Annual Report • Mar 27, 2020
Annual Report
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RELAZIONE SULLA GESTIONE
VOLUME 1
Siamo la più antica società europea nel settore dell'energia, operiamo nella produzione e vendita di elettricità e nell'approvvigionamento, distribuzione e vendita di gas.
Abbiamo un parco di produzione di energia elettrica sempre più sostenibile, flessibile ed efficiente, composto da impianti termoelettrici, idroelettrici, eolici e solari. Ci siamo dati l'obiettivo di portare entro il 2030 la produzione da fonti rinnovabili al 40% del nostro mix produttivo e lavoriamo alla realizzazione di cicli combinati di ultima generazione in grado di garantire il necessario complemento alla produzione rinnovabile.
Siamo impegnati nella diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento di gas per la sicurezza e la competitività del sistema nazionale nonché per accompagnare la transizione energetica. Stiamo realizzando nuove infrastrutture per l'importazione del gas e costruendo un deposito costiero e una nave metaniera destinate a creare la prima catena logistica integrata del gas naturale liquefatto in Italia per la decarbonizzazione del traporto pesante su strada e di quello marittimo. Inoltre gestiamo attività di stoccaggio e distribuzione gas.
Sul mercato finale vendiamo energia elettrica, gas naturale e offriamo servizi a valore aggiunto mirati al risparmio e al rispetto dell'ambiente per le famiglie e le imprese italiane.
Proponiamo soluzioni innovative e su misura alla Pubblica Amministrazione, alle grandi industrie e alle piccole e medie imprese, per un uso efficiente delle risorse energetiche e siamo attivi nel settore dei servizi ambientali.
Gentili Signori Azionisti,
nel 2019 Edison ha compiuto passi decisivi per rafforzare il suo profilo di operatore energetico responsabile a supporto della transizione energetica, mettendo al centro del proprio sviluppo un significativo impegno nella generazione da fonti rinnovabili, l'utilizzo responsabile del gas e il rinnovato impulso alle attività di efficienza energetica.
La ridefinizione dell'orientamento strategico in una prospettiva di sostenibilità ha comportato la decisione di uscire dalle attività E&P, annunciata nel mese di luglio, settore peraltro caratterizzato da una rilevante intensità di capitale e maggiore rischio. La finalizzazione della vendita è attesa nel 2020 e genererà risorse addizionali a supporto dello sviluppo della strategia industriale futura.
Come detto, Edison intende assumere un ruolo di leadership nella transizione energetica e vuole essere più vicina ai territori ed ai propri clienti. Con l'acquisizione di EDF EN Italia, con i suoi 300 MW di impianti eolici e fotovoltaici, e di EDF EN Services Italia, Edison è diventata il secondo operatore nazionale nella generazione eolica, ponendo le basi per il futuro sviluppo anche nella generazione fotovoltaica, ed ha creato le condizioni per cogliere sinergie nelle attività di manutenzione degli impianti rinnovabili. Inoltre, nel corso dell'anno, è stata ultimata la messa in esercizio degli 8 impianti eolici di E2i, la cui capacità produttiva era stata ottenuta nell'ambito dell'asta competitiva di fine 2016. Edison vuole essere una utility che si dirige proattivamente verso un modello di generazione elettrica sicuro, sostenibile e a basse emissioni di CO2 . Facendo leva sulla grande esperienza maturata nel settore della generazione a gas, la società ha riconfermato la sua leadership annunciando l'investimento di circa 700 mln di euro nel corso dei prossimi tre anni per la costruzione di due centrali a ciclo combinato di ultima generazione, ad alta efficienza e basso impatto ambientale, a Marghera Levante e Presenzano, realizzati tra l'altro con tecnologia italiana. Nell'ambito della generazione idroelettrica, è entrata in produzione la centrale mini-idro di Palestro e sono stati acquisiti tre nuovi impianti idroelettrici di piccola taglia in Valle d'Aosta.
Nei servizi energetici e ambientali Edison ha sviluppato un'offerta più completa e diversificata per crescere sul mercato finale, in particolare sui segmenti industriali, terziario e della Pubblica Amministrazione, dove anche attraverso le più recenti acquisizioni aziendali, si è aggiudicata importanti bandi per l'efficientamento energetico di strutture ospedaliere specialmente nel nord e in centro Italia.
La prossimità al mercato finale rappresenta un fattore distintivo di Edison sia nell'ambito dei servizi energetici e ambientali sia nelle vendite di energia, gas e servizi a valore aggiunto ai propri clienti. Edison chiude il 2019 con l'apertura di oltre 360 sportelli di vendita locali (grazie a partnership con installatori e centri di telefonia), con l'incremento dei volumi di elettricità e gas venduti al segmento B2B e con la fusione di Edison Energie (ex Gas Natural Vendita Italia) in Edison Energia. L'acquisizione del 100% di Assistenza Casa, precedentemente partecipata al 51%, permetterà di sviluppare più efficacemente un'offerta diversificata - che include assicurazioni per la casa, servizi di mobilità elettrica e di fotovoltaico di piccola taglia - mirata ad incentivare il risparmio ed il rispetto dell'ambiente.
In coerenza con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni inquinanti, nell'anno appena trascorso è iniziata la costruzione del deposito costiero di Ravenna e di una nave metaniera di piccola taglia dedicata alle attività Small Scale LNG. E' il primo passo nella creazione della catena logistica integrata di gas naturale liquefatto su piccola scala che Edison sta sviluppando a beneficio della decarbonizzazione del settore dei trasporti. Si tratta di una filiera che consentirà di alimentare con carburante a ridotto impatto ambientale il trasporto pesante su strada e quello marittimo, riducendo drasticamente le emissioni di NOx, SOx e CO2 . Sempre in tale ambito, è stata avviata l'attività di vendita di LNG, che si intende integrare al più presto con quella di bio-LNG e biometano. La società ha inoltre confermato l'obiettivo di rafforzare la flessibilità del proprio portafoglio di approvvigionamenti di gas con il rinnovo del contratto di importazione di gas con l'Algeria per 1 miliardo di metri cubi fino al 2027, con l'estensione al 2020 del contratto di importazione di gas russo per 1 ulteriore miliardo di metri cubi e con la messa in atto di diverse iniziative volte a garantire la futura disponibilità e la diversificazione delle fonti di gas in Italia. Sempre nel settore gas midstream, è iniziata la costruzione dell'interconnettore Grecia-Bulgaria, un'infrastruttura importante realizzata in partnership con gli operatori gas dei due paesi e considerata come Project of Common Interest dall'Unione Europea.
Sul piano internazionale invece, gli assetti proprietari delle attività di produzione e vendita in Grecia sono stati semplificati e consolidati, per cogliere le opportunità di crescita futura derivanti dalla progressiva liberalizzazione del settore energetico nel Paese.
In aggiunta, nel 2019 sono state inaugurate le Officine Edison nel campus di Bovisa del Politecnico di Milano, nuovo polo per l'innovazione nell'energia con l'incubatore universitario Polihub, in continuità con il progetto analogo lanciato con il Politecnico di Torino nel 2018. Sempre nell'ambito dell'innovazione, è continuato il processo di trasformazione digitale per migliorare l'efficienza e l'agilità aziendale ed abilitare nuovi business.
Il posizionamento come leader della transizione energetica e operatore responsabile si è sostanziato nel 2019 con un importante passo: l'integrazione dei rischi ESG (Environmental, Social, Governance) nel modello di rischio aziendale e con l'approvazione da parte del CDA di 10 target quantitativi connessi alla Politica di sostenibilità e che riguardano la responsabilità d'impresa, l'innovazione, la tutela dell'ambiente, il contrasto ai cambiamenti climatici, la valorizzazione delle persone e delle competenze, la qualità dei servizi e delle relazioni con i clienti e gli altri stakeholder. Nell'ambito dei progetti sociali, in particolare, abbiamo scelto di condividere con la collettività le nostre competenze in ambito energetico, sviluppando progetti educativi innovativi che valorizzano il territorio. Tra questi "Esperienze di Energia 4.0", basato sulle tecnologie digitali al servizio della sostenibilità e l'Accademia del Sole e del Vento, vere e proprie scuole di mestieri per i giovani del Sud Italia.
Non da ultimo, al fine di assicurare l'adeguatezza del sistema elettrico anche alla luce della chiusura degli impianti a carbone prevista dal Piano Nazionale Energia e Clima, a fine anno Terna ha lanciato le due prime aste per il capacity market, con consegna nel 2022 e 2023. Edison vi ha partecipato con esiti positivi, anche grazie ai progetti delle due nuove centrali a ciclo combinato.
In un quadro di domanda elettrica stabile, di domanda gas in lieve crescita (+2,2%) e con prezzi in diminuzione fatta eccezione per la CO2 in crescita, le attività gas e la filiera elettrica di Edison hanno ottenuto una buona performance operativa, superiore rispetto alle aspettative, generando risultati economico-finanziari positivi. Il risultato netto da Continuing Operations, ovvero delle attività gas e della filiera elettrica su cui Edison è focalizzata, registra una moderata crescita rispetto al 2018. Il conto economico tuttavia chiude in perdita per effetto della svalutazione registrata sulle attività E&P in fase di cessione. La struttura finanziaria di Edison si conferma solida, anche dopo l'acquisizione delle attività di EDF EN Italia e l'applicazione dell'IFRS 16, grazie a una forte generazione di cassa in quasi tutti i segmenti di business.
I rating sono stati confermati e Moody's ha aumentato l'outlook da stabile a positivo grazie al mantenimento di una solida struttura finanziaria ed al riposizionamento strategico della società.
Inoltre, una volta eseguita la vendita delle attività E&P, caratterizzate da un impiego di capitale e da un profilo di rischio peculiari rispetto a quelli propri delle rimanenti attività core, il Consiglio di Amministrazione valuterà eventuali proposte di riduzione del capitale sociale.
Dal punto di vista della performance sociale, l'indice di frequenza degli infortuni si è mantenuto stabilmente sotto il 2, a 1,8 a fine anno, incluse le aziende contrattiste e le società operanti nell'efficienza energetica recentemente acquisite, caratterizzate da un più alto impiego di manodopera e indici di frequenza più elevati. Anche l'indagine sul clima aziendale per il 2019 ha confermato risultati positivi con il crescente coinvolgimento delle persone, nonché la condivisione e l'ingaggio comune verso gli obiettivi aziendali.
In conclusione, come "manager Edison" che ha sviluppato la sua professionalità in questa azienda e ne è oggi l'Amministratore Delegato, sono orgoglioso di assumere la guida di un processo di trasformazione e sviluppo per affermare Edison come operatore leader della transizione energetica del Paese, riconoscibile dai nostri stakeholder e vicino ai territori e ai clienti. Tutti i progetti e le iniziative che sopra ho descritto, insieme all'energia delle nostre donne e dei nostri uomini, permetteranno alla società di ristabilire nel medio periodo margini operativi in forte progressione, caratterizzati da maggiore prevedibilità e minor rischio.
Nicola Monti CEO Edison




quota di produzione Edison su totale Italia 3.636km di gasdotti in bassa e media pressione
Gestione stoccaggio e distribuzione gas Italia
Gas Midstream, energy management & optimization
2019 - Fabbisogno totale Italia 73,7 mld m3*
70,6 mld m3 di cui Edison
14,7 mld m3
Energy Management
Dispacciamento impianti, ottimizzazione del portafoglio
Gestione approvvigionamenti contratti gas lungo termine, logistica, vendita gas al termoelettrico
e mercato grossista
41,8 TWh
20,0 mld m3
volumi gestiti
di energia
Produzione 4,5 mld m3
14,9 TWh
energia elettrica venduta ai clienti finali
Energy & Environmental
strutture pubbliche e private gestite
40siti industriali di generazione elettrica (tra cui rinnovabili) e termica
Services Market
21% quota Edison su totale import Italia
Oltre80 impianti e reti di teleriscaldamento
2.100
1,5 milioni
e industriali
7,5 mld m3
di contratti elettricità, gas e servizi energetici
gas venduto per usi civili
20 mln m2 Oltre di area gestita
Oltre20 siti operativi di servizi ambientali
Gas & Power
Market
3centri di stoccaggio
Gas
Importazioni

4 progetti di pipeline
Sviluppo infrastrutture trasporto gas estero
8%
** Inclusa la produzione di energia elettrica degli impianti Energy & Environmental Services Market. * Include iniezioni/prelievi da stoccaggio.
quota di produzione Edison su totale Italia
Contratti di
gas
approvvigionamento
(*Quantità contrattuale)
(di cui 6,4 da terminale) 12,4 mld m /a* 3
6,5GW* potenza netta installata
elettrodotto merchant (150 MW)
Energia elettrica
Importazioni e altro
35,8 TWh
2019 - Domanda totale lorda Italia 319,6 TWh
Termoelettrica 186,8 TWh
Fonti rinnovabili 97,1TWh
Gestione e sviluppo di impianti di generazione elettrica Italia ed estero
Power assets & Engineering
20,6 TWh* produzione netta
centrali idroelettriche (di cui 55 mini idro) centrali termoelettriche campi eolici campi fotovoltaici
Produzione netta 283,8 TWh
di cui Edison 21,4 TWh**
in Italia 1HV
IDROCARBURI
MERCATO ITALIA
* Dati in linea con il criterio di consolidamento.
ENERGIA ELETTRICA
2019 - Fabbisogno totale Italia 73,7 mld m3*

21% quota Edison su totale import Italia
RELAZIONE FINANZIARIA 2019 I 9
Al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economico-finanziaria, le tabelle che seguono riportano alcuni "Indicatori alternativi di performance". In calce alle medesime si fornisce la metodologia di calcolo di tali indici in linea con le indicazioni dell'European Securities and Markets Authority (ESMA).
| Capitolo | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati economici (*) (milioni di euro) | (**) | Esercizio 2019 | Esercizio 2018 | Var. % |
| Ricavi di vendita | 2 | 8.168 | 8.728 | (6,4)% |
| Margine operativo lordo | 2 | 587 | 426 | 37,8% |
| % sui Ricavi di vendita | 7,2% | 4,9% | - | |
| Risultato operativo | 176 | 126 | 39,7% | |
| % sui Ricavi di vendita | 2,2% | 1,4% | - | |
| Risultato netto da Continuing Operations | 98 | 93 | 5,4% | |
| Risultato netto da Discontinued Operations | 2; 9 | (562) | (26) | n.s. |
| Risultato netto di competenza di Gruppo | (479) | 54 | n.s. | |
| Dati finanziari (milioni di euro) | Capitolo (**) |
31.12.2019 | 31.12.2018 | Var.% |
| Capitale investito netto (A + B)(1) | 6.029 | 6.557 | (8,1)% | |
| Indebitamento finanziario netto (A) (1)(2) | 6 | 516 | 416 | 24,0% |
| Patrimonio netto totale (B)(1) | 6 | 5.513 | 6.141 | (10,2)% |
| Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante (1) |
6 | 5.327 | 5.886 | (9,5)% |
| Rating | 31.12.2019 | 31.12.2018 | ||
| Standard & Poor's | ||||
| -Rating M/L | BBB- | BBB- | ||
| -Outlook M/L Termine | Stable | Stable | ||
| -Rating B/T | A-3 | A-3 | ||
| Moody's | ||||
| -Rating | Baa3 | Baa3 | ||
| -Outlook M/L Termine | Positive | Stable | ||
| Principali indicatori | 31.12.2019 | 31.12.2018 | Var.% | |
| Debt / Equity (A/B) | 0,09 | 0,07 | - | |
| Gearing (A/A+B) | 8,6% | 6,3% | - | |
| Dipendenti (numero) (1)(3) | 5.631 | 5.372 | 4,8% |
Il nuovo principio IFRS 16 "Leasing" è stato applicato dall'1 gennaio 2019 prospettivamente senza restatement dei dati comparativi.
(1) Valore di fine periodo. Le variazioni di questi valori sono calcolate rispetto al 31 dicembre 2018.
(2) All'1 gennaio 2019 l'applicazione del nuovo principio IFRS 16 ha determinato un incremento del debito per circa 165 milioni di euro. Per maggiori informazioni si faccia riferimento al Bilancio Consolidato al paragrafo 1.1 Principi di nuova applicazione.
(3) Società consolidate integralmente. Include i dipendenti del business Exploration&Production, in dismissione, pari a 949 unità
(*) I valori del 2018 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
(**) Vedi Note illustrative al Bilancio Consolidato.
| Dati operativi | Esercizio 2019 | Esercizio 2018 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Produzione netta di energia elettrica (Twh) | 20,6 | 18,8 | 9,7% |
| Vendite di energia elettrica a clienti finali (TWh) | 14,9 | 13,7 | 8,7% |
| Importazioni di gas (Mld m3 ) |
14,7 | 14,6 | 0,4% |
| Totale vendite nette gas Italia (Mld m3 ) |
20,0 | 20,7 | (3,5)% |
| Siti serviti energia elettrica e gas (migliaia) | 1.516 | 1.592 | (4,8)% |
| Azioni al 31 dicembre 2019 |
numero | quotazione | |
|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie | 5.267.224.718 | (*) | |
| Azioni di risparmio | 109.775.953 | 1,0339 | |
| Azionisti con partecipazioni rilevanti al 31 | dicembre | 2019 | |
| % diritti di voto | % possesso | ||
| Transalpina di Energia Spa (1) | 99,477% | 97,446% | |
| (*) Revocate dalla quotazione dal 10 settembre 2012. (1) Controllata indirettamente al 100% da EDF Eléctricité de France Sa. |
|||
| ORGANI SOCIALI | |||
| Consiglio di Amministrazione (*) (1) | |||
| Presidente | Marc Benayoun (2) | ||
| Amministratore Delegato | Nicola Monti (3) | ||
| Amministratori | Béatrice Bigois (4) | ||
| indipendente | Paolo Di Benedetto (5) | ||
| indipendente | Fabio Gallia (6) | ||
| Xavier Girre (7) | |||
| Jean-Bernard Lévy (8) | |||
| indipendente | Nathalie Tocci (9) | ||
| Nicole Verdier-Naves (10) | |||
| Segretario del Consiglio | Lucrezia Geraci | ||
| Collegio sindacale (11) | |||
| Presidente | Serenella Rossi | ||
| Sindaci effettivi | Lorenzo Pozza | ||
| Gabriele Villa | |||
| Società di revisione (12) | Deloitte & Touche Spa |
(*) Alla data di pubblicazione del documento.
(1) Nominato dall'Assemblea del 2 aprile 2019 per un triennio e quindi sino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2021, ad eccezione di quanto indicato alla nota 3).
(2) Confermato Amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019 e Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione del 2 aprile 2019. Nominato nella carica di Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2019 con effetto dall'1 luglio 2019 a seguito della rinuncia alla carica di Jean-Bernard Lévy (vedi note 3) e 8)).
(3) Cooptato dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2019 in sostituzione della dimissionaria Sylvie Jéhanno e nominato Amministratore delegato dallo stesso Consiglio, con effetto dall'1 luglio 2019 a seguito della rinuncia alla carica di Marc Benayoun. In carica sino alla prossima assemblea. (4) Confermata Amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019.
(5) Confermato Amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019. Presidente del Comitato per la Remunerazione e del Comitato Operazioni con le Parti
Correlate (già Comitato Indipendenti), Lead Independent Director, e componente del Comitato Controllo e Rischi e dell'Organismo di Vigilanza. (6) Nominato Amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019. Presidente del Comitato Controllo e Rischi e componente del Comitato Operazioni con le Parti Correlate (già Comitato Indipendenti).
(7) Nominato Amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019. Componente del Comitato Controllo e Rischi.
(8) Confermato Amministratore e Presidente dall'Assemblea del 2 aprile 2019; quest'ultima carica rinunciata con effetto dall'1 luglio 2019.
(9) Confermata Amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019. Componente del Comitato per la Remunerazione, del Comitato Operazioni con le Parti Correlate (già Comitato Indipendenti) e dell'Organismo di Vigilanza.
(10) Confermata Amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019. Componente del Comitato per la Remunerazione.
(11) Nominato dall'Assemblea del 30 marzo 2017 per un triennio e quindi sino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2019.
(12) Incarico conferito dall'Assemblea del 26 aprile 2011 per il novennio 2011 – 2019.
Il 5 marzo 2019, Edison e Ansaldo Energia hanno firmato il contratto per un nuovo ciclo combinato a gas di ultima generazione che userà la più avanzata tecnologia italiana e renderà l'impianto termoelettrico di Marghera Levante (VE) il più efficiente d'Europa. L'accordo si inserisce nel piano di Edison di supportare la transizione energetica del Paese con investimenti in Italia di 2 miliardi di euro nel triennio 2019-2021.
L'investimento complessivo ammonta a oltre 300 milioni di euro e sarà destinato anche alla realizzazione dell'isola di potenza, che comprende la turbina a gas ad alta efficienza GT36 sviluppata dalla società genovese. La nuova turbina alimenterà il ciclo combinato di Marghera, che avrà una potenza elettrica complessiva di 780 MW e un rendimento energetico pari al 63%, il più alto reso disponibile oggi dalla tecnologia. Questo si tradurrà in un abbattimento delle emissioni specifiche di CO2 del 40% rispetto alla media dell'attuale parco termoelettrico italiano e di quelle di ossidi di azoto (NOX) di oltre il 70%.
I lavori di rifacimento della centrale avranno una durata di 3 anni e impiegheranno circa 600 persone, oltre all'indotto. Una volta ultimato, l'impianto di Marghera Levante impiegherà 31 persone, permettendo di confermare gli attuali livelli occupazionali della centrale.
Il nuovo ciclo combinato di Marghera Levante contribuirà alla transizione energetica del Paese garantendo la sicurezza e la flessibilità della produzione, necessarie a bilanciare l'intermittenza delle fonti rinnovabili.
Nel mese di aprile, Edison ha ottenuto l'Autorizzazione Unica che consente di avviare la realizzazione del progetto.
Il 17 luglio 2019, Edison ha perfezionato l'acquisizione da EDF Renouvelables di EDF EN Italia a cui fanno capo 265 MW di capacità eolica e 77 MW di potenza fotovoltaico; il corrispettivo, tenuto conto degli aggiustamenti contrattuali, è stato pari a 182,6 milioni di euro. Grazie a questa operazione, Edison diventa il secondo operatore eolico in Italia, consolidando 975 MW di capacità, e pone le basi per uno sviluppo significativo nel fotovoltaico in collaborazione con EDF Renouvelables.
L'operazione si inquadra nell'ambito dell'orientamento strategico delineato da Edison negli ultimi anni di qualificarsi società "low carbon" basata su un modello di sviluppo sostenibile indirizzato alle tematiche di natura ambientale. L'operazione è coerente con una delle principali direttrici del piano di sviluppo a medio e lungo termine di Edison che prevede una significativa crescita nel settore della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili - segmento in cui la società ha già una presenza significativa grazie al suo portafoglio di produzione idroelettrica -, con l'obiettivo che queste raggiungano il 40% della produzione totale del gruppo Edison entro il 2030 e per quella stessa data, anche un target di emissioni pari a 260 grammi di CO2/kWh, contribuendo così alla transizione energetica del Paese.
Il 16 ottobre 2019, Edison, attraverso IGI-POSEIDON- joint venture paritetica con la società greca DEPA SA -, ha firmato gli accordi per l'avvio delle attività di costruzione di IGB, un gasdotto lungo 182 km (di cui 31 km in Grecia e 151 km in Bulgaria) che inizia a Komotini in Grecia e termina nella città di Stara Zagora in Bulgaria, collegando il sistema greco del gas naturale con quello bulgaro. Inoltre, nell'area di Komotini, è prevista l'interconnessione con il gasdotto TAP (Trans-Adriatic Pipeline).
Il Progetto IGB, che è sviluppato da ICGB AD - joint venture 50-50 tra IGI Poseidon SA e Bulgarian Energy Holding (BEH) –, è parte, con i progetti Poseidon ed Eastmed, di un sistema di infrastrutture promosso da IGI Poseidon che contribuisce all'ampliamento del Corridoio Sud del gas e alla diversificazione di rotte e di fonti di gas verso l'Europa a sostegno degli obiettivi di sicurezza energetica, competitività e sostenibilità dell'Unione Europea.
In aggiunta agli accordi tra gli azionisti e tra i Governi, a Sofia sono stati firmati anche gli accordi di ICGB, con gli shipper per il trasporto del gas, con Corinth Pipeworks per la fornitura di tubi e con AVAX per la costruzione dell'infrastruttura.
Infine, sono stati firmati gli accordi con la Banca Europea per gli Investimenti ("BEI") per 110 milioni di euro che, con i contributi europei per 84 milioni di euro e con gli apporti di capitale sociale degli azionisti, assicurano le risorse finanziarie per la realizzazione del progetto.
Il 4 novembre 2019, la Società ETC Ecotermica Ciriè insieme al comune di Ciriè ha presentato il progetto per la realizzazione di una rete di teleriscaldamento che fornirà calore alle famiglie della città a nord di Torino.
La nuova centrale, che entrerà in funzione all'inizio della stagione termica 2020/2021, produrrà in modo efficiente e sostenibile tutta l'energia termica necessaria al fabbisogno delle utenze che verranno collegate, abbattendo le emissioni in atmosfera di anidride carbonica (5.000 tonnellate di CO2 in meno all'anno). L'investimento per la realizzazione del nuovo impianto, pari a circa 15 milioni di euro, sarà totalmente sostenuto da ETC Ecotermica Ciriè. Edison conferma in questo modo il proprio impegno verso un uso sostenibile delle risorse e a supporto della transizione energetica del Paese.
Il 12 novembre 2019, Edison e Sonatrach (società nazionale di idrocarburi in Algeria) hanno concluso un accordo per estendere fino al 2027 il contratto di fornitura di gas esistente. Il contratto garantirà a Edison la fornitura di un miliardo di metri cubi di gas all'anno dall'Algeria per la durata di otto anni. L'accordo, rafforzando il rapporto a lungo termine tra le due società, consente a Edison e all'Italia di impiegare fonti di gas naturale diversificate e affidabili, a beneficio della sicurezza nazionale.
Il 29 novembre 2019, Edison investe nello sviluppo e nella crescita del Paese e annuncia la realizzazione di una centrale termoelettrica di ultima generazione a ciclo combinato con gas naturale a Presenzano in provincia di Caserta.
La Centrale avrà una potenza complessiva pari a circa 760 MW e adotterà la migliore tecnologia ad oggi disponibile, in grado di assicurare un rendimento energetico di circa il 63%, che permette di ottenere delle emissioni specifiche di CO2 inferiori di circa 40% rispetto alla media del parco termoelettrico italiano. Le tecnologie adottate permetteranno di raggiungere elevate prestazioni ambientali garantendo emissioni di ossidi di azoto (NOX) inferiori di oltre il 60% rispetto agli attuali impianti a ciclo combinato della stessa taglia, nonché un utilizzo limitato della risorsa idrica. L'investimento complessivo ammonta a 370 milioni di euro e soddisfa compiutamente i criteri di convenienza economica, tenuto conto delle sue caratteristiche di efficienza tecnica e delle modalità di funzionamento del mercato nel quale è destinato ad operare. Nella Centrale Termoelettrica di Presenzano verrà installata la turbina a gas ad alta efficienza GT36, classe H, sviluppata da Ansaldo Energia, esempio di eccellenza nazionale e della migliore tecnologia italiana. L'avvio della costruzione è previsto all'inizio del 2020. La durata dei lavori per la messa in esercizio della centrale sarà di 30 mesi.
Il 17 dicembre 2019, Edison ha siglato con l'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna la concessione per l'occupazione di beni demaniali nel Porto di Oristano – Santa Giusta. L'accordo è propedeutico alla realizzazione di una banchina per le navi a servizio del deposito di Gas Naturale Liquefatto ("GNL") che la società energetica ha in progetto nell'area. La concessione ha una durata di 50 anni a decorrere dal 1° gennaio 2020.
Edison ha in progetto la costruzione di un deposito di GNL da 10.000 metri cubi per il rifornimento dei mezzi terrestri e navali, al fine di rendere disponibile un combustibile in linea con la direttiva europea Directive alternative fuel initiative ("DAFI"), con gli obiettivi di metanizzazione della Regione Sardegna e con i regolamenti sull'Organizzazione marittima internazionale ("IMO").
Il 20 dicembre 2019, Edison ha sottoscritto un contratto avente ad oggetto l'acquisizione del 70% da EDF Renouvelables Services SAS del capitale sociale di EDF EN Services Italia S.r.l.; società di cui Edison S.p.A. possedeva già il restante 30%, pertanto Edison è diventata l'unico socio di EDF EN Services Italia S.r.l..
EDF EN Services Italia S.r.l. svolge un'attività di gestione complessiva di asset rinnovabili, concentrando in capo a sé competenze relative ai servizi di Operation & Maintenance e ai servizi di Asset Management di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. In particolare, EDF EN Services Italia S.r.l fornisce i propri servizi a un portafoglio di impianti di 774,5 MW suddivisi tra 47 impianti eolici con una capacità installata di 769,5 MW (di cui 695,5 MW di E2i Energie Speciali s.r.l., E2i, società i cui risultati economici per effetto della governance e dei contratti in essere, sono consolidati in Edison, e 74 MW di Bonorva Wind Energy s.r.l., società controllata da EDF EN Italia S.p.A. - 100% Edison) e 3 impianti fotovoltaici di E2i con una capacità installata di 5 MW. Il settore delle energie rinnovabili è uno dei pilastri della strategia di Edison, fondata sulla crescita sia nel settore eolico sia in quello fotovoltaico. L'acquisizione di EDF Services rappresenta un'opportunità per internalizzare i servizi di Operation & Maintenance (O&M), ad oggi non presenti nel portafoglio di attività di Edison, così da completare la gamma di competenze nei diversi segmenti di attività relativi alla generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, consentendo sinergie ed efficienze operative.
Edison ha annunciato il 4 luglio 2019 la firma dell'accordo con Energean Oil and Gas per la vendita del 100% di Edison Exploration and Production Spa (Edison E&P) e delle sue partecipazioni nel settore esplorazione e produzione di idrocarburi (olio e gas naturale). Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'operazione il 3 luglio 2019. L'esecuzione della vendita è soggetta all'ottenimento di alcune autorizzazioni governative.
Il prezzo dell'operazione è stato determinato sulla base di un enterprise value pari a 750 milioni di dollari ed è previsto un corrispettivo aggiuntivo di 100 milioni di dollari all'avvio della produzione del giacimento di gas di Cassiopea in Italia. Inoltre, Edison avrà diritto a royalties associate a ulteriori potenziali sviluppi in Egitto. L'operazione include anche il trasferimento all'acquirente dei futuri obblighi di decomissioning.
Nel mese di dicembre 2019 Edison ha ricevuto il diniego del Ministro dell'Energia Algerino al trasferimento degli asset situati in tale Paese ed è stata invitata a discutere della cessione di tali asset con Sonatrach (società di stato algerino); Edison ha quindi avviato delle trattative in tal senso. Edison ed Energean, che hanno dichiarato la loro volontà di attuare comunque l'operazione escludendo gli asset algerini, hanno confermato l'obiettivo di chiudere l'operazione il prima possibile nel 2020.
La diffusione del coronavirus, iniziata nella provincia cinese di Hubei a gennaio, ha rapidamente determinato un impatto sui mercati energetici a livello globale. La Cina, infatti, conta per il 10% della domanda complessiva di petrolio, di conseguenza il rallentamento delle attività industriali ha messo pressione alle quotazioni del Brent. I timori legati alle ripercussioni sull'economia mondiale hanno alimentato la domanda di valute rifugio sostenendo il dollaro rispetto all'euro, che sconta inoltre le prospettive di una contenuta crescita nell'eurozona per via della debolezza del settore manifatturiero.
Per quanto riguarda il mercato europeo del gas, già interessato da un eccesso di offerta, la minore domanda asiatica potrebbe spingere gli shipper a riprogrammare le rotte dei cargo, reindirizzando i carichi di GNL verso l'Europa, in un contesto che prevede inoltre aumenti di capacità di produzione di GNL negli Stati Uniti e in Australia.
Per la descrizione di altri eventi successivi alla data di chiusura dell'esercizio cui la presente relazione si riferisce, si rimanda al paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2019" contenuto nel Bilancio consolidato.
Il 2019, è stato un anno di rallentamento dell'economia globale, per quanto sul finire dell'anno siano aumentati i segnali di stabilizzazione del ciclo economico mondiale.
La ripresa dei colloqui tra Usa e Cina, intervenuta nell'ultima parte dell'anno, e la mancata applicazione dei dazi sulle importazioni USA di autoveicoli e di loro parti hanno dato un po' di respiro al commercio mondiale, che, tuttavia si mantiene su tassi di crescita relativamente bassi. Sono infatti cambiati i riferimenti per il commercio mondiale, con sempre maggior spazio lasciato ai confronti bilaterali e l'Organizzazione mondiale del commercio ("OMC") che riveste un ruolo via via più marginale, anche in seguito alla mancata indicazione di nuovi giudici al suo interno (in sostituzione di quelli in scadenza a dicembre) che di fatto svuota ulteriormente il ruolo di questa istituzione, sferrando un altro colpo al multilateralismo commerciale. In tale contesto, a metà ottobre gli Stati Uniti hanno aumentato le tariffe su alcuni prodotti europei in risposta a quelli che gli Usa considerano aiuti di stato all'industria aeronautica europea e dunque concorrenza sleale. E minacciano nuovi interventi tariffari su prodotti tipici dell'export europeo nel caso in Europa si aumenti la tassazione sui colossi Usa della comunicazione. Infine, anche un eventuale accordo Usa-Cina non metterebbe al riparo dal ricorso allo strumento tariffario da parte degli Usa per far fronte a questioni anche di natura politica/economica (come quelle legate alla crisi in Hong Kong) e non solo in quelle commerciali. Per tutte queste ragioni, la ripresa degli scambi mondiali nei prossimi anni non potrà che essere modesta.
L'economia americana è in fase di rallentamento e attestata su un ritmo di crescita intorno al 2,4%. La crescita del prodotto interno lordo ("PIL") è stata dettata principalmente dai consumi delle famiglie, mentre gli investimenti fissi sono rimasti sostanzialmente stabili. L'interscambio con l'estero non migliora e la bilancia commerciale continua a rimanere fortemente negativa, nonostante la politica commerciale protezionistica messa in atto dall'Amministrazione Trump: la stabilizzazione dei flussi di importazione in seguito all'aumento dei dazi è stata infatti neutralizzata dalle difficoltà di crescita delle esportazioni dovute alla debolezza del commercio mondiale. L'industria è un po' in sofferenza, sia quella dei beni di consumo che quella dei prodotti industriali, mentre positiva è la tenuta dell'occupazione: nonostante le difficoltà dell'industria l'occupazione complessiva continua infatti a crescere, con l'eccezione della manifattura e del settore delle costruzioni.
Quanto agli Emergenti, prosegue il rallentamento di Cina e India. La prima ha registrato il più basso tasso di crescita dal 1992 (6%), complice anche la guerra commerciale con gli Usa e gli investimenti che restano stabilmente deboli; al momento la principale fonte di rischio rimane l'elevatissimo livello di indebitamento raggiunto dal sistema economico e la sua rapida crescita. Anche in India persiste la fase di debolezza del ciclo economico, che risente soprattutto del pesante rallentamento degli investimenti e della contrazione del commercio estero, sia dal lato delle esportazioni sia delle importazioni, a conferma del momento di fiacca della domanda internazionale e della domanda interna. In Brasile procede cauta la crescita del PIL, grazie soprattutto ai consumi delle famiglie, mentre gli investimenti hanno decelerato; la politica monetaria espansiva e il miglioramento del clima di fiducia non sembrano tuttavia sufficienti a consolidare la ripresa, sulla quale pesano l'incertezza delle elezioni municipali il prossimo anno e il crescente rischio contagio delle tensioni sociali che si stanno sviluppando in altri paesi dell'America Latina. Quanto alla Russia, nel corso dell'anno si è intensificato il ritmo di crescita, grazie al buon andamento della spesa pubblica, dei consumi privati e delle esportazioni; permane tuttavia la debolezza del mercato del lavoro e delle dinamiche salariali; inoltre, il calo dell'inflazione al di sotto del livello target fissato dalla banca centrale lascia spazio per ulteriori manovre espansive della politica monetaria a sostegno della crescita.
In lieve decelerazione è l'economia del Regno Unito, ma senza rischio recessione, anche in virtù dell'accordo di recesso raggiunto con la UE in merito alla "Brexit"; tale accordo, prima dell'uscita effettiva dalla UE, prevede un periodo di transizione verso un'area di libero scambio che durerà all'incirca un anno.
In rallentamento la crescita dell'unione economica e monetaria ("UEM"), che nel 2019 si attesta su un ritmo intorno al 1,1% (a fronte dell'1,9% del 2018) grazie al contributo positivo della domanda interna, mentre negativa è la componente estera. In contrazione è il settore manifatturiero, diversamente da quello dei servizi, che rimane in crescita. Al suo interno, tra i principali Paesi membri, la Germania, insieme all'Italia, è l'economia che ha maggiormente sofferto nel corso del 2019, mentre Spagna e Francia hanno retto maggiormente, per quanto entrambe siano cresciute a un ritmo inferiore rispetto al 2018. In Germania, a sostenere la crescita sono stati soprattutto i consumi delle famiglie e la spesa pubblica, mentre gli investimenti sono rimasti nel complesso stabili con, in particolare, una dinamica positiva per il settore delle costruzioni e una battuta d'arresto per gli investimenti in beni strumentali; nel corso dell'anno è inoltre proseguita la contrazione del settore manifatturiero, mentre rimane stabile il settore dei servizi. In Francia il maggior contributo all'economia è quello dato dalla domanda interna, sostenuta dai consumi privati e pubblici e, soprattutto, dagli investimenti, la cui crescita trasversale ha interessato le costruzioni, i beni strumentali e i mezzi di trasporto; anche in Francia è consolidata la debolezza del settore manifatturiero, mentre prosegue sostenuta la crescita del settore dei servizi. Pure in Spagna, è stato molto forte l'apporto della domanda interna alla crescita del PIL, sia nella componente dei consumi privati che degli investimenti, mentre fortemente negativo è stato il contributo della componente estera a seguito di un aumento delle importazioni e di una contestuale riduzione delle esportazioni; la Spagna è l'unico tra i principali Paesi europei ad aver messo a segno un miglioramento del settore manifatturiero, unitamente a quello dei servizi, trainati dal buon andamento del commercio al dettaglio, dei trasporti e del turismo.
Infine, riguardo all'Italia, il passo dell'economia rimane lento.
L'attività produttiva del manifatturiero e le vendite sui mercati internazionali confermano il quadro di stagnazione complessiva emerso durante l'anno, con un export non particolarmente brillante, soprattutto a causa del calo delle vendite intra-UE. Le prospettive per fine anno sono negative, con gli ordini esteri che a novembre sono risultati ai minimi da oltre sei anni. In questo scenario, solo l'attività legata al settore delle costruzioni ha mantenuto dei ritmi di crescita relativamente costanti.
Le indicazioni provenienti dal clima di fiducia delle imprese e dei consumatori sono di una chiusura 2019 e di un avvio 2020 deboli, come dimostrato dalla decelerazione dei consumi delle famiglie, più propense al risparmio, e dalla caduta degli investimenti industriali e delle scorte, immagine dei timori che hanno bloccato i piani di produzione delle imprese. Tutto ciò avviene principalmente a causa del giudizio più negativo sulla situazione economica del nostro Paese, cui si aggiunge anche la componente di incertezza politica che permane pur con l'insediamento del nuovo Governo di coalizione nell'agosto del 2019.
Nel corso del 2019, la media del cambio euro/dollaro si è attestata a 1,12, risultando in diminuzione del 5,2% rispetto al 2018. Analizzando l'andamento mensile si osserva un progressivo indebolimento della moneta unica nei confronti del dollaro, in un contesto di rallentamento dell'economia globale a seguito delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. In tale contesto, la banca centrale europea ("BCE") nel corso dell'anno ha rafforzato la propria politica monetaria a sostegno dell'economia, con un effetto di deprezzamento dell'euro. In particolare, nella riunione di settembre ha annunciato un ampio pacchetto di misure di stimolo, tra cui il taglio da -0,4% a -0,5% del tasso sui depositi e la ripresa per un periodo non definito del "quantitative easing", sospeso soltanto alla fine del 2018. L'istituto di Francoforte ha inoltre comunicato che i tassi rimarranno ai valori attuali o inferiori fino a quando l'inflazione convergerà all'obiettivo di un livello prossimo ma inferiore al 2%. Dal primo novembre, Christine Lagarde ha assunto la guida della BCE al posto di Mario Draghi e nella sua prima riunione in dicembre ha ribadito la necessità di una politica accomodante per assicurare favorevoli condizioni di finanziamento.
Anche la Federal Reserve System ("FED") ha dovuto affrontare gli effetti legati alle dispute commerciali, modificando la propria politica monetaria al fine di proteggere l'economia statunitense. Di conseguenza, anziché alzare i tassi di interesse come prospettato a fine 2018, la FED ha deciso, tra luglio e ottobre, di tagliare per tre volte i tassi, passando da un range di 2,25-2,5% a 1,5-1,75%. Questo cambiamento di politica monetaria in senso maggiormente accomodante ha determinato un andamento crescente del tasso di cambio soltanto in giugno e negli ultimi tre mesi dell'anno. In dicembre, la banca centrale statunitense ha manifestato l'intenzione di mantenere i tassi stabili per un prolungato periodo di tempo, deludendo le aspettative relative a possibili futuri rialzi e indebolendo il dollaro.

Per quanto riguarda i mercati petroliferi, la quotazione media del Brent ha segnato un calo del 10,3%, passando da 71,5 USD/bbl nel 2018 a 64,1 USD/bbl nel 2019.
Gli sviluppi della disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina sono stati il principale fattore che ha guidato l'andamento delle quotazioni nel corso dell'anno. Nei primi quattro mesi del 2019 si è osservato un trend rialzista, favorito da una tregua nelle tensioni commerciali, dai nuovi tagli alla produzione decisi dall'OPEC e dai Paesi alleati, oltre che da criticità nei contesti geopolitici di Venezuela e Medio Oriente. Da maggio, le quotazioni del petrolio si sono spinte al ribasso, influenzate dalla rottura dei negoziati sul commercio tra Stati Uniti e Cina, che ha provocato un inasprimento della guerra commerciale con entrambi i Paesi, che hanno imposto nuovi dazi sui beni scambiati. Tali tensioni hanno causato un indebolimento della crescita dell'economia globale, e conseguentemente la domanda di prodotti petroliferi è stata caratterizzata da un aumento contenuto, segnando il ritmo di crescita più basso dai tempi della crisi finanziaria del 2008. Nell'ultimo trimestre dell'anno le quotazioni hanno ripreso a crescere, sebbene solo in dicembre si siano attestate a un valore superiore a quello del 2018, supportate dalla ripresa dei negoziati tra Stati Uniti e Cina, dopo che le due parti in ottobre avevano trovato un principio di intesa preliminare sull'accordo commerciale, che è stata poi finalizzata alla fine dell'anno.
A fronte del limitato incremento della domanda, l'offerta globale è risultata abbondante, soprattutto a seguito della continua crescita della produzione americana, che nel 2019 è risultata in media pari a 12,3 milioni di barili al giorno e a dicembre ha raggiunto un nuovo record al livello di 12,9 milioni di barili al giorno. In tale contesto, l'OPEC e i suoi alleati, guidati dalla Russia, hanno deciso di proseguire nelle riduzioni dell'offerta e in dicembre hanno rafforzato il proprio impegno, stabilendo di aumentare l'entità dei tagli nel primo trimestre del 2020. Durante l'anno, diversi membri OPEC, tra cui Iran e Arabia Saudita, sono stati interessati da tensioni geopolitiche: in particolare in settembre un attacco ad alcune infrastrutture saudite ha reso temporaneamente indisponibile gran parte della capacità di produzione del paese. Tuttavia, la spinta rialzista sui prezzi è stata contenuta a seguito del prevalere delle preoccupazioni relative alla debolezza del quadro macroeconomico globale. Queste dinamiche hanno ulteriormente rafforzato l'elevata volatilità che caratterizza il prezzo del greggio.
La quotazione del greggio in euro ha seguito l'andamento annuo di quella in dollari, mostrando una contrazione minore a causa dell'indebolimento della moneta unica rispetto ai livelli del 2018. La quotazione media del 2019 si è attestata a 57,2 euro/bbl, in calo del 5,6% rispetto alla media osservata l'anno precedente.
La tabella ed il grafico che seguono riportano i valori annuali medi e la dinamica mensile nel corso dell'anno corrente e dell'anno precedente:
| Esercizio 2019 | Esercizio 2018 | Variazione % | |
|---|---|---|---|
| Prezzo petrolio USD/bbl(1) | 64,1 | 71,5 | (10,3%) |
| Cambio USD/euro | 1,12 | 1,18 | (5,2%) |
| Prezzo petrolio euro/bbl | 57,2 | 60,6 | (5,6%) |
(1) IPE Brent
Relazione finanziaria 2019 Relazione sulla gestione Bilancio consolidato Bilancio separato

I prodotti distillati hanno registrato nel corso del 2019 un andamento simile a quello del petrolio, che ha determinato medie annuali inferiori a quelle del 2018. Per quanto riguarda il gasolio, il prezzo medio del 2019 è stato pari a 592,4 USD/MT, in diminuzione del 7,1% rispetto alla media 2018, mentre gli olii combustibili con basso contenuto di zolfo (BTZ) e alto contenuto di zolfo (ATZ) hanno segnato una quotazione media annua rispettivamente di 389,3 USD/MT e di 330,4 USD/MT, in calo del 2,4% e del 16,2% rispetto all'anno precedente. La contenuta riduzione dell'olio BTZ e la maggiore diminuzione dell'olio ATZ sono state causate dalle implicazioni della nuova normativa internazionale sulla qualità dei combustili impiegati dalle navi. L'IMO, International Maritime Organization, ha disposto che a partire dal 1 gennaio 2020 le compagnie navali dovranno ridurre le proprie emissioni di ossidi di zolfo dell'85%, determinando di conseguenza un maggior ricorso a combustibili a basso contenuto di tali inquinanti (limite massimo consentito: 0,5%).
Il mercato del carbone, con riferimento alle quotazioni sul mercato atlantico, ha mostrato un trend decrescente, attestandosi nel 2019 a quota 61,0 USD/t, in diminuzione del 33,6% rispetto all'anno precedente. La maggior competitività del gas naturale e l'aumento della produzione da fonti rinnovabili hanno comportato una contenuta domanda di carbone in Europa per la generazione elettrica, spingendo al ribasso i prezzi in un contesto di abbondante offerta sul mercato globale.
I prezzi gas ai principali hub europei si sono attestati su livelli inferiori rispetto al 2018, con valori annuali in calo mediamente di circa il 38%. Nel corso dell'anno le quotazioni hanno registrato variazioni congiunturali negative nei primi tre trimestri (rispettivamente -23,4%, -27,2% e -22,8%), mentre nel quarto trimestre si è osservato un incremento congiunturale del 20,6%. Il prezzo del gas al TTF, Title Transfer Facility, principale riferimento europeo, ha registrato un valor medio di 14,3 c€/standard metro cubo, rispetto alla media di 24,1 c€/standard metro cubo del 2018 segnando un decremento del 40,6%.
Le quotazioni del mercato dei titoli di emissione CO2 hanno registrato una significativa crescita rispetto al 2018, attestandosi su un valor medio di 24,8 euro/t, in aumento del 56,1%. La variazione è risultata più marcata nel primo trimestre, caratterizzato da uno scostamento tendenziale del 125,6% guidato dall'avvio della Market Stability Reserve ("MSR") e dalla sospensione delle aste inglesi. Gli sviluppi sulla "Brexit" e l'ondata di caldo estivo hanno fornito supporto alle quotazioni nei successivi mesi. In seguito, i prezzi sono stati impattati dalla debolezza del comparto energetico, per poi risalire a dicembre sulla scia dell'approvazione dell'accordo sull'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea da parte del Parlamento britannico e degli incrementi registrati sul mercato del Brent. A sostenere le quotazioni nel corso dell'anno, vi è da segnalare anche l'emergere della volontà di alcuni Paesi europei di supportare obiettivi più ambiziosi nella riduzione delle emissioni di gas serra.
Il mercato dei Titoli di efficienza energetica ("TEE") ha registrato nel 2019 una quotazione media di 260,1 euro/TEE, in diminuzione del 12,9% rispetto all'anno precedente, quando il prezzo medio si era attestato a 298,6 euro/TEE. Durante l'intero anno, si sono osservati prezzi stabili a circa 260 euro/TEE, con il mercato che si è adeguato al segnale di prezzo fornito dalle misure introdotte dal Decreto correttivo DM 10 maggio 2018. Permane una situazione di scarsità di titoli disponibili rispetto agli obiettivi definiti dalla normativa, come confermato dalla rilevante quantità di TEE virtuali, ossia non derivanti dalla realizzazione di progetti di efficienza energetica, richiesti dai distributori al gestore servizi energetici ("GSE") al fine di ottemperare agli obblighi relativi all'anno d'obbligo 2018.
| (TWh) | Esercizio 2019 | Esercizio 2018 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Produzione netta: | 283,8 | 279,8 | 1,4% |
| - Termoelettrica | 186,8 | 184,3 | 1,4% |
| - Idroelettrica | 47,0 | 49,9 | (5,8%) |
| - Fotovoltaica | 24,3 | 22,3 | 9,0% |
| - Eolica | 20,1 | 17,6 | 14,2% |
| - Geotermoelettrica | 5,7 | 5,8 | (1,7%) |
| Saldo netto import/export | 38,2 | 43,9 | (13,0%) |
| Consumo pompaggi | (2,4) | (2,3) | (4,3%) |
| Totale domanda | 319,6 | 321,4 | (0,6%) |
Fonte: elaborazione dati consuntivi 2018 e preconsuntivi 2019 Terna al lordo delle perdite di rete.
Nel 2019, la domanda lorda di energia elettrica è risultata pari a 319,6 TWh, in riduzione di 1,8 TWh (-0,6%) rispetto all'esercizio 2018. In termini destagionalizzati e corretti per calendario e temperatura, il valore non registra sostanziali variazioni.
Nel 2019, la produzione netta è aumentata di 4,0 TWh (+1,4%) il cui mix produttivo è stato caratterizzato da un incremento del contributo termoelettrico pari a 2,5 TWh (+1,4%). La ripresa delle produzioni termoelettriche è stata favorita principalmente da un calo del saldo netto d'importazione di 5,7 TWh (-13,0%) rispetto al 2018 e da una riduzione delle produzioni idroelettriche di 2,9 TWh (-5,8%), dovuta ad una minore idraulicità rispetto all'anno precedente.
Per quanto riguarda le altre fonti rinnovabili, il comparto fotovoltaico ha registrato un incremento della produzione di 2,0 TWh (+9,0%), come pure quello eolico in aumento di 2,5 TWh (+14,2%) rispetto al 2018.
In merito ai pompaggi idroelettrici, si rileva un utilizzo maggiore rispetto all'esercizio precedente di 0,1 TWh.
Complessivamente, la produzione nazionale, al netto dei pompaggi, ha coperto l'88,1% della domanda, in aumento rispetto all'anno precedente, in cui si era attestata all'86,4%.
Con riferimento allo scenario prezzi al 31 dicembre 2019, la quotazione media 2019 del PUN TWA (Prezzo Unico Nazionale Time Weighted Average) si è attestata su un livello di 52,3 euro/MWh, in diminuzione del 14,7% rispetto al dato relativo all'anno precedente (61,3 euro/MWh).
Questo calo di prezzo rispetto al 2018 si inquadra in un contesto di minore richiesta di energia elettrica e di contrazione dei costi dei principali combustibili utilizzati per la generazione termoelettrica (gas, carbone), fattore quest'ultimo che ha più che compensato l'incremento delle quotazioni della CO2.
Analizzando l'andamento mensile del PUN nel corso del 2019, si può osservare come il livello sia risultato inferiore a quello del 2018, eccezion fatta per i mesi di gennaio, febbraio e aprile. Ad inizio anno, le temperature più rigide e le minori importazioni, causate da alcune limitazioni alla capacità di interconnessione alla frontiera settentrionale, hanno apportato una pressione rialzista ai prezzi sul mercato del giorno prima (+38,1% rispetto allo stesso mese del 2018). A partire dal mese di febbraio, le quotazioni del PUN sono scese in conseguenza della contrazione della domanda, impattata dalle temperature superiori alla media stagionale e dall'indebolimento della congiuntura economica, oltre che della diminuzione dei prezzi del gas. Nell'ultimo trimestre dell'anno, i prezzi hanno mostrato nuovamente un andamento decrescente per via della ripresa della generazione idroelettrica e delle temperature miti.
Nel corso del 2019, i gruppi di ore F1, F2 e F3, così come le fasce picco e fuori picco, hanno registrato ribassi pressoché analoghi, nell'intorno del 14,6%, rispetto all'anno precedente.
Per quanto riguarda i prezzi zonali, nel 2019 si sono rilevati cali piuttosto omogenei, con variazioni lievemente meno marcate nella zona Sicilia (-9,7%) rispetto a riduzioni nell'intorno del 14,7% nelle altre zone.

L'andamento mensile rispetto all'anno precedente è rappresentato nel seguente grafico:

Anche i prezzi dei Paesi esteri hanno evidenziato una generale contrazione. La Francia ha chiuso il 2019 a 39,4 euro/MWh, in diminuzione del 21,4% rispetto all'anno precedente. L'assenza di particolari criticità sul parco nucleare per buona parte dell'anno, emergendo solo nell'ultimo trimestre a causa di un terremoto nel sud del Paese, ha impattato al ribasso sulle quotazioni. Il differenziale con il PUN si è ampliato del 16%, attestandosi a 12,9 euro/MWh, influenzato nella prima parte dell'anno anche dalla riduzione della capacità di interconnessione alla frontiera settentrionale italiana.
La Germania ha chiuso a quota 37,7 euro/MWh (-15,3% rispetto al 2018). Nonostante la forte generazione rinnovabile, prevalentemente da fonte eolica, che ha determinato prezzi negativi in alcuni giorni dell'anno, nei periodi di basse Fonti di Energie Rinnovabili ("FER") gli impianti termoelettrici tedeschi, in prevalenza a carbone e a lignite, impattati dal significativo rialzo dei prezzi della CO2, sono stati in grado di condizionare i prezzi. Le chiusure di impianti a carbone e a lignite hanno contenuto ulteriormente il trend ribassista. Il differenziale tra Italia e Germania è calato del 13,0% rispetto al 2018, attestandosi a quota 14,7 euro/MWh.
| Esercizio 2019 | Esercizio 2018 | Variazione % |
|---|---|---|
| 28,2 | 28,8 | (1,9%) |
| 17,5 | 17,8 | (1,9%) |
| 25,8 | 23,3 | 10,4% |
| 2,2 | 2,1 | 4,4% |
| 73,7 | 72,1 | 2,2% |
Fonte: Preconsuntivi 2018 e preliminari 2019 Snam Rete Gas, Ministero Sviluppo Economico e stime Edison.
La domanda di gas naturale del 2019 è risultata pari a 73,7 miliardi di metri cubi, in aumento di 1,6 miliardi di metri cubi (+2,2%) rispetto al 2018.
Tale dinamica è da attribuirsi principalmente all'incremento del settore termoelettrico, che ha registrato una crescita dei volumi ritirati pari a 2,5 miliardi di metri cubi (+10,4%) rispetto all'anno precedente, dovuto principalmente ad effetti congiunturali quali la riduzione delle importazioni nette e delle produzioni idroelettriche per una minore idraulicità rispetto all'anno precedente.
Il settore civile ha registrato una lieve diminuzione dei volumi pari a 0,6 miliardi di metri cubi (-1,9%), da attribuirsi principalmente al fattore climatico che, nel primo trimestre, si è manifestato con temperature mediamente più alte rispetto al 2018 (-1 miliardi di metri cubi), a differenza del secondo trimestre, in cui le temperature rilevate sono state mediamente più basse rispetto all'anno precedente (+0,8 miliardi di metri cubi). In corrispondenza degli ultimi due trimestri non sono stati registrati significativi scostamenti rispetto al 2018.
Il settore industriale, in termini di volumi, è risultato lievemente inferiore rispetto al 2018, con una variazione di -0,3 miliardi di metri cubi (-1,9%).
Nel 2019, le fonti di approvvigionamento hanno registrato:
Dall'inizio dell'anno, l'aumento della produzione globale da parte dei principali paesi esportatori (incluso USA) e l'indebolimento dei prezzi del mercato asiatico, combinati come il rafforzamento dell'utilizzo dei meccanismi di assegnazione di capacità tramite asta, hanno favorito l'arrivo di GNL, sostenendo l'offerta. L'abbondanza di flussi di GNL che ha investito il mercato europeo e nazionale, è un fenomeno ormai in forte crescita negli ultimi anni; ciò ha contribuito ad una forte pressione sui prezzi di mercato con un'importante riduzione dei livelli di prezzo, come si evince dal grafico sottostante. Nel corso del 2019, il prezzo del gas spot in Italia, di concerto con i movimenti registrati da altri hub europei, ha segnato una contrazione rispetto allo scorso anno del 33,6%, attestandosi a quota 17,0 centesimi di euro/standard metro cubo.
Nel corso dell'ultimo trimestre, lo stagionale calo delle temperature ha determinato un incremento delle quotazioni in particolare nel mese di novembre, limitato tuttavia dall'elevata disponibilità di offerta.
Nel 2019 lo spread PSV-TTF è salito dell'84,5% rispetto allo scorso anno, registrando un valor medio di 2,6 centesimi di euro/standard metro cubo. Questo rialzo significativo è da ascrivere a fenomeni congiunturali, quali il maggiore livello di riempimento degli stoccaggi in Olanda e l'inverno mite, contrariamente a quanto verificatosi nel 2018, quando un'ondata di freddo eccezionale in Nord Europa aveva causato l'inversione del differenziale nel mese di marzo.

Nel seguito si evidenziano i tratti salienti delle principali tematiche oggetto dell'evoluzione normativa e regolatoria relativa all'anno 2019 per i diversi ambiti del business aziendale, a prescindere dagli impatti sul Gruppo che, ove materiali, sono oggetto di specifico commento nei paragrafi dedicati ai risultati e ai rischi.
Decreto-Legge Clima "Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria e proroga del termine di cui all'articolo 48, commi 11 e 13, del Decreto-Legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla Legge 15 dicembre 2016, n. 229" – Decreto-Legge 14 ottobre 2019 n. 111, convertito in Legge dalla legge di conversione 12 dicembre 2019, n. 141, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 13 dicembre 2019. Le principali misure introdotte dal provvedimento sono:
Sistri: la Legge 11 febbraio 2019, n. 12 di conversione del Decreto Legge 135/2018 recante "Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la Pubblica Amministrazione", confermando la soppressione del Sistri e recando le disposizioni in materia di tracciabilità dei rifiuti, introduce nella disciplina normativa un primo passo del nuovo sistema di tracciabilità, istituendo il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, gestito direttamente dal Ministero dell'Ambiente. Edison si è adeguata alla nuova normativa in tema di tracciabilità di rifiuti a partire dall'1° gennaio 2019.
Decreto Fonti Energie Rinnovabili ("FER1"): E' stato pubblicato nella GU n. 186 del 9 agosto 2019 il Decreto 4 luglio 2019 del Ministero Sviluppo Economico "Incentivazione dell'energia elettrica prodotta dagli impianti eolici on shore, solari fotovoltaici, idroelettrici e a gas residuati dei processi di depurazione" che, ai sensi dell'articolo 1, in coerenza con gli obiettivi europei 2020 e 2030, ha la finalità di sostenere la produzione di energia elettrica dagli impianti alimentati a fonti rinnovabili attraverso la definizione di incentivi e modalità di accesso che promuovano l'efficacia, l'efficienza e la sostenibilità, sia ambientale sia degli oneri di incentivazione, in misura adeguata al perseguimento degli obiettivi nazionali e con modalità conformi alle Linee guida in materia di aiuti di Stato per l'energia e l'ambiente di cui alla comunicazione della Commissione europea (2014/C 200/01).
Il Decreto prevede l'assegnazione degli incentivi attraverso delle procedure concorsuali basate su aste e registri. Ai fini delle procedure d'asta, i bandi sono organizzati in tre gruppi: gruppo A-impianti eolici e impianti fotovoltaici; gruppo B- impianti idroelettrici e impianti a gas residuati dei processi di depurazione e gruppo C- impianti oggetto di rifacimento totale o parziale e rientranti nelle tipologie di cui al gruppo A, lettera i., e gruppo B, lettere i. e ii. Ai fini dell'iscrizione a registro, i bandi sono organizzati in quattro gruppi: •Gruppo A: impianti eolici; impianti fotovoltaici;
•Gruppo A-2: impianti fotovoltaici i cui moduli fotovoltaici sono installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell'eternit o dell'amianto. La superficie dei moduli non può essere superiore a quella della copertura rimossa;
•Gruppo B: impianti idroelettrici; impianti a gas residuati dei processi di depurazione;
•Gruppo C: impianti oggetto di rifacimento totale o parziale e rientranti nelle tipologie di cui al gruppo A, lettera i) e gruppo B.
Meccanismo di capacità (Capacity Market): Il 28 giugno 2019, il Ministro dello Sviluppo Economico ha firmato il Decreto sul Capacity Market sul quale l'Autorità aveva dato parere favorevole. La modifica della disciplina del mercato della capacità, avallata dalla Commissione Europea, ha l'obiettivo di anticipare l'attuazione delle nuove norme europee volte alla decarbonizzazione adottate nell'ambito del "Clean Energy Package for all Europeans". Il 6 e 28 novembre scorsi si sono tenute le prime aste madri del Capacity Market per gli anni di consegna 2022 e 2023: per il 2022 sono stati assegnati 40,9 GW di capacità di cui 36,5 GW di capacità nazionale e 4,4 GW di capacità estera (tutta la capacità offerta a livello nazionale è stata assegnata). Dei 36,5 GW di capacità nazionale assegnata, 34,8 GW sono costituiti da capacità esistente, 1,4 GW da capacità nuova autorizzata e 0,4 GW da capacità nuova non autorizzata. Per il 2023 sono stati assegnati 43,4 GW, di cui 39 GW di capacità nazionale e 4,4 GW di capacità estera (tutta la capacità offerta a livello nazionale è stata assegnata). Dei 39 GW di capacità nazionale assegnata, 35 GW sono costituiti da capacità esistente, 0,5 GW da capacità nuova autorizzata e 3,5 GW da capacità nuova non autorizzata. Edison è risultata assegnataria nel 2022 di 3.769 MW di cui 920 MW di capacità nuova che beneficerà di contratti quindicennali. Nel 2023, Edison risulta assegnataria di 3.319 MW di cui 490 MW di capacità nuova (corrispondenti alla nuova centrale di Presenzano) anch'essa beneficiaria di un contratto di 15 anni.
Per entrambi gli anni di consegna, i premi di valorizzazione della capacità assegnata sono pari in tutte le aree nazionali ai cap di premio previsti per la capacità esistente (33 k€/MW/anno) e per la capacità nuova (75 k€/MW/anno), mentre il premio ponderato per la capacità estera assegnata è stato pari a 4,4 k/€/MW/anno in entrambe le aste. Il costo totale delle aste ammonta quindi a 1,3 miliardi di € per il 2022 e a 1,5 miliardi di euro per il 2023, a cui si aggiungono 133 milioni di € corrispondenti al costo della capacità nuova già assegnata con l'asta 2022.
Per gli anni di consegna successivi al 2023, la disciplina del Capacity Market dovrà essere rivista per ottemperare alle disposizioni del nuovo Regolamento n.2019/943 UE relativo al funzionamento del mercato elettrico e dovrà essere sottoposta ad un nuovo processo di verifica della compatibilità con la disciplina degli Aiuti di Stato. Inoltre, la disciplina attuale del Capacity Market italiano è stata impugnata da alcuni operatori ed il TAR dovrà esprimersi nel merito dei ricorsi il 26 febbraio prossimo.
Il 23 luglio 2019, ARERA ha lanciato un documento di consultazione relativo alla riforma del mercato dei servizi di dispacciamento. L'azione dell'Autorità è rivolta, prioritariamente, ad estendere la partecipazione al Mercato dei Servizi di Dispacciamento, oggi riservata ad impianti programmabili di grandi dimensioni, a centrali di minori dimensioni o non programmabili (es. da fonti rinnovabili), al consumo e agli accumuli. Il tutto in una prospettiva di neutralità tecnologica, di promozione di una maggior concorrenza sul mercato dei servizi di dispacciamento ("MSD") e, in ultima analisi, di potenziali efficienze di costo per i consumatori finali. A valle della consultazione, farà seguito una pluralità di azioni di ARERA, tra cui la pubblicazione di un eventuale secondo documento per la consultazione e la conseguente deliberazione del Testo Unico, ragionevolmente entro l'estate 2020. Successivamente, avrà inizio la fase di aggiornamento dei correlati capitoli del codice di rete tramite dedicate consultazioni da parte di Terna e successive approvazioni da parte dell'Autorità. Il nuovo quadro regolatorio relativo al dispacciamento elettrico potrebbe ragionevolmente iniziare a trovare concreta attuazione nella seconda metà del 2021 o all'inizio del 2022.
Relazione finanziaria 2019 Relazione sulla gestione
In attesa dell'implementazione della nuova disciplina del dispacciamento, Terna ha posto in consultazione (in corso) la documentazione relativa ad un nuovo progetto pilota per la fornitura del servizio di regolazione ultrarapida di frequenza (Fast Reserve). Questo progetto si inserisce nell'ambito dei progetti pilota di cui alla delibera dell'ARERA 300/2017/R/eel.
Oggetto della proposta è l'avvio di un progetto pilota per la fornitura del servizio di "Fast Reserve", volto a migliorare la risposta dinamica dei primi istanti durante i transitori di frequenza. Tale servizio è distinto da quello di regolazione primaria ma strettamente coordinato con questo per assicurare la stabilità dinamica di frequenza. Terna ritiene che questo servizio sia utile già nei prossimi anni per far fronte alla diminuzione attesa di inerzia dovuta alla fuoriuscita dal mercato degli impianti alimentati a carbone e alla progressiva diffusione degli impianti di generazione elettrica da Fonti Rinnovabili non Programmabili ("FRNP") secondo gli obiettivi indicati nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ("PNIEC"). Gli accumuli elettrochimici sono particolarmente adatti alla fornitura di questo servizio. Terna ha inoltre annunciato che metterà in consultazione nei prossimi mesi un progetto pilota volto a sperimentare nuove modalità di fornitura del servizio di regolazione secondaria di frequenza da parte di dispositivi ad energia limitata, fonti rinnovabili non programmabili e aggregati di dispositivi (es. UVAM). Tale progetto sarà aperto anche ai dispositivi inclusi all'interno di Fast Reserve Unit.
Implementazione del regolamento (UE) 2015/1222 (Regolamento CACM): prosegue il processo di implementazione del regolamento europeo Capacity Allocation and Congestion Management ("CACM"). In particolare, con la delibera 238/2019/R/eel, l'Autorità ha approvato la metodologia per il coordinamento delle attività di redispatching e countertrading per la Regione di Calcolo della Capacità Italy North (Italia, Francia, Austria e Slovenia), congiuntamente ai regolatori della Regione. Edison sostiene il processo di integrazione dei mercati elettrici europei e accoglie con favore l'implementazione delle suddette metodologie, che contribuiscono a rafforzare la trasparenza sulle modalità di calcolo della capacità transfrontaliera messa a disposizione del mercato dai Transmission System Operator ("TSO") e sulle azioni coordinate di redispatching e countertrading necessarie alla gestione delle congestioni di rilevanza transfrontaliera.
Tariffe Distribuzione: con la delibera 98/2019/R/gas, del 19 marzo 2019, l'Autorità ha pubblicato le componenti delle tariffe specifiche di riferimento definitive 2018 per i servizi di distribuzione e misura. Rispetto alle tariffe provvisorie, determinate con la delibera 177/2018/R/gas del 29 marzo 2018, le tariffe definitive 2018 hanno registrato delle variazioni di entità non significativa. Successivamente, con la Delibera 128/2019/R/gas del 9 aprile 2019, l'Autorità ha approvato le tariffe di riferimento provvisorie 2019 per i servizi di distribuzione e misura gas. Anche in questo caso, non si sono registrate variazioni significative nel confronto con le tariffe definitive 2018.
Sul finire dell'anno (Delibera 571/2019/R/gas), sono state pubblicate anche le tariffe obbligatorie 2020 e contestualmente approvati gli importi di perequazione bimestrale d'acconto per l'anno 2020.
Tariffe Stoccaggio: con la delibera 297/19/R/gas del 9 luglio 2019, l'Autorità ha approvato in via definitiva i ricavi di riferimento per l'anno 2019 proposti da Edison Stoccaggio Spa e ha inoltre approvato, ai sensi della delibera 66/2016/R/gas, il conguaglio dei costi riconosciuti negli anni precedenti alla società Edison Stoccaggio per un ammontare di circa 14 milioni di euro, determinato sulla base del coefficiente di ri-proporzionamento presentato dalla Società; l'Autorità ha infine previsto che Edison Stoccaggio, qualora autorizzata all'esercizio in sovra-pressione del giacimento di San Potito e Cotignola entro il 31 dicembre 2019, possa presentare specifica istanza di revisione del coefficiente di ri-proporzionamento ai fini dell'eventuale revisione del suddetto conguaglio.
Infine, con la delibera 535/2019/R/gas del 19 dicembre 2019 sono stati determinati i ricavi d'impresa per Edison Stoccaggio per il 2020, pari a circa 62 milioni di euro.
Tariffe di Trasporto gas: il 28 marzo 2019, in coerenza con le tempistiche dettate dal Regolamento EU 460/2017 (Codice TAR), l'Autorità ha approvato la delibera 114/2019/R/gas che definisce i criteri tariffari per il quinto periodo di regolazione 2020-2023 (5PRT), chiudendo definitivamente il lungo iter consultivo. Con delibera 201/2019/R/gas del 28 maggio 2019, il regolatore ha pubblicato i nuovi corrispettivi tariffari per il 2020, primo anno del 5PRT.
Riforma Conferimenti di capacità: prosegue la riforma del processo di conferimento ai punti di uscita della rete di trasporto che alimentano reti di distribuzione (city gate). Con la delibera 147/2019/R/gas del 16 aprile 2019, l'Autorità definisce i principi generali dell'intervento di riordino già delineato in precedenti consultazioni nell'ottica di semplificare i processi di conferimento della capacità ai city gate e della corrispondente capacità presso i sovrastanti punti di uscita della rete nazionale, a partire dall' 1 ottobre 2020, con potenziali ricadute negative sugli operatori.
Sono attesi ulteriori interventi per completare il contesto regolatorio: l'Autorità procederà ad integrare le disposizioni nell'ambito di un unico testo integrato in vista della scadenza del 1° ottobre 2020.
Settlement gas: prosegue l'iter di implementazione della riforma del settlement gas avviato dall'Autorità, con delibera 72/2018/R/gas, mediante cui ha introdotto sostanziali modifiche alla previgente disciplina, con decorrenza 1° gennaio 2020. Successivamente, con la delibera 148/2019/R/gas, ARERA ha approvato un nuovo "Testo integrato delle disposizioni per la regolazione delle partite fisiche ed economiche del servizio di bilanciamento del gas naturale (TISG)", sostituendo quello di cui alla delibera 72/2018/R/gas, in recepimento delle nuove discipline in tema di bilancio provvisorio e di gestione della filiera dei rapporti commerciali nell'ambito del Sistema Informativo Integrato ("SII"). Da ultimo, poi, con la delibera 155/2019/R/gas, l'Autorità ha introdotto le diposizioni funzionali a consentire il processo di aggiornamento della relazione di corrispondenza tra Utente del Bilanciamento, Utente della Distribuzione e Punto di Riconsegna della rete di distribuzione nell'ambito del SII. La nuova disciplina è stata recepita anche nel codice di rete di Snam Rete Gas e nelle specifiche tecniche di Acquirente Unico, gestore del SII. Nel complesso, l'implementazione della riforma del settlement gas è rilevante per Edison in quanto rende necessario un corposo adeguamento dei sistemi informativi interni al fine di accogliere i nuovi dati che si renderanno disponibili nel SII e una revisione delle procedure interne, trasversali alle BU, finalizzate all'acquisizione della capacità e alla creazione delle nuove filiere commerciali per i diversi punti in fornitura.
Altro nodo ancora aperto per il settore, e anche per Edison, è quello relativo al c.d. "periodo pregresso", ossia all'introduzione da parte delle delibere 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas, in via retroattiva, di disposizioni volte alla rideterminazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento, a partire dall'anno 2013 e sino all'entrata in vigore della nuova riforma (a decorrere dal bilancio gas di competenza del mese di gennaio 2020). Il tema è monitorato da Edison in virtù della natura degli importi già regolati e da regolare nelle prossime sessioni di bilanciamento/aggiustamento.
Modalità di regolazione dei pagamenti conseguenti la rideterminazione del coefficiente k: con il documento di consultazione 516/2018/R/gas, l'Autorità nel 2018 aveva formulato i propri orientamenti in merito alle modalità di regolazione dei pagamenti conseguenti la rideterminazione del coefficiente k, avvenuta con deliberazione 737/2017/R/gas, funzionale alla determinazione del prezzo della materia prima gas del servizio di tutela nel biennio 1 ottobre 2010 - 30 settembre 2012.
Successivamente, il 30 gennaio 2019 l'Autorità ha approvato la delibera 32/2019/R/gas, con la quale ha definito le modalità di recupero per i venditori delle somme loro spettanti in esito alla revisione al rialzo del coefficiente k. In particolare, la delibera 32/2019 ha accolto le preferenze espresse da Edison in risposta al Documento di Consultazione ("DCO") e stabilito che i venditori che nel biennio termico 2010-2012 servivano clienti in regime di tutela gas potranno ottenere il riconoscimento delle somme spettanti presentando apposita istanza ed evidenza documentale alla Cassa per
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i Servizi Energetici e Ambientali, presso la quale sarà istituito un apposito conto finanziato attraverso la componente UG2 da tutti i consumatori finali con consumi fino a 200.000 Standard metro cubo/anno. La liquidazione delle somme avverrà in tre sessioni, lungo un periodo di 3 anni.
Edison potrà beneficiare del meccanismo presentando istanza per le diverse società del Gruppo attive nella vendita di gas in regime di tutela nel biennio interessato.
Premi e penalità per i recuperi di sicurezza del servizio di distribuzione gas naturale: con la delibera 75/2019/R/gas del 5 marzo 2019 l'Autorità ha completato il procedimento di determinazione dei premi e delle penalità per i recuperi di sicurezza relativi all'anno 2015. Per Infrastrutture Distribuzione Gas Spa, società del gruppo Edison che svolge il servizio di distribuzione, la delibera ha definito, complessivamente per il 2015, premi per 250.000 euro, di cui 200.000 euro già incassati a titolo di acconto nel 2018, e la parte restante ricevuta nel mese di aprile 2019 dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA).
Aste stoccaggio gas per l'anno termico 2019-2020: a seguito del Decreto Ministeriale 15 Febbraio 2019 che disciplina le capacità di stoccaggio per l'anno termico 2019-2020, l'Autorità ha pubblicato la delibera 67/2019/R/gas recante le disposizioni per l'organizzazione delle procedure per il conferimento delle predette capacità (aste), confermando altresì i criteri per il calcolo del prezzo di riserva definiti con la delibera 121/2018/R/gas (che prevedono l'esclusione dal prezzo di riserva dei corrispettivi a copertura del costo della capacità di trasporto presso i punti di interconnessione con gli stoccaggi). La formula per il calcolo del prezzo di riserva è stata, come di consuetudine, trasmessa dall'Autorità in forma riservata alle sole imprese di stoccaggio.
Con la delibera 67/2019/R/gas, l'Autorità ha inoltre effettuato un intervento di riordino e di armonizzazione delle disposizioni vigenti in materia di accesso al servizio di stoccaggio disponendo, a tal fine, la pubblicazione del Testo Integrato Regolazione in Materia di Garanzie di Libero Accesso al Servizio di Stoccaggio di Gas Naturale ("RAST").
La delibera ha infine disposto che i corrispettivi tariffari del servizio di stoccaggio siano aggiornati e differenziati in base all'anno solare in cui ricade la parte dell'anno termico dello stoccaggio, considerando i ricavi di riferimento dell'anno solare e le capacità dell'anno termico dello stoccaggio e, quando disponibili, i ricavi di riferimento approvati dall'Autorità in via definitiva ai sensi dell'articolo 15 della Regolazione delle Tariffe per il servizio di Stoccaggio del Gas naturale ("RTSG"). Tale nuova modalità di aggiornamento e differenziazione dei corrispettivi tariffari comporta, rispetto a quanto previsto precedentemente, un aumento dei ricavi annui effettivi di Edison Stoccaggio di circa 0,4 milioni di euro.
Aste di rigassificazione long term: con la delibera 234/2019/R/gas, l'Autorità è intervenuta aggiornando i criteri di determinazione dei prezzi di riserva delle procedure di allocazione della capacità di rigassificazione in modo da agevolare i conferimenti long term - che si sono svolte a luglio 2019 - e ridurre gli oneri legati al fattore di garanzia, a copertura dei ricavi dei terminali regolati. Il prezzo di riserva non è oggetto di pubblicazione.
Teleriscaldamento e Teleraffrescamento: nel corso del 2019, sono proseguite le attività di definizione del quadro regolatorio nel settore del teleriscaldamento e teleraffrescamento (di seguito telecalore) da parte dell'Autorità. Tali attività si sono focalizzate sui seguenti temi:
Completamento delle disposizioni in materia di esercizio del diritto di recesso nel servizio di telecalore (delibera 278/2019/R/TLR). Con tale provvedimento, l'Autorità intende assicurare la salvaguardia degli investimenti effettuati dagli esercenti e interviene sulle modalità di esercizio del diritto di recesso prevedendo un livello di tutela differenziato in funzione della tipologia di utilizzo dell'energia termica fornita e della natura dell'utente (residenziale domestico e non domestico) e, conseguentemente, della sua forza contrattuale e competenze tecnico-economiche.
Sarà necessario, dove richiesto, un adeguamento di Edison a tali disposizioni.
Infine, con la delibera 122/2019/R/TLR, l'Autorità ha accolto le istanze per l'esclusione del novero delle reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento soggette alla regolazione dell'Autorità presentate dalla società Comat Energia S.r.l. Attualmente sono cinque le reti di telecalore gestite dal gruppo Edison soggette alla regolazione dell'Autorità.
Titoli di efficienza energetica (TEE): con la delibera 209/2019/R/efr del 28 maggio 2019, l'Autorità aveva marginalmente modificato alcune regole di determinazione del contributo tariffario (definite in precedenza con la delibera 487/2018/R/efr) per i soggetti obbligati (distributori di gas e elettricità), con decorrenza dal 1° giugno 2019 senza alcun impatto sul contributo tariffario dell'anno d'obbligo 2018 (1° giugno 2018 - 31 maggio 2019). La suddetta delibera aveva disposto che il contributo tariffario venisse calcolato ponderando i prezzi degli scambi dei TEE avvenuti tramite accordi bilaterali per le sole quantità scambiate bilateralmente a prezzi inferiori a 250 €/TEE. Tale modifica, prevedendo di ponderare i prezzi degli scambi bilaterali per delle quantità inferiori rispetto a quanto previsto precedentemente, avrebbe dovuto comportare (nell'ipotesi di prezzi dei contratti bilaterali rilevanti inferiori alla media di mercato) un aumento del contributo tariffario unitario per l'anno d'obbligo 2019 e per gli anni successivi, con effetto positivo per i soggetti obbligati come Infrastrutture Distribuzione Gas, società del gruppo Edison.
Successivamente, con la determina 04/2019 del 10 luglio 2019, l'Autorità ha stabilito il valore del contributo tariffario per l'anno 2018, pari a 248,89 euro/TEE, da riconoscere alle imprese di distribuzione che assolvono gli obblighi legati all'acquisto di Titoli di Efficienza Energetica. L'impatto che tale determina ha sulle imprese di distribuzione è negativo in quanto il valore fissato dall'Autorità si pone al di sotto dei prezzi mediamente sostenuti per l'acquisto dei Titoli di Efficienza Energetica nel periodo di riferimento.
Nel mese di novembre, il TAR Lombardia ha accolto i ricorsi di Acea e Italgas, determinando l'annullamento di parte del DM 10 maggio 2018 (DM con il quale il MISE, ridefinendo anche lo schema del contributo tariffario relativo ai TEE, avrebbe agito all'interno dell'area di competenza dell'Autorità) e, in toto, delle conseguenti delibere di ARERA 487/2018/R/efr e 209/2019/R/efr. In esecuzione della sentenza del TAR Lombardia, l'Autorità, con la delibera 529/2019/R/efr del 10 dicembre 2019 ha avviato un procedimento di riforma del contributo tariffario. In esito al procedimento verrà emanato un provvedimento che sarà anche volto ad aggiornare eventualmente il valore del contributo tariffario riconosciuto per l'anno d'obbligo 2018 e a verificare l'eventuale necessità di procedere a conguagli verso i soggetti obbligati.
Per il ricorso straordinario presentato da Infrastrutture Distribuzione Gas, il Consiglio di Stato (per conto del Presidente della Repubblica) non si è ancora pronunciato.
Legge 11 febbraio 2019, n. 12 di conversione del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135: il 12 febbraio 2019 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la legge 11 febbraio 2019, n. 12 di conversione del Decreto-Legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante "Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione". In particolare, la norma contiene disposizioni per la predisposizione di un Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee, al fine dell'individuazione delle aree adatte per il rilascio di permessi per le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi (articolo 11-ter) e disposizioni in materia di concessioni di grandi derivazioni d'acqua per uso idroelettrico (articolo 11-quater).
Per una descrizione più dettagliata, si rimanda a quanto già riportato all'interno della Relazione sulla gestione 2018.
DL Sblocca Cantieri: il Decreto-Legge 18 aprile 2019, n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici, è stato convertito in Legge dalla Legge del 14 giugno 2019, n.55, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 17 giugno 2019. Tra le disposizioni normative sono previste modifiche al codice dei contratti pubblici e sospensione sperimentale dell'efficacia di disposizioni in materia di appalti pubblici e in materia di economia circolare (articolo 1) e l'introduzione di misure in materia di rigenerazione urbana (articolo 5).
DL Crescita: il Decreto-Legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi, è stato convertito in Legge dalla Legge del 28 giugno 2019, n. 58, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 29 giugno 2019. Tra le disposizioni normative sono previste: agevolazioni fiscali ("superammortamento") per investimenti in beni materiali strumentali a partire dal 1° aprile 2019 (articolo 1); semplificazioni alla disciplina delle agevolazioni fiscali per interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico (articolo 10); contributi ai comuni per iniziative di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile (articolo 30) e la definizione di un piano per lo sviluppo di grandi investimenti nelle Zone Economiche Speciali (articolo 34), con conseguenti impatti positivi sul Gruppo e in particolare sulle aree di business attinenti all'efficienza energetica.
Emissioni - assegnazione gratuita quote 2021-2025: la Deliberazione n.70/2019 del Comitato ETS presso il Ministero dell'Ambiente recepisce la Direttiva 2018/410/UE, finalizzata a sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio. La delibera prevede che il Ministero dell'Ambiente debba trasmettere alla Commissione europea entro il 30 settembre 2019 un elenco di impianti che a partire dal 1° gennaio 2021 e per 5 anni rientrino nel campo di applicazione della direttiva ETS. Tale termine riguarda gli impianti che abbiano ricevuto l'autorizzazione ad emettere gas ad effetto serra entro il 30 giugno 2019.
Legge europea 2018 - È stata pubblicata nella GU n. 109 dell'11 maggio 2019 la Legge 3 maggio 2019 n. 37 "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'UE – Legge europea 2018" con la quale sono state modificate e integrate varie disposizioni della disciplina normativa italiana, anche relative al settore energetico. In particolare, all'articolo 21 sono state abrogate le disposizioni recanti l'estensione del periodo di incentivazione per gli impianti a biomasse, biogas e bioliquidi che erano state previste nella Legge di Stabilità 2016 e che riconoscevano invece ad alcuni impianti un ulteriore nuovo incentivo rispetto a quella prevista nella disciplina di sostegno alle rinnovabili. Tale disciplina sarà rivista presumibilmente con il futuro Decreto FER2 dove dovrebbe essere inclusa anche la geotermia tra le fonti di energia rinnovabili che potranno accedere agli incentivi. Il Decreto FER2 dovrebbe essere approvato entro la primavera 2020.
Decreto-Legge Milleproroghe "Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica" – decreto-legge 30 dicembre 2019 n. 162, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2019 e trasmesso al Parlamento per l'avvio dell'iter di conversione in legge. Il provvedimento contiene, tra le altre disposizioni, la proroga al 1° gennaio 2022 del superamento del mercato tutelato dell'energia elettrica e del gas.
Relazione finanziaria 2019 Relazione sulla gestione
Legge Bilancio 2020 "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022" - legge 27 dicembre 2019 n. 160, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2019, entrata in vigore il 1° gennaio 2020. Il provvedimento contiene, tra le altre, le seguenti misure:
Decreto-Legge Fiscale 2019 "Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili" – Decreto-Legge 26 ottobre 2019 n. 124, convertito in legge dalla legge di conversione 19 dicembre 2019, n. 157, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 24 dicembre 2019. Il provvedimento contiene, tra le altre, le seguenti misure:
| (milioni di euro) | Capitolo (*) |
Esercizio 2019 |
Esercizio 2018 (**) |
Variazione | Variazione % |
|---|---|---|---|---|---|
| Filiera Energia Elettrica | |||||
| Ricavi di vendita | 2 | 4.159 | 3.768 | 391 | 10,4% |
| Margine operativo lordo | 2 | 423 | 328 | 95 | 29,0% |
| Filiera Idrocarburi | |||||
| Ricavi di vendita | 2 | 4.862 | 5.657 | (795) | (14,1)% |
| Margine operativo lordo | 2 | 272 | 203 | 69 | 34,0% |
| Filiera Corporate (1) | |||||
| Ricavi di vendita | 2 | 56 | 69 | (13) | (18,8)% |
| Margine operativo lordo | 2 | (108) | (105) | (3) | (2,9%) |
| Elisioni | |||||
| Ricavi di vendita | 2 | (909) | (766) | (143) | (18,6%) |
| Gruppo Edison | |||||
| Ricavi di vendita | 8.168 | 8.728 | (560) | (6,4)% | |
| Margine operativo lordo | 587 | 426 | 161 | 37,8% | |
| % sui ricavi di vendita | 7,2% | 4,9% | - | - |
(1) Include l'attività della Capogruppo Edison Spa pertinente alla gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico e talune società holding e immobiliari.
(*) Vedi note illustrative al Bilancio Consolidato.
(**) I valori del 2018 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
I ricavi al 31 dicembre 2019 mostrano una diminuzione rispetto allo scorso anno, attestandosi a 8.168 milioni di euro, riconducibile principalmente all'andamento della Filiera Idrocarburi.
Il margine operativo lordo si attesta a 587 milioni di euro, in crescita del 37,8 % rispetto all'anno precedente, con un contributo positivo sia della Filiera Energia Elettrica che della Filiera Idrocarburi.
Si rimanda ai paragrafi seguenti per un un'analisi più approfondita dell'andamento nelle singole Filiere.
| (GWh) (1) | Esercizio 2019 | Esercizio 2018 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Produzione Edison: | 20.628 | 18.798 | 9,7% |
| - termoelettrica | 15.876 | 14.763 | 7,5% |
| - idroelettrica | 3.189 | 3.080 | 3,6% |
| - eolica e altre rinnovabili | 1.563 | 955 | 63,7% |
| Altri acquisti (grossisti, IPEX, ecc) (2) | 21.175 | 24.020 | (11,8%) |
| Totale fonti | 41.804 | 42.818 | (2,4%) |
(1) Un GWh è pari a un milione di kWh; riferito a volumi fisici.
(2) Al lordo delle perdite
| (GWh) (1) | Esercizio 2019 | Esercizio 2018 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Clienti finali (2) | 14.897 | 13.694 | 8,8% |
| Altre vendite (grossisti, IPEX, ecc.) | 26.907 | 29.124 | (7,6%) |
| Totale impieghi | 41.804 | 42.818 | (2,4%) |
1) Un GWh è pari a un milione di kWh.
(2) Al lordo delle perdite.
Il Gruppo opera secondo un modello di business che prevede una separazione tra la gestione della generazione (termoelettrica e rinnovabili), le vendite al mercato finale (business e retail) e grossista, nonché le attività di compravendita tese a garantire adeguate politiche di segregazione e copertura del rischio sui portafogli citati, oltre che alla massimizzazione della redditività attraverso l'ottimizzazione degli stessi.
Nell'ambito di tale modello, le produzioni di Edison in Italia si attestano a 20.628 GWh, in aumento del 9,7% rispetto al 2018. Il trend positivo è dettato in particolare dall'andamento della produzione eolica ed altre rinnovabili, che mostrano un incremento del 63,7% grazie all'entrata in produzione di nuovi impianti eolici, all'acquisizione di EDF EN Italia avvenuta nel mese di luglio 2019 e alla crescita della produzione termoelettrica. Per quanto riguarda la produzione idroelettrica, il 2019 registra un lieve incremento (+3,6%).
Le vendite ai clienti finali sono in aumento dell'8,8% principalmente grazie ai maggiori volumi venduti al segmento Business.
Gli Altri acquisti e le Altre vendite sono in diminuzione rispetto all'anno precedente rispettivamente del 11,8% e del 7,6%; si ricorda, peraltro, come queste voci includano, oltre alle compravendite sul mercato wholesale, anche acquisti e vendite su IPEX, per quanto caratterizzati da una minore marginalità unitaria, legati al bilanciamento dei portafogli.
| (milioni di euro) | Esercizio 2019 |
Esercizio 2018 |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 4.159 | 3.768 | 10,4% |
| Margine operativo lordo | 423 | 328 | 29,0% |
I ricavi di vendita del 2019 sono pari a 4.159 milioni di euro e risultano in aumento del 10,4% rispetto allo scorso anno, principalmente grazie a un mix di vendite più favorevole, focalizzato sui clienti finali.
Il margine operativo lordo si attesta a 423 milioni di euro (328 milioni di euro nel 2018), registrando un incremento del 29%.
La generazione termoelettrica, la cui incidenza è stata di circa un terzo sul margine operativo lordo della filiera, mostra un risultato leggermente migliorativo rispetto all'anno precedente grazie ad una maggiore marginalità, in particolare sul mercato MGP, parzialmente compensata da alcuni proventi straordinari registrati nel 2018. Si registra un andamento positivo del settore delle rinnovabili, che ha inciso per circa metà del MOL della filiera, principalmente grazie ad una migliore performance dell'idroelettrico, al contributo di EDF EN Italia, consolidata a partire dal mese di luglio, per 29 milioni di euro e alla messa in servizio di alcuni nuovi impianti eolici.
I dati economici della Filiera Energia Elettrica includono i risultati della Divisione Energy & Environmental Services Market.
Grazie alla Divisione, Edison interpreta il suo ruolo di soggetto attivo nei territori e nei loro ecosistemi di business nella ricerca e implementazione di soluzioni concrete ed efficaci ai grandi temi della trasformazione contemporanea: cambiamento climatico, evoluzione sociale e nuovi paradigmi di business.
Edison, in particolare, contribuisce con risorse e competenze proprie, per configurare soluzioni innovative e digitali di utilizzo efficiente delle risorse secondo paradigmi di economia circolare e rigenerazione urbana.
L'offerta di Edison nel mercato dei servizi energetici e ambientali è ampia e include, a titolo esemplificativo: consulenza energetica e ambientale, analisi di laboratorio, realizzazione e gestione di sistemi di autoproduzione da fonti rinnovabili o ad alta efficienza, gestione integrata dei rifiuti industriali, riqualificazione energetica e gestione efficiente degli edifici, teleriscaldamento urbano, piattaforme digitali per l'analisi, la gestione e l'intelligenza delle soluzioni.
Le soluzioni proposte sono rivolte allo sviluppo di progetti di investimento e gestione efficiente delle risorse energetiche e di servizi ambientali per grandi imprese industriali, piccole e medie imprese, condomini, terziario commerciale, territori e Pubblica Amministrazione.
La Divisione Energy & Environmental Services Market ha evidenziato, nel 2019, un aumento del 13,6% dei ricavi di vendita rispetto allo scorso anno, attestandosi a 507 milioni di euro (447 milioni di euro nel 2018), prevalentemente per effetto del contributo di Zephyro, acquisita nel mese di luglio dello scorso anno. Il margine operativo lordo è in linea con lo scorso anno, registrando 84 milioni di euro (84 milioni di euro nel 2018): l'effetto perimetro di Zephyro è stato compensato da accantonamenti a fondi avvenuti nell'anno e sopravvenienze attive registrate nel 2018.
| (milioni di m3 ) |
Esercizio 2019 | Esercizio 2018 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Produzioni (1) | 9 | 11 | (22,1%) |
| Produzioni da attività in dismissione | 338 | 343 | (1,5%) |
| Import (Pipe + GNL) | 14.652 | 14.566 | 0,6% |
| Altri Acquisti | 4.980 | 5.811 | (14,3%) |
| Variazione stoccaggi (2) | (4) | (17) | 75,8% |
| Totale fonti | 19.974 | 20.714 | (3,6%) |
| Produzioni estero in dismissione (3) | 1.785 | 1.909 | (6,5%) |
(1) Produzioni di Edison Stoccaggio. Al netto degli autoconsumi e a Potere Calorifico Standard;
(2) Include perdite di rete; la variazione negativa indica immissione a stoccaggio.
(3) Al lordo delle quantità trattenute come imposta sulle produzioni.
| (milioni di m3 ) |
Esercizio 2019 | Esercizio 2018 | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Usi civili | 2.627 | 2.804 | (6,3%) |
| Usi industriali | 4.919 | 4.518 | 8,9% |
| Usi termoelettrici | 6.626 | 6.501 | 1,9% |
| Altre vendite | 5.803 | 6.890 | (15,8%) |
| Totale impieghi | 19.974 | 20.714 | (3,6%) |
| Vendite produzioni estero in dismissione(1) | 1.785 | 1.909 | (6,5%) |
(1) Al lordo delle quantità trattenute come imposta sulle produzioni.
Le importazioni di gas del 2019 risultano in lieve aumento rispetto allo scorso anno (+0,6%); la riduzione degli acquisti sul mercato italiano è stata compensata solo in minima parte dall'incremento registrato sul mercato estero, comportando una riduzione del totale altri acquisti del 14,3%.
L'andamento delle variazioni dello stock mostra come, rispetto allo scorso anno, si sia verificata una minore immissione, in particolare nello stoccaggio Italia.
Le vendite per usi civili registrano una diminuzione del 6,3%, attribuibile in primo luogo all'andamento delle vendite ai civili grossisti.
Le vendite per usi industriali evidenziano un incremento del 8,9%.
Le vendite per usi termoelettrici mostrano rispetto al 2018 un trend positivo, riconducibile principalmente al segmento termo captive, mentre le vendite termo terzi sono in lieve diminuzione.
Per quanto riguarda le altre vendite si evidenzia un decremento del 15,8% determinato dal calo delle vendite Wholesale.
| (milioni di euro) | Esercizio 2019 |
Esercizio 2018 (*) |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 4.862 | 5.657 | (14,1)% |
| Margine operativo lordo | 272 | 203 | 34,0% |
(*) I valori del 2018 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5
I ricavi di vendita del 2019 si attestano a 4.862 milioni di euro, in diminuzione del 14,1% rispetto allo scorso anno principalmente a causa di uno scenario prezzi di riferimento in diminuzione e alla riduzione dei volumi.
Il margine operativo lordo è pari a 272 milioni di euro (incluso il comparto delle attività regolate), in aumento di 69 milioni di euro rispetto al 2018. La variazione è riconducibile all'utilizzo di nuove flessibilità su alcuni contratti di importazione del gas tramite gasdotto e ad un evento climatico sfavorevole avvenuto nel corso dei primi mesi del 2018, che aveva depresso la marginalità dell'anno precedente.
Si ricorda che le attività afferenti al Business E&P non sono incluse in questi valori in quanto trattate come Discontinued Operations ai sensi dell'IFRS5.
La produzione di gas del 2019 attribuibile alle attività in dismissione è risultata pari a 2.123 milioni di metri cubi, in diminuzione del 5,7% rispetto all'anno precedente (2.252 milioni di metri cubi), derivante dal calo sia delle produzioni italiane, sia di quelle estere ad eccezione di Regno Unito e Algeria.
Per quanto riguarda le produzioni di olio grezzo attribuibili alle attività in dismissione, totalizzando Italia e estero, si evidenzia un decremento del 9,2%.
Il business E&P è trattato come Discontinued Operation in applicazione del principio IFRS 5, per una descrizione del quale si rimanda al paragrafo 1.4 del Bilancio Consolidato.
Il margine operativo lordo (252 milioni di euro) è in calo del 31% (367 milioni di euro nel 2018) per effetto di minori ricavi di vendita in conseguenza dei minori volumi e di uno scenario dei prezzi in peggioramento.
Nel corso del 2019 Edison Exploration & Production ha investito 46 milioni di euro in esplorazione, principalmente in Egitto e 120 milioni di euro in sviluppo, prevalentemente all'estero, in particolare in Norvegia.
| (milioni di euro) | Esercizio 2019 |
Esercizio 2018 |
Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 56 | 69 | (18,8)% |
| Margine operativo lordo | (108) | (105) | (2,9%) |
Nella Filiera Corporate confluiscono la parte dell'attività della Capogruppo Edison Spa di gestione centrale e trasversale, ovvero non direttamente collegata ad un business specifico, e talune società holding e immobiliari.
I ricavi di vendita del 2019 mostrano un trend decrescente del 18,8% rispetto a quelli del 2018, mentre il margine operativo lordo registra un peggioramento di 3 milioni di euro, in parte legato ad un leggero incremento dell'organico.
| (in milioni di euro) | Esercizio 2019 | Esercizio 2018 (*) Variazione % | |
|---|---|---|---|
| Margine operativo lordo | 587 | 426 | 37,8% |
| Variazione netta di fair value su derivati (commodity e cambi) | 3 | (7) | n.s. |
| Ammortamenti e svalutazioni | (374) | (270) | (38,5%) |
| Altri proventi (oneri) Attività non Energy | (40) | (23) | (73,9%) |
| Risultato operativo | 176 | 126 | 39,7% |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (42) | (8) | n.s. |
| Proventi (oneri) da partecipazioni | 6 | 4 | 50,0% |
| Imposte sul reddito | (42) | (29) | (44,8%) |
| Risultato netto da Continuing Operations | 98 | 93 | 5,4% |
| Risultato netto da Discontinued Operations | (562) | (26) | n.s. |
| Risultato netto di competenza di Gruppo | (479) | 54 | n.s. |
(*) I valori del 2018 sono stati riesposti ai sensi del principio IFRS 5.
Il risultato operativo, pari a 176 milioni di euro, recepisce ammortamenti e svalutazioni per 374 milioni di euro, la variazione netta di fair value relativa alle attività di hedging sulle commodity e sui cambi positiva per 3 milioni di euro (negativa per 7 milioni di euro nel 2018) e altri oneri relativi ad Attività non Energy per 40 milioni di euro.
Il risultato netto da Continuing Operations, positivo per 98 milioni di euro (93 milioni di euro nel 2018), recepisce oneri finanziari netti per 42 milioni di euro, proventi netti da partecipazioni per 6 milioni di euro nonché imposte sul reddito per 42 milioni di euro.
Di seguito si riporta l'analisi della variazione dell'indebitamento finanziario netto:
| (milioni di euro) | Esercizio 2019 |
Esercizio 2018 |
|---|---|---|
| A. (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO NETTO INIZIALE | (416) | (116) |
| Prima applicazione IFRS 16 | (165) | - |
| B. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO ALL'1 GENNAIO | (581) | (116) |
| Margine operativo lordo | 587 | 426 |
| Eliminazione poste non monetarie incluse nel margine operativo lordo | 156 | (37) |
| Oneri finanziari netti pagati | (19) | 1 |
| Imposte sul reddito nette pagate (-) | (39) | (30) |
| Dividendi incassati | 6 | 11 |
| Altre poste di attività operative | (24) | (25) |
| C. CASH FLOW OPERATIVO | 667 | 346 |
| Variazione del capitale circolante operativo | 251 | 7 |
| Variazione del capitale circolante non operativo | 50 | (25) |
| Investimenti netti (-) | (876) | (702) |
| D. CASH FLOW DOPO INVESTIMENTI NETTI E VARIAZIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE |
92 | (374) |
| Dividendi pagati (-) | (50) | (47) |
| Altro | (34) | 3 |
| Incremento/decremento monetario dell'indebitamento finanziario netto (Discontinued operations) |
57 | 118 |
| E. CASH FLOW NETTO DI PERIODO | 65 | (300) |
| F. (INDEBITAMENTO) FINANZIARIO NETTO FINALE | (516) | (416) |
I principali flussi di cassa del periodo derivano dal margine operativo lordo, commentato precedentemente, dalla variazione positiva del capitale circolante, che beneficia degli interventi di ottimizzazione posti in essere e dagli investimenti netti che includono:
Edison prevede che l'EBITDA per il 2020 si collocherà in un intervallo compreso tra 560 e 620 milioni di euro.
| (in milioni di euro) | Esercizio 2019 | Esercizio 2018 (*) | Variazione % |
|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 6.194 | 6.916 | (10,4%) |
| Margine operativo lordo (**) | 258 | 130 | 98,5% |
| % sui Ricavi di vendita | 4,2% | 1,9% | - |
| Risultato operativo | 100 | (10) | n.s. |
| % sui Ricavi di vendita | 1,6% | (0,1%) | - |
| Risultato netto da Continuing Operations | 90 | 82 | 9,8% |
| Risultato netto da Discontinued Operations | (501) | (27) | - |
| Risultato netto del periodo | (411) | 55 | n.s. |
| Investimenti in immobilizzazioni | 132 | 44 | n.s |
| Capitale investito netto | 4.358 | 5.036 | (13,5%) |
| Indebitamento (disponibilità) finanziario netto | (417) | (206) | n.s |
| Patrimonio netto | 4.775 | 5.242 | (8,8%) |
| Dipendenti | 1.342 | 1.293 | 3,8% |
(*) Ai sensi dell'IFRS 5 i dati economici e gli investimenti dell'esercizio 2018 relativi all'attività E&P sono stati riesposti nelle "discontinued operations"
(**) Il valore dell'esercizio 2018 non comprende gli effetti rivenienti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, applicato a partire dal 1° gennaio 2019
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato netto del periodo di competenza di Gruppo e il patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante al 31 dicembre 2019 con gli analoghi valori della Capogruppo Edison Spa:
| 31.12.2019 | 31.12.2018(*) | |||
|---|---|---|---|---|
| Patrimonio | Risultato | Patrimonio | ||
| (in milioni di euro) | Risultato netto | netto | netto | netto |
| Risultato netto e patrimonio netto di Edison Spa | (411) | 4.775 | 55 | 5.242 |
| - Iscrizione dei risultati e dei patrimoni netti delle società consolidate, al netto della quota di |
||||
| pertinenza dei terzi - Eliminazione dei valori di carico in Edison Spa delle partecipazioni controllate e valutate a Patrimonio |
(20) | 1.940 | 30 | 2.747 |
| Netto | (1.394) | (2.092) | ||
| - Eliminazione dividendi iscritti in Edison Spa |
(43) | (90) | ||
| - Eliminazione rettifiche di valore delle partecipazioni di Edison Spa - Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio |
36 | 45 | ||
| Netto | 6 | 93 | 4 | 71 |
| - Differenza risultato netto da Discontinued |
||||
| Operations | (61) | (61) | 0 | |
| - Altre rettifiche di consolidamento |
14 | (26) | 10 | (82) |
| Risultato netto di Gruppo e Patrimonio netto | ||||
| attribuibile ai soci della controllante | (479) | 5.327 | 54 | 5.886 |
(*) In sede di applicazione del principio IFRS 5 i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2018 non sono stati riesposti mentre le voci economiche sono state rideterminate per renderle comparabili con quelle del 2019.
Edison ha sviluppato un modello aziendale integrato di gestione dei rischi che si ispira ai principi internazionali dell'Enterprise Risk Management (ERM), in particolare al framework COSO, il cui scopo principale è quello di adottare un approccio sistematico all'individuazione dei rischi prioritari dell'azienda, al fine di valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi e intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
A tal fine, Edison ha definito una metodologia di risk mapping e risk scoring, che assegna un indice di rilevanza al rischio in funzione della valutazione di impatto globale, probabilità di accadimento e livello di controllo, e di un Modello di Rischio Aziendale, sviluppato sulla base delle best practice di settore ed internazionali, che ricomprende in un framework integrato le diverse tipologie di rischio caratterizzanti il business in cui il Gruppo opera:
Il processo di Enterprise Risk Management è strettamente legato al processo di pianificazione di medio e lungo periodo con la finalità di associare il profilo di rischio complessivo del Gruppo alla redditività prospettica risultante dal documento di piano/budget. I risultati dell'ERM sono oggetto di comunicazione a scadenze prestabilite in sede di Comitato Controllo e Rischi e Consiglio di Amministrazione, e sono utilizzati dalla Direzione Internal Audit come elementi informativi finalizzati alla predisposizione di specifici piani di audit risk-based.
Di seguito, nel paragrafo "Risk Factors" sono di seguito commentati i risultati di sintesi del processo per quanto concerne l'anno appena concluso, mentre nel paragrafo "Rischi finanziari" sono riportati i principali elementi relativi ai rischi prezzo commodity, tasso di cambio, credito, liquidità e tasso di interesse, per i quali nel corso degli anni sono stati sviluppati presidi specifici finalizzati a gestire e limitare l'impatto sull'equilibrio economico-finanziario del Gruppo. Per maggiori dettagli su tali rischi si rimanda a quanto riportato ai fini dell'IFRS 7 nel capitolo 4 "Gestione Rischio Mercato", al paragrafo 3.1 "Gestione rischio di credito" e al paragrafo 6.4 "Gestione dei rischi finanziari" del Bilancio consolidato 2019. Dal 2018 il Gruppo ha adottato un sistema di gestione e rilevazione, integrato nel sistema di controllo complessivo del Gruppo, del rischio fiscale (c.d. Tax Control Framework o TCF). Il TCF adottato è costituito da una Tax Policy e da una Norma Generale, applicabili a tutte le società del Gruppo, nonché da matrici, coordinate con quanto previsto ex L. 262/2005, per monitorare le attività con potenziali impatti fiscali nei principali processi aziendali.
Una potenziale fonte di incertezza per Edison deriva dalla costante evoluzione del contesto normativo e regolamentare di riferimento con effetti sul funzionamento dei mercati, sui piani tariffari, sui livelli di qualità del servizio richiesti e sugli adempimenti tecnico-operativi.
A tal riguardo, Edison è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e periferiche volto a ricercare momenti di confronto e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto, tra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi di rischio più significativi riguardano:
È stata, invece, approvata con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 28 giugno 2019, la disciplina del sistema di remunerazione della disponibilità di capacità produttiva di energia elettrica (Capacity market) per una prima fase implementativa sulla quale l'ARERA aveva dato parere favorevole così come favorevolmente si era espressa la Commissione Europea. Le prime aste riferite agli anni di consegna 2022 e 2023 si sono svolte nel mese di novembre.
I mercati energetici all'interno dei quali il Gruppo opera hanno registrato, nel corso del 2019, lievi variazioni in termini di domanda, con una pressione competitiva che permane elevata e con prezzi in diminuzione, per un approfondimento dei quali si rimanda alla sezione "Andamento del mercato energetico italiano".
Nel mercato elettrico italiano, la domanda si conferma su livelli contenuti. A differenza dell'esercizio precedente, nel corso del 2019, un'accresciuta produzione termoelettrica ha compensato una significativa riduzione della generazione idroelettrica, influenzata da condizioni meteorologiche meno favorevoli, ed una diminuzione dell'import. A soddisfare la domanda, oltre alla generazione termoelettrica, che rappresenta una quota significativa nel mix produttivo del Gruppo, ha contribuito anche l'incremento della produzione da altre fonti rinnovabili, fotovoltaico ed eolico.
Con riferimento a suddetta produzione idroelettrica, la quota prodotta da concessioni di grande derivazione di cui il Gruppo è concessionario, rimane esposta negli anni a venire al sopracitato rischio di esito avverso delle gare per il rinnovo delle concessioni già scadute o in scadenza.
In aggiunta, cambiamenti tecnologi nel settore elettrico potrebbero rendere alcune tecnologie/servizi maggiormente competitivi rispetto a quelli che costituiscono il business della Società. Al fine di mitigare tale rischio, Edison compie una costante attività di monitoraggio e valutazione dello sviluppo di nuove tecnologie, per un approfondimento delle quali si rimanda alla sezione "Innovazione, ricerca e sviluppo".
Nel mercato del gas naturale, la domanda ha registrato nel corso del 2019, rispetto all'anno precedente, un leggero incremento a livello cumulato. A livello settoriale, l'incremento più significativo si è registrato per i consumi legati alla generazione termoelettrica impattata dai fenomeni congiunturali sopra menzionati mentre i settori industriale e residenziale hanno evidenziato una lieve diminuzione.
A livello di offerta si è verificata un'abbondanza di flussi GNL sia a livello europeo che nazionale, che ha portato ad una forte pressione del sistema con impatto negativo sul livello dei prezzi in una situazione già di forte volatilità.
In tale contesto di aumento del profilo di rischio di mercato, un importante elemento di mitigazione degli effetti delle variazioni dello scenario energetico e delle condizioni di mercato è rappresentato dalle clausole di rinegoziazione del prezzo dei contratti di approvvigionamento gas a lungo termine. Con riferimento a tali contratti, Edison ha finalizzato alcune rinegoziazioni / rinnovi nel corso dell'anno, mentre altre sono ancora in corso.
La presenza del gruppo Edison in mercati internazionali, in merito alle attività di produzione e commercializzazione dell'energia elettrica, espone la Società ad un insieme di rischi derivanti prevalentemente dalle differenze di tipo politico, economico, sociale, normativo e finanziario rispetto al Paese di origine. Attualmente l'area di maggiore rilevanza per il Gruppo è la Grecia, dove Edison, attraverso Elpedison Sa, produce e commercializza energia elettrica in joint venture con il partner greco Hellenic Petroleum.
In Grecia, il termine del terzo programma di aiuti da parte delle istituzioni europee, chiuso con l'ultimo prestito nell'agosto 2018, ha rappresentato un importante traguardo per il Paese e un elemento in grado di ridare pubblico sostegno al governo dopo anni di impopolari misure di austerità richieste dai creditori internazionali, sebbene permangano ad oggi incognite circa il sostenimento del debito a lungo termine. Nei mesi di maggio e luglio, si sono effettuate rispettivamente le elezioni del Parlamento Europeo e legislative, che hanno comportato la vincita del partito Nuova Democrazia. I principali obiettivi del nuovo governo riguardano le privatizzazioni, il rilancio degli investimenti, compresi i grandi progetti infrastrutturali, e la riduzione degli oneri fiscali ed amministrativi. La situazione economico-finanziaria, supportata in particolare dalla ripresa della domanda interna, ha registrato un miglioramento per il terzo anno consecutivo, anche se ad un tasso più contenuto rispetto ai due precedenti. Nel mese di ottobre, l'agenzia Standard&Poor's ha aumentato il rating sovrano a BB- (outlook positivo).
Per quanto concerne il settore energetico, il meccanismo di remunerazione della capacità produttiva, approvato lo scorso anno e alle cui aste per il solo periodo 2019 Elpedison Sa aveva partecipato con esito positivo, è terminato nel mese di aprile. La definizione di un nuovo sistema è attesa nel corso del 2020. Anche l'avvio dell'operatività sulla piattaforma di negoziazione di energia a breve e medio termine, volta ad aumentare la concorrenza e a sostenere il market coupling con l'Italia e la Bulgaria, precedentemente previsto nel corso del 2019, è atteso nel corso del 2020.
La Società è impegnata in un'attività di continuo monitoraggio del quadro politico-economico del Paese, al quale il Gruppo risulta esposto al 31 dicembre 2019 come indicato di seguito:
| (in milioni di euro) | 31.12.2019 | 31.12.2018 |
|---|---|---|
| Credito finanziario verso la partecipata | 61 | 63 |
| Garanzie prestate | 48 | 29 |
| Partecipazioni (1) | 36 | 17 |
| Totale | 145 | 109 |
(1) 2019: si riferisce alle partecipazioni IGI Poseidon Sa e Elpedison Sa; 2018: si riferisce alla partecipazione IGI Poseidon Sa.
In aggiunta, con riferimento ai contratti di approvvigionamento gas a lungo termine, la Società risulta esposta al contesto geo-politico dei Paesi da cui si rifornisce e, pertanto, ne monitora costantemente la situazione.
L'attività caratteristica di Edison prevede la costruzione e la gestione d'impianti di produzione di energia elettrica e idrocarburi tecnologicamente complessi e interconnessi lungo tutta la catena del valore, la gestione di centri di stoccaggio, lo sviluppo di infrastrutture gas, la vendita di servizi e soluzioni di efficienza energetica e la vendita di energia elettrica e gas nei mercati finali e all'ingrosso. Tali attività, che potrebbero prevedere anche il coinvolgimento di terze parti, espongono il Gruppo a rischi derivanti dalla possibile inefficienza dei processi interni e delle strutture organizzative di supporto, oppure da eventi esogeni come malfunzionamenti o indisponibilità di apparecchiature e macchinari. Tali rischi potrebbero avere potenziali ripercussioni sulla redditività, sull'efficienza delle attività di business e/o sulla reputazione del Gruppo stesso.
La politica di gestione di tali rischi prevede l'adozione di standard di sicurezza e qualità specifici, adeguamenti a normative internazionali, nazionali e requisiti di enti locali che disciplinano la materia, attività di miglioramento della qualità dei processi nelle diverse aree aziendali, con un'attenzione particolare per i servizi offerti al cliente. Eventuali situazioni di crisi sono disciplinate da specifiche linee guida interne finalizzate ad un governo rapido ed efficace di possibili situazioni che potrebbero comportare danni a persone, all'ambiente, agli impianti ed alla reputazione del Gruppo stesso.
Per quanto riguarda la gestione di rischi ambientali e di sicurezza si rimanda alla sezione "Salute, sicurezza e ambiente" della presente Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2019.
Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità, l'integrità e la riservatezza dei dati e delle informazioni.
Relativamente al primo punto, nel corso del 2019 sono proseguiti e/o sono stati completati alcuni importanti progetti e ne sono stati avviati di nuovi; in particolare:
Per quanto riguarda il rischio di indisponibilità a fronte di un fault dei sistemi, Edison si è dotata di architetture hardware e software in configurazione ad alta affidabilità per le applicazioni a supporto delle attività critiche. Tali configurazioni sono testate regolarmente durante le normali operazioni di esercizio. Infine, a protezione di eventi disastrosi, è in funzione una soluzione di disaster recovery che viene testata annualmente (ultimo test positivo effettuato durante il mese di giugno 2019).
Il rischio di integrità e riservatezza dei dati ed informazioni aziendali e disponibilità a fronte di attacchi informatici, sempre più frequenti e sofisticati, viene mitigato con l'adozione di elevati standard e soluzioni di sicurezza; il servizio di Security Operation Center, attivo da gennaio 2016 e volto a prevenire e gestire nuove forme di attacchi informatici, è stato ottimizzato attraverso un processo di "raffinamento" delle analisi per migliorare l'efficacia delle stesse. È infine in corso di sviluppo il progetto Rex Wannacry finalizzato ad aumentare la resilienza del sistema informativo aziendale a fronte di attacchi di nuova generazione (a fine 2019 è stato rilasciato lo strumento per un inventario puntuale ed automatico di tutti i dispositivi connessi in rete; nel 2020 è previsto lo sviluppo del servizio di "asset & vulnerability management", finalizzato a intraprendere le azioni necessarie su eventuali problemi di sicurezza a fronte di attacchi effettivi). Inoltre, è stato completato il progetto Segregation of Duty sul sistema di fatturazione SAP ISU.
Lo sviluppo delle attività caratteristiche del gruppo Edison prevede il ricorso ad investimenti, acquisizioni e ad alcuni mirati disinvestimenti, come parte di una strategia di razionalizzazione del portafoglio complessivo e di costante adeguamento all'ambiente competitivo: dall'efficace implementazione di tali iniziative dipende la capacità della Gruppo di rafforzare le proprie attività caratteristiche nei mercati in cui opera.
In particolare, per quanto concerne gli investimenti diretti, essi comportano tipicamente un rischio legato a possibili incrementi dei costi operativi e di investimento, nonché a possibili ritardi nell'entrata in esercizio commerciale, anche a causa di incertezze autorizzative, con conseguenti impatti sulla redditività delle iniziative stesse.
Per quanto riguarda, invece, la strategia di sviluppo attraverso acquisizioni, questa dipende dalla disponibilità sul mercato di opportunità che consentano di sviluppare il core business del Gruppo in termini accettabili e dalla capacità della Società di identificarle tempestivamente integrando efficacemente gli asset, acquisiti nelle attività del Gruppo.
Ai fini di una mitigazione di tali rischi, la Società si è dotata di una serie di processi interni a presidio delle varie fasi istruttorie e valutative delle iniziative d'investimento. I processi prevedono, oltre alle opportune procedure formalizzate, operazioni di due diligence, contratti vincolanti, processi autorizzativi interni multi-livello, attività di project risk assessment, di project management e project control.
Il gruppo Edison è esposto al rischio di oscillazione dei prezzi di tutte le commodity energetiche trattate, le quali agiscono tanto direttamente quanto indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo. Inoltre, poiché una parte dei prezzi di dette commodity energetiche è denominata in valuta estera, il Gruppo è esposto anche al relativo rischio cambio.
Le attività di gestione e controllo di tale rischio sono disciplinate dalle Energy Risk Policy, che prevedono l'adozione di specifici limiti di rischio in termini di Capitale Economico e l'impiego di strumenti derivati finanziari comunemente utilizzati sul mercato al fine di contenere l'esposizione entro i limiti stabiliti.
L'operatività del Gruppo in valute diverse dall'euro, nonché le strategie di sviluppo sui mercati internazionali, espongono la Società alle variazioni dei tassi di cambio. Le linee guida relative alla governance e alle strategie di mitigazione del rischio cambio generato dalle attività di business sono delineate all'interno di specifiche Policy, le quali descrivono gli obiettivi di gestione del rischio di tasso di cambio in funzione della diversa natura del rischio in oggetto.
La Società adotta un modello di gestione di tipo accentrato, attraverso il quale la capogruppo garantisce un costante presidio dell'equilibrio economico-finanziario di Gruppo grazie ad un'attività di costante monitoraggio delle esposizioni e di implementazione di idonee strategie di copertura e provvista valutaria finalizzate alla loro mitigazione.
Con riferimento al rischio di potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle diverse controparti con cui la Società opera, il Gruppo ha da tempo implementato procedure e strumenti per la valutazione e selezione delle controparti sulla base del credit standing, il monitoraggio continuo dell'esposizione nei Relazione finanziaria 2019 Relazione sulla gestione
confronti delle diverse controparti e l'implementazione di adeguate azioni di mitigazione, principalmente volte al recupero ed al trasferimento del credito.
Il gruppo Edison, esposto alle fluttuazioni del tasso d'interesse prevalentemente per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all'indebitamento, valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi d'interesse e la gestisce principalmente definendo le caratteristiche dei finanziamenti in sede negoziale.
Il rischio liquidità attiene alla possibilità che le risorse finanziarie disponibili all'azienda non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti.
La politica di gestione di tale rischio, integrata a livello di gruppo EDF, ha la finalità di assicurare al gruppo Edison sia la disponibilità di affidamenti sufficienti a fronteggiare le scadenze finanziarie a breve sia di consolidare le fonti della provvista.
Oltre a quanto sopra descritto relativamente alle attività di gestione e mitigazione dei rischi, il gruppo Edison, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti a eventi passati, che possono essere di tipo legale, contrattuale oppure derivare da dichiarazioni o comportamenti dell'impresa tali da indurre nei terzi una valida aspettativa che l'impresa stessa sia responsabile o si assuma la responsabilità di adempiere a una obbligazione, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi per rischi ed oneri presenti tra le passività di bilancio (si vedano anche le Note Illustrative al Bilancio consolidato). In particolare, le società del Gruppo sono parte in procedimenti giudiziari e in alcuni contenziosi fiscali per una descrizione dei quali si rimanda al capitolo 8 "Attività non Energy" delle Note Illustrative al Bilancio consolidato.
La Direzione Research, Development & Technical Innovation (RD&TI) ha proseguito nel proprio percorso di cambiamento organizzativo e strutturale reso necessario dai rapidi cambiamenti del settore dell'energia, così da continuare ad assicurare lo studio e lo sviluppo di soluzioni a sostegno delle altre direzioni e business unit.
Le principali tappe del 2019 sono state la chiusura del centro di Trofarello e l'inaugurazione, in settembre, delle Officine Edison di Milano, situate all'interno del PoliHub, l'incubatore dell'Innovazione e delle start up del Politecnico di Milano. In questo spazio, hanno la loro sede anche le stanze del progetto D.A.F.N.E. (Digital Arena For the Next Edison).
Sono invece in fase di ampliamento le Officine Edison Torino, lo spazio multifunzionale all'interno dell'Energy Center, la struttura di eccellenza per l'innovazione creata dal Politecnico di Torino. In particolare, è in corso di realizzazione un nuovo laboratorio che entrerà in funzione nei primi mesi del 2020.
Si riportano di seguito i principali risultati raggiunti nel corso del 2019 ed i progetti in sviluppo:
È stata consolidata la scelta di gestire, con approccio globale ed integrato, la prevenzione e promozione della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; tenendo conto sia del personale Edison sia di quello dei nostri fornitori e attribuendo diffusamente a tutto il management obiettivi di miglioramento rispetto alla media dei risultati dell'ultimo triennio.
Gli indicatori di riferimento in ambito nazionale sono l'indice di frequenza1 e l'indice di gravità2 .Si sottolinea che nei dati del 2019 sono stati inseriti i dati relativi alle società acquisite nel corso dello scorso anno, non presenti nella relazione del 2018; società con profili di rischio più rilevanti rispetto allo scenario passato (esempio: attività di servizio presso la pubblica amministrazione).
Sulla base di tale approccio, quindi, il 2019 si chiude con l'indice di frequenza degli infortuni complessivo per le attività in Italia e all'estero che si attesta sul valore di 1,8, in leggero miglioramento rispetto al 2,0 del 2018 (1,5 senza le società acquisite). In dettaglio, l'indice di frequenza per il personale sociale si chiude su un valore di 2,0 esattamente come nel 2018 (1,2 senza le società acquisite), mentre quello del personale d'impresa si attesta su un valore di 1,4, in miglioramento rispetto al 2,0 del 2018 (2,0 anche senza le società acquisite). L'indice di gravità complessivo è risultato a fine 2019 pari a 0,05, leggermente inferiore al risultato di 0,06 del 2018 senza le società acquisite, a conferma della limitata severità del nostro fenomeno infortunistico.
Si segnala che la Società, ai fini di un confronto anche all'interno del gruppo di appartenenza, utilizza anche l'indicatore denominato Lost Time Index Rate (LTIR) relativo ai soli infortuni occorsi per cause direttamente legate ad attività lavorative (work related). In tal senso, il 2019 si chiude con un indice LTIR complessivo pari a 1,3 in miglioramento rispetto ad 1,7 del 2018. In dettaglio, l'indice LTIR per il personale sociale si chiude a 1,3 al di sotto del 1,5 del 2018, mentre quello del personale d'impresa si attesta su un valore di 1,4 in deciso miglioramento rispetto al 2,0 del 2018.
Di seguito le principali attività e processi relativi al 2019:
Gli adempimenti previsti dalle normative applicabili in ambito salute, sicurezza ed ambiente sono stati assolti e verificati anche mediante specifici audit di controllo della conformità legislativa, in particolare per quanto
1 Calcolato come rapporto tra numero di infortuni e numero delle ore lavorate, moltiplicato per un milione.
2 Calcolato come rapporto tra giorni di lavoro persi a causa di infortuni e numero delle ore lavorate, moltiplicato per mille.
riguarda l'aggiornamento delle valutazioni dei rischi e l'effettuazione delle periodiche riunioni di sicurezza, durante le quali sono stati presentati anche gli stati di avanzamento dei processi formativi e i macro risultati della sorveglianza sanitaria svolta sui dipendenti. Inoltre, è stata rispettata la conformità temporale e qualitativa delle scadenze previste dalla normativa ambientale nazionale, che si concentrano soprattutto nel primo semestre dell'anno.
Nel corso del 2019 sono stati realizzati o avviati alcuni progetti significativi, tra cui:
L'organico al 31 dicembre 2019 si attesta a 5.631 dipendenti (inclusivo di 949 unità della divisione E&P) contro i 5.372 del 31 dicembre 2018 (di cui 966 della divisione E&P) con una crescita complessiva, nell'anno, pari a 259 Unità (276 escludendo la divisione E&P), generando un incremento di organico pari al +4,8% ascrivibile prevalentemente a incrementi di perimetro nella Divisione Power Asset in ambito energie rinnovabili e a sviluppo di commesse nella Divisione Energy & Environmental Services Market (EESM).
Come effetti perimetro si segnala l'acquisizione della Società EDF EN Italia da Luglio 2019 (+24 dipendenti), l'acquisizione della società EDF EN Services Italia S.r.l dal 20 Dicembre 2019 (+76 dipendenti) e la cessione della società Compagnia Energetica Bellunese (CEB) da gennaio 2019 (-22 dipendenti).
Sono riportati di seguito i principali fatti a valenza generale per il Gruppo Edison accaduti nel corso del secondo semestre 2019.:
Rinnovi CCNL Elettrici, Energia e Petrolio, Gas – Acqua: Nel corso del secondo semestre del 2019, sono stati rinnovati i 3 principali contratti applicati nel Gruppo Edison, area commodities. In particolare:
CCNL Elettrici: l'accordo di rinnovo del 9 ottobre è relativo al periodo 1° gennaio 2019-31 dicembre 2021 e prevede un incremento dei minimi tabellari, l'erogazione di una quota produttività di settore per gli anni 2020 e 2021 ed un lieve incremento della contribuzione – a carico delle imprese - alla previdenza complementare. Le principali modifiche alla parte normativa hanno riguardato la definizione di un percorso per il superamento degli scatti di anzianità e la loro trasformazione in misura di sostegno alla previdenza complementare, l'introduzione di un diritto soggettivo di formazione obbligatoria di 28 ore nel triennio.
CCNL Energia e Petrolio: l'accordo di rinnovo del 19 settembre è relativo al periodo 1° gennaio 2019-31 dicembre 2021 e prevede un incremento dei minimi tabellari, un'erogazione un E.D.R. ed un incremento – a carico delle imprese - della contribuzione alla previdenza complementare a partire da luglio 2020.
CCNL Gas-Acqua: l'accordo di rinnovo del 7 novembre è relativo al triennio 1° gennaio 2019-31 dicembre 2021 e prevede un incremento dei minimi tabellari, l'erogazione di una quota produttività di settore per gli anni 2020 e 2021 ed un incremento della contribuzione alla previdenza complementare con decorrenza giugno 2020.
Inoltre, per le tre tipologie di contratto, è stato sottoscritto un accordo per la definizione del Premio di Risultato relativo al triennio 2019/2021. L'accordo conferma la struttura del Premio di Risultato precedentemente in essere, costruito sulla base di indicatori di performance relativi all'intero Gruppo Edison e stabilisce l'omogeneizzazione dei diversi achievement rate a partire dall'anno 2020.
Il 23 luglio ed il 20 settembre sono stati sottoscritti due accordi per la definizione del Premio di Risultato 2019 rispettivamente per le Società Fenice S.p.A. e Sersys Ambiente S.r.l., accordi che confermano la struttura dei Premi precedentemente in essere.
Ai fini di razionalizzare il numero di contratti collettivi nazionali applicati nel Gruppo e assicurare omogeneità dei trattamenti applicati ai dipendenti che operano in settori omogenei di attività all'interno del Gruppo, con l'accordo del 15 novembre è stata concordata l'estensione progressiva del CCNL Elettrici alle società Edison Energia, Attiva, EDF EN Italia, Assistenza Casa. Il personale complessivamente coinvolto in tale operazione è pari a circa 250 addetti.
Il 4 luglio è stato sottoscritto con Energean Oil & Gas Plc un accordo preliminare, subordinato all'ottenimento delle autorizzazioni governative da parte di tutti i paesi coinvolti, per la cessione del 100% delle quote societarie della società Edison E&P S.p.A. e sue società controllate.
Al fine di accompagnare il progetto di cessione si sono svolti diversi incontri tra Edison, Energean e le OO.SS. del settore Energia e Petrolio finalizzati a definire un quadro di relazioni industriali per il periodo successivo al closing. Ad esito dei suddetti incontri è stato sottoscritto un Protocollo di Relazioni Industriali nel quale sono stati definiti: i diversi ambiti e livelli di interlocuzione sindacale, la conferma delle RSU recentemente elette, la conferma della contrattazione esistente (tra cui il CCNL Energia e Petrolio) e sono state rafforzate le clausole di tutela occupazionale già contenute nel contratto preliminare del 4 luglio.
Inoltre, durante le sessioni plenarie del Comitato Aziendale Europeo (CAE/EWC) di Gruppo del 27 novembre, è stata altresì fornita una puntuale illustrazione dello stato di avanzamento del progetto di cessione di Edison E&P S.p.A.
Il 29 novembre è stato siglato l'accordo con cui si è conclusa la procedura sindacale ai sensi dell'art 47 legge 29 dicembre 1990 nr. 428 relativa alla fusione per incorporazione della società Edison Facility Solutions S.p.A. in Zephyro S.p.A. L'operazione di fusione, che ha coinvolto 123 lavoratori e che ha avuto effetto dal 1° gennaio 2020, è finalizzata a gestire in modo più efficace ed efficiente, in un'unica società dedicata, tutte le attività finalizzate all'erogazione di servizi di progettazione, esecuzione, manutenzione e gestione impiantistica ed energetica degli edifici civili e pubblici, ospedalieri e industriali. Contestualmente alla fusione, Zephyro S.p.A. ha cambiato la denominazione sociale in Edison Facility Solutions S.p.A. e troverà applicazione, a tutto il personale non dirigente, il CCNL per i lavoratori addetti all'industria Metalmeccanica e dell'Istallazione Impianti.
I principali cambiamenti organizzativi aziendali nel periodo di riferimento sono stati i seguenti:
nel corso del primo semestre, la macro-struttura organizzativa e le principali responsabilità della Divisione Gas & Power Market, sono state in parte riconfigurate attraverso l'introduzione di "modelli territoriali" per valorizzare le sinergie di canale e la presenza territoriale.
A seguito dell'acquisizione del 100% di Assistenza Casa, viene inoltre creata una nuova Direzione Retail Services Delivery a cui è assegnata la Responsabilità principale di assicurare ai clienti il servizio di delivery dei prodotti assicurativi e degli altri servizi VAS venduti dalle Direzioni Mercato.
È stata anche completata l'integrazione delle attività e risorse precedentemente allocate nella Società Edison Energie all'interno della Divisione Gas & Power Market cogliendo le sinergie gestionali previste nel business plan di acquisizione e continuando a sviluppare il portafoglio clienti acquisito anche attraverso il progressivo ampliamento dell'offerta di commodities energetiche, prodotti e servizi.
nel corso dell'anno, in vari step tra il primo e secondo semestre, è stato completato il riassetto delle strutture principali della Divisione EESM: in particolare, è stata creata una nuova Direzione dedicata al cliente FCA CNHI, è stata riarticolata la struttura della Direzione Services Delivery & Contract Management focalizzata sui servizi per la clientela industry.
Attraverso un processo di integrazione organizzativa e societaria, è stato ridefinito l'assetto della Direzione PA Market EESM che ha comportato, tra le altre cose, la fusione tra la società Zephyro SPA e La società Edison Facility Solution SPA.
Analogamente, è stato ridefinito l'assetto societario delle attività di Environmental Services.
Sempre nell'ambito della divisione, è stato completato il riassetto delle principali funzioni di supporto (HR, FINANCE; Compliance & Audit, Procurement).
nel corso del secondo semestre, è stata ridefinita la macro-struttura e il modello operativo della Divisione Engineering con l'obiettivo di assicurare in modo efficace, nei diversi contesti operativi aziendali, lo studio, la progettazione e l'ingegneria specialistica e le attività gestionali e di cantiere dei Progetti di costruzione e di efficienza energetica, di impianti, infrastrutture ed edifici.
Relativamente ai Servizi per i dipendenti, è proseguito l'impegno dell'azienda nel programma di welfare aziendale "Edison per Te", che si propone di conciliare le esigenze personali con quelle professionali dei dipendenti con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone. Il programma continua a ricevere da parte dei dipendenti una valutazione molto positiva come testimoniato dagli esiti della survey annuale MyEdf 2019. Tramite la stessa rilevazione condotto dalla Società IPSOS, anche l'insieme dei servizi per i dipendenti e le coperture previdenziali, sanitarie e infortunistiche proposte ai dipendenti hanno riscosso un eccellente livello di soddisfazione che si attesta intorno all' 85%, un livello superiore a quello della media delle altre grandi aziende Italiane. Prosegue l'utilizzo dei flexible benefits, attraverso il quale è possibile convertire il Premio di Risultato in servizi e prestazioni welfare, nell'ambito dei criteri previsti dalla legge e di quanto definito dagli accordi sindacali sottoscritti in azienda. Con questa iniziativa si è aggiunta per i dipendenti la possibilità di utilizzare un ulteriore credito welfare derivante dalla conversione dei premi di risultato per soddisfare ulteriori esigenze di conciliazione vita privata e professionale, nonché di contribuire al proprio fondo di pensione integrativa, aumentando il valore netto del loro complessivo pacchetto salariale senza aggravio di costi per l'azienda.
Nel 2019, Edison ha realizzato un piano di formazione di 211.600 ore (177.500 escludendo il contributo della Divisione E&P) che ha interessato circa l'85% della popolazione aziendale, per un costo complessivo di 9.636.000€ (8.374.000 senza E&P) (include costi interni ovvero il costo del personale dedicato alla formazione e i costi orari dei beneficiari della formazione e i costi esterni della formazione), di cui per 436.000€ è stata attivata la procedura di finanziamento attraverso l'utilizzo del conto formazione dei fondi interprofessionali Fondimpresa e Fondirigenti.
Nel corso del 2019, è stata rivista e ampliata l'offerta formativa manageriale coerente con le strategie di business e l'evoluzione del contesto esterno. Nel periodo gennaio-marzo è stato erogato il nuovo percorso di sviluppo manageriale "Leading People, Leading Business" che ha visto coinvolti trenta dirigenti e nella seconda metà dell'anno è stato lanciato l'High Performance Leadership Lab, laboratorio esperienziale di sviluppo della leadership rivolto a venticinque giovani che hanno partecipato al processo di valutazione del potenziale (long term talent assessment) nel corso dell'anno.
Rispetto alla formazione digitale, è stata arricchita di nuovi contenuti la piattaforma di Digital Training MyLA – My Learning Area, un ambiente integrato con la intranet Edison che permette in modo semplice e veloce di accedere a tutti i contenuti e-learning, in particolare sui temi di HSE, compliance e di alfabetizzazione digitale. In tale ambito si è avviata l'estensione del programma di digital education sulle competenze digitali (Energy Gate) presso la Divisione Servizi Energetici ed Ambientali. Il progetto utilizza differenti format di training: e-learning, webinars e mentoring sessions e ha coinvolto 719 persone della Divisione.
Da sempre Edison si impegna nell'educazione, orientamento e formazione dei giovani.
Dal 2015 Edison realizza percorsi di Alternanza Scuola Lavoro su tutto il territorio nazionale. L'impegno nell'orientamento dei giovani è spinto dal desiderio di diffondere nelle nuove generazioni la cultura dell'energia e della sostenibilità ambientale. Tra le principali iniziative segnaliamo i seguenti progetti:
Una grande attenzione è posta anche all'inserimento e formazione delle risorse giovani, prevalentemente neolaureate o con poca esperienza professionale, a cui è dedicato lo specifico Edison Graduate Program: la Young Community, un programma triennale di sviluppo e formazione. Nel 2019 ha visto la realizzazione dei consueti corsi di formazione sulle competenze trasversali e il percorso semestrale sugli Economics realizzato in modalità blended sulla piattaforma di elearning interna MYLA e gli Skill Lab di allenamento su alcune competenze del modello manageriale.
Sono proseguiti gli EdisonTalks, in modalità di interviste al top management della società e di approfondimenti su alcuni temi di interesse.
Infine, presso la sede romana di Edison con il supporto della LUISS Business School si è tenuta una nuova edizione dell'Edison Energy Camp, il percorso di formazione intensivo sull'Energy che ha visto coinvolti 42 partecipanti tra colleghi della Young Community di Edison e studenti universitari provenienti da diversi atenei italiani (Luiss, Politecnico di Torino, Università di Bari, Palermo, L'Aquila e Napoli). La settimana formativa è stata arricchita dalla dai contributi di WEC (World Energy Council Italia Services), oltre che di altre realtà aziendali, di consulenza e istituzionali.
Nell'ambito del percorso di Onboarding aziendale, anche nel 2019 si è svolto EXPO dedicato ai nuovi colleghi entranti nel Gruppo, l'evento di presentazione dei mestieri e delle attività di ogni Divisione aziendale.
Continua, inoltre, la partnership strategica con MIP per la progettazione e l'erogazione di un Corporate Master in Energy Business & Utilities, dedicato a 31 Professional dell'azienda che possiedono le potenzialità e l'interesse a sviluppare una conoscenza trasversale del settore energy e ad approfondire il modello di business. Quella del 2019 è la quarta edizione che ha confermato la ricerca di una metodologia didattica sempre più innovativa. Il Corporate Master è stato accreditato da ASFOR, Associazione Italiana per la Formazione Manageriale: la certificazione come Master MBA di un ente esterno conferma la qualità e la spinta all'innovazione della didattica del programma.
La formazione tecnico-professionale continua ad essere al centro degli investimenti formativi delle Divisioni di Business. In particolare, la Divisione Energy & Environmental Services Market, ha proseguito il progetto denominato "Top Technical Expertise" con l'obiettivo di sviluppare e consolidare la preparazione tecnica del personale operativo di impianto e allo stesso tempo valorizzare il know-how presente in azienda attraverso un maggiore coinvolgimento di docenti interni. Tale programma si inserisce nel più ampio progetto finalizzato al raggiungimento dell'obiettivo contrattuale sulla formazione continua che prevede per ogni risorsa la fruizione di almeno 24 ore di formazione non obbligatoria nel triennio 2017-2019.
Il modello di business sostenibile di Edison è illustrato nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi degli articoli 3 e 4 del D. Lgs. n.254 del 2016, contenuta nella Relazione Finanziaria 2019.
Ai sensi dell'art. 2428 del Codice civile, si precisa che:
• al 31 dicembre 2019 non risultano in portafoglio azioni proprie o azioni della società controllante, neppure indirettamente tramite società fiduciarie o per interposta persona. Nel corso dell'esercizio non sono state effettuate operazioni relative ad azioni proprie o ad azioni della società controllante, neppure indirettamente tramite società fiduciarie o per interposta persona;
• il Gruppo ha intrattenuto nel corso dell'esercizio operazioni con parti correlate. Per la descrizione delle più rilevanti si rimanda al paragrafo 9.4 "Operazioni infragruppo e con parti correlate" contenuto nel Bilancio Consolidato 2019; • non sono state istituite sedi secondarie.
La Società ha deciso di avvalersi delle facoltà previste dall'art. 70, comma 8 e dall'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti e, quindi, di derogare all'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un documento informativo in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione.
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