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Orsero

Annual Report Mar 30, 2020

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Annual Report

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RELAZIONE

RELAZIONE FINANZIARIA 2019

FINANZIARIA 2019

Sommario

Principali dati economici, finanziari e patrimoniali 7
Dati societari di Orsero S.p.A 9
Composizione organi Sociali di Orsero S.p.A. 10
Struttura del Gruppo 11
Indicatori alternativi di performance 11
Relazione degli amministratori sulla gestione 13
Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio 14
Analisi della situazione economica e finanziaria del Gruppo Orsero 17
Commento alle performance dei settori di attività 21
Analisi della situazione economica e finanziaria della Capogruppo Orsero 26
Profili di rischio dell'attività, sistemi di controllo, ambiente 28
Altre informazioni 33
Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 di Orsero S.p.A. – Proposta di deliberazione
40
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 41
Prospetti contabili consolidati 42
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento
Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni 46
Note illustrative al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019 47
Criteri di valutazione 62
Altre informazioni 79
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2019
86
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati
dall'Unione Europea al 31 dicembre 2019 89
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC non ancora
omologati dall'Unione Europea al 31 dicembre 2019 89
Note illustrative- informazioni sulla situazione patrimoniale-finanziaria e del conto
economico 90
Relazione della società di revisione indipendente 142
Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 149
Prospetti contabili della Capogruppo 150
Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento
Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni 154
Note illustrative al Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 155
Criteri di valutazione 157
Note illustrative- informazioni sulla situazione patrimoniale-finanziaria e del conto
economico 175
Relazione della società di revisione indipendente 209
Relazione del collegio sindacale 216

Principali dati economici, finanziari e patrimoniali

Dati economici:

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2019
Pro-forma senza
effetto IFRS 16
31.12.2018
Ricavi 1.005.718 1.005.718 952.756
Adjusted Ebitda* 38.706 28.929 32.857
% Adjusted Ebitda 3,8% 2,9% 3,4%
Adjusted Ebit 12.953 11.914 17.478
Ebit 8.378 7.340 11.352
Risultato di periodo da attività continuativa 2.264 2.640 8.002
Risultato "Discontinued Operations" - - -
Risultato dell'esercizio 2.264 2.640 8.002
Risultato di competenza di Terzi 242 246 2
9
Risultato di competenza del Gruppo 2.022 2.394 7.974
Risultato "corrente" dell'esercizio 5.280 5.655 11.844
* L'Adjusted Ebitda è rappresentato dal Risultato Operativ o (Ebit) al lordo degli ammortamenti, accantonamenti,

depurato dei costi/prov enti av enti natura non ricorrente e dei costi legati al Piano di incentiv azione a M-L termine per il management.

Dati patrimoniali:

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2019
Pro-forma senza
effetto IFRS 16
31.12.2018
Capitale Investito Netto 277.830 218.217 186.246
Patrimonio Netto Gruppo 150.221 150.593 149.704
Patrimonio Netto Terzi 710 714 475
Patrimonio Netto Totale 150.931 151.307 150.178
Posizione Finanziaria Netta 126.898 66.911 36.068

Principali indici:

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2019
Pro-forma senza
effetto IFRS 16
31.12.2018
ROE Gruppo 1,36% 1,62% 5,63%
ROI 4,66% 5,46% 9,38%
Posizione Finanziaria Netta/Patrimonio Netto Totale 0,84 0,44 0,24
Posizione Finanziaria Netta/Adjusted Ebitda 3,28 2,31 1,10

Dati dei flussi monetari:

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2019
Pro-forma senza
effetto IFRS 16
31.12.2018
Risultato netto dell'esercizio 2.264 2.640 8.002
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 25.468 17.105 31.851
Flussi di cassa generati dall'attività di investimento ( 42.134) ( 38.981) ( 22.489)
Flussi di cassa generati dall'attività di finanziamento ( 3.056) 2.154 ( 12.971)
Flusso monetario dell'esercizio ( 19.722) ( 19.722) ( 3.608)
Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 76.285 76.285 79.893
Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio 56.562 56.562 76.285

Le tabelle di cui sopra forniscono una prima indicazione di massima sull'andamento dell'attività del Gruppo nel 2019, compiutamente descritto più avanti nelle apposite sezioni di questa relazione.

Si richiama l'attenzione sul fatto che, a norma del principio IFRS 16 entrato in vigore il 1° gennaio, le risultanze del bilancio riflettono per la prima volta il valore "right of use" (diritto d'uso) degli affitti e leasing operativi stipulati dalle società del Gruppo. Nel rispetto di questo principio risulta iscritto nelle immobilizzazioni materiali un valore lordo del diritto d'uso dei beni pari al valore delle passività finanziarie assunte alla data di transizione del 1° gennaio 2019, oppure in data successiva per i contratti di affitto e/o leasing operativo stipulati nel 2019, passività finanziarie che vengono determinate sulla base del valore dei futuri pagamenti contrattuali attualizzati secondo un opportuno tasso ("borrowing rate") in funzione della durata temporale del contratto di affitto e/o leasing operativo, del merito di credito delle diverse società e della valuta. Gli impatti sul bilancio dell'adozione di questo principio hanno effetto sia sul principale indicatore economico utilizzato dal Gruppo, l'Adjusted Ebitda (innalzandolo di euro 9.777 migliaia, per via della sostituzione del costo dei canoni con le quote di ammortamento e gli oneri finanziari), sia sulla misura del capitale investito netto e della posizione finanziaria netta, innalzandoli entrambi rispettivamente di euro 59.612 migliaia ed euro 59.988 migliaia, in funzione dei valori attribuiti a detti beni, con un effetto negativo complessivo sul risultato pari ad euro 375 migliaia.

Stante la rilevanza di tali numeri è stato predisposto un bilancio al 31 dicembre 2019 indicato con l'appellativo "Pro-forma senza effetto IFRS 16", che sterilizzando gli effetti dell'adozione di tale principio, permette un raffronto coerente e comprensibile con i dati dell'esercizio precedente anche in termini dei rapporti PFN/Adjusted Ebitda e PFN/PN. Ciò a maggior ragione in quanto i covenant sui contratti di finanziamento esistenti sono contrattualmente da calcolarsi senza l'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 ed in questa maniera si dà informazione "ufficiale" circa il rispetto dei covenant stessi.

Dati societari di Orsero S.p.A

Sede Legale:

Orsero S.p.A. Via Gaudenzio Fantoli n.6/15, 20138 Milano

Ufficio di rappresentanza:

Corso Venezia 37, 20121 Milano

Sede amministrativa:

Cime di Leca 30, 17031 Albenga (SV)

Dati legali:

Capitale sociale Euro: 69.163.340 N. azioni ordinarie prive di valore nominale: 17.682.500 Codice fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Milano: 09160710969 Iscrizione C.C.I.A.A. di Milano al nr. R.E.A. 2072677 Sito Istituzionale www.orserogroup.it Emittente diffuso dal 1° gennaio 2019

Composizione organi Sociali di Orsero S.p.A.

Orsero S.p.A., Capogruppo del Gruppo Orsero, ha adottato il cosiddetto "sistema tradizionale" di gestione e controllo.

Consiglio di Amministrazione¹ :

Paolo Prudenziati Presidente
Raffaella Orsero Vicepresidente, Amministratore Delegato, Chief Executive Officer
Matteo Colombini Amministratore Delegato, Chief Financial Officer
Armando Rodolfo de Sanna Amministratore indipendente
Vera Tagliaferri Amministratore indipendente
Laura Soifer Amministratore indipendente
Gino Lugli Amministratore
Alessandro Piccardo Amministratore
Carlos Fernández Ruiz Amministratore

Collegio sindacale2 :

Presidente
Sindaco effettivo
Sindaco effettivo
Sindaco supplente
Sindaco supplente

Comitato rischi e parti correlate:

Vera Tagliaferri Presidente
Armando Rodolfo de Sanna Membro
Laura Soifer Membro

Comitato remunerazione e nomine:

Armando Rodolfo de Sanna Presidente
Vera Tagliaferri Membro
Gino Lugli Membro

Società di Revisione Legale:

KPMG S.p.A.

(2) Il Collegio sindacale, composto da 3 membri effettivi e due supplenti, è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti del 30 novembre 2016 (allora Glenalta Food S.p.A.).

(1) Il Consiglio di Amministrazione, composto da sette membri, è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti del 30 novembre 2016 (allora Glenalta Food S.p.A.), con decorrenza dal 13 febbraio 2017 e rimarrà in carica fino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019. In data 15 settembre 2017 l'Assemblea ha deliberato l'incremento del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione, passando da 7 a 9, con la nomina di Carlos Fernández Ruiz ed Alessandro Piccardo. In data 25 ottobre 2019 l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di nominare alla carica di consigliere la Dott.ssa Laura Soifer, subordinatamente a, e con efficacia a far data da, l'avvio delle negoziazioni delle Azioni Ordinarie sul MTA, per la durata residua del mandato dell'attuale Consiglio.

Struttura del Gruppo

Rappresentazione sintetica del Gruppo. Per l'elenco completo delle società appartenenti al Gruppo si rimanda alle Note illustrative, paragrafo "Principi di consolidamento e area di consolidamento".

Indicatori alternativi di performance

Nella presente relazione finanziaria annuale sono presentati e commentati alcuni indicatori economico-finanziari, che non sono identificati come misure contabili nell'ambito degli IAS-IFRS, ma che permettono di commentare l'andamento del business del Gruppo. Queste grandezze, di seguito definite, sono utilizzate per commentare l'andamento del business del Gruppo nelle sezioni "Principali dati economici, finanziari e patrimoniali", "Relazione degli amministratori sulla gestione" e all'interno della "Note illustrative", in ottemperanza a quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 (DEM 6064293) e successive modifiche ed integrazioni (Comunicazione Consob n.0092543 del 3 dicembre 2015 che recepisce gli orientamenti ESMA/2015/1415).

Gli indicatori alternativi di performance elencati di seguito dovrebbero essere usati come un supplemento informativo a quanto previsto dagli IAS-IFRS per assistere gli utilizzatori della relazione finanziaria ad una migliore comprensione dell'andamento economico, patrimoniale, finanziario del Gruppo. Si sottolinea che il criterio utilizzato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi ed il saldo ottenuto potrebbe non essere comparabile con quello determinato da questi ultimi.

Di seguito la definizione deli indicatori alternativi di performance utilizzati nella Relazione finanziaria annuale:

Adjusted Ebitda: è rappresentato dal Risultato Operativo (Ebit) al lordo degli ammortamenti, accantonamenti, depurato dei costi/proventi aventi natura non ricorrente e dei costi legati al Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management, questi ultimi ampiamente commentati in questa relazione.

Adjusted Ebit: è rappresentato dal Risultato Operativo (Ebit) depurato dei costi/proventi aventi natura non ricorrente e dai costi legati al Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management.

Risultato corrente dell'esercizio: utilizzato per il raffronto a livello di risultato consolidato totale rappresenta il risultato di esercizio al netto dei proventi ed oneri aventi natura non ricorrente, comprensivi delle relative imposte. In quanto tale, l'indicatore fornisce un utile ed immediato riscontro sull'andamento reddituale dell'esercizio non influenzato dalle componenti non ricorrenti. Attività immobilizzate: è calcolato come somma algebrica delle seguenti voci: goodwill, altre immobilizzazioni immateriali, immobilizzazioni materiali, partecipazioni, attività immobilizzate diverse, crediti per imposte anticipate. A tali voci devono essere esclusi eventuali fair value di derivati di copertura e delle attività finanziarie non correnti inclusi nella voce "attività immobilizzate diverse".

Capitale circolante netto commerciale: è calcolato come somma algebrica del magazzino, dei crediti commerciali e debiti commerciali.

Altri crediti e debiti: è dato dalla somma algebrica delle seguenti voci: crediti fiscali, crediti ed altre attività correnti, attività destinate alla vendita, altre passività non correnti, fondo imposte differite, fondi rischi ed oneri, passività per benefici ai dipendenti, debiti fiscali e contributivi, debiti altri correnti e passività destinate alla vendita. A tali voci devono essere esclusi eventuali fair value di derivati di copertura, delle attività finanziarie correnti inclusi nella voce "crediti ed altre attività correnti".

Capitale investito netto (CIN): è calcolato come somma algebrica del capitale circolante netto commerciale, delle attività immobilizzate e della voce altri crediti e altri debiti come sopra definiti. Questo indicatore rappresenta il "Fabbisogno" di capitale necessario per la conduzione dell'azienda alla data del bilancio, finanziato nelle due componenti Mezzi propri (Patrimonio netto) e Mezzi di Terzi (Posizione finanziaria netta).

Posizione finanziaria netta (PFN): è calcolata come somma algebrica delle seguenti voci: disponibilità liquide e mezzi equivalenti, debiti finanziari non correnti/correnti che comprendono anche i debiti legati al prezzo su acquisizioni ancora da pagare ed i valori di fair value positivi/negativi su derivati di copertura, le attività finanziarie non correnti, iscritte nella voce attività immobilizzate diverse, le attività finanziarie correnti incluse nella voce "crediti ed altre attività correnti".

Roi: è calcolato come rapporto tra l'Adjusted Ebit ed il Capitale investito netto.

Roe Gruppo: è calcolato come rapporto tra il risultato di competenza del Gruppo ed il patrimonio netto di Gruppo.

Relazione degli amministratori sulla gestione

Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio

Si riportano qui di seguito i fatti più significativi avvenuti nel corso del 2019, che consistono principalmente nella positiva conclusione del procedimento di passaggio del titolo dal mercato AIM al segmento STAR del Mercato Telematico di Borsa Italiana, nelle acquisizioni di partecipazioni effettuate nei principali mercati in cui il Gruppo opera (Italia, Francia, Spagna), nell'accordo raggiunto con la società correlata Nuova Beni Immobiliari per l'acquisto dei magazzini di Milano, Verona, Roma, Molfetta e Solgne (Francia), magazzini già condotti in locazione dal Gruppo e perfezionati a dicembre 2019 (magazzino di Solgne) ed a gennaio 2020 (magazzini italiani).

Passaggio del titolo al segmento STAR

A partire dal 23 dicembre 2019 le azioni Orsero sono quotate sul segmento STAR del Mercato Telematico di Borsa Italiana, a conclusione di un percorso che ha visto il Gruppo accedere dapprima al mercato AIM, grazie all'operazione di fusione con Glenalta del febbraio 2017, e finalmente approdare al mercato principale, con un salto di qualità sia dal punto di vista della visibilità del titolo che della necessaria implementazione della struttura interna di governance, della quale ampio resoconto viene dato nella "Relazione sulla governance". Relativamente a quest'ultima si segnala l'ingresso, a far data dal 23 dicembre 2019, nel Consiglio di Amministrazione di Laura Soifer in qualità di Amministratore Indipendente, in sostituzione di Luca Giacometti. Sempre a partire dalla medesima data, la Capogruppo si è dotata del Comitato Remunerazione e Nomine, con funzioni in materia di remunerazione e nomina per i soggetti manageriali, e del Comitato Controllo, Rischi e Parti Correlate, con competenza in materia di operazioni con parti correlate ed in materia di controllo e rischi, in conformità, entrambi, del Codice di Autodisciplina. Sempre a partire dal 23 dicembre 2019 è efficace il nuovo statuto della Società.

A giudizio del management, il passaggio dall'AIM all'MTA ha permesso e consentirà al Gruppo di beneficiare di una maggiore liquidità del titolo e di conseguenza di un maggiore interesse da parte del mercato e degli investitori istituzionali italiani ed internazionali, nonché di una maggiore visibilità sui mercati di riferimento con conseguenti ulteriori vantaggi in termini di posizionamento competitivo.

Acquisizione di Sevimpor Distribuidora De Frutas De Importacion S.L.

Nel mese di gennaio 2019 la società controllata spagnola Hermanos Fernández López S.A. ha acquisito l'intero capitale della società Sevimpor Distribuidora De Frutas De Importacion S.L., dedita alla distribuzione all'ingrosso di frutta e verdura fresca e specializzata nella maturazione delle banane dalle Isole Canarie. Il prezzo dell'operazione è stato di euro 1,51 milioni interamente finanziato con risorse finanziarie proprie. L'operazione riveste un importante valore strategico per il Gruppo in quanto ne rafforza la presenza nel mercato spagnolo, sul quale vi sono importanti prospettive di crescita, permettendo di sviluppare sinergie commerciali e logistiche che consentiranno una distribuzione dei propri prodotti in modo più efficace ed efficiente, sfruttando anche la prossimità con il porto di Algeciras.

Acquisizione del Gruppo Fruttica

Nel mese di marzo 2019 è stato invece raggiunto l'accordo per l'acquisizione del Gruppo Fruttica (ved comunicato SDIR del 12 marzo 2019), per un controvalore di euro 10,4 milioni, di cui euro 8 milioni pagati contestualmente all'atto, euro 2 milioni in due tranches uguali pagabili a 12 e 24 mesi dalla data dell'atto ed euro 0,4 milioni a titolo di earn-out pagabili al raggiungimento di specifici obiettivi nei prossimi esercizi 2020 e 2021. L'atto di acquisto ha avuto luogo ad inizio maggio e la società è stata consolidata con effetto dal 1° aprile 2019. L'operazione è stata interamente finanziata tramite l'uso di risorse proprie del Gruppo Orsero. Il Gruppo Fruttica è specializzato nell'importazione e distribuzione all'ingrosso di ortofrutta, con particolare focus nella distribuzione di uva di produzione italiana in Francia (ca. 50% del volume), di meloni, pere e ortaggi

ed ha sede a Cavaillon, in Provenza, dove il Gruppo Orsero è già presente con una propria piattaforma logistica. Il Gruppo Fruttica distribuisce oltre 20.000 tonnellate di ortofrutta all'anno a clienti prevalentemente appartenenti alla Grande Distribuzione, con un fatturato annuo di euro 24 milioni ed Adjusted Ebitda di oltre euro 2,5 milioni.

Acquisizione di Fruttital Cagliari

Nel mese di giugno 2019 è stato raggiunto l'accordo per l'acquisizione, perfezionata nei primi giorni di luglio ed avente effetto 1° luglio 2019, del residuo 75% del capitale della società Fruttital Cagliari S.r.l., specializzata nella distribuzione all'ingrosso di ortofrutta nel territorio sardo e di cui il Gruppo Orsero deteneva già da diversi anni il restante 25% del capitale sociale. Il corrispettivo pattuito è pari a 5,1 milioni di euro, di cui euro 4,05 milioni corrisposti all'atto ed il rimanente importo di 1,05 milioni di euro da corrispondersi a 12 mesi dalla data dell'atto. L'operazione è interamente finanziata tramite l'uso di risorse finanziarie proprie. Fruttital Cagliari è specializzata nella distribuzione all'ingrosso di ortofrutta fresca e da un punto di vista di flussi di approvvigionamento è già integrata con il Gruppo in particolare per quanto riguarda le banane e gli ananas. La Società nel biennio 2017-2018 ha conseguito ricavi medi pari ad oltre euro 16 milioni con un Adjusted Ebitda medio pari ad euro 1,2 milioni. Si segnala, inoltre, come il Gruppo abbia aperto il quarto centro di lavorazione di frutta tagliata a Cagliari, attività con una forte complementarietà con la società acquisita a fronte della possibilità di sviluppare importanti sinergie commerciali.

Acquisto dei magazzini italiani e francesi

A cavallo di fine anno sono stati perfezionati gli atti di acquisto del magazzino di Solgne (20 dicembre 2019) e dei magazzini di Milano, Verona, Roma e Molfetta (14 gennaio 2020) di proprietà della società correlata Nuova Beni Immobiliari S.r.l. per un valore complessivo di euro 19 milioni. L'acquisto dei magazzini, che il Gruppo conduceva in locazione con un contratto di durata fino a tutto il 2035, si inquadra nell'ambito di un Piano ex art 67 Legge Fallimentare col quale la società Nuova Beni Immobiliari ha concordato con i propri Creditori Finanziari le modalità di rientro del proprio indebitamento. L'acquisizione del magazzino di Solgne da parte della società AZ France S.A.S., per un valore di euro 2 milioni, è stata finanziata parte con utilizzo di mezzi propri e parte con un finanziamento ipotecario a 10 anni di euro 1,65 milioni. L'acquisizione a gennaio dei magazzini italiani da parte di Fruttital S.r.l., che avrà quindi effetto solo nell'esercizio 2020, per un valore di euro 17 milioni, è stata finanziata in parte con utilizzo di mezzi propri e parte con un finanziamento ipotecario a 10 anni di euro 15 milioni. Si segnala come, ai fini dell'applicazione del nuovo principio IFRS 16, con tali operazioni si venga a determinare una riduzione dell'indebitamento finanziario, grazie ad un valore del magazzino di euro 2 milioni che sostituisce il valore del diritto d'uso IFRS 16 residuo in pari data di euro 2,8 milioni. Ed ancora maggiore sarà la differenza sull'esercizio 2020, dove il valore dei magazzini di euro 17 milioni sostituisce il valore del diritto d'uso IFRS 16 di euro 27,5 milioni. In quanto operazioni realizzate con parti correlate, l'investimento è stato previamente e debitamente sottoposto al Comitato Parti Correlate, che si è espresso in maniera positiva circa il perfezionamento dell'operazione.

Contenzioso doganale

In questo ambito si vuole segnalare l'esito sfavorevole del contenzioso risalente al 2001, descritto nel Documento Informativo dell'11 novembre 2016 (v. par. 3.2.17, primo sotto-paragrafo) e riportato nella comunicazione SDIR del 10 luglio scorso. Nonostante gli esiti positivi delle precedenti pronunce, la Corte d'Appello di Venezia ha emesso sentenza di condanna al pagamento in favore del MEF e dell'Agenzia delle Dogane di una provvisionale di euro 1.580.950,15 in solido con un terzo, oltre agli interessi legali ed alla rifusione delle spese processuali che risultano non ancora definiti alla data odierna. La quantificazione del relativo danno in favore del MEF, dell'Agenzia delle Dogane e della Commissione dell'Unione Europea sarà eventualmente da liquidarsi a seguito di separato giudizio civile. Nel mese di luglio 2019 si è già proceduto a presentare ricorso per Cassazione ed immediatamente a seguire istanza di sospensione della provvisionale emessa dalla

Corte d'Appello di Venezia. Nel corso dell'esercizio 2019 la controllata Simba S.p.A. ha provvisoriamente effettuato a tale titolo un accantonamento di euro 1,6 milioni, pari alla richiesta enunciata nella sentenza sopra menzionata.

Altri eventi significativi del periodo

Investimenti del periodo

Nel corso dell'esercizio 2019 sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per complessivi euro 31.280 migliaia, comprensivi di euro 5.994 migliaia per "diritti d'suo" ex IFRS 16 ed al netto dei goodwill iscritti sulle acquisizioni Sevimpor, Fruttica e Fruttital Cagliari, per l'analisi dei quali si rimanda all'apposito capitolo nelle Note illustrative.

Campagna marketing presso la stazione FS centrale di Milano

Riteniamo meriti una menzione particolare la campagna promozionale a favore della gamma fresh-cut "F.lli Orsero" effettuata attraverso un temporary store presso la Stazione FS Centrale di Milano, che ha avuto un consistente successo di pubblico come testimoniato dall'emissione di oltre 35 mila scontrini per una media giornaliera di oltre 350 acquirenti che hanno manifestato così il loro interesse alle offerte della nostra nuova gamma di articoli di frutta tagliata di pronto consumo.

Altri eventi

Allo scopo di semplificare la struttura societaria del Gruppo, in data 29 luglio 2019 è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione in Orsero di GF Distribuzione S.r.l. e GF Porterm S.r.l., sub-holding interamente controllate dalla Capogruppo. Tale operazione, neutra a livello di consolidato, ha comportato un impatto negativo di euro 18.221 migliaia a livello della Capogruppo per effetto del differenziale tra i valori contabili delle partecipazioni detenute e quelli dei patrimoni netti delle due Sub-holding, come meglio specificato nelle note illustrative al bilancio separato.

Inoltre, in relazione alla quasi completa definizione del processo liquidatorio della correlata K-Air S.p.A., la Capogruppo Orsero S.p.A. ha saldato il proprio debito di euro 1,1 milioni nei confronti di questa società effettuando un pagamento parziale tale da compensare il previsto esborso sull'escussione della garanzia prestata a suo tempo in favore di K-Air, con un effetto neutro sul conto economico consolidato.

Analisi della situazione economica e finanziaria del Gruppo Orsero

Il Bilancio separato ed il Bilancio consolidato di Orsero relativo all'omonimo Gruppo ("Gruppo Orsero") al 31 dicembre 2019 sono stati redatti secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, includendo tutti i principi internazionali oggetto di interpretazione (International Financial Reporting Standards – IFRS) e le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e del precedente Standling Interpretations Commitee (SIC). Inoltre, in conformità ai provvedimenti emanati in attuazione all'art. 9 del D.Lgs n. 38/2005, sono state considerate le indicazioni incluse nella Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 recante "Disposizioni in materia di bilancio", Delibera Consob .15520 del 27 luglio 2006 recante "Modifiche e integrazione al Regolamento Emittenti adottato con Delibera n.11971/99", Comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006 recante "Informativa societaria richiesta ai sensi dell'art.114, comma 5, D.lgs 58/98", la comunicazione DEM/7042270 del 10 maggio 2007 ed il Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n.2 del 6 febbraio 2009.

La presente relazione è stata redatta in conformità a quanto previsto dall'art. 2428 del Codice civile; essa fornisce le informazioni più significative sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria e sull'andamento del Gruppo Orsero, nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato. Ai fini della redazione del bilancio separato e consolidato, ci si è avvalsi della facoltà concessa dalla vigente normativa in materia di bilanci, di presentare un'unica relazione sulla gestione a corredo sia del bilancio di esercizio separato della Capogruppo ("Orsero"), che di quello consolidato, dando maggior rilievo, ove non diversamente indicato, ai fenomeni a livello di Gruppo. Per ragioni di comparabilità con i dati dell'esercizio 2018 si segnala che in questa relazione si utilizzeranno i dati del bilancio "Pro-forma senza effetto IFRS 16" per la comparazione dei dati economici, finanziari e patrimoniali.

Il bilancio consolidato evidenzia un utile di euro 2.264 migliaia (al 31 dicembre 2019 "Pro-forma senza effetto IFRS 16": euro 2.640 migliaia ed al 31 dicembre 2018: euro 8.002 migliaia), di cui euro 2.022 migliaia di competenza del Gruppo (al 31 dicembre 2019 "Pro-forma senza effetto IFRS 16": euro 2.394 migliaia ed al 31 dicembre 2018: euro 7.974 migliaia), dopo avere effettuato ammortamenti e accantonamenti per euro 25.753 migliaia (al 31 dicembre 2019 "Pro-forma senza effetto IFRS 16": euro 17.015 migliaia ed al 31 dicembre 2018: euro 15.379 migliaia), oneri netti non ricorrenti per euro 4.575 migliaia, risultato patrimoniale/finanziario per euro 959 migliaia e risultato pro-quota delle società consolidate ad equity per euro 751 migliaia.

Il bilancio separato di Orsero evidenzia un utile di euro 1.496 migliaia (al 31 dicembre 2018: utile di euro 4.041 migliaia), dopo aver effettuato ammortamenti e accantonamenti per euro 432 migliaia (al 31 dicembre 2018: 220 migliaia) e contabilizzato dividendi dalle società controllate per euro 9.570 migliaia, dalle società collegate per euro 490 migliaia ed oneri netti non ricorrenti per euro 1.359 migliaia (al 31 dicembre 2018: oneri per euro 122 migliaia).

Qui di seguito si riporta il dettaglio delle principali poste economiche, per la quasi totalità identificabili nel prospetto di bilancio ad eccezione dell'"Adjusted Ebitda", principale indicatore di performance utilizzato dal Gruppo, come meglio spiegato ed identificato nel prosieguo di questa relazione (per la modalità di calcolo si rimanda al capitolo "Indicatori alternativi di performance"). Come già segnalato, per permettere un confronto coerente con le risultanze del 31 dicembre 2018 è stato preparato il bilancio 31 dicembre 2019 "Pro-forma senza effetto IFRS 16" che sterilizza gli effetti economici e patrimoniali determinati dall'adozione del principio IFRS 16. L'analisi degli scostamenti riscontrati tra i dati al 31 dicembre 2019, il 31 dicembre 2019 "Pro-forma senza effetto IFRS 16" ed i dati al 31 dicembre 2018 viene esposto nelle tabelle seguenti.

31.12.2019
Valori in migliaia € 31.12.2019 Pro-forma senza
effetto IFRS 16
31.12.2018
Ricavi 1.005.718 1.005.718 952.756
Adjusted Ebitda 38.706 28.929 32.857
Adjusted Ebit 12.953 11.914 17.478
Risultato operativo (Ebit) 8.378 7.340 11.352
Proventi finanziari 264 264 186
Oneri finanziari e differenze cambio ( 4.888) ( 3.474) ( 2.647)
Risultato gestione patrimoniale/finanziario 959 959 1.163
Risultato società partecipate a equity 751 751 1.187
Risultato Ante Imposte 5.465 5.841 11.241
Risultato di periodo da attività continuativa 2.264 2.640 8.002
Risultato "Discontinued Operations" - - -
Risultato dell'esercizio 2.264 2.640 8.002
Risultato di competenza di Terzi 242 246 2
9
Risultato di competenza del Gruppo 2.022 2.394 7.974
Risultato corrente 5.280 5.655 11.844

La performance 2019 del Gruppo si è attestata nel complesso su di un livello inferiore alle attese, a causa principalmente del negativo andamento delle operazioni della società AZ France, il cui Adjusted Ebitda evidenzia uno scostamento di euro 5.502 migliaia sull'anno precedente legato ad una combinazione di eventi in buona parte non ricorrenti, oltre ad un andamento più normale delle attività spagnole dopo l'eccellente annata 2018, un livello non profittevole dei prezzi delle banane ed il sostenimento di oneri non ricorrenti somma di fattori che complessivamente hanno più che compensato il buon miglioramento registrato dall'attività di shipping.

L'Adjusted Ebitda "Pro-forma senza effetto IFRS 16", pari ad euro 28.929 migliaia, comprensivo dell'apporto di euro 2.960 migliaia da parte delle società neo-acquisite, evidenzia una riduzione di euro 3.928 migliaia rispetto al 31 dicembre precedente, ed il risultato dell'esercizio, pari ad euro 2.640 migliaia, una diminuzione di euro 5.363 migliaia.

Tale differenza discende da:

  • minor risultato gestionale (misurato dall'Adjusted Ebitda) per euro 3.928 migliaia;
  • maggiori ammortamenti ed accantonamenti per euro 1,636 migliaia;
  • maggiori oneri finanziari netti per euro 272 migliaia e differenze cambio nette per euro 477 migliaia;
  • minor risultato pro-quota delle società valutate a patrimonio netto per euro 436 migliaia;
  • minori oneri non ricorrenti netti per euro 1,347 migliaia;
  • minori imposte per euro 38 migliaia.

La tabella seguente mostra invece il raffronto tra i risultati correnti dei due esercizi, evidenziando la diminuzione da euro 3,8 ad euro 3,0 milioni delle componenti non ricorrenti, essenzialmente rappresentate nell'esercizio 2019 dai costi per il processo di passaggio della quotazione del titolo Orsero al segmento STAR di Borsa Italiana e dall'accantonamento per il contenzioso doganale, oltre all'iscrizione del provento di euro 827 migliaia ex IFRS 3 "step-up" acquisition connesso con l'acquisizione di Fruttital Cagliari.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2019
Pro-forma senza
effetto IFRS 16
31.12.2018
Risultato dell'esercizio 2.264 2.640 8.002
Contenzioso fiscale Simba al netto dell'effetto
fiscale
1.600 1.600 -
Costi acquisizione partecipazioni al netto
dell'effetto fiscale
217 217 -
Costi passaggio segmento STAR al netto dell'effetto
fiscale
986 986 -
Effetto "Step acquisition" ex IFRS 3 ( 827) ( 827) -
Costo figurativo Stock Grant al netto dell'effetto
fiscale
- - 1.628
Altre non ricorrenti al netto dell'effetto fiscale 1.040 1.040 2.214
Risultato "corrente" dell'esercizio 5.280 5.655 11.844

In termini di fatturato l'incremento complessivo dei ricavi è pari ad euro 52.962 migliaia (+5,56%) rispetto al 31 dicembre 2018, solo in parte – euro 25.666 migliaia – per effetto delle società acquisite nel corso del 2019 e della dismissione della società minore Vado Container Services.

Le variazioni principali si sono realizzate, in positivo, nelle società italiane e spagnole del settore Distribuzione e nelle operazioni di trasporto marittimo, che hanno più che compensato la diminuzione nei ricavi della società francese. Relativamente all'Italia si segnalano i ricavi di euro 3.525 migliaia registrati dal canale fresh-cut relativamente alla graduale entrata in esercizio delle strutture commerciali e sale lavorazione realizzate presso i centri di Verona e Bari e, relativamente a Cagliari in un magazzino esterno, che si vanno ad aggiungere alle vendite effettuate dalla struttura già in essere presso il magazzino di Firenze pari ad euro 5.544 migliaia. I risultati fin qui conseguiti sono soddisfacenti, soprattutto in termini di costante progressione delle vendite, mentre la contribuzione al risultato sconta ancora la tipica fase di start-up del progetto.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2019
Pro-forma senza
effetto IFRS 16
31.12.2018
Settore "Distribuzione" 927.707 927.707 869.118
Settore "Import & Shipping" 214.710 214.710 210.631
Settore "Servizi" 12.380 12.380 14.002
Adjustment intra-settoriali ( 149.079) ( 149.079) ( 140.995)
Ricavi 1.005.718 1.005.718 952.756

La tabella successiva illustra le risultanze settoriali in termini di Adjusted Ebitda evidenziando, al netto dei citati effetti AZ France e dell'apporto delle società neo-acquisite, un calo complessivo pari ad euro 2,6 milioni nella performance delle altre società del settore "Distribuzione", su cui ha influito principalmente (per euro 2,0 milioni) il ritorno ad una condizione più normale di redditività delle operazioni spagnole dopo l'eccellente annata 2018, anche influenzata dall'incremento delle spese operative legate alla crescita dell'attività e dall'avvio della nuova piattaforma di Siviglia.

Significativo, per contro, il miglioramento registratosi nel settore "Import e Shipping" grazie al buon andamento dell'attività di trasporto marittimo, frutto di un più elevato load-factor e del passaggio della schedula di viaggio da 4 a 5 settimane che ha consentito risparmi di carburante ed efficientamento delle operazioni di carico sui porti centramericani tali da più che compensare i costi di noleggio della quinta nave. Al miglioramento dell'attività marittima si è contrapposto il calo per quasi euro 2,7 milioni dell'Adjusted Ebitda della società Simba, attiva nella commercializzazione di banane ed ananas, dovuto sia ad un andamento poco remunerativo dei prezzi di mercato che per via dell'adozione di una politica di riconoscimento di un margine garantito alle società distributrici del Gruppo che ne ha di fatto limitato l'autonomia operativa.

Il settore servizi è per la maggior parte rappresentato dalla Capogruppo Orsero, alle quali si affiancano su scala minore le società operative nell'ambito dei servizi doganali, in larga misura nei confronti di clienti terzi, ed informatici, prevalentemente Intercompany. Il risultato misurato dall'Adjusted Ebitda risulta tipicamente negativo, in quanto la capogruppo determina il suo risultato in funzione dell'incasso dei dividendi. La variazione negativa dell'Adjusted Ebitda rispetto all'esercizio precedente sconta essenzialmente i maggiori costi per azioni promozionali a favore del marchio e del Gruppo nel suo complesso.

Come meglio dettagliato nelle note al bilancio il differenziale tra bilancio e bilancio "Pro-forma senza effetto IFRS 16" risulta legato alla ripresa degli affitti di magazzini e posti vendita per le società del settore Distribuzione (euro 6.160 migliaia) e dei contratti di noleggio del parco contenitori reefer per la società armatoriale (euro 3.233 migliaia), costi che peraltro vengono per la totalità scontati sotto forma di maggiori ammortamenti ed oneri finanziari tali da determinare a livello di risultato finale una differenza negativa (perdita) di euro 375 migliaia.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2019
Pro-forma senza
effetto IFRS 16
31.12.2018
Settore "Distribuzione" 32.218 26.046 31.114
Settore "Import & Shipping" 10.996 7.711 5.710
Settore "Servizi" ( 4.508) ( 4.828) ( 3.967)
Adjusted Ebitda 38.706 28.929 32.857

Per quanto concerne la Situazione patrimoniale-finanziaria vengono presentati i principali dati utilizzati e rivisti periodicamente dal Management ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare ed alla valutazione dei risultati. Come segnalato ad inizio di questa relazione, l'adozione del principio IFRS 16 ha comportato la rilevazione di importi rilevanti in termini di Capitale Investito e di Posizione Finanziaria Netta, in relazione alle quali la redazione del pro-forma si propone sia di offrire un raffronto comprensibile tra i due esercizi che di impostare in futuro con gli istituti finanziatori l'eventuale modulazione dei rapporti di covenants, laddove come segnalato sui finanziamenti esistenti si ha riguardo ad una situazione "ante" effetto IFRS 16.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2019
Pro-forma senza
effetto IFRS 16
31.12.2018
Attività Immobilizzate 256.336 196.724 165.453
Capitale Circolante Netto Commerciale 30.550 30.550 32.447
Altri crediti e debiti ( 9.057) ( 9.057) ( 11.655)
Capitale Investito Netto 277.830 218.217 186.246
Patrimonio Netto Totale 150.931 151.307 150.178
Posizione Finanziaria Netta 126.898 66.911 36.068

Le principali variazioni nella struttura patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019 rispetto al 31 dicembre 2018, che troveranno ampia disamina nelle note al bilancio, sono principalmente riconducibili a:

  • incremento delle attività non correnti per euro 90.883 migliaia, con euro 59.612 migliaia legate ai diritti d'uso ex IFRS 16 (di cui euro 64.962 migliaia da rilevazione iniziale al 1° gennaio, 237 migliaia da effetto variazione perimetro, 5.994 migliaia da nuovi contratti, ossia investimenti, stipulati nell'esercizio, al netto di ammortamenti per euro 8.738 migliaia e da stralcio del valore del diritto d'uso sul magazzino di Solgne per euro 2.841 migliaia sostituito dall'acquisto del magazzino per euro 1.980 migliaia), euro 15.244 migliaia per immobilizzazioni immateriali comprensive dei Goodwill conteggiati sulle acquisizioni del periodo, ed euro 23.895 migliaia per immobilizzazioni materiali, tutti valori al lordo degli ammortamenti di periodo;

  • marginale decremento del Capitale Circolante Netto commerciale per euro 1.897 migliaia, con una componente non significativa da effetto variazione perimetro, più che compensata dal minor valore netto degli altri crediti e debiti così che la variazione in termini di Capitale Circolante Netto totale si attesti su un incremento di euro 700 migliaia;
  • incremento della Posizione Finanziaria Netta di euro 90.830 migliaia, di cui euro 59.988 migliaia rappresentate dal valore del debito residuo ex IFRS 16, per euro 25.286 migliaia agli investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali al netto degli avviamenti conteggiati sulle acquisizioni dell'anno, per euro 17.014 migliaia alle acquisizioni Sevimpor, Gruppo Fruttica e Fruttital Cagliari, con la differenza utilizzata a finanziare il fabbisogno di capitale circolante ed il pagamento del dividendo Orsero, al netto del cash-flow derivante dalla gestione.

La rappresentazione sintetica del bilancio consolidato attraverso i principali indicatori evidenzia la buona struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo anche in un ambito "IFRS 16 compliant".

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2019
Pro-forma senza
effetto IFRS 16
31.12.2018
Posizione Finanziaria Netta/Patrimonio Netto Totale 0,84 0,44 0,24
Posizione Finanziaria Netta/ Adjusted Ebitda 3,28 2,31 1,10

Si ricorda che la Posizione Finanziaria Netta è calcolata nel pieno rispetto della raccomandazione ESMA (vedi Nota illustrativa, Nota 14) come somma algebrica delle seguenti voci: disponibilità liquide e mezzi equivalenti, debiti finanziari non correnti/correnti che comprendono da quest'anno i debiti legati a contratti di affitto e leasing operativi ex IFRS 16 nonché i debiti legati alle quote di prezzo su acquisizioni ancora da pagare ed i valori di fair value positivi/negativi su derivati di copertura, le attività finanziarie non correnti, iscritte nella voce attività immobilizzate diverse e le attività finanziarie correnti incluse nella voce "crediti ed altre attività correnti".

Commento alle performance dei settori di attività

Nel corso del 2019 il Gruppo ha, sotto l'aspetto gestionale, focalizzato l'attenzione sulla crescita del settore Distribuzione, sia per canali interni, in particolare lo sviluppo dell'attività frutta tagliata (il cosiddetto fresh-cut) in Italia con l'allestimento di tre sale lavorazione poste all'interno dei magazzini di Verona e Molfetta e, relativamente a Cagliari nella struttura affittata, che esterni, quali le acquisizioni effettuate in Spagna, Francia e Italia commentate in precedenza.

In questa sezione si darà conto dell'andamento del Gruppo nel suo complesso e nell'articolazione dei suoi distinti settori attraverso l'analisi degli indicatori principali rappresentati dal fatturato e dall'Adjusted Ebitda. Come già riferito, l'andamento dell'anno 2019 ha registrato una performance in calo rispetto all'esercizio precedente; qui di seguito vengono riportate le informazioni richieste dall'IFRS 8 suddivise per "settore di attività". I settori operativi individuati dal Gruppo Orsero, sono identificati nei settori di attività che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della valutazione delle performance e delle decisioni in merito all'allocazione delle risorse.

L'attività del Gruppo è ripartita in tre settori principali:

  • Settore Distribuzione
  • Settore Import & Shipping
  • Settore Servizi

La tabella qui di seguito fornisce un primo riscontro di massima sulla performance dei diversi settori nel biennio 2018-19. Si segnala come i dati e commenti settoriali esposti qui di seguito illustrino le risultanze delle sole società consolidate integralmente laddove per le società collegate il loro andamento viene descritto più avanti in sede di nota illustrativa.

Valori in migliaia € Distribuzione Import &
Shipping
Servizi Elisioni Totale
Ricavi 31.12.2019 927.707 214.710 12.380 ( 149.079) 1.005.718
Ricavi 31.12.2019 Pro-forma senza effetto IFRS 16 [A] 927.707 214.710 12.380 ( 149.079) 1.005.718
Ricavi 31.12.2018 [B] 869.118 210.631 14.002 ( 140.995) 952.756
Differenza ricavi [A] - [B] 58.589 4.080 ( 1.623) ( 8.084) 52.962
Adj.EBITDA 31.12.2019 32.218 10.996 ( 4.508) - 38.706
Adj.EBITDA 31.12.2019 Pro-forma senza effetto IFRS 16 [A] 26.046 7.711 ( 4.828) - 28.929
Adj.EBITDA 31.12.2018 [B] 31.114 5.710 ( 3.967) - 32.857
Differenza Adj.Ebitda [A] - [B] ( 5.068) 2.001 ( 860) - ( 3.928)
PFN 31.12.2019 N.d. N.d. N.d. N.d. 126.898
PFN 31.12.2019 Pro-forma senza effetto IFRS 16 [A] N.d. N.d. N.d. N.d. 66.911
PFN 31.12.2018 [B] N.d. N.d. N.d. N.d. 36.068
Differenza PFN [A] - [B] 30.843

Passiamo quindi a commentare gli andamenti dei singoli settori operativi, rimandando alla Nota Illustrativa per tutti i dettagli relativi alle diverse società partecipate ed ai criteri di consolidamento adottati. Ricordiamo che i dati di seguito esposti sono stati determinati sulla base dei principi contabili di consolidamento in conformità ai principi contabili internazionali ed ai principi di Gruppo e che per tale ragione essi possono risultare diversi da quelli desumibili dai singoli bilanci civilistici depositati dalle società.

Settore Distribuzione

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2019
Pro-forma senza
effetto IFRS 16
31.12.2018
Ricavi 927.707 927.707 869.118
Primo Margine Commerciale 105.674 105.672 103.485
Incidenza % 11,39% 11,39% 11,91%
Margine Lordo 63.601 63.059 63.266
Adjusted Ebitda 32.218 26.046 31.114
% Adjusted Ebitda 3,47% 2,81% 3,58%
Risultato dell'esercizio 10.557 10.792 15.467

In questo settore di attività operano le società dedite alla distribuzione dei prodotti ortofrutticoli freschi provenienti da gran parte dei Paesi del mondo, in ogni periodo dell'anno, sui territori di propria competenza cui si aggiungono le società ubicate in Messico dedite alla produzione ed esportazione di avocados. Le società del settore Distribuzione hanno sede ed operano sui mercati dell'Europa Mediterranea (Italia, Francia, penisola iberica e Grecia) e Messico.

La capillare presenza sul territorio, con piattaforme specializzate nella lavorazione e nello stoccaggio del prodotto fresco, permette di servire sia i grossisti/mercati tradizionali, sia la grande distribuzione organizzata (GDO), con mix differenti nei diversi Paesi in funzione della maggiore (per esempio Francia) o minore (per esempio Spagna) incidenza della GDO su tali mercati. Nel complesso l'incidenza delle vendite alla GDO si è collocata nel 2019 intorno al 59% del valore aggregato delle vendite del settore Distribuzione in Europa.

Con la grande distribuzione organizzata esistono accordi quadro, che disciplinano le principali specifiche e caratteristiche del prodotto in consegna mentre di regola i volumi ed i prezzi dei

prodotti vengono definiti su base settimanale, seguendo le dinamiche del mercato. I fornitori, selezionati in alcune tra le aree produttive più importanti del mondo, garantiscono l'offerta di una gamma di prodotti completa e disponibile 365 gg all'anno. La tabella di cui sopra si differenzia dalle tabelle di sintesi degli altri settori esposte più avanti per la presenza di un indicatore specifico del settore distributivo, quale il "1° margine commerciale", anche detto margine di contribuzione, che nelle società distributrici costituisce il principale indicatore utilizzato per monitorare l'attività del business. Il "1° margine commerciale" rappresenta il differenziale tra i ricavi ed i costi diretti dei prodotti venduti (intendendo come tali i costi di acquisto delle merci, più i trasporti in arrivo e partenza, i dazi doganali ed i costi di confezionamento) laddove si consideri che tali costi rappresentano la maggior parte dei costi sostenuti dall'impresa e come pertanto le variazioni in positivo o negativo del 1° margine tendano a riflettersi per la quasi totalità sul risultato economico dell'esercizio.

La variazione in incremento dei ricavi per euro 58.589 migliaia sconta per euro 28.569 migliaia l'apporto delle società neo-acquisite (Sevimpor per l'intero esercizio, il Gruppo Fruttica a partire dal 1° aprile e Fruttital Cagliari per il secondo semestre) ed i maggiori fatturati delle società operanti in Italia, Spagna e Messico ai quali si contrappone la diminuzione delle vendite in Francia della società AZ France. Relativamente a questa si è già segnalata la diminuzione rispetto al 2018 dell'Adjusted Ebitda per euro 5,5 milioni legato all'anomalo andamento molto negativo delle campagne frutta sia nel primo che nel secondo semestre, legato alla situazione di mercato ma anche a problematiche interne alla struttura. Per porre rimedio a tale situazione il Gruppo oltre all'inserimento di un nuovo management apicale insediatosi in concomitanza con l'acquisizione di Fruttica è intervenuto per rafforzare la struttura commerciale di AZ France, anche integrandola con risorse provenienti dalle società italiane e spagnola atte a fornire il necessario supporto; gli effetti di detti interventi si attendono già sul corrente esercizio.

Relativamente al calo di euro 2,0 milioni nell'Adjusted Ebitda delle operazioni spagnole occorre rilevare come queste abbiano operato su valori di margine, pari al 3,0%, normale per il settore e come il raffronto con l'esercizio precedente risulti penalizzato dall'andamento estremamente favorevole dell'annata 2018 a fronte di un esercizio 2019 nel quale l'incremento dei volumi ha comportato un incremento delle spese operative, anche legate all'avvio della nuova piattaforma di Siviglia.

Per quanto concerne le attività italiane si segnala la crescita del fatturato arrivato a superare euro 384 milioni, la stabilità in valore assoluto della marginalità misurata dall'Adjusted Ebitda, l'acquisizione di Fruttital Cagliari tramite la quale si conta di incrementare considerevolmente le vendite del Gruppo sui mercati della Sardegna, l'avvio dell'attività di fresh-cut presso i magazzini di Verona, Molfetta e Cagliari che si sono affiancati alle operazioni già da tempo svolte presso il magazzino di Firenze. Le vendite 2019 del fresh-cut sono state pari ad euro 9.096 migliaia, con un primo margine pari ad euro 1.147 migliaia.

Infine, risulta in linea con le aspettative l'andamento economico delle società acquisite nell'anno, il cui apporto si misura in euro 3,0 milioni in termini di Adjusted Ebitda e di euro 1,9 milioni in termini di risultato netto.

A livello di settore la variazione del risultato netto del settore nell'esercizio 2019 "Pro-forma senza effetto IFRS 16" mostra una variazione negativa di euro 4.675 migliaia (delle quali euro 4.143 migliaia attribuibili alla sola AZ France) originate da:

  • riduzione dell'Adjusted Ebitda per euro 5.068 migliaia;
  • aumento degli ammortamenti ed accantonamenti per euro 1.035 migliaia;
  • aumento dei proventi finanziari, oneri finanziari e differenze cambio per euro 307 migliaia (maggiori costi);
  • minori oneri non ricorrenti netti per euro 421 migliaia;
  • minori imposte per euro 1.316 migliaia.

Settore "Import & Shipping"
-- ----------------------------- -- -- --
Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2019
Pro-forma senza
effetto IFRS 16
31.12.2018
Ricavi 214.710 214.710 210.631
Adjusted Ebitda 10.996 7.711 5.710
% Adjusted Ebitda 5,12% 3,59% 2,71%
Risultato dell'esercizio ( 2.706) ( 2.577) ( 3.989)

L'importazione e commercializzazione di banane ed ananas costituisce una delle principali attività del Gruppo nel suo complesso, stante l'importanza ed il peso di tali articoli all'interno della gamma dei prodotti ortofrutticoli ed al fatto, non trascurabile sotto il profilo della stabilità del ciclo operativo, della loro disponibilità lungo tutto l'arco dell'anno. Il Gruppo si approvvigiona di banane e ananas grazie a relazioni di lungo periodo instaurate con i più importanti produttori basati nei Paesi del centroamerica e, per quanto concerne una parte delle banane, in Africa. Le banane e gli ananas sono commercializzati sotto i marchi "F.lli Orsero" e "Simba", oltre a numerose private label.

Il trasporto marittimo delle banane e ananas di produzione centro-americana è svolto principalmente con navi di proprietà, fino a fine 2018 dalle quattro unità reefer "Cala Rosse" alle quali nel 2019 si è aggiunta una quinta nave presa a noleggio, che collegano sulla base di una schedula di viaggio di 28 giorni, divenuti ora 35, il centroamerica con il Mediterraneo, con ciò consentendo l'arrivo puntuale ogni settimana della frutta fresca sui mercati europei.

L'andamento reddituale del comparto rispetto all'esercizio 2018 mostra un netto miglioramento in termini di Adjusted Ebitda, euro 2.001 migliaia pari al +35% reso possibile dal recupero su più normali livelli di redditività dell'attività di shipping dopo i due anni difficili nel 2017 e 2018, che ha più che compensato la perdita originata dall'attività import di banane ed ananas.

Come segnalato, nel corso del 2019 la società armatoriale ha provveduto a modificare la propria schedula di viaggio da 4 a 5 settimane, introducendo una quinta nave presa a noleggio, allo scopo di ovviare agli irrisolti problemi di attesa presso i porti caraibici che rendevano molto difficile, se non impossibile, il rispetto della tabella di viaggio a 28 giorni. Con la nuova schedulazione rimane fermo l'arrivo ogni settimana della frutta dall'area centramericana, che rappresenta un forte "plus" commerciale del Gruppo, si è levata pressione alle fasi di caricazione della frutta sui porti centramericani, e si consente alle navi di viaggiare ad una velocità più bassa "eco-speed" che garantisce sia un minor consumo di carburante che un minor stress alle navi durante la navigazione atlantica. Grazie ai risparmi di combustibile ottenuti ed ai maggiori volumi trasportati (oltre 507 mila pallets pari ad un load-factor del 94,2% contro i 492 mila pallets del 2018) l'Adjusted Ebitda si è attestato ad euro 10.579 migliaia, contro euro 5.819 migliaia dell'esercizio 2018.

Per quanto concerne invece l'attività di importazione di banane ed ananas facente capo alla società Simba si registra anche nel 2019 la crescita dei prodotti a marchio premium F.lli Orsero che sono saliti al 49% (2018: 46%) dei volumi commercializzati di banane ed al 53% (2018: 51%) dei volumi di ananas. Malgrado tali progressi il risultato economico è stato ancora insoddisfacente, per un Adjusted Ebitda negativo di euro 2.958 migliaia, sul quale peraltro ha inciso in maniera determinante la scelta strategica di prefissare alle società distributrici – a cui fa capo l'85% del fatturato di Simba - un margine garantito su banane e ananas al fine di evitare che esse vadano sul mercato ad approvvigionarsi di questi prodotti creando inefficienza nella catena del valore. Così facendo il risultato di Simba si trova a dipendere e di fatto si collega a quello delle società distributrici.

Per tale ragione, anche accogliendo i rilievi in tal senso da parte della comunità finanziaria espressi nel corso degli incontri periodici, è stato preso atto di come allo stato attuale la collocazione di Simba sia da considerarsi più corretta all'interno del settore Distribuzione; a seguito di tale modifica il settore "Import & Shipping" cambierà denominazione in "Shipping" in quanto comprensivo delle sole attività di trasporto marittimo e la reportistica periodica a partire dal 1° trimestre 2020 risulterà così strutturata, con ovvio adattamento dei dati 2019 per consentirne il raffronto coerente.

La migliorata redditività gestionale impatta positivamente sul risultato netto, in incremento di euro 1.411 migliaia rispetto all'esercizio precedente per effetto di:

  • recupero di redditività gestionale misurato dall'Adjusted Ebitda per euro 2.001 migliaia;
  • maggiori ammortamenti ed accantonamenti per euro 517 migliaia;
  • minori proventi finanziari, oneri finanziari e differenze cambio per euro 20 migliaia (minori costi);
  • maggiori oneri non ricorrenti netti per euro 97 migliaia,
  • minori imposte per euro 6 migliaia.

Settore "Servizi"

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2019
Pro-forma senza
effetto IFRS 16
31.12.2018
Ricavi 12.380 12.380 14.002
Adjusted Ebitda ( 4.508) ( 4.828) ( 3.967)
Risultato dell'esercizio 2.324 2.336 ( 7.925)

Questo comparto comprende le attività riferite alla società Capogruppo nonché le attività di prestazione di servizi in ambito doganale e nel settore informatico svolte da alcune società minori. Il risultato del settore, a livello di Adjusted Ebitda, presenta tipicamente un segno negativo in quanto stante la natura di holding della Capogruppo gli introiti ed in definitiva il risultato del periodo risultano legati alla misura dei dividendi percepiti dalle società del Gruppo.

Rispetto all'esercizio 2018 la diminuzione per euro 861 migliaia dell'Adjusted Ebitda discende come detto principalmente dall'aumento delle spese promozionali a favore del marchio e del Gruppo nel suo complesso, ed in parte da un più ridotto livello di riaddebiti dalla holding alle controllate per royalties e compensi.

Sul finire dell'esercizio è stata ceduta la partecipazione nella società minore Vado Container Services, operante nella manutenzione dei contenitori presso il terminal di Vado Ligure, in quanto non più sinergica alle attività del Gruppo.

Si segnala infine come per questo settore il dato di risultato appaia poco significativo in quanto inficiato da componenti, quali dividendi Intercompany e, nel 2018, svalutazioni da impairment, tipicamente elisi in sede di consolidato.

Analisi della situazione economica e finanziaria della Capogruppo Orsero

Il bilancio annuale al 31 dicembre 2019 di Orsero evidenzia un utile di euro 1.496 migliaia (2018: utile di euro 4.041 migliaia), dopo avere effettuato ammortamenti e accantonamenti per euro 432 migliaia (2018: euro 220 migliaia), aver incassato dividendi per euro 10.060 migliaia, contabilizzato oneri non ricorrenti per euro 1.359 migliaia.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018
Ricavi 3.026 3.314
Adjusted Ebitda ( 5.455) ( 4.789)
Adjusted Ebit ( 5.888) ( 5.009)
Ebit ( 7.247) ( 7.272)
Proventi finanziari 173 8
6
Oneri finanziari e differenze cambio ( 2.349) ( 1.282)
Dividendi* 10.060 8.000
Risultato patrimoniale/finanziario* ( 649) 1.717
Risultato Ante Imposte ( 13) 1.249
Risultato di esercizio da attività continuativa 1.496 4.041
Risultato "Discontinued Operations" - -
Risultato dell'esercizio 1.496 4.041

Qui di seguito si riporta il dettaglio delle principali poste economiche:

*Rientrano nella voce "Risultato patrimoniale/finanziario"

Dal punto di vista del conto economico il risultato della Capogruppo assume una rilevanza limitata essendo dal lato dei ricavi essenzialmente legato ai servizi prestati ed all'incasso dei dividendi in ambito Gruppo, mentre dal lato dei costi rilevano spese per il personale, spese per le consulenze – gestite centralmente - di tipo legale e tributario ribaltate alle società per quanto di loro competenza nonché le spese promozionali del marchio in funzione delle quali si determina un valore di Adjusted Ebitda tipicamente negativo, ragion per cui risulta molto più significativa la narrativa fatta a commento del conto economico consolidato.

L'Adjusted Ebitda ha registrato un decremento di euro 666 migliaia legato alle maggiori spese promozionali al sostegno del marchio e tenendo conto del fatto che l'Adjusted Ebitda 2018 viene esposto al netto dei costi per il piano di "Stock Grant" di euro 2.142 migliaia, costo non presente nel 2019 non essendosi raggiunti gli obiettivi assegnati.

I dividendi incassati sono stati pari ad euro 10.060 migliaia, contro euro 8.000 migliaia dell'esercizio precedente. Nelle componenti patrimoniali/finanziarie – tipicamente riprese nel bilancio consolidato stante la loro natura prevalentemente Intercompany – rilevano nel 2019 la rinuncia crediti nei confronti della controllata Orsero Servizi per euro 200 migliaia e la svalutazione della partecipazione VCS, ceduta in finale d'anno, per euro 455 migliaia fatta per ricondurre il valore di carico di questa società, a valle della distribuzione di un dividendo di euro 570 migliaia, al valore di euro 150 migliaia pari al prezzo di cessione. Nel precedente esercizio le componenti patrimoniali avevano invece riguardato il risultato della liquidazione della società Siter Trasporti nonché la plusvalenza sulla cessione della partecipazione Cultifruit.

Per quanto concerne la Situazione patrimoniale-finanziaria vengono presentati i principali dati utilizzati e rivisti periodicamente dal Management ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare ed alla valutazione dei risultati.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018
Attività Immobilizzate 170.652 171.627
Capitale Circolante Netto 27.023 50.594
Capitale Investito Netto 197.675 222.221
Patrimonio Netto 142.723 161.742
Posizione Finanziaria Netta 54.952 60.479
Posizione Finanziaria Netta/Patrimonio Netto 0,39 0,37

Il lieve decremento delle attività immobilizzate è dovuto principalmente all'effetto della fusione per incorporazione delle società subholding GF Distribuzione S.r.l. e GF Porterm S.r.l., per effetto della quale sono state iscritte le partecipazioni da queste detenute al valore del patrimonio netto risultante a livello consolidato, dedotti i rispettivi valori di carico nella Capogruppo per un effetto complessivo netto di euro 11.545 migliaia, nonché alla rilevazione iniziale dei diritti d'uso ex IFRS 16 per euro 2.187 migliaia, valori più che compensati a fronte del rimborso di apporti soci da parte della società Cosiarma per euro 14.000 migliaia.

Il decremento del capitale investito netto è dovuto alla riduzione del credito finanziario netto relativo ai conti correnti di tesoreria ("cash-pooling") intrattenuti con le due società subholding incorporate pari ad oltre euro 34 milioni.

La variazione di Patrimonio Netto tra il 2018 ed il 2019 discende essenzialmente dall'incorporazione delle due sub-holding GF Distribuzione e GF Porterm, per le quali i rispettivi valori di carico in Orsero risultavano superiori ai rispettivi Patrimoni Netti. L'effetto netto sul bilancio separato è stato pari ad euro 18.221 migliaia, mentre l'effetto è totalmente neutro in sede di bilancio consolidato. Le altre variazioni sono invece principalmente ascrivibili a (i) pagamento del dividendo per euro 2.032 migliaia, (ii) all'acquisto di azioni proprie effettuato nel 2019 secondo le linee del piano di "buyback" approvato dagli organi competenti, (iii) all'iscrizione del "mark-to-market" dei derivati di copertura sul finanziamento in essere di originari euro 60 milioni.

Raccordo tra il risultato ed il patrimonio netto della Capogruppo ed i valori del Gruppo

Si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato del periodo ed il patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori consolidati:

Valori in migliaia € Capitale sociale
e riserve al
31.12.2019
Risultato 2019 Patrimonio
netto totale
31.12.2019
Orsero S.p.A. (Capogruppo) 141.227 1.496 142.723
Differenza tra valore di carico e pro-quota di PN ( 54.802) - ( 54.802)
Risultati rettificati pro-quota conseguiti dalle società controllate - 10.625 10.625
Rilevazione all'equity method delle società collegate ( 460) 751 291
Dividendi distribuiti 10.615 ( 10.615) -
Rilevazione differenze da consolidamento 45.111 827 45.938
Effetto derivante dall'eliminazione di plusvalenze e/o altre
operazioni compiute dalle società controllate
6.509 ( 1.062) 5.447
Totale Patrimonio netto e risultato del GRUPPO Orsero 148.200 2.022 150.221
Patrimonio netto e risultato di pertinenza di terzi 468 242 710
Totale Patrimonio netto e risultato consolidato 148.667 2.264 150.931

Profili di rischio dell'attività, sistemi di controllo, ambiente

L'attività del Gruppo Orsero è incentrata sull'importazione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli, a cui nel tempo si sono affiancate le attività nei settori del trasporto e dei servizi.

Rischi strategici ed operativi

Rischi operativi

Il Gruppo è esposto a rischi operativi correlati all'utilizzo delle navi e degli impianti di stoccaggio, controllo qualità, maturazione e lavorazione e rappresentati dal rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi ovvero causati da eventi esterni. Il verificarsi di tali circostanze, considerate di media probabilità di accadimento, comporterebbe un rischio che potrebbe avere effetti significativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Il rischio è considerato di media rilevanza. Le attività del Gruppo Orsero sono caratterizzate dalla necessità di assicurare l'ottimale conservazione della frutta per tutto il percorso di origine fino al mercato finale e la regolarità della provvista. A tale fine il Gruppo Orsero si avvale della propria flotta, rappresentata da quattro navi reefer e della nave in noleggio che trasportano settimanalmente le banane e ananas dall'America Centrale al Mediterraneo e dei magazzini nei quali le banane vengono maturate e la frutta stoccata, ed è in grado di mantenere per tutto il tempo il controllo sulla catena del freddo.

Rischi connessi all'andamento dei risultati e dei margini economici

Il Gruppo Orsero ha registrato oscillazioni nell'andamento dei propri margini e risultati economici legati all'andamento delle diverse campagne frutta che si susseguono nel corso dell'anno presso le società distributrici ed all'andamento dell'attività armatoriale e di importazione banane ed ananas, solitamente soggette ad una maggiore variabilità. Non si può escludere che oscillazioni e riduzioni dei risultati e dei margini possano verificarsi anche in futuro e tale circostanza potrebbe determinare effetti molto significativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Il verificarsi di quanto appena descritto è ritenuto di media probabilità di accadimento. Si segnala come la marginalità del settore Distribuzione, per sue caratteristiche intrinseche ed essendo differenziata sui diversi Paesi dell'Europa mediterranea, presenti di solito scostamenti limitati degli andamenti, laddove la maggior volatilità del settore Import & Shipping risulti imputabile a fattori non completamente controllabili dalla Società, quali: (i) l'andamento della produzione e delle importazioni in Europa di banane ed ananas; (ii) l'andamento del mercato dei noli marittimi, in particolare, per quanto attiene al segmento dei trasporti reefer, (iii) l'andamento del prezzo del carburante; (iv) il verificarsi di eventi che possano alterare il normale svolgimento del servizio del trasporto marittimo, quali, a titolo esemplificativo, eventi atmosferici sfavorevoli o difficoltà operative nei porti di imbarco o sbarco della merce dovute a scioperi; nonché (v) a fluttuazione del tasso di cambio. Il Gruppo per mitigare questo rischio monitora costantemente la propria attività, cercando di interpretare le dinamiche e trovare soluzioni efficaci ed efficienti.

Rischio connesso alle difficoltà di approvvigionamento e volatilità del prezzo delle materie prime

Le attività del Gruppo Orsero, rappresentate dall'importazione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli, sono fortemente dipendenti dall'approvvigionamento di alcuni prodotti quali banane, ananas, avocado ecc. ed alla fluttuazione dei relativi prezzi di acquisto, specialmente in considerazione della disponibilità dei prodotti, e dei rischi legati all'assenza di rapporti formalizzati, ancorché di lungo periodo con la maggior parte dei propri fornitori. Vi è, inoltre, il rischio che il Gruppo non sia in grado di trasferire eventuali maggiori prezzi di acquisto dei prodotti sui prezzi di vendita nei mercati di riferimento. Il verificarsi di tali circostanze, considerate di media probabilità di accadimento, potrebbero avere effetti significativi sulla situazione finanziaria e/o patrimoniale del Gruppo. Tale rischio è considerato di media rilevanza. La qualità e la quantità dell'offerta di tali prodotti, nonché la disponibilità e la sostenibilità del prezzo di acquisto delle merci commercializzate dal Gruppo Orsero, per loro natura deperibili, possono essere influenzate da

fattori che sono difficilmente prevedibili o controllabili dallo stesso. In particolare, le condizioni dell'approvvigionamento sono estremamente sensibili al fattore climatico (periodi di siccità o piogge eccessive, tempeste o grandine sulle piantagioni), così come anche alle condizioni dei terreni o alla presenza di malattie infestanti o parassiti, che determinano la maggiore o minore disponibilità dei prodotti, e conseguentemente, il loro prezzo di acquisto. La variazione dei prezzi delle materie prime viene generalmente gestita attraverso la politica di prezzo dei prodotti di vendita. Per far fronte a tutto ciò il Gruppo Orsero attua una strategia di diversificazione delle proprie fonti, sia in termini di aree geografiche di approvvigionamento sia di fornitori, al fine di fronteggiare e compensare eventuali mancanze di prodotto in occasione delle diverse stagionalità (le cosiddette "campagne") dei prodotti. Per il Gruppo Orsero, una delle priorità è da sempre rappresentata dalla cura del rapporto con i fornitori, con molti dei quali sono stati instaurati rapporti consolidati nel tempo, garantendo, pertanto, la costanza degli approvvigionamenti necessari ed una possibile mediazione dei prezzi di acquisto.

Rischi connessi alle attività di shipping con riferimento al combustibile

Con riguardo all'attività di Shipping, il combustibile utilizzato per alimentare le navi (c.d. "bunker") rappresenta uno dei principali fattori di costo del settore Import & Shipping (al 31 dicembre 2019 il costo per l'acquisto del carburante incide per l'11,9% sui ricavi del settore come anche il 31,5% dei ricavi dell'attività armatoriale). Storicamente sono state registrate importanti fluttuazioni del prezzo del bunker con impatto sull'incremento del costo sostenuto per l'acquisto di carburante con cui vengono alimentate le navi e di conseguenza sul risultato del Gruppo. Vi è, pertanto, il rischio che fluttuazioni molto significative (o repentine) nel costo del carburante possano essere assorbite solo in parte dalle coperture adottate dal Gruppo e che nel caso di contratti che non prevedano clausole BAF, la variazione in aumento del prezzo del bunker possa generare un impatto negativo sulla remuneratività del nolo praticato ai clienti. Il verificarsi di tali circostanze è considerato di media probabilità di accadimento. Occorre, inoltre, segnalare che dal 1° gennaio 2020 è in vigore la normativa "IMO 2020", che richiede l'utilizzo di combustibili maggiormente raffinati, a minor contenuto di zolfo e pertanto, sulla base dell'attuale contesto di mercato del petrolio e del relativo costo attuale, più costosi. Il Gruppo, in conformità a tale normativa, utilizza già a partire dal 2019, carburanti con tenore di zolfo contenuto entro i limiti della normativa e pertanto prevedibilmente più costosi rispetto all'attuale. Vi è, pertanto, il rischio che l'adeguamento a tale normativa ambientale possa comportare problematiche essenzialmente legate alla disponibilità ed al prevedibile maggior costo del nuovo carburante richiesto, con potenziali effetti negativi, anche rilevanti, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria. Per fronteggiare il rischio di variabilità del costo, legata alle fluttuazioni del prezzo del petrolio, il Gruppo Orsero, in linea con la prassi del comparto navale, stipula, ove è possibile in funzione degli accordi raggiunti con i clienti, contratti di trasporto con la clausola "BAF" (bunker adjustment factor) che permette un aggiustamento del prezzo del trasporto in funzione dell'aumento o diminuzione del prezzo del bunker. Si segnala, inoltre, che il Gruppo Orsero è solito provvedere, al fine di ridurre il rischio di variazioni importanti di prezzo, a stipulare contratti di hedging per una parte dei propri consumi di bunker secondo le migliori strategie identificate.

Rischio connesso al trasporto di prodotti di operatori terzi

Il Gruppo tramite Cosiarma utilizza parte della capienza delle proprie navi anche per trasportare prodotti di operatori terzi e pertanto vi è il rischio correlato al mancato rinnovo ovvero a condizioni peggiorative dei contratti di trasporto dei prodotti con operatori terzi. Tali circostanze, il cui verificarsi è considerato di media probabilità, potrebbero determinare effetti negativi molto significativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Il rischio appena descritto è considerato di media/alta rilevanza. Inoltre, Cosiarma ha una base di clienti ridotta in virtù del mercato in cui opera, i cui rapporti sono normalmente regolati da contratti con scadenza annuale, con conseguente incertezza sulla continuazione dei rapporti e sull'eventuale rinnovo a scadenza naturale. Non si può escludere che non ci possano essere effetti negativi sull'attività e sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo in caso di mancata stipula di uno o più contratti senza che si trovi un pari traffico sostitutivo oppure in caso di rinnovi a condizioni contrattuali non altrettanto remunerativi. Il management monitora costantemente il

proprio portafoglio clienti, attento alle loro esigenze e mantenendo contatti con i principali operatori in un'ottica di potenziale miglioramento della quantità e qualità (prezzo) dei carichi trasportati.

Rischi connessi alla dipendenza dai canali distribuzione

Il fatturato del Gruppo Orsero dipende in modo significativo dalle vendite sia alla Grande Distribuzione Organizzata ("GDO") sia ai grossisti tradizionali. In particolare, nell'esercizio 2019 il fatturato del Gruppo Orsero derivante dalla GDO è stato pari a circa il 59% del monte ricavi aggregato delle società europee del settore Distribuzione, o anche il 51% del fatturato totale consolidato del Gruppo. Il Gruppo è esposto ai rischi correlati all'eventuale interruzione dei rapporti con i propri clienti ovvero a modifiche peggiorative di tali rapporti rispetto a quanto in essere alla data di riferimento. Il verificarsi di tali circostanze, considerate di bassa probabilità di accadimento, comporterebbe un rischio di avere effetti significativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Tale rischio è considerato di media rilevanza. Si segnala che i contratti con la GDO sono regolati da accordi quadro, che disciplinano le principali specifiche caratteristiche del prodotto in consegna. Salvo alcuni specifici casi, i volumi ed i prezzi dei prodotti sono definiti su base settimanale, anche al fine di gestire alcuni fattori non necessariamente connessi al prodotto come, ad esempio, il tasso di cambio euro/dollaro o il costo del petrolio che si riverbera sul costo di trasporto. In tale contesto il Gruppo Orsero risponde da sempre con una strategia mirata ad accrescere le proprie dimensioni e con uno sforzo continuo di adattamento e miglioramento dell'efficienza, fermo restando l'obiettivo di tutelare l'economicità di base delle proprie operazioni. A partire dal 2012, l'avvio della commercializzazione di banane e ananas a proprio marchio rappresenta un'efficace risposta strategica da parte di un gruppo strutturato e maturo, ad un cambio radicale nei meccanismi del proprio core business. Il Gruppo Orsero è ben consapevole del rischio legato a questa sfida, ma ritiene che esso sia bilanciato da una opportunità unica di creare nel tempo un nome ed un marchio italiano di qualità capace di stare sul mercato e competere con le maggiori multinazionali del settore.

Rischi finanziari

Nell'esercizio della sua attività il Gruppo Orsero è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività, in particolare è esposto al rischio di credito, al rischio di liquidità ed al rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo). La gestione dei rischi finanziari si svolge nell'ambito di precise direttive di natura organizzativa che disciplinano la gestione degli stessi ed il controllo di tutte le operazioni che hanno stretta rilevanza nella composizione delle attività e delle passività finanziarie e/o commerciali.

Rischi connessi al credito

Il Gruppo Orsero è esposto al rischio di credito derivante principalmente dai rapporti commerciali con i propri clienti ed in particolare ad eventuali ritardi o mancati pagamenti da parte dei medesimi che, qualora si verificassero, potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale di Orsero e/o del Gruppo Orsero. Il verificarsi delle circostanze connesse al rischio di credito sono considerate di bassa probabilità di accadimento. Tenuto conto di quanto appena indicato tale rischio è considerato di bassa rilevanza. Al 31 dicembre 2019 il fondo svalutazione crediti del Gruppo pari ad euro 12.537 migliaia, rappresenta il 9,4% dei crediti commerciali lordi del Gruppo Orsero. Va peraltro osservato come tale misura rifletta la necessità presente nei regimi fiscali dei diversi Paesi di non provvedere allo stralcio dei crediti in sofferenza fino alla conclusione delle previste procedure concorsuali, col risultato di "gonfiare" in questo modo i valori del bilancio con crediti già interamente svalutati.

Il management monitora il rischio di credito commerciale grazie a procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero, ed ha inoltre stipulato adeguate ed apposite polizze assicurative con primarie controparti.

Rischio di liquidità

Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire, a livello consolidato, la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere un'elevata solidità patrimoniale. Il Gruppo monitora costantemente i flussi di cassa attesi, le linee di credito disponibili, i piani di rimborso dei finanziamenti in essere, la liquidità disponibile e le eventuali necessità finanziarie delle società controllate al fine di individuare le modalità più adatte per garantire la più efficiente gestione delle risorse finanziarie.

Rischio di tasso di interesse

Il Gruppo finanzia i propri investimenti di medio-lungo termine ed il proprio capitale circolante commerciale anche attraverso l'utilizzo di strumenti di credito. Il Gruppo utilizza principalmente linee di credito a medio termine in euro, parte delle quali a tasso fisso e parte a tasso variabile, sulla principale delle quali (Finanziamento in Pool 2018-2024 di originari euro 60 milioni) è stata attivata opportuna copertura parziale IRS plain vanilla al fine di mitigare il rischio di fluttuazione dei tassi di riferimento (euribor) nel tempo ovvero nel caso dell'unico prestito obbligazionario emesso ha optato per una struttura interamente a tasso fisso. Al 31 dicembre 2019 gli strumenti di copertura rispetto al rischio della variazione dei tassi di interesse adottati dalla Capogruppo coprono circa il 69% dei finanziamenti a medio e lungo termine a tasso variabile, così che circa il 81% dell'intero indebitamento a medio termine del Gruppo risulta espresso a tasso fisso. Si sottolinea che, a giudizio del Gruppo, tali scelte risultino essere oggi molto prudenti anche in considerazione del prospettato scenario evolutivo nel medio termine dei tassi di riferimento in Europa.

Rischio di cambio valutario

Il Gruppo Orsero è esposto al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute (in particolare dollari USA) diverse da quella di conto in cui sono espresse le transazioni commerciali e finanziarie, per il quale non adotta alcuna copertura. Tale circostanza potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale di Orsero e/o del Gruppo Orsero. Il verificarsi delle circostanze sopra descritte, considerate di bassa probabilità di accadimento, comporterebbe un rischio che potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Orsero e/o del Gruppo Orsero; tale rischio è, però, considerato di bassa rilevanza. Il Gruppo, anche in linea con la prassi di settore ed anche al fine di beneficiare di maggiore flessibilità nella propria strategia commerciale, ha scelto di non adottare politiche di copertura della fluttuazione di tassi di cambio. Storicamente non sussiste una relazione diretta ed automatica tra andamento del corso del dollaro e marginalità, sia in ragione del sistema di fissazione dei prezzi, che, essendo variabili di settimana in settimana, consentono di "scaricare" la gran parte dell'effetto cambio sul mercato finale, sia per la compensazione svolta dall'attività di trasporto marittimo che presenta un profilo valutario opposto con un'eccedenza di ricavi denominati in dollari rispetto ai costi, fermo restando l'esposizione netta in dollari a livello di bilancia valutaria di Gruppo. Nonostante ciò, non si può escludere che eventuali variazioni significative e/o repentine nel tasso di cambio USD/Euro non possano essere compensate da un incremento del prezzo di vendita dei prodotti e pertanto possano ridurre i ricavi derivanti dall'attività di import banane e ananas del Gruppo con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Il management, insieme all'ufficio Tesoreria ed all'ufficio commerciale, monitora costantemente la variazione dei tassi di cambio al fine di intraprendere tempestivamente eventuali azioni correttive e garanti per il Gruppo.

Rischi connessi a contratti di finanziamento ed al prestito obbligazionario

Il Gruppo Orsero ha in essere con alcuni tra i principali istituti bancari contratti di finanziamento a medio termine che prevedono, covenant finanziari, clausole di rimborso anticipato obbligatorio al ricorrere di determinate ipotesi di inadempimento, risoluzione, recesso o decadenza dal beneficio del termine o cross default. Il Gruppo è quindi esposto al rischio di dover rimborsare anticipatamente il proprio indebitamento finanziario nel caso si verifichino le suddette ipotesi; tale circostanza potrebbe determinare effetti negativi molto significativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Capogruppo e/o del Gruppo. Il verificarsi di tali circostanze è stato considerato di media probabilità di accadimento e di alta rilevanza. Si mette in evidenza che i

due principali debiti finanziari del Gruppo sono rappresentati dal finanziamento in pool per originari euro 60 milioni, avente scadenza al 30 giugno 2024, integralmente a tasso variabile, ma con copertura swap tasso fisso per il 78% del nominale ed il prestito obbligazionario per euro 30 milioni, avente scadenza al 4 ottobre 2028, a tasso fisso. Si segnala che il Gruppo, sino alla data di presentazione della presente relazione finanziaria, ha adempiuto alle obbligazioni e covenant finanziari previsti dai contratti di finanziamento e dal prestito obbligazionario; il management del Gruppo provvede a monitorare costantemente l'andamento dei parametri finanziari al fine di verificare il rispetto degli stessi.

Rischi connessi all'adeguatezza dei fondi rischi e oneri ed al contenzioso in essere, danni all'immagine ed alla reputazione

Il Gruppo è esposto al rischio di dover far fronte a esborsi derivanti da contenziosi attualmente non coperti da fondi appostati in bilancio, in caso di soccombenza nei contenziosi in essere; tale circostanza potrebbe determinare effetti significativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo correlati agli effetti sfavorevoli di tali contenziosi. Il verificarsi di tali circostanze, considerato di media probabilità di accadimento, comporterebbe un rischio avente effetti significativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Orsero. Il rischio appena descritto è considerato di media rilevanza. Alla data del 31 dicembre 2019 la società Simba ha accantonato un fondo rischi per euro 1.600 migliaia, relativamente ad un contenzioso doganale in essere in considerazione della probabilità di soccombenza dalla stessa ritenuta probabile.

Si segnala, inoltre, che indipendentemente dalla fondatezza delle pretese avanzate, l'eventuale insorgere di procedimenti giudiziari o arbitrali nei confronti del Gruppo potrebbe portare un danno all'immagine ed alla reputazione di cui Orsero gode, con possibili effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo stesso.

Il management del Gruppo monitora costantemente il sorgere e l'evolversi di eventuali contenziosi anche grazie al supporto di consulenti legali al fine di intraprendere le azioni ritenute più opportune e garanti per il Gruppo.

Rischi legali e di compliance

Rischi relativi a potenziali danni ambientali

Il Gruppo Orsero è esposto al rischio che si possano verificare eventuali guasti o rotture gravi a navi, impianti, stabilimenti e/o macchinari che potrebbero determinare, oltre ad un rallentamento delle attività del Gruppo Orsero stesso, danni a terzi, incidenti o danni ambientali. Il Gruppo Orsero, tramite uffici dedicati, continua tutte le attività necessarie al fine di garantire il rispetto dell'ambiente, l'ottimizzazione dell'utilizzo delle fonti energetiche e delle risorse naturali.

Rischi connessi alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche

Il Gruppo è esposto al rischio di incorrere nella responsabilità amministrativa degli enti prevista dal Decreto Legislativo 231 e nelle eventuali sanzioni previste da detto decreto (ovvero da eventuali applicabili analoghe normative locali) in ragione di un'eventuale valutazione di inadeguatezza del modello adottato, ai sensi del richiamato decreto, dalla Capogruppo e dalle controllate italiane e/o in ragione della mancata applicazione di un analogo modello da parte delle società estere del Gruppo. Il verificarsi di tali circostanze, considerate di bassa probabilità di accadimento, comporterebbe un rischio che potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. A partire dal 2010, il Gruppo Orsero (già Gruppo GF) ha adottato il modello organizzativo, il codice etico e nominato il comitato etico previsti dal D.Lgs. 8 giugno 2011, oltre che l'organismo di vigilanza, onde assicurare il rispetto delle prescritte condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione delle attività aziendali, a tutela della posizione ed immagine della società, delle aspettative degli azionisti e del lavoro dei dipendenti. Il modello costituisce un valido strumento di sensibilizzazione di tutti coloro che operano per conto del Gruppo Orsero, affinché tengano comportamenti corretti e lineari nell'espletamento delle proprie attività, ed un mezzo di prevenzione contro il rischio di commissione di reati. Si ricorda che il modello

231 ed il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.orserogroup.it .

Altre informazioni

Andamento del titolo

Alla data del 30 dicembre 2019 il titolo Orsero registrava una quotazione pari a 6,38 euro per azione, con una diminuzione di 12,4 punti percentuali (7,28 euro per azione, riferita al 2 gennaio 2019). La capitalizzazione di Borsa al 30 dicembre 2019 risultava pari euro 112,8 milioni (euro 140,8 milioni al 28 dicembre 2018).

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 31 dicembre 2019.

Dati azionari e borsistici Esercizio 2019
Prezzo prima quotazione (02/01/2019) 7,28
Prezzo quotazione massima 8,12
Prezzo quotazione minima 5,88
Prezzo ultima quotazione (30/12/2019) 6,38
Volume medio giornaliero (n. azioni) 8.106
N. azioni circolazione 17.682.500
Capitalizzazione 112,8 M€

Azionisti rilevanti

Si riporta di seguito l'elenco degli Azionisti che detengono una partecipazione superiore al 5% (tenuto conto della qualifica di PMI dell'Emittente ai sensi dell'art. 1, comma 1, lett. w-quater.1, del D. Lgs. n. 58/1998 e s.m.i. ("TUF")) risultanti dalle comunicazioni Consob pervenute ai sensi dell'art. 120 del TUF, nonché dalle altre informazioni a disposizione della Società.

Azionista Numero di Azioni detenute % sul capitale sociale
FIF Holding S.p.A 5.664.400 32,03%
Grupo Fernandez S.A. 1.000.000 5,66%
Praude Asset Management Ltd. 1.547.026 8,75%
Global Portfolio Investments S.L.(1) 996.500 5,64%
(1) La società dichiarante posta al v
ertice della catena di controllo è Indumenta Pueri S.L. .

Azioni proprie

Si segnala che nel periodo dal 4 all' 11 ottobre 2019 Orsero ha acquistato n. 3.250 azioni al prezzo medio ponderato di euro 6,43, per un valore complessivo di euro 20.908, nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 giugno 2018 a valere sull'autorizzazione assembleare del 20 aprile 2018. A seguito delle suddette operazioni, considerando le azioni già precedentemente in portafoglio, al 31 dicembre 2019 Orsero S.p.A. possiede direttamente n.755.637 azioni proprie, pari al 4,27% del capitale sociale, per un controvalore di euro 7.426 migliaia esposto in diretta diminuzione delle altre poste del netto come da prospetto di variazione del patrimonio al 31 dicembre 2019.

Si segnala che 500.000 azioni proprie sono al servizio del Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management implementato da Orsero, denominato "Piano di Stock Grant di Orsero S.p.A.", riservato agli amministratori con incarichi esecutivi di Orsero e ad alcuni dirigenti aventi funzioni strategicamente rilevanti nella Società e relativo al triennio 2017-2019. Tale piano prevede l'attribuzione gratuita ai beneficiari sopra descritti di azioni ordinarie Orsero in portafoglio della Società (fino ad un massimo di 500.000 azioni, già possedute dalla Società), subordinatamente al raggiungimento di obiettivi di performance determinati dal Consiglio di Amministrazione per ciascun esercizio del periodo di performance triennale del Piano. Gli obiettivi per gli esercizi 2017 e 2018 sono stati raggiunti, anche se per quest'ultimo non pienamente, comportando l'assegnazione ai soggetti sopracitati di complessive n. 320.002 azioni, la cui consegna avverrà entro e non oltre 15 giorni di borsa aperta dall'approvazione da parte dell'Assemblea di Orsero del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, per un controvalore pari ad euro 4.470 migliaia. Tale valore rappresenta il fair value alla data di assegnazione del Piano pari, in conformità all'IFRS 2, alla quotazione di borsa di euro 13,97. Si segnala che a causa del mancato raggiungimento dell'obiettivo fissato per l'esercizio 2019 non vi è stata alcuna assegnazione "Stock Grant" nel quadro del Piano di incentivazione.

Si precisa che al 31 dicembre 2019 il Gruppo non detiene direttamente né indirettamente azioni di società controllanti e che nel corso dell'esercizio non ha acquisito né alienato azioni di società controllanti.

Corporate Governance

Il Gruppo aderisce al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane edito nel marzo 2006. In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la "Relazione sulla Corporate Governance" che, oltre a fornire una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo, riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione alle singole prescrizioni del Codice di Autodisciplina nonché sull'osservanza dei conseguenti impegni. Di seguito viene fornita una descrizione sintetica delle principali componenti della Corporate Governance. Per una più analitica descrizione degli elementi costitutivi della Corporate Governance si rimanda alla lettura del documento completo relativo alla Relazione Annuale,

reperibile sul sito www.orserogroup.it , nella sezione Governance. In particolare, si rimanda al sopra citato documento per le informazioni relative al sistema di controllo interno volto alla gestione dei rischi inerenti all'informativa finanziaria ex. art 123-bis TUF.

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in carica alla data di approvazione del presente bilancio, è composto da 9 membri, ed è stato nominato dall'Assemblea ordinaria tenutasi in data 30 novembre 2016 (con efficacia dal 13 febbraio 2017, data di efficacia della fusione), successivamente integrato in data 15 settembre 2017 e rimarrà in carica sino alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019. Si segnala che, a seguito delle dimissioni del Consigliere Luca Fabio Giacometti, l'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo del 25 ottobre 2019, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha nominato Laura Soifer quale membro del Consiglio di Amministrazione, il tutto con efficacia a far data dalla data di inizio delle negoziazioni.

Collegio sindacale

Il Collegio Sindacale in carica alla data di approvazione del presente bilancio è stato nominato dall'Assemblea ordinaria tenutasi in data 30 novembre 2016 (con efficacia dal 13 febbraio 2017, data di efficacia della fusione) e rimarrà in carica sino alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019.

Comunicazione finanziaria e rapporti con gli Azionisti

Orsero S.p.A. al fine di mantenere un costante rapporto con i suoi Azionisti, con i potenziali investitori e gli analisti finanziari e aderendo alla raccomandazione Consob ha istituito la funzione dell'Investor Relator. Tale figura assicura un'informazione continua tra il Gruppo ed i mercati finanziari. Sul sito internet del Gruppo nella sezione Investor Relations sono disponibili i dati economico-finanziari, le presentazioni istituzionali, i comunicati ufficiali e gli aggiornamenti in tempo reale sul titolo.

Bilancio di sostenibilità 2019 - Dichiarazione consolidata non finanziaria redatta ai sensi del D.Lgs. 254/2016

In ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs 254/2016, il Gruppo ha integrato il reporting societario con il Bilancio di sostenibilità 2019 - Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria redatta ai sensi del D.Lgs. 254/2016. Tale documento viene messo a disposizione del pubblico sul sito internet www.orserogroup.it contestualmente alla Relazione Finanziaria Annuale 2019 di cui tale documento è da considerarsi parte integrante.

Consolidato fiscale

Quasi tutte le società controllate italiane aderiscono al sistema del "consolidato fiscale" posto in capo a Orsero, ai sensi degli artt.117 e segg. del T.U.I.R..

Forza lavoro

La Nota Illustrativa fornisce l'indicazione degli organici mediamente impiegati dal Gruppo negli anni 2018 e 2019. Nel corso dell'anno non si sono verificati casi di infortuni gravi sul lavoro del personale iscritto a libro matricola delle Società del Gruppo.

Sicurezza e tutela della salute dei lavoratori

Relativamente all'ambiente, il Gruppo adotta da sempre politiche attente agli aspetti della sicurezza e igiene alimentare, al rispetto e tutela dell'ambiente nonché della sicurezza sul lavoro. Sono prova di ciò le numerose certificazioni (quali HACCP, ISO 9001 e 14001, BRC, IFS, OHSAS 18001) vantate in ambito di Gruppo, oltre ai significativi investimenti realizzati nel recente passato per

dotare diversi stabilimenti di impianti fotovoltaici, in grado di soddisfare buona parte delle necessità energetiche dei siti operativi in questione. Si segnala che è stato raggiunto un ottimo risultato in tema di riduzione degli infortuni grazie all'attività di formazione, vigilanza e sensibilizzazione, elevando pertanto l'attenzione sull'argomento.

Attività di ricerca e sviluppo

A fronte della natura delle attività proprie del Gruppo Orsero, non si rilevano attività di ricerca di base o applicata, pur tuttavia, come già indicato nelle precedenti Relazioni il Gruppo sta proseguendo l'attività di implementazione e di ingegnerizzazione di un nuovo sistema informativo e gestionale integrato, volto a soddisfare le particolari necessità del settore distributivo e strumenti innovativi di pianificazione economico/finanziaria.

Informazioni ex. Art. 1, comma 125, della Legge 4 agosto 2017 n.124

Ai sensi dell'art. 1, comma 125, della Legge 4 agosto 2017, n. 124 e dell'art. 3-quater, comma 2, del D.L. 14 dicembre 2018 n. 135, si rende noto che alcune delle società italiane del Gruppo beneficiano di aiuti oggetto di obbligo di pubblicazione nell'ambito del Registro nazionale degli aiuti di Stato.

Art. 36 del Regolamento Mercati Consob (adottato con delibera Consob n.16191/2007 e successive modifiche)

Come riportato nella nota illustrativa il Gruppo detiene partecipazioni in alcune società ubicate in Paesi Extraeuropei ed in relazione alle prescrizioni regolamentari di cui al titolo si segnala che alla data del 31 dicembre 2019 non sussistono società che rientrino nell'applicazione delle prescrizioni regolamentari dell'art.36 del Regolamento Mercati, vale a dire un importo dell'attivo e dei ricavi superiore al 2% e 5% dell'attivo e dei ricavi consolidati e sempre che la somma di tutte le società extraeuropee nel complesso risulti inferiore al 10% dell'attivo consolidato e del 15% dei ricavi consolidati.

Art. 37 del Regolamento Mercati Consob

Si segnala che alla data del 31 dicembre 2019 FIF Holding non esercita attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'art.2497 c.c. nei confronti della Capogruppo Orsero e pertanto non si rientra nell'applicazione delle prescrizioni regolamentari dell'art.37 del Regolamento Mercati.

Attività di direzione e coordinamento

Orsero S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'articolo 2497 e seguenti del Codice Civile. La società controllante FIF Holding non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Orsero S.p.A. in quanto quest'ultima opera in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale disponendo di autonoma capacità negoziale nei rapporti con i clienti e fornitori e nella definizione delle proprie linee strategiche, organizzative e di sviluppo senza alcuna ingerenza; FIF Holding inoltre non esercita funzioni centralizzate a livello di gruppo, il Consiglio di Amministrazione di Orsero opera in autonomia e FIF svolge solo il ruolo di azionista di riferimento.

Tutte le società italiane controllate, direttamente o indirettamente, da Orsero S.p.A. hanno provveduto agli adempimenti pubblicitari previsti dall'art.2497-bis del c.c., indicando in Orsero S.p.A., il soggetto alla cui attività di direzione e coordinamento sono soggette.

Rapporti con parti correlate

Conformemente a quanto previsto dal Regolamento adottato da Consob con delibera n.17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, la Società Orsero S.p.A. ha adottato una Procedura per

le Operazioni con Parti Correlate, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 13 febbraio 2017, e disponibile sul sito internet del Gruppo https://www.orserogroup.it/governance/proceduresocietarie/. La Procedura Parti Correlate, individua i principi ai quali la Società si attiene al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate realizzate dalla Capogruppo, direttamente o per il tramite di società da essa controllate allo scopo di monitorare e tracciare le informazioni necessarie concernenti operazioni in cui amministratori e dirigenti abbiano un interesse proprio, nonché le operazioni con parti correlate al fine del loro controllo ed eventuale autorizzazione.

Le principali attività del Gruppo, regolate a prezzi di mercato, si sono sviluppate attraverso rapporti contrattuali che in particolare hanno riguardato la gestione delle partecipazioni, la regolazione dei flussi finanziari attraverso la tesoreria accentrata e finanziamenti infragruppo, la condivisione di servizi generali, amministrativi e legali, l'assistenza relativa ai servizi informatici, accordi di natura commerciale. In ambito fiscale si rimanda a quanto indicato nel paragrafo "Consolidato fiscale". Si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 non sono state attuate operazioni con parti correlate diverse da quelle che rientrano nell'andamento ordinario delle attività del Gruppo fatta eccezione per l'acquisto in finale d'anno da parte di AZ France dalla società correlata Nuova Beni Immobiliari del magazzino di Solgne, già condotto in locazione. Con tale operazione, che anticipa quella finalizzata nel mese di gennaio da parte di Fruttital in relazione ai magazzini italiani, la società francese ha acquisito il magazzino con un investimento di euro 1.980 migliaia, finanziato per euro 1.650 miglia con un mutuo ipotecario a 10 anni e per la restante parte con fonti proprie.

Con riferimento ai rapporti con le parti correlate si rimanda al dettaglio fornito nella Nota illustrativa.

Investimenti effettuati nell'esercizio

Gli investimenti del Gruppo nel periodo in attività immateriali e materiali sono stati complessivamente pari ad euro 31.280 migliaia, comprensivi di euro 5.994 migliaia per "diritti d'uso" ex IFRS 16 ed al netto dei Goodwill iscritti sulle acquisizioni Sevimpor, Fruttica e Fruttital Cagliari, per l'analisi dei quali si rimanda all'apposito capitolo nel prosieguo di questa relazione. Le tabelle seguenti illustrano i principali investimenti effettuati nell'esercizio e la loro ripartizione contabilistica ripartita per settore.

Descrizione Paese Importo M€
Fresh-cut Italia 1,8
Ampliamento magazzino Verona Italia 4,3
Magazzino Solgne Francia 2,2
Celle ed impianti Francia 3,2
Magazzino Siviglia Spagna 3,2
Dry-docking Navi Italia 3,3
Progetto ERP Italia 1,0
Totale principali investimenti 19,0

INVESTIMENTI
Valori in migliaia € Settore
"Distribuzione"
Settore
"Import&Shipping"
Settore "Servizi" Totale
Diritti di brevetto industr.le e di
utilizzaz.ne opere ingegno
197 - 118 315
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1 5 - 200 215
Immobilizzazioni in corso e acconti 833 - 2
0
853
Altre 7 - 1 8
Totale investimenti imm.ni immateriali 1.052 - 339 1.391
Terreni e Fabbricati 4.374 - 3 4.377
Piantagioni - - - -
Impianti e macchinari 10.109 3.252 - 13.361
Attrezzature indistriali e commerciali 9
0
4.053 1 4.144
Altri beni 2.668 184 435 3.287
Imm.ni in corso e acconti 4.703 - 1
6
4.719
Totale investimenti imm.ni materiali 21.944 7.490 455 29.888
Totale investimenti 22.996 7.490 794 31.280

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2019 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa fatta eccezione per gli acquisti dei magazzini ex Nuova Beni Immobiliari, formalizzati a dicembre 2019 e gennaio 2020 e l'incorporazione delle subholding GF Distribuzione e GF Porterm nella controllante Orsero S.p.A., quest'ultima operazione neutra in sede di consolidato.

Transazioni derivanti da operazioni non ricorrenti

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2019 il Gruppo ha sostenuto costi relativi ad operazioni non ricorrenti. Ai sensi della Comunicazione Consob 15519 del 28 febbraio 2005 si segnala che nella voce "Altri ricavi ed oneri" risultano iscritti euro 820 migliaia ed euro 5.395 migliaia rispettivamente di ricavi e costi di natura non ricorrente per i cui dettagli si rimanda alla Nota 26 "Altri ricavi ed oneri" ed all'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006".

Facoltà di derogare (OPT OUT) all'obbligo di pubblicare un documento informativo in ipotesi di operazioni significative

Si rammenta che il Consiglio di Amministrazione della Società in data 9 settembre 2019 ha deliberato di avvalersi della deroga prevista dagli art. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Consob n.11971/99.

Definizione di PMI

Con riferimento alla definizione di PMI, di cui all'articolo 1, comma 1, lettera w-quater. 1), del TUF, si segnala che, alla data del presente bilancio, la Società rientra in tale definizione in quanto, sulla base della verifica effettuata sul bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, la media semplice di capitalizzazioni giornaliere calcolate con riferimento al prezzo ufficiale, registrate nel corso dell'esercizio sociale annuale, come previsto dall'art.2-ter, punto 1, lett. (a) del Regolamento Emittenti, risulta essere inferiore alla soglia di Euro 500 milioni, in quanto la sopra richiamata capitalizzazione è pari a circa euro 126 milioni.

Protezione dati personali

Il Gruppo Orsero si è attivato al fine di adempiere nel miglior modo agli obblighi previsti dal Regolamento UE 679/2016, istituendo una serie di procedure volte a garantire una costante conformità alle disposizioni di legge ed una elevata riservatezza delle informazioni del cliente secondo quanto previsto dal GDPR 679/2016.

I trattamenti svolti dal Gruppo Orsero sono basati su liceità, correttezza, trasparenza, limitazione della finalità, minimizzazione dei dati, esattezza, limitazione della conservazione, integrità e riservatezza oltre al nuovo principio di responsabilizzazione introdotto dal Regolamento.

L'azienda ha messo in atto misure di sicurezza organizzative, fisiche e logiche al fine di garantire la tutela dei dati personali in ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento UE 2016/679 e del D. Lgs 2003/196.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2019

In data 14 gennaio 2020 Fruttital S.r.l. ha acquistato quattro immobili strategici dalla società correlata Nuova Beni Immobiliari S.r.l., già in uso dalla stessa Fruttital e per un corrispettivo complessivo di euro 17,0 milioni. Tale operazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Orsero S.p.A., in quanto Capogruppo, previo parere favorevole del Comitato Controllo Rischi e Parti Correlate, in conformità alla Procedura per le parti correlate di Orsero. Gli immobili oggetto dell'operazione hanno una superficie di circa 34.000 mq e sono ubicati a Milano, Verona, Roma e Molfetta (BA). Ciascuna delle quattro piattaforme logistiche è costituita da un'area di magazzino per la conservazione della merce a temperatura controllata, da area di lavorazione e confezionamento, area di ricevimento e spedizione, oltre ai relativi uffici operativi. Tali immobili erano già in uso dalla stessa Fruttital per lo svolgimento delle sue attività di distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, tramite contratto di locazione, stipulato nel 2015 e con scadenza 2035, ad un canone annuo complessivo pari a circa euro 2 milioni. L'investimento è stato finanziato per euro 15 milioni con un mutuo ipotecario decennale e per la restante parte con risorse proprie del Gruppo. L'operazione appena descritta risulta vantaggiosa dal punto di vista economico, in considerazione della possibilità del Gruppo di entrare in possesso di immobili nei quali viene svolta l'attività core business di Fruttital, e quindi di non dover più sostenere il costo di locazione degli stessi, e per i valori a cui l'operazione è stata effettuata.

Si segnala che per effetto dell'operazione, la posizione finanziaria netta del Gruppo, alla luce degli effetti del principio contabile IFRS 16, subirà una riduzione superiore ad euro 10 milioni in quanto il corrispettivo per l'acquisto degli immobili, di circa euro 17 milioni, è inferiore al valore del right of use e del corrispondente debito imputati a bilancio per l'attualizzazione dei canoni di locazione degli immobili nell'arco del periodo sopra indicato, pari a circa euro 27,5 milioni.

Effetti epidemia da Coronavirus

Il management del Gruppo monitora con attenzione l'evolversi della situazione, senza notare per il momento effetti degni di nota. che non siano compensati da crescite dei prezzi unitari di vendita. A livello generale si segnala un incremento delle vendite al canale GDO che compensa un fisiologico calo delle vendite verso i canali "tradizionali" che risultano indirettamente quelli maggiormente colpiti dai nuovi Decreti in quanto hanno come sbocco al consumo anche la ristorazione Ho.Re.Ca. Non si può escludere tuttavia che se la situazione dovesse prolungarsi nel tempo in maniera importante, e nuove e più stringenti limitazioni dovessero essere introdotte a livello italiano ed Europeo con riferimento alla logistica e alla circolazione delle merci, si potrebbero ingenerare impatti sulla situazione economica e finanziaria che al momento non possono essere quantificati. Il management nell'ambito dell'attività di continuo monitoraggio che svolge, comunicherà prontamente al mercato ogni eventuale variazione negativa del quadro complessivo in cui l'azienda opera e, se possibile, effettuerà stime sugli impatti potenziali del Covid-19.

Procedimento nei confronti del Vicepresidente e Amministratore Delegato

Con riferimento a quanto indicato nel Prospetto Informativo del 19 dicembre 2019, Orsero S.p.A. comunica di essere stata informata dalla dott.ssa Raffaella Orsero, Vicepresidente e Amministratore delegato della Società, che in data 19 febbraio 2020 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere nei suoi confronti, nonché degli altri soggetti imputati, per la presunta appropriazione indebita contestata nella richiesta di rinvio a giudizio. Quanto alle altre ipotesi di reato oggetto di contestazione, il Giudice ha accolto l'istanza presentata dalla dott.ssa Orsero e sulla quale il PM ha espresso il proprio consenso, pronunciando sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti (c.d. "patteggiamento") a due anni di reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale. La dott.ssa Orsero ha ribadito che "l'istanza di applicazione della pena non costituisce in astratto – né intende in concreto costituire nel caso di specie – ammissione di colpevolezza, così come la relativa sentenza non costituisce accertamento del fatto contestato, si tratta di una scelta processuale dettata dall'opportunità di chiudere questa vicenda".

Evoluzione prevedibile della gestione del Gruppo Orsero

Il Gruppo Orsero ha realizzato nell'ultimo triennio una strategia di focalizzazione sul proprio corebusiness; tale strategia e le attività ed operazioni attuate in coerenza alla stessa hanno posto le basi per una potenziale crescita ed espansione del Gruppo in un settore caratterizzato da fenomeni di concentrazione nei principali mercati di riferimento. Il forte posizionamento competitivo ed una struttura finanziaria solida e adeguata al business hanno reso possibili le acquisizioni effettuate nell'ultimo triennio, e permettono di poter valutare possibili acquisizioni in aree (frutta lavorata, frutta secca, erbe aromatiche, frutti rossi, ….) nelle quali il Gruppo intende crescere nel breve-medio termine, rimanendo ovviamente molto attenti a che il prezzo richiesto dai venditori di potenziali società target sia corretto ed adeguato al profilo di rischio di tali attività. Nell'immediato periodo avanti a noi, pur rimanendo attenti a cogliere possibili opportunità di crescita per via di nuove acquisizioni, si prevede di continuare a focalizzare l'attenzione sul raggiungimento di sinergie operative e di un sempre miglior efficientamento della struttura al fine di accrescere ulteriormente la solidità ed il valore dell'azienda.

Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 di Orsero S.p.A. – Proposta di deliberazione

Signori Azionisti,

a conclusione del Vostro esame sul bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, Vi proponiamo:

  • 1) di approvare il bilancio annuale al 31 dicembre 2019 di Orsero S.p.A.;
  • 2) di destinare l'utile dell'esercizio 2019 pari ad euro 1.496.197 nel modo seguente:
  • a riserva legale euro 74.810;
  • di assegnare agli Azionisti sottoforma di dividendo in natura un numero massimo di 250.000 azioni proprie in misura di 1 azione ogni 69 azioni possedute e nel limite massimo di valore di euro 1.334.650;
  • a riserva la differenza.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Dott. Paolo Prudenziati

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale – finanziaria consolidata (1) (2) (3)

Valori in migliaia € NOTE 31/12/2019 31/12/2018
ATTIVITA'
Goodwill 1 46.828 32.975
Altre immobilizzazioni immateriali 2 5.145 5.057
Immobilizzazioni materiali 3 181.722 103.145
Partecipazioni 4 8.117 8.919
Attività immobilizzate diverse 5 5.401 6.080
Crediti per imposte anticipate 6 9.122 9.277
ATTIVITA' NON CORRENTI 256.336 165.453
Magazzino 7 36.634 35.838
Crediti commerciali 8 121.439 109.360
Crediti fiscali 9 16.971 17.210
Crediti ed altre attività correnti 10 11.066 9.014
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 56.562 76.285
ATTIVITA' CORRENTI 242.672 247.706
Attività destinate alla vendita - -
TOTALE ATTIVITA' 499.008 413.160
Capitale sociale 69.163 69.163
Riserve 79.036 72.567
Risultato del periodo 2.022 7.974
Patrimonio Netto di Gruppo 12 150.221 149.704
Patrimonio Netto di Terzi 13 710 475
PATRIMONIO NETTO 150.931 150.178
PASSIVITA'
Debiti finanziari 14 131.583 82.984
Altre passività non correnti 15 349 482
Fondo imposte differite 16 5.216 5.451
Fondi rischi ed oneri 17 4.345 2.697
Benefici ai dipendenti 18 9.422 8.559
PASSIVITA' NON CORRENTI 150.915 100.173
Debiti finanziari 14 51.897 29.387
Debiti commerciali 19 127.523 112.751
Debiti fiscali e contributivi 20 6.400 7.316
Debiti altri correnti 21 11.343 13.354
PASSIVITA' CORRENTI 197.162 162.808
Passività destinate alla vendita - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 499.008 413.160

(1) le note di commento alle singole voci sono parte integrante del presente Bilancio Consolidato.

(2) il Gruppo ha adottato l'IFRS 16 per la prima volta in data 1° gennaio 2019 avvalendosi della facoltà di utilizzare il metodo retroattivo modificato, senza effettuare quindi il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Per maggiori dettagli si veda il paragrafo Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2019.

(3) ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sono forniti nelle note esplicative al Bilancio Consolidato e nell'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/20"

Conto economico consolidato (1) (2) (3)

Valori in migliaia € NOTE Esercizio 2019 Esercizio 2018
Ricavi 22-23 1.005.718 952.756
Costo del venduto 24 ( 927.927) ( 874.801)
Margine Lordo 77.792 77.956
Spese generali ed amministrative 25 ( 67.693) ( 67.016)
Altri ricavi ed oneri 26 ( 1.720) 412
Risultato operativo (EBIT) 8.378 11.352
Proventi finanziari 27 264 186
Oneri finanziari e differenze cambio 27 ( 4.888) ( 2.647)
Risultato patrimoniale/finanziario 28 959 1.163
Risultato società partecipate ad equity 28 751 1.187
Risultato ante imposte 5.465 11.241
Imposte 29 ( 3.201) ( 3.239)
Risultato di periodo da attività continuativa 2.264 8.002
Risultato "Discontinued Operations" - -
Risultato del periodo 2.264 8.002
di competenza di Terzi 242 29
di competenza del Gruppo 2.022 7.974
Utile per azione "base" in euro 31 0,119 0,470
Utile per azione "Fully Diluted" in euro 31 0,117 0,462

(1) le note di commento alle singole voci sono parte integrante del presente Bilancio Consolidato.

(2) il Gruppo ha adottato l'IFRS 16 per la prima volta in data 1° gennaio 2019 avvalendosi della facoltà di utilizzare i l metodo retroattivo modificato, senza effettuare quindi il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Per maggiori dettagli si veda il paragrafo Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2019.

(3) ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate e gli effetti di proventi e oneri non ricorrenti sono forniti nelle note esplicative al Bilancio Consolidato e nell'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Conto economico complessivo consolidato

Valori in migliaia € NOTE Esercizio 2019 Esercizio 2018
Risultato del periodo 2.264 8.002
Utili/(Perdite) complessive che non saranno
successivamente riclassificati nel Risultato dell'esercizio 18
( 441) 151
Utili/(Perdite) complessive che saranno
successivamente riclassificati nel Risultato dell'esercizio 14
930 ( 1.340)
Risultato del periodo al netto delle imposte 2.754 6.813
di competenza di Terzi
di competenza del Gruppo
242
2.511
29
6.785

Come anticipato all'inizio della Relazione sulla gestione, mentre il confronto a livello gestionale è fatto anche con riferimento ai dati "Pro-forma senza effetto IFRS 16" del 31 dicembre 2019, in questa sezione relativa alla nota illustrativa di bilancio, il confronto è fatto con riferimento ai dati "reported" del bilancio al 31 dicembre 2019 verso il 31 dicembre 2018.

Rendiconto finanziario consolidato (1) (2) (3)

Valori in migliaia € Note Esercizio
2019
Esercizio
2018
A. Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo indiretto)
Utile (perdita) del periodo 2.264 8.002
Imposte sul reddito 29 3.201 3.239
Interessi passiv
i/ interessi attiv
i
27 4.623 2.461
1. Utile (perdita) del periodo prima d'imposte sul reddito, interessi, dividendi 10.088 13.702
e plus/minusvalenze da cessione
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel
capitale circolante netto
Accantonamenti ai fondi
Ammortamenti delle immobilizzazioni
24-25
24-25
2.046
23.707
1.706
13.673
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del CCN 35.842 29.081
Variazioni del capitale circolante netto
Decremento/(incremento) delle rimanenze
7 ( 570) ( 2.340)
Decremento/(incremento) dei crediti v
s clienti
8 ( 9.244) 1.833
Incremento/(decremento) dei debiti v
erso fornitori
19 9.562 9.356
Decremento/(incremento) altre v
ariazioni del CCN
9-10-15-16-17-18-20-21 ( 2.297) ( 378)
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del CCN 33.292 37.551
Altre rettifiche per elementi non monetari
Interessi incassati/(pagati) 27 ( 4.623) ( 2.461)
(Imposte sul reddito pagate) 29 ( 3.201) ( 3.239)
4. Flusso finanziario dopo le altre rettifiche 25.468 31.851
Flusso finanziario della gestione reddituale (A) 25.468 31.851
B. Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento
Immobilizzazioni materiali
(Inv
estimenti)
3 ( 34.883) ( 14.957)
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
3 5.442 491
Immobilizzazioni immateriali
(Inv
estimenti)
1-2 ( 15.244) ( 1.962)
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
1-2 131 3.631
Immobilizzazioni finanziarie
(Inv
estimenti)
4 ( 751) ( 4.604)
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
4 1.561 203
Attiv
ità finanziarie non immobilizzate
(Inv
estimenti)
5-6 - -
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
5-6 884 ( 6.085)
(Acq.ne)/cessione società controllate al netto delle disponibilità liquide* 726 794
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B) ( 42.134) ( 22.489)
C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Mezzi di terzi
Incremento (decremento) debiti finanziari 14 9.885 ( 6.996)
Accensione finanziamenti 14 20.630 91.992
Rimborso finanziamenti 14 ( 32.059) ( 96.396)
Mezzi propri
Aumento di capitale a pagamento ed altre v
ariazioni in
aumento/diminuzione di mezzi propri 12-13 604 763
Cessione (acquisto) di azioni proprie 12-13 ( 20) ( 297)
Div
idendi (e acconti su div
idendi) pagati
28 ( 2.096) ( 2.036)
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C) ( 3.056) ( 12.971)
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A ±
B ± C)
( 19.722) ( 3.608)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1° gennaio 19-18 11 76.285 79.893
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 19-18 11 56.562 76.285
(1) le note di commento alle singole voci sono parte integrante del presente Bilancio Consolidato.
(2) il Gruppo ha adottato l'IFRS 16 per la prima volta in data 1° gennaio 2019 avvalendosi della facoltà di utilizzare il metodo
retroattivo modificato, senza effettuare quindi il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Per maggiori
dettagli si veda il paragrafo Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2019.
(3) ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate e gli effetti di proventi e
oneri non ricorrenti sono forniti nelle note esplicative al Bilancio Consolidato e nell'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in
base alla delibera Consob 15519/2006"
* I dati relativi all'Acquisizione/cessione società controllate al netto delle disponibilità liquide possono trovare evidenza
all'interno del paragrafo "Variazioni dell'area di consolidamento intervenute nel corso dell'esercizio e successivamente"

Capitale Azioni Riserva costi Riserva Riserva rimisurazione
Riserva da
Riserva Cash Riserva relativa
al piano di
Utile/ Totale Totale
Valori in migliaia € - NOTA 12-13 Sociale* Proprie* partecipazioni*
acquisizione
Legale Sovrapprezzo
Azioni
Altre Riserve Riserva di conversione benefici
piani a
Hedging
Flow
incentivazione a (perdite)
a nuovo
Risultato Patrimonio
Netto
netto di Terzi
patrimonio
31 dicembre 2017 69.163 ( 7.108) ( 153) - 80.556 12.444 ( 1.610) ( 586) ( 66) m/l termine
2.328
( 25.115) 12.809 142.662 1.084
Attribuzione riserv e - - - 119 - 230 - - - - 10.423 ( 10.772) - -
Aumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Copertura perdite - - - - ( 1.195) - - - - 1.195 - - -
Div idendi - - - - - - - - - - - ( 2.036) ( 2.036) -
Effetto IAS 19 - - - - - - - 120 - - - - 120 -
Effetto Riserv a deriv ato su bunker - - - - - - - - ( 1.061) - - - ( 1.061) -
Effetto Riserv a deriv ato su tassi - - - - - - - - ( 214) - - - ( 214) -
Acquisto azioni proprie - ( 297) - - - - - - - - - - ( 297) -
Piano di incentiv azione a medio-lungo termine - - - - - - - - - 2.142 - - 2.142 -
Effetto perimetro - - - - - - - - - - - - - ( 667)
Altre v ariazioni - - - - - ( 55) ( 18) - - - 486 - 413 29
Risultato dell'esercizio - - - - - - - - - - - 7.974 7.974 29
31 dicembre 2018 69.163 ( 7.405) ( 153) 119 80.556 11.424 ( 1.628) ( 465) ( 1.340) 4.470 ( 13.011) 7.974 149.704 475
Valori in migliaia € - NOTA 12-13 Capitale
Sociale**
Proprie**
Azioni
partecipazioni**
acquisizione
Riserva costi
Riserva
Legale
Sovrapprezzo
Riserva
Azioni
Altre Riserve conversione
Riserva di
rimisurazione
Riserva da
piani a
Riserva Cash
Hedging
Flow
incentivazione a
Riserva relativa
al piano di
(perdite)
a nuovo
Utile/
Risultato Patrimonio
Totale
Netto
netto di Terzi
patrimonio
Totale
31 dicembre 2018 69.163 ( 7.405) ( 153) 119 80.556 11.424 ( 1.628) benefici
( 465)
( 1.340) m/l termine
4.470
( 13.011) 7.974 149.704 475
Attribuzione riserv e - - - 202 - 1.808 - - - - 3.932 ( 5.942) - -
Aumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Copertura perdite - - - - - - - - - - - - -
Div idendi - - - - - - - - - - - ( 2.032) ( 2.032) -
Effetto IAS 19 - - - - - - - ( 436) - - - - ( 436) -
Effetto Riserv a deriv ato su bunker - - - - - - - - 1.013 - - - 1.013 -
Effetto Riserv a deriv ato su tassi - - - - - - - - ( 83) - - - ( 83) -
Acquisto azioni proprie - ( 21) - - - - - - - - - - ( 21) -
Piano di incentiv azione a medio-lungo termine - - - - - - - - - - - - - -
Effetto perimetro - - - - - - - - - - - - - -
Altre v ariazioni - - - - - ( 18.276) 286 - - - 17.990 - - ( 7)
Risultato dell'esercizio - - - - - - - - - - 54 2.022 2.076 242
31 dicembre 2019 69.163 ( 7.426) ( 153) 321 80.556 ( 5.044) ( 1.342) ( 901) ( 410) 4.470 8.965 2.022 150.221 710
(*) Espressione del capitale sociale in conformità di quanto indicato nello IAS 32 al netto di azioni proprie per €/000 7.405 e costi acquisto partecipazioni per €/000 153
(**) Espressione del capitale sociale in conformità di quanto indicato nello IAS 32 al netto di azioni proprie per €/000 7.426 e costi acquisto partecipazioni per €/000 153
(1) le note di commento alle singole v oci sono parte integrante del presente Bilancio Consolidato.
(2) il Gruppo ha adottato l'IFRS 16 per la prima v olta in data 1° gennaio 2019 av v alendosi della facoltà di utilizzare il metodo retroattiv o modificato, senza effettuare quindi il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto.
Per maggiori dettagli si v eda il paragrafo Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2019.

Prospetto di variazione del patrimonio netto consolidato (1) (2) (3)

(3) ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sono forniti nelle note esplicativ e al Bilancio Consolidato e nell'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006".

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81 ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni

    1. I sottoscritti Matteo Colombini, Amministratore Delegato, e Giacomo Ricca, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, di Gruppo Orsero, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art.154-bis, commi 3 e 4 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
    2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2019.
    1. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 Il bilancio consolidato:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n.1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 3.2 La relazione sulla gestione, predisposta in formato unico per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono sottoposti.

Milano, 11 marzo 2019

Matteo Colombini Giacomo Ricca Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto

Note illustrative al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019

Informazioni generali

Orsero S.p.A. (la "Capogruppo" o la "Società") ed insieme alle società da essa controllate ("Gruppo" o "Gruppo Orsero") è una società con azioni quotate al Mercato Telematico Azionario (MTA), Segmento STAR dal 23 dicembre 2019.

Orsero S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana. La sede della Capogruppo e, quindi, del Gruppo è via Fantoli 6, Milano, Italia.

Il Gruppo Orsero vanta una presenza consolidata, sia direttamente che indirettamente tramite le proprie controllate e/o collegate in Europa, Messico ed America Latina, ma principalmente opera in Europa.

Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale della Società, pari ad euro 69.163.340,00 suddiviso in n.17.682.500 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale.

Si segnala che le azioni ordinarie Orsero S.p.A. (già Glenalta Food S.p.A.) sono state ammesse alle negoziazioni su AIM Italia, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., con Avviso di Borsa Italiana S.p.A. del 6 novembre 2015. In data 10 novembre 2015 hanno avuto inizio le negoziazioni. In data 13 febbraio 2017, con l'efficacia della fusione tra Glenalta Food S.p.A. e GF Group S.p.A., è avvenuto il cambio di denominazione degli strumenti finanziari da Glenalta Food S.p.A. a Orsero S.p.A.. In data 16 dicembre 2019, con avviso n. 8617, Borsa Italiana ha disposto l'ammissione alla quotazione nel Mercato Telematico Azionario (MTA) delle azioni ordinarie Orsero. In data 19 dicembre 2019, Borsa Italiana ha disposto l'avvio delle negoziazioni delle azioni ordinarie Orsero sul MTA, segmento STAR a partire dal 23 dicembre 2019.

L'attività del Gruppo è incentrata sull'importazione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli, individuando tre business units: Distribuzione, Import & Shipping e Servizi.

Forma e contenuto del bilancio consolidato e altre informazioni di carattere generale

Dichiarazione di conformità agli IFRS e criteri di redazione

Il presente Bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2019, redatto sul presupposto della continuità aziendale della Capogruppo e delle imprese controllate, è stato predisposto ai sensi degli art. 2 e 3 del Decreto Legislativo n.38 del 28/02/2005 ed in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) 1606/2002 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel luglio 2002 ed in vigore alla data di bilancio, nonché ai precedenti International Accounting Standard (IAS). Nel prosieguo del Bilancio Consolidato, per semplicità, l'insieme di tutti i principi e delle interpretazioni è definito "IFRS".

Nel predisporre il presente documento si è tenuto conto delle disposizioni dell'art. 9 del Decreto Legislativo n.38 del 28/02/2005, delle disposizioni del codice civile, delle Delibere Consob n.15519 ("Disposizioni in materia di schemi di bilancio da emanare in attuazione dell'art. 9, comma 3, del Decreto Legislativo n. 38 del 28/02/2005") e n. 15520 ("Modificazioni ed integrazioni al regolamento recante norme di attuazione del Decreto Legislativo n. 58/1998") entrambe del 27 luglio 2006, nonché della comunicazione Consob N.DEM/6064293 del 28 luglio 2006 ("Informativa societaria degli emittenti quotati e degli emittenti aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'art. 116 del TUF") e dall'art. 78 del Regolamento Emittenti. Si precisa che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari della situazione patrimoniale-finanziaria, del conto economico e del rendiconto finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate e degli effetti degli oneri e

proventi non ricorrenti al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

Il bilancio consolidato del Gruppo è presentato in euro, valuta funzionale nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente e gli importi indicati nei prospetti contabili consolidati e nelle note illustrative sono espressi in migliaia di euro. Il presente bilancio consolidato viene comparato con il bilancio consolidato dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri ad eccezione di quanto descritto nel paragrafo "Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati a partire dal 1° gennaio 2019". Si precisa, infatti, che i principi contabili applicati sono conformi a quelli adottati per la redazione secondo gli IFRS della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre 2018, nonché per il conto economico 2018. Per quanto riguarda la comparabilità dei dati si segnala che nell'esercizio 2019 sono state consolidate integralmente le seguenti società:

  • Sevimpor S.A. a partire dal 1° gennaio 2019;
  • Gruppo Fruttica a partire dal 1° aprile 2019 e
  • Fruttital Cagliari a partire dal 1° luglio 2019.

Si segnala, inoltre che nell'esercizio 2019 è stata deconsolidata, in quanto ceduta, Vado Container Services S.r.l..

Il Bilancio consolidato è stato redatto secondo il principio generale del costo storico, ad eccezione delle attività finanziarie, degli strumenti derivati e delle rimanenze di magazzino costituite da frutti in corso di maturazione sulla pianta che sono valutati al fair value. Si segnala, inoltre, che la redazione del bilancio consolidato da parte degli amministratori in continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1 è legata al forte posizionamento competitivo, all'elevata redditività ed alla solidità della struttura patrimoniale e finanziaria raggiunta.

Si segnala che gli IFRS sono stati applicati coerentemente con le indicazioni fornite nel "Framework" for the preparation and presentation of financial statements" e non si sono verificate criticità che abbiano richiesto il ricorso a deroghe ai sensi dello IAS 1, paragrafo 19.

Le attività e passività sono esposte separatamente e senza effettuare compensazioni.

Il Consiglio di Amministrazione del 11 marzo 2020 della società Capogruppo ha approvato il progetto di bilancio separato ed il consolidato di Orsero S.p.A. ed ha autorizzato la pubblicazione. Per la redazione del bilancio consolidato sono stati utilizzati i bilanci al 31 dicembre 2019 della Capogruppo Orsero S.p.A. e delle società controllate, collegate e joint venture ricomprese nell'area di consolidamento, più avanti dettagliata ed approvati dai rispettivi Consigli e/o Organi Direttivi.

Il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019 è stato sottoposto a revisione contabile da parte della società KPMG S.p.A..

Contenuto e forma del bilancio consolidato

Il Bilancio consolidato è costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle presenti note illustrative, applicando quanto previsto dallo IAS 1 "Presentazione del bilancio".

Il Gruppo ha adottato i seguenti schemi di bilancio consolidato:

  • prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata che prevede la suddivisione in attività, passività e patrimonio netto nonché la distinzione delle attività e delle passività in correnti e non correnti;
  • prospetto di conto economico i cui costi sono presentati utilizzando la classificazione per "destinazione", struttura ritenuta più rappresentativa rispetto alla presentazione per natura;
  • conto economico consolidato complessivo, che espone le voci di ricavo e costo che non sono rilevate nell'utile (perdita) del periodo come richiesto o consentito dai principi IFRS;
  • rendiconto finanziario consolidato presentato utilizzando il "metodo indiretto";

prospetto di variazione del patrimonio netto che espone tutti i movimenti avvenuti nel corso dell'esercizio in esame.

La scelta di tali prospetti permette di rappresentare in modo veritiero, corretto, attendibile e maggiormente significativo la situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione.

Si ricorda, inoltre che la Consob con la Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 ha richiesto che nei prospetti contabili di bilancio vengano evidenziate, qualora di importo significativo, sottovoci aggiuntive a quelle già specificatamente richieste dallo IAS 1 e negli altri principi internazionali al fine di evidenziare distintamente dalle voci di riferimento l'ammontare delle posizioni e delle transazioni con parti correlate, nonché relativamente al conto economico, i componenti positivi o negativi di reddito derivanti da operazioni non ricorrenti o inusuali. Tali informazioni richieste sono state inserite all'interno delle Note 26 e 34 e nell'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in base alla Delibera 15519/2006".

Principi di consolidamento ed area di consolidamento

Il presente bilancio consolidato comprende, oltre al bilancio della Capogruppo, il consolidamento integrale dei bilanci delle Società sulle quali la stessa esercita il controllo direttamente o indirettamente. All'interno del Gruppo vi sono, inoltre, partecipazioni in società collegate ed in altre imprese, tutte iscritte nelle attività non correnti. Tali partecipazioni sono iscritte o con il metodo del patrimonio netto ovvero al costo di acquisto/sottoscrizione, comprensivo degli eventuali costi accessori.

Società controllate e criteri di consolidamento

Le società controllate vengono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente ottenuto dal Gruppo e cessano di essere consolidate dalla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo. Il controllo sulle società controllate sussiste, come definito dal principio IFRS 10, quando la Capogruppo è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le stesse e allo stesso tempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità; ciò si traduce soprattutto nel disporre della maggioranza dei voti esercitabili ed ottenendo un'influenza dominante nell'assemblea ordinaria. L'esistenza del controllo è verificata ogni volta che fatti e/o circostanze indichino una variazione in uno dei suddetti elementi qualificanti il controllo. Le situazioni contabili oggetto di consolidamento sono redatte al 31 dicembre, ovvero alla data di riferimento della situazione contabile consolidata, e sono generalmente quelle appositamente predisposte ed approvate dai Consigli di Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificate, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili della Capogruppo e renderle coerenti con i principi contabili internazionali IAS/IFRS.

Vengono escluse dal consolidamento con il metodo integrale le controllate inattive, quelle per le quali il consolidamento, per specifica dinamica delle stesse non produce effetti rilevanti e quelle costituenti immobilizzazioni poco significative, sia sotto il profilo dell'investimento che dei relativi valori patrimoniali ed economici. Queste imprese sono valutate con i criteri applicati per le partecipazioni in altre imprese.

Le partecipazioni in imprese controllate sono state dettagliate nel paragrafo "Elenco delle Società consolidate integralmente" ed "Elenco delle altre società" mentre le eventuali variazioni delle quote partecipative sono state illustrate nel paragrafo "Variazioni dell'area di consolidamento intervenute nel corso dell'esercizio e successivamente".

Il metodo di consolidamento utilizzato è quello integrale. I criteri adottati per il consolidamento integrale sono di seguito esposti.

Le attività e le passività, gli oneri e proventi delle entità consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai terzi, ove applicabile la quota di patrimonio netto e del risultato netto dell'esercizio di loro spettanza; tali quote sono evidenziate separatamente nell'ambito del

patrimonio netto (in "Patrimonio netto di terzi") e del conto economico ("utile/(perdita) di competenza di terzi"). Il valore contabile delle partecipazioni detenute dalla controllante e/o dalle altre società del Gruppo viene eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle Società partecipate, assumendone ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il valore corrente alla data di acquisizione del controllo. L'eventuale differenza positiva tra il valore di carico delle partecipazioni consolidate ed il corrispondente patrimonio netto contabile, rettificato per tener conto del valore corrente alla data di acquisizione delle attività e delle passività, viene attribuita alla voce dell'attivo "Goodwill (avviamento)", qualora invece detta differenza sia negativa essa viene rilevata a conto economico, come previsto dall'IFRS 3. La differenza residua viene rilevata in modo che il bilancio consolidato presenti:

  • il Capitale sociale, la Riserva legale ed il Sovrapprezzo azioni, ove esistente, della Capogruppo;
  • le altre Riserve specifiche (i.e. Riserva di conversione, Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, ecc..) sempre a livello di bilancio consolidato;
  • gli utili e/o perdite a nuovo, rappresentanti le riserve di utili e perdite indivise delle società partecipate, modificate ove del caso, per riflettere le rettifiche di consolidamento.

Gli utili o perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a patrimonio netto di Gruppo come transazioni con gli azionisti per l'ammontare corrispondente alla differenza tra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione del patrimonio netto consolidato ceduta. Nel caso in cui la cessione determini la perdita di controllo e quindi il deconsolidamento della partecipazione, la differenza tra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione del patrimonio netto consolidato ceduta è rilevata come utile o perdita a conto economico. In quest'ultimo caso occorre, inoltre, rimisurare l'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value che rappresenterà il nuovo valore di iscrizione della partecipazione.

Le transazioni ed i saldi infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati verso terzi derivanti da rapporti intrattenuti con società del Gruppo, sono eliminati al netto del relativo effetto fiscale se significativo. Le perdite non realizzate non sono eliminate, qualora la transazione fornisca evidenza di una riduzione di valore dell'attività trasferita. Si segnala, pertanto, che con la procedura di consolidamento sono eliminati i rapporti di credito e di debito esistenti alla data di chiusura del bilancio fra le società consolidate, i proventi ed oneri derivanti dalle operazioni effettuate tra le società del Gruppo consolidate con il metodo integrale; vengono stornati i dividendi ricevuti da società consolidate con i metodi integrale e le svalutazioni di partecipazioni contabilizzate nei bilanci di periodo. Nell'ambito delle elisioni dei saldi infragruppo sopra descritti, rientrano anche eventuali addebiti o accrediti delle società controllate consolidate italiane nei confronti della società Capogruppo per quanto riguarda l'Imposta sul Reddito delle Società (Ires). Si sottolinea che la Capogruppo, congiuntamente a quasi tutte le società controllate italiane, ha aderito al regime di tassazione di Gruppo ai sensi degli artt. 117 e segg. del T.U.I.R..

Il Bilancio Consolidato di Orsero è redatto in euro, in quanto rappresenta la valuta funzionale della Capogruppo Orsero e di tutte le società incluse nell'area di consolidamento, fatta eccezione per:

  • la società argentina Rost Fruit S.A.;
  • le società costaricensi Simbarica S.r.l. e Orsero Costa Rica S.r.l.;
  • la società colombiana Simbacol S.A.S.;
  • la società cilena Hermanos Fernández Chile S.A.
  • le società messicane Comercializadora de Frutas Acapulco S.A.C.V. e Productores Aguacate Jalisco S.A.C.V..

I bilanci individuali di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). La conversione delle poste di stato patrimoniale dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro è effettuata applicando i cambi correnti a fine esercizio. Le poste di conto economico sono invece convertite ai cambi medi dell'esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti ed il medesimo convertito ai cambi storici, sono imputate

seguente tabella:
in euro dei bilanci delle società controllate estere, predisposti in valuta locale, sono riportati nella
alla voce di patrimonio netto "Riserva di conversione". I tassi di cambio utilizzati per la conversione
31/12/2019 Anno 2019 31/12/2018 Anno 2018
Peso Argentina 67,2750 53,8230 43,1590 32,9090
Colon Costa Rica 642,012 657,624 694,775 681,444
Peso Colombia 3.688,66 3.674,52 3.721,81 3.486,74
Peso Messico 21,2200 21,5570 22,4920 22,7050
Peso Cileno 844,860 786,890 794,370 756,940

Società a controllo congiunto (joint venture), collegate ed altre imprese

Le partecipazioni in imprese a controllo congiunto rappresentano imprese sulle cui attività il Gruppo ha un controllo congiunto così come definito dall'IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle società a controllo congiunto, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia il controllo congiunto fino al momento in cui lo stesso cessa di esistere.

Le società collegate sono quelle sulle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% ed il 50%. Le società collegate, nelle quali Orsero esercita un'influenza notevole, oppure le imprese nelle quali esercita il controllo congiunto sulle politiche finanziarie e operative, sono state valutate con il metodo del patrimonio netto e sono inizialmente valutate al costo. Gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono inseriti nel bilancio consolidato dalla data in cui l'influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. I criteri adottati per l'applicazione del metodo del patrimonio netto sono di seguito descritti.

Il valore contabile delle società collegate e/o a controllo congiunto è allineato al patrimonio netto della società, rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione degli IFRS e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale Goodwill, individuati al momento dell'acquisizione, seguendo un processo analogo a quello utilizzato per le acquisizioni di partecipazioni di controllo. Qualora l'eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite della joint venture ecceda il valore contabile della partecipazione in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata, ad eccezione e nella misura in cui il Gruppo abbia l'obbligo di risponderne a causa di obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata; in tale caso verrà rilevato un apposito fondo.

Gli utili o le perdite non realizzati, generati su operazioni poste in essere tra le società del Gruppo e la partecipata valutata con il metodo del patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa, fatta eccezione per le perdite, nel caso in cui le stesse siano rappresentative di riduzione di valore dell'attività sottostante; ed i dividendi sono eliminati per intero.

In presenza di obiettive perdite di valore, la recuperabilità è verificata, confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile determinato adottando i criteri di Riduzione di valore delle immobilizzazioni materiali ed immateriali. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, il valore delle partecipazioni è ripristinato nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico.

La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita di controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta, dell'effetto della rimisurazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value e degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti dell'utile complessivo relativi alla partecipata per i quali sia prevista la riclassifica a conto economico.

Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione

e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

Per i bilanci delle società valutate secondo il metodo del patrimonio netto espressi in moneta diversa dalla moneta di rappresentazione (euro) è stato applicato alle singole poste della Situazione patrimoniale-finanziaria il cambio a fine esercizio. Le differenze cambio originate dalla conversione delle voci del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine esercizio, rispetto a quelli in vigore alla fine dell'esercizio precedente, vengono imputate direttamente al patrimonio netto consolidato.

Il valore della partecipazione è soggetto ad "impairment test".

Le partecipazioni in imprese collegate ed in joint venture sono state dettagliate nel paragrafo "Elenco delle Società valutate con il metodo del patrimonio netto" ed "Elenco delle altre Società". mentre le eventuali variazioni delle quote partecipative sono state illustrate nel paragrafo "Variazioni dell'area di consolidamento intervenute nel corso dell'esercizio e successivamente". Vengono escluse dal consolidamento con il metodo del patrimonio netto le controllate inattive, quelle per le quali il consolidamento per specifica dinamica delle stesse non produce effetti rilevanti e quelle costituenti immobilizzazioni poco significative, sia sotto il profilo dell'investimento che dei relativi valori patrimoniali ed economici. Queste imprese sono valutate con i criteri applicati per le partecipazioni in altre imprese.

Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle collegate di trasferire fondi alla partecipante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi finanziamenti o anticipazioni.

Vi è infine una categoria residuale, "partecipazioni in altre imprese" in cui vi rientrano le società per le quali il Gruppo detiene quote pari od inferiori al 20% del capitale, o sulle quali non viene esercitata un'influenza notevole. Le partecipazioni, di valore non materiale, appena descritte sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione ritenuto rappresentativo del relativo fair value che viene ridotto per eventuali perdite di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Informativa su partecipazioni in altre imprese

Il bilancio consolidato deve essere redatto in conformità all'IFRS 12, "informativa su partecipazione in altre imprese" che include tutte le disposizioni in materia di informativa in precedenza incluse nello IAS 27 relativo al Bilancio consolidato, nonché tutte le disposizioni di informativa dello IAS 31 e dello IAS 28 relativa alle partecipazioni di una società in società controllate, congiuntamente controllate, collegate e in veicoli strutturati e prevede inoltre nuove casistiche di informativa. La finalità del principio è di richiedere ad un'entità di indicare le informazioni che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e i rischi derivanti dalle sue partecipazioni in altre entità e gli effetti di tali partecipazioni sulla Situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento è specificatamente dettagliata e corredata delle ulteriori informazioni come richieste dalla normativa, in particolare IFRS 10 e 12 e gli art. 38 e 39 del D.Lgs 127/91, nella presente nota illustrativa. Vengono di seguito riportati gli elenchi delle società consolidate con il metodo integrale, in quanto controllate direttamente o indirettamente, di quelle valutate con il metodo del patrimonio netto e di quelle valutate al costo.

*** Società facenti parte del consolidato di Fruttica; indicati i dati dei singoli bilanci in conformità ai principi contabili internazionali

Denominazione Sede legale Principale attività quota % posseduta dal Gruppo Capitale
Sociale
Risultato * Valuta
AZ France S.A.S Cav aillon (Francia) - 56, Av enue JP Boitelet 100,00%
Diretta
Indiretta Controllante 3.360.000 ( 167.656)
Bella Frutta S.A. Atene (Grecia) - 4 Tav rou Str., Ag. Ioannis Rentis Distribuzione all'ingrosso di ortofrutta
Distribuzione all'ingrosso di ortofrutta
100,00% 1.756.800 222.391
Comercializadora de Frutas S.A.C.V. Tinguindin (Mexico) - Carretera Zamora-Los Reyes km. 37,5 Esportazione di frutta (Av ocado) 100,00% AZ France S.A. 3.299.376 2.581.195 pesos
Cosiarma S.p.A. Genov a (Italia) - v ia Operai 20 Trasporto marittimo 100,00% 2.600.000 2.065.220
Orsero Costa Rica S.r.l. San Jose de Costa Rica - Oficientro Ejecutico La Sabana Edificio torre 1 Agenzia marittima 100,00% Cosiarma S.p.A. 10.000 ( 50.269.564) colones
Eurofrutas S.A.** Alv erca (Portogallo) - Estrada principal Casal das Areias 205 Distribuzione all'ingrosso di ortofrutta 100,00% 217.000 192.674
Eurorticolas LDA** Enxara dos Cav aleiros (Portogallo)2665-054 Enxra do Bispo Estrada das AzenhasDistribuzione all'ingrosso di ortofrutta 100,00% Eurofrutas S.A. 150.000 3.373
Fresco Ships' A&F S.r.l. Vado Ligure (Italia) - Via Trieste, 25 Agenzia doganale e marittima 100,00% 258.000 741.987
Fruttica S.A.S.*** Cav aillon (Francia) - 89, Chemin du Vieux Taillades Distribuzione all'ingrosso di ortofrutta 100,00% Postifruits S.A.S. 100.000 1.653.921
Fruttital S.r.l. Milano (Italia) - v ia C. Lombroso, 54 Distribuzione all'ingrosso di ortofrutta 100,00% 5.000.000 4.114.628
Fruttital Cagliari S.r.l. Sestu (Italia) - Strada prov inciale 2Km Mercato Alimentare della Sardegna Distribuzione all'ingrosso di ortofrutta 100,00% Fruttital S.r.l. 39.000 115.701
Fruttital Espana S.A. Barcelona (Spagna) - MERCABARNA, Calle Longitudinal 7, 83 Distribuzione all'ingrosso di ortofrutta 100,00% Hermanos Fernández López S.A. 84.142 ( 3.667)
Fruttital Firenze S.p.A. Firenze (Italia) - Via S. Allende 19 G1 Distribuzione all'ingrosso di ortofrutta 100,00% 300.000 699.858
Galandi S.p.A. Firenze (Italia) - Via S. Allende 19 G1 Distribuzione all'ingrosso di ortofrutta 100,00% 500.000 907.672
GFB S.r.l. Milano (Italia) - v ia Fantoli 6 Società di intermediazione assicurativ a in Italia 100,00% 10.000 16.343
GF Produzione S.r.l. Milano (Italia) - v ia Fantoli 6 Sub-holding 100,00% 100.000 ( 31.513)
Orsero Serv izi S.r.l. Milano (Italia) - v ia Fantoli 6 Prestazioni di serv izi ICT 100,00% 100.000 ( 142.734)
GF Solv enta S.L. Barcelona (Spagna) - MERCABARNA, Calle Longitudinal 7, 83 Prestazione di serv izi 99,96% Hermanos Fernández López S.A. 50.000 24.251
GP Frutta S.r.l.*** Canicattì (Italia) - Via S. Sammartino 37 Esportazione di frutta 100,00% Postifruits S.A.S. 10.000 46.734
Hermanos Fernández López S.A. Cox (Alicante) - Av enida de la Industria, s/n P.I. San Fernando Distribuzione all'ingrosso di ortofrutta 100,00% 258.911 3.873.111
Hermanos Fernández Chile S.p.A. Las Condes (Chile) - Av enida Vitacura 2909 Prestazione serv izi logistici e qualità 100,00% Hermanos Fernández López S.A. 70.000.000 11.996.037 pesos
Isa Platanos S.A. La Laguna - Tenerife (Spagna) - Los Rodeos Edificio Star Distribuzione all'ingrosso di ortofrutta 100,00% Hermanos Fernández López S.A. 641.430 129.619
Kiwisol LDA** Folgosa (Portogallo) - Rua de Santo Ov idio 21 Distribuzione all'ingrosso di ortofrutta 99,75% Eurofrutas S.A. 523.738 ( 6.359)
M.a.p. Serv izi Generali S.r.l. Firenze (Italia) - Via S. Allende 19 G1 Prestazione di serv izi ICT 70,00% Galandi S.p.A., Fruttital Firenze S.p.A. 50.000 11.230
Postifruits S.A.S.*** Cav aillon (Francia) - 89, Chemin du Vieux Taillades Subholding 100,00% AZ France S.A. 7.775 7.736.878
Productores Aguacate Jalisco S.A.C.V. Ciudad Guzman (Mexico) - Constitucion 501 Centro C.P. 49000 Produzione di frutta (av ocado) 70,00% Comercializadora de Frutas S.A.C.V. 12.646.666 17.423.095 pesos
R.O.S.T. Fruit S.A. Buenos Aires (Argentina) - Corrientes 330 - 6° 612 Prestazione di serv izi logistici e qualità 80,00% 20,00% GF Produzione S.r.l. 24.096.320 3.078.384 pesos
Sev impor Distribuidora de Frutas de
Importación S.L.U.
Siv iglia (Spagna), Mercasev illa, Càmaras Generales Distribuzione all'ingrosso di ortofrutta 100,00% Hermanos Fernández López S.A. 199.196 407.273
Simba S.p.A. Milano (Italia) - v ia Fantoli 6 Importazione di frutta 100,00% 3.100.000 ( 4.377.294)
Simbacol S.A.S. Medellin (Colombia) - Carr. 25 1 A SUR 155 OF 1840 Prestazione di serv izi logistici e qualità 100,00% Simba S.p.A. 50.172.500 5.988.138 pesos
Simbarica S.r.l. San Jose de Costa Rica - Oficientro Ejecutico La Sabana Edificio torre 1 Prestazione di serv izi logistici e qualità 100,00% Simba S.p.A. 100.001.000 ( 131.811.341) colones
* Indicati i risultati delle società in conformità ai principi contabili internazionali
** Società facenti parte del consolidato di Eurofrutas; indicati i dati dei singoli bilanci in conformità ai principi contabili internazionali

Elenco delle società consolidate integralmente

Denominazione Sede legale quota % posseduta dal Gruppo Capitale Valuta
Diretta Indiretta Controllante Sociale
Fruport Tarragona Muelle Reus Tarragona (Spagna) 49% 82.473
S.L.
Moncada Frutta Ispica (Italia) - Contrada Salmeci
S.r.l. S
N
50% 100.000
La Vera-La Orotav
a (Santa Cruz
Hermanos Fernández
Bonaoro S.L. de Tenerife) - Ctra. General del 50% López S.A. 800.000
Moño Azul s.a.c.i y A., Buenos Aires,
Moño Azul S.A. Tucumàn 117, Piso 8°, Argentina. 19% Fruttital S.r.l. 367.921.764 pesos

Elenco delle società valutate con il metodo del patrimonio netto

Si segnala che le società collegate sopra indicate sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

Elenco delle altre società:

Denominazione Sede legale quota % posseduta dal Gruppo
Diretta Indiretta Controllante
Capitale
Sociale
Valuta
Fruttital Sicilia Srl Santa Maria di Licodia (Italia) -
Strada Cav
aliere Bosco 58
50% 25.000
quota % posseduta dal Gruppo Capitale Valuta
Denominazione Sede legale Diretta Indiretta Controllante Sociale
Citrumed S.A. Bouargoub (Tunisia) Borj Hfaïedh - 8040 50,00% AZ France S.A. 1.081.000 dinari
Decofruit Bcn S.L. Barcellona (Spagna) - Sicilia 410 40,00% Hermanos Fernández
López S.A.
20.000

E' opportuno segnalare come le società controllate e collegate della tabella di cui sopra siano di fatto inattive oppure con livelli di attività assolutamente marginali in rapporto alle dimensioni del Gruppo. Tali partecipazioni, di valore non materiale, sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione ritenuto rappresentativo del relativo fair value che viene ridotto per eventuali perdite di valore.

Aggregazioni aziendali

Le operazioni di aggregazione aziendale (business combination) sono contabilizzate in accordo con l'IFRS 3 secondo il cosiddetto "acquisition method" che si traduce nella rilevazione nel bilancio consolidato delle attività e delle passività dell'aggregata come se fossero state acquisite singolarmente. Il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value determinato come la somma dei fair value alla data di acquisizione, delle attività trasferite dall'acquirente ai precedenti soci dell'acquisita, delle passività sostenute dall'acquirente per tali soggetti e delle interessenze emesse dall'acquirente. Rispetto a quanto appena descritto si segnala che le imposte differite attive e passive, le attività e le passività per i benefici ai dipendenti, le passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita e le attività (o gruppi di attività e passività) destinate alla vendita sono invece imputati secondo il loro principio di riferimento. I costi correlati all'acquisizione sono contabilizzati come spese nei periodi in cui tali costi sono sostenuti.

Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico.

L'avviamento è rilevato alla data di acquisizione del controllo di un'entità acquisita ed è valutato per differenza fra la sommatoria di:

  • il corrispettivo trasferito, l'importo di qualsiasi interessenza di minoranza nell'acquisita valutata in conformità alle regole previste dall'IFRS 3 (fair value del pro-quota delle attività nette riconducibili alle interessenze di minoranza) in un'aggregazione realizzata in più fasi il fair value alla data di acquisizione dell'interessenza precedentemente posseduta dall'acquirente;
  • il valore netto degli importi, alla data di acquisizione, delle attività identificabili acquisite e delle passività assunte identificabili valutate al fair value.

Se il fair value delle attività nette identificabili acquisite è superiore al corrispettivo trasferito la differenza che emerge, dopo avere verificato se il fair value delle attività e passività acquisite è corretto, viene rilevata nel conto economico alla data di acquisizione come provento derivante dalla transazione conclusa.

Se al termine dell'esercizio in cui ha luogo l'aggregazione, la contabilizzazione iniziale di una aggregazione aziendale è incompleta essa è rilevata utilizzando valori provvisori. Le rettifiche degli importi provvisori rilevati alla data di acquisizione sono contabilizzate con effetto retroattivo così da riflettere le nuove informazioni apprese su fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione che, se note, avrebbero influenzato la valutazione degli importi rilevati in tale data. Il periodo di valutazione ha una durata di 12 mesi a decorrere dalla data di acquisizione. Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione del Goodwill. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è misurato al costo al netto di riduzioni di valore cumulate. Di seguito è presentato il percorso metodologico utilizzato per il primo consolidamento integrale delle società acquisite così come richiesto dai principi contabili di riferimento.

Le acquisizioni sono state contabilizzate in conformità con l'IFRS 3 sulle aggregazioni di imprese che prevede il conformarsi alle fasi previste nell'applicazione dell'acquisition method:

  • determinazione della data di acquisizione del controllo,
  • determinazione del corrispettivo complessivo dell'acquisizione,
  • rilevazione e misurazione delle attività identificabili acquisite, delle passività assunte e di ogni interesse non di controllo nell'acquisto,
  • rilevazione e misurazione dell'avviamento o dell'utile derivante da un'acquisizione a prezzi favorevoli,
  • definizione delle Cash Generating ed allocazione del Goodwill,
  • definizione del periodo di valutazione, determinazione degli elementi inclusi nell'operazione di aggregazione, ivi inclusi i costi correlati all'acquisizione.

Variazioni dell'area di consolidamento intervenute nel corso dell'esercizio e successivamente

Relativamente alle variazioni intervenute nell'anno, in linea con la "mission" del Gruppo di focalizzare la propria strategia sul proprio "core business", rispetto alla situazione di cui a bilancio 2018, si registra l'ingresso nel perimetro del Gruppo della società spagnola Sevimpor, delle società francesi ed italiana componenti il Gruppo Fruttica e l'acquisizione del 75% residuo della società italiana Fruttital Cagliari S.r.l.. Si segnala, inoltre, la dismissione delle società minori Vado Containers Services S.r.l. e la liquidazione di Simba Spain S.L.

Acquisizione Sevimpor S.L.

In data 2 gennaio 2019 la controllata Hermanos Fernández López S.A. ha acquisito il 100% delle quote della società Sevimpor Distribuidora De Frutas De Importacion S.L.U., attiva nella commercializzazione di prodotti ortofrutticoli, ed in particolare di banane di origine Isole Canarie, nella regione di Siviglia (Spagna). Nella stessa data il Gruppo ha assunto il controllo delle operazioni

di Sevimpor le cui risultanze economiche sono dunque incluse per intero nel conto economico consolidato del Gruppo Orsero al 31 dicembre 2019. Il prezzo dell'operazione è stato inizialmente fissato in euro 1,65 milioni, finanziato con risorse proprie della società, di cui euro 1.000 migliaia pagate all'atto e due pagamenti di euro 350 e 300 migliaia a 12 e 24 mesi dalla data dell'atto. In corso d'anno il prezzo è stato rideterminato in complessivi euro 1,514 migliaia, e ad esso si è conformata la rata pagata a gennaio 2020 in misura di euro 214 migliaia (anziché euro 350 migliaia) fermo il saldo a gennaio 2021 per euro 300 migliaia. L'operazione ha un importante valore strategico per il Gruppo in quanto può rafforzare la propria presenza nel mercato spagnolo, sul quale vi sono importanti prospettive di crescita e di sviluppare sinergie commerciali e logistiche che consentiranno una distribuzione dei propri prodotti in modo più efficace ed efficiente, sfruttando anche la prossimità con il porto di Algericas.

Corrispettivo trasferito

La tabella seguente sintetizza il fair value alla data di acquisizione delle principali componenti del corrispettivo trasferito:

Valori in migliaia € Sevimpor S.L.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.000
Pagamenti in due tranches a 12 e 24 mesi 514
Corrispettivo potenziale -
Totale corrispettivo trasferito 1.514

Il corrispettivo dell'acquisizione di Sevimpor è stato pagato mediante trasferimento di disponibilità liquide per euro 1 milione in sede di acquisizione, con i residui euro 514 migliaia pagabili in due tranches di euro 214 migliaia pagate il 2 gennaio 2020 ed euro 300 migliaia a gennaio 2021.

Attività acquisite e passività assunte identificabili

Di seguito sono sintetizzati gli importi rilevati con riferimento alle attività acquisite e alle passività assunte alla data di acquisizione:

Valori in migliaia € Sevimpor S.L.
Altre immobilizzazioni immateriali 8
Immobilizzazioni materiali 1.037
Partecipazioni -
Attività immobilizzate diverse 1
5
Crediti per imposte anticipate -
Magazzino 4
1
Crediti commerciali 1.298
Crediti fiscali 114
Crediti ed altre attività correnti -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 158
Fondi imposte differite -
Fondi rischi -
Piani a benefici definiti ai dipendenti -
Debiti finanziari ( 705)
Debiti commerciali ( 1.412)
Debiti fiscali e contributivi ( 25)
Debiti altri correnti ( 264)
Totale attività nette identificabili 264

Valutazione del fair value delle attività acquisite e passività assunte identificabili

Le tecniche di valutazione utilizzate per determinare il fair value delle principali attività acquisite sono riportate di seguito.

Immobilizzazioni materiali ed immateriali

Il valore risulta pari ad euro 1.045 migliaia ed è stato determinato sulla base del valore contabile alla data di acquisizione in quanto ritenuto rappresentativo dei prezzi di mercato di elementi simili, se disponibili, e dei costi di sostituzione, se appropriati. La stima dei costi di sostituzione ammortizzati riflette le rettifiche per deterioramento fisico e obsolescenza economica e funzionale. Le Immobilizzazioni materiali sono composte da impianti frigo, dalle celle di maturazione per le banane e dai macchinari utilizzati per la produzione.

Immobilizzazioni altre

Tale voce di Importo non significativo è riferita a depositi cauzionali.

Crediti commerciali

Relativi alla vendita di frutta e verdura, comprendono importi al netto di eventuali svalutazioni per complessivi euro 1.298 migliaia.

Magazzino

Il fair value delle rimanenze viene calcolato sulla base del prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento nonché della stima dei costi necessari per realizzare la vendita.

Crediti fiscali

Relativi ai crediti verso l'erario soprattutto legati all'imposta sul valore aggiunto.

Debiti commerciali

Relativi all'acquisto di frutta e verdura.

Goodwill

Il Goodwill derivante dall'acquisizione è stato rilevato come illustrato nella seguente tabella:

Valori in migliaia € Sevimpor S.L.
Totale corrispettivo trasferito 1.514
Fair value della precedente partecipazione detenuta -
Fair value della attività nette identificabili ( 264)
Goodwill 1.250

Il Goodwill derivante dall'acquisizione si riferisce principalmente alle competenze e conoscenze tecniche e commerciali del personale e alle ulteriori sinergie che si prevede di ottenere dall'integrazione della società acquisita nel settore della Distribuzione del Gruppo Orsero. L'avviamento rilevato in bilancio non è soggetto ad ammortamento né è deducibile ai fini dell'imposta sui redditi.

In termini di posizione finanziaria netta l'acquisizione ha determinato sul consolidato un effetto netto di euro 2.061 migliaia dato dalla differenza tra l'esborso di euro 1.514 migliaia relativo all'acquisto e la posizione finanziaria netta passiva della società acquisita, pari ad ero 547 migliaia, formata da disponibilità per euro 158 migliaia e debiti finanziari verso banche ed altri istituti finanziari per euro 705 migliaia.

Acquisizione Gruppo Fruttica

A valle del 31 marzo, e con perfezionamento ai primi di maggio, per il tramite della società francese AZ France è stato effettuato l'acquisto del 100 % del Gruppo Fruttica, composto dalle società Postifruits S.A.S. (holding del gruppo), Fruttica S.A.S. e GP Frutta S.r.l., attivo nella importazione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli sul mercato francese con un giro d'affari

aggregato di circa euro 24 milioni. Il Gruppo opera ed ha sede a Cavaillon (Francia), vicino alla sede della stessa AZ France.

Le risultanze del Gruppo Fruttica sono consolidate nei conti del Gruppo a far data dal 1° aprile 2019. Si evidenzia come il Gruppo Fruttica, alla data del 31 marzo 2019, sulla base di una durata semestrale dell'esercizio, avesse realizzato ricavi per euro 8.342 migliaia ed un Adjusted Ebitda per euro 1.105 migliaia.

Corrispettivo trasferito

La tabella seguente sintetizza il fair value alla data di acquisizione delle principali componenti del corrispettivo trasferito:

Valori in migliaia € Gruppo Fruttica
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.000
Pagamenti in due tranches a 12 e 24 mesi 2.000
Corrispettivo potenziale 400
Totale corrispettivo trasferito 10.400

Il corrispettivo dell'acquisizione è stato pagato mediante trasferimento di disponibilità liquide per euro 8 milioni in sede di acquisizione, con i residui euro 2 milioni in due tranches di euro 1 milione ciascuna pagabili a maggio 2020 e 2021, oltre ad euro 400 migliaia a titolo di "earn-out" pagabili a seguito del positivo raggiungimento di specifici obiettivi nei prossimi esercizi 2020 e 2021.

Costi correlati all'acquisizione

I costi sostenuti per perfezionare l'operazione di acquisizione sono stati pari complessivamente ad euro 312 migliaia essenzialmente legati a servizi di consulenza, spese notarili ed imposte indirette, direttamente spesati nel conto economico dell'esercizio nella sezione "Altri ricavi ed oneri".

Attività acquisite e passività assunte identificabili

Di seguito sono sintetizzati gli importi rilevati con riferimento alle attività acquisite e alle passività assunte del Gruppo Fruttica alla data di acquisizione:

Valori in migliaia € Gruppo Fruttica
Altre immobilizzazioni immateriali 3
Immobilizzazioni materiali 786
Partecipazioni -
Attività immobilizzate diverse 6
Crediti per imposte anticipate -
Magazzino 136
Crediti commerciali 754
Crediti fiscali 189
Crediti ed altre attività correnti 474
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.963
Fondi imposte differite -
Fondi rischi ( 21)
Piani a benefici definiti ai dipendenti -
Debiti finanziari ( 4.095)
Debiti commerciali ( 1.568)
Debiti fiscali e contributivi ( 307)
Debiti altri correnti ( 216)
Totale attività nette identificabili 1.106

Valutazione del fair value delle attività acquisite e passività assunte identificabili

Le tecniche di valutazione utilizzate per determinare il fair value delle principali attività acquisite sono riportate di seguito.

Immobilizzazioni materiali

Il valore dei fabbricati è stato assunto sulla base dei valori di mercato dei magazzini mentre per gli impianti ed altri beni si sono assunti i valori contabili degli stessi in quanto ritenuti ben rappresentativi dei prezzi di mercato di elementi simili, se disponibili, e dei costi di sostituzione, se appropriati. La stima dei costi di sostituzione ammortizzati riflette le rettifiche per deterioramento fisico e obsolescenza economica e funzionale. Le Immobilizzazioni materiali sono composte da fabbricati nei quali sono ubicati uffici e magazzini, da impianti frigo, da impianti per la maturazione delle banane.

Crediti commerciali

Relativi alla vendita di frutta e verdura che comprendono importi contrattuali al netto di eventuali svalutazioni per euro 754 migliaia.

Magazzino

Il fair value delle rimanenze viene calcolato sulla base del prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento nonché della stima dei costi necessari per realizzare la vendita.

Debiti commerciali

Relativi all'acquisto di frutta e verdura.

Goodwill

Il Goodwill derivante dall'acquisizione è stato rilevato come illustrato di seguito:

Valori in migliaia € Gruppo Fruttica
Totale corrispettivo trasferito 10.400
Fair value della precedente partecipazione detenuta -
Fair value della attività nette identificabili ( 1.106)
Goodwill 9.294

Il Goodwill derivante dall'acquisizione si riferisce principalmente alle competenze e conoscenze tecniche e commerciali del personale e alle ulteriori sinergie che si prevede di ottenere dall'integrazione delle società acquisite nel settore della distribuzione del Gruppo Orsero. L'avviamento rilevato in bilancio non è soggetto ad ammortamento né è deducibile ai fini dell'imposta sui redditi.

In termini di posizione finanziaria netta l'acquisizione ha determinato un effetto netto di euro 9.532 migliaia pari alla differenza tra il prezzo di euro 10.400 migliaia e la posizione finanziaria netta attiva propria del Gruppo Fruttica alla data di acquisizione di euro 868 migliaia.

Acquisizione Fruttital Cagliari S.r.l.

Nel mese di giugno è stato raggiunto l'accordo per l'acquisizione, perfezionata nei primi giorni di luglio e quindi avente effetto dal 1° luglio 2019, del residuo 75% del capitale della società Fruttital Cagliari, specializzata nella distribuzione all'ingrosso di ortofrutta nel territorio sardo e di cui il Gruppo Orsero deteneva già da diversi anni il restante 25% del capitale sociale. Il corrispettivo pattuito è pari ad euro 5,1 milioni, di cui euro 4,05 milioni corrisposti all'atto ed il rimanente importo di euro 1,05 milioni entro un anno da tale data. L'operazione è stata interamente finanziata tramite l'uso di risorse finanziarie proprie del Gruppo Orsero. Fruttital Cagliari è specializzata nella distribuzione all'ingrosso di ortofrutta fresca e da un punto di vista di flussi di approvvigionamento è già integrata con il Gruppo in particolare per quanto riguarda le banane e gli ananas. La società

nel biennio 2017-2018 ha conseguito ricavi medi pari a oltre 16 milioni di euro con un Adjusted Ebitda medio pari a circa 1,2 milioni di euro. Si segnala inoltre come il Gruppo Orsero abbia di recente aperto il quarto centro di lavorazione di frutta tagliata a Cagliari, attività con una forte complementarietà con la società acquisita a fronte della possibilità di sviluppare importanti sinergie commerciali.

Corrispettivo trasferito

La tabella seguente sintetizza il fair value alla data di acquisizione delle principali componenti del corrispettivo trasferito:

Valori in migliaia € Fruttital Cagliari
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.050
Pagamento a 12 mesi 1.050
Corrispettivo potenziale -
Totale corrispettivo trasferito 5.100

Il corrispettivo dell'acquisizione è stato pagato mediante trasferimento di disponibilità liquide per euro 4,05 milioni in sede di acquisizione, con il residuo euro 1,05 milioni in un'unica tranche pagabile entro un anno da tale data.

Costi correlati all'acquisizione

Non sono stati sostenuti costi significativi per il perfezionamento dell'operazione di acquisizione.

Attività acquisite e passività assunte identificabili

Di seguito sono sintetizzati gli importi rilevati con riferimento alle attività acquisite e alle passività assunte di Fruttital Cagliari alla data di acquisizione:

Valori in migliaia € Fruttital Cagliari S.r.l.
Altre immobilizzazioni immateriali 4
Immobilizzazioni materiali 4.653
Partecipazioni 8
Attività immobilizzate diverse 1
7
Crediti per imposte anticipate 2
7
Magazzino 187
Crediti commerciali 2.988
Crediti fiscali 360
Crediti ed altre attività correnti 209
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 434
Fondi imposte differite ( 97)
Fondi rischi -
Piani a benefici definiti ai dipendenti ( 140)
Debiti finanziari (Non correnti, correnti) ( 2.653)
Debiti commerciali ( 2.318)
Debiti fiscali e contributivi ( 34)
Debiti altri correnti ( 153)
Totale attività nette identificabili 3.491

Valutazione del fair value delle attività acquisite e passività assunte identificabili

Le tecniche di valutazione utilizzate per determinare il fair value delle principali attività acquisite sono riportate di seguito.

Immobilizzazioni materiali

Il valore dei fabbricati e degli impianti ed altri beni è stato assunto sulla base dei valori contabili degli stessi in quanto ritenuti ben rappresentativi dei prezzi di mercato di elementi simili, se disponibili, e dei costi di sostituzione, se appropriati. La stima dei costi di sostituzione ammortizzati riflette le rettifiche per deterioramento fisico e obsolescenza economica e funzionale. Le Immobilizzazioni materiali sono composte da fabbricati nei quali sono ubicati uffici e magazzini, da impianti frigo e impianti per la maturazione delle banane.

Crediti commerciali

Relativi alla vendita di frutta e verdura che comprendono importi contrattuali al netto di eventuali svalutazioni per euro 2.988 migliaia.

Magazzino

Il fair value delle rimanenze viene calcolato sulla base del prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento nonché della stima dei costi necessari per realizzare la vendita.

Debiti commerciali

Relativi all'acquisto di frutta e verdura.

Goodwill

Il Goodwill derivante dall'acquisizione è stato rilevato come illustrato di seguito:

Valori in migliaia € Fruttital Cagliari
Totale corrispettivo trasferito 5.100
Fair value della precedente partecipazione detenuta 1.700
Fair value della attività nette identificabili ( 3.491)
Goodwill 3.309

Il Goodwill derivante dall'acquisizione si riferisce principalmente alle competenze e conoscenze tecniche e commerciali del personale e alle ulteriori sinergie che si prevede di ottenere dall'integrazione delle società acquisite nel settore della distribuzione del Gruppo Orsero. L'avviamento rilevato in bilancio non è soggetto ad ammortamento né è deducibile ai fini dell'imposta sui redditi.

In termini di posizione finanziaria netta l'acquisizione ha determinato un effetto netto di euro 7.319 migliaia pari alla differenza tra il prezzo di euro 5.100 migliaia e la posizione finanziaria netta negativa propria di Fruttital Cagliari alla data di acquisizione di euro 2.219 migliaia.

A seguito delle operazioni di cui sopra la mappa societaria (nella versione sintetica, ma più rappresentativa) si presenta più snella e diretta come nella rappresentazione di cui sotto:

Criteri di valutazione

Si riportano di seguito i principali criteri adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019; i criteri di valutazione sono applicati in modo uniforme alla Capogruppo ed a tutte le società consolidate. Quando, in relazione a fatti specifici oppure per effetto degli sviluppi della pratica contabile, si procede in un esercizio ad una variazione nei principi contabili applicati, la nota illustrativa ha lo scopo preciso di fornire tutte le spiegazioni del caso per consentire il confronto con l'esercizio precedente, se necessario provvedendo alla rettifica/riallineamento dei dati del relativo bilancio. Si segnala che nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono stati applicati i medesimi principi di consolidamento e gli stessi criteri di valutazione utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, fatta ad eccezione per le immobilizzazioni materiali "right of use" ex nuovo principio IFRS 16.

Goodwill

Nel caso di acquisizione di aziende, le attività, le passività e le passività potenziali acquisite ed identificabili sono rilevate al valore corrente (fair value) alla data di acquisizione. La differenza positiva tra il prezzo pagato per l'acquisto e la quota di interessenza del Gruppo nel valore corrente delle attività e passività acquisite è classificata come "Goodwill" ("avviamento"). L'eventuale differenza negativa ("avviamento negativo") è invece rilevata a conto economico al momento dell'acquisizione. La voce "Goodwill" è rilevata come attività a vita utile indefinita e non è assoggettata ad ammortamento e la recuperabilità del valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque ogni qualvolta si verifichino eventi che facciano presupporre una riduzione di valore, adottando i criteri indicati dallo IAS 36. Le perdite di valore sono riconosciute a conto economico e non sono successivamente ripristinate. In caso di cessione di una società controllata, il valore netto del "Goodwill" ad essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza di cessione. Ai fini della determinazione

dell'impairment test, il Goodwill è considerato allocato sulle singole entità generatrici dei flussi finanziari (Cash Generating Units o CGU) rappresentative delle unità di business finanziariamente indipendenti attraverso cui il Gruppo opera.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le attività immateriali sono attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dal Gruppo, ed in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 – Attività immateriali, quando le stesse sono identificabili, è probabile che l'uso genererà benefici economici futuri ed il costo può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivo di tutti gli oneri accessori ad esse imputabili ed ammortizzate a quote costanti in relazione alla loro utilità temporale. Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente a partire dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo per il periodo della loro prevista utilità. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36. I costi successivi sono capitalizzati solo quando incrementano i benefici economici futuri attesi attribuibili all'attività a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi successivi sono imputati nel conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi (principalmente costi per software) costituiscono attività immateriali generate internamente iscritte nell'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: esistenza della fattibilità tecnica ed intenzione di completare l'attività in modo da renderla disponibile per l'uso o la vendita, capacità del Gruppo all'uso o alla vendita dell'attività, esistenza di un mercato per i prodotti e servizi derivanti dall'attività ovvero dell'utilità a fini interni, esistenza di adeguate disponibilità di risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita o l'utilizzo interno dei prodotti e servizi che ne derivano, attendibilità della rilevazione dei costi attribuibili all'attività durante il suo sviluppo. I costi di sviluppo capitalizzati, laddove esistenti, comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo e sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall'inizio della produzione, lungo la vita stimata del prodotto/servizio. I costi di ricerca sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono stati sostenuti.

I brevetti ed i diritti di utilizzo delle opere di ingegno sono principalmente relativi a licenze di software applicativo, ammortizzati a quote costanti in base alla loro vita utile contrattuale.

Le concessioni, licenze e marchi sono essenzialmente relativi ai corrispettivi pagati per l'esercizio delle attività commerciali ubicate all'interno dei mercati generali ed ammortizzate in funzione della durata della concessione stessa, nonché le spese per l'utilizzo di programmi software in licenza d'uso, ammortizzati mediamente lungo un periodo di tre anni. Tali oneri sono iscritti all'attivo, secondo quanto disposto dal principio IAS 38 "Attività immateriali", quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Le immobilizzazioni in corso ed acconti accolgono il saldo degli investimenti in beni non ancora entrati in esercizio a fine anno e, pertanto, non assoggettati ad ammortamento, ma, come previsto dallo IAS 36, ad Impairment test.

Altre immobilizzazioni immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, laddove esistenti, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (Attività immateriali), quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell'acquisizione di un'azienda sono iscritte separatamente dall'avviamento se il loro valore corrente può essere determinato in modo attendibile.

Immobilizzazioni materiali

Le attività materiali sono attività dotate di consistenza fisica, identificabili, controllate dal Gruppo, e in grado di produrre benefici economici futuri. Le attività materiali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Sono iscritte al costo storico di acquisto, di produzione o di conferimento, comprensivo degli oneri accessori necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso dedotto l'ammortamento cumulato calcolato e le eventuali svalutazioni apportate per adeguare il loro valore alla prevista minore utilità futura. I costi successivi sono capitalizzati solo quando è probabile che i relativi futuri benefici economici affluiranno al Gruppo.

Gli ammortamenti sono conteggiati sulla base di aliquote economico/tecniche legate alle vite utili attese dei beni, le più rappresentative delle quali risultano:

Categoria Vita utile
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati 20 – 33 anni
Navi 24/25 anni
Impianti 7 – 10 anni
Automezzi 4 - 5 anni

Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario, rettificato dei soli ammortamenti che sarebbero stati stanziati qualora non si fosse proceduto alla svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore. La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36. Il valore residuo del bene, la vita utile ed i metodi applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita ed il valore netto contabile dell'attività e sono imputati al conto economico dell'esercizio.

Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte dell'acquisizione o produzione di immobilizzazioni materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'utilizzo sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono, mentre tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nell'esercizio nel quale sono sostenuti.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico, mentre gli ammodernamenti e le migliorie aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti a cui si riferiscono e sono ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.

Le migliorie su immobili di terzi, nel caso in cui soddisfino i requisiti previsti per la loro capitalizzazione, sono classificate nelle immobilizzazioni materiali ed ammortizzate in base alla durata del contratto di locazione.

In presenza di obbligazioni legali o implicite per lo smantellamento e la rimozione delle attività dei siti, il valore di iscrizione dell'attività include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell'abbandono delle strutture, rilevati in contropartita ad uno specifico fondo.

Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è calcolato ed effettuato separatamente per ciascuna componente. I costi relativi alle manutenzioni cicliche delle navi sono iscritti all'attivo patrimoniale come componente distinta del bene principale nell'esercizio in cui sono sostenuti e sono inclusi nel processo di ammortamento considerando una vita utile appropriata.

Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato.

Leasing

Il Gruppo ha applicato l'IFRS 16 utilizzando il metodo dell'applicazione retroattiva modificata, pertanto le informazioni comparative non sono state rideterminate.

Il Gruppo ha in essere vari contratti di affitto, noleggio e lease operativi per l'utilizzo di magazzini, uffici, veicoli, containers, macchinari ed altre attività minori di proprietà di terzi. I contratti sono in genere stipulati per una durata da 3 a 20 e più anni, ma possono avere opzione di estensione. I termini di negoziazione sono negoziati individualmente e contengono una vasta gamma di termini e condizioni differenti.

A partire dal 1° gennaio 2019, a seguito della prima applicazione dell'IFRS 16, il Gruppo riconosce per tutti tali contratti di lease, ad eccezione di quelli a breve termine (i.e. contratti di locazione con durata inferiore o uguale a 12 mesi che non contengono un'opzione di acquisto) e di quelli con attività di modesto valore (cioè aventi un valore unitario inferiore ad usd 5 migliaia), un diritto d'uso alla data di inizio del leasing, che corrisponde alla data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso. I canoni di locazione relativi a contratti a breve termine e a basso valore sono rilevati a conto economico come costi a quote costanti lungo la durata del lease.

I diritti d'uso sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti; il valore assegnato ai diritti d'uso corrisponde all'ammontare delle passività di leasing rilevate, oltre ai costi diretti iniziali sostenuti, ai canoni di leasing regolati alla data di inizio contratto o precedentemente, ai costi di ripristino, al netto di eventuali incentivi di leasing ricevuti. A meno che il Gruppo non sia ragionevolmente certo di ottenere la proprietà del bene locato alla fine della durata del leasing, i diritti d'uso sono ammortizzati a quote costanti sulla base della durata del contratto. Nel caso in cui il leasing trasferisca la proprietà dell'attività sottostante al Gruppo al termine della durata del leasing o si ci aspetta l'esercizio dell'opzione di acquisto, il diritto d'uso sarà ammortizzato lungo la vita utile dell'attività sottostante, determinata sulla stessa base di quella della categoria delle immobilizzazioni materiali di appartenenza. Il valore del diritto d'uso è, inoltre, diminuito delle eventuali perdite per riduzione di valore e rettificato al fine di riflettere eventuali variazioni derivanti dalle valutazioni successive della passività del leasing.

La passività finanziaria per leasing è rilevata alla data di inizio dell'accordo per un valore complessivo pari al valore attuale dei canoni di leasing da corrispondere nel corso della durata del contratto, determinato utilizzando un opportuno tasso di interesse (borrowing rate-'IBR') basato sulle condizioni del mercato finanziario del momento, la durata del lease, la valuta, lo standing della società.

I pagamenti dovuti per il leasing inclusi nella valutazione della passività del leasing comprendono:

  • i pagamenti fissi (inclusi i pagamenti sostanzialmente fissi);
  • i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza;
  • gli importi che si prevede di pagare a titolo di garanzia sul valore residuo; e
  • il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto che il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare, i pagamenti dovuti per il leasing in un periodo di rinnovo facoltativo se il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di rinnovo, e le penalità di risoluzione anticipata del leasing, a meno che il Gruppo non abbia la ragionevole certezza di non risolvere anticipatamente il leasing.

Dopo la data di inizio, l'ammontare delle passività per contratti di locazione aumenta per riflettere la maturazione degli interessi e diminuisce per riflettere i pagamenti effettuati. Ogni pagamento di leasing è ripartito tra rimborso della quota capitale della passività e costo finanziario. Il costo finanziario è imputato a conto economico lungo la durata del contratto, per riflettere un tasso di interesse costante sul debito residuo della passività, per ciascun periodo. In caso di accordi di sublocazione e di modifica del contratto di locazione, si applicano le regole richieste dal IFRS 16- 'Leases'.

Il IFRS 16 richiede da parte del management l'effettuazione di stime e di assunzioni che possono influenzare la valutazione del diritto d'uso e della passività finanziaria per leasing, incluse la determinazione di:

  • contratti in ambito di applicazione delle nuove regole per la misurazione di attività/passività con metodo finanziario;
  • termini del contratto;
  • tasso di interesse utilizzato per l'attualizzazione dei futuri canoni di leasing.

I contratti sono inclusi o esclusi dall'applicazione del principio, in base ad analisi dettagliate eseguite a livello di singolo accordo e in linea con le regole previste dai principi IFRS. La durata del lease è calcolata considerando il periodo non annullabile del leasing, insieme ai periodi coperti da un'opzione di estensione dell'accordo se è ragionevolmente certo che verrà esercitata, o qualsiasi periodo coperto da un'opzione di risoluzione del contratto di locazione, se è ragionevolmente certo non essere esercitato. Il Gruppo valuta se sia ragionevolmente certo esercitare o meno le opzioni di estensione o di risoluzione tenendo conto di tutti i fattori rilevanti che creano un incentivo economico afferente tali decisioni. La valutazione iniziale viene riesaminata se si verifica un evento significativo o un cambiamento delle caratteristiche che influiscono sulla valutazione stessa e che siano sotto il controllo del Gruppo.

I tassi di interesse marginale definiti dal Gruppo sono rivisti su base ricorrente e applicati a tutti i contratti aventi caratteristiche simili, che sono stati considerati come un unico portafoglio di contratti. I tassi sono determinati a partire dal tasso effettivo medio di indebitamento della Capogruppo, opportunamente rettificato in base a quanto richiesto dalle nuove regole contabili, per simulare un teorico tasso marginale di interesse coerente con i contratti oggetto di valutazione. Gli elementi maggiormente significativi considerati nell'aggiustamento del tasso sono il credit-risk spread di ciascun Paese osservabile sul mercato e la diversa durata dei contratti di locazione. I tassi di interesse esplicitati all'interno degli accordi di leasing sono rari. Gli incentivi per il leasing ricevuti entro e non oltre la data di inizio dell'accordo sono imputati a diretta riduzione del valore del diritto d'uso; il valore corrispondente riflette il denaro già ricevuto al netto del credito da incassare. Gli incentivi per il leasing concordati durante la durata del contratto sono considerati come modifiche del contratto originale misurato alla data della modifica, con un conseguente impatto di pari valore sul valore sia del diritto d'uso sia della passività per leasing.

Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica del "right of use"; se il valore contabile di quest'ultimo è ridotto a zero, si rileva l'impatto a conto economico dell'esercizio.

Nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il Gruppo espone il "right of use" che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce "Immobilizzazioni materiali" e le passività del leasing nella voce "Debiti finanziari" sia tra le passività non correnti che correnti.

Perdite di valore

Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività immateriali e materiali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito perdite di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato il valore recuperabile di tali attività per determinare l'eventuale importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di un'attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari cui l'attività appartiene. Le attività immateriali a vita utile indefinita o non ancora disponibili per l'utilizzo sono sottoposte a verifica per perdita di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore. L'ammontare recuperabile è il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri stimati sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se l'ammontare recuperabile di un'attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, esso è ridotto al minor valore recuperabile. La perdita di valore

è rilevata nel conto economico. Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari), ad eccezione del Goodwill, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato immediatamente al conto economico.

Nel capitolo dedicato all'impairment test viene esposto in maniera dettagliata il procedimento seguito per la validazione degli importi di avviamento iscritti a bilancio e degli assets immateriali e materiali detenuti dalle società del Gruppo.

Partecipazioni

Sono costituite da partecipazioni in società controllate non consolidate, collegate/joint venture ed in altre imprese. Le partecipazioni sono valutate secondo quanto riportato nel capitolo "Principi di consolidamento ed area di consolidamento".

Attività immobilizzate diverse

La voce comprende le altre attività finanziarie non correnti: tipicamente crediti finanziari e commerciali a medio termine, contributi da ricevere, depositi cauzionali e similari, tutti valutati al loro valore nominale che normalmente coincide con il valore di realizzo. Per ulteriori approfondimenti sulla loro iscrizione e valutazione si rimanda a quanto riportato nel paragrafo sotto riportato "Attività finanziarie (Non correnti/Correnti)".

Magazzino

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo sono valutate al minor valore tra il costo di acquisto o di fabbricazione, determinato secondo la configurazione FIFO, ed il valore di realizzo desumibile dal mercato alla data di chiusura del bilancio. Il costo include gli oneri accessori al netto degli sconti commerciali e, per i prodotti finiti o in corso di lavorazione il costo di fabbricazione, include le materie prime, la manodopera diretta e gli altri costi direttamente imputabili alla produzione oltre al ribaltamento dei costi indiretti di produzione ragionevolmente riconducibili allo svolgimento delle attività produttive in condizioni di utilizzo normale della capacità produttiva. Il valore di iscrizione è eventualmente rettificato di uno specifico accantonamento per tener conto dei fenomeni di svalutazione per obsolescenza e lento rigiro che possono eventualmente interessare i materiali di imballo.

Attività Biologiche ("Biological asset")

La voce Attività Biologiche ("Biological Asset") include frutta nel suo stadio di maturazione sulla pianta (ad esempio banane, avocado, pere, mele, ecc) che il Gruppo produce nelle proprie aree agricole. Per le attività biologiche risulta applicabile lo IAS 41 che dispone che le rimanenze di frutta sulla pianta siano misurate sulla base del fair value al netto dei costi stimati di vendita, a meno che il fair value non possa essere determinato in modo attendibile. Lo IAS 41 assume che il fair value possa essere misurato in modo attendibile per la maggior parte delle attività biologiche. Tuttavia, qualora al momento della rilevazione iniziale dell'asset non sia disponibile un prezzo quotato in un mercato attivo e nel caso in cui le misurazioni di fair value alternative sono giudicate essere chiaramente inattendibili, in tal caso, l'attività è valutata al costo, al netto di ammortamenti accumulati e perdite di valore. L'entità deve comunque valutare tutte le altre attività biologiche al fair value, al netto dei costi di vendita. Se le circostanze cambiano ed il fair value diventa attendibilmente misurabile, è necessario un passaggio al fair value al netto i costi di vendita.

Attività finanziarie (Non correnti e correnti)

I crediti commerciali ed i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie devono essere rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando il Gruppo diventa una parte delle clausole contrattuali dello strumento finanziario e devono essere classificate in base al business model del Gruppo che le possiede e considerando i flussi finanziari di queste attività. L'IFRS 9 prevede le seguenti tipologie di strumenti finanziari in base alla loro valutazione:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico;
  • attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico complessivo.

Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al valore equo, aumentato, nel caso di attività diverse da quelle al valore equo con variazioni a conto economico, degli oneri accessori. Si segnala che per valore equo (fair value) si intende il valore della quotazione dello strumento in un mercato attivo; in mancanza di quest'ultimo viene determinato utilizzando una tecnica di valutazione che prevede di stabilire quale prezzo avrebbe avuto l'operazione alla data di valutazione in un libero scambio motivato da normali considerazioni commerciali. Il Gruppo determinata la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio nel caso in cui venga modificato il proprio modello di business. La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dall'IFRS 9 e descritti successivamente. Al momento della sottoscrizione, si considera se un contratto contiene derivati impliciti. I derivati incorporati in contratti dove l'elemento primario è un'attività finanziaria che rientra nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 non devono mai essere separati.

Il Gruppo deve rilevare un fondo a copertura perdite per perdite attese su crediti riguardanti attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al valore equo con impatto a conto economico complessivo, crediti impliciti nei contratti di leasing, attività derivanti da contratto o impegni all'erogazione di finanziamenti e contratti di garanzia finanziaria.

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono quelle attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ed i cui termini contrattuali prevedono a determinate scadenze flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. La valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato comporta l'applicazione del metodo dell'interesse effettivo al netto di ogni accantonamento per perdita di valore, tenendo in considerazione le prevedibili perdite future. Tale calcolo comprende ogni sconto o premio di acquisto ed include le commissioni che sono una parte integrante del tasso di interesse effettivo e dei costi di transazione. Gli interessi, pertanto, sono calcolati in relazione al valore del denaro nel tempo ed al rischio di credito associato allo strumento durante quel particolare periodo di tempo. I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nel conto economico dell'esercizio così come gli eventuali utili o perdite da eliminazione contabile.

Le attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico complessivo sono quelle attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie ed i cui termini contrattuali prevedono

a determinate scadenze flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. Tali attività comportano la rilevazione a patrimonio netto, tra le altre componenti del conto economico complessivo, le variazioni del fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto di eliminazione contabile dello strumento. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso dell'interesse attivo, le differenze cambio e le svalutazioni. Per le attività valutate al valore equo con impatto a conto economico complessivo il fondo copertura perdite deve essere rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo e non deve ridurre il valore contabile dell'attività finanziaria nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

Le attività finanziarie che non sono valutate al costo ammortizzato e non sono valutate al valore equo con variazioni imputate a conto economico complessivo sono valutate al valore equo, ma con variazioni imputate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Si segnala che al momento della rilevazione iniziale l'entità può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value (valore equo) rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio. Sono compresi tutti gli strumenti derivati. Gli utili e le perdite nette, compresi i dividendi o gli interessi ricevuti, sono rilevati nel conto economico dell'esercizio.

Si segnala che gli strumenti di natura azionaria devono essere sempre valutati al fair value, in quanto non essendo caratterizzati da flussi di cassa sicuri e costanti, non sono compatibili con il criterio del costo ammortizzato. Lo strumento finanziario che rappresenta capitale e che è detenuto per ragioni strategiche e non di negoziazione è pertanto valutato al fair value, le cui variazioni sono imputate nel conto economico complessivo. I dividendi relativi a tali strumenti vengono imputati a conto economico, mentre le variazioni imputate nel conto economico complessivo non potranno essere riclassificate a conto economico.

Si segnala che le attività e le passività finanziarie possono essere compensate e l'importo derivante dalla compensazione viene presentato nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se, e solo se, il Gruppo ha correntemente il diritto legale di compensare tali importi e intende regolare il saldo su basi nette o realizzare l'attività e regolare la passività contemporaneamente.

Crediti commerciali, crediti fiscali ed altri crediti

I crediti commerciali e gli altri crediti sono inizialmente riconosciuti al fair value, corrispondente al loro prezzo dell'operazione in quanto non è presente una significativa componente di finanziamento e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato, al netto del fondo svalutazione.

L'IFRS 9 definisce un nuovo modello di impairment/svalutazione di tali attività, con l'obiettivo di fornire informazioni utili agli utilizzatori del bilancio in merito alle relative perdite attese. Secondo tale modello, il Gruppo valuta i crediti adottando una logica di perdita attesa (Expected loss), in sostituzione del framework IAS 39 basato tipicamente sulla valutazione delle perdite osservate (Incurred Loss). Per i crediti commerciali il Gruppo adotta un approccio alla valutazione di tipo semplificato (cd. Simplified approach) che non richiede la rilevazione delle modifiche periodiche del rischio di credito, quanto piuttosto la contabilizzazione di una Expected Credit Loss calcolata sull'intera vita del credito (cd. Lifetime Expected Credit Loss). In particolare, la policy attuata dal Gruppo prevede la stratificazione dei crediti commerciali in categorie sulla base dei giorni di scaduto, definendo lo stanziamento basandosi sull'esperienza storica delle perdite sui crediti, rettificata per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all'ambiente economico. Il rischio di credito deve essere rivalutato alla data di riferimento del bilancio anche per quelle attività finanziarie i cui flussi finanziari sono stati rinegoziati o modificati. I crediti commerciali vengono interamente svalutati in assenza di una ragionevole aspettativa di recupero, ovvero in presenza di controparti commerciali inattive. Il valore contabile dell'attività viene ridotto

mediante l'utilizzo del fondo svalutazione e l'importo della perdita viene rilevato a conto economico.

Ad ogni data di riferimento del bilancio il Gruppo, pertanto, deve rilevare nel conto economico come utile o perdita per riduzione di valore le variazioni cumulate delle perdite attese lungo tutta la vita del credito. Tale valutazione deve essere fatta per i crediti commerciali o le attività derivanti da contratto come definite dall'IFRS 15, per i crediti impliciti nei contratti di leasing. Le perdite attese su crediti dello strumento finanziario devono riflettere un importo obiettivo e ponderato, il valore temporale del denaro e le informazioni ragionevoli e dimostrabili a disposizione.

Quando la riscossione del corrispettivo è differita oltre i normali termini commerciali praticati ai clienti, si procede all'attualizzazione del credito, impiegando un idoneo tasso di mercato. All'interno della voce "Crediti ed altre attività correnti" sono inclusi anche i ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio di competenza economica.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Tale voce comprende valori in cassa e conti correnti bancari/postali rimborsabili a vista (comprese le competenze attive e passive maturate alla data di bilancio) ed iscritti al loro valore nominale, normalmente coincidente con il fair value.

Attività non correnti destinate alla dismissione, gruppi in dismissione e attività operative cessate

Le attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo, non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita; l'eventuale differenza emersa è imputata a conto economico come svalutazione. Per quanto riguarda le plusvalenze/ minusvalenze rilevate a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita o dalla dismissione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come "destinate alla vendita" ai sensi dell'IFRS 5, si classificano nella voce "Risultato patrimoniale/finanziario".

Si evidenzia che, per "Gruppo in dismissione" (Disposal group) si intende un insieme di attività e passività direttamente correlate destinate alla dismissione nell'ambito di un'unica operazione. Le attività operative cessate (Discontinued Operations) sono, invece, costituite da una significativa componente del Gruppo, quale ad esempio un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.

I dati relativi alle attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate vengono presentati in due specifiche voci della situazione patrimonialefinanziaria: attività destinate alla vendita e passività destinate alla vendita.

Con esclusivo riferimento alle attività operative cessate, i risultati economici netti da esse conseguite nelle more del processo di dismissione, le plusvalenze/minusvalenze derivanti dalla dismissione stessa ed i corrispondenti dati comparativi dell'esercizio/periodo precedente vengono presentati in una specifica voce del conto economico: "Risultato Discontinued Operations".

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al valore equo con variazioni imputate a conto economico. Una passività finanziaria viene classificata al valore equo con variazioni imputate a conto economico quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate a conto economico. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio

dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/perdite su cambi sono rilevati a conto economico, così come gli eventuali utili o perdute derivanti dall'eliminazione.

Il Gruppo procede all'eliminazione di una passività finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure scaduta. Il Gruppo elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali ed i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o passività assunte) è rilevata nel conto economico dell'esercizio.

Le passività finanziarie sono iscritte nelle voci di debiti finanziari non correnti e correnti, altre passività non correnti, debiti commerciali, debiti fiscali e contributivi e debiti altri correnti. Per quanto riguarda i debiti finanziari non correnti e correnti essi comprendono i debiti obbligazionari, i finanziamenti bancari, gli scoperti di conto correnti, le passività per verso altri finanziatori (quali leasing, factoring e debiti secondo IFRS 16), le passività per strumenti derivati di copertura e per saldo prezzo su acquisizioni.

I debiti finanziari, ad eccezione dei derivati, sono rilevati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente sono iscritti al costo ammortizzato portando a conto economico l'eventuale differenza tra il costo ed il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento. Per quanto riguarda i leasing e le passività secondo IFRS 16 si rimanda, in merito alla valutazione, al paragrafo "Leasing" delle presenti "Note illustrative", mentre per i derivati al paragrafo "Strumenti finanziari derivati ed operazioni di copertura".

Per quanto riguarda le altre passività non correnti, i debiti commerciali, i debiti fiscali e contributivi e debiti altri correnti, sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione; si segnala che in tali voci non è presente una significativa componente di finanziamento.

Strumenti finanziari derivati ed operazioni di copertura

Gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui sono stipulati. Successivamente tale fair value viene periodicamente rivisto e le variazioni sono contabilizzate nel conto economico dell'esercizio. Sono iscritti come attività quando il fair value è positivo e come passività quando è negativo. I derivati incorporati sono separati dal contratto primario e contabilizzati separatamente quando il contratto primario non costituisce un'attività finanziaria e quando vengono soddisfatti determinati criteri. Il Gruppo realizza operazioni con strumenti derivati di copertura con l'intento di coprirsi dal rischio derivante dall'oscillazione dei prezzi delle materie prime e dei tassi di interesse. I derivati sono classificati, coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, come strumenti di copertura quando:

  • la relazione di copertura consiste solo di strumenti di copertura ammissibili ed elementi coperti ammissibili;
  • all'inizio della relazione di copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi del Gruppo nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura;
  • la relazione di copertura soddisfa tutti i requisiti di efficacia (esistenza di un rapporto economico tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura, rischio di credito non prevalente sulle variazioni di valore risultanti dal rapporto economico, il rapporto di copertura è il medesimo di quello determinato dalla quantità dell'elemento coperto che il Gruppo effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che il Gruppo utilizza effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto).

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value del sottostante oggetto di copertura (fair value hedge), gli stessi sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati a riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa del sottostante oggetto di copertura (cash flow hedge), la quota efficace delle variazioni del fair value dei derivati è inizialmente rilevata a patrimonio netto (contabilizzata tramite "other comprehensive income") e successivamente imputata a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.

Le variazioni del fair value dei derivati che non presentano i requisiti formali per essere considerati di copertura ai fini IFRS sono rilevate a conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie e gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono parimenti rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Fondi per rischi ed oneri

Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri (correnti e non correnti) quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse del Gruppo per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Gli stanziamenti riflettono la migliore stima possibile effettuata sulla base degli elementi a disposizione. I fondi vengono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione utilizzando un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente del costo del denaro in relazione al tempo. L'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Proventi finanziari e Oneri finanziari e differenze cambio". In caso di cause legali, l'ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti. Quando la passività è relativa ad attività materiali (per esempio smantellamento e ripristino siti), il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce e l'imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento.

Nelle note al bilancio vengono illustrate le passività potenziali significative rappresentate da:

  • obbligazioni possibili (ma non probabili), derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell'impresa;
  • obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento potrebbe non essere oneroso.

Benefici ai dipendenti

Benefici a breve termine

I benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l'attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

I dipendenti delle società del Gruppo fruiscono di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro, che possono essere piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri benefici a lungo termine, secondo le condizioni pratiche locali dei Paesi in cui tali società operano. La passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e relativa a programmi a benefici definiti,

al netto delle eventuali attività a servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali stimando l'ammontare dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento (c.d. metodo di proiezione unitaria del credito"). La passività è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto e la valutazione è effettuata da attuari indipendenti per le società del Gruppo.

Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi al rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi.

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali le società del Gruppo versano contribuzioni fisse ad un'entità giuridicamente distinta su base obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad effettuare versamenti aggiuntivi se l'entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti i benefici pensionistici maturati relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente ed in quelli precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della competenza e classificati tra i costi del personale.

I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita. L'obbligazione a finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione futura prevista. Gli utili e le perdite attuariali relativi ai piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali e delle rettifiche basate sull'esperienza passata sono rilevati immediatamente nel periodo in cui sorgono nel conto economico complessivo e non sono mai classificati a conto economico nei periodi successivi. Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore attuale delle passività per i piani a benefici definiti rettificate per tenere conto degli utili e delle perdite attuariali non rilevati e ridotte del fair value delle attività a servizio del piano, se esistenti. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte fino a concorrenza delle perdite attuariali e del costo relativo a prestazioni pregresse non riconosciuti precedentemente, oltre al valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano. I costi relativi ai piani a benefici definiti sono classificati tra i costi del personale ad eccezione dei costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici che sono classificati fra gli oneri finanziari.

Per quanto riguarda le società italiane, il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti, ai sensi dell'articolo 2120 del codice civile, era considerato sino al 31 dicembre 2006 un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n.296 ("Legge finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto, per le società aventi un organico superiore ai 50 dipendenti alla data di introduzione della riforma, di considerare il trattamento di fine rapporto un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data di assimilarlo ad un piano a contribuzione definita. In conseguenza, le quote di trattamento di fine rapporto maturate successivamente a tale data assumono la natura relativa ai piani a contribuzione definita, con esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella determinazione del costo di competenza. Le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono valutate quali piani a benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però nel calcolo la componente relativa ai futuri incrementi salariali.

Pagamenti basati su azioni

Con riferimento al Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management (Piano di Stock Grant) a favore degli amministratori e dipendenti, si è provveduto a valutare il fair value delle azioni assegnate alla data di assegnazione ("grant date") in accordo con quanto previsto dall'IFRS 2. Tale fair value viene imputato a conto economico come costo sulla base del periodo di

maturazione delle azioni ("vesting period") con contropartita un'apposita riserva di patrimonio netto.

Ricavi e costi

I ricavi sono generati principalmente dai tre settori "core" quali il settore Distribuzione (attività dedite alla distribuzione di prodotti ortofrutticoli), il settore Import&Shipping (dedito all'importazione, selezione e trasporto marittimo principalmente di banane ed ananas) ed il settore dei Servizi (prestazione di servizi in ambito doganale, nel settore informatico e le attività di coordinamento della holding).

Il Gruppo deve contabilizzare i ricavi per la vendita dei prodotti e dei servizi se sono soddisfatti tutti i seguenti criteri:

  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • la determinazione del prezzo;
  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • il contratto ha sostanza commerciale;
  • è probabile che il Gruppo riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni e servizi che saranno trasferiti al cliente.

Il Gruppo deve rilevare i ricavi quando (o a mano a mano che) adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso. L'attività è trasferita quando (o a mano a mano che) il cliente ne acquisisce il controllo (capacità di decidere dell'uso dell'attività e di trarne sostanzialmente tutti i benefici rimanenti).

I ricavi vengono contabilizzati nel corso del tempo quando il cliente simultaneamente riceve ed utilizza i benefici derivanti dalla prestazione del Gruppo man mano che quest'ultima la effettua o la prestazione del Gruppo crea o migliora l'attività che il cliente controlla man mano che l'attività è creata o migliorata o la prestazione del Gruppo non crea un'attività che presenta un uso alternativo ed il Gruppo ha un diritto esigibile al pagamento della prestazione completata fino alla data considerata.

Le permute tra beni o servizi di natura e valore simile, in quanto non rappresentative di operazioni di vendita, non determinano la rilevazione di ricavi e costi.

Secondo l'IFRS 15, il Gruppo deve rilevare come ricavo il prezzo dell'operazione assegnato all'obbligazione di fare, considerando tutti i termini del contratto e le sue pratiche commerciali. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui il Gruppo ritiene di aver diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi, esclusi gli importi riscossi per conto terzi. Il corrispettivo può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.

I ricavi di natura finanziaria vengono riconosciuti in base alla competenza temporale. I proventi e gli oneri sono iscritti secondo il principio della competenza temporale, con l'opportuna rilevazione, ove necessario dei relativi ratei e risconti.

I costi sostenuti in modo non omogeneo o lineare nel corso dell'esercizio sono anticipati e/o differiti alla fine del semestre soltanto nella misura in cui l'anticipazione e/o differimento degli stessi sia conforme ai principi contabili per la redazione del bilancio annuale.

Contributi in conto capitale ed in conto esercizio

I contributi sono rilevati allorché esista la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni per la loro erogazione saranno rispettate. I contributi in "conto capitale" sono iscritti nello stato patrimoniale quale posta rettificativa del valore di iscrizione del bene cui si riferiscono. I contributi in "conto esercizio" sono imputati come provento e sono ripartiti, sistematicamente, nei differenti esercizi a compensazione dei costi ad essi correlati. Ai fini di una corretta rappresentazione economica i contributi sono imputati al conto economico gradualmente, in relazione alla dinamica degli ammortamenti relativi agli investimenti realizzati, a fronte dei quali i contributi vengono percepiti. Per le immobilizzazioni coperte dal finanziamento viene pertanto

rispettata in ogni esercizio la correlazione tra il costo, rappresentato dagli ammortamenti, e la quota di contributo in conto capitale, accreditata a conto economico in misura pari agli ammortamenti stessi. I contributi ottenuti a fronte di investimenti in attivo fisso capitalizzati vengono iscritti nel passivo nelle voci "Altre passività non correnti" e "Debiti altri correnti".

Proventi finanziari, oneri finanziari e differenze cambio

I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui depositi bancari e postali, gli utili e le differenze di cambio attive ed i proventi finanziari derivanti dall'attualizzazione di crediti relativi a vendite dilazionate oltre l'esercizio. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, al tasso di rendimento effettivo.

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari, calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo, le perdite e le differenze di cambio passive. Anch'essi sono imputati al conto economico al momento della loro maturazione.

Dividendi

I dividendi ricevuti sono rilevati quando, in seguito all'assunzione della delibera da parte dell'assemblea, è stabilito il diritto a ricevere il pagamento, tipicamente coincidente con l'incasso; quelli distribuiti da società incluse nell'area di consolidamento vengono stornati con contropartita la voce "Utili/(Perdite) portati a nuovo".

Imposte sul reddito dell'esercizio, attività fiscali e passività fiscali differite

Le imposte correnti sono determinate in base alla stima del reddito imponibile in conformità alle disposizioni in vigore, tenendo conto delle esenzioni applicabili, dei crediti d'imposta spettanti e degli effetti relativi all'adesione al "consolidato fiscale" da parte della società italiane del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate ad una riserva di patrimonio netto il cui effetto fiscale è anch'esso riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Nel bilancio consolidato sono accantonate le attività e le passività differite relative alle differenze temporanee legate alle rettifiche apportate ai bilanci delle società consolidate per adeguamento ai principi contabili omogenei del Gruppo, nonché alle differenze temporanee sorte fra i risultati civilistici ed i relativi imponibili fiscali. Vengono inoltre iscritte, ove esistenti, le attività anticipate e le passività differite originate dalle differenze temporanee deducibili e tassabili tra il valore di carico delle attività e passività ed il conseguente valore riconosciuto ai fini fiscali, nonché dalle rettifiche di consolidamento. Le imposte anticipate sono iscritte in bilancio, conteggiate in base alle aliquote fiscali applicabili nel periodo in cui il differimento si realizza, solo se il loro futuro recupero è probabile. Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti. Le attività e passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive e quando si riferiscono ad imposte dovute alla medesima autorità fiscale e la Capogruppo intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta. Quasi tutte le società controllate italiane aderiscono al sistema del "consolidato fiscale" posto in capo a Orsero ai sensi degli artt. 117 e segg. del T.U.I.R..

Criteri di conversione delle poste in valuta

I costi ed i ricavi denominati in valute diverse dall'euro, così come gli investimenti effettuati in immobilizzazioni tecniche e partecipazioni, sono contabilizzati con riferimento ai cambi storici della data delle relative operazioni.

I crediti ed i debiti in valuta sono originariamente iscritti sulla base dei cambi storici delle relative operazioni, con le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso o del pagamento iscritte a conto economico; i crediti e debiti in valuta in essere alla data di chiusura dell'esercizio vengono valorizzati ai cambi del 31 dicembre. I relativi utili e perdite su cambi sono imputati a conto

economico. Se dalla conversione si origina un utile netto tale valore costituisce una riserva non distribuibile fino al suo effettivo utilizzo.

Utile per azione

L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo del Gruppo attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nel periodo di riferimento, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni che comportano un effetto diluitivo.

Uso di stime, rischi ed incertezze

La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, costi delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza, su altri fattori considerati rilevanti e sulle informazioni disponibili. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni possono variare da un esercizio all'altro e, pertanto sono riviste periodicamente; gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sul periodo corrente sia su quelli futuri.

Le principali stime per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della Direzione sono state utilizzate, tra l'altro, per:

  • gli accantonamenti per rischi su crediti e svalutazione di attivo;
  • valutazioni delle obbligazioni a benefici definiti per quanto riguarda le principali ipotesi attuariali;
  • calcolo del fair value delle attività biologiche sulla base di dai di input significativi non osservabili;
  • acquisizione di una società controllata relativamente al fair value del corrispettivo trasferito (compreso il corrispettivo potenziale) ed al fair value delle attività acquisite e delle passività assunte, valutate a titolo provvisorio;
  • la definizione della vita utile delle immobilizzazioni ed i correlati ammortamenti;
  • gli accantonamenti per fondi rischi di natura ambientale e per passività correlate a contenziosi di natura legale e fiscale; in particolare, i processi valutativi riguardano sia la determinazione del grado di probabilità di avveramento delle condizioni che possono comportare un esborso finanziario, sia la quantificazione del relativo ammontare;
  • le imposte differite attive, la cui iscrizione è supportata dalle prospettive d'imponibilità del Gruppo risultanti dalla redditività attesa prevista dai piani industriali e dalla previsione di composizione dei "consolidati fiscali";
  • la procedura di verifica della tenuta di valore delle attività immateriali, materiali e delle altre partecipazioni, descritta all'apposito principio contabile implica - nella stima del valore d'uso – l'utilizzo di Piani finanziari delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni e ipotesi relative ad eventi futuri e azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Analoghi processi estimativi sono necessari in caso di riferimento al valore di presumibile realizzo a causa dell'incertezza insita in ogni negoziazione.

Impairment test

Lo IAS 36 precisa che a ogni data di riferimento del bilancio un'entità deve valutare l'esistenza di un'indicazione che un'attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esiste una qualsiasi indicazione di ciò, l'entità deve stimare il valore recuperabile dell'attività. Nel valutare se esiste la

suddetta indicazione il Gruppo deve considerare la presenza di eventuali "indicatori di perdita" di valore, così come richiesto dal paragrafo 12 dello IAS 36. Una perdita per riduzione di valore viene contabilizzata a conto economico quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. I valori contabili delle attività delle Società sono, comunque valutati ad ogni data di riferimento del bilancio annuale. Le attività immateriali a vita utile indefinita vengono verificate almeno annualmente e ogni qualvolta vi sia un'indicazione di una possibile perdita di valore al fine di determinare se vi sia la sussistenza di tale perdita.

Il Gruppo ha sottoposto a tale test il valore contabile del capitale investito netto al 31 dicembre 2019, individuando come "cash generating units":

  • i diversi Paesi in cui opera il Gruppo (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia) stante gli stretti legami esistenti tra le società distributrici residenti.
  • la società Cosiarma, per verificare la tenuta di valore degli assets navali.

Differentemente dall'impairment test 2018 nel quale Simba, all'interno del settore "Import & Shipping" veniva considerata e valutata come una CGU a sé stante, a partire dall'anno 2020, come già segnalato, questa società viene trattata come una componente del settore "Distribuzione", ed in particolare della CGU Italia ai fini dello svolgimento dell'impairment, sulla base delle seguenti specifiche motivazioni:

  • Il fatto di considerare più entità giuridiche come un'unica CGU risponde al principio sostanziale di vedere come un unicum quell'insieme di attività economiche che sono di fatto legate le une alle altre ed il cui risultato è il prodotto della interazione reciproca, in funzione della quale non c'è un risultato dell'una che prescinda dai risultati delle altre (concetto di filiera);
  • Simba, anche in funzione delle acquisizioni effettuate dal Gruppo, è ormai divenuta una centrale di acquisto banane e ananas di Gruppo e non una società operativa che può essere valutata "stand alone", in quanto non genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari derivanti dalle altre attività o gruppi di attività (e più nello specifico dal settore Distribuzione).
  • Nel prendere atto di tale evoluzione, ed anche in risposta ai rilievi ricevuti dalla comunità finanziaria e dalle stesse autorità di Borsa in occasione della redazione del prospetto informativo, è maturato lo spostamento nel 2020 di Simba all'interno del settore Distribuzione ed in particolare con la distribuzione italiana con cui genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata derivanti dalle altre attività o gruppi di attività.
  • Simba carica il 95% del volume sulle Navi di Cosiarma per garantire il massimo potenziale degli asset di Gruppo e garantisce alle società distributrici un margine garantito su Banane e Ananas per evitare che le società distributrici vadano ad approvvigionarsi di questi prodotti sul mercato creando inefficienza nella catena del valore. Essendo la distribuzione italiana il principale cliente si ritiene essere una "proxy" più che accettabile l'inclusione di Simba nella CGU Italia, data la stretta correlazione dei flussi finanziari in entrata.
  • Simba è in cash pooling con il perimetro italiano, e la sua PFN è essenzialmente determinata dal credito commerciale riconosciuto alle società distributrici, e come tale non può/deve essere vista come PFN "stand-alone".

La tenuta dei valori delle suddette CGU viene verificata comparando i valori contabili contro i corrispettivi valori d'uso pari alla somma dei flussi di cassa attualizzati del triennio 2020-22 e del terminal value che le singole CGU saranno in grado di generare secondo le stime del management. Per la società Cosiarma, per le cui specifiche caratteristiche non è appropriato conteggiare un Terminal Value, il flusso di cassa è rapportato alla vita utile residua delle navi, al momento fissata al 31 dicembre 2024.

Per la stima dei flussi di cassa si sono utilizzati i dati del budget 2020 e del piano industriale 2019- 2021 redatto in occasione del procedimento di ammissione del titolo Orsero al segmento MTA/STAR, rispettivamente approvati dai CdA in data 10 febbraio 2020 ed il 9 settembre 2019 opportunamente integrati per recepire l'effetto dell'acquisizione dei 5 magazzini ex Nuova Beni Immobiliari. l dati per l'anno 2022 sono stati determinati sulla base di quelli del 2021 e così per

quanto riguarda i dati del Terminal Value. Per la sola Cosiarma si è invece determinato un valore di Adjusted Ebitda medio calcolato sulla base degli anni 2015-2020 ed in valore di ammortamenti tale da portare ad un valore delle navi a fine 2024 pari al loro scrap value.

Per l'attualizzazione si utilizza come tasso di sconto il WACC post-tax che tiene conto dei rischi specifici dell'attività e rispecchia le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro. Si basa su una ponderazione tra il costo del debito e il costo dell'equity, elaborato sulla base dei valori di società comparabili a quelle appartenenti al Gruppo ed oggetto di impairment in quanto operanti nello stesso settore di attività.

Per l'impairment test 2019 si è fatto ricorso ad un professionista esterno, docente universitario, per la determinazione dei parametri applicati nel test, come indicati qui di seguito:

WACC "g" rate
CGU Italia 7,03 % 0,50 %
CGU Francia 5,43 % 1,50 %
CGU Spagna 5,99 % 1,50 %
CGU Portogallo 6,36 % 1,50 %
CGU Grecia 9,54 % 1,50 %
CGU Cosiarma 9,13 % n.a.

Le risultanze dei conteggi hanno evidenziato gli ampi margini (i cosiddetti "head-room") tra i valori contabili delle CGU, rappresentati dai rispettivi Capitali Investiti Netti, ed i corrispettivi valori d'uso rappresentati dagli Enterprise Value:

Valori in migliaia € WACC "g" rate Enterprise Value CIN Conso Head-room
- Italia 7,03% 0,50% 138.814 96.966 41.848
- Francia 5,43% 1,50% 92.483 18.455 74.028
- Spagna 5,99% 1,50% 114.955 55.823 59.132
- Portogallo 6,36% 1,50% 11.280 5.212 6.068
- Grecia 9,54% 1,50% 4.343 1.547 2.796
- Cosiarma 9,13% - 58.894 55.488 3.406

Si precisa come i valori di "CIN conso" indichino le somme dei CIN delle diverse società appartenenti alle varie CGU, dedotti i costi delle partecipazioni in società appartenenti alla stessa CGU ed incrementati dei valori di Goodwill e/o delle altre rettifiche in sede di acquisizione come conteggiate nell'ambito del bilancio consolidato.

L'analisi di sensitivity è stata condotta evidenziando, sulla base dei dati dell'impairment test, quanto dovrebbe diminuire l'Adjusted Ebitda, fermi i parametri di WACC e "g" rate, per azzerare l'"head-room" delle diverse CGU, così come su quale valore dovrebbe collocarsi il WACC, fermi i valori di Adjusted Ebitda e "g" rate, per l'azzeramento dell'head-room e lo stesso per il "g" rate, fermi i valori di Adjusted Ebitda e WACC. La tabella seguente riporta il risultato di tale test.

CGU Adjusted Ebitda WACC "g" rate
- Italia -12,78% 9,67% -2,69%
- Francia -51,60% 17,77% -14,37%
- Spagna -30,98% 10,89% -4,50%
- Portogallo -29,60% 12,09% -5,82%
- Grecia -38,60% 19,30% -11,55%
- Cosiarma -5,50% 11,57% -

Valori in migliaia € WACC "g" rate Equity Value costo
partecipazione
Head-room
- Italia 7,03% 0,50% 90.707 53.761 36.946
- Francia 5,43% 1,50% 91.721 21.466 70.255
- Spagna 5,99% 1,50% 101.951 41.222 60.729
- Portogallo 6,36% 1,50% 9.465 3.174 6.291
  • Grecia 9,54% 1,50% 5.506 2.505 3.001 - Cosiarma 9,13% - 49.410 38.281 11.129

Analogo test è stato fatto ad uso del bilancio d'esercizio di Orsero S.p.A., nel qual caso i valori messi a confronto sono quelli dell'Equity Value contro i rispettivi valori di carico delle partecipazioni:

A seguire la relativa sensitivity:

CGU Adjusted Ebitda WACC "g" rate
- Italia -11,28% 9,25% -2,16%
- Francia -48,97% 15,43% -11,58%
- Spagna -38,64% 11,18% -4,90%
- Portogallo -30,70% 12,56% -6,54%
- Grecia -41,40% 21,10% -14,35%
- Cosiarma -16,99% 17,55% -

Altre informazioni

Informativa per settore

All'interno del Gruppo possono essere distintamente identificabili diversi settori che forniscono un insieme di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che forniscono prodotti e servizi in una determinata area geografica (settore geografico). In particolare, all'interno del Gruppo Orsero sono state individuate tre aree di attività:

  • settore Distribuzione: questo settore è un aggregato di società dedite alla distribuzione dei prodotti ortofrutticoli sui territori di propria competenza. Le società distributrici del Gruppo hanno sede ed operano principalmente nei mercati italiani, portoghesi, francesi, greci e spagnoli;
  • settore Import & Shipping: questo settore è un aggregato di società dedito principalmente all'importazione, selezione e trasporto marittimo di banane ed ananas;
  • settore Servizi: rappresenta un settore residuale che comprende società dedite alla prestazione di servizi in ambito doganale, nel settore informatico e le attività di coordinamento della holding.

In ottemperanza a quanto disposto dall'IFRS 8 le informazioni settoriali vengono fornite al paragrafo dedicato all'"Informativa di settore".

Gestione del rischio finanziario

Il principio IFRS 7 richiede informazioni integrative finalizzate ad apprezzare la significatività degli strumenti finanziari in relazione alle performance economiche ed alla posizione finanziaria del Gruppo. Questo principio contabile richiede una descrizione degli obiettivi, delle politiche e delle procedure poste in atto dalla Direzione per le diverse tipologie di rischio finanziario (liquidità, di mercato e di credito) a cui il Gruppo è esposto (cambio, tasso di interesse, bunker).

Il Gruppo opera in un settore di commercio di prodotti commodity che è influenzato da differenti elementi che possono avere un impatto sull'andamento economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo. La gestione di tali fattori è effettuata attraverso l'adozione di coperture ovvero politiche

aziendali volte alla mitigazione degli eventuali impatti di tali elementi sui risultati aziendali. I rischi finanziari a cui è esposto il Gruppo nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie ed all'accesso del mercato del credito;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito, relativo ai rapporti soprattutto di natura commerciale.

I principali strumenti finanziari della società includono conti correnti e depositi a breve, passività finanziarie verso banche a breve e lungo termine, debiti obbligazionari, passività verso altri finanziatori, strumenti derivati. L'obiettivo è quello di finanziare l'attività operativa del Gruppo. Oltre a ciò, la società ha crediti e debiti commerciali derivanti dalla propria attività. La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata sulla base delle linee guida definite dal Responsabile Tesoreria con il CFO del Gruppo ed approvate dall'Amministratore Delegato.

Si segnala che i predetti rischi vengono monitorati costantemente, ponendo in essere azioni aventi l'obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l'utilizzo di appropriate politiche, ed in generale laddove ritenuto necessario, anche mediante appositi strumenti di copertura. Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incidenza di tali rischi sul Gruppo. I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e non possono completamente riflettere la complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di liquidità

Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire, a livello consolidato, la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere un'elevata solidità patrimoniale. Le linee di credito, anche se negoziate a livello di Gruppo, vengono concesse a livello di singola società. Il Gruppo ha, inoltre, finanziato i propri investimenti con linee di credito a medio-lungo termine che garantiscono una posizione di liquidità idonea all'attività caratteristica. Vi sono ampi spazi di utilizzo delle linee di credito commerciali di breve termine in caso di necessità di capitale circolante commerciale connesse alla crescita e allo sviluppo organico.

Si segnala, inoltre, che il Gruppo opera in un settore relativamente protetto dal punto di vista della liquidità in quanto esiste una specifica regolamentazione Europea (art. 62 del D.L.1/2012) che impone che i pagamenti dei beni deperibili avvengano nel termine massimo dei 30 giorni dalla fine del mese in cui tali beni vengono fatturati. Questo comporta che le tempistiche di incasso e pagamento siano relativamente brevi proprio in funzione della tipologia di bene commercializzato. Se a ciò si unisce il fatto che le rimanenze hanno indici di rotazione molto rapidi e comunque mediamente pari a 1 o 2 settimane, si evince che il ciclo di capitale circolante è virtuoso e non comporta rischi di liquidità in un contesto di normale operatività di mercato.

Nella tabella seguente è esposta un'analisi delle scadenze, basata sugli obblighi contrattuali di rimborso, relativa ai debiti finanziari, commerciali, fiscali ed altri debiti in essere al 31 dicembre 2019.

Saldo al 31 Entro 1 Oltre 1 anno
Valori in migliaia € dicembre 2019 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni
Debiti obbligazionari 30.000 - 10.000 20.000
Debiti verso banche a medio-lungo termine
(Non corrente/corrente)
58.631 13.894 43.726 1.011
Debiti verso altri finanziatori a medio-lungo
termine (Non corrente/corrente)
3.584 1.064 2.520 -
Debiti verso altri finanziatori a medio-lungo
termine (Non corrente/corrente) ex IFRS 16
59.988 8.081 20.684 31.223
Passività per strumenti derivati di copertura
(Non corrente/corrente)
526 5
0
476 -
Debiti verso banche a breve termine 25.204 25.204 - -
Debiti verso altri finanziatori a breve termine 1.340 1.340 - -
Debiti per saldo prezzo su acquisizioni (Non
corrente/corrente) 4.207 2.264 1.943 -
Altre passività non correnti 349 - 349
Debiti commerciali 127.523 127.523 - -
Debiti fiscali e contributivi 6.400 6.400 - -
Debiti altri correnti 11.343 11.343 - -
Debiti Non correnti/correnti al 31.12.2019 329.094 197.162 79.698 52.234
Il Gruppo opera, specialmente nel settore dell'Import & Shipping, acquistando la merce in valuta
dollaro USA, per poi importarla e realizzare le vendite in valuta euro nei mercati Sud Europei. Tale
aspetto pone la bilancia valutaria del Gruppo esposta al Dollaro Americano, fisiologicamente. Il
Gruppo, in riferimento a tale elemento, ha scelto di non adottare strumenti di copertura in quanto
la definizione dei prezzi alla vendita in euro avviene ogni giorno ovvero ogni settimana con i clienti
e ciò consente di diluire in maniera significativa gli eventuali effetti derivanti dalla fluttuazione dei
tassi di cambio. Diversamente, ove si scegliesse di acquistare dollari a termine ovvero di coprire
l'evoluzione del cambio attraverso strumenti finanziari in assenza di un prezzo in euro definito per i
prodotti acquistati in USD, si andrebbe a scommettere sull'evoluzione del tasso di cambio e si
porrebbe un vincolo importante alla possibilità di determinare i prezzi in maniera flessibile,
elemento fondamentale nel settore della commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli. Il Gruppo
ritiene che tale modalità operativa risulti essere coerente con le dinamiche commerciali del settore
e sia la più consona al fine di minimizzare l'impatto della fluttuazione del tasso di cambio Euro/USD.
Nel caso in cui lo scenario di mercato alla vendita dovesse mutare e sportarsi verso una prassi
costituita da contratti di vendita annuali nei confronti del canale GDO, come per esempio è usuale
sui mercati del Nord Europa, il Gruppo potrebbe rivalutare la propria politica di gestione delle
fluttuazioni del tasso di cambio Euro/USD e quindi l'adozione di coperture sui tassi di cambio
quantomeno parziali rispetto agli acquisti effettuati in USD. Allo stato, a giudizio del Gruppo, non vi
sono tuttavia segnali tali da far presagire tale mutamento del contesto di mercato e tipologia di
vendita sul canale GDO.
Rischio di tasso di interesse
Il Gruppo finanzia i propri investimenti di medio-lungo termine e il proprio capitale circolante
commerciale anche attraverso l'utilizzo di strumenti di credito. Il Gruppo utilizza principalmente
linee di credito a medio termine in euro, parte delle quali a tasso fisso e parte a tasso variabile,
sulla principale delle quali (Finanziamento in Pool 2018-2024 di originari euro 60 milioni) è stata
attivata opportuna copertura parziale IRS plain vanilla al fine di mitigare il rischio di fluttuazione dei

Rischio di cambio valutario

Rischio di tasso di interesse

tassi di riferimento (euribor) nel tempo ovvero nel caso dell'unico prestito obbligazionario emesso ha optato per una struttura interamente a tasso fisso. Al 31 dicembre 2019 gli strumenti di copertura rispetto al rischio della variazione dei tassi di interesse adottati dalla Capogruppo coprono il 69% dei finanziamenti a medio e lungo termine a tasso variabile. Si sottolinea che, a giudizio del Gruppo, tali scelte risultino essere oggi molto prudenti anche in considerazione del prospettato scenario evolutivo nel medio termine dei tassi di riferimento in Europa.

Si segnala che al 31 dicembre 2019 sono in vigore due contratti di hedging sottoscritti dalla Capogruppo con due banche ai sensi del Contratto di Finanziamento in Pool che contengono una clausola di cross default che legittima la relativa banca a risolvere e/o recedere (a seconda del caso) il relativo contratto di hedging, in caso di inadempimenti rilevanti di società controllate, controllanti e/o soggette a comune controllo, intendendosi per controllo il possesso della maggioranza dei voti.

Sensitivity analisys sui tassi di interesse

Nel corso dell'esercizio 2019 la posizione finanziaria netta del Gruppo è cresciuta da euro 36.068 ad euro 126.898 migliaia in funzione, principalmente, del debito collegato ai contratti di locazione/noleggio di immobili, flotta contenitori ed altri beni secondo il principio IFRS 16 entrato in vigore il 1° gennaio 2019. L'impatto sulla posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 di tale componente vale euro 59.988 migliaia, al netto della quale l'incremento rispetto al 31 dicembre 2018 vale euro 30.842 migliaia legati agli ingenti investimenti effettuati nel 2019 in magazzini ed impianti ed acquisizioni. Qui di seguito si riporta il rapporto tra Indebitamento e Patrimonio netto al 31 dicembre 2019 e 31 dicembre 2018. Si segnala come i covenants finanziari esistenti sul bond e sul finanziamento in pool debbano essere conteggiati, come previsto dai relativi contratti, su una posizione finanziaria netta che escluda l'applicazione del nuovo principio IFRS 16 per tutta la durata dei medesimi finanziamenti.

Valori in migliaia € 31/12/2019 31/12/2018
Indebitamento finanziario netto 126.898 36.068
Patrimonio netto 150.931 150.178
Rapporto 0,84 0,24

La tabella seguente illustra l'accresciuta incidenza nel periodo dell'indebitamento a tasso fisso ovvero l'indebitamento a tasso variabile coperto da derivato IRS. Viene anche indicata l'incidenza di detto indebitamento sul totale indebitamento "oneroso" intendendosi come tale quello rappresentato oltre che dal debito bancario a medio termine e dal prestito obbligazionario anche (i) dall'indebitamento bancario di breve termine, (ii) ai debiti per leasing e (iii) per factoring, tutti essenzialmente a tasso variabile. Rispetto all'indebitamento finanziario lordo come rappresentato in bilancio rimangono esclusi i debiti "non fruttiferi" quali le posizioni mark-to market sui derivati, le quote prezzo da pagare sulle acquisizioni effettuate, i debiti per finanziamento soci ed i debiti legati all'applicazione del nuovo principio IFRS 16.

Valori in migliaia € 31/12/2019 31/12/2018
Totale indebitamento bancario a medio-lungo termine (A) 88.631 94.985
di cui a tasso fisso 71.528 43.799
Incidenza % - tasso fisso 80,7% 46,1%
di cui a tasso variabile 17.103 51.186
Incidenza % - tasso variabile 19,3% 53,9%
Totale indebitamento oneroso altro (B) 30.128 15.661
Totale indebitamento oneroso (A+B) 118.759 110.646
Incidenza % - tasso fisso 60,2% 39,6%
Incidenza % - tasso variabile 39,8% 60,4%

Come segnalato, il Gruppo ha attivato nel 2019 opportune coperture IRS sul finanziamento di originali euro 60 milioni, in aggiunta a quelle già in essere al 31 dicembre 2018, così che alla data del 31 dicembre 2019 il 78,5% del valore del debito risulta coperto. Si segnala come tale copertura sia efficace contro il rialzo dei tassi ma non annulli ovviamente l'effetto di eventuali aumenti dello spread, previsti contrattualmente, nel caso di una evoluzione negativa del rapporto tra Posizione Finanziaria Netta ed Adjusted Ebitda.

Pur con la precisazione di cui sopra si può rilevare come alla data del bilancio l'indebitamento a tasso variabile sul monte debiti bancari ed obbligazionari a medio termine scenda dal 54% del 2018 all' attuale 19%, mentre sul totale dell'indebitamento oneroso passi dal 60 al 40%. Nel caso quindi si determinasse sul mercato un incremento dei tassi di riferimento il Gruppo non dovrebbe soffrire di impatti particolarmente gravosi rispetto allo stato attuale.

A seguire la sensitivity analisys sull'effetto di un maggior valore dei tassi di interesse sull'indebitamento bancario di medio termine a tasso variabile. Tale tabella illustra, relativamente agli interessi legati ai finanziamenti bancari a medio-lungo, i maggiori oneri che si sarebbero originati, nel periodo di riferimento, nel caso di un maggior livello dei tassi di interesse tra 25 e 100 basis points:

Valori in migliaia € 31/12/2019 31/12/2018
Evoluzione nei periodi di riferimento degli oneri finanziari :
- su finanziamenti bancari MT a tasso fisso ( 1.131) ( 289)
- su finanziamenti bancari MT a tasso fisso per derivato ( 803) ( 265)
- su finanziamenti bancari MT a tasso variabile ( 246) ( 1.043)
- su finanziamenti breve termine bancari ed altri ( 455) ( 637)
- interessi amortizing ( 212) ( 273)
Totale ( 2.847) ( 2.507)

Di seguito si trova riepilogato l'effetto dell'aumento degli oneri finanziari di medio-lungo termine a tasso variabile nel periodo di riferimento al crescere dei tassi di interesse.

Valori in migliaia € 31/12/2019 31/12/2018
A bilancio ( 246) ( 1.043)
+ 25 bp ( 37) ( 12)
+ 50 bp ( 74) ( 176)
+ 75 bp ( 111) ( 326)
+ 100 bp ( 148) ( 504)

Rischio volatilità dei prezzi delle materie prime ortofrutticole

Il Gruppo, operando in un settore di commodity agricole che sono esposte per natura alla variabilità di quantitativi prodotti in corrispondenza di fattori esogeni tra cui, ad esempio, eventi atmosferici e ambientali fuori dal controllo degli operatori di settore, gestisce due tipi di fattispecie connesse alle materie prime agricole: l'approvvigionamento e il prezzo di acquisto delle materie prime. Il primo elemento è quello maggiormente sensibile e dunque il Gruppo diversifica quanto più possibile il proprio portafoglio prodotti, attraverso il numero di referenze commercializzate, la base fornitori e i paesi di origine. In questo modo la concentrazione del rischio di ammanchi di prodotto per singola referenza e fornitore risulta mitigata ed il portafoglio prodotti bilanciato rispetto ad eventuali ammanchi di produzione su specifiche referenze e/o origini. La seconda fattispecie riguarda la variazione dei prezzi delle materie prime in acquisto che viene gestita attraverso la politica di prezzo dei prodotti in vendita. Le due dimensioni sono infatti strettamente legate in quanto la definizione giornaliera, o settimanale, dei prezzi di vendita permette di aggiustare le eventuali variazioni di prezzo in fase di approvvigionamento a rialzo o a ribasso. La volatilità è inoltre gestita dal Gruppo mediante le modalità con cui vengono regolati i rapporti con i fornitori, nei confronti dei quali si opera molto spesso attraverso schemi di conto vendita o conto

commissione. In sostanza il prezzo riconosciuto al fornitore per i prodotti acquistati viene definito in base al prezzo di vendita del prodotto; tale fattispecie di fatto consente di diluire molto il rischio di volatilità dei prezzi delle materie prime.

Rischio volatilità dei prezzi del carburante delle navi di proprietà

Il bunker (carburante) utilizzato per le navi di proprietà è la principale materia prima soggetta a volatilità dei prezzi, a cui il Gruppo – precisamente il settore Import & Shipping – è esposto, con conseguenti potenziali effetti (negativi o positivi) sui risultati economici del Gruppo. In considerazione dell'alta volatilità degli indici di riferimento del mercato del petrolio e dei propri derivati (tra cui quelli che si utilizzano come carburante per le navi di proprietà), il Gruppo ricorre a due strumenti di copertura: di tipo finanziario, acquistando la materia prima a termine su orizzonte semestrale o annuale per una percentuale che varia tra il 30% e il 50% del consumo stimato di carburante (corrispondente in sostanza al servizio di trasporto effettuato in favore di società del Gruppo. Si ricorda difatti che le navi sono utilizzate per ca. il 50% per importazione di volumi di banane e ananas direttamente commercializzati dal Gruppo, c.d. utilizzo captive). La residua parte viene gestista attraverso la definizione di contratti commerciali con i clienti terzi i quali prevedono una clausola c.d. "BAF" ("Bunker Adjustment Factor") volta a riequilibrare le fluttuazioni della materia prima andando ad aggiungere o a sottrarre alla tariffa pattuita annualmente con il cliente del servizio navale, un valore economico che neutralizzi o comunque mitighi le fluttuazioni del prezzo del carburante. In questo modo l'evoluzione del prezzo del carburante ha un impatto meno rilevante sui risultati di Gruppo e tale da poter essere mantenuto sotto controllo. Il contesto di mercato ha storicamente visto l'applicazione delle clausole BAF nel trasporto marittimo refrigerato e, salvo talune particolari eccezioni relative agli esercizi 2017 e 2018, al 31 dicembre 2019 non si rilevano segnali tali da far presagire un venir meno della possibilità di conseguire tali contratti con i clienti terzi ovvero di non poter trovare adeguate coperture finanziarie sul mercato petrolifero. Di seguito si espone un'analisi che evidenzia come il prezzo del carburante delle navi abbia impattato sui risultati del settore Import & Shipping nel periodo di riferimento.

Valori in migliaia € 31/12/2019 % 31/12/2018 %
Totale costo bunker 25.591 11,92% 30.162 14,32%
Ricavi settore Import&Shipping 214.710 210.631

Si segnala che il costo del bunker indicato nella tabella sovrastante include anche i costi accessori al rifornimento pari ad euro 213 migliaia al 31 dicembre 2019 ed euro 296 migliaia al 31 dicembre 2018.

Ulteriore elemento rilevante in relazione al carburante delle navi è la modifica della regolamentazione in riferimento alle emissioni di zolfo c.d. "IMO 2020" sull'utilizzo appunto di un carburante a basso contenuto di zolfo (0,5% Vs 3,5% attuale) per il trasporto marittimo a livello globale. Al riguardo, il Gruppo ha già adottato e sta adottando misure idonee ed in linea alla prassi storica al fine di mitigare l'effetto prezzo del nuovo prodotto (coperture finanziarie e clausole commerciali BAF). Per minimizzare poi il rischio di disponibilità del nuovo carburante, la società armatoriale del Gruppo, Cosiarma, ha finalizzato - per i primi cinque mesi del 2020 - un accordo con un primario produttore di petrolio e prodotti raffinati a livello globale assicurandosi i quantitativi di bunker necessari al servizio navale operato, in linea alla nuova normativa. A livello commerciale il Gruppo sta lavorando al fine di mantenere le esistenti clausole BAF sopra descritte con l'obiettivo di diluire e minimizzare il potenziale impatto del possibile maggior costo del nuovo carburante.

Rischio di credito

Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante, principalmente, dai rapporti commerciali con i propri clienti ed in particolare ad eventuali ritardi o mancati pagamenti da parte dei medesimi, che qualora si verificassero, potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo stesso. Il Gruppo opera con una base clienti molto ampia composta dal canale GDO e da clienti cosiddetti grossisti e dettaglianti. In considerazione della eterogeneità della base clienti, specialmente a livello Europeo, il Gruppo adotta delle politiche di

copertura del rischio attraverso polizze di assicurazione del credito con compagnie di primario livello interazionale. In aggiunta, il Gruppo adotta politiche di risk management volte all'interruzione delle forniture al superamento di talune soglie di credito scaduto in relazione ad ageing e/o ammontare. Tali azioni consentono al Gruppo di registrare una perdita su crediti rispetto al fatturato totale molto esigua e sostanzialmente costante nel tempo. Inoltre, in considerazione della tipologia di beni che tratta il Gruppo (beni di primo consumo e basilari per la dieta occidentale) e della stabilità dei canali di vendita non si ravvedono modifiche della base clienti tali da impattare la dimensione attuale del rischio di credito.

La seguente tabella fornisce una ripartizione dei crediti commerciali al 31 dicembre 2019 raggruppati per scaduto al netto del fondo svalutazione crediti:

Valori in migliaia € 31/12/2019 A
scadere
Scaduti
entro 30
giorni
Scaduti
tra 31-90
giorni
Scaduti
tra 91-
120 giorni
Oltre 120
gg
Crediti commerciali al lordo del fondo
sv
alutazione
133.977 82.981 22.790 11.638 1.843 14.725
Fondo sv
alutazione crediti commerciali
( 12.537) ( 140) ( 11) ( 12) ( 10) ( 12.364)
Crediti commerciali 121.439 82.841 22.779 11.626 1.833 2.361

L'elevata misura dei fondi svalutazione deriva dalla specifica esigenza fiscale di non stralciare i crediti ormai "persi" ed interamente svalutati fino alla conclusione dei relativi procedimenti concorsuali (fallimento, concordato) pena il venir meno della deducibilità fiscale delle perdite stesse.

Transazioni derivanti da operazioni non ricorrenti

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2019 il Gruppo ha sostenuto costi relativi ad operazioni non ricorrenti.

Ai sensi della Comunicazione Consob 15519 del 28 febbraio 2005 si segnala che nella voce "Altri ricavi ed oneri" risultano iscritti euro 820 migliaia ed euro 5.395 migliaia rispettivamente di ricavi e costi di natura non ricorrente per i cui dettagli si rimanda alla Nota 26 "Altri ricavi ed oneri" ed all'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006".

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2019 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, fatta eccezione per gli acquisti dei magazzini ex Nuova Beni Immobiliari, formalizzati a dicembre 2019 e gennaio 2020 e l'incorporazione delle subholding GF Distribuzione e GF Porterm nella controllante Orsero S.p.A., quest'ultima operazione neutra in sede di consolidato, come ampiamente descritti nel corpo di questa relazione e relative note.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2019

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019:

Principio IFRS 16 – Leases (pubblicato in data 13 gennaio 2016), destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease. Si rileva come:

  • il nuovo principio fornisce una nuova definizione di "lease" ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto;
  • il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di "lease" anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "lowvalue assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di comprenderne le principali clausole rilevanti ai fini dell'IFRS 16. In particolare, il Gruppo ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:
  • a) una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • b) un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione.

Prima del 1° gennaio 2019 il Gruppo, in conformità con il precedente IAS 17-'Leases' classificava, alla data di inizio, ciascun accordo di utilizzo beni di terzi (in qualità di locatario) come leasing finanziario o leasing operativo. Il leasing veniva classificato come finanziario se trasferiva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato al Gruppo; in caso contrario l'accordo veniva classificato come operativo. I leasing finanziari venivano rappresentati come investimenti all'inizio del contratto, per un valore pari al fair value del bene locato o, se inferiore, pari al valore attuale dei pagamenti minimi del contratto. Per quelli operativi, il bene locato non veniva capitalizzato come investimento e i canoni di locazione venivano rilevati come costi a conto economico a quote costanti lungo la durata del contratto.

Relativamente alla prima applicazione del principio, il Gruppo ha deciso di adottare l'applicazione retrospettica modificata del modello. Pertanto, i dati del periodo comparativo non sono stati rideterminati e sono state applicate alcune semplificazioni ed espedienti pratici come permesso dal principio di riferimento. L'adozione dell'IFRS 16 non ha avuto alcun effetto sul patrimonio netto iniziale al 1° gennaio 2019. Di seguito, vengono riepilogate le ipotesi chiave utilizzate per la prima applicazione dell'IFRS 16:

  • a) tutti gli accordi in vigore al 1° gennaio 2019 relativi all'utilizzo di beni di terzi sono stati analizzati alla luce della nuova definizione di leasing inclusa nel nuovo principio;
  • b) nell'ambito delle analisi svolte, il Gruppo ha anche considerato la presenza di accordi non strutturati come un leasing da un punto di vista legale ma che potrebbero comunque contenere un leasing sulla base della nuova definizione contenuta nel IFRS 16. Il Gruppo, pertanto, ha deciso di non sfruttare l'espediente pratico che consente di identificare i

leasing sulla base delle analisi già svolte in base allo IAS 17 e all'IFRIC 4-'Determining Whether an Arrangement Contains a Lease';

  • c) sono stati gestiti separatamente i contratti di leasing di beni aventi un modico valore unitario (cioè con valore unitario inferiore a usd 5 migliaia) e quelli di breve durata (cioè con durata inferiore ai 12 mesi). I costi relativi a tali contratti, che riguardano prevalentemente alcuni containers, attrezzature informatiche ed autovetture, continueranno a essere rilevati a conto economico come costi operativi separatamente identificati;
  • d) per i contratti di leasing rientranti nell'ambito di applicazione del nuovo principio, le attività per diritto d'uso sono state iscritte per un ammontare pari alla passività finanziaria stimata per leasing, rettificata dall'ammontare di eventuali pagamenti anticipati o già iscritti in bilancio, nonché da eventuali incentivi ricevuti dal locatore prima 1° gennaio 2019;
  • e) nessun impatto sui saldi di apertura al 1° gennaio 2019 relativi a contratti di leasing in cui il Gruppo agisce come locatario e che erano stati classificati come leasing finanziari in base allo IAS 17, è stato rilevato, continuandosi per tali beni la classificazione tra le immobilizzazioni materiali e la continuità dei precedenti valori di assets e passività finanziarie;
  • f) si segnala, infine, che non sono stati identificati contratti onerosi.

Altri accorgimenti pratici sono stati applicati alla data di transizione:

  • g) i costi diretti iniziali (inclusi i c.d. key money) sono stati esclusi dalla valutazione del diritto d'uso alla data di applicazione iniziale;
  • h) la determinazione della durata del leasing è stata valutata utilizzando tutte le informazioni disponibili, nel caso in cui il contratto contenesse opzioni per estendere o terminare il leasing.

Impatto da prima applicazione

Diritti d'uso (right of use)

Come anticipato sopra, il Gruppo ha applicato l'IFRS 16 dalla data di prima applicazione (ossia il 1° gennaio 2019) utilizzando il metodo retroattivo modificato. Pertanto, l'effetto cumulativo dell'adozione dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura al 1° gennaio 2019, senza rideterminare le informazioni comparative.

Valori in migliaia € Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Altri beni Totale
Costo storico - - - - -
F.do ammortamento - - - - -
Saldo al 31.12.18 - - - - -
Movim
ento del periodo:
Riclassifica al 1° gennaio 2019 56.073 312 7.108 1.470 64.962
Variazione perimetro 237 - - - 237
Incrementi 1.288 - 4.053 652 5.994
Decrementi costo storico ( 3.021) - - - ( 3.021)
Decrementi F.do ammortamento 179 179
Ammortamenti ( 5.234) ( 81) ( 2.809) ( 614) ( 8.738)
Costo storico 54.577 312 11.161 2.122 68.171
F.do ammortamento ( 5.055) ( 81) ( 2.809) ( 614) ( 8.559)
Saldo al 31.12.19 49.522 230 8.352 1.508 59.612

Alla data di applicazione iniziale le passività del leasing sono state determinate al valore attuale dei pagamenti residui attualizzati utilizzando il tasso di interesse marginale del Gruppo al 1° gennaio 2019 come sotto riportato.

Al 1° gennaio 2019 (transition date) il Gruppo, in qualità di locatario, ha pertanto rilevato nuove passività (euro 65 milioni) per leasing operativi e pari maggiori asset per attività di diritti d'uso principalmente relativi all'utilizzo di magazzini/punti vendita e parco contenitori.

Passività finanziarie per lease al 31 dicembre 2019

Valori in migliaia € Totale Entro 12 mesi Tra 12 e 60 mesi Oltre 60 mesi
Passività finanziarie per lease ( 59.988) ( 8.081) ( 20.684) ( 31.223)

L'impatto in termini di posizione finanziaria netta e di Adjusted Ebitda è significativo, stante l'esistenza di numerosi contratti di concessione e/o di affitto di magazzini e posti vendita sui mercati ortofrutticoli, nonché di leasing operativi sulla flotta contenitori "reefer" utilizzati dalla società marittima, si segnala, infatti un miglioramento dell'Adjusted Ebitda al 31 dicembre 2019 pari ad euro 9.777 migliaia.

Tasso di attualizzazione

Le principali assunzioni chiave riguardanti la definizione del tasso di interesse marginale (incremental borrowing rate-IBR) alla data di prima applicazione del nuovo principio, ed in maniera similare per la rideterminazione dei contratti stipulati successivamente, sono state le seguenti:

  • è stata definita una modalità di stima dell'IBR da applicare a tutti i contratti aventi caratteristiche simili, che sono stati considerati come un unico portafoglio di contratti. Si è quindi optato per l'adozione dell'accorgimento pratico di semplificazione nella definizione di questo parametro, come concesso dal nuovo principio;
  • il punto di partenza per la definizione dell'IBR alla data di prima e/o successiva applicazione del nuovo principio è il tasso effettivo medio di finanziamento esistente alla data di riferimento (1° gennaio 2019 e date contrattuali successive), con una scadenza simile alla media degli accordi oggetto di rimisurazione. Questo tasso è stato opportunamente rettificato in base a quanto richiesto dalle nuove regole contabili, per simulare un teorico tasso marginale di finanziamento coerente con i contratti oggetto di valutazione. Nella stima dell'IBR, tra le caratteristiche considerate nella segregazione degli accordi in essere al 1° gennaio 2019 e successivi si segnalano: durata media residua, ammontare della passività finanziaria, paese in cui è ubicato il bene in leasing, valuta del contratto;

alla luce delle quali si è determinato un tasso ponderato medio pari al 2,70%.

Oltre al citato IFRS 16 dal 1° gennaio 2019 sono divenuti applicabili, i seguenti principi, interpretazioni e modifiche ai principi esistenti in relazione ai quali non si segnalano effetti significativi per il Gruppo.

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato il documento interpretativo IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatments. Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Il documento prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione si applica dal 1° gennaio 2019 e tale applicazione non ha generato impatti sulla rimisurazione del carico fiscale.

Emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation (pubblicato in data 12 ottobre 2017). Tale documento specifica gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test "SPPI" anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation"

da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019 e l'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle", pubblicato in data 12 dicembre 2017 (Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements – Remeasurement of previously held interest in a joint operation, IAS 12 Income Taxes – Income tax consequences of payments on financial instruments classified as equity, IAS 23 Borrowing costs Disclosure of Interests in Other Entities – Borrowing costs eligible for capitalisation) che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019 e l'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Plant Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19)". Il documento chiarisce come un'entità debba rilevare una modifica (i.e. un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. Gli emendamenti chiariscono che dopo il verificarsi di tale evento, un'entità utilizzi ipotesi aggiornate per misurare il current service cost e gli interessi per il resto del periodo di riferimento successivo all'evento. Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019 e l'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea al 31 dicembre 2019

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC non ancora omologati dall'Unione Europea al 31 dicembre 2019

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Tale principio non è peraltro applicabile al Gruppo.

In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare un business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di

attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input ed un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output. L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale per l'entità, per determinare se un insieme di attività/processi e beni acquistati non sia un business. Qualora il test fornisca un esito positivo, l'insieme di attività/processi e beni acquistato non costituisce un business e il principio non richiede ulteriori verifiche. Nel caso in cui il test fornisca un esito negativo, l'entità dovrà svolgere ulteriori analisi sulle attività/processi e beni acquistati per identificare la presenza di un business. A tal fine, l'emendamento ha aggiunto numerosi esempi illustrativi al principio IFRS 3 al fine di far comprendere l'applicazione pratica della nuova definizione di business in specifiche fattispecie. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata. Considerato che tale emendamento sarà applicato sulle nuove operazioni di acquisizione che saranno concluse a partire dal 1° gennaio 2020, gli eventuali effetti saranno rilevati nei bilanci consolidati chiusi successivamente a tale data e gli amministratori non si attendono effetti sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10. Secondo quanto previsto dallo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un nonmonetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitato alla quota detenuta nella joint venture o collegata dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, il principio IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o perdita nel caso di perdita del controllo di una società controllata, anche se l'entità continua a detenere una quota non di controllo nella stessa, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint venture o collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute/conferite costituiscano o meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute/conferite rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

Note illustrative- informazioni sulla situazione patrimoniale-finanziaria e del conto economico

In questo capitolo si forniscono le informazioni utili a spiegare le variazioni più significative rispetto all'esercizio precedente intervenute nelle poste del bilancio, segnalando ove opportuno gli eventuali effetti legati a variazioni nel perimetro di consolidamento.

Come segnalato in apertura di questa relazione le risultanze al 31 dicembre 2019 riflettono l'adozione del principio IFRS 16, con decorrenza 1° gennaio 2019, relativamente ai diritti d'uso collegati ai contratti di affitto e/o leasing operativo stipulati dalle società del Gruppo, il cui effetto risulta estremamente significativo sui conti consolidati e conseguentemente sullo scostamento rispetto al 31 dicembre dell'esercizio 2018. Per questo motivo in queste note verranno fornite tutte le informazioni necessarie atte a far ben comprendere le variazioni intervenute, completando ed integrando i commenti ed i raffronti già esposti in precedenza con l'ausilio del pro-forma 31

dicembre 2019. Inoltre, visto il limitato impatto sui conti delle acquisizioni effettuate si è ritenuto non necessario procedere alla redazione di eventuali pro-forma, preferendo evidenziare all'interno del commento alle variazioni nelle poste di bilancio la componente riferibile a tali acquisizioni.

NOTA 1. Goodwill (Avviamento)

Il Goodwill risulta iscritto per euro 46.828 migliaia (euro 32.975 migliaia al 31 dicembre 2018).

Valori in migliaia € Goodwill
Saldo al 31.12.17 33.103
Movim
ento del periodo:
Incrementi -
Decrementi ( 128)
Riclassifiche e Svalutazioni -
Variazione area di consolidamento -
Differenze cambio -
Saldo al 31.12.18 32.975
Movim
ento del periodo:
Incrementi 13.853
Decrementi -
Riclassifiche e Svalutazioni -
Variazione area di consolidamento -
Differenze cambio -
Saldo al 31.12.19 46.828

La voce espone quanto pagato dal Gruppo in eccedenza rispetto al valore contabile dei rami aziendali e/o dei patrimoni netti delle società acquisite e successivamente incorporate. Il valore residuo della posta in oggetto viene verificato almeno annualmente o qualora si verifichino specifici eventi o circostanze che possano far presumere una riduzione di valore, tramite l'analisi di redditività dei rami aziendali acquisiti, mediante test di impairment.

La voce Goodwill al 31 dicembre 2019 si riferisce:

  • per euro 720 migliaia a Nuova Banfrutta S.r.l. (società incorporata in Fruttital S.r.l. nel 2017): nello specifico tale valore deriva principalmente dall'acquisizione di Ferfrutta S.r.l.;
  • per euro 171 migliaia ad Az France S.A.S;
  • alle differenze di consolidamento relative alle acquisizioni di Eurofrutas S.A. e di Nuova Banfrutta S.r.l. (società fusa per incorporazione in Fruttital S.r.l. con atto notarile del 14 giugno 2017, ma avente effetto 1° gennaio 2017). L'acquisizione della prima si riferisce al 50% rilevato nel 2013 ed avente valore residuo al 31 dicembre 2017 pari ad euro 1.440 migliaia, mentre la seconda, avvenuta nel 2010, presenta un valore residuo pari ad euro 1.375 migliaia.
  • per euro 9.978 migliaia ad Hermanos Fernández López S.A.: tale valore deriva dall'acquisizione del residuo 50% avvenuta nel 2017, anche includendo quanto iscritto ai sensi dell'IFRS 3 per il 50% acquisito in precedenza;
  • per euro 1.992 migliaia a Galandi S.p.A.: tale valore deriva dall'acquisizione del residuo 50% avvenuta nel 2017, anche includendo quanto iscritto ai sensi dell'IFRS 3 per il 50% acquisito in precedenza;
  • per euro 17.300 migliaia a Fruttital Firenze S.p.A.: tale valore deriva dall'acquisizione del residuo 50% avvenuta nel 2017, anche includendo quanto iscritto ai sensi dell'IFRS 3 per il 50% acquisito in precedenza;
  • per euro 1.250 migliaia relativi all'acquisizione 2019 di Sevimpor S.L.;
  • per euro 9.294 migliaia relativi all'acquisizione 2019 del Gruppo Fruttica;
  • per euro 3.309 migliaia relativi all'acquisizione 2019 di Fruttital Cagliari S.r.l..

Ai sensi dello IAS 36, il risultato dell'impairment, effettuato utilizzando le informazioni ad oggi disponibili e stime ragionevoli sull'evoluzione del capitale investito, ha dimostrato la tenuta dei valori delle principali società come sopra ricordate nei confronti dei rispettivi valori di carico e di conseguenza rispetto ai patrimoni netti contabili usati nel consolidamento, determinando quindi la non necessità di alcuna svalutazione nel bilancio consolidato.

Ai fini del test di impairment, l'avviamento è stato allocato sui vari Paesi (CGU Italia, CGU Francia, CGU Portogallo, CGU Spagna) e all'interno di questi relativamente a quanto conteggiato in sede di acquisizione dalle diverse società.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018
Italia 24.696 21.387
Francia 9.465 171
Spagna 11.228 9.978
Portogallo 1.440 1.440
Goodwill 46.828 32.975

Per quanto concerne la tenuta dei valori si veda il commento al test di impairment di cui al paragrafo "Impairment test" all'interno della sezione dei criteri di valutazione.

NOTA 2. Immobilizzazioni immateriali

Valori in migliaia € Diritti di
brevetto
industr.le e di
utilizzaz.ne
opere ingegno
Concessioni,
licenze,
marchi e
diritti simili
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Altre Totale
Costo storico 2.965 11.977 1.353 666 16.961
F.do ammortamento ( 2.319) ( 6.091) - ( 596) ( 9.006)
Saldo al 31.12.17 646 5.886 1.353 71 7.956
Movim
ento del periodo:
Incrementi 1.312 293 370 1
1
1.986
Decrementi -costo storico - ( 4.290) - - ( 4.290)
Decrementi -fondo amm.to - 788 - - 788
Riclassifiche -costo storico 908 322 ( 1.042) 227 415
Riclassifiche -fondo
ammortamento ( 52) ( 125) - ( 221) ( 398)
Variazione area di - - - - -
consolidamento - costo storico
Variazione area di - - - - -
consolidamento - fondo amm.to
Ammortamenti ( 635) ( 736) - ( 28) ( 1.399)
Costo storico 5.185 8.302 681 904 15.072
F.do ammortamento ( 3.006) ( 6.164) - ( 845) ( 10.015)
Saldo al 31.12.18 2.179 2.138 681 59 5.057
Movim
ento del periodo:
Incrementi 315 215 853 8 1.391
Decrementi -costo storico - - - ( 55) ( 55)
Decrementi -fondo amm.to - - - 5
1
5
1
Riclassifiche -costo storico 5
5
- ( 181) - ( 126)
Riclassifiche -fondo
ammortamento - - - - -
Variazione area di
consolidamento - costo storico 6 2
7
- 2
2
5
5
Variazione area di - ( 22) - ( 18) ( 40)
consolidamento - fondo amm.to
Ammortamenti ( 714) ( 454) - ( 20) ( 1.188)
Costo storico 5.561 8.544 1.354 879 16.337
F.do ammortamento ( 3.720) ( 6.640) - ( 832) ( 11.192)
Saldo al 31.12.19 1.841 1.904 1.354 47 5.145
Nell'esercizio 2019 le immobilizzazioni immateriali si sono incrementate di euro 88 migliaia per
effetto principalmente di investimenti per euro
1.391
migliaia,
variazione del perimetro di
consolidamento per euro 15 migliaia, parzialmente compensato da dismissioni di cespiti per euro
4 migliaia, ammortamenti per euro 1.188 migliaia e riclassifiche per euro 126 migliaia.
Si segnala che nel periodo in esame non si sono verificate variazioni di stima nella valutazione della
vita utile delle immobilizzazioni immateriali, nella scelta del metodo di ammortamento, né che
siano
stati individuati indicatori endogeni ed esogeni che diano un'indicazione che le
immobilizzazioni immateriali possano aver subito una riduzione di valore.
Non si segnalano immobilizzazioni immateriali riclassificate come "Attività possedute per la
vendita".
Diritti brevetto industriale e di utilizzazione opere dell'ingegno
La posta espone costi sostenuti a fronte dei programmi software e delle licenze di cui è dotato il
Gruppo; la variazione di euro 338 migliaia, comprensivi della quota di euro 55 migliaia riclassificata

Diritti brevetto industriale e di utilizzazione opere dell'ingegno

da immobilizzazioni in corso alla fine del 2018, è essenzialmente riferita all'introduzione del nuovo programma ERP basato su piattaforma Microsoft Dynamics dal quale il Gruppo si attende importanti miglioramenti sotto il profilo della completezza, immediatezza ed interconnessione dei propri database gestionali.

Si segnala che gli ammortamenti di competenza dell'esercizio pari ad euro 714 migliaia sono calcolati mediamente sulla base di una vita utile di tre anni.

Concessioni, licenze e marchi

Questa linea di conto espone essenzialmente quanto pagato a titolo di concessione per l'esercizio delle attività commerciali (magazzini e posti vendita) ubicati all'interno dei mercati generali, ammortizzate in funzione della durata della concessione stessa, le spese per l'utilizzo di programmi software in licenza d'uso, ammortizzati mediamente lungo un periodo di tre anni, i marchi commerciali, ammortizzati su un arco di 10 anni. La variazione in diminuzione di euro 234 migliaia riflette ammortamenti per euro 454 migliaia, parzialmente compensata da investimenti per euro 215 migliaia ed incrementi da variazione di perimetro per euro 5 migliaia.

Immobilizzazioni in corso e acconti

La posta riflette gli investimenti effettuati in corso d'anno e non ancora operativi alla data di chiusura del periodo essenzialmente riferiti all'implementazione ed ingegnerizzazione del nuovo sistema E.R.P. integrato che sostituirà totalmente quello in uso e volto a soddisfare le necessità sempre più crescenti del Gruppo.

Altre immobilizzazioni immateriali

Trattasi di categoria residuale comprendente oneri sostenuti per lo sviluppo di programmi interni ammortizzati in funzione dei rispettivi periodi di utilità.

NOTA 3. Immobilizzazioni materiali

Terreni e Piantagioni Impianti e Attrezzature Imm.ni in
Valori in migliaia € Fabbricati macchinari ind.li e
comm.li
Altri beni corso e
acconti
Totale
Costo storico 59.139 173 247.928 1.911 18.656 1.253 329.061
F.do ammortamento ( 28.880) ( 34) ( 182.271) ( 1.527) ( 15.355) - ( 228.067)
Saldo al 31.12.17 30.259 139 65.657 384 3.301 1.253 100.994
Movim
ento del periodo:
Incrementi 2.935 2.068 6.557 227 2.053 917 14.757
Decrementi -costo storico ( 294) - ( 583) ( 31) ( 1.116) - ( 2.024)
Decrementi -fondo amm.to 189 - 566 3
1
747 - 1.533
Riclassifiche -costo storico ( 42) - ( 2.024) ( 60) ( 642) ( 42) ( 2.810)
Riclassifiche -fondo amm.to 4
2
- 2.061 6
3
636 - 2.801
Variazione area di
consolidamento - costo storico - - - - - - -
Variazione area consolidamento - - - - - - -
fondo amm.to
Differenze cambio-costo storico 7
1
9 150 2 4 - 237
Differenze cambio-fondo amm.to ( 21) ( 2) ( 40) ( 2) ( 5) - ( 70)
Ammortamenti ( 1.513) ( 189) ( 9.364) ( 91) ( 1.116) - ( 12.273)
Costo storico 61.809 2.250 252.027 2.049 18.955 2.129 339.220
F.do ammortamento ( 30.183) ( 225) ( 189.048) ( 1.526) ( 15.093) - ( 236.075)
Saldo al 31.12.18 31.627 2.025 62.979 523 3.863 2.129 103.145
Movim
ento del periodo:
Incrementi 4.377 - 13.361 4.144 3.287 4.719 29.888
Effetto IFRS 16 apertura 56.073 - 312 7.108 1.470 - 64.962
Decrementi -costo storico ( 5.183) - ( 2.702) ( 1) ( 1.332) - ( 9.219)
Decrementi -fondo amm.to 299 - 2.663 1 815 - 3.777
Riclassifiche -costo storico 4.814 ( 11) 661 2 7
5
( 721) 4.819
Riclassifiche -fondo
ammortamento ( 15) - - - ( 21) - ( 35)
Variazione area di
consolidamento - costo storico 6.927 - 4.691 9
3
203 - 11.914
Variazione area consolidamento ( 1.659) - ( 3.316) ( 99) ( 146) - ( 5.221)
fondo amm.to
Differenze cambio-costo storico 8
6
1
1
193 3 3
8
- 331
Differenze cambio-fondo amm.to ( 30) ( 3) ( 63) ( 3) ( 22) - ( 121)
Ammortamenti ( 7.079) ( 190) ( 10.450) ( 2.913) ( 1.888) - ( 22.520)
Costo storico 128.902 2.250 268.543 13.397 22.697 6.127 441.916
F.do ammortamento ( 38.667) ( 417) ( 200.216) ( 4.541) ( 16.354) - ( 260.194)
Saldo al 31.12.19
90.235
1.833
68.328
8.856
6.343
6.127
181.722
Al 31 dicembre 2019 le immobilizzazioni materiali ammontano complessivamente a euro 181.722
migliaia, con un incremento netto di euro 78.577 migliaia rispetto al saldo al 31 dicembre 2018 per
effetto di:

dell'adozione del nuovo principio IFRS 16 per euro 64.962 migliaia che a partire dal 1°
gennaio 2019 dispone l'indicazione del valore del "diritto d'uso" per i beni condotti in
locazione e/o tramite contratti di leasing operativo all'interno delle singole categorie di
appartenenza;
investimenti per euro 29.888 migliaia, così suddivisi: "Distribuzione" per euro 21.944 migliaia,

"Import & Shipping" per euro 7.490 migliaia, "Servizi" per euro 455 migliaia,

ammortamenti di periodo per euro 22.520 migliaia,

riclassifiche per netti euro 4.784 migliaia, di cui euro 4.688 migliaia relative al magazzino
argentino di General Roca girocontato dalla voce magazzino a seguito dell'attivazione
  • dell'adozione del nuovo principio IFRS 16 per euro 64.962 migliaia che a partire dal 1° gennaio 2019 dispone l'indicazione del valore del "diritto d'uso" per i beni condotti in locazione e/o tramite contratti di leasing operativo all'interno delle singole categorie di appartenenza;
  • investimenti per euro 29.888 migliaia, così suddivisi: "Distribuzione" per euro 21.944 migliaia, "Import & Shipping" per euro 7.490 migliaia, "Servizi" per euro 455 migliaia,
  • ammortamenti di periodo per euro 22.520 migliaia,
  • riclassifiche per netti euro 4.784 migliaia, di cui euro 4.688 migliaia relative al magazzino

del contratto di affitto come previsto negli accordi dell'ottobre 2018 relativamente alla dismissione delle attività argentine del Gruppo.

  • variazione del perimetro di consolidamento per euro 6.693 migliaia;
  • dismissioni di cespiti per netti euro 5.441 migliaia, essenzialmente rappresentati dalla vendita del magazzino "Poetto" da parte della controllata Fruttital Cagliari, dal venir meno del diritto d'uso sul contratto di affitto del magazzino di Solgne, acquistato in finale d'anno, da dismissioni di impianti ed attrezzature ed auto aziendali per la differenza.
  • incremento per effetto cambio netto di euro 210 migliaia, essenzialmente riferito agli assets delle società messicane per via di un peso messicano passato da 22,492 pesos del dicembre 2018 a 21,220 pesos/euro del 31 dicembre 2019.

Terreni e fabbricati

La movimentazione del periodo registra un incremento netto complessivo di euro 58.608 migliaia originato dall'effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 alla data di apertura per euro 56.073 migliaia, investimenti per euro 4.377 migliaia, variazione del perimetro di consolidamento per euro 5.267 migliaia, riclassifiche per euro 4.799 migliaia e da differenze cambio per euro 56 migliaia, parzialmente compensato dal decremento per effetto di ammortamenti per euro 7.079 migliaia, di dismissioni per euro 4.885 migliaia.

Il valore dei terreni ammonta ad euro 9.475 migliaia, esposto sulla base degli atti di compravendita originari laddove esistenti oppure scorporato dal valore di acquisto indistinto del fabbricato sulla base di percentuali prossime al 20%.

Piantagioni

La voce in esame registra un decremento di euro 192 migliaia legato principalmente ad ammortamenti di competenza dell'esercizio per euro 190 migliaia.

Impianti e macchinari

In questa linea di conto sono incluse le celle frigo, di maturazione banane, gli impianti per il calibraggio ed il confezionamento dei prodotti, gli impianti di stoccaggio e imballo della frutta (settore Distribuzione) e le navi (settore Import & Shipping).

Si segnala un incremento netto dell'anno per euro 5.349 migliaia principalmente riferito all'effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 alla data di apertura per euro 312 migliaia, ad investimenti per euro 13.361 migliaia di cui nel settore Distribuzione per euro 10.109 migliaia (completamento sala lavorazione "fresh-cut") ed euro 3.252 migliaia nel settore Import&Shipping (dry-docking Cala Pino svolto nel mese di maggio/giugno e Cala Pula svolto nel mese di agosto) oltre a normali rinnovi per dotazioni.

Si segnalano, inoltre, incrementi per variazioni del perimetro di consolidamento per euro 1.375 migliaia (in seguito alle acquisizioni di Sevimpor, Gruppo Fruttica e Fruttital Cagliari), per effetto cambio per netti euro 130 migliaia e per riclassifiche per euro 661 migliaia.

I decrementi sono invece relativi agli ammortamenti di competenza del periodo per euro 10.450 migliaia ed alle dismissioni di cespiti per euro 39 migliaia.

Si segnala che il management ha verificato la tenuta dei valori delle quattro unità Cale Rosse in ragione del prevedibile andamento futuro del business stesso, non ravvisando pertanto necessità di impairment del valore delle navi stesse.

Attrezzature industriali e commerciali

In tale comparto (essenzialmente composto dalla flotta contenitori della società di Shipping) la variazione si lega essenzialmente all'effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 alla data di apertura per euro 7.108 migliaia, agli incrementi del periodo per euro 4.144 migliaia, compensati da ammortamenti di competenza del periodo per euro 2.913 migliaia.

Altri beni materiali

La voce espone i beni posseduti dal Gruppo quali i mobili e gli arredi, le attrezzature informatiche ed elettroniche, il parco autovetture, etc.

L'incremento di euro 2.480 migliaia del periodo riflette principalmente l'effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 alla data di apertura per euro 1.470 migliaia, investimenti per euro 3.287 migliaia,

variazioni del perimetro di consolidamento per euro 57 migliaia, riclassifiche per euro 54 migliaia, differenze cambi per euro 16 migliaia, compensati da ammortamenti per euro 1.888 migliaia e da dismissioni per netti euro 517 migliaia.

Immobilizzazioni in corso ed acconti

L'incremento di questa voce sconta essenzialmente l'incremento di euro 4.719 migliaia principalmente legato a lavori di ammodernamento di impianti e macchinari nel magazzino di Verona e nelle sedi francesi e spagnole.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore delle proprie attività materiali. Di conseguenza, il valore delle attività materiali non è stato sottoposto a test di impairment.

NOTA 4. Partecipazioni

Valori in migliaia € Imprese
controllate
Joint
venture
Imprese
collegate
Altre
imprese
Totale
Saldo al 31.12.18 - 153 8.266 500 8.919
Movim
enti del periodo:
Incrementi/Aumenti di capitale - - - 1
9
1
9
Alienazioni e dismissioni - ( 153) - - ( 153)
Svalutazioni/Utilizzo fondo copertura perdite - - - ( 4) ( 4)
Dividendi pagati - - ( 490) - ( 490)
Valutazione società con il metodo del patrimonio netto - - 751 - 751
Altre variazioni incluse differenze cambio - - ( 61) - ( 61)
Variazione area di consolidamento - - ( 873) 8 ( 864)
Saldo al 31.12.19 - - 7.594 523 8.117

Le partecipazioni ammontano complessivamente ad euro 8.117 migliaia al 31 dicembre 2019, con una variazione netta in decremento di euro 802 migliaia in funzione della movimentazione sopra dettagliata. La variazione positiva di euro 751 migliaia generata dalla valutazione del patrimonio netto, è dovuta ai risultati del periodo delle partecipate. Si segnala, inoltre, un decremento di euro 873 migliaia per effetto dell'acquisizione del 75% del capitale di Fruttital Cagliari avvenuta nel mese di luglio 2019 come già descritto nel paragrafo "Variazioni dell'area di consolidamento intervenute nel corso dell'esercizio e successivamente" ed un decremento di euro 490 migliaia per effetto del pagamento dei dividendi da parte di Fruport Tarragona. Occorre, inoltre, aggiungere che il consolidamento integrale della società Fruttital Cagliari è stato effettuato a partire dal 1° luglio 2019, data di ottenimento del controllo sostanziale della stessa, pertanto è stata contabilizzata con il metodo del patrimonio netto per il primo semestre. Si segnala che nel corso del 2019 si è completata la fase di liquidazione della società Simba Spain inattiva ormai dal 2017.

Al 31 dicembre 2019 i dividendi percepiti dalle joint venture e dalle società collegate sono i seguenti:

  • Fruport Tarragona S.L.: euro 490 migliaia;

Si fornisce evidenza della quota proporzionale del Gruppo degli utili derivanti dalle partecipazioni in joint venture, collegate valutate con il metodo del patrimonio netto riflessi all'interno del conto economico consolidato.

La tabella che segue riassume le informazioni relative ai risultati da tali partecipazioni:

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Joint Venture - ( 6) 6
Collegate 751 1.193 ( 442)

Joint
Collegate
Venture
Movimenti Esercizio 2019 Joint
Collegate
Venture
movimentazione nella tabella seguente:
In merito al riepilogo alle società in Joint venture e collegate è stato fornito il dettaglio della
Venture Venture
Valori in migliaia € Saldo 31
dicembre 2018
Risultato
esercizio
Incrementi/
acquisizioni
Decrementi Dividendi Altre
variazioni
Saldo 31
dicembre
2019
Moncada Frutta S.r.l. 624 - 206 - - - ( 10) 820 -
Fruttital Cagliari S.r.l. 849 - 2
4
- ( 873) - - -
Simba Spain S.L. - 153 - - ( 153) - - - -
Moño Azul S.A. 3.515 - ( 300) - - - ( 28) 3.186 -
Bonaoro S.L.U. 803 - 1 - - - - 804 -
Fruport Tarragona S.L. 2.159 - 821 - - ( 490) ( 23) 2.467 -
Partecipazioni
valutate a patrimonio
7.950 153 751 - ( 1.026) ( 490) ( 61) 7.278 -
Citrumed S.A. 300 - - - - - - 300 -
Decofruit Bcn S.A. 1
6
- - - - - - 1
6
-
Altre partecipazioni 316 - - - - - - 316 -

Per le suddette partecipazioni non si rilevano indicatori di l'impairment.

NOTA 5. Attività immobilizzate diverse

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Attività Immobilizzate diverse 5.401 6.080 ( 679)

Al 31 dicembre 2019, la posta espone essenzialmente depositi cauzionali e crediti altri diversi a medio termine nei confronti di terzi. La voce "Attività immobilizzate diverse" comprende euro 1.278 migliaia verso società collegate. Si rimanda alla Nota 34 per un ulteriore dettaglio.

La variazione in decremento rispetto al 2018 è legata principalmente alla riduzione dei depositi cauzionali per euro 511 migliaia. Si segnala, inoltre, in relazione alla cessione del marchio "Moño Azul" a Prima Fruits S.A., avvenuta in data 10 settembre 2018, il regolare incasso della rata dovuta per usd 400 migliaia.

NOTA 6. Crediti per imposte anticipate

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Crediti per imposte anticipate 9.122 9.277 ( 155)

Le imposte anticipate vengono rilevate con un criterio prudenziale quando ne sia valutato ragionevole e probabile il loro recupero a mezzo dei futuri imponibili; esse possono derivare dalle differenze temporanee tra il valore delle attività e passività riflessi nel bilancio rispetto al valore delle stesse ai fini fiscali così come dalle perdite fiscali riportabili agli esercizi successivi.

Le imposte anticipate al 31 dicembre 2019, pari ad euro 9.122 migliaia sono rilevate sia in relazione alla valorizzazione delle perdite fiscali pregresse delle società italiane ed estere, che delle differenze temporali di imponibilità/deducibilità di costi e ricavi secondo le rispettive normative fiscali, quali ad esempio gli accantonamenti ai fondi rischi e svalutazione crediti, al costo del Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management per la quota attribuita agli amministratori, nonché alle scritture di transizione ai principi IFRS, quali ad esempio la determinazione della passività per benefici definiti ai dipendenti secondo la metodologia attuariale.

Per quanto concerne la composizione e la movimentazione di tale voce si rimanda a quanto riportato nella tabella sottostante e nella Nota 29 "Imposte sul reddito".

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018
Perdite fiscali 5.140 5.049
Effetto Piani benefici definiti ai dipendenti 835 688
Ammortamenti/Avviamenti/Marchio 780 794
Imposte indirette 94 105
Svalutazioni ed accantonamenti 1.231 1.411
Interessi passivi/ACE/Differenze cambio 134 137
Costi deducibili in futuro (Piani di incentivazione management) 730 730
Strumenti finanziari derivati 117 142
Vari minori 62 220
Crediti per imposte anticipate 9.122 9.277

NOTA 7. Magazzino

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Materie prime e di consumo 10.556 8.781 1.775
Attività biologiche 134 - 134
Prodotti finiti e merci 25.944 27.057 ( 1.114)
Magazzino 36.634 35.838 795

Le rimanenze di materie prime e di consumo sono rappresentate essenzialmente dai materiali di imballo utilizzati dalle società distributrici e dai carburanti, lubrificanti e pezzi di ricambio delle società di trasporto e sono valutate al FIFO. Si segnala come, contrariamente al solito, la società Productores Aguacate Jalisco S.A.C.V. al 31 dicembre 2019 avesse ancora frutta in fase di maturazione sulla pianta rilevata come "Attività biologiche" per euro 134 migliaia, raccolta e venduta nei mesi successivi.

Al 31 dicembre 2019 il valore delle giacenze di magazzino aumenta rispetto all'esercizio precedente di euro 795 migliaia legato principalmente, per quanto concerne le materie prime e di consumo, alla maggior valorizzazione delle rimanenze finali di bunker sulle navi per via dei maggiori volumi legati all'utilizzo della quinta nave, mentre per quelle di prodotti finiti e merci esso si collega all'aumento di fatturato (incluso un effetto perimetro di circa euro 600 migliaia) compensato dalla riclassifica del magazzino di General Roca nelle immobilizzazioni materiali per euro 4.688 migliaia.

NOTA 8. Crediti commerciali

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Crediti verso clienti 131.328 122.789 8.539
Crediti verso società del Gruppo non consolidate 2.170 2.797 ( 627)
integralmente
Crediti verso parti correlate 478 326 152
Fondo svalutazione crediti ( 12.537) ( 16.552) 4.015
Crediti commerciali 121.439 109.360 12.080

Tutti i crediti commerciali sono esigibili entro l'esercizio successivo e derivano da normali condizioni di vendita. Si segnala come i crediti siano esposti al netto dei fondi svalutazione stanziati nel corso degli anni a copertura dei crediti in sofferenza o di dubbia esigibilità ancora iscritti in bilancio nell'attesa della conclusione delle relative procedure concorsuali o dei tentativi di recupero stragiudiziali. Non esistono crediti scadenti oltre i cinque esercizi. Si ritiene che il fondo svalutazione crediti sia congruo a far fronte al rischio di potenziali inesigibilità sui crediti scaduti.

Al 31 dicembre 2019 la posta "Crediti verso clienti" presenta un incremento di euro 12.080 migliaia legato all'aumento dei fatturati ed ai volumi dei pagamenti nei giorni immediatamente precedenti e successivi al 31 dicembre.

Il saldo dei crediti verso società del Gruppo collegate e correlate si riferisce principalmente a normali crediti di fornitura e per l'analisi delle posizioni si rimanda alla Nota 34 sulle parti correlate. Di seguito si riporta la movimentazione del fondo svalutazione crediti che il Gruppo predispone in un'ottica realistica basata sull'effettiva recuperabilità dei singoli crediti, come disciplinato dall'IFRS 9 "expected losses" e che risulta, inoltre, comprensiva di una quota di euro 50 migliaia a fronte del più generico rischio di mancato incasso di tutte le attività finanziarie esposte in bilancio. Si rileva in particolare la diminuzione del fondo per euro 5,4 milioni essenzialmente legata allo stralcio contabile di crediti interamente svalutati, vecchi di 5 e più anni, per circa euro 4,5 milioni presso la società spagnola. Alla data del bilancio rimangono iscritti euro 12,5 milioni, di cui la parte più significativa, quasi euro 9 milioni, posta in capo alle società portoghese, greca e spagnola a fronte di crediti scaduti e pressoché interamente svalutati nella fascia oltre l'anno.

Valori in migliaia € Fondo svalutazione crediti
Saldo al 31.12.18 ( 16.552)
Movim
enti del periodo:
Accantonamenti ( 1.447)
Utilizzo/rilascio 5.417
Variazione di perimetro ( 195)
Altro 240
Saldo al 31.12.19 ( 12.537)

Di seguito la suddivisione dei crediti per area geografica:

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Italia 59.670 56.324 3.346
Paesi CEE 58.370 50.274 8.096
Paesi Extra-CEE 3.399 2.761 638
Crediti commerciali 121.439 109.360 12.080

NOTA 9. Crediti fiscali

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Per imposte sul valore aggiunto 12.028 12.275 ( 247)
Per imposte sul reddito 4.942 4.935 8
Crediti fiscali 16.971 17.210 ( 239)

Al 31 dicembre 2019 i crediti fiscali hanno complessivamente segnato un decremento di euro 239 migliaia essenzialmente legato al diverso credito IVA.

NOTA 10. Crediti diversi ed altre attività correnti

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Acconti a fornitori 3.706 4.197 ( 491)
Altri crediti 4.669 2.599 2.070
Ratei e risconti attivi 2.672 2.198 474
Attività finanziarie correnti 1
9
1
9
-
Crediti ed altre attività correnti 11.066 9.014 2.052

Al 31 dicembre 2019 la posta registra nel complesso un incremento di euro 2.052 migliaia dovuto all'aumento della voce degli altri crediti per euro 2.070 migliaia principalmente rappresentata dall'aumento dei crediti per rimborsi assicurativi da incassare e all'incremento dei ratei e risconti attivi per euro 474 migliaia, parzialmente compensato da una riduzione degli acconti a fornitori per euro 491 migliaia.

Come già segnalato nella relazione al bilancio 2017, il saldo della posta "Altri crediti" non è influenzato dalla presenza di un credito verso la parte correlata Argentina S.r.l. per euro 8.000 migliaia in quanto integralmente svalutato (Nota 34).

La posta "Ratei e risconti attivi" si riferisce ai normali appostamenti per la rilevazione e corretta allocazione di costi di competenza dell'esercizio successivo, tipicamente spese assicurative, locazioni, interessi.

NOTA 11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 56.562 76.285 ( 19.722)

Il saldo riflette i saldi attivi di conto corrente delle società del Gruppo. La variazione della voce è analiticamente analizzabile nel rendiconto finanziario.

NOTA 12. Patrimonio netto di Gruppo

Il capitale sociale al 31 dicembre 2019, interamente versato, risultava composto da n. 17.682.500 azioni prive del valore nominale per un valore di euro 69.163.340,00; non sussistono azioni privilegiate. I possessori di azioni ordinarie hanno il diritto di ricevere i dividendi di volta in volta deliberati e, per ciascuna azione posseduta, godono di un voto da esprimere nelle assemblee della Società.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2019 si incrementa rispetto al 31 dicembre 2018 per effetto essenzialmente del risultato conseguito dal Gruppo nel 2019.

Al 31 dicembre 2019 permangono nella disponibilità di Orsero n. 755.637 azioni ordinarie proprie, delle quali n. 500.000 asservite al Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management, per un controvalore di euro 7.426 migliaia esposto in diretta diminuzione delle altre poste del netto come da prospetto di variazione del patrimonio al 31 dicembre 2019. L'ammontare pertanto delle azioni proprie iscritte a diretta riduzione del patrimonio netto è pari ad euro 7.426.006.

Si segnala che la Capogruppo ha acquistato, nel periodo dal 4 al 11 ottobre 2019, complessive n. 3.250 azioni proprie al prezzo medio ponderato di euro 6,433 per azione, per un controvalore complessivo pari ad euro 20.908, nell'ambito programma di acquisto di azioni proprie approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 giugno 2018 a valere sull'autorizzazione assembleare del 20 aprile 2018.

In relazione, invece, al Piano di incentivazione a medio-lungo termine occorre evidenziare che l'obiettivo per l'esercizio 2019 non è stato raggiunto e pertanto non ha determinato l'assegnazione ai soggetti designati da tale Piano di nessun numero di azioni e non risulta iscritto, conseguentemente nessun costo in bilancio. Le azioni invece maturate al raggiungimento degli obiettivi 2017 e 2018, ampiamente documentate nelle precedenti relative relazioni, verranno consegnate a titolo gratuito entro e non oltre i 15 giorni di borsa aperta dall'approvazione da parte dell'Assemblea di Orsero del bilancio chiuso al 31 dicembre 2019.

La riserva sovrapprezzo azioni è pari ad euro 80.556 migliaia al 31 dicembre 2019, mentre la riserva legale pari ad euro 321 migliaia.

La riserva di conversione comprende tutte le differenze cambio derivanti dalla conversione dei bilanci delle gestioni estere.

Si segnala che la Riserva di Cash Flow Hedging iscritta per euro 410 migliaia (negativa) espone la variazione relativa all'adeguamento al fair value negativo alla data del 31 dicembre 2019 al netto dell'effetto fiscale con indicazione dello stesso nel conto economico complessivo del derivato sul bunker per euro 48 migliaia e del derivato sui tassi di interesse per euro 362 migliaia, entrambi contabilizzati con la metodologia del cash flow hedging.

La riserva da rimisurazione Piani a benefici definiti, costituita in conformità all'applicazione dello IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2018 di euro 436 migliaia.

L'Assemblea degli Azionisti di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018 ha deliberato di distribuire un dividendo lordo pari a 0,12 euro per azione, pari ad euro 2.032 migliaia che è stato posto in pagamento a partire dall'8 maggio 2019, previo stacco della cedola il 6 maggio 2019, data di legittimazione al pagamento (record date) il 7 maggio 2019.

Il prospetto dei movimenti del patrimonio netto consolidato, inserito tra i prospetti contabili consolidati a cui si rimanda, illustra la movimentazione tra il 31 dicembre 2017 ed il 31 dicembre 2018 e tra il 31 dicembre 2018 ed il 31 dicembre 2019, delle singole poste delle riserve.

Qui di seguito il prospetto di riconciliazione al 31 dicembre 2019 tra il Patrimonio Netto della Capogruppo ed il Patrimonio Netto del Gruppo e tra il Risultato di Periodo della Capogruppo ed il Risultato di Periodo del Gruppo.

Capitale sociale Patrimonio
Valori in migliaia € e riserve al Risultato 2019 netto totale
31.12.2019 31.12.2019
Orsero S.p.A. (Capogruppo) 141.227 1.496 142.723
Differenza tra valore di carico e pro-quota di PN ( 54.802) - ( 54.802)
Risultati rettificati pro-quota conseguiti dalle società controllate - 10.625 10.625
Rilevazione all'equity method delle società collegate ( 460) 751 291
Dividendi distribuiti 10.615 ( 10.615) -
Rilevazione differenze da consolidamento 45.111 827 45.938
Effetto derivante dall'eliminazione di plusvalenze e/o altre 6.509 ( 1.062) 5.447
operazioni compiute dalle società controllate
Totale Patrimonio netto e risultato del GRUPPO Orsero 148.200 2.022 150.221
Patrimonio netto e risultato di pertinenza di terzi 468 242 710
Totale Patrimonio netto e risultato consolidato 148.667 2.264 150.931

In riferimento al raccordo sopra rappresentato si riporta quanto segue:

  • l'eliminazione dei dividendi infragruppo è relativa ai dividendi pagati dalle società controllate consolidate integralmente (Productores Aguacate Jalisco a Comercializadora de Frutas; Comercializadora de Frutas ad AZ France; Fruttital, Fruttital Firenze, Galandi, Fresco, Hermanos Fernández López e Vado Container Services ad Orsero), nonché il dividendo della collegata Fruport ad Orsero;
  • gli importi relativi all'effetto dell'eliminazione di plusvalenze e/o altre operazioni compiute da società controllate derivano essenzialmente dalle operazioni intercompany dell'anno, in particolare cessione della partecipazione Fruttital Cagliari da Galandi a Fruttital, ripresa plusvalenza liquidazione Simba Spain, ripresa svalutazioni Orsero Servizi, Simbarica e Vado Container Services, nonché iscrizione dell'ammortamento sul maggior valore attribuito ai fabbricati iscritti dalla società Hermanos Fernández López determinato in sede di acquisizione.

Si riporta di seguito l'elenco degli Azionisti che detengono una partecipazione superiore al 5% (tenuto conto della qualifica di PMI dell'Emittente ai sensi dell'art. 1, comma 1, lett. w-quater.1, del D. Lgs. n. 58/1998 e s.m.i. ("TUF")) risultanti dalle comunicazioni Consob pervenute ai sensi dell'art. 120 del TUF, nonché dalle altre informazioni a disposizione della Società.

Azionista Numero di Azioni detenute % sul capitale sociale
FIF Holding S.p.A 5.664.400 32,03%
Grupo Fernandez S.A. 1.000.000 5,66%
Praude Asset Management Ltd. 1.547.026 8,75%
Global Portfolio Investments S.L.(1) 996.500 5,64%
(1) La società dichiarante posta al v
ertice della catena di controllo è Indumenta Pueri S.L. .

NOTA 13. Patrimonio netto di Terzi

La variazione nel Patrimonio Netto di Terzi è principalmente conseguenza dei risultati di competenza. Le quote dei terzi nei capitali delle società consolidate risultano ormai limitate, come rappresentato nella tabella seguente, alle sole quote nella società di servizi toscana e nella società agricola messicana produttrice di avocados.

Società consolidata (valori in migliaia €) %
interessenze
di terzi
Capitale e riserve Utile/(perdita) dell'esercizio Patrimonio netto
di terzi
M.a.p. Servizi Generali S.r.l. 30,00% 3
9
3 4
2
Productores Aguacate Jalisco S.A.C.V. 30,00% 425 239 664
Kiwisol LDA 0,25% 4 - 4

NOTA 14. Debiti finanziari

L'informativa sui debiti finanziari descritta qui di seguito è unica, comprendente quindi sia la parte non corrente che corrente degli stessi, al fine di renderne più immediata la comprensione. L'esposizione finanziaria si presenta come segue:

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Debiti obbligazionari (oltre i 12 mesi) 30.000 30.000 -
Debiti verso banche a medio-lungo termine (oltre i 12 mesi) 44.737 51.704 ( 6.967)
Debiti verso altri finanziatori (oltre i 12 mesi) 2.520 670 1.850
Debiti verso altri finanziatori (oltre i 12 mesi) ex IFRS 16 51.907 - 51.907
Passività per strumenti derivati di copertura (Non corrente) 476 367 109
Debiti per saldo prezzo su acquisizioni (Non corrente) 1.943 243 1.700
Debiti finanziari non correnti 131.583 82.984 48.599
Debiti obbligazionari (parte corrente) - - -
Debiti verso banche (parte corrente dei mutui) 13.894 13.281 613
Debiti verso banche a breve termine 25.204 12.469 12.735
Debiti verso altri finanziatori (parte corrente) 1.064 685 380
Debiti verso altri finanziatori ex IFRS 16 (parte corrente) 8.081 - 8.081
Debiti verso altri finanziatori a breve termine 1.340 1.838 ( 498)
Passività per strumenti derivati di copertura (parte corrente) 5
0
1.114 ( 1.064)
Debiti per saldo prezzo su acquisizioni (parte corrente) 2.264 - 2.264
Debiti finanziari correnti 51.897 29.387 22.510

La variazione nell'esercizio 2019 di complessivi euro 71.109 migliaia (fra non corrente e corrente) riflette le principali componenti per lo più legate ai finanziamenti a medio termine come qui sotto dettagliate:

  • il pagamento, da parte della Capogruppo, della rata 30 giugno e 31 dicembre del finanziamento in pool per un importo di euro 10.909 migliaia, unitamente alla contabilizzazione di euro 211 migliaia quale interesse figurativo derivante dalla contabilizzazione della posta con il metodo del costo ammortizzato. Si ricorda come su tale finanziamento sia in essere una copertura contro il rischio di variazione del tasso di interesse per una quota del 78,5 % alla data del 31 dicembre, il cui valore di mark to market è pari ad euro 476 migliaia. Si segnala che tale finanziamento è assoggettato al rispetto di covenants finanziari, calcolati come rapporto tra la posizione finanziaria netta ed Adjusted Ebitda e posizione finanziaria netta e patrimonio netto che alla data del bilancio che risultano pienamente rispettati;
  • il pagamento di euro 1.110 migliaia di interessi sul prestito obbligazionario di euro 30.000 migliaia (si ricorda che la prima rata in conto capitale sarà dovuta all'ottobre 2023). Si evidenzia, inoltre che il prestito obbligazionario necessita del rispetto di covenants

finanziari quali rapporto tra la posizione finanziaria netta ed Adjusted Ebitda e posizione finanziaria netta e patrimonio netto che alla data del bilancio che risultano pienamente rispettati;

  • l'erogazione alla società Fruttital di due finanziamenti chirografari di durata quadriennale di importo rispettivamente pari ad euro 2.000 migliaia ed euro 2.600 migliaia ed il regolare rimborso di rate mutui in scadenza per euro 466 migliaia;
  • l'erogazione alla società Az France S.A.S. della tranche finale del finanziamento Banque Populaire di euro 562 migliaia e per contro il regolare rimborso di rate mutui in scadenza per complessivi euro 449 migliaia. Si segnala, inoltre, l'erogazione di un finanziamento ipotecario decennale per un importo di euro 1.650 migliaia, stipulato per l'acquisto da parte di Az France dell'immobile di Solgne di proprietà della società correlata Nuova Beni Immobiliari;
  • il pagamento da parte della Società GFB S.r.l. di quanto dovuto per le rate dei mutui in scadenza per euro 36 migliaia;
  • la stipula di nuovi contratti di finanziamento da parte di Hermanos Fernández López S.A. per euro 700 migliaia a fronte di rimborsi alla scadenza su finanziamenti in essere per complessivi euro 2.203 migliaia;
  • la stipula di nuovi leasing finanziari da parte di Hermanos Fernández López S.A. per euro 2.519 migliaia a fronte di pagamenti sui leasing finanziari in essere per euro 752 migliaia;
  • l'indebitamento a medio termine in capo a Sevimpor al momento del suo ingresso nel perimetro di consolidamento il 1° gennaio 2019, pari rispettivamente ad euro 427 migliaia ed euro 58 migliaia relativamente a finanziamenti a medio termine e contratti di leasing, rimborsati nell'esercizio 2019 per complessivi euro 187 migliaia ed euro 37 migliaia;
  • l'indebitamento a medio termine in capo a Fruttital Cagliari al momento del suo ingresso nel perimetro di consolidamento il 1° luglio 2019, pari rispettivamente ad euro 716 migliaia ed euro 267 migliaia relativamente a finanziamenti a medio termine e contratti di leasing. Si segnala che in data 27 settembre 2019 è stato venduto l'immobile non strumentale ex Poetto di Fruttital Cagliari con relativa cessione del mutuo ad esso relativo per euro 716 migliaia. Nel secondo semestre 2019 il leasing è stato rimborsato per euro 38 migliaia;
  • il pagamento di euro 253 migliaia da parte della società messicana a fronte delle rate in scadenza sui finanziamenti in essere;
  • nuovi finanziamenti in leasing presso la società Eurofrutas per euro 369 migliaia e rimborsi per euro 156 migliaia;
  • all'interno della voce altri debiti finanziari la componente IFRS 16 pari rispettivamente ad euro 59.888 migliaia di cui euro 64.962 migliaia derivante dalla determinazione iniziale delle passività come da situazione al 1° gennaio 2019, euro 237 migliaia legata alla variazione di perimetro di consolidamento ed euro 5.994 migliaia per effetto dei nuovi contratti stipulati nel 2019 al netto dei pagamenti dell'esercizio 2019 per euro 11.204 migliaia, di cui euro 2.853 migliaia legate al valore del debito residuo sul contratto di affitto del magazzino di Solgne, chiusosi in relazione all'acquisto diretto di tale installazione;
  • sempre compresa nella voce debiti finanziari rientrano poi le variazioni di euro 955 migliaia nei mark-to-market dei derivati di copertura su tassi (mark-to-market negativo pari ad euro 476 migliaia) e bunker (mark-to market negativo pari ad euro 50 migliaia);
  • l'iscrizione di euro 2.400 migliaia (euro 1.000 migliaia quota corrente ed euro 1.400 migliaia quota non corrente) del debito residuo per l'acquisizione del Gruppo Fruttica, comprensivo, inoltre, dell'earn-out;
  • l'iscrizione di euro 514 migliaia (euro 214 migliaia quota corrente ed euro 300 migliaia quota non corrente) del debito residuo per l'acquisizione di Sevimpor;
  • l'iscrizione di euro 1.050 migliaia (tutto corrente) del debito residuo per l'acquisizione di Fruttital Cagliari.

Si segnala come sui seguenti finanziamenti esistano clausole di "Change of control":

  • Prestito obbligazionario Orsero di originari euro 30 milioni, scadente nel 2028;
  • Finanziamento in Pool Orsero di originari euro 60 milioni, scadente nel 2024;
  • Finanziamento BNL in Fruttital, di originari euro 4 milioni, interamente rimborsato a febbraio 2020;
  • Finanziamento La Caixa in Fruttital, di originari euro 2,6 milioni, scadente nel 2023;
  • Finanziamenti Banque Populaire in AZ France di originari euro 1,3 milioni scadenti 2023 e 2024;
  • Finanziamento Credit Lyonnais in AZ France di originari euro 1 milione scadente nel 2023;
  • Mutuo Credit Lyonnais in AZ France di originari euro 1,65 milioni scadente nel 2029;
  • Finanziamento La Caixa in Hermanos Fernández López di euro 1,8 milioni scadente nel 2022;
  • Finanziamenti Comercializadora de Frutas di originari usd 1,5 milioni, scadenti ad aprile ed agosto 2020.

Lo scadenziamento del debito a medio termine nei confronti delle banche e degli altri finanziatori al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2019 è dettagliato nella tabella seguente, organizzata su due colonne (scadenti nel 2020 e scadenti oltre il 31 dicembre 2020, quest'ultima a sua volta ripartita tra scadenti entro il 31 dicembre 2024 piuttosto che oltre tale data) in modo da fornire un più agevole riscontro con la tabella precedente.

La tabella sottostante evidenzia la spaccatura dei debiti verso banche per finanziamenti e dei debiti verso altri finanziatori per debiti finanziari a medio-lungo termine in quota corrente e non corrente; quest'ultima è suddivisa, inoltre, in scadente entro/oltre i cinque anni.

corrente; quest'ultima è suddivisa, inoltre, in scadente entro/oltre i cinque anni.
Valori in migliaia € Totale 2.019 > 31.12.19 2020-2023 > 31.12.23
Debiti obbligazionari (Non corrente/corrente) 30.000 - 30.000 5.000 25.000
Debiti v
erso banche a medio-lungo termine (Non corrente/corrente) 64.985
13.281 51.704 46.011 5.693
Debiti v
s altri finanziatori M-L termine (Non corrente/corrente)
1.354 685 670 670 -
Debiti v
s altri finanz.ri M-L termine (Non corrente/corrente) ex IFRS 16 -
- - - -
Passiv
ità per strumenti deriv
ati di copertura (Non corrente/corrente) 1.482
1.114 367 così
ripartite
367 -
Debiti v
erso banche a brev
e termine
12.469 12.469 - - -
Debiti v
erso altri finanziatori a brev
e termine
1.838 1.838 - - -
Debiti per saldo prezzo su acquisizioni (Non corrente/corrente) 243 - 243 243 -
Debiti finanziari Non correnti/correnti al 31.12.2018 112.371 29.387 82.984 52.292 30.693
Valori in migliaia € Totale 2.020 > 31.12.20 2021-2024 > 31.12.24
Debiti obbligazionari (Non corrente/corrente) 30.000 - 30.000 10.000 20.000
Debiti v
erso banche a medio-lungo termine (Non corrente/corrente) 58.631
13.894 44.737 43.726 1.011
Debiti v
s altri finanziatori M-L termine (Non corrente/corrente)
3.584 1.064 2.520 2.520 -
Debiti v
s altri finanz.ri M-L termine (Non corrente/corrente) ex IFRS 16 59.988
8.081 51.907 così
ripartite
20.684 31.223
Passiv
ità per strumenti deriv
ati di copertura (Non corrente/corrente) 526
50 476 476 -
Debiti v
erso banche a brev
e termine
25.204 25.204 - -
Debiti v
erso altri finanziatori a brev
e termine
1.340 1.340 - -
Debiti per saldo prezzo su acquisizioni (Non corrente/corrente) 4.207 2.264 1.943 1.943 -

Alla data del 31 dicembre 2019 è in essere una copertura su parte dei consumi di bunker della società armatoriale il cui mark to market alla data del bilancio risulta negativo e pari ad euro 50 migliaia. Alla data del 31 dicembre 2019 è in essere una copertura sui tassi di interesse sul finanziamento in pool di euro 60 milioni il cui mark to market alla data del bilancio risulta negativo e pari ad euro 476 migliaia.

Si segnala che, a fronte di mutui e finanziamenti concessi, risultano iscritte, alla data del 31 dicembre 2019, ipoteche sui beni aziendali come di seguito riportato:

AZ France S.A.S.: ipoteca sull'immobile in favore di Credit Lyonnais per un importo pari al valore residuo del finanziamento;

GFB S.r.l.: ipoteca sull'immobile in favore della banca Carige S.p.A. – Cassa di risparmio di Genova e Imperia per un importo di euro 748 migliaia pari a due volte il debito residuo.

Hermanos Fernández López: ipoteca su terreno e fabbricato in favore di Caixabank S.A. per un importo di euro 567 migliaia pari al valore residuo del finanziamento.

Comercializadora de Frutas Acapulco: ipoteca su terreno e fabbricato e pegno su impianti specifici acquisiti relativamente al finanziamento da complessivi usd 1.500 migliaia in favore di Banamex, nonché ancora ipoteca su terreno e fabbricato relativamente alla apertura di credito in conto corrente ipotecario revolving Banamex da usd 1.600 migliaia.

Si segnala che taluni contratti di finanziamento ed il prestito obbligazionario prevedono il rispetto di covenant finanziari e patrimoniali, riepilogati nella tabella sotto riportata Si segnala che tali parametri finanziari risultano ampiamenti rispettati alla data di bilancio.

Valori in migliaia € Durata Data di
riferimento
Parametro Limite Rispettato
Prestito obbligazionario 30 M€ su 2018-2028 Base annuale/ Posizione finanziaria netta/ <1,25 S
i
Capogruppo Semestrale Patrimonio netto
Prestito obbligazionario 30 M€ su 2018-2028 Base annuale/ Posizione finanziaria netta/ S
i
Capogruppo Semestrale Adjusted Ebitda <3,25
Prestito obbligazionario 30 M€ su Base annuale/ Adjusted Ebitda/ Oneri S
i
Capogruppo 2018-2028 Semestrale finanziari netti >5
Finanziamento in pool 60 M€ su Posizione finanziaria netta/ S
i
Capogruppo 2018-2024 Base annuale Patrimonio netto <1,5
Finanziamento in pool 60 M€ su 2018-2024 Base annuale Posizione finanziaria netta/ S
i
Capogruppo Adjusted Ebitda <3,25
Finanziamento BNL 4 M€ su Fruttital 2011-2020 Base annuale Patrimonio netto/ Totale attivo >15% S
i
Finanziamento BNL 4 M€ su Fruttital 2011-2020 Base annuale Oneri finanziari lordi/ Ricavi <3% S
i
Finanziamento BNL 4 M€ su Fruttital 2011-2020 Base annuale Margine operativo lordo/ >3% S
i
Valore produzione
Finanziamento Banamex 1,5 M\$ su Posizione finanziaria netta/ <1,3 S
i
Comercializadora de Frutas 2011-2020 Base annuale Patrimonio netto
Finanziamento Banamex 1,5 M\$ su 2011-2020 Base annuale Posizione finanziaria netta/ <2 S
i
Comercializadora de Frutas Adjusted Ebitda
Finanziamento Banamex 1,5 M\$ su 2011-2020 Base annuale Attivo corrente/ Passivo >1 S
i
Comercializadora de Frutas corrente

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006 ed in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del Regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta qui di seguito l'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2019.

Valori in migliaia € 31/12/2019 31/12/2018
A Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 56.562 76.285
B Altre disponibilità liquide - -
C Attività finanziarie correnti 19 19
D Liquidità (A+B+C) 56.581 76.304
E Crediti finanziari correnti - -
F Debiti bancari correnti ( 25.204) ( 12.469)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 13.894) ( 13.281)
H Altri debiti finanziari correnti * ( 12.799) ( 3.637)
I Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) ( 51.897) ( 29.387)
J Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) 4.684 46.917
K Debiti bancari non correnti ( 44.737) ( 51.704)
L Obbligazioni emesse ( 30.000) ( 30.000)
M Altri debiti non correnti* ( 56.846) ( 1.280)
N Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) ( 131.583) ( 82.984)
O Indebitamento finanziario netto (J+N) come da Raccomandazione ESMA ( 126.898) ( 36.068)

* Altri debiti finanziari correnti ed altri debiti non correnti includono inoltre i leasing finanziari IAS 17, debiti per factor prosolv endo, saldo prezzo su acquisizioni effettuate, il mark to market dei deriv ati di copertura, ev entuali finanziamenti soci e debiti una tantum, oltre a debiti ex IFRS 16 per euro 51.907 migliaia (Non correnti) ed euro 8.081 migliaia (Correnti).

La tabella di cui sotto illustra come la diminuzione della cassa e l'aumento dei debiti di breve abbiano finanziato il divario tra la liquidità generata dalla gestione reddituale rispetto al monte investimenti dell'anno ed il divario tra accensioni e rimborsi di finanziamento a medio termine.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 25.468 31.851
Flussi di cassa generati dall'attività di investimento ( 42.134) ( 22.489)
Flussi di cassa generati dall'attività di finanziamento ( 3.056) ( 12.971)
Flusso totale dell'esercizio ( 19.722) ( 3.608)
Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 76.285 79.893
Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio 56.562 76.285

In termini di variazione delle passività derivanti dall'attività di finanziamento, si forniscono le informazioni che consentono agli utilizzatori dei bilanci di valutare le variazioni intervenute in conformità allo IAS 7.

Flussi finanziari derivanti
da attività di finanziamento
- Mezzi terzi
31/12/2018 Effetto
apertura
IFRS 16
Nuove
erogaz.ni
Rimborsi/
decrementi Cash Flow Derivati
Var.ne
perimetro
Variaz.ne
tassi di
cambio
31/12/2019
Debiti obbligazionari 30.000 - - - - - - - 30.000
Debiti banche MT 64.985 - 7.512 ( 14.993) - - 1.143 ( 15) 58.631
Debiti non correnti v
erso
altri finanziatori
1.354 - 2.888 ( 984) - - 326 - 3.584
Effetto IFRS 16 - 64.962 5.994 ( 11.204) - - 237 - 59.988
Factor* 1.837 - - ( 769) - - - - 1.068
Debiti finanziari altri* - - 272 ( 4.095) - - 4.095 - 272
Deriv
ati passiv
i
1.482 - - - - ( 956) - - 526
Debiti v
erso banche a
brev
e
12.469 - - - 10.840 - 1.894 - 25.204
Debiti per saldo prezzo su
acquisizioni (Non correnti
correnti)
243 - 3.964 - - - - - 4.207
Attiv
ità finanziarie correnti
( 19) - - - - - - - ( 19)
Totale 112.352 64.962 20.630 ( 32.045) 10.840 ( 956) 7.694 ( 15) 183.462
* Comprensiv
i all'interno della v
oce Debiti v
erso altri finanziatori

NOTA 15. Altre passività non correnti

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Altre passività non correnti 349 482 ( 133)

La voce "Altre passività non correnti" risulta pari ad euro 349 migliaia al 31 dicembre 2019, con un decremento di euro 133 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018, dovuta principalmente alla riduzione dei risconti passivi relativi ai contributi in conto investimenti che verranno imputati a conto economico nei futuri esercizi in correlazione agli ammortamenti conteggiati su tali investimenti.

NOTA 16. Fondo imposte differite

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Fondo imposte differite 5.216 5.451 ( 236)

Le passività per imposte differite sono stanziate sulla base delle differenze temporanee, soggette a tassazione differita, derivanti dalle rettifiche apportate ai singoli bilanci delle società consolidate in applicazione dei principi contabili omogenei di Gruppo nonché sulle differenze temporanee fra il valore delle attività e delle passività iscritte nel bilancio consolidato ed il valore delle stesse ai fini fiscali. Al 31 dicembre 2019 la posta presenta un decremento di euro 236 migliaia.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota 29 "Imposte sul reddito".

NOTA 17. Fondi per rischi ed oneri

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Fondi per rischi ed oneri 4.345 2.697 1.648

La voce "Fondo per rischi ed oneri" comprende stanziamenti effettuati in funzione di contenziosi in essere al 31 dicembre 2019 in varie società del Gruppo, frutto di stime accurate da parte degli Amministratori; si segnala un incremento nel corso dell'esercizio 2019 a fronte di un aggiornamento delle stime delle passività potenziali, in questo caso essenzialmente rappresentate dall'accantonamento relativamente all'importo richiesto alla società importatrice italiana e dalla previsione dell'accantonamento di competenza al fondo restituzione contenitori. Gli accantonamenti iscritti nei fondi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche

sulla base dell'esperienza storica, non sono stati assoggettati a valutazione attuariale in quanto l'effetto è stato ritenuto trascurabile nel bilancio consolidato.

Al 31 dicembre 2019 la voce "Fondo rischi ed oneri" pari a euro 4.345 migliaia si è incrementata per euro 1.648 migliaia. Si segnala che la società importatrice italiana di frutta, che a seguito dell'esito sfavorevole del contenzioso risalente al 2001, nonostante in precedenza ci siamo stati esiti positivi sulle precedenti pronunce, è stata condannata dalla Corte d'Appello di Venezia a corrispondere al MEF ed all'Agenzia delle Dogane una provvisionale di euro 1.581 migliaia in solido con un terzo, oltre agli interessi legali ed alla rifusione delle spese processuali che risultano non ancora definiti alla data odierna. Nel mese di luglio si è già proceduto a presentare ricorso per Cassazione ed immediatamente a seguire istanza di sospensione della provvisionale disposta dalla Corte d'Appello di Venezia. Nel bilancio al 31 dicembre 2019 è stato provvisoriamente effettuato a tale titolo un accantonamento di euro 1.600 migliaia, pari alla richiesta enunciata nella sentenza sopra menzionata.

Si evidenzia, inoltre, l'iscrizione di euro 520 migliaia da parte della Capogruppo Orsero S.p.A. in funzione della stima del presunto esborso per escussione della garanzia prestata a tuo tempo a favore di K-Air.

Si segnala ancora che il Gruppo ha iscritto euro 1.823 migliaia di fondo per la restituzione del parco contenitori della società armatoriale a fronte di accantonamento dell'esercizio 2019 per euro 563 migliaia ed utilizzi per euro 731 migliaia.

Come già segnalato non sono stati stanziati fondi rischi relativamente agli altri contenziosi in essere in quanto non si è ritenuto probabile l'esito negativo degli stessi anche alla luce dei pareri ricevuti dai consulenti legati, in considerazione dello stato dei procedimenti in essere.

Al 31 dicembre 2019, alcune società̀del Gruppo sono coinvolte in procedimenti giudiziari derivanti dall'attività̀ordinaria, tra cui alcuni procedimenti di natura giuslavoristica con dipendenti e/o altri soggetti, peraltro ritenuti di importo non significativo ai fini dell'attività̀ e della situazione patrimoniale economico e finanziaria del Gruppo. Il petitum totale dei contenziosi passivi di cui è parte il Gruppo al 31 dicembre 2019, non riflesso nei fondi rischi, è pari a euro 8.769 migliaia.

Tipologia di
contenzioso
Oggetto del contenzioso Petitum K€ Fondo
Rischi
Rischio
soccombenza
Contenzioso
doganale
Simba S.p.A. av
v
ersa Agenzia delle Dogane per contenzioso su
dazi
4.600 - Remoto
Fresco Ship's A&F S.r.l. av
v
ersa Agenzia delle Dogane per
contenzioso su dazi
150 - Remoto
Contenzioso
fiscale
Comercializadora de Frutas Acapulco contenzioso tributario
scaturito a seguito di una v
erifica fiscale sul periodo d'imposta
2013 ai fini delle imposte su reddito (ISR), imposta Empresarial a
Tasa Unica (IETU) e IVA.
Pesos messicani
70.555 migliaia
(pari a circa €
3.300 migliaia)
- Remoto
Eurofrutas S.A. coinv
olta in un contenzioso av
ente ad oggetto
un av
v
iso di accertamento fiscale relativ
o all'anno 2014.
111 - Remoto
Contenzioso
civ
ile
Raffaella Orsero coinv
olta in quanto dirigente e procuratore di
Simba S.p.A. negli anni per cui è in essere il contenzioso
doganale.
1.600 1.600.000 Probabile
Fruttital S.r.l.av
v
ersa a Gasparri S.r.l. per un reclamo su presunte
indennità di mancato preav
v
iso e fine rapporto.
335 - Remoto
Fruttital S.r.l. av
v
ersa a SILO S.p.A. per mancato pagamento
competenze ai dipendenti da parte di SILO S.r.l. (società fallita
con la quale Fruttital av
ev
a un cotratto di prestazione di serv
izi
per mov
imentazione di merci all'interno dei suoi magazzini) ai
dipendenti di Global Supply Chain S.r.l. (società subappaltata
da SILO S.p.A.)
273 - Remoto
Totale Fondo Rischi 1.600.000

La tabella di cui sopra espone quanto allo stato il Gruppo ha iscritto a fondi rischi nel rispetto del principio IAS 37 che dispone che gli amministratori debbano effettuare accantonamenti a bilancio nel solo caso in cui il rischio sia ritenuto probabile e quantificabile, con la finalità quindi di esprimere la situazione più veritiera e corretta, mentre per gli altri rischi come sopra evidenziati, privi di tale caratteristica i principi contabili internazionali escludono l'appostazione di fondi con una pura motivazione "prudenziale".

Di seguito si fornisce una breve descrizione dei procedimenti più̀ significativi, suddividendoli in categorie secondo le materie di riferimento indicate in seguito.

(a) Contenzioso doganale

  • (i) Al 31 dicembre 2019 sono pendenti due procedimenti a carico di Simba avverso l'Agenzia delle Dogane di Savona in relazione all'attività̀ di importazione di banane, effettuata negli anni dal 1997 al 2000. In particolare, nel corso del 2009, l'Agenzia delle Dogane di Savona aveva emesso nei confronti di Simba (unitamente a Fresco, responsabile in solido) avvisi di rettifica di dazi doganali e correlati inviti al pagamento delle relative somme (per un importo complessivamente pari a circa euro 5.000 migliaia a titolo di dazi doganali e IVA, oltre a interessi e accessori) contestando la pretesa evasione di dazi relativi alle suddette attività̀. Dapprima, detti inviti al pagamento sono stati impugnati da Simba dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Savona, che ha accolto tutti i ricorsi presentati dalla società̀, annullando gli inviti al pagamento. L'Agenzia delle Dogane di Savona ha quindi proposto separati appelli avverso le suddette pronunce e, all'esito dei procedimenti di appello, la Commissione Tributaria Regionale (CTR) della Liguria ha pronunciato due distinte sentenze: l'una favorevole all'Agenzia delle Dogane di Savona e l'altra a Simba. Nel primo caso, con sentenza del 26 novembre 2013 la CTR della Liguria ha parzialmente accolto gli appelli dell'Agenzia confermando la validità̀ di alcuni degli inviti al pagamento notificati a Simba per circa euro 280 migliaia, oltre a interessi e accessori, che Simba ha provveduto a saldare. Avverso quest'ultima pronuncia, Simba ha quindi proposto ricorso per Cassazione e la Suprema Corte in data 17 maggio 2019 ha depositato ordinanza con la quale ha rinviato la causa alla CTR della Liguria in diversa composizione. Il giudizio è stato riassunto nei termini di legge, con notifica del ricorso in riassunzione e successiva iscrizione della causa a ruolo dinanzi alla CTR Liguria che ha assegnato al procedimento RG n. 46/2020. Nel secondo caso, con sentenza del 31 ottobre 2012 la CTR della Liguria ha respinto taluni appelli proposti dall'Agenzia delle Dogane di Savona relativi ad inviti al pagamento notificati a Simba per complessivi Euro 4.600 migliaia circa (a titolo di dazi e iva) oltre a interessi e accessori (che, alla data di notifica dei singoli inviti al pagamento, ammontavano a circa euro 3.500 migliaia, oltre ulteriori interessi fino alla definizione della vertenza); avverso detta pronuncia l'Agenzia della Dogane di Savona ha proposto ricorso per Cassazione e si è in attesa della fissazione dell'udienza e quindi della successiva rimessione al collegio per la pronuncia della sentenza.
  • (ii) Al 31 dicembre 2019 sono pendenti nei confronti di Fresco tre procedimenti scaturiti da avvisi di rettifica dell'Agenzia delle Dogane di Savona del valore complessivo di circa euro 150 migliaia (oltre interessi) per presunti maggiori diritti doganali che sarebbero dagli stessi dovuti per attività̀ di importazione. Fresco, che è risultata vittoriosa nei primi due gradi di giudizio di detti procedimenti, èstata chiamata in causa come coobbligata in solido con altri due soggetti, autori delle operazioni di importazione di cui sopra. Con riferimento a due dei tre procedimenti di cui sopra, la Corte di Cassazione, rispettivamente in data 17 luglio 2019 e 13 luglio 2019, ha emesso due ordinanze che hanno accolto i ricorsi della Agenzia delle Dogane, con rinvio delle cause alla CTR della Liguria per un nuovo giudizio. Con riferimento al terzo procedimento, la Corte di Cassazione, con ordinanza del 1° marzo 2019, ha invece accolto un motivo di ricorso proposto dall'Agenzia e rinviato la causa alla CTR della Liguria, in diversa composizione, per una nuova pronuncia sul punto. A seguito delle ordinanze di rinvio della Corte di

Cassazione, tutti i procedimenti sono stati riassunti dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale della Liguria per un nuovo giudizio.

(b) Contenzioso fiscale

  • (i) Al 31 dicembre 2019, la controllata messicana Comercializadora de Frutas Acapulco è coinvolta in un contenzioso tributario scaturito a seguito di una verifica fiscale sul periodo d'imposta 2013 ai fini delle imposte su reddito (ISR), imposta Empresarial a Tasa Unica (IETU) e IVA. L'amministrazione fiscale locale contestava principalmente la deducibilitàdi alcuni costi connessi all'acquisto, raccolta e trasporto di frutta accertando maggiori imposte per 34.193 migliaia di pesos messicani oltre a sanzioni e oneri addizionali per un totale di complessivi 70.555 migliaia di pesos messicani (pari a circa euro 3.300 migliaia). In data 4 febbraio 2020 il Tribunale Federale di Giustizia Amministrativa ha accolto il ricorso presentato dalla società, dichiarando nullo l'atto col quale l'Amministrazione Fiscale aveva attivato la pretesa fiscale. Contro tale sentenza l'Amministrazione Fiscale potrà presentare appello. Alla data di redazione del bilancio la Società̀non ha stanziato fondi rischi su tale contenzioso in quanto, con il supporto di consulenti locali, ha ritenuto remoto il rischio di soccombenza.
  • (j) Al 31 dicembre 2019, la controllata portoghese Eurofrutas ècoinvolta in un contenzioso avente ad oggetto un avviso di accertamento fiscale relativo all'anno 2014, notificato in data 12 gennaio 2018, attraverso cui l'amministrazione fiscale portoghese accertava presuntivamente (attraverso metodo indiretto) maggiori ricavi per euro 1.677 migliaia da cui scaturiva una maggiore IVA, incluso interessi, per euro 111 migliaia. In aprile 2018 la società̀ ha avviato un contenzioso avverso il suddetto accertamento, con sospensione del pagamento degli importi contestati, il cui esito risulta allo stato ancora pendente. Alla data di redazione del bilancio non risultano stanziati fondi rischi su tale contenzioso in quanto, con il supporto di consulenti locali, la Società̀ ha ritenuto remoto il rischio di soccombenza.

(c) Contenzioso civile

(i) Dallo svolgimento delle medesime attività̀ di importazione di banane oggetto del contenzioso doganale di Simba (descritto al precedente punto (a) sub (i)), poste in essere da taluni soggetti, tra cui Raffaella Orsero, che all'epoca agiva in nome e per conto di Simba nella sua qualità̀ di dirigente e procuratore della stessa, nonché́ per un certo periodo anche quale componente del consiglio di amministrazione, è sfociato un contenzioso, originariamente instaurato in sede penale e proseguito esclusivamente in sede civile in vari gradi di giudizio. In particolare, a seguito di una verifica della Guardia di Finanza del marzo 2001, la Procura di Verona aveva avviato indagini nei confronti di numerose imprese importatrici di banane, tra cui Simba, ipotizzando che alcune operazioni di vendita di banane configurassero una condotta illecita in base alla disciplina comunitaria allora vigente, ed attualmente abrogata, relativa a un'organizzazione comune del mercato delle banane (O.C.M.), che stabiliva un contingente di banane provenienti da determinate origini, e allocava i certificati di importazione a dazio agevolato tra diverse tipologie di imprese. Con sentenza del Tribunale di Verona del 2005 Raffaella Orsero è stata assolta con formula piena e il contenzioso è successivamente proseguito esclusivamente in sede civile ai fini del risarcimento del presunto danno che Simba avrebbe causato al MEF, all'Agenzia delle Dogane e alla Commissione dell'Unione Europea (costituitesi parte civile), avendo indebitamente beneficiato di dazi agevolati. Detta sentenza del Tribunale di Verona èstata impugnata da parte dell'Avvocatura dello Stato, unicamente per le parti civili dinanzi alla Corte d'Appello di Venezia, la quale, con sentenza del 2011, ha interamente confermato le statuizioni del Tribunale e respinto l'impugnazione. Avverso detta decisione, l'Avvocatura dello Stato ha presentato ricorso per Cassazione. Previa rimessione alla Corte di Giustizia - che si èpronunciata nel 2015 - la Corte di Cassazione ha definito il giudizio nell'agosto 2016, cassando la sentenza della Corte d'Appello di Venezia e rinviando ad altra sezione della medesima Corte al fine di

compiere una rivalutazione dei fatti di causa, in particolare, nell'ottica di riverificare se le condotte ascritte agli imputati fossero legittime o configurassero abuso del diritto (ipotesi che avrebbero comportato il rigetto delle pretese di parte civile), ovvero se le condotte fossero illecite, con conseguente diritto della parte civile al risarcimento del danno. Con sentenza del 13 giugno 2019, la Corte d'Appello Civile di Venezia ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di Raffaella Orsero, in solido con un terzo del tutto estraneo al Gruppo e al management, al pagamento di una provvisionale pari a circa Euro 1.500 migliaia (parametrata sui dazi asseritamente evasi da Simba, originariamente contestati per l'ammontare di circa Euro 3.800 migliaia), oltre agli interessi legali maturati dal 30 dicembre 2000 al saldo e alle spese legali (entrambi ad oggi non ancora definiti), che sarà̀ a carico di Simba in considerazione del rapporto vigente tra detta società e Raffaella Orsero all'epoca dei fatti; la Corte adita ha altresì̀ demandato l'eventuale liquidazione del risarcimento del danno a separato giudizio civile. In data 18 luglio 2019 è stato depositato ricorso innanzi alla Corte di Cassazione avverso la sentenza. L'Avvocatura di Stato ha resistito con controricorso incidentale e ricorso incidentale condizionato del 24 settembre 2019. Allo stato attuale, si attende, dunque, la fissazione dell'udienza di discussione da parte della Corte di Cassazione. In data 27 agosto 2019, la Corte di Appello di Venezia ha respinto l'istanza di sospensione dell'efficacia esecutiva della sentenza presentata in data 6 agosto 2019, ritenendola inammissibile in assenza di pignoramenti promossi prima del ricorso ai fini dell'esecuzione della sentenza. Tale pronuncia non impedisce la riproposizione dell'istanza qualora pignoramenti venissero successivamente effettuati. Tenuto conto della pronuncia della Corte di Appello Civile di Venezia del 13 giugno 2019, in considerazione del rapporto vigente tra detta società e Raffaella Orsero all'epoca dei fatti, già nella predisposizione della Relazione finanziaria consolidata semestrale al 30 giugno èstato provvisoriamente effettuato un accantonamento di Euro 1.600 migliaia, pari alla richiesta enunciata nella sentenza della Corte di Appello Civile di Venezia del 13 giugno 2019, posto che la soccombenza è stata ritenuta probabile.

  • (ii) Al 31 dicembre 2019 èpendente nei confronti di Fruttital innanzi al Tribunale di Genova un giudizio di accertamento negativo promosso nei confronti di Gasparri S.r.l. da parte di Fruttital per sentir dichiarare inesistenti e per ostacolare le pretese economiche fatte valere stragiudizialmente da Gasparri S.r.l. In tale procedimento, Gasparri S.r.l. ha proposto domanda riconvenzionale nei confronti di Fruttital S.r.l., chiedendo al Tribunale di qualificare quale contratto di agenzia i rapporti intercorsi inter partes e reclamando quindi presunte indennità̀ di mancato preavviso e fine rapporto, in relazione all'attività̀ svolta a favore di Fruttital dal 2010 al 2016, per importi in parte già̀quantificati da Gasparri S.r.l. in Euro 335.000,00 oltre IVA e accessori e, in parte, da quantificarsi in sede di istruttoria. Alla data di redazione del bilancio la società non ha stanziato fondi rischi su tale contenzioso in quanto, con il supporto di consulenti esterni, ha ritenuto remoto il rischio di soccombenza. All'ultima udienza del 22 gennaio 2020, le Parti, accertata l'insussistenza dei presupposti per un amichevole componimento della vertenza, hanno insistito nelle rispettive istanze istruttorie. A scioglimento della riserva assunta sulle prove dedotte, il Giudice non ha ammesso le prove orali dedotte da Fruttital e ha invece ammesso la CTU di natura contabile richiesta da Gasparri, rinviando per il giuramento del consulente nominato all'udienza dell'11.3.2020.
  • (iii) Al data del 31 dicembre 2019 èminacciato un contenzioso tra Fruttital e la Curatela del Fallimento S.I.L.O. S.p.A. avente ad oggetto il pagamento di un importo complessivamente pari a Euro 812.219,84, reclamato dal Fallimento SILO mediante lettera di diffida del 6 giugno 2019, in cui la curatela ha richiesto il pagamento di un importo pari a Euro 805.461,92 (di cui Euro 14.872,20 a titolo di interessi) e, da ultimo, mediante ulteriore lettera di diffida del 15 luglio 2019, in cui la curatela ha richiesto il pagamento di un importo pari a Euro 812.219,84 (di cui Euro 6.757,92 a titolo di ulteriori interessi). SILO S.p.A. era una società̀appaltatrice con la quale Fruttital aveva stipulato, in data 14 luglio 2018, in qualità̀di committente, un contratto di fornitura di servizi, relativo

alla movimentazione di merci nei propri magazzini. Nell'esecuzione delle prestazioni, anche in forza delle previsioni del contratto, SILO S.p.A. si èavvalsa del subappaltatore Global Supply Chain S.r.l. A partire dal 5 febbraio 2019 Fruttital ha sospeso il pagamento delle fatture in favore di SILO S.p.A., in quanto: (i) SILO S.p.A. si era resa inadempiente agli obblighi di cui all'art. 4.1.1. e ss. del contratto, ai sensi dei quali l'appaltatore era tenuto ad esibire il proprio DURC aggiornato e quello del subappaltatore Global Supply Chain S.r.l. riguardante i mesi di novembre e dicembre 2018, ai quali si riferivano le prestazioni da pagarsi. Dal momento che i documenti non erano stati presentati e non era dunque stata data dimostrazione dell'effettiva regolarità̀ contributiva dei soggetti interessati, ai sensi e per gli effetti degli artt. 1460 e ss. cod. civ., Fruttital ha sospeso i pagamenti dandone comunicazione a SILO S.p.A. in data 5 febbraio 2019; (ii) inoltre, in data 25 febbraio 2019, Fruttital ha ricevuto la notifica di un atto di pignoramento presso terzi (ossia Fruttital) da parte di C.L.O. Soc. Coop. (soggetto estraneo al Gruppo), che vantava nei confronti di SILO S.p.A. un credito di euro 7.057.957,36.

In data 7 febbraio 2019 SILO S.p.A. ha depositato ricorso ex art. 161, comma 6, l. fall. presso il Tribunale di Firenze. A seguito del deposito del ricorso, i dipendenti del subappaltatore Global Supply Chain S.r.l. hanno chiesto a Fruttital, in qualità̀di committente dell'appalto e soggetto responsabile in solido con l'appaltatore ai sensi dell'art. 29, n. 2, del D. Lgs. 276/2003 e s.m.i., e a SILO S.p.A., il pagamento delle competenze ad essi non pagate dal loro datore di lavoro, Global Supply Chain S.r.l. A fronte di tali richieste, Fruttital è stata tenuta a pagare ai dipendenti di Global Supply Chain S.r.l.: (a) in data 14 e 21 febbraio 2019, un importo pari a Euro 113.455,54, corrispondenti alle mensilità̀di gennaio 2019; (b) in data 12 marzo 2019, un importo pari a Euro 142.649,49, corrispondenti alle mensilità̀di febbraio 2019; (c) in data 17 giugno 2019, un importo pari a Euro 43.888,43, corrispondenti ai ratei di tredicesima e quattordicesima relativi ai mesi di gennaio e febbraio 2019. SILO S.p.A. èstata dichiarata fallita dal Tribunale di Firenze in data 17.4.2019 e Global Supply Chain S.r.l. èstata dichiarata fallita dal Tribunale di Firenze in data 11.7.2019.

A seguito della dichiarazione di fallimento di SILO S.p.A., la Curatela del Fallimento ha intimato a Fruttital, da ultimo mediante la lettera di diffida del 15.7.2019, di pagare l'importo di euro 812.219,84.

A fronte di ciò, in data 6 e 7 agosto 2019, Fruttital: (i) ha opposto in compensazione, per diversi ordini di ragioni, il credito maturato nei confronti di SILO (e GSC) per effetto dell'avvenuto pagamento delle somme già̀ versate ai dipendenti del subappaltatore prima della dichiarazione di fallimento di SILO (pari ad euro 256.105,03); (ii) ha effettuato il pagamento nei confronti della Curatela del Fallimento SILO di un importo pari ad Euro 549.356,89 (pari alla differenza tra l'importo richiestole dalla Curatela stessa, con la lettera di diffida del 6 giugno 2019, e quanto pagato ai dipendenti di Global Supply Chain S.r.l. prima del fallimento di SILO), al solo fine di evitare gli oneri e le conseguenze pregiudizievoli legate alla minacciata notifica del decreto ingiuntivo, senza riconoscimento alcuno e rinuncia alcuna alla compensazione dell'ulteriore credito pari ad Euro 332.601,18 (pari alla somma di Euro 43.888,43, già pagati ai dipendenti di Global Supply Chain S.r.l. dopo la dichiarazione di fallimento di SILO e degli ulteriori esborsi che Fruttital potrebbe essere tenuta ad eseguire, quale coobbligata in solido di SILO S.p.A. e Global Supply Chain S.r.l.) e riservandosi la ripetizione di quest'ultimo importo e di proporre domanda di ammissione al passivo dell'intero credito da essa per l'effetto vantato. Ai sensi dell'art. 29, n. 2 del D. Lgs. n. 276/2003 e s.m.i., Fruttital è infatti coobbligata in solido con l'appaltatore e il subappaltatore anche per il pagamento dei contributi previdenziali e i premi dovuti e non versati dal subappaltatore Global Supply Chain S.r.l., pari a (a) Euro 211.352,11 all'INPS a titolo di contributi previdenziali relativi alle retribuzioni per mensilità̀di novembre 2018, dicembre 2018, gennaio 2019, febbraio 2019, ratei di tredicesima e quattordicesima, oltre interessi; e (b) Euro 30.082,13 all'INAIL a titolo di premi relativi alle retribuzioni per mensilità̀di novembre 2018, dicembre 2018, gennaio 2019, febbraio 2019, ratei di tredicesima e quattordicesima, oltre interessi; a detti importi, potrebbero

aggiungersi, infine, le ritenute fiscali sulle retribuzioni e i ratei di tredicesima e quattordicesima già pagati, per un importo pari ad Euro 47.278,31.

In data 2.1.2020, il Fallimento SILO ha notificato a Fruttital il decreto ingiuntivo n. 4178/2019, non provvisoriamente esecutivo, emesso dal Tribunale di Genova in data 30.12.2019, che reca ingiunzione di pagamento dell'importo di Euro 273.014,69, comprensivo di interessi maturati sino al 22.11.2019, ma non degli ulteriori interessi maturati successivamente a tale data e maturandi sino al pagamento, oltre alle spese legali, liquidate in Euro 4.185,00 per compensi e in Euro 634,00 per esborsi, oltre spese forfettarie, IVA e CPA. In data 12.2.2020, Fruttital ha proposto opposizione al suddetto decreto ingiuntivo, con la quale (a) ha eccepito il difetto di competenza del Tribunale di Genova a favore della competenza funzionale del Tribunale Fallimentare di Firenze, (b) in subordine, ha eccepito la compensazione del credito del Fallimento col proprio credito di Euro 299.993,46 nei confronti di SILO derivante dall'avvenuto pagamento dei lavoratori impiegati nell'appalto ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 29 del d.lgs. n. 276/2003 e s.m.i. - credito per il quale Fruttital ha già chiesto l'ammissione al passivo del Fallimento SILO (con udienza fissata per la formazione dello stato passivo al 17 marzo 2020) - e (c) in ulteriore subordine, per l'ipotesi in cui il Tribunale di Genova ritenesse sussistente la pregiudizialità dell'accertamento del credito di Fruttital in sede concorsuale presso il Tribunale Fallimentare di Firenze, ha chiesto la sospensione del giudizio ai sensi dell'art. 295 c.p.c. La prima udienza del procedimento di opposizione è stata fissata dal Giudice designato, dott. Mirko Parentini, in data 29.6.2020.

Allo stato, Fruttital non ha ricevuto alcuna richiesta di pagamento relativamente agli ulteriori importi che essa potrebbe essere tenuta a pagare quale coobbligata in solido con l'appaltatore e il subappaltatore.

In data 12 novembre 2019, Fruttital ha depositato domanda di ammissione al passivo del Fallimento di Global Supply Chain S.r.l., facendo valere il proprio diritto di surrogarsi nei diritti degli ex dipendenti nei confronti della procedura, per gli importi già pagati ai dipendenti, e chiedendo l'ammissione con riserva per gli ulteriori importi che essa potrebbe essere tenuta a pagare a INAIL e INPS in quanto committente e condebitore solidale di GSC e SILO. Fruttital è stata ammessa allo stato passivo come creditore privilegiato per il credito insinuato.

Alla data di redazione del bilancio, la Società̀ non ha stanziato fondi rischi su tale contenzioso in quanto, con il supporto di consulenti esterni, ha ritenuto remoto il rischio di soccombenza.

(jjj) Alla data del 31 dicembre 2019 Fruttital S.r.l. è coinvolta nel giudizio giuslavoristico promosso dal sig. Claudio Aicardi con ricorso Fornero avverso il licenziamento per giustificato motivo oggettivo intimato da Fruttital con decorrenza 7.6.2019. Il sig. Aicardi, assumendo l'illegittimità del licenziamento, ha chiesto: (i) la reintegra e la condanna di Fruttital al pagamento delle retribuzioni dalla data del licenziamento sino all'effettiva reintegra, partendo da un minimo di 5 mensilità (da calcolarsi sulla base della retribuzione mensile pari a euro 5.428,36) o, in subordine, a titolo di indennità ex art. 18, c. 4 St. Lav., un importo pari a 12 mensilità, oltre contributi previdenziali e assistenziali; (ii) in subordine, la condanna di Fruttital al pagamento di un'indennità risarcitoria ex art. 18, c. 5 St. Lav. nella misura ritenuta di giustizia, oltre contributi previdenziali e assistenziali. A seguito dell'udienza di comparizione delle parti, tenutasi in data 18.2.2020, il Giudice ha fissato udienza per la verifica della conciliazione in data 4 marzo 2020, rinviata al 17 marzo.

Salvo ove diversamente specificato nel presente Paragrafo, alla data di redazione del bilancio il Gruppo non ha costituito appositi fondi in relazione ai suddetti contenziosi, tenuto conto che le passività̀ derivanti da tali contenziosi non sono, allo stato, ritenute probabili, anche alla luce dei pareri ricevuti dai consulenti legali in relazione allo stato dei procedimenti.

NOTA 18. Fondo per benefici ai dipendenti

In allegato la movimentazione della passività del Fondo per benefici ai dipendenti al 31 dicembre 2019.

Valori in migliaia € Fondo per benefici ai dipendenti
Saldo al 31.12.18 8.559
Movim
enti del periodo:
Accantonamenti 940
Indennità anticipate/liquidate nel periodo ( 735)
Interest cost ( 12)
Utili/perdite attuariale 557
Variazione area di consolidamento ( 38)
Riclassifiche ed altre variazioni 151
Saldo al 31.12.19 9.422

Il Fondo per benefici ai dipendenti comprende le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine. La modalità secondo cui i benefici sono garantiti varia secondo le condizioni legali, fiscali ed economiche degli stati in cui le società del Gruppo operano. I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio ai dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono ai dipendenti attivi. La passività relativa al fondo per benefici ai dipendenti si riferisce alle società italiane ed estere del Gruppo, in conformità alle diverse normative nazionali, ed include sostanzialmente le indennità di fine rapporto di lavoro maturate dal personale in servizio al 31 dicembre, al netto delle anticipazioni concesse ai dipendenti. In applicazione dello IAS 19, il Fondo per i benefici ai dipendenti viene rielaborato con metodologia di valutazione attuariale, attraverso il supporto di uno specialista esterno, e adeguato in relazione al verificarsi di eventi che ne richiedano l'aggiornamento.

Di seguito sono illustrate le principali ipotesi finanziarie e demografiche utilizzate nel determinare il valore attuale della passività relativa al Fondo per i benefici ai dipendenti.

Tasso di sconto
Italia, Francia, Grecia, Spagna, Portogallo Curva Euro Composite AA al 31.12.2019
Messico Iboox GEMX Aggregate 10-15 as of 31.12.19_ 7,023% e Iboox
GEMX Aggregate 7-10 as of 31.12.19_ 6,966%
Tasso di inflazione
Italia 1,5%
Francia, Grecia, Spagna, Portogallo, Messico Incluso nel tasso di incremento delle retribuzioni tranne Messico
Tasso di incremento delle retribuzioni
Italia, Portogallo 1,00%
Grecia, Spagna, Francia 2,00%
Messico n.a.
Tasso di mortalità
Italia ISTAT 2018
Messico SPH 2008 - SPM 2008
Spagna INE 1991-2015
Portogallo INE 2013-2015
Grecia EAE 2012
Francia TH-TF 2012-2014_INED
Accesso alla pensione
Italia Requisiti minimi previsti dalle Riforme Monti-Fornero
Portogallo, Spagna, Messico, Grecia Requisiti minimi previsti dalla corrente legislazione
Francia Requisiti minimi previsti dalla Riforma del 2010
Percentuale media di uscita del personale
Italia 7,00%
Francia Cas général 7,00%, Cadres 9,00%, Agent de maîtrise 6,00%
Grecia White Collar 4,00%, Blue Collar 6,00%
Spagna Barcellona, Cox e Tarragona 2%, Siviglia e Madrid 5%
Portogallo 8,80%
Messico 3,80%

L'adeguamento patrimoniale per utili/perdite attuariali accoglie una perdita attuariale di euro 557 migliaia al lordo dell'effetto fiscale pari ad euro 116 migliaia. Gli utili e le perdite attuariali sono iscritti a patrimonio netto tramite il prospetto di conto economico complessivo mentre l'accantonamento dell'anno è iscritto in un'apposita voce relativa ai "costi del personale".

NOTA 19. Debiti commerciali

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Debiti verso fornitori 125.760 110.321 15.440
Debiti verso società del Gruppo non consolidate
integralmente
827 1.201 ( 374)
Debiti verso parti correlate 935 1.229 ( 294)
Debiti commerciali 127.523 112.751 14.772

Non sono iscritti in bilancio debiti commerciali di durata residua superiore ai 5 anni. Al 31 dicembre 2019 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo.

Al 31 dicembre 2019 la posta presenta un incremento netto di euro 14.772 migliaia frutto dell'aumento di euro 15.440 migliaia del valore dei debiti verso fornitori, parzialmente compensato dalla riduzione di euro 374 di debiti verso società del Gruppo non consolidate integralmente ed euro 294 migliaia di debiti verso società correlate.

Si segnala che la variazione della voce debiti verso fornitori nel 2019 rispetto al 31 dicembre 2018 riflette l'aumento dei fatturati ed il volume dei pagamenti effettuati a cavallo d'anno.

Di seguito la suddivisione dei debiti per area geografica:

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Italia 73.658 67.252 6.406
Paesi CEE 50.985 43.071 7.914
Paesi Extra-CEE 2.880 2.428 452
Debiti commerciali 127.523 112.751 14.772

NOTA 20. Debiti fiscali e contributivi

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Per imposte sul valore aggiunto 187 657 ( 470)
Per fondo imposte sui redditi dell'esercizio 1.337 1.534 ( 196)
Per ritenute d'acconto da versare 1.184 1.077 107
Per imposte indirette 387 686 ( 298)
Altri debiti 135 3
9
9
6
Verso Enti Pubblici Previdenziali 3.170 3.324 ( 154)
Debiti fiscali e contributivi 6.400 7.316 ( 916)

Al 31 dicembre 2019 la posta in esame presenta un saldo pari a euro 6.400 migliaia, in diminuzione rispetto al saldo al 31 dicembre 2018 di complessivi euro 916 migliaia di cui euro 470 migliaia per minor debito IVA, euro 196 migliaia per un minor debito per fondo imposte sui redditi dell'esercizio, euro 298 migliaia per imposte indirette ed euro 154 migliaia per debiti di natura contributiva. La variazione negativa è parzialmente compensata dall'incremento della voce altri debiti per euro 96 migliaia e per euro 107 migliaia per debiti per ritenute d'acconto da versare.

Si segnala che ad oggi non esistono scaduti relativamente alla voce in esame.

NOTA 21. Debiti altri correnti

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Debiti vs il personale 6.880 7.118 ( 237)
Debiti legati ad operazioni per conto terzi 1.519 1.280 239
Altri debiti 2.359 3.727 ( 1.368)
Ratei e risconti passivi 584 1.230 ( 646)
Debiti altri correnti 11.343 13.354 ( 2.012)

Al 31 dicembre 2019 la voce "Debiti altri correnti" presenta un decremento pari ad euro 2.012 migliaia, dovuto principalmente alla riduzione della voce altri debiti per euro 1.368 migliaia principalmente legato ad una riduzione dei ricavi sospesi di competenza dell'esercizio successivo relativamente alla società armatoriale, ad una riduzione dei ratei e risconti passivi, ad una diminuzione dei debiti verso il personale che a fine 2018 comprendeva un valore di circa euro 0,5 milioni presso AZ France a titolo di partecipazione dei dipendenti al risultato dell'esercizio 2018, voce non presente nel bilancio 2019 in ragione del risultato di quest'anno della società.

I debiti verso il personale sono relativi a partite correnti del mese di dicembre, nonché alle ferie maturate e non godute, ai ratei per 13ma e 14ma mensilità ed ai premi di fine anno ivi compresi quelli dovuti agli organici delle società francese (non nel 2019) e messicane in ragione delle rispettive normative.

NOTA 22. Informativa di settore

Sulla base dell'attuale struttura organizzativa del Gruppo Orsero, si riportano di seguito le informazioni richieste dall'IFRS 8 suddivise per "settore di attività". Le performance e l'andamento dei tre settori in cui il Gruppo opera vengono monitorati e valutati sulla base principalmente dei ricavi e dell'Adjusted Ebitda; quest'ultimo parametro, sebbene, non definito dai principi contabili

internazionali costituisce l'indicatore che rappresenta le reali performance commerciali del Gruppo. L'Adjusted Ebitda si determina come risultato operativo (Ebit) depurato degli ammortamenti, degli accantonamenti, dei costi/proventi aventi natura non ricorrente e dei costi legati al Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management. Il parametro così determinato non considera i proventi finanziari, gli oneri finanziari e le differenze cambio, le imposte, il risultato della gestione patrimoniale nonché l'utile/perdita pro-quota derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto per le società collegate e joint venture.

31.12.2019
Valori in migliaia € Distribuzione Import & Shipping Servizi Elisioni/ scritture
di
consolidamento
Totale
Ricavi vs terzi 927.482 73.018 5.219 - 1.005.718
Ricavi intra-settoriali 226 141.693 7.161 ( 149.079) -
Ricavi del settore 927.707 214.710 12.380 ( 149.079) 1.005.718
Adjusted Ebitda 32.218 10.996 ( 4.508) - 38.706
Adjusted Ebit 18.051 305 ( 5.403) - 12.953
Ammortamenti ( 12.684) ( 10.128) ( 896) - ( 23.707)
Accantonamenti ( 1.483) ( 563) - - ( 2.046)
Proventi non ricorrenti 237 - 584 - 820
Oneri non ricorrenti ( 1.406) ( 2.046) ( 1.942) - ( 5.395)
Interessi attivi 215 3
1
191 ( 173) 264
Interessi passivi ( 1.523) ( 537) ( 2.385) 173 ( 4.271)
Differenze cambio ( 184) ( 498) 65 - ( 617)
Quota risultato di partecipazioni - - - 751 751
contabilizzate metodo del patrimonio netto
Rivalutazione titoli e partecipazioni - - - 827 827
Svalutazione titoli e partecipazioni - - - - -
Dividendi infragruppo - - 9.490 ( 9.490) -
Risultato di negoziazione titoli e 1
1
- 121 - 132
partecipazioni e dividendi terzi
Risultato ante imposte 15.401 ( 2.744) 720 ( 7.911) 5.465
Imposte sul reddito ( 4.844) 3
9
1.604 - ( 3.201)
Risultato dell'esercizio 10.557 ( 2.706) 2.324 ( 7.911) 2.264
31.12.2019
Valori in migliaia € Distribuzione Import &
Shipping
Servizi Totale
Attività settoriali 341.950 125.578 241.040 708.568
Partecipazioni in Joint venture e collegate 4.519 - 2.783 7.302
Totale Attività aggregato 346.469 125.578 243.823 715.871
Totale Passività aggregato 254.897 74.310 97.701 426.908
Patrimonio netto aggregato 91.573 51.268 146.122 288.963

31.12.2018
Valori in migliaia € Distribuzione Import & Shipping Servizi Elisioni/ scritture
di
consolidamento
Totale
Ricavi vs terzi 869.108 76.619 7.030 - 952.756
Ricavi intra-settoriali 10 134.012 6.973 ( 140.995) -
Ricavi del settore 869.118 210.631 14.002 ( 140.995) 952.756
Adjusted Ebitda 31.114 5.710 ( 3.967) - 32.857
Adjusted Ebit 23.440 ( 1.457) ( 4.504) - 17.478
Ammortamenti ( 6.440) ( 6.716) ( 517) - ( 13.673)
Accantonamenti ( 1.235) ( 451) ( 20) - ( 1.706)
Proventi non ricorrenti 279 - - - 279
Oneri non ricorrenti ( 2.154) ( 1.947) ( 162) - ( 4.263)
Interessi attivi 9
5
5 8
6
- 186
Interessi passivi ( 668) ( 59) ( 1.780) - ( 2.507)
Differenze cambio 340 ( 562) 8
2
- ( 140)
Quota risultato di partecipazioni - ( 6) 1.193 - 1.187
contabilizzate metodo del patrimonio netto
Rivalutazione titoli e partecipazioni 889 - 2.559- ( 2.559) 889
Svalutazione titoli e partecipazioni - ( 2) ( 16.000) 16.000 ( 2)
Dividendi infragruppo 10.783 ( 10.783) -
Risultato di negoziazione titoli e ( 592) - 264 605 276
partecipazioni e dividendi terzi
Risultato ante imposte 21.627 ( 4.028) ( 9.621) 3.262 11.241
Imposte sul reddito ( 6.160) 3
3
2.888 - ( 3.239)
Risultato 15.467 ( 3.995) ( 6.732) 3.262 8.002
31.12.2018
Valori in migliaia € Distribuzione Import &
Shipping
Servizi Totale
Attività settoriali 248.223 119.067 346.504 713.794
Partecipazioni in Joint venture e collegate 4.934 5 2.588 7.528
Totale Attività aggregato 253.157 119.072 349.092 721.321
Totale Passività aggregato 169.925 52.048 110.470 332.443
Patrimonio netto aggregato 83.232 67.024 238.621 388.878

Si segnala che i dati sopra riportati per l'esercizio 2019 comprendono l'effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 e dato l'utilizzo del metodo dell'applicazione retroattiva modificata le informazioni comparative 2018 non sono state modificate. In conformità a quanto indicato nell'IFRS 8, nella tabella sovrastante, si fornisce l'informativa circa il totale attivo, il totale passivo, l'importo dell'investimento in società collegate e joint venture e, infine, il patrimonio netto aggregato suddivisi per settore. Si specifica che i dati settoriali indicati all'interno della nota illustrativa devono essere letti insieme agli indicatori di performance espressi nella relazione unica sulla gestione.

Cliente principale

Si segnala che non sussistono ricavi provenienti da operazioni con un singolo cliente esterno pari o superiori al 10% dei ricavi complessivi del Gruppo.

NOTA 23. Ricavi

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Ricavi per vendita merci 951.644 892.931 58.713
Ricavi per prestazioni di servizi 54.075 59.826 ( 5.751)
Totale Ricavi 1.005.718 952.756 52.962

Al 31 dicembre 2019 il fatturato è pari ad euro 1.005.718 migliaia, con un incremento di euro 52.962 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. Per un'approfondita analisi delle vendite si rinvia a quanto riportato nella relazione unica sulla gestione, al paragrafo "Commento alle performance dei settori di attività". Si segnala che i ricavi del Gruppo derivano principalmente dalla vendita dei prodotti ortofrutticoli freschi provenienti da gran parte dei Paesi del mondo, sui territori di propria competenza.

Informazioni per area geografica

L'analisi delle informazioni per area geografica mostra il dettaglio dei ricavi del Gruppo suddivisi per le principali aree geografiche (per tali intendendosi le aree geografiche nelle quali è situata la relativa società del Gruppo Orsero che abbia generato il ricavo) per gli esercizi 2019 e 2018 da cui si evince la natura sostanzialmente eurocentrica del Gruppo.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Europa 963.462 915.245 48.217
di cui Italia 453.417 431.121 22.296
di cui Francia 187.229 184.431 2.798
di cui Spagna 257.098 232.286 24.812
America Latina e Nord America 42.257 37.512 4.745
Totale Ricavi 1.005.718 952.756 52.962

Come evidenziato nella tabella sovrastante, l'area Europa ha rappresentato il vero centro dell'attività del Gruppo Orsero mentre i ricavi conseguiti in America derivano dalle attività svolte in Messico oltre che da quelle svolte in Costa Rica, Cile, Argentina e Colombia. La variazione dei ricavi da un anno all'altro riflette per lo più le variazioni registrate dalla società messicana le cui vendite di avocado sono estremamente sensibili da un anno all'altro alla variazione del prezzo sui mercati mondiali dell'avocado stesso. Si segnala, infine, come per i ricavi del Gruppo la componente valutaria rivesta un'importanza non significativa, stante il fatto che i ricavi delle società distributrici, ad eccezione di quelli della società messicana sono tutti espressi in euro.

NOTA 24. Costo del venduto

Nella seguente tabella è esposto il costo del venduto per destinazione e per natura.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Costi aquisto materie prime, imballi, pallet e merci 692.273 644.227 48.046
Costi su provvigioni su acquisti e vendite e premi
alla clientela
2.065 3.721 ( 1.656)
Costi di trasporto e movimentazione 125.988 125.658 330
Costi di manodopera 27.404 25.604 1.800
Ammortamenti 19.890 10.932 8.957
Accantonamenti 563 451 112
Costi per servizi manutentivi e lavorazioni esterne 25.677 21.283 4.394
Costi energetici 7.061 6.305 756
Costi bunker 25.591 30.162 ( 4.571)
Noleggi Navi e contenitori 6.208 4.689 1.519
Costo parco contenitori 1.875 1.592 283
Affitto e noleggi 1.129 6.262 ( 5.133)
Altri costi 766 1.037 ( 271)
Ricavi diversi e recuperi di costi ( 8.562) ( 7.122) ( 1.440)
Costo del venduto 927.927 874.801 53.126

L'incremento del costo del venduto, più che proporzionale rispetto alla crescita dei ricavi, è già stato commentato nella relazione sulla gestione. Si segnala, inoltre, l'incremento dei costi a seguito dell'apporto delle società neo acquisite per euro 29.359 migliaia (Sevimpor per l'intero esercizio, Gruppo Fruttica per tre trimestri e Fruttital Cagliari per il secondo semestre). Oltre a questo, si segnala una riduzione del costo del bunker per euro 4.571 migliaia rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Si evidenzia che l'applicazione, a partire dal 1° gennaio 2019, del nuovo IFRS 16 ha comportato la riduzione dei costi per affitti e noleggi operativi all'interno del costo del venduto per euro 8.754 migliaia compensati da ammortamenti per euro 7.970 migliaia.

Si segnala che la voce "Costi acquisto materie prime, imballi, pallet e merci" comprende euro 2.603 migliaia di costi verso società collegate, effettuati a valore di mercato e rientranti nei saldi indicati nella Nota 34 a cui si rimanda.

La voce, invece, "costi di trasporto e movimentazione" comprende euro 4.287 migliaia verso società collegate del Gruppo; anche tale saldo è ricompreso nel dettaglio fornito nella Nota 34.

La voce, invece, "affitto e noleggi" comprende euro 72 migliaia verso società correlate al Gruppo; anche tale saldo è ricompreso nel dettaglio fornito nella Nota 34.

La voce "Ricavi diversi e recuperi di costi" comprende euro 151 migliaia di ricavi verso società collegate del Gruppo. Si rimanda alla Nota 34 per ulteriori dettagli.

NOTA 25. Spese generali ed amministrative

Nella seguente tabella è esposto il dettaglio dei costi generali ed amministrativi per destinazione e per natura.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Compensi organi sociali 2.232 3.464 ( 1.232)
Costi consulenza professionale,legale,fiscale,notarile 3.960 3.824 136
Spese commerciali, pubblicitarie, promozionali 2.329 1.520 809
Costi di manodopera 36.557 35.323 1.234
Ammortamenti 3.818 2.741 1.077
Accantonamenti 1.483 1.255 228
Costi per servizi manutentivi e per collaborazioni 6.907 7.596 ( 690)
Spese assicurative 1.504 1.472 3
2
Utenze 1.754 1.637 118
Spese per trasferte 1.620 1.297 323
Costo parco auto 968 981 ( 13)
Affitto, e noleggi 509 730 ( 221)
Costi per acquisti e servizi vs collegate e correlate 6
0
839 ( 778)
Altri costi 2.732 2.817 ( 85)
Costi di acquisto cancelleria, materiale di consumo 317 522 ( 205)
Spese per commissioni, fidejussioni 942 997 ( 55)
Spese generali e amministrative 67.693 67.016 678

La tabella evidenzia soprattutto l'incremento avvenuto nel costo manodopera legato essenzialmente alla variazione più volte citata di perimetro 2019 di Sevimpor, del Gruppo Fruttica e di Fruttital Cagliari nonché dal rafforzamento della struttura commerciale. Si segnala che la variazione della voce ammortamenti è dovuta principalmente all'incremento di euro 768 migliaia per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16 a partire dal 1° gennaio 2019 che ha comportato, di converso, una riduzione dei costi con parti correlate per euro 704 migliaia, una riduzione dei costi di noleggio ed affitti per euro 203 migliaia ed una riduzione del costo parco auto per euro 103 migliaia.

Si segnala che i costi di manodopera e i compensi organi sociali al 31 dicembre 2018 comprendevano rispettivamente 685 migliaia e 1.457 migliaia di costi figurativi legati al Piano di incentivazione a medio lungo termine per il management, non presenti nei conti di costo al 31 dicembre 2019 in quanto non è stato raggiunto l'obiettivo previsto da tale Piano.

La voce "costi per acquisti e servizi verso collegate e correlate" comprende euro 60 migliaia verso società correlate. Si rimanda alla Nota 34 per un ulteriore dettaglio.

NOTA 26. Altri ricavi e oneri

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Altri ricavi operativi 4.820 5.751 ( 930)
Altri oneri operativi ( 6.540) ( 5.339) ( 1.201)
Totale Altri ricavi e oneri ( 1.720) 412 ( 2.132)

Si fornisce in allegato il dettaglio delle voci "Altri ricavi operativi" ed "Altri oneri operativi" per gli esercizi 2019 e 2018 con separata indicazione delle poste aventi natura ordinaria rispetto a quelle "non ricorrenti".

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Recuperi spese, rimborsi assicurativi 369 499 ( 130)
Plusvalenze e sopravvenienze di tipo ordinario 1.608 3.115 ( 1.507)
Altro 2.023 1.858 165
Altri ricavi operativi ordinari 4.000 5.472 ( 1.472)
Plusvalenze da cessione assets immateriali/materiali 5 1 - 5
1
Rilascio fondi accantonati precedentemente 517 172 345
Rimborsi ricevuti aventi natura non ricorrente 4
8
6
2
( 14)
Altro 204 4
5
159
Altri ricavi operativi non ricorrenti 820 279 541

La voce altri ricavi di tipo ordinario, così come più sotto la voce altri costi di tipo ordinario, accoglie elementi di costo e di ricavo non già classificati nelle sezioni soprastanti del conto economico ed accolgono elementi quali sopravvenienze attive e passive di costi e ricavi legati ad esercizi precedenti per differenze di stime, che come tali ricorrono tutti gli anni (ad esempio ristorni di premi attivi e/o passivi nei confronti di clienti e fornitori, differenze sui rimborsi assicurativi incassati rispetto alle previsioni, ecc..). Includono anche eventuali contributi in conto esercizio, plusvalenze e minusvalenze su dismissioni correnti di cespiti, capitalizzazioni di costi legati ad iniziative di investimento. Si segnala come nel corso del 2019, in particolare, si siano registrate capitalizzazioni relative allo stato di avanzamento dell'implementazione del nuovo sistema ERP per euro 590 migliaia. A livello di ricavi non ricorrenti per l'esercizio 2019 si segnala che, a seguito della quasi completa definizione del processo liquidatorio della correlata K-Air, la Capogruppo Orsero S.p.A. ha saldato il proprio debito di euro 1,1 milioni verso questa società effettuando un pagamento parziale tale da compensare il previsto esborso dell'escussione della garanzia prestata a suo tempo in favore di K-Air, con un effetto pressoché neutro, come anticipato nelle relazioni al bilancio degli ultimi esercizi, sul conto economico consolidato, iscrivendo lo stralcio per il residuo restante.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Penalità-sanzioni, danni a terzi ( 92) ( 89) ( 3)
Minusvalenze e sopravvenienze di tipo ordinario ( 1.053) ( 981) ( 73)
Altro - ( 6) 6
Altri costi operativi ordinari ( 1.145) ( 1.076) ( 69)
Costi legati alla quotazione Mercato Star ( 1.297) - ( 1.297)
Costi di manodopera ( 780) ( 292) ( 489)
Contenziosi legali, civili, fiscali, doganali ecc ( 2.060) ( 175) ( 1.885)
Oneri legati ad acquisizioni/cessioni/liquidazione
quote di partecipazioni
( 312) ( 121) ( 192)
Minusvalenze da cessione assets e svalutazioni ( 218) ( 744) 526
Altro ( 727) ( 2.931) 2.204
Altri costi operativi non ricorrenti ( 5.395) ( 4.263) ( 1.132)

Si segnala che la voce "Altri ricavi operativi" comprende euro 13 migliaia verso società collegate.

Detto come sopra della natura dei costi di carattere ordinario esposti in questa tabella, nel corso del 2019 non si registrano scostamenti rilevanti rispetto all'esercizio precedente. Per quanto invece riguarda le componenti non ricorrenti si segnala il più volte già citato accantonamento di euro 1.600 migliaia effettuato da Simba a fronte della sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Venezia relativamente al pagamento in favore del MEF e dell'Agenzia delle Dogane di una provvisionale di euro 1.580.950,15. Si evidenzia, inoltre, l'iscrizione di euro 520 migliaia da parte della Capogruppo Orsero S.p.A. in funzione della stima del presunto esborso per escussione della garanzia prestata a suo tempo a favore di K-Air, in misura pari alla sopravvenienza derivante dal minor esborso a saldo del debito verso la stessa società, così da determinare un effetto neutro sul

conto economico consolidato. Si segnalano, ancora, gli oneri già menzionati relativamente ai costi sostenuti per l'acquisizione del Gruppo Fruttica nonché quelli legati al passaggio della quotazione del titolo Orsero sul mercato STAR di Borsa Italiana.

La voce "Altri costi operativi" non comprende né oneri verso società collegate né verso società correlate. Si rimanda alla Nota 34 per un ulteriore dettaglio.

NOTA 27. Proventi finanziari, oneri finanziari e differenze cambio

La voce "Proventi finanziari, oneri finanziari e differenze cambio" risulta così dettagliata:
Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Proventi finanziari 264 186 7
9
Oneri finanziari ( 4.271) ( 2.507) ( 1.764)
Differenze cambio ( 617) ( 140) ( 477)
Proventi finanziari, oneri finanziari, differenze cambio ( 4.623) ( 2.461) ( 2.162)
Per ciascuna voce compresa nella posta in esame si fornisce di seguito il dettaglio:
Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Interessi attivi verso terzi 221 132 8
9
Interessi attivi verso collegate e correlate 3
2
3
4
( 2)
Interest cost Benefici ai dipendenti 1
2
1
9
( 8)
Proventi finanziari 264 186 79
Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Interessi passivi vs istituti di credito/bond ( 2.847) ( 2.506) ( 341)
Interessi passivi verso terzi ( 10) ( 1) ( 9)
Interessi passivi IFRS 16 ( 1.414) ( 1.414)
Oneri finanziari ( 4.271) ( 2.507) ( 1.764)
Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Differenze cambio realizzate ( 669) ( 477) ( 193)
Differenze cambio da realizzare 52 337 ( 284)
Differenze cambio ( 617) ( 140) ( 477)

Rispetto all'esercizio precedente si segnala l'iscrizione di euro 1.414 migliaia di interessi passivi verso terzi dovuti all'applicazione, a partire dal 1° gennaio 2019, dell'IFRS 16 e l'effetto degli interessi sul prestito obbligazionario 3,70 % sull'intero anno contro soli tre mesi dell'esercizio 2018.

NOTA 28. Risultato patrimoniale/finanziario e risultato società partecipate ad equity

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Dividendi 11 11 ( 0)
Risultato pro-quota società Joint Venture/collegate 751 1.187 ( 436)
Rivalutazioni di titoli e partecipazioni 827 889 ( 62)
Svalutazioni di titoli e partecipazioni - ( 2) 2
Risultato di negoziazione titoli e partecipazioni 120 265 ( 145)
Risultato patrimoniale/finanziario e Risultato società
partecipate ad equity
1.710 2.350 ( 640)

La variazione dell'ammontare del Risultato patrimoniale/finanziario e del risultato società partecipate ad equity è essenzialmente riferita alla rilevazione pro-quota dei risultati delle società collegate e joint venture consolidate con il metodo del patrimonio netto. Tale risultato genera un

decremento rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio dovuto alla riduzione del risultato raggiunto nell'esercizio dalle partecipate.

L'ammontare del "Risultato pro-quota delle società Joint Venture e collegate" risulta pari ad euro 751 migliaia. Tale risultato registra un decremento rispetto all'esercizio 2018 in quanto il dato dell'esercizio precedente comprende l'iscrizione pro-quota del risultato della società acquisita Fruttital Cagliari per l'intero esercizio mentre nell'esercizio 2019 il risultato pro-quota è relativo solo al primo semestre.

Il risultato di negoziazione per l'esercizio 2018 riflette essenzialmente il provento originato dalle cessioni di Cultifruit e delle altre società minori effettuato nel corso dell'anno, mentre per l'esercizio 2019 è legato alla cessione della partecipata Vado Container Services S.r.l..

NOTA 29. Imposte sul reddito

Quasi tutte le società controllate italiane aderiscono al sistema del "consolidato fiscale" posto in capo a Orsero ai sensi degli artt. 117 e segg. del T.U.I.R..

La movimentazione delle imposte è riepilogata nella tabella qui di seguito.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Imposte correnti ( 5.712) ( 6.653) 940
Imposte da consolidato fiscale 2.403 1.798 604
Imposte anticipate e differite 109 1.616 ( 1.507)
Imposte sul reddito ( 3.201) ( 3.239) 37

Il raffronto con l'esercizio precedente evidenzia il minor livello di imposte correnti legato alla diminuzione del risultato dell'esercizio, in particolare presso la società francese, compensato dalla minor iscrizione di imposte anticipate effettuata nell'esercizio 2018 da parte della Capogruppo in relazione all'iscrizione di imposte anticipate di euro 1 milione e dall'effetto relativo al Piano di incentivazione a medio-lungo termine del management.

Valori in migliaia € 2019 -Aliquota 24% 2018 -Aliquota 24%
Imponibile Imposta Imponibile Imposta
Risultato ante imposte 5.465 11.241
Imposta teorica ( 1.312) ( 2.698)
Beneficio "step acquisition" ex-IFRS 3 ( 827) 198 - -
Penale Simba 1.600 ( 384)
Registro internazionale Cosiarma 6
6
( 878)
Risultato partecipazioni ad equity ( 751) 180 ( 1.187) 285
Società estere per diversa % fiscale ( 250) ( 709)
Dividendi intercompany tassati ( 10.615) ( 127) 18.099 ( 217)
Imposte anticipate - 1.000
Altri non imponibili/recuperi imposte ( 682) 817
Imposte effettive ( 2.310) ( 2.400)
Imposte Irap/Cvae ( 891) ( 839)
Imposte di cui a bilancio consolidato ( 3.201) ( 3.239)
Aliquota effettiva 58,6% 28,8%

La tabella di cui sopra dettaglia il raccordo tra imposte teoriche ed effettive dei due esercizi, ben evidenziando le differenze; il minor impatto della tassazione del registro internazionale di Cosiarma (registro che prevede la riduzione dell'80% della misura dell'imponibile) legato all'utilizzo della quinta nave a noleggio la cui redditività è soggetta a tassazione ad aliquota normale, aggiunto al fatto che l'esercizio 2018 per tale società si era chiuso in perdita. In riga separata sono indicate le imposte Irap e Cvae (Francia) conteggiate su una diversa base imponibile.

Valori in migliaia € Stato Patrimoniale Conto Economico Conto Economico
complessivo
2.019 2.018 2.019 2.018 2.019 2.018
Perdite fiscali 5.141 5.049 93 455 - -
Effetto IAS 19 832 688 29 ( 10) 116 ( 83)
Ammortamenti/Avviamenti/Marchio 780 794 29 ( 66) - -
Imposte indirette 94 105 ( 11) 6 - -
Svalutazioni e accantonamenti 1.231 1.411 ( 196) 625 - -
Interessi passivi/ACE/Differenze cambio 134 137 ( 4) ( 12) - -
Costi deducibili in futuro* 730 730 - 350 - -
Strumenti finanziari derivati 117 142 - - ( 25) 142
Varie Minori 63 221 ( 146) 121 - -
Crediti per imposte anticipate 9.122 9.277 ( 206) 1.469 91 58
* Relativ
i al Piano di incentiv
azione a medio-lungo termine per il management

La tabella qui di seguito evidenzia la movimentazione per natura delle diverse componenti che hanno riguardato le imposte anticipate.

La tabella qui di seguito evidenzia la movimentazione per natura delle diverse componenti che hanno interessato le imposte differite passive.

Valori in migliaia € Stato Patrimoniale Conto Economico Conto Economico
complessivo
2.019 2.018 2.019 2.018 2.019 2.018
Leasing impianti ( 1.524) ( 1.396) ( 36) 4 - -
Rivalutazione magazzino ( 228) ( 230) - 2 - -
Su J-entries FV Magazzini Fernández ( 1.950) ( 2.015) 6
5
6
5
- -
Ammortamenti navi ( 1.481) ( 1.779) 298 6
9
- -
Varie Minori ( 33) ( 31) ( 13) 6 - -
Fondo imposte differite ( 5.216) ( 5.451) 315 146 - -

Al 31 dicembre 2019 non sono in essere contenziosi fiscali di rilievo, ad eccezione di quelli precedentemente menzionati nella Nota 17.

Non si evidenziano altre significative modifiche della normativa in materia fiscale tra il 2019 ed il 2018 ad eccezione della riduzione dell'aliquota fiscale in Francia che scende dal 33,3% al 31% a partire dal 1° gennaio 2019.

NOTA 30 Riconciliazione dell'Adjusted EBITDA con il risultato del periodo

Si fornisce una riconciliazione dell'Adjusted Ebitda utilizzato dal Management del Gruppo, in quanto indicatore di performance monitorato a livello consolidato, con il risultato del periodo presentato nel prospetto di conto economico, ricordando opportunamente come il dato 31.12.2019 comprenda l'effetto dell'IFRS 16.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Risultato del periodo 2.264 8.002 ( 5.738)
Risultato "Discontinued Operations" - - -
Imposte 3.201 3.239 ( 37)
Proventi finanziari ( 264) ( 186) ( 79)
Oneri finanziari e differenze cambio 4.888 2.647 2.240
Risultato patrimoniale/finanziario ( 959) ( 1.163) 204
Risultato società partecipate ad equity ( 751) ( 1.187) 436
Risultato operativo (Ebit) 8.378 11.352 ( 2.974)
Ammortamenti imm.ni immateriali e materiali 23.707 13.673 10.034
Accantonamenti 2.046 1.706 340
Ebitda 34.131 26.731 7.401
Costi Piano di incentivazione per il Management - 2.142 ( 2.142)
Proventi non ricorrenti ( 820) ( 279) ( 542)
Oneri non ricorrenti 5.395 4.263 1.132
Adjusted Ebitda* 38.706 32.857 5.849

* Si segnala come l'Adjusted Ebitda del 31 dicembre 2019 pari ad euro 38.706 migliaia recepisca per euro 9.777 migliaia l'effetto migliorativ o dell'applicazione dell'IFRS 16 "leases", in v igore dal 1° gennaio 2019. Tale effetto migliorativ o trov a quasi intera compensazione nei maggiori ammortamenti, per euro 8.738 migliaia ed oneri finanziari per euro 1.414 migliaia, conteggiati in relazione al nuov o principio.

NOTA 31. Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato, in accordo con lo IAS 33, dividendo il risultato netto di pertinenza del Gruppo per il numero medio di azioni in circolazione nel corso del periodo. L'utile per azione "Fully Diluted" è calcolato dividendo il risultato netto di pertinenza del Gruppo per il numero medio di azioni in circolazione comprensivo delle azioni speciali e dei warrant, in entrambi i casi escludendo le azioni proprie in portafoglio. Si segnala che il numero medio delle azioni in circolazione utilizzato per il calcolo dell'utile per azione "Fully Diluted" è comprensivo delle azioni proprie assegnate a seguito del raggiungimento degli obiettivi 2017 e 2018 previsto dal Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management.

Valori in € 2.019 2.018
Risultato di competenza del Gruppo 2.021.588 7.973.589
Numero medio di azioni in circolazione 16.929.344 16.955.428
Risultato per azione base azioni ordinarie 0,119 0,470
Numero medio di azioni in circolazione
Numero medio di azioni assegnate per Stock Grant
16.929.344
320.002
16.955.428
320.002
Numero medio di azioni in circolazione diluito 17.249.346 17.275.430
Risultato per azione diluito azioni ordinarie 0,117 0,462

NOTA 32. Informativa sugli strumenti finanziari- informazioni integrative

La tabella sotto riportata mostra una dettagliata analisi delle attività e passività prevista dall'IFRS 7, secondo le categorie previste dall'IFRS 9 per il 2019 e 2018.

Valori in migliaia € Valore
Bilancio
31.12.19
Attività a
costo
ammortizzato
Attività a
fair value a
conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
Passività a
fair value a
conto
economico
complessivo
Attività finanziarie
Partecipazioni in altre imprese 523 523 - - -
Attività immobilizzate diverse 5.401 5.401 - - -
Crediti commerciali 121.439 121.439 - - -
Crediti fiscali 16.971 16.971 - - -
Crediti diversi ed altre attività correnti 11.066 11.047 19 - -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 56.562 56.562 - - -
Attività finanziarie 211.963 211.944 19 - -
Passività finanziarie
Debiti finanziari di cui:
Debiti obbligazionari ( 30.000) - - ( 30.000) -
Debiti vs banche a M-L termine (Oltre 12M) ( 44.737) - - ( 44.737) -
Debiti non correnti vs altri finanziatori (Oltre 12M) ( 2.520) - - ( 2.520) -
Debiti non correnti vs altri finanz.ri (Oltre 12M) ex
IFRS 16
( 51.907) - - ( 51.907) -
Passività strumenti derivati copertura (Non
corrente)
( 476) - - - ( 476)
Debiti saldo prezzo su acquisizioni (Non corrente) ( 1.943) - - ( 1.943) -
Debiti vs banche a M-L termine (parte corrente) ( 13.894) - - ( 13.894) -
Debiti bancari a breve termine ( 25.204) - - ( 25.204) -
Debiti non correnti vs altri finanziatori (Corrente) ( 1.064) - - ( 1.064) -
Debiti non correnti vs altri finanz.ri (parte corrente)
ex IFRS 16
( 8.081) - - ( 8.081) -
Debiti verso altri finanziatori a breve termine ( 1.340) - - ( 1.340) -
Passività strumenti derivati di copertura (Corrente) ( 50) - - - ( 50)
Debiti per saldo prezzo su acquisizioni (Corrente) ( 2.264) - - ( 2.264) -
Altre passività non correnti ( 349) - - ( 349) -
Debiti commerciali ( 127.523) - - ( 127.523) -
Debiti fiscali e contributivi ( 6.400) - - ( 6.400) -
Debiti altri correnti ( 11.343) - - ( 11.343) -
Passività finanziarie ( 329.094) - - ( 328.568) ( 526)

Valori in migliaia € Valore
Bilancio
31.12.18
Attività a
costo
ammortizzato
Attività a
fair value a
conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
Passività a
fair value a
conto
economico
complessivo
Attività finanziarie
Partecipazioni in altre imprese 500 500 - - -
Attività immobilizzate diverse 6.080 6.080 - - -
Crediti commerciali 109.360 109.360 - - -
Crediti fiscali 17.210 17.210 - - -
Crediti diversi ed altre attività correnti 9.014 8.995 19 - -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 76.285 76.285 - - -
Attività finanziarie 218.448 218.429 19 - -
Passività finanziarie
Debiti finanziari di cui:
Debiti obbligazionari ( 30.000) - - ( 30.000) -
Debiti vs banche a M-L termine (Oltre 12M) ( 51.704) - - ( 51.704) -
Debiti non correnti vs altri finanziatori (oltre 12M) ( 670) - - ( 670) -
Debiti non correnti vs altri finanziatori (Oltre 12M)
ex IFRS 16
- - - - -
Passività strumenti derivati di copertura (Non
corrente)
( 367) - - - ( 367)
Debiti saldo prezzo su acquisizioni (Non corrente) ( 243) - - ( 243) -
Debiti vs banche a M-L termine (parte corrente) ( 13.281) - - ( 13.281) -
Debiti bancari a breve termine ( 12.469) - - ( 12.469) -
Debiti non correnti vs altri finanziatori (Corrente) ( 685) - - ( 685) -
Debiti non correnti vs altri finanziatori (parte
corrente) ex IFRS 16
- - - - -
Debiti verso altri finanziatori a breve termine ( 1.838) - - ( 1.838) -
Passività strumenti derivati di copertura (Corrente) ( 1.114) - - - ( 1.114)
Debiti per saldo prezzo su acquisizioni (Corrente) - - - - -
Altre passività non correnti ( 482) - - ( 482) -
Debiti commerciali ( 112.751) - - ( 112.751) -
Debiti fiscali e contributivi ( 7.316) - - ( 7.316) -
Debiti altri correnti ( 13.354) - - ( 13.354) -
Passività finanziarie ( 246.274) - - ( 244.792) ( 1.482)

Si segnala che tra le attività finanziarie solo quelle "Altre attività correnti" comprendono titoli, ovvero strumenti finanziari che vengono valutati al fair value con impatto a conto economico. I crediti commerciali e gli altri crediti vengono valutati al valore nominale che considerata la rapidità di incasso, coincide con il valore determinato dall'applicazione del costo ammortizzato, in conformità con l'IFRS 9. Tra le passività finanziarie i derivati di negoziazione rientrano nella categoria "Passività valutate al fair value", mentre i derivati di copertura vengono registrati al fair value, la relativa variazione viene contabilizzata in una riserva di patrimonio netto, che costituisce il conto economico complessivo. Si segnala, a riguardo, che il Gruppo, al 31 dicembre 2019 ha in essere contratti derivati relativi alla copertura dei tassi di interesse ed alla copertura del bunker come già segnalato alla Nota 14.

Alla data del 31 dicembre 2019 risulta, infatti, in essere uno strumento di copertura (swap) sul bunker che la società armatrice ha attivato allo scopo di ridurre e controllare i rischi connessi alle variazioni del prezzo della materia prima. Al 31 dicembre 2019 il suo fair value negativo di euro 50 migliaia è stato rilevato nella voce debiti finanziari correnti con contropartita la riserva di patrimonio netto appositamente designata.

Alla data del 31 dicembre 2019 risulta in essere uno strumento di copertura dei tassi di interesse, legato al finanziamento da euro 60 milioni cui si aggiunge quello attivato inizialmente dalla subholding GF Distribuzione S.r.l. sul finanziamento di euro 20 milioni trasferito alla Capogruppo a seguito dell'operazione di rifinanziamento, il cui fair value negativo è pari ad euro 476 migliaia, rilevato alla voce debiti finanziari di natura non corrente con contropartita la riserva di patrimonio netto appositamente designata.

NOTA 33. Informativa sulle attività e passività valutate al fair value

Diversi principi contabili ed alcuni obblighi di informativa richiedono al Gruppo la valutazione dei fair value delle attività e delle passività finanziarie e non finanziarie. In base a quanto richiesto dal principio IFRS 13-Misurazioni del fair value si fornisce la seguente informativa.

Fair value degli strumenti finanziari:

  • per le attività e passività finanziarie che sono liquide o hanno una scadenza molto prossima, si considera che il valore contabile approssimi il valore equo; questa ipotesi si applica anche per i depositi a termine, i titoli a pronto smobilizzo e gli strumenti finanziari a tasso variabile;
  • per la valutazione del fair value degli strumenti di copertura si ricorre all'utilizzo di modelli di valutazione utilizzando parametri di mercato. Si segnala che alla data di chiusura del bilancio sono stati stipulati i contratti derivati di copertura sui tassi di interesse e sul bunker già ampiamente descritti;
  • il fair value dei debiti finanziari non correnti viene ottenuto mediante l'attualizzazione di tutti i flussi finanziari futuri alle condizioni in essere alla fine del periodo. Nella realtà attuale, dove per i debiti a medio termine il costo del finanziamento è allineato al valore di mercato si considerano i valori nominali del debito quali valori di fair value.

Per quanto riguarda le poste commerciali e di altri crediti e debiti, il fair value è pari al valore contabile in base alla considerazione della loro scadenza ravvicinata.

Fair value degli strumenti non finanziari:

  • per le attività biologiche immobilizzate è stato utilizzato il metodo del costo al netto degli ammortamenti cumulati per la determinazione del valore di iscrizione;
  • per le attività biologiche correnti (prodotto agricolo sulla pianta) il valore utilizzato è il fair value ovvero il valore di mercato al netto dei costi di trasporto.

Si segnala che quando per determinare il fair value si utilizzano informazioni di terzi, quali quotazioni dei broker o i servizi di pricing, il Gruppo valuta e documenta le evidenze ottenute dai soggetti terzi per supportare il fatto che tali valutazioni soddisfino le disposizioni degli IFRS, compreso il livello della gerarchia del fair value in cui riclassificare la relativa valutazione.

Nella valutazione del fair value di un'attività o una passività, il Gruppo si avvale per quanto possibile di dati di mercato osservabili. I fair value sono distinti in vari livelli gerarchici in base ai dati di input utilizzati nelle tecniche di valutazione, come illustrato di seguito.

  • Livello 1: le tecniche di valutazione utilizzano prezzi quotati (non rettificati) su un mercato attivo per le attività o le passività identiche soggette alla valutazione;
  • Livello 2: le tecniche di valutazione considerano input diversi dalle quotazioni precedenti, ma comunque osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3: le tecniche usate utilizzano input che non si basano su dati di mercato osservabili.

Se i dati di input utilizzati per valutare il fair value di un'attività o una passività rientrano in diversi livelli della gerarchia del fair value, l'intera valutazione è inserita nello stesso livello di gerarchia dell'input di livello più basso che è significativo per l'intera valutazione. Il Gruppo rileva i trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value alla fine dell'esercizio nel quale il trasferimento ha avuto luogo.

Strumenti finanziari

I derivati, valutati utilizzando tecniche che si basano sui dati di mercato, sono swap sul bunker ed IRS sui tassi di interesse che hanno finalità di copertura sia del valore equo degli strumenti sottostanti che dei flussi di cassa. Le tecniche di valutazione applicate con maggior frequenza includono i modelli di 'forward pricing' e 'swap', che utilizzano i calcoli del valore attuale. La tabella seguente analizza gli strumenti finanziari valutati al fair value in base a tre differenti livelli di valutazione.

Valori in migliaia € 31.12.19 31.12.18
Attività finanziarie Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie correnti 19 - - 19 - -
Passività finanziarie
Derivati di negoziazione - - - - - -
Derivati di copertura - ( 526) - - ( 1.482) -

Il livello 1 di valutazione è stato utilizzato per i titoli aventi valore non significativo.

Il livello 2 di valutazione, utilizzato per gli strumenti finanziari misurati al fair value, si basa su parametri, come bunker e tassi di interesse, che sono quotati in mercati attivi o osservabili su curve di tassi ufficiali. La passività valutata con il livello 2 al 31 dicembre 2019 è relativa ai fair value negativi del derivato sui tassi di interesse e sul bunker.

Strumenti non finanziari

Si segnala che sussistono strumenti non finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2019 rappresentati dalle attività biologiche della società produttrice messicana.

NOTA 34. Operazioni con parti correlate

La Società ed il Gruppo hanno posto in essere una procedura di condotta relativamente all'effettuazione di operazioni con parti correlate, allo scopo di monitorare e tracciare le informazioni necessarie concernenti operazioni in cui amministratori e dirigenti abbiano un interesse proprio, nonché le operazioni con parti correlate al fine del loro controllo ed eventuale autorizzazione. La procedura individua i soggetti tenuti a riferire le predette informazioni, definisce quali operazioni debbono divenire oggetto di comunicazione, e fissa i termini entro cui trasmettere le informazioni, precisandone il contenuto. Le principali attività infragruppo, regolate a prezzi di mercato, si sono sviluppate attraverso rapporti contrattuali che in particolare hanno riguardato:

  • la gestione delle partecipazioni;
  • la regolazione dei flussi finanziari attraverso la tesoreria accentrata e finanziamenti infragruppo;
  • la condivisione di servizi generali, amministrativi e legali;
  • l'assistenza relativa ai servizi informatici;
  • accordi di natura commerciale.

Risulta in essere, peraltro, un rapporto di natura fiscale con la controllante Orsero, a seguito dell'opzione esercitata per il regime del consolidato fiscale nazionale, disciplinato dagli articoli 117 e seguenti del T.U.I.R., per le sole società italiane. I crediti ed i debiti che sorgono a seguito di tali rapporti di natura fiscale non sono fruttiferi di interessi. Le operazioni tra le società rientranti nel perimetro di consolidamento sono state eliminate nel bilancio consolidato e non sono state evidenziate. Si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 non sono state poste in essere operazioni con parti correlate diverse da quelle che rientrano nell'andamento ordinario delle attività del Gruppo, fatta eccezione per il menzionato acquisto dei magazzini di proprietà Nuova Beni Immobiliari e già condotti in locazione, di Solgne (Francia) perfezionata a dicembre 2019 e quelli italiani di Milano, Verona, Roma, Molfetta/Bari, perfezionata a gennaio 2020. Si riporta qui di seguito il riepilogo delle voci della situazione patrimoniale-finanziaria e di conto economico delle operazioni tra il Gruppo e le altre parti correlate intercorse nel 2019. I rapporti con le società rappresentate nella tabella hanno natura essenzialmente commerciale e legata agli specifici

settori di attività: la produzione per Citrumed e Moño Azul, l'attività immobiliare per Nuova Beni Immobiliari, la Business Aviation per GF Aviation e la sua partecipata, la distribuzione per le altre. Si segnala che la maggior parte delle società collegate e correlate sia riferibile al settore Distribuzione (Fruttital Cagliari, Moncada Frutta, Bonaoro), quindi con saldi prevalentemente rappresentati da crediti commerciali e ricavi di vendita, mentre per Citrumed e Moño Azul si tratta di società produttrici, i cui saldi quindi attengono prevalentemente a debiti commerciali e costi per forniture. Fruport, infine, è una società che presta servizi di imbarco/sbarco prodotti ortofrutticoli e contenitori attiva nel porto di Tarragona (Spagna). Occorre, inoltre, evidenziare che Fruttital Cagliari è stata una società collegata fino 30 giugno 2019 e poi divenuta controllata, pertanto il suo risultato economico del primo semestre è rappresentato nella tabella sottostante:

Situazione parti correlate al 31 dicembre 2019
Dati in migliaia € Crediti
immobilizzati
4
Crediti
commerciali
Debiti
commerciali
Ricavi
commerciali
Ricavi
diversi e
recupero
costi 5
Altri
ricavi
e oneri
Proventi
finanziari
Costi
commerciali
5
Costi
commerciali
6
Società collegate
Moño Azul S.A.2 320 658 ( 28) - - - 8 ( 1.726) -
Frt Cagliari S.r.l. - - - 2.571 8 - - ( 14) -
Moncada S.r.l. - 1.443 1 7.523 6 4 - ( 75) -
Citrumed S.A. 958 38 - - 104 9 23 ( 763) -
Bonaoro S.L. - - 74 477 - - - ( 614) -
Decofruit S.L. - 14 212 - 33 - - ( 273) -
Fruport S.A. - 6 569 17 - - - ( 3.425) -
Rapporto vs collegate 1.278 2.158 827 10.588 151 13 32 ( 6.890) -
Società correlate
NBI3 - 260 878 206 - - - ( 72) ( 60)
iation1
Business Av
- 96 56 14 - 517 - - -
Immobiliare Ranzi - 106 - 2 - - - - -
Argentina S.r.l. - 3 - - - - - - -
Fif Holding S.p.A. - 8 - 8 - - - - -
Rapporto vs correlate - 473 935 230 - 517 - ( 72) ( 60)
Totale collegate
correlate
1.278 2.631 1.762 10.817 151 530 32 ( 6.962) ( 60)
Voce di bilancio 5.401 121.439 127.523 1.005.718 ( 927.927) ( 1.720) 264 ( 927.927) ( 67.693)
% su voce di bilancio 23,67% 2,17% 1,38% 1,08% -0,02% -30,84% 12,02% 0,75% 0,09%
1
Riferita all'insieme delle società GF Av
iation S.r.l., K-Air S.p.A
2
Al netto del fondo sv
alutazione crediti
3
Nuov
a Beni Immobiliari S.r.l.
4

1 All'interno della v oce Attiv ità immobilizzate div erse

4

5 All'interno della v oce Costo del v enduto All'interno della v oce Spese generali

6

Si segnala che la voce "Crediti ed altre attività correnti" comprende euro 8.000 migliaia di crediti verso Argentina S.r.l. interamente svalutati.

I rapporti con le parti correlate sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.

La voce "crediti immobilizzati" verso collegate è pari ad euro 1.278 migliaia ed è riferita al finanziamento nei confronti della partecipata tunisina Citrumed finalizzato allo sviluppo dell'attività (produzione di arance destinata al mercato francese), mentre per quanto concerne Moño Azul rappresenta il valore attualizzato del credito di usd 400 migliaia pagabile nei prossimi anni come definito dal contratto dell'operazione di sistemazione degli assets in Argentina. La voce crediti commerciali pari ad euro 2.158 migliaia fa riferimento a normali crediti di fornitura di prodotti ortofrutticoli nei confronti delle collegate italiane, mentre per quanto concerne Moño Azul trattasi di normali anticipi da regolarsi a chiusura della campagna frutta. La voce "debiti commerciali"

verso collegate pari ad euro 827 migliaia deriva da normali rapporti di servizio e/o fornitura con imprese operanti perlopiù nei settori della Distribuzione e Servizi, tutti a condizioni di mercato. I "ricavi commerciali" verso collegate pari ad euro 10.588 migliaia sono legati alla vendita di frutta, mentre quelli verso correlate pari ad euro 230 migliaia sono principalmente riferiti a ricavi per servizi di consulenza prestati alle società correlate. I "costi commerciali verso collegate pari ad euro 6.890 migliaia sono principalmente riferiti a costi per acquisto di frutta e servizi terminalistici.

Per ulteriori dettagli si rimanda all'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006".

NOTA 35. Pagamenti basati su azioni

Come precedentemente segnalato, il Gruppo ha attivato un piano di incentivazione pluriennale basato su azioni ordinarie della Società, denominato "Piano di Stock Grant di Orsero S.p.A.", a favore di amministratori con incarichi esecutivi di Orsero ed alcuni dirigenti apicali, collegato al raggiungimento degli obiettivi man mano prefissati nel triennio 2017-2019. L'obiettivo per l'esercizio 2017 è stato raggiunto e ha determinato l'assegnazione ai soggetti sopracitati di numero 166.667 azioni– per un controvalore di euro 2.328 migliaia in funzione del relativo fair value, così come previsto dall' IFRS 2, alla data di assegnazione, pari alla quotazione di borsa di euro 13,97. Si segnala come dette azioni siano già possedute dalla società, che ha destinato una parte delle azioni detenute, 500.000 azioni, proprio a detto Piano. Come meglio riportato in altra parte di questa relazione l'obiettivo 2018 è stato raggiunto, ancorché non pienamente, facendo scattare l'assegnazione ai beneficiari di numero 153.335 azioni per un controvalore di euro 2.142 migliaia. Si segnala che l'obiettivo 2019 non è stato raggiunto, pertanto non è scattata l'assegnazione ai beneficiari di nessun numero di azioni con conseguente non iscrizione di alcun costo a conto economico. Si evidenzia, inoltre, che le azioni assegnate per il raggiungimento dell'obiettivo 2017 e 2018 verranno consegnate a titolo gratuito fisica entro e non oltre 15 giorni di borsa aperta dall'approvazione del bilancio 2019.

NOTA 36. Dipendenti

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione Settore Distribuzione Numero dipendenti 1.286 1.192 94 Numero medio dipendenti 1.328 1.218 110 Settore Import&Shipping Numero dipendenti 177 175 2 Numero medio dipendenti 177 173 4 Settore Servizi Numero dipendenti 8 2 9 4 ( 12) Numero medio dipendenti 8 3 9 4 ( 11) Numero dipendenti 1.545 1.461 84 Numero medio dipendenti 1.588 1.485 103

Nella seguente tabella si espone il numero dei dipendenti ed il numero medio dei dipendenti al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018.

NOTA 37. Garanzie prestate, impegni ed altre passività potenziali.

Le garanzie prestate dalla Società sono composte come segue:

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Fidejussioni prestate nell'interesse del Gruppo 6.625 7.045 ( 420)
Fidejussioni prestate nell'interesse di terzi 2.828 8.601 ( 5.774)
Fidejussioni prestate nell'interesse di parti correlate - 1.440 ( 1.440)
Fidejussioni totali 9.453 17.086 ( 7.634)

Rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente si evidenzia la riduzione delle garanzie per euro 7.634 migliaia di cui circa euro 5,9 milioni legata al venir meno delle garanzie sui rimborsi iva ricevuti in anni precedenti e per euro 1.152 migliaia dovuta essenzialmente al venir meno della garanzia "K-Air" sostituita dall'appostazione a fondo rischi già menzionata. Come già per gli anni precedenti le garanzie in essere al 31 dicembre 2019 sono essenzialmente riferite a garanzie rilasciate a favore della Dogane e/o uffici IVA relativamente alle attività delle società del Gruppo.

Non si è a conoscenza dell'esistenza di ulteriori contenziosi o procedimenti suscettibili di avere ripercussioni sulla situazione economica e finanziaria del Gruppo tranne ad esclusione di quanto descritto nella presente relazione finanziaria.

NOTA 38. Compensi spettanti ad amministratori, collegio sindacale

Nella seguente tabella è esposto il dettaglio dei compensi spettanti ai componenti degli organi societari di Orsero S.p.A. percepiti nel 2019.

Valori in migliaia € 2.019
Compensi Amministratori 646
Sindaci 95

Concorrono alla formazione dell'importo alla voce "Compensi Amministratori" emolumenti da atti di nomina per euro 570 migliaia, per remunerazione dei comitati per euro 30 migliaia e per contributi per euro 46 migliaia.

NOTA 39. Fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2019

Si segnala a riguardo che dopo la chiusura del bilancio, è stata effettuata l'acquisizione, in data 14 gennaio 2020, da parte di Fruttital S.r.l. dei quattro immobili strategici dalla società correlata Nuova Beni Immobiliari S.r.l.. Tale operazione è stata ampiamente descritta all'interno della relazione degli amministratori sulla gestione all'interno del paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2019" a cui si rimanda.

Per quanto riguarda ai potenziali effetti relativi all'epidemia da Coronavirus, si sottolinea che ai sensi dello IAS 10 par 3-10, da un punto di vista contabile, tale emergenza sanitaria deve essere considerata come un "non-adjusting events" con riferimento ai bilanci in chiusura al 31 Dicembre 2019. Sebbene infatti le informazioni sui primi casi di infezione fornite dalle autorità della Repubblica Popolare Cinese risalgono alla fine del 2019, solo in data 31 gennaio 2020 l'International Health Regulations Emergency Committee dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l'esistenza di un fenomeno di emergenza internazionale e successivamente i singoli Paesi hanno iniziato ad adottare le relative misure. Come evidenziato nella relazione sulla gestione, il management del Gruppo monitora con attenzione l'evolversi della situazione, senza notare per il momento effetti degni di nota. che non siano compensati da crescite dei prezzi unitari di vendita. A livello generale si segnala un incremento delle vendite al canale GDO che compensa un fisiologico calo delle vendite verso i canali "tradizionali" che risultano indirettamente quelli maggiormente colpiti dai nuovi Decreti in quanto hanno come sbocco al consumo anche la ristorazione l'Ho.Re.Ca. Non si può escludere tuttavia che se la situazione dovesse prolungarsi nel tempo in maniera importante, e nuove e più stringenti limitazioni dovessero essere introdotte a

livello italiano ed Europeo con riferimento alla logistica e alla circolazione delle merci, si potrebbero ingenerare impatti sulla situazione economica e finanziaria che al momento non possono essere quantificati. Il management nell'ambito dell'attività di continuo monitoraggio che svolge, comunicherà prontamente al mercato ogni eventuale variazione negativa del quadro complessivo in cui l'azienda opera e, se possibile, effettuerà stime sugli impatti potenziali del Covid-19."

Infine, per quanto concerne il procedimento nei confronti della dott.ssa Raffaella Orsero, Vicepresidente e Amministratore delegato della Società si rimanda a quanto precisato all'interno della relazione degli amministratori sulla gestione all'interno del paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2019".

ALLEGATO 1. Informazioni ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi dalla stessa Società di revisione in carica e da società appartenenti alla sua rete.

Tipologia di Servizi Società che ha
erogato il servizio
Destinatario del servizio Corrispettivi
esercizio 2019
Revisione contabile (*)
Kpmg S.p.A. Capogruppo 173
Società controllate Italia 133
Kpmg Auditores S.L. Società controllate estere 7
8
Altri servizi resi ai fini del processo di quotazione sul mercato MTA/STAR
Servizi attestazione MTA Kpmg S.p.A. Capogruppo 284
Altri servizi resi
Sottoscrizione dichiarazioni fiscali annuali Kpmg S.p.A. Capogruppo 3
Sottoscrizione dichiarazioni fiscali annuali Kpmg S.p.A. Società controllate Italia 2
0

(*) Include la revisione contabile al 31 dicembre 2019 e sulla semestrale al 30 giugno 2019

ALLEGATO 2. Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Situazione patrimoniale – finanziaria consolidata 2019 e 2018

Valori in migliaia € 31/12/2019 di cui correlate
Collegate Correlate Totale %
ATTIVITA'
Goodwill 46.828 - - - -
Altre immobilizzazioni immateriali 5.145 - - - -
Immobilizzazioni materiali 181.722 - - - -
Partecipazioni 8.117 7.594 - 7.594 94%
Attività immobilizzate diverse 5.401 1.278 - 1.278 24%
Crediti per imposte anticipate 9.122 - - - -
ATTIVITA' NON CORRENTI 256.336 8.872 - 8.872 3%
Magazzino 36.634 - - - -
Crediti commerciali 121.439 2.158 473 2.630 2
%
Crediti fiscali 16.971 - - - -
Crediti ed altre attività correnti 11.066 - - - -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 56.562 - - - -
ATTIVITA' CORRENTI 242.672 2.158 473 2.630 1%
Attività destinate alla vendita - - - - -
TOTALE ATTIVITA' 499.008 11.030 473 11.502 2%
Capitale sociale 69.163 - - - -
Riserve 79.036 - - - -
Risultato del periodo 2.022 - - - -
Patrimonio Netto di Gruppo 150.221 - - - -
Patrimonio Netto di Terzi 710 - - - -
PATRIMONIO NETTO 150.931 - - - -
PASSIVITA'
Debiti finanziari 131.583 - - - -
Altre passività non correnti 349 - - - -
Fondo imposte differite 5.216 - - - -
Fondi rischi ed oneri 4.345 - - - -
Benefici ai dipendenti 9.422 - - - -
PASSIVITA' NON CORRENTI 150.915 - - - -
Debiti finanziari 51.897 - - - -
Debiti commerciali 127.523 827 935 1.762 1%
Debiti fiscali e contributivi 6.400 - - - -
Debiti altri correnti 11.343 - - - -
PASSIVITA' CORRENTI 197.162 827 935 1.762 1%
Passività destinate alla vendita - - - - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 499.008 827 935 1.762 -

Valori in migliaia € 31/12/2018 di cui correlate
Collegate Correlate Totale %
ATTIVITA'
Goodwill 32.975 - - - -
Altre immobilizzazioni immateriali 5.057 - - - -
Immobilizzazioni materiali 103.145 - - - -
Partecipazioni 8.919 8.419 - 8.419 94%
Attività immobilizzate diverse 6.080 1.255 - 1.255 21%
Crediti per imposte anticipate 9.277 - - - -
ATTIVITA' NON CORRENTI 165.453 9.674 - 9.674 6%
Magazzino 35.838 - - - -
Crediti commerciali 109.360 2.728 320 3.048 3
%
Crediti fiscali 17.210 - - - -
Crediti ed altre attività correnti 9.014 - - - -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 76.285 - - - -
ATTIVITA' CORRENTI 247.706 2.728 320 3.048 1%
Attività destinate alla vendita - - - - -
TOTALE ATTIVITA' 413.160 12.402 320 12.722 3%
Capitale sociale 69.163 - - - -
Riserve 72.567 - - - -
Risultato del periodo 7.974 - - - -
Patrimonio Netto di Gruppo 149.704 - - - -
Patrimonio Netto di Terzi 475 - - - -
PATRIMONIO NETTO 150.178 - - - -
PASSIVITA'
Debiti finanziari 82.984 - - - -
Altre passività non correnti 482 - - - -
Fondo imposte differite 5.451 - - - -
Fondi rischi ed oneri 2.697 - - - -
Benefici ai dipendenti 8.559 - - - -
PASSIVITA' NON CORRENTI 100.173 - - - -
Debiti finanziari 29.387 - - - -
Debiti commerciali 112.751 1.201 1.229 2.430 2%
Debiti fiscali e contributivi 7.316 - - - -
Debiti altri correnti 13.354 - - - -
PASSIVITA' CORRENTI 162.808 1.201 1.229 2.430 1%
Passività destinate alla vendita - - - - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 413.160 1.201 1.229 2.430 1%

Valori in migliaia € di cui correlate
Esercizio 2019 Collegate Correlate Totale %
Ricavi 1.005.718 10.588 230 10.817 1
%
Costo del venduto ( 927.927) ( 6.739) ( 72) ( 6.811) 1
%
Margine Lordo 77.792 - - - -
Spese generali ed amministrative ( 67.693) - ( 60) ( 60) 0
%
Altri ricavi ed oneri ( 1.720) 13 517 530 -31%
- di cui ricavi operativi non ricorrenti 820 - 517 517
- di cui oneri operativi non ricorrenti ( 5.395) - - - -
Risultato operativo (EBIT) 8.378 - - - -
Proventi finanziari 264 32 - 32 12%
Oneri finanziari e differenze cambio ( 4.888) - - - -
Risultato patrimoniale/finanziario 959 - - - -
Risultato società partecipate ad equity 751 - - - -
Risultato ante imposte 5.465 - - - -
Imposte ( 3.201) - - - -
Risultato di periodo da attività continuativa 2.264 - - - -
Risultato "Discontinued Operations" - - - - -
Risultato del periodo 2.264 - - - -
di competenza di Terzi 242 - - - -
di competenza del Gruppo 2.022 - - - -

Conto economico consolidato e conto economico complessivo consolidato 2019 e 2018

Valori in migliaia € Esercizio 2019 di cui correlate
Collegate Correlate Totale %
Risultato del periodo 2.264 - - - -
Utili/(Perdite) complessive che non
saranno successivamente riclassificati nel
Risultato dell'esercizio
( 441) - - - -
Utili/(Perdite) complessive che saranno
successivamente riclassificati nel Risultato
dell'esercizio
930 - - - -
Risultato del periodo al netto delle imposte 2.754 - - - -
di competenza di Terzi
di competenza del Gruppo
242
2.511
-
-
-
-
-
-
-
-

Valori in migliaia € Esercizio 2018 di cui correlate
Collegate Correlate Totale %
Ricavi 952.756 11.746 26 11.772 1%
Costo del venduto ( 874.801) ( 7.627) ( 2.174) ( 9.801) 1%
Margine Lordo 77.956 - - - -
Spese generali ed amministrative ( 67.016) ( 3) ( 836) ( 839) 1%
Altri ricavi ed oneri 412 193 - 193 47%
- di cui ricavi operativi non ricorrenti 279 - - - -
- di cui oneri operativi non ricorrenti ( 4.263) - - - -
Risultato operativo (EBIT) 11.352 - - - -
Proventi finanziari 186 34 - 34 18%
Oneri finanziari e differenze cambio ( 2.647) - - - -
Risultato patrimoniale/finanziario 1.163 - - - -
Risultato società partecipate ad equity 1.187 - - - -
Risultato ante imposte 11.241 - - - -
Imposte ( 3.239) - - - -
Risultato di periodo da attività continuativa 8.002 - - - -
Risultato "Discontinued Operations" - - - - -
Risultato del periodo 8.002 - - - -
di competenza di Terzi 29 - - - -
di competenza del Gruppo 7.974 - - - -
Valori in migliaia € Esercizio 2018 di cui correlate
Collegate Correlate Totale %
Risultato del periodo 8.002 - - - -
Utili/(Perdite) complessive che non
saranno successivamente riclassificati nel
Risultato dell'esercizio
151 -
-
-
-
-
-
-
-
Utili/(Perdite) complessive che saranno
successivamente riclassificati nel Risultato
dell'esercizio
( 1.340) - - - -
Risultato del periodo al netto delle imposte 6.813 - - - -
di competenza di Terzi
di competenza del Gruppo
29
6.785
-
-
-
-
-
-
-
-

Rendiconto finanziario consolidato 2019 e 2018

Esercizio
Valori in migliaia €
di cui correlate
2019 Collegate Correlate Totale
A. Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo indiretto)
Utile (perdita) del periodo 2.264
Imposte sul reddito 3.201 - - -
Interessi passiv
i/ interessi attiv
i
4.623 ( 32) - ( 32)
1. Utile (perdita) del periodo prima d'imposte sul reddito, interessi,
dividendi e plus/minusvalenze da cessione 10.088
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita
nel capitale circolante netto
Accantonamenti ai fondi 2.046 - - -
Ammortamenti delle immobilizzazioni 23.707 - - -
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del CCN 35.842
Variazioni del capitale circolante netto
Decremento/(incremento) delle rimanenze ( 570) - - -
Decremento/(incremento) dei crediti v
s clienti
( 9.244) 570 ( 152) 418
Incremento/(decremento) dei debiti v
erso fornitori
9.562 ( 374) ( 294) ( 668)
Decremento/(incremento) altre v
ariazioni del CCN
( 2.297) - - -
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del CCN 33.292
Altre rettifiche per elementi non monetari
Interessi incassati/(pagati) ( 4.623) 32 - 32
(Imposte sul reddito pagate) ( 3.201) - - -
4. Flusso finanziario dopo le altre rettifiche 25.468
Flusso finanziario della gestione reddituale (A) 25.468
B. Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento
Immobilizzazioni materiali
(Inv
estimenti)
( 34.883) - ( 1.980) ( 1.980)
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
5.442 - - -
Immobilizzazioni immateriali
(Inv
estimenti)
( 15.244) - - -
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
131
Immobilizzazioni finanziarie - - -
(Inv
estimenti)
( 751) ( 751) - ( 751)
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
1.561 1.516 - 1.516
Attiv
ità finanziarie non immobilizzate
(Inv
estimenti)
- - - -
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
884 - - -
(Acq.ne)/cessione società controllate al netto delle disponibilità liquide 726 - - -
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B) ( 42.134)
C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Mezzi di terzi
Incremento (decremento) debiti finanziari 9.885 - - -
Accesione finanziamenti 20.630 - - -
Rimborso finanziamenti ( 32.059) - - -
Mezzi propri
Aumento di capitale a pagamento 604 - - -
Cessione (acquisto) di azioni proprie ( 20) - - -
Div
idendi (e acconti su div
idendi) pagati
( 2.096) - - -
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C) ( 3.056) - - -
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti ( 19.722)
(A ± B ± C)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1° gennaio 19-18 76.285
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 19-18 56.562

Valori in migliaia € di cui correlate
2018 Collegate Correlate Totale
A. Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo indiretto)
Utile (perdita) del periodo 8.002
Imposte sul reddito 3.239 - - -
Interessi passiv
i/ interessi attiv
i
2.461 ( 34) - ( 34)
1. Utile (perdita) del periodo prima d'imposte sul reddito, interessi, dividendi 13.702
e plus/minusvalenze da cessione
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel
capitale circolante netto
Accantonamenti ai fondi 1.706 13 6 18
Ammortamenti delle immobilizzazioni 13.673 - - -
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del CCN 29.081
Variazioni del capitale circolante netto
Decremento/(incremento) delle rimanenze ( 2.340) - - -
Decremento/(incremento) dei crediti v
s clienti
1.833 334 4.576 4.910
Incremento/(decremento) dei debiti v
erso fornitori
9.356 347 ( 1.636) ( 1.289)
Decremento/(incremento) altre v
ariazioni del CCN
( 378) - - -
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del CCN 37.551
Altre rettifiche per elementi non monetari
Interessi incassati/(pagati) ( 2.461) 34 - 34
(Imposte sul reddito pagate) ( 3.239) - - -
4. Flusso finanziario dopo le altre rettifiche 31.851
Flusso finanziario della gestione reddituale (A) 31.851
B. Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento
Immobilizzazioni materiali
(Inv
estimenti)
( 14.957) - - -
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
491 - - -
Immobilizzazioni immateriali
(Inv
estimenti)
( 1.962) - - -
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
3.631 - - -
Immobilizzazioni finanziarie
(Inv
estimenti)
( 4.604) ( 4.604) - ( 4.604)
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
203 159 - 159
Attiv
ità finanziarie non immobilizzate
(Inv
estimenti)
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
( 6.085) ( 1.209) - ( 1.209)
(Acq.ne)/cessione società controllate al netto delle disponibilità liquide 794 3.441 - 3.441
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B) ( 22.489)
C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Mezzi di terzi
Incremento (decremento) debiti finanziari ( 6.996) - - -
Accesione finanziamenti 91.992 - - -
Rimborso finanziamenti ( 96.396) - - -
Mezzi propri
Aumento di capitale a pagamento 763 - - -
Cessione (acquisto) di azioni proprie ( 297) - - -
Div
idendi (e acconti su div
idendi) pagati
( 2.036) - - -
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C) ( 12.971) - - -
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A ±
B ± C)
( 3.608)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1° gennaio 18-17 79.893
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 18-17 76.285

Relazione della società di revisione indipendente

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
L'avviamento iscritto nel bilancio consolidato Le procedure di revisione svolte, anche con il
al 31 dicembre 2019 ammonta a complessivi coinvolgimento di esperti del network KPMG.
€46,8 milioni. hanno incluso:
L'avviamento risulta allocato alle unità - comprensione del processo adottato
generatrici di flussi finanziari (di seguito nella predisposizione del test di
"CGU") del settore Distribuzione in base impairment e dei dati previsionali
all'area geografica di appartenenza. In contenuti nel Piano Industriale 2019-
particolare, l'avviamento risulta allocato alla 2021 e nel budget 2020;
CGU Italia per €24,7 millioni, alla CGU esame degli scostamenti tra i dati
Francia per €9,5 milioni, alla CGU Spagna previsionali di budget e i dati consuntivati
per €11,2 milioni e alla CGU Portogallo per al fine di comprendere l'accuratezza del
€1,4 milioni. processo di stima adottato dagli
In linea con la procedura approvata dal
Consiglio di Amministrazione di Orsero
S.p.A. in data 10 febbraio 2020, la
recuperabilità dell'avviamento è verificata
almeno annualmente ed ogni volta che si
manifestano indicatori di potenziale riduzione
di valore (trigger events), mediante confronto
tra il valore contabile della singola CGU,
inclusivo dell'avviamento, e la stima del
Amministratori;
analisi della ragionevolezza i) delle
principali assunzioni utilizzate dagli
Amministratori nell'identificazione delle
CGU e dei criteri di allocazione
dell'avviamento, nella determinazione
dei relativi flussi di cassa operativi e ii)
dei modelli valutativi utilizzati;
relativo valore recuperabile.
Il valore recuperabile è determinato facendo
rifenmento al valore d'uso, calcolato
mediante la metodologia della
attualizzazione dei flussi di cassa operativi
verifica della corrispondenza tra i flussi
finanziari futuri attesi alla base del test di
impairment ed i flussi previsti nei dati
previsionali ed analisi della
ragionevolezza degli eventuali
scostamenti:
(Discounted Cash Flow) che si prevede verifica dell'analisi di sensitività riportata
saranno generati dalla CGU nel triennio nelle note illustrative al bilancio
2020-2022. consolidato con riferimento alle principali
La stima dei flussi di cassa operativi attesi è assunzioni utilizzate per lo svolgimento
basata sui dati del Piano Industriale 2019- del test di impairment;
2021, redatto in occasione del procedimento :

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
di Amministrazione in data 9 settembre 2019
ed il 10 febbraio 2020, opportunamente
integrati per recepire l'effetto
dell'acquisizione dei cinque magazzini dalla
parte correlata Nuova Beni Immobiliare S.r.I.
La stima dei flussi di cassa operativi per
l'anno 2022 e per il Terminal value è stata
determinata sulla base del risultato operativo
del 2021.
Lo svolgimento dell'impairment test è
caratterizzato da elementi di complessità e
da un elevato grado di giudizio, con
particolare riferimento alla stima:
- dei flussi di cassa operativi attesi,
determinati tenendo conto
dell'andamento economico generale e
del settore di appartenenza, dei flussi
finanzian consuntivati in passato e dei
tassi di crescita previsionali:
- dei parametri finanzian utilizzati ai fini
della determinazione del tasso di
attualizzazione.
Per tali ragioni e per la significatività della
no a compresso an program annomalia in provin

-

-

Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019

Prospetti contabili della Capogruppo

Situazione patrimoniale – finanziaria (1) (2) (3)

Valori in € NOTE 31/12/2019 31/12/2018
ATTIVITA'
Altre immobilizzazioni immateriali 1 180.675 108.525
Immobilizzazioni materiali 2 2.746.043 729.093
Partecipazioni 3 165.693.826 168.776.264
Attività immobilizzate diverse 4 22.833 25.014
Crediti per imposte anticipate 5 2.008.939 1.987.735
ATTIVITA' NON CORRENTI 170.652.316 171.626.632
Crediti 6 37.856.155 75.845.878
Crediti fiscali 7 2.473.891 3.257.760
Altre attività correnti 8 335.083 443.007
Disponibilità 9 26.728.246 29.564.505
ATTIVITA' CORRENTI 67.393.375 109.111.149
Attività destinate alla vendita - -
TOTALE ATTIVITA' 238.045.690 280.737.781
Capitale sociale 69.163.340 69.163.340
Riserve 72.063.526 88.537.558
Risultato 1.496.197 4.041.242
Patrimonio Netto 10 142.723.063 161.742.141
PASSIVITA'
Debiti finanziari 11 70.528.871 79.047.627
Fondi rischi ed oneri 12 520.000 -
Passività per benefici ai dipendenti 13 1.744.998 1.507.218
PASSIVITA' NON CORRENTI 72.793.869 80.554.845
Debiti finanziari 11 11.167.077 11.011.301
Debiti 14 9.884.279 25.302.850
Debiti fiscali e contributivi 15 333.828 315.057
Altre passività correnti 16 1.143.574 1.811.587
PASSIVITA' CORRENTI 22.528.758 38.440.795
Passività destinate alla vendita - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 238.045.690 280.737.781

(1) le note di commento alle singole voci sono parte integrante del presente Bilancio Separato.

(2) la Capogruppo ha adottato l'IFRS 16 per la prima volta in data 1° gennaio 2019 avvalendosi della facoltà di utilizzare il metodo retroattivo modificato, senza effettuare quindi il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Per maggiori dettagli si veda il paragrafo Leasing nelle note illustrative relative al Bilancio Separato.

(3) ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sono forniti nelle note esplicative al Bilancio Separato e nell'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Conto economico (1) (2) (3)

Valori in € NOTE Esercizio 2019 Esercizio 2018
Ricavi 17 3.025.863 3.314.379
Costo del venduto - -
Margine Lordo 3.025.863 3.314.379
Spese generali ed amministrative 18 ( 9.091.621) ( 10.547.614)
Altri ricavi ed oneri 19 ( 1.180.830) ( 39.248)
Risultato operativo (EBIT) ( 7.246.588) ( 7.272.483)
Proventi finanziari 20 173.113 86.181
Oneri finanziari e differenze cambio 20 ( 2.349.275) ( 1.282.305)
Risultato patrimoniale/finanziario 21 9.410.163 9.717.144
Risultato ante imposte ( 12.587) 1.248.536
Imposte 22 1.508.784 2.792.706
Risultato di esercizio da attività continuativa 1.496.197 4.041.242
Risultato "Discontinued Operations" - -
Risultato dell'esercizio 1.496.197 4.041.242

(1) le note di commento alle singole voci sono parte integrante del presente Bilancio Separato.

(2) la Capogruppo ha adottato l'IFRS 16 per la prima volta in data 1° gennaio 2019 avvalendosi della facoltà di utilizzare il metodo retroattivo modificato, senza effettuare quindi il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Per maggiori dettagli si veda il paragrafo Leasing nelle note illustrative relative al Bilancio Separatoo.

(3) ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sono forniti nelle note esplicative al Bilancio Separato e nell'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Conto economico complessivo

Valori in migliaia € Esercizio 2019 Esercizio 2018
Risultato dell'esercizio 1.496.197 4.041.242
Utili/(Perdite) complessive che non saranno
13
successivamente riclassificati nel Risultato dell'esercizio
( 104.499) ( 31.860)
Utili/(Perdite) complessive che saranno
11
successivamente riclassificati nel Risultato dell'esercizio
( 82.582) ( 279.206)
Risultato dell'esercizio complessivo al netto delle imposte 1.309.116 3.730.176

(1) le note di commento alle singole voci sono parte integrante del presente Bilancio Separato.

(2) la Capogruppo ha adottato l'IFRS 16 per la prima volta in data 1° gennaio 2019 avvalendosi della facoltà di utilizzare il metodo retroattivo modificato, senza effettuare quindi il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Per maggiori dettagli si veda il paragrafo Leasing nelle note illustrative relative al Bilancio Separato.

(3) ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sono forniti nelle note esplicative al Bilancio Separato e nell'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Rendiconto finanziario

Valori in € Esercizio 2019 Esercizio 2018
A. Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale(metodo indiretto)
Utile (perdita) dell'esercizio 1.496.197 4.041.242
Imposte sul reddito 22 ( 1.508.784) ( 2.792.706)
Interessi passiv
i/ interessi attiv
i
20 2.176.055 1.196.124
(Div
idendi)
21 ( 10.059.510) ( 8.000.000)
1. Utile (perdita) dell'esercizio prima d'imposte sul reddito, interessi, dividendi e ( 7.896.042) ( 5.555.340)
plus/minusvalenze da cessione
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel
capitale circolante netto
Ammortamenti delle immobilizzazioni 18 432.416 219.537
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del ccn ( 7.463.626) ( 5.335.803)
Variazioni del capitale circolante netto
Decremento/(incremento) dei crediti v
s clienti
6 1.302.080 38.645.555
Incremento/(decremento) dei debiti v
erso fornitori
14 ( 7.170.737) ( 28.475.099)
Decremento/(incremento) del capitale circolante netto 7-8-12-13-15-16 619.778 ( 50.202.866)
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del ccn ( 12.712.504) ( 45.368.213)
Altre rettifiche per elementi non monetari
Interessi incassati/(pagati) 20 ( 2.176.055) ( 1.196.124)
(Imposte sul reddito pagate) 22 1.508.784 2.792.706
Div
idendi incassati
21 10.059.510 8.000.000
4. Flusso finanziario dopo le altre rettifiche ( 3.320.265) ( 35.771.631)
Flusso finanziario della gestione reddituale (A) ( 3.320.265) ( 35.771.631)
B. Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento
Immobilizzazioni materiali
(Inv
estimenti)
2 ( 292.734) ( 308.337)
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
2 81.525 159.168
Immobilizzazioni immateriali
(Inv
estimenti)
1 ( 122.839) ( 77.360)
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
Immobilizzazioni finanziarie
1 - -
(Inv
estimenti)
3 ( 200.000) -
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
3 14.827.001 706.678
Attiv
ità finanziarie non immobilizzate
(Inv
estimenti)
4-5 ( 19.023) ( 1.387.461)
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
4-5 - -
Acquisizione o cessione di società controllate o di rami d'azienda al netto
delle disponibilità liquide 3-11 17.518.799 -
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B) 31.792.730 ( 907.312)
C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Mezzi di terzi
Incremento (decremento) debiti finanziari 11 50.740 ( 1.426.635)
Accensione finanziamenti 11 - 89.377.733
Rimborso finanziamenti 11 ( 10.859.811) ( 74.742.000)
Mezzi propri
Aumento di capitale a pagamento e v
ariazioni altre
10 ( 18.462.755) 1.775.799
Cessione (acquisto) di azioni proprie 10 ( 20.908) ( 297.161)
Div
idendi (e acconti su div
idendi) pagati
10 ( 2.031.612) ( 2.036.000)
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C) ( 31.324.346) 12.651.736
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A ± B ± C) ( 2.851.880) ( 24.027.207)
Disponibilità liquide al 1° gennaio 2019-2018 9 29.580.126 53.607.333
Disponibilità liquide al 31 dicembre 2019-2018 9 26.728.246 29.580.126

(1) le note di commento alle singole voci sono parte integrante del presente Bilancio Separato.

(2) la Capogruppo ha adottato l'IFRS 16 per la prima volta in data 1° gennaio 2019 avvalendosi della facoltà di utilizzare il metodo retroattivo modificato, senza effettuare quindi il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Per maggiori dettagli si veda il paragrafo Leasing nelle note illustrative relative al Bilancio Separato.

(3) ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sono forniti nelle note esplicative al Bilancio Separato e nell'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

]
રૂઝ
r the province of the first of the first of the first of the first of the first of the first of the first of the first of the first of the first of the first for
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --
Capitale Sociale*
Valori in migliaia € - NOTA 10 Capitale
Sociale*
Proprie*
Azioni
partecipazioni*
acquisizione
Riserva costi
Riserva
Legale
Sovrapprezzo
Riserva
Azioni
Altre Riserve conversione
Riserva di
Riserva per
Derivati
benefici definiti
rimisurazione
Riserva da
piani a
Riserva relativa
incentivazione
a m/l termine
al piano di
(perdite)
a nuovo
Utile/
Risultato Patrimonio
Totale
Netto
31 dicembre 2017 69.163 ( 7.109) ( 153) - 80.556 12.444 - - ( 163) 2.328 ( 1.195) 2.386 158.258
Attribuzione riserv e - - - 119 - ( 965) - - - - 1.195 ( 349) -
Aumenti di capitale - - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - ( 297) - - - - - - - - - - ( 297)
Effetto IAS 19 - - - - - - - - ( 32) - - - ( 32)
Effetto Riserv a deriv ato tassi interesse - - - - - - - - - - - - -
Div idendi - - - - - - - - - - - ( 2.036) ( 2.036)
Piano di incentiv azione a M-L termine - - - - - - - - - 2.142 - - 2.142
Altre v ariazioni - - - - - ( 55) - ( 279) - - - - ( 334)
Risultato dell'esercizio - - - - - - - - - - 4.041 4.041
31 dicembre 2018 69.163 ( 7.406) ( 153) 119 80.556 11.424 - ( 279) ( 195) 4.470 - 4.041 161.742
Valori in migliaia € - NOTA 10 Sociale**
Capitale
Proprie**
Azioni
partecipazioni**
acquisizione
Riserva costi
Riserva
Legale
Sovrapprezzo
Riserva
Azioni
Altre Riserve conversione
Riserva di
Riserva per
Derivati
benefici definiti
rimisurazione
Riserva da
piani a
Riserva relativa
incentivazione
a m/l termine
al piano di
(perdite)
a nuovo
Utile/
Risultato Patrimonio
Totale
Netto
31 dicembre 2018 69.163 ( 7.406) ( 153) 119 80.556 11.424 - ( 279) ( 195) 4.470 - 4.041 161.742
Attribuzione riserv e - - - 202 - 1.808 - - - - - ( 2.010) -
Aumenti di capitale - - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - ( 21) - - - - - - - - - - ( 21)
Effetto IAS 19 - - - - - - - - ( 104) - - - ( 104)
Effetto Riserv a deriv ato tassi interesse - - - - - - - ( 83) - - - - ( 83)
Div idendi - - - - - - - - - - - ( 2.032) ( 2.032)
Piano di incentiv azione a M-L termine - - - - - - - - - - - - -
Altre v ariazioni - - - - ( 18.276) - - - - - - ( 18.276)
Risultato dell'esercizio - - - - - - - - - - 1.496 1.496
31 dicembre 2019 69.163 ( 7.426) ( 153) 321 80.556 ( 5.044) - ( 362) ( 300) 4.470 - 1.496 142.723
(1) le note di commento alle singole v oci sono parte integrante del presente Bilancio Separato.
(2) la Capogruppo ha adottato l'IFRS 16 per la prima v olta in data 1° gennaio 2019 av v alendosi della facoltà di utilizzare il metodo retroattiv o modificato, senza effettuare quindi il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Per maggiori
dettagli si v eda il paragrafo Leasing nelle note illustrativ e relativ e al Bilancio Separato.
(3) ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sono forniti nelle note esplicativ e al Bilancio Separato e nell'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006
(*) Espressione del capitale sociale in conformità di quanto indicato nello IAS 32 al netto di azioni proprie per €/000 7.405 e costi acquisto partecipazioni per €/000 153
(**) Espressione del capitale sociale in conformità di quanto indicato nello IAS 32 al netto di azioni proprie per €/000 7.426 e costi acquisto partecipazioni per €/000 153

Prospetto di variazione del patrimonio netto

Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell'art. 81 ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni

    1. I sottoscritti Matteo Colombini, Amministratore Delegato, e Giacomo Ricca, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, di Orsero S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art.154-bis, commi 3 e 4 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
    2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2019.
    1. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 Il bilancio di esercizio:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n.1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
  • 3.2 La relazione sulla gestione, predisposta in formato unico per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono sottoposti.

Milano, 11 marzo 2019

Matteo Colombini Giacomo Ricca

Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto

Note illustrative al Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019

Forma e contenuto del bilancio separato e altre informazioni di carattere generale

Natura del Gruppo

Orsero S.p.A. (la "Capogruppo" o la "Società") è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana. La società rappresenta la Capogruppo del Gruppo Orsero la cui attività è stata ampiamente descritta nelle pagine precedenti relativamente alla relazione unica sulla gestione. La sede della Capogruppo è via Fantoli 6/15, Milano, Italia.

Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale della Società, è pari ad euro 69.163.340,00 suddiviso in n.17.682.500 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale.

Si segnala che le azioni ordinarie Orsero S.p.A. (già Glenalta Food S.p.A.) sono state ammesse alle negoziazioni su AIM Italia, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., con Avviso di Borsa Italiana S.p.A. del 6 novembre 2015. In data 10 novembre 2015 hanno avuto inizio le negoziazioni. In data 13 febbraio 2017, con l'efficacia della fusione tra Glenalta Food S.p.A. e GF Group S.p.A., è avvenuto il cambio di denominazione degli strumenti finanziari da Glenalta Food S.p.A. a Orsero S.p.A.. In data 16 dicembre 2019, con avviso n. 8617, Borsa Italiana ha disposto l'ammissione alla quotazione nel Mercato Telematico Azionario (MTA) delle azioni ordinarie Orsero. In data 19 dicembre 2019, Borsa Italiana ha disposto l'avvio delle negoziazioni delle azioni ordinarie Orsero sul MTA, segmento STAR a partire dal 23 dicembre 2019.

Dichiarazione di conformità e criteri di redazione

Il presente Bilancio separato al 31 dicembre 2019, redatto sul presupposto della continuità aziendale, è stato predisposto ai sensi dell'art. 4, comma 1 del Decreto Legislativo n.38 del 28/02/2005 ed in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) 1606/2002 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel luglio 2002 ed in vigore alla data di bilancio, nonché ai precedenti International Accounting Standard (IAS). Nel prosieguo del Bilancio Separato, per semplicità, l'insieme di tutti i principi e delle interpretazioni è definito "IFRS". Nel predisporre il presente documento si è tenuto conto delle disposizioni dell'art. 9 del Decreto Legislativo n.38 del 28/02/2005, delle disposizioni del codice civile, delle Delibere Consob n.15519 ("Disposizioni in materia di schemi di bilancio da emanare in attuazione dell'art. 9, comma 3, del Decreto Legislativo n. 38 del 28/02/2005") e n. 15520 ("Modificazioni ed integrazioni al regolamento recante norme di attuazione del Decreto Legislativo n. 58/1998") entrambe del 27 luglio 2006, nonché della comunicazione Consob N.DEM/6064293 del 28 luglio 2006 ("Informativa societaria degli emittenti quotati e degli emittenti aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'art. 116 del TUF") e dall'art. 78 del Regolamento Emittenti. Si precisa che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari della situazione patrimoniale-finanziaria, del conto economico e del rendiconto finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate e degli effetti degli oneri e proventi non ricorrenti al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

Il bilancio separato è presentato in euro, valuta funzionale nell'economia in cui Orsero opera, gli importi indicati nei prospetti contabili consolidati sono in un'unità di euro mentre nelle note

illustrative i dati sono espressi in migliaia di euro. Il presente bilancio separato viene comparato con il bilancio separato dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri ad eccezione di quanto descritto nel paragrafo "Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati a partire dal 1° gennaio 2019" nella nota del Consolidato e nel paragrafo Leasing della nota del Separato. Si precisa, infatti, che i principi contabili applicati sono conformi a quelli adottati per la redazione secondo gli IFRS della situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, nonché per il conto economico 2018. Per quanto riguarda la comparabilità dei dati si segnala che nell'esercizio 2019 le subholding GF Distribuzione S.r.l. e GF Porterm S.r.l. sono state fuse per incorporazione in Orsero S.p.A..

Il Bilancio separato è stato redatto secondo il principio generale del costo storico, ad eccezione delle attività finanziarie, degli strumenti derivati che sono valutati al fair value. Si segnala, inoltre, che la redazione da parte degli Amministratori del bilancio separato in un contesto di continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1 è resa possibile dal forte posizionamento competitivo del Gruppo e dalla redditività e solidità della struttura patrimoniale e finanziaria raggiunta. Si segnala che gli IFRS sono stati applicati coerentemente con le indicazioni fornite nel "Framework for the preparation and presentation of financial statements" e non si sono verificate criticità che abbiano richiesto il ricorso a deroghe ai sensi dello IAS 1, paragrafo 19. Le attività e passività sono esposte separatamente e senza effettuare compensazioni.

Il Consiglio di Amministrazione del 11 marzo 2020 di Orsero S.p.A. ha approvato il progetto di bilancio separato ed il consolidato di Orsero S.p.A. ed ha autorizzato la pubblicazione. Il Bilancio separato al 31 dicembre 2019 è stato sottoposto a revisione contabile da parte della società KPMG S.p.A..

Contenuto e forma del bilancio separato

Il Bilancio separato è costituito dai prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle presenti note illustrative, applicando quanto previsto dallo IAS 1 "Presentazione del bilancio".

La Società ha adottato i seguenti schemi di bilancio:

  • prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che prevede la distinzione delle attività e delle passività in correnti e non correnti;
  • prospetto di conto economico i cui costi sono presentati utilizzando la classificazione per "destinazione", struttura ritenuta più rappresentativa rispetto alla presentazione per natura;
  • prospetto di conto economico complessivo, che espone le voci di ricavo e costo che non sono rilevate nell'utile (perdita) dell'esercizio come richiesto o consentito dai principi IFRS;
  • rendiconto finanziario presentato utilizzando il "metodo indiretto";
  • prospetto di variazione del patrimonio netto che espone tutti i movimenti avvenuti nel corso dell'esercizio in esame.

La scelta di tali prospetti permette di rappresentare in modo veritiero, corretto, attendibile e maggiormente significativo la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Capogruppo. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione. Si ricorda, inoltre che la Consob con la delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 ha richiesto che nei prospetti contabili di bilancio vengano evidenziate, qualora di importo significativo, sottovoci aggiuntive a quelle già specificatamente richieste dallo IAS 1 e negli altri principi internazionali al fine di evidenziare distintamente dalle voci di riferimento l'ammontare delle posizioni e delle transazioni con parti correlate, nonché relativamente al conto economico, i componenti positivi o negativi di reddito derivanti da operazioni non ricorrenti o inusuali. Tali informazioni richieste sono state inserite all'interno dell'Allegato 2 ed all'interno della Nota 25 ed in tutta la nota illustrativa del separato.

Direzione e coordinamento

Non sussistono in capo alla Società i presupposti per essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte della società controllante FIF Holding S.p.A. ai sensi dell'art. 2497 bis del codice civile. Per ulteriori informazioni si rimanda alla relazione unica sulla gestione.

Criteri di valutazione

Si riportano di seguito i principali criteri adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019; i criteri di valutazione sono applicati in modo uniforme a tutte le società del Gruppo. Quando, in relazione a fatti specifici oppure per effetto degli sviluppi della pratica contabile, si procede in un esercizio ad una variazione nei principi contabili applicati, la nota illustrativa ha lo scopo preciso di fornire tutte le spiegazioni del caso per consentire il confronto con l'esercizio precedente, se necessario provvedendo alla rettifica/riallineamento dei dati del relativo bilancio. Si segnala che nella redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 sono stati applicati i medesimi principi e gli stessi criteri di valutazione utilizzati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2018, fatta ad eccezione per le immobilizzazioni materiali "right of use" ex nuovo principio IFRS 16.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le attività immateriali sono attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate, ed in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 – Attività immateriali, quando le stesse sono identificabili, è probabile che l'uso genererà benefici economici futuri ed il costo può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivo di tutti gli oneri accessori ad esse imputabili ed ammortizzate a quote costanti in relazione alla loro utilità temporale. Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente a partire dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo per il periodo della loro prevista utilità. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36. I costi successivi sono capitalizzati solo quando incrementano i benefici economici futuri attesi attribuibili all'attività a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi successivi sono imputati nel conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi (principalmente costi per software) costituiscono attività immateriali generate internamente iscritte nell'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: esistenza della fattibilità tecnica ed intenzione di completare l'attività in modo da renderla disponibile per l'uso o la vendita, capacità all'uso o alla vendita dell'attività, esistenza di un mercato per i prodotti e servizi derivanti dall'attività ovvero dell'utilità a fini interni, esistenza di adeguate disponibilità di risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita o l'utilizzo interno dei prodotti e servizi che ne derivano, attendibilità della rilevazione dei costi attribuibili all'attività durante il suo sviluppo. I costi di sviluppo capitalizzati, laddove esistenti, comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo e sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall'inizio della produzione, lungo la vita stimata del prodotto/servizio. I costi di ricerca sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono stati sostenuti.

I brevetti ed i diritti di utilizzo delle opere di ingegno sono principalmente relativi a licenze di software applicativo, ammortizzati a quote costanti in base alla loro vita utile contrattuale.

Le concessioni, licenze e marchi sono essenzialmente relativi ai corrispettivi pagati per l'esercizio delle attività commerciali ubicate all'interno dei mercati generali ed ammortizzate in funzione

della durata della concessione stessa, nonché le spese per l'utilizzo di programmi software in licenza d'uso, ammortizzati mediamente lungo un periodo di tre anni. Tali oneri sono iscritti all'attivo, secondo quanto disposto dal principio IAS 38 "Attività immateriali", quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Le immobilizzazioni in corso ed acconti accolgono il saldo degli investimenti in beni non ancora entrati in esercizio a fine anno e, pertanto, non assoggettati ad ammortamento, ma, come previsto dallo IAS 36, ad Impairment test.

Altre immobilizzazioni immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, laddove esistenti, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (Attività immateriali), quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell'acquisizione di un'azienda sono iscritte separatamente dall'avviamento se il loro valore corrente può essere determinato in modo attendibile.

Immobilizzazioni materiali

Le attività materiali sono attività dotate di consistenza fisica, identificabili, controllate, e in grado di produrre benefici economici futuri. Le attività materiali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Sono iscritte al costo storico di acquisto, di produzione o di conferimento, comprensivo degli oneri accessori necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso dedotto l'ammortamento cumulato calcolato e le eventuali svalutazioni apportate per adeguare il loro valore alla prevista minore utilità futura. I costi successivi sono capitalizzati solo quando è probabile che i relativi futuri benefici economici affluiranno.

Gli ammortamenti sono conteggiati sulla base di aliquote economico/tecniche legate alle vite utili attese dei beni, le più rappresentative delle quali risultano:

Categoria Vita utile
Terreni Non ammortizzati
Fabbricati 20 – 33 anni
Impianti 7 – 10 anni
Automezzi 4 - 5 anni

Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario, rettificato dei soli ammortamenti che sarebbero stati stanziati qualora non si fosse proceduto alla svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore. La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36. Il valore residuo del bene, la vita utile ed i metodi applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita ed il valore netto contabile dell'attività e sono imputati al conto economico dell'esercizio.

Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte dell'acquisizione o produzione di immobilizzazioni materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'utilizzo sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono, mentre tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nell'esercizio nel quale sono sostenuti.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico, mentre gli ammodernamenti e le migliorie aventi natura incrementativa sono attribuiti

ai cespiti a cui si riferiscono e sono ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.

Le migliorie su immobili di terzi, nel caso in cui soddisfino i requisiti previsti per la loro capitalizzazione, sono classificate nelle immobilizzazioni materiali ed ammortizzate in base alla durata del contratto di locazione.

In presenza di obbligazioni legali o implicite per lo smantellamento e la rimozione delle attività dei siti, il valore di iscrizione dell'attività include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell'abbandono delle strutture, rilevati in contropartita ad uno specifico fondo.

Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è calcolato ed effettuato separatamente per ciascuna componente. I costi relativi alle manutenzioni cicliche delle navi sono iscritti all'attivo patrimoniale come componente distinta del bene principale nell'esercizio in cui sono sostenuti e sono inclusi nel processo di ammortamento considerando una vita utile appropriata.

Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato.

Leasing

In relazione all'applicazione del nuovo principio IFRS 16 si rileva come:

  • il nuovo principio fornisce una nuova definizione di "lease" ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto;
  • il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di "lease" anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di comprenderne le principali clausole rilevanti ai fini dell'IFRS 16. In particolare, il Gruppo ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:
    • a) una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
    • b) un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione.

Prima del 1° gennaio 2019 Orsero S.p.A., in conformità con il precedente IAS 17-'Leases' classificava, alla data di inizio, ciascun accordo di utilizzo beni di terzi (in qualità di locatario) come leasing finanziario o leasing operativo. Il leasing veniva classificato come finanziario se trasferiva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato alla Società; in caso contrario l'accordo veniva classificato come operativo. I leasing finanziari venivano rappresentati come investimenti all'inizio del contratto, per un valore pari al fair value del bene locato o, se inferiore, pari al valore attuale dei pagamenti minimi del contratto. Per quelli operativi, il bene locato non veniva capitalizzato come investimento e i canoni di locazione venivano rilevati come costi a conto economico a quote costanti lungo la durata del contratto.

Relativamente alla prima applicazione del principio, la Società ha deciso di adottare l'applicazione retrospettica modificata del modello. Pertanto, i dati del periodo comparativo non sono stati rideterminati e sono state applicate alcune semplificazioni ed espedienti pratici come permesso dal principio di riferimento. L'adozione dell'IFRS 16 non ha avuto alcun effetto sul

patrimonio netto iniziale al 1° gennaio 2019. Di seguito, vengono riepilogate le ipotesi chiave utilizzate per la prima applicazione dell'IFRS 16:

  • tutti gli accordi in vigore al 1° gennaio 2019 relativi all'utilizzo di beni di terzi sono stati analizzati alla luce della nuova definizione di leasing inclusa nel nuovo principio;
  • nell'ambito delle analisi svolte, Orsero ha anche considerato la presenza di accordi non strutturati come un leasing da un punto di vista legale ma che potrebbero comunque contenere un leasing sulla base della nuova definizione contenuta nel IFRS 16. La Società, pertanto, ha deciso di non sfruttare l'espediente pratico che consente di identificare i leasing sulla base delle analisi già svolte in base allo IAS 17 e all'IFRIC 4-'Determining Whether an Arrangement Contains a Lease';
  • sono stati gestiti separatamente i contratti di leasing di beni aventi un modico valore unitario (cioè con valore unitario inferiore a usd 5 migliaia) e quelli di breve durata (cioè con durata inferiore ai 12 mesi). I costi relativi a tali contratti, che riguardano prevalentemente alcuni containers, attrezzature informatiche ed autovetture, continueranno a essere rilevati a conto economico come costi operativi separatamente identificati;
  • per i contratti di leasing rientranti nell'ambito di applicazione del nuovo principio, le attività per diritto d'uso sono state iscritte per un ammontare pari alla passività finanziaria stimata per leasing, rettificata dall'ammontare di eventuali pagamenti anticipati o già iscritti in bilancio, nonché da eventuali incentivi ricevuti dal locatore prima 1° gennaio 2019;
  • nessun impatto sui saldi di apertura al 1° gennaio 2019 relativi a contratti di leasing in cui la Società agisce come locatario e che erano stati classificati come leasing finanziari in base allo IAS 17, è stato rilevato, continuandosi per tali beni la classificazione tra le immobilizzazioni materiali e la continuità dei precedenti valori di assets e passività finanziarie;
  • si segnala, infine, che non sono stati identificati contratti onerosi.

Altri accorgimenti pratici sono stati applicati alla data di transizione:

  • i costi diretti iniziali (inclusi i c.d. key money) sono stati esclusi dalla valutazione del diritto d'uso alla data di applicazione iniziale;
  • la determinazione della durata del leasing è stata valutata utilizzando tutte le informazioni disponibili, nel caso in cui il contratto contenesse opzioni per estendere o terminare il leasing.

Impatto da prima applicazione

Diritti d'uso (right of use)

Come anticipato sopra, Orsero S.p.A. ha applicato l'IFRS 16 dalla data di prima applicazione (ossia il 1° gennaio 2019) utilizzando il metodo retroattivo modificato. Pertanto, l'effetto cumulativo dell'adozione dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura al 1° gennaio 2019, senza rideterminare le informazioni comparative.

Valori in migliaia € Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Altri beni Totale
Costo storico - - - - -
F.do ammortamento - - - - -
Saldo al 31.12.18 - - - - -
Movimento del periodo:
Riclassifica al 1° gennaio 2019 2.187 - - - 2.187
Variazione perimetro - - - - -
Incrementi 2019 - - - - -
Ammortamenti ( 171) - - - ( 171)
Costo storico 2.187 - - - 2.187
F.do ammortamento ( 171) - - - ( 171)
Saldo al 31.12.19 2.016 - - - 2.016

Al 1° gennaio 2019 (transition date) la Società, in qualità di locatario, ha pertanto rilevato nuove passività (2 milioni) per finanziamenti terzi e maggiori asset per attività di diritti d'uso (2 milioni) integralmente relativi a fabbricati ad uso ufficio.

Passività finanziarie per lease al 31 dicembre 2019

Valori in migliaia € Totale Entro 12 mesi Tra 12 e 60 mesi Oltre 60 mesi
Passività finanziarie per lease ( 2.026) ( 154) ( 552) ( 1.320)

L'impatto in termini di posizione finanziaria netta e di Adjusted Ebitda è euro 2.026 migliaia ed euro 196 migliaia.

Tasso di attualizzazione

Le principali assunzioni chiave riguardanti la definizione del tasso di interesse marginale (incremental borrowing rate-IBR) alla data di prima applicazione del nuovo principio, ed in maniera similare per la rideterminazione dei contratti stipulati successivamente, sono state le seguenti:

  • è stata definita una modalità di stima dell'IBR da applicare a tutti i contratti aventi caratteristiche simili, che sono stati considerati come un unico portafoglio di contratti. Si è quindi optato per l'adozione dell'accorgimento pratico di semplificazione nella definizione di questo parametro, come concesso dal nuovo principio;
  • il punto di partenza per la definizione dell'IBR alla data di prima e/o successiva applicazione del nuovo principio è il tasso effettivo medio di finanziamento esistente alla data di riferimento (1° gennaio 2019 e date contrattuali successive), con una scadenza simile alla media degli accordi oggetto di rimisurazione. Questo tasso è stato opportunamente rettificato in base a quanto richiesto dalle nuove regole contabili, per simulare un teorico tasso marginale di finanziamento coerente con i contratti oggetto di valutazione. Nella stima dell'IBR, tra le caratteristiche considerate nella segregazione degli accordi in essere al 1° gennaio 2019 e successivi si segnalano: durata media residua, ammontare della passività finanziaria, paese in cui è ubicato il bene in leasing, valuta del contratto.

Alla luce delle quali si è determinato un tasso ponderato medio pari al 2,10%.

Perdite di valore

Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività immateriali e materiali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito perdite di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato il valore recuperabile di tali attività per

determinare l'eventuale importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di un'attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari cui l'attività appartiene. Le attività immateriali a vita utile indefinita o non ancora disponibili per l'utilizzo sono sottoposte a verifica per perdita di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore. L'ammontare recuperabile è il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri stimati sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se l'ammontare recuperabile di un'attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, esso è ridotto al minor valore recuperabile. La perdita di valore è rilevata nel conto economico. Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari), ad eccezione del Goodwill, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato immediatamente al conto economico.

Nel capitolo dedicato all'impairment test viene esposto in maniera dettagliata il procedimento seguito per la validazione degli importi di avviamento iscritti a bilancio e degli assets immateriali e materiali detenuti dalle società del Gruppo.

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono valutate con il metodo del costo e ridotte per eventuali perdite di valore.

La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione. Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono sottoposte ogni anno, o se necessario più frequentemente, a verifica circa eventuali perdite di valore attraverso lo svolgimento di test di impairment. Il metodo di valutazione utilizzato è effettuato sulla base del discounted cash flow o del fair value, calcolato come l'ammontare ottenibile dalla vendita della partecipazione in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili, dedotti i costi della dismissione. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nelle passività. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

Attività immobilizzate diverse

La voce comprende le altre attività finanziarie non correnti: tipicamente crediti finanziari e commerciali a medio termine, contributi da ricevere, depositi cauzionali e similari, tutti valutati al loro valore nominale che normalmente coincide con il valore di realizzo. Per ulteriori approfondimenti sulla loro iscrizione e valutazione si rimanda a quanto riportato nel paragrafo sotto riportato "Attività finanziarie (Non correnti/Correnti)".

Attività finanziarie (Non correnti e correnti)

I crediti commerciali ed i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie devono essere rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando la Società diventa una parte delle clausole contrattuali dello strumento finanziario e devono essere classificate in base al business model del Gruppo che le

possiede e considerando i flussi finanziari di queste attività. L'IFRS 9 prevede le seguenti tipologie di strumenti finanziari in base alla loro valutazione:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico;
  • attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico complessivo.

Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al valore equo, aumentato, nel caso di attività diverse da quelle al valore equo con variazioni a conto economico, degli oneri accessori. Si segnala che per valore equo (fair value) si intende il valore della quotazione dello strumento in un mercato attivo; in mancanza di quest'ultimo viene determinato utilizzando una tecnica di valutazione che prevede di stabilire quale prezzo avrebbe avuto l'operazione alla data di valutazione in un libero scambio motivato da normali considerazioni commerciali. La società determinata la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio nel caso in cui venga modificato il proprio modello di business. La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dall'IFRS 9 e descritti successivamente. Al momento della sottoscrizione, si considera se un contratto contiene derivati impliciti. I derivati incorporati in contratti dove l'elemento primario è un'attività finanziaria che rientra nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 non devono mai essere separati.

La Società deve rilevare un fondo a copertura perdite per perdite attese su crediti riguardanti attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al valore equo con impatto a conto economico complessivo, crediti impliciti nei contratti di leasing, attività derivanti da contratto o impegni all'erogazione di finanziamenti e contratti di garanzia finanziaria.

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando la Società non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono quelle attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ed i cui termini contrattuali prevedono a determinate scadenze flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. La valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato comporta l'applicazione del metodo dell'interesse effettivo al netto di ogni accantonamento per perdita di valore, tenendo in considerazione le prevedibili perdite future. Tale calcolo comprende ogni sconto o premio di acquisto ed include le commissioni che sono una parte integrante del tasso di interesse effettivo e dei costi di transazione. Gli interessi, pertanto, sono calcolati in relazione al valore del denaro nel tempo ed al rischio di credito associato allo strumento durante quel particolare periodo di tempo. I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nel conto economico dell'esercizio così come gli eventuali utili o perdite da eliminazione contabile.

Le attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico complessivo sono quelle attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie ed i cui termini contrattuali prevedono a determinate scadenze flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. Tali attività comportano la rilevazione a patrimonio netto, tra le altre componenti del conto economico complessivo, le variazioni del fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto di eliminazione contabile dello strumento. Vengono rilevati a conto

economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso dell'interesse attivo, le differenze cambio e le svalutazioni. Per le attività valutate al valore equo con impatto a conto economico complessivo il fondo copertura perdite deve essere rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo e non deve ridurre il valore contabile dell'attività finanziaria nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, la Società può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.

Le attività finanziarie che non sono valutate al costo ammortizzato e non sono valutate al valore equo con variazioni imputate a conto economico complessivo sono valutate al valore equo, ma con variazioni imputate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Si segnala che al momento della rilevazione iniziale l'entità può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value (valore equo) rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio. Sono compresi tutti gli strumenti derivati. Gli utili e le perdite nette, compresi i dividendi o gli interessi ricevuti, sono rilevati nel conto economico dell'esercizio.

Si segnala che gli strumenti di natura azionaria devono essere sempre valutati al fair value, in quanto non essendo caratterizzati da flussi di cassa sicuri e costanti, non sono compatibili con il criterio del costo ammortizzato. Lo strumento finanziario che rappresenta capitale e che è detenuto per ragioni strategiche e non di negoziazione è pertanto valutato al fair value, le cui variazioni sono imputate nel conto economico complessivo. I dividendi relativi a tali strumenti vengono imputati a conto economico, mentre le variazioni imputate nel conto economico complessivo non potranno essere riclassificate a conto economico.

Si segnala che le attività e le passività finanziarie possono essere compensate e l'importo derivante dalla compensazione viene presentato nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se, e solo se, la Società ha correntemente il diritto legale di compensare tali importi e intende regolare il saldo su basi nette o realizzare l'attività e regolare la passività contemporaneamente.

Crediti commerciali, crediti fiscali ed altri crediti

I crediti commerciali e gli altri crediti sono inizialmente riconosciuti al fair value, corrispondente al loro prezzo dell'operazione in quanto non è presente una significativa componente di finanziamento e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato, al netto del fondo svalutazione.

L'IFRS 9 definisce un nuovo modello di impairment/svalutazione di tali attività, con l'obiettivo di fornire informazioni utili agli utilizzatori del bilancio in merito alle relative perdite attese. Secondo tale modello, il Gruppo valuta i crediti adottando una logica di perdita attesa (Expected loss), in sostituzione del framework IAS 39 basato tipicamente sulla valutazione delle perdite osservate (Incurred Loss). Per i crediti commerciali il Gruppo adotta un approccio alla valutazione di tipo semplificato (cd. Simplified approach) che non richiede la rilevazione delle modifiche periodiche del rischio di credito, quanto piuttosto la contabilizzazione di una Expected Credit Loss calcolata sull'intera vita del credito (cd. Lifetime Expected Credit Loss). In particolare, la policy attuata dal Gruppo prevede la stratificazione dei crediti commerciali in categorie sulla base dei giorni di scaduto, definendo lo stanziamento basandosi sull'esperienza storica delle perdite sui crediti, rettificata per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all'ambiente economico. Il rischio di credito deve essere rivalutato alla data di riferimento del bilancio anche per quelle attività finanziarie i cui flussi finanziari sono stati rinegoziati o modificati. I crediti commerciali vengono interamente svalutati in assenza di una ragionevole aspettativa di recupero, ovvero in presenza di controparti commerciali inattive. Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo del fondo svalutazione e l'importo della perdita viene rilevato a conto economico.

Ad ogni data di riferimento del bilancio la Società, pertanto, deve rilevare nel conto economico come utile o perdita per riduzione di valore le variazioni cumulate delle perdite attese lungo tutta la vita del credito. Tale valutazione deve essere fatta per i crediti commerciali o le attività derivanti da contratto come definite dall'IFRS 15, per i crediti impliciti nei contratti di leasing. Le perdite

attese su crediti dello strumento finanziario devono riflettere un importo obiettivo e ponderato, il valore temporale del denaro e le informazioni ragionevoli e dimostrabili a disposizione. Quando la riscossione del corrispettivo è differita oltre i normali termini commerciali praticati ai clienti, si procede all'attualizzazione del credito, impiegando un idoneo tasso di mercato. All'interno della voce "Crediti ed altre attività correnti" sono inclusi anche i ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio di competenza economica.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Tale voce comprende valori in cassa e conti correnti bancari/postali rimborsabili a vista (comprese le competenze attive e passive maturate alla data di bilancio) ed iscritti al loro valore nominale, normalmente coincidente con il fair value.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al valore equo con variazioni imputate a conto economico. Una passività finanziaria viene classificata al valore equo con variazioni imputate a conto economico quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate a conto economico. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/perdite su cambi sono rilevati a conto economico, così come gli eventuali utili o perdute derivanti dall'eliminazione.

Il Gruppo procede all'eliminazione di una passività finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure scaduta. La Società elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali ed i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o passività assunte) è rilevata nel conto economico dell'esercizio.

Le passività finanziarie sono iscritte nelle voci di debiti finanziari non correnti e correnti, altre passività non correnti, debiti commerciali, debiti fiscali e contributivi e debiti altri correnti. Per quanto riguarda i debiti finanziari non correnti e correnti essi comprendono i debiti obbligazionari, i finanziamenti bancari, gli scoperti di conto correnti, le passività per verso altri finanziatori (quali leasing, factoring e debiti secondo IFRS 16), le passività per strumenti derivati di copertura e per saldo prezzo su acquisizioni.

I debiti finanziari, ad eccezione dei derivati, sono rilevati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente sono iscritti al costo ammortizzato portando a conto economico l'eventuale differenza tra il costo ed il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento. Per quanto riguarda i leasing e le passività secondo IFRS 16 si rimanda, in merito alla valutazione, al paragrafo "Leasing" delle presenti "Note illustrative", mentre per i derivati al paragrafo "Strumenti finanziari derivati ed operazioni di copertura".

Per quanto riguarda le altre passività non correnti, i debiti commerciali, i debiti fiscali e contributivi e debiti altri correnti, sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione; si segnala che in tali voci non è presente una significativa componente di finanziamento.

Strumenti finanziari derivati ed operazioni di copertura

Gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui sono stipulati. Successivamente tale fair value viene periodicamente rivisto e le variazioni sono contabilizzate nel conto economico dell'esercizio. Sono iscritti come attività quando il fair value è positivo e come passività quando è negativo. I derivati incorporati sono separati dal contratto primario e contabilizzati separatamente quando il contratto primario non costituisce un'attività finanziaria e quando vengono soddisfatti determinati criteri. La Società realizza operazioni con strumenti derivati di copertura con l'intento di coprirsi dal rischio derivante dall'oscillazione dei prezzi delle materie prime e dei tassi di interesse. I derivati sono classificati, coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, come strumenti di copertura quando:

  • la relazione di copertura consiste solo di strumenti di copertura ammissibili ed elementi coperti ammissibili;
  • all'inizio della relazione di copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi del Gruppo nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura;
  • la relazione di copertura soddisfa tutti i requisiti di efficacia.

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value del sottostante oggetto di copertura (fair value hedge), gli stessi sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati a riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa del sottostante oggetto di copertura (cash flow hedge), la quota efficace delle variazioni del fair value dei derivati è inizialmente rilevata a patrimonio netto (contabilizzata tramite "other comprehensive income") e successivamente imputata a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.

Le variazioni del fair value dei derivati che non presentano i requisiti formali per essere considerati di copertura ai fini IFRS sono rilevate a conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie e gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono parimenti rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Fondi per rischi ed oneri

La Società rileva fondi rischi ed oneri (correnti e non correnti) quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Gli stanziamenti riflettono la migliore stima possibile effettuata sulla base degli elementi a disposizione. I fondi vengono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione utilizzando un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente del costo del denaro in relazione al tempo. L'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Proventi finanziari, oneri finanziari e differenze cambio".

In caso di cause legali, l'ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti. Quando la passività è relativa ad attività materiali (per esempio smantellamento e ripristino siti), il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce e l'imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento.

Nelle note al bilancio vengono illustrate le passività potenziali significative rappresentate da:

  • obbligazioni possibili (ma non probabili), derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell'impresa;
  • obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento potrebbe non essere oneroso.

Benefici ai dipendenti

Benefici a breve termine

I benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l'attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

I dipendenti della società fruiscono di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro, che possono essere piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri benefici a lungo termine, secondo le condizioni pratiche locali dei Paesi in cui tali società operano. La passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e relativa a programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività a servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali stimando l'ammontare dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento (c.d. metodo di proiezione unitaria del credito"). La passività è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto e la valutazione è effettuata da attuario indipendente.

Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi al rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi.

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la società versa contribuzioni fisse ad un'entità giuridicamente distinta su base obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad effettuare versamenti aggiuntivi se l'entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti i benefici pensionistici maturati relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente ed in quelli precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della competenza e classificati tra i costi del personale.

I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita. L'obbligazione a finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione futura prevista. Gli utili e le perdite attuariali relativi ai piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali e delle rettifiche basate sull'esperienza passata sono rilevati immediatamente nel periodo in cui sorgono nel conto economico complessivo e non sono mai classificati a conto economico nei periodi successivi. Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore attuale delle passività per i piani a benefici definiti rettificate per tenere conto degli utili e delle perdite attuariali non rilevati e ridotte del fair value delle attività a servizio del piano, se esistenti. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte fino a concorrenza delle perdite attuariali e del costo relativo a prestazioni pregresse non riconosciuti precedentemente, oltre al valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano. I costi relativi ai piani a benefici definiti sono classificati tra i costi del personale ad eccezione dei costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici che sono classificati fra gli oneri finanziari.

Per quanto riguarda le società italiane, il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti, ai sensi dell'articolo 2120 del codice civile, era considerato sino al 31 dicembre 2006 un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n.296 ("Legge finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto, per le società aventi un organico superiore ai 50 dipendenti alla data

di introduzione della riforma, di considerare il trattamento di fine rapporto un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data di assimilarlo ad un piano a contribuzione definita. In conseguenza, le quote di trattamento di fine rapporto maturate successivamente a tale data assumono la natura relativa ai piani a contribuzione definita, con esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella determinazione del costo di competenza. Le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono valutate quali piani a benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però nel calcolo la componente relativa ai futuri incrementi salariali.

Pagamenti basati su azioni

Con riferimento al Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management (Piano di Stock Grant) a favore degli amministratori e dipendenti, si è provveduto a valutare il fair value delle azioni assegnate alla data di assegnazione ("grant date") in accordo con quanto previsto dall'IFRS 2. Tale fair value viene imputato a conto economico come costo sulla base del periodo di maturazione delle azioni ("vesting period") con contropartita un'apposita riserva di patrimonio netto.

Ricavi e proventi

Secondo l'IFRS 15, i ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione della prestazione, avendo a riferimento lo stato di completamento dell'attività alla data di bilancio.

I proventi per dividendi, interessi e royalties sono rilevati rispettivamente:

  • dividendi, nell'esercizio in cui sono incassati;
  • royalties, per competenza;
  • interessi, in applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.

Costi e oneri

I costi sostenuti in modo non omogeneo o lineare nel corso dell'esercizio sono anticipati e/o differiti alla fine del periodo soltanto nella misura in cui l'anticipazione e/o differimento degli stessi sia conforme ai principi contabili per la redazione del bilancio annuale.

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari, calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo, le perdite e le differenze di cambio passive. Anch'essi sono imputati al conto economico al momento della loro maturazione.

Dividendi

I dividendi ricevuti sono rilevati quando, in seguito all'assunzione della delibera da parte dell'assemblea, è stabilito il diritto a ricevere il pagamento, tipicamente coincidente con l'incasso.

Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte correnti sono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali e tenendo conto delle eventuali esenzioni applicabili e dei crediti di imposta spettanti.

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili o deducibili tra il valore contabile di attività e passività ed il loro valore fiscale. Sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Un'attività fiscale differita è rilevata se è probabile il realizzo di un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite è oggetto di analisi periodica e viene ridotto nella misura in cui non sia più probabile il conseguimento di un reddito imponibile sufficiente a consentire l'utilizzo del beneficio derivante da tale attività differita.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I costi ed i ricavi denominati in valute diverse dall'euro, così come gli investimenti effettuati in immobilizzazioni tecniche e partecipazioni, sono contabilizzati con riferimento ai cambi storici della data delle relative operazioni.

I crediti ed i debiti in valuta sono originariamente iscritti sulla base dei cambi storici delle relative operazioni, con le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso o del pagamento iscritte a conto economico; i crediti e debiti in valuta in essere alla data di chiusura dell'esercizio vengono valorizzati ai cambi del 31 dicembre. I relativi utili e perdite su cambi sono imputati a conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto tale valore costituisce una riserva non distribuibile fino al suo effettivo utilizzo.

Utile per azione

L'utile base per azione è determinato rapportando il risultato economico netto del periodo attribuibile agli Azionisti al numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo. L'utile diluito per azione è calcolato rettificando il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione per tener conto di tutte le eventuali azioni ordinarie potenziali.

Uso di stime, rischi ed incertezze

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, costi delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza, su altri fattori considerati rilevanti e sulle informazioni disponibili. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni possono variare da un esercizio all'altro e, pertanto sono riviste periodicamente; gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sul periodo corrente sia su quelli futuri.

Le principali stime per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della Direzione sono state utilizzate, tra l'altro, per la valutazione delle imprese controllate e collegate, le imposte differite, i fondi per rischi ed oneri e il fair value degli strumenti finanziari.

Impairment test su partecipazioni

Ai fini dello IAS 36, la Società effettua, ogni anno o se necessario più frequentemente in presenza di una indicazione di perdite di valore, il test di impairment con riferimento alle imprese controllate per verificare la recuperabilità del valore di carico delle partecipazioni al fine di assicurare che il valore iscritto in bilancio non risulti superiore a quello recuperabile.

La tenuta dei valori delle partecipazioni viene verificata comparando i valori contabili contro i corrispettivi valori d'uso pari alla somma dei flussi di cassa attualizzati del triennio 2020-2022 e del terminal value che le singole società saranno in grado di generare secondo le stime del management. Per la stima dei flussi di cassa si sono utilizzati i dati del budget 2020 e del piano industriale 2019-2021 redatto in occasione del procedimento di ammissione del titolo Orsero al segmento MTA/STAR, rispettivamente approvati dai CdA in data 10 febbraio 2020 ed il 9 settembre 2019 opportunamente integrati per recepire l'effetto dell'acquisizione dei 5 magazzini ex NBI. I dati per l'anno 2022 sono stati determinati sulla base di quelli del 2021 e così per quanto riguarda i dati dei Terminal Values. Per la sola Cosiarma si è invece determinato un valore di Adjusted Ebitda

medio calcolato sulla base degli anni 2015-2020 ed in valore di ammortamenti tale da portare ad un valore delle navi a fine 2024 pari al loro scrap value.

Per l'attualizzazione si utilizza come tasso di sconto il WACC post-tax che tiene conto dei rischi specifici dell'attività e rispecchia le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro. Si basa su una ponderazione tra il costo del debito e il costo dell'equity, elaborato sulla base dei valori di società comparabili a quelle appartenenti al Gruppo ed oggetto di impairment in quanto operanti nello stesso settore di attività.

Per l'impairment test 2019 si è fatto ricorso ad un professionista esterno, docente universitario, per la determinazione dei parametri applicati nel test, come indicati qui di seguito:

WACC "g" rate
CGU Italia 7,03 % 0,50 %
CGU Francia 5,43 % 1,50 %
CGU Spagna 5,99 % 1,50 %
CGU Portogallo 6,36 % 1,50 %
CGU Grecia 9,54 % 1,50 %
CGU Cosiarma 9,13 % n.a.

Le risultanze dei conteggi hanno evidenziato gli ampi margini (i cosiddetti "head-room") tra l'Equity Value delle partecipazioni ed i relativi valori di carico:

Valori in migliaia € WACC "g" rate Equity Value costo
partecipazione
Head-room
- Italia 7,03% 0,50% 90.707 53.761 36.946
- Francia 5,43% 1,50% 91.721 21.466 70.255
- Spagna 5,99% 1,50% 101.951 41.222 60.729
- Portogallo 6,36% 1,50% 9.465 3.174 6.291
- Grecia 9,54% 1,50% 5.506 2.505 3.001
- Cosiarma 9,13% - 49.410 38.281 11.129

L'analisi di sensitivity è stata condotta evidenziando, sulla base dei dati dell'impairment test, quanto dovrebbe diminuire l'Adjusted Ebitda, fermi i parametri di WACC e "g" rate, per azzerare l'"head-room" delle diverse CGU, così come su quale valore dovrebbe collocarsi il WACC, fermi i valori di Adjusted Ebitda e "g" rate, per l'azzeramento dell'head-room e lo stesso per il "g" rate, fermi i valori di Adjusted Ebitda e WACC. La tabella seguente riporta il risultato di tale test.

CGU Adjusted Ebitda WACC "g" rate
- Italia -11,28% 9,25% -2,16%
- Francia -48,97% 15,43% -11,58%
- Spagna -38,64% 11,18% -4,90%
- Portogallo -30,70% 12,56% -6,54%
- Grecia -41,40% 21,10% -14,35%
- Cosiarma -16,99% 17,55% -

Gestione del rischio finanziario

Il principio IFRS 7 richiede informazioni integrative finalizzate ad apprezzare la significatività degli strumenti finanziari in relazione alle performance economiche ed alla posizione finanziaria di Orsero. Questo principio contabile richiede una descrizione degli obiettivi, delle politiche e delle procedure poste in atto dalla Direzione per le diverse tipologie di rischio finanziario (liquidità, di mercato e di credito) a cui la Società è esposto, comprensive di analisi di sensitività per ogni tipo di rischio di mercato (cambio, tasso di interesse, equity, commodity) e di informativa circa la concentrazione e le esposizioni medie, minime e massime ai vari tipi di rischio durante il periodo di

riferimento, qualora l'esposizione in essere a fine periodo non fosse sufficientemente rappresentativa.

La Società è una holding di partecipazioni che svolge a livello accentrato ed in favore delle società del Gruppo attività di direzione e coordinamento strategico, marketing e comunicazione, gestione delle risorse umane, information technologies e servizi di supporto all'area finance. I rischi finanziari a cui è esposta nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie ed all'accesso del mercato del credito;
  • rischio di mercato (relativamente al rischio di tasso);
  • rischio di credito, relativo ai rapporti soprattutto di natura commerciale.

Si segnala che in relazione al rischio di mercato Orsero S.p.A. è solamente soggetta al rischio di tasso interesse in quanto non opera con valute diverse dall'euro e non è soggetta, in relazione alla sua attività di holding, al rischio di prezzo. I principali strumenti finanziari della società includono conti correnti e depositi a breve, passività finanziarie verso banche a breve e lungo termine, debiti obbligazionari, passività verso altri finanziatori, strumenti derivati. L'obiettivo è quello di finanziare l'attività operativa del Gruppo. Oltre a ciò, la società ha crediti e debiti commerciali derivanti dalla propria attività. La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso) è svolta a livello di tesoreria centralizzata sulla base delle linee guida definite dal Responsabile Tesoreria con il CFO del Gruppo ed approvate dall'Amministratore Delegato. Si segnala che i predetti rischi vengono monitorati costantemente, ponendo in essere azioni aventi l'obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l'utilizzo di appropriate politiche, ed in generale laddove ritenuto necessario, anche mediante appositi strumenti di copertura. Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incidenza di tali rischi sulla Società. I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e non possono completamente riflettere la complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di liquidità

La Società in qualità di Capogruppo dell'omonimo Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire, a livello sia di separato che di consolidato, la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere un'elevata solidità patrimoniale. Le linee di credito, anche se negoziate a livello di Gruppo, vengono concesse a livello di singola società. La Società ed il Gruppo hanno, inoltre, finanziato i propri investimenti con linee di credito a medio-lungo termine che garantiscono una posizione di liquidità idonea all'attività caratteristica. Vi sono ampi spazi di utilizzo delle linee di credito commerciali di breve termine in caso di necessità di capitale circolante commerciale connesse alla crescita e allo sviluppo organico.

Si segnala, inoltre, che il Gruppo opera in un settore relativamente protetto dal punto di vista della liquidità in quanto esiste una specifica regolamentazione Europea (art. 62 del D.L.1/2012) che impone che i pagamenti dei beni deperibili avvengano nel termine massimo dei 30 giorni dalla fine del mese in cui tali beni vengono fatturati. Questo comporta che le tempistiche di incasso e pagamento siano relativamente brevi proprio in funzione della tipologia di bene commercializzato. Se a ciò si unisce il fatto che le rimanenze hanno indici di rotazione molto rapidi e comunque mediamente pari a 1 o 2 settimane, si evince che il ciclo di capitale circolante è virtuoso e non comporta rischi di liquidità in un contesto di normale operatività di mercato.

Nella tabella seguente è esposta un'analisi delle scadenze, basata sugli obblighi contrattuali di rimborso, relativa ai debiti finanziari, commerciali, fiscali ed altri debiti in essere al 31 dicembre 2019.

Valori in migliaia € Saldo al 31
dicembre 2019
Entro 1
anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Debiti obbligazionari 30.000 - 10.000 20.000
Debiti verso banche a medio-lungo termine
(Non corrente/corrente)
48.679 10.742 37.937 -
Debiti verso altri finanziatori a medio-lungo
termine (Non corrente/corrente) ex IFRS 16
2.026 154 552 1.320
Passività per strumenti derivati di copertura
(Non corrente/corrente)
476 - 476 -
Debiti per saldo prezzo su acquisizioni (Non
corrente/corrente)
243 - 243 -
Debiti verso altri finanziatori a breve termine 272 272 - -
Debiti commerciali 2.104 2.104 - -
Debiti verso controllate 7.682 7.682 - -
Debiti verso correlate 99 9
9
- -
Debiti fiscali e contributivi 334 334 - -
Debiti altri correnti 1.144 1.144 - -
Debiti Non correnti/correnti al 31.12.2019 93.059 22.530 49.209 21.320

Si segnala che tutti gli importi indicati nella tabella sovrastante, rappresentano i valori determinati con riferimento alle residue scadenze contrattuali. La Società prevede di far fronte ai suddetti impegni attraverso i flussi di cassa della gestione operativa del Gruppo.

Rischio di tasso di interesse

La Società ed il Gruppo finanziano i propri investimenti di medio-lungo termine e il proprio capitale circolante commerciale anche attraverso l'utilizzo di strumenti di credito. Il Gruppo utilizza principalmente linee di credito a medio termine in euro, parte delle quali a tasso fisso e parte a tasso variabile, sulla principale delle quali (Finanziamento in Pool 2018-2024 di originari euro 60 milioni) è stata attivata opportuna copertura parziale IRS plain vanilla al fine di mitigare il rischio di fluttuazione dei tassi di riferimento (euribor) nel tempo ovvero nel caso dell'unico prestito obbligazionario emesso ha optato per una struttura interamente a tasso fisso. Al 31 dicembre 2019 gli strumenti di copertura rispetto al rischio della variazione dei tassi di interesse adottati dalla Società coprono il 78% dei finanziamenti a medio e lungo termine a tasso variabile. Si sottolinea che, a giudizio della Società, tali scelte risultino essere oggi molto prudenti anche in considerazione del prospettato scenario evolutivo nel medio termine dei tassi di riferimento in Europa. Come già segnalato la copertura è efficace contro il rialzo dei tassi ma non annulla ovviamente l'effetto di eventuali aumenti dello spread, previsti contrattualmente, nel caso di una evoluzione negativa del rapporto tra Posizione Finanziaria Netta ed Adjusted Ebitda.

Si segnala che al 31 dicembre 2019 sono in vigore due contratti di hedging sottoscritti dalla Capogruppo con due banche ai sensi del Contratto di Finanziamento in Pool che contengono una clausola di cross default che legittima la relativa banca a risolvere e/o recedere (a seconda del caso) il relativo contratto di hedging, in caso di inadempimenti rilevanti di società controllate, controllanti e/o soggette a comune controllo, intendendosi per controllo il possesso della maggioranza dei voti.

Sensitivity analisys sui tassi di interesse

Nel corso dell'esercizio 2019 la posizione finanziaria netta di Orsero è diminuita da euro 60.479 ad euro 54.952 migliaia in relazione ai rimborsi effettuati sul finanziamento di originari euro 60 milioni, all'iscrizione del debito ex principio IFRS 16, entrato in vigore il primo gennaio 2019 ed alla diversa misura dei saldi bancari delle società associate al sistema di cash-pooling. Qui di seguito si riporta il rapporto tra Indebitamento e Patrimonio netto al 31 dicembre 2019 e 31 dicembre 2018. Si

segnala come i covenants finanziari esistenti sul bond e sul finanziamento in pool debbano essere conteggiati, come previsto dai relativi contratti, su una posizione finanziaria netta che escluda l'applicazione del nuovo principio IFRS 16 per tutta la durata dei medesimi finanziamenti.

Valori in migliaia € 31/12/2019 31/12/2018
Indebitamento finanziario netto 54.952 60.479
Patrimonio netto 142.723 161.742
Rapporto 0,39 0,37

La tabella seguente illustra l'accresciuta incidenza del periodo dell'indebitamento a tasso fisso ovvero l'indebitamento a tasso variabile coperto da derivato IRS. Viene anche indicata l'incidenza di detto indebitamento sul totale indebitamento "oneroso" intendendosi come tale quello rappresentato oltre che dal debito bancario a medio termine e dal prestito obbligazionario anche dall'indebitamento bancario di breve termine a tasso variabile. Rispetto all'indebitamento finanziario lordo come rappresentato in bilancio rimangono esclusi i debiti "non fruttiferi" quali le posizioni mark-to market sui derivati ed i debiti legati all'applicazione del nuovo principio IFRS 16.

Valori in migliaia € 31/12/2019 31/12/2018
Totale indebitamento bancario a medio-lungo termine (A) 78.679 89.378
di cui a tasso fisso 68.208 42.000
Incidenza % - tasso fisso 86,7% 47,0%
di cui a tasso variabile 10.472 47.378
Incidenza % - tasso variabile 13,3% 53,0%
Totale indebitamento oneroso altro (B) 272 314
Totale indebitamento oneroso (A+B) 78.951 89.692
Incidenza % - tasso fisso 86,4% 46,8%
Incidenza % - tasso variabile 13,6% 53,2%

Come segnalato, il Gruppo ha attivato opportune coperture IRS sul finanziamento di originali euro 60 milioni, in misura pari al 78% del valore stesso, alla luce delle quali la reale incidenza dell'indebitamento a tasso variabile a medio termine (A) si riduce dal 53,0% del 31 dicembre 2018 al 13,3% del 31dicembre 2019 e l'incidenza sull'indebitamento totale oneroso (B) dal 53,2% al 13,6%, con significativa riduzione del rischio. Nel caso in cui i tassi di riferimento dovessero essere incrementati dalla Banca Centrale Europea, si ritiene che la Società ed il Gruppo non soffrirebbero di impatti particolarmente gravosi rispetto allo stato attuale.

A seguire la sensitivity analisys sull'effetto di un maggior valore dei tassi di interesse sull'indebitamento bancario di medio termine a tasso variabile. Tale tabella illustra, relativamente agli interessi legati ai finanziamenti bancari a medio-lungo, i maggiori oneri che si sarebbero originati, nel periodo di riferimento, nel caso di un maggior livello dei tassi di interesse tra 25 e 100 basis points:

Valori in migliaia € 31/12/2019 31/12/2018
Evoluzione nei periodi di riferimento degli oneri finanziari :
- su finanziamenti bancari MT a tasso fisso ( 1.110) ( 271)
- su finanziamenti bancari MT a tasso fisso per derivato ( 803) ( 70)
- su finanziamenti bancari MT a tasso variabile ( 134) ( 883)
- su finanziamenti breve termine bancari ed altri ( 11) ( 61)
- interessi amortizing ( 212) ( 78)
Totale ( 2.270) ( 1.363)

Di seguito si trova riepilogato l'effetto dell'aumento degli oneri finanziari di medio-lungo termine a tasso variabile nel periodo di riferimento al crescere dei tassi di interesse.

Valori in migliaia € 31/12/2019 31/12/2018
A bilancio ( 134) ( 883)
+ 25 bp ( 29) -
+ 50 bp ( 58) ( 147)
+ 75 bp ( 87) ( 294)
+ 100 bp ( 117) ( 442)

Rischio di credito

La Società è limitatamente esposta al rischio di credito derivante in quanto la maggior parte delle operazioni ha come contropartita le società del Gruppo ed è pertanto basso il rischio che eventuali ritardi o mancati pagamenti da parte delle medesime possano determinare effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale di Orsero stessa. All'interno delle poste di crediti e debiti rilevano i rapporti di finanziamento, sia creditori come debitori, nei confronti delle società controllate anche tramite il sistema di cash pooling, i cui saldi al 31 dicembre 2019 ammontano ad euro 32.768 migliaia tra i crediti ed euro 5.636 migliaia tra i debiti.

La seguente tabella fornisce una ripartizione dei crediti al 31 dicembre 2019 raggruppati per scaduto al netto del fondo svalutazione crediti:

Valori in migliaia € 31/12/2019 A
scadere
Scaduti
entro 30
giorni
Scaduti
tra 31-90
giorni
Scaduti
tra 91-120
giorni
Oltre 120
gg
Crediti commerciali al lordo del fondo
sv
alutazione
37.856 37.738 42 14 62
Fondo sv
alutazione crediti commerciali
- - - - - -
Crediti commerciali 37.856 37.738 42 14 - 62

Transazioni derivanti da operazioni non ricorrenti

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2019 la Società ha sostenuto costi relativi ad operazioni non ricorrenti. Ai sensi della Comunicazione Consob 15519 del 28 febbraio 2005 si segnala che nella voce "Altri ricavi ed oneri" risultano iscritti ricavi per euro 584 migliaia principalmente imputabili allo stralcio parziale di un debito in essere nei confronti della parte correlata K-Air S.r.l. (ad oggi in liquidazione) derivante dall'applicazione degli effetti della procedura ex Art. 67 LF che la stessa società ha sottoscritto in corso d'anno; a fronte di questo stralcio, si è provveduto ad appostare una previsione di costo per una potenziale escussione di fidejussione pari ad euro 520 migliaia, da parte dell'istituto finanziario BPER; completano il saldo euro 1.259 migliaia di costi di natura non ricorrente riconducibili alla già ampiamente citata procedura per la quotazione al mercato MTA ed altri costi minori per Euro 163 migliaia.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota 19 "Altri ricavi ed oneri" ed all'Allegato 2 "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006".

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2019 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa, eccezion fatta per l'incorporazione delle due subholding GF Distribuzione e GF Porterm già evidenziata.

Note illustrative- informazioni sulla situazione patrimoniale-finanziaria e del conto economico

In questo capitolo si forniscono le informazioni utili a spiegare le variazioni più significative rispetto all'esercizio precedente intervenute nelle poste del bilancio.

Valori in migliaia € Diritti di brevetto
industr.le e di
utilizzaz.ne
opere ingegno
Concessioni,
licenze, marchi
e diritti simili
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Altre Totale
Costo storico 261 - - - 261
F.do ammortamento ( 152) - - - ( 152)
Saldo al 31.12.18 109 - - - 109
Movim
ento del periodo:
- - - - -
Incrementi 118 6 - - 123
Decrementi -costo storico - - - - -
Decrementi -fondo amm.to - - - - -
Riclassifiche -costo storico - - - - -
Riclassifiche -fondo - - - - -
ammortamento
Svalutazioni - - - - -
Differenze cambio - costo
storico
- - - - -
Differenze cambio - fondo
amm.to
- - - - -
Ammortamenti ( 51) ( 1) - - ( 51)
Costo storico 378 6 - - 384
F.do ammortamento ( 203) ( 1) - - ( 203)
Saldo al 31.12.19 176 5 - - 181

NOTA 1. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali si incrementano di euro 124 migliaia. L'incremento è da imputarsi ai costi sostenuti per un'ulteriore implementazione del sistema informativo teso ad ottimizzare la gestione della forza lavoro nel Gruppo per euro 64 migliaia; tale software è entrato in funzione nel 2018 (da qui la riclassifica degli investimenti effettuati nel corso del 2017 allo stesso pro ed inseriti originariamente tra le immobilizzazioni immateriali in corso); gli ulteriori incrementi sono relativi ad un software dedicato alla gestione della tesoreria per Euro 54 migliaia ed alle spese relative ad una ricerca su marchi comunitari per Euro 6 migliaia.

La Società non ha sostenuto spese per ricerca nell'esercizio 2019.

Diritti di utilizzo opere dell'ingegno

La posta espone costi sostenuti a fronte dei programmi software e delle licenze di cui è dotata la società, ammortizzati in rate costanti in 5 anni, oppure in base alla durata della relativa licenza, riportanti un valore residuo pari a euro 176 migliaia (euro 109 migliaia al 31 dicembre 2018). Nell'anno si è provveduto ad assoggettare il software di cui sopra ad una tranche di ammortamento, pari ad euro 51 migliaia.

Le concessioni, licenze, marchi e simili, sono ammortizzate in quote costanti in 10 annualità, non erano presenti l'anno precedente e riportano un saldo pari ad Euro 5 migliaia, a fronte di una quota ammortamento dell'anno pari ad Euro 1 migliaia.

NOTA 2. Immobilizzazioni materiali

Valori in migliaia € Terreni e Fabbricati Piantagioni Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Altri beni Imm.ni in
corso e
acconti
Totale
Costo storico 70 - - - 1.670 - 1.740
F.do ammortamento ( 3) - - - ( 1.008) - ( 1.011)
Saldo al 31.12.18 67 - - - 662 - 729
Movim
ento del periodo:
Incrementi - - - - 292 - 292
Decrementi -costo storico - - - - ( 217) - ( 217)
Decrementi -fondo amm.to - - - - 136 - 136
Effetto IFRS 16 apertura al 01.01.19 2.187 - - - - - 2.187
Riclassifiche -fondo ammortamento - - - - - - -
Svalutazioni - - - - - - -
Differenze cambio - costo storico - - - - - - -
Differenze cambio - fondo amm.to - - - - - - -
Ammortamenti ( 173) - - - ( 208) - ( 381)
Costo storico 2.258 - - - 1.745 - 4.003
F.do ammortamento ( 176) - - - ( 1.080) - ( 1.256)
Saldo al 31.12.19 2.081 - - - 665 - 2.746

Le immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2019 ammontano complessivamente ad euro 2.746 migliaia, con un incremento netto di euro 2.017 migliaia rispetto all'esercizio precedente riconducibile ai seguenti eventi:

  • Al 1° gennaio 2019 (transition date) la Società, in qualità di locatario, ha rilevato maggiori asset per attività di diritti d'uso per euro 2.187 migliaia, integralmente relativi all'utilizzo di fabbricati adibiti ad ufficio. La relativa quota di ammortamento annuo corrisponde ad euro 171 migliaia.
  • investimenti per euro 292 migliaia, di cui automezzi per euro 263 migliaia, macchine elettroniche per euro 13 migliaia, arredamenti per euro 5 migliaia, attrezzature per Euro 3 migliaia e telefoni per euro 7 migliaia.
  • ammortamenti di periodo degli "altri beni" pari ad euro 208 migliaia,
  • dismissioni di cespiti (al valore contabile) per euro 217 migliaia (ammortizzati per euro 136 migliaia), integralmente rappresentate da cessioni auto aziendali.

Terreni e fabbricati

La voce espone fabbricati per euro 2.258 migliaia (euro 70 migliaia nel 2018), ammortizzate al 3% e si riferisce ai lavori di manutenzione straordinaria effettuati nella nuova sede della società sita in Milano ed al già citato recepimento degli effetti IFRS 16, relativi alla sede societaria di cui sopra e del compendio amministrativo sito in Albenga, sedi condotte in locazione.

Altri beni materiali

La voce espone principalmente i seguenti beni posseduti dalla società quali:

  • auto aziendali per euro 752 migliaia (euro 706 migliaia nel 2018) ed ammortizzate al 25%;
  • mobili e arredi per euro 519 migliaia (euro 513 migliaia nel 2018) ed ammortizzate al 12%;
  • macchine per ufficio per euro 354 migliaia (euro 342 migliaia nel 2018) ed ammortizzate al 20%;
  • attrezzature per euro 14 migliaia (euro 10 migliaia nel 2018) ed ammortizzate al 12%;
  • telefonia mobile per euro 34 migliaia (euro 27 migliaia nel 2018) ed ammortizzate al 20%;
  • impianti minori per euro 40 migliaia (euro 40 migliaia nel 2018) ed ammortizzate al 15%.

Al 31 dicembre 2019 la Società ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore delle proprie attività materiali. Di conseguenza, il valore delle attività materiali non è stato sottoposto a test di impairment.

NOTA 3. Partecipazioni

Valori in migliaia € Imprese
controllate
Imprese
collegate
Altre imprese Totale
Costo storico 234.213 - 3.930 238.143
Fondo svalutazione ( 65.438) - ( 3.929) ( 69.367)
Saldo al 31.12.18 168.775 - 1 168.776
Movim
enti del periodo:
Incrementi/Aumenti di capitale 200 - - 200
Alienazioni e dismissioni ( 581) - - ( 581)
Storno Fondi svalutazioni 461 - - 461
Svalutazioni/Utilizzo fondo copertura perdite ( 655) - - ( 655)
Riduzione per distribuzione/rimborsi ( 14.000) - - ( 14.000)
Ripristini - - - -
Decremento per Incorporazione ( 102.361) - - ( 102.361)
Incrementi per Incorporazione 176.419 2.962 3
3
179.414
Incremento svalutazione per Incorporazione ( 65.348) ( 179) ( 33) ( 65.560)
Riclassifiche - Costo storico - - - -
Riclassifiche - Fondo ammortamento - - - -
Costo storico 293.890 2.962 3.963 314.814
Fondo svalutazione ( 130.980) ( 179) ( 3.962) ( 149.120)
Saldo al 31.12.19 162.910 2.783 1 165.694

Le partecipazioni ammontano complessivamente ad euro 165.694 migliaia al 31 dicembre 2019, con una variazione netta in decremento pari ad euro 3.082 migliaia in funzione della movimentazione sopra riportata nell'apposita tabella e di seguito descritta in dettaglio.

Prima di procedere alla descrizione delle singole movimentazioni, si segnala che, in data 01 settembre 2019, si è perfezionata la fusione per incorporazione delle due sub holding GF Distribuzione S.r.l. e GF Porterm S.r.l.; i principali effetti di tali incorporazioni sono stati:

  • Annullamento contabile delle partecipazioni relative alle due società incorporate pari ad euro 86.774 migliaia per GF Distribuzione S.r.l. ed euro 15.587 migliaia per GF Porterm S.r.l..
  • Assunzione controllo diretto ed iscrizione a bilancio delle partecipazioni in Fruttital S.r.l. (euro 31.841 migliaia), Simba S.p.A. (euro 9.667 migliaia), R.O.S.T. Fruit S.A. (euro 160 migliaia), Eurofrutas S.A. (euro 4.998 migliaia), AZ France S.A.S. (euro 15.274 migliaia), Bella Frutta S.A. (euro 3.664 migliaia), Fruttital Firenze S.rl. (euro 11.972 migliaia), Galandi & C. Spa (euro 4.879 migliaia), Hermanos Fernández López S.A. (euro 16.892 migliaia), Moncada Frutta S.r.l. (euro 250 migliaia), Vado Container Services S.r.l. (euro 51 migliaia), Fresco Ship's Agency & Forwarding S.r.l. (euro 738 migliaia).
  • Rettifiche del valore contabile delle partecipazioni per effetto delle operazioni di fusione; per allineamento ai valori espressi nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, trattandosi di una fusione madre-figlia avente natura di mera ristrutturazione e semplificazione della catena di controllo e con la quale si è attuato il cosiddetto "consolidamento legale" delle società; più nel dettaglio incrementi pari ad euro 10.796 migliaia per Fruttital Firenze S.r.l., ad euro 788 migliaia per Galandi & C. S.p.A., ad euro 6.192 migliaia per AZ France S.A.S., ad euro 11.341 migliaia per Hermanos Fernández López S.A., ad euro 129 migliaia per Simba S.p.A., ad euro 6 migliaia per R.O.S.T. Fruit S.A., ad euro 374 migliaia per Moncada Frutta S.r.l., ad euro 510 migliaia per Fresco Ship's Agency & Forwarding S.r.l. e ad euro 532

migliaia per Vado Container Services S.r.l.. I decrementi intervenuti, si riferiscono invece a Fruttital S.r.l. per euro 16.325 migliaia, Eurofrutas S.A. per euro 1.824 migliaia e Bella Frutta S.A. per euro 1.160 migliaia,

  • Completano gli effetti delle operazioni di fusione l'iscrizione a bilancio della collegata Fruport Tarragona SL per un valore complessivo di euro 2.159 migliaia.

In corso d'anno, è stata ceduta la partecipazione pari al 100% della controllata Vado Container Services S.r.l., ad un valore pari ad euro 150 migliaia, senza generare alcun effetto a conto economico.

Le svalutazioni d'esercizio ammontano ad euro 655 migliaia e si riferiscono ad Orsero Servizi S.r.l. (euro 200 migliaia) e Vado Container Services S.r.l. (euro 455 migliaia). Tale ultima appostazione risponde all'esigenza di portare il valore di carico della partecipazione, post rivalutazione in sede di incorporazione ed apporti di euro 22 migliaia in corso d'anno, al valore di euro 150 migliaia pari al prezzo di cessione.

Non si segnalano Rivalutazioni nell'esercizio 2019, diverse da quelle sopra indicate.

A fronte delle necessità patrimoniali, si è provveduto a patrimonializzare Orsero Servizi S.r.l. per euro 200 migliaia tramite una rinuncia crediti di pari importo, con contemporanea svalutazione dell'intero importo.

Impairment test su partecipazioni

L'argomento impairment con riferimento alle partecipazioni detenute da Orsero è già stato trattato al paragrafo impairment test nella presente relazione.

NOTA 4. Attività immobilizzate diverse

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Attività Immobilizzate diverse 23 25 ( 2)

La posta in esame comprende somme versate a fornitori a titolo di caparra.

NOTA 5. Crediti per imposte anticipate

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Crediti per imposte anticipate 2.009 1.988 21

Le imposte anticipate sono stanziate, ove è probabile il loro futuro recupero, sulle differenze temporanee, soggette a tassazione anticipata, tra il valore delle attività e delle passività ai fini civilistici e il valore delle stesse ai fini fiscali oltreché sulle perdite fiscali pregresse riportabili. Le imposte anticipate al 31 dicembre 2019, pari a euro 2.009 migliaia (euro 1.988 migliaia al 31 dicembre 2018), sono relative alle scritture di transizione ai principi IAS-IFRS, quali ad esempio lo stralcio degli investimenti in immobilizzazioni immateriali ex IAS 38 oppure alla determinazione della passività per benefici ai dipendenti secondo la metodologia attuariale, oltreché a costi non deducibili nell'esercizio, ma che lo saranno successivamente ed a futuri utilizzi di perdite pregresse nell'ambito del Consolidato Fiscale.

L'incremento per euro 21 migliaia dell'anno 2019 è principalmente riconducibile al valore negativo del "mark to market" di strumenti derivati per euro 26 migliaia, ad imposte relative alla rilevazione della movimentazione del Piano a Benefici Definiti ex IAS 19 per euro 46 migliaia, al rilascio legato ad imposte su costi pluriennali stralciati ex IAS 38 per euro 55 migliaia e ad altre variazioni minori per Euro 4 migliaia.

Per quanto concerne la composizione di tale voce si rimanda a quanto riportato nella Nota 22 "Imposte sul reddito".

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Crediti verso clienti 7 1
8
( 11)
Crediti verso società controllate 37.674 75.707 ( 38.033)
Crediti verso società collegate - - -
Crediti verso parti correlate 175 121 5
4
Fondo svalutazione crediti - - -
Crediti 37.856 75.846 ( 37.990)
Tutti i crediti sono esigibili entro l'esercizio successivo e derivano da normali rapporti intrattenuti con
le società del Gruppo. Non esistono crediti scadenti oltre i cinque esercizi.
Il saldo dei crediti al 31 dicembre 2019 verso società controllate si riferisce principalmente a crediti
di natura finanziaria, esigibili entro l'esercizio successivo per euro 32.768 migliaia, costituito da conti
correnti di tesoreria e dal finanziamento fruttifero concesso ad AZ France S.A.S. per euro 5.000
migliaia. Il saldo comprende inoltre, crediti per applicazione dell'istituto fiscale del Consolidato
Nazionale per euro 2.375 migliaia. Il residuo è integralmente imputabile a crediti per rapporti
commerciali; la diminuzione rispetto al 31 dicembre 2018 riflette essenzialmente l'incorporazione
delle società subholding.
I crediti nei confronti di parti correlate si riferiscono a:

Argentina S.r.l. euro 1 migliaia, aventi natura commerciale;

FIF Holding S.p.A. euro 8 migliaia, aventi natura commerciale e rappresentati da fatture
da emettere.

Immobiliare Ranzi Srl euro 6 migliaia, aventi natura commerciale.
Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Italia 32.784 75.798 ( 43.014)
Paesi CEE 5.072 4
8
5.024
Paesi Extra-CEE - - -
Crediti 37.856 75.846 ( 37.990)
31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Valori in migliaia €
Per imposta sul valore aggiunto
922 1.301 ( 379)
- - -
1.452 1.248 204
100 709 ( 609)
Al 31 dicembre 2019 la posta presenta un decremento pari ad euro 37.990 migliaia ed il notevole
decremento è integramente riconducibile alla già descritta operazione di incorporazione.
Di seguito la suddivisione dei crediti per area geografica:
NOTA 7. Crediti fiscali
Per acconti d'imposta versati in corso d'anno
Per imposte chieste a rimborso
Per acconti imposte e crediti altri
Crediti fiscali
2.474 3.258 ( 784)
  • Nuova Beni Immobiliari S.r.l. euro 108 migliaia, tutti aventi natura commerciale;
  • Comparto Business Aviation euro 51 migliaia, di cui euro 47 migliaia rappresentati da fatture emesse, tutti aventi natura commerciale;
  • Argentina S.r.l. euro 1 migliaia, aventi natura commerciale;
  • FIF Holding S.p.A. euro 8 migliaia, aventi natura commerciale e rappresentati da fatture da emettere.
  • Immobiliare Ranzi Srl euro 6 migliaia, aventi natura commerciale.
Crediti 37.856 75.846 ( 37.990)
Paesi Extra-CEE - - -
Paesi CEE 5.072 4
8
5.024
Italia 32.784 75.798 ( 43.014)
Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione

NOTA 7. Crediti fiscali

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Per imposta sul valore aggiunto 922 1.301 ( 379)
Per acconti d'imposta versati in corso d'anno - - -
Per imposte chieste a rimborso 1.452 1.248 204
Per acconti imposte e crediti altri 100 709 ( 609)
Crediti fiscali 2.474 3.258 ( 784)

segnala che il medesimo importo dovrà essere riconosciuto alle società all'epoca aderenti alla procedura di tassazione consolidata (debiti verso società controllate). Tale voce comprende, inoltre, euro 12 migliaia di credito chiesto a rimborso per IVA-Auto per le annualità 2006-2007-2008. Le poste già richieste a rimborso a vario titolo e descritte nel paragrafo di cui sopra, sono rimaste del tutto invariate rispetto alla situazione contabile dell'anno precedente, mentre le voci relative ad acconti versati o ritenute subite nell'anno in corso e in quelli precedenti, si riferiscono invece a crediti derivanti dall'applicazione del Consolidato Fiscale.

NOTA 8. Crediti ed altre attività correnti

NOTA 8. Crediti ed altre attività correnti
Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Acconti a fornitori - 1
6
( 16)
Altri crediti 120 4
9
7
2
Ratei e risconti attivi 199 362 ( 163)
Attività finanziarie correnti 1
6
1
6
-
Crediti ed altre attività correnti 335 443 ( 108)

Al 31 dicembre 2019 la posta registra nel complesso una variazione negativa di euro 108 migliaia e riguarda principalmente risconti attivi pari ad euro 195 migliaia, per lo più riferiti a costi di natura assicurativa e consulenziale di competenza futura; concorrono a completare la voce in esame ratei attivi per euro 4 migliaia riferiti a ricavi di competenza dell'anno per rimborsi assicurativi e contributi relativi a corsi formativi per dipendenti; la differenza è quasi integralmente riferibile al saldo di carte di credito prepagate in uso a dipendenti ed a crediti per posizioni di varia natura regolarmente incassati nell'anno successivo.

Il saldo non risulta determinato dalla presenza di un credito verso la parte correlata Argentina S.r.l. per euro 8.000 migliaia in quanto integralmente svalutato.

La posta "Ratei e risconti attivi" si riferisce ai normali appostamenti per la rilevazione e corretta allocazione di costi di competenza dell'esercizio successivo, tipicamente servizi, spese assicurative e fideiussorie, locazioni, interessi.

NOTA 9. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 26.728 29.565 ( 2.836)

Il saldo riflette i saldi attivi di conto corrente della Società e delle società italiane del Gruppo associate al sistema di cash-pooling. Il saldo al 31 dicembre 2019 rappresenta la disponibilità di cassa per euro 9 migliaia, un assegno circolare in attesa di regolare incasso per euro 150 migliaia ed il saldo dei c/c bancari ordinari per euro 26.569 migliaia.

La variazione della voce è analiticamente analizzabile nel rendiconto finanziario.

NOTA 10. Patrimonio netto

Il capitale sociale al 31 dicembre 2019, interamente versato, risultava composto da n. 17.682.500 azioni prive del valore nominale per un valore di euro 69.163.340,00; non sussistono azioni privilegiate. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2019 presenta un decremento che è la risultanza dell'appostazione del disavanzo da annullamento, rilevato in sede di incorporazione di GF Distribuzione S.r.l. per euro 16.157 migliaia e di GF Porterm S.r.l. per euro 2.064 migliaia; completano il saldo, il risultato positivo di periodo per euro 1.496 migliaia, oltre ad altre variazioni minori.

Al 31 dicembre 2019 il patrimonio netto di Orsero S.p.A. è pari ad euro 142.723 migliaia (nel 2018 euro161.742 migliaia).

Si segnala che la Capogruppo ha acquistato, nel periodo dal 4 al 11 ottobre 2019, complessive n. 3.250 azioni proprie al prezzo medio ponderato di euro 6,433 per azione, per un controvalore complessivo pari ad euro 20.908, nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie

approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 giugno 2018 a valere sull'autorizzazione assembleare del 20 aprile 2018.

In relazione, invece, al Piano di incentivazione a medio-lungo termine occorre evidenziare che l'obiettivo per l'esercizio 2019 non è stato raggiunto e pertanto non ha determinato l'assegnazione ai soggetti designati da tale Piano di nessun numero di azioni e non risulta iscritto, conseguentemente nessun costo in bilancio. Le azioni invece maturate al raggiungimento degli obiettivi 2017 e 2018, ampiamente documentate nelle precedenti relative relazioni, verranno consegnate a titolo gratuito entro e non oltre i 15 giorni di borsa aperta dall'approvazione da parte dell'Assemblea di Orsero del bilancio chiuso al 31 dicembre 2019

La riserva sovrapprezzo azioni è pari ad euro 80.556 migliaia al 31 dicembre 2019, mentre la riserva legale pari ad euro 321 migliaia.

Si segnala che la Riserva di Cash Flow Hedging iscritta per euro 362 migliaia espone la variazione relativa all'adeguamento al fair value negativo alla data del 31 dicembre 2019 al netto dell'effetto fiscale con indicazione dello stesso nel conto economico complessivo del derivato sui tassi di interesse per euro 83 migliaia con la metodologia del cash flow hedging.

La riserva da rimisurazione Piani a benefici definiti, costituita in conformità all'applicazione dello IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2018 di euro 104 migliaia.

L'Assemblea degli Azionisti di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018 ha deliberato di distribuire un dividendo lordo pari a 0,12 euro per azione, pari ad euro 2.032 migliaia che è stato posto in pagamento a partire dall'8 maggio 2019, previo stacco della cedola il 6 maggio 2019, data di legittimazione al pagamento (record date) il 7 maggio 2019.

Di seguito si riporta la tabella con la possibilità di utilizzazione delle diverse poste del patrimonio netto ed il riepilogo delle utilizzazioni degli ultimi tre esercizi:

Utilizzazioni effettuate nei
tre esercizi precedenti
Dati in migliaia € Importo Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Per
copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale sociale (*) 61.584
- Capitale sociale 69.163
- Riserva azioni proprie ( 7.426)
- Riserva costi acquisizione partecipazioni ( 153)
Riserve di capitale:
Riserva sovrapprezzo azioni 80.556 A,B 80.556
Riserva Avanzo da fusione *** 12.051 A,B,C 12.051 1.195
Riserva negativa da Fusione "under
common control"***
( 18.221)
Riserve di utili:
Riserva legale 321 B 321
Riserva straordinaria*** 2.038 A,B,C 2.038
Riserva cash flow hedge ( 362)
Riserva stock grant 4.470 B 4.470
Varie*** ( 1.211) B
Utile/(perdite) portate a nuovo
Utile/(perdite) dell'esercizio 1.496 A,B,C 1.496
Totale patrimonio netto 142.723 100.933 1.195 -
Quota non distribuibile (**) 85.647
Residua quota distribuibile 15.286
(*) al netto di azioni proprie per euro 7.426 migliaia e costi acquisto partecipazioni per euro 153 migliaia
(**) include la quota dell'utile dell'esercizio ex art. 2430 c.c.
(***) Incluse nella voce "Altre riserve" e comprende inoltre la Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti
Legenda:
A: per aumento di capitale
B: per copertura perdite
C: per distribuzione ai soci

Il prospetto dei movimenti del patrimonio netto allegato al bilancio illustra invece la movimentazione tra i due esercizi delle singole poste delle riserve, con particolare riguardo alle variazioni intervenute nel capitale sociale e nella riserva sovrapprezzo azioni e riserva azioni proprie.

NOTA 11. Debiti finanziari

Per facilitare la comprensione dell'esposizione finanziaria della Società, rendendo l'informativa più semplice e di qualità, sono stati forniti i dati non seguendo la distinzione non corrente/corrente, ma in base alla natura del debito al cui interno si specificano le componenti non correnti/correnti. L'esposizione finanziaria si presenta come segue:

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Debiti obbligazionari (oltre 12 mesi) 30.000 30.000 -
Debiti verso banche a medio-lungo termine (oltre i 12 mesi) 37.937 48.680 ( 10.743)
Debiti su saldo prezzo acquisizioni 243 - 243
Passività per strumenti derivati di copertura 476 367 109
Debiti vs altri finanziatori a M-L termine ex IFRS 16 1.872 - 1.872
Debiti finanziari non correnti 70.529 79.047 ( 8.518)
Debiti verso banche (parte corrente dei mutui) 10.742 10.697 45
Debiti verso banche a breve termine - 314 ( 314)
Debiti vs altri finanziatori a M-L termine 272 - 272
Debiti vs altri finanziatori a M-L termine ex IFRS 16 154 - 154

La variazione nell'esercizio 2019 di complessivi euro 8.362 migliaia (fra non corrente e corrente) riflette le principali componenti per lo più legate ai finanziamenti a medio termine come qui sotto dettagliate:

  • il pagamento, da parte della Capogruppo, della rata 30 giugno e 31 dicembre del finanziamento in pool per un importo di euro 10.909 migliaia, unitamente alla contabilizzazione di euro 212 migliaia quale interesse figurativo derivante dalla contabilizzazione della posta con il metodo del costo ammortizzato. Si ricorda come su tale finanziamento sia in essere una copertura contro il rischio di variazione del tasso di interesse per una quota del 78,5 % alla data del 31 dicembre, il cui valore di mark to market è pari ad euro 476 migliaia. Si segnala che tale finanziamento è assoggettato al rispetto di covenants finanziari, calcolati come rapporto tra la posizione finanziaria netta ed Adjusted Ebitda e posizione finanziaria netta e patrimonio netto che alla data del bilancio che risultano pienamente rispettati;
  • la rilevazione di euro 1.110 migliaia di interessi sul prestito obbligazionario di euro 30.000 migliaia. Si evidenzia, inoltre che il prestito obbligazionario necessita del rispetto di covenants finanziari quali rapporto tra la posizione finanziaria netta ed Adjusted Ebitda e posizione finanziaria netta e patrimonio netto che alla data del bilancio che risultano pienamente rispettati; la quota di tali interessi, maturata, ma non ancora pagata perché non scaduta, è iscritta tra i debiti vs altri finanziatori ed ammonta ad euro 272 migliaia;
  • con l'incorporazione di GF Distribuzione S.r.l. si è rilevato il debito di euro 243 migliaia relativo alla quota prezzo ancora da pagare relativamente all'acquisizione della partecipazione in Galandi;
  • all'interno della voce altri debiti finanziari risulta la componente IFRS 16 pari ad euro 2.026 migliaia integralmente derivante dalla determinazione iniziale delle passività come da situazione al 1° gennaio 2019, già al netto dei rientri dell'esercizio 2019 per euro 171 migliaia.
  • sempre compresa nella voce debiti finanziari rientrano poi le variazioni di euro 109 migliaia nei mark-to-market del derivato di copertura su tassi (mark-to-market negativo pari ad euro 476 migliaia);
  • ed infine nella minor esposizione sulle linee di breve termine originata dall'estinzione dei finanziamenti a breve ancora esistenti al 31 dicembre 2018.

Lo scadenziamento del debito a medio termine nei confronti delle banche e degli altri finanziatori al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2019 è dettagliato nella tabella seguente, organizzata su due colonne (scadenti nel 2020 e scadenti oltre il 31 dicembre 2020, quest'ultima a sua volta ripartita tra scadenti entro il 31 dicembre 2024 piuttosto che oltre tale data) in modo da fornire un più agevole riscontro con la tabella precedente.

La tabella sottostante evidenzia la spaccatura dei debiti verso banche per finanziamenti e dei debiti verso altri finanziatori per debiti finanziari a medio-lungo termine in quota corrente e non corrente; quest'ultima è suddivisa, inoltre, in scadente entro/oltre i cinque anni.

Valori in migliaia € Totale 2.019 >
31.12.2019
2020-2023 >
31.12.2023
Debiti obbligazionari (Non
corrente/corrente)
30.000 - 30.000 così ripartite: 5.000 25.000
Debiti vs banche a M-L termine (Non
corrente/corrente)
59.378 10.698 48.680 43.226 5.454
Debiti vs altri finanziatori a M-L termine (Non
corrente/corrente) ex IFRS 16
- - - - -
Passività per strumenti derivati di copertura
(Non corrente/corrente)
367 - 367 367 -
Debiti verso banche a breve termine 314 314 - - -
Debiti finanziari al 31.12.2018 90.059 11.012 79.047 48.593 30.454
Valori in migliaia € Totale 2020 >
31.12.2020
2021-2024 >
31.12.2024
Debiti obbligazionari (Non 30.000
corrente/corrente) - 30.000 10.000 20.000
Debiti vs banche a M-L termine (Non
corrente/corrente)
48.679 10.742 37.937 37.937 -
Debiti vs altri finanziatori a M-L termine (Non
corrente/corrente) ex IFRS 16
2.026 154 1.872 così ripartite: 552 1.320
Passività per strumenti derivati di copertura
(Non corrente/corrente)
476 - 476 476 -
Debiti vs altri finanziatori a M-L termine 272 272 - - -
Debiti su saldo prezzo acquisizioni 243 - 243 243 -
Debiti verso banche a breve termine - - - - -

Alla data del 31 dicembre 2019 è in essere una copertura su tassi di interesse il cui mark to market alla data del bilancio risulta negativo e pari ad euro 476 migliaia. Il fair value negativo di euro 476 migliaia è stato iscritto nei debiti finanziari di natura non corrente ed avente come contropartita la riserva di patrimonio netto ("other comprehensive income") appositamente designata.

Si segnala che il contratto di finanziamento in Pool da euro 60 milioni ed il prestito obbligazionario prevedono il rispetto di covenant finanziari e patrimoniali, riepilogati nella tabella sotto riportata. Come segnalato, i covenants hanno riguardo alla Posizione Finanziaria Netta ante applicazione del principio IFRS 16. Si segnala che tali parametri finanziari risultano ampiamenti rispettati alla data di bilancio.

Si segnala, altresì, che entrambi i finanziamenti sono soggetti a clausola "Change of control".

Valori in migliaia € Durata Data di riferimento Parametro Limite Rispettato
Prestito obbligazionario 30 M€ 2018-2028 Base annuale/ Posizione finanziaria netta/ <1,25 S
i
Semestrale Patrimonio netto
Prestito obbligazionario 30 M€ 2018-2028 Base annuale/ Posizione finanziaria netta/ <3,25 S
i
Semestrale Adjusted Ebitda
Prestito obbligazionario 30 M€ 2018-2028 Base annuale/ Adjusted Ebitda/ Oneri >5 S
i
Semestrale finanziari netti
Finanziamento in pool 60 M€ 2018-2024 Base annuale Posizione finanziaria netta/ <1,5 S
i
Patrimonio netto
Finanziamento in pool 60 M€ 2018-2024 Base annuale Posizione finanziaria netta/ <3,25 S
i
Adjusted Ebitda

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006 ed in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del Regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta qui di seguito l'indebitamento finanziario netto di Orsero al 31 dicembre 2019.

Valori in migliaia € 31/12/2019 31/12/2018
A Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 26.728 29.565
B Altre disponibilità liquide - -
C Attività finanziarie correnti 1
6
1
6
D Liquidità (A+B+C) 26.744 29.580
E Crediti finanziari correnti - -
F Debiti bancari correnti - ( 314)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 10.742) ( 10.697)
H Altri debiti finanziari correnti * ( 425) -
I Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) ( 11.167) ( 11.011)
J Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) 15.577 18.569
K Debiti bancari non correnti ( 37.937) ( 48.680)
L Obbligazioni emesse ( 30.000) ( 30.000)
M Altri debiti non correnti* ( 2.591) ( 367)
N Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) ( 70.529) ( 79.048)
O Indebitamento finanziario netto (J+N) come da Raccomandazione ESMA ( 54.952) ( 60.479)

* Altri debiti finanziari correnti ed altri debiti non correnti includono debito per saldo prezzo su acquisizioni effettuate, il mark to market dei deriv ati di copertura, ev entuali finanziamenti soci e debiti una tantum, oltre a debiti ex IFRS 16 per euro 1.872 migliaia (Non correnti) ed euro 154 migliaia (Correnti).

Si segnala che il prospetto ESMA sopra riportato non tiene in considerazione il saldo netto creditorio pari ad euro 27.132 migliaia relativo al cash-pooling con le società italiane del Gruppo.

In termini di variazione delle passività derivanti dall'attività di finanziamento, si forniscono le informazioni che consentono agli utilizzatori dei bilanci di valutare le variazioni intervenute in conformità allo IAS 7.

Flussi finanziari derivanti da
attività di finanziamento -
Mezzi terzi
31/12/2018 Effetto
apertura
IFRS 16
Nuove
erogaz.ni
Rimborsi Cash Flow Derivati Riclassifiche Var.ne perimetro 31/12/2019
Attiv
ità finanziarie correnti
- - - - - - ( 16) - ( 16)
Totale attività - - - - - - ( 16) - ( 16)
Prestiti obbligazionari 30.000 - - - - - - - 30.000
Debiti banche MT 59.378 - - ( 10.699) - - - - 48.679
Effetto IFRS 16 - 2.187 - ( 161) - - - - 2.026
Passiv
ità per deriv
ati di
copertura
367 - - - - 109 - - 476
Debiti finanziari altri - - - - 272 - - - 272
Debiti su saldo prezzo
acquisizioni
- - - - - - - 243 243
Debiti v
erso banche a brev
e 314 - - - ( 314) - - - -
Totale passività 90.059 2.187 - ( 10.860) ( 42) 109 ( 16) 243 81.680

NOTA 12. Fondi per rischi ed oneri

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Fondi per rischi ed oneri 520 - 520

Al 31 dicembre 2019 si segnala l'iscrizione di euro 520 migliaia, a seguito di accurate verifiche da parte degli Amministratori, in funzione della stima del presunto esborso per escussione della garanzia prestata a suo tempo a favore di K-Air. L'accantonamento iscritto nei fondi, che rappresenta la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, non è stato assoggettato a valutazione attuariale in quanto l'effetto è stato ritenuto trascurabile nel bilancio separato. Quanto iscritto in bilancio espone quanto allo stato la Società ha iscritto a fondi rischi nel rispetto del principio IAS 37 che dispone che gli amministratori debbano effettuare accantonamenti a bilancio nel solo caso in cui il rischio sia ritenuto probabile e quantificabile, con la finalità quindi di esprimere la situazione più veritiera e corretta.

NOTA 13. Passività per benefici ai dipendenti

Valori in migliaia € Passività per benefici ai dipendenti
Saldo al 31.12.18 1.507
Movim
enti del periodo:
Accantonamenti 151
Indennità anticipate/liquidate nel periodo ( 11)
Interest cost ( 3)
Utili/perdite attuariale 104
Riclassifiche ed altre variazioni ( 4)
Saldo al 31.12.19 1.745

La passività per benefici ai dipendenti, in conformità alla normativa nazionale, include sostanzialmente l'indennità di fine rapporto di lavoro maturata dal personale in servizio al 31 dicembre, al netto delle anticipazioni concesse ai dipendenti. In applicazione dello IAS 19, la passività per benefici ai dipendenti viene rielaborato con metodologia di valutazione attuariale, attraverso il supporto di uno specialista esterno, ed adeguato in relazione al verificarsi di eventi che ne richiedano l'aggiornamento.

Di seguito sono illustrate le principali ipotesi finanziarie e demografiche utilizzate nel determinare il valore attuale della passività relativa alla passività per benefici ai dipendenti.

Tasso di sconto Curva Euro Composite AA al 31.12.2019
Tasso di inflazione 1,50%
Tasso di incremento delle retribuzioni 1,00%
Tasso di mortalità ISTAT 2018
Accesso alla pensione Requisiti minimi previsti dalle Riforme Monti-Fornero
Percentuale media di uscita del personale 7,00%

In allegato la movimentazione per l'esercizio 2019, determinato con una valutazione attuariale. L'adeguamento patrimoniale per utili/perdite attuariali accoglie un utile attuariale di euro 279 migliaia al lordo dell'effetto fiscale di euro 67 migliaia, ottenendo pertanto un effetto netto di euro 212 migliaia. Si segnala che l'effetto per l'esercizio 2019 è pari ad una perdita attuariale di euro 104 migliaia.

Gli utili e le perdite attuariali sono iscritti a patrimonio netto tramite il prospetto di conto economico complessivo.

NOTA 14. Debiti

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Debiti verso fornitori 2.104 1.623 481
Debiti verso società controllate 7.682 22.529 ( 14.847)
Debiti verso società collegate - - -
Debiti verso parti correlate 99 1.151 ( 1.052)
Debiti 9.884 25.303 ( 15.418)

Al 31 dicembre 2019 la posta presenta un saldo pari ad euro 9.884 migliaia (euro 25.303 migliaia al 31 dicembre 2018); la variazione in diminuzione è di euro 15.418 migliaia.

Si segnala, inoltre che:

  • i debiti verso fornitori si riferiscono integralmente a rapporti commerciali legati alla normale attività della società ed all'attività straordinaria, recentemente conclusa, propedeutica alla quotazione al segmento di mercato MTA;
  • i debiti verso imprese controllate sono debiti di natura essenzialmente finanziaria; compongono il saldo conti correnti di tesoreria per euro 5.636 migliaia, dei debiti per istanza di rimborso IRAP per euro 738 migliaia, e dei rapporti di consolidato fiscale pari ad euro 1.062 migliaia e dei rapporti commerciali per euro 246 migliaia. La diminuzione rispetto al 31 dicembre 2018 riflette l'avvenuta incorporazione delle subholding e il rimborso dell'apporto soci effettuato dalla società Cosiarma.

Non sono iscritti in bilancio debiti commerciali di durata residua superiore ai 5 anni.

Al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2019 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, né la Società ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti.

I debiti nei confronti di parti correlate si riferiscono a:

  • Comparto Business Aviation euro 56 migliaia, di cui euro 34 migliaia risultanti dall'operazione di cessione del comparto stesso attuata in quanto di natura propedeutica al perfezionamento dell'Operazione Rilevante avvenuta nel corso dell'esercizio 2017, in parte (euro 1.117 migliaia) estinto in corso d'anno e per il residuo risultante da rapporti commerciali.
  • Nuova Beni Immobiliari Srl euro 43 migliaia di debiti aventi natura commerciale.
Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Italia 9.880 25.278 ( 15.398)
Paesi CEE 4 10 ( 6)
Paesi Extra-CEE - 15 ( 15)
Debiti 9.884 25.303 ( 15.419)

NOTA 15. Debiti fiscali e contributivi

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Per ritenute d'acconto da versare 161 144 17
Verso Enti Pubblici Previdenziali 173 171 2
Debiti fiscali e contributivi 334 315 19

Al 31 dicembre 2019 la posta in esame presenta una variazione pari ad euro 19 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente. L'importo delle ritenute d'acconto di euro 161 migliaia è costituito per euro 152 migliaia da ritenute effettuate a dipendenti, per euro 9 migliaia da ritenute sull'operato di professionisti; tutti gli importi sono regolarmente versati. La voce comprende inoltre, euro 173 migliaia relativi a debiti verso Enti Pubblici Previdenziali per quote contributive a carico della Società e dei dipendenti da versarsi nel mese di gennaio e relativi alla mensilità di dicembre. Si segnala che ad oggi non esistono scaduti relativamente alla voce in esame.

NOTA 16. Debiti altri correnti

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Debiti vs il personale 685 1.061 ( 376)
Altri debiti 453 740 ( 288)
Ratei e risconti passivi 6 10 ( 4)
Debiti altri correnti 1.144 1.812 ( 668)

Al 31 dicembre 2019 la voce "Debiti altri correnti" presenta un saldo pari ad euro 1.144 migliaia, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente.

I debiti verso il personale sono relativi a partite correnti del mese di dicembre per euro 113 migliaia, nonché alle ferie maturate e non godute per euro 470 migliaia ed ai ratei per 14° mensilità per euro 102 migliaia.

Dal punto di vista del conto economico il risultato della Capogruppo assume una rilevanza limitata essendo dal lato dei ricavi essenzialmente legato ai servizi prestati in ambito Gruppo, nonché all'incasso dei dividendi, mentre dal lato dei costi rilevano spese per il personale e le spese promozionali del marchio in funzione delle quali si determina un valore di Adjusted Ebitda negativo, ragion per cui risulta molto più significativa la narrativa fatta a commento del conto economico consolidato.

L' Adjusted Ebitda ha registrato una variazione negativa di euro 666 migliaia per effetto di maggiori spese pubblicitarie per euro 916 migliaia riconducibile a nuove iniziative di seguito descritte, in parte mitigate dai proventi derivanti dalle stesse per euro 227 migliaia, dalla contrazione delle consulenze a controllate erogate dalla Capogruppo per euro 216 migliaia e dall'effetto ripresa canoni di affitto ai sensi del principio IFRS 16 per euro 195 migliaia.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Servizi di consulenza 960 1.176 ( 216)
Royalties 1.550 1.550 -
Recupero costi 516 588 ( 73)
Totale Ricavi 3.026 3.314 ( 288)

NOTA 17. Ricavi

Al 31 dicembre 2019 il monte ricavi risulta pari a euro 3.026 migliaia, composto da euro 960 migliaia di ricavi per servizi di consulenza, euro 1.550 migliaia per Royalties ricevute ed euro 516 migliaia per recupero costi.

I servizi di consulenza si riferiscono integralmente a consulenze prestate dal personale della società in ambito amministrativo, fiscale, societario e legale.

I ricavi per le royalties sono relativi al monte fatturato alle controllate Simba S.p.A. e Fruttital S.r.l. per il brand "F.lli Orsero". La voce recupero costi è strettamente correlata ai costi stessi che la società regolarmente sostiene in nome di terzi soggetti, per attuare economie di scala e di controllo.

Valori in migliaia € Totale Società Terze Società controllate Società
Correlate
Servizi di consulenza 960 - 876 8
4
Royalties 1.550 - 1.550 -
Recupero costi 516 - 513 3
Totale Ricavi 3.026 - 2.939 87

I servizi di consulenza a parti correlate sono composti da:

  • Comparto Business Aviation: euro 5 migliaia;
  • Nuova Beni Immobiliari S.r.l.: euro 76 migliaia.
  • FIF Holding Spa: euro 6 migliaia.

NOTA 18. Spese generali ed amministrative

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Costi di manodopera interna (commerciali, 3.572 4.669 ( 1.097)
amministrativi)
Costi di manodopera esterna 188 189 ( 1)
Costi per formazione personale 1
5
2
3
( 8)
Compensi organi sociali (amministratori, sindaci e 653 2.029 ( 1.376)
revisori)
Costi per prestazioni di consulenza professionale, 467 523 ( 56)
legale, fiscale, notarile (incluso spese)
Costi per prestazioni altre (incluso spese) - paghe, 790 731 5
9
consulenze commerciali, tecniche, ecc
Spese commerciali, pubblicitarie, promozionali e di 1.665 750 916
rappresentanza
Spese assicurative 144 126 1
9
Costi per servizi ed assistenza hw, sw, rete telefonia 162 142 2
0
Costi per servizi manutentivi e per servizi diversi 4
4
4
1
3
(pulizie, spese postali e corrieri, ecc)
Costo parco auto aziendale (manutenzioni, 256 249 7
carburante, ecc)
Costi per affitti e noleggi vari 6
6
264 ( 198)
Spese per trasferte 152 221 ( 69)
Utenze telefono, rete, energia elettrica, acqua, ecc 101 8
4
1
6
Imposte e tasse indirette 2
1
1
4
8
Iva indetraibile 3
0
- 3
0
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 5
1
2
7
2
4
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 382 192 189
Costi di acquisto cancelleria e materiale di
consumo (incluso riscaldamento) 3
2
4
0
( 7)
Quote associative e costi minori altri 282 212 7
0
Spese per commissioni, fidejussioni 1
7
2
1
( 4)
Spese generali e amministrative 9.092 10.548 ( 1.457)

Il saldo delle spese generali ed amministrative al 31 dicembre 2019 è composto principalmente da costi per personale dipendente euro 3.572 migliaia, in quanto la holding fornisce alle società controllate una serie di servizi di consulenza in larga misura erogati mediante professionalità dirette; il saldo dell'anno è nettamente inferiore rispetto a quello dell'anno precedente in quanto non sono stati riconosciuti premi da Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management. Anche il notevole decremento della voce compensi organi sociali è riportabile al mancato raggiungimento degli obbiettivi previsti dal Piano di incentivazione a medio-lungo termine per il management dell'anno. Un'altra voce rilevante è quella relativa alla pubblicità che ammonta ad euro 1.665 migliaia: la società, infatti, si occupa direttamente di tutte le attività di promozione del marchio, quindi di marketing operativo e non; in corso d'anno, si sono perfezionate e concluse, due importanti attività promozionali nuove rispetto al passato, che hanno visto la gestione di un "temporary store" presso la stazione Centrale di Milano per alcuni mesi e la presenza di un punto vendita itinerante, in occasione di tutte le tappe dell'importante Tour dell'artista italiano Jovanotti. Anche la voce consulenze riporta un saldo piuttosto rilevante, complessivamente pari ad euro 1.257 migliaia, in quanto la Capogruppo centralizza il ricorso a consulenti esterni per ottenere maggior controllo sulle criticità delle controllate e beneficiare di economie di scala.

Valori in migliaia € Totale Società Terze Società controllate Società
Correlate
Totale Spese generali ed amministrative 9.092 8.439 649 3

Le spese generali ed amministrative relative a parti correlate relative all'anno 2019 sono totalmente ridimensionate nei conti del bilancio in quanto gli affitti corrisposti alla società correlata Nuova Beni Immobiliari per complessivi euro138 migliaia sono ripresi ai sensi del principio IFRS 16.

NOTA 19. Altri ricavi ed oneri

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Altri ricavi operativi 908 366 542
Altri oneri operativi ( 2.089) ( 405) ( 1.684)
Totale Altri ricavi e oneri ( 1.181) ( 39) ( 1.141)

Si fornisce di seguito il dettaglio delle voci "Altri ricavi operativi" ed "Altri costi operativi" per gli esercizi 2018 e 2019 con separata indicazione delle poste aventi natura ordinaria e "non ricorrente".

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Recuperi spese, rimborsi assicurativi 1
1
2
7
( 16)
Plusvalenze e sopravvenienze di tipo ordinario 8
7
339 ( 252)
Altro 227 - 227
Altri ricavi operativi ordinari 325 366 ( 41)
Altro 584 - 584
Altri ricavi operativi non ricorrenti 584 - 584

Al 31 dicembre 2019 la voce è principalmente composta: da rimborsi assicurativi pari ad euro 11 migliaia e da sopravvenienze attive per errata stima sulle competenze del bilancio precedente per euro 81 migliaia; completano il saldo plusvalenze su cessioni di automezzi per euro 5 migliaia e i proventi sulle già citate attività promozionali specifiche attuate nell'esercizio, pari ad euro 227 migliaia. Tra i ricavi altri non ricorrenti è iscritto il provento per lo stralcio parziale del debito in essere nei confronti K-Air Srl, già commentato in precedenza, pari ad euro 517 migliaia.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Penalità-sanzioni, danni a terzi ( 5) ( 1) ( 4)
Minusvalenze e sopravvenienze di tipo ordinario ( 142) ( 282) 140
Altri costi operativi ordinari ( 147) ( 283) 136
Costi propedeutici passagio MTA ( 1.259) - ( 1.259)
Altro ( 683) ( 122) ( 561)
Altri costi operativi non ricorrenti ( 1.942) ( 122) ( 1.820)

Al 31 dicembre 2019 la parte ordinaria degli altri costi operativi è principalmente composta da sanzioni fiscali ed amministrative per euro 5 migliaia, da sopravvenienze passive per errate stime per euro 72 migliaia, da spese indeducibili per natura pari ad euro 48 migliaia e da erogazioni liberali ad associazioni benefiche per euro 20 migliaia. Alla stessa data, la parte non ricorrente della stessa voce risulta principalmente composta da euro 1.259 migliaia relativi ai sostenuti per attuare la procedura necessaria alla quotazione della società al mercato MTA e dall'iscrizione di euro 520 migliaia a titolo di fondo rischi, a seguito di accurate verifiche da parte degli Amministratori, in funzione della stima del presunto esborso per escussione della garanzia prestata a suo tempo a favore di K-Air, già precedentemente descritto.

NOTA 20. Proventi finanziari, oneri finanziari e differenze cambio
Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Proventi finanziari 173 8
6
8
7
Oneri finanziari ( 2.349) ( 1.363) ( 986)
Differenze cambio - 8
1
( 81)
Proventi finanziari, oneri finanziari e differenze cambio ( 2.176) ( 1.196) ( 980)

NOTA 20. Proventi finanziari, oneri finanziari e differenze cambio

Valori in migliaia €
Totale
Società Terze Società Società
Controllate Correlate
Proventi finanziari 173 4
7
126 -
Oneri finanziari ( 2.349) ( 2.308) ( 41) -
Differenze cambio - - - -
Proventi finanziari, oneri finanziari, differenze cambio ( 2.176) ( 2.261) 85 -
Per ciascuna voce compresa nella posta in esame si fornisce di seguito il dettaglio:
Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Interessi attivi verso terzi 4
4
8
2
( 38)
Interessi attivi controllate 126 - 126
Interest cost TFR 3 4 ( 1)
Proventi finanziari 173 86 87

Al 31 dicembre 2019 i proventi finanziari sono composti da interessi da depositi su conti correnti bancari per euro 43 migliaia, da interessi attivi sui rapporti di cash pooling per euro 101 migliaia, da interessi su finanziamenti a controllate per euro 25 migliaia e da proventi di diversa natura per euro 1 migliaia.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Interessi passivi vs istituti di credito ( 904) ( 1.056) 152
Interessi passivi ex IFRS 16 ( 34) - ( 34)
Interessi su prestiti obbligazionari ( 1.110) ( 271) ( 839)
Interessi passivi controllate ( 41) - ( 41)
Oneri finanziari su derivati ( 259) ( 36) ( 223)
Oneri finanziari ( 2.349) ( 1.363) ( 986)

Al 31 dicembre 2019 gli oneri finanziari sono principalmente riferiti al costo del debito per euro 2.263 migliaia, ad interessi passivi sui rapporti di cash pooling per euro 41 migliaia e da commissioni fideiussorie di natura bancaria per euro 10 migliaia.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Differenze cambio realizzate ( 0) 81 ( 81)
Differenze cambio da realizzare - - -
Differenze cambio ( 0) 81 ( 81)

NOTA 21. Risultato patrimoniale/finanziario

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Dividendi 10.060 8.000 2.060
Svalutazioni di titoli e partecipazioni Gruppo ( 655) - ( 655)
Risultato di negoziazione titoli e partecipazioni 6 1.717 ( 1.711)
Risultato patrimoniale/finanziario 9.410 9.717 ( 307)

Al 31 dicembre 2019 la voce risulta composta da dividendi distribuiti da Fruttital S.r.l. per euro 3.000 migliaia, da Fruttital Firenze S.r.l. per euro 1.500 migliaia, da Galandi & C. Spa per euro 1.000 migliaia, da Fresco Ship's Agency & Forwarding S.r.l. per euro 500 migliaia, da Hermanos Fernández López S.A. per euro 3.000 migliaia, da Vado Container Services S.r.l. per euro 570 migliaia e dalla collegata Fruport Tarragona SA per euro 490 migliaia.

Le svalutazioni sono invece relativa per euro 455 migliaia alla controllata Vado Container Services S.r.l., per allinearne il valore contabile al prezzo di cessione e ad Orsero Servizi S.r.l. per euro 200 migliaia ad annullamento dell'apporto effettuato a copertura perdite, eventi già ampiamente commentati ed argomentati nel paragrafo dedicato alle partecipazioni.

NOTA 22. Imposte sul reddito

Ricordiamo come la maggior parte delle società controllate italiane aderisca al sistema del "consolidato fiscale" posto in capo alla Orsero S.p.A., come da opzione esercitata da ciascuna società e confermata dall'Agenzia delle Entrate a seguito di presentazione di apposito interpello ai sensi dell'art.124, comma 5, del T.U.I.R. e dell'art. 13, comma 1 e 2, del D.M. 09 giugno 2004. La movimentazione delle imposte è riepilogata nella tabella qui di seguito.

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Imposte 4 - 4
Imposte da consolidato fiscale 1.455 1.434 2
1
Imposte anticipate e differite 5
0
1.358 ( 1.308)
Imposte sul reddito 1.509 2.792 ( 1.283)

Le imposte 2019 ammontano ad euro 1.509 migliaia per effetto del provento da consolidato fiscale, riconosciuto dalle società consolidate nonché dall'iscrizione di imposte anticipate (si rimanda alla tabella per le informazioni di dettaglio).

La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:
Valori in migliaia € Imponibile Imposte
EBT 1
3
Tax rate teorico 24%
Correnti teoriche 3
Differenze temporanee 2.325
Differenze permanenti ( 8.398)
Reddito ( 6.061)
Correnti effettive (provento da consolidato) ( 1.455)
Tax rate effettivo N/A

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l'aliquota fiscale vigente IRES, pari al 24%, al risultato ante imposte. Al 31 dicembre 2019 non sono in essere contenziosi fiscali di rilievo. Ai fini IRAP il valore della produzione netta è negativo.

La tabella qui di seguito evidenzia la movimentazione per natura delle diverse componenti che hanno riguardato le imposte anticipate. Gli importi delle imposte correnti o differite imputate direttamente nel conto economico complessivo riguardano gli effetti di ri-misurazione della passività per benefici ai dipendenti.

Valori in migliaia € Stato Patrimoniale Conto Economico Conto Economico
complessivo
2.019 2.018 2.019 2.018 2.019 2.018
Perdite fiscali 1.000 1.000 - 1.000 - -
Effetto IAS 19 8
3
3
7
4
6
- - ( 4)
Accantonamenti - - - - - -
Ammortamenti 3
3
8
0
- - - -
Marchio 3
5
4
2
- - - -
Costi deducibili in futuro 730 730 - 350 - -
Strumenti derivati 114 8
8
- - 2
6
8
8
Varie Minori 1
3
9 4 9 - -
Crediti per imposte anticipate 2.009 1.988 50 1.358 26 84

Le imposte anticipate, vengono rilevate nella misura in cui, sulla base dei piani aziendali si ritiene probabile l'esistenza di un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere utilizzate tali attività. Non si evidenziano altre significative modifiche della normativa in materia fiscale tra il 2019 ed il 2018.

NOTA 23. Informativa sugli strumenti finanziari

Ai sensi dell'IFRS 7, si riporta di seguito la suddivisione degli strumenti finanziari tra le categorie previste dall'IFRS 9:

Valori in migliaia € Valore
Bilancio
31.12.19
Attività a
costo
ammortizzato
Attività a
fair value a
conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
Passività a
fair value a
conto
economico
complessivo
Attività finanziarie
Partecipazioni in altre imprese 1 1 - - -
Attività immobilizzate diverse 2
3
2
3
- - -
Crediti commerciali 37.856 37.856 - - -
Crediti fiscali 2.474 2.474 - - -
Crediti diversi ed altre attività correnti 335 319 1
6
- -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 26.728 26.728 - - -
Attività finanziarie 67.417 67.401 16 - -
Passività finanziarie
Debiti finanziari di cui:
Debiti obbligazionari ( 30.000) - - ( 30.000) -
Debiti vs banche a M-L termine (Oltre 12M) ( 37.937) - - ( 37.937) -
Debiti non correnti vs altri finanziatori (Oltre 12M)
ex IFRS 16
( 1.872) - - ( 1.872) -
Passività strumenti derivati di copertura (Non
corrente)
( 476) - - - ( 476)
Debiti per saldo prezzo su acquisizioni (Non
corrente)
( 243) - - ( 243) -
Debiti vs banche a M-L termine (parte corrente) ( 10.742) - - ( 10.742) -
Debiti non correnti vs altri finanziatori (parte
corrente) ex IFRS 16
( 154) - - ( 154) -
Debiti verso altri finanziatori a breve termine ( 272) - - ( 272) -
Debiti commerciali ( 9.884) - - ( 9.884) -
Debiti fiscali e contributivi ( 334) - - ( 334) -
Debiti altri correnti ( 1.144) - - ( 1.144) -
Passività finanziarie ( 93.058) - - ( 92.582) ( 476)

Valori in migliaia € Valore
Bilancio
31.12.18
Attività a
costo
ammortizzato
Attività a
fair value a
conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
Passività a
fair value a
conto
economico
complessivo
Attività finanziarie
Partecipazioni in altre imprese 1 1 - - -
Attività immobilizzate diverse 2
5
2
5
- - -
Crediti commerciali 75.846 75.846 - - -
Crediti fiscali 3.258 3.258 - - -
Crediti diversi ed altre attività correnti 443 427 1
6
- -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 29.565 29.565 - - -
Attività finanziarie 109.137 109.122 16 - -
Passività finanziarie
Debiti finanziari di cui:
Debiti obbligazionari ( 30.000) - - ( 30.000) -
Debiti vs banche a M-L termine (Oltre 12M) ( 48.680) - - ( 48.680) -
Debiti non correnti vs altri finanziatori (Oltre 12M)
ex IFRS 16
- - - - -
Passività strumenti derivati di copertura (Non
corrente)
( 367) - - - ( 367)
Debiti vs banche a M-L termine (parte corrente) ( 10.697) - - ( 10.697) -
Debiti bancari a breve termine ( 314) - - ( 314) -
Debiti non correnti vs altri finanziatori (parte
corrente) ex IFRS 16
- - - - -
Debiti commerciali ( 25.303) - - ( 25.303) -
Debiti fiscali e contributivi ( 315) - - ( 315) -
Debiti altri correnti ( 1.812) - - ( 1.812) -
Passività finanziarie ( 117.488) - - ( 117.121) ( 367)

Si segnala che tra le attività finanziarie solo quelle "Altre attività correnti" comprendono titoli, ovvero strumenti finanziari che vengono valutati al fair value con impatto a conto economico. I crediti commerciali e gli altri crediti vengono valutati al valore nominale che considerata la rapidità di incasso, coincide con il valore determinato dall'applicazione del costo ammortizzato, in conformità con l'IFRS 9. Tra le passività finanziarie i derivati di negoziazione rientrano nella categoria "Passività valutate al fair value", mentre i derivati di copertura vengono registrati al fair value, la relativa variazione viene contabilizzata in una riserva di patrimonio netto, che costituisce il conto economico complessivo. Si segnala, a riguardo, che la Società, al 31 dicembre 2019 ha in essere contratti derivati relativi alla copertura dei tassi di interesse come già segnalato alla Nota 11.

Alla data del 31 dicembre 2019 risulta in essere uno strumento di copertura dei tassi di interesse, legato al finanziamento da euro 60 milioni cui si aggiunge quello attivato inizialmente dalla subholding GF Distribuzione S.r.l. sul finanziamento di euro 20 milioni trasferito alla Società a seguito dell'operazione di rifinanziamento, il cui fair value negativo è pari ad euro 476 migliaia, rilevato alla voce debiti finanziari di natura non corrente con contropartita la riserva di patrimonio netto appositamente designata.

NOTA 24. Informativa sugli strumenti finanziari

In base a quanto richiesto dal principio IFRS 13-Misurazioni del fair value si fornisce la seguente informativa.

Fair value degli strumenti finanziari:

  • per le attività e passività finanziarie che sono liquide o hanno una scadenza molto prossima, si considera che il valore contabile approssimi il valore equo; questa ipotesi si applica anche per i depositi a termine, i titoli a pronto smobilizzo e gli strumenti finanziari a tasso variabile;
  • per la valutazione del fair value degli strumenti di copertura si ricorre all'utilizzo di modelli di valutazione utilizzando parametri di mercato. Si segnala che alla data di chiusura del bilancio non sono stati stipulati nuovi contratti derivati;
  • il fair value dei debiti finanziari non correnti viene ottenuto mediante l'attualizzazione di tutti i flussi finanziari futuri alle condizioni in essere alla fine dell'esercizio. Nella realtà attuale, dove per i debiti a medio termine il costo del finanziamento è allineato al valore di mercato si considerano i valori nominali del debito quali valori di fair value.

Per quanto riguarda le poste commerciali e di altri crediti e debiti, il fair value è pari al valore contabile.

Fair value degli strumenti non finanziari: si segnala che non sussistono strumenti non finanziari valutati al fair value alla data del 31 dicembre 2019.

Per quanto riguarda gli investimenti immobiliari, gli stessi sono valutati al costo, che si ritiene una approssimazione attendibile del relativo fair value.

Le seguenti tabelle analizzano la gerarchia degli strumenti finanziari e non finanziari valutati a fair value, in base alle tecniche di valutazione utilizzate:

  • livello 1: le tecniche di valutazione utilizzano prezzi quotati su un mercato attivo per le attività o le passività soggette alla valutazione;
  • livello 2: le tecniche di valutazione considerano input diversi dalle quotazioni precedenti, ma comunque osservabili direttamente o indirettamente sul mercato;
  • livello 3: le tecniche usate utilizzano input che non si basano su dati di mercato osservabili.

Strumenti finanziari

I derivati, valutati utilizzando tecniche che si basano sui dati di mercato, sono principalmente IRS sui tassi di interesse che hanno finalità di copertura sia del valore equo degli strumenti sottostanti che dei flussi di cassa. Le tecniche di valutazione applicate con maggior frequenza includono i modelli di 'forward pricing' e 'swap', che utilizzano i calcoli del valore attuale.

La tabella seguente analizza gli strumenti finanziari valutati al fair value in base a tre differenti livelli di valutazione.

Valori in migliaia € 31.12.19 31.12.18
Attività finanziarie Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie correnti 1
6
- - 1
6
- -
Passività finanziarie
Derivati di negoziazione - - - - - -
Derivati di copertura - ( 476) - - ( 367) -

Il livello 1 di valutazione è stato utilizzato per i titoli aventi valore non significativo.

Il livello 2 di valutazione, utilizzato per gli strumenti finanziari misurati al fair value, si basa su parametri, tassi di interesse, che sono quotati in mercati attivi o osservabili su curve di tassi ufficiali. La passività valutata con il livello 2 al 31 dicembre 2019 è relativa ai fair value negativi del derivato sui tassi di interesse.

Strumenti non finanziari

Si segnala che non sussistono strumenti non finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2019.

NOTA 25. Operazioni con parti correlate

La Società ed il Gruppo hanno attuato una procedura di condotta relativamente all'effettuazione di operazioni con parti correlate, allo scopo di monitorare e tracciare le informazioni necessarie concernenti operazioni in cui amministratori e dirigenti abbiano un interesse proprio, nonché le operazioni con parti correlate al fine del loro controllo ed eventuale autorizzazione. La procedura individua i soggetti tenuti a riferire le predette informazioni, definisce quali operazioni debbono divenire oggetto di comunicazione, e fissa i termini entro cui trasmettere le informazioni, precisandone il contenuto. Le principali attività infragruppo, regolate a prezzi di mercato, si sono sviluppate attraverso rapporti contrattuali che in particolare hanno riguardato:

  • la gestione delle partecipazioni;
  • la regolazione dei flussi finanziari attraverso la tesoreria accentrata e finanziamenti infragruppo;
  • la condivisione di servizi generali, amministrativi e legali;
  • l'assistenza relativa ai servizi informatici;
  • accordi di natura commerciale.

Risulta in essere, peraltro, un rapporto di natura fiscale tra Orsero e le società controllate italiane, a seguito dell'opzione esercitata per il regime del consolidato fiscale nazionale, disciplinato dagli articoli 117 e seguenti del T.U.I.R., per il triennio 2018-2020. I crediti ed i debiti che sorgono a seguito di tali rapporti di natura fiscale non sono fruttiferi di interessi. Si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 non sono state poste in essere operazioni con parti correlate diverse da quelle che rientrano nell'andamento ordinario delle attività della Società fatta eccezione per l'incorporazione delle due subholding GF Distribuzione e GF Porterm già evidenziate.

Si riporta qui di seguito il riepilogo delle voci della situazione patrimoniale-finanziaria e di conto economico delle operazioni tra la Società e le altre parti correlate intercorse nel 2019. I rapporti con le società rappresentate nella tabella hanno natura essenzialmente commerciale e legata agli specifici settori di attività: l'attività immobiliare per Nuova Beni Immobiliari, la Business Aviation per GF Aviation e la sua partecipata.

La tabella evidenzia i crediti e debiti di natura finanziaria legati ai rapporti di finanziamento e/o cash pooling intrattenuti con le società e i crediti e debiti di natura commerciale e fiscale. I rapporti con le parti correlate sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.

Situazione parti correlate al 31 dicembre 2019
Dati in migliaia € Crediti finanziari Crediti commerciali Crediti fiscali Crediti altri
Società controllate
AZ France SA 5.000 3
0
- -
Bella Frutta S.A. - 4
1
- -
Cosiarma S.p.A. 808 122 825 -
Fresco S.r.l. - 1
1
- -
Fruttital S.r.l. 339 788 1.240 -
Fruttital Firenze S.p.A. 1.030 1 280 -
Galandi S.p.A. - - 2
3
-
GFB S.r.l. 109 1
2
7 -
GF Produzione S.r.l. - 1
2
- -
Orsero Servizi S.r.l. 2.287 4
7
- -
Simba S.p.A. 23.195 1.466 - -
Totale esposizione vs controllate 32.768 2.531 2.375 -
Società correlate
Nuova Beni immobiliari S.r.l. - 108 - -
Immobiliare Ranzi Srl 6 -
Business Aviation* - 5
1
- -
Fif Holding S.p.A. - 8 - -
Argentina S.r.l. ** - 1 - -
Totale esposizione vs correlate - 175 - -
Totale esposizione vs
controllate e correlate
32.768 2.706 2.375 1
Voce di bilancio 37.856 37.856 37.856 37.856
% su voce di bilancio 87% 7% 6% -
* Riferita all'insieme delle società GF Av iation S.r.l., K-Air S.r.l.
** Nei crediti altri risulta iscritto un credito di euro 8.000 migliaia, interamente sv alutato e relativ o all'importo della garanzia

escussa da Intesa Sanpaolo S.p.A. ad Orsero sul finanziamento in capo ad Argentina S.r.l.

Situazione parti correlate al 31 dicembre 2019
Dati in migliaia € Debiti finanziari Debiti commerciali Debiti fiscali Debiti altri
Società controllate
Bella Frutta SA - 1 - -
Cosiarma S.p.A. - 2
7
6 -
Fresco S.r.l. 1.903 6 240 -
Fruttital S.r.l. - 7
5
620 -
Fruttital Cagliari Srl 381 1 - -
Galandi SpA 1.786 3 - -
GF Produzione S.r.l. 1.566 4 5 -
Orsero Servizi S.r.l. - 130 4
7
-
Simba S.p.A. - - 881 -
Totale esposizione vs controllate 5.636 246 1.799 -
Società correlate
Nuova Beni immobiliari S.r.l. - 4
3
- -
Business Aviation* - 2
2
- 3
4
Totale esposizione vs correlate - 65 - 34
Totale esposizione vs controllate
e correlate
5.636 311 1.799 34
Voce di bilancio 9.884 9.884 9.884 9.884
% su voce di bilancio 57% 3% 18% -
* Riferita all'insieme delle società GF Av
iation S.r.l., K-Air S.r.l.

Situazione parti correlate al 31 dicembre 2019
Dati in migliaia € Ricavi
commerciali
Costi
commerciali
Altri ricavi
ed oneri
Proventi/
Oneri
finanziari
Svalutazioni
partecipazioni
Dividendi
incassati
Società controllate
Az France S.A. 5 - - 2
5
- -
Bella Frutta S.A. 140 - - - - -
Cosiarma S.p.A. 254 - - ( 26) - -
Fresco S.r.l. 112 - - ( 6) - 500
Fruttital S.r.l. 966 ( 267) - 9 - 3.000
Fruttital Firenze S.r.l. - - - 1 - 1.500
Fruttital Cagliari S.r.l. - - - ( 1) - -
Galandi S.r.l. - - - ( 3) - 1.000
GFB S.r.l. 1
0
- - - - -
GF Produzione S.r.l. 1
0
- - ( 4) - -
Orsero Servizi S.r.l. 3
2
( 382) - 1
0
( 200) -
Hermans Fernández López S.A. - - - - - 3.000
Simba S.p.A. 1.410 - - 8
1
- -
Vado Container Services Srl - - - - ( 455) 570
Totale esposizione vs controllate 2.939 ( 649) - 85 ( 655) 9.570
Fruport Tarragona SL - - - - - 490
Totale esposizione vs collegate - - - - - 490
Società correlate
Nuova Beni immobiliari S.r.l. 7
6
( 3) - - -
Fif Holding S.p.A. 6 - - - -
Business Aviation* 5 - 517 - - -
Totale esposizione vs correlate 87 ( 3) 517 - - -
Totale esposizione vs controllate,
collegate e correlate
3.026 ( 652) 517 85 ( 655) 10.060
Voce di bilancio 3.026 ( 9.092) ( 1.181) ( 2.176) 9.410 9.410
% su voce di bilancio 100% 7% -44% -4% -7% 107%
* Riferita all'insieme delle società GF Av
iation S.r.l., K-Air S.r.l.

Crediti verso parti correlate:

  • Nuova Beni Immobiliari S.r.l. euro 108 migliaia, tutti aventi natura commerciale;
  • Comparto Business Aviation euro 51 migliaia, aventi natura commerciale, dei quali euro 5 migliaia risultanti dalle fatture da emettere.
  • FIF Holding S.p.A. euro 8 migliaia di natura commerciale, dei quali euro 6 migliaia risultanti dalle fatture da emettere.
  • Immobiliare Ranzi S.r.l. euro 6 migliaia, tutti aventi natura commerciale;
  • Argentina S.r.l. euro 1 migliaia di natura commerciale.

Debiti verso parti correlate:

  • Comparto Business Aviation euro 56 migliaia, dei quali euro 34 migliaia risultanti dall'operazione di cessione del comparto stesso attuata nel corso dell'anno 2017 ed euro 22 migliaia aventi natura commerciale.
  • Nuova Beni Immobiliari S.r.l. euro 43 migliaia, tutti aventi natura commerciale.

I ricavi verso parti correlate sono composti da:

Servizi di consulenza:

  • Business Aviation: euro 5 migliaia;
  • Nuova Beni Immobiliari S.r.l.: euro 76 migliaia;
  • FIF Holding S.p.A. euro 6 migliaia

Proventi non ricorrenti:

Business Aviation: euro 517 migliaia, per stralcio parziale posizione debitoria, già commentata in precedenza.

I costi verso parti correlate sono composti da:

Costi operativi ordinari:

Nuova Beni Immobiliari S.r.l.: euro 3 migliaia.

I rapporti con le parti correlate sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.

NOTA 26. Pagamenti basati su azioni

Come precedentemente segnalato, il Gruppo ha attivato un piano di incentivazione pluriennale basato su azioni ordinarie della Società, denominato "Piano di Stock Grant di Orsero S.p.A.", a favore di amministratori con incarichi esecutivi di Orsero ed alcuni dirigenti apicali, collegato al raggiungimento degli obiettivi man mano prefissati nel triennio 2017-2019. A fronte del raggiungimento degli obiettivi negli esercizi 2017 e 2018 si è determinata l'assegnazione ai soggetti sopracitati di numero 320.002 azioni complessive, per un controvalore di euro 4.470 migliaia conteggiato in relazione alla quotazione di borsa del titolo di euro 13,97 alla data di assegnazione, così come previsto dall' IFRS 2. Si segnala come dette azioni siano già possedute dalla società, che ha destinato una parte delle azioni detenute, 500.000 azioni, proprio a detto Piano. L'obiettivo 2019 non è invece stato raggiunto, non determinando quindi alcuna assegnazione.

Come previsto dal Piano le azioni assegnate verranno consegnate ai beneficiari a titolo gratuito entro e non oltre 15 giorni di borsa aperta dall'approvazione del bilancio 2019.

NOTA 27. Dipendenti

Nella seguente tabella si espone il numero dei dipendenti ed il numero medio dei dipendenti al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018.

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Numero dipendenti 33 35 ( 2)
Numero medio dipendenti 33 34 ( 1)

NOTA 28. Compensi spettanti ad amministratori, collegio sindacale

Nella seguente tabella è esposto il dettaglio dei compensi complessivamente spettanti ai componenti degli organi societari di Orsero di competenza:

Valori in migliaia € 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Consiglio di Amministrazione 361 1.823 ( 1.462)
Collegio Sindacale 81 81 -

Concorrono alla formazione dell'importo alla voce "Compensi Consiglio di Amministrazione", emolumenti Amministratori da atto di nomina per euro 285 migliaia, emolumenti per remunerazione di cariche particolari per euro 30 migliaia e contributi assistenziali e previdenziali relativi alle precedenti voci per euro 46 migliaia.

NOTA 29. Garanzie prestate, impegni ed altre passività potenziali.

Le garanzie prestate dalla Società sono composte come segue:

Valori in migliaia € 2.019 2.018
Garanzie prestate in favore di:
- a Bre per garanzia fido c/c Fruttital S.r.l 5.539 4.194
- a Carige per garanzia affitto Milano Fruttital S.r.l 8 8
- a BPM per garanzia affitto Verona Fruttital S.r.l 5
0
5
0
- a Carige per garanzia fido c/c Simba S.p.A. 1.486 2.145
- a banche francesi per garanzia fido c/c AZ France S.A. 1.900 -
- a Intesa per garanzia fido c/c Eurofrutas S.A. 2.131 1.990
- a Intesa per garanzia fido c/c (distacco) Bella Frutta S.A. 355 822
- a Eurobank per garanzia fido c/c Bella Frutta S.A. 1
6
-
- a Core Fruit Bella Frutta S.A. 300 -
- a Carige per garanzie a favore Dogane Fresco S.r.l. 1
0
1
0
- a Ass.ni Generali per garanzie a favore Dogane Fresco S.r.l. 1.000 1.115
- a AON per garanzie a favore Dogane Fresco S.r.l. 5.500 5.500
- a Albaleasing/Biper per garanzia sul leasing K-air S.r.l. - 1.152
- a CIC per garanzia mutuo magazzino Solgne Nuova Beni Immobiliari S.r.l. - 288
- a Banco Desio per garanzia a C.ie Frutiere Simba S.p.A. 1.000 1.000
- a Microsoft Fruttital S.r.l - 200
- a Microsoft GF Servizi - 220
Totale garanzie 19.295 18.694

La tabella espone già in maniera dettagliata le principali variazioni intercorse rispetto al 31 dicembre dell'anno precedente, essenzialmente riconducibili ai diversi utilizzi dei fidi di conto corrente di Fruttital S.r.l. e Simba S.p.A., e dalle garanzie – precedentemente in capo alla subholding incorporata GF Distribuzione – sui fidi concessi ad AZ France S.A.S., nell'ambito della normale attività gestionale. Menzione a parte è fatta circa il venir meno della garanzia Albaleasing/Biper prestata nell'interesse della correlata K-Air in liquidazione, legata all'appostazione di un fondo rischi già commentato per l'importo di euro 520 migliaia a fronte del previsto esborso a tale titolo.

NOTA 30. Fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2019

Per quanto riguarda ai potenziali effetti relativi all'epidemia da Coronavirus, si sottolinea che ai sensi dello IAS 10 par 3-10, da un punto di vista contabile, tale emergenza sanitaria deve essere considerata come un "non-adjusting events" con riferimento ai bilanci in chiusura al 31 Dicembre 2019. Sebbene infatti le informazioni sui primi casi di infezione fornite dalle autorità della Repubblica Popolare Cinese risalgono alla fine del 2019, solo in data 31 gennaio 2020 l'International Health Regulations Emergency Committee dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l'esistenza di un fenomeno di emergenza internazionale e successivamente i singoli Paesi hanno iniziato ad adottare le relative misure. Come evidenziato nella relazione sulla gestione, il management del Gruppo monitora con attenzione l'evolversi della situazione, senza notare per il momento effetti degni di nota. che non siano compensati da crescite dei prezzi unitari di vendita. A livello generale si segnala un incremento delle vendite al canale GDO che compensa un fisiologico calo delle vendite verso i canali "tradizionali" che risultano indirettamente quelli maggiormente colpiti dai nuovi Decreti in quanto hanno come sbocco al consumo anche la ristorazione l'Ho.Re.Ca. Non si può escludere tuttavia che se la situazione dovesse prolungarsi nel tempo in maniera importante, e nuove e più stringenti limitazioni dovessero essere introdotte a livello italiano ed Europeo con riferimento alla logistica e alla circolazione delle merci, si potrebbero ingenerare impatti sulla situazione economica e finanziaria che al momento non possono essere quantificati. Il management nell'ambito dell'attività di continuo monitoraggio che

svolge, comunicherà prontamente al mercato ogni eventuale variazione negativa del quadro complessivo in cui l'azienda opera e, se possibile, effettuerà stime sugli impatti potenziali del Covid-19."

Infine, per quanto concerne il procedimento nei confronti della dott.ssa Raffaella Orsero, Vicepresidente e Amministratore delegato della Società si rimanda a quanto precisato all'interno della relazione degli amministratori sulla gestione all'interno del paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2019".

NOTA 31. Informazioni su eventuali contributi

Si segnala che la Capogruppo non ha beneficiato di aiuti oggetto di obbligo di pubblicazione nell'ambito del Registro nazionale degli aiuti di Stato.

ALLEGATO 1. Informazioni ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi dalla stessa Società di revisione in carica e da società appartenenti alla sua rete.

Tipologia di Servizi Società che ha
erogato il servizio
Destinatario del servizio Corrispettivi
esercizio 2019
Revisione contabile (*)
Kpmg S.p.A. Capogruppo 173
Altri servizi resi ai fini del processo di quotazione sul mercato MTA/STAR
Servizi attestazione MTA Kpmg S.p.A. Capogruppo 284
Altri servizi resi
Sottoscrizione dichiarazioni fiscali annuali Kpmg S.p.A. Capogruppo 3

(*) Include la revisione contabile al 31 dicembre 2019 e sulla semestrale al 30 giugno 2019

ALLEGATO 2. Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Situazione patrimoniale – finanziaria 2019 e 2018

di cui
Valori in migliaia € 31/12/2019 Controllate Collegate Correlate Totale %
ATTIVITA'
Altre immobilizzazioni immateriali 181 - - - - -
Immobilizzazioni materiali 2.746 - - - - -
Partecipazioni 165.694 162.910 2.783 - 165.693 100%
Attiv
ità immobilizzate div
erse
23 - - - - -
Crediti per imposte anticipate 2.009 - - - - -
ATTIVITA' NON CORRENTI 170.652 162.910 2.783 - 165.693 97%
Crediti 37.856 37.674 - 175 37.849 100%
Crediti fiscali 2.474 - - - - -
Crediti ed altre attiv
ità correnti
335 - - - - -
Disponibilità liquide e mezzi equiv
alenti
26.728 - - - - -
ATTIVITA' CORRENTI 67.393 37.674 - 175 37.849 56%
Attiv
ità destinate alla v
endita
- - - - - -
TOTALE ATTIVITA' 238.046 200.584 - 175 203.542 86%
Capitale sociale 69.163 - - - - -
Riserv
e
72.064 - - - - -
Risultato del periodo 1.496 - - - - -
PATRIMONIO NETTO 142.723 - - - - -
PASSIVITA'
Debiti finanziari 70.529 - - - - -
Fondi rischi ed oneri 520 - - - - -
Passiv
ità per benefici ai dipendenti
1.745 - - - - -
PASSIVITA' NON CORRENTI 72.794 - - - - -
Debiti finanziari 11.167 - - - - -
Debiti 9.884 7.682 99 7.781 79%
Debiti fiscali e contributiv
i
334 - - - - -
Debiti altri correnti 1.144 - - - - -
PASSIVITA' CORRENTI 22.529 7.682 - 99 7.781 35%
Passiv
ità destinate alla v
endita
- - - - - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 238.046 7.682 - 99 7.781 3%

Valori in migliaia € 31/12/2018 di cui
Controllate Collegate Correlate Totale %
ATTIVITA'
Altre immobilizzazioni immateriali 109 - - - - -
Immobilizzazioni materiali 729 - - - - -
Partecipazioni 168.776 168.775 - - 168.775 100%
Attiv
ità immobilizzate div
erse
25 - - - - -
Crediti per imposte anticipate 1.988 - - - - -
ATTIVITA' NON CORRENTI 171.627 168.775 - - 168.775 98%
Crediti 75.846 75.707 - 121 75.828 100%
Crediti fiscali 3.258 - - - - -
Crediti ed altre attiv
ità correnti
443 - - - - -
Disponibilità liquide e mezzi equiv
alenti
29.565 - - - - -
ATTIVITA' CORRENTI 109.111 75.707 - 121 75.828 69%
Attiv
ità destinate alla v
endita
- - - - - -
TOTALE ATTIVITA' 280.738 244.482 - 121 244.603 87%
Capitale sociale 69.163 - - - - -
Riserv
e
88.538 - - - - -
Risultato del periodo 4.041 - - - - -
PATRIMONIO NETTO 161.742 - - - - -
PASSIVITA'
Debiti finanziari 79.048 - - - - -
Fondi rischi ed oneri - - - - - -
Passiv
ità per benefici ai dipendenti
1.507 - - - - -
PASSIVITA' NON CORRENTI 80.555 - - - - -
Debiti finanziari 11.011 - - - - -
Debiti 25.303 22.528 - 1.151 23.679 94%
Debiti fiscali e contributiv
i
315 - - - - -
Debiti altri correnti 1.812 - - - - -
PASSIVITA' CORRENTI 38.441 22.528 - 1.151 23.679 62%
Passiv
ità destinate alla v
endita
- - - - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 280.738 22.528 - 1.151 23.679 8%

Esercizio di cui
Valori in migliaia € 2019 Controllate Collegate Correlate Totale %
Ricav
i
3.026 2.939 - 87 3.026 100%
Costo del v
enduto
- - - - -
Margine Lordo 3.026 - - - - -
Spese generali ed amministrativ
e
( 9.092) ( 649) - ( 3) ( 652) 7%
Altri ricav
i
908 - - 517 517 57%
- di cui non ricorrenti 584 - - 517 517 89%
Altri oneri ( 2.089) - - - - -
- di cui oneri non ricorrenti ( 1.942) - - - - -
Risultato operativo (EBIT) ( 7.247) - - - - -
Prov
enti finanziari
173 126 - - 126 73%
Oneri finanziari e differenze cambio ( 2.349) ( 41) - - ( 41) 2%
Risultato patrimoniale/finanziario 9.410 9.570 490 - 10.060 107%
Risultato ante imposte ( 13) - - - - -
Imposte 1.509 - - - - -
Risultato di periodo da attività continuativa 1.496 - - - - -
Risultato "Discontinued Operations" - - - - -
Risultato del periodo 1.496 - - - - -

Conto economico e conto economico complessivo 2019 e 2018

Valori in migliaia € Esercizio
2019
Controllate Collegate di cui
Correlate
Totale %
Risultato del periodo 1.496 - - - - -
Utili/(Perdite) complessiv
e che non saranno
successiv
amente riclassificati nel Risultato
dell'esercizio
( 104) - - - - -
Utili/(Perdite) complessiv
e che saranno
successiv
amente riclassificati nel Risultato
dell'esercizio
( 83) - - - - -
Risultato del periodo al netto delle imposte 1.309 - - - - -

di cui
Valori in migliaia € 31/12/2018 Controllate Collegate Correlate Totale %
Ricav
i
3.314 3.199 - 114 3.313 100%
Costo del v
enduto
- - - - - -
Margine Lordo 3.314 - - - - -
Spese generali ed amministrativ
e
( 10.548) ( 351) - ( 182) ( 533) 5%
Altri ricav
i ed oneri
( 39) - - - - -
- di cui non ricorrente ( 122) - - - - -
Risultato operativo (EBIT) ( 7.272) - - - - -
Prov
enti finanziari
86 - - - - -
Oneri finanziari e differenze cambio ( 1.282) - - - - -
Risultato patrimoniale/finanziario 9.717 8.000 - - 8.000 82%
Risultato ante imposte 1.249 - - - - -
Imposte 2.793 - - - - -
Risultato di periodo da attività continuativa 4.041 - - - - -
Risultato "Discontinued Operations" - - - - - -
Risultato del periodo 4.041 - - - - -
Valori in migliaia € 31/12/2018 Controllate Collegate di cui
Correlate
Totale %
Risultato del periodo 4.041 - - - - -
Utili/(Perdite) complessiv
e che non saranno
successiv
amente riclassificati nel Risultato
dell'esercizio
( 32) - - - - -
Utili/(Perdite) complessiv
e che saranno
successiv
amente riclassificati nel Risultato
dell'esercizio
( 279) - - - - -
Risultato del periodo al netto delle imposte 3.730 - - - - -

Rendiconto finanziario 2019 e 2018

Valori in migliaia € Esercizio di cui correlate
2019 Controllate Collegate Correlate Totale
A. Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo
Utile (perdita) del periodo 1.496.197
Imposte sul reddito ( 1.508.784) - - - -
Interessi passiv
i/ interessi attiv
i
2.176.055 ( 84.895) - - ( 84.895)
Div
idendi
( 10.059.510) ( 9.570.000) ( 489.510) - ( 10.059.510)
1. Utile (perdita) del periodo prima d'imposte sul reddito,
interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione ( 7.896.042)
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto
contropartita nel capitale circolante netto
Ammortamenti delle immobilizzazioni 432.416 - - - -
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del CCN ( 7.463.626)
Variazioni del capitale circolante netto
Decremento/(incremento) dei crediti v
s clienti
1.302.080 1.345.363 - ( 53.464) 1.291.899
Incremento/(decremento) dei debiti v
erso fornitori
( 7.170.737) ( 6.599.066) - ( 1.052.088) ( 7.651.154)
Decremento/(incremento) altre v
ariazioni del CCN
619.778 ( 575.570) - 520.000 ( 55.570)
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del CCN ( 12.712.504)
Altre rettifiche per elementi non monetari
Interessi incassati/(pagati) ( 2.176.055) 84.895 - - 84.895
(Imposte sul reddito pagate) 1.508.784 - - - -
Div
idendi
10.059.510 9.570.000 489.510 - 10.059.510
4. Flusso finanziario dopo le altre rettifiche ( 3.320.265)
Flusso finanziario della gestione reddituale (A) ( 3.320.265)
B. Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento
Immobilizzazioni materiali
(Inv
estimenti)
( 292.734) ( 12.645) - - ( 12.645)
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile 81.525
- - - -
Immobilizzazioni immateriali
(Inv
estimenti)
( 122.839) - - - -
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile -
- - - -
Immobilizzazioni finanziarie
(Inv
estimenti)
( 200.000) ( 200.000) - - ( 200.000)
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile 14.827.001
14.827.001 - - 14.827.001
Attiv
ità finanziarie non immobilizzate
(Inv
estimenti)
( 19.023) - - - -
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile -
- - - -
(Acq.ne)/cessione società controllate al netto delle
disponibilità liquide 17.518.799 17.518.799 - - 17.518.799
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B) 31.792.730
C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Mezzi di terzi
Incremento (decremento) debiti finanziari 50.740 - - - -
Accesione finanziamenti - - - - -
Rimborso finanziamenti ( 10.859.811) - - - -
Mezzi propri
Aumento di capitale a pagamento ( 18.462.755) ( 18.220.814) - - ( 18.220.814)
Cessione (acquisto) di azioni proprie ( 20.908) - - - -
Div
idendi (e acconti su div
idendi) pagati
( 2.031.612) - - - -
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C) ( 31.324.346)
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide e mezzi ( 2.851.880)
equivalenti (A ± B ± C)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1° gennaio 19-18 29.580.126
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 19-18 26.728.246

Valori in migliaia € Esercizio di cui correlate
2018 Controllate Collegate Correlate Totale
A. Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo
Utile (perdita) del periodo 4.041.242
Imposte sul reddito ( 2.792.706) - - - -
Interessi passiv
i/ interessi attiv
i
1.196.124 - - - -
Div
idendi
( 8.000.000) ( 8.000.000) - - ( 8.000.000)
1. Utile (perdita) del periodo prima d'imposte sul reddito, interessi, ( 5.555.340)
dividendi e plus/minusvalenze da cessione
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto
contropartita nel capitale circolante netto
Ammortamenti delle immobilizzazioni 219.537 - - - -
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del CCN ( 5.335.803)
Variazioni del capitale circolante netto
Decremento/(incremento) dei crediti v
s clienti
38.645.555 38.230.997 9.982 397.476 38.638.455
Incremento/(decremento) dei debiti v
erso fornitori
( 28.475.099) ( 27.793.614) - ( 854.174) ( 28.647.789)
Decremento/(incremento) altre v
ariazioni del CCN
( 50.202.866) ( 50.861.579) - - ( 50.861.579)
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del CCN ( 45.368.213)
Altre rettifiche per elementi non monetari
Interessi incassati/(pagati) ( 1.196.124) - - - -
(Imposte sul reddito pagate) 2.792.706 - - - -
Div
idendi
8.000.000 8.000.000 - - 8.000.000
4. Flusso finanziario dopo le altre rettifiche ( 35.771.631)
Flusso finanziario della gestione reddituale (A) ( 35.771.631)
B. Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento
Immobilizzazioni materiali
(Inv
estimenti)
( 308.337) ( 18.458) - - ( 18.458)
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
159.168 39.986 - - 39.986
Immobilizzazioni immateriali
(Inv
estimenti)
( 77.360) - - - -
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
- - - - -
Immobilizzazioni finanziarie
(Inv
estimenti)
- - - - -
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
706.678 706.393 - - -
Attiv
ità finanziarie non immobilizzate
(Inv
estimenti)
( 1.387.461) - - - -
Prezzo di realizzo disinv
estimenti al v
alore netto contabile
- - - - -
(Acq.ne)/cessione società controllate al netto delle disponibilità - - - - -
liquide
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B) ( 907.312)
C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Mezzi di terzi
Incremento (decremento) debiti finanziari ( 1.426.635) - - - -
Accesione finanziamenti 89.377.733 - - - -
Rimborso finanziamenti ( 74.742.000) - - - -
Mezzi propri
Aumento di capitale a pagamento 1.775.799 - - - -
Cessione (acquisto) di azioni proprie ( 297.161) - - - -
Div
idendi (e acconti su div
idendi) pagati
( 2.036.000) - - - -
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C) 12.651.736 - - - -
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide e mezzi
equivalenti (A ± B ± C) ( 24.027.207)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1° gennaio 18-17 53.607.333
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 18-17 29.580.126

Relazione della società di revisione indipendente

spetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
valore delle partecipazioni iscritto nel
ilancio al 31 dicembre 2019 ammonta a
omplessivi €165,7 milioni.
Le procedure di revisione svolte, anche con il
coinvolgimento di esperti del network KPMG.
hanno incluso:
e principali partecipazioni iscritte nel
ilancio al 31 dicembre 2019, anche per
ffetto della fusione per incorporazione delle
ue sub-holding GF Distribuzione S.r.l. e GF
orterm S.r.l. e dell'assunzione del controllo
iretto delle partecipazioni detenute da tali
ocietà incorporate, sono relative alle
eguenti società controllate:
- Hermanos Fernandez Lopez SA per
comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment e dei dati previsionali
contenuti nel Piano Industriale 2019-
2021 e nel budget 2020;
esame degli scostamenti tra i dati
previsionali di budget e i dati consuntivati
al fine di comprendere l'accuratezza del
processo di stima adottato dagli
€41,3 milioni;
- Cosiarma S.p.A. per €38,3 milioni;
Amministratori;
analisi della ragionevolezza delle
principali assunzioni utilizzate dagli
- Fruttital Firenze S.r.l. per €22,8 milioni;
- AZ France S.A. per €21,5 milioni;
- Fruttital S.r.l. per €15,5 millioni;
Amministratori nella determinazione dei
flussi di cassa operativi e dei modelli
valutativi utilizzati:
- Simba S.p.A. per €9,8 milioni.
e partecipazioni in società controllate sono
alutate con il metodo del costo e ridotte per
ventuali perdite di valore.
verifica della corrispondenza tra i flussi
finanziari futuri attesi alla base del test di
impairment ed i flussi previsti nei dati
previsionali ed analisi della
linea con la procedura approvata dal
onsiglio di Amministrazione della Orsero
ragionevolezza degli eventuali
scostamenti;
.p.A. in data 10 febbraio 2020, in presenza
evidenze di perdite di valore e comunque,
on cadenza annuale, gli Amministratori
erificano la recuperabilità delle
artecipazioni (c.d. impairment test),
verifica dell'analisi di sensitività riportata
nelle note illustrative al bilancio
d'esercizio con riferimento alle principali
assunzioni utilizzate per lo svolgimento
del test di impairment;
onfrontando il valore di carico con il relativo
alore recuperabile.
valore recuperabile è determinato facendo
ferimento al valore d'uso, calcolato
ediante la metodologia della attualizzazione
ei flussi di cassa operativi (Discounted Cash
(ow) che si prevede saranno generati dalle
ocietà nel triennio 2020-2022.
esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
illustrative al bilancio d'esercizio in
relazione alla valutazione delle
partecipazioni ed al test di impairment.

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
La stima dei flussi di cassa operativi attesi è
basata sui dati del Piano Industriale 2019-
2021, redatto in occasione del procedimento
di ammissione del titolo Orsero S.p.A. al
segmento MTA/STAR e sui dati del budget
2020, rispettivamente approvati dal Consiglio
di Amministrazione in data 9 settembre 2019
ed il 10 febbraio 2020, opportunamente
integrati per recepire l'effetto
dell'acquisizione dei cinque magazzini dalla
parte correlata Nuova Beni Immobiliare S.r.l
La stima dei flussi di cassa operativi per
l'anno 2022 e per il Terminal value è stata
determinata sulla base del risultato operativo
del 2021. Per la partecipazione in Cosiarma
S.p.A. sono stati invece considerati flussi di
cassa operativi su un orizzonte temporale in
linea con le attese in merito alla durata della
vita utile delle navi (anno 2024), stimati sulla
base di quelli consuntivi degli anni dal 2015
al 2019 e del budget 2020.
Lo svolgimento dell'impairment test è
caratterizzato da elementi di complessità e
da un elevato grado di giudizio, con
particolare riferimento alla stima:
- dei flussi di cassa operativi attesi,
determinati tenendo conto
dell'andamento economico generale e
del settore di appartenenza, dei flussi
finanziari consuntivati in passato e dei
tassi di crescita previsionali;
- dei parametri finanziari utilizzati ai fini
della determinazione del tasso di
attualizzazione.
Per tali ragioni, abbiamo considerato la
valutazione delle partecipazioni un aspetto

-

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Relazione del collegio sindacale

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