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Landi Renzo

Annual Report Mar 30, 2020

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Annual Report

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PROGETTO DI BILANCIO 2019

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2017 2

MISSION

Costruire un mondo più pulito e disegnare un futuro di migliore qualità per le prossime generazioni, osservando il più alto senso di responsabilità sociale verso il territorio, la società e l'ambiente nella diffusione dellaculturadellamobilitàecosostenibile.

La nostra mission offre un contributo tangibile a questo ambizioso obiettivo: da oltre 60 anni forniamo risposte concrete ed efficaci alle problematiche di sostenibilità ambientale attraverso la commercializzazione e l'installazione di sistemi di alimentazione per autotrazione che utilizzano combustibili alternativi menocostosi e rispettosidell'ambiente.

Tecnologia, innovazione, rispetto per il pianeta e per l'essere umano sono i valori attraverso i quali, quotidianamente, trasformiamo il presente nel futuro che desideriamo.

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2017 3

INDICE

LETTERA AGLI AZIONISTI 4
BILANCIO SINTETICO 2019 6
LA STRUTTURA DEL GRUPPO 8
ORGANI SOCIALI 10
LA STRUTTURA SOCIETARIA AL 31 DICEMBRE 2019 12
FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO 13
AZIONISTI E MERCATI FINANZIARI 15
Relazione sulla gestione
ANDAMENTO DELLA GESTIONE 18
PROSPETTO DI RACCORDO TRA I DATI DEL BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO ED I DATI DEL 31
BILANCIO CONSOLIDATO
LE SOCIETA' DEL GRUPPO LANDI RENZO 32
ALTRE INFORMAZIONI
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO
36
44
FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO E PREVEDIBILE EVOLUZIONE 135
DELLA GESTIONE
ALLEGATO: Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 140
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019
SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA CONSOLIDATA 207
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 208
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO 209
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 210
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 211
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 212
ALLEGATI: Prospetto Parti Correlate 293
Attestazione del bilancio Consolidato ai sensi dell'art. 154-bis del D. Lgs. 58/98
Relazione della Società di Revisione
296
297
Bilancio separato al 31 dicembre 2019
SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA 306
CONTO ECONOMICO 307
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 308
RENDICONTO FINANZIARIO 309
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 310
NOTE ILLUSTRATIVE AI PROSPETTI CONTABILI AL 31 DICEMBRE 2019 311
ALLEGATI: Prospetto Parti Correlate 391
Attestazione del bilancio d'Esercizio ai sensi dell'art. 154-bis del D. Lgs. 58/98
Relazione della Società di Revisione
394
395
Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti 403

LETTERA AGLI AZIONISTI

Cari Azionisti,

Desidero condividere con tutti Voi la soddisfazione per i risultati ottenuti dal nostro Gruppo nel corso del 2019. In uno scenario economico e di settore particolarmente complesso, per Landi Renzo il 2019 è stato un anno di conferme positive. I risultati dell'esercizio appena concluso, infatti, hanno evidenziato l'efficacia del progetto concepito e portato avanti in questi ultimi 3 anni con il consolidamento di risultati positivi e la crescita dell'utile netto.

Il fatturato complessivo del Gruppo ha raggiunto Euro 191,9 milioni, in crescita del 2% rispetto all'anno precedente. Il margine operativo lordo è stato di Euro 24,7 milioni, con un incremento di Euro 3,2 milioni rispetto al 2018. L'utile netto è stato di Euro 6 milioni, in crescita del 32,0% rispetto all'anno precedente.

Lasciatemi quindi condividere con voi qualche breve riflessione sullo scenario che ci circonda e sulle prospettive che si apriranno per il nostro Gruppo.

Il futuro della mobilità sta vivendo una fase di cosiddetta "disruption" con nuove tecnologie e sta rapidamente evolvendo ed attribuendo un ruolo sempre più importante ai combustibili "puliti".

La globalizzazione raggiunta e sostenuta dall'evoluzione tecnologica e delle comunicazioni avrà sempre più necessità di un'infrastruttura logistica "ad impatto zero" che possa sostenerla. La velocità delle transazioni, degli scambi e delle informazioni, collocate nell'ambito dell'economia reale, dovranno essere accompagnate da piattaforme logistiche non solo efficienti ma anche "pulite".

La consapevolezza che il sistema pianeta debba trovare forme di sostenibilità alternativa, sta ingenerando una nuova coscienza collettiva, in alcuni casi trainata da giovani ideali, in altri da una seria e concreta consapevolezza da parte delle istituzioni, in particolare in Europa con il New Green Deal ed i recenti piani adottati dalla Commissione Europea.

La combinazione vincente di un impatto minimo sull'ambiente costituirà l'elemento guida delle scelte di mobilità nel prossimo quinquennio, ed è in questo scenario che il Gruppo Landi Renzo da anni gioca e continuerà in futuro a giocare, un ruolo di attore primario, grazie alla sua offerta di soluzioni a gas naturale, biometano, gas naturale liquefatto ed idrogeno.

L'esperienza maturata sui sistemi di alimentazione a gas costituisce il capitale tecnico, produttivo e di know-how necessario per affrontare con sicurezza e successo anche le nuove forme di alimentazione pulita, in primo luogo rappresentate dall'idrogeno.

La presenza del Gruppo nei diversi scenari economici, Europa, Latam, Middle East, Far East, Nord Africa, Nord America, sia nel segmento del Passenger Car sia in quello dell'Heavvy Duty agendo contemporaneamente sui canali OEM ed After Market, lo pone in condizione di disporre di una piattaforma commerciale in grado di fornire un solido mercato di sbocco alle innovazioni di prodotto sviluppate dal Gruppo. Per essere sempre più protagonisti abbiamo rinforzato e riqualificato la nostra squadra Ricerca e Sviluppo e iniziato il lancio di soluzioni innovative per la green mobility del futuro, sia in termini di prodotto, ma iniziando anche a studiare lo sviluppo di nuove forme di servizio per il successo di una mobilità sostenibile.

Anche la nostra presenza, tramite la partecipata SAFE&CEC, nel settore infrastrutturale e di distribuzione gas naturale, biometano ed in futuro idrogeno, dimostra il ruolo del Gruppo Landi Renzo come partner nella mobilità sostenibile e nella "Gas Mobility" di un sistema paese. Ma lo scenario che ci si pone davanti può rappresentare un'opportunità solo laddove ci sia un contesto industriale solido e in grado di coglierlo. La lunga esperienza del Gruppo Landi Renzo, la trasformazione compiuta con successo nel corso dell'ultimo triennio, rappresentano il requisito essenziale per raggiugere gli ambiziosi obiettivi previsti nel piano industriale.

I risultati ottenuti in questo ultimo anno ed i traguardi che il Gruppo si pone per il prossimo quinquennio sono frutto di un lavoro di squadra che, partendo dalla rinnovata fiducia ricevuta da Voi azionisti, coinvolgono il top ed il middle management, i dipendenti ed i collaboratori, i nostri clienti ed i nostri fornitori nei confronti dei quali desidero indirizzare, ancora una volta, il mio più sentito e sincero ringraziamento.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Stefano Landi

Gruppo Landi Renzo Financial highlights

(Migliaia di Euro)
INDICATORI ECONOMICI 2019 2018 2017
Ricavi 191.852 188.079 206.294
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted (1) 26.253 25.237 12.723
Margine operativo lordo (EBITDA) 24.708 21.512 4.699
Margine operativo netto (EBIT) 12.942 11.269 -11.490
Risultato ante imposte (EBT) 8.514 4.185 3.474
Risultato netto del Gruppo e dei terzi 5.982 4.533 3.702
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted / Ricavi 13,7% 13,4% 6,2%
Margine operativo netto (EBITDA) / Ricavi 12,9% 11,4% 2,3%
Risultato netto del Gruppo e dei terzi / Ricavi 3,1% 2,4% 1,8%
(Migliaia di Euro)
SITUAZIONE PATRIMONIALE 2019 2018 2017
Immobilizzazioni nette ed altre attività non correnti 104.826 100.983 103.152
Capitale di funzionamento (2) 28.920 18.893 17.279
Passività non correnti (3) -5.646 -7.428 -14.760
CAPITALE INVESTITO NETTO 128.100 112.448 105.671
Posizione finanziaria netta (4) 61.767 52.872 48.968
Posizione finanziaria netta - a parità (5) 55.210 52.872 48.968
Patrimonio netto 66.333 59.576 56.703
FONTI DI FINANZIAMENTO 128.100 112.448 105.671
(Migliaia di Euro)
PRINCIPALI INDICATORI 2019 2018 2017
Capitale di funzionamento / Fatturato (6) 15,1% 10,0% 10,3%
Indebitamento finanziario netto / Patrimonio netto 93,1% 88,7% 86,4%
Indebitamento finanziario netto (5) / EBITDA adjusted 2,10 2,10 3,84
Personale (puntuale) (7) 571 494 599
(Migliaia di Euro)
FLUSSI DI CASSA 2019 2018 2017
Flusso di cassa operativo lordo 8.533 9.946 8.954
Flusso di cassa netto per attività di investimento -8.664 -8.269 3.319
FREE CASH FLOW lordo -131 1.677 12.273
Esborsi non ricorrenti per incentivi all'esodo e TFR -132 -4.377 0
FREE CASH FLOW netto -263 -2.700 12.273
Rimborsi leasing IFRS 16 -2.260 0 0
Versamenti in conto futuro aumento di capitale 0 0 8.867
Flusso di cassa complessivo -2.523 -2.700 21.140

(1) I dati non includono la contabilizzazione di costi non ricorrenti. Poiché l'EBITDA non è identificato come misura contabile, nell'ambito dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS), la determinazione quantitativa dello stesso potrebbe non essere univoca. L'EBITDA è una misura utilizzata dal management della società per monitorare e valutare l'andamento operativo della stessa. Il management ritiene che l'EBITDA sia un importante parametro per la misurazione della performance operativa della società in quanto non è influenzato dagli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dell'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. Il criterio di determinazione dell'EBITDA applicato dalla società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società/gruppi e pertanto il suo valore potrebbe non essere comparabile con quello determinato da questi ultimi.

(2) È dato dalla differenza fra Crediti commerciali, Rimanenze, Altre attività correnti e Debiti commerciali, Debiti tributari, Altre passività correnti

(3) Sono date dalla somma di Passività fiscali differite, Piani a benefici definiti per i dipendenti e Fondi per rischi ed oneri

(4) La posizione finanziaria netta è calcolata secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

(5) Non inclusiva degli effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 - Leases e del fair value dei contratti finanziari derivati.

(6) I dati al 31 dicembre 2017 sono stati "normalizzati" per tenere in considerazione il deconsolidamento dei settori Sound e Gas Distribution e Compressed Natural Gas.

(7) Il dato del Personale puntuale al 31 dicembre 2017 non include i dipendenti di Eighteen Sound S.r.l. e SAFE S.p.A., uscite dal perimetro del consolidato di Gruppo rispettivamente a novembre e dicembre 2017, pari rispettivamente a 38 e 73 unità.

LA STRUTTURA DEL GRUPPO

Il Gruppo Landi Renzo nel mondo

Il Gruppo Landi Renzo declina la propria vocazione internazionale con una presenza sia diretta, con 17 società in 13 Paesi e 571 dipendenti, sia indiretta, in tutti e cinque i continenti. La centralità delle tematiche ambientali evidenzia una crescente correlazione alla capacità del Gruppo di conquistare una posizione primaria a livello mondiale, grazie al continuo sviluppo tecnologico e qualitativo dei propri prodotti, alla scelta di adottare un approccio flessibile al cliente e alla capillare commercializzazione delle tecnologie aziendali.

Organi sociali

In data 29 aprile 2019, l'Assemblea degli Azionisti della capogruppo Landi Renzo S.p.A. ha nominato il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale per il triennio 2019-2021, dunque in carica sino all'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021, portandone a nove il numero dei membri; in pari data il Consiglio di Amministrazione ha conferito l'incarico di Amministratore Delegato e Direttore Generale a Cristiano Musi ed ha confermato Stefano Landi Presidente esecutivo.

Al 31 dicembre 2019 le cariche sociali risultano così attribuite:

Nome e cognome Carica Luogo e data di
nascita
Qualifica
Giovannina Domenichini Presidente Onorario Casina (RE), 6 agosto
1934
Non esecutivo
Stefano Landi Presidente Esecutivo Reggio Emilia, 30
giugno 1958
Esecutivo
Cristiano Musi Amministratore
Delegato
Parma, 27 aprile 1974 Esecutivo
Silvia Landi Consigliere Reggio Emilia, 8
giugno 1960
Non esecutivo
Angelo Iori Consigliere Reggio Emilia, 11
dicembre 1954
Non esecutivo
Anton Karl Consigliere
indipendente
Mistelbach (Austria),
16 marzo 1976
Non esecutivo e Indipendente*
Sara Fornasiero** Consigliere
indipendente
Merate (LC), 9
settembre 1968
Non esecutivo e Indipendente*
Vincenzo Russi Consigliere
indipendente
Lanciano (CH), 1
gennaio 1959
Non esecutivo e Indipendente*
Paolo Emanuele Maria Ferrero Consigliere Torino (TO), 13
febbraio 1955
Esecutivo

Consiglio di Amministrazione

* Indipendente ai sensi dell'articolo 148 del Testo Unico e dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina

** Il Consigliere riveste anche la carica di Lead Independent Director

Collegio Sindacale

Nome e cognome Carica Luogo e data di nascita
Fabio Zucchetti Presidente del Collegio Sindacale Torino, 1966
Diana Rizzo Sindaco Effettivo Bologna, 1959
Domenico Sardano Sindaco Effettivo Genova, 1970
Marina Torelli Sindaco Supplente Modena, 1961
Gian Marco Amico di Meane Sindaco Supplente Torino, 1972

Comitato controllo e rischi

Nome e cognome Carica
Sara Fornasiero Presidente
Angelo Iori Membro del Comitato
Vincenzo Russi Membro del Comitato

Comitato per la remunerazione

Nome e cognome Carica
Sara Fornasiero Presidente
Angelo Iori Membro del Comitato
Vincenzo Russi Membro del Comitato

Comitato per le operazioni con parti correlate

Nome e cognome Carica
Sara Fornasiero Presidente
Vincenzo Russi Membro del Comitato

Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/01

Nome e cognome Carica
Jean-Paule Castagno Presidente
Sara Fornasiero Membro del Comitato
Domenico Sardano Membro del Comitato

Società di Revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili

Paolo Cilloni

Sede legale e dati societari

Landi Renzo S.p.A. Via Nobel 2/4 42025 Corte Tegge – Cavriago (RE) – Italia Tel. +39 0522 9433 Fax +39 0522 944044 Capitale Sociale: Euro 11.250.000 C.F. e P.IVA IT00523300358

Il presente fascicolo è disponibile sul sito internet www.landirenzogroup.com

La struttura societaria al 31 dicembre 2019

Descrizione Sede Capitale
sociale
Partecipazione
diretta
Partecipazione
indiretta
Note
Landi Renzo S.p.A. Cavriago (RE) EUR 11.250.000 Soc.
Capogruppo
Landi International B.V. Utrecht (Olanda) EUR 18.151 100,00%
Landi Renzo Polska Sp.Zo.O. Varsavia (Polonia) PLN 50.000 100,00% (*)
LR Industria e Comercio Ltda Espirito Santo
(Brasile)
BRL 4.320.000 99,99%
Beijing Landi Renzo Autogas System
Co. Ltd
Pechino (Cina) USD 2.600.000 100,00%
L.R. Pak (Pvt) Limited Karachi (Pakistan) PKR 75.000.000 70,00%
Landi Renzo Pars Private Joint Stock
Company
Teheran (Iran) IRR 115.849.300.00
0
99,99%
Landi Renzo RO srl Bucarest (Romania) RON 20.890 100,00%
Landi Renzo USA Corporation Wilmington - DE
(USA)
USD 3.067.131 100,00%
AEB America S.r.l. Buenos Aires
(Argentina)
ARS 2.030.220 96,00%
Lovato Gas S.p.A. Vicenza EUR 120.000 100,00%
Lovato do Brasil Ind Com de
Equipamentos para Gas Ltda
Curitiba (Brasile) BRL 100.000 100,00% (#)
(^)
Officine Lovato Private Limited Mumbai (India) INR 19.422.775 74,00% (#)
Landi Renzo Argentina S.r.l. - in
liquidazione
Buenos Aires
(Argentina)
ARS 1.378.000 96,00% 4,00% (#)
(^)
Landi Renzo Ve C.A. Caracas
(Venezuela)
VEF 2.035.220 100,00% (^)
SAFE&CEC S.r.l. S.Giovanni in
Persiceto (BO)
EUR 2.500.000 51,00% (&)
Krishna Landi Renzo India Private Ltd
Held
Gurgaon - Haryana
(India)
INR 118.000.000 51,00% (&)
EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC Navoi Region -
Uzbekistan
USD 800.000 50,00% (&)
(^)

Note di dettaglio delle partecipazioni:

(*) detenuta da Landi International B.V.

(#) quota indiretta detenuta da Lovato Gas S.p.A.

(^) non consolidata vista la scarsa significatività

(&) joint venture societaria

FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

  • Landi Renzo Industria e Comercio Ltda, filiale brasiliana del Gruppo Landi Renzo, ha siglato un contratto di collaborazione in esclusiva con Uber, società che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti a livello globale, che prevede la conversione a gas metano delle auto di proprietà degli autisti partner Uber in tutto il Brasile grazie alle soluzioni offerte dal Gruppo Landi Renzo.
  • Krishna Landi Renzo, joint venture indiana del Gruppo Landi Renzo, ha siglato un contratto di collaborazione in esclusiva con Ford India. L'accordo prevede la fornitura e l'installazione di sistemi a gas metano per la nuova Ford Aspire, garantendo anche un'assistenza post vendita attraverso le officine autorizzate sul territorio. Il numero di vetture oggetto del contratto di fornitura è nell'ordine di 2.000 unità all'anno, per una durata di circa 5 anni.
  • L'Assemblea degli Azionisti della Landi Renzo S.p.A. ha deliberato:
    • di approvare il bilancio d'esercizio 2018 e di destinare l'utile d'esercizio, pari a Euro 226.353,61, a Riserva Straordinaria, avendo la Riserva Legale già raggiunto il quinto del capitale sociale;
    • la nomina del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2019-2021, composto da 9 membri e guidato dal Presidente Stefano Landi;
    • la nomina del Collegio Sindacale per il triennio 2019-2021;
    • di essere favorevole alla sezione prima della Relazione sulla remunerazione ai sensi dell'articolo 123-ter, comma 6, del D.Lgs. 58/98;
    • di approvare il piano di compensi basato sull'attribuzione di azioni ordinarie della Landi Renzo S.p.A. ("Piano di Performance Shares 2019-2021");
    • di autorizzare il Consiglio di Amministrazione all'acquisto di azioni proprie per la durata di 18 mesi, previa revoca della precedente autorizzazione.

Il Consiglio di Amministrazione, tenutosi in pari data, ha confermato Cristiano Musi come Amministratore Delegato, con l'incarico anche di Direttore Generale.

  • Landi Renzo S.p.A. ha rinnovato con la società correlata Gireimm S.r.l. il contratto d'affitto relativo all'immobile adibito a propria sede operativa, in scadenza il 10 maggio 2019. Il nuovo contratto, della durata di 5 anni, rinnovabile solo mediante accordo scritto delle parti, è stato oggetto di esame da parte del Comitato parti correlate.
  • Cerved Rating Agency ha innalzato il rating del Gruppo Landi Renzo da B2.1 a B1.2, in considerazione della revisione del modello di business e del rafforzamento del suo posizionamento competitivo. Si tratta del secondo upgrade del rating per l'azienda, il primo assegnato sempre da Cerved a novembre 2018.
  • Il Consiglio di Amministrazione della Landi Renzo S.p.A., al fine di migliorare il profilo d'indebitamento finanziario del Gruppo, ha approvato la negoziazione e la firma di un nuovo contratto di finanziamento con primari istituti di credito volto principalmente ad estinguere il proprio indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione sottoscritto nel marzo 2017 e dal Prestito Obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" codice ISIN IT0005107237, oltre che a reperire nuove risorse per le generali esigenze di cassa e per sostenere i propri attuali e futuri investimenti. In pari data, la Società ha dato comunicazione agli obbligazionisti della propria intenzione di procedere al rimborso integrale anticipato alla pari del Prestito Obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" codice ISIN IT0005107237 ai sensi dell'art. 9 del relativo Regolamento.
  • Landi Renzo S.p.A., congiuntamente a Lovato Gas S.p.A. e SAFE S.p.A., società controllate/collegate ancora rientranti nell'Accordo di Ottimizzazione, ha sottoscritto con le banche finanziatrici la risoluzione dell'Accordo di Ottimizzazione per mutuo consenso e conseguente estinzione integrale dell'indebitamento finanziario ed il mantenimento da parte delle banche finanziatrici delle linee di credito commerciali ed in conto corrente esistenti e delle altre garanzie prestate a favore della Società e sue controllate/collegate.
  • Landi Renzo S.p.A. ha siglato con un pool di tre primarie banche (BPM mandated lead arranger e bookrunner, Intesa Sanpaolo e Unicredit) un contratto di finanziamento a medio-lungo termine di durata quinquennale per un importo complessivo di Euro 65 milioni a condizioni economiche più favorevoli che consentirà una riduzione degli oneri finanziari rispetto a quelli attuali, oltre a migliorare il profilo di indebitamento del Gruppo. Le relative risorse finanziarie sono state utilizzate per il rimborso integrale dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione, avvenuto in data 28 giugno 2019, e del Prestito Obbligazionario, avvenuto in data 1 luglio 2019, per complessivi Euro 55 milioni. La parte restante del nuovo finanziamento sarà utilizzata per sostenere gli investimenti attuali e futuri.

AZIONISTI E MERCATI FINANZIARI

Il Gruppo Landi Renzo mantiene un dialogo costante con i propri azionisti attraverso una responsabile e trasparente attività di comunicazione svolta dalla funzione di Investor Relations e finalizzata ad agevolare la comprensione della situazione aziendale, la prevedibile evoluzione della gestione, le strategie del Gruppo e le prospettive del mercato di riferimento. A tale funzione è inoltre affidato il compito di organizzare presentazioni, eventi e Roadshow che consentano di instaurare una relazione diretta tra la comunità finanziaria ed il Top Management del Gruppo. Per ulteriori informazioni e per prendere visione dei dati economico-finanziari, delle presentazioni istituzionali, delle pubblicazioni periodiche, dei comunicati ufficiali e degli aggiornamenti sul titolo è possibile visitare la sezione Investor Relations nel sito www.landirenzogroup.com.

Di seguito viene data rappresentazione grafica dell'andamento del titolo Landi Renzo nel periodo 2 gennaio 2017 – 30 dicembre 2019 confrontato con l'andamento dell'indice FTSE Italia All-Share.

Nota: Il grafico rappresenta l'andamento del Titolo dal 2 gennaio 2017 al 30 dicembre 2019.

Nel periodo 2 gennaio – 30 dicembre 2019 (ultimo giorno di contrattazione dell'anno 2019), il prezzo ufficiale del titolo Landi Renzo ha segnato un decremento del 18,5% passando da Euro 1,108 ad Euro 0,903. Nello stesso periodo l'indice relativo al segmento di riferimento, FTSE Italia All-Share, ha segnato una variazione del 16,5% mentre l'indice Euro Stoxx 600 Auto ha segnato una variazione del 16,9%.

Nella tabella che segue si riepilogano i principali dati azionari e borsistici dell'anno 2019.

Dati azionari e Borsistici (fonte Borsa Italiana S.p.A.) Anno 2019 Anno 2018
Capitale sociale (euro) 11.250.000 11.250.000
Numero di azioni che compongono il capitale Sociale 112.500.000 112.500.000
Patrimonio netto del Gruppo e dei terzi (Euro) 66.333.000 59.576.000
Risultato netto del Gruppo e dei terzi (Euro) 5.982.000 4.553.000
Risultato per azione (Euro) 0,0538 0,0415
Prezzo a fine esercizio 0,903 1,124
Prezzo massimo 1,380 1,630
Prezzo minimo 0,886 0,934
Capitalizzazione di Borsa a fine esercizio 101.587.500 126.450.000

Si segnala che la diffusione del virus Covid-19 ha avuto un impatto molto rilevante sui mercati finanziari, con conseguente calo delle valutazioni. A seguito di ciò, la capitalizzazione di borsa del Gruppo al 13 marzo 2020 risulta pari ad Euro 49,9 milioni.

Tutte le azioni emesse sono state interamente versate.

Al 13 marzo 2020, i detentori di azioni ordinarie in misura superiore al 2% come previsto dalla normativa Consob, risultano essere:

Azionista 13 marzo 2020
Girefin S.p.A. 54,662%
Gireimm S.r.l. 4,444%
Aerius Investment Holding AG 8,262%
Altri Mercato 32,627%

Il capitale sociale si compone di n. 112.500.000 azioni del valore nominale di Euro 0,10 per azione per complessivi 11.250.000,00 Euro.

Relazione sulla Gestione

Andamento della Gestione

Prospetto di Raccordo tra i Dati del Bilancio della Capogruppo e i Dati del Bilancio Consolidato

Le Società del Gruppo Landi Renzo

Altre Informazioni

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

Fatti di Rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'Esercizio e Prevedibile Evoluzione della Gestione

Relazione della società di revisione sulla relazione consolidata di carattere non finanziario

RELAZIONE SULLA GESTIONE

La Relazione sulla gestione della Capogruppo e la Relazione sulla gestione consolidata sono state presentate in un unico documento, dando maggiore risalto, ove opportuno, alle questioni rilevanti per l'insieme delle società incluse nel consolidamento.

Andamento della gestione

Signori Azionisti,

TARIO E GLI ASSETTI PRO

l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 si è chiuso con risultati positivi sia in termini di fatturato che di risultato economico, entrambi in linea con le previsioni del management. Il Gruppo vuole essere protagonista della mobilità del futuro, valorizzando l'importanza ed il ruolo della gas-mobility che presenta ancora importanti spazi di sviluppo, sia nel comparto Passenger Car che, soprattutto, in quello Heavy Duty. A tal fine il Gruppo ha intrapreso un percorso di crescita e sviluppo tecnologico volto a proporre ai propri clienti soluzioni innovative ed efficienti, che consentiranno di accelerare la creazione di valore.

Il settore Automotive sta infatti vivendo a livello mondiale una fase di profondo rinnovamento a seguito della maggiore attenzione verso le tematiche ambientali, con sempre più stringenti limiti alle emissioni di gas serra imposti da un numero crescente di paesi. In tale contesto, il management del Gruppo ha individuato significative ed interessanti opportunità per la gas-mobility, sia in ambito Mid e Heavy-Duty, sempre più orientato verso soluzioni LNG, RNG e CNG, che Passenger car e Light commercial vehicles (LCV), nel quale il Gruppo può essere di supporto strategico per le principali case automobilistiche nel completamento della loro gamma "green". Il Gruppo sta inoltre investendo da tempo in soluzioni tecnologiche ed innovative per la mobilità ad idrogeno, soluzione energetica più pulita a disposizione, e verso la quale vi è una crescente attenzione da parte del settore, soprattutto nel comparto Heavy Duty. In tale contesto, grazie alla riconosciuta e lunga esperienza nella realizzazione di soluzioni per la gas-mobility, è stato sottoscritto un accordo di collaborazione con Hydrogenics, uno dei principali player mondiali nello sviluppo di soluzioni per energia pulita, per la progettazione e lo sviluppo di sistemi e componenti per applicazioni fuel cell. Rivestono un ruolo di grande importanza le collaborazioni in essere con università, con assegnazione di borse di studio e di dottorati di ricerca per progetti legati alla mobilità ad idrogeno, oltre che con centri di ricerca a livello internazionale.

Recentemente il Gruppo ha inoltre intrecciato nuove importanti relazioni con alcuni primari player nazionali ed esteri volte a perseguire l'obiettivo comune dello sviluppo della gas-mobility, sia attraverso la conversione di veicoli sul canale After market che nel supporto allo sviluppo della rete distributiva.

Per poter cogliere al meglio le opportunità del mercato il Gruppo ha significativamente incrementato le proprie attività di sviluppo di nuovi prodotti, con particolare attenzione ai veicoli Mid ed Heavy Duty. In particolare, vista la rilevanza strategica che il Gruppo ritiene avrà la gas-mobility in ambito Heavy Duty, è stato creato un nuovo team di ricerca e sviluppo specializzato in tale tipologia di veicoli, al fine di creare un polo di eccellenza nello studio e realizzazione di nuovi prodotti per tale canale.

Le attività di ricerca e sviluppo nel corso del 2019 hanno visto il proseguimento di progetti iniziati nel corso dell'anno precedente nonché l'avvio di nuove iniziative, in particolare:

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  • sviluppo di sistemi e componenti per il canale OEM destinati ai nuovi veicoli e nuove motorizzazioni per primarie case automobilistiche, in particolare per i nuovi limiti di emissioni Euro6d-Temp, per i quali le prime vendite si sono realizzate a partire da fine 2019, e Euro6d-Full, per la quale le prime vendite sono previste per fine 2020. Tali sistemi prevedono componenti completamente ri-disegnati (riduttori, iniettori e centraline) che consentiranno di migliorare le prestazioni del veicolo e di ridurne le relative emissioni;
  • sviluppo di prodotti destinati al mercato Heavy-Duty, che costituisce un importante target per il Gruppo, in particolare:
    • sviluppo di un nuovo regolatore di pressione per LNG, soluzione sempre più adottata dai produttori OEM del settore come sistema di propulsione alternativo per mezzi pesanti, che consentirà al Gruppo di presentarsi con maggiore forza commerciale su tale mercato;
    • sviluppo di un nuovo regolatore di pressione per metano (CNG) con relativa strategia di controllo per primari clienti OEM;
  • sviluppo in collaborazione con Hydrogenics di un nuovo collettore integrato ad idrogeno per Fuel Cell, completo di regolatore e valvole;
  • sviluppo di sistemi di conversione per il canale After Market destinati a nuovi veicoli e motorizzazioni, con particolare riferimento alla realizzazione di un nuovo regolatore di pressione e di nuove centraline elettroniche, a maggiori prestazioni e minor ingombro, dotate di software ad "auto-taratura" che consentiranno la riduzione dei tempi di messa a punto e collaudo dei sistemi.

L'esercizio 2019 si è chiuso con un fatturato pari ad Euro 191.852 migliaia, in incremento del 2,0% rispetto all'esercizio precedente, ed un utile netto pari ad Euro 5.982 migliaia, in netto miglioramento (+32%) rispetto al periodo precedente (Euro 4.533 migliaia al 31 dicembre 2018).

Nell'attuale contesto di mercato, sempre più attento alle tematiche ambientali, si registra un crescente interesse da parte delle primarie case automobilistiche europee con cui il Gruppo opera verso motori bifuel per lo sviluppo della propria offerta "green". A tal proposito si dà atto che il Gruppo è stato nominato fornitore di sistemi e componenti da una primaria casa automobilistica europea che sta investendo in modo significativo sulla gas-mobility, sia per le nuove motorizzazioni Euro6d-Temp, le cui vendite sono iniziate a partire dalla fine del 2019, che per le successive motorizzazioni Euro6d-Full, per le quali le prime vendite sono previste per fine 2020. Ciò conferma nuovamente il consolidato posizionamento strategico del Gruppo Landi Renzo nel canale OEM ed il suo riconoscimento come fornitore di componenti e sistemi di elevata qualità, efficienza e affidabilità. Le vendite sul canale OEM dell'esercizio 2019 risultano stabili rispetto all'esercizio precedente (+0,7%) attestandosi al 38,5% del totale, nonostante il calo degli ordinativi registrato nel corso del terzo trimestre 2019 a seguito della prevista entrata in vigore dei nuovi limiti normativi imposti dal legislatore europeo per le emissioni, con la conseguente necessità da parte delle case automobilistiche di aggiornare la propria gamma alle nuove motorizzazioni Euro6d-Temp.

Il fatturato del Gruppo nell'esercizio 2019 sul canale After Market, pari ad Euro 118.041 migliaia, risulta in incremento del 2,8% rispetto all'esercizio precedente (Euro 114.792 migliaia), grazie ai buoni risultati conseguiti in Italia e nei paesi dell'est europa, nonostante la contrazione del mercato brasiliano registrata nel corso del primo semestre del 2019. Viste le crescenti opportunità sui mercati esteri, sempre più di frequente caratterizzati da incentivi da parte dei governi locali volti allo sviluppo della gas-mobility come opzione per contrastare il crescente inquinamento ambientale, il Gruppo ha focalizzato la sua attenzione ed i propri sforzi commerciali verso tali aree al fine di poterne cogliere al meglio le opportunità. Inoltre, il Gruppo ha registrato importanti risultati sul mercato nordafricano, nel quale si ritiene che la gas-mobility potrà avere grandi sviluppi nei prossimi anni. Relativamente a tale mercato si dà inoltre atto che il Gruppo Landi Renzo ha sottoscritto a gennaio 2020 un'intesa con un partner egiziano per lo sviluppo della gasmobility nella regione.

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Le attività connesse al piano di mobilità, concordato con le parti sociali, ed all'implementazione delle linee guida del progetto "Ebitda improvement" sono state completate nel corso dell'esercizio precedente con effetti positivi sostanziali in termini di marginalità. L'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 ha confermato la validità e l'efficacia delle azioni intraprese dal management, consentendo al Gruppo di mantenere livelli di marginalità adeguati e coerenti con le previsioni di budget. Infatti, al 31 dicembre 2019 l'Ebitda adjusted si è attestato ad Euro 26.253 migliaia (pari al 13,7% del fatturato), in crescita rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (Euro 25.237 migliaia, pari al 13,4% del fatturato). Tale risultato è frutto di una costante attività di riduzione e monitoraggio dei costi diretti ed indiretti di produzione in un'ottica di continuous improvement.

Nel corso del primo semestre 2019 il management ha intrapreso importanti trattative con alcuni primari istituti finanziari con l'obiettivo di ottenere un nuovo finanziamento volto ad estinguere l'indebitamento finanziario del Gruppo derivante dall'Accordo di Ottimizzazione sottoscritto nel marzo 2017 ed il Prestito Obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" codice ISIN IT0005107237, oltre ad ottenere una contestuale riduzione degli oneri finanziari.

In data 26 giugno 2019 la Landi Renzo S.p.A., congiuntamente a Lovato Gas S.p.A. e SAFE S.p.A., società controllate/collegate ancora rientranti nell'Accordo di Ottimizzazione, ha sottoscritto con gli istituti finanziari coinvolti nell'accordo la risoluzione formale dello stesso, prevedendo inoltre:

  • il rimborso anticipato volontario dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione; e
  • il mantenimento in essere a revoca delle linee di credito commerciali ed in conto corrente esistenti e delle altre garanzie da parte delle banche finanziatrici anche al di fuori dell'Accordo di Ottimizzazione.

In pari data, la Società ha siglato con un pool di tre primarie banche (BPM - mandated lead arranger e bookrunner, Intesa Sanpaolo e Unicredit) un contratto di finanziamento a medio-lungo termine di durata quinquennale per un importo complessivo di Euro 65 milioni a condizioni economiche più favorevoli che consentirà una riduzione degli oneri finanziari rispetto a quelli attuali, oltre a migliorare il profilo di indebitamento del Gruppo. Le relative risorse finanziarie sono state utilizzate per il rimborso integrale dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione, avvenuto in data 28 giugno 2019, e del Prestito Obbligazionario, avvenuto in data 1 luglio 2019, per complessivi Euro 55 milioni. La parte restante del nuovo finanziamento sarà utilizzata per sostenere gli investimenti attuali e futuri.

La Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 risulta pari ad Euro 61.767 migliaia, di cui Euro 6.527 migliaia dovuti all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases ed Euro 30 migliaia dovuti alla valutazione a fair value di strumenti finanziari derivati, sottoscritti nel corso dell'esercizio a copertura parziale del nuovo finanziamento in pool. Al netto degli effetti derivanti dall'applicazione di tale principio contabile e del fair value dei contratti finanziari derivati, la Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 sarebbe risultata pari ad Euro 55.210 migliaia, dopo investimenti per Euro 8.664 migliaia.

Risultati consolidati

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Nella seguente tabella sono esposti i principali indicatori economici del Gruppo relativamente all'esercizio 2019 in confronto con il 2018.

(Migliaia di Euro)
2019 % 2018 %
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 191.852 100,0% 188.079 100,0%
Altri Ricavi e Proventi 601 0,3% 1.482 0,8%
Costi Operativi -166.200 -86,6% -164.324 -87,4%
Margine operativo lordo Adjusted 26.253 13,7% 25.237 13,4%
Costi non ricorrenti -1.545 -0,8% -3.725 -2,0%
Margine operativo lordo 24.708 12,9% 21.512 11,4%
Ammortamenti e riduzioni di valore -11.766 -6,1% -10.243 -5,4%
Margine operativo netto 12.942 6,7% 11.269 6,0%
Proventi (Oneri) finanziari e differenze cambio -4.713 -2,5% -5.493 -2,9%
Proventi (Oneri) da joint venture valutate a patrimonio netto 285 0,1% -1.591 -0,8%
Utile (Perdita) prima delle imposte 8.514 4,4% 4.185 2,2%
Imposte correnti e differite -2.532 -1,3% 348 0,2%
Utile (Perdita) netto del Gruppo e dei terzi, di cui: 5.982 3,1% 4.533 2,4%
Interessi di terzi -66 0,0% -138 -0,1%
Utile (Perdita) netto del Gruppo 6.048 3,2% 4.671 2,5%

Il Gruppo opera direttamente nel solo settore Automotive ed indirettamente nel settore "Gas Distribution e Compressed Natural Gas" attraverso la joint venture SAFE & CEC S.r.l. che a seguito del sistema di governance previsto contrattualmente soddisfa i requisiti per il controllo congiunto previsto dall'IFRS 11 ed è consolidata con il metodo del patrimonio netto. Nel proseguo della presente relazione sono comunque fornite informazioni sull'andamento di tale settore nel corso dell'esercizio 2019 al fine di meglio comprendere l'impatto di tale business sul bilancio del Gruppo.

Analisi dei ricavi

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Di seguito si riportano i commenti relativi alle vendite per area geografica:

(Migliaia di Euro)
Ripartizione dei ricavi per area geografica Al
31/12/2019
% sui
ricavi
Al
31/12/2018
% sui
ricavi
Variazioni %
Italia 35.213 18,4% 33.297 17,7% 1.916 5,8%
Europa (esclusa Italia) 82.528 43,0% 77.896 41,4% 4.632 5,9%
America 36.272 18,9% 37.082 19,7% -810 -2,2%
Asia e resto del Mondo 37.839 19,7% 39.804 21,2% -1.965 -4,9%
Totale ricavi 191.852 100,0% 188.079 100,0% 3.773 2,0%

Con riferimento alla distribuzione geografica dei ricavi, il Gruppo nell'esercizio 2019 ha realizzato all'estero l'81,6% (82,3% al 31 dicembre 2018) del fatturato consolidato (43,0% nell'area europea e 38,6% nell'area extra europea) e più in dettaglio:

Italia

Le vendite sul mercato italiano, pari ad Euro 35.213 migliaia, risultano in incremento di Euro 1.916 migliaia (+5,8%) rispetto all'esercizio precedente grazie all'aumento dei volumi di vendita sul canale After market e all'aumento delle immatricolazioni bi-fuel che, secondo i dati diffusi da UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), si attestano ad una quota del 9,1% sul totale dei veicoli immatricolati (contro 8,5% dell'esercizio precedente).

Europa

L'incremento dei ricavi in Europa, pari ad Euro 4.632 migliaia (+5,9%), è principalmente attribuibile all'incremento delle vendite OEM verso alcune primarie case automobilistiche che, nell'ambito dello sviluppo della loro offerta "green", stanno puntando su motori bifuel e che hanno confermato il Gruppo Landi Renzo come loro partner strategico, ed all'incremento delle vendita After market, in particolare nei paesi dell'est europa.

America

Le vendite conseguite nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 sul continente americano, pari ad Euro 36.272 migliaia, sono in linea con il medesimo periodo dell'esercizio precedente (Euro 37.082 migliaia). Nel corso del secondo semestre è stato interamente recuperato il differenziale di vendite registrato nel primo semestre e legato alle difficoltà del mercato brasiliano.

Asia e resto del Mondo

Tale area fa segnare un decremento del 4,9% (pari ad Euro 1.965 migliaia) rispetto all'esercizio 2018. Nel corso del quarto trimestre è stata in parte colmata la flessione registrata nel corso dei primi nove mesi del 2019.

Redditività

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Si riportano di seguito i principali indicatori di redditività del 2019 suddivisi per trimestre.

(Migliaia di Euro)
I° Trimestre II° Trimestre III° Trimestre IV° Trimestre 31/12/2019
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 43.798 58.237 35.875 53.942 191.852
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 5.439 8.173 4.456 8.185 26.253
% sui ricavi 12,4% 14,0% 12,4% 15,2% 13,7%
Margine operativo lordo (EBITDA) 5.439 7.833 3.991 7.445 24.708
% sui ricavi 12,4% 13,5% 11,1% 13,8% 12,9%
Margine operativo netto (EBIT) 2.275 4.732 1.205 4.730 12.942
% sui ricavi 5,2% 8,1% 3,4% 8,8% 6,7%

Il quarto trimestre 2019 ha evidenziato un fatturato pari ad Euro 53.942 migliaia, in crescita rispetto al trimestre precedente, in particolare grazie all'incremento delle vendite sul canale After market con conseguente miglioramento della marginalità, sia in termini di Ebitda adjusted (15,2% dei ricavi) che di Ebit (8,8% dei ricavi).

Nel 2019 il Margine Operativo Lordo adjusted (EBITDA adjusted) risulta positivo per Euro 26.253 migliaia, pari al 13,7% dei ricavi, rispetto ad Euro 25.237 migliaia dello stesso periodo dell'esercizio precedente, risultato che conferma la validità ed efficacia delle azioni intraprese dal management in termini di riorganizzazione aziendale e di contenimento dei costi, sia fissi che variabili.

I costi non ricorrenti, pari ad Euro 1.545 migliaia al 31 dicembre 2019 e relativi a consulenze strategiche ed a premi di risultato di medio-lungo periodo, risultano in forte calo rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (pari ad Euro 3.725 migliaia, sempre relativi a consulenze strategiche ed a premi di risultato di medio-lungo periodo).

(Migliaia di Euro)
COSTI STRAORDINARI
31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Consulenza strategica 1.426 2.623 -1.197
Premi di risultato di medio-lungo periodo 119 1.000 -881
Personale per incentivi all'esodo 0 102 -102
Totale 1.545 3.725 -2.180

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) risulta positivo per Euro 24.708 migliaia, pari al 12,9% dei ricavi, ed in crescita rispetto all'esercizio precedente (Euro 21.512 migliaia).

I costi di materie prime, materiali di consumo e merci e variazione delle rimanenze passano complessivamente da Euro 93.092 migliaia al 31 dicembre 2018 ad Euro 100.510 migliaia al 31 dicembre 2019, registrando un incremento, in valore assoluto, pari ad Euro 7.418 migliaia.

I costi per servizi e godimento beni di terzi risultano pari ad Euro 38.049 migliaia, in confronto ad Euro 44.100 migliaia dello stesso periodo dell'anno precedente. La riduzione di tale voce è principalmente connessa:

  • alla riduzione dei costi generali, commerciali ed amministrativi;
  • ai minori costi non ricorrenti per consulenze strategiche;

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  • all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases.

Il costo del personale risulta pari ad Euro 26.898 migliaia, in decremento in confronto all'esercizio precedente (Euro 28.150 migliaia al 31 dicembre 2018), mentre il numero puntuale dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2019 risulta pari a 571 unità (494 unità al 31 dicembre 2018), soprattutto a seguito delle assunzioni effettuate nel corso del secondo semestre nella filiale produttiva polacca, per il potenziamento della struttura. Complessivamente i costi del personale risultano in decremento a seguito dei premi di incentivazione di medio-lungo periodo riconosciuti ad alcuni amministratori nell'esercizio precedente sui risultati raggiunti nel triennio 2016-2018, nonchè a seguito del fatto che l'esercizio 2018 aveva beneficiato solo parzialmente degli effetti derivanti dall'attività di ristrutturazione aziendale, conclusasi nei primi mesi dell'esercizio precedente. Inoltre, il Gruppo nel corso dell'esercizio 2019 ha fortemente investito in risorse ad elevata specializzazione e destinate a supportare la crescente attività in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni, oggetto di capitalizzazione qualora rispondenti ai requisiti previsti dal principio contabile IAS 38.

Il Margine Operativo Netto (EBIT) del periodo è stato pari ad Euro 12.942 migliaia (pari ad Euro 11.269 migliaia al 31 dicembre 2018) dopo aver contabilizzato ammortamenti e riduzioni di valore per Euro 11.766 migliaia (Euro 10.243 migliaia al 31 dicembre 2018). L'incremento degli ammortamenti è principalmente dovuta all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases.

Gli oneri finanziari complessivi (interessi attivi, interessi passivi e differenze cambi) sono pari ad Euro 4.713 migliaia (Euro 5.493 migliaia al 31 dicembre 2018) e sono inclusivi di Euro 436 migliaia derivanti dall'imputazione a conto economico dei costi di transazione residui sostenuti per la sottoscrizione dell'Accordo di Ottimizzazione e sospesi a seguito della valutazione a costo ammortizzato dei relativi finanziamenti, oggetto di rimborso anticipato volontario a seguito dell'operazione di rifinanziamento precedentemente illustrata, e di Euro 176 migliaia derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16. Al netto di tali effetti i soli oneri finanziari sarebbero stati pari ad Euro 3.500 migliaia, in miglioramento rispetto all'esercizio precedente (Euro 4.058 migliaia), anche a seguito degli effetti positivi derivanti dalla rinegoziazione del debito finanziario precedentemente illustrato. La riduzione degli oneri finanziari

complessivi è comunque principalmente dovuta alla riduzione degli effetti cambio rispetto all'esercizio precedente, grazie ad una maggiore stabilità dei cambi con i quali il gruppo opera.

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Al 31 dicembre 2019 l'effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto delle partecipazioni in joint venture è pari a positivi Euro 285 migliaia (negativi Euro 1.591 migliaia al 31 dicembre 2018) ed accoglie la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati di periodo delle joint venture Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held (rivalutazione pari ad Euro 268 migliaia) e SAFE&CEC S.r.l. (rivalutazione pari ad Euro 92 migliaia), oltre alla svalutazione della società EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC per Euro 75 migliaia.

L'utile ante imposte (EBT) raddoppia rispetto all'esercizio precedente (Euro 4.185 migliaia) attestandosi ad Euro 8.514 migliaia grazie anche al miglioramento dei risultati della società partecipate.

Il risultato netto del Gruppo al 31 dicembre 2019 è stato positivo per Euro 5.982 migliaia, dopo imposte per Euro 2.532 migliaia, a fronte di un risultato positivo pari ad Euro 4.533 migliaia nello stesso periodo del 2018.

Al fine di consentire una migliore comprensione e comparabilità dei risultati economici e finanziari del Gruppo riportiamo di seguito il dettaglio degli effetti derivanti dell'applicazione del principio IFRS 16 – Leases sull'esercizio 2019.

(Migliaia di Euro)
31/12/2019 31/12/2018
Consolidato Landi
Renzo
Adjustment
IFRS 16
Consolidato Landi
Renzo a parità di
principi
Consolidato Landi
Renzo
Ricavi delle vendite e delle
prestazioni
191.852 191.852 188.079
Altri Ricavi e Proventi 601 601 1.482
Costi Operativi -167.745 -2.260 -170.005 -168.049
Margine operativo lordo 24.708 -2.260 22.448 21.512
Ammortamenti e riduzioni di valore -11.766 2.134 -9.632 -10.243
Margine operativo netto 12.942 -126 12.816 11.269
Proventi (Oneri) finanziari e
differenze cambio
-4.713 176 -4.537 -5.493
Proventi (Oneri) da joint venture
valutate con il metodo del patrimonio
netto
285 285 -1.591
Utile (Perdita) prima delle imposte 8.514 50 8.564 4.185
Imposte correnti e differite
Utile (Perdita) netto del Gruppo e
-2.532 -14 -2.546 348
dei terzi, di cui: 5.982 36 6.018 4.533
Interessi di terzi -66 -66 -138
Utile (Perdita) netto del Gruppo 6.048 36 6.084 4.671

Settore Gas Distribution e Compressed Natural Gas

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Il settore "Gas Distribution e Compressed Natural Gas" nel corso del 2017 è stato oggetto di un accordo strategico di aggregazione con Clean Energy Fuels Corp finalizzato alla creazione del secondo gruppo del settore a livello globale in termini di volume di affari. L'operazione di aggregazione è stata realizzata mediante la costituzione di una newco denominata SAFE & CEC S.r.l. ed il successivo conferimento del 100% di SAFE S.p.A. da parte del Gruppo Landi e del 100% di Clean Energy Compressor Ltd (oggi denominata "IMW Industries Ltd") da parte di Clean Energy Fuels Corp. A seguito del sistema di governance previsto contrattualmente che riflette un accordo a controllo congiunto da parte dei due azionisti, la partecipazione detenuta dal Gruppo è classificata come "joint venture" ai sensi dei principi contabili internazionali (IFRS 11) e conseguentemente consolidata con il metodo del patrimonio netto.

Nell'esercizio 2019 il settore Gas Distribution e Compressed Natural Gas ha realizzato risultati in significativo miglioramento rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente, con vendite nette consolidate per Euro 73.363 migliaia (+24,0% rispetto al 31 dicembre 2018), un Ebitda adjusted pari ad Euro 6.099 migliaia (pari ad Euro 4.005 migliaia al 31 dicembre 2018) ed un utile dopo le imposte di Euro 181 migliaia (rispetto ed una perdita di Euro 3.716 migliaia al 31 dicembre 2018). Le attività intraprese dal management e finalizzate alla riorganizzazione delle attività operative del Gruppo hanno consentito il raggiungimento degli obbiettivi in termini di riduzione dei costi, con conseguente miglioramento della marginalità ed il ritorno all'utile.

Da sottolineare che nel corso del 2019 SAFE S.p.A ha sottoscritto un contratto con ENI S.p.A. per la fornitura, e relativa manutenzione, di 20 impianti di distribuzione metano destinati alle stazioni di rifornimento della rete ENI, sia per autovetture che per mezzi pesanti. L'accordo prevede una collaborazione per i prossimi cinque anni, in cui SAFE S.p.A. sarà impegnata nei primi 3 anni nella fornitura e posa dei beni (ovvero, dell'equipment composto da compressore, driver, erogatore, sistema di controllo e di stoccaggio), e nei successivi 2 anni fornirà i relativi servizi di manutenzione.

Capitale investito

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(Migliaia di Euro)
Situazione Patrimoniale e Finanziaria 31/12/2019 31/12/2018
Crediti commerciali 40.545 35.131
Rimanenze 39.774 38.895
Debiti commerciali -51.935 -55.166
Altre attività (passività) correnti nette 536 33
Capitale netto di funzionamento 28.920 18.893
Immobilizzazioni materiali 11.578 12.745
Immobilizzazioni immateriali 50.858 51.065
Attività per diritti d'uso 6.402 0
Altre attività non correnti 35.988 37.173
Capitale fisso 104.826 100.983
TFR ed altri fondi -5.646 -7.428
Capitale Investito netto 128.100 112.448
Finanziato da:
Posizione Finanziaria Netta (*) 61.767 52.872
Patrimonio netto di Gruppo 66.665 59.852
Patrimonio netto di Terzi -332 -276
Fonti di Finanziamento 128.100 112.448
Indici 31/12/2019 31/12/2018
Capitale netto di funzionamento 28.920 18.893
Capitale netto di funzionamento/Fatturato 15,1% 10,0%
Capitale investito netto 128.100 112.448
Capitale investito netto/Fatturato 66,8% 59,8%

(*) La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 è inclusiva di Euro 6.527 migliaia per passività finanziarie per diritti d'uso derivanti dall'applicazione, dal 1 gennaio 2019, del principio contabile internazionale IFRS 16 - Leases

Il capitale netto di funzionamento alla fine del periodo ammonta ad Euro 28.920 migliaia, in incremento rispetto allo stesso dato registrato al 31 dicembre 2018 di Euro 10.027 migliaia. Tale aumento è riconducibile per Euro 5.414 migliaia all'incremento dei crediti commerciali e per Euro 3.231 migliaia al decremento dei debiti verso fornitori, a fronte di una sostanziale stabilità delle giacenze di magazzino. L'incremento dei crediti verso clienti è principalmente riconducibile alle significative vendite realizzate nel corso degli ultimi mesi dell'esercizio, a fronte dei quali il Gruppo aveva effettuato investimenti in scorte di magazzino nel trimestre precedente. A seguito di tali effetti l'incidenza del capitale investito netto sul fatturato passa dal 10,0% del 31 dicembre 2018 all'attuale 15,1%. L'andamento del capitale di funzionamento risulta comunque sotto controllo ed in linea con le attese.

I crediti commerciali sono pari ad Euro 40.545 migliaia ed in incremento di Euro 5.414 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. Al 31 dicembre 2019 i crediti oggetto di cessione mediante il ricorso a operazioni di factoring per le quali è stata effettuata la derecognition ammontano ad Euro 26.407 migliaia rispetto ad Euro 25.391 migliaia al 31 dicembre 2018.

Diminuiscono di Euro 3.231 migliaia i debiti commerciali, passando da Euro 55.166 migliaia del 31 dicembre 2018 ad Euro 51.935 migliaia, mentre le rimanenze finali, pari complessivamente ad Euro 39.774 migliaia, risultano sostanzialmente il linea rispetto al 31 dicembre 2018 (Euro 38.895 migliaia).

L'incremento del Capitale fisso è riconducibile principalmente agli effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases, che ha comportato l'iscrizione al 31 dicembre 2019 di attività per diritti d'uso per Euro 6.402 migliaia.

TFR e altri fondi, pari ad Euro 5.646 migliaia al 31 dicembre 2019, risultano in decremento principalmente a seguito di rimborsi per garanzie prodotti a case automobilistiche, già accantonati nei precedenti esercizi.

(migliaia di Euro)
31/12/2019 31/12/2018
Disponibilità liquide 22.650 15.075
Attività finanziarie correnti (*) 2.801 0
Debiti verso le banche e finanziamenti a breve -29.460 -16.203
Passività per diritti d'uso -1.992 0
Obbligazioni emesse 0 -3.843
Finanziamenti passivi a breve termine -210 -419
Indebitamento finanziario netto a breve termine -6.211 -5.390
Finanziamenti passivi -50.991 -23.055
Passività per diritti d'uso -4.535 0
Obbligazioni emesse 0 -24.218
Altri finanziamenti passivi 0 -209
Passività per strumenti finanziari derivati -30 0
Indebitamento finanziario netto a medio-lungo termine -55.556 -47.482
Posizione finanziaria netta -61.767 -52.872
Posizione finanziaria netta - a parità (**) -55.210 -52.872

Posizione finanziaria netta e flussi di cassa

TARIO E GLI ASSETTI PRO

(*) Relative al finanziamento a breve termine verso SAFE S.p.A., erogato a seguito dell'operazione di rifinanziamento del Gruppo (*°) Non inclusiva degli effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 - Leases e del fair value dei contratti finanziari derivati

Nel corso del primo semestre 2019 il management ha intrapreso importanti trattative con alcuni primari istituti finanziari con l'obiettivo di ottenere un nuovo finanziamento volto ad estinguere l'indebitamento finanziario esistente del Gruppo derivante dall'Accordo di Ottimizzazione sottoscritto nel marzo 2017 ed il Prestito Obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" codice ISIN IT0005107237, oltre ad ottenere una contestuale riduzione degli oneri finanziari.

TARIO E GLI ASSETTI PRO

In data 26 giugno 2019 la Landi Renzo S.p.A. congiuntamente a Lovato Gas S.p.A. e SAFE S.p.A., società controllate/collegate ancora rientranti nell'Accordo di Ottimizzazione, ha sottoscritto con gli istituti finanziari coinvolti nell'accordo la risoluzione formale dello stesso, prevedendo inoltre:

• il rimborso anticipato volontario dell'indebitamento finanziario esistente derivante dall'Accordo di Ottimizzazione;

• il mantenimento in essere a revoca delle linee di credito commerciali ed in conto corrente esistenti e delle altre garanzie da parte delle banche finanziatrici anche al di fuori dell'Accordo di Ottimizzazione. In pari data, la Società ha siglato con un pool di tre primarie banche (BPM - mandated lead arranger e bookrunner, Intesa Sanpaolo e Unicredit) un contratto di finanziamento a medio-lungo termine di durata quinquennale per un importo complessivo di Euro 65 milioni a condizioni economiche più favorevoli che consentirà una riduzione degli oneri finanziari rispetto a quelli attuali, oltre a migliorare il profilo di indebitamento del Gruppo. Le relative risorse finanziarie sono state utilizzate per il rimborso integrale dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione, avvenuto in data 28 giugno 2019, e del Prestito Obbligazionario, avvenuto in data 1 luglio 2019, per complessivi Euro 55 milioni. La parte residua sarà invece utilizzata per sostenere gli investimenti attuali e futuri.

Il suddetto contratto di finanziamento prevede covenants finanziari che risultano rispettati alla data del presente bilancio.

La Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 risulta pari ad Euro 61.767 migliaia (Euro 52.872 al 31 dicembre 2018) e risente dell'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases, che ha comportato l'iscrizione di passività finanziarie per diritti d'uso per Euro 6.527 migliaia al 31 dicembre 2019, oltre della rilevazione a fair value dei contratti finanziari derivati (Euro 30 migliaia). Al netto dell'effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 – Leases e del fair value dei contratti finanziari derivati la Posizione finanziaria netta del Gruppo sarebbe stata pari ad Euro 55.210 migliaia, dopo investimenti per Euro 8.664 migliaia, in incremento rispetto al 31 dicembre 2018 (Euro 52.872 migliaia).

La tabella che segue evidenzia il trend del flusso monetario complessivo:

(migliaia di Euro)

TARIO E GLI ASSETTI PRO

31/12/2019 31/12/2018
Flusso di cassa operativo lordo (1) 8.533 9.946
Flusso di cassa netto per attività di investimento -8.664 -8.269
Free Cash Flow lordo -131 1.677
Esborsi non ricorrenti per incentivi all'esodo e TFR -132 -4.377
Free Cash Flow netto -263 -2.700
Rimborsi leasing IFRS 16 -2.260 0
Flusso di cassa complessivo -2.523 -2.700
(1) al lordo degli esborsi non ricorrenti

Il flusso di cassa netto operativo lordo, ossia senza considerare gli esborsi non ricorrenti (Euro -132 migliaia), è risultato positivo e pari ad 8.533 migliaia. Le attività di investimento nette hanno comportato un assorbimento di cassa pari ad Euro 8.664 migliaia mentre i flussi connessi ai contratti di leasing contabilizzati in accordo con il principio contabile internazionale IFRS 16 sono stati pari ad Euro 2.260 migliaia.

Investimenti

Gli investimenti in immobili, impianti e macchinari ed altre attrezzature sono stati pari a Euro 3.651 migliaia (Euro 3.128 migliaia al 31 dicembre 2018) e si riferiscono ad acquisti di impianti e macchinari, nuovi stampi di produzione nonché attrezzature e strumenti di collaudo e controllo.

Gli incrementi delle immobilizzazioni immateriali sono stati pari a Euro 5.367 migliaia (Euro 5.251 migliaia al 31 dicembre 2018) e riguardano in prevalenza la capitalizzazione di costi per progetti di sviluppo relativi a nuovi prodotti per i canali OEM e After Market, aventi i requisiti richiesti dallo IAS 38 per essere rilevati nell'attivo patrimoniale. Come precedentemente illustrato, il settore Automotive sta vivendo a livello mondiale una fase di rinnovamento e sviluppo epocale a seguito della sempre maggiore attenzione verso le tematiche ambientali, con conseguenti sempre più stringenti limiti alle emissioni di gas serra imposti da un numero crescente di paesi. In tale contesto, il management del Gruppo ha individuato significative ed interessanti opportunità per la gas-mobility e ha significativamente incrementato le attività di sviluppo di nuovi prodotti al fine di poterle cogliere al meglio.

Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della capogruppo ed i dati del bilancio consolidato

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato di periodo e il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo.

(Migliaia di Euro)
PROSPETTO DI RACCORDO Patrim. Netto al
31.12.2019
Risultato
esercizio al
31.12.2019
Patrim. Netto al
31.12.2018
Risultato
esercizio al
31.12.2018
P.Netto e risultato esercizio capogruppo 54.771 2.706 51.129 226
Diff.valore di carico e valore pro quota del patrimonio
netto contabile delle società consolidate
13.124 0 9.450 0
Risultati pro quota conseguiti dalle partecipate 0 4.239 0 5.609
Eliminazione dividendi infragruppo 0 0 0 -2.981
Eliminazione effetti transazioni commerciali
infragruppo
-829 91 -919 545
Utili o perdite su cambi da valutazione di
finanziamenti infragruppo
-223 0 478 -478
Eliminazione rivalutazione/svalutazione partecipazioni
e rilevazione impairment avviamento
0 -1.106 0 1.737
Eliminazione effetti transazioni cespiti infragruppo -506 56 -562 -125
Altri effetti minori -4 -4
P.Netto e risultato esercizio da bilancio
Consolidato
66.333 5.982 59.576 4.533
P.Netto e risultato esercizio di Terzi -332 -66 -276 -138
P.Netto e risultato esercizio di gruppo 66.665 6.048 59.852 4.671

Le società del Gruppo Landi Renzo

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Il Gruppo risulta articolato in una struttura al cui vertice si pone la capogruppo Landi Renzo S.p.A., con sede a Cavriago (RE), la quale possiede partecipazioni di controllo diretto ed indiretto nel capitale di 17 società, di cui tre minori non consolidate in quanto non significative, e tre Joint Ventures, di cui una non consolidata per il medesimo motivo. I dati principali delle società consolidate del Gruppo sono riportati nella tabella che segue. I rapporti commerciali tra le società del Gruppo sono effettuati alle condizioni contrattuali che riflettono le normali condizioni nei mercati di riferimento. Di seguito si riportano le principali informazioni economiche delle società del Gruppo, così come rivenienti dai dati dei bilanci redatti secondo le normative locali, approvati dai rispettivi organi amministrativi.

Denominazione
Sociale
Sede Valu
ta
Capitale
sociale al
31
dicembre
2019 (in
unità di
valuta)
% di possesso al 31
dicembre 2019
Partecipazio
ne diretta
Partecipaz
ione
indiretta
% di possesso al 31
dicembre 2018
Partecipazio
ne diretta
Partecipaz
ione
indiretta
No
te
Società
Capogruppo
Landi Renzo
S.p.A.
Cavriago (RE) EUR 11.250.000 Soc.
Capogruppo
Soc.
Capogruppo
Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale
Landi International
B.V.
Utrecht (Olanda) EUR 18.151 100,00% 100,00%
Landi Renzo
Polska Sp.Zo.O.
Varsavia (Polonia) PLN 50.000 100,00% 100,00% (1)
LR Industria e
Comercio Ltda
Espirito Santo
(Brasile)
BRL 4.320.000 99,99% 99,99%
Beijing Landi
Renzo Autogas
System Co. Ltd
Pechino (Cina) USD 2.600.000 100,00% 100,00%
L.R. Pak (Pvt)
Limited
Karachi (Pakistan) PKR 75.000.000 70,00% 70,00%
Landi Renzo Pars
Private Joint Stock
Company
Teheran (Iran) IRR 115.849.300
.000
99,99% 99,99%
Landi Renzo RO
srl
Bucarest (Romania) RON 20.890 100,00% 100,00%
Landi Renzo USA
Corporation
Wilmington - DE
(USA)
USD 3.067.131 100,00% 100,00%
AEB America S.r.l. Buenos Aires
(Argentina)
ARS 2.030.220 96,00% 96,00%
Lovato Gas S.p.A. Vicenza EUR 120.000 100,00% 100,00%
Officine Lovato
Private Limited
Mumbai (India) INR 19.091.430 74,00% 74,00% (2)
Società collegate e controllate consolidate con il metodo del
patrimonio netto
SAFE&CEC S.r.l. S.Giovanni in
Persiceto (BO)
EUR 2.500.000 51,00% 51,00% (3)
Krishna Landi
Renzo India
Private Ltd Held
Gurgaon - Haryana
(India)
INR 118.000.000 51,00% 51,00% (3)

Note di dettaglio delle partecipazioni:

(1) detenuta da Landi International B.V.

(2) detenuta da Lovato Gas S.p.A.

(3) joint venture societaria

Landi Renzo S.p.A. (Capogruppo)

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Nel 2019 la Landi Renzo S.p.A. ha conseguito ricavi di vendite e prestazioni per Euro 139.730 migliaia rispetto ad Euro 135.987 migliaia nel 2018, in aumento di Euro 3.743 migliaia, ovvero del 2,8%.

Il Margine Operativo Lordo è pari ad Euro 16.681 migliaia a fronte di Euro 11.894 migliaia nel 2018.

Il Margine Operativo Netto è pari ad Euro 7.729 migliaia ed è influenzato dagli ammortamenti e riduzioni di valore registrati nell'anno per complessivi Euro 8.952 migliaia, di cui Euro 4.366 migliaia per immobilizzazioni immateriali, Euro 2.817 migliaia per immobilizzazioni materiali e Euro 1.769 migliaia per diritti d'uso.

Si evidenzia come il risultato netto d'esercizio pari ad Euro 2.706 migliaia, comprende oneri da partecipazioni per Euro 438 migliaia, oneri finanziari al netto dei proventi per Euro 3.444 migliaia e utili su cambi per Euro 256 migliaia.

La posizione finanziaria netta a fine 2019 è negativa e pari a Euro 66.675 migliaia (Euro 61.025 migliaia al netto degli effetti dell'IFRS 16), rispetto ad una posizione finanziaria netta negativa pari ad Euro 54.538 migliaia al 31 dicembre 2018. L'ammontare delle cessioni pro-soluto dei crediti commerciali da parte della società ammonta ad Euro 19.501 migliaia alla fine dell'esercizio.

Al 31 dicembre 2019 l'organico risulta pari a 306 unità (pari a 300 unità al 31 dicembre 2018).

Lovato Gas S.p.A.

Lovato Gas S.p.A., acquisita nell'ottobre 2008 dalla Capogruppo Landi Renzo S.p.A., è una delle principali società attive nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione GPL e metano per autotrazione, operante, da oltre 50 anni, prevalentemente nei mercati europei ed asiatici.

Nonostante i ricavi netti si siano attestati ad Euro 27.735 migliaia, in calo rispetto all'esercizio precedente (Euro 29.853 migliaia), si evidenzia un Margine operativo lordo risulta pari ad Euro 3.912 migliaia, contro Euro 2.875 migliaia dell'esercizio precedente. Tale incremento è stato possibile grazie alla significativa riduzione dei costi fissi ed agli effetti positivi derivanti dal riassetto produttivo ed organizzativo completati nel corso dell'esercizio precedente.

Il risultato operativo netto è stato pari ad Euro 3.349 migliaia, rispetto ad Euro 1.946 migliaia del 2018 mentre l'utile netto è risultato pari ad Euro 2.254 migliaia, in miglioramento rispetto all'esercizio precedente (Euro 1.171 migliaia del 2018).

Landi International B.V.

La società holding olandese, controllante al 100% della Landi Renzo Polska Sp.zo.o., non ha conseguito ricavi ed ha registrato un utile pari ad Euro 1.592 migliaia, essenzialmente dovuto alla valutazione a patrimonio netto della filiale polacca.

Landi Renzo Polska Sp.zo.o.

La società, operativa dal 1998, commercializza prevalentemente sul territorio polacco sistemi di alimentazione a GPL per autoveicoli ed è attiva anche nel settore delle installazioni di impianti GPL con sedi produttive a Varsavia e a Tychy. Il fatturato complessivo nel 2019 è stato di Euro 28.693 migliaia, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente (Euro 28.966 migliaia). L'esercizio si è concluso con un utile netto di Euro 1.591 migliaia, contro un utile netto di Euro 1.667 migliaia nel 2018, dopo ammortamenti per Euro 735 migliaia.

LR Industria e Comercio Ltda

TARIO E GLI ASSETTI PRO

La società brasiliana, partecipata dal 2003, ha registrato un decremento del fatturato passando da Euro 13.819 migliaia nel 2018 a Euro 8.102 migliaia nel 2019, principalmente a seguito delle difficoltà del paese, soprattutto nel corso del primo semestre del 2019. L'esercizio ha chiuso con una perdita di Euro 501 migliaia, connesse sia al calo del fatturato che alle perdite su cambi, pari ad Euro 139 migliaia, dovute al deprezzamento della valuta locale.

Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd

La società costituita nel 2005 svolge attività commerciale di sistemi GPL e metano sul mercato cinese ed è dotata di una struttura focalizzata sull'assistenza post-vendita. L'esercizio 2019 si è chiuso con ricavi conseguiti pari ad Euro 1.842 migliaia ed una perdita netta di Euro 170 migliaia.

L.R. Pak (Private) Limited

La società, detenuta dal Gruppo al 70% e attiva dal 2006, produce e commercializza sistemi di alimentazione a metano sia destinati alle case automobilistiche (clienti OEM) che all'After Market. L'esercizio 2019 si è chiuso con un fatturato di Euro 200 migliaia. Sul mercato perdurano le forti criticità legate alla carenza di distribuzione del gas metano per autotrazione unitamente alle barriere all'importazione di alcuni componenti destinati al mercato After Market.

Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company

La società dal 2008 svolge sul mercato iraniano attività di produzione e commercializzazione di sistemi metano, sia sul canale OEM che su quello After Market. Landi Renzo Pars ha ricevuto la protezione del proprio capitale investito in base alla normativa "FIPPA" (Foreign Investment Protection and Promotion Act). L'esercizio 2019 si è chiuso con ricavi delle vendite pari ad Euro 1.125 migliaia ed un utile netto di Euro 307 migliaia. L'attività della controllata iraniana risulta fortemente limitata a seguito delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti alle transazioni con l'Iran, entrate in vigore nel corso del mese di novembre 2018.

Landi Renzo RO Srl

La società è attiva dal 2009 nella produzione, commercializzazione e installazione di sistemi GPL in particolare sul canale OEM. L'esercizio 2019 ha chiuso con ricavi delle vendite pari ad Euro 9.006 migliaia ed in forte incremento rispetto all'esercizio precedente (Euro 5.894 migliaia) per effetto dell'incremento delle vendite verso un primario cliente OEM.

Landi Renzo USA Corporation

Nel mese di gennaio 2010 è stata costituita Landi Renzo Usa Corporation con l'obiettivo di sviluppare le opportunità produttive e commerciali sul mercato statunitense. Nel 2019 la società ha conseguito ricavi per Euro 4.592 migliaia ed ha registrato un Ebitda negativo di Euro 331 migliaia ed una perdita netta pari ad Euro 522 migliaia.

AEB America S.r.l.

TARIO E GLI ASSETTI PRO

AEB America S.r.l. svolge attività di produzione e commercializzazione sul mercato argentino. Nel 2019 la società ha realizzato ricavi di vendita pari ad Euro 4.662 migliaia, in incremento del 47,1%, con un risultato netto positivo pari ad Euro 228 migliaia, dopo perdite su cambi per Euro 471 migliaia.

Altre informazioni

Rapporti con parti correlate

TARIO E GLI ASSETTI PRO

I rapporti di credito e debito e le transazioni economiche con le parti correlate sono oggetto di apposita analisi nella sezione delle Note Illustrative ai Prospetti Contabili Consolidati e d'Esercizio, ai quali si rimanda. Si precisa che le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo e che le operazioni sono regolate alle condizioni contrattuali che riflettono le normali condizioni nei mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Con riferimento ai rapporti con la società controllante Girefin S.p.A., si tenga altresì presente che gli Amministratori della Landi Renzo S.p.A. ritengono che la stessa non eserciti l'attività di direzione e coordinamento prevista dall'art. 2497 del Codice Civile in quanto:

  • l'azionista è privo di mezzi e strutture per lo svolgimento di tale attività, in quanto non dispone di dipendenti o altri collaboratori in grado di fornire supporto all'attività del consiglio di amministrazione;
  • non predispone i budget ed i business plan di Landi Renzo S.p.A.;
  • non impartisce alcuna direttiva o istruzione alla controllata, non richiede di essere preventivamente informato o di approvare le sue operazioni più significative, né tanto meno quelle di ordinaria amministrazione;
  • non esistono comitati o gruppi di lavoro, formali o informali, costituiti tra rappresentanti di Girefin S.p.A. e rappresentanti della controllata.

Alla data odierna non vi sono stati cambiamenti circa le sopra indicate condizioni.

Si ricorda infine che il Consiglio di Amministrazione ha adottato, ai sensi del Regolamento Consob 17221/2010, nonché in attuazione dell'articolo 2391 bis del Codice Civile la specifica procedura per le operazioni con le parti correlate disponibile sul sito internet della Società cui si rimanda.

Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 non sono avvenute operazioni atipiche e/o inusuali rispetto alla normale gestione dell'impresa, che possano dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza e completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli Azionisti di minoranza.

Azioni proprie e di società controllanti

In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2428 del Codice Civile, si informa che nel corso dell'esercizio 2019 la Capogruppo non ha negoziato azioni proprie e di società controllanti e ad oggi non detiene azioni proprie o di controllanti.

Le società controllate non detengono azioni della Capogruppo.

Sedi secondarie

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Non sono state istituite sedi secondarie.

Corporate governance

Le informazioni sul governo societario sono contenute in apposito fascicolo, parte integrante della documentazione di bilancio, in allegato alla presente Relazione.

Politica di analisi e gestione dei rischi connessi all'attività del Gruppo

Nella presente sezione vengono fornite informazioni relative all'esposizione ai rischi connessi all'attività del Gruppo nonché gli obiettivi, le politiche e i processi di gestione di tali rischi e i metodi utilizzati per valutarli e mitigarli.

Le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo, definite dal Consiglio di Amministrazione, identificano il sistema di controllo interno come un processo trasversale ed integrato a tutte le attività aziendali, che si ispira ai principi internazionali dell'Enterprise risk management come best practice di riferimento per l'architettura dei sistemi di controllo interno. Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ha come finalità quella di aiutare il Gruppo a realizzare i propri obiettivi di performance e redditività, ad ottenere informazioni economico-finanziarie affidabili e ad assicurare la conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e perdite economiche. In questo processo, assume particolare importanza l'identificazione degli obiettivi aziendali, la classificazione (in base a valutazioni combinate circa la probabilità e il potenziale impatto) ed il controllo dei rischi ad essi connessi, mediante l'implementazione di azioni specifiche finalizzate al loro contenimento. I rischi aziendali possono avere diversa natura: rischi di carattere strategico, operativi (legati all'efficacia e all'efficienza delle operations aziendali), di reporting (legati all'affidabilità delle informazioni economico-finanziarie), di compliance (relativi all'osservanza delle leggi e regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e/o perdite economiche) e, infine, finanziari.

I responsabili delle diverse direzioni aziendali individuano e valutano i rischi di competenza, di provenienza esogena oppure endogena al Gruppo, e provvedono alla individuazione delle azioni di contenimento e di riduzione degli stessi (c.d. "controllo primario di linea").

Alle attività di cui sopra si aggiungono quelle del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti societari e del suo staff (c.d. "controllo di secondo livello") e del Responsabile della funzione di Internal Audit (c.d. "controllo di terzo livello") che verifica continuativamente l'effettività e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso l'attività di risk assessment, lo svolgimento dei controlli e la successiva gestione del follow up.

I risultati delle procedure di identificazione dei rischi sono riportati e discussi a livello di Top management del Gruppo, al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale.

Di seguito si riportano i rischi ritenuti significativi e connessi all'attività del Gruppo (l'ordine con il quale essi sono riportati non implica nessuna classificazione, né in termini di probabilità del loro verificarsi né in termini di possibile impatto).

RISCHI STRATEGICI

TARIO E GLI ASSETTI PRO

● Rischi relativi alla congiuntura macroeconomica e di settore

L'attività del Gruppo è influenzata dalle condizioni generali dell'economia nei vari mercati in cui opera. Una fase di crisi economica, con il conseguente rallentamento dei consumi, può avere un effetto negativo sull'andamento delle vendite del Gruppo.

Il contesto macroeconomico attuale determina una significativa incertezza sulle previsioni future con il conseguente rischio che minori performances potrebbero influenzare nel breve periodo i margini. Per mitigare il possibile impatto negativo che una flessione della domanda potrebbe avere sulla redditività aziendale, il Gruppo ha esternalizzato parte della produzione a fornitori terzisti; le forniture alle case automobilistiche restano invece in capo alle strutture proprie del Gruppo in accordo con i clienti per una più efficace sinergia. Vengono inoltre utilizzati, quando necessario, contratti di lavoro a tempo determinato.

Il Gruppo persegue l'obiettivo di incrementare la propria efficienza industriale e migliorare la propria capacità di lean manufactoring, riducendo nel contempo i costi di struttura.

● Rischi connessi alla strategia di espansione internazionale

Il Gruppo commercializza i propri prodotti in più di 50 paesi, in 13 dei quali opera direttamente anche attraverso proprie società. Nell'esercizio 2019 il Gruppo ha conseguito all'estero il 81,6% dei ricavi consolidati.

Nell'ambito del perseguimento della strategia di espansione, il Gruppo ha investito e potrebbe ulteriormente investire in futuro anche in paesi caratterizzati da scarsa stabilità delle proprie istituzioni politiche e/o al centro di situazioni di tensione internazionale. La suddetta strategia potrebbe esporre il Gruppo a vari rischi di natura macroeconomica, derivanti, a titolo esemplificativo da mutamenti nei sistemi politici, sociali, economici e normativi di tali paesi o da eventi straordinari quali atti di terrorismo, disordini civili, restrizioni agli scambi commerciali con particolare riferimento ai prodotti del Gruppo, degli investimenti stranieri e/o del commercio, nonché politiche di controllo dei tassi di cambio e relative restrizioni al rimpatrio dei capitali, sanzioni, limitazione agli investimenti stranieri, nazionalizzazioni, tutela inadeguata dei diritti di proprietà intellettuale.

La probabilità che gli eventi sopra descritti si verifichino varia da paese a paese ed è di difficile previsione. Tuttavia una costante attività di monitoraggio viene svolta dal Top management aziendale per recepire tempestivamente i possibili cambiamenti al fine di minimizzare l'impatto economico o finanziario eventualmente derivante.

● Rischi connessi alla crescita

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Il Gruppo mira a proseguire la propria crescita mediante una strategia basata sul rafforzamento nei mercati già presidiati e sull'ulteriore espansione geografica. Nell'ambito di detta strategia, il Gruppo potrebbe incontrare delle difficoltà nella gestione degli adattamenti della struttura e del modello di business o nella capacità di individuare le tendenze dei mercati e le preferenze dei consumatori locali. Inoltre, il Gruppo potrebbe dover sostenere oneri di start-up derivanti dall'apertura di nuove società. Infine, qualora la crescita del Gruppo venisse perseguita per linee esterne attraverso operazioni di acquisizione, potrebbero incontrarsi, tra l'altro, difficoltà connesse alla corretta valutazione delle attività acquisite, all'integrazione delle attività stesse nonché al mancato conseguimento delle sinergie previste, che potrebbero riflettersi negativamente sull'attività e sui risultati economico-finanziari futuri del Gruppo.

RISCHI OPERATIVI

● Rischi connessi ai rapporti con clienti OEM

Il Gruppo distribuisce e commercializza i propri sistemi e componenti alle principali case di produzione automobilistica a livello mondiale (clienti OEM). Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, le vendite di sistemi e componenti effettuate dal Gruppo nei confronti dei clienti OEM hanno rappresentato circa il 38,5% del totale delle vendite del Settore Automotive. Il Gruppo vanta rapporti consolidati con le principali case automobilistiche mondiali; la capacità del Gruppo di rafforzare i rapporti esistenti con tali clienti, ovvero di instaurarne di nuovi, risulta determinante al fine di consolidare la posizione di leadership che il Gruppo detiene sul mercato. I rapporti con clienti OEM sono tipicamente disciplinati da accordi che non prevedono quantitativi minimi di acquisto. Pertanto non può essere garantita la domanda di prodotti del Gruppo da parte di tali clienti per volumi prefissati. Al fine di soddisfare al meglio le esigenze di alcuni clienti, il Gruppo ha posto in essere nel corso degli ultimi anni una politica di delocalizzazione di parte della propria produzione in paesi ove sono direttamente presenti taluni di loro e si appresta a fare altrettanto in altre nazioni. Per tali considerazioni, ed anche alla luce del vantaggio competitivo acquisito nell'offerta di soluzioni per lo sviluppo delle vendite nel canale After Market, il Gruppo ritiene di non essere soggetto a un significativo rischio di dipendenza dai clienti OEM. Tuttavia non è possibile escludere che un'eventuale perdita di clienti importanti ovvero la riduzione degli ordini da parte di essi o il ritardo negli incassi rispetto a quanto pattuito contrattualmente potrebbero determinare effetti negativi sui risultati economico-finanziari del Gruppo.

● Rischi connessi all'alta competitività in cui il Gruppo opera

I mercati nei quali opera il Gruppo sono altamente concorrenziali in termini di qualità, di innovazione, di condizioni economiche e di affidabilità e sicurezza. Il successo dell'attività dipenderà dalla capacità di mantenere ed incrementare le quote di mercato e di espandersi attraverso nuove soluzioni innovative. Il Gruppo effettua un monitoraggio continuo del mercato allo scopo di individuare tempestivamente l'introduzione di nuovi o alternativi sistemi di alimentazione di autoveicoli da parte dei concorrenti e delle case automobilistiche e, conseguentemente, gestisce il rischio perseguendo una politica di progressiva diversificazione ed arricchimento del proprio portafoglio prodotti, al fine di minimizzare l'impatto economico eventualmente derivante.

● Rischi connessi alla responsabilità di prodotto

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Eventuali difetti di progettazione e di produzione dei prodotti del Gruppo, anche imputabili a soggetti terzi quali fornitori ed installatori, potrebbero generare una responsabilità di prodotto nei confronti di soggetti terzi. Inoltre, qualora i prodotti risultassero difettosi, ovvero non rispondessero alle specifiche tecniche e di legge, il Gruppo, anche su richiesta dei propri clienti, potrebbe essere tenuto a ritirare tali prodotti dal mercato sostenendone i relativi costi. Per queste ragioni è stata impostata una copertura assicurativa centrata su polizze master, negoziate e contratte centralmente e polizze locali di primo rischio. Queste ultime garantiscono l'attivazione immediata della copertura che viene integrata dalle polizze master ove l'impatto del danno superi il massimale locale. Al fine di mitigare ulteriormente il rischio legato alla responsabilità di prodotto, nel corso degli ultimi anni il Gruppo ha significativamente incrementato i massimali delle polizze master e recall. Vengono, inoltre, effettuati accantonamenti in appositi fondi stimati dal management in base all'incidenza storica delle difettosità riscontrate e alle più recenti e stringenti esigenze generate dalla sottoscrizione di accordi commerciali con i clienti OEM.

● Rischi connessi alla tutela della proprietà intellettuale

Il Gruppo provvede regolarmente alla registrazione dei marchi, brevetti e altri diritti di proprietà intellettuale di cui è titolare ed alla protezione del proprio know-how industriale ai sensi della normativa applicabile, al fine di evitare il rischio di imitazione o di riproduzione dei prodotti da parte dei concorrenti o di terzi non autorizzati.

A tale riguardo, si segnala che il Gruppo opera in oltre 50 paesi del mondo e che una parte delle vendite dei prodotti del Gruppo ha luogo in paesi emergenti o in via di sviluppo, in cui potrebbero essere presenti forme di tutela non pienamente efficaci ovvero maggiori rischi di contraffazione dei prodotti. Pertanto, non è possibile eliminare il rischio di contraffazione dei prodotti e di contestazione dei marchi e brevetti da parte di terzi, né escludere che i terzi vengano a conoscenza del know-how o di segreti industriali o che i concorrenti riescano a sviluppare prodotti, know-how e tecnologie analoghe a quelle del Gruppo. Eventuali contraffazioni, contestazioni e/o controversie attive e passive in materia di tutela della proprietà intellettuale che vedessero il Gruppo soccombente potrebbero riflettersi negativamente sui suoi risultati economico-finanziari.

● Rischi connessi alla recuperabilità di attività immateriali, in particolare avviamento, partecipazioni ed imposte anticipate

Nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 risultano iscritte immobilizzazioni immateriali per complessivi Euro 50.858 migliaia, di cui Euro 8.228 migliaia relativi a costi di sviluppo, Euro 30.094 migliaia ad avviamento, Euro 12.536 migliaia a marchi e brevetti, oltre a crediti per imposte anticipate nette per complessivi Euro 8.704 migliaia. La recuperabilità di tali valori è legata al realizzarsi dei piani industriali futuri delle Cash Generating Unit di riferimento.

In particolare, il Gruppo ha attuato, nell'ambito della strategia di sviluppo, acquisizioni di società che hanno consentito di incrementare la presenza sul mercato e coglierne le opportunità di crescita. Con riferimento a tali investimenti, esplicitati in bilancio a titolo di avviamento, non sussiste la garanzia che il Gruppo sarà in grado di raggiungere i benefici inizialmente attesi da tali operazioni.

Analogamente, le partecipazioni in joint venture, consolidate secondo il metodo del patrimonio netto, sono sottoposte ad impairment test in caso siano identificati trigger events che possano far presagire potenziali perdite di valore.

Il Gruppo monitora costantemente l'andamento delle performance rispetto ai piani previsti, ponendo in essere le necessarie azioni correttive qualora si evidenzino trend sfavorevoli che comportino, in sede di valutazione della congruità dei valori iscritti in bilancio, variazioni significative dei flussi di cassa attesi utilizzati per gli impairment test.

RISCHI FINANZIARI

TARIO E GLI ASSETTI PRO

● Rischio di tasso di interesse

Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse associato sia alla disponibilità di cassa sia ai finanziamenti a medio lungo termine. L'esposizione è riferibile principalmente all'Area Euro. Per quanto riguarda l'esposizione al rischio di volatilità dei tassi di interesse si segnala che l'indebitamento finanziario verso le banche è regolato prevalentemente da tassi di interesse variabili. Al fine di ridurre parzialmente i rischi connessi alla fluttuazione del tasso di interesse, il Gruppo nel corso dell'esercizio ha sottoscritto dei contratti finanziari derivati (IRS) volti a coprire il 70% delle principali linee di credito del nuovo finanziamento.

Il recente andamento economico-finanziario del Gruppo ha comportato un miglioramento del merito di credito assegnato dagli istituti finanziari, fattore che ha consentito al Gruppo di rinegoziare il proprio indebitamento e di chiudere il precedente Accordo di Ottimizzione.

I rischi di tasso di interesse sono stati misurati attraverso la sensitivity analysis e sono stati analizzati i potenziali riflessi di oscillazione del tasso di interesse Euribor sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 con particolare riferimento alle disponibilità di cassa ed ai finanziamenti. La variazione in aumento di 50 basis point sull'Euribor, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto per il Gruppo un incremento degli oneri finanziari di Euro 303 migliaia a fronte di un incremento dei proventi finanziari pari a Euro 107 migliaia.

● Rischio di cambio

Il Gruppo commercializza parte della propria produzione e, seppur in misura assai ridotta, acquista alcuni componenti anche in Paesi che non aderiscono all'Area Euro. In relazione al rischio di cambio si segnala che l'ammontare dei saldi contabili espressi in valuta diversa da quella funzionale è da ritenersi non significativo rispetto al totale dei ricavi del Gruppo. Il Gruppo non ha sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei cambi e, in accordo con quella che è stata la politica del Gruppo stesso, fino a questo momento, non vengono sottoscritti strumenti finanziari derivati ai soli fini di negoziazione. Pertanto il Gruppo rimane esposto al rischio di cambio sui saldi delle attività e passività in valuta a fine anno.

● Rischio di prezzo

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello internazionale ed è pertanto esposto al normale rischio di oscillazione prezzi tipici del settore. La politica del Gruppo è quella di coprire, ove possibile, il rischio tramite impegni dei fornitori a medio periodo.

● Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali, dalle altre attività finanziarie e dalle garanzie, eventualmente, prestate dal Gruppo.

Crediti commerciali ed altri crediti

Il Gruppo tratta abitualmente con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo sottoporre i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate a procedure di verifica sulla relativa classe di credito. Detta verifica comprende anche valutazioni esterne quando disponibili. Per ciascun cliente vengono stabiliti dei limiti di vendita, rappresentativi della linea di credito massima, oltre la quale è richiesta l'approvazione della direzione. I limiti di credito vengono rivisti periodicamente e i clienti che non soddisfano le condizioni di affidabilità creditizia stabiliti dal Gruppo possono effettuare acquisti solo con pagamento anticipato. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato a cadenza quindicinale nel corso dell'esercizio, allo scopo di minimizzare l'esposizione al rischio di perdite. Infine, per quanto riguarda i clienti nuovi e non operanti in Paesi appartenenti all'Unione Europea, è generalmente utilizzata, ove possibile, la lettera di credito a garanzia del buon fine degli incassi.

La Società effettua cessioni di crediti di tipo pro-soluto.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative.

Altre attività finanziarie

Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.

● Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie.

A fronte del continuo e netto miglioramento delle performance economiche e finanziarie del Gruppo e delle favorevoli condizioni dei mercati finanziari in termini di costo del denaro, nel corso del primo semestre 2019 il management ha intrapreso importanti trattative con alcuni primari istituti finanziari con l'obiettivo di ottenere un nuovo finanziamento volto ad estinguere l'indebitamento finanziario del Gruppo derivante dall'Accordo di Ottimizzazione sottoscritto nel marzo 2017 ed il Prestito Obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" codice ISIN IT0005107237, oltre ad ottenere una contestuale riduzione degli oneri finanziari.

TARIO E GLI ASSETTI PRO

In data 26 giugno 2019 la Landi Renzo S.p.A., congiuntamente a Lovato Gas S.p.A. e SAFE S.p.A., società controllate/collegate ancora rientranti nell'Accordo di Ottimizzazione, ha sottoscritto con gli istituti finanziari coinvolti nell'accordo la risoluzione formale dello stesso, prevedendo inoltre:

  • il rimborso anticipato volontario dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione; e
  • il mantenimento in essere a revoca delle linee di credito commerciali ed in conto corrente esistenti e delle altre garanzie da parte delle banche finanziatrici anche al di fuori dell'Accordo di Ottimizzazione.

In pari data, la Società ha siglato con un pool di tre primarie banche (BPM - mandated lead arranger e bookrunner, Intesa Sanpaolo e Unicredit) un contratto di finanziamento a medio-lungo termine di durata quinquennale per un importo complessivo di Euro 65 milioni a condizioni economiche più favorevoli che consentirà una riduzione degli oneri finanziari rispetto a quelli attuali, oltre a migliorare il profilo di indebitamento del Gruppo. Le relative risorse finanziarie sono state utilizzate per il rimborso integrale dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione, avvenuto in data 28 giugno 2019, e del Prestito Obbligazionario, avvenuto in data 1 luglio 2019, per complessivi Euro 55 milioni. La parte restante dei nuovo finanziamento sarà utilizzata per sostenere gli investimenti attuali e futuri.

Il suddetto contratto di finanziamento prevede covenants finanziari che risultano rispettati alla data del presente bilancio.

Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario

Nota metodologica

La Dichiarazione Non Finanziaria consolidata 2019 (di seguito anche la "Dichiarazione") del Gruppo Landi Renzo (di seguito anche il "Gruppo"), rendiconta ai diversi stakeholder di riferimento le novità, i progetti e i risultati conseguiti durante il 2019 in relazione alle performance economiche, sociali ed ambientali.

In linea con lo scorso anno, la Dichiarazione viene pubblicata con cadenza annuale ed è stata predisposta in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del D.Lgs. 254/2016 (di seguito anche il "Decreto") e dai GRI-Sustainability Reporting Standards (di seguito anche "GRI Standards"), secondo l'opzione "Core". I GRI Standards costituiscono ad oggi lo standard maggiormente diffuso a livello internazionale in tema di rendicontazione di sostenibilità.

Sulla base di quanto disposto dall'art. 2 del Decreto ("Ambito di applicazione"), la reportistica non finanziaria del Gruppo Landi Renzo ha natura obbligatoria, in quanto si assumono soddisfatti i "requisiti dimensionali" dei soggetti tenuti all'obbligo di pubblicazione della Dichiarazione Non Finanziaria.

La presente Dichiarazione è sottoposta alla revisione limitata ("limited assurance engagement") di PricewaterhouseCoopers S.p.A. secondo i criteri indicati dal principio "International Standard on Assurance Engagements 3000 – Assurance Engagements other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board.

Il processo di redazione del documento, così come la definizione dei contenuti e la determinazione della materialità delle tematiche in esso trattate, si è basato sui principi previsti dalle Linee Guida GRI Standards 2016 e ha previsto il coinvolgimento dei responsabili di funzione aziendali (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Gli stakeholders e i temi rilevanti").

La rilevanza delle informazioni inserite nella Dichiarazione è stata definita tenendo in considerazione gli impatti e le responsabilità avvertite in ambito economico, sociale ed ambientale, il contesto normativo di riferimento e le specificità del settore in cui il Gruppo opera, nonché le esigenze e le aspettative degli stakeholders.

I dati e le informazioni inseriti nel documento si riferiscono all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 e, dove esplicitamente specificato, ad alcuni progetti significativi realizzati nei primi mesi del 2020.

Per fornire una rappresentazione puntuale delle performance di sostenibilità raggiunte, è stata privilegiata l'inclusione di grandezze misurabili direttamente, evitando il più possibile il ricorso a stime, le quali, laddove necessarie, si basano sulle migliori metodologie disponibili o su rilevazioni campionarie e il loro utilizzo è segnalato all'interno dei singoli indicatori. Per consentire al lettore di valutare l'evoluzione delle performance di sostenibilità, le informazioni quantitative sono presentate lungo un arco temporale di tre anni, ad eccezione di alcuni dati presentati solo per il 2019.

Il perimetro di rendicontazione della presente Dichiarazione Non Finanziaria non ha subito variazioni rispetto allo scorso anno.

Nello specifico la Dichiarazione si riferisce a Landi Renzo S.p.A. e alle società consolidate con metodo integrale: controllata italiana (Lovato Gas S.p.A.) e società estere (Landi Renzo Polska Sp.Zo.O., L.R. Pak (Pvt) Limited, Landi Renzo RO S.r.l., Landi Renzo USA Corporation, AEB America S.r.l., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company e LR Industria e Comercio Ltda).

Come riportato anche nella Dichiarazione 2018, sono escluse dal perimetro di rendicontazione le seguenti società: SAFE S.p.A. conferita in joint venture nella newco SAFE & CEC S.r.l. in data 29 dicembre 2017 ed Eighteen Sound S.r.l. ceduta (insieme alla controllata Sound and Vision) in data 11 dicembre 2017.

In linea con gli anni passati, sono escluse altresì le società Officine Lovato Private Limited e Landi International B.V., le quali sebbene consolidate integralmente, non risultano significative ai fini della rendicontazione non finanziaria, in quanto prive di personale. Ulteriori limitazioni rispetto a tale perimetro sono opportunamente indicate nel seguito della Dichiarazione. Di seguito si rappresentano le limitazioni di perimetro rispetto agli ambiti del Decreto.

Personale Diritti Sociale
HR SSL umani Ambiente Sociale Fornitori Corruzione
Società GRI Standard GRI Standard GRI Standard GRI Standard GRI Standard GRI Standard GRI Standard
Landi Renzo S.p.A. x x x x x x x
Lovato Gas S.p.A. x x x x x x x
AEB America S.r.l. x x x x x x x
Beijing Landi Renzo
Autogas System Co.
Ltd
x x x x x x x
Landi Renzo USA
Corporation
x x x x x x x
Landi Renzo Pars
Private Joint Stock
Company
x x x x x x x
L.R. Pak (Pvt)
Limited
(*) x x x x x x
Industria e Comercio
Ltda
(*) x x x x x x
Landi Renzo RO srl x x x x x x x
Landi Renzo Polska
Sp.Zo.O.LR
x x x x x x x
Officine Lovato
Private Limited
N/A N/A N/A N/A N/A N/A N/A
Landi International
B.V.
N/A N/A N/A N/A N/A N/A N/A

x: Informazione rendicontata

(*) Informazione parzialmente disponibile

Lettera agli stakeholder

Landi Renzo ha sempre palesato il forte desiderio di costruire una relazione fondata sulla fiducia e la trasparenza con i propri stakeholder e la collettività nel suo insieme. In questo senso, il tema della sostenibilità è diventato una vera e propria pietra angolare, nonché leva competitiva strategicamente rilevante per tutto il Gruppo.

A partire dalla prima edizione indotta da Landi Renzo per la redazione del bilancio di Sostenibilità ci sentiamo sempre più vicini verso le nostre persone e le loro motivazioni nel mettere in pratica i perni fondamentali della responsabilità sociale, integrandola all'interno della stessa cultura aziendale.

La sfida è crescere senza limitarsi solamente ad un legittimo obiettivo di profitto, ma altresì generare continui interscambi con i nostri stakeholder, fondati su principi ambientali etici e sociali. A fronte di quanto appena detto, dobbiamo considerare la sostenibilità un orientamento costante per le nostre scelte quotidiane, che si esplicita nell'offrire valide alternative ai mezzi tradizionali perfezionando tecnologie ecologiche e green.

La promessa adempiuta di trasparenza e correttezza fatta nel 2018 è stata avvalorata anche per l'anno corrente e la sostenibilità ha così pervaso il modus operandi del Gruppo in maniera assoluta. Per quanto riguarda la politica di sviluppo professionale, in Landi Renzo viene intesa come un processo strategico che permea trasversalmente tutta l'azienda mettendo in luce le capacità specifiche di ciascun soggetto che la compone.

Altro Asset imprescindibile per il nostro business è la costante ricerca della qualità. L'attenzione agli aspetti qualitativi è da sempre stata universalmente riconosciuta all'interno del Gruppo per l'intera filiera di business. Già dal 1996 la capogruppo aveva deciso di munirsi di un Sistema Qualità ISO 9001 che consentisse ai processi di progettazione, produzione, vendita ed assistenza clienti di dotarsi di maggiore reattività in termini di risposta alle esigenze del mercato. Nel 2019 abbiamo ottenuto un risultato importante per il conseguimento di requisiti di sostenibilità come fornitore automotive: la GOLD MEDAL. L'intera organizzazione è costantemente tesa al miglioramento continuo, che ha portato il Gruppo Landi Renzo ad avere un ruolo di primaria importanza nel mercato automotive tramite solide collaborazioni con i costruttori di auto.

Operiamo all'interno del mercato consapevoli del fatto che le attività svolte dai fornitori sono imprescindibili all'interno del processo produttivo ed organizzativo e quindi adottiamo un approccio orientato alla trasparenza ed alla collaborazione al fine di istaurare relazioni stabili e durature nel tempo. Distinguiamo, nel settore, i fornitori in grado di garantire non solo elevato livello qualitativo dei componenti acquistati, ma anche una solidità economica finanziaria ed una reputazione utile a mantenere un determinato valore aggiunto.

Fin da sempre, ci siamo impegnati nella diffusione di una mobilità sostenibile e uno sviluppo orientato a soluzioni innovative tese a generare impatti positivi sul miglioramento della qualità dell'aria e dell'ambiente. Tra le strategie che perseguiamo, ad oggi, la creazione di un mondo più pulito e vivibile è sicuramente la più sfidante.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Stefano Landi

L'Alternativain movimento

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Oltre 60 anni di storia per costruire il futuro

La storia di Landi Renzo è la storia della mobilità sostenibile. Da oltre sessant'anni infatti il Gruppo lavora per un presente ed un futuro più ecologico. Un percorso di ricerca e di eccellenza produttiva mirato ad un unico obiettivo: progettare e realizzare soluzioni tecnologiche alternative che consentano la diffusione di veicoli alimentati a metano e GPL. L'azienda reggiana nasce con il nome di Officine Meccaniche Renzo Landi nel 1954, ad opera di Renzo Landi e della moglie Giovannina Domenichini. Sfruttando il contesto economico di quegli anni, che vedeva l'Italia e in particolare l'Emilia favorevoli all'impiego del gas per autotrazione, la famiglia Landi costruisce una lunga storia di successi. Negli anni '90 Landi Renzo diventa un gruppo industriale e il processo di internazionalizzazione prosegue anche con il nuovo millennio, con l'apertura di diverse filiali all'estero. Il 26 giugno 2007 Landi Renzo S.p.A. entra a far parte del segmento STAR di Piazza Affari. Un passo significativo, con il quale l'azienda ha inteso dare nuovo slancio alla propria crescita. Allo stesso tempo la quotazione è garanzia di reputazione del Gruppo Landi Renzo sui mercati e nei rapporti con clienti e fornitori di alto livello. L'obiettivo è quello di accelerare il processo di sviluppo in un settore, quello delle energie alternative, che richiede ingenti investimenti nella ricerca, che rappresenta il principale driver di crescita e sviluppo.

Il percorso storico del Gruppo Landi Renzo

ANNI '50

Nel 1954 a Reggio Emilia Renzo Landi, insieme alla moglie Giovannina Domenichini, fonda Officine Meccaniche Renzo Landi: unica ditta costruttrice di miscelatori specifici per ogni tipo di veicolo.

ANNI '60

L'attività di vendita esterna si sviluppa in breve tempo su tutto il territorio nazionale e, tra il 1963 e il 1964, si registrano le prime esportazioni verso Giappone, Francia, Belgio e Olanda. Ben presto si aprono opportunità anche nei mercati dell'Europa orientale, dell'India e del Sud America.

ANNI '70-'80

Renzo Landi scompare prematuramente nel 1977. L'azienda continua l'attività, gestita dalla moglie e dal figlio Stefano il quale, nel 1987, diventa Amministratore Delegato della società, che assume la denominazione sociale di S.p.A.

ANNI '90

Landi Renzo diviene un Gruppo Industriale: nel 1993 assume il controllo della società Landi S.r.l. e di Eurogas Holding B.V., azienda olandese che opera nel settore.

Nasce nel 1999 la filiale polacca del Gruppo, Landi Renzo Polska S.p.Z.o.o. e l'anno successivo viene acquistata la società Med S.p.A. di Reggio Emilia.

2000-2007

Sono anni di grande espansione per il Gruppo. Nel 2001 viene acquisita la società Eurogas Utrecht B.V. da parte della controllata Landi International B.V., il processo di internazionalizzazione prosegue con l'apertura di ulteriori filiali all'estero: in Brasile nel 2003, in Cina nel 2005 e in Pakistan nel 2006. Nello stesso anno nasce anche Landi Renzo Corporate University, polo di sviluppo delle risorse umane e diffusione della cultura della mobilità sostenibile.

Il Sistema Qualità Landi Renzo, già certificato ISO 9001 dal 1996 e ISO/TS 16949 dal 2001 (quest'ultima propria del settore Automotive), nel novembre 2006 estende alla Rete Italia i processi e le procedure ISO 9001 al fine di garantire gli standard qualitativi già adottati dall'azienda.

Nel 2007, a Teheran (Iran), viene inaugurata Landi Renzo Pars.

Il 26 giugno 2007 Landi Renzo S.p.A. debutta al segmento STAR di piazza Affari.

2008-2016

Nell'ottobre del 2008 ha luogo l'acquisizione del terzo player a livello internazionale, Lovato Gas S.p.A..

Tra il 2010 ed il 2013 vengono acquisite AEB Technologies e l'americana Baytech, sempre nello stesso periodo vengono costituite ulteriori società controllate in Romania, Venezuela, Argentina, India e Stati Uniti.

A luglio 2012 entra a far parte del Gruppo SAFE S.p.A. e l'anno successivo Emmegas S.r.l. Sempre nel 2013 viene inoltre costituita Eighteen Sound S.r.l., precedentemente inclusa in AEB Technologies. Inoltre, vengono costituite le Joint Venture indiana Krishna Landi Renzo India Private Limited Held e la uzbeka EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC.

Nel corso del 2014 nasce la società Safe Gas Pte. Ltd. in Singapore. Nello stesso anno, in occasione dell'evento organizzato per i festeggiamenti del 60° anniversario di Landi Renzo S.p.A., viene inaugurato il Nuovo Centro Ricerca e Sviluppo, che nel 2015 ha ottenuto il Premio Sviluppo Sostenibile.

Nel 2015 nasce Landi Renzo Argentina S.r.l. con sede a Buenos Aires.

2017-2019

Visto la crescente complessità del contesto economico finanziario internazionale nel quale il Gruppo si trova oggi ad operare e viste le sfide future che lo stesso dovrà affrontare nel suo percorso di crescita, è stato identificato un nuovo management team cha ha avviato un progetto orientato a migliorare l'efficienza nella gestione mediante l'identificazione di una serie di interventi volti a ridurre la struttura dei costi per allinearli alle best practice del settore Automotive.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un nuovo Amministratore Delegato, il Dott. Cristiano Musi che già ricopriva la carica di Direttore Generale, che vanta elevata professionalità e forti esperienze internazionali. Nel corso del 2017 è stato completato un progetto di riorganizzazione della struttura organizzativa del Gruppo mirata ad una maggiore focalizzazione sul core business. In particolare, è stato rivisto il processo organizzativo del settore Automotive con la finalità di integrare strategicamente la gestione delle diverse società Automotive del Gruppo e migliorarne l'efficienza, l'efficacia e la capacità di innovazione.

Con l'obiettivo di focalizzarsi sul rilancio delle attività core del Gruppo è stata ceduta la società Eighteen Sound S.r.l. ed è stata fusa per incorporazione la società AEB S.p.A. in Landi Renzo S.p.A.

Inoltre, in data 30 ottobre 2018, la società Emmegas S.r.l. viene fusa per incorporazione in Landi Renzo S.p.A. Nel corso del 2019 Landi Renzo Industria e Comercio Ltda, filiale brasiliana del Gruppo, ha siglato un importante partnership in esclusiva con Uber in Brasile. La partnership prevede l'offerta agli autisti di Uber, in tutto il paese sudamericano, dell'installazione dei sistemi di alimentazione a gas di Landi Renzo. Inoltre, le officine autorizzate Landi Renzo metteranno a disposizione un servizio di assistenza post-vendita. La partnership prevede anche l'offerta, da parte di Uber agli autisti partner brasiliani, di una speciale linea di finanziamento per l'acquisto e l'installazione dei sistemi metano di Landi Renzo. I due player internazionali quindi si posizioneranno in prima linea nella riduzione dell'inquinamento.

Ulteriore importante accordo, siglato nel corso del 2019, è stato quello tra Landi Renzo, insieme alla joint venture indiana Krishna Landi Renzo, e Ford India. L'accordo prevede che Landi Renzo produca e installi le sue soluzioni per la versione a gas metano della nuova Ford Aspire, garantendo anche un'assistenza postvendita attraverso le sue officine autorizzate sul territorio.

Gli accordi con Uber Brasile e Ford India rappresentano la volontà di proseguire lo sviluppo commerciale internazionale del Gruppo Landi Renzo che, pur mantenendo solide radici in Italia, ha saputo posizionarsi nel tempo come market leader nei principali Paesi in cui la gas mobility ha acquisito un ruolo sempre più rilevante.

Il Business di riferimento: l'eco-mobility

L'eco-mobility ha assunto negli ultimi anni una sempre maggiore importanza, GPL e metano restano le opzioni più diffuse nell'ambito delle soluzioni ecologiche per i trasporti. Queste tecnologie sono distintive del know-how aziendale del Gruppo Landi Renzo, caratterizzato dall'abbinamento tra ricerca ed eccellenza produttiva.

Il Gruppo Landi Renzo, infatti, possiede una consolidata esperienza nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi ecocompatibili di conversione a GPL e metano per autotrazione. Tali soluzioni sono progettate con il più alto livello di personalizzazione per adattarsi alle specifiche esigenze dei diversi modelli di veicolo, destinati ai due mercati di riferimento:

Gli impianti a Gas Metano e GPL Landi Renzo utilizzano fonti energetiche a impatto ambientale ridotto rispetto ai combustibili tradizionali e contribuiscono così allo sviluppo di una mobilità ecologica, garantendo minori emissioni e vantaggi economici

  • le case automobilistiche (OEM Original Equipment Manufacturers), con le quali sono attive partnership consolidate;
  • le società distributrici di gas e la rete di filiali, rivenditori, importatori indipendenti e officine installatrici (AM - After Market).

Il Gruppo ha raggiunto una posizione primaria a livello mondiale attraverso un'elevata attenzione all'ambiente, un continuo sviluppo tecnologico e qualitativo dei propri prodotti, un modello di business flessibile ed efficiente ed un costante ascolto alle esigenze del cliente e del mercato.

L'offerta del Gruppo Landi Renzo è composta da sistemi e componenti per la conversione a gas di motori a benzina e Diesel. Il progetto strategico del Gruppo sta proseguendo con il completamento dei primi prodotti e soluzioni nell'ambito della mobilità a metano, LNG e a idrogeno, soprattutto nel segmento del trasporto pesante. Per quanto riguarda la mobilità a idrogeno, si stanno concretizzando le prime opportunità commerciali e continuano i progetti per lo sviluppo di nuovi prodotti in collaborazione sia con clienti OEM, sia con centri di ricerca ed università.

Ogni prodotto è il risultato di studi approfonditi e ricerche in ambito tecnologico che, negli anni, hanno portato alla registrazione di numerosi brevetti. Le molteplici invenzioni del centro Ricerca e Sviluppo del Gruppo hanno segnato una decisa evoluzione nell'integrazione dei componenti all'interno dei veicoli, sia per quanto riguarda la meccanica che per quanto riguarda l'elettronica.

Aspetti distintivi del Gruppo Landi Renzo

I marchi

Il Gruppo Landi Renzo presta particolare attenzione anche all'immagine dei propri marchi, sviluppata attraverso attività di marketing a livello internazionale e di comunicazione strategica diretta ai propri clienti ed agli utilizzatori finali. Il marchio identificativo del Gruppo Landi Renzo nasce nel 2015 per comunicare i valori comuni delle aziende che ne fanno parte: all'Innovazione, Internazionalizzazione e Formazione continua.

I marchi del Gruppo Landi Renzo

Mission e vision

"Costruire un mondo più pulito e disegnare un futuro di migliore qualità per le prossime generazioni, osservando il più alto senso di responsabilità sociale verso il territorio, la società e l'ambiente nella diffusione della cultura della mobilità ecosostenibile."

Questa è la mission del Gruppo, che offre un contributo tangibile a questo ambizioso obiettivo: da oltre 60 anni il Gruppo Landi Renzo fornisce risposte concrete ed efficaci alle problematiche di sostenibilità ambientale.

Dai combustibili ecocompatibili tradizionali quali GPL e metano, ai nuovi orizzonti nel settore automotive: il Gruppo investe costantemente in ricerca e progettazione di tecnologie all'avanguardia, per trasformare in realtà un progetto di futuro.

Una tensione all'innovazione testimoniata da tutti i brevetti depositati nel corso degli anni, che hanno contribuito ad aprire nuove strade e a indicare nuovi orizzonti a tutto il settore.

I valori

"Tecnologia, innovazione, rispetto per il pianeta e per l'essere umano sono i valori attraverso i quali, quotidianamente, trasformiamo il presente nel futuro che desideriamo."

Fin dalla sua nascita, il DNA del Gruppo si caratterizza per la profonda convinzione che le persone siano il valore fondamentale per il successo del Gruppo Landi Renzo nel mondo. Tale consapevolezza si riflette nella scelta dei valori che quotidianamente ispirano l'attività del Gruppo.

I valori del Gruppo Landi Renzo

Il contributo ecologico ed economico del gas per autotrazione

Come soluzione concreta alle problematiche ambientali, il Gruppo Landi Renzo offre tecnologie in grado di ridurre drasticamente le emissioni di CO2, oltre che gli ossidi di azoto e le polveri sottili, soprattutto rispetto alle vetture diesel, maggiore causa dell'inquinamento atmosferico e dei conseguenti effetti sulla salute che ne derivano. L'utilizzo del metano e del GPL, infatti, ha notevoli vantaggi da molti punti di vista, sia rispetto alla benzina che al diesel.

Ad esempio, per il metano, a parità di km percorsi, in Italia la spesa è oggi inferiore del 60% rispetto alla benzina. In comparazione con gli altri combustibili fossili, la molecola del metano (CH4) è la più semplice e quella con il più alto tenore di idrogeno. Per questo motivo, a parità di energia prodotta, il metano produce il 20% in meno di CO2 rispetto alla benzina. In aggiunta, un'auto alimentata a metano emette tipicamente emissioni inferiori di ossidi d'azoto, monossido di carbonio e idrocarburi incombusti. Grazie alla migliore combustione, i veicoli alimentati a metano godono di un allungamento degli intervalli di cambio dell'olio fino a 40.000 km e non è raro scorgere veicoli a metano che hanno percorso anche 350.000-400.000 km percorsi, in alcuni casi persino 500.000. Uno dei principali motivi di questa condizione è che il metano, per natura, si miscela in maniera molto più efficiente con l'aria in camera di combustione. Ad oggi, le tecnologie offerte da Landi Renzo sono già adatte a funzionare su vetture alimentate a bio-metano, un combustibile di estremo valore economico e ambientale (che rientra tra le iniziative inserite nel nuovo "European New Green Deal") che rende vetture con tradizionali motori endotermici assolutamente confrontabili, se non migliorative rispetto a vetture elettriche in un'analisys "WtW" (analisi Well-to-Whell", letteralmente dal "pozzo alla ruota", che permette di confrontare i carburanti per analisi di tipo energetico e può essere utilizzato anche per analisi di carattere ambientale) .

Prestazioni del tutto analoghe si riscontrano nel GPL, con la sola eccezione della CO2 prodotta, superiore a quella del metano ma comunque inferiore di circa l'11% rispetto a quella della benzina.

Inoltre, in quanto gas, metano e GPL non inquinano il suolo, l'acqua e le falde acquifere. Il GPL è un derivato della raffinazione del petrolio, di cui costituisce la frazione più leggera. In gran parte è costituito da propano, lo stesso con cui normalmente vengono caricati gli accendini, tanto che in molti casi si parla indifferentemente di Gas Propano Liquido. Alle normali temperature ambientali, il GPL si mantiene liquido se stoccato a pressione di poche atmosfere e, come tale, può essere trasportato facilmente all'interno di semplici serbatoi rinforzati in quantità analoghe a quelle della benzina. In Italia l'uso del GPL al posto della benzina garantisce un risparmio economico attorno al 60%.

Inoltre, il Gruppo Landi Renzo ha definito di validità strategica le applicazioni alimentate a idrogeno, che rappresenta un ulteriore potenziale tecnologia pulita del futuro. L'alimentazione a idrogeno infatti può essere vista come la naturale evoluzione per chi, come il Gruppo Landi Renzo, si è occupato per decenni di GPL e metano, con i benefici annessi dello scarsissimo impatto ambientale senza la richiesta della modifica delle abitudini dell'utente tradizionale.

Anche nell'ambito dei sistemi di conversione dei motori diesel (tecnologia Diesel Dual Fuel), nel corso dell'anno è stata avviata una interessante attività di conversione di veicoli agricoli, realizzando un paio di

prototipi che utilizzano tale tecnologia. La tecnologia Dual Fuel consiste nella possibilità di utilizzare contemporaneamente un mix di gasolio e metano mediante un sistema di alimentazione aggiuntivo che non pregiudica il funzionamento in modalità originale (diesel), ma ne sfrutta l'esigenza riducendo le emissioni di CO2 in misura maggiore rispetto a qualsiasi altro motore a combustione interna. Il sistema permette infatti di ridurre sia i costi di esercizio che le emissioni inquinanti in atmosfera; consentendo di abbattere le emissioni di polveri sottili e di CO2.

La Governancedella Sostenibilità

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Gli stakeholder e i temi rilevanti

Fin da sempre, la Responsabilità Sociale ha rappresentato per il Gruppo Landi Renzo l'espressione concreta dei propri valori. Essa è parte integrante della mission e della strategia di Gruppo, nonché il pilastro base sulla quale costruire la fiducia e la credibilità nei confronti degli stakeholder di riferimento.

Individuare e coinvolgere i soggetti, che possono essere influenzati o influenzare le attività del Gruppo, nelle varie fasi del processo ESG (Environmental, Social and Governance), nonché nell'ottica di una partecipazione diffusa, condivisa e di prossimità rispetto agli obiettivi di Responsabilità Sociale, rappresenta il pilastro per stabilire e mantenere relazioni mutualmente favorevoli, durature e basate sul dialogo continuo. Trasparenza, fiducia e consenso nelle decisioni sono infatti elementi cruciali per la creazione di valore condiviso e di lungo periodo.

Gli stakeholder di riferimento

A dimostrazione dell'impegno e dell'attenzione che il Gruppo ripone nell'ampio progetto di impresa sostenibile, nel 2019 è stata aggiornata l'analisi di materialità, al fine di indirizzare i contenuti della Dichiarazione Non Finanziaria coerentemente con la strategia di business, la mission, i valori aziendali e le priorità strategiche in ambito sociale e ambientale.

Importante novità da segnalare, relativamente al processo di aggiornamento della materialità, è stato sicuramente il coinvolgimento di uno stakeholder esterno (selezionato per la sua autorevolezza, la sua conoscenza del settore e la sua capacità di fornire punti di vista originali ed innovativi), come valutatore delle tematiche rilevanti. Questo ha rappresentato, senza dubbio, un elemento di concreto miglioramento rispetto al processo di analisi di materialità condotto dal Gruppo, per la prima volta nel 2017 e nel successivo aggiornamento del 2018, in cui è sempre stato previsto il coinvolgimento dei soli soggetti interni al perimetro aziendale (Top Management e funzioni aziendali che quotidianamente intrattengono rapporti con gli stakeholder principali). Segno di come lo stakeholder engagement stia ormai diventando un tema sempre più rilevante per il Gruppo e di come tutte le dimensioni, interne ed esterne, debbano essere valorizzate ed integrate attraverso un processo inclusivo volto alla creazione di valore condiviso.

L'analisi di materialità del Gruppo, predisposta in coerenza con quanto richiesto dai GRI Standards Sustainability Reporting Guidelines, rispecchia sia gli aspetti rilevanti (materiali) per il Gruppo Landi Renzo che le considerazioni e le aspettative dei propri stakeholder.

Matrice di materialità

Una tematica per essere considerata rilevante ("materiale") deve avere un impatto significativo sulle performance economiche, sociali e ambientali del Gruppo, tale da poter influenzare in modo significativo le valutazioni e le decisioni degli stakeholder.

Il processo di analisi si è sviluppato in due fasi:

  1. Individuazione dell'universo dei temi: individuazione delle tematiche potenzialmente materiali per il Gruppo Landi Renzo e i suoi stakeholder (effettuata attraverso un'analisi dei temi suggeriti dal GRI nel documento: "Sustainability Topics for Sectors: What do stakeholders want to know?", le conoscenze del settore e attività di media search) ed una successiva valutazione da parte del personale appartenente alle diverse direzioni aziendali per definire i temi più rilevanti da rendicontare all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria.

Non risultano variazioni rispetto ai temi materiali individuati nelle precedenti Dichiarazioni.

  1. Prioritizzazione dei temi: valutazione delle tematiche (da parte di tutti i soggetti, interni ed esterni, coinvolti), in base alla loro rilevanza per il raggiungimento degli obiettivi aziendali (rilevanza per il Gruppo Landi Renzo) e rispetto all'impatto che il tema può avere sulle decisioni degli stakeholder (rilevanza per gli stakeholder) in modo da determinare le tematiche con un maggior livello di priorità.

La materialità del Gruppo Landi Renzo risultante dalla prioritizzazione delle tematiche è riportata nella seguente matrice che rappresenta le due dimensioni valutate:

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2019 58

All'interno della matrice sono riportate tutte le tematiche materiali per il Gruppo Landi Renzo. In alto a destra vengono riportate le tematiche che hanno maggior rilevanza sia per il Gruppo Landi Renzo sia per gli stakeholder.

Si evidenzia inoltre che nella definizione dei temi materiali i seguenti aspetti sono considerati precondizioni per operare e sono pertanto valutati come molto rilevanti sia per il Gruppo Landi Renzo che per gli stakeholder:

a) creazione e distribuzione di valore sostenibile nel tempo;

b) sistema di governance trasparente ed efficace a supporto del business;

c) attenzione costante al rispetto della legge nello svolgimento delle proprie attività.

I temi dei diritti umani, dell'etica nella selezione dei fornitori e della lotta contro la corruzione attiva e passiva, pur non rientrando nell'analisi di materialità, sono considerati rilevanti ai fini del D.Lgs 254/2016 e pertanto vengono rendicontati nel documento.

Di seguito è stato riportato il prospetto di correlazione tra gli Aspetti del Decreto, i temi rilevanti e gli indicatori previsti dai GRI Standards Sustainability Reporting Guidelines. Le tematiche individuate come maggiormente rilevanti sono rendicontate all'interno delle specifiche sezioni della Dichiarazione.

Tabella di correlazione

Aspetti del Aspetti del GRI Riferimento al paragrafo e rimandi ai relativi
D.Lgs. 254/2016 Tema materiale Standards documenti
Personale Compliance e gestione
dei rischi
Impatti chiave, rischi e
opportunità (102-15)

I principali rischi di natura non finanziaria
Personale Politiche praticate e
modalità di gestione
dei rischi individuati
Modalità di gestione
(103)

Turnover

Relazioni sindacali e tutela dell'occupazione

Diritti umani, diversità a pari opportunità

Formazione

Valutazione del personale e sviluppo
professionale

Compensation e benefit

Tutela della salute e sicurezza sul lavoro
Personale Salute e sicurezza
sul lavoro
Salute e Sicurezza sul
Lavoro (403-2)

Tutela della Salute e Sicurezza sul lavoro.
Personale Valorizzazione
professionale,
formazione e
sviluppo delle
competenze
Formazione e
istruzione
(404-1;404-3)

Formazione;

Valutazione del personale e sviluppo
professionale
Personale Pari
opportunità/Diversi
tà e inclusione
Diversità e pari
opportunità (102-8; 102-
22; 405-1)

La Corporate Governance

Composizione e gestione del personale

Diritti umani, diversità e Pari Opportunità

Relazione sul Governo Societario e gli Assetti
Proprietari

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2019 59

Personale
Personale
Personale
Dialogo con le
rappresentanze
sindacali
Tutela
dell'occupazione
Politiche di
remunerazione e
incentivi
Relazioni tra lavoratori
e management (402-1)
Informativa generale
(102-41)
Occupazione (401-1),
Relazioni tra lavoratori
e management (402-1)
Presenza sul mercato
(202-1)
Occupazione (401-2)

Relazioni sindacali e tutela dell'occupazione

Composizione e gestione del personale

Turnover

Relazioni sindacali e tutela dell'occupazione

Relazione sul Governo Societario e gli Assetti
Proprietari

Compensation e benefit
Diritti Umani Compliance e gestione
dei rischi
Impatti chiave, rischi e
opportunità (102-15)

I principali rischi di natura non finanziaria
Diritti Umani Politiche praticate e
modalità di gestione
dei rischi individuati
Modalità di gestione
(103)

Diritti umani, diversità e pari opportunità
Diritti Umani - Non-discriminazione
(406-1)

Diritti umani, diversità e pari opportunità
Sociale Compliance e
gestione dei rischi
Impatti chiave, rischi e
opportunità (102-15)

La costante attenzione alla qualità (Salute e
sicurezza dei consumatori)
Sociale Politiche praticate e
modalità di gestione
dei rischi individuati
Modalità di gestione
(103)

La costante attenzione alla qualità

I rapporti con i clienti: canali di contatto,
monitoraggio della soddisfazione e
formazione
Sociale Qualità, affidabilità
e sicurezza dei
prodotti e servizi
offerti
Salute e sicurezza dei
clienti (416-1;416-2)
Marketing e
etichettatura (417-2)

La costante attenzione alla qualità
Sociale Innovazione
tecnologica (di
processo e/o di
prodotto)
(*)
L'innovazione la ricerca e sviluppo: un
modello di eccellenza
Sociale Customer
Satisfaction
(ascolto e
soddisfazione del
cliente)
Informativa generale
(102-43;102-44)
Salute e sicurezza dei
clienti (416-1;416-2)
Privacy dei clienti
(418-1)

I rapporti con i clienti: canali di contatto,
monitoraggio della soddisfazione e
formazione

La costante attenzione alla qualità
Dialogo e
Il dialogo con gli enti e le istituzioni e la
partecipazione attiva allo sviluppo
coinvolgimento
Sociale attivo con le (*)
Istituzioni sostenibile
Leadership
(consolidamento
della leadership di
Il Gruppo Landi Renzo nel mondo
Sociale settore ed (*)
Altri prodotti e mercati in cui opera il
espansione in Gruppo
mercati
internazionali)
Pratiche di
La Collettività e il territorio
approvvigionamento
I fornitori
Sociale Sostegno della (204-1)
Il dialogo con gli enti e le istituzioni e la
collettività Informativa generale partecipazione attiva allo sviluppo
(102-14;102-44) sostenibile
Sociale (Catena Compliance e gestione Impatti chiave, rischi e
di fornitura) dei rischi opportunità (102-15)
I principali rischi di natura non finanziaria
Sociale (Catena Politiche praticate e Modalità di gestione
di fornitura) modalità di gestione (103)
I fornitori
dei rischi individuati
Pratiche di
Sociale (Catena
di fornitura)
Valorizzazione dei approvvigionamento
I fornitori
fornitori locali (204-1)
La valorizzazione dell'economia locale.
Informativa generale
(102-9)
Ambiente Compliance e gestione Impatti chiave, rischi e
I principali rischi di natura non finanziaria
dei rischi opportunità (102-15)
Politiche praticate e Modalità di gestione
La politica i il sistema di gestione ambientale
Ambiente modalità di gestione (103)
Performance ambientali
dei rischi individuati
Tutela dell'ambiente Energia (302-1),
Ambiente (sia in termini di Emissioni (305-1; 305-2;
utilizzo efficiente 305-4; 305-7),
delle risorse che di Acqua (303-1)
Performance ambientali
riduzione delle Rifiuti per tipo e
emissioni in modalità di
atmosfera) smaltimento (306-2)
Ambiente Offerta di prodotti (*)
Il contributo ecologico ed economico del gas
eco-efficienti per autotrazione

L'innovazione e la Ricerca e sviluppo: un
modello di eccellenza
Lotta alla Compliance e gestione Impatti chiave, rischi e
corruzione dei rischi opportunità (102-15)
I principali rischi di natura non finanziaria
Lotta alla Politiche praticate e Modalità di gestione
modalità di gestione
La Coporate Governance
corruzione dei rischi individuati (103)
Lotta alla
corruzione - Anticorruzione (205-3)
La Coporate Governance

* Riguardo alla tematica in oggetto (non direttamente collegata ad un Aspetto previsto dalle Linee guida GRI Standards), Landi Renzo riporta nel documento l'approccio di gestione adottato.

I principali rischi di natura non finanziaria

Oltre ai rischi descritti all'interno della Relazione Finanziaria Annuale, nel paragrafo "Altre informazioni", l'attività svolta dal Gruppo è esposta a rischi di carattere non finanziario riconducibili principalmente agli ambiti Salute e Sicurezza dei dipendenti, gestione del personale, tutela dell'ambiente, corruzione, diritti umani e catena di fornitura. La valutazione di questi rischi è stata effettuata, per quanto riguarda tutti gli aspetti coperti dalle certificazioni sui sistemi di gestione adottati, come attività preliminare all'adozione di tali sistemi di gestione mentre, per gli altri aspetti non coperti da sistemi di gestione certificati, i rischi sono stati individuati considerando le attività tipiche del business in cui il Gruppo opera e le caratteristiche del mercato di riferimento. Nei capitoli successivi, oltre ad un approfondimento su detti rischi, che qui vengono presentati in una panoramica generale, saranno riportate le politiche e le attività adottate dal Gruppo per gestirli.

Salute e Sicurezza sul Lavoro

I rischi principali sono legati ai lavoratori impegnati in attività produttive, logistica, laboratori e officine, in quanto esposti ai rischi professionali tipici dovuti all'attività di lavoro nelle aziende metalmeccaniche ed in particolare nei processi di progettazione, sviluppo e produzione di regolatori di pressione, valvole, dispositivi elettronici ed accessori per sistemi di alimentazione a gas per motori a combustione interna. Tali rischi sono costituiti nello specifico da rischi meccanici, chimici, rischi da movimentazione manuale dei carichi e tutti quei rischi derivanti da lavorazioni con apparecchiature e prove elettroniche. L'analisi degli indici infortunistici 2019 evidenzia che la maggiore esposizione è data dalle attività indicate. A presidio di tali rischi la società Landi Renzo S.p.A. ha adottato, dal 2010, una Politica ed un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) i cui criteri di applicazione sono stati estesi anche alla Lovato Gas (nonostante questa non sia certificata). Da novembre 2019, in occasione del termine della certificazione OHSAS 18001:2007, si è provveduto, con riferimento alla Capogruppo Landi Renzo S.p.A., al rinnovo anticipato rispetto alla scadenza del 12 Marzo 2021 della certificazione in conformità ai requisiti della nuova norma ISO 45001:2018 (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "La tutela della salute e sicurezza").

Si segnala infine che il Gruppo sta seguendo con la massima attenzione l'evolvere dei casi di contagio da coronavirus verificatisi nel mese di febbraio 2020 ed è allineata ai provvedimenti ed alle raccomandazioni del Governo e delle altre Autorità. Sono state fornite al personale le indicazioni per l'adozione di cautele e misure di contenimento del rischio di contagio.

Gestione del personale

Landi Renzo è molto attento ad evitare possibili rischi che possono presentarsi nelle fasi di selezione del personale, come la mancata trasparenza nel processo di individuazione del candidato, l'assenza di requisiti idonei della risorsa selezionata, la valutazione non oggettiva delle competenze, l'inquadramento di ingresso (ruolo e retribuzione) non coerente rispetto alle competenze ed esperienze possedute dal candidato e la discriminazione. Altro rischio significativo è costituito dall'indisponibilità di risorse qualificate a livello locale in alcuni Paesi in cui il Gruppo Landi Renzo è presente.

Ulteriori rischi possono risiedere nell'inadeguatezza qualitativa e quantitativa del capitale umano rispetto al modello di funzionamento e all'evoluzione delle esigenze strategiche di business e nella scarsa o inadeguata attività formativa.

Inoltre, una particolare attenzione viene sempre dedicata al tema delle relazioni con i propri dipendenti e con i sindacati (i maggiori rischi, in questo caso, possono riguardare vertenzialità sindacali e rivendicazioni diffuse che possono condurre ad azioni di sciopero generale). Questo, al fine di minimizzare il rischio di danni causati ai dipendenti coinvolti dalle necessarie attività di ristrutturazione che hanno riguardato il Gruppo fino lo scorso anno.

Infine, i principali rischi legati alla gestione della diversità, di genere o di altro tipo, sono connessi principalmente a danni reputazionali per il Gruppo, nel caso in cui si presentassero problematiche sul tema stesso.

Tutela dell'ambiente

I principali rischi ambientali per il Gruppo sono legati alle attività tipiche di un'azienda metalmeccanica a basso impatto ambientale e sono:

  • emissione in atmosfera da traffico esterno, da impianti produttivi e termici, sostanze inquinanti per l'ozono e sostanze ad effetto serra;
  • consumi elettrici, di metano, di acqua da pozzo e da acquedotto o di altri materiali;
  • inquinamento acustico provocato dal traffico veicolare e dagli impianti produttivi.

Tutti i pericoli e i rischi per l'ambiente sono stati individuati e valutati secondo le norme di legge e sono state implementate tutte le attività tecniche e organizzative di prevenzione e protezione.

A seguito della valutazione, non sono emersi rischi significativi di sversamento o non corretta gestione dei rifiuti speciali.

Inoltre, nessuna attività di verifica condotta nel corso del 2019, quale parte del Piano di Audit 2019, ha infatti evidenziato specifici rilievi su tematiche di carattere socio-ambientale.

Il 15 giugno 2019 si è proceduto al rinnovo per il mantenimento della UNI ISO 14001:2015 per la Landi Renzo S.p.A.. L'Audit conclusosi positivamente consentirà, effettuando delle verifiche periodiche annuali, di mantenere il sistema fino al prossimo rinnovo previsto nel 2022 (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "La Politica e il Sistema di Gestione Ambientale").

Corruzione

La società opera in Paesi che presentano un rischio di corruzione medio/alto (Italia, Brasile e Romania) o alto (Cina, India, Iran, Argentina e Pakistan). Tale rischio si riferisce principalmente alla corruzione tra privati, poiché il Gruppo non è solito intrattenere rapporti con controparti commerciali "pubbliche" (P.A. o aziende controllate dalla P.A.), ovvero con la P.A. in qualità di soggetto regolatore.

A presidio di tale rischio, la Società Landi Renzo S.p.A. ha istituito un processo di whistleblowing attivando e mettendo a disposizione a tutti i destinatari del Modello 231 un canale di posta elettronica ad hoc, quale strumento di segnalazione di condotte illecite o di violazioni del Modello stesso. Tale canale garantisce la riservatezza dell'identità del segnalante nelle attività di gestione della segnalazione (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Modello Organizzativo ex Decreto Legislativo 231/2001, Codice Etico e lotta alla corruzione"). Si segnala infine che nel 2019 non si sono riscontrati episodi di corruzione.

Diritti umani

Alcune aree geografiche, dove il Gruppo è presente con le proprie attività produttive, potrebbero presentare potenziali rischi di violazione dei diritti umani, quali lo sfruttamento del lavoro minorile, del lavoro forzato, la violazione dei diritti dei lavoratori e, in generale, della persona.

Tali attività sono opportunamente presidiate dalle politiche e dalle procedure aziendali, in particolare, i Paesi che presentano rischi potenziali maggiori sono India, Cina, Iran, Pakistan e Brasile. In altri Paesi, come la Polonia, è stata adottata una linea telefonica dedicata a qualsiasi segnalazione da parte del personale.

A tali presidi di controllo si affianca l'attività dell'Organismo di Vigilanza, il quale ha istituito lo specifico canale di whistleblowing (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Diritti Umani, diversità e pari opportunità"). Non si rilevano rischi significativi sul tema dei diritti umani nelle società italiane del Gruppo.

Catena della fornitura

I principali rischi di carattere ambientale lungo la catena di fornitura del Gruppo, con particolare riferimento ai fornitori diretti di materiali, sono i rischi legati all'inquinamento del suolo e dell'acqua per il non corretto smaltimento di acque e liquidi per il raffreddamento e la manutenzione delle macchine nonché l'inquinamento atmosferico a causa del deposito a cielo aperto di materie prime per la produzione di acciai e dei fumi provocati dalle lavorazioni di materie plastiche e ferrose. Da un punto di vista sociale e di rispetto dei diritti umani, essendo la maggior parte dei fornitori del Gruppo operativa in Italia ed in Europa, i rischi si riferiscono al mancato rispetto, da parte dei fornitori, delle normative di riferimento.

Al fine di mitigare tali rischi il Gruppo si è dotato di specifici presidi di controllo lungo la catena di fornitura (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Fornitori").

RELAZIONE SULLA GESTIONE

La Corporate Governance

La Governance aziendale rappresenta l'insieme di strumenti, regole e meccanismi finalizzati ad una più efficace realizzazione dei processi decisionali dell'organizzazione nell'interesse di tutti gli stakeholder del Gruppo. La capogruppo Landi Renzo S.p.A. aderisce al Codice di Autodisciplina elaborato dal Comitato per la Corporate Governance delle Società Quotate, il cui ultimo aggiornamento è stato approvato nel mese di luglio 2018. Il sistema di amministrazione adottato è quello tradizionale, fondato sulla presenza di tre organi: l'Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale.

Il Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è l'organo sociale preposto all'amministrazione della Società e possiede i poteri allo stesso assegnati dalla normativa e dallo statuto. Esso si organizza e opera in modo da garantire un effettivo ed efficace svolgimento delle proprie funzioni. I consiglieri agiscono e deliberano, perseguendo l'obiettivo della creazione di valore per gli azionisti e riferiscono sulla gestione in occasione dell'Assemblea degli azionisti. Lo statuto della Società, in tema di nomina e sostituzione del Consiglio di Amministrazione e/o dei suoi membri, prevede che all'elezione dei membri del Consiglio di Amministrazione si proceda sulla base di liste di candidati secondo le modalità indicate con maggiore dettaglio nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari (allegato al presente documento) e nel rispetto della disciplina vigente inerente all'equilibrio tra generi.

In data 29 aprile 2019, l'Assemblea degli Azionisti ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2019-2021, determinandone in 9 il numero dei componenti. Il nuovo Consiglio di Amministrazione riunitosi dopo l'assemblea, ha confermato Cristiano Musi Amministratore Delegato, affidandogli anche l'incarico di Direttore Generale.

Comitati interni al Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione non ha costituito al suo interno comitati diversi da quelli previsti dal Codice di Autodisciplina, salvo il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, al fine di ottemperare alle previsioni di cui al Regolamento Parti Correlate.

La Società non ha costituito alcun comitato che svolga le funzioni di due o più dei comitati previsti dal Codice di Autodisciplina, né ha riservato tali funzioni all'intero Consiglio di Amministrazione, sotto il coordinamento del Presidente, o ripartito le stesse in modo difforme rispetto a quanto stabilito dal Codice di Autodisciplina.

I comitati interni al Consiglio di Amministrazioni sono i seguenti:

Il Comitato per la remunerazione ha il compito di formulare proposte al Consiglio di Amministrazione, in assenza dei diretti interessati quando questi facciano parte del Comitato, in merito alla remunerazione dell'Amministratore Delegato e di quegli amministratori che ricoprono particolari cariche nonché valuta periodicamente i criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche, vigilando sulla loro applicazione e formulando raccomandazioni generali in materia. Il Comitato per la remunerazione risulta composto da tre consiglieri, nelle persone dei Signori Sara Fornasiero, in qualità di Presidente, e Vincenzo Russi, entrambi amministratori non esecutivi e indipendenti, nonché del Sig. Angelo Iori, amministratore non esecutivo. Tutti i membri possiedono una adeguata conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria. Per quanto riguarda il processo di determinazione della remunerazione dei membri del Consiglio di Amministrazione si prevede che venga attribuito, da parte dell'Assemblea, per il periodo di durata del mandato, un emolumento che può essere formato da una parte fissa e una variabile commisurata al raggiungimento di determinati obiettivi e/o ai risultati economici conseguiti dalla Società. Il Regolamento di Borsa, ai fini dell'ottenimento della qualifica di STAR, richiede infatti che il Comitato per la remunerazione abbia previsto che una parte significativa della remunerazione degli amministratori esecutivi e degli alti dirigenti abbia natura incentivante.

Per ogni informazione riguardante la politica generale per la remunerazione, i piani di remunerazione basati su azioni, la remunerazione degli amministratori esecutivi, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche e degli amministratori non esecutivi si rinvia alla relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'articolo 123-ter del Testo Unico.

  • Il Comitato Controllo e Rischi assicura che le valutazioni e decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, all'approvazione dei bilanci e delle relazioni semestrali ed ai rapporti tra l'Emittente ed il revisore esterno, siano supportate da un'adeguata attività istruttoria. A tal fine, tale Comitato risulta composto da tre consiglieri con adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria, nelle persone dei Signori Sara Fornasiero, in qualità di Presidente, Russi Vincenzo, in qualità di Amministratore indipendente, nonché Angelo Iori, amministratore non esecutivo.
  • Il Comitato per le operazioni con Parti Correlate ha l'onere di garantire la correttezza sostanziale dell'operatività con parti correlate, tramite il rilascio di un parere sull'interesse della società al compimento di una specifica operazione, nonché sulla convenienza e correttezza delle relative condizioni. Tale Comitato è composto da due Amministratori indipendenti, Sara Fornasiero e Russi Vincenzo.

Collegio Sindacale

I componenti del Collegio Sindacale sono scelti tra coloro che sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza previsti dalla legge e dalle disposizioni regolamentari. Il Collegio Sindacale della Società è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile 2019 e verrà a scadenza con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR) è l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell'impresa corretta e coerente con gli obiettivi prefissati. Il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito della definizione dei piani strategici, industriali e finanziari, ha individuato la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio lungo periodo dell'attività della Società.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre definito, con l'assistenza del Comitato Controllo Rischi, le linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi, identificano il sistema stesso come un processo trasversale ed integrato a tutte le attività aziendali che si ispira ai principi internazionali dell'Enterprise Risk Management (ERM).

Questo sistema ha come finalità quella di aiutare il Gruppo a realizzare i propri obiettivi di performance e redditività, ad ottenere informazioni economico-finanziarie affidabili e ad assicurare la conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni reputazionali e perdite economiche. In questo processo assume particolare importanza l'identificazione degli obiettivi aziendali e la classificazione ed il controllo dei rischi ad essi connessi, mediante l'implementazione di azioni specifiche finalizzate al loro contenimento.

I rischi aziendali, oltre ai rischi strategici, possono avere diversa natura: di carattere operativo (legati all'efficacia e all'efficienza delle operations aziendali), di reporting (legati all'affidabilità delle informazioni economico-finanziarie) e, infine, di compliance (relativi all'osservanza delle leggi e regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e/o perdite economiche). A fronte di ciò, la Funzione di Internal Audit ha condotto per le società italiane una mappatura dei rischi, in seguito sottoposta alla valutazione dell'Organismo di Vigilanza, del Comitato Controllo e Rischi e del Consiglio di Amministrazione. Sulla base di detta mappatura ed in base alla valutazione del livello del rischio nella stessa rappresentato, la Funzione di Internal Audit effettua specifiche attività di verifica (identificate all'interno di un Piano di Audit triennale "risk based") e riporta le evidenze delle stesse as needed al Comitato Controllo e Rischi e all'Organismo di Vigilanza, trimestralmente al Collegio Sindacale ed annualmente al Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione valuta annualmente l'efficacia del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e l'adeguatezza dello stesso rispetto alle caratteristiche dell'impresa sulla base delle informazioni e delle evidenze ricevute con il supporto dell'attività istruttoria svolta dal Comitato Controllo Rischi, dal Responsabile della funzione di Internal Audit e dall'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs.231/2001.

Modello Organizzativo ex Decreto Legislativo 231/2001, Codice Etico e lotta alla corruzione

Il Consiglio di Amministrazione della Landi Renzo S.p.A. ha approvato il proprio "Modello di organizzazione, gestione e controllo" ai sensi del D. Lgs. 231/2001 in data 20 marzo 2008 (nel seguito anche "il Modello" o "il Modello 231").

Il Modello, redatto in base alle linee guida emanate da Confindustria e nel rispetto della giurisprudenza in materia, delinea una serie di norme di comportamento, di procedure e di attività di controllo, nonché un sistema di poteri e deleghe, finalizzate a prevenire la commissione dei reati espressamente previsti dal D. Lgs.231/2001.

Dopo la prima adozione e successivi aggiornamenti (cfr. infra), su proposta dell'Organismo di Vigilanza, è in corso una revisione del Modello di Organizzazione e Gestione in modo da mantenere nel tempo requisiti di solidità e funzionalità alla luce delle mutevoli condizioni operative del Gruppo e delle più recenti normative vigenti; detta revisione dovrà anche tener conto dei risultati del nuovo Piano Strategico. A seguito della sua adozione nel 2008, il Modello è stato aggiornato nel corso del 2012 al fine di includere, tra i presupposti della responsabilità amministrativa ex D. Lgs. 231/2001, i reati ambientali. Nel 2013 è stato ulteriormente aggiornato a seguito dell'entrata in vigore della Legge 190/2012 ("Disposizioni per la repressione della corruzione"). Infine, nel 2015 è stato integrato con l'obiettivo di recepire la nuova figura delittuosa dell'autoriciclaggio (art. 648-ter c.p.). Il Modello Organizzativo è stato pubblicato e comunicato a tutto il personale, terzi collaboratori, clienti, fornitori e partner.

Riguardo il sistema di whistleblowing, in ottemperanza alla legge 179 del 30 novembre 2017 - "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato" e tenendo conto di quanto previsto dagli standard ISO 37001 "Anti Bribery Management System" (in linea con le best practice esistenti in ambito nazionale e interazionale), è stata attivata una casella di posta elettronica dedicata, comunicata a tutti i destinatari del Modello e visibile nella sezione Investor Relations del sito www.landirenzogroup.com. Tale canale consente a tutti i dipendenti e collaboratori di scrivere ed effettuare segnalazioni, in maniera anonima, direttamente all'Organismo di Vigilanza, incentivando il ricorso allo strumento della denuncia di condotte illecite o di violazioni del Modello 231.

Nel corso dell'esercizio non sono pervenute segnalazioni riguardo comportamenti non conformi ovvero violazioni del Codice Etico.

Al fine di garantire la corretta implementazione del Modello, è stato istituito un Organismo di Vigilanza (OdV), attualmente costituito dai Signori Jean-Paule Castagno, Sara Fornasiero e Domenico Sardano, ai quali è stato rinnovato l'incarico fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.

L'OdV trasmette al Consiglio di Amministrazione, con cadenza semestrale, un rapporto scritto sull'attuazione ed effettiva conoscenza del Modello 231 all'interno di ogni comparto aziendale. L'implementazione di adeguati flussi informativi periodici e/o occasionali verso l'OdV costituisce un ulteriore importante strumento a supporto dell'assolvimento dei compiti di monitoraggio attribuiti dalla legge alla competenza dell'OdV e, pertanto, dell'efficacia "esimente" del Modello stesso.

A partire dal 2018 l'attività di Internal Audit è stata condotta a pieno regime.

Nel 2018, il Responsabile della funzione di Internal Audit, sulla base dell'attività di mappatura dei rischi condotta, ha elaborato e presentato al Consiglio di Amministrazione e all'OdV il Piano di Audit che è stato ulteriormente oggetto di revisione e di approvazione nel mese di aprile 2019 da parte del nuovo Consiglio di Amministrazione e del rinnovato Organismo di Vigilanza.

Nel corso del 2019 sono state condotte le verifiche previste dal Piano di Audit e non sono emerse condotte o fatti censurabili o violazioni del Modello, né si è venuti a conoscenza di atti o condotte che comportino una violazione delle disposizioni contenute nel D. Lgs. 231/2001.

Rispetto al tema corruzione, tutte le divisioni interne operanti in Italia sono state sottoposte a valutazione sul rischio di corruzione e pertanto incluse nell'attività di mappatura dei rischi condotta dalla funzione di Internal Audit. Nel corso del prossimo triennio, l'obiettivo sarà quello di estendere tale mappatura anche alle sedi e società estere del Gruppo.

Sempre nell'ambito delle attività volte ad implementare il Modello, il Consiglio di Amministrazione ha adottato il Codice Etico del Gruppo Landi Renzo che definisce principi e valori fondanti del modo di fare impresa, nonché regole di comportamento e norme di attuazione in relazione a tali principi. Il Codice Etico, vincolante per i comportamenti di tutti i collaboratori del Gruppo, è stato rivisto nel 2015 nell'ambito del progetto di aggiornamento del Modello 231 a seguito dell'introduzione del reato di autoriciclaggio ed è tutt'ora in corso di aggiornamento per quanto riguarda il reato di Corruzione attiva e passiva. Alla totalità dei soggetti c.d. "apicali", cui si è opportunamente dato maggior rilievo e priorità, è stata erogata adeguata formazione tramite apposite sessioni in aula. Agli altri dipendenti del gruppo è stato inviato per e-mail il Codice Etico insieme ad una sintesi dei principi generali del Decreto. Ogni aggiornamento del Codice Etico viene diffuso a tutto il personale attraverso una comunicazione mail del Presidente. Si segnala inoltre che è attivo il relativo corso di formazione in modalità e-learning che è parte integrante del programma riservato ai nuovi assunti.

Nel corso del 2019 è stata inviata una comunicazione a tutti i dipendenti nella quale sono state indicate le politiche e le procedure di anticorruzione dell'organizzazione, facendo altresì riferimento alla casella di posta elettronica ([email protected]) alla quale è possibile segnalare eventuali situazioni in cui si sia manifestato un comportamento non conforme al Codice Etico o un fatto illecito ai sensi del D.Lgs. 231/2001. Le segnalazioni vengono ricevute e trattate esclusivamente dall'Organismo di Vigilanza.

La PerformanceSociale

Le risorse umane

Per il Gruppo Landi Renzo le persone rappresentano un pilastro fondamentale al fine di supportare i processi di crescita aziendale nel tempo. La creazione di un ambiente di lavoro collaborativo e stimolante, capace di valorizzare le competenze individuali e favorire allo stesso tempo la formazione, rappresenta uno dei principali elementi della modalità di gestione del personale. Per questo motivo, la società è impegnata ad incoraggiare il rispetto dei valori aziendali, che orientano verso relazioni improntate alla correttezza e trasparenza nei rapporti, all'imparzialità e all'onestà.

Composizione e gestione del personale

L'innovazione risulta essere un concetto fondamentale per le persone del Gruppo Landi Renzo, le quali sono costantemente volte al raggiungimento di obiettivi sempre più aggiornati. L'impegno e la devozione, oltre alla competenza pongono Landi Renzo in una situazione di rilievo all'interno del settore di appartenenza. A fine 2019 il Gruppo Landi Renzo impiega 571 persone. Nel corso dell'anno 2019 i dipendenti del Gruppo sono stati in media superiori a 500 persone. Nel 2019 è stato fatto minore ricorso alla somministrazione come reazione all'aumento delle assunzioni avvenute nel Gruppo. Il notevole incremento del numero di dipendenti all'interno del Gruppo rispetto al 2018 è sinonimo di una situazione collettiva in espansione e quindi di un clima interno positivo e disteso.

Numero di dipendenti per regione geografica e genere

DIPENDENTI
DEL
GRUPPO
PER
2019 2018 2017
REGIONE GEOGRAFICA E GENERE Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Italia 192 137 329 182 141 323 326 217 543
Europa (esclusa Italia)* 140 23 163 71 23 94 60 19 79
Asia** 27 10 37 31 8 39 39 9 48
America*** 28 14 42 23 15 38 29 11 40
Totale 387 184 571 307 187 494 454 256 710

* Polonia e Romania

** Pakistan, Iran e Cina

***Argentina, Usa e Brasile

Numero di dipendenti e collaboratori per genere

FORZA LAVORO PER GENERE – 2019 2018 2017
DIPENDENTI
E
COLLABORATORI
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dipendenti 387 184 571 307 187 494 454 256 710
Somministrati* 49 28 77 149 42 191 70 62 132
Altre tipologie contrattuali** 9 1 10 2 0 2 3 0 3
Totale 445 213 658 458 229 687 527 318 845

*L'informazione si riferisce ad Italia, Polonia e Pakistan.

**L'informazione si riferisce a Polonia ed Iran

A conferma della situazione positiva in ripresa del Gruppo circa il 73% dei dipendenti è assunto con contratto a tempo indeterminato. L'anzianità aziendale media, nel 2019, risulta essere pari a 9,35 anni.

Numero di dipendenti per tipologia contrattuale e genere

DIPENDENTI
PER
TIPOLOGIA
2019 2018 2017
CONTRATTUALE E GENERE Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Tempo indeterminato (Cti) 254 163 417 229 159 388 381 235 616
Tempo determinato (Ctd) 133 21 154 78 28 106 73 21 94
Totale 387 184 571 307 187 494 454 256 710
Contratti trasformati a tempo indeterminato * 1 3 4 4 0 4 1 0 1

Numero di dipendenti per tipologia contrattuale e regione geografica

DIPENDENTI
PER
TIPOLOGIA
2019 2018 2017
CONTRATTUALE
E
REGIONE
GEOGRAFICA
Cti Ctd Totale Cti Ctd Totale Cti Ctd Totale
Italia 327 2 329 315 8 323 540 3 543
Europa (esclusa Italia) * 42 121 163 31 63 94 27 52 79
Asia** 9 28 37 6 33 39 8 40 48
America*** 39 3 42 36 2 38 38 2 40
Totale 417 154 571 388 106 494 613 97 710

* Polonia e Romania

** Pakistan, Iran e Cina

***Argentina, Usa e Brasile

In termini di composizione del personale dipendente, gli operai quest'anno rappresentano la categoria professionale prevalente, attestandosi al 46% circa del totale, seguiti dagli impiegati (circa il 42%).

Numero di dipendenti per categoria professionale e genere

DIPENDENTI
PER
CATEGORIA
2019 2018 2017
PROFESSIONALE E GENERE Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 13 1 14 10 1 11 16 1 17
Quadri 49 8 57 48 9 57 63 9 72
Impiegati 157 81 238 141 83 224 240 103 343
Operai 168 94 262 108 94 202 135 143 278
Totale 387 184 571 307 187 494 454 256 710

Percentuale di dipendenti per titolo di studio e genere

DIPENDENTI PER TITOLO DI STUDIO E 2019 2018 2017
GENERE Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Laurea triennale/Laurea specialistica 106 47 153 94 46 140 150 53 203
Diploma di scuola media superiore/Qualifica 134 62 196 134 65 199 202 94 296
Licenza media 147 75 222 79 76 155 102 109 211
Totale 387 184 571 307 187 494 454 256 710

Il Gruppo Landi Renzo si è sempre distinto per la multidisciplinarietà dei profili professionali e l'ampio ventaglio di competenze che conserva al suo interno.

La composizione del personale dipendente in termini di titolo di studio si mantiene in linea con le esigenze di business ed evidenzia la presenza di un 39% circa di dipendenti in possesso di un diploma di licenza media inferiore, di un 27% circa in possesso di diploma di laurea e di un 34% circa in possesso di diploma di scuola media superiore.

I profili più junior prendono parte all'attività del Gruppo attraverso stage. Gli stage attivati nel corso del 2019, svolti per lo più presso le sedi Italiane del Gruppo, sono stati 11, un valore lievemente più basso rispetto agli anni precedenti.

L'età media del personale dipendente nel corso dell'esercizio risulta essere pari a 42,12 anni. È comunque da sottolineare una prevalenza del personale nella fascia d'età compresa tra i 36 e i 50 anni (circa il 50% dei dipendenti totali).

DIPENDENTI PER FASCE DI ETÀ 2019 2018 2017
18-35 163 120 147
36-50 287 276 417
>50 121 98 146
Totale 571 494 710

Numero di dipendenti suddivisi per fasce di età

Turnover

Il Gruppo è impegnato nella continua ricerca di giovani dotati di uno spiccato potenziale e altamente stimolati dai percorsi di crescita offerti dal Gruppo.

La funzione People Strategy è incaricata di selezionare il personale e di soddisfare il fabbisogno di tutto il Gruppo Landi Renzo.

Per ogni posizione libera viene scelto uno o più canali di reclutamento e le principali fonti di reclutamento sono le società di selezione, le scuole, le università ed i curricula spontaneamente inviati. Al fine di valutare le caratteristiche tecniche ed il potenziale di ciascun candidato, durante il processo di selezione si effettuano colloqui conoscitivi, motivazionali e test tecnici. In questa fase, per favorire la massima trasparenza ed un corretto scambio informativo tra le parti, vengono chiarite sia le opportunità offerte che le aspettative dell'azienda. La funzione People Strategy definisce una short list per la posizione ed in seguito il Direttore di Funzione intervista i candidati per concludere il processo di selezione individuando la risorsa da inserire. Nel 2019 le società italiane hanno proceduto all'inserimento di un numero di dipendenti sostanzialmente maggiore rispetto all'anno precedente, principalmente per rinforzare le competenze interne in linea con l'evoluzione dell'organizzazione e delle strategie aziendali, ma anche per sostituzione di personale uscito.

Proseguendo con il percorso di ripresa iniziato l'anno scorso, nel corso del 2019 si registrano 131 nuovi dipendenti (l'82% in più rispetto al 2018). Tra i nuovi assunti ci sono 11 donne e 120 uomini. Il totale dei neoassunti è categorizzabile, in termini d'età, in 82 dipendenti compresi tra 18 e i 35, 30 dipendenti tra 36 e 50 anni e 19 oltre i 50 anni.

Tra i 52 dipendenti che hanno lasciato il gruppo si rilevano 12 donne e 40 uomini, di cui 19 compresi tra i 18 e i 35 anni, 22 tra i 36 e i 50 e 11 con più di 50 anni.

ASSUNZIONI PER FASCE 2019 2018 2017
DI ETÀ E GENERE Uomo Donna Totale % Uomo Donna Totale % Uomo Donna Totale %
18-35 78 4 82 50% 19 16 35 28% 14 9 23 16%
36-50 26 4 30 10% 24 11 35 13% 10 3 13 3%
>50 16 3 19 16% 1 1 2 2% 4 0 4 3%
Totale 120 11 131 - 44 28 72 - 28 12 40 -
ASSUNZIONI PER AREA 2019 2018 2017
GEOGRAFICA E GENERE Uomo Donna Totale % Uomo Donna Totale % Uomo Donna Totale %
Italia 26 3 29 9% 20 12 32 11% 13 3 16 3%
Europa (esclusa Italia) * 82 3 85 52% 14 7 21 20% 6 3 9 11%
Asia** 3 2 5 17% 4 2 6 13% 0 5 5 10%
America*** 9 3 12 29% 6 7 13 26% 9 1 10 25%
Totale 120 11 131 - 44 28 72 - 28 12 40 -
Turnover in entrata 31% 6% 23% - 14% 15% 15% - 6% 5% 6% -

Dipendenti assunti e tasso di turnover in entrata per fasce di età, genere e area geografica

* Polonia e Romania

** Pakistan, Iran e Cina

*** Argentina, Usa e Brasile

CESSAZIONI PER FASCE 2019 2018 2017
DI ETÀ E GENERE Uomo Donna Totale % Uomo Donna Totale % Uomo Donna Totale %
18-35 14 5 19 12% 25 6 31 24% 26 16 42 29%
36-50 18 4 22 8% 69 37 106 39% 39 12 51 12%
>50 8 3 11 9% 25 17 42 44% 15 3 18 12%
Totale 40 12 52 - 119 60 179 - 80 31 111 -
CESSAZIONI PER AREA 2019 2018 2017
GEOGRAFICA E GENERE Uomo Donna Totale % Uomo Donna Totale % Uomo Donna Totale %
Italia 16 7 23 7% 91 50 141 44% 58 14 72 13%
Europa (esclusa Italia) * 14 2 16 10% 3 3 6 6% 5 3 8 10%
Asia** 7 0 7 19% 14 3 17 13% 10 6 16 33%
America*** 3 3 6 23% 11 4 15 39% 7 8 15 38%
Totale 40 12 52 - 119 60 179 - 80 31 111 -
Turnover in uscita 10% 7% 9% - 39% 32% 36% - 18% 12% 16% -

Dipendenti cessati e tasso di turnover in uscita per fasce di età, genere e area geografica

* Polonia e Romania

** Pakistan, Iran e Cina

*** Argentina, Usa e Brasile

Il tasso di turnover ha subito un sostanzioso calo nell'anno 2019 rispetto al passato, dovuto al fatto che il Gruppo è rientrato in una situazione normale a dispetto degli avvenimenti che hanno avuto luogo nei periodi scorsi. Il valore rispecchia la situazione collettiva descritta di seguito. Per le società italiane si è registrato un livello di cessazioni di 23 dipendenti, di cui 16 uomini e 7 donne.

Relazioni sindacali e tutela dell'occupazione

La qualità delle relazioni sindacali rappresenta una tematica di rilievo per il Gruppo Landi Renzo, al fine di attivare un rapporto collaborativo e costruttivo con le rappresentanze dei lavoratori. Nel corso degli anni, il Gruppo Landi Renzo ha sempre praticato una politica di confronto e dialogo franco e trasparente con le organizzazioni sindacali.

Il 100% dei dipendenti delle Società italiane è coperto da Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, nello specifico in Landi Renzo S.p.A. si applica il CCNL Metalmeccanici Industria mentre in Lovato Gas S.p.A. il CCNL Unionmeccanica – FONDAPI. Per quanto riguarda le società estere, anche in LR Industria e Comercio Ltda, in Landi Renzo Pak (Pvt) e in Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company (Pvt) il 100% dei dipendenti risulta coperto da Contratto Collettivo, mentre in AEB America S.r.l. il 33% dei dipendenti. In Landi Renzo RO S.r.l. non esiste un contratto collettivo nazionale del lavoro, equiparabile a quello italiano, poiché il numero dei dipendenti della società non supera i limiti legali della normativa locale per cui è obbligatorio averne uno. Anche per le società Landi Renzo Polska Sp.Zo.O. e Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd non esistono contratti collettivi nazionali.

Il limite di preavviso per cambiamenti organizzativi stabilito nei contratti dei dipendenti delle società italiane è in linea con i contratti collettivi precedentemente richiamati. Per le società Landi Renzo RO S.r.l. e Landi Renzo USA Corporation sono previsti rispettivamente 20 giorni lavorativi e 2 settimane, per la società Landi Renzo Pak (Pvt) 1 mese. Non sono regolamentati specifici limiti di preavviso per le società Beijing Landi Renzo, Landi Renzo Polska Sp.Zo.O., AEB America S.r.l., LR Industria e Comercio Ltda e Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company.

Per le società Landi Renzo S.p.A. e Lovato Gas S.p.A. sono in vigore accordi integrativi aziendali frutto della contrattazione di secondo livello, che definiscono condizioni di maggior favore, rispetto ai CCNL di riferimento. Nel 2019, le rappresentanze sindacali di Landi Renzo S.p.A. hanno presentato una piattaforma per il rinnovo dell'accordo integrativo attualmente in vigore e sono ancora in corso i tavoli di negoziazione per giungere ad un accordo di rinnovo nel corso del 2020.

Relativamente alle società italiane, nel corso del 2019 non sono emersi particolari temi sindacali, infatti il numero di ore di assemblea resta in linea con quello dello scorso anno. Le ore di sciopero, in aumento rispetto lo scorso anno, sono legate a due scioperi di carattere nazionale relativi al rinnovo del contratto nazionale Metalmeccanici Industria.

Per le società estere non vi sono state attività sindacali significative nel corso del 2019.

Ore di assenza per assemblee, permessi sindacali e scioperi

PARTECIPAZIONE AD ATTIVITÀ SINDACALE
(h)
2019 2018 2017
Ore di assenza per assemblee e permessi sindacali 522,5* 890 1.676
Ore di sciopero 905,8 192 6.102

*Il monte ore si riferisce solo ai permessi sindacali, in quanto non è stato possibile quantificare le ore relative alle assenze per assemblee. Infatti, nel corso del 2019, sono state organizzate assemblee sindacali per un totale di 4 ore, ma non essendo state monitorate le adesioni, non è stato possibile calcolare il monte ore complessivo di partecipazioni.

Il numero di dipendenti delle società italiane iscritti al sindacato risulta in linea con quanto indicato lo scorso anno (119 contro 118 nel 2018). Nelle società italiane del Gruppo si rileva la predominanza di una sola sigla sindacale.

Diritti umani, diversità e pari opportunità

Nella convinzione che il successo del Gruppo dipenda anche dalla soddisfazione delle proprie persone, il gruppo incoraggia la crescita e lo sviluppo di competenze e professionalità. Per questo motivo, anche la politica di assunzione privilegia la ricerca di giovani ad alto potenziale ai quali offrire stimolanti percorsi di crescita. All'interno del Gruppo, la gestione delle risorse umane è volta all'integrazione e al rispetto delle diversità, ponendo molta attenzione ad evitare ogni forma di discriminazione in base a caratteristiche individuali di sesso, nazionalità, etnia, orientamento sessuale, status sociale, apparenza fisica, religione e orientamento politico. Al fine di bilanciare in maniera equilibrata la vita privata e professionale delle persone, sono attivi contratti di lavoro part-time, in prevalenza dedicati a personale femminile che in molti casi superano la percentuale di dipendenti operanti in regime di part-time prevista dal CCNL di categoria.

Il processo di selezione del personale è particolarmente accurato e viene gestito dalla funzione People Strategy. Ad inizio anno vengono individuati i fabbisogni di personale per tutto il Gruppo e per ogni posizione viene scelto uno o più canali di reclutamento. Le principali fonti di reclutamento sono le società di selezione, le scuole, le università ed i curricula spontaneamente inviati. Al fine di valutare le caratteristiche tecniche ed il potenziale di ciascun candidato, durante il processo di selezione si effettuano colloqui conoscitivi, motivazionali e test tecnici. In questa fase, per favorire la massima trasparenza ed un corretto scambio informativo tra le parti, vengono chiarite sia le opportunità offerte che le aspettative dell'azienda. La funzione People Strategy definisce una short list per la posizione ed in seguito il Direttore di Funzione intervista i candidati per concludere il processo di selezione individuando la risorsa da inserire.

Una volta assunta la risorsa viene preparato un pacchetto di benvenuto completo di materiali informativi utili a muovere i primi passi in azienda, definito un piano individuale di formazione ed incontri conoscitivi affinché la nuova risorsa possa rendersi operativa in tempi brevi e in modo efficace. Inoltre, si segnala che, oltre al Codice Etico del Gruppo, la società cinese Beijing Landi Renzo Autogas System ha adottato un Codice di Condotta del personale ("Employee Code of Conduct") e l'argentina AEB America un Codice Etico che racchiude la mission, i principi, i valori, nonché i principali comportamenti etico-professionali da rispettare all'interno dell'organizzazione. In aggiunta, la società argentina si è dotata anche di un regolamento interno del personale aziendale ("Internal Regulations Manual"), approvato dal Top Management e diffuso a tutto il personale aziendale, che prevede tra l'altro uno specifico iter autorizzativo nella risoluzione di problematiche e controversie sollevate dal personale (il primo canale valido per rispondere a richieste/risolvere problematiche è il Responsabile di settore, nel caso in cui la risposta/risoluzione fornita fosse insoddisfacente, è possibile richiedere l'autorizzazione per portare la problematica a conoscenza di un livello superiore o al Dipartimento di Risorse Umane). Infine, la società Landi Renzo RO S.r.l. si è dotata di un Codice dei Lavoratori ("Labor Code") e di un regolamento interno del personale aziendale.

Infine, consapevole dell'influenza, anche indiretta, che le proprie attività possono avere sulle comunità in cui opera, il Gruppo intende condurre le sue attività nel rispetto dei diritti universali dell'uomo e nel rispetto delle comunità locali e nazionali. In base alle informazioni disponibili presso la sede centrale del Gruppo, si segnala che nel 2019 non sono state individuate aree a rischio di violazione dei diritti umani e non sono pervenute segnalazioni di casi di discriminazione o di violazione di tali diritti.

Dipendenti per tipologia contrattuale

DIPENDENTI PER TIPOLOGIA 2019 2018 2017
CONTRATTUALE (n.) Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Full-time 384 164 548 304 169 473 449 227 449
Part-time 3 20 23 3 18 21 5 29 34
Totale 387 184 571 307 187 494 454 256 710

All'interno del Gruppo Landi Renzo sono presenti 21 persone appartenenti a categorie protette. La politica aziendale è quella di prediligere, compatibilmente con i ruoli e le professionalità richieste dall'azienda, ed attraverso convenzioni con gli enti preposti, l'inserimento di personale appartenente a tali categorie in luogo di procedere alle esenzioni.

Dipendenti appartenenti a categoria protette

DIPENDENTI
APPARTENENTI
A 2019 2018 2017
CATEGORIE PROTETTE (n.) Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero dipendenti appartenenti a categorie
protette
8 13 21 9 13 22 19 15 34

I numeri si riferiscono alle società italiane

Formazione

La formazione dei propri dipendenti per il Gruppo Landi Renzo è considerata una priorità fondamentale per la crescita individuale e per incrementare il patrimonio aziendale. Sviluppando, valorizzando e diffondendo conoscenze e competenze sempre più trasversali infatti è possibile garantire efficacia, flessibilità e ricerca dell'innovazione. La formazione è vista come un processo di apprendimento continuo in grado di accompagnare le persone durante tutto il percorso professionale. Il know-how e la capacità di innovare delle persone rappresentano un fattore critico di successo che deve essere costantemente alimentato.

Al fine di gestire al meglio l'attività di formazione, il Gruppo Landi Renzo, dal 2014, si è dotato di una procedura dedicata che permette al management di definire le necessità del personale per ogni mansione e di individuare le specifiche competenze richieste. Annualmente la funzione People Strategy, in collaborazione con il management aziendale, stabilisce il piano di formazione sulla base delle competenze richieste per ogni dipendente e delle specifiche esigenze di formazione di area individuate dal Responsabile di reparto o Direttore di funzione.

Nel corso dell'anno, l'attività di aggiornamento formativo ha spaziato su diverse tematiche in linea con i fabbisogni formativi individuati nel Piano di formazione annuale. Sono stati affrontati temi tecnici, quali ad esempio i diversi interventi formativi di aggiornamento su software, programmi e tecnologie in uso dagli uffici tecnici, ma anche tematiche trasversali, come il corso sulla procedura APQP e Stage&Gate ed il corso sull'uso avanzato di Excel. Dopo la ripresa della formazione linguistica nel corso del 2018, durante il 2019 oltre ai corsi di lingua inglese per 44 persone tra impiegati ed operai, sono stati realizzati dei corsi di approfondimento per alcune figure manageriali. Durante il corso dell'anno al fine di generare una maggiore consapevolezza, ed allineare obiettivi aziendali, impegno e coinvolgimento delle persone, sono state svolte delle attività formative che hanno coinvolto tutto il personale dei reparti produttivi sulla conoscenza dei prodotti, sulla politica, obiettivi e funzionamento del sistema qualità e sulle procedure e processi interni di gestione. Inoltre, alla fine del 2019 è partito il progetto per il conseguimento della certificazione PMI (Project Management Institute) che coinvolge 6 dipendenti.

In linea con il piano strategico del gruppo e con gli obiettivi formativi nel corso del 2019 sono stati svolti diversi momenti formativi sul tema dell'idrogeno e sulla sua applicazione attraverso l'uso delle Fuel Cell. Infatti, oltre ad una formazione tecnica rivolta al personale dell'ufficio R&D, l'azienda ha sponsorizzato e partecipato attivamente all'evento Fuel Cell Day organizzato dall'università di Modena e Reggio Emilia.

Nel corso del 2019 è stato perfezionato il percorso di on-boarding del personale neoassunto, avviato nel corso del 2018, attraverso una comunicazione aziendale di benvenuto e un piano di inserimento ed addestramento predefinito e personalizzato per ogni ruolo che prevede una serie di incontri introduttivi coordinati dall'ufficio People Strategy.

L'attività di formazione viene svolta dalla funzione People Strategy che provvede anche a monitorare e valutare gli interventi formativi organizzati. Al termine di ogni corso di formazione, infatti, viene sottoposto un questionario di soddisfazione ad un campione di partecipanti. Il questionario pone il focus sugli argomenti trattati, sulla competenza e capacità del docente e sull'organizzazione del corso. In linea generale, nel corso del 2019, i corsi erogati sono stati valutati molto soddisfacenti con una valutazione media di 4,30 su una scala da 1 insufficiente a 5 ottimo.

Successivamente alla chiusura del piano formativo annuale viene effettuata una valutazione dell'efficacia dei corsi in termini di utilità delle conoscenze acquisite per l'attività lavorativa attraverso una scheda di valutazione dell'efficacia che viene sottoposta a tutti i responsabili delle varie aree aziendali.

A riprova dell'importanza che il Gruppo attribuisce alla Formazione si evidenzia che nel corso del 2019 sono state erogate 8.677 ore di formazione che hanno coinvolto 360 persone con un investimento totale di circa 60 mila euro.

Dipendenti formati per categoria professionale

DIPENDENTI FORMATI PER CATEGORIA 2019 2018 2017
PROFESSIONALE (n.) Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 13 0 13 10 0 10 12 0 12
Quadri 39 7 46 33 6 39 41 6 47
Impiegati 112 43 155 119 58 177 142 43 185
Operai 69 77 146 52 92 144 69 90 159
Totale 233 127 360 214 156 370 264 139 403

Dipendenti formati per categoria nel 2019

Il Gruppo è impegnato in maniera continuativa nello sviluppare nuove competenze su più livelli e al contempo nell'affinare quelle già presenti in azienda. Nel 2019, gli impiegati risultano essere la categoria di dipendenti prevalente in termini di formazione erogata (in linea con lo scorso anno), mentre la formazione linguistica e di sicurezza rappresentano le aree formative più consistenti, in termini di ore.

I dati del 2017 sono riferiti al perimetro Landi Renzo Spa; AEB; 18 Sound; Lovato; Emmegas; SAFE e le società estere mentre i dati dell'anno 2018 fanno riferimento a Landi Renzo Spa, Lovato Gas e le società estere. I dati 2019 sono riferiti solo Landi Renzo S.p.A e Lovato. Per le informazioni relative alle variazioni di perimetro intercorse si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Nota metodologica".

Tra il 2018 ed il 2019 (i dati inseriti del 2019 fanno riferimento solo a Landi Renzo e Lovato) è evidente un incremento del monte ore di formazione per categoria professionale e genere (6.442 nel 2018 contro 8.677 nel 2019) dovuto soprattutto a formazione linguistica, formazione tecnica e formazione continua per il personale produttivo. Con riferimento alle sole società Landi Renzo e Lovato, il numero di dipendenti formati nel corso del 2019 risulta inferiore rispetto al 2018 (-21%), questo è dovuto al minor impatto della formazione sui temi della salute e sicurezza sul lavoro. Nel 2018 infatti è stato necessario procedere con gli aggiornamenti obbligatori quinquennali.

La formazione manageriale è inferiore rispetto al 2018, infatti nel corso del 2019 non sono stati avviati percorsi specifici di crescita manageriale per dare maggiore spazio alla formazione tecnica che rappresenta il 65% (nel 2018 era indicativamente il 10%) del monte ore "Sicurezza/Tecnica". Per lo stesso motivo la formazione qualità è stata nettamente inferiore rispetto al 2018. Il restante 35% delle ore è legato a formazione sicurezza attraverso lo svolgimento di interventi formativi obbligatori. La formazione linguistica ha avuto un incremento dovuto ai corsi individuali e di gruppo svolti nell'anno. Un incremento importante è anche relativo al monte ore dedicato ad "Altro" nel quale è ricompresa tutta la formazione dedicata ai reparti produttivi su cui si è puntato molto nel 2019 per garantire una crescita della consapevolezza da parte del personale operativo: le tematiche principali affrontate sono state legate a qualità, prodotto, processo e organizzazione.

Nel corso del 2020 l'obiettivo è quello di continuare l'investimento sulla formazione con una particolare attenzione alla formazione tecnica dedicata ai reparti di Ricerca & Sviluppo che sono un tassello fondamentale della crescita in linea con gli obiettivi aziendali. Verrà concluso il percorso iniziato nel 2019 per il conseguimento della certificazione PMI per 6 dipendenti. Sarà dedicata una particolare attenzione ai percorsi di crescita individuali per alcune figure manageriali. Ed infine verrà sistematizzato il percorso di on boarding previsto per i nuovi ingressi con l'ausilio di strumenti a supporto dell'ingresso in azienda.

Durante il 2019 sono stati avviati diversi progetti formativi tra i più importanti sono le attività di formazione dedicate ai reparti produttivi che hanno affrontato diverse tematiche, spaziando da temi di gestione ed organizzazione aziendale a temi di conoscenza e consapevolezza dei prodotti e dei processi aziendali.

Un altro progetto importante è rappresentato dalla formazione sul gestionale interno (SAP), dopo l'importante riorganizzazione che ha coinvolto tutti le aree aziendali è emersa l'importanza di un allineamento ed aggiornamento sul sistema gestionale interno. L'ufficio People Strategy in collaborazione con l'ufficio ICT ha avviato un progetto di mappatura, formazione e confronto sull'uso del sistema. Infine, un ulteriore progetto svolto nel corso dell'anno è stato il passaggio dei progetti aziendali su un nuovo programma per la gestione degli stessi per cui sono stati portati avanti dall'ufficio People Strategy insieme all'ufficio di Program Management dei momenti formativi e di confronto per l'uso del nuovo strumento.

Ore di formazione per aree formative

ORE
DI
FORMAZIONE
PER
AREE
FORMATIVE (h.)
2019 2018 2017
Linguistica 3.725 1.656 4.023
Sicurezza/Tecnica 2.688 2.114 3.108
Qualità 874 1.407 1.313
Informatica/Tecnologica 295 115 -
Manageriale 51 339 745
Altre tipologie 1.044 812 20
Totale 8.677 6.442 9.209

Ore di formazione per aree formative nel 2019

Ore di formazione pro-capite per categoria professionale

ORE
DI
FORMAZIONE
PRO
2019 2018 2017
CAPITE (h) Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 12,4 - 11,6 18,2 - 18,2 16,81 - 15,82
Quadri 21,2 19 20,9 20,5 48,9 24,9 20,94 13,22 19,98
Impiegati 25,1 18 22,7 20,5 24,0 21,6 18,81 14,71 17,41
Operai 5,6 10,3 7,3 13,8 8,1 10,1 7,22 3,87 5,50
Totale 15,7 14 15,2 18,8 15,5 17,4 15,59 8,33 12,97

I dati 2018 del Brasile risultano non disponibili

Formazione tecnica alla Rete di Officine ed Istallatori

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2019 81 La formazione della Rete Italia di Officine ed Istallatori viene gestita e coordinata dalle aree Customer Care ed Assistenza Tecnica, in collaborazione con i Rivenditori di Zona, mentre per la Rete Estera la formazione è

erogata direttamente dai distributori o delle filiali (salvo particolari casi in cui viene richiesto l'intervento specifico di tecnici specializzati), dopo l'idonea formazione dei trainer locali da parte dei tecnici del Gruppo Landi Renzo.

L'offerta formativa prevede corsi di taglio tecnico e corsi di taglio trasversale. I primi, strettamente legati ai prodotti e alle nuove tecnologie proposte, mentre i secondi con finalità strategico/commerciali oppure volti al conseguimento o mantenimento della Certificazione ISO 9001.

Dal 2018 è disponibile un Catalogo formativo contenente tutti i corsi tecnici disponibili per la Rete Landi Renzo, sia per l'Italia che per l'estero.

Nel dettaglio i corsi a catalogo Landi Renzo del 2019 per l'Italia sono stati:

1. Corso Landi Renzo sistemi EVO ed OMEGAS base:

Corso di formazione base che fornisce un'introduzione sulle tipologie di componenti, sulla metodologia di installazione e di calibrazione della centralina elettronica per officine che non hanno ancora installato sistemi ad iniezione multipoint del brand Landi Renzo.

2. Landi Renzo Omegas Iniezione Diretta (Landi Renzo Omegas ID):

Corso avanzato rivolto a chi ha già effettuato il corso base e dedicato all'approfondimento di componenti specifici e della metodologia di installazione e di calibrazione della centralina elettronica ai sistemi per veicoli con motorizzazione ad iniezione diretta.

3. Guida alla risoluzione dei problemi EVO ed OMEGAS (Trouble shooting EVO OMEGAS)

Corso avanzato per installatori esperti, dedicato all'analisi delle cause dei principali reclami ricevuti dai clienti su sistemi ad iniezione multipoint. L'analisi viene condotta in base alle seguenti fasi:

  • − Analisi del reclamo del cliente;
  • − Diagnosi di dettaglio del problema, partendo dalla analisi del reclamo del cliente;
  • − Risoluzione del problema con dettaglio degli interventi da effettuare sul sistema.

4. Guida alla risoluzione dei problemi sistemi Landi Renzo installati su vetture OEM, Case Auto (Trouble shooting OEM)

Corso dedicato all'analisi delle cause dei principali reclami ricevuti dai clienti su sistemi ad iniezione multipoint (per veicoli fuori garanzia), installati su veicoli prodotti e commercializzati direttamente dalle Case Auto. L'analisi viene condotta in base alle seguenti fasi:

  • − Analisi del reclamo del cliente;
  • − Diagnosi di dettaglio del problema, partendo dalla analisi del reclamo del cliente;
  • − Risoluzione del problema con dettaglio degli interventi da effettuare sul sistema.

La formazione tecnica effettuata all'estero per i tre marchi (Landi Renzo, Lovato e AEB) è finalizzata ad aggiornare e formare tecnicamente sia il personale delle filiali Landi Renzo che quello degli importatori. Le tipologie di trasferta e di training offerte sono:

  1. Sviluppo: trasferte tecniche dedicate all'applicazione dei sistemi Landi Renzo su nuove tipologie di vetture. Questa attività viene generalmente effettuata in coordinamento con filiali e importatori nazionali dei nostri prodotti.

    1. Quality: trasferte tecniche dedicate all'analisi e risoluzione di problematiche di qualità prodotti / componenti.
    1. Problemi vettura: trasferte tecniche dedicate all'analisi e risoluzione di problematiche di funzionamento dei veicoli sui quali sono stati installati sistemi Landi Renzo.
    1. Training MPI: trasferte tecniche dedicate alla formazione tecnica sui sistemi per veicoli ad iniezione multipoint.
    1. Training ID: trasferte tecniche dedicate alla formazione tecnica sui sistemi per veicoli ad iniezione diretta.
    1. Training TS: trasferte tecniche dedicate alla formazione tecnica sui "guida alla risoluzione dei problemi".

Nel corso del 2019 sono stati formati 218 tecnici tra rivenditori ed agenti Landi Renzo in Italia, mentre all'estero sono state tenute oltre 60 giornate di training tecnico (relative ai brand Landi Renzo, Lovato Gas ed AEB) da parte del personale del Gruppo Landi Renzo.

Numero di tecnici formati in Italia
Numero di tecnici formati in Italia 2019 2018
Landi Renzo Evo & Omegas base 52 76
Landi Renzo Omegas ID 40 63
Trouble shooting EVO OMEGAS 77 140
Trouble shooting OEM 33 100
Corso di aggiornamento per responsabili tecnici dei Rivenditori Italia 16 19
Totale 218 398

Numero di giornate di Training tecnico effettuato a filiali e importatori

Numero di giornate di Training tecnico effettuato a filiali e importatori 2019 2018
Sviluppo 6 8
Problemi vettura 2 12
Training MPI 22 22
Training ID 22 25
Training TS 3 -
Totale 55 67

Le giornate di training tecnico sono relative ai brand Landi Renzo, Lovato Gas ed AEB.

Valutazione del personale e sviluppo professionale

A partire dal 2009 nelle società italiane del Gruppo è stato introdotto il sistema di Management by Objectives (MBO) che favorisce la gestione per obiettivi e la conseguente valutazione delle performance individuali.

Nel 2019, circa il 16% dei dipendenti delle società italiane del Gruppo Landi Renzo è stato sottoposto a valutazione periodica (valore in linea con l'anno precedente). In particolare, tale percentuale comprende 10 dirigenti (tutti uomini), 25 quadri (22 uomini e 3 donne) e 18 impiegati (15 uomini e 3 donne). Gli output delle valutazioni rappresentano la base per identificare piani di sviluppo individuali su profili ad alto potenziale.

Per quanto riguarda le altre società, in USA vengono monitorate annualmente le performance dei dipendenti (nel corso del 2019, il 100% dei dipendenti è stato sottoposto a valutazione); in Iran il raggiungimento degli obiettivi individuali di ciascun dipendente viene invece monitorato mensilmente sulla base di alcuni indicatori legati allo standard IATF 16949, all'efficienza e alla qualità dei processi aziendali (nel corso del 2019, il 20% dei dipendenti è stato sottoposto a valutazione: 2 uomini e 2 donne). In Cina i Responsabili di funzione effettuano dei colloqui mirati ai fini della conferma del personale in stage e in Romania, annualmente, viene compilato il modulo di valutazione "Professional Evaluation Criteria", grazie al quale il Responsabile di Area fornisce una valutazione sul grado di raggiungimento di ciascun obiettivo.

A fine 2019 una sola persona era coinvolta in piani di International Mobility.

Nel biennio 2018-2019 il trend dei dipendenti che entrano a far parte di programmi di international Mobility è in decrescita rispetto al passato. Negli ultimi due anni infatti si è dato maggiore importanza alla mobilità di breve durata in luogo di espatri di durata pluriennale presso una sede Estera con l'obiettivo di supportare la spinta verso una organizzazione globale sempre più integrata e flessibile.

A conferma dell'importanza che continua ad essere attribuita alle esperienze internazionali, all'interno Gruppo Landi Renzo sono presenti molti dipendenti di aree tecniche e commerciali che possono considerarsi frequent traveller, e dipendenti di nazionalità italiana assunti con contratto locale presso una filiale estera.

Compensation e benefit

La politica retributiva del Gruppo Landi Renzo mira a riconoscere, in modo equo e concreto, l'impegno e il contributo delle persone al successo dell'azienda. I livelli retributivi dipendono dal ruolo e dalle responsabilità ricoperti dalle persone, in modo da rifletterne le esperienze e le competenze necessarie, il livello di eccellenza dimostrato e il contributo generale apportato al business, senza alcuna discriminazione.

Per le società italiane, il processo di definizione della remunerazione variabile si sostanzia nel premio di risultato legato alla valutazione delle performance per tutti i dipendenti, dei risultati per i ruoli di responsabilità e limitatamente ad alcuni ruoli specifici, quali il Delegato del Datore di Lavoro e i responsabili dei plant produttivi, ad alcuni obiettivi legati ai temi di Salute, Sicurezza e Ambiente.

Inoltre, ogni anno, in fase di budget viene definita una percentuale del monte retributivo da destinare alle politiche meritocratiche. Per nessuna delle società di cui alla tabella sottostante sono stati rilevati livelli retributivi al di sotto della remunerazione minima locale per la categoria di riferimento dei nuovi assunti.

RAPPORTO
STIPENDIO
NEOASSUNTI
E
2019 2018 2017
MINIMO LOCALE Uomo Donna Uomo Donna Uomo Donna
AEB America S.r.l. 1,33* 1,33 1,09 1,09 1,75 1,75
Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd 5,53 3,18 6,05 3,30 2,42 3,90
Landi Renzo Polska Sp.Zo.O. 1,75 1,42 1,99 1,69 1,85 1,76
Landi Renzo RO S.r.l. 1,50 1,50 1,50 1,50 1,79 1,79
Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company 1,10 1,10 1,03 1,03 1,13 1,13

Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e lo stipendio minimo locale per genere

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2019 84

Media totale di Gruppo 1,75 1,45 1,80 1,65 1,54 1,84
Landi Renzo Industria e Comercio 1,34 1,36 1,35 1,41 1,69 1,41
Lovato Gas S.p.A. 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
Landi Renzo USA Corporation 1,04 1,04 1,04 2,65 1,04 2,65
Landi Renzo S.p.A. 1,20 1,20 1,21 1,21 1,21 1,21

Stipendio minimo a livello locale: si riferisce al compenso lavorativo consentito dalla legge o indicato nel Contratto Collettivo Nazionale.

Stipendio dei neoassunti: stipendio offerto ad un lavoratore a tempo pieno appartenente alla categoria di impiego più bassa

* Valore stipendio standard neoassunti non disponibile per categoria maschile della società Argentina. Pertanto, considerando che nello storico disponibile (2017 e 2018) non sono mai state rilevante differenze con lo stipendio standard dei neoassunti della categoria femminile, si è assunto il valore dello stipendio standard dei neoassunti per la categoria maschile pari a quello femminile anche per il 2019.

Nelle società Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company, Landi Renzo RO srl e L.R. Pak (Pvt) Limited possono essere attribuiti bonus legati alle performance, sia individuali che della Società.

L'attenzione alle persone all'interno del Gruppo passa anche per la gestione attenta del welfare, ovvero dell'insieme delle prestazioni non monetarie finalizzate a incrementare il benessere individuale e familiare dei lavoratori sotto il profilo economico e sociale. Rientrano in questo ambito l'insieme delle dotazioni per l'attività lavorativa quali auto aziendali, laptop e cellulari, ma anche le risorse destinate a soddisfare bisogni sociali, previdenziali e assistenziali dei dipendenti. Landi Renzo S.p.A. ha integrato la propria politica di welfare aziendale con un piano assicurativo sanitario a disposizione di tutti i dipendenti (senza distinzione tra fulltime e part-time) per le cure mediche di base ed è stata messa a disposizione dei dipendenti una quota del valore di 200 euro da utilizzare all'interno di un portale welfare aziendale che permette di usufruire di diverse tipologie di beni e servizi (come buoni sconto, rimborsi, prestazioni sanitarie etc.). Per le società italiane del Gruppo, inoltre, rimangono attive le partnership che permettono ai dipendenti di usufruire di servizi a tariffe agevolate: l'installazione di impianti a gas sul proprio autoveicolo, l'accesso a soluzioni assicurative e previdenziali, a iniziative culturali e sportive, a centri diagnostici e a servizi medici specialistici e l'abbonamento a palestre e centri benessere. All'estero, la società Landi Renzo RO S.r.l. offre ai propri dipendenti buoni pasto, assicurazione medica e pensione, obbligatorie per legge, e congedo di maternità; La società Landi Renzo USA Corporation un'assicurazione medica completa anche per visite oculistiche ed odontoiatriche e la Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company offre, oltre all'assicurazione medica complementare che copre le spese per le cure mediche dei dipendenti e delle loro famiglie, indennità di trasporto, buoni pasto, pensione e indennità di disoccupazione, determinato per coloro che godono di un contratto part-time in base alle ore lavorate. La società L.R. Pak (Pvt) Limited offre ai propri dipendenti a tempo pieno e con contratto a tempo indeterminato l'accesso a un fondo previdenziale collettivo. Infine, La società Industria e Comercio Ltda offre ai propri dipendenti due tipologie di benefit: un'assicurazione sulla vita e la possibilità di partecipare a un fondo previdenziale.

Tutela della Salute e Sicurezza sul Lavoro

Landi Renzo è da sempre attenta al benessere dei suoi dipendenti: questo impegno si traduce anche nell'attenzione alla salute e sicurezza sul lavoro dei suoi collaboratori e si è concretizzato attraverso l'adozione di robusti sistemi di gestione. La società Landi Renzo S.p.A. ha, infatti, adottato una Politica ed un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) in conformità ai requisiti richiesti dalla nuova norma ISO 45001:2018, che consente di perseguire il miglioramento continuo ed il raggiungimento delle massime performance per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro ed il rispetto per l'ambiente.

Il sistema gestionale, anche in ottemperanza ai requisiti del D. Lgs. 81/2008, consiste in una raccolta organica e dettagliata di procedure e istruzioni operative su tutte le attività relative alla sicurezza (formazione per la sicurezza, metodi di lavoro, utilizzo dei dispositivi di sicurezza individuale etc.), con maggiore dettaglio per le attività che comportano rischi specifici. Il sistema si basa su un'accurata mappatura dei rischi, effettuata attraverso il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), elaborato dal Datore di Lavoro (DL) e dal Responsabile Sicurezza Prevenzione e Protezione (RSPP), verificato dal Medico Competente (MC) e portato a conoscenza dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) al fine di evidenziare la gravità e la probabilità di accadimento degli eventi rischiosi specifici per ogni singolo ruolo e attività svolta da dipendenti Landi Renzo.

Il SGSSL ha consentito, nel corso del tempo, la diffusione di una cultura della sicurezza che ha progressivamente influenzato le abitudini, l'attenzione e la consapevolezza di ogni dipendente, affermando l'importanza di tutelare sia la propria salute e sicurezza, sia quella di tutti coloro che lavorano con le società italiane del Gruppo Landi Renzo e privilegiando il modo di pensare reattivo rispetto a quello preventivo, iniziando a segnalare ogni possibile problema prima che potesse diventare un eventuale infortunio.

Rispetto alle funzioni dei servizi di medicina del lavoro, si segnala che il compito di definire il protocollo sanitario spetta al Medico Competente. Il monitoraggio della situazione sanitaria aziendale è garantito dall'invio, da parte del Medico Competente, dei dati aggregati sanitari e dell'informativa circa il rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria, la trasmissione avviene mediante l'Allegato 3B (come definito dall'art. 40, comma 1 del D.Lgs. 81/2008) agli enti competenti. Per ogni sopralluogo effettuato, il Medico Competente produce un verbale sulle base delle rilevazioni. Ai sopralluoghi partecipano anche il RSPP e uno o più RLS.

La qualità dei servizi di medicina del lavoro è assicurata anche da un accesso facilitato da parte dei lavoratori a tali servizi. Il Medico Competente, infatti, può eseguire delle visite anche su richiesta scritta dei lavoratori mediante il modulo "FS 22 – Richiesta di visita medica". Tutti i lavoratori vengono opportunamente informati rispetto a tale possibilità di richiesta.

L'attenzione del Gruppo Landi Renzo per la salute e sicurezza sul lavoro si esplicita nella definizione di principi di base a cui tutto il personale si deve attenere per far sì che politiche, procedure, tecnologie, e conoscenze contribuiscano alla consapevolezza e alla prevenzione dei rischi.

Al fine di fornire accesso e comunicare informazioni rilevanti in materia di salute e sicurezza sul lavoro ai lavoratori, in Landi Renzo S.p.A. tutta la documentazione utile alla prevenzione degli infortuni è disponibile su un portale Safety e in una bacheca, sia fisica che elettronica sulla intranet aziendale, insieme ad una reportistica sull'andamento degli indici infortunistici aziendali. Sebbene attualmente non esistano comitati formali congiunti management-lavoratori per la salute e sicurezza, Landi Renzo S.p.A., a fine 2019, ha previsto che nel corso del 2020 vengano programmati degli incontri periodici tra RLS, RSPP e Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) aziendale. Quest'ultima, in particolare, garantirebbe il flusso comunicativo sulle tematiche di salute e sicurezza an tutti i lavoratori. Le frequenze, la calendarizzazione e le modalità di gestione degli incontri sono ancora in fase di definizione da parte del Reparto HSE di Gruppo e della funzione Risorse Umane.

Oltre ad intense attività d'informazione e formazione sulle norme ISO 45001:2018 e ISO 14001, grazie alle quali tutto il personale delle società è portato a conoscenza delle principali nozioni e novità in tema di sicurezza, sono stati definiti degli obiettivi di performance della sicurezza sul lavoro collegati a specifici Key Performance Indicators nel sistema d'indicatori per le società italiane del Gruppo.

Al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati è presente un Reparto HSE (Health Safety Environment) di Gruppo, finalizzato ad un approccio omogeneo ed organico nell'ambito del Gruppo alla certificazione ISO 45001:2018 ed al coinvolgimento nelle valutazioni del rischio per tutti i processi lavorativi gestiti, indipendentemente dalla loro collocazione societaria.

Tale struttura è stata improntata in due livelli di attività: uno, affidato alle funzioni centrali, che stabilisce gli indirizzi e le politiche, attua il coordinamento ed il monitoraggio e fornisce il supporto specialistico e di gestione tecnica - operativa sul territorio; l'altro, tramite gli RSPP/ASPP (Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione), affidato alle altre unità locali territoriali o Società, di attuazione delle linee di indirizzo gestionali in base alle specificità delle situazioni tecnico/impiantistiche/ambientali delle attività di competenza delle Locations.

Ad incrementare l'attenzione per il rispetto della conformità legislativa e della coerenza alla norma ISO 45001:2018 contribuiscono anche gli accertamenti pianificati.

Nell'arco dell'anno, le azioni di Audit sono state pianificate e svolte con regolarità, sia per mezzo delle funzioni interne preposte all'attività di verifica sia mediante l'organismo di certificazione esterno.

Sullo specifico Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza è stato eseguito a novembre 2019 un Audit sulla nuova ISO 45001:2018 in concomitanza della scadenza della certificazione OHSAS 18001:2007. L'audit di rinnovo della certificazione del sistema Salute e Sicurezza ha riguardato tutti i campi di applicazione relativi a tutte le varie funzioni e mansioni (uffici direzionali e amministrativi, uffici tecnici, laboratori, officina, attrezzeria, produzione meccanica e elettronica, logistica) evidenziate sugli specifici DVR delle sedi Landi Renzo S.p.A. A seguito dell'Audit effettuato sono emerse 1 non conformità (NC) minore, risolta in fase di Audit, e 7 osservazioni per le quali è stato suggerito di valutare opportune azioni di miglioramento entro il successivo Audit previsto per dicembre 2020. Gli stessi criteri relativi al Sistemi di Gestione Salute Sicurezza e Ambiente sono applicati alla Lovato Gas, sebbene non certificata. Nel corso del 2019 non sono stati effettuati ulteriori Audit in quanto si è reso necessario aggiornare, con uno studio di consulenza esterna, tutti i DVR consentendo di fatto la riesamina di tutte le potenziali situazioni di rischio presenti in azienda.

Landi Renzo S.p.A., disponendo di un Sistema di Gestione Salute Sicurezza e Ambiente "SGSSA", si è dotata di una Politica aggiornata al 7 settembre 2019, preventivamente alla migrazione dalla OHSAS 18001:2007 alla 45001:2018. Il sistema inoltre prevede la presenza di procedure, istruzioni operative e moduli utilizzati per

una corretta gestione del sistema. Tutti i documenti sono riassunti nel modulo "FSE 15 - Elenco documenti del sistema SGSSA" la cui ultima versione è la Rev. 6 del 07/10/2019.

Nel corso del 2019 sono stati svolti Audit sul "SGSSA" di seconda e terza parte, eseguiti da clienti e Società di certificazione Bureau Veritas. Di seguito se ne riporta il dettaglio:

  • 15/05/2019 "Audit Ambientale" (M2 Engineering);
  • 24/07/2019 "Report AREA BROKER & QZ CONSULTING S.R.L.", per conto di Assicurazione Generali;
  • 07/08/2019 "Report ECOVADIS RESULT" (per conto di RSA);
  • 10/09/2019 "Audit in via Nobel e via dell'Industria" (Studio Alfa);
  • 30/10/2019 e 07/11/2019 "Audit Salute e Sicurezza" (M2 Engineering).

A questi occorre aggiungere gli Audit di Bureau Veritas per il rinnovo della ISO 14001:2015 eseguito dall'11 al 15 giugno 2019 e, della ISO 45001:2018 eseguito dall' 18 al 23 novembre 2019. Tutti gli Audit hanno avuto un esito positivo ed hanno consentito il mantenimento delle certificazioni presenti.

A integrazione degli Audit svolti nel 2019 l'azienda ha provveduto con il modulo "FE 16" a stilare una "Matrice di valutazione rischi e opportunità" legati a fattori interni ed esterni come previsto dalla UNI EN ISO 14001:2015 e UNI ISO 45001:2018. Inoltre, per gli aspetti ambientali è stato predisposto il modulo "FE 17" "Matrice di valutazione della conformità ai requisiti dei lavoratori e di altre parti interessate" UNI EN ISO 14001:2015 e UNI ISO 45001:2018.

Tutte le attività aziendali sono coperte dal "SGSSA" e comprendono, oltre ai lavoratori dipendenti, anche i lavoratori di altre società quali ad esempio lavoratori somministrati e lavoratori ditte appaltatrici. Per le ditte appaltatrici di servizi esiste nello specifico una procedura che consente di verificare preventivamente all'appalto assegnato i requisiti riferibili al D.Lgs. 81/2008 in materia di appalto. Per le ditte fornitrici e terzisti nel novembre 2019, in occasione del rinnovo certificazione con migrazione alla ISO 45001:2018 è stato predisposto un piano di Audit da svolgere in occasione degli audit della qualità. A tale proposito è stato modificato il modulo "FA 50 - Qualifica dei Fornitori" della procedura qualità integrandolo con riferimenti alla sicurezza e ambiente.

La formazione sugli aspetti di salute e sicurezza

Come per gli anni precedenti la formazione del personale viene organizzata dalla funzione Risorse Umane (HR) tenendo conto delle indicazioni fornite dall'RSPP e da quanto previsto dall'Accordo Conferenza Stato Regioni. Ad oggi, la procedura adottata consente di avere tutto il personale regolarmente formato e di continuare un'attività prevalentemente rivolta agli aggiornamenti periodici dei lavoratori e degli addetti alle varie funzioni di gestione emergenza, primo soccorso, carrellisti, RLS e RSPP/ASPP.

L'azienda non ha previsto corsi sulle tematiche salute e Sicurezza sul Lavoro che coinvolgono le famiglie dei lavoratori.

Numero di persone e ore di formazione sulla Salute e Sicurezza

ORE DI FORMAZIONE PER QUALIFICA 2019 2018 2017
Dirigenti 27 25 0
Quadri 85 138 68
Impiegati 690 937 426
Operai 1.069 1.228 1.771
Totale 1.687 2.328 2.265

I dati 2018 non includono la società Landi Renzo Pars Provate Joint Stock Company in quanto non sono disponibili. Il dato 2019 esclude la Società L.R. Pak (Pvt) Limited in quanto i dati non risultano disponibili.

PERSONE FORMATE PER QUALIFICA 2019 2018 2017
Dirigenti 5 3 0
Quadri 15 19 7
Impiegati 153 127 35
Operai 175 210 135
Totale 311 359 177

I dati 2018 non includono la società Landi Renzo Pars Provate Joint Stock Company in quanto non sono disponibili.

Il dato 2019 esclude le Società Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd e L.R. Pak (Pvt) Limited in quanto i dati non risultano disponibili

Nel periodo rendicontato la formazione ha subito un calo in quanto nel 2019 si è svolta prevalentemente la formazione a soggetti che necessitavano di un aggiornamento quinquennale. Annualmente viene stilato con HR, nell'ambito formazione in materia di Salute e Sicurezza, un programma che tiene conto delle necessità per i neoassunti e degli aggiornamenti periodici dei lavoratori.

Nel 2019 cinque Dirigenti hanno partecipato alla formazione in ambito Salute e Sicurezza. Il ruolo del Dirigente è dotato di ampia autonomia decisionale, al fine di trasmettere i concetti di identificazione dei soggetti coinvolti e dei relativi obblighi, di definizione ed individuazione dei fattori di rischio, di valutazione dei rischi e di individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione. Il corso deve essere effettuato dai nuovi Dirigenti e, in sede di aggiornamento quinquennale, da tutti i Dirigenti aziendali. In base a quanto previsto dall'Accordo Stato Regioni, è prevista la durata di 16 ore per la prima tipologia di corso e di 6 ore per la seconda.

Gli impegni futuri sono strettamente correlati a quanto prevede il D.Lgs. 81/2008 e il Sistema di Gestione Salute Sicurezza e Ambiente. In particolare, si proseguirà con un monitoraggio mensile degli indici infortunistici e di eventuali near miss mettendo a disposizione i dati agli RLS. Saranno effettuati Audit periodici sul "SGSSA" di terza parte (enti di accreditamento) e se richiesti di seconda parte (clienti o fornitori). Al fine di intervenire preventivamente su infortuni o malattie professionali, in accordo con le Rappresentanze Sindacali Unitarie, è stato concordato di fornire a tutti i lavoratori le informazioni relative ai rischi specifici delle attrezzature e postazioni di lavoro indicando il grado di esposizione al rischio per le varie attività. Per quanto riguarda le tematiche sulla sicurezza saranno programmati i necessari corsi nel rispetto dell'accordo Conferenza Stato regioni oltre che a proseguire con gli incontri informativi interni con tutti i lavoratori.

Il monitoraggio continuo degli indicatori

I safety key performance indicators vengono costantemente monitorati e sono costruiti secondo un criterio statistico in riferimento alla Norma "Statistiche degli infortuni sul lavoro" UNI 7249:2007. Nel corso del 2019 sono stati rilevati 5 infortuni sul lavoro non gravi su oltre un ottocentomila ore lavorate, avvenuti in circostanze accidentali e per i quali non è stato necessario intraprendere una particolare azione correttiva; di cui 4 nelle Società italiane, ed uno nella società AEB America S.r.l..

2019 2018 2017
NUMERO DI INFORTUNI (n.) Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Italia 3 1 4 1 3 4 4 0 4
Europe (esclusa Italia) * 0 0 0 1 0 1 1 0 1
Asia ** 0 0 0 0 0 0 0 0 0
America *** 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Sud America **** 0 1 1 0 1 1 0 0 0
Totale 3 2 5 2 4 6 4 0 4
* Polonia e Romania

Numero di infortuni dei dipendenti suddivisi per area geografica e genere

** Pakistan, Cina e Iran

*** Usa

**** Argentina e Brasile

Si informa che nel 2019 è stato registrato un infortunio in una delle Società Italiane nel quale è stato coinvolto un lavoratore non dipendente. Considerando il caso singolo, limitato e di lieve entità, si è deciso di non riportare la tabella "Numero di infortuni", di cui sopra, per i lavoratori non dipendenti in quanto non rappresentativa e di nessun valore aggiuntivo rispetto all'informativa già in nota riportata.

L'andamento annuale dei safety key performance indicators è una testimonianza dell'elevato livello di attenzione dedicato dal Gruppo alle tematiche in materia di Health, Safety & Environment (HSE). Un tema di assoluta rilevanza ai fini della prevenzione degli infortuni è la capacità di segnalare, raccogliere e analizzare gli incidenti e i mancati infortuni (detti anche near miss) al fine di prevenire eventi infortunistici. Le Società Landi Renzo S.p.A. e Lovato Gas S.p.A. hanno un sistema di raccolta dei near miss i quali vengono registrati, monitorati e analizzati periodicamente per verificare il rispetto degli obiettivi specifici attribuiti alle varie direzioni. Nel corso dell'anno 2019 non si sono verificati casi di infortuni sul lavoro durante le attività svolte dalle Società appaltatrici, né denunce di malattie professionali o decessi legati all'attività lavorativa da parte dei dipendenti, né addebiti alle Società stesse in ordine a malattie professionali di dipendenti o ex dipendenti. Gli accadimenti infortunistici del 2019 non hanno coinvolto personale produttivo e rientrano in una casistica per la quale considerata la casualità diventa di difficile valutazione. Si ricorda infatti che i due infortuni accorsi sono avvenuti uno in Landi Renzo via Nobel e ha coinvolto un impiegato dell'ufficio tecnico e il secondo ha coinvolto un'impiegata commerciale di Lovato Gas.

Nel 2019, a livello di Gruppo, non si rinvengono segnalazioni di casi per richiesta e approvazione di malattie professionali.

Relativamente alle società italiane, i pericoli sul lavoro che costituiscono un rischio d'infortunio sono specificati nei DVR aziendale nel quale oltre ad indicare il pericolo viene indicato il rischio di esposizione allo stesso. I pericoli sul lavoro che possono generare potenziali rischi di malattie professionali sono connessi principalmente a movimenti ripetitivi e movimentazioni carichi, nonché al naturale invecchiamento dell'età lavorativa dei soggetti. Relativamente alle modalità di gestione, al Medico Competente spetta il compito di rilevare e segnalare possibili casi a rischio di patologia, la frequenza delle visite è stabilita all'interno del protocollo sanitario. In aggiunta, anche i lavoratori stessi hanno la facoltà di segnalare alle rappresentanze sindacali potenziali e/o conclamati casi di malattie professionali. Alla segnalazione segue l'apertura della richiesta di malattia professionali da parte della rappresentanza sindacale, tale richiesta viene successivamente trasmessa all'INAIL che procede ad una valutazione prima di avviare l'eventuale procedimento di riconoscimento.

In Landi Renzo gli eventuali accadimenti segnalati dai preposti o lavoratori con il modulo "FS 32 - Rapporto di incidente/infortunio o segnalazione near miss" vengono analizzati al fine di valutarne le cause e se necessario per con il quale si cerca di capire analizza accadimento. A seguito dell'analisi dell'infortunio o near miss si apre un'azione correttiva al fine di effettuare i necessari interventi per evitare il ripetersi dell'evento eliminando eventuali pericoli dovuti a carenze su impianti e attrezzature o comportamenti errati dei lavoratori.

Al fine di ottenere un maggiore coinvolgimento dei lavoratori, nel corso del 2019, si è dato inizio con il supporto di HR ad una serie di incontri informativi dei lavoratori nei quali sono stati trattati argomenti di interesse dei lavoratori quali: Politica per la Salute Sicurezza e Ambiente, Sistema Gestione Sicurezza e Ambiente OHSAS 18001- ISO 14001 con migrazione alla nuova ISO 45001:2018, indicatori e obiettivi, indici infortunistici, infortuni e near miss, protocollo sanitario e visite mediche periodiche e su richiesta del lavoratore, organigramma SGSSA, raccolta differenziata etc.. I vari argomenti sono stati trattati negli incontri del 23/08/2019 e dal 06 al 31/10/2019 ed hanno coinvolto circa 60 lavoratori. In aggiunta a quanto detto, il 15/10/2019 si è svolto un incontro formativo sui nuovi requisiti UNI ISO 45001:2018 rivolto a 7 preposti dell'area qualità e produzione.

2019 2018 2017
INDICE DI FREQUENZA Uomo Donna Uomo Donna Uomo Donna
Italia 9,57 4,86 2,97 13,79 5,84 0
Europe (esclusa Italia) * 0 0 3,29 0 11,04 0
Asia ** 0 0 0 0 0 0
America *** 0 0 0 0 0 0
Sud America **** 0 51,54 0 31,80 0 0
INDICE DI GRAVITÀ 2019 2018 2017
Uomo Donna Uomo Donna Uomo Donna
Italia 0,05 0,28 0 0,34 0,05 0
Europe (esclusa Italia) * 0,20 0 0,03 0 0,10 0
Asia ** 0 0 0 0 0 0

Indici infortunistici dei dipendenti suddivisi per area geografica e genere

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2019 91

America *** 0 0 0 0 0 0
Sud America **** 0 0,62 0 0,21 0 0
INDICE DI INCIDENZA 2019 2017
Uomo Donna Uomo Donna Uomo Donna
Italia 1,56 0,73 0,55 2,13 1,23 0
Europe (esclusa Italia) * 0 0 1,41 0,00 1,67 0
Asia ** 0 0 0 0 0 0
America *** 0 0 0 0 0 0
Sud America **** 0 5,56 0 7,14 0 0

* Polonia e Romania

** Pakistan, Cina e Iran

*** Usa

**** Argentina e Brasile

Indice di incidenza: numero di infortuni/ numero dipendenti *100

Indice di gravità: numero giorni di assenza/numero ore lavorate *1.000 – L'indice esclude Pakistan ed Iran in quanto il valore delle ore lavorate non risulta disponibile.

Indice di frequenza: (numero di infortuni sul lavoro/numero totale di ore lavorate) *1.000.000

Nel 2019, il tasso di assenteismo relativo alle società italiane del Gruppo è stato pari allo 3,31% per gli uomini (contro il 3,09% del 20181) e 7,73% per le donne (contro il 7,26% del 20181); in Europa (esclusa Italia) è stato pari allo 0,02% per gli uomini e 0,04% per le donne; in Asia è stato pari allo 0% per entrambi i generi (le ore lavorate per Pakistan ed Iran sono state stimate); in America è stato pari allo 0% per entrambi i generi e in Sud America è stato pari allo 0% per gli uomini e a 0,71% per le donne. Tale tasso è stato calcolato come rapporto percentuale tra numero di giorni di assenza nel periodo di rendicontazione e totale dei giorni lavorati per la forza lavoro.

Attività di comunicazione interna

Data l'elevata importanza attribuita ai dipendenti, il Gruppo Landi Renzo si impegna a mantenere un dialogo costante con il personale e ad incrementare il proprio coinvolgimento nelle diverse attività. Il

Gruppo utilizza diversi canali di comunicazione interna, sia tradizionali che innovativi. Tra i più tradizionali troviamo lo spazio Intranet, le bacheche e i monitor aziendali. Il primo permette a tutte le persone del Gruppo di accedere a informazioni e iniziative ufficiali, facilitando i processi aziendali, le interazioni tra funzioni e la comunicazione interna. Le bacheche e i monitor aziendali sono invece utilizzati per veicolare le comunicazioni ufficiali ai dipendenti. Policy, convenzioni, procedure interne, dati e indicatori aziendali sono solo alcuni dei contenuti disponibili su questi canali.

Tra i canali di comunicazione interna più innovativi ritroviamo "Department Meeting", incontri di condivisione dei risultati aziendali, sistema di Meeting interno e "Welcome on

board". I "Department Meeting" coinvolgono tutto lo staff di dipartimento e rispondono all'esigenza di condividere e comunicare i più importanti progetti in corso e le attività svolte, stimolando la collaborazione e il coinvolgimento di tutti. Sono ritenuti utili al fine di completare il processo informativo sui nuovi prodotti e sulle strategie commerciali e sull'andamento aziendale. Il 2019 ha visto l'organizzazione di Meeting di R&D, Operations e Sales & Marketing.

1 Dato cambiato rispetto all'anno precedente a seguito di variazioni nella metodologia di calcolo.

Con l'obiettivo di migliorare la condivisione delle informazioni, semplificare la fluidità del lavoro quotidiano, coordinare al meglio le attività e i progetti interfunzionali e migliorare il coinvolgimento di

tutti gli interlocutori, è stato ridefinito il sistema di Meeting interno, che si concretizza in riunioni periodiche che coinvolgono i Responsabili di Area/Progetto sui principali temi di prodotto, vendite e

operations. Inoltre, già a partire dal 2018, al fine di facilitare l'inserimento delle nuove risorse è stato introdotto un sistema di News "Welcome on-board" legato ai nuovi ingressi, nello specifico viene inviata un'e-mail a tutti i dipendenti della Società contenente una breve presentazione del nuovo assunto, il suo ruolo e il suo responsabile.

Infine, nel corso del 2019, cogliendo l'occasione della sottoscrizione dell'accordo per la cessione totale dello stabile Ricerca & Sviluppo di Via Nobel, 4 ad AVL sono stati rivisti e ripensati gli spazi aziendali esistenti cercando di valorizzare e favorire la comunicazione interna e la fluidità e agilità di funzionamento. Nel corso della pausa estiva sono stati rivisti tutti gli spazi comuni e gli uffici cercando di valorizzare le logiche del lavoro collaborativo, di favorire l'integrazione fra i team, di aumentare la fluidità e la circolazione delle informazioni cercando di creare spazi di lavoro confortevoli, piacevoli e stimolanti: uffici openspace equipaggiati con pannelli fonoassorbenti per la gestione ottimale del rumore, piccole sale riunioni a disposizione di ogni openspace, sale ricreative munite di calcio balilla, ping pong, biblioteca aziendale con servizio bookcrossing, zona relax con tavolini e divanetti, piante e verde non solo all'esterno ma anche all'interno degli spazi aziendali.

I clienti

Il Gruppo Landi Renzo dedica molta attenzione alle esigenze della clientela, che richiede sempre più prodotti innovativi ed a basso impatto ambientale. I prodotti del Gruppo Landi Renzo, principale attore a livello internazionale nelle tecnologie per la mobilità ecologica, consentono di alimentare i veicoli con combustibili alternativi quali metano e GPL e, conseguentemente, rendono possibile la riduzione delle emissioni inquinanti e dei gas serra. Il Gruppo infatti opera con l'obiettivo di generare benefici di natura ambientale ed economica, con risvolti positivi anche sull'utilizzatore finale.

La catena del valore: dalla ricerca e l'innovazione alla soddisfazione dei clienti

Il modello di business per i sistemi di autotrazione del Gruppo Landi Renzo si articola in una pluralità di fasi che comprendono le attività di ricerca e sviluppo, pianificazione ed acquisti, produzione ed assemblaggio di componenti e dei sistemi, nonché controllo di qualità degli stessi, marketing, distribuzione e vendita di sistemi e componenti.

Nonostante le attività vengano per lo più svolte con il supporto di fornitori e partner, la produzione dei componenti ad alto valore aggiunto, come centraline e iniettori, è svolta internamente al Gruppo.

Catena del valore per i sistemi di autotrazione

Tale modello consente un controllo costante sulla qualità dei prodotti e sulla loro conformità agli standard di qualità adottati dal Gruppo, ed una flessibilità di produzione e di distribuzione idonea a far fronte alle diverse esigenze di mercato e alla oscillazione della domanda. Internamente al Gruppo, un team di ingegneri e tecnici esperti si dedicano all'attività di ricerca e sviluppo su componenti e sistemi di alimentazione ed alla progettazione di nuovi prodotti.

L'assemblaggio dei componenti e dei sistemi CNG & LPG avviene internamente al Gruppo Landi Renzo utilizzando sottocomponenti prodotti da terzisti accuratamente selezionati e legati da rapporti consolidati e pluriennali al Gruppo. Il processo produttivo è organizzato in modo tale da garantire un costante controllo e monitoraggio dell'attività dei terzisti, della qualità dei prodotti e della loro conformità rispetto agli standard del Gruppo.

Infine, la pianificazione degli acquisti viene svolta, con cadenza settimanale, dalla Direzione Commerciale in collaborazione con la Direzione Operation e Supply Chain sulla base dei quantitativi necessari per il soddisfacimento delle esigenze di produzione. I materiali o semilavorati acquistati vengono sottoposti ad un primo controllo qualità in fase di accettazione e ad un'ulteriore verifica finale al momento del completamento della fase di assemblaggio al fine verificare l'effettiva qualità del prodotto finale.

L'innovazione e la Ricerca e sviluppo: un modello di eccellenza

La capacità di innovare la propulsione dei mezzi di trasporto pubblici e privati, servendosi di combustibili o vettori gassosi a scarso impatto ambientale, rappresenta l'elemento fondante del successo di Landi Renzo. L'innovazione della propulsione avviene con l'impiego di numerosi tecnici e ricercatori, la collaborazione con società esterne specializzate, la costante collaborazione con i più importanti istituti universitari e centri specializzati a livello nazionale e internazionale, oltre che partnership con le maggiori case automobilistiche.

Sono numerose le linee di ricerca su cui il Gruppo svolge la sua attività: dal continuo perfezionamento degli impianti per GPL e metano, agli studi relativi ai sistemi di alimentazione per vettori totalmente innovativi, come l'idrogeno.

In particolare, il Piano Strategico messo a punto dal management aziendale, mette al centro dei prossimi sviluppi i componenti CNG ed LNG per veicoli heavy and medium duty, il perfezionamento di prodotti CNG per autovetture e la ricerca e sviluppo di componenti in alta e bassa pressione per applicazioni a idrogeno. Il tutto si completa con la creazione di un team dedicato allo sviluppo del "cervello" del sistema, ossia la centralina mono-fuel per applicazioni pesanti.

L'impegno del Gruppo è testimoniato dagli oltre 165 brevetti, depositati nel corso degli anni, che hanno contribuito ad aprire nuove strade e ad indicare traguardi importanti a tutto il settore.

Si segnalano anche decine di design e modelli depositati dal gruppo, principalmente riguardanti le centraline di controllo elettronico, per cercare di prevenire atti di copiatura illegale di questi prodotti da parte di concorrenti.

L'obiettivo del Gruppo di sviluppare prodotti sempre più innovativi per le case automobilistiche e per il cliente finale va di pari passo con gli obiettivi legati alla tutela ambientale: un prodotto efficace sul mercato è un prodotto che permette la massima sostituzione possibile del combustibile originale con il combustibile

alternativo. Ciò permette la massima riduzione di gas serra e, spesso, la massima riduzione di inquinanti. Attraverso studi specifici e sviluppi di componenti, le attività di ricerca e sviluppo puntano proprio a individuare soluzioni tecnologiche che migliorino tali aspetti.

I sistemi Landi Renzo possono già utilizzare metano derivato da fonti rinnovabili (per esempio biomasse)

riducendo ulteriormente l'impatto sulla produzione di gas serra. Molto importante per il Gruppo è quindi essere sempre allineati alle nuove tecnologie per poter soddisfare un mercato che esige soluzioni sempre più aggiornate.

A tal proposito, nel corso del 2018, sono state migliorate e messe a punto le strategie di autotaratura del sistema gas, per consentire una maggiore facilità di installazione e messa a punto, con la conseguente minimizzazione degli errori umani, di nuove centraline modulari in grado di essere maggiormente versatili alle diverse esigenze dei veicoli, ed una nuova linea di riduttori di pressione modulari sia per Passenger Cars che per heavy and medium duty con possibilità di regolazione della pressione in uscita adattandola alle diverse condizioni d'uso (l'intera attività di sviluppo di questa tipologia di dispositivi è stata la base per la concretizzazione dei progetti indicati sotto).

Tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019 sono stati lanciati progetti innovativi quali un regolatore di pressione CNG per autovetture, un regolatore di pressione LNG per autoveicoli, una centralina mono-fuel, un regolatore di pressione per applicazioni idrogeno ed un collettore integrato a bordo della "fuel cell" per da utilizzare su treni ad idrogeno.

Il mantenimento della tradizionale leadership tecnologica, che contraddistingue da sempre l'azienda ed i suoi sistemi di conversione a gas, si fonda sulla continua revisione dei processi, sulla condivisione di idee e sull'ampliamento delle esperienze. A questo proposito sono state introdotte in azienda nuove figure chiave per l'accrescimento del know-how e per l'accelerazione dell'intero processo di sviluppo prodotto e relativa messa in produzione. Continuano inoltre le attività di studio e progettazione in partnership con le case automobilistiche europee, volte alla realizzazione dei nuovi sistemi a gas per i modelli rispondenti alle normative sulle emissioni "Euro 6d-TEMP". Anche nei mercati extra-europei continuano le collaborazioni con importanti case automobilistiche in Iran, Russia e Cina. In USA è proseguita l'attività volta alla realizzazione di kit di conversione "qualificati" da parte di costruttori di veicoli (possessori della certificazione Qualified Vehicle Modifiers - QVM). Per tali kit, annualmente, vengono rinnovate le certificazioni EPA (Environmental Protection Agency) e CARB (California Air Resources Board), rispettivamente per il territorio statunitense e californiano.

La gamma dei kit di conversione GPL e metano è stata ampliata, mettendo a disposizione della rete degli installatori diversi sistemi in grado di assicurare la conversione a combustibile alternativo per tutte le auto presenti sul mercato.

Inoltre, considerando la sempre maggiore diffusione di motori turbo a iniezione diretta, sono state sviluppate applicazioni adatte a queste tipologie, con un notevole apprezzamento dal campo.

La nuova generazione di componenti più compatti e performanti, quali iniettori, riduttori e centraline elettroniche, ha facilitato la fase di installazione dei kit e messa a punto dei sistemi.

Anche nell'ambito dei sistemi di conversione dei motori diesel (Diesel Dual Fuel), nel corso dell'anno è proseguita l'applicazione sul campo dei vari sistemi con un notevole miglioramento delle prestazioni del sistema e dell'esperienza dell'utente finale nel suo utilizzo. Si tratta di una soluzione tecnologica tradizionale (migliorata da contenuti innovativi) che permette di lavorare contemporaneamente con diesel e metano con conseguenti benefici economici ed ambientali. Il progetto proseguirà per estendere l'utilizzo di questa soluzione al maggior numero possibile di tipologie di veicoli pesanti ed off-road.

Anche nel corso del 2019, il gruppo Landi Renzo è stato promotore dell'aggiornamento di varie normative del settore, primo tra tutti il regolamento internazionale n. 115 relativo all'omologazione di impianti di trasformazione a GPL e GNC per il mercato aftermarket. Questo regolamento sarà aggiornato al nuovo e più severo standard di prova WLTP, ed il gruppo Landi Renzo ha già avviato con successo le omologazioni dei suoi sistemi al nuovo standard (per approfondimenti si rimanda al paragrafo "Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure – WLTP").

Infine, a testimoniare ulteriormente la propensione del Gruppo alla ricerca e all'innovazione, si segnala l'avvio di un innovativo progetto nel mondo dei motori alimentati ad idrogeno, con lo sviluppo di componenti dedicati all'utilizzo nella tecnologia "fuel cells", le quali funzionano grazie alla trasformazione dell'energia chimica contenuta nell'idrogeno in energia elettrica. Nello specifico Landi Renzo, data la similitudine con metano e GPL, realizzerà

iniettori e valvole che verranno inseriti nel circuito di trasformazione dell'idrogeno in energia elettrica.

Il centro di Ricerca e Sviluppo

Il mantenimento della tradizionale leadership tecnologica, che contraddistingue da sempre l'azienda ed i suoi sistemi di conversione a gas, si fonda sulla continua revisione dei processi e sulla condivisione di idee e di esperienze. L'attività di Ricerca e Sviluppo del Gruppo si svolge prevalentemente presso la sede centrale della società Landi Renzo S.p.A. raccogliendo le esigenze di tutte le subsidiaries del Gruppo dislocate per il mondo. Come evidenziato nel precedente paragrafo, nel corso del 2019 sono stati portati avanti diversi progetti riguardanti i sistemi di alimentazione a GPL, a metano e idrogeno per autoveicoli, tra cui si rammenta:

  • regolatore di pressione per sistemi HPDI;
  • regolatore di pressione LNG per veicoli pesanti;
  • integrated manifold per fuel cells idrogeno;
  • regolatore di pressione CNG compatto e innovativo per autovetture;
  • iniettori gas per veicoli pesanti;
  • iniettori gas per il mercato aftermarket in grado di offrire un elevato rapporto qualità prezzo e una elevata durata;
  • centraline di controllo modulari;
  • strategie per veicoli ad iniezione diretta;
  • centralina controllo motore;

Per poter sostenere al meglio le attività a livello di Gruppo, volte a sviluppare nuovi prodotti, nel 2019 è continuata la collaborazione con il gruppo AVL, leader mondiale nella costruzione di sistemi di misura delle emissioni e nei test ai veicoli che ha acquistato, in data 31 luglio 2017, il ramo d'azienda riguardante il Centro di Ricerca e Sviluppo, stabilimento concepito secondo le più moderne linee guida di sostenibilità ambientale. La collaborazione con AVL riguarda la realizzazione di test sui sistemi GPL e metano attraverso l'utilizzo di banchi prova motori e di sale provviste di simulatori a rulli al fine di studiare le nuove tecnologie che consentano di ridurre le emissioni inquinanti allo scarico. I moderni impianti permettono di alimentare i mezzi in prova con tutti i combustibili disponibili per l'autotrazione: diesel, benzina e tutti i combustibili gassosi, incluso l'idrogeno.

La solidità tecnologica ed innovativa del Gruppo è consentita dalla completa integrazione verticale del

processo di sviluppo dei componenti e dei sistemi, dalla definizione del concept alla industrializzazione passando per il testing e la validazione. Tutti i componenti meccanici ed elettronici vengono testati nel laboratorio interno della società Landi Renzo sotto la responsabilità di un team dedicato seguendo dei capitolati di test e validazione interni. Questi ultimi nascono dall'esperienza maturata dal Gruppo e dalla sua integrazione con i requisiti cogenti normativi e i requisiti specifici dei clienti.

Infine, a conferma della consolidata attitudine all'innovazione il nuovo distaccamento Landi Renzo di Torino è impegnato nello sviluppo di una centralina di controllo motore mono-fuel per combustibili alternativi su applicazioni medium and heavy duty. I veicoli pesanti a gas (CNG e LNG) sono particolarmente apprezzati dalle municipalità e dalle società di logistica per i vantaggi derivanti principalmente dal risparmio economico, dalla riduzione delle emissioni e dalla riduzione del rumore, oltre che l'assenza di limitazioni nelle città con restrizioni sul traffico Diesel.

LA PARTENERSHIP STRATEGICA CON HYDROGENICS

Landi Renzo ha recentemente instaurato la canadese Hydrogenics Corporation, leader mondiale nello sviluppo di soluzioni per energia pulita, un'alleanza dedita alla realizzazione di un prototipo di pila a idrogeno che come primo utilizzo ha visto l'applicazione su treni per poi essere sperimentato per alimentare camion e mezzi pesanti. I due gruppi hanno firmato un accordo non esclusivo per la progettazione e lo sviluppo di sistemi e componenti, definiti fuel-cell, a idrogeno per mezzi pesanti in tutto il mondo e un'ulteriore cooperazione per la fornitura di sistemi di alimentazione per i veicoli a idrogeno con probabile impiego di tecnologie tramite elettrolisi. La collaborazione con Hydrogenics si inserisce nel cammino di medio e lungo termine disegnato da Landi Renzo verso la mobilità a zero emissioni. L'applicazione delle tecnologie sviluppate da Landi Renzo in collaborazione con Hydrogenics ha trovato utilizzo con riscontro positivo nella sostituzione delle locomotive diesel con locomotori a idrogeno a zero emissioni. Questa soluzione si è dimostrata particolarmente appetibile sulle tratte delle linee ferroviarie con scarsa possibilità di elettrificazione e con un bilancio economico, energetico ed ambientale molto promettente. I primi progetti pilota hanno riscosso successo ed hanno dato il via ad una serie di attività di sviluppo e co-design finalizzate alla messa in produzione di piccole serie.

Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure – WLTP

Il WLTP è una norma armonizzata a livello globale per determinare i livelli di inquinanti e di emissioni di CO2, il consumo di carburante o di energia e la gamma di veicoli elettrici leggeri (autovetture e furgoni commerciali leggeri). Esperti automobilistici dell'Unione europea, del Giappone e dell'India, sotto la guida del Forum mondiale dell'UNECE per l'armonizzazione dei regolamenti sui veicoli, hanno sviluppato lo standard con una versione finale pubblicata nel 2015. La procedura di test fornisce una guida rigorosa per quanto riguarda le condizioni dei test dinamometrici e del carico stradale (resistenza al movimento), il cambio marcia, il peso totale della vettura (includendo equipaggiamenti opzionali, merci e passeggeri), la qualità del carburante, la temperatura dell'ambiente e la selezione e la pressione degli pneumatici. Dal 1° settembre 2017 il WLTP entra in vigore e sostituisce il New European Driving Cycle (NEDC) come test per l'omologazione delle automobili in Unione Europea. L'obbligo per l'immatricolazione di nuovi veicoli che devono soddisfare il nuovo ciclo è stato completato il 1° settembre 2019.

Anche i sistemi gas sono chiamati a soddisfare il ciclo WLTP, motivo per il quale nel corso del 2018 il Gruppo Landi Renzo ha lavorato in maniera sistematica per allineare i suoi sistemi al nuovo e più severo standard di emissioni.

I sistemi GPL e metano Landi Renzo sono già stati provati con successo su diverse motorizzazioni e pertanto le omologazioni del Gruppo sono state aggiornate al nuovo standard di emissioni. In ambito nazionale sono state ottenute le nuove omologazioni DGM (Direzione Generale Motorizzazione), mentre in ambito internazionale il gruppo Landi Renzo, primo al mondo, ha ottenuto 4 omologazioni R115 WLTP sia per sistemi GPL sia per sistemi metano.

La costante attenzione alla qualità

La qualità per il Gruppo Landi Renzo ha fin da sempre rappresentato un elemento imprescindibile per la propria affermazione sul mercato. Già dal 1996 la capogruppo Landi Renzo S.p.A. aveva deciso di dotarsi di un Sistema Qualità ISO 9001 che permettesse ai processi di progettazione, produzione, vendita ed assistenza ai clienti di essere più efficienti e di rispondere al meglio alle esigenze del mercato. Tra le società estere, la Landi Renzo USA Corporation possiede la certificazione QVM (Qualified Vehicle Modifiers), che prevede la valutazione da parte della Ford Motor Company e l'adesione alle QVM guidelines.

Nel 2001 Landi Renzo S.p.A. è stata la prima azienda italiana nel settore ad ottenere la prestigiosa certificazione ISO/TS 16949 che specifica i requisiti di sistema di qualità per la progettazione, lo sviluppo e la produzione dei prodotti della filiera automotive. Tale certificazione, decaduta nel 2016, è stata sostituita dalla prima edizione IATF 16949.

Lo standard dell'International Automotive Task Force (IATF), oltre ad adottare una chiara focalizzazione sul miglioramento continuo (prevenzione dei difetti di progettazione e pianificazione del prodotto) per ottenere la piena conformità alle richieste del cliente, introduce delle importanti novità, tra cui una maggior enfasi sulla responsabilità sociale di impresa, una maggiore attenzione ai requisiti di sicurezza dei prodotti e una maggiore chiarezza nella rappresentazione dei fornitori e dei sub fornitori.

Oltre alla capogruppo, nel 2018 anche le società Lovato Gas S.p.A., Landi Renzo Polska S.p.Z.o.o. e Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company, in precedenza certificate ISO/TS 16949, hanno completato il passaggio alla più recente versione IATF 16949. L'indiana Krishna Landi Renzo India Private ha iniziato il processo di certificazione IATF 1649 e provvederà a completare lo stesso entro il 2020.

Nel 2019, Landi Renzo ha ottenuto la GOLD MEDAL per il conseguimento dei requisiti di sostenibilità come fornitore automotive, tramite una survey di Ecovadis (la prima piattaforma collaborativa per fornire Valutazioni della Sostenibilità dei fornitori per le catene logistiche globali).

La richiesta di partecipazione è pervenuta da un cliente OEM

che considera questo approccio, in accordo alle tendenze attuali, un punto di forza per la valutazione del parco fornitori. Landi Renzo si colloca al 96esimo percentile rispetto alla totalità dei partecipanti, si tratta quindi di un ottimo risultato.

Nel 2019, così come negli anni precedenti, al fine di migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi offerti, sono stati svolti degli audit di processo aziendale in tutti i reparti della Corporate Landi Renzo, come previsto dal piano annuale eseguito in conformità alle linee guida ISO 9001:2015 e IATF 16949 e alle necessità dei clienti OEM.

Inoltre, in tutti gli stabilimenti del Gruppo, sono stati attivati Piani di Miglioramento Continuo al fine di implementare le azioni correttive individuate in seguito ai reclami dei clienti e monitorarne l'andamento per aumentare l'efficienza del processo. Quest'ultima misurata sulla base dei tre fattori dell'indicatore Overall Equipment Effectiveness (OEE):

  • disponibilità, ovvero tempo di effettivo utilizzo della macchina;
  • efficienza, ovvero la velocità con cui l'impianto lavora e produce;
  • tasso di qualità, ovvero il numero di pezzi buoni prodotti rispetto al totale.

Al fine di raggiungere gli obiettivi qualitativi l'organizzazione non può prescindere da una gestione responsabile del proprio personale. Vengono infatti messe in atto una serie di attività tra le quali risultano di fondamentale importanza l'utilizzo di sistemi incentivanti e le attività di aggiornamento e formazione. Tutta la documentazione sulla Qualità, Salute e Sicurezza resta sempre a disposizione del personale per eventuali consultazioni.

La pianificazione del prodotto è condotta secondo un approccio di "Gestione integrata del Progetto", che prevede la nomina di un Responsabile Tecnico ("Chief Engineer"), di un Responsabile di Progetto ("Program Manager") e di un team interfunzionale a cui vengono affidate responsabilità e risorse specifiche. La gestione di tutti i progetti segue un metodo Stage & Gate che prevede l'approvazione da parte del board aziendale di tutte le fasi del progetto.

Per soddisfare i requisiti qualitativi stabiliti per la realizzazione dei prodotti sono predisposti dei Piani di Qualità in base al metodo strutturato "Advanced Product Quality Planning" (APQP). Una volta completata la pianificazione vengono identificate le apparecchiature, le attrezzature, le risorse e le capacità del personale necessarie per conseguire la qualità richiesta. Durante le fasi di realizzazione del prodotto vengono effettuate delle verifiche e delle attività di validazione (sulla base del metodo Production Part Approval Process, "PPAP"), che verranno poi riportate all'interno dei documenti di registrazione della Qualità.

Rispetto agi obiettivi prefissati lo scorso anno, a conferma dell'attenzione che il Gruppo ripone nella ricerca della qualità, i principali indicatori di riferimento continuano ad essere migliori rispetto agli anni precedenti (ad esempio, valori garanzie After Market rispetto al fatturato < 0.8%, indice reclami clienti < 2,6%), segno che la strada intrapresa è quella corretta. Di contro, l'obiettivo di riduzione dei costi di garanzia legati ai clienti OEM, attraverso specifici Piani di Miglioramento Prodotto e l'ottimizzazione del sistema di tracciabilità dei componenti in uscita, non è stato raggiunto.

Tra gli obiettivi più sfidanti assegnati a Landi Renzo nel 2019 vi è stato il target di "incidenti a km zero" (stabilimento clienti) inferiore a 1, obiettivo raggiunto per il cliente specifico che ha assegnato alla Landi questo target.

Tra gli obiettivi che il Gruppo si è impegnato a raggiungere entro il primo semestre 2020, si segnalano: il miglioramento della qualità dell'Overall Equipment Effectiveness (OEE), entro marzo 2020, e la digitalizzazione delle informazioni rispetto a tracciabilità di componenti e scarti di produzione, entro giugno 2020. Il Gruppo ha inoltre in programma una progettualità legata alla valutazione dei costi di non qualità, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza dei processi di accertamento, ottimizzare il processo di prevenzione e ridurre i costi della non qualità.

Salute e sicurezza dei consumatori

La Società si pone come obiettivo la gestione di tutti i rischi che possono compromettere la sicurezza dei prodotti per i consumatori finali. Per questo motivo, nelle aziende produttive del Gruppo, vengono utilizzati sistematicamente, sia nelle fasi di definizione e di sviluppo dei prodotti che nei processi produttivi, tecniche di analisi dei rischi di guasto e delle potenziali cause (Failure Mode and Effect Analysis – "FMEA"), che consentono di ottenere i migliori risultati in termini di riduzione del rischio ed efficacia delle azioni nei confronti del cliente. Inoltre, tutti i prodotti sono sottoposti a processo di collaudo ed omologazione secondo la "procedura del regolamento R10" per la verifica della compatibilità elettromagnetica. Oltre a questa, tutti i prodotti a metano devono essere omologati secondo la "procedura del regolamento R110", così come quelli a GPL secondo la "procedura del regolamento R67/01".

Le caratteristiche di sicurezza vengono evidenziate sui disegni condivisi con il cliente e i prodotti vengono testati al 100% a fine linea (ad esempio, il test di tenuta viene effettuato sul 100% dei prodotti).

Rispetto ai requisiti legislativi Landi Renzo applica un livello di sicurezza più restrittivo che può manifestarsi attraverso una riduzione delle soglie previste dalla legge o da un dispositivo di sicurezza ulteriore previsto su alcuni componenti.

I prodotti, prima della messa sul mercato, seguono un processo "APQP" che prevede alcuni step di validazione in laboratorio seguendo un piano di test stressando i componenti per simularne il funzionamento in campo con particolare stress su test di invecchiamento e condizioni di funzionamento estreme.

Al fine di garantire il supporto tecnico necessario, tutti i componenti/sistemi del Gruppo sono accompagnati da istruzioni di montaggio e manuali tecnici (destinati ad operatori professionali), che descrivono le corrette modalità di installazione e manutenzione, ed istruzioni di utilizzo (destinate al mercato AM), che illustrano le modalità di corretto utilizzo da parte del cliente utilizzatore finale.

I centri interni ed esterni di assistenza tecnica forniscono un continuo feedback di informazioni sul prodotto in relazione ad aspetti di affidabilità, manutenibilità, facilità di installazione e provvedendo a monitorare l'andamento delle anomalie rilevate, al fine di assicurarne il miglioramento continuo.

Al fine di prevenire le non conformità, vengono altresì utilizzate ed analizzate una serie di informazioni derivanti dai rapporti con i clienti e dai processi aziendali che incidono sulla qualità del prodotto. Dalle risultanze di tali analisi vengono individuate le azioni preventive da attuare, valutate in base agli effetti del problema potenziale da risolvere. A tale scopo è stata predisposta una procedura documentata (PSQ 14-1) che precisa i requisiti per l'individuazione delle non conformità potenziali e delle loro cause, la valutazione dell'esigenza di attuare azioni per prevenire il verificarsi delle non conformità e nel caso in cui siano necessarie, l'individuazione e l'attuazione delle azioni necessarie, la conseguente registrazione dei risultati di queste e il loro riesame.

Riguardo ad eventuali non conformità rilevate, le modalità di gestione variano a seconda dell'entità delle stesse. Le non conformità minori, rilevate sia in abito AM che in ambito OEM, vengono gestite tramite gestionale interno e trattate con la metodologia di problem solving "8D" (individuazione causa radice, azione correttiva, azione preventiva, verifica efficacia implementazione delle azioni).

Nel corso del 2019, così come degli anni precedenti, non si registrano casi di non conformità a regolamenti o a codici volontari relativamente alla salute e sicurezza dei prodotti che abbiano portato a richiami e/o sanzioni. In alcuni casi specifici sono state rilevate delle non conformità, ma non tali da compromettere la sicurezza dell'utilizzatore.

I rapporti con i clienti: canali di contatto, monitoraggio della soddisfazione e formazione

A conferma dell'attenzione riposta sui propri clienti, il Gruppo Landi Renzo fin da sempre adotta una politica commerciale trasparente, orientata alla creazione di rapporti di lungo periodo, alla collaborazione e alla tempestività nella soluzione di problemi e alla massima professionalità.

Le società Landi Renzo S.p.A., Landi Renzo Polska Sp.Zo.O. e Landi Ranzo RO S.r.l. mettono a disposizione dei clienti di primo impianto (OEM- Original Equipment Manufacturers) un gruppo di lavoro dedicato a ciascun cliente, composto da personale commerciale, personale tecnico ed addetti alla qualità, al quale il cliente può rivolgersi per necessità tecniche, logistiche e qualitative.

Nel caso dei clienti After Market (AM), al fine di garantire il miglior servizio di Assistenza Tecnica alla propria Rete di Officine e Rivenditori di Zona, il Gruppo ha istituito un canale di contatto privilegiato composto da una linea fissa, un indirizzo e-mail e due linee mobili.

In questo mercato è importante garantire lo stesso livello di servizio in tutti i paesi forniti. Per questo motivo, il Gruppo Landi Renzo si affida agli importatori ufficiali ed alle filiali, al fine di fornire un buon servizio di

assistenza tecnica e velocizzare la gestione delle pratiche assicurando il minor fermo veicolo possibile all'utente finale.

Per gli utenti finali invece, il Gruppo ha attivato una serie di canali di contatto sia tradizionali, come l'e-mail, il fax, il numero della sede e il numero verde Landi Renzo, che social come facebook, twitter, youtube. Gli utenti finali possono così richiedere informazioni sui prodotti e sulle modalità di acquisto, segnalare eventuali problematiche post-vendita o sottoporre un reclamo ed al tempo stesso essere informati in merito ad argomenti come l'ecologia e l'eco-sostenibilità e su eventi ed iniziative organizzati dal Gruppo.

Inoltre, attraverso il portale "http://preventivo.landi.it" l'utente può individuare direttamente, in modo chiaro e trasparente, il miglior sistema GPL o metano installabile sulla propria vettura, compresa l'indicazione della capacità del serbatoio, del prezzo "chiavi in mano" e dell'Officina di Zona in grado di garantire una corretta installazione.

Al fine di avvicinare sempre di più i propri clienti e comprenderne aspettative e necessità, un ruolo sempre più importante viene attribuito all'attività di marketing e comunicazione. Per diffondere la conoscenza dei marchi del Gruppo Landi Renzo, sia ai clienti business che agli utilizzatori finali, le società partecipano a fiere specialistiche, forum internazionali e specifici eventi locali gestiti dalla rete di Distributori e Importatori.

Vengono inoltre ideati e realizzati materiali informativi, pubblicità istituzionale su testate di settore e non e campagne web sviluppate principalmente sul network Google e sui Social Media. Questa attività viene gestita in modo da garantire la massima trasparenza nei confronti dei clienti. Infatti, nel corso del 2019, per le società Landi Renzo S.p.A. e Lovato Gas S.p.A. non sono state rilevate segnalazioni riguardanti la non corretta etichettatura dei prodotti.

Il contenuto delle etichette è definito in fase progettuale e riportato sui documenti condivisi con il cliente, mentre la presenza delle etichette è oggetto di controllo al 100% in fase di spedizione.

Il monitoraggio della Customer Satisfaction

La Customer Satisfaction viene monitorata attraverso due distinte modalità a seconda del tipo di cliente. Nei clienti di primo impianto (OEM – Original Equipment Manufacturers) il monitoraggio avviene attraverso specifici indicatori presenti sui portali delle case automobilistiche: tasso di difettosità in garanzia, tasso di difettosità a km 0 e puntualità delle consegne. Le case automobilistiche compilano una "bid list" che evidenzia alla Società la conformità del servizio offerto o eventuali aree di miglioramento.

In linea con gli ottimi risultati raggiunti lo scorso anno, anche il 2019 evidenzia un elevato livello di soddisfazione sia da parte delle Officine che dell'utente finale. La valutazione media dell'utente finale sull'impianto, pari a 4,66 (scala 1-5), è in crescita rispetto al 2018, in cui era 4,47, mentre la valutazione media dell'utente finale sulle Officine è 4,8 (scala 1-5), invariata rispetto al 2018.

Oltre alla Customer Satisfaction, il Gruppo Landi Renzo svolge una costante attività di monitoraggio e

gestione dei reclami sia per i clienti OEM sia per gli utenti finali. La gestione del cliente è da sempre strutturata attraverso l'utilizzo di specifiche procedure di gestione reclami (procedura 13.1 "Gestione delle non conformità") e, a partire dal 2017, è stato fatto un ulteriore avanzamento per la standardizzazione della gestione anche da parte delle filiali estere.

La procedura "Gestione delle non conformità" è impostata al fine di fornire sempre un rapido feedback all'utente finale sia nel caso di malfunzionamento di un sistema, che nei rari casi di segnalazione di un sinistro o danno al veicolo potenzialmente causato dall'installazione di un sistema GPL o metano Landi Renzo. Il processo di monitoraggio e gestione del reclamo prevede la raccolta dei dati sul sinistro, l'analisi dell'accaduto e dei componenti del sistema e la risposta all'utente finale e all'Officina rispetto ai risultati dell'analisi.

Per assicurare la piena soddisfazione dei clienti dal punto di vista tecnico, logistico e qualitativo, il team interfunzionale si occupa di gestire le necessità e gli eventuali reclami degli stessi.

Grazie a processo di crescita strutturato della qualità e al supporto dell'ufficio acquisti che, migliorando le attività di fornitura, ha consentito anche un deciso miglioramento della qualità dei prodotti finali, il numero dei reclami dei clienti OEM è diminuito del 90% rispetto al 2018, grazie ad un piano di miglioramento qualità interno a seguito di alcuni audit cliente.

Le risposte ai reclami vengono gestiti automaticamente dai portali cliente e prevedono di tempi di risposta molto brevi: tipicamente 48 ore per gestire un'azione di contenimento del problema e 5 giorni per individuare la causa radice del problema ed impostare le azioni correttive. I reclami degli utenti finali vengono gestiti dall'Area Assistenza Tecnica insieme all'Officina installatrice e con la supervisione del Rivenditore di Zona. Si segnala che nel corso dell'anno non sono stati ricevuti reclami e denunce comprovate relative alla privacy.

Nell'ambito delle categorie dei clienti OEM, il Gruppo, ormai da tempo, ha avviato collaborazioni con le più importanti case automobilistiche mondiali. La complessità elettronica presente negli autoveicoli di nuova fabbricazione rende indispensabile una stabile e costante collaborazione reciproca per progettare e costruire sistemi capaci di integrarsi perfettamente nel progetto elettronico e meccanico delle autovetture. Anche per questa ragione Landi Renzo ha avviato un'iniziativa di "tutorship" riservata ad alcune case automobilistiche con l'obiettivo di supportare il cliente nella diagnosi e soluzione tempestiva di problematiche riscontate dal cliente finale.

La qualità del processo di installazione, i livelli di sicurezza e di performance del sistema e la soddisfazione del Cliente sono possibili grazie alla Rete di Officine che rappresenta un asset determinante per il successo del Gruppo Landi.

La formazione e l'aggiornamento continuo della Rete di Officine sono tra i principali strumenti attraverso cui il Gruppo persegue questi obiettivi (per approfondimenti fare riferimento al paragrafo "Formazione tecnica alla Rete di Officine ed Istallatori").

RELAZIONE SULLA GESTIONE

I fornitori

Il Gruppo e i suoi fornitori sono sempre più attenti all'impatto ambientale delle attività produttive da loro svolti e si impegnano costantemente in iniziative finalizzate a ridurne l'effetto.

Il Gruppo Landi Renzo valuta costantemente i propri fornitori e adotta un approccio orientato alla trasparenza ed alla collaborazione al fine di instaurare relazioni durature e stabili.

I fornitori sono parte integrante del processo produttivo ed organizzativo di un'organizzazione e quindi devono essere selezionati in modo da offrire le massime garanzie possibili.

Infatti, in linea con i requisiti imposti dal mercato di appartenenza, il Gruppo seleziona fornitori che siano in grado di garantire non solo un elevato livello qualitativo dei componenti e servizi acquistati, ma anche una solidità economico finanziaria ed una reputazione aziendale in linea con quella del Gruppo stesso.

Il processo di valutazione e qualifica e successivo monitoraggio dei fornitori è definito all'interno di un'apposita procedura, nella quale vengono riportati i requisiti ricercati e le modalità di monitoraggio del livello di prestazione da mantenere una volta attivato il contratto di fornitura. Tale procedura non si applica alle società AEB America S.r.l., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. LTD, Landi Renzo USA Corporation e la brasiliana LR Industria e Comercio Ltda. Dato il modello di business adottato dal Gruppo Landi Renzo e la forte prevalenza di fornitori italiani, si è data la possibilità alle restanti società di utilizzare strumenti di selezione e valutazione del fornitore differenti applicando, in ogni caso, le linee guida della casa madre ma integrandole con la realtà locale.

La selezione inizia attraverso una prequalifica del fornitore effettuata dall'Ufficio Acquisti che ne verifica la stabilità economica e la capacità di garantire continuità di servizio nel medio-lungo termine.

Viene condotta un'analisi che prende in considerazione diversi indicatori economici riferiti agli ultimi tre esercizi (ad esempio, i ricavi o il fatturato, la redditività delle vendite, la rotazione del magazzino e la posizione finanziaria netta) e i fornitori che superano questo primo step vengono ammessi alla fase di qualifica. Durante questa fase viene richiesto al fornitore di compilare il modulo FA50 che attribuisce allo stesso un punteggio in base ad indicatori economico-finanziari, di copertura assicurativa, di rispondenza a requisiti di qualità, sociali e ambientali, oppure al possesso di relative certificazioni oltre che a fattori legati alle dimensioni organizzativo-commerciali e alle capacità logistiche; vengono altresì considerati degli indicatori di performance come la capacità di consegna on-time, risultati delle visite ispettive, numero di lotti conformi, competitività di prezzo e incidenti di qualità. Ricevuto il modulo compilato, l'Ufficio Acquisti, congiuntamente a R&D e Qualità Fornitori, effettua la valutazione.

Come da procedura, i requisiti necessari dipendono dalla categoria merceologica che deve essere acquistata presso il fornitore in valutazione. Le certificazioni minime richieste per merce destinata a processi produttivi o distributivi per clienti di primo impianto (case automobilistiche) è la ISO 9001. Nel caso in cui quest'ultima non fosse disponibile, Landi Renzo può scegliere di lavorare con il fornitore a seguito almeno di una verifica (audit) per accertare la conformità alla ISO 9001. Se il risultato dell'audit è negativo il fornitore viene escluso, se il fornitore rispetta i criteri individuati viene stipulato un contratto di fornitura e ogni tre anni viene effettuato il monitoraggio dei requisiti tramite la riqualifica dello stesso. Tale processo ha consentito, anche

nel 2019, di monitorare le performance dei fornitori attivi e di selezionare i nuovi potenziali partner, senza individuare rischi significativi dal punto di vista economico-finanziario o ambientale e sociale.

Fornitori certificati

CERTIFICAZIONI DEI FORNITORI* 2019 2018
Certificazione ISO 9001 87% 78%
Certificazione IATF 16949 (Automotive) 35% 27%
Certificazione ISO 14001 30% 21%
Certificazione OHSAS 18001 6% 5%
Certificazione SA8000 2% 2%
Certificazione EMAS 2% 1%
Nessuna certificazione 13% 21%

*I dati sulle certificazioni sono stati calcolati a consuntivo del 2019, si riporta il dato storico solo fino al 2018, in quanto unico comparabile. Nel 2018, la base dati è infatti stata modificata in seguito a: 1) incorporazione di tutti i fornitori ex AEB S.p.A. in Landi Renzo S.p.A. (a seguito della fusione); 2) esclusione dalla base dati di fornitori quali rivenditori, minuteria e packaging non considerati "core".

Si segnala inoltre che il dato 2018 esclude le Società Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, AEB America S.p.A., Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company in quanto i dati non risultano disponibili.

Sulla base dei dati che emergono dalla tabella "fornitori certificati", rispetto al 2018 il numero delle aziende certificate, all'interno del parco fornitori del Gruppo Landi Renzo, è aumentato. Essere certificati è infatti diventato un requisito obbligatorio per i nuovi fornitori. Considerando che il 13% dei fornitori non possiede alcuna certificazione, le certificazioni maggiormente diffuse sono quelle legate alla gestione del sistema qualità.

Relativamente a questo aspetto il Gruppo Landi Renzo, anche per ottemperare alla normativa, sta indirizzando tutti i fornitori "strategici" al nuovo standard IATF 16949 (che sostituisce la ISO/TS 16949).

Particolare attenzione avrà inoltre nei prossimi anni la transizione dalla norma OHSAS 18001 alla ISO 45001, per la certificazione dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro, che richiama argomenti quali l'analisi del contesto e l'analisi dei rischi con lo stesso approccio della ISO 9001:2015. A tal proposito, entro marzo 2021, i fornitori del Gruppo certificati OHSAS 18001 dovranno effettuare la transizione alla nuova norma ISO 45001.

Oltre alla qualità e agli aspetti connessi alla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, resta comunque inteso che etica, responsabilità sociale e tutela dell'ambiente siano considerati driver rilevanti per la valutazione e la scelta dei fornitori: essi vengono peraltro richiamati sia nei Contratti di Fornitura, sia nelle Condizioni Generali di Acquisto, inviate a tutti i fornitori. Nel corso del 2019 circa il 29% dei fornitori diretti sono stati valutati secondo criteri ambientali, dai quali non sono emerse situazioni di reali o potenziali impatti sociali negativi.

Ad oggi, il processo di qualificazione dei fornitori non prende in considerazione aspetti legati al tema dei diritti umani, in quanto i fornitori attuali di cui il Gruppo si avvale non risiedono in Paesi ad elevato rischio. Ad ogni modo, tra gli obiettivi del Gruppo vi è quello di rendere il processo di qualificazione dei fornitori ancora più "socialmente responsabile" (già dalla fase contrattuale). A conferma di ciò, il nuovo modulo di valutazione dei fornitori FA52 verrà integrato con una specifica sezione relativa a tematiche inerenti al rispetto dei diritti umani nella catena della fornitura.

Oltre alle attività di verifica condotte in fase di selezione, il Gruppo effettua un monitoraggio costante sui propri fornitori attraverso delle visite periodiche. Ad esempio, il rispetto dei criteri ambientali è monitorato tramite la verifica della presenza e della validità di specifiche certificazioni (oggetto di valutazione in fase di qualifica). La verifica del rispetto dei diritti umani e degli impatti sulla società viene effettuata implicitamente durante gli audit, ma non viene formalizzata in alcuna documentazione.

La valorizzazione dell'economia locale

Il modello di business adottato dal Gruppo Landi Renzo prevede la stretta collaborazione con fornitori e terzisti accuratamente selezionati e legati da rapporti consolidati e pluriennali. I fornitori vengono selezionati in base alle competenze specifiche ed alla loro specializzazione, inoltre molti componenti necessari alla realizzazione dei prodotti hanno caratteristiche (tipologie di lavorazioni richieste, specifiche tecniche, dimensioni e peso, tipologia di tecnologia applicata etc.) che spesso portano a scelte, in termine di dislocazione geografica dei fornitori, in prossimità di distretti industriali specializzati e non troppo distanti dagli stabilimenti che utilizzano i componenti stessi.

Le principali famiglie tecnologiche dei fornitori sono: lavorazioni meccaniche, pressofusioni e relative lavorazioni meccaniche, stampaggio in plastica, componenti in gomma e costampati, serbatoi gas, tubazioni alta e bassa pressione, componenti elettronici e relativi assemblaggi.

Buona parte della produzione del Gruppo avviene in Italia e in Polonia e la maggior parte dei fornitori risulta dislocata in questi due Paesi. Il parco fornitori è però riconducibile soprattutto ad imprese italiane caratterizzate da un'esperienza pluriennale nel settore ed un maggior livello di specializzazione, di attenzione agli aspetti qualitativi e minori costi di trasporto per componenti a peso unitario abbastanza elevato. Tuttavia, anche al fine di supportare le esigenze ed i fabbisogni delle controllate estere, il Gruppo ha attuato una politica di ricerca fornitori per estendere la catena di fornitura anche in altri paesi. A dimostrazione di ciò, nel 2019 la spesa effettuata presso fornitori locali, ovvero fornitori che risiedono nello stesso Paese della società del gruppo che ha effettuato l'acquisto, risulta essere in media pari al 79,53%. Gli approvvigionamenti locali risultano così ripartiti: 82,55% Italia, 55,91% Europa (ovvero gli acquisti effettuati nello stesso paese di residenza da parte delle società Romena e Polacca), 88,51% Asia (ovvero gli acquisti effettuati in Asia da parte delle società Cinese, Pakistana e Iraniana) e 89,32% America (ovvero acquisti effettuati nell'area America da parte delle società Brasiliana, Americana ed Argentina).

Valore delle forniture per area geografica

VALORE DELLE FORNITURE PER AREA
GEOGRAFICA*
2019 2018 2017
Italia 67% 76% 77%
Europa (esclusa Italia) 16% 18,7% 16%
Asia e Resto del mondo 5% 5% 5%
America 11% 0,3% 2%
Totale (€/000) 167.597 153.289 155.066

*I dati tra gli esercizi 2017, 2018 e 2019 non sono perfettamente confrontabili a causa delle modifiche intercorse nel perimetro di rendicontazione per gli esercizi 2018 e 2019. Dati 2018 non includono informazioni sulle società AEB America S.r.l., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. LTD, Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo Pars Private Joint.

Numero di fornitori attivi

FORNITORI ATTIVI (n.) * 2019 2018 2017
848 734 1100

* I dati comprendono solo i fornitori con fatturato annuo superiore a € 5.000 e, solo per gli esercizi 2018 e 2017, escludono le società AEB America S.r.l., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. LTD, Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo Pars Private Joint.

Dialogo e coinvolgimento dei Fornitori

Da qualche anno il Gruppo Landi Renzo attua iniziative sempre più orientate alla crescita reciproca con i propri fornitori. Nel momento in cui obiettivi e strategie divengono comuni è infatti possibile superare lo schema relazionale tradizionale tra le controparti ed avviare una vera e propria relazione di partnership. Infatti, nelle fasi di sviluppo dei nuovi prodotti, i fornitori vengono coinvolti nelle attività di co-design ed il personale del Gruppo è costantemente in contatto con i partner per supportarli in tutte le attività necessarie, nelle attività richieste dalle procedure oltre che nei processi di validazione.

La collettività e il territorio

Il Gruppo Landi Renzo, nonostante la propria vocazione internazionale, rimane profondamente legato ai valori del territorio in cui è inserito. Per questa ragione si impegna a supportare concretamente eventi ed iniziative promosse da associazioni ed enti con cui si è instaurata una collaborazione ormai storica. Rientra nella stessa filosofia dell'azienda la promozione ed il sostegno a progetti di sviluppo in ambito sociale, educativo, culturale e sportivo.

Il dialogo con gli enti e le istituzioni e la partecipazione attiva allo sviluppo sostenibile

In considerazione della propria appartenenza settoriale, il Gruppo intrattiene frequenti rapporti con enti e istituzioni sia a livello nazionale che internazionale ed in particolare con il Ministero dei Trasporti (MIT), la United Nations Economic Commission for Europe (UNECE), l'International Organization for Standardization (ISO) e l'European Committee for Standardization (CEN).

Tali relazioni sono riconducibili principalmente ai seguenti ambiti:

  • brevetti e omologazioni di componenti e sistemi, in questo caso principalmente con il Ministero dei Trasporti;
  • azioni di sensibilizzazione riguardanti problematiche del settore automotive in senso lato e tematiche di carattere ambientale e di sicurezza;
  • contributo allo sviluppo di normative e standard tecnici nel settore dei carburanti alternativi, sia a livello nazionale sia a livello Europeo e globale.

In particolare, negli ultimi anni si sono intensificati i confronti sugli aspetti di eco-sostenibilità, di attenzione all'ambiente e di sicurezza per gli utenti con gli esperti dei vari Ministeri, interessati a conoscere il punto di vista e a condividere l'expertise maturato dal Gruppo. Infatti, anche in funzione del proprio ruolo di leader a livello internazionale e di rappresentante d'eccellenza della filiera italiana del gas per autotrazione, sono stati riservati grandi sforzi allo sviluppo e al mantenimento delle relazioni istituzionali su tali temi.

Il contributo dell'azienda si concretizza anche nella partecipazione da parte dell'ufficio Regulatory Affairs a vari tavoli di lavoro, nazionali e internazionali, che hanno in carico lo sviluppo delle future normative e standard tecnici del settore dei carburanti alternativi in ambito ambientale e di sicurezza.

Il Gruppo Landi Renzo fornisce inoltre un impulso determinante per lo sviluppo di numerosi Regolamenti Internazionali, norme ISO e norme CEN, sia come esperto di settore, sia come coordinatore di due gruppi di lavoro (ISO TC22 SC41 WG5 e CEN TC 286 WG6). Si segnala a questo proposito il lavoro svolto nel Working Party on Pollution and Energy (GRPE) dell'UNECE di Ginevra per l'introduzione delle nuove e più severe metodologie di misura delle emissioni (WLTC) nel Regolamento n. 115 della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UN/ECE) "Prescrizioni uniformi relative all'omologazione di: I. Impianti specifici di trasformazione a GPL (gas di petrolio liquefatto) destinati ad essere installati sui veicoli a motore per consentire l'utilizzo del GPL nel sistema di propulsione; II. Impianti specifici di trasformazione a GNC (gas naturale compresso) destinati ad essere installati sui veicoli a motore per consentire l'utilizzo del GNC nel sistema di propulsione".

Landi Renzo è anche parte attiva di Italy 2020, un cluster del Ministero dell'Istruzione e dell'Università e Ricerca (MIUR) orientato ad utilizzare finanziamenti europei e capace, in una logica di sistema, di sintetizzare le principali expertise dell'industria automobilistica nazionale.

Al fine di monitorare ed orientare ogni possibile normativa o legislazione a potenziale impatto su specifici settori, il Gruppo partecipa in maniera attiva all'operatività di varie associazioni di settore e, grazie alla propria membership, prende parte a molti tavoli di lavoro istituzionali. Tra i più rilevanti si segnalano:

NGV Italy (Natural Gas Vehicle Italy), il consorzio che unisce i principali attori industriali della filiera italiana del metano per autotrazione. Landi Renzo ha un proprio rappresentante nel Consiglio d'Amministrazione, delegato a promuovere le relazioni istituzionali del consorzio stesso, compresa la partecipazione ai lavori della Consulta Automotive presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Dal

2011 anche Landi Renzo USA è membro di NGV America e NGV Global con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo e la crescita di veicoli alimentati a gas naturale o biometano per un mercato sostenibile.

  • CLEPA (European Association of Automotive Suppliers) Rappresenta più di 3.000 aziende coprendo tutti i prodotti e servizi all'interno della catena di fornitura automobilistica. Fondata nel 1959 e con sede a Bruxelles, CLEPA è riconosciuta come partner naturale di discussione da organizzazioni internazionali e associazioni associate.
  • H2IT L'Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile costituitasi nell'anno 2005, è un'Associazione autonoma volta a promuovere il progresso delle conoscenze e lo studio delle discipline attinenti alle tecnologie ed i sistemi per la produzione e l'utilizzazione dell'idrogeno.
  • Anfia (Associazione Nazionale della Filiera Automobilistica), la principale associazione automotive italiana che svolge un'intensa attività di relazione istituzionale. Landi Renzo partecipa costantemente alle consultazioni effettuate dalla Direzione Generale dell'Associazione, volte a sintetizzare posizioni comuni da proporre alle istituzioni stesse.
  • Assogasliquidi, l'associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto GPL. Obiettivi dell'Associazione sono la rappresentatività del settore a livello nazionale e internazionale, la collaborazione con le amministrazioni e gli enti pubblici al fine di migliorare la definizione di un quadro normativo del settore, l'informazione e l'orientamento degli operatori sulle innovazioni tecnico/legislative e sulla loro pratica attuazione, la promozione dell'immagine del settore presso gli utilizzatori e gli utenti finali. Un rappresentante Landi Renzo è operativo nella Commissione Direttiva Autotrazione.
  • ANGVA (Asia Pacific Natural Gas Association), fondata nel 2002, è l'associazione commerciale per l'industria dei veicoli a gas naturale nella regione Asia-Pacifica, a cui sono associate SAFE & CEC. Promuove l'uso del gas naturale come carburante per il trasporto, definendo standard e linee guida per il settore e organizzando attività di formazione.
  • NGVA Europe (associazione Europea di veicoli a gas naturale e bio gas), fondata nel 2008, è l'associazione Europea che raggruppa 133 soci di 31 paesi lungo l'intera catena produttiva del gas e dei veicoli. La sua finalità è promuovere l'uso del gas naturale e del gas rinnovabile in veicoli e imbarcazioni.
  • PAPAAM (Pakistan Association of Automotive Parts Accessories Manufactures), a cui è associata la società L.R. Pak (Pvt) Limited. PAPAAM è stata costituita nel 1988 per rappresentare l'industria e fornire supporto tecnico e gestionale ai suoi membri.
  • KCCI (Karachi Chamber of Commerce and Industries) a cui è associata la società L.R. Pak (Pvt) Limited. Il KCCI supporta le aziende private e le aiuta a risolvere i loro problemi in termini economici e finanziari.
  • SITE (Sindh Industrial Trading Estate) a cui è associata la società L.R. Pak (Pvt) Limited. Il SITE è un'organizzazione istituita nel 1947 al fine di promuovere l'industrializzazione e creare condizioni

attrattive al fine di incentivare gli investimenti in quelle aree.

  • CCIC (Camera di Commercio Italiana in Cina) a cui è associata la società Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd. Fondata a Beijing nel 1991, la CCIC è l'unica organizzazione commerciale riconosciuta dal governo italiano (Ministero dello Sviluppo Economico, MiSE) e dalla Repubblica Popolare Cinese (Ministero degli Affari Civili, MoCA) che mira a rafforzare l'internazionalizzazione e la localizzazione delle imprese italiane e promuovere il "Made in Italy" nella Repubblica Popolare Cinese.
  • California NGV Coalition a cui è associate Landi Renzo USA Corporation. L'associazione è la principale organizzazione di difesa del settore per i veicoli a Gas Naturale e Biogas in California. Lavora con legislatori e regolatori per sviluppare politiche che aumentino l'uso di carburanti alternativi, sostiene nuove iniziative e fornisce informazioni aggiornate sulla tecnologia NGV e sugli sviluppi del mercato.
  • NIAF (National Italian American Foundation). Landi Renzo USA Corporation è associata al fine di preservare il patrimonio e la cultura italo-americana, promuovere e ispirare un'immagine positiva e il retaggio degli italoamericani; e rafforzare i legami tra Stati Uniti e Italia.
  • IACC (Italy-America Chamber of Commerce). Il presidente della Landi Renzo USA Corporation è membro del board della IACC. Fondata a New York nel 1887, la IACC è una società americana indipendente, privata, senza fini di lucro, dedita alla promozione del commercio, del turismo, degli investimenti e della cooperazione economica tra l'Italia e gli Stati Uniti. La Camera riunisce singoli imprenditori e imprese che promuovono gli interessi dei propri membri attraverso il contatto e l'interazione con agenzie governative, associazioni di categoria e organizzazioni internazionali sia negli Stati Uniti che in Italia.
  • TACC (Torrance Area Chamber of Commerce) a cui Landi Renzo USA Corporation è associata. La sua missione è quella di provvedere ai suoi membri creando una forte economia, fornendo opportunità di networking, supportando gli interessi delle imprese intraprendendo azioni politiche. Attraverso queste competenze, la TACC aiuta le imprese a crescere e collaborare per assicurare prosperità per l'area di Torrance.

Landi Renzo S.p.A. è membro industriale dello Steering Committee della Piattaforma Meccanica e Materiali della rete Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna e membro del Consiglio Direttivo del Club della Meccatronica. Quest'ultimo istituisce ogni anno il Premio Italiano Meccatronica che promuove le imprese nazionali che si distinguono nel campo della tecnologia meccatronica, sviluppando prodotti innovativi a livello internazionale. Insieme al Consiglio Direttivo la società sta valutando la possibilità di realizzare un programma di divulgazione e di integrazione della catena del valore dell'idrogeno con una duplice finalità: mettere a fattore comune il know-how maturato dai diversi attori nella trazione alternativa a idrogeno e, contemporaneamente, intensificare il network degli attori protagonisti con la finalità di accelerare lo sviluppo e l'innovazione di sistema.

Il Gruppo si interfaccia anche con enti e istituzioni a livello internazionale, soprattutto in paesi con grandi

riserve di gas naturale, presentando specifici business case volti a evidenziare il contributo ambientale ed economico del gas per autotrazione. Degna di nota è l'attività di coordinamento e leadership svolta dal Gruppo nella definizione, sintesi e trasposizione dei cardini della regolamentazione europea in India per il settore delle conversioni.

Nel corso dell'anno si è intensificato lo scambio con l'Università di Modena e Reggio Emilia con incontri ripetuti finalizzati alla diffusione della cultura dell'idrogeno e con analisi di fattibilità tecniche nello sviluppo.

Nel 2019 Landi Renzo S.p.A. ha sponsorizzato (per un importo pari a 1.500 euro) e partecipato attivamente a FUEL CELL DAY, convegno organizzato presso il Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari" dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione Democenter. Il Fuell Cell Day è stata una giornata dimostrativa ed informativa sull'utilizzo dell'idrogeno e delle celle a combustibile, nella quale i tecnici di Landi Renzo sono interventi attivamente portando la propria "vision" su ciò che potrà accadere nel settore dei trasporti con lo sviluppo di queste tecnologie. In questa occasione Landi Renzo ha presentato la sua roadmap per un sistema integrato di alimentazione e controllo dell'idrogeno per veicoli a fuel cells. L'obiettivo è stato quello di far conoscere la propria realtà aziendale e sensibilizzare aziende, mondo accademico e associazioni sulle tematiche e tecnologie green del prossimo futuro per abbattere le emissioni dei veicoli conservandone la praticità di utilizzo.

In Novembre 2019 si è svolto a Bologna MATCHER, il primo programma internazionale di Open Innovation promosso dalla Regione Emilia-Romagna e ART-ER, per connettere grandi aziende del territorio con startup innovative di diversi paesi del mondo. Landi Renzo ha incontrato alcune startup che hanno proposto le loro idee ed attività incentrate su mobilità sostenibile e smart mobility trattando in particolare il tema dell'elettrificazione, i sistemi innovativi per la gestione flotte e sistemi "IoT" (acronimo di "Internet Of Things", vale a dire l'insieme delle tecnologie che permette di collegare internet a qualsiasi apparato), per il rilevamento e la gestione dei dati sulla mobilità.

Le società italiane del Gruppo pongono particolare attenzione alla cura delle relazioni con il mondo accademico. Da anni collabora con importanti università italiane per promuovere la diffusione della cultura della mobilità sostenibile e per favorire le attività di ricerca e sviluppo. Landi Renzo S.p.A. nel corso dell'anno ha partecipato a numerosi eventi accademici con l'obiettivo di incontrare studenti e laureati ed offrire loro opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Il 10 ottobre 2019, si è svolta la quinta edizione di "morejobs", career day organizzato dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Il 23 ottobre 2019 si è tenuto al Campus Scienze e Tecnologie l'edizione 2019 del job day di ateneo, organizzato dall'Università di Parma. Ulteriori eventi al quale Landi Renzo ha partecipato sono stati il 19 marzo presso la Residenza San Filippo Neri di Modena ed il 7 maggio presso il Tecnopolo di Reggio Emilia.

Landi Renzo sostiene, inoltre, attraverso borse di studio del valore di 3.000 euro i partecipanti alla 23° edizione del Master International Business Studies, realizzato da CIS – Scuola per la Gestione d'Impresa di

Unindustria Reggio Emilia.

Al fine di favorire relazioni con il mondo scolastico è prevista l'organizzazione periodica di visite aziendali, presentazioni presso scuole e partecipazione a iniziative di alternanza scuola-lavoro per giovani studenti con l'obiettivo di avvicinare i giovani al mondo dell'impresa e sensibilizzarli alla mobilità ecologica.

Nel corso del 2019, Landi Renzo S.p.A. ha partecipato ad Emilia-Romagna OPEN, iniziativa promossa dalla Regione in collaborazione con ART-ER, finalizzata all'apertura dei siti produttivi e di ricerca del territorio. Un'opportunità unica che ha permesso a tutti gli interessati di poter accedere a luoghi ai quali raramente è consentito l'ingresso, ma anche di far conoscere meglio lo stabilimento produttivo di Reggio Emilia della Landi Renzo, chi vi opera ogni giorno, nonché i principali processi produttivi.

Nel corso dell'anno, ulteriori visite agli stabilimenti produttivi sono state organizzate in collaborazione con l'Istituto superiore L. Nobili di Reggio Emilia.

La società AEB America partecipa al Company Tours in "PROGRAMA EMPUJAR" con l'obiettivo di approcciare i giovani talenti ed evidenziare valori come solidarietà, impegno e responsabilità, promuovendo l'importanza del lavoro nella vita delle persone.

Dialogo con fornitori di capitale di debito e di rischio

Secondo il Gruppo Landi Renzo il livello di affidabilità e credibilità che una società deve offrire agli investitori e, più in generale alla comunità finanziaria, dipende dalle relazioni tra la stessa società ed i suoi stakeholder. Nello specifico, l'Investor Relations (IR) del Gruppo:

  • fornisce una valutazione della società alla luce dello scenario competitivo;
  • garantisce un'accurata e ampia informazione da diverse fonti per consentire al management una chiara e completa visione delle valutazioni del marcato sulla società;
  • trasmette le informazioni inerenti la società ai mercati finanziari con l'obiettivo di consentire agli investitori di valutare il corretto valore delle azioni e degli altri strumenti di capitale, e di fornire loro un supporto per poter interpretare la strategia dell'azienda.

L'attività di IR in Landi Renzo è gestita direttamente dal CFO in quanto ritenuta di estrema importanza per il Gruppo.

L'Investor Relations espleta le proprie attività di comunicazione e dialogo, obbligatorie e volontarie, con due tipologie di stakeholder, azionisti e debitori, principalmente avvengono attraverso conference call programmate e meeting sia all'estero che in Italia.

Le attività di comunicazione obbligatorie hanno una cadenza legata a provvedimenti normativi o ad alcuni eventi aziendali non prevedibili, e riguardano tutti gli eventi che hanno un potenziale impatto sull'andamento del prezzo azionario o degli altri strumenti quotati dell'emittente. I mezzi per effettuare la comunicazione di tali eventi sono i comunicati stampa, i report finanziari periodici e le presentazioni per gli investitori che vengono messi a disposizione degli stakeholders attraverso il sito internet del Gruppo nella sezione Investors. Le attività di comunicazione volontarie sono tutte le attività del marketing finanziario come roadshows, reverse roadshows, conference call e avvengono con una cadenza più regolare. Questa tipologia di attività serve per spiegare meglio quanto già detto con l'informazione obbligatoria e permettono una maggior interazione tra gli investitori e la Società.

Gli stakeholder hanno la possibilità di contattare l'Investor relations tramite e-mail o numero telefonico, disponibili sul sito internet della Società alla sezione Investors, ogni qualvolta hanno bisogno di risposte su diverse questioni. Tali attività di comunicazione hanno come primo obiettivo la trasparenza verso gli investitori del gruppo, garantendo comunque il rispetto della normativa in materia di società quotate e rendicontazione di informazioni privilegiate.

La PerformanceAmbientale

La politica e il sistema di gestione ambientale

Il 2019 è stato un anno di continuità rispetto al passato. Tutti i rischi ed i pericoli per l'ambiente sono stati individuati e valutati secondo le norme di legge e sono state implementate tutte le attività tecniche e organizzative di prevenzione e protezione previste dal Sistema di Gestione Ambientale (SGA) ISO 14001 attivo in Landi Renzo dal luglio 2013, data di prima certificazione, in conformità ai requisiti previsti dall'attuale norma ISO 14001:2015.

Tra le attività previste dal SGA rientrano:

  • l'identificazione e la valutazione degli aspetti ambientali significativi;
  • la definizione degli obiettivi e dei programmi di miglioramento;
  • il monitoraggio e la sorveglianza dei parametri ambientali e di funzionamento degli impianti;
  • la formazione del personale;
  • l'identificazione, l'aggiornamento e il rispetto delle prescrizioni legali applicabili e la gestione delle emergenze;
  • la valutazione rischi e opportunità legati a fattori interni ed esterni UNI EN ISO 14001:2015 e UNI ISO 45001:2018;
  • la gestione delle verifiche ispettive interne;
  • il riesame periodico del SGA da parte della Direzione, per assicurare che esso continui ad operare in maniera idonea, adeguata ed efficace.

A marzo 2019 con la stesura del riesame della Direzione è stata completata la revisione del SGA e la Politica Ambientale riferibili alla ISO 14001:2015. Tutti le verifiche di terza parte (M2 Engineering e Bureau Veritas), successivamente condotte, sono state completate con esito positivo, senza riscontrare condizioni che avrebbero potuto precludere il rinnovo della certificazione. Nello specifico, dall'audit per il rinnovo della UNI ISO 14001, sono emerse solo due non conformità minori, per le quali si è già prontamente intervenuti per una soluzione, e due osservazioni di tipo documentale.

Tutte queste attività trovano riscontro e sono descritte in un insieme organico di documenti, messi a disposizione dei dipendenti sull'intranet aziendale, composto da Politica Ambientale, Analisi e Dichiarazione Ambientale, Manuale del SGA, procedure e istruzioni gestionali e di controllo operativo.

Anche se formalmente adottato solo dagli stabilimenti di via Nobel e via dell'Industria della società Landi Renzo S.p.A., il SGA è di indirizzo per tutto il Gruppo ed è costantemente monitorato e aggiornato. Si tratta di uno strumento volontario che consente di migliorare in modo continuo le prestazioni ambientali, tenere sistematicamente sotto controllo gli aspetti ambientali e sorvegliare il costante rispetto dei requisiti di norma. Il SGA definisce inoltre le modalità per individuare, all'interno della struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione e protezione, nel rispetto delle norme ambientali.

Al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale, in collaborazione con gli altri Responsabili aziendali, è affidato il compito di stabilire ed aggiornare le procedure o istruzioni operative per la regolamentazione delle attività lavorative, comprese le operazioni di manutenzione che possono presentare particolari situazioni di rischio di impatto ambientale.

Annualmente, al termine dell'esercizio di riferimento, la società Landi Renzo S.p.A., come richiesto dalla ISO 14001, predispone il Rapporto di Analisi Ambientale Periodico (RAAP) nel quale sono sintetizzati i dati che vengono presentati all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria.

Per le società Landi Renzo S.p.A., Lovato Gas S.p.A., Landi Renzo Poiska Sp.Zp.O., AEB America S.p.A., Landi Renzo RO S.r.l., Landi Renzo USA Corporation non si registrano sanzioni o procedimenti per mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale

Si segnala infine che in data 17/12/2019 Arpa ha eseguito un controllo, presso la sede di Via Nobel 2/4, verificando la rispondenza del ciclo produttivo emissioni in atmosfera, scarichi idrici e deposito rifiuti a quanto previsto dall'Autorizzazione Unica Ambientale. Al termine di tale controllo è stato rilasciato dai tecnici ARPA un rapporto di verifica dal quale non risulta il mancato rispetto all'autorizzazione in essere.

Performance ambientali

I consumi energetici, le emissioni e le iniziative di incremento dell'efficienza

Landi Renzo prosegue la politica di un continuo monitoraggio dei consumi energetici, delle emissioni, della corretta gestione dei rifiuti prodotti e delle iniziative di incremento dell'efficienza energetica con interventi mirati alla riduzione dei consumi elettrici.

Landi Renzo dedica particolare attenzione al controllo sul corretto uso dell'energia da parte delle società del Gruppo, in particolare al:

  • controllo delle bollette energetiche al fine di verificare il rispetto delle condizioni contrattuali di fornitura e, nel caso di fornitura di energia elettrica, delle eventuali penali sull'energia reattiva;
  • controlli mensili di tutti i consumi energetici ed acqua per rilevarne immediatamente scostamenti anomali rispetto agli storici, o immotivati (guasti o perdite per l'acqua, consumi nulli, etc.) attivando prontamente azioni di verifica;
  • controlli su accensioni e spegnimenti degli impianti di riscaldamento e di condizionamento rispetto all'andamento stagionale.

Le società Landi Renzo da anni é sul mercato libero per l'acquisto di energia elettrica e gas e ha aderito al consorzio RENERGY (Consorzio energia associazione industriali della provincia di Reggio Emilia) per l'approvvigionamento di energia. RENERGY fa capo all'Associazione Industriali di reggio Emilia ed é un gruppo di acquisto senza scopo di lucro che, in nome e per conto delle imprese, opera sui mercati dell'energia e delle telecomunicazioni stipulando contratti di fornitura alle migliori condizioni offrendo vantaggi competitivi alle imprese per acquisto energia elettrica e gas. Inoltre, affianca le imprese nella contrattazione e stipula del contratto di fornitura, negli adempimenti amministrativi e gestionali, nella verifica e controllo periodico dei dati di fatturazione e garantisce un'informazione periodica sugli andamenti dei mercati e sulle novità normative di settore. Dal gennaio 2019 Lovato Gas, a fronte della modifica della fornitura di energia elettrica, é uscita dal consorzio RENERGY e si fornisce dalla Società AIM di Vicenza.

La scelta del Gruppo nell'utilizzo dei mezzi aziendali si riversa nell'utilizzo di mezzi alimentati a carburanti con minore impatto ambientale e tecnologicamente all'avanguardia o, in alternativa, installa sistemi a GPL o metano sugli automezzi a benzina o gasolio propri o a noleggio a lungo termine

Tutti gli automezzi sono adeguati alle più recenti normative vigenti in materia di emissioni Euro 6 e l'età media del parco mezzi di Landi Renzo S.p.A. è di circa 4 anni.

Inoltre, per ridurre per quanto possibile i viaggi di lavoro e gli spostamenti fra le società del Gruppo sono disponibili in azienda strumenti come video conference, telefoni per call conferenze e Skype ed è stata centralizzata la gestione delle prenotazioni di auto aziendali in modo tale da sapere se altri soggetti effettuano viaggi nello stesso giorno per la stessa destinazione ed utilizzare il minor numero di mezzi di trasporto.

In merito all'andamento consumi del 2019 occorre rilevare che la Lovato Gas non dispone più di una fornitura metano adibita a riscaldamento ambienti, questo porta ad una riduzione del consumo metano rispetto al biennio precedente. Il riscaldamento ambienti viene effettuato con climatizzatori a pompa di calore alimentati elettricamente.

Si precisa che la società AVL, non controllata dal Gruppo Landi, occupa una parte di uno stabilimento assieme al Gruppo Landi, pertanto, come specificato sotto, alcuni consumi relativi alle società italiane, sono rendicontati assieme ai consumi di tale società.

CONSUMI DIRETTI DI ENERGIA
(uffici e impianti)
2019 2018 2017
SOCIETA' ITALIANE
Metano (m3) 173.524 218.880 395.103
SOCIETA' ESTERE*
Metano (m3) 87.796 47.674 47.942
Totale (m3) 261.320 266.554 443.045
Totale (GJ) 10.393 10.674 18.159

Consumi diretti di energia da uffici e impianti

*Il dato 2018 include le società Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo Ro s.r.l. in quanto le informazioni relative alle altre società non sono disponibili. Il consumo relativo alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company è stato stimato sulla base dei dati storici. Il dato 2019 include l'intero perimetro. I dati sono stati oggetto di stima per le società: Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, LR Industria e Comercio Ltda, AEB America S.r.l., Renzo Pars Private Joint Stock Company.

La metodologia usata per il calcolo prevede la raccolta di dati da sistemi automatici di monitoraggio dei consumi o, in casi limitati, di stime basate sulla spesa per consumi energetici. Per il calcolo del totale consumi 2019 espresso in Gigajoule sono stati utilizzati i fattori di conversione del Department for Environment, Food and Rural Affairs 2019.

Consumi diretti di energia da spostamenti del personale

CONSUMI DIRETTI DI ENERGIA
(auto aziendali)
2019 2018 2017
SOCIETA' ITALIANE
Benzina (l) 74.733 73.841 90.256
Gasolio (l) 17.533 18.547 39.707
GPL (l) 52.663 93.068 97.807
Metano (kg) 5.500 6.276 11.872
SOCIETA' ESTERE*
Benzina (l) 17.204 35.061 43.743
Gasolio (l) 48.479 41.150 51.748
GPL (l) 71.264 57.581 105.417
Metano (kg) 768 2.000 11.425
Totale (ton) 194 212 378
Totale (GJ) 9.157 10.071 18.084

* Il dato 2017 esclude AEB America S.p.A. in quanto le informazioni non sono disponibili.

Il dato 2018 include le società Landi Renzo Polska Sp.Zo.O., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd e Landi Renzo RO srl in quanto i dati per le altre società non sono disponibili. Il consumo relativo alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company è stato stimato sulla base dei dati storici. Il dato 2019 include l'intero perimetro così come in nota metodologica. I dati sono stati oggetto di stima per le società: Landi Renzo USA Corporation, Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company, AEB America S.r.l., e L.R. Pak (Pvt) Limited. Per la seguente società è stato stimato il valore diesel: Landi Renzo RO srl.

Per le seguenti società sono stati stimati i valori diesel e gpl: Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, LR Industria e Comercio Ltda

Per il calcolo del totale consumi 2019 espresso in Gigajoule sono stati utilizzati i fattori di conversione del Department for Environment, Food and Rural Affairs 2019.

CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA 2019 2018 2017
SOCIETA' ITALIANE*
Energia Elettrica (kWh) 8.264.101 8.115.928 9.092.034
di cui da fonti rinnovabili 1.036.552 1.229.563 2.031.650
SOCIETA' ESTERE**
Energia Elettrica (kWh) 671.234 630.413 627.282
Totale (KWh) 8.935.336 8.746.341 9.744.763
Totale (GJ) 32.167 31.486 35.081

Consumi di Energia Elettrica

** Il dato 2017 esclude AEB America S.p.A. in quanto le informazioni non sono disponibili. Il dato 2018 include le società Landi Renzo Polska Sp.Zo.O., L.R. Pak (Pvt) Limited, Landi Renzo Ro s.r.l., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd e Landi Renzo USA Corporation in quanto i dati per le altre società non sono disponibili.

Il dato 2018 include le società Landi Renzo Polska Sp.Zo.O., L.R. Pak (Pvt) Limited, Landi Renzo Ro s.r.l., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd e Landi Renzo USA Corporation in quanto i dati per le altre società non sono disponibili.

Il dato 2019 include l'intero perimetro così come in nota metodologica. I dati sono stati oggetto di stima per le società: AEB America S.r.l., Renzo Pars Private Joint Stock Company.

* Il dato 2019 comprende il consumo indiretto di energia elettrica della Società Landi Renzo S.p.A. e di AVL (Landi Renzo S.p.A. via Nobel 890.758 kWh e AVL 4.439.883 kWh).

La metodologia usata per il calcolo prevede la raccolta di dati da sistemi automatici di monitoraggio dei consumi o, in casi limitati, di stime basate sulla spesa per consumi energetici. Per calcolare la percentuale di fonti rinnovabili per l'anno 2019 è stata considerata la percentuale media tra l'anno 2017 e l'anno 2018 del mix energetico comunicato dai fornitori del servizio in quanto non era ancora disponibile la percentuale per il 2019.

Per il calcolo del totale consumi 2019 espresso in Gigajoule sono stati utilizzati i fattori di conversione del Department for Environment, Food and Rural Affairs 2019.

Come per il 2018 il consumo indiretto di energia elettrica della Landi Renzo contempla anche la quota di consumi della Società AVL, la quale ha acquistato, in data 31 luglio 2017, il ramo d'azienda riguardante la parte del centro tecnico. Fino ad agosto 2019 la quota di consumi di AVL è stata definita applicando un ricalcolo sulla base del consumo complessivo registrato sulla cabina del fornitore di via Nobel. Nello specifico la ripartizione è stata fatta basandosi sui consumi registrati sul Software Desigo in uso ad AVL. Il valore da attribuire ad AVL è costituito dal totale dell'energia misurata a valle dei trasformatori divisa per l'efficienza dei trasformatori (supposta costante) a cui viene sottratta l'energia chiaramente attribuibile a Landi Renzo S.p.A. (UTA PT, UTA P1, UTA P2, FEM PT, FEM P1, FEM P2, Illuminazione PT, Illuminazione P1, Illuminazione P2) e la parte di energia che i macchinari AVL forniscono alla palazzina occupata dagli uffici Landi Renzo. Viene poi sommata l'energia prodotta dal fotovoltaico di proprietà di Landi Renzo ma utilizzata dal centro tecnico. La modalità di calcolo sopra indicata è stata utilizzata fino ad agosto 2019, successivamente da settembre il consumo di energia elettrica è stato attribuito integralmente ad AVL avendo Landi Renzo ceduto dal 1° settembre 2019 anche la parte precedentemente occupata dagli uffici tecnici.

A livello totale, l'intensità delle emissioni, calcolate come rapporto tra il valore totale delle emissioni di CO2 e il numero totale dei dipendenti, è pari a 8.504 (in diminuzione del 14,10% rispetto al 2018).

Suddivisione delle emissioni di CO2 per tipologia di consumi

Emissioni dirette e indirette in atmosfera

EMISSIONI DIRETTE DI CO2 (uffici e
impianti) – scope 1
2019 2018 2017
SOCIETA' ITALIANE
Emissioni da consumo di Metano
(kg CO2e)
352.346 447.942 828.422
SOCIETA' ESTERE*
Emissioni da consumo di Metano
(kg CO2e)
178.273 99.873 100.521
Totale 530.619 547.815 928.943

* Il dato 2017 esclude Landi Renzo Polska Sp.Zo.O., AEB America S.p.A., L.R. Pak (Pvt) Limited, Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd e LR Industria e comercio Ltda in quanto le informazioni non sono disponibili.

Il dato 2018 include la società Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo RO s.r.l. in quanto le informazioni relative alle altre società non sono disponibili. Il dato 2019 include l'intero perimetro così come in nota metodologica. I dati sono stati oggetto di stima per le società: Beijing Landi Renzo Autogas

System Co. Ltd, LR Industria e Comercio Ltda, AEB America S.r.l., Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company. La metodologia usata per il calcolo delle emissioni prevede l'utilizzo di fattori di emissione pubblicati nel 2019 dal Department for Environment Food & Rural Affairs.

EMISSIONI
DIRETTE
aziendali) - scope 1
DI CO2 (auto 2019 2018 2017
SOCIETA' ITALIANE
Emissioni totali (kg CO2e) 304.736 370.015 482.775
SOCIETA' ESTERE*
Emissioni totali (kg CO2e) 274.223 278.304 421.845
Totale 578.959 648.319 904.621

* Il dato 2017 esclude AEB America S.p.A in quanto le informazioni non sono disponibili.

Il dato 2018 include le società Landi Renzo Polska Sp.Zo.O, Landi Renzo RO s.r.l.. e Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd in quanto i dati per le altre società non sono disponibili.

Il dato 2019 include l'intero perimetro così come in nota metodologica. I dati sono stati oggetto di stima per le società: Landi Renzo USA Corporation, Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company, AEB America S.r.l., e L.R. Pak (Pvt) Limited.

Per la seguente società è stato stimato il valore diesel: Landi Renzo RO srl,

Per le seguenti società sono stati stimati i valori diesel e gpl: Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, LR Industria e Comercio Ltda.

La metodologia usata per il calcolo delle emissioni prevede l'utilizzo di fattori di emissione pubblicati nel 2019 dal Department for Environment Food & Rural Affairs.

EMISSIONI INDIRETTE DI CO2 (energia
elettrica) – scope 2
2019 2018 2017
SOCIETA' ITALIANE
Emissioni da consumo di Energia Elettrica 3.297.294 3.238.174 3.637.784
SOCIETA' ESTERE*
Emissioni da consumo di Energia Elettrica 449.157 456.397 256.270
Totale 3.746.451 3.694.571 3.894.053

* Il dato 2017 esclude AEB America S.p.A. in quanto le informazioni non sono disponibili.

Il dato 2018 include le società Landi Renzo Polska Sp.Zo.O., L.R. Pak (Pvt) Limited e Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd in quanto i dati per le altre società non sono disponibili.

Il dato 2019 include l'intero perimetro così come in nota metodologica. I dati sono stati oggetto di stima per le società: AEB America S.r.l., Renzo Pars Private Joint Stock Company.

La metodologia usata per il calcolo delle emissioni prevede l'utilizzo di fattori di emissione pubblicati nel 2015 dal Department for Environment Food & Rural

Affairs che, sebbene meno aggiornati rispetto all'ultima versione 2019, risultano essere più rappresentativi in quanto forniscono il dettaglio per Paese.

Relativamente alle società italiane, la variazione in diminuzione delle emissioni dirette di CO2 nel 2019 viene attribuita sia alla riduzione di consumo di gas metano presso le sedi Landi Renzo per effetto positivo stagionale, sia alla chiusura della fornitura di metano presso la Lovato gas di Vicenza.

Tra le strategie introdotte dal Gruppo Landi Renzo in ambito energetico rientra anche la produzione di energia da fonti rinnovabili. Significativi risparmi, a livello di costi, sono stati ottenuti grazie all'impianto fotovoltaico installato sulla copertura dell'edificio del Nuovo Centro di Ricerca e Sviluppo Landi Renzo S.p.A. e dall'impianto fotovoltaico installato presso la sede di via dell'Industria. Nel corso del 2019 la produzione di energia elettrica da fotovoltaico risulta in netto calo rispetto al 2018 in quanto si è registrato, nel periodo tra aprile e settembre, un guasto su uno dei due inverter dell'impianto che ha ridotto la produzione di energia elettrica avendo di conseguenze avuto un impatto negativo sui dati 2019. L'impianto fotovoltaico di Landi Renzo S.p.A. in via Nobel ha prodotto nel 2019 464 GJ rispetto ai 777 GJ del 2018, mentre quello di via dell'Industria ha prodotto 815 GJ nel 2019 rispetto agli 810 GJ del 2018. Come detto precedentemente il dato negativo di via Nobel è dovuto alla parziale rottura dell'impianto risolta a settembre 2019.

Questo ha permesso di evitare emissioni di CO2 pari a 90,787 tonCO2e.

Altre emissioni in atmosfera

ALTRE EMISSIONI IN ATMOSFERA (kg) 2019 2018 2017
NOx* 61 93 155
SOx* 6 10 16
SOV (Sostanze Organiche Volatili) 275 115 247

* Il dato 2017 esclude Landi Renzo Polska Sp.Zo.O., AEB America S.p.A., L.R. Pak (Pvt) Limited, Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd. Il dato 2018 include la Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo RO Srl in quanto i dati delle altre società non sono disponibili. Il dato 2019 è relativo all'impianto produttivo di Via Dell'Industria a Reggio Emilia, della società Landi Renzo SpA.

La metodologia usata per il calcolo delle emissioni di NOx e SOx da impianti termici in m3 di Metano consumati complessivamente sono stati moltiplicati per il limite di emissione previsto dalla normativa (350 mg/m³ per NOx e 35 mg/m³ per SOx) e in seguito divisi per 1.000.000.

Per quanto riguarda i SOV il dato è calcolato come la media delle analisi (rilevazioni) effettuate nel corso dell'anno e moltiplicato per 8h lavorative giornaliere *220 giorni lavorativi anno/1000.

Relativamente alle sedi italiane, essendo le sostanze SOX e NOX derivate dalla combustione di gas metano, queste si sono ridotte rispetto agli anni precedenti conseguentemente alla riduzione del consumo metano ad uso riscaldamento (SOX da 93 Kg nel 2018 a 61 Kg nel 2019, NOX da 10 Kg nel 2018 a 6 Kg nel 2019). Le SOV sono state calcolate prendendo quanto rilevato in occasione delle analisi periodiche delle emissioni degli impianti produttivi (gr/h x 16h x 253 giorni lavorati anno) come da "tabella calcolo SOV emissioni 2019". Per il 2019 i giorni lavorati anno sono stati presi dalle tabelle fornite per gli indici infortunistici.

Emissioni di sostanze nocive per l'ozono

EMISSIONI DI ODS (tonCO2e) * 2019 2018 2017
Miscele gas F-Gas (HFC) 114,98 75,58 581,04

*Il dato include gli impianti in Via Nobel ed in Via dell'Industria per la Società Landi Renzo S.p.A. La metodologia usata per il calcolo delle emissioni si basa sui dati registrati sui libretti di impianto.

Il dato 2019 relativo ad emissioni di sostanze nocive per l'ozono è dovuto ad interventi tecnici per la perdita delle quantità di gas a causa di guasti o rotture dei gruppi di condizionamento.

L'acqua

L'idea su cui si basa la politica ambientale della Società è che l'utilizzo dell'acqua non rappresenti solo un problema ambientale; l'acqua occupa un ruolo primario tra le risorse naturali verso cui il Gruppo applica la propria politica di contenimento dei consumi. È per questo che è necessario pianificare una gestione responsabile delle risorse idriche. Mensilmente sui due impianti di Landi Renzo S.p.A. vengono effettuate delle letture sul contatore al fine di identificare eventuali consumi anomali, dovuti a guasti o rotture ed individuare tempestivamente le opportune azioni correttive.

Relativamente alle Società italiane, negli ultimi due anni il trend nel complesso dei prelievi da rete idrica è stato sostanzialmente costante. Nel 2019, si segnala un forte calo dei prelievi idrici da pozzo riconducibile principalmente ad un guasto in uno degli anelli di via Nobel che ha comportato il suo sezionamento per un lungo periodo.

La variabilità dei consumi dell'acqua ad uso civile è dovuta principalmente al numero del personale presente in azienda e all'approvvigionamento di acqua per il funzionamento degli impianti di raffreddamento presenti al civ. 6 di via Nobel. In Landi Renzo S.p.A. i processi produttivi che comportano un sostanziale consumo di acqua possono identificarsi nel rabbocco delle torri di raffreddamento delle sale prova e nei prelievi di acqua per gli umidificatori delle Unità trattamento area (UTA).

Gli scarichi dell'acqua sono prevalentemente originati dai servizi igienici e dagli scarichi di condensa dei compressori ad aria compressa i quali, dopo un passaggio nel disoliatore, vengono convogliati nelle acque nere in quanto assimilati come indicato nell'Autorizzazione Unica Ambientale a scarichi industriali assimilabili ai civili.

I gruppi frigo generano condense che non sono ritenute inquinanti e in alcuni casi possono essere comunque convogliati negli scarichi acque nere.

PRELIEVI DI ACQUA PER FONTE (m3) 2019** 2018* 2017
SOCIETA' ITALIANE
Rete idrica 13.329 13.392 15.535
Pozzi per irrigazione 1.492 4.934 3.315
Totale prelievi di acqua 14.821 18.326 18.850
SOCIETA' ESTERE
Rete idrica 9.267 7.809 26.301
Pozzi per irrigazione - - -

Prelievi di acqua per fonte

*Il dato 2018, oltre alle società italiane, include la Landi Renzo Polska Sp.Zo.O., L.R.Pak (Pvt) Limited, Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo RO Srl in quanto i dati delle altre società non sono disponibili. Il dato relativo alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company è stato stimato sulla base dei dati storici.

** Il dato 2019 delle società italiane comprende i prelievi da rete idrica relativi alla Società Landi Renzo ed AVL (Landi Renzo civ. 2/4/6, 3.034 m³ - AVL civ. 6, 6.486 m³). Per i dettagli della scomposizione riferirsi al testo.

** Il dato 2019 include l'intero perimetro così come in nota metodologica. I dati sono stati oggetto di stima per le società: Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company, AEB America S.r.l., LR Industria e Comercio Ltda, Landi Renzo RO Srl.

La gestione dei rifiuti

Il Gruppo Landi, al fine di garantire una gestione sostenibile delle risorse ambientali impiegate nelle proprie attività industriali, ha adottato una politica per la gestione dei rifiuti finalizzata alla riduzione e all'invio al processo di recupero degli stessi cercando di limitare per quanto possibile l'invio allo smaltimento dei rifiuti. Tra i rifiuti prodotti dal Gruppo, intendendosi per tali quelli derivanti da attività produttive e di servizio, sono da considerarsi "speciali" una serie di prodotti, codificati con un codice a sei cifre CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) e soggetti ad una gestione diversificata.

Nelle società del Gruppo sono stati introdotti specifici contenitori per la raccolta ed il riciclaggio di questi rifiuti in base a quanto stabilito dal Catalogo Europeo dei Rifiuti.

La gestione dei rifiuti ha una distinzione in tre gruppi principali, per le vie di smaltimento:

  • Rifiuti e materiali riciclabili;
  • Rifiuti solidi urbani ed assimilabili e rifiuti speciali non pericolosi;
  • Rifiuti pericolosi per i quali, a causa della loro composizione, sono da rispettare disposizioni particolari per lo stoccaggio ed il trasporto.

Per i rifiuti pericolosi, è vietata la manipolazione con divieto di miscelazione dato che si potrebbero causare reazioni pericolose o incendi. Per quanto attiene altri rifiuti speciali la raccolta e lo smaltimento è effettuato direttamente dalle società esterne appaltatrici del servizio. Per questi rifiuti la società si occupa della tenuta della documentazione, dell'eventuale denuncia all'organismo di controllo e di ogni altro adempimento previsto dalla normativa.

Dal 2013 le società italiane del Gruppo Landi Renzo effettuano la raccolta differenziata dei rifiuti con la separazione di carta, alluminio, materiale ferroso, polistirene, polietilene per imballaggio, colle, solventi, etc., al fine di favorire il riciclo dei rifiuti prodotti.

In Landi Renzo S.p.A. sono presenti dei compattatori di cartone e polietilene che, oltre a compattare, tiene protetti dalle intemperie i rifiuti destinati al riciclaggio consentendo di avere con certezza i quantitativi di cartone prodotti e destinati al riciclaggio. Purtroppo, il crollo del mercato della carta e cartone per il riciclaggio non consente oggi un ritorno economico, questo non esclude l'impegno della Landi Renzo nel perseguire la politica della differenziazione e riciclaggio dei materiali. L'utilizzo di questi compattatori permette una corretta gestione della differenziata dei due prodotti senza dispersioni ed inutili ingombri. Il totale di rifiuti nel 2019 per le società italiane ammonta a 144 tonnellate, di cui il 96,53% (139 tonnellate) sono classificati come "non pericolosi" e solo il l'3,47% (5 tonnellate) come "pericolosi".

Totale rifiuti prodotti

RIFIUTI PRODOTTI (ton) 2019 2018 2017
SOCIETA' ITALIANE
Totale rifiuti prodotti 144 149 200
SOCIETA' ESTERE*
Totale rifiuti prodotti 400 236 138

* I dati 2017 escludono AEB America S.p.A., Landi Renzo USA Corporation, L.R. Pak (Pvt) Limited e Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd. in quanto non disponibili. Il dato 2018 include Landi Renzo Polska Sp.Zo.O., Landi Renzo RO srl, Landi Renzo USA Corporation in quanto i dati per le altre società non sono disponibili. Il dato 2019 include l'intero perimetro così come in nota metodologica. I dati sono stati oggetto di stima per le società: Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, L.R. Pak (PVT) Limited, Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company, AEB America S.r.l., LR Industria e Comercio Ltda.

I rifiuti prodotti nel corso del 2019 da parte del Gruppo derivano dai processi produttivi e di logistica. Con riferimento alle società Italiane, in Lovato, nel corso del 2019, non sono state effettuate movimentazioni di rifiuti diversi da quelli urbani pertanto non risultano ascritte operazioni sul registro di carico e scarico rifiuti.

Rifiuti smaltiti per tipologia

RIFIUTI SMALTITI PER TIPOLOGIA (ton) 2019 2018 2017
SOCIETA' ITALIANE
Totale rifiuti smaltiti 144 149 198
di cui smaltimento/trattamento 2 3 13
Non pericolosi 0 2 4
Pericolosi 2 1 9
di cui recupero/riciclo 142 146 185
Non pericolosi 139 146 173
Pericolosi 3 0,3 12
SOCIETA' ESTERE*
Totale rifiuti smaltiti 400 236 138

*I rifiuti della società Landi Renzo Polska Sp.Zo.O. sono considerati non pericolosi e vengono gestiti da una società in outsourcing. Per l'anno 2017 la differenza tra il totale dei rifiuti smaltiti rispetto ai rifiuti prodotti è dovuta allo smaltimento nel corso del 2018 di una parte dei rifiuti prodotti dalla società Eighteen Sound S.r.l. Il dato 2018 include la Landi Renzo Polska Sp.Zo.O., Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo RO Srl in quanto i dati delle altre società non sono disponibili. Il dato relativo alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company è stato stimato sulla base dei dati storici. Il dato 2019 include l'intero perimetro così come in nota metodologica. I dati sono stati oggetto di stima per le società: Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, L.R. Pak (PVT) Limited, Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company, AEB America S.r.l., LR Industria e Comercio Ltda. Relativamente alla suddivisione per tipologia di smaltimento dei rifiuti delle società estere si segnala che il 59% degli stessi viene a riciclato, il 27% inviato a riutilizzo ed 14% inviato ad altre metodi di smaltimento.

Nel 2019 non sono stati registrati sversamenti di sostanze o prodotti pericolosi che avrebbero potuto provocare un inquinamento ambientale.

L'attenzione alle emissioni sonore

Le società italiane del Gruppo Landi Renzo hanno attuato in passato controlli sull'impatto acustico nell'ambiente esterno attraverso indagini fonometriche specifiche, finalizzate alla caratterizzazione acustica dell'ambiente circostante. Tali analisi sono state rese necessarie ai fini del rilascio della AUA per le varie sedi italiane. I punti di misura rappresentativi del fenomeno acustico sono stati localizzati nelle strade periferiche adiacenti il confine degli stabilimenti. Le rilevazioni fonometriche hanno evidenziato come gli stabilimenti generino un'emissione di rumore costante e stazionario. Il livello del rumore assume fluttuazioni influenzate da fenomeni di rumorosità derivante da traffico veicolare o altri rumori comunque estranei alle attività produttive. L'elaborazione dei dati fonometrici ha consentito di quantificare i potenziali effetti acustici del rumore diffuso nell'ambiente di lavoro in condizioni di normale regime operativo ed hanno evidenziato valori al di sotto dei limiti soglia ed il completo rispetto delle norme in vigore.

Ulteriori indagini si renderanno necessarie nel caso in cui avvengano cambiamenti sostanziali nella produzione, in modo da individuare ed analizzare l'impatto acustico del nuovo modo di produrre.

Indicatore/Aspetto
GRI Standards 2016
Descrizione KPI Note Esercizio 2019 Riferimenti
INFORMATIVA GENERALE
102-1 Nome dell'organizzazione Relazione Finanziaria Annuale
(contatti)
102-2 Attività, principali marchi, prodotti e/o
servizi
50-55
102-3 Luogo in cui ha sede il quartier generale
dell'organizzazione
Relazione Finanziaria Annuale
(contatti)
102-4 Numero di paesi in cui l'organizzazione
opera
Relazione Finanziaria Annuale
(Landi Renzo nel Mondo)
102-5 Assetto proprietario e forma legale Relazione Finanziaria Annuale
Struttura societaria)
102-6 Mercati serviti (inclusa la suddivisione
geografica, settori, tipologia di clienti e
beneficiari)
Relazione Finanziaria Annuale
(Landi Renzo nel Mondo)
102-7 Dimensione dell'organizzazione Relazione Finanziaria Annuale
(Landi Renzo nel Mondo –
Bilancio Sintetico)
102-8 Dipendenti per tipologia contrattuale,
genere e area geografica
71-73;77
102-9 Descrizione della catena di fornitura Informazione non
disponibile per Cina,
Argentina, Brasile e
USA
105-108
102-10 Modifiche significative durante il periodo di
rendicontazione
Relazione Finanziaria Annuale
(Fatti di rilievo nell'esercizio 2019)
102-11 Modalità di applicazione del principio o
approccio prudenziale
66-69
102-12 Sottoscrizione di codici di condotta,
iniziative o principi su aspetti economici,
sociali ed ambientali, sviluppati
esternamente, a cui l'azienda aderisce
108-113
102-13 Partecipazione ad associazioni di categoria
nazionali e/o internazionali in cui
l'organizzazione detiene una posizione
nell'organo di governo o a cui partecipa o,
infine, a cui fornisce considerevoli
finanziamenti che vanno al di là della
normale quota associativa
108-113
102-14 Dichiarazione dell'amministratore delegato
e del presidente in merito all'importanza
della sostenibilità per l'organizzazione e la
sua strategia
46 (Lettera agli Stakeholder)
102-15 Descrivere i principali rischi, generati o
subiti, e le relative modalità di gestione, che
derivano dalle attività dell'impresa, dai suoi
prodotti, servizi o rapporti commerciali,
incluse, ove rilevanti, le catene di fornitura e
subappalto
62-64
102-16 Valori, principi, standard e norme di
comportamento interne all'azienda
65-69
102-18 Struttura di Governance aziendale 65-69
102-22 Composizione del più alto organo di
governo e dei suoi comitati (età, genere e
appartenenza a gruppi o categorie
vulnerabili e altri eventuali indicatori di
diversità)
Relazione Finanziaria Annuale
(Organi Sociali)
102-24 Processi e relativi criteri di nomina e
selezione dei membri del più alto organo di
governo e dei comitati (in termini di percorsi
professionali, qualifiche e competenze)
65-66
102-40 Elenco di gruppi di stakeholder con cui
l'organizzazione intrattiene attività di
57

Indice dei contenuti GRI Standards – opzione "Core"

coinvolgimento
102-41 Percentuale dei dipendenti coperti da
accordi collettivi di contrattazione
Informazione non
disponibile per USA
75-76
102-42 Processo di identificazione e selezione degli 57
102-43 stakeholder da coinvolgere
Approccio all'attività di coinvolgimento
degli stakeholder, specificando la frequenza
per tipologia di attività sviluppata e per
gruppo di stakeholder
57-59; 92-94; 108-114
102-44 Argomenti chiave e criticità emerse
dall'attività di coinvolgimento degli
stakeholder e in che modo l'organizzazione
ha reagito alle criticità emerse, anche in
riferimento a quanto indicato nel report
57-59; 92-94; 108-114
102-45 Elenco delle società incluse nel bilancio
consolidato e indicazione delle società non
comprese nel report
44-45 (Nota metodologica);
Relazione Finanziaria Annuale
102-46 Processo di definizione dei contenuti del
report e del perimetro di ciascun aspetto
57-59
102-47 Elenco degli aspetti identificati come
materiali nel processo di definizione del
contenuto del bilancio
58-61
102-48 Spiegazione degli effetti di qualsiasi
modifica di informazioni inserite nei bilanci
precedenti e motivazioni di tali modifiche
44-45 (Nota metodologica)
102-49 Modifiche significative (in termini di
obiettivo, perimetro o metodi di
misurazione) rispetto al precedente periodo
di rendicontazione
44-45 (Nota metodologica)
102-50 Periodo di rendicontazione 44-45 (Nota metodologica)
102-51 Data di pubblicazione del bilancio più
recente
44-45 (Nota metodologica)
102-52 Periodicità di rendicontazione 44-45 (Nota metodologica)
102-53 Contatti e indirizzi utili per richiedere
informazioni sul bilancio e i suoi contenuti
Relazione Finanziaria Annuale
(Contatti)
102-54 Indicazione dell'opzione "In accordance"
scelta
44-45 (Nota metodologica)
102-55 Tabella dei contenuti GRI 128-131
102-56 Assurance esterna del report (Relazione Pwc)
ECONOMICA
103-1; 103-2; 103-3 Modalità di gestione
Politiche di remunerazione e incentivi
Sostegno della collettività
84-85; 108-114
202-1 Rapporto tra lo stipendio standard dei
neoassunti per genere e lo stipendio minimo
locale nelle sedi operative più significative
Informazione non
disponibile per il
Pakistan
84-85
103-1; 103-2; 103-3 Modalità di gestione
Valorizzazione dei fornitori locali
105-107
204-1 Percentuale di spesa concentrata su fornitori
locali in relazione alle sedi operative più
significative
107
205-3 Eventuali episodi di corruzione riscontrati e
attività correttive implementate
64
AMBIENTALE
103-1; 103-2; 103-3 Modalità di gestione
Tutela dell'ambiente sia in termini di utilizzo
efficiente delle risorse che di riduzione delle
emissioni in atmosfera
117-120
302-1 Consumi di energia elettrica e energia
termica per il funzionamento degli uffici e
delle strutture suddivisi tra rinnovabili/non
rinnovabili e consumi di carburante delle
118-120
auto aziendali
303-1 Prelievi idrici per fonte 124
305-1 Emissioni generate dal consumo di
combustibile per il funzionamento degli
uffici e delle strutture dal carburante della
flotta aziendale (scope1)
121-122
305-2 Emissioni generate dai consumi di energia
elettrica ed energia termica per il
funzionamento degli uffici e delle strutture
(scope2)
122
305-4 Intensità di emissioni (GHG emissions
intensity) calcolata rapportando le emissioni
prodotte rispetto ad un parametro indicativo
dell'azienda
120
305-7 Emissioni NOx, SOx o altro tipo di emissioni
significative
Informazione
disponibile solo per
l'impianto produttivo
di via dell'Industria a
Reggio Emilia della
società Landi Renzo
SpA
123
306-2 Rifiuti prodotti per tipologia e modalità di
smaltimento
125-126
307-1 Valore monetario delle multe significative e
numero delle sanzioni non monetarie per
mancato rispetto di regolamenti e leggi in
materia ambientale
Informazione non
disponibile per la Iran,
Pakistan, Cina e
Brasile
117
SOCIETÀ
103-1; 103-2; 103-3 Modalità di gestione
Tutela dell'occupazione, Politiche di
remunerazione e incentivi
72-74; 82-84
401-1 Numero totale e tasso di assunzioni e
turnover del personale (suddivisi per età,
genere e provenienza)
74
401-2 Benefit forniti ai dipendenti a tempo pieno
che non sono forniti ai dipendenti
temporanei o part-time, per attività
principali
Informazione non
disponibile Argentina,
Polonia e Cina
84-85
103-1; 103-2; 103-3 Modalità di gestione
Dialogo con le rappresentanze sindacali
75-76
402-1 Periodo minimo di preavviso per i
cambiamenti operativi, compreso se questo
periodo di preavviso è specificato nei
contratti collettivi di lavoro
75
103-1; 103-2; 103-3 Modalità di gestione
Salute e Sicurezza sul lavoro
62-63; 85-90
403-2 Tipologia di infortuni, tasso di infortunio,
malattie professionali, giorni di lavoro persi
e assenteismo e numero di incidenti mortali
collegati al lavoro suddivisi per regione e
per genere
Ai fini del calcolo
degli indici
infortunistici vengono
considerate le ore
lavorate
90-92
103-1; 103-2; 103-3 Modalità di gestione
Valorizzazione professionale, formazione e
sviluppo delle competenze
84-90
404-1 Ore di formazione medie annue per
dipendente, per genere e per categoria
Relativamente alla
formazione in tema di
SSL le ore on sono
disponibili per Iran,e
Pakistan
81
404-3 Percentuale di dipendenti che ricevono
rapporti regolari sui risultati e sullo
sviluppo della carriera, per genere e per
categoria di dipendente
83-84
103-1; 103-2; 103-3 Modalità di gestione
Pari opportunità, diversità e inclusione
64; 76-77
405-1 Ripartizione degli organi di governo e dei
dipendenti per indicatori di diversità
Le informazioni
relative al numero dei
dipendenti
appartenenti a
categorie protette non
sono disponibili per le
società estere del
Gruppo
Relazione Finanziaria Annuale
(organi sociali); 65-67;71-73; 77
406-1 Eventuali episodi di discriminazione
riscontrati e azioni correttive implementate
Non si segnalano
episodi di
discriminazione nel
Gruppo
76-77
103-1; 103-2; 103-3 Modalità di gestione
Qualità, affidabilità e sicurezza dei prodotti
Customer Satisfaction
99-104
416-1 Percentuale delle categorie di prodotto e
servizi per i quali gli impatti sulla salute e
sicurezza sono valutati
101
416-2 Numero totale di casi di non-conformità a
regolamenti e codici volontari riguardanti
gli impatti sulla salute e sicurezza dei
prodotti e servizi durante il loro ciclo di vita
102
417-2 Numero totale di casi di non-conformità a
regolamenti e codici volontari riguardanti
gli impatti sulla salute e sicurezza dei
prodotti e servizi durante il loro ciclo di vita
102
418-1 Numero di reclami documentati relativi a
violazioni della privacy e a perdita dei dati
dei consumatori
104

Per quanto riguarda i temi materiali "Innovazione", "Dialogo e coinvolgimento attivo con le istituzioni", "Leadership" ed "Offerta di prodotti eco-efficienti"

si rimanda a quanto indicato in "Tabella di correlazione" (pag. 59-62).

Relazione della società di revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

ai sensi dell'art. 3, c. 10, D.Lgs. 254/2016 e dell'art. 5 Regolamento CONSOB adottato con delibera n. 20267 del gennaio 2018

Al Consiglio di Amministrazione di Landi Renzo SpA

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (di seguito il "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB n. 20267/2018, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario della Landi Renzo SpA e sue controllate (di seguito il "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 predisposta ex art. 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione della Relazione sulla gestione e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2020 (di seguito "DNF").

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI-Sustainability Reporting Standards definiti nel 2016, (di seguito "GRI Standards") indicati nel paragrafo "Nota metodologica" della DNF, da essi individuati come standard di rendicontazione.

Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Responsabilità della società di revisione

È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e dai GRI Standards. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

    1. analisi dei temi rilevanti in relazione alle attività ed alle caratteristiche del Gruppo rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto dall'art. 3 del Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato;
    1. analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimetro di consolidamento, al fine di riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
    1. comprensione dei seguenti aspetti:
    2. modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con riferimento alla gestione dei temi indicati nell'art. 3 del Decreto;
    3. politiche praticate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
    4. principali rischi, generati o subiti connessi ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto.

Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati inoltre i riscontri con le informazioni contenute nella DNF e effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 4, lett. a);

  1. comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF. In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione della Landi Renzo SpA e

abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:

  • a livello di gruppo,
    • a) con riferimento alle informazioni qualitative contenute nella DNF, e in particolare al modello aziendale, politiche praticate e principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili;
    • b) con riferimento alle informazioni quantitative, abbiamo svolto sia procedure analitiche che limitate verifiche per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati.
  • per le seguenti società, Landi Renzo SpA, Landi Renzo Polska Sp.Zo.O.LR e Landi Renzo RO srl, che abbiamo selezionato sulla base delle loro attività, del loro contributo agli indicatori di prestazione a livello consolidato, abbiamo effettuato verifiche nel corso delle quali ci siamo confrontati con i responsabili e abbiamo acquisito riscontri documentali circa la corretta applicazione delle procedure e dei metodi di calcolo utilizzati per gli indicatori.

Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo Landi Renzo relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards.

Parma, 30 marzo 2020

PricewaterhouseCoopers SpA

Nicola Madureri Paolo Bersani (Revisore legale) (Procuratore)

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio e prevedibile evoluzione della gestione

Successivamente alla chiusura dell'esercizio sociale e fino alla data odierna si segnala che:

  • In data 2 febbraio 2020 il Gruppo Landi Renzo e Snam4Mobility, controllata di Snam e operatore infrastrutturale di riferimento nel settore dei trasporti a gas naturale e biometano, hanno siglato un accordo di collaborazione per dare impulso alla mobilità sostenibile a CNG (gas naturale compresso) in Italia. L'iniziativa congiunta ha l'obiettivo di sensibilizzare gli utenti in merito ai vantaggi – sia ambientali (drastica riduzione delle emissioni di CO2 e PM10), sia economici (risparmio sui costi del carburante) – derivanti dalla mobilità a gas naturale e biometano. Sulla base dell'accordo di collaborazione sottoscritto, Landi Renzo si occuperà di realizzare la conversione a gas naturale dei modelli di automobili individuati insieme a Snam4Mobility come più idonei a dare impulso alla diffusione del CNG nella mobilità. La conversione a gas naturale (retrofit) rappresenta infatti una soluzione immediata e dai costi competitivi per abbattere le emissioni di CO2 e soprattutto quelle inquinanti. A oggi le auto alimentate a gas naturale in Italia sono circa 1 milione, con oltre 1.380 stazioni di servizio attive. L'obiettivo di Snam4Mobility è appunto quello di accrescere il numero di distributori per il rifornimento di metano, garantendone una equilibrata distribuzione sul territorio nazionale, attraverso investimenti diretti e accordi con diversi operatori del settore. In totale, gli investimenti di Snam nella mobilità sostenibile a CNG e LNG (gas naturale liquefatto) ammontano a 100 milioni di Euro al 2023; la società, inoltre, investirà 250 milioni di Euro nella realizzazione di nuovi impianti di biometano.
  • In data 15 febbraio 2020 Landi Renzo ha firmato un'intesa con le autorità del gas egiziane per lo sviluppo congiunto di un progetto pilota per la produzione, assemblaggio e vendita di sistemi e componenti per veicoli a metano, utilizzando un impianto di produzione già esistente. Il protocollo, inoltre, prevede di promuovere la tecnologia di Landi Renzo per le conversioni diesel dual fuel di minibus e autobus e di fornire il suo supporto per la conversione di veicoli a km 0 delle principali case automobilistiche, i loro importatori e i gestori di flotte presenti in Egitto. In parallelo SAFE&CEC S.r.l., società partecipata da Landi Renzo e leader nella progettazione e produzione di apparecchiature per la distribuzione di metano e biometano, ha firmato un accordo per sostenere la crescita della rete di distribuzione di gas naturale in Egitto.
  • A seguito della diffusione a livello globale del corona virus (Covid-19), che sta avendo effetti significativi sull'economia mondiale, il Gruppo ha intrapreso iniziative volte alla tutela dei propri lavoratori, sia in Italia che all'estero, ed a garantire la continuità dell'attività produttiva anche mediante una analisi delle potenziali problematiche sulla catena di approvvigionamento dei

componenti strategici e del portafoglio ordini, soprattutto relativi al canale OEM. In base alle analisi svolte ed alle informazioni fornite dai fornitori e dai clienti, il management del Gruppo non ha ad oggi rilevato tematiche significative che possano condurre a problematiche produttive o ad annullamento di ordini. Essendo la situazione estremamente fluida e complessa la direzione sta svolgendo un continuo monitoraggio volta ad intercettare quanto prima i cambiamenti anche repentini del mercato al fine di intraprendere le correzioni necessarie per ridurre gli impatti di tale epidemia sui risultati economici del Gruppo e, soprattutto, sulla salute dei propri dipendenti.

Prevedibile evoluzione della gestione

L'incidenza dell'epidemia da Coronavirus, che ha colpito gran parte del sistema economico a livello mondiale, non ci rende possibile fare in questo momento una stima ponderata sull'evoluzione della gestione del Gruppo Landi Renzo per l'anno in corso. Ci riserviamo di comunicare in una fase successiva le attese per l'andamento dell'attività nel 2020, non appena sarà possibile avere un quadro più chiaro sull'evoluzione dell'epidemia, auspicabilmente in occasione della comunicazione dei risultati economicofinanziari del primo trimestre dell'anno.

L'Amministratore Delegato Cristiano Musi

Contatti

Landi Renzo S.p.A. Via Nobel 2/4 42025 Corte Tegge – Cavriago (RE) – Italia Tel. +39 0522 9433 Fax +39 0522 944044 Cap.Soc.: Euro 11.250.000 C.F. e P.IVA IT00523300358

Il presente documento è disponibile sul sito internet www.landirenzogroup.com

Ulteriori informazioni Paolo Cilloni e-mail: [email protected]

ALLEGATO

Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari

LANDI RENZO S.p.A.

RELAZIONE

SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

ai sensi dell'art. 123-bis Testo Unico

(modello di amministrazione e controllo tradizionale)

Emittente: Landi Renzo S.p.A.

Sito Web: www.landirenzogroup.com

Esercizio a cui si riferisce la Relazione: esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 Data di approvazione della Relazione: 13 marzo 2020

INDICE

1. PROFILO DELL'EMITTENTE143
2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (EX
ART. 123-bis, COMMA 1,
DEL TESTO UNICO) ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2019143
3. COMPLIANCE148
4. 148
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
4.1 NOMINA E SOSTITUZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E MODIFICHE
STATUTARIE (EX ART.
123-BIS, COMMA 1 LETTERA L), DEL TESTO
UNICO)148
4.2 COMPOSIZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERE D) E D-BIS),
DEL TESTO UNICO)
152
4.3 RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123-BIS,
COMMA 2, LETTERA D), DEL TESTO UNICO)159
4.4 ORGANI DELEGATI
163
4.5 ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI168
4.6 AMMINISTRATORI INDIPENDENTI168
4.7 LEAD INDEPENDENT DIRECTOR170
4.8 DIRETTORE GENERALE171
5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE172
6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123-bis,
COMMA 2, LETTERA D), DEL TESTO UNICO)173
7. COMITATO PER LE NOMINE
173
8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE
174
9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI175
10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI
175
11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI
RISCHI
179
11.1 AMMINISTRATORE
INCARICATO
DI
SOVRINTENDERE
ALLA
FUNZIONALITA' DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI
GESTIONE DEI RISCHI183
11.2 RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT183
11.3 MODELLO ORGANIZZATIVO EX
DECRETO LEGISLATIVO 231/2001
185
11.4 SOCIETA' DI REVISIONE186
11.5 DIRIGENTE
PREPOSTO
ALLA
REDAZIONE
DEI
DOCUMENTI
CONTABILI SOCIETARI
186
11.6 COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI
CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI187
12. INTERESSI
DEGLI
AMMINISTRATORI
E
OPERAZIONI
CON
PARTI
CORRELATE187
13. NOMINA DEI SINDACI189
14.
COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (EX
ART.
123-BIS, COMMA 2, LETTERE D) E D-BIS), DEL TESTO UNICO)
192
197
15.
RAPPORTI CON GLI AZIONISTI
16.
ASSEMBLEE (EX
ART. 123-bis, COMMA 2, LETTERA C), DEL TESTO UNICO)
198
17.
ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (EX
ART. 123-BIS,
COMMA 2, LETTERA A), TESTO UNICO)199
18.
CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
199
19.
CONSIDERAZIONI
SULLA
LETTERA
DEL
19
DICEMBRE
2019
DEL
PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE199
TABELLA 1: INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI
202
TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI
COMITATI203
TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE205

GLOSSARIO

Borsa Italiana: Borsa Italiana S.p.A.

Codice di Autodisciplina: il codice di autodisciplina delle società quotate approvato nel luglio 2018 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana, Abi, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria, accessibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/codice.htm.

Cod. civ.: il codice civile.

Collegio Sindacale: il collegio sindacale dell'Emittente.

Consiglio o Consiglio di Amministrazione: il consiglio di amministrazione dell'Emittente.

Emittente o Landi Renzo o Società: Landi Renzo S.p.A.

Esercizio: l'esercizio sociale a cui si riferisce la Relazione, ossia l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

Istruzioni al Regolamento di Borsa: le istruzioni al regolamento di Borsa Italiana.

Regolamento di Borsa: il regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana.

Regolamento Emittenti: il regolamento emanato da Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) concernente la disciplina degli emittenti.

Regolamento Mercati: il regolamento emanato da Consob con deliberazione n. 20249 del 2017 concernente la disciplina dei mercati.

Regolamento Parti Correlate: il Regolamento emanato da Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Relazione: la presente relazione sul governo societario e gli assetti proprietari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'articolo 123-bis Testo Unico, riferita all'Esercizio.

Testo Unico: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico della Finanza), come successivamente modificato.

1. PROFILO DELL'EMITTENTE

L'Emittente ha adottato un sistema di amministrazione tradizionale fondato sulla presenza di tre organi, quali l'Assemblea dei soci, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale. La revisione legale dei conti è demandata ai sensi di legge ad una società di revisione. L'Emittente aderisce al Codice di Autodisciplina, secondo le modalità di seguito illustrate.

L'Emittente rientra nella definizione di PMI di cui all'articolo 1, comma 1, lettera w-quater.1), del Testo Unico e dell'articolo 2-ter del Regolamento Emittenti, avendo registrato nel 2019 una capitalizzazione di mercato media pari a Euro 122.120.982 e un fatturato, al 31 dicembre 2019, pari a Euro 191.851.965.

Nelle sezioni seguenti sono evidenziate le informazioni sugli assetti proprietari e sono illustrate le relative e concrete modalità di attuazione già poste in essere dall'Emittente ovvero l'adeguamento che la Società sta perseguendo rispetto al modello organizzativo delineato dal Codice di Autodisciplina.

La presente Relazione, redatta in ottemperanza agli obblighi normativi previsti per le società quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana, così come tutti i documenti nella stessa richiamati sono scaricabili dal sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it, sezione Investors.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, DEL TESTO UNICO) ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2019

La presente sezione 2 è redatta ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 123-bis, comma 1, del Testo Unico. Si segnala che: (i) le informazioni richieste da detto articolo 123-bis, comma 1, lettera i), del Testo Unico sono illustrate nella relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti pubblicata ai sensi dell'articolo 123-ter del Testo Unico; (ii) le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma 1, lettera l), del Testo Unico sono illustrate nel capitolo della Relazione dedicato al Consiglio di Amministrazione (sezione 4.1); infine (iii) le altre informazioni richieste dall'articolo 123-bis del Testo Unico e non richiamate nella presente sezione 2, devono intendersi come non applicabili alla Società.

(a) Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera a), del Testo Unico)

Il capitale sociale di Landi Renzo è pari ad Euro 11.250.000, interamente sottoscritto e versato, ed è rappresentato da n. 112.500.000 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,10 ciascuna (le "Azioni"), negoziate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana. Tali informazioni sono rappresentate anche nella tabella 1, in appendice alla Relazione. Alla data della presente Relazione, non risultano essere state emesse categorie speciali di azioni, quali azioni prive del diritto di voto o a voto limitato, né altri strumenti finanziari che attribuiscano il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione.

In data 9 aprile 2015, il Consiglio di Amministrazione di Landi Renzo aveva deliberato l'emissione del prestito obbligazionario denominato "LANDI RENZO 6,10% 2015-2020", di importo pari a Euro 34 milioni, con durata cinque anni e tasso fisso lordo pari al 6,10% con cedola semestrale posticipata, come da regolamento approvato in data 9 aprile 2015 e successivamente modificato. In data 1° luglio 2019 – a seguito di delibera del

Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2019 – la Società ha provveduto al rimborso integrale anticipato alla pari del prestito obbligazionario.

Maggiori dettagli sono disponibili sul sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it/\_3.

(b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lettera b), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, le Azioni sono liberamente trasferibili per atto tra vivi e/o per successione mortis causa e sono assoggettate al regime di circolazione previsto per le azioni emesse da società quotate di diritto italiano.

(c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera c), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, sulla base delle risultanze del libro soci e tenuto conto delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'articolo 120 del Testo Unico, i seguenti soggetti risultano possedere, direttamente e/o indirettamente, azioni della Società in misura superiore al 5% (tali informazioni sono rappresentate anche nella tabella 1, in appendice alla Relazione):

Dichiarante Azionista diretto Quota % su azioni
emesse
Quota % su
capitale votante
Trust Landi Girefin S.p.A. 54,662 68,709
(trust regolato dalla legge del
Jersey il cui trustee risulta
essere Stefano Landi)
Gireimm S.r.l. 4,4444 5,5866
Aerius Investment Holding AG Aerius Investment
Holding AG
8,2624 5,193

(d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lettera d), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, le Azioni della Società sono nominative, liberamente trasferibili ed indivisibili. Fatto salvo quanto di seguito indicato in merito alla maggiorazione del voto, ciascuna azione dà i medesimi diritti patrimoniali e amministrativi, secondo le disposizioni di legge e di statuto applicabili.

In data 24 aprile 2015, l'Assemblea di Landi Renzo ha modificato lo statuto della Società al fine di introdurre l'istituto della maggiorazione del voto (come previsto e disciplinato dall'articolo 20, primo comma, del decreto legge n. 91 del 24 giugno 2014, convertito dalla legge n. 116 dell'11 agosto 2014), in virtù del quale, a fronte dell'iscrizione dell'azionista nell'apposito registro tenuto dalla Società in relazione ad un certo numero di azioni, e a seguito della maturazione di un periodo di appartenenza di tali azioni pari a 24 mesi, l'azionista avrà diritto ad un voto doppio in relazione alle medesime azioni.

Nella successiva riunione del 27 agosto 2015, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato il Regolamento relativo alle azioni con voto maggiorato che disciplina, tra l'altro, le modalità per la richiesta di iscrizione nell'apposito elenco speciale previsto dall'articolo 127-quinquies, comma 2, del Testo Unico. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it/maggiorazione\_del\_voto.

Si segnala che, ai sensi dell'articolo 127-quinquies del Testo Unico e in applicazione di quanto previsto dallo statuto sociale della Società, in data 7 novembre 2017, ha avuto effetto la maggiorazione del diritto di voto relativamente a n. 61.495.130 e a n. 5.000.000 azioni ordinarie Landi Renzo, di titolarità rispettivamente di Girefin S.p.A. e Gireimm S.r.l., e, rispettivamente, in data 8 gennaio 2018, 7 settembre 2018 e 7 ottobre 2019 relativamente ad ulteriori n. 700 azioni ordinarie Landi Renzo, a n. 5.000 azioni ordinarie Landi Renzo, e a ulteriori n. 1000 azioni ordinarie Landi Renzo.

Si precisa che, ai sensi dell'articolo 6-ter dello statuto sociale, la maggiorazione non ha effetto sui diritti, diversi dal voto, spettanti ed esercitabili in forza del possesso di determinate aliquote del capitale e così pure, tra l'altro, per la determinazione delle aliquote di capitale richieste per la presentazione di liste per l'elezione degli organi sociali, per l'esercizio dell'azione di responsabilità ai sensi dell'articolo 2393-bis cod. civ., per il calcolo di aliquote richieste per l'impugnazione, a qualsiasi titolo e per qualsiasi causa, di delibere assembleari.

Alla data della presente Relazione, il numero di azioni di Landi Renzo è pari a 112.500.000, cui corrisponde un numero di diritti di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie della Società pari a 179.001.830.

(e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera e), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, non sussistono accordi di partecipazione dei dipendenti al capitale della Società.

Per informazioni in merito al piano di performance shares 2019-2021 approvato dall'Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile 2019 si rinvia alle rilevanti sezioni della relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti pubblicata ai sensi dell'articolo 123-ter del Testo Unico.

(f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera f), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, non esistono restrizioni al diritto di voto.

(g) Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lettera g), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, non sono noti alla Società accordi tra gli Azionisti ai sensi dell'articolo 122 del Testo Unico.

(h) Clausole di change of control (ex art. 123-bis, comma 1, lettera h), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, la Società, ovvero le sue controllate, non hanno stipulato accordi significativi che acquistano efficacia, sono modificati o si estinguono in caso di cambiamento dell'azionista di controllo dell'Emittente, ad eccezione del contratto di finanziamento sottoscritto in data 26 giugno 2019 tra l'Emittente, in qualità di "beneficiario" e un pool di banche, ciascuna in qualità di "banca finanziatrice" (il "Contratto di Finanziamento"). Il Contratto di Finanziamento è stato sottoscritto ai fini, tra gli altri, di migliorare il profilo di indebitamento finanziario dell'Emittente e di estinguere il proprio indebitamento finanziario derivante dall'accordo di ottimizzazione firmato originariamente in data 27 marzo 2017 tra il ceto bancario, l'Emittente e le controllate A.E.B. S.p.A. (successivamente fusa per incorporazione in Landi Renzo con efficacia a partire dal 21 dicembre 2017), Eighteen Sound S.r.l. e Sound&Vision S.r.l. (successivamente cedute a B&C Speakers S.p.A. in data 11 dicembre 2017), Safe S.p.A., Lovato Gas S.p.A. ed Emmegas S.r.l. (successivamente fusa per incorporazione in Landi Renzo con efficacia a partire dal 30 ottobre 2018), (l "Accordo di Ottimizzazione"). A seguito della sottoscrizione del Contratto di Finanziamento, l'Accordo di Ottimizzazione è stato risolto in data 26 giugno 2019.

Il Contratto di Finanziamento prevede il diritto delle banche finanziatrici di essere rimborsate anticipatamente nell'ipotesi in cui: (i) il Sig. Stefano Landi, la Sig.ra Giovannina Domenichini e la Sig.ra Silvia Landi cessino di detenere congiuntamente – direttamente o indirettamente (anche per il tramite di fiduciarie, trust o veicoli similari) – almeno il 66,7% delle azioni con diritto di voto in Girefin S.p.A., ovvero, pur mantenendo la predetta partecipazione di almeno il 66,7% nel capitale sociale della stessa, cessino di detenere il controllo ai sensi dell'articolo 93 del Testo Unico; e/o (ii) Girefin S.p.A. cessi di detenere – direttamente o indirettamente – almeno il 66,7% delle azioni con diritto di voto in Gireimm S.r.l., ovvero, pur mantenendo la predetta partecipazione di almeno 66,7% nel capitale sociale della stessa, cessi di detenerne il controllo ai sensi dell'articolo 93 del Testo Unico; e/o (iii) il Sig. Stefano Landi (anche per il tramite di fiduciarie, trust o veicoli similari) attraverso, congiuntamente, le società Gireimm S.r.l. e Girefin S.p.A., cessi di detenere – direttamente o indirettamente – almeno il 50,1% delle azioni con diritto di voto nella Società, ovvero, pur mantenendo la predetta partecipazione di almeno 50,1% nel capitale sociale della stessa, cessi di detenerne il controllo ai sensi dell'articolo 93 del Testo Unico.

(i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123-bis, comma 1, lettera m), del Testo Unico)

L'Assemblea della Società del 29 aprile 2019 ha autorizzato, previa revoca della delibera assunta dalla stessa assemblea del 24 aprile 2018 per quanto non utilizzato, il Consiglio di Amministrazione e per esso il suo Amministratore Delegato, anche a mezzo di propri procuratori all'uopo nominati, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2357 del cod. civ., all'acquisto di azioni proprie della Società, per il quantitativo, al prezzo, nei termini e con le modalità di seguito riportate:

l'acquisto potrà essere effettuato in una o più volte, entro 18 mesi dalla data della deliberazione assembleare, nei limiti delle riserve disponibili e degli utili distribuibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato e saranno contabilizzati nel rispetto delle disposizioni di legge e dei principi contabili applicabili e cioè in conformità alle previsioni di cui agli articoli 144-bis del Regolamento Emittenti e 132 del Testo Unico, nonché secondo le modalità stabilite dal Regolamento di Borsa e di ogni altra norma applicabile ivi incluse le norme di cui al Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 e le relative norme di esecuzione, comunitarie e nazionali, tra cui l'attribuzione ai soci, proporzionalmente alle azioni da questi possedute, di un'opzione di vendita da esercitare entro un periodo di tempo stabilito nella delibera dell'assemblea di autorizzazione del programma di acquisto;

  • il prezzo di acquisto di ciascuna azione non dovrà essere né inferiore né superiore al 20% rispetto al prezzo di riferimento fatto registrare dal titolo in Borsa nella seduta precedente ad ogni singola operazione e comunque non dovrà essere superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell'ultima operazione indipendente e il prezzo dell'offerta di acquisto indipendente corrente più elevata nella sede di negoziazione dove viene effettuato l'acquisto, anche quando le azioni sono negoziate in diverse sedi di negoziazione;
  • il numero massimo delle azioni acquistate non potrà avere un valore nominale complessivo, incluse le eventuali azioni possedute dalle società controllate, eccedente la quinta parte del capitale sociale tenendosi conto a tal fine anche delle azioni possedute da società controllate;

Inoltre, l'Assemblea, in tale sede, ha deliberato altresì di:

  • autorizzare il Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2357-ter, primo comma, del cod. civ., a disporre in tutto e/o in parte, senza limiti di tempo, delle azioni proprie in portafoglio, eventualmente anche prima di aver esaurito gli acquisti, laddove consentito dalle applicabili disposizioni comunitarie e nazionali; le azioni potranno essere cedute, in una o più volte, anche mediante offerta al pubblico e/o agli Azionisti, nei mercati regolamentati e/o non regolamentati, ovvero fuori mercato, anche mediante offerta al pubblico e/o agli Azionisti, collocamento istituzionale, collocamento di buoni d'acquisto e/o warrant, ovvero come corrispettivo di acquisizioni o di offerte pubbliche di scambio ad un prezzo che non dovrà essere né inferiore né superiore al 20% rispetto al prezzo di riferimento fatto registrare dal titolo in Borsa nella seduta precedente ad ogni singola operazione; tuttavia, tali limiti di prezzo non saranno applicabili qualora la cessione o l'assegnazione a titolo gratuito di azioni avvenga nei confronti di dipendenti, inclusi i dirigenti, di amministratori esecutivi e collaboratori di Landi Renzo e delle società da questa controllate nell'ambito di piani di compensi basati sull'attribuzione di strumenti finanziari ai sensi dell'articolo 114-bis del Testo Unico, per incentivazione agli stessi rivolti;
  • di autorizzare il Consiglio di Amministrazione ad effettuare, ai sensi dell'articolo 2357-ter, terzo comma, del cod. civ., ogni registrazione contabile necessaria o opportuna, in relazione alle operazioni sulle azioni proprie, nell'osservanza delle disposizioni di legge vigenti e degli applicabili principi contabili.

Si segnala che, alla data della presente Relazione, la Società non ha proceduto all'acquisto, né alla disposizione, di azioni proprie.

Il Consiglio di Amministrazione del 13 marzo 2020 ha deliberato di proporre all'Assemblea il rinnovo dell'autorizzazione ad acquistare e disporre di azioni proprie nei medesimi termini e condizioni di cui alla precedente delibera assembleare, previa revoca della precedente autorizzazione per quanto non utilizzato.

(l) Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. cod. civ.)

Landi Renzo ritiene che Girefin S.p.A. non eserciti attività di direzione e coordinamento, operando in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale rispetto alla menzionata società controllante. In particolare, ed in via esemplificativa, si segnala che Landi Renzo gestisce autonomamente la tesoreria e i rapporti commerciali con i propri clienti e fornitori e definisce autonomamente i propri piani industriali e/o i budget.

Le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera i), del Testo Unico (indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto) sono illustrate nella relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti pubblicata ai sensi dell'articolo 123-ter del Testo Unico.

***

Le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera l), del Testo Unico (nomina e sostituzione degli amministratori e modifiche statutarie diverse da quelle legislative e regolamentari) sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione.

3. COMPLIANCE

Landi Renzo aderisce al Codice di Autodisciplina elaborato dal Comitato per la Corporate Governance, accessibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/codice.htm.

Si segnala che né l'Emittente né le sue controllate aventi rilevanza strategica sono soggetti a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance dell'Emittente stesso.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1 NOMINA E SOSTITUZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E MODIFICHE STATUTARIE (EX ART. 123-BIS, COMMA 1 LETTERA L), DEL TESTO UNICO)

L'Assemblea determina il numero dei membri del Consiglio di Amministrazione, all'atto della loro nomina, entro i limiti di cui al paragrafo 4.2 che segue. Gli amministratori durano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e sono rieleggibili.

L'articolo 14 dello statuto dell'Emittente, in tema di nomina e sostituzione del Consiglio di Amministrazione e/o dei suoi membri, prevede che all'elezione dei membri del Consiglio di Amministrazione si proceda sulla base di liste di candidati secondo le modalità di seguito indicate, nel rispetto della disciplina anche regolamentare pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi. Tanti soci che rappresentino, anche congiuntamente, almeno il 2,5% del capitale sociale rappresentato da azioni che attribuiscono diritto di voto nelle deliberazioni assembleari che hanno ad oggetto la nomina dei componenti dell'organo amministrativo, ovvero la diversa misura stabilita di volta in volta dalla Consob, ai sensi della normativa applicabile alla Società, possono presentare una lista di candidati in misura non superiore a quelli da eleggere, nella quale i candidati siano elencati in ordine progressivo. Tale quota di partecipazione è conforme a quella stabilita dall'articolo 144-quater del Regolamento Emittenti in relazione alle società aventi una capitalizzazione di mercato inferiore o uguale ad Euro 1

miliardo. L'avviso di convocazione indicherà la quota di partecipazione richiesta ai fini della presentazione delle liste.

Ogni socio, i soci aderenti ad un patto parasociale rilevante ai sensi dell'articolo 122 del Testo Unico, il soggetto controllante, le società controllate e quelle soggette a comune controllo non possono presentare o concorrere alla presentazione, neppure per interposta persona o società fiduciaria, di più di una sola lista né possono votare liste diverse, ed ogni candidato potrà presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità. Le adesioni ed i voti espressi in violazione di tale divieto non saranno attribuiti ad alcuna lista.

Le liste devono essere depositate presso la sede della Società almeno 25 giorni prima di quello fissato per l'Assemblea, ferme eventuali ulteriori forme di pubblicità prescritte dalla disciplina anche regolamentare pro tempore vigente. L'avviso di convocazione indicherà almeno un mezzo di comunicazione a distanza per il deposito delle liste. La titolarità della quota minima di partecipazione necessaria alla presentazione della lista dovrà essere attestata con le modalità e nei termini previsti dalle norme di legge e regolamentari pro tempore vigenti. Qualora siano applicabili criteri inderogabili di riparto tra generi, ciascuna lista che presenti almeno 3 candidati deve contenere un numero di candidati del genere meno rappresentato almeno pari al minimo richiesto dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari pro tempore vigenti. Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, devono essere depositati i documenti previsti dall'articolo 14 dello statuto dell'Emittente e dalle disposizioni legislative e regolamentari applicabili.

Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, devono essere depositate: (i) le informazioni relative all'identità dei soci che hanno presentato la lista e la percentuale di partecipazione da essi complessivamente detenuta; (ii) le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per l'assunzione della carica; (iii) le dichiarazioni circa l'eventuale possesso dei requisiti di indipendenza rilasciate dai candidati, sotto la propria responsabilità, ai sensi delle applicabili disposizioni legislative e regolamentari; nonché (iv) i curricula vitae contenenti un'esauriente informativa riguardante le caratteristiche personali e professionali di ciascun candidato, con l'indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società. Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come non presentate.

Ogni avente diritto al voto ha diritto di votare una sola lista. Al termine delle votazioni, risulteranno eletti i candidati delle due liste che hanno ottenuto il maggior numero di voti, con i seguenti criteri:

  • (a) dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti (la "Lista di Maggioranza") viene tratto un numero di consiglieri pari al numero totale dei componenti il Consiglio, come previamente stabilito dall'Assemblea, meno uno; risultano eletti, in tali limiti numerici, i candidati nell'ordine progressivo indicato nella lista;
  • (b) dalla lista che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti e che non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la Lista di Maggioranza (la "Lista di Minoranza"), viene tratto un consigliere, in persona del candidato indicato col primo numero nella lista medesima.

Il candidato eletto al primo posto della Lista di Maggioranza risulta eletto Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Fermo quanto diversamente disposto, in caso di parità di voti, verrà eletto il candidato più anziano di età.

Qualora con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia assicurata la nomina di un numero di amministratori indipendenti, ai sensi delle disposizioni legislative vigenti per i sindaci, pari al numero minimo stabilito dalla legge in relazione al numero complessivo degli amministratori, il candidato non indipendente eletto come ultimo in ordine progressivo nella Lista di Maggioranza sarà sostituito dal primo candidato indipendente secondo l'ordine progressivo non eletto/i della stessa lista, ovvero in difetto dal primo candidato indipendente secondo l'ordine progressivo non eletto delle altre liste, secondo il numero di voti da ciascuna ottenuto. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che il Consiglio di Amministrazione risulti composto da un numero di componenti indipendenti, ai sensi delle disposizioni legislative vigenti per i sindaci, pari almeno al minimo prescritto dalla legge. Qualora infine detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti in possesso dei citati requisiti.

Qualora, inoltre, con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, il candidato del genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo nella Lista di Maggioranza sarà sostituito dal primo candidato del genere meno rappresentato non eletto della stessa lista secondo l'ordine progressivo, ovvero in difetto dal primo candidato del genere meno rappresentato secondo l'ordine progressivo non eletto delle altre liste, secondo il numero di voti da ciascuno ottenuto. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi. Qualora infine detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.

Qualora le prime due o più liste ottengano un pari numero di voti, si procede a nuova votazione da parte dell'Assemblea, mettendo ai voti solo tali liste. La medesima regola si applicherà nel caso di parità tra le liste risultate seconde per numero di voti e che non siano collegate, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la lista concorrente.

In caso di ulteriore parità tra liste, prevarrà quella presentata dai soci in possesso della maggiore partecipazione azionaria ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci. In tutti i sopra menzionati casi, il riparto degli amministratori dovrà assicurare, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti, il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato.

Qualora sia stata presentata una sola lista o nel caso in cui non venga presentata alcuna lista, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge, senza osservare il procedimento sopra previsto, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari.

Ai fini del riparto degli amministratori da eleggere, non si terrà conto delle liste che non hanno conseguito una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta dal presente statuto ovvero dalla Consob per la presentazione delle stesse.

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, purché la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dall'Assemblea, si provvederà ai sensi dell'articolo 2386 del cod. civ., secondo quanto appresso indicato:

  • (a) il Consiglio di Amministrazione procede alla sostituzione nell'ambito degli appartenenti alla medesima lista cui apparteneva l'amministratore cessato e l'Assemblea delibera, con le maggioranze di legge, rispettando lo stesso criterio;
  • (b) qualora non residuino nella predetta lista candidati non eletti in precedenza ovvero candidati con i requisiti richiesti, o comunque quando per qualsiasi ragione non sia possibile rispettare quanto disposto nella lettera a), il Consiglio di Amministrazione provvede alla sostituzione, così come successivamente provvede l'Assemblea, con le maggioranze di legge senza voto di lista.

In ogni caso il Consiglio di Amministrazione e l'Assemblea procederanno alla nomina in modo da assicurare la presenza di amministratori indipendenti nel numero complessivo minimo richiesto dalla normativa pro tempore vigente, fermo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti.

Qualora peraltro venga a cessare la maggioranza degli amministratori, deve intendersi dimissionario l'intero Consiglio di Amministrazione con effetto dal momento della sua ricostituzione.

Almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione è composto da più di sette membri (o l'eventuale diverso numero minimo previsto dalla normativa applicabile), devono essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti per i sindaci dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.

L'amministratore indipendente ai sensi delle disposizioni legislative vigenti per i sindaci che, successivamente alla nomina, perda i requisiti di indipendenza deve darne immediata comunicazione al Consiglio di Amministrazione e decade dalla carica. Il venir meno del requisito di indipendenza quale sopra definito in capo ad un amministratore non ne determina la decadenza se i requisiti permangono in capo al numero minimo di amministratori che devono possedere tale requisito secondo la normativa vigente o secondo codici di comportamento a cui la Società abbia dichiarato di aderire.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione, in considerazione della struttura e delle dimensioni del gruppo, non ha adottato piani di successione per gli amministratori esecutivi ritenendo le modalità di sostituzione adottate idonee ad assicurare continuità e certezza alla gestione aziendale.

4.2 COMPOSIZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERE D) E D-BIS), DEL TESTO UNICO)

L'articolo 14 dello statuto prevede che la Società sia amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da cinque a nove membri, anche non soci, secondo la previa determinazione – fatta di volta in volta in sede di nomina – dall'Assemblea.

L'Assemblea degli Azionisti, in data 29 aprile 2019, ha nominato il Consiglio di Amministrazione fissando in nove il numero dei consiglieri i quali resteranno in carica sino all'approvazione del bilancio che si chiuderà al 31 dicembre 2021.

I membri del Consiglio di Amministrazione sono stati eletti sulla base di due differenti liste: a) otto consiglieri sono stati eletti dalla lista numero 1), presentata congiuntamente dagli azionisti di maggioranza Girefin S.p.A. e Gireimm S.r.l., mentre b) un consigliere è stato eletto dalla lista numero 2), presentata dall'azionista di minoranza Aerius Investment Holding AG.

La lista numero 1) comprendeva i seguenti candidati:

  • Stefano Landi, nato a Reggio Emilia, il 30 giugno 1958, Presidente;
  • Cristiano Musi, nato a Parma il 27 aprile 1974, consigliere;
  • Giovannina Domenichini, nata a Casina (Reggio Emilia), il 6 agosto 1934, consigliere;
  • Silvia Landi, nata a Reggio Emilia, l'8 giugno 1960, consigliere;
  • Vincenzo Russi, nato a Lanciano il 1° gennaio 1959, consigliere indipendente;
  • Sara Fornasiero, nata a Merate (Lecco), il 9 settembre 1968, consigliere indipendente;
  • Paolo Ferrero, nato a Torino il 13 febbraio 1955, consigliere;
  • Angelo Iori, nato a Reggio Emilia, l'11 dicembre 1954, consigliere; e
  • Ivano Accorsi, nato a Correggio (Reggio Emilia), il 14 luglio 1938, consigliere indipendente.

La lista numero 2) comprendeva i seguenti candidati:

  • Anton Karl, nato a Mistelbach (Austria), il 16 marzo 1976, consigliere indipendente; e
  • Mark Kerekes, nato a Lienz (Austria), il 30 maggio 1976, consigliere.

I candidati della lista numero 1) sono stati eletti con n. 132.990.260 voti favorevoli e il candidato della lista numero 2) è stato eletto con n. 13.101.545 voti favorevoli. Con riferimento alle liste proposte non sono stati espressi voti contrari. Il capitale presente e con diritto di voto è stato pari all'81,62% dell'intero capitale sociale.

Alla data della presente Relazione, il Consiglio di Amministrazione della Società risulta pertanto composto da nove membri. I componenti del Consiglio di Amministrazione in carica alla data

Nome e
cognome
Carica Luogo e data
di nascita
Qualifica Comitato
controllo e
rischi
Comitato per la
remunerazione
Stefano Landi Presidente del
Consiglio di
Amministrazione
Reggio
Emilia, 30
giugno 1958
Esecutivo
Cristiano Musi Amministratore
Delegato
Parma, 27
aprile 1974
Esecutivo
Giovannina
Domenichini
Presidente
Onorario del
Consiglio di
Amministrazione
Casina
(Reggio
Emilia), 6
agosto 1934
Non esecutivo
Silvia Landi Consigliere Reggio
Emilia, 8
giugno 1960
Non esecutivo
Vincenzo
Russi
Consigliere Lanciano, 1°
gennaio 1959
Non esecutivo
e Indipendente1
Membro Membro
Sara
Fornasiero
Consigliere Merate
(Lecco), 9
settembre
1968
Non esecutivo
e Indipendente1
Presidente Presidente
Paolo Ferrero Consigliere Torino, 13
febbraio 1955
Non esecutivo
Angelo Iori Consigliere Reggio
Emilia, 11
dicembre
1954
Non esecutivo Membro Membro
Anton Karl Consigliere Mistelbach
(Austria), 16
marzo 1976
Non esecutivo
e Indipendente1

della presente Relazione sono indicati nella seguente tabella (per ulteriori informazioni si rinvia alla tabella 2, in appendice alla presente Relazione).

Si segnala che i consiglieri Sara Fornasiero, Vincenzo Russi e Anton Karl si sono qualificati come indipendenti all'atto della loro nomina ai sensi dell'articolo 148 del Testo Unico ed ai sensi dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina.

La presenza di tre amministratori indipendenti è preordinata alla più ampia tutela del buon governo societario da attuarsi attraverso il confronto e la dialettica fra tutti gli amministratori. Il contributo degli amministratori indipendenti permette, inoltre, al Consiglio di Amministrazione di verificare che siano valutati con adeguata indipendenza di giudizio i casi di potenziale conflitto di interessi della Società con quelli dell'azionista di controllo.

Un terzo dei componenti del Consiglio di Amministrazione è costituito da amministratori del genere meno rappresentato.

I componenti del Consiglio di Amministrazione sono tutti domiciliati per la carica presso la sede legale della Società. Tra i consiglieri Giovannina Domenichini, Stefano Landi e Silvia Landi sussiste un rapporto di parentela, in quanto Stefano Landi e Silvia Landi sono entrambi figli di Giovannina Domenichini.

1 Indipendente ai sensi dell'articolo 148 del Testo Unico e dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina.

Di seguito, sono riportate brevemente le caratteristiche personali e professionali di ciascun amministratore, ai sensi dell'articolo 144-decies del Regolamento Emittenti.

Stefano Landi. Socio dell'Emittente, è stato Amministratore Delegato dal 1987 al 2010, dal 24 aprile 2013 fino al 28 aprile 2017 ha ricoperto la carica sia di Amministratore Delegato che di Presidente del Consiglio di Amministrazione, oltre ad avere incarichi in altre società del gruppo Landi Renzo e dall'aprile del 2017 ricopre la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione. Nel 2006 è stato incluso dalla stampa specializzata tra i dieci top manager del settore automotive e nel dicembre 2010 ha ricevuto il premio "Imprenditore dell'Anno" E&Y. Dal luglio 2010 ricopre la carica di Presidente dell'Associazione Industriali della Provincia di Reggio Emilia con scadenza dell'incarico nell'anno 2013 e dal mese di gennaio 2014 è stato nominato Presidente della Camera di Commercio provinciale. Egli ricopre inoltre la carica di consigliere in Safe S.p.A. e Safe&Cec S.r.l.

Cristiano Musi. Laureato in Giurisprudenza all'Università di Parma ha successivamente conseguito un MBA presso la Business School del Politecnico di Milano. Ha iniziato la sua carriera nell'area marketing con esperienze in diverse realtà, per poi entrare in una Investment Bank internazionale al termine dell'MBA. Dal 2005 al 2011 ha lavorato con crescenti responsabilità in banche internazionali e nazionali, occupandosi principalmente di finanza d'impresa e finanza strutturata. Nel 2012 viene nominato direttore generale di Dulevo International S.p.A. e Lampogas S.p.A., dove coordina tutta la prima fase di riorganizzazione fino al cambio di controllo con l'ingresso di un primario fondo internazionale di private equity. A seguito del cambio di controllo, entra nel Consiglio di Amministrazione della holding Lampogas e viene nominato direttore generale del gruppo, ricoprendo la carica di Presidente, Amministratore Delegato e Director nelle varie aziende controllate. A dicembre del 2016 viene nominato direttore generale di Landi Renzo e ricopre tale incarico fino ad aprile 2017 quando viene nominato Amministratore Delegato. Attualmente ricopre inoltre la carica di Consigliere di Dulevo International S.p.A., Amministratore Unico di Lovato Gas S.p.A., e Amministratore Delegato di Safe S.p.A. e Safe&Cec S.r.l.

Giovannina Domenichini. Nel 1954 fonda con il marito la ditta Officine Renzo Landi. Successivamente, a seguito della costituzione dell'Emittente ne assume la carica di Amministratore Unico e nel 1987 assume l'incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione, mentre dal 22 aprile 2010 ricopre la carica di Presidente Onorario non esecutivo del Consiglio di Amministrazione, ruolo che ricopre tutt'ora. Nel 1990 le viene conferita l'onorificenza di Commendatore dell'ordine "al merito della Repubblica Italiana" e in data 19 ottobre 2011 l'onorificenza di "Cavaliere del Lavoro".

Silvia Landi. Dal 1978 è impiegata presso l'Emittente e dal 1987 ricopre la carica di addetta alle pubbliche relazioni. Dal 2002 ricopre la carica di consigliere di amministrazione di Girefin S.p.A.

Vincenzo Russi. Co-fondatore e Amministratore Delegato di e-Novia S.p.A., la Fabbrica di Imprese basata a Milano che, oggi con più di 30 progetti imprenditoriali basati su oltre 50 brevetti, dal 2015 promuove, costituisce e sviluppa società innovative nelle aree della robotica, intelligenza artificiale e mobilità sostenibile autonoma, e delle sue controllate realtà innovative italiane con presenza internazionale nei settori dell'artificial intelligence, human-robotics interaction, smart motion, artificial perception, natural language e advanced conginitive algorithms. Precedentemente è stato Vice Presidente di eDigita S.r.l., Chief Digitial Officer di Messaggerie Italiane S.p.A., e dal 2006 Amministratore Indipendente di Dada S.p.A. quotata nel segmento Star di Borsa Milano. Dal 2002, ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale in CEFRIEL, il centro d'innovazione del Politecnico di Milano ed è stato, dal 2003, docente presso l'International MBA della School of Management del Politecnico di Milano e presso l'International Master in Industrial Design di PoliDesign dello stesso Politecnico. Nel 1998 è stato nominato Chief Executive Officer di Fila Net Inc. a Boston, società del gruppo Fila Holding quotata a Wall Street, dove ha realizzato la prima piattaforma logistica e distributiva online su web interamente automatizzata per la consegna negli Stati Uniti, Canada e Messico. Nella seconda metà degli anni '90, partner di Ernst & Young, ha sviluppato e gestito, a livello internazionale, la practice di e-Business. In Silicon Valley, nel 1995, ha fondato EasyChannel, una startup che ha sviluppato una delle prime soluzioni business basate sulle nascenti internet network architecture. Nei primi anni '90 è stato docente di Software Engineering in Politecnico di Torino. Laureato nel 1982 summa cum laude in Software Engineering e Computer Science, nasce professionalmente nei laboratori internazionali di Selenia Spazio prima e, quindi, di Olivetti in Europa, California e Asia, sviluppando sistemi software e hardware per satelliti e per tutti i clienti internazionali nei settori bancari, retail e public authorities su architetture innovative.

Sara Fornasiero. Attualmente ricopre la carica di Sindaco effettivo di Leonardo S.p.A., Presidente del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Sindaco supplente di UnipolSai Assicurazioni S.p.A., Sindaco di Bricoman Italia S.r.l., Sindaco di MBDA Italia S.p.A., componente dell'Organismo di Vigilanza di BT Enìa Telecomunicazioni S.p.A., Philips S.p.A., Philips Innovations S.p.A. e Philips Espresso Industries S.r.l. Libera professionista dal 2016, si occupa di progetti in tema di corporate governance, risk management, anti-bribery and corruption e sostenibilità per società quotate e non. Dal 1995 è iscritta al Registro dei Revisori Legali e dal 1996 all'Ordine di Milano dell'Albo Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. È associata AIDC Associazione Italiana Dottori Commercialisti, AIIA Associazione Italiana Internal Auditor, componente delle Commissioni "Governance delle Società Quotate", e "Compliance e Modelli organizzativi" dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, avendo fatto parte in passato anche delle commissioni "Pari Opportunità" e "Bilancio Sociale". Laureata in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha iniziato nel 1993 la propria esperienza lavorativa in KPMG S.p.A. come revisore legale, dal 1995 al 1998 nel settore due diligence, dal 1998 al 2001 nel dipartimento Forensic Accounting, dal 2001 nel dipartimento Corporate Responsability / Sustainability, dal 2004 nel dipartimento Risk & Compliance. Dal 2006 al 2015 è entrata a far parte anche della funzione interna di KPMG Quality & Risk Management, con la qualità di Senior Manager.

Paolo Ferrero. Laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Torino, ha acquisito vasta esperienza nell'industria automobilistica, avendo ricoperto vari incarichi di alto livello anche in campo internazionale. Nel corso della sua carriera, è stato responsabile dello sviluppo e dell'industrializzazione di numerose tipologie di trasmissioni e di molti motori diesel, benzina e gas sia per passenger cars che per mid-heavy duty. Dopo avere iniziato nell'ambito racing (in Abarth, dipartimento del Gruppo Fiat) è stato Chief Eexecutive Officer e General Manager per l'Italia della joint-venture Powertrain tra Fiat e General Motors (2001-2005), Vice Presidente per l'engineering di Fiat Powertrain Technologies (2006-2008), Powertrain Senior Vice President di Chrysler (2009-2011), General Manager per il Mercosur e Vice Presidente del Product Engineering di Fiat-Chrysler Powertrain per l'America Latina (2011-2014). Ha inoltre ricoperto vari ruoli nei board di società del Gruppo FIAT. Dopo una breve esperienza nella consulenza, nel 2017 è entrato nel Gruppo Landi Renzo con la qualifica di Chief Technology Officer e di Vice Presidente per lo Sviluppo Strategico del Business.

Angelo Iori. Dopo aver terminato gli studi in ragioneria, nel 1974 inizia l'attività professionale presso l'Emittente in ambito amministrativo e commerciale nel settore automotive e dei sistemi GPL e metano per auto. Nel 1979 prosegue l'attività in Autosonik S.p.A. e nel 1985 rientra in Società per ricoprire l'incarico di responsabile commerciale e marketing, attività che svolge fino al 2003. Nel 2004 viene nominato Amministratore Delegato di MED S.p.A., società del gruppo Landi Renzo incorporata nel 2010. Dal 2010 al 2013 si occupa di attività in ambito operations per l'Emittente e Lovato Gas S.p.A., ricoprendo anche la carica di direttore operations del gruppo Landi Renzo. Dal 2014 al 2016 è stato Direttore Sales and Marketing After Market dell'Emittente, nonché di Lovato Gas S.p.A., A.E.B. S.p.A. ed Emmegas S.r.l.

Anton Karl. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Salisburgo (Austria) ha proseguito i suoi studi presso la Rice University di Houston dove ha ottenuto un master in Business Administration. Dal 2002 al 2008 ha ricoperto prima la carica di Associate e poi di Vicepresidente presso Lehman Brothers International passando da New York a Londra e successivamente a Francoforte e Zurigo. Dal 2008 al 2012 ha svolto l'incarico di amministratore esecutivo presso Nomura Bank (Svizzera) a Zurigo. Dal 2013 è consigliere di amministrazione di Aerius Holding AG ed a partire dal 2014 ricopre la carica di consigliere di amministrazione di Elbogross SA a Zurigo. Ricopre inoltre la carica di consigliere di Sentis Capital PCC e Mira SA.

Alla luce della delibera assembleare di nomina del 29 aprile 2019 che ha provveduto a nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione in sostituzione di quello venuto a cessare per naturale scadenza del mandato con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018, nel corso dell'Esercizio il Sig. Ivano Accorsi ha cessato di ricoprire la carica di consigliere della Società per scadenza naturale del suo mandato.

A far data dalla chiusura dell'Esercizio non sono intervenuti cambiamenti nella composizione del Consiglio di Amministrazione della Società.

Relativamente alla politica in materia di diversità ex articolo 123-bis, comma 2, lettera d-bis) del TUF, si segnala che, in data 14 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato una politica di diversità in relazione alla composizione del Consiglio di Amministrazione contenente i criteri di seguito elencati:

  • la composizione di genere del Consiglio di Amministrazione dovrà essere in linea con le disposizioni regolamentari vigenti e comunque dovrà garantire al genere meno rappresentato la presenza di almeno un terzo dei componenti;
  • ciascun membro dovrà essere in possesso dei requisiti di onorabilità di cui al Decreto del Ministero della Giustizia 30 marzo 2000, n. 162 e ai sensi dell'articolo 148, comma 4, del TUF, così come richiamati dall'articolo 147-quinquies del TUF;
  • almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione è composto da più di sette membri (o l'eventuale diverso numero minimo previsto dalla normativa applicabile), devono essere in possesso dei requisiti di indipendenza di cui all'articolo 148, comma 3, del TUF e dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina;
  • ciascun amministratore esecutivo non deve ricoprire (a) la carica di consigliere esecutivo in altra società quotata, italiana o estera, istituto bancario o società finanziaria; ovvero (b) la carica di consigliere non esecutivo o sindaco (o di membro di altro organo di controllo) in più di tre delle predette società;
  • ciascun amministratore non esecutivo, oltre alla carica ricoperta nella Società, non deve ricoprire: (a) la carica di consigliere esecutivo in più di una società quotata, italiana o estera, istituto bancario o società finanziaria e la carica di consigliere non esecutivo o di sindaco (o di membro di altro organo di controllo) in più di tre delle società indicate; ovvero (b) la carica di consigliere non esecutivo o di sindaco in più di sei delle predette società;
  • in capo a ciascun membro non dovranno sussistere cause di ineleggibilità, incompatibilità o decadenza, ai sensi dell'articolo 14 dello Statuto sociale e delle applicabili disposizioni di legge, ivi incluso l'articolo 17, comma 5, del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 in materia di revisione legale; e
  • al fine di garantire una pluralità di approcci e prospettive, nonché un adeguato grado di efficienza in relazione all'analisi degli argomenti e delle tematiche all'ordine del giorno, dovrà essere assicurato un adeguato grado di diversificazione ed eterogeneità in termini di età, competenze e percorso formativo dei vari membri, favorendo quanto più possibile la presenza sia di professionisti che abbiano un'adeguata familiarità con le peculiarità tipiche delle società quotate e dei gruppi internazionali, ma anche di professionisti che abbiano un forte legame con il settore industriale proprio della Società.

Nel corso dei prossimi esercizi, il Consiglio di Amministrazione – anche alla luce delle recenti modifiche legislative e regolamentari – intende analizzare e valutare, anche in vista del prossimo rinnovo delle cariche sociali, le necessarie modifiche da apportare alla suddetta politica di diversità.

Si segnala inoltre che, in occasione del rinnovo delle cariche sociali, in data 14 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione uscente ha formulato alcuni orientamenti in merito alle figure professionali la cui presenza sarebbe opportuna all'interno del Consiglio di Amministrazione in conformità a quanto raccomandato dal criterio applicativo 1.C.1, lettera h), del Codice di Autodisciplina.

La Società considera la promozione della parità di trattamento e l'opportunità tra i generi come un fattore chiave nell'ambito dell'organizzazione aziendale e, a tal fine, attribuisce grande importanza alla crescita professionale e alla realizzazione personale di ciascun membro della sua organizzazione. Nel corso dell'esercizio 2020, la Società intende inoltre valutare l'opportunità di adottare ulteriori specifiche misure volte a valorizzare maggiormente tali fattori.

Nome e Cognome Società presso la quale è svolta l'attività
esterna
Carica
Giovannina
Domenichini
Girefin S.p.A. Presidente del Consiglio di
Amministrazione
Immobiliare L.D. Parma S.r.l. Amministratore Unico
Stefano Landi Girefin S.p.A. Amministratore Delegato
Gireimm S.r.l. Amministratore Unico
Safe S.p.A. Amministratore
Safe&Cec S.r.l. Amministratore
Società Agricola BIOGUSS S.r.l. Presidente del Consiglio di
Amministrazione
Pallacanestro Reggiana S.r.l. Amministratore
Fondazione Museo Antonio Ligabue Amministratore
IMW Industries Ltd Amministratore

Nella tabella che segue sono indicate le cariche, di amministrazione e controllo, ricoperte, in società quotate e non quotate, dai membri del Consiglio di Amministrazione della Società alla data del 31 dicembre 2019:

Cristiano Musi Lovato Gas S.p.A. Amministratore Unico
Safe S.p.A. Amministratore Delegato
Safe&Cec S.r.l. Amministratore Delegato
Duelvo International S.p.A. Amministratore
Landi Renzo Polska Amministratore
Landi Renzo PAK Amministratore
Landi Renzo Beijing Amministratore
IMW Industries Ltd Amministratore Delegato
Silvia Landi Girefin S.p.A. Amministratore
Vincenzo Russi e-Novia S.p.A. Amministratore Delegato
Blubrake S.r.l. Presidente e Amministratore Delegato
Blimp S.r.l. Presidente e Amministratore Delegato
e-Shock S.r.l. Presidente e Amministratore Delegato
Existo S.r.l. Presidente e Amministratore Delegato
Hiride Suspension S.r.l. Presidente e Amministratore Delegato
Measy S.r.l. Amministratore Unico
Huxelerate S.r.l. Presidente e Amministratore Delegato
Smart Robots S.r.l. Presidente e Amministratore Delegato
Shiftic S.r.l. Amministratore Unico
Stem S.r.l. Presidente e Amministratore Delegato
Wahu S.r.l. Presidente e Amministratore Delegato
Weart S.r.l. Presidente e Amministratore Delegato
Yape S.r.l. Presidente e Amministratore Delegato
Yaxe S.r.l. Presidente
del
Consiglio
di
Amministrazione
Y.Share S.r.l. Presidente e Amministratore Delegato
Anton Karl Elbogross SA Amministratore
Sentis Capital PCC Amministratore
Aerius Holding AG Amministratore
Mira SA Amministratore
Sara Fornasiero Leonardo S.p.A. Sindaco effettivo
Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale e
Presidente OdV
Bricoman Italia S.r.l. Sindaco effettivo
MBDA Italia S.p.A. Sindaco effettivo
Safe S.p.A. Membro OdV
Abbott Medical Italia S.r.l. Membro OdV
BT Enìa Telecomunicazioni S.p.A. Membro OdV
Philips S.p.A. Membro OdV
Philips Innovations S.p.A. Membro OdV
Philips Espresso Industries S.r.l. Membro OdV
Paolo Ferrero Nessuna carica ricoperta
Angelo Iori Nessuna carica ricoperta

Circa quanto prevede il Codice di Autodisciplina all'articolo 1.C.3, in tema di espressione dell'orientamento da parte del Consiglio di Amministrazione in merito al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco in società quotate, finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 13 novembre 2014 ha adottato i seguenti criteri generali, confermati anche in occasione delle

riunioni svoltesi in data 12 novembre 2015, in data 10 novembre 2016, in data 14 novembre 2017, in data 13 novembre 2018 e da ultimo in data 8 novembre 2019:

    1. un amministratore esecutivo non dovrebbe ricoprire (a) la carica di consigliere esecutivo in altra società quotata, italiana o estera, istituto bancario o società finanziaria; ovvero (b) la carica di consigliere non esecutivo o sindaco (o di membro di altro organo di controllo) in più di tre delle predette società; e
    1. un amministratore non esecutivo, oltre alla carica ricoperta nella Società, non dovrebbe ricoprire: (a) la carica di consigliere esecutivo in più di una delle predette società e la carica di consigliere non esecutivo o di sindaco (o di membro di altro organo di controllo) in più di tre delle società indicate; ovvero (b) la carica di consigliere non esecutivo o di sindaco in più di sei delle predette società.

Si precisa altresì che sono escluse dal limite di cumulo le cariche ricoperte in società appartenenti al gruppo Landi Renzo.

Nel caso di superamento dei limiti sopra indicati, è previsto che gli amministratori informino tempestivamente il Consiglio di Amministrazione, il quale valuta la situazione alla luce dell'interesse della Società e invita l'amministratore ad assumere le conseguenti decisioni.

Al fine di mantenere un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera la Società, i consiglieri ricevono periodicamente e ogni qualvolta necessario informazioni e aggiornamenti sul settore in cui opera l'Emittente, sui principi di corretta gestione dei rischi e sulla normativa di riferimento, anche tramite materiale predisposto dalla Società ovvero tramite iniziative organizzate da funzioni e dipartimenti interni. In particolare, successivamente alla nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale attualmente in carica, in data 29 aprile 2019, si è tenuta una sessione di board induction, finalizzata a fornire una conoscenza del settore di attività e delle dinamiche del mercato nonché l'attuale contesto e prospettive del business. Inoltre, in data 11 novembre 2019 e 3 marzo 2020, si sono tenute sessioni di approfondimento per i componenti del Comitato per la remunerazione durante la quale i consulenti legali della Società hanno illustrato il contenuto della Shareholders' Rights Directive II, nonché le conseguenti modifiche al Testo Unico e ad altre leggi e regolamenti nazionali. Nel corso dell'Esercizio, oltre alle specifiche sessioni di induction training, nell'ambito delle riunioni consiliari sono stati inoltre forniti aggiornamenti e chiarimenti in merito al settore in cui opera l'Emittente e alla normativa di riferimento ove ritenuti meritevoli di approfondimento da parte del Consiglio.

4.3 RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA D), DEL TESTO UNICO)

Il Consiglio di Amministrazione è l'organo sociale preposto all'amministrazione della Società ed ha i poteri allo stesso assegnati dalla normativa e dallo statuto. Esso si organizza ed opera in modo da garantire un effettivo ed efficace svolgimento delle proprie funzioni. I consiglieri agiscono e deliberano con cognizione di causa ed in autonomia, perseguendo l'obiettivo della creazione di valore per gli Azionisti e riferiscono sulla gestione in occasione dell'Assemblea degli Azionisti.

Ai sensi dell'articolo 18 dello statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società; segnatamente, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni od utili per il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi soltanto quegli atti che la legge o lo statuto riservano alla competenza esclusiva dell'Assemblea.

Sono, inoltre, attribuite al Consiglio di Amministrazione le seguenti competenze:

  • (i) la delibera di fusione nei casi di cui agli articoli 2505 e 2505-bis del cod. civ., anche quali richiamati, per la scissione, dall'articolo 2506-ter del cod. civ.;
  • (ii) l'istituzione e la soppressione di sedi secondarie;
  • (iii) la riduzione del capitale sociale in caso di recesso del socio;
  • (iv) l'adeguamento dello statuto sociale a disposizioni normative;
  • (v) l'indicazione di quali tra gli amministratori hanno la rappresentanza della Società;
  • (vi) il trasferimento della sede sociale nell'ambito del territorio nazionale; e
  • (vii) la nomina e la revoca del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Consiglio di Amministrazione deve vigilare affinché il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari disponga di adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti a lui attribuiti ai sensi di legge, nonché sul rispetto effettivo delle procedure amministrative e contabili.

Qualora sussistano ragioni di urgenza in relazione ad operazioni con parti correlate che non siano di competenza dell'assemblea o che non debbano da questa essere autorizzate, il Consiglio di Amministrazione potrà approvare tali operazioni con parti correlate, da realizzarsi anche tramite società controllate, in deroga alle usuali disposizioni procedurali previste nella procedura interna per operazioni con parti correlate adottata dalla Società, purché nel rispetto e alle condizioni previste dalla medesima procedura.

Le materie di cui all'articolo 1.C.1 del Codice di Autodisciplina, non essendo state oggetto di conferimento di delega a favore dell'Amministratore Delegato, devono ritenersi riservate alla competenza del Consiglio di Amministrazione. A titolo esemplificativo, devono ritenersi riservati al Consiglio di Amministrazione l'esame e l'approvazione:

  • (a) di piani strategici, industriali e finanziari dell'Emittente, nonché il periodico monitoraggio della loro attuazione;
  • (b) di piani strategici, industriali e finanziari del gruppo di cui l'Emittente è a capo, nonché il periodico monitoraggio della loro attuazione;
  • (c) del sistema di governo societario dell'Emittente stesso;
  • (d) della struttura del gruppo medesimo.

Nello svolgimento dei propri compiti, gli amministratori esaminano le informazioni ricevute dagli organi delegati, avendo peraltro cura di richiedere agli stessi ogni chiarimento, approfondimento od integrazione ritenuti necessari o opportuni. A tale fine, l'Amministratore Delegato fornisce, con cadenza almeno trimestrale, al Consiglio di Amministrazione adeguata informativa sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, effettuate dalla Società e dalle sue controllate.

Sebbene lo statuto non preveda una cadenza minima delle riunioni, è ormai prassi che il Consiglio di Amministrazione si riunisca almeno trimestralmente in concomitanza con l'approvazione delle situazioni contabili di periodo. Le riunioni del Consiglio di Amministrazione sono programmate sulla base di un calendario approvato all'inizio dell'anno per favorire la massima partecipazione alle riunioni. Il calendario societario è consultabile sul sito internet della Società alla sezione Investors.

Nel corso dell'Esercizio, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto cinque riunioni della durata media di circa 116 minuti, che hanno visto la regolare partecipazione di tutti i consiglieri; la percentuale di partecipazione complessiva è stata, infatti, pari al 89%. Per quanto riguarda la percentuale di presenze dei singoli consiglieri si rimanda alla tabella riportata in calce alla Relazione. A tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione hanno altresì preso parte i membri del Collegio Sindacale.

Per l'esercizio in corso è previsto un numero di riunioni non inferiore a cinque, di cui una già tenutasi in data 13 marzo 2019.

Alle riunioni consiliari possono partecipare, se invitati, anche soggetti esterni al Consiglio. In particolare, si segnala la regolare partecipazione di dirigenti dell'Emittente e del gruppo Landi Renzo, la cui presenza concorre ad apportare gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno. A tutte le riunioni tenutesi nel corso dell'Esercizio, hanno partecipato dirigenti dell'Emittente.

I consiglieri e i sindaci, con adeguato anticipo rispetto alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione, ricevono la documentazione e le informazioni necessarie per permettere loro di esprimersi con consapevolezza sugli argomenti sottoposti alla loro analisi ed approvazione. L'organizzazione dei lavori consiliari è affidata al Presidente, il quale cura che agli argomenti all'ordine del giorno sia dedicato un tempo necessario a consentire un costruttivo dibattito.

Il preavviso che la Società ritiene generalmente congruo per l'invio della documentazione è di tre giorni; nel corso dell'Esercizio, tale termine è stato normalmente rispettato.

Ai fini dell'attuazione dell'articolo 1 e dei relativi criteri applicativi del Codice di Autodisciplina, si segnala che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 8 novembre 2019, ha effettuato una valutazione positiva sulla dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso, del Comitato controllo e rischi e del Comitato per la remunerazione, anche con riferimento alla componente rappresentata dagli amministratori indipendenti. Al riguardo, si segnala che, a partire dal 2018, a tutti i consiglieri in carica viene richiesto di compilare annualmente un questionario rivolto alla valutazione del funzionamento e dell'efficienza del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati, nonché sulla loro dimensione e composizione. Le osservazioni emerse a seguito della compilazione di detto questionario vengono portate all'attenzione del Consiglio di Amministrazione a cura dell'Amministratore Delegato chiamato a sovraintendere il processo di board review al fine di assicurarne l'efficacia. I risultati del suddetto questionario di autovalutazione vengono altresì portati a conoscenza del Comitato per la remunerazione e del Comitato controllo e rischi per quanto concerne gli aspetti di rispettiva competenza.

Inoltre, nella riunione del 8 novembre 2019, il Consiglio di Amministrazione, anche sulla base di quanto riportato dall'amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e dal Presidente del Comitato di controllo e rischi, ha valutato l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale dell'Emittente nonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con riferimento al sistema di controllo interno e alla gestione dei conflitti di interesse e ha approvato il sistema complessivo di governo della Società, risultante, in particolare, oltre che dalle deleghe di poteri e funzioni, ivi compresa la previsione di comitati interni al Consiglio di Amministrazione e di cui in appresso, anche dalle norme procedurali interne in materia di operazioni con parti correlate ed in cui un amministratore sia portatore di un interesse. Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha inoltre provveduto ad individuare le controllate aventi rilevanza strategica sulla base di criteri inerenti il fatturato, l'autonomia produttiva, la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione di prodotto, nonché la gamma di prodotti distinta, il posizionamento del prodotto e del brand. Alla luce dei criteri sopraelencati, il Consiglio di Amministrazione ha identificato quali società aventi rilevanza strategica Lovato Gas S.p.A. e Landi Renzo Polska Sp.Zo.O.

Il Consiglio di Amministrazione ha valutato il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati, nonché confrontando, periodicamente, i risultati conseguiti con quelli programmati.

Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato ed approvato preventivamente le operazioni – aventi significativo rilievo strategico, economico e patrimoniale per l'Emittente – dell'Emittente stesso e delle sue controllate.

Per informazioni in merito alla procedura adottata dal Consiglio di Amministrazione per il compimento di operazioni infra-gruppo e con altre parti correlate, si rimanda alla sezione 11 che segue.

Per l'identificazione delle operazioni di significativo rilievo proprie e delle sue controllate, il Consiglio di Amministrazione ha adottato criteri di tipo qualitativo e quantitativo. I criteri di tipo qualitativo ricomprendono: le operazioni di acquisizione o di cessione di partecipazioni, di costituzione di nuove società e/o di joint ventures, di rami di azienda, i cespiti ed i conferimenti in natura, gli investimenti e/o disinvestimenti industriali, l'assunzione di finanziamenti, l'ingresso e/o uscita da mercati geografici e/o tipologie di business strategici. Rientrano invece nei criteri di tipo quantitativo le operazioni, diverse da quelle sopra descritte, il cui valore è superiore al limite quantitativo stabilito delle deleghe operative all'Amministratore Delegato in occasione del conferimento dei poteri.

Per le operazioni significative così individuate, sia di tipo qualitativo che quantitativo, il Consiglio di Amministrazione delibera in merito sulla base delle informazioni e le relazioni fornite, di volta in volta, dall'Amministratore Delegato.

L'articolo 14 dello statuto della Società prevede che gli amministratori siano assoggettati al divieto di concorrenza previsto dall'articolo 2390 del cod. civ., salvo che siano da ciò esonerati dall'Assemblea. Alla data della presente Relazione, l'Assemblea degli Azionisti non ha autorizzato deroghe al divieto di concorrenza.

4.4 ORGANI DELEGATI

Amministratori Delegati

Il Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2019 ha conferito all'Amministratore Delegato Cristiano Musi i poteri relativi alla gestione ordinaria della Società.

Si riportano di seguito le attribuzioni del dott. Cristiano Musi, con indicazione dei limiti per valore e per materia delle deleghe conferite:

  • (a) formulare le opportune proposte relative a strategia, budget, piano industriale e assetto organizzativo da sottoporre al Consiglio di Amministrazione previa condivisione con il Presidente;
  • (b) sovrintendere, con piena autonomia decisionale e responsabilità, direttamente e/o per il tramite di collaboratori preposti, ferma la responsabilità personale di questi ultimi, al settore produttivo in tutti i suoi aspetti diretti e indiretti, tecnico, commerciale e finanziario della Società;
  • (c) stipulare, modificare e risolvere contratti di locazione infranovennali, di leasing anche immobiliare, di affitto e di comodato di beni mobili ed immobili, ciascuno per importi non superiori ad Euro 5.000.000 per ciascun contratto, con facoltà di sottoscrivere i contratti stessi con i patti e le condizioni che verranno fissate, pagando ed incassando i corrispettivi pattuiti, dando quietanze e perfezionando qualsiasi altra pratica connessa;
  • (d) stipulare, modificare e risolvere mandati per incarichi professionali nell'ambito delle attività processuali e arbitrali di cui ai successivi punti (p) e (q) per un compenso massimo di Euro 250.000 per ciascun procedimento;
  • (e) acquistare, sottoscrivere, trasferire o permutare azioni, quote, obbligazioni o altri strumenti finanziari e partecipazioni in altre società per un importo non superiore a Euro 5.000.000 per singola operazione in via congiunta con il Presidente;
  • (f) acquistare, sottoscrivere, trasferire o permutare azioni, quote, obbligazioni o altri strumenti finanziari in altre società esclusivamente nell'ambito della ordinaria gestione della liquidità finanziaria della Società;
  • (g) depositare marchi e brevetti, prendere in uso diritti di privativa industriale, nonché compiere tutti gli atti necessari per la procedura di brevettazione quali, a titolo indicativo, istanze di correzione, emendamenti, proroghe al segreto, divisioni, proporre o resistere ad opposizioni amministrative, interferenze, appelli amministrativi e compiere in genere qualsiasi altro atto necessario ed utile a domandare, ottenere e mantenere in vita i brevetti, firmare tutti gli atti necessari per l'espletamento delle facoltà sopra conferite, nominare allo scopo corrispondenti brevettuali in Italia e all'estero, conferendo loro i mandati relativi;
  • (h) acquistare e vendere la titolarità e/o licenze e/o concedere diritti di utilizzo relativamente a brevetti, marchi, modelli ed ogni diritto di proprietà intellettuale inerente l'oggetto sociale in via congiunta con il Presidente;
  • (i) compiere qualsiasi operazione bancaria ivi comprese l'accensione di nuove linee di credito e l'assunzione di prestiti a breve, media e lunga scadenza, l'apertura di crediti in conto corrente, le richieste di crediti in genere, anche se sotto forma di prestiti su titoli, la costituzione di depositi di titoli a custodia o in amministrazione per un importo non superiore ad Euro 10.000.000 per singola operazione; nonché operare su ogni linea di credito nei limiti sopra indicati per ciascuna operazione e procedere anche alla chiusura dei rapporti;
  • (j) assumere e licenziare dirigenti (con esclusione del direttore generale), quadri e impiegati, determinandone le attribuzioni e fissando le retribuzioni nel rispetto e nell'osservanza delle vigenti disposizioni;
  • (k) firmare la corrispondenza ed ogni altro documento che richieda l'apposizione della firma della Società e che riguardi affari compresi nei poteri delegati;
  • (l) mantenere e gestire (i) la comunicazione sia istituzionale che non; e (ii) i rapporti con gli investitori istituzionali, in entrambi i casi sia per la Società che per il Gruppo;
  • (m) rappresentare la Società nei confronti di tutti gli Istituti Previdenziali e Assicurativi, provvedendo a quanto richiesto dalle disposizioni vigenti in materia di lavoro, in particolare per quanto concerne le assicurazioni, indennità e contributi vari;
  • (n) rappresentare la Società nei confronti di organizzazioni sindacali, sia dei datori di lavoro che dei lavoratori, nonché davanti agli uffici del lavoro, ai collegi di conciliazione e di arbitrato, con facoltà di transigere le vertenze;
  • (o) rappresentare la Società in sede processuale (attiva e passiva), in ogni stato e grado di giudizio (attivo e passivo), innanzi a qualsiasi Magistratura in Italia o all'estero, quale la Suprema Corte di Cassazione, la Corte dei Conti, il Consiglio di Stato, la Corte Costituzionale, la Corte di Appello, il Tribunale, l'Ufficio del Giudice di Pace, e per qualsiasi contenzioso civile, penale e/o amministrativo;
  • (p) rappresentare la Società avanti le commissioni tributarie di ogni grado e avanti qualsiasi Organo Giurisdizionale Tributario, anche nominando avvocati, commercialisti, procuratori abilitati ai sensi di legge nei limiti di quanto indicato nel precedente punto (d);
  • (q) elevare protesti ed intimare precetti; procedere ad atti conservativi ed esecutivi, intervenire in procedure di fallimento e concorsuali, insinuando crediti e dichiarandone la verità; proporre ed accettare offerte reali; esercitare azioni in sede giudiziaria ed amministrativa in qualunque grado e specie di giurisdizione e, quindi, anche in sede di cassazione e revocazione; transigere e compromettere in Arbitri siano essi anche amichevoli compositori; nominare avvocati, arbitri, procuratori "ad lites" e periti, revocarli e sostituirli nei limiti di quanto indicato nel precedente punto (d); rispondere ad interrogatori, deferire, riferire e rispondere a giuramenti; presentare e sottoscrivere qualsivoglia domanda, memoria o documento; concordare, transigere, conciliare qualsivoglia lite giudiziaria; rinunciare agli atti del giudizio ed accettarne la rinuncia; fare quant'altro necessario - ogni potere intendendosi conferito - per la completa rappresentanza in giudizio della Società;
  • (r) sottoscrivere le dichiarazioni relative a imposte dirette, indirette e tributi in genere, moduli e questionari, accettare o respingere accertamenti, addivenire a concordati e definizioni, impugnare ruoli, presentare istanze, ricorsi, reclami, memorie e documenti innanzi a qualsiasi ufficio o commissione tributaria, di ogni ordine e grado;
  • (s) assumere decisioni in ordine all'esercizio del diritto di voto nelle assemblee delle società controllate e/o partecipate;
  • (t) delegare, mediante il conferimento di specifiche procure, tutti e ciascuno dei poteri sopra attribuiti alla o alle persone che egli riterrà più idonee per competenza e capacità professionali;
  • (u) gestire, indirizzare, organizzare e controllare tutti gli aspetti inerenti alla sicurezza ed alla salute sul lavoro, in tutte le unità produttive e negli altri luoghi di lavoro della Società, attribuendogli a tal fine la qualifica di "datore di lavoro" ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni, col mandato di porre in essere, in tale qualifica, ogni atto ed adempimento ed attività necessari per il rispetto del predetto provvedimento legislativo e di tutte le normative e disposizioni in materia di sicurezza e salute e igiene nei luoghi di lavoro, prevenzione e protezione e tutela dell'integrità psico-fisica dei lavoratori e tutela dell'ambiente, con piena autonomia finanziaria ed autonomi poteri di spesa per l'esecuzione di tale mandato. In particolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, all'Amministratore Delegato sono stati conferiti i seguenti poteri:
    • recepire, anche a mezzo dei competenti organi di consulenza interni ed esterni alla Società, ogni legge e normativa complementare, modificativa ed integrativa, emanata ed emananda, in materia di sicurezza dei lavoratori, prevenzione degli infortuni e tutela dell'igiene nei luoghi di lavoro, e provvedere ad ottemperare agli obblighi previsti dalle suddette leggi e normative;
    • valutare i rischi e redigere il relativo documento di valutazione dei rischi (DVR), nonché nominare il responsabile servizio di prevenzione e protezione (RSPP);
    • delegare, mediante il conferimento di specifiche procure, le funzioni ed i poteri attribuiti con la presente delega e delegabili ai sensi del D. Lgs. 81/2008 alla o alle persone che egli riterrà più idonee per competenza e capacità professionali a garantire il puntuale e costante adempimento, secondo la miglior diligenza, degli obblighi dettati in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, conferendo loro i poteri di spesa e di gestione, organizzazione e controllo richiesti dalla natura delle funzioni alle stesse delegate, nonché autorizzando, ove lo ritenga opportuno, la sub-delega da parte dei propri delegati ad ulteriori soggetti di specifiche funzioni;
    • revocare le deleghe e/o procure di cui al punto che precede;
    • assicurare la copertura finanziaria per tutti gli interventi che siano esorbitanti rispetto all'autonomia gestionale e finanziaria dei soggetti delegati ai sensi dei punti che precedono e che siano necessari ed utili per ottemperare alle norme di legge e regolamentari, nonché vigilare sulle capacità dei propri delegati e sul corretto espletamento da parte degli stessi delle funzioni loro trasferite, anche mediante

l'adozione ed efficace attuazione del modello di verifica e controllo di cui all'articolo 30 D. Lgs. 81/2008 ed al D. Lgs. 231/2001;

  • rappresentare la Società presso Amministrazioni Pubbliche, Enti ed uffici pubblici e privati per compiere tutti gli atti ed operazioni occorrenti per ottenere concessioni, licenze, ed altre autorizzazioni in genere relativi all'esercizio dell'attività industriale della Società, ed in particolare quelli relativi alla sicurezza ed alla salute dei lavoratori;
  • (v) decidere ed effettuare scelte organizzative e spese nell'esercizio delle funzioni di cui al punto (u) che precede, con piena autonomia - anche finanziaria e con autonomi poteri di spesa - e discrezionalità, con l'assunzione da parte dello stesso Amministratore Delegato o dei suoi delegati o eventuali sub-delegati, ciascuno nei limiti delle proprie funzioni e attribuzioni, di ogni responsabilità penale che dovesse derivare dall'eventuale violazione di obblighi vigenti in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, di protezione e tutela dell'ambiente, di tutela dei dati personali ed a lui conferiti con la relativa delibera;
  • (w) il potere, nell'esercizio delle funzioni di cui al punto (u) che precede, di revocare procure, deleghe e, più in generale, qualsiasi altro atto di nomina, eventualmente attribuiti sino ad oggi dalla Società nell'ambito della propria organizzazione, aventi ad oggetto funzioni e poteri in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, di protezione e tutela dell'ambiente e di tutela dei dati personali;
  • (x) il potere di impegnare la Società, nei confronti dei soggetti che saranno dallo stesso eventualmente delegati e dei loro eventuali sub-delegati e nei limiti massimi consentiti dalla legge, a tenere sollevato ed indenne ciascuno di loro da ogni eventuale costo e spesa in cui dovessero incorrere conseguentemente all'assunzione delle responsabilità in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, di protezione e tutela dell'ambiente e di tutela dei dati personali, fatti salvi i casi di dolo e/o colpa grave;
  • (y) l'incarico di amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi.

In virtù dei poteri conferitigli dal Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore Delegato, dott. Cristiano Musi, è qualificabile come principale responsabile della gestione dell'impresa. Si precisa altresì che non ricorrono, con riferimento al dott. Cristiano Musi, situazioni di interlocking.

La rappresentanza legale della Società nei confronti di qualsiasi autorità per qualunque tipologia di atti e di dichiarazioni e il conseguente potere di firma sociale da esercitarsi in via disgiunta, ai sensi dell'articolo 21 dello statuto della Società, senza limiti alcuni se non quelli previsti dallo statuto sociale e dalla legge, spetta all' Amministratore Delegato Cristiano Musi.

In relazione ai poteri conferiti al Sig. Cristiano Musi in qualità di direttore generale della Società si veda il successivo paragrafo 4.8.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Sig. Stefano Landi, il quale ricopre la funzione di trustee del Trust Landi che esercita indirettamente il controllo sull'Emittente, è investito della rappresentanza legale in via disgiunta della Società.

Si riportano di seguito le deleghe gestionali conferite dal Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2019 al Sig. Stefano Landi, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione, con indicazione dei limiti per valore e per materia delle deleghe conferite:

  • (a) convocare le riunioni del Consiglio di Amministrazione e adoperarsi affinché ai membri degli stessi siano fornite, con ragionevole anticipo rispetto alla data della riunione (fatti salvi i casi di necessità ed urgenza), la documentazione e le informazioni necessarie per permettere al Consiglio stesso di esprimersi con consapevolezza sulle materie sottoposte al suo esame ed approvazione;
  • (b) coordinare le attività del Consiglio di Amministrazione e guidare lo svolgimento delle relative riunioni;
  • (c) ricevere le proposte formulate dall'Amministratore Delegato ed esprimere sulle stesse al Consiglio di Amministrazione il proprio parere in materia di obiettivi, strategie, politiche e scelte macro-organizzative della Società e del Gruppo;
  • (d) coordinare la strategia di sviluppo della Società e del Gruppo sia per linee interne che esterne anche sulla base delle proposte presentate dall'Amministratore Delegato;
  • (e) controllare l'attuazione delle deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione;
  • (f) coordinare le attività di comunicazione istituzionale sia per la Società che per il Gruppo;
  • (g) stipulare, modificare e risolvere contratti di locazione infranovennali, di leasing anche immobiliare, di affitto e di comodato di beni mobili ed immobili, ciascuno per importi non superiori ad Euro 5.000.000 per ciascun contratto, con facoltà di sottoscrivere i contratti stessi con i patti e le condizioni che verranno fissate;
  • (h) acquistare, sottoscrivere, trasferire o permutare azioni, quote, obbligazioni o altri strumenti finanziari e partecipazioni in altre società per un importo non superiore a Euro 5.000.000 per singola operazione in via congiunta con l'Amministratore Delegato;
  • (i) acquistare e vendere la titolarità e/o licenze e/o concedere diritti di utilizzo relativamente a brevetti, marchi, modelli ed ogni diritto di proprietà intellettuale inerente l'oggetto sociale in via congiunta con l'Amministratore Delegato;
  • (j) compiere qualsiasi operazione bancaria ivi comprese l'accensione di nuove linee di credito e l'assunzione di prestiti a breve, media e lunga scadenza, l'apertura di crediti in conto corrente, le richieste di crediti in genere, anche se sotto forma di prestiti su titoli, la costituzione di depositi di titoli a custodia o in amministrazione per un importo non superiore ad Euro 10.000.000 per singola operazione. Il Presidente potrà operare su ogni linea di credito nei limiti sopra indicati per ciascuna operazione e procedere anche alla chiusura dei rapporti;
  • (k) rilasciare fideiussioni, garanzie e lettere di patronage a favore delle società controllate di importo non superiore ad Euro 10.000.000 per singola operazione;
  • (l) firmare la corrispondenza ed ogni altro documento che richieda l'apposizione della firma della Società e che riguardi affari compresi nei poteri delegati;
  • (m) delegare, mediante il conferimento di specifiche procure, tutti e ciascuno dei poteri sopra attribuiti alla o alle persone che egli riterrà più idonee per competenza e capacità professionali;
  • (n) impegnare la Società, nei confronti dei soggetti che saranno dallo stesso eventualmente delegati e dei loro eventuali sub-delegati e nei limiti massimi consentiti dalla legge, a tenere sollevato ed indenne ciascuno di loro da ogni eventuale costo e spesa in cui dovessero incorrere conseguentemente all'assunzione delle responsabilità in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, di protezione e tutela dell'ambiente e di tutela dei dati personali, fatti salvi i casi di dolo e/o colpa grave.

Informativa al Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato fornisce, con cadenza almeno trimestrale, al Consiglio di Amministrazione adeguata informativa sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per dimensioni e caratteristiche effettuate dalla Società e dalle sue controllate.

Gli amministratori riferiscono al Collegio Sindacale tempestivamente, e comunque con periodicità almeno trimestrale in sede di riunione del Consiglio di Amministrazione o del comitato esecutivo, se nominato, ovvero anche mediante nota scritta inviata al Presidente del Collegio Sindacale, sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate, allo scopo di porre il Collegio Sindacale di Landi Renzo nella condizione di poter valutare se le operazioni deliberate e poste in essere siano conformi alla legge e allo statuto sociale e non siano, invece, manifestamente imprudenti o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

In particolare, gli amministratori riferiscono sulle operazioni nelle quali essi abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi e sulle eventuali operazioni atipiche, inusuali o con parti correlate.

4.5 ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI

Non vi sono altri componenti del Consiglio di Amministrazione da considerarsi esecutivi, oltre all'Amministratore Delegato Cristiano Musi e al Presidente del Consiglio di Amministrazione Stefano Landi.

4.6 AMMINISTRATORI INDIPENDENTI

Il Codice di Autodisciplina raccomanda che all'interno del Consiglio di Amministrazione sia eletto un numero adeguato di amministratori indipendenti. In base alle indicazioni del Codice di Autodisciplina, non si considera indipendente l'amministratore:

  • (a) se, direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona, controlla l'Emittente o è in grado di esercitare su di esso un'influenza notevole, o partecipa a un patto parasociale attraverso il quale uno o più soggetti possano esercitare il controllo o un'influenza notevole sull'Emittente;
  • (b) se è, o è stato nei precedenti tre esercizi, un esponente di rilievo dell'Emittente, di una sua controllata avente rilevanza strategica o di una società sottoposta a comune controllo con l'Emittente, ovvero di una società o di un ente che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controlla l'Emittente o è in grado di esercitare sullo stesso un'influenza notevole;
  • (c) se, direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia esponente di rilievo, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), ha, o ha avuto nell'esercizio precedente, una significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale:
    • con l'Emittente, una sua controllata, o con alcuno dei relativi esponenti di rilievo;
    • con un soggetto che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controlla l'Emittente, ovvero - trattandosi di società o ente - con i relativi esponenti di rilievo;

ovvero è, o è stato nei precedenti tre esercizi, lavoratore dipendente di uno dei predetti soggetti;

  • (d) se riceve, o ha ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall'Emittente o da una società controllata o controllante una significativa remunerazione aggiuntiva (rispetto all'emolumento "fisso" di amministratore non esecutivo dell'Emittente e al compenso per la partecipazione ai comitati raccomandati dal Codice di Autodisciplina) anche sotto forma di partecipazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria;
  • (e) se è stato amministratore dell'Emittente per più di nove anni negli ultimi dodici anni;
  • (f) se riveste la carica di amministratore esecutivo in un'altra società nella quale un amministratore esecutivo dell'Emittente abbia un incarico di amministratore;
  • (g) se è socio o amministratore di una società o di un'entità appartenente alla rete della società incaricata della revisione legale dell'Emittente;
  • (h) se è uno stretto familiare di una persona che si trovi in una delle situazioni di cui ai precedenti punti.

L'attuale Consiglio di Amministrazione della Società include tra i suoi consiglieri tre amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Regolamento di Borsa e dal Codice di Autodisciplina, nelle persone dei Signori Sara Fornasiero, Vincenzo Russi e Anton Karl. Gli amministratori citati sono in possesso anche dei requisiti di indipendenza previsti dall'articolo 148, comma terzo, del Testo Unico. Il numero degli amministratori indipendenti, avuto riguardo al numero totale di componenti del Consiglio di Amministrazione, è in linea con quanto previsto sia dall'articolo 148 del Testo Unico che dalle Istruzioni al Regolamento di Borsa (articolo I.A.2.10.6).

Gli amministratori indipendenti hanno indicato l'idoneità a qualificarsi come indipendenti nelle liste per la nomina al Consiglio di Amministrazione e, per quanto a conoscenza dell'Emittente, si sono impegnati a mantenere l'indipendenza durante il mandato.

Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale hanno verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai Signori Sara Fornasiero, Vincenzo Russi e Anton Karl nella prima occasione utile dopo la nomina degli stessi, anche sulla base delle dichiarazioni dagli stessi allo scopo rilasciate ai sensi dell'articolo 148 del Testo Unico e dell'articolo 2.2.3, terzo comma, lettera l), del Regolamento di Borsa, applicando, inter alia, i criteri previsti dal Codice di Autodisciplina.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione tenutasi in data 29 aprile 2019, ha provveduto a svolgere le opportune verifiche in merito ai requisiti di indipendenza in capo ai tre amministratori non esecutivi Signori Sara Fornasiero, Vincenzo Russi e Anton Karl, sulla base anche dell'informativa fornita dagli interessati. In tale sede, il Collegio Sindacale ha confermato di aver svolto tutte le verifiche necessarie circa la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri.

Il Consiglio di Amministrazione è altresì tenuto a valutare annualmente il permanere, in capo agli amministratori qualificati come "indipendenti" all'atto della loro nomina, dei requisiti di indipendenza previsti dalla vigenti disposizioni legislative e regolamentari.

Nel corso dell'Esercizio gli amministratori indipendenti si sono riuniti una volta in assenza degli altri amministratori.

4.7 LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

Il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 29 aprile 2019 ha nominato, in ottemperanza all'articolo 2 del Codice di Autodisciplina, un lead independent director nella persona del consigliere indipendente Sig.ra Sara Fornasiero. A tale soggetto fanno riferimento gli amministratori non esecutivi, ed in particolare gli indipendenti, per un miglior contributo all'attività e al coordinamento del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno mantenere la figura del lead independent director anche in occasione del rinnovo degli organi sociali (che si ricorda essere avvenuto con l'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2018), in quanto il Presidente risulta essere il trustee del Trust Landi, trust regolato dalla legge del Jersey, quale principale azionista della Società.

Il lead independent director rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli Amministratori non esecutivi per un miglior funzionamento del Consiglio di Amministrazione, collabora con il Presidente del Consiglio di Amministrazione al fine di garantire che gli amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tempestivi ed ha la facoltà di convocare apposite riunioni degli amministratori indipendenti per la discussione di temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Amministrazione e della gestione sociale.

Nel corso dell'Esercizio il lead independent director ha attivamente partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, coordinando, ove è stato necessario o anche solo opportuno, le istanze e i contributi degli amministratori non esecutivi ed in particolare degli amministratori indipendenti.

4.8 DIRETTORE GENERALE

A partire dal 29 aprile 2019, a seguito di delibera del Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore Delegato, Sig. Cristiano Musi, ricopre anche il ruolo di direttore generale della Società.

Si riportano di seguito le deleghe gestionali conferite dal Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2019 al Sig. Cristiano Musi, in qualità di direttore generale, con indicazione dei limiti per valore e per materia delle deleghe conferite:

  • (a) acquistare, vendere, permutare e compiere ogni altro negozio per l'acquisto o la cessione di macchinari, impianti, attrezzature, automezzi, prodotti dell'azienda e beni mobili in genere, anche iscritti nei pubblici registri, per un importo non superiore a Euro 5.000.000 per ciascuna operazione, pattuendo condizioni, prezzi e modalità di pagamento;
  • (b) acquistare servizi, scorte, componenti di base e materie prime, semilavorati e materiali necessari per l'attività di produzione della Società;
  • (c) curare tutte le pratiche relative alle operazioni di importazione delle componenti di base e delle materie prime, perfezionando i relativi adempimenti;
  • (d) provvedere a tutti gli adempimenti relativi, compresi quelli connessi con la disciplina delle imposte di fabbricazione e di consumo, di diritti erariali e di monopolio;
  • (e) stipulare, modificare e risolvere contratti di servizi professionali e di consulenza per un importo non superiore ad Euro 1.000.000;
  • (f) stipulare, modificare e risolvere contratti, anche con patto di esclusiva, di agenzia, distribuzione, rappresentanza, mediazione e procacciamento di affari per la migliore collocazione dei prodotti della Società;
  • (g) stipulare, modificare e risolvere contratti di appalto di servizi industriali e commerciali, d'opera, noleggio, somministrazione, trasporto, deposito e spedizione per un importo non superiore ad Euro 5.000.000 per ciascuna operazione;
  • (h) acquistare e vendere ed in genere concludere operazioni aventi ad oggetto divise estere, nell'ambito delle disposizioni valutarie vigenti;
  • (i) compiere presso le pubbliche amministrazioni, enti ed uffici pubblici, tutti gli atti e operazioni occorrenti per ottenere concessioni, licenze, permessi e atti autorizzativi in genere di ogni specie;
  • (j) esigere o riscuotere, a qualunque titolo, anche mediante girata, somme crediti, mandati di pagamento, depositi cauzionali sia dall'Istituto di Emissione, dalla Cassa Depositi e Prestiti, dalle Tesorerie, dagli Uffici Ferroviari, Postali e Telegrafici sia da qualunque ufficio pubblico e privato e da qualsiasi soggetto, italiano od estero, rilasciando quietanze e discarichi;
  • (k) girare, anche per lo sconto e l'incasso, esigere e quietanzare effetti cambiari, assegni e mandati, compresi i mandati sulle Tesoreria dello Stato, delle regioni, delle province, dei comuni e di ogni altro ente pubblico o su qualsiasi Cassa Pubblica; emettere assegni sui conti correnti bancari, anche passivi, della Società nei limiti dei fidi concessi dalla banca alla Società stessa;
  • (l) esigere e quietanzare somme, crediti, frutti, interessi, dividendi, assegni e mandati di pagamento da chiunque emessi a favore della Società, compresa la cessione e l'anticipazione, anche continuativa, di crediti ad istituti finanziari;
  • (m) ritirare dalle poste, telegrafi, dogane, ferrovie, imprese di trasporto e di navigazione e, in genere, da qualsiasi ufficio pubblico, da qualsiasi compagnia o stabilimento, vaglia, pacchi, lettere anche raccomandate ed assicurate con dichiarazione di valore, merci, denaro, etc., rilasciando ricevute e discarichi;
  • (n) stipulare e risolvere contratti di assicurazione di qualsiasi specie, firmando le relative polizze con facoltà anche di liquidare ed esigere, in caso di sinistro, le relative indennità, dandone quietanza a chi di ragione, pure liquidando in via di transazione ogni altra indennità dovuta a terzi per qualsiasi occasione di sinistro;
  • (o) firmare la corrispondenza ed ogni altro documento che richieda l'apposizione della firma della Società e che riguardi affari compresi nei poteri delegati;
  • (p) svolgere tutte le necessarie pratiche presso gli uffici del Registro delle Imprese e ogni altro competente ufficio;
  • (q) delegare, mediante il conferimento di specifiche procure, tutti e ciascuno dei poteri sopra attribuiti alla o alle persone che egli riterrà più idonee per competenza e capacità professionali.

In relazione ai poteri conferiti al Sig. Cristiano Musi in qualità di Amministratore Delegato della Società si veda il paragrafo 4.4 che precede.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

La Società ha adottato una procedura per la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle informazioni privilegiate, che recepisce le disposizioni della normativa in materia di abusi di mercato, ivi incluse le novità introdotte dal Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 relativo agli abusi di mercato, dal Regolamento delegato della Commissione Europea del 17 dicembre 2015, n. 2016/522 e dal Regolamento delegato della Commissione Europea del 10 marzo 2016, n. 2016/523, disciplinando anche l'istituto del registro delle persone aventi accesso a informazioni privilegiate, aggiornata, da ultimo, in data 13 novembre 2018.

La procedura rimette, in via generale, alla responsabilità dell'Amministratore Delegato, con il supporto del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dell'investor relator, la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle informazioni privilegiate; essa prevede specifiche sezioni dedicate alla definizione di informazione privilegiata e ai destinatari della suddetta procedura, alle relative modalità di gestione, agli obblighi di comportamento dei destinatari, all'individuazione degli organi responsabili del processo di gestione e comunicazione all'esterno delle informazioni privilegiate, alle modalità di comunicazione al mercato delle informazioni privilegiate nonché al processo di approvazione dei comunicati stampa, alle modalità di gestione dei cd. rumors di mercato, alla disciplina da applicare in casi di ritardo della comunicazione al mercato ed ai casi di comunicazione delle informazioni privilegiate a terzi, alle indicazioni inerenti agli incontri con i media e la comunità finanziaria, alla disciplina da adottare durante i sondaggi di mercato, e all'istituzione del registro delle persone aventi accesso a informazioni privilegiate, i soggetti autorizzati ai rapporti con l'esterno e i soggetti tenuti al dovere di riservatezza.

La Società, in conformità a quanto previsto dalla normativa sugli abusi di mercato, ha adottato il Codice di internal dealing, predisposto ai sensi del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 e degli articoli 152-sexies e seguenti del Regolamento Emittenti e modificato da ultimo in data 14 novembre 2017 dal Consiglio di Amministrazione.

Ai sensi di tale codice una serie di soggetti rilevanti, per tali intendendosi coloro che hanno regolare accesso a informazioni privilegiate e il potere di adottare decisioni di gestione che possono incidere sull'evoluzione e sulle prospettive della Società stessa, nonché le persone ad essi strettamente legate, sono soggetti ad un obbligo di informativa nei confronti del mercato per quanto riguarda le operazioni compiute sugli strumenti finanziari quotati emessi dalla Società.

Il Codice di internal dealing prevede soglie e termini di comunicazione al mercato e relative sanzioni in linea con quanto stabilito dalle disposizioni Consob in materia. Tale Codice contiene altresì la previsione riguardante i cd. "black out period".

Nel corso dell'Esercizio, la Società ha proceduto alla diffusione di dieci comunicati in materia di internal dealing, reperibili sul sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it/, sezione Investors, avendo la stessa ricevuto le comunicazioni di rito circa operazioni rilevanti ai sensi del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 e degli articoli 152-sexies e seguenti del Regolamento Emittenti.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123- BIS, COMMA 2, LETTERA D), DEL TESTO UNICO)

Il Consiglio di Amministrazione non ha costituito al suo interno comitati diversi da quelli previsti dal Codice di Autodisciplina, salvo il Comitato per le operazioni con parti correlate, al fine di ottemperare alle previsioni di cui al Regolamento Parti Correlate. Per tali comitati di cui al Codice di Autodisciplina, ove costituiti, si rinvia ai capitoli successivi della presente Relazione, mentre per il Comitato per le operazioni con parti correlate si rinvia alla sezione 12 della presente Relazione.

La Società non ha costituito alcun comitato che svolga le funzioni di due o più dei comitati previsti dal Codice di Autodisciplina, né ha riservato tali funzioni all'intero Consiglio di Amministrazione, sotto il coordinamento del Presidente, o ripartito le stesse in modo difforme rispetto a quanto stabilito dal Codice di Autodisciplina.

7. COMITATO PER LE NOMINE

Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di soprassedere alla costituzione al proprio interno di un apposito comitato per le proposte di nomina non avendone, fino ad ora, riscontrato l'esigenza soprattutto tenuto conto della struttura del gruppo Landi Renzo e dell'azionariato dell'Emittente.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE

Composizione e funzionamento del Comitato per la remunerazione (ex art. 123 bis, comma 2, lettera d), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, il Comitato per la remunerazione risulta composto da tre consiglieri, nelle persone dei Signori Sara Fornasiero, in qualità di Presidente, e Vincenzo Russi, entrambi amministratori non esecutivi e indipendenti, nonché del Sig. Angelo Iori, amministratore non esecutivo. I Signori Sara Fornasiero, Vincenzo Russi ed Angelo Iori possiedono una adeguata conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria. I componenti del Comitato per la remunerazione percepiscono un compenso annuo lordo per l'attività svolta deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2019.

Il Comitato per la remunerazione è dotato di un proprio regolamento interno aggiornato, da ultimo, nel corso del 2019.

Gli Amministratori si devono astenere dal partecipare alle riunioni del medesimo in cui vengono formulate le proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla loro remunerazione.

Nel corso dell'Esercizio, il Comitato per la remunerazione ha tenuto cinque riunioni, della durata media di 76 minuti. Nel corso dell'Esercizio, la partecipazione della Sig.ra Sara Fornasiero e del Sig. Angelo Iori è stata pari al 100%. A partire dalla sua nomina avvenuta in data 29 aprile 2019, nel corso dell'Esercizio, la partecipazione del Sig. Vincenzo Russi è stata pari al 100%. Inoltre, sempre nel corso dell'Esercizio e fino alla cessazione del suo incarico per scadenza naturale, la partecipazione del Sig. Ivano Accorsi è stata pari al 100%. Su invito del Comitato stesso e in relazione a specifici punti hanno altresì partecipato alle riunioni del Comitato per la remunerazione, senza diritto di voto, dirigenti della Società e altri amministratori, nonché consulenti della Società. Alle riunioni del Comitato per la remunerazione hanno altresì partecipato componenti del Collegio Sindacale. I componenti del Comitato per la remunerazione hanno svolto attività di induction sia nel 2019 che a inizi 2020 con riferimento alle novità introdotte dal D.Lgs. 49/2019 di recepimento della Direttiva 2017/828/UE "Shareholder Rights Directive II" ("SHRD II"). Per maggiori informazioni circa le sessioni di induction training tenutesi nel corso dell'Esercizio si veda la sezione 4.2 della presente Relazione.

Considerando la tipologia dell'attività svolta dal Comitato per la remunerazione, la Società non ha ritenuto di dotare suddetto Comitato di una disponibilità di spesa predeterminata, eventualmente considerando all'occasione le necessità di spesa che dovessero rendersi via via necessarie.

Per l'anno in corso sono previste almeno tre riunioni del Comitato per la remunerazione, di cui due già tenutesi in data 3 e 13 marzo 2020. Le riunioni del Comitato per la remunerazione sono state regolarmente verbalizzate e il Presidente del Comitato ne ha dato informazione al primo Consiglio di Amministrazione utile.

Funzioni del Comitato per la remunerazione

Il Comitato per la remunerazione ha il compito di formulare proposte o esprimere pareri al Consiglio di Amministrazione, in assenza dei diretti interessati quando questi facciano parte del Comitato, in merito alla remunerazione dell'Amministratore Delegato e di quegli amministratori che ricoprono particolari cariche e alla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione, nonché valuta periodicamente i criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche, vigilando sulla loro applicazione e formulando raccomandazioni generali in materia e monitora l'applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio di Amministrazione verificando, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance.

Per ulteriori informazioni in merito alle funzioni del Comitato per la remunerazione si rinvia alle rilevanti sezioni della relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti pubblicata ai sensi dell'articolo 123-ter del Testo Unico.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

In tema di remunerazione, lo statuto prevede che al Consiglio di Amministrazione venga attribuito, da parte dell'Assemblea, per il periodo di durata del mandato, un emolumento che può essere formato da una parte fissa e una variabile, quest'ultima commisurata al raggiungimento di determinati obiettivi e/o ai risultati economici conseguiti dalla Società.

Per quanto riguarda la parte variabile della remunerazione, il Regolamento di Borsa, ai fini dell'ottenimento della qualifica di STAR, richiede che la Società abbia nominato al proprio interno il Comitato per la remunerazione e che abbia previsto che una parte significativa della remunerazione degli amministratori esecutivi e degli alti dirigenti abbia natura incentivante.

Per ogni informazione riguardante la politica generale per la remunerazione, i piani di remunerazione basati su azioni, la remunerazione degli amministratori esecutivi, dei dirigenti con responsabilità strategiche e degli amministratori non esecutivi si rinvia alla relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti pubblicata ai sensi dell'articolo 123-ter del Testo Unico.

Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera i), del Testo Unico)

***

Salvo quanto indicato nella relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti pubblicata ai sensi dell'articolo 123-ter del Testo Unico, alla data della presente Relazione, non sono in essere accordi tra la Società ed i componenti del suo Consiglio di Amministrazione che prevedono il pagamento di indennità in caso di dimissioni, licenziamento e/o revoca senza giusta causa ovvero in qualunque caso di cessazione del rapporto di lavoro a seguito di un'offerta pubblica di acquisto.

10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Composizione e funzionamento del Comitato controllo e rischi (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), del Testo Unico)

Il Consiglio di Amministrazione assicura che le proprie valutazioni e decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, all'approvazione dei bilanci e delle relazioni semestrali ed ai rapporti tra l'Emittente ed il revisore esterno siano supportate da un'adeguata attività istruttoria. A tal fine il Consiglio di Amministrazione ha costituito un Comitato controllo e rischi, composto da amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti. Almeno un componente del Comitato possiede una adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria, da valutarsi dal Consiglio di Amministrazione al momento della nomina.

Alla data della presente Relazione il Comitato controllo e rischi risulta composto da tre consiglieri nelle persone dei Signori Sara Fornasiero, in qualità di Presidente, e Vincenzo Russi, entrambi amministratori non esecutivi e indipendenti, nonché del Sig. Angelo Iori, amministratore non esecutivo. I Signori Sara Fornasiero, Vincenzo Russi ed Angelo Iori possiedono una adeguata conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria, nonché di carattere commerciale ed operativo tali da consentire loro di avere una visione organica sui rischi aziendali.

I componenti del Comitato controllo e rischi percepiscono un compenso annuo lordo per l'attività svolta deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2019.

Il Comitato controllo e rischi è dotato di un proprio regolamento. Nel corso dell'Esercizio, il Comitato ha esaminato, inter alia, le attività relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, al Modello di organizzazione previsto dal decreto legislativo 231/2001 ed ha fornito assistenza al Consiglio di Amministrazione, ove necessario.

Nel corso dell'Esercizio, il Comitato controllo e rischi si è riunito otto volte, per una durata media di 95 minuti. Nel corso dell'Esercizio, la partecipazione della Sig.ra Sara Fornasiero e del Sig. Angelo Iori è stata pari al 100%. A partire dalla sua nomina avvenuta in data 29 aprile 2019, nel corso dell'Esercizio, la partecipazione del Sig. Vincenzo Russi è stata pari al 100%. Inoltre, sempre nel corso dell'Esercizio e fino alla cessazione del suo incarico per scadenza naturale, la partecipazione del Sig. Ivano Accorsi è stata pari al 100%. Su invito del Comitato stesso e in relazione a specifici punti hanno altresì partecipato alle riunioni del Comitato controllo e rischi, senza diritto di voto, dirigenti della Società e altri amministratori, nonché consulenti della Società. Alle riunioni del Comitato controllo e rischi hanno altresì partecipato i componenti del Collegio Sindacale.

Per l'anno in corso sono previste almeno cinque riunioni del Comitato controllo e rischi di cui quattro già tenutesi in data 6 febbraio, 3, 12 e 13 marzo 2020. Le riunioni del Comitato controllo e rischi sono state regolarmente verbalizzate e il Presidente del Comitato ne ha dato informazione al primo Consiglio di Amministrazione utile.

Funzioni attribuite al Comitato controllo e rischi

Il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato controllo e rischi:

(a) definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti all'Emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati;

  • (b) valuta, con cadenza almeno annuale, l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia;
  • (c) approva, con cadenza almeno annuale, il piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di Internal Audit, sentiti il Collegio Sindacale e l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • (d) descrive, nella relazione sul governo societario, le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le modalità di coordinamento fra i soggetti in esso coinvolti, esprimendo la propria valutazione sull'adeguatezza dello stesso;
  • (e) valuta, sentito il Collegio Sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale.

Il Consiglio di Amministrazione, su proposta dell'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e previo parere favorevole del Comitato controllo e rischi, nonché sentito il Collegio Sindacale:

  • nomina e revoca il responsabile della funzione di Internal Audit;
  • assicura che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all'espletamento delle proprie responsabilità;
  • ne definisce la remunerazione coerentemente con le politiche aziendali.

Il Comitato controllo e rischi, oltre ad assistere il Consiglio di Amministrazione nell'espletamento dei compiti di cui sopra:

  • (a) valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e sentiti il revisore legale e il collegio sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e, nel caso di gruppi, la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • (b) esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali;
  • (c) esamina le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione Internal Audit;
  • (d) monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione di Internal Audit;
  • (e) può chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al presidente del Collegio Sindacale;
  • (f) riferisce al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;

(g) supporta, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza.

Nello svolgimento delle sue funzioni, il Comitato controllo e rischi ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti.

Nel corso delle riunioni tenutesi durante l'Esercizio, il Comitato ha dedicato la propria attenzione in particolare:

  • ai criteri e alle risultanze relative all'applicazione della procedura di impairment test sul valore del capitale investito delle società controllate;
  • ai risultati trimestrali e annuali al fine di valutare il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • alla relazione di corporate governance per l'Esercizio 2019;
  • alla nomina dell'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • alla conferma del Responsabile della funzione Internal Audit;
  • all'aggiornamento del Regolamento del Comitato controllo e rischi;
  • alle relazioni periodiche e piano di lavoro predisposti dal Responsabile della funzione di Internal Audit;
  • agli incontri periodici con la Società di revisione e con il Collegio Sindacale;
  • all'aggiornamento sui principali progetti del Gruppo in tema di compliance normativa e contabile;
  • alle relazioni periodiche dell'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001;
  • agli aggiornamenti del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001;
  • alle relazioni sulle attività svolte predisposte dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • all'aggiornamento sui principali contenziosi;
  • alla verifica dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi aziendali; e
  • alla situazione economico-finanziaria del Gruppo tramite incontri di condivisione con l'Amministratore Delegato e il Chief Financial Officer e gli altri organi di governo e controllo societario.

Nello svolgimento delle proprie funzioni, il Comitato controllo e rischi ha la facoltà di avvalersi di consulenti esterni e di accedere alle informazioni e funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento di tali compiti.

Considerando la tipologia dell'attività svolta dal Comitato controllo e rischi, la Società non ha ritenuto di dotare suddetto Comitato di una disponibilità di spesa predeterminata, eventualmente considerando all'occasione le necessità di spesa che dovessero rendersi via via necessarie.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell'impresa corretta e coerente con gli obiettivi prefissati.

Il Consiglio di Amministrazione valuta annualmente l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e l'adeguatezza dello stesso rispetto alle caratteristiche dell'impresa. A seguito dell'analisi condotta nel corso dell'Esercizio, il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è risultato essere efficace ed adeguato rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto.

Il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito della definizione dei piani strategici, industriali e finanziari, ha definito la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'Emittente, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività dell'Emittente, ed ha definito le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Le linee di indirizzo del sistema di controllo interno del gruppo Landi Renzo definite dal Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza del Comitato controllo e rischi, identificano il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi come un processo trasversale ed integrato a tutte le attività aziendali che si ispira ai principi internazionali dell'Enterprise Risk Management (ERM). Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ha come finalità quella di aiutare il gruppo a realizzare i propri obiettivi di performance e redditività, ad ottenere informazioni economico-finanziarie affidabili e ad assicurare la conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e perdite economiche. In questo processo assume particolare importanza l'identificazione degli obiettivi aziendali e la classificazione ed il controllo dei rischi ad essi connessi, mediante l'implementazione di azioni specifiche finalizzate al loro contenimento. I rischi aziendali possono avere diversa natura: rischi di carattere strategico, operativi (legati all'efficacia e all'efficienza delle operations aziendali), di reporting (legati all'affidabilità delle informazioni economico-finanziarie) e, infine, di compliance (relativi all'osservanza delle leggi e regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e/o perdite economiche). Tutti i rischi possono, inoltre, essere di provenienza esogena oppure endogena al gruppo Landi Renzo.

I responsabili delle diverse direzioni aziendali individuano e valutano i rischi di competenza e provvedono alla individuazione delle azioni di contenimento e di riduzione degli stessi (c.d. "controllo primario di linea").

Alle attività di cui sopra si aggiungono quelle del Dirigente preposto alla redazione dei documenti societari e del suo staff (c.d. "controllo di secondo livello"), del Responsabile della funzione di Internal Audit (c.d. "controllo di terzo livello") che verifica continuativamente l'effettività e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso l'attività di risk assessment, il ciclico svolgimento degli interventi di audit e la successiva gestione del follow up.

Di seguito sono indicati i principali elementi strutturali su cui è basato il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società.

Elementi strutturali dell'ambiente di controllo

  • Codice Etico Il Gruppo Landi ha approvato, nel marzo 2008, un Codice Etico che definisce i principi e i valori fondanti del suo modo di fare impresa, nonché regole di comportamento e norme di attuazione in relazione a tali principi. Il Codice Etico è parte integrante del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. 231/2001. Il Codice Etico, che è vincolante per i comportamenti di tutti i collaboratori del Gruppo, è stato rivisto nell'ambito del progetto di aggiornamento del Modello 231 a seguito dell'introduzione della nuova figura delittuosa dell'autoriciclaggio (articolo 648-ter1 c.p.). Il nuovo Codice è in vigore dal 12 novembre 2015.
  • Struttura organizzativa L'assetto organizzativo generale del gruppo Landi Renzo è definito da un sistema di comunicazioni organizzative interne emesse dalla funzione Risorse Umane su indicazione dell'Amministratore Delegato. La struttura del gruppo Landi Renzo, gli organigrammi e le disposizioni organizzative sono disponibili a tutti i dipendenti sull'intranet aziendale.
  • Funzione di Internal Audit Il gruppo Landi Renzo si è dotato di una funzione di Internal Audit che ha il compito di valutare, attraverso un monitoraggio continuo dei rischi aziendali e un programma continuativo di verifiche, la tenuta del sistema dei controlli.

Strumenti a presidio degli obiettivi operativi

  • Pianificazione strategica, controllo di gestione e reporting – Nel corso dell'Esercizio, il gruppo Landi Renzo si è avvalso di uno strumento di reporting direzionale atto a tracciare i dati consuntivi comparandoli con i dati di budget e di forecasting. Tale strumento è inoltre in grado di supportare what if analysis ad elevato livello di dettaglio, effettuando simulazioni sulle principali componenti di conto economico in modalità rolling su 12 mesi.
  • Enterprise Risk Management (ERM) – Per le società del gruppo Landi Renzo ritenute significative in tal senso, è stato creato il sistema di gestione dei rischi secondo i principi dell'ERM. Tale sistema include la gestione dei rischi relativi al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 2, lett. b), Testo Unico le cui principali caratteristiche sono descritte in uno specifico paragrafo a seguire. Il sistema ha portato all'identificazione dei rischi connessi all'esecuzione dei principali processi aziendali e delle azioni di controllo da intraprendere volte al contenimento del rischio residuale. I principali rischi e incertezze relativi al gruppo Landi Renzo sono inclusi in uno specifico capitolo della Relazione sulla gestione.
  • Sistema delle procedure operative aziendali I manuali delle procedure amministrative redatti ai sensi della L. 262/2005 sulla tutela del risparmio, le procedure e le istruzioni operative emesse dal Sistema Qualità e, infine, le disposizioni organizzative emesse dalla funzione Risorse Umane, assicurano la corretta applicazione delle direttive aziendali e, conseguentemente, la riduzione dei rischi connessi al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
  • Sistemi informativi Il sistema informativo di gruppo Landi Renzo è realizzato con tecnologie e pacchetti di ultima generazione che ruotano intorno ad un sistema ERP integrato (SAP). L'utilizzo dei sistemi è regolato da procedure interne che favoriscono sicurezza, confidenzialità e salvaguardia dei dati e corretto utilizzo da parte degli utenti.
  • Risorse umane Il gruppo Landi Renzo si è dotato di una procedura formale per la selezione e assunzione del personale e la pianificazione e gestione della formazione. Le politiche retributive, coerentemente con le migliori practice ed il mercato, prevedono, per i dirigenti ed i quadri, una quota di retribuzione variabile.

Strumenti a presidio degli obiettivi di compliance

  • Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. 231/2001 Si veda il successivo paragrafo 11.3.
  • Modello di controllo contabile ex L. 262/2005 sulla tutela del risparmio che si articola attraverso i Manuali delle procedure amministrative ex L. 262/2005 (di seguito, "Manuali") che formalizzano il ruolo dei process owners.
  • I Manuali delle procedure amministrative sono disponibili a tutti i dipendenti sulla intranet aziendale. Eventuali significative anomalie, disallineamenti e/o deroghe procedurali vengono prontamente segnalati al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari per l'adozione delle opportune misure correttive.

Strumenti a presidio degli obiettivi di reporting

  • Informativa contabile e di bilancio I predetti Manuali delle procedure amministrative ex L. 262/2005 insieme al Manuale contabile del gruppo Landi Renzo, tutelano la correttezza nella predisposizione dell'informativa contabile e di bilancio, civilistica e consolidata.
  • Informazioni di natura privilegiata Vengono tenute costantemente aggiornate le procedure per la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle informazioni di natura privilegiata, al fine di mantenerle in linea anche con le direttive comunitarie in materia di market abuse.
  • Comunicazione interna Il Responsabile della funzione di Internal Audit ha accesso a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico. Questo favorisce la tempestiva acquisizione delle notizie relative alla gestione aziendale che vengono, allo stesso modo, prontamente fatte oggetto di analisi dei rischi connessi e, se ritenuto opportuno, recepite a livello di reporting economico-finanziario.

Strumenti di monitoraggio sul sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Gli strumenti di controllo sopra delineati sono monitorati, oltre che dai responsabili delle diverse direzioni aziendali, anche in via indipendente dal Responsabile della funzione di Internal Audit che verifica continuativamente l'effettività e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso l'attività di risk mapping, lo svolgimento dei controlli e la successiva gestione del follow up.

Principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis, comma 2, lett. b), Testo Unico

Il sistema di gestione dei rischi non deve essere considerato separatamente dal sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria in quanto entrambi costituiscono elementi del medesimo sistema.

Il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria è finalizzato a garantirne l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività.

Nel corso della stesura dell'ultimo piano audit da parte della funzione di Internal Audit per il triennio 2019-2021, sono stati identificati i rischi connessi all'esecuzione dei principali processi aziendali.

Le attività di controllo e monitoraggio sono articolate su tre livelli:

  • controlli di primo livello (c.d. "controllo primario di linea") insiti nello svolgimento dei processi operativi ed affidati in via continuativa al management operativo/process owner;
  • controlli di secondo livello ovvero quelli svolti da parte del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dal suo staff a presidio del processo di gestione e controllo dei rischi relativi al processo di informativa finanziaria, garantendone la coerenza rispetto agli obiettivi aziendali;
  • controlli di terzo livello, ovvero monitoraggio indipendente svolto dal Responsabile della funzione di Internal Audit che verifica continuativamente l'effettività e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria, attraverso l'attività di risk mapping, lo svolgimento dei controlli e la successiva gestione del follow up.

Valutazione complessiva sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Sulla base delle informazioni e delle evidenze ricevute con il supporto dell'attività istruttoria svolta dal Comitato controllo e rischi, dal Responsabile della funzione di Internal Audit e dall'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001, il Consiglio di Amministrazione ritiene che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del gruppo Landi Renzo sia adeguato, efficace ed effettivamente funzionante e, pertanto, idoneo a conseguire un accettabile profilo di rischio complessivo in ragione del tipo di attività svolta, delle caratteristiche dell'azienda e del mercato in cui opera.

11.1 AMMINISTRATORE INCARICATO DI SOVRINTENDERE ALLA FUNZIONALITA' DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il Consiglio di Amministrazione ha individuato, durante la riunione del 29 aprile 2019, con il parere favorevole del Comitato controllo e rischi, l'Amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi nella persona dell'Amministratore Delegato Sig. Cristiano Musi, attribuendo allo stesso le funzioni indicate dal Codice di Autodisciplina.

L'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi: (a) cura l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'Emittente e dalle sue controllate, e li sottopone periodicamente all'esame del Consiglio di Amministrazione; (b) dà esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, provvedendo alla progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza complessiva, l'efficacia e l'efficienza; (c) si occupa dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare; (d) può chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, al Presidente del Comitato controllo e rischi e al Presidente del Collegio Sindacale; (e) riferisce tempestivamente al Comitato controllo e rischi (o al Consiglio di Amministrazione) in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato (o il Consiglio di Amministrazione) possa prendere le opportune iniziative.

11.2 RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT

Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 20 giugno 2018 – su proposta dell'Amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e previo parere favorevole del Comitato controllo e rischi e sentito il Collegio Sindacale – aveva nominato quale Responsabile della funzione di Internal Audit il Signor Filippo Alliney (al tempo of counsel di Andersen Tax&Legal e oggi Amministratore unico della società Alliney & Partners S.r.l.). Tale nomina è stata – sempre su proposta dell'Amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e previo parere favorevole del Comitato controllo e rischi e sentito il Collegio Sindacale – confermata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 29 aprile 2019. In pari data, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di attribuire al Responsabile della funzione di Internal Audit un emolumento giornaliero pari ad Euro 1.050,00, maggiorato di IVA e contributi previdenziali, per ogni giorno in cui abbia prestato l'attività, oltre al rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione dell'incarico.

Si precisa che il Responsabile della funzione di Internal Audit, Signor Filippo Alliney, non è responsabile di alcuna area operativa e non dipende gerarchicamente da alcun responsabile di aree operative, ivi inclusa l'area amministrazione, finanza e controllo, per assicurare maggiore indipendenza, autonomia e professionalità e un più ampio confronto con le best practice di mercato.

Il Signor Filippo Alliney è dotato di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione e non ha legami societari con l'Emittente.

Il Responsabile della funzione di Internal Audit è, inter alia, incaricato di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia sempre adeguato, pienamente operativo e funzionante e riferisce del proprio operato al Comitato controllo e rischi, al Collegio Sindacale ed all'Amministratore incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Il Responsabile della funzione di Internal Audit ha accesso a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico ed è stato dotato di un'adeguata disponibilità di spesa, per ciascun anno di carica, non superiore ad Euro 50.000 lordi.

Le attività svolte dal Responsabile della funzione di Internal Audit, coerentemente con il piano triennale di audit del gruppo Landi Renzo, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 29 aprile 2019, sono mirate, attraverso le verifiche e la partecipazione alle attività dell'azienda, ad esprimere una valutazione sulla tenuta del sistema dei controlli interni.

La natura e la missione dalla funzione di Internal Audit è quella di verificare che il sistema dei controlli interni sia efficace al contenimento dei rischi aziendali. In questo scenario l'obiettivo della funzione di Internal Audit assume una duplice valenza, da un lato di forma affinché siano rispettate le best practice di mercato, sia garantito l'adeguato flusso informativo nei confronti degli organi aziendali ed il confronto con le altre funzioni di controllo, dall'altro di sostanza attraverso verifiche, anche attraverso attività di testing, sui controlli presenti all'interno dei processi aziendali (assurance) ovvero dall'adeguata gestione dei progetti di sviluppo/adeguamento operativo (control design).

Nello svolgimento delle attività previste dal piano di audit la funzione di Internal Audit seguirà le practice di mercato quali richiamate dal Regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione interagendo in maniera costruttiva con gli stakeholder dei processi o delle attività oggetto di revisione.

La selezione delle aree oggetto di verifica è avvenuta attraverso un processo di analisi e valutazione dei rischi (risk mapping) che ha coinvolto gli organi di controllo (ossia il Comitato controllo e rischi e l'Organismo di Vigilanza) ed il management aziendale. Tuttavia, l'interazione continua con gli organi e le strutture aziendali fa sì che la valutazione del rischio diviene oggetto di aggiornamento continuo e, di conseguenza ed a parità di risorse, il piano di audit potrà subire degli adeguamenti.

La copertura del complesso dei rischi aziendali (ciclo di audit) passa attraverso la predisposizione di un piano di audit con orizzonte triennale. La collocazione delle verifiche nell'ambito del triennio è stata decisa tenuto conto della maggiore o minore rilevanza del rischio associato alla singola area oggetto di verifica. La programmazione triennale sarà comunque oggetto di possibile revisione annuale in relazione all'evoluzione della struttura aziendale e dei relativi rischi.

Il Responsabile della funzione di Internal Audit:

• verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi attraverso il piano di audit triennale approvato dal Consiglio di Amministrazione e basato su un processo strutturato di analisi e prioritarizzazione dei principali rischi;

  • predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento, oltre che una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le trasmette, con diversa periodicità, ai presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato controllo e rischi e del Consiglio di Amministrazione nonché all'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza e le trasmette ai presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato controllo e rischi e del Consiglio di Amministrazione nonché all'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • verifica, nell'ambito del piano di audit, anche in combinazione all'operato della società di revisione esterna, l'affidabilità dei sistemi informativi, ivi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

11.3 MODELLO ORGANIZZATIVO EX DECRETO LEGISLATIVO 231/2001

Il Consiglio di Amministrazione della Società, in conformità e nel rispetto dei termini prescritti dall'articolo 2.2.3, comma 3, lett. j), del Regolamento di Borsa, ha approvato il proprio «Modello di organizzazione, gestione e controllo» ai sensi dell'articolo 6 del D. Lgs. 231/2001, come successivamente modificato (il "Modello"). Il Modello è stato redatto in base alle linee guida emanate da Confindustria e nel rispetto della giurisprudenza in materia.

Con l'adozione ed efficace attuazione del Modello, la Società sarà immune da responsabilità conseguente alla commissione di reati da parte dei soggetti "apicali" e delle persone sottoposte alla loro vigilanza e direzione.

Il Modello prevede una serie di norme di comportamento, di procedure e di attività di controllo, nonché un sistema di poteri e di deleghe, finalizzato a prevenire il verificarsi delle ipotesi delittuose espressamente elencate nel D. Lgs. 231/2001. Inoltre, è stato introdotto un sistema disciplinare applicabile nei casi di violazione del Modello.

Ancora, al fine di implementare il Modello, è stato istituito un Organismo di Vigilanza ("OdV") con le funzioni individuate nell'articolo 6, comma 1, lett. b) del D. Lgs. 231/2001. L'OdV è costituito dai Signori Jean-Paule Castagno, in qualità di Presidente, Sara Fornasiero e Domenico Sardano, i quali sono stati nominati nell'incarico fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.

L'OdV trasmette al Consiglio di Amministrazione, con cadenza semestrale, un rapporto scritto sull'attuazione ed effettiva conoscenza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo all'interno di ogni comparto aziendale.

Il Modello è stato aggiornato nel corso degli anni al fine di prendere atto delle novità di volta in volta introdotte dal legislatore. In particolare, nella riunione del 28 agosto 2012, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto ed approvato alcune modifiche del Modello volte a ricomprendere i reati ambientali tra i presupposti della responsabilità amministrativa ex D. Lgs. 231/2001; successivamente, in data 27 agosto 2013, il Modello è stato ulteriormente aggiornato a seguito dell'entrata in vigore della Legge 190/2012 ("Disposizioni per la repressione della corruzione"). Un ultimo aggiornamento del Modello è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 12 novembre 2015, al fine di ricomprendere la nuova figura delittuosa dell'autoriciclaggio (articolo 648-ter c.p.). Nel corso del 2019 la Società ha chiesto all'Organismo di Vigilanza supporto per l'aggiornamento del Modello in considerazione delle novità legislative e di quelle organizzative intervenute.

Il Modello è stato pubblicato e comunicato a tutto il personale, terzi collaboratori, clienti, fornitori e partners.

Infine, sempre nell'ambito delle attività volte ad implementare il Modello, il Consiglio di Amministrazione ha adottato il Codice Etico del gruppo Landi Renzo, così come modificato in data 12 novembre 2015. Infatti, come evidenziato nelle Linee Guida di Confindustria, l'adozione di principi etici rilevanti ai fini della prevenzione dei reati costituisce un elemento essenziale del sistema di controllo preventivo. In particolare, il Codice Etico di Landi Renzo individua i valori aziendali, l'insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dei destinatari e prevede l'applicazione di sanzioni, indipendenti ed autonome rispetto quelle previste del CCNL.

Si segnala che, ai sensi dell'articolo IA.2.10.2, comma 2, delle Istruzioni al Regolamento di Borsa, il rappresentante Sig. Stefano Landi, in data 14 giugno 2019, ha debitamente attestato l'adozione da parte della Società in data 20 marzo 2008 del Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi dell'articolo 6 del D. Lgs. 231/2001 e la composizione dell'OdV. Tale attestazione fa parte della documentazione la cui presentazione è richiesta annualmente da Borsa Italiana alle società quotate sul segmento STAR atta al mantenimento di tale qualifica.

Durante il corso dell'Esercizio, l'OdV si è riunito quattro volte. Alla data della presente Relazione, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario attribuire le funzioni dell'Organismo di Vigilanza al Collegio Sindacale.

11.4 SOCIETA' DI REVISIONE

In data 29 aprile 2016 l'Assemblea degli Azionisti ha conferito, su proposta motivata del Collegio Sindacale, incarico per la revisione legale del bilancio di esercizio e consolidato per il periodo 2016-2024, nonché per la revisione legale limitata della relazione semestrale consolidata del gruppo Landi Renzo, per il medesimo periodo, alla società di revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A., con sede in Milano, Via Monte Rosa, 91.

Si segnala che, in data 16 ottobre 2017, è stato conferito alla società di revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A. anche l'incarico per la revisione limitata (limited assurance) della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D. Lgs. 254/16 per gli esercizi dal 2017 al 2024.

11.5 DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Dirigente preposto è stato nominato ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 154-bis del Testo Unico dal Consiglio di Amministrazione della Società del 29 aprile 2019, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, nella persona del Chief Financial Officer Sig. Paolo Cilloni, dirigente responsabile dell'area amministrazione, finanza e controllo dell'Emittente, ritenendo soddisfatti i requisiti per la nomina ed, in particolare, la comprovata esperienza in materia contabile e finanziaria, conformemente a quanto richiesto dall'articolo 24 dello statuto.

Il Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2019 ha dotato il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Sig. Paolo Cilloni, di adeguati mezzi e poteri per lo svolgimento dei compiti a lui attribuiti, fermo l'obbligo di riferire al Consiglio di Amministrazione e ferma l'attività di vigilanza di quest'ultimo sul conferimento di tali mezzi e poteri e sul rispetto effettivo delle procedure amministrative e contabili. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre determinato il compenso da attribuirsi al medesimo dirigente per l'espletamento dei suoi doveri.

11.6 COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Alla data della Relazione, l'Emittente non ha ancora valutato l'adozione di specifiche modalità di coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, ritenendo gli organi e le diverse funzioni sufficientemente ed efficientemente integrate tra loro e senza duplicazioni di attività.

12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento Parti Correlate e successive comunicazioni interpretative, il Consiglio di Amministrazione ha (i) in data 29 novembre 2010, adottato una procedura interna volta a dettare le regole e i principi ai quali attenersi al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza, sostanziale e procedurale, delle operazioni con parti correlate realizzate da Landi Renzo, direttamente ovvero per il tramite di società dalla stessa direttamente e/o indirettamente controllate, ed (ii) in data 29 aprile 2019, nominato un Comitato per le operazioni con parti correlate composto da due amministratori indipendenti (nelle persone dei Signori Sara Fornasiero e Vincenzo Russi). Come previsto dal Regolamento Parti Correlate, la procedura interna è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione con il parere favorevole del Comitato per le operazioni con parti correlate. Nel corso dell'Esercizio si è tenuta una riunione del Comitato per le operazioni con parti correlate a cui erano presenti i Signori Sara Fornasiero e Vincenzo Russi, oltre ai componenti del Collegio Sindacale e al Chief Financial Officer della Società. I componenti del Comitato per le operazioni con parti correlate hanno svolto attività di induction sia nel 2019 che a inizi 2020 con riferimento alle novità introdotte dal D.Lgs. 49/2019 di recepimento della Direttiva 2017/828/UE "Shareholder Rights Directive II" ("SHRD II"). Per maggiori informazioni circa le sessioni di induction training tenutesi nel corso dell'Esercizio si veda la sezione 4.2 della presente Relazione.

In conformità con quanto suggerito dalla Comunicazione Consob DEM/10078683 del 24 settembre 2010, la suddetta procedura è stata oggetto di verifica da parte del Consiglio di Amministrazione in data 8 novembre 2019. A seguito di tale verifica, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che la stessa fosse adeguata rispetto al quadro normativo e regolamentare in vigore, specificando tuttavia che la Società – insieme ai legali che la assistono – sta valutando se procedere a una revisione della suddetta procedura anche al fine di allinearla alla migliore prassi applicativa e adeguarla alle procedure delle società neo-quotate, nonché (ove necessario) alle modifiche legislative e regolamentari che dovessero entrare in vigore anche alla luce del D.Lgs. 49/2019 di recepimento della Direttiva 2017/828/UE "Shareholder Rights Directive II" ("SHRD II").

Gli elementi di maggior rilievo della procedura sono i seguenti:

(a) la classificazione delle "Operazioni con Parti Correlate" in operazioni di Maggiore Rilevanza (intendendosi per tali quelle in cui l'indice di rilevanza del controvalore o dell'attivo o delle passività risulti superiore alla soglia del 5%), di Valore Esiguo (intendendosi per tali quelle di valore talmente basso da non comportare prima facie alcun apprezzabile rischio per la tutela degli investitori e che pertanto vengono escluse dal campo di applicazione della nuova procedura, individuate dalla Società nelle operazioni il cui valore non superi Euro 200.000), e di Minore Rilevanza (categoria residuale in cui confluiscono le Operazioni con Parti Correlate diverse da quelle di Maggiore Rilevanza e di Valore Esiguo);

(b) le regole di trasparenza e comunicazione al mercato che diventano più stringenti in caso di operazioni di Maggiore Rilevanza, richiedendo la pubblicazione di un apposito documento informativo;

(c) il ruolo particolarmente importante che viene attribuito al Comitato per le operazioni con parti correlate nella procedura di valutazione e approvazione delle operazioni.

A tale Comitato viene infatti affidato l'onere di garantire la correttezza sostanziale dell'operatività con parti correlate, tramite il rilascio di un parere sull'interesse della società al compimento di una specifica operazione nonché sulla convenienza e correttezza delle relative condizioni. Qualora si tratti di operazioni qualificate come di Minore Rilevanza, la Società potrà comunque procedere con l'operazione nonostante il parere del Comitato per le operazioni con parti correlate sia negativo. In tal caso, entro quindici giorni dalla chiusura di ciascun trimestre dell'esercizio, dovrà essere data informativa al pubblico delle operazioni approvate nel relativo trimestre di riferimento nonostante tale parere negativo, con indicazione delle ragioni per le quali si è ritenuto di non condividere il parere del Comitato per le operazioni con parti correlate.

Qualora si tratti di operazioni qualificate come di Maggiore Rilevanza, la cui approvazione è riservata alla competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione, il Comitato svolge un ruolo ancora più ampio in quanto è chiamato ad intervenire già nella fase delle trattative relative alla operazione, dovendo a tal fine ricevere un flusso informativo completo e tempestivo da parte degli organi delegati e dei soggetti incaricati di condurre le trattative, e potendo richiedere ai medesimi informazioni supplementari e formulare osservazioni. Inoltre, qualora il parere del Comitato per le operazioni con parti correlate sia negativo, il Consiglio di Amministrazione non potrà approvare le Operazioni di Maggiore Rilevanza.

Qualora sussistano ragioni di urgenza in relazione ad operazioni con parti correlate che non siano di competenza dell'assemblea o che non debbano da questa essere autorizzate, il Consiglio di Amministrazione potrà approvare tali operazioni con parti correlate, da realizzarsi anche tramite società controllate, in deroga alle usuali disposizioni procedurali previste nella procedura interna per operazioni con parti correlate adottata dalla Società, purché nel rispetto e alle condizioni previste dalla medesima procedura.

La suddetta procedura per le operazioni con parti correlate è disponibile sul sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it/, sezione Investors.

Tenuto conto del limitato numero di situazioni in cui un amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi e in ragione dell'adeguato funzionamento della procedura per operazioni con parti correlate, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario adottare soluzioni operative ulteriori per l'individuazione e la gestione delle situazioni in cui un amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi, le quali situazioni vengono analizzate in modo individuale direttamente dall'Amministratore Delegato.

13. NOMINA DEI SINDACI

Ai sensi dell'articolo 22 dello statuto della Società, il Collegio Sindacale si compone di tre sindaci effettivi e due supplenti, rieleggibili.

Le attribuzioni, i doveri e la durata sono quelli stabiliti dalla legge. All'atto della loro nomina l'Assemblea determina la retribuzione spettante ai sindaci, anche con riferimento alla loro partecipazione a eventuali comitati interni. Ai sindaci compete il rimborso delle spese sostenute nell'esercizio delle loro funzioni.

I componenti del Collegio Sindacale sono scelti tra coloro che sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza previsti dalla legge e dalle disposizioni regolamentari.

La nomina dei membri del Collegio Sindacale avviene, nel rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, sulla base di liste presentate dai soci, nelle quali i candidati dovranno essere elencati mediante un numero progressivo, al fine di assicurare alla minoranza la nomina di un sindaco effettivo e di un sindaco supplente. Le liste contengono un numero di candidati non superiore al numero dei membri da eleggere.

Inoltre, qualora siano applicabili criteri inderogabili di riparto tra generi, ciascuna lista che presenti (considerando entrambe le sezioni) almeno tre candidati deve contenere un numero di candidati del genere meno rappresentato almeno pari al minimo richiesto dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari pro tempore vigenti. Qualora la sezione dei sindaci supplenti di dette liste indichi almeno due candidati questi devono appartenere a generi diversi.

Tanti soci che rappresentino, anche congiuntamente, almeno il 2,5% del capitale sociale rappresentato da azioni che attribuiscono diritti di voto nelle deliberazioni assembleari che hanno ad oggetto la nomina dei componenti dell'organo amministrativo, ovvero la diversa misura stabilita o richiamata di volta in volta dalla Consob, ai sensi della normativa applicabile alla Società, possono presentare una lista di candidati. L'avviso di convocazione indicherà la quota di partecipazione richiesta ai fini della presentazione delle liste. Tale quota di partecipazione è conforme a quella stabilita dall'articolo 144-quater del Regolamento Emittenti in relazione alle società aventi una capitalizzazione di mercato inferiore o uguale ad Euro 1 miliardo.

Ogni socio, i soci aderenti ad un patto parasociale rilevante ai sensi dell'articolo 122 del Testo Unico, il soggetto controllante, le società controllate e quelle soggette a comune controllo non possono presentare o concorrere alla presentazione, neppure per interposta persona o società fiduciaria, di più di una sola lista né possono votare liste diverse, ed ogni candidato potrà presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità. Le adesioni ed i voti espressi in violazione di tale divieto non saranno attribuiti ad alcuna lista.

Le liste devono essere depositate presso la sede della Società almeno 25 giorni prima di quello fissato per l'Assemblea, ferme eventuali ulteriori forme di pubblicità prescritte dalla disciplina anche regolamentare pro tempore vigente. L'avviso di convocazione indicherà almeno un mezzo di comunicazione a distanza per il deposito delle liste. La titolarità della quota minima di partecipazione necessaria alla presentazione della lista dovrà essere attestata con le modalità e nei termini previsti dalle norme di legge e regolamentari pro tempore vigenti.

Nel caso in cui alla data di scadenza del termine di presentazione delle liste sia stata depositata una sola lista, ovvero soltanto liste presentate da soci collegati tra loro ai sensi delle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, possono essere presentate liste sino al terzo giorno successivo a tale data. In tale caso avranno diritto di presentare le liste i soci che da soli o insieme ad altri soci siano complessivamente titolari di azioni rappresentanti la metà della soglia di capitale individuata ai sensi delle precedenti disposizioni.

Nel caso in cui non venga presentata alcuna lista, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge, senza osservare il procedimento di seguito previsto, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti.

Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, dovranno in ogni caso depositarsi: (i) le informazioni relative all'identità dei soci che hanno presentato la lista e la percentuale di partecipazione da essi complessivamente detenuta; (ii) le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità ivi compreso il limite al cumulo degli incarichi ai sensi delle applicabili disposizioni legislative e regolamentari, nonché l'esistenza dei requisiti che fossero prescritti per le rispettive cariche; e (iii) i curricula vitae contenenti un'esauriente informativa riguardante le caratteristiche personali e professionali di ciascun candidato, con l'indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società. Alle liste presentate dai soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa dovrà inoltre unirsi una attestazione in merito all'assenza di rapporti di collegamento con questi ultimi ai sensi della vigente disciplina. Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come non presentate.

All'elezione dei sindaci si procede come segue:

  • (a) dalla lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, due membri effettivi ed un supplente (la "Lista di Maggioranza");
  • (b) dalla seconda lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti e che non sia collegata, neppure indirettamente, secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari con i soci che hanno presentato o votato la Lista di Maggioranza, sono tratti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, il restante membro effettivo e l'altro membro supplente (la "Lista di Minoranza").

Qualora le prime due o più liste ottengano un pari numero di voti, si procede a nuova votazione da parte dell'Assemblea, mettendo ai voti solo le prime due liste. La medesima regola si applicherà nel caso di parità tra le liste risultate seconde per numero di voti, che non risultino collegate, neppure indirettamente, secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.

In caso di ulteriore parità tra liste, prevarrà quella presentata dai soci in possesso della maggiore partecipazione azionaria ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci. In tutti i sopra menzionati casi, il riparto dei sindaci dovrà assicurare, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti, il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato.

Qualora con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Collegio Sindacale, nei suoi membri effettivi, conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, il candidato del genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo nella Lista di Maggioranza sarà sostituito dal primo candidato del genere meno rappresentato non eletto della stessa lista secondo l'ordine progressivo, ovvero in difetto dal primo candidato del genere meno rappresentato secondo l'ordine progressivo non eletto delle altre liste, secondo il numero di voti da ciascuno ottenuto. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi. Qualora infine detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.

La presidenza del Collegio Sindacale spetta al primo candidato della Lista di Minoranza.

Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il sindaco decade dalla carica.

In caso di sostituzione di un sindaco eletto nella Lista di Maggioranza, subentra il primo sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco sostituito ovvero, ove ciò non consenta di assicurare il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra menzionato, il primo supplente che, seguendo l'ordine progressivo con il quale i sindaci supplenti sono stati elencati nella lista, consenta di soddisfare detto requisito. Qualora le precedenti disposizioni di cui al presente comma non possano trovare applicazione, alla sostituzione provvederà l'Assemblea, deliberando secondo le maggioranze previste dalle applicabili disposizioni legislative, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.

Qualora sia necessario provvedere alla nomina dei sindaci effettivi e/o supplenti per integrazione del Collegio Sindacale a seguito di sostituzione di un sindaco effettivo e/o supplente eletti nella Lista di Maggioranza, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge, se l'applicazione dei criteri di cui al comma che precede non sia idonea ad integrare il Collegio Sindacale, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti.

In caso di sostituzione di un sindaco eletto nella Lista di Minoranza, subentra il sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco sostituito o, in subordine, il candidato collocato successivamente nella medesima lista a cui apparteneva quello cessato o, ancora in subordine, il primo candidato della lista di minoranza che abbia conseguito il secondo maggior numero di voti, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. In difetto, alle sostituzioni provvederà l'Assemblea, deliberando a maggioranza relativa ed in conformità a quanto sopra previsto. Resta fermo che la presidenza del Collegio Sindacale rimarrà in capo al sindaco di minoranza.

Qualora sia necessario provvedere alla nomina dei sindaci effettivi e/o supplenti per integrazione del Collegio Sindacale a seguito di sostituzione di un sindaco effettivo e/o supplente eletti nella Lista di Minoranza, l'Assemblea li sostituisce con voto a maggioranza relativa, scegliendoli fra i candidati indicati nella lista di cui faceva parte il sindaco da sostituire, ovvero nella lista di minoranza che abbia riportato il secondo maggior numero di voti, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. In difetto, alle sostituzioni provvederà l'Assemblea, deliberando a maggioranza relativa ed in conformità a quanto sopra previsto.

Quando l'Assemblea sia chiamata ai sensi dell'articolo 2401, comma 1, del cod. civ., alla nomina o alla sostituzione di uno dei sindaci eletti dalla Lista di Minoranza, non verranno computati i voti eventualmente espressi dai soci che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa.

Le riunioni del Collegio Sindacale possono tenersi anche con l'ausilio di mezzi di telecomunicazione nel rispetto delle modalità previste dallo statuto della Società.

14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERE D) E D-BIS), DEL TESTO UNICO)

L'Assemblea degli Azionisti, in data 29 aprile 2019, ha nominato il Collegio Sindacale della Società, che verrà a scadenza con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.

I membri del Collegio Sindacale sono stati eletti sulla base di due differenti liste: a) due sindaci effettivi ed un sindaco supplente sono stati eletti dalla lista numero 1), presentata congiuntamente dagli Azionisti di maggioranza Girefin S.p.A. e Gireimm S.r.l., mentre b) un sindaco effettivo ed un sindaco supplente sono stati eletti dalla lista numero 2), presentata dall'azionista di minoranza Aerius Investment Holding AG.

La lista numero 1) comprendeva i seguenti candidati:

  • Diana Rizzo, nata a Bologna, il 21 luglio 1959, sindaco effettivo;
  • Domenico Sardano, nato a Genova il 23 settembre 1970, sindaco effettivo;
  • Alessandro Levoni, nato a Modena, il 17 maggio 1980, sindaco effettivo;
  • Marina Torelli, nata a Modena il 26 aprile 1961, sindaco supplente; e
  • Antonio Cherchi, nato a Sassari il 7 settembre 1954, sindaco supplente.

La lista numero 2) comprendeva i seguenti candidati:

  • Fabio Zucchetti, nato a Torino, il 4 maggio 1966, sindaco effettivo; e
  • Gian Marco Amico di Meane, nato a Torino, il 28 aprile 1972, sindaco supplente.

I candidati della lista numero 1) sono stati eletti con n. 132.990.260 voti favorevoli e i candidati della lista numero 2) sono stati eletti con n. 13.101.545 voti favorevoli. Con riferimento alle liste proposte non sono stati espressi voti contrari. Il capitale presente e con diritto di voto era stato pari all'81,62% dell'intero capitale sociale.

Alla data della presente Relazione, il Collegio Sindacale risulta così composto:

Nome e Cognome Carica In carica dal % partecipazione alle
riunioni del Collegio
Fabio Zucchetti Presidente del Collegio
Sindacale
29 aprile 2019 100%2
Diana Rizzo Sindaco Effettivo 29 aprile 2019 100%
Domenico Sardano Sindaco Effettivo 29 aprile 2019 92%
Marina Torelli Sindaco Supplente 29 aprile 2019 -
Gian Marco Amico di Meane Sindaco Supplente 29 aprile 2019 -

Un terzo dei membri effettivi e dei membri supplenti del Collegio Sindacale è costituito da sindaci del genere meno rappresentato.

Di seguito, sono riportate brevemente le caratteristiche personali e professionali di ciascun sindaco, ai sensi dell'articolo 144-decies del Regolamento Emittenti.

Fabio Zucchetti. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Torino esercita la professione di Dottore Commercialista dal 1993, con particolare specializzazione in campo fiscale e societario assistendo clientela di livello nazionale e internazionale. Ha ricoperto e ricopre attualmente la carica di componente del Consiglio di Amministrazione, Presidente del collegio sindacale o sindaco effettivo, membro del comitato rischi e del comitato per le operazioni con parti correlate in società, anche facenti parti di gruppi multinazionali, società finanziarie, vigiliate e/o società quotate.

Diana Rizzo. Laureata in Economia e Commercio presso l'Università di Modena esercita la professione di Dottore Commercialista dal 1983, con particolare specializzazione in campo economico-aziendale, fiscale societario. È stata Revisore Ufficiale dei Conti e attualmente è Revisore Contabile, iscritta in sede di prima formazione dell'Albo oltre a Revisore degli Enti Locali. Collabora da oltre 35 anni con i Tribunali di Modena e Bologna in qualità di Consulente tecnico in materia civile e penale e perito valutatore e ricopre anche incarichi di incarichi di curatore fallimentare, commissario giudiziale. Ricopre l'incarico di sindaco di società industriali e società finanziarie.

Domenico Sardano. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Genova. Dal 1996 al 1997 ha svolto l'attività di revisore presso la società di revisione PriceWaterhouseCoopers. Dal 1997 lavora presso lo Studio Sardano di Genova e nel febbraio del 2000 ha conseguito l'abilitazione alla professione di Dottore Commercialista e risulta iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Genova. Ricopre diversi incarichi di Curatore Fallimentare, Commissario Giudiziale e Liquidatore Giudiziale in Procedure Concorsuali ed è sovente incaricato quale C.T.U. e Perito Estimatore dal Tribunale di Genova. Ha inoltre collaborato con alcuni fondi di private equity. In particolare dal 2002 ha sviluppato la propria attività professionale anche nel settore relativo alla strutturazione di operazioni di private equity e venture capital sia collaborando con alcuni fondi di private equity, anche esteri, sia intervenendo in operazioni societarie nell'ambito della progettazione e/o strutturazione di operazioni di private equity e venture capital e più in generale di M&A. Dal 2013 al 2016 è stato membro del Consiglio dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Genova. Attualmente ricopre inoltre la carica di sindaco in alcune società industriali.

Marina Torelli. Laureata in Economia e Commercio presso l'Università di Modena, è iscritta all'Albo dei Dottori Commercialisti di Reggio Emilia dal 1989 e nel Registro dei Revisori

2 La percentuale di partecipazione si riferisce alle riunioni tenutesi a partire dalla nomina del Sig. Fabio Zucchetti avvenuta in data 29 aprile 2019.

Contabili dal 1995. Esercita la libera professione e, oltre all'attività di controllo legale e contabile nell'ambito di incarichi di sindaco di società, svolge anche assistenza contabile, amministrativa, finanziaria, contrattuale, societaria, fiscale, di assistenza al contenzioso tributario e di controllo di gestione. Ricopre l'incarico di sindaco in società industriali e commerciali. È, inoltre, Presidente e Amministratore Delegato di una società industriale e consigliere in Azienda Speciale di servizi di assistenza agli anziani.

Gian Marco Amico di Meane. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Torino è iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti e al Registro dei Revisori Contabili dal 2006. Dal 1997 al 1999 ha svolto l'attività nel settore audit presso la società di revisione PriceWaterhouseCoopers a Londra e a Torino. Dal 1999 al 2004 ha lavorato nel settore audit di Ernst & Young a Torino. Dal 2004 svolge la libera professione sia come collaboratore dello Studio Zucchetti, dove si occupa dell'attività di consulenza fiscale / societaria, sia gestendo in proprio l'attività professionale a livello societario e personale. Attualmente ricopre inoltre la carica di Presidente del collegio sindacale, sindaco e consigliere in alcune società industriali.

Alla luce della delibera assembleare di nomina del 29 aprile 2019 che ha provveduto a nominare il nuovo Collegio Sindacale in sostituzione di quello venuto a cessare con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018, nel corso dell'Esercizio la Sig.ra Eleonora Briolini, il Sig. Andrea Angelillis e la Sig.ra Filomena Napolitano hanno cessato di ricoprire la carica di sindaci della Società per scadenza naturale del loro mandato.

A far data dalla chiusura dell'Esercizio non sono intervenuti cambiamenti nella composizione del Collegio Sindacale della Società.

Relativamente alla politica in materia di diversità ex articolo 123-bis, comma 2, lettera d-bis) del TUF, si segnala che, in data 14 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato una politica di diversità in merito alla composizione del Collegio Sindacale contenente i criteri di seguito elencati:

  • ciascun membro dovrà essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità di cui al Decreto del Ministero della Giustizia 30 marzo 2000, n. 162 e ai sensi dell'articolo 148, comma 4, del TUF, nonché dei requisiti di indipendenza di cui all'articolo 148, comma 3, del TUF e dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina richiamati dall'articolo 8 del Codice di Autodisciplina stesso e non dovrà rivestire la carica di componente dell'organo di controllo in più di cinque emittenti quotati o ad azionariato diffuso, nonché la carica di componente dell'organo di amministrazione o controllo presso società per azioni, in accomandita per azioni o in società a responsabilità limitata oltre i limiti massimi pari a 6 punti calcolati secondo il modello contenuto nell'Allegato 5-bis, schema 1, del Regolamento Emittenti;
  • in capo a ciascun membro non dovranno sussistere cause di ineleggibilità, incompatibilità o decadenza, ai sensi dell'articolo 22 dello Statuto sociale e delle applicabili disposizioni di legge, ivi incluso l'articolo 17, comma 5, del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 in materia di revisione legale;
  • la composizione di genere dell'organo dovrà essere in linea con le disposizioni regolamentari vigenti e comunque dovrà garantire al genere meno rappresentato la presenza di almeno un terzo dei componenti;
  • al fine di garantire una pluralità di approcci e prospettive, nonché un adeguato grado di efficienza in relazione all'analisi degli argomenti e delle tematiche all'ordine del giorno, dovrà essere assicurato un adeguato grado di diversificazione ed eterogeneità in termini

di età, competenze e percorso formativo dei vari membri, favorendo quanto più possibile la presenza sia di professionisti che abbiano un'adeguata familiarità con le peculiarità tipiche delle società quotate e dei gruppi internazionali, ma anche di professionisti che abbiano un forte legame con il settore industriale proprie della Società.

Nel corso dei prossimi esercizi, il Consiglio di Amministrazione – anche alla luce delle recenti modifiche legislative e regolamentari – intende analizzare e valutare, anche in vista del prossimo rinnovo delle cariche sociali, le necessarie modifiche da apportare alla suddetta politica di diversità.

Nella tabella che segue sono indicate le cariche, di amministrazione e controllo, ricoperte, in società quotate e non quotate, dai membri del Collegio Sindacale della Società alla data del 31 dicembre 2019 (per ulteriori informazioni si rinvia alla tabella 3, in appendice alla presente Relazione):

Nome e Cognome Società presso la quale è svolta l'attività
esterna
Carica
Fabio Zucchetti S.E.P. Società Energetica Piossaco
S.p.A.
Amministratore
Carmagnola Energia S.r.l. Amministratore
Online SIM S.p.A. Sindaco effettivo
Hyva Italia S.r.l. Sindaco unico
Hyva Capital Equipment S.r.l. Sindaco unico
ACB Group S.p.A. Amministratore
AMUT
S.p.A.
Macchine
per
la
lavorazione delle materie plastiche
Presidente del Collegio Sindacale
Cesea S.r.l. Amministratore unico
Megadyne S.p.A. Sindaco effettivo
Ersel Investimenti S.p.A. Sindaco effettivo
Ersel SIM S.p.A. Sindaco effettivo
Diageo Operations Italy S.p.A. Amministratore
Diageo Italia S.p.A. Amministratore
Maider NCG S.r.l. Amministratore
Finproject S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale
Padanaplast S.r.l. Presidente del Collegio Sindacale
Moretta S.s. Socio Amministratore
Manval S.s. Socio Amministratore
Susa S.s. Socio Amministratore
Imm.re Vincoma di AM Chiaberge & C
Sas
Socio Accomandante
Imm.re Giorni di AM Chiaberge & C Sas Socio Accomandante
Diana Rizzo OWL S.p.A. Sindaco supplente
Autin S.p.A. Sindaco supplente
BPER Banca S.p.A. Sindaco effettivo
Fin Twin S.p.A. Sindaco supplente
Finfloor S.p.A. Sindaco supplente
Florim Ceramiche S.p.A. socio unico Sindaco supplente
Caolino Panciera S.p.A. Sindaco effettivo
Kronos 2 Ceramiche S.p.A. Sindaco effettivo
Sitma Machinery S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale
Sitma S.p.A.
PLT Wind S.p.A.
Presidente del Collegio Sindacale
Sindaco effettivo
Unicom S.r.l. Presidente del Collegio Sindacale
FinFirel S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale
Domenico Sardano Finoil S.p.A. Sindaco effettivo
Iplom S.p.A. Sindaco effettivo
Dulevo International S.p.A. Sindaco effettivo e membro ODV
AVM Energia S.p.A. in liquidazione Sindaco effettivo
Madonnina
S.p.A.
per
l'Edilizia
e
l'Agricoltura
Sindaco effettivo
Safe S.p.A. Sindaco effettivo
Safe&Cec S.r.l. Sindaco effettivo
Lovato Gas S.p.A. Sindaco effettivo
Ireos S.p.A. Sindaco effettivo
Centro Calor S.r.l. Sindaco supplente
Augusto Parodi holding Sindaco supplente
Marina Torelli T.I.E. S.p.A. – Scarperia e San Piero Presidente del Collegio Sindacale –
Revisore
Safe S.p.A. Sindaco effettivo
Safe&Cec S.r.l. Sindaco effettivo
Girefin S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale
Emiliana Conglomerati S.p.A. Sindaco effettivo – Revisore
Tecom S.r.l. Revisore unico
Lovato Gas S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale
Firma S.r.l. Revisore unico
Beiplast S.r.l. Revisore unico
Ciclamini S.r.l. Revisore unico
Coop. Sociale Il Bettolino Sindaco supplente
Carpenfer S.p.A. Sindaco supplente
Lodi S.p.A. Sindaco supplente
C.M.E. S.r.l. Presidente
e
Amministratore
Delegato
Azienda Speciale i Millefiori Amministratore
Gian Marco Amico di ACM Melfi S.c. a r.l. Sindaco effettivo
Meane Amut S.p.A. Sindaco supplente
Bureau Van Dijk S.p.A. Sindaco effettivo
Diageo Italia S.p.A. Sindaco effettivo
Diageo Operations Italy S.p.A. Sindaco effettivo
Futura S.r.l. Amministratore
Industria Maimeri S.p.A. Sindaco supplente
Tecnologie Avanzate S.r.l. Sindaco effettivo
CLN S.p.A. Sindaco effettivo
Rudra S.p.A. Sindaco effettivo
Logitech S.p.A. Sindaco effettivo
O.M.S. S.p.A. Revisore unico
Maider IBC S.r.l. Presidente del Collegio Sindacale
Finprojec S.p.A. Sindaco supplente
Megadyne S.p.A. Sindaco supplente
Baltea Alberghi Val S.p.A. Sindaco effettivo
Pencil S.p.A. Sindaco effettivo
Valbormida S.p.A. Sindaco effettivo

Nel corso dell'Esercizio si sono tenute tredici riunioni del Collegio Sindacale, della durata media di 158 minuti. Per l'esercizio in corso sono previste almeno sei riunioni del Collegio Sindacale, di cui quattro già tenutesi in data 6 febbraio, 27 febbraio, 12 marzo e 13 marzo 2020. Per quanto riguarda la percentuale di presenze dei singoli sindaci si rimanda alla tabella riportata in calce alla Relazione.

Al fine di mantenere un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera la Società, i sindaci ricevono periodicamente e ogni qualvolta necessario informazioni e aggiornamenti sul settore in cui opera l'Emittente, sui principi di corretta gestione dei rischi e sulla normativa di riferimento, anche tramite materiale predisposto dalla Società.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, anche tramite le funzioni interne della Società, cura che i sindaci possano partecipare ad iniziative finalizzate a fornire loro un'adeguata conoscenza del settore in cui la Società opera, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonché del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento. Per maggiori informazioni circa le sessioni di induction training tenutesi nel corso dell'Esercizio si veda la sezione 4.2 della presente Relazione.

All'atto della loro nomina i membri del Collegio Sindacale hanno dichiarato sotto la propria responsabilità di possedere i requisiti di indipendenza previsti dalle applicabili norme legislative e regolamentari.

Il Collegio sindacale ha valutato sia nella prima riunione utile successiva alla nomina del Collegio Sindacale sia nel corso dell'Esercizio il permanere dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri, applicando i criteri previsti dal Codice di Autodisciplina ed ha trasmesso l'esito di tali verifiche al Consiglio di Amministrazione. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione in data 29 aprile 2019 ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai sindaci e, trattandosi della prima verifica successiva alla nomina dei sindaci, ha pubblicato in pari data l'esito di tale verifica mediante diffusione di un comunicato stampa.

La remunerazione dei sindaci è commisurata all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali dell'impresa.

Ai sensi del punto 8.C.4 del Codice di Autodisciplina il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'Emittente deve informare tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il presidente del Consiglio di Amministrazione circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della società di revisione, verificando tanto il rispetto delle disposizioni normative in materia, quanto la natura e l'entità dei servizi diversi dal controllo contabile prestati all'Emittente ed alle sue controllate da parte della stessa società di revisione e delle entità appartenenti alla rete della medesima.

Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è coordinato con il Comitato controllo e rischi, l'Organismo di Vigilanza e con la funzione di Internal Audit.

15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

L'Emittente ha istituito un'apposita sezione denominata "Investors" nell'ambito del proprio sito internet, facilmente individuabile ed accessibile, nella quale sono messe a disposizione le informazioni concernenti l'Emittente che rivestono rilievo per i propri Azionisti, in modo da consentire a questi ultimi un esercizio consapevole dei propri diritti.

Il Sig. Paolo Cilloni (Chief Financial Officer del Gruppo) è stato identificato quale responsabile incaricato della gestione dei rapporti con gli Azionisti (investor relations manager).

Alla luce della struttura organizzativa dell'Emittente, si è ritenuto di non procedere alla costituzione di una apposita struttura aziendale incaricata di gestire i rapporti con gli Azionisti.

16. ASSEMBLEE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA C), DEL TESTO UNICO)

L'articolo 11 dello statuto dell'Emittente prevede, in tema di intervento degli Azionisti all'Assemblea, quanto segue: "Possono intervenire all'assemblea gli aventi diritto al voto, purché la loro legittimazione sia attestata secondo le modalità ed entro i termini previsti dalle disposizioni legislative e regolamentari pro tempore vigenti. Ogni avente diritto al voto può, mediante delega scritta, farsi rappresentare in assemblea da terzi, in conformità e nei limiti di quanto disposto dalla legge. La notifica elettronica della delega alla società può essere effettuata tramite posta elettronica certificata all'indirizzo di posta elettronica della società indicato nell'avviso di convocazione. La società non designa un rappresentante per il conferimento di deleghe da parte dei soci".

La Società non ha ritenuto di adottare un regolamento assembleare, in quanto ritiene che i poteri statutariamente attribuiti al Presidente dell'Assemblea, cui compete la direzione dei lavori assembleari, compresa la determinazione dell'ordine e del sistema di votazione, mettano lo stesso nella condizione di mantenere un ordinato svolgimento delle Assemblee, evitando peraltro i rischi e gli inconvenienti che potrebbero derivare dall'eventuale mancata osservanza, da parte della stessa Assemblea, delle disposizioni regolamentari.

L'Assemblea ordinaria è convocata dal Consiglio di Amministrazione almeno una volta all'anno, entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale oppure entro 180 giorni qualora ne ricorrano le condizioni di legge.

L'Assemblea è inoltre convocata, in unica convocazione, in via ordinaria o straordinaria, dall'organo amministrativo - ogniqualvolta lo ritenga opportuno e nei casi previsti dalla legge ovvero da almeno due membri del Collegio Sindacale secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni legislative.

Le convocazioni delle Assemblee vanno attuate mediante avviso contenente l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo della riunione, l'elenco delle materie da trattare, nonché le altre informazioni richieste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari. L'avviso di convocazione deve essere pubblicato, nei termini previsti dalle vigenti disposizioni legislative, sul sito internet della Società nonché con le altre modalità previste dalle norme di legge e regolamentari pro tempore vigenti.

I soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale, possono richiedere l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno, nei limiti e con le modalità previste dalla legge. Colui al quale spetta il diritto di voto può presentare individualmente proposte di deliberazione in Assemblea.

La richiesta di integrazione dell'elenco delle materie da trattare ai sensi del precedente comma non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa dalla relazione sulle materie all'ordine del giorno.

Gli aventi diritto al voto possono formulare domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea, purché entro i termini previsti nell'avviso di convocazione, tramite posta elettronica certificata utilizzando l'apposito indirizzo di posta elettronica della società indicato nell'avviso di convocazione.

La Società non è tenuta a fornire risposta se le informazioni pertinenti sono disponibili sul sito internet della Società in un formato "domanda e risposta" nonché ogni qualvolta sia necessario tutelare la riservatezza e gli interessi della Società.

L'Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, si svolge in un'unica convocazione e si costituisce e delibera validamente con le maggioranze previste dalla legge.

Il diritto di ciascun socio di prendere la parola sugli argomenti posti in discussione è garantito grazie al coordinamento degli interventi e dello svolgimento dei lavori assembleari effettuato da parte del Presidente dell'assemblea.

Il Consiglio di Amministrazione ha riferito in Assemblea sull'attività svolta e programmata e si è adoperato per assicurare agli Azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza Assembleare. Nel corso dell'Esercizio cinque Amministratori sono intervenuti in Assemblea.

Nel corso dell'Esercizio non si sono verificate variazioni significative nella composizione della compagine sociale dell'Emittente; pertanto il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario valutare l'opportunità di proporre all'Assemblea modifiche dello statuto in merito alle percentuali stabilite per l'esercizio delle azioni e delle prerogative poste a tutela delle minoranze.

17. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA A), TESTO UNICO)

L'Emittente non ha ritenuto di applicare ulteriori pratiche di governo societario rispetto a quelle già indicate nei punti precedenti e contenute in specifici obblighi previsti da norme legislative e/o regolamentari.

18. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Non si segnalano cambiamenti nella struttura di corporate governance della Società successivi alla chiusura dell'Esercizio.

19. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 19 DICEMBRE 2019 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE

Le raccomandazioni contenute nella lettera inviata in data 19 dicembre 2019 dal Presidente del Comitato per la Corporate Governance sono state portate all'attenzione del Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2020 e del Collegio Sindacale in data 9 gennaio 2020, nonché, per quanto concerne gli aspetti di rispettiva competenza, all'attenzione del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato per la Remunerazione.

In merito alla prima area di miglioramento individuata nella suddetta lettera e relativa alla gestione dei temi di sostenibilità dell'attività di impresa, il Consiglio di Amministrazione nell'ambito della definizione dei piani strategici, industriali e finanziari, ha incluso nelle proprie valutazioni i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo. La Società, operante da sempre nell'ambito della mobilità sostenibile, riconosce infatti grande importanza alla sua capacità di perseguire la creazione di valore nel lungo termine anche tenendo conto degli interessi degli azionisti e, a tal fine, considera il tema della sostenibilità come parte integrante e fondamentale nella definizione delle strategie d'impresa. In tale ottica, la politica per la remunerazione adottata dalla Società è improntata al perseguimento del successo sostenibile della Società e fa dipendere in misura consistente i compensi degli amministratori esecutivi al raggiungimento di obiettivi che si sostanziano nella creazione di valore di lungo periodo per gli azionisti e per la Società nel suo complesso.

Per quanto riguarda la seconda area di miglioramento identificata nella suddetta lettera relativa all'informativa pre-consiliare, il Consiglio di Amministrazione – in linea con l'esercizio precedente – ha rilevato che la trasmissione dei documenti e delle informazioni necessarie per la trattazione degli argomenti posti all'ordine del giorno delle riunioni consiliari avviene con congruo anticipo rispetto alla data delle riunioni (tenuto anche conto delle possibili esigenze di urgenza relative a determinati argomenti). Nello specifico, il preavviso che la Società ritiene generalmente congruo per l'invio della documentazione è di tre giorni e, nel corso dell'Esercizio, tale termine è stato normalmente rispettato. Al riguardo, si ricorda che l'informativa preconsiliare è stata agevolata dall'introduzione di una piattaforma informatica con accesso riservato ai membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione ha pertanto rilevato che le procedure attualmente adottate siano idonee ad assicurare un'adeguata completezza, fruibilità e tempestività dell'informativa pre-consiliare, come confermato anche dai risultati emersi dalla compilazione del questionario di autovalutazione da parte dei consiglieri i quali hanno espresso forte gradimento rispetto alla tempistica, alle modalità di trasmissione e al contenuto dell'informativa pre-consiliare. Infine, si ricorda che il Consiglio di Amministrazione, in occasione del rinnovo degli organi sociali, ha ritenuto opportuno mantenere la figura del lead independent director, che, tra le sue funzioni, ha il compito di contribuire a garantire che gli amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tempestivi.

Con riferimento alla terza area di miglioramento evidenziata nella suddetta lettera, si segnala che il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale valutano la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori indipendenti nella prima occasione utile dopo la loro nomina e, successivamente, valutano la permanenza dei requisiti di indipendenza con cadenza almeno annuale. Al riguardo, si rileva che ai fini delle valutazioni di indipendenza la Società non ha disapplicato alcuno dei criteri previsti dal Codice Autodisciplina.

In relazione alla quarta e ultima raccomandazione contenuta nella lettera, relativa alla remunerazione degli amministratori non esecutivi e dei componenti dell'organo di controllo la Società ritiene che i compensi riconosciuti agli amministratori e ai componenti dell'organo di controllo siano adeguati rispetto alle competenze, alla professionalità e all'impegno richiesti. Al riguardo, si segnala che, in aggiunta al compenso determinato dall'assemblea, i consiglieri che siano anche membri di un Comitato endo-consiliare percepiscono un ulteriore specifico compenso. In ogni caso, anche in vista della prossima scadenza degli organi sociali, la Società intende valutare l'opportunità di modificare i compensi degli amministratori non esecutivi, anche con riferimento all'eventuale partecipazione ai lavori dei Comitati e al ruolo di Presidente dei Comitati stessi, nonché dei componenti dell'organo di controllo tenendo conto anche delle pratiche di remunerazione adottate da società di analoghe dimensioni e operanti in simili settori. Per maggiori dettagli si rinvia alla relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti pubblicata ai sensi dell'articolo 123-ter del Testo Unico, consultabile sul sito internet della Società all'indirizzo http://www.landirenzogroup.com/it, sezione Investors.

TABELLE

TABELLA 1: INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE

Numero azioni % rispetto al c.s. Quotato (indicare
mercati) / non quotato
Diritti e obblighi
Azioni ordinarie 112.500.000 100% Quotato (MTA) Da cod. civ. e
regolamenti
Azioni con diritto di voto
limitato
- - - -
Azioni prive del diritto di
voto
- - - -

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE SOCIALE

Dichiarante Azionista diretto Quota % su azioni
emesse
Quota % su
capitale votante
Trust Landi
(trust regolato dalla legge del Jersey il
Girefin S.p.A. 54,662 68,709
cui trustee risulta essere Stefano Landi) Gireimm S.r.l. 4,4444 5,5866
Aerius Investment Holding AG Aerius Investment Holding
AG
8,2624 5,193
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COMITATO
CONTROLL
O E RISCHI
COMITATO
REMUNER.
COMITATO
PARTI
CORREL.
Carica Componenti Anno di
nascita
In carica
dal
In carica
fino a
Data di
prima
nomina
Lista
(M/m
) *
Esec. Non
esec.
Indip.
da
Codice
di Aut.
Indip.
da
Testo
Unico
** (%) N. altri
incarichi
***
**** ** **** ** **** **
Presidente Onorario Giovannina
Domenichini
1934 16/05/2007 M x 40% 2
Amministratore
Delegato
Cristiano Musi 1974 28/04/2017 M x 100% 8
Presidente Stefano Landi 1958 Appr.
Bilancio 31
dicembre
2021
16/05/2007 M x 100% 8
Amministratore Silvia Landi 1960 Ass. ord.
del 29
16/05/2007 M x 80% 1
Amministratore Angelo Iori 1954 aprile
2019
29/04/2016 M x 80% 0 x 100% x 100%
Amministratore Anton Karl 1976 29/04/2016 m x x x 100% 4
Amministratore Sara Fornasiero 1968 29/04/2016 M x x x 100% 10 x 100% x 100% x 100%
Amministratore Vincenzo Russi 1959 29/04/2019 M x x x 100%3 16 x 100% x 100% x 100%
Amministratore Paolo Ferrero 1955 29/04/2019 M x 100%4 0
AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
Amministratore Ivano Accorsi 1938 Ass. ord.
del 29
aprile
2016
Appr.
Bilancio 31
dicembre
2018
29/04/2016 x x x 100%5 0 x 100% x 100% x
Quorum richiesto per la presentazione delle liste dell'ultima nomina: 2.5%

TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI

3 La percentuale di partecipazione si riferisce alle riunioni tenutesi a partire dalla nomina del Sig. Vincenzo Russi avvenuta in data 29 aprile 2019.

4 La percentuale di partecipazione si riferisce alle riunioni tenutesi a partire dalla nomina del Sig. Paolo Ferrero avvenuta in data 29 aprile 2019.

5 La percentuale di partecipazione si riferisce alle riunioni tenutesi fino alla cessazione dalla carica del Sig. Ivano Accorsi avvenuta in data 29 aprile 2019 per naturale scadenza.

N. riunioni svolte durante l'Esercizio CDA: 5 CCR: 8 CR:
5
CPC: 1
NOTE
**In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M) o da una minoranza (m).
**
In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione degli amministratori alle riunioni, rispettivamente, del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati (n. presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di
carica del soggetto interessato).
*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di
rilevanti dimensioni.
**** In questa colonna è indicata con una "X" l'appartenenza del membro del Consiglio di Amministrazione al Comitato.

TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE

COLLEGIO SINDACALE
Carica Componenti Anno di
nascita
In carica dal In carica fino a Data di prima nomina Lista
(M/m) *
Indipendenza da
Codice di
Autodisciplina
** (%) Numero di
altri incarichi
***
Presidente Fabio Zucchetti 1966 29/04/2019 m x 100%6 21
Sindaco Effettivo Diana Rizzo 1959 Assemblea
ordinaria del
29 aprile
2019
29/04/2016 M x 100% 13
Sindaco Effettivo Domenico Sardano 1970 Approvazione
del bilancio al
31 dicembre 2021
17/10/2017 M x 92% 11
Sindaco
Supplente
Marina Torelli 1961 16/05/2007 M x N/A 15
Sindaco
Supplente
Gian Marco Amico
di Meane
1972 29/04/2019 m x N/A 18
SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
Sindaco Effettivo Eleonora Briolini 1971 Assemblea
ordinaria del
29 aprile
2019
Approvazione del bilancio al
31 dicembre 2018
24/04/2013 m x 100%7 3
Sindaco
Supplente
Andrea Angelillis 1977 29/04/2016 m x N/A 0
Sindaco
Supplente
Filomena
Napolitano
1970 16/05/2007 M x N/A 11
Quorum richiesto per la presentazione delle liste dell'ultima nomina: 2.5%
Numero riunioni svolte durante l'Esercizio: 13
NOTE

In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M) o da una minoranza (m).

In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale (n. presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).
**
In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell'art. 148-bis del Testo Unico.

6 La percentuale di partecipazione si riferisce alle riunioni tenutesi a partire dalla nomina del Sig. Fabio Zucchetti avvenuta in data 29 aprile 2019.

7 La percentuale di partecipazione si riferisce alle riunioni tenutesi fino alla cessazione dalla carica della Sig.ra Eleonora Briolini avvenuta in data 29 aprile 2019 per naturale scadenza.

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019 Gruppo Landi Renzo

Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata

Conto Economico Consolidato

Conto Economico Complessivo Consolidato

Rendiconto Finanziario Consolidato

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato

Note illustrative

ALLEGATI

Prospetto Parti correlate Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'Art. 154-bis del D.Lgs.58/98 Relazione della società di revisione

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2017 8

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

(Migliaia di Euro)
ATTIVITA' Note 31/12/2019 31/12/2018
Attività non correnti
Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 2 11.578 12.745
Costi di sviluppo 3 8.228 6.932
Avviamento 4 30.094 30.094
Altre attività immateriali a vita definita 5 12.536 14.039
Attività per diritti d'uso 6 6.402 0
Partecipazioni valutate a patrimonio netto 7 23.530 22.292
Altre attività finanziarie non correnti 8 334 352
Altre attività non correnti 9 3.420 3.991
Imposte anticipate 10 8.704 10.538
Totale attività non correnti 104.826 100.983
Attività correnti
Crediti verso clienti
11 40.545 35.131
Rimanenze 12 39.774 38.895
Altri crediti e attività correnti 13 7.337 8.016
Altre attività finanziarie correnti 14 2.801 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15 22.650 15.075
Totale attività correnti 113.107 97.117
TOTALE ATTIVITA' 217.933 198.100
(Migliaia di Euro)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' Note 31/12/2019 31/12/2018
Patrimonio netto
Capitale sociale 16 11.250 11.250
Altre riserve 16 49.367 43.931
Utile (Perdita) del periodo 16 6.048 4.671
Totale Patrimonio netto del Gruppo 66.665 59.852
Patrimonio netto di terzi 16 -332 -276
TOTALE PATRIMONIO NETTO 66.333 59.576
Passività non correnti
Debiti verso banche non correnti 17 50.991 23.055
Altre passività finanziarie non correnti 18 0 24.427
Passività non correnti per diritti d'uso 19 4.535 0
Fondi per rischi ed oneri 20 3.609 5.443
Piani a benefici definiti per i dipendenti 21 1.630 1.646
Passività fiscali differite 22 407 339
Passività per strumenti finanziari derivati 23 30 0
Totale passività non correnti 61.202 54.910
Passività correnti
Debiti verso le banche correnti 24 29.460 16.203
Altre passività finanziarie correnti 25 210 4.262
Passività correnti per diritti d'uso 26 1.992 0
Debiti verso fornitori 27 51.935 55.166
Debiti tributari 28 2.134 2.385
Altre passività correnti 29 4.667 5.598
Totale passività correnti 90.398 83.614
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 217.933 198.100

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione patrimoniale finanziaria consolidata sono evidenziati nell'apposito prospetto riportato nell'Allegato 2.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(Migliaia di Euro)
Note 31/12/2019 31/12/2018
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 30 191.852 188.079
Altri ricavi e proventi 31 601 1.482
Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e variazione rimanenze 32 -100.510 -93.092
Costi per servizi e per godimento beni di terzi 33 -38.049 -44.100
Costo del personale 34 -26.898 -28.150
Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri diversi di gestione 35 -2.288 -2.707
Margine operativo lordo 24.708 21.512
Ammortamenti e riduzioni di valore 36 -11.766 -10.243
Margine operativo netto 12.942 11.269
Proventi finanziari 37 117 138
Oneri finanziari 38 -4.112 -4.058
Utili (Perdite) su cambi 39 -718 -1.573
Proventi (Oneri) da joint venture valutate a patrimonio netto 40 285 -1.591
Utile (Perdita) prima delle imposte 8.514 4.185
Imposte 41 -2.532 348
Utile (Perdita) netto del Gruppo e dei terzi, di cui: 5.982 4.533
Interessi di terzi -66 -138
Utile (Perdita) netto del Gruppo 6.048 4.671
Utile (Perdita) base per azione (calcolato su 112.500.000 azioni) 42 0,0538 0,0415
Utile (Perdita) diluito per azione 0,0538 0,0415

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(Migliaia di Euro)
Note 31/12/2019 31/12/2018
Utile (perdita) netto del Gruppo e dei terzi: 5.982 4.533
Utili/Perdite che non saranno successivamente riclassificate a Conto Economico
Rimisurazione piani per dipendenti a benefici definiti (IAS 19) 18 -41 25
Totale Utili/Perdite che non saranno successivamente riclassificate a Conto
Economico
-41 25
Utili/Perdite che saranno successivamente riclassificate a Conto Economico
Valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio netto 6 878 -422
Fair Value derivati, variazione del periodo 23 -23 0
Differenze di cambio da conversione delle gestioni estere 14 -158 -942
Totale Utili/Perdite che saranno successivamente riclassificate a Conto
Economico
697 -1.364
Utili/Perdite rilevati direttamente a Patrimonio Netto al netto degli effetti
fiscali
656 -1.339
Totale Conto Economico Consolidato Complessivo del periodo 6.638 3.194
Utile (perdita) degli Azionisti della Capogruppo 6.694 3.271
Interessi di terzi -56 -77

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(Migliaia di Euro)
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 31/12/2019 31/12/2018
Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa
Utile (Perdita) ante-imposte del periodo 8.514 4.185
Rettifiche per:
Ammortamento di immobili, impianti e macchinari 4.075 4.752
Ammortamento di attività immateriali 5.558 5.491
Ammortamento di attività per diritti d'uso 2.133 0
Perdite (Utile) per cessione attività materiali ed immateriali -179 -106
Piani di incentivazione basati su azioni 119 0
Perdita per riduzione di valore dei crediti 85 91
Oneri finanziari netti 4.713 5.493
Proventi (Oneri) netti da partecipazioni valutate a patrimonio netto -285 1.591
Variazioni di: 24.733 21.497
Rimanenze -879 -2.332
Crediti commerciali ed altri crediti -4.305 -5.762
Debiti commerciali ed altri debiti -3.293 4.225
Fondi e benefici ai dipendenti -1.891 -7.236
Disponibilità liquide generate dall'attività operativa 14.365 10.392
Interessi pagati -4.443 -4.207
Interessi incassati 72 51
Imposte pagate -1.593 -667
Disponibilità liquide nette generate (assorbite) dall'attività operativa 8.401 5.569
Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento
Incassi dalla vendita di immobili, impianti e macchinari 354 110
Acquisto di immobili, impianti e macchinari -3.651 -3.128
Acquisto di immobilizzazioni immateriali -486 -168
Costi di sviluppo -4.881 -5.083
Disponibilità liquide nette assorbite dall'attività di investimento -8.664 -8.269
Free Cash Flow -263 -2.700
Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Erogazione (Rimborsi) dei finanziamenti a società collegate -2.760 0
Erogazione (Rimborsi) obbligazioni -28.286 -3.674
Erogazione (Rimborsi) dei finanziamenti a Medio Lungo Termine 36.815 -3.354
Variazione debiti bancari a breve 4.485 7.800
Rimborsi leasing IFRS 16 -2.260 0
Disponibilità liquide nette generate (assorbite) dall'attività di finanziamento 7.994 772
Incremento (Decremento) netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.731 -1.928
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio 15.075 17.779
Effetto della fluttuazione dei cambi sulle disponibilità liquide -156 -776
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 22.650 15.075
Altre informazioni 31/12/2019 31/12/2018
(Aumento)/Diminuzione nei crediti commerciali ed altri crediti verso parti correlate -1.443 -930
Aumento/(Diminuzione) nei debiti commerciali ed altri debiti verso parti correlate -1.838 -844

Ai fini di una migliore informativa ed una maggiore conformità ai requisiti del principio contabile internazionale IAS 7 sono state effettuate modifiche minori alla struttura del rendiconto finanziario, modifiche che hanno comportato la riesposizione dei dati comparativi.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONO NETTO CONSOLIDATO

(Migliaia di
Euro) Capitale
sociale
Riserva
Legale
Riserva
Straordinaria
e Altre
Riserva
Sovraprezzo
Azioni
Versamento
in conto
futuro
aumento di
Risultato
dell'esercizio
Patrimonio
netto del
Gruppo
Utile
(Perdita) di
Terzi
Capitale e
Riserve di
Terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 31
dicembre
2017
11.250 2.250 148 30.718 capitale
8.867
4.139 57.372 -437 -232 56.703
Effetto
applicazione
IFRS 9
-321 -321 -321
Saldo al 1
gennaio 2018
11.250 2.250 -173 30.718 8.867 4.139 57.051 -437 -232 56.382
Risultato
dell'esercizio
4.671 4.671 -138 4.533
Utile/Perdite
attuariali IAS
19
25 25 25
Differenza di
traduzione
-1.003 -1.003 61 -942
Valutazione a
Patrimonio
Netto delle
partecipazioni
Totale
utile/perdita
-422 -422 -422
complessivo
Altri movimenti
0 0 -1.400 0 0 4.671 3.271 -138 61 3.194
Destinazione -470 -470 470 0
risultato 4.139 -4.139 0 437 -437 0
Saldo al 31
dicembre
2018
11.250 2.250 2.096 30.718 8.867 4.671 59.852 -138 -138 59.576
Effetto
applicazione
IFRS 16
0 0
Saldo al 1
gennaio 2019
11.250 2.250 2.096 30.718 8.867 4.671 59.852 -138 -138 59.576
Risultato
dell'esercizio
6.048 6.048 -66 5.982
Utile/Perdite
attuariali IAS
19
-41 -41 -41
Differenza di
traduzione
-168 -168 10 -158
Valutazione a
Patrimonio
Netto delle
partecipazioni
Variazione
riserva cash
878 878 878
flow hedge
Totale
utile/perdita
-23 -23 -23
complessivo
Piani basati su
0 0 646 0 0 6.048 6.694 -66 10 6.638
azioni
Destinazione
119 119 119
risultato
Saldo al 31
4.671 -4.671 0 138 -138 0
dicembre
2019
11.250 2.250 7.532 30.718 8.867 6.048 66.665 -66 -266 66.333

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 GRUPPO LANDI RENZO

A) INFORMAZIONI GENERALI ED EVENTI SIGNIFICATIVI DELL'ESERCIZIO

Il Gruppo LANDI RENZO (anche il "Gruppo") è attivo da oltre sessant'anni nel settore dei sistemi di alimentazione per autotrazione progettando, producendo, installando e commercializzando sistemi ecocompatibili di alimentazione a GPL ed a metano (Settore "Automotive") e compressori per stazioni di rifornimento (Settore "Sistemi Gas Distribution e Compressed Natural Gas"), attraverso la joint venture SAFE & CEC S.r.l., consolidata dal Gruppo con il metodo del patrimonio netto.

Il Gruppo gestisce tutte le fasi del processo che conduce alla produzione ed alla vendita di sistemi di alimentazione per autotrazione e vende sia alle principali case automobilistiche a livello mondiale (clienti OEM) sia a rivenditori ed importatori indipendenti (clienti After Market).

La Capogruppo del Gruppo Landi Renzo è la Landi Renzo S.p.A. con sede legale in Cavriago (RE), nel seguito anche la "Capogruppo" o la "Società". La società è quotata alla Borsa di Milano nel segmento FTSE Italia STAR.

Informiamo che la Capogruppo non è sottoposta ad attività di direzione e coordinamento, e che il Gruppo Girefin SpA con sede a Milano è la società che redige il bilancio consolidato che include i dati della Landi Renzo SpA e delle sue società controllate. Tale bilancio consolidato è disponibile presso il registro delle imprese di Milano.

Il presente bilancio consolidato è sottoposto a revisione legale dei conti da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Eventi significativi dell'esercizio

Gli eventi significativi avvenuti nel corso dell'esercizio 2019 sono di seguito illustrati:

Rifinanziamento del Gruppo Landi Renzo

A fronte del continuo miglioramento delle performance economiche e finanziarie del Gruppo e delle favorevoli condizioni dei mercati finanziari in termini di costo del denaro, nel corso del primo semestre 2019 il management ha intrapreso importanti trattative con alcuni primari istituti finanziari con l'obiettivo di ottenere un nuovo finanziamento volto ad estinguere l'indebitamento finanziario esistente del Gruppo derivante dall'Accordo di Ottimizzazione sottoscritto nel marzo 2017 ed il Prestito Obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" codice ISIN IT0005107237, oltre ad ottenere una contestuale riduzione degli oneri finanziari.

In data 26 giugno 2019 la Landi Renzo S.p.A. congiuntamente a Lovato Gas S.p.A. e SAFE S.p.A., società controllate/collegate ancora rientranti nell'Accordo di Ottimizzazione, ha sottoscritto con gli istituti finanziari coinvolti nell'accordo la risoluzione formale dello stesso, prevedendo inoltre:

• il rimborso anticipato volontario dell'indebitamento finanziario esistente derivante dall'Accordo di Ottimizzazione;

• il mantenimento in essere a revoca delle linee di credito commerciali ed in conto corrente esistenti e delle altre garanzie da parte delle banche finanziatrici anche al di fuori dell'Accordo di Ottimizzazione. In pari data, la Società ha siglato con un pool di tre primarie banche (BPM - mandated lead arranger e bookrunner, Intesa Sanpaolo e Unicredit) un contratto di finanziamento a medio-lungo termine di durata quinquennale per un importo complessivo di Euro 65 milioni a condizioni economiche più favorevoli che consentirà una riduzione degli oneri finanziari rispetto a quelli attuali, oltre a migliorare il profilo di indebitamento del Gruppo. Le relative risorse finanziarie sono state utilizzate per il rimborso integrale dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione, avvenuto in data 28 giugno 2019, e del Prestito Obbligazionario, avvenuto in data 1 luglio 2019, per complessivi Euro 55 milioni. La parte residua sarà invece utilizzata per sostenere gli investimenti attuali e futuri.

B) CRITERI GENERALI DI REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO E ATTESTAZIONE DI CONFORMITA'

Attestazione di conformità ai principi contabili internazionali e base di presentazione

Il bilancio consolidato è stato predisposto in accordo con gli UE-IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Reporting Interpretations Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standard Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio consolidato, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002. Gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il bilancio consolidato di Landi Renzo S.p.A. al 31 dicembre 2019, è stato approvato ed autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2020.

Il bilancio consolidato è stato redatto in Euro, che rappresenta la valuta dell'ambiente economico prevalente in cui opera il Gruppo. I dati riportati nella Situazione Patrimoniale Finanziaria consolidata, nel Conto Economico consolidato e nel Conto Economico Complessivo consolidato di periodo sono espressi in migliaia di Euro, moneta funzionale della Società, così come i dati contenuti nel Rendiconto Finanziario consolidato, nel Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto consolidato e nelle presenti Note Illustrative. Gli arrotondamenti sono effettuati a livello di singolo conto contabile.

Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio e i relativi criteri di classificazione adottati dal Gruppo, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio:

  • la Situazione Patrimoniale Finanziaria consolidata è stata predisposta classificando le attività e le passività secondo il criterio "corrente/non corrente";
  • il Conto Economico Consolidato è stato predisposto separatamente dal Prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato, ed è stato predisposto classificando i costi operativi per natura, struttura ritenuta più rappresentativa rispetto alla struttura per destinazione, in quanto conforme alle modalità di reporting interno ed in linea con la prassi internazionale del settore;
  • il Conto Economico Complessivo Consolidato comprende, oltre al risultato dell'esercizio, le altre variazioni delle voci di patrimonio netto consolidato riconducibili a operazioni non poste in essere con gli azionisti della Società;
  • il Rendiconto Finanziario Consolidato è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti delle attività operative secondo il "metodo indiretto".

Emendamenti e principi contabili rivisti applicati per la prima volta dal Gruppo

I principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono coerenti con quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato dell'esercizio precedente, ad eccezione dell'adozione dei nuovi principi contabili, emendamenti, miglioramenti ed interpretazioni applicabili a partire dal 1° gennaio 2019 di seguito elencati.

Regolamento UE
di omologazione
Descrizione
Regolamento IFRS 16 Leases: il nuovo principio, che sostituisce lo IAS 17, fornisce una nuova
(UE) 2017/1986 definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un
bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando
quali discriminanti:
-
l'identificazione del bene,
il diritto di sostituzione dello stesso,
-
-
il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso
del bene e
-
il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.
Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti
di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease
anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre
la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low
value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi.
Regolamento Modifiche Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle: modifica
(UE) 2018/182 l'IFRS 1, l'IFRS 12 e lo IAS 28.
Regolamento IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions: ha
(UE) 2018/289 l'obiettivo di chiarire la contabilizzazioni di alcuni tipi di operazioni con pagamento
basato su azioni.
Regolamento Modifiche allo IAS 40 regarding transfers of investment property: l'emendamento
(UE) prevede le seguenti modifiche:
2018/400 i)
il paragrafo 57 dello IAS 40 viene modificato prevedendo che un'entità deve
trasferire una proprietà da, o a, la categoria di investimento immobiliare solo
quando c'è evidenza del cambio d'uso;
ii)
la lista degli esempi indicati nel paragrafo 57 (a) – (d) viene ridefinita come una
lista di esempi non esaustiva.
Tali modifiche non trovano applicazione nel bilancio consolidato del Gruppo.
Regolamento Modifiche all'IFRS 9 Financial Instruments: le modifiche al principio sono volte a
(UE) consentire la misurazione al costo ammortizzato o al fair value a conto economico
2018/498 complessivo di attività finanziarie caratterizzate da un'opzione di estinzione
anticipata con la cosiddetta "negative compensation".
Tali modifiche non trovano applicazione nel bilancio consolidato del Gruppo.
Regolamento IFRIC 22 — Foreign Currency Transactions and Advance Consideration: tratta delle
(UE) operazioni in valuta estera nel caso in cui un'entità riconosca una attività o una
2018/519 passività non monetaria proveniente dal pagamento o dall'incasso di un anticipo
prima che l'entità si riconosca il relativo asset, costo o ricavo. Quanto definito non
deve essere applicato alle imposte, ai contratti assicurativi o riassicurativi. Tale
IFRIC non trova applicazione nel bilancio consolidato del Gruppo.
Regolamento IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments: l'interpretazione fornisce
(UE) indicazioni su come riflettere nella contabilizzazione delle imposte sui redditi le
2018/1595 incertezze sul trattamento fiscale di un determinato fenomeno.

I principi contabili e le modifiche di principi contabili sopra indicati, ad eccezione dell'IFRS 16, non hanno comportato effetti di rilievo sul bilancio del Gruppo.

Il Gruppo ha applicato l'IFRS 16 – Leases a far data dal 1° gennaio 2019 utilizzando il metodo retrospettivo modificato ("modified retrospective approach"), rilevando la passività del leasing al valore attuale dei restanti pagamenti dovuti, attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale alla data di prima applicazione (qualora non fosse disponibile il tasso di interesse implicito), e rilevando l'attività per il diritto d'uso all'importo pari alla passività del leasing, rettificato per l'importo di eventuali risconti e ratei relativi al leasing.

L'utilizzo di tale metodologia non ha comportato la rideterminazione delle informazioni comparative e non ha generato effetti sul patrimonio netto del Gruppo.

Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non applicare il nuovo principio ai seguenti contratti:

  • contratti di leasing di breve periodo, ossia di durata inferiore o uguale ai 12 mesi;
  • contratti di leasing con attività sottostante di modesto valore (inferiori a Euro 5.000).

Il Gruppo non si è invece avvalso dell'espediente pratico previsto dal principio che consente di non applicare la nuova contabilizzazione ai leasing con durata inferiore ai 12 mesi dalla data di prima applicazione (1 gennaio 2019).

L'applicazione di tale principio ha comportato l'iscrizione a bilancio al 1 gennaio 2019 di attività per diritti d'uso per Euro 4.943 migliaia. Di seguito riportiamo gli effetti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 16 sulla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 1 gennaio 2019.

(Migliaia di Euro)
ATTIVITA' 01/01/2019 FTA IFRS 16 01/01/2019
Riesposto
Attività non correnti
Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 12.745 12.745
Costi di sviluppo 6.932 6.932
Avviamento 30.094 30.094
Altre attività immateriali a vita definita 14.039 14.039
Attività per diritti d'uso 0 4.943 4.943
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 22.292 22.292
Altre attività finanziarie non correnti 352 352
Altre attività non correnti 3.991 3.991
Imposte anticipate 10.538 10.538
Totale attività non correnti 100.983 4.943 105.926
Attività correnti
Crediti verso clienti 35.131 35.131
Rimanenze 38.895 38.895
Altri crediti e attività correnti 8.016 8.016
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.075 15.075
Totale attività correnti 97.117 0 97.117
TOTALE ATTIVITA' 198.100 4.943 203.043
(Migliaia di Euro)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
01/01/2019 FTA IFRS 16 01/01/2019
Riesposto
Patrimonio netto
Capitale sociale 11.250 11.250
Altre riserve 43.931 43.931
Utile (perdita) del periodo 4.671 4.671
Totale Patrimonio Netto del gruppo 59.852 0 59.852
Patrimonio netto di terzi -276 -276
TOTALE PATRIMONIO NETTO 59.576 0 59.576
Passività non correnti
Debiti verso banche non correnti 23.055 23.055
Altre passività finanziarie non correnti 24.427 24.427
Passività non correnti per diritti d'uso 0 3.207 3.207
Fondi per rischi ed oneri 5.443 5.443
Piani a benefici definiti per i dipendenti 1.646 1.646
Passività fiscali differite 339 339
Totale passività non correnti 54.910 3.207 58.117
Passività correnti
Debiti verso le banche correnti 16.203 16.203
Altre passività finanziarie correnti 4.262 4.262
Passività correnti per diritti d'uso 0 1.736 1.736
Debiti verso fornitori 55.166 55.166
Debiti tributari 2.385 2.385
Altre passività correnti 5.598 5.598
Totale passività correnti 83.614 1.736 85.350
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 198.100 4.943 203.043

Di seguito riportiamo gli effetti sul conto economico consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019.

(Migliaia di Euro)
31/12/2019 31/12/2018
Consolidato Landi
Renzo
Adjustment
IFRS 16
Consolidato Landi
Renzo a parità di
principi
Consolidato Landi
Renzo
Ricavi delle vendite e delle
prestazioni 191.852 191.852 188.079
Altri Ricavi e Proventi 601 601 1.482
Costi Operativi -167.745 -2.260 -170.005 -168.049
Margine operativo lordo 24.708 -2.260 22.448 21.512
Ammortamenti e riduzioni di valore -11.766 2.134 -9.632 -10.243
Margine operativo netto 12.942 -126 12.816 11.269
Proventi (oneri) finanziari e differenze
cambio
-4.713 176 -4.537 -5.493
Utile (perdita) da partecipazioni
valutate con il metodo del patrimonio
netto
285 285 -1.591
Utile (Perdita) prima delle imposte 8.514 50 8.564 4.185
Imposte correnti e differite -2.532 -14 -2.546 348
Utile (Perdita) netto del Gruppo e
dei terzi, di cui:
5.982 36 6.018 4.533
Interessi di terzi -66 -66 -138
Utile (Perdita) netto del Gruppo 6.048 36 6.084 4.671

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

Nella tabella che segue sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, le modifiche di principi ed interpretazioni già in vigore, la cui applicazione obbligatoria decorre a partire dal 1° gennaio 2020 o data successiva.

Regolamento UE
di omologazione
Descrizione
Regolamento Lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 28 Investments in Associates and Joint
(UE) 2019/237 Ventures al fine di favorirne l'implementazione. Le modifiche sono volte a chiarire
che ai crediti a lungo termine verso una società collegata o joint venture che, nella
sostanza, fanno parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture si
applica l'IFRS 9.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2020.
Regolamento Lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 19 Plan Amendment, Curtailment or
(UE) 2019/402 Settlement che chiarisce la metodologia di determinazione del costo relativo alle
prestazioni di lavoro correnti e gli interessi netti quando si verifica una modifica nel
piano a benefici definiti. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno
inizio dal 1° gennaio 2020. È consentita l'applicazione anticipata.
Regolamento Lo IASB ha pubblicato gli Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle, che
(UE) 2019/412 includono modifiche allo IAS 12 Income Taxes, allo IAS 23 Borrowing Costs, all'IFRS
3 Business Combination e all' IFRS 11 Joint Arrangements.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2020.
Regolamento Lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 e IAS 8 che ha l'obiettivo di chiarire
(UE) 2019/2104 la definizione di "materiale" al fine di aiutare le società a valutare se un'informazione
è da includere in bilancio.
Le modifiche si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2020. È tuttavia consentita
l'applicazione anticipata.
Regolamento Lo IASB ha pubblicato l'emendamento IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7 "Interest Rate
(UE) 2020/34 Benchmark Reform" che modifica le disposizioni in tema di hedge accounting dell'IFRS
9 e dello IAS 39.
Le modifiche si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2020.

Il Gruppo sta valutando gli effetti che l'applicazione di tali principi potrà avere sul proprio bilancio. Il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicazione anticipata.

Lo IASB ha apportato modifiche ad altri principi contabili internazionali precedentemente emanati e ha pubblicato nuovi principi contabili internazionali, per i quali non è ancora stato completato il processo di omologazione.

Data Pubblicazioni IAS
30 gennaio 2014 L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha
deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio
contabile sui "rate-regulated activities".
L'IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di
continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti
principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che già
applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che l'effetto
della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre voci.
18 maggio 2017 Lo IASB ha pubblicato l'IFRS 17 Insurance Contracts. Lo standard mira a migliorare
la comprensione da parte degli investitori, ma non solo, dell'esposizione al rischio,
della redditività e della posizione finanziaria degli assicuratori. L'IFRS 17 sostituisce
l'IFRS 4, emesso nel 2004 come interim Standard ed entrerà in vigore a partire dal 1°
gennaio 2021, ma è consentita l'applicazione anticipata.
Tale principio non risulta applicabile al Gruppo.
22 ottobre 2018 Lo IASB ha pubblicato l'emendamento all'IFRS 3 Business Combinations che ha
l'obiettivo di aiutare a determinare se una transazione è un'acquisizione di un
business o di un gruppo di attività che non soddisfa la definizione di business
dell'IFRS 3.
Le modifiche si applicheranno alle acquisizioni successive al 1° gennaio 2020. È
tuttavia consentita l'applicazione anticipata.
23 gennaio 2020 Lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 "Presentation of Financial
Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" con l'obiettivo di
chiarire come classificare i debiti e le altre passività tra quelli a breve o lungo
termine.
Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2022 ma è comunque consentita
un'applicazione anticipata.

Il Gruppo sta valutando gli effetti che l'applicazione di tali principi potrà avere sul proprio bilancio.

C) PRINCIPI DI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili descritti di seguito sono stati applicati in modo omogeneo per tutti i periodi inclusi nel presente bilancio consolidato e da tutte le entità del Gruppo.

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio Consolidato include il bilancio di esercizio della Società e delle società controllate, approvati dagli organi amministrativi delle singole società opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili adottati dalla Società. Si segnala che tutte le società del Gruppo chiudono il proprio esercizio al 31 dicembre tranne la società indiana Officine Lovato Private Limited che consuntiva il proprio bilancio d'esercizio al 31 marzo, per la quale è stata predisposta una situazione patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2019, utilizzata per la predisposizione del presente bilancio consolidato. Le società incluse nell'area di consolidamento sono dettagliate nel successivo paragrafo "Area di consolidamento".

Società controllate

Le società controllate sono le imprese in cui il Gruppo è esposto, o ha diritto a partecipare alla variabilità dei relativi ritorni economici ed è in grado di esercitare il proprio potere decisionale sulle attività rilevanti della partecipata in modo da influenzare tali ritorni. L'esistenza del controllo è verificata ogni volta che fatti e circostanze indicano una variazione in uno o più dei tre elementi qualificanti il controllo. Generalmente si presume l'esistenza del controllo quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto, tenendo in considerazione anche quelli potenziali immediatamente esercitabili o convertibili.

Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese controllate sono assunti linea per linea, a partire dalla data in cui la Capogruppo ne assume il controllo diretto o indiretto (ossia per il tramite di una o più altre controllate) e fino alla data in cui tale controllo cessa di esistere, attribuendo, ove applicabile, ai soci di minoranza la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza, evidenziando le stesse separatamente in apposite voci del patrimonio netto e del Conto Economico complessivo consolidato. In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.

Differentemente, la cessione di quote che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a Conto Economico:

  • dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta;
  • dell'effetto della rimisurazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value;
  • degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del risultato complessivo relativi alla ex controllata per i quali sia previsto il rigiro a Conto Economico, ovvero in caso non sia previsto il rigiro a Conto Economico a utili (perdite) portate a nuovo.

Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione della partecipazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi del valore dell'utile o perdita d'esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente nella Situazione Patrimoniale Finanziaria, nel Conto Economico e nel Conto Economico Complessivo. Le variazioni della quota di partecipazione del Gruppo in una entità controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni effettuate tra soci.

Operazioni infragruppo

Gli utili derivanti da operazioni realizzate tra società consolidate integralmente, non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, le garanzie, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate.

In particolare sono stati eliminati gli utili non ancora realizzati con terzi derivanti da operazioni fra società del Gruppo, inclusi quelli derivanti dalla valutazione alla data di bilancio delle rimanenze di magazzino.

Gli utili e le perdite non ancora realizzati verso terzi, derivanti da transazioni con società valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono eliminati per la quota di competenza del Gruppo.

Società collegate

Le società collegate sono imprese in cui il Gruppo esercita un'influenza notevole sulla determinazione delle scelte amministrative e gestionali, pur non avendone il controllo o il controllo congiunto. Generalmente si presume l'esistenza d'influenza notevole quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, tra il 20% ed il 50% dei diritti di voto.

Le partecipazioni in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:

  • (i) il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dal Gruppo e comprende, ove applicabile, l'iscrizione dell'eventuale avviamento individuato al momento della acquisizione;
  • (ii) gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati nel Conto Economico del bilancio consolidato dalla data in cui l'influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo è rilevata in un apposito fondo solo nel caso in cui il Gruppo si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società partecipate non determinate dal risultato di Conto Economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di patrimonio netto del Gruppo;
  • (iii) gli utili non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Società e società controllate o società partecipate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle società partecipate. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.
  • (iv) nel caso in cui una società collegata rilevi una rettifica con diretta imputazione a patrimonio netto, il Gruppo rileva anche in questo caso la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione quando è applicabile nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto.

Joint venture

Le joint venture sono imprese in cui il Gruppo esercita un controllo congiunto, basato sui diritti di voto esercitabili, conformemente ad accordi contrattuali, patti parasociali o allo statuto delle società.

Le partecipazioni in joint venture sono consolidate con il metodo del patrimonio netto, così come descritto alla precedente "Società collegate", a partire dalla data in cui si verifica il controllo congiunto e fino alla data in cui tale controllo viene meno.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha in essere tre joint venture, di cui una non consolidata per irrilevanza.

Conversione dei bilanci delle imprese estere

I bilanci in valuta delle società controllate estere sono convertiti in moneta di conto del bilancio consolidato, adottando per la Situazione Patrimoniale e Finanziaria il cambio del giorno di chiusura dell'esercizio e per il Conto Economico il cambio medio dell'anno. Le conseguenti differenze cambio sono rilevate tra le altre componenti del Conto Economico Complessivo e incluse nella riserva di conversione.

Le regole di traduzione dei bilanci delle società, espressi in valuta diversa dall'Euro, sono le seguenti:

  • (i) le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • (ii) i costi ed i ricavi sono convertiti al cambio medio del periodo;
  • (iii) la "riserva di conversione" accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche a un tasso di cambio differente da quello di chiusura che quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti d'apertura a un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo;
  • (iv) l'avviamento e gli aggiustamenti derivanti dal fair value correlati all'acquisizione di un'entità estera sono trattati come attività e passività dell'entità estera e tradotti al cambio di fine periodo.

Gli utili e le perdite su cambi derivanti da crediti o debiti verso gestioni estere, il cui incasso o pagamento non è né pianificato né probabile nel prevedibile futuro, vengono considerati parte dell'investimento netto in gestioni estere e sono contabilizzati tra le altre componenti del Conto Economico Complessivo e presentati nel patrimonio netto nella riserva di conversione.

Nella tabella sotto riportata sono indicati i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa dall'Euro.

Cambio (Valuta contro euro) Al 31/12/2019 Medio 2019 Al 31/12/2018 Medio 2018
Real – Brasile 4,516 4,413 4,444 4,308
Renminbi – Cina 7,821 7,736 7,875 7,808
Rial – Iran 47.183,000 47.017,949 48.090,000 48.209,900
Rupia Pakistana – Pakistan 173,959 168,318 160,115 143,282
Zloty – Polonia 4,257 4,298 4,301 4,261
Leu – Romania 4,783 4,745 4,664 4,654
Dollaro – USA 1,123 1,120 1,145 1,181
Peso – Argentina 67,275 53,823 43,159 32,909
Rupia – India 80,187 78,836 79,730 80,733

TERRENI, IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRE ATTREZZATURE

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all'uso.

Il valore d'iscrizione delle attività materiali è successivamente rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa, e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata.

Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del "component approach". Gli eventuali oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisto e alla produzione di attività materiali sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della vita utile del bene cui fanno riferimento.

Le aliquote di ammortamento annuali utilizzate sono le seguenti:

Categorie Periodo di
ammortamento
Aliquote di
ammortamento
Terreni Vita utile indefinita
Fabbricati Quote costanti da 3 - 20%
Impianti e macchinari Quote costanti da 10 - 20%
Attrezzature industriali e commerciali Quote costanti da 10 – 25%
Altri beni Quote costanti da 12 – 33%

Il valore residuo e la vita utile di un'attività materiale vengono rivisti almeno annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio. In base all'analisi effettuata dal management non è stato necessario modificare le vite utili rispetto a quelle applicate nel precedente esercizio.

I costi sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono addebitati integralmente al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa sono attribuiti alle immobilizzazioni materiali cui si riferiscono, quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene, ed ammortizzati in relazione alla residua vita utile dei cespiti.

I costi capitalizzati per migliorie su immobili di terzi in affitto sono classificati fra gli immobili ed ammortizzati al minore fra la residua utilità economica della miglioria e la durata residua del contratto sottostante.

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, costruzione o produzione di un'immobilizzazione materiale sono rilevati a Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti in accordo con il trattamento contabile di riferimento previsto dallo IAS 23.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali viene sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore con le modalità descritte al paragrafo "Riduzione di valore delle attività".

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

ATTIVITA' IMMATERIALI

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono inizialmente rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo. Le attività immateriali sono ammortizzate in quote costanti lungo la loro stimata vita utile; le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l'attuale vita utile differisce da quella stimata in precedenza. La vita utile stimata dal Gruppo per le varie categorie di attività immateriali, valida per tutti i periodi presentati, è riportata di seguito.

Categorie Vita utile
Costi di sviluppo 3 anni
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno da 3 a 10 anni
Software, licenze e altri da 3 a 5 anni
Marchi da 7 a 18 anni

COSTI DI SVILUPPO

I costi relativi all'attività di ricerca e sviluppo sono imputati al Conto Economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti, ad eccezione dei costi di sviluppo iscritti tra le attività immateriali laddove sono soddisfatte le condizioni previste dallo IAS 38, di seguito riportate:

  • il progetto è chiaramente identificato ed i costi a esso riferiti sono identificabili e misurabili in maniera attendibile;
  • è dimostrata la fattibilità tecnica del prodotto;
  • vi è evidenza dell'intenzione da parte del Gruppo di completare il progetto di sviluppo e di vendere i beni generati dal progetto;
  • esiste un mercato potenziale o, in caso di uso interno, è dimostrata l'utilità dell'immobilizzazione immateriale per la produzione dei beni generati dal progetto;
  • sono disponibili le risorse tecniche e finanziarie necessarie per il completamento del progetto.

Il periodo di ammortamento comincia solo quando la fase di sviluppo viene chiusa ed il risultato, generato dal progetto, è commercializzabile e si esaurisce generalmente in tre esercizi, sulla base della stimata durata dei benefici collegati al prodotto sviluppato. Le spese di sviluppo capitalizzate sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e delle eventuali perdite per riduzione di valore cumulate.

AVVIAMENTO

L'avviamento derivante da operazioni di aggregazione aziendale, successive al 1° gennaio 2005, è inizialmente iscritto al costo, e rappresenta l'eccedenza del costo d'acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell'acquirente del fair value netto riferito ai valori identificabili delle attività e delle passività attuali e potenziali.

L'avviamento derivante da acquisizioni effettuate precedentemente al 1° gennaio 2005 è iscritto al valore registrato a tale titolo nell'ultimo bilancio redatto sulla base dei precedenti principi contabili (31 dicembre 2004), previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.

In sede di prima adozione degli IFRS non si è infatti, come consentito dall'IFRS 1, proceduto a riconsiderare le operazioni di acquisizione effettuate anteriormente al 1° gennaio 2005.

Alla data di acquisizione, l'eventuale avviamento emergente viene allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (anche cash generating units "CGU") che ci si attende beneficeranno degli effetti sinergici derivanti dall'acquisizione. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento essendo riconosciuto come un'attività immateriale a vita indefinita non è più ammortizzato e viene decrementato delle eventuali perdite di valore accumulate, determinate con le modalità descritte nel seguito.

L'avviamento viene sottoposto a un'analisi di recuperabilità individuando le unità generatrici dei flussi finanziari che beneficiano delle sinergie dell'acquisizione, con cadenza almeno annuale, ovvero anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore. I flussi finanziari sono attualizzati al costo del capitale in funzione dei rischi specifici della stessa unità. Una perdita di valore è iscritta qualora dalla verifica dei flussi finanziari attualizzati emerga che il valore recuperabile della CGU sia inferiore al valore contabile ed è imputata prioritariamente all'avviamento.

L'eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna CGU di produrre flussi finanziari sufficienti a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte della CGU sia inferiore al valore di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore. Tale perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano meno i motivi che l'hanno generata.

ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI

Le altre attività immateriali a vita utile definita acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono inizialmente rilevate al costo di acquisto o di produzione.

I costi sostenuti successivamente, relativi ad immobilizzazioni immateriali, sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri della specifica attività capitalizzata ed ammortizzati in base ai criteri suesposti in accordo con i beni cui si riferiscono.

ATTIVITA' PER DIRITTI D'USO

Un contratto è, o contiene, un leasing se conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Ogni componente del leasing è separata dalle altre componenti contrattuali, a meno che il Gruppo applichi l'espediente pratico di cui al paragrafo 15 dell'IFRS 16 che consente al locatario di scegliere, per ogni classe di attività sottostante, di non separare le altre componenti e di contabilizzarle congiuntamente alle componenti del leasing.

La durata del leasing è determinata come il periodo non annullabile del leasing, a cui vanno aggiunti entrambi i seguenti periodi:

  • periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e
  • periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing, se il locatario ha la ragionevole certezza di non esercitare l'opzione.

Nel valutare se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare o meno tali opzioni sono considerati tutti i fatti e le circostanze pertinenti che creano un incentivo economico per il locatario nella propria valutazione. Il locatario deve rideterminare la durata del leasing in caso di cambiamento del periodo non annullabile del leasing.

Alla data di decorrenza del contratto il Gruppo rileva l'attività per diritto d'uso e la relativa passività per leasing. Alla data di decorrenza del contratto l'attività per diritto d'uso è valutata al costo. Il costo dell'attività per diritto d'uso comprende:

  • l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing;
  • i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti;
  • i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario;
  • la stima dei costi che il locatario dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni contrattuali.

Alla data di decorrenza del contratto il locatario deve valutare la passività per leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing includono i seguenti importi:

  • i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere;
  • i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza;
  • gli importi che si prevede il locatario dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo;
  • il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione;
  • i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del locatario dell'opzione di risoluzione del leasing.

I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale, ossia il tasso di interesse incrementale che la società dovrebbe pagare per ottenere un finanziamento della medesima durata e ammontare del contratto di locazione.

Successivamente alla rilevazione iniziale, l'attività per diritto d'uso è valutata al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle riduzioni di valore accumulate, rettificato per tener conto di eventuali rideterminazioni della passività del leasing.

Successivamente alla rilevazione iniziale, la passività per leasing è valutata:

  • aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività per leasing;
  • diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti dovuti per i leasing effettuati;
  • rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del contratto o della revisione dei pagamenti dovuti per i leasing fissi nella sostanza.

In caso di modifiche del leasing che non si configurano come un leasing separato, l'attività per diritto d'uso viene rideterminata, in coerenza con la variazione della passività per leasing alla data della modifica. La passività per leasing viene rideterminata in base alle nuove condizioni previste dal contratto di locazione, utilizzando il tasso di attualizzazione alla data della modifica.

Si precisa che il Gruppo si avvale di due esenzioni previste dall'IFRS 16, con riferimento:

  • (i) ai leasing a breve termine, ossia ai contratti di leasing che hanno una durata pari o inferiore a 12 mesi;
  • (ii) ai leasing di attività di modesto valore (ossia di valore inferiore a Euro 5.000).

In tali casi, non viene rilevata l'attività consistente nel diritto di utilizzo e la relativa passività per leasing, e i pagamenti dovuti per il leasing sono rilevati a conto economico.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITA'

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita utile definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a Conto Economico.

Un'attività materiale o immateriale subisce una riduzione di valore nel caso in cui non si sia in grado di recuperare, attraverso l'uso o la cessione, il valore contabile a cui tale attività è iscritta in bilancio. Pertanto l'obiettivo della verifica (impairment test) prevista dallo IAS 36 è di assicurare che le immobilizzazioni materiali e immateriali non siano iscritte ad un valore superiore al loro valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività o dall'unità generatrice di flussi finanziari cui l'attività appartiene. I flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell'attività.

Nell'applicare il metodo il management utilizza diverse assunzioni, incluse le stime delle variazioni del fatturato, del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni del capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto) che concorrono alla definizione di un piano a medio termine, specificatamente finalizzato alla effettuazione di un test di impairment, aggiornato con cadenza almeno annuale ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo.

Se il valore contabile eccede il valore di recupero, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari cui appartengono sono svalutate fino a rifletterne il valore di recupero. Tali perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico.

L'impairment test viene effettuato quando si verificano condizioni di carattere interno o esterno all'impresa che facciano ritenere che le attività abbiano subito riduzioni di valore. Nel caso dell'avviamento o di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita l'impairment test viene effettuato almeno annualmente. Se vengono meno le condizioni che hanno portato alla perdita di valore, viene operato il ripristino del valore stesso proporzionalmente sui beni precedentemente svalutati fino a raggiungere, come livello massimo, il valore che tali beni avrebbero avuto, al netto degli ammortamenti calcolati sul costo storico, in assenza di precedenti perdite di valore. I ripristini di valore sono rilevati a Conto Economico. Il valore dell'avviamento svalutato in precedenza non viene ripristinato.

PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' CONTROLLATE, COLLEGATE E JOINT VENTURES

Le partecipazioni in società controllate, non consolidate per la scarsa significatività, sono valutate con il metodo del costo comprensivo degli oneri ad esse direttamente attribuibili rettificato delle perdite di valore. Qualora vi sia evidenza di eventi indicatori di riduzioni di valore, il valore delle partecipazioni è assoggettato ad impairment test secondo quanto disposto dallo IAS 36. Il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione.

Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il costo viene iscritto fra i fondi, nella misura in cui vi sia un obbligo legale o implicito o l'intenzione di risponderne.

Le partecipazioni in joint venture sono rappresentate da società per le quali esiste alla data di formazione del bilancio un accordo tramite il quale sono vantati diritti simili sulle attività nette piuttosto che diritti sulle attività ed obbligazioni per le passività.

Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

ALTRE ATTIVITA' FINANZIARE CORRENTI E NON CORRENTI

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie devono essere classificate in una delle tre categorie sotto indicate sulla base dei seguenti elementi:

  • il modello di business dell'entità per la gestione delle attività finanziarie;
  • le caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie vengono successivamente cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

• l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Hold to Collect"); e

• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

All'atto della rilevazione iniziale tali attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita dell'attività finanziaria (Business model "Hold to Collect and Sell"); e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

Sono incluse nella presente categoria le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le interessenze azionarie non di controllo, collegamento e controllo congiunto, sono valutate al fair value, e gli importi rilevati con contropartita il conto economico complessivo non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia quando le più recenti informazioni per valutare il fair value sono insufficienti, oppure se vi è un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value e il costo rappresenta la migliore stima del fair value in tale gamma di valori.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute per la negoziazione e i contratti derivati non classificabili come di copertura.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Alle date di riferimento successive sono valorizzate al fair value e gli effetti di valutazione sono imputati nel conto economico.

Riduzione di valore di attività finanziarie

In accordo con le disposizioni dell'IFRS 9, il Gruppo applica un approccio semplificato per stimare le perdite attese su crediti su tutto l'arco della vita dello strumento e tiene in considerazione la sua esperienza storicamente maturata riguardo le perdite su crediti, corretta sulla base di fattori prospettivi specifici della natura dei crediti del Gruppo e del contesto economico.

In sintesi, il Gruppo valuta le perdite attese delle attività finanziarie in modo che rifletta:

• un importo obiettivo e ponderato in base alle probabilità determinato valutando una gamma di possibili risultati;

• il valore temporale del denaro; e

• informazioni ragionevoli e dimostrabili che sono disponibili senza eccessivi costi o sforzi alla data di riferimento del bilancio su eventi passati, condizioni attuali e previsioni delle condizioni economiche future.

L'attività finanziaria è deteriorata quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria. Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi:

a) significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;

b) una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata;

c) per ragioni economiche o contrattuali relative alle difficoltà finanziarie del debitore, il creditore estende al debitore una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;

d) sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;

e) la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; o

f) l'acquisto o la creazione dell'attività finanziaria con grossi sconti che riflettono le perdite su crediti sostenute.

Per le attività finanziarie contabilizzate con il criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico.

RIMANENZE

Alla voce rimanenze sono classificate le materie prime e i materiali utilizzati nel processo di produzione, i prodotti semilavorati, i ricambi e i prodotti finiti.

Le rimanenze sono valutate al minor valore tra il costo di acquisto o di fabbricazione, comprensivo degli oneri accessori, determinato secondo il metodo del FIFO, ed il valore di presunto realizzo desumibile dall'andamento di mercato.

La valutazione delle rimanenze include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti di produzione variabili e fissi, determinati sulla base della normale capacità produttiva.

Ove necessario, sono stati calcolati dei fondi svalutazione per le rimanenze obsolete o di lento rigiro tenuto conto della loro futura possibilità di utilizzo o di realizzo.

CREDITI COMMERCIALI

I crediti sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value. Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi ed il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Il fondo svalutazione crediti, determinato al fine di valutare i crediti al loro effettivo valore di realizzo, accoglie le svalutazioni effettuate per tener conto dell'obiettiva evidenza di indicatori di riduzione di valore dei crediti commerciali. Le svalutazioni, che risultano basate sulle informazioni più recenti disponibili e sulla miglior stima degli amministratori, sono effettuate in modo tale che le attività oggetto delle stesse siano ridotte in misura tale da risultare pari al valore attualizzato dei flussi di cassa ottenibili in futuro.

ALTRI CREDITI ED ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

Gli altri crediti e le altre attività finanziarie correnti sono valutate, al momento della prima iscrizione, al fair value. Successivamente tali crediti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione.

Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzione di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

ELIMINAZIONE DI ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente quando è soddisfatta una delle seguenti condizioni:

  • il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa dall'attività è scaduto;
  • il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici connessi all'attività;

• il Gruppo non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici connessi all'attività finanziaria ma ne ha ceduto il controllo.

Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sono estinte, ossia quando l'obbligazione contrattuale è adempiuta, cancellata o prescritta. Uno scambio di strumenti di debito con termini contrattuali sostanzialmente diversi, deve essere contabilizzato come un'estinzione della passività finanziaria originaria e la rilevazione di una nuova passività finanziaria. Analogamente una variazione sostanziale dei termini contrattuali di una passività finanziaria esistente, anche parziale, deve essere contabilizzata come un'estinzione della passività finanziaria originaria e la rilevazione di una nuova passività finanziaria.

CESSIONE DI CREDITI

Il Gruppo può avvalersi dello strumento della cessione di una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring. Le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedendo una franchigia da parte del cedente o implicando il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti.

Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IFRS 9 per l'eliminazione dal bilancio delle attività finanziarie, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.

Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IFRS 9 rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio come Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla Situazione Patrimoniale Finanziaria del Gruppo.

Si precisa che le società del Gruppo al 31 dicembre 2019 hanno effettuato unicamente cessioni di crediti commerciali pro-soluto aventi tutti i requisiti imposti dallo IFRS 9 per la derecognition degli stessi.

DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce relativa alle disponibilità liquide e mezzi equivalenti include, prevalentemente, i depositi a vista con le banche, nonché le disponibilità di cassa e gli altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni). Le disponibilità liquide sono valutate al fair value, che generalmente coincide con il loro valore nominale; le eventuali variazioni sono rilevate a Conto Economico.

Ai fini della rappresentazione dei flussi di cassa dell'esercizio, in sede di redazione del Rendiconto Finanziario, i debiti bancari a breve termine sono rappresentati tra i flussi di cassa delle attività di finanziamento, essendo gli stessi riconducibili principalmente ad anticipazioni bancarie ed a prestiti bancari a breve termine.

CAPITALE SOCIALE E ALTRE VOCI DI PATRIMONIO NETTO

(i) Capitale sociale

Il capitale sociale è costituito dalle azioni ordinarie della Capogruppo in circolazione.

I costi relativi all'emissione di nuove azioni o opzioni sono classificati nel patrimonio netto (al netto del beneficio fiscale ad essi collegato) come deduzione dei proventi derivanti dall'emissione di tali strumenti. Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti (azioni proprie) sono dedotti direttamente dal patrimonio netto alla voce denominata "Altre riserve". Nessun utile o perdita viene rilevato nel Conto Economico all'acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie.

Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all'operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.

(ii) Riserva legale e altre riserve

La riserva legale deriva dalla destinazione di parte del risultato di esercizio delle società del Gruppo (il 5% ogni anno fintanto che la stessa non abbia raggiunto il 20% del capitale sociale) ed è utilizzabile esclusivamente per copertura perdite. Le altre riserve includono le riserve di utili e di capitale a destinazione specifica, i risultati economici di esercizi precedenti per la parte non distribuita né accantonata a riserva, nonché le riserve generatasi in base all'applicazione degli IFRS.

FONDI RISCHI E ONERI

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per far fronte ad obbligazioni attuali, legali o implicite, derivanti da eventi passati dei quali alla chiusura del periodo può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione. I fondi per rischi e oneri sono iscritti se è probabile che si manifestino tali oneri. L'eventuale variazione di stima degli accantonamenti è riflessa nel Conto Economico nel periodo in cui avviene.

Se una passività è considerata possibile non si procede allo stanziamento di un fondo rischi e viene unicamente fornita adeguata informativa nelle presenti note al bilancio.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e la data delle uscite di cassa connesse all'obbligazione può essere determinata in modo attendibile, il costo stimato è oggetto di attualizzazione ad un tasso che riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Il fondo garanzia prodotti viene rilevato al momento della vendita dei beni o della prestazione dei servizi sottostanti. L'accantonamento è determinato sulla base dei dati storici delle garanzie e attraverso la ponderazione della probabilità associata ai possibili risultati.

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di Conto Economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività, in contropartita all'attività a cui si riferisce.

BENEFICI PER I DIPENDENTI

I benefici a breve termine sono rappresentati da salari, stipendi, relativi oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.

I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani con contribuzione definita e piani con benefici definiti.

Nei piani con contribuzione definita gli oneri contributivi sono imputati al Conto Economico quando essi sono sostenuti, in base al relativo valore nominale.

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono rappresentati dalle quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 per i dipendenti del Gruppo. Essi sono valutati secondo lo IAS 19, utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti.

Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro, utilizzando ipotesi demografiche (come ad esempio il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come ad esempio il tasso di sconto e gli incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base dell'anzianità maturata rispetto all'anzianità totale e rappresenta una ragionevole stima dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro. Il tasso di attualizzazione utilizzato deriva dalla curva dei tassi su obbligazioni AA alla data di chiusura dell'esercizio.

Gli utili e perdite attuariali che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività netta per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo. Gli interessi netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono invece rilevati a Conto Economico.

Piani a contribuzione definita

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali l'entità versa dei contributi fissi a una entità distinta e non ha un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi. I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel Conto Economico negli esercizi in cui i dipendenti prestano la loro attività lavorativa; i contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.

PIANI BASATI SU AZIONI

Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione.

Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione.

Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione.

Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione.

Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Quando i diritti includono una condizione di mercato o a una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.

Si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

DEBITI COMMERCIALI

I debiti commerciali sono iscritti al fair value del corrispettivo iniziale ricevuto in cambio e successivamente valutati al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati.

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting quando:

  • gli elementi coperti e gli strumenti di copertura soddisfano i requisiti di ammissibilità;
  • all'inizio della relazione di copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi del Gruppo nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura;
  • la relazione di copertura soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia:
  • esiste una relazione economica fra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
  • l'effetto del rischio credito non è dominante rispetto alle variazioni associate al rischio coperto;
  • il rapporto di copertura (hedge ratio) definito nella relazione di copertura è rispettato, anche attraverso azioni di ribilanciamento ed è coerente con la strategia di gestione dei rischi adottata dal Gruppo.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Quando uno strumento finanziario derivato è designato come strumento di copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, la parte efficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte efficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato che viene rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo è limitata alla variazione cumulata del fair value dello strumento coperto (al valore attuale) dall'inizio della copertura. La parte inefficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se la copertura cessa di soddisfare i criteri di ammissibilità o lo strumento di copertura è venduto, giunge a scadenza o è esercitato, la contabilizzazione delle operazioni di copertura cessa prospetticamente. Quando cessa la contabilizzazione delle operazioni di copertura per le coperture di flussi finanziari, l'importo accumulato nella riserva di copertura dei flussi finanziari rimane nel patrimonio netto fino a quando, nel caso di copertura di un'operazione che comporta la rilevazione di un'attività o una passività non finanziaria, è incluso nel costo dell'attività o della passività non finanziaria al momento della rilevazione iniziale o, nel caso delle altre coperture di flussi finanziari, è riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio nello stesso esercizio o negli stessi esercizi in cui i flussi finanziari futuri attesi coperti hanno un effetto sull'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se non si prevedono più futuri flussi finanziari coperti, l'importo deve essere riclassificato immediatamente dalla riserva per la copertura di flussi finanziari e dalla riserva per i costi della copertura a Conto Economico.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI E NON CORRENTI, DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITA'

I debiti finanziari a breve e a lungo termine e le altre passività a breve e a lungo termine sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value. Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa connessi alla passività e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

La voce "Debiti tributari" include tutte quelle passività nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria esigibili o compensabili finanziariamente a breve termine connesse alle imposte dirette e indirette.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI

I ricavi da contratti con i clienti sono rilevati quando si verificano le seguenti condizioni:

  • è stato identificato il contratto con il cliente;
  • sono state identificate le obbligazioni contrattuali ("performance obligations") contenute nel contratto;
  • è stato determinato il prezzo;
  • il prezzo è stato allocato alle singole obbligazioni contrattuali contenute nel contratto;
  • è stata soddisfatta l'obbligazione contrattuale contenuta nel contratto.

Il Gruppo rileva i ricavi da contratti con i clienti quando adempie l'obbligazione contrattuale trasferendo al cliente il bene o servizio (ossia l'attività). L'attività è trasferita quando il cliente ne acquisisce il controllo. Il Gruppo trasferisce il controllo del bene o servizio nel corso del tempo, e pertanto adempie l'obbligazione contrattuale e rileva i ricavi nel corso del tempo, se è soddisfatto uno dei seguenti criteri:

  • il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalla prestazione dell'entità man mano che quest'ultima la effettua;
  • la prestazione del Gruppo crea o migliora l'attività che il cliente controlla man mano che l'attività è creata o migliorata;
  • la prestazione del Gruppo non crea un'attività che presenta un uso alternativo per il Gruppo e il Gruppo ha il diritto esigibile al pagamento della prestazione completata fino alla data considerata.

Se l'obbligazione contrattuale non è adempiuta nel corso del tempo, l'obbligazione contrattuale è adempiuta in un determinato momento. In tal caso, il Gruppo rileva il ricavo nel momento in cui il cliente acquisisce il controllo dell'attività promessa.

Il corrispettivo contrattuale incluso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili oppure entrambi. Se il corrispettivo contrattuale include un importo variabile come sconti, concessioni sul prezzo, incentivi, penalità o altri elementi analoghi, il Gruppo provvede a stimare l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il Gruppo include nel prezzo dell'operazione l'importo del corrispettivo variabile stimato solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo variabile non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.

Il Gruppo ripartisce il prezzo contrattuale alle singole obbligazioni contrattuali sulla base degli stand-alone selling prices (SSP, i cd. prezzi di vendita a sé stante) delle singole obbligazioni contrattuali. Quando uno SSP non esiste, il Gruppo stima lo SSP utilizzando un approccio di mercato adjusted.

Il Gruppo applica giudizio nel determinare l'obbligazione contrattuale, i corrispettivi variabili e l'allocazione del prezzo della transazione.

I costi incrementali per l'ottenimento dei contratti con i clienti sono contabilizzati come attività e ammortizzati lungo la durata del contratto sottostante, se il Gruppo prevede il loro recupero. I costi incrementali per l'ottenimento del contratto sono i costi che il Gruppo sostiene per ottenere il contratto con il cliente e che non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto. I costi per l'ottenimento del contratto che sarebbero stati sostenuti anche se il contratto non fosse stato ottenuto devono essere rilevati come costo nel momento in cui sono sostenuti, a meno che siano esplicitamente addebitabili al cliente anche qualora il contratto non sia ottenuto.

I costi sostenuti per l'adempimento dei contratti con i clienti sono capitalizzati come attività e ammortizzati lungo la durata del contratto sottostante solo se tali costi non rientrano nell'ambito di applicazione di un altro principio contabile (ad esempio IAS 2 – Rimanenze, IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 – Attività immateriali) e soddisfano tutte le seguenti condizioni:

  • i costi sono direttamente correlati al contratto o ad un contratto previsto, che l'entità può individuare nello specifico;
  • i costi consentono all'entità di disporre di nuove o maggiori risorse da utilizzare per adempiere (o continuare ad adempiere) le obbligazioni di fare in futuro;
  • si prevede che tali costi saranno recuperati.

CONTRIBUTI

I contributi, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste per l'ottenimento degli stessi. I contributi in conto esercizio (concessi al fine di fornire un aiuto finanziario immediato all'impresa o come compensazione per le spese e le perdite sostenute in un esercizio precedente) sono rilevati integralmente a Conto Economico nel momento in cui sono soddisfatte le suddette condizioni, necessarie per la loro iscrivibilità.

Non sono stati ottenuti contributi in conto capitale nell'esercizio in esame.

COSTI

I costi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinare attendibilmente che al Gruppo confluiranno dei benefici economici. I costi per servizi sono riconosciuti per competenza in base al momento di ricevimento degli stessi.

DIVIDENDI

I dividendi sono rilevati a Conto Economico alla data nella quale è maturato il diritto alla loro percezione.

PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

I ricavi e gli oneri di natura finanziaria sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

IMPOSTE

Le imposte sul reddito includono imposte correnti e differite. Le imposte sul reddito sono generalmente imputate a Conto Economico, salvo quando sono relative a fattispecie contabilizzate direttamente a patrimonio netto o a Conto Economico complessivo. Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito, dovute o da ricevere, calcolate sul reddito imponibile o sulla perdita fiscale dell'esercizio, determinate applicando al reddito imponibile dell'esercizio l'aliquota fiscale in vigore alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate utilizzando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee fra i valori contabili delle attività e passività del bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite attive e passive non sono rilevate sull'avviamento e sulle attività e passività che non influenzano il reddito imponibile. Le imposte differite sono calcolate in base all'aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le attività fiscali differite (di seguito anche "imposte anticipate") sono rilevate soltanto nel caso sia probabile che negli esercizi successivi si generino imponibili fiscali sufficienti per il realizzo di tali attività. Le attività e passività fiscali differite sono compensate solo per scadenze omogenee, quando vi è un diritto legale alla compensazione e quando si riferiscono ad imposte recuperabili dovute alla medesima autorità fiscale. Le imposte sul reddito derivanti dalla distribuzione di dividendi sono iscritte nel momento in cui viene riconosciuta la passività relativa al pagamento degli stessi.

La recuperabilità delle imposte differite attive viene verificata ad ogni chiusura di periodo, sulla base di piani regolarmente approvati dall'organo amministrativo e tenendo conto del consolidato fiscale di cui sotto, e l'eventuale parte per cui non è più probabile il recupero viene imputata a Conto Economico.

Le società italiane del Gruppo aderiscono al Consolidato Fiscale Nazionale ai sensi degli articoli da 117 a 129 del Testo Unico Delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R) con consolidamento in capo alla Capogruppo. L'adesione sarà rinnovata per il triennio 2020-2022.

CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA ESTERA

La valuta funzionale e di presentazione adottata da Landi Renzo S.p.A. è l'Euro. Come previsto dallo IAS 21, le transazioni in valuta estera di ciascuna entità del Gruppo sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio.

Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione dell'operazione.

Le poste non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Le differenze di cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al Conto Economico nella voce utile/perdite su cambi.

RISULTATO PER AZIONE

Il Gruppo determina il risultato per azione in base allo IAS 33 - Utile per azione.

(a) Risultato per azione – base

Il risultato per azione – base è calcolato dividendo il risultato di pertinenza degli azionisti del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. (b) Risultato per azione – diluito

Il risultato diluito per azione è calcolato dividendo il risultato di pertinenza degli azionisti del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre il risultato di pertinenza degli azionisti del Gruppo è rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti.

INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI

In accordo con quanto disposto dal Principio Contabile IFRS 7, sono fornite le informazioni integrative sugli strumenti finanziari al fine di valutare:

  • l'impatto degli strumenti finanziari sulla Situazione Patrimoniale Finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari dell'impresa;
  • la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali l'impresa è esposta, nonché le metodologie con cui tali rischi vengono gestiti.

CLASSI DI STRUMENTI FINANZIARI

I seguenti elementi sono contabilizzati conformemente ai principi contabili relativi agli strumenti finanziari.

(Migliaia di Euro)
31 Dicembre 2018
Attività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato
in OCI
Fair value
contabilizzato
a conto
economico
Hedge
accounting
Totale
Altre attività finanziarie non correnti 352 352
Altre attività non correnti 3.991 3.991
Crediti verso clienti 35.131 35.131
Altri crediti e attività correnti 8.016 8.016
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.075 15.075
Totale 62.565 0 0 0 62.565
Passività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato
in OCI
Fair value
contabilizzato
a conto
economico
Hedge
accounting
Totale
Debiti verso banche non correnti 23.055 23.055
Altre passività finanziarie non correnti 24.427 24.427
Debiti verso le banche correnti 16.203 16.203
Altre passività finanziarie correnti 4.262 4.262
Totale 67.947 0 0 0 67.947

(Migliaia di Euro)

31 Dicembre 2019
Attività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato
in OCI
Fair value
contabilizzato
a conto
economico
Hedge
accounting
Totale
Altre attività finanziarie non correnti 334 334
Altre attività non correnti 3.420 3.420
Crediti verso clienti 40.545 40.545
Altri crediti e attività correnti 7.337 7.337
Altre attività finanziarie correnti 2.801 2.801
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 22.650 22.650
Totale 77.087 0 0 0 77.087
Passività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato
in OCI
Fair value
contabilizzato
a conto
economico
Hedge
accounting
Totale
Debiti verso banche non correnti 50.991 50.991
Passività non correnti per diritti d'uso 4.535 4.535
Passività per strumenti finanziari derivati 30 30
Debiti verso le banche correnti 29.460 29.460
Altre passività finanziarie correnti 210 210
Passività correnti per diritti d'uso 1.992 1.992
Totale 87.188 0 0 30 87.218

USO DI STIME E VALUTAZIONI

La predisposizione di un bilancio in accordo con gli IFRS richiede l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la Situazione Patrimoniale Finanziaria, il Conto Economico ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita.

Si segnala che la situazione causata dall'attuale scenario economico e finanziario ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nei prossimi esercizi, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.

Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio:

  • Valutazione delle attività immobilizzate, incluse le partecipazioni in joint ventures e avviamenti;
  • Recuperabilità dei costi di sviluppo;
  • Valutazione delle attività fiscali differite;
  • Valutazione dei fondi per rischi su crediti ed obsolescenza magazzino;
  • Valutazione dei benefici ai dipendenti;
  • Valutazione dei fondi per rischi e oneri.

Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a Conto Economico.

Per l'indicazione dei valori economici di tali stime rinviamo ai relativi punti della presente nota illustrativa. Gli amministratori hanno inoltre valutato l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato, concludendo che tale presupposto è adeguato in quanto non sussistono dubbi sulla continuità aziendale.

PRINCIPI CONTABILI PIÙ SIGNIFICATIVI CHE RICHIEDONO UN MAGGIOR GRADO DI SOGGETTIVITÀ

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari del Gruppo.

Valutazione dei crediti

I crediti verso clienti risultano rettificati del relativo fondo di svalutazione per tener conto del loro effettivo valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni effettuate richiede da parte degli amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici.

Il prolungamento dell'attuale situazione economica e finanziaria e il suo eventuale peggioramento potrebbero comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori del Gruppo rispetto a quanto già preso prudentemente in considerazione nella quantificazione delle svalutazioni iscritte in bilancio.

Valutazione dell'avviamento e delle attività immateriali in corso

In accordo con i principi contabili applicati dal Gruppo, l'avviamento e le attività immateriali in corso sono sottoposti a verifica annuale (impairment test) al fine di accertare se si sia verificata una riduzione di valore degli stessi, che va rilevata tramite una svalutazione, quando il valore netto contabile dell'unità generatrice di flussi di cassa alla quale gli stessi sono allocati risulti superiore al suo valore recuperabile (definito come il maggior valore tra il valore d'uso ed il fair value della stessa). La precitata verifica di conferma di valore richiede necessariamente l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all'interno della Gruppo, e dalle prospettive del mercato di riferimento anche alla luce dei trend storici. Inoltre, qualora si ipotizzi che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, il Gruppo procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. Le medesime verifiche di valore e le medesime tecniche valutative sono applicate sulle attività immateriali e materiali a vita utile definita quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l'uso. La corretta identificazione di elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore nonché le stime per la determinazione delle stesse, dipendono, principalmente, da fattori e condizioni che possono variare nel tempo in misura anche significativa, influenzando, quindi, le valutazioni e stime effettuate dagli amministratori.

Fondi rischi

L'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun accantonamento in bilancio.

Piani a benefici definiti

Il Gruppo riconosce a parte del personale dipendente i piani a benefici definiti. Il management, avvalendosi di periti e attuari, utilizza diverse assunzioni statistiche e fattori valutativi per il calcolo degli oneri e del valore attuale delle passività e delle attività relative a tali piani. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, l'andamento demografico, il tasso di inflazione e la previsione dei costi per assistenza medica. Inoltre, anche gli attuari consulenti utilizzano fattori soggettivi, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni.

Piani basati su azioni

Il Gruppo riconosce all'Amministratore Delegato della Capogruppo nonché ad altri manager un piano di incentivazione avente ad oggetto l'assegnazione gratuita del diritto di ricevere azioni ordinarie Landi Renzo S.p.A in base al livello di raggiungimento di determinati obiettivi di performance ("Piano di Performance Shares 2019-2021"). Il management, avvalendosi di periti e attuari, utilizza diverse assunzioni statistiche e fattori valutativi per il calcolo degli oneri e del valore attuale delle passività e delle attività relative a tali piani.

Fondo garanzia prodotti

In conseguenza della vendita dei prodotti, il Gruppo accantona dei fondi relativi ai costi stimati come probabili da sostenere per far fronte all'obbligazione connessa alla garanzia tecnica fornita per i prodotti stessi. Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa natura, frequenza e costo medio degli interventi eseguiti in garanzia e sulla base di specifici contenuti contrattuali. Il Gruppo lavora costantemente per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l'onere derivante dagli interventi in garanzia.

Passività potenziali

Il Gruppo è soggetto a cause legali riguardanti alcune controversie che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Stanti le incertezze inerenti tali vertenze, è difficile effettuare previsioni certe circa l'esborso finanziario che ne deriverà, né i tempi con i quali esso si manifesterà. Le cause e i contenziosi contro il Gruppo derivano principalmente da problematiche legali complesse, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, tenuto conto dei fatti e delle circostanze inerenti a ciascuna controversia e delle differenti normative applicabili. Al fine di valutare correttamente e prudentemente i rischi derivanti da passività potenziali di natura legale, il management ottiene periodicamente informazioni circa il loro stato dai propri consulenti legali. Il Gruppo accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e purché l'ammontare delle perdite che ne deriveranno possa essere ragionevolmente stimato.

Valutazione delle rimanenze finali

Le rimanenze finali di prodotti che presentano caratteristiche di obsolescenza o di lento rigiro sono periodicamente sottoposte a verifiche in ordine alla loro corretta valutazione e sono svalutate quando il valore recuperabile delle stesse risulta inferiore al valore contabile. Le svalutazioni effettuate si basano, principalmente, su assunzioni e stime del management derivanti dall'esperienza dello stesso e dai risultati storici conseguiti, nonché sulle previsioni di utilizzo/vendita delle giacenze in essere.

Valutazione delle imposte anticipate

La valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito imponibile attese negli esercizi futuri e delle aliquote fiscali previste in essere alla data di atteso realizzo delle differenze temporanee, in quanto ritenute applicabili anche in futuro. La valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare, quindi, effetti significativi sulla valutazione delle attività fiscali differite.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Il Gruppo intrattiene rapporti con parti correlate a condizioni contrattuali ritenute condizioni normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati e ricevuti.

D) ANALISI DEI RISCHI

In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, è di seguito fornita l'analisi con riguardo alla natura e all'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali il Gruppo è esposta, nonché le metodologie con cui tali rischi vengono gestiti.

I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di Top Management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale.

Rischio di tasso di interesse

Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse associato sia alla disponibilità di cassa sia ai finanziamenti a medio lungo termine. L'esposizione è riferibile principalmente all'Area Euro. Per quanto riguarda l'esposizione al rischio di volatilità dei tassi di interesse si segnala che l'indebitamento finanziario verso le banche è regolato prevalentemente da tassi di interesse variabili. Al fine di ridurre parzialmente i rischi connessi alla fluttuazione del tasso di interesse, il Gruppo nel corso dell'esercizio ha sottoscritto dei contratti finanziari derivati (IRS) volti a coprire il 70% delle principali linee di credito del nuovo finanziamento sottoscritto.

Il recente andamento economico-finanziario del Gruppo ha comportato un miglioramento del merito di credito assegnato dagli istituti finanziari, fattore che ha consentito al Gruppo di rinegoziare il proprio indebitamento e di chiudere il precedente Accordo di Ottimizzione.

I rischi di tasso di interesse sono stati misurati attraverso la sensitivity analysis e sono stati analizzati i potenziali riflessi di oscillazione del tasso di interesse Euribor sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 con particolare riferimento alle disponibilità di cassa ed ai finanziamenti. La variazione in aumento di 50 basis point sull'Euribor, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto per il Gruppo un incremento degli oneri finanziari di Euro 303 migliaia a fronte di un incremento dei proventi finanziari pari a Euro 107 migliaia.

Rischio di cambio

Il Gruppo commercializza parte della propria produzione e, seppur in misura assai ridotta, acquista alcuni componenti anche in Paesi che non aderiscono all'area Euro.

In relazione al rischio di cambio, si segnala che l'ammontare dei saldi contabili espressi in valuta diversa dall'Euro è da ritenersi non significativo rispetto al totale dei ricavi del Gruppo, pertanto, non viene fornita l'analisi di sensitività richiesta dall'IFRS 7 in quanto non significativa. Il Gruppo non ha sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei cambi e, in accordo con quella che è stata la politica del Gruppo stessa, fino a questo momento, non vengono sottoscritti strumenti finanziari derivati ai soli fini di negoziazione. Pertanto il Gruppo rimane esposta al rischio di cambio sui saldi delle attività e passività in valuta a fine anno.

Rischio di prezzo

Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello internazionale ed è pertanto esposto al normale rischio di oscillazione prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali, dalle altre attività finanziarie e dalle garanzie, eventualmente, prestate dal Gruppo.

Crediti commerciali ed altri crediti

Il Gruppo tratta abitualmente con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo sottoporre i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate a procedure di verifica sulla relativa classe di credito. Detta verifica comprende anche valutazioni esterne quando disponibili. Per ciascun cliente vengono stabiliti dei limiti di vendita, rappresentativi della linea di credito massima, oltre la quale è richiesta l'approvazione della direzione. I limiti di credito vengono rivisti periodicamente e i clienti che non soddisfano le condizioni di affidabilità creditizia stabiliti dal Gruppo possono effettuare acquisti solo con pagamento anticipato. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato a cadenza quindicinale nel corso dell'esercizio, allo scopo di minimizzare l'esposizione al rischio di perdite. Infine, per quanto riguarda i clienti nuovi e non operanti in Paesi appartenenti all'Unione Europea, è generalmente utilizzata, ove possibile, la lettera di credito a garanzia del buon fine degli incassi.

La Capogruppo effettua cessioni di crediti di tipo pro-soluto.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative.

Operando sul canale OEM, il Gruppo ha rapporti con clienti di significativa entità.

Altre attività finanziarie

Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie.

A fronte del continuo e netto miglioramento delle performance economiche e finanziarie del Gruppo e delle favorevoli condizioni dei mercati finanziari in termini di costo del denaro, nel corso del primo semestre 2019 il management ha intrapreso importanti trattative con alcuni primari istituti finanziari con l'obiettivo di ottenere un nuovo finanziamento volto ad estinguere l'indebitamento finanziario del Gruppo derivante dall'Accordo di Ottimizzazione sottoscritto nel marzo 2017 ed il Prestito Obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" codice ISIN IT0005107237, oltre ad ottenere una contestuale riduzione degli oneri finanziari.

In data 26 giugno 2019 la Landi Renzo S.p.A., congiuntamente a Lovato Gas S.p.A. e SAFE S.p.A., società controllate/collegate ancora rientranti nell'Accordo di Ottimizzazione, ha sottoscritto con gli istituti finanziari coinvolti nell'accordo la risoluzione formale dello stesso, prevedendo inoltre:

  • il rimborso anticipato volontario dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione; e
  • il mantenimento in essere a revoca delle linee di credito commerciali ed in conto corrente esistenti e delle altre garanzie da parte delle banche finanziatrici anche al di fuori dell'Accordo di Ottimizzazione.

In pari data, la Società ha siglato con un pool di tre primarie banche (BPM - mandated lead arranger e bookrunner, Intesa Sanpaolo e Unicredit) un contratto di finanziamento a medio-lungo termine di durata quinquennale per un importo complessivo di Euro 65 milioni a condizioni economiche più favorevoli che consentirà una riduzione degli oneri finanziari rispetto a quelli attuali, oltre a migliorare il profilo di indebitamento del Gruppo. Le relative risorse finanziarie sono state utilizzate per il rimborso integrale dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione, avvenuto in data 28 giugno 2019, e del Prestito Obbligazionario, avvenuto in data 1 luglio 2019, per complessivi Euro 55 milioni. La parte restante dei nuovo finanziamento sarà utilizzata per sostenere gli investimenti attuali e futuri.

Il nuovo contratto di finanziamento prevede un unico covenant relativo al rapporto dell'Ebitda sulla Posizione finanziaria netta, rispettato alla data della presente relazione.

Al fine di ridurre parzialmente i rischi connessi alla fluttuazione del tasso di interesse, il Gruppo nel corso dell'esercizio ha sottoscritto dei contratti finanziari derivati (IRS) volti a coprire il 70% delle principali linee di credito del nuovo finanziamento sottoscritto.

Per ogni altra informazione sull'analisi dei fattori di rischio ai sensi dell'art. 154-ter TUF si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

Gerarchia del fair value

Gli strumenti finanziari valutati al fair value sono classificati in una gerarchia di tre livelli sulla base delle modalità di determinazione del fair value stesso, ovvero con riferimento ai fattori utilizzati nel processo di determinazione del valore:

  • livello 1, strumenti finanziari il cui fair value è determinato sulla base di un prezzo quotato in un mercato attivo;
  • livello 2, strumenti finanziari il cui fair value è determinato mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Sono classificati in

questa categoria gli strumenti valutati sulla base di curve forward di mercato e i contratti differenziali a breve termine;

• livello 3, strumenti finanziari il cui fair value è determinato con tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato, ovvero facendo esclusivamente ricorso a stime interne.

E) AREA DI CONSOLIDAMENTO

L'area di consolidamento comprende la capogruppo Landi Renzo S.p.A. e le società nelle quali la stessa detiene, direttamente o indirettamente, il controllo ai sensi degli IFRS.

L'elenco delle partecipazioni incluse nell'area di consolidamento ed il relativo metodo è il seguente:

Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale o del patrimonio netto

Denominazione
Sociale
Sede Valu
ta
Capitale
sociale al
31
dicembre
2019 (in
unità di
% di possesso al 31
dicembre 2019
Partecipazio
ne diretta
Partecipazi
one
indiretta
% di possesso al 31
dicembre 2018
Partecipazio
ne diretta
Partecipazi
one
indiretta
Not
e
Società valuta)
Capogruppo
Landi Renzo
S.p.A.
Cavriago (RE) EUR 11.250.000 Soc.
Capogruppo
Soc.
Capogruppo
Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale
Landi International
B.V.
Utrecht (Olanda) EUR 18.151 100,00% 100,00%
Landi Renzo
Polska Sp.Zo.O.
Varsavia (Polonia) PLN 50.000 100,00% 100,00% (1)
LR Industria e
Comercio Ltda
Espirito Santo
(Brasile)
BRL 4.320.000 99,99% 99,99%
Beijing Landi
Renzo Autogas
System Co. Ltd
Pechino (Cina) USD 2.600.000 100,00% 100,00%
L.R. Pak (Pvt)
Limited
Karachi (Pakistan) PKR 75.000.000 70,00% 70,00%
Landi Renzo Pars
Private Joint Stock
Company
Teheran (Iran) IRR 115.849.300
.000
99,99% 99,99%
Landi Renzo RO
srl
Bucarest (Romania) RON 20.890 100,00% 100,00%
Landi Renzo USA
Corporation
Wilmington - DE
(USA)
USD 3.067.131 100,00% 100,00%
AEB America S.r.l. Buenos Aires
(Argentina)
ARS 2.030.220 96,00% 96,00%
Lovato Gas S.p.A. Vicenza EUR 120.000 100,00% 100,00%
Officine Lovato
Private Limited
Mumbai (India) INR 19.091.430 74,00% 74,00% (2)
Società collegate e controllate consolidate con il metodo del
patrimonio netto
SAFE&CEC S.r.l. S.Giovanni in
Persiceto (BO)
EUR 2.500.000 51,00% 51,00% (3)
Krishna Landi
Renzo India
Private Ltd Held
Gurgaon - Haryana
(India)
INR 118.000.000 51,00% 51,00% (3)

Note di dettaglio delle partecipazioni: (1) detenuta da Landi International B.V. (2) detenuta da Lovato Gas S.p.A. (3) joint venture societaria

La società Krishna Landi Renzo India Private LTD Held è consolidata con il metodo del patrimonio netto in virtù dell'attuale sistema di governance della società, che riflette un accordo a controllo congiunto classificabile come "joint venture" ai sensi dei principi contabili internazionali (IFRS 11).

Il Gruppo detiene inoltre una partecipazione pari al 51% di SAFE & CEC S.r.l., società nata dall'aggregazione di SAFE S.p.A., precedentemente detenuta al 100% dal Gruppo, e di Clean Energy Compressor Ltd, società facente capo al gruppo statunitense Clean Energy Fuels Corp.. Nonostante il Gruppo detenga la maggioranza delle quote azionarie, in virtù degli accordi di governance della società, la società risulta classificabile come "joint venture" ai sensi dei principi contabili internazionali (IFRS 11).

Società non consolidate

Tenuto conto della scarsa significatività non sono state consolidate le seguenti società:

  • joint venture EFI Avtosanoat Landi Renzo LLC, partecipata al 50%;
  • Landi Renzo Venezuela CA., partecipata al 100%, attualmente inoperativa;
  • Lovato do Brasil Ind Com de Equipamentos para Gas Ltda, partecipata al 100%, attualmente inoperativa;
  • Landi Renzo Argentina S.r.l., partecipata al 100%, attualmente in fase di liquidazione.

F) NOTE ILLUSTRATIVE AI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

1. INFORMATIVA DI SETTORE

Il Gruppo opera direttamente nel solo settore "Automotive" ed indirettamente nel settore "Gas Distribution e Compressed Natural Gas" attraverso la joint venture SAFE & CEC S.r.l. che a seguito del sistema di governance previsto contrattualmente soddisfa i requisiti per il controllo congiunto previsto dall'IFRS 11 ed è consolidata con il metodo del patrimonio netto.

I ricavi consolidati conseguiti per l'esercizio 2019 dal Gruppo Landi Renzo sono così suddivisi, secondo l'area geografica di destinazione:

(Migliaia di Euro)
Ripartizione dei ricavi per area geografica Al
31/12/2019
% sui
ricavi
Al
31/12/2018
% sui
ricavi
Variazioni %
Italia 35.213 18,4% 33.297 17,7% 1.916 5,8%
Europa (esclusa Italia) 82.528 43,0% 77.896 41,4% 4.632 5,9%
America 36.272 18,9% 37.082 19,7% -810 -2,2%
Asia e resto del Mondo 37.839 19,7% 39.804 21,2% -1.965 -4,9%
Totale ricavi 191.852 100,0% 188.079 100,0% 3.773 2,0%

Con riferimento alla distribuzione geografica dei ricavi, il Gruppo nell'esercizio 2019 ha realizzato all'estero l'81,6% (82,3% al 31 dicembre 2018) del fatturato consolidato (43,0% nell'area europea e 38,6% nell'area extra europea), confermando la forte vocazione internazionale che lo ha storicamente contraddistinto. Per una più approfondita analisi dei ricavi sviluppati per area geografica si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

La tabella seguente riporta le attività suddivise per area geografica di origine:

(Migliaia di Euro)
Totale Attività 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Italia 177.226 160.142 17.084
Europa (esclusa Italia) 14.330 12.681 1.649
America 17.743 16.934 809
Asia e resto del mondo 8.634 8.343 291
Totale ATTIVITA' 217.933 198.100 19.833

La tabella seguente riporta gli investimenti suddivisi per area geografica di origine:

(Migliaia di Euro)
Investimenti in Immobilizzazioni 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Italia 8.105 7.149 956
Europa (esclusa Italia) 798 1.075 -277
America 114 116 -2
Asia e Resto del mondo 1 39 -38
Totale 9.018 8.379 639

ATTIVITA' NON CORRENTI

2. TERRENI, IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRE ATTREZZATURE

Le immobilizzazioni materiali evidenziano complessivamente un decremento netto di Euro 1.167 migliaia, passando da Euro 12.745 migliaia al 31 dicembre 2018 a Euro 11.578 migliaia al 31 dicembre 2019.

Si fornisce di seguito il dettaglio dei movimenti delle immobilizzazioni materiali nette intervenuti nel corso dell'esercizio 2018:

(Migliaia di Euro)
Valore Netto 31/12/2017 Acquisizioni (Alienazioni) Quote
ammortamento
Altri
movimenti
31/12/2018
Terreni e fabbricati 723 371 0 -274 -9 811
Impianti e macchinari 7.499 830 0 -2.093 -102 6.134
Attrezzatura industriale e
commerciale
3.948 566 -56 -1.623 133 2.968
Altri beni materiali 2.240 433 -19 -762 -42 1.850
Immobilizzazioni in corso e
acconti
173 928 -100 0 -19 982
Totale 14.583 3.128 -175 -4.752 -39 12.745

Si fornisce di seguito il dettaglio dei movimenti delle immobilizzazioni materiali nette intervenuti nel corso dell'esercizio 2019:

(Migliaia di Euro)
Valore Netto 31/12/2018 Acquisizioni (Alienazioni) Quote
ammortamento
Altri
movimenti
31/12/2019
Terreni e fabbricati 811 522 0 -371 6 968
Impianti e macchinari 6.134 505 0 -1.683 168 5.124
Attrezzatura industriale e
commerciale
2.968 930 -285 -1.356 1.018 3.275
Altri beni materiali 1.850 675 -516 -665 152 1.496
Immobilizzazioni in corso e
acconti
982 1.019 0 0 -1.286 715
Totale 12.745 3.651 -801 -4.075 58 11.578

I principali incrementi di immobilizzazioni materiali nel periodo in esame sono principalmente riconducibili agli investimenti della Capogruppo e sono relativi a:

  • Acquisti e migliorie su fabbricati per Euro 522 migliaia, principalmente connessi agli investimenti effettuati sullo stabilimento sito in Cavriago, Via dell'Industria;

  • Acquisto di impianti e macchinari per Euro 505 migliaia;

  • Acquisto di attrezzature industriali per Euro 930 migliaia;
  • Acquisto di altri beni materiali per Euro 675 migliaia.

I decrementi dell'esercizio, pari a complessivi Euro 801 migliaia, sono principalmente relativi alla cessione al nuovo locatario degli investimenti sostenuti dal Gruppo in attrezzature ed altri beni per la porzione dell'immobile sito in Cavriago e denominato Nuovo Centro Tecnico, non più necessario al Gruppo, ed il cui contratto di locazione è stato oggetto nel corso dell'esercizio di accordo di risoluzione anticipata senza penali.

Nella colonna "Altri movimenti" sono incluse prevalentemente le contabilizzazioni ad impianti e macchinari, attrezzature industriali ed altri beni di immobilizzazioni già in corso al 31 dicembre 2018 e ultimate nell'esercizio, oltre alle differenze di conversione.

La voce Immobilizzazioni in corso e acconti, pari ad Euro 715 migliaia al 31 dicembre 2019 (Euro 982 migliaia al 31 dicembre 2018), include principalmente gli avanzamenti lavoro per investimenti effettuati dalla Capogruppo in stampi e nuovi banchi lavoro per produzioni specifiche necessarie per la realizzazione di nuovi prodotti per un importante cliente del settore OEM. Tali macchinari sono attualmente in fase di completamento e si prevede il loro impiego nel processo produttivo a partire dal secondo trimestre del 2020.

3. COSTI DI SVILUPPO

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti dei costi di sviluppo intervenuti nel corso dell'esercizio 2018:

(Migliaia di Euro)
Valore netto 31/12/2017 Incrementi Quote
ammortamento
Altri movimenti 31/12/2018
Costi di sviluppo 5.401 5.083 -3.552 0 6.932

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti dei costi di sviluppo intervenuti nel corso dell'esercizio 2019:

(Migliaia di Euro)
Valore netto 31/12/2018 Incrementi Quote
ammortamento
Altri movimenti 31/12/2019
Costi di sviluppo 6.932 4.881 -3.585 0 8.228

I costi di sviluppo, pari a Euro 8.228 migliaia (Euro 6.932 migliaia al 31 dicembre 2018), includono i costi sostenuti dalla Società, relativi al personale interno, ai servizi resi da terzi, ai costi di utilizzo delle sale prova nonché ai materiali prototipali, per progetti aventi i requisiti richiesti dallo IAS 38 per essere rilevati nell'attivo patrimoniale. In particolare, i costi capitalizzati nel corso del periodo si riferiscono a progetti innovativi, non realizzati in precedenza e destinati a nuovi segmenti di mercato, in grado di ampliare ed ottimizzare l'offerta produttiva.

In particolare, le attività di sviluppo nel corso del 2019 hanno visto il proseguimento di progetti iniziati nel corso dell'anno precedente nonché l'avvio di nuove iniziative, in particolare:

  • sviluppo di sistemi e componenti per il canale OEM destinati ai nuovi veicoli e nuove motorizzazioni per primarie case automobilistiche, in particolare per i nuovi limiti di emissioni Euro6d-Temp, per i quali le prime vendite si sono realizzate a partire dal mese di dicembre 2019, e Euro6d-Full, per la quale le prime vendite sono previste per fine 2020. Tali sistemi prevedono componenti completamente ridisegnati (riduttori, iniettori e centraline) che consentiranno di migliorare le prestazioni del veicolo e di ridurne le relative emissioni;
  • sviluppo di prodotti destinati al mercato Heavy-Duty, che costituisce un importante target per il Gruppo, in particolare:
    • sviluppo di un nuovo regolatore di pressione per LNG, soluzione sempre più adottata dai produttori OEM del settore come sistema di propulsione alternativo per mezzi pesanti, che consentirà al Gruppo di presentarsi con maggiore forza commerciale su tale mercato;
    • sviluppo di un nuovo regolatore di pressione per metano (CNG) con relativa strategia di controllo per primari clienti OEM;
  • sviluppo in collaborazione con Hydrogenics di un nuovo collettore integrato ad idrogeno per Fuel Cell, completo di regolatore e valvole;
  • sviluppo di sistemi di conversione per il canale After Market destinati a nuovi veicoli e motorizzazioni, con particolare riferimento alla realizzazione di un nuovo regolatore di pressione e di nuove centraline elettroniche, a maggiori prestazioni e minor ingombro, dotate di software ad "auto-taratura" che consentiranno la riduzione dei tempi di messa a punto e collaudo dei sistemi.

Nuove attività su progetti di sviluppo sono state avviate nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2020 e si prevede proseguiranno per tutto l'esercizio.

Per la valutazione delle eventuali perdite di valore dei costi di sviluppo capitalizzati, il Gruppo attribuisce tali oneri ai relativi specifici progetti e valuta la loro recuperabilità, determinandone il valore d'uso con il metodo dei flussi finanziari attualizzati.

4. AVVIAMENTO

La voce Avviamento è pari ad Euro 30.094 migliaia, invariata rispetto al 31 dicembre 2018, ed è attribuibile integralmente alla CGU "Atuomotive". Tale voce è stata sottoposta ad impairment test al 31 dicembre 2019, che non ha evidenziato perdite di valore. I relativi risultati sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 12 marzo 2020.

(Migliaia di Euro)
CGU 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Automotive 30.094 30.094 0
Totale 30.094 30.094 0

Il valore recuperabile degli avviamenti è stato definito rispetto al valore d'uso, inteso come il valore attuale netto dei flussi di cassa operativi, opportunamente attualizzati secondo il metodo DCF – Discounted Cash Flow, derivanti dal Piano Strategico per gli anni 2020-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2020. Ai fini del suddetto impairment test è stato inoltre stimato un valore terminale per riflettere il valore dell'avviamento oltre il periodo esplicito in ipotesi di continuità aziendale.

Le previsioni dei flussi di cassa si riferiscono a condizioni correnti di esercizio dell'attività, quindi non includono flussi finanziari connessi ad eventuali interventi di natura straordinaria.

Il tasso di attualizzazione è stato calcolato come costo medio ponderato del capitale ("W.A.C.C."), al netto delle imposte, determinato quale media ponderata tra il costo del capitale proprio, calcolato sulla base della metodologia CAPM (Capital Asset Pricing Model), ed il costo del debito. Il tasso, come prescritto dallo IAS 36, è stato determinato con riferimento alla rischiosità operativa del settore e alla struttura finanziaria di un campione di società quotate comparabili al Gruppo per profilo di rischio e settore di attività. Riportiamo di seguito le modalità di calcolo delle principali variabili utilizzate per la determinazione del valore d'uso della CGU.

Ai fini della determinazione del tasso di attualizzazione sono stati tenuti in considerazione i seguenti aspetti:

  • il costo del capitale è calcolato tenendo in considerazione come tasso risk-free il riferimento al dato medio del rendimento dei titoli di stato governativi statunitensi con scadenza a 10 anni, pari a 2,14%;
  • Il costo del capitale tiene conto anche di market e country risk premium ponderati con riferimento alle informazioni inerenti il Gruppo
  • il parametro Beta unlevered considerato e la struttura finanziaria target di mercato, utilizzata ai fini del releveraging di tale parametro, sono stati individuati sulla base di un panel rappresentativo di società comparabili;
  • Il costo del debito utilizzato fa riferimento all'EURIRS 12 mesi maggiorato da uno spread desumibile sulla base di un panel rappresentativo di società comparabili;

Sulla base dei parametri di cui sopra, il costo medio ponderato del capitale (W.A.C.C.) relativo alla CGU Automotive, risulta dunque pari a circa il 9,92%.

Il tasso di crescita "g" è stato determinato prendendo a riferimento la stima del tasso d'inflazione a lungo termine elaborata dal Fondo Monetario Internazionale per le aree geografiche in cui il Gruppo opera, pervenendo ad un valore pari al 3,78%.

Di seguito si riepilogano le variazioni delle assunzioni di base che rendono il valore recuperabile pari al loro valore contabile:

(Migliaia di Euro)
Eccedenza del
valore
recuperabile
rispetto al valore
contabile
Ebitda Tasso di sconto al
lordo delle
imposte %
CGU Automotive 114.390 21.683 16,85

Viste le crescenti problematiche economiche e finanziarie derivanti dalla diffusione in Italia e all'estero del corona virus (Covid-19), nell'ambito delle analisi di sensitività correlate all'impairment test, il management ha predisposto delle valutazioni afferenti a scenari prospettici alternativi al fine di incorporare anche i possibili effetti di tale evento straordinario sulle previsioni finanziarie dell'esercizio 2020, sia in termini di fatturato che di Ebitda. In considerazione anche della significativa eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore contabile, da tali ulteriori analisi non sono emersi effetti significativi sui risultati dell'impairment test.

Il valore della capitalizzazione di borsa al 31 dicembre 2019 di Landi Renzo SpA ammonta a Euro 101,6 milioni, ampiamente superiore al valore del patrimonio netto consolidato di Landi Renzo S.p.A. alla medesima data. Si segnala che la diffusione del virus Covid-19 ha avuto un impatto molto rilevante sui mercati finanziari, con conseguente calo delle valutazioni. A seguito di ciò, la capitalizzazione di borsa del Gruppo alla data della presente relazione risulta pari ad Euro 49,9 milioni. Il management, vista la natura eccezionale di tale crollo dei principali mercati finanziari internazionali, nonché dei risultati del sopracitato esercizio di impairment test, ritiene che tale valutazione sia essenzialmente di natura temporanea e che non rappresenti l'effettivo valore del Gruppo, confermato invece dal test di impairment stesso.

5. ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti delle altre attività immateriali a vita definita intervenuti nel corso dell'esercizio 2018:

(Migliaia di Euro)
Valore netto 31/12/2017 Acquisizioni Quote
ammortamento
Altri movimenti 31/12/2018
Diritti di brevetto e di utilizzazione
opere dell'ingegno
430 151 -251 -13 317
Concessioni e marchi 15.339 17 -1.688 54 13.722
Totale 15.769 168 -1.939 41 14.039

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti delle altre attività immateriali a vita definita intervenuti nel corso dell'esercizio 2019:

(Migliaia di Euro)
Valore netto 31/12/2018 Acquisizioni Quote
ammortamento
Altri movimenti 31/12/2019
Diritti di brevetto e di utilizzazione
opere dell'ingegno
317 439 -283 -24 449
Concessioni e marchi 13.722 47 -1.690 8 12.087
Totale 14.039 486 -1.973 -16 12.536

Le altre immobilizzazioni immateriali passano da Euro 14.039 migliaia al 31 dicembre 2018 ad Euro 12.536 migliaia al 31 dicembre 2019, ed includono:

  • le licenze relative ad applicativi specifici e software di supporto all'attività di ricerca e sviluppo, nonché acquisizione di licenze di programmi applicativi gestionali;
  • il valore netto dei marchi di proprietà del Gruppo, in particolare del marchio Lovato, per Euro 6.312 migliaia, e del marchio AEB, per Euro 4.769 migliaia, oltre ad altri marchi minori. Tali marchi risultano attualmente in uso, e sono iscritti nel bilancio in base a valutazione al fair value al momento dell'acquisto sulla base di perizie effettuate da professionisti indipendenti, al netto degli ammortamenti cumulati. Tali valori sono ammortizzati in 18 anni, periodo ritenuto rappresentativo della vita utile dei marchi, ad esclusione dei marchi minori che vengono ammortizzati su una vita utile di sette anni. Alla data di redazione del presente bilancio non sono emersi indicatori tali da pregiudicare la recuperabilità dei sopracitati valori di iscrizione nel presente bilancio.

L'incremento del periodo, pari ad Euro 486 migliaia, è principalmente riconducibile all'acquisto di nuove licenze software.

6. ATTIVITA' PER DIRITTI D'USO

La composizione della voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Valore netto 31/12/2018 FTA IFRS 16 Incrementi Quote
ammortamento
Altri movimenti 31/12/2019
Fabbricati 0 4.553 4.052 -1.860 -1.149 5.595
Autovetture 0 390 690 -273 0 807
Totale 0 4.943 4.742 -2.133 -1.149 6.402

Le attività per diritti d'uso iscritte in fase di prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 – Leases, ossia al 1° gennaio 2019, ammontano a Euro 4.943 migliaia.

I significativi incrementi dell'esercizio delle attività per diritti d'uso su fabbricati sono principalmente riconducibili al rinnovo con la società correlata Gireimm S.r.l. del contratto di locazione dell'immobile utilizzato come sede operativa della Landi Renzo S.p.A., la cui scadenza contrattuale era prevista per il 10 maggio 2019. Tale contratto che prevede una durata di 5 anni, rinnovabile solo mediante accordo scritto tra le parti, ha comportato un incremento delle attività per diritti d'uso e relative passività pari ad Euro 3.841 migliaia.

Gli altri movimenti sono principalmente connessi all'accordo sottoscritto tra la Landi Renzo S.p.A. e la società correlate Gireimm S.r.l. per la risoluzione anticipata e senza penali del contratto di locazione di porzione dell'immobile sito in Cavriago e denominato Nuovo Centro Tecnico, non più necessario al Gruppo. A seguito della risoluzione di tale accordo le attività per diritti d'uso si sono ridotte di Euro 1.149 migliaia.

7. PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Tale voce, pari ad Euro 23.530 migliaia (Euro 22.292 migliaia al 31 dicembre 2018), accoglie il valore delle joint venture Krishna Landi Renzo Prv Ltd e SAFE & CEC S.r.l., valutate mediante il metodo del patrimonio netto.

(Migliaia di Euro)
Partecipazioni valutate a patrimonio netto 31/12/2018 Incrementi Decrementi 31/12/2019
Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held 384 268 652
SAFE & CEC S.r.l. 21.908 970 22.878
Totale 22.292 1.238 0 23.530

In particolare:

  • la partecipazione detenuta nella joint venture Krishna Landi Renzo Prv Ltd è stata oggetto di rivalutazione per Euro 268 migliaia, a fronte dei positivi risultati del periodo;
  • la partecipazione detenuta nella joint venture SAFE&CEC S.r.l. è stata oggetto di rivalutazione di Euro 970 migliaia, di cui Euro 92 migliaia imputate a conto economico, in quanto relative alla quote di pertinenza dell'utile del periodo, ed Euro 878 migliaia imputate a conto economico complessivo, essendo relative a variazioni contabilizzate direttamente a patrimonio netto dalla joint venture.

Inoltre si precisa che al fine di effettuare la valutazione al patrimonio netto della partecipazione detenuta in SAFE&CEC S.r.l. gli amministratori di Landi Renzo S.p.A. hanno richiesto ed ottenuto l'impairment test al 31 dicembre 2019 predisposto dal management della joint venture con il supporto di un consulente esterno incaricato, dal quale non emergono indicatori di impairment sulla partecipazione in SAFE&CEC S.r.l..

Si riportano di seguito i dati economici e patrimoniali consolidati al 31 dicembre 2019 del gruppo facente capo a SAFE&CEC srl.

(Migliaia di Euro)
ATTIVITA' SAFE & CEC S.r.l.
Immobilizzazioni materiali e immateriali 43.795
Attività per diritti d'uso 7.053
Imposte anticipate 842
Altre attività finanziarie non correnti 103
Totale attività non correnti 51.793
Crediti verso clienti 21.226
Rimanenze e Lavori in corso su ordinazione 23.174
Altri attività correnti 2.913
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.359
Totale attività correnti 50.672
TOTALE ATTIVITA' 102.465
(Migliaia di Euro)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' SAFE & CEC S.r.l.
Patrimonio netto 44.859
Passività finanziarie non correnti 1.273
Passività non correnti per diritti d'uso 6.818
Fondi per rischi ed oneri e Piani a benefici definiti per i dipendenti 1.332
Passività fiscali differite 1.641
Totale passività non correnti 11.066
Debito verso banche correnti 11.194
Passività finanziarie correnti 2.829
Passività correnti per diritti d'uso 420
Debiti verso fornitori 22.880
Altre passività correnti 9.217
Totale passività correnti 46.540
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 102.465
(Migliaia di Euro)
Ricavi delle vendite e altri ricavi 73.363
Costi operativi -68.920
Margine operativo lordo 4.443
Ammortamenti -2.249
Margine operativo netto 2.194
Oneri finanziari netti -772
Utili (perdite) su cambi -261
Utili (perdite) da partecipazioni -226
Utile (Perdita) prima delle imposte 934
Imposte -753
Utile (Perdita) 181

8. ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre attività finanziarie non correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC 97 172 -75
Landi Renzo Argentina 5 5 0
Depositi cauzionali 213 167 46
Altre attività finanziarie 19 8 11
Totale 334 352 -18

La voce Altre attività finanziarie non correnti, pari ad Euro 334 migliaia (Euro 352 migliaia al 31 dicembre 2018) include, principalmente:

  • la partecipazione nella joint venture EFI Avtosanoat Landi Renzo LLC ubicata in Uzbekistan (Euro 97 migliaia), svalutata nel corso dell'esercizio di Euro 75 migliaia, e nella società Landi Renzo Argentina S.r.l. (Euro 5 migliaia), attualmente in fase di liquidazione. Entrambe le partecipate non sono consolidate per irrilevanza e sono valutate al costo di acquisto, rettificato per eventuali perdite durevoli di valore;
  • depositi cauzionali (pari ad Euro 213 migliaia).

9. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

La voce Altre attività non correnti, pari ad Euro 3.420 migliaia al 31 dicembre 2019 (Euro 3.991 migliaia al 31 dicembre 2018) include la quota oltre l'esercizio del credito verso AVL Italia S.r.l. relativo alla cessione del ramo aziendale riguardante la parte del Centro Tecnico destinata alla gestione dei laboratori, il cui relativo contratto prevede l'incasso in 10 rate annuali e l'addebito di interessi sul credito residuo al termine di ogni esercizio.

10. IMPOSTE ANTICIPATE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Imposte anticipate e Passività Fiscali differite 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Imposte anticipate 12.042 14.253 -2.211
Imposte differite -3.338 -3.715 377
Totale Imposte anticipate nette 8.704 10.538 -1.834

Di seguito, sono esposti i valori per imposte anticipate e differite compensabili e la loro movimentazione dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019:

(Migliaia di Euro)
Imposte anticipate 31/12/2018 Utilizzi Svalutazioni Differenze
Temporanee
Altri
movimenti
31/12/2019
Avviamenti e imposta sostitutiva 1.237 -545 692
Differenze temporanee 3.155 -1.334 700 2.521
Altre imposte anticipate 987 194 1.181
Perdite Fiscali 8.874 -1.226 7.648
a) Totale Imposte anticipate 14.253 -3.105 0 894 0 12.042
Altre variazioni temporanee 204 -45 87 246
Attività immateriali 3.511 -419 3.092
b) Totale Imposte differite compensabili 3.715 -464 0 87 0 3.338
a-b) Totale Imposte anticipate Nette 10.538 -2.641 0 807 0 8.704

Le attività per imposte anticipate nette, pari a Euro 8.704 migliaia (Euro 10.538 migliaia al 31 dicembre 2018), sono relative sia alle differenze temporanee fra i valori contabili delle attività e passività del bilancio ed i corrispondenti valori fiscali riconosciuti ai fini fiscali sia alle perdite da consolidato fiscale ritenute recuperabili in ragione dei piani aziendali, la cui realizzabilità è soggetta al rischio intrinseco di mancata attuazione insito nelle previsioni ivi contenute.

Il management, con il supporto dei propri consulenti fiscali, ha predisposto un analisi basata sulle previsioni del nuovo Piano Strategico 2020-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2020, volta a verificare la recuperabilità delle imposte anticipate. Da tale analisi non sono emerse problematiche connesse alla recuperabilità delle imposte anticipate iscritte a bilancio.

Prudenzialmente si è ritenuto di non procedere all'iscrizione di ulteriori imposte anticipate sulle perdite pregresse.

Al 31 dicembre 2019 le passività fiscali differite compensabili sono pari a Euro 3.338 migliaia (Euro 3.715 migliaia al 31 dicembre 2018), con un decremento pari a Euro 377 migliaia, e sono principalmente correlate alle differenze temporanee tra i valori contabili di alcune attività materiali ed immateriali ed i valori riconosciuti ai fini fiscali.

ATTIVITA' CORRENTI

11. CREDITI VERSO CLIENTI

I crediti verso clienti (inclusi i crediti commerciali verso parti correlate), esposti al netto del relativo fondo svalutazione, sono così suddivisi, con riferimento alle aree geografiche:

(Migliaia di Euro)
Crediti commerciali per area geografica 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Italia 8.019 5.281 2.738
Europa (esclusa Italia) 7.396 5.992 1.404
America 14.515 15.954 -1.439
Asia e Resto del Mondo 16.988 14.303 2.685
Fondo svalutazione crediti -6.373 -6.399 26
Totale 40.545 35.131 5.414

I crediti verso clienti al 31 dicembre 2019 ammontano a Euro 40.545 migliaia, al netto del Fondo svalutazione crediti pari ad Euro 6.373 migliaia, rispetto a Euro 35.131 migliaia al 31 dicembre 2018, valore al netto di un fondo svalutazione crediti di Euro 6.399 migliaia.

Il Gruppo ha effettuato operazioni di cessione di crediti commerciali tramite factoring pro-soluto ed al 31 dicembre 2019 l'ammontare delle cessioni, per le quali è stata effettuata la derecognition dei relativi crediti, è pari ad Euro 26.807 migliaia al 31 dicembre 2019 (Euro 25.391 migliaia al 31 dicembre 2018).

Si precisa che non vi sono crediti commerciali non correnti, né crediti assistiti da garanzie reali.

I crediti verso parti correlate ammontano ad Euro 3.611 migliaia rispetto ad Euro 2.605 migliaia al 31 dicembre 2018 e si riferiscono alle forniture di beni alla joint venture Krishna Renzo India Private Ltd Held, alla joint venture EFI Avtosanoat Landi Renzo LLC ed alla società pakistana AutoFuels. Tutte le transazioni sono svolte a normali condizioni di mercato.

Il fondo svalutazione crediti, calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili, si è così movimentato:

(Migliaia Euro)
-- -- -----------------
Fondo svalutazione crediti 31/12/2018 Accantonamento Utilizzi Altri
Movimenti
31/12/2019
Fondo svalutazione crediti 6.399 85 -136 25 6.373

Gli accantonamenti dell'esercizio, necessari per adeguare il valore contabile dei crediti al loro presumibile valore di realizzo, sono pari ad Euro 85 migliaia (rispetto a Euro 91 migliaia dell'esercizio 2018). Gli utilizzi avvenuti nell'esercizio sono, invece, stati pari a Euro 136 migliaia.

Nella colonna "Altri movimenti" sono incluse le differenze di conversione.

In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, nella tabella seguente si fornisce l'informazione relativa al rischio massimo di credito suddiviso per classi di scaduto, al lordo del Fondo Svalutazione Crediti:

(Migliaia di Euro)

Scaduti
Totale Non scaduti 0-30 gg 30-60 gg 60 e oltre
Crediti vs. Clienti al 31/12/2019 46.918 34.503 5.135 1.660 5.620
Crediti vs. Clienti al 31/12/2018 41.530 26.196 4.690 2.252 8.392

12. RIMANENZE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Rimanenze 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Materie prime e componenti 26.542 26.675 -133
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 11.325 9.896 1.429
Prodotti finiti 9.425 9.643 -218
(Fondo svalutazione magazzino) -7.518 -7.319 -199
Totale 39.774 38.895 879

Le rimanenze finali al 31 dicembre 2019 ammontano complessivamente a Euro 39.774 migliaia, al netto del fondo svalutazione magazzino pari ad Euro 7.518 migliaia, e risultano essenzialmente allineate al 31 dicembre 2018.

Il Gruppo ha stimato un fondo svalutazione di magazzino, di cui si fornisce di seguito il dettaglio, per tener conto dei rischi di obsolescenza tecnica delle rimanenze ed allineare il valore contabile al loro presumibile valore di realizzo.

(Migliaia di Euro)
Fondo svalutazione magazzino 31/12/2018 Accantonamento Utilizzi Altri
Movimenti
31/12/2019
Fondo svalut. Magazzino (mat. prime) 5.341 124 -43 5.422
Fondo svalut. Magazzino (prod. In corso
di lavorazione)
688 1 689
Fondo svalut. Magazzino (prod. finiti) 1.290 132 -15 1.407
Fondo svalut. Magazzino – totale 7.319 256 0 -57 7.518

Gli accantonamenti, pari ad Euro 256 migliaia, sono stati appostati a fronte di referenze di magazzino a lenta movimentazione. Non vi sono stati utilizzi del fondo obsolescenza nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

Nella colonna "Altri movimenti" sono incluse le differenze di conversione.

13. ALTRI CREDITI E ATTIVITA' CORRENTI

La composizione della voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Altri crediti e attività correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti tributari 3.209 4.704 -1.495
Crediti verso altri 2.912 2.636 276
Ratei e risconti 1.216 676 540
Totale 7.337 8.016 -679

Crediti Tributari

I crediti tributari sono rappresentati prevalentemente dai crediti nei confronti dell'Erario per IVA per Euro 1.391 migliaia e da crediti per imposte sul reddito dovuti ad eccedenze di acconti versati durante gli esercizi precedenti dalle società italiane (Euro 549 migliaia) ed estere (Euro 698 migliaia) del Gruppo.

Crediti Verso Altri

Al 31 dicembre 2019 si riferiscono ad anticipi concessi a fornitori, crediti verso enti previdenziali, note di credito da ricevere ed altri crediti.

(Migliaia di Euro)
Crediti verso Altri 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Anticipi a fornitori 338 756 -418
Crediti verso enti previdenziali 35 184 -149
Note di credito da ricevere 1.310 826 484
Altri crediti 1.229 870 359
Totale 2.912 2.636 276

La voce "Altri crediti" include la quota a breve del credito verso la AVL Italia S.r.l. relativo alla citata cessione di ramo d'azienda per un ammontare pari ad Euro 570 migliaia ed il credito vantato dalla Capogruppo verso SAFE S.p.A. in base all'accordo di consolidato fiscale relativo e pari ad Euro 436 migliaia. L'incremento delle note di credito da ricevere rispetto all'esercizio precedente è riconducibile ai maggiori premi su acquisti riconosciuti da fornitori.

Ratei e Risconti

Tale voce include principalmente risconti attivi per premi assicurativi, locazioni, omologazioni, contributi associativi, e per canoni di manutenzione hardware e software. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente riconducibili ai contributi commerciali concordati con un primario cliente OEM a fronte delle forniture che saranno realizzate dal Gruppo nei prossimi esercizi.

Non sussistono, al 31 dicembre 2019, ratei e risconti attivi aventi durata superiore ai 5 anni.

14. ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

La composizione della voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Attività finanziarie correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Finanziamento SAFE S.p.A. 2.801 0 2.801
Totale 2.801 0 2.801

A seguito della sottoscrizione del nuovo accordo di finanziamento di medio-lungo termine, descritto nel proseguo della presente relazione, e dell'accordo di risoluzione anticipata dell'Accordo di Ottimizzazione, del quale faceva parte oltre alla Capogruppo anche la SAFE S.p.A., la Capogruppo ha sottoscritto con quest'ultima un finanziamento di Euro 2.760 migliaia con scadenza al 31 dicembre 2019 al fine di consentirle di rimborsare i propri finanziamenti a medio-lungo termine rientranti nel citato Accordo di Ottimizzazione. Il suddetto finanziamento è fruttifero ed i relativi tassi sono stati definiti in base alle attuali condizioni di mercato. Al 31 dicembre 2019 tale voce è inclusiva anche degli interessi maturati, pari ad Euro 41 migliaia. Si dà atto che il suddetto contratto è stato rinnovato tra le parti posticipando la relativa scadenza al 31 dicembre 2020.

15. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Tale voce, composta da saldi attivi dei conti correnti bancari e di cassa sia in Euro che in valuta estera, è così costituita:

(Migliaia di Euro)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Depositi bancari e postali 22.627 15.033 7.594
Cassa 23 42 -19
Totale 22.650 15.075 7.575

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 22.650 migliaia (Euro 15.075 migliaia al 31 dicembre 2018).

Per l'analisi relativa alla generazione e all'assorbimento della liquidità nel corso dell'esercizio si rinvia al rendiconto finanziario consolidato.

Il rischio di credito correlato alle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti è peraltro considerato limitato poiché si tratta di depositi frazionati su primarie istituzioni bancarie nazionali ed internazionali.

16. PATRIMONIO NETTO

La tabella che segue mostra la composizione delle voci del patrimonio netto consolidato:

(Migliaia di Euro)
Patrimonio netto 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Capitale sociale 11.250 11.250 0
Altre riserve 49.367 43.931 5.436
Utile (perdita) del periodo 6.048 4.671 1.377
Totale Patrimonio netto del Gruppo 66.665 59.852 6.813
Capitale e Riserve di terzi -266 -138 -128
Utile (perdita) di terzi -66 -138 72
Totale Patrimonio netto di Terzi -332 -276 -56
Totale Patrimonio netto consolidato 66.333 59.576 6.757

Il capitale sociale al 31 dicembre 2019 rappresenta il capitale sociale interamente sottoscritto e versato dalla società Landi Renzo S.p.A., che risulta pari a nominali Euro 11.250 migliaia ed è suddiviso in n. 112.500.000 azioni, con valore nominale unitario pari ad Euro 0,10.

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019 presenta una variazione positiva di Euro 6.757 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018, in conseguenza prevalentemente dell'utile del periodo, nonché dalla variazione della riserva di conversione, dalla contabilizzazione a conto economico complessivo di parte della valutazione con il metodo del patrimonio netto della joint venture SAFE&CEC e della contabilizzazioni ai sensi dell'IFRS 2 del piano di Performance share.

Le altre riserve sono così costituite:

(Migliaia di Euro)
Altre Riserve 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Riserva Legale 2.250 2.250 0
Riserva straordinaria e Altre 16.399 10.963 5.436
Riserva da sovrapprezzo emissione azioni 30.718 30.718 0
Totale Altre Riserve del Gruppo 49.367 43.931 5.436

Il saldo della riserva legale al 31 dicembre 2019 ammonta ad Euro 2.250 migliaia ed è invariato in quanto ha già raggiunto il quinto del capitale sociale.

La Riserva Straordinaria e le Altre riserve sono aumentate di Euro 5.436 migliaia per effetto:

  • della destinazione dell'utile dell'esercizio precedente pari ad Euro 4.671 migliaia;
  • della variazione della riserva di conversione per negativi Euro 168 migliaia;
  • della contabilizzazione a conto economico complessivo di parte della valutazione con il metodo del patrimonio netto della joint venture SAFE&CEC per Euro 878 migliaia;
  • della contabilizzazione a patrimonio netto ai sensi dell'IFRS 2 del piano di Performance share per Euro 119 migliaia;
  • di altre variazioni per complessivi negativo Euro 64 migliaia.

La riserva da sovrapprezzo emissione azioni risulta pari ad Euro 30.718 migliaia ed invariata rispetto all'esercizio precedente.

Il patrimonio netto di terzi rappresenta la quota di patrimonio netto e del risultato di esercizio delle società non interamente possedute dal Gruppo per la quota di pertinenza di terzi.

PASSIVITA' NON CORRENTI

Rifinanziamento del Gruppo Landi Renzo

Nel corso del primo semestre 2019 il management del Gruppo ha intrapreso importanti trattative con alcuni primari istituti finanziari con l'obiettivo di ottenere un nuovo finanziamento volto ad estinguere l'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione sottoscritto nel marzo 2017 e dal Prestito Obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" codice ISIN IT0005107237, oltre che ad ottenere una contestuale riduzione degli oneri finanziari.

In data 26 giugno 2019 la Landi Renzo S.p.A., congiuntamente a Lovato Gas S.p.A. e SAFE S.p.A., società controllate/collegate ancora rientranti nell'Accordo di Ottimizzazione, ha sottoscritto con gli istituti finanziari coinvolti nell'accordo la risoluzione formale dello stesso, prevedendo inoltre:

  • il rimborso anticipato volontario dell'indebitamento finanziario esistente derivante dall'Accordo di Ottimizzazione;
  • il mantenimento in essere a revoca delle linee di credito commerciali ed in conto corrente esistenti e delle altre garanzie da parte delle banche finanziatrici anche al di fuori dell'Accordo di Ottimizzazione.

In pari data, a Società ha siglato con un pool di tre primarie banche (BPM - mandated lead arranger e bookrunner, Intesa Sanpaolo e Unicredit) un contratto di finanziamento a medio-lungo termine di durata quinquennale per un importo complessivo di Euro 65 milioni a condizioni economiche più favorevoli che consentirà una riduzione degli oneri finanziari rispetto a quelli attuali, oltre a migliorare il profilo di indebitamento del Gruppo. Le relative risorse finanziarie sono state utilizzate per il rimborso integrale dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione, avvenuto in data 28 giugno 2019, e del Prestito Obbligazionario, avvenuto in data 1 luglio 2019, per complessivi Euro 55 milioni. La parte restante dei nuovo finanziamento sarà utilizzata per sostenere gli investimenti attuali e futuri.

Il nuovo contratto di finanziamento prevede un unico covenant relativo al rapporto dell'Ebitda sulla Posizione finanziaria netta, rispettato alla data della presente relazione.

17. DEBITI VERSO BANCHE NON CORRENTI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Debiti verso le banche non correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Mutui e Finanziamenti 51.561 23.259 28.302
Costo ammortizzato -570 -204 -366
Totale 50.991 23.055 27.936

La voce comprende la quota a medio/lungo termine dei debiti verso le banche a titolo di mutui chirografari e finanziamenti. Al 31 dicembre 2019 è pari ad Euro 50.991 migliaia rispetto ad Euro 23.055 migliaia al 31 dicembre 2018.

La struttura del debito è unicamente a tasso variabile indicizzato all'Euribor ed incrementato di uno spread allineato alle normali condizioni di mercato, parzialmente coperto mediante strumenti finanziari derivati di copertura.

La valuta di indebitamento è l'Euro, tranne per i finanziamenti erogati in dollari statunitensi dalla Bank of the West per un valore complessivo pari a Dollari statunitensi 4 milioni. I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono presenti clausole diverse da quelle di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.

Di seguito viene riportato il piano di rimborso dei mutui a medio lungo termine quale risultante dai saldi al 31 dicembre 2019.

Totale 63.758
Debiti vs banche non correnti 50.991
Costo Ammortizzato -570
2024 20.604
2023 10.319
2022 10.319
2021 10.319
Debiti vs banche correnti 12.767
Costo Ammortizzato -267
2020 13.034
Scadenze Mutui e
Finanziamenti
(Migliaia di Euro)

Si segnala che, così come indicato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, contratti di finanziamento possono essere chiesti a rimborso anticipatamente qualora si verificasse il change of control della Capogruppo.

I covenants finanziari previsti dal contratto di finanziamento risultano rispettati alla data del presente bilancio.

Si ritiene che il valore contabile dei debiti non correnti verso banche sia allineato al loro fair value alla data di chiusura del bilancio.

Al 31 dicembre 2019, il Gruppo aveva le seguenti ulteriori linee di credito a breve termine disponibili e non utilizzate:

(Migliaia di Euro)
Linee di credito 2019
Fido di cassa 8.322
Fido ad utilizzo promiscuo 23.020
Totale 31.342

18. ALTRE PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

A seguito dell'integrale rimborso anticipato del Prestito obbligazionario, al 31 dicembre 2019 le altre passività finanziarie non correnti risultano pari a zero (Euro 24.427 migliaia al 31 dicembre 2018).

19. PASSIVITA' NON CORRENTI PER DIRITTI D'USO

La composizione della voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Valore netto al
31/12/2018
FTA IFRS 16 Incrementi Rimborsi Altri
movimenti
Valore netto al
31/12/2019
Fabbricati 0 4.553 4.052 -1.889 -1.051 5.665
Autovetture 0 390 691 -236 17 862
Totale 0 4.943 4.743 -2.125 -1.034 6.527
di cui Correnti 1.992
di cui Non Correnti 4.535

A seguito della prima applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases, a far data dal 1° gennaio 2019, il Gruppo ha iscritto a bilancio passività per diritti d'uso per Euro 4.943 migliaia (Euro 6.527 migliaia al 31 dicembre 2019).

I significativi incrementi dell'esercizio delle passività per diritti d'uso su fabbricati sono principalmente riconducibili al rinnovo con la società correlata Gireimm S.r.l. del contratto di locazione dell'immobile utilizzato come sede operativa della Landi Renzo S.p.A., la cui scadenza contrattuale era prevista per il 10 maggio 2019, che ha comportato un incremento delle passività per diritti d'uso per Euro 3.841 migliaia.

Gli altri movimenti sono principalmente connessi all'accordo sottoscritto tra la Landi Renzo S.p.A. e la società correlate Gireimm S.r.l. per la risoluzione anticipata e senza penali del contratto di locazione di porzione dell'immobile sito in Cavriago e denominato Nuovo Centro Tecnico, non più necessario al Gruppo. A seguito della risoluzione di tale accordo le passività per diritti d'uso si sono ridotte di Euro 1.086 migliaia.

20. FONDI PER RISCHI ED ONERI

La composizione e la movimentazione di tale voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
-- -- -- -- -------------------- --
Fondi per rischi ed oneri 31/12/2018 Accantonamento Utilizzo Altri movimenti 31/12/2019
Fondo garanzia prodotti 4.562 1.710 -2.952 8 3.328
Fondo cause legali in corso 142 -46 -14 82
Fondi trattamento di quiescenza 63 8 71
Altri fondi 676 60 -609 1 128
Totale 5.443 1.778 -3.607 -5 3.609

La voce denominata "Fondo per rischi Garanzie Prodotti" comprende la miglior stima dei costi connessi agli impegni che il Gruppo ha assunto per effetto di disposizioni normative o contrattuali, relativamente agli oneri connessi alla garanzia dei propri prodotti per un certo periodo di tempo decorrente dalla loro vendita. Tale stima è stata determinata sia con riferimento ai dati storici delle società del Gruppo che sulla base di specifici contenuti contrattuali. Al 31 dicembre 2019 tale fondo è pari ad Euro 3.328 migliaia. Gli utilizzi del fondo rischi per un importo pari a Euro 2.952 migliaia sono dovuti alla copertura dei costi di garanzia correlati a forniture di componenti avvenute negli anni precedenti.

Il fondo rischi fiscali e cause legali in corso è principalmente riferito al probabile esborso per un contenzioso con un prestatore di servizi in procedura fallimentare.

Il fondo trattamento di quiescenza, relativo all'accantonamento maturato per l'indennità suppletiva di clientela, comprende gli accantonamenti dell'esercizio per Euro 8 migliaia.

La voce Altri fondi si decrementa a seguito dell'erogazione di incentivi all'esodo e per il riconoscimento di rimborsi ad un primario cliente del canale After Market.

21. PIANI A BENEFICI DEFINITI PER I DIPENDENTI

La movimentazione complessiva dei piani a benefici definiti per i dipendenti è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Piani a benefici definiti per i dipendenti 31/12/2018 Accantonamento Utilizzo Altri movimenti 31/12/2019
Trattamento di fine rapporto lavoro
subordinato
1.646 18 -91 57 1.630

L'accantonamento di Euro 18 migliaia è relativo alla rivalutazione del TFR in essere a fine periodo mentre l'utilizzo per Euro 91 migliaia si riferisce agli importi liquidati ai dipendenti che hanno cessato la propria attività lavorativa nel corso dell'esercizio. Gli altri movimenti accolgono l'adeguamento attuariale del fondo per positivi Euro 57 migliaia, contabilizzato nella voce Altre Riserve ed espresso nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo.

Le principali assunzioni economico-finanziarie utilizzate dall'attuario incaricato delle stime, metodologicamente invariate rispetto allo scorso esercizio risultano essere:

Ipotesi attuariali utilizzate per le valutazioni 31/12/2019
Tavola Demografica 2018
Tasso di attualizzazione 0,77%
Probabilità richiesta anticipo 1,0%
% attesa di dipendenti che si dimettono prima della pensione 5,0%
% massima del TFR richiesto in anticipo 70%
Tasso incremento annuale costo della vita 1,0%

L'analisi di sensitività evidenzia scostamenti non significativi rispetto al valore iscritto a bilancio al 31 dicembre 2019.

22. PASSIVITA' FISCALI DIFFERITE

Al 31 dicembre 2019 le passività fiscali differite che non presentano i requisiti della compensabilità sono pari a Euro 407 migliaia (Euro 339 migliaia al 31 dicembre 2018), con un incremento pari a Euro 68 migliaia e sono principalmente correlate alle differenze temporanee tra i valori contabili di alcune attività immateriali ed i valori riconosciuti ai fini fiscali.

Di seguito sono esposti i valori delle passività per imposte differite e la loro movimentazione dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019:

31/12/2018
Utilizzi
Differenze
Temporanee
Altri
movimenti
31/12/2019
324 22 346
15 51 -5 61
339 0
73
-5 407

23. PASSIVITA' PER STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

La composizione di tale voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Passività per strumenti finanziari
derivati
Gerarchia
Fair Value
Nozionale 2019 2018 Variazione
Derivati su tassi di interesse
Finanziamenti 2 35.700 30 0 30
Totale 30 0 30

La voce include la valutazione a fair value dei contatti finanziari derivati sottoscritti dalla Capogruppo, contabilizzati in hedge accounting, ossia con contropartita a conto economico complessivo, presentando gli stessi i relativi requisiti richiesti dal principio contabile internazionale IFRS 9.

PASSIVITA' CORRENTI

24. DEBITI VERSO BANCHE CORRENTI

La composizione di tale voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Debiti verso le banche correnti 2019 2018 Variazione
Anticipi, fin. Import e altri debiti bancari correnti 16.693 12.991 3.702
Mutui e Finanziamenti 13.034 3.321 9.713
Costo ammortizzato -267 -109 -158
Totale 29.460 16.203 13.257

La voce al 31 dicembre 2019, pari complessivamente a Euro 29.460 migliaia, rispetto a Euro 16.203 migliaia dell'esercizio 2018, è costituita dalla quota corrente di mutui e finanziamenti in essere per Euro 13.034 migliaia, al lordo dell'effetto del costo ammortizzato, nonché dall'utilizzo di linee di credito commerciali a breve termine per Euro 16.693 migliaia.

(migliaia di Euro) 31/12/2019 31/12/2018 Disponibilità liquide 22.650 15.075 Attività finanziarie correnti 2.801 0 Debiti verso le banche e finanziamenti a breve -29.460 -16.203 Passività per diritti d'uso -1.992 0 Obbligazioni emesse 0 -3.843 Finanziamenti passivi a breve termine -210 -419 Indebitamento finanziario netto a breve termine -6.211 -5.390 Finanziamenti passivi -50.991 -23.055 Passività per diritti d'uso -4.535 0 Obbligazioni emesse 0 -24.218 Altri finanziamenti passivi 0 -209 Passività per strumenti finanziari derivati -30 0 Indebitamento finanziario netto a medio-lungo termine -55.556 -47.482 Posizione finanziaria netta -61.767 -52.872 Posizione finanziaria netta - a parità (*) -55.210 -52.872

Si fornisce di seguito il dettaglio della Posizione Finanziaria Netta del Gruppo:

(*) Non inclusiva degli effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 - Leases e del fair value dei contratti finanziari derivati

La Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 risulta pari ad Euro 61.767 migliaia (Euro 52.872 al 31 dicembre 2018) e risente dell'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases, che ha comportato l'iscrizione di passività finanziarie per diritti d'uso per Euro 6.527 migliaia al 31 dicembre 2019, oltre della rilevazione a fair value dei contratti finanziari derivati (Euro 30 migliaia).

Al netto dell'effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 – Leases e del fair value dei contratti finanziari derivati la Posizione finanziaria netta del Gruppo sarebbe stata pari ad Euro 55.210 migliaia, dopo investimenti per Euro 8.664 migliaia in incremento rispetto al 31 dicembre 2018 (Euro 52.872 migliaia).

25. ALTRE PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Tale voce, pari ad Euro 210 migliaia (Euro 4.262 migliaia al 31 dicembre 2018), è relativa alla quota residua del finanziamento agevolato erogato da Simest con la finalità di supportare un programma di ampliamento dell'attività commerciale negli USA.

26. PASSIVITA' CORRENTI PER DIRITTI D'USO

Tale voce è pari ad Euro 1.992 migliaia ed è relativa alla quota corrente delle passività per diritti d'uso iscritti a bilancio a seguito dell'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases.

27. DEBITI VERSO FORNITORI

I debiti commerciali (inclusi i debiti commerciali verso le parti correlate), con riferimento alle aree geografiche, sono così suddivisi:

(Migliaia di Euro)
Debiti commerciali per area geografica 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Italia 43.506 45.860 -2.354
Europa (esclusa Italia) 5.082 6.140 -1.058
America 1.307 927 380
Asia e Resto del Mondo 2.040 2.239 -199
Totale 51.935 55.166 -3.231

I debiti commerciali al 31 dicembre 2019 (Euro 51.935 migliaia) evidenziano un decremento pari a Euro 3.231 rispetto all'esercizio precedente migliaia (Euro 55.166 migliaia).

I debiti commerciali verso parti correlate, pari ad Euro 1.982 migliaia, si riferiscono in prevalenza ai rapporti verso le società Gireimm S.r.l. e Gestimm S.r.l. per canoni di locazione immobiliare. Tutte le relative transazioni sono svolte a normali condizioni di mercato.

28. DEBITI TRIBUTARI

Al 31 dicembre 2019 i debiti tributari, costituiti dalla somma dei debiti verso le autorità fiscali dei singoli Stati in cui sono dislocate le società del Gruppo, ammontano ad Euro 2.134 migliaia, rispetto ad Euro 2.385 migliaia al 31 dicembre 2018.

29. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre passività correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti verso Istituti di previdenza e sic. Sociale 1.512 1.460 52
Altri debiti (debiti v/dipendenti, debiti v/altri) 3.047 3.889 -842
Acconti 65 203 -138
Ratei e risconti passivi 43 46 -3
Totale 4.667 5.598 -931

La voce Altre passività correnti, diminuisce da Euro 5.598 migliaia al 31 dicembre 2018 ad Euro 4.667 migliaia al 31 dicembre 2019 prevalentemente a seguito dell'accantonamento effettuato nell'esercizio precedente per premi di risultato di medio-lungo sul triennio 2016-2018 riconosciuti ad alcuni amministratori per un totale di Euro 1.000 migliaia.

CONTO ECONOMICO

30. RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Ricavi relativi alla vendita di beni 186.040 183.271 2.769
Ricavi per servizi e altri 5.812 4.808 1.004
Totale 191.852 188.079 3.773

Il Gruppo Landi Renzo, nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, ha conseguito ricavi per Euro 191.852 migliaia, con un incremento del 2,0% rispetto al precedente esercizio.

La voce "Ricavi per servizi e altri" include i ricavi per prestazioni di servizi ed i ricavi per consulenze tecniche prestate a terzi dalle società del Gruppo.

Per una più completa illustrazione dell'andamento dei ricavi di vendita si rimanda alla Relazione sulla gestione.

I ricavi verso parti correlate pari ad Euro 2.443 migliaia si riferiscono a forniture di beni alla joint venture Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held ed alla joint venture EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC, oltre a prestazioni di servizi alla joint venture SAFE & CEC S.r.l..

31. ALTRI RICAVI E PROVENTI

Gli altri ricavi e proventi ammontano ad Euro 601 migliaia rispetto a Euro 1.482 migliaia conseguiti al 31 dicembre 2018 e sono così composti:

(Migliaia di Euro)
Altri ricavi e proventi 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Contributi 166 1.203 -1.037
Altri proventi 435 279 156
Totale 601 1.482 -881

Gli altri ricavi e proventi ammontano ad Euro 601 migliaia (Euro 1.482 migliaia al 31 dicembre 2018) e sono costituiti in prevalenza da contributi riconosciuti alla Capogruppo per Euro 166 migliaia, sopravvenienze attive per Euro 52 migliaia e plusvalenze realizzate dalla vendita di cespiti per Euro 214 migliaia.

32. COSTI DELLE MATERIE PRIME, MATERIALI DI CONSUMO E VARIAZIONE DELLE RIMANENZE

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e
variazione rimanenze
31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Materie prime e componenti 81.079 76.003 5.076
Prodotti finiti destinati alla vendita 17.463 15.287 2.176
Altri materiali ed attrezzature d'uso e consumo 1.968 1.802 166
Totale 100.510 93.092 7.418

I costi di materie prime, materiali di consumo e merci e variazione delle rimanenze passano complessivamente da Euro 93.092 migliaia al 31 dicembre 2018 ad Euro 100.510 migliaia al 31 dicembre 2019, registrando un incremento, in valore assoluto, pari ad Euro 7.418 migliaia.

33. COSTI PER SERVIZI E GODIMENTO BENI DI TERZI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Costi per servizi e per godimento beni di terzi 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Servizi industriali e tecnici 25.542 25.953 -411
Servizi commerciali 3.335 4.180 -845
Servizi generali ed amministrativi 6.911 7.755 -844
Consulenze strategiche non ricorrenti 1.426 2.623 -1.197
Costi per godimento beni di terzi 835 3.589 -2.754
Totale 38.049 44.100 -6.051

I costi per servizi e per godimento di beni di terzi ammontano ad Euro 38.049 migliaia (Euro 44.100 migliaia al 31 dicembre 2018) con un decremento di Euro 6.051 migliaia. La riduzione di tale voce è principalmente connessa:

  • alla riduzione dei costi generali, commerciali ed amministrativi;
  • ai minori costi non ricorrenti per consulenze strategiche;
  • all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 Leases.

La voce "Consulenze strategiche non ricorrenti" al 31 dicembre 2019 è pari ad Euro 1.426 migliaia (Euro 2.623 migliaia al 31 dicembre 2018) ed è relativa a servizi non ricorrenti prestati da primarie società di consulenza per lo svolgimento di analisi organizzative e strategiche, finalizzate alla definizione del nuovo piano strategico. Al 31 dicembre 2018 tale voce ricomprendeva spese relative al mandato conferito ad una Top Consulting Firm incaricata di supportare l'Amministratore Delegato ed il management aziendale nella predisposizione ed implementazione di un piano di azione finalizzato all' "Ebitda Improvement".

L'applicazione dell'IFRS 16 – Leases dei contratti di leasing ha comportato una riduzione dei costi per godimento beni di terzi per Euro 2.260 migliaia. In base a tale principio, a fronte dei contratti di locazione operativi sottoscritti dal Gruppo, sono state iscritte attività per diritti d'uso con la conseguente rilevazione a conto economico dei relativi ammortamenti ed oneri finanziari di competenza, diversamente dal precedente modello contabile che prevedeva la rilevazione a conto economico dei costi per canoni di affitto.

L'importo residuo dei costi per godimento beni di terzi a conto economico, pari ad 835 migliaia, è principalmente relativo a contratti rientranti nelle opzioni di semplificazione previste dal principio, ossia contratti relativi a beni di modesta entità o con durata inferiore o uguale a 12 mesi.

34. COSTI PER IL PERSONALE

I costi del personale risultano essere così composti:

(Migliaia di Euro)
Costo del personale 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Salari e stipendi 16.162 16.232 -70
Oneri sociali 5.195 5.436 -241
Oneri per programmi a benefici definiti 1.043 1.029 14
Lavoro interinale e distaccato 3.362 3.372 -10
Compensi agli amministratori 1.017 979 38
Costi e spese per il personale non ricorrenti 119 1.102 -983
Totale 26.898 28.150 -1.252

Il costo del personale risulta pari ad Euro 26.898 migliaia, in decremento in confronto all'esercizio precedente (Euro 28.150 migliaia al 31 dicembre 2018), mentre il numero puntuale dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2019 risulta pari a 571 unità (494 unità al 31 dicembre 2018), soprattutto a seguito delle assunzioni effettuate nel corso del secondo semestre nella filiale produttiva polacca, per il potenziamento della struttura. Complessivamente i costi del personale risultano in decremento a seguito dei premi di incentivazione di medio-lungo periodo riconosciuti ad alcuni amministratori nell'esercizio precedente sui risultati raggiunti nel triennio 2016-2018, nonché a seguito del fatto che l'esercizio 2018 aveva beneficiato solo parzialmente degli effetti derivanti dall'attività di ristrutturazione aziendale, conclusasi nei primi mesi dell'esercizio precedente. Inoltre, il Gruppo nel corso dell'esercizio 2019 ha fortemente investito in risorse ad elevata specializzazione e destinate a supportare la crescente attività in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni, oggetto di capitalizzazione qualora rispondenti ai requisiti previsti dal principio contabile IAS 38.

Si dà atto che in data 29 aprile 2019 l'Assemblea degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, un piano di compensi denominato "Piano di Performance Shares 2019-2021" avente ad oggetto l'assegnazione gratuita del diritto di ricevere azioni ordinarie Landi Renzo S.p.A. a titolo gratuito (per complessive massime n. 3.200.000 azioni) in base al livello di raggiungimento di determinati obiettivi di performance. L'attribuzione delle azioni è condizionata, oltre al raggiungimento di almeno uno degli obiettivi di performance, alla sussistenza, alla data di attribuzione delle azioni, del rapporto di lavoro dipendente e/o di amministrazione con la Società o sue controllate.

Il piano è destinato all'Amministratore Delegato della Capogruppo nonché ad altri manager che saranno individuati, in funzione del livello di contributo al business, di autonomia e complessità della posizione ricoperta, dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato per la Remunerazione.

Il piano si propone di premiare il raggiungimento dei target per il triennio 2019-2021, nonché incentivare l'allineamento degli interessi del management a quelli degli azionisti in un'ottica di creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo. Il Piano ha durata triennale e prevede l'attribuzione delle azioni in un'unica soluzione al termine del periodo di vesting.

Tale piano è stato oggetto di valutazione a fair value da parte di un esperto terzo indipendente e contabilizzato per la quota di competenza dell'esercizio con contropartita a patrimonio netto, essendo il piano classificabile come "equity settled" secondo l'IFRS 2. Tale ammontare, pari ad Euro 119 migliaia, è stato classificato come onere non ricorrente.

Per quanto riguarda il dettaglio dei compensi agli amministratori, si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza.

Si fornisce di seguito il numero medio e puntuale del personale in forza al Gruppo nel biennio oggetto di analisi suddiviso per qualifica:

Medio
Puntuale
Numero dei dipendenti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Dirigenti e Impiegati 305 304 1 311 292 19
Operai 229 199 30 260 202 58
Totale 534 503 31 571 494 77

Si precisa che tali valori non includono i lavoratori interinali, i co.co.pro. e gli amministratori.

35. ACCANTONAMENTI, SVALUTAZIONI DEI CREDITI ED ONERI DIVERSI DI GESTIONE

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Accantonamenti, svalutazioni ed oneri diversi di gestione 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Imposte e tasse varie 248 220 28
Altri oneri di gestione 236 251 -15
Perdite su crediti 9 5 4
Accantonamento garanzie prodotti 1.710 1.790 -80
Altri accantonamenti 0 350 -350
Svalutazione crediti 85 91 -6
Totale 2.288 2.707 -419

I costi contenuti all'interno di tale voce ammontano a Euro 2.288 migliaia al 31 dicembre 2019 rispetto ad Euro 2.707 migliaia al 31 dicembre 2018, con un decremento di Euro 419 migliaia.

Per quanto attiene gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri si rinvia al paragrafo 20.

36. AMMORTAMENTI E RIDUZIONI DI VALORE

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Ammortamenti e riduzioni di valore 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 5.558 5.491 67
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 4.075 4.752 -677
Ammortamento diritti d'uso 2.133 0 2.133
Totale 11.766 10.243 1.523

Gli ammortamenti ammontano ad Euro 11.766 migliaia (Euro 10.243 migliaia al 31 dicembre 2018), in aumento di Euro 1.523 migliaia. Tale incremento è principalmente collegato all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases che ha comportato la rilevazione nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 di maggiori ammortamenti per Euro 2.133 migliaia. Al netto di tale effetto gli ammortamenti sarebbero risultati essenzialmente in linea con l'esercizio precedente (Euro 9.633 migliaia al 31 dicembre 2019 rispetto ad Euro 10.243 migliaia al 31 dicembre 2018).

Dalle analisi svolte non sono emersi elementi che facciano ritenere necessaria la modifica della vita utile delle immobilizzazioni immateriali e materiali.

37. PROVENTI FINANZIARI

Tale voce risulta così composta:

(Migliaia di Euro)
Proventi finanziari 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Interessi attivi su depositi bancari 40 60 -20
Altri proventi 77 78 -1
Totale 117 138 -21

I proventi finanziari comprendono, principalmente, interessi attivi bancari, interessi attivi su altre attività finanziarie nonché altri proventi aventi natura finanziaria; al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 117 migliaia, rispetto ad Euro 138 migliaia al 31 dicembre 2018.

38. ONERI FINANZIARI

Tale voce risulta così composta:

(Migliaia di Euro)
Oneri finanziari 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Interessi su debiti v/ banche e altri finanziatori 2.887 3.112 -225
Commissioni e spese bancarie 1.221 934 287
Altri oneri di gestione 4 12 -8
Totale 4.112 4.058 54

Gli oneri finanziari al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 4.112 migliaia (Euro 4.058 migliaia al 31 dicembre 2018) e comprendono, essenzialmente, interessi passivi bancari, interessi su finanziamenti, interessi su cessioni di crediti pro soluto, oneri attuariali derivanti dall'attualizzazione del TFR e spese bancarie, oltre all'effetto finanziario derivante dall'applicazione dell'IFRS 16 (Euro 176 migliaia).

Tale voce include inoltre gli effetti della sopracitata chiusura anticipata dei finanziamenti di medio-lungo termine ricompresi nell'Accordo di Ottimizzazione, che ha comportato il rilascio a conto economico degli effetti residui dei costi di transazione sospesi a seguito della valutazione dei relativi debiti finanziari al costo ammortizzato (Euro 436 migliaia).

39. UTILI E PERDITE SU CAMBI

Tale voce risulta così composta:

(Migliaia di Euro)
Utili e perdite su cambi 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Differenze cambio positive realizzate 633 2.065 -1.433
Differenze cambio positive da valutazione 1.322 1.523 1.661
Differenze cambio negative realizzate -994 -1.814 819
Differenze cambio negative da valutazione -1.679 -3.347 -192
Totale -718 -1.573 855

Il Gruppo realizza i propri ricavi prevalentemente in Euro. L'impatto delle differenze di cambio sull'esercizio è stato negativo e pari ad Euro 718 migliaia, a fronte di perdite su cambi pari ad Euro 1.573 migliaia nell'esercizio 2018.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo non ha in essere strumenti finanziari a copertura della variabilità dei cambi. In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, si fornisce di seguito il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari imputati al Conto Economico per singola categoria di strumenti finanziari:

(Migliaia di Euro)
31/12/2019 31/12/2018
Interessi attivi su disponibilità liquide 40 60
Interessi passivi da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato -2.887 -3.112
Utili (Perdite) nette su cambi -718 -1.573
Totale -3.565 -4.625

40. PROVENTI (ONERI) DA JOINT VENTURE VALUTATE A PATRIMONIO NETTO

Tale voce, pari a positivi Euro 285 migliaia (negativa e pari ad Euro 1.591 migliaia al 31 dicembre 2018), include la valutazione secondo il metodo del patrimonio netto delle partecipazioni e joint venture del Gruppo, ossia principalmente:

  • la rivalutazione della partecipazione nella joint venture SAFE&CEC S.r.l. per Euro 92 migliaia (svalutazione per Euro 1.895 migliaia al 31 dicembre 2018);
  • la rivalutazione della partecipazione della società Krishna Landi Renzo India Private Ltd per Euro 268 migliaia (rivalutazione per Euro 308 migliaia al 31 dicembre 2018);
  • la svalutazione della società EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC per Euro 75 migliaia.

41. IMPOSTE

Di seguito si fornisce la composizione delle imposte sul reddito:

Totale 2.532 -348 2.880
Imposte differite (anticipate) -1.288 -5.286 3.998
Imposte correnti 3.820 4.938 -1.118
(Migliaia di Euro)
Imposte
31/12/2019 31/12/2018 Variazione

Le imposte al 31 dicembre 2019 ammontano complessivamente a Euro 2.532 migliaia, rispetto a positivi Euro 348 migliaia al 31 dicembre 2018. Come precedentemente illustrato, in base ad analisi fiscali, predisposte in base ai flussi previsti dal nuovo Piano strategico 2020-2025, non sono emerse problematiche di recuperabilità relativamente alle imposte anticipate iscritte a bilancio. Prudenzialmente non sono state accantonate ulteriori imposte anticipate sulle perdite pregresse. Nel corso dell'esercizio precedente, la Capogruppo ha stanziato imposte anticipate su perdite fiscali pregresse, in base a specifica analisi fiscale predisposta con il supporto dei propri consulenti fiscali, per Euro 3.047 migliaia.

La seguente tabella mostra il dettaglio delle imposte correnti:

(Migliaia di Euro)
Imposte correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
IRES 2.671 3.421 -750
IRAP 579 267 312
Imposte correnti delle società estere 570 1.250 -680
Totale 3.820 4.938 -1.118

Si precisa che dall'esercizio 2014 le società italiane aderiscono al regime del Consolidato Fiscale Nazionale con consolidamento in carico alla Capogruppo, accordo rinnovato nel 2017 per il triennio 2017-2019 e che sarà rinnovato anche per il prossimo triennio 2020-2022.

42. UTILE (PERDITA) PER AZIONE

L'utile/(perdita) per azione "base" è stato calcolato rapportando l'utile/(perdita) netto del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nel periodo (n. 112.500.000). L'utile per azione "base", che corrisponde alla perdita per azione "diluita", non essendovi obbligazioni convertibili, è pari a Euro 0,0538 al 31 dicembre 2019 rispetto ad una perdita per azione di Euro 0,0415 al 31 dicembre 2018.

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dallo IAS 33.

Utile/(perdita) consolidato per azione 31/12/2019 31/12/2018
Utile/(perdita) consolidato del periodo attribuibile agli Azionisti della
controllante (Euro/migliaia)
6.048 4.671
Numero medio di azioni in circolazione 112.500.000 112.500.000
Utile/(perdita) per azione base dell'esercizio 0,0538 0,0415

ALTRE INFORMAZIONI

43. INFORMAZIONI SUL FAIR VALUE DELLE ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Come richiesto dallo IFRS 7 – Strumenti finanziari, nella tabella allegata si riporta il confronto fra il valore contabile ed il fair value di tutte le attività e passività finanziarie, suddivise sulla base delle categorie individuate dal suddetto principio contabile.

(Migliaia di Euro) 31/12/2019 31/12/2018
Valore
Fair value
contabile
Valore
contabile
Fair value
Crediti e altre attività correnti 49.467 49.467 42.471 42.471
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 22.650 22.650 15.075 15.075
Debiti commerciali e altre passività correnti 56.559 56.559 60.718 60.718
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - quota
non corrente
55.526 55.526 23.055 23.055
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - quota
corrente
31.662 31.662 20.465 20.465

Si precisa che il valore contabile dei debiti verso banche correnti e dei mutui e finanziamenti passivi approssima il fair value degli stessi al 31 dicembre 2019, poiché tali classi di strumenti finanziari risultano indicizzate al tasso di mercato Euribor.

44. IMPEGNI

Si segnala che al 31 dicembre 2019 il Gruppo non presenta impegni significativi.

45. ANALISI DEI PRINCIPALI CONTENZIOSI IN ESSERE

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha in essere cause di natura attiva e passiva di ammontare non significativo.

46. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni con parti correlate sotto elencate includono:

  • i rapporti di fornitura di servizi fra Gireimm S.r.l. e Landi Renzo S.p.A. relativi ai canoni di locazione dell'immobile utilizzato come sede operativa della Capogruppo e dalle società controllate sita in località Corte Tegge - Cavriago;
  • i rapporti di fornitura di servizi fra Gireimm S.r.l. e Landi Renzo S.p.A. relativi ai canoni di locazione, sino al 30 giugno 2019, data di recesso concordato tra le parti per il recesso dal relativo contratto, di porzione dell'immobile Nuovo Centro Tecnico;
  • i rapporti di fornitura di servizi fra Gestimm S.r.l., società partecipata tramite la controllante Girefin S.p.A., e la società Landi Renzo S.p.A. relativi ai canoni di locazione dello stabilimento produttivo di Via dell'Industria, sito in Cavriago;
  • i rapporti di fornitura di servizi fra Emilia Properties LLC, società partecipata tramite la controllante Girefin S.p.A, relativi ai canoni di locazione di immobili ad uso della società statunitense;
  • i rapporti di fornitura di beni alla joint venture Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held nonché alla joint venture EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC;
  • i rapporti di fornitura di servizi fra Landi Renzo S.p.A. e SAFE&CEC S.r.l., relativi a riaddebiti di costi service e informatici;
  • finanziamenti a breve termine fra Landi Renzo S.p.A. e SAFE S.p.A., oltre a relativi interessi.

Il Gruppo Landi Renzo intrattiene rapporti con parti correlate a condizioni di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

La seguente tabella riepiloga i rapporti con le parti correlate:

Società Ricavi
di
vendit
a
Ricavi
per
serviz
i e
altri
ricavi
Acq
finiti
Costi
godiment
o beni di
terzi
Oneri
(Proventi
) da JV
valutate
a PN
Oneri
(Proventi
)
finanziari
Credit
i
Debit
i
Finanziament
i
SAFE&CEC S.r.l. 0 374 0 0 92 0 293 0 0
SAFE S.p.A. 0 0 0 0 0 41 436 0 2.801
Gestimm S.r.l. 0 0 0 627 0 0 0 157 0
Krishna Landi Renzo India Priv.
Ltd
1.193 0 29 0 268 0 2.244 10 0
Efi Avtosanoat 876 0 0 0 -75 0 549 0 0
Reggio Properties LLC 0 0 0 106 0 0 0 8 0
Gireimm S.r.l. 0 0 0 1.040 0 0 0 1.807 0
Autofuels 0 0 0 0 0 0 526 0 0
2.069 374 29 1.773 285 41 4.047 1.982 2.801

47. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Ai sensi della comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006, con riguardo ad eventi o operazioni significative non ricorrenti avvenute nel corso dell'esercizio 2019, si segnala l'esistenza di operazioni non ricorrenti indicate alle note 33 e 34 del prospetto di Conto Economico Consolidato, relative alla ai costi sostenuti per consulenze strategiche (Euro 1.426 migliaia) ed agli accantonamenti premi di risultato di medio lungo periodo relativo al triennio 2019-2021 (Euro 119 migliaia).

Anche alla luce della comunicazione CONSOB n. 0031948 del 10 marzo 2018 le suddette operazioni sono ritenute dal management non ricorrenti stante la loro specificità e l'infrequenza del loro accadimento nel normale svolgimento dell'attività.

48. POSIZIONI O TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006, si segnala che nel corso dell'esercizio non sono avvenute operazioni atipiche e/o inusuali rispetto alla normale gestione dell'impresa, che possano dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza e completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.

49. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Si rimanda all'analisi svolta sulla Relazione sulla Gestione.

G) INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149-duodecies DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

In ottemperanza a quanto espressamente previsto dal Regolamento Emittenti Consob – art.149 duodecies – si evidenziano i corrispettivi di competenza, contabilizzati nel Conto Economico 2019 del Gruppo, per servizi prestati dalla società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete, alle società appartenenti al Gruppo Landi Renzo.

(Migliaia di Euro)
Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi 2019
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. 202
Altri servizi PricewaterhouseCoopers S.p.A. e società
appartenenti al network PWC
25

Allegato 1

Prospetto di Conto Economico consolidato al 31 dicembre 2019 redatto in applicazione delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27/06/2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006.

(Migliaia di Euro)
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO Not
e
31/12/20
19
di cui
con
parti
correla
te
Peso
%
31/12/20
18
di cui
con
parti
correla
te
Peso
%
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 30 191.852 2.443 1,3% 188.079 1.987 1,1%
Altri ricavi e proventi 31 601 1.482
Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e
variazione rimanenze
32 -100.510 -29 0,0% -93.092 -137 0
Costi per servizi e per godimento beni di terzi 33 -38.049 -1.773 4,7% -44.100 -2.005 4,5%
Costo del personale 34 -26.898 -28.150
Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri diversi di
gestione
35 -2.288 -2.707
Margine operativo lordo 24.708 21.512
Ammortamenti e riduzioni di valore 36 -11.766 -10.243
Margine operativo netto 12.942 11.269
Proventi finanziari 37 117 41 35,0% 138
Oneri finanziari 38 -4.112 -4.058
Utili (perdite) su cambi 39 -718 -1.573
Utili (perdite) da partecipazioni valutate con il metodo del
patrimonio netto
40 285 285 100,0
%
-1.591 -1.591 100,0
%
Utile (Perdita) prima delle imposte 8.514 4.185
Imposte correnti e differite 41 -2.532 348
Utile (perdita) netto del Gruppo e dei terzi, di cui: 5.982 4.533
Interessi di terzi -66 -138
Utile (perdita) netto del Gruppo 6.048 4.671
Utile (Perdita) base per azione (calcolato su 112.500.000
azioni)
42 0,0538 0,0415
Utile (Perdita) diluito per azione 0,0538 0,0415

Allegato 2

Prospetto della situazione Patrimoniale – Finanziaria consolidata al 31 dicembre 2019 redatto in applicazione delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27/06/2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006.

(Migliaia di Euro)
ATTIVITA' Not
e
31/12/201
9
di cui
con
parti
correlat
e
Peso
%
31/12/201
8
di cui
con
parti
correlat
e
Peso
%
Attività non correnti
Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre
attrezzature
2 11.578 12.745
Costi di sviluppo 3 8.228 6.932
Avviamento 4 30.094 30.094
Altre attività immateriali a vita definita 5 12.536 14.039
Attività per diritti d'uso 6 6.402 0
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio
netto
7 23.530 22.292
Altre attività finanziarie non correnti 8 334 352
Altre attività non correnti 9 3.420 3.991
Imposte anticipate 10 8.704 10.538
Totale attività non correnti 104.826 100.983
Attività correnti
Crediti verso clienti 11 40.545 3.611 8,9% 35.131 2.605 6,4%
Rimanenze 12 39.774 38.895
Altri crediti e attività correnti 13 7.337 436 5,9% 8.016
Altre attività finanziarie correnti 14 2.801 2.801 100,0% 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15 22.650 15.075
Totale attività correnti 113.107 97.117
TOTALE ATTIVITA' 217.933 198.100
(Migliaia di Euro)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' Note 31/12/2019 di cui
con parti
correlate
Peso % 31/12/2018 di cui con
parti
correlate
Peso %
Patrimonio netto
Capitale sociale 16 11.250 11.250
Altre riserve 16 49.367 43.931
Utile (perdita) del periodo 16 6.048 4.671
Totale Patrimonio Netto del gruppo 66.665 59.852
Patrimonio netto di terzi 16 -332 -276
TOTALE PATRIMONIO NETTO 66.333 59.576
Passività non correnti
Debiti verso banche non correnti 17 50.991 23.055
Altre passività finanziarie non correnti 18 0 24.427
Passività non correnti per diritti d'uso 19 4.535 0
Fondi per rischi ed oneri 20 3.609 5.443
Piani a benefici definiti per i dipendenti 21 1.630 1.646
Passività fiscali differite 22 407 339
Passività per strumenti finanziari derivati 23 30
Totale passività non correnti 61.202 54.910
Passività correnti
Debiti verso le banche correnti 24 29.460 16.203
Altre passività finanziarie correnti 25 210 4.262
Passività correnti per diritti d'uso 26 1.992
Debiti verso fornitori 27 51.935 1.982 3,8% 55.166 3.820 7,3%
Debiti tributari 28 2.134 2.385
Altre passività correnti 29 4.667 5.598
Totale passività correnti 90.398 83.614
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 217.933 198.100

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ARTICOLO 154-bis DEL D.LGS. 58/98

I sottoscritti Cristiano Musi, in qualità di Amministratore Delegato, e Paolo Cilloni, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, del Gruppo Landi Renzo, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art.154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.

Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali adottati dalla Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n.1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili:
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Cavriago, 13 marzo 2020

L'Amministratore Delegato Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Cristiano Musi Paolo Cilloni

LANDI RENZO S.P.A. lpg and ngv systems

via Nobel, 2/4/6 | 42025 Corte Tegge | Cavriago (RE) | Italia | Tel +39 0522 9433 | Fax +39 0522 944044 www.landi.it | e-mail: [email protected] | Capitale Sociale € 11.250.000 i.v. | C.F. e partita IVA IT 00523300358

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, n° 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) n° 537/2014

Agli Azionisti di Landi Renzo SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato di Landi Renzo SpA (di seguito anche la "Società") e sue società controllate (di seguito, il "Gruppo Landi Renzo"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre 2019, dal conto economico consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato e dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Landi Renzo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n° 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Landi Renzo SpA in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave
Recuperabilità del valore dell'avviamento

Si veda la nota n° 4 ed il paragrafo "Principi di consolidamento e criteri di valutazione" delle note illustrative.

Al 31 dicembre 2018 l'avviamento iscritto in bilancio era relativo all'unità generatrice dei flussi finanziari (c.d. "cash generating unit o "CGU") "Automotive" per Euro 30,1 milioni e non ha subito variazioni al 31 dicembre 2019. La Società è tenuta a verificare almeno annualmente la recuperabilità dell'avviamento iscritto in bilancio.

Tale aspetto è stato considerato di particolare rilevanza per la revisione legale del bilancio consolidato in considerazione del significativo impatto della posta in oggetto sulla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo, in considerazione anche delle previsioni di crescita contenute nel Piano Strategico 2020-2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2020 (di seguito anche "Piano Strategico").

I modelli di valutazione alla base della determinazione del valore recuperabile (valore in uso) della CGU dove è incluso l'avviamento si basano su valutazioni complesse e stime del management avendo come riferimento il sopracitato Piano Strategico. In particolare, i modelli di valutazione del valore recuperabile della CGU dove è incluso l'avviamento e le assunzioni contenute nei modelli stessi risultano

L'approccio di revisione ha previsto, in via preliminare, la comprensione e la valutazione delle metodologie e delle procedure definite dalla Società per la determinazione del valore recuperabile della CGU dove è incluso l'avviamento, approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2020 in aderenza al principio contabile internazionale IAS 36 adottato dall'Unione Europea. In particolare, abbiamo verificato la ragionevolezza delle metodologie adottate e delle principali assunzioni riflesse nel modello valutativo (metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari) anche attraverso il coinvolgimento degli esperti della rete PwC nell'ambito delle valutazioni. In particolare, abbiamo verificato la ragionevolezza del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita perpetua rispetto alle prassi valutative normalmente adottate per società appartenenti al settore di riferimento del Gruppo Landi Renzo. Abbiamo verificato, altresì, la coerenza tra i flussi finanziari inseriti nei modelli di valutazione e quelli inclusi nel citato Piano Strategico.

Considerando che le previsioni dei flussi

influenzati dalle future condizioni di mercato, per quanto attiene i flussi finanziari attesi, il tasso di crescita perpetua ed il tasso di attualizzazione. finanziari rappresentano un parametro particolarmente sensibile per la determinazione del valore recuperabile della CGU dove è incluso l'avviamento in quanto legato ad eventi futuri ed incerti, abbiamo analizzato la ragionevolezza delle previsioni dei flussi finanziari attesi attraverso colloqui con il management della Società ed il coinvolgimento degli esperti del settore Automotive della rete PwC che ci hanno supportato nello svolgimento di un'analisi critica circa la ragionevolezza delle previsioni incluse nel citato Piano Strategico del Gruppo Landi Renzo. Abbiamo, inoltre, verificato l'accuratezza matematica dei modelli di valutazione predisposti dalla Società. Infine, abbiamo verificato l'informativa fornita dalla Società nel bilancio relativamente alla metodologia adottata per la determinazione del valore recuperabile della CGU dove è incluso l'avviamento ed agli esiti delle valutazioni effettuate.

Recuperabilità dei crediti per imposte anticipate

Si veda la nota n° 10 ed il paragrafo "Principi di consolidamento e criteri di valutazione" delle note illustrative.

I crediti per imposte anticipate iscritti nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 12,0 milioni, parzialmente compensati dalle passività per imposte differite pari ad Euro 3,3 milioni, determinando un saldo netto iscritto nell'attivo pari ad Euro 8,7 milioni. I crediti per imposte anticipate sono relativi per Euro 4,3 milioni a differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori fiscali e per Euro 7,7 milioni a perdite fiscali pregresse. La recuperabilità dei crediti per imposte anticipate è

Le procedure di revisione svolte hanno incluso preliminarmente la comprensione e la valutazione del processo adottato dalla Società per verificare la recuperabilità dei crediti per imposte anticipate. Un'approfondita analisi è stata da noi svolta sui crediti per imposte anticipate relativi alle perdite fiscali pregresse essendo la relativa recuperabilità strettamente connessa all'esistenza di imponibili fiscali futuri e, pertanto, al conseguimento dei dati prospettici inseriti nel citato Piano Strategico.

stata considerata di particolare rilevanza per la revisione legale del bilancio consolidato in considerazione del significativo impatto della posta in oggetto sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul conto economico del Gruppo Landi Renzo, nonché per la complessità del processo di valutazione della recuperabilità di tali crediti strettamente correlata alla realizzabilità del Piano Strategico.

Abbiamo ottenuto l'analisi svolta dalla società in merito alla recuperabilità dei crediti per imposte anticipate strettamente correlata all'esistenza di futuri redditi imponibili del Gruppo Landi Renzo nel periodo 2020- 2024, a loro volta basati sulle previsioni reddituali riflesse nel citato Piano Strategico. La ragionevolezza delle previsioni reddituali inserite nel citato Piano Strategico è stata da noi verificata attraverso colloqui con il management della Società ed il coinvolgimento degli esperti del settore Automotive della rete PwC che ci hanno supportato nello svolgimento di un'analisi critica circa la ragionevolezza delle previsioni incluse nel Piano Strategico della Società. Infine, abbiamo verificato l'informativa fornita dalla Società nel bilancio in merito alle motivazioni alla base della recuperabilità dei crediti per imposte anticipate.

Valutazione dell'investimento in SAFE&CEC Srl

Si vedano le note n° 7 e 40 delle note illustrative.

Al 31 dicembre 2019, il valore contabile della partecipazione nella società SAFE&CEC Srl valutata con il metodo del patrimonio netto ammonta a Euro 22,8 milioni. La Società verifica l'eventuale presenza di indicatori di impairment che possano far sorgere dubbi sulla recuperabilità del valore della partecipazione.

Tale aspetto è stato considerato di particolare rilevanza per la revisione legale del bilancio consolidato in considerazione del significativo impatto della posta in oggetto sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul conto economico del Gruppo Landi Renzo, in considerazione anche del valore dell'avviamento incluso nel valore della partecipazione. Gli amministratori di Landi Renzo SpA hanno richiesto ed ottenuto dal

L'approccio di revisione ha previsto, in via preliminare, la comprensione della metodologia adottata dagli amministratori di Landi Renzo SpA ai fini dell'iscrizione del valore della partecipazione della società SAFE&CEC Srl con il metodo del patrimonio netto e delle analisi svolte dagli stessi in merito alla presenza di eventuali indicatori di impairment.

Abbiamo inoltre verificato la ragionevolezza delle metodologie adottate e delle principali assunzioni riflesse nel modello valutativo di impairment test (metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari) predisposto dagli amministratori di SAFE&CEC Srl con l'ausilio di consulenti esterni, anche attraverso il coinvolgimento degli esperti della rete PwC

management di SAFE&CEC Srl la seguente documentazione, al fine della valutazione del valore di iscrizione della partecipazione detenuta in SAFE&CEC Srl e dell'analisi circa l'eventuale presenza di indicatori di impairment: (i) i prospetti contabili consolidati predisposti per il consolidamento con il metodo sintetico al 31 dicembre 2019 di SAFE&CEC Srl e (ii) l'impairment test sull'avviamento iscritto nei sopracitati prospetti contabili consolidati di SAFE&CEC Srl al 31 dicembre 2019. A seguito di tale analisi non sono stati identificati indicatori di impairment con riferimento al valore di iscrizione in bilancio della partecipazione di SAFE&CEC Srl. nell'ambito delle valutazioni. In particolare, abbiamo verificato la ragionevolezza del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita perpetua rispetto alle prassi valutative normalmente adottate per società appartenenti al settore di riferimento del Gruppo Landi Renzo. Abbiamo verificato, altresì, la coerenza tra i flussi finanziari inseriti nel modello di valutazione e quelli inclusi nei piani approvati dagli amministratori. Considerando che le previsioni dei flussi finanziari rappresentano un parametro particolarmente sensibile per la determinazione del valore recuperabile, in quanto legato ad eventi futuri ed incerti, abbiamo analizzato la ragionevolezza delle previsioni dei flussi finanziari attesi attraverso colloqui con il management di Landi Renzo SpA, di SAFE&CEC Srl e con i consulenti di cui si sono avvalsi gli amministratori di SAFE&CEC Srl, anche mediante il coinvolgimento degli esperti del settore Automotive della rete PwC che ci hanno supportato nello svolgimento di un'analisi critica circa la ragionevolezza delle previsioni incluse nei piani. Infine, abbiamo verificato l'informativa fornita dalla Società nel bilancio relativamente alle analisi svolte per l'identificazione della mancanza di indicatori d'impairment.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n° 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo Landi Renzo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata

informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Landi Renzo SpA o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo Landi Renzo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo Landi Renzo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo Landi Renzo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi

possono comportare che il Gruppo Landi Renzo cessi di operare come un'entità in funzionamento;

  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo Landi Renzo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo Landi Renzo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Landi Renzo SpA ci ha conferito in data 29 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10 e dell'articolo 123 bis, comma 4, del DLgs 58/98

Gli amministratori di Landi Renzo SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Landi Renzo al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n° 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Landi Renzo al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Landi Renzo al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'articolo 4 del Regolamento Consob di attuazione del DLgs 30 dicembre 2016, n. 254

Gli amministratori di Landi Renzo SpA sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del DLgs 30 dicembre 2016, n.254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del DLgs 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Parma, 30 marzo 2020

PricewaterhouseCoopers SpA

Nicola Madureri (Revisore legale)

Bilancio Separato al 31 dicembre 2018 Landi Renzo S.p.A.

Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Conto Economico

Conto Economico Complessivo

Rendiconto Finanziario

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto

Note illustrative

ALLEGATI Prospetto parti correlate

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'Art. 154-bis del D.Lgs.58/98

Relazione della società di revisione

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti

Landi Renzo S.p.A. SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA

(Euro)
ATTIVITA' Note 31/12/2019 31/12/2018
Attività non correnti
Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre
attrezzature 2 8.980.934 9.672.207
Costi di sviluppo 3 8.015.457 6.771.765
Avviamento 4 2.372.845 2.372.845
Altre attività immateriali a vita definita 5 5.359.451 5.882.887
Attività per diritti d'uso 6 5.498.601 0
Partecipazioni in imprese controllate 7 54.271.892 54.271.892
Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures 8 23.627.171 22.464.490
Altre attività finanziarie non correnti 9 410.874 395.874
Altre attività non correnti 10 3.420.000 3.991.430
Imposte anticipate 11 9.038.237 10.825.852
Totale attività non correnti 120.995.462 116.649.242
Attività correnti
Crediti verso clienti 12 21.096.746 15.709.738
Crediti verso controllate 13 13.911.375 12.035.068
Rimanenze 14 25.784.356 24.750.381
Altri crediti e attività correnti 15 4.341.335 4.974.651
Altre attività finanziarie correnti 16 2.801.336
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 17 11.712.629 8.531.249
Totale attività correnti 79.647.777 66.001.087
TOTALE ATTIVITA' 200.643.239 182.650.329
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' Note 31/12/2019 31/12/2018
Patrimonio netto
Capitale sociale 18 11.250.000 11.250.000
Altre riserve 18 40.814.709 39.652.474
Utile (perdita) del periodo 18 2.705.828 226.353
TOTALE PATRIMONIO NETTO 54.770.537 51.128.827
Passività non correnti
Debiti verso banche non correnti 19 47.430.495 19.450.413
Altre passività finanziarie non correnti 20 2.150.000 26.578.337
Passività non correnti per diritti d'uso 21 3.951.315
Fondi per rischi ed oneri 22 2.212.407 4.073.038
Piani a benefici definiti per i dipendenti 23 1.475.419 1.497.376
Passività per strumenti finanziari derivati 24 30.136
Totale passività non correnti 57.249.772 51.599.164
Passività correnti
Debiti verso le banche correnti 25 26.150.390 13.165.543
Altre passività finanziarie correnti 26 209.684 4.262.312
Passività correnti per diritti d'uso 27 1.669.158
Debiti verso fornitori 28 42.805.103 45.295.377
Debiti verso controllate 29 13.249.842 11.939.673
Debiti tributari 30 1.210.335 918.682
Altre passività correnti 31 3.328.418 4.340.751
Totale passività correnti 88.622.930 79.922.338
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 200.643.239 182.650.329

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione patrimoniale finanziaria sono evidenziati nell'apposito prospetto riportato nell'Allegato 2.

CONTO ECONOMICO

(Euro)
Note 31/12/2019 31/12/2018
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 32 139.730.306 135.986.583
Altri ricavi e proventi 33 397.872 1.359.938
Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e variazione
rimanenze
34 -70.577.214 -67.142.786
Costi per servizi e per godimento beni di terzi 35 -31.782.895 -36.062.677
Costo del personale 36 -19.262.809 -20.351.955
Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri diversi di gestione 37 -1.824.601 -1.894.779
Margine operativo lordo 16.680.659 11.894.324
Ammortamenti e riduzioni di valore 38 -8.951.856 -7.427.851
Margine operativo netto 7.728.803 4.466.473
Proventi finanziari 39 89.506 92.259
Oneri finanziari 40 -3.533.443 -3.451.011
Utili (perdite) su cambi 41 256.502 427.115
Proventi (Oneri) da partecipazioni 42 -723.339 -2.098.344
Proventi (Oneri) da partecipazioni valutate a patrimonio netto 43 285.203 -1.590.836
Utile (Perdita) prima delle imposte 4.103.232 -2.154.344
Imposte 44 -1.397.404 2.380.697
Utile (Perdita) dell'esercizio 2.705.828 226.353

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico sono evidenziati nell'apposito prospetto riportato nell'Allegato 1.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

( Euro)
Note 31/12/2019 31/12/2018
Utile (perdita) netto del Gruppo e dei terzi: 2.705.828 226.353
Utili/Perdite che non saranno successivamente riclassificate a Conto
Economico
Rimisurazione piani per dipendenti a benefici definiti (IAS 19) 20 -37.596 15.683
Totale Utili/Perdite che non saranno successivamente
riclassificate a Conto Economico
-37.596 15.683
Utili/Perdite che saranno successivamente riclassificate a Conto
Economico
Valutazione delle Joint ventures a patrimonio netto 7 877.478 -421.951
Fair Value derivati, variazione del periodo 24 -22.904
Totale Utili/Perdite che saranno successivamente riclassificate a
Conto Economico
854.574 -421.951
Utili/Perdite rilevati direttamente a Patrimonio Netto al netto degli
effetti fiscali
816.978 -406.268
Totale Conto Economico Complessivo del periodo 3.522.806 -179.915

RENDICONTO FINANZIARIO

(Migliaia di Euro)
31/12/2019 31/12/2018
Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa
Utile (perdita) ante-imposte del periodo 4.103 -2.155
Rettifiche per:
Ammortamento di immobili, impianti e macchinari 2.817 3.265
Ammortamento di attività immateriali 4.366 4.163
Ammortamento di attività per diritti d'uso 1.769 0
Dividendi distribuiti 0 -2.981
Perdita (Utile) per cessione attività materiali ed immateriali -153 -44
Piani di incentivazione basati su azioni 119 0
Perdita per riduzione di valore dei crediti 110 44
Oneri finanziari netti 3.186 2.932
Proventi (Oneri) netti da partecipazioni valutate a Patrimonio Netto 438 6.670
16.755 11.894
Variazioni di:
rimanenze -1.034 -4.081
crediti commerciali ed altri crediti -6.669 -2.309
debiti commerciali ed altri debiti -521 13.058
fondi e benefici ai dipendenti -1.921 -5.440
Disponibilità liquide generate dall'attività operativa 6.610 13.122
Interessi pagati -3.788 -3.799
interessi incassati 26 24
imposte pagate -41 -118
Disponibilità liquide nette generate (assorbite) dall'attività operativa 2.807 9.229
Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento
Dividendi incassati 0 2.981
Incassi dalla vendita di immobili, impianti e macchinari 354 416
Acquisto di immobili, impianti e macchinari -2.687 -3.299
Acquisto di immobilizzazioni immateriali -409 -162
Costi di sviluppo -4.677 -5.084
Disponibilità liquide nette assorbite dall'attività di investimento -7.419 -5.148
Free Cash Flow -4.612 4.081
Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Erogazioni (rimborsi) di finanziamente a società del gruppo -2.775 -1.173
Erogazioni (rimborsi) obbligazioni -28.286 -3.674
Erogazioni (rimborsi) dei finanziamenti a Medio Lungo Termine 36.815 -3.312
Apporto liquidità da fusione 0 57
Variazione debiti bancari a breve 3.912 5.327
Rimborso Leasing IFRS16 -1.872 0
Disponibilità liquide nette generate (assorbite) dall'attività di finanziamento 7.794 -2.775
Incremento (Decremento) netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.182 1.306
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio 8.531 7.225
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ala fine del periodo 11.713 8.531
Capitale
sociale
Riserva
Legale
Riserva
Straordinaria
e Altre
Riserva
Sovraprezzo
Azioni
Versamento
in conto
futuro
aumento di
capitale
Risultato
dell'esercizio
Patrimonio
Netto
Saldo al 31 dicembre 2017 11.250 2.250 -3.803 30.718 8.867 1.939 51.221
Effetto applicazione IFRS 9 -321 -321
Saldo al 1 gennaio 2018 11.250 2.250 -4.124 30.718 8.867 1.939 50.900
Risultato dell'esercizio 226 226
Utile/Perdite attuariali IAS 19 16 16
Valutazione delle Joint
ventures a patrimonio netto
-422 -422
Totale utile/perdita
complessivo
0 0 -406 0 0 226 -180
Destinazione risultato 1.939 -1.939 0
Fusione Emmegas 409 409
Totale effetti derivanti da
operazioni con gli azionisti
0 0 2.348 0 0 -1.939 409
Saldo al 31 dicembre 2018 11.250 2.250 -2.182 30.718 8.867 226 51.129
effetto applicazione IFRS 16 0 0 0 0 0 0 0
Saldo al 1 gennaio 2019 11.250 2.250 -2.182 30.718 8.867 226 51.129
Risultato dell'esercizio 2.706 2.706
Utile/Perdite attuariali IAS 19 -37 -37
Valutazione delle Joint
ventures a patrimonio netto
877 877
Variazione riserva cash-flow
hedge
-23 -23
Totale utile/perdita
complessivo
0 0 817 0 0 2.706 3.523
Piani basati su azioni 119 119
Destinazione risultato 226 -226 0
Totale effetti derivanti da
operazioni con gli azionisti
0 0 345 0 0 -226 119
Saldo al 31 dicembre 2019 11.250 2.250 -1.020 30.718 8.867 2.706 54.771

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(Migliaia di Euro)

NOTE ILLUSTRATIVE AI PROSPETTI CONTABILI AL 31 DICEMBRE 2019

A) INFORMAZIONI GENERALI ED EVENTI SIGNIFICATIVI DELL'ESERCIZIO

Landi Renzo S.p.A. (la "Società") è attiva da oltre sessant'anni nel settore dei sistemi di alimentazione per autotrazione progettando, producendo e commercializzando sistemi ecocompatibili di alimentazione a GPL ed a metano. La Società gestisce tutte le fasi del processo che conduce alla produzione, alla vendita, e, per determinate aree di business, anche all'installazione di sistemi di alimentazione per autotrazione; vende sia alle principali case automobilistiche a livello mondiale (clienti OEM) sia a rivenditori ed importatori indipendenti (clienti After Market).

Landi Renzo S.p.A., ha la sede legale in Cavriago (RE) ed è la Capogruppo del Gruppo Landi Renzo, che detiene direttamente ed indirettamente, tramite altre società sub-holding, le quote di partecipazione al capitale nelle società con le quali è attiva in Italia ed all'estero.

La Società, quotata alla Borsa di Milano nel segmento FTSE Italia STAR, in qualità di Capogruppo, ha predisposto il bilancio consolidato del Gruppo Landi Renzo al 31 dicembre 2019.

Il presente bilancio è sottoposto a revisione legale dei conti da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A..

Eventi significativi dell'esercizio

Gli eventi significativi avvenuti nel corso dell'esercizio 2019 sono di seguito illustrati:

Rifinanziamento della Società

A fronte del continuo miglioramento delle performance economiche e finanziarie della Società e delle favorevoli condizioni dei mercati finanziari in termini di costo del denaro, nel corso del primo semestre 2019 il management ha intrapreso importanti trattative con alcuni primari istituti finanziari con l'obiettivo di ottenere un nuovo finanziamento volto ad estinguere l'indebitamento finanziario esistente della Società derivante dall'Accordo di Ottimizzazione sottoscritto nel marzo 2017 ed il Prestito Obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" codice ISIN IT0005107237, oltre ad ottenere una contestuale riduzione degli oneri finanziari.

In data 26 giugno 2019 la Landi Renzo S.p.A. congiuntamente a Lovato Gas S.p.A. e SAFE S.p.A., società controllate/collegate ancora rientranti nell'Accordo di Ottimizzazione, ha sottoscritto con gli istituti finanziari coinvolti nell'accordo la risoluzione formale dello stesso, prevedendo inoltre:

• il rimborso anticipato volontario dell'indebitamento finanziario esistente derivante dall'Accordo di Ottimizzazione;

• il mantenimento in essere a revoca delle linee di credito commerciali ed in conto corrente esistenti e delle altre garanzie da parte delle banche finanziatrici anche al di fuori dell'Accordo di Ottimizzazione.

In pari data, la Società ha siglato con un pool di tre primarie banche (BPM - mandated lead arranger e bookrunner, Intesa Sanpaolo e Unicredit) un contratto di finanziamento a medio-lungo termine di durata quinquennale per un importo complessivo di Euro 65 milioni a condizioni economiche più favorevoli che consentirà una riduzione degli oneri finanziari rispetto a quelli attuali, oltre a migliorare il profilo di indebitamento della Società. Le relative risorse finanziarie sono state utilizzate per il rimborso integrale dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione, avvenuto in data 28 giugno 2019, e del Prestito Obbligazionario, avvenuto in data 1 luglio 2019, per complessivi Euro 55 milioni. La parte residua sarà invece utilizzata per sostenere gli investimenti attuali e futuri.

B) CRITERI GENERALI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SEPARATO E ATTESTAZIONE DI CONFORMITA'

Attestazione di conformità ai principi contabili internazionali e base di presentazione

Il bilancio separato è stato predisposto in accordo con gli UE-IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Reporting Interpretations Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standard Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002. Gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il bilancio separato di Landi Renzo S.p.A. al 31 dicembre 2019, è stato approvato ed autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2020.

Il bilancio separato è stato redatto in Euro, che rappresenta la valuta dell'ambiente economico prevalente in cui opera il Gruppo. I dati riportati nella Situazione Patrimoniale Finanziaria, nel Conto Economico e nel Conto Economico Complessivo di periodo sono espressi in unità di Euro, moneta funzionale della Società, mentre i dati contenuti nel Rendiconto Finanziario, nel Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e nelle presenti Note Illustrative sono espressi in migliaia di Euro.

Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio e i relativi criteri di classificazione adottati dalla Società, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio:

− la Situazione Patrimoniale Finanziaria è stato predisposta classificando le attività e le passività secondo il criterio "corrente/non corrente";

  • − il Conto Economico è stato predisposto separatamente dal prospetto di Conto Economico Complessivo, ed è stato predisposto classificando i costi operativi per natura, struttura ritenuta più rappresentativa rispetto alla struttura per destinazione, in quanto conforme alle modalità di reporting interno ed in linea con la prassi internazionale del settore.
  • − il Conto Economico Complessivo comprende, oltre al risultato dell'esercizio, le altre variazioni delle voci di patrimonio netto riconducibili a operazioni non poste in essere con gli azionisti della Società;
  • − il Rendiconto Finanziario è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti delle attività operative secondo il "metodo indiretto".

Emendamenti e principi contabili rivisti applicati per la prima volta dalla Società

I principi contabili adottati nella redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2019 sono coerenti con quelli adottati per la redazione del bilancio separato dell'esercizio precedente, ad eccezione dell'adozione dei nuovi principi contabili, emendamenti, miglioramenti ed interpretazioni applicabili a partire dal 1° gennaio 2019 di seguito elencati.

Regolamento UE
di omologazione
Descrizione
Regolamento IFRS 16 Leases: il nuovo principio, che sostituisce lo IAS 17, fornisce una nuova
(UE) 2017/1986 definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un
bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando
quali discriminanti:
-
l'identificazione del bene,
il diritto di sostituzione dello stesso,
-
-
il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso
del bene e
-
il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.
Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti
di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease
anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre
la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low
value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi.
Regolamento Modifiche Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle: modifica
(UE) 2018/182 l'IFRS 1, l'IFRS 12 e lo IAS 28.
Regolamento IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions: ha
(UE) 2018/289 l'obiettivo di chiarire la contabilizzazioni di alcuni tipi di operazioni con pagamento
basato su azioni.
Regolamento Modifiche allo IAS 40 investment property: l'emendamento prevede le seguenti
(UE) modifiche:
2018/400 i)
il paragrafo 57 dello IAS 40 viene modificato prevedendo che un'entità deve
trasferire un proprietà da, o a, la categoria di investimento immobiliare solo
quando c'è evidenza del cambio d'uso;
ii)
la lista degli esempi indicati nel paragrafo 57 (a) – (d) viene ridefinita come una
lista di esempi non esaustiva.
Tali modifiche non trovano applicazione nel bilancio separato della Società.
Regolamento Modifiche all'IFRS 9 Financial Instruments: le modifiche al principio sono volte a
(UE) consentire la misurazione al costo ammortizzato o al fair value a conto economico
2018/498 complessivo di attività finanziarie caratterizzate da un'opzione di estinzione
anticipata con la cosiddetta "negative compensation".
Tali modifiche non trovano applicazione nel bilancio separato della Società.
Regolamento IFRIC 22 — Foreign Currency Transactions and Advance Consideration: tratta delle
(UE) operazioni in valuta estera nel caso in cui un'entità riconosca una attività o una
2018/519 passività non monetaria proveniente dal pagamento o dall'incasso di un anticipo
prima che l'entità si riconosca il relativo asset, costo o ricavo. Quanto definito non
deve essere applicato alle imposte, ai contratti assicurativi o riassicurativi. Tale
IFRIC non trova applicazione nel bilancio separato della Società.
Regolamento IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments: l'interpretazione fornisce
(UE) indicazioni su come riflettere nella contabilizzazione delle imposte sui redditi le
2018/1595 incertezze sul trattamento fiscale di un determinato fenomeno.

I principi contabili e le modifiche di principi contabili sopra indicati, ad eccezione dell'IFRS 16, non hanno comportato effetti di rilievo sul bilancio della Società.

La Società ha applicato l'IFRS 16 – Leases a far data dal 1° gennaio 2019 utilizzando il metodo retrospettivo modificato ("modified retrospective approach"), rilevando la passività del leasing al valore attuale dei restanti pagamenti dovuti, attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale alla data di prima applicazione (qualora non fosse disponibile il tasso di interesse implicito), e rilevando l'attività per il diritto d'uso all'importo pari alla passività del leasing, rettificato per l'importo di eventuali risconti e ratei relativi al leasing.

L'utilizzo di tale metodologia non ha comportato la rideterminazione delle informazioni comparative e non ha generato effetti sul patrimonio netto.

La Società si è avvalsa della facoltà di non applicare il nuovo principio ai seguenti contratti:

  • contratti di leasing di breve periodo, ossia di durata inferiore o uguale ai 12 mesi;
  • contratti di leasing con attività sottostante di modesto valore.

La Società non si è invece avvalsa dell'espediente pratico previsto dal principio che consente di non applicare la nuova contabilizzazione ai leasing con durata inferiore ai 12 mesi dalla data di prima applicazione (1 gennaio 2019).

L'applicazione di tale principio ha comportato l'iscrizione a bilancio al 1 gennaio 2019 di attività per diritti d'uso per Euro 3.722 migliaia. Di seguito riportiamo gli effetti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 16 sulla situazione patrimoniale-finanziaria al 1° gennaio 2019.

ATTIVITA' 01/01/2019 FTA IFRS 16 01/01/2019
Riesposto
Attività non correnti
Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 9.672 9.672
Costi di sviluppo 6.772 6.772
Avviamento 2.373 2.373
Altre attività immateriali a vita definita 5.883 5.883
Attività per diritti d'uso 0 3.722 3.722
Partecipazioni in imprese controllate 54.272 54.272
Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures 22.464 22.464
Altre attività finanziarie non correnti 396 396
Altre attività non correnti 3.991 3.991
Imposte anticipate 10.826 10.826
Totale attività non correnti 116.649 3.722 120.371
Attività correnti
Crediti verso clienti 15.710 15.710
Crediti verso controllate 12.035 12.035
Rimanenze 24.750 24.750
Altri crediti e attività correnti 4.975 4.975
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.531 8.531
Totale attività correnti 66.001 0 66.001
TOTALE ATTIVITA' 182.650 3.722 186.372
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 01/01/2019 FTA IFRS 16 01/01/2019
Riesposto
Patrimonio netto
Capitale sociale 11.250 11.250
Altre riserve 39.652 39.652
Utile (perdita) del periodo 226 226
TOTALE PATRIMONIO NETTO 51.129 0 51.129
Passività non correnti
Debiti verso banche non correnti 19.450 19.450
Altre passività finanziarie non correnti 26.578 26.578
Passività non correnti per diritti d'uso 0 1.339 1.339
Fondi per rischi ed oneri 4.073 4.073
Piani a benefici definiti per i dipendenti 1.497 1.497
Totale passività non correnti 51.599 1.339 52.938
Passività correnti
Debiti verso le banche correnti 13.166 13.166
Altre passività finanziarie correnti 4.262 4.262
Passività correnti per diritti d'uso 0 2.383 2.383
Debiti verso fornitori 45.295 45.295
Debiti verso controllate 11.940 11.940
Debiti tributari 919 919
Altre passività correnti 4.341 4.341
Totale passività correnti 79.922 2.383 82.305
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 182.650 3.722 186.372

Di seguito riportiamo gli effetti sul conto economico al 31 dicembre 2019.

CONTO ECONOMICO

(Euro)
CONTO ECONOMICO 31/12/2019 ADJ
IFRS16
31/12/2019 a
parità di principi
31/12/2018
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 139.730 139.730 135.987
Altri ricavi e proventi 398 398 1.360
Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e
variazione rimanenze
-70.577 -70.577 -67.143
Costi per servizi e per godimento beni di terzi -31.783 -1.872 -33.655 -36.063
Costo del personale -19.263 -19.263 -20.352
Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri diversi di gestione -1.824 -1.824 -1.895
Margine operativo lordo 16.681 -1.872 14.809 11.894
Ammortamenti e riduzioni di valore -8.952 1.769 -7.183 -7.428
Margine operativo netto 7.729 -103 7.626 4.466
Proventi finanziari 89 89 92
Oneri finanziari -3.533 139 -3.394 -3.451
Utili (perdite) su cambi 256 256 427
Proventi (Oneri) da partecipazioni -723 -723 -2.098
Proventi (Oneri) da partecipazioni valutate a patrimonio netto 285 285 -1.591
Utile (Perdita) prima delle imposte 4.103 36 4.139 -2.155
Imposte -1.397 9 -1.388 2.380
Utile (Perdita) dell'esercizio 2.706 45 2.751 226

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società

Nella tabella che segue sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, le modifiche di principi ed interpretazioni già in vigore, la cui applicazione obbligatoria decorre a partire dal 1° gennaio 2020 o data successiva.

Regolamento UE
di omologazione
Descrizione
Regolamento Lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 28 Investments in Associates and Joint
(UE) 2019/237 Ventures al fine di favorirne l'implementazione. Le modifiche sono volte a chiarire
che ai crediti a lungo termine verso una società collegata o joint venture che, nella
sostanza, fanno parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture si
applica l'IFRS 9.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2020.
Regolamento Lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 19 Plan Amendment, Curtailment or
(UE) 2019/402 Settlement che chiarisce la metodologia di determinazione del costo relativo alle
prestazioni di lavoro correnti e gli interessi netti quando si verifica una modifica nel
piano a benefici definiti. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno
inizio dal 1° gennaio 2020. È consentita l'applicazione anticipata.
Regolamento Lo IASB ha pubblicato gli Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle, che
(UE) 2019/412 includono modifiche allo IAS 12 Income Taxes, allo IAS 23 Borrowing Costs, all'IFRS
3 Business Combination e all' IFRS 11 Joint Arrangements.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2020.
Regolamento Lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 e IAS 8 che ha l'obiettivo di chiarire
(UE) 2019/2104 la definizione di "materiale" al fine di aiutare le società a valutare se un'informazione
è da includere in bilancio.
Le modifiche si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2020. È tuttavia consentita
l'applicazione anticipata.
Regolamento Lo IASB ha pubblicato l'emendamento IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7 "Interest Rate
(UE) 2020/34 Benchmark Reform" che modifica le disposizioni in tema di hedge accounting dell'IFRS
9 e dello IAS 39.
Le modifiche si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2020.

La Società sta valutando gli effetti che l'applicazione di tali principi potrà avere sul proprio bilancio. La Società non si è avvalsa della facoltà di applicazione anticipata.

Lo IASB ha apportato modifiche ad altri principi contabili internazionali precedentemente emanati e ha pubblicato nuovi principi contabili internazionali, per i quali non è ancora stato completato il processo di omologazione.

Data Pubblicazioni IAS
30 gennaio 2014 L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha
deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio
contabile sui "rate-regulated activities".
L'IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di
continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti
principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che già
applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che l'effetto
della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre voci.
18 maggio 2017 Lo IASB ha pubblicato l'IFRS 17 Insurance Contracts. Lo standard mira a migliorare
la comprensione da parte degli investitori, ma non solo, dell'esposizione al rischio,
della redditività e della posizione finanziaria degli assicuratori. L'IFRS 17 sostituisce
l'IFRS 4, emesso nel 2004 come interim Standard ed entrerà in vigore a partire dal 1°
gennaio 2021, ma è consentita l'applicazione anticipata.
Tale principio non risulta applicabile alla Società.
22 ottobre 2018 Lo IASB ha pubblicato l'emendamento all'IFRS 3 Business Combinations che ha
l'obiettivo di aiutare a determinare se una transazione è un'acquisizione di un
business o di un gruppo di attività che non soddisfa la definizione di business
dell'IFRS 3.
Le modifiche si applicheranno alle acquisizioni successive al 1° gennaio 2020. È
tuttavia consentita l'applicazione anticipata.
23 gennaio 2020 Lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 "Presentation of Financial
Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" con l'obiettivo di
chiarire come classificare i debiti e le altre passività tra quelli a breve o lungo
termine.
Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2022 ma è comunque consentita
un'applicazione anticipata.

La Società sta valutando gli effetti che l'applicazione di tali principi potrà avere sul proprio bilancio.

C) PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili descritti di seguito sono stati applicati in modo omogeneo per tutti i periodi inclusi nel presente bilancio.

TERRENI, IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRE ATTREZZATURE

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all'uso.

Il valore d'iscrizione delle attività materiali è successivamente rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa, e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata.

Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del "component approach". Gli eventuali oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisto e alla produzione di attività materiali sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della vita utile del bene cui fanno riferimento.

Le aliquote di ammortamento annuali utilizzate sono le seguenti:

Categorie Periodo di ammortamento Aliquote di
ammortamento
Migliorie su beni di terzi - Minore fra la residua utilità economica della miglioria e la durata residua del
fabbricati contratto sottostante 16,67- 20%
Impianti e macchinari Quote costanti 10 - 17,5%
Attrezzature industriali e
commerciali Quote costanti 17,5 - 25%
Altri beni Quote costanti 12 - 20 - 25%

Il valore residuo e la vita utile di un'attività materiale vengono rivisti almeno annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio. In base all'analisi effettuata dal management non è stato necessario modificare le vite utili rispetto a quelle applicate nel precedente esercizio.

I costi sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono addebitati integralmente al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa sono attribuiti alle immobilizzazioni materiali cui si riferiscono, quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene, ed ammortizzati in relazione alla residua vita utile dei cespiti.

I costi capitalizzati per migliorie su immobili di terzi in affitto sono classificati fra gli immobili ed ammortizzati al minore fra la residua utilità economica della miglioria e la durata residua del contratto sottostante.

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, costruzione o produzione di un'immobilizzazione materiale sono rilevati a Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti in accordo con il trattamento contabile di riferimento previsto dallo IAS 23.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali viene sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore con le modalità descritte al paragrafo "Riduzione di valore delle attività".

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

ATTIVITA' IMMATERIALI

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono inizialmente rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo. Le attività immateriali sono ammortizzate in quote costanti lungo la loro stimata vita utile; le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l'attuale vita utile differisce da quella stimata in precedenza. La vita utile stimata dalla Società per le varie categorie di attività immateriali, valida per tutti i periodi presentati, è riportata di seguito.

Categorie Vita utile
Costi di sviluppo 3 anni
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno 3 anni
Software, licenze e altri 3 anni
Marchi da 7 a 18 anni

COSTI DI SVILUPPO

I costi relativi all'attività di ricerca e sviluppo sono imputati al Conto Economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti, ad eccezione dei costi di sviluppo iscritti tra le attività immateriali laddove sono soddisfatte le condizioni previste dallo IAS 38, di seguito riportate:

  • il progetto è chiaramente identificato ed i costi a esso riferiti sono identificabili e misurabili in maniera attendibile;
  • è dimostrata la fattibilità tecnica del prodotto;
  • vi è evidenza dell'intenzione da parte della Società di completare il progetto di sviluppo e di vendere i beni generati dal progetto;
  • esiste un mercato potenziale o, in caso di uso interno, è dimostrata l'utilità dell'immobilizzazione immateriale per la produzione dei beni generati dal progetto;
  • sono disponibili le risorse tecniche e finanziarie necessarie per il completamento del progetto.

Il periodo di ammortamento comincia solo quando la fase di sviluppo viene chiusa ed il risultato, generato dal progetto, è commercializzabile e si esaurisce generalmente in tre esercizi, sulla base della stimata durata dei benefici collegati al prodotto sviluppato. Le spese di sviluppo capitalizzate sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e delle eventuali perdite per riduzione di valore cumulate.

AVVIAMENTO

L'avviamento derivante da operazioni di aggregazione aziendale, successive al 1° gennaio 2005, è inizialmente iscritto al costo, e rappresenta l'eccedenza del costo d'acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell'acquirente del fair value netto riferito ai valori identificabili delle attività e delle passività attuali e potenziali.

L'avviamento derivante da acquisizioni effettuate precedentemente al 1° gennaio 2005 è iscritto al valore registrato a tale titolo nell'ultimo bilancio redatto sulla base dei precedenti principi contabili (31 dicembre 2004), previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.

In sede di prima adozione degli IFRS non si è infatti, come consentito dall'IFRS 1, proceduto a riconsiderare le operazioni di acquisizione effettuate anteriormente al 1° gennaio 2005.

Alla data di acquisizione, l'eventuale avviamento emergente viene allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (anche cash generating units "CGU") che ci si attende beneficeranno degli effetti sinergici derivanti dall'acquisizione. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento essendo riconosciuto come un'attività immateriale a vita indefinita non è più ammortizzato e viene decrementato delle eventuali perdite di valore accumulate, determinate con le modalità descritte nel seguito.

L'avviamento viene sottoposto a un'analisi di recuperabilità individuando le unità generatrici dei flussi finanziari che beneficiano delle sinergie dell'acquisizione, con cadenza almeno annuale, ovvero anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore. I flussi finanziari sono attualizzati al costo del capitale in funzione dei rischi specifici della stessa unità. Una perdita di valore è iscritta qualora dalla verifica dei flussi finanziari attualizzati emerga che il valore recuperabile della CGU sia inferiore al valore contabile ed è imputata prioritariamente all'avviamento.

L'eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna CGU di produrre flussi finanziari sufficienti a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte della CGU sia inferiore al valore di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore. Tale perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano meno i motivi che l'hanno generata.

ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI

Le altre attività immateriali a vita utile definita acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono inizialmente rilevate al costo di acquisto o di produzione.

I costi sostenuti successivamente, relativi ad immobilizzazioni immateriali, sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri della specifica attività capitalizzata ed ammortizzati in base ai criteri suesposti in accordo con i beni cui si riferiscono.

ATTIVITA' PER DIRITTI D'USO

Un contratto è, o contiene, un leasing se conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Ogni componente del leasing è separata dalle altre componenti contrattuali, a meno che la Società applichi l'espediente pratico di cui al paragrafo 15 dell'IFRS 16 che consente al locatario di scegliere, per ogni classe di attività sottostante, di non separare le altre componenti e di contabilizzarle congiuntamente alle componenti del leasing.

La durata del leasing è determinata come il periodo non annullabile del leasing, a cui vanno aggiunti entrambi i seguenti periodi:

  • periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e
  • periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing, se il locatario ha la ragionevole certezza di non esercitare l'opzione.

Nel valutare se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare o meno tali opzioni sono considerati tutti i fatti e le circostanze pertinenti che creano un incentivo economico per il locatario nella propria valutazione. Il locatario deve rideterminare la durata del leasing in caso di cambiamento del periodo non annullabile del leasing.

Alla data di decorrenza del contratto la Società rileva l'attività per diritto d'uso e la relativa passività per leasing. Alla data di decorrenza del contratto l'attività per diritto d'uso è valutata al costo. Il costo dell'attività per diritto d'uso comprende:

  • l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing;
  • i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti;
  • i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario; e
  • la stima dei costi che il locatario dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni contrattuali.

Alla data di decorrenza del contratto il locatario deve valutare la passività per leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing includono i seguenti importi:

  • i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere;
  • i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza;
  • gli importi che si prevede il locatario dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo;
  • il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e
  • i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del locatario dell'opzione di risoluzione del leasing.

I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale, ossia il tasso di interesse incrementale che la società dovrebbe pagare per ottenere un finanziamento della medesima durata e ammontare del contratto di locazione.

Successivamente alla rilevazione iniziale, l'attività per diritto d'uso è valutata al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle riduzioni di valore accumulate, rettificato per tener conto di eventuali rideterminazioni della passività del leasing.

Successivamente alla rilevazione iniziale, la passività per leasing è valutata:

  • aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività per leasing;
  • diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti dovuti per i leasing effettuati; e
  • rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del contratto o della revisione dei pagamenti dovuti per i leasing fissi nella sostanza.

In caso di modifiche del leasing che non si configurano come un leasing separato, l'attività per diritto d'uso viene rideterminata, in coerenza con la variazione della passività per leasing alla data della modifica. La passività per leasing viene rideterminata in base alle nuove condizioni previste dal contratto di locazione, utilizzando il tasso di attualizzazione alla data della modifica.

Si precisa che la Società si avvale di due esenzioni previste dall'IFRS 16, con riferimento:

  • (i) ai leasing a breve termine, ossia ai contratti di leasing che hanno una durata pari o inferiore a 12 mesi;
  • (ii) ai leasing di attività di modesto valore (ossia di valore inferiore a Euro 5.000).

In tali casi, non viene rilevata l'attività consistente nel diritto di utilizzo e la relativa passività per leasing, e i pagamenti dovuti per il leasing sono rilevati a conto economico.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITA'

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita utile definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne alla Società, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a Conto Economico.

Un'attività materiale o immateriale subisce una riduzione di valore nel caso in cui non si sia in grado di recuperare, attraverso l'uso o la cessione, il valore contabile a cui tale attività è iscritta in bilancio. Pertanto l'obiettivo della verifica (impairment test) prevista dallo IAS 36 è di assicurare che le immobilizzazioni materiali e immateriali non siano iscritte ad un valore superiore al loro valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività o dall'unità generatrice di flussi finanziari cui l'attività appartiene. I flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell'attività.

Nell'applicare il metodo il management utilizza diverse assunzioni, incluse le stime delle variazioni del fatturato, del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni del capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto) che concorrono alla definizione di un piano a medio termine, specificatamente finalizzato alla effettuazione di un test di impairment, aggiornato con cadenza almeno annuale ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società.

Se il valore contabile eccede il valore di recupero, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari cui appartengono sono svalutate fino a rifletterne il valore di recupero. Tali perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico.

L'impairment test viene effettuato quando si verificano condizioni di carattere interno o esterno all'impresa che facciano ritenere che le attività abbiano subito riduzioni di valore. Nel caso dell'avviamento o di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita l'impairment test viene effettuato almeno annualmente. Se vengono meno le condizioni che hanno portato alla perdita di valore, viene operato il ripristino del valore stesso proporzionalmente sui beni precedentemente svalutati fino a raggiungere, come livello massimo, il valore che tali beni avrebbero avuto, al netto degli ammortamenti calcolati sul costo storico, in assenza di precedenti perdite di valore. I ripristini di valore sono rilevati a Conto Economico.

Il valore dell'avviamento svalutato in precedenza non viene ripristinato.

PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' CONTROLLATE, COLLEGATE E JOINT VENTURES

Le partecipazioni in società controllate sono valutate con il metodo del costo comprensivo degli oneri ad esse direttamente attribuibili rettificato delle perdite di valore.

Qualora vi sia evidenza di eventi indicatori di riduzioni di valore, il valore delle partecipazioni è assoggettato ad impairment test secondo quanto disposto dallo IAS 36. Il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione.

Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il costo viene iscritto fra i fondi, nella misura in cui vi sia un obbligo legale o implicito o l'intenzione di risponderne.

Le partecipazioni in joint venture sono rappresentate da società per le quali esiste alla data di formazione del bilancio un accordo tramite il quale sono vantati diritti simili sulle attività nette piuttosto che vantare diritti sulle attività ed obbligazioni per le passività.

Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

ALTRE ATTIVITA' FINANZIARE CORRENTI E NON CORRENTI

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie devono essere classificate in una delle tre categorie sotto indicate sulla base dei seguenti elementi:

  • il modello di business dell'entità per la gestione delle attività finanziarie;
  • le caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie vengono successivamente cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

• l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Hold to Collect"); e

• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

All'atto della rilevazione iniziale tali attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

• l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita dell'attività finanziaria (Business model "Hold to Collect and Sell"); e

• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

Sono incluse nella presente categoria le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le interessenze azionarie non di controllo, collegamento e controllo congiunto, sono valutate al fair value, e gli importi rilevati con contropartita il conto economico complessivo non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia quando le più recenti informazioni per valutare il fair value sono insufficienti, oppure se vi è un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value e il costo rappresenta la migliore stima del fair value in tale gamma di valori.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute per la negoziazione e i contratti derivati non classificabili come di copertura.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Alle date di riferimento successive sono valorizzate al fair value e gli effetti di valutazione sono imputati nel conto economico.

Riduzione di valore di attività finanziarie

In accordo con le disposizioni dell'IFRS 9, la Società applica un approccio semplificato per stimare le perdite attese su crediti su tutto l'arco della vita dello strumento e tiene in considerazione la sua esperienza storicamente maturata riguardo le perdite su crediti, corretta sulla base di fattori prospettivi specifici della natura dei crediti della Società e del contesto economico.

In sintesi, la Società valuta le perdite attese delle attività finanziarie in modo che rifletta:

• un importo obiettivo e ponderato in base alle probabilità determinato valutando una gamma di possibili risultati;

• il valore temporale del denaro;

• informazioni ragionevoli e dimostrabili che sono disponibili senza eccessivi costi o sforzi alla data di riferimento del bilancio su eventi passati, condizioni attuali e previsioni delle condizioni economiche future. L'attività finanziaria è deteriorata quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria. Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi:

a) significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;

b) una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata;

c) per ragioni economiche o contrattuali relative alle difficoltà finanziarie del debitore, il creditore estende al debitore una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;

d) sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;

e) la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; o

f) l'acquisto o la creazione dell'attività finanziaria con grossi sconti che riflettono le perdite su crediti sostenute.

Per le attività finanziarie contabilizzate con il criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico.

RIMANENZE

Alla voce rimanenze sono classificate le materie prime e i materiali utilizzati nel processo di produzione, i prodotti semilavorati, i ricambi e i prodotti finiti.

Le rimanenze sono valutate al minor valore tra il costo di acquisto o di fabbricazione, comprensivo degli oneri accessori, determinato secondo il metodo del FIFO, ed il valore di presunto realizzo desumibile dall'andamento di mercato.

La valutazione delle rimanenze include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti di produzione variabili e fissi, determinati sulla base della normale capacità produttiva.

Ove necessario, sono stati calcolati dei fondi svalutazione per le rimanenze obsolete o di lento rigiro tenuto conto della loro futura possibilità di utilizzo o di realizzo.

CREDITI COMMERCIALI

I crediti sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value. Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi ed il valore di iscrizione iniziale (cd. Metodo del costo ammortizzato). Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Il fondo svalutazione crediti, determinato al fine di valutare i crediti al loro effettivo valore di realizzo, accoglie le svalutazioni effettuate per tener conto dell'obiettiva evidenza di indicatori di riduzione di valore dei crediti commerciali. Le svalutazioni, che risultano basate sulle informazioni più recenti disponibili e sulla miglior stima degli amministratori, sono effettuate in modo tale che le attività oggetto delle stesse siano ridotte in misura tale da risultare pari al valore attualizzato dei flussi di cassa ottenibili in futuro.

ALTRI CREDITI ED ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

Gli altri crediti e le altre attività finanziarie correnti sono valutate, al momento della prima iscrizione, al fair value. Successivamente tali crediti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione.

Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzione di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

ELIMINAZIONE DI ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente quando è soddisfatta una delle seguenti condizioni:

  • il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa dall'attività è scaduto;
  • la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici connessi all'attività;
  • la Società non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici connessi all'attività finanziaria ma ne ha ceduto il controllo.

Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sono estinte, ossia quando l'obbligazione contrattuale è adempiuta, cancellata o prescritta. Uno scambio di strumenti di debito con termini contrattuali sostanzialmente diversi, deve essere contabilizzato come un'estinzione della passività finanziaria originaria e la rilevazione di una nuova passività finanziaria. Analogamente una variazione sostanziale dei termini contrattuali di una passività finanziaria esistente, anche parziale, deve essere contabilizzata come un'estinzione della passività finanziaria originaria e la rilevazione di una nuova passività finanziaria.

CESSIONE DI CREDITI

La Società può avvalersi dello strumento della cessione di una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring. Le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedendo una franchigia da parte del cedente o implicando il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti.

Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IFRS 9 per l'eliminazione dal bilancio delle attività finanziarie, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.

Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IFRS 9 rimangono iscritti nel bilancio della Società, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio come Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla Situazione Patrimoniale Finanziaria della Società.

Si precisa che la Società al 31 dicembre 2019 ha effettuato unicamente cessioni di crediti commerciali prosoluto aventi tutti i requisiti imposti dallo IFRS 9 per la derecognition degli stessi.

DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce relativa alle disponibilità liquide e mezzi equivalenti include, prevalentemente, i depositi a vista con le banche, nonché le disponibilità di cassa e gli altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni). Le disponibilità liquide sono valutate al fair value, che generalmente coincide con il loro valore nominale; le eventuali variazioni sono rilevate a Conto Economico.

Ai fini della rappresentazione dei flussi di cassa dell'esercizio, in sede di redazione del Rendiconto Finanziario, i debiti bancari a breve termine sono rappresentati tra i flussi di cassa delle attività di finanziamento, essendo gli stessi riconducibili principalmente ad anticipazioni bancarie ed a prestiti bancari a breve termine.

CAPITALE SOCIALE E ALTRE VOCI DI PATRIMONIO NETTO

(i) Capitale sociale

Il capitale sociale è costituito dalle azioni ordinarie in circolazione.

I costi relativi all'emissione di nuove azioni o opzioni sono classificati nel patrimonio netto (al netto del beneficio fiscale ad essi collegato) come deduzione dei proventi derivanti dall'emissione di tali strumenti. Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti (azioni proprie) sono dedotti direttamente dal patrimonio netto alla voce denominata "Altre riserve". Nessun utile o perdita viene rilevato nel Conto Economico all'acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie.

Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all'operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.

(ii) Riserva legale e altre riserve

La riserva legale deriva dalla destinazione di parte del risultato di esercizio della Società (il 5% ogni anno fintanto che la stessa non abbia raggiunto il 20% del capitale sociale) ed è utilizzabile esclusivamente per copertura perdite. Le altre riserve includono le riserve di utili e di capitale a destinazione specifica, i risultati economici di esercizi precedenti per la parte non distribuita né accantonata a riserva, nonché le riserve generatesi in base all'applicazione degli IFRS.

FONDI RISCHI E ONERI

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per far fronte ad obbligazioni attuali, legali o implicite, derivanti da eventi passati dei quali alla chiusura del periodo può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione. I fondi per rischi e oneri sono iscritti se è probabile che si manifestino tali oneri. L'eventuale variazione di stima degli accantonamenti è riflessa nel Conto Economico nel periodo in cui avviene.

Se una passività è considerata possibile non si procede allo stanziamento di un fondo rischi e viene unicamente fornita adeguata informativa nelle presenti note al bilancio.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e la data delle uscite di cassa connesse all'obbligazione può essere determinata in modo attendibile, il costo stimato è oggetto di attualizzazione ad un tasso che riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Il fondo garanzia prodotti viene rilevato al momento della vendita dei beni o della prestazione dei servizi sottostanti. L'accantonamento è determinato sulla base dei dati storici delle garanzie e attraverso la ponderazione della probabilità associata ai possibili risultati.

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di Conto Economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività, in contropartita all'attività a cui si riferisce.

BENEFICI PER I DIPENDENTI

I benefici a breve termine sono rappresentati da salari, stipendi, relativi oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa. I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani con contribuzione definita e piani con benefici definiti.

Nei piani con contribuzione definita gli oneri contributivi sono imputati al Conto Economico quando essi sono sostenuti, in base al relativo valore nominale.

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono rappresentati dalle quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 per i dipendenti della Società. Essi sono valutati secondo lo IAS 19, utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti.

Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro, utilizzando ipotesi demografiche (come ad esempio il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come ad esempio il tasso di sconto e gli incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base dell'anzianità maturata rispetto all'anzianità totale e rappresenta una ragionevole stima dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro. Il tasso di attualizzazione utilizzato deriva dalla curva dei tassi su obbligazioni Markit iBoxx € Corporate AA 10+ alla data di chiusura dell'esercizio, aventi scadenza analoga a quella dell'obbligazione a favore dei dipendenti.

Gli utili e perdite attuariali che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività netta per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo.

Gli interessi netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono invece rilevati a Conto Economico.

Piani a contribuzione definita

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali l'entità versa dei contributi fissi a una entità distinta e non ha un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi. I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo a Conto Economico negli esercizi in cui i dipendenti prestano la loro attività lavorativa; i contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.

PIANI BASATI SU AZIONI

Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione.

Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione.

Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione.

Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione.

Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Quando i diritti includono una condizione di mercato o a una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.

Si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

DEBITI COMMERCIALI

I debiti commerciali sono iscritti al fair value del corrispettivo iniziale ricevuto in cambio e successivamente valutati al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati.

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell'hedge accounting quando:

  • gli elementi coperti e gli strumenti di copertura soddisfano i requisiti di ammissibilità;
  • all'inizio della relazione di copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della Società nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura;
  • la relazione di copertura soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia:
  • esiste una relazione economica fra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
  • l'effetto del rischio credito non è dominante rispetto alle variazioni associate al rischio coperto;
  • il rapporto di copertura (hedge ratio) definito nella relazione di copertura è rispettato, anche attraverso azioni di ribilanciamento ed è coerente con la strategia di gestione dei rischi adottata dalla Società.

Fair value hedge

Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value ("Fair value hedge") di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge

Quando uno strumento finanziario derivato è designato come strumento di copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, la parte efficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte efficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato che viene rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo è limitata alla variazione cumulata del fair value dello strumento coperto (al valore attuale) dall'inizio della copertura. La parte inefficace delle variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se la copertura cessa di soddisfare i criteri di ammissibilità o lo strumento di copertura è venduto, giunge a scadenza o è esercitato, la contabilizzazione delle operazioni di copertura cessa prospetticamente. Quando cessa la contabilizzazione delle operazioni di copertura per le coperture di flussi finanziari, l'importo accumulato nella riserva di copertura dei flussi finanziari rimane nel patrimonio netto fino a quando, nel caso di copertura di un'operazione che comporta la rilevazione di un'attività o una passività non finanziaria, è incluso nel costo dell'attività o della passività non finanziaria al momento della rilevazione iniziale o, nel caso delle altre coperture di flussi finanziari, è riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio nello stesso esercizio o negli stessi esercizi in cui i flussi finanziari futuri attesi coperti hanno un effetto sull'utile/(perdita) dell'esercizio.

Se non si prevedono più futuri flussi finanziari coperti, l'importo deve essere riclassificato immediatamente dalla riserva per la copertura di flussi finanziari e dalla riserva per i costi della copertura a Conto Economico.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI E NON CORRENTI, DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITA'

I debiti finanziari a breve e a lungo termine e le altre passività a breve e a lungo termine sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value. Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa connessi alla passività e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato).

Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

La voce "Debiti tributari" include tutte quelle passività nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria esigibili o compensabili finanziariamente a breve termine connesse alle imposte dirette e indirette.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI

I ricavi da contratti con i clienti sono rilevati quando si verificano le seguenti condizioni:

  • è stato identificato il contratto con il cliente;
  • sono state identificate le obbligazioni contrattuali ("performance obligations") contenute nel contratto;
  • è stato determinato il prezzo;
  • il prezzo è stato allocato alle singole obbligazioni contrattuali contenute nel contratto;
  • è stata soddisfatta l'obbligazione contrattuale contenuta nel contratto.

La Società rileva i ricavi da contratti con i clienti quando adempie l'obbligazione contrattuale trasferendo al cliente il bene o servizio (ossia l'attività). L'attività è trasferita quando il cliente ne acquisisce il controllo. La Società trasferisce il controllo del bene o servizio nel corso del tempo, e pertanto adempie l'obbligazione contrattuale e rileva i ricavi nel corso del tempo, se è soddisfatto uno dei seguenti criteri:

• il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalla prestazione dell'entità man mano che quest'ultima la effettua;

• la prestazione della Società crea o migliora l'attività che il cliente controlla man mano che l'attività è creata o migliorata;

• la prestazione della Società non crea un'attività che presenta un uso alternativo per la Società e la Società ha il diritto esigibile al pagamento della prestazione completata fino alla data considerata.

Se l'obbligazione contrattuale non è adempiuta nel corso del tempo, l'obbligazione contrattuale è adempiuta in un determinato momento. In tal caso, la Società rileva il ricavo nel momento in cui il cliente acquisisce il controllo dell'attività promessa.

Il corrispettivo contrattuale incluso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili oppure entrambi. Se il corrispettivo contrattuale include un importo variabile come sconti, concessioni sul prezzo, incentivi, penalità o altri elementi analoghi, la Società provvede a stimare l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. La Società include nel prezzo dell'operazione l'importo del corrispettivo variabile stimato solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo variabile non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.

La Società ripartisce il prezzo contrattuale alle singole obbligazioni contrattuali sulla base degli stand-alone selling prices (SSP, i cd. prezzi di vendita a sé stante) delle singole obbligazioni contrattuali. Quando uno SSP non esiste, la Società stima lo SSP utilizzando un approccio di mercato adjusted.

La Società applica giudizio nel determinare l'obbligazione contrattuale, i corrispettivi variabili e l'allocazione del prezzo della transazione.

I costi incrementali per l'ottenimento dei contratti con i clienti sono contabilizzati come attività e ammortizzati lungo la durata del contratto sottostante, se la Società prevede il loro recupero. I costi incrementali per l'ottenimento del contratto sono i costi che la Società sostiene per ottenere il contratto con il cliente e che non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto. I costi per l'ottenimento del contratto che sarebbero stati sostenuti anche se il contratto non fosse stato ottenuto devono essere rilevati come costo nel momento in cui sono sostenuti, a meno che siano esplicitamente addebitabili al cliente anche qualora il contratto non sia ottenuto.

I costi sostenuti per l'adempimento dei contratti con i clienti sono capitalizzati come attività e ammortizzati lungo la durata del contratto sottostante solo se tali costi non rientrano nell'ambito di applicazione di un altro principio contabile (ad esempio IAS 2 – Rimanenze, IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 – Attività immateriali) e soddisfano tutte le seguenti condizioni:

• i costi sono direttamente correlati al contratto o ad un contratto previsto, che l'entità può individuare nello specifico;

• i costi consentono all'entità di disporre di nuove o maggiori risorse da utilizzare per adempiere (o continuare ad adempiere) le obbligazioni di fare in futuro;

si prevede che tali costi saranno recuperati.

CONTRIBUTI

I contributi, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste per l'ottenimento degli stessi. I contributi in conto esercizio (concessi al fine di fornire un aiuto finanziario immediato all'impresa o come compensazione per le spese e le perdite sostenute in un esercizio precedente) sono rilevati integralmente a Conto Economico nel momento in cui sono soddisfatte le suddette condizioni, necessarie per la loro iscrivibilità.

Non sono stati ottenuti contributi in conto capitale nell'esercizio in esame.

COSTI

I costi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinare attendibilmente che alla Società confluiranno dei benefici economici. I costi per servizi sono riconosciuti per competenza in base al momento di ricevimento degli stessi.

DIVIDENDI

I dividendi sono rilevati a Conto Economico alla data nella quale è maturato il diritto alla loro percezione.

PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

I ricavi e gli oneri di natura finanziaria sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

IMPOSTE

Le imposte sul reddito includono imposte correnti e differite. Le imposte sul reddito sono generalmente imputate a Conto Economico, salvo quando sono relative a fattispecie contabilizzate direttamente a patrimonio netto o a Conto Economico Complessivo. Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito, dovute o da ricevere, calcolate sul reddito imponibile o sulla perdita fiscale dell'esercizio, determinate applicando al reddito imponibile dell'esercizio l'aliquota fiscale in vigore alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate utilizzando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee fra i valori contabili delle attività e passività del bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite attive e passive non sono rilevate sull'avviamento e sulle attività e passività che non influenzano il reddito imponibile. Le imposte differite sono calcolate in base all'aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le attività fiscali differite (di seguito anche "imposte anticipate") sono rilevate soltanto nel caso sia probabile che negli esercizi successivi si generino imponibili fiscali sufficienti per il realizzo di tali attività. Le attività e passività fiscali differite sono compensate solo per scadenze omogenee, quando vi è un diritto legale alla compensazione e quando si riferiscono ad imposte recuperabili dovute alla medesima autorità fiscale. Le imposte sul reddito derivanti dalla distribuzione di dividendi sono iscritte nel momento in cui viene riconosciuta la passività relativa al pagamento degli stessi.

La recuperabilità delle imposte differite attive viene verificata ad ogni chiusura di periodo, sulla base di piani regolarmente approvati dall'organo amministrativo e tenendo conto del consolidato fiscale di cui sotto, e l'eventuale parte per cui non è più probabile il recupero viene imputata a Conto Economico.

Con efficacia dall'esercizio 2014, la Società aderisce in qualità di consolidante al Consolidato Fiscale Nazionale ai sensi degli articoli da 117 a 129 del Testo Unico Delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R) con altre società italiane del Gruppo. L'adesione sarà rinnovata per il triennio 2020-2022.

CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA ESTERA

La valuta funzionale e di presentazione adottata da Landi Renzo S.p.A. è l'Euro (€). Come previsto dallo IAS 21, le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio.

Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione dell'operazione.

Le poste non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Le differenze di cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al Conto Economico nella voce utile/perdite su cambi.

RISULTATO PER AZIONE

La Società determina il risultato per azione in base allo IAS 33 - Utile per azione.

(a) Risultato per azione – base

Il risultato per azione – base è calcolato dividendo il risultato di pertinenza degli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. (b) Risultato per azione – diluito

Il risultato diluito per azione è calcolato dividendo il risultato di pertinenza degli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre il risultato di pertinenza degli azionisti della Società è rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti.

INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI

In accordo con quanto disposto dal Principio Contabile IFRS 7, sono fornite le informazioni integrative sugli strumenti finanziari al fine di valutare:

  • l'impatto degli strumenti finanziari sulla Situazione Patrimoniale Finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari dell'impresa;
  • la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali l'impresa è esposta, nonché le metodologie con cui tali rischi vengono gestiti.

CLASSI DI STRUMENTI FINANZIARI

I seguenti elementi sono contabilizzati conformemente ai principi contabili relativi agli strumenti finanziari.

31 dicembre 2018
Attività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato in
OCI
Fair value
contabilizzato a
conto
economico
Hedge
accounting
Totale
Altre attività finanziarie non correnti 396 396
Altre attività non correnti 3.991 3.991
Crediti verso clienti 15.710 15.710
Crediti verso controllate 12.035 12.035
Altri crediti e attività correnti 4.975 4.975
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.531 8.531
Totale 45.638 0 0 0 45.638
Passività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato in
OCI
Fair value
contabilizzato a
conto
economico
Totale
Debiti verso banche non correnti 19.450 19.450
Altre passività finanziarie non correnti 26.578 26.578
Debiti verso le banche correnti 13.166 13.166
Altre passività finanziarie correnti 4.262 4.262
Totale 63.457 0 0 0 63.457

(Migliaia di Euro)

31 Dicembre 2019
Attività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato in
OCI
Fair value
contabilizzato a
conto
economico
Hedge
accounting
Totale
Altre attività finanziarie non correnti 411 411
Altre attività non correnti 3.420 3.420
Crediti verso clienti 21.097 21.097
Crediti verso controllate 13.911 13.911
Altri crediti e attività correnti 4.341 4.341
Altre attività finanziarie correnti 2.801 2.801
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11.713 11.713
Totale 57.694 0 0 0 57.694
Passività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato in
OCI
Fair value
contabilizzato a
conto
economico
Hedge
accounting
Totale
Debiti verso banche non correnti 47.430 47.430
Passivtià non correnti per diritti d'uso 3.951 3.951
Passività per strumenti finanziari deritvati 0 30 30
Altre passività finanziarie non correnti 2.150 2.150
Debiti verso le banche correnti 26.150 26.150
Passività correnti per diritti d'uso 1.669 1.669
Altre passività finanziarie correnti 210 210
Totale 81.560 0 0 30 81.590

USO DI STIME E VALUTAZIONI

La predisposizione di un bilancio in accordo con gli IFRS (International Financial Reporting Standard) richiede l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la Situazione Patrimoniale Finanziaria, il Conto Economico ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita.

Si segnala che la situazione causata dall'attuale scenario economico e finanziario ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nei prossimi esercizi, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.

Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio:

  • Valutazione delle attività immobilizzate;
  • Recuperabilità dei costi di sviluppo;
  • Valutazione delle attività fiscali differite;
  • Valutazione dei fondi per rischi su crediti ed obsolescenza magazzino;
  • Valutazione dei benefici ai dipendenti;
  • Valutazione dei fondi per rischi e oneri.

Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a Conto Economico.

Per l'indicazione dei valori economici di tali stime rinviamo ai relativi punti della presente nota illustrativa. Gli amministratori hanno inoltre valutato l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato, concludendo che tale presupposto è adeguato in quanto non sussistono dubbi sulla continuità aziendale.

PRINCIPI CONTABILI PIÙ SIGNIFICATIVI CHE RICHIEDONO UN MAGGIOR GRADO DI SOGGETTIVITÀ

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari della Società.

Valutazione dei crediti

I crediti verso clienti risultano rettificati del relativo fondo di svalutazione per tener conto del loro effettivo valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni effettuate richiede da parte degli amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici.

Il prolungamento dell'attuale situazione economica e finanziaria e il suo eventuale peggioramento potrebbero comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori della Società rispetto a quanto già preso prudentemente in considerazione nella quantificazione delle svalutazioni iscritte in bilancio.

Valutazione dell'avviamento e delle attività immateriali in corso

In accordo con i principi contabili applicati dalla Società, l'avviamento e le attività immateriali in corso sono sottoposti a verifica annuale (impairment test) al fine di accertare se si sia verificata una riduzione di valore degli stessi, che va rilevata tramite una svalutazione, quando il valore netto contabile dell'unità generatrice di flussi di cassa alla quale gli stessi sono allocati risulti superiore al suo valore recuperabile (definito come il maggior valore tra il valore d'uso ed il fair value della stessa). La precitata verifica di conferma di valore richiede necessariamente l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all'interno della Società, e dalle prospettive del mercato di riferimento anche alla luce dei trend storici. Inoltre, qualora si ipotizzi che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, la Società procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. Le medesime verifiche di valore e le medesime tecniche valutative sono applicate sulle attività immateriali e materiali a vita utile definita quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l'uso. La corretta identificazione di elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore nonché le stime per la determinazione delle stesse, dipendono, principalmente, da fattori e condizioni che possono variare nel tempo in misura anche significativa, influenzando, quindi, le valutazioni e stime effettuate dagli amministratori.

Fondi rischi

L'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun accantonamento in bilancio.

Piani a benefici definiti

La Società riconosce a parte del personale dipendente i piani a benefici definiti. Il management, avvalendosi di periti e attuari, utilizza diverse assunzioni statistiche e fattori valutativi per il calcolo degli oneri e del valore attuale delle passività e delle attività relative a tali piani. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, l'andamento demografico, il tasso di inflazione e la previsione dei costi per assistenza medica. Inoltre, anche gli attuari consulenti utilizzano fattori soggettivi, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni.

Piani basati su azioni

La Società riconosce all'Amministratore Delegato nonché ad altri manager un piano di incentivazionie avente ad oggetto l'assegnazione gratuita del diritto di ricevere azioni ordinarie Landi Renzo S.p.A in base al livello di raggiungimento di determinati obiettivi di performance ("Piano di Performance Shares 2019-2021"). Il management, avvalendosi di periti e attuari, utilizza diverse assunzioni statistiche e fattori valutativi per il calcolo degli oneri e del valore attuale delle passività e delle attività relative a tali piani.

Fondo garanzia prodotti

In conseguenza della vendita dei prodotti, la Società accantona dei fondi relativi ai costi stimati come probabili da sostenere per far fronte all'obbligazione connessa alla garanzia tecnica fornita per i prodotti stessi. Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa natura, frequenza e costo medio degli interventi eseguiti in garanzia e sulla base di specifici contenuti contrattuali. La Società lavora costantemente per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l'onere derivante dagli interventi in garanzia.

Passività potenziali

La Società è soggetta a cause legali riguardanti alcune controversie che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Stanti le incertezze inerenti tali vertenze, è difficile effettuare previsioni certe circa l'esborso finanziario che ne deriverà, né i tempi con i quali esso si manifesterà. Le cause e i contenziosi contro la Società derivano principalmente da problematiche legali complesse, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, tenuto conto dei fatti e delle circostanze inerenti a ciascuna controversia e delle differenti normative applicabili. Al fine di valutare correttamente e prudentemente i rischi derivanti da passività potenziali di natura legale, il management ottiene periodicamente informazioni circa il loro stato dai propri consulenti legali. La Società accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e purché l'ammontare delle perdite che ne deriveranno possa essere ragionevolmente stimato.

Valutazione delle rimanenze finali

Le rimanenze finali di prodotti che presentano caratteristiche di obsolescenza o di lento rigiro sono periodicamente sottoposte a verifiche in ordine alla loro corretta valutazione e sono svalutate quando il valore recuperabile delle stesse risulta inferiore al valore contabile. Le svalutazioni effettuate si basano, principalmente, su assunzioni e stime del management derivanti dall'esperienza dello stesso e dai risultati storici conseguiti nonché sulle previsioni di utilizzo/vendita delle giacenze in essere.

Valutazione delle imposte anticipate

La valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito imponibile attese negli esercizi futuri e delle aliquote fiscali previste in essere alla data di atteso realizzo delle differenze temporanee, in quanto ritenute applicabili anche in futuro. La valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare, quindi, effetti significativi sulla valutazione delle attività fiscali differite.

Rapporti con Parti Correlate

La Società intrattiene rapporti con parti correlate a condizioni contrattuali ritenute condizioni normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati e ricevuti.

D) ANALISI DEI RISCHI

In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, è di seguito fornita l'analisi con riguardo alla natura e all'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la Società è esposta, nonché le metodologie con cui tali rischi vengono gestiti.

I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di Top Management della Società al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale.

Rischio di tasso di interesse

La Società è esposta al rischio di tasso di interesse associato sia alla disponibilità di cassa sia ai finanziamenti a medio lungo termine. L'esposizione è riferibile principalmente all'Area Euro. Per quanto riguarda l'esposizione al rischio di volatilità dei tassi di interesse si segnala che l'indebitamento finanziario verso le banche è regolato prevalentemente da tassi di interesse variabili. Al fine di ridurre parzialmente i rischi connessi alla fluttuazione del tasso di interesse, la Società nel corso dell'esercizio ha sottoscritto dei contratti finanziari derivati (IRS) volti a coprire il 70% delle principali linee di credito del nuovo finanziamento sottoscritto.

Il recente andamento economico-finanziario del Gruppo ha comportato un miglioramento del merito di credito assegnato dagli istituti finanziari, fattore che ha consentito al Gruppo di rinegoziare il proprio indebitamento e di chiudere il precedente Accordo di Ottimizzazione.

I rischi di tasso di interesse sono stati misurati attraverso la sensitivity analysis e sono stati analizzati i potenziali riflessi di oscillazione del tasso di interesse Euribor sul bilancio al 31 dicembre 2019 con particolare riferimento alle disponibilità di cassa ed ai finanziamenti. La variazione in aumento di 50 basis point sull'Euribor, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto per la Società un incremento degli oneri finanziari di Euro 283 migliaia a fronte di un incremento dei proventi finanziari pari ad Euro 62 migliaia.

Rischio di cambio

La Società commercializza parte della propria produzione e, seppur in misura assai ridotta, acquista alcuni componenti anche in Paesi che non aderiscono all'area Euro.

In relazione al rischio di cambio, si segnala che l'ammontare dei saldi contabili espressi in valuta diversa dall'Euro è da ritenersi non significativo rispetto al totale dei ricavi della Società, pertanto, non viene fornita l'analisi di sensitività richiesta dall'IFRS 7 in quanto non significativa. La Società non ha sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei cambi e, in accordo con quella che è stata la politica della società stessa, fino a questo momento, non vengono sottoscritti strumenti finanziari derivati ai soli fini di negoziazione. Pertanto la Società rimane esposta al rischio di cambio sui saldi delle attività e passività in valuta a fine anno.

Rischio di prezzo

La Società effettua acquisti e vendite a livello internazionale ed è pertanto esposto al normale rischio di oscillazione prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali, dalle altre attività finanziarie e dalle garanzie, eventualmente, prestate dalla Società.

Crediti commerciali ed altri crediti

La Società tratta abitualmente con clienti noti ed affidabili. È politica della Società sottoporre i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate a procedure di verifica sulla relativa classe di credito. Detta verifica comprende anche valutazioni esterne quando disponibili. Per ciascun cliente vengono stabiliti dei limiti di vendita, rappresentativi della linea di credito massima, oltre la quale è richiesta l'approvazione della direzione. I limiti di credito vengono rivisti periodicamente e i clienti che non soddisfano le condizioni di affidabilità creditizia stabiliti dalla Società possono effettuare acquisti solo con pagamento anticipato. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato a cadenza quindicinale nel corso dell'esercizio, allo scopo di minimizzare l'esposizione al rischio di perdite. Infine, per quanto riguarda i clienti nuovi e non operanti in Paesi appartenenti all'Unione Europea, è generalmente utilizzata, ove possibile, la lettera di credito a garanzia del buon fine degli incassi.

La Società effettua cessioni di crediti di tipo pro-soluto.

La Società accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative.

Operando sul canale OEM, la Società ha rapporti con clienti di significativa entità.

Altre attività finanziarie

Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie della Società, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.

Rischio di liquidità

A fronte del continuo e netto miglioramento delle performance economiche e finanziarie della Società e delle favorevoli condizioni dei mercati finanziari in termini di costo del denaro, nel corso del primo semestre 2019 il management ha intrapreso importanti trattative con alcuni primari istituti finanziari con l'obiettivo di ottenere un nuovo finanziamento volto ad estinguere l'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione sottoscritto nel marzo 2017 ed il Prestito Obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" codice ISIN IT0005107237, oltre ad ottenere una contestuale riduzione degli oneri finanziari.

In data 26 giugno 2019 la Landi Renzo S.p.A., congiuntamente a Lovato Gas S.p.A. e SAFE S.p.A., società controllate/collegate ancora rientranti nell'Accordo di Ottimizzazione, ha sottoscritto con gli istituti finanziari coinvolti nell'accordo la risoluzione formale dello stesso, prevedendo inoltre:

  • il rimborso anticipato volontario dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione; e
  • il mantenimento in essere a revoca delle linee di credito commerciali ed in conto corrente esistenti e delle altre garanzie da parte delle banche finanziatrici anche al di fuori dell'Accordo di Ottimizzazione.

In pari data, la Società ha siglato con un pool di tre primarie banche (BPM - mandated lead arranger e bookrunner, Intesa Sanpaolo e Unicredit) un contratto di finanziamento a medio-lungo termine di durata quinquennale per un importo complessivo di Euro 65 milioni a condizioni economiche più favorevoli che consentirà una riduzione degli oneri finanziari rispetto a quelli attuali, oltre a migliorare il profilo di indebitamento del Gruppo. Le relative risorse finanziarie sono state utilizzate per il rimborso integrale dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione, avvenuto in data 28 giugno 2019, e del Prestito Obbligazionario, avvenuto in data 1 luglio 2019, per complessivi Euro 55 milioni. La parte restante dei nuovo finanziamento sarà utilizzata per sostenere gli investimenti attuali e futuri.

Il nuovo contratto di finanziamento prevede un unico covenant relativo al rapporto dell'Ebitda sulla Posizione finanziaria netta, rispettato alla data della presente relazione.

Al fine di ridurre parzialmente i rischi connessi alla fluttuazione del tasso di interesse, la Società nel corso dell'esercizio ha sottoscritto dei contratti finanziari derivati (IRS) volti a coprire il 70% delle principali linee di credito del nuovo finanziamento sottoscritto.

Per ogni altra informazione sull'analisi dei fattori di rischio ai sensi dell'art. 154-ter TUF si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

Gerarchia del fair value

Gli strumenti finanziari valutati al fair value sono classificati in una gerarchia di tre livelli sulla base delle modalità di determinazione del fair value stesso, ovvero con riferimento ai fattori utilizzati nel processo di determinazione del valore:

  • livello 1, strumenti finanziari il cui fair value è determinato sulla base di un prezzo quotato in un mercato attivo;
  • livello 2, strumenti finanziari il cui fair value è determinato mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Sono classificati in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di curve forward di mercato e i contratti differenziali a breve termine;

• livello 3, strumenti finanziari il cui fair value è determinato con tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato, ovvero facendo esclusivamente ricorso a stime interne.

E) NOTE ILLUSTRATIVE AI PROSPETTI CONTABILI

1. INFORMATIVA DI SETTORE

Si rimanda, così come previsto dallo IFRS 8, all'analisi svolta nel bilancio consolidato.

ATTIVITA' NON CORRENTI

2. TERRENI, IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRE ATTREZZATURE

Le immobilizzazioni materiali evidenziano complessivamente un decremento di Euro 691 migliaia, passando da Euro 9.672 migliaia al 31 dicembre 2018 a Euro 8.981 migliaia al 31 dicembre 2019.

Si fornisce di seguito il dettaglio dei movimenti delle immobilizzazioni materiali nette intervenuti nel corso dell'esercizio 2018:

(Migliaia di Euro)
Valore Netto 31/12/2017 Fusione
Emmegas
Acquisizioni (Alienazioni) Quote
ammortamento
Altri
movimenti
31/12/2018
Terreni e fabbricati 407 0 23 0 -131 0 299
Impianti e macchinari 5.144 38 1.440 -5 -1.476 25 5.165
Attrezzatura industriale e
commerciale
2.971 3 503 0 -1.249 120 2.349
Altri beni materiali 1.341 4 163 -10 -409 9 1.099
Immobilizzazioni in corso e
acconti
102 0 1.169 -358 0 -154 759
Totale 9.965 46 3.299 -373 -3.265 0 9.672

Si fornisce di seguito il dettaglio dei movimenti delle immobilizzazioni materiali nette intervenuti nel corso dell'esercizio 2019:

(Migliaia di Euro)
Valore Netto 31/12/2018 Acquisizioni (Alienazioni) Quote
ammortamento
Altri
movimenti
31/12/2019
Terreni e fabbricati 299 167 0 -185 0 281
Impianti e macchinari 5.165 481 0 -1.125 174 4.695
Attrezzatura industriale e
commerciale
2.349 968 -285 -1.129 1.001 2.904
Altri beni materiali 1.099 197 -276 -378 93 735
Immobilizzazioni in corso e
acconti
760 874 0 0 -1.268 366
Totale 9.672 2.687 -561 -2.817 0 8.981

I principali incrementi di immobilizzazioni materiali nel periodo in esame sono principalmente relativi a:

  • Acquisti e migliorie su fabbricati per Euro 167 migliaia, principalmente connessi agli investimenti effettuati sullo stabilimento sito in Cavriago, Via dell'Industria;
  • Acquisto di impianti e macchinari per Euro 481 migliaia;
  • Acquisto di attrezzatura industriale e commerciale per Euro 968 migliaia;
  • Acquisto di altri beni materiali per Euro 197 migliaia.

I decrementi dell'esercizio, pari a complessivi Euro 561 migliaia, sono principalmente relativi alla cessione al nuovo locatario degli investimenti sostenuti dalla Società in attrezzature ed altri beni per la porzione dell'immobile sito in Cavriago e denominato Nuovo Centro Tecnico, non più necessario alla Società, ed il cui contratto di locazione è stato oggetto nel corso dell'esercizio di accordo di risoluzione anticipata senza penali.

Nella colonna "Altri movimenti" sono incluse prevalentemente le contabilizzazioni ad impianti e macchinari, attrezzature industriali ed altri beni di immobilizzazioni già in corso al 31 dicembre 2018 e ultimate nell'esercizio.

La voce Immobilizzazioni in corso e acconti, pari ad Euro 366 migliaia al 31 dicembre 2019 (Euro 760 migliaia al 31 dicembre 2018), include principalmente gli avanzamenti lavoro per investimenti effettuati dalla Società in stampi e nuovi banchi lavoro per produzioni specifiche necessarie per la realizzazione di nuovi prodotti per un importante cliente del settore OEM. Tali macchinari sono attualmente in fase di completamento e si prevede il loro impiego nel processo produttivo a partire dal secondo trimestre del 2020.

3. COSTI DI SVILUPPO

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti dei costi di sviluppo intervenuti nel corso dell'esercizio 2018:

(Migliaia di Euro)
Costi di sviluppo 31/12/2017 Fusione
Emmegas
Acquisizioni (Ammortamenti) Altri
Movimenti
31/12/2018
Costi di sviluppo 4.954 0 5.084 -3.266 0 6.772

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti dei costi di sviluppo intervenuti nel corso dell'esercizio 2019:

(Migliaia di Euro)
Costi di
sviluppo
31/12/2018 Acquisizioni (Ammortamenti) Altri Movimenti 31/12/2019
Costi di sviluppo 6.772 4.677 -3.434 0 8.015

I costi di sviluppo, pari a Euro 8.015 migliaia (Euro 6.772 migliaia al 31 dicembre 2018), includono i costi sostenuti dalla Società, relativi al personale interno, ai servizi resi da terzi, ai costi di utilizzo delle sale prova nonché ai materiali prototipali, per progetti aventi i requisiti richiesti dallo IAS 38 per essere rilevati nell'attivo patrimoniale. In particolare, i costi capitalizzati nel corso del periodo si riferiscono a progetti innovativi, non realizzati in precedenza e destinati a nuovi segmenti di mercato, in grado di ampliare ed ottimizzare l'offerta produttiva.

In particolare, le attività di sviluppo nel corso del 2019 hanno visto il proseguimento di progetti iniziati nel corso dell'anno precedente nonché l'avvio di nuove iniziative, in particolare:

  • sviluppo di sistemi e componenti per il canale OEM destinati ai nuovi veicoli e nuove motorizzazioni per primarie case automobilistiche, in particolare per i nuovi limiti di emissioni Euro6d-Temp, per i quali le prime vendite si sono realizzate a partire dal mese di dicembre 2019, e Euro6d-Full, per la quale le prime vendite sono previste per fine 2020. Tali sistemi prevedono componenti completamente ri-disegnati (riduttori, iniettori e centraline) che consentiranno di migliorare le prestazioni del veicolo e di ridurne le relative emissioni;
  • sviluppo di prodotti destinati al mercato Heavy-Duty, che costituisce un importante target per la Società, in particolare:
    • sviluppo di un nuovo regolatore di pressione per LNG, soluzione sempre più adottata dai produttori OEM del settore come sistema di propulsione alternativo per mezzi pesanti, che consentirà alla Società di presentarsi con maggiore forza commerciale su tale mercato;
    • sviluppo di un nuovo regolatore di pressione per metano (CNG) con relativa strategia di controllo per primari clienti OEM;
  • sviluppo in collaborazione con Hydrogenics di un nuovo collettore integrato ad idrogeno per Fuel Cell, completo di regolatore e valvole;
  • sviluppo di sistemi di conversione per il canale After Market destinati a nuovi veicoli e motorizzazioni, con particolare riferimento alla realizzazione di un nuovo regolatore di pressione e di nuove centraline elettroniche, a maggiori prestazioni e minor ingombro, dotate di software ad "auto-taratura" che consentiranno la riduzione dei tempi di messa a punto e collaudo dei sistemi.

Nuove attività su progetti di sviluppo sono state avviate nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2020 e si prevede proseguiranno per tutto l'esercizio in corso.

Per la valutazione delle eventuali perdite di valore dei costi di sviluppo capitalizzati, la Società attribuisce tali oneri ai relativi specifici progetti e valuta la loro recuperabilità, determinandone il valore d'uso con il metodo dei flussi finanziari attualizzati.

4. AVVIAMENTO

(Migliaia di Euro)
Avviamento
Valore netto al
31/12/2018
Acquisizioni (Ammortamenti) Altri movimenti (Svalutazioni) Valore netto al
31/12/2019
Avviamento 2.373 0 0 0 0 2.373
Totale 2.373 0 0 0 0 2.373

La voce è integralmente attribuibile alla CGU "Automotive" ed è così composta:

Il valore recuperabile dell' avviamento è stato definito rispetto al valore d'uso, inteso come il valore attuale netto dei flussi di cassa operativi, opportunamente attualizzati secondo il metodo DCF – Discounted Cash Flow, derivanti dal Piano Strategico per gli anni 2020-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2020. Ai fini del suddetto impairment test è stato inoltre stimato un valore terminale per riflettere il valore dell'avviamento oltre il periodo esplicito in ipotesi di continuità aziendale.

Le previsioni dei flussi di cassa si riferiscono a condizioni correnti di esercizio dell'attività, quindi non includono flussi finanziari connessi ad eventuali interventi di natura straordinaria.

Il tasso di attualizzazione è stato calcolato come costo medio ponderato del capitale ("W.A.C.C."), al netto delle imposte, determinato quale media ponderata tra il costo del capitale proprio, calcolato sulla base della metodologia CAPM (Capital Asset Pricing Model), ed il costo del debito. Il tasso, come prescritto dallo IAS 36, è stato determinato con riferimento alla rischiosità operativa del settore e alla struttura finanziaria di un campione di società quotate comparabili per profilo di rischio e settore di attività. Riportiamo di seguito le modalità di calcolo delle principali variabili utilizzate per la determinazione del valore d'uso della CGU.

Ai fini della determinazione del tasso di attualizzazione sono stati tenuti in considerazione i seguenti aspetti:

  • il costo del capitale è calcolato tenendo in considerazione come tasso risk-free il riferimento al dato medio del rendimento dei titoli di stato governativi statunitensi con scadenza a 10 anni, pari a 2,14%;
  • Il costo del capitale tiene conto anche di market e country risk premium ponderati con riferimento alle informazioni inerenti la Società;
  • il parametro Beta unlevered considerato e la struttura finanziaria target di mercato, utilizzata ai fini del releveraging di tale parametro, sono stati individuati sulla base di un panel rappresentativo di società comparabili;
  • Il costo del debito utilizzato fa riferimento all'EURIRS 12 mesi maggiorato da uno spread desumibile sulla base di un panel rappresentativo di società comparabili.

Sulla base dei parametri di cui sopra, il costo medio ponderato del capitale (W.A.C.C.) relativo alla CGU Automotive, risulta dunque pari a circa il 9,92%.

Il tasso di crescita "g" è stato determinato prendendo a riferimento la stima del tasso d'inflazione a lungo termine elaborata dal Fondo Monetario Internazionale per le aree geografiche in cui la Società opera, pervenendo ad un valore pari al 3,78%.

Di seguito si riepilogano le variazioni delle assunzioni di base che rendono il valore recuperabile pari al loro valore contabile:

(Migliaia di Euro)
Società controllata Eccedenza del
valore
recuperabile
rispetto al valore
contabile
EBITDA Tasso di sconto al
lordo delle
imposte %
Avviamento Landi Renzo (ex A.E.B.) 108.556 10.996 28,47

Viste le crescenti problematiche economiche e finanziarie derivanti dalla diffusione in Italia e all'estero del corona virus (Covid-19) nell'ambito delle analisi di sensitività correlate all'impairment test, il management ha predisposto delle valutazioni afferenti a scenari prospettici alternativi al fine di incorporare anche i possibili effetti di tale evento straordinario sulle previsioni finanziarie dell'esercizio 2020, sia in termini di fatturato che di Ebitda. In considerazione anche della significativa eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore contabile, da ulteriori analisi non sono emersi effetti significativi sui risultati dell'impairment test.

Si segnala che il valore della capitalizzazione di borsa al 31 dicembre 2019 di Landi Renzo SpA ammonta a Euro 101,6 milioni, ampiamente superiore al valore del patrimonio netto consolidato di Landi Renzo S.p.A. alla medesima data. Si segnala che la diffusione del virus Covid-19 ha avuto un impatto molto rilevante sui mercati finanziari, con conseguente calo delle valutazioni. A seguito di ciò, la capitalizzazione di borsa alla data della presente relazione risulta pari ad Euro 49,9 milioni. Il management, vista la natura eccezionale di tale crollo dei principali mercati finanziari internazionali, nonché dei risultati del sopracitato esercizio di impairment test, ritiene che tale valutazione sia essenzialmente di natura temporanea e che non rappresenti l'effettivo valore della Società, confermato invece dal test di impairment stesso.

5. ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti delle altre attività immateriali a vita definita intervenuti nel corso dell'esercizio 2018:

(Migliaia di Euro)
Altre attività
immateriali a vita
definita
31/12/2017 Fusione
Emmegas
Acquisizioni (Ammortamenti) Altri
movimenti
(Svalutazioni) 31/12/2018
Diritti di brevetto e di
utilizzazione opere
dell'ingegno
410 2 145 -244 -17 0 296
Concessioni e marchi 6.074 133 17 -654 17 0 5.587
Totale 6.484 135 162 -898 0 0 5.883

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti delle altre attività immateriali a vita definita intervenuti nel corso dell'esercizio 2019:

(Migliaia di Euro)
Altre attività immateriali a
vita definita
31/12/2018 Acquisizioni (Ammortamenti) Altri
movimenti
(Svalutazioni) 31/12/2019
Diritti di brevetto e di
utilizzazione opere
dell'ingegno
296 390 -278 -8 0 400
Concessioni e marchi 5.587 19 -655 8 0 4.959
Totale 5.883 409 -933 0 0 5.359

Le altre immobilizzazioni immateriali passano da Euro 5.883 migliaia al 31 dicembre 2018 ad Euro 5.359 migliaia al 31 dicembre 2019, ed includono:

  • le licenze relative ad applicativi specifici e software di supporto all'attività di ricerca e sviluppo, nonché acquisizione di licenze di programmi applicativi gestionali;
  • il valore netto dei marchi di proprietà, in particolare del marchio AEB, per Euro 4.769 migliaia, oltre ad altri marchi minori. Tali marchi risultano attualmente in uso e sono iscritti nel bilancio in base a valutazione al fair value al momento dell'acquisto sulla base di perizie effettuate da professionisti indipendenti, al netto degli ammortamenti cumulati. Tali valori sono ammortizzati in 18 anni, periodo ritenuto rappresentativo della vita utile dei marchi, ad esclusione dei marchi minori che vengono ammortizzati su una vita utile di sette anni. I sopracitati marchi sono attualmente in uso ed alla data di redazione del presente bilancio non sono emersi indicatori tali da pregiudicare la recuperabilità dei sopracitati valori di iscrizione nel presente bilancio.

L'incremento del periodo, pari ad Euro 409 migliaia, è principalmente riconducibile all'acquisto di nuove licenze software.

6. ATTIVITA' PER DIRITTI D'USO

La composizione della voce è la seguente

(Migliaia di Euro)
Attività per
diritti d'uso
Valore netto al
31/12/2018
FTA IFRS 16 Incrementi Quote
ammortamento
Altri movimenti Valore netto al
31/12/2019
Fabbricati 0 3.353 4.103 -1.517 -1.149 4.790
Autovetture 0 369 592 -253 0 708
Totale 0 3.722 4.695 -1.769 -1.149 5.498

Le attività per diritti d'uso iscritte in fase di prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 – Leases, ossia al 1° gennaio 2019, ammontavano a Euro 3.722 migliaia.

I significativi incrementi dell'esercizio delle attività per diritti d'uso su fabbricati sono principalmente riconducibili al rinnovo con la società correlata Gireimm S.r.l. del contratto di locazione dell'immobile utilizzato come sede operativa della Landi Renzo S.p.A., la cui scadenza contrattuale era prevista per il 10 maggio 2019. Tale contratto che prevede una durata di 5 anni, rinnovabile solo mediante accordo scritto tra le parti, ha comportato un incremento delle attività per diritti d'uso e relative passività pari ad Euro 3.841 migliaia.

Gli altri movimenti sono principalmente connessi all'accordo sottoscritto tra la Società e la società correlata Gireimm S.r.l. per la risoluzione anticipata e senza penali del contratto di locazione di porzione dell'immobile sito in Cavriago e denominato Nuovo Centro Tecnico, non più necessario al Gruppo. A seguito della risoluzione di tale accordo le attività per diritti d'uso si sono ridotte di Euro 1.149 migliaia.

7. PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Partecipazioni in imprese
controllate
31/12/2018 Incrementi Decrementi Perdite di
valore
Altri
Movimenti
31/12/2019
Partecipazioni 54.272 500 -500 54.272

Migliaia di Euro Valore iniziale Incremen ti Decremen ti Perdit e di valore Altri Movimen ti Valore finale Partecipazio ne LR Industria e Comercio Ltda 1.709 1.709 99,99% Landi International B.V. 18 18 100,00% Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd 2.058 2.058 100,00% L.R. Pak (Pvt) Limited 0 0 70,00% Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company 1.263 500 -500 1.263 99,99% Lovato Gas S.p.A. 48.680 48.680 100,00% Landi Renzo Ro Srl. 5 5 100,00% Landi Renzo VE C.A. 0 0 100,00% Landi Renzo USA 0 0 100,00% AEB America S.r.l. 535 535 96,00% Landi Renzo Argentina Srl 4 4 96,00% Totale partecipazioni 54.272 500 0 -500 0 54.272

La movimentazione delle partecipazioni intervenuta nell'esercizio è la seguente:

Nel corso dell'esercizio la Società ha effettuato la rinuncia al credito verso la controllata Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company per Euro 500 migliaia, volto a ricapitalizzare la società iraniana, ammontare portato a diretto incremento del valore della partecipazione, successivamente svalutato.

Al 31 dicembre 2019 la partecipazione nella società controllata Lovato Gas S.p.A, ancorchè sia ricompresa nella CGU "Automotive", è stata oggetto di specifico test di impairment al fine di accertarne eventuali perdite di valore.

Il valore recuperabile della partecipazione è stato definito rispetto al valore d'uso, inteso come il valore attuale netto dei flussi di cassa operativi, opportunamente attualizzati secondo il metodo DCF – Discounted Cash Flow, derivanti dal Piano Strategico per gli anni 2020-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2020. Ai fini del suddetto impairment test, al termine del periodo considerato nel piano è stato stimato un valore terminale per riflettere il valore della partecipazione oltre il periodo esplicito in ipotesi di continuità aziendale.

Le previsioni dei flussi di cassa si riferiscono a condizioni correnti di esercizio dell'attività, quindi non includono flussi finanziari connessi ad eventuali interventi di natura straordinaria.

Il tasso di attualizzazione è stato calcolato come costo medio del capitale ("W.A.C.C."), al netto delle imposte, determinato quale media ponderata tra il costo del capitale proprio, calcolato sulla base della metodologia CAPM (Capital Asset Pricing Model), ed il costo del debito. Il tasso, come prescritto dallo IAS 36, è stato determinato con riferimento alla rischiosità operativa del settore e alla struttura finanziaria di un campione di società quotate comparabili alla società per profilo di rischio e settore di attività.

In particolare, tenuto conto che Lovato Gas S.p.A. opera prevalentemente all'estero, il tasso di attualizzazione è stato calcolato tenendo in considerazione i rischi associati ai flussi di cassa della società generati nelle diverse aree geografiche.

Il tasso di crescita "g" è stato determinato come media ponderata delle stime dei tassi d'inflazione a lungo termine elaborate dal Fondo Monetario Internazionale per le singole aree geografiche, pervenendo ad un valore pari al 3,38%.

Di seguito si espongono i principali parametri utilizzati ai fini della determinazione dei tassi presi a riferimento nel test di impairment:

Società controllata Tasso Risk free
%
Beta levered Market
premium %
WACC %
Lovato Gas S.p.A. 2,14 1,09 5,20 9,41

Di seguito si riepilogano le variazioni delle assunzioni di base che rendono il valore recuperabile pari al loro valore contabile:

(Migliaia di Euro) Eccedenza del
valore
recuperabile
rispetto al valore
contabile
Ebitda Tasso di sconto al
lordo delle
imposte %
CGU Automotive 19.480 5.434 13,27

Le risultanze del test di impairment ha evidenziato che il valore recuperabile è superiore al valore di carico della partecipazione oggetto di analisi e pertanto non è stato necessario operare svalutazioni sul valore della stessa.

8. PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE E JOINT VENTURES

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Partecipazioni in imprese collegate e Joint
Ventures
31/12/2018 Incrementi Decrementi 31/12/2019
SAFE&CEC S.r.l. 21.908 970 22.878
EFI Avtosanoat - Landi Renzo LLC 172 -75 97
Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held 384 268 652
Totale 22.464 1.238 -75 23.627

In particolare:

  • la partecipazione detenuta nella joint venture Krishna Landi Renzo Prv Ltd è stata oggetto di rivalutazione per Euro 268 migliaia, a fronte dei positivi risultati del periodo;

  • la partecipazione detenuta nella joint venture SAFE&CEC S.r.l. è stata oggetto di rivalutazione di Euro 970 migliaia, di cui Euro 92 migliaia imputate a conto economico, in quanto relative alla quote di pertinenza dell'utile del periodo, ed Euro 877 migliaia imputate a conto economico complessivo, essendo relative a variazioni contabilizzate direttamente a patrimonio netto dalla joint venture;

  • la partecipazione nella joint venture EFI Avtosanoat Landi Renzo LLC ubicata in Uzbekistan (Euro 97 migliaia), valutata al costo rettificato per perdite durevoli di valore, è stata svalutata nel corso dell'esercizio di Euro 75 migliaia.

Inoltre si precisa che al fine di effettuare la valutazione al patrimonio netto della partecipazione detenuta in SAFE&CEC S.r.l. gli amministratori di Landi Renzo S.p.A. hanno richiesto ed ottenuto l'impairment test al 31 dicembre 2019 predisposto dal management della joint venture con il supporto di un consulente esterno incaricato, dal quale non emergono indicatori di impairment sulla partecipazione in SAFE&CEC S.r.l..

Si riportano di seguito i dati economici e patrimoniali consolidati al 31 dicembre 2019 del gruppo facente capo a SAFE&CEC srl.

(Migliaia di Euro)
ATTIVITA' SAFE & CEC
S.r.l.
Immobilizzazioni materiali e immateriali 43.795
Attività per diritti d'uso 7.053
Imposte anticipate 842
Altre attività finanziarie non correnti 103
Totale attività non correnti 51.793
Crediti verso clienti 21.226
Rimanenze e Lavori in corso su ordinazione 23.174
Altri attività correnti 2.913
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.359
Totale attività correnti 50.672
TOTALE ATTIVITA' 102.465
(Migliaia di Euro)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
SAFE & CEC
S.r.l.
Patrimonio netto 44.859
Passività finanziarie non correnti 1.273
Passività non correnti per diritti d'uso 6.818
Fondi per rischi ed oneri e Piani a benefici definiti per i dipendenti 1.332
Passività fiscali differite 1.641
Totale passività non correnti 11.066
Debito verso banche correnti
Passività finanziarie correnti
11.194
2.829
Passività correnti per diritti d'uso 420
Debiti verso fornitori 22.880
Altre passività correnti 9.217
Totale passività correnti 46.540
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 102.465
CONTO ECONOMICO SAFE & CEC
S.r.l.
Ricavi delle vendite 73.363
Costi operativi -68.920
Margine operativo lordo 4.443
Ammortamenti -2.249
Margine operativo netto 2.194
Oneri finanziari netti -772
Utili (perdite) su cambi -261
Utili (perdite) da partecipazioni -226
Utile (Perdita) prima delle imposte 934
Imposte -753
Utile (Perdita) 181

9. ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre attività finanziarie non correnti 31/12/2018 Decrementi Incrementi Altri
movimenti
Perdite di
valore
31/12/2019
Finanziamento a Landi Renzo Usa Co. 0 223 -223 0
Finanziamento a Landi Renzo Pars 387 387
Finanziamento Landi International BV 0 15 15
Partecipazioni in altre imprese 9 9
Totale 396 0 238 -223 0 411

Al 31 dicembre 2019 le altre attività finanziarie non correnti ammontano ad Euro 411 migliaia e sono relative principalmente all'importo residuo del finanziamento in essere verso la società controllata Landi Renzo Pars pari ad Euro 387 migliaia. Nel corso del 2019 è stato erogato un finanziamento di Euro 15 migliaia alla controllata olandese Landi Renzo International BV volta a finanziare l'attività corrente.

Ai fini della valutazione della recuperabilità del credito verso la società controllata americana, il management ha considerato alcuni fattori che influiscono sulla capacità del debitore di rimborsare il finanziamento concesso. In particolare, in considerazione dell'attuale situazione economico-patrimoniale, della redditività degli esercizi precedenti, dell'esercizio al 31 dicembre 2019 e delle previsioni di budget, della capacità di servizio del debito nonché delle prospettive future nel breve/medio termine, il credito finanziario di USD 13.300 migliaia (pari a Euro 11.839), è stato interamente svalutato.

Gli altri movimenti sono relativi ad effetti cambio su finanziamento concesso dalla Società a Landi Renzo USA, essendo lo stesso denominato in USD.

10. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre attività non correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Altre attività non correnti 3.420 3.991 -571

Al 31 dicembre 2019 le altre attività non correnti ammontano ad Euro 3.420 migliaia e sono interamente relative a crediti oltre l'esercizio verso AVL Italia S.r.l., in correlazione alla cessione del ramo d'azienda "Centro Tecnico", il cui relativo contratto prevede l'incasso in dieci rate annuali e l'addebito di interessi sul credito residuo al termine di ogni esercizio.

11. IMPOSTE ANTICIPATE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Imposte anticipate e Imposte differite nette 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Imposte anticipate 10.608 12.510 -1.902
Imposte differite -1.570 -1.684 114
Totale Imposte anticipate nette 9.038 10.826 -1.788

Di seguito, sono esposti i valori per imposte anticipate e differite compensabili e la loro movimentazione dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019

(migliaia di Euro)

Imposte anticipate Imposte anticipate
31/12/2018
Utilizzi Differenze
Temporanee
Imposte anticipate
31/12/2019
Fondo svalutazione magazzino 1.382 0 35 1.417
Fondo garanzia prodotti 728 -728 422 422
Fondo svalutazione crediti tassato 604 0 7 611
Fondo altri rischi e cause legali 160 -159 3 4
Altre differenze temporanee 719 -374 140 485
Perdite Fiscali 8.917 -1.226 -22 7.669
Totale Imposte anticipate 12.510 -2.487 585 10.608
Imposte differite compensabili Imposte differite
31/12/2018
Utilizzi Differenze
Temporanee
Imposte differite
31/12/2019
Ammortamento non deducibile su marchi 1.505 -172 0 1.333
TFR - Riserva Patrimonio Netto 23 0 0 23
Altre variazioni temporanee 156 -30 88 214
Totale Imposte differite 1.684 -202 88 1.570
Totale Imposte anticipate nette 10.826 -2.285 497 9.038

Al 31 dicembre 2019 le attività per imposte anticipate nette, pari a Euro 9.038 migliaia (Euro 10.826 migliaia al 31 dicembre 2018), sono relative sia alle differenze temporanee fra i valori contabili delle attività e passività del bilancio ed i corrispondenti valori fiscali riconosciuti ai fini fiscali sia alle perdite da consolidato fiscale ritenute recuperabili in ragione dei piani aziendali, la cui realizzabilità è soggetta al rischio intrinseco di mancata attuazione insito nelle previsioni ivi contenute.

Il management, con il supporto dei propri consulenti fiscali, ha predisposto un analisi basata sulle previsioni del nuovo Piano Strategico 2020-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2020, volta a verificare la recuperabilità delle imposte anticipate. Da tale analisi non sono emerse problematiche connesse alla recuperabilità delle imposte anticipate iscritte a bilancio.

Prudenzialmente si è ritenuto di non procedere all'iscrizione di ulteriori imposte anticipate sulle perdite pregresse.

Al 31 dicembre 2019 le passività fiscali differite compensabili sono pari a Euro 1.570 migliaia (Euro 1.684 migliaia al 31 dicembre 2018), con un decremento pari a Euro 114 migliaia, e sono principalmente correlate alle differenze temporanee tra i valori contabili di alcune attività materiali ed immateriali ed i valori riconosciuti ai fini fiscali.

ATTIVITA' CORRENTI

12. CREDITI VERSO CLIENTI

I crediti verso clienti, esposti al netto del relativo fondo svalutazione, sono così suddivisi, con riferimento alle aree geografiche:

(Migliaia di Euro)
Crediti commerciali per area geografica 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Italia 7.410 4.416 2.994
Europa (esclusa Italia) 2.572 1.892 680
Asia e Resto del Mondo 9.669 7.088 2.581
America 5.099 5.860 -761
Fondo svalutazione crediti -3.653 -3.546 -107
Totale 21.097 15.710 5.387

I crediti verso clienti al 31 dicembre 2019 ammontano a Euro 21.097 migliaia, al netto del Fondo svalutazione crediti pari ad Euro 3.653 migliaia, rispetto ad Euro 15.710 migliaia, al netto del Fondo svalutazione crediti pari ad Euro 3.546 al 31 dicembre 2018. La Società ha effettuato operazioni di cessione di crediti commerciali tramite factoring pro-soluto ed al 31 dicembre 2019 l'ammontare delle cessioni con accredito maturity, per le quali è stata effettuata la derecognition dei relativi crediti ammonta ad Euro 19.501 migliaia rispetto ad Euro 19.735 migliaia al 31 dicembre 2018.

Si precisa che non vi sono crediti commerciali non correnti, né crediti assistiti da garanzie reali.

I crediti commerciali verso Parti correlate ammontano ad Euro 2.859 migliaia al 31 dicembre 2019, rispetto ad Euro 2.200 migliaia dell'esercizio 2018 e si riferiscono alle forniture di beni alle Joint venture Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held e EFI Avtosanoat Landi Renzo LLC. Tutte le transazioni sono svolte a normali condizioni di mercato.

Il fondo svalutazione crediti, calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili, si è così movimentato:

(Migliaia Euro)
Fondo svalutazione crediti 31/12/2018 Accantonamenti Utilizzi 31/12/2019
Fondo svalutazione crediti 3.546 110 -3 3.653

Gli accantonamenti dell'esercizio, necessari per adeguare il valore contabile dei crediti al loro presumibile valore di realizzo, sono stati pari ad Euro 110 migliaia.

In accordo con quanto richiesto dall'IFRS 7, nella tabella seguente si fornisce l'informazione relativa al rischio massimo di credito suddiviso per classi di scaduto, al lordo del Fondo Svalutazione Crediti:

(Migliaia di Euro)
Prospetto ageing crediti commerciali 2019 -
2018
Scaduti
Totale Non scaduti 0-30 gg 30-60 gg 60 e oltre
Crediti vs. Clienti al 31/12/2019 (al lordo del fondo) 24.750 14.418 2.422 686 7.224
Crediti vs. Clienti al 31/12/2018 (al lordo del fondo) 19.256 10.277 1.723 904 6.352

13. CREDITI VERSO CONTROLLATE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Crediti verso controllate 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Lovato Gas S.p.A. 1.245 1.625 -380
Landi Renzo Beijing 142 94 48
LR Industria e comercio Ltda 5.504 4.977 527
Landi Renzo Pars 689 1.169 -480
LR PAK Pakistan 1.095 1.257 -162
LR Romania 584 0 584
Landi Renzo Usa Corp. 2.158 1.923 235
AEB America 2.494 990 1.504
Totale 13.911 12.035 1.876

I crediti verso controllate ammontano alla fine del periodo ad Euro 13.911 migliaia rispetto ad Euro 12.035 migliaia dello scorso esercizio. I crediti verso la società controllata Landi Renzo PARS registrano un decremento dovuto principalmente alla rinuncia al credito operata in corso d'anno per l'importo di Euro 500 migliaia.

I rapporti con le società controllate e correlate, con i relativi saldi patrimoniali ed economici sono riportati in seguito nel capitolo "Altre informazioni".

14. RIMANENZE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Rimanenze 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Materie prime e componenti 17.410 17.499 -89
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 8.350 7.189 1.161
Prodotti finiti 5.100 5.013 87
(Fondo svalutazione magazzino) -5.076 -4.951 -125
Totale 25.784 24.750 1.034

Le rimanenze finali al 31 dicembre 2019 ammontano complessivamente a Euro 25.784 migliaia, al netto del fondo svalutazione magazzino pari ad Euro 5.076 migliaia, e risultano essenzialmente allineate al 31 dicembre 2018.

La Società ha stimato un fondo svalutazione di magazzino, di cui si fornisce di seguito il dettaglio, per tener conto dei rischi di obsolescenza tecnica delle rimanenze ed allineare il valore contabile al loro presumibile valore di realizzo.

(Migliaia di Euro)
Fondo svalutazione magazzino 31/12/2018 Accantonamenti Utilizzi 31/12/2019
Fondo svalut. Magazzino (mat. Prime) 4.180 0 - 4.180
Fondo svalut. Magazzino (prod. In corso di
lavorazione)
487 - - 487
Fondo svalut. Magazzino (prod. Finiti) 284 125 - 409
Fondo svalut. Magazzino – totale 4.951 125 0 5.076

15. ALTRI CREDITI E ATTIVITA' CORRENTI

La composizione della voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Altri crediti e attività correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti tributari 1.218 2.749 -1.531
Crediti verso altri 2.478 1.893 585
Ratei e risconti 645 332 312
Totale 4.341 4.975 -634

Crediti Tributari

I crediti tributari sono rappresentati dai crediti nei confronti dell'Erario per IVA (Euro 675 migliaia), da crediti per acconti Ires e Irap (Euro 530 migliaia)

(Migliaia di Euro)
Crediti tributari 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Erario c/ IVA a credito 675 1.576 -900
Erario c/acconti Ires e Irap e crediti d'imposta 543 1.173 -630
Totale 1.218 2.749 -1.531

Crediti Verso Altri

Al 31 dicembre 2019 si riferiscono ad anticipi concessi a fornitori, crediti verso enti previdenziali, note di credito da ricevere ed altri crediti.

(Migliaia di Euro)
Crediti verso altri 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Anticipi a fornitori 58 260 -202
Crediti verso enti previdenziali 73 91 -18
Note di credito da ricevere 1.247 814 433
Altri crediti 1.100 728 372
Totale 2.478 1.893 585

La voce "Altri crediti" include la quota a breve del credito verso la AVL Italia S.r.l. relativo alla citata cessione di ramo d'azienda per un ammontare pari ad Euro 570 migliaia ed il credito vantato dalla Società verso SAFE S.p.A. in base all'accordo di consolidato fiscale relativo e pari ad Euro 436 migliaia.

L'incremento delle note di credito da ricevere rispetto all'esercizio precedente è riconducibile ai maggiori premi su acquisti riconosciuti da fornitori.

Ratei e Risconti

Tale voce include principalmente risconti attivi per premi assicurativi, locazioni, omologazioni, contributi associativi, e per canoni di manutenzione hardware e software. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente riconducibili ai contributi commerciali concordati con un primario cliente OEM a fronte delle forniture che saranno realizzate dal Gruppo nei prossimi esercizi.

Non sussistono, al 31 dicembre 2019, ratei e risconti attivi aventi durata superiore ai 5 anni.

16. ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

La composizione della voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Attività finanziarie correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Finanziamento SAFE S.p.A. 2.801 0 2.801
Totale 2.801 0 2.801

A seguito della sottoscrizione del nuovo accordo di finanziamento di medio-lungo termine, e dell'accordo di risoluzione anticipata dell'Accordo di Ottimizzazione, del quale faceva parte oltre alla Società anche la SAFE S.p.A., la Società ha sottoscritto con quest'ultima un finanziamento di Euro 2.760 migliaia con scadenza al 31 dicembre 2019 con quest'ultima al fine di consentirle di rimborsare i propri finanziamenti a medio-lungo termine rientranti nel citato Accordo di Ottimizzazione. Il suddetto finanziamento è fruttifero ed i relativi tassi sono stati definiti in base alle attuali condizioni di mercato. Al 31 dicembre 2019 tale voce è inclusiva anche degli interessi maturati, pari ad Euro 41 migliaia.

Si dà atto che il suddetto contratto è stato rinnovato tra le parti posticipando la relativa scadenza al 31 dicembre 2020.

17. DISPONIBIILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Tale voce, composta da saldi attivi dei conti correnti bancari e di cassa sia in Euro che in valuta estera, è così costituita:

(Migliaia di Euro)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Depositi bancari e postali 11.711 8.529 3.182
Cassa 2 2 0
Totale 11.713 8.531 3.182

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 11.713 migliaia (Euro 8.531 migliaia al 31 dicembre 2018).

Per l'analisi relativa alla generazione e all'assorbimento della liquidità nel corso dell'esercizio si rinvia al Rendiconto Finanziario.

18. PATRIMONIO NETTO

La tabella che segue mostra la composizione delle voci del patrimonio netto:

(Migliaia di Euro)
Patrimonio netto 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Capitale sociale 11.250 11.250 0
Riserva legale 2.250 2.250 0
Riserva straordinaria 2.165 1.939 226
Riserva di transizione IAS 135 -743 878
Riserva OPI 2 -3.217 -3.217 0
Riserva da sovrapprezzo emissioni azioni 30.718 30.718 0
Riserva Utile/Perdita attuariali IAS 19 -198 -161 -37
Versamento in conto futuro aumento di capitale 8.867 8.867 0
Riserva piani incentivi basati su azioni 119 0 119
Riserva Cash-Flow Hedge -23 0 -23
Utile (perdita) del periodo 2.705 226 2.479
Totale Patrimonio netto 54.771 51.129 3.642

Capitale sociale

Il capitale sociale esposto nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 rappresenta il capitale sociale (interamente sottoscritto e versato) della Società che risulta pari a nominali Euro 11.250 migliaia ed è suddiviso in complessive n. 112.500.000 azioni, con valore nominale pari ad Euro 0,10.

Riserva legale

Il saldo della Riserva Legale al 31 dicembre 2019 ammonta ad Euro 2.250 migliaia ed è invariato rispetto allo scorso esercizio avendo raggiunto il quinto del capitale sociale, come previsto dall'art.2430 del Codice Civile.

Riserva straordinaria

La Riserva Straordinaria si incrementa di Euro 226 migliaia a seguito della destinazione dell'utile dell'esercizio 2018.

Riserva Transizione IAS

La Riserva Transizione IAS include l'effetto di prima applicazione del principio contabile IFRS 9 (Euro 321 migliaia).

Tale riserva include inoltre la quota rilevata a conto economico complessivo derivante della valutazione con il metodo del patrimonio netto della joint venture SAFE&CEC S.r.l. (Euro 877 migliaia) a seguito di effetti contabilizzati da quest'ultima direttamente a patrimonio netto.

Riserva OPI 2

Tale riserva include l'effetto della contabilizzazione in base alle previsioni incluse nel documento Assirevi OPI n° 2R della fusione A.E.B. ed Emmegas avvenute nel corso dell'esercizio 2017 e 2018, che hanno comportato l'iscrizione di una riserva negativa di Euro 3.217 migliaia.

Riserva da sovraprezzo emissione azioni

La riserva da sovrapprezzo emissione azioni risulta pari ad Euro 30.718 migliaia ed invariata rispetto all'esercizio precedente.

Versamento in conto futuro aumento di capitale

La riserva include il versamento effettuato dall'azionista di controllo in conto futuro aumento di capitale per complessivi Euro 8.866.500 effettuato nel corso dell'eserczio 2017 a sostegno finanziario della Società.

Di seguito si riporta una tabella recante l'indicazione analitica delle singole voci del patrimonio netto distinguendole in relazione all'origine, alla disponibilità e infine alla loro avvenuta utilizzazione nei tre esercizi precedenti.

Natura e descrizione Importo (in migliaia) Possibilità di
utilizzo (*)
Quota
disponibile
Riepilogo delle
utilizzazioni effettuate nei
tre precedenti esercizi
Capitale sociale 11.250 -
Riserve di capitale
Sovrapprezzo azioni 30.718 A,B,C 30.718 *** 15.880
Versamento in conto futuro aumento di
capitale
8.867 A 8.867
Riserve di utile
Riserva legale 2.250 B
Riserva straordinaria 2.165 A,B,C 2.165 *** -12.796
Riserva da transizione IAS 135 135 *** -310
Riserva OPI 2 -3.217 -3.217
Riserva Utile/Perdita attuariali IAS 19 -198 -198
Riserva piani incentivi basati su azioni 119
Riserva cash-flow hedge -23
Utile (Perdita) dell'esercizio 2019 2.705 2.705
Totale 54.771 41.175
Quota non distribuibile (**) -16.882
Residua quota distribuibile 24.293

(*) Possibilità di utilizzo : A - per aumento capitale sociale B - per copertura perdite C - per distribuzione ai soci

(**) Costi di sviluppo non ammortizzati e Versamento in conto futuro aumento di capitale

(***) Per copertura perdite

PASSIVITA' NON CORRENTI

Rifinanziamento del Gruppo Landi Renzo

Nel corso del primo semestre 2019 il management di Landi Renzo SpA ha intrapreso importanti trattative con alcuni primari istituti finanziari con l'obiettivo di ottenere un nuovo finanziamento volto ad estinguere l'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione sottoscritto nel marzo 2017 e dal Prestito Obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" codice ISIN IT0005107237, oltre che ad ottenere una contestuale riduzione degli oneri finanziari.

In data 26 giugno 2019 Landi Renzo S.p.A., congiuntamente a Lovato Gas S.p.A. e SAFE S.p.A., società controllate/collegate ancora rientranti nell'Accordo di Ottimizzazione, ha sottoscritto con gli istituti finanziari coinvolti nell'accordo la risoluzione formale dello stesso, prevedendo inoltre:

  • il rimborso anticipato volontario dell'indebitamento finanziario esistente derivante dall'Accordo di Ottimizzazione;
  • il mantenimento in essere a revoca delle linee di credito commerciali ed in conto corrente esistenti e delle altre garanzie da parte delle banche finanziatrici anche al di fuori dell'Accordo di Ottimizzazione.

In pari data, a Società ha siglato con un pool di tre primarie banche (BPM - mandated lead arranger e bookrunner, Intesa Sanpaolo e Unicredit) un contratto di finanziamento a medio-lungo termine di durata quinquennale per un importo complessivo di Euro 65 milioni a condizioni economiche più favorevoli che consentirà una riduzione degli oneri finanziari rispetto a quelli attuali, oltre a migliorare il profilo di indebitamento del Gruppo. Le relative risorse finanziarie sono state utilizzate per il rimborso integrale dell'indebitamento finanziario derivante dall'Accordo di Ottimizzazione, avvenuto in data 28 giugno 2019, e del Prestito Obbligazionario, avvenuto in data 1 luglio 2019, per complessivi Euro 55 milioni. La parte restante dei nuovo finanziamento sarà utilizzata per sostenere gli investimenti attuali e futuri.

Il nuovo contratto di finanziamento prevede un unico covenant relativo al rapporto Ebitda su Posizione finanziaria netta, rispettato alla data della presente relazione.

19. DEBITI VERSO BANCHE NON CORRENTI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Debiti verso le banche non correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Mutui e Finanziamenti 48.000 19.648 28.352
Costo ammortizzato -570 -198 -372
Totale 47.430 19.450 27.980

La voce comprende la quota a medio/lungo termine dei debiti verso le banche a titolo di mutui chirografari e finanziamenti. Al 31 dicembre 2019 è pari ad Euro 47.430 migliaia rispetto ad Euro 19.450 migliaia al 31 dicembre 2018.

La struttura del debito è unicamente a tasso variabile indicizzato all'Euribor ed incrementato di uno spread allineato alle normali condizioni di mercato, parzialmente coperto mediante strumenti finanziari derivati di copertura; la valuta di indebitamento è l'Euro.

I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono presenti clausole diverse da quelle di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.

Il covenant finanziario previsto dal nuovo contratto di finanziamento, calcolato sulla base dei valori del bilancio consolidto del Gruppo Landi Renzo, risulta rispettato alla data del presente bilancio.

Di seguito viene riportato il piano di rimborso annuale dei mutui a medio lungo termine quale risultante dai saldi al 31 dicembre 2019.

Scadenze Rate annuali di rimborso mutui post accordo
2020 13.034
Costo Ammortizzato -267
Totale corrente 12.767
2021 9.429
2022 9.429
2023 9.429
2024 19.713
Costo Ammortizzato -570
Totale non corrente 47.430
Totale 60.197

Si segnala che, così come indicato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, i contratti di finanziamento possono essere chiesti a rimborso anticipatamente qualora si verificasse il change of control della Società.

I covenants finanziari previsti dal contratto di finanziamento risultano rispettati alla data del presente bilancio.

Si ritiene che il valore di carico dei debiti verso banche non correnti sia allineato al loro fair value alla data di chiusura del bilancio.

Al 31 dicembre 2019 la Società aveva le seguenti ulteriori linee di credito a breve termine disponibili e non utilizzate:

(Migliaia di Euro)
Linee di credito 2019
Fido di cassa 2.785
Fido ad utilizzo promiscuo 17.792
Totale 20.577

20. ALTRE PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre passività finanziarie non correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti verso altri finanziatori 0 210 -210
Finanziamento Lovato S.p.A. 2.150 2.150 0
Prestito obbligaz. MT Landi Renzo 6,10% 2015-2022 0 24.366 -24.366
Costo ammortizzato Prestito obbligaz. MT 0 -147 147
Totale 2.150 26.578 -24.428

Al 31 dicembre 2019 le altre passività finanziarie non correnti ammontano ad Euro 2.150 migliaia (Euro 26.579 migliaia al 31 dicembre 2018) e sono relative al finanziamento intercompany erogato dalla società controllata Lovato Gas S.p.A..

21. PASSIVITA' NON CORRENTI PER DIRITTI D'USO

La composizione della voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Valore netto al
31/12/2018
FTA IFRS 16 Incrementi Rimborsi Altri movimenti Valore netto al
31/12/2019
Fabbricati 0 3.353 4.103 -1.510 -1.086 4.860
Autovetture 0 369 591 -200 760
Totale 0 3.722 4.694 -1.710 -1.086 5.620
di cui
Correnti
1.669
di cui Non
Correnti
3.951

A seguito della prima applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases, a far data dal 1° gennaio 2019, la Società ha iscritto a bilancio passività per diritti d'uso per Euro 3.722 migliaia (Euro 5.621 migliaia al 31 dicembre 2019).

I significativi incrementi dell'esercizio delle passività per diritti d'uso su fabbricati sono principalmente riconducibili al rinnovo con la società correlata Gireimm S.r.l. del contratto di locazione dell'immobile utilizzato come sede operativa della Landi Renzo S.p.A., la cui scadenza contrattuale era prevista per il 10 maggio 2019, che ha comportato un incremento delle passività per diritti d'uso per Euro 3.841 migliaia.

Gli altri movimenti sono principalmente connessi all'accordo sottoscritto tra la Landi Renzo S.p.A. e la società correlate Gireimm S.r.l. per la risoluzione anticipata e senza penali del contratto di locazione di porzione dell'immobile sito in Cavriago e denominato Nuovo Centro Tecnico, non più necessario al Gruppo. A seguito della risoluzione di tale accordo le passività per diritti d'uso si sono ridotte di Euro 1.086 migliaia

22. FONDI PER RISCHI ED ONERI

La composizione e movimentazione di tale voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Fondi per rischi ed oneri 31/12/2018 Accantonament
o
Utilizzo Altri
movimenti
31/12/2019
Fondi trattamento di quiescenza e
obblighi simili
64 7 0 0 71
Fondo per rischi garanzie prodotti 3.287 1.341 -2.614 0 2.014
Fondo rischi fiscali e cause legali in
corso
144 0 -116 -28 0
Altri fondi 578 60 -539 28 127
Totale 4.073 1.408 -3.269 0 2.212

La voce denominata "Fondo per rischi Garanzie Prodotti" comprende la miglior stima dei costi connessi agli impegni che la Società ha assunto per effetto di disposizioni normative o contrattuali, relativamente agli oneri connessi alla garanzia dei propri prodotti per un certo periodo di tempo decorrente dalla loro vendita. Tale stima è stata determinata sia con riferimento ai dati storici della Società che sulla base di specifici contenuti contrattuali. Al 31 dicembre 2019 tale fondo è pari ad Euro 2.014 migliaia. Gli utilizzi del fondo rischi per un importo pari a Euro 2.614 migliaia sono dovuti alla copertura dei costi di garanzia correlati a forniture di componenti avvenute negli anni precedenti.

Il fondo trattamento di quiescenza, relativo all'accantonamento maturato per l'indennità suppletiva di clientela, comprende gli accantonamenti dell'esercizio per Euro 7 migliaia.

La voce Altri fondi si decrementa a seguito dell'erogazione di incentivi all'esodo e per il riconoscimento di rimborsi ad un primario cliente del canale After Market.

23. PIANI A BENEFICI DEFINITI PER I DIPENDENTI

La movimentazione complessiva dei piani a benefici definiti per i dipendenti è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Piani a benefici definiti per i dipendenti 31/12/2018 Accantonament
o
Utilizzo Altri
movimenti
31/12/2019
Trattamento di fine rapporto lavoro
subordinato
1.497 18 -81 41 1.475

L'accantonamento di Euro 18 migliaia è relativo alla rivalutazione del TFR in essere a fine periodo mentre l'utilizzo per Euro 81 migliaia si riferisce agli importi liquidati ai dipendenti che hanno cessato la propria attività lavorativa nel corso dell'esercizio. Gli altri movimenti accolgono l'adeguamento attuariale del fondo per Euro 41 migliaia, contabilizzato nella voce Altre Riserve ed espresso nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo.

Le principali assunzioni economico-finanziarie utilizzate dall'attuario incaricato delle stime, metodologicamente invariate rispetto allo scorso esercizio risultano essere:

Ipotesi attuariali utilizzate per le valutazioni
Tavola Demografica 2018
Tasso di attualizzazione 0,77%
Probabilità richiesta anticipo 1,00%
% attesa di dipendenti che si dimettono prima della
pensione 5,00%
% massima del TFR richiesto in anticipo 70%
Tasso incremento annuale costo della vita 1,0%

L'analisi di sensitività evidenzia scostamenti non significativi rispetto al valore iscritto a bilancio al 31 dicembre 2019.

24. PASSIVITA' PER STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

La composizione e la movimentazione di tale voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Passività per strumenti finanziari
derivati
Gerarchia
Fair Value
Nozionale 2019 2018 Variazione
Derivati su tassi di interesse
Finanziamenti 2 35.700 30 0 30
Totale 30 0 30

La voce include la valutazione a fair value dei contatti finanziari derivati sottoscritti dalla Società. Come precedentemente illustrato, in fase di sottoscrizione del nuovo finanziamento sottoscritto con un pool di primarie banche italiane, la Società si era anche impegnata a sottoscrivere contratti di copertura mediante strumenti finanziari derivati per almeno il 50% del nominale delle principali linee del finanziamento stesso. In base a valutazioni interne ed al fine di cogliere le opportunità offerte da un mercato dei tassi particolarmente favorevole, sono stati sottoscritti con gli istituti finanziari del pool dei contratti di tipo Interest Rate Swap (IRS) volti a coprire il 70% delle linee precedentemente indicate. Presentando tali contratti tutte le caratteristiche previste dal principio contabile internazionale IFRS 9, gli stessi sono stati contabilizzati in hedge accounting con contropartita a conto economico complessivo.

PASSIVITA' CORRENTI

25. DEBITI VERSO BANCHE CORRENTI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Debiti verso le banche non correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Anticipi, fin. Import e altri debiti bancari correnti 13.383 9.990 3.393
Mutui e Finanziamenti 13.034 3.284 9.750
Costo ammortizzato -267 -109 -158
Totale 26.150 13.165 12.985

La composizione della voce al 31 dicembre 2019, pari complessivamente a Euro 26.150 migliaia, rispetto a Euro 13.165 migliaia dell'esercizio 2018, è costituita dalla quota corrente di mutui e finanziamenti in essere per Euro 13.043 migliaia, al lordo dell'effetto del costo ammortizzato, nonché dall'utilizzo di linee di credito commerciali a breve termine per Euro 13.383 migliaia.

Si fornisce di seguito il dettaglio della Posizione Finanziaria Netta della Società:

(migliaia di Euro)
31/12/2019 31/12/2018
Disponibilità liquide 11.713 8.531
Attività finanziarie correnti 2.801 1
Debiti verso le banche e finanziamenti a breve -26.150 -13.166
Passività correnti per diritti d'uso -1.669 0
Altre passività finanziarie correnti -210 -4.262
Strumenti finanziari derivati -30 0
Indebitamento finanziario netto a breve termine -13.545 -8.896
Finanziamenti da/a società controllate a medio lungo termine -1.749 -2.563
Finanziamenti passivi a medio lungo termine -47.430 -43.079
Passività non correnti per diritti d'uso -3.951 0
Indebitamento finanziario netto a medio lungo termine -53.130 -45.642
Posizione finanziaria netta -66.675 -54.538
Posizione finanziaria netta - a parità di principi contabili (*) -61.025 -54.538

La Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 risulta pari ad Euro 66.675 migliaia (Euro 54.538 al 31 dicembre 2018) e risente dell'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases, che ha comportato l'iscrizione di passività finanziarie per diritti d'uso per Euro 5.620 migliaia al 31 dicembre 2019, oltre della rilevazione a fair value dei contratti finanziari derivati (Euro 30 migliaia).

Al netto dell'effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 – Leases e del fair value dei contratti finanziari derivati la Posizione finanziaria netta del Gruppo sarebbe stata pari ad Euro 61.025 migliaia, dopo investimenti per Euro 7.773 migliaia in incremento rispetto al 31 dicembre 2018 (Euro 54.538 migliaia).

26. ALTRE PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre passività finanziarie non correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti verso altri finanziatori (Simest) 210 419 -209
Prestito obbligaz. BT Landi Renzo 6,10% 2015-2022 0 3.843 -3.843
Totale 210 4.262 -4.052

Al 31 dicembre 2019 le altre passività finanziarie correnti ammontano ad Euro 210 migliaia (Euro 4.262 migliaia al 31 dicembre 2018) e sono relaive alla quota residua del finanziamento agevolato erogato da Simest S.p.A. con la finalità di supportare un programma di ampliamento dell'attività commerciale negli USA.

27. PASSIVITA' CORRENTI PER DIRITTI D'USO

Tale voce è pari ad Euro 1.669 migliaia ed è relativa alla quota corrente delle passività per diritti d'uso iscritti a bilancio a seguito dell'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases.

28. DEBITI VERSO FORNITORI

I debiti commerciali (inclusi i debiti commerciali verso le parti correlate) ammontano ad Euro 42.805 migliaia e, con riferimento alle aree geografiche, sono così suddivisi:

Totale 42.805 45.295 -2.490
America 28 136 -108
Asia e Resto del Mondo 1.768 2.068 -300
Europa (esclusa Italia) 1.718 2.188 -470
Italia 39.291 40.903 -1.612
Debiti commerciali per area geografica 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
(Migliaia di Euro)

I debiti commerciali verso parti correlate pari ad Euro 1.963 migliaia (Euro 3.809 al 31 dicembre 2018) si riferiscono in prevalenza ai rapporti verso le società Gireimm S.r.l. e Gestimm S.r.l. per canoni di locazione immobiliare.

29. DEBITI VERSO CONTROLLATE

I debiti commerciali verso le controllate si riferiscono ai debiti per acquisti di componenti e di prodotti finiti ed ammontano ad Euro 13.250 migliaia (Euro 11.940 migliaia al 31 dicembre 2018). Tutte le relative transazioni sono svolte a normali condizioni di mercato.

Per il dettaglio dei debiti con società del Gruppo si rinvia all'apposito prospetto riportato nel capitolo "Altre informazioni".

30. DEBITI TRIBUTARI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Debiti Tributari 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
per ritenute IRPEF dipendenti 935 909 26
per IRAP 260 0 260
per ritenute IRPEF lavoratori autonomi 12 8 4
per imposte sostitutive e sul reddito 3 2 1
Totale 1.210 919 291

Al 31 dicembre 2019 i debiti tributari ammontano ad Euro 1.210 migliaia, in aumento di Euro 291 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018, soprattutto per effetto del debito IRAP derivante dal calcolo delle imposte di fine esercizio.

31. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre passività correnti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Clienti conto anticipi 13 150 -137
Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale 1.143 1.062 82
Altri debiti (debiti v/dipendenti, debiti v/altri) 2.172 3.129 -957
Ratei e risconti passivi 0 0 0
Totale 3.328 4.341 -1.012

La voce "Altre passvità correnti", diminuisce da Euro 4.341 migliaia al 31 dicembre 2018 ad Euro 3.328 migliaia al 31 dicembre 2019 prevalentemente a seguito dell'accantonamento effettuato nell'esercizio precedente per premi di risultato di medio-lungo sul triennio 2016-2018 riconosciuti ad alcuni amministratori per un totale di Euro 1.000 migliaia.

CONTO ECONOMICO

I rapporti con le società controllate e correlate, con i relativi saldi patrimoniali ed economici sono riportati in seguito nel capitolo "Altre informazioni".

32. RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Ricavi relativi alla vendita di beni 133.826 130.233 3.593
Ricavi per servizi e altri 5.904 5.754 150
Totale 139.730 135.987 3.743

Al 31 dicembre 2019 i ricavi delle vendite e delle prestazioni aumentano del 2,75% rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.

Per una più completa illustrazione dell'andamento dei ricavi di vendita si rimanda alla Relazione sulla gestione.

I Ricavi per servizi e altri ricavi sono così composti:

(Migliaia di Euro)
Ricavi per servizi ed altri 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Prestazioni di servizi 1.274 1.102 172
Consulenze tecniche 2.715 1.905 810
Prestazioni di servizi infragruppo 494 1.291 -797
Rimborso spese trasporto 264 236 28
Rimborso costi vari 163 221 -58
Rimborso spese mensa dipendenti 71 70 1
Ricavi diversi 923 930 -7
Totale 5.904 5.755 149

I ricavi per prestazioni di servizi comprendono in prevalenza consulenze tecniche e riaddebiti di servizi per test su componenti forniti a primarie case automobilistiche.

Le consulenze tecniche si riferiscono a prestazioni riaddebitate a clienti del settore OEM per servizi di natura tecnica su nuovi componenti progettati per sistemi a gas.

Le prestazioni di servizi infragruppo si riferiscono a servizi di natura amministrativa, tecnica e operativa addebitati alle società controllate e regolati in base ad apposita contrattualistica a condizioni ritenute normali. I rimborsi costi vari si riferiscono principalmente a ricavi per incentivi sulla produzione di energia elettrica dell'impianto fotovoltaico (Euro 150 migliaia).

I ricavi diversi si riferiscono in prevalenza ad addebiti per recuperi di costi legati all'attività produttiva.

33. ALTRI RICAVI E PROVENTI

Gli altri ricavi e proventi ammontano al 31 dicembre 2019 ad Euro 398 migliaia rispetto ad Euro 1.360 migliaia al 31 dicembre 2018 e sono così composti:

(Migliaia di Euro)
Altri ricavi e proventi 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Contributi 166 1.203 -1.037
Altri proventi 232 157 75
Totale 398 1.360 -962

Gli altri ricavi e proventi ammontano ad Euro 398 migliaia (Euro 1.360 migliaia al 31 dicembre 2018) e sono costituiti in prevalenza da contributi riconosciuti alla Società per Euro 166 migliaia, sopravvenienze attive per Euro 44 migliaia e plusvalenze realizzate dalla vendita di cespiti per Euro 188 migliaia.

34. COSTI DELLE MATERIE PRIME, MATERIALI DI CONSUMO E VARIAZIONE RIMANENZE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e
variazione rimanenze
31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Materie prime e componenti 48.848 49.555 -707
Prodotti finiti 21.449 20.548 901
Altri materiali 1.314 1.119 195
Variazioni di magazzino -1.034 -4.079 3.045
Totale 70.577 67.143 3.434

I costi complessivi per acquisti e consumi di materie prime, materiali di consumo e merci (compresa la variazione delle rimanenze) registrano un aumento passando da Euro 67.143 migliaia al 31 dicembre 2018 ad Euro 70.577 migliaia al 31 dicembre 2019.

35. COSTI PER SERVIZI E GODIMENTO BENI DI TERZI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Costi per servizi e per godimento beni di terzi 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Servizi industriali e tecnici 23.075 22.120 955
Servizi commerciali 2.414 3.696 -1.282
Servizi generali ed amministrativi 4.606 5.278 -672
Costi per godimento beni di terzi 262 2.346 -2.084
Consulenze strategiche non ricorrenti 1.426 2.623 -1.197
Totale 31.783 36.063 -4.280

I costi per servizi e per godimento di beni di terzi ammontano ad Euro 31.783 migliaia (Euro 36.063 migliaia al 31 dicembre 2018) con un decremento di Euro 4.280 migliaia. La riduzione di tale voce è principalmente connessa:

  • ai minori costi non ricorrenti per consulenze strategiche;
  • alla riduzione dei costi generali, commerciali ed amministrativi;
  • all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 Leases.

La voce "Consulenze strategiche non ricorrenti" al 31 dicembre 2019 è pari ad Euro 1.426 migliaia (Euro 2.623 migliaia al 31 dicembre 2018) ed è relativa a servizi non ricorrenti prestati da primarie società di consulenza per lo svolgimento di analisi organizzative e finalizzate alla definizione del nuovo piano strategico. Al 31 dicembre 2018 tale voce ricomprendeva spese relative al mandato conferito ad una Top Consulting Firm incaricata di supportare l'Amministratore Delegato ed il management aziendale nella predisposizione ed implementazione di un piano di azione finalizzato all' "Ebitda Improvement".

L'applicazione dell'IFRS 16 – Leases ai contratti di leasing ha comportato una riduzione dei costi per godimento beni di terzi per Euro 1.872 migliaia. In base a tale principio, a fronte dei contratti di locazione operativi sottoscritti dalla Società, sono state iscritte attività per diritti d'uso con la conseguente rilevazione a conto economico dei relativi ammortamenti ed oneri finanziari di competenza, diversamente dal precedente modello contabile che prevedeva la rilevazione a conto economico dei costi per canoni di affitto.

L'importo residuo dei costi per godimento beni di terzi a conto economico, pari ad 262 migliaia, è principalmente relativo a contratti rientranti nelle opzioni di semplificazione previste dal principio, ossia contratti relativi a beni di modesta entità o con durata inferiore o uguale a 12 mesi.

36. COSTI PER IL PERSONALE

I costi del personale sono così composti:

(Migliaia di Euro)
Costo del personale 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Salari e stipendi 11.167 11.550 -383
Oneri sociali 4.148 4.395 -247
Oneri per programmi a benefici definiti 950 939 11
Lavoro interinale e distaccato 1.859 1.489 370
Compensi agli amministratori 1.020 979 41
Costi e spese per il personale non ricorrenti 119 1.000 -881
Totale 19.263 20.352 -1.088

Il costo del personale risulta pari ad Euro 19.263 migliaia, in decremento in confronto all'esercizio precedente (Euro 20.352 migliaia al 31 dicembre 2018), mentre il numero puntuale dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2019 risulta pari a 306 unità (300 unità al 31 dicembre 2018). Complessivamente i costi del personale risultano in decremento a seguito dei premi di incentivazione di medio-lungo periodo riconosciuti ad alcuni amministratori nell'esercizio precedente sui risultati raggiunti nel triennio 2016-2018, nonchè a seguito del fatto che l'esercizio 2018 aveva beneficiato solo parzialmente degli effetti derivanti dall'attività di ristrutturazione aziendale, conclusasi nei primi mesi dell'esercizio precedente. Inoltre, la Società ha fortemente investito in risorse ad elevata specializzazione e destinate a supportare la crescente attività in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni, oggetto di capitalizzazione qualora rispondenti ai requisiti previsti dal principio contabile IAS 38.

Si dà atto che in data 29 aprile 2019 l'Assemblea degli Azionisti ha approvato, ai sensi dell'articolo 114-bis del D.Lgs. 58/98, un piano di compensi denominato "Piano di Performance Shares 2019-2021" avente ad oggetto l'assegnazione gratuita del diritto di ricevere azioni ordinarie Landi Renzo S.p.A. (per complessive massime n. 3.200.000 azioni) in base al livello di raggiungimento di determinati obiettivi di performance. L'attribuzione delle azioni è condizionata, oltre al raggiungimento di almeno uno degli obiettivi di performance, alla sussistenza, alla data di attribuzione delle azioni, del rapporto di lavoro dipendente e/o di amministrazione con la Società o sue controllate.

Il piano è destinato all'Amministratore Delegato della Società nonché ad altri manager che saranno individuati, in funzione del livello di contributo al business, di autonomia e complessità della posizione ricoperta, dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato per la Remunerazione.

Il piano si propone di premiare il raggiungimento dei target per il triennio 2019-2021, nonché incentivare l'allineamento degli interessi del management a quelli degli azionisti in un'ottica di creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo. Il Piano ha durata triennale e prevede l'attribuzione delle Azioni in un'unica soluzione al termine del periodo di vesting.

Tale piano è stato oggetto di valutazione a fair value da parte di un esperto terzo indipendente e contabilizzato per la quota di competenza dell'esercizio con contropartita a patrimonio netto, essendo il piano classificabile come "equity settled" secondo l'IFRS 2. Tale ammontare, pari ad Euro 119 migliaia è stato classificato come onere non ricorrente.

Per quanto riguarda il dettaglio dei compensi agli amministratori, si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza.

Si fornisce di seguito il numero medio e puntuale del personale in forza al Gruppo nel biennio oggetto di analisi suddiviso per qualifica:

Medio (*) Puntale
Numero dei dipendenti 31/12/2019 31/12/2018 Variazione 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Dirigenti e Impiegati 183 187 -4 188 172 16
Operai 119 122 -3 118 128 -10
Totale 302 309 -7 306 300 6

(*) Tali valori non includono i lavoratori interinali e gli amministratori.

37. ACCANTONAMENTI, SVALUTAZIONI ED ONERI DIVERSI DI GESTIONE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Accantonamenti, svalutazioni ed oneri diversi di gestione 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Imposte e tasse varie 129 86 43
Altri oneri di gestione 185 146 39
Perdite su crediti 0 77 -77
Accantonamenti, svalutazioni e oneri diversi di gestione 1.401 1.542 -141
Svalutazione crediti 110 44 66
Totale 1.825 1.895 -70

I costi contenuti all'interno di tale voce ammontano a Euro 1.825 migliaia al 31 dicembre 2019 rispetto ad Euro 1.895 migliaia del 31 dicembre 2018.

38. AMMORTAMENTI E RIDUZIONI DI VALORE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Ammortamenti e riduzioni di valore 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 4.366 4.163 203
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 2.817 3.265 -448
Ammortamento dei diritti d'uso 1.769 0 1.769
Totale 8.952 7.428 1.524

Gli ammortamenti ammontano ad Euro 8.952 migliaia (Euro 7.428 migliaia al 31 dicembre 2018), in aumento di Euro 1.524 migliaia. Tale incremento è principalmente collegato all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 – Leases che ha comportato la rilevazione nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 di maggiori ammortamenti per Euro 1.769 migliaia. Al netto di tale effetto gli ammortamenti sarebbero risultati essenzialmente in linea con l'esercizio precedente (Euro 7.183 migliaia al 31 dicembre 2019 rispetto ad Euro 7.428 migliaia al 31 dicembre 2018).

Dalle analisi svolte non sono emersi elementi che facciano ritenere necessaria la modifica della vita utile delle immobilizzazioni immateriali e materiali.

39. PROVENTI FINANZIARI

Tale voce risulta così composta:

(Migliaia di Euro)
Proventi finanziari 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Interessi attivi su depositi bancari 1 1 0
Altri proventi 89 91 -2
Totale 90 92 -2

I proventi finanziari comprendono, principalmente, interessi attivi bancari nonché interessi da finanziamenti infragruppo. I proventi finanziari al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 90 migliaia, in linea con l'esericzio precedente.

40. ONERI FINANZIARI

Tale voce risulta così composta:

(Migliaia di Euro)
Oneri finanziari 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Interessi su debiti v/ banche e altri finanziatori 2.629 2.802 -173
Commissioni e spese bancarie 904 649 255
Totale 3.533 3.451 82

Gli oneri finanziari al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 3.533 migliaia (Euro 3.451 migliaia al 31 dicembre 2018) e comprendono, essenzialmente, interessi passivi bancari, interessi su finanziamenti, interessi su cessioni di crediti pro soluto, oneri attuariali derivanti dall'attualizzazione del TFR e spese bancarie, oltre all'effetto finanziario derivante dall'applicazione dell'IFRS 16 (Euro 139 migliaia).

Tale voce include gli effetti della sopracitata chiusura anticipata dei finanziamenti di medio-lungo termine ricompresi nell'Accordo di Ottimizzazione, che ha comportato il rilascio a conto economico degli effetti residui dei costi di transazione sospesi a seguito della valutazione dei relativi debiti finanziari al costo ammortizzato (Euro 436 migliaia).

41. UTILI E PERDITE SU CAMBI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Utili e perdite su cambi 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Differenze cambio positive realizzate 95 41 54
Differenze cambio positive da valutazione 238 496 -258
Differenze cambio negative realizzate -87 -79 -8
Differenze cambio negative da valutazione 11 -31 42
Totale 257 427 -170

Si evidenzia che la Società realizza i propri costi e ricavi prevalentemente in Euro.

L'impatto delle differenze di cambio sull'esercizio è risultato positivo per 257 Euro migliaia a fronte di un effetto positivo di 427 Euro migliaia al 31 dicembre 2018.

In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, si fornisce di seguito il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari imputati a Conto Economico per singola categoria di strumenti finanziari:

(Migliaia di Euro)
31/12/2019 31/12/2018
Interessi attivi su disponibilità liquide 1 1
Interessi passivi da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.629 2.802
Utili (Perdite) nette su cambi 257 427
Totale 2.887 3.229

42. PROVENTI (ONERI) DA PARTECIPAZIONI

Tale voce risulta così composta:

(Migliaia di Euro)
Proventi (Oneri) da partecipazioni 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Proventi da partecipazioni 0 2.981 -2.981
Oneri da partecipazioni -723 -5.079 4.356
Totale -723 -2.098 1.375

Gli oneri da partecipazioni risultano pari ad Euro 723 migliaia ed inlcudono:

  • svalutazione del finanziamento in essere con la controllata americana, per Euro 223 migliaia, dovuto all'effetto cambi dell'esercizio a seguito della variazione del cambio Euro/Usd.
  • svalutazione della controllata LR PARS per Euro 500 migliaia al fine di adeguare il valore della partecipazione a seguito dell'aumento della stessa per effetto della rinuncia al credito.

43. PROVENTI (ONERI) DA JOINT VENTURE VALUTATE A PATRIMONIO NETTO

Tale voce risulta così composta:

(Migliaia di Euro)
Proventi (Oneri) da joint venture valutate a patrimonio netto 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Rivalutazione partecipazioni 360 308 52
Svalutazione partecipazioni -75 -1.899 1.824
Totale 285 -1.591 1.876

Tale voce, pari a positivi Euro 285 migliaia (negativa e pari ad Euro 1.591 migliaia al 31 dicembre 2018), include la valutazione secondo il metodo del patrimonio netto delle partecipazioni e joint venture del Gruppo, ossia:

  • la rivalutazione della partecipazione nella joint venture SAFE&CEC S.r.l. per Euro 92 migliaia (svalutazione per Euro 1.895 migliaia al 31 dicembre 2018);
  • la rivalutazione della partecipazione della società Krishna Landi Renzo India Private Ltd per Euro 268 migliaia (rivalutazione per Euro 308 migliaia al 31 dicembre 2018).
  • la svalutazione della partecipazione nella società EFI AVTOSANOAT per Euro 75 migliaia.

44. IMPOSTE

Di seguito si fornisce la composizione delle imposte sul reddito:

(Migliaia di Euro)
Imposte 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Imposte correnti 2.221 2.205 16
Imposte differite (anticipate) -824 -4.585 3.761
Totale 1.397 -2.380 3.777

Le imposte complessive a conto economico al 31 dicembre 2019 sono pari ad Euro 1.397 migliaia (positive per Euro 2.380 migliaia al 31 dicembre 2018).

In base ad analisi fiscali, predisposta in base ai flussi previsti dal nuovo Piano strategico 2020-2025, non sono

emerse problematiche di recuperabilità relativamente alle imposte anticipate iscritte a bilancio. Prudenzialmente non sono state accantonate ulteriori imposte anticipate sulle perdite pregresse.

Nel corso dell'esercizio precedente, la Capogruppo ha stanziato imposte anticipate su perdite fiscali pregresse, in base a specifica analisi fiscale predisposte con il supporto dei propri consulenti fiscali, per Euro 3.047 migliaia.

Si precisa che dall'esercizio 2014 le società italiane aderiscono al regime del Consolidato Fiscale Nazionale con consolidamento in carico alla Landi Renzo S.p.A., accordo rinnovato nel 2017 per il triennio 2017-2019 e che sarà rinnovato anche per il prossimo triennio 2020-2022.

La riconciliazione fra l'onere fiscale teorico e quello effettivo viene proposta limitatamente alla sola IRES, la cui struttura presenta le caratteristiche tipiche di una imposta sul reddito delle società, considerando l'aliquota applicabile alla Società. Per l'IRAP non è stata predisposta la riconciliazione fra l'onere fiscale teorico e quello effettivo attesa la diversa modalità di determinazione della base di calcolo dell'imposta. I dati di sintesi sono i seguenti:

31/12/2019
(Migliaia di Euro) Imponibile Imposta %
Risultato prima delle imposte 4.103
Imposte calcolate all'aliquota fiscale in vigore 985 24,0%
Differenze permanenti
- costi non deducibili 720 176 4,3%
- svalutazioni e perdite non ricorrenti 798 192 4,7%
- quota proventi finanziari non tassati -310 -74 -1,8%
- altri proventi non tassabili -347 -83 -2,0%
Benficio deduzione ACE -202 -49 -1,2%
Benefici da adesione consolidato fiscale -633 -152 -3,7%
IRAP calcolata su base diversa dal risultato ante imposte 402 9,8%
Totale imposte correnti/ Aliquota effettiva 1.397 34,1%

ALTRE INFORMAZIONI

45. INFORMAZIONI SUL FAIR VALUE DELLE ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Come richiesto dallo IFRS 7 – Strumenti finanziari, nella tabella allegata si riporta il confronto fra il valore contabile e il fair value di tutte le attività e passività finanziarie, suddivise sulla base delle categorie individuate dal suddetto principio contabile.

(Migliaia di Euro) 31/12/2019 31/12/2018
Valore
contabile
Fair value Valore
contabile
Fair value
Crediti ed altre attività correnti 35.008 35.008 32.387 32.387
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11.713 11.713 8.531 8.531
Debiti commerciali 56.055 56.055 61.726 61.726
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - quota non corrente 49.580 49.580 43.879 43.879
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - quota corrente 26.360 26.360 17.008 17.008

Si precisa che il valore contabile dei mutui e finanziamenti passivi approssima il fair value degli stessi al 31 dicembre 2019, poiché tali classi di strumenti finanziari risultano indicizzati al tasso di mercato Euribor.

46. GARANZIE PRESTATE

Nel corso dell'esercizio la Società non ha prestato garanzie a favore di terzi, mentre ha rilasciato garanzie a favore di alcune società controllate nella forma di mandati di credito, lettere di patronage o stand-by su finanziamenti.

47. ANALISI DEI PRINCIPALI CONTENZIOSI IN ESSERE

Al 31 dicembre 2019 la Società non ha in essere cause di natura attiva o passiva di ammontare significativo, né verso l'Amministrazione Finanziaria, Enti Previdenziali o altre Autorità Pubbliche né verso terzi.

48. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni con parti correlate includono, oltre i rapporti con le società controllate, società collegate e Joint Ventures, anche le transazioni con altre parti correlate, vale a dire i rapporti di fornitura di servizi tra Gireimm S.r.l. e Gestimm S.r.l., società controllate dalla controllante Girefin S.p.A. e Landi Renzo S.p.A. relativi ai canoni di locazione dell'immobile utilizzato come sede operativa e centro tecnico.

La seguente tabella riepiloga i rapporti con le altre parti correlate ed infragruppo (migliaia di Euro):

Società Ricavi di
vendita
Ricavi per
servizi e
altri ricavi
Prov.
Finanziari
Vendite
cespiti
Acq. finiti Costi
godimento
beni di terzi
Acquisto
cespiti
Costi per
servizi
Oneri
Finanziari
Oneri e
Proventi da
Partecipaz.
Oneri e
Proventi da
JV valutate
a PN
Attività
Finanziarie
Passività
Finanziarie
Crediti Altri Crediti Debiti
SAFE&CEC S.r.l. 0 257 0 0 0 0 0 0 0 0 92 0 0 269 0 0
SAFE SpA 0 0 41 0 0 0 0 0 0 0 0 2.801 0 0 436 0
Gestimm S.r.l. 0 0 0 0 0 627 0 0 0 0 0 0 0 0 157
Krishna Landi Renzo India Priv. Ltd 1.087 0 0 0 29 0 0 0 0 0 268 0 0 2.059 0 0
Efi Avtosanoat 876 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -75 0 0 531 0 0
Gireimm S.r.l. 0 0 0 0 0 1.040 0 0 0 0 0 0 0 0 1.807
Totale parti correlate 1.963 257 41 0 29 1.667 0 0 0 0 285 2.801 0 2.859 436 1.964
Lovato Gas S.p.A. 10.616 299 0 0 1.593 0 0 1 75 0 0 0 2.150 1.245 9.553
Landi International B.V. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15 0 0 0
Landi Renzo Polska 4.413 60 0 0 3.396 0 0 8 0 0 0 0 0 0 3.108
Beijing Landi Renzo Cina 616 5 0 0 15 0 0 0 0 0 0 0 0 142 8
LR Industria e comercio Ltda 4.338 59 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5.504 0
Landi Renzo Pars 120 0 19 0 0 0 0 0 0 -500 0 388 0 689 0 0
LR PAK Pakistan 30 7 0 0 170 0 0 2 0 0 0 0 0 1.096 17
Landi Renzo Ro Srl 580 3 0 0 8 0 0 44 0 0 0 0 0 584 322
Landfi Renzo Usa Corp. 60 175 0 0 0 0 0 70 0 -223 0 0 0 2.158 0 140
Landi Renzo VE C.A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
AEB America 1.744 3 0 0 54 0 0 0 0 0 0 0 0 2.494 101
Landi Renzo Argentina S.r.l. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Totale società controllate 22.517 611 19 0 5.236 0 0 125 75 -723 0 403 2.150 13.912 0 13.249

49. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Ai sensi della comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006, con riguardo ad eventi o operazioni significative non ricorrenti avvenute nel corso dell'esercizio 2019, si segnala l'esistenza di operazioni non ricorrenti indicate alle note 35 e 36 del prospetto di Conto Economico, relative alla ai costi sostenuti per consulenze strategiche (Euro 1.426 migliaia) ed agli accantonamenti premi di risultato di medio lungo periodo relativo al triennio 2019-2021 (Euro 119 migliaia).

Anche alla luce della comunicazione CONSOB n. 0031948 del 10 marzo 2018 le suddette operazioni sono ritenute dal management non ricorrenti stante la loro specificità e l'infrequenza del loro accadimento nel normale svolgimento dell'attività.

50. POSIZIONI O TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006, si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 non sono avvenute operazioni atipiche e/o inusuali rispetto alla normale gestione dell'impresa che possano dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza e completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, a tutela degli azionisti di minoranza.

51. ADESIONE AL REGIME DI SEMPLIFICAZIONE DEGLI OBBLIGHI INFORMATIVI IN CONFORMITA' ALLA DELIBERA CONSOB N. 18079 DEL 20 GENNAIO 2012

Landi Renzo S.p.A., ai sensi dell'art.3 della Delibera Consob n.18079 del 20 gennaio 2012, ha deciso di aderire al regime di opt-out previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99 (e s.m.i.), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall'Allegato 3B del predetto Regolamento Consob in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

52. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Si rimanda all'analisi svolta nella Relazione sulla Gestione.

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI POSSEDUTE IN IMPRESE CONTROLLATE AL 31/12/2019

Denominazione Sede Valuta Capitale sociale
i.v.
Importo del
patrimonio
netto in Euro
Risultato
dell'esercizio
in Euro
Partecip.
diretta
Partecip.
indiretta
Valore di
carico in
Euro
LR Industria e
Comercio Ltda
Espirito Santo
(Brasile)
BRL 4.320.000 1.533.425 -500.808 99,99% 1.708.862
Landi International
B.V.
Utrecht (Olanda) EUR 18.151 8.471.705 1.591.930 100% 17.972
Beijing Landi Renzo
Autogas System Co.
Ltd
Pechino (Cina) USD 20.854.030 3.403.503 -169.998 100% 2.057.305
Landi Renzo Polska
Sp.Zo.O.
Varsavia (Polonia) PLN 50.000 8.483.256 1.591.007 100% (*)
L.R. Pak (Pvt) Limited Karachi (Pakistan) PKR 75.000.000 -1.007.084 -228.604 70% 1
Landi Renzo Pars
Private Joint Stock
Company
Teheran (Iran) IRR 115.849.300.000 2.077.865 306.942 99,99% 1.263.072
Landi Renzo Ro S.r.l. Bucarest(Romania) RON 20.890 849.014 -73.965 100% 5.000
Landi Renzo USA
Corporation
Wilmington - DE
(USA)
USD 3.067.131 -14.013.873 -521.719 100% 1
AEB America S.r.l. Buenos Aires
(Argentina)
ARS 2.030.220 622.802 228.325 96% 534.878
Landi Renzo VE C.A. Caracas
(Venezuela)
VEF 2.035.220 - 0 100% 1
Lovato Gas S.p.A. Vicenza EUR 120.000 20.535.714 2.254.456 100% 48.680.352
Lovato do Brasil Ind
Com
Curitiba (Brasile) BRL 100.000 - 0 100% (#)
Officine Lovato
Private Ltd
Mumbai (India) INR 19.422.775 -212.580 -29.519 74% (#)
Landi Renzo
Argentina S.r.l. in
liquidazione
Buenos Aires
(Argentina)
ARS 1.378.000 0 - 96% 4% (#) 4.447

(*) detenute da Landi International B.V.

(#) detenute da Lovato Gas S.p.A.

INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149-duodecies DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

In ottemperanza a quanto espressamente previsto dal Regolamento Emittenti Consob – art.149 duodecies – si evidenziano i corrispettivi di competenza, contabilizzati nel Conto Economico 2019 della Società, per servizi prestati dalla società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete, alla Società.

Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi
2019
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. Società
Capogruppo
147
Altri servizi PricewaterhouseCoopers S.p.A. e società
apprtenenti al network PWC
Società
Capogruppo
25
Totale 172

RAPPORTI CON GLI AMMINISTRATORI, I SINDACI E I DIRIGENTI CON RESPONSABILITA' STRATEGICHE DELLA SOCIETA'

Ai sensi della Delibera Consob n. 11971/99 (Regolamento Emittenti) i compensi corrisposti o comunque attribuiti nell'esercizio 2019 ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale e le partecipazioni dagli stessi detenute nell'esercizio sono illustrati nelle tabelle allegate alla "Relazione sulla Remunerazione" che sarà messa a disposizione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO E DESTINAZIONE DEL RISULTATO D'ESERCIZIO

Signori Azionisti,

a conclusione della nostra relazione Vi proponiamo:

  • di approvare il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019;
  • di proporre all'Assemblea degli Azionisti di approvare la destinazione dell'utile d'esercizio realizzato dalla Landi Renzo S.p.A. pari ad Euro 2.705.828,03, atteso che la Riserva Legale ha già raggiunto il quinto del capitale sociale, quanto ad Euro 360.174,74 a Riserva indisponibile per valutazione a patrimonio netto delle partecipazioni (art. 6, comma 1, lettera a), del D.Lgs. 38/2005) e per il residuo, e quindi Euro 2.345.653,29, a Riserva Straordinaria.

Cavriago (RE), 13 marzo 2020

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Stefano Landi

Allegato 1

Prospetto di Conto Economico al 31 dicembre 2019 redatto in applicazione delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27/06/2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006.

(Euro)
CONTO ECONOMICO 31/12/2019 di cui con
parti
correlate
Peso
%
31/12/2018 di cui con
parti
correlate
Peso
%
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 32 139.730.306 25.347.661 18,1% 135.986.583 24.218.790 17,8%
Altri ricavi e proventi 33 397.872 1.359.938
Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e
variazione rimanenze
34 -70.577.214 -5.265.292 7,5% -67.142.786 -8.494.413 12,7%
Costi per servizi e per godimento beni di terzi 35 -31.782.895 -1.791.249 5,6% -36.062.677 -2.084.236 5,8%
Costo del personale 36 -19.262.809 -20.351.955 -5.122
Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri diversi di
gestione
37 -1.824.601 -1.894.779
Margine operativo lordo 16.680.659 11.894.324
Ammortamenti e riduzioni di valore 38 -8.951.856 -7.427.851
Margine operativo netto 7.728.803 4.466.473
Proventi finanziari 39 89.506 60.552 67,7% 92.259 19.644 21,3%
Oneri Finanziari 40 -3.533.443 -75.250 2% -3.451.011
Utili (perdite) su cambi 41 256.502 427.115
Proventi (Oneri) da partecipazioni 42 -723.339 -723.339 100% -2.098.344
Proventi (Oneri) da partecipazioni valutate a p.netto 43 285.203 285.203 100% -1.590.836
Utile (Perdita) prima delle imposte 4.103.232 -2.154.344
Imposte 44 -1.397.404 2.380.697
Utile (Perdita) dell'esercizio 2.705.828 226.353

Allegato 2

Prospetto di Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2019 redatto in applicazione delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27/06/2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006.

(Euro)
ATTIVITA' Note 31/12/2019 di cui con
parti
correlate
Peso % 31/12/2018 di cui con
parti
correlate
Peso
%
Attività non correnti
Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre
attrezzature
2 8.980.934 9.672.207
Costi di sviluppo 3 8.015.457 6.771.765
Avviamento 4 2.372.845 2.372.845
Altre attività immateriali a vita definita 5 5.359.451 5.882.887
Attività per diritti d'uso 6 5.498.601
Partecipazioni in imprese controllate 7 54.271.892 54.271.892
Partecipazioni in imprese collegate e joint
ventures
8 23.627.171 22.464.490
Altre attività finanziarie non correnti 9 410.874 402.500 98,0% 395.874 387.500 97,9%
Altre attività non correnti 10 3.420.000 3.991.430
Imposte anticipate 11 9.038.237 10.825.852
Totale attività non correnti 120.995.462 116.649.242
Attività correnti
Crediti verso clienti 12 21.096.746 2.858.931 13,6% 15.709.738 2.199.889 14,0%
Crediti verso controllate 13 13.911.375 13.911.375 100% 12.035.068 12.035.068 100,0%
Rimanenze 14 25.784.356 24.750.381
Altri crediti e attività correnti 15 4.341.335 436.455 10,1% 4.974.651
Altre attività finanziarie correnti 16 2.801.336 2.801.336 100,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 17 11.712.629 8.531.249
Totale attività correnti 79.647.777 66.001.087
TOTALE ATTIVITA' 200.643.239 182.650.329
(Euro)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' Note 31/12/2019 di cui con parti
correlate
Peso % 31/12/2018 di cui con
parti
correlate
Peso %
Patrimonio netto
Capitale sociale 18 11.250.000 11.250.000
Altre riserve 18 40.814.709 39.652.474
Utile (perdita) del periodo 18 2.705.828 226.353
TOTALE PATRIMONIO NETTO 54.770.537 51.128.827
Passività non correnti
Debiti verso banche non correnti 19 47.430.495 19.450.413
Altre passività finanziarie non correnti 20 2.150.000 2.150.000 100,0% 26.578.337 2.150.000
Passività non correnti per diritti d'uso 21 3.951.315
Fondi per rischi ed oneri 22 2.212.407 4.073.038
Piani a benefici definiti per i dipendenti 23 1.475.419 1.497.376
Passività per strumenti finanziari derivati 24 30.136
Totale passività non correnti 57.249.772 51.599.164
Passività correnti
Debiti verso le banche correnti 25 26.150.390 13.165.543
Altre passività finanziarie correnti 26 209.684 4.262.312
Passività correnti per diritti d'uso 27 1.669.158
Debiti verso fornitori 28 42.805.103 1.963.235 4,6% 45.295.377 3.809.494 8,4%
Debiti verso controllate 29 13.249.842 13.249.842 100% 11.939.673 11.939.673 100,0%
Debiti tributari 30 1.210.335 918.682
Altre passività correnti 31 3.328.418 4.340.751
Totale passività correnti 88.622.930 79.922.338
TOTALE PATRIMONIO NETTO E
PASSIVITA'
200.643.239 182.650.329

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ARTICOLO 154-bis DEL D.LGS. 58/98

I sottoscritti Cristiano Musi, in qualità di Amministratore Delegato, e Paolo Cilloni, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, della società Landi Renzo S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art.154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio nel corso dell'esercizio 2019.

Si attesta, inoltre, che il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali adottati dalla Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n.1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili:
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposta.

Cavriago, 13 marzo 2020

L' Amministratore Delegato Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Cristiano Musi Paolo Cilloni

via Nobel, 2/4/6 | 42025 Corte Tegge | Cavriago (RE) | Italia | Tel +39 0522 9433 | Fax +39 0522 944044 www.landi.it | e-mail: [email protected] | Capitale Sociale € 11.250.000 i.v. | C.F. e partita IVA IT 00523300358

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, n° 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) n° 537/2014

Agli Azionisti di Landi Renzo SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio separato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio separato di Landi Renzo SpA (di seguito anche la "Società"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio separato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n° 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio separato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio separato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave

Recuperabilità del valore dell'avviamento e della partecipazione in società controllata Lovato Gas

Si vedano le note n° 4 e 7 ed il paragrafo "Principi contabili e criteri di valutazione" delle note illustrative.

Al 31 dicembre 2019 i valori contabili dell'avviamento e delle partecipazioni in società controllate iscritti in bilancio sono pari, rispettivamente, ad Euro 2,4 milioni ed Euro 54,3 milioni.

La Società verifica, almeno annualmente, la recuperabilità dell'avviamento iscritto in bilancio e svolge un'analisi al fine di identificare eventuali indicatori di perdita di valore delle partecipazioni in società controllate e, qualora identificati tali indicatori, determina il valore recuperabile delle partecipazioni.

Tale aspetto è stato considerato di particolare rilevanza per la revisione legale del bilancio separato in considerazione del significativo impatto delle poste in oggetto sulla situazione patrimoniale-finanziaria di Landi Renzo SpA, in considerazione anche delle previsioni di crescita contenute nel Piano Strategico 2020 – 2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2020 (di seguito anche "Piano Strategico"). I modelli di valutazione alla base della determinazione del valore recuperabile (valore in uso) della Cash Generating Unit (CGU) dove è incluso l'avviamento e delle partecipazioni in società controllate si basano su valutazioni complesse e stime del management avendo come riferimento il sopracitato Piano Strategico. In

L'approccio di revisione ha previsto, in via preliminare, la comprensione e la valutazione delle metodologie e delle procedure definite dalla Società per la determinazione del valore recuperabile della CGU dove è incluso l'avviamento e della partecipazione in Lovato Gas, approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2020 in aderenza al principio contabile internazionale IAS 36 adottato dall'Unione Europea. Abbiamo, inoltre, verificato la ragionevolezza delle metodologie adottate e delle principali assunzioni riflesse nei modelli valutativi, sia per l'avviamento che per la partecipazione nella società controllata (metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari) anche attraverso il coinvolgimento degli esperti della rete PwC nell'ambito delle valutazioni. In particolare, abbiamo verificato la ragionevolezza dei tassi di attualizzazione e dei tassi di crescita perpetua rispetto alle prassi valutative normalmente adottate per società appartenenti al settore di riferimento del Gruppo Landi Renzo. Abbiamo verificato, altresì, la coerenza tra i

flussi finanziari inseriti nei modelli di valutazione e quelli inclusi nel citato Piano Strategico.

particolare, i modelli di valutazione del valore recuperabile della CGU dove è incluso l'avviamento e delle partecipazioni in società controllate e le assunzioni contenute nei modelli stessi risultano influenzati dalle future condizioni di mercato, per quanto attiene i flussi finanziari attesi, il tasso di crescita perpetua ed il tasso di attualizzazione. Ai fini di valutare la recuperabilità dell'avviamento e della partecipazione in Lovato Gas SpA, gli amministratori di Landi Renzo hanno ritenuto di predisporre specifici impairment test rispettivamente sulla Landi Renzo SpA e sulla singola società controllata.

Considerando che le previsioni dei flussi finanziari, incluse nel Piano Strategico, rappresentano un parametro particolarmente sensibile per la determinazione del valore recuperabile della CGU dove è allocato l'avviamento e della partecipazione in quanto legato ad eventi futuri ed incerti, abbiamo analizzato la ragionevolezza delle previsioni dei flussi finanziari attesi attraverso colloqui con il management della Società ed il coinvolgimento degli esperti del settore Automotive della rete PwC che ci hanno supportato nello svolgimento di un'analisi critica circa la ragionevolezza delle previsioni incluse nel Piano Strategico. Abbiamo, inoltre, verificato l'accuratezza matematica dei modelli di valutazione predisposti dalla Società. Infine, abbiamo verificato l'informativa fornita dalla Società nel bilancio relativamente alla metodologia adottata per la determinazione del valore recuperabile della CGU dove è incluso l'avviamento e della partecipazione ed agli esiti delle valutazioni effettuate.

Recuperabilità dei crediti per imposte anticipate

Si veda la nota n° 11 ed il paragrafo "Principi contabili e criteri di valutazione" delle note illustrative.

I crediti per imposte anticipate iscritti nel bilancio separato al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 10,6 milioni, parzialmente compensati dalle passività per imposte differite pari ad Euro 1,6 milioni, determinando un saldo netto iscritto nell'attivo pari ad Euro 9,0 milioni. I crediti per imposte anticipate sono relativi per Euro 2,9 milioni a differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori fiscali e per Euro 7,7 milioni a perdite fiscali pregresse. La recuperabilità dei crediti per imposte anticipate è stata considerata di particolare rilevanza per la

Le procedure di revisione svolte hanno incluso preliminarmente la comprensione e la valutazione del processo adottato dalla Società per verificare la recuperabilità dei crediti per imposte anticipate. Un'approfondita analisi è stata da noi svolta sui crediti per imposte anticipate relativi alle perdite fiscali pregresse essendo la relativa recuperabilità strettamente connessa all'esistenza di imponibili fiscali futuri e, pertanto, al conseguimento dei dati prospettici inseriti nel precitato Piano Strategico.

revisione legale del bilancio separato in considerazione del significativo impatto della posta in oggetto sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul conto economico di Landi Renzo SpA, nonché per la complessità del processo di valutazione della recuperabilità di tali crediti strettamente correlata alla realizzabilità del precitato Piano Strategico.

Abbiamo ottenuto l'analisi svolta dalla Società in merito alla recuperabilità dei crediti per imposte anticipate strettamente correlata all'esistenza di futuri redditi imponibili delle società incluse nel perimetro del consolidamento fiscale del Gruppo Landi Renzo nel periodo 2020-2024, a loro volta basati sulle previsioni reddituali riflesse nel Piano Strategico. La ragionevolezza delle previsioni reddituali inserite nel Piano Strategico è stata da noi verificata attraverso colloqui con il management della Società ed il coinvolgimento degli esperti del settore Automotive della rete PwC che ci hanno supportato nello svolgimento di un'analisi critica circa la ragionevolezza delle previsioni incluse nel Piano Strategico della Società. Infine, abbiamo verificato l'informativa fornita dalla Società nel bilancio in merito alle motivazioni alla base della recuperabilità dei

crediti per imposte anticipate.

Valutazione dell'investimento in SAFE & CEC Srl

Si vedano le note n° 8 e 43 delle note illustrative.

Al 31 dicembre 2019, il valore contabile della partecipazione nella società SAFE&CEC Srl valutata con il metodo del patrimonio netto ammonta a Euro 22,8 milioni. La Società verifica l'eventuale presenza di indicatori di impairment che possano far sorgere dubbi sulla recuperabilità del valore della partecipazione.

Tale aspetto è stato considerato di particolare rilevanza per la revisione legale del bilancio separato in considerazione del significativo impatto della posta in oggetto sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul conto economico di Landi Renzo SpA, in considerazione anche del valore dell'avviamento incluso nel valore della partecipazione. Gli amministratori di Landi Renzo SpA hanno richiesto ed ottenuto la seguente documentazione predisposta dal

L'approccio di revisione ha previsto, in via preliminare, la comprensione della metodologia adottata dagli amministratori di Landi Renzo SpA ai fini dell'iscrizione del valore della partecipazione della società SAFE&CEC Srl con il metodo del patrimonio netto e delle analisi svolte dagli stessi in merito alla presenza di eventuali indicatori di impairment.

Abbiamo inoltre verificato la ragionevolezza delle metodologie adottate e delle principali assunzioni riflesse nel modello valutativo di impairment test (metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari) predisposto dagli amministratori di SAFE&CEC Srl con l'ausilio di consulenti esterni, anche attraverso il coinvolgimento degli esperti della rete PwC nell'ambito delle valutazioni. In particolare,

management di SAFE&CEC Srl, al fine della valutazione del valore di iscrizione della partecipazione detenuta in SAFE&CEC Srl e dell'analisi circa l'eventuale presenza di indicatori di impairment: (i) i prospetti contabili consolidati predisposti per il consolidamento con il metodo sintetico al 31 dicembre 2019 di SAFE&CEC Srl e (ii) l'impairment test sull'avviamento iscritto nei prospetti contabili consolidati di SAFE&CEC Srl al 31 dicembre 2019. A seguito di tale analisi non sono stati identificati indicatori di impairment con riferimento al valore di iscrizione in bilancio della partecipazione di SAFE&CEC Srl.

abbiamo verificato la ragionevolezza del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita perpetua rispetto alle prassi valutative normalmente adottate per società appartenenti al settore di riferimento del Gruppo Landi Renzo. Abbiamo verificato, altresì, la coerenza tra i flussi finanziari inseriti nel modello di valutazione e quelli inclusi nei piani approvati dagli amministratori. Considerando che le previsioni dei flussi finanziari rappresentano un parametro particolarmente sensibile per la determinazione del valore recuperabile, in quanto legato ad eventi futuri ed incerti, abbiamo analizzato la ragionevolezza delle previsioni dei flussi finanziari attesi attraverso colloqui con il management di Landi Renzo SpA e SAFE&CEC Srl e, con i consulenti di cui si sono avvalsi gli amministratori di SAFE&CEC Srl, anche mediante il coinvolgimento degli esperti del settore Automotive della rete PwC che ci hanno supportato nello svolgimento di un'analisi critica circa la ragionevolezza delle previsioni incluse nei piani. Infine, abbiamo verificato l'informativa fornita dalla Società nel bilancio relativamente alle analisi svolte per l'identificazione della mancanza di indicatori d'impairment.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio separato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio separato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n° 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio separato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio separato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la

liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio separato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio separato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio separato.

Nell'ambito d ella revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio separato, d o vuti a frodi o a comportamenti o eventi no n intenzionali ; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;

abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio separato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio separato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che so no stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio separato in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Landi Renzo SpA ci ha conferito in data 29 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio separato e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio separato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10 e dell'articolo 123 bis, comma 4, del DLgs 58/98

Gli amministratori di Landi Renzo SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Società al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio separato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n° 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98, con il bilancio separato di Landi Renzo SpA al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio separato della Landi Renzo SpA al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Parma, 30 marzo 2020

PricewaterhouseCoopers SpA

Nicola Madureri (Revisore legale)

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI LANDI RENZO S.p.A AI 6EN6I DELL·A57.153, D. LG6. 58/1998

Signori Azionisti,

Il Collegio Sindacale di Landi Renzo S.p.A (di seguito anche ´la Societàµ), ai sensi dell·art. 153 del D. Lgs. 58/1998 (di seguito ´TUFµ), è chiamato a riferire all·Assemblea degli Azionisti, convocata per l·approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019, sui risultati dell·esercizio, sull·attività di vigilanza svolta nell·adempimento dei propri doveri, sulle omissioni e sui fatti censurabili eventualmente rilevati, oltreché a formulare osservazioni e proposte in ordine al bilancio, alla sua approvazione e alle materie di propria competenza. Il Collegio Sindacale ha assolto i doveri di vigilanza prescritti dall·art. 149 del TUF e ha, altresì, svolto i compiti previsti dall·art. 19 del D. Lgs. 39/2010 come modificato dal D. Lgs. 135/2016, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, tenuto anche conto delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Ha, inoltre, svolto l·attività di vigilanza osservando i principi e le comunicazioni emanate dalla Consob inerenti ai controlli societari e all'attività del Collegio Sindacale.

La presente Relazione è redatta in conformità alle indicazioni fornite dalla stessa Consob con Comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successive integrazioni ed alla norma Q.7.1. delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Si rammenta che l'incarico di revisione legale, a norma del D. Lgs. 58/1998 e del D. Lgs. 39/2010, è svolto dalla società PriceWaterhouseCoopers S.p.A. (di seguito anche ´PWCµ o ´la Società di Revisioneµ), come deliberato dall'Assemblea del 29 aprile 2016 per la durata di nove esercizi (dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024 compreso).

1. Organo Amministrativo ² Nomina, durata in carica e funzionamento

Il Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall·Assemblea di Landi Renzo S.p.A. del 29 aprile 2019 per tre esercizi e segnatamente sino all·approvazione del bilancio che chiuderà il 31 dicembre 2021.

Il Consiglio di Amministrazione in data 29 aprile 2019, nella prima riunione successiva alla nomina, ha valutato positivamente l·indipendenza dei consiglieri Sara Fornasiero, Vincenzo Russi e Anton Karl con riferimento all·art. 148, comma 3, del TUF, come richiamato dall·art. 147-ter, comma 4, del TUF e dell·art. 3 del Codice di Autodisciplina delle società quotate (di seguito ´Codice di Autodisciplinaµ). In tale occasione il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l·indipendenza dei propri membri ai sensi del criterio applicativo 3.C.5. del Codice di Autodisciplina.

Successivamente, nel corso della riunione del 13 marzo 2020, il Consiglio di Amministrazione ha confermato la sussistenza dei requisiti di indipendenza dei predetti amministratori.

Il Collegio ha preso atto degli esiti sostanzialmente positivi del processo di valutazione effettuato dal Consiglio di Amministrazione nella medesima riunione del 13 marzo 2020 in merito a dimensione, composizione e funzionamento dell·organo consiliare e dei comitati consiliari.

2. Collegio Sindacale ² Nomina, durata in carica e funzionamento

Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall·Assemblea di Landi Renzo S.p.A. del 29 aprile 2019 per tre esercizi e segnatamente sino all·approvazione del bilancio che chiuderà il 31 dicembre 2021.

Il Collegio, in data 29 aprile 2020, ha verificato l·assenza di cause di ineleggibilità, decadenza e incompatibilità in capo ai suoi componenti, ai sensi dell·art. 148 TUF e della norma Q.1.1. delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, oltre che la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo agli stessi ai sensi del criterio applicativo 8.C.1 del Codice di Autodisciplina, predisponendo - sulla base del documento del CNDCEC del maggio 2019 intitolato ´L·autovalutazione del collegio sindacaleµ - il ´Documentoµ e la ´Relazione di autovalutazioneµ ivi citati.

Successivamente, in data 12 marzo 2020, ha confermato la sussistenza dei predetti requisiti; in tale occasione, il Collegio ha inoltre valutato di essere, nel suo complesso, adeguato a ricoprire l·incarico affidatogli avuto riguardo alla sua composizione oltre che alla preparazione, alla professionalità, all·esperienza, al genere ed all·età dei suoi componenti ed ha comunicato gli esiti dell·autovalutazione al Consiglio di Amministrazione per tutti i necessari adempimenti.

Per l·espletamento dei suoi compiti l·attuale Collegio Sindacale si è riunito, anche mediante collegamenti audio, n. 9 (nove) volte nel corso del 2019, oltre che, informalmente, in varie

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altre occasioni per opportuno confronto ed approfondimento di specifiche materie, per esame di documenti rilevanti, per definire l·ordine dei propri lavori e per la predisposizione di verbali e comunicazioni. Inoltre, il Collegio ha partecipato, tramite il suo Presidente o con almeno un altro suo componente, alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Parti Correlate e del Comitato per la Remunerazione ed alla riunione degli Amministratori indipendenti.

3. Adesione della Società al Codice di Autodisciplina

La Società ha aderito al Codice di Autodisciplina delle società quotate.

Il Collegio ha monitorato la corretta applicazione da parte della Società delle regole di governo societario espresse nel Codice di Autodisciplina ed ha operato, per quanto di sua competenza, nel rispetto dello stesso.

4. Attività di vigilanza e controllo

Nell·ambito dei compiti e con riferimento all'attività di sua competenza, nel corso dell'esercizio in esame, il Collegio Sindacale dichiara di avere:

  • x partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, ottenendo dagli amministratori adeguate informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per dimensioni e caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle sue controllate;
  • x acquisito gli elementi di conoscenza necessari per svolgere l'attività di verifica del rispetto della legge, dello statuto, dei principi di corretta amministrazione e dell'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, attraverso l·acquisizione e l·esame di documenti rilevanti, colloqui con i responsabili delle varie funzioni aziendali e periodici scambi di informazioni con la Società di Revisione;
  • x partecipato, come già precisato, tramite il suo Presidente o con almeno un altro suo componente, alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Parti Correlate e del Comitato per la Remunerazione ed alla Riunione degli Amministratori Indipendenti;
  • x incontrato l·Organismo di Vigilanza, anche in occasione di riunioni del Comitato Controllo e Rischi;
  • x vigilato sul funzionamento e sull'efficacia dei sistemi di controllo interno e sull·adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, in particolare sotto il profilo dell·affidabilità di quest·ultimo a rappresentare i fatti di gestione;
  • x ottenuto dagli amministratori con periodicità almeno trimestrale, ai sensi dell·art. 150, comma 1, del TUF, adeguate informazioni sull·attività svolta e sulle operazioni

di maggior rilievo economico, finanziario, e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle sue controllate;

  • x scambiato tempestivamente con i responsabili della Società di Revisione i dati e le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti ai sensi dell'art. 150, comma 3, del TUF, esaminando per quanto necessario i risultati del loro lavoro ed acquisendo le Relazioni di revisione predisposte ai sensi dell·art. 14 del D. Lgs. 39/2010 e dell·art. 10 del Regolamento (UE) n.537/2014;
  • x scambiato informazioni sui sistemi di amministrazione e controllo e sul generale andamento della gestione con il Collegio Sindacale delle società partecipate italiane, ai sensi dell·art. 151 comma 1 e 2 del TUF e richiesto all·Amministratore Delegato, alla funzione Internal audit ed alla Società di Revisione informazioni in merito alle vicende più significative che hanno interessato le principali partecipate estere del Gruppo;
  • x esaminato (come si dirà nel seguito più precisamente) i contenuti della Relazione aggiuntiva al Collegio Sindacale nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile predisposta dalla Società di Revisione ai sensi ex art. 11 del Regolamento (UE) 537/2014, dall'esame della quale non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente relazione;
  • x monitorato la funzionalità del sistema di controllo sulle società del Gruppo e l·adeguatezza delle disposizioni ad esse impartite, anche ai sensi dell'art. 114, comma 2, del TUF;
  • x preso atto dell'avvenuta predisposizione della Relazione sulla Remunerazione ex art. 123-ter del TUF ed ex art. 84-quater del Regolamento Emittenti, senza particolari osservazioni da segnalare;
  • x accertato la conformità delle previsioni statutarie alle disposizioni di legge e regolamentari;
  • x vigilato sulla conformità della procedura interna riguardante le Operazioni con Parti Correlate ai principi indicati nel Regolamento approvato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché sulla sua osservanza, ai sensi dell'art. 4, 6° comma, del medesimo Regolamento, partecipando, come si è detto, alle le riunioni periodiche del Comitato Parti Correlate chiamato a prendere in esame tali operazioni;
  • x vigilato sul processo di informazione societaria, verificando l'osservanza da parte degli amministratori delle norme procedurali inerenti alla redazione, all'approvazione e alla pubblicazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato;
  • x accertato l'adeguatezza, sotto il profilo del metodo, del test di impairment posto in essere dalle competenti funzioni aziendali, con l·ausilio di un consulente specializzato, ed approvato dal Consiglio di Amministrazione al fine di verificare l'eventuale esistenza di perdite di valore sugli attivi iscritti a bilancio;
  • x verificato che la Relazione degli Amministratori sulla gestione per l·esercizio 2019 fosse conforme alla normativa vigente, oltre che coerente con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione e con i fatti rappresentati nel bilancio di esercizio e in quello consolidato;
  • x preso atto del contenuto della Relazione Semestrale consolidata e delle Relazioni Trimestrali, senza che sia risultato necessario esprimere osservazioni, nonché accertato che esse siano state rese pubbliche secondo le modalità previste;
  • x svolto, nella qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ai sensi dell·art. 19, 1° comma, del D. Lgs. 39/2010, come modificato dal D. Lgs. 135/2016, le specifiche funzioni di informazione, monitoraggio, controllo e verifica ivi previste, adempiendo ai doveri e ai compiti indicati dalla predetta normativa;
  • x vigilato sull'osservanza delle disposizioni stabilite dal D. Lgs. 254/2016, esaminando, tra l'altro, la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ed accertando il rispetto delle disposizioni che ne regolano la redazione ai sensi del citato decreto;
  • x partecipato, nell·ambito dell·attività consiliare, ad una sessione informativa che ha consentito di migliorare la conoscenza del settore di attività in cui opera la Società ed il Gruppo, dei principali aspetti relativi alla gestione e del quadro normativo di riferimento e di acquisire aggiornamenti sullo stato di avanzamento delle principali iniziative;
  • x effettuato, di propria iniziativa, incontri con l·Amministratore Delegato, per un esame conoscitivo delle principali controllate estere;
  • x partecipato ad una riunione con i legali della società volta ad esaminare le novità legislative introdotte dalle nuove disposizioni della SHRD II sia in relazione alle politiche di remunerazione che alle operazioni con parti correlate;
  • x esaminato la lettera inviata dal Presidente del Comitato per la Corporate Governance e delle raccomandazioni in essa contenute.

Ad esito dell·attività di vigilanza, svolta negli ambiti e secondo le modalità sopra descritti, non sono emersi fatti da cui si possa desumere il mancato rispetto della legge e dell'atto costitutivo o tali da giustificare segnalazioni alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente relazione.

Inoltre, il Collegio Sindacale, sulla base delle informazioni e delle evidenze disponibili, può ragionevolmente ritenere che le operazioni poste in essere dal Consiglio di Amministrazione siano conformi alla legge e allo statuto sociale e non siano manifestamente imprudenti, azzardate o in contrasto con le delibere assunte dall·Assemblea o tali da compromettere l·integrità del patrimonio sociale.

5. Vigilanza su operazioni atipiche o inusuali e in materia di operazioni con parti correlate Durante l·esercizio 2019, il Collegio Sindacale non ha rilevato l·esistenza di operazioni atipiche o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con altre parti correlate.

Il Collegio Sindacale non ha ricevuto, nel corso del 2019 e fino alla data di redazione della presente Relazione, alcuna comunicazione dagli organi di controllo delle società controllate, collegate o partecipate, così come dalla Società di Revisione che contenessero rilievi meritevoli di essere segnalati nella presente Relazione.

Il Collegio Sindacale ha, altresì, preso atto che i saldi patrimoniali ed economici relativi alle operazioni infragruppo e con parti correlate poste in essere dalla Società e dalle sue controllate nel corso del 2019, sono evidenziati rispettivamente nel ´Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria consolidata al 31 dicembre 2019 redatto in applicazione delle disposizioni di cui alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/7/2006µ e nel ´Prospetto di Conto Economico consolidato al 31 dicembre 2019 redatto in applicazione delle disposizioni di cui Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/7/2006µ, mentre informazioni più analitiche e dettagliate sono riportate nel paragrafo ´Operazioni con Parti Correlate" del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019, a cui si fa rinvio. In particolare, in tale paragrafo è specificato che le operazioni con parti correlate sono intrattenute a condizioni di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Il Collegio Sindacale valuta complessivamente adeguata l·informativa, fornita nei modi sopraindicati, riguardante le predette operazioni e, sulla base anche delle analisi e delle periodiche verifiche effettuate dal Comitato Parti Correlate, ritiene che esse siano congrue e rispondenti all'interesse sociale. Le Operazioni con Parti Correlate, individuate sulla base dei principi contabili internazionali e delle disposizioni emanate dalla Consob, sono regolate da una procedura interna (la µProceduraµ), adottata dal Consiglio di Amministrazione del 29 novembre 2010.

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Il Collegio Sindacale ha esaminato la Procedura, accertandone la conformità al Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 e interpretato con delibera n. 78683 del 24 settembre 2010.

6. Rapporti con la Società di Revisione, ai sensi del D. Lgs. 39/2010 e osservazioni sXll·indipenden]a della medesima

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull·efficacia del processo di revisione legale discutendo ed esaminando in specifici incontri con la Società di Revisione (segnatamente PWC S.p.A.) aspetti riguardanti:

  • x la pianificazione delle attività, l·approccio metodologico, la supervisione ed il coordinamento del lavoro svolto dai revisori delle controllate estere;
  • x le aree particolarmente significative dal punto di vista del rischio di revisione;
  • x l·efficacia e l·affidabilità del sistema di controllo interno;
  • x le verifiche periodiche della regolare tenuta della contabilità;
  • x le risultanze emerse ad esito del lavoro svolto.

La Società di Revisione ha provveduto a comunicare i corrispettivi di competenza dell·esercizio 2019 per servizi di revisione , confermando che non sono stati erogati servizi diversi dalla revisione nel seguito anche: ´non aXdit serYicesµ o ´NASµ.

Con riguardo all·indipendenza della Società di Revisione il Collegio Sindacale e come già indicato, nel suo ruolo anche di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile:

  • a) ha adempiuto ai doveri richiesti dall'art. 19, 1° comma, lett. e) del D. Lgs. 39/2010 come modificato dal D. Lgs. 135/ 2016 verificando e monitorando l·indipendenza della Società di Revisione, a norma degli artt.10, 10-bis, 10-ter, 10-quater e 17 del D. Lgs. 39/ 2010 e dell·art. 6 del Regolamento (UE) n. 537/2014;
  • b) ha esaminato la Relazione Aggiuntiva per il Comitato per il controllo interno e la revisione contabile prevista dall·art. 11 del Regolamento (UE) 537/2014 [ed ha preso atto di quanto contenuto nella Relazione di trasparenza pubblicata dalla Società di Revisione sul proprio sito internet in osservanza dei criteri di cui al medesimo Regolamento];
  • c) ha ricevuto in allegato alla suddetta Relazione Aggiuntiva la ´Conferma annuale dell·indipendenza ai sensi dell·art. 6, paragrafo 2, lett. a), del Regolamento Europeo 537/2014 e ai sensi del paragrafo 17 del principio di revisione internazionale (ISA Italia) 260µ [dove la Società di Revisione, tra l·altro, attesta che, nel periodo dal 1°gennaio 2019 al momento del rilascio della Conferma, non ha riscontrato situazioni che abbiano compromesso la sua indipendenza rispetto a Landi Renzo

S.p.A. ai sensi degli articoli 10 e 17 del D. Lgs. 39/ 2010 e degli articoli 4 e 5 del Reg. UE 537/2014];

d) ha discusso con la Società di Revisione dei rischi per la sua indipendenza e delle misure adottate per mitigarli, ai sensi dell'art. 6, par. 2, lett. b) del Reg. UE n. 537/2014.

Sulla base delle informazioni acquisite e delle attività svolte non sono emersi fatti o situazioni che possano comportare dei rischi per l·indipendenza della Società di Revisione e, a tal riguardo, il Collegio Sindacale non ha osservazioni da segnalare all·Assemblea.

7. Processo di informativa finanziaria e sistema di controllo interno

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull·adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, oltre che sull·affidabilità di quest·ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, ottenendo informazioni dai responsabili delle funzioni amministrative e scambiando informazioni con il Comitato Controllo e Rischi, con la funzione di internal audit e con la Società di Revisione.

Il Collegio Sindacale ha altresì vigilato, anche incontrando periodicamente il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, sull·organizzazione, sulle procedure aziendali e sugli strumenti adottati per la raccolta delle informazioni e dei dati necessari per la predisposizione del bilancio di esercizio, del bilancio consolidato e delle relazioni finanziarie infrannuali, oltre che delle altre comunicazioni di carattere finanziario, al fine: i) di valutarne l·adeguatezza e l·effettiva adozione e ii) di verificare l·idoneità e l·efficacia dei poteri e dei mezzi attribuiti dal Consiglio di Amministrazione al Dirigente preposto ai fini dello svolgimento del suo incarico.

A tal riguardo il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dagli Organi Delegati (nello specifico dall·Amministratore Delegato) e dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi dell·art. 154-bis, comma 5, del TUF , sul bilancio d·esercizio della Società e sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019 così come sulla Relazione Finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 e su quelle trimestrali nelle quali non sono stati evidenziati rilievi o osservazioni.

Il Collegio Sindacale ritiene il sistema amministrativo e contabile, nel suo complesso, sostanzialmente adeguato e affidabile alla dimensione e alla complessità della Società e del Gruppo.

Tenuto conto che la responsabilità del controllo legale dei conti è affidata alla società di Revisione, il Collegio Sindacale ha vigilato sull·impostazione generale del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato e sulla loro conformità alle norme che ne disciplinano la formazione e la struttura. Il Collegio Sindacale ha, altresì, verificato la rispondenza di questi ai fatti e alle informazioni di cui è venuto a conoscenza a seguito dell·espletamento dei propri doveri. A tale riguardo, il Collegio Sindacale non ha osservazioni particolari da riferire.

Il Collegio Sindacale ha vigilato, nell·ambito delle proprie funzioni, sull·adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione del rischio: a) ottenendo informazioni dai responsabili delle varie funzioni aziendali preposte anche a verificare l·esistenza, l·adeguatezza e la concreta attuazione delle procedure poste in essere; b) partecipando alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi; c) incontrando periodicamente il responsabile della funzione di internal audit ed acquisendo informazioni circa le risultanze del lavoro svolto, azioni raccomandate e successive iniziative intraprese; d) scambiando informazioni con la Società di Revisione.

A tal riguardo il Collegio ha preso atto dell·informativa resa periodicamente dall·Amministratore nella sua qualità di Amministratore incaricato dell·istituzione e mantenimento di un efficace sistema di controllo interno e delle relazioni semestrali predisposte del Comitato Controllo e Rischi ai sensi del Criterio applicativo 7.C.2. lettera f) del Codice di Autodisciplina sulle attività poste in essere dove, tra l·altro, è stato espresso parere favorevole in merito all·adeguatezza del sistema di controllo interno e gestione dei rischi.

Il Collegio Sindacale, sulla base di quanto sopra riferito e tenuto conto delle attività di controllo poste in essere e delle azioni di miglioramento in corso, ritiene che il sistema di controllo interno possa ritenersi nel complesso adeguato alla dimensione, complessità e concreta operatività della Società e del Gruppo.

8. Attività di vigilanza sul processo di informativa non finanziaria

Come già indicato, il Collegio Sindacale ha vigilato sull·osservanza delle disposizioni stabilite nel D. Lgs. 254/2016 e nel Regolamento di attuazione adottato dalla Consob con Delibera n. 20267 del 18/01/2018 con riferimento alla Dichiarazione di carattere non finanziario (´DNFµ) e sull·esistenza di un adeguato sistema organizzativo, amministrativo, di rendicontazione e controllo predisposto dalla Società finalizzato a consentire una corretta e completa rappresentazione dell·informativa non finanziaria.

Sulla base delle informazioni e delle evidenze acquisite, nei termini sopra riportati, il Collegio Sindacale esprime una valutazione di sostanziale adeguatezza delle procedure, dei processi e delle strutture che presiedono la produzione, rendicontazione, misurazione e rappresentazione delle predette informazioni e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all·Assemblea.

  1. Ulteriori informazioni richieste dalla Comunicazione Consob n. DEM/ 1025564 del 6 aprile 2001 e successive integrazioni

Ai sensi di quanto disposto dalla Consob in materia, il Collegio Sindacale riferisce inoltre quanto segue:

  • a) non sono pervenute al Collegio denunce ex art. 2408, Codice civile, né esposti da parte di terzi;
  • b) la Società ed il Collegio Sindacale, nel corso dell·esercizio 2019, non hanno ricevuto richieste di informativa da parte della Consob, né ai sensi dell·art. 115 né ai sensi dell·art. 114 del TUF;
  • c) nel corso dell·esercizio 2019, il Collegio Sindacale ha rilasciato i pareri previsti i) dall·art. 2389, comma 3, Codice civile, relativamente ai compensi degli amministratori rivestiti di particolari cariche;
  • d) si è espresso in vista delle deliberazioni di competenza del Consiglio di Amministrazione, come richiesto dal Codice di Autodisciplina – art. 7, criteri 7.C.1 e 7.C.2., in relazione, i) al piano di attività 2020-2022 predisposto dalla funzione Internal Audit e ii) al corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della Relazione del Bilancio separato e consolidato annuale e semestrale.

10.Fatti di rilievo indicati nella Relazione sulla Gestione, nel bilancio di esercizio e nel bilancio consolidato

Tra i fatti di rilievo indicati dalla Società nella Relazione sulla Gestione e nel bilancio di esercizio, nonché nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, si segnala la stipula di un nuovo contratto di finanziamento a medio lungo termine volto ad estinguere il debito finanziario derivante dall·Accordo di Ottimizzazione sottoscritto nel marzo 2017 e dal Prestito Obbligazionario ´Landi Renzo 6,10% 2015-2022µ, oltre che a reperire nuove risorse finanziarie.

Sulla base delle informazioni fornite dalla Società e dei dati acquisiti relativamente alla predetta operazione, il Collegio Sindacale ne ha accertato la conformità alla legge, all'atto costitutivo e ai principi di corretta amministrazione, assicurandosi che la medesima non fosse manifestamente imprudente o azzardata, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea degli Azionisti o tali da compromettere l·integrità del patrimonio aziendale.

11.Fatti di rilieYo aYYenXti dopo la chiXsXra dell·eserci]io

Il Collegio Sindacale ha preso atto ed evidenzia i seguenti fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell·esercizio, più ampiamente commentati nel paragrafo intitolato ´Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiXsXra dell·eserci]io e prevedibile evoluzione della gestioneµ della Relazione degli Amministratori sulla Gestione per l·esercizio 2019 al quale si fa rinvio per maggiori dettagli:

  • x Sottoscrizione di un accordo di collaborazione tra il Gruppo Landi Renzo e Snam4Mobility finalizzato a dare impulso alla mobilità sostenibile a CNG (gas naturale compresso);
  • x Firma di un·intesa con le autorità del gas egiziane per lo sviluppo conhiunto di un progetto pilota per la produzione, assemblaggio e vendita di sistemi e componenti per veicoli a metano;
  • x Informativa sulle iniziative prese in relazione alla emergenza causata dalla diffusione del Covid 19.
  • 12.Relazioni della Società di Revisione e adempimenti del Collegio Sindacale ad esse connessi

La Società di Revisione ha emesso, in data 30 marzo 2020, le Relazioni ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014, sul bilancio d·esercizio e sul bilancio consolidato dove, in particolare, si attesta che:

  • il bilancio di esercizio della Società e il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019 forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l·esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 38/05;
  • la Relazione sulla Gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari sono coerenti con il bilancio d·esercizio della Società e con il bilancio consolidato del Gruppo e redatte in conformità alle norme di legge;
  • il giudizio espresso sul bilancio di esercizio e sul bilancio consolidato è in linea con quanto indicato nella Relazione aggiuntiva predisposta ai sensi dell'art. 11 del Reg. UE 537/2014 e ai sensi dell·art. 19 del d.lgs 39/2010.

Si richiama qui a titolo meramente informativo che nelle predette Relazioni, la Società di Revisione ha ritenuto opportuno individuare quali aspetti chiave della revisione contabile, per il bilancio di esercizio di Landi Renzo S.p.A., a) la recuperabilità del valore dell·avviamento e della partecipazione in società controllata Lovato Gas, b) la recuperabilità dei crediti per imposte anticipate e c) la valutazione dell·investimento in SAFE & CEC Srl, nonché la valutazione delle imposte differite attive, mentre, per quanto concerne il bilancio

consolidato del Gruppo, a) la recuperabilità del valore dell·avviamento, b) la recuperabilità dei crediti per imposte anticipate e c) la valutazione dell·investimento in SAFE & CEC Srl. Nella Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato la Società di Revisione ha altresì dichiarato di aver verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori di Landi Renzo S.p.A. della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2019 per il Gruppo Landi Renzo.

Nelle predette Relazioni della Società di Revisione non risultano rilievi o richiami di informativa, né dichiarazioni rilasciate ai sensi dell'art. 14, 2° comma, lett. d) ed e) del D. Lgs. 39/2010.

Si segnala inoltre che, sempre in data 30 marzo 2020, la Società di Revisione ha:

  • trasmesso al Collegio Sindacale, quale Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, la Relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Reg. UE n. 537/ 2014, che non contraddice quanto riportato nelle Relazioni sui bilanci sopra indicate e riferisce su altri aspetti significativi, e che il Collegio trasmetterà al Consiglio di Amministrazione;
  • emesso, ai sensi dell'art. 3, 10° comma, del D. Lgs. 254/2016 e dell'art. 5 del Reg. Consob 20267/2018, la Relazione sulla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario dove la Società di Revisione attesta che non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che la Dichiarazione non finanziaria del Gruppo Landi Renzo relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli artt. 3 e 4 del Decreto e ai GRI Standards selezionati.

Nel corso delle periodiche riunioni tenute dal Collegio Sindacale con la Società di Revisione, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D. Lgs. 58/1998, non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente Relazione.

Inoltre il Collegio non ha ricevuto dalla Società di Revisione segnalazioni su fatti ritenuti censurabili rilevati nello svolgimento dell'attività di revisione legale sul bilancio d'esercizio e consolidato.

13.Osservazioni conclusive

Il Collegio non può esimersi dal rilevare che alla data di chiusura della presente Relazione è in corso una imponente emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus COVID-19 (esploso già a dicembre 2019 in Cina), in considerazione della quale le Autorità italiane hanno emanato norme, riservandosi di elevare di tempo in tempo e ulteriormente il contenuto restrittivo delle stesse, che impongono forti limitazioni alle attività produttive e commerciali ed alla circolazione delle persone.

Allo stato attuale, la diffusione del virus COVID-19 sta investendo non solo l'intera Europa, ma altresì gli USA, l·India ed il Sud America e potrebbe andare ad interessare l'intero mondo, con la conseguenza di doversi ritenere probabile l'emanazione di provvedimenti restrittivi da parte delle competenti autorità estere interessate simili a quelli già assunti in Italia.

A questo riguardo, il Collegio rileva che, alla data di rilascio della presente Relazione, sono state emesse disposizioni straordinarie di legge e regolamentari ordinate a consentire un generalizzato ricorso al maggior termine di approvazione dei bilanci d'esercizio delle società, sia per quelle quotate sia per quelle non quotate, così come forme di celebrazione delle assemblee dei soci, e di esercizio del voto da parte dei medesimi, adeguate al momento.

In merito, il Collegio opererà in stretto coordinamento con il Consiglio di Amministrazione, affinché l'Assemblea annuale possa essere ordinatamente celebrata, e i diritti degli Azionisti regolarmente esercitati, nel rispetto di suddette disposizioni, ovvero perché l'Assemblea sia rinviata o riconvocata ricorrendo al predetto maggior termine, al fine di collocarne lo svolgimento in un periodo posteriore a quello interessato dall'attuale situazione emergenziale.

Il Collegio, in tutta evidenza, assicura la massima attenzione, in stretto coordinamento con l·Organo amministrativo, ordinata ad apprezzare gli impatti economici e, in particolare, finanziari che la pandemia da COVID-19 procurerà sul mercato economico mondiale e, quindi, per la Società.

Sulla base di quanto fin qui riportato, il Collegio Sindacale non ha rilevato specifiche criticità, omissioni, fatti censurabili o irregolarità e non ha osservazioni, né proposte da formulare all'Assemblea ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 58/1998, per quanto di propria competenza, non rilevando motivi ostativi all·approvazione del Bilancio d·esercizio al 31 dicembre 2019 e delle proposte di destinazione dell·utile d·esercizio formulate dal Consiglio di Amministrazione all'Assemblea.

Cavriago (RE), 30 Marzo 2020

Fabio Zucchetti, Presidente del Collegio Sindacale

Diana Rizzo, Sindaco Effettivo

Domenico Sardano, Sindaco Effettivo

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BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2017 – LANDI RENZO S.P.A.

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