tali contratti il test di efficacia prospettico è stato effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo123. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Operazione di copertura sul prestito obbligazionario - Cash Flow Hedge

Il Gruppo Poste italiane è inoltre soggetto al rischio sulla volatilità dei flussi di cassa con riferimento al prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 e che prevede il pagamento di cedole annuali a tasso variabile.

121 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward. 122 Il primo considera il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo quello

effettivamente concordato con la controparte. 123 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

L'esposizione a tale rischio è oggetto di copertura attraverso la stipula di un contratto di Interest rate swap di cash flow hedge con il quale la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso e ha venduto il tasso variabile previsto dal prestito obbligazionario. L'oggetto della copertura è solo il rischio di tasso d'interesse, mentre non è oggetto di copertura il rischio di credito implicito.

Ai fini della verifica dell'efficacia della copertura si effettua un test retrospettico e un test prospettico utilizzando l'approccio del "Dollar offset" attraverso il derivato ipotetico.

Effetti economici e patrimoniali delle operazioni di copertura

Di seguito si espone la distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti derivati di copertura. Il tasso medio degli Interest rate swap esposto rappresenta il tasso fisso medio atteso contrattualmente dall'operazione di copertura suddiviso per fasce di scadenza.

Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di copertura di CFH (milioni di euro)
Fino 1 anno Maturity
Oltre 1 anno e fino a 5 anni
Oltre 5 anni Totale
Cash Flow hedges - Rischio tasso d'interesse
Vendite a termine
Nominale 1.280 - - 1.280
Prezzo di regolamento 1.504 - - 1.504
Interest rate swap
Nominale - 490 1.230 1.720
Tasso medio % - 4,949% 4,106% 4,346%
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di copertura di FVH (milioni di euro)
Maturity
Fino 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Fair value hedges - Rischio tasso d'interesse
Vendite a termine
Nominale 120 - - 120
Prezzo di regolamento - - - -
Interest rate swap
Nominale - 400 25.665 26.065

Di seguito sono esposti gli effetti patrimoniali ed economici rivenienti dalle operazioni di copertura suddivise per tipologia.

Fair value hedges - Rischio tasso d'interesse (milioni di euro)
Nominale Valore cumulato delle rettifiche dello
Valore di bilancio*
strumento coperto
Variazione del valore
usata per rilevare
l'inefficacia della
copertura
Valore cumulato
delle rettifiche
dello strumento
coperto in caso
di
discountinuing
Strumenti finanziari coperti Attività Passività Attività Passività
Titoli a reddito fisso, di cui:
al costo ammortizzato
al FVTOCI
33.016
15.022
17.995
-
-
-
2.871
2.871
-
-
-
3.914
1.884
2.030
-
-
-
Strumenti finanziari di copertura
Interest rate swap 26.065 11 (5.466) (3.918)
Vendite a termine 120 - (1)
Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L (4)
*Non include il fondo a copertura delle perdite attese
Cash flow hedges - Rischio tasso (milioni di euro)
Nominale Valore di bilancio Variazione del valore
usata per rilevare
l'inefficacia della
copertura
Cash flow hedge
Strumenti finanziari coperti Attività Passività Riserva da copertura Cessazione della copertura
Titoli a reddito fisso, di cui:
al costo ammortizzato
al FVTOCI
Prestito obbligazionario
Titoli acquistati a termine
-
3.560
-
-
-
-
(50)
54
-
54
1
-
Strumenti finanziari di copertura
Acquisti a termine
Vendite a termine
Interest rate swap
Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L
-
1.280
1.720
-
-
62
-
(36)
(72)
-
(36)
(19)
-
191
(36)
7
-
-
-
-
-
-

Di seguito sono esposti gli effetti delle coperture di cash flow hedge nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Impatti in OCI delle operazioni di copertura in Cash flow hedge - Rischio tasso (milioni di euro)
Utili/(perdite) della Trasferimenti a Conto economico per:
del periodo copertura rilevati in OCI
(Inc/(Dec) di fair value
Effetti della copertura Cessazione della copertura
Titoli a reddito fisso
Prestito obbligazionario
97
(2)
(60)
1
-
-
Totale 95 (59) -

10. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'

La trattazione che segue è stata redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.

PROCEDIMENTI TRIBUTARI

Nel novembre 2011 l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI tre Avvisi di Accertamento riferiti agli anni 2006, 2007 e 2008, eccependo un medesimo rilievo ai fini IRES, concernente l'applicazione della norma di cui all'art. 11, comma 2, della legge 413/1991 agli immobili di interesse storico-artistico di proprietà concessi in locazione a terzi.

In data 30 gennaio 2019 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l'adesione alla definizione agevolata ai sensi dell'art. 6 del D.L. n.119 del 2018 convertito nella Legge n. 136 del 2018 con un onere tributario di 0,367 milioni di euro, versato in data 19 aprile 2019. In data 15 maggio 2019 è stata depositata presso la Cancelleria della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione la documentazione attestante la definizione della lite e la relativa istanza di sospensione del giudizio.

Negli esercizi dal 2009 al 2011, l'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Lazio, Ufficio grandi contribuenti, ha notificato a Poste Vita atti di contestazione relativi agli anni d'imposta 2004, 2005 e 2006 per presunte violazioni IVA, recante sanzioni di circa 2,3 milioni di euro per asserita omessa regolarizzazione di fatture per commissioni di delega incassate. Con riferimento a tali contenziosi, attualmente pendenti innanzi alla Corte di Cassazione, la Compagnia, tenuto conto dell'orientamento ormai consolidato della Suprema Corte in materia, ha ritenuto opportuno cogliere la facoltà concessa dal D.L. n. 119 del 23 ottobre 2018, di procedere alla definizione agevolata dei contenziosi in essere, mediante il versamento di una somma pari a 0,35 milioni di euro, ovvero il 15 per cento dell'ammontare complessivo delle sanzioni irrogate nei tre diversi atti di contestazione. La valutazione di aderire alla facoltà concessa dal citato D.L. 119/2018 è avvalorata dall'adesione al regime di adempimento collaborativo con l'Agenzia delle Entrate previsto dal D.L. 5 agosto 2015, n.128, (cd. Cooperative Compliance). Tenuto conto che l'eventuale diniego della definizione può essere notificato alla Compagnia entro il 31 luglio 2020 e il processo si estingue in mancanza di istanza di trattazione presentata entro il 31 dicembre 2020, si è ritenuto opportuno continuare a tener conto dei probabili esiti del contenzioso tributario nella determinazione del Fondi per rischi ed oneri.

Con riferimento a Postel, in data 8 ottobre 2015 si è concluso, con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione nel quale sono stati contestati i diritti alla detrazione dell'IVA e alla deducibilità dell'IRAP, un controllo fiscale eseguito dalla Guardia di Finanza sulle imposte sui redditi e sulle ritenute, relativo ad asseriti omessi versamenti contributivi da parte di Postel negli anni dal 2010 al 2014 nei confronti di personale dipendente e/o collaborativo di un fornitore. In relazione agli avvisi di accertamento per i periodi 2010 e 2011, Postel ha deciso di avvalersi della definizione agevolata ex art. 11 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, mentre in merito agli altri periodi di accertamento l'Agenzia delle Entrate ha accertato:

per il periodo d'imposta 2012, in data 25 novembre 2016, maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di 0,1 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Avverso tale atto, in data 19 gennaio 2017, Postel ha proposto ricorso, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa la metà delle imposte pretese. Nell'udienza tenutasi il 13 febbraio 2018 è stato accolto il ricorso e condannata l'Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese. L'Agenzia, con atto notificato in data 3 ottobre 2018, ha proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale di Roma. Postel si è costituita in giudizio con atto di controdeduzione presentato in data 30 novembre 2018. L'udienza per la trattazione del ricorso in appello non è ancora stata fissata;

  • per il periodo d'imposta 2013, in data 24 luglio 2017, maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di circa 0,2 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Avverso tale atto Postel ha presentato ricorso il 23 ottobre 2017, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa la metà delle imposte pretese. Nell'udienza tenutasi il 26 settembre 2019 è stato accolto il ricorso. La sentenza può essere oggetto di appello da parte dell'Agenzia delle Entrate entro il termine del 21 aprile 2020;
  • per il periodo d'imposta 2014, in data 19 aprile 2019 l'Agenzia delle Entrate ha accertato in data 19 aprile 2019, maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di circa 0,25 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Avverso tale atto Postel ha presentato ricorso il 10 giugno 2019, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa la metà delle imposte pretese. L'udienza per la trattazione del ricorso in appello non è ancora stata fissata.

In data 19 aprile 2018 la Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Roma ha effettuato l'accesso presso la sede della società SDA Express Courier per eseguire una verifica ai fini dell'IVA, delle imposte sui redditi, dell'IRAP e delle ritenute per gli anni 2014, 2015 e 2016 ai sensi e per gli effetti degli artt. 52 e 63 del D.P.R. 633/72, art. 33 del D.P.R. 600/73, art. 2 del D. Lgs. 68/2001, nonché della Legge n. 4/1929. In data 29 novembre 2018 si è formalmente concluso l'accertamento; il verbale di constatazione finale presenta come principale rilievo la contestazione, per circa un milione di euro, della detrazione dell'IVA relativa alle note di variazione emesse dalla società in relazione agli sconti accordati ai propri clienti a seguito dell'incremento del numero delle spedizioni. Tali sconti si traducono in una riduzione dei prezzi, originariamente praticati dalla società al momento della prestazione del servizio di spedizione, e si configurano quindi come abbuoni o sconti previsti contrattualmente. Successivamente, in data 5 dicembre 2019, è stato notificato l'avviso di accertamento relativo al solo anno 2014 recante una pretesa complessiva pari a 0,4 milioni di euro che, riprendendo il PVC, contesta principalmente l'IVA detratta. In data 3 febbraio 2020 la Società ha proposto ricorso a tale avviso e ha provveduto al pagamento provvisionale della sanzione irrogata.

Nel mese di novembre 2018 il Consorzio Postemotori ha ricevuto la notifica di un'ordinanza emessa dal Tribunale penale di Roma contenente un decreto di sequestro preventivo nei confronti del Consorzio per l'importo di 4,6 milioni di euro e, provvedimenti personali e reali verso determinati soggetti indagati. In data 8 marzo 2019 sono stati notificati al Consorzio il decreto del Tribunale di Roma riguardante la fissazione dell'udienza preliminare e la corrispondente richiesta di rinvio a giudizio emessa il 27 febbraio 2019 dal Pubblico Ministero. In data 13 maggio 2019 il GUP del Tribunale ordinario di Roma, riesaminando la vicenda, ha emesso sentenza di non luogo a procedere nei confronti dell'attuale Consigliere delegato e ha revocato il sequestro preventivo precedentemente eseguito nei suoi confronti; tale sentenza è divenuta irrevocabile in data 17 luglio 2019.

PROCEDIMENTI IN MATERIA PREVIDENZIALE

A partire dall'esercizio 2012, l'Agenzia INPS di Genova Ponente ha emesso nei confronti di Postel degli avvisi di addebito, per complessivi 21 milioni di euro al 31 dicembre 2019, con i quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF non coperti dal regime IPOST. Avverso tali richieste, sono stati proposti ricorsi al Tribunale di Genova. A supporto delle argomentazioni di Postel, con nota del 20 ottobre 2016, il Ministero del Lavoro ha confermato che il regime contributivo previsto per Poste Italiane trova applicazione anche nei confronti di tutte le società del Gruppo, con esclusione soltanto di quelle che esercitano attività di trasporto aereo, di licenza bancaria e di corriere espresso.

Alcuni dei giudizi sono stati già decisi dal Tribunale di Genova e, al loro esito, a fronte di avvisi di addebito pari complessivamente a 13,2 milioni di euro, la Società è stata condannata a pagare i soli contributi CUAF allo 0,68%, detratti gli assegni familiari versati da Postel ai dipendenti, per un importo di 0,3 milioni di euro, mentre nulla è stato ritenuto dovuto a titolo di CIG, CIGS e mobilità essendo al tempo Postel interamente partecipata dallo Stato tramite Poste Italiane (requisito esistente sino alla data di quotazione di Poste Italiane) e rientrando pertanto nel novero delle imprese industriali dello Stato per le quali la legge esclude l'obbligo del pagamento della cassa integrazione e della mobilità. L'INPS ha depositato ricorso in appello per la prima tranche di richieste effettuate (9,16 milioni di euro), contestando nell'an e nel quantum la sentenza di primo grado ed evidenziando che l'aliquota CUAF, in linea con gli ultimi orientamenti assunti da INPS, avrebbe dovuto essere pari al 4,40% in luogo dello 0,68% richiesto negli avvisi di addebito oggetto dei giudizi. Con sentenze pubblicate in data 28 dicembre 2018, la Corte d'Appello di Genova ha integralmente confermato le sentenze di primo grado, respingendo gli appelli dell'INPS, che ha proposto ricorso per cassazione notificato in data 28 giugno 2019 a Postel, la quale si è costituita in giudizio.

Risultano ancora pendenti ulteriori giudizi al momento ancora in fase istruttoria, relativi ai ricorsi presentati da Postel avverso gli avvisi di addebito per i periodi da maggio 2009 a luglio 2019.

Infine, in data 8 ottobre 2019, l'INPS ha richiesto di provvedere alla regolarizzazione contributiva da settembre 2014 a settembre 2019 all'aliquota CUAF non armonizzata del 4,40% della retribuzione imponibile a fini previdenziali. Pertanto, a partire dal mese di ottobre 2019, Postel si è adeguata al versamento del contributo CUAF nella misura pari al 4,40%, con riserva di ripetizione. Per il periodo pregresso da settembre 2014 a fine 2015, Postel ha impugnato per via amministrativa le comunicazioni di debito pervenute dall'INPS con la richiesta di pagamento del CUAF al 4,40%. Tenuto conto delle sentenze di primo grado, delle motivazioni addotte e delle ulteriori pretese avanzate dall'INPS, la Società ha adeguato i propri Fondi rischi sulla scorta del parere dello studio legale che la assiste nel contenzioso.

Il fondo iscritto in bilancio al 31 dicembre 2019 risulta pari a 12,25 milioni di euro.

PRINCIPALI PROCEDIMENTI PENDENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA'

Commissione Europea

In data 13 settembre 2013, il Tribunale dell'Unione Europea ha accolto con sentenza il ricorso di Poste Italiane contro la decisione della Commissione Europea del 16 luglio 2008 in tema di Aiuti di Stato, condannando quest'ultima alle spese del procedimento. In ottemperanza a tale Decisione e in conformità alle disposizioni dell'Azionista, Poste Italiane nel gennaio 2009 ha corrisposto al MEF 443 milioni di euro, oltre a interessi per 41 milioni di euro. In attuazione della favorevole sentenza del Tribunale UE divenuta definitiva, come previsto dall'art.1 comma 281 della Legge di stabilità n. 190 del 23 dicembre 2014, in data 13 maggio 2015 Poste Italiane ha pertanto ricevuto indietro dal MEF 535 milioni di euro. La Commissione Europea ha comunque riaperto l'indagine, incaricando un esperto esterno di verificare che i livelli dei tassi d'interesse riconosciuti a Poste Italiane dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007 sui depositi presso il MEF (ai sensi dell'art. 1, comma 31 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266 "Legge Finanziaria 2006") fossero allineati a quelli di mercato. L'esperto ha sottoposto alla Commissione in via preliminare una versione aggiornata delle analisi condotte originariamente dalla Commissione. In data 2 agosto 2019 la Commissione Europea ha stabilito che la remunerazione dei depositi presso il MEF per gli anni 2005-2007 non configura Aiuti di Stato ai sensi della normativa europea.

AGCM

In data 9 marzo 2015 è stato avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della Società è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito da fissarsi.

In data 3 ottobre 2018, Poste Italiane, senza che ciò costituisse acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento della sanzione di 23 milioni di euro, oltre interessi, accertata nel gennaio 2018 a suo carico - per abuso di posizione dominante per il periodo 2014-2017 ai sensi dell'art. 102 del TFUE - dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM).

Il 4 marzo 2019 è stato notificato a Poste Italiane dall'AGCM il provvedimento con il quale l'Autorità ha riconosciuto la piena ottemperanza di Poste alla luce delle risultanze istruttorie e delle iniziative adottate dalla stessa, deliberando che: (i) non sussistono i presupposti per l'irrogazione della ulteriore sanzione; (ii) Poste Italiane prosegua nell'offerta a favore degli operatori alternativi concorrenti del servizio equivalente a Posta Time; (iii) Poste Italiane entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento informi l'Autorità mediante documentazione scritta in merito ai livelli di estensione raggiunti del servizio equivalente a Posta Time. In data 4 aprile 2019, Poste Italiane ha inviato all'Autorità una relazione documentata a conferma dell'attività posta in essere ai fini dell'ottemperanza. Poste Italiane ha impugnato il suddetto provvedimento innanzi al TAR Lazio. L'udienza di merito è fissata al 20 aprile 2020.

In data 8 ottobre 2018 l'AGCM ha notificato a Poste Italiane la comunicazione di avvio del procedimento PS11215 - ai sensi dell'art. 27, comma 3, del D.Lgs. 206/05 (Codice del consumo) ed ai sensi dell'art. 6 del Regolamento sulle procedure istruttorie - con contestuale richiesta di informazioni ai sensi dell'art. 12, comma 1, del suddetto Regolamento, con la quale ha chiesto chiarimenti in merito alle segnalazioni del 24 luglio 2018 di "Altroconsumo" e dell'8 agosto 2018 del "Centro Tutela Consumatori e Utenti". L'Autorità, in particolare, ha contestato una campagna pubblicitaria di Poste denominata "Buoni e libretti – Buono a sapersi" finalizzata a promuovere Buoni Fruttiferi Postali e Libretti di Risparmio Postale attraverso canali televisivi e annunci pubblicitari su stampa, presuntivamente violativa degli artt. 21 e 22, comma 1 e 4 lett. a), del Codice del Consumo, in quanto non indicante chiaramente, a giudizio dell'Autorità, l'incidenza degli oneri fiscali.

In data 29 ottobre 2018 Poste Italiane ha risposto alla richiesta di informazioni e, a seguito dell'audizione che si è tenuta presso l'AGCM il 28 novembre 2018, ha trasmesso all'Autorità il formulario per la presentazione degli impegni - ai sensi dell'art. 27 comma 7 del Codice del consumo, dell'art 8 comma 7 del D.Lgs. 145/2007 e dell'art. 9 del citato Regolamento sulle procedure istruttorie - successivamente integrati in data 11 gennaio 2019. In data 1° aprile 2019, l'Autorità ha notificato a Poste Italiane il provvedimento conclusivo dell'istruttoria con cui ha accettato e reso obbligatori gli impegni presentati senza irrogare alcuna sanzione.

AGCom

Ai sensi del D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella Legge n. 214 del 22 dicembre 2011, le attività di regolamentazione e di vigilanza del settore postale spettano all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom).

A seguito del recepimento nell'ordinamento italiano della terza direttiva europea in materia postale (Direttiva 2008/6/CE), la quantificazione dell'onere del Servizio Postale Universale è effettuata mediante l'applicazione della metodologia del cosiddetto "costo netto evitato"124. Al riguardo:

  • (i) Il 2 luglio 2019 è stata pubblicata la Delibera AGCom 214/19/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2015 e 2016" che, oltre a stabilire che l'onere presenta carattere di iniquità, ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale per gli anni 2015 e 2016, rispettivamente in 389 e 356 milioni di euro, a fronte di contributi previsti nel Contratto di Programma, pari rispettivamente a 329 e 262 milioni di euro. Per gli anni 2015 e 2016 non è stato istituito il Fondo di Compensazione da parte di AGCom con conseguente impossibilità di recupero delle differenze evidenziate dall'AGCom tra contributi statali e quantificazione dell'onere. In pari data l'Autorità ha comunicato l'avvio del procedimento di verifica del costo netto per gli anni 2017 e 2018. In data 2 ottobre 2019 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio avverso la suddetta delibera.
  • (ii) Il 6 settembre 2017 è stata pubblicata la Delibera AGCom 298/17/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2013 e 2014" che, oltre a stabilire che l'onere presenta carattere di iniquità, ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale per gli anni 2013 e 2014, rispettivamente in 393 e 409 milioni di euro, a fronte di contributi previsti nel Contratto di Programma, pari rispettivamente a 343 e 336 milioni di euro. Anche per gli anni 2013 e 2014 non è stato istituito il Fondo di Compensazione e in data 6 novembre 2017 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR del Lazio avverso la suddetta delibera (ancora pendente).
  • (iii) Il 31 luglio 2014 è stata pubblicata la Delibera AGCom 412/14/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2011 e 2012" che, oltre a stabilire che l'onere presenta carattere di iniquità, ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale per gli anni 2011 e 2012, rispettivamente in 381 e 327 milioni di euro a fronte di compensi originariamente rilevati da Poste Italiane rispettivamente per 357 e di 350 milioni di euro. L'Autorità ha stabilito, inoltre, che per l'anno 2012 non è stato istituito il Fondo di Compensazione e in data 13 novembre 2014 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio avverso la suddetta delibera (ancora pendente).

Banca d'Italia

In data 23 maggio 2019, la Banca d'Italia ha avviato degli accertamenti ispettivi su specifici Uffici Postali finalizzati a verificare l'osservanza degli obblighi previsti dalle disposizioni di trasparenza bancaria, che si sono conclusi nel successivo mese di luglio e la cui Relazione non è ancora pervenuta. Gli accertamenti

124 Con tale metodologia l'ammontare del costo netto è quantificato come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato - quando questo è soggetto ad obblighi di servizio universale - e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi.

sopra richiamati, pur avendo carattere territoriale, hanno riguardato anche ambiti riconducibili alle verifiche svolte dall'Autorità nel 2015 presso la sede centrale e connessi principalmente ad aspetti quali l'archiviazione della documentazione contrattuale, la gestione delle proposte di modifica unilaterale alla clientela, nonché la gestione dei reclami e l'applicazione delle condizioni economiche tramite il sistema aziendale dedicato.

Relativamente al piano di interventi di adeguamento, successivo all'accertamento ispettivo condotto dalla Banca d'Italia nel 2017, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo, di gestione dei rischi operativi e informatici nell'ambito delle attività di BancoPosta, il predetto è tutt'ora in corso di realizzazione; i cantieri stanno procedendo con i lavori secondo la timeline stabilita.

Con Comunicazione del 20 giugno 2019 la Banca d'Italia ha richiesto di verificare l'adeguatezza delle prassi adottate nella gestione dei contenziosi in ambito Buoni Fruttiferi Postali, nonché informazioni in merito al tema degli utilizzi fraudolenti di strumenti di pagamento. La Società ha effettuato gli opportuni approfondimenti e fornito riscontro all'Autorità su entrambe le tematiche in data 30 settembre 2019, previa approvazione, come richiesto dall'Autorità, del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Alla data di redazione del presente bilancio, la Società non ritiene necessario rivedere le prassi adottate nella gestione delle controversie in ambito Buoni Fruttiferi Postali e di conseguenza modificare i criteri di stima degli stanziamenti nei Fondi per rischi e oneri. L'importo accantonato, determinato sulla base della serie storica delle perdite operative, rappresenta la migliore stima degli amministratori dell'onere necessario per l'estinzione delle probabili passività. Eventuali variazioni della suddetta stima potranno intervenire solo ad esito della condivisione con l'Autorità di modifiche alle prassi attualmente adottate, tenuto conto delle pronunce che si affermeranno sia da parte dell'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) sia dell'Autorità Giudiziaria Ordinaria (AGO).

Consob

In data 12 febbraio 2019, la Consob ha richiesto chiarimenti in merito alle misure adottate per assicurare il rispetto delle regole di condotta nella relazione con la clientela con riferimento: (i) all'erogazione del servizio di consulenza di prodotti di investimento assicurativi; (ii) agli obblighi in materia di Product Governance e di sistema di incentivazione del personale di rete in relazione alla distribuzione di prodotti di investimento assicurativi. I suddetti approfondimenti sono stati oggetto di apposita informativa inviata all'Autorità in data 15 febbraio 2019.

Successivamente, in data 18 aprile 2019, la Consob ha richiesto ulteriori chiarimenti sulle note trasmesse da BancoPosta tra settembre 2018 e febbraio 2019 e la "Relazione sulle modalità di svolgimento dei servizi e delle attività di investimento" riconducibili a: (i) profili di attenzione in termini di conformità al dettato normativo; (ii) aspetti che presentano la necessità di puntuali chiarimenti al fine di poterne valutare l'aderenza alla disciplina di settore; (iii) aggiornamenti su ambiti rispetto ai quali sono state precedentemente descritte iniziative in corso. I suddetti approfondimenti sono stati oggetto di apposita informativa inviata all'Autorità in data 3 giugno 2019.

Il 23 maggio 2019, la Consob ha richiesto un approfondimento relativamente al fondo immobiliare chiuso denominato "Obelisco" scaduto il 31 dicembre 2018 e all'eventuale iniziativa di tutela che Poste Italiane si riserva di adottare, in analogia a quanto già effettuato per i fondi immobiliari chiusi "IRS" ed "Europa Immobiliare 1", a tutela della clientela. La Società ha risposto in data 16 giugno 2019.

In data 31 maggio 2019, la Consob ha richiesto informazioni in merito alle disclosure rese alla clientela sulla scheda costi e oneri, ex ante (informativa precontrattuale) ed ex post (rendiconto annuale), cui è stata fornita risposta il 1° luglio 2019 (per le informazioni rese ex ante) e il 22 luglio 2019 (per le informazioni rese ex post). Il 27 giugno 2019 la Consob ha richiesto ulteriori chiarimenti relativamente alle misure adottate per assicurare il rispetto delle previsioni normative con riferimento ai presidi previsti in termini di esperienza e conoscenza degli addetti della rete di vendita. La relativa risposta è stata trasmessa il 17 luglio 2019 e contiene le informazioni di dettaglio sul percorso formativo volto al mantenimento e all'aggiornamento delle conoscenze e competenze con relativo test di verifica finale, valutazioni condotte in ordine ai risultati dei test di verifica finale, illustrazione dei risultati conseguiti dalle nuove risorse immessi al ruolo per l'anno 2018 e 2019, nonché i chiarimenti sul presidio specialistico a supporto della rete.

In data 7 agosto 2019 è pervenuta una richiesta da parte dell'Autorità avente a oggetto dati e informazioni relativi alla prestazione dei servizi di investimento nelle regioni Emilia Romagna, Marche e Umbria, nonché nella provincia di Pescara. La risposta è stata trasmessa dalla Società in data 18 settembre 2019 unitamente, così come richiesto, ai nominativi dei dipendenti che si sono avvicendati nella responsabilità delle aree interessate dal 2016.

In data 10 ottobre 2019, la Consob ha richiesto, per le vie brevi, alcuni chiarimenti sulla segnalazione pervenuta dalla società Sagitta SGR del 5 agosto in merito alla rappresentazione delle informazioni relative al fondo immobiliare Obelisco nell'estratto conto del Dossier Titoli della clientela. La risposta è stata trasmessa dalla Società in data 17 ottobre 2019.

In data 29 ottobre 2019, la Consob ha richiesto informazioni sul corretto adempimento degli obblighi di transaction reporting. La risposta è stata trasmessa dalla Società in data 13 dicembre 2019.

Nel mese di gennaio 2020, la Consob ha avviato un'ispezione di carattere generale ai sensi dell'articolo 6-ter comma 1 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, volta ad accertare lo stato di adeguamento alla nuova normativa MiFID 2.

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

In data 15 gennaio 2014 il Garante Privacy, al termine di un procedimento avviato nei confronti di Postel nel 2009, ha disposto l'applicazione di una sanzione di 0,34 milioni di euro dei cui effetti la società ne ha tenuto conto nel bilancio 2013. Contro tale disposizione Postel ha proposto ricorso e istanza di sospensione al Tribunale Civile di Roma, quest'ultima accolta dal giudice con ordinanza del 16 giugno 2014. In data 21 gennaio 2016 il giudice ha annullato l'ordinanza di ingiunzione del Garante Privacy limitatamente alla sanzione di 0,1 milioni di euro, rigettando invece le altre eccezioni preliminari di merito di Postel. Avverso la suddetta sentenza, per la parte della sanzione non annullata dal Tribunale, la Società ha proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione. Il verdetto a conclusione della Camera di Consiglio dell'udienza tenutasi il 12 novembre 2019 non è stato ancora notificato a Postel. In data 21 marzo 2017 l'Agenzia delle Entrate – Riscossione ha notificato una cartella di pagamento in cui, oltre a richiedere il pagamento dell'importo di 0,24 milioni di euro a titolo di sanzione, come ridotta dalla sentenza del Tribunale di Roma, ha provveduto ad applicare, inter alia, una maggiorazione di 0,12 milioni di euro. Postel ha impugnato la cartella, che è stata parzialmente annullata relativamente alla richiesta di 0,12 milioni di euro dal Tribunale di Roma. Avverso tale sentenza il Garante ha proposto ricorso per Cassazione notificato il 3 agosto 2018 e Postel ha provveduto a costituirsi regolarmente in giudizio. Per il recupero di tali somme, (già versate da Postel in esito al pignoramento presso terzi promosso dall'Amministrazione), Postel ha già provveduto ad avanzare formale richiesta prima al Garante e, per ultimo all'Agenzia delle Entrate – Riscossione, a cui è stata presentata richiesta di rimborso e per la quale si è in attesa di ricevere riscontro.

11. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"

Di seguito viene fornito un breve riepilogo degli effetti derivanti da eventi ed operazioni significative non ricorrenti125 posti in essere dal Gruppo Poste Italiane nel corso dell'esercizio 2019, come richiesto dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

  • Provento di 88 milioni di euro riferito alla rivalutazione della partecipazione in SIA SpA, già detenuta da FSIA Investimenti, a seguito dell'acquisizione del controllo esclusivo (step up acquisition) e al provento derivante dall'esercizio delle opzioni di acquisto del 7,934% delle azioni di SIA SpA detenute da UniCredit e Intesa SanPaolo.
  • Svalutazione di 46 milioni di euro, di cui 45 milioni di euro riferiti alla Capogruppo, relativa ai Crediti per interessi attivi su rimborso IRES come descritto nella Nota A9 – Altri crediti e Attività.

12. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali126 nel corso dell'esercizio 2019.

13. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Con riferimento agli eventuali impatti di medio termine legati alla diffusione anche in Italia del coronavirus (covid-19), non è al momento possibile effettuare una stima ragionevole; occorre tuttavia evidenziare che Poste Italiane affronta questo contesto facendo leva su alcuni specifici punti di forza legati alla sua multicanalità e alla crescita del comparto digitale, che assicurano il servizio anche fuori dai tradizionali Uffici Postali. La maggior parte dei ricavi complessivi del Gruppo non sono legati all'attività commerciale di breve termine e il business model di BancoPosta è capital light, non assumendo rischio di credito. Peraltro, la capacità di generare cassa è solida e la posizione finanziaria netta rimane positiva. il Gruppo è attivamente coinvolto in un giornaliero monitoraggio dell'evoluzione del virus, per una gestione proattiva dei relativi effetti.

Gli altri accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio sono descritti nelle Note che precedono e non vi sono ulteriori altri eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2019.

14. ULTERIORI INFORMAZIONI

La presente nota rappresenta un'area comune al bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane e al bilancio separato di Poste Italiane SpA, in cui vengono fornite informazioni quali/quantitative su tematiche

125 Eventi e operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente, non ripetendosi frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.

126 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

residualmente richieste dai principi contabili, non specificamente trattate all'interno delle note precedenti.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 rispettivamente, del Gruppo Poste Italiane e di Poste Italiane SpA.

Gruppo Poste Italiane

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti,
Mobile e
Digitale
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie 3.061 5.539 78.219 295 (7.598) 79.516
Debiti per conti correnti postali - - 48.794 - (477) 48.317 1
Obbligazioni 50 - - - - 50 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 574 - 12.194 - - 12.768 265
Debiti per mutui - - - - - - -
Debiti per leasing 1.251 1 - 27 - 1.279 9
MEF conto tesoreria dello Stato - - 4.542 - - 4.542 4.542
Strumenti finanziari derivati 22 - 5.567 1 - 5.590 123
Altre passività finanziarie 11 5.193 1.751 15 - 6.970 12
Passività finanziarie verso altri settori 1.153 345 5.371 252 (7.121) - -
Riserve tecniche assicurative - - - 140.261 - 140.261 -
Attività finanziarie (1.395) (5.645) (77.078) (141.936) 7.120 (218.934)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (62) (115) (39.402) (1.742) - (41.321) (11.181)
Strumenti finanziari al FVOCI (547) - (36.831) (102.466) - (139.844) (539)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - (71) (37.625) - (37.696) (21)
Strumenti finanziari derivati - - (73) - - (73) (1)
Attività finanziarie verso altri settori (786) (5.530) (701) (103) 7.120 - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - - (58) - (58) -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 1.666 (106) 1.141 (1.438) (478) 785
Cassa e depositi BancoPosta - - (4.303) - - (4.303) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (851) (96) (518) (1.161) 477 (2.149) (495)
Posizione finanziaria netta 815 (202) (3.680) (2.599) (1) (5.667)
Saldo al 31.12.18 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti,
Mobile e Digitale
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
=lisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie 1.259 4.307 67.022 1.034 (6.693) 66.929
Debiti per conti correnti postali 47.160 (920) 46.240 -
Obbligazioni 50 762 812
Debiti vs istituzion: finanziarie 201 8.473 8.674 308
Debiti per mutui
Debiti per leasing
MEF conto tesoreria dello Stato - 3.649 3.649 3.649
Strumenti finanziari derivati 30 1.829 1.859 20
Altre passività finanziarie 20 4.027 1.634 14 5.695 13
Passività finanziarie verso altri settori 858 280 4.277 258 (5.773) -
Riserve tecniche assicurative 125.148 125.148 -
Attività finanziarie (1.417) (4.097) (64.578) (126.545) 5.773 (190.864)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (89) (23) (31.221) (1.506) (32.869) (10.530)
Strumenti finanziari al FVOCI (538) (32.071) (95.146) (127.755) (525)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico (28) (29.769) (29.827) (21)
Strumenti finanziari derivati (368) (45 (413) (29)
Attività finanziarie verso altri settori (790) (4.044) (860) (79) 5.773
Riserve tecniche assicurative (71) (71) -
Indebitamento netto!(avanzo finanziario netto) (158) 210 2.444 (434) (921) 1.141
Cassa e depositi BancoPosta (3.318) (3.318)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (973) (246) (1.323) (1.574) 921 (3.195) (1.306)
Posizione finanziaria netta (1.131) (રૂદ) (2.197) (2.008) - (5.372)

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2019 è in avanzo di 5.667 milioni di euro, in aumento rispetto ai valori al 31 dicembre 2018 (in cui presentava un avanzo di 5.372 milioni di euro). La variazione di 295 milioni di euro intervenuta nel periodo risente principalmente della diminuzione del capitale circolante netto, dell'incremento registrato sul fair value degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI, della rilevazione delle passività finanziarie prevista dall'applicazione, dal 1° gennaio 2019, del nuovo principio contabile IFRS 16 (1.279 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e della distribuzione dei dividendi per complessivi 774 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2019, la posizione finanziaria netta secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, con riguardo al Settore Operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è la seguente:

A. Liquidità (851) (973)
B. Crediti finanziari correnti (135) (57)
C. Debiti bancari correnti 1 201
D. Debiti per leasing correnti 215
E. Parte corrente dell'indebitamento non corrente
F. Altri debiti finanziari correnti 15 23
G. Posizione finanziaria corrente (C+D+E+F) 231 224
H. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+G) (755) (806)
I. Debiti bancari non correnti 573
L. Obbligazioni emesse 50 50
M. Debiti per leasing non correnti 1.036
N. Altri debiti non correnti 18 27
O. Posizione finanziaria non corrente (I+L+M+N) 1.677 77
P. Posizione Finanziaria Netta ESMA (H+O) 922 (729)
Attività finanziarie non correnti (474) (570)
Posizione Finanziaria Netta 448 (1.299)
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 367 168
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori 845 (1.131)

Poste Italiane SpA

Posizione finanziaria netta
Saldo al 31.12.19 Patrimonio non
destinato
Patrimonio
BancoPosta
Elisioni Poste Italiane SpA di cui parti
correlate
Passività finanziarie 2.948 77.995 (705) 80.238
Debiti per conti correnti postali 53.938 (58) 53.880 5.573
Obbligazioni 50 50
Debiti vs istituzioni finanziarie 574 12.194 12.768 265
Debiti per leasing 1.149 1.149
MEF conto Tescreria dello Stato 4.542 - 4.542 4.542
Strumenti finanziari derivati 22 5.567 5.589 123
Altre passività finanziarie 506 1.754 2.260 571
Passività finanziarie per rapporti intergestori 647 (647)
Attività finanziarie (941) (77.043) 647 (77.337)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (394) (39.453) (39.847) (11.568)
Strumenti finanziari al FVOC (547) (36.799) (37.346)
Strumenti finanziari al FV rilevato a Conto ecomonico (71) (71)
Strumenti finanziari derivati (73) (73) (1)
Attività finanziarie per rapporti intergestori (647) 647
Indebitamento netto / (avanzo finanziario netto) 2.007 952 (୧୫) 2.901
Cassa e depositi BancoPosta (4.303) (4.303)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (753) (511) 58 (1.206) (495)
Posizione finanziaria netta 1.254 (3.862) (2.608)
Posizione finanziaria netta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.18 Patrimonio non
Patrimonio
destinato
BancoPosta
= lisioni Poste Italiane SpA di cui parti
correlate
Passività finanziarie 1.238 66.838 (922) 67.154
Debiti per conti correnti postali 51.204 (୧୧) 51.139 4.903
Obbligazioni 50 50
Debiti vs istituzioni finanziarie 200 8.473 8.673 308
MEF conto Tescreria dello Stato 3.649 - 3.649 3.649
Strumenti finanziari derivati 31 1.829 1.860 29
Altre passività finanziarie 114 1.669 1.783 34
Passività finanziarie per rapporti intergestori 843 14 (857)
Attività finanziarie (997) (64.706) 857 (64.846)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (446) (31.397) (31.843) (11.064)
Strumenti finanziari al FVOC (537) (32.040) (32.577)
Strumenti finanziari al FV rilevato a Conto ecomonico (28) (28)
Strumenti finanziari derivati (368) (368) (29)
Attività finanziarie per rapporti intergestori (14) (843) 857
Indebitamento netto / (avanzo finanziario netto) 241 2.132 (୧୧) 2.308
Cassa e depositi BancoPosta (3.318) (3.318) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (875) (1.318) 65 (2.128) (1.306)
Posizione finanziaria netta (634) (2.504) (3.138)

Al 31 dicembre 2019 la posizione finanziaria netta complessiva della Società, come sopra rappresentata è in avanzo di 2.608 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai valori al 31 dicembre 2018 (in cui presentava un avanzo di 3.138 milioni di euro). La variazione di 530 milioni di euro intervenuta nell'esercizio risente principalmente della rilevazione delle passività finanziarie prevista dall'applicazione, dal 1° gennaio 2019, del nuovo principio contabile IFRS 16 (1.149 milioni di euro al 31 dicembre 2019), della distribuzione dei dividendi per complessivi 774 milioni di euro e dell'incremento di fair value degli strumenti finanziari al FVTOCI per 1.462 milioni di euro. La riserva di fair value relativa a tali strumenti, al lordo del relativo effetto fiscale, è positiva per 1.348 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2019, la posizione finanziaria netta del Patrimonio non destinato determinata secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, è la seguente:

Posizione finanziaria netta Patrimonio non destinato ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre Al 31 dicembre
2019 2018
A. Liquidità (753) (875)
B. Crediti finanziari correnti (201) (168)
C. Debiti bancari correnti 200
D. Debiti per leasing correnti 190
E. Parte corrente dell'indebitamento non corrente
F. Altri debiti finanziari correnti 509 118
G. Posizione finanziaria corrente (C+D+E+F) 700 318
H. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+G) (254) (725)
I. Debiti bancarì non correnti 573
L. Obbligazioni emesse 50 50
M. Debiti per leasing non correnti 959
N Altri debiti non correnti 19 27
O. Posizione finanziaria netta non corrente (I+L+M+N) 1.601 77
P. Posizione Finanziaria Netta ESMA (H+O) 1.347 (648)
Attività finanziarie non correnti (740) (815)
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato 607 (1.463)
Crediti e Debiti finanziari per rapporti intergestori 647 829
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al Iordo dei rapporti intergestori 1.254 (634)

TRASFERIMENTI DI ATTIVITÀ' FINANZIARIE NON ELIMINATE CONTABILMENTE

In conformità a quanto previsto dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative si forniscono nel presente paragrafo le informazioni su operazioni di trasferimento di attività finanziarie che non ne comportano l'eliminazione contabile (cd. continuing involvment).

Al 31 dicembre 2019, sono riconducibili alla fattispecie in commento debiti per operazioni passive di pronti contro termine stipulate con primari operatori finanziari integralmente riferite alla Capogruppo.

Trasferimento di attività finanziarie non eliminate contabilmente (milioni di euro)
31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Descrizione Note Valore nominale Valore di Bilancio Fair value Valore nominale Valore di Bilancio Fair value
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
[A5] 4.929 5.179 5.207 3.424 3.527 3.363
Attività finanziarie al FVTOCI 6.621 7.329 7.329 4.742 5.179 5.179
Passività finanziarie BancoPosta
Passività finanziarie per PCT
[B6] (12.201) (12.194) (12.205) (8.477) (8.473) (8.484)
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
[A6] - - - - - -
Passività finanziarie
Passività finanziarie per PCT
[B7] - - - - - -
Totale (651) 314 331 (311) 233 58

ATTIVITÀ' FINANZIARIE SOGGETTE A LIMITAZIONI D'USO

Si fornisce nel presente paragrafo il valore nominale e di bilancio delle attività finanziarie date in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di pronti contro termine, di Interest Rate Swap e le attività finanziarie consegnate a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa alla Capogruppo nonché a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.

Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso (milioni di euro)
31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Descrizione Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e Crediti 5.660 5.660 1.651 1.651
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 5.181 5.181 1.332 1.332
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA) 208 208 185 185
Crediti per depositi in garanzia (marginazione Clearing House) 271 271 134 134
Titoli a reddito fisso
Titoli per operazioni in PCT
Titoli per depositi dati in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA)
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit
5.457
4.929
528
-
5.706
5.179
527
-
3.671
3.424
247
-
3.773
3.527
246
-
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 7.557 8.290 5.314 5.809
Titoli per operazioni in PCT 6.621 7.329 4.742 5.179
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit 936 961 572 630
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e Crediti
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA)
23
23
23
23
30
30
30
30
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Titoli per operazioni in PCT
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale attività finanziarie indisponibili 18.697 19.679 10.666 11.263

Al 31 dicembre 2019 la Capogruppo ha ricevuto attività finanziarie a garanzia di operazioni di pronti contro termine attivi per un nozionale complessivo di 1.085 milioni di euro ed un fair value pari a 1.165 milioni di euro.

ESPOSIZIONE IN TITOLI DI DEBITO SOVRANO

Con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano del Gruppo al 31 dicembre 2019, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni.

Gruppo Poste Italiane - Esposizione in titoli di debito sovrano (milioni di euro)
31.12.19 31.12.18
Descrizione Valore Valore di Valore di Valore Valore di Valore di
nominale Bilancio mercato nominale Bilancio mercato
Italia 125.322 143.188 143.000 125.501 130.596 129.231
Attività finanziarie al costo ammortizzato 19.100 22.825 22.637 17.934 19.778 18.413
Attività finanziarie al FVTOCI 106.170 120.308 120.308 106.745 109.995 109.995
Attività finanziarie al FVTPL 52 55 55 822 823 823
Austria - - - 15 15 15
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI - - - 15 15 15
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Belgio 89 107 107 89 92 92
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 89 107 107 89 92 92
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Finlandia - - - 15 15 15
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI - - - 15 15 15
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Francia 151 203 203 151 173 173
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 151 203 203 151 173 173
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Germania 52 62 62 49 57 57
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 50 60 60 47 56 56
Attività finanziarie al FVTPL 2 2 2 2 1 1
Irlanda 10 13 13 10 11 11
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 10 13 13 10 11 11
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Spagna 1.159 1.780 1.781 1.167 1.440 1.440
Attività finanziarie al costo ammortizzato 3 3 4 3 3 3
Attività finanziarie al FVTOCI 1.156 1.777 1.777 1.164 1.437 1.437
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
USA 1 1 1 1 1 1
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 1 1 1 1 1 1
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Altri Paesi 20 20 20 - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 20 20 20 - - -
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Totale 126.804 145.374 145.187 126.998 132.400 131.035

Di seguito si fornisce il dettaglio per Poste Italiane SpA

Rischio credito - Esposizione in titoli di debito sovrano (milioni di euro)
31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Descrizione Valore nominale Valore di Bilancio Valore di mercato Valore nominale Valore di Bilancio Valore di mercato
Attività finanziarie BancoPosta
Italia 48.595 57.917 57.505 46.664 50.373 48.897
Attività finanziarie al costo ammortizzato 17.425 21.118 20.706 16.435 18.333 16.857
Attività finanziarie FVOCI 31.170 36.799 36.799 30.229 32.040 32.040
Attività finanziarie
Italia 500 524 524 500 532 532
Attività finanziarie FVOCI 500 524 524 500 532 532
Totale 49.095 58.441 58.029 47.164 50.905 49.429

ENTITA' STRUTTURATE NON CONSOLIDATE

Al fine di disporre di forme di impiego il più possibili coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, in taluni casi Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali.

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata (milioni di euro)
ISIN - Denominazione Natura dell'Entità Attività del Fondo % Investimento NAV del Fondo
Data di rif.
Importo
LU1379774190 - MULTIFLEX-DIVERSIFIED DIS-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/12/2019 5.885
LU1407712014 - MULTIFLEX - Global Optimal Multi
Asset Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/12/2019 4.979
LU1407712287 - MULTIFLEX - Strategic Insurance
Distribution
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/12/2019 4.712
LU1407711800 - MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset
Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/12/2019 4.225
LU1193254122 - MFX - GLOBAL FUND - ASSET
GLOBAL FUND (PIMCO MULTI ASSET)
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/12/2019 4.108
LU1500341240 - MULTIFLEX-LT OPTIMAL M/A-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/12/2019 716
LU1808838863 - MULTIFLEX-OLYMPIUM OPT MA-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/12/2019 588
LU1808839242 - MULTIFLEX-OLYMP INSURN MA-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/12/2019 582
LU1500341752 - MULTIFLEX-DYNAMIC LT M/A-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/12/2019 560
LU2051218035 - OLYMPIUM SEVERUM FUND Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/12/2019 500
PRIMA HEDGE PLATINUM GROWTH ISIN
IE00BK1KDS71
Fondo di Hedge Fund non
armonizzato
Perseguimento di rendimenti assoluti, con un basso
livello di volatilità e di correlazione di lungo termine rispetto
ai principali mercati finanziari
100 30/11/2019 439
IT0005174450 - FONDO DIAMOND EUROZONE
OFFICE UBS
Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi
Investimento in beni immobili "core" e "core plus" destinati
ad uso lavorativo (uffici), situati nell'Eurozona, e
denominati in Euro
100 30/09/2019 377
LU1500341166 - MULTIFLEX-OLYMPIUM DYNAMIC
MULTIASSET FUND
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/12/2019 306
IT0005247819 - Diamond Core Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi
Investimento in beni immobili e diritti reali immobiliari,
inclusi quelli derivanti da contratti di leasing immobiliare
con natura traslativa e da rapporti concessori, nonché
degli altri diritti assimilabili ai sensi della normativa pro
100 30/06/2019 304
QU0006738052 - Prima EU Private Debt Opportunity
Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/09/2019 249
QU0006744795 - Prima European Direct Lending 1
Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
Investimento in beni immobili e diritti reali immobiliari,
100 30/09/2019 179
IT0005212193 - DIAMOND ITALIAN PROPERTIES Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
inclusi quelli derivanti da contratti di leasing immobiliare
con natura traslativa e da rapporti concessori, nonché
degli altri diritti assimilabili ai sensi della normativa pro
tempore vigente
100 30/06/2019 158
QU0006738854 - Prima Credit Opportunity Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 29/11/2019 128
IT0005215113 - FONDO CBRE DIAMOND Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari,
compresi quelli derivanti da contratti di leasing
immobiliare, partecipazioni in società immobiliari e quote
di investimento alternativi immobiliari
100 30/09/2019 126
IT0005210387 - DIAMOND EUROZONE RETAIL
PROPERTY FUND
Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi
Investimento in beni immobili "core" e "core plus" destinati
ad uso retail, situati nell'Eurozona, e denominati in Euro
100 30/06/2019 104
QU0006745081 - Prima Real Estate Europe Fund I Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/09/2019 102
LU1081427665 - SHOPPING PROPERTY FUND 2 Fondo Chiuso Armonizzato Investe nel Shopping Property Fund 2: master fund che
principalmete investe in immobili del settore commerciale
secondariamente uffici e settori alternativi. Non investe nel
debito immobiliare
65 30/06/2019 83
Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata (milioni di euro)
NAV del Fondo
ISIN - Denominazione Natura dell'Entità Attività del Fondo % Investimento Data di rif. Importo
LU1581282842 - Indaco SICAV SIF - Indaco CIFC US
Loan
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 29/11/2019 81
IT0005210593 - DIAMOND OTHER SECTOR ITALIA Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi
quelli derivanti da contratti di leasing immobiliare, partecipazioni
in società immobiliari e la gestione professionale e la
valorizzazione del patrimonio del Fondo
100 30/06/2019 70
QU0006742476 - PRIMA GLOBAL EQUITY PRTNERS
FUND
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/09/2019 58
IT0004597396 - ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Fondo di Fondi Chiuso non armonizzato Investimento in imprese nel settore dell'energia allo scopo di
incrementarne il valore e mediante la successiva dismissione,
conseguirne delle plusvalenze
86 30/09/2019 25

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata

Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.

(millioni di Curo)
ISIN - Denominazione Categoria di bilancio Valore contabile
investimento
Massima
esposizione
alla perdita *
Confronto tra valore
contabile e massima
esposizione
Metodologia determinazione
massima esposizione alla perdita
Attività finanziaria a fair value VaR al 99,5% su un orizzonte
LU1379774190 - MULTIFLEX-DIVERSIFIED DIS-CM rilevato a CE 5.885 432 5.453 temporale di 1 anno
LU1407712014 - MULTIFLEX - Global Optimal Multi Asset
Fund
Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.979 356 4.624 Dato ricevuto dal gestore
LU1407712287 - MULTIFLEX - Strategic Insurance
Distribution
Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.712 331 4.380 Dato ricevuto dal gestore
LU1407711800 - MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.225 236 3.989 Dato ricevuto dal gestore
LU1193254122 - MFX - GLOBAL FUND - ASSET GLOBAL
FUND (PIMCO MULTI ASSET)
Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.108 319 3.790 Dato ricevuto dal gestore
LU1500341240 - MULTIFLEX-LT OPTIMAL M/A-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
716 68 648 Dato ricevuto dal gestore
LU1808838863 - MULTIFLEX-OLYMPIUM OPT MA-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
288 41 547 Dato ricevuto dal gestore
LU1808839242 - MULTIFLEX-OLYMP INSURN MA-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
582 41 541 Dato ricevuto dal gestore
LU1500341752 - MULTIFLEX-DYNAMIC LT M/A-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
ടല്ലാ 31 ૨૩૦ Dato ricevuto dal gestore
LU2051218035 - OLYMPIUM SEVERUM FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
200 0 200 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
PRIMA HEDGE PLATINUM GROWTH ISIN IE00BK1KDS71 Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
439 38 401 Dato ricevuto dal gestore
IT0005174450 - FONDO DIAMOND EUROZONE OFFICE
UBS
Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
377 142 235 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
LU1500341166 - MULTIFLEX-OLYMPIUM DYNAMIC-
MULTIASSET FUND
Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
306 15 291 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
IT0005247819 - Diamond Core Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
304 76 228 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
QU0006738052 - Prima EU Private Debt Opportunity Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
249 34 214 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
QU0006744795 - Prima European Direct Lending 1 Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
179 44 135 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
IT0005212193 - DIAMOND ITALIAN PROPERTIES Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
158 48 109 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
QU0006738854 - Prima Credit Opportunity Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
128 47 81 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
IT0005215113 - FONDO CBRE DIAMOND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
126 42 84 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
IT0005210387 - DIAMOND EUROZONERETAIL PROPERTY Attività finanziaria a fair value
FUND
rilevato a CE 104 26 78 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
QU0006745081 - Prima Real Estate Europe Fund I Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
102 47 ર્સ્ડ VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
LU1581282842 - Indaco SICAV SIF - Indaco CIFC US Loan Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
81 29 52 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
IT0005210593 - DIAMOND OTHER SECTOR ITALIA Attività finanziaria a fair value
rilevato a CF
70 18 52 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
LU1081427665 - SHOPPING PROPERTY FUND 2 Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
54 22 32 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno
QU0006742476 - PRIMAGLOBAL EQUITY PRTNERS FUND rilevato a CE Attività finanziaria a fair value રેક 31 27 Dato ricevuto dal gestore
IT 0004597396 - ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
22 12 10 VaR al 99,5% su un orizzonte
temporale di 1 anno

Natura del rischio

Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting.

Di seguito si forniscono le diverse tipologie di strumenti finanziari in cui investono i Fondi e i principali mercati di riferimento al 31 dicembre 2019.

(milioni di euro)
Asset class Fair Value
Strumenti finanziari
Obbligazioni Corporate 11.967
Titoli di Stato 10.886
Altri investimenti al netto dei passivi 4.214
Azioni 1.403
Disponibilità liquide 1.294
Strumenti finanziari derivati
Swap (8)
Future 27
Forward (139)
Totale 29.644
(milioni di euro)
Mercati di riferimento e Fondi UCITS Fair Value
Germania (Francoforte, Berlino, Monaco) 5.598
Dublino 1.843
New York 2.692
Trace 2.613
Londra 1.828
Parigi રકેટ
Euronext 1.571
Tokyo 845
Singapore 562
Euromtf 421
Lussemburgo 197
Eurotix 544
Hong Kong 117
Altri 8.741
Fondi 1.506
Totale 29.644

ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU AZIONI

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PHANTOM STOCK

Gruppo Poste Italiane

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock. Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con le prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano "ILT Phantom Stock 2016-2018", prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione Poste Italiane (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento di talune condizioni e obiettivi nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.

Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e contestualmente convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione delle Phantom stesse, ovvero dopo un periodo di retention. Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi Dirigenti con responsabilità strategiche, Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta e personale del Gruppo assicurativo Poste Vita.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro, sono di seguito evidenziati:

  • per il Direttore Generale e gli altri Beneficiari del piano dipendenti di Poste Italiane diversi dal personale BancoPosta, un indicatore di redditività individuato nell'EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • per i Beneficiari inclusi tra i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta, l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio;
  • per i Beneficiari inclusi tra il personale del Gruppo assicurativo Poste Vita, un indicatore di redditività individuato nel RORAC del gruppo assicurativo Poste Vita relativo al triennio e utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio.

Comune a tutti i Beneficiari, è il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, identificato nel RORAC di fine periodo; tale parametro è previsto a partire dal Ciclo 2017-2019 e solo per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato).

Diversamente per il personale appartenente al Gruppo assicurativo Poste Vita, la maturazione dei Diritti è subordinata oltre che alla Condizione Cancello (EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo) alla sussistenza della Condizione di Accesso specifica ossia Solvency II ratio di fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, e immediatamente convertite in denaro. Per il Direttore Generale, i Risk Takers Bancoposta e il personale del Gruppo Assicurativo Poste Vita, esse saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica della sussistenza delle condizioni previste per ciascun Piano.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo.

Primo Ciclo 2016-2018

Il numero di Phantom Stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2019 per 11 Beneficiari è di 139.604 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2019 è stato di circa 0,9 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 1,4 milioni di euro. A seguito della maturazione dei diritti da parte di taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, diversi dai Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta e dal personale del Gruppo assicurativo Poste Vita, nonché dal Direttore Generale, nel corso dell'esercizio 2019 sono stati effettuati pagamenti per 2,1 milioni di euro.

Secondo Ciclo 2017-2019

Il numero di Phantom Stock per il Secondo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2019 per 49 Beneficiari è di 549.561 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2019 è stato di circa 3,8 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 6,2 milioni di euro.

Terzo Ciclo 2018-2020

Il numero di Phantom Stock per il Terzo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2019 per 70 Beneficiari è di 649.801 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2019 è stato di circa 3,2 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 4,4 milioni di euro.

Poste Italiane SpA

Si riportano di seguito gli effetti economici del sopracitato Sistema di Incentivazione a Lungo Termine al 31 dicembre 2019 per Poste Italiane SpA.

Primo Ciclo 2016-2018

Il numero di Phantom Stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2019 per 6 beneficiari è di 92.293 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2019 è stato di circa 0,7 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 0,9 milioni di euro. A seguito della maturazione dei diritti da parte di taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, diversi dai Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta nonché dal Direttore Generale, nel corso dell'esercizio 2019 sono stati effettuati pagamenti per 2,1 milioni di euro.

Secondo Ciclo 2017-2019

Il numero di Phantom Stock per il Secondo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2019 per 43 beneficiari è di 499.228 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2019 è stato di circa 3,4 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 5,7 milioni di euro.

Terzo Ciclo 2018-2020

Il numero di Phantom Stock per il Terzo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2019 per 63 Beneficiari è di 596.246 unità. Il costo rilevato per l'esercizio 2019 è stato di circa 3 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 4,1 milioni di euro.

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PERFORMANCE SHARE

Gruppo Poste Italiane

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 28 Maggio 2019 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari (ILT) – Piano di Performance Share". Tale sistema d'incentivazione, costruito in linea con le prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano "ILT Performance Share", come descritto nel relativo Documento informativo, prevede l'attribuzione di Diritti all'assegnazione di Azioni ordinarie di Poste Italiane. Il numero dei Diritti che verranno attribuiti ai Beneficiari è subordinato al raggiungimento di Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale, previa verifica della sussistenza della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e delle Condizioni di Malus (quest'ultime per i Beneficiari BancoPosta, di seguito "Beneficiari BP", ivi incluso il Direttore Generale). Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in due Cicli (assegnazione 2019 e 2020), ciascuno avente durata triennale. Le Azioni vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance ovvero dopo un periodo di retention. Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi Dirigenti con responsabilità strategiche, nonché alcune risorse del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, comuni a tutti i Beneficiari, a cui è condizionata la maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, sono di seguito evidenziati:

  • un indicatore di redditività individuato nell'EBIT cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel "Total Shareholder Return relativo", utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto all'indice FTSE MIB127.

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Beneficiari del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

Le Azioni verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, secondo i seguenti schemi:

  • per i Beneficiari BP (incluso il Direttore Generale) per il 40% up-front e per il restante 60% in due pari quote, differite rispettivamente di 2 e 4 anni a decorrere dal termine del Periodo di Performance. E' prevista, inoltre l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita;
  • per gli Altri Beneficiari il Piano prevede l'attribuzione di Azioni di Poste Italiane interamente up-front al termine di un Periodo di Performance triennale, con l'applicazione, sul 60% delle stesse, di un ulteriore Periodo di Lock-up della durata di 2 anni,

Per i Beneficiari BP (incluso il Direttore Generale), inoltre, l'attribuzione delle quote di Azioni differite avverrà a seguito della verifica della sussistenza dei livelli di patrimonializzazione e liquidità.

127 L'obiettivo legato al "Total Shareholder Return relativo" ("rTSR") prevede un correttivo di "negative threshold": qualora il TSR di Poste Italiane risultasse negativo, ancorché con performance superiore al TSR dell'indice, si provvederà a ridurre la maturazione (collegata al rTSR) alla soglia minima del 50%.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo.

Primo Ciclo 2019-2021

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Primo Ciclo del Piano riguarda 109 Beneficiari ed è stato di 656.996 unità, il cui fair value unitario alla data di assegnazione (28 maggio 2019 per il Direttore Generale e 7 ottobre 2019 per i Beneficiari BP e Altri Beneficiari) è stato rispettivamente di euro 6,19, 8,29 e 8,88. Il costo rilevato per l'esercizio 2019 è stato di circa 1,7 milioni di euro, equivalente alla Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata per tale nuova fattispecie. Si specifica infine che il fair value unitario di ciascun Diritto è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio.

Poste Italiane SpA

Al 31 dicembre 2019 il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Primo Ciclo del Piano di Performance Share riguarda 105 Beneficiari ed è stato di 644.495 unità il cui fair value unitario alla data di assegnazione (28 maggio 2019 per il Direttore Generale e 7 ottobre 2019 per i Beneficiari BP e Altri Beneficiari) è stato rispettivamente di euro 6,19, 8,29 e 8,88. Il costo rilevato per l'esercizio 2019 è stato di circa 1,7 milioni di euro, equivalente alla Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata per tale nuova fattispecie. Si specifica che il fair value unitario di ciascun Diritto è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio.

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta e della società Poste Italiane SpA, hanno reso applicabile al BancoPosta, la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni, applicabili alla sola Capogruppo Poste Italiane SpA, prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale.

Con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta MBO per gli esercizi 2017 e 2018, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia del terzo ciclo 2018-2020 del "Piano ILT Phantom Stock";
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

Il nuovo sistema di incentivazione manageriale a breve termine (MBO 2019), approvato dall'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA in data 28 maggio 2019, prevede, qualora l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, l'erogazione di una quota parte del Premio maturato sotto forma di Azioni di Poste Italiane SpA e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il Direttore Generale e per il responsabile della funzione BancoPosta;
  • per il 40% su 5 anni pro-rata, per i Beneficiari appartenenti al Senior Management;
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per gli Altri Beneficiari.

L'attribuzione delle Phantom Stock (MBO 2017 e 2018) nonché dei Diritti a ricevere Azioni (MBO 2019) è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF);
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF).

Per il Direttore Generale si prevede, inoltre, l'applicazione di una ulteriore Condizione di Accesso, oltre a quelle sopra esposte, collegata al Solvency Ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita.

Le quote attribuite sotto forma di Phantom Stock o di Azioni sono soggette ad un Periodo di Retention sia per la quota up-front sia per le quote differite.

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Al 31 dicembre 2019, il numero di Phantom Stock relative ai piani MBO 2017 e 2018 in essere è di 212.367, relative principalmente al personale in forza alla Controllante. La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo ed è stata effettuata secondo le migliori prassi di mercato. La passività iscritta al 31 dicembre 2019 è di 2 milioni di euro, nel corso dell'esercizio 2019 sono inoltre stati effettuati pagamenti per 77 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2019, il numero di Diritti a ricevere Azioni, derivanti dal nuovo piano di incentivazione a breve termine MBO 2019, stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, in attesa dell'effettiva consuntivazione del sistema, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto, è di 57.335 relativi principalmente al personale in forza alla Controllante. L'ammontare rilevato a Conto economico nell'esercizio 2019 è di 0,5 milioni di euro.

PAGAMENTI PER LA CONCLUSIONE DEL RAPPORTO

I compensi legati alla conclusione anticipata del rapporto di lavoro per il personale Risk Takers del Patrimonio Bancoposta sono corrisposti secondo le modalità previste per la remunerazione variabile a Breve Termine per quanto attiene le modalità di differimento, il pagamento in strumenti finanziari e la verifica dei parametri minimi regolamentari di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta.

Al 31 dicembre 2019 il numero di Phantom Stock in essere è di 180.100 unità. La passività iscritta è di 1,7 milioni di euro mentre i pagamenti effettuati nel corso dell'esercizio sono stati di 0,9 milioni di euro.

DATI SALIENTI DELLE PARTECIPAZIONI

Il dettaglio è il seguente:

Denominazione (sede sociale) Quota %
posseduta
Capitale
sociale
Risultato
dell'esercizio
Patrimonio
netto
BancoPosta Fondi SpA SGR (Roma) 100,00% 12.000 16.145 47.516
Consorzio Logistica Pacchi ScpA (Roma) 100,00% 516 738
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA (Roma) 100,00% 120 116
Consorzio PosteMotori (Roma) 80.75% 120 (170) 120
Europa Gestioni Immobiliari SpA (Roma) 100,00% 103.200 755 238.413
Poste Air Cargo Srl (Roma) (**) 100,00% 1.000 395 1.213
PatentiViaPoste ScpA (Roma) 86.86% 120 124
PostePay SpA (Roma) 100,00% 7.561 172.636 382 223
Poste Tributi ScpA - in liquidazione (Roma) () (*) 100,00% 2.325 (1.788)
Poste Vita SpA (Roma) (*) 100,00% 1.216.608 680.403 4.294.623
Poste Assicura SpA (Roma) (*) 100,00% 25.000 49.346 194.730
Postel SpA (Roma) 100,00% 20.400 383 83.798
SDA Express Courier SpA (Roma) (**) 100,00% 5.000 (32.091) 14.177
Poste Welfare Servizi Srl (Roma) 100,00% 16 3.545 14.287
Poste Insurance Broker Sri 100,00% 600 (39) 561

(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani.

(**) Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Poste Air Cargo Srl per l'esercizio 2019 e Poste Tributi ScpA per la durata della liquidazione.

Elenco delle partecipazioni in entità valutate con il metodo del Patrimonio netto (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Natura de
rapporto
Valore a Stato
Patrimoniale
Quota %
posseduta
Attività Passivita Patrimonio netto Ricavie proventi Risultato
dell'esercizio
Address Software Srl (Roma) Controllata 293 51.00% 1.078 502 576 1.168 49
Anima Holding SpA (Milano) (a) Collegata 221.202 10.04% 2.212.239 975.867 1.236.372 738.458 (1) 102.036
Conio Inc. (San Francisco) Collegata 368 19.74% .611 55. 1.060 180 (1.155)
FSIA Investimenti Srl (Milano) (b) Collegata 393.166 30.00% 1.391.413 83.518 1.307.895 359.370 m 326.802
Indabox Srl (Roma)(c) Controllata 782 100.00% 52 171 56 (143)
ItaliaCamp Srl (Roma) (d) Collegata 147 20,00% 1.985 1.038 947 2.325 311
Kipoint SpA (Roma) Controllata 1.169 100.00% 3.317 2.148 1.169 5 341 334
Uptime SpA - in liquidazione (Roma) (e) Controllata 100.00% 771 4.702 (3.931) (598)
Altra collegata del gruppo SDA (f) Collegate 4

a. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CDA della società al 30.09.2019.

b. Dati del reporting package della società al 31.12.2019 (comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede di Purchase Price Allocation).

c. Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 30.06.19

d. Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.18.

e. Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.17

f. Le altre collegate del gruppo SDA Express Courier sono Eurodis e Speedy Express Courier Srl in liquidazione.

(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.

(**) Il valore comprende l'importo dei dividendi e della valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto.

INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE 124/2017

Si forniscono di seguito le informazioni richieste dalla Legge n.124 del 4 agosto 2017, all'art. 1, commi da 125 a 129.

Le informazioni vengono rese in migliaia di euro e secondo il criterio della cassa, con indicazione della società del Gruppo che ha ricevuto e/o erogato il beneficio. Inoltre, tenuto conto dei numerosi dubbi interpretativi, la rendicontazione di seguito è resa sulla scorta della miglior interpretazione della norma ad oggi possibile anche alla luce degli orientamenti forniti da Assonime con Circolare n.5 del 22 febbraio 2019.

(migliaia di euro)
Società del Gruppo Soggetto erogante / beneficiario Causale Importo
corrisposto /
ricevuto
Erogazioni ricevute
Poste Italiane MIUR Formazione finanziata e progetti di ricerca 671
Totale 671
Erogazioni corrisposte
PostePay Fondazione Poste Insieme Onlus Erogazione liberale 50
Poste Italiane Fondazione Poste Insieme Onlus Erogazione liberale 105
Poste Italiane Fondazione Italia Sociale Erogazione liberale 50
Poste Italiane Canovalandia Onlus Erogazione liberale 30
Poste Italiane Associazione Mus-e Roma Onlus Erogazione liberale 20
Poste Italiane Comunita di S Egidio Acap Onlus Erogazione liberale 20
Poste Italiane Associazione Andrea Tudisco Onlus Erogazione liberale 13
Poste Italiane Fondazione Wanda Vecchi Onlus Erogazione liberale 10
Poste Italiane Associazione A.S.D. Laboratorio 0246 no-profit Erogazione liberale 10
Totale 308

RISPARMIO POSTALE

Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

Risparmio postale (milioni di euro)
Descrizione 31.12.19 31.12.18
Libretti di deposito 101.842 105.771
Buoni Fruttiferi Postali 227.163 219.512
Cassa Depositi e Prestiti 165.548 154.231
M inistero dell' Economia e delle Finanze 61.615 65.281
Totale 329.005 325.283

INFORMAZIONI RELATIVE AI PATRIMONI GESTITI

L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile dell'esercizio, al 31 dicembre 2019 è di 9.442 milioni di euro (8.119 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

IMPEGNI

Gli Impegni del Gruppo sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni (milioni di euro)
Descrizione 31.12.19 31.12.18
Contratti di leasing 50 780
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 94 95
Contratti per acquisto di Attività immateriali 54 29
Totale 198 904

Inoltre, la società EGI SpA al 31 dicembre 2019, si è impegnata per il 2020 ad acquistare energia elettrica sui mercati a termine regolamentati per un valore complessivo di 23 milioni di euro. Al 31 dicembre 2019 il corrispondente valore di mercato è di 20 milioni di euro.

Gli Impegni di Poste Italiane SpA, sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni (milioni di euro)
Descrizione 31.12.19 di cui verso
società del
gruppo
31.12.18 di cui verso
società del
gruppo
Contratti di leasing ಲ್ಲಿ ನಿ 11 680 43
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 95 1 તે છે. 1
Contratti per acquisto di Attività immateriali ક્ક 7 29
Totale 205 13 805 43

Al 31 dicembre 2019, la voce Contratti di leasing accoglie impegni non rientranti in ambito IFRS

16 – Leasing.

GARANZIE

Le Garanzie personali in essere per le quali esiste un impegno, rispettivamente del Gruppo e di Poste Italiane SpA sono le seguenti:

Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 31.12.19 31.12.18
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
da Istituti di credito/Assicurazioni nell'interesse di imprese del Gruppo a favore di terzi 357 283
dal Gruppo nel proprio interesse a favore di terzi રે રેણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્યત્વે ખેત-ઉપયોગના પાકની ખેત 21
Totale 412 304
Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 31.12.19 31.12.18
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
rilasciate da Istituti di credito nell'interesse di Poste Italiane SpA a favore di terzi 275 182
rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate a favore di terzi 47 59
lettere di patronage rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate 55 21
Totale 377 262

BENI DI TERZI

I Beni di terzi presso società del Gruppo, sono dettagliati nella tabella che segue. L'informativa rileva esclusivamente per la Capogruppo Poste Italiane SpA.

Descrizione 31.12.19 31.12.18
Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi 3.375 3.093
Totale 3.375 3.093

Ad integrazione di quanto sopra esposto, al 31 dicembre 2019 Poste Italiane SpA detiene ulteriori 2 milioni di euro di Beni di società del gruppo.

ATTIVITA' IN CORSO DI RENDICONTAZIONE

Al 31 dicembre 2019, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 97 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

COMPENSI ALLA SOCIETA' DI REVISIONE AI SENSI DELL'ART.149 DUODECIES DEL "REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB"

I corrispettivi per l'esercizio 2019, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo PricewaterhouseCoopers e alle entità appartenenti alla sua rete, sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB", nella tabella che segue:

Informazioni relative ai compensi alla Società di revisione (migliaia di euro)
Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi (*)
Poste Italiane SpA
Servizi di revisione contabile Pricew aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew aterhouseCoopers
1.206
-
Servizi di attestazione Pricew aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew aterhouseCoopers
380
-
Altri Servizi Pricew aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew aterhouseCoopers
55
-
Società controllate da Poste Italiane SpA
Servizi di revisione contabile Pricew aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew aterhouseCoopers
1.009
-
Servizi di attestazione Pricew aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew aterhouseCoopers
535
-
Altri Servizi Pricew aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew aterhouseCoopers
-
20
Totale 3.205

(*) Gli importi non includono spese e oneri accessori.

I compensi per i servizi di revisione contabile sono rilevati nell'esercizio a cui si riferisce il bilancio oggetto di revisione128. Con riferimento alla Controllante, la voce Servizi di revisione contabile comprende compensi integrativi per 60 migliaia di euro oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea ordinaria degli azionisti del 16 aprile 2020.

128 Eventuali servizi di revisione o attestazione riferiti a risultanze contabili antecedenti alla data di chiusura del bilancio di esercizio sono rilevati per competenza, successivamente al conferimento dell'incarico, nell'esercizio in cui i servizi sono resi, in base alla percentuale di completamento.

15. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2019

SCHEMI DI BILANCIO 561
STATO PATRIMONIALE 561
CONTO ECONOMICO 563
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA 564
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 565
RENDICONTO FINANZIARIO 566
NOTA INTEGRATIVA 568
PARTE A – POLITICHE CONTABILI 568
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE 592
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 616
PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA 628
PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 629
PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO 675
PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA 678
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 678
PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI 682
PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE 686
PARTE M – INFORMATIVA SUL LEASING 686

SCHEMI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
Voci dell'Attivo 31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
10. Cassa e disponibilità liquide 4.313.694.951 3.327.674.415
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 70.661.465 58.041.524
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione
b) attività finanziarie designate al fair value
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 70.661.465 58.041.524
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 36.798.745.848 32.040.011.924
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 40.950.230.817 33.743.062.105
a) crediti verso banche 4.694.045.131 1.400.368.286
b) crediti verso clientela 36.256.185.686 32.342.693.819
50. Derivati di copertura 72.776.189 367.749.406
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
70. Partecipazioni
80. Attività materiali
90. Attività immateriali
di cui:
- avviamento
100. Attività fiscali 311.951.306 506.924.701
a) correnti
b) anticipate 311.951.306 506.924.701
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
120. Altre attività 2.491.763.796 2.445.137.509
Totale dell'Attivo 85.009.824.372 72.488.601.584

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
Voci del Passivo e del Patrimonio netto 31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 71.537.041.487 64.202.714.720
a) debiti verso banche 7.186.265.048 5.984.821.231
b) debiti verso clientela 64.350.776.439 58.217.893.489
c) titoli in circolazione
20. Passività finanziarie di negoziazione 14.701.804
30. Passività finanziarie valutate al fair value
40. Derivati di copertura 5.552.045.402 1.828.670.521
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
60. Passività fiscali 661.611.070 372.051.769
a) correnti
b) differite 661.611.070 372.051.769
70. Passività associate ad attività in via di dismissione
80. Altre passività 2.953.394.233 2.691.928.376
90. Trattamento di fine rapporto del personale 2.824.300 3.312.610
100. Fondi per rischi e oneri: 327.258.828 511.255.914
a) impegni e garanzie rilasciate
b) quiescenza e obblighi simili
c) altri fondi per rischi e oneri 327.258.828 511.255.914
110. Riserve da valutazione 1.083.146.195 14.833.603
120. Azioni rimborsabili
130. Strumenti di capitale
140. Riserve 2.267.115.140 2.267.025.485
150. Sovrapprezzi di emissione
160. Capitale
170. Azioni proprie (-)
180. Utile/(Perdita) d'sercizio (+/-) 610.685.913 596.808.586
Totale del Passivo e del Patrimonio netto 85.009.824.372 72.488.601.584

CONTO ECONOMICO

Voci Esercizio
2019
Esercizio
2018
10. Interessi attivi e proventi assimilati 1.639.759.421 1.555.587.952
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 1.639.759.421 1.555.587.952
20. Interessi passivi e oneri assimilati (74.238.340) (28.570.167)
30. Margine di interesse 1.565.521.081 1.527.017.785
40. Commissioni attive 3.794.094.221 3.861.199.639
50. Commissioni passive (335.262.925) (139.560.667)
60. Commissioni nette 3.458.831.296 3.721.638.972
70. Dividendi e proventi simili 429.921 445.281
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (11.070.181) 5.670.610
90. Risultato netto dell'attività di copertura (4.496.098) (1.777.493)
100. Utili/(Perdite) da cessione o riacquisto di: 339.308.445 378.997.561
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (10.460.322) 1.377.576
b) attività finanziane valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 349.768.767 377.619.985
c) passivita finanziarie
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie value con impatto a Conto economico 26.531.023 9.199.912
a) attività e passività finanzianie designate al fair value
b) altre attivita finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 26.531.023 9.199.912
120. Margine di intermediazione 5.375.055.487 5.641.192.628
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: (9.234.870) (21.388.521)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (10.886.543) (22.158.069)
b) attività finanziane valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.651.673 769.548
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni
150. Risultato netto della gestione finanziaria 5.365.820.617 5.619.804.107
160. Spese amministrative: (4.537.811.729) (4.686.171.866)
a) spese per il personale (35.844.313) (82.419.369)
b) altre spese amministrative (4.501.967.416) (4.603.752.497)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (16.219.668) (72.295.107)
a) impegni e garanzie rilasciate
b) altri accantonamenti netti (16.219.668) (72.295.107)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
200. Altri oneri/proventi di gestione 32.420.978 (31.424.095)
210. Costi operativi (4.521.610.419) (4.789.891.068)
220. Utili/{Perdite} delle partecipazioni
230. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali
240. Rettifiche di valore dell'avviamento
250. Utili/(Perdite) da cessione di investimenti
260. Utile/(Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 844.210.198 829.913.039
270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (233.524.285) (233.104.453)
280. Utile/(Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 610.685.913 596.808.586
290. Utile/(Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte
300. Utile/(Perdita) d'esercizio 610.685.913 596.808.586

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

(dati in euro)
Voci Esercizio
2019
Esercizio
2018
10. Utile/(Perdita) d'esercizio 610.685.913 596.808.586
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a Conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del proprio merito creditizio)
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti 210.366 372.965
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valufazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a Conto economico
100. Copertura di investimenti esteri
110. Differenze di cambio
120. Copertura dei flussi finanziari 26.792.931 150.316.827
130. Strumenti di copertura (elementi non designati)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) value con impatto sulla redditività complessiva 1.041.309.295 (1.622.947.631)
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 1.068.312.592 (1.472.257.839)
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 1.678.998.505 (875.449.253)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

[dali in euro]
31 dicembre2019
Capitale Sovrapprezzi di Riserve Azioni
azioni ordinarie altre azioni emissione diutili altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale proprie Utile((Perdita) di esercizio Patrimonionetto
Esistenze al 31.12.2018 1.057.025.485 1.210,000,000 14,833,603 596,808,586 2,878,667,674
Modifica saldi apertura
Esistenze al 01.01.2019 - 1.057.025.485 1.210,000,000 14,833,603 596,808,586 2,878,667,674
Allocazione risultato esercizio precedente (596.808.586) (596.808.588)
Riserve
Dividendi e altre destinazioni (596,808,586) (596.808.586)
Variazioni dell'esercizio - 1,265 88,390 1.068.312.592 610.685.913 1.679.088.160
Variazioni di riserve 1.265 88.390 89 655
Operazioni sul Patrimonic netto
Emissione nuove azioni
Aoquisto azioni proprie
Distribuzione straordinaria dividendi
Variazione strumenti di capitale
Derivati su proprie azioni
Stock options
Redditività complessiva esercizio 2019 1.068.312.582 610.685.913 1.678.998.505
Patrimonio netto al 31.12.2019 - 1.057.026.750 1.210-088-390 1.083.146.195 610.685.913 3-960.947.248

(*) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta per 1.210 milioni di euro ed inoltre accoglie tra le variazioni dell'esercizio la Riserva per i Piani di incentivazione per 0,1 milioni di euro.

31 dicembre 2018
Capitale Sovrapprezzi di Riserve Azioni
azioni
ordinarie
altre azioni emissione di utili altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2017 1.058.999.822 1.000.000.000 114.941.270 584.979.647 2758.920.739
Modifica saldiapertura (2.073.696) 1.372.150.172 1.370.076.476
Esistenze al 01.01.2018 1.056.926.126 1.000.000.000 1.487.091.442 584.979.647 4.128.997.215
Allocazione risultato esercizio precedente (584.979.647) (584.979.647)
Riserve
Dividendi e altre destinazioni (584.979.647) (584.979.647)
Variazioni dell'esercizio 89.359 210.000.000 (1.472.257.839) 596.808.586 (665.349.894)
Variazioni di riserve 89.359 210,000,000 210099359
Operazioni sul Patrimonio netto
Emissione nuove azioni
Acquisto azioni proprie -
Distribuzione straordinana dividendi
Variazionestrumentidi capitale
Derivati su proprie azioni
Stock options
Redditività complessiva esercizio2018 (1.472.257.839) 596.808.586 (875.449.253)
Patrimonio netto al 31.12.2018 1.057.025.485 1.210.000.000 14.833.603 596.808.506 2878667.674

(*) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta.

RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo indiretto

Esercizio
2019
Esercizio
2018
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 754.202.690 707.840.222
- risultato d'esercizio (+/-) 610.685.913 596 808 586
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività passività finanziarie valutate
al fair value con impatto a Conto economico (-/+)
(12.308.652) (9.638.688)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 4.496.098 1.777.492
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 9.234.870 21.388.521
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi e oneri e altri costi/ricavi (+/-) 136.284.751 147.682.241
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+) 233 524.282 233.104.452
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-) (227.714.572) (283.282.382)
2. Liquidità generatalassorbita dalle attività finanziarie (6.387.366.249) (4.480.855.905)
- attivita finanziarie detenute per la negoziazione
- attivita finanziarie designate al fair value
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 13.911.081
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (1.038.739.773) 1.253.773.199
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (5.390.775.250) (5.332.798.567)
- altre attività 28.237.693 (401.830.537)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 7.215.992.681 4.258.506.041
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 7.337.199.419 4.565.926.545
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie designate al fair value
- altre passività (121.206.738) (307.420.504)
Liquidità netta generatalassorbita dall'attività operativa 1.582.829.122 485.490.358
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generatalassorbita dall'attività d'investimento
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità (596.808.586) (374.979.647)
Liquidità netta generatalassorbita dall'attività di provvista (596.808.586) (374.979.647)
LIQUIDITA" NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 986.020.536 110.510.711

LEGENDA:

(+) generata (-) assorbita

Riconciliazione

(ਪੰਕੀ III Curv)
Voci di bilancio Esercizio
2019
Esercizio
2018
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 3.327.674.415 3.217.163.704
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 986 020 536 110.510.711
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 4.313.694.951 3.327.674.415

NOTA INTEGRATIVA

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Rendiconto separato BancoPosta è conforme ai princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 5 marzo 2020, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il presente Rendiconto separato nell'ambito della Relazione Finanziaria Annuale.

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019 e di prossima applicazione

L'informativa al riguardo è riportata nel paragrafo 2.6 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e di prossima applicazione – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

SEZIONE 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Rendiconto separato è redatto in coerenza con quanto previsto dal sesto aggiornamento della Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 – "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" ed è elaborato ai sensi delle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile. In data 27 maggio 2014, la Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta (Circ. n. 285/2013, Parte Quarta, Capitolo 1) che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello delle banche, disciplinando, altresì, gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi. Il Rendiconto separato riguarda l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, è redatto in euro ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa. Gli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e della Redditività complessiva sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri) e da sottovoci (contrassegnate da lettere). Per completezza espositiva negli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e nel Prospetto della redditività complessiva sono indicate anche le voci che non presentano importi. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto129. Tutti i valori indicati in Nota integrativa sono espressi in milioni di euro; inoltre le voci e le relative tabelle che non presentano importi non sono riportate.

129 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nel presente Rendiconto sono uniformi a quelli di predisposizione del Rendiconto separato al 31 dicembre 2018.

Il Rendiconto separato è parte integrante del Bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA ed è redatto nel presupposto della continuità aziendale in quanto non sussistono incertezze circa la capacità del Patrimonio BancoPosta di proseguire la propria attività nel prevedibile futuro.

I principi contabili adottati, identici a quelli utilizzati per la redazione del bilancio di Poste Italiane SpA, sono descritti nella presente Parte A del Rendiconto separato e riflettono la piena operatività del Patrimonio BancoPosta.

SEZIONE 3 – EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

Con riferimento agli eventuali impatti di medio termine legati alla diffusione anche in Italia del coronavirus (covid-19), si veda quanto riportato nel paragrafo 13 – Eventi di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

Gli altri accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del presente Rendiconto separato sono descritti nelle Note che seguono e non vi sono ulteriori eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2019.

perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi, e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

SEZIONE 4 – ALTRI ASPETTI

4.1 RAPPORTI INTERGESTORI

Al 31 dicembre 2019 i rapporti intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane SpA in esso non comprese (cd rapporti intergestori) sono rappresentati nello Stato patrimoniale come segue:

milioni di euro 31.12.2019 di cui rapporti
intergestori
31.12.2018 di cui rapporti
intergestori
Voci dell'Attivo
10. Cassa e disponibilità liquide 4.314 3.328 -
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 71 58
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione
b) attività finanziarie designate al fair value
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 71 58
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 36.799 32.040
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 40.950 651 33.743 844
a) crediti verso banche 4.694 1.400
b) crediti verso clientela 36.256 651 32.343 844
50. Derivati di copertura 73 368
100. Attività fiscali 312 507
120. Altre attività 2.491 83 2.445 2
A Totale dell'Attivo 85.010 734 72.489 846
Voci del Passivo e del Patrimonio netto
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 71.537 58 64.203 79
a) debiti verso banche 7.186 5.985
b) debiti verso clientela 64.351 58 58.218 79
c) titoli in circolazione
20. Passività finanziarie di negoziazione 15
40. Derivati di copertura 5.552 1.829
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
60. Passività fiscali 662 372
80. Altre passività 2.953 442 2.692 410
90. Trattamento di fine rapporto del personale 3 3
100. Fondi per rischi e oneri 327 511
110. Riserve da valutazione 1.083 15
140. Riserve 2.267 2.267
180. Utile/(Perdita) d'esercizio (+/-) 611 597
B Totale del Passivo e del Patrimonio netto 85.010 500 72.489 489
A-B Saldo dei rapporti intergestori 234 357

Le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta sono disciplinate dall'apposito Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA130.

Tale Regolamento, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, disciplina e formalizza il processo di affidamento di Funzioni Aziendali di BancoPosta a Poste Italiane in conformità con la normativa di riferimento, identificando le fasi operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle Funzioni Aziendali a vario titolo coinvolte. I criteri e le modalità di contribuzione contenuti nel Regolamento Generale sono declinati in maniera puntuale in appositi Disciplinari Esecutivi, definiti tra BancoPosta e le altre funzioni di Poste Italiane SpA. I Disciplinari Esecutivi stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia, come stabilito dal Regolamento Generale, dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Qualora il BancoPosta intenda affidare a Poste Italiane SpA, in tutto o in parte, tramite Disciplinari Esecutivi, lo svolgimento di funzioni operative importanti o attività di controllo, ne deve dare comunicazione preventiva alla Banca d'Italia. Ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 285, del 17 dicembre 2013, Parte Quarta, Capitolo 1 BancoPosta, sezione II paragrafo 2, il Collegio

130 Il CdA nella seduta del 31 gennaio 2019 ha approvato il "Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta", che accorpa in un unico testo quanto precedentemente disciplinato separatamente dal "Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane" e dalle "Linee Guida di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta".

Sindacale verifica con cadenza almeno semestrale l'adeguatezza dei criteri adottati, il rispetto delle norme e delle disposizioni di vigilanza.

La valorizzazione del suddetto modello di funzionamento, in coerenza con l'esercizio 2018, è effettuata mediante l'utilizzo di prezzi di trasferimento. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura di Poste Italiane che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di servizio misurati da specifici indicatori di performance. I Disciplinari in vigore sono efficaci a partire dal 1° ottobre 2018, con validità prevista fino al 31 dicembre 2020. I prezzi di trasferimento cosi definiti, sono comunque rivisitati annualmente in occasione del processo di pianificazione e budget.

Il Collegio Sindacale, ai fini della vigilanza sulla separazione contabile, nel corso del 2019 ha effettuato le verifiche di competenza in n. 3 riunioni, dando evidenza degli esiti nell'ambito della propria Relazione annuale agli azionisti al 31 dicembre 2019.

4.2 PRINCIPALI PROCEDIMENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

AGCM

In data 9 marzo 2015, è stato avviato nei confronti di Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, un procedimento per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta di Poste Italiane è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito da fissarsi.

In data 8 ottobre 2018, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, la comunicazione di avvio del procedimento PS11215 - ai sensi dell'art. 27, comma 3, del D.Lgs. 206/05 (Codice del consumo) e ai sensi dell'art. 6 del Regolamento sulle procedure istruttorie, con contestuale richiesta di informazioni ai sensi dell'art. 12, comma 1, del suddetto Regolamento - con la quale ha chiesto chiarimenti in merito alle segnalazioni del 24 luglio 2018 di "Altroconsumo" e dell'8 agosto 2018 del "Centro Tutela Consumatori e Utenti". L'Autorità, in particolare, ha contestato una campagna pubblicitaria di Poste denominata "Buoni e libretti – Buono a sapersi" finalizzata a promuovere Buoni Fruttiferi Postali e Libretti di Risparmio Postale attraverso canali televisivi ed annunci pubblicitari su stampa, presuntivamente violativa degli artt. 21 e 22, comma 1 e 4 lett. a), del Codice del Consumo, in quanto non indicante chiaramente, a giudizio dell'Autorità, l'incidenza degli oneri fiscali.

In data 29 ottobre 2018 Poste Italiane ha risposto alla richiesta di informazioni e, a seguito dell'audizione che si è tenuta presso l'AGCM il 28 novembre 2018, ha trasmesso all'Autorità il formulario per la presentazione degli impegni - ai sensi dell'art. 27 comma 7 del Codice del consumo, dell'art. 8 comma 7 del D.Lgs. 145/2007 e dell'art. 9 del citato Regolamento sulle procedure istruttorie - successivamente integrati in data 11 gennaio 2019. In data 1° aprile 2019, l'Autorità ha notificato a Poste Italiane il provvedimento conclusivo dell'istruttoria con cui ha accettato e reso obbligatori gli impegni presentati senza irrogare alcuna sanzione.

Banca d'Italia

In data 23 maggio 2019 la Banca d'Italia ha avviato degli accertamenti ispettivi su specifici Uffici Postali finalizzati a verificare l'osservanza degli obblighi previsti dalle disposizioni di trasparenza bancaria, che si sono conclusi nel mese di luglio e la cui Relazione non è ancora pervenuta. Gli accertamenti sopra richiamati, pur avendo carattere territoriale, hanno riguardato anche ambiti riconducibili alle verifiche svolte dall'Autorità nel 2015 presso la sede centrale e connessi principalmente ad aspetti quali l'archiviazione della documentazione contrattuale, la gestione delle proposte di modifica unilaterale alla clientela, nonché la gestione dei reclami e l'applicazione delle condizioni economiche tramite il sistema aziendale dedicato.

Relativamente al piano di interventi di adeguamento, successivo all'accertamento ispettivo condotto dalla Banca d'Italia nel 2017, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo, di gestione dei rischi operativi e informatici nell'ambito delle attività di BancoPosta, il predetto è tutt'ora in corso di realizzazione; i cantieri stanno procedendo con i lavori secondo la timeline stabilita.

Con Comunicazione del 20 giugno 2019 la Banca d'Italia ha richiesto di verificare l'adeguatezza delle prassi adottate nella gestione dei contenziosi in ambito Buoni Fruttiferi Postali, nonché informazioni in merito al tema degli utilizzi fraudolenti di strumenti di pagamento. Poste Italiane ha effettuato gli opportuni approfondimenti e fornito riscontro all'Autorità su entrambe le tematiche in data 30 settembre 2019, previa approvazione, come richiesto dall'Autorità, del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Alla data di redazione del presente Rendiconto, non si ritiene necessario rivedere le prassi adottate nella gestione delle controversie in ambito Buoni Fruttiferi Postali e di conseguenza modificare i criteri di stima degli stanziamenti nei Fondi per rischi e oneri. L'importo accantonato, determinato sulla base della serie storica delle perdite operative, rappresenta la migliore stima degli amministratori dell'onere necessario per l'estinzione delle probabili passività. Eventuali variazioni della suddetta stima potranno intervenire solo ad esito della condivisione con l'Autorità di modifiche alle prassi attualmente adottate, tenuto conto delle pronunce che si affermeranno sia da parte dell'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) sia dell'Autorità Giudiziaria Ordinaria (AGO).

CONSOB

In data 12 febbraio 2019 la Consob ha richiesto chiarimenti in merito alle misure adottate per assicurare il rispetto delle regole di condotta nella relazione con la clientela con riferimento: (i) all'erogazione del servizio di consulenza di prodotti di investimento assicurativi; (ii) agli obblighi in materia di Product Governance e di sistema di incentivazione del personale di rete in relazione alla distribuzione di prodotti di investimento assicurativi. I suddetti approfondimenti sono stati oggetto di apposita informativa inviata all'Autorità in data 15 febbraio 2019.

Successivamente, in data 18 aprile 2019, la Consob ha richiesto ulteriori chiarimenti sulle note trasmesse da BancoPosta tra settembre 2018 e febbraio 2019 e la "Relazione sulle modalità di svolgimento dei servizi e delle attività di investimento" riconducibili a: (i) profili di attenzione in termini di conformità al dettato normativo; (ii) aspetti che presentano la necessità di puntuali chiarimenti al fine di poterne valutare l'aderenza alla disciplina di settore; (iii) aggiornamenti su ambiti rispetto ai quali sono state precedentemente descritte iniziative in corso. I suddetti approfondimenti sono stati oggetto di apposita informativa inviata all'Autorità in data 3 giugno 2019.

Il 23 maggio 2019 la Consob ha richiesto un approfondimento relativamente al fondo immobiliare chiuso denominato "Obelisco" scaduto il 31 dicembre 2018 e all'eventuale iniziativa di tutela che Poste Italiane si riserva di adottare, in analogia a quanto già effettuato per i fondi immobiliari chiusi "IRS" ed "Europa Immobiliare 1", a tutela della clientela. Poste Italiane ha risposto in data 16 giugno 2019.

In data 31 maggio 2019 la Consob ha richiesto informazioni in merito alle disclosure rese alla clientela sulla scheda costi e oneri, ex ante (informativa precontrattuale) ed ex post (rendiconto annuale), cui è stata fornita risposta il 1° luglio 2019 (per le informazioni rese ex ante) e il 22 luglio 2019 (per le informazioni rese ex post). Il 27 giugno 2019 la Consob ha richiesto ulteriori chiarimenti relativamente alle misure adottate per assicurare il rispetto delle previsioni normative con riferimento ai presidi previsti in termini di esperienza e conoscenza degli addetti della rete di vendita. La relativa risposta è stata trasmessa il 17 luglio 2019 e contiene le informazioni di dettaglio sul percorso formativo volto al mantenimento e all'aggiornamento delle conoscenze e competenze con relativo test di verifica finale, valutazioni condotte in ordine ai risultati dei test di verifica finale, illustrazione dei risultati conseguiti dalle nuove risorse immessi al ruolo per l'anno 2018 e 2019, nonché i chiarimenti sul presidio specialistico a supporto della rete.

In data 7 agosto 2019 è pervenuta una richiesta da parte dell'Autorità avente a oggetto dati e informazioni relativi alla prestazione dei servizi di investimento nelle regioni Emilia Romagna, Marche e Umbria, nonché nella provincia di Pescara. La risposta è stata trasmessa da Poste Italiane in data 18 settembre 2019 unitamente, così come richiesto, ai nominativi dei dipendenti che si sono avvicendati nella responsabilità delle aree interessate dal 2016.

In data 10 ottobre 2019, la Consob ha richiesto, per le vie brevi, alcuni chiarimenti sulla segnalazione pervenuta dalla società Sagitta SGR del 5 agosto in merito alla rappresentazione delle informazioni relative al fondo immobiliare Obelisco nell'estratto conto del Dossier Titoli della clientela. La risposta è stata trasmessa da Poste Italiane in data 17 ottobre 2019.

In data 29 ottobre 2019 la Consob ha richiesto informazioni in merito al corretto adempimento degli obblighi di transaction reporting. La risposta è stata trasmessa da Poste Italiane in data 13 dicembre 2019.

Nel mese di gennaio 2020, la Consob ha avviato un'ispezione di carattere generale ai sensi dell'articolo 6-ter comma 1 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, volta ad accertare lo stato di adeguamento alla nuova normativa MiFID 2.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

La numerazione dei seguenti paragrafi è quella prevista dalle istruzioni di cui alla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia. I numeri non utilizzati si riferiscono a fattispecie non applicabili al presente Rendiconto separato.

1 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e di capitale, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività finanziarie vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate, in via residuale, le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Tale voce, in particolare, accoglie: a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); b) le attività finanziarie designate come tali al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico.

All'interno di tale voce sono compresi:

  • i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model "Other/Trading" (non riconducibili quindi ai business model "Hold to Collect" e "Hold to Collect and Sell") o che non superano il test SPPI131;
  • i titoli di capitale detenuti per finalità di negoziazione o per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • i contratti derivati, a eccezione di quelli designati come strumenti di copertura, che sono rappresentati come attività o passività detenute per la negoziazione a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati in fase di collateralizzazione/liquidazione, ove previsto contrattualmente.

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività finanziarie sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione" e nella "Voce 110 - Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".

131 L'acronimo SPPI - Solely Payments of Principal and Interest definisce quelle attività finanziarie detenute esclusivamente con l'obiettivo della raccolta dei flussi finanziari contrattuali rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. L'SPPI test è volto alla verifica che le caratteristiche dello strumento finanziario siano coerenti con tale obiettivo.

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi.

2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business model "Hold to Collect and Sell") e i cui termini contrattuali prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI).

All'interno di tale voce sono compresi oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, anche i titoli di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI option).

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Le attività finanziarie, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo fino a quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente o riclassificata, ad eccezione degli utili e delle perdite su cambi rilevati nel Conto Economico nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione". Quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, gli utili o perdite cumulati precedentemente rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo sono riclassificati nel Conto economico nella "Voce 100 – Utili/perdite da cessione o riacquisto".

Gli effetti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato sono rilevati nel Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Tali attività finanziarie sono oggetto di calcolo di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" in contropartita alla "Voce 110 – Riserve da valutazione".

Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente voce sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita alla "Voce 110 – Riserve da valutazione" non devono essere successivamente trasferiti a Conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente che è oggetto di rilevazione a Conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi. I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato.

3 – ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato avviene (i) alla data di regolamento per i titoli di debito e per i crediti relativi a impieghi e (ii) alla data di prestazione del servizio per i crediti di funzionamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato per i titoli di debito o al valore contrattuale della prestazione per gli altri crediti. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model "Hold to Collect" - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI). Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.

All'interno di tale voce sono compresi prevalentemente, oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, gli impieghi su depositi presso il MEF e i crediti di funzionamento di natura commerciale.

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore. Il risultato derivante dell'applicazione di tale metodologia è imputato nel Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Il valore di bilancio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito".

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi. I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato.

4 – OPERAZIONI DI COPERTURA

Il Gruppo Poste Italiane si avvale della possibilità, prevista in sede di introduzione dell'IFRS 9, di continuare ad applicare integralmente le previsioni del principio contabile IAS 39 in tema di "hedge accounting" a tutte le operazioni di copertura.

a) criteri di iscrizione e di classificazione

L'iscrizione iniziale dei Derivati di copertura è effettuata al momento di stipula dei relativi contratti. Le tipologie di copertura utilizzate sono:

  • fair value hedge: copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto, che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico;
  • cash flow hedge: copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Alla data di stipula del contratto gli strumenti derivati sono contabilizzati al fair value. Se gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento della designazione di ciascuno strumento derivato come strumento di copertura, sia durante la sua vita.

Fair value hedge

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. L'eventuale differenza costituisce l'inefficacia della copertura che rappresenta un onere o provento iscritto nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura".

Cash flow hedge

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto (Riserva di cash flow hedge nell'ambito della "Voce 110 – Riserve da valutazione"). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio, sia durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura" dell'esercizio considerato.

Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per es. acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva di cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione" dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva di cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

9 – FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto.

Il Patrimonio BancoPosta non è dotato di personalità giuridica e non è autonomo soggetto passivo di imposizione diretta o indiretta. Le imposte sul reddito complessivo di Poste Italiane SpA sono dunque attribuite al Patrimonio BancoPosta per la quota di competenza sulla base delle risultanze del presente Rendiconto separato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita. In particolare, sia ai fini IRES che ai fini IRAP il calcolo è effettuato considerando le variazioni permanenti e temporanee specifiche dell'operatività bancoposta; quelle non riferibili direttamente a essa sono imputate totalmente al Patrimonio non destinato.

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte nel Rendiconto separato tra le Altre attività e le Altre passività in quanto sono regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, che rimane l'unico soggetto passivo d'imposta.

10 – FONDI PER RISCHI E ONERI

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefici economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Patrimonio BancoPosta in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, in base alla facoltà prevista dai principi contabili di riferimento, è fornita un'informativa limitata.

11 – PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO

a) criteri di iscrizione e di classificazione

Il Patrimonio BancoPosta non ha titoli di debito in circolazione e non ne ha emessi dalla data della sua costituzione. Le sottovoci Debiti verso banche e Debiti verso clientela comprendono le varie forme di provvista, sia nei confronti della clientela che interbancaria. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di regolamento delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

I debiti sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti è ricalcolato per riflettere le modifiche dei flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

c) criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono cancellate al momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

12 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE

a) criteri di classificazione e di iscrizione

La voce accoglie gli eventuali strumenti finanziari derivati che non dispongono dei requisiti per essere classificati come strumenti di copertura ai sensi dei principi contabili di riferimento, ovvero gli strumenti finanziari derivati inizialmente acquisiti con un intento di copertura, poi venuto meno. L'iscrizione iniziale delle Passività finanziarie di negoziazione avviene alla data di sottoscrizione dei contratti derivati.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le Passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

c) criteri di cancellazione

Le Passività finanziarie di negoziazione vengono cancellate al momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

14 – OPERAZIONI IN VALUTA

a) criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data di regolamento dell'operazione.

b) criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali

A ogni chiusura di bilancio le poste in valuta estera vengono valorizzate come segue:

  • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
  • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione;
  • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura.

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari e non monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali sono rilevate nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

15 – ALTRE INFORMAZIONI

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi derivanti dai contratti con i clienti sono rilevati per un importo che riflette il corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di beni o servizi al cliente (prezzo di transazione).

La rilevazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti, come stabilito dall'IFRS 15, segue un processo denominato «5 step framework» così composto:

    1. Identificazione del contratto con il cliente (contratti attivi ad eccezione dei contratti di leasing, contratti assicurativi, strumenti finanziari e scambi non monetari);
    1. identificazione delle performance obligation definibili come le obbligazioni, esplicite o implicite, di trasferire al cliente un distinto bene o servizio;
    1. determinazione del prezzo di transazione;
    1. in caso di offerte cumulative (c.d. "bundle") in cui sono riscontrabili più performance obligation, allocazione del prezzo di transazione alle performance obligation; a tal fine è necessario stimare il prezzo di ciascuna componente della vendita (c.d. "Stand Alone Selling Price");
    1. rilevazione del ricavo al soddisfacimento delle performance obligation, cioè al trasferimento del bene o servizio al cliente. La performance obligation può essere soddisfatta:
    2. "at point in time": nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.;
    3. "over time": nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. In caso di over time, è individuato un appropriato metodo di valutazione del "progress" della performance obligation (metodo degli output).

Ogni singola obbligazione del fornitore nei confronti del cliente rappresenta oggetto di separata valutazione, misurazione e contabilizzazione. Tale approccio presuppone una preliminare accurata analisi del contratto, che porti ad identificare ogni "singolo prodotto/servizio" ovvero ogni "singola componente" di un prodotto/servizio che il fornitore si obbliga ad offrire, attribuendo a ciascuno/a il relativo corrispettivo di vendita e a consentirne il monitoraggio nel corso della durata contrattuale (sia in termini di modalità e tempistiche di adempimento che del livello di soddisfazione del cliente).

Ai fini della rilevazione del ricavo, le cd. componenti variabili del corrispettivo (sconti, ribassi, concessioni di prezzo, incentivi, penali e altri similari) sono incluse ad integrazione o rettifica del prezzo di transazione. Tra le componenti variabili del corrispettivo, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni), che l'IFRS 15 prevede siano rilevate in diretta diminuzione dei ricavi, in luogo dell'accantonamento ad un fondo rischi e oneri.

In presenza di più performance obligation, il prezzo complessivo della transazione è allocato a ciascuna performance obligation in misura pari al corrispettivo al quale l'entità si aspetta di avere diritto, in cambio del trasferimento dei relativi beni e servizi al cliente. L'allocazione del prezzo di transazione deve avvenire in base allo Stand Alone Selling Price dei beni o servizi oggetto delle singole performance obligation. Lo Stand Alone Selling Price è il prezzo al quale l'entità venderebbe separatamente i beni o servizi pattuiti al cliente, in circostanze simili e a clienti simili. Se lo Stand Alone Selling Price non è direttamente osservabile, si procede alla stima considerando tutte le informazioni disponibili (condizioni di mercato, informazioni riguardanti il cliente o la classe di clientela) e i metodi di stima usati in circostanze simili.

Con riguardo ai ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato, la rilevazione è effettuata per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata alla "Voce 10 - Interessi attivi e proventi assimilati". Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata.

Inoltre, i dividendi sono rilevati a Conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione e quindi matura il diritto a ricevere il relativo pagamento.

Rettifiche di valore ("Impairment")

I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono oggetto di calcolo di rettifiche di valore secondo un modello denominato "Expected Credit Losses (ECL)". Il Gruppo Poste Italiane applica il "General deterioration model" secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte. In particolare:

  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario non è aumentato significativamente dalla rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate su un orizzonte temporale di 12 mesi (stage 1). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contrabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento finanziario (stage 2). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contrabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • gli strumenti che già alla rilevazione iniziale sono deteriorati, o che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio, sono soggetti ad un impairment determinato sull'intera vita dello strumento finanziario (stage 3). Gli interessi sono rilevati sul costo ammortizzato.

Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale.

Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare un criterio di default più tardivo.

Relativamente ai crediti di funzionamento di natura commerciale è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate. Non è prevista la determinazione del significativo incremento del rischio di credito, ma il fondo a copertura delle perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.

Il Gruppo non si è avvalso della Low Credit Risk Exemption.

Per la descrizione dettagliata dei modelli si rinvia alla Parte E - Sezione 1 - Rischio di credito.

Parti correlate

Per parti correlate interne si intendono il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA.

Per parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate esterne i Dirigenti con responsabilità strategiche di Poste Italiane SpA e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Patrimonio destinato e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

Benefici ai dipendenti

I cd Benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare non attualizzato dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo deve essere rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.

I cd Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:

Piani a benefici definiti

Nei Piani a benefici definiti rientra il Trattamento di fine rapporto, dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, per la parte maturata fino al 31 dicembre 2006. Infatti, a seguito della riforma della previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto, i benefici definiti di cui è debitore il Patrimonio BancoPosta nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 2006132.

Nei piani in commento, poiché l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nel Rendiconto separato

132 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo all'azienda sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito Fondo di previdenza complementare.

è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (ad esempio, la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (ad esempio, il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Poiché il Patrimonio BancoPosta non è debitore delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e perdite attuariali, definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Patrimonio BancoPosta a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente a Patrimonio netto.

Piani a contribuzione definita

Nei Piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

I cd Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando il Patrimonio BancoPosta si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per altri benefici a lungo termine è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni.

Pagamenti basati su azioni

Le operazioni con pagamento basato su azioni possono essere regolate per cassa, strumenti rappresentativi di capitale, o altri strumenti finanziari. I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni sono rilevati al loro fair value.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati per cassa (cash-settled):

  • in contropartita al costo è rilevata una passività;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value della passività;
  • il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati con strumenti di capitale (equity-settled):

in contropartita al costo è rilevato un incremento del Patrimonio netto;

qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla grant date;

Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene nella "Voce 160 a) – Spese per il personale" durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile.

Classificazione dei costi per servizi resi dalla gemmante Poste Italiane SpA

I costi per i servizi resi dalle funzioni del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, sono convenzionalmente iscritti nella "Voce 160 b) – Altre spese amministrative".

Uso di stime

La redazione del presente Rendiconto separato richiede l'applicazione di principi e metodologie contabili che talvolta si basano su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. I valori finali delle voci di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli indicati nei bilanci precedenti a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul Rendiconto separato.

Impairment e stage allocation

Ai fini del calcolo dell'impairment e della determinazione della stage allocation, i principali fattori oggetto di stima sono i seguenti, relativi al modello interno elaborato per controparti Sovereign, Banking e Corporate:

  • stima dei rating per controparti;
  • stima della Probabilità di default "PD" per controparti.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La rilevazione dei ricavi provenienti da contratti con i clienti comprende componenti variabili, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).

Imposte differite attive

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta del Rendiconto separato.

Fair value strumenti finanziari non quotati

In assenza di un mercato attivo, il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base a elaborazioni interne ovvero a valutazioni tecniche di operatori esterni che consentono di stimare il prezzo al quale lo strumento potrebbe essere negoziato alla data di valutazione in uno scambio indipendente. Vengono utilizzati modelli di valutazione basati prevalentemente su variabili finanziarie desunte dal mercato, tenendo conto, ove possibile, dei valori di mercato di altri strumenti sostanzialmente assimilabili, nonché dell'eventuale rischio di credito. Per approfondimenti sulle tecniche di valutazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati, si rimanda alla Parte A, paragrafo A.4.1.

Fondi per rischi e oneri

Nei Fondi per rischi e oneri sono accertate le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e in genere gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, degli effetti economici di pignoramenti subiti e non ancora definitivamente assegnati, nonché di prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.

Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, per la valutazione degli Accordi di pagamento basati su azioni in essere nel Gruppo Poste Italiane alla chiusura dei presenti bilanci, ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri, quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità e/o solvibilità, in conseguenza dei quali la valutazione delle passività, della riserva di Patrimonio netto e dei corrispondenti effetti economici comporta l'assunzione di stime basate sulle attuali conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli di cui si è tenuto conto nella redazione dei presenti bilanci.

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

Non sono stati effettuati trasferimenti tra portafogli.

A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

A.4.1 LIVELLI DI FAIR VALUE 2 E 3: TECNICHE DI VALUTAZIONE E INPUT UTILIZZATI

Il Patrimonio BancoPosta ha adottato la policy sul fair value di cui si è dotato il Gruppo Poste Italiane. Tale policy disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del bilancio, ai fini delle valutazioni di Risk Management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di Finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2018 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari e assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 – "Valutazione del fair value", di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note illustrative) sono classificate in base a una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Patrimonio BancoPosta gli strumenti finanziari che rientrano in tale categoria sono costituiti da Titoli obbligazionari emessi dalla Repubblica italiana la cui valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price). La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Patrimonio BancoPosta, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

Per il Patrimonio BancoPosta rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani ed esteri, quotati su mercati non attivi o non quotati: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente, o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.

  • Titoli azionari non quotati per i quali è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. A essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
  • Impieghi a tasso fisso la cui valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.
  • Strumenti finanziari derivati:
    • Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.
    • Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.
    • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono collateral per BancoPosta.

  • Reverse Repo: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Reverse Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.
  • Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate costituite da Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei

futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Patrimonio BancoPosta rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

A.4.2 PROCESSI E SENSIBILITÀ DELLE VALUTAZIONI

I processi utilizzati per le valutazioni di fair value ricorrenti e non ricorrenti classificate al Livello 3 sono descritti rispettivamente ai paragrafi A.4.1 e A.4.5 della presente Parte A.

L'analisi di sensitività delle valutazioni del fair value ricorrenti classificate nel Livello 3 della gerarchia è condotta sulle azioni "Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock". In particolare, la valutazione di tali strumenti finanziari può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value per tenere conto dell'illiquidità propria di tali azioni. Il fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, è in particolare, influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 11% circa.

A.4.3 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

Nel corso dell'esercizio non si sono verificate fattispecie che abbiano richiesto trasferimenti di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente tra i diversi Livelli di gerarchia del fair value.

A.4.4 ALTRE INFORMAZIONI

Non ricorrono fattispecie previste dall'IFRS 13 ai paragrafi 51, 93 lettera (h) e 96 per le quali siano necessarie ulteriori informazioni.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milioni di euro)
31.12.2019 31.12.2018
Attività/Passività misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3* Livello 1 Livello 2 Livello 3*
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - - 71 - 13 45
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - -
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - 71 - 13 45
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 36.506 293 - 31.780 260 -
3. Derivati di copertura - 73 - - 368 -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 36.506 366 71 31.780 641 45
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - 15 - - - -
2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 5.552 - - 1.829 -
Totale - 5.567 - - 1.829 -

(*) La posizione è commentata nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio della controparte (Parte A, paragrafo A.4.1).

(milioni di euro)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico
Totale di cui:
a) attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui:
b) attività finaziarie
designate al fair value
di cui:
c) altre attività
finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair value
Attività finanziarie
valutate al fair value
redditivita
complessiva
con impatto sulla Derivati di copertura Attivitàmateriali Attività immateriali
1. Esistenze iniziali 45 1 45
2. Aumenti 26 26
2.1. Acquisti
2.2. Profitti imputati a: 26 26
2.2.1.
Conto economico
26 26
- di cui plusvalenze
2.2.2.
Patrimonio netto
× × ×
2.3. Trasferimenti da altri livelli
2.4. Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
3.1. Vendite
3.2. Rimborsi
3.3. Perdite imputate a:
3.3.1. Conto economico
- di cui minusvalenze
3.3.2. Patrimonio netto × × X
3.4. Trasferimenti ad altri livelli
3,5. Altre variazioni in diminuzione
P

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Nel periodo in commento, le variazioni intercorse sono relative per 26 milioni di euro alla variazione di fair value delle azioni Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock.

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) Nil.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2019 Totale al 31.12.2018
Attività Passività non misurate al fair value o misurate al fair
value su base non ricorrente
Fair Value
Valore
Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 40.950 20.613 5.231 14.728 33.743 16.780 4.660 10.620
Attività materiali detenute a scopo di investimento
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Totale 40.950 20,613 5,231 14 728 33.743 16.780 4.660 10.620
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 71 537 - 12.205 59.343 64.203 8.488 55 729
Passività associate ad attività in via di dismissione
Totale 71.537 12,205 59,343 64.203 8.488 55.729

Nel determinare i fair value esposti nella tabella sono stati utilizzati i seguenti criteri:

  • per i titoli di debito valutati al costo ammortizzato, sono state applicate le medesime regole previste per la valutazione dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 1;
  • per i Pronti contro termine il fair value è stato valutato tramite tecniche di discounted cash flow, descritte nel paragrafo A.4.1; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 2;
  • per le altre attività e passività finanziarie il valore di bilancio rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value e viene esposto nella colonna corrispondente al Livello 3 della gerarchia del fair value.

A.5 – INFORMATIVA SUL CD DAY ONE PROFIT/LOSS

Per il Patrimonio BancoPosta la fattispecie in esame non si è verificata.

PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE – VOCE 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2019 31.12.2018
a) Cassa 3.500 2.980
b) Depositi liberi presso Banche Centrali 814 348
Totale 4.314 3.328

La sottovoce "Cassa" è costituita da disponibilità liquide presso gli Uffici Postali e presso le Società di trasporto valori che sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui Libretti di deposito) o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Detta sottovoce include contante in valuta per un controvalore pari a 12 milioni di euro.

SEZIONE 2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO – VOCE 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 non sono presenti strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione.

Nell'ambito dell'operatività effettuata dal Patrimonio BancoPosta per conto della clientela, si sono altresì rese necessarie operazioni di acquisto e immediata rivendita di titoli di debito e di capitale.

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti Nil.

2.3 / 2.4 Attività finanziarie designate al fair value: composizione merceologica e composizione per debitori/emittenti

Non sono presenti in portafoglio attività finanziarie designate al fair value (cd "fair value option").

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al 31.12.2019 Totale al 31.12.2018
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Titoli di debito
Titoli strutturati
1.1
1.2 Altri titoli di debito
Titoli di capitale 1 1 71 I 5 45
3 Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti I 8 1
Pronti contro termine
4 1
4.2 Altri I 8
Totale 71 l 13 45

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

Gli investimenti in titoli di capitale pari a 71 milioni di euro sono rappresentati dal fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta nel 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,884133 azioni ordinarie ogni azione di Classe C e opportunamente scontate ad un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno. L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 26 milioni di euro ed è rilevata a Conto economico nella "Voce 110 - Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a Conto economico".

Nel corso dell'esercizio 2019, il Patrimonio Bancoposta ha stipulato un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated, al prezzo di 153,46 dollari per azione e al tasso di cambio di 1,2037 per un corrispettivo complessivo di 51 milioni di euro e con data regolamento il 1° marzo 2021. Le azioni ordinarie vendute a termine sono corrispondenti a circa 28.810 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Serie C) del proprio portafoglio al tasso di conversione in essere al 31 dicembre 2019. L'oscillazione del fair value della vendita a termine nel periodo in commento, dovuta all'effetto congiunto della variazione del prezzo di mercato delle azioni e della variazione del cambio Euro/Dollaro, è negativa di 15 milioni di euro ed è rilevata a Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

Infine, nel corso del 2019, il Patrimonio Bancoposta ha alienato, previa conversione in azioni di Classe A, le 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated di sua proprietà. L'operazione in oggetto ha generato una plusvalenza di complessivi 1 milione di euro rilevata a Conto economico nella "Voce 110 - Risultato netto delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a Conto economico".

133 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2019
Totale al
31.12.2018
Titoli di capitale
1 -
71 50
di cui: banche
di cui: altre società finanziarie 71 50
di cui: società non finanziarie
2.
Titoli di debito
Banche Centrali
a)
Amministrazioni pubbliche
b)
C)
Banche
Altre società finanziarie
d)
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
e)
Quote di O.I.C.R.
3.
Finanziamenti
ব,
8
Banche Centrali
a)
b)
Amministrazioni pubbliche
Banche
C)
Altre società finanziarie
d)
8
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
e)
f)
Famiglie
Totale 71 58

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

Nel mese di giugno 2019 è stato incassato il credito di 8 milioni di euro per il corrispettivo differito maturato a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated.

SEZIONE 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA – VOCE 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(milloni di euro)
Totale al 31.12.2019 Totale al 31.12.2018
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1.
Titoli di debito
36.506 293 I 31.780 260 I
Titoli strutturati
1.1
1.2
Altri titoli di debito
36.506 293 31.780 260
Titoli di capitale I I I 1
3.
Finanziamenti
I 1 I I 1
Totale 36,506 293 31.780 260 I

Gli investimenti in titoli di debito sono iscritti al fair value di 36.799 milioni di euro (di cui 318 milioni di euro dovuti a dietimi di interesse in maturazione).

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2019
Totale al
31.12.2018
1. Titoli di debito 36.799 32.040
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche 36.799 32.040
C) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
- società non finanziarie
- altri
3. Finanziamenti
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
C) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale 36.799 32-040

I titoli di debito emessi da Amministrazioni pubbliche riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 31.170 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è positiva per 3.758 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo positivo di 1.702 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 2.056 milioni di euro relativo alla parte coperta.

Titoli per un valore nominale di 7.557 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 6.621 milioni di euro, iscritti al fair value di 7.329 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2019;
  • 889 milioni di euro, iscritti al fair value di 913 milioni di euro sono stati consegnati a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa;
  • 47 milioni di euro, iscritti al fair value di 48 milioni di euro, sono stati consegnati come garanzia a Banca d'Italia per il servizio di tramitazione offerto da Banca d'Italia per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit.

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(milioni di euro)
Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo Stadio Write-off
di cui: Strumenti con
basso rischio di
credito
Secondostadio Terzo Stadio Primo Stadio Secondo stadio Terzo Stadio parziali
complessivi*
Titoli di debito 36.810 1 I 11 1 1 -
Finanziamenti - -
Totale 31/12/2019 36.810 11 1
di cui: attività finanziarie impaired
acquisite o originate
× × - l × 1 1 1

(*) valore da esporre a fini informativi

I titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel Conto economico in contropartita dell'apposita riserva di Patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2019 ammonta a 11 milioni di euro (13 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

SEZIONE 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(millionidi euro)
Totale al 31.12.2019 Totale al 31.12.2018
Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo stadio Terzostadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositia scadenza × X X × X X
2. Riserva obbligatoria × X × × X ×
Pronti contro termine
× X × × X X
4. Altri × X X × X X
B. Crediti verso banche 4.694 1.400
1. Finanziamenti 4.694 1.400
1.1 Conti correnti e depositi a vista 4 × X × 5 X × X
1.2 Depositi a scadenza × X X × X X
1.3 Altri finanzia menti: 4.690 × X × 1.385 X X ×
- Pronti contro termine attivi × X × X X ×
Leasing finanziario
-
× X × × × X
- Altri 4.690 × X X 1.386 X X X
Titoli di debito
2.
2.1 Titoli strutturati × X X X X X
2.2 Altri titoli di debito × X x X X X
Totale 4 694 4,694 1,400 1,400

La sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include i crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (per 4.581 milioni di euro, collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta e operazioni di Repo passivi (per 39 milioni di euro, collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Inoltre, la sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include crediti di funzionamento per 70 milioni di euro derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 (al 31 dicembre 2018 pari a 46 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari e di intermediazione di prestiti personali.

(milionidi euro)
Totale al 31.12.2019 Totale al 31.12.2018
Valoredi bilancio Fairvalue Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni!Valori Primo esecondo stadio Terzo stadio di cui:
Impaired
acquisiteo
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e
secondo
stadio
Terzostadio di cui:
impaired
acquisiteo
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Finanziamenti 11.192 9.471
Conticorrenti
1.1
8 × X X 9 X X ×
Pronticontro termine attivi
1.2
1.158 × X X 251 × X X
13
Mutui
× X X × x X
Carte di credito, prestiti personalie cessioni del quinto
1 4
× X X × X ×
Leasing finanziario
1 5
× X X x X
1.6
Factoring
× X X × x ×
1.7
Altri finanziamenti
10 026 × X X 9211 × X ×
2. Titoli di debito 25.064 22.872
Titoli strutturati
2.1
× X X × X
22
Altri titoli di debito
25.064 X X 22812 x ×
Totale 36.256 1 20.613 રે ટે ટેંડી 10.034 32.343 1 1 16.780 4.680 9.220

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

Nell'ambito della voce "Finanziamenti" si rileva quanto segue.

La sottovoce "Pronti contro termine attivi" si riferisce ad operazioni di Pronti contro termine per un nominale complessivo di 1.158 milioni di euro, stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito Controparte Centrale)134. Tali operazioni risultano garantite da titoli per un nozionale complessivo di 1.086 milioni di euro. Al 31 dicembre 2019 il fair value dei Pronti contro termine attivi, è pari a 1.158 milioni di euro esposti nel Livello 2 della gerarchia di fair value.

La sottovoce "Altri finanziamenti" è costituita principalmente:

  • per 7.081 milioni di euro, di cui 17 milioni di euro per interessi maturati, da impieghi presso il MEF della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato135. Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di circa 3 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte (invariato rispetto al 31 dicembre 2018).
  • per 1.040 milioni di euro da crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere per 600 milioni di euro operazioni di interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta, per 169 milioni di euro operazioni di Repo con Controparte Centrale e 271 milioni di euro per somme versate a garanzia nell'ambito del sistema di clearing con Controparte Centrale (c.d. Default Fund) 136;
  • per 651 milioni di euro da crediti verso il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, di cui 650 milioni di euro relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati gli incassi e pagamenti con i terzi gestiti per il tramite della funzione Finanza di Poste Italiane SpA;
  • per 493 milioni di euro, di cui 2 milioni di euro per interessi passivi netti maturati, da depositi presso il MEF (cd conto Buffer) la cui remunerazione è commisurata al tasso Eonia137;

134 La Controparte Centrale è un soggetto che, in una transazione, si interpone tra due contraenti evitando che questi

siano esposti al rischio di inadempienza della propria controparte contrattuale e garantendo il buon fine dell'operazione. 135 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a sei mesi e per il restante 50% in base al rendimento dei BTP a dieci anni. 136 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al

comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura

degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti. 137 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area euro).

  • per 451 milioni di euro da corrispettivi dalla Cassa Depositi e Prestiti per il servizio di raccolta del risparmio postale di competenza dell'esercizio;
  • per 12 milioni di euro da crediti verso INPS per servizi di pagamento delle pensioni e voucher. Inoltre, nel mese di febbraio 2019, a seguito di verifiche congiunte, Poste Italiane e INPS hanno sottoscritto un accordo con il quale sono state tra l'altro definite le pregresse rispettive posizioni creditorie di natura commerciale (Sezione 10 del Passivo). Tali posizioni sono state oggetto di regolazione finanziaria nel mese di aprile 2019.

I crediti derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 ammontano a 782 milioni di euro (al 31 dicembre 2018 pari a 837 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari, di pagamento pensioni, di remunerazione della raccolta del risparmio postale e di intermediazione di prestiti personali, al netto di fondi svalutazione pari a 40 milioni di euro (al 31 dicembre 2018 pari a 152 milioni di euro). L'informativa sulla dinamiche delle rettifiche di valore complessive è descritta nella Parte E, Sezione 1.

La sottovoce "Altri titoli di debito" è costituita da titoli a reddito fisso dell'area euro emessi dallo Stato italiano e da titoli garantiti dalla Stato italiano per un valore nominale 21.175 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 25.064 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 10.047 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 12.146 milioni di euro, incrementato di 2.871 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa (1.902 milioni di euro relativi all'esercizio 2019). Il valore di tali titoli è stato rettificato per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2019 ammonta a circa 8 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

Al 31 dicembre 2019 il fair value complessivo di tali titoli, comprensivo di 177 milioni di euro di dietimi di interessi, è pari a 24.686 milioni di euro di cui 20.613 milioni di euro esposti nel Livello 1 della gerarchia di fair value e 4.073 milioni di euro esposti nel Livello 2.

Titoli per un valore nominale di 5.457 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 4.929 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 5.179 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2019;
  • 528 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 527 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati come garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap e di Repo.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2019 Totale al 31.12.2018
Tipologia operazioni/Valori Primo e secondo stadio Terzo stadio di cui: attività
impaired
acquisite o
originate
Primo e secondo stadio Terzo stadio impaired acquisite o di cui: attività
originate
1. Titoli di debito 25.064 22.872 1
Amministrazioni pubbliche
a)
21.118 18.333
Altre società finanziarie
b)
3.946 - 4.539
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
C)
2. Finanziamenti verso: 11.192 1 9.471 1
Amministrazioni pubbliche
a)
7.625 - 7.375 -
Altre società finanziarie
b)
2.881 1.217
di cui: imprese di assicurazione 147 - 148 -
c) Società non finanziarie 680 871 -
d) Famiglie 6 - 8 -
Totale 36.256 - 32.343 - -

I titoli relativi a "Altre società finanziarie" per un costo ammortizzato di 3.946 milioni di euro si riferiscono a titoli a tasso fisso per un ammontare nominale complessivo di 3.750 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano.

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(milloni di euro)
Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo Stadio Write-off
Voci/Valori di cui: Strumenti con
basso rischio di
credito
Secondo stadio Terzo Stadio Primo Stadio Secondo stadio Terzo Stadio parziali
complessivi*
Titoli di debito 25.072 8 1
Finanziamenti 15.037 - 908 13 3 રહ 13 1
Totale 31/12/2019 40.109 908 13 11 રક 13
Totale 31/12/2018 32.872 1.049 13 12 166 13 1
di cui: attività finanziarie impaired
acquisite o originate
× × - 1 × - - -

(*) valore da esporre a fini informativi

SEZIONE 5 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(milioni di euro)
Fair Value al 31.12.2019 Valore Nozionale* Fair Value al 31.12.2018 Valore Nozionale*
Livello 1 Livello 2 Live lo 3 0
31.12.2019
Livello 1 Livello 2 Livello 3 al
31.12.2018
Derivati finanziari 1 73 1.520 - 368 1 8.230
Fair value
1)
l 11 745 - 163 4.420
Flussi finanziari
2)
l 62 775 - 205 3.810
Investimenti esteri
3)
B.
Derivati creditizi
1
Fair value
1)
Flussi finanziari
2)
Totale l 73 1.520 1 368 8,230

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(millioni di euro)
FairValue
Operazioni/Tipo di copertura Specifica
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica Generica Investimenti
Esteri
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
1.
ರಿ × X × 62 × ×
2.
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
2 × × X × × ×
ദ.
Portatoglio
X X X × X X × ×
4. Altre operazioni X - ×
Totale attività 62
1. Passività finanziarie × X × ×
2. Portatoglio × × X × × X × ×
Totale passività
Transazioni attese
1.
X × X × X × × × ×
2.
Portafoglio di attività e passività finanziarie
X × × × X × ×

SEZIONE 6 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 60

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 7 – PARTECIPAZIONI – VOCE 70

Non si detengono partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole.

SEZIONE 8 – ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 80

Non sono presenti attività materiali a uso funzionale o detenute a scopo di investimento.

SEZIONE 9 – ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 90

Non sono presenti attività immateriali.

SEZIONE 10 – LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 100 DELL'ATTIVO E VOCE 60 DEL PASSIVO

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte tra le Altre attività (Voce 120 dell'Attivo) e le Altre passività (Voce 80 del Passivo) in quanto regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, soggetto giuridico passivo d'imposta.

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I saldi per imposte anticipate e differite sono qui di seguito descritti:

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di copertura Fondi svalutazione
crediti
Fondi per rischi e
oneri
Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico 14 54 10 68 11
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 167 31 30 5 - 197 36
Totale 2019 167 32 30 5 14 1 54 10 265 47
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico 24 1 95 18 119 18
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 286 54 25 5 - 311 રુવ
Totale 2018 286 54 25 5 24 95 18 430 77

10.2 Passività per imposte differite: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di copertura Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto 496 ત્ત્વે ઉત્પે 61 12 557 105
Totale 2019 496 93 61 12 557 105
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto 258 49 55 10 313 59
Totale 2018 258 49 રક 10 313 59

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Conto economico)

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2019
Totale al
31.12.2018
1.
Importo iniziale
137 140
2.
Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
relative a precedenti esercizi
a)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
riprese di valore
C)
altre
d)
2
2
1
1
12
12
1
11
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
Altri aumenti
23
3.
Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a)
rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
mutamento di criteri contabili
C)
altre
ರಿ)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3
Altre diminuzioni:
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011
b)
altre
(60)
(60)
(7)
(5)
(48)
(15)
(15)
(10)
(5)
Importo finale
ধं
79 137

10.3bis Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011

Nil.

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Conto economico) Nil.

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Patrimonio netto)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2019 31.12.2018
1. Importo iniziale 370
266
2. Aumenti 11
364
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 11
364
relative a precedenti esercizi
a)
b) dovute al mutamento di criteri contabili 71
C)
altre
11
293
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3
Altri aumenti
3.
Diminuzioni
(148)
(260)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (148)
(260)
a)
rigiri
(31)
(11)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
C)
dovute al mutamento di criteri contabili
(227)
d)
altre
(137)
(2)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3
Altre diminuzioni
4. Importo finale 233
370

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Patrimonio netto)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2019 31.12.2018
1. Importo iniziale (372) (308)
2. Aumenti (416) (755)
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio (416) (755)
relative a precedenti esercizi
a)
b) dovute al mutamento di criteri contabili (୧୫୧)
altre
C)
(416) (69)
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
Altri aumenti
2.3
3.
Diminuzioni
126 691
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 126 690
a) rigiri 96 129
b) dovute al mutamento di criteri contabili 293
C)
altre
30 268
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3
Altre diminuzioni
4. Importo finale (662) (372)

Il saldo dei proventi ed oneri per imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto è dovuto agli effetti fiscali sulla variazione delle riserve evidenziati nella Parte D.

10.7 Altre informazioni

Nil.

SEZIONE 11 – ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE – VOCE 110 DELL'ATTIVO E VOCE 70 DEL PASSIVO

Alla data di riferimento non sono presenti attività correnti e gruppi di attività in via di dismissione.

SEZIONE 12 – ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 120

12.1 Altre attività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2019
Totale al
31.12.2018
Crediti tributari verso l'Erario 336 326
Partite in corso di lavorazione 554 737
Crediti verso Patrimonio non destinato per imposte correnti 77 2
Altre partite 1.525 1.380
Totale 2 492 2.445

I crediti tributari si riferiscono principalmente agli acconti versati all'Erario, di cui: 312 milioni di euro per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2020 e 8 milioni di euro per ritenute su interessi passivi a correntisti relativi al 2019, entrambi gli acconti da recuperare dalla clientela.

La sottovoce "Partite in corso di lavorazione" include:

  • somme dovute dai partner commerciali per l'accettazione sulle proprie reti distributive di pagamenti per 95 milioni di euro;
  • importi per prelievi presso ATM BancoPosta, da regolare sui rapporti della clientela o con i circuiti per 67 milioni di euro;
  • somme da addebitare alla società PostePay SpA per 50 milioni di euro (prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2020).

I movimenti dei Crediti/(Debiti) verso il Patrimonio non destinato per le imposte correnti sono indicati nella tabella che segue:

(milioni di euro)
lmposte correnti 2019 lmposte correnti 2018
IRES
IRAP
Crediti/(Debiti) vs
Crediti/{Debiti} vs
Patrimonio non
Patrimonio non
destinato
destinato
IRES IRAP Totale
Descrizione Totale Crediti/(Debiti)
vs Patrimonio
non destinato
Crediti/{Debiti} vs
Patrimonio non
destinato
Importo iniziale (14) 2 (12) 27 - 27
Pagamenti 206 38 244 156 રૂપ 195
per acconti dell'esercizio corrente 192 38 230 156 રેજે 195
per saldo esercizio precedente 14 14
Accantonamenti a Conto economico (145) (31) (176) (197) (37) (234)
imposte correnti (145) (30) (175) (197) (37) (234)
variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (1) (1)
Accantonamenti a Patrimonio netto -
Altro (*) 21 - 21
Importo finale 68 9 77 (14) 2 (12)
di cui:
Crediti vs Patrimonio non destinato perimposte correnti (voce 120 Attivo) 68 9 77 2 2
Debiti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 80 Passivo) - - (14) (14)

(*) Principalmente dovuti a crediti per ritenute d'acconto subite.

La sottovoce "Altre partite" include principalmente:

  • per 1.357 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Buoni Fruttiferi Postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2019138; un corrispondente ammontare è iscritto nelle Altre passività fra i debiti tributari (Parte B, Passivo, tabella 8.1) sino alla scadenza o estinzione anticipata dei Buoni Fruttiferi Postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario;
  • per 120 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Libretti di risparmio dell'imposta di bollo che il Patrimonio BancoPosta assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge.

PASSIVO

SEZIONE 1 – PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 10

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2019 Totale al 31.12.2018
Tipologia operazioni/Valori Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Debiti verso banche centrali 1 X X × 1 X × ×
2.
Debiti verso banche
7.186 × X × 5,985 × × ×
Conti correnti e depositi a vista
2.1
383 × X X 589 × × ×
2.2 Depositi a scadenza × × × X × ×
2.3 Finanziamenti 6.690 X X × 5.323 x × ×
Pronti contro termine passivi
2.3.1
6.690 X X × 5.323 × × ×
2.3.2 Altrı × X X × × ×
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali X X × 1 × × ×
2.5 Debiti per leasing X X X × × x
2.6 Altridebiti 113 × × X 73 X × ×
Totale 7.186 6.699 496 ર , કે રેક્ષિણ દ્વાર 5.336 662

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

Al 31 dicembre 2019 sono in essere debiti verso banche per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 6.690 milioni di euro stipulati con primari operatori finanziari relativi a titoli per un nominale complessivo di 6.298 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 5.302 milioni di euro a Long Term Repo e per 1.388 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi all'investimento in Titoli di Stato italiani a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Il fair value di Livello 2 è riferito ai suddetti finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è di Livello 3.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita per 112 milioni di euro da depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Repo (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Il Patrimonio BancoPosta può accedere per la propria operatività overnight a linee di credito a revoca uncommitted per 1.009 milioni di euro, ad affidamenti per scoperto di conto corrente per 173 milioni di euro e ad affidamenti per il rilascio di garanzie personali per 675 milioni di euro, concessi alla gemmante Poste Italiane SpA, non utilizzati al 31 dicembre 2019.

138 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

Inoltre, a decorrere dal 7 maggio 2019 il Patrimonio BancoPosta può accedere ad una linea di finanziamento committed a breve termine concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in Pronti contro termine fino ad un massimo di 5 miliardi di euro e una durata di 12 mesi prorogabile.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia garantita da titoli di valore nominale di 889 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2019.

Totale al 31.12.2019 Totale al 31.12.2018
Tipologia operazioni/Valori Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1
Livello 2
Livello3
1. Conti correnti e depositi a vista 53.555 × × × 50.618 × X ×
2. Depositi a scadenza × × × 1 × × ×
3. Finanziamenti 10.046 × × × 6.813 × × ×
3.1 Pronti contro termine passivi 5.504 × × × 3.150 × × ×
3.2 Altri 4 542 × × × 3.663 × × ×
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali × × × × × ×
5. Debiti per leasing × × X × × X
6. Altri debiti 750 × × X 786 × × ×
Tatala DA 2 CA C COO CO 0 47 CO M 7 2460 CC 007

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

La sottovoce "Conti correnti e depositi a vista" include 5.219 milioni di euro di debiti per conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA, 227 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA e 58 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali del Patrimonio non destinato.

Al 31 dicembre 2019 sono in essere debiti per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 5.504 milioni di euro stipulati con Controparte Centrale relativi a titoli per un nominale complessivo di 5.252 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 773 milioni di euro a Long Term Repo e per 4.731 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi all'investimento in Titoli di Stato italiani a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

La sottovoce "Finanziamenti, Altri" è costituita per 4.542 milioni di euro dal saldo netto del conto intrattenuto con il MEF presso la Tesoreria dello Stato, relativo alle seguenti gestioni:

  • saldo netto a debito dei flussi finanziari per anticipazioni di 4.397 milioni di euro, che accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa;
  • saldo netto a credito dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale di 47 milioni di euro, dovuto all'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio in commento e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo; al 31 dicembre 2019, il saldo è rappresentato da un debito di 25 milioni di euro dovuto alla Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 72 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di Buoni Fruttiferi Postali di sua competenza;
  • debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 158 milioni di euro, relativi alle obbligazioni assunte nei confronti del MEF c/o Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni; tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali;
  • debiti per rischi operativi di 34 milioni di euro, riferiti a quella parte di anticipazioni ottenute dal MEF per operazioni della gestione per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita principalmente da vaglia nazionali per 600 milioni di euro e da assegni vidimati in circolazione per 139 milioni.

Il fair value di Livello 2 è riferito ai finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è pertanto di Livello 3.

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione Non sono in circolazione titoli di propria emissione.

Nil.

1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati

Nil.

1.5 Dettaglio dei debiti strutturati

Nil.

1.6 Debiti per leasing

Nil.

SEZIONE 2 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE – VOCE 20

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2019 Totale al 31.12.2018
Tipologia operazioni/Valori Valore Nominale Fair Value Fair Value Valore Nominale Fair Value Fair Value
o Nozionale Livello 1 Livello 2 Livello 3 o Nozionale Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Passività per cassa
Debiti verso banche -
2. Debiti verso clientela
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate X ×
3.1.2 Altre obbligazioni X ×
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati X ×
3.2.2 Altri x ×
Totale A - - - - - -
3. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 15
1.1 Dinegoziazione X X × ×
1.2 Connessi con la fair value option X X × ×
1.3 Altrı X 15 X × ×
2. Derivati creditizi
2.1 Dinegoziazione X X X ×
2.2 Connessi con la fair value option X X X ×
2.3 Altrı × X X ×
TotaleB - - 15 - - -
Totale (A+B) - નર -

Le Passività finanziarie di negoziazione fanno riferimento ad un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie di Visa Incorporated (commentato nella Sezione 2 dell'Attivo).

SEZIONE 3 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DESIGNATE AL FAIR VALUE – VOCE 30

Non sono presenti in portafoglio passività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico (cd fair value option).

SEZIONE 4 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 40

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(milioni di euro)
Valore
Nozionale* al
31.12.2019
Fair Value al 31.12.2019
Valore
Fair Value al 31.12.2018
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Nozionale* a
31.12.2018
Livello 1 Livello 2 Livello 3
A Derivati finanziari 27.344 5.552 20.105 1 1.829 1
1) Fair value 24.945 5.450 19.170 1.722
2) Flussi finanziari 2.399 102 935 - 107
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale 27.344 5.552 20.105 1.829

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(IIIInnii di sala)
Flussifinanziari
Specifica
Operazioni!Tipo di copertura titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica Generica Investimenti
Esteri
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
-
2574 X X × જ્ક X ×
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
2.
2.876 X X × × - X ×
Portafoglio
X × X X X × × 1 ×
4. Altre operazioni 1 × - X
Totale attività 5.450 દક
Passività finanziarie 1 × × 1 X ×
2. Portafoglio x × X X × × X
Totale passività
Transazioni attese × × X X X × × 36 X ×
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie × X X X X X X

SEZIONE 5 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 50

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 6 – PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 60

Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella Sezione 10 dell'Attivo.

SEZIONE 7 – PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE – VOCE 70

Alla data di riferimento la fattispecie non è presente.

SEZIONE 8 – ALTRE PASSIVITÀ – VOCE 80

8.1 Altre passività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al Totale al
31.12.2019 31.12.2018
Debiti tributari verso l'Erario 1.402 1 236
Partite in corso di lavorazione 844 728
- somme da accreditare su libretti di risparmio 212 204
- diverse 632 524
Debiti verso Patrimonio non destinato per: 441 409
- prestazioni di servizi di Poste Italiane SpA 441 322
- imposte correnti 14
- conferimento ramo pagamenti 73
Somme a disposizione della clientela 52 68
Debiti verso fornitori 103 126
Debiti verso il personale 10 16
Passività derivanti da contratti 26 33
Altre partite 75 76
Totale 2-953 2.692

La sottovoce "Debiti tributari verso l'Erario" include principalmente:

  • per 1.357 milioni di euro l'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2019 sui Buoni Fruttiferi Postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella Parte B, Attivo, tabella 12.1;
  • per 19 milioni di euro i debiti per RAV relativi a somme dovute ai concessionari alla riscossione, all'Agenzia delle Entrate ed alle Regioni per i pagamenti effettuati dalla clientela;
  • per 10 milioni di euro le ritenute fiscali effettuate sugli interessi maturati sui conti correnti della clientela.

Le "Partite in corso di lavorazione, diverse" si riferiscono, tra l'altro, a bonifici nazionali ed esteri e alla gestione operativa del BancoPosta per somme da accreditare alla clientela, prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2020.

Nel corso dell'esercizio 2019 BancoPosta ha provveduto al pagamento del debito di conferimento di 73 milioni di euro alla società PostePay SpA.

Le "Passività derivanti da contratti" sono principalmente riconducibili all'attività di collocamento di prodotti di finanziamento e sono dettagliate come segue:

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.18
Incrementi /
(Decrementi)
Variazione per
rettifica di ricavo
nel periodo
Saldo al
31.12.19
Passività per sconti su volumi (1) 3
Passività per commissioni da retrocedere 26 (26) 20 20
Risconti passivi di natura commerciale 3 3
Totale 33 (27) 20 26

Le passività per commissioni da retrocedere fanno riferimento alla stima delle commissioni da retrocedere ai partner per l'estinzione anticipata, prevista contrattualmente, per i prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° gennaio 2018.

La sottovoce "Altre partite" riguarda principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

SEZIONE 9 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 90

Nell'esercizio in commento la movimentazione del TFR è la seguente:

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2019
Totale al
31.12.2018
A. Esistenze iniziali 3 17
B. Aumenti
Accantonamento dell'esercizio
B.1
Altre variazioni
B.2
1
1
1
C. Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni
(1)
(1)
(14)
(1)
(13)
D. Rimanenze finali 3 3

Il costo relativo alle prestazioni correnti non concorre al TFR gestito dal Patrimonio BancoPosta in quanto corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi ed è rilevato nel costo del lavoro.

Le altre variazioni in diminuzione sono dovute a trasferimenti alla gemmante o ad altre società del Gruppo e agli utili attuariali.

9.2 Altre informazioni

La valutazione della passività rende necessario un calcolo attuariale che, con riferimento al 2019 e 2018, si è basato sulle seguenti principali ipotesi:

Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2019
Tasso di attualizzazione 0,550%
Tasso di inflazione 1,50%
Tasso annuo incremento TFR 2,625%

Basi tecniche demografiche

31.12.2019
Mortalità
Tasso di inabilità
ISTAT2018 differenziata per sesso
INPS 1998 differenziata per sesso
Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio.
Tasso di turnoverdel personale All'anzianità di servizio media dei partecipanti corrisponde un tasso
annuo dello 0.19%
Tasso di anticipazione
Pensionamento
1,25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni
In accordo alle regole INPS

Utili/perdite attuariali

(milioni di euro)
31.12.2019 31.12.2018
Variazione ipotesi demografiche 1 I
Variazione ipotesi finanziarie 0,2 l
Altre variazioni legate all'esperienza (0,5) (0,5)
Totale (0,3) (0,5)

Analisi di sensitività

TFR al 31.12.2019
Tasso di inflazione +0.25% 3
Tasso di inflazione -0.25% 3
Tasso di attualizzazione +0.25% 3
Tasso di attualizzazione -0.25% 3
Tasso di turnover +0.25% 3
Tasso di turnover -0,25% 3

Altre informazioni

31.12.2019
Service Cost
Duration media del Piano a benefici definiti 12.2
Turnover medio dei dipendenti 0.19%

SEZIONE 10 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2019
Totale al
31.12.2018
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 1
ട്. Fondi di quiescenza aziendali
Altri fondi per rischi e oneri 327 511
4.1 controversie legali e fiscali 95 05
4.2 oneri per il personale 1
altri
4.3
231 415
Totale 327 511

Il contenuto della sottovoce "Altri fondi per rischi e oneri" è illustrato alla successiva tabella 10.6.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(milioni di euro)
Fondi su altri
impegni e altre
garanzie rilasciate
Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi e oneri
Totale
A. Esistenze iniziali 1 l 511 511
3. Aumenti 42 42
Accantonamento dell'esercizio
B.1
42 42
B.2
Variazioni dovute al passare del tempo
B.3
Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
Altre variazioni
B.4
C. Diminuzioni (226) (226)
Utilizzo nell'esercizio
C.1
(201) (201)
C.2
Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.3
Altre variazioni
1 (25) (25)
D. Rimanenze finali 1 I 327 327

Le principali variazioni sono commentate nel seguito della presente Sezione.

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Nil.

10.4 Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate Nil.

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti Nil.

10.6 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi

(milioni di euro)
Descrizione Totale al
31.12.2019
Totale al
31.12.2018
Controversie legali 95 વે ર
Fondo vertenze con terzi ે છે ર ત્ત્વની તેમ જ દૂધની ડેવી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં પ્રાથમિક શાળા, આંગણવાડી તેમ જ દૂધની ડેવી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમ
Fondo vertenze con il personale
Oneri per il personale 1 1
Altri rischie oneri 231 415
Fondo rischi operativi 231 415
Totale 327 511

Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi giudiziali di varia natura con fornitori e terzi, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative penali e indennizzi nei confronti della clientela. Nel corso dell'esercizio, al fondo sono stati accantonati 7 milioni di euro per l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali, tenuto conto dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito ai giudizi.

Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo.

Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro.

Il Fondo rischi operativi riflette principalmente passività per rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, la definizione di partite derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della Società gemmante, rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato.

Nel corso dell'esercizio 2019, al fondo sono stati accantonati complessivi 33 milioni di euro, dovuti principalmente a rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati e l'adeguamento delle passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti. Nell'esercizio, il fondo in commento è stato utilizzato per complessivi 193 milioni di euro, di cui: (i) 100 milioni di euro riferibili alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice dei fondi Immobiliare Obelisco (giunto a scadenza il 31 dicembre 2018) ed Europa Immobiliare I, in relazione alle iniziative volontarie di tutela deliberate dal CdA di Poste Italiane e intraprese nel corso dell'esercizio 2019; (ii) 67 milioni di euro riferibili alle passività definite nei confronti dell'INPS, a seguito dell'accordo sottoscritto tra le parti nel mese di febbraio 2019.

SEZIONE 11 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 120

Nulla da segnalare.

SEZIONE 12 – PATRIMONIO DELL'IMPRESA – VOCI 110, 130, 140, 150, 160, 170 E 180

12.1 Capitale e azioni proprie: composizione Nil.

12.2 Capitale – Numero azioni: variazioni annue Nil.

12.3 Capitale – Altre informazioni Nil.

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

Al 31 dicembre 2019 gli utili non distribuiti ammontano a 1.057 milioni di euro. Le altre riserve di utili sono costituite da riserve patrimoniali per 1.210 milioni di euro, di cui 1.000 milioni di euro in sede di costituzione del Patrimonio BancoPosta e 210 milioni di euro per ulteriori apporti, da parte della gemmante, avvenuti nel corso del 2018.

12.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Nil.

12.6 Altre informazioni

Nil.

ALTRE INFORMAZIONI

  1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value)

Nil.

  1. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

Nil.

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(milioni di euro)
Portafoqli Totale al
31.12.2019
Totale al
31.12.2018
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 7.329 5 179
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 5 707 3.773
Attività materiali
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi; le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi e a titoli consegnati in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap con fair value negativo e di Repo di finanziamento.

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

(millioni di euro)
Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
acquisti
a)
regolati
1.
2. non regolati
vendite
b)
1.
regolate
2.
non regolate
2. Gestione individuale di portafogli
3. Custodia e amministrazione di titoli 55.720
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli)
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio

altri fitoli
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 3.375
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio

altri titoli
3.375
c) titoli di terzi depositati presso terzi 3.375
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 52.345
4. Altre operazioni 242,741
Libretti Postali
a)
101.832
Buoni Postali Fruttiferi
b)
140.909

La "Custodia e amministrazione di titoli di terzi in deposito presso terzi", esposti al loro valore nominale, riguarda i titoli della clientela in giacenza presso primari operatori di mercato. L'esecuzione degli ordini raccolti dalla clientela è effettuata mediante qualificati istituti di credito convenzionati.

Nelle "Altre operazioni" è rappresentato il valore della linea capitale del risparmio postale raccolto in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF.

  1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
(Innerity) at Salva)
Forme tecniche Ammontare delle
Ammontare lordo delle passività finanziarie
Ammontare netto delle
attività finanziarie
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
attività finanziarie
(3)
compensato in
bilancio
(b)
riportato in bilancio
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(વ)
Depositi di contante
ricevuti in garanzia
(e
al 31 dicembre 2019
(f=c-d-e)
Ammontare netto
al 31 dicembre 2018
Derivati 73 73 73 1 1
Pronti contro termine 1.158 1.158 1.158 1 1 1
ന്
Prestito titoli
- 1 l
4. Altre - 1 - 1 l
Totale al 31/12/2019 1.231 1 1.231 1.231 1 1 ×
Totale al 31/12/2018 619 l 619 604 14 × 1
  1. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
Ammontare lordo delle Ammontare delle
attività finanziarie
Ammontare netto delle Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
al 31 dicembre 2019
(f=c-d-e)
Omropia di Valvi
Ammontare netto
Forme tecniche passività finanziarie
(a)
compensato in
bilancio
(b)
passività finanziarie
riportato in bilancio
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(વ)
Depositi di contante
posti a garanzia
(e)
al 31 dicembre 2018
Derivati 5.552 5.552 573 4.979 1 3
Pronti contro termine 12.194 12.194 12.185 ರಿ 1 1
Prestito titoli 1 1
4. Altre 1 1 1
Totale 31/12/2019 17.746 1 17.746 12.758 4.988 1 ×
Totale 31/12/2018 10.302 1 10.302 8.923 1.376 × 3

Le tabelle in commento sono state compilate in conformità all'IFRS 7 – "Strumenti finanziari: Informazioni integrative", che richiede una specifica informativa indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in bilancio.

Il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio, ma utilizza accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati finanziari e a operazioni di tipo SFT (Securities Financing Transactions). In particolare, sono presenti contratti ISDA, per le operazioni in derivati e GMRA, per le operazioni in Pronti contro termine.

Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7 e dall'aggiornamento della Circolare della Banca d'Italia n. 262 relativa alle disposizioni che regolano il bilancio delle banche, si segnala che le operazioni in Pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.

  1. Operazioni di prestito titoli

Nil.

  1. Informativa sulle attività a controllo congiunto Nil.

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

SEZIONE 1 – INTERESSI – VOCI 10 E 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci!Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre operazioni Esercizio
2019
Esercizio
2018
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
1.2 Attività finanziarie designate al fair value
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
1
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
3.1 Crediti verso banche
1.012
રેડિક
રેક X
-
1
1.012
600
981
દવેત
র্ব 3.2 Crediti verso clientela
Derivati di copertura
Altre attività
535
×
×
65
X
×
-
(23)
600
(23)
548
6. Passività finanziarie × X દન 18
Totale
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired
1.547 દર્ણ (23) 1.640 1.555
di cui: interessi attivi su leasing finanziario -

La sottovoce relativa ai proventi derivanti da "Passività finanziarie" è costituita principalmente dagli interessi attivi maturati nell'esercizio per operazioni di Repo di finanziamento.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Nil.

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

Nil.

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Debiti
Titoli
Altre operazioni Esercizio
2019
Esercizio
2018
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (60) - (60) (21)
1.1 Debiti verso Banche Centrali × X
1.2
Debiti verso banche
(22) × X (22) (10)
1.3 Debiti verso clientela (38) × X (38) (11)
1.4 Titoli in circolazione × - X -
2. Passività finanziarie di negoziazione 1 1 1 l
3. Passività finanziarie valutate al fair value I 1 1 l
4. Altre passività e fondi × × - 1
5. Derivati di copertura × × 1 1
6. Attività finanziarie x × × (14) (7)
Totale (60) l (74) (28)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing

Nella sottovoce "Attività finanziarie" sono inclusi gli interessi passivi verso il Patrimonio non destinato per complessivi 4 milioni di euro e gli interessi passivi maturati nell'esercizio per operazioni di Pronti contro termine attive per 5 milioni.

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

Nil.

1.4.1 Interessi passivi su passività finanziarie in valuta

Nil.

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

(milloni di euro)
Voci Esercizio
2019
Esercizio
2018
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 8 12
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (31) (5)
C. Saldo (A-B) (23)

SEZIONE 2 – COMMISSIONI – VOCI 40 E 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(Inform ul Curo)
Tipologia servizi/Valori Esercizio
2019
Esercizio
2018
a) garanzie rilasciate
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 2.837 2.617
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute 1 1
3. gestioni individuali di portafogli:
custodia e amministrazione di titoli
3 4
5.
banca depositaria
collocamento di titoli
6.
1 1
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 4 3
8. attività di consulenza:
8.1 in materia di investimenti
8.2 in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi: 2.828 2.608
9.1 gestioni di portafogli:
9.1.1 individuali
9.1.2 collettive
9.2 prodotti assicurativi 437 407
9.3 altri prodotti 2.391 2.201
d) servizi di incasso e pagamento 703 094
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
ರಿ) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione
tenuta e gestione dei conti correnti 242 239
altri servizi 12 11
Totale 3.794 3.861

I "Servizi di gestione, intermediazione e consulenza" comprendono, nell'ambito della distribuzione di altri prodotti, la remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale riferita per 1.799 milioni di euro al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 14 dicembre 2017 per il triennio 2018-2020.

Il decremento dei "Servizi di incasso e pagamento" è dovuto principalmente ai ricavi da monetica riferiti all'emissione di carte Postepay e dei servizi ad esse correlate, in quanto rientranti, con decorrenza 1° ottobre 2018, nel ramo oggetto di conferimento alla società PostePay.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2019
Esercizio
2018
Servizi di gestione, intermediazione e consulenza
Rilevati in un determinato momento
Rilevati nel corso del tempo
2.837
1
2.836
2.617
2.616
Servizi di incasso e pagamento
Rilevati in un determinato momento
Rilevati nel corso del tempo
703
409
294
994
502
492
Tenuta e gestione dei conti correnti
Rilevati in un determinato momento
Rilevati nel corso del tempo
242
242
239
239
Altri servizi
Rilevati in un determinato momento
Rilevati nel corso del tempo
12
12
11
11
Totale 3.794 3.861

I ricavi provenienti dai contratti con i clienti sono riferibili principalmente a: (i) ricavi per servizi di gestione, intermediazione e consulenza: rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela; (ii) ricavi per servizi di incasso e pagamento: rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello (es. commissioni su bollettini di conto corrente postale) e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita e rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente con riferimento principalmente alle commissioni su servizi delegati e sulle carte di debito; (iii) ricavi per servizi di tenuta e gestione dei conti correnti: rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela.

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

(milioni di euro)
Canali/Valori Esercizio
2019
Esercizio
2018
A. presso propri sportelli:
gestioni di portafogli
1.
2.829 2.609
2.
collocamento di titoli
1
3.
servizi e prodotti di terzi
2.828 2.608
B. offerta fuori sede: 1
gestioni di portafogli
1.
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi
். altri canali distributivi: 1 1
1. gestioni di portafogli
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi

Per "Propri sportelli" si intendono, per convenzione, la rete distributiva della gemmante Poste Italiane SpA.

2.3 Commissioni passive: composizione

(millionı dı euro)
Servizi/Valori Esercizio
2019
Esercizio
2018
a) garanzie ricevute
b) derivati su crediti
servizi di gestione e intermediazione:
C)
(2) (2)
1 . negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli:
3.1
proprie
3.2
delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli (1) (1)
5. collocamento di strumenti finanziari (1) (1)
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
servizi di incasso e pagamento
d)
(331) (136)
e) altri servizi (2) (2)
Totale (335) (140)

L'incremento della voce è riconducibile principalmente ai costi per servizi resi da PostePay SpA che nell'esercizio 2018 incidono solo a partire dal 1° ottobre 2018, data da cui decorre il contratto di esternalizzazione della gestione dei prodotti in "service".

SEZIONE 3 – DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI – VOCE 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Nel corso dell'esercizio il Patrimonio BancoPosta ha beneficiato di dividendi pari a 0,4 milioni di euro per gli investimenti in azioni di Visa Incorporated iscritte tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico.

SEZIONE 4 – RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE – VOCE 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

(milioni di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 4 4
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di OICR
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre 4 4
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio x x × ×
Strumenti derivati
4.
- (15) 1 (15)
4.1 Derivati finanziari: (15) (15)
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari (15) (15)
- Su valute e oro × × × ×
- Altri
4.2 Derivati su crediti
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option × × × ×
Totale 4 (15) (11)

SEZIONE 5 – IL RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA – VOCE 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

(minorii di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2019
Esercizio
2018
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 11 6
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 3.935 700
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
A.5 Attività e passività in valuta
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 3.946 706
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (3.939) (702)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (11) (6)
Passività finanziarie coperte (tair value)
B.3
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
Attività e passività in valuta
B.5
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (3.950) (708)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (4) (2)
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette

SEZIONE 6 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO – VOCE 100

6.1 Utili/(Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(milioni di euro)
Esercizio 2019 Esercizio 2018
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
A. Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (10) (10) (3)
1.1
Crediti verso banche
1.2
Crediti verso clientela
(10) (10) র্ব (3)
2.
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
352 (3) 349 400 (22) 378
2.1 Titoli di debito 352 (3) 349 400 (22) 378
2.2 Finanziamenti
Totale attività (A) 352 (13) 339 404 (25) 379
B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
Totale passività (B)

SEZIONE 7 – RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO– VOCE 110

7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value

Nil.

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

(milioni di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie 24 1 - 25
Titoli di debito
1.1
1.2
Titoli di capitale
24 1 - - 25
1.3 Quote di O.I.C.R
1.4 Finanziamenti
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio X X X ×
Totale 24 r I 27

SEZIONE 8 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO – VOCE 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(milioni di euro)
Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Esercizio Esercizio
Operazioni/Componenti reddituali Primo e
Terzo stadio
Primo e 2019 2018
secondo
stadio
Write-off Altre secondo
stadio
Terzo stadio
A. Crediti verso banche 1
- Finanziamenti 1
- Titoli di debito 1
di cui: crediti impaired acquisiti o originati
B. Crediti verso clientela (14) - - 3 1 (11) (22)
- Finanziamenti (13) 1 (12) (20)
- Titoli di debito (1) 2 1 (2)
di cui: crediti impaired acquisiti o originati
Totale (14) 3 - (11) (22)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(milioni di euro)
Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Esercizio
Operazioni/Componenti reddituali Primo e Terzo stadio Primo e
Terzo stadio
secondo
stadio
2019
secondo
stadio
Write-off Altre
Titoli di debito
A.
(2) 1 4 - 2
B. Finanziamenti - - l
- verso clientela - -
- verso banche - 1 - l
di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate l 1 1 - l
Totale (2) l l 1 2

SEZIONE 9 – UTILI/(PERDITE) DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI – VOCE 140

Nulla da segnalare

SEZIONE 10 – SPESE AMMINISTRATIVE – VOCE 160

10.1 Spese per il personale: composizione

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2019
Esercizio
2018
1) Personale dipendente (36) (82)
salari e stipendi
a)
(24) (23)
b)
oneri sociali
(7) (14)
C)
indennità di fine rapporto
(1) (3)
spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (1) (1)
- a contribuzione definita (1) (1)
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (1) (1)
altri benefici a favore dei dipendenti
(2 (10)
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e sindaci
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
Totale (36) (82)

La riduzione della voce è riconducibile principalmente ai progetti di riorganizzazione del personale BancoPosta in base ai quali a decorrere dal 1° ottobre 2018 sono state accentrate le attività di back office e di antiriciclaggio nella funzione Chief Operating Office del patrimonio non destinato e alla medesima data è stato conferito nella società PostePay il personale del ramo d'azienda relativo ai servizi di monetica e pagamenti (tabella 10.2 della presente Sezione).

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria (*)

Esercizio
2019
Esercizio
2018
Personale dipendente 426 1.343
a) dirigenti 32 48
b) quadri direttivi 304 426
C) restante personale dipendente 90 869
Altro personale 1 1
Totale 426 1.343

(*) Dati espressi in full time equivalent.

10.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi

Nil.

10.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Sono rappresentati principalmente da oneri per esodi.

10.5 Altre spese amministrative: composizione

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2019
Esercizio
2018
Spese per prestazioni di servizi resi da Poste Italiane SpA (4.476) (4.509)
2) Spese per l'acquisto di beni e servizi non professionali: (1) (41)
- servizi di stampa e spedizione (1) (35)
- servizi di fornitura carte di debito e carte di credito (6)
3) Spese per consulenze e altri servizi professionali (12) (44)
4) Sanzioni imposte e tasse (13) (10)
5) Altre spese -
Totale (4.502) (4.604)

Le spese per prestazioni rese dal Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA riguardano i servizi descritti nella Parte A – Politiche contabili, A.1, Sezione 4 – Altri aspetti.

SEZIONE 11 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 170

11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

NIl.

11.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e altre garanzie rilasciate: composizione NIl.

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

(milioni di euro)
Voci/Componenti reddituali Accantonamenti Riattribuzioni Risultato netto
Accantonamenti ai fondi oneri per controversie legali (7) 1 (6)
Accantonamenti ai fondi rischi e oneri diversi (33) 23 (10)
Totale (40) 24 (16)

I principali accantonamenti e riattribuzioni sono commentati nella precedente Parte B – Sezione 10 del Passivo.

SEZIONE 12 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 180

Nulla da segnalare.

SEZIONE 13 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 190

Nulla da segnalare.

SEZIONE 14 – ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE – VOCE 200

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2019
Esercizio
2018
Perdite per furti e rapine (4) (5)
2.
Altri oneri
(31) (41)
Totale (35) (46)

La sottovoce "Altri oneri" è riferita prevalentemente a perdite operative della gestione.

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2019
Esercizio
2018
Altri ricavi derivanti da contratti con i clienti 2 2
2. Altri proventi di gestione 65 13
Totale 67 15

L'incremento della sottovoce "Altri proventi di gestione" è riferibile a ricavi rilevati a seguito di talune analisi, svolte sui conti transitori utilizzati nell'ambito dell'operatività del Patrimonio BancoPosta, da cui sono emerse passività insussistenti.

La sottovoce "Altri ricavi derivanti da contratti con i clienti" accoglie proventi rilevati at point time per copia documenti e prescrizione di assegni vidimati.

SEZIONE 15 – UTILI/(PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI – VOCE 220

Nulla da segnalare.

SEZIONE 16 – RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI – VOCE 230

Nulla da segnalare.

SEZIONE 17 – RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO – VOCE 240

Nulla da segnalare.

SEZIONE 18 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI – VOCE 250

Nulla da segnalare.

SEZIONE 19 – LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE – VOCE 270

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2019
Esercizio
2018
Imposte correnti (-) (175) (234)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) (1)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011 (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (58) 1
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. lmposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3 bis+/-4+/-5) (234) (233)

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(millom di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 844 826
Imposta teorica 202 24.0% 198 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria
Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e svalutazione crediti 3 0,4% 1 0,1%
Altre (9) -1,1% (5) -0.6%
lmposta effettiva ને સ્વિક 23,3% 194 23,5%
(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2019 Esercizio 2018
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 844 826
Imposta teorica 38 4,5% 37 4,5%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria
Fondi rischi e oneri - 0.0% 1 0,1%
lmposta effettiva 38 4,5% 38 4,6%

SEZIONE 20 – UTILE/(PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE – VOCE 290

Nulla da segnalare.

SEZIONE 21 – ALTRE INFORMAZIONI

Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.

SEZIONE 22 – UTILE PER AZIONE

Nulla da segnalare.

PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

(milioni di euro)
Voci Esercizio
2019
Esercizio
2018
10. Utile/(Perdita) d'esercizio 611 597
Altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazioni di fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del
proprio merito creditizio):
a) variazioni del fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva:
a) variazioni di fair value (strumento coperto)
b) variazioni di fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico
Altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico
110. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
120. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
130. Copertura dei flussi finanziari: 38 210
a) variazioni di fair value ರಿಕ 192
b) rigiro a Conto economico (60) 18
c) altre variazioni
di cui: risultato delle posizioni nette
140. Strumenti di copertura (elementi non designati):
a) variazioni di valore
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva:
1.457 (2.272)
a) variazioni di fair value 1.702 (1.886)
b) rigiro a Conto economico (245) (386)
- rettifiche per rischio di credito (2) (1)
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
(243) (385)
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
170 c) altre variazioni
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utile/perdite da realizzo
c) altre variazioni
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico (427) 589
190. Totale altre componenti reddituali 1.068 (1.473)
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 1.679 (876)

PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

L'operatività bancoposta, svolta ai sensi del DPR 144/2001, consiste, in particolare, nella gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e nella gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi.

Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro e, per una quota non superiore al 50% dei fondi raccolti, in altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano139, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF.

Nel corso del 2019, l'operatività del Patrimonio BancoPosta è stata caratterizzata dall'attività di investimento della raccolta incrementale registrata sui conti correnti, dal reimpiego dei fondi rivenienti dai titoli governativi scaduti e dalla gestione attiva degli strumenti finanziari.

L'esercizio 2019 è stato caratterizzato da una riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato italiani (il BTP a 10 anni passa da 2,7% a 1,4%), che ha portato lo spread BTP-Bund a 160 punti base rispetto ai 250 dello scorso anno.

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, si segnala che a seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta e della variazione dello scenario di mercato, il Leverage Ratio ha evidenziato, nel corso dell'anno, valori decrescenti, attestandosi al 31 dicembre 2019 al 3,0%, tenuto conto dell'incremento patrimoniale derivante dal computo della porzione di risultato dell'esercizio 2019, non oggetto di distribuzione.

Il profilo degli impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Il citato modello costituisce il riferimento tendenziale della politica degli investimenti (i cui limiti sono fissati da apposite Linee guida approvate dal Consiglio di Amministrazione), al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative esistenti nell'ambito di Poste Italiane SpA, interne e esterne al Patrimonio BancoPosta, ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici. In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 19 febbraio 2018 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del

139 Modifica introdotta all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014).

Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Patrimonio BancoPosta. Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità istituito nel 2015 ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno, alla gestione dei rischi e, a partire dal mese di febbraio 2018, alle tematiche inerenti la sostenibilità della gemmante;
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 in sostituzione del preesistente Comitato Finanza, Risparmio e Investimenti, ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti la raccolta proveniente da clientela privata;
  • la funzione Coordinamento Gestione Investimenti di Poste Italiane SpA, i cui servizi sono regolamentati da apposito Disciplinare Esecutivo, assicura la gestione delle operazioni di impiego e copertura dei rischi sul mercato dei capitali con riferimento alla liquidità proveniente dalle giacenze dei conti correnti BancoPosta, nel rispetto degli indirizzi generali fissati dagli Organi aziendali. A partire dal primo gennaio 2019 il coordinamento e la gestione delle operazioni di impiego e la copertura dei rischi relative al Patrimonio BancoPosta sono state affidate mediante specifico mandato di gestione alle funzioni specialistiche di BancoPosta Fondi SpA SGR, società del Gruppo Poste Italiane;
  • la funzione Risk Management del BancoPosta svolge l'attività di Misurazione e Controllo Rischi nel rispetto del principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Le citate disposizioni prudenziali estendono a BancoPosta gli obblighi, già in vigore per le banche, in tema di governo societario, controlli interni e gestione dei rischi prevedendo, tra l'altro, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF);
  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF;
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi;
  • applicazione dei processi di valutazione aziendale dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e dell'adeguatezza del sistema di gestione e governo del rischio di liquidità (ILAAP).

Il RAF consiste nel quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO

Alle tematiche del rischio di credito sono riconducibili le tipologie di rischio di seguito riportate.

Il rischio di credito è definito come la possibilità che una variazione del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente variazione del valore della posizione creditizia. Rappresenta, dunque, il rischio che il debitore non assolva, anche parzialmente, ai suoi obblighi di rimborso del capitale e degli interessi.

Il rischio di controparte è definito come il rischio che la controparte di una transazione avente ad oggetto determinati strumenti finanziari risulti inadempiente prima del regolamento della transazione stessa. Tale rischio grava su alcune tipologie di transazioni e in particolare, per il Patrimonio BancoPosta, sui derivati finanziari e sulle operazioni di Pronti contro termine.

Il rischio di concentrazione è definito come il rischio derivante da esposizioni verso controparti o gruppi di controparti connesse ovvero controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività ovvero appartenenti alla medesima area geografica.

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento (DPR 144/2001) il Patrimonio BancoPosta non può esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. In conseguenza di ciò non sono sviluppate politiche creditizie.

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano tuttavia una rilevante concentrazione delle esposizioni nei confronti dello Stato italiano, riconducibile essenzialmente agli investimenti in titoli di Stato e ai depositi presso il MEF. Secondo il modello di calcolo di rischio di credito più avanti definito, tali tipologie di investimento non determinano fabbisogni di capitale a copertura di tale rischio.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

La funzione Risk Management nell'ambito del Patrimonio BancoPosta è la struttura preposta alla gestione e alla misurazione dei rischi di credito, controparte e concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito si riferisce in particolare alle seguenti esposizioni:

  • titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano per l'impiego della liquidità raccolta tramite i conti correnti da clientela privata;
  • depositi presso il MEF per l'impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti da Pubblica Amministrazione;
  • eventuali posizioni a credito verso la Tesoreria dello Stato dovute ai versamenti della raccolta al netto del debito per anticipazioni erogate;
  • partite in corso di lavorazione: negoziazione assegni, utilizzo carte elettroniche, incassi diversi;
  • conti correnti postali intrattenuti con la clientela con saldi temporaneamente attivi per effetto dell'addebito di competenze periodiche, limitatamente a quelli non oggetto di svalutazione in quanto tornati passivi nel corso dei primi giorni del 2020;
  • depositi di contante derivanti da collateralizzazioni per operazioni in essere con banche e clientela previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte (CSA - Credit Support Annex e GMRA – Global Master Repurchase Agreement);
  • depositi di contante effettuati come contributo prefinanziato al fondo di garanzia della Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia" per operatività in Repo;
  • titoli consegnati a garanzia derivanti da collateralizzazioni previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte (CSA e GMRA);
  • crediti di funzionamento di natura commerciale verso partner derivanti dall'attività di collocamento di prodotti finanziari/assicurativi.

L'attività di monitoraggio del rischio di controparte si riferisce ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine.

Il monitoraggio del rischio di concentrazione, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, ha l'obiettivo di limitare i rischi di instabilità derivanti dall'inadempimento di un cliente singolo o di un gruppo di clienti connessi con esposizioni, in termini di rischio credito e controparte, rilevanti rispetto al Patrimonio.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

  • soglie minime di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;
  • soglie di monitoraggio della concentrazione per emittente/controparte;
  • monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

I limiti di cui ai punti che precedono sono stati stabiliti nell'ambito delle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA"140 per il Patrimonio BancoPosta; in particolare, con riferimento ai limiti di rating, è consentito operare con controparti investment grade ed emittenti eurogovernativi aventi un rating pari almeno a quello della Repubblica italiana.

Con riferimento alle soglie di monitoraggio del rischio di concentrazione, sono applicati quelli previsti dalla normativa prudenziale141.

Ai fini della misurazione del rischio di credito e di controparte si è scelto di utilizzare la metodologia standard142 definita dal Regolamento (UE) n. 575/2013. Per il calcolo delle classi di merito creditizio delle controparti, nell'applicazione di tale metodologia, sono state scelte le agenzie di rating Standard & Poor's, Moody's, Fitch e DBRS.

140 In data 18 ottobre 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato l'aggiornamento delle Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA, su proposta dell'Amministratore Delegato e previo parere del

Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità. 141 Secondo la normativa prudenziale, con riferimento alla normativa sulle Grandi Esposizioni, le esposizioni ponderate per il rischio devono rimanere al di sotto del 25% del valore dei fondi propri. Le esposizioni sono di norma assunte al valore nominale e tenendo in considerazione le eventuali tecniche di attenuazione del rischio di credito. Al fine di tenere conto della minore rischiosità connessa con la natura della controparte debitrice si applicano i fattori di ponderazione

migliorativi. 142 Tale metodologia prevede la ponderazione delle esposizioni a rischio con fattori che tengono conto della tipologia delle esposizioni e della natura delle controparti, in considerazione anche della rischiosità espressa dalle classi di rating esterni.

Nello specifico, in materia di vigilanza prudenziale, per ciascuna delle categorie di transazioni da cui deriva il rischio di controparte vengono adottate le seguenti metodologie di stima dell'esposizione a rischio:

  • per i derivati finanziari del tipo "interest rate swap" e per le operazioni di acquisto/vendita a termine di titoli governativi si applica la metodologia del "Valore di Mercato"143;
  • per le operazioni di Pronti contro termine si applicano le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) "Metodo integrale"144.

Ai fini della misurazione dell'esposizione al rischio di concentrazione, si è scelto di utilizzare il metodo descritto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 in materia di Grandi esposizioni.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Il modello di impairment introdotto con l'IFRS 9, basato sulle Expected Credit Losses (ECL), si applica alle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Per le attività finanziarie diverse dai crediti di funzionamento di natura commerciale, il Patrimonio BancoPosta applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:

  • modelli interni di stima dei parametri di rischio, per i titoli di debito e i depositi con controparti Sovereign, Banking e Corporate;
  • parametri di rischio forniti da un provider esterno o tassi di default medi di settore, per la Pubblica Amministrazione e Controparti Centrali.

La determinazione delle perdite attese viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:

  • Probabilità di Default (PD);
  • Loss Given Default (LGD);
  • Exposure at Default (EAD);
  • Time Factor (TF).

Di seguito le principali assunzioni adottate nella determinazione dei singoli fattori:

  • PD, come indicato dal principio è stata adottata una PD Point in Time (PIT) o forward looking in funzione dello stage della posizione;
  • LGD, sono stati utilizzati valori coerenti con il modello Internal Ratings Based (IRB) Baseapproach della normativa Basilea (45% per attività di rischio senior, 75% per le attività di rischio subordinate);
  • EAD, esposizione calcolata prospetticamente fino alla scadenza dello strumento a partire dallo sviluppo dei flussi di cassa previsti. Nello sviluppo si è tenuto conto delle specifiche ipotesi di

143 Secondo la metodologia del "Valore di Mercato" l'esposizione a rischio dei derivati è calcolata attraverso la somma di due componenti: il costo corrente di sostituzione, rappresentato dal fair value, se positivo, e l'add-on calcolato come il prodotto tra il valore del nozionale e la probabilità che il fair value se positivo aumenti di valore o se negativo diventi positivo. 144 Secondo il metodo integrale della CRM, l'ammontare dell'esposizione al rischio viene ridotto del valore della garanzia;

specifiche regole sono previste per tenere conto della volatilità dei prezzi di mercato relativi sia all'attività garantita che al collateral ricevuto.

indicizzazione per ogni asset class (titoli a tasso fisso, titoli a tasso variabile, titoli Indicizzati all'inflazione, ecc.);

TF, come tasso di attualizzazione è stato adottato il tasso di interesse effettivo determinato a livello di singola posizione.

Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.

Il Patrimonio BancoPosta ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exemption" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.

Sulla base dei modelli di impairment sopra descritti, ai fini della corretta allocazione delle esposizioni non deteriorate nello stage 1 o nello stage 2, il significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti di funzionamento di natura commerciale, è determinato sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.

Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:

  • il rating dello strumento finanziario al momento dell'entrata in portafoglio;
  • il rating dello strumento finanziario alla data di reporting;
  • l'anzianità della posizione all'interno del portafoglio (fattore vintage);
  • un fattore additivo per mitigare la non linearità del valore della PD rispetto alle classi di rating145;
  • un fattore judgmental il cui utilizzo è ristretto al caso di repentini cambiamenti del merito creditizio non ancora rilevati dai rating146.

Sulla base delle informazioni sopra riportate il Patrimonio BancoPosta non applica la presunzione che il manifestarsi di uno scaduto di oltre 30 giorni denoti automaticamente aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale.

Il Patrimonio BancoPosta definisce il Default sulla base di valutazioni ad hoc che prendono in considerazione:

  • eventuali ritardi di pagamento;
  • informazioni di mercato quali ad esempio attribuzioni allo stato di default da parte delle agenzie di rating;
  • analisi interne su specifiche posizioni creditorie.

145 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating, più alta è la soglia per il passaggio a stage 2. 146 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento

del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:

una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;

variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.

Con riferimento ai ritardi di pagamento, la definizione di default è basata sulla seguente impostazione:

  • ritardo di pagamento anche di un solo giorno o rinegoziazione del debito, per gli strumenti finanziari con controparti Sovereign;
  • ritardo di pagamento di 90 giorni, per gli strumenti finanziari con controparti Banking e Corporate.

Conformemente a quanto richiesto dal principio contabile, nella determinazione dell'ECL sono stati considerati anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.

L'approccio seguito è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili147.

Con riferimento alle tecniche di stima utilizzate, si evidenzia che per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign, Banking e Corporate, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, si è adottato un approccio di tipo shadow rating.

Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target può essere identificato direttamente con il rating o, in alternativa, con il tasso di default collegato al livello di rating. E' stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.

Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:

  • dati macroeconomici;
  • dati di mercato: indici di mercato nazionali, indici energetico/non energetico mondiali, Indice Eurostoxx e Indice S&P500;
  • dati di bilancio.

Per i crediti di funzionamento di natura commerciale il Patrimonio BancoPosta applica il Simplified approach, per il quale non è prevista la determinazione del significativo incremento del rischio di credito, ma il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo l'intera vita del credito.

Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:

  • sulla base del volume d'affari o dell'esposizione creditizia storica, si individua una soglia di credito oltre la quale procedere ad una valutazione individuale del singolo credito o della singola esposizione creditoria. La valutazione analitica delle posizioni creditorie implica un'analisi della qualità del credito e della solvibilità del debitore, determinata in base ad elementi probativi interni ed esterni a supporto di tale valutazione;
  • per i crediti sotto la soglia individuata, mediante la predisposizione di una matrice dalla quale risultino le diverse percentuali di svalutazione stimate sulla base delle perdite storiche, ovvero sull'andamento storico degli incassi. Nella costruzione della matrice di impairment i crediti vengono

147 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati disponibili non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.

raggruppati per categorie omogenee in funzione delle loro caratteristiche, al fine di tenere conto dell'esperienza storica sulle perdite.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Il Patrimonio BancoPosta adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare:

  • relativamente ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine, il rischio di credito e di controparte sono mitigati stipulando master netting agreement e richiedendo collateral in cash o titoli di Stato;
  • nell'ambito della gestione dei crediti di funzionamento di natura commerciale sono concesse condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, richiedendo, in taluni casi, fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primari istituti.

Al 31 dicembre 2019, il Patrimonio BancoPosta non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).

I principali tipi di strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte detenuti dal Patrimonio BancoPosta sono dettagliati di seguito:

• Titoli a reddito fisso

I titoli di debito detenuti assistiti da garanzia o altro strumento di attenuazione del rischio di credito sono i titoli emessi da CDP SpA garantiti dallo Stato italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale al 31 dicembre 2019 di 3.750 milioni di euro, rilevati tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; per lo strumento finanziario in commento, nella determinazione delle perdite attese, si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana.

• Strumenti finanziari derivati e contratti di Pronti contro termine

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA) e contratti GMRA che disciplinano, rispettivamente, la collateralizzazione per le operazioni in derivati e in Pronti contro termine.

Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Pronti contro termine principalmente attraverso la Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia".

La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nella Parte B – Altre Informazioni, tabelle 5 e 6, alla quale si rimanda.

• Crediti di funzionamento di natura commerciale

Il Patrimonio BancoPosta, al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, si è dotata di una policy e di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti di funzionamento di natura commerciale, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definisce il processo aziendale volto a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale a pagamento posticipato.

In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi.

Il Patrimonio BancoPosta accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, il versamento di un deposito cauzionale oppure l'apertura di conto corrente postale vincolato.

In considerazione del limitato rischio di insolvenza della clientela pubblica, il Patrimonio BancoPosta di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti di funzionamento di natura commerciale alla Pubblica Amministrazione, a eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.

Pertanto le garanzie detenute sono prevalentemente riferite a clientela privata.

Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.

Al 31 dicembre 2019, l'ammontare dei crediti di funzionamento di natura commerciale al netto delle svalutazioni è di 852 milioni senza garanzie in essere.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

Il Patrimonio destinato BancoPosta detiene un'unica attività finanziaria classificata come deteriorata relativa a partite indebitamente sottratte in corso di recupero; tale attività, per un valore pari a circa 13 milioni di euro risulta totalmente svalutata.

Informazione di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(milioni di euro)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre esposizioni non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 47 40.903 40.950
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
2
redditività complessiva
36.799 36.799
3. Attività finanziarie designate al fair value
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
5. Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale al 31.12.2019 - I 1 47 77.702 77.749
Totale al 31.12.2018 1 43 65,748 65.791

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(milioni di euro)
Deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Totale
(esposizione netta)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 13 13 41.017 67 40.950 40.950
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
36.810 11 36.799 36.799
3. Attività finanziarie designate al fair value × ×
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
X ×
5. Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale al 31.12.2019 13 13 77,827 78 77.749 77.749
Totale al 31.12.2018 13 13 65-974 191 65.791 65.791

(*) valore da esporre a fini informativi

Attività di evidente scarsa qualità
creditizia
Altre attività
Portafogli/qualità Minusvalenze
cumulate
Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Derivati di copertura
I 1
1
73
Totale al 31.12.2019 1 I 73
Totale al 31.12.2018 1 368

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

(milioni di euro)
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
qiorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giornia 90
giorni
Oltre 90
giorni
1 . Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
2.
18 26 3
redditività complessiva
Totale al 31.12.2019
18 26 5
Totale al 31.12.2018 25 5 13

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Imilionidi Burol
Rettifiche di valore complessive
Causaliistadi di rischio Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel terzo stadio di cui: attivita
finanziarie
Impaired
acquisite o
originate
Accantonamenti complessivi su
impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
Totale
Att. Fin.
valutate al
Costo
amm.to
Att, Fin.
valutate all FV
con impatto
sulla
redditività
complessiva
dicui
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazion)
collettive
Att Fin.
valutate al
costo
amm.to
Att, Fin.
valutate al FV
con impatto
su a
redditività
complessiva
dicui
individuali
di cui:
svalutazion) svalutazioni
collettive
Att. Fin.
valutate al
costo
amm.to
Att. Fin.
valutate al FV
con impatto
sulla
redditività
complessiva
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazion)
collettive
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Esistenze iniziali 12 13 25 166 141 19 13 13 204
Variazioni in aumento da attività linanziane acquisite
O originate
1 2 3 2 2 5
Cancellazioni diverse dai write-off (1) (1) (2) (2)
Rettilichemprese di valore nette per rischiodi credito
(+/-)
(1) (3) (4) 9 ಕಿ 3 5
Modifiche contrativali senza cancellazioni -
Cambiamenti della metodologia di stima
Write off (121) (121) (121)
Altre variazioni -
Rimanenze finali 11 11 22 56 32 24 13 13 91
Recuperi da incasso su attività linanziane oggetto di
who off
1
Write off rilevati direttamente a Conto economico

Nel corso dell'esercizio in commento, a conclusione di un processo di analisi e di una serie di attività intraprese riferite a crediti per conti correnti con saldo debitore, constatata l'impossibilità di recupero di tali somme anche tenuto conto dell'esiguità dell'importo del singolo credito, nel rispetto di quanto previsto dall'IFRS 9, si è proceduto al write-off di complessivi 121 milioni di euro mediante utilizzo, di pari importo, del fondo svalutazione crediti a suo tempo stanziato.

Il secondo stadio accoglie principalmente rettifiche di valore complessive riferibili a crediti di funzionamento di natura commerciale per i quali il fondo a copertura perdite è valutato secondo il metodo semplificato.

A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali) Nil.

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(milioni di euro)
Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive e
Esposizione netta Write-off parziali
Deteriorate
Non deteriorate
accantonamenti
complessivi
complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze ×
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni ×
b) Inadempienze probabili X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X
c) Esposizioni scadute deteriorate X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni ×
d) Esposizioni scadute non deteriorate X 30 30
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X
e) Altre esposizioni non deteriorate X 4.664 4.664
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni ×
TOTALE A 4.694 - 4.694
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate ×
b) Non deteriorate X 778 778
TOTALE B - 778 - 778
TOTALE A+B - 5.472 5.472

(*) valore da esporre a fini informativi

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al lordo di eventuali accordi di compensazione in essere148, ai titoli consegnati in garanzia per effetto della collateralizzazione prevista da accordi di mitigazione del rischio e a operazioni di Pronti contro termine passive con margini rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" (Securities Financing Transactions) 149.

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive e
(Infinitiatii di Guru)
Write-off parziali
Tipologie esposizioni/valori Deteriorate Non deteriorate Esposizione netta complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze ×
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni ×
b) Inadempienze probabili ×
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni ×
c) Esposizioni scadute deteriorate 13 × 13
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni ×
d) Esposizioni scadute non deteriorate X 73 રેક 17
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X
e) Altre esposizioni non deteriorate X 73.060 22 73.038
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni ×
TOTALE A 13 73.133 91 73.055 -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate ×
b) Non deteriorate X 6 6
TOTALE B - 6 - 6
TOTALE A+B 13 73.139 91 73.061

(*) valore da esporre a fini informativi

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al lordo di eventuali accordi di compensazione in essere.

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Nil.

A.1.8bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia Nil.

148 Il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio, ma utilizza accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e

debitorie relative a derivati finanziari. 149 Come definita nella normativa prudenziale.

(milioni di euro)
Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizione scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 13
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
a Variazioni in aumento
B.1 Ingressida esposizioni non deteriorate
B.2 Ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate
B.3 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.4 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
B.5 Altre variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
C.1 Uscite verso esposizioni non deteriorate
C.2 Write-off
C.3 Incassi
C.4 Realizzi per cessioni
C.5 Perdite da cessione
C.6 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.7 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.8 Altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale 13
- di cui: esposizioni cedute non cancellate

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

A.1.9bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Nil.

A.1.10 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Nil.

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

(milioni di euro)
Sofferenze Inadempienze probabili Esposizione scadute deteriorate
Causali / Categorie Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
di cui: esposizioni
Totale
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
l - 13 1
B.
Variazioni in aumento
B.1 Rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate
B.2 Altre rettifiche di valore
B.3 Perdite da cessione
B.4 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.5 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
B.6 Altre variazioni in aumento
× × ×
Variazioni in diminuzione
C.
C.1 Riprese di valore da valutazione
C.2 Riprese di valore da incasso
C.3 Utili da cessione
C.4 Write-off
C.5 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.7 Altre variazioni in diminuzione
Rettifiche complessive finali
D.
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
13

A.2 Classificazione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni

Il Patrimonio destinato BancoPosta non effettua politiche creditizie in quanto non esercita attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. Inoltre utilizza modelli interni solo ai fini della misurazione delle perdite attese previste dall'IFRS 9, ma non per la quantificazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito.

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)

(milioni di euro)
Senza
Esposizioni Classe 1 Classe 2 Classe 3
Classe 4
Classe 6 rating Totale
A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 869 2.714 35.320 1 139 1.987 41.030
- Primo stadio 869 2.671 34.810 1 139 1.619 40.109
- Secondo stadio - 43 510 - 355 008
- Terzo stadio 13 13
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
в
redditività complessiva
- 36.810 - 36.810
- Primo stadio 36.810 36.810
- Seconde stadio
- Terzo stadio
C. Attività finanziarie in corso di dismissione
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
Totale (A + B + C) 869 2.714 72.130 1 139 - 1.987 77.840
di cui: attività finanziane impaired acquisite o originate
D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate
- Primo stadio
-Seconde stadio
- Terzo stadio
Totale (D) - -
Totale (A + B + C + D) 869 2.714 72.130 1 139 1.987 77.840

Il secondo stadio accoglie principalmente attività finanziarie riferibili a crediti di funzionamento di natura commerciale per i quali il fondo a copertura perdite è valutato secondo il metodo semplificato.

Le Attività finanziarie allocate nel primo stadio nella classe "Senza rating" si riferiscono principalmente all'esposizione verso la Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia".

Classe di merito creditizio Fitch Moody's S&P DBRS
da AAA a AA- da Aaa a Aa3 da AAA a AA- da AAA a AAL
2 da A+ a A- da A1 a A3 da A+ a A- da AHa AL
3 da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 da BBB+ a BBB- da BBBH a BBBL
da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da BB+ a BB- da BBH a BBL
5 da B+ a B- da B1 a B3 da B+ a B- da BHa BL
CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori CCC+ e inferiori CCC

Il raccordo tra le classi di merito creditizio e i rating di tali agenzie è il seguente:

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano una rilevante concentrazione nei confronti dello Stato italiano. Tale concentrazione è riscontrabile nella tabella A.2.1 in corrispondenza della classe di merito creditizio numero "3" nella quale rientra lo Stato italiano.

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite Nil.

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

(milioni di euro)
Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti Crediti difirma
Espos.
lorda
Espos. Immobili - Immobili - Altre Altri derivati Totale
netta ipoteche leasing
finanziario
Titoli garanzie
reali
CLN Controparti
centrali
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
Amministra
zioni
pubbliche
Banche Altro
società
finanziarie
Altri
soggetti
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite:
1.1 totalmente garantite 1.908 1.908 1.159 750 1.909
- di cui deteriorate
1.2 parzialmente garantite 3,197 3,196 - - 3,000 3.000
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie fuoribilancio
garantite:
2.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente garantite 1 -
- di cui deteriorate -

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milloni di euro)
Esposizioni/ Amministrazioni Pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di cui:
imprese di assicurazione)
Società non finanziarie Famiglie
Controparti Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. Netta
6
6
Rettif. valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
A.2 Inadempienze probabili
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
A.3 Esposizion: scadute deteriorate 13
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
A.4 Esposizioni non deteriorate 65.542 26 6.827 2 680 26 24
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
TOTALE A 65.542 26 6.827 2 680 39 24
Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.
Esposizion: deferiorate
B.1
B.2 Esposizioni non deteriorate 6
TOTALE B 6
TOTALE (A+B) al 31.12.2019 65.542 26 6.833 2 680 39 6 24
TOTALE (A+B) al 31.12.2018 59.238 સ્ત 5.812 3 872 41 8 129

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(millioni di euro)
ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Rettif. valore
compl.
compl. compl. compl. Rettif. valore
compl.
13
72.455 78 600
72.455 91 600
6
6
72.455 91 606
65.817 203 105 8
ITALIA
Espos. netta
Espos. netta Rettif. valore Espos. netta Rettif. valore Espos. netta Rettif. valore
Espos. netta

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORDEST ITALIA CENTRO ITALIA SUD EISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
A. Esposizioni creditizie per cassa
Sofferenze
A.1
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 13
A.4 Esposizioni non deteriorate 2 8 3 72.447 40 5 27
TOTALE A 2 8 1 16 72-447 40 5 27
B.
Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1
Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate
TOTALE B
TOTALE (A+B) al 31.12.2019 2 8 16 72-447 40 5 27
TOTALE (A+B) al 31.12.2018 4 27 1 29 65.808 76 4 71

La concentrazione su Italia Centro nella distribuzione territoriale è dovuta alla natura delle esposizioni costituite per la quasi totalità da titoli di Stato italiani e depositi presso il MEF.

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

(milioni di euro)
Esposizioni/
Aree geografiche
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizion: scadute deteriorate
A.4 Esposizion: non deteriorate 664 4.030
TOTALE A 664 1 4.030
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizion: deteriorate
B.2 Esposizion: non deteriorate 413 208
TOTALE B 413 208
TOTALE (A+B) al 31.12.2019 1,077 4.238
TOTALE (A+B) al 31.12.2018 464 1.490

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

(milioni di euro)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD EISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
A.
Sofferenze
A.1
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 133 531
TOTALE A 133 દર્ડન
B.
Esposizioni creditizie fuori bilancio
Esposizioni deteriorate
B.1
B.2 Esposizioni non deteriorate 411 2
TOTALE B 411 1 2
TOTALE (A+B) al 31.12.2019 544 - 533
TOTALE (A+B) al 31.12.2018 343 1 121

B.4 Grandi esposizioni

Secondo quanto disposto dalle vigenti normative, la tabella delle "Grandi esposizioni" riporta le informazioni relative alle esposizioni, verso clienti o gruppo di clienti connessi, che superano il 10% del totale dei fondi propri. Le esposizioni sono determinate facendo riferimento alla somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione per il rischio. Sulla base di tali criteri, nella tabella rientrano soggetti che, pur avendo una ponderazione per il rischio pari allo 0%, presentano un'esposizione non ponderata superiore al 10% dei fondi propri. In particolare le esposizioni verso lo Stato italiano riportate in tabella rappresentano circa l'84% del totale "Ammontare" al valore di bilancio. Le rimanenti esposizioni fanno riferimento a primarie controparti bancarie europee e ad altri organismi centrali italiani. Si precisa, tuttavia, che in considerazione dell'impossibilità di esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico, Banca d'Italia ha esonerato il Patrimonio BancoPosta dall'applicazione delle disposizioni relative ai limiti delle Grandi esposizioni, fermi restando i rimanenti obblighi in materia.

Grandi esposizioni
a) Ammontare valore di bilancio (milioni di euro) 82.307
Ammontare valore ponderato (milioni di euro) 5.410
C) Numero 16

C. Operazioni di cartolarizzazione

Nil.

D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione)

Nil.

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazione di natura qualitativa

Nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, rientrano in tale casistica esclusivamente i titoli di Stato italiani impegnati in operazioni di Pronti contro termine passive. Attraverso tali operazioni BancoPosta ha accesso al mercato interbancario della raccolta con lo scopo di finanziare l'acquisto di titoli di Stato e i depositi necessari all'attività di marginazione.

Informazione di natura quantitativa

E.1 Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valore di bilancio

(milioni di euro)
Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di bilancio di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto di
contratti di vendita
con patto di
riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di bilancio di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto di
contratti di vendita
con patto di
riacquisto
A. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
×
Titoli di debito
1.
X
Titoli di capitale
2.
X
Finanziamenti
3.
×
Derivati
×
B. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
1. Titoli di debito
Titoli di capitale
2.
Finanziamenti
3.
×
C. Attività finanziarie designate al fair value
1.
Titoli di debito
2.
Finanziamenti
D. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
7.329 7.329 7.228 7.228
1.
Titoli di debito
7.329 7.329 7.228 7.228
2.
Titoli di capitale
×
3. Finanziamenti
E Attività finanziarie valutate al costo 5.179 5.179 4.966 4.966
ammortizzato
Titoli di debito
1.
5.179 5.179 4.966 4.966
2.
Finanziamenti
TOTALE al 31.12.2019 12.508 - 12.508 12.194 - 12.194
TOTALE al 31.12.2018 8.706 l 8.706 8.473 l 8.473

SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO

Il rischio di mercato riguarda:

  • º rischio di prezzo: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato;
  • º rischio di cambio: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto;
  • º rischio di tasso di interesse sul fair value: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • º rischio spread: è il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente;
  • º rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • º rischio di tasso d'inflazione sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Al 31 dicembre 2019 sono presenti Passività finanziarie di negoziazione derivanti esclusivamente dalla stipula di un contratto di vendita a termine di 400 mila azioni ordinarie Visa Incorporated finalizzato a stabilizzarne il rendimento. Tale operazione non soddisfa il requisito dell'"intento di negoziazione" così come definito dall'art. 104 del Regolamento (UE) n. 575/2013, per la classificazione nel "Portafoglio di negoziazione di vigilanza"; tale intento è peraltro escluso dalle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA" per il Patrimonio BancoPosta.

L'informativa sui rischi di mercato connessi a tale operazione è fornita nella sezione relativa al "Portafoglio bancario".

2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Rischio di tasso di interesse

L'assunzione del rischio di tasso di interesse costituisce una componente normale dell'attività di un'istituzione finanziaria e può generare effetti sia sui livelli reddituali (rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari) che sul valore economico dell'azienda (rischio di tasso di interesse sul fair value). In particolare le variazioni dei tassi di interesse esprimono effetti sui flussi finanziari per le attività e le passività remunerate a tasso variabile e hanno effetti sul fair value degli impieghi remunerati a tasso fisso.

Il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari può derivare dal disallineamento, in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze, delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (cd banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi. In particolare, tale rischio riguarda le attività e le passività a tasso variabile o rese tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

Il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulle componenti fisse degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration150 dello strumento finanziario.

Il modello interno di misurazione del rischio di tasso di interesse prevede l'applicazione del metodo basato sul valore economico. In tal senso rileva l'esigenza di definire un probabile profilo di rimborso della raccolta basandosi sulle caratteristiche comportamentali della stessa e su alcune scelte metodologiche relative

150 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

all'orizzonte temporale ed al livello probabilistico con cui si intende sviluppare le stime. In particolare, ad oggi, considerando un livello di probabilità del 99%, viene utilizzato un orizzonte massimo di scadenza con un cutoff di 20 anni per la raccolta da clientela retail, di 10 anni per la raccolta da clientela business e le PostePay151 e di 5 anni per la raccolta da Pubblica Amministrazione. L'approccio prevede il calcolo del rischio di tasso in ottica ALM determinato dal confronto tra poste attive detenute e poste passive rilevate sulla base del profilo comportamentale.

L'esposizione al rischio tasso di interesse, ottenuta secondo quanto previsto dal modello interno, viene sottoposta a particolari situazioni di stress che influenzano l'andamento dei principali fattori di rischio - quali la durata della raccolta, il valore degli impieghi e l'andamento dei tassi di interesse - che contribuiscono a determinarne la misura. In particolare, gli stress test ipotizzati, prevedono una riduzione dell'orizzonte massimo di scadenza (cut-off) per la raccolta da clientela retail e business, la rivalutazione del portafoglio attivo secondo uno scenario di mercato avverso, variazioni non parallele della curva dei tassi di interesse.

La gestione e mitigazione del rischio di tasso di interesse si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato, in coerenza con la propensione al rischio e il sistema di soglie e limiti stabiliti nel RAF, nelle Linee guida della gestione finanziaria tempo per tempo approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA.

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della Parte E.

Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di mercato, comprensivo del rischio di tasso di interesse sul fair value e del rischio spread, delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e degli strumenti finanziari derivati attraverso il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

Rischio spread

Il rischio spread riguarda gli impieghi in titoli eurogovernativi o assistiti dalla garanzia dello Stato italiano classificati nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Nel corso dell'esercizio 2019, si è rilevato in media una diminuzione dei rendimenti dei titoli di Stato italiani rispetto all'esercizio precedente e al 31 dicembre 2019 il differenziale di rendimento dei titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd Spread) presenta un valore di circa 160 bps, in diminuzione rispetto al valore dello scorso anno (250 bps al 31 dicembre 2018).

Nel periodo in commento, quanto sopra descritto, ha determinato nel portafoglio delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (nozionale di circa 31 miliardi di euro), detenuto dal Patrimonio BancoPosta, una complessiva variazione netta positiva del fair value di circa 3,7 miliardi di euro: tale variazione è stata in parte rilevata a Conto economico per l'importo positivo di circa 2 miliardi di euro relativo alla variazione di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse, mentre la variazione positiva del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto per circa 1,7 miliardi di euro.

151 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investirne i fondi raccolti in titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

Rischio di prezzo

Il rischio di prezzo riguarda le poste finanziarie attive classificate come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".

Ai fini della presente analisi di sensitività sono state prese in considerazione le principali posizioni che sono potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore.

Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di prezzo delle azioni mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Euro

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
anno
Da oltre 1
mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5
anni
Da oltre 5 anni
fino a 10 anni
(imment al oare)
Oltre 10 anni Durata indet.
1. Attività per cassa 14.724 6.447 1.029 1.833 6.284 11.192 36.236
1.1 Titolî di debito 5.289 1.029 1.833 6.284 11.192 36.236
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 5.289 1.029 1.833 6.284 11.192 36.236
1.2 Finanziamenti a banche 4.691
1.3 Finanziamenti a clientela 10.033 1.158
- c/c 8
- altri finanziamenti 10.025 1.158
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 10.025 1.158
2. Passività per cassa 58.601 3.266 રૂક રાજ્યના દક્ષિણ દિવેલા દિવસાય ખેતી કરવામાં આવેલું એક ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં મુખ્યત્વે આવેલું એક ગામનાં મુખ્યત્વે આવેલું એ 1.603 6.740
2.1 Debiti verso clientela 58.106 2.310 586 1.074 1.535
- c/c 53.554
- altri debiti 4.552 2.310 રજક 1.074 1.535
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 4.552 2.310 286 1.074 1.535
2.2 Debiti verso banche 495 ર્વે છે કે 529 5.205
- c/c 383
- altri debiti 112 ર્વે છે રેણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામનાં પ્રાથમિક શાળા, પંચાયતઘર, આંગણવાડી તેમ જ ട് 29 5.205
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 1.504
+ Posizioni corte 835 649
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 4.195 1.930 18.055 1.375 805
+ Posizioni corte 1.360 575 450 24.975
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 6 mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
10 anni
anni fino a Oltre 10 anni Durata indet.
1. Attività per cassa 1
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche 1
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
Passività per cassa
2.
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
Altre operazioni fuori bilancio
4.
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
anno
Da oltre 1
mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10 anni Durata indet.
1. Attività per cassa 2
1.1 Titolî di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche 2
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
Passività per cassa
2.
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Rischio di tasso di interesse sul fair value

La sensitivity al rischio di tasso di interesse sul fair value delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Alla data del 31 dicembre 2019 il portafoglio delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" del Patrimonio BancoPosta ha una duration di 5,30 (al 31 dicembre 2018 la duration del portafoglio titoli era pari a 4,80). La sensitivity risulta evidenziata in tabella.

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale* Fair value Delta valore Margine di intermediazione Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2019
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 31.170 36.799 (1.016) 1.003 - - (1.016) 1.003
Attivo - Derivati di copertura 1
Passivo - Derivati di copertura (1.504) (36) 61 (71) - 67 (71)
Variabilità al 31 dicembre 2019 29.666 36.763 (949) 932 - - (949) 932
Effetti 2018
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 30.229 32.040 (798) 753 1 (798) 753
Attivo - Derivati di copertura 3.135 155 (4) র্ব - (4) র্ব
Passivo - Derivati di copertura
Variabilità al 31 dicembre 2018 33.364 32.195 (802) 757 1 l (802) 757

Rischio di tasso di interesse sul fair value

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Il complesso degli impieghi del Patrimonio BancoPosta è classificato nelle categorie "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva". La sensitivity analysis riportata riguarda quest'ultima categoria di attività e i relativi strumenti finanziari derivati.

In particolare, il rischio in commento riguarda:

  • nell'ambito delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, titoli di Stato a reddito fisso per 36.799 milioni di euro, costituiti da titoli a tasso fisso per 14.944 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante interest rate swap di cash flow hedge per 2.076 milioni di euro, titoli indicizzati all'inflazione per 2.303 milioni di euro e titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 17.476 milioni di euro (di cui 15.555 milioni di euro con partenza forward start);
  • nell'ambito dei derivati di copertura, contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nozionale di 1.504 milioni di euro, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge.

Rischio spread

Il rischio spread è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

La sensitività del valore del portafoglio dei titoli governativi italiani o assistiti dalla garanzia dello Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse cd risk free. Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

La sensitivity allo spread152 è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps al fattore di rischio che influenza le diverse tipologie di titoli in portafoglio rappresentato dalla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di sensitività effettuata.

Rischio spread sul fair value

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale*
Fair value
Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto al lordo delle
imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2019
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 31.170 36.799 (3.458) 4.056 (3.458) 4.056
Attivo - Derivati di copertura
Passivo - Derivati di copertura
(1.504) (36) 70 (74) 70 (74)
Variabilità al 31 dicembre 2019 29.666 36.763 (3.388) 3.982 - (3.388) 3.982
Effetti 2018
Attività finanziane valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 30.229 32.040 (2.587) 3.025 (2.587) 3.025
Attivo - Derivati di copertura
Passivo - Derivati di copertura
3.135 155 (4 র্ব 1 (4) 4
Variohilità al 21 dicambra 2018 22 264 22 195 12 5911 3 029 12 5911 3 029

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato che al 31 dicembre 2019 ammontano a 25.064 milioni di euro (nominale di 21.175 milioni di euro) e il cui fair value è di 24.686 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 2,7 miliardi di euro.

Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei "fondi propri" utili ai fini di vigilanza.

152 Le grandezze utilizzate per lo sviluppo della sensitivity sono la curva tasso swap e la curva BTP (il tasso swap a 10 anni è pari a 21 bps, e lo spread del BTP rispetto al tasso swap a 10 anni è pari a 120 bps)

Oltre che con l'analisi di sensitivity, il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio in commento mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk). Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di VaR effettuata tenendo in considerazione la variabilità del fattore rischio spread.

Rischio spread - Analisi di VaR

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Esposizione al rischio SpreadVaR
Nozionale* Fair value
Effetti 2019
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
Titoli a reddito fisso** 31.170 36.799 307
Attivo - Derivati di copertura**
Passivo - Derivati di copertura**
Variabilità al 31 dicembre 2019 31.170 36.799 307
Effetti 2018
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
Titoli a reddito fisso** 30.229 32.040 377
Attivo - Derivati di copertura** 1.491 94 24
Passivo - Derivati di copertura** -
Variabilità al 31 dicembre 2018 31.720 32.134 401

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk), stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%, è utilizzato dal Patrimonio BancoPosta anche per il monitoraggio del rischio di mercato. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi a uno shift parallelo di tutta la curva.

Al fine di monitorare, in maniera congiunta, il rischio spread e il rischio tasso di interesse sul fair value, di seguito si riporta anche l'esito dell'analisi del VaR effettuata con riferimento alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e ai relativi strumenti finanziari derivati (ad esclusione degli acquisti a termine), tenendo in considerazione la variabilità di entrambi i fattori di rischio:

(milioni di euro)
2019
2018
VaR medio (412) (417)
VaR minimo (270) (189)
VaR massimo (637) (822)

(**) Il VAR indicato in corrispondenza degli strumenti finanziari derivati si riferisce ai soli acquisti a termine mentre il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.

Tenuto conto sia delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (comprensive dei relativi derivati di copertura in essere) che degli acquisti e vendite a termine l'analisi congiunta del rischio spread e del rischio tasso di interesse sul fair value evidenzia al 31 dicembre 2019 una perdita potenziale pari a 336 milioni di euro (VaR fine periodo). La riduzione del VaR di fine periodo rispetto ai 402 milioni di euro del 31 dicembre 2018 è dovuta alla diminuzione della volatilità registrata sui mercati.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2019, la sensitivity al rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari prodotta dagli strumenti interessati è riassunta nella tabella qui di seguito, calcolata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

(milioni di euro)
2019 2018
Esposizione a
rischio
Margine di
intermediazione
Esposizione a
rischio
Margine di
intermediazione
+100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
Cassa
- Conto di gestione presso Banca d'Italia 814 8 (8) 348 3 (3)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Crediti verso banche
- Collateral a garanzia 4.620 46 (46) 1.349 13 (13)
- Depositi 4 5
Crediti verso clientela
- Deposito presso il MEF (raccolta pubblica) 7.066 71 (71) 5.930 59 (59)
- Deposito presso il MEF (raccolta privati) 495 5 (5) 1.306 13 (13)
- Collateral a garanzia 1.040 10 (10) 303 3 (3)
- Crediti verso Patrimonio non destinato 647 6 (6) 843 8 (8)
- Titoli a reddito fisso 2.560 26 (26) 425 (4)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- Titoli a reddito fisso
3.565 રૂદિ (36) 1.740 17 (17)
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Debiti verso banche
- Collateral a garanzia (112) (1) 1 (70) (1) 1
Debiti verso clientela
- Debiti verso Patrimonio non destinato
(14)
Totale variabilità 20.699 207 (207) 12.165 119 (119)

Al 31 dicembre 2019, il rischio in commento è ascrivibile prevalentemente a:

  • attività di impiego presso il MEF della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione;
  • titoli a reddito fisso emessi dallo Stato italiano ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un valore nominale complessivo di 6.125 milioni di euro principalmente relativi a: (i) titoli dello Stato italiano per 4.385 milioni di euro, la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti nei 12 mesi successivi al periodo in commento; (ii) titoli della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione;

crediti di complessivi 5.660 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati e pronti contro termine.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2019 il rischio in commento riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 1.875 milioni di euro e un fair value di 2.381 milioni di euro; gli effetti dell'analisi di sensitività sono trascurabili.

Rischio di prezzo

L'analisi di sensitivity sugli strumenti finanziari sensibili al rischio di prezzo si basa su uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Rischio di prezzo

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
Effetti 2019
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
a conto economico
Titoli di capitale 71 14 (14) 14 (14)
Passività finanziarie di negoziazione (15) (12) 12 (12) 12
Variabilità al 31 dicembre 2019 ୧୧ 2 (2) 2 (2)
Effetti 2018
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
a conto economico
Titoli di capitale 50 13 (13) 13 (13)
Passività finanziarie di negoziazione -
Variabilità al 31 dicembre 2018 50 13 (13) 13 (13)

Gli investimenti in azioni sono commentati nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.

Ai fini dell'analisi di sensitivity, agli investimenti in azioni privilegiate di Visa Incorporated (Serie C Convertible Participating Preferred Stock) presenti in portafoglio è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE. Tale volatilità è stata attenuata dalla vendita a termine parziale pari a circa il 90% delle azioni ordinarie Visa Incorporated, stipulata nel corso del 2019. Il rischio di prezzo per le citate azioni è anche monitorato mediante il calcolo del VaR.

Di seguito si riporta l'esito dell'analisi del VaR effettuata:

(milionî di euro)
2018 2018
VaR fine periodo (3)
VaR medio (1) (2)
VaR minimo (1)
VaR massimo (3) (3)

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite per effetto di avverse variazioni dei corsi delle divise estere su tutte le posizioni detenute indipendentemente dal portafoglio di allocazione. Tale rischio per il Patrimonio BancoPosta deriva principalmente dai conti correnti bancari in valuta, dalla cassa valute e dalle azioni VISA153.

Il controllo del rischio di cambio è assicurato dalla funzione Risk Management e si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato nelle Linee guida della gestione finanziaria che limitano l'operatività in cambi ai servizi di cambia valute e bonifici esteri.

La misurazione del rischio di cambio viene effettuata utilizzando la metodologia prudenziale in vigore per le banche (cfr. Regolamento (UE) n. 575/2013). Inoltre viene effettuata periodicamente l'analisi di sensitività sulle poste soggette a rischio di cambio con riferimento alle posizioni più significative ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria ritenuta rilevante. In particolare, è applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Informazioni di natura quantitativa

  1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
(milloni di euro)
Valute
Voci Dollari
USA
Franchi
Svizzera
Sterlina
Gran Bretagna
Yen
Giappone
Dinaro
Tunisia
Altre
valute
A. Attività finanziarie 72 2
Titoli di debito
A.1
A.2
Titoli di capitale
71
Finanziamenti a banche
A.3
1 2
Finanziamenti a clientela
A.4
A.5
Altre attività finanziarie
B. Altre attività 7 3 2
C. Passività finanziarie
Debiti verso banche
C.1
C.2
Debiti verso clientela
C.3
Titoli di debito
C.4
Altre passività finanziarie
D. Altre passività
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 51
+ Posizioni corte 65
Totale attività 130 5 2 - -
Totale passività റ്റോ
Sbilancio (+/-) ૯૨ 5 2 l l

153 Il rischio di cambio relativo alle azioni VISA è stato mitigato attraverso un'operazione di vendita a termine posta in essere nel corso del 2019.

Le "Altre attività" si riferiscono alla valuta giacente presso gli Uffici Postali per il servizio di cambia valuta.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

L'applicazione della volatilità verificatasi nell'esercizio al tasso di cambio con riferimento alle esposizioni più significative, rappresentate da investimenti in azioni, determina gli effetti rappresentati nella tabella seguente.

Rischio di cambio - Valuta USD

(milloni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione
in
Delta valore
Posizione
in
Margine di intermediazione Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
USD/000 EUR/000 + Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260ag
-Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
Effetti 2019
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico
Titoli di capitale
79 71 4 (4) 4 (4)
Passività di negoziazione (17) (15) (1) 1 (1) 1
Variabilità al 31 dicembre 2019 62 ક્ક 3 (3) રે (3)
Effetti 2018
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico
Titoli di capitale 58 50 4 (4) 4 (4)
Passività di negoziazione
Variabilità al 31 dicembre 2018 58 50 4 (4) 4 (4) -

SEZIONE 3 – GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPERTURA

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2019
Over the counter Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari 51
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward 51
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri
Totale રન

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2019 Totale al 31.12.2018
Over the counter Over the counter
Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati
organizzati
Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Interest rate swap - - - - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - -
Totale - - - - - - - -
2. Fair value negativo
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Interest rate swap - - - - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - (15) - - - - - -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - -
Totale - (15) - - - - - -

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(millioni di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
3) Valute e oro
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
4)
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
5) Altri
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale 51
- fair value positivo
- fair value negativo (15)
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4)
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
5) Altri
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali

(milioni di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A. 1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 1 51 51
A.3 Derivati finanziari su valute e oro
A.4 Derivati finanziari su merci 1
A.5 Altri derivati finanziari
Totale al 31.12.2019 I 51 I 51
Totale al 31.12.2018 1

B. Derivati creditizi

Nulla da segnalare.

3.2 Le coperture contabili

Il Patrimonio BancoPosta attua politiche di copertura del fair value e dei flussi finanziari per le quali si è avvalso della facoltà prevista dall'IFRS 9 di mantenere le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39.

Informazioni di natura qualitativa

A. Attività di copertura del fair value

Il Patrimonio BancoPosta detiene un portafoglio di titoli di Stato, BTP a tasso fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi di interesse e del tasso di inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over the Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

Il Patrimonio BancoPosta stipula:

  • contratti di acquisto a termine di titoli di Stato, al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza;
  • contratti di vendita a termine di titoli di Stato, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti.

Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.

Inoltre, il Patrimonio Bancoposta detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari, il Patrimonio BancoPosta stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.

C. Attività di copertura di investimenti esteri

Il Patrimonio BancoPosta non attua politiche di copertura di investimenti esteri.

D. Strumenti di copertura

Con riferimento agli strumenti di copertura di fair value hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dall'uso di spread differenti nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato effettivamente stipulato. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, per il primo si considera lo spread al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Con riferimento agli strumenti di copertura di cash flow hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dalla componente a tasso fisso utilizzata nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato stipulato. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, si considera per il primo il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Con riferimento alle coperture di forecast transactions, non sono state identificate fonti di inefficacia essendo ipotizzata la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici.

E. Elementi coperti

Il Patrimonio Bancoposta designa come elementi coperti:

  • titoli in portafoglio a tasso fisso e indicizzati all'inflazione, nell'ambito delle politiche di copertura del fair value;
  • titoli in portafoglio indicizzati all'inflazione e forecast transactions, nell'ambito di politiche di copertura dei flussi finanziari.

In particolare, nelle coperture di fair value, il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap. Inoltre, sono attuate coperture totali, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), e parziali con data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).

Con riferimento alle coperture di fair value hedge, il Patrimonio BancoPosta valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico154, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.

Con riferimento al test di efficacia retrospettico, si utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico155". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start) e si differenziano per la sola componente spread che è quindi considerata, come già evidenziato, la principale fonte di inefficacia. La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms156" per gli swap spot start, per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba fissa consentono di replicare esattamente i flussi fissi incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per gli swap forward start per i quali il test di efficacia prospettico è effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo157. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

154 Lo IAS 39 richiede di effettuare due test di efficacia:

test prospettico: attesta che la relazione di copertura ci si aspetta sia altamente efficace nei periodi futuri;

test retrospettico: attesta che la relazione di copertura è stata efficace dall'inception alla data di reporting.

Al fine di definire una copertura efficace, il test prospettico deve dimostrare che la copertura sia altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o di cash flow attribuibili allo strumento coperto durante il periodo di designazione, mentre il risultato del test retrospettico deve essere compreso in un range tra 80 -125%.

L'inefficacia può nascere quando lo strumento di copertura e lo strumento coperto: sono in valute differenti; hanno differenti scadenze; usano tassi sottostanti differenti; sono soggetti a rischio controparte differente; lo strumento derivato non ha valore zero all'inception. 155 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow

dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:

su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;

su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.

Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine

di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale). 156 Il metodo dei "Critical terms" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa. 157 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

Con riferimento alle coperture di cash flow hedge, il Patrimonio BancoPosta valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura attraverso un test retrospettico ed un test prospettico.

Relativamente a coperture di forecast transaction, il test di efficacia retrospettico prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto tra il differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte alla data di testing e di inception e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP calcolato alla data di testing e di inception. Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%. Pertanto non sussistono fonti di inefficacia.

Ai fini del test di efficacia prospettico, si applica l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti158.

Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, il test di efficacia retrospettico considera il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione, il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.

La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto Economico per la quota inefficace.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" per i contratti derivati per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba indicizzata dello swap di copertura consentono di replicare esattamente i flussi variabili incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per i contratti derivati che prevedono un tasso fisso per tutta la durata dell'operazione applicato ad un nominale crescente con incrementi semestrali costanti fino alla scadenza del derivato. Per tali contratti il test di efficacia prospettico è stato effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato stipulato159. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

158 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso

di vendita forward. 159 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

Informazioni di natura quantitativa

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2019 Totale al 31.12.2018
Over the counter Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse 28.864 28.335
a) Opzioni
b) Swap 27.360 25.200
c) Forward 1.504 3.135
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valutee oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci 1
5. Altri
Totale 1 28.864 1 1 28.335

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(millioni di euro)
Fair value positivo e negativo Variazionedel valore usato per
rilevare l'inefficacia delle
coperture
Tipologie derivati Totale al 31.12.2019 Totale al 31.12.2018
Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati Totale al
31.12.2019
Totale al
31.12.2018
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni
b) Interest rate swap 73 213 24 (106)
c) Cross currency swap -
d) Equity swap -
e) Forward 155 155
f) Futures -
g) Altri -
Totale 73 - - 368 24 49
2. Fair value negativo
a) Opzioni -
b) Interestrate swap (5.516) (1.829) (3.969) (590)
c) Cross currency swap -
d) Equity swap
e)Forward - (36) (36) -
f) Futures
g) Altri
Totale (5.552) (1.829) l (4.005) (590)
Altre società
Controparti
Banche
Attività sottostanti
Altri soggetti
centrali
finanziarie
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
X
- fair value positivo
X
- fair value negativo
X
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
X
- fair value positivo
x
- fair value negativo
X
3) Valute e oro
- valore nozionale
x
- fair value positivo
x
- fair value negativo
X
4)
- valore nozionale
X
- fair value positivo
x
- fair value negativo
X
5) Altri
- valore nozionale
x
- fair value positivo
x
X
- fair value negativo
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
24.834
4.030
- valore nozionale
67

- fair value positivo
(4.975)
(577)
- fair value negativo
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4)
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
5) Altri
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
(milioni di euro)

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

(milioni di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 1.504 465 26.895 28.864
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A 3 Derivati finanziari su valute e oro 1
A 4 Derivati finanziari su merci 1
A 5 Altri derivati finanziari
Totale al 31.12.2019 1.504 465 26.895 28.864
Totale al 31.12.2018 3.580 440 24.315 28.335

B. Derivati creditizi di copertura

Nulla da segnalare.

C. Strumenti non derivati di copertura

Nulla da segnalare.

D. Strumenti coperti

D.1 Coperture del fair value

(millioni al suro)
Coperture specifiche - Coperture specifiche
Coperture specifiche:
valore di bilancio
posizioni nette: valore di
bilancio delle attività o
passività (prima della
compensazione)
value dello strumento
coperto
Variazioni cumulate di fair Cessazione della copertura: Variazione del valore usato
del fair value
variazioni cumulate residue per rilevare l'inefficacia della
copertura
Coperture generiche:
A. Attività
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva - copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 17.476 2.552 2.040 ×
1.2 Titoli di capitale e indici azionari ×
1.3 Valute e oro ×
1.4 Crediti ×
1.5 Altri ×
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -
copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 15.017 2.870 1.883 ×
1.2 Titoli di capitale e indici azionari ×
1.3 Valute e oro ×
1.4 Crediti ×
1.5 Altri X
Totale al 31.12.2019 32.493 - 5.422 - 3.923
Totale al 31.12.2018 25.727 1.561 - 694
B. Passivita
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato -
2.
copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse ×
1.2 Valute e oro ×
1.3 Altri ×
Totale al 31.12.2019 - - -
Totale al 31.12.2018 - -

D.2 Copertura dei flussi finanziari e degli investimenti esteri

(milioni di euro)
Variazione del valore usato
per rilevare l'inefficacia della
copertura
Riserva da
copertura
161
161
123
1
161
Cessazione della copertura:
valore residuo delle riserve
di copertura
A. Copertura dei flussi finanziari
1. Attività
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 54
1.2 Titoli di capitale e indici azionari
1.3 Valute e oro
1.4 Crediti
1.5 Altri
2. Passività
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse
1.2 Valute e oro
1.3 Altri
Totale (A) al 31.12.2019 54
Totale (A) al 31.12.2018 (155)
B. Copertura degli investimenti esteri X
Totale (A + B) al 31.12.2019 54
Totale (A + B) al 31.12.2018 (155) 123

E. Effetti delle operazioni di copertura a Patrimonio netto

E.1 Riconciliazione delle componenti di Patrimonio netto

(milioni di euro)
Riserva da copertura dei flussi finanziari
Titoli di debito
e tassi
d'interesse
Titoli di capitale
e indici azionari
Valute e oro Crediti Altri Titoli di debito
e tassi
d'interesse
Titoli di capitale
e indici azionari
Valute e oro Crediti Altri
Esistenze iniziali 123 1
Vanazioni di fair value (quota efficace), 98
Rigiri a Conto economicc (60)
dicui: transazion: future non più attese × × × ×
×
Altre variazioni
dicui: trasferimenti al valore contabile iniziale degli
strumenti coperti
× × X X
×
Rimanenze finali 161

3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura

A. Derivati finanziari e creditizi

A.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti per controparti

Al 31 dicembre 2019 il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio.

SEZIONE 4 – RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Per rischio di liquidità si intende il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte ai propri impegni di pagamento quando giungono a scadenza. Il rischio di liquidità può derivare dall'incapacità di vendere un'attività finanziaria rapidamente a un valore prossimo al fair value o anche dalla necessità di raccogliere fondi a tassi non equi.

La politica finanziaria adottata è mirata a minimizzare questo tipo di evenienze, attraverso:

  • la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti;
  • la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine;
  • l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo;
  • la possibilità di ricorrere a operazioni interbancarie di finanziamento in Pronti contro termine fornendo in garanzia i titoli compresi nel portafoglio che, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, sono assimilati a Attività Prontamente Liquidabili (APL).

Al fine di mitigare il rischio di liquidità e di mercato al verificarsi di scenari estremi di mercato, il Patrimonio BancoPosta nel corso del 2019 ha stipulato un contratto che prevede la concessione, da parte di, Cassa Depositi e Prestiti, di una linea di finanziamento committed a breve termine per operazioni in Pronti contro termine fino ad un massimo di 5 miliardi di euro e una durata di 12 mesi prorogabile.

Il rischio di liquidità nel Patrimonio BancoPosta è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate160 al connesso impiego in titoli governativi dell'area euro e/o altri titoli assistiti dalla garanzia della

160 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene

Repubblica Italiana nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra le scadenze degli impieghi e della raccolta; con riferimento alle passività da conti correnti, si utilizza il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento di tale raccolta secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di 20 anni per la clientela retail, di 10 anni per la clientela business e le carte PostePay ed entro 5 anni per la clientela Pubblica Amministrazione. Il Patrimonio BancoPosta esercita una stretta vigilanza sul comportamento delle masse raccolte al fine di verificare la validità del modello stesso.

  • Oltre alla raccolta tramite conti correnti postali, sono da segnalare:
  • operazioni di long term repo, per complessivi 6,1 miliardi di euro
  • le forme tecniche di raccolta a breve termine operate mediante operazioni di Pronti contro termine finalizzate al versamento di depositi incrementali a garanzia di interest rate swap e Repo (collateral previsti rispettivamente da appositi CSA e GMRA).

L'approccio metodologico adottato dal Patrimonio BancoPosta è quello del maturity mismatch che prevede l'analisi dello sbilancio di liquidità tra flussi in entrata ed in uscita allocati all'interno di un orizzonte temporale composto da sotto-intervalli temporali (maturity ladder).

Il modello operativo di gestione della liquidità del Patrimonio BancoPosta si connota per una gestione 'dinamica' della tesoreria che si sostanzia in un tempestivo e continuo monitoraggio dell'andamento dei flussi inerenti i conti correnti postali privati nonché in un'efficiente gestione dei fabbisogni/eccedenze della liquidità di breve periodo. Al fine di consentire una gestione flessibile degli investimenti in titoli in funzione della dinamica comportamentale dei conti correnti, il Patrimonio BancoPosta può inoltre impiegare risorse, entro certi limiti e a determinate condizioni economiche, su un conto corrente presso il MEF (cd conto Buffer).

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della presente Parte E.

Risulta trascurabile il rischio di liquidità derivante da clausole di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un eventuale downgrading di Poste Italiane SpA. Rientrano in tale fattispecie i contratti di marginazione dei derivati che prevedono un azzeramento del threshold amount161 nel caso in cui il rating di Poste Italiane SpA dovesse risultare inferiore a "BBB-". Sono pari a zero i threshold amount relativi ai contratti di marginazione delle operazioni di Pronti contro termine passive, per cui a questi non è riconducibile alcun rischio di liquidità.

La posizione di liquidità del Patrimonio BancoPosta è valutata, in ottica di stress test, attraverso gli indicatori di rischio (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio) definiti dalla normativa prudenziale Basilea 3. Tali indicatori hanno l'obiettivo di valutare se l'azienda disponga di sufficienti attività liquide di elevata qualità per superare una situazione di stress acuto della durata di un mese e per verificare che le attività e le passività presentino una struttura per scadenze sostenibile considerando uno scenario di stress di un anno. Tenuto conto della struttura patrimoniale del Patrimonio BancoPosta caratterizzata dalla presenza di un

trasferita al BancoPosta che provvede ad investirne i fondi raccolti in titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a

ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta. 161 Il threshold rappresenta l'ammontare di collateral che non deve essere contrattualmente versato; rappresenta quindi il rischio di controparte residuo che rimane in carico ad una controparte.

elevato ammontare di titoli governativi UE e raccolta prevalentemente composta da depositi retail, tali indicatori risultano ampiamente superiori ai limiti imposti dalla normativa prudenziale.

Inoltre, il monitoraggio del rischio di liquidità avviene attraverso l'elaborazione di indicatori di early warning che, oltre che considerare ipotesi di deflusso della raccolta in condizioni di stress, intendono monitorare i deflussi del funding coerenti con il profilo comportamentale stimato ad un livello di confidenza del 99%.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

La distribuzione temporale delle attività e passività finanziarie è rappresentata nelle tabelle che seguono secondo le regole stabilite dalla normativa di bilancio (Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti), ricorrendo all'utilizzo di informazioni di natura contabile esposte per durata residua contrattuale.

Non sono stati utilizzati pertanto dati di natura gestionale che prevedono, ad esempio, la modellizzazione delle poste a vista del passivo e la rappresentazione delle poste per cassa secondo il loro grado di liquidabilità.

Valuta di denominazione: Euro
Voci/ Scaglionitemporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Daoltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni (minoni di Gal V)
Durata indet.
A.
Attività per cassa
9.124 6.818 2.028 662 2.219 6.975 42.135 13
A.1 Titoli di Stato 3 2.006 રવેવ 1.434 6.975 39.135
A.2 Altri titoli di debito 22 13 785 3.000
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti 9.124 6.818 13
- Banche 71 4.620
- Clientela 9.053 2.198 13
B. Passività per cassa 59.231 119 151 1.526 1.581 685 1.601 6.734
B.1 Depositi e conti correnti 53.938
- Banche 383
- Clientela 53.555
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività 5.293 119 151 1.526 1.581 585 1.601 6.734
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe 1.504
- Posizioni corte 730 550
C.2
capitale
Derivati finanziari senza scambio di
- Posizioni lunghe 2 37 රි 58
- Posizioni corte 45 2 82
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegnia erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

Voci/ Scaglionitemporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
Attività per cassa
A.
1
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti 1
- Banche 1
- Clientela
B. Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
Derivati finanziari senza scambio di
C.2
capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegnia erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

(minoni di Garo)
Voci/ Scaglionitemporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
A Attività per cassa 2
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti 2
- Banche 2
- Clientela
B. Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegnia erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

SEZIONE 5 – RISCHI OPERATIVI

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso dell'esercizio 2019 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2018.

Informazioni di natura quantitativa

Alla data del 31 dicembre 2019 gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Rischio operativo

Tipologia Evento (Event Type) N. tipologie di rischio
Frode interna 32
Frode esterna 49
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 7
Clientela, prodotti e prassi operative 31
Danni a beni materiali 4
Interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi 10
Esecuzione, consegna e gestione dei processi 115
Totale al 31 dicembre 2019 248

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata.

L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA

A. Informazioni di natura qualitativa

Le disposizioni di vigilanza prudenziale applicabili alle banche e alle imprese di investimento dal 1° gennaio 2014, sono contenute nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia, la cui emanazione è stata funzionale all'applicazione del Regolamento UE 575/2013 (cd CRR) e della Direttiva 2013/36/UE (cd CRD IV) contenenti le riforme per l'introduzione delle regole di "Basilea 3". Con il terzo aggiornamento della summenzionata Circolare, Banca d'Italia ha poi esteso a BancoPosta gli istituti di vigilanza prudenziale applicabili alle banche, tenendo conto delle specificità del Patrimonio destinato. Pertanto il Patrimonio BancoPosta è tenuto a garantire il rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di primo pilastro (rischio di credito, di controparte, di mercato e rischi operativi) nonché l'adeguatezza del capitale interno, ai fini del processo ICAAP, a fronte dei rischi di secondo pilastro (rischi di primo pilastro e rischio di tasso d'interesse). La nozione di patrimonio considerata per entrambi i fini è quella definita nella normativa di vigilanza sopracitata162.

In virtù dell'estensione al BancoPosta delle disposizioni prudenziali, in capo al Patrimonio destinato sussiste anche l'obbligo di costituire un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF) e il contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF163. Il rispetto del sistema di obiettivi, soglie e limiti definito nell'ambito del RAF influenza la politica di distribuzione degli utili in termini di capital management.

162 A valere dal 1° gennaio 2018 è entrato in vigore il Regolamento UE n. 2017/2395, che modifica la cd. "CRR" e introduce, tra l'altro, disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri. Il Patrimonio BancoPosta si è avvalso della possibilità, riconosciuta da tale normativa, di adottare un "approccio transitorio" (cd. "phase-in") di iscrizione degli effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese in un periodo transitorio di 5 anni, sterilizzando nel CET1 l'impatto con l'applicazione di percentuali decrescenti nel tempo. 163 Per la definizione di RAF si rimanda alla Premessa alla Parte E.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Importo al
31.12.2019
Importo al
31.12.2018
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve 2.267 2.267
- di utili 1.057 1.057
legale
a)
statutaria
b)
azioni proprie
c)
d)
altre
1.057 1.057
- altre 1.210 1.210
4. Strumenti di capitale
5. (Azioni proprie)
6. Riserve da valutazione: 1.083 15
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) value con impatto sulla redditività complessiva 970 (71)
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Coperturadei flussi finanziari 115 88
- Strumenti di copertura (elementi non designati)
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del proprio merito creditizio)
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (2) (2)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al Patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile/(Perdita) d'esercizio 611 597
Totale 3.961 2879

Le "Riserve, altre" sono costituite dalla specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta all'atto della costituzione, mediante destinazione di utili di esercizi precedenti della gemmante riportati a nuovo e dall'apporto di 210 milioni di euro, deliberato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018, mediante destinazione di riserve libere della gemmante.

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Totale al 31.12.2019 (milioni di euro)
Totale al 31.12.2018
Attività/Valori Riserva positiva Riserva negativa Riserva negativa
Titoli di debito 1.461 (491) 773 (844)
Titoli di capitale
3 Finanziamenti
Totale 1.461 (491) 773 (844)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(milioni di euro)
Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
Esistenze iniziali (71)
2. Variazioni positive
2.1
Incrementi di fair value
2.2
Rettifiche di valore per rischio di credito
2.3 Rigiro a Conto economico di riserve negative da realizzo
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto (fitoli di capitale)
Altre variazioni
25
1.393
1.374
2
17
1
×
×
3. Variazioni negative
3.1
Riduzioni di fair value
3.2 Riprese di valore per rischio di credito
3.3 Rigiro a Conto economico da riserve positive da realizzo
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto (fitoli di capitale)
Altre variazioni
3.5
(352)
(157)
(4)
(191)
×
Rimanenze finali 970

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2019
Totale al
31.12.2018
Esistenze iniziali utili/(perdite) attuariali (2) (2)
Utili/(Perdite) attuariali 1 1
Effetto fiscale su utili e perdite attuariali
Esistenze finali utili/{perdite} attuariali (2) (2)

SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

I fondi propri del Patrimonio BancoPosta, costituiti esclusivamente dal Common Equity Tier 1 (CET 1), sono composti da:

  • altre riserve, ovvero la riserva di utili patrimonializzati, ammontante a un miliardo di euro creata all'atto della costituzione del Patrimonio destinato, e gli ulteriori eventuali apporti effettuati dalla gemmante che rispettino i requisiti di computabilità nei fondi propri164;
  • utili non distribuiti, ovvero gli utili del Patrimonio BancoPosta attribuiti in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane SpA.

Al 31 dicembre 2019 il CET 1 è pari a 2.388 milioni di euro, di cui 85 milioni di euro computati dall'utile dell'esercizio 2019 (nel rispetto di quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013) e 36 milioni di euro derivanti per 28 milioni dall'applicazione delle disposizioni transitorie di attenuazione degli effetti dell'IFRS 9 e per la restante parte dall'applicazione al Patrimonio BancoPosta degli istituti di vigilanza prudenziale.

Sulla base delle disposizioni di vigilanza prudenziale, BancoPosta è tenuta a rispettare i seguenti coefficienti minimi patrimoniali:

164 E' esclusa la possibilità di apporti di terzi al Patrimonio BancoPosta, in quanto non previsti dalla speciale disciplina del Patrimonio destinato.

  • Total Capital ratio (rappresentato dal rapporto tra il totale fondi propri e il totale Risk Weighted Assets RWA165) pari al 10,5% (8% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale);
  • Common Equity Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il CET1 e il totale RWA): pari al 7,0% (4,5% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale);
  • Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il Tier 1 e il totale RWA): pari all'8,5% (6,0% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale).

Il Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2019 rispetta i requisiti imposti dalla normativa prudenziale con un CET1 Ratio pari al 18,3%.

Per maggiori dettagli si rimanda, come previsto dalla Circolare Banca d'Italia n. 262, all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nell'Informativa al pubblico ("Terzo Pilastro").

PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

Durante il periodo di riferimento e dopo la chiusura non sono state realizzate operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori e i responsabili di primo livello organizzativo di Poste Italiane SpA, le cui competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono riportate nella tabella 4.4.5 delle note al bilancio di Poste Italiane SpA e sono riflesse nei conti del Patrimonio BancoPosta nell'ambito degli oneri per i servizi resi dal Patrimonio non destinato, di cui alla precedente Parte C, tabella 9.5, e definiti dagli appositi disciplinari esecutivi (Parte A, paragrafo A.1, Sezione 4).

165 Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativo un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2019

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2019
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura attivi e
passivi
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA 651 83 રેક 442
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 17 15 11
CLP ScpA 1
Consorzio PosteMotori 18 44
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA
EGI SpA 13
Indabox Srl
Poste Air Cargo Srl
PatentiViaPoste ScpA 12
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) 2 2
Poste Vita SpA 141 237
Postel SpA 7 1
PostePay SpA રે રે રૂ3 5.219 101
SDA Express Courier SpA 4
Controllate indirette
Address Software Srl
Kipoint SpA 1
Poste Assicura SpA 8
Poste Welfare Servizi Srl 8
Poste Insurance Broker 1
Uptime SpA (in liquidazione)
Collegate
Conio Inc
Gruppo Anima
ItaliaCamp Srl
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.616 4.542
Gruppo Cassa Depositie Prestiti 3.947 451
Gruppo Enel
Gruppo Eni
Gruppo Leonardo
Gruppo Monte dei Paschi 142 (134) 265
Gruppo Invitalia
Altre correlate esterne
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne (1) (5)
Totale 3 946 d Udv 14341 136 10 437 555

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2018

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2018
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura attivi e
passivi
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banchee
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA 844 2 79 410
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 15 20
CLP ScpA 1
Consorzio PosteMotori 13 45
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA 1
EGI SpA 7
Indabox Srl
Poste Air Cargo Srl
PatentiViaPoste ScpA 9
2 1
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) 140 રૂડવ
Poste Vita SpA 25
Postel SpA 47 103
PostePay SpA 176 4.271
SDA Express Courier SpA 3
Controllate indirette
Address Software Srl
Kipoint SpA
Poste Assicura SpA 7 5
Poste Welfare Servizi Srl 9
Poste Insurance Broker
Uptime SpA (in liquidazione)
Collegate
Conio Inc
Gruppo Anima
ItaliaCamp Srl
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.312 4 3.649 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 4.541 440 1
Gruppo Enel
Gruppo Eni
Gruppo Leonardo
Gruppo Monte dei Paschi 15 9 317
Gruppo Invitalia
Altre correlate esterne
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne (2) (5)
Totale 4.539 8.830 182 8.962 540

(*) In data 26 settembre 2018 la società PosteMobile è stata iscritta nell'Albo degli Istituti di Moneta Elettronica (arti. 114 – quater del TUB) e con decorrenza 1° ottobre 2018 ha assunto la nuova denominazione di "PostePay S.p.A."

Esercizio 2019
Denominazione Interessi attivi e
proventi assimilati
oneri assimilati Interessi passivi e Commissioni attive Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
Rettifiche/Riprese di
valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri oneri/proventi
di gestione
Poste Italiane SpA (4) (4.476)
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR ട്ടെ (11)
CLP ScpA
Consorzio PosteMotor: 38
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA
EGI SpA
Indabox Sri
Poste Air Cargo Srl
PatentiViaPoste ScpA
Poste Tributi ScpA (in liquidazione)
Poste Vita SpA 1 432
Postel SpA (1)
PostePay SpA 1 (22) 192 (317) (4)
SDA Express Courier SpA -
Controllate indirette
Address Software Sri
Kipoint SpA
Poste Assicura SpA 38
Poste Welfare Servizi Srl
Poste Insurance Broker
Uptime SpA (in liquidazione)
Collegate
Conio Inc
Gruppo Anima
ItaliaCamp Srl
Correlateesterne
Ministero Economia e Finanze 64 (5) 60 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 74 1.799 (1) 1
Gruppo Enel 4
Gruppo Eni 2
Gruppo Leonardo
Gruppo Monte dei Paschi 1
Gruppo Invitalia
Altre correlate esterne
Totale 141 (31) 2.628 (318) - 1 (4.487) (4)

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2018

Esercizio 2018
Denominazione Interessi attivi e
proventiassimilati
oneri assimilati Interessi passivi e Commissioni attive Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
Rettifiche/Riprese di
valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri onerī/proventī
di gestione
Poste Italiane SpA (4) (4.508)
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 51
CLP ScpA
Consorzio PosteMotori 36
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA
EGI SpA
Indabox Srl
Poste Air Cargo Srl
PatentiViaPoste ScpA
Poste Tributi ScpA (in liquidazione)
Poste Vita SpA
2 402
Postel SpA (40)
PostePay SpA (4) 48 (82) (1) 1
SDA Express Courier SpA - -
Controllate indirette
Address Software Sri
Kipoint SpA
Poste Assicura SpA 29
Poste Welfare Servizi Srl
Poste Insurance Broker
Uptime SpA (in liquidazione)
Collegate
Conio Inc
Gruppo Anima
ItaliaCamp Srl
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 62 (3) ರಿತ (2) 4
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 64 1.827 1 (24)
Gruppo Enel 7
Gruppo Eni 3
Gruppo Leonardo
Gruppo Monte dei Paschi 1
Gruppo Invitalia
Altre correlate esterne (4)
Totale 129 (11) 2.602 (82) - 1 (4.579)

(*) In data 26 settembre 2018 la società PosteMobile è stata iscritta nell'Albo degli Istituti di Moneta Elettronica (arti. 114 – quater del TUB) e con decorrenza 1° ottobre 2018 ha assunto la nuova denominazione di "PostePay S.p.A."

PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

A. Informazioni di natura qualitativa

  1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PHANTOM STOCK

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano "ILT Phantom Stock 2016-2018", prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.

Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di consegna delle Phantom stesse, successiva al periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro per i Beneficiari sono di seguito evidenziati:

  • l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale del Gruppo Poste Italiane al termine di ciascun Periodo di Performance. La maturazione, l'attribuzione e la consegna dei Diritti sono subordinate altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR di fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di performance e saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica del superamento delle Condizioni di Accesso.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno.

Primo Ciclo 2016-2018

Il numero di Phantom stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2019 per 4 Beneficiari è di 39.294 unità.

Secondo Ciclo 2017-2019

Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Secondo Ciclo del Piano a 6 Beneficiari è di 47.595 unità.

Terzo Ciclo 2018-2020

Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Terzo Ciclo del Piano a 8 Beneficiari è di 54.635 unità.

Il costo complessivo relativo ai 3 cicli rilevato per l'esercizio 2019 è stato di circa 0,7 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 1,2 milioni di euro.

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PERFORMANCE SHARE

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA, tenutasi in data 28 Maggio 2019, ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari (ILT) – Piano di Performance Share". Tale sistema di incentivazione, costruito in linea con le prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano di "ILT Performance Share", come descritto nel relativo Documento Informativo, prevede l'attribuzione di Diritti all'assegnazione di Azioni ordinarie di Poste Italiane. Il numero dei Diritti che verranno attribuiti ai Beneficiari è subordinato al raggiungimento di Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale, previa verifica della sussistenza della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e delle Condizioni di Malus. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in due Cicli (assegnazione 2019 e 2020), ciascuno avente durata triennale. Le Azioni vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance ovvero dopo un periodo di retention. Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono alcune risorse del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, comuni a tutti i Beneficiari, a cui è condizionata la maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, per il primo ciclo di assegnazione sono di seguito evidenziati:

  • un indicatore di redditività individuato nell'EBIT cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel "Total Shareholder Return relativo", utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto all'indice FTSE MIB166.

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. La maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

L'attribuzione delle Azioni (sia per la quota up-front che per le quote differite) avverrà a seguito della verifica della sussistenza dei livelli di patrimonializzazione e liquidità.

Le Azioni verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, con le seguenti modalità:

  • per il 40% up-front;
  • per il restante 60% in due pari quote, differite rispettivamente di 2 e 4 anni a decorrere dal termine del Periodo di Performance.

E' prevista, inoltre l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita.

Infine, la consegna delle azioni, sia per la quota up-front che per le quote differite è subordinata al soddisfacimento delle Condizioni di Accesso alla data di consegna delle azioni stesse.

166 L'obiettivo legato al "Total Shareholder Return relativo" ("rTSR") prevede un correttivo di "negative threshold": qualora il TSR di Poste Italiane risultasse negativo, ancorché con performance superiore al TSR dell'indice, si provvederà a ridurre la maturazione (collegata al rTSR) alla soglia minima del 50%.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo.

Primo Ciclo 2019-2021

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Primo Ciclo del Piano riguarda 9 Beneficiari ed è stato di 35.671 unità, il cui fair value unitario alla data di assegnazione (7 ottobre 2019) è stato di euro 8,29. Il costo rilevato per l'esercizio 2019 è stato di circa 0,1 milioni di euro, equivalente alla Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata per tale nuova fattispecie. Si specifica infine che il fair value unitario di ciascun Diritto è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio.

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta, hanno reso applicabile al Patrimonio destinato la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale.

Con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta MBO per gli esercizi 2017 e 2018, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia del terzo ciclo 2018-2020 del "Piano ILT Phantom Stock";
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

Il nuovo sistema di incentivazione manageriale a breve termine (MBO 2019), approvato dall'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA in data 28 maggio 2019, prevede, qualora l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, l'erogazione di una quota parte del Premio maturato sotto forma di Azioni di Poste Italiane SpA e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il responsabile della funzione BancoPosta;
  • per il 40% su 5 anni pro-rata, per i Beneficiari appartenenti al Senior Management;
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per gli Altri Beneficiari.

L'attribuzione delle Phantom Stock (MBO 207 e 2018) nonché dei Diritti a ricevere Azioni (MBO 2019) è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1);
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR).

Le quote attribuite sotto forma di Phantom Stock o di Azioni sono soggette ad un Periodo di Retention sia per la quota up-front sia per le quote differite.

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo ed è stata effettuata secondo le migliori prassi di mercato.

Al 31 dicembre 2019, il numero di Phantom Stock relative ai piani MBO 2017 e 2018 in essere è di 92.639. La passività iscritta al 31 dicembre 2019 è di 0,8 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2019, il numero di Diritti a ricevere Azioni, derivanti dal nuovo piano di incentivazione a breve termine MBO 2019, stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, in attesa dell'effettiva consuntivazione del sistema, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto, è di 36.791. L'ammontare rilevato a Conto economico nell'esercizio 2019 è di 0,3 milioni di euro.

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

I flussi economici generati dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e le performance relative sono riflessi in un modello di reportistica interna, fornita periodicamente al vertice aziendale, che non prevede la distinzione degli stessi in differenti settori. I risultati del Patrimonio BancoPosta sono pertanto valutati dal vertice aziendale come rivenienti da un unico settore di business.

Inoltre, come previsto dall'IFRS 8.4, qualora il fascicolo di bilancio contenga, oltre al bilancio separato della controllante, anche il bilancio consolidato, l'informativa di settore deve essere presentata solo con riferimento al bilancio consolidato.

PARTE M – INFORMATIVA SUL LEASING

Durante il periodo di riferimento il Patrimonio BancoPosta non ha realizzato operazioni rientranti nel dettato dell'IFRS 16 inerenti al Leasing.

RELAZIONI E ATTESTAZIONI

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Poste Italiane – Relazione Finanziaria Annuale 2019 689

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  1. e 8. Attività di vigilanza sull'indipendenza della società di revisione. Indicazione dell'eventuale conferimento di ulteriori incarichi alla società di revisione o a soggetti legati alla società di revisione da rapporti continuativi e relativi costi.

Il Collegio Sindacale ha ricevuto la dichiarazione del Revisore legale di conferma annuale dell'indipendenza redatta ai sensi dell'art. 6, par. 2, lett. a) del Regolamento (UE) n.537/2014 ed ai sensi del paragrafo 17 dell'ISA Italia 260, che conferma il rispetto dei principi di etica di cui agli articoli 9 e 9 bis del D. Lgs. 39/2010 non riscontrando situazioni che possano compromettere l'indipendenza della società di revisione nel periodo che va dal 1º gennaio 2019 fino alla data di emissione della dichiarazione (25 marzo 2020).

In allegato alle note del bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB", è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla Società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA (anche "PwC") e alle entità appartenenti alla sua rete. Tenuto conto:

  • V della dichiarazione di indipendenza rilasciata dalla PricewaterhouseCoopers SpA ai sensi dell'art. 6, par. 2, lett. a) del Regolamento (UE) n. 537/2014 e della relazione di trasparenza prodotta dalla stessa e pubblicata sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 13 del citato Regolamento;
  • v degli incarichi conferiti alla stessa e alle società appartenenti alla sua rete da Poste Italiane SpA e dalle società del Gruppo;

non sono state riscontrate situazioni che abbiano compromesso l'indipendenza del Revisore. In linea con il Regolamento (UE) 537/2014 e ai sensi della "Linea Guida Conferimento di Incarichi alla Società di Revisione" del Gruppo Poste approvata il 15 marzo 2017 dal Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio 2019 e fino alla data di emissione della presente relazione, ha rilasciato parere favorevole sui seguenti incarichi aggiuntivi alla Società di revisione legale o a società appartenenti al network del Revisore legale - rilevati per competenza nell'esercizio 2019 - affidati dalla Capogruppo e dalle società Controllate:

Incarico Importo
Svolgimento di verifiche, su richiesta di Cassa Depositi e Prestiti, inerenti
alle attività di collocamento e gestione del risparmio postale con riferimento
all'esercizio 2018 (relazione descrittiva del sistema contabile e dei controlli
connessi all'operatività nel Risparmio Postale - Patrimonio Bancoposta e
relazione redatta dal Revisore legale del bilancio di Poste Italiane circa le
55.000 € (oltre spese vive e
di segreteria nei limiti del
5% degli onorari e IVA)
specifiche attività di verifica e di analisi delle procedure che concorrono a
formare il predetto sistema nell'ambito dei servizi forniti da Poste a CDP).
Aggiornamento annuale del Programma Euro Medium Term Note di Poste
Italiane S.p.A. (Bond quotato presso la Borsa di Lussemburgo) - Comfort Comfort Letter;
letter e verifica bilanci in inglese.
37.000 € per la prima
rispettivamente 30.000,
25.000 e 10.000 € per le
successive Comfort Letters :
20.000 € per la verifica del
Bilancio in Inglese; 10.000 €
per la verifica della
traduzione della Semestrale.
Ai suddetti compensi,
saranno aggiunte le spese
vive e di segreteria,
forfettariamente definite
nella misura del 5%, e
I'IVA.
Poste Pay: Attestazione sulla coerenza dei dati del Rendiconto del 30.000 € (oltre spese di
Patrimonio Destinato IMEL.
segreteria, spese vive e IVA)
Consorzio Poste Motori: Assistenza professionale da parte del team 20.000 € (oltre spese vive e
Forensic PwC Advisory per esame critico delle operazioni con i consorziati.
di segreteria e IVA, ove
applicabile)
Parere del Revisore su acconti su dividendi ai sensi dell'art. 2433 bis cod. 130.000 € (oltre IVA e spese
CIV.
nel limite del 5%
dell'onorario)

L'Assemblea degli azionisti del 28 maggio 2019 ha quindi deliberato il conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti del Gruppo Poste Italiane per il novennio 2020-2028 alla Società Deloitte & Touche S.p.A., determinandone, altresì, il corrispettivo.

9. Indicazione dell'esistenza di pareri rilasciati ai sensi di legge nel corso dell'esercizio.

Ai sensi dell'art. 154-bis D. Lgs. n. 58/1998, il Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2019 ha rilasciato il parere sulla nomina del nuovo Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari.

Ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 263 del 2006, Titolo V cap. 5, sez. III, par. 2.2 e del par. 6.4. delle Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati, il Collegio ha rilasciato preventivo e motivato parere sulla complessiva idoneità delle citate Linee Guida a conseguire gli obiettivi delle normative di vigilanza relative alla disciplina sui conflitti di interesse con le parti correlate e i soggetti collegati.

Inoltre, il Collegio ha rilasciato la proposta motivata per la prossima assemblea dei soci inerente all'integrazione del compenso del Revisore legale per lo svolgimento delle attività aggiuntive conseguenti all'entrata in vigore del principio contabile IFRS 16.

10. Indicazioni della frequenza e del numero delle riunioni del CdA, del Comitato Esecutivo e del Collegio Sindacale.

Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha partecipato complessivamente a n. 68 riunioni, incontrandosi 35 volte in sede di Collegio Sindacale (di cui 11 tenutesi in forma congiunta con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità), con durata media delle riunioni di (circa) 3 ore e 20 minuti, partecipando a tutte le adunanze consiliari ed a quelle dei comitati endoconsiliari; più specificatamente, il Collegio è intervenuto in n. 11 riunioni del Consiglio di Amministrazione, n. 11 riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (tutte tenute in forma congiunta con il Collegio Sindacale), n. 6 riunioni del Comitato Nomine e Corporate Governance, n. 8 riunioni del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, n. 7 riunioni del Comitato Remunerazioni per il tramite di almeno un proprio componente, nonché a n. 1 Assemblea ordinaria.

Si precisa in ultimo che alle riunioni del Collegio Sindacale concernenti il sistema dei controlli è stato sempre invitato il Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo sulla gestione finanziaria di Poste Italiane.

  1. e 12. Osservazioni sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed adeguatezza della struttura organizzativa

Il Collegio Sindacale ha vigilato, per quanto di propria competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e, più in generale, del Gruppo Poste Italiane nel suo insieme, tramite l'acquisizione di informazioni e il costante aggiornamento fornito dalla Società sulle disposizioni organizzative, nonché dedicando un incontro specifico alla tematica. Tenuto conto della complessità della struttura organizzativa della Società e del Gruppo Poste, soggetta a un processo evolutivo continuo, il Collegio Sindacale non ha individuato elementi che possano fare ritenere l'assetto organizzativo non adeguato.

13.Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno

Con riferimento al sistema di controllo interno e gestione dei rischi, il Collegio Sindacale richiama le informazioni fornite nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi.

Il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente e sistematicamente il responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane ed ha tra l'altro approfondito, nel corso di uno specifico incontro, i risultati delle attività svolte nel 2019; ha preso, altresì, atto nel corso del mese di marzo 2020 di una sintesi inerente la "Relazione complessiva di Gruppo sulla Valutazione dell'idoneità del SCIGR 2019" redatto dalla funzione Controllo Interno di Poste Italiane, attestante che "alla data della presente relazione e per il periodo di riferimento, il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi risulta complessivamente adeguato al contenimento dei rischi che minacciano il perseguimento degli obiettivi aziendali".

Dalle risultanze di audit pervenute al Collegio, nonché dalla sintesi inerente alla valutazione complessiva dello SCIGR è emersa una valutazione complessivamente positiva fermo restando che esistono diversi ambiti per i quali si segnala l'esigenza o l'opportunità di rafforzamento. Inoltre, con riguardo ad uno specifico ambito (processi logistici) il sistema di controllo interno risulta non ancora pienamente adeguato e caratterizzato da un elevato grado di instabilità legato all'evoluzione in corso dei presidi operativi che, allo stato, continuano ad essere di natura sostanzialmente gestionale.

Il Collegio Sindacale, a seguito degli incontri tenuti con gli Organi di controllo di alcune Società del Gruppo e sulla base delle risultanze emerse, che hanno evidenziato il ridimensionamento fisiologico delle aree di rischio presenti nelle Controllate per effetto di alcune rivisitazioni nell'assetto del Gruppo medesimo e, in particolare, a seguito dell'accentramento degli acquisti presso la Capogruppo, ha approfondito con la funzione Controllo Interno le logiche di pianificazione delle attività di audit sulle Società Controllate al fine di ricomprendere, nel Piano Audit 2020, la realizzazione di audit, anche trasversali, che possano interessare/comprendere le Società del Gruppo.

Inoltre, il Collegio ha verificato, con il supporto della funzione Controllo Interno, l'adeguatezza dei controlli interni a presidio del processo di Governo Societario del Gruppo Poste Italiane, con specifico riferimento alla trasmissione ed al recepimento, da parte delle Società Controllate, delle Policy/Linee Guida approvate dalla Capogruppo, tenendo conto delle specificità delle Società Controllate stesse. La verifica di audit sul grado di recepimento, da parte delle Controllate, delle Linee Guida divulgate dalla Capogruppo, condotta da Controllo Interno, ha avuto esito pienamente positivo.

E' stato sempre rilevante il ruolo di indirizzo, controllo e coordinamento della compagine aziendale da parte della funzione Corporate Affairs (anche "CA") che, in una logica di coordinamento e integrazione delle competenze, garantisce il governo unitario delle tematiche legali, societarie e di Corporate Governance del Gruppo Poste Italiane ed assicura efficienza, economie di scala, qualità e supporto efficace alle differenti funzioni di business; inoltre, al fine di garantire una governance unitaria ed integrata, nel corso dell'anno 2019 è stata costituita una nuova funzione in ambito Corporate Affairs, denominata "Adempimenti Societari di Gruppo", ove sono confluite le attività relative agli Affari Societari delle Società PostePay, SDA, Postel e BancoPosta Fondi SGR

Il Collegio dà atto che la Società, per il tramite della funzione Corporate Affairs, ha consolidato il rafforzamento sia del sistema di controllo interno che del ruolo d'indirizzo, coordinamento e controllo di Poste Italiane anche attraverso alcune importanti iniziative di seguito evidenziate.

Nel 2019, ai fini del rafforzamento del SCIGR, sono stati consolidati presidi organizzativo procedurali con l'introduzione di ulteriori elementi che riflettono il ruolo sociale dell'impresa e l'impegno assunto nell'ambito della "Sustainability" Tra i principali interventi, in particolare si segnalano:

  • la definizione di un quadro normativo interno in conformità al Regolamento Generale per la Protezione dei dati personali, costituito dalla Policy in materia di protezione dei dati nel Gruppo Poste Italiane emanata nel marzo 2019, per la diffusione di una cultura della riservatezza e l'adozione di azioni necessarie all'attuazione e al mantenimento di un sistema di gestione della privacy che sia conforme al Regolamento; detta Policy fa da cornice alle Linee Guida Privacy del 2018 e alla relativa adozione del nuovo modello Privacy di Poste Italiane;
  • l'emanazione della Policy Tutela delle informazioni aziendali classificate, che definisce una politica di sicurezza per la gestione delle informazioni e indirizza le funzioni di Poste

Italiane e le Società del Gruppo all'adozione di misure di tutela delle informazioni trattate al fine di proteggerle a prescindere dall'origine, dal supporto informatico che le contiene o dalla fase di elaborazione, in coerenza con la normativa e le principali best practice di settore:

  • l'introduzione di nuove e innovative soluzioni di pagamento digitale conformi ai requisiti di sicurezza richiesti dalla direttiva Europea Payment Services Directive (PSD2), alla base del Progetto PostePay Codice;
  • la presentazione, a maggio 2019, all'Assemblea degli Azionisti del Bilancio Integrato che aggiunge agli impegni ed agli obiettivi di tipo finanziario e strategico dell'azienda quelli di natura ambientale, sociale e di governance e che, in coerenza con il piano strategico (Deliver 2022), delinea la strategia di sostenibilità del Gruppo prevedendo risultati concreti da raggiungere entro tempi stabiliti; il documento si basa su sei pilastri fondamentali, ovvero: integrità e trasparenza, valorizzazione delle persone, sostegno al territorio, attenzione al cliente, sostenibilità ambientale, finanza sostenibile;
  • l'avvio della fase operativa del programma One ERP che consentirà al Gruppo Poste Italiane di dotarsi di un modello unico amministrativo-contabile e di controllo con la migrazione verso un'unica piattaforma informatica integrata; il completamento del programma è previsto entro il 2022 con l'integrazione di tutte le Controllate su un unico Sistema IT;
  • l'aggiornamento, ad ottobre 2019, della procedura di approvazione e monitoraggio dei progetti di investimento volta a disciplinare le attività di predisposizione dell'Autorizzazione di Investimento (ADI), di valutazione economico / finanziaria e di rendimento dell'investimento, incluso il monitoraggio periodico, identificando le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti; tra le principali novità vi sono la definizione di nuove soglie autorizzative, l'istituzione del Comitato Investimenti con funzione consultiva e la previsione del parere non vincolante per gli investimenti delle Società del Gruppo superiori alla soglia di 1 milione di euro;
  • l'avvio del progetto Education Finanziaria e Best Practice riguardante ambiti ad elevata innovazione tecnologica con l'obiettivo di contribuire ad innalzare la conoscenza e l'educazione finanziaria della clientela e dei cittadini in generale favorendo l'adozione, anche da parte dei piccoli risparmiatori e delle famiglie, di scelte finanziarie consapevoli e sostenibili in linea con le opportunità offerte dall'evoluzione digitale;
  • l'avvio di un percorso di ottimizzazione e standardizzazione dei processi ICT a livello di Gruppo che prevede l'accentramento dei presidi IT delle diverse Società del Gruppo, in coerenza con il modello di business adottato, fondato su una forte integrazione e di asset,

processi, risorse e controlli; la prima fase di tale percorso, tenuto conto anche degli obiettivi previsti dal Piano Strategico nel segmento pacchi, ha riguardato la cessione del ramo d'azienda IT di SDA Express Courier e la contestuale istituzione, in ambito Sistemi Informativi di Poste Italiane, di una funzione dedicata alle soluzioni IT per il servizio di Corriere Espresso;

  • il proseguimento del processo di accentramento delle attività di acquisto a carattere negoziale svolte sul territorio, con conseguente superamento dell'assetto dei Nuclei Acquisti Territoriali e del Progetto centralizzazione acquisti territoriali; inoltre, l'istituzione della struttura Green Procurement nell'ambito della funzione Acquisti volta ad integrare gli aspetti di sostenibilità nella strategia e nell'organizzazione dell'Azienda;
  • il proseguimento del percorso di accentramento delle attività di back office, avviato dall'Azienda con l'obiettivo di garantire il miglioramento continuo della qualità dei servizi resi ai clienti, nonché l'efficacia e l'efficienza dei processi gestiti nel rispetto della normativa di settore:
  • l'attivazione, in ambito Corporate Affairs, del Progetto Health & Caring, con l'obiettivo di definire un programma di eventi formativi, servizi sanitari e clinico-diagnostici volti a rafforzare la sensibilizzazione e la cultura della prevenzione per la salute dei dipendenti;
  • la costituzione, in ambito Risorse Umane e Organizzazione, della funzione People Care e Diversity Management, impegnata nella salvaguardia del benessere delle persone che lavorano nell'Azienda con approccio focalizzato sulla tutela e l'integrazione della diversity.

Inoltre, si evidenzia che l'Organo amministrativo ha posto in essere diversi presidi organizzativi utili anche in termini di rafforzamento del sistema di controllo interno:

  • in data 26 settembre 2019 ha approvato la revisione della Linea Guida per la Gestione delle Operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati;
  • in data 5 novembre 2019 ha approvato l'aggiornamento del Modello Organizzativo ex D. Lgs. n. 231/2001 di Poste Italiane S.p.A .; tale rivisitazione tiene conto delle politiche di accentramento di alcune attività operative avviate dall'Azienda al fine di perseguire l'efficientamento organizzativo, la razionalizzazione dei costi e l'ottimizzazione dei processi;
  • = sempre in data 5 novembre 2019 ha approvato l'aggiornamento della Linea Guida sul sistema di segnalazione delle violazioni (whistleblowing), disciplinando in tal modo i canali e le modalità di trasmissione e gestione delle irregolarità o violazioni della normativa (anche ai fini di cui al D. Lgs. 231/2001);
  • sempre in data 5 novembre 2019 ha approvato la nuova Linea Guida Antiriciclaggio di Gruppo;
  • in data 11 dicembre 2019 ha approvato la Strategia di Sostenibilità: analisi di materialità;
  • in data 30 gennaio 2020 ha approvato la modifica delle Linee Guida della Gestione Finanziaria di Poste Italiane

Con riferimento alla ridefinizione del modello di funzionamento degli acquisti avviata nel 2017 e proseguita nel corso del 2018, il Collegio è stato aggiornato del completamento del processo di accentramento degli acquisti in capo alla funzione CA/Acquisti, che ora rappresenta il centro di competenza per il Gruppo Poste. La funzione è responsabile della gestione unitaria ed integrata dei processi di acquisto, garantendo qualità, efficienza e correttezza procedurale. Nel corso del 2019 è stato messo a regime il progetto di centralizzazione degli acquisti delle principali società partecipate, superando le 9 articolazioni territoriali degli acquisti. Il Collegio ha altresì preso atto dell'emissione/aggiornamento delle seguenti procedure in ambito acquisti:

(i) Procedura generale di acquisto di lavori, servizi e forniture (agosto 2019); (ii) Regolamento interno per le procedure di affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture (agosto 2019); (iii) Procedura sponsorizzazioni ed erogazioni liberali (settembre 2019); (iv) Istruzione Operativa Piano dei Fabbisogni Società del Gruppo (ottobre 2019); (v) Istruzione Operativa Approvvigionamento Energetico Gruppo Poste Italiane (febbraio 2020).

La Società, nel corso del 2018, a valle delle interlocuzioni intercorse con Banca d'Italia, ha adottato un modello accentrato di coordinamento, controllo ed indirizzo del rischio e dei connessi adempimenti per la prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo a livello di Gruppo e nel 2019, in coerenza con quanto disposto dalle nuove disposizioni normative in materia, ha proceduto all'aggiornamento della Linea Guida Antiriciclaggio di Gruppo in vigore.

Le principali novità rispetto alla versione precedente riguardano:

  • l'obbligo per l'Organo di gestione di definire una Linea Guida approvata dal Consiglio di Amministrazione (dicembre 2019) contenente le scelte che si intendono compiere sui profili rilevanti in tema di assetti organizzativi, procedure e controlli interni, adeguata verifica e conservazione dei dati;
  • un maggior dettaglio delle scelte e delle procedure adottate in tema di adeguata verifica della clientela secondo un approccio basato sul rischio (almeno con riguardo alle specifiche misure di adeguata verifica semplificata e rafforzata);

  • le misure da adottare in relazione alla clientela che opera con paesi terzi ad alto rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, inclusi specifici obblighi di comunicazione periodica per le transazioni effettuate.

Il responsabile della funzione Antiriciclaggio di gruppo, nel corso dei diversi incontri tenuti con il Collegio Sindacale, ha chiarito i presidi che supportano l'adeguatezza qualitativa e quantitativa sia della funzione Antiriciclaggio di Gruppo che del nuovo assetto organizzativo delle strutture antiriciclaggio, a livello centrale e territoriale, nonché che il "Piano Attività della funzione Antiriciclaggio di Gruppo anno 2019" è stato realizzato essenzialmente in linea con le attività e tempistiche programmate.

Gli esiti della valutazione consolidata, svolta per l'anno 2019 dalla funzione Antiriciclaggio di Gruppo di cui il Collegio ha preso conoscenza in sintesi a marzo 2020, delineano che il livello di "rischio residuo" a cui risulta esposto il Gruppo sia classificabile come "basso". Tale livello è determinato dalla media ponderata delle valutazioni di rischio residuo attribuite a ciascun soggetto obbligato (BancoPosta, PostePay S.p.A., BancoPosta Fondi SGR S.p.A. e PosteVita S.p.A.).

In tema di gestione dei rischi, il Collegio Sindacale dà atto che la funzione CA/Governo dei Rischi di Gruppo ha attivato, nel 2019, un Risk Assessment Strategico con l'obiettivo di identificare e valutare i rischi che, in ottica integrata, possono minare il pieno raggiungimento degli obiettivi aziendali definiti nel piano industriale "Deliver 2022". Il processo è supportato dalla piattaforma RSA Archer, che permette a ciascun attore la visualizzazione delle informazioni in coerenza al proprio profilo e supporta la predisposizione della reportistica integrata. I rischi, gli indicatori e le azioni di trattamento, formalizzati nel Corporate Risk Profile 2019 sono stati individuati e condivisi con i risk owner e con le funzioni di controllo di secondo livello specialistiche competenti. L'assessment ha confermato che la qualità erogata, la soddisfazione della clientela e la sicurezza IT rappresentano le aree sulle quali mantenere un elevato livello di presidio, al fine di contenere i rischi all'interno dei livelli di tolleranza e accettabilità definiti nel RAF 2019. I rischi connessi a tali ambiti rivestono particolare rilevanza e richiedono un costante controllo, tenuto conto del loro potenziale impatto reputazionale, anche in ottica ESG. Nel 2019 sono proseguite le attività di analisi trasversale di tutti i rischi che insistono sull'operatività aziendale, in ottica integrata secondo una logica per processi, al fine di sfruttare possibili sinergie e convergenze, nonché di consolidare la vista complessiva del profilo di rischio integrato di Poste Italiane, superando così l'approccio per "silos" per ciascun ambito di rischio.

Ai fini del rafforzamento dei presidi di Governance e della continua evoluzione del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi del Gruppo, nel corso del 2019 la funzione Governo

presidi 231, e sono quindi stati condivisi con il management aziendale piani di azione, sostanzialmente riconducibili all'aggiornamento di procedure aziendali, in fase di progressiva realizzazione. Nel delineato contesto, la piattaforma Archer, di recente implementazione, supportando la gestione delle attività di monitoraggio dei rischi e controlli, costituisce uno strumento centrale nell'ambito dell'efficientamento in materia 231 e permette di verificare con continuità l'evoluzione dei rischi e delle procedure di controllo; sulla piattaforma sono stati censiti e valorizzati circa 400 strumenti normativi che rilevano ai fini del MO 231, quali Policy, Linee Guida, Procedure, ecc.

A valle dell'attività di risk assessment e gap analysis 231, la Società ha realizzato un Progetto per la rivisitazione del MO 231 di Poste Italiane focalizzato sui seguenti aspetti principali:

  • recepimento delle recenti evoluzioni normative esterne (es. nuovo reato di "traffico di influenze illecite") ed organizzative interne all'azienda;
  • valorizzazione degli elementi caratterizzanti il Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di Poste Italiane;
  • armonizzazione delle attività sensibili al fine di renderle omogenee tra le diverse Parti Speciali del Modello, introducendo anche un approccio per processo;
  • rivisitazione/integrazione dei principi di controllo specifici e delle regole comportamentali previsti nel Modello;
  • è stato fatto esplicito richiamo al fatto che i principi di controllo specifici come riportati all'interno di ogni singola Parte Speciale - sono declinati nell'ambito dei presidi organizzativi dedicati e degli strumenti normativi interni, predisposti, in coerenza con il Sistema Normativo Aziendale, con riferimento agli ambiti di rischio identificati;
  • sono state introdotte delle matrici di correlazione tra attività sensibili e principi di controllo specifici.

Per la revisione del Modello, sono stati raccolti i contributi di tutte le funzioni aziendali ed è stato svolto un confronto con un primario studio legale penale esterno, al fine di assicurare la migliore aderenza delle scelte operate allo spirito delle norme e agli sviluppi della giurisprudenza.

La proposta di aggiornamento del MO 231, valutata positivamente dall'OdV della Società, è stata approvata dal CdA nella riunione del 5 novembre 2019.

Sotto il profilo della strutturazione del documento, in linea con le attuali best practice, il presente MO 231 di Poste si presenta articolato in una Parte Generale e in Parti Speciali.

In sintesi, alla luce dell'attività complessivamente svolta dal Collegio Sindacale, considerati:

  • V la struttura organizzativa del gruppo Poste in generale e del patrimonio separato BancoPosta nello specifico;
  • v il complesso di procedure esistenti ed i continui aggiornamenti delle stesse;
  • v gli esiti delle attività di verifica e valutazione pervenuti al Collegio Sindacale sia dalla funzione controllo interno che revisione legale di Bancoposta;
  • v gli esiti delle attività di ispezione svolti dalle diverse Autorità di Vigilanza;
  • v gli esiti di valutazione rappresentati nel corso dell'anno dalle altre funzioni aziendali di controllo previste dal SCIGR;
  • v gli elementi informativi assunti nella partecipazione del Collegio Sindacale al consiglio d'amministrazione ed ai comitati endoconsiliari;
  • V lo scambio di informazioni con il Revisore Legale, il Data Protection Officer e l'Organismo di Vigilanza 231/2001;
  • V le principali evoluzioni del SCIGR ed in particolare delle iniziative di rafforzamento dello stesso;
  • V i controlli compensativi e le azioni migliorative implementate e/o in corso di realizzazione a fronte delle attività svolte e dei rilievi relativi al SCIGR evidenziati dalla funzione Controllo Interno di Poste Italiane;
  • v i controlli compensativi e le azioni migliorative implementate e/o in corso di realizzazione a fronte dei rilievi relativi al SCIGR evidenziati dalle funzioni di Revisione Interna BancoPosta e dalle funzioni di Audit delle Società del Gruppo;
  • v gli ulteriori eventi con potenziali impatti sul SCIGR, comprese le iniziative progettuali aziendali in specifici ambiti operativi, realizzate o in corso di progressiva implementazione;
  • v le evidenze derivanti dalla gestione del sistema di segnalazione Whistleblowing;

il Collegio Sindacale non ha rilevato situazioni o elementi critici che possano far ritenere non adeguato il sistema di controllo interno di Poste Italiane nel suo complesso e del patrimonio separato di BancoPosta nello specifico.

14. Osservazioni sull'adeguatezza del sistema amministrativo - contabile e sull'affidabilità di questo a rappresentare correttamente i fatti di gestione.

Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza dell'assetto amministrativo-contabile della Società nel rappresentare correttamente i fatti di gestione, sull'efficacia del sistema di controllo interno e gestione dei rischi e sul processo di informativa finanziaria, mediante: (i) la raccolta di informazioni dai responsabili delle diverse funzioni, dalla Società di revisione legale e dal Dirigente Preposto

alla redazione dei documenti contabili societari; (ii) l'esame della Relazione annuale del Dirigente Preposto sul sistema di controllo interno per la redazione dei documenti contabili e societari; (iii) la partecipazione ai lavori del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati; (iv) l'esame degli esiti delle attività svolte dalla funzione Controllo Interno di Poste Italiane S.p.A. e Revisione Interna di BancoPosta; (v) l'esame della proposta di Piano di Audit 2020 sia della funzione di Controllo Interno di Poste Italiane S.p.A. che della Revisione Interna di BancoPosta; (vi) l'esame dei rapporti della funzione di Controllo Interno di Poste Italiane S.p.A. e Revisione Interna di BancoPosta; (vii) le informative in merito alle notizie e notifiche di ispezioni e procedimenti da parte di organi ed autorità, anche indipendenti, dello Stato italiano o della Comunità Europea, per il cui dettaglio si rinvia all'informativa contenuta al paragrafo "Principali rapporti con le Autorità" delle note al Bilancio.

Il Collegio ha inoltre preso atto delle Attestazioni, datate 5 marzo 2020, sul bilancio di esercizio e sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del D. Lgs n. 58/1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento Consob 14 maggio 1999, n. 11971, con le quali l'Amministratore Delegato ed il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari attestano, tra l'altro, che il bilancio d'esercizio ed il bilancio consolidato:

  • V sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili e riconosciuti nella Comunità Europea, ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
  • v corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • V sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

L'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto attestano altresì, che la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

15. Osservazioni sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D. Lgs. N. 58/1998.

Il Collegio ha riscontrato, anche a mezzo di specifico incontro, l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue Controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del Testo Unico della Finanza, a valle dell'aggiornamento delle "Linea Guida Gestione e Comunicazioni al Pubblico delle Informazioni Privilegiate e Istituzione e Tenuta dell'elenco

delle persone che hanno accesso a Informazioni Privilegiate" approvate dal Consiglio di Amministrazione del 22 giugno 2017 e successivamente aggiornate il 2 ottobre 2018.

Detta Linea Guida e la "Linea Guida Internal Dealing", anch'essa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 22 giugno 2017 e successivamente aggiornata il 2 ottobre 2018, risultano essere conformi alle novità introdotte nell'ordinamento nazionale a partire da luglio 2016 in ottemperanza al recepimento del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 relativo agli abusi di mercato.

È attualmente in corso da parte della funzione Affari Societari un'attività di revisione della "Linea Guida Gestione e Comunicazioni al Pubblico delle Informazioni Privilegiate e Istituzione e Tenuta dell'elenco delle persone che hanno accesso a Informazioni Privilegiate", sulla scorta delle ultime evoluzioni normative e delle best practice di settore. Il principale elemento di novità in corso di valutazione è la previsione del "Relevant Information List" ("RIL"), che rappresenta un ulteriore istituto di tutela rispetto al Registro Insider.

Inoltre, il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente i Collegi Sindacali delle principali Società Controllate del Gruppo; in particolare il Collegio ha preso atto del rilascio da parte della Società di attestazioni di impegno irrevocabile di supporto patrimoniale e finanziario per l'intero esercizio 2020 a SDA Express Courier S.p.A., a Poste Air Cargo S.r.l. e, per tutto il periodo della liquidazione, a Poste Tributi S.c.p.A. in liquidazione.

16.Attività di vigilanza sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati ed osservazioni sugli eventuali aspetti rilevanti emersi nel corso delle riunioni tenutesi con i revisori ai sensi dell'art. 150. Comma 2. del D. Lgs. 58/1998

La Società di revisione legale, periodicamente incontrata dallo scrivente Collegio, in ossequio al disposto dell'art. 150, comma 3, del D. Lgs. 58/1998 (TUF) al fine dello scambio di reciproche informazioni, non ha evidenziato atti o fatti ritenuti censurabili né irregolarità che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2, del D. Lgs. 58/1998 (TUF).

La Società di revisione legale ha rilasciato, in data 25 marzo 2020, la Relazione aggiuntiva ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n.537/2014, di cui sono parte integrante la Conferma annuale di Indipendenza e l'Audit Plan 2019, quest'ultimo già oggetto di illustrazione da parte della Società di revisione al Collegio, che ne ha approfondito i contenuti nel corso di una riunione. Il Revisore non ha ritenuto di emettere alcuna lettera di suggerimenti al management aziendale.

Non sono state segnalate dal revisore informazioni su eventi o circostanze identificati nel corso della revisione che possano far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società o del Gruppo di continuare ad operare come entità in funzionamento né segnalazioni su carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria e/o nel sistema contabile o su eventuali questioni significative riguardanti casi di non conformità, effettiva o presunta, a leggi e regolamenti o disposizioni statutarie rilevati nel corso della revisione.

Le Relazioni sulla revisione contabile del bilancio di esercizio e consolidato riportano l'illustrazione degli aspetti chiave che secondo il giudizio professionale del Revisore sono stati maggiormente significativi nella revisione contabile dei bilanci individuale e consolidato dell'esercizio: (i) il valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" della Capogruppo, (ii) valutazione delle riserve tecniche assicurative; (ii) valutazione degli strumenti finanziari non valutati al valore equo.

Sui citati aspetti chiave, per i quali le Relazioni del Revisore illustrano in dettaglio le relative procedure di revisione adottate, il Revisore non esprime un giudizio separato, essendo gli stessi stati affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del giudizio sul bilancio nel suo complesso. I sopra enunciati aspetti chiave hanno formato oggetto di analisi dettagliata e aggiornamento nel corso dei periodici incontri che il Collegio Sindacale ha tenuto con la Società di revisione. Il Collegio ha altresì approfondito i citati aspetti chiave con il management della Società, nell'ambito di specifici incontri.

Il Collegio Sindacale raccomanda all'organo amministrativo il monitoraggio periodico, anche semestrale, riferito a tali aree di bilancio.

Inoltre, il Collegio Sindacale, come sopraindicato, ha approfondito con la Società di revisione e con la funzione AFC alcuni ulteriori aspetti di rilievo per il bilancio al 31 dicembre 2019, quali la valutazione della partecipazione in FSIA, lo stralcio dei crediti da conti correnti chiusi con saldo debitore e la rilevazione dei proventi derivanti da conti correnti postali di servizio per passività insussistenti prescritte.

17. Vigilanza sull'adesione della società al Codice di Autodisciplina del Comitato Corporate Governance delle società quotate

Il Collegio ha vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis del Testo Unico della Finanza, sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina adottato dal Consiglio di Amministrazione.

V In merito alle attività previste dal Codice di Autodisciplina, nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale, oltre alle 35 riunioni di propria competenza, ha assicurato la propria

-

V Il Collegio, per quanto di propria competenza, secondo quanto previsto dal Codice di Autodisciplina, ha verificato i contenuti della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari predisposta dagli amministratori, redatta secondo le istruzioni contenute nel Regolamento dei Mercati Organizzati gestiti da Borsa Italiana SpA e nel Testo Unico della Finanza; il Collegio, per quanto di propria competenza, secondo quanto previsto dal Codice di Autodisciplina, ha inoltre verificato i contenuti della Relazione sulla Remunerazione predisposta dagli Amministratori. In merito alla sezione I della citata relazione, oggetto di espressa approvazione dell'Assemblea dei soci, la stessa risulta redatta secondo le istruzioni contenute nel Regolamento dei Mercati Organizzati gestiti da Borsa Italiana S.p.A. e nel Testo Unico della Finanza. In merito alla sezione II, il Collegio Sindacale, così come nelle precedenti relazioni, osserva come sia auspicabile una rappresentazione unitaria delle competenze in via individuale degli amministratori dando evidenza anche delle somme percepite a diverso titolo prescindendo dalla natura e dall'origine delle stesse.

Il Collegio Sindacale ha verificato nel corso dell'esercizio 2019 e nel mese di febbraio 2020 la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza degli amministratori; l'accertamento annuale è stato condotto in base a quanto previsto dalle "Linee Guida relative ai criteri di applicazione e alla procedura per la valutazione dell'indipendenza degli Amministratori di Poste Italiane S.p.A." sia sulla base di informazioni attestate dagli Amministratori che sulla base di informazioni acquisite direttamente dalla Società, con riferimento agli eventuali rapporti e/o relazioni di natura economico/finanziaria in essere tra le Società del Gruppo Poste, gli Amministratori ed eventuali loro parti correlate, in coerenza con quanto previsto sui requisiti di indipendenza all'art. 3.C.1 lett. c) del Codice di Autodisciplina. Il Consiglio di Amministrazione ha effettuato la valutazione sul funzionamento, la dimensione e la composizione, propria e dei Comitati endoconsiliari, con il supporto di una primaria società di consulenza, dando evidenza dei relativi esiti nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari. Per quanto riguarda la valutazione dell'indipendenza dei propri componenti, il Collegio Sindacale ha verificato la sussistenza dei relativi requisiti, contemplati tanto dal Testo Unico della Finanza quanto dal Codice di Autodisciplina, tenendo anche conto degli esiti degli accertamenti effettuati dall'ente in merito agli eventuali rapporti e/o relazioni di natura economico/finanziaria in essere con le Società del Gruppo Poste.

Ai sensi del Codice di Autodisciplina il Collegio Sindacale è stato altresì sentito nel corso dell'esercizio 2019, anche per tramite del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, in merito alle seguenti attività:

  • approvazione del piano MBO per il responsabile della funzione di Internal Audit;
  • definizione del Piano di Audit;
  • valutazione dei risultati esposti dal Revisore legale nella lettera di suggerimenti e relazione sulle questioni fondamentali al bilancio d'esercizio 2019;
  • valutazione del corretto utilizzo dei principi contabili e loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • aggiornamento della "Linea Guida Antiriciclaggio di Gruppo";
  • aggiornamento della "Linea Guida Gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati Poste Italiane S.p.A.";
  • Risk Assessment strategico 2019;
  • Risk Appetite Framework di gruppo per l'anno 2019.

Processo di Autovalutazione dell'Organo di Controllo

In ultimo, in ossequio alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia, nonché alla luce della nuova norma Q.1.1. "Autovalutazione del Collegio Sindacale" inserita a maggio 2019 nelle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emesse ad aprile 2018 dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, il Collegio Sindacale ha svolto nei mesi di febbraio e marzo 2020 la verifica di autovalutazione sulla propria adeguatezza in termini di poteri, funzionamento e composizione con riferimento all'esercizio 2019. Il processo di Autovalutazione è stato condotto con l'ausilio di una primaria società di consulenza, alla quale è stato conferito l'incarico secondo quanto al riguardo deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2019.

La relazione di autovalutazione del consulente esterno riporta un quadro complessivo positivo del Collegio Sindacale di Poste Italiane sia in termini di composizione che di organizzazione e funzionamento, salvo un'area di miglioramento inerente alla tempistica relativa alla trasmissione della documentazione per le riunioni del Collegio Sindacale. Da detta relazione è emerso altresì un non corretto dimensionamento del compenso dell'organo di controllo.

Gli esiti dell'autovalutazione condotta sono trasmessi al Consiglio di Amministrazione che li rende noti nell'ambito della Relazione sul Governo Societario.

Il Collegio Sindacale, inoltre, dà atto di aver approvato, nella riunione del 30 gennaio 2020, il "Regolamento del processo di autovalutazione del Collegio Sindacale di Poste Italiane S.p.A." che disciplina il relativo processo circa l'adeguatezza del medesimo in termini di

poteri, funzionamento e composizione in conformità alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia in materia di organizzazione e governo societario che si applicano a Poste Italiane S.p.A. nell'esercizio delle attività di BancoPosta, nonché nel rispetto dei principi statutari, dei principi indicati dal Codice di Autodisciplina delle Società quotate e secondo le Norme di comportamento del Collegio Sindacale di Società Quotate raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

***

B) Vigilanza sul Patrimonio BancoPosta

Il Collegio Sindacale ha vigilato sul Patrimonio BancoPosta ai sensi:

  • del DPR n. 144/2001 "Regolamento recante norme sui servizi di bancoposta", delle norme del Testo Unico Bancario e del Testo Unico della Finanza ivi richiamate e, delle disposizioni attuative previste per le banche, ritenute applicabili a BancoPosta dalle competenti Autorità, nonché ai sensi del Regolamento del Patrimonio BancoPosta deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 14 aprile 2011, modificato dall'Assemblea straordinaria del 31 luglio 2015 e successivamente aggiornato con Delibera del Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018. Come da detto Regolamento, il Collegio Sindacale ha esaminato separatamente le tematiche specifiche del Patrimonio BancoPosta, dandone evidenza nelle verbalizzazioni delle proprie sedute;
  • delle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia del 27 maggio 2014 e più in generale ai sensi della Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 s.m.i.

Con riferimento al patrimonio destinato IMEL (Istituto di Moneta Elettronica) il Collegio Sindacale ha monitorato l'andamento delle attività di audit anche attraverso incontri con le funzioni aziendali e di controllo della Società. Il Collegio, inoltre, ha ricevuto un'ampia informativa su PostePay nel corso di una riunione dedicata allo scambio di informazioni con l'Organo di Controllo di PostePay, nel corso della quale il Collegio della Controllata ha illustrato i principali elementi in materia di funzionamento del sistema di controllo interno e di governo, amministrazione e organizzazione, il funzionamento del Patrimonio Destinato IMEL, nonché gli aspetti di rilievo inerenti all'andamento gestionale. All'esito dell'incontro con l'Organo di Controllo di PostePay è emerso: (i) l'andamento positivo dei risultati economico-finanziari, (ii) l'adeguatezza della struttura organizzativa, amministrativo e contabile, (iii) che le attività

esternalizzate risultano essere contrattualizzate e i metodi di valorizzazione dei prezzi sono stati oggetto di verifica sotto il profilo dell'adeguatezza.

Osservazioni inerenti al processo di informativa finanziaria del BancoPosta

Ad esito delle informazioni ricevute dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, dalla Società di revisione legale, dal management di BancoPosta e dai responsabili delle funzioni di controllo BancoPosta, nonché dall'esame della Relazione annuale del Dirigente Preposto sul sistema di controllo interno per la redazione dei documenti contabili e societari, si rileva che il Patrimonio BancoPosta è separato organizzativamente e contabilmente dal resto delle attività svolte dalla Società. Per l'elaborazione del Rendiconto del Patrimonio Bancoposta, in ottemperanza a quanto disposto dal D.L. n. 225/10 convertito con Legge n. 10/11, che ha normato la costituzione del Patrimonio BancoPosta prevedendo per questo la separazione dei libri e delle scritture contabili prescritti dagli artt. 2214 e seguenti del Codice Civile nonché il rendiconto separato, la Società ha introdotto un apposito sistema dedicato. Il Collegio, nel corso di una specifica riunione, ha ricevuto un'informativa sul sistema contabile ("Special Ledger") volto a garantire che le operazioni afferenti al Patrimonio Bancoposta siano rilevate in maniera distinta da quelle afferenti all'operatività della Società, ai fini dell'applicazione degli istituti di vigilanza prudenziale di Banca d'Italia previsti dalla Legge n. 10 del 26/02/2011.

Il paragrafo 2 della Circolare di Banca d'Italia n. 285/2013 - parte IV Disposizioni per intermediari particolari Bancoposta - Capitolo 1 BancoPosta, sez. II - dispone che al Patrimonio BancoPosta siano imputati, oltre ai ricavi e ai costi a esso direttamente afferenti, anche gli oneri connessi alle attività svolte da Poste per la gestione del patrimonio destinato e che l'imputazione di tali oneri sia effettuata secondo criteri che riflettono il reale contributo delle diverse gestioni al risultato del patrimonio destinato e della Società nel suo complesso.

Il Collegio Sindacale ha verificato con cadenza almeno semestrale l'adeguatezza dei criteri adottati e nei limiti delle proprie competenze di organo di legittimità, privo del controllo contabile, il rispetto delle norme e delle disposizioni applicabili. In base ai dati ed alle informazioni disponibili, il Collegio Sindacale ritiene che il livello di presidio della gestione contabile del Patrimonio BancoPosta risulti adeguato.

Per quanto concerne l'attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria del patrimonio separato BancoPosta si rinvia alle osservazioni e raccomandazioni di cui al paragrafo 4 della presente relazione per quanto di competenza di detto patrimonio separato.

Attività di Vigilanza dell'organo di controllo su BancoPosta ed Ispezioni delle Autorità di Vigilanza

Nel corso dell'esercizio il Collegio ha vigilato, anche con riferimento al rispetto delle Disposizioni di Vigilanza di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 285/2013 ed in stretto raccordo con il Comitato Remunerazione, sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle funzioni aziendali di controllo. Il Collegio ha in proposito espresso l'osservazione che l'adeguatezza di tale remunerazione sia oggetto di ulteriore analisi da parte della Direzione delle Risorse Umane anche previo benchmark presso entità similari.

Il Collegio sindacale ha anche periodicamente verificato l'impianto dei Disciplinari che regolano i rapporti inerenti le funzioni esternalizzate da BancoPosta a Poste Italiane al fine di vigilare sui criteri applicati per l'imputazione degli oneri connessi alle attività svolte da Poste per la gestione del patrimonio destinato in quanto l'imputazione di tali oneri deve essere effettuata secondo criteri che riflettano il reale contributo delle diverse gestioni al risultato del patrimonio destinato e della società nel suo complesso. Oltre alle verifiche semestrali il Collegio ha effettuato anche un ulteriore approfondimento al fine di verificare la validità dell'impianto metodologico e la ragionevolezza dei criteri di remunerazione applicati anche tramite un incontro specifico con il consulente esterno incaricato dalla Società di predisporre un documento di analisi del nuovo impianto dei Disciplinari Esecutivi 2018 - 2019.

Con riferimento alle attività di controllo estemalizzate a funzioni di Poste Italiane, il Collegio Sindacale, in linea con quanto previsto in materia dalle Disposizioni di Vigilanza applicate al Patrimonio BancoPosta - Circolare n. 285/2013, Cap. 1 BancoPosta, Sez. II, Par. 5, ha valutato con cadenza annuale i costi, rischi e benefici dell'affidamento.

Il 1º gennaio 2019, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 18 ottobre 2018 e del nulla osta rilasciato dalla Banca d'Italia, ha acquisito efficacia il mandato di Gestione Finanziaria BancoPosta alla società BancoPosta Fondi SGR ("BP Fondi SGR"), intermediario specializzato e vigilato, con competenze specifiche nel comparto del risparmio gestito, competence center per l'attività di gestione degli investimenti finanziari. Parallelamente, sempre a partire dal 1º gennaio 2019, BP Fondi SGR ha affidato in outsourcing le funzioni di Revisione Interna e Risk Management a BancoPosta, in una logica di rafforzamento complessivo dei presidi da parte delle strutture di controllo coinvolte a livello di Gruppo. Il Collegio Sindacale ha preso atto che l'esternalizzazione delle funzioni di Risk Management e Internal Audit di BP Fondi SGR alle corrispondenti funzioni di BancoPosta è avvenuta in ottica sinergica con l'esternalizzazione da parte di BancoPosta a BP Fondi SGR dell'attività di gestione finanziaria, al fine di garantire continuità nelle attività di controllo su tale ambito rilevante. Inoltre,

e con la Consob (sulla prestazione dei Servizi di Investimento). In proposito, il Collegio Sindacale ha verificato lo stato di avanzamento degli interventi correttivi adottati a seguito dei rilievi formulati da Banca d'Italia, accertando che al 31 dicembre 2019 il programma definito a valle dell'ispezione Bankit 2017 ha raggiunto uno stato di avanzamento del 94%.

Il Collegio ha altresì acquisito un'informativa in merito all'ispezione di Banca d'Italia, avviata a maggio 2019 e conclusa a luglio 2019, su specifici Uffici Postali finalizzata a verificare l'osservanza degli obblighi previsti dalle disposizioni di trasparenza bancaria con particolare riferimento alla valutazione dell'assetto normativo, procedurale e dei controlli. Il Collegio ha preso atto che gli accertamenti, pur avendo carattere territoriale, hanno riguardato anche ambiti riconducibili alle verifiche svolte dall'Autorità nel 2015 presso la sede centrale con riferimento a: (i) l'archiviazione della documentazione contrattuale, (ii) la gestione delle proposte di modifica unilaterale alla clientela, (iii) nonché la gestione dei reclami e (iv) l'applicazione delle condizioni economiche tramite il sistema aziendale dedicato. Lo scrivente Organo ha altresì preso atto che gli esiti dell'attività non saranno formalizzati in un verbale ispettivo ma comunicati ai Dipartimenti "centrali" della Banca d'Italia per successive, eventuali, richieste di chiarimenti/interventi. Secondo quanto riferito dalle funzioni di controllo BancoPosta, l'Autorità di Vigilanza, nell'ambito degli scambi intercorsi con la Società, avrebbe riscontrato un miglioramento del processo di gestione reclami, di invio alla clientela delle proposte di modifica unilaterale dei contratti e di archiviazione dei contratti sottoscritti in formato elettronico nonché un'area di miglioramento nelle procedure applicabili ai fini della quantificazione dei costi connessi alle richieste di documenti diversi dagli estratti conto. Nel piano di interventi della funzione Compliance sono stati inseriti degli interventi specifici in relazione alle aree di miglioramento emerse.

Inoltre, con lettera Consob del 18 aprile 2019 di richiesta dati e notizie, ai sensi dell'art. 6-bis, comma 4, lettera a) del D. Lgs. n. 58/1998, è stato chiesto al Collegio Sindacale di esprimere le proprie valutazioni in merito a specifici profili in ambito dei Servizi di Investimento e inviare aggiornamenti sugli interventi adottati da Poste Italiane. Il Collegio, alla luce di quanto emerso nel corso di vari incontri tenutisi con il Responsabile della funzione BancoPosta e i responsabili delle funzioni di controllo BancoPosta, dopo ampia analisi della nota di risposta della Società alla Consob, contenente anche le valutazioni della funzione Compliance BancoPosta, effettuata una ricognizione della documentazione acquisita, il 27 maggio 2019 ha trasmesso alla Società il documento con le proprie valutazioni per ciascuno dei profili richiamati dalla Consob, per il successivo invio all'Autorità, avvenuto il 3 giugno 2019.

Il Collegio sta monitorando la verifica ispettiva avviata dalla Consob a gennaio 2020, volta ad accertare lo stato di adeguamento alla normativa MIFID 2, con particolare riferimento ai

seguenti profili: (i) assetti procedurali definiti in materia di Product Governance, (ii) procedure per la valutazione dell'adeguatezza delle operazioni effettuate per conto della clientela, (iii) declinazione delle politiche commerciali e sistema incentivante, (iv) formazione professionale del personale e (v) operatività 2019. Il Collegio ha preso atto che la verifica ispettiva rientra nell'ambito di un "ciclo" di ispezioni sui principali player del mercato e avrà una durata indicativa di alcuni mesi.

Sempre con riferimento alle attività ispettive, il Collegio è stato informato che BP Fondi SGR è stata, di recente, interessata dall'avvio di accertamenti ispettivi di Banca d'Italia, che dovrebbero ricondursi nell'alveo delle ispezioni ordinarie dell'Autorità di Vigilanza.

Osservazioni inerenti al sistema di controllo interno di BancoPosta

Il sistema dei controlli interni del Banco Posta si fonda su:

· Organi e Funzioni di controllo, coinvolgendo, ciascuno per le rispettive competenze, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, il Responsabile BancoPosta, il Collegio Sindacale, nonché le Funzioni aziendali con specifici compiti al riguardo;

· flussi informativi e modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi;

· meccanismi di Governance

Per quanto concerne i meccanismi di Governance, nel corso dell'esercizio 2019 e fino alla data odierna il Consiglio di Amministrazione ha approvato diversi regolamenti e linee guida volti a rafforzare l'adeguatezza del disegno e della effettiva operatività del sistema complessivo dei controlli interni afferente al Patrimonio BancoPosta:

  • i) l'aggiornamento della "Linea Guida per la definizione del Risk Appetite Framework e la valutazione delle Operazioni di Maggior Rilievo";
  • ii) la revisione della "Linea Guida Gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati Poste Italiane S.p.A.";
  • iii) l'aggiornamento della "Linea Guida Conflitti d'interesse";
  • iv) l'aggiornamento della "Linea Guida Gestione Finanziaria di Poste Italiane";
  • v) il nuovo "Regolamento Organizzativo e di funzionamento BancoPosta";
  • vi) il nuovo "Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio Bancoposta" e la Linea Guida Product Governance dei prodotti di investimento, assicurativi e bancari;

  • vii) la "Linea Guida Identificazione del Personale più Rilevante riferito al Patrimonio BancoPosta";

  • viii)le "Linee Guida di possesso azionario" (Share Ownweship Guideline);
  • ix) l'aggiornamento della "Linea Guida Autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale e del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità" e connesso aggiornamento della "Linea Guida Governo e Gestione del Rischio Operativo";
  • x) le "Linee Guida sulle Politiche di Remunerazione e Incentivazione del Patrimonio BancoPosta";
  • xi) la nuova "Linea Guida Gestione Reclami Poste Italiane S.p.A. Patrimonio BancoPosta";
  • xii) l'aggiornamento della "Linea Guida Antiriciclaggio di BancoPosta";
  • xiii)l'aggiornamento della "Linea Guida Governo e gestione del rischio di controparte e della concentrazione dei rischi" e l'emissione della "Linea Guida Analisi e convalida del sistema di gestione dei rischi del Patrimonio BancoPosta";
  • xiv) il "Documento di indirizzo strategico ICT" "Vision 2022 IT Strategy";
  • xv) l'aggiornamento del Business Continuity Plan "Volume 1" e l'informativa sul nuovo modello target a livello di Gruppo.

Adeguatezza delle Funzioni di Controllo e Piani di Attività

Il Collegio Sindacale ha ricevuto inoltre periodiche informazioni dalle funzioni di controllo BancoPosta e esaminato periodicamente i Tableau de Bord trimestrali, nonché un approfondimento sugli esiti delle attività di verifica complessivamente svolte nel 2019.

Il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente e su base sistematica la funzione di controllo interno (c.d. "Revisione Interna") di BancoPosta, che ha confermato, da ultimo a marzo 2020, in sintesi che "i risultati delle attività di verifica svolte confermano un generale assetto dei controlli interni complessivamente adeguato ed affidabile con alcune aree di miglioramento ".

In particolare, da tale sintesi emerge che nel corso del 2019 è proseguito il processo di rafforzamento dell'assetto organizzativo e della Governance del Patrimonio BancoPosta, in coerenza con gli obiettivi strategici delineati nel piano industriale "Deliver 2022"; in particolare si segnala:

  • il progressivo consolidamento dei presidi attivati dalla funzione Governo Outsourcing e Business Support di BancoPosta sui processi di affidamento ed esternalizzazione di BancoPosta, anche mediante l'istituzione dei lavori di Comitati operativi dedicati alle Funzioni Operative Importanti ("FOI") affidate e al contratto in service con Poste Pay S.p.A .;

  • il rafforzamento delle politiche aziendali mediante approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, delle nuove Linee Guida per la gestione delle Operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati, di Antiriciclaggio di Gruppo e di BancoPosta, del Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/01 di Poste;

  • una generale rimodulazione del modello organizzativo delle funzioni di marketing per il consolidamento del ruolo di BancoPosta nell'indirizzo e monitoraggio della rete territoriale;
  • la revisione generale del complesso modello di delega e subdelega di BancoPosta, in linea con le modifiche intervenute sul Patrimonio BancoPosta e il nuovo assetto organizzativo.

E stato altresì evidenziato il rafforzamento dei presidi attivati sulle Funzioni Operative Importanti, dell'indirizzo e monitoraggio della rete territoriale e dell'impianto normativo aziendale (Linee Guida e modello di delega e sub delega di BancoPosta).

Il Collegio Sindacale ha preso atto che le attività di audit svolte dalla funzione Revisione Interna sulla base del "Piano di Audit 2019", approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 febbraio 2019, sono state puntualmente condotte e completate nel rispetto del citato Piano. Il Collegio Sindacale ha, altresì, preso atto degli interventi correttivi svolti da BancoPosta a seguito dell'ispezione di Banca d'Italia del 2017, del Piano di Consob e delle diverse richieste di dati e notizie della Consob riguardo ai servizi di investimento e fondi immobiliari, nonché degli interventi di adeguamento alla "Direttiva MIFID II" per i servizi di investimento, alla "Direttiva IDD" per i servizi di intermediazione assicurativa, alla "Direttiva PSD2" per i servizi di pagamento. Nell'ambito degli incontri con la funzione Revisione Interna, quest'ultima ha rappresentato gli esiti positivi dell'intervento di audit sui meccanismi di Governance del Patrimonio BancoPosta, a valle del quale il management aveva definito alcune iniziative di miglioramento, principalmente mirati all'aggiornamento dell'impianto regolatorio di riferimento (il Regolamento Organizzativo e di Funzionamento di BancoPosta, le Linee Guida per la Gestione delle Operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati e le Linee Guida della Gestione Finanziaria di Poste Italiane), tutte realizzate.

Per quanto concerne la funzione Antiriciclaggio di BancoPosta si ricorda che la Società nel 2018 aveva adottato un modello accentrato di coordinamento, controllo e indirizzo del rischio e dei connessi adempimenti per la prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo a livello di Gruppo e, successivamente, nel mese di novembre 2019 sono stati sottoposti all'esame del Collegio Sindacale, congiuntamente al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, gli aggiornamenti della "Linea Guida Antiriciclaggio di Gruppo" e della "Linea

Guida Antiriciclaggio BancoPosta" che danno conto delle novità intervenute a livello di assetti organizzativi, in coerenza con quanto disposto dalle disposizioni normative primarie e secondarie di settore intervenute nel corso del 2019.

Il modello adottato in BancoPosta per il presidio del rischio di riciclaggio prevede un Responsabile Antiriciclaggio in ambito Risk Management e l'esistenza di un autonomo presidio che:

  • garantisce, in coordinamento con la funzione Antiriciclaggio di Gruppo, consulenza e assistenza alle funzioni di business e operative, effettuando valutazione ex ante sui rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo ai fini della definizione di nuovi prodotti/servizi e/o modifiche ai processi di distribuzione ed erogazione degli stessi;
  • collabora all'aggiornamento nel continuo dei presidi organizzativi, procedurali, informatici e dei limiti operativi in materia di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, in collaborazione la funzione Antiriciclaggio di Gruppo e in coerenza con il piano annuale definito dalla stessa, contribuendo all'identificazione dei relativi requisiti e dei necessari interventi di adeguamento;
  • assicura lo svolgimento di specifici interventi di analisi e controllo in coordinamento con la funzione Antiriciclaggio di Gruppo;
  • garantisce, con riferimento alle attività affidate nell'ambito del modello di presidio del rischio di riciclaggio di Gruppo e in linea con il relativo Disciplinare Esecutivo, il monitoraggio nel continuo dei livelli di servizio resi, proponendo eventuali interventi di adeguamento. A tal fine ha accesso a tutte le Banche dati della funzione Antiriciclaggio di Gruppo contenenti informazioni utili all'espletamento dei propri compiti, verifica il corretto funzionamento della piattaforma informatica.

Fermo restando quanto già indicato al paragrafo 4 con riferimento all'antiriciclaggio di Gruppo, con riferimento all'antiriciclaggio in ambito BancoPosta alla data di redazione della presente relazione non è disponibile la relazione antiriciclaggio in ambito BancoPosta. Tuttavia, si ricorda che così come esposto in sede di relazione annuale dalla competente funzione antiriciclaggio di gruppo, pur in presenza di un rischio inerente "Medio Basso" derivante principalmente da elementi quali-quantitativi connessi alla elevata scala dimensionale e alla complessità dell'attività svolta da BancoPosta, la vulnerabilità dell'assetto organizzativo e dei presidi aziendali di BancoPosta è risultata, a giudizio della funzione preposta, "poco significativa", determinando pertanto un livello di rischio residuo "basso". Il Collegio Sindacale ha preso atto, a livello antiriciclaggio di gruppo, di un progressivo innalzamento della sensibilità e della qualità delle segnalazioni di operazioni sospette inoltrate spontaneamente dalla rete distributiva: infatti, a fronte di un minor numero di segnalazioni

Linee Guida Antiriciclaggio di Gruppo e di BancoPosta e l'avvio del rafforzamento dei controlli di secondo livello mediante, tra l'altro, la predisposizione di una specifica reportistica direzionale.

La funzione Compliance di BancoPosta, nell'illustrare al Collegio a marzo 2020 una sintesi degli esiti delle attività svolte, ha dato evidenza delle verifiche effettuate, dei risultati emersi, dei punti di debolezza rilevati e delle azioni correttive pianificate nel 2020 per la loro rimozione. Il Piano 2019 delle attività, originariamente composto da 96 interventi, è stato integrato, nel corso dell'anno, con ulteriori 6 interventi in ambito Servizi di Investimento emersi a seguito di approfondimenti con la Consob. Circa 2/3 degli interventi hanno riportato una valutazione di piena adeguatezza del livello di conformità rispetto al dato normativo, mentre 1/3 degli interventi hanno riscontrato una valutazione di parziale adeguatezza. Al 31 dicembre 2019 il Piano ha raggiunto una copertura del 93%. Così pure il Collegio ha preso conoscenza del Piano delle attività 2020 pari a n. 67 interventi previsti di cui n. 29 sono principalmente orientati all'evoluzione della governance, dei processi operativi ICT e degli asset informativi abilitanti l'adozione del cloud computing.

In generale, da parte della funzione Compliance è emersa una valutazione complessivamente positiva delle attività perfezionate nel 2019, al netto del sistema informativo, per il quale la valutazione del livello di conformità del requisito normativo si attesta ad un giudizio di parziale adeguatezza. Il Collegio raccomanda nell'ambito del piano di attività 2020 di dare massima priorità al Rafforzamento dei presidi esistenti ed evoluzione della piattaforma di consulenza e del questionario di profilazione e delle funzionalità previste sul canale digitale. In particolare il Collegio domanda di essere costantemente aggiornato in merito:

  • i) alle attività di compliance inerenti alla profilatura del cliente specie per la revisione del questionario di profilatura e relativi algoritmi di definizione dei profili del cliente nonché aggiornamento delle logiche sottostanti i controlli con dati oggettivi;
  • ii) agli interventi previsti per quanto concerne i servizi di investimento (specie in merito al rafforzamento e consolidamento delle funzionalità esistenti (disinvestimenti su polizze di investimento assicurativo, HUB per la valuta e gestione liquidità da assegni, revisione logiche per prodotti succedanei e flow applicativo per introdurre il «concordato» in mappa);
  • iii) al supporto nel continuo per la verifica di conformità delle soluzioni adottate per il disegno e l'implementazione della nuova piattaforma di consulenza.)

Il Collegio, nel ricordare che nella relazione dello scorso anno l'organo di controllo aveva raccomandato di dare esecuzione, nel 2019, a tutte le azioni correttive pianificate per i servizi di investimento ex MIFID 2, per quelli di intermediazione assicurativa ex Direttiva IDD, per i servizi bancari e di risparmio postale (specie per gli interventi di rafforzamento ed evoluzione del processo di gestione dei reclami), per i servizi di pagamento ex Direttiva PSD2, per gli interventi sulle aree trasversali a presidio indiretto specie per quelli volti al rafforzamento del sistema informativo (con particolare riguardo alla definizione degli standard di Data Governance e alla gestione degli incidenti operativi e di sicurezza informatica dei servizi finanziari), gestione del contante e salute e sicurezza sul lavoro ha preso atto che:

  • in ambito servizi di investimento (i) sono stati completati gli interventi di fine tuning del processo di adeguamento alla Direttiva MIFID2, è stata completata l'evoluzione delle funzionalità della piattaforma (rafforzamento presidi per valutazione adeguatezza e integrazione con fase di esecuzione), nonché realizzato il rafforzamento dei presidi di profilatura della clientela (verifica esigenze assicurative e riformulazione dei quesiti specifici) e (ii) è stato attuato il piano di formazione, l'assessment e il test di aggiornamento delle competenze delle risorse «MIFID»;
  • in ambito intermediazione assicurativa sono stati implementati, nel rispetto delle previsioni IDD, gli strumenti a supporto della consulenza per la proposizione della nuova offerta modulare di protezione, della distribuzione fuori sede di polizze collettive standard e delle polizze RCA (avviata distribuzione pilota);
  • in ambito servizi bancari e di risparmio postale (i) è stata completata l'applicazione del processo product governance e la formalizzazione delle linee guida uniche, (ii) si è proceduto al rafforzamento dei presidi del processo di gestione dei reclami ed è stata emanata, a settembre 2019, la Linea Guida gestione reclami BancoPosta con aggiornamenti in tema disconoscimenti delle operazioni e rimborso di buoni fruttiferi postali, (iii) è stata recepita la Direttiva PAD (modifiche alla documentazione relativa all'informativa precontrattuale e quella periodica);
  • in ambito servizi di pagamento (i) sono stati attuati i presidi informatici, procedurali e di controllo in materia di misure di autenticazione forte del cliente (dal 12 settembre 2019) e di standard aperti di comunicazione (inviati questionari a Banca d'Italia) previsti dalla Direttiva PSD2, (ii) è stato rafforzato il processo di monitoraggio frodi e, da gennaio 2020 le attività prevenzione e monitoraggio frodi online siti terzi sono state esternalizzate a SIA;
  • in ambito normative a carattere trasversale (i) per la Compliance ICT è stato rafforzato il sistema dei controlli interni a presidio dei rischi operativi e di sicurezza ICT e la metodologia di analisi del rischio IT e cyber, (ii) per la normativa Privacy, è stata

adeguamento dell'attuale impianto documentale del Piano di Continuità Operativa dei Servizi Finanziari e di Pagamento e una evoluzione del modello di gestione della crisi e della continuità operativa in un'ottica di Gruppo. In particolare, l'evoluzione dell'organizzazione e del perimetro dei servizi finanziari (costituzione PostePay, esternalizzazione della gestione impieghi della liquidità a BP Fondi SGR e gli affidamenti alla funzione Chief Operating Office delle attività di back-office e alla funzione CA delle attività antifrode e antiriciclaggio), unitamente all'evoluzione della normativa di settore (PSD2, EBA) e all'emanazione della Linea Guida Gestione Incidenti Operativi e di Sicurezza dei Servizi Finanziari e di Pagamento, sono state le motivazioni alla base dell'aggiornamento del "Business Continuity Plan Volume 1 - Strategia e Organizzazione", la cui approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, risaliva al 10 maggio 2016.

Stante quanto sin qui riferito, il Collegio ha monitorato l'avanzamento delle attività volte all'implementazione, prevista a partire dal 2018, dei requisiti contenuti nelle nuove direttive europee in tema di servizi di investimento (MIFID2), intermediazione assicurativa (IDD) e sicurezza dei servizi di pagamento (PSD2).

Nel 2019 il Collegio Sindacale ha incrementato la propria attenzione al tema dell'ICT Risk incontrando le strutture competenti in vari momenti per i dovuti approfondimenti anche tramite sessioni di induction. Il Collegio ritiene di fondamentale importanza che venga assicurato il rispetto degli impegni, delle tempistiche e degli investimenti previsti, in particolare nelle aree ICT e Security, stante la specifica rilevanza dei rischi connessi ad IT security e Cyber Risk.

Infine, la funzione Risk Management ha riferito periodicamente al Collegio Sindacale circa il monitoraggio e l'evoluzione dei rischi rilevanti per BancoPosta. In coerenza con il nuovo modello di gestione del rischio di riciclaggio adottato dal Gruppo, come detto, il Responsabile Risk Management ha assunto anche il ruolo di Responsabile Antiriciclaggio di BancoPosta e, nell'ambito della funzione Risk Management è stata istituita, la funzione Antiriciclaggio BancoPosta che già dalla fine del 2018 è stata coinvolta nei lavori propedeutici alla predisposizione dell'analisi di autovalutazione del rischio e di redazione della Relazione Annuale Antiriciclaggio, nonché in gruppi di lavoro impegnati nello studio di fattibilità per la realizzazione di specifici presidi antiriciclaggio su determinati prodotti ritenuti a rischio (bollettino, vaglia e contante).

Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attività svolte dalla funzione Risk Management di BancoPosta nel corso dell'anno 2019 e degli interventi pianificati per l'esercizio 2020.

Il Collegio Sindacale, in accordo con la competente funzione di BancoPosta, ha valutato nel corso dell'anno 2019, con cadenza trimestrale attraverso il Tableau de Bord della funzione Risk Management di BancoPosta, l'andamento degli indicatori del RAF.

Sul tema si segnala che, anche su raccomandazione del Collegio Sindacale, sono stati inseriti nel RAF 2019 alcuni indicatori di monitoraggio nuovi o razionalizzati a seguito del risk assessment 2019, rendendo sistematiche le informative di volta in volta richieste.

Sempre lo scrivente Organo di Controllo ha verificato i livelli di rilevanza per BancoPosta dei rischi con particolare riguardo:

  • (i) alla "leva finanziaria", strutturalmente superiore a quella di una banca per la composizione dell'attivo BancoPosta, che è scesa al di sotto del limite previsto dal RAF per la crescita dei volumi e del valore delle attività ed è stata riportata al 3% tramite l'accantonamento di utili del BancoPosta per 85 milioni di euro;
  • (ii) al "costo dei rischi operativi", il cui trend nel 2019 è risultato decrescente rispetto al 2018, per la sensibile diminuzione nel 2019 delle perdite operative e dei connessi assorbimenti patrimoniali.

Tra i rischi più rilevanti per BancoPosta, oltre a quelli operativi, di leva finanziaria e di spread, si segnala quest'anno il rischio di tasso di interesse (IRRBB); il rischio regolamentare viene invece quest'anno inserito tra i rischi di media rilevanza, in quanto, recepite le Linee Guida EBA su IRRBB, non si rilevano a breve altre modifiche normative.

Al 31 dicembre 2019, considerando l'accantonamento di utili sopra ricordato, tutte le metriche del Risk Appetite Framework, a confronto con i valori obiettivo, soglia e limite fissati per l'esercizio, risultano in linea con gli obiettivi, con la sola eccezione del patrimonio assorbito dai rischi di credito e controparte, che si attesta all'8,8%, livello superiore al risk appetite (8%) ma comunque ampiamente entro la soglia di attenzione (10%) e del leverage ratio, che si attesta al livello limite del 3%.

Al 31 dicembre 2019, le misure di adeguatezza patrimoniale evidenziano un elevato capital ratio (CET1, pari al 18,3 %) e mezzi propri che risultano il doppio rispetto agli assorbimenti patrimoniali a fronte dei rischi quantificati in termini di capitale (free capital Pillar 2 pari al 56,2%).

Nel RAF 2020, il nuovo livello obiettivo per il leverage ratio è del 3%, considerata la minore necessità di mantenere un buffer prudenziale di patrimonio in relazione alla diminuzione del rischio regolamentare connesso alla nuova normativa IRRBB.

Il Collegio raccomanda il costante e attento monitoraggio dei principali indicatori definiti nel Risk Appetite Framework (RAF) per l'esercizio 2020.

Gli importi di perdita per rischi operativi registrati nel conto economico d'esercizio, sono in sensibile riduzione rispetto al 2018 principalmente per il superamento di alcuni fenomeni di attenzione quale il tema dei fondi immobiliari per il quale sono già stati effettuati accantonamenti negli anni passati e le iniziative di tutela risultano essere completate al netto dell'ultima fase per il Fondo Obelisco; inoltre, si è registrata la liberazione di fondi su fattispecie che si ritengono non più verificabili.

Per quanto riguarda il rischio di leva finanziaria, come detto, il leverage ratio nel corso del 2019 si era ridotto al di sotto del limite RAF per effetto della crescita dei volumi e del valore delle attività. Il riequilibrio ai valori limite del Risk Capacity del RAF (3,00%) è stato realizzato attraverso un accantonamento di utili da parte di BancoPosta per 85 milioni, deliberato dal CdA del 5 marzo; il Collegio ha preso atto dell'efficacia di tale misura.

Così come indicato in precedenza per gli effetti contabili, il Collegio ritiene anche necessaria una verifica ed un monitoraggio costante degli effetti derivanti dall'emergenza Covid-19 in termini di rischio prospettico per una valutazione in termini di possibile impatto sugli indicatori del RAF.

La funzione Risk Management di BancoPosta, nell'ambito del processo di budget 2020, ha stimato ex ante l'impatto degli scenari sul profilo di rischio, valutato l'adeguatezza prospettica del patrimonio e individuato la propensione al rischio (Risk Appetite Framework) coerente con gli obiettivi strategici e gli indirizzi a livello di Gruppo.

La proposta di Risk Appetite Framework per l'esercizio 2020:

· assume l'accantonamento a riserva di utili prodotti da BancoPosta nel 2019, per un importo di 85 milioni di euro, con corrispondente incremento dei mezzi propri;

· riflette, per quanto riguarda il rischio di tasso di interesse, l'adozione del nuovo modello di misurazione coerente con la nuova regolamentazione prudenziale in materia; in proposito si segnala che i trigger BancoPosta evidenziano un livello di esposizione strutturalmente superiore a quello medio delle banche per le quali la normativa stabilisce delle soglie di attenzione (supervisory outlier test) al 15% e 20%, in ragione delle profonde differenze nei modelli di business e quindi nella capital allocation tra diverse categorie di rischio;

· evidenzia, per il Leverage Ratio, soglie riviste al ribasso rispetto agli anni precedenti, in ragione della minore necessità di mantenere un "buffer" di capitale in eccesso rispetto agli assorbimenti di Pillar 2, a seguito dell'adozione del nuovo Modello di misurazione del Rischio Tasso che riduce il Rischio regolamentare; il nuovo livello obiettivo del 3% coincide con il minimo regolamentare per le banche, in ragione delle differenze nei modelli di business, che rendono per BancoPosta meno rilevante tale livello come soglia

minima di riferimento, ed è proposto il nuovo livello limite al 2,6%; per l'indicatore si segnala anche un affinamento delle modalità di calcolo, volta a renderlo più stabile e gestionalmente rilevante (netting della variazione delle riserve da valutazione dei titoli HTCS e considerazione della giacenza media del conto INPS per mitigare la volatilità connessa al pagamento delle pensioni);

• amplia il set delle metriche per le quali sono definiti trigger di Risk Appetite, tolerance e capacity, includendo una nuova misura relativa alla sensibilità del margine di interesse ai movimenti della curva Risk Free, integrazione coerente con l'evoluzione della normativa in materia e le attese della Banca d'Italia.

Da ultimo, alla data di redazione della presente relazione non sono decorsi i termini relativi al resoconto ICAAP-ILAAP/2019 per effetto della proroga concessa al 30 giugno 2020 da Banca d'Italia al sistema bancario e, pertanto, tale resoconto sarà predisposto dalla funzione Risk Management di BancoPosta nei prossimi mesi.

In conclusione, il Collegio Sindacale non ha rilevato situazioni o fatti critici che possano far ritenere non adeguato il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del BancoPosta nel suo complesso, ancorché siano emerse situazioni che hanno richiesto la pianificazione e l'indirizzamento di specifici interventi correttivi. Il Collegio Sindacale dà infine atto della sempre rinnovata reattività e proattività del Management in ordine alla definizione e implementazione operativa delle azioni migliorative e di rimedio alle debolezze ed eventuali carenze riscontrate.

*****

  1. e 19 Valutazioni conclusive in ordine all'attività di vigilanza svolta ed indicazione di eventuali proposte da rappresentare all'assemblea ai sensi dell'art. 153, comma 2, del D. Lgs. N. 58/1998.

In aderenza alle disposizioni Consob, precisiamo che dall'attività svolta non sono emersi omissioni, fatti censurabili o irregolarità né elementi di inadeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno o del sistema amministrativo contabile che abbiano rilievo ai fini di questa relazione.

Sulla base della attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio, il Collegio Sindacale, considerato il contenuto delle relazioni redatte dal Revisore legale, preso atto delle attestazioni rilasciate congiuntamente dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto

alla redazione dei documenti contabili societari, non rileva, per quanto di propria competenza, motivi ostativi all'approvazione del bilancio d'esercizio di Poste Italiane S.p.A. e del bilancio consolidato del Gruppo Poste al 31 dicembre 2019 e alla proposta di distribuzione del dividendo formulata dal Consiglio di Amministrazione.

25 marzo 2020

p. Il Collegio Sindacale

Il Presidente Mauro Lonardo

beens

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, nº 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) nº 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane (il Gruppo), costituito dallo Stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2019, dal Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal Prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato e dal Rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Poste Italiane SpA (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

PricewaterhouseCoopers SpA

www.pwc.com/it

A

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

spetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave
alore recuperabile del segmento di

Va business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" della Capogruppo

Nota 2.3 "Principi contabili adottati - Riduzione di valore di attività" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Nota 2.5 "Uso di stime", paragrafi "Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni" e "Impairment test CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Nota C1 "Conto economico - Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Il perdurante declino del mercato postale in cui il Gruppo Poste Italiane opera, rende significativamente complessa l'elaborazione di previsioni circa i futuri flussi di cassa ed i connessi risultati economici prospettici del segmento di business "Corrispondenza. Pacchi e Distribuzione" della Capogruppo. In tale contesto. sulla base del Piano Industriale di Gruppo per il periodo 2018 - 2022 (il "Piano Industriale") e del Budget 2020 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 5 marzo 2020 (il "Budget"), la "Unità generatrice di flussi di cassa" (Cash Generating Unit - "CGU"), rappresentata dal segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" della Capogruppo, è stata oggetto di verifica della eventuale riduzione di valore ("test di impairment") in conformità al principio contabile internazionale IAS36 "Riduzione di valore delle attività". Tale test ha avuto la finalità di verificare che il valore contabile delle attività

Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

  • approfondimento delle principali ipotesi ed assunzioni del Piano Industriale e del Budget con riferimento al segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" della Capogruppo, anche mediante discussioni con la Direzione di Poste Italiane SpA, analisi dei risultati consuntivi rispetto alle previsioni, verifica degli eventi successivi e lettura dei libri delle riunioni degli Organi Sociali:
  • aggiornamento della nostra comprensione della metodologia di individuazione della CGU "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" a livello della Capogruppo Poste Italiane SpA e di determinazione del relativo valore recuperabile in conformità al principio contabile internazionale IAS36 "Riduzione di valore delle attività" ed alle migliori prassi valutative di mercato. verificandone la continuità di applicazione rispetto ai criteri adottati nei precedenti esercizi;
  • ottenimento ed analisi critica del test di impairment prodotto da Poste Italiane SpA secondo la suddetta metodologia, nonché verifica della coerenza dei flussi considerati nel citato test con i relativi

attribuite alla CGU, tra cui, in particolare, gli immobili adibiti a uffici postali e centri di meccanizzazione e smistamento, sia recuperabile mediante l'uso nel processo produttivo. Al riguardo, è stato determinato il "valore d'uso" della CGU rappresentativo della stima dei flussi finanziari futuri attesi dall'impiego dei beni inclusi nella CGU nell'ambito dell'ordinario processo produttivo aziendale e tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale; tali flussi sono stati scontati ad un appropriato tasso e sono stati considerati i prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio Destinato BancoPosta remunererà i servizi resi. attraverso la unica e capillare rete commerciale di cui il Gruppo si avvale ed allocata nella CGU.

Pertanto, nell'ambito della nostra attività di revisione contabile per l'esercizio 2019, è stata posta particolare attenzione all'analisi della tecnica di valutazione del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" della Capogruppo, nonché della ragionevolezza delle più significative ipotesi ed assunzioni sottostanti.

Valutazione delle riserve tecniche assicurative

Nota 2.3 "Principi contabili adottati - Contratti assicurativi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Nota 2.5 "Uso di stime - Riserve tecniche assicurative" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

Nota B5 "Passivo - Riserve tecniche assicurative" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Nota C4 "Conto economico - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Nota 7 "Analisi e presidio dei rischi - Altri rischi - Rischi assicurativi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

valori contabili ed i dati del Piano Industriale e del Budget:

  • verifica della correttezza logica e matematica della costruzione dei flussi di cassa nell'ambito del suddetto test di impairment, nonché della ragionevolezza complessiva della costruzione del costo medio ponderato del capitale ("wacc") e della coerenza delle ipotesi relative al "valore terminale" ("terminal value", inteso come il valore che rappresenta la capacità dell'azienda di generare flussi di cassa, stimati oltre il periodo di previsione esplicita 2018 - 2022 di riferimento per il Piano Industriale):
  • verifica delle analisi di sensitività predisposte da Poste Italiane SpA al variare delle principali ipotesi valutative utilizzate, confrontandone la ragionevolezza delle relative risultanze con quelle derivanti da analisi di sensitività indipendenti da noi effettuate; verifica della informativa fornita nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.

Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

  • aggiornamento della nostra comprensione e della rilevazione del processo assicurativo di "riservazione", ovvero il processo aziendale volto alla determinazione delle passività rappresentative degli impegni contrattuali assunti, alla data di riferimento del bilancio ed a fronte dell'emissione dei premi, da parte di una compagnia di assicurazione nei confronti dei sottoscrittori delle proprie polizze; aggiornamento dell'analisi del disegno e
    • dell'efficacia, su base campionaria, dei controlli rilevanti posti in essere sul

Le "riserve tecniche assicurative" rappresentano la stima alla data di riferimento del bilancio degli impegni maturati, a fronte dell'emissione dei premi, verso i sottoscrittori delle polizze assicurative stipulate dalle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (di seguito, anche le "Compagnie").

Le riserve tecniche assicurative, pari a circa 140.261 milioni di Euro, rappresentano circa il 59% del totale passivo e patrimonio netto del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2019. In particolare, le riserve matematiche dei rami vita ammontano a circa 123.820 milioni di Euro, così rappresentando la quasi totalità delle suddette riserve tecniche assicurative esposte nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2019.

Le riserve tecniche assicurative sono una posta di bilancio la cui componente di stima è preponderante e richiede un significativo livello di giudizio professionale, dipendente da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di assicurazione stipulati dalle Compagnie ed in essere alla data di chiusura dell'esercizio.

Pertanto, nell'ambito della nostra attività di revisione contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione delle riserve tecniche assicurative nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.

citato processo di riservazione, avuto riguardo altresì alla qualità dei dati di input utilizzati ed alla coerenza tra le informazioni presenti nei sistemi informatici utilizzati dalle Compagnie e la relativa documentazione di supporto ottenuta;

  • svolgimento di procedure volte alla verifica della corrispondenza tra le informazioni gestionali e quelle contabili utilizzate dalle Compagnie, ai fini della determinazione della stima delle riserve tecniche;
  • analisi critica delle metodologie, delle ipotesi e delle assunzioni adottate dalle Compagnie per la stima delle riserve tecniche assicurative;
  • confronto delle metodologie e delle assunzioni, di cui al punto precedente, con la normativa di settore e con le migliori prassi valutative di mercato, nonché verifica della continuità rispetto ai criteri utilizzati nei precedenti periodi;
  • ottenimento ed analisi della documentazione predisposta da Poste Vita SpA per misurare la capacità dei flussi finanziari futuri derivanti dalle attività in portafoglio di coprire le obbligazioni nei confronti degli assicurati alla data del 31 dicembre 2019 e, quindi, per verificare la congruità della valutazione delle riserve tecniche iscritte nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane a tale data (cosiddetto: "Liability Adequacy Test").

Valutazione degli strumenti finanziari non quotati valutati al "valore equo"

Nota 7 "Analisi e presidio dei rischi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Nota 8.1 "Tecniche di valutazione del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Nota 8.2 "Gerarchia del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

aggiornamento dell'analisi del disegno e . dell'effettiva operatività del sistema dei controlli interni e delle apposite Linee

Nota 15 "Altre informazioni - Uso di stime - Fair value strumenti finanziari non quotati" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Le attività finanziarie classificate nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del valore equo ("fair value") sono iscritte rispettivamente per un ammontare di circa 40.186 e 3.871 milioni di Euro nel bilancio al 31 dicembre 2019; inoltre, sono iscritte passività finanziarie classificate nel secondo e terzo livello della gerarchia del fair value rispettivamente per un ammontare di circa 5.575 e 15 milioni di Euro.

Nel "secondo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati in mercati organizzati e regolamentati ("primo livello") ed osservabili sul mercato, direttamente ed indirettamente, con riferimento agli stessi strumenti. Invece, nel "terzo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate utilizzando anche input non osservabili sul mercato né direttamente, né indirettamente.

Nell'ambito della nostra attività di revisione contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione degli strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati e valutati al valore equo nel bilancio al 31 dicembre 2019. In particolare, il ricorso a stime rileva principalmente per determinate tipologie di titoli strutturati e strumenti finanziari derivati classificati nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del fair value in conformità ai principi contabili. internazionali IFRS9 "Strumenti finanziari" e IFRS13 "Valutazione del fair value".

Guida aziendali, a presidio dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati dal Gruppo per la determinazione dei fair value di secondo e terzo livello;

  • verifiche, su base campionaria, circa la ragionevolezza delle ipotesi e dei parametri di input alla base dei modelli valutativi utilizzati per la determinazione del fair value di secondo e terzo livello degli strumenti finanziari;
  • ricalcolo autonomo del fair value per un campione di strumenti e confronto con i valori determinati dalla Società;
  • procedure di richiesta di conferma di saldi ed informazioni alle controparti bancarie e finanziarie esterne, circa le operazioni in strumenti finanziari poste in essere nell'esercizio 2019;
  • verifica dell'informativa fornita nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, in conformità al principio contabile internazionale IFRS7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative".

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Poste Italiane SpA o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino

alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;

  • abbiamo valutato la presentazione. la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ci ha conferito in data 14 aprile 2011 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2019.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010 e dell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/1998

Gli amministratori di Poste Italiane SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'articolo 4 del Regolamento Consob di attuazione del DLgs 30 dicembre 2016, nº 254

Gli amministratori di Poste Italiane SpA sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del DLgs 30 dicembre 2016, nº 254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del DLgs 30 dicembre 2016, nº 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Roma, 25 marzo 2020

PricewaterhouseCoopers SpA

Corrado Testori (Revisore legale)

Relazione della società di revisione indipendente
ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, n° 39 e dell'articolo 10 del
Regolamento (UE) n° 537/2014

Poste Italiane SpA

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, nº 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) nº 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della società Poste Italiane SpA (la Società), costituito dallo Stato patrimoniale al 31 dicembre 2019, dal Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del patrimonio netto e dal Rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/2005.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

PricewaterhouseCoopers SpA

ﺍﻟﻤﻮﺍﻃﻨﻴﻦ ﺍﻟﻤﺴﺎﻋﺪ ﺍﻟﻤﻌﺎﺭﺿﺔ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺎﺣﺔ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺎﻋﺪ ﺍﻟﻤﺴﺘﺸﺮﻳﻦ ﺍﻟﻤﺴﺘﺸﺮﻳﻦ ﺍﻟﻤﺴﺘﺸﺮﻳﻦ ﺍﻟﻤﺴﺎﻋﺪﺓ ﺍﻟﻤﺎﺿﻲ ﺍﻟﻤﺴﺎﻋﺪﺓ ﺍﻟﻤﺎﺿﻲ ﺍﻟﻤﺴﺎﺣﺔ ﺍﻟﻤﺴﺎﺣﺔ ﺍﻟﻤﺴﺎﺣﺔ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴﺘﻮﻯ ﺍﻟﻤﺴ

www.pwc.com/it

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave

Valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione"

Nota 2.3 "Principi contabili adottati - Riduzione di valore di attività" del bilancio al 31 dicembre 2019

Nota 2.5 "Uso di stime", paraarafi "Impairment test su avviamenti. unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni" e "Impairment test CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" del bilancio al 31 dicembre 2019

Nota C1 "Conto economico - Ricavi e proventi -Ricavi per Servizi postali" del bilancio al 31 dicembre 2019

Il perdurante declino del mercato postale in cui Poste Italiane opera, rende significativamente complessa l'elaborazione di previsioni circa i futuri flussi di cassa ed i connessi risultati economici prospettici del segmento di business "Corrispondenza. Pacchi e Distribuzione". In tale contesto, sulla base del Piano Industriale del Gruppo Poste Italiane per il periodo 2018 - 2022 (il "Piano Industriale") e del Budget 2020 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 5 marzo 2020 (il "Budget"), la "Unità generatrice di flussi di cassa" (Cash Generating Unit - "CGU"), rappresentata dal segmento di business "Corrispondenza. Pacchi e Distribuzione", è stata oggetto di verifica della eventuale riduzione di valore ("test di impairment") in conformità al principio contabile internazionale IAS36 "Riduzione di valore delle attività". Tale test ha avuto la finalità di verificare

Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

  • approfondimento delle principali ipotesi ed assunzioni del Piano Industriale e del Budget con riferimento al segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", anche mediante discussioni con la Direzione di Poste Italiane SpA, analisi dei risultati consuntivi rispetto alle previsioni, verifica degli eventi successivi e lettura dei libri delle riunioni degli Organi Sociali;
  • aggiornamento della nostra comprensione della metodologia di individuazione della CGU "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" e di determinazione del relativo valore recuperabile in conformità al principio contabile internazionale IAS36 "Riduzione di valore delle attività" ed alle migliori prassi valutative di mercato. verificandone la continuità di applicazione rispetto ai criteri adottati nei precedenti esercizi:
  • ottenimento ed analisi critica del test di impairment prodotto da Poste Italiane SpA secondo la suddetta metodologia, nonché verifica della coerenza dei flussi considerati nel citato test con i relativi valori contabili ed i dati del Piano Industriale e del Budget; verifica della correttezza logica e matematica
    • della costruzione dei flussi di cassa

che il valore contabile delle attività attribuite alla CGU, tra cui, in particolare, gli immobili adibiti a uffici postali e centri di meccanizzazione e smistamento, sia recuperabile mediante l'uso nel processo produttivo. Al riguardo, è stato determinato il "valore d'uso" della CGU rappresentativo della stima dei flussi finanziari futuri attesi dall'impiego dei beni inclusi nella CGU nell'ambito dell'ordinario processo produttivo aziendale e tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale; tali flussi sono stati scontati ad un appropriato tasso e sono stati considerati i prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio Destinato BancoPosta remunererà i servizi resi, attraverso la unica e capillare rete commerciale di cui la Società si avvale ed allocata nella CGU.

Pertanto, nell'ambito della nostra attività di revisione contabile per l'esercizio 2019, è stata posta particolare attenzione all'analisi della tecnica di valutazione del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", nonché della ragionevolezza delle più significative ipotesi ed assunzioni sottostanti.

Valutazione degli strumenti finanziari non quotati valutati al "valore equo"

Nota A6 "Attività finanziarie BancoPosta -Gerarchia del fair value delle attività finanziarie BancoPosta" del bilancio al 31 dicembre 2019

Nota B6 "Passività finanziarie BancoPosta -Strumenti finanziari derivati" del bilancio al 31 dicembre 2019

Nota 7 "Analisi e presidio dei rischi" del bilancio al 31 dicembre 2019

Nota 8.1 "Tecniche di valutazione del fair value" del bilancio al 31 dicembre 2019

Nota 15 "Altre informazioni - Uso di stime - Fair value strumenti finanziari non quotati" del bilancio al 31 dicembre 2019

nell'ambito del suddetto test di impairment. nonché della ragionevolezza complessiva della costruzione del costo medio ponderato del capitale ("wacc") e della coerenza delle ipotesi relative al "valore terminale" ("terminal value", inteso come il valore che rappresenta la capacità dell'azienda di generare flussi di cassa, stimati oltre il periodo di previsione esplicita 2018 - 2022 di riferimento per il Piano Industriale); verifica delle analisi di sensitività predisposte da Poste Italiane SpA al variare delle principali ipotesi valutative utilizzate, confrontandone la ragionevolezza delle relative risultanze con quelle derivanti da analisi di sensitività indipendenti da noi effettuate:

verifica dell'informativa fornita nel bilancio al 31 dicembre 2019.

Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

aggiornamento dell'analisi del disegno e dell'effettiva operatività del sistema dei controlli interni e delle apposite Linee Guida aziendali, a presidio dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati dalla Società per la determinazione dei fair value di secondo e terzo livello:

verifiche, su base campionaria, circa la ragionevolezza delle ipotesi e dei parametri di input alla base dei modelli valutativi utilizzati per la determinazione del fair value di secondo e terzo livello degli strumenti finanziari;

Le "attività finanziarie BancoPosta" classificate nel · secondo e nel terzo livello della gerarchia del valore equo ("fair value") sono iscritte rispettivamente per un ammontare di circa 366 e · 71 milioni di Euro nel bilancio al 31 dicembre 2019; inoltre, sono iscritte "passività finanziarie BancoPosta", rappresentate da strumenti finanziari derivati, classificate nel secondo livello della gerarchia del fair value per un ammontare di · circa 5.567 milioni di Euro.

Nel "secondo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati in mercati organizzati e regolamentati ("primo livello") ed osservabili sul mercato, direttamente ed indirettamente, con riferimento agli stessi strumenti. Invece, nel "terzo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate utilizzando anche input non osservabili sul mercato né direttamente, né indirettamente.

Nell'ambito della nostra attività di revisione contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione degli strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati e valutati al valore equo nel bilancio al 31 dicembre 2019. In particolare, il ricorso a stime rileva principalmente per determinate tipologie di titoli strutturati e strumenti finanziari derivati classificati nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del fair value in conformità ai principi contabili internazionali IFRS9 "Strumenti finanziari" e IFRS13 "Valutazione del fair value".

ricalcolo autonomo del fair value per un campione di strumenti e confronto con i valori determinati dalla Società:

procedure di richiesta di conferma di saldi ed informazioni alle controparti bancarie e finanziarie esterne, circa le operazioni in strumenti finanziari poste in essere nell'esercizio 2019: verifica dell'informativa fornita nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019, in

conformità al principio contabile internazionale IFRS7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative".

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/2005 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno:
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;

  • · siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento:
    • abbiamo valutato la presentazione. Ia struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ci ha conferito in data 14 aprile 2011 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2019.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010 e dell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/1998

Gli amministratori di Poste Italiane SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/1998, con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Roma, 25 marzo 2020

PricewaterhouseCoopers SpA

Corrado Testori (Revisore legale)

Relazione della società di revissione indipendente
sulla dichiarazione considere non finanziario ai sensi dell'itricolo
3, c. 10, DLgs 254/2016 e dell'articolo 5 del regolame

Poste Italiane SpA

Esercizio chiuso al 31 dicembre 2019

Relazione della società di revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

ai sensi dell'articolo 3, c. 10, del DLgs 254/2016 e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB nº 20267 adottato con delibera nº 20267 del gennaio 2018

Al Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, nº 254 (di seguito, il "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB nº 20267/2018, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito "DNF") di Poste Italiane SpA e sue controllate (di seguito, il "Gruppo" o "Gruppo Poste Italiane") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 predisposta ex articolo 4 del Decreto, contenuta nella Relazione sulla gestione del bilancio consolidato del Gruppo e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 5 marzo 2020.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti nel 2016 dal GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards"), da essi individuati come standard di rendicontazione. La DNF è identificata e raccordata al Decreto e ai GRI Standards nel capitolo 7, "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" e i relativi contenuti sono identificati anche attraverso il simbolo:

Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione della DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

PricewaterhouseCoopers SpA

www.pwc.com/it

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISOC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali ed alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Responsabilità della società di revisione

È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e dai GRI Standards. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

  • analisi dei temi rilevanti in relazione alle attività ed alle caratteristiche del Gruppo 1 rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto dall'articolo 3 del Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato;
  • analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimetro di consolidamento, al fine di 2 riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
  • comprensione dei seguenti aspetti: 3
    • modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con riferimento alla gestione dei temi indicati nell'articolo 3 del Decreto;
    • politiche praticate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'articolo 3 del Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
    • principali rischi, generati o subiti connessi ai temi indicati nell'articolo 3 del Decreto.

Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati, inoltre, i riscontri con le informazioni contenute nella DNF ed effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 4, lettera a); comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF. In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale delle Direzioni di Poste Italiane SpA e con il personale di Postel SpA, Poste Vita SpA, BancoPosta Fondi SpA SGR e Poste Air Cargo Srl e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:

  • a livello della capogruppo Poste Italiane SpA:
    • a) con riferimento alle informazioni qualitative contenute nella DNF, e in particolare al modello aziendale, alle politiche praticate ed aí principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili;
    • b) con riferimento alle informazioni quantitative, abbiamo svolto sia procedure analitiche che limitate verifiche, per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati;
  • per la capogruppo e le seguenti società, Postel SpA, Poste Vita SpA, BancoPosta Fondi SpA SGR, Poste Air Cargo Srl, che abbiamo selezionato sulla base delle loro attività e del loro contributo agli indicatori di prestazione a livello consolidato, abbiamo effettuato incontri nel corso dei quali ci siamo confrontati con i responsabili ed abbiamo acquisito riscontri documentali circa la corretta applicazione delle procedure e dei metodi di calcolo utilizzati per gli indicatori.

Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo Poste Italiane relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards.

Roma, 25 marzo 2020

PricewaterhouseCoopers SpA

Corrado Testori (Revisore Legale)

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