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Carel Industries

Annual Report Mar 27, 2020

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Annual Report

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BILANCIO CONSOLIDATO

Relazione sulla gestione al bilancio

al 31 dicembre 2019

Indice

Relazione sulla gestione al bilancio 3
Lettera agli azionisti 6
Struttura del gruppo CAREL INDUSTRIES 8
Organi sociali 9
Attività e mercati 11
Quotazione sul mercato telematico azionario (MTA) 18
Operazioni di Merger & Acquisition 19
Altri fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 20
Sintesi della gestione e andamento economico finanziario del Gruppo 23
Sintesi andamento economico e finanziario della Società Capogruppo 28
Risorse umane e organizzazione 31
Attività di ricerca e sviluppo 34
Prospettive sull'andamento dell'esercizio in corso 38
Bilancio Consolidato al 31.12.2019 43
Situazione Patrimoniale e finanziaria consolidata 44
Conto economico consolidato 45
Rendiconto finanziario consolidato 46
Variazioni del patrimonio netto consolidato 47
Note esplicative 50
Altre informazioni 108
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 109
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del
D. Lgs. 58/98 e dell'art. 81–ter del Regolamento Consob n. 11971
del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni 110
Relazione della società di Revisione al bilancio consolidato 111

Cari Azionisti,

I risultati raggiunti nel 2019 rappresentano una conferma della bontà delle scelte strategiche poste alla base dello sviluppo di CAREL: per il decimo anno consecutivo, infatti, abbiamo registrato una crescita dei ricavi, che in questo esercizio si è attestata al 16,8%; escludendo il contributo delle due società acquisite alla fine del 2018, Hygromatik e Recuperator, la crescita è stata invece pari al +5,1%. La profittabilità, intesa come incidenza dell'EBITDA sui ricavi (EBITDA margin) si è mantenuta vicino al 20% mentre l'utile netto ha raggiunto i 35 milioni di Euro. Tali performance sono ancora più significative se teniamo conto del contesto macro-economico non favorevole nel quale sono maturate e contrassegnato sia da un rallentamento dell'Eurozona, sia dalle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. L'impatto di queste ultime sui conti del Gruppo è stato lieve anche grazie alla conclusione del progetto di espansione impiantistica lanciato agli inizi del 2018 e completato quest'anno, che ha comportato un investimento complessivo pari a circa 20 milioni di Euro. Ciò ha permesso di triplicare le dimensioni dell'impianto cinese localizzato a Souzhou e di raddoppiare quelle dell'impianto Nordamericano di Manheim in Pennsylvania, incrementando la possibilità di produrre localmente per il mercato di riferimento. L'espansione della capacità produttiva sarà, inoltre, elemento essenziale nel supportare le aspettative di sviluppo del Gruppo nei prossimi anni, basate anzitutto su una proposta commerciale che fa dell'innovazione tecnologica il suo fulcro, attraverso soluzioni in grado di anticipare le esigenze dei Clienti, con un'attenzione particolare agli aspetti di sostenibilità ambientale. Proprio il concetto di sostenibilità è alla base dei nostri investimenti in ricerca e sviluppo che, nel 2019 sono stati circa il 6% dei ricavi, in linea con il trend storico. Il risparmio energetico e la transizione verso refrigeranti naturali, con minori effetti nocivi sul riscaldamento globale, costituiscono le nostre linee guida strategiche più importanti e ci pongono tra i più avanzati player del mercato.

Lo stesso impegno che ci ha permesso di raggiungere traguardi di crescita così importanti è stato posto anche nell'attività di integrazione delle due società acquisite alla fine del 2018: Recuperator S.p.A., società con sede a Rescaldina (Milano) leader nel design e nella produzione di scambiatori di calore per unità di gestione dell'aria; Hygromatik GmbH, società tedesca con un posizionamento premium nel settore dell'umidificazione. La sfida che ci si poneva davanti era ed è particolarmente impegnativa, essendo queste le due operazioni dimensionalmente più rilevanti mai effettuate dal Gruppo. Ad oggi possiamo dire di aver gestito il processo in maniera efficace ed efficiente: in entrambi i casi, infatti, i risultati raggiunti nel corso del 2019 sono stati ottimi, con un incremento percentuale complessivo dei ricavi di circa il 10%. Il perimetro di consolidamento aziendale si è inoltre ampliato, a settembre, grazie all'acquisizione di Enersol, distributore canadese specializzato nel settore dell'umidificazione.

Da ultimo, sono stati fatti importanti passi avanti anche nel settore dei servizi che, insieme alla crescita organica e a quella per linee esterne, rappresenta il terzo pilastro della nostra visione strategica per il futuro. Nel corso del 2019 infatti, sono stati conclusi i primi contratti per la fornitura di servizi digitali ad alcune importanti catene europee della GDO ed inoltre, da qualche mese è attiva una nuova funzione aziendale dedicata specificamente al settore, denominata "After Sales and Services".

Il 2019, primo anno completo dalla quotazione in Borsa, è stato quindi un anno importante per il Gruppo e ha dimostrato ancora una volta la resilienza del nostro portafoglio di business unitamente alla capacità di tutte le donne e gli uomini di CAREL di dare il meglio anche in presenza di scenari non ottimali. Tali elementi rappresentano una solida base sulla quale continuare a costruire una storia di successo che dura ormai da più di 45 anni.

Il Presidente Luigi Rossi Luciani

"...Tre sono i pilastri strategici su cui tali risultati poggiano: crescita organica, espansione per linee esterne e forte attenzione agli aspetti di connettività e innovazione..."

Struttura del gruppo CAREL INDUSTRIES

L'organigramma societario del Gruppo al 31 dicembre 2019 è di seguito rappresentato:

*= 1% posseduto da CAREL FRANCE SAS

Organi Sociali

Consiglio di Amministrazione Presidente Luigi Rossi Luciani
Vice presidente esecutivo Luigi Nalini
Amministratore Delegato Francesco Nalini
Amministratore Esecutivo Carlotta Rossi Luciani
Amministratore Indipendente Cinzia Donalisio
Amministratore Indipendente Marina Manna
Amministratore Indipendent Giovanni Costa
Collegio Sindacale Presidente Saverio Bozzolan
Sindaco effettivo Paolo Ferrin
Sindaco effettivo Claudia Civolani
Sindaco supplente Giovanni Fonte
Sindaco supplente Fabio Gallio
Società di revisione Deloitte & Touche SpA
Comitato Controllo e Rischi Presidente Marina Manna
Membro Cinzia Donalisio
Membro Giovanni Costa
Comitato Remunerazione Presidente Cinzia Donalisio
Membro Marina Manna
Membro Giovanni Costa
Organismo di vigilanza ex Dlgs 231/2001 Presidente OdV Fabio Pinelli
Componente OdV Andrea Baggio

Attività e mercati

CAREL opera nella progettazione, produzione e commercializzazione a livello globale di componenti e soluzioni tecnologicamente avanzate (hardware e software) per raggiungere perfomance di alta efficienza energetica nel controllo e nella regolazione di apparecchiature e impianti nei mercati del condizionamento dell'aria ("HVAC") e della refrigerazione (complessivamente "HVAC/R"). In questo contesto, CAREL progetta, produce e commercializza soluzioni di controllo e umidificazione nell'ambito dei segmenti applicativi:

Industriale Commerciale Residenziale

Con riferimento al settore del condizionamento, mercato HVAC (Heating Ventilation Air Conditioning) , CAREL offre soluzioni da integrare sia in singole unità, quali pompe di calore, shelter, rooftop, Computer Room Air Conditioner (cd. CRAC), chiller e centrali di trattamento dell'aria. Le applicazioni principali riguardano i data centers, l'industria di processo, le applicazioni commerciali, che sono principalmente rappresentate dalla fornitura di componenti per i sistemi di condizionamento dell'aria degli edifici commerciali e infine le applicazioni residenziali dove CAREL è focalizzata quasi esclusivamente nelle soluzioni di controllo per le pompe di calore.

Di seguito alcuni schemi rappresentativi dei sistemi CAREL:

• per applicazioni nel campo del condizionamento dei Data Center:

• per centrali trattamento dell'aria:

Nel settore della refrigerazione invece l'azienda è specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di controllo nell'ambito dei segmenti applicativi Food Retail e Food Service. L'offerta CAREL è:

• per singole unità frigorifere quali beverage cooler , plug-

in refrigerator e display cabinets;

  • per sistemi di refrigerazione commerciale complessi e interconnessi, quali quelli per supermercati di ogni dimensione, convenience store e punti di ristoro;
  • per sistemi di supervisione per la singola macchina così come per impianti e per centri remoti di supervisione.

Esempio di applicazione delle soluzioni CAREL in refrigerazione commerciale Food Retail (Supermarket):

Esempio di applicazione delle soluzioni CAREL in refrigerazione commerciale Food Service (Quick Service Restaurant)

Esempio di applicazione delle soluzioni CAREL in refrigerazione commerciale Food Service (Beverage Cooler)

L'offerta si completa con la fornitura di servizi collegati alle soluzioni CAREL quali per esempio l'attività di commissioning ovvero lavori su commessa, servizio di gestione e monitoraggio da remoto degli impianti e delle componenti applicative HVAC/R del Gruppo, che permette il "dialogo" tra i service center aziendali e i clienti finali, abbonamenti per servizi dedicati alla gestione e controllo da remoto di impianti e macchinari tramite l'elaborazione dei dati raccolti sfruttando le proprietà Internet of Things. La proposta IoT è sviluppata e integra le soluzioni specifiche dei mercati HVAC e Refrigerazione tramite soluzioni sia in cloud che on-premise. Fanno parte della

proposta analisi tramite benchmark, statistiche, allarmi e reportistica standard, con cui ciascun utente può ottimizzare le attività quotidiane diventando più efficace nel raggiungimento dei propri obiettivi in termini di servizi, energia, qualità e marketing. Lo sviluppo di tali attività costituisce un elemento di rilevanza strategica per CAREL, anche in prospettiva futura. Si conferma un forte interesse nel mercato per proposte di connettività remota e di analisi dati che consentono agli operatori di settore la riduzione delle spese operative di gestione degli impianti e delle unità frigorifere nel territorio. Il trend non dipende solo dalle applicazioni specifiche ma è diffuso ed in espansione come previsto da tutti i principali analisti sia nel numero di device connessi e nel conseguente volume di dati raccolti.

°C

Esempio di soluzioni IoT per i mercati HVAC e Refrigerazione

Il Gruppo opera nel mondo con 27 filiali, di cui 9 siti produttivi localizzati in Italia, Croazia, Germania, Cina, Stati Uniti e Brasile.

Overview Mercato Globale

Il mercato globale del condizionamento ha mostrato negli ultimi anni una crescita tra il 3 e il 5%. Tale mercato è influenzato dalla componente legata al business residenziale, settore in cui Carel opera marginalmente, mentre nei settori industriali e commerciali il mercato di riferimento è quello di applicazioni di nicchia a bassi volumi dove la tecnologia, legata all'alta efficienza, è considerata un elemento chiave e distintivo.

L'industria del condizionamento comunque è in generale fortemente sollecitata dalle tecnologie innovative capaci di garantire sempre maggiori risparmi energetici e ridurre gli impatti sull'ambiente.

Il mercato della refrigerazione, dove l'azienda è presente soprattutto nel segmento commerciale, ha riscontrato nel 2019 una crescita in linea con quella del condizionamento dell'aria e degli ultimi anni nei segmenti Food Service e Food Retail. E' inoltre sempre evidente una maggiore propensione del mercato agli investimenti in prevalenza verso punti vendita di piccolo e medio formato. Questo fenomeno privilegia soluzioni di controllo che, mantenendo le performance di regolazione richieste, consentono di scalare in modo sostenibile il profilo di offerta verso impianti e punti vendita di taglia minore e con un ancora maggiore controllo delle spese operative di gestione, come il consumo energetico e le spese di manutenzione.

Per entrambi i mercati del condizionamento e della refrigerazione aumenta generalmente la pressione sugli operatori di settore data delle direttive e normative volte alla riduzione della carbon footprint, sia attraverso la riduzione degli impatti diretti (ad esempio dalla normativa F-gas o SNAP in USA), sia dalla necessità sempre più stringente di adottare tecnologie che riducono le emissioni indirette tramite una migliore efficienza energetica delle unità e degli impianti frigoriferi (ad esempio Ecodesign in EU e DOE in US).

Overview del Business

In tale contesto l'andamento della gestione 2019 mostra per il gruppo CAREL un risultato positivo con una crescita del fatturato complessivo del 16,8% mentre a cambi costanti (2018) l'incremento è stato del 15,9%.

Il trend dei ricavi tra il 2016 e il 2019 è di seguito rappresentato e mostra un tasso annuo medio di crescita (CAGR) del 12,3%:

Le acquisizioni effettuate a fine esercizio 2018 delle due società, Recuperator S.p.A e Hygromatik GmbH, hanno contribuito ai ricavi di vendita rispettivamente per 18,9 milioni di euro ed 16,2 milioni di euro. Entrambe le società hanno avuto crescite dei ricavi rispettivamente del 14% e 4,5% rispetto all'esercizio 2018 1 . La crescita a pari perimetro, escludendo anche il maggior fatturato derivante dalla acquisizione del distributore canadese avvenuta a settembre 2019, è stata del 5,1% a cambi correnti e del 4,2 % a cambi costanti.

RICAVI PER SEGMENTO DI BUSINESS

Il mix dei ricavi per area di business (a fianco rappresentata) mostra una crescita del condizionamento (HVAC) del 25,4% a cambi correnti e del 24,4% a cambi costanti comprendente i ricavi generati da Hygromatik e Recuperator. Al netto dell'effetto delle acquisizioni la crescita sarebbe stata rispettivamente del 6,4% a cambi correnti e del 5,3% a cambi costanti. Nel 2019 l'aumento del fatturato nel business della refrigerazione presenta un incremento, rispetto al 2018, del il 5,2 % a cambi correnti e del 4,5% a cambi costanti. Complessivamente, quindi, il core business (rappresentato da Refrigerazione e HVAC) è cresciuto del 17,9% (del 5,9% senza le due acquisizioni).

La quota residuale del fatturato rappresentato dal business no core, a minore redditività , che pesa per l'1% del fatturato, è diminuita del 29,3%.

Di seguito la tabella mostra per area di Business l'andamento dei ricavi in migliaia di Euro:

Andamento dei ricavi 2019 2018 Delta % Delta fx %
Ricavi HVAC 215.366 171.684 25,4% 24,4%
Ricavi REF 107.578 102.289 5,2% 4,5%
Totale Ricavi Core 322.943 273.973 17,9% 17,0%
Ricavi No Core 4.415 6.247 -29,3% -29,4%
Totale Ricavi 327.358 280.220 16,8% 15,9%

1 Il dato è calcolato considerando le vendite 2018 delle 2 società acquisite per l'intero anno e non solo 1 mese corrispondente alla data di acquisizione

RICAVI PER AREA GEOGRAFICA

Sul fronte delle aree geografiche la crescita è stata guidata dall'area EMEA (+18,8%) trainata in particolare dall'effetto del consolidamento delle due nuove società acquisite, al netto del quale la crescita sarebbe stata del 2,7%. In particolare il mercato del condizionamento ha performato particolarmente bene continuando la penetrazione di mercato con soluzioni ad alta efficienza; la refrigerazione, che nel 2018 aveva realizzato business non ripetitivi in questa regione per una crescita totale del 18%, è per contro in leggera contrazione.

L'America del Nord è cresciuta del 19,6% a cambi correnti e del 13,6% a cambi costanti con performance a doppia cifra in entrambi i segmenti di Business. In particolare il mercato della refrigerazione ha realizzato performance particolarmente positive nelle soluzioni ad alta efficienza. Il Sud America a cambi correnti presenta ricavi in crescita del 9,9% mentre a cambi costanti la crescita è stata del 11,0% con performance positive in entrambi i mercati in particolare in Brasile; permangono invece situazioni di stagnazione nel resto del continente per effetto delle situazioni socio economiche in particolare in Argentina afflitta dalla grave crisi economica.

Infine l'Asia presenta ricavi in crescita del 7,8% a cambi correnti e del 6,2% a cambi costanti, in particolare il mercato della refrigerazione ha registrato un significativo aumento grazie all'acquisito di importanti commesse nel segmento Food Retail e di ulteriori quote di mercato nel segmento Food Service – OEM.

Di seguito si riporta la suddivisione dei ricavi per area geografica totale in Euro migliaia:

Andamento dei ricavi 2019 2018 Delta % Delta fx %
Europa, Medio Oriente e Africa 226.470 190.635 18,8% 18,9%
APAC 50.205 46.594 7,8% 6,2%
Nord America 42.461 35.512 19,6% 13,6%
Sud America 8.222 7.479 9,9% 11,1%
Ricavi netti 327.358 280.220 16,8% 15,9%

Quotazione sul mercato telematico azionario (MTA)

In data 11 giugno 2018 Carel Industries S.p.A. è stata ammessa alla quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario (MTA) segmento STAR gestito da Borsa Italiana S.p.A.. L'operazione ha comportato l'assegnazione di 35.000.000 di azioni ordinarie successivamente incrementate a 40.250.000 in data 25 giugno 2018 a seguito della c.d. Opzione Greenshoe; il collocamento istituzionale ha pertanto riguardato il 40,25% del capitale sociale e il 25,20% del capitale sociale con diritto di voto.

Nel corso del 2019 il valore del titolo è cresciuto del 53,4% attestandosi a Euro 13,86 per azione l'ultimo giorno di contrattazioni dell'anno. Tale crescita risulta ancora più marcata se si prende in considerazione il prezzo iniziale di collocamento, pari a Euro 7,20 per azione: in questo caso, la crescita registrata è stata pari al 92,5%. Il volume medio giornaliero scambiato nel corso del 2019 è stato pari a circa 37.000 pezzi, mentre il prezzo massimo raggiunto nello stesso periodo è stato pari a Euro 15,74 per azione.

Il titolo Carel Industries al 31 dicembre 2019:

Quotazione mercato: MTA Segmento STAR di Borsa
Italiana
Codice Isin: IT005331019
Ticker: CLR
Indici: FTSE All-share Capped, FTSE Italia
All-Share,
FTSE Italia Mid Cap, FTSE Italia
Star, FTSE Italia Industria, FTSE
Italia Edilizia e Materiali
Capitale Sociale Numero
di Azioni:
100.000.000,00
Valore Nominle: non assegnato
Utile per azione: 0,35
Dividendo per azione: 0,12

Azionisti rilevanti al 31 dicembre 2019

Azionisti Carel Industries S.p.a. No. Azioni % cap.soc. diritti di voto % diritti di voto
Luigi Rossi Luciani S.a.p.a. 36.167.433 36,167% 72.334.866 45,280%
Luigi Nalini S.a.p.a. 23.582.567 23,583% 47.165.134 29,524%
Capital Research & Management Company 9.947.251 9,947% 9.947.251 6,227%
Altri Azionisti * 30.302.749 30,303% 30.302.749 18,969%
Totale 100.000.000 100,00% 159.750.000 100,00%

* di cui 83.335 azioni proprie

Andamento del titolo nel corso del 2019:

Operazioni di Merger & Acquisition

Anche nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo ha perseguito la sua strategia di crescita organica attraverso il potenziamento della presenza diretta nei mercati attraverso la costituzione e o acquisizione di distributori locali.

In particolare :

COSTITUZIONE CAREL UKRAINE LLC

In data 16 gennaio 2019 è stata costituita Carel Ukraine LLC, società commerciale attiva nel territorio ucraino e posseduta al 100% dalla controllata Alfaco Polska s.p.z.o.o. La filiale opera con 7 dipendenti ed è specializzata nella vendita di tutti i prodotti core di Carel in particolare per il segmento della refirigerazione, nel condizionamento invece prevale la commercializzazione di prodotti di altri brands.

ACQUISIZIONE DI ENERSOL INC

In data 16 settembre 2019 la controllata Carel USA LLC ha acquisito il 100% delle azioni della Enersol Inc, storico distributore canadese di prodotti Carel per l'umidificazione con sede a Montreal in Quebec; tale operazione rientra nella strategia di espansione della rete commerciale diretta, volta a rafforzare il rapporto con i clienti finali per il consolidamento della posizione di leadership del Gruppo Carel. Il corrispettivo pagato per il 100% del capitale sociale ammonta a 1,3 milioni di euro. Il maggior valore pagato a fronte del patrimonio della società è stato allocato ad avviamento per circa 1 milione di euro in quanto non si è ancora conclusa l'attività di Purchase Price Allocation prevista dal principio contabile IFRS 3 Business Combination.

Alla data di acquisizione il personale dipendente in forza alla società era di 10 persone.

Altri fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio

Industrial Footprint

Nel corso del 2019 il Gruppo ha completato due importanti progetti di espansione della footprint produttiva investendo oltre 11,7 milioni di euro in 2 stabilimenti:

  • il 16 luglio è stato inaugurato il nuovo impianto del Gruppo Carel nell'area di Suzhou (Cina), uno dei distretti tecnologici più innovativi ed importanti del paese. Il nuovo stabilimento della controllata CAREL Electronic Suzhou, costituita nel 2005, è stato realizzato con l'obiettivo di rafforzare la produzione per il mercato cinese e consolidare la presenza del Gruppo nella regione Asia-Pacific. All'interno degli oltre 15mila mq del nuovo complesso, una parte importante sarà dedicata all'area Ricerca & Sviluppo, vera e propria eccellenza di CAREL Electronic Suzhou, che, grazie anche ad un innovativo Laboratorio, si focalizzerà sullo sviluppo di nuove tecnologie. Nuove linee di produzione sono state avviate in particolare quelle della piattaforma inverters che è stata progettata per garantire la massima flessibilità in termini di gamma prodotti realizzabili. Le circa 50 risorse impiegate nella Ricerca & Sviluppo contribuiranno a rendere il nuovo centro di ricerca un vero e proprio hub di competenze chiave, utili a sviluppare soluzioni tecnologicamente avanzate e in linea con le aspettative di tutti i clienti CAREL in Cina e nella regione APAC.
  • il 5 settembre è stato inaugurato l'ampliamento dello stabilimento di Manheim, Pennsylvania. L'aggiunta di ulteriori 3.700 mq all'headquarter nordamericano del Gruppo sarà utile ad aumentare la presenza di Carel nei mercati USA, Canada e Messico e a sostenere la crescita futura del Gruppo in questa regione. In particolare nella nuova ala del fabbricato oltre al magazzino sono state installate le linee della meccanica (umidificatori e quadri elettrici) con uno spazio sufficiente a raddoppiare, in futuro, l'attuale capacità produttiva. La parte preesistente dello stabilimento verrà dedicata invece alla produzione elettronica. Nel 2019 è continuato il processo di localizzazione della piattaforma dei controlli programmabili, già iniziata nel 2018, e si

prevede nel 2020 di arrivare ad un raddoppio delle linee. Il potenziamento della dimensione della sede produttiva nel Nord America comporterà un importante miglioramento del livello di servizio verso il mercato e del lead time di approvvigionamento, aumentando il numero degli addetti impiegati a Manheim a circa 70, di cui la maggior parte impegnati nelle funzioni di operations, logistics, HR, Finance, Quality, R&D and marketing, supply chain and customer care.

Aspetti fiscali

  • Con riferimento alle tematiche in materia di transfer price la società Capogruppo ha ricevuto a settembre 2019 avviso di accertamento relativo all'anno di imposta 2015 a conclusione della procedura di verifica compiuto nel 2018 per i periodi di imposta 2013-2014-2015-2016. L'importo di 193 migliaia di euro, notificato per maggiori Ires e Irap, oltre ad interessi, già accantonato a Bilancio nel 2018, è stato liquidato mediante F24 in data 30 settembre 2019. Alla data di stesura del Bilancio non sono aperte altre verifiche da parte delle autorità fiscali in tema di transfer price.
  • In data 1 luglio 2019 la Carel Industries S.p.A. ha effettuato l'affrancamento dei valori allocati ad attività immateriali ed avviamento derivanti dall'allocazione del prezzo di acquisto delle società acquisite a fine 2018, Recuperator S.p.A. e Hygromatik Gmbh, ai sensi dell'art 15 comma 10 bis del DL n. 185/2008. Tale operazione ha comportato il pagamento dell'imposta sostitutiva pari al 16% sui plusvalori allocati ed iscritti nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018. Il pagamento, pari a circa 11,1 milioni di euro, consente, a partire dall'esercizio 2021 nella misura di 1/5 per ogni esercizio, di portare a deduzione nella dichiarazione dei redditi della Capogruppo gli ammortamenti dei sopracitati valori. Al 31 dicembre 2019 l'importo pagato è stato iscritto tra le Attività non correnti nella voce Altre attività non correnti.
  • Nel corso del 2019 la società Cinese ha concluso le pratiche per il rinnovo della cosiddetta High Tech Enterprise Recognition. Si tratta di una agevolazione in

materia di imposte dirette che consente alla controllata cinese di applicare l'aliquota agevolata del 15%, anziché quella ordinaria del 25%, sugli utili d'impresa a fronte degli investimenti che la società effettua in ambito Intellectual Properties. La domanda di agevolazione è stata autorizzata dal governo cinese locale e consentirà alla controllata di godere dell'aliquota agevolata per un periodo di tre anni a partire dal 1.1.2019 fino all'esercizio scadente il 31 dicembre 2021. Alla data di redazione del bilancio sono in corso da parte dell'agenzia fiscale locale cinese alcune verifiche sulla deducibilità di alcuni costi per servizi intercompany da cui potrebbero derivare passività potenziali stimate in circa 300 migliaia di euro che sono state accantonate nel 2019 nella voce Imposte.

• La controllata Croata Carel Adriatic d.o.o. ha utilizzato, anche per l'esercizio 2019, l'incentivazione fiscale prevista dalla legislazione croata, che consente di neutralizzare le imposte sul reddito d'impresa fino a concorrenza di una porzione degli investimenti effettuati nell'unità produttiva. Si prevede che tale beneficio venga ad esaurirsi nel corso dell'esercizio 2020.

Altri fatti di rilievo della gestione finanziaria

Nel corso dell'esercizio 2019 la gestione finanziaria del Gruppo è stata caratterizzata dai seguenti principali eventi:

SOTTOSCRIZIONE DI NUOVI FINANZIAMENTI A MEDIO TERMINE

Nel corso del mese di aprile 2019 sono stati stipulati due finanziamenti a medio termine per 20 milioni di euro ciascuno necessari per rimodulare le scadenze del debito in conseguenza delle uscite di cassa del 2019.

Entrambi i finanziamenti hanno durata 4 anni con rimborso amortized in un caso e bullet nell'altro caso; a copertura del tasso variabile sono state poste in essere operazione di copertura (interest rate swap).

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota 33 Altre Informazioni delle Note Esplicative.

DISTRIBUZIONE DI DIVIDENDI

Nel mese di giugno la Capogruppo ha distribuito dividendi per complessivi 9.992 migliaia di euro come previsto dalla delibera dell'assemblea degli azionisti del 15 aprile 2019.

ACQUISIZIONE DI AZIONI PROPRIE

Nel corso del primo semestre la Capogruppo ha acquisito 83.335 azioni proprie, come previsto dalla delibera del Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2019, a fronte delle quali è stato effettuato un esborso di 807 migliaia di euro classificato a riduzione del Patrimonio Netto.

L'acquisto è stato deliberato con CdA del 25 gennaio 2019 al fine di (a) adempiere agli obblighi derivanti da piani di incentivazione azionaria approvati dalla Società e rivolti ai membri degli organi di amministrazione e/o ai dipendenti della Società o di società controllate; (b) compiere operazioni a sostegno della liquidità del mercato, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all'andamento del mercato; e (c) realizzare operazioni di vendita, scambio, permuta, conferimento o altro atto di disposizione di azioni proprie per acquisizioni di partecipazioni e/o immobili e/o la conclusione di accordi (anche commerciali) con partner strategici, e/o per la realizzazione di progetti industriali o operazioni di finanza straordinaria, che rientrano negli obiettivi di espansione della Società e del Gruppo Carel. Il Consiglio di Amministrazione ha anche fissato in 5 milioni il numero massimo di azioni acquistabili pari al 5% del capitale sociale della società capogruppo.

Adozione del principio contabile IFRS16

Dal 1 gennaio 2019 il Gruppo ha adottato il principio contabile IFRS16 che fornisce una nuova definizione di lease e introduce un criterio basato sulla nozione di controllo (right of use) di un bene prevedendo, in sintesi, l'iscrizione del bene oggetto di lease nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Nel conto economico pertanto i costi sostenuti per i lease sono sostituiti dagli ammortamenti dei beni iscritti nell'attivo e dagli interessi passivi maturati a fronte delle passività finanziarie. Di seguito vengono riportati i principali effetti derivanti dall'applicazione del sopracitato principio al fine di dare una più chiara rappresentazione degli scostamenti economici e patrimoniali ad esso associati.

Diritti d'uso iscritti 01.01.2019 31.12.2019
Terreni e Fabbricati 14.137 13.587
Attrezzature industriali e commerciali 388 333
Altre immobilizzazioni materiali 1.300 1.296
Totale 15.824 15.215

Le Altre immobilizzazioni materiali sono rappresentate principalmente da contratti di autovetture.

I principali diritti d'uso si concentrano in Europa , Medio Oriente e Africa e sono principalmente riferiti ai fabbricati in locazione alla Capogruppo, alla Recuperator S.p.A. e alla filiale croata.

Nelle altre aree sono perlopiù attivi contratti di locazione per le sedi commerciali, in particolare in Nord America.

L'impatto sulla posizione finanziaria netta del Gruppo è stato il seguente:

Debiti finanziari per diritti d'uso 01.01.2019 31.12.2019
Debiti finanziari non correnti per contratti di lease 11.191 11.787
Debiti finanziari correnti per contratti di lease 4.633 3.461
Totale 15.824 15.215

Al 31 dicembre 2019 l'impatto a conto economico è stato il seguente: 2019
Minori costi per canoni di lease 3.988
Ammortamenti (3.831)
Interessi passivi (399)
Totale (242)

Sintesi della gestione e andamento economico finanziario del Gruppo

Di seguito si riportano i principali risultati economici dell'esercizio 2019 confrontati con l'esercizio precedente:

2019 2018 Delta Delta %
EBIT 46.363 37.867 8.496 22,4%
EBITDA ADJ 63.913 55.209 8.704 15,8%
EBITDA 63.132 46.986 16.146 34,4%
Risultato netto 35.068 30.752 4.316 14,0%

Al 31 dicembre 2019 l'EBITDA ammonta a 63,1 milioni di euro con un'incidenza su ricavi pari al 19,3% (2), in aumento in valore assoluto di 16,1 milioni di euro rispetto ai 47,0 milioni di euro dell'esercizio precedente (16,8%); tale significativo miglioramento è attribuibile principalmente:

  • alla contribuzione per l'intero esercizio delle due società acquisite nel mese di dicembre 2018 Recuperator S.p.A. e Hygromatik Gmbh per complessivi 7,1 milioni di euro;
  • all'assenza di costi registrati nel corso del 2018 in relazione alla quotazione nel mercato STAR di Borsa

Italiana Sp.A. per complessivi 8,2 milioni di euro;

• all'applicazione a partire dal 1 gennaio 2019 del principio contabile IFRS16 che ha comportato un miglioramento dell'EBITDA per circa 4 milioni di euro.

Al netto degli effetti non ricorsivi, che nel corso dell'esercizio 2019 hanno pesato per circa 0,8 milioni di euro, e dell'applicazione del sopracitato principio contabile l'EBITDA Adjusted risulterebbe pari a 59,9 milioni di euro con un'incidenza del 18,3% sui ricavi di vendita rispetto al 19,7% dell'esercizio precedente.

L'EBITDA Adjusted FX, ovvero a cambi costanti, ammonterebbe a 63,5 milioni di euro.

Il risultato netto ammonta a 35,1 milioni di euro in aumento rispetto ai 30,8 milioni di euro dell'esercizio precedente (+14%) principalmente per effetto dell'incremento diretto dell'EBITDA; nel corso del 2018 infatti sono stati sostenuti maggiori costi, pari a circa 8 milioni di euro, per la quotazione in borsa. L'incidenza del risultato sui ricavi si attesta al 10,7%, sostanzialmente in linea con il risultato del 2018.

Il dettaglio dei costi rettificativi legati agli eventi non ricorrenti elencati precedentemente, utilizzati per la definizione dei parametri Ebitda adjusted, è di seguito riportato:

2019 2018
Consulenze 451 6.134
Salari e stipendi - 412
Viaggi e trasferte 15 58
Spese di marketing e pubblicità - 53
Altri costi per servizi - 378
Accantonamenti a fondi - 1.177
Altri costi di varia natura 315 11
Totale costi rettificativi 781 8.223

(1) L'EBITDA è definito dal Gruppo come la somma algebrica dell'utile di esercizio al lordo delle imposte sul reddito, del risultato netto delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto, utili e perdite su cambi, proventi e oneri finanziari, degli ammortamenti e svalutazioni e rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo.

(2) L'EBITDA Margin è definito dal Gruppo come il rapporto tra l'EBITDA e i ricavi.

I costi rettificativi relativi al 2019 fanno principalmente riferimento a costi legati alle attività di M&A sostenuti nel periodo.

Di seguito si riportano i principali indicatori patrimoniali al 31 dicembre 2019 confrontati con l'esercizio precedente:

31.12.2019 31.12.2018 Delta Delta %
Capitale immobilizzato 167.957 131.364 36.593 27,9%
Capitale circolante 45.253 53.383 (8.130) (15,2%)
Piani a benefici definiti (7.844) (7.333) (511) 7,0%
Capitale investito netto 205.365 177.414 27.952 15,8%
Patrimonio netto 143.241 118.288 24.953 21,1%
Posizione finanziaria netta (disponibilità) 62.124 59.125 2.999 5,1%
Totale 205.365 177.414 27.952 15,8%

Il Capitale Immobilizzato ammonta a 168,0 milioni di euro in crescita di 36,6 milioni rispetto ai 131,4 milioni dell'esercizio precedente per effetto principalmente degli investimenti e dell'impatto dovuto all'applicazione del principio contabile IFRS16.

Gli investimenti del Gruppo, al netto dei diritti d'uso iscritti, ammontano a 23,6 milioni rispetto a 11,8 milioni dell'esercizio precedente.

I principali investimenti hanno riguardato in particolar modo i fabbricati e gli impianti e macchinari per

complessivi 15,9 milioni di euro. Nel grafico seguente si espone la ripartizione degli investimenti.

Nel corso del 2019 è stato inaugurato il nuovo stabilimento in Cina e l'ampliamento del plant Nord America con investimenti nell'arco temporale del 2018 e 2019 rispettivamente di 9,1 milioni di euro e 2,5 milioni di euro relativamente alla sola categoria dei Terreni e Fabbricati. Presso la filiale cinese si sono inoltre concentrati investimenti in attrezzature per 2,2 milioni di euro.

In Croazia sono stati effettuati investimenti in impianti e macchinari volti alla saturazione della capacità produttiva per complessivi 1 milione di euro.

Significativi sono stati infine gli investimenti in impianti ed attrezzature in Italia, sia presso la Capogruppo sia presso Recuperator S.p.A., rispettivamente per complessivi 2,8 e 0,7 milioni di euro.

Gli investimenti in immobilizzazioni immateriali, principalmente realizzati nella Capogruppo, sono stati pari a 5,8 milioni di euro ed in particolare riferiti a licenze e progetti di ricerca.

Gli ammortamenti nel corso del 2019 sono stati pari a 16,8 milioni di euro rispetto a 9,2 milioni di euro dell'esercizio precedente; l'incremento è dovuto principalmente:

  • agli ammortamenti relativi ad Hygromatik e Recuperator che hanno pesato per dodici mesi nel 2019 per circa 1,0 milioni di euro rispetto al solo mese di dicembre 2018;
  • agli ammortamenti derivanti dalla Purchase Price Allocation delle due società pari a circa 2,6 milioni di euro;
  • agli ammortamenti derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS16 per complessivi 3,8 milioni di euro.

Infine, con riferimento al capitale immobilizzato, nel corso del mese di luglio 2019 la Capogruppo ha provveduto all'affrancamento dei valori allocati ad attività immateriali iscritte a seguito del consolidamento delle due società acquisite a dicembre 2018; tale operazione ha comportato l'iscrizione di un credito a lungo termine per complessivi 11 milioni di euro. Il recupero è previsto in 5 anni a partire dal 2021.

Il Capitale Circolante Netto ammonta a 45,2 milioni di euro in significativa diminuzione rispetto all'esercizio precedente, pari a 53,4 milioni di euro (-8,1 milioni); tale miglioramento è influenzato principalmente dalla riduzione delle rimanenze per circa 6,5 milioni di euro e dei crediti commerciali per 1,8 milioni di euro. La diminuzione degli altri crediti e debiti è principalmente riferita alla diminuzione dei crediti tributari per effetto della compensazione delle imposte correnti dell'esercizio.

La posizione finanziaria netta del Gruppo ammonta a negativi 62,1 milioni rispetto a 59,2 milioni al 31 dicembre 2018; l'aumento deriva principalmente dall'iscrizione delle passività finanziarie per contratti di lease per complessivi 15,2 milioni di euro legati all'adozione del principio contabile IFRS16. Al netto di tali passività la posizione finanziaria sarebbe stata pari a 46,9 milioni di euro in miglioramento di 12 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Nel corso del 2019 inoltre la Capogruppo ha pagato dividendi per circa 10 milioni di euro. Si rimanda al Rendiconto Finanziario Consolidato per maggiori informazioni circa la generazione di cassa del periodo.

Il dettaglio della posizione finanziaria netta è di seguito riportato:

31.12.2019 31.12.2018
Passività finanziarie non correnti 74.700 68.866
Passività finanziarie correnti 35.031 45.651
Debiti finanziari non correnti per contratti di lease 11.787 -
Debiti finanziari correnti per contratti di lease 3.461 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (62.798) (55.319)
Attività finanziarie correnti (56) (72)
Posizione finanziaria netta 62.124 59.125

Di seguito si riportano i principali indicatori economicofinanziari confrontati con il periodo precedente. Per una maggiore comparabilità con l'esercizio precedente vengono riportati anche gli indici calcolati al netto degli effetti derivanti dall'applicazione del principio IFRS16.

Indici 2018 2019
ante IFRS16
2019
ROS (3) 13,5% 14,1% 14,2%
ROI (4) 21,3% 24,3% 22,6%
ROE (5) 26,0% 24,6% 24,5%
ROA (6) 11,9% 13,8% 13,3%
Rotazione delle rimanenze (14) 2,5 2,7 2,7
Durata media incassi commerciali gg (15) 74,6 66,1 66,1

Durata media pagamenti commerciali gg (16) 84,1 77,9 77,9
Tax rate – Gruppo (18) -17,8% -22,0% -22,0%
R&D - investimenti (7) 16.035 18.060 18.060
R&D % sui ricavi (8) 5,7% 5,5% 5,5%
Capex % sui ricavi (9) 6,6% 7,2% 8,12%(19)
Cash Conversion Rate (17) 49,7% 74.3% 71,2%

(3) Il "Return on Sales" (ROS) è definito come il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi.

(4) Il "Return on Investment" (ROI) è definito come il rapporto tra il risultato operativo e il Capitale Investito Netto.

(5) Il "Return on Equity" (ROE) è definito come il rapporto tra l'utile dell'esercizio e il patrimonio netto consolidato.

(6) Il "Return on Assets" (ROA) è definito come il rapporto tra il risultato operativo e il totale attività.

(7) Gli "R&D Investments" sono definiti come la somma algebrica degli Opex R&D e dei Capex R&D.

(8) L'indice "R&D Investments %" è definito come rapporto tra gli R&D Investments e i ricavi.

(9) Il "Capex to Sales Ratio" è definito come rapporto tra il flusso di cassa da attività di investimento e i ricavi.

(10) Il criterio adottato per la determinazione dell'indebitamento finanziario netto è conforme a quello previsto dal Paragrafo 127 delle raccomandazioni

del CESR 05/054b implementative del Regolamento CE 809/2004 (cfr. Capitolo X, Paragrafo 10.1).

(11) Il Capitale Immobilizzato Netto è definito come somma algebrica delle attività materiali, attività immateriali, partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto e altre attività non correnti.

(12) Il Capitale Circolante Netto è definito come la somma algebrica dei crediti commerciali, rimanenze, crediti tributari, crediti diversi, attività fiscali differite, debiti commerciali, debiti tributari, altre passività correnti, passività fiscali differite e fondo rischi.

(13) Il Capitale Investito Netto è la somma di (i) Capitale Immobilizzato Netto, (ii) Capitale Circolante Netto e (iii) piani a benefici definiti.

(14) L'"Inventory Turnover", ossia l'indice di rotazione del magazzino, è calcolato come il rapporto tra (i) acquisti materie prime, consumo, merci e variazione rimanenze e (ii) la media delle rimanenze di fine periodo dell'esercizio precedente e delle rimanenze di fine periodo dell'esercizio di riferimento. Tale rapporto è moltiplicato per 365.

(15) I giorni medi di incasso dei crediti commerciali sono definiti come il rapporto tra (i) la media dei crediti commerciali di fine periodo dell'esercizio precedente e dei crediti commerciali di fine periodo dell'esercizio di riferimento, e (ii) i ricavi. Tale rapporto è moltiplicato per 365.

(16) I giorni medi di pagamento dei debiti commerciali sono definiti come il rapporto tra (i) la media dei debiti commerciali di fine periodo dell'esercizio precedente e dei debiti commerciali di fine periodo dell'esercizio di riferimento, e (ii) la somma di acquisti materie prime, consumo, merci e variazioni rimanenze e costi per servizi. Tale rapporto è moltiplicato per 365.

(17) Il "Cash Conversion Rate" è calcolato come il rapporto tra (i) il flusso di cassa operativo al netto del flusso di cassa da attività di investimento e (ii) L'EBITDA.

(18) Il "Group Tax Rate" è definito come il rapporto tra le imposte sul reddito e il risultato prima delle imposte.

(19) Capex % sui ricavi comprensivo degli incrementi relativi ai contratti di lease sorti successivamente all'01.01.2019.

Di seguito si riporta una sintesi dei flussi finanziari dell'esercizio:

Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo indiretto) 31.12.2018
Utile (perdita) dell'esercizio 35.047 30.752
Utile (perdita) dell'esercizio al netto di ammortamenti e svalutazioni, accantonamenti,
oneri (proventi) finanziari, imposte e cessioni di immobilizzazioni
64.532 48.436
Flusso di cassa dalle variazioni del CCN 4.015 (9.329)
Interessi e imposte pagate (18.982) (11.636)
Flusso di cassa netto da attività operative 49.565 27.471
Flusso di cassa da attività di investimento (22.347) (48.956)
Variazione nel capitale (807) 31
Cessioni (acquisizioni) di interessenze azionarie - -
Dividendi agli azionisti e alle minoranze (10.066) (30.000)
Flusso di cassa da attività di finanziamento (9.249) 63.220
Variazione nelle disponibilità liquide 7.096 11.766

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 55.702 43.552
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio 62.798 55.319

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa netta ammonta a 49,6 milioni di euro in significativo miglioramento rispetto ai 27,5 milioni dell'esercizio precedente.

Complessivamente il Gruppo ha generato cassa per 7,1 milioni di euro dopo aver distribuito dividendi per 10 milioni ed aver effettuato attività di investimento per complessivi 22 milioni di euro. Il flusso di cassa dalla attività di finanziamento ha assorbito cassa per 9 milioni di euro di cui 4 milioni di euro relativi ai pagamenti di canoni di leasing correlati al debiti finanziari connessi all'IFRS16.

Sintesi andamento economico e finanziario della Società Capogruppo: Carel Industries S.p.A.

La Capogruppo Carel Industries Industries S.p.A. è anche la sede del principale plant produttivo sito in Brugine (PD). La società svolge sia la produzione che la commercializzazione dei prodotti distribuendo ai clienti finali nei mercati gestiti direttamente (in particolare Italia) e alle proprie filiali estere nei territori presidiati da queste ultime.

Nel corso dell'esercizio 2019 i principali eventi societari hanno riguardato:

  • l'affrancamento dei valori allocati in consolidato ad attività immateriali come meglio descritto nel paragrafo Aspetti fiscali e nelle successive Note esplicative; a seguito di tale operazione la società ha iscritto un credito non corrente per complessivi 11,2 milioni di euro;
  • la sottoscrizione di due finanziamenti a medio lungo termine per complessivi 40 milioni di euro al fine di scadenziare le uscite di cassa effettuate nell'esercizio.

Inoltre la società ha continuato ad investire nello sviluppo internazionale e a questo scopo sono stati effettuati alcuni conferimenti in conto capitale per supportare l'espansione dello stabilimento presso la filiale americana per complessivi 1,8 milioni di euro.

La società capogruppo svolge anche un ruolo centrale relativamente alla gestione finanziaria del Gruppo ed in particolare le società europee sono vincolate da un mandato di gestione della tesoreria (cash pooling) con Carel Industries S.p.a. come pooler. Al 31 dicembre 2019 la società presentava crediti finanziari relativi al conto corrente di corrispondenza per 1,8 milioni di euro e debiti per 4,7 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 risulta negativa per 87,4 milioni di euro (negativa per 84,0 milioni di euro al 31 dicembre 2018). Si segnala che a seguito dell'adozione del principio contabile IFRS16 la Capogruppo ha iscritto passività finanziarie per contratti di lease pari a 2,7 milioni di euro.

Nel corso dell'esercizio la società inoltre ha distribuito ai soci dividendi per 9,9 milioni di euro.

Si riporta di seguito la sintesi delle principali informazioni economiche e patrimoniali del bilancio della Società.

ante
applicazione
IFRS16 a) b) (a-b)/b
Carel Industries S.p.A. 2019 2019 2018 delta %
Ricavi verso terzi 97.766 97.766 95.824 2,0%
Ricavi infragruppo 78.280 78.280 84.452 (7,3%)
Ricavi diversi 4.490 4.490 3.971 13,1%
Costi operativi (155.626) (154.204) (161.532) (4,5%)
EBITDA 24.910 26.332 22.715 15,9%
Ammortamenti e svalutazioni (5.974) (7.374) (5.784) 27,5%
EBIT (Risultato Operativo) 18.936 18.958 16.931 12,0%
Proventi/(oneri) finanziari netti 9.264 9.224 9.859 (6,4%)
EBT (Risultato prima delle imposte) 28.200 28.182 26.791 5,2%
Imposte (5.462) (5.473) (2.804) 95,2%
Risultato netto di periodo 22.738 22.708 23.987 (5,3%)

L'andamento della gestione 2019 mostra per la Società un risultato positivo con ricavi verso terzi pari a 97,8 milioni di euro sono in crescita del+2,0% rispetto al 2018. I ricavi verso società del Gruppo sono in calo del 7,3%.

Tra i ricavi diversi figurano principalmente le royalties attive verso società del gruppo relativamente a contratti di licenza del know how e i crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo previsti dalle leggi nazionali.

I costi operativi includono la capitalizzazione dei costi di sviluppo per 2,5 milioni di euro (contro 2,1 milioni di euro del 2018); il decremento dei costi operativi deriva principalmente dai costi sostenuti nel 2018 legati al processo di quotazione e non più sostenuti nel corso dell'esercizio in commento e dall'applicazione del principio contabile IFRS16 che ha comportato lo storno di canoni relativi a contratti di lease per complessivi 1,4 milioni di euro.

Gli occupati totali passano da 660 unità a 680 al 31 dicembre 2019.

Tra i proventi finanziari nell'esercizio 2019 sono stati contabilizzati dividendi da società estere per 10,1 milioni di euro (9,9 milioni di euro nel 2018) principalmente ricevuti dalla controllata cinese, tedesca, francese e inglese.

Le imposte subiscono un incremento sia in valore assoluto che percentuale sul risultato ante imposte (19,7% al 31 dicembre 2019 e 10,5% al 31 dicembre 2018) per effetto dell'iscrizione, nel 2018, del beneficio fiscale cd "patent box" per gli anni di imposta 2015-2017 mentre nel 2019 il beneficio è relativo al solo esercizio in commento e a seguito dell'incremento dell'IRAP passata dal 3,9% al 5,5% per effetto della disposizione introdotta dal D.lgs 29 novembre 2018 n.142.

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale riclassificata al 31 dicembre 2019 comparata con il periodo precedente:

Carel Industries S.p.A. 31.12.2019 31.12.2018 delta %
Capitale immobilizzato 156.369 139.238 12,3%
Capitale circolante 17.621 19.391 (9,1%)
Piani a benefici definiti (5.256) (4.979) 5,6%
Capitale investito netto 168.734 153.649 9,8%
Patrimonio netto 81.335 69.601 16,9%
Posizione finanziaria netta (disponibilità) 87.399 84.048 4,0%
Totale copertura 168.734 153.649 9,8%

L'incremento delle immobilizzazioni è principalmente dovuto:

  • all'attività di investimento in attività materiali per 3,7 milioni di euro e in attività immateriali per 5,3 milioni di euro;
  • all'iscrizione dei diritti d'uso per complessivi 2,6 milioni di euro;
  • all'iscrizione di un credito non corrente pari a 11,2 milioni di euro relativo all'affrancamento dei valori allocati nel bilancio consolidato relativo alle due società acquisite nel mese di dicembre 2018.

Ulteriori variazioni si riferiscono all'aumento di capitale effettuato nella controllata Carel USA Inc per complessivi 1,8 milioni di euro.

Il capitale circolante è diminuito soprattutto per effetto della riduzione delle rimanenze di magazzino, che calano rispetto al 2018 per 3,6 milioni di euro, e dei crediti tributari utilizzati in compensazione del carico fiscale dell'esercizio in commento. Tali riduzioni sono solo in parte compensate da una diminuzione dei debiti commerciali.

Infine la posizione finanziaria espone al 31 dicembre 2019 un saldo negativo di 87,4 milioni di euro rappresentata da disponibilità liquide per 25,5 milioni e da crediti finanziari per 3,3 milioni di euro che si confrontano con passività finanziarie per 116,3 milioni di euro, di cui 2,7 milioni di euro relativi a passività finanziarie su contratti di lease.

Di seguito si riporta la riconciliazione del patrimonio netto della Capogruppo con il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019:

12_2019 12_2018
Patrimonio
netto
Risultato del
periodo
Patrimonio
netto
Risultato del
periodo
Carel Industries S.p.A. 81.335 22.708 69.601 23.987
Risultato e Patrimonio netto delle società consolidate 128.840 23.674 112.878 19.579
Eliminazione del valore di carico delle società consolidate (131.429) (325) (127.919) (1.231)
Eliminazione dividendi infragruppo - (10.666) - (9.915)
Eliminazione dei profitti interni su rimanenze di magazzino (5.234) 1.528 (6.761) (1.417)
Allocazione del Prezzo delle Acquisizioni aziendali 69.275 (1.981) 70.276 (326)
Altre rettifiche 80 80 (82) 1
Gruppo Carel Industries 142.868 35.019 117.992 30.678

Salute e sicurezza sul lavoro

Nel corso dell'anno 2019, come accaduto nel corso degli esercizi precedenti, non si sono verificati incidenti mortali né malattie professionali.

Nel corso del 2019 si segnalano 12 eventi a livello di Gruppo sul luogo di lavoro e 14 in itinere, che hanno comportato un'inabilità temporanea superiore a 3 giorni per i lavoratori coinvolti.

In particolare in Carel Industries Spa si sono verificati i seguenti eventi:

  • N.rtunio di durata fino a 3 giorni (2 nel 2018);
  • N. 10 infortuni di durata superiore ai 3 giorni (12 nel 2018).

per un totale di 1rtuni (14 nel 2018) di cui 6 "in itinere" (8 nel 2018) e 5 "in occasione di lavoro" (6 nel 2018).

L'azienda non ha subito nel corso del 2019 alcuna citazione né tanto meno condanne per reati commessi in violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro né per reati ambientali.

Si segnala che nel corso del 2019 Carel Industries S.p.A. ha ottemperato, come accertato da parte dell'autorità competente al controllo, alle prescrizioni inerenti l'installazione di sistemi centralizzati di aspirazione per quanto contestato nel corso del 2018 e alle prescrizione impartite in seguito a un evento incidentale infortunistico accaduto presso il magazzino a ottobre 2017. Il sito produttivo italiano CAREL INDUSTRIES S.p.A. già certificato secondo la norma internazionale OHSAS 18001:2007 ha completato nel 2019 la transizione alla certificazione del Sistema di gestione per la salute e la sicurezza secondo la nuova norma internazionale ISO 45001:2018.

Nel corso del 2019 diversi sono stati gli interventi nei vari siti del Gruppo per migliorare il livello di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Una descrizione dettagliata è proposta nel documento sui dati non finanziari (DNF) redatto ai sensi del D. Lgs 254/16 a cui si rimanda.

Risorse umane e organizzazione

La crescita del Gruppo, anche sul fronte del numero dei dipendenti complessivi, prosegue seguendo il medesimo trend sviluppato nel corso degli ultimi 5 anni:

Al 31 dicembre 2019 il numero di dipendenti in forza al Gruppo, suddiviso per singole aree geografiche, è quindi il seguente

2019 2018 Delta
Europa, Medio Oriente, Africa 1.165 1.107 58
APAC 345 311 34
Nord America 133 112 21
Sud America 46 47 (1)
Totale 1.689 1.577 112

La suddivisione per area geografica è rappresentata nel grafico a lato con un mix tra blue collar e white collar rispettivamente del 34% e 66%.

Sviluppo e Selezione

L'anno 2019 ha visto, in continuità con i precedenti, uno sviluppo della struttura organizzativa, tecnica, commerciale e produttiva del Gruppo, con la finalità di sostenere in modo adeguato la crescita del business.

A livello complessivo sono state assunte 297 persone a fronte di 185 collaboratori dimissionari, e la crescita dell'headcount è supportata anche dalle nuove società entrate a far parte del Gruppo, in particolare la filiale commerciale avviata in Ucraina e la neo acquisita Enersol in Canada.

Solo nell' headquarter in Italia, sono state assunte nel corso dell'anno 61 persone a fronte di 41 collaboratori (32 impiegati e 9 operai) che hanno lasciato l'azienda, alcuni dei quali dimissionari per quiescenza.

Si conferma quindi anche nel 2019 una tendenza riscontrata negli ultimi anni, che vede il turnover in uscita in Italia e, più in generale, nei siti produttivi esteri attenersi su livelli piuttosto elevati, in un mercato del lavoro globale di forte competitività nella ricerca di personale altamente qualificato.

L'approccio che CAREL ha adottato nel passato e che intende continuare a sviluppare anche nel prossimo futuro è quindi quello di coltivare i migliori talenti della propria struttura organizzativa internamente per garantirsi continuità di competenze e un sempre maggior accrescimento e ampliamento delle stesse.

Per farlo il Gruppo ha continuato anche quest'anno a promuovere evoluzioni organizzative, rotazioni di ruolo ed assegnazioni di incarichi all'estero nelle diverse società del Gruppo, perseguendo così anche l'obiettivo di facilitare lo sviluppo di un approccio internazionale e di competenze in diverse aree aziendali tramite iniziative di "International Mobility".

Nel corso del 2019, 10 dipendenti sono stati impegnati in "assignment" all'estero, o hanno colto opportunità di trasferimenti intra-gruppo, ricoprendo diverse posizioni lavorative sia presso le filiali commerciali che i siti produttivi. A febbraio del 2019 è inoltre stato avviato il progetto "Join The Future", il "Graduate Programme" di CAREL, giunto alla sua quarta edizione, che prevede la selezione di giovani ad alto potenziale, neolaureati in materie scientifiche, ed il loro successivo inserimento – con approccio "fast track" attraverso progetti interdisciplinari - in diverse aree aziendali, intervallati da percorsi formativi sia interni che esterni, e con una conclusiva esperienza internazionale di due mesi in una filiale del Gruppo.

L'edizione di quest'anno ha coinvolto 8 partecipanti che hanno intrapreso con successo il percorso e fanno parte oggi della compagine aziendale.

Molte le iniziative portate avanti nel Gruppo per migliorare l'engagement e quindi mitigare il rischio di perdere collaboratori e con essi competenze.

In particolare nella sede centrale italiana con l'ottica di miglioramento del bilanciamento tra vita lavorativa e personale dei dipendenti e dell'attrattività di CAREL per potenziali candidati, è stato introdotto in CAREL Industries un progetto pilota di "smartworking", ossia la possibilità di erogare la propria prestazione lavorativa con maggiore flessibilità, un giorno alla settimana, dalla propria abitazione secondo un regolamento condiviso e sottoscritto. Il progetto coinvolge ad oggi un centinaio di dipendenti in diverse aree aziendali e nel corso del 2020 verrà effettuato un bilancio dell'esperienza sulla base del quale la Società ne valuterà l'estensione ad una platea di dipendenti, in ambito impiegatizio, ancora più ampia.

Il Gruppo si è dotato inoltre di una Politica di Remunerazione, aggiornata nel 2019, che mira da un lato ad allineare gli interessi tra Azionisti e Management attraverso la creazione di un legame significativo tra retribuzione delle figure strategiche e performance del Gruppo e, dall'altro, ha l'obiettivo di attrarre, motivare e trattenere le risorse chiave e i migliori talenti attraverso un'offerta retributiva competitiva.

Formazione 2019

L'Azienda, consapevole di come mantenere aggiornate e costantemente adeguate le competenze e la professionalità dei propri collaboratori sia una chiave per garantire il proprio sviluppo organizzativo, ha avviato, in continuità con gli anni precedenti, importanti progetti di formazione ed addestramento che, a livello Gruppo, hanno coinvolto personale appartenente a tutte le aree

aziendali e proveniente da tutti i paesi nei quali opera. Le ore di formazione erogate ai dipendenti sono state complessivamente 48.728 (16.469 in Italia) delle quali 29.927 (11.378 in Italia) hanno riguardato la popolazione impiegatizia mentre le ore di addestramento effettuate sul personale di produzione, sia diretto che indiretto, sono state 18.242 (4.715 in Italia), circa il doppio dello scorso anno, a confermare lo sviluppo e l'impegno negli investimenti produttivi profuso dal Gruppo.

La formazione erogata ha riguardato sia corsi di natura tecnico-applicativa che sessioni di formazione manageriale e di aggiornamento professionale, oltre naturalmente ad assicurare un adeguato investimento formativo su tematiche "HSE" (Health, Safety and Environment) che hanno costituito l'11,6% delle ore totali erogate.

L'investimento in competenze soft ha riguardato circa il 13,3%% delle ore di formazione, con focus su tematiche di Comunicazione e Manageriali (Comunicazione, Public Speaking, Leadership, Coaching) interessando risorse appartenenti trasversalmente alle diverse aree aziendali; circa il 9% sono state le ore dedicate alle attività di "Induction" per i neoassunti, con incontri di formazione focalizzati su tematiche trasversali (di natura tecnica ma anche commerciale ed organizzativa) e il 7,8% su temi relativi alle applicazioni HVAC/R. Con riferimento a temi di natura prettamente tecnico-specialistica, le ore di formazione in ambito progettazione e brevetti (elettronica, meccanica ed informatica) sono state circa il 5,5% del totale mentre il 24% si sono sviluppate su temi dell'area Operations.

Relazioni industriali

A livello di relazioni industriali, le considerazioni che seguono fanno riferimento alla sola società capogruppo (Carel Industries SpA) essendo la presenza sindacale, sia nelle filiali che negli stabilimenti all'estero, marginale o, in alcuni casi, addirittura completamente assente (non essendone prevista la presenza obbligatoria in ottemperanza alle normative localmente vigenti).

Per quanto riguarda i rapporti sindacali in Carel Industries, il 2019 è stato un anno sostanzialmente positivo, in linea con il percorso di partecipazione e maggiore condivisione delle decisioni intrapreso negli ultimi anni.

Dopo circa sette mesi di negoziazione, ad aprile 2019 è stato siglato il rinnovo dell'accordo integrativo aziendale (contrattazione di II° livello) valevole per il triennio 2019 – 2021 il quale ha posto le basi per una complessiva rimodulazione ed allargamento delle politiche di sostegno sociale offerte ai dipendenti. In particolare sono stati rivisti i criteri di riconoscimento dei giorni di congedo parentale, la possibilità di accedere alle anticipazioni TFR, i contributi a sostegno delle rette degli asili nido e della Scuola per l'Infanzia, i contributi per il sostegno allo studio per le famiglie dei lavoratori con i redditi più bassi e l'integrazione della quota a carico INPS delle indennità per i congedi di maternità facoltativa. L'Azienda si è altresì impegnata ad attivare una piattaforma Welfare, da mettere a disposizione di tutti i dipendenti (esclusi i dirigenti), al fine di ottimizzare le scelte circa i servizi che gli accordi contrattuali ed aziendali offriranno a tutti i lavoratori nella massima flessibilità ed autonomia di decisione.

A seguito dell'evoluzione dei ruoli e dei compiti assegnati agli operatori di produzione, nel 2019 è inoltre iniziato un proficuo confronto sui livelli di inquadramento professionali per verificarne la corrispondenza e correttezza rispetto alle prestazioni effettivamente svolte. L'Azienda a tale fine si è impegnata ad incontrare i rappresentanti sindacali e a fornire loro tutte le risposte necessarie – relative ai lavoratori interessati - entro 30 giorni dalla data di formale richiesta di revisione degli inquadramenti.

Con riguardo al tema degli scioperi, nel 2019 ne sono stati effettuati complessivamente 3 con un livello di partecipazione medio attestatosi al 13,4% (34% se consideriamo solo la popolazione degli operai). Come sovente accaduto in passato, gli scioperi sono stati proclamati per ragioni non riconducibili a situazione o problematiche interne all'Azienda quanto piuttosto per promuovere azioni di sensibilizzazione su tematiche di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro o come iniziative di solidarietà verso colleghi di aziende del territorio dismessi a seguito di gravi crisi aziendali.

Infine, per quanto riguarda il livello di sindacalizzazione (n. di iscritti sul totale della popolazione aziendale), nel 2019 tale rapporto è leggermente aumentato rispetto

all'anno precedente portandosi al 14,3% (rispetto al 13.5% del 2018) sul totale della forza lavoro: tale percentuale, sebbene in leggera crescita, conferma una situazione di sostanziale positività nelle Relazioni Industriali con l'assenza di conflittualità o particolari contenziosi aperti con i lavoratori. Le sigle sindacali maggiormente rappresentate fanno capo alla FIOM Cgil (94,8% degli iscritti) e FIM Cisl (5,2% degli iscritti).

Attività di ricerca e sviluppo 2019

La società attribuisce da sempre alla Ricerca e Sviluppo un ruolo di rilevanza strategica per mantenere la propria posizione di leadership nel mercato HVAC/R, con l'intento di differenziarsi e di fornire ai propri clienti soluzioni tecnologicamente innovative e a costi sempre più competitivi.

Le energie dello sviluppo rimangono concentrate su soluzioni per raggiungere sempre maggiore efficienza energetica e sulla possibilità di utilizzare refrigeranti naturali . In Europa il costo dei refrigeranti sta aumentando vertiginosamente per effetto del contingentamento di quelli a maggior impatto ambientale.

In tale ambito il centro R&D si è dotato di una Policy relativa ai Conflict Minerals (3TG), individuando le macrocategorie di articoli, che al loro interno possono contenere 3TG, in modo da rendere più semplice l'indagine. Il Gruppo ha avviato una valutazione sui fornitori di materie prime attive di 4 siti produttivi dove vengono utilizzate le 3TG come, a titolo esemplificativo, leghe di stagno per la saldatura, microchip elettronici, condensatori al tantalio o display LCD.

Nel 2019 CAREL ha impiegato l'85% del suo valore nell'acquisto di componenti che sicuramente sono costituiti da 3TG provenienti da fonti Conflict-free, e che il 74% dei costruttori di componenti che si riforniscono di minerali 3TG Conflict-free dichiara di impegnarsi a monitorare la propria catena di fornitura a monte.

Nell'ambito della tutela della salute degli utilizzatori il Gruppo CAREL da sempre pone particolare attenzione al rispetto delle normative europee in materia. Nello specifico, CAREL si attiene all'applicazione delle Direttive Europee REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) e RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive) coinvolgendo attivamente l'intera value chain e, attraverso l'attività continua di un team interno, il Chemicals Compliance Team, il Gruppo verifica la dichiarazione REACH dei diversi produttori.

In aggiunta, la Società, grazie ad un progetto dedicato, è in grado di dichiarare la propria conformità alla Direttiva Europea RoHS del 21 luglio 2011 e alla direttiva delegata (UE) 2015/863/UE del 31 marzo 2015, sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche oggetto di produzione.

Il Knowledge Center ha continuato le attività formative, su scala globale, erogando 19 trainings in ambito refrigerazione e condizionamento a più di 277 addetti in aree sia tecniche che commerciali, ai quali sono state trasferite approfondite conoscenze negli ambiti applicativi. La divisione IoT direttamente, in staff alla Direzione Generale, è al secondo anno di vita e continua a potenziare l'investimento dell'azienda su soluzioni che permettano di creare valore dai dati raccolti dagli impianti e così poter fornire servizi a pagamento continuativi nel tempo ai nostri clienti, privilegiando soluzioni non tradizionali come l'efficientemento di impianto, la manutenzione predittiva

e il controllo remoto. Sono stati ottenuti i primi contratti con clienti Retail della Refrigerazione, ambito di azione prioritario nel 2019.

Ad oggi quindi l'area di Ricerca e Sviluppo è formata dalle 2 divisioni IoT e Knowledge Center e dai Centri di Competenza Electronics, Mechanics e Software Tools.

Alla fine del 2018 le 2 acquisizioni di HygroMatic e Recuperator hanno ampliato il Centro di Competenza Mechanics nei settori del recupero passivo di calore e dell'umidificazione isotermica e adiabatica.

L'area Ricerca e Sviluppo nel 2019 ha potuto contare, nella sua totalità, su un organico medio di 225 risorse (di cui 152 presso la capogruppo Carel Industries S.p.A., 12 in USA, 52 in China, 4 in Hygromatik e 5 in Recuperator). Il personale è altamente qualificato con un livello di scolarizzazione elevato; circa due terzi della popolazione è laureata.

I costi (costi del personale, spese operative e investimenti in capitale fisso) connessi alla funzione hanno inciso per il 5,5% sul fatturato (5,8% se si esclude Hygromatik e Recuperator) e in valore assoluto sono stati pari a 18,0 milioni di euro in crescita del 12,6% rispetto allo scorso anno a conferma del continuo impegno e focalizzazione sul tema centrale dell'innovazione.

Di seguito il trend degli investimenti in R&D negli ultimi anni in valore assoluto (migliaia di Euro) ed in percentuale sul fatturato:

Investimenti R&S (Euro/000) e percentuale sulle vendite

Per alcuni dei progetti sviluppati o in corso di realizzazione, avendone i requisiti previsti dai principi contabili internazionali, le relative spese sono state capitalizzate tra le immobilizzazione immateriali in corso per un importo di circa 3,0 milioni di euro.

Il 2019 ha portato all'estensione delle figure professionali già introdotte nel 2018, che hanno permesso di meglio strutturare l'assetto organizzativo e manageriale. Ai System Managers, estesi nel 2019 in 2 aree scoperte, e ai Competence Reference, si è aggiunta la figura del Program Manager con il ruolo di coordinare attività di progettazione cross competenza, sempre più frequenti nel nostro ambito.

Particolarmente intensa nel 2019 l'attività di integrazione organizzativa e manageriale tra Carel Industries S.p.A e le nuove consociate HygroMatik e Recuperator. Verso Recuperator, realtà meno strutturata, l'integrazione si è concentrata sulla condivisione del processo di sviluppo di Carel, l'uso dei tools lean (visible planning, barashi, issue board, A3-T), la armonizzazione dei processi relativi alla certificazione dei prodotti, e gli strumenti e metodi di design, simulazione e verifica. Verso HygroMatik ci si è concentrati maggiormente nell'integrazione del portafoglio HygroMatik con i prodotti provenienti dalla gamma di Carel, per potenziare l'offerta nell'area Germania, Svizzera e Austria. E' confermato l'approccio modulare

allo sviluppo dei prodotti, nelle diverse aree (elettronica, meccanica e software), con l'obiettivo di favorire quanto più possibile il riutilizzo e la riutilizzabilità dei vari moduli e così permettere una diminuzione del tempo di sviluppo, una maggior affidabilità ed una riduzione del costo dei prodotti. Molta attenzione ed energia è stata mantenuta nel consolidamento delle competenze di sviluppo negli altri siti produttivi mondiali, attraverso i Global Competence Center, al fine di aumentare globalmente la capacità per sostenere le esigenze di design del Gruppo. Processo di sviluppo, metodologie e standard sono mantenuti e diffusi globalmente e diventeranno la guida per ogni attività di design al fine di garantire in ogni sito lo stesso livello di qualità. E' stato consolidato un processo di Production Part Approval Process (PPAP) verso i fornitori di materiali soprattutto a disegno al fine di elevare il livello di qualità sia con riferimento al design che all'affidabilità del flusso produttivo. Ciò permetterà di aumentare l'affidabilità dei flussi di fornitura con i conseguenti miglioramenti logistici e qualitativi. L'attività di Ricerca e Sviluppo inoltre cresce anche attraverso rapporti consolidati di collaborazione con l'Università di Padova (in vari ambiti dall'elettronica analogica e digitale, all'elettronica di potenza, alla teoria dei sistemi e il controllo, le applicazioni termodinamiche, la fisica tecnica ed i processi produttivi meccanici), il CNR e le più importanti associazioni del settore, come EPEE (European Partnership for Energy and Environment), l'AICARR (Associazione Italiana Condizionamento dell'Aria, Riscaldamento, Refrigerazione), l'ASHRAE (American Society of Heating and Air-Conditioning Engineers), AHRI (Air-Conditioning, Heating and Refrigeration Institute) ed Ehpa (European Heat Pump Association).

Nel corso dell'esercizio 2019 i progetti in area Sviluppo Prodotto sono stati indirizzati secondo le quattro direttrici adottate a livello di gruppo:

  • acquisizione di nuove tecnologie di base e processi;
  • sviluppo di nuovi prodotti/piattaforme di prodotto
  • miglioramento operativo dei prodotti di piattaforma
  • sviluppo di nuove soluzioni verticali a partire dai prodotti disponibili.

Le 4 direttrici di sviluppo sono state confermate in:

• efficienza energetica

  • refrigeranti naturali
  • monitoraggio, analisi dati e ottimizzazione d'impianto
  • rivisitazione e potenziamento delle attuali gamme di prodotto

Le attività dello Sviluppo Prodotti si sono concentrate principalmente nella introduzione di una nuova gamma per refrigerazione iJ, presentata ufficialmente ad Euroshop 2020. Con un rinnovato ed avveniristico look il prodotto copre le fasce di mercato Food Service a più elevata marginalità: Merchandiser, Food Storage & Display, Food Process, Scientific application, Distribution. Il prodotto è programmabile, fortemente personalizzabile, dotato di una elevata varietà di formati e funzionalità, in grado di resistere ad ambenti ostili, nasce nativamente connesso con NFC, BlueTooth e WiFi.

Sempre in ambito refrigerazione sono stati introdotti i moduli refrigeranti del sistema HEOS BOX, per impianti food retail a loop di acqua. Questa soluzione è volta a favorire l'introduzione del sistema HEOS water loop nel mercato fornendo direttamente il modulo frigorifero finito, dotato di connessione dati.

Sia in ambito refrigerazione con soluzioni per banchi frigoriferi, a propano con compressori a giri variabili (HEOSone), che in condizionamento (µChiller), ambedue derivate dalla recente piattaforma ACU, alla base del sistema HEEZ sviluppato nel 2017. Ambedue le

applicazioni sono supportate dal sistema di connessione BlueTooth con dispositivi palmari Applica e Controlla, che permette un completo e user friendly controllo del dispositivo e dell'unità cui è destinato.

La suite di programmazione per la famiglia dei programmabili è stata ulteriormente arricchita di nuove prestazioni per migliorare la connettività, con l'introduzione di nuove funzionalità di commissioning e di integrazione con le APP Applica e Controlla.

Sul fronte della connettività è stato introdotto il gateway avanzato CloudGate per connessioni sia WiFi che LTE al portale tERA al fine di permettere la collezione di informazioni dai controlli nel campo. Dotato di un costo essenziale, consente una estrema varietà di connessioni LTE per i più rilevanti standard 4G (CAT1, CATM1 e NB-IoT), oltre che il tradizionale 2G. In ambito IoT, oltre al consolidamento del sistema Applica e Controlla per il monitoraggio delle flotte di Bottle Cooler, continua il potenziamento delle APP per interfacciamento a dispositivi palmari, i sistemi di supervisione centralizzati tEra e remotePro sia per ambiti di refrigerazione (retail chain) che condizionamento (data centers), fornendo il supporto per lo sviluppo di servizi in ambito controllo d'impianto, manutenzione, energy saving d'impianto, identificazioni dei dispositivi più critici e loro efficientamento. L'ambito delle valvole di laminazione elettronica ha visto il redesign delle valvole di taglia intermedia E4V, il potenziamento di E5V per applicazioni a CO2 e il continuo miglioramento delle versioni E2V.

Nell'umidificazione isotermica, è stato rivisto l'umidificatore Compact Steam, destinato ad applicazioni residenziali, semplificato nell'installazione e nella manutenzione e corredato di funzioni di connettività. In ambito umidificazione adiabatica è stato rivisto il prodotto Humifog al fine di aumentarne la capacità, adeguarlo ai nuovi standard di efficienza, rinnovarne l'interfaccia utente e l'usabilità di installazione e di manutenzione, garantire la connessione a sistemi remoti di supervisione.

La gamma di Human Machine Interface grafiche ha visto una analogo redesign per le soluzioni pGDX 7''.

Il parco dei brevetti è stato esteso con 6 depositi, portando il portafoglio Carel a 37 brevetti di invenzione (approvati – depositati) e 33 modelli di utilità.

Fatti di rilievo intervenuti dopo il 31.12.2019

Nel mese di febbraio 2020 il plant basato in Cina ha subito uno stop produttivo di circa una settimana a seguito delle restrizioni imposte dalle autorità cinesi in tutto il paese per gli accadimenti connessi con l'emergenza epidemiologica COVID-19 (Coronavirus). Il Gruppo ha prontamente reagito trasferendo parte delle produzioni previste nel periodo ad altri plants sebbene, ad oggi, il plant cinese stia rapidamente tornando alla piena operatività.

In Italia la diffusione del virus ha comportato, a partire dal 26 marzo e con termine attualmente previsto al 3 aprile, il fermo della produzione dello stabilimento di Brugine (dove opera la Capogruppo) e una riduzione della capacità produttiva dello stabilimento di Rescaldina (dove opera Recuperator) in ottemperanza alle nuove misure restrittive imposte dal Governo. Tutti gli altri plant produttivi, situati in Croazia, Nord America, Sud America, Cina e Germania sono operativi; attualmente non si registrano significative interruzioni nei trasferimenti delle merci tra plant, verso le filiali commerciali e ai clienti finali. Alla data odierna il Gruppo ha in corso attività volte all'incremento della produzione in Croazia ed in Cina per sopperire al fermo del plant di Brugine.

Nei primi due mesi in termini economici la diffusione del Covid-19 ha impattato principalmente l'area asiatica comportando in tale regione una contrazione dei ricavi.

Alla data del presente documento il Gruppo dispone di un'adeguata liquidità, in linea con quella di fine esercizio, tale da garantire flessibilità nel caso in cui lo scenario macroeconomico dovesse deteriorarsi, rischio che si ritiene comunque mitigato dalla diversificazione geografica e di settore in cui opera il Gruppo.

Tuttavia il perdurare della diffusione del virus a livello mondiale e le stringenti misure adottate da tutti i governi per contrastarne l'ulteriore diffusione stanno incidendo sulle prospettive di crescita macroeconomica futura con probabili ricadute sullo scenario interno italiano ed internazionale.

Tali fattori di instabilità sono stati considerati come eventi che non comportano rettifiche sui saldi di bilancio (non adjusting events) - ai sensi dello IAS 10 § 21.

Gli Amministratori stanno costantemente monitorando tali fattori di incertezza e, in via precauzionale, hanno elaborato un piano di mitigazione dei rischi che prevede l'attenzione agli approvvigionamenti strategici, l'accurata valutazione di spese e investimenti e il frequente monitoraggio degli incassi. Tuttavia allo stato attuale non è possibile prevedere l'evoluzione di tale fenomeno e le conseguenze che avrà sullo scenario macroeconomico né è possibile determinare gli eventuali impatti che possano dar luogo a rettifiche dei valori iscritti delle attività e delle passività del Gruppo.

In particolare tali fattori di incertezza potrebbero influenzare principalmente, ma non esclusivamente, le poste di bilancio soggette a valutazione per la cui descrizione si rimanda al paragrafo "Utilizzo di stime" ed "Impairment test" delle Note Esplicative, evidenziando peraltro che, sebbene le turbolenze sui mercati finanziari, conseguenti all'emergenza sopra descritta, abbiano fatto registrare un brusco e generalizzato calo delle quotazioni dei titoli azionari che hanno comportato una significativa riduzione del valore di borsa delle azioni della Società rispetto al 31 dicembre 2019, il valore attuale risulta superiore sia ai valori impliciti nel patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019, sia ai valori di primo collocamento del titolo e supporta ampiamente i valori di carico contabile delle attività nette del Gruppo.

Prospettive sull'andamento dell'esercizio in corso

Come evidenziato in precedenza, l'inizio del 2020 è stato caratterizzato dall'individuazione e dal diffondersi a livello mondiale del Coronavirus (Covid-19), con probabili impatti negativi futuri sull'economia mondiale, al momento non stimabili. Il Gruppo, grazie anche ai recenti ampliamenti della sua capacità produttiva, che ne hanno aumentato la flessibilità, sta gestendo con grande attenzione tale fenomeno in modo tale da ridurre gli impatti su tutta la catena del valore (up-stream e downstream) e continuerà ad implementare, anche durante l'anno in corso, le proprie linee guida strategiche pluriennali.

Pur nell'incerto scenario generato dalla diffusione del

Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati, il Gruppo manterrà un forte focus verso la crescita organica, basata su una costante tensione verso l'innovazione tecnologica dei propri prodotti, mirata principalmente al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. A ciò si aggiunge la volontà di ampliare il proprio perimetro di consolidamento tramite eventuali acquisizioni di società aventi una significativa affinità strategica e industriale e l'espansione nel settore dei servizi digitali e on-field.

Prospetti di Bilancio Consolidato e Note Esplicative

al 31 dicembre 2019

Situazione Patrimoniale e finanziaria consolidata

(in migliaia di euro) Note 31.12.2019 31.12.2018
Attività materiali 1 63.775 37.560
Attività immateriali 2 90.534 91.126
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 3 536 335
Altre attività non correnti 4 13.111 2.343
Attività fiscali differite 5 4.378 4.128
Attività non correnti 172.335 135.491
Crediti commerciali 6 58.552 59.951
Rimanenze 7 48.265 54.285
Crediti tributari 8 1.711 6.055
Crediti diversi 9 6.613 6.001
Attività finanziarie correnti 10 56 72
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 62.798 55.319
Attività correnti 177.994 181.683
TOTALE ATTIVITA' 350.330 317.174
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo 12 142.868 117.992
Patrimonio netto delle interessenze di terzi 13 353 296
Patrimonio netto consolidato 143.220 118.288
Passività finanziarie non correnti 14 86.486 68.866
Fondi rischi 15 1.368 1.332
Piani a benefici definiti 16 7.844 7.333
Passività fiscali differite 5 10.896 11.820
Passività non correnti 106.595 89.351
Passività finanziarie correnti 14 38.492 45.651
Debiti commerciali 18 38.200 41.289
Debiti tributari 19 1.113 1.539
Fondi rischi 15 2.418 1.649
Altre passività correnti 20 20.292 19.407
Passività correnti 100.515 109.535
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 350.330 317.174

Conto economico consolidato

(in migliaia di euro) Note 2019 2018
Ricavi 21 327.358 280.220
Altri ricavi 22 3.611 3.147
Acquisti materie prime, componenti, merci e variazione rimanenze 23 (138.637) (115.383)
Costi per servizi 24 (47.503) (50.286)
Costi di sviluppo capitalizzati 25 2.970 2.453
Costi del personale 26 (83.412) (70.751)
Altri proventi/(oneri) 27 (1.255) (2.415)
Ammortamenti e svalutazioni 28 (16.769) (9.119)
RISULTATO OPERATIVO 46.363 37.867
Proventi / (oneri) finanziari netti 29 (1.431) (136)
Utile/(Perdite) su cambi 30 (152) (352)
Risultato netto delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 31 177 15
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 44.957 37.394
Imposte sul reddito 32 (9.910) (6.643)
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO 35.047 30.752
Interessenza di terzi 28 74
UTILE/(PERDITA) DEL GRUPPO 35.019 30.678

Conto economico complessivo consolidato

Utile/(perdita) dell'esercizio 35.047 30.752
Altre componenti dell'utile complessivo che si riverseranno nel conto economico in
periodi successivi:
- Variazione fair value derivati di copertura al netto dell'effetto fiscale (270) (126)
- Differenze cambio da conversione 926 (754)
Altre componenti dell'utile complessivo che non si riverseranno nel conto
economico in periodi successivi:
- Attualizzazione benefici ai dipendenti al netto dell'effetto fiscale (314) 66
Utile/(perdita) complessivo dell'esercizio 35.389 29.938
di cui attribuibile a:
- Soci della controllante 35.333 29.846
- Minoranze 57 90
Utile per azione
Utile per azione (in unità di euro) 12 0,35 0,31

Rendiconto finanziario consolidato

(in migliaia di euro) 2019 2018
Utile/(perdita) netto 35.047 30.752
Aggiustamenti per:
Ammortamenti e svalutazioni 16.747 9.212
Accantonamento e utilizzo fondi 2.426 1.518
Oneri (proventi) finanziari netti non monetari 1.341 312
Imposte 9.821 6.643
(Plusvalenza)/minusvalenze su cessioni di immobilizzazioni (850) -
64.532 48.436
Movimenti di capitale circolante:
Variazione crediti commerciali e altri crediti correnti 3.104 (1.491)
Variazione magazzino 5.283 (13.123)
Variazione debiti commerciali e altri debiti correnti (4.988) 6.442
Variazione attività non correnti 515 (684)
Variazione passività non correnti 101 (473)
Flusso di cassa da attività operative 68.547 39.107
Interessi netti pagati (1.657) (553)
Imposte pagate (17.325) (11.083)
Flusso di cassa netto da attività operative 49.565 27.471
Investimenti in attività materiali (17.736) (14.516)
Investimenti in attività immateriali (5.823) (3.922)
Disinvestimenti in attività finanziarie 25 47.030
Disinvestimenti in attività materiali e immateriali 2.198 342
Interessi incassati 316 433
Investimenti in partecipazioni valutate a patrimonio netto (25) (0)
Aggregazioni aziendali al netto della cassa acquisita (1.303) (78.322)
Flusso di cassa netto da attività di investimento (22.347) (48.956)
Aumento di capitale - 31
Acquisizione azioni proprie (807) -
Dividendi agli azionisti (9.992) (30.000)
Dividendi alle minoranze (74) -
Accensione passività finanziarie 48.185 94.557
Rimborsi passività finanziarie (53.398) (31.337)
Rimborsi passività per canoni di leasing (4.036) -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (20.122) 33.251
Variazione nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.096 11.766
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - iniziali 55.319 43.900
Differenze di conversione 383 (348)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - finali 62.798
Gruppo CAREL INDUSTRIES Bilancio Consolidato 2019
55.319

Utili (perdite) esercizi precedenti

Totale Patrimonio netto

Variazioni del patrimonio netto consolidato Capitale
Sociale
Riserva legale Riserva di
conversione
Saldi 1.01.2018 10.000 2.000 3.430
Operazioni tra azionisti
Destinazione del risultato - - -
Aumento di capitale - - -
Piani a benefici definiti - - -
Distribuzione di dividendi - - -
Variazione area di consolidamento - - -
Totale operazioni tra azionisti 10.000 2.000 3.430
Utile/(perdita) del periodo - - -
Altre componenti del conto economico complessivo - - (770)
Totale altre componenti del conto economico complessivo - - (770)
Saldi 31.12.2018 10.000 2.000 2.660
Saldi 1.01.2019 10.000 2.000 2.660
Operazioni tra azionisti:
Destinazione del risultato - - -
Aumento di capitale - - -
Piani a benefici definiti - - -
Acquisto azioni proprie - - -
Distribuzione di dividendi - - -
Variazione area di consolidamento - - -
Totale operazioni tra azionisti 10.000 2.000 2.660
Utile/(perdita) del periodo - - -
Altre componenti del conto economico complessivo - - 897
Totale altre componenti del conto economico complessivo - - 897
Saldi 31.12.2019 10.000 2.000 3.557

Totale
Patrimonio
netto
Patrimonio
netto di terzi
Patrimonio
netto
Risultato del
periodo
Utili (perdite)
esercizi
precedenti
Altre riserve Riserva di Cash
Flow Hedge
118.316 248 118.068 31.117 36.294 35.195 33
- - (31.117) 3.505 27.612
31
-
-
77
-
-
-
-
-
77
(30.074) (74) (30.000)
-
-
-
-
-
(30.000)
-
88.350 205 88.145 - 39.798 32.884 33
30.752 74 30.678 30.678 -
(814) 16 (830) - - 66 (126)
29.939 90 29.847 30.678 - 66 (126)
118.288 296 117.992 30.678 39.798 32.950 (93)
118.288 296 117.992 30.678 39.798 32.950 (93)
- - (30.678) 6.689 23.990 -
- - - - - -
340 - 340 - - 340 -
(807) - (807) - - (807) -
(9.992) - (9.992) - - (9.992) -
- - - - - -
107.828 296 107.532 - 46.487 46.480 (93)
35.047 28 35.019 35.019 - - -
29 314 - - (314) (270)
35.389 57 35.333 35.019 - (314) (270)
353 142.868 35.019 46.487 46.166 (363)

Note esplicative

Contenuto e forma del bilancio consolidato consolidato

Carel Industries SpA ("la Società" o "la Capogruppo"), società capogruppo dell'omonimo gruppo con sede legale in Brugine (PD), via Dell'Industria 11, è una società per azioni con codice fiscale e P. IVA 04359090281, iscrizione al Registro Imprese di Padova.

Il Gruppo opera come fornitore di strumenti di controllo per i mercati del condizionamento dell'aria, della refrigerazione commerciale e industriale, nella produzione di sistemi per l'umidificazione dell'aria. Il Gruppo conta 9 stabilimenti produttivi e 20 filiali commerciali a presidio di tutti i principali mercati.

La Società capogruppo, in quanto tenuta alla redazione del bilancio consolidato, ha optato in data 28 novembre 2016 e a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 per la predisposizione del bilancio d'esercizio e consolidato utilizzando i principi contabili internazionali adottati dall'Unione Europea come previsto dal Regolamento Europeo n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, recepito in Italia dal D.L. 38/2005.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Carel Industries S.p.A. in data 5 marzo 2020.

Il bilancio consolidato dell'esercizio comprende le risultanze economiche della Capogruppo e delle società controllate. Il bilancio consolidato è redatto secondo le scritture contabili aggiornate.

Dichiarazione di conformità e criteri di redazione

Il bilancio consolidato del Gruppo Carel Industries al 31 dicembre 2019 è stato predisposto secondo gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002.

Per IFRS si intendono tutti gli IFRS, tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards Interpretations Committee (IFRS IC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dall'Unione Europea alla data del bilancio e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati a tale data.

Esso è costituito dai prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, conto economico consolidato, conto economico complessivo consolidato, movimenti del patrimonio netto consolidato, rendiconto finanziario consolidato e dalle presenti note esplicative. Il bilancio è stato redatto sulla base della continuità aziendale. In riferimento a tale presupposto, il Gruppo ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di operare in base al presupposto della continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1.

Il presente bilancio è redatto in migliaia di euro, che rappresenta la moneta "funzionale" e "di presentazione"

del Gruppo Carel Industries secondo quanto previsto dall'International Accounting Standard IAS 21 "Operazioni in valuta". Ne potrebbero derivare differenze da arrotondamento qualora vengano sommate singole voci, in quanto il calcolo dei singoli elementi è effettuato in unità di euro.

Schemi di bilancio

Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata.

Nella situazione patrimoniale e finanziaria consolidata è stata adottata la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1. Un'attività/passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:

  • ci si aspetta che sia realizzata/estinta o si prevede che sia venduta o utilizzata nel normale ciclo operativo, oppure
  • è posseduta principalmente per essere negoziata, oppure
  • si prevede che si realizzi/estingua entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio.

In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività/passività sono classificate come non correnti.

Conto economico consolidato.

Il Gruppo Carel Industries ha scelto come schema di presentazione del conto economico consolidato la classificazione per "natura di spesa" in quanto più rappresentativa delle operazioni avvenute nel corso dell'esercizio e della propria struttura di business rispetto alla classificazione "per funzione". Tale struttura è conforme alle modalità di reporting gestionale interno ed in linea con la prassi internazionale per il settore. Con l'adozione dello IAS 1 Rivisto, la società ha deciso di presentare il conto economico complessivo in due prospetti separati.

Conto economico complessivo consolidato.

Il "conto economico complessivo consolidato", redatto secondo i principi contabili internazionali IAS, evidenzia le altre componenti di conto economico consolidato che transitano direttamente nel patrimonio netto consolidato.

Rendiconto finanziario consolidato.

Il rendiconto finanziario consolidato è stato redatto

applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali alla data di riferimento. I proventi e i costi relativi ad interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa. Nello schema adottato dal Gruppo sono evidenziati separatamente i flussi di cassa derivanti dalle attività operative, da attività di investimento, la variazione nelle posizioni finanziarie non correnti e dei debiti a breve nonché le attività finanziarie correnti. Ove non specificato, gli utili e le perdite su cambi sono classificati tra le attività operative in quanto si riferiscono alla traduzione in euro di crediti e debiti commerciali.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato.

Il prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato illustra le variazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto relative a:

  • destinazione dell'utile di periodo della Capogruppo e di controllate ad azionisti terzi;
  • ammontari relativi ad operazioni con gli azionisti (acquisto e vendita di azioni proprie);
  • ciascuna voce di utile e perdita al netto di eventuali effetti fiscali che, come richiesto dagli IFRS è alternativamente imputata direttamente a patrimonio netto (utili o perdite da compravendita di azioni proprie) o ha contropartita in una riserva di patrimonio netto (pagamenti basati su azioni per piani di stock option);
  • movimentazione delle riserve da valutazione degli strumenti derivati a copertura dei flussi di cassa futuri al netto dell'eventuale effetto fiscale;
  • l'effetto derivante da eventuali cambiamenti dei principi contabili.

Area di consolidamento

Il Bilancio consolidato del Gruppo Carel Industries include i bilanci al 31 dicembre 2019 della Capogruppo Carel Industries S.p.A. e quelli delle imprese controllate italiane ed estere.

Sono considerate controllate le società in cui il Gruppo Carel Industries esercita il controllo, come definito dall'IFRS 10 – "Bilancio Consolidato". Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un'impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Nella nota [33] "Altre informazioni", sono dettagliate le Società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2019.

Criteri di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della Carel Industries SpA e delle imprese italiane ed estere sulle quali la Capogruppo esercita direttamente od indirettamente il controllo, in particolare, nell'area di consolidamento rientrano:

  • le società controllate, sulle quali la Capogruppo ha il potere di esercitare il controllo così come definito dall'IFRS 10 "Bilancio consolidato": tali società sono consolidate con il metodo del consolidamento integrale;
  • le società collegate, sulle quali la Capogruppo ha il potere di esercitare un'influenza notevole sulle politiche finanziarie e gestionali, pur non avendone il controllo: tali società sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

Nella redazione del bilancio consolidato vengono adottati i seguenti principali criteri di consolidamento:

  • le attività e le passività, i ricavi e i costi, delle società consolidate sono assunti secondo il metodo dell'integrazione globale eliminando il valore di carico delle partecipazioni detenute dalla Capogruppo a fronte del relativo patrimonio netto. Eventuali differenze sono rilevate secondo i dettami dell'IFRS 10 "Bilancio Consolidato" e dell'IFRS 3 "Business Combination"; le eventuali quote attribuibili alle minoranze sono iscritte al valore corrente delle attività e passività acquisite senza rilevazione dell'avviamento;
  • le società del Gruppo vengono deconsolidate dal

momento in cui cessa il controllo con rilevazione di eventuali effetti nel patrimonio netto, tra le operazioni tra azionisti;

  • nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminate le partite di debito e di credito, costi e ricavi e tutte le operazioni di ammontare significativo intercorse tra le società comprese nel perimetro di consolidamento, ivi inclusi i dividendi distribuiti nell'ambito del Gruppo. Vengono inoltre eliminati gli utili non ancora realizzati e le plusvalenze e minusvalenze derivanti da operazioni fra società del Gruppo;
  • la quota di patrimonio netto di competenza di terzi è esposta in una apposita voce del patrimonio netto; nel conto economico è evidenziato il risultato di esercizio di competenza dei terzi medesimi;
  • la conversione in euro dei bilanci delle società estere consolidate espressi in valute estere è effettuata adottando il cambio medio del periodo per le poste del conto economico, ed il cambio in vigore alla data di chiusura dell'esercizio per le poste dello stato patrimoniale. La differenza tra il cambio di conversione delle poste economiche ed il cambio di conversione delle poste patrimoniali, oltre che le differenze di conversione derivanti dal mutato rapporto di cambio tra inizio e fine esercizio vengono imputate a variazione del patrimonio netto.

Tutte le società consolidate integralmente chiudono il loro

esercizio sociale al 31 dicembre, tranne Carel India il cui esercizio sociale si chiude al 31 marzo. Tuttavia, ai fini della predisposizione del bilancio consolidato, la filiale indiana predispone un set di informazioni finanziarie coerenti con l'esercizio della consolidante. Il Gruppo monitora periodicamente ogni evento significativo intercorso tra il 31 dicembre di ogni anno e il 31 marzo al fine di identificare potenziali aggiustamenti.

Aggregazioni aziendali

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo l'acquisition method. Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell'impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono generalmente rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Le attività e le passività acquisite sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:

  • Imposte differite attive e passive;
  • Attività e passività per benefici ai dipendenti;
  • Passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita;
  • Attività destinate alla vendita e attività e passività discontinue.

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.

Le quote del patrimonio netto di pertinenza di terzi, alla data di acquisizione, sono al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita.

Eventuali corrispettivi sottoposti a condizioni previste dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale). Eventuali variazioni successive del corrispettivo pagato sono contabilizzate nel conto economico.

Sintesi dei principi contabili applicati

Il bilancio consolidato dell'esercizio 2019 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standard (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. È presentato in euro, la valuta funzionale del Gruppo in quanto moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente, arrotondando gli importi alle migliaia.

Il bilancio riflette, su base consolidata, le situazioni economiche e patrimoniali della Carel Industries SpA e delle società controllate. I bilanci utilizzati per la stesura del bilancio consolidato sono quelli predisposti dalle società controllate, in conformità ai principi contabili internazionali, con riferimento al 31 dicembre 2019.

Il bilancio consolidato è costituito dal conto economico consolidato e dal conto economico complessivo consolidato, dalla situazione patrimoniale e finanziaria consolidata, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle presenti Note esplicative che fanno parte integrante del bilancio consolidato stesso.

Il bilancio consolidato è stato predisposto in applicazione del criterio del costo ad eccezione degli strumenti di finanza derivata a copertura del rischio tasso e cambio e dei titoli disponibili valutati al fair value secondo quanto previsto dallo IAS 39 "Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione".

La predisposizione del bilancio consolidato in conformità con gli IAS/IFRS richiede al management di effettuare delle stime ed assunzioni che hanno impatto sugli importi riportati negli schemi di bilancio e nelle relative note; i risultati consuntivi potrebbero differire dalle stime effettuate. Si rinvia al paragrafo "Utilizzo di stime" per una descrizione delle aree di bilancio più soggette all'uso di stime.

Ai fini della predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, il Gruppo Carel Industries, a seguito della decisione di adottare i principi IFRS a partire dal bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2017, ha utilizzato il set di principi IFRS in vigore a partire dal 1 gennaio 2017, in conformità con quanto richiesto dal principio IFRS 1.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1 GENNAIO 2019

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019:

• In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che sostituisce il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il Principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sulla nozione di controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti di fornitura di servizi, individuando quali discriminanti dei lease: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il Principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease, anche operativo, nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, il principio non introduce modifiche significative per i locatori. Il Gruppo ha scelto di applicare il principio retrospettivamente, iscrivendo però l'effetto cumulato derivante dall'applicazione del Principio nel patrimonio netto al 1° gennaio 2019 (non modificando i dati comparativi dell'esercizio 2018), secondo quanto previsto dai paragrafi IFRS 16:C7-C13. In particolare, il Gruppo ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

a. una passività finanziaria, pari al valore attuale dei

pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;

b. un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria

alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

La tabella seguente riporta gli impatti derivanti dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione:

Attività non correnti 01.01.2019
Diritti d'uso fabbricati 14.136
Diritti d'uso attrezzature industriali e commerciali 388
Diritti d'uso altre immobilizzazioni materiali 1.300
Totale 15.824
Passività finanziarie 01.01.2019
Passività finanziarie non correnti 11.191
Passività finanziarie correnti 4.633
Totale 15.824

Si segnala che l'incremental borrowing rate medio ponderato applicato alle passività finanziarie iscritte al 1 gennaio 2019 è risultato pari a 2,58%.

Il valore delle attività non correnti relative a contratti di lease operativo è stato incrementato per il saldo dei risconti attivi per un importo pari a 116 migliaia di euro.

Il Gruppo ha stabilito di non presentare separatamente nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata i diritti d'uso e le passività per lease.

Nell'adottare l'IFRS 16, il Gruppo si è avvalso dell'esenzione concessa dal paragrafo IFRS 16:5(a) in relazione agli short-term lease principalmente per le autovetture e le attrezzature industriali e commerciali.

Parimenti, il Gruppo si è avvalso dell'esenzione concessa dall'IFRS 16:5(b)concernente i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset (vale a dire, il singolo bene sottostante al contratto di lease non supera il valore di 5 migliaia di euro, quando nuovo). I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno delle categorie computers, telefoni e tablet, stampanti, altri dispositive elettronici e mobilio e arredi.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non ha comportato la rilevazione della passività finanziaria per il lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti nella voce "costi per servizi" del conto economico consolidato.

Inoltre, con riferimento alle regole di transizione, il Gruppo si è avvalso del seguente espediente pratico disponibile in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato:

• Classificazione dei contratti che scadono entro 12 mesi dalla data di transizione come short term lease. Per tali contratti i canoni di lease sono iscritti a conto economico su base lineare.

I lease payments inclusi nel valore della Passività per il lease comprendono:

• la componente fissa dei canoni di lease (inclusiva dei pagamenti definiti "in-substance fixed"), al netto di

eventuali incentivi ricevuti;

• I pagamenti di canoni di lease variabili sulla base di un indice o di un tasso, inizialmente valutati utilizzando l'indice o il tasso alla data di decorrenza del contratto.

Successivamente alla rilevazione iniziale, il valore di carico della Passività per il lease si incrementa per effetto degli interessi maturati (utilizzando il metodo dell'interesse effettivo) e si riduce per tener conto dei pagamenti effettuati in forza del contratto di lease. Il Gruppo ridetermina il valore delle Passività per il lease (ed adegua il valore del Diritto d'uso corrispondente) qualora:

  • cambi la durata del lease o ci sia un cambiamento nella valutazione dell'esercizio del diritto di opzione; in tal caso la passività per il lease è rideterminata attualizzando i nuovi pagamenti del lease al tasso di attualizzazione rivisto;
  • cambi il valore dei pagamenti del lease a seguito di modifiche negli indici o tassi, in tali casi la Passività per il lease è rideterminata attualizzando i nuovi pagamenti del lease al tasso di attualizzazione iniziale (a meno che i pagamenti dovuti in forza del contratto di lease cambino a seguito della fluttuazione dei tassi di interesse, caso in cui dev'essere utilizzato un tasso di attualizzazione rivisto).
  • un contratto di lease sia stato modificato e la modifica non rientri nelle casistiche per la rilevazione separata del contratto di lease. In tali casi la passività per il lease è rideterminata attualizzando i nuovi pagamenti per lease al tasso di interesse rivisto.

L'attività per Diritto d'uso comprende la valutazione iniziale della Passività per il lease, i pagamenti per il lease effettuati prima o alla data di decorrenza del contratto e qualsiasi altro costo diretto iniziale. Il Diritto d'uso è iscritto in bilancio al netto degli ammortamenti e di eventuali perdite di valore.

L'identificazione del lease term è una tematica molto rilevante dal momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali dei contratti di affitto immobiliare variano significativamente da una giurisdizione ad un'altra. Il Gruppo, basandosi sull'esperienza storica, ha definito come policy contabile l'inclusione, oltre al periodo non cancellabile, del primo periodo di rinnovo contrattuale, nel caso in cui il rinnovo dipenda esclusivamente dal Gruppo. Nel caso di contratti di affitto immobiliare con rinnovi pluriennali dipendenti dalla volontà di entrambe le parti, il Gruppo ha valutato i fatti e le circostanze specifiche, oltre che le penalità, considerate in senso ampio, rivenienti da una potenziale conclusione del contratto.

Nel mese di dicembre 2019 l'IFRS Interpretation Committee ha pubblicato le proprie conclusioni relative ad una Agenda Decision relativa a Lease Term and Useful Life of Leasehold Improvements (discussa nella riunione tenutasi a novembre 2019). Alla data di predisposizione del presente bilancio consolidato il Gruppo sta valutando i possibili impatti rivenienti da tale interpretazione sulla stima del lease term dei propri contratti di affitto. Il Gruppo si attende che la rivisitazione del lease term alla luce di quanto riportato nell'Agenda Decision possa avere un impatto su una maggiore iscrizione del valore dei diritto d'uso in contropartita a maggiori passività per lease. Il Gruppo si attende di completare questa analisi entro il primo semestre del 2020.

  • In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
    • IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements: l'emendamento chiarisce che nel momento in cui un'entità ottiene il controllo di un business che rappresenta una joint operation, deve rimisurare l'interessenza precedentemente detenuta in tale business. Tale processo non è, invece, previsto in caso di ottenimento del controllo congiunto.
    • IAS 12 Income Taxes: l'emendamento chiarisce che tutti gli effetti fiscali legati ai dividendi (inclusi i pagamenti sugli strumenti finanziari classificati all'interno del patrimonio netto) dovrebbero essere contabilizzati in maniera coerente con la transazione che ha generato tali profitti (conto economico, OCI o patrimonio netto).
    • IAS 23 Borrowing costs: la modifica chiarisce che in caso di finanziamenti che rimangono in essere anche dopo che il qualifying asset di riferimento è già pronto

per l'uso o per la vendita, gli stessi divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • In data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Plant Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19). Il documento chiarisce come un'entità debba rilevare una modifica (i.e. un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'intepretazione "Uncertainty over Income Tax Treatments (IFRIC Interpretation 23)". L'interpretazione affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito.

In particolare, l'Interpretazione richiede ad un'entità di analizzare gli uncertain tax treatments (individualmente o nel loro insieme, a seconda delle caratteristiche) assumendo sempre che l'autorità fiscale esamini la posizione fiscale in oggetto, avendo piena conoscenza di tutte le informazioni rilevanti. Nel caso in cui l'entità ritenga non probabile che l'autorità fiscale accetti il trattamento fiscale seguito, l'entità deve riflettere l'effetto dell'incertezza nella misurazione delle proprie imposte sul reddito correnti e differite. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione è stata applica dal 1° gennaio 2019. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS e IFRIC OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 dicembre 2019

• In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata.

Le modifiche introdotte sono state omologate in data

29 Novembre 2019 e si applicano a tutte le transazioni successive al 1° gennaio 2020.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

  • In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform". Lo stesso modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In

particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR (tuttora in corso) sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe.

Le modifiche entrano in vigore dal 1 gennaio 2020, ma le società possono scegliere l'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono effetti sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Alla data di riferimento del presente Bilancio Consolidato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

• In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare in business in presenza di un insieme integrato di attività/ processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output.

Gli amministratori non si attendono effetti sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

• In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.

L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi.

• In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un'emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10.

Secondo quanto previsto dallo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un nonmonetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitato alla quota detenuta nella joint venture o collegata dagli altri investitori estranei alla transazione. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.

• In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile

Criteri di valutazione

Ricavi e costi.

I ricavi sono misurati in base al corrispettivo previsto contrattualmente con il cliente e non includono gli ammontari riscossi per conto di terzi. Il Gruppo iscrive i ricavi al momento del trasferimento al cliente del controllo sui beni o servizi promessi. I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. La maggior parte dei contratti con i clienti prevedono sconti commerciali e sconti basati su volumi che vanno a rettificare il valore dei ricavi stessi; il Gruppo, nella definizione dell'ammontare del corrispettivo variabile che può essere incluso nel prezzo della transazione calcola, ad ogni data di bilancio, l'ammontare dei corrispettivi variabili che non possono ancora essere ritenuti realizzati.

I ricavi per vendita di prodotti e servizi HVAC sono riferiti a vendite di prodotti per il controllo e l'umidificazione dell'aria nel segmento industriale, residenziale e commerciale (heat ventilation e air conditioning) mentre i ricavi Refrigeration sono riferiti a vendite destinate al food retail e food service. Le vendite in entrambi i mercati possono essere ulteriormente suddivise nei seguenti tre macro canali: OEM (Original Equipment Manufaturer), distributori (Dealers) e singoli progetti specifici (Projects). I ricavi No Core sono caratterizzati sempre da prodotti che tuttavia non rientrano nel Core business del Gruppo.

Le garanzie relative a queste categorie di prodotti sono garanzie per riparazioni di carattere generale e nella maggior parte dei casi il Gruppo non fornisce garanzie estese pertanto il Gruppo contabilizza le garanzie in conformità allo IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets.

Non vi sono significative prestazioni di servizi che hanno durata prolungata nel tempo.

I costi di pubblicità e ricerca, in accordo con lo IAS 38 "Attività Immateriali", sono integralmente imputati a conto economico. I ricavi da prestazioni di servizi sono rilevati quando i servizi sono resi.

Interessi.

I ricavi e gli oneri sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo.

Dividendi.

Sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi. La distribuzione di dividendi viene quindi registrata come passività nel bilancio del periodo in cui la distribuzione degli stessi viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.

Imposte sul reddito.

Le imposte riflettono una stima realistica del carico fiscale, determinata applicando la normativa vigente nei Paesi nei quali il Gruppo Carel Industries esercita la sua attività; il debito per imposte correnti viene contabilizzato nella situazione patrimoniale e finanziaria al netto di eventuali acconti di imposta pagati.

Le imposte anticipate e le imposte differite riflettono le differenze temporanee esistenti tra il valore attribuito ad una attività o ad una passività secondo i criteri dettati dai principi internazionali IAS/IFRS ed il valore attribuito alle stesse ai fini fiscali, valorizzate sulla base delle aliquote fiscali attuali o ragionevolmente stimate per gli esercizi futuri. In particolare, le imposte anticipate sono iscritte solo se esiste la probabilità della loro recuperabilità, mentre le imposte differite sono sempre rilevate ad eccezione di talune situazioni che non siano in linea con lo IAS 12 "Imposte" (come nel caso di iscrizione dell'avviamento o nel caso in cui il Gruppo non preveda l'utilizzo di tali imposte differite in un periodo di tempo sufficientemente prevedibile). Il Gruppo non effettua compensazioni tra le imposte anticipate e le imposte differite. Le imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta della consolidante sono iscritte nell'esercizio in cui viene contabilizzata la passività relativa al pagamento del dividendo.

Criteri di conversione delle poste in valuta.

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle immobilizzazioni (che rimangono iscritte al valore di cambio della data di transazione), sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. I principali tassi di cambio (valuta per 1 euro) utilizzati per la traduzione dei bilanci in valuta diversa dall'Euro, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e 31 dicembre 2018 (dato comparativo) sono di seguito riepilogati:

Valute Cambi medi Cambi finali
2019 2018 2019 2018
Dollaro statunitense 1,120 1,181 1,123 1,145
Dollaro canadese 1,486 n.a. 1,460 n.a.
Dollaro australiano 1,611 1,580 1,600 1,622
Dollaro Hong Kong 8,772 9,256 8,747 8,968
Real brasiliano 4,413 4,309 4,516 4,444
Sterlina inglese 0,878 0,885 0,851 0,895
Rand Sudafricano 16,176 15,619 15,777 16,459
Rupia Indiana 78,836 80,733 80,187 79,730
Renminbi (Yuan) cinese 7,736 7,808 7,821 7,875
Won Sud Coreano 1.305,320 1.299,070 1.296,280 1.277,930
Rublo russo 72,455 74,042 69,956 79,715
Corona Svedese 10,589 10,258 10,447 10,255
Yen Giapponese 122,006 130,396 121,940 125,850
Pesos Messicano 21,557 22,705 21,220 22,492
Dirham (Emirati Arabi) 4,111 4,337 4,126 4,205
Kuna Croata 7,418 7,418 7,440 7,413
Bath Tailandese 34,757 38,164 33,415 37,052
Zloty Polacchi 4,298 4,262 4,257 4,301
Dollaro di Singapore 1,527 1,593 1,511 1,559
Grivnia Ucraina 28,922 n.a. 26,720 n.a.

Attività materiali.

Le attività materiali sono rilevate al costo storico, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato. Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell'esercizio in cui sono sostenute, in caso contrario vengono capitalizzate.

Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le aliquote di ammortamento delle principali classi di immobilizzazioni materiali sono le seguenti:

Fabbricati industriali da 3% a 5%
Impianti e macchinari: da 10% a 15,5%
Attrezzature industriali e commerciali da 12% a 40%

I terreni hanno vita utile indefinita e pertanto non sono soggetti ad ammortamento.

Le attività possedute mediante contratti di lease, sono riconosciute come attività al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati in relazione alla durata dei relativi contratti. Pei i contratti la cui durata è inferiore ai 12 mesi (short term lease) o il cui valore si configura come low-value asset, i relativi costi sono rilevati a conto economico lungo la durata del contratto.

La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Avviamento.

Rappresenta la differenza tra i) il corrispettivo trasferito per un'acquisizione aziendale, l'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza e il fair value alla data di acquisizione di interessenza precedentemente possedute, e ii) il fair value alla data di acquisizione delle attività identificabili e delle passività assunte. L'avviamento non viene ammortizzato ma è soggetto a verifica annuale di perdita di valore ovvero qualora si verificano eventi che ne fanno presupporre una riduzione ("Impairment test").

Altre attività immateriali.

Sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa, in grado di far affluire alla società benefici economici futuri. Sono inizialmente rilevate al costo quando esso può essere determinato in modo attendibile secondo le stesse modalità indicate per le attività materiali.

Tali attività sono successivamente iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore. La vita utile viene riesaminata con periodicità ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica. Eventuali immobilizzazioni immateriali generate internamente sono capitalizzate, nei limiti e alle condizioni previste dallo IAS 38.

La vita utile stimata media è compresa tra i 3 e i 15 anni. Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una attività immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione ed il valore di carico del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Perdite di valore delle attività non finanziarie.

Le attività che hanno una vita utile indefinita non vengono sottoposte ad ammortamento ma vengono sottoposte almeno annualmente ad impairment test volto a verificare se il valore contabile delle stesse si sia ridotto. Il Consiglio di Amministrazione ha adottato una policy che definisce i criteri di esecuzione dell'impairment test, i controlli da porre in essere per garantire l'affidabilità del processo e l'iter approvativo del test, in linea con la raccomandazione Consob 0003907 del 15.1.2015.

Le attività soggette ad ammortamento vengono

sottoposte ad impairment test qualora vi siano eventi o circostanze indicanti che il valore contabile non può essere recuperato (trigger event). In entrambi i casi l'eventuale perdita di valore è contabilizzata per l'importo del valore contabile che eccede il valore recuperabile. Quest'ultimo è dato dal maggiore tra il fair value dell'asset al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Qualora non sia possibile determinare il valore d'uso di una attività individualmente, occorre determinare il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari ("cash generating units" o CGU) cui l'attività appartiene. Gli assets vengono raggruppati al più piccolo livello per il quale ci sono flussi finanziari indipendenti ed il Gruppo provvede poi al computo del valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per la CGU applicando un tasso di sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi dell'attività.

Successivamente, se una perdita su attività, diverse dall'avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile che, tuttavia, non può eccedere il valore che si sarebbe determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico secondo quanto previsto dal modello di determinazione del valore dello IAS 16 "Immobili, Impianti e macchinari".

Partecipazioni.

Le partecipazioni in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto, mentre le altre partecipazioni sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a patrimonio netto; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite derivanti da impairment, il cui effetto è riconosciuto nel conto economico.

Qualora vengano meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico.

Attività finanziarie.

Sono iscritte inizialmente al loro fair value e successivamente valutate secondo il loro costo ammortizzato. Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al fair value, aumentato, nel caso di attività diverse da quelle al fair value con variazioni a conto economico, degli oneri accessori. Al momento della sottoscrizione, il Gruppo valuta se un contratto contiene derivati impliciti.

I derivati impliciti sono scorporati dal contratto ospite se questo non è valutato al fair value quando l'analisi evidenzia che le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato implicito non sono strettamente correlati a quelli del contratto ospite.

ll Gruppo determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura del periodo di rendicontazione. Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui il Gruppo assume l'impegno di acquistare l'attività.

Tutte le attività finanziarie rilevate che rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 sono rilevate al costo ammortizzato o al fair value sulla base del modello di business per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Specificamente:

  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi di cassa contrattuali, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al costo ammortizzato;
  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al fair value con variazioni rilevate nelle altre componenti del conto economico

• Tutti gli altri strumenti di debito e gli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale sono successivamente valutati al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL).

Quando un investimento in uno strumento di debito misurato come FVTOCI è eliminato, l'utile (perdita) cumulato riconosciuto in precedenza tra le altre componenti del conto economico complessivo è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio tramite una rettifica da riclassificazione. Al contrario, quando un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale designato come valutato FVTOCI è eliminato, l'utile (perdita) cumulato riconosciuto in precedenza tra le altre componenti del conto economico complessivo è successivamente trasferito negli utili portati a nuovo senza transitare dal conto economico. Gli strumenti di debito successivamente valutati al costo ammortizzato o FVTOCI sono assoggettati ad impairment. Eventuali perdite da impairment sono contabilizzate a conto economico previo utilizzo dell'eventuale riserva di fair value precedentemente accantonata. L'eventuale successivo ripristino di valore è rilevato a conto economico salvo per i titoli azionari per i quali è rilevato nella riserva di patrimonio netto.

Rimanenze.

Le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo. Il costo di acquisto è inclusivo degli oneri accessori; il costo di produzione comprende i costi di diretta imputazione ed una quota dei costi indiretti, ragionevolmente imputabili ai prodotti. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo medio effettivo dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite. Le rimanenze obsolete e/o di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze. La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Crediti commerciali.

I crediti sono iscritti inizialmente al fair value, che corrisponde al valore nominale e, successivamente, valutati al costo ammortizzato e ridotti in caso di perdite di valore. Inoltre, sono adeguati al loro presumibile valore di realizzo mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo. I crediti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell'operazione e, successivamente, convertiti al cambio di fine anno. L'utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a conto economico.

Disponibilità liquide.

Comprendono i valori numerari, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista od a brevissimo termine (durata originaria fino a tre mesi), del buon esito e dell'assenza di spese per la riscossione.

Benefici ai dipendenti.

Rientrano in tale voce il Trattamento di fine rapporto ("TFR") e gli altri fondi per benefici ai dipendenti previsti dallo IAS 19 "benefici ai dipendenti". Il TFR, in qualità di piano a benefici definiti, è rilevato sulla base di valutazioni effettuate alla fine di ogni esercizio da parte di attuari indipendenti. La passività iscritta nello stato patrimoniale rappresenta il valore attuale dell'obbligazione erogabile al termine del rapporto di lavoro, che i dipendenti hanno maturato alla data di bilancio calcolato tenendo conto dei risultati ottenuti dall'applicazione del metodo della proiezione unitaria del credito.

Fondi per rischi.

In accordo con lo IAS 37 "Accantonamenti, passività e attività potenziali", gli accantonamenti sono contabilizzati quando esiste un'obbligazione (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile l'impiego di risorse per adempiere all'obbligazione e può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione stessa. Le variazioni di stima tra un esercizio ed il successivo sono imputate a conto economico. Se l'effetto finanziario

legato al tempo risulta essere significativo e le date di pagamento dell'obbligazione sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è esposto al valore attuale. La successiva variazione legata al passare del tempo è iscritta al conto economico tra i componenti finanziari. Per i rischi possibili ma non probabili, non viene effettuato alcuno stanziamento ma viene fornita adeguata descrizione nelle Note Esplicative.

Debiti commerciali ed altre passività correnti.

I debiti commerciali e le altre passività correnti, le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali, sono iscritte inizialmente al costo, identificato dal valore nominale, e non sono attualizzate. Qualora la scadenza non rientri nei normali termini commerciali, la componente finanziaria viene scorporata impiegando un idoneo tasso di mercato.

Passività finanziarie.

Sono classificate fra le passività correnti a meno che la società non abbia un diritto incondizionato di differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio, e vengono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione nel momento in cui il Gruppo ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso. Sono iscritte inoltre al fair value iniziale e poi misurate successivamente con il metodo dell'amortized cost.

Strumenti finanziari derivati.

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l'intento di copertura dei rischi finanziari relativi alle variazioni dei tassi di cambio sulle transazioni commerciali in valuta e dei tassi di interesse sull'indebitamento a medio/lungo termine. Gli strumenti finanziari derivati sono rilevati in bilancio e successivamente valutati al "fair value" applicando i seguenti trattamenti contabili:

Fair value hedge - se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del valore corrente di una attività o di una passività di bilancio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico, come pure l'utile o la perdita sulla posta coperta.

Cash flow hedge - se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una attività o di una passività di bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel patrimonio netto; l'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura; l'utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte della copertura diventata inefficace, sono iscritti a conto economico quando l'inefficacia è rilevata. Qualora non ricorrano le condizioni per l'applicazione dell'hedge accounting, gli effetti derivanti dalla valutazione al "fair value" dello strumento finanziario derivato sono imputati direttamente a conto economico.

Utilizzo di stime.

La predisposizione del bilancio consolidato ha richiesto agli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni ovvero sull'esperienza storica o su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la situazione patrimoniale e finanziaria, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle valutazioni per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano. Le stime eseguite non hanno infine tenuto conto delle incertezze generate dalla diffusione del Coronavirus, ampiamente descritta nel paragrafo "Fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2019" contenuto nella relazione sulla gestione, in quanto tali fattori di instabilità sono stati considerati come eventi che non comportano rettifiche sui saldi di bilancio - ai sensi dello IAS 10 § 21. Alla data odierna, gli Amministratori non dispongono di

sufficienti informazioni per stimare l'eventuale effetto di tale fenomeno sulla valutazione delle voci di bilancio.

Le voci che data la loro natura, hanno previsto un maggior ricorso da parte degli Amministratori all'uso di stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto sul bilancio consolidato sono:

  • Fondo svalutazione crediti; il fondo svalutazione rappresenta la migliore stima del management delle potenziali perdite sul portafoglio crediti verso i clienti finali. La stima si basa sulle perdite previste determinate in base alle perdite storiche per crediti similari, all'andamento dei crediti scaduti, alla valutazione della qualità del credito e alla proiezione delle condizioni economiche e di mercato; la stima eseguita dagli Amministratori, sebbene basata su dati storici e di mercato, può essere soggetta ai mutamenti nell'ambiente competitivo o di mercato in cui il Gruppo opera;
  • Fondo obsolescenza magazzino; le giacenze di materie prime e prodotti finiti a lenta rotazione sono periodicamente analizzate sulla base dei dati storici e sulla possibilità di vendita delle stesse a valori inferiori rispetto alle normali transazioni di mercato. Se da queste analisi risulta la necessità di ridurre il valore delle giacenze, viene contabilizzato un apposito fondo svalutazione; come per il fondo svalutazione crediti, anche la determinazione del fondo obsolescenza magazzino è determinato sulla base di dati storici e di mercato, eventuali cambiamenti negli scenari di riferimento e nell'andamento del mercato possono modificare in maniera significativa i criteri utilizzati per la determinazione delle stime sottostanti;
  • • Leases: la determinazione del valore dei diritti d'uso emergenti da contratti di lease, e le relative passività finanziarie, costituisce una stima significativa da parte del management. In particolare, un elevato livello di giudizio è esercitato nella determinazione del lease-term, e nel calcolo dell'incremental borrowing rate. La determinazione del lease term tiene in considerazione le scadenze del contratto sottoscritto nonché delle eventuali clausole di rinnovo che

il Gruppo ritiene ragionevolmente certe nel loro esercizio. L'incremental borrowing rate è costruito considerando la tipologia di asset oggetto del contratto di lease, la giurisdizione nella quale lo stesso viene acquisito e la valuta in cui è denominato il contratto. Eventuali cambiamenti negli scenari di riferimento e nell'andamento del mercato potrebbero richiedere la rivisitazione delle componenti descritte.

Impairment test per l'avviamento.

Il Gruppo verifica almeno annualmente, tramite "l'impairment test", l'eventuale perdita di valore dell'avviamento. Ai fini di tale verifica, il valore recuperabile generato dalle unità generatrici di flussi finanziari è stato determinato come valore d'uso tramite il metodo del "discounted cash flow". Nell'applicare tale metodo il Gruppo utilizza varie assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto).

Al variare delle principali stime ed assunzioni effettuate nella predisposizione del piano, e quindi del test di impairment, potrebbe modificarsi il valore d'uso ed il risultato che effettivamente verrà raggiunto circa il valore di realizzo delle attività iscritte. A tal proposito si richiama l'attenzione su quanto riportato nel proseguo delle presenti note esplicative con riferimento alle analisi effettuate in merito ai possibili impatti sul test di impairment derivanti dal contesto di generale incertezza generato dalla diffusione del Coronavirus.

Stima del fair value.

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di

bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7 "Note esplicative". L'IFRS13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, disposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

La metodologia utilizzata per tale stima è stata la seguente:

  • il fair value dei titoli quotati disponibili per la vendita è calcolato sulla base delle quotazioni di borsa (livello 1);
  • il fair value dei contratti a copertura del rischio cambio, calcolato sulla base dell'attualizzazione della differenza tra il prezzo a termine a scadenza ed il prezzo a termine per la durata residua alla data di valutazione (fine esercizio) ad un tasso di interesse senza rischio (livello 2);
  • il fair value dei derivati a copertura del rischio tasso è

basato su quotazioni degli intermediari. Tale valore è comunque calcolato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri sulla base dei tassi di interesse alla data di bilancio (livello 2).

Per ulteriori informazioni sulle assunzioni utilizzate per la determinazione dei valori si rinvia alle specifiche note riportate nei commenti dell'attività o passività.

Il fair value degli strumenti finanziari non quotati in un mercato regolamentato viene determinato sulla base delle tecniche di valutazione generalmente adottate nel settore finanziario ed in particolare:

  • il fair value degli interst rate swap (IRS) è calcolato sulla base del valore corrente dei flussi di cassa futuri;
  • il fair value dei contratti forward a coperture del rischio cambio è calcolato sulla base del valore corrente della differenza tra il tasso di cambio forward contrattualizzato e il tasso di cambio spot alla data di bilancio;
  • il fair value delle opzioni sottoscritte a coperture del rischio cambio è calcolato sulla base di modelli matematici che considerano il tasso di cambio forward contrattualizzato, il tasso di cambio spot alla data di bilancio ed il costo sostenuto per sottoscrivere l'opzione.

Informativa su rischi e strumenti finanziari

Il principio contabile internazionale IFRS 7, prescrive alle società di fornire in bilancio informazioni integrative che consentano agli utilizzatori di valutare:

  • la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico delle società stesse;
  • la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui le società siano esposte nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui questi vengono gestiti.

I criteri contenuti nel presente principio integrano i criteri per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione in bilancio delle attività e passività finanziarie contenute nello IAS 32 "Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative" e nell'IFRS9.

Nella presente sezione viene quindi riportata l'informativa supplementare prevista dall'IFRS 7.

I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato relativamente agli strumenti finanziari sono descritti nella sezione "Criteri di valutazione".

L'attività del Gruppo è esposta ad una serie di rischi finanziari suscettibili di influenzare la situazione patrimoniale/finanziaria, il risultato economico ed i flussi finanziari attraverso il relativo impatto sulle operazioni in strumenti finanziari poste in essere.

Tali rischi sono così riassumibili:

  • a. rischio di credito;
  • b.rischio di liquidità;

c. rischio di mercato (rischio valutario, rischio di tasso d'interesse e altri rischi di prezzo).

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi finanziari del Gruppo compete al Consiglio di Amministrazione cui fanno capo le diverse unità organizzative responsabili funzionalmente della gestione operativa delle singole tipologie di rischio.

Tali unità definiscono, nell'ambito delle linee-guida tracciate dall'organo direttivo e per ciascun rischio specifico, gli strumenti e i tecnicismi atti alla relativa copertura e/o trasferimento a terzi (assicurazione) ovvero valutano i rischi non coperti né assicurati.

Nel seguito viene commentato il grado di significatività dell'esposizione del Gruppo alle varie categorie di rischio finanziario individuate.

Rischio di credito

Il Gruppo opera su diversi mercati nazionali con un elevato numero di clienti di medie e grandi dimensioni rappresentati principalmente dai distributori regionali/ locali. Di conseguenza il Gruppo è esposto ad un rischio di credito collegato alla capacità dei clienti di ottenere finanziamenti dal sistema bancario.

Il Gruppo applica una politica basata sull'attribuzione di rating, limiti di acquisto e azioni legali per la sua base di clienti e al rilascio periodico di report standard, al fine di raggiungere un alto grado di controllo sul recupero crediti. Ogni società del Gruppo si occupa, attraverso un credit manager locale, del recupero dei crediti sulle vendite effettuate nei rispettivi mercati. Il coordinamento tra le società che operano nello stesso mercato (ad esempio, le società italiane) si basa sullo scambio elettronico di informazioni relative ai clienti comuni e attraverso il coordinamento sull'eventuale blocco delle consegne o l'avvio di azioni legali. Il fondo svalutazione crediti è iscritto al valore nominale della quota inesigibile dopo aver dedotto la parte del credito assistito da garanzie bancarie. Tutte le garanzie devono essere valutate criticamente riguardo l'esigibilità. La svalutazione è effettuata in base ad un'analisi puntuale delle partite scadute, dei clienti per i quali si abbiano notizie di difficoltà finanziarie e dei crediti per i quali è stata iniziata un'azione legale.

La seguente tabella mostra la ripartizione per fascia di scaduto dei crediti commerciali nei confronti di terzi.

31.12.2019 31.12.2018
Crediti Fondo Crediti Fondo
Crediti a scadere 50.423 (246) 50.083 (642)
Crediti scaduti < 6 mesi 8.153 (65) 10.164 (127)
Crediti scaduti > 6 mesi 376 (102) 287 (34)
Crediti scaduti > 12 mesi 725 (712) 715 (495)
Totale 59.677 (1.125) 61.249 (1.298)

Rischi di liquidità

L'indebitamento del Gruppo è prevalentemente concentrato sul tasso variabile. In virtù dell'elevato livello di liquidità disponibile, il Gruppo presenta un limitato rischio con riferimento alle scadenze a breve termine e pertanto il rischio legato all'oscillazione dei tassi di interesse è principalmente legato ai finanziamenti a medio lungo termine. Per la gestione di tali rischi, se ritenuti significativi, la società può porre in essere strumenti di copertura in grado di neutralizzare la variabilità dei tassi assicurando in tal modo un onere futuro certo arrivando a coprire anche il 100% dei flussi futuri.

Il Gruppo tratta principalmente con clienti noti ed

affidabili; è policy del Gruppo sottoporre a procedure di affidamento e di costante monitoraggio le posizioni di clienti che richiedono dilazioni di pagamento.

Come richiesto dall'IFRS 7, la seguente tabella riporta i flussi finanziari relativi alle passività finanziarie del Gruppo per scadenza:

31.12.2019 TOTALE Totale Flussi Entro 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Debiti finanziari verso banche al costo
ammortizzato
72.648 73.435 - 73.435 -
Debiti finanziari non correnti per contratti di
lease
11.787 13.006 - 7.898 5.109
Strumenti finanziari derivati designati per la
copertura ed efficaci
513 513 - 513
Debiti finanziari non correnti verso altri
finanziatori al costo ammortizzato
1.539 1.594 - 1.297 297
Passività finanziarie non correnti 86.486 88.548 - 83.142 5.406
Finanziamenti bancari a breve termine al
costo ammortizzato
34.236 34.780 34.780 - -
Debiti finanziari correnti per contratti di lease 3.461 3.825 3.825
Debiti bancari a breve termine al costo
ammortizzato
123 125 125 - -
Debiti finanziari correnti verso altri
finanziatori al costo ammortizzato
635 658 658 - -
Strumenti finanziari derivati di negoziazione
al fair value con imputazione a conto
economico
37 37 37 - -
Passività finanziarie correnti 38.492 39.425 39.425 - -

Rischio di mercato

Rischi legati al tasso di cambio

Il Gruppo, svolgendo le proprie attività attraverso la vendita in vari paesi del mondo, è esposto al rischio derivante dalla fluttuazione del rapporto di cambio. Il rischio di cambio è prevalentemente derivante dalle transazioni di vendita aventi quali valute di riferimento il dollaro statunitense, il renminbi cinese, la sterlina inglese, il dollaro australiano e lo zloty polacco. Inoltre, la società capogruppo detiene partecipazioni in società controllate denominate in valuta estera. Le variazioni del patrimonio netto derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sono rilevate in una riserva di patrimonio netto denominata "riserva di conversione". Il rischio derivante dalla conversione del patrimonio netto non è attualmente coperto dal Gruppo. La seguente tabella riepiloga l'esposizione relativa ad attività e passività in valuta estera dettagliando le valute maggiormente rilevanti per ciascun esercizio:

31.12.2019 EUR USD PLN CNY Altre valute Totale
Totale attivo 261.773 37.190 6.621 36.409 8.337 350.330
Totale passivo 179.233 13.882 2.789 6.266 4.939 207.109

Nella seguente tabella è riportata un'analisi di sensibilità del rischio derivante dalla conversione dei bilanci delle società consolidate redatti in valuta diversa dall'euro, per variazioni in un intorno del + /- 10% rispetto al cambio medio dell'esercizio.

L'effetto è determinato in base all'impatto sugli indicatori di performance utilizzati dal management:

31.12.2019 31.12.2018
Ricavi netti FX Attuale FX +10% FX -10% FX Attuale FX +10% FX -10%
USD - Dollari Usa 44.880 40.800 49.867 39.694 36.085 44.104
GBP - Sterlina Inglese 7.399 6.727 8.221 8.394 7.631 9.327
CNY - Renmimbi Cinese 27.829 25.299 30.921 26.860 24.418 29.844
AUD - Dollaro australiano 8.102 7.366 9.002 7.480 6.800 8.311
ZAR - Rand Sudafricano 4.183 3.803 4.648 4.237 3.852 4.708
BRL - Real Brasiliano 5.552 5.047 6.169 4.575 4.159 5.083
PLN - Zloty Polacco 18.757 17.052 20.841 14.098 12.816 15.665
Altre valute 7.464 n.a n.a 7.569 n.a n.a
Euro 203.192 203.192 203.192 167.314 167.314 167.314
Risultato prima 31.12.2019 31.12.2018
delle imposte FX Attuale FX +10% FX -10% FX Attuale FX +10% FX -10%
USD - Dollari Usa 13.541 12.310 15.045 10.375 9.431 11.527
GBP - Sterlina Inglese 4.723 4.293 5.247 5.680 5.164 6.311
CNY - Renmimbi Cinese (7.878) (7.162) (8.753) (12.335) (11.213) (13.705)
AUD - Dollaro australiano 5.988 5.444 6.654 5.467 4.970 6.074
ZAR - Rand Sudafricano 3.057 2.779 3.397 3.003 2.730 3.337
BRL - Real Brasiliano 3.016 2.742 3.351 2.009 1.826 2.232
PLN - Zloty Polacco 10.847 9.861 12.053 7.945 7.222 8.827
Altre valute (9.039) n.a n.a (6.373) n.a n.a
Euro 20.702 20.702 20.702 21.624 21.624 21.624

In considerazione delle oscillazioni valutarie a cui è esposto il Gruppo nelle transazioni in valuta, vengono poste in essere operazioni di copertura per definire il tasso di cambio sulla base delle previsioni dei volumi di vendite e acquisti. Le operazioni di copertura vengono effettuate sulle esposizioni nette attraverso strumenti quali le vendite e acquisti a termine di valuta, per coprire il rischio transattivo, e/o opzioni plain vanilla, per coprire il rischio economico, nel rispetto della Policy Finanziaria di Gruppo. Il rischio coperto rappresenta una parte del rischio globale

e l'approccio alla copertura è di tipo non speculativo. Tuttavia, predisponendo la Società il proprio bilancio consolidato in Euro, le fluttuazioni dei tassi di cambio utilizzati per convertire i dati di bilancio delle società controllate, originariamente espressi in valuta estera, potrebbero influenzare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Rischio tasso di interesse

Il rischio di tasso d'interesse consiste nel rischio che il valore di uno strumento finanziario, e/o il livello dei flussi finanziari da esso generati, vari in seguito alle fluttuazioni dei tassi d'interesse di mercato. L'esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative, sia nella loro componente industriale che in quella finanziaria di acquisizione delle stesse attività, oltre che di impiegare la liquidità disponibile.

La variazione dei tassi di interesse di mercato può avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando indirettamente i costi e i rendimenti delle operazioni di finanziamento e di investimento.

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse e gestisce tali rischi attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito dalla policy Finanziaria di Gruppo. Nell'ambito di tali politiche l'uso di strumenti finanziari derivati è riservato esclusivamente alla gestione dell'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse connessi con i flussi monetari e non sono poste in essere né consentite attività di tipo speculativo. Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono esclusivamente interest rate swap (IRS), cap e collar.

Il Gruppo utilizza, a copertura di una parte dei suoi finanziamenti, alcuni strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l'obiettivo di predeterminare l'interesse pagato sui finanziamenti, per raggiungere un mix predefinito ottimale tra tassi variabili e tassi fissi nella struttura dei finanziamenti. Le controparti di tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie.

Gli strumenti derivati sono rilevati al loro fair value.

Altri rischi di mercato e/o prezzo

Il Gruppo è esposto ad una crescente pressione competitiva derivante dall'ingresso di nuovi operatori rappresentati da grossi gruppi internazionali prima assenti nel mondo OEM, dallo sviluppo di nuovi mercati organizzati che provocano continue spinte verso il basso sul lato dei prezzi del prodotto specialmente nel settore dell'elettronica.

La domanda dei prodotti del Gruppo è inoltre influenzata da fluttuazioni che coinvolgono i canali di destinazione dei prodotti e delle applicazioni vendute che, come noto, sono rappresentati in misura rilevante da OEM operanti indirettamente nel settore dell'edilizia e da operatori legati al settore della distribuzione alimentare (per il business della refrigerazione). I rischi di business che derivano dalla naturale partecipazione a mercati che presentano queste caratteristiche, sono stati fronteggiati con una strategia spinta alla sempre maggiore innovazione tecnologica, alla diversificazione e all'espansione geografica che fanno di Carel un Gruppo internazionale presente in tutti i continenti con filiali dirette proprie o distributori terzi esclusivi (affiliati). Sul fronte industriale i siti industriali presenti in Italia, Cina, Brasile, Stati Uniti, Croazia e Germania, rispondono ad una strategia di ottimizzazione delle fonti produttive ed è considerato inoltre una fonte di potenziale disaster recovery a fronte di eventi "catastrofici" che potrebbero comportare l'interruzione dell'attività produttiva nel sito principale in Italia dove ha sede la Società.

La strategia seguita inoltre è quella della vicinanza della produzione ai mercati e ai clienti nell'ottica di fornire sempre più un miglior servizio in termini di time to market e allo scopo di aumentare la capacità produttiva per servire i mercati in forte sviluppo. La strategia di razionalizzazione degli assetti produttivi attualmente in corso, la conseguente ottimizzazione della struttura dei costi, la politica di diversificazione geografica e, non per ultimo, il continuo impegno nella ricerca di soluzioni tecnologiche innovative aiutano il Gruppo nel fronteggiare i potenziali effetti derivanti dal contesto competitivo.

Climate change e possibili impatti sul Gruppo Carel Industries La sempre maggiore attenzione alle tematiche ambientali e ai cambiamenti climatici posta dalle principali istituzioni globali nonché la crescente sensibilizzazione della

popolazione mondiale degli impatti sul clima che le industrie hanno sia a livello produttivo sia a livello di utilizzo dei propri prodotti da parte dei consumatori, hanno indotto gli Amministratori a valutare i possibili effetti che tali cambiamenti potrebbero avere nella gestione del business del Gruppo. Dal punto di vista normativo dei prodotti il Gruppo è dotato delle certificazioni per poter operare nei diversi mercati (CE e UL) e allo stato attuale non sussistono, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, nei mercati in cui l'azienda opera, cambiamenti normativi o legislativi locali che possano significativamente impattare sulla sua attività.

L'attuale sensibilizzazione al risparmio energetico è vista come un'opportunità su cui l'azienda sta indirizzando la sua strategia di ricerca e sviluppo, produttiva e commerciale. Dal punto di vista degli impatti che i cambiamenti climatici possono avere sugli asset del Gruppo gli Amministratori non ritengono che attualmente ci possano essere rischi specifici tali da essere considerati ad esempio nelle valutazioni prospettiche basate sugli impairment test non essendovi siti produttivi e commerciali in zone ad alto rischio. La transizione verso un'economia green dettata dall'impegno nel contrastare il cambiamento climatico potrebbe dare una spinta positiva al mercato del lavoro, con l'avvio di nuove attività economiche, la creazione di nuovi posti di lavoro e/o la loro riconversione, oltre a benefici per la salute e, naturalmente, per il Pianeta.

Note alla situazione patrimoniale e finanziaria

[1] ATTIVITA' MATERIALI

Le attività materiali ammontano al 31 dicembre 2019 a 63.775 migliaia di euro rispetto ai 37.560 migliaia di euro al 31 dicembre 2018. Sono composte come riportato nelle seguenti tabelle che ne evidenziano la composizione nonché le variazioni degli esercizi.

Variazioni dell'esercizio Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altre
immobilizzazioni
materiali
Immobilizzazioni
materiali in corso
ed acconti
Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 4.914 7.057 6.260 3.482 692 22.405
- Costo Storico 7.672 19.921 28.825 12.193 692 69.303
- Fondo Ammortamento (2.759) (12.864) (22.565) (8.711) - (46.900)
Movimenti 2018
- Investimenti 1.665 4.426 3.011 1.474 3.941 14.516
- Variazione per aggregazioni
aziendali costo storico
2.729 6.792 4.365 1.666 224 15.776
- Riclassifiche costo storico 200 489 112 242 (942) 102
- Svalutazioni - - (3) - - (3)
- Cessioni costo storico (41) (105) (866) (1.123) (4) (2.139)
- Differenza di conversione su
costo storico
48 (48) (29) (15) (8) (52)
- Differenza di conversione sul
fondo ammortamento
(26) 44 20 8 - 45
- Ammortamenti (294) (1.265) (2.600) (1.130) - (5.289)
- Variazione per aggregazioni
aziendali fondo ammortamento
(1.391) (3.185) (3.669) (1.332) - (9.577)
- Riclassifiche fondo
ammortamento
(24) - 32 (48) - (40)
- Cessioni fondo ammortamento 20 95 746 955 - 1.816
Totale Movimenti 2.885 7.243 1.119 697 3.212 15.156
Saldo al 31 dicembre 2018 7.799 14.300 7.379 4.179 3.904 37.560
di cui:
- Costo Storico 12.274 31.475 35.415 14.438 3.904 97.505
- Fondo Ammortamento (4.474) (17.176) (28.036) (10.259) - (59.945)

Variazioni dell'esercizio Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altre
immobilizzazioni
materiali
Immobilizzazioni
materiali in corso
ed acconti
Totale
Saldo al 31 dicembre 2018 7.799 14.300 7.379 4.178 3.904 37.560
- Costo Storico 12.274 31.475 35.415 14.438 3.904 97.505
- Fondo Ammortamento (4.474) (17.176) (28.036) (10.260) - (59.946)
Movimenti 2019
- Diritti d'uso all'01.01.2019 14.137 0 388 1.300 - 15.824
- Investimenti 438 2.668 4.460 1.814 8.355 17.735
- Investimenti in diritti d'uso 2.307 - 110 594 - 3.011
- Variazione per aggregazioni
aziendali costo storico
- - - 34 - 34
- Riclassifiche costo storico 12.401 914 250 (168) (11.459) 1.938
- Cessioni costo storico (1.826) (1.360) (615) (846) (14) (4.662)
- Differenza di conversione su
costo storico
12 5 24 84 52 177
- Differenza di conversione sul
fondo ammortamento
(46) (1) (47) (50) - (144)
- Differenza di conversione su
diritti d'uso
5 3 - 8
- Ammortamenti (512) (2.152) (2.996) (1.452) - (7.112)
- Ammortamenti diritti d'uso (3.066) (165) (601) - (3.831)
- Riclassifiche fondo
ammortamento
(385) (101) 3 109 - (374)
- Rideterminazione diritti d'uso 204 - - 1 - 205
- Cessioni fondo ammortamento 985 1.062 578 779 - 3.404
Totale Movimenti 24.654 1.034 1.991 1.602 (3.066) 26.214
Saldo al 31 dicembre 2019 32.453 15.334 9.370 5.780 838 63.775
di cui:
- Costo Storico 39.747 33.702 40.032 17.253 838 131.572
- Fondo Ammortamento (7.294) (18.368) (30.662) (11.473) - (67.798)

La voce "Terreni e fabbricati" si incrementa principalmente per gli investimenti nel nuovo sito produttivo in Cina e nell'ampliamento del sito produttivo in Nord America.

La voce "Impianti e macchinari" accoglie gli asset specifici delle linee di produzione e delle infrastrutture produttive; gli incrementi principalmente si riferiscono ad investimenti in nuovi impianti presso lo stabilimento cinese con l'introduzione di una nuova linea produttiva di inverter e SMD e presso Recuperator dove è stata installata una nuova pressa per la realizzazione di scambiatori. Presso la filiale americana è stata installata una nuova linea di produzione rivolta alla famiglia di prodotti cd "programmabili".

Le "Attrezzature industriali e commerciali" accolgono

principalmente attrezzature di produzione; gli investimenti principali hanno interessato lo stabilimento della Capogruppo per la realizzazione di una nuova linea produttiva di prodotti parametrici e lo stabilimento cinese. Gli incrementi nella voce "Altre immobilizzazioni materiali" sono riconducibili principalmente a migliorie e investimenti effettuati in Italia e nel Resto del mondo. Per quanto concerne gli incrementi relativi ai diritti d'uso su contratti di lease si rimanda a quanto descritto nella sezione Sintesi dei principi contabili applicati e nella Relazione sulla Gestione.

La suddivisione delle attività materiali per area geografica è la seguente:

Attività materiali 2019 2018
Europa, Medio Oriente e Africa 38.124 23.678
APAC 16.716 8.661
Nord America 7.986 4.593
Sud America 949 628
Totale 63.775 37.560

Si segnala che per gli esercizi in commento le immobilizzazioni materiali non sono gravate da vincoli di ipoteca o da privilegi. Le immobilizzazioni materiali sono adeguatamente coperte, con polizze assicurative contratte con primarie compagnie, dai rischi derivanti da perdita e/o danneggiamento dei beni.

Si segnala, infine, che in accordo con gli esercizi precedenti non sono stati imputati oneri finanziari ai conti sovraesposti.

[2] ATTIVITA' IMMATERIALI

Al 31 dicembre 2019 ammontano a 90.534 migliaia di euro rispetto a 91.126 migliaia di euro del 31 dicembre 2018. Il dettaglio dei movimenti delle attività in oggetto è così rappresentato:

Variazioni dell'esercizio Costi di
sviluppo
Marchi,
diritti di
brevetto e
software
Avviamento Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
immateriali in
corso ed acconti
Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 4.298 2.698 2.730 1.213 2.092 13.031
- Costo Storico 17.983 11.976 2.730 1.581 2.092 36.362
- Fondo Ammortamento (13.685) (9.279) - (367) - (23.331)
Movimenti 2018
- Investimenti 458 1.742 - 4 1.718 3.922
- Riclassifiche 438 11 - (126) (321) 2
- Svalutazioni - - - - (93) (93)
- Variazione per aggregazioni
aziendali costo storico
- 8.797 44.916 24.466 125 78.305
- Cessioni costo storico (8) - (2) - (10)
- Differenza di conversione su
costo storico
- (18) (18) (45) (1) (84)
- Differenza di conversione sul
fondo ammortamento
- (4) - (2) - (6)
- Ammortamenti (1.913) (1.293) - (323) - (3.528)
- Variazione per aggregazioni
aziendali fondo ammortamento
- (432) - (4) - (437)
- Riclassifiche fondo
ammortamento
30 - - - 30
- Cessioni fondo ammortamento - (7) - - - (7)
Totale Movimenti (1.016) 8.819 44.898 23.967 1.427 78.095
Saldo al 31 dicembre 2018 3.282 11.516 47.628 25.181 3.519 91.126
di cui:
- Costo Storico 18.880 22.501 47.628 25.877 3.519 118.405
- Fondo Ammortamento (15.598) (10.985) - (697) - (27.279)

Variazioni dell'esercizio Costi di
sviluppo
Marchi,
diritti di
brevetto e
software
Avviamento Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
immateriali in
corso ed acconti
Totale
Saldo al 31 dicembre 2018 3.282 11.516 47.628 25.181 3.519 91.126
- Costo Storico 18.880 22.501 47.628 25.877 3.519 118.405
- Fondo Ammortamento (15.598) (10.985) - (697) - (27.279)
Movimenti 2019
- Investimenti 946 2.327 - - 2.550 5.823
- Riclassifiche 2.625 (897) - - (3.294) (1.566)
- Variazione per aggregazioni
aziendali costo storico
- 16 980 - - 996
- Cessioni costo storico - (159) - - - (159)
- Differenza di conversione su
costo storico
- 31 14 11 (3) 52
- Differenza di conversione sul
fondo ammortamento
- 21 - (3) - 18
- Ammortamenti (1.643) (2.169) - (1.992) - (5.804)
- Variazione per aggregazioni
aziendali fondo ammortamento
- (8) - - - (8)
- Riclassifiche fondo
ammortamento
- 1 - - - 1
- Cessioni fondo ammortamento - 56 - - - 56
Totale Movimenti 1.928 (782) 994 (1.984) (747) (592)
Saldo al 31 dicembre 2019 5.210 10.734 48.622 23.196 2.772 90.534
di cui:
- Costo Storico 22.451 23.818 48.622 25.888 2.772 123.550
- Fondo Ammortamento (17.241) (13.084) - (2.691) - (33.016)

La suddivisione delle attività immateriali per area geografica è la seguente:

Attività immateriali 2019 2018
Europa, Medio Oriente e Africa 87.671 88.506
APAC 1.686 2.402
Nord America 1.173 218
Sud America 4 0
Totale 90.534 91.126

Per quanto concerne le attività immateriali si segnala:

  • l "Costi di sviluppo" rappresentano la capitalizzazione dei costi relativi a progetti sviluppati per la quasi totalità dalla controllante Carel Industries SpA e in parte dalla controllata cinese, finalizzati alla realizzazione di prodotti innovativi nuovi o per miglioramenti sostanziali di prodotti esistenti, sostenuti prima dell'inizio della produzione commerciale o dell'utilizzazione. Tali costi sono capitalizzati solo in presenza di tutti i requisiti richiesti dallo IAS 38 par. 57. Gli investimenti degli esercizi 2018 e 2019 rappresentano i progetti sviluppati e divenuti disponibili per l'utilizzo nei medesimi esercizi. Le "Immobilizzazioni immateriali in corso e acconti" rappresentano principalmente costi di medesima natura sostenuti a fronte di progetti non ultimati alla data di chiusura dell'esercizio. Le riclassifiche rappresentano i progetti completati, per i quali pertanto è iniziato il processo di ammortamento; le svalutazioni sono state imputate al conto economico del medesimo esercizio, nella voce "ammortamenti e svalutazioni".
  • i "Marchi, diritti di brevetto industriale e software" sono costituiti da software relativi a programmi gestionali ed applicazioni di rete.
  • "l'Avviamento" rappresenta la differenza tra i) il corrispettivo trasferito per un'acquisizione aziendale, l'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza e il fair value alla data di acquisizione di interessenza precedentemente possedute, e ii) il valore netto alla data di acquisizione delle attività identificabili e delle passività assunte.

Il valore dell'avviamento al 31 dicembre 2019 ammonta a 48.622 migliaia di euro rispetto a 47.628 migliaia di euro del 31 dicembre 2018. L'incremento deriva dall'avviamento iscritto a seguito del primo consolidamento di Enersol Inc; attualmente il Gruppo sta effettuando le analisi volte all'allocazione del prezzo di acquisto ai beni materiali ed immateriali della società in conformità con l'IFRS3. La conclusione del processo di allocazione è prevista per il primo semestre del 2020.

Avviamento 31.12.2019 Incremento Variazione
riserva di
conversione
31.12.2018
Hygromatik Gmbh 38.499 - - 38.499
Recuperator S.p.a. 6.326 - - 6.326
Carel Thailand CO Ltd 2.054 - 14 2.040
Enersol Inc 980 980 - -
Altri avviamenti 763 - - 763
Totale 48.622 980 14 47.628

Inoltre la voce include importi non significativi singolarmente e in aggregato, esposti nella voce residuale Altri avviamenti.

Informativa su acquisizione Enersol Inc.

Il 16 settembre 2019 la controllata americana Carel Usa Inc ha acquisito il 100% del capitale della società Enersol Inc per un corrispettivo in denaro pari a 1.306 migliaia di euro. A partire da tale data, il Gruppo Carel Industries ne ha acquisito il controllo e, pertanto, i relativi risultati sono stati inclusi nel bilancio consolidato. Di seguito si riportano in dettaglio le attività acquisite e le passività assunte dal Gruppo Carel Industries per effetto di questa operazione:

Enersol Inc 16/09/2019 allocazione 16/09/2019
Attività non correnti 31 980 1.011
Attività correnti 604 - 604
Disponibilità liquide 3 - 3
Totale attivo 638 980 1.618
Passività correnti (311) - (311)
Totale Passività (311) - (311)

La differenza tra il corrispettivo pagato, le attività acquisite e le passività assunte, pari a 980 migliaia di euro, è stata provvisoriamente attribuita ad avviamento. Il Gruppo si è avvalso del periodo di 12 mesi concesso dall'IFRS 3 per completare la business combination.

Il dettaglio del Capitale Circolante Netto della società acquisita risulta così composto:

Enersol Inc 16/09/2019
Attività fiscali differite -
Crediti commerciali 313
Rimanenze 248
Altre attività correnti 44
Fondi rischi -
Debiti commerciali (292)
Altre passività correnti (19)
Capitale Circolante Netto 294

Informativa sull' impairment test

Come richiesto dal principio contabile IAS 36, il Gruppo ha sottoposto a verifica di recuperabilità il valore degli avviamenti iscritti nel bilancio consolidato. In particolare l'avviamento è assoggettato a impairment test anche in assenza di indicatori di perdita almeno una volta l'anno.

Gli avviamenti sono stati rilevati in corrispondenza delle acquisizioni riportate nella tabella precedente e considerate quali CGU di riferimento nell'ambito dell'analisi dell'eventuale perdita di valore. Pertanto l'impairmet test è stato effettuato solamente per le CGU a cui è stato allocato un avviamento non essendo stati identificati fattori di potenziale perdita di valore relativamente alle altre CGU. Di seguito si illustrano le principali metodologie utilizzate ai fini degli impairment test effettuati e i risultati relativi alle seguenti principali CGU:

  • CGU Recuperator alla quale è stato allocato un avviamento pari a 6.326 migliaia di euro;
  • CGU Hygromatik alla quale è stato allocato un avviamento pari a 38.499 migliaia di euro;
  • CGU Enersol alla quale è stato allocato un avviamento pari a 980 migliaia di euro;
  • CGU Thailandia alla quale è stato allocato un avviamento pari a 2.054 migliaia di euro;

Il valore recuperabile degli avviamenti di ciascuna CGU è determinato dal calcolo del "valore in uso".

Le metodologie e le assunzioni generali alla base degli impairment test delle diverse CGU sono state:

  • flussi di cassa derivanti dai piani industriali, utilizzando un periodo di piano (proiezione esplicita) di tre / quattro anni a cui è aggiunto il terminal value. In particolare, il management ha utilizzato quali driver per le predisposizioni dei piani il gross margin sulla base delle performance storiche e delle proprie aspettative sugli sviluppi del mercato in cui opera il Gruppo. Tali piani, redatti a livello di Gruppo, sono stato declinati per le singole CGU;
  • il tasso "g" di crescita per la determinazione dei flussi di cassa oltre il periodo esplicito è stato determinati in maniera specifica per singola CGU oggetto di analisi;
  • il tasso di attualizzazione utilizzato per scontare i flussi di cassa operativi è il tasso WACC assunto al lordo delle imposte. Il costo del capitale è stato determinato sulla

base dei diversi rendimenti di mercato relativi a titoli di Stato a media-lunga scadenza (10 anni) dei paesi/ mercati cui si riferiscono le CGU osservati negli ultimi 6 mesi, aggiustati dal market risk premium di ciascun paese di riferimento che riflette il rischio di investimento.

Con riferimento alla CGU Recuperator, il piano utilizzato per l'esecuzione dell'impairment test si riferisce al periodo 2020-2022 ed è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della controllata in data 10 gennaio 2020. Con riferimento a Hygromatik, il piano utilizzato per l'esecuzione dell'impairment test si riferisce al periodo 2020-2023 ed è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della controllata in data 27 febbraio 2020.

Di seguito si riportano i principali parametri utilizzati per lo svolgimento dei testi per ciascuna CGU:

CGU Periodo di piano Tasso g WACC
Recuperator 2020-2022 1,96% 8,22%
Hygromatik 2020-2023 2,00% 7,92%
Enersol 2020-2022 1,50% 8,14%
Thailandia 2020-2022 1,00% 8,4%

I valori d'uso determinati, basati sui flussi di cassa attualizzati considerando anche gli impatti derivanti dall'adozione del principio contabile IFRS16, supportano il mantenimento del valore degli avviamenti iscritti in bilancio. In particolare per le CGU Recuperator e Hygromatik, alle quali è allocato il valore maggiormente significativo di avviamento, si segnala che il test evidenzia una copertura pari rispettivamente a 2,1 e 4,9 milioni di euro. Nonostante gli Amministratori ritengano che le assunzioni utilizzate siano ragionevoli e rappresentino gli scenari più probabili sulla base delle informazioni disponibili, il risultato del test potrebbe essere differente qualora alcune delle assunzioni sopra descritte varino significativamente. I fattori che potrebbero determinare una svalutazione sono:

  • significativo peggioramento delle performance consuntivate rispetto alle previsioni;
  • deterioramento del contesto economico-finanziario e

dei mercati in cui il Gruppo opera.

Per supportare le proprie valutazioni, gli Amministratori hanno effettuato un'analisi di sensitività, variando i parametri rappresentativi della crescita attesa ("g rate") e del rischio del business (Wacc) di +/-0,5%, per determinare i risultati che potrebbero emergere dalle suddette situazioni. Sulla base di tali analisi gli Amministratori ritengono ragionevole che non si possa verificare una diminuzione del valore recuperabile delle CGU al di sotto del valore di iscrizione. Pertanto, per l'esercizio in commento, non sono emersi elementi tali da richiedere svalutazioni degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2019.

Si segnala che i flussi di cassa utilizzati nel test di impairment non riflettono le possibili evoluzioni legate all'attuale scenario nazionale e internazionale caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da

parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, emerse nei primi mesi del 2020, straordinarie per natura ed estensione, hanno ripercussioni, dirette e indirette, sulle attività macroeconomiche e hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano ad oggi prevedibili. Purtuttavia a fronte di questo fenomeno ed in ottemperanza a quanto richiesto dai regulator internazionali in merito all'informativa necessaria in tale circostanza sono stati elaborati ulteriori stress test con riferimento in particolare:

  • all'EBITDA stimato nel periodo esplicito dei piani, ipotizzando che il possibile deterioramento del quadro macro economico si possa riflettere su tale periodo;
  • ad alcune variabili, quali il rendimento dei titoli di stato ed il market risk premium, utilizzate per la determinazione del tasso di attualizzazione WACC.
  • per la CGU Recuperator il test risulta superato anche nell'ipotesi di un aumento del WACC di 1% o di riduzione dell'EBITDA del 60%;
  • per la CGU Hygromatik il test risulta superato anche nell'ipotesi di un aumento del WACC di 0,5% o di riduzione dell'EBITDA del 40%.

Al fine di meglio interpretare i risultati di tale test, si segnala che entrambe le CGU oggetto di stress test si riferiscono a due acquisizioni perfezionate al termine dell'esercizio 2018: Recuperator S.p.A., società leader nel design e nella produzione di scambiatori di calore per unità di gestione dell'aria e Hygromatik GmbH, società tedesca con un posizionamento premium nel settore dell'umidificazione. In entrambi i casi, peraltro, i risultati raggiunti nel corso del 2019 sono stati superiori rispetto all'esercizio precedente con un incremento percentuale complessivo dei ricavi di circa il 10%.

Da tali stress test emerge che:

[3] PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Al 31 dicembre 2019 ammontano a 536 migliaia di euro rispetto a 335 migliaia di euro del 31 dicembre 2018. Il dettaglio dei movimenti delle partecipazioni in oggetto è il seguente:

Società Sede % di
partecipazione
31.12.2019 Incremento Variazione
riserva di
conversione
Valutazione
a patrimonio
netto
31.12.2018
Arion Srl Brescia (IT) 40% 71 - - - 71
Free Polska s.p.z.o.o. Cracovia
(PL)
23% 444 - 4 177 263
Altre 21 21 - - -
Totale 536 21 4 177 335

[4] ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

Al 31 dicembre 2019 ammontano a 13.111 migliaia di euro rispetto a 2.343 migliaia di euro al 31 dicembre 2018; di seguito si riporta il dettaglio della voce per tipologia di attività:

31.12.2019 31.12.2018
Crediti verso parti correlate 160 160
Depositi cauzionali 407 412
Crediti finanziari verso terzi 1.412 1.771

31.12.2019 31.12.2018
Altri crediti 11.132 -
Altre attività non correnti 13.111 2.343

I crediti finanziari verso terzi sono costituiti principalmente da un credito IVA iscritto presso la filiale sudamericana classificato a lungo termine.

In data 1 luglio 2019 la Capogruppo ha proceduto all'affrancamento dei valori allocati ad attività immateriali ed, in via residuale ad avviamento, derivanti dall'allocazione del prezzo di acquisto delle società acquisite a dicembre 2018, Recuperator S.p.A. e Hygromatik Gmbh, ai sensi dell'art 15 comma 10 bis del DL n. 185/2008. Tale operazione ha comportato il pagamento dell'imposta sostitutiva pari al 16%, sui plusvalori allocati ed iscritti nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 determinati nei limiti imposti dalla disciplina fiscale. Il pagamento, pari a 11.132 migliaia di euro, consente, a partire dall'esercizio 2021, di portare a deduzione, sia IRES che IRAP, nella dichiarazione dei redditi della Capogruppo gli ammortamenti dei sopracitati valori nella misura di 1/5 per anno a partire dal secondo anno successivo al pagamento dell'imposta sostitutiva (2021). L'ammontare del pagamento effettuato è stato iscritto nella voce Altri crediti non correnti e verrà riversato a conto economico a partire dal 2021 in quote costanti per 5 anni.

[5] ATTIVITA' FISCALI DIFFERITE

Al 31 dicembre 2019 ammontano a 4.378 migliaia di euro rispetto a 4.128 migliaia di euro del 31 dicembre 2018; il Gruppo ha stanziato le imposte anticipate o differite sulle differenze temporanee tra i valori di bilancio ed i valori fiscali.

La fiscalità è stata calcolata in base alle aliquote in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno nei diversi paesi in cui il gruppo opera. La composizione delle imposte anticipate per anno è il seguente:

Imponibile
2019
Attività fiscali
differite 2019
Imponibile
2018
Attività fiscali
differite 2018
Fondo svalutazione magazzino 2.793 660 1.855 448
Accantonamenti non deducibili 3.763 964 2.340 615
Ammortamento avviamenti 645 132 545 132
Rettifiche di consolidamento magazzino intragruppo 6.648 1.415 8.575 1.812
Perdite Fiscali riportabili 2.207 449 2.260 405
Altro 2.757 758 2.532 716
Totale 18.812 4.378 18.107 4.128

31.12.2019 Effetto
a conto
economico
Variazione di
perimetro
Effetto a Altre
componenti
del conto
economico
complessivo
31.12.2018
Attività fiscali differite 4.378 7 - 244 4.128
Passività fiscali differite (10.896) 938 - (15) (11.820)
Totale (6.518) 945 - 229 (7.692)

La movimentazione delle imposte anticipate e differite viene riportata di seguito:

Le imposte anticipate su perdite pregresse ammontano a 449 migliaia di euro e sono relative alla filiale di Hong Kong e alla filiale Sudafricana; il Gruppo ha ritenuto che tali perdite possano essere recuperate in un arco di tempo prevedibile sulla base dei flussi di cassa che le filiali genereranno negli esercizi successivi. Si segnala inoltre che prudenzialmente non sono state rilevate imposte anticipate su perdite pregresse presso la controllata sudamericana; le perdite ammontano complessivamente a 226 migliaia di euro.

Attivita' correnti

[6] CREDITI COMMERCIALI

Al 31 dicembre 2019 ammontano a 58.552 migliaia di euro rispetto a 59.951 migliaia di euro dell'esercizio precedente. La voce che rappresenta l'esposizione verso terzi è così composta:

31.12.2019 31.12.2018
Crediti commerciali 59.677 61.249
Fondo svalutazione Crediti (1.125) (1.298)
Crediti commerciali 58.552 59.951

La seguente tabella riporta la suddivisione dei crediti lordi per area geografica:

31.12.2019 31.12.2018
Europa, Medio Oriente e Africa 41.318 43.639
APAC 11.379 11.079
Nord America 5.308 5.070
Sud America 1.672 1.460
Totale 59.677 61.249

Normalmente non sono addebitati interessi di mora sui crediti scaduti. Per la suddivisione dei crediti a scadere

e/o scaduti si rinvia al paragrafo di informativa su rischi e strumenti finanziari.

Il Gruppo non presenta una significativa concentrazione dei crediti. Non ci sono clienti che rappresentino singolarmente oltre il 5% del saldo dei crediti a ciascuna scadenza. Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale e verso la rete di vendita. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. L'accantonamento annuo è incluso nella voce "Altri proventi/(oneri)". Di seguito si riporta il dettaglio della movimentazione del fondo svalutazione crediti:

31.12.2018 Accantonamento Rilasci Utilizzi Differenze di
conversione
Variazione area
consolidamento
31.12.2017
Fondo
svalutazione crediti
(1.298) (54) 72 177 4 (35) (1.462)
Differenze di
31.12.2019 Accantonamento Utilizzi conversione 31.12.2018
Fondo svalutazione crediti (1.125) (12) 187 (2) (1.298)

[7] RIMANENZE

Al 31 dicembre 2019 ammontano a 48.265 migliaia di euro rispetto a 54.285 migliaia di euro del 31 dicembre 2018; la composizione della voce è la seguente:

31.12.2019 31.12.2018
Materie prime 24.032 25.485
Fondo obsolescenza materie prime (1.592) (591)
Semilavorati e prodotti in corso di lavorazione 2.802 3.243
Prodotti finiti 24.840 27.210
Fondo obsolescenza prodotti finiti (1.888) (1.458)
Acconti 71 396
Rimanenze 48.265 54.285

Le rimanenze di magazzino, al lordo dei fondi svalutazione, diminuiscono per complessivi 4.588 migliaia di euro grazie al costante impegno del Gruppo volto a ridurre il livello delle giacenze e grazie all'esaurirsi delle criticità legate allo shortage dei componenti che hanno interessato la prima parte dell'esercizio.

A fronte delle rimanenze obsolete o a lento rigiro è iscritto un fondo svalutazione per complessivi 3.480 migliaia di euro che riflette il differenziale tra il valore di costo e quello di presumibile realizzo di materie prime e prodotti finiti obsoleti. L'accantonamento a conto economico è classificato all'interno della voce "Acquisti materie prime, consumo, merci e variazione rimanenze".

[8] CREDITI TRIBUTARI

I crediti tributari ammontano a 1.711 migliaia di euro rispetto a 6.055 migliaia di euro dell'esercizio precedente. La voce accoglie i crediti per imposte dirette; rispetto all'esercizio precedente il credito decrementa principalmente per effetto della compensazione dei crediti del 2018 con la posizione debitoria derivante dallo stanziamento delle imposte dell'esercizio in commento.

[9] CREDITI DIVERSI

Al 31 dicembre 2019 ammontano a 6.613 migliaia di euro rispetto a 6.001 migliaia di euro del 31 dicembre 2018. La composizione della voce è la seguente:

31.12.2019 31.12.2018
Acconti a fornitori 498 292
Altri crediti verso l'erario 1.000 1.014
Crediti per Iva 1.311 2.051
Ratei e risconti attivi 2.220 2.164
Altri 1.584 480
Crediti diversi 6.613 6.001

Gli Altri crediti verso l'erario sono composti principalmente da crediti d'imposta a fronte di costi sostenuti per la ricerca e sviluppo. La voce Altri si incrementa principalmente per la rilevazione di un rimborso assicurativo ritenuto altamente probabile a fronte di costi di riparazioni e sostituzione per alcuni prodotti difettosi per i quali è stato stanziato un apposito fondo rischi; per maggiori informazioni si rinvia alla nota 15.

[10] ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Al 31 dicembre 2019 ammontano complessivamente a 56 migliaia di euro rispetto a 72 migliaia di euro del 31 dicembre 2018. La voce è così composta:

31.12.2019 31.12.2018
Strumenti finanziari derivati attivi 49 40
Altri crediti finanziari 7 32
Altre attività finanziarie a breve termine 56 72

Gli strumenti finanziari derivati di negoziazione, sono contratti forward e opzioni su tassi di cambio stipulati con finalità di copertura delle transazioni commerciali, ma non eleggibili per l'applicazione dell'hedge accounting. Le variazioni di fair value sono imputate al conto economico. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo Strumenti Finanziari della nota [33] Altre informazioni.

[11] DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Al 31 dicembre 2019 ammontano complessivamente a 62.798 migliaia di euro rispetto 55.319 migliaia di euro del

31 dicembre 2018. Si rimanda al Rendiconto Finanziario per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide.

31.12.2019 31.12.2018
Conti correnti e depositi postali 62.764 55.284
Cassa 33 35
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 62.798 55.319

I conti correnti e depositi postali sono classificati come disponibilità correnti, altamente liquidi e convertibili in denaro contante con un rischio di cambio che è ritenuto non significativo. Alla data di chiusura dell'esercizio non esistono pertanto vincoli alla disponibilità dei conti correnti del Gruppo.

Patrimonio netto e passività

[12] PATRIMONIO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO

Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, risulta composto da 100.000.000 azioni ordinarie. Il patrimonio netto risulta così composto:

31.12.2019 31.12.2018
Capitale sociale 10.000 10.000
Riserva legale 2.000 2.000
Riserva di conversione 3.558 2.660
Riserva Cash Flow Hedge (363) (93)
Altre riserve 46.166 32.949
Utile (perdite) esercizi precedenti 46.487 39.798
Risultato del periodo 35.019 30.678
Patrimonio netto 142.866 117.992

La riserva Cash Flow Hedge si riferisce alla valutazione a fair value degli strumenti di copertura del rischio di interesse. All'interno della voce Altre riserve è stata iscritta una riserva relativa al piano di incentivazione basato su azioni (LTI Long Term Incentive) pari a 417 migliaia di euro, così come approvato dall'Assemblea degli Azionisti in data 7 settembre 2018. Per maggiori informazioni in merito al suddetto piano si rimanda alla Nota 33. A seguito dell'autorizzazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti del 7 settembre 2018, nel corso dell'esercizio il Consiglio di Amministrazione ha proceduto all'acquisto di azioni proprie, al servizio del piano di incentivazione, per complessivi 807 migliaia di euro iscritte a riduzione delle voce Altre Riserve. L'utile per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo per la media ponderata del numero di azioni ordinarie in circolazione. In data 15 aprile 2019 è stata deliberata dall'assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 0,1 euro per azione e nel corso del mese di giugno 2019 è stato pagato un dividendo per complessivi 9.992 migliaia di euro. Non esistono potenziali azioni aventi effetti diluitivi (es. stock options, obbligazioni convertibili).

L'utile per azione è il seguente:

31.12.2019 31.12.2018
Numero di azioni (in migliaia di unità) 99.929 100.000
Utile del periodo (in migliaia di euro) 35.019 30.678
Utile per azione (in unità di euro) 0,35 0,31

[13] PATRIMONIO NETTO DELLE INTERESSENZE DI TERZI

Al 31 dicembre 2019 ammontano a 353 migliaia di euro rispetto a 296 migliaia di euro del 31 dicembre 2018 ed accolgono la quota di spettanza delle interessenze nella controllata Carel Thailand co Ltd (20%).

31.12.2019 Utile del
periodo
Altre
componenti del conto
economico complessivo
Dividendi
deliberati
Aumenti di
capitale
31.12.2018
Patrimonio netto delle
interessenze di terzi
353 28 29 - - 296

[14] PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI E NON CORRENTI

Di seguito viene riportata la composizione della voce:

31.12.2019 31.12.2018
Debiti finanziari verso banche al costo ammortizzato 72.648 66.922
Debiti finanziari non correnti per contratti di lease 11.787 -
Strumenti finanziari derivati designati per la copertura ed efficaci 513 170
Debiti finanziari non correnti verso altri finanziatori al costo ammortizzato 1.539 1.774
Passività finanziarie non correnti 86.486 68.866
31.12.2019 31.12.2018
Finanziamenti bancari a breve termine al costo ammortizzato 34.236 43.771
Debiti finanziari correnti per contratti di lease 3.461 -
Debiti bancari a breve termine al costo ammortizzato 123 872
Strumenti finanziari derivati di negoziazione al fair value con imputazione a conto economico 37 14
Debiti finanziari correnti verso altri finanziatori al costo ammortizzato 635 994
Passività finanziarie correnti 38.492 45.651

Con riferimento al 31 dicembre 2019 e 31 dicembre 2018, si riporta di seguito il dettaglio delle principali caratteristiche dei finanziamenti bancari per scadenza:

Composizione
finanziamenti
31.12.2018
Valuta Importo
originario
Scadenza Tasso Condizioni Debito
residuo
Entro Oltre
Deutschbank EUR 400 2023 Fisso 2,68% 192 40 152
BNP Paribas EUR 10.000 2019 Variabile Euribor 6m +
0,52%
3.333 3.333 -
BNP Paribas EUR 15.000 2020 Fisso 0,37% 7.514 5.009 2.505
BNP Paribas EUR 30.000 2022 Variabile Euribor 6m +
0,78%
29.949 4.286 25.663
BNP Paribas EUR 10.000 2019 Fisso 0,30% 10.000 10.000 -
MedioCredito Italiano EUR 15.000 2021 Variabile Euribor 3m +
0,55%
8.339 3.349 4.990
Mediobanca EUR 30.000 2021 Fisso 0,88% 29.972 11.983 17.989
Unicredit EUR 20.000 2023 Fisso 0,45% 20.000 4.444 15.556
Credem EUR 1.000 2019 Fisso 0,45% 1.000 1.000 -
Pennsylvania I.D. Authority USD 800 2020 Fisso 4,75% 115 59 56
BNP Paribas USD 300 2019 Fisso 4,24% 256 256 -
Altri finanziamenti 23 12 11
Totale 110.693 43.771 66.922
Composizione
finanziamenti
31.12.2019
Valuta Importo
originario
Scadenza Tasso Condizioni Debito
residuo
Entro Oltre
Deutschbank EUR 400 2023 Fisso 2,68% 152 42 110
MedioCredito Italiano EUR 15.000 2021 Variabile Euribor 3m +
0,55%
5.002 3.333 1.667
BNP Paribas EUR 15.000 2020 Fisso 0,37% 2.511 2.512 -
Unicredit EUR 20.000 2023 Fisso 0,45% 15.556 4.444 11.111
Unicredit EUR 20.000 2023 Variabile Euribor 3m +
0,92%
20.000 3.333 16.667
Mediobanca EUR 30.000 2021 Fisso 0,88% 17.989 12.000 5.989
BNP Paribas EUR 30.000 2022 Variabile Euribor 6m +
0,78%
25.676 8.571 17.104
BNP Paribas EUR 20.000 2023 Variabile Euribor 3m +
0,98%
20.000 - 20.000
Totale 106.884 34.236 72.648

I seguenti contratti di finanziamento prevedono il rispetto di covenant finanziari:

  • Mediobanca (finanziamento da 30.000 migliaia di euro): Posizione Finanziaria Netta / EBITDA < 3,50x e EBITDA / Oneri Finanziari Netti > 5,00x;
  • BNP Paribas (finanziamento da 20.000 migliaia di euro): Posizione Finanziaria Netta / EBITDA < 3,5.

Con riferimento al 31 dicembre 2019 tali parametri risultano rispettati.

Gli strumenti finanziari derivati, inclusi nelle passività finanziarie correnti, sono contratti forward e opzioni su tassi di cambio stipulati con finalità di copertura delle transazioni commerciali, ma non eleggibili per l'applicazione dell'hedge accounting. Gli strumenti finanziari derivati designati per la copertura ed efficaci, includono il fair value di quattro contratti derivati IRS sottoscritti a copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse dei finanziamenti bancari con Banca Nazionale del Lavoro e Unicredit. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo Strumenti Finanziari della nota [33] Altre informazioni.

Il dettaglio della voce "debiti finanziari verso altri finanziatori al costo ammortizzato" è di seguito riportato con l'indicazione della scadenza entro e oltre l'esercizio:

Composizione
debiti verso
altri finanziatori
31.12.2018
Valuta Importo
originario
Scadenza Tasso Condizioni Debito
residuo
Entro Oltre
Simest Middle East EUR 1.000 2021 Fisso 0,50% 625 250 375
MedioCredito Centrale
Progetto Horizon 2020
EUR 1.241 2026 Fisso 0,80% 1.266 164 1.101
Debiti per leasing 311 102 209
Altri debiti 567 478 89
Totale 2.769 994 1.774
Composizione
debiti verso
altri finanziatori
31.12.2019
Valuta Importo
originario
Scadenza Tasso Condizioni Debito
residuo
Entro Oltre
Simest Middle East EUR 1.000 2021 Fisso 0,50% 375 250 125
MedioCredito Centrale
Progetto Horizon 2020
EUR 1.241 2026 Fisso 0,80% 1.250 188 1.062
Altri debiti 549 197 352
Totale 2.174 635 1.539

Le tabelle successive dettagliano le variazioni nelle passività finanziarie correnti e non correnti e nelle passività finanziarie per contratti di lease rappresentando sia i movimenti monetari che quelli non monetari:

31.12.2019 Cash flow
netto
Variazione
di Fair
Value
Riclassifica Prima
adozione
IFRS16
Variazione
riserva di
conversione
31.12.2018
Debiti finanziari verso
banche al costo
ammortizzato
72.648 36.630 - (30.905) - 1 66.922
Strumenti finanziari derivati
designati per la copertura
ed efficaci
513 (175) 518 - - - 170
Debiti finanziari non correnti
verso altri finanziatori al
costo ammortizzato
1.539 181 - (415) - (1) 1.774
Passività finanziarie
non correnti
74.700 36.636 518 (31.320) - - 68.866
31.12.2019 Cash flow
netto
Variazione
di Fair
Value
Riclassifica Prima
adozione
IFRS16
Variazione
riserva di
conversione
31.12.2018
Finanziamenti bancari a
breve termine
34.236 (40.440) - 30.905 - (1) 43.771
Debiti bancari a breve
termine
123 (747) - - - (2) 872
Debiti finanziari verso altri
finanziatori
635 (780) - 415 - 6 994
Strumenti finanziari passivi 37 (14) 37 - - - 14
Passività finanziarie
correnti
35.031 (41.981) 37 31.320 - 3 45.651
31.12.2019 Incrementi Rideterminazione
debiti finanziari
Rimborsi Interessi Variazione
riserva di
conversione
01.01.2019
Debiti finanziari per
contratti di lease
15.248 3.291 (222) (4.064) 395 24 15.824

[15] FONDI PER RISCHI

Al 31 dicembre 2019 i fondi per rischi ammontano complessivamente a 3.786 migliaia di euro rispetto a 2.981 migliaia di euro al 31 dicembre 2018 e la loro composizione è la seguente:

31.12.2019 31.12.2018
Fondo indennità quiescenza agenti 767 698
Fondo rischi legali e fiscali 28 39
Fondo reclami commerciali 284 301
Fondo garanzia prodotti 280 274
Atri fondi 9 19
Fondi per rischi - non correnti 1.368 1.332
Fondo rischi legali e fiscali quota corrente 320 405
Fondo reclami commerciali quota corrente 2.098 1.244
Fondi per rischi - correnti 2.418 1.649
Totale Fondi rischi 3.786 2.981

Nella tabella seguente viene riportata la movimentazione della voce in commento:

31.12.2018 Accantonamenti Utilizzi Rilasci Riclassifiche Variazione area
consolidamento
Diff. di
conversione
31.12.2017
Fondo indennità
quiescenza agenti
698 16 - - - 2 - 680
Fondo rischi legali
e fiscali
39 31 (15) (43) (129) - (6) 200
Fondo reclami
commerciali
301 (154) - (67) - 4 518
Fondo garanzia
prodotti
274 14 (12) - - 36 237
Atri fondi 19 4 - - - - 15
Fondi per rischi
– non correnti
1.332 65 (181) (43) (196) 38 (2) 1.650
Fondo rischi legali
e fiscali
405 276 - - 129 - - -
Fondo reclami
commerciali
1.244 1.177 - - 67 - - -
Fondi per rischi
– correnti
1.649 1.453 - - 196 - - -
Totale Fondi rischi 2.981 1.518 (181) (43) - 38 (2) 1.650

31.12.2019 Accantonamenti Utilizzi Rilasci Riclassifiche Variazione area
consolidamento
Diff. di
conversione
31.12.2018
Fondo indennità
quiescenza agenti
767 70 (2) 698
Fondo rischi legali
e fiscali
28 8 (18) 39
Fondo reclami
commerciali
284 24 (43) 2 301
Fondo garanzia
prodotti
280 9 (4) 274
Atri fondi 9 (11) 19
Fondi per rischi
- non correnti
1.368 111 (78) - - - 2 1.332
Fondo rischi legali
e fiscali quota
corrente
320 320 (405) 405
Fondo reclami
commerciali quota
corrente
2.098 1.364 (510) 0 1.244
Fondi per rischi
- correnti
2.418 1.684 (915) 0 0 0 0 1.649
Totale Fondi rischi 3.786 1.795 (993) 0 0 0 2 2.981

Il fondo indennità quiescenza agenti rappresenta la passività stimata derivante dall'applicazione della normativa vigente e delle clausole contrattuali in materia di interruzione dei rapporti di agenzia. L'accantonamento al fondo indennità quiescenza agenti, a differenza degli accantonamenti al fondo rischi, garanzia ed altri fondi, è classificato per natura tra i costi per servizi.

Il fondo reclami commerciali si incrementa nel corso dell'esercizio a fronte delle stime dei maggiori costi che il Gruppo potrebbe sostenere a seguito del possibile ricondizionamento di alcuni prodotti che hanno evidenziato una perdita di funzionalità su alcuni componenti per cause correlate alle caratteristiche tecniche della rete elettrica in cui sono state installate. L'accantonamento a conto economico è stato esposto nella voce Altri proventi e Oneri al netto del rimborso assicurativo previsto in base alla polizza sottoscritta dalla Capogruppo; tale rimborso, ritenuto altamente probabile, è stato iscritto per 750 migliaia di euro nell'attivo alla voce Crediti diversi in conformità a quanto previsto dallo IAS 37. Il "Fondo rischi legali e fiscali" rappresenta la miglior stima da parte del management delle passività derivanti da procedimenti legali e fiscali sorti nel corso dell'ordinaria attività operativa, stimate anche con il supporto di consulenti legali. In particolare, con riferimento al transfer price, nel corso del mese di settembre 2019 la Capogruppo ha ricevuto un avviso di accertamento relativo all'anno di imposta 2015 a conclusione della procedura di verifica compiuto nel 2018 per i periodi di imposta 2013-2014- 2015 e 2016. Gli importi notificati nel 2019 nonché quelli già accantonati nel corso dell'esercizio precedente sono stati liquidati pertanto, alla data di stesura del presente documento, non sono aperte altre verifiche da parte delle autorità fiscali in tema di Transfer price. Gli accantonamenti effettuati al fondo rischi legali e fiscali sono a fronte di un probabile rischio in merito al disconoscimento da parte dell'autorità fiscale cinese della deducibilità di alcuni costi per servizi intercompany iscritti presso la controllata cinese rilevati anche in ottemperanza del principio IFRIC 23.

[16] PIANI A BENEFICI DEFINITI

La voce include principalmente le passività per il Trattamento di fine rapporto e il Trattamento di fine mandato degli Amministratori, iscritte nelle società Italiane e nella società tedesca Hygromatik; entrambi si qualificano come piani a benefici definiti secondo quanto previsto dallo IAS 19, e pertanto le passività sono state sottoposte a calcolo attuariale da parte di un perito indipendente. Di seguito si riporta la movimentazione delle passività confrontata con il medesimo periodo dell'esercizio precedente.

31.12.2019 31.12.2018
Saldo iniziale 7.333 5.687
Costo per interessi 78 63
Variazione di perimetro - 1.657
Altre variazioni 15 26
Benefici erogati ai dipendenti (202) (105)
Differenza di conversione 32 16
Accantonamento 2.455 1.886
Giroconto a fondi pensione (2.184) (1.783)
Utili/(perdite) attuariali 317 (114)
Saldo finale 7.844 7.333

Sono state inoltre effettuate le analisi di sensitività per tener conto delle variazioni ritenute ragionevoli alle principali assunzioni delle rispettive valutazioni attuariali effettuate. In particolare è stata ipotizzata una variazione del tasso di attualizzazione pari a +/- 0,25% e, sulla base di tali variazioni, la passività avrebbe avuto una variazione ritenuta non significativa.

[17] PASSIVITA' FISCALI DIFFERITE

Al 31 dicembre 2019 ammontano a 10.896 migliaia di euro rispetto a 11.820 migliaia di euro del 31 dicembre 2018. Per la movimentazione complessiva delle voce passività fiscali differite si rinvia alla nota [5] Attività fiscali differite. Il dettaglio delle passività fiscali differite è il seguente:

Imponibile
2019
Passività
fiscali
differite 2019
Imponibile
2018
Passività
fiscali
differite 2018
Attualizzazione passività non correnti 87 27 153 43
Differenze su allocazioni di consolidato 32.677 9.544 35.446 10.331
Differenze su ammortamenti e altre differenze di principi 5.172 1.022 7.271 1.446
Altro 1.584 304 - -
Totale 39.520 10.896 42.870 11.820

La voce principale si riferisce alle allocazioni effettuate in sede di primo consolidamento delle società Recuperator S.p.A. e Hygromatik Gmbh nonché a differenze sulle quote di ammortamento principalmente presso la Capogruppo e la filiale americana.

[18] DEBITI COMMERCIALI

I debiti commerciali ammontano a 38.200 migliaia di euro rispetto a 41.289 migliaia di euro del 31 dicembre 2018; la voce diminuisce principalmente per effetto dei costi di consulenza sostenuti nel corso di dicembre 2018 a seguito delle acquisizione effettuate e non presenti nel corso dell'esercizio in commento.

I debiti verso fornitori sono originati dai diversi termini di pagamento negoziati con i fornitori, che variano in considerazione dei vari paesi in cui opera il Gruppo.

[19] DEBITI TRIBUTARI

I debiti tributari ammontano a 1.113 migliaia di euro al 31 dicembre 2019 rispetto a 1.539 migliaia di euro al 31 dicembre 2018 e si riferiscono interamente a debiti verso l'Erario per imposte dirette sul reddito.

[20] ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Il saldo di tale voce è dettagliato come riportato nella tabella seguente. I principali debiti si riferiscono a rapporti di lavoro dipendente (salari e stipendi, ritenute fiscali, contributi previdenziali).

31.12.2019 31.12.2018
Debiti verso istituti previdenziali 4.156 4.101
Debiti per ritenute 1.854 1.641
Altri debiti verso l'erario 242 454
Debiti per iva 1.017 899
Debiti verso personale, bonus e ferie 11.770 11.387
Altri debiti 1.254 924
Altre passività correnti 20.292 19.407

Note al Conto Economico

[21] RICAVI

I ricavi ammontano a 327.358 migliaia di euro rispetto a 280.220 migliaia di euro del 2018 con un incremento anno su anno del 16,8%; l'incremento deriva principalmente dal contributo delle due società acquisite a dicembre 2018 che hanno contribuito per 12 mesi ai risultati consolidati al netto dei quali i ricavi sarebbero aumentati del 5,1%.

I ricavi sono esposti al netto degli sconti e abbuoni. Del totale, i ricavi per servizi ammontano a 2.828 migliaia di euro rispetto a 2.432 migliaia di euro del 2018. Di seguito si riporta la suddivisione dei ricavi per mercato di riferimento:

2019 2018 Delta %
Ricavi HVAC 215.366 171.684 25,4%
Ricavi REF 107.578 102.289 5,2%
Totale Ricavi Core 322.943 273.973 17,9%
Ricavi No Core 4.415 6.247 (29,3%)
Totale Ricavi 327.358 280.220 16,8%

Non si segnalano clienti all'interno del gruppo che concentrano ricavi in misura superiore al 5%.

La suddivisione dei ricavi per area geografica è riepilogata di seguito:

2019 2018 Delta %
Europa, Medio Oriente e Africa 226.470 190.635 18,8%
APAC 50.205 46.594 7,8%
Nord America 42.461 35.512 19,6%
Sud America 8.222 7.479 9,9%
Ricavi netti 327.358 280.220 16,8%

[22] ALTRI RICAVI

Gli altri ricavi ammontano a 3.611 migliaia di euro in aumento rispetto a 3.147 migliaia di euro del 2018. Il dettaglio della voce è il seguente:

2019 2018 Delta %
Contributi ricevuti nell'esercizio 986 1.141 (13,6%)
Recupero costi di varia natura 1.767 1.147 54,0%
Altri ricavi e proventi 858 859 (0,0%)
Altri ricavi 3.611 3.147 14,7%

I Contributi in conto esercizio ammontano a Euro 986 migliaia (1.141 migliaia nel 2018) e sono relativi principalmente alla rilevazione del credito d'imposta per attività di sviluppo come previsto dalla legge 190 del 23/12/2014 (Legge di stabilità 2015).

Nella voce "Recupero costi varia natura" sono principalmente inclusi recuperi di costi di trasporto e di altre spese. Gli "Altri ricavi e proventi" si riferiscono principalmente ad addebiti vari a fornitori e clienti.

[23] ACQUISTO DI MATERIE PRIME, COMPONENTI, MERCI E VARIAZIONE DELLE RIMANENZE

La voce ammonta a 138.637 migliaia di euro rispetto a 115.383 migliaia del 2018; il dettaglio della voce è il seguente:

2019 2018 Delta %
Acquisti materie prime, consumo, merci e variazione rimanenze (138.637) (115.383) 20,2%
% Incidenza sui ricavi (42,4%) (41,2%) 2,9%

[24] COSTI PER SERVIZI

I costi per servizi ammontano a 47.503 migliaia di euro in diminuzione del 5,5% rispetto al 2018; il decremento deriva principalmente dai costi sostenuti per la quotazione nel segmento STAR di Borsa Italiana nel corso del 2018 e dalla riduzione della voce "costi di godimento beni di terzi" che si riduce per effetto dell'applicazione del principio IFRS16. Tale decremento è stato solo parzialmente compensato dai costi per servizi delle due società Recuperator e Hygromatik che hanno pesato per l'intero esercizio rispetto al solo mese di dicembre 2018.Al netto degli effetti descritti precedentemente l'incidenza dei costi per servizi sui ricavi risulterebbe pari al 15,4% rispetto al 15,5% dell'esercizio precedente.

Il dettaglio della voce è il seguente:

2019 2018 Delta % di cui costi
non ricorrenti
Costi di trasporto (9.925) (8.782) 13,0%
Consulenze (7.909) (12.773) (38,1%) (451)
Viaggi e trasferte (4.829) (4.591) 5,2% (15)
Costi godimento beni di terzi (1.711) (4.745) (63,9%)
Manutenzioni e riparazioni (3.887) (3.205) 21,3%
Spese di marketing e pubblicità (2.388) (2.390) (0,1%)
Lavorazioni esterne (1.956) (1.697) 15,3%
Provvigioni (2.045) (1.214) 68,5%
Utenze (1.769) (1.268) 39,5%
Compensi ad amministratori, sindaci e revisori (2.187) (1.650) 32,5%
Assicurazioni (1.113) (1.117) (0,3%)
Spese di telefonia e connessioni (1.089) (861) 26,5%

2019 2018 Delta % di cui costi
non ricorrenti
Altri costi per servizi (6.693) (5.994) 11,7%
Costi per servizi (47.503) (50.286) (5,5%) (466)

[25] COSTI DI SVILUPPO CAPITALIZZATI

La voce "Costi di sviluppo capitalizzati" ammonta a 2.970 migliaia di euro rispetto a 2.453 migliaia di euro del 2018 e si riferiscono per la quasi totalità a progetti di sviluppo capitalizzati tra le immobilizzazioni immateriali; parte dei costi capitalizzati fanno riferimento ad attrezzature e macchinari costruiti internamente e capitalizzati tra le immobilizzazioni materiali. La composizione della voce è la seguente:

2019 2018 Delta %
Costi di sviluppo 2.859 2.200 30,0%
Lavori in economia impianti e macchinari 111 253 (56,2%)
Totale 2.970 2.453 21,1%

Complessivamente, negli esercizi 2019 e 2018, il Gruppo ha sostenuto costi per ricerca e sviluppo pari rispettivamente a 18.060 migliaia di euro e 16.035 migliaia di euro. Di tali costi, solamente gli importi descritti sopra sono stati iscritti tra le immobilizzazioni in quanto aventi i requisiti richiesti dallo IAS 24.

[26] COSTI DEL PERSONALE

I costi del personale ammontano a 83.412 migliaia di euro rispetto a 70.751 migliaia di euro del 2018; l'incremento deriva principalmente dal consolidamento per l'intero esercizio 2019 delle due società Hygromatik e Recuperator. Il dettaglio del costo del personale e degli organici suddivisi per categoria è di seguito riportato:

2019 2018 Delta %
Salari e stipendi incluso bonus e accantonamenti (64.744) (55.165) 17,4%
Oneri sociali (14.962) (12.674) 18,1%
Costi per piani a benefici definiti (2.455) (1.884) 30,3%
Altri costi del personale (1.251) (1.028) 21,7%
Costi del personale (83.412) (70.751) 17,9%
2019 2018
puntuali medi puntuali Medi
Executive 62 51 40 38

2019 2018
puntuali medi puntuali Medi
Impiegati 1.052 1.020 987 924
Operai 575 563 550 509
Totale 1.689 1.633 1.577 1.471

Nel corso del 2019 il Gruppo ha proceduto ad una modifica della classificazione della categoria executive, pertanto, nel caso in cui la nuova classificazione fosse stata applicata anche nel 2018, il totale dei dirigenti sarebbe stato pari a 50.

[27] ALTRI PROVENTI / (ONERI)

Il saldo netto della voce ammonta a negativi 1.255 migliaia di euro rispetto a 2.415 migliaia di euro del 2018. Il dettaglio della voce è di seguito esposto:

2019 2018 Delta % di cui costi
non ricorrenti
Plusvalenze da alienazione cespiti 873 25 >100% -
Sopravvenienze attive 435 402 8,3% -
Rilascio fondi rischi 0 43 (100,0%) -
Altri proventi 1.308 470 >100% -
Minusvalenze su alienazione cespiti (34) (7) >100% -
Sopravvenienze passive (386) (128) >100% -
Altre imposte e tasse (918) (1.024) (10,3%) -
Accantonamento a fondo svalutazione crediti (12) (54) (77,9%) -
Accantonamento a fondi rischi (655) (1.186) (44,8%) -
Perdite su crediti (51) (76) (33,2%)
Altri costi (507) (410) 23,8% (315)
Altri oneri (2.563) (2.884) (11,1%) (315)
Altri proventi/(oneri) (1.255) (2.415) (48,0%) (315)

Le plusvalenze da alienazione cespiti si riferiscono principalmente alla plusvalenza realizzata dalla cessione dello stabilimento cinese sostituito dal nuovo plant inaugurato a luglio 2019. La voce Accantonamento a fondi rischi accoglie principalmente lo stanziamento al fondo reclami commerciali al netto del rimborso assicurativo iscritto a fronte di tali eventi per complessivi 750 migliaia di euro.

[28] AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

Gli ammortamenti totali al 31 dicembre 2019 ammontano a 16.747 migliaia di euro rispetto a 8.817 migliaia di euro del 2018 ed aumentano principalmente per effetto:

  • dell'applicazione del principio contabile IFRS16 per complessivi 3.831 migliaia di euro;
  • degli ammortamenti derivanti dalla Purchase Price

Allocation delle società Hygromatik e Recuperator per 2.551 migliaia di euro;

  • dagli ammortamenti delle due società acquisite a dicembre 2018.
  • Il dettaglio della voce è il seguente:
2019 2018 Delta %
Ammortamento attività immateriali (5.804) (3.528) 64,5%
Ammortamento attività materiali (10.944) (5.289) >100%
Svalutazioni e Impairment (22) (302) (92,8%)
Ammortamenti e svalutazioni (16.769) (9.119) 83,9%

[29] PROVENTI / (ONERI) FINANZIARI NETTI

La voce ammonta a negativi 1.431 migliaia di euro rispetto a negativi 136 migliaia di euro del 2018. Il dettaglio della voce è il seguente:

2019 2018 Delta %
Proventi da attività finanziarie - 433 (100,0%)
Interessi attivi 316 273 15,8%
Proventi da strumenti derivati 13 7 68,9%
Altri proventi finanziari 205 119 71,8%
Proventi finanziari 534 833 (35,9%)
Interessi passivi bancari (948) (275) >100%
Interessi passivi per contratti di lease (399) - >100%
Altri interessi passivi (45) (24) 86,7%
Oneri da strumenti derivati (123) (179) (31,4%)
Altri oneri finanziari (450) (490) (8,2%)
Oneri finanziari (1.965) (969) >100%
Proventi (oneri) finanziati netti (1.431) (136) > 100%

I proventi da attività finanziarie subiscono un decremento principalmente per lo smobilizzo avvenuto nel 2018 delle polizze assicurative. Gli oneri finanziari subiscono invece un incremento principalmente per effetto dei maggiori interessi passivi sui finanziamenti bancari erogati nel quarto trimestre del 2018 e nel corso del 2019 nonché per gli effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS16 che ha comportato maggiori costi per complessivi 399 migliaia di euro.

[30] UTILI / (PERDITE) SU CAMBI

La voce ammonta a negativi 152 migliaia di euro rispetto a negativi 352 migliaia di euro del 2018. Di seguito si riporta il dettaglio della voce:

2019 2018 Delta %
Perdite su cambi (3.522) (4.958) (29,0%)
Utili su cambi 3.370 4.606 (26,8%)
Utili/(perdite) su cambi (152) (352) (56,7%)

[31] RISULTATO NETTO DELLE PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

La voce ammonta a positivi 177 migliaia di euro rispetto a positivi 15 migliaia di euro del 2018. La voce accoglie la valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

[32] IMPOSTE SUL REDDITO

La voce ammonta a 9.910 migliaia di euro rispetto a 6.643 migliaia di euro del 2018. Il dettaglio della voce è il seguente:

2019 2018
Imposte correnti (10.214) (8.868)
Imposte differite/anticipate 945 96
Imposte esercizi precedenti (641) 2.130
Imposte sul reddito (9.910) (6.643)

Le imposte esercizi precedenti si riferiscono principalmente a maggiori imposte sui redditi 2018 della Capogruppo. Le imposte possono essere riconciliate come segue rispetto al risultato prima delle imposte risultante dal conto economico:

2019 2018
Risultato prima delle imposte 44.957 37.394
Imposte sul reddito calcolate con l'aliquota teorica IRES (10.790) (8.975)
Irap (1.041) (796)
Effetto della differente tassazione su società operanti all'estero 2.183 1.388
Ritenuta d'acconto su dividendi (587) (358)
Imposte relative a periodi precedenti (641) 2.130
Effetto di differenti aliquote fiscali di società del gruppo operanti in altre giurisdizioni
e altri movimenti
966 (33)
Imposte sul reddito (9.910) (6.643)

Si rimanda alla nota [5] in relazione alla movimentazione delle imposte anticipate e differite nonché alla natura delle stesse. Il tax rate utilizzato per la riconciliazione del carico fiscale corrisponde all'aliquota IRES, pari al 24%, applicabile in Italia giurisdizione nella quale viene principalmente realizzato il reddito imponibile.

[33] ALTRE INFORMAZIONI

Informativa di settore

L'IFRS 8 richiede che l'informativa di settore sia predisposta in modo da fornire le informazioni necessarie a consentire una valutazione della natura e degli effetti sul bilancio delle attività operate e dei contesti economici di riferimento. In base alla reportistica interna e alle attività societarie operative generatrici di ricavi e costi, i cui risultati sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo ai fini dell'adozione di decisioni in materia di allocazione delle risorse e di valutazione dei risultati, non sono stati identificati segmenti operativi diversi dal Gruppo nel suo complesso.

Strumenti finanziari

Il Gruppo, che opera a livello internazionale, è esposto al rischio di cambio su vendite e acquisti e al rischio di tasso di interesse; in particolare le valute che generano tali rischi sono il dollaro americano lo zloty polacco e il renminbi cinese. Al fine di mitigare tali rischi il Gruppo si è dotato di una policy di copertura i cui principali strumenti usati sono strumenti derivati, opzioni e contratti a termine prevalentemente con scadenza entro i 12 mesi. Per quanto concerne gli strumenti di copertura del rischio di cambio, le operazioni in essere a fine esercizio sono le seguenti:

31.12.2019 31.12.2018
forward Acquisti Vendite Fair Value
attivo
Fair Value
passivo
Acquisti Vendite Fair Value
attivo
Fair Value
passivo
USD/EUR 1.200 10 - 1.865 10 (0)
JPY/EUR 37.431 (3) 17.694 - 3
AUD/EUR - - -
USD/CNY 5.500 38 - 2.000 10 -
EUR/ZAR 165 (1) - 14 0 (0)
ZAR/USD 3.400 (9) - 7.500 4 -
USD/ZAR 147 (9) - -
PLN/EUR 6.921 (14) - 9.181 - (12)
EUR/CNY - -
THB/USD 3.500 (1) - 4.000 - (3)
Totale forward 48 (37) 28 (14)
opzioni
USD/CNY - (9.000) 3 -
EUR/CNY - (4.000) 3 -
ZAR/USD 12.000 1 - (12.000) 5 -
THB/USD 26.000 - - (26.000) 1 -
Totale opzioni 1 - 12 -
Totale 49 (37) 40 (14)

Nozionale Tasso variabile Tasso fisso Scadenza Fair value
31.12.2019
Fair value
31.12.2018
Interest rate swap - BNL 15.000 Euribor 3m > -0.55%
-0.55% > Euribor 3m
-0,10% 30/06/2021 (13) (16)
Interest rate swap - BNL 30.000 Euribor 6m > -0.78%/-0.78%
se Euribor 6m < -0,78%
-0,78% 19/11/2022 (180) (153)
Interest rate swap - BNL 20.000 Euribor 3m > -0.98%/-0.98%
se Euribor 3m < -0,98%
-0,02% 30/04/2023 (192) n.a.
Interest rate swap - Unicredit 20.000 Euribor 3m > -0.92%/-0.92%
se Euribor 3m < -0,92%
-0,04% 30/04/2023 (128) n.a.

Di seguito si riportano i dettagli relativi agli Interest Rate Swap a copertura del rischio del tasso di interesse:

Ai fini del trattamento contabile i derivati a copertura di debiti e crediti in valuta iscritti in bilancio sono iscritti al fair value con imputazione diretta a conto economico. Tali strumenti controbilanciano naturalmente il rischio oggetto di copertura, che ai sensi dello IFRS 9 è già iscritto in bilancio.

Piano di incentivazione basato su azioni (LTI)

Il "Piano di performance share 2018-2022" approvato dall'Assemblea in data 07 settembre 2018 è un piano di incentivazione basato su strumenti finanziari del tipo "equity-settled" avente ad oggetto l'assegnazione gratuita a membri degli organi di amministrazione e/o dipendenti della Società. Il piano è suddiviso in tre cicli di attribuzione rolling (vesting period), ciascuno di durata triennale 2018-2020, 2019-2021 e 2020-2022, al termine del quale si procederà ad assegnare le azioni previa verifica del raggiungimento degli obiettivi di performance ed in base alla data della delibera del Consiglio di Amministrazione. Nel corso del 2019 è partito il secondo vesting period che fa riferimento al periodo 2019-2021.

Classi di strumenti finanziari e gerarchia del fair value

La tabella sotto riportata mostra la ripartizione delle attività e passività finanziarie prevista dall'IFRS 7, secondo le categorie previste dall'IFRS 9 con riferimento al 31 dicembre 2018 e 31 dicembre 2019, confrontate anche con il relativo fair value:

Il numero di azioni assegnate è subordinato al raggiungimento di determinati obiettivi di performance basati su EBITDA Adjusted e Cash conversion; gli obiettivi di performance sono tra loro indipendenti e saranno consuntivati in modo separato per ciasun vesting period.

Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni – il fair value delle assegnazioni determinato alla data di assegnazione applicando il metodo "Balck & Scholes" è rilevato a conto economico trai costi del personale/amministratori in quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione gratuita delle azioni e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto.

In relazione a quanto descritto, nel conto economico dell'esercizio 2019 è stato rilevato un onere pari a 340 migliaia di euro e pari importo è stato portato in aumento del patrimonio netto. Tale importo rappresenta la quota parte attribuibile all'esercizio 2019 del primo e secondo ciclo del piano, i cui fair value ammontano rispettivamente a 691 e 855 migliaia di euro.

Fair Value
31.12.2018 Categoria IFRS 9 Valore
contabile
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Strumenti finanziari derivati attivi Strumenti Finanziari detenuti per la
negoziazione
40 40
Altri crediti finanziari Crediti e finanziamenti 32 32
Altre attività finanziarie a breve
termine
72
Crediti commerciali Crediti e finanziamenti 59.951 59.951
Totale attività finanziarie 60.023
di cui Strumenti Finanziari detenuti
per la negoziazione
40
Crediti e finanziamenti 59.983
Debiti finanziari verso banche Passività al costo ammortizzato 66.922 66.922
Debiti finanziari verso altri finanziatori Passività al costo ammortizzato 1.774 1.774
Strumenti finanziari derivati designati
per la copertura ed efficaci
Strumenti Finanziari detenuti per la
negoziazione
170 170
Passività finanziarie non correnti 68.866
Debiti bancari a breve termine Passività al costo ammortizzato 872 872
Finanziamenti bancari a breve termine Passività al costo ammortizzato 43.771 43.771
Strumenti finanziari passivi Strumenti Finanziari detenuti per la
negoziazione
14 14
Debiti finanziari verso altri finanziatori Passività al costo ammortizzato 994 994
Passività finanziarie correnti 45.651
Debiti commerciali Passività al costo ammortizzato 41.289 41.289
Totale passività finanziarie 155.806
di cui Passività al costo ammortizzato 155.622
Strumenti Finanziari detenuti
per la negoziazione
184

Fair Value
31.12.2019 Categoria IFRS 9 Valore
contabile
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Titoli Strumenti Finanziari Disponibili per
la vendita
Strumenti finanziari derivati attivi Strumenti Finanziari detenuti per la
negoziazione
49 49
Altri crediti finanziari Crediti e finanziamenti 7 7
Altre attività finanziarie a breve
termine
56
Crediti commerciali Crediti e finanziamenti 58.552 58.552
Totale attività finanziarie 58.608
di cui: Strumenti Finanziari Disponibili
per la vendita
Strumenti Finanziari detenuti
per la negoziazione
49
Crediti e finanziamenti 58.560
Debiti finanziari verso banche Passività al costo ammortizzato 72.648 72.648
Debiti finanziari verso altri finanziatori Passività al costo ammortizzato 1.539 1.539
Debiti finanziari non correnti per
contratti di lease
Passività al costo ammortizzato 11.787 11.787
Strumenti finanziari derivati designati
per la copertura ed efficaci
Strumenti Finanziari detenuti per la
negoziazione
513 513
Passività finanziarie non correnti 86.486
Debiti bancari a breve termine Passività al costo ammortizzato 123 123
Finanziamenti bancari a breve termine Passività al costo ammortizzato 34.236 34.236
Debiti finanziari correnti per contratti di
lease
Passività al costo ammortizzato 3.461 3.461
Strumenti finanziari passivi Strumenti Finanziari detenuti per la
negoziazione
37 37
Debiti finanziari verso altri finanziatori Passività al costo ammortizzato 635 635
Passività finanziarie correnti 38.492
Debiti commerciali Passività al costo ammortizzato 38.200 38.200
Totale passività finanziarie 163.178
di cui Passività al costo ammortizzato 162.629
Strumenti Finanziari detenuti
per la negoziazione
550

Impegni, garanzie non risultanti dallo stato patrimoniale

Al 31 dicembre 2019 la Capogruppo ha in essere garanzie per complessivi 3.290 migliaia di Euro relativi a fideiussioni prestate di cui 134 migliaia di Euro in favore di controllate.

Rapporti con parti correlate

Nel corso degli esercizi 2019 e 2018 il Gruppo ha intrattenuto rapporti commerciali con alcune parti correlate del Gruppo. Di seguito si riportano i dettagli delle transazioni intercorse nel periodo:

Rapporti al 31.12.2018 Crediti Crediti
finanziari
Debiti Debiti
finanziari
Ricavi Costi
Arion S.r.l. 160 (25) - - (1.526)
Carel Japan Co Ltd 19 95 (1) - 107 (6)
Free Polska s.p.z.o.o. 2 - (29) - 6 (3.444)
Totale Imprese collegate 21 255 (55) - 113 (4.976)
RN Real Estate Srl 3 - (10) - 25 (1.226)
Nastrificio Victor SpA - - (7) - - (42)
Arianna SpA 123 - - - 40 (86)
Eurotest laboratori Srl 11 - (29) - 39 (282)
Carel Real Estate Adratic d.o.o. - - (56) - 2 (299)
Agriturismo Le Volpi - - (5) - - (17)
Eurotec ltd 120 - (7) - 703 (30)
Panther srl - - (3) - - (7)
Vinh Nam Refrigeration Electric CO - - - - 1 -
Luigi Nalini Sapa 129 - - - 120 -
Luigi Rossi Luciani Sapa 198 - - - 184 -
Komsan Sripavatakul - - (74) - -
Totale altre parti correlate 584 - (117) (74) 1.114 (1.989)
Totale parti correlate 605 255 (172) (74) 1.227 (6.965)

Rapporti al 31.12.2019 Crediti Crediti
finanziari
Debiti Debiti
finanziari
Ricavi Costi Costi
Finanziari
Arion S.r.l. - 160 - - 1 (1.147) -
Free Polska s.p.z.o.o. - - (31) 10 (3.293) -
Totale Imprese collegate 160 (31) - 11 (4.440) -
RN Real Estate Srl 3 - (95) (2.468) 27 (19)
Nastrificio Victor SpA - - (13) - (36) -
Eurotest laboratori Srl 11 - (83) - 37 (265) -
Carel Real Estate Adratic d.o.o. - - (2.704) 2 (1) (107)
Agriturismo Le Volpi - - (6) - - (17) -
Eurotec ltd 132 - (7) - 586 (27) -
Panther srl - - (6) - - (12) -
Gestion A.Landry Inc - - (41) (28) - (1) -
Humide Expert - - (15) - - (32) -
Altre 6 - (11) - 8 (41) -
Totale altre parti correlate 152 - (277) (5.200) 660 (432) (126)
Totale parti correlate 152 160 (308) (5.200) 671 (4.872) (126)

Le transazioni con RN Real Estate Srl e Carel Real Estate Adriatic d.o.o. sono rappresentate dagli affitti per gli immobili industriali dove la Capogruppo e la filiale croata esercitano la loro attività. I debiti e i costi finanziari sono iscritti a fronte dell'applicazione del principio contabile IFRS16. I costi da Arion sono relativi ad acquisti di sensori di pressione mentre i costi da Free Polska sono relativi a prodotti Non Carel acquistati e rivenduti dalla controllata Alfaco Polska. Tutte le transazioni sono regolate a condizioni di mercato.

Elenco delle partecipazioni incluse nel bilancio consolidato e delle altre partecipazioni

Nella tabella che segue sono elencate le imprese partecipate direttamente e indirettamente dalla CapoGruppo Carel Industries S.p.A., a fianco delle quali sono indicate tutte le informazioni richieste dalla legge che disciplina la redazione dl bilancio consolidato.

% di partecipazione

Criterio di consolidamento

Risultato 31/12/2019

Risultato 31/12/2018

Denominazione sociale Sede Nazione Valuta Capitale sociale al
31/12/2018
Capogruppo:
CAREL INDUSTRIES S.p.A Brugine (Padova) Italia EUR 10.000.000
Partecipazioni consolidate:
C.R.C. S.r.l. Bologna Italia EUR 98.800
CAREL Deutschland Gmbh Francoforte Germania EUR 25.565
CAREL France Sas St. Priest, Rhone Francia EUR 100.000
CAREL U.K. Ltd Londra Gran Bretagna GBP 350.000
CAREL Sud America
Instrumentacao Eletronica Ltda
San Paolo Brasile BRL 31.149.059
CAREL Usa LCC Wilmington Delaware Stati Uniti USD 3.000.000
CAREL Asia Ltd Hong Kong Honk Kong HKD 15.900.000
CAREL HVAC&R Korea Ltd Seul South Korea KRW 550.500.000
CAREL South East Asia Pte. Ltd. Singapore Singapore SGD 100.000
CAREL Australia PTY Ltd Sidney Australia AUD 100
CAREL Electronic Suzhou Ltd Suzhou Repubblica Pop. Cinese CNY 75.019.566
CAREL Controls Iberica SI Barcellona Spagna EUR 3.005
CAREL Controls South Africa (Pty) Ltd Johannesburg Sud Africa ZAR 4.000.000
CAREL ACR System India (Pvt) Ltd Mumbai India INR 1.665.340
CAREL RUS Llc St. Petersburg Russia RUB 6.600.000
CAREL Nordic AB Hoganas Svezia SEK 550.000
CAREL Middle East Dubai Dubai AED 4.333.877
CAREL Mexicana, S. DE R.L. DE C.V. Guerra, Tlalpan Messico MXN 12.441.149
CAREL Adriatic D.o.o. Rijeka Croazia HRK 54.600.000
CAREL (Thailand) Co. Ltd. Bangkok Tailandia THB 10.000.000
Alfaco Polska Sp.z.o.o. Wrocław Polonia PLN 420.000
CAREL Japan Tokyo Giappone JPY 60.000.000
Recuperator S.p.A. Rescaldina (MI) Italia EUR 500.000
Hygromatik G.m.b.H. Henstedt-Ulzburg Germania EUR 639.115
CAREL Ukraine LLC Kiev Ucraina UAH N/C
Enersol Beloeil Canada CAD N/C

Risultato
31/12/2018
Risultato
31/12/2019
Criterio di
consolidamento
Quote possedute % di partecipazione
di gruppo
Capitale sociale al
EURO EURO Azionista-Socio 31/12/2019 31/12/2019
23.987.058 22.249.135 10.000.000
516.039 277.785 Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 98.800
1.188.178 584.126 Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 25.565
527.568 288.379 Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 100.000
1.119.839 1.096.413 Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 350.000
CAREL INDUSTRIES S.p.A. 53,02%
769.126 639.737 Integrale CAREL Electronic Suzhou Ltd 46,98% 31.149.059
1.218.629 2.093.438 Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 5.000.000
330.553 182.947 Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 15.900.000
(95.629) 120.867 Integrale CAREL Electronic Suzhou Ltd 100% 550.500.000
41.117 59.631 Integrale CAREL Asia Ltd 100% 100.000
412.640 271.438 Integrale CAREL Electronic Suzhou Ltd 100% 100
8.267.768 6.354.520 Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 75.019.566
714.010 574.596 Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 3.005
36.106 156.457 Integrale CAREL Electronic Suzhou Ltd 100% 4.000.000
203.308 CAREL France Sas 0,01%
51.285 Integrale CAREL Electronic Suzhou Ltd 99,99% 1.665.340
CAREL INDUSTRIES S.p.A. 99%
429.286 306.092 Integrale CAREL France Sas 1% 6.600.000
150.609 107.327 Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 550.000
(27.713) (230.818) Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 4.333.877
216.190 47.299 Integrale CAREL Usa LCC 100% 12.441.149
2.424.914 4.276.597 Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 54.600.000
CAREL Electronic Suzhou Ltd 79,994%
370.901 138.956 Integrale CAREL Australia PTY Ltd 0,006% 10.000.000
813.142 2.031.509 Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 420.000
(100.131) (15.501) Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 60.000.000
(12.944) 804.544 Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 500.000
140.031 3.539.284 Integrale CAREL INDUSTRIES S.p.A. 100% 639.115
N/C. (90.855) Integrale Alfaco Polska Zoo 100% 700.000
N/C. 36.055 Integrale CAREL Usa Inc 100% 100

Altre informazioni relative alle società controllate

Le società controllate Carel Deutschland Gmbh e Hygromatik Gmbh, entrambe consolidate integralmente nel presente bilancio consolidato della Carel Industries S.p.A, si sono avvalse dell'esenzione prevista nella Sezione 264 (3) del German Commercial Code (HGB) per il bilancio chiuso al 31 dicembre 2019 con riferimento all'informativa, alla revisione e alla predisposizione delle note esplicative e del management report.

Compensi corrisposti ad Amministratori, Sindaci e Dirigenti con Responsabilità Strategica

Di seguito si riportano i dati relativi ai compensi corrisposti agli Amministratori e ai Sindaci per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 :

Amministratori 2019 2018
Retribuzioni e compensi a breve termine 1.092 902
Altri benefici non monetari 17 12
Altri compensi - 50
Fair value di compensi basati su azioni 149 34
Totale compensi ad Amministratori 1.258 1.002
Sindaci 2019 2018
Compensi fissi e per la partecipazione a comitati 103 71
Totale compensi a Sindaci 103 71
Dirigenti con responsabilità strategica 2019 2018
Retribuzioni e compensi a breve termine 952 960
Altri benefici non monetari 23 24
Altri compensi - 138
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro - 18
Fair value di compensi basati su azioni 151 34
Totale Dirigenti con responsabilità strategica 1.126 1.174

Fatti di rilievo avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio

Si veda quanto già riportato nella corrispondente sezione della Relazione sulla Gestione.

INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione.

Servizi Soggetto Destinatario Corrispettivi 2019 Corrispettivi 2018
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Carel Industries S.p.A. 195 151
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 37 33
Rete Deloitte & Touche Società controllate 212 229
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. Carel Industries S.p.A. 42 417
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 9
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Carel Industries S.p.A. - 10
Rete Deloitte & Touche Società controllate 2 26
Totale servizi erogati 495 866

Obblighi di trasparenza previsti dalla Legge n. 124 del 2017 - (Legge annuale per il mercato e la concorrenza)

La Capogruppo nel corso del 2019 non ha percepito alcuna sovvenzione, contributo, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, dalla pubblica amministrazione e dai soggetti così come definiti dall'Art. 35 della Legge 34 del 30.09.2019 che ha sostituito l'Art. 1 c, 125 Legge 124 del 2017.

Per quanto concerne la società controllata Recuperator S.p.A. si riporta quanto segue:

Denominazione soggetto erogante:

Regione Lombardia - DIREZIONE GENERALE RICERCA, INNOVAZIONE, UNIVERSITA', EXPORT E INTERNAZIONALIZZAZIONE STRUTTURA PRO-TEMPORE RICERCA, INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO - C.F. 80050050154

Somma incassata: 25.000 euro

Causale: contributo BANDO INNODRIVER S3 - Edizione 2017 - Misure A-B-C di cui al decreto n. 7834 del 29/06/2017 - MISURA A (II finestra) . ID 723738 - CUP E47H18000490007 (vedi allegato)

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    1. I sottoscritti Francesco Nalini, Amministratore Delegato, e Giuseppe Viscovich, Dirigente Preposto alla redazione di documenti contabili societari della Carel Industries S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis commi 3 e 4 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.
    1. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo da segnalare.

3. Si attesta, inoltre, che:

  • 3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019:
    • a. redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella

Brugine, 05 marzo 2020

Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

  • b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui il Gruppo è esposto.

L' Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto

Francesco Nalini Giuseppe Viscovich

Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato

Deloitte & Touche S.p.A. Via N. Tommaseo,78/C int.3 35131 Padova Italia

Tel: +39 049 7927911 Fax: +39 049 7927979 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti della Carel Industries S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Carel (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Carel Industries S.p.A. (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

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Sede Legale: Via Tortona, 25 – 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220.00 i.v. Codice Fiscale/Registro delle Imprese Milano n. 03049560166 – R.E.A. Milano n. 172039 | Partita IVA IT 03049560166

Gruppo CAREL INDUSTRIES Bilancio Consolidato 2019 Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

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Impairment test dell'avviamento relativo alle CGU Recuperator e Hygromatik
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Come indicato nella Nota esplicativa n. 2, al 31 dicembre 2019 il Gruppo
espone avviamenti relativi alle CGU Recuperator e Hygromatik rispettivamente
per Euro 6,3 milioni ed Euro 38,5 milioni. Tali valori sono stati iscritti nell'attivo
in seguito all'acquisizione delle due società nel 2018 e, come previsto dallo IAS
36 "Impairment of assets", non sono ammortizzati, ma sono sottoposti a
impairment test almeno annualmente mediante confronto tra il valore
recuperabile delle CGU - determinato secondo la metodologia del valore d'uso -
e il valore contabile che tiene conto sia dell'avviamento che delle altre attività
materiali e immateriali allocate alle CGU.
Nella Nota n. 2 sono incluse le principali assunzioni utilizzate dagli
Amministratori nell'esecuzione del test, nonché l'indicazione delle sensitivity
analysis che gli stessi hanno elaborato per valutare le incertezze.
Il processo di esecuzione dell'impairment test è complesso e si basa su
assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi delle
CGU e la determinazione di appropriati tassi di attualizzazione (WACC) e di
crescita di lungo periodo (g-rate). Tali stime dipendono da fattori che possono
cambiare nel tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle
valutazioni effettuate dagli Amministratori.
In considerazione della rilevanza del valore degli avviamenti iscritti
relativamente alle CGU Recuperator e Hygromatik, della soggettività delle
stime attinenti la determinazione dei flussi di cassa delle CGU e delle variabili
chiave del modello di impairment, abbiamo considerato l'impairment test un
aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato del Gruppo Carel.
Procedure di
revisione svolte
Abbiamo preliminarmente esaminato i metodi e le assunzioni utilizzati dalla
Direzione per lo sviluppo dell'impairment test.
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti appartenenti al nostro
network:

analisi delle principali assunzioni adottate per la formulazione delle
previsioni dei flussi di cassa, anche mediante analisi di dati di settore, e
ottenimento di informazioni dalla Direzione di Gruppo;

analisi dei dati consuntivi rispetto ai piani originari ai fini di valutare la
natura degli scostamenti e l'attendibilità del processo di predisposizione dei
piani;

valutazione della ragionevolezza dei tassi di attualizzazione (WACC) e di
crescita di lungo periodo (g-rate);

verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la
determinazione del valore d'uso delle CGU;

verifica della corretta determinazione del valore contabile delle CGU e
confronto con il valore recuperabile derivante dal test di impairment;

analisi delle sensitivity analysis predisposte dalla Direzione di Gruppo.
Abbiamo, infine, esaminato l'adeguatezza e la conformità dell'informativa
fornita dagli Amministratori sull'impairment test rispetto a quanto previsto

dallo IAS 36.

3

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Carel Industries S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;

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  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Carel Industries S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2018 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2026.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

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RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Carel Industries S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Carel al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Carel al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Carel al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli Amministratori della Carel Industries S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Cristiano Nacchi Socio

Padova, 27 marzo 2020

Headquarters ITALY

CAREL INDUSTRIES HQs Via dell'Industria, 11 35020 Brugine - Padova (Italy) Tel. (+39) 0499 716611 Fax (+39) 0499 716600 [email protected]

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