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Aeffe

Annual Report Mar 30, 2020

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Annual Report

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BILANCIO CONSOLIDATO E PROGETTO DI BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2019

LETTERA DEL PRESIDENTE

Giudichiamo positivamente i risultati del 2019 sostenuti dal buon andamento del network dei negozi diretti e del canale e-commerce, unitamente alla buona progressione degli accessori, a conferma dell'efficacia degli investimenti e delle strategie intraprese dal Gruppo.

In un mercato maturo e altamente competitivo come quello della moda e del lusso, l'elevata e costante attenzione alla qualità, creatività e distintività costituiscono i capisaldi della strategia di posizionamento e sviluppo dei brand di proprietà del Gruppo Aeffe, quali Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino e Pollini.

In un contesto sempre più dinamico e complesso, la comprensione delle tendenze demografiche e delle attitudini dei consumatori rappresentano elementi fondamentali nella strategia di sviluppo, soprattutto commerciale. Aeffe osserva con attenzione l'evoluzione dei mercati ad elevato potenziale, in particolare Cina e Sud est asiatico, focalizzandosi sugli interessi dei millennials, che in un mondo sempre più globalizzato stanno diventando una fascia di clienti sempre più importante. Inoltre, al fine di consolidare il dialogo con i consumatori e attrarre nuovi clienti, il Gruppo crede fortemente e sta investendo sull'approccio multichannel, ovvero sull'integrazione tra retail, wholesale e on-line.

Il Gruppo continua a perseguire l'obiettivo di rafforzare la propria presenza nei mercati di riferimento e a cogliere nuove opportunità in quelli ad elevato potenziale, in particolare l'area della Greater China e Asia Pacific, ampliando la rete di franchising e puntando ad un piano di aperture selettive di negozi monomarca a gestione diretta (DOS).

In ottica prospettica, constatiamo che nelle ultime settimane lo scenario internazionale si è repentinamente indebolito per effetto della diffusione del Coronavirus e oggi resta ancora elevata l'incertezza sulla durata di tale epidemia. Il nostro Gruppo sta impegnando tutte le proprie risorse ed energie per affrontare queste difficili condizioni mercato, sia in termini di un'attenta gestione delle relazioni commerciali con la clientela che di azioni ponderate volte a contenere i costi che possono essere rinviati senza alcun pregiudizio per lo sviluppo ed il rafforzamento dei nostri brand.

In questo scenario abbiamo intrapreso misure correttive tempestive che riteniamo di fondamentale importanza per l'interesse a lungo termine del Gruppo e atte ad affrontare le sfide dell'attuale sviluppo della situazione macroeconomica.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

Massimo Ferretti

INDICE

ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO 4
STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2019 5
BRAND PORTFOLIO 6
SEDI 7
SHOWROOM 8
PRINCIPALI LOCATION DEI PUNTI VENDITA A GESTIONE DIRETTA 9
PRINCIPALI DATI ED INDICI ECONOMICO FINANZIARI 10
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 11
RELAZIONE SULLA GESTIONE 12
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 26
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE SULLA DNF 57
PROSPETTI CONTABILI 60
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 64
NOTE ILLUSTRATIVE 69
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 112
PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2019 118
RELAZIONE SULLA GESTIONE 119
PROSPETTI CONTABILI 127
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 131
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 136
NOTE ILLUSTRATIVE 140
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 176

Organi sociali della Capogruppo

Presidente

Massimo Ferretti

Vice Presidente

Alberta Ferretti

Amministratore Delegato Simone Badioli

Consiglieri

Marcello Tassinari - Direttore Generale Roberto Lugano Daniela Saitta Alessandro Bonfiglioli Bettina Campedelli

Presidente

Angelo Miglietta

Sindaci Fernando Ciotti Carla Trotti

Sindaci Supplenti

Nevio Dalla Valle Daniela Elvira Bruno

Comitato per la Remunerazione

Presidente

Daniela Saitta

Consiglieri Roberto Lugano Bettina Campedelli

Comitato per il Controllo Interno

Presidente Roberto Lugano

Consiglieri Daniela Saitta Alessandro Bonfiglioli

Consiglio di Amministrazione

Struttura del Gruppo al 31 dicembre 2019

Brand portfolio

Sedi

AEFFE

Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia

MOSCHINO

Via San Gregorio, 28 20124 – Milano (MI) Italia

POLLINI

Via Erbosa I° tratto, 92 47030 - Gatteo (FC) Italia

VELMAR

Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia

Showroom

MILANO

(FERRETTI – PHILOSOPHY - POLLINI) Via Donizetti, 48 20122 - Milano Italia

LONDRA

(FERRETTI – PHILOSOPHY – MOSCHINO) 28-29 Conduit Street W1S 2YB - Londra Inghilterra

NEW YORK

(GRUPPO) 30 West 56th Street 10019 - New York Stati Uniti

MILANO

(MOSCHINO) Via San Gregorio, 28 20124 - Milano Italia

PARIGI

(FERRETTI – PHILOSOPHY – MOSCHINO) 43, Rue du Faubourg Saint Honoré 75008 - Parigi Francia

Principali location dei punti vendita a gestione diretta

ALBERTA FERRETTI

Milano Roma Parigi Londra Shanghai

POLLINI

Milano Venezia Bolzano Varese

SPAZIO A

Firenze Venezia

MOSCHINO

Milano Roma Capri Parigi Londra Los Angeles New York Seoul Pusan Daegu

Principali dati ed indici economico finanziari

Esercizio Esercizio
2019 2018
Totale ricavi (Valori in milioni di Euro) 361,5 352,0
Margine operativo lordo (EBITDA) * (Valori in milioni di Euro) 53,1 43,3
Risultato operativo (EBIT) (Valori in milioni di Euro) 25,1 29,6
Risultato ante imposte (Valori in milioni di Euro) 21,8 28,8
Risultato d'esercizio per il gruppo (Valori in milioni di Euro) 11,7 16,7
Risultato base per azione (Valori in unità di Euro) 0,115 0,165
Cash Flow (Risultato d'esercizio + ammortamenti) (Valori in milioni di Euro) 38,7 29,0
Cash Flow/Totale ricavi (Valori in percentuale) 10,7 8,2

* L'EBITDA è rappresentata del risultato operativo al lordo degli accantonamenti ed ammortamenti. L'EBITDA così definita è una misura utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non è identificata come misura contabile nell'ambito sia dei Principi Cointabili Italiani sia degli IFRS e, pertanto, non deve essere considerata una misura alternativa per la valutazione del risultato del Gruppo. Poichè la composizione dell'EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto potrebbe non essere comparabile.

31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
Capitale Investito Netto (Valori in milioni di Euro) 339,3 228,7
Indebitamento Finanziario Netto (Valori in milioni di Euro) 135,2 31,3
Patrimonio netto di Gruppo (Valori in milioni di Euro) 171,4 164,6
Patrimonio netto di gruppo per azione (Valori in unità di Euro) 1,6 1,5
Attività a breve/Passività a breve Quoziente 2,1 1,8
Attività a breve-magazzino/Passività a breve Quoziente 0,9 0,8
Indebitamento finanz.netto/Patrimonio netto Quoziente 0,7 0,2
ROI: Risultato operativo/ Capitale investito netto (Valori in percentuale) 7,4 13,0

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019

Relazione sulla gestione

1. SCENARIO ECONOMICO

Signori azionisti,

riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali il nostro Gruppo si è trovato ad operare.

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

Nel suo Interim Economic Outlook pubblicato lo scorso 2 marzo 2020, secondo l'OCSE il coronavirus Covid-19 rappresenta per l'economia globale il più grande pericolo dai tempi della crisi finanziaria. In particolare, l'OCSE propone due scenari: uno più favorevole, in cui l'impatto dell'epidemia viene globalmente limitato, e un secondo scenario, il cosiddetto "effetto domino", con un contagio più generale, con un appello di intervento ai poteri pubblici.

Anche nella migliore delle ipotesi, l'OCSE prevede un forte impatto nella prima metà del 2020. La crescita del Pil globale, infatti, dovrebbe rallentare ulteriormente, al 2,4% nel 2020, contro il 2,9% del 2019. La previsione viene tagliata di 0,5 punti rispetto a quelle precedenti di novembre. A cominciare dalla Cina, ormai stimata sotto la soglia del 5% (4,9%) di Pil nel 2020, prima di una prevista risalita oltre il 6% nel 2021.

SCENARIO MACROECONOMICO DELL'ABBIGLIAMENTO

Ad oggi, non solo la Cina ma tutti i Paesi colpiti dal Covid-19 hanno adottato misure di prevenzione e di controllo molto rigide con l'obiettivo di contenere l'epidemia, tra le quali la chiusura di scuole, limitazioni alla circolazione nelle zone più colpite ed il blocco di numerosi voli da e per le zone più colpite.

La situazione resta in evoluzione e sta provocando un effetto significativo generalizzato sul turismo, sui viaggi e sulle vendite penalizzate sia sui mercati asiatici sia a livello domestico per la contrazione dei flussi turistici. La crescita è ancora esposta a rischi rilevanti.

2. SINTESI DELLE PRINCIPALI ATTIVITA' SVOLTE DAL GRUPPO

Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un'ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e calzature e pelletteria. Il Gruppo sviluppa, produce e distribuisce, in un'ottica di costante attenzione all'unicità ed esclusività, le proprie collezioni sia con marchi di proprietà, tra i quali "Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino" e "Pollini", sia con marchi di cui è licenziataria, tra i quali "Jeremy Scott", e "Custo". Il Gruppo, inoltre, ha concesso in licenza a primari partners la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali e altro).

L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: (i) prêt-à-porter (che include, le linee di prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare); e (ii) calzature e pelletteria.

La divisione prêt-à-porter

La divisione prêt-à-porter, che si compone delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar, opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.

Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison

esterne al Gruppo (quali "Jeremy Scott" e "Custo"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale Retail sia attraverso il canale wholesale.

Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo sia per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quale "Custo".

La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea Love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".

Aeffe

L'attività di Aeffe trae origine dall'iniziativa della stilista Alberta Ferretti che inizia la propria attività come impresa individuale nel 1972. La storia della Capogruppo si sviluppa così parallelamente a quella della sua fondatrice, la cui personale attività nel campo della moda assume un rilievo significativo nell'evoluzione di Aeffe.

La crescita della Capogruppo quale realtà industriale e creativa è contraddistinta, sin dagli albori, da una vocazione multibrand, che porta Aeffe a realizzare e distribuire le collezioni di prêt-à-porter di importanti maison anche grazie al know how acquisito nella realizzazione di linee di prêt-à-porter di lusso.

In quest'ottica si inquadra la collaborazione di Aeffe con lo stilista Franco Moschino, per il quale produce e distribuisce, su licenza esclusiva sin dal 1983, la linea a marchio "Moschino Couture!".

Dal 1995 al 2013 Aeffe collabora con lo stilista Jean Paul Gaultier producendo e distribuendo su licenza le collezioni prêt-à-porter donna a marchio "Jean Paul Gaultier".

Nel 2001, Aeffe acquista il controllo di Pollini, realtà industriale di lunga tradizione nel settore delle calzature e della pelletteria. Tale acquisizione consente ad Aeffe di completare le collezioni realizzate dalle proprie maison con le rispettive linee di accessori.

Nel 2002 Aeffe acquista il controllo di Velmar, società che già da qualche tempo collaborava con Aeffe, attiva nella realizzazione e distribuzione di linee lingerie, beachwear, e loungewear.

Nel 2007 Aeffe, ottenuto il Nulla Osta Consob alla pubblicazione del prospetto informativo per l'Offerta Pubblica e la quotazione sull'MTA - Segmento STAR – delle azioni ordinarie Aeffe S.p.A., chiude con successo l'Offerta di azioni e inizia ad essere negoziata sull'MTA - Segmento STAR – di Borsa Italiana.

Moschino

La maison nasce nel 1983 e si sviluppa nel corso degli anni novanta, sino a divenire un marchio noto a livello internazionale. A seguito della scomparsa, nel 1994, del fondatore Franco Moschino, i suoi familiari, i collaboratori e gli amici raccolgono l'eredità dello stilista rispettandone l'identità creativa e la filosofia. Rossella Jardini, collaboratrice di Franco Moschino sin dal 1981, succede a Franco Moschino nella direzione artistica e diventa la responsabile dell'immagine e dello stile del marchio.

La società svolge attività di design e di comunicazione e di agenzia presso lo showroom, sito a Milano, per le collezioni Moschino, sia per l'Italia sia per l'estero.

La società gestisce, inoltre, direttamente cinque boutique monomarca, che commercializzano le linee Moschino, due delle quali site a Milano, una a Roma, una a Capri e una on-line.

Nel 2013 Jeremy Scott è stato nominato Direttore Creativo del brand Moschino.

Velmar

Velmar nasce nel 1983 a San Giovanni in Marignano e opera nel settore della produzione e distribuzione di lingerie, underwear, beachwear, loungewear.

Nel 1990 inizia la collaborazione tra Velmar e la stilista Anna Molinari, per la produzione delle linee di lingerie e beachwear. Nello stesso anno vengono avviati i primi contatti con Aeffe e il gruppo Genny.

Dal 1990 al 1995 Velmar collabora con Genny e Fendi producendo tutte le linee mare disegnate dalle due case di moda. Dal 1990 al 2001, Velmar collabora con Itierre e Prada per la creazione e la produzione di linee active e sport, rispettivamente per il marchio "Extee" e "Prada" per la linea uomo.

Dal 1995 al 1998 Velmar produce e distribuisce in licenza la linea beachwear di "Byblos" uomo e donna.

Nel 1998 Velmar stipula un accordo di licenza con il gruppo Blufin per la produzione e la distribuzione delle linee "Blugirl".

Nel 2001, Aeffe acquista il 75% del capitale sociale di Velmar. Anche in questo caso, l'acquisizione costituisce la naturale evoluzione della collaborazione esistente tra la società e Aeffe.

Nel 2006 Velmar acquisisce la licenza per la produzione e distribuzione delle linee beachwear e underwear uomo e beachwear e lingerie donna a marchio "Moschino".

Nel 2010 Aeffe acquisisce il restante 25% del capitale sociale di Velmar.

Nel 2012 Velmar sigla un accordo di licenza con il gruppo Blufin per il design, produzione e distribuzione internazionale della linea di abbigliamento femminile "teen" a marchio Blugirl Folies.

Nel 2019 Velmar sigla un accordo di licenza con Custo Barcel per la produzione e la distribuzione a livello mondiale delle collezioni uomo, donna, pelletteria, calzature e accessori.

Aeffe Usa

Aeffe Usa è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. ed è stata costituita nel maggio 1987 secondo le leggi dello Stato di New York.

La società opera nel comparto wholesale sul mercato nord americano (Stati Uniti e Canada) per la distribuzione di capi di abbigliamento e accessori prodotti dalla Capogruppo, dalle consociate Pollini S.p.A. e Velmar S.p.A. e da altri produttori terzi licenziatari, per collezioni diverse, dei medesimi marchi prodotti dalla stessa Capogruppo. La società riveste anche la funzione di agente per alcune di queste linee. L'attività della società è svolta presso lo showroom sito in midtown Manhattan.

Aeffe Retail

Aeffe Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 12 tra boutique e outlet, sia monomarca che multibrand, site nelle principali città italiane quali Milano, Roma, Venezia, Firenze e Capri, gestisce inoltre una boutique monomarca on-line.

Clan Cafè

Clan Cafè S.r.l., nasce nel 2007, è controllata al 62,9% da Aeffe Retail. Dal 2011 ha stipulato un contratto di affitto di ramo di azienda per la gestione della Boutique sita in Milano Via Pontaccio 19, che commercializza abbigliamento e accessori prodotti sia dal Gruppo Aeffe sia da fornitori terzi.

Aeffe Uk

Aeffe Uk è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Londra in Sloane Street che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini".

Aeffe France

Aeffe France è controllata al 99,9% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Parigi in Rue St. Honorè che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti". La società svolge anche attività di agenzia per il mercato francese per i marchi Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini".

Aeffe Shanghai

Aeffe Shanghai è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Shanghai che commercializza capi di abbigliamento e accessori per il marchio "Alberta Ferretti".

Aeffe Germany

Aeffe Germany è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce un outlet sito a Metzingen in Germania che commercializza capi di abbigliamento e accessori per il marchi del Gruppo.

Aeffe Japan

Aeffe Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Aeffe S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini", a Woollen Co., Ltd..

Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.

Moschino Japan

Moschino Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee Moschino, a Woollen Co., Ltd..

Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.

Moschino Korea

Moschino Korea è controllata al 100% da Moschino S.p.A. e ha sede a Seoul. La società opera nel comparto retail tramite negozi a gestione diretta e duty free che commercializzano le linee Moschino nel Paese.

Fashoff Uk

Fashoff Uk svolge, presso lo showroom sito in Londra, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.

La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Londra.

Moschino France

Moschino France svolge, presso lo showroom sito in Parigi, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, eccezion fatta per le linee relative al bambino, occhiali, profumi e orologi.

La società gestisce, inoltre, direttamente due boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino a Parigi.

Bloody Mary

Bloody Mary, società con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha stipulato a partire dal 2014 un contratto di subaffitto per la gestione del negozio sito al 401 West 14th Street New York. Tale contratto si è concluso a settembre 2018.

Moschino USA

Moschino USA, società fondata nel 2014 con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., gestisce principalmente due boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino, una a Los Angeles e una a New York.

La divisione calzature e pelletteria

La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi.

L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.

La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.

Pollini

L'attività di Pollini trae origine nel 1953 nel solco della tradizione artigiana della produzione pellettiera e calzaturiera italiana, contribuendo a creare il distretto produttivo del settore calzaturiero di San Mauro Pascoli (FC). L'Italia rappresenta il principale centro produttivo delle calzature: in ragione dell'elevato livello di professionalità richiesto dalla realizzazione di tale tipologia di prodotto, la quasi totalità degli insediamenti produttivi è concentrata in aree con una forte tradizione in tale settore, quali San Mauro Pascoli, Vigevano e Strà (PD). La filosofia aziendale è orientata verso una diffusione internazionale del look Pollini, che rappresenta una sintesi tra qualità artigianale e stile italiano in una gamma di prodotti che include calzature, borse e accessori coordinati.

Dal 1957 al 1961 Pollini produce le collezioni di calzature dello stilista Bruno Magli.

Tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta Pollini inizia a produrre calzature con il proprio marchio, presentando collezioni "a tema" (tra le quali la collezione di calzature sportive "Daytona" ispirata al mondo delle corse motociclistiche).

Già negli anni settanta l'attività di Pollini assume una connotazione internazionale: in quegli anni, le sue collezioni vengono, infatti, presentate a Düsseldorf, Parigi, New York, oltre che a Milano e Bologna. Negli stessi anni vengono aperte le prime boutique a Milano, Verona, Varese e Venezia.

Nel 1989 Pollini si trasferisce nella nuova sede di Gatteo (FC), avente un'estensione di 50.000 metri quadri, di cui 15.000 coperti e adibiti ad area produttiva e uno stabile adiacente di sette piani adibito a uffici e show room. Nella nuova sede vengono così riunite le divisioni calzature, pelletteria, e gli uffici commerciali e amministrativi.

Nel 2001 Aeffe e Pollini raggiungono un accordo per l'acquisizione da parte di Aeffe del pacchetto di controllo di Pollini. L'acquisizione costituisce la naturale evoluzione di un rapporto di collaborazione, resosi sempre più intenso, che ha consentito la crescita delle linee di calzature e pelletteria disegnate dalla stilista Alberta Ferretti.

Sempre nel 2008 Pollini concede due nuove licenze per la produzione di ombrelli con Drops S.r.l. e per la produzione e distribuzione di foulard, scialli donna, sciarpe donna e uomo e cravatte con Larioseta S.p.A..

Nel 2011 Aeffe S.p.A. ha acquistato il restante 28% della Pollini divenendone così l'unico azionista.

Pollini Retail

Pollini Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 20 punti vendita, tra boutique e outlet, site nelle principali città italiane, tra le quali Milano e Venezia.

Pollini Suisse

Pollini Suisse gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Mendrisio.

Pollini Austria

Pollini Austria gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Pandorf.

3. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(Valori in migliaia di Euro) FY 2019 % FY 2019 % FY 2018 % Variazioni Variazioni
IFRS 16 sui ricavi No IFRS 16 sui ricavi sui ricavi % incluso
IFRS 16
% escluso
IFRS 16
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 351.403 100,0% 351.403 100,0% 346.556 100,0% 1,4% 1,4%
Altri ricavi e proventi 10.064 2,9% 10.064 2,9% 5.450 1,6% 84,7% 84,7%
TOTALE RICAVI 361.468 102,9% 361.468 102,9% 352.007 101,6% 2,7% 2,7%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 5.935 1,7% 5.935 1,7% 4.529 1,3% 31,0% 31,0%
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 121.189) (34,5%) ( 121.189) (34,5%) ( 114.811) (33,1%) 5,6% 5,6%
Costi per servizi ( 108.336) (30,8%) ( 108.336) (30,8%) ( 100.583) (29,0%) 7,7% 7,7%
Costi per godimento beni di terzi ( 9.032) (2,6%) ( 25.608) (7,3%) ( 25.391) (7,3%) (64,4%) 0,9%
Costi per il personale ( 72.387) (20,6%) ( 72.387) (20,6%) ( 68.503) (19,8%) 5,7% 5,7%
Altri oneri operativi ( 3.329) (0,9%) ( 3.329) (0,9%) ( 3.919) (1,1%) (15,0%) (15,0%)
Totale costi operativi ( 308.338) (87,7%) ( 324.914) (92,5%) ( 308.678) (89,1%) (0,1%) 5,3%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 53.129 15,1% 36.553 10,4% 43.329 12,5% 22,6% (15,6%)
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 4.668) (1,3%) ( 6.328) (1,8%) ( 6.475) (1,9%) (27,9%) (2,3%)
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 5.321) (1,5%) ( 5.321) (1,5%) ( 5.286) (1,5%) 0,7% 0,7%
Ammortamenti attività per diritti d'uso ( 16.717) (4,8%) - 0,0% - 0,0% n.a n.a
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti ( 1.321) (0,4%) ( 1.321) (0,4%) ( 1.922) (0,6%) (31,2%) (31,2%)
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 28.028) (8,0%) ( 12.970) (3,7%) ( 13.682) (3,9%) 104,8% (5,2%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 25.102 7,1% 23.583 6,7% 29.647 8,6% (15,3%) (20,5%)
Proventi finanziari 457 0,1% 457 0,1% 744 0,2% (38,6%) (38,6%)
Oneri finanziari ( 1.414) (0,4%) ( 1.414) (0,4%) ( 1.594) (0,5%) (11,3%) (11,3%)
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso ( 2.338) (0,7%) - 0,0% - 0,0% n.a n.a
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 3.295) (0,9%) ( 957) (0,3%) ( 850) (0,2%) 287,6% 12,6%
RISULTATO ANTE IMPOSTE 21.806 6,2% 22.626 6,4% 28.797 8,3% (24,3%) (21,4%)
Imposte ( 9.802) (2,8%) ( 10.005) (2,8%) ( 11.599) (3,3%) (15,5%) (13,7%)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 12.004 3,4% 12.620 3,6% 17.198 5,0% (30,2%) (26,6%)
Perdita/(Utile) di competenza delle min. azionarie ( 312) (0,1%) ( 312) (0,1%) ( 472) (0,1%) (34,0%) (34,0%)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 11.693 3,3% 12.309 3,5% 16.726 4,8% (30,1%) (26,4%)

Prospetto di raccordo di conto economico al 31 dicembre 2019

Di seguito gli effetti dell'applicazione del nuovo IFRS 16:

(Valori in Euro migliaia) FY 2019 Effetti FY 2019 FY 2018 Variazion Variazioni
IFRS 16 IFRS 16 No IFRS 16 i
Escluso
% Escluso
IFRS16 IFRS16
TOTALE RICAVI 361.468 0 361.468 352.007 9.461 2,7%
Totale costi operativi (308.338) (16.576) (324.914) (308.678) 339 5,3%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 53.129 (16.576) 36.553 43.329 9.800 -15,6%
Totale Ammortamenti e Svalutazioni (28.028) 15.057 (12.970) (13.682) (14.345) -5,2%
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 25.102 (1.519) 23.583 29.647 (4.545) -20,5%
Oneri finanziari (3.295) 2.338 (957) (850) (2.445) 12,6%
RISULTATO ANTE IMPOSTE 21.806 819 22.626 28.797 (6.991) -21,4%
Imposte (9.802) (203) (10.005) (11.599) 1.797 -13,7%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 12.004 616 12.620 17.198 (5.194) -26,6%

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2019 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 351.403 migliaia rispetto a Euro 346.556 migliaia dell'esercizio 2018, con un incremento dell'1,4% (+1,2% a tassi di cambio costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 262.219 migliaia con un decremento dell'1,3% a cambi correnti (-1,6% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2018. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 128.178 migliaia con un incremento dell'8,3%.

Ripartizione dei ricavi per marchio

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 % 2018 % Δ %
Alberta Ferretti 26.144 7,4% 32.117 9,3% ( 5.973) (18,6%)
Philosophy 18.244 5,2% 18.181 5,2% 63 0,3%
Moschino 262.507 74,7% 250.820 72,4% 11.687 4,7%
Pollini 35.920 10,2% 35.976 10,4% ( 56) (0,2%)
Altri 8.588 2,5% 9.462 2,7% ( 874) (9,2%)
Totale 351.403 100,0% 346.556 100,0% 4.847 1,4%

Nell'esercizio 2019, il marchio Alberta Ferretti ha registrato un decremento del 18,6% (-18,9% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 7,4%, mentre il marchio Philosophy di Lorenzo Serafini ha registrato un incremento dello 0,3% (-0,3% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 5,2%.

Nello stesso periodo il brand Moschino ha riportato un incremento del 4,7% (+4,5% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 74,7%.

Il marchio Pollini ha registrato un calo dello 0,2% (-0,3% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato consolidato pari al 10,2%, mentre il fatturato relativo agli altri brands in licenza ha registrato un decremento del 9,2% (-10,2% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 2,5%.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 % 2018 % Δ %
Italia 160.865 45,8% 168.453 48,6% ( 7.588) (4,5%)
Europa (Italia esclusa) 86.890 24,7% 80.301 23,2% 6.589 8,2%
Asia e Resto del mondo 86.020 24,5% 80.092 23,1% 5.928 7,4%
America 17.628 5,0% 17.710 5,1% ( 82) (0,5%)
Totale 351.403 100,0% 346.556 100,0% 4.847 1,4%

Ripartizione dei ricavi per area geografica

Nell'esercizio 2019 le vendite in Italia, pari al 45,8% del fatturato consolidato, hanno registrato, rispetto al 2018, un calo del 4,5% a Euro 160.865 migliaia, direttamente riferibile alla debolezza del canale wholesale, in controtendenza rispetto alla positiva performance del canale retail.

Le vendite in Europa sono aumentate dell'8,2% (+8,1% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 24,7%, trainate in particolare dal buon andamento di Inghilterra, Germania ed Europa orientale.

In Asia e nel Resto del mondo la crescita è stata del 7,4% (+7,5% a tassi di cambio costanti) a Euro 86.020 migliaia con un'incidenza sul fatturato del 24,5%, grazie soprattutto al buon andamento di Cina e Korea, che sono cresciute, rispettivamente del 7,2% e del 14,6%. Le vendite in America hanno registrato una diminuzione pari allo 0,5% (-4,5% a tassi di cambio costanti), pari al 5,0% del fatturato consolidato.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni 2019 % 2018 % Δ % Wholesale 243.904 69,4% 247.827 71,5% ( 3.923) (1,6%) Retail 93.801 26,7% 87.094 25,1% 6.707 7,7% Royalties 13.698 3,9% 11.635 3,4% 2.063 17,7% Totale 351.403 100,0% 346.556 100,0% 4.847 1,4%

Ripartizione dei ricavi per canale distributivo

I ricavi generati dal gruppo nell'esercizio 2019 derivano:

  • per il 69,4%, dalle vendite effettuate dal Gruppo tramite la propria struttura commerciale, gli showroom del Gruppo, gli agenti e gli importatori, i punti vendita in franchising, i corner e gli shop in shop (canale wholesale), che passano da Euro 247.827 migliaia dell'esercizio 2018 a Euro 243.904 migliaia dell'esercizio 2019 con un decremento dell'1,6% (-1,8% a tassi di cambio costanti);

  • per il 26,7%, dalle vendite effettuate attraverso punti vendita gestiti direttamente dal Gruppo (canale retail), che passano da Euro 87.094 migliaia dell'esercizio 2018 a Euro 93.801 migliaia dell'esercizio 2019 con un incremento del 7,7% (+7,5% a tassi di cambio costanti);

  • per il 3,9%, dalle royalties derivanti dai contratti di licenza con società terze per la produzione e distribuzione di linee di prodotti con brand del Gruppo. Le royalties, che passano da Euro 11.635 migliaia dell'esercizio 2018 a Euro 13.698 migliaia dell'esercizio 2019, crescendo del 17,7%.

Costo per il personale

Il costo del personale passa da Euro 68.503 migliaia dell'esercizio 2018 a Euro 72.387 migliaia dell'esercizio 2019, registrando un incremento pari a Euro 3.884 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 19,8% dell'esercizio 2018 al 20,6% dell'esercizio 2019.

La forza lavoro passa da una media di 1.350 unità dell'esercizio 2018 alle 1.364 unità dell'esercizio 2019.

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica Esercizio
Esercizio
Variazioni
2019 2018 Δ %
Operai 252 248 4 1,6%
Impiegati-quadri 1.088 1.080 8 0,7%
Dirigenti 24 22 2 9,1%
Totale 1.364 1.350 14 1,0%

Margine operativo lordo (EBITDA)

Nell'esercizio 2019, l'EBITDA consolidato è stato positivo per Euro 53.129 migliaia (con un'incidenza del 15,1% sul fatturato), registrando un incremento del 22,6% rispetto all'EBITDA del 2018 pari a Euro 43.329 migliaia (con un'incidenza del 12,5% sul fatturato).

L'incremento dell'EBITDA è relativo principalmente all'applicazione del IFRS 16. L'applicazione del nuovo principio ha portato alla cancellazione dei canoni per leasing operativi rilevati come costi per servizi che verranno riparametrati tra ammortamenti dei diritti d'uso di attività e oneri finanziari legati alla valutazione del costo ammortizzato del debito finanziario del leasing. L'effetto cumulato derivante dall'applicazione dell'IFRS 16 è pari a Euro 16.576 migliaia.

Per la divisione prêt-à-porter l'EBITDA del 2019 è stato pari a Euro 38.665 migliaia (pari al 14,7% del fatturato), rispetto a Euro 31.645 migliaia del 2018 (pari all'11,9% delle vendite), registrando un incremento di Euro 7.020 migliaia di cui Euro 15.202 migliaia relativo all'applicazione dell'IFRS 16.

Per la divisione calzature e pelletteria, nel 2019 l'EBITDA è stato di Euro 14.464 migliaia (pari all'11,3% delle vendite), rispetto all'EBITDA di Euro 11.684 migliaia del 2018 (pari al 9,9% del fatturato), con un incremento di Euro 2.780 migliaia. L'effetto sull'EBITDA del IFRS16 è stato pari a Euro 1.374 Migliaia.

Risultato operativo (EBIT)

L'EBIT consolidato è stato pari a Euro 25.102 migliaia (pari al 7,1% del fatturato), registrando un decremento pari a Euro 4.545 migliaia, rispetto all'EBIT del 2018 pari a Euro 29.647 migliaia (pari all'8,6% del fatturato). L'effetto sull'EBIT del IFRS16 è stato pari a Euro 1.519 migliaia.

Risultato ante imposte

Nei 2019 gli oneri finanziari netti sono ammontati a Euro 3.295 migliaia (di cui Euro 2.338 migliaia relativi all'applicazione dell'IFRS16) rispetto a Euro 850 migliaia del 2018 e l'incremento è principalmente dovuto all'applicazione dell'IFRS 16.

Il risultato ante imposte passa da Euro 28.797 migliaia nel 2018 a Euro 21.806 migliaia nel 2019, con un decremento in valore assoluto di Euro 6.991 migliaia.

L'effetto dell'applicazione dell'IFRS16 sul risultato ante imposte è stato pari a Euro -819 migliaia.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato netto dell'esercizio ha registrato un utile di Euro 12.004 migliaia, con un calo di Euro 5.194 migliaia, rispetto all'utile di Euro 17.198 migliaia nell'esercizio 2018.

Risultato netto dell'esercizio per il Gruppo

Il risultato netto di Gruppo ha registrato un utile di Euro 11.693 migliaia, con un calo di Euro 5.033 migliaia, rispetto all'utile di Euro 16.726 migliaia nell'esercizio 2018.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

(Valori in unità di Euro) 31 dicembre 31 dicembre 2018 31 dicembre 2018
2019 incluso IFRS 16 escluso IFRS 16
Crediti commerciali 41.524.614 43.138.560 43.138.560
Rimanenze 112.050.942 104.261.515 104.261.515
Debiti commerciali ( 74.300.469) ( 76.949.819) ( 76.949.819)
CCN operativo 79.275.087 70.450.256 70.450.256
Altri crediti correnti 35.218.280 34.852.460 34.852.460
Crediti tributari 14.118.912 7.759.828 7.759.828
Attività per derivati 74.055 219.632 219.632
Altri debiti correnti ( 18.125.081) ( 21.081.936) ( 21.081.936)
Debiti tributari ( 3.391.481) ( 6.452.612) ( 6.452.612)
Passività per derivati - - -
Capitale circolante netto 107.169.772 85.747.628 85.747.628
Immobilizzazioni materiali 62.824.618 60.298.801 60.298.801
Immobilizzazioni immateriali 76.083.463 79.576.000 103.132.467
Attività per diritti d'uso 110.714.289 125.675.066 -
Partecipazioni 131.558 131.558 131.558
Altre attività non correnti 2.720.383 2.810.046 2.810.046
Attivo immobilizzato 252.474.311 268.491.471 166.372.872
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ( 5.194.899) ( 5.491.570) ( 5.491.570)
Accantonamenti ( 1.847.295) ( 2.558.544) ( 2.558.544)
Attività disponibili per la vendita 436.885 436.885 436.885
Passività non finanziarie ( 717.143) ( 770.731) ( 770.731)
Attività fiscali per imposte anticipate 16.949.535 16.780.455 15.073.001
Passività fiscali per imposte differite ( 29.982.114) ( 30.093.668) ( 30.093.668)
CAPITALE INVESTITO NETTO 339.289.052 332.541.926 228.715.873
Capitale sociale 25.286.166 25.371.407 25.371.407
Altre riserve 127.822.540 119.946.741 123.799.107
Utili/(perdite) esercizi precedenti 6.585.047 ( 1.287.069) ( 1.287.069)
Risultato di periodo 11.692.734 16.726.101 16.726.101
Patrimonio Netto del Gruppo 171.386.487 160.757.180 164.609.546
Patrimonio Netto di Terzi 32.688.421 32.289.751 32.849.847
Totale Patrimonio Netto 204.074.908 193.046.931 197.459.393
Crediti finanziari correnti ( 1.132.124) ( 1.420.000) ( 1.420.000)
Disponibilità liquide ( 28.390.143) ( 28.037.213) ( 28.037.213)
Passività finanziarie non correnti 13.448.747 16.408.975 16.408.975
Crediti finanziari non correnti ( 2.225.387) ( 2.302.096) ( 2.302.096)
Passività finanziarie correnti 57.709.288 46.606.814 46.606.814
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA SENZA IFRS 16 39.410.381 31.256.480 31.256.480
Passività per leasing correnti 14.098.081 14.062.364 -
Passività per leasing non correnti 81.705.682 94.176.151 -
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 135.214.144 139.494.995 31.256.480
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 339.289.052 332.541.926 228.715.873

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2018, il capitale investito netto si è incrementato del 48% per effetto dell'applicazione del nuovo principio che ha inciso per 104 milioni di Euro sul bilancio di apertura al 01/01/2019.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto risulta pari a Euro 107.170 migliaia (30,5% dei ricavi) rispetto a Euro 85.748 migliaia del 31 dicembre 2018 (24,7% dei ricavi).

L'analisi delle singole voci che compongono il capitale circolante netto evidenzia principalmente quanto segue:

  • il capitale circolante netto operativo aumenta complessivamente del 12,5% (Euro 8.825 migliaia), con un'incidenza sui ricavi che passa dal 20,3% del 2018 al 22,6% del 2019, principalmente per l'incremento delle rimanenze;
  • la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti aumenta di complessivi Euro 3.323 migliaia rispetto al periodo precedente principalmente per il decremento dei ratei e risconti passivi;
  • la somma dei crediti tributari e debiti tributari aumenta di complessivi Euro 9.420 migliaia. Tale incremento è dovuta principalmente all'incremento del credito IVA e del credito IRES.

Attivo immobilizzato

Le attività fisse al 31 dicembre 2019 aumentano di Euro 86.101 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018, principalmente per l'applicazione dell'IFRS16 (effetto sul 01/01/2019 pari a Euro 102.119 migliaia).

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

L'incremento della posizione finanziaria netta è relativa all'applicazione del IFRS 16 che ha pesato per Euro 95.804 migliaia. Senza considerare l'effetto dell'applicazione del nuovo principio la posizione finanziaria netta aumenta di Euro 8.154 migliaia passando da Euro 31.256 migliaia del 31 dicembre 2018 a Euro 39.410 migliaia del 31 dicembre 2019.

(Valori in Euro migliaia) 31 dicembre IFRS 16 31 dicembre 31 dicembre Variazione
2019 2018 su dicembre
2019 Effetti comparabile 2018
Crediti finanziari correnti (1.132) (1.132) (1.420) 288
Disponibilità liquide (28.390) (28.390) (28.037) (353)
Passività finanziarie non correnti 13.449 13.449 16.409 (2.960)
Crediti finanziari non correnti (2.225) (2.225) (2.302) 77
Passività finanziarie correnti 57.709 57.709 46.607 11.102
Passività per leasing correnti (IFRS 16) 14.098 14.098 - -
Passività per leasing non correnti (IFRS 16) 81.706 81.706 - - -
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 135.214 95.804 39.410 31.256 8.154

PATRIMONIO NETTO

Il patrimonio netto complessivo incrementa di Euro 6.616 migliaia passando da Euro 197.459 migliaia al 31 dicembre 2018 a Euro 204.075 migliaia al 31 dicembre 2019. I motivi di questo incremento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative. Il numero di azioni è di 107.362.504.

I detentori di azioni in misura superiore al 3% alla data della Relazione risultano essere:

Azionisti rilevanti %
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 37,387%
I.M. Fashion S.r.l. 24,410%

Tullio Badioli 3,000% Altri azionisti (*) 35,203%

(*) 5,791% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO ED IL RISULTATO DELL'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO CON I CORRISPONDENTI VALORI CONSOLIDATI

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell'esercizio 2019 ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2019 di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con gli analoghi valori della Capogruppo Aeffe S.p.A.:

(Valori in migliaia di Euro) Patrimonio netto al
31 dicembre 2019
Utile d'esercizio al 31
dicembre 2019
Valore di bilancio della Capogruppo Aeffe 155.573 5.138
Quota del patrimonio e dell'utile netto delle controllate consolidate
attribuibile al Gruppo, al netto del valore di carico delle relative 19.120 10.673
partecipazioni
Effetto riapertura business combinations 30.693 ( 1.412)
Eliminazione dell'utile intersocietario incluso nelle giacenze di
magazzino di controllate consolidate, al netto del relativo effetto fiscale
( 6.371) ( 2.035)
Adeguamento ai principi contabili della Capogruppo 2.447 56
Effetto netto di altre scritture di consolidamento 2.613 ( 416)
Totale rettifiche di consolidamento 48.502 6.866
Patrimonio Netto e Utile di Gruppo 171.387 11.692
Patrimonio Netto e Utile di Terzi 32.688 312
Patrimonio Netto e Utile Totale 204.075 12.004

4. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti. Tali costi sono stati totalmente contabilizzati a Conto Economico.

5. OBIETTIVI E POLITICHE DEL GRUPPO IN MATERIA DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO

In riferimento agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio finanziario si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

6. CORPORATE GOVERNANCE

Aeffe S.p.A. ha adeguato il proprio sistema di corporate governance alle raccomandazioni di cui al Codice di Corporate Governance delle Società Quotate delle società quotate.

Il Codice di Corporate Governance si rivolge a tutte le società con azioni quotate sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana e costituisce un modello di riferimento di natura organizzativa e funzionale per le società quotate sui mercati organizzati e gestititi da Borsa Italiana, non vincolante e caratterizzato dalla flessibilità necessaria alla sua adozione da parte delle società.

L'adeguamento del sistema di governo delle società quotate alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina non è, infatti, attualmente imposto da alcuna norma di legge: l'adesione agli standard e ai modelli organizzativi dallo stesso proposti è, pertanto, volontaria e lasciata alla libera valutazione delle società quotate alle quali lo stesso è rivolto. Tuttavia, alcune raccomandazioni del Codice di Autodisciplina sono riflesse in norme di legge e/o regolamentari e, più precisamente, nel codice civile, nel D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (il "Testo Unico della Finanza"), come successivamente modificato, nel Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni e modifiche (il "Regolamento Emittenti"), nonché nel Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana (il "Regolamento di Borsa") e nelle Istruzioni di Borsa con riferimento specifico alle società ammesse alla negoziazione delle proprie azioni con la qualifica di STAR.

Le società adottano il Codice con prevalenza della sostanza sulla forma e applicano le sue raccomandazioni secondo il criterio del "comply or explain.

In adempimento agli obblighi normativi, Aeffe redige annualmente la "Relazione sul governo societario", precisando: (i) quali raccomandazioni del Codice di Autodisciplina siano state effettivamente adottate dall'emittente e con quali modalità, e (ii) quali raccomandazioni non abbia fatto proprie, in tutto o in parte, fornendo in tal caso adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione. La suddetta relazione, che riporta anche le informazioni sugli assetti proprietari, è disponibile sul sito internet www.aeffe.com.

7. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2019 la Capogruppo possiede 6.217.839 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna che corrispondono al 5,791% del suo capitale sociale. Nel corso dell'esercizio 2019 sono state acquistate dalla Capogruppo 340.961 azioni proprie per un controvalore totale pari a Euro 550.268.

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Capogruppo non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

8. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota "Operazioni con parti correlate".

9. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL'AMBIENTE

Relativamente all'informativa relativa al personale e all'ambiente, si rimanda a quanto indicato nel Documento non finanziario consolidato 2019.

10. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.

11. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all'Organizzazione Mondiale della Sanità una serie di casi di polmonite dall'origine ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. Nei primi giorni di gennaio 2020, il CDC cinese ha comunicato l'identificazione di un nuovo coronavirus (2019- nCoV), successivamente denominato dall'OMS Covid-19. Alla data di stesura del presente documento, il virus ha colpito migliaia di persone nel mondo, raggiungendo anche altri paesi tra cui l'Italia, e sta provocando vari decessi. Ad oggi, non solo la Cina ma anche gli altri Paesi colpiti dal Covid-19 hanno adottato misure di prevenzione e di controllo molto rigide con l'obiettivo di contenere l'epidemia, tra le quali la chiusura di scuole, limitazioni alla circolazione nelle zone più colpite ed il blocco di numerosi voli da e per le zone più colpite. La situazione resta in evoluzione e sta provocando un effetto significativo generalizzato sul turismo, sui viaggi e sulle vendite penalizzate sia sui mercati asiatici sia a livello domestico per la contrazione dei flussi turistici.

Nelle ultime settimane lo scenario macroeconomico internazionale si è repentinamente indebolito per effetto della diffusione del Coronavirus e oggi resta ancora elevata l'incertezza sulla durata di tale epidemia. Il Gruppo sta impegnando tutte le proprie risorse ed energie per affrontare queste difficili condizioni mercato, sia in termini di un'attenta gestione delle relazioni commerciali con la clientela che di azioni ponderate volte a contenere i costi che possono essere rinviati senza alcun pregiudizio per lo sviluppo ed il rafforzamento dei propri brand.

In questo scenario sono state intraprese misure correttive tempestive ritenute di fondamentale importanza per l'interesse a lungo termine del Gruppo e atte ad affrontare le sfide dell'attuale sviluppo della situazione macroeconomica.

Tali misure rientrano in un piano elaborato ad hoc per contrastare efficacemente ed efficientemente gli effetti negativi legati all'emergenza globale del coronavirus Covid-19.

12. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L'attuale quadro macroeconomico internazionale resta molto complicato e le conseguenze economiche e sociali legate all'epidemia da coronavirus Covid-19 non sono ad oggi quantificabili.

Il Gruppo ha già adottato misure atte ad affrontare la situazione limitandone gli effetti negativi, attraverso una gestione particolarmente accurata delle relazioni commerciali con la clientela e l'adozione di misure ben ponderate e volte a rinviare costi senza alcun pregiudizio per il rafforzamento e sostegno dei propri brand.

Il Gruppo, parimenti, conferma il suo impegno in termini di ricerca, creatività e manifattura di alta qualità con l'obiettivo di rafforzare il posizionamento dei brand in portafoglio, quali Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino, Pollini.

In termine di aree geografiche, il Gruppo osserva con attenzione costante l'evoluzione dei mercati ad elevato potenziale, valutando l'ottimizzazione del piano di sviluppo della rete di franchising e di aperture selettive di negozi monomarca a gestione diretta (DOS). Inoltre, a seguito dell'internazionalizzazione della gestione degli store on-line dei brand di proprietà, il Gruppo si aspetta ulteriori sinergie derivanti dall'approccio distributivo multi-channel, ovvero sull'integrazione tra i diversi canali di vendita, fisico e on-line, anche in ottica di personalizzazione della customer experience.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

NOTA METODOLOGICA

Il Gruppo Aeffe (di seguito anche Aeffe o il Gruppo) rientra nell'ambito di applicazione del D.lgs. 254/2016 emanato in attuazione della Direttiva 2014/95/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 - che prevede l'obbligo, in capo agli Amministratori, di predisporre una Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario (di seguito anche Dichiarazione o DNF), al fine di presentare agli Azionisti e, più in generale, a tutti i propri stakeholder, le principali performance in ambito sociale e ambientale riferite all'esercizio chiuso il 31.12.2019.

Il Gruppo, con lo scopo di rispettare i criteri di rendicontazione previsti dal D.lgs. 254/2016, ha predisposto la propria Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario adottando le linee guida del GRI Sustainability Reporting Standards (GRI Standards) emanate nel 2016 dalla Global Reporting Initiative, che costituiscono il riferimento più diffuso a livello internazionale per la rendicontazione di sostenibilità.

Al paragrafo "GRI Content Index" viene rappresentata, in forma sintetica, una tabella di correlazione tra le informazioni rendicontate dal Gruppo e gli indicatori del GRI, optando per un livello di copertura Referenced.

I dati presentati fanno riferimento all'esercizio 2019 con comparazione, ove possibile, con i risultati 2018 e derivano da rilevazioni dirette, salvo alcune stime, debitamente segnalate all'interno del documento, effettuate senza intaccare l'accuratezza dello specifico dato.

Tutte le strutture aziendali hanno contribuito alla definizione dei contenuti di tale Dichiarazione, mentre la raccolta dei dati è stata effettuata presso la struttura della Direzione Amministrazione Finanza e Controllo.

Perimetro della Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario

Il perimetro di rendicontazione della presente Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario include le Società: Aeffe S.p.A., Aeffe Retail S.p.A., Aeffe USA Inc., Velmar S.p.A., Pollini S.p.A., Pollini Retail S.r.l., Moschino S.p.A., Moschino Korea Ltd.

Non rientrano all'interno del perimetro di rendicontazione della DNF le Società: Fashoff UK Ltd; Moschino France Sarl; Bloody Mary Inc; Moschino Japan Ltd; Moschino USA Inc; Aeffe UK Ltd; Aeffe Japan Inc; Aeffe France Sarl; Aeffe Shanghai Ltd; Aeffe Germany Gmbh; Clan cafè Srl; Divè SA; Pollini Suisse Sagl; Pollini Austria Gmbh; Pollini France Sarl.

Tali esclusioni sono motivate dal fatto che gli impatti socio-economici ed ambientali di tali Società non sono ritenuti significativi in ragione della bassa incidenza, rispetto al totale consolidato, in termini di fatturato e di dipendenti; tale possibilità è prevista dall'art. 4 del D.lgs. n. 254/2016, secondo il quale, infatti, la Dichiarazione consolidata può portare ad escludere quelle Società controllate che, se pure incluse nell'area di consolidamento contabile, non risultano necessarie al fine di comprendere l'attività del Gruppo, il suo andamento, i suoi risultati e l'impatto prodotto dall'attività stessa.

L'immagine seguente raffigura la struttura societaria del Gruppo, inclusivo delle partecipazioni di controllo al 31 dicembre 2019.

Analisi di materialità associata al rischio

Nello svolgere la propria attività, Aeffe si relaziona con numerosi attori, gli stakeholder, che sono in grado di influenzare più o meno direttamente l'operato aziendale e che hanno interesse affinché Aeffe conduca le proprie attività in modo responsabile e sostenibile.

Le principali categorie di stakeholder identificate da Aeffe sulla base della consapevolezza del proprio ruolo sociale e del forte radicamento territoriale, sono:

Nell'ambito del processo di rendicontazione, Aeffe ha effettuato un'analisi di materialità volta a identificare e dare priorità alle tematiche considerate significative per il proprio business e per i propri stakeholder.

Nel rispetto degli ambiti previsti dal D.lgs. 254/2016 e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione delle attività del Gruppo e degli impatti da esso prodotti, sono state individuate le cosiddette tematiche materiali, ossia quelle tematiche in grado di riflettere gli impatti economici, sociali e ambientali più significativi dell'Organizzazione e, al contempo, di influenzare le decisioni degli stakeholder interni ed esterni.

La gestione dei rischi e la strategia, inoltre, costituiscono la base del reporting non finanziario; per tale motivo, quest'anno per la prima volta, il Gruppo ha deciso di inserire all'interno della propria matrice di materialità anche il livello di rischio percepito per ogni tematica risultata materiale. Attraverso un'analisi ponderata è stata così costruita una matrice di materialità con un'associazione diretta al rischio.

A seguito dell'individuazione delle tematiche rilevanti per Aeffe, si è proceduto alla determinazione dei temi core, ossia quei temi cruciali su cui incentrare la rendicontazione, attraverso:

  • somministrazione di una survey interna, per l'individuazione dei temi materiali;
  • somministrazione di una survey per la valutazione dei rischi associati ad ogni tematica, rivolte al gruppo di lavoro individuato (Direzione Generale; Direzione Operativa; Direzione Amministrazione Finanza e Controllo; Direzione Prevenzione e Protezione; Direzione Risorse Umane) . Il livello di rischio è stato calcolato considerando la probabilità di accadimento dell'evento rischioso - legato al mancato presidio della tematica materiale - per la gravità nel caso in cui si verifichi l'evento stesso [R=PxG];
  • attività di benchmark con i principali competitor e peer del settore.

Tale analisi ha consentito di:

  • Identificare le tematiche materiali;
  • verificare il grado di allineamento o disallineamento tra la prospettiva degli stakeholder e la prospettiva dell'azienda su ciascuna tematica;
  • analizzare e identificare il livello di rischio di ciascuna tematica.

L'analisi fin ora descritta ha come risultato la seguente matrice, ottenuta dalla combinazione delle valutazioni delle singole tematiche e del livello di rischio ad esse associato, sia dal punto di vista di Aeffe che dal punto di vista dei suoi stakeholder. All'interno di essa sono rappresentati esclusivamente i temi che hanno superato la cosiddetta soglia di materialità, ossia quelli che hanno ottenuto, su entrambi gli assi, una valutazione

media superiore a 2 su una scala da 1 (aspetto trascurabile, improbabile e non grave) a 4 (aspetto molto rilevante, altamente probabile e molto grave).

Di seguito vengono riportati, per ogni tematica materiale, i rischi connessi, il perimetro in cui gli impatti reali e potenziali vengono generati e il perimetro di rendicontazione.

Ambito Tematica Rischi individuati impatti Perimetro degli Perimetro di
rendicontazione
Materiale Interno Esterno
Trasparenza nella
gestione del
business e
compliance
Mancata compliance o
violazione della normativa,
che può portare a sanzioni
pecuniarie e/o a citazioni
in cause giudiziarie
Gruppo
Aeffe
Collaborat
ori esterni
Perimetro DNF
Governance Lotta alla
corruzione
Violazione della
normativa, che può
portare a sanzioni
pecuniarie e/o a citazioni
in cause giudiziarie;
Perdita di quote di
mercato.
Gruppo
Aeffe
Collaborator
i esterni;
Fornitori;
Business
partner
Perimetro DNF
Responsabilità
economica
Solidità
economico
finanziaria del
Gruppo
Contrazione dei risultati
economici e mancato
raggiungimento degli
obiettivi
Gruppo
Aeffe
Business
partner
Consolidato
finanziario
Presenza
territoriale e
mercati serviti
Perdita di competitività e di
quote di mercato
Gruppo
Aeffe
Perimetro DNF
Qualità delle
materie prime,
sicurezza e
riciclabilità del
prodotto
Immissione sul mercato di
un prodotto non in linea
con gli standard qualitativi
e normativi, con
conseguente potenziale
perdita di immagine e di
quote di mercato
Gruppo
Aeffe
Fornitori Perimetro DNF
Soddisfazione del
cliente
Perdita di immagine e
reputazione;
Perdita di competitività e
di quote di mercato
Gruppo
Aeffe
Business
partner
Perimetro DNF
Salute e sicurezza
dei clienti
Perdita di immagine e
reputazione;
Perdita di competitività e
di quote di mercato
Gruppo
Aeffe
Perimetro DNF
Responsabilità
di prodotto
Marketing e
comunicazione
responsabili
Perdita di immagine e
reputazione;
Perdita di competitività e
di quote di mercato
Gruppo
Aeffe
Perimetro DNF
Gestione
responsabile della
supply chain
Fallimento dei fornitori e
dei partner commerciali
con cui il Gruppo lavora;
Contrazione dei risultati
economici e mancato
raggiungimento degli
obiettivi;
Perdita di immagine e
reputazione derivante
dall'affidamento del
processo a fornitori non in
linea con il Codice Etico di
Aeffe S.p.A. e nel rispetto
delle normative vigenti
Gruppo
Aeffe
Fornitori;
Business
partner
Aeffe S.p.A. e Pollini
S.p.A.
Limitazione
giustificata dal fatto
che le altre Società
considerate sono
prettamente (o
esclusivamente) di
tipo commerciale.
Pertanto, gli impatti
non sono considerati
significativi
Ricerca e sviluppo Perdita di immagine e
reputazione;
Perdita di competitività e
di quote di mercato
Gruppo
Aeffe
Perimetro DNF
Responsabilità Salute e Sicurezza Aumento del tasso di Gruppo Fornitori Sono state
sociale e benessere dei
lavoratori
infortuni;
Aumento dello stress da
lavoro correlato
Aeffe considerate solo le
Società italiane1
rientranti nel
perimetro di
rendicontazione.
Per le Società estere
viene garantito il
rispetto delle
normative vigenti
locali.
Valorizzazione del
capitale umano
Aumento del turnover e
perdita di personale
competente e rilevante nei
processi cruciali;
Mancato raggiungimento
degli obiettivi prefissati a
causa di una errata
pianificazione e/o
fallimento degli stessi a
causa di una errata
esecuzione di azioni,
adeguatamente
pianificate;
Dispersione di know-how
e contestuale
rafforzamento della
concorrenza
Gruppo
Aeffe
Perimetro DNF
Pari opportunità,
diritti umani e non
discriminazione
Perdita di risorse,
reputazione e profitti che
possono derivare da
sanzioni e cause legate a
tematiche di razzismo,
disparità con conseguente
perdita di reputazione;
Rischi di cause legate alla
non tutela dei diritti
umani, con conseguente
perdita di reputazione
Gruppo
Aeffe
Perimetro DNF
Responsabilità
ambientale
Efficienza
energetica e
contenimento
delle emissioni
Procurare impatti
ambientali negativi;
Sanzioni e multe di natura
pecuniaria a seguito della
mancata compliance alla
normativa vigente
Gruppo
Aeffe
Fornitori Aeffe S.p.A. e Pollini
S.p.A.
Limitazione
giustificata dal fatto
che le altre Società
considerate sono

1 Aeffe S.p.A.; Aeffe Retail S.p.A.; Velmar S.p.A.; Pollini S.p.A.; Pollini Retail S.r.l.; Moschino S.p.A.

Tutte le variazioni rispetto a quanto riportato nella colonna "perimetro di rendicontazione" sono opportunamente segnalate all'interno del paragrafo.

Processo di rendicontazione

I contenuti della presente DNF hanno subìto un percorso di convalida ed approvazione che si è sviluppato nella modalità di seguito descritta:

    1. è stato individuato un gruppo di lavoro ristretto in capo alla Direzione Generale del Gruppo Aeffe, rappresentato dalle seguenti figure:
  • Controllo di gestione operativo Aeffe S.p.A.
  • Direttore tecnico produttivo Aeffe S.p.A.
  • HR Manager Aeffe S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe Retail S.p.A.
  • Responsabile Bilancio Consolidato Gruppo Aeffe
  • RSPP Aeffe S.p.A., Velmar S.p.A., Moschino S.p.A., Aeffe Retail S.p.A.
  • Responsabile ufficio legale Gruppo Aeffe
    1. Ciascuna Società rientrante nel perimetro di rendicontazione ha contribuito a fornire le informazioni richieste, identificando un data owner e facendo validare i contenuti di ciascuna scheda di raccolta dati dal responsabile diretto.
    1. Le informazioni consolidate ed i dati sono stati, quindi, collezionati ed aggregati dai responsabili delle funzioni sopra indicate, ciascuno per la propria competenza.
    1. Infine, i contenuti definitivi sono stati approvati dalla Direzione Generale del Gruppo e dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo Aeffe S.p.A. nella seduta del 12 marzo 2020.
    1. I contenuti della presente Dichiarazione sono stati rivisti e oggetto di verifica da parte del revisore designato, secondo le metodologie previste dallo standard ISAE 3000 R (Limited Assurance).
    1. La presente Dichiarazione è pubblicata, congiuntamente alla Relazione di Bilancio 2019 del Gruppo Aeffe, nella sezione Investor Relation - Bilanci e Relazioni del sito internet http://www.aeffe.com.

GOVERNANCE

TEMI MATERIALI

  • Trasparenza nella gestione del business e compliance
  • Pari opportunità, diritti umani e non discriminazione

OBIETTIVI FUTURI DI MIGLIORAMENTO

Estendere a tutte le Società appartenenti al perimetro di rendicontazione il processo di internal auditing adottato dalla Capogruppo.

Politica e Modello di gestione

Il Gruppo Aeffe si impegna a garantire pari opportunità di trattamento nei confronti di tutti i propri collaboratori. Tutte le decisioni del Gruppo, inoltre, sono basate sul merito, sulle competenze e sulle abilità.

Il Gruppo ripudia ogni possibile discriminazione diretta o indiretta in base ad età, stato di salute, sesso, religione, razza, opinioni politiche e culturali, nonché condizione personale o sociale.

Aeffe si impegna a prevedere tutte le azioni di sensibilizzazione al fine di diffondere la massima conoscenza possibile sui temi e a aiutare tutti i soggetti maggiormente esposti.

La Capogruppo Aeffe S.p.A. ha adottato un modello tradizionale di amministrazione e controllo strutturato su un Consiglio di Amministrazione e un Collegio Sindacale, nominati dall'Assemblea degli azionisti; inoltre è stato individuato nel Codice di autodisciplina, promosso da Borsa Italiana S.p.A., lo schema di riferimento per la definizione del proprio sistema di governance.

ORGANO N. MEMBRI FUNZIONE
La Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da
un numero di amministratori esecutivi e non esecutivi, in cui gli esponenti di
sesso femminile sono almeno un terzo del totale.
Consiglio di
Amministrazione
8 La nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione spetta
all'Assemblea ordinaria dei soci sulla base di liste di candidati presentate dai
soci stessi, nel rispetto della normativa pro-tempore vigente inerente
all'equilibrio tra generi. Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più
ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società, senza
eccezioni di sorta, ed ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga
opportuni per l'attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi
soltanto quelli che la legge in modo tassativo riserva all'Assemblea dei soci.
Collegio sindacale 5 Il controllo del Collegio Sindacale è un controllo di legalità perché i sindaci
verificano il rispetto della legge e dello statuto e possono impugnare dinanzi
al tribunale le delibere non conformi alla legge e allo statuto. Inoltre, essi
verificano l'adeguatezza dell'organizzazione amministrativa e contabile e la
corretta amministrazione della società segnalando all'assemblea eventuali
fatti rilevanti. I sindaci possono denunciare al tribunale eventuali irregolarità
riscontrate nella gestione.
Comitato per la
remunerazione
3 Il Comitato per la Remunerazione ha il compito di formulare proposte al
Consiglio, in assenza dei consiglieri interessati, per la remunerazione degli
amministratori delegati e di quelli che ricoprono particolari cariche, nonché,
su indicazione degli amministratori delegati, per la determinazione dei criteri
per la remunerazione dell'alta direzione della società, ivi compresi gli
eventuali piani di stock options o di assegnazione di azioni, nonché eventuali
MBO a breve e medio-lungo termine. Il comitato per la remunerazione valuta
periodicamente i criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con
responsabilità strategiche, vigila sulla loro applicazione sulla base delle
informazioni fornite dagli amministratori delegati e formula al Consiglio
raccomandazioni generali in materia.
Comitato per il
controllo interno
3 Il Comitato per il Controllo Interno ha funzioni consultive e propositive nei
confronti del Consiglio in materia di: (a) definizione delle linee di indirizzo del
sistema di controllo interno e gestione dei rischi in modo che i principali
rischi afferenti alla Società e al gruppo risultino correttamente identificati
nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre
criteri di compatibilità
di tali rischi con una sana e corretta gestione
dell'impresa; (b) definizione delle decisioni relative alla nomina, revoca,
remunerazione e dotazione di risorse del responsabile della funzione di
internal audit; (c) individuazione dell'amministratore esecutivo incaricato di
sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno; (d)
valutazione, con cadenza almeno annuale, dell'adeguatezza, dell'efficacia e
dell'effettivo funzionamento del sistema di controllo interno; (e) descrizione,
nella relazione sulla corporate governance, degli elementi essenziali del
sistema di controllo interno. Il Comitato per il Controllo Interno, inoltre: (a)
valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti
contabili societari e alla società di revisione, il corretto utilizzo dei principi
contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
(b) su richiesta del Presidente, esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla
identificazione dei principali rischi aziendali, nonché alla progettazione,
realizzazione e gestione del sistema di controllo interno; (c) esamina il piano
di lavoro preparato dal preposto al controllo interno, nonché le relazioni
periodiche dallo stesso predisposte; (d) valuta le proposte formulate dalla
società di revisione per ottenere l'affidamento del relativo incarico, nonché
valuta il piano di lavoro predisposto per la revisione e i risultati esposti nella
relazione e nella eventuale lettera di suggerimenti (e) vigila sull'efficacia del
processo di revisione contabile; (f) ove ne ravvisi l'esigenza, chiede alla
funzione di internala audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree
operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del collegio
sindacale.

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi adottato da Aeffe permette di assicurare, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di sviluppo sostenibile del business. Il Modello di organizzazione, gestione e controllo, ex D.lgs. 231/2001 (di seguito anche Modello 231 o MOG) si inserisce nel più ampio sistema di controllo già in essere e adottato al fine di fornire la ragionevole garanzia circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali nel rispetto delle leggi e dei regolamenti.

Per comprendere il modello di governance del Gruppo (ivi compresa l'adozione del Modello 231 per le Società italiane e la sua declinazione operativa in termini di sorveglianza e controllo) si rimanda alla lettura della Relazione sulla Corporate Governance disponibile sul sito www.aeffe.com.

Indicatori di performance

Nel corso del 2019 non si è verificato alcun incidente significativo legato alla discriminazione di qualunque natura all'interno del perimetro di rendicontazione.

Per quanto concerne la diversità nelle più alte cariche di governo, la Capogruppo, Aeffe S.p.A. è conforme a quanto previsto dalla normativa vigente, garantendo che almeno un terzo del CdA sia formato da amministratori di genere femminile.

Uomini Donne Totale <30anni 30-50anni >50 anni Totale
CdA 5 3 8 - 1 7 8
Collegio
Sindacale
3 2 5 - 2 3 5

ORGANI DI GOVERNO AEFFE S.P.A. SUDDIVISO PER GENERE E FASCIA D'ETÀ

RISORSE UMANE

TEMI MATERIALI

  • Salute e Sicurezza e benessere dei lavoratori
  • Valorizzazione del capitale umano

OBIETTIVI FUTURI DI MIGLIORAMENTO

La Direzione Risorse Umane di Aeffe ha l'obiettivo primario di migliorare le performance delle risorse e pianificare eventuali interventi di miglioramento sui relativi processi organizzativi, al fine di consentire e facilitare lo sviluppo del business. Premesso ciò, è necessario che ciascun individuo venga considerato nella sua globalità, non limitandosi alla sola valutazione di esperienze maturate, ma andando più a fondo nella conoscenza della persona, scoprendo attitudini, motivazione e, soprattutto, potenzialità.

Impegni e obiettivi di miglioramento a breve termine:

  • mantenere un dialogo continuo e costruttivo con le risorse, perseguendo l'obiettivo comune di costruire valore per l'impresa, attraverso uno sportello di ascolto con tutto il personale dipendente;
  • decentrare in outsourcing le attività a meno valore aggiunto per la funzione (come ad esempio assunzioni con agenzie di somministrazione per i lavoratori stagionali, ricerche e selezioni di profili junior);
  • erogare la formazione sulla compliance al personale dipendente su una piattaforma digitale in elearning;
  • effettuare un'analisi dettagliata sulle classi di età di tutta l'Organizzazione, al fine di verificare l'attuale equilibrio intergenerazionale attraverso l'adattamento delle attività prevista dai ruoli. Questa indagine risulta necessaria, al fine di identificare una buona pratica nella gestione dell'età dei collaboratori e contribuire al prolungamento della vita lavorativa, promuovendo le pari opportunità tra lavoratori di diverse fasce d'età;
  • monitorare costantemente i KPI (key performance indicator) del personale in forza, attraverso specifiche metriche.

Impegni e obiettivi di miglioramento a medio-lungo termine:

  • attrarre risorse di valore, garantendo l'efficacia delle attività di formazione per sviluppare le diverse competenze, pianificando percorsi di carriera che valorizzino il capitale umano. Tutto ciò senza distogliere mai l'attenzione dai costi del personale;
  • gestire i talenti, sviluppando le competenze delle persone in modo da creare valore per

l'Organizzazione;

  • ricerca, selezione e assunzione di figure tecniche professionali che abbiano lo scopo principale di stabilire le gerarchie di successione per i ruoli chiave;
  • con l'obiettivo di sviluppare una cultura del lavoro agile, nel prossimo contratto integrativo aziendale in via sperimentale su alcuni uffici/reparti - verrà introdotto lo Smart Working. In prospettiva, la funzione HR di tutti i settori sarà chiamata ad implementarlo e consentirlo a tutto il personale dipendente (ove possibile), coniugando le esigenze e scadenze dell'azienda nel mantenimento dei processi e della stagionalità del business;
  • migliorare il flusso comunicativo verso l'esterno (attraverso social network, intranet aziendale, siti del Gruppo). Ad oggi l'azienda è impegnata a creare un'identità tra i vari siti del Gruppo, andando a ridefinire la comunicazione e i contenuti tra tutti canali digitali, al fine di trasmettere un'immagine aziendale coerente ed integrata, oltreché curare l'attività di employer branding, finalizzata ad attrarre le risorse migliori.

Impegni e obiettivi di miglioramento in materia HSE:

Riguardo agli obiettivi del Gruppo, alla Salute e Sicurezza sul Lavoro, sono stati definiti, nel medio periodo, alcuni interventi mirati a ridurre ulteriormente la rischiosità relativa alle varie attività ed indirizzato a ridurre l'indice infortunistico aziendale, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa e legislazione applicabile, con particolare riguardo al D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

INIZIATIVE PER IL 2020

  • Implementazione e sviluppo dell'App Infinity per consentire l'accesso al sistema HR a tutti i livelli, anche attraverso l'utilizzo di tablet e smartphone;
  • Mappatura, censimento, raccolta ed immissione dei dati HR per le Società estere del Gruppo nel software HR Headquarter, per aggregare i dati di tutte le aziende estere in tempo reale;
  • Verrà inserita nel sistema HR una nuova informativa sul Diversity Management per ogni singolo collaboratore. Questo documento vuole andare a migliorare la Compliance aziendale e a promuovere la sensibilizzazione sul cambiamento culturale e organizzativo, per creare un ambiente "inclusivo" in cui le differenze dei gruppi e degli individui non siano fonte di discriminazione, ma oggetto di reale attenzione e ascolto. Questo documento verrà pubblicato nel portale Infinity per tutti i dipendenti in forza, allo stesso tempo verrà consegnato ad ogni nuovo lavoratore per future assunzioni;
  • Implementazione del nuovo modello di valutazione delle risorse nel sistema HR Infinity, adeguando l'analisi su ambiti più profondi e più lineari del business.

Politica e Modello di gestione

Per Aeffe le persone rappresentano un vero e proprio asset strategico: perché venga preservato ed arricchito, le persone sono continuamente stimolate e condotte verso un percorso di crescita personale e professionale all'interno del quale le potenzialità e la creatività degli individui trovano piena realizzazione.

La Direzione del Gruppo Aeffe vuole garantire al proprio capitale umano un luogo di lavoro confortevole, ma anche sicuro: sono identificati e valutati i rischi cui possono essere soggetti i lavoratori e le parti interessate, individuando le idonee azioni di prevenzione.

Il Gruppo garantisce il rispetto del diritto, di tutto il personale, di formare, organizzare o di partecipare a sindacati di propria scelta e di contrattare collettivamente, senza che questo comporti alcuna conseguenza negativa o provochi ritorsioni.

Le politiche sono stabilite e diffuse nell'attuazione di programmi volti a gestire, in ogni aspetto organizzativo, la formazione e lo sviluppo delle persone, la motivazione e la misurazione di tutte le performance a tutti i livelli, in coerenza con i budget assegnati e presentati in Direzione e nel rispetto di una pax sociale con le Parti Sociali.

Affinché il modello di gestione delle risorse umane sia efficace, è necessario che si instauri nel Gruppo un processo di pianificazione dello sviluppo delle stesse, che prevede l'identificazione dei ruoli organizzativi da coprire con risorse interne e dei relativi profili professionali; la ricerca, selezione e assunzione delle risorse umane in azienda, la loro costante valutazione e il riconoscimento del valore dell'apporto da esse fornito all'azienda anche in termini di comportamento e rispetto della cultura aziendale; l'adozione di modelli di leadership appropriati, da parte dei responsabili di gruppi operativi, e di azioni di sviluppo delle risorse, tramite formazione, politiche retributive meritocratiche ed incentivanti e/o mobilità interna.

Il sistema organizzativo per la salute e sicurezza aziendale delle Società del Gruppo è organizzato in ottemperanza alla legge nazionale vigente (D.lgs. 81/08 e s.m.i. o equipollenti per le Società estere). Al fine di mitigare i rischi associati, il Gruppo opera in conformità a tutte le leggi vigenti, garantendo un luogo di lavoro salubre, ma anche formando e incentivando i propri dipendenti, affinché accrescano le proprie competenze, si sentano ascoltati e vedano riconosciuto il proprio lavoro.

Indicatori di performance

Nel 2019 Aeffe ha mantenuto gli impegni di implementare ed aprire il Sistema Informatico HR a tutta la popolazione delle Società italiane. Ad oggi, le integrazioni del software HR con i vari dipartimenti profilati, stanno portando ad un completamento dell'informazione sul personale dipendente, che consente di entrare in profondità nel dato, producendo una lettura dell'informazione con una prospettiva più ampia. Sono stati profilati 3 cluster (Dipendente, Responsabile, Coordinatore) ognuno con la possibilità di vedere la popolazione del proprio perimetro gerarchico ed interagire con il sistema in piattaforma Cloud, all'interno del quale sono pubblicate, a titolo esemplificativo, policy aziendali, regolamenti, procedure e altre informazioni come l'adesione alla banca ore, l'adesione all'assistenza fiscale e i rinnovi dei C.C.N.L. e dei contratti integrativi aziendali.

Sono state sensibilmente aumentate le attività di employer branding, al fine di rafforzare i brand e l'azienda cercando di presentare il Gruppo come un "luogo per talenti", utilizzando il marketing per rendere l'Organizzazione attraente. L'obiettivo è stato di presentare Aeffe come un luogo di lavoro ideale, cercando di coinvolgere gli utenti sui social media (LinkedIn), prestando attenzione alla reputazione online e migliorando l'utilizzo del career site (software per la raccolta dei curriculum vitae), al fine di veicolare tutte le candidature in un unico database che tracci e raccolga i curriculum con il consenso privacy; allo stesso tempo si è cercato di invogliare gli utenti a conoscere la storia e la cultura aziendale e quindi candidarsi, inserendo una time line dell'azienda ed arricchendo i contenuti sulla sezione career.

Questa azione di marketing/HR è stata effettuata anche nelle scuole ed università (specializzate nel settore), partecipando ad inviti per career day, così come nelle scuole superiori per attività di orientamento. Questi incontri sono propedeutici all'inserimento in azienda di giovani talenti attraverso l'attivazione di tirocini formativi e curriculari per gli studenti universitari e di alternanza scuola lavoro per i ragazzi delle scuole superiori.

È stato acquistato, con un progetto triennale, un learning management system che consentirà al dipartimento HR di far fruire la formazione Compliance ai collaboratori (codice etico, privacy GDPR in questa fase), in modalità FAD (formazione a distanza), consentendo la tracciabilità della formazione e di verificare la partecipazione/frequenza.

Il dipartimento HR, inoltre, sta portando avanti una serie di iniziative e azioni sulla sostenibilità ambientale e sulla crescita intellettuale, professionale e relazionale di dipendenti e collaboratori, in particolare:

• è stata rinnovata la convenzione con il centro per l'impiego 2019-2022 per l'inserimento di risorse appartenenti alle categorie protette/disabili ed appalto gestione raccolta differenziata negli uffici da parte di categorie protette, così come previsto dalla legge 68/99;

  • sono stati inseriti nel plant di Milano e San Giovanni M.no degli erogatori d'acqua (dispenser acqua depurata) e sono state sostituite nelle macchinette per il caffè, le capsule non ecologiche con capsule compostabili;
  • nel pacco di Natale dei dipendenti, è stata promossa, attraverso il biglietto d'auguri, l'attività dell'Associazione "il porto dei piccoli", Onlus che ha come missione quella di avvicinare i bambini in ospedale e le loro famiglie alla cultura del mare; così come è stata regalata una borraccia d'acciaio personalizzata con il nome come gesto simbolico per invitare all'uso del distributore d'acqua; sono state, poi, sostituite le bottigliette nei distributori automatici con altre di tipo compostabile.

In aggiunta, continua l'attività ed il rafforzamento dell'engagement del personale in forza, al fine di sviluppare il senso di appartenenza, tra cui:

  • la proiezione delle sfilate collezioni primavera/estate ed autunno/inverno in diretta streaming nei reparti operativi;
  • stimolazione continua del canale del feedback dei Responsabili sulle valutazioni dei collaboratori;
  • analisi per rivedere la scheda di valutazione delle competenze/valori/comportamento dei collaboratori, con fine di renderla più allineata tra obiettivi personali e quelli di business;
  • rivisitazione del processo di induction per il personale neoassunto (visita guidata negli stabilimenti, spiegazione organigramma aziendale, ruoli e famiglie professionali, cultura e missione dell'azienda, interazioni infragruppo, processo e flusso lavorativo).

Composizione dell'organico e Diversity

In totale, nel 2019 la forza lavoro comprende 1.335 dipendenti, con una forte presenza femminile, pari al 78% della popolazione considerata. In aggiunta, il 93% della forza lavoro è impiegata presso una Società sita sul territorio italiano.

2019 2018
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Indeterminato 260 907 1.167 259 862 1.121
Determinato 33 135 168 26 130 156
Totale 293 1.042 1.335 285 992 1.277
Tempo pieno 274 856 1.130 271 830 1.101
Temo parziale 19 186 205 14 162 176
Totale 293 1.042 1.335 285 992 1.277

DIPENDENTI, SUDDIVISI PER CONTRATTO DI LAVORO, TIPO DI IMPIEGO E GENERE

DIPENDENTI, SUDDIVISI PER INQUADRAMENTO E GENERE

2019 2018
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Dirigenti 17 8 25 15 8 23
Quadri 31 37 68 37 35 72
Impiegati 182 807 989 173 695 868
Operai 63 190 253 60 254 314
Totale 293 1.042 1.335 285 992 1.277
Percentuale 21,9% 78,1% 100% 22,1% 77,9% 100%
2019 2018
<30anni 30-
50anni
>50 anni Totale <30anni 30-
50anni
>50 anni Totale
Dirigenti - 10 15 25 - 8 15 23
Quadri 3 44 21 68 2 46 24 72
Impiegati 187 609 193 989 152 543 173 868
Operai 18 111 124 253 30 161 123 314
Totale 208 774 353 1.335 184 758 335 1.277
Percentuale 15,6% 58,0% 26,4% 100% 14,4% 59,4% 26,2% 100%

DIPENDENTI, SUDDIVISI PER INQUADRAMENTO E FASCIA D'ETÀ

Attrazione dei talenti

Nel 2019 si è registrato un aumento di 58 risorse totali, con una variazione percentuale rispetto all'esercizio precedente pari al 5% e un tasso di nuovi assunti pari al 12%.

L'attrazione di nuovi talenti è ritenuta dal Gruppo Aeffe essenziale per il successo dei suoi Brand: il Gruppo si vede sempre più orientato verso il futuro, prediligendo l'assunzione di risorse giovani, confermato dal fatto che circa il 47% delle assunzioni avvenute durante l'anno ha coinvolto personale under 30 (di questi, l'82% sono giovani donne).

Accordi di contrattazione collettiva

Le politiche e le procedure seguite dal Gruppo, per la gestione dei rapporti di lavoro, rimandano a quanto indicato nei diversi Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, cui le singole Società fanno riferimento e il 100% dei dipendenti delle Società italiane del Gruppo Aeffe sono coperti da Contratti Collettivi Nazionali, quali:

  • Industria abbigliamento (Aeffe S.p.A., Velmar S.p.A.)
  • Industria calzature e pelletteria (Pollini S.p.A.)
  • Commercio (Aeffe Retail S.p.A., Pollini Retail S.r.l.)
  • Tessile (Moschino S.p.A.)
  • Federmanager (Dirigenti di tutte le aziende)

Nonostante la legislazione locale in materia di diritto del lavoro sia differente da quella vigente nello Stato italiano, si evidenzia che anche i dipendenti di Aeffe USA Inc (America) e di Moschino Korea Ltd (Korea) sono coperti da contratti equiparabili, normati dalle singole legislazioni.

Nel Maggio 2019 è stato siglato il nuovo contratto integrativo aziendale per Aeffe Spa e Velmar Spa per gli anni 2019/2020/2021, nella quale sono stati raggiunti i seguenti obiettivi tra Direzione e Rappresentanti dei lavoratori:

  • Aumento del contributo mensa giornaliero per i dipendenti del plant di S. Giovanni M.no portato fino ad € 5,29; per i dipendenti del plant di Milano è stato introdotto il ticket restaurant elettronico del valore giornaliero di € 7,00 per ogni giornata di effettivo lavoro. È stato, inoltre, esteso il diritto alla convenzione del buono mensa anche al personale in quota part time;
  • Accordo quadro sull'istituto della flessibilità per gestire il superamento delle ore di lavoro ed il conseguente recupero nell'anno solare;
  • Aumento della disponibilità dell'azienda nel concedere part time e scorporare dal compunto definito dalla precedente quota part time le risorse part time appartenenti alle categorie protette/disabili;
  • Introduzione di una quota part time aggiuntiva, al fine di consentire alle madri lavoratrici di rientrare, al termine del congedo facoltativo, con una riduzione dell'orario di lavoro di almeno 8 mesi;
  • Aumentato il numero di ore di permessi retributivi di prevenzione oncologiche (da 4 ore a 6) in aggiunta al montante ferie/permessi annui dei lavoratori;
  • Per impiegati ed operai, è stata garantita l'integrazione del trattamento di malattia fino al 75% della normale retribuzione per il quinto e sesto mese di assenza dal lavoro;
  • Aumento del salario variabile (premio di risultato) legato al coefficiente Ebitda, rispetto agli anni precedenti;
  • Introdotto di un "credito welfare" di € 250,00 annui ad ogni singolo lavoratore;
  • Analisi e sperimentazione dello Smart Working, nell'anno 2020, su alcuni dipartimenti aziendali, al fine di verificare compatibilità e coerenza tra prestazione e modalità;
  • Due mensilità retribuite e concessione eventuale riduzione dell'orario di lavoro, al personale che sia inserito in percorsi di protezione, in aggiunta a quanto previsto dai programmi/norme nazionali;
  • Attivazione della cessione di "ore solidali" con introduzione di cessione di riposi e ferie nel caso in cui alcuni lavoratori si trovino in eventi estremamente gravi che coinvolgano figli e/o familiari di primo grado.

Formazione

Le attività formative portate avanti nel corso del 2019 e i piani per lo sviluppo della carriera e delle competenze dei dipendenti hanno impattato soprattutto su 3 aree:

1. Formazione per neoassunti (induction) e per contratti di apprendistato

L'induction training è un percorso volto ad introdurre il nuovo dipendente in azienda, aiutarlo a familiarizzare e ad integrarsi con l'ambiente ed i colleghi in tempi rapidi, durante il quale vengono esposti gli obiettivi e i valori aziendali, così da rendere i neoassunti più consapevoli delle strategie e della vision aziendali oltre a trasmettere anche un quadro globale dei piani per il futuro. Il percorso formativo dell'apprendista ha durata per tutto il rapporto contrattuale ed è effettuata dagli Operatori istituzionalmente preposti alla formazione in materia di apprendistato;

2. Aggiornamenti tecnico professionali – Competenze tecniche Si tratta di corsi di formazione specifici legati allo sviluppo di competenze tecniche dei singoli attori all'interno dell'organizzazione. Tra questi interventi vi sono corsi in project management, formazione IT per specializzazione digitale del sistema Gerber del flusso modellistico e Cad per la progettazione abbigliamento/maglieria, formazione IT per specializzazione software HR Infinity, corsi di lingua (inglese, cinese) individuali e di gruppo, partecipazione a seminari formativi di enti associativi (Confindustria, Camera di Commercio, ecc);

3. Sviluppo competenze manageriali - Competenze trasversali Sviluppo delle competenze relazionali per Dirigenti presso enti esterni e formazione sulla compliance, in base ai ruoli occupati nell'organizzazione.

I principali obiettivi della formazione sono l'aggiornamento professionale, l'approfondimento di talune tematiche, l'apprendimento e l'addestramento e viene erogata tramite le seguenti modalità:

  • Formazione esterna presso enti di formazione privati; Formazione a distanza su piattaforme digitali;
  • Formazione on the job in house con enti di formazione privati.

Salute e Sicurezza2

L'organizzazione aziendale per la salute e la sicurezza dei lavoratori delle Società italiane è gestita internamente da un ufficio dedicato e copre l'intera popolazione lavorativa. La rappresentanza dei Lavoratori, per quanto concerne gli aspetti della sicurezza sul lavoro, è quella prevista dalla normativa vigente in materia ed è assicurata attraverso la figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza che ha la funzione di rapportarsi con il Datore di Lavoro e il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale.

I rischi per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, relativi alle attività aziendali di AEFFE S.p.A. Fashion Group, sono indicati nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) delle varie ditte, in applicazione del D.lgs. 81/08 e s.m.i. e sono monitorati tramite l'organizzazione aziendale e l'ufficio preposto, in applicazione del modello gestionale implementato ed in accordo con il D.lgs. 231/01, e sono valutati secondo la tempistica stabilita e programmata, allo scopo di assicurare, a tutti i livelli, il rispetto della legislazione applicabile e vigente in materia.

Dalla valutazione dei rischi aziendali, non risultano mansioni e attività professionali che espongano i lavoratori del Gruppo ad un elevato rischio di malattie specifiche, riconducibili al lavoro.

Gli infortuni nel corso del 2019 sono stati pari a 20 (coinvolti 6 uomini e 14 donne), 7 in più rispetto al 2018. Di questi, 13 si sono verificati sul luogo di lavoro e 7 nel tragitto casa-lavoro.

Non si sono, invece, verificati casi di malattie professionali, mentre i giorni di assenza (per infortunio e malattia) tra i dipendenti totali pro-capite (valore percentuale) nel 2019 sono stati pari al 9%.

2 I dati si riferiscono alle Società Aeffe S.p.A., Aeffe Retail S.p.A., Pollini S.p.A., Pollini Retail S.r.l, Moschino S.p.A. e Velmar S.p.A.

2019 2018
INDICI SALUTE E SICUREZZA Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Tasso di infortunio (indice di frequenza)
(n. infortuni/tot. Ore lavorate)*1000000
9,49 12,77 10,28 7,75 4,47 6,96
Tasso di giornate perse (indice di gravità)
(n. giornate perse per infortuni e malattie
professionali/tot. Ore lavorabili)*1000
0,08 0,08 0,08 0,10 0,07 0,09

AMBIENTE

TEMI MATERIALI

  • Efficienza energetica e contenimento delle emissioni
  • Produzione e gestione dei rifiuti

OBIETTIVI FUTURI DI MIGLIORAMENTO

Oltre ad assicurare il rispetto della normativa e della legislazione vigente in materia ambientale, gli obiettivi di medio periodo del Gruppo AEFFE S.p.A., sono indirizzati a ridurre o ad ottimizzare l'impatto delle attività, tramite specifici interventi mirati al contenimento dei consumi ed all'efficientamento energetico, in ottemperanza a quanto è previsto dal D.lgs. 102/14 (Decreto per le Aziende energivore)

Le attività di miglioramento energetico verranno estese anche al nuovo capannone di Pollini SpA, dove verrà installato un impianto fotovoltaico che permetterà di ridurre ulteriormente l'impatto ambientale dell'insediamento produttivo aziendale.

Politica e modello di gestione

La Direzione del Gruppo è sensibile agli impatti potenziali che i comportamenti delle singole persone possono avere sul contesto naturale in cui operano.

Al fine di contribuire a consegnare alle generazioni future un ambiente più sostenibile, Aeffe si impegna ad adottare soluzioni che minimizzano gli impatti negativi che le proprie attività possono avere sull'ambiente, in particolare:

il consumo razionale delle risorse energetiche lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, anche grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici presso alcune sedi del Gruppo, ritenute maggiormente impattanti e rappresentative;

la produzione di rifiuti, attraverso una gestione attenta degli scarti e del fine vita del prodotto.

La gestione e la mitigazione dei rischi ambientali individuati dal Gruppo e descritti all'interno del MOG, viene garantita attraverso una gestione consapevole dell'attività d'impresa - sia dal punto di vista dell'utilizzo delle risorse che dei consumi -, sempre in conformità con la normativa vigente.

Presso gli stabilimenti di Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. vengono prodotti rifiuti classificati come speciali, che vengono trattati e smaltiti sulla base di quanto previsto dalle vigenti leggi. Tutti i rifiuti, prodotti e stoccati presso le sedi aziendali, sono conferiti a smaltitori autorizzati - adeguatamente selezionati - che provvedono al trattamento, secondo la specifica tipologia, in ottemperanza alla legislazione.

La gestione e la mitigazione dei rischi ambientali individuati dal Gruppo e descritti all'interno del MOG, viene garantita attraverso una gestione consapevole dell'attività d'impresa - sia dal punto di vista dell'utilizzo delle risorse che dei consumi -, sempre in conformità con la normativa vigente.

Presso gli stabilimenti di AEFFE S.p.A. e Pollini S.p.A. vengono prodotti rifiuti classificati come speciali, che vengono trattati e smaltiti sulla base di quanto previsto dalle vigenti leggi. Tutti i rifiuti, prodotti e stoccati presso le sedi aziendali, sono conferiti a smaltitori autorizzati - adeguatamente selezionati - che provvedono al trattamento, secondo la specifica tipologia, in ottemperanza alla legislazione.

Indicatori di performance

Il Gruppo, a seguito dei risultati positivi e dell'esperienza maturata con l'intervento di efficientamento energetico eseguito presso lo stabilimento di POLLINI S.p.A., nel 2019ha esteso tale installazione anche allo stabilimento principale di AEFFE S.p.A. così come riportato nell'ultimo Audit Energetico redatto a novembre 2019 per gli stabilimenti del Gruppo ritenuti più rappresentativi.

Consumi Energetici 3

Per il calcolo dei consumi energetici sono stati utilizzati i seguenti strumenti di calcolo e di conversione, riferibili a fonti autorevoli:

Nel 2019 le due Società considerate, AEFFE S.p.A. e Pollini S.p.A., hanno consumato in tutto 30874 GJ di energia, in diminuzione del 20,5% rispetto al 2018, anche grazie alle iniziative di efficientamento che sono state effettuate nell'ultimo biennio (installazione di impianti fotovoltaici).

2019 2018
Totale Totale GJ Totale Totale GJ
AEFFE S.p.A.
Gas naturale per
riscaldamento (Sm3)
127.802 5.094 162.249 6.393
Carburante per flotta
aziendale (l)
138.426 5.624 119.037 4.836
Diesel (l) 135.398 5.501 117.085 4.757
Benzina (l) 3.028 123 1.952 79
POLLINI S.p.A.
Gas naturale per
riscaldamento (Sm3)
140.220 5.589 192.848 7.687
Carburante per flotta
aziendale (l)
42.840 1.500 63.281 2.430
Diesel (l) 40.849 1.430 63.281 2.430
Benzina (l) 1.991 70 0 0

CONSUMO DI COMBUSTIBILI FOSSILI

3 I dati fanno riferimento alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.

CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA

2019 2018
Totale
Totale GJ
Totale Totale GJ
Energia elettrica
acquistata (di cui il 11.255
26,18% da fonti 4.234.934 4.368.927 15.728
rinnovabili4) (Kwh)
Totale energia elettrica
autoprodotta e 503.442 1.812 490.563 1.766
consumata (Kwh)

Riduzione dei consumi5

Al fine di ridurre i consumi di gas naturale, nel 2018 è stata intrapresa una nuova iniziativa consistente nell'utilizzo del tele-controllo dell'impianto di riscaldamento del sito produttivo di Pollini (palazzina uffici esclusa) e, nel 2019, dell'impianto di riscaldamento del sito produttivo e uffici di Aeffe a San Giovanni in Marignano. il beneficio derivante risiede nell'ottimizzazione delle temperature e dei calendari di accensione consentendo, nel corso del 2019, di ridurre i consumi di energia. In particolare:

  • presso lo stabilimento di Pollini S.p.A è stata ridotta l'energia per 5.388,79 GJ
  • presso lo stabilimento di Aeffe S.p.A è stata ridotta l'energia per 4.468,91 GJ

Volume d'acqua prelevata

Il consumo di acqua sotto riportato è desunto dalle bollette relative agli insediamenti produttivi aziendali, collegati all'acquedotto comunale delle sedi sopra indicate che sono ritenute essere quelle più rappresentative nell'ambito di riferimento del Gruppo Aeffe.

PRELIEVI D'ACQUA DA ACQUEDOTTO (IN METRI CUBI)

2019 2018
AEFFE S.p.A. (m3) 22.224 20.399
POLLINI S.p.A. (m3) 1.789 2.145

Nel 2019 sono stati prelevati in tutto 24.013 metri cubi di acqua, unicamente da acquedotto comunale, contro i 22.542 metri cubi del 2018.

Emissioni di gas ad effetto serra6

Per il calcolo delle emissioni sono stati utilizzati i seguenti strumenti di calcolo e di conversione, riferibili a fonti autorevoli:

4 Fonte dati HERACOMM

5 I dati fanno riferimento alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.

6 I dati fanno riferimento alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.

EMISSIONI SCOPE 1

2019 2018
Totale GJ Totale GHG Totale GJ Totale GHG
AEFFE S.p.A.
Gas naturale per
riscaldamento (Sm3)
5.094 307 6.393 385
Carburante per flotta
aziendale (l)
5.624 399 4.836 343
Diesel (l) 5.501 390 4.757 337
Benzina (l) 123 9 79 6
POLLINI S.p.A.
Gas naturale per
riscaldamento (Sm3)
5.589 337 7.687 463
Carburante per flotta
aziendale (l)
42.840 213 63.281 172
Diesel (l) 2.012 143 2.430 172
Benzina (l) 1.991 70 0 0
TOTALE SCOPE 1
(include solo CO2)
20.310 1.256 21.346 1.363

EMISSIONI SCOPE 2

2019 2018
Totale GJ Totale GHG Totale GJ Totale GHG
Energia elettrica
acquistata da fonti 11.255 402 15.728 562
NON rinnovabili
TOTALE SCOPE 2
(include solo CO2) 11.255
402
15.728 562

Smaltimento dei rifiuti7

I rifiuti prodotti e stoccati, presso le Sedi aziendale, vengono gestiti per mezzo di smaltitori autorizzati e selezionati che provvedono allo smaltimento, secondo la specifica tipologia, in ottemperanza alla legislazione vigente in materia.

RIFIUTI PER TIPOLOGIA (IN TONNELLATE)

Peso di rifiuti pericolosi (t) Peso di rifiuti non pericolosi (t) Totale
2019 2018 2019 2018 2019 2018
AEFFE S.p.A. 0 N.D 2,6 N.D. 2,6 0
POLLINI S.p.A. 0,78 0,60 110 111 110,78 111,60
TOTALE 0,78 0,60 112,6 111 113,38 111,60

LOTTA ALLA CORRUZIONE E DIRITTI UMANI

TEMI MATERIALI

  • Lotta alla corruzione
  • Pari opportunità, diritti umani e non discriminazione

OBIETTIVI FUTURI DI MIGLIORAMENTO

Mantenimento ed implementazione del controllo del rispetto di tutti i diritti umani e costante presidio per evitare ogni possibilità di corruzione;

Inserimento in ogni tipologia di contratto con terze parti di una clausola relativa all'impegno del Gruppo Aeffe al rispetto dei diritti umani e contro la corruzione;

Formalizzazione di un piano delle deleghe interne che indichi chiaramente ruoli e responsabilità dei delegati interni allo svolgimento delle attività con controparte la PA.

Politica e modello di gestione

Uno dei fattori chiave della reputazione di Aeffe è la capacità di svolgere il proprio business con integrità, trasparenza, legalità, imparzialità, prudenza e nel rispetto delle leggi.

Aeffe si impegna a contrastare, combattere e condannare la corruzione in ogni sua forma, ivi comprese l'estorsione, le tangenti e il taglieggiamento: in nessun caso il perseguimento dell'interesse o del vantaggio delle Società, a livello di Gruppo, può giustificare una condotta non etica oppure non onesta o illecita. Per questo motivo la lotta alla corruzione, attiva e passiva, è considerata un impegno imprescindibile.

Aeffe promuove il rispetto del lavoro e dei lavoratori impegnandosi ad abolire il lavoro minorile, il lavoro forzato e assicurando a tutti i lavoratori le stesse opportunità di impiego e crescita professionale, oltre che un trattamento economico equo basato su criteri di meritocrazia.

Al fine di gestire i rischi legati alle tematiche afferenti ai diritti umani e alla lotta alla corruzione, le Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A. hanno adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001 (cui si rimanda per opportuni approfondimenti) che copre, altresì, la gestione anche delle dette tematiche. Le altre Società del Gruppo incluse nel perimetro di rendicontazione sono comunque soggette a direzione e coordinamento della Capogruppo.

7 I dati fanno riferimento alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.

Tutte le altre Società appartenenti al perimetro di rendicontazione (sia italiane che estere) operano nel rispetto delle linee guida e del Codice Etico di Aeffe S.p.A., anche in materia di anticorruzione e tutela dei diritti umani, per la quale tutti i processi interni sono stati valutati. Si sottolinea che, a tutti i neoassunti, viene consegnato il fascicolo relativo al modello organizzativo 231, comprensivo del Codice Etico della Capogruppo.

Indicatori di performance

Nell'esercizio di riferimento non è stato riscontrato alcun caso di corruzione all'interno del perimetro di rendicontazione.

La totalità dei membri del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, così come tutti i dipendenti, sono informati circa la politica ed i protocolli in uso in materia di anticorruzione.

ALTRI TEMI MATERIALI

TEMI MATERIALI Gestione responsabile della supply chain Qualità delle materie prime, sicurezza e riciclabilità del prodotto Presenza territoriale e mercati serviti Soddisfazione del cliente Salute e sicurezza dei clienti Marketing e comunicazione responsabili Ricerca e sviluppo Solidità economico-finanziaria del Gruppo OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO Qualifica e selezione dei fornitori ispirata sempre di più a criteri meritocratici sulla base della professionalità, affidabilità, solidità, rispetto del Codice Etico di AEFFE e di tutte le normative vigenti;

Monitoraggio continuo ed audit della supply chain anche attraverso le visite periodiche del personale;

Costante aggiornamento del contratto quadro che regola il rapporto nelle forniture in base alle nuove normative internazionali;

Graduale cambiamento del processo produttivo da fasi singole a ciclo completo per una crescita qualitativa del prodotto e dei volumi di vendita;

Maggiore attenzione in fase di progettazione ai costi dei singoli componenti e alle lavorazioni al fine di creare un prodotto in linea con il posizionamento del brand.

Politica e modello di gestione

Il Gruppo Aeffe si impegna ad utilizzare materie prime che rispettino gli standard ecologici, puntando sempre alla qualità del prodotto commercializzato ed alla sicurezza dello stesso. L'impegno è volto, inoltre, al rispetto dei requisiti internazionali, estesi anche ai fornitori, adottando un approccio precauzionale nei confronti delle diverse sfide, approfondendo la conoscenza degli impatti ambientali e sociali lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti.

L'azienda, anche al fine di mitigare i rischi connessi, pone la qualità del prodotto alla base della propria strategia aziendale e ne assicura l'implementazione attraverso la soddisfazione delle differenti aspettative degli stakeholder beneficiando della competenza e professionalità delle proprie risorse. Fondamentali risultano essere la sicurezza, l'affidabilità e l'elevata garanzia di qualità sui prodotti offerti, che si basano su una continua evoluzione ed innovazione del prodotto stesso al fine di garantire ai propri clienti la massima soddisfazione.

Il Gruppo inoltre alla promozione della cultura aziendale orientata alla qualità ed etica, attraverso un continuo dialogo con i propri stakeholder. Questo costante dialogo e la forte collaborazione con i fornitori e clienti risultano essere fondamentali in un'ottica di sviluppo condiviso e soddisfazione delle aspettative di mercato.

Il processo industriale del Gruppo Aeffe è governato dalle Società Operative in ambito Divisionale, di conseguenza le attività di ricerca, sviluppo, approvvigionamento, produzione e prototipazione vengono coordinate dalla Divisioni che in questo modo ottimizzano e presidiano il rapporto con ogni singolo fornitore.

Uno degli elementi caratterizzanti l'attività di approvvigionamento delle materie prime è dato dal rigoroso controllo qualità: le materie prime o i semi-lavorati vengono sempre consegnate dal fornitore presso le aziende del Gruppo e sono controllate da strutture interne a ciò dedicate, prima della spedizione ai laboratori esterni incaricati delle diverse fasi del processo produttivo. Gli acquisti vengono effettuati sulla base di proiezioni elaborate tenendo conto dei dati di avanzamento della campagna vendite, che vengono aggiornati settimanalmente. La capacità di selezione sta nella reperibilità dei fornitori più idonei per tipologia di materia prima, con un costante monitoraggio delle singole performance nel rispetto dei termini di consegna e nella qualità dei materiali. Inoltre, un ulteriore elemento fondamentale è la capacità nella definizione della struttura delle collezioni e della trattabilità su scala industriale con massima efficienza ed economicità.

Uno dei principali punti di forza del Gruppo è rappresentato dall'indipendenza di ciascuna maison nella definizione degli aspetti creativi e stilistici: ricerca e sperimentazione sono infatti la parte essenziale della forma mentis di ogni stilista. Nell'ambito del Gruppo, tali attività sono svolte con continuità e consentono un costante rinnovamento, con l'obiettivo di captare e anticipare i desideri latenti e le nuove tendenze del mercato.

Tutti i prodotti, siano essi capi d'abbigliamento o calzature, sono forniti di un'etichetta contenente informazioni in merito alla composizione dei materiali tessili utilizzati, alle modalità di lavaggio cui il consumatore finale deve attenersi per preservare l'integrità del prodotto e l'informazione sul "Made in".

Lo sviluppo creativo del prodotto avviene ad opera dello stilista e dell'ufficio stile, i quali, sulla base delle proprie intuizioni ed esperienze, supportate dalle linee di tendenza del mercato rilevate dalle strutture interne al Gruppo procedono all'ideazione della collezione.

Indicatori di performance

Approvvigionamento8

Le iniziative svolte nel 2019 hanno riguardato il miglioramento nelle performance di consegna e sulla qualità del prodotto, in particolare:

  • Cambiamenti organizzativi sul ruolo di tecnico esterno di controllo qualità;
  • Graduale cambiamento del processo produttivo da fasi singole a ciclo completo;
  • Verifica della consistenza e robustezza economico/qualitativa del parco fornitori;
  • Avviato un processo di controllo sullo sblocco dei capi per la produzione dall'inizio della campagna vendite al lancio.

8 I dati fanno riferimento alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.

SPESA EFFETTUATA PER AREA GEOGRAFICA

2019 2018
in € % in € %
Ammontare speso per fornitori siti in
Italia
93.333.472 64,7% 95.481.398 65,4%
Ammontare speso per fornitori siti in
Europa
17.387.318 12,0% 17.348.835 11,9%
Ammontare speso per fornitori siti nel
Resto del Mondo
33.614.745 23,3% 33.131.441 22,7%
Totale 144.335.536 100% 145.961.674 100%

NUOVI FORNITORI

2019 2018
TOTALE NUOVI FORNITORI 826 288
Nuovi fornitori selezionati con criteri ambientali 49 52
Nuovi fornitori selezionati con criteri sociali 21 20
Percentuale nuovi fornitori selezionati con criteri ambientali 5,9% 18%
Percentuale nuovi fornitori selezionati con criteri sociali 2,5% 7%

Materie prime9

VOLUME DI MATERIALI ACQUISTATI E VOLUMI DI MATERIALE PROVENIENTE DA FONTI RICICLATE E/O CERTIFICATE

Volume totale
(€)
Volume di
materiale da fonti
riciclate (€)
Volume di materiale da
fonti certificate OEKO-TEX (€)
Cotone 3.639.299,00 - 2.183.579,40
Lana 2.616.037,00 156.963,00 1.569.622,20
Fibre Sintetiche 3.683.187,00 - 1.473.274,80
Acrilico 132.272,00 - 52.908,80
Seta 1.959.268,00 - 1.175.560,80
Lino 51.267,00 - 30.760,20
Pelle 4.404.584,00 - 440.458,40
Gomma 4.280,00 - -
Metallo 3.546.889,00 - 177.344,45

9 I dati fanno riferimento alle Società Aeffe S.p.A. e Pollini S.p.A.

Plastica 1.191.799,00 - -
Cartone 1.240.248,00 - -
Altro (viscosa, acetato,
triacetato e cupro)
13.830.052,00 - 4.149.015,60
TOTALE 36.299.182,00 156.963,00 11.252.524,65

Performance finanziaria

Di seguito viene riportato il prospetto di Conto Economico Riclassificato a Valore Aggiunto relativo all'intero Gruppo Aeffe. Per le altre informazioni si rimanda ai contenuti inseriti nel presente fascicolo di Bilancio.

Valore Economico 2019 2018
Ricavi 351.403.409 346.556.367
Altri proventi 8.548.244 4.230.653
Proventi finanziari 249.927 230.481
Valore Economico Generato 360.201.580 351.017.500
Ripartito fra:
1 Costi operativi 233.947.158 238.117.994
2 Remunerazione del personale 72.386.514 68.502.867
3 Remunerazione dei finanziatori 3.513.622 1.198.488
4 Remunerazione della Pubblica Amministrazione 10.895.741 12.166.684
Totale Valore Economico Distribuito 320.743.035 319.986.033
Trattenuto dal Gruppo (Riserve, Ammortamenti, Svalutazioni, Differenze cambio) 39.458.545 31.031.468

1) La quota destinata ai costi operativi, che rappresenta il 73% del valore economico distribuito, è passata da 238,1 milioni di € a 233,9 milioni di €, circa il 2% in meno rispetto al 2018;

  • 2) la quota destinata ai dipendenti, sotto forma di salari e stipendi e di oneri sociali, è passata da 68,5 milioni di € a 72,4 milioni di €, incrementando, in termini percentuali del 6% circa; come si può evincere dal grafico sottostante, la quota di valore economico globale destinatogli corrisponde al 23%;
  • 3) i fornitori di capitale proprio e capitale di credito, sono stati remunerati con 3,5 milioni di €, quasi tre volte tanto il valore dello scorso anno;
  • 4) alla Pubblica Amministrazione sono stati destinati 10,9 milioni di € sottoforma di tasse e imposte, registrando un decremento pari al 10% rispetto all'esercizio precedente; analizzando il valore economico globale, si evidenzia un'attribuzione dello stesso alla Pubblica Amministrazione pari al 3%.

Marketing & Comunicazione

Aeffe è impegnata nel programma di crescita a supporto della sua organizzazione commerciale. Il mix delle competenze aziendali messe a disposizione dei clienti ha costituito un vantaggio competitivo e ha permesso di rispondere alle esigenze provenienti dal mercato, ma anche di proporre soluzioni innovative ai clienti, in merito a funzionalità tecniche e customizzazione di prodotto, lavorazioni speciali dei materiali, finiture estetiche e scelte creative.

Il Gruppo ha implementato in modo continuativo l'attività digital e social: Facebook, Twitter, Instagram, You Tube. Al 31 dicembre 2019, i canali social contano la seguente audience:

GRI CONTENT INDEX

GRI Standard Title GRI
Disclosur
e
Number
GRI Disclosure Title Numero di pagina/Note
102-1 Nome dell'organizzazione Copertina
GRI 102: General
Disclosures 2016 -
Profilo Organizzativo
102-2 Attività, marchi, prodotti e servizi. Pag. 5 e 11
Il
Gruppo
Aeffe
opera
a
livello
internazionale nel settore della moda e
del lusso ed è attivo nella creazione, nella
produzione
e
nella
distribuzione
di
un'ampia
gamma
di
prodotti
che
comprende prêt-à-porter e calzature e
pelletteria,
la
cui
rete
distributiva
si
compone sia dal canale Retail sia dal
canale Wholesale.
102-3 Luogo delle sedi principali Pag. 6
Italia, San Giovanni in Marignano (RN)
102-4 Paesi di operatività Pag. 6 – 8 e 26
Considerando
l'intera
struttura
distributiva, la presenza del Gruppo Aeffe
si estende in quasi 80 Paesi nel mondo.
102-5 Assetto proprietario e forma
legale
Forma legale della Capogruppo: Società
per Azioni
102-6 Mercati serviti Pag. 6 - 8 e 26
Le Società del Gruppo possono essere
raggruppate in 3 aree geografiche:
Europa, Nord America, Far East.
102-7 Dimensione dell'organizzazione Pag. 9
102-8 Informazioni su dipendenti e
lavoratori
Pag. 34
102-9 Catena di fornitura Pag. 47 - 48
102-10 Cambiamenti significativi
dell'organizzazione e della sua
catena di fornitura
N.a.
102-12 Iniziative verso l'esterno Nell'esercizio 2019 il Gruppo ha deciso di
destinare gran parte delle proprie
donazioni ad iniziative benefiche a favore
della salute, in particolare sui bambini (il
Porto dei Piccoli-Onlus), sulle malattie
oncologiche (Fondazione IEO),
sull'istruzione universitaria (Alma Mater
UniBo, Fondazione San Pellegrino,
Fondazione RUI) e in aiuto ai bambini
orfani, abbandonati, malati e in condizioni
di estrema povertà (The Children for
Peace-Onlus) per un ammontare di circa
35 mila€. Inoltre, è stato erogato un
contributo pari a 725 mila€ al MET GALA,
cena benefica annuale di raccolta fondi.
102-13 Partecipazione ad associazioni Presenza associativa in Confindustria
GRI 102: General
Disclosures 2016 -
Strategia
102-14 Dichiarazione del vertice
aziendale
Pag. 11
GRI 102: General
Disclosures 2016 -
Etica e integrità
102-16 Valori, principi, standard e norme
di comportamento
La Società persegue l'eccellenza nel
servire i propri clienti con l'obiettivo di
creare valore per gli azionisti e per tutti gli
altri stakeholders, mantenendo e
sviluppando relazioni ispirate ai principi di
integrità, trasparenza, legalità, ed
imparzialità e prudenza.
Tali linee guida sono inserite nel Codice
Etico, parte integrante del Modello di
Organizzazione, Gestione e Controllo ai
sensi del Dl 231/01, reperibile sul sito
www.aeffe.com
GRI 102: General
Disclosures 2016 -
Governance
102-18 Struttura di governo Pag. 3 e 32
102-40 Elenco dei gruppi di stakeholder Pag. 27
GRI 102: General
Disclosures 2016 -
Coinvolgimento degli
102-41 Accordi di contrattazione
collettiva
Pag. 40
stakeholder 102-42 Processo di identificazione e
selezione degli stakeholder
Pag. 27
102-45 Elenco delle società incluse nel
bilancio consolidato
Pag. 25 e 26
102-46 Definizione dei contenuti del
report e del perimetro di ciascun
aspetto.
Pag. 25 e 26
GRI 102: General 102-47 Elenco degli aspetti materiali Pag. 28
Disclosures 2016 -
Processo di reporting
102-48 Modifiche rispetto al precedente
bilancio
N.a.
102-49 Cambiamenti significativi
nell'attività di reporting
N.a.
102-50 Periodo di rendicontazione. 01.01.2019 - 31.12.2019
102-51 Data di pubblicazione del report
più recente
30 marzo 2020
102-52 Periodicità di rendicontazione Annuale
102-54 Dichiarazione sull'opzione di
rendicontazione secondo i GRI
standard
Pag. 25
102-55 Tabella contenuti GRI Pag. 51
102-56 Attestazione esterna Pag. 57 – 59
GRI 103: Approccio 103-1 Indicazione del perimetro di
consolidamento per ciascun
aspetto materiale
Pag. 28
gestionale 2016 103-2 Approccio manageriale di
gestione e suoi componenti
Pag. 31 – 35 – 42 – 46 – 47
GRI 201:
Performance
economiche 2016
201-1 Valore economico diretto
generato e distribuito
Pag. 50
GRI 204: Pratiche di
acquisto 2016
204-1 Percentuale di spesa concentrata
su fornitori locali
Pag. 49
GRI 205: Anti
corruzione 2016
205-3 Episodi di corruzione riscontrati e
attività correttive implementate
Pag. 47
GRI 301: Materiali
2016
301-1 Materiali utilizzati suddivisi per
peso e volume
Pag. 49
GRI 302: Consumi
energetici all'interno
dell'organizzazione
2016
302-1 Consumi energetici all'interno
dell'organizzazione
Pag. 43
GRI 302: Riduzione
del consumo di
energia 2018
302-4 Riduzione del consumo di energia Pag. 44
GRI 303: Prelievo di
acqua per fonte 2016
303-1 Prelievo di acqua per fonte Pag. 44
GRI 305: Emissioni
2016
305-1 Emissioni dirette di gas ad effetto
serra (Scope 1)
Pag. 45
GRI 306: Scarichi e
rifiuti 2016
306-2 Rifiuti per tipologia e per metodo
di smaltimento
Pag. 46
GRI 308: Valutazione
ambientale dei
fornitori 2016
308-1 Nuovi fornitori che sono stati
valutati secondo criteri ambientali
Pag. 49
GRI 401:
Occupazione 2016
401-1 Tasso di assunzione e turnover del
personale
Pag. 39
GRI 403: Salute e
Sicurezza sul lavoro
403-2 Tipologia e tasso di infortuni,
malattie professionali, giorni di
lavoro persi e assenteismo e
Pag. 41 – 42
2016 numero di incidenti mortali
collegati al lavoro
403-3 Lavoratori ad alta incidenza o ad
alto rischio di infortunio o di
malattia professionale
Pag. 41
GRI 404: Formazione
ed educazione 2016
404-1 Ore di formazione medie annue
per dipendente
Nell'anno, per la sola Società Aeffe S.p.A.,
sono state erogate più di 1.300 ore di
formazione.
GRI 405: Diversità e
pari opportunità 2016
405-1 Diversità dei dipendenti e degli
organi di governo
Pag. 34 e 37 -38
GRI 406: Non
discriminazione 2016
406-1 Episodi di discriminazione e azioni
correttive implementate
Pag. 33
GRI 412: Valutazione
dei diritti umani 2016
412-1 Attività sottoposte a valutazione
sul rispetto dei diritti umani
Non sono state condotte attività
sistematiche di analisi del rischio per
quanto riguarda i diritti umani, in quanto
tutte le attività sono svolte in Paesi in cui
la tutela dei diritti umani è garantita dalla
normativa vigente locale.
GRI 414: Valutazione
sociale dei fornitori
2016
414-1 Nuovi fornitori valutati sulla base
di criteri sociali
Pag. 49
GRI 416: Salute e
Sicurezza del
consumatore 2016
416-2 Casi di non-conformità
riguardanti gli impatti sulla salute
e sicurezza dei prodotti e servizi
Nel periodo di riferimento non si
sono
riscontati
episodi
di
non
conformità
riguardanti
gli
impatti
sulla salute e sicurezza dei prodotti
offerti dal Gruppo Aeffe.
GRI 417: Marketing
ed etichettatura 2016
417-1 Obbligo di informazioni su
prodotti e servizi ed etichettatura
Pag. 48 e 51

In accordance al livello di applicazione alla modalità Referenced

Relazione della società di revisione indipendente

sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi dell'art. 3, c. 10, D.Lgs. 254/2016 e dell'art. 5 Regolamento Consob adottato con delibera n. 20267 del gennaio 2018

Al Consiglio di Amministrazione di AEFFE S.p.A.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (di seguito "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB n. 20267/2018, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di AEFFE S.p.A. e sue controllate (di seguito il "Gruppo AEFFE" ovvero "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, predisposta ex art. 4 del Decreto e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 12 Marzo 2020 (di seguito 'DNF').

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti nel 2016 dalla GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards") da essi individuati come standard di riferimento per la rendicontazione.

Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili, inoltre, per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono, infine, responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e relativa gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pescara, Roma, Torino, Treviso, Trieste, Verona, Vicenza

BDO Italia S.p.A. – Sede Legale: Viale Abruzzi, 94 – 20131 Milano – Capitale Sociale Euro 1.000.000 i.v.

Codice Fiscale, Partita IVA e Registro Imprese di Milano n. 07722780967 - R.E.A. Milano 1977842 Iscritta al Registro dei Revisori Legali al n. 167911 con D.M. del 15/03/2013 G.U. n. 26 del 02/04/2013

BDO Italia S.p.A., società per azioni italiana, è membro di BDO International Limited, società di diritto inglese (company limited by guarantee), e fa parte della rete internazionale BDO, network di società indipendenti.

Responsabilità della società di revisione

È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e dai GRI Standards individuati come standard di riferimento per la rendicontazione. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

    1. analisi dei temi rilevanti in relazione alle attività ed alle caratteristiche dell'impresa rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto dall'art. 3 Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato;
    1. analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimetro di consolidamento, al fine di riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
    1. comparazione tra i dati e le informazioni di carattere economico-finanziario incluse nella DNF ed i dati e le informazioni inclusi nel Bilancio Consolidato del Gruppo;
    1. comprensione dei seguenti aspetti:
  • modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con riferimento alla gestione dei temi indicati nell'art. 3 Decreto;
  • politiche praticate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'art. 3 Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
  • principali rischi, generati o subiti connessi ai temi indicati nell'art. 3 Decreto.

Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati inoltre i riscontri con le informazioni contenute nella DNF e effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 5, lett. a);

  1. comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF.

In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione di AEFFE S.p.A. e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:

  • a livello di Capogruppo,
  • a) con riferimento alle informazioni qualitative contenute nella DNF e, in particolare, a modello aziendale, politiche praticate e principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili;
  • b) con riferimento alle informazioni quantitative, abbiamo svolto sia procedure analitiche, che limitate verifiche per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati.

Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo AEFFE relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards.

Bologna, 30 marzo 2020

BDO Italia S.p.A.

Gianmarco Collico Socio

Prospetti contabili

Stato Patrimoniale – Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018
Key money - 23.556.467 ( 23.556.467)
Marchi 74.988.008 78.481.588 ( 3.493.580)
Altre attività immateriali 1.095.455 1.094.412 1.043
Immobilizzazioni immateriali (1) 76.083.463 103.132.467 ( 27.049.004)
Terreni 17.123.494 17.118.773 4.721
Fabbricati 25.636.868 23.436.161 2.200.707
Opere su beni di terzi 12.568.482 12.551.514 16.968
Impianti e macchinari 3.411.595 3.050.863 360.732
Attrezzature 387.559 260.569 126.990
Altre attività materiali 3.696.620 3.880.921 ( 184.301)
Immobilizzazioni materiali (2) 62.824.618 60.298.801 2.525.817
Attività per diritti d'uso (3) 110.714.289 - 110.714.289
Partecipazioni (4) 131.558 131.558 -
Crediti finanziari non correnti (5) 2.225.387 2.302.096 ( 76.709)
Altre attività (6) 2.720.383 2.810.046 ( 89.663)
Imposte anticipate (7) 16.949.535 15.073.001 1.876.534
ATTIVITA' NON CORRENTI 271.649.233 183.747.969 87.901.264
Rimanenze (8) 112.050.942 104.261.515 7.789.427
Crediti commerciali (9) 41.524.614 43.138.560 ( 1.613.946)
Crediti tributari (10) 14.118.912 7.759.828 6.359.084
Attività per derivati (11) 74.055 219.632 ( 145.577)
Disponibilità liquide (12) 28.390.143 28.037.213 352.930
Crediti finanziari correnti (13) 1.132.124 1.420.000 ( 287.876)
Altri crediti (14) 35.218.280 34.852.460 365.820
ATTIVITA' CORRENTI 232.509.070 219.689.208 12.819.862
Attività disponibili per la vendita (15) 436.885 436.885 -
TOTALE ATTIVITA' 504.595.188 403.874.062 100.721.126
Capitale sociale 25.286.166 25.371.407 ( 85.241)
Altre riserve 127.822.540 123.799.107 4.023.433
Utili/(perdite) esercizi precedenti 6.585.047 ( 1.287.069) 7.872.116
Risultato d'esercizio di gruppo 11.692.734 16.726.101 ( 5.033.367)
Patrimonio netto del gruppo 171.386.487 164.609.546 6.776.941
Capitale e riserve di terzi 32.376.708 32.377.912 ( 1.204)
Risultato d'esercizio di terzi 311.713 471.935 ( 160.222)
Patrimonio netto di terzi 32.688.421 32.849.847 ( 161.426)
PATRIMONIO NETTO (16) 204.074.908 197.459.393 6.615.515
Accantonamenti (17) 1.847.295 2.558.544 ( 711.249)
Imposte differite (7) 29.982.114 30.093.668 ( 111.554)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto d
(18) 5.194.899 5.491.570 ( 296.671)
Passività finanziarie (19) 95.154.429 16.408.975 78.745.454
Passività non finanziarie (20) 717.143 770.731 ( 53.588)
PASSIVITA' NON CORRENTI 132.895.880 55.323.488 77.572.392
Debiti commerciali (21) 74.300.469 76.949.819 ( 2.649.350)
Debiti tributari (22) 3.391.481 6.452.612 ( 3.061.131)
Passività per derivati (11) - - -
Passività finanziarie (23) 71.807.369 46.606.814 25.200.555
Altri debiti (24) 18.125.081 21.081.936 ( 2.956.855)
PASSIVITA' CORRENTI 167.624.400 151.091.181 16.533.219
Passività disponibili per la vendita - - -

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato I, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Conto Economico Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2019 % 2018 %
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (25) 351.403.409 100,0% 346.556.367 100,0%
Altri ricavi e proventi (26) 10.064.295 2,9% 5.450.452 1,6%
TOTALE RICAVI 361.467.704 102,9% 352.006.819 101,6%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 5.934.562 1,7% 4.529.177 1,3%
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (27) ( 121.189.301) (34,5%) ( 114.810.886) (33,1%)
Costi per servizi (28) ( 108.336.161) (30,8%) ( 100.583.191) (29,0%)
Costi per godimento beni di terzi (29) ( 9.031.792) (2,6%) ( 25.391.209) (7,3%)
Costi per il personale (30) ( 72.386.514) (20,6%) ( 68.502.867) (19,8%)
Altri oneri operativi (31) ( 3.329.130) (0,9%) ( 3.918.553) (1,1%)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (32) ( 28.027.772) (8,0%) ( 13.682.273) (3,9%)
Proventi/(Oneri) finanziari (33) ( 3.295.276) (0,9%) ( 850.198) (0,2%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 21.806.320 6,2% 28.796.819 8,3%
Imposte (34) ( 9.801.873) (2,8%) ( 11.598.783) (3,3%)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 12.004.447 3,4% 17.198.036 5,0%
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 311.713) (0,1%) ( 471.935) (0,1%)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 11.692.734 3,3% 16.726.101 4,8%
Utile base per azione (35) 0,116 0,165
Utile diluito per azione (35) 0,116 0,165

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico Consolidato riportato nell'allegato II, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Conto Economico Complessivo Consolidato

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2019 2018
Utile/(perdita) del periodo (A) 12.004.447 17.198.036
Rimisurazione sui piani a benefici definiti ( 197.974) 78.171
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio
- -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1)
( 197.974) 78.171
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge ( 104.961) 1.155.887
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere ( 123.266) 586.837
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio
- -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2)
( 228.227) 1.742.724
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) ( 426.201) 1.820.895
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 11.578.246 19.018.931
Totale Utile/(perdita) complessiva attribuibile a: 11.578.246 19.018.931
Soci della controllante 11.252.948 18.476.618
Interessenze di pertinenza di terzi 325.298 542.313

Rendiconto Finanziario Consolidato (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2019 2018
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO 28.037 22.809
Risultato del periodo prima delle imposte 21.806 28.797
Ammortamenti / svalutazioni 28.028 13.682
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 1.119) ( 281)
Imposte sul reddito corrisposte ( 13.144) ( 9.845)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 3.295 850
Variazione nelle attività e passività operative ( 19.625) ( 7.677)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA (36) 19.241 25.526
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 1.813) ( 1.257)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 7.847) ( 6.657)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso (1) ( 1.119) -
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) - -
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (37) ( 10.779) ( 7.914)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 976) 1.820
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 8.143 ( 14.398)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing (2) ( 12.435) -
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 454 1.044
Proventi e oneri finanziari ( 3.295) ( 850)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA (38) ( 8.109) ( 12.384)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO 28.390 28.037

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario Consolidato riportato nell'allegato III, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Prospetti di Patrimonio Netto Consolidato

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Riserva da cash flow hedge Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risserva da conversione Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Risultato d'esercizio di
Gruppo
Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di Terzi Totale Patrimonio netto
SALDI AL 31 DICEMBRE 2018 25.371 71.240 158 35.967 7.901 11.459 ( 1.095) ( 1.832) ( 1.286) 16.726 164.609 32.850 197.459
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 ( 3.852) ( 3.852) ( 560) ( 4.412)
SALDI AL 1 GENNAIO 2019 25.371 71.240 158 35.967 7.901 7.607 ( 1.095) ( 1.832) ( 1.286) 16.726 160.757 32.290 193.047
Destinazione utile/(perdita) 2018 - - - 8.781 - - - - 7.945 ( 16.726) - - -
Distribuzione dividendi della Controllante - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie ( 85) ( 465) - - - - - - - - ( 550) - ( 550)
Totale utile/(perdita) complessiva al 2019 - - ( 105) - - ( 191) ( 144) - 11.693 11.253 325 11.578
Altre variazioni - - - - - - - - ( 73) - ( 73) 73 -
SALDI AL 31 DICEMBRE 2019 25.286 70.775 53 44.748 7.901 7.607 ( 1.286) ( 1.976) 6.586 11.693 171.387 32.688 204.075
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Riserva da cash flow hedge Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risserva da conversione Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Risultato d'esercizio di
Gruppo
Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di Terzi Totale Patrimonio netto
SALDI AL 31 DICEMBRE 2017 25.371 71.240 - 29.150 7.901 11.459 ( 1.173) ( 2.348) ( 6.957) 11.490 146.133 32.307 178.440
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 9 ( 998) 998 - -
SALDI AL 1 GENNAIO 2018 25.371 71.240 ( 998) 29.150 7.901 11.459 ( 1.173) ( 2.348) ( 5.959) 11.490 146.133 32.307 178.440
Destinazione utile/(perdita) 2017 - - - 6.817 - - - - 4.673 ( 11.490) - - -
Distribuzione dividendi della Controllante - - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - - -
Totale utile/(perdita) complessiva al 2018 - - 1.156 - - - 78 516 - 16.726 18.476 543 19.019
Altre variazioni - - - - - - - - - - - - -

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Ria Grant Thornton S.p.A. Via San Donato, 197 40127 Bologna

T +39 051 6045911 F +39 051 6045999

Agli Azionisti della Aeffe S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Aeffe (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Aeffe S.p.A. (la Società) in conformità alle norme ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Valutazione dei marchi Alberta Ferretti, Moschino e Pollini

Descrizione dell'aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 include i Le procedure di revisione svolte anche con il

marchi Alberta Ferretti, Moschino e Pollini (i Marchi) per un valore pari a 75 milioni di euro, considerati beni immateriali a vita utile definita, ammortizzati

Le procedure di revisione svolte anche con il coinvolgimento di esperti del network Grant Thornton hanno incluso:

Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Via Melchiorre Gioia n .8 – 20124 Milano - Iscrizione al registro delle imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420. Registro dei revisori legali n.157902 già iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici: Ancona-Bari-Bologna-Firenze- Milano-Napoli- Padova-Palermo-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento. Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member firms are not agents of, and do not obligate one another and are not liable for one another's acts or omission.

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sistematicamente a quote costanti lungo il periodo di vita utile stimata in 40 anni;

Sebbene il principio contabile IAS 36 preveda la verifica annuale (e quindi indipendente da indicatori di impairment) solo per gli avviamenti e per gli intangibili a vita utile indefinita, gli amministratori della Capogruppo sottopongono annualmente, in prossimità della chiusura del bilancio consolidato, i Marchi a test di impairment, al fine di confrontare i loro valori recuperabili con i loro valori contabili.

Per determinare il valore recuperabile dei marchi oggetto di impairment test, il management ha applicato il metodo dell'attualizzazione delle royalties. Il metodo in esame consiste nell'attualizzazione, per un periodo ritenuto congruo, dei flussi di royalties che il mercato sarebbe disposto a corrispondere (ovvero corrisponde) al proprietario di un asset intangibile per acquisirne la licenza d'uso.

L'informativa è riportata nelle note esplicative alla nota 1 e nel paragrafo "Principali stime adottate dalla Direzione".

Lo svolgimento del test di impairment comporta valutazioni complesse che richiedono un elevato grado di giudizio soggettivo. Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione dei marchi un aspetto chiave dell'attività di revisione.

Prima adozione del principio internazionale IFRS 16

Il Gruppo Aeffe ha adottato il principio contabile internazionale IFRS 16 "Leasing" a partire dal 1° gennaio 2019.

Ai fini della prima applicazione del principio contabile, il Gruppo ha utilizzato il metodo dell'applicazione retroattiva modificata, senza rideterminare conseguentemente i dati comparativi, ed applicando alcuni degli espedienti pratici previsti dallo stesso principio.

Come indicato nelle note esplicative al bilancio consolidato, l'adozione del nuovo principio contabile ha comportato alla data di prima applicazione, 1° gennaio 2019, l'iscrizione di maggiori attività per diritti d'uso per 102,1 milioni di euro e debiti finanziari per leasing per 108,2 milioni di euro.

Il processo di adozione del principio IFRS 16 ha richiesto valutazioni complesse, nonché l'utilizzo di stime, per loro natura soggettive, con riferimento a:

  • − analisi della ragionevolezza dei criteri di ammortamento adottati;
  • − la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test dei impairment sui marchi, approvato dagli amministratori della Capogruppo;
  • − comprensione del processo adottato nella predisposizione del budget del Gruppo 2020 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 29 gennaio 2020 preso a riferimento per lo svolgimento dei test di impairment;
  • − comprensione dei criteri di calcolo delle royalties e la loro riconciliazione con il bilancio consolidato;
  • − analisi della ragionevolezza delle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dei Marchi e le eventuali perdite di valore;
  • − esame dell'analisi di sensitività con riferimento alle assunzioni chiave utilizzate per i test di impairment tra i quali il tasso di interesse e il tasso di crescita perpetua;
  • − l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita dagli amministratori nelle note esplicative in relazione ai Marchi e ai test di impairment.

Descrizione dell'aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave

Le procedure di revisione svolte anche con il coinvolgimento di esperti del network Grant Thornton hanno incluso:

  • − l'analisi dell'appropriatezza delle regole contabili adottate in base a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 16, incluse le opzioni di prima applicazione e gli espedienti pratici;
  • − la comprensione dei processi aziendali di transizione al nuovo principio contabile e del relativo ambito informatico del Gruppo;
  • − per un campione di contratti che contengono o rappresentano un leasing:
  • − l'analisi dell'appropriata determinazione della durata del leasing;

  • − la valutazione se i contratti contengono o rappresentano un leasing;

  • − la determinazione della durata del leasing, considerando il periodo non annullabile del contratto unitamente alle valutazioni delle eventuali opzioni di rinnovo o risoluzione;
  • − la determinazione della passività di leasing sulla base dei pagamenti dovuti, attualizzati applicando il tasso di interesse implicito del relativo leasing o il costo medio del debito;
  • − la determinazione della vita utile ai fini dell'ammortamento delle attività per diritto d'utilizzo e l'effettuazione di eventuali impairment test su tali attività in accordo al principio IAS 36;
  • − la contabilizzazione delle eventuali modifiche contrattuali.

L'informativa è riportata nelle note esplicative alla nota 3, nel paragrafo "Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2019" e nel paragrafo "Principali stime adottate dalla Direzione".

In considerazione della complessità e della soggettività delle valutazioni sopra descritte, l'adozione del principio contabile IFRS 16 ha rappresentato un aspetto chiave della revisione.

  • − la verifica della determinazione dei pagamenti dovuti lungo la durata del contratto;
  • − l'analisi della ragionevolezza del tasso di attualizzazione utilizzato per il calcolare il valore attuale dei pagamenti residui dovuti;
  • − l'analisi delle vite utili delle attività per il diritto di utilizzo applicate ai fini dell'ammortamento delle stesse;
  • − comprensione del processo adottato per lo svolgimento dei test di impairment in accordo con il principio IAS 36;
  • − l'analisi dell'identificazione da parte della direzione di eventi che richiedono la rideterminazione delle passività per leasing ed in tali circostanze il ricalcolo delle stesse;
  • − l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita dagli amministratori nelle note esplicative in relazione alla prima adozione del principio contabile IFRS 16.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia.

Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Aeffe S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in

conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte di altro revisore.

Bologna, 30 marzo 2020

Ria Grant Thornton S.p.A. Sandro Gherardini

Socio

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Il Gruppo Aeffe è una delle principali realtà internazionali del settore del lusso, settore in cui opera attraverso la creazione, la produzione e la distribuzione di prodotti di alta qualità e unicità stilistica.

Il Gruppo è caratterizzato da una strategia multimarca e annovera nel proprio portafoglio marchi noti a livello internazionale, sia di proprietà come "Alberta Ferretti", "Philosophy di Lorenzo Serafini", "Moschino" e "Pollini", sia in licenza tra i quali "Jeremy Scott", e "Custo".

Il Gruppo ha, inoltre, concesso in licenza a primari partners, la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali ed altro).

L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: prêt-à-porter (che include le linee prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare) e calzature e pelletteria.

La Capogruppo Aeffe, costituita ai sensi del diritto italiano come società per azioni e con sede sociale in Italia a S. Giovanni in Marignano (RN), è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.

La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato IV si riportano i dati dell'ultimo bilancio d'esercizio approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.

Il presente bilancio consolidato comprende i bilanci della Capogruppo Aeffe e delle sue controllate e la quota di partecipazione del Gruppo in società collegate. È costituito dallo stato patrimoniale, conto economico, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalla presente nota di commento.

Il presente bilancio è espresso in Euro in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle note che seguono.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

I criteri di valutazione sono stati applicati uniformemente da tutte le società del Gruppo.

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2019 include il bilancio della Capogruppo Aeffe e quelli delle società italiane ed estere nelle quali Aeffe possiede, direttamente o tramite proprie controllate e collegate, il controllo o comunque esercita un'influenza dominante.

Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.

Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell'integrazione globale. I criteri adottati per l'applicazione di tale metodo sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni, detenute dalla Capogruppo o dalle altre società oggetto di consolidamento, è stato eliminato contro il relativo patrimonio netto al 31 dicembre 2019 a fronte dell'assunzione delle attività e delle passività delle società partecipate;
  • la differenza tra il costo di acquisizione e il fair value del patrimonio netto delle società partecipate alla data di acquisto della partecipazione viene distribuita, ove possibile, alle attività e passività delle partecipate e, per l'eventuale parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni transitorie dell'IFRS 3, il Gruppo, nel caso fosse presente, ha cessato di ammortizzare l'avviamento assoggettandolo invece a test di impairment;
  • vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come le partite di credito e debito e gli utili non ancora realizzati nei confronti dei terzi derivanti da operazioni compiute fra società del Gruppo, al netto dell'eventuale effetto fiscale;
  • le quote di patrimonio netto e di utile o perdita dell'esercizio di competenza di terzi sono esposte in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico;
  • le Società acquisite nel corso dell'esercizio sono consolidate dalla data in cui è stata raggiunta la maggioranza.

Controllate

Le controllate sono le entità sottoposte al controllo della Società. Il controllo è il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività. I bilanci delle controllate sono consolidati a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.

L'acquisizione delle controllate viene contabilizzata secondo il metodo dell'acquisto. Il costo dell'acquisizione è determinato quale somma del fair value delle attività cedute, delle azioni emesse e delle passività assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili all'acquisizione. L'eventuale eccedenza del costo dell'acquisizione, rispetto alla quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita, viene contabilizzata come avviamento.

Nel caso in cui la quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.

I saldi, le operazioni, i ricavi e i costi infragruppo non realizzati, vengono eliminati nel consolidamento.

Inoltre, le operazioni di aggregazione aziendale infragruppo sono state contabilizzate mantenendo il valore d'iscrizione delle attività e passività pari a quello già registrato nel bilancio consolidato.

Collegate

Una collegata è un'impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un'influenza notevole, ma non il controllo né il controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche finanziarie e operative della partecipata.

I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui sono classificate come detenute per la vendita.

Secondo tale metodo, le partecipazioni nelle imprese sono rilevate nello stato patrimoniale al costo, rettificato per le variazioni successive all'acquisizione nelle attività nette delle collegate, al netto di eventuali perdite di valore delle singole partecipazioni. Le perdite delle collegate eccedenti la quota di interessenza del Gruppo nelle stesse (inclusive di crediti di medio-lungo termine che, in sostanza fanno parte dell'investimento netto del Gruppo nella collegata), non sono rilevate, a meno che il Gruppo non abbia assunto una obbligazione per la copertura delle stesse. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante alla Capogruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L'avviamento è incluso nel valore di carico dell'investimento ed è assoggettato a test di impairment. Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili delle collegate alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell'esercizio di acquisizione. Con riferimento alle operazioni intercorse fra un'impresa del Gruppo e una collegata, gli utili e le perdite non realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad accezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l'evidenza di una riduzione nel valore dell'attività trasferita.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l'elenco integrato delle imprese e delle partecipazioni rilevanti facenti capo ad Aeffe al 31 dicembre 2019.

Società Sede Valuta Cap. sociale Part.diretta Part.indiretta
Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 8.585.150 100%
Clan Cafè S.r.l. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 100.000 62,9% (iii)
Moschino S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 66.817.108 70%
Pollini S.p.A. Gatteo (FC) Italia EUR 6.000.000 100%
Pollini Retail S.r.l. Gatteo (FC) Italia EUR 5.000.000 100% (i)
Velmar S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 120.000 100%
Società estere
Aeffe France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 50.000 100%
Aeffe UK Ltd. Londra (GB) GBP 310.000 100%
Aeffe USA Inc. New York (USA) USD 600.000 100%
Aeffe Japan Inc. Tokyo (J) JPY 3.600.000 100%
Aeffe Shanghai Ltd. Shanghai (CN) CNY 17.999.960 100%
Aeffe Germany G.m.b.h. Metzingen (DE) EUR 25.000 100%
Divè S.a. Galazzano (RSM) EUR 260.000 75%
Pollini Suisse S.a.g.l. Chiasso (CH) CHF 20.000 100% (i)
Pollini Austria G.m.b.h. Vienna (A) EUR 35.000 100% (i)
Fashoff UK Ltd. Londra (GB) GBP 1.550.000 70% (ii)
Moschino Japan Ltd. Tokyo (J) JPY 120.000.000 70% (ii)
Moschino Korea Ltd. Seoul (ROK) KRW 6.192.940.000 70% (ii)
Moschino France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 50.000 70% (ii)
Moschino USA Inc. New York (USA) USD 10.000 70% (ii)
Bloody Mary Inc. New York (USA) USD 100.000 70% (ii)

Note (dettaglio partecipazioni indirette):

  • (i) detenuta al 100% da Pollini S.p.A.;
  • (ii) detenuta al 100% da Moschino S.p.A.;
  • (iii) detenuta al 62,893% da Aeffe Retail S.p.A..

Nel corso del periodo sono state perfezionate le seguenti operazioni:

  • a) versamento di Euro 1.035 migliaia a capitale di Aeffe Shanghai Ltd. detenuta al 100% da Aeffe S.p.A..
  • b) fondazione di Aeffe Germany G.m.b.h detenuta al 100% da Aeffe S.p.A..

VALUTA ESTERA

Valuta funzionale e moneta di presentazione

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna entità del Gruppo sono valutati utilizzando la valuta funzionale, ovvero la valuta dell'area economica prevalente in cui l'entità opera. Il presente bilancio consolidato è redatto in Euro, valuta funzionale e moneta di presentazione della Capogruppo.

Operazioni e saldi in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale applicando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione di tali operazioni o dalla conversione di attività e passività monetarie sono rilevate nel conto economico. Le attività e passività non monetarie che sono valutate al fair value in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value era stato determinato.

Bilanci delle società estere

I bilanci delle società estere la cui valuta funzionale è diversa dall'Euro sono convertiti in Euro utilizzando le seguenti procedure:

(i) attività e passività, inclusi l'avviamento e le rettifiche al fair value derivanti dal consolidamento, sono convertiti al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura del bilancio;

(ii) ricavi e costi sono convertiti al cambio medio di periodo che approssima il tasso di cambio alla data delle operazioni;

(iii) le differenze di cambio sono rilevate in una componente separata di patrimonio netto. Alla dismissione di una società estera, l'importo complessivo delle differenze di cambio accumulate relativo a tale società estera viene rilevato nel conto economico.

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali delle società incluse nell'area di consolidamento sono riportati nella seguente tabella.

Descrizione delle valute Cambio puntuale
Cambio medio
Cambio puntuale Cambio medio
31 dicembre 2019 2019 31 dicembre 2018 2018
Renminbi Cinese 7,8205 7,7355 7,8751 7,8081
Dollaro USA 1,1234 1,1195 1,1450 1,1810
Sterlina britannica 0,8508 0,8778 0,8945 0,8847
Yen Giapponese 121,9400 122,0058 125,8500 130,3959
Won Sudcoreano 1.296,2800 1.305,3200 1.277,9300 1.299,0713
Franco Svizzero 1,0854 1,1124 1,1269 1,1550

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. All'interno del conto economico, come risultati intermedi, sono esposti l'EBITDA e l'EBIT, indicatori ritenuti rappresentativi delle performances aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili e i principi di consolidamento adottati nella redazione della presente relazione finanziaria sono coerenti con quelli applicati per la redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, tenuto anche conto di quanto di seguito esposto relativamente ai nuovi principi contabili, agli emendamenti e alle interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2019.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dalla Unione Europea, applicabili dal 1 gennaio 2019, che hanno trovato applicazione per la prima volta nel bilancio consolidato del Gruppo AEFFE chiuso al 31 dicembre 2019

IFRS 16 "Leasing": Il 13 gennaio 2016 lo IASB (International Accounting Standard Board) ha pubblicato il principio contabile IFRS 16 Leasing, che sostituisce lo IAS 17; tale documento è stato adottato dall'Unione Europea in data 9 novembre 2017. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing (contratti che danno il diritto all'utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in accordo con la metodologia prevista per i leasing finanziari dal vecchio principio contabile IAS 17, eliminando di fatto la precedente dicotomia tra leasing operativi e finanziari. Il Gruppo ha optato per un'applicazione retrospettica del principio, senza restatement delle informazioni comparative. L'effetto cumulativo è stato rilevato a riduzione degli utili a nuovo di apertura. L'applicazione dell'IFRS 16 al 1° gennaio 2019 ha avuto un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo Aeffe in virtù dell'attività operativa legata al la rete distributiva retail.

Il Gruppo è infatti, locatario di una serie di contratti di locazione che sono stati oggetto di analisi ai fini dell'applicazione del nuovo principio IFRS 16 e che principalmente riguardano i punti vendita dei DOS gli showrooms, le autovetture aziendali e gli appartamenti in benefict ai dipendenti. Le locazioni dei DOS rappresentano la categoria preponderante, rappresentando infatti circa il 73% del totale delle passività per leasing.

Dal punto di vista contabile, l'applicazione del principio IFRS 16 ha comportato la rilevazione di un'attività per diritto d'uso sui beni oggetto dei contratti di locazione e una passività per beni in leasing in relazione ai canoni fissi ancora da pagare. L'attività per il diritto di uso dei beni in leasing viene inizialmente valutata al costo, e successivamente ammortizzata lungo la durata del contratto di locazione definita in sede di analisi. Il costo delle attività per diritto d'uso include il valore inizialmente rilevato della passività per leasing, i costi iniziali diretti sostenuti, la stima degli eventuali costi di ripristino da sostenere al termine del contratto e i pagamenti anticipati relativi al leasing effettuati alla data di prima transizione al netto degli incentivi al leasing ricevuti. La passività per leasing è valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per i canoni fissi non ancora versati alla data di transizione attualizzati utilizzando il tasso di interesse come definito di seguito. La passività per beni in leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita in correlazione con i pagamenti dei canoni di locazione.

Di seguito si riepilogano gli impatti derivanti dall'applicazione del suddetto principio sia a livello di stato patrimoniale che di conto economico:

(Valori in Euro migliaia) Note 1 gennaio IFRS 16 31 dicembre
2019 Adjustment 2018
CCN operativo 70.450 70.450
Capitale circolante netto 85.748 85.748
Attivo immobilizzato a 268.491 102.119 166.373
CAPITALE INVESTITO NETTO b 332.542 103.826 228.716
Totale Patrimonio Netto c 193.047 ( 4.412) 197.459
Crediti finanziari correnti ( 1.420) - ( 1.420)
Disponibilità liquide ( 28.037) - ( 28.037)
Passività finanziarie non correnti 16.409 - 16.409
Passività per leasing non correnti d 94.176 94.176 -
Crediti finanziari non correnti ( 2.302) - ( 2.302)
Passività finanziarie correnti 46.607 - 46.607
Passività per leasing correnti e 14.062 14.062 -
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 139.495 108.239 31.256
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 332.542 103.826 228.716

Le principali assunzioni che sono state adottate dal Gruppo Aeffe ai fini dell a prima applicazione dell'IFRS 16 sono riepilogate di seguito:

1) il Gruppo si è avvalso dell'esenzione concessa in relazione agli short-term lease (cioè i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore) e per i contratti di lease per i quali il bene sottostante si configura come low-value asset (beni di ammontare esiguo). Per tali contratti per cui ci si è avvalsi dell'esenzione, l'introduzione dell'IFRS 16 non ha comportato la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, pertanto le rilevazioni contabili non hanno subito variazioni rispetto al precedente periodo;

2) I costi diretti iniziali significativi che presentavano un valore netto contabile positivo nello stato patrimoniale alla data di transizione, sono stati inclusi ne lla misurazione del diritto d'uso al 1° gennaio 2019;

3) La durata dei contratti di locazione, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di rinnovo e di chiusura anticipata, è stata determinata sulla base delle informazioni esistenti alla data di transizione;

4) Il tasso di attualizzazione (IBR Incremental Borrowing Rate) utilizzato per le stime relative all'attualizzazione dei pagamenti futuri dei canoni di affitto, è stato determinato tenendo conto dei tassi d'interesse free risk in vigore nei singoli paesi in cui operano le società del Gruppo Aeffe coinvolte nell'applicazione dell'IFRS 16.

L'IBR medio ponderato applicato in sede di transizione è stato il 2,22%;

I canoni di locazione variabili, che non dipendono da un indice o tasso, ma che di pendono principalmente dal volume delle vendite, continuano ad essere contabilizzati nel conto economico tra i costi per beni di terzi. Successivamente alla prima iscrizione, per 125,7 milioni di euro (comprensiva della riclassifica dei Key Money), le Attività per diritto d'uso si sono incrementate nel corso del 2019, a seguito di nuovi contratti di locazione stipulati nel corso del periodo, per 1,1 milioni di euro e si sono ridotte per 16,6 milioni di euro in seguito al normale processo di ammo rtamento del periodo ed un effetto cambi par a -0,6 milioni di euro.

Contestualmente all'applicazione dell'IFRS 16 e per dare una rappresentazione più veritiera e corretta è stato modificato il piano di ammortamento dei Key Money facendoli rientrare nei diritti d'uso di attività in quanto rappresentano costi diretti iniziali del locatario. Il cambiamento di stima (Vita Utile) è stato fatto in modo prospettico comportando una variazione non significativa. La riclassifica all'interno delle attività d'uso, in sede di "transition" al 01/01/2019 è stata pari a 23,6 milioni di euro.

In aggiunta alle informazioni fornite sopra si segnala che:

1) I canoni di locazione relativi a quei beni rientranti nella definizione dei " low value assets" prevista dall'IFRS 16 sono stati pari a 0,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019;

2) I canoni di locazione relativi a quei contratti che prevedono un canone variabile e che quindi non sono stati inclusi nella valutazione della passività per leasing, sono stati pari a 2 milioni di euro al 31 dicembre 2019.

Al fine di aiutare nella comprensione degli impatti della prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease,, e l'impatto derivante dall'adozione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019:

(Valori in migliaia di Euro)
Riconciliazioni impegni per lease
Obbligazioni leasing operativi al 31/12/2018
Short term
127.856
-
Low value lease ( 780)
Spese accessorie ( 64)
Canoni variabili ( 2.087)
Passività finanziaria non attualizzata per lease al 1 gennaio 2019 124.925
Effetto attualizzazione ( 16.686)
Passività finanziaria attualizzata per lease al 1 gennaio 2019 108.239

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB ma non ancora omologati dall'Unione Europea

Descrizione Data di efficacia prevista dal principio

IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts (*)
IFRS 17 Insurance Contracts 01/01/2021
Interpretations 01/01/2019
IFRIC 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration 01/01/2018
IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments 01/01/2019
Amendments 01/01/2019
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets
between an Investor and its Associate or Joint Venture
Differita fino al completamento del
progetto IASB sull'equity method
Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share-based
Payment Transactions
01/01/2018
Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle 01/01/2019
Amendments to IAS 40: Transfers of Investment Property 01/01/2018
Amendments to IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint
Ventures
01/01/2019
Amendments to IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation 01/01/2019

(*) L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities".

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa e in grado di far affluire al Gruppo benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali continuano a essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Avviamento

L'avviamento derivante dall'acquisizione di una controllata o di un'entità a controllo congiunto rappresenta l'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value dell'attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata o dell'entità a controllo congiunto alla data di acquisizione. L'avviamento è rilevato come attività e rivisto annualmente per verificare che non abbia subito perdite di valore (test di impairment). Le perdite di valore sono iscritte a conto economico e non sono successivamente ripristinate.

In caso di cessione di un'impresa controllata o di un'entità a controllo congiunto, l'ammontare non ancora ammortizzato dell'avviamento a essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da alienazione.

Nel caso in cui il fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della partecipata ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.

Quando il contratto di acquisto prevede la rettifica del corrispettivo dell'acquisto in base ad eventi futuri, la stima della rettifica deve essere inclusa nel costo dell'acquisizione se la rettifica appare probabile e l'importo può essere stimato attendibilmente. Eventuali rettifiche future alla stima sono rilevate come una rettifica all'avviamento.

Al 31 dicembre 2019, la società non ha iscritti in bilancio valori relativi ad avviamenti.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo. L'applicazione dell'IFRS 3 ha permesso di rideterminare la contabilizzazione di tutte le aggregazioni aziendali intervenute successivamente alla data del 31 dicembre 2001 facendo emergere, attraverso una perizia estimativa, il nuovo valore di una parte delle immobilizzazioni immateriali che, al momento dell'acquisto delle partecipazioni, non risultava espresso in bilancio.

Il Gruppo ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

Categoria %
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33%
Marchi 2,5%

I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2019, la società non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

Categoria %
Fabbricati industriali 2%
Macchinari e Impianti 12,5%
Impianti fotovoltaici 9%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Mobili e arredi 12%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività del Gruppo) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno al Gruppo. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing IFRS 16

L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 ed ha sostituito lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing (contratti che danno il diritto all'utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore/low value assets" (ad esempio i personal computer, fotocopiatrici,…) ed i contratti di leasing a breve termine/short term (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileva una passività a fronte dei pagamenti non variabili dei canoni di locazione (cioè la passività per leasing) ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto d'uso). I locatari devono contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto d'uso. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconosce generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Il principio non prevede, invece, modifiche significative per i locatori.

Perdite di valore (Impairment)

I marchi e le altre attività immateriali sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile almeno annualmente e, comunque, ogniqualvolta emergano indicazioni di possibile perdita di valore.

Le immobilizzazioni materiali le attività per diritti d'uso e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.

Il raffronto tra il valore del patrimonio netto di Gruppo per azione ed il valore di quotazione dell'azione a fine anno e nel periodo fino alla data di redazione del progetto di bilancio evidenzia un valore contabile superiore a quello di mercato. Gli amministratori ritengono che tale evidenza sia sostanzialmente imputabile alla particolare situazione dei mercati finanziari verificatasi a seguito della difficile situazione attuale dei mercati mondiali. Pertanto il valore di mercato non è considerato rappresentativo del valore del Gruppo.

Determinazione del valore recuperabile

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente a un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel conto economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in società controllate non consolidate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono valutate con il metodo del patrimonio netto. La quota di costo eccedente il patrimonio netto della partecipata alla data di acquisizione viene trattata in maniera analoga a quanto descritto nei criteri di consolidamento. Le altre partecipazioni sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Attività destinate alla dismissione (held for sale)

In questa voce vengono classificate le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con un uso continuativo. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni, che sono d'uso e consuetudine, per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile. L'attività classificata come posseduta per la vendita viene valutata al minore tra il suo valore contabile e il fair value (valore equo) al netto dei costi di vendita come disposto dall'IFRS 5.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione e il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti e indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale solo quando esiste un'obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi del Gruppo ai programmi a contribuzione definita sono imputati a conto economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per il Gruppo derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1 gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a conto economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. Il Gruppo ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Strumenti finanziari derivati

Le caratteristiche fondamentali degli strumenti finanziari derivati sono esposte nel paragrafo Strumenti finanziari derivati (Nota 10). Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati per la copertura dei rischi legati all'esposizione in valuta derivanti dalla propria attività operativa, senza alcuna finalità speculativa o di trading. La contabilizzazione delle operazioni su derivati, essendo queste riferibili ad un rischio legato alla variabilità dei cash flow attesi (forecast transaction), avviene secondo le regole del cash flow hedge. Le regole dell'hedge accounting prevedono la rilevazione nello stato patrimoniale dei derivati al loro fair value;

la registrazione delle variazioni di fair value differisce a seconda della tipologia di copertura alla data di valutazione:

• per i derivati che risultano a copertura di operazioni attese (i.e. cash flow hedge), le variazioni del fair value sono imputate direttamente alla apposita riserva di patrimonio netto, eccetto per la quota di variazione relativa alla parte inefficace della copertura che viene imputata a conto economico, tra i proventi e oneri finanziari; le differenze di fair value già rilevate direttamente nella apposita riserva di patrimonio netto sono interamente imputate a conto economico, a rettifica dei margini operativi, al momento della rilevazione delle attività/passività relative alle poste coperte;

• per i derivati che risultano a copertura di attività e passività iscritte a bilancio (i.e. fair value hedge), le differenze di fair value sono interamente imputate a conto economico, tra i proventi e oneri finanziari. In aggiunta, si provvede a rettificare il valore della posta coperta (attività/passività) per la variazione di valore imputabile al rischio coperto, utilizzando come contropartita la voce proventi e oneri finanziari.

Ricavi

I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Questo è previsto sia per la distribuzione Wholesale (spedizione dei beni al cliente, sia per la distribuzione retail quando il bene viene venduto attraverso un negozio fisico. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.

Una parte dei ricavi del gruppo deriva dal riconoscimento delle Roylalties, convenute, in base ad una percentuale prestabilita nel contratto con il cliente, sul fatturato netto. Le royalties maturano "at point in time", quindi nel momento dell'emissione da parte della Licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti concessi.

La maggior parte dei ricavi del Gruppo deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso. Essendo operazioni infragruppo non impattano sul bilancio consolidato in quanto elise.

Relativamente al riconoscimento delle Royalties queste sono calcolate in base ad una percentuale sul fatturato netto della Licenziataria. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a conto economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a conto economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a conto economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).

Proventi e oneri per interessi sono imputati al conto economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui il Gruppo matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a conto economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I debiti per imposte differite si riferiscono a:

(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;

(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;

(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio consolidato, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo.

• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie

AI fini della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".

IFRS 16

La transizione all'IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni. Le principali sono riassunte di seguito:

  • Lease term: l'identificazione della durata del contratto di affitto è una tematica molto rilevante dal momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali sui contratti di affitto immobiliare variano significativamente da una giurisdizione ad un'altra e la valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo al termine del periodo non cancellabile sulla stima di lease term comporta l'utilizzo di assunzioni. Il Gruppo infatti per la definizione della durata del lease ha considerato la presenza di opzioni di rinnovo e cancellazione rispettivamente in capo al locatario, al locatore o a entrambi. In presenza di opzioni di rinnovo esercitabili da entrambe le parti contrattuali ha considerato l'esistenza o meno di significativi disincentivi economici nel rifiutare la richiesta di rinnovo come richiesto dal paragrafo B34 dell'IFRS 16. In presenza di opzioni esercitabili solo da una delle due parti ha considerato il paragrafo B35 dell'IFRS 16. L'applicazione di quanto sopra, tenuto conto degli specifici fatti e circostanze nonché della stima sull'essere ragionevolmente certo l'esercizio dell'opzione, ha comportato che, per i contratti di durata annuale rinnovabili automaticamente salvo disdetta si è considerata una durata media di dieci anni, basando tale scelta sull'evidenza storica mentre negli altri casi se è solo il Gruppo a poter esercitare l'opzione si è considerata una durata fino al secondo rinnovo previsto dal contratto, basandosi sull'evidenza storica e sul fatto di non poter considerare ragionevolmente certo il rinnovo oltre il secondo periodo.
  • Definizione del tasso di sconto: poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dal Gruppo, non è presente un tasso di interesse implicito, il Gruppo ha calcolato un tasso incrementale di indebitamento (Incremental Borrowing Rate-IBR). Al fine di determinare l'IBR da utilizzare per l'attualizzazione dei pagamenti futuri dei canoni di affitto, il Gruppo ha identificato ogni Paese come un portafoglio di contratti con caratteristiche simili e ha determinato il relativo IBR come il tasso di uno strumento privo di rischio del rispettivo Paese in cui il contratto è stato stipulato, basato sulle diverse scadenze contrattuali. L'IBR medio ponderato applicato in sede di transizione è stato il 2,22%.
  • Attività per diritto d'uso: il Gruppo rileva le attività per diritto d'uso alla data di inizio del contratto di locazione (cioè alla data in cui il bene sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per diritto d'uso che rientrano nella definizione di investimenti in attività immobiliari sono classificate in tale voce di bilancio. Le attività per diritto d'uso sono misurate al costo, al netto dell'ammortamento accumulato, delle perdite per riduzione di valore accumulate e modificate per eventuali rimisurazione della passività per leasing. Il costo delle attività per diritto d'uso include il valore inizialmente rilevato della passività per leasing, costi iniziali diretti sostenuti, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti. A meno che il Gruppo non sia ragionevolmente certo di acquistare il bene locato alla fine del contratto di locazione, le attività per

diritto d'uso sono ammortizzate linearmente nel periodo più breve tra la durata del contratto e la vita utile del bene locato. Il valore della attività per diritto d'uso è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore.

  • Passività per leasing: alla data di inizio del contratto di locazione, il Gruppo rileva la passività per leasing misurata come il valore attuale dei pagamenti futuri residui fino alla fine del contratto. I pagamenti futuri includono i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso e gli importi che si prevede il Gruppo dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti futuri includono anche il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di risoluzione. I pagamenti variabili, che non dipendono da un indice o tasso, ma che per il Gruppo dipendono principalmente dal volume delle vendite, continuano ad essere contabilizzati come costi nel conto economico, tra i costi per servizi. Per calcolare il valore attuale dei pagamenti futuri, il Gruppo utilizza l'Incrementale Borrowing rate (IBR) alla data di inizio del contratto. Successivamente, la passività per leasing è incrementata per gli interessi e decrementata per i pagamenti effettuati. Inoltre, la passività per leasing è rimisurata per tenere conto di modifiche ai termini del contratto.
  • Short term lease e low value assets lease: il Gruppo si avvale dell'esenzione dall'applicazione dell'IFRS 16 per i contratti di breve durata (inferiore a 12 mesi) e per i contratti in cui il singolo bene locato è di valore esiguo. I pagamenti dei canoni di tali contratti sono contabilizzati linearmente come costi a conto economico, sulla base dei termini e delle condizioni del contratto.
  • A partire dal 2019, l'IFRS 16 richiede di rilevare in bilancio un'attività per il diritto d'utilizzo e una passività per l'obbligazione a pagare in futuro i canoni di leasing. Eventuali perdite di valore dell'attività per il diritto d'utilizzo devono essere calcolate e rilevate in accordo alle disposizioni dello IAS 36. I "diritti d'uso" di ogni singola CGU vengono sottoposti ad impairment test in presenza di triggering events (in capo alla singola CGU) identificati da una possibile perdita di valore e segnalati dai seguenti key performance indicators:
  • piani di dismissione;
  • indicatori di performance inferiori alle aspettative;
  • perdite operative.
  • L'impairment test viene svolto con le seguenti modalità:
  • calcolo del value in use delle CGU escludendo dai flussi di cassa quelli connessi alla passività per leasing;
  • calcolo del fair value delle CGU attualizzando i canoni di locazione futuri a valore di mercato
  • calcolo del valore recuperabile come il maggiore tra value in use e fair value
  • confronto del valore recuperabile con il valore contabile della CGU, quest'ultimo calcolato al netto del valore contabile della passività per leasing.

Nel calcolo del value in use, il discount rate utilizzato è il WACC di Gruppo

Marchi

Il management valuta con cadenza almeno annuale le attività immateriali a vita utile definita (in prossimità di chiusura del bilancio di esercizio), in maniera stringente rispetto a quanto richiesto dal principio contabile internazionale IAS 36 ed equiparandole alle attività a vita utile indefinita.

Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, per un periodo ti tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo dei valori determinati il management ha utilizzato il budget di gruppo a partire dall'esercizio 2020. Per i restanti periodi il management ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto ("CAGR")

variabile dal 0,58% al 2,19%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 7,40% (6,39% al 31/12/2018).

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
  • − Il tasso d'inflazione previsto è pari al 1,20%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 0,62%;
  • − Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 2,40%;
  • − E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A., del 10% per la Società Aeffe Retail S.p.A., dell'8% per le Società Pollini Retail S.r.l. e Moschino S.p.A. e del 5% per le Società Velmar S.p.A. e Pollini S.p.A..
  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
  • − Il tasso di turn-over volontario previsto è pari allo 0,00%;
  • − Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00% per tutte le società del Gruppo;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 0,37%.

ALTRE INFORMAZIONI

Informativa per settore

All'interno di un gruppo possono essere distintamente identificabili diversi settori che forniscono un insieme di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che forniscono prodotti e servizi in una determinata area geografica (settore geografico). In particolare, all'interno del Gruppo Aeffe sono state individuate due aree di attività:

(i) divisione prêt-à-porter;

(ii) divisione calzature e pelletteria.

In ottemperanza a quanto disposto dall'IFRS 8 le informazioni settoriali vengono fornite al paragrafo dedicato ai "Commenti alle principali voci di conto economico e informativa di settore".

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposto il Gruppo nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata e salvo pochi casi (Gruppo Pollini) è gestita dalle singole società che, comunque, risultano coordinate dalla tesoreria sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale di Gruppo ed approvate dall'Amministratore Delegato.

L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:

(i) Rischio di liquidità:

Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire, a livello consolidato, la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere un'elevata solidità patrimoniale.

Le linee di credito, anche se negoziate a livello di Gruppo, vengono concesse a livello di singola società.

Alla data del presente bilancio, le società del Gruppo che presentano i principali finanziamenti a breve e medio lungo termine verso istituti finanziatori terzi sono costituite dalla Capogruppo, da Pollini, da Moschino e da Velmar.

(ii) Rischio di cambio:

Il Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando per le principali società del Gruppo esposte al rischio di cambio l'apertura di finanziamenti in valuta e la sottoscrizione di contratti di acquisto di valuta a termine.

(iii) Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui le società del Gruppo sono esposte è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato. Al 31 dicembre 2019 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 55 migliaia su base annua (Euro 68 migliaia al 31 dicembre 2018).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2019 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.

(iv) Rischio di prezzo

Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposto a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia il Gruppo tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri il Gruppo procede come segue:

  • a) parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
  • b) la residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
  • a. buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine;
  • b. i rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito ne da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

La fascia dei crediti commerciali non scaduti, pari a complessivi Euro 27.334 migliaia al 31 dicembre 2019, rappresenta il 66% dei crediti iscritti a bilancio. Tale percentuale è in diminuzione rispetto al 74% dell'esercizio precedente.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire al Gruppo la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

Totale 79.463 80.801 ( 1.338) (1,7%)
Altre attività 2.720 2.810 ( 90) (3,2%)
Altri crediti correnti 35.218 34.852 366 1,1%
Crediti commerciali 41.525 43.139 ( 1.614) (3,7%)
2019 2018 Δ %
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 6 per le "Altre attività", alla nota 9 per i "Crediti commerciali" e alla nota 14 per gli "Altri crediti correnti".

Il fair value delle categorie sopra esposte non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

Al 31 dicembre 2019, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 14.191 migliaia di Euro (11.297 migliaia di Euro nel 2018). La composizione per scadenza è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Fino a 30 giorni 6.151 5.530 621 11,2%
31 - 60 giorni 3.271 2.081 1.190 57,2%
61 - 90 giorni 1.298 843 455 54,0%
Superiore a 90 giorni 3.471 2.843 628 22,1%
Totale 14.191 11.297 2.894 25,6%

Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente a tale crediti scaduti.

Rendiconto finanziario

Il rendiconto finanziario, predisposto dal Gruppo come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal Gruppo utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Key money Altre Totale
Saldo al 01.01.18 81.975 26.853 851 109.679
Incrementi - 696 713 1.409
- incrementi per acquisti - 696 713 1.409
- incrementi per aggregazioni aziendali - - - -
Decrementi - ( 1.479) ( 2) ( 1.481)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - -
Ammortamenti del periodo ( 3.493) ( 2.514) ( 468) ( 6.475)
Saldo al 31.12.18 78.482 23.556 1.094 103.132
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 ( 23.556) - ( 23.556)
Saldo al 01.01.19 78.482 - 1.094 79.576
Incrementi - - 1.185 1.185
- incrementi per acquisti - - 1.185 1.185
- incrementi per aggregazioni aziendali - - - -
Decrementi - - - -
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - ( 9) ( 9)
Ammortamenti del periodo ( 3.494) - ( 1.175) ( 4.669)
Saldo al 31.12.19 74.988 - 1.095 76.083

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali evidenzia le seguenti principali variazioni:

  • incrementi, pari a Euro 1.185 migliaia, principalmente relativi a software;
  • ammortamenti dell'esercizio pari a Euro 4.669 migliaia.

Marchi

La voce include i valori dei marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino", "Love Moschino", "Pollini", "Studio Pollini"). Il valore è così suddiviso tra i differenti marchi:

(Valori in migliaia di Euro) Vita residua del marchio 31 dicembre 31 dicembre
espressa in anni 2018
Alberta Ferretti 23 2.897 3.023
Moschino 25 41.841 43.769
Pollini 21 30.250 31.690
Totale 74.988 78.482

Key money

Contestualmente all'applicazione dell'IFRS 16 e per dare una rappresentazione più veritiera e corretta è stato modificato il piano di ammortamento dei Key Money facendoli rientrare nei diritti d'uso di attività in quanto rappresentano costi diretti iniziali del locatario. Il cambiamento di stima (Vita Utile) è stato fatto in modo prospettico comportando una variazione non significativa.

Altre

La voce altre si riferisce prevalentemente alle licenze d'uso software.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Opere su beni di
terzi
mpianti e
macchinari
I
Attrezzature
industriali e
commerciali
immobilizzazioni
materiali
Altre
Totale
Saldo al 01.01.18 17.119 22.168 12.597 2.864 260 4.096 59.104
Incrementi - 1.835 2.961 916 124 914 6.750
Decrementi - - ( 262) ( 20) - ( 42) ( 324)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - 38 - 2 15 55
Ammortamenti del periodo - ( 567) ( 2.783) ( 709) ( 125) ( 1.102) ( 5.286)
Saldo al 31.12.18 17.119 23.436 12.551 3.051 261 3.881 60.299
Incrementi 4 2.807 2.607 1.175 269 913 7.775
Decrementi - - - - ( 4) ( 5) ( 9)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - 81 2 - ( 2) 81
Ammortamenti del periodo - ( 606) ( 2.671) ( 816) ( 138) ( 1.090) ( 5.321)
Saldo al 31.12.19 17.123 25.637 12.568 3.412 388 3.697 62.825

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:

  • Incrementi per nuovi investimenti per Euro 7.775 migliaia. Essi si riferiscono principalmente ai nuovi investimenti per ristrutturazione ed ammodernamento negozi, acquisto impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche.
  • Decrementi per alienazioni al netto del fondo ammortamento residuo per Euro 9 migliaia.
  • Incrementi per differenze di traduzione e altre variazioni per Euro 81 migliaia, principalmente riconducibile alla differenza di traduzione delle controllate estere.
  • Ammortamenti per Euro 5.321 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezion fatta per i terreni, secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti si veda la sezione Immobilizzazioni materiali all'interno dei criteri di valutazione).

3. Attività per diritti d'uso

La tabella che segue riporta la movimentazione delle attività per diritto d'uso per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

(Valori in migliaia di Euro) Fabbricati Auto Altro Totale
Saldo al 01.01.19 124.347 184 1.144 125.675
Incrementi 1.044 75 - 1.119
Decrementi - - - -
Diff. di traduzione / Altre variazioni 637 - - 637
Ammortamenti del periodo ( 16.230) ( 74) ( 413) ( 16.717)
Saldo al 31.12.19 109.798 185 731 110.714

La voce Fabbricati include Attività per diritto d'uso relativi principalmente a contratti di affitto di negozi (pari a circa l'85% delle attività per diritto d'uso Fabbricati) e in misura residuale relativi a contratti di affitto di uffici, e altri spazi. I principali incrementi registrati nel corso del periodo si riferiscono a nuovi contratti di affitto sottoscritti nel periodo, principalmente per i punti vendita. Per dare una rappresentazione più veritiera e corretta è stato modificato il piano di ammortamento dei Key Money (riparametrato alla durata del contratto sottostante) riclassificandoli nei diritti d'uso di attività in quanto rappresentano costi diretti iniziali del locatario. Il cambiamento di stima (Vita Utile) è stato fatto in modo prospettico comportando una variazione non significativa. La riclassifica all'interno delle attività d'uso, in sede di "transition" al 01/01/2019 è stata pari a 23,6 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio non sono stati rilevati indicatori che abbiano reso necessaria la verifica circa l'esistenza di perdite di valore (impairment) delle immobilizzazioni iscritte. In considerazione della rilevanza degli importi dei diritto d'uso iscritti nelle Immobilizzazioni e degli aspetti valutativi ad essi correlati, pur in mancanza di significativi triggering events, il Gruppo ha formalizzato un impairment test con le modalità descritte in precedenza nel paragrafo "IFRS 16". In particolare per le Cash Generating Unit (CGU) il valore recuperabile è stato calcolato come maggiore tra fair value e valore d'uso della relativa Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount"). Per la valutazione 2019, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Budget 2020 (approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 29 gennaio 2020) e sulle stime del management per gli anni successivi, coerentemente con la durata dei contratti di affitto. Il discount rate utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa è pari al WACC di Gruppo (7,40%), mentre il tasso annuo di crescita composto (CAGR) è mediamente pari al 4,7%.

4. Investimenti (Partecipazioni)

La voce comprende le partecipazioni valutate al costo.

5. Crediti finanziari non correnti

I crediti finanziari non correnti passano da Euro 2.302 migliaia al 31 dicembre 2018 a Euro 2.225 migliaia al 31 dicembre 2019.

6. Altre attività

La voce include principalmente il credito a lungo per il provento riconosciuto da Woollen Co., Ltd. a favore del Gruppo Aeffe in seguito alla riorganizzazione della rete distributiva in Giappone e ai crediti per depositi cauzionali relativi ai contratti di locazione commerciale.

7. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite

La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018:

(Valori in migliaia di Euro) Crediti Debiti
31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre
2019 2018 2019 2018
Beni materiali 5 5 ( 18) ( 19)
Attività immateriali 35 46 ( 144) ( 144)
Accantonamenti 3.876 3.992 ( 4) ( 1)
Oneri deducibili in esercizi futuri 4.512 5.637 ( 28) ( 27)
Proventi tassabili in esercizi futuri 2.022 1.195 ( 1.532) ( 1.608)
Perdite fiscali portate a nuovo 2.510 3.121 - -
Altre 147 5 ( 89) ( 87)
Imposte da passaggio IAS 3.843 1.072 ( 28.167) ( 28.208)
Totale 16.950 15.073 ( 29.982) ( 30.094)

La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Saldo iniziale Differenze di
traduzione
Rilevate a conto
economico
Altro Saldo finale
Beni materiali ( 14) - 1 - ( 13)
Attività immateriali ( 98) - ( 11) - ( 109)
Accantonamenti 3.991 6 ( 125) - 3.872
Oneri deducibili in esercizi futuri 5.610 2 ( 1.128) - 4.484
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 413) - 903 - 490
Perdite fiscali portate a nuovo 3.121 32 ( 355) ( 288) 2.510
Altre ( 82) ( 2) 14 128 58
Imposte da passaggio IAS ( 27.136) - 1.003 1.809 ( 24.324)
Totale ( 15.021) 38 302 1.649 ( 13.032)

Le imposte differite attive relative agli oneri deducibili in esercizi futuri si riferiscono principalmente alla fiscalità differita sugli accantonamenti al fondo svalutazione partecipazioni e al fondo rischi e oneri futuri.

La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.

ATTIVITA' CORRENTI

8. Rimanenze

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 15.136 14.412 724 5,0%
Prodotti in corso di lavorazione 6.273 9.770 ( 3.497) (35,8%)
Prodotti finiti e merci 90.596 79.830 10.766 13,5%
Acconti 46 250 ( 204) (81,6%)
Totale 112.051 104.262 7.789 7,5%

Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2020, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni autunno/inverno 2019, primavera/estate 2020 e il campionario dell'autunno/inverno 2020.

9. Crediti commerciali

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Crediti verso clienti
(Fondo svalutazione crediti)
45.205
( 3.680)
46.537
( 3.398)
( 1.332)
( 282)
(2,9%)
8,3%
Totale 41.525 43.139 ( 1.614) (3,7%)

Al 31 dicembre 2019 i crediti commerciali sono pari a Euro 45.205 migliaia, con un decremento del 2,9% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2018.

Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.

Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili e, in generale, sulla base dell'andamento storico.

10. Crediti tributari

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
IVA 5.578 3.702 1.876 50,7%
IRES 3.571 1.133 2.438 215,2%
IRAP 707 196 511 260,7%
Erario c/ritenute - 4 ( 4) (100,0%)
Altri crediti tributari 4.263 2.725 1.538 56,4%
Totale 14.119 7.760 6.359 81,9%

Al 31 dicembre 2019 i crediti vantati dal Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 14.119 migliaia. La variazione di Euro 6.359 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018 è dovuta principalmente all'incremento del credito per IVA, all'incremento del credito per IRES e alla rilevazione del credito di imposta nella controllata Moschino Spa per gli investimenti incrementali effettuati in attività di ricerca e sviluppo.

11. Attività e Passività per derivati

Il Gruppo AEFFE, caratterizzato da una importante presenza nei mercati internazionali, è esposto al rischio di cambio principalmente per gli acquisti della controllata Pollini in Dollari Americani (USD). Il Gruppo sottoscrive dei contratti derivati di acquisto di valuta (USD) a termine (Forward) con primari istituti di credito a copertura del suddetto rischio. Tali contratti sono posti in essere a copertura di una determinata percentuale di volumi di acquisti in USD attesi. Alla data di chiusura del bilancio, l'ammontare nozionale dei contratti a termine di valuta stipulati è pari a USD 25.500 migliaia (USD 26.000 migliaia al 31/12/2018). Tutti i contratti aperti al 31/12/2019 scadranno nel corso dell'anno 2020.

Di seguito si riepiloga la composizione degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 con indicazione dei rispettivi valori contabili, correnti e non correnti, riferiti al fair value e al fair value della riserva di cash flow hedge, quest'ultima esposta al netto del relativo effetto fiscale differito:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
Attività Passività Hedging
Reserve
Attività Passività Hedging
Reserve
Contratti forward per rischio cambio cash flow
hedge
- - - - - -
TOTALE NON CORRENTE - - - - - -
Contratti forward per rischio cambio cash flow
hedge
74 - 53 220 - 158
TOTALE CORRENTE 74 - 53 220 - 158

La riserva di cash flow hedge relativa ai contratti forward a copertura del rischio di cambio sulle valute è pari a Euro 53 migliaia al netto del relativo effetto fiscale (Euro -21 migliaia).

Il trasferimento nel conto economico 2019 dell'effetto delle operazioni di copertura sul rischio di cambio è stato pari a Euro 921 migliaia portati a riduzione dei costi.

12. Disponibilità liquide

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Depositi bancari e postali 27.914 27.483 431 1,6%
Assegni 25 61 ( 36) (59,0%)
Denaro e valori in cassa 451 493 ( 42) (8,5%)
Totale 28.390 28.037 353 1,3%

La voce depositi bancari e postali rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce denaro e valori in cassa rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.

L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 rispetto all'esercizio precedente è di Euro 353 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.

13. Crediti finanziari

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Crediti Finanziari 1.132 1.420 ( 288) (20,3%)
Totale 1.132 1.420 ( 288) (20,3%)

14. Altri crediti

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Crediti per costi anticipati 27.637 26.851 786 2,9%
Acconti per royalties e provvigioni 96 191 ( 95) (49,7%)
Acconti da fornitori 30 235 ( 205) (87,2%)
Ratei e risconti attivi 3.854 3.455 399 11,5%
Altri 3.601 4.120 ( 519) (12,6%)
Totale 35.218 34.852 366 1,1%

Gli altri crediti a breve termine rimangono sostanzialmente in linea con il periodo precedente.

I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2020 e autunno/inverno 2020 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.

15. Attività e passività disponibili per la vendita

La voce non si è movimentata nel corso del periodo.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
Altre attività 437 437
Totale Attività 437 437

16. PATRIMONIO NETTO

Si commentano, di seguito, le principali classi componenti del patrimonio netto al 31 dicembre 2019, mentre le relative variazioni sono illustrate nei prospetti di patrimonio netto.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018
Capitale sociale 25.286 25.371 ( 85)
Riserva sovrapprezzo azioni 70.775 71.240 ( 465)
Riserva da cash flow hedge 53 158 ( 105)
Altre riserve 44.748 35.967 8.781
Riserva Fair Value 7.901 7.901 -
Riserva IAS 7.607 11.459 ( 3.852)
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 1.286) ( 1.095) ( 191)
Riserva da conversione ( 1.976) ( 1.832) ( 144)
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 6.586 ( 1.286) 7.872
Risultato d'esercizio di Gruppo 11.693 16.726 ( 5.033)
Patrimonio netto di terzi 32.688 32.850 ( 162)
Totale 204.075 197.459 6.616

Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2019, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie) risulta pari a Euro 26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2019 la Capogruppo possiede 6.217.839 azioni proprie che corrispondono al 5,791% del suo capitale sociale.

Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Nel corso dell'esercizio 2019 sono state acquistate dalla Capogruppo 340.961 azioni proprie per un controvalore totale pari a Euro 550.268.

Riserva sovrapprezzo azioni

La variazione della riserva sovrapprezzo azioni pari a Euro 465 migliaia è relativa all'acquisto di azioni proprie avvenuto nel corso dell'esercizio.

Riserva da cash flow hedge

Per la variazione della riserva da cash flow hedge pari a Euro 105 migliaia si rimanda alla nota 11 delle attività e passività per derivati.

Altre riserve

Nel corso dell'esercizio tale voce si è incrementata per l'utile dell'esercizio precedente della Capogruppo.

Riserva fair value

La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati del Gruppo, sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.

Riserva IAS

La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dall'IFRS 1. Rileviamo che ogni differenza emersa è stata imputata pro quota anche alla frazione di patrimonio netto di pertinenza di terzi. La variazione pari a Euro 3.852 migliaia si riferisce all'applicazione al 1 gennaio 2019 dell'IFRS 16.

Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti

La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2013 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2018 di Euro 191 migliaia.

Riserva da conversione

Il decremento pari a Euro 144 migliaia relativo a tale riserva è dovuto principalmente agli effetti derivanti dalla conversione dei bilanci delle società in valuta diversa dall'Euro.

Utili/(Perdite) esercizi precedenti

La voce Utili/(Perdite) esercizi precedenti ha registrato una variazione positiva per effetto del risultato consolidato al 31 dicembre 2018.

Patrimonio netto delle minoranze

La variazione della voce patrimonio netto delle minoranze è da attribuire principalmente alla quota parte del risultato del periodo di competenza di terzi.

Il patrimonio attribuito ai terzi rappresenta la quota di patrimoni netti delle consolidate di proprietà di altri soci e comprende le riserve IAS di loro pertinenza. La variazione dell'applicazione dell'IFRS 16 sulla riserva IAS di terzi è pari a Euro -560 migliaia.

PASSIVITA' NON CORRENTI

17. Accantonamenti

La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi /
Altre variazioni
31 dicembre
2018 2019
Trattamento di quiescenza 465 5 ( 121) 349
Altri 2.094 111 ( 707) 1.498
Totale 2.559 116 ( 828) 1.847

L'accantonamento per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.

Gli altri accantonamenti sono relativi principalmente a fondi per oneri e rischi futuri legati a cambiamenti organizzativi.

Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico del Gruppo, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".

18. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.

Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi / Altre variazioni 31 dicembre 2018 2019 Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro 5.492 135 ( 432) 5.195

La composizione e la movimentazione del fondo è illustrata nella tabella seguente:

Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e la perdita attuariale.

Totale 5.492 135 ( 432) 5.195

19. Passività finanziarie a lungo termine

La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Debiti verso banche 13.449 16.337 ( 2.888) (17,7%)
Debiti per leasing 81.705 - 81.705 n.a.
Debiti verso altri finanziatori - 72 ( 72) (100,0%)
Totale 95.154 16.409 78.745 479,9%

La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di credito. Tale voce comprende anche un mutuo ipotecario erogato alla Capogruppo Aeffe Spa per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale. Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenants), o negative pledge.

I debiti per leasing sono relativi all'applicazione dell'IFRS 16.

La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2019 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) Importo totale
Quota a breve
Quota a lungo
Finanziamenti bancari 24.366 10.917 13.449
Totale 24.366 10.917 13.449

Si precisa che non ci sono importo in scadenza oltre i cinque anni.

20. Passività non finanziarie

La voce è rimasta sostanzialmente in linea con il periodo precedente.

PASSIVITA' CORRENTI

21. Debiti commerciali

La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2018:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Debiti commerciali 74.300 76.950 ( 2.650) (3,4%)
Totale 74.300 76.950 ( 2.650) (3,4%)

I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.

22. Debiti tributari

I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2018:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Debiti per Irap 47 374 ( 327) (87,4%)
Debiti per Ires 287 3.325 ( 3.038) (91,4%)
Debiti verso Erario per ritenute 2.823 2.569 254 9,9%
Debiti verso Erario per IVA 218 165 53 32,1%
Altri 16 20 ( 4) (20,0%)
Totale 3.391 6.453 ( 3.062) (47,5%)

Al 31 dicembre 2019 i debiti del Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 3.391 migliaia. La variazione di Euro 3.062 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018 è dovuta principalmente al decremento del debito IRES.

23. Passività finanziarie a breve termine

La tabella che segue ne dettaglia la composizione:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Debiti verso banche
Debiti per leasing
57.709
14.098
46.607
-
11.102
14.098
23,8%
n.a.
Totale 71.807 46.607 25.200 54,1%

I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

I debiti per leasing sono relativi all'applicazione dell'IFRS 16.

24. Altri debiti

Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e sono confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2018:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Debiti verso Istituti previdenziali 4.406 4.442 ( 36) (0,8%)
Debiti verso dipendenti 5.923 5.989 ( 66) (1,1%)
Debiti verso clienti 1.809 2.162 ( 353) (16,3%)
Ratei e risconti passivi 1.795 4.703 ( 2.908) (61,8%)
Altri 4.192 3.786 406 10,7%
Totale 18.125 21.082 ( 2.957) (14,0%)

Gli altri debiti a breve termine ammontano a Euro 18.125 migliaia al 31 dicembre 2019 in diminuzione di Euro 2.957 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

INFORMATIVA PER SETTORE IN MERITO A UTILI O PERDITE, ATTIVITA' E PASSIVITA'

Ai fini dell'applicazione dell'IFRS 8 la società ha ritenuto di definire quali settori operativi quelli già individuati sulla base dello IAS 14 Informativa di Settore: la Divisione prêt-à-porter e la Divisione calzature e pelletteria. Tale decisione è stata presa in quanto gli stessi rappresentano quelle attività generatrici di ricavi e di costi, i cui risultati operativi sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale operativo al fine valutarne i risultati e decidere le risorse da allocare a ciascun settore e per i quali sono disponibili informazioni separate di bilanci.

La divisione prêt-à-porter si compone principalmente delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar ed opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-àporter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.

Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Jeremy Scott" e "Custo"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale.

Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quali "Custo".

La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".

La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi. L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.

La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le Totale consolidato
2019 pelletteria divisioni
Ricavi di settore 262.219 128.178 ( 38.994) 351.403
Ricavi infradivisione ( 11.533) ( 27.461) 38.994 -
Ricavi da clienti terzi 250.686 100.717 - 351.403
Margine operativo lordo (EBITDA) 38.665 14.464 - 53.129
Ammortamenti ( 22.783) ( 3.924) - ( 26.707)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 925) ( 396) - ( 1.321)
Margine operativo (EBIT) 14.957 10.144 - 25.101
Proventi finanziari 344 282 ( 169) 457
Oneri finanziari ( 3.055) ( 866) 169 ( 3.752)
Risultato ante imposte 12.246 9.560 - 21.806
Imposte ( 7.011) ( 2.791) - ( 9.802)
Risultato netto 5.235 6.769 - 12.004

Le tabelle che seguono indicano i dati economici degli esercizi 2019 e 2018 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le
divisioni
Totale consolidato
2018
Ricavi di settore 265.638 118.305 ( 37.387) 346.556
Ricavi infradivisione ( 8.902) ( 28.485) 37.387 -
Ricavi da clienti terzi 256.736 89.820 - 346.556
Margine operativo lordo (EBITDA) 31.645 11.684 - 43.329
Ammortamenti ( 8.902) ( 2.858) - ( 11.760)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 1.725) ( 197) - ( 1.922)
Margine operativo (EBIT) 21.018 8.629 - 29.647
Proventi finanziari 348 594 ( 198) 744
Oneri finanziari ( 1.043) ( 749) 198 ( 1.594)
Risultato ante imposte 20.323 8.474 - 28.797
Imposte ( 8.916) ( 2.683) - ( 11.599)
Risultato netto 11.407 5.791 - 17.198

Le tabelle che seguono indicano i dati patrimoniali e finanziari al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le
Totale consolidato
divisioni
31 dicembre 2019
ATTIVITA' DI SETTORE 385.054 136.043 ( 47.570) 473.527
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 45.624 30.459 - 76.083
Attività materiali 56.681 6.144 - 62.825
Attività per diritti d'uso 100.670 10.044 - 110.714
Altre attività non correnti 4.763 314 - 5.077
ALTRE ATTIVITA' 27.685 3.383 - 31.068
ATTIVITA' CONSOLIDATE 412.739 139.426 ( 47.570) 504.595
PASSIVITA' DI SETTORE 233.559 81.157 ( 47.570) 267.146
ALTRE PASSIVITA' 23.438 9.936 - 33.374
PASSIVITA' CONSOLIDATE 256.997 91.093 ( 47.570) 300.520

(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le
divisioni
Totale consolidato
31 dicembre 2018
ATTIVITA' DI SETTORE 308.635 120.993 ( 48.587) 381.041
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 67.305 35.827 - 103.132
Attività materiali 56.635 3.664 - 60.299
Attività per diritti d'uso - - - -
Altre attività non correnti 4.895 739 ( 390) 5.244
ALTRE ATTIVITA' 19.445 3.388 - 22.833
ATTIVITA' CONSOLIDATE 328.080 124.381 ( 48.587) 403.874
PASSIVITA' DI SETTORE 145.796 72.660 ( 48.587) 169.869
ALTRE PASSIVITA' 26.637 9.909 - 36.546
PASSIVITA' CONSOLIDATE 172.433 82.569 ( 48.587) 206.415

(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi

Informativa per area geografica

La tabella che segue indica i ricavi netti al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 suddivisi per area geografica:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 % 2018 % Δ %
Italia 160.865 45,8% 168.453 48,6% ( 7.588) (4,5%)
Europa (Italia esclusa) 86.890 24,7% 80.301 23,2% 6.589 8,2%
Asia e Resto del mondo 86.020 24,5% 80.092 23,1% 5.928 7,4%
America 17.628 5,0% 17.710 5,1% ( 82) (0,5%)
Totale 351.403 100,0% 346.556 100,0% 4.847 1,4%

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

25. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Accounting Policy:

I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Questo è previsto sia per la distribuzione Wholesale (spedizione dei beni al cliente, sia per la distribuzione retail quando il bene viene venduto attraverso un negozio fisico. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.

Una parte dei ricavi del gruppo deriva dal riconoscimento delle Roylalties, convenute, in base ad una percentuale prestabilita nel contratto con il cliente, sul fatturato netto. Le royalties maturano "at point in time", quindi nel momento dell'emissione da parte della Licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti concessi.

Determinazione del prezzo della transazione:

La maggior parte dei ricavi del Gruppo derivano da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso. Essendo operazioni infragruppo non impattano sul bilancio consolidato in quanto elise.

Relativamente al riconoscimento delle Royalties queste sono calcolate in base ad una percentuale sul fatturato netto della Licenziataria. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.

Disaggregazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (IFRS 15)

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à Div. calzature Elisioni tra le Totale
Esercizio 2019 porter e pelletteria divisioni Consolidato
Area Geografica 262.219 128.178 ( 38.994) 351.403
Italia 118.023 78.356 ( 35.514) 160.865
Europa (Italia esclusa) 49.278 38.836 ( 1.224) 86.890
Asia e Resto del mondo 77.617 9.478 ( 1.075) 86.020
America 17.301 1.508 ( 1.181) 17.628
Marchio 262.219 128.178 ( 38.994) 351.403
Alberta Ferretti 26.177 2.092 ( 2.125) 26.144
Philosophy 18.246 749 ( 751) 18.244
Moschino 209.249 88.747 ( 35.489) 262.507
Pollini 39 35.916 ( 35) 35.920
Altri 8.508 674 ( 594) 8.588
Contratti con le controparti 262.219 128.178 ( 38.994) 351.403
Wholesale 168.481 106.149 ( 30.726) 243.904
Retail 71.846 21.969 ( 14) 93.801
Royalties 21.892 60 ( 8.254) 13.698
Tempistica di trasferimento dei beni e servizi 262.219 128.178 ( 38.994) 351.403
POINT IN TIME (passaggio dei rischi e benefici significativi
connessi alla propietà del bene)
240.327 128.118 ( 30.740) 337.705
POINT IN TIME (Maturazione Royalties sul fatturato della
Licenziataria)
21.892 60 ( 8.254) 13.698

Nell'esercizio 2019 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 351.403 migliaia rispetto a Euro 346.556 migliaia dell'esercizio 2018, con un incremento dell'1,4% (+1,2% a tassi di cambio costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 262.219 migliaia con un decremento dell'1,3% a cambi correnti (-1,6% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2018. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 128.178 migliaia con un incremento dell'8,3%.

26. Altri ricavi e proventi

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Altri ricavi 10.064 5.450 4.614 84,7%
Totale 10.064 5.450 4.614 84,7%

La voce Altri ricavi, che ha un valore di Euro 10.064 migliaia, è composta prevalentemente da recupero crediti, da attività di Co-branding, ricavi di competenza anni precedenti, utili su cambi di natura commerciale, affitti attivi, vendite di materie prime ed imballaggi.

27. Materie prime e di consumo

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 121.189 114.811 6.378 5,6%
Totale 121.189 114.811 6.378 5,6%

La voce Materie prime e di consumo aumenta di Euro 6.378 migliaia.

Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.

28. Costi per servizi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Lavorazioni esterne 29.456 31.768 ( 2.312) (7,3%)
Consulenze 25.655 20.782 4.873 23,4%
Pubblicità e promozione 17.486 15.080 2.406 16,0%
Premi e provvigioni 8.695 8.469 226 2,7%
Trasporti 8.189 6.794 1.395 20,5%
Utenze 1.941 1.929 12 0,6%
Compensi amministratori e collegio sindacale 3.526 3.660 ( 134) (3,7%)
Assicurazioni 617 627 ( 10) (1,6%)
Commissioni bancarie 1.630 1.649 ( 19) (1,2%)
Spese di viaggio 2.488 2.338 150 6,4%
Altri servizi 8.653 7.487 1.166 15,6%
Totale 108.336 100.583 7.753 7,7%

I costi per servizi passano da Euro 100.583 migliaia dell'esercizio 2018 a Euro 108.336 migliaia dell'esercizio 2019, con un incremento del 7,7%. La variazione è riferibile principalmente:

  • all'incremento dei costi per consulenze stilistiche e "Pubblicità e promozione" relativi all'incremento delle attività promozionali e di pubblicità volte ad un'ulteriore valorizzazione dei brand Moschino, Alberta Ferretti e del brand e Philosophy di Lorenzo Serafini.

29. Costi per godimento beni di terzi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Affitti passivi 6.672 22.488 ( 15.816) (70,3%)
Royalties su licenze, brevetti e marchi 1.266 1.826 ( 560) (30,7%)
Noleggi ed altri 1.094 1.077 17 1,6%
Totale 9.032 25.391 ( 16.359) (64,4%)

La voce costi per godimento beni di terzi diminuisce di Euro 16.359 migliaia passando da Euro 25.391 migliaia dell'esercizio 2018 a Euro 9.032 migliaia dell'esercizio 2019 per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16.

30. Costi per il personale

Il costo del personale passa da Euro 68.503 migliaia dell'esercizio 2018 a Euro 72.387 migliaia dell'esercizio 2019, registrando un incremento pari a Euro 3.884 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 19,8% dell'esercizio 2018 al 20,6% dell'esercizio 2019. Il Gruppo nel corso del 2019 ha investito principalmente nell'area Ricerca e Sviluppo, nella parte commerciale e comunicazione/marketing.

Di seguito il confronto con l'anno precedente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Costi del personale 72.387 68.503 3.884 5,7%
Totale 72.387 68.503 3.884 5,7%

Nell'esercizio 2019, il numero medio dei dipendenti del Gruppo è il seguente:

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Operai 252 248 4 1,6%
Impiegati-quadri 1.088 1.080 8 0,7%
Dirigenti 24 22 2 9,1%
Totale 1.364 1.350 14 1,0%

31. Altri oneri operativi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Imposte e tasse 1.094 821 273 33,3%
Omaggi 427 452 ( 25) (5,5%)
Sopravvenienze passive 83 558 ( 475) (85,1%)
Svalutazione crediti dell'attivo circolante 176 90 86 95,6%
Perdite su cambi 735 1.214 ( 479) (39,5%)
Altri oneri operativi 814 784 30 3,8%
Totale 3.329 3.919 ( 590) (15,1%)

La voce altri costi operativi passa da Euro 3.919 migliaia del 2018 a Euro 3.329 migliaia del 2019 con un decremento del 15,1%, principalmente per un decremento delle sopravvenienze passive e perdite su cambi.

32. Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 4.668 6.475 ( 1.807) (27,9%)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 5.321 5.286 35 0,7%
Ammortamenti attività per diritti d'uso 16.718 - 16.718 n.a.
Svalutazioni e accantonamenti 1.321 1.921 ( 600) (31,2%)
Totale 28.028 13.682 14.346 104,9%

La voce passa da Euro 13.682 migliaia dell'esercizio 2018 a Euro 28.028 migliaia dell'esercizio 2019 principalmente per l'effetto dell'IFRS16.

33. Proventi / oneri finanziari

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Interessi attivi 166 142 24 16,9%
Differenze cambio 207 513 ( 306) (59,6%)
Sconti finanziari 84 89 ( 5) (5,6%)
Proventi finanziari 457 744 ( 287) (38,6%)
Interessi passivi vs banche 310 445 ( 135) (30,3%)
Altri interessi passivi 277 277 - n.a.
Interessi per leasing 2.338 - 2.338 n.a.
Differenze cambio 239 396 ( 157) (39,6%)
Altri oneri 588 476 112 23,5%
Oneri finanziari 3.752 1.594 2.158 135,4%
Totale 3.295 850 2.445 287,6%

La variazione in aumento della voce proventi/oneri finanziari è di Euro 2.445 migliaia. Tale effetto è principalmente correlato all'applicazione dell'IFRS16 (effetto pari a maggiori interessi per Euro 2.338 migliaia).

Relativamente agli effetti derivanti dall'utilizzo di strumenti derivati si rimanda alla nota 11.

34. Imposte sul reddito

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Imposte correnti 10.100 12.934 ( 2.834) (21,9%)
Imposte anticipate/differite ( 302) ( 1.384) 1.082 (78,2%)
Imposte relative ad esercizi precedenti 4 49 ( 45) (91,8%)
Totale imposte 9.802 11.599 ( 1.797) (15,5%)

La composizione e i movimenti delle attività e passività fiscali differite sono descritti nel paragrafo attività e passività fiscali differite.

La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2019 e il 2018 è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2019 2018
Risultato prima delle imposte 21.806 28.797
Aliquota fiscale applicata 24,0% 24,0%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 5.233 6.911
Effetto fiscale 2.337 211
Effetto aliquote fiscali di altri paesi 2.726 2.567
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 10.296 9.689
IRAP (corrente e differita) ( 494) 1.910
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 9.802 11.599

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.

35. Risultato per azione

Utile di riferimento

Il calcolo dell'utile per azione base e diluito è basato sui seguenti elementi:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
Da attività in funzionamento e attività cessate 2019 2018
Utile per determinazione dell'utile base per azione
Effetti di diluizione
11.693
-
16.726
-
Utile per determinazione dell'utile diluito per azione 11.693 16.726
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
Da attività in funzionamento 2019 2018
Utile netto dell'esercizio 11.693 16.726
Utili (perdite) da attività cessate - -
Utile per determinazione dell'utile base per azione 11.693 16.726
Effetti di diluizione - -
Utile per determinazione dell'utile diluito per azione 11.693 16.726

In entrambi i periodi, dicembre 2019 e dicembre 2018, non si rilevano elementi di diluizioni dell'utile netto consolidato.

Numero azioni di riferimento

(Valori in migliaia) Esercizio Esercizio
2019 2018
N° medio azioni per determinazione dell'utile base per 101.145 101.486
Opzioni su azioni - -
N° medio azioni per determinazione dell'utile diluito per 101.145 101.486

Utile base per azione

L'utile netto di Gruppo attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capo gruppo AEFFE S.p.A., è pari a 11.693 migliaia di euro (dicembre 2018: 16.726 migliaia di euro).

Utile diluito per azione

Il calcolo dell'utile diluito per azione del periodo gennaio - dicembre 2019, coincide con il calcolo dell'utile per azione base, non essendovi strumenti aventi potenziali effetti diluitivi.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Il flusso di cassa generato nell'esercizio 2019 è stato pari a Euro 353 migliaia.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2019 2018
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) 28.037 22.809
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 19.241 25.526
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) ( 10.779) ( 7.914)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) ( 8.109) ( 12.384)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) 353 5.228
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) 28.390 28.037

36. Disponibilità liquide nette derivanti dall'attività operativa

La gestione operativa dell'esercizio 2019 ha generato flussi di cassa pari a Euro 19.241 migliaia.

Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2019 2018
Risultato del periodo prima delle imposte 21.806 28.797
Ammortamenti / svalutazioni 28.028 13.682
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 1.119) ( 281)
Imposte sul reddito corrisposte ( 13.144) ( 9.845)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 3.295 850
Variazione nelle attività e passività operative ( 19.625) ( 7.677)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
OPERATIVA
19.241 25.526

37. Disponibilità liquide nette derivanti dall'attività di investimento

Il flusso di cassa impiegato dall'attività di investimento nell'esercizio 2019 è di Euro 10.779 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI
INVESTIMENTO
( 10.779) ( 7.914)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) - -
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso ( 1.119) -
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 7.847) ( 6.657)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 1.813) ( 1.257)
2019 2018
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio

38. Disponibilità liquide nette impiegate nell'attività finanziaria

Il flusso di cassa impiegato nell'attività finanziaria dell'esercizio 2019 è di Euro 8.109 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2019 2018
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 976) 1.820
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 8.143 ( 14.398)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing ( 12.435) -
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 454 1.044
Proventi (+) e oneri finanziari (-) ( 3.295) ( 850)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
FINANZIARIA
( 8.109) ( 12.384)

ALTRE INFORMAZIONI

39. Piani di incentivazione

Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

40. Posizione finanziaria netta

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione finanziaria netta del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2019 è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
A - Cassa 476 554
B - Altre disponibilità liquide 27.914 27.483
C - Titoli detenuti per la negoziazione - -
D - Liquidità (A) + (B) + (C) 28.390 28.037
E - Crediti finanziari correnti 1.132 1.420
F - Debiti finanziari correnti ( 46.792) ( 33.672)
G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 10.917) ( 12.934)
H - Altri debiti finanziari correnti ( 14.098) -
I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) ( 71.807) ( 46.606)
J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) ( 42.285) ( 17.149)
K - Debiti bancari non correnti ( 13.448) ( 16.337)
L - Crediti finanziari non correnti 2.225 2.302
M - Altri debiti non correnti ( 81.706) ( 72)
N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ( 92.929) ( 14.107)
O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) ( 135.214) ( 31.256)

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 135.214 migliaia al 31 dicembre 2019 rispetto a Euro 31.256 migliaia al 31 dicembre 2018. L'incremento è relativo principalmente all'applicazione dell'IFRS16 con un effetto incrementativo di Euro 95.804 migliaia. L'indebitamento finanziario al lordo dell'effetto IFRS 16 è pari a Euro 39.410 migliaia con un incremento di Euro 8.154 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018.

41. Operazioni con parti correlate

Le operazioni e i saldi reciproci tra le società del Gruppo, incluse nell'area di consolidamento, sono stati eliminati nel bilancio consolidato per cui non vengono descritti in questa sede. Le operazioni compiute dal Gruppo con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dal Gruppo con i soggetti correlati:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Natura
2019 2018 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilist 1.000 1.000 Costo
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Commerciale 474 1.390 Ricavo
Affitto immobile 50 50 Costo
Costi per servizi 76 73 Costo
Commerciale 613 638 Credito
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 887 1.805 Costo
Società Aeffe USA con Ferrim USA
Affitto immobile - 698 Costo
Proventi finanziari 124 118 Proventi finanziari
Commerciale 525 439 Credito
Commerciale 123 60 Debito
Finanziario non corrente 2.225 1.882 Credito
Finanziario corrente 712 1.000 Credito

Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018.

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass.
Correlate
% Bilancio Val. Ass.
Correlate
%
Esercizio 2019 Esercizio 2018
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 351.403 474 0,1% 346.556 1.390 0,4%
Costi per servizi 108.336 1.076 1,0% 100.583 1.073 1,1%
Costi per godimento beni di terzi 9.032 937 10,4% 25.391 2.553 10,1%
Proventi/oneri finanziari 3.295 124 3,8% 850 118 13,8%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Crediti finanziari non correnti 2.225 2.225 100,0% 2.302 1.882 81,8%
Crediti commerciali 41.525 1.138 2,7% 43.139 1.077 2,5%
Crediti finanziari correnti 1.132 712 62,9% 1.420 1.000 70,4%
Debiti commerciale 74.300 123 0,2% 76.950 60 0,1%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette dell'attività operativa 19.241 ( 1.413) n.a. 25.526 ( 2.301) n.a.
Disponibilità liquide nette dell'attività finanziaria ( 8.109) ( 55) 0,7% ( 12.384) ( 130) 1,0%
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 135.214) ( 1.468) 1,1% ( 31.256) ( 2.431) 7,8%

42. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2019 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

43. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006

Nel corso del 2019 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.

44. Garanzie ed impegni

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro 11.147 migliaia (Euro 12.523 migliaia al 31 dicembre 2018).

45. Passività potenziali

Contenziosi fiscali

In considerazione del fatto che non ci sono contenziosi fiscali significativi non è stato accantonato alcun fondo.

46. Informazione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione.

(Valori in migliaia di Euro) Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2019
Revisione contabile RIA GRANT THORNTON 120
Revisione contabile BDO ITALIA 55
Revisione contabile WARD DIVECHA 9
Revisione contabile ARI AUDIT 4
Revisione contabile GEREC 3
Certificazione del credito di imposta R&S RIA GRANT THORNTON 30
Certificazione del credito di imposta R&S BDO ITALIA 30
Visto di conformità dichiarazione IVA BDO ITALIA 2
Revisione dichiarazione di carattere non finanziario (DNF) BDO ITALIA 11

Totale 264

ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE

  • ALLEGATO I: Stato Patrimoniale Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO II: Conto Economico Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO III: Rendiconto Finanziario Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO IV: Prospetto dei dati essenziali del bilancio d'esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31 dicembre 2018

ALLEGATO I

Stato Patrimoniale – Consolidato con parti correlate

Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre di cui Parti 31 dicembre di cui Parti
correlate correlate
2019 2018
Key money - 23.556.467
Marchi 74.988.008 78.481.588
Altre attività immateriali 1.095.455 1.094.412
Immobilizzazioni immateriali (1) 76.083.463 103.132.467
Terreni 17.123.494 17.118.773
Fabbricati 25.636.868 23.436.161
Opere su beni di terzi 12.568.482 12.551.514
Impianti e macchinari 3.411.595 3.050.863
Attrezzature
Altre attività materiali
387.559
3.696.620
260.569
3.880.921
Immobilizzazioni materiali (2) 62.824.618 60.298.801
Attività per diritti d'uso (3) 110.714.289 - -
Partecipazioni (4) 131.558 131.558
Crediti finanziari non correnti (5) 2.225.387 2.225.387 2.302.096 1.882.096
Altre attività (6) 2.720.383 2.810.046
Imposte anticipate (7) 16.949.535 15.073.001
ATTIVITA' NON CORRENTI 271.649.233 183.747.969
Rimanenze
Crediti commerciali
(8)
(9)
112.050.942
41.524.614
1.137.619 104.261.515
43.138.560
1.077.496
Crediti tributari (10) 14.118.912 7.759.828
Attività per derivati (11) 74.055 219.632
Disponibilità liquide (12) 28.390.143 28.037.213
Crediti finanziari a breve (13) 1.132.124 712.124 1.420.000 1.000.000
Altri crediti (14) 35.218.280 34.852.460
ATTIVITA' CORRENTI 232.509.070 219.689.208
Attività disponibili per la vendita (15) 436.885 436.885
TOTALE ATTIVITA' 504.595.188 403.874.062
Capitale sociale 25.286.166 25.371.407
Altre riserve 127.822.540 123.799.107
Utili/(perdite) esercizi precedenti 6.585.047 ( 1.287.069)
Risultato d'esercizio di gruppo 11.692.734 16.726.101
Patrimonio netto del gruppo 171.386.487 164.609.546
Capitale e riserve di terzi 32.376.708 32.377.912
Risultato d'esercizio di terzi 311.713 471.935
Patrimonio netto di terzi 32.688.421 32.849.847
PATRIMONIO NETTO (16) 204.074.908 197.459.393
Accantonamenti (17) 1.847.295 2.558.544
Imposte differite (7) 29.982.114 30.093.668
Benefici suc. alla cessazione del rappo (18) 5.194.899 5.491.570
Passività finanziarie (19) 95.154.429 16.408.975
Passività non finanziarie (20) 717.143 770.731
PASSIVITA' NON CORRENTI 132.895.880 55.323.488
Debiti commerciali (21) 74.300.469 122.604 76.949.819 59.971
Debiti tributari (22) 3.391.481 6.452.612
Passività per derivati (11) - -
Passività finanziarie (23) 71.807.369 46.606.814
Altri debiti (24) 18.125.081 21.081.936
PASSIVITA' CORRENTI 167.624.400 151.091.181
Passività disponibili per la vendita
- -

ALLEGATO II

Conto Economico – Consolidato con parti correlate

Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio di cui Parti Esercizio di cui Parti
2019 correlate 2018 correlate
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (25) 351.403.409 473.993 346.556.367 1.390.484
Altri ricavi e proventi (26) 10.064.295 5.450.452
TOTALE RICAVI 361.467.704 352.006.819
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 5.934.562 4.529.177
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (27) ( 121.189.301) ( 114.810.886)
Costi per servizi (28) ( 108.336.161) ( 1.075.504) ( 100.583.191) ( 1.072.936)
Costi per godimento beni di terzi (29) ( 9.031.792) ( 937.000) ( 25.391.209) ( 2.552.936)
Costi per il personale (30) ( 72.386.514) ( 68.502.867)
Altri oneri operativi (31) ( 3.329.130) ( 3.918.553)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (32) ( 28.027.772) ( 13.682.273)
Proventi/(Oneri) finanziari (33) ( 3.295.276) 123.805 ( 850.198) 117.358
RISULTATO ANTE IMPOSTE 21.806.320 28.796.819
Imposte (34) ( 9.801.873) ( 11.598.783)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 12.004.447 17.198.036
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 311.713) ( 471.935)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 11.692.734 16.726.101

ALLEGATO III

Rendiconto Finanziario – Consolidato con parti correlate

Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio di cui Parti Esercizio di cui Parti
2019 correlate 2018 correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO 28.037 22.809
Risultato del periodo prima delle imposte 21.806 ( 1.415) 28.797 ( 2.118)
Ammortamenti / svalutazioni 28.028 13.682
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo e TFR ( 1.119) ( 281)
Imposte sul reddito corrisposte ( 13.144) ( 9.845)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 3.295 850
Variazione nelle attività e passività operative ( 19.625) 2 ( 7.677) ( 183)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI
DALL' ATTIVITA' OPERATIVA
(36) 19.241 25.526
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 1.813) ( 1.257)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 7.847) - ( 6.657) -
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso (1) ( 1.119) -
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinv. e Riv. (+) - -
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI
DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
(37) ( 10.779) ( 7.914)
Altre variazioni di patrimonio netto ( 976) 1.820
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 8.143 ( 14.398)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing (2) ( 12.435) - -
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 454 ( 55) 1.044 ( 130)
Proventi e oneri finanziari ( 3.295) ( 850)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI
DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA
(38) ( 8.109) ( 12.384)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO 28.390 28.037

ALLEGATO IV

Prospetto dei dati essenziali del bilancio d'esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31 dicembre 2018

(Valori in unità di euro) BILANCIO DI BILANCIO DI
ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2017
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali 80.404 86.926
Immobilizzazioni materiali 1.944.182 2.052.505
Partecipazioni 65.256.999 65.742.281
Attività non correnti 67.281.585 67.881.712
Crediti commerciali 1.004.523 1.051.210
Crediti tributari
Disponibilità liquide 44.756 140.134
Altri crediti 3.035 3.966
Attività correnti 1.052.314 1.195.310
Totale attività 68.333.899 69.077.022
PASSIVO
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 61.275.974 61.594.665
Altre riserve 15.038 15.038
Utili (perdite) esercizi precedenti ( 2)
Risultato d'esercizio ( 123.937) ( 318.691)
Patrimonio netto 61.267.073 61.391.012
Accantonamenti 137.119 160.625
Passività finanziarie - -
Passività non correnti 137.119 160.625
Debiti commerciali 6.929.707 7.525.385
Passività correnti 6.929.707 7.525.385
Totale patrimonio netto e passività 68.333.899 69.077.022
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 375.565 357.701
Altri ricavi e proventi 1
Totale ricavi 375.566 357.701
Costi operativi ( 347.467) ( 386.881)
Costi per godimento beni di terzi
Ammortamenti e Svalutazioni ( 244.045) ( 236.307)
Oneri diversi di gestione ( 15.026) ( 16.866)
Proventi/(Oneri) finanziari 62.071 55.515
Rettifiche valore attività finanziarie - ( 150.722)
Risultato ante imposte ( 168.901) ( 377.560)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 44.964 58.869
Risultato netto dell'esercizio ( 123.937) ( 318.691)

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio d'Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione;

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso dell'esercizio 2019.

Si attesta inoltre che il bilancio consolidato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

12 marzo 2020

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

Massimo Ferretti Marcello Tassinari

PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2019

Relazione sulla gestione

1. SCENARIO ECONOMICO

Signori azionisti,

riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali Aeffe S.p.A. si è trovata ad operare.

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

Nel suo Interim Economic Outlook pubblicato lo scorso 2 marzo 2020, secondo l'OCSE il coronavirus Covid-19 rappresenta per l'economia globale il più grande pericolo dai tempi della crisi finanziaria. In particolare, l'OCSE propone due scenari: uno più favorevole, in cui l'impatto dell'epidemia viene globalmente limitato, e un secondo scenario, il cosiddetto "effetto domino", con un contagio più generale, con un appello di intervento ai poteri pubblici.

Anche nella migliore delle ipotesi, l'OCSE prevede un forte impatto nella prima metà del 2020. La crescita del Pil globale, infatti, dovrebbe rallentare ulteriormente, al 2,4% nel 2020, contro il 2,9% del 2019. La previsione viene tagliata di 0,5 punti rispetto a quelle precedenti di novembre. A cominciare dalla Cina, ormai stimata sotto la soglia del 5% (4,9%) di Pil nel 2020, prima di una prevista risalita oltre il 6% nel 2021.

Nell'area Euro, l'OCSE ha stimato un taglio della crescita dello 0,3% e il 2020, dunque dovrebbe chiudersi con una crescita dello 0,8%. Per l'Italia, la stima sul PIL 2020 è stata rivista al ribasso di 0,4 punti percentuali, con a crescita zero a fine anno, mentre in crescita dello 0,5% nel 2021, una previsione invariata rispetto a quella fatta a novembre. Per quanto riguarda la Germania la crescita dovrebbe rallentare al +0,3% (-0,1 punto rispetto a novembre 2019) per poi risalire al +0,9% l'anno prossimo. In calo anche la Francia con una crescita stimata pari a +0,9% (in calo dello 0,3%) per poi tornare a crescere dell'1,4% (+0,2 punti) nel 2021.

SCENARIO MACROECONOMICO DELL'ABBIGLIAMENTO

Ad oggi, non solo la Cina ma tutti i Paesi colpiti dal Covid-19 hanno adottato misure di prevenzione e di controllo molto rigide con l'obiettivo di contenere l'epidemia, tra le quali la chiusura di scuole, limitazioni alla circolazione nelle zone più colpite ed il blocco di numerosi voli da e per le zone più colpite.

La situazione resta in evoluzione e sta provocando un effetto significativo generalizzato sul turismo, sui viaggi e sulle vendite penalizzate sia sui mercati asiatici sia a livello domestico per la contrazione dei flussi turistici. La crescita è ancora esposta a rischi rilevanti.

2. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA SOCIETA'

CONTO ECONOMICO

(Valori in migliaia di Euro) FY 2019 % FY\ 2019 % FY 2018 % Variazion Variazion
IFRS 16 sui ricavi No IFRS 16 sui ricavi sui ricavi i
% incluso
IFRS 16
i
%
escluso
IFRS 16
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 161.947 100,0% 161.947 100,0% 175.976 100,0% (8,0%) (8,0%)
Altri ricavi e proventi 8.384 5,2% 8.384 5,2% 5.876 3,3% 42,7% 42,7%
TOTALE RICAVI 170.331 105,2% 170.331 105,2% 181.852 103,3% (6,3%) (6,3%)
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 3.743) (2,3%) ( 3.743) (2,3%) ( 503) (0,3%) 643,5% 643,5%
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 61.184) (37,8%) ( 61.184) (37,8%) ( 65.441) (37,2%) (6,5%) (6,5%)
Costi per servizi ( 47.822) (29,5%) ( 47.822) (29,5%) ( 51.212) (29,1%) (6,6%) (6,6%)
Costi per godimento beni di terzi ( 11.425) (7,1%) ( 13.658) (8,4%) ( 17.075) (9,7%) (33,1%) (20,0%)
Costi per il personale ( 30.067) (18,6%) ( 30.067) (18,6%) ( 29.245) (16,6%) 2,8% 2,8%
Altri oneri operativi ( 1.969) (1,2%) ( 1.969) (1,2%) ( 2.086) (1,2%) (5,6%) (5,6%)
Totale costi operativi ( 156.210) (96,5%) ( 158.442) (97,8%) ( 165.562) (94,1%) (5,6%) (4,3%)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 14.120 8,7% 11.888 7,3% 16.290 9,3% (13,3%) (27,0%)
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 520) (0,3%) ( 520) (0,3%) ( 465) (0,3%) 11,9% 11,9%
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 1.645) (1,0%) ( 1.645) (1,0%) ( 1.554) (0,9%) 5,9% 5,9%
Ammortamenti attività per diritti d'uso ( 1.827) (1,1%) - 0,0% - 0,0% n.a n.a
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti ( 800) (0,5%) ( 800) (0,5%) ( 215) (0,1%) 272,1% 272,1%
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 4.792) (3,0%) ( 2.965) (1,8%) ( 2.233) (1,3%) 114,5% 32,8%
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 9.329 5,8% 8.923 5,5% 14.057 8,0% (33,6%) (36,5%)
Proventi finanziari 145 0,1% 145 0,1% 156 0,1% (7,2%) (7,2%)
Oneri finanziari ( 861) (0,5%) ( 861) (0,5%) ( 993) (0,6%) (13,3%) (13,3%)
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso ( 496) (0,3%) - 0,0% - 0,0% n.a n.a
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 1.212) (0,7%) ( 716) (0,4%) ( 837) (0,5%) 44,8% (14,4%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 8.116 5,0% 8.206 5,1% 13.219 7,5% (38,6%) (37,9%)
Imposte ( 2.978) (1,8%) ( 2.996) (1,8%) ( 4.439) (2,5%) (32,9%) (32,5%)

Prospetto di raccordo di conto economico al 31 dicembre 2019

Di seguito gli effetti dell'applicazione del nuovo IFRS 16:

(Valori in Euro migliaia) Esercizio IFRS 16 Esercizio Esercizio Variazioni Variazioni
2019 Effetti 2019 2018 %
Comparabile
TOTALE RICAVI 170.331 0 170.331 181.852 (11.521) -6,3%
Totale costi operativi (156.210) (2.232) (158.442) (165.562) 9.352 -4,3%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 14.120 (2.232) 11.888 16.290 (2.170) -27,0%
Totale Ammortamenti e Svalutazioni (4.792) 1.827 (2.965) (2.233) (2.558) 32,8%
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 9.329 (406) 8.923 14.057 (4.728) -36,5%
Oneri finanziari (1.212) 496 (716) (837) (375) -14,4%
RISULTATO ANTE IMPOSTE 8.116 90 8.206 13.219 (5.103) -37,9%
Imposte (2.978) (17) (2.996) (4.439) 1.460 -32,5%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 5.138 73 5.211 8.781 (3.643) -40,7%

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2019 i ricavi passano da Euro 175.976 migliaia del 2018 a Euro 161.947 migliaia, con un decremento dell'8,0% a cambi correnti. Tale decremento ha riguardato principalmente il brand Moschino e Alberta Ferretti.

I ricavi sono stati conseguiti per il 48% sul mercato italiano e per il 52% sui mercati esteri.

Costo per il personale

I costi del personale passano da Euro 29.245 migliaia del 2018 a Euro 30.067 migliaia del 2019, con un incremento del 2,8%.

Margine operativo lordo (EBITDA)

L'EBITDA del 2019 è stato pari ad Euro 14.120 migliaia rispetto al risultato del 2018 di Euro 16.290 migliaia.

In termini percentuali il MOL passa dal 9,3% del 2018 all'8,7% del 2019.

L'effetto sull'EBITDA del 2019 relativo all'applicazione dell'IFRS 16 è stato pari a Euro 2.232 migliaia. L'applicazione del nuovo principio ha portato alla cancellazione dei canoni per leasing operativi rilevati come costi per servizi che verranno riparametrati tra ammortamenti dei diritti d'uso di attività e oneri finanziari legati alla valutazione del costo ammortizzato del debito finanziario del leasing.

Risultato operativo (EBIT)

Il risultato operativo passa da Euro 14.057 migliaia del 2018 ad Euro 9.329 migliaia del 2019. L'effetto sull'EBIT dell'IFRS16 è stato pari a Euro 406 migliaia.

Risultato ante imposte

Nei 2019 gli oneri finanziari netti sono ammontati a Euro 1.212 migliaia (di cui Euro 496 migliaia relativi all'applicazione dell'IFRS16) rispetto a Euro 837 migliaia del 2018 e l'incremento è principalmente dovuto all'applicazione dell'IFRS 16.

Il risultato ante imposte passa da Euro 13.219 migliaia nel 2018 a Euro 8.116 migliaia nel 2019, con un decremento in valore assoluto di Euro 5.103 migliaia.

L'effetto dell'applicazione dell'IFRS16 sul risultato ante imposte è stato pari a Euro -90 migliaia.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato di esercizio passa da Euro 8.781 migliaia del 2018 ad Euro 5.138 migliaia del 2019, registrando un decremento di Euro 3.642 migliaia.

STATO PATRIMONIALE

PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 220.471.494 216.588.453 199.946.860
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 64.898.477 65.474.559 47.631.586
Passività per leasing non correnti 14.476.042 16.113.336 -
Passività per leasing correnti 1.706.158 1.729.638 -
POSIZIONE FINANZIARIA SENZA EFFETTO IFRS 16 48.716.277 47.631.586 47.631.586
Passività finanziarie correnti 41.801.456 33.266.144 33.266.144
Passività finanziarie non correnti 13.860.592 18.926.237 18.926.237
Disponibilità liquide ( 6.945.771) ( 4.560.795) ( 4.560.795)
Patrimonio netto 155.573.017 151.113.893 152.315.275
Risultato di esercizio 5.137.634 8.780.613 8.780.613
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.347.959 2.347.959 2.347.959
Altre riserve 122.801.258 114.613.914 115.815.296
Capitale sociale 25.286.166 25.371.407 25.371.407
CAPITALE INVESTITO NETTO 220.471.494 216.588.453 199.946.861
Passività fiscali per imposte differite ( 7.687.777) ( 7.609.227) ( 7.609.227)
Attività fiscali per imposte anticipate 2.663.653 3.042.341 2.577.452
Altri debiti non correnti ( 326.456) ( 620.289) ( 620.289)
Accantonamenti ( 55.229) ( 118.715) ( 118.715)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ( 3.388.677) ( 3.652.806) ( 3.652.806)
Attivo immobilizzato 206.850.576 206.804.499 190.627.797
Altre attività non correnti 2.965.219 2.159.476 2.159.476
Partecipazioni 142.243.401 141.182.870 141.182.870
Attività per diritti d'uso 14.425.534 16.176.702 -
Immobilizzazioni immateriali 3.657.986 3.822.429 3.822.429
Immobilizzazioni materiali 43.558.435 43.463.022 43.463.022
Capitale circolante netto 22.415.406 18.742.649 18.742.649
Debiti tributari ( 1.452.333) ( 4.650.390) ( 4.650.390)
Altri debiti correnti ( 6.679.472) ( 7.851.064) ( 7.851.064)
Crediti tributari 8.977.837 4.247.159 4.247.159
Altri crediti correnti 14.740.121 14.508.652 14.508.652
CCN operativo 6.829.252 12.488.292 12.488.292
Debiti commerciali ( 79.288.737) ( 77.254.483) ( 77.254.483)
Rimanenze 29.755.008 32.801.798 32.801.798
Crediti commerciali 56.362.980 56.940.977 56.940.977
Incluso IFRS 16 escluso IFRS 16
(Valori in unità di Euro) 31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
31 dicembre
2018

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2018, il capitale investito netto si è incrementato del 10% per effetto dell'applicazione del nuovo principio che ha inciso per 16,6 milioni di Euro sul bilancio di apertura al 01/01/2019.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2019 risulta pari a Euro 22.415 migliaia rispetto a Euro 18.743 migliaia del 31 dicembre 2018.

Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • il capitale circolante netto operativo diminuisce complessivamente del 45,3% pari ad Euro 5.659 migliaia. Tale variazione è correlabile principalmente al decremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2019;
  • la variazione complessiva degli altri crediti e debiti correnti di Euro 1.403 migliaia è principalmente dovuta a minori acconti da clienti;
  • la variazione complessiva dei crediti e debiti tributari pari ad Euro 7.928 migliaia è riferibile principalmente all'incremento del credito IRES e contestuale annullamento del debito IRES maturato nell'esercizio dalla società e dal consolidato fiscale e dall'incremento del credito Iva di gruppo.

Attivo immobilizzato

Le attività fisse al 31 dicembre 2019 aumentano di Euro 16.223 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018, principalmente per l'applicazione dell'IFRS16 (effetto sul 01/01/2019 pari a Euro 16.177 migliaia).

Le attività immobilizzate sono diminuite di Euro 69 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • le immobilizzazioni materiali aumentano complessivamente di Euro 95 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
  • investimenti per Euro 1.741 migliaia in fabbricati, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica;
  • ammortamenti per Euro 1.646 migliaia.
  • le immobilizzazioni immateriali diminuiscono complessivamente di Euro 164 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
  • investimenti per Euro 356 migliaia in software;
  • ammortamenti per Euro 520 migliaia;

Le partecipazioni si movimentano per Euro 25 migliaia a seguito della sottoscrizione del 100% del capitale sociale della società Aeffe Germany che gestisce un negozio sito a Metzingen in Germania e per Euro 1.035 migliaia a seguito dell'aumento di capitale sociale nei confronti della società controllata Aeffe Shanghai.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

L'incremento della posizione finanziaria netta è relativa all'applicazione del IFRS 16 che ha pesato per Euro 16.182 migliaia. Senza considerare l'effetto dell'applicazione del nuovo principio la posizione finanziaria netta aumenta di Euro 1.084 migliaia passando da Euro 47.632 migliaia del 31 dicembre 2018 a Euro 48.716 migliaia del 31 dicembre 2019.

(Valori in Euro migliaia) 31 dicembre IFRS 16 31 dicembre 31 dicembre Variazione
2019 2018 su dicembre
2019 Effetti comparabile 2018
Crediti finanziari correnti 0 0 0 0
Disponibilità liquide (6.946) (6.946) (4.560) (2.386)
Passività finanziarie non correnti 13.861 13.861 18.926 (5.065)
Crediti finanziari non correnti 0 0 0 0
Passività finanziarie correnti 41.801 41.801 33.266 8.535
Passività per leasing correnti (IFRS 16) 1.706 1.706 - -
Passività per leasing non correnti (IFRS 16) 14.476 14.476 - - -
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 64.898 16.182 48.716 47.632 1.084

PATRIMONIO NETTO

Il Patrimonio Netto complessivo si incrementa di Euro 3.258 migliaia. I motivi di questo aumento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative.

3. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti.

Tali costi sono stati contabilizzati a Conto Economico nell'esercizio 2019 e ammontano a Euro 20.362 migliaia.

4. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile

Ai sensi dell'art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile si evidenzia il fatto che l'azienda non utilizza strumenti finanziari.

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi è svolta a livello di tesoreria centralizzata.

L'obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.

Il rischio di cambio per le transazioni commerciali in valuta diversa da quella di conto viene coperto mediante operazioni di indebitamento in valuta.

In riferimento agli obiettivi e alle politiche della Società, in materia di gestione del rischio finanziario, si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

5. INFORMAZIONI SUL CAPITALE AZIONARIO

Relativamente alle informazioni sul capitale azionario si rimanda alla Relazione sul Governo Societario redatta ai sensi degli Artt. 124 bis TUF, 89 bis del Regolamento Emittenti Consob e dell'art. IA2.6 delle Istruzioni Regolamento di Borsa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 8 marzo 2018, che è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione Governance.

I detentori di azioni in misura superiore al 3%, alla data della Relazione, risultano essere:

Azionisti rilevanti %
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 37,387%
I.M. Fashion S.r.l. 24,410%
Tullio Badioli 3,000%
Altri azionisti (*) 35,203%

(*) 5,791% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

6. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2019 la Società possiede 6.217.839 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna che corrispondono al 5,791% del suo capitale sociale. Nel corso dell'esercizio 2019 sono state acquistate dalla Società 340.961 azioni proprie per un controvalore totale pari a Euro 550.268.

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Società non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

7. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 37 e 38.

8. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL'AMBIENTE

Relativamente all'informativa relativa al personale e all'ambiente, si rimanda a quanto indicato nel Documento non finanziario consolidato 2019.

9. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.

10. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all'Organizzazione Mondiale della Sanità una serie di casi di polmonite dall'origine ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. Nei primi giorni di gennaio 2020, il CDC cinese ha comunicato l'identificazione di un nuovo coronavirus (2019- nCoV), successivamente denominato dall'OMS Covid-19. Alla data di stesura del presente documento, il virus ha colpito migliaia di persone nel mondo, raggiungendo anche altri paesi tra cui l'Italia, e sta provocando vari decessi. Ad oggi, non solo la Cina ma anche gli altri Paesi colpiti dal Covid-19 hanno adottato misure di prevenzione e di controllo molto rigide con l'obiettivo di contenere l'epidemia, tra le quali la chiusura di scuole, limitazioni alla circolazione nelle zone più colpite ed il blocco di numerosi voli da e per le zone più colpite. La situazione resta in evoluzione e sta provocando un effetto significativo generalizzato sul turismo, sui viaggi e sulle vendite penalizzate sia sui mercati asiatici sia a livello domestico per la contrazione dei flussi turistici.

Nelle ultime settimane lo scenario macroeconomico internazionale si è repentinamente indebolito per effetto della diffusione del Coronavirus e oggi resta ancora elevata l'incertezza sulla durata di tale epidemia. Il Gruppo sta impegnando tutte le proprie risorse ed energie per affrontare queste difficili condizioni mercato, sia in termini di un'attenta gestione delle relazioni commerciali con la clientela che di azioni ponderate volte a contenere i costi che possono essere rinviati senza alcun pregiudizio per lo sviluppo ed il rafforzamento dei propri brand.

In questo scenario sono state intraprese misure correttive tempestive ritenute di fondamentale importanza per l'interesse a lungo termine del Gruppo e atte ad affrontare le sfide dell'attuale sviluppo della situazione macroeconomica.

Tali misure rientrano in un piano elaborato ad hoc per contrastare efficacemente ed efficientemente gli effetti negativi legati all'emergenza globale del coronavirus Covid-19.

11. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L'attuale quadro macroeconomico internazionale resta molto complicato e le conseguenze economiche e sociali legate all'epidemia da coronavirus Covid-19 non sono ad oggi quantificabili.

La Società ha già adottato misure atte ad affrontare la situazione limitandone gli effetti negativi, attraverso una gestione particolarmente accurata delle relazioni commerciali con la clientela e l'adozione di misure ben ponderate e volte a rinviare costi senza alcun pregiudizio per il rafforzamento e sostegno del brand.

La Società, parimenti, conferma il suo impegno ad attuare la strategia volta al miglioramento del posizionamento strategico delle proprie collezioni e al continuo rafforzamento del brand.

12. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2019

Signori Azionisti,

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, Vi proponiamo di destinare l'utile di 'esercizio di Euro 5.137.634 come segue:

  • alla riserva legale Euro 256.882;
  • alla riserva straordinaria Euro 4.880.752.

12 Marzo 2020

Per Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Ferretti

Prospetti Contabili

Stato Patrimoniale (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 2019/18
Marchi 2.897.149 3.022.910 ( 125.762)
Altre attività immateriali 760.838 799.518 ( 38.681)
Immobilizzazioni immateriali (1) 3.657.986 3.822.429 ( 164.442)
Terreni 17.319.592 16.944.871 374.721
Fabbricati 22.656.825 22.860.124 ( 203.299)
Opere su beni di terzi 901.551 1.049.585 ( 148.034)
Impianti e macchinari 1.834.362 1.797.330 37.032
Attrezzature 72.643 110.988 ( 38.346)
Altre attività materiali 773.462 700.124 73.338
Immobilizzazioni materiali (2) 43.558.435 43.463.022 95.413
Attività per diritti d'uso (3) 14.425.534 - 14.425.534
Partecipazioni (4) 142.243.401 141.182.870 1.060.532
Altre attività (5) 2.965.219 2.159.476 805.743
Imposte anticipate (6) 2.663.653 2.577.452 86.201
ATTIVITA' NON CORRENTI 209.514.228 193.205.248 16.308.980
Rimanenze (7) 29.755.008 32.801.798 ( 3.046.790)
Crediti commerciali (8) 56.362.980 56.940.977 ( 577.997)
Crediti tributari (9) 8.977.837 4.247.159 4.730.679
Disponibilità liquide (10) 6.945.771 4.560.795 2.384.976
Altri crediti (11) 14.740.121 14.508.652 231.469
ATTIVITA' CORRENTI 116.781.718 113.059.381 3.722.337
TOTALE ATTIVITA' 326.295.946 306.264.630 20.031.317
Capitale sociale 25.286.166 25.371.407 ( 85.241)
Altre riserve 122.801.258 115.815.296 6.985.962
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.347.959 2.347.959 0
Risultato di esercizio 5.137.634 8.780.613 ( 3.642.979)
PATRIMONIO NETTO (12) 155.573.017 152.315.275 3.257.742
Accantonamenti (13) 55.229 118.715 ( 63.486)
Imposte differite (5) 7.687.777 7.609.227 78.550
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di
lavoro
(14) 3.388.677 3.652.806 ( 264.128)
Passività finanziarie (15) 28.336.634 18.926.237 9.410.398
Passività non finanziarie (16) 326.456 620.289 ( 293.832)
PASSIVITA' NON CORRENTI 39.794.774 30.927.274 8.867.501
Debiti commerciali (17) 79.288.737 77.254.483 2.034.254
Debiti tributari (18) 1.452.333 4.650.390 ( 3.198.057)
Passività finanziarie (19) 43.507.614 33.266.144 10.241.470
Altri debiti (20) 6.679.472 7.851.064 ( 1.171.592)
PASSIVITA' CORRENTI
130.928.155 123.022.081 7.906.074

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato II e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Conto Economico (*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2019 2018
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (21) 161.946.729 175.976.102
Altri ricavi e proventi (22) 8.383.791 5.875.841
TOTALE RICAVI 170.330.520 181.851.943
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 3.742.662) ( 503.416)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (23) ( 61.184.163) ( 65.440.897)
Costi per servizi (24) ( 47.821.583) ( 51.212.321)
Costi per godimento beni di terzi (25) ( 11.425.476) ( 17.074.777)
Costi per il personale (26) ( 30.067.477) ( 29.244.784)
Altri oneri operativi (27) ( 1.968.743) ( 2.085.716)
Ammortamenti e svalutazioni (28) ( 4.791.856) ( 2.233.489)
Proventi/(oneri) finanziari (29) ( 1.212.485) ( 837.063)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 8.116.075 13.219.481
Imposte (30) ( 2.978.441) ( 4.438.868)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 5.137.634 8.780.613
Utile base per azione (31) 0,051 0,087
Utile diluito per azione (31) 0,051 0,087

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico riportato nell'allegato III e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Conto Economico Complessivo

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2019 2018
Utile/(perdita) del periodo (A) 5.137.634 8.780.613
Rimisurazione sui piani a benefici definiti ( 128.243) 57.945
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio
- -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al
netto dell'effetto fiscale (B1) ( 128.243) 57.945
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese
estere
-
-
-
-
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio
- -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al
netto dell'effetto fiscale (B2)
- -
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2) ( 128.243) 57.945
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 5.009.391 8.838.558

Rendiconto Finanziario (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2019 2018
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO 4.558 7.610
Risultato del periodo prima delle imposte 8.116 13.219
Ammortamenti e svalutazioni 4.792 2.233
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 328) ( 294)
Imposte corrisposte sul reddito ( 5.719) ( 1.365)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 1.212 837
Variazione nelle attività e passività operative ( 1.565) 786
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA (32) 6.508 15.416
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 356) ( 553)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.741) ( 2.787)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso (1) ( 75) -
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni ( 1.060) ( 1.324)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI
INVESTIMENTO
(33) ( 3.232) ( 4.664)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 679) 58
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 3.470 ( 13.221)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing (2) ( 1.661) -
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari ( 806) 197
Proventi e oneri finanziari ( 1.212) ( 837)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA (34) ( 888) ( 13.804)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO 6.946 4.558

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario riportato nell'allegato IV e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Prospetti di Patrimonio Netto

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo
azioni
Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) precedenti Risultato di esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 31 DICEMBRE 2018 25.371 71.240 33.034 7.742 1.086 3.336 ( 623) 2.348 8.781 152.315
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16
SALDI AL 1 GENNAIO 2019
25.371 71.240 33.034 7.742 ( 1.201)
( 115)
3.336 ( 623) 2.348 8.781 ( 1.201)
151.114
Destinazione utile 31/12/18
Totale utile/(perdita complessiva) al 31/12/19
8.342 439 ( 128) ( 8.781)
5.137
-
5.009
Altre variazioni ( 85) ( 465) ( 550)
SALDI AL 31 DICEMBRE 2019 25.286 70.775 41.376 7.742 ( 115) 3.775 ( 751) 2.348 5.137 155.573
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo
azioni
Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) precedenti Risultato di esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2018 25.371 71.240 26.558 7.742 1.086 2.995 ( 681) 2.348 6.818 143.477
Destinazione utile 31/12/17 6.477 341 ( 6.818) -
Totale utile/(perdita complessiva) al 31/12/18 58 8.781 8.839
Altre variazioni -
SALDI AL 31 DICEMBRE 2018 25.371 71.240 33.034 7.742 1.086 3.336 ( 623) 2.348 8.781 152.315

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del Bilancio di esercizio 2019

ai sensi dell'articolo 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Signori Azionisti,

il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art 153 del D.Lgs. n. 58/1998, Testo Unico della Finanza (TUF) e dell'art. 2429, comma 2, c.c., deve riferire all'Assemblea sui risultati dell'esercizio sociale, sull'attività svolta nell'adempimento dei propri doveri, nonché formulare osservazioni e proposte in ordine al Bilancio, alla sua approvazione ed alle materie di sua competenza.

Il Collegio Sindacale attualmente in carica è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 12 aprile 2017 e, pertanto, con l'Assemblea chiamata ad approvare il Bilancio dell'esercizio 2019, terminerà il proprio mandato.

Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti di vigilanza nei termini previsti dalla vigente normativa e tenuto altresì conto dei principi di comportamento raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, delle disposizioni Consob in materia di controlli societari e di attività del Collegio Sindacale, nonché delle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina delle società quotate, approvato nel luglio 2018 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A. (il "Codice") a cui Aeffe S.p.A. (in seguito anche "Aeffe" o "Società") aderisce.

A tale fine il Collegio Sindacale, oltreché partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, ha avuto un costante scambio di informazioni con le preposte funzioni amministrative e di audit, con l'Organo incaricato della vigilanza sull'efficacia, l'osservanza e l'aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai fini del D.Lgs. n. 231/01 ("OdV"), nonché con Ria Grant Thornton S.p.A., Società incaricata della revisione legale dei conti.

Vi rappresentiamo che il Bilancio della Società al 31 dicembre 2019 è redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, in vigore al 31 dicembre 2019, nonché conformemente ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del D.Lgs. 38/2005.

***

Nel Bilancio d'esercizio e nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019 di Aeffe sono riportate le previste dichiarazioni di conformità da parte del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Operazioni infragruppo o con Parti Correlate

Ai sensi dell'articolo 2391-bis del Codice Civile e della delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 recante "Regolamento operazioni con parti correlate", successivamente modificata con delibere Consob n. 17389 del 23 giugno 2010, n. 19925 del 22 marzo 2017 e n. 19974 del 27 aprile 2017, il Consiglio di Amministrazione, in data 10 novembre 2010, ha approvato il "Regolamento in materia di operazioni con parti correlate" (il "Regolamento").

Segnaliamo che il Regolamento adottato dalla Società e seguito per le operazioni poste in essere nel corso dell'esercizio 2019, è coerente con i principi contenuti nel Regolamento Consob citato e risulta pubblicato sul sito internet della Società (www.Aeffe.com).

L'informativa sulle operazioni con Parti Correlate, contenuta nella Relazione sulla gestione e nelle Note Illustrative del Bilancio d'esercizio della Società e del Bilancio Consolidato del Gruppo, appare completa ed adeguata.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza del Regolamento e sulla correttezza del processo seguito dal Consiglio di Amministrazione in tema di qualificazione delle Parti Correlate e non ha nulla da segnalare.

Operazioni atipiche o inusuali

Non risulta che la Società abbia posto in essere operazioni atipiche o inusuali così come definite dalla comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Procedura di Impairment Test

In linea con quanto previsto dal documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/ISVAP, del 3 marzo 2010, il Consiglio di Amministrazione, in data 12 marzo 2020 ha provveduto ad approvare la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36. Il Collegio Sindacale ritiene che la procedura di impairment test adottata dalla Società sia adeguata.

Nella Nota Integrativa al Bilancio sono riportate le informazioni e gli esiti del processo condotto per ciascuna delle categorie oggetto di valutazione.

Attività svolta dal Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2019

Nell'espletamento della sua attività il Collegio:

  • ha vigilato sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo;
  • ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • ha partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione ed ha ottenuto dagli Amministratori periodiche informazioni, con cadenza almeno trimestrale, sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, effettuate da Aeffe e dal Gruppo di Società che ad essa fanno capo (il "Gruppo"), assicurandosi che le delibere assunte e poste in essere non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assembleari o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale;
  • ha partecipato, a mezzo del Presidente, o di altro componente l'Organo di Controllo delegato, alle riunioni del Comitato per il Controllo Interno e del Comitato per la Remunerazione;
  • ha vigilato sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, tramite osservazioni dirette, raccolta di informazioni dai Responsabili delle funzioni aziendali e la partecipazione ai Comitati endoconsiliari di cui sopra. In merito, il Collegio Sindacale valuta la struttura organizzativa della Società adeguata alle necessità della medesima ed idonea a garantire il rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • ha vigilato sull'adeguatezza e sul funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi mediante la partecipazione alle riunioni del Comitato per il Controllo Interno, mediante l'ottenimento di informazioni dall'Amministratore Delegato, incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, dai Responsabili delle Funzioni Aziendali, dai Rappresentanti della Società di Revisione e dall'OdV. Ha inoltre avuto incontri con il Responsabile dell'Internal Audit della Società, dal quale ha ottenuto informazioni sullo stato di attuazione del Piano di Audit per l'esercizio, sulle risultanze delle verifiche effettuate e sulle attività di rimedio attuate e pianificate, nonché sulle relative attività di follow-up;
  • ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile tramite incontri con il Chief Financial Officer, il quale svolge anche la funzione di Dirigente Preposto alla redazione di documenti contabili societari e con la Società di Revisione Ria Grant Thornton S.p.A., anche al fine dello scambio di dati e informazioni;
  • ha vigilato sulle modalità di attuazione delle regole di Governo Societario adottate dalla Società, anche in aderenza ai principi contenuti nel Codice. In particolare:
  • ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri;
  • ha verificato l'indipendenza della Società di Revisione;
  • ha valutato l'indipendenza dei propri membri;
  • ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle Società Controllate, ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. 58/98 (TUF). Tali disposizioni hanno permesso a queste ultime di fornire tempestivamente alla Società le notizie necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge;
  • ha vigilato sulle operazioni con Parti Correlate e infragruppo; a tale riguardo riteniamo che le informazioni fornite siano adeguate;

  • ha vigilato sulla corretta attuazione degli adempimenti posti a carico della Società dalle normative sugli abusi di mercato c.d. ("Market Abuse Regulation"), inclusi quelli afferenti le c.d. operazioni di "internal dealing", sulla "Tutela del risparmio", nonché in materia di informativa societaria;

  • non ha ricevuto esposti o denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c.;
  • non ha rilasciato pareri previsti ai sensi di legge nel corso dell'esercizio.

Nel corso dell'attività di vigilanza sopra descritta non sono emersi fatti censurabili, omissioni o irregolarità, tali da richiederne la segnalazione alle competenti Autorità di controllo e vigilanza o la menzione nella presente Relazione.

I responsabili dell'Internal Audit e dell'OdV, che sono stati periodicamente incontrati, non hanno segnalato particolari criticità nell'ambito delle rispettive competenze.

La Relazione annuale del Consiglio di Amministrazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari non ha evidenziato problematiche tali da essere portate alla Vostra attenzione.

Anche nel corso degli incontri che il Collegio Sindacale ha avuto con i corrispondenti Organi delle principali Società nazionali controllate, non sono emersi aspetti rilevanti meritevoli di essere portati alla Vostra attenzione.

Attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria

Il Collegio ha verificato l'esistenza di adeguate norme e procedure a presidio del processo di raccolta, formazione e diffusione delle informazioni finanziarie.

Ha, inoltre, preso atto che il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti societari ha confermato:

  • l'adeguatezza e idoneità dei poteri e dei mezzi conferitigli dal Consiglio di Amministrazione;
  • di aver avuto accesso diretto a tutte le informazioni necessarie per la produzione dei dati contabili, senza necessità di autorizzazione alcuna;
  • di aver partecipato ai flussi informativi interni ai fini contabili e aver approvato tutte le relative procedure aziendali.

Pertanto, il Collegio esprime una valutazione di adeguatezza del processo di formazione dell'informativa finanziaria, volto a garantirne l'integrità e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all'Assemblea.

Attività di vigilanza sul processo di informativa non finanziaria

Il Collegio ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel D.Lgs. 254/2016, verificando l'esistenza di adeguate norme e procedure a presidio del processo di raccolta, formazione e rappresentazione.

Il Collegio Sindacale esprime, pertanto, una valutazione di adeguatezza del processo di formazione della dichiarazione delle informazioni di carattere non finanziario, in funzione degli obiettivi strategici del Gruppo, in ambito socio-ambientale, e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all'Assemblea.

Nella redazione della Dichiarazione di carattere non finanziario, la Società non si è avvalsa della facoltà dell'omissione di informazioni concernenti sviluppi imminenti ed operazioni in corso di negoziazione, di cui all'art. 3, comma 8, del D.Lgs. 254/2016.

Vigilanza ai sensi del D.Lgs. n. 39/2010 – verifica dell'indipendenza della Società di revisione

Il Collegio in conformità con quanto disposto dall'articolo 19, lettera e) del D.Lgs. 39/2010, ha altresì vigilato sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, sull'indipendenza della Società di revisione, con particolare attenzione agli eventuali servizi non di revisione prestati e sull'esito della revisione legale.

Con riferimento all'indipendenza della Società di Revisione - Ria Grant Thornton S.p.A. -, il Collegio Sindacale ha esaminato il conferimento alla stessa, di incarichi diversi dalla revisione legale, valutando in particolare la compatibilità con i divieti di cui all'art. 5 del Regolamento UE 537/2014 e l'assenza di potenziali rischi per l'indipendenza del revisore, derivanti dallo svolgimento dei servizi medesimi.

Nell'esercizio 2019 la Società di revisione ha svolto, nei confronti del Gruppo, le attività riportate nella nota n. 46 al Bilancio Consolidato, fornite ai sensi e per gli effetti dell'articolo 149 duodecies del regolamento emittenti, adottato con delibera n. 11971, del 14 maggio 1999 e s.m.i. Il Collegio Sindacale dichiara che i corrispettivi indicati nel già menzionato prospetto, sono adeguati alla dimensione, alla complessità e alle caratteristiche dei lavori svolti e che gli incarichi per servizi diversi dalla revisione non sono tali da comprometterne l'indipendenza.

Non consta al Collegio Sindacale il conferimento di incarichi a soggetti legati alla Società incaricata della revisione da rapporti continuativi.

Si rappresenta che Ria Grant Thornton S.p.A., in data 30 marzo 2020, ha rilasciato in qualità di Revisore incaricato:

  • le Relazioni previste dagli artt. 14 del D.Lgs. 39/2010 e 10 del Regolamento UE 537/2014, redatte in conformità alle disposizioni contenute nel citato decreto, come modificato dal D.Lgs. 135/2016. Tali Relazioni riportano un giudizio senza rilievi sul Bilancio d'esercizio e consolidato, nonché l'attestazione che essi forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa, in conformità ai principi contabili applicabili;
  • la Relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento UE 537/2014, dalla quale non risultano carenze significative nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in relazione al processo di informativa finanziaria, con allegata la dichiarazione di cui all'art. 6 del Regolamento UE 537/2014, dalla quale non emergono situazioni che possono comprometterne l'indipendenza.

Si precisa che l'attestazione sulla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario al 31 dicembre 2019 è stata curata dalla Società di revisione BDO ITALIA S.p.A. In tale attestazione il Revisore Designato conclude che non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario del Gruppo, relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dal D.Lgs. n. 254/2016 e dai GRI Standards.

Autovalutazione del Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale, seguendo le raccomandazioni contenute nelle norme di comportamento per le società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, ha effettuato il processo di autovalutazione che è risultato positivo, il cui esito è stato comunicato con circostanziata relazione all'Organo Amministrativo.

Riunioni del Collegio Sindacale, del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari

Nel corso dell'esercizio 2019:

  • si sono tenute numero 14 riunioni del Collegio Sindacale, della durata media di circa 2 ore ciascuna;
  • il Collegio Sindacale ha avuto periodici incontri e scambi di informazioni con i Rappresentanti di Ria Grant Thornton S.p.A.;
  • si sono tenute 9 riunioni del Consiglio di Amministrazione. A tal riguardo si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione è composto da otto membri, di cui quattro indipendenti. Tre amministratori su otto sono di genere femminile;
  • il Comitato per il Controllo Interno si è riunito numero 5 volte; il Comitato per la Remunerazione si è riunito numero 2 volte.

Il Collegio Sindacale ha assistito alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e, tramite il Presidente, alle riunioni dei Comitati endoconsiliari.

Infine, il Collegio dà atto di aver assistito all'Assemblea ordinaria degli Azionisti tenutasi in data 18 aprile 2019.

***

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ha rilasciato, in data 12 marzo 2020, le dichiarazioni ex art. 154-bis del TUF, attestando che il Bilancio d'esercizio ed il Bilancio Consolidato sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002, corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo.

Il Collegio Sindacale ha riscontrato la completezza e l'adeguatezza delle informazioni fornite dal Consiglio di Amministrazione nelle proprie relazioni, anche relativamente ai rischi ed alle incertezze cui sono esposte la Società ed il Gruppo, ivi incluse quelle relative alla contingenza straordinaria che tutto il mondo sta attraversando.

Valutazioni Conclusive – Proposte da rappresentare all'Assemblea degli Azionisti

In ordine alla attività di vigilanza svolta, il Collegio Sindacale non ha riscontrato omissioni, fatti censurabili o irregolarità di rilievo.

Ai sensi dell'articolo 153, comma 2, del D.Lgs. 58/98, il Collegio Sindacale non rileva nessun motivo ostativo alla approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019 ed esprime parere favorevole in merito alla proposta di destinazione dell'utile.

RingraziandoVi per la fiducia fin qui accordataci, Vi rimettiamo il mandato giunto a scadenza e Vi invitiamo a voler provvedere in merito alle nomine per il prossimo triennio.

San Giovanni in Marignano, 30 marzo 2020

Il Collegio Sindacale ANGELO MIGLIETTA (PRESIDENTE) CARLA TROTTI FERNANDO CIOTTI

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Ria Grant Thornton S.p.A. Via San Donato, 197 40127 Bologna

T +39 051 6045911 F +39 051 6045999

Agli Azionisti della Aeffe S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Società Aeffe S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Valutazione delle partecipazioni

Il bilancio esercizio al 31 dicembre 2019 include attività relative a partecipazioni in imprese controllate per 142,2 milioni di euro.

Come indicato nelle note esplicative, le partecipazioni sono contabilizzate al costo storico,

Descrizione dell'aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave

Le procedure di revisione svolte anche con il coinvolgimento di esperti del network Grant Thornton hanno incluso:

− la comprensione del processo adottato nella predisposizione dei test di impairment delle

www.ria-grantthornton.it

Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Via Melchiorre Gioia n .8 – 20124 Milano - Iscrizione al registro delle imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420. Registro dei revisori legali n.157902 già iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici: Ancona-Bari-Bologna-Firenze- Milano-Napoli- Padova-Palermo-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento. Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member firms are not agents of, and do not obligate one another and are not liable for one another's acts or omission.

che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Come nei precedenti esercizi, gli amministratori hanno svolto test di impairment per indentificare la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza, al fine di verificare la consistenza del valore contabile. Tale valore recuperabile è basato sul valore d'uso, determinato con il metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi.

L'informativa è riportata nelle note esplicative alla nota 4, nonché nelle illustrazioni dei principi contabili adottati e nel paragrafo "Principali stime adottate dalla Direzione".

Per la complessità di tali processi di stima, abbiamo considerato la valutazione delle partecipazioni un aspetto chiave dell'attività di revisione.

Società partecipate, approvato dagli amministratori della Capogruppo;

  • − la comprensione del processo adottato nella predisposizione del budget del Gruppo 2020 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 29 gennaio 2020, preso a riferimento per lo svolgimento dei test di impairment;
  • − analisi della correttezza e della veridicità dei dati dei bilanci delle partecipate più significative, che confluiscono nel bilancio consolidato di Gruppo, e la riconciliazione dei relativi valori economico patrimoniali con i dati assunti per la predisposizione dei test di impairment;
  • − stima del valore recuperabile prendendo come base l'enterprise value (valore operativo, al lordo dell'indebitamento finanziario), ottenuto mediante l'applicazione di un multiplo EV/Ebitda alle grandezze fondamentali delle società oggetto di test. In via prudenziale il multiplo preso a riferimento è stato applicato all'Ebitda conseguito nell'esercizio 2019. Il risultato ottenuto è stato rettificato per tenere conto della posizione finanziaria netta alla data di verifica;
  • − esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita dagli amministratori nelle note esplicative in relazione alle partecipazioni e ai test di impairment.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia.

Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Bologna, 30 marzo 2020

Ria Grant Thornton S.p.A.

Sandro Gherardini Socio

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Aeffe S.p.A. ("Società") è un ente organizzato secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la Società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società le quote di partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera Aeffe Group.

La Società ha sede in San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini ed è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.

La Società dispone ad oggi delle seguenti sedi secondarie ed unità locali:

  • 1) Ufficio e sala di esposizione in Via Donizetti 48 Milano (MI);
  • 2) Deposito in Via degli Olmi 15 San Giovanni in Marignano (RN);
  • 3) Ufficio di rappresentanza e Show Room in Via Donizetti 47 Milano (MI);
  • 4) Deposito in Via Tavollo snc San Giovanni in Marignano (RN);
  • 5) Deposito in Via Erbosa I tratto n.92 Gatteo (FC);
  • 6) Deposito in Via Raibano 55/A Coriano (RN);
  • 7) Deposito in Via delle Tamerici 9 San Giovanni in Marignano (RN);
  • 8) Deposito in Via Santarcangiolese 6 Poggio Torriana (RN);
  • 9) Deposito in Via Pietro Colletta 31 Reggio Emilia (RE);
  • 10) Deposito in Via Chieri 107 Andenzeno (TO).

Il presente bilancio è stato redatto in Euro che è la moneta corrente dell'economia in cui opera la Società.

Il bilancio di esercizio include le relative note esplicative in grado di illustrare la situazione economico patrimoniale al 31 dicembre 2019 della Società e viene comparato con il bilancio dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri.

Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo arrotondamento.

Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e dalla presente nota di commento.

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

Il bilancio di esercizio è stato sottoposto alla revisione contabile della società Ria Grant Thornton S.p.A.

La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato V si riportano i dati dell'ultimo bilancio d'esercizio approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, la Società ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. All'interno del conto economico, come risultati intermedi, sono esposti l'EBITDA e l'EBIT, indicatori ritenuti rappresentativi delle performances aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili adottati per la presente relazione finanziaria annuale sono coerenti con quelli applicati per la redazione del Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2018, tenuto anche conto di quanto di seguito esposto relativamente ai nuovi principi contabili, agli emendamenti e alle interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2019.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dalla Unione Europea, applicabili dal 1 gennaio 2019, che hanno trovato applicazione per la prima volta nel bilancio consolidato della Società chiuso al 31 dicembre 2019

IFRS 16 "Leasing": Il 13 gennaio 2016 lo IASB (International Accounting Standard Board) ha pubblicato il principio contabile IFRS 16 Leasing, che sostituisce lo IAS 17; tale documento è stato adottato dall'Unione Europea in data 9 novembre 2017. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing (contratti che danno il diritto all'utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in accordo con la metodologia prevista per i leasing finanziari dal vecchio principio contabile IAS 17, eliminando di fatto la precedente dicotomia tra leasing operativi e finanziari. La Società ha optato per un'applicazione retrospettica del principio, senza restatement delle informazioni comparative. L'effetto cumulativo è stato rilevato a riduzione degli utili a nuovo di apertura. L'applicazione dell'IFRS 16 al 1° gennaio 2019 ha avuto un impatto significativo sul bilancio della Società.

La Società è infatti, locatario di una serie di contratti di locazione che sono stati oggetto di analisi ai fini dell'applicazione del nuovo principio IFRS 16 e che principalmente riguardano i punti vendita dei DOS gli showrooms, le autovetture aziendali e gli appartamenti in benefict ai dipendenti. Le locazioni dei DOS rappresentano la categoria preponderante, rappresentando infatti circa il 62% del totale delle passività per leasing.

Dal punto di vista contabile, l'applicazione del principio IFRS 16 ha comportato la rilevazione di un'attività per diritto d'uso sui beni oggetto dei contratti di locazione e una passività per beni in leasing in relazione ai canoni fissi ancora da pagare. L'attività per il diritto di uso dei beni in leasing viene inizialmente valutata al costo, e successivamente ammortizzata lungo la durata del contratto di locazione definita in sede di analisi. Il costo delle attività per diritto d'uso include il valore inizialmente rilevato della passività per leasing, i costi iniziali diretti sostenuti, la stima degli eventuali costi di ripristino da sostenere al termine del contratto e i pagamenti anticipati relativi al leasing effettuati alla data di prima transizione al netto degli incentivi al leasing ricevuti. La passività per leasing è valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per i canoni fissi non ancora versati alla data di transizione attualizzati utilizzando il tasso di interesse come definito di seguito. La passività per beni in leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita in correlazione con i pagamenti dei canoni di locazione.

Di seguito si riepilogano gli impatti derivanti dall'applicazione del suddetto principio sia a livello di stato patrimoniale che di conto economico:

(Valori in Euro migliaia) Note 1 gennaio IFRS 16 31 dicembre
2019 Adjustment 2018
CCN operativo 12.488 12.488
Capitale circolante netto 18.743 18.743
Attivo immobilizzato a 206.805 16.177 190.628
CAPITALE INVESTITO NETTO b 216.589 16.642 199.947
Totale Patrimonio Netto c 151.114 ( 1.201) 152.315
Crediti finanziari correnti - - -
Disponibilità liquide ( 4.560) - ( 4.560)
Passività finanziarie non correnti 18.926 - 18.926
Passività per leasing non correnti d 16.113 16.113 -
Crediti finanziari non correnti - - -
Passività finanziarie correnti 33.266 - 33.266
Passività per leasing correnti e 1.730 1.730 -
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 65.475 17.843 47.632
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 216.589 16.642 199.947

Le principali assunzioni che sono state adottate dalla Società ai fini della prima applicazione dell'IFRS 16 sono riepilogate di seguito:

1) la Società si è avvalsa dell'esenzione concessa in relazione agli short-term lease (cioè i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore) e per i contratti di lease per i quali il bene sottostante si configura come low-value asset (beni di ammontare esiguo). Per tali contratti per cui ci si è avvalsi dell'esenzione, l'introduzione dell'IFRS 16 non ha comportato la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, pertanto le rilevazioni contabili non hanno subito variazioni rispetto al precedente periodo;

2) I costi diretti iniziali significativi che presentavano un valore netto contabile positivo nello stato patrimoniale alla data di transizione, sono stati inclusi ne lla misurazione del diritto d'uso al 1° gennaio 2019;

3) La durata dei contratti di locazione, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di rinnovo e di chiusura anticipata, è stata determinata sulla base delle informazioni esistenti alla data di transizione;

4) Il tasso di attualizzazione (IBR Incremental Borrowing Rate) utilizzato per le stime relative all'attualizzazione dei pagamenti futuri dei canoni di affitto, è stato determinato tenendo conto dei tassi d'interesse free risk in vigore in Italia. L'IBR medio ponderato applicato in sede di transizione è stato il 2,89%;

I canoni di locazione variabili, che non dipendono da un indice o tasso, ma che di pendono principalmente dal volume delle vendite, continuano ad essere contabilizzati nel conto economico tra i costi per beni di terzi. Successivamente alla prima iscrizione, per 16,2 milioni di euro, le Attività per diritto d'uso si sono incrementate nel corso del 2019, a seguito di nuovi contratti di locazione stipulati nel corso del periodo, per 0,1 milioni di euro e si sono ridotte per 1,8 milioni di euro in seguito al normale processo di ammortamento del periodo.

In aggiunta alle informazioni fornite sopra si segnala che i canoni di locazione relativi a quei beni rientranti nella definizione dei " low value assets" prevista dall'IFRS 16 sono stati pari a 0,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019;

Al fine di aiutare nella comprensione degli impatti della prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease, e l'impatto derivante dall'adozione dell'IFRS 16 al 1 gennaio 2019:

(Valori in migliaia di Euro)

Riconciliazioni impegni per lease

Obbligazioni leasing operativi al 31/12/2018 22.092
Short term -
Low value lease ( 184)
Spese accessorie ( 35)
Canoni variabili -
Passività finanziaria non attualizzata per lease al 1 gennaio 2019 21.873
Effetto attualizzazione ( 4.030)
Passività finanziaria attualizzata per lease al 1 gennaio 2019 17.843

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB ma non ancora omologati dall'Unione Europea

Descrizione Data di efficacia prevista dal principio
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts (*)
IFRS 17 Insurance Contracts 01/01/2021
Interpretations 01/01/2019
IFRIC 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration 01/01/2018
IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments 01/01/2019
Amendments 01/01/2019
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets
between an Investor and its Associate or Joint Venture
Differita fino al completamento del
progetto IASB sull'equity method
Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share-based
Payment Transactions
01/01/2018
Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle 01/01/2019
Amendments to IAS 40: Transfers of Investment Property 01/01/2018
Amendments to IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint
Ventures
01/01/2019
Amendments to IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation 01/01/2019

(*) L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities".

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa ed in grado di far affluire alla Società benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali continuano ad essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per le immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a Conto Economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo.

La Società ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

Per quanto riguarda il marchio Alberta Ferretti, l'esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di condizioni di mercato difficili.

Per la determinazione del valore recuperabile del marchio iscritto a bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tale bene immateriale, per un periodo di tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo del valore determinato il management ha utilizzato il budget di gruppo a partire dall'esercizio 2020. Per i restanti periodi il management ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto ("CAGR") pari al 0,59%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 7,40% (6,39% al 31 dicembre 2018).

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

Categoria %
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33%
Marchi 2,5%

I costi di ricerca sono imputati al Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2018, la Società non ha iscritte in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

Categoria %
Fabbricati industriali 2%
Macchinari e Impianti 12,5%
Impianti fotovoltaici 9%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Mobili e arredi 12%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività della Società) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing IFRS 16

L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 ed ha sostituito lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing (contratti che danno il diritto all'utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore/low value assets" (ad esempio i personal computer, fotocopiatrici,…) ed i contratti di leasing a breve termine/short term (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileva una passività a fronte dei pagamenti non variabili dei canoni di locazione (cioè la passività per leasing) ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto d'uso). I locatari devono contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto d'uso. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconosce generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Il principio non prevede, invece, modifiche significative per i locatori.

Perdite di valore (Impairment)

Alla data del 31 dicembre 2019 non sono iscritti in bilancio avviamenti o immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita.

Le immobilizzazioni immateriali, le partecipazioni, le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore al fine di determinare se tali attività possono aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza il valore di carico dell'attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a Conto Economico.

Determinazione del valore recuperabile

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività ad un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività della Società nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene ed a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente ad un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel Conto Economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in Società controllate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Si segnala che si è proceduto con la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza al fine di verificare la consistenza del valore contabile.

Il valore recuperabile è definito come il maggiore valore tra il fair value dell'attività, dedotti i costi per la sua vendita, ed il valore d'uso. Aeffe Spa, al fine di calcolare in modo corretto il valore recuperabile, utilizza il valore d'uso definito come il valore dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività.

Per il calcolo del valore d'uso la Società fa riferimento ai seguenti elementi:

  • Piano economico redatto dal management (budget 2020 + proiezione dei successivi 4 anni) per la determinazione dei flussi di cassa;
  • Utilizzo di un apposito tasso di attualizzazione di tali flussi che rifletta le valutazioni correnti del valore temporale del denaro e dei rischi specifici connessi all'attività svolta dall'impresa.

La metodologia utilizzata è quella della stima del valore attuale dei flussi di cassa in ottemperanza al principio stabilito dallo IAS 36 di rispetto della coerenza ed omogeneità tra il valore contabile e il valore recuperabile.

Il management utilizza come base di calcolo il budget (2020) e predispone sulla base di quest'ultimo ulteriori 4 anni previsionali (Conti Economici e Stati Patrimoniali). In relazione ai piani, viene poi predisposto un prospetto di flussi di cassa operativi post-tax che, sulla base di un tasso di attualizzazione post-tax (WACC pari a 7,40%) opportunamente stimato, vengono successivamente attualizzati.

Al fine di valutare il valore d'uso della partecipazione con il metodo dei flussi di cassa attualizzati, il management ha proceduto a stimare il valore del flusso terminale con la formula del perpetuity tenuto conto del flusso di cassa dell'ultimo anno di piano.

Infine, per stimare il valore recuperabile della partecipazione, il management ha proceduto a sommare al valore attuale dei flussi di cassa relativi al periodo di previsione esplicita del piano, il valore terminale attualizzato al netto della posizione finanziaria netta. In sostanza si è proceduto ad effettuare una valutazione stimando l'Equity value.

Per le società sottoposte ad impairment test Pollini S.p.A., Aeffe France S.a.r.l., Aeffe UKe Aeffe Shanghai, non sono emerse riduzioni durevoli di valore.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione ed il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello Stato Patrimoniale solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi della Società ai programmi a contribuzione definita sono imputati a Conto Economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per la Società derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1° gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a Conto Economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. La Società ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Ricavi

I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.

La maggior parte dei ricavi della Società deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a Conto Economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a Conto Economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).

Proventi e oneri per interessi sono imputati al Conto Economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui la Società matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a Conto Economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I debiti per imposte differite si riferiscono a:

  • (i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;
  • (ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

  • (i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;
  • (ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale della Società.

Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie

Al fine della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la Società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".

In particolare, per quanto riguarda i test di impairment relativi alle partecipazioni, le principali stime adottate sono le seguenti:

Partecipazione in Pollini S.p.A.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa dell'intero Gruppo Pollini. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2020 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2021, 2022, 2023 e 2024 ad un tasso di crescita medio del 5%. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2024. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) pari al 7,40% (6,39%lo scorso anno).

Partecipazioni Aeffe France S.a.r.l, Aeffe UK e Aeffe Shanghai: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa delle singole società. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2020 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2021, 2022, 2023 e 2024 ad un tasso di crescita tendenzialmente stabile rispetto a quello usato per il budget 2020. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2024. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) pari al 7,40% (6,39%lo scorso anno).

IFRS 16

La transizione all'IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni. Le principali sono riassunte di seguito:

  • Lease term: l'identificazione della durata del contratto di affitto è una tematica molto rilevante dal momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali sui contratti di affitto immobiliare variano significativamente da una giurisdizione ad un'altra e la valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo al termine del periodo non cancellabile sulla stima di lease term comporta l'utilizzo di assunzioni. La Società infatti per la definizione della durata del lease ha considerato la presenza di opzioni di rinnovo e cancellazione rispettivamente in capo al locatario, al locatore o a entrambi. In presenza di opzioni di rinnovo esercitabili da entrambe le parti contrattuali ha considerato l'esistenza o meno di significativi disincentivi economici nel rifiutare la richiesta di rinnovo come richiesto dal paragrafo B34 dell'IFRS 16. In presenza di opzioni esercitabili solo da una delle due parti ha considerato il paragrafo B35 dell'IFRS 16. L'applicazione di quanto sopra, tenuto conto degli specifici fatti e circostanze nonché della stima sull'essere ragionevolmente certo l'esercizio dell'opzione, ha comportato che, per i contratti di durata annuale rinnovabili automaticamente salvo disdetta si è considerata una durata media di dieci anni, basando tale scelta sull'evidenza storica mentre negli altri casi se è solo la Società a poter esercitare l'opzione si è considerata una durata fino al secondo rinnovo previsto dal contratto, basandosi sull'evidenza storica e sul fatto di non poter considerare ragionevolmente certo il rinnovo oltre il secondo periodo.
  • Definizione del tasso di sconto: poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dalla Società, non è presente un tasso di interesse implicito, la Società ha calcolato un tasso incrementale di indebitamento (Incremental Borrowing Rate-IBR). L'IBR medio ponderato applicato in sede di transizione è stato il 2,89%.
  • Attività per diritto d'uso: la Società rileva le attività per diritto d'uso alla data di inizio del contratto di locazione (cioè alla data in cui il bene sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per diritto d'uso che rientrano nella definizione di investimenti in attività immobiliari sono classificate in tale voce di bilancio. Le attività per diritto d'uso sono misurate al costo, al netto dell'ammortamento accumulato, delle perdite per riduzione di valore accumulate e modificate per eventuali rimisurazione della passività per leasing. Il costo delle attività per diritto d'uso include il valore inizialmente rilevato della

passività per leasing, costi iniziali diretti sostenuti, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti. A meno che la Società non sia ragionevolmente certa di acquistare il bene locato alla fine del contratto di locazione, le attività per diritto d'uso sono ammortizzate linearmente nel periodo più breve tra la durata del contratto e la vita utile del bene locato. Il valore della attività per diritto d'uso è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore.

  • Passività per leasing: alla data di inizio del contratto di locazione, la Società rileva la passività per leasing misurata come il valore attuale dei pagamenti futuri residui fino alla fine del contratto. I pagamenti futuri includono i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso e gli importi che si prevede la Società dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti futuri includono anche il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di risoluzione. I pagamenti variabili, che non dipendono da un indice o tasso, ma che per la Società dipendono principalmente dal volume delle vendite, continuano ad essere contabilizzati come costi nel conto economico, tra i costi per servizi. Per calcolare il valore attuale dei pagamenti futuri, la Società utilizza l'Incrementale Borrowing rate (IBR) alla data di inizio del contratto. Successivamente, la passività per leasing è incrementata per gli interessi e decrementata per i pagamenti effettuati. Inoltre, la passività per leasing è rimisurata per tenere conto di modifiche ai termini del contratto.
  • Short term lease e low value assets lease: la Società si avvale dell'esenzione dall'applicazione dell'IFRS 16 per i contratti di breve durata (inferiore a 12 mesi) e per i contratti in cui il singolo bene locato è di valore esiguo. I pagamenti dei canoni di tali contratti sono contabilizzati linearmente come costi a conto economico, sulla base dei termini e delle condizioni del contratto.
  • A partire dal 2019, l'IFRS 16 richiede di rilevare in bilancio un'attività per il diritto d'utilizzo e una passività per l'obbligazione a pagare in futuro i canoni di leasing. Eventuali perdite di valore dell'attività per il diritto d'utilizzo devono essere calcolate e rilevate in accordo alle disposizioni dello IAS 36. I "diritti d'uso" di ogni singola CGU vengono sottoposti ad impairment test in presenza di triggering events (in capo alla singola CGU) identificati da una possibile perdita di valore e segnalati dai seguenti key performance indicators:
  • piani di dismissione;
  • indicatori di performance inferiori alle aspettative;
  • perdite operative.

L'impairment test viene svolto con le seguenti modalità:

  • calcolo del value in use delle CGU escludendo dai flussi di cassa quelli connessi alla passività per leasing;
  • calcolo del fair value delle CGU attualizzando i canoni di locazione futuri a valore di mercato
  • calcolo del valore recuperabile come il maggiore tra value in use e fair value
  • confronto del valore recuperabile con il valore contabile della CGU, quest'ultimo calcolato al netto del valore contabile della passività per leasing.

Nel calcolo del value in use, il discount rate utilizzato è il WACC di Gruppo.

Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:

  • − Il tasso di inflazione previsto è pari al 1,20%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 0,62%;
  • − Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 2,40%;

  • − E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società.

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
  • − Il tasso di turn-over volontario previsto è pari al 0,00%;
  • − Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 0,37%.

ALTRE INFORMAZIONI

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposta la Società nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale ed approvate dall'Amministratore Delegato.

L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:

(i) Rischio di liquidità:

La Società gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

(ii) Rischio di cambio:

La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando coperture di tipo operativo. In alternativa la Società se esposta al rischio di cambio si copre mediante l'apertura di finanziamenti in valuta.

(iii) Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui la Società è esposta è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato.

Al 31/12/2019 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 33 migliaia su base annua (Euro 45 migliaia al 31/12/2018).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2019 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.

(iv) Rischio di prezzo:

La Società effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposta a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia la Società tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica della Società che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri la Società procede come segue:

  • a) Parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
  • b) La residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
  • a. Buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine;
  • b. I rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito né da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire alla Società la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Crediti commerciali
Altre voci attive correnti
56.363
14.740
56.941
14.509
( 578)
231
(1,0%)
1,6%
Totale 71.103 71.450 ( 347) (0,5%)

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 8 per i "Crediti commerciali" e alla nota 11 "Altre voci attive correnti".

Il fair value delle categorie sopra riportate non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

Al 31 dicembre 2019, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 37.226 migliaia di Euro (24.863 migliaia di Euro nel 2018). La composizione per scadenza è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Fino a 30 giorni 3.905 3.454 451 13,1%
31 - 60 giorni 5.238 3.769 1.469 39,0%
61 - 90 giorni 3.251 915 2.336 255,3%
Superiore a 90 giorni 24.832 16.725 8.107 48,5%
Totale 37.226 24.863 12.363 49,7%

Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente ai crediti scaduti.

Rendiconto Finanziario

Il Rendiconto Finanziario, predisposto dalla Società come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel Rendiconto Finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una Società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il Rendiconto Finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dalla Società utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Altre Totale
Saldo al 01.01.18 3.149 585 3.734
Incrementi per acquisti - 553 553
Decrementi - - -
Ammortamenti del periodo ( 126) ( 339) ( 465)
Saldo al 01.01.19 3.023 799 3.822
Incrementi per acquisti - 356 356
Decrementi - - -
Ammortamenti del periodo ( 126) ( 394) ( 520)
Saldo al 31.12.19 2.897 761 3.658

Marchi

La voce include il valore dei marchi di proprietà della Società: "Alberta Ferretti" e "Philosophy".

Il periodo di ammortamento residuo di tale voce è pari a 23 anni.

Altre

La voce "Altre" si riferisce alle licenze d'uso software.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro)
Terreni Fabbricati Opere su beni di
terzi
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
immobilizzazioni
materiali
Altre
Totale
Saldo al 01.01.18 16.945 21.871 1.206 1.528 63 616 42.229
Incrementi 1.556 145 716 90 295 2.802
Decrementi ( 15) ( 15)
Ammortamenti del periodo ( 567) ( 301) ( 432) ( 42) ( 211) ( 1.553)
Saldo al 01.01.19 16.945 22.860 1.050 1.797 111 700 43.463
Incrementi 375 398 114 557 6 291 1.741
Decrementi - - - - - - -
Ammortamenti del periodo - ( 601) ( 262) ( 520) ( 44) ( 219) ( 1.646)
Saldo al 31.12.19 17.320 22.657 902 1.834 73 772 43.558

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:

  • Incrementi per nuovi investimenti per Euro 1.741 migliaia. Essi si riferiscono prevalentemente a fabbricati, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica.
  • Ammortamenti per Euro 1.646 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezione fatta per i terreni, secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti vedi sezione Immobilizzazioni materiali all'interno dei criteri di valutazione).

3. Attività per diritti d'uso

La tabella che segue riporta la movimentazione delle attività per diritto d'uso per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

(Valori in migliaia di Euro) Fabbricati Auto Altro Totale
Saldo al 01.01.19 14.849 184 1.144 16.177
Incrementi - 76 - 76
Decrementi - - - -
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - - -
Ammortamenti del periodo ( 1.340) ( 74) ( 413) ( 1.827)
Saldo al 31.12.19 13.509 186 731 14.426

La voce Fabbricati include Attività per diritto d'uso relativi principalmente a contratti di affitto di negozi (pari a circa il 65% delle attività per diritto d'uso Fabbricati) e in misura residuale relativi a contratti di affitto di uffici, e altri spazi.

Nel corso dell'esercizio non sono stati rilevati indicatori che abbiano reso necessaria la verifica circa l'esistenza di perdite di valore (impairment) delle immobilizzazioni iscritte. In considerazione della rilevanza degli importi dei diritto d'uso iscritti nelle Immobilizzazioni e degli aspetti valutativi ad essi correlati, pur in mancanza di significativi triggering events, il Gruppo ha formalizzato un impairment test con le modalità descritte in precedenza nel paragrafo "IFRS 16". In particolare per le Cash Generating Unit (CGU) il valore recuperabile è stato calcolato come maggiore tra fair value e valore d'uso della relativa Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount"). Per la valutazione 2019, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Budget 2020 (approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 29 gennaio 2020) e sulle stime del management per gli anni successivi, coerentemente con la durata dei contratti di affitto. Il discount rate utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa è pari al WACC di Gruppo (7,40%), mentre il tasso annuo di crescita composto (CAGR) è mediamente pari al 4,7%.

4. Investimenti (Partecipazioni)

La voce comprende le partecipazioni in imprese controllate e collegate il cui elenco completo con le informazioni richieste dalla Consob è riportato in allegato I.

Le partecipazioni si movimentano per Euro 25 migliaia a seguito della sottoscrizione del 100% del capitale sociale della società Aeffe Germany che gestisce un negozio sito a Metzingen in Germania e per Euro 1.035 migliaia a seguito dell'aumento di capitale sociale nei confronti della società controllata Aeffe Shanghai.

5. Altre Attività

Tale voce include in via principale crediti verso imprese controllate.

6. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite

La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018:

(Valori in migliaia di Euro) Crediti Crediti Debiti Debiti
2019 2018 2019 2018
Beni materiali - - ( 17) ( 17)
Attività immateriali - - ( 130) ( 130)
Accantonamenti 268 369 - -
Oneri deducibili in esercizi futuri 1.069 1.346 - -
Proventi tassabili in esercizi futuri - - ( 204) ( 158)
Perdite fiscali portate a nuovo - - - -
Imposte da passaggio IAS 1.327 863 ( 7.337) ( 7.304)
Totale 2.664 2.578 ( 7.688) ( 7.609)

La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Saldo iniziale Rilevate a conto
economico
Altro Saldo finale
Beni materiali ( 17) - - ( 17)
Attività immateriali ( 130) - - ( 130)
Accantonamenti 369 ( 102) - 267
Oneri deducibili in esercizi futuri 1.346 ( 277) - 1.069
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 158) ( 45) - ( 203)
Perdite fiscali portate a nuovo - - - -
Imposte da passaggio IAS ( 6.441) ( 74) 505 ( 6.010)
Totale ( 5.031) ( 498) 505 ( 5.024)

La variazione negativa in conto economico pari a Euro 498 migliaia è principalmente riferibile al rilascio della fiscalità differita attiva sulle perdite pregresse definitivamente utilizzate.

La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.

ATTIVITA' CORRENTI

7. Rimanenze

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 5.141 4.463 678 15,2%
Prodotti in corso di lavorazione 4.143 6.404 ( 2.261) (35,3%)
Prodotti finiti e merci 20.427 21.909 ( 1.482) (6,8%)
Acconti 44 26 18 69,2%
Totale 29.755 32.802 ( 3.047) (9,3%)

Il decremento della voce Rimanenze pari a Euro 3.047 migliaia è legato principalmente all'andamento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni.

Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2020, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni autunno/inverno 2019, primavera/estate 2020 e il campionario dell'autunno/inverno 2020.

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo e valore netto di realizzo.

8. Crediti commerciali

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Crediti verso clienti 5.111 9.892 ( 4.781) (48,3%)
Crediti verso imprese controllate 52.295 47.794 4.501 9,4%
Crediti verso controllanti 4 4 - n.a.
(Fondo svalutazione crediti) ( 1.047) ( 749) ( 298) 39,8%
Totale 56.363 56.941 ( 578) (1,0%)

Al 31 dicembre 2019 i crediti commerciali sono pari a Euro 56.363 migliaia, con un decremento dell'1,0% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2018, determinato principalmente dall'aumento dei crediti verso imprese controllate.

Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili e, in generale, sulla base dell'andamento storico.

In particolare il fondo in essere al 31 dicembre 2018 è stato utilizzato per l'importo di Euro 502 migliaia a coperture delle perdite relative a crediti sorti in esercizi precedenti.

L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore di presunto realizzo è stato ottenuto mediante un accantonamento a fondo svalutazione crediti di Euro 800 migliaia.

9. Crediti tributari

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
IVA 4.434 3.063 1.371 44,8%
IRES 3.544 1.104 2.440 221,0%
IRAP 375 5 370 7.400,0%
Altri crediti tributari 625 75 550 733,3%
Totale 8.978 4.247 4.731 111,4%

La variazione dei crediti tributari è riferibile principalmente all'incremento dei crediti IVA ed IRES.

10. Disponibilità liquide

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Depositi bancari e postali
Assegni
Denaro e valori in cassa
6.932
-
14
4.512
30
18
2.420
( 30)
( 4)
53,6%
(100,0%)
(23,9%)
Totale 6.946 4.561 2.386 52,3%

La voce "Depositi bancari e postali" rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce "Denaro e valori in cassa" rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.

L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, rispetto all'esercizio precedente, è di Euro 2.386 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.

11. Altri crediti

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Crediti per costi anticipati realizzazione collezioni 12.040 11.481 559 4,9%
Acconti per royalties e provvigioni 96 191 ( 95) (49,7%)
Acconti e note di accredito da ricevere da fornitori 307 614 ( 307) (50,0%)
Ratei e risconti attivi 1.054 517 537 103,9%
Altri 1.243 1.706 ( 463) (27,1%)
Totale 14.740 14.509 231 1,6%

I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2020 e autunno inverno 2020 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.

I ratei e risconti si riferiscono principalmente ad affitti passivi, premi assicurativi e canoni periodici di manutenzione e/o abbonamento.

12. PATRIMONIO NETTO

Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2019.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ
Capitale sociale 25.286 25.371 ( 85)
Riserva legale 3.775 3.336 439
Riserva sovrapprezzo azioni 70.775 71.240 ( 465)
Altre riserve 41.376 33.034 8.342
Riserva Fair value 7.742 7.742 -
Riserva Ias ( 116) 1.086 ( 1.202)
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 751) ( 623) ( 128)
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.348 2.348 -
Risultato di esercizio 5.138 8.781 ( 3.643)
Totale 155.573 152.315 3.258

Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2019, interamente sottoscritto e versato, risultava pari a Euro 26.841 migliaia (al lordo delle azioni proprie) ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2019 la Società possiede 6.217.839 azioni proprie che corrispondono al 5,791% del suo capitale sociale.

Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Nel corso dell'esercizio 2019 sono state acquistate dalla Capogruppo 340.961 azioni proprie per un controvalore totale pari a Euro 550.268.

Riserva Legale

La riserva legale al 31 dicembre 2019 ammonta a Euro 3.775 migliaia. L'incremento di Euro 439 migliaia è determinato dalla destinazione del 5% dell'utile di esercizio.

Riserva sovrapprezzo azioni

La variazione della riserva sovrapprezzo azioni pari a Euro 465 migliaia è relativa all'acquisto di azioni proprie avvenuto nel corso dell'esercizio.

Altre riserve

La voce si è movimentata per effetto della destinazione dell'utile d'esercizio 2019 per Euro 8.342 migliaia. Si specifica che le riserve non si sono movimentate per proventi o oneri imputati direttamente a patrimonio netto.

Riserva fair value

La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati della Società sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.

Riserva IAS

La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dal IFRS 1. La variazione paro a Euro -1.202 migliaia si riferisce all'applicazione al 1 gennaio 2019 dell'IFRS 16.

Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti

La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2014 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2018 di Euro 128 migliaia.

Utili/perdite esercizi precedenti

Gli utili esercizi precedenti al 31 dicembre 2019 ammontano a Euro 2.348 migliaia e non hanno subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2018.

Risultato di esercizio

La voce evidenzia il risultato di periodo pari a Euro 5.138 migliaia.

Informazioni sulle riserve distribuibili

Nel prospetto sottostante sono riportate, per ogni specifica posta del Patrimonio Netto, le informazioni concernenti la sua possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché quelle relative ad un eventuale suo avvenuto utilizzo nei precedenti tre esercizi.

(Valori in migliaia di Euro) Importo Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibi
le
Utilizzi precedenti esercizi
Per Per Per
copertur aumento distribuzione
a perdite capitale
sociale
ai soci
Capitale sociale 25.286
Riserva legale 3.775 B
Riserva sovrapprezzo azioni:
- di cui 69.182 A,B,C 69.182
- di cui 1.593 B
Altre riserve:
- di cui riserva straordinaria 40.972 A,B,C 40.972
Riserva Ias (art.6 D.Lgs. 38/2005) ( 116) B
Riserva Fair value (art. 6 D.Lgs. 38/2005) 7.742 B
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 751) B
Riserva da fusione (NST) 404 B
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.348 A,B,C 2.348
Totale 150.435 112.502 - - -

LEGENDA: A (per aumenti di capitale sociale); B (per copertura perdite); C (per distribuzione soci)

Vincolo Patrimoniale

In rispetto all'art. 109, comma 4, lett. b) del Testo Unico delle imposte sui redditi approvato con DPR 22/12/86 N. 917, come modificato con il D. LGS 12/12/03 n. 344, il vincolo patrimoniale alla data del 31 Dicembre 2019 ammonta ad Euro 1.302 migliaia.

Tale vincolo, in caso di incapienza di riserve ed utili distribuibili, comporta l'assoggettamento a tassazione in caso di distribuzione.

PASSIVITA' NON CORRENTI

13. Accantonamenti

La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre
2018
Incrementi Decrementi e
altre variazioni
31 dicembre
2019
Trattamento di quiescenza 119 - ( 64) 55
Totale 119 - ( 64) 55

Il fondo per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.

Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico della Società, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".

14. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.

Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre
2018
Incrementi Decrementi e
altre variazioni
31 dicembre
2019
TFR 3.653 86 ( 350) 3.389
Totale 3.653 86 ( 350) 3.389

La composizione e la movimentazione del fondo è la seguente:

Gli incrementi comprendono la quota di TFR maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e il delta attuariale.

15. Passività finanziarie a lungo termine

La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Debiti verso banche 10.745 15.834 ( 5.089) (32,1%)
Debiti per leasing 14.476 - 14.476 n.a.
Debiti verso altri finanziatori 3.116 3.092 24 0,8%
Totale 28.337 18.926 9.411 49,7%

La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di credito. Tale voce comprende anche un mutuo ipotecario erogato alla Società per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale. Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenant), o negative pledge.

I debiti per leasing sono relativi all'applicazione dell'IFRS 16.

I "Debiti verso altri finanziatori" si riferiscono principalmente ai finanziamenti fruttiferi concessi dalla controllata americana Aeffe Usa.

La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2019 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:

20.863 10.118
10.745
20.863 10.118
10.745

Si precisa che non ci sono scadenze oltre i cinque anni.

16. Passività non finanziarie

Le passività non finanziarie diminuiscono principalmente per la riduzione dei debiti per imposte sorti per effetto dell'applicazione del consolidato fiscale verso le società del gruppo relativamente alle perdite fiscali.

PASSIVITA' CORRENTI

17. Debiti commerciali

La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2018:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Debiti verso imprese controllate 46.495 40.613 5.882 14,5%
Debiti verso fornitori 32.794 36.642 ( 3.848) (10,5%)
Totale 79.289 77.254 2.035 2,6%

I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.

Tale voce è sostanzialmente n linea con il valore dell'esercizio precedente.

18. Debiti tributari

I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2018:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Debiti per Irap - 90 ( 90) (100,0%)
Debiti per Ires
Debiti verso Erario per ritenute
-
1.452
3.166
1.394
( 3.166)
58
(100,0%)
4,2%
Totale 1.452 4.650 ( 3.198) (68,8%)

Il decremento di tale voce è riconducibile principalmente all'estinzione dei debiti IRES maturati nell'esercizio dalla Società e dal consolidato fiscale di gruppo.

19. Passività finanziarie a breve termine

La tabella che segue ne dettaglia la composizione:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Debiti verso banche 41.802 33.266 8.536 25,7%
Debiti per leasing 1.706 - 1.706 n.a.
Totale 43.508 33.266 10.242 30,8%

I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

I debiti per leasing sono relativi all'applicazione dell'IFRS 16.

20. Altri debiti

Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2018:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Debiti verso Istituti previdenziali 2.036 2.075 ( 39) (1,9%)
Debiti verso dipendenti 2.353 2.556 ( 203) (7,9%)
Debiti verso clienti 1.884 2.474 ( 590) (23,8%)
Ratei e risconti passivi 5 - 5 n.a.
Altri 401 747 ( 346) (46,3%)
Totale 6.679 7.851 ( 1.172) (14,9%)

I debiti verso gli istituti previdenziali, iscritti al valore nominale, sono relativi agli oneri contributivi relativi alle retribuzioni dei dipendenti della Società.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO

21. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2019 i ricavi passano da Euro 175.976 migliaia del 2018 a Euro 161.947 migliaia, con un decremento dell'8,0% a cambi correnti. Tale decremento ha riguardato principalmente il brand Moschino e Alberta Ferretti.

I ricavi sono stati conseguiti per il 48% sul mercato italiano e per il 52% sui mercati esteri.

Accounting Policy:

I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.

Determinazione del prezzo della transazione:

La maggior parte dei ricavi della Società derivano da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à
porter
Div. calzature
pelletteria e
Totale
Aeffe SpA
Esercizio 2019 accessori
Area Geografica 134.666 27.281 161.947
Italia 65.406 11.942 77.348
Europa (Italia esclusa) 22.239 4.086 26.325
Asia e Resto del mondo 40.035 9.944 49.979
America 6.986 1.309 8.295
Marchio 134.666 27.281 161.947
Alberta Ferretti 21.867 1.947 23.814
Philosophy 17.169 - 17.169
Moschino 89.141 25.318 114.459
Altri 6.489 16 6.505
Contratti con le controparti 134.666 27.281 161.947
Wholesale 134.666 27.281 161.947
Tempistica di trasferimento dei beni e servizi 134.666 27.281 161.947
POINT IN TIME (passaggio dei rischi e benefici significativi
connessi alla propietà del bene)
134.666 27.281 161.947

Disaggregazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (IFRS 15)

22. Altri ricavi e proventi

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Affitti attivi 3.953 3.531 422 12,0%
Altri ricavi 4.431 2.345 2.086 89,0%
Totale 8.384 5.876 2.508 42,7%

La voce altri ricavi, pari ad Euro 4.431 migliaia nell'esercizio 2019, include principalmente utili su cambi di natura commerciale, prestazioni di servizi e vendite di materie prime ed imballaggi.

23. Materie prime e di consumo

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 61.184 65.441 ( 4.257) (6,5%)
Totale 61.184 65.441 ( 4.257) (6,5%)

Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.

Il decremento di tale voce è riconducibile principalmente al decremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2019.

24. Costi per servizi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Lavorazioni esterne 19.809 22.115 ( 2.306) (10,4%)
Consulenze 9.865 9.053 812 9,0%
Pubblicità e promozione 4.444 4.756 ( 312) (6,6%)
Premi e provvigioni 4.931 6.568 ( 1.637) (24,9%)
Trasporti 2.022 1.868 154 8,2%
Utenze 560 551 9 1,6%
Compensi amministratori e collegio sindacale 2.306 2.549 ( 243) (9,5%)
Assicurazioni 178 196 ( 18) (9,2%)
Commissioni bancarie 251 250 1 0,4%
Spese di viaggio 1.071 988 83 8,4%
Altri servizi 2.385 2.318 67 2,9%
Totale 47.822 51.212 ( 3.390) (6,6%)

I costi per servizi passano da Euro 51.212 migliaia dell'esercizio 2018 a Euro 47.822 migliaia dell'esercizio 2019, con un decremento del 6,6%.

  • -

La variazione è riferibile principalmente:

  • al decremento dei costi per "lavorazioni esterne" e per "Premi e provvigioni" legate alla riduzione del fatturato.

25. Costi per godimento beni di terzi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Affitti passivi 466 2.808 ( 2.342) (83,4%)
Royalties su licenze, brevetti e marchi 10.371 13.627 ( 3.256) (23,9%)
Noleggi ed altri 588 640 ( 52) (8,1%)
Totale 11.425 17.075 ( 5.650) (33,1%)

La voce costi per godimento beni di terzi diminuisce di Euro 5.650 migliaia, passando da Euro 17.075 migliaia dell'esercizio 2018 a Euro 11.425 migliaia dell'esercizio 2019. Tale variazione è imputabile principalmente alla diminuzione dei costi per royalties a seguito del decremento di fatturato del brand Moschino.

26. Costi per il personale

Di seguito il confronto con l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Costi per il personale 30.067 29.245 822 2,8%
Totale 30.067 29.245 822 2,8%

I costi del personale passano da Euro 29.245 migliaia del 2018 a Euro 30.067 migliaia del 2019 con un incremento di Euro 823 migliaia.

Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell'industria tessile e abbigliamento del Luglio 2017.

Il numero medio dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2019 è il seguente:

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2019 2018 Δ %
Operai 152 147 5 3,4%
Impiegati 398 402 ( 4) (1,0%)
Dirigenti 14 13 1 7,7%
Totale 564 562 2 0,4%

27. Altri oneri operativi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Imposte e tasse 553 320 233 72,6%
Omaggi 343 407 ( 64) (15,8%)
Altri oneri operativi 1.072 1.358 ( 286) (21,0%)
Totale 1.968 2.086 ( 118) (5,6%)

La voce altri oneri operativi passa da Euro 2.086 migliaia del 2018 a Euro 1.968 migliaia dell'esercizio 2019.

28. Ammortamenti e Svalutazioni

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 520 465 55 11,9%
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 1.645 1.554 91 5,9%
Ammortamenti attività per diritti d'uso 1.827 - 1.827 n.a.
Svalutazioni e accantonamenti crediti 800 215 585 272,1%
Totale 4.792 2.233 2.559 114,6%

La voce passa da Euro 2.233 migliaia dell'esercizio 2019 a Euro 4.792 migliaia dell'esercizio 2019 principalmente per l'effetto dell'IFRS16.

29. Proventi e oneri finanziari

La voce "Proventi finanziari" comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Interessi attivi 133 146 ( 13) (8,9%)
Sconti finanziari 2 10 ( 8) (80,0%)
Utili su cambi finanziari 10 - 10 n.a.
Totale 145 156 ( 11) (7,1%)

La voce "Oneri finanziari" comprende gli interessi passivi sono così dettagliati:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Interessi passivi 577 629 ( 52) (8,2%)
Interessi per leasing 496 - 496 n.a.
Differenze cambio 59 122 ( 63) (51,6%)
Altri oneri 225 243 ( 18) (7,3%)
Totale 1.357 993 364 36,6%

La variazione in aumento della voce "Oneri finanziari" è principalmente correlata agli interessi per leasing dovuti all'applicazione dell'IFRS16.

30. Imposte sul reddito

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018 Δ %
Imposte correnti
Imposte differite e anticipate
2.448
530
4.191
248
( 1.743)
282
(41,6%)
113,7%
Totale imposte sul reddito 2.978 4.439 ( 1.461) (32,9%)

La composizione e i movimenti delle imposte anticipate e differite sono descritti nel paragrafo "Attività e passività fiscali differite".

La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2018 e il 2019 è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2019 2018
Risultato prima delle imposte 8.116 13.219
Aliquota fiscale applicata 24,0% 24,0%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 1.948 3.173
Effetto fiscale 1.541 519
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 3.489 3.692
IRAP (corrente e differita) ( 511) 747
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 2.978 4.439

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.

31. Risultato per azione

Utile di riferimento

Il calcolo dell'utile per azione base e diluito è basato sui seguenti elementi:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
Da attività in funzionamento e attività cessate 2019 2018
Utile per determinazione dell'utile base per azione 5.138 8.781
Effetti di diluizione - -
Utile per determinazione dell'utile diluito per azione 5.138 8.781
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
Da attività in funzionamento 2019 2018
Utile netto dell'esercizio 5.138 8.781
Utili (perdite) da attività cessate - -
Utile per determinazione dell'utile base per azione
Effetti di diluizione
5.138
-
8.781
-
Utile per determinazione dell'utile diluito per azione 5.138 8.781

In entrambi i periodi, dicembre 2019 e dicembre 2018, non si rilevano elementi di diluizioni dell'utile netto.

(Valori in migliaia) Esercizio Esercizio
2019 2018
N° medio azioni per determinazione dell'utile base per azione 101.145 101.486
Opzioni su azioni - -
N° medio azioni per determinazione dell'utile diluito per azione 101.145 101.486

Utile base per azione

L'utile netto attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Società, è pari a 5.138 migliaia di euro (dicembre 2018: 8.781 migliaia di euro).

Utile diluito per azione

Il calcolo dell'utile diluito per azione del periodo gennaio - dicembre 2019, coincide con il calcolo dell'utile per azione base, non essendovi strumenti aventi potenziali effetti diluitivi.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Il flusso di cassa generato nel 2019 è stato pari a Euro 2.388 migliaia.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) 4.558 7.610 ( 3.052)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 6.508 15.416 ( 8.908)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) ( 3.232) ( 4.664) 1.432
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) ( 888) ( 13.804) 12.916
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) 2.388 ( 3.052) 5.440
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) 6.946 4.557 2.389

32. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa

La gestione operativa del 2019 ha generato flussi di cassa pari a Euro 6.508 migliaia.

Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018
Risultato del periodo prima delle imposte 8.116 13.219 ( 5.103)
Ammortamenti e svalutazioni 4.792 2.233 2.559
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 328) ( 294) ( 34)
Imposte sul reddito corrisposte ( 5.719) ( 1.365) ( 4.354)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 1.212 837 375
Variazione nelle attività e passività operative ( 1.565) 786 ( 2.351)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
OPERATIVA
6.508 15.416 ( 8.908)

33. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento

Il flusso di cassa impiegato nell'attività di investimento nel 2019 è di Euro 3.232 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2019 2018
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 356) ( 553) 197
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.741) ( 2.787) 1.046
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso (1) ( 75) - ( 75)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni ( 1.060) ( 1.324) 264
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI
INVESTIMENTO
( 3.232) ( 4.664) 1.432

34. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria

Il flusso di cassa impiegato dall'attività finanziaria nel 2019 è di Euro 888 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2018 2017
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 679) 58 ( 737)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 3.470 ( 13.221) 16.691
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing (2) ( 1.661) - ( 1.661)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari ( 806) 197 ( 1.003)
Proventi e oneri finanziari ( 1.212) ( 837) ( 375)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
FINANZIARIA
( 888) ( 13.804) 12.916

ALTRE INFORMAZIONI

35. Piani di incentivazione

Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

36. Posizione finanziaria netta

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione Finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2019 è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2019 2018
A - Cassa 14 48
B - Altre disponibilità liquide 6.932 4.512
C - Titoli detenuti per la negoziazione
D - Liquidità (A) + (B) + (C) 6.946 4.561
E - Crediti finanziari correnti
F - Debiti finanziari correnti ( 33.390) ( 20.832)
G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 10.118) ( 12.434)
H - Altri debiti finanziari correnti
I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) ( 43.508) ( 33.266)
J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) ( 36.562) ( 28.705)
K - Debiti bancari non correnti ( 28.336) ( 18.926)
L - Obbligazioni emesse
M - Altri debiti non correnti
N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ( 28.336) ( 18.926)
O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) ( 64.898) ( 47.631)

L'indebitamento finanziario netto della Società si attesta a Euro 64.98 migliaia al 31 dicembre 2019 rispetto a Euro 47.631 migliaia al 31 dicembre 2018. L'incremento è relativo principalmente all'applicazione dell'IFRS16 con un effetto incrementativo di Euro 16.182 migliaia. L'indebitamento finanziario al lordo dell'effetto IFRS 16 è pari a Euro 48.716 migliaia con un incremento di Euro 1.085 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018.

37. Operazioni infragruppo

Aeffe S.p.A. opera anche tramite le proprie società controllate, direttamente o indirettamente. Le operazioni compiute con le stesse sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

L'impatto di tali operazioni sulle singole voci di bilancio 2019 e 2018, peraltro già evidenziato negli appositi schemi supplementari di Conto Economico e di Stato Patrimoniale è riepilogato nelle seguenti tabelle:

(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle vendite e delle prestazioni altri ricavi e proventi costi materie prime, mat. di consumo e merci costi per servizi costi per godimento beni di terzi altri oneri operativi proventi (oneri) finanziari Anno 2019 Gruppo Moschino 26.138 998 103 2.596 9.887 3 ( 99) Gruppo Pollini 1.279 3.156 20.805 214 6 2 101 Gruppo Aeffe Retail 23.962 820 119 164 71 Velmar S.p.A. 395 1.154 695 9 ( 10) Aeffe Usa Inc. 4.799 4 368 5 ( 108) Aeffe UK L.t.d. 846 6 45 250 16 2 Aeffe France S.a.r.l. 444 1 147 704 15 9 Aeffe Shanghai 577 3 250 9 Aeffe Germany G.m.b.h. 584 1 1 Totale imprese del gruppo 59.024 6.143 21.914 4.555 9.893 121 ( 104) Totale voce di bilancio 161.947 8.384 61.184 47.822 11.425 ( 1.969) ( 1.212) Incidenza % sulla voce di bilancio 36,4% 73,3% 35,8% 9,5% 86,6% (6,1%) 8,6%

(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle altri ricavi costi materie costi per costi per altri proventi
vendite e e prime, mat. di servizi godimento oneri (oneri)
delle proventi consumo e beni di terzi operativi finanziari
prestazioni merci
Anno 2018
Gruppo Moschino 23.200 659 107 3.341 13.092 7 ( 60)
Gruppo Pollini 642 2.606 20.862 31 6 4 125
Gruppo Aeffe Retail 18.256 810 75 175
Velmar S.p.A. 92 345 101 54 ( 1)
Aeffe Usa Inc. 5.005 3 353 3 ( 86)
Aeffe UK L.t.d. 1.019 3 60 250 10
Aeffe France S.a.r.l. 729 3 130 858 12 9
Aeffe Shanghai 589 370 7
Totale imprese del gruppo 49.533 4.427 21.335 5.433 13.098 43 ( 12)
Totale voce di bilancio 175.976 5.876 65.441 51.212 17.075 ( 2.086) ( 837)
Incidenza % sulla voce di bilancio 28,1% 75,3% 32,6% 10,6% 76,7% (2,0%) 1,5%

COSTI E RICAVI

CREDITI E DEBITI

(Valori in migliaia di Euro)
Anno 2019
Altre attività Crediti
Commerciali
Debiti
Commerciali
Passività
finanziarie non
correnti
Gruppo Moschino 6.349 25.175
Gruppo Pollini 17.059 10.094
Gruppo Aeffe Retail 12.094 4.418
Velmar S.p.A. 1.890 4.483
Aeffe Usa Inc. 271 1.451 3.116
Aeffe UK L.t.d. 725 7.048 136
Aeffe France S.a.r.l. 1.411 4.171 444
Aeffe Japan Inc. 60 546
Aefe Shanghai 2.148 294
Aeffe Germany G.m.b.h 719 -
Totale imprese del gruppo 2.196 52.295 46.495 3.116
Totale voce di bilancio 2.965 56.363 79.289 28.337
Incidenza % sulla voce di bilancio 74,1% 92,8% 58,6% 11,0%
(Valori in migliaia di Euro) Altre attività Crediti
Commerciali
Debiti
Commerciali
Passività
finanziarie non
correnti
Anno 2018
Gruppo Moschino 3.908 26.938
Gruppo Pollini 23.934 5.864 390
Gruppo Aeffe Retail 6.259 2.820
Velmar S.p.A. 2.181 1.374 1.636
Aeffe Usa Inc. 1.130 3.057
Aeffe UK L.t.d. 5.882 7
Aeffe France S.a.r.l. 1.411 3.653 850
Aeffe Japan Inc. 30 474
Aefe Shanghai 1.503
Totale imprese del gruppo 1.441 47.794 38.983 5.083
Totale voce di bilancio 2.159 56.941 77.254 18.926
Incidenza % sulla voce di bilancio 66,7% 83,9% 50,5% 26,9%

38. Operazioni con parti correlate

Le operazioni compiute dalla Società con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dalla Società con altri soggetti correlati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Natura
2019 2018 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 1.000 1.000 Costo
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 887 1.805 Costo
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Vendita prodotti 474 1.390 Ricavo
Costi per servizi 76 73 Costo
Affitto immobile 50 50 Costo
Commerciale 613 638 Credito

Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018.

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass.
Correlate
% Bilancio Val. Ass.
Correlate
%
2019 2019 2018 2018
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 161.947 474 0,3% 175.976 1.390 0,8%
Costi per servizi 47.822 1.126 2,4% 51.212 1.123 2,2%
Costi per godimento beni di terzi 11.425 887 7,8% 17.075 1.805 10,6%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Crediti commerciali 56.363 613 1,1% 56.941 638 1,1%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dall'attività operativa
6.508 ( 1.514) n.a. 15.416 ( 1.080) n.a.
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 48.716) ( 1.514) 3,1% ( 47.632) ( 1.080) 2,3%

39. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 Luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2019 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

40. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006.

Nel corso del 2019 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.

41. Garanzie ed impegni

Al 31 dicembre 2019 la Società ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro 8.243 migliaia (Euro 9.488 migliaia al 31 dicembre 2018).

42. Passività potenziali

Contenziosi fiscali

In considerazione del fatto che non ci sono contenziosi fiscali significativi non è stato accantonato alcun fondo.

43. Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

(Valori in migliaia di Euro) Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di
competenza dell'esercizio
2019
Revisione contabile RIA GRANT THORNTON S.p.A. 76
Revisione dichiarazione di carattere non finanziario BDO ITALIA S.p.A. 11
Certificazione del credito di imposta R&S RIA GRANT THORNTON S.p.A. 30

Totale 118

ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE

  • ALLEGATO I: Elenco delle partecipazioni in imprese controllate e altre imprese
  • ALLEGATO II: Stato Patrimoniale con parti correlate
  • ALLEGATO III: Conto Economico con parti correlate
  • ALLEGATO IV: Rendiconto Finanziario con parti correlate
  • ALLEGATO V: Prospetto dei dati essenziali del bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31 dicembre 2018

ALLEGATO I

Elenco delle partecipazioni in imprese controllate

come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

(Valori in unità di Euro)
In imprese controllate:
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A.
S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/18
8.585.150
2.826.797
13.605.081
100%
8.585.150
26.593.345
Al 31/12/19
8.585.150
591.869
14.196.950
100%
8.585.150
26.593.345
Moschino S.p.A.
S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/18
66.817.108
( 74.248)
71.120.056
70%
14.000.000
46.857.175
Al 31/12/19
66.817.108
801.194
71.921.250
70%
14.000.000
46.857.175
Pollini S.p.A.
Gatteo (FC) Italia
Al 31/12/18
6.000.000
9.915.367
40.916.783
100%
6.000.000
41.945.452
Al 31/12/19
6.000.000
9.220.240
50.137.023
100%
6.000.000
41.945.452
Velmar S.p.A.
S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/18
120.000
3.853.318
6.449.037
100%
60.000
8.290.057
Al 31/12/19
120.000
4.781.466
11.230.503
100%
60.000
8.290.057
Società estere
Aeffe France S.a.r.l.
Parigi (FR)
Al 31/12/18
50.000
( 654.143)
( 590.404)
100%
n.d.
5.018.720
Al 31/12/19
50.000
( 713.266)
( 1.303.670)
100%
n.d.

5.018.720
Aeffe UK L.t.d.
Londra (GB)
Al 31/12/18
GBP
310.000
( 1.221.368)
( 3.758.894)
100%
n.d.
346.562
( 1.365.420)
( 4.202.229)
100%
n.d.

478.400
Al 31/12/19
GBP
310.000
( 1.480.899)
( 5.239.793)
100%
n.d.
346.562
( 1.687.057)
( 6.158.666)
100%
n.d.

478.400
Aeffe USA Inc.
New York (USA)
Al 31/12/18
USD
600.000
( 67.300)
11.595.863
100%
n.d.
524.017
( 58.777)
10.127.391
100%
n.d.

10.664.812
Al 31/12/19
USD
600.000
74.213
11.670.076
100%
n.d.
524.017
66.291
10.388.175
100%
n.d.

10.664.812
Aeffe Japan Inc.
Tokyo (Japan)
Al 31/12/18
JPY
3.600.000
( 3.095.264) ( 284.337.073)
100%
n.d.
-
28.605
( 24.595)
( 2.259.333)
100%
n.d.

-
Al 31/12/19
JPY
3.600.000
( 3.067.173) ( 287.404.246)
100%
n.d.
28.605
( 25.140)
( 2.356.932)
100%
n.d.

Aeffe Shanghai
Shanghai (China)
Al 31/12/18
CNY
10.000.000
( 6.532.798)
3.467.202
100%
n.d.
2.301.638
( 829.551)
440.274
100%
n.d.

1.324.017
Al 31/12/19
CNY
10.000.000
( 5.993.626)
5.473.535
100%
n.d.
28.605
( 774.821)
699.887
100%
n.d.

2.359.548
Società SedeValuta Cap. sociale
(euro)
Risultato
ultimo
Patrimonio
netto (euro)
Partec.
diretta
Numero
azioni
Valore
contabile
Aeffe Germany G.m.bMetzingen (Germany)
Al 31/12/19
25.000
( 19.679)
5.321
100%
n.d. *
25.000
142.232.509
Totale partecipazioni in imprese controllate:

* trattasi di quote

Elenco delle partecipazioni in altre imprese

come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Società SedeValuta Cap. sociale
(euro)
Risultato
ultimo
Patrimonio
netto (euro)
Partec.
diretta
Numero
azioni
Valore
contabile
(Valori in unità di Euro) esercizio
In altre imprese
Conai
Al 31/12/18 109
Al 31/12/19 109
Caaf Emilia Romagna
AI 31/12/18 0,688% 5.000 2.600
AI 31/12/19 0,688% 5.000 2.600
Assoform
Al 31/12/18 1,670% n.d. * 1.667
Al 31/12/19 1,670% n.d. * 1.667
Consorzio Assoenergia Rimini
Al 31/12/18 2,100% n.d. * 516
Al 31/12/19 2,100% n.d. * 516
Effegidi
Al 31/12/18 6.000
Al 31/12/19 6.000
Totale partecipazioni in altre imprese: 10.892
* trattasi di quote
Totale partecipazioni 142.243.401

ALLEGATO II

Stato Patrimoniale con parti correlate

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

(Valori in migliaia di Euro) Note 31 dicembre Di cui parti 31 dicembre Di cui
parti
2019 correlate 2018 correlate
Marchi 2.897 3.023
Altre attività immateriali 761 800
Immobilizzazioni immateriali (1) 3.658 3.822
Terreni 17.320 370 16.945
Fabbricati 22.657 22.860
Opere su beni di terzi 902 1.050
Impianti e macchinari 1.834 1.797
Attrezzature 73 111
Altre attività materiali 773 700
Immobilizzazioni materiali (2) 43.558 43.463
Attività per diritti d'uso (3) 14.426 -
Partecipazioni (4) 142.243 142.233 141.183 141.172
Altre attività (5) 2.965 2.196 2.159 1.441
Imposte anticipate (6) 2.664 2.577
ATTIVITA' NON CORRENTI 209.514 193.205
Rimanenze (7) 29.755 32.802
Crediti commerciali (8) 56.363 52.908 56.941 48.432
Crediti tributari (9) 8.978 4.247
Disponibilità liquide (10) 6.946 4.561
Altri crediti (11) 14.740 14.509
ATTIVITA' CORRENTI 116.782 113.059
TOTALE ATTIVITA' 326.296 306.265
Capitale sociale 25.286 25.371
Altre riserve 122.801 115.815
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.348 2.348
Risultato di esercizio 5.138 8.781
PATRIMONIO NETTO (12) 155.573 152.315
Accantonamenti (13) 55 119
Imposte differite (5) 7.688 7.609
Benefici successivi alla cess. del rapporto di lavoro (14) 3.389 3.653
Passività finanziarie (15) 28.337 3.116 18.926 5.083
Passività non finanziarie (16) 326 620
PASSIVITA' NON CORRENTI 39.795 30.927
Debiti commerciali (17) 79.289 46.495 77.254 38.983
Debiti tributari (18) 1.452 4.650
Passività finanziarie (19) 43.508 33.266
Altri debiti (20) 6.679 7.851
PASSIVITA' CORRENTI 130.928 123.022
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 326.296 306.265

ALLEGATO III

Conto Economico con parti correlate

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Di cui
parti
Esercizio Di cui
parti
2019 correlate 2018 correlate
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (21) 161.947 59.498 175.976 50.923
Altri ricavi e proventi (22) 8.384 6.143 5.876 4.427
TOTALE RICAVI 170.331 181.852
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 3.743) ( 503)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (23) ( 61.184) ( 21.914) ( 65.441) ( 21.335)
Costi per servizi (24) ( 47.822) ( 5.681) ( 51.212) ( 6.556)
Costi per godimento beni di terzi (25) ( 11.425) ( 10.780) ( 17.075) ( 14.903)
Costi per il personale (26) ( 30.067) ( 29.245)
Altri oneri operativi (27) ( 1.969) ( 121) ( 2.086) ( 43)
Ammortamenti e svalutazioni (28) ( 4.792) ( 2.233)
Proventi/(oneri) finanziari (29) ( 1.212) ( 104) ( 837) ( 12)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 8.116 13.219
Imposte dirette sull'esercizio (30) ( 2.978) ( 4.439)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 5.138 8.781

ALLEGATO IV

Rendiconto Finanziario con parti correlate

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Di cui Esercizio Di cui
parti parti
2019 correlate 2018 correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO 4.558 7.610
Risultato del periodo prima delle imposte 8.116 13.219
Ammortamenti e svalutazioni 4.792 2.233
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 328) ( 294)
Imposte corrisposte sul reddito ( 5.719) ( 1.365)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 1.212 837
Variazione nelle attività e passività operative ( 1.565) 3.036 786 4.187
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA
ATTIVITA' OPERATIVA
(32) 6.508 15.416
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 356) ( 553)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.741) ( 370) ( 2.787)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso (1) ( 75) -
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) ( 1.060) ( 1.060) ( 1.324) ( 1.324)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
(33) ( 3.232) ( 4.664)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 679) 58
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 3.470 ( 1.967) ( 13.221) ( 5.083)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing (2) ( 1.661) - -
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari ( 806) 197
Proventi e oneri finanziari ( 1.212) ( 837)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA
ATTIVITA' FINANZIARIA
(34) ( 888) ( 13.804)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO 6.946 4.558

ALLEGATO V

Prospetto dei dati essenziali dell'ultimo bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31 dicembre 2018

(Valori in unità di euro) BILANCIO DI
ESERCIZIO 2018
BILANCIO DI
ESERCIZIO 2017
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali 80.404 86.926
Immobilizzazioni materiali 1.944.182 2.052.505
Partecipazioni 65.256.999 65.742.281
Attività non correnti 67.281.585 67.881.712
Crediti commerciali 1.004.523 1.051.210
Crediti tributari
Disponibilità liquide 44.756 140.134
Altri crediti 3.035 3.966
Attività correnti 1.052.314 1.195.310
Totale attività 68.333.899 69.077.022
PASSIVO
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 61.275.974 61.594.665
Altre riserve 15.038 15.038
Utili (perdite) esercizi precedenti ( 2)
Risultato d'esercizio ( 123.937) ( 318.691)
Patrimonio netto 61.267.073 61.391.012
Accantonamenti 137.119 160.625
Passività finanziarie - -
Passività non correnti 137.119 160.625
Debiti commerciali 6.929.707 7.525.385
Passività correnti 6.929.707 7.525.385
Totale patrimonio netto e passività 68.333.899 69.077.022
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 375.565 357.701
Altri ricavi e proventi 1
Totale ricavi 375.566 357.701
Costi operativi ( 347.467) ( 386.881)
Costi per godimento beni di terzi
Ammortamenti e Svalutazioni ( 244.045) ( 236.307)
Oneri diversi di gestione ( 15.026) ( 16.866)
Proventi/(Oneri) finanziari 62.071 55.515
Rettifiche valore attività finanziarie - ( 150.722)
Risultato ante imposte ( 168.901) ( 377.560)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 44.964 58.869
Risultato netto dell'esercizio ( 123.937) ( 318.691)

Attestazione del Bilancio d'esercizio ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio di Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • L'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • L'effettiva applicazione;

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso dell'esercizio 2019.

Si attesta inoltre che il bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

12 marzo 2020

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

Massimo Ferretti Marcello Tassinari

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