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Ascopiave

Annual Report Mar 30, 2020

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019

G r u p p o A s c o p i a v e

INFORMAZIONI GENERALI 8
Organi sociali ed informazioni societarie 8
Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave 9
RELAZIONE SULLA GESTIONE 10
Premessa 10
La struttura del Gruppo Ascopiave 12
Il quadro economico di riferimento 13
La distribuzione del gas 13
Il quadro normativo 15
Obblighi di efficienza e di risparmio energetico 16
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 18
Controllo della società 19
Corporate Governance e Codice Etico 20
Rapporti con parti correlate e collegate 21
Fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 2019 23
Altri fatti di rilievo 26
Distribuzione di gas naturale 26
Cogenerazione 28
Efficienza e risparmio energetico 28
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura
condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo"
delle reti 29
Contenziosi 30
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 35
Ambiti territoriali 36
Distribuzione dividendi 39
Azioni proprie 39
Evoluzione prevedibile della gestione 40
Evoluzione emergenza COVID 19 41
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 42
Risorse Umane 44
Ricerca e sviluppo 45
Altre informazioni 46
Stagionalità dell'attività 46
Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai
direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche e partecipazioni
detenute 46
Sicurezza dei dati personali 47
Dichiarazione ai sensi del D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003 47
Sostenibilità 47
Elenco sedi della società 47
Sedi in proprietà 47
Sedi in locazione 48
Commento ai risultati economico finanziari dell'esercizio 2019 49
Indicatori di performance 49
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 50
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 51
Andamento della gestione - I risultati economici delle società cessate 53
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 55
Andamento della gestione – Gli investimenti 58
Prospetto di riconciliazione del patrimonio netto individuale con il patrimonio
netto consolidato 59
DICHIARAZIONE ANNUALE DI CARATTERE NON FINANZIARIO 60
Messaggio del Presidente 61
Nota metodologica 62
IDENTITÀ E RESPONSABILITÀ 64
Il Gruppo Ascopiave nel territorio 64
Missione, valori e obiettivi strategici 65
I valori 65
Obiettivi strategici 66
Governance della Capogruppo 66
Modello 231 e Codice Etico 67
Rispetto della normativa sulla privacy 68
Possibili fattori di rischio associati alle tematiche di sostenibilità 70
Sistema di gestione della sostenibilità e innovazione tecnologica 72
Miglioramento continuo di processi e sistemi 72
Certificazioni 72
Ascolto degli stakeholder e analisi di materialità 74
Analisi delle tematiche rilevanti per il Gruppo Ascopiave e i suoi stakeholder sui temi
di sostenibilità 74
SOSTENBILITÀ ECONOMICA 76
Sviluppo sostenibile e cooperazione con la comunità 76
Risultati economico-finanziari 76
Produzione e distribuzione del valore aggiunto 77
Investimenti 78
Rapporti con l'Autorità di regolazione 78
La filiera del gas e la supply chain del Gruppo Ascopiave 79
Qualificazione dei fornitori 79
Selezione dei fornitori 79
Portale di e-procurement 80
Valore distribuito ai fornitori 80
SOSTENIBILITÀ SOCIALE 81
Rispetto e valorizzazione delle persone 81
Le persone di Ascopiave 81
Caratteristiche del personale 81
Tasso di assunzione e di turnover del personale 83
Sviluppo e crescita del capitale umano 85
Formazione 85
Politiche di incentivazione e remunerazione 86
Pari opportunità e welfare aziendale 86
Benefit offerti ai dipendenti 87
Sicurezza dell'ambiente di lavoro e salute dei lavoratori 87
Certificazione BS OHSAS 18001 "Gestione della Sicurezza sul Lavoro" 88
Sicurezza nei cantieri per le ditte terze 89
CLIENTI E CITTADINI SERVITI 90
Clienti e mercati serviti 90
Qualità, sicurezza e continuità del servizio 91
Piano di ispezione degli impianti 91
Piano degli interventi 91
Pronto intervento 91
Piano di gestione delle emergenze 92
TERRITORIO E COMUNITA' 93
Impegno sociale 93
Distribuzione delle sponsorizzazioni e donazioni per ambito 93
Rapporto con le scuole 94
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE 95
I Valori fondamentali e la Politica ambientale 95
Salvaguardia ambientale e uso razionale dell'energia 95
La Certificazione UNI EN ISO 14001 "Sistemi di gestione ambientale" 95
Parco veicoli aziendali 96
Energy management ed emissioni 97
Energia Elettrica da fotovoltaico 97
Teleriscaldamento/Cogeneratori 97
Iniziative di efficienza energetica 100
L'efficientamento della Sede del Gruppo Ascopiave a Pieve di Soligo 100
Cogenerazione/Teleriscaldamento 101
Emissioni 102
Gestione dei rifiuti 103
Produzione e stoccaggio dei rifiuti speciali 103
Iniziative per l'ambiente 105
Stazione di ricarica veicoli elettrici 105
Riduzione del consumo di plastica 105
ALLEGATO: TABELLE DELLO STANDARD GRI 106
Perimetro e impatti delle tematiche materiali 106
Tabella di raccordo ambiti D. Lgs. 254 e riferimenti documentali 107
GRI Content Index 109
Prospetti di Bilancio Consolidato 117
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 118
Conto economico complessivo consolidato 119
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 120
Rendiconto finanziario consolidato 121
NOTE ESPLICATIVE 122
Informazioni societarie 122
Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 122
Schemi di Bilancio 125
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019
126
Altri principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili con effetto 1°
gennaio 2019 127
Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili
ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2019 128
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati
dall'unione europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via
anticipata al 31 dicembre 2019 128
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs non ancora omologati
dall'Unione Europea 129
Nome e sede legale dell'impresa che redige il bilancio consolidato 130
Aggregazioni aziendali 131
Area e criteri di consolidamento 131
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente 133
Criteri di valutazione 133
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 143
Attività non correnti 143
Attività correnti 152
Patrimonio netto consolidato 157
Passività non correnti 158
Passività correnti 163
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 168
Ricavi 168
Proventi e oneri finanziari 173
Imposte 173
Risultato netto delle attività cessate 174
Componenti non ricorrenti 175
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 175
AGGREGAZIONI AZIENDALI 176
ALTRE NOTE DI COMMENTO ALLA RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE
2019 179
Impegni e rischi 179
Fattori di rischio ed incertezza 180
Erogazioni pubbliche ricevute 182
Gestione del Capitale 183
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 184
Compensi alla Società di revisione 185
Informativa di settore 186
Utile per azione 187
Rapporti con parti correlate 188
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 191
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 191
Conto economico complessivo consolidato 192
Rendiconto Finanziario consolidato 193
Indebitamento finanziario netto consolidato 194
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2019 195
Obiettivi e politiche del Gruppo 197

Allegati:

  • Bilancio d'esercizio di Ascopiave S.p.A. dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

Controllo interno:

  • Dichiarazione del dirigente preposto Attestazione al Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;
  • Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari;

Collegio Sindacale:

  • Relazione del Collegio Sindacale al bilancio chiuso al 31 dicembre 2019.

Società di Revisione:

  • Relazione della società di revisione al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2019;
  • Relazione della società di revisione al bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019;
  • Relazione della società di revisione sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2019.

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata data inizio data fine
carica
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Amministratore delegato*
Coin Dimitri Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Martorelli Giorgio** Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Lillo Antonella Consigliere 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Quarello Enrico Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019

(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, secondo le delibere del Consiglio di Amministrazione.

(**) Si segnala che in data 3 febbraio 2020 si è dimesso dall'incarico per motivi personali.

Soggetto carica durata
carica
data inizio data fine
Schiro Antonio Presidente del collegio sindacale 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Marcolin Roberta Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 Approv. Bilancio 2019
Comitato controllo e
rischi
dal al Comitato per la
remunerazione
dal al
Quarello Enrico 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Coin Dimitri 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019
Martorelli Giorgio** 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Lillo Antonella 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019
Pietrobon Greta 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019 Quarello Enrico 09/05/2017 Approv. Bilancio 2019

_____________________________________________________________________________________________

(**) Si segnala che in data 3 febbraio 2020 si è dimesso dall'incarico per motivi personali.

Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari

Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 82096 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261 e-mail : [email protected]

Investor relations

Tel. +39 0438 980098 fax +39 0438 964779 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 % dei ricavi 2018 % dei ricavi
Ricavi 124.911 100,0% 115.347 100,0%
Margine operativo lordo 44.898 35,9% 42.008 36,4%
Risultato operativo 21.573 17,3% 21.066 18,3%
Risultato dell'esercizio 14.479 11,6% 14.727 12,8%
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 478.737 383,3% 31.773 27,5%
Risultato netto dell'esercizio 493.216 394,9% 46.499 40,3%

Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Capitale circolante netto 16.891 59.514
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 1.122.433 557.118
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (52.850) (51.245)
Capitale investito netto 1.086.474 565.386
Posizione finanziaria netta (212.981) (117.517)
Patrimonio netto Totale (873.492) (447.869)
Fonti di finanziamento (1.086.474) (565.386)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

Dati dei flussi monetari

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Risultato netto del Gruppo 14.479 14.727
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 18.322 68.690
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (47.716) (32.084)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento 29.775 9.816
Flusso monetario dell'esercizio 381 46.422
Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 59.353 7.714
Disponibilità liquide dell'esercizio precedente attività in dismissione 7.297 4.673
Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio 67.031 58.809

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude l'esercizio 2019 con un utile netto consolidato di 493,2 milioni di Euro (46,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), con un incremento pari a 446,7 milioni di Euro, rispetto all'esercizio precedente, riconducibile per 447,0 milioni di Euro all'operazione di vendita delle società di vendita del gas naturale del Gruppo Ascopiave al Gruppo Hera.

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019 ammonta a 873,5 milioni di Euro (447,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), ed il capitale investito netto a 1.086,5 milioni di Euro (565,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2018).

Nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo ha realizzato investimenti per 34,4 milioni di Euro (29,8 milioni di Euro nel 2018), prevalentemente nell'attività di installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas.

In data 19 dicembre 2019 si è concluso il percorso avviato negli ultimi mesi dell'esercizio 2018 teso a valorizzare le attività di vendita del gas e rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione e che aveva visto approvare, in data 17 giugno 2019, una partnership commerciale con Hera S.p.A. a mezzo della sottoscrizione di un Term Sheet vincolante per lo sviluppo di una primaria realtà all'interno dei territori del Nord-Est (Term Sheet finalizzato in un accordo quadro il 31 luglio 2019). Il perfezionamento della partnership tra le due società ha sancito la nascita, attraverso EstEnergy, del maggior operatore Energy del Nord-Est cui il Gruppo Ascopiave ha contribuito con la cessione delle società di commercializzazione gas ed energia. Nell'ambito dell'operazione il Gruppo Ascopiave ha inoltre acquisito la società di nuova costituzione, consolidata integralmente, Ap Reti Gas Nord Est S.r.l., nel quale il Gruppo Hera preliminarmente aveva conferito delle concessioni per la distribuzione del gas, con circa 188.000 utenti in Veneto e Friuli-Venezia Giulia. L'operazione ha determinato la realizzazione di investimenti complessivi per 617,9 milioni di Euro ed un flusso positivo da disinvestimenti di 616,2 milioni di Euro.

In conformità alle disposizioni del principio contabile IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" gli effetti correlati all'operazione sono stati esposti separatamente in un'unica riga del conto economico ed i dati comparativi esposti a confronto sono stati riclassificati in coerenza. I dati patrimoniali e finanziari posti a confronto sono stati anch'essi riesposti in ottemperanza ai dettami del principio.

Si precisa inoltre che, in data 1° luglio 2019, è avvenuta la fusione per incorporazione della società Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A.. A seguito di tale operazione, la società Unigas Distribuzione S.r.l. non viene più consolidata con il metodo del patrimonio netto, bensì consolidata integralmente. In pari data Ascopiave S.p.A. ha conferito il ramo oggetto di fusione in Edigas Distribuzione Gas S.p.A..

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la cogenerazione e la gestione calore.

Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 268 Comuni (230 comuni al 31 dicembre 2018; la variazione del numero di concessioni gestite è correlata principalmente all'ingresso nel perimetro di consolidamento della società Ap Reti Gas Nord-Est S.r.l.), esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 12.855 chilometri1 (oltre 9.809 chilometri al 31 dicembre 2018; 2.977 chilometri per effetto dell'ampliamento del perimetro), fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

Andamento della gestione

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 1.107,1 milioni di metri cubi1 , con un incremento dell'1,9% rispetto all'esercizio 2018.

La rete di distribuzione al 31 dicembre 2019 ha una lunghezza di 12.855 chilometri1 in aumento di 3.046 chilometri rispetto all'anno precedente, variazione principalmente dovuta al consolidamento integrale di Unigas Distribuzione S.r.l. e all'ingresso nel perimetro di consolidamento di Ap Reti Gas Nord-Est S.r.l..

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati dell'esercizio 2019 si attestano a 124,9 milioni di Euro, contro i 115,3 milioni di Euro registrati nell'esercizio precedente. La crescita del fatturato è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuta per effetto della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. e la conseguente iscrizione dei ricavi conseguiti dal ramo nell'ambito dei servizi di distribuzione del gas naturale e dei contributi per certificati bianchi correlati agli obiettivi di efficienza energetica a cui la società era obbligata.

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 21,6 milioni di Euro, in incremento di 0,5 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2018, variazione condizionata dalla contrazione del margine sui titoli di efficienza energetica (-4,0 milioni di Euro) e dai maggiori ammortamenti (-2,4 milioni di Euro), in parte compensata dai minori costi del personale (+1,6 milioni di Euro).

Il risultato delle attività cessate, pari a 478,7 milioni di Euro (31,8 milioni di Euro nell'esercizio 2018), accoglie la plusvalenza maturata dalla vendita della partecipazione delle società, che ha portato al relativo deconsolidamento, al netto dei costi sostenuti per la realizzazione della stessa.

Il risultato netto, pari a 493,2 milioni di Euro, evidenzia un incremento di 448,9 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2018.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 dicembre 2019 è pari a 213,0 milioni di Euro, in peggioramento di 95,5 milioni di Euro rispetto ai 117,5 milioni di Euro del 31 dicembre 2018.

L'incremento dell'indebitamento finanziario è determinato dal cash flow dell'esercizio 2019 (+37,3 milioni di Euro, dato dalla somma del risultato netto dell'esercizio ante risultato delle attività cessate, e degli ammortamenti). L'attività di investimento ha assorbito risorse finanziarie per 47,7 milioni di Euro. La gestione del patrimonio (distribuzione dividendi e dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto) ha assorbito risorse per 94,5 milioni di Euro, di cui 11,8 dovuti alle società cessate.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2019 è risultato pari a 0,24 (0,26 al 31 dicembre 2018).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 31 dicembre 2019.

100%
ap
Reti Gas
48%
EstEnergy
100%
ap
Reti Gas Rovigo
89% 100% Reti Gas Vicenza
ASCOTRADE
51%
100% edigaz
ETRA cregio
49%
100% AE Asco Energy
-C ASM SET
100%
100% Reti Gas NordEst
Preta
A
100%
ASCOPIAVE ENERGIE
30,94%
100% (Sinergieltaliane (in liquidazione)
HERA Comm

Il quadro economico di riferimento

Nel corso del 2019, nonostante le prospettive siano rimaste incerte e vi sia stato il timore dell'inasprirsi di alcune tensioni geopolitiche, il commercio mondiale ha ripreso ad espandersi, seppur a livelli contenuti, grazie anche ai segnali di attenuazione delle dispute tariffarie fra Stati Uniti e Cina, le quali in dicembre hanno raggiunto un primo accordo commerciale.

La debolezza manifatturiera, particolarmente accentuata in Germania, ha frenato l'attività economica dell'area euro, ed ha influenzato anche la crescita economica italiana.

Alcune recenti proiezioni dell'OCSE stimano che nel 2019 il prodotto interno mondiale sia aumentato nella media del 2,9% rispetto all'anno precedente, trattasi del valore più basso dalla crisi finanziaria globale del 2008-2009, e che nel 2020 potesse crescere del 2,9%. L'OCSE ha successivamente modificato nel suo Interim Economic Outlook le previsioni di novembre tagliando di 0,5 punti la stima del 2020 a causa della sopravvenuta emergenza sanitaria che si sta espandendo a livello mondiale. Lo stesso ha specificato che l'incertezza sulla crescita mondiale rimane molto elevata e qualora la situazione mondiale dovesse peggiorare ulteriormente la crescita mondiale potrebbe flettersi in modo significativo e fermarsi al 1,5%.

Durante il 2019 l'attività economica ha rallentato durante i mesi estivi in Cina, è diminuita in maniera più marcata in India, mentre è rimasta piuttosto stabile in Russia e Brasile. Il commercio mondiale e la produzione manifatturiera sono rimasti deboli, evidenziando una crescita degli scambi pari allo 0,9% nel 2019.

Nell'area euro l'attività economica è stata sostenuta dalla domanda interna, in particolar modo dai consumi, i quali si sono rafforzati a seguito del buon andamento dell'occupazione. La debolezza è rimasta concentrata nel settore industriale, dove l'attività si è contratta nei mesi estivi, mentre il settore dei servizi ha evidenziato una crescita.

Il PIL nel 2019, dalle ultime stime disponibili, risulta essere cresciuto del 1,2%. Le proiezioni che vedano una crescita dell'1,1% nel 2020, ed dell'1,4% nel 2021, a causa dell'emergenza sanitaria COVID 19, sono state riviste al ribasso dalla BCE. La crescita del PIL in termini reali è stata prevista allo 0,8% per l'anno in corso ed all'1,3% per il 2021.

Nel corso del 2019 l'inflazione si è mantenuta stabile, e secondo le previsioni resterà contenuta nell'arco del triennio 2020-2022, coerentemente con la moderata crescita dell'attività economica.

Per quanto concerne il quadro congiunturale dell'economia italiana, nel 2019 la crescita complessiva del PIL è stimata pari allo 0,2%, sostenuta in particolare dalla domanda interna, principalmente dalla spesa delle famiglie. Gli investimenti sono diminuiti, in particolar modo quelli in beni strumentali e l'interscambio con l'estero è stato negativo. L'inflazione al consumo è rimasta molto contenuta, in particolar modo per effetto dei prezzi dei beni energetici. L'andamento dell'occupazione conferma nel complesso una crescita dell'occupazione e contestualmente una diminuzione della disoccupazione e dell'inattività.

L'Interim Economic Outlook pubblicato dall'OCSE ha rivisto al ribasso, in coerenza con l'andamento mondiale, l'andamento del PIL nazionale prevedendo crescita zero, ha viceversa lasciate invariate le previsioni per il 2021 che vedevano una crescita prevista dello 0,5%.

La distribuzione del gas

La distribuzione del gas naturale rappresenta, a seguito del closing della partnership tra Ascopiave S.p.A. ed il Gruppo Hera, avvenuto in data 19 dicembre 2019, la prima attività del Gruppo in termini di contributo alla formazione del reddito aziendale.

Si tratta di un'attività svolta in regime di concessione o affidamento diretto e, in quanto tale, è soggetta ad una forte regolamentazione da parte dell'Autorità pubblica, sia in merito agli standard minimi di gestione e qualità, sia ai livelli tariffari.

Come noto, il D.Lgs. n. 164/2000, ha introdotto l'obbligo di assegnazione del servizio di distribuzione del gas mediante gara ad evidenza pubblica, sul presupposto che un meccanismo concorrenziale di selezione del gestore dovrebbe favorire un contenimento dei costi per il cliente finale, uno sviluppo efficiente degli impianti ed un miglioramento della qualità del servizio erogato.

Il D.L. 159/2007 (Legge 222/2007) ha introdotto, per la prima volta, il concetto di Ambito Territoriale Minimo (Atem) per la gestione del servizio, stabilendo che le gare di affidamento debbano essere bandite con riferimento ad esso. La gara per Atem è stata definitivamente assunta a regola base del settore con il D.Lgs. 93/2011 che, fra l'altro, ha

sancito, a far data da giugno 2011, il divieto di bandire gare riferite a singoli Comuni, imponendo l'obbligo di procedere esclusivamente con gare per Atem.

Anche in conseguenza di ciò, la maggioranza degli analisti del settore prevede, nel medio termine, una forte concentrazione dell'offerta, con una riduzione del numero degli operatori ed una crescita della loro dimensione media.

A partire dal 2011, la normativa delle gare d'Ambito, è stata ulteriormente definita e precisata con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali.

In particolare:

  • 1) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas;
  • 2) con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 (c.d. Decreti Ambiti) sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito;
  • 3) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Mistero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale) sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164;
  • 4) con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 (c.d. Decreto Criteri), successivamente integrato con il DM 106/2015, è stato approvato il regolamento relativo ai criteri di gara e per la valutazione delle offerte per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

L'emanazione di detta disciplina ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo, ponendo le premesse affinché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro normativo e regolamentare, in quanto adatto a favorire importanti opportunità di investimento e di sviluppo per gli operatori qualificati di medie dimensioni, in un'ottica di positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013, con il D.L. 23 dicembre 2013, n. 145, convertito con modificazioni in Legge 9/2014, il Legislatore ha apportato modifiche sostanziali all'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 in tema di determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio".

A giugno 2014 è poi entrato in vigore il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico contenente le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale", il quale, pur formalmente volto all'esplicazione dei criteri di valorizzazione degli impianti di cui all'art. 5 del DM 226/2011, sostanzialmente, detta una disciplina del tutto peculiare, solo in minima parte attuativa dello stesso art. 5. (nella sua versione originaria, vigente al momento dell'emanazione delle Linee Guida).

Successivamente, con il D.L. 91/2014, convertito con modificazioni in Legge 116/2014 è stata attuata un'ulteriore modifica sostanziale del medesimo art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000. I contenuti del novellato testo e l'evoluzione dello stesso sono riportati nei paragrafi "Legislazione nazionale" ed "Obbiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi" di questa relazione finanziaria.

Infine, a metà 2015, è intervenuto il Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 106 del 20 maggio 2015, che ha modificato il precedente DM 226/2011, riformulando l'art. 5, concernente i criteri per la valorizzazione degli impianti. Il nuovo provvedimento regolamentare, nella sostanza, ha "traslato" la disciplina propria delle Linee Guida (sopra citate) nel testo, cioè, in estrema sintesi, ha reso detta ultima disposizione compatibile con quel Provvedimento (le Linee Guida) che, pure, avrebbe dovuto costituirne specificazione/puntualizzazione.

Il quadro normativo

Delibera 05 marzo 2019 75/2019/R/gas - Determinazione dei premi e delle penalità relativi ai recuperi di sicurezza del servizio di distribuzione del gas naturale per l'anno 2015 e modifica della RQDG.

Delibera 19 marzo 2019 99/2019/R/gas - Rideterminazione di tariffe di riferimento per i servizi di distribuzione e misura del gas, per gli anni 2011-2017.

Delibera 19 marzo 2019 98/2019/R/gas - Determinazione delle tariffe di riferimento definitive per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2018.

Delibera 09 aprile 2019 128/2019/R/gas - Determinazione delle tariffe di riferimento provvisorie per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2019.

Delibera 09 aprile 2019 127/2019/R/gas - Determinazione di tariffe di riferimento definitive, per l'anno 2018, ad integrazione delle tariffe di riferimento approvate con deliberazione dell'Autorità 98/2019/R/gas.

Delibera 16 aprile 2019 148/2019/R/gas - Nuove disposizioni in materia di predisposizione dei bilanci provvisori e pubblicazione del nuovo Testo integrato delle disposizioni per la regolazione delle partite fisiche ed economiche del servizio di bilanciamento del gas naturale (TISG)

Delibera 16 luglio 2019 305/2019/R/gas - Anticipazione in acconto di premi relativi ai recuperi di sicurezza del servizio di distribuzione del gas naturale, per l'anno 2016.

Delibera 26 novembre 2019 486/2019/R/gas - Rideterminazione di tariffe di riferimento per i servizi di distribuzione e misura del gas, per gli anni 2014-2018.

Delibera 17 dicembre 2019 537/2019/R/gas - Riconoscimento dei costi operativi per il servizio di misura del gas naturale, relativi ai sistemi di telelettura/telegestione e ai concentratori per gli anni 2011-2016, sostenuti da imprese distributrici di gas naturale che hanno adottato soluzioni buy.

Delibera 27 dicembre 2019 569/2019/R/gas - Approvazione della regolazione della qualità dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2020-2025 - Parte I del Testo unico della regolazione della qualità e delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2020-2025.

Delibera 27 dicembre 2019 570/2019/R/gas - Regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020-2025.

Delibera 27 dicembre 2019 571/2019/R/gas - Aggiornamento delle tariffe per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2020

Obblighi di efficienza e di risparmio energetico

Il Decreto Letta, all'articolo 16, comma 4, stabilisce che le imprese di distribuzione di gas naturale devono perseguire obiettivi di risparmio energetico e sviluppo di fonti rinnovabili.

La definizione degli obiettivi quantitativi nazionali e dei principi di valutazione dei risultati ottenuti è stata demandata al Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, che ha provveduto ad emanare il Decreto Ministeriale 20 luglio 2004.

Con il Decreto 21 dicembre 2007, il Ministero dello Sviluppo Economico ha rivisto e aggiornato il Decreto 20 luglio 2004 nei seguenti punti:

  • sono stati rivisti gli obiettivi per gli anni 2008 e 2009, alla luce dell'eccesso di offerta di titoli di efficienza energetica registratasi sul mercato;

  • sono stati definiti gli obiettivi per il triennio 2010-2012, tenuto conto del target di riduzione dei consumi energetici fissato dal piano d'azione al 2016, pari a 10,86 MTEP;

  • gli obblighi di efficienza e di risparmio energetico per ciascuno degli anni successivi al 2007 sono stati estesi ai distributori che, alla data del 31 dicembre di due anni antecedenti a ciascun anno d'obbligo, abbiano connessi alla propria rete di distribuzione più di 50.000 clienti finali.

Gli obiettivi di risparmio energetico (che valgono sia per i distributori di gas naturale che di energia elettrica) previsti dal Decreto 20 luglio 2004, integrato dal Decreto 21 dicembre 2007, sono pari a:

  • 0,10 Milioni di TEP per il 2005;
  • 0,20 Milioni di TEP per il 2006;
  • 0,40 Milioni di TEP per il 2007;
  • 1,00 Milioni di TEP per il 2008;
  • 1,40 Milioni di TEP per il 2009;
  • 1,90 Milioni di TEP per il 2010;
  • 2,20 Milioni di TEP per il 2011;
  • 2,50 Milioni di TEP per il 2012.

Il conseguimento di risparmi energetici viene attestato attraverso l'assegnazione di titoli di efficienza energetica, i c.d. Certificati Bianchi. Per adempiere agli obblighi previsti dal Decreto 20 luglio 2004, integrato dal Decreto 21 dicembre 2007, e vedersi così riconosciuti i Certificati Bianchi, i distributori possono:

  • realizzare interventi diretti a migliorare l'efficienza energetica delle tecnologie installate o delle relative modalità di utilizzo;

  • acquistare direttamente i Certificati Bianchi da terzi, mediante contrattazione bilaterale oppure tramite negoziazione in un apposito mercato istituito presso il Gestore del mercato elettrico (GME).

Con il Decreto del 28 dicembre 2012 sono stati definiti i nuovi obiettivi di risparmio di energia primaria annua nel periodo 2013-2016 per i distributori obbligati e in particolare:

  • 4,6 Mtep al 2013;
  • 6,2 Mtep al 2014;
  • 6,6 Mtep al 2015;
  • 7,6 Mtep al 2016;

Per i distributori di gas naturale la quota dei suddetti obblighi corrisponde ai seguenti certificati bianchi:

  • 3,04 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2014
  • 3,49 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2015
  • 4,28 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2016

Per gli anni 2013 e 2014 il soggetto obbligato ha dovuto consegnare una quota almeno superiore al 50% del suo obbligo annuale che deve compensare nel biennio successivo per non incorrere in sanzioni. Per gli anni 2015 e 2016 il valore minimo è fissato nel 60% dell'obbligo di competenza sempre con la possibilità di compensare nel biennio successivo per non incorrere in sanzioni.

Inoltre il Decreto 28 dicembre 2012 ha dato attuazione a quanto previsto nel decreto 28/2011 per cui l'attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati ai progetti di efficienza energetica condotti nell'ambito del meccanismo dei certificati bianchi vengono trasferiti al GSE – Gestore dei Servizi Energetici.

Il Decreto ha anche ampliato ad altri soggetti diversi dalle imprese distributrici e dalle Energy Saving Company (le c.d. ESCO), la possibilità di presentare progetti ai fini dell'ottenimento di certificati bianchi.

Con il Decreto 11 gennaio 2017 (GU n. 78 del 3-4-2017) sono stati definiti gli obiettivi nazionali di risparmio energetico per i distributori obbligati nel periodo 2017-2020. In particolare per i distributori di gas naturale tali obiettivi sono quantificabili nel seguente numero di certificati bianchi:

  • 2,95 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2017
  • 3,08 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2018
  • 3,43 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2019
  • 3,92 milioni di certificati bianchi da conseguire nel 2020

Inoltre il decreto 11 gennaio 2017 definisce le nuove linee guida per la presentazione dei progetti di efficienza energetica rivedendo il vecchio meccanismo con l'eliminazione del coefficiente "tau", l'allungamento della vita utile dei progetti, l'eliminazione delle schede standardizzate.

Con il D.M. 10 maggio 2018 viene rivisto il contributo tariffario per i soggetti obbligati, la novità più importante è l'introduzione di un cap pari a 250 euro/TEE come rimborso massimo. Inoltre, data la scarsità di titoli rispetto alla domanda, è stato introdotto il certificato allo scoperto cioè un titolo emesso dal GSE su richiesta del distributore obbligato che ha almeno in portafoglio il 30% dei titoli dell'obiettivo in corso. Il certificato allo scoperto può costare sino a un massimo di 15 euro/TEE e può eventualmente essere riscattato l'anno seguente dal distributore.

Le società del Gruppo Ap Reti Gas S.p.A., Ap reti Gas Vicenza S.p.A. ed Edigas Distribuzione S.p.A. (a seguito della fusione di Unigas distribuzione S.r.l. in data 1° luglio e successivo conferimento in Edigas), soggette agli obblighi definiti dai Decreti 20 luglio 2004, 21 dicembre 2007 e 28 dicembre 2012, sono tenute al rispetto degli obiettivi di risparmio energetico determinati annualmente dal GSE.

Il GSE ha il compito di verificare che ciascun distributore possegga i titoli di efficienza energetica corrispondenti all'obiettivo annuo assegnato (maggiorato di eventuali quote aggiuntive per compensazioni o aggiornato in seguito all'introduzione di nuovi obiettivi quantitativi nazionali) e di informare il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e il Gestore del Mercato Elettrico dei titoli ricevuti e degli esiti delle verifiche.

Qualora un distributore non raggiunga l'obiettivo stabilito, potrà essere destinatario di una sanzione amministrativa irrogata dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, in attuazione della Legge n. 481 del 14 novembre 1995 e alle indicazioni del decreto del 28 dicembre 2012.

Per quanto concerne l'approfondimento della tematica relativa all'efficienza energetica ed il risparmio energetico per le società del Gruppo, si rimanda al paragrafo relativo alla "Efficienza e risparmio energetico".

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 30 dicembre 2019 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 3,815 Euro per azione, con una crescita di 23,3 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2019 (3,095 Euro per azione, riferita al 02 gennaio 2019).

La capitalizzazione di Borsa al 30 dicembre 2019 risultava pari a 895,61 milioni di Euro1 (725,08 milioni di Euro al 29 dicembre 2018).

La quotazione del titolo nel corso dell'esercizio 2019 ha registrato una crescita della performance (+23,3%). Nello stesso periodo l'indice FTSE Italia All Share ha evidenziato una crescita del +27,2%, dell'indice FTSE Italia Star del +28,0% e l'indice settoriale FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità del +35,0%.

Share and stock-exchange data 30.12.2019 28.12.2018
Earning per share (Euro) 2,20 0,21
Net equity per share (Euro) 3,73 1,91
Placement price (Euro) 1,800 1,800
Closing price (Euro) 3,815 3,110
Maximum annual price (Euro) 4,250 3,690
Minimum annual price (Euro) 3,095 2,820
Stock-exchange capitalization (Million of Euro) 895,
61
725,08
No. of shares in circulation 223.955.550 222.683.966
No. of shares in share capital 234.411.575 234.411.575
No. of own share in portfolio 10.456.025 11.727.609

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 30 dicembre 2019:

1 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 30 dicembre 2019 risultava pari a 19,0 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Controllo della società

Alla data del 31 dicembre 2019 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente la maggioranza del capitale di Ascopiave S.p.A. come indicato nel grafico di seguito riportato.

La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF.

Corporate Governance e Codice Etico

Nell'esercizio 2019 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività del Responsabile Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio del Responsabile Internal Auditing e della Funzione Compliance ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio e aggiornamento delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave.

La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.

Ascopiave S.p.A. ha approvato la "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata da tutte le società controllate del Gruppo, parte integrante del Modello 231 (allegato 3 del Modello 231). Le segnalazioni vengono gestite da un "Comitato Segnalazioni".

La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio: Acquisto di servizi telematici e informatici dalla consociata ASCO TLC S.p.A.;

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

  • Locazione di immobili di proprietà verso la consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. verso la controllante Asco Holding S.p.A.;

A seguito del perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera avvenuto in data 19 dicembre 2019 le società di commercializzazione gas ed energia, che sino a quella data erano controllate dal Gruppo Ascopiave, risultano assoggettate al controllo di Hera S.p.A. I rapporti intrattenuti con tali società nel corso dell'esercizio 2019, come quelli futuri, partecipando il Gruppo Ascopiave al capitale sociale della nuova società collegata EstEnergy S.p.A., sono esposti in coerenza.

Nel corso dell'esercizio 2019 i rapporti intrattenuti con le società oggetto della partnership hanno prodotto ricavi in relazione alle seguenti tipologie di servizio:

  • Interessi attivi maturati sui saldi attivi dei conti correnti infragruppo in essere;
  • Servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione locale;
  • Servizi al contatore svolti in qualità di distributori del gas naturale e servizi di lettura degli stessi;
  • Servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility.

Nel corso dell'esercizio 2019 i rapporti intrattenuti con le società oggetto della partnership hanno prodotto costi in relazione alle seguenti tipologie di servizio:

Interessi passivi maturati sui saldi passivi dei conti correnti infragruppo in essere;

In relazione al consolidato fiscale nazionale ed ai rapporti intrattenuti in tal senso con Asco Holding S.p.A. da Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Blue Meta S.p.A. e Asco Energy S.p.A. sino al 31 dicembre 2018, si segnala che lo stesso è decaduto in ragione del fatto che la Società (asco Holding S.p.A.) ha modificato l'esercizio sociale che non coincide più con il 31 dicembre.

Nel corso dell'esercizio 2019 le società del Gruppo Ascopiave, controllante al 31 dicembre 2019, hanno aderito ad nuovo contratto di consolidato fiscale nazionale con la capogruppo Ascopiave S.p.A..

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato; per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

(migliaia di Euro) Crediti
Altri
commerci
Debiti
commerci
Altri Costi Ricavi
crediti
ali
ali debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 10 646 0 0 0 0 0 0 54 0
Totale controllanti 10 646 0 0 0 0 0 0 54 0
Società controllate dalla controllante
Asco TLC S.p.A. 19 0 4 0 0 663 0 0 96 0
Totale società controllate dalla controllante 19 0 4 0 0 663 0 0 96 0
Società controllate cessate e collegate
Amgas Blu S.r.l. 337 1.296 67 0 0 0 2 0 426 7
Ascotrade S.p.A. 14.377 4.272 0 0 0 0 58 0 49.064 6
Blue Meta S.p.A. 4.247 0 113 7.195 0 52 30 0 8.908 0
Etra Energia S.r.l. 244 0 8 1.995 0 0 6 0 418 0
Ascopiave Energie S.p.A. 3.131 0 434 7.015 0 0 26 0 9.608 0
Estenergy S.p.A. 36 0 0 0 0 0 0 0 244 0
ASM Set S.r.l. 1.201 627 3 0 0 0 4 0 4.039 2
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 21 0 21 0 0 0 0 0 22 0
Totale società cessate e collegate 23.595 6.195 512 16.204 0 52 125 0 72.728 15
Totale 23.624 6.841 516 16.204 0 715 125 0 72.878 15

Fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 2019

Approvato il progetto di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A.

In data 28 gennaio 2019 i Consigli di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. (Ascopiave) e di Unigas Distribuzione S.r.l. (Unigas) hanno approvato un'operazione di aggregazione societaria da realizzarsi mediante la fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave, immediatamente seguita dalla concentrazione in Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. (Edigas) delle attività operative di Unigas nel settore reti.

Mediante il Progetto di Aggregazione, Ascopiave e Unigas perseguono l'obiettivo di consolidare in capo a un unico operatore le attività da esse svolte nel settore della distribuzione del gas in alcune aree della Lombardia, migliorando ulteriormente il posizionamento sul mercato e gli standard qualitativi dei servizi erogati nei territori di riferimento.

I termini e le condizioni della Fusione sono disciplinati in un accordo quadro sottoscritto tra Ascopiave, Unigas e, limitatamente all'assunzione di alcuni impegni, Anita S.r.l., quale socio di riferimento di Unigas. Il progetto di Fusione è stato portato all'approvazione delle rispettive assemblee nonché dell'assemblea di Anita.

La società di revisione EY S.p.A. è stata nominata dal Tribunale di Venezia quale esperto ai fini della redazione del parere sulla congruità del rapporto di cambio, ai sensi dell'art. 2501-sexies del codice, messo a disposizione nei termini previsti dalla normativa applicabile.

L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave, in sede straordinaria, ha approvato il progetto di fusione relativo alla fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave (la "Fusione") e, per esso, la Fusione.

In data 24 aprile 2019 Ascopiave ha comunicato che si è tenuta in data 23 aprile l'assemblea dei soci di Unigas che ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave completando l'iter deliberativo relativo alla predetta fusione.

In data 25 giugno 2019, facendo seguito all'approvazione dell'operazione da parte di entrambe le assemblee, è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave.

Il rapporto di cambio è stato confermato pari a n. 3,7788 azioni Ascopiave del valore nominale di Euro 1,00 per ciascuna quota di Unigas del valore nominale di Euro 1,00, non essendosi verificati i presupposti per procedere ad un aggiustamento del medesimo ai sensi del progetto di fusione. La fusione ha avuto effetto dal 1° luglio 2019.

Sempre in data 25 giugno 2019, nel contesto della fusione e con effetto dalla data di efficacia della medesima, è stato altresì perfezionato il conferimento da parte di Ascopiave in favore della controllata al 100% Edigas delle attività operative di Unigas nel settore reti.

Si precisa che nel corso della prima settimana di luglio 2019 Ascopiave S.p.A. ha provveduto all'assegnazione di n. 7.149.505 azioni proprie alla società Anita S.r.l..

La Fusione

La Fusione è stata attuata mediante (i) annullamento delle quote rappresentanti il 100% del capitale sociale di Unigas alla data di stipula dell'atto di Fusione e (ii) assegnazione ad Anita, in concambio della propria quota detenuta in Unigas, di azioni proprie di Ascopiave, senza pertanto necessità di procedere ad un aumento del capitale sociale di Ascopiave a servizio del concambio.

Situazione patrimoniale di riferimento per la Fusione, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2501-quater, comma secondo, del codice civile, è stata per entrambe le società il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018.

Il rapporto di cambio determinato dai Consigli di Amministrazione di Ascopiave e Unigas, con il supporto dei 2 rispettivi consulenti finanziari, è pari a n. 3,7788 azioni proprie Ascopiave per ogni quota di Unigas di nominali Euro 1,00.

Sulla base del predetto rapporto di cambio sono state, pertanto, oggetto di assegnazione ad Anita complessive n. 7.149.505 azioni proprie di Ascopiave, pari al 3,05 % del capitale di Ascopiave post Fusione. Come meglio descritto nel progetto di Fusione, il suddetto rapporto di cambio poteva essere soggetto ad aggiustamento esclusivamente per effetto dell'eventuale pagamento, prima della data di efficacia della Fusione (i) di un dividendo ordinario da parte di Ascopiave e/o Unigas e/o (ii) del dividendo straordinario che, come comunicato al mercato in data 8 giugno 2018, l'assemblea di Ascopiave poteva essere chiamata a deliberare ai fini del pagamento da parte del socio di maggioranza Asco Holding S.p.A. del valore di liquidazione ai propri azionisti che hanno esercitato il diritto di recesso non avendo concorso all'adozione della delibera di approvazione di alcune modifiche statutarie adottata in data 23 luglio 2018.

"L'Operazione – ha commento il Presidente di Ascopiave, Dott. Nicola Cecconato - costituisce un passo in avanti nel percorso di consolidamento del Gruppo Ascopiave nel settore della Distribuzione del Gas Naturale, in linea con la

strategia di rafforzamento degli assets del Gruppo nell'ambito di attività regolate. Il consolidamento delle attività ad oggi gestite da Unigas, potrà consentire un miglioramento dei livelli di efficienza e dei servizi erogati nei territori di presenza, tramite la valorizzazione delle competenza industriali delle società coinvolte".

Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria e straordinaria, del 23 aprile 2019

Si è riunita il 23 aprile 2019, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. ("Ascopiave" o la "Società") in sede ordinaria e straordinaria.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha approvato il bilancio di esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2018, e deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo ordinario pari a Euro 0,125 per azione.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha espresso parere favorevole in merito alla politica di remunerazione, corrispondente alla Sezione I della relazione sulla remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e 84 quater del regolamento Consob 14 maggio 1999, n. 11971.

L'Assemblea di Ascopiave, in sede ordinaria, ha approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie, in sostituzione dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie rilasciata dall'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2018, che pertanto è da intendersi revocata, per la parte non eseguita.

Su richiesta del socio Asco Holding S.p.A., in sede ordinaria, l'assemblea ha altresì deliberato la distribuzione di un dividendo straordinario pari ad Euro 0,2133 per ciascuna delle n. 222.178.966 azioni in circolazione, per un totale di Euro 47.390.773,40, da prelevarsi interamente dalla "Riserva da sovrapprezzo azioni". Tale dividendo straordinario è stato messo in pagamento in data 8 maggio 2019, con data di stacco 6 maggio 2019 e record date 7 maggio 2019.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, ha approvato il progetto di fusione relativo alla fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. ("Unigas") in Ascopiave S.p.A. (la "Fusione") e, per esso, la Fusione.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, ha altresì approvato di modificare l'art. 6 dello statuto sociale di Ascopiave, introducendo i paragrafi da 6.6 a 6.18, al fine di preveder il meccanismo della maggiorazione del diritto di voto, di cui all'art. 127-quinquies del TUF.

In particolare, il meccanismo della maggiorazione consentirà l'attribuzione di 2 diritti di voto per ciascuna azione Ascopiave che sia appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo di almeno 24 mesi a decorrere dall'iscrizione in un apposito elenco speciale, che sarà istituito e tenuto a cura della Società presso la sede sociale.

Comunicato stampa Asco Holding S.p.A.

In data 8 aprile 2019, facendo seguito a quanto precedentemente comunicato in data 6 marzo 2019, Asco Holding S.p.A. ("Asco Holding" o la "Società") ha reso noto che, nel contesto della procedura di recesso dei soci che non hanno concorso all'approvazione della delibera assembleare del 23 luglio 2018 avente ad oggetto alcune modifiche statutarie, in data 5 aprile 2019 si è concluso il periodo di adesione all'offerta in opzione, depositata in data 7 marzo 2019 presso il Registro delle Imprese di Treviso-Belluno, di n. 28.279.062 azioni in relazione alle quali è stato validamente esercitato il diritto di recesso e con riferimento alle quali è stato contestato il valore di liquidazione determinato dal Consiglio.

Nessun socio di Asco Holding ha esercitato il diritto di opzione. Qualora la Società ricevesse comunicazioni di esercizio del diritto di opzione che risultino spedite nei termini previsti dall'avviso di offerta in opzione, ne darà pronta comunicazione.

Le azioni oggetto di recesso sono state n. 41.945.221 pari al 29,96% del capitale sociale di Asco Holding. Il valore di liquidazione unitario da corrispondersi da parte della Società sarà pari a Euro 3,75 per i soci recedenti che non hanno contestato il valore di liquidazione e Euro 4,047 per i soci recedenti che hanno contestato il valore di liquidazione.

Il perfezionamento della procedura di recesso è avvenuto, nei tempi tecnici necessari, successivamente all'eventuale approvazione da parte dell'assemblea di Ascopiave convocata per il 23 aprile 2019, in prima convocazione, e il 26 aprile 2019, in seconda convocazione, della proposta di distribuzione di un dividendo straordinario formulata da Asco Holding e subordinatamente al pagamento del medesimo dividendo.

Ascopiave e Gruppo Hera: grande partnership energy nel nord-est

Ascopiave S.p.a. ed il Gruppo Hera hanno perfezionato l'operazione che ha sancito, in data 19 dicembre 2019, la nascita del maggiore operatore nel settore energy nel Nord-Est, con oltre un milione di clienti, ed il contestuale riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas. Il closing realizzato, a seguito dell'accordo quadro del 30 luglio scorso e delle successive approvazioni da parte delle autorità ed enti competenti, ha comportato lo scambio tra il Gruppo Hera ed Ascopiave di asset di pari valore, nelle attività commerciali energy, da un lato, e nella distribuzione gas, dall'altro.

Gli elementi economici dell'operazione non hanno subito variazioni rispetto a quanto già comunicato in precedenza, a meno degli aggiustamenti alla data del closing previsti dall'accordo quadro stipulato nel mese di luglio, così come le pattuizioni definite per la governance e le opzioni di gestione delle partecipazioni di Ascopiave in EstEnergy ed Hera Comm. L'operazione rappresenta un importante passaggio nell'evoluzione dei portafogli di attività del Gruppo Hera e Ascopiave, in piena coerenza con le linee di sviluppo approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

Il Gruppo Hera, infatti, anticipa il raggiungimento dell'obiettivo fissato nel Piano industriale al 2022, arrivando a circa 3,3 milioni di clienti nelle attività commerciali energy. Ascopiave, d'altro lato, dà corso al proprio piano di riposizionamento strategico, attraverso l'accordo commerciale con un primario attore, ed il consolidamento della propria posizione nel core business della distribuzione gas.

Sul fronte della vendita di energia, EstEnergy sarà un operatore per le attività commerciali nelle regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia, con oltre un milione di clienti (di cui circa 795.000 contratti gas e circa 265.000 contratti elettrici). Nel dettaglio, in EstEnergy, valutata ex ante operazione 191,7 milioni di euro, sono confluite le attività commerciali del Gruppo Ascopiave (Ascotrade S.p.a., Ascopiave Energie S.p.a., Blue Meta S.p.a. e le joint venture Asm Set S.r.l. ed Etra Energia S.r.l.) e la partecipazione in Sinergie Italiane S.r.l., valutate complessivamente 474,2 milioni di euro, oltre a quelle del Gruppo Hera (Hera Comm Nord-Est S.r.l), valutate 159,0 milioni di euro.

Il capitale sociale della nuova EstEnergy è detenuto per il 52% dal Gruppo Hera e per il 48% da Ascopiave (che ha acquisito la propria quota ad un prezzo di 395,9 milioni di Euro, sulla base di un equity value del 100% di EstEnergy pari a 824,9 milioni di Euro). Il Consiglio di Amministrazione è composto da 5 membri, 3 indicati da Hera e 2 da Ascopiave, in linea con il Patto Parasociale sottoscritto tra le parti. I consiglieri nominati sono: per il Gruppo Hera Stefano Venier (Amministratore Delegato del Gruppo Hera), Cristian Fabbri (Direttore Centrale Mercato e Amministratore Delegato di Hera Comm, che assumerà anche il ruolo di Amministratore Delegato della nuova EstEnergy), Isabella Malagoli (Direttore Generale di Hera Comm), per Ascopiave Giovanni Zoppas (CEO di Thelios, che assumerà anche il ruolo di Presidente) e Nicola Cecconato (Presidente e AD del Gruppo Ascopiave).

Nell'ambito dell'operazione, è stato attribuito per il periodo di 7 anni un diritto di cessione, esercitabile annualmente, a favore di Ascopiave sino all'intera partecipazione detenuta in EstEnergy S.p.a. ed un diritto di acquisto a favore di Hera Comm in caso di partecipazione residua da parte di Ascopiave S.p.a. in EstEnergy S.p.a. inferiore o uguale al 5% del capitale della società. In particolare, l'opzione di vendita sulla quota di partecipazione di minoranza di EstEnergy potrà essere esercitata, in tutto o in parte, sino al settimo anno dal closing, e ad un prezzo di esercizio pari al maggiore tra (i) il fair market value della partecipazione calcolato alla data di esercizio e (ii) il valore della partecipazione rivalutato per un interesse annuale del 4% al netto della quota dei dividendi percepiti e in ogni caso non inferiore al valore della partecipazione stessa.

Sul fronte della riorganizzazione delle attività della distribuzione gas, Ascopiave ha acquisito dal Gruppo Hera, per un prezzo di 168 milioni di euro, un perimetro di concessioni ricomprendente circa 188.000 utenti in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, che sono confluite dal 31 dicembre 2019 nella società di nuova costituzione denominata AP Reti Gas Nord-Est. Grazie a questa operazione, il Gruppo Ascopiave arriva a gestire circa 775.000 utenti e oltre 12.000 Km di rete, consolidando la sua posizione nel ranking nazionale.

Infine, come previsto dall'accordo siglato a fine luglio, Ascopiave ha acquisito il 3% del capitale di Hera Comm ad un prezzo di 54 milioni di Euro, ed il Presidente e AD Nicola Cecconato è stato nominato nel Consiglio di Amministrazione della società. Infine, nell'ambito del riassetto complessivo delle attività commerciali energy, Hera Comm ha acquisito direttamente il 100% del capitale di Amgas Blu, società integralmente detenuta da Ascopiave, attiva nella provincia di Foggia, con circa 50.000 clienti, ad un prezzo di 42,5 milioni di Euro.

Per la partecipazione in Hera Comm acquista da Ascopiave alla data del closing è previsto un meccanismo a favore di Ascopiave della cessione della partecipazione detenuta in Hera Comm, da esercitarsi nello stesso periodo di 7 anni.

Sottoscrizione finanziamento a medio termine con Banca Nazionale del Lavoro (BNL)

In data 9 agosto 2019 la Capogruppo ha sottoscritto con BNL un finanziamento a medio termine, con durata di 5 anni, per un importo di Euro 30.000 migliaia, a tasso variabile e con rimborso tramite quote capitali semestrali costanti, e contestualmente un contratto Interest Rate Swap con la banca medesima, tale da eliminare il rischio connesso con la fluttuazione del tasso d'interesse.

Sottoscrizione finanziamento a medio termine con Credit Agricole

In data 27 settembre 2019 la Capogruppo ha sottoscritto con Credit Agricole un finanziamento a medio termine, con durata di 5 anni, per un importo di Euro 30.000 migliaia, a tasso variabile e con rimborso tramite quote capitali semestrali costanti, e contestualmente un contratto Interest Rate Swap con la banca medesima, tale da eliminare il rischio connesso con la fluttuazione del tasso d'interesse. L'erogazione del finanziamento è avvenuta il 1° ottobre 2019.

Sottoscrizione finanziamento a medio termine con Intesa SanPaolo

In data 29 novembre 2019 la Capogruppo ha sottoscritto con Intesa SanPaolo un finanziamento a medio termine, con durata di 5 anni, per un importo di Euro 50.000 migliaia, a tasso fisso e con rimborso tramite quote capitali semestrali costanti.

Informativa sull'acquisto di azioni proprie

Ascopiave rende noto di aver acquistato sul mercato telematico azionario, nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 23 aprile 2018 successivamente deliberata anche nell'assemblea del 23 aprile 2019, nel periodo compreso tra il 01 aprile 2019 e il 31 dicembre 2019 n. 5.877.921 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 3,807 euro, per un controvalore complessivo di 22.375.798,72 Euro. A seguito degli acquisti effettuati, Ascopiave deteneva n. 10.456.025 azioni proprie, pari al 4,461%, per il controvalore sopra indicato.

Altri fatti di rilievo

Distribuzione di gas naturale

Il Gruppo opera nel settore della distribuzione del gas attraverso le società Ap Reti gas S.p.A., Ap Reti gas Vicenza S.p.A., Ap Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. che, a partire dal 1° luglio 2019, include anche la ex Unigas Distribuzione S.r.l., precedentemente consolidata con il metodo del patrimonio netto. A partire dal 31 dicembre 2019 il perimetro delle società di distribuzione gas del Gruppo include anche AP Reti Gas Nord Est.

L'attività di distribuzione del gas naturale

Società consolidate integralmente

Il Gruppo Ascopiave gestisce concessioni per il servizio di distribuzione gas complessivamente in 232 Comuni in Veneto, Friuli, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Liguria.

Di seguito la tabella riepilogativa dei dati dell'attività di distribuzione del gas del gruppo relativa all'anno 2019 ed un confronto con quelli del 2018:

Esercizio
2018 2019
Volume di gas distribuito (mln mc) 1.014 1.065
Lunghezza rete distribuzione in esercizio (Km) 9.269 12.855
Totale nuove reti posate / sostituite 69,5 97
Totale contatori attivi (n.) 491.722 777.252
Totale Smart meter G4/G6 (n.) 254.361 339.798
Tempo medio di arrivo sul luogo (minuti) 40,7 38,5
Rete ispezionata (%) 80,5% 92,12%

L'ispezione programmata della rete nel 2019, eseguita interamente con personale e mezzi propri, è ampiamente superiore agli standard minimi richiesti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (di seguito ARERA) per gli impianti di distribuzione e riflette la particolare attenzione prestata dalle aziende di distribuzione del Gruppo al tema della sicurezza del servizio.

Di seguito una tabella relativa alle percentuali:

Esercizio
target ARERA 2017 2018 2019
Rete in alta e media pressione ispezionata sul totale
(obbligo ispezione 100% in 3 anni)
> 100% in 3 anni 76,10% 80,20% 92,84%
Rete in bassa pressione ispezionata sul totale (obbligo
ispezione 100% in 4 anni)
> 100% in 4 anni 75,60% 80,70% 91,76%

Tutti gli indicatori di sicurezza (tempo di arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento, ispezione programmata rete e misure del grado di odorizzazione) e di continuità (interruzioni del servizio) sono stati mantenuti efficacemente sotto controllo, nel pieno rispetto degli obblighi di servizio prefissati dall'ARERA.

Esercizio
2018 2019
Rispetto del tempo fissato per l'esecuzione delle
prestazioni soggette a standard specifici di qualità
commerciale
99,6% 98,3%

Nel corso dell'anno la struttura di pronto intervento aziendale, operativa 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno e attivabile tramite i numeri verdi aziendali dedicati, ha effettuato 6487 interventi, con tempo di arrivo medio sul luogo di chiamata pari a 38,48 minuti, largamente inferiore rispetto ai 60 minuti previsti dagli standard dell'Autorità.

Inoltre è stato svolto un monitoraggio continuo della corretta odorizzazione del gas, eseguendo un numero di controlli ben al di sopra di quanto previsto dall'Autorità.

Tutti i programmi e le scadenze previste per le attività di conduzione e manutenzione degli impianti sono stati rispettati e si sono svolti quasi esclusivamente mediante l'utilizzo di personale interno.

Nel 2019 si è rafforzato ulteriormente il processo di efficientamento della struttura organizzativa, volto all'ottimizzazione dell'impiego delle risorse ed alla sinergia tra le aziende di distribuzione del gruppo.

Nel corso dell'esercizio è stato completato il progetto d'implementazione del nuovo software gestionale per il supporto ai principali processi delle società di Distribuzione Gas del Gruppo, il progetto ha visto il go live di tutte le società al primo luglio, con il contemporaneo progetto di aggregazione sul medesimo software gestionale della società Unigas (in seguito al conferimento delle sue attività operative in Edigas).

Nel secondo semestre il principale progetto ha riguardato l'implementazione di tutti i sistemi informativi della nuova società AP Reti Gas Nord Est, operativa dal 1° gennaio 2020, che gestisce reti di distribuzione Gas in provincia di Padova ed Udine. Il progetto ha comportato la migrazione dei dati dai sistemi del precedente gestore per tutti gli applicativi, tra i quali il gestionale utenti, il sistema per contabilità e finanza, quello per la gestione delle risorse umane, il SAC (Sistema di Acquisizione Centrale) per i contatori elettronici, i sistemi di cartografia, il sistema di Asset Management ecc.

E' poi proseguito il progetto per il completo rinnovamento del software per l'affidamento e la contabilizzazione dei lavori ed è stato ulteriormente implementato il sistema di Work Force Management, per la gestione delle attività operative sul territorio. Ciò ha permesso di ridurre ulteriormente le attività di back office e implementare un sistema ormai completamente paper less per la maggior parte delle attività operative

Gruppo Ascopiave: andamento dei volumi di gas naturale distribuiti ed estensione della rete

I volumi di gas naturale distribuiti nel 2019 attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 1.151 milioni di metri cubi, con un incremento di 65 milioni di metri cubi principalmente dovuto al contributo integrale della ex Unigas Distribuzione S.r.l precedentemente consolidata con il metodo del patrimonio netto.

La rete distributiva in esercizio nel 2019 ha un'estensione di 10.044 chilometri (9.269 chilometri nel 2018).

Gruppo Ascopiave: andamento del numero di punti di riconsegna gestiti

Al 31 dicembre il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società consolidate al 100% è pari a 588,4 migliaia e registra un incremento pari a 96,7 mila unità rispetto all'esercizio precedente (491,8 migliaia al 31 dicembre 2018) anche in questo caso dovuto principalmente all'acquisizione del 100% di Unigas Distribuzione S.r.l. nel corso dell'esercizio.

Cogenerazione

Nel 2019 l'attività di gestione degli impianti di cogenerazione è stata svolta dalla Divisione Ricerca e Sviluppo del Gruppo Ascopiave per conto di Asco Energy S.p.A.

Per quanto riguarda le attività sugli impianti termici in cogenerazione, nel corso del 2019 è stato gestito il funzionamento di tre impianti:

  • l'impianto "Le Cime a Mirano (VE)", grazie all'ultima estensione della rete di teleriscaldamento, ha permesso di portare il grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati dal 123% al 126%. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica per uso riscaldamento dei clienti allacciati e nel periodo estivo per alimentare l'assorbitore per la produzione di energia frigorifera per uso raffrescamento per i medesimi clienti;
  • l'impianto "Bella Mirano a Mirano (VE)" non ha fatto registrare variazioni del grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati (115%). Il superamento della quota di saturazione 100% è dovuto al fatto che, in aggiunta al progetto originario, nel corso del 2014 sono stati allacciati due nuovi condomini alla rete di teleriscaldamento, non facenti parte del progetto originario, ma allacciati a seguito di contributo a copertura totale dei costi, corrisposto dai costruttori dei due nuovi condomini. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica a uso riscaldamento;
  • l'impianto "Cà Tron a Dolo (VE)" ha mantenuto sostanzialmente lo stesso grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati (37% nel 2018 e 36% nel 2019). Si sottolinea il fatto che ad oggi è stato realizzato solo il primo stralcio (circa il 50%) dell'intera lottizzazione oggetto di Convenzione. Il gruppo di cogenerazione ha lavorato a regime, venendo acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica uso riscaldamento ai clienti allacciati;

Per quanto riguarda le attività sugli impianti termici il Gruppo, nel corso del 2019, ha gestito il funzionamento di 5 impianti.

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto riguarda gli obiettivi 2018 sono stati conseguiti per tutte le società obbligate del gruppo gli obiettivi minimi, nel corso del mese di novembre 2019 sono stati consegnati in acconto tutti i TEE consentiti nel rispetto delle norme vigenti ed è stato annullato per la società Unigas il residuo del 2017.

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Per quanto riguarda gli obiettivi 2020 la somma per le tre società ammonta a 145.846 TEE.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e

  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

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In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2018;
  • per complessivi Euro 45.753 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti agli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015, applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa. L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto (e/o è in procinto di proporre) le proprie "contro-deduzioni".

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 31 dicembre 2019 sono pendenti:

COMUNE DI SANTORSO:

Un Giudizio di appello pendente c/o la Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Santorso (impugnazione del Lodo Arbitrale del 18 luglio 2017, che ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave la somma di Euro 1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia). Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.

All'udienza innanzi alla Corte di Appello di Venezia, svoltasi il 9 gennaio 2019, la Corte ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni al 27 maggio 2021.

Sono in corso contatti per addivenire ad una soluzione transattiva.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 31 dicembre 2019 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI / CIVILI – RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2019 sono pendenti:

COMUNE DI SOVIZZO:

Un Giudizio civile avviato dal Comune di Sovizzo, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 21 febbraio 2019. L'Ente richiede il pagamento di un canone concessorio, per Euro 65.000/anno a far data dal 1 gennaio 2013. L'udienza di comparizione, inizialmente fissata al 19 giugno 2019 è stata rinviata al 10 settembre. Non vi sono

ulteriori eventi processuali di rilievo.

La Società, alla luce delle intese negoziali intercorse, contesta la pretesa comunale ed ha provveduto a costituirsi nei termini.

COMUNI DI BRUSIMPIANO E MARZIO

Due Giudizi amministrativi, pendenti al TAR Lombardia (Milano), avviati da AP Reti Gas S.p.A. per l'impugnazione delle delibere di CC, adottate dai due Comuni, comunicate alla Società e concernenti l'esercizio, ultra-tardivo, della facoltà negoziale assegnata ai Comuni medesimi nell'originario atto concessorio (ma con termine di esercizio fissato a 10 anni dall'inizio della concessione).

Da notizie acquisite successivamente, pare che tutti i Comuni limitrofi (cd Zona Valganna) abbiano adottato analoghe delibere (nonostante scadenze del termine decennale comprese tra il 1998 ed il 2001). Ove queste avessero ad essere trasmesse ad AP Reti Gas, la stessa provvederà analogamente all'impugnativa.

Allo stato si è in attesa della calendarizzazione.

Sono in corso contatti per addivenire ad un'intesa transattiva.

COMUNE DI FOSSALTA DI PORTOGRUARO

Giudizio amministrativo, pendente al TAR Veneto, avviato da AP Reti Gas per l'impugnazione della Delibera CC n. 52/2019, con cui il Comune di Fossalta di Portogruaro ha inteso avviare una procedura competitiva per la vendita dei tratti delle rete distributiva di proprietà comunale, in violazione del principio di unitaria circolazione della proprietà degli impianti di distribuzione con la gestione del servizio (da ritenersi, a parere della Società, latente nell'attuale contesto disciplinare).

Oltre a tale aspetto (già di per sé dirimente), il Provvedimento appariva altresì viziato per due ulteriori aspetti:

    1. prevedeva quale base d'asta un valore (RAB) non attuale, ma meramente prospettico, conseguente esclusivamente all'approvazione dell'istanza tariffaria presentata, tempo addietro dal Comune (per il tramite di AP), ma non ancora vagliata da ARERA;
    1. presupponeva la sussistenza di obbligazioni economiche (riconoscimento di canoni o similari) in capo ad AP Reti, in violazione della regolazione negoziale vigente.

Il ricorso è stato notificato in data 18 dicembre 2019 (a fronte della scadenza per la presentazione delle offerte fissata al 19 dicembre 2019).

La gara è risultata deserta.

AP ha quindi rinunciato l'istanza cautelare (il TAR, all'udienza del 08 gennaio 2020, ha preso atto della rinuncia), ma ha ritenuto di provvedere comunque al deposito del ricorso, stante l'attuale vigenza della Delibera di CC oggetto dell'impugnativa.

La Società si è comunque resa disponibile al ritiro a fronte della revoca della Delibera anzidetta.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2019 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

Il C.d.S. ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea.

La Corte di Giustizia ha sentenziato che il diritto europeo non osta alla disciplina nazionale impugnata, (ma) nel senso che il diritto medesimo non disciplina le (e dunque non è leso dalle) modalità di determinazione del valore di rimborso dei gestori uscenti.

L'udienza di "ri-assunzione" della causa avanti al CdS si è svolta il 18 luglio u.s. I legali di Ascopiave hanno ribadito la rilevanza della questione di costituzionalità della disciplina.

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014 (ora 905/2017)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'ARERA, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha

riproposto la medesima regolazione. Ascopiave, pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti e ad AP Reti Gas (quale avente causa di Ascopiave e soggetto passivo della normativa), al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017.

In data 03.12.2019 è pervenuto l'avviso di prossima perenzione. La Società provvederà conseguentemente al deposito dell'istanza di fissazione d'udienza, nei termini previsti.

IMPUGNAZIONE ATTI DI GARA PASUBIO GROUP S.P.A. (attuale AP Reti Gas Vicenza S.p.A.):

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da 2i Rete Gas S.p.A. nei confronti del Comune di Schio e di Ascopiave S.p.A. (notificato il 10 ottobre 2016), per l'annullamento, previa concessione di misure cautelari, dell'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A., ovvero del bando e di tutti gli atti conseguenti, richiedendo pertanto l'aggiudicazione alla ricorrente, o in subordine la riedizione della gara.

Il TAR Veneto (udienza del 9 novembre 2016) ha respinto l'istanza cautelare di 2i Rete Gas S.p.A..

Quest'ultima ha quindi presentato appello al Consiglio di Stato (C.d.S.). Il Consigliere Delegato del C.d.S. ha respinto l'istanza per ottenere una misura cautelare monocratica, riservando la decisione al Collegio.

In data 2 febbraio 2017 si è tenuta l'udienza cautelare avanti al Consiglio di Stato. All'esito della stessa, il Collegio ha confermato l'Ordinanza cautelare n. 644/2016 del TAR Veneto, con ciò respingendo l'appello presentato da 2i Rete Gas, volto ad ottenere la sospensione dell'efficacia degli atti di gara in attesa della decisione di merito sul ricorso principale, rimessa allo stesso TAR Veneto.

In conseguenza, il 3 aprile 2017, Ascopiave S.p.A. ha stipulato il contratto di compravendita della quote societarie, con ciò divenendo socio unico di Pasubio Group S.p.A..

Con Sentenza n. 925/2019, pubblicata il 14 agosto 2019, il TAR ha respinto il ricorso.

Allo stato non si hanno notizie in merito all'eventuale impugnativa da parte di 2i Rete Gas.

LINEE GUIDA ANAC SU ART. 177 D.LGS. 50/2016

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica, nonché con l'intervento, ad adiuvandum, di Utilitalia) per l'annullamento delle Linee Guida ANAC n. 11/2018, previste dall'art. 177 del D.Lgs. 50/2016.

L'art. 177 del D.Lgs. 50/2016 stabilisce che, dal 18 aprile 2018, i titolari di concessioni di importo pari o superiore a 150.000 euro, se individuati «senza gara», dovranno affidare una quota pari a l'80% dei propri contratti mediante procedure di evidenza pubblica, per il resto potendo ricorrere a società in house o a controllate/collegate.

L'ANAC è chiamata a vigilare secondo modalità fissate con proprie Linee Guida (n. 11/2018).

Dette Linee Guida – pur, formalmente, prive di efficacia vincolante sul punto – stabiliscono che il concessionario ha l'obbligo di mettere a gara (essendo da comprendersi nella percentuale del 80%) tutte le attività svolte nell'esercizio della concessione, comprese quelle realizzate direttamente con mezzi e risorse propri, con ciò traendo dalla norma un obbligo di esternalizzazione. La Commissione Speciale del Consiglio di Stato ha reputato corretta tale interpretazione, ma ha rilevato che, così inteso, l'art. 177 potrebbe essere incostituzionale.

Ove applicata in detti termini la norma avrebbe un impatto oltremodo significativo sia sulle scelte imprenditoriali, sia sui livelli occupazionali delle Società titolari di rapporti concessori con affidi senza gara (peraltro, perfettamente leciti al momento della loro assegnazione).

L'art. 177, così interpretato, pertanto, pare illegittimo sia con riguardo ai principi costituzionali (es. libera iniziativa economica ex art. 42 Cost.), sia rispetto al "divieto di aggravio" sancito dal diritto comunitario.

In detto contesto, AP Reti Gas S.p.A., quale principale società di distribuzione del Gruppo, ha dato corso all'impugnativa delle Linee Guida citate, sollevando altresì questione di legittimità costituzionale e comunitaria nei riguardi della norma primaria.

Ad aggravare la tematica, il 2 novembre 2018, ANAC, a fronte di una mera raccolta dati riferita a tutte le concessioni esistenti in qualsiasi settore, ha adottato una segnalazione a Governo e Parlamento sullo stato delle concessioni (soffermandosi in particolare sul settore del gas) nella quale rileva che non sarebbero conformi all'attuale disciplina vigente. A mero titolo prudenziale si è provveduto all'integrazione del Ricorso, con motivi aggiunti concernenti la Segnalazione anzidetta.

L'udienza di discussione si è tenuta il 22 maggio 2019.

Il TAR, in linea con le precedenti pronunce relative ai giudizi proposti da altri operatori, con Sentenza n. 9326, pubblicata il 15 luglio u.s., ha dichiarato inammissibile il ricorso di AP reti Gas per mancanza di lesività degli atti impugnati.

Il punto "positivo" della pronuncia riguarda la "dequalificazione" delle Linee Guida n. 11 operata dal TAR. I Giudici, infatti, hanno ritenuto le medesime LG alla stregua di atti meramente interpretativi, per quanto riguarda la Parte I, ed atti non immediatamente lesivi, per quanto concerne la Parte II.

In particolare, la Parte I non sarebbe idonea ad individuare i soggetti obbligati ad applicare l'art. 177 e/o l'ambito e le modalità di applicazione dell'art. 177, ma avrebbe solo una "funzione ricognitiva di princìpi di carattere generale e di ausilio interpretativo alle amministrazioni cui sono rivolte …".

La Parte II, invece, pur autoqualificatasi come "vincolante", non presenterebbe carattere immediatamente lesivo perché "… gli operatori economici che ritengano di non doversi adeguare alle indicazioni ivi contenute in ragione della peculiarità del rapporto concessorio non incorrono immediatamente nella sanzione".

Deve aggiungersi che il D.L. n. 32/2019, convertito in Legge n. 55/2019, ha prorogato il termine di cui al comma 2 dell'art. 177 che ora recita: "Le concessioni di cui al comma 1 già in essere si adeguano alle predette disposizioni entro il 31 dicembre 2020".

AP Reti Gas ha provveduto ad appellare la Sentenza.

Inoltre, a mero titolo prudenziale, essenzialmente al fine di evitare censure in termini di sopravvenuta carenza di interesse, la Società ha impugnato anche la Delibera 570/2019 dell'ANAC (che ha approvato il testo aggiornato delle Linee Guida 11, pur sostanzialmente identico al precedente).

Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), per l'annullamento del Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019. Detto provvedimento, nella sostanza, ha voluto estendere gli obblighi propri dei contratti soggetti all'applicazione del D.Lgs. 50/2016 (es. acquisizione CIG e pagamento contributo ANAC) anche ai contratti esclusi e finanche estranei all'applicazione del Codice.

All'esito delle interlocuzioni con altri primari operatori appartenenti ad Utilitalia, AP Reti Gas, quale maggiore impresa di distribuzione del Gruppo Ascopiave, a mero titolo prudenziale (data l'irritualità dei meri Comunicati quali fonti di norme imperative), ha ritenuto di provvedere all'impugnazione, con ricorso notificato il 24 dicembre 2019.

ARERA DELIBERA ARG/GAS 570/2019

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano, promosso nei confronti dell'ARERA da AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas), per l'annullamento della Delibera 570/2019/R/gas, recante la "regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020- 2025". La nuova disciplina regolatoria prevede una forte ed ingiustificata riduzione delle voci tariffarie a copertura dei costi operativi riconosciuti ai distributori. Il ricorso è stato depositato in data 25 febbraio 2020.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2019 sono pendenti:

ASCOPIAVE – CORPO B:

Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B" (facente parte della sede di Pieve di Soligo), Ascopiave S.p.A., successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.r.l. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.r.l. (Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice

(Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado.

Ascopiave S.p.A. ha provveduto alla costituzione in giudizio nei termini di legge.

Con Provvedimento del 07 giugno 2018 la Corte di Appello (C.d.A.) ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva, limitando la provvisoria esecutività della Sentenza di primo grado all'importo di Euro 150 migliaia, rispetto al quale Ascopiave S.p.A. è legittimata alla prosecuzione dell'azione esecutiva.

I tentativi di recupero forzoso della somma anzidetta, ad oggi espletati, hanno tuttavia avuto esito negativo. All'udienza del 28 giugno 2018, la C.d.A. ha sancito la riunione dei ricorsi.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

AP Reti Gas S.p.A. (come le altre imprese di distribuzione del Gruppo), in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agisce, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c. al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità.

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c.

Identica procedura è stata adottata anche dalle altre società di distribuzione del Gruppo (AP Reti Gas Rovigo S.R.L., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. ed Unigas Distribuzione S.R.L.).

Attualmente, per Ascopiave / AP Reti sono in corso:

  • in corso (trasmesse allo Studio legale in attesa di deposito) n. 4 pratiche;
  • depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio) n. 6 pratiche;
  • in fase di esecuzione forzata n. 1 pratiche;
  • in fase di avvio (prossima redazione del ricorso ed invio allo Studio) n. 10 pratiche;
  • sospese (a vario titolo) n. 3 pratiche;
  • terminate (in diverse fasi) n. 247 pratiche.

La numerosità annua delle pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del gruppo, è stimabile approssimativamente tra 30 e 50 azioni (la procedura e le conseguenti attività intraprese nella fase pre-giudiziale hanno consentito una sensibile riduzione delle azioni legali, rispetto all'entità inizialmente prevista).

Al 31 dicembre 2019, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche Ascopiave S.p.A. / AP Reti Gas S.p.A. trasmesse allo Studio legale, sono pari a circa Euro 212 migliaia. Per le altre società i medesimi costi ammontano approssimativamente ad Euro 131 migliaia (comprendendosi quelli ex Unigas Distribuzione S.r.l., ora confluita in Edigas Distribuzione Gas S.p.A.).

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

ROBIN TAX

Per quanto riguarda i contenziosi in essere con l'Agenzia delle Entrate si segnala che risultano in corso alcuni ricorsi presso le commissioni tributarie provinciali e regionali relative al silenzio diniego / diniego espresso delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires).

Le società del Gruppo coinvolte nei suddetti contenziosi sono le seguenti: Ascopiave, Ap Reti Gas Rovigo, Edigas Esercizio Distribuzione Gas, Unigas Distribuzione (fusa in Ascopiave), Asco Energy (ex. Veritas Energia).

Le predette società facenti parte del Gruppo Ascopiave a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche. Attualmente per Ascopiave S.p.A. si è concluso il giudizio di fronte alla Commissione Tributaria Regionale del Veneto, la quale ha confermato il rigetto della richiesta di rimborso, per le altre società sono ancora in corso i diversi ricorsi di fronte alle commissioni tributarie di competenza. Il Gruppo ha comunque deciso di proseguire in tutti e 3 gradi di giudizio.

VERIFICA DIREZIONE REGIONALE DEL VENETO

Nel mese di settembre 2019 è iniziato un accesso breve nei confronti delle società Ascopiave S.p.A. ed Ascotrade S.p.A. da parte della Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate in relazione ai settori Ires, Irap e Iva relativamente alle annualità che vanno dal 2013 fino alla data di accesso. Una prima fase delle attività di verifica si è conclusa in data 29 ottobre 2019 con l'emissione di un Processo Verbale di Constatazione riportante rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlate alle annualità 2013 e 2014 di Ascotrade S.p.A., società ceduta il 19 dicembre 2019 al Gruppo Hera ed oggetto di apposita garanzia, a fronte del quale la società ha presentato le proprie memorie. Gli esiti delle attività di controllo in relazione ai periodi di imposta dal 2015 in poi saranno eventualmente oggetto di separato Processo Verbale di Constatazione che verrà redatto in data successiva.

A valle della presentazione delle memorie, in data 31 dicembre 2019 è avvenuta l'emissione da parte dell'Agenzia delle Entrate dell'avviso di accertamento a carico di Ascotrade relativo alle materie contestate, in seguito al quale la società, il 27 febbraio 2020, ha presentato il ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Venezia ritenendo la sussistenza di validi argomenti per ritenere che la condotta tenuta dalla Società sia del tutto legittima. La società con il supporto del consulente fiscale ritiene il rischio come "possibile" o "remoto" e pertanto non ha provveduto ad alcun stanziamento.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.

In particolare:

    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);
    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);
    1. con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'ARERA, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazioni dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli

accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località. L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

    1. le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".
    1. l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;
    1. la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.

Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.

In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:

  • l'Ente locale concedente possa certificare anche tramite un idoneo soggetto terzo che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee guida 7 aprile 2014;
  • lo scostamento VIR-RAB aggregato d'ambito non superi l'8 per cento;
  • lo scostamento VIR-RAB del singolo Comune non superi il 20 per cento;

L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);

L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante alla gara. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. Contro la decisione il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato, presentando istanza di sospensiva del provvedimento di primo grado. Il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata il 22 gennaio 2019, ha respinto l'appello.

Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha emanato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas. Il Gruppo Ascopiave gestisce attualmente il servizio in 28 comuni dell'Ambito, per un totale di circa 80.000 utenze. Le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. AP Reti Gas Vicenza S.p.A., titolari di concessioni nell'Ambito, hanno impugnato il bando per irregolarità, presentando ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto. In data 8 maggio 2019 si è tenuta l'udienza di merito, ad oggi non vi sono tuttavia ulteriori evidenze.

Distribuzione dividendi

In data 23 aprile 2019, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi ordinari per Euro 0,125 per azione e straordinari per Euro 0,2133 per azione con stacco della cedola in data 6 maggio 2019, record date il 7 maggio 2019 e pagamento il giorno 8 maggio 2019.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 31 dicembre 2019 possiede azioni proprie per un valore pari ad Euro 26.774 migliaia (Euro 16.981 migliaia al 31 dicembre 2018), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Si segnala che Ascopiave S.p.A. ha dato corso all'acquisto di azione proprie sul mercato telematico azionario a decorrere dal 1° aprile 2019. Alla data del 31 dicembre 2019 Ascopiave S.p.A. deteneva n. 10.456.025 azioni proprie, pari al 4,461% del capitale sociale, per il controvalore sopra indicato.

Si precisa che nel corso della prima settimana di luglio 2019 si è proceduto con l'assegnazione di n. 7.149.505 azioni proprie alla società Anita S.r.l. nell'ambito dell'operazione di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A. il cui perfezionamento è stato comunicato al mercato in data 25 giugno 2019.

Alla data del 13 marzo 2020 Ascopiave S.p.A. detiene n. 11.994.605 azioni proprie pari al 5,117% del capitale sociale.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2020 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio e nello svolgimento delle attività propedeutiche alle prossime gare per l'affidamento del servizio, che implicano, tra l'altro, l'aggiornamento delle stima dei valori di rimborso degli impianti attualmente gestiti e la loro condivisione con gli enti locali, oltre che la messa a disposizione delle stazioni appaltanti dei dati e informazioni previsti dalla normativa.

Il Gruppo potrebbe inoltre essere impegnato nella elaborazione delle offerte per la partecipazione alle gare che verranno bandite per l'aggiudicazione degli Ambiti Territoriali Minimi di interesse. Ad oggi non è tuttavia possibile prevedere quali iter di gara verranno concretamente avviati. La grande maggioranza dei comuni attualmente gestiti appartiene ad Ambiti per i quali sono previsti dei termini massimi di pubblicazione del bando di gara ad oggi scaduti. Solo le stazioni appaltanti degli Ambiti di Vicenza 3 e Vicenza 4 hanno pubblicato il bando, prevedendo la presentazione della domanda di partecipazione nel corso del 2020.

Nel caso in cui altre stazioni appaltanti dovessero pubblicare i bandi nel corso del prossimo esercizio, dati i termini necessari per la presentazione delle offerte, la loro valutazione ed aggiudicazione, si ritiene ragionevole che gli eventuali passaggi di gestione agli eventuali nuovi operatori aggiudicatari potranno concludersi solo successivamente al termine del 2020.

In merito ai risultati economici, si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 l'Autorità ha adottato la nuova regolazione tariffaria per il quinquennio 2020-2025. La nuova disciplina prevede una sensibile riduzione delle componenti di ricavo destinate alla copertura dei costi operativi. A fronte di tale deliberazione, nell'esercizio 2020 si prevede una flessione dei risultati della società di distribuzione. In merito di segnala che la Società ha presentato ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – Milano unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione.

Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica è presumibile che il margine economico conseguibile nell'esercizio 2020 risulti in linea rispetto a quello conseguito nell'esercizio 2019, per effetto dei regolamenti vigenti che vanno a calmierare prezzi di acquisto dei titoli e contributi erogati.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas ed energia elettrica, la società conseguirà i benefici del consolidamento del risultato delle proprie partecipazioni di minoranza in Estenergy e dei dividendi distribuiti da Hera Comm, società entrambe controllate dal Gruppo Hera.

Ascopiave detiene delle opzioni di vendita su tali partecipazioni e non è esclusa l'eventualità che esse possano essere esercitate, in tutto o in parte, nel corso del prossimo esercizio; ciò avrebbe un conseguente impatto sui risultati economico finanziari del Gruppo.

Si precisa che i risultati effettivi del 2020 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Evoluzione emergenza COVID 19

Nel mese di marzo 2020 si è manifestata l'emergenza sanitaria causata dal Covid-19 che ha coinvolto l'intero territorio ove opera il Gruppo Ascopiave. Fin dalle prime avvisaglie dell'emergenza, nel mese di febbraio, l'Amministrazione del Gruppo Ascopiave si è adoperata per gestire concretamente il fenomeno di una sede operativa in Lombardia (Bergamo), prima Regione ad adottare importanti provvedimenti restrittivi in alcune aree. In tal senso ha monitorato costantemente l'evolversi degli eventi, individuando velocemente le più appropriate misure a sostegno dei lavoratori, della sicurezza e dei servizi, garantendo un'informazione continuativa a tutti i dipendenti.

Dopo il primo caso di contagio in Italia, avvenuto il 21 febbraio, a cui ha fatto seguito una riunione urgente del Consiglio dei Ministri il 23 Febbraio per un primo importante intervento governativo, nella stessa giornata di domenica 23 febbraio nella sede del Gruppo a Pieve di Soligo, su sollecitazione e direzione del Presidente Dott. Nicola Cecconato, si è costituita, e si è riunita, un'apposita Unità di Crisi per la gestione dell'emergenza, composta come da organigramma sotto riportato.

L'Unità di Crisi ha iniziato fin da subito ad operare favorendo la messa in atto di tutte le misure precauzionali emanate dalle Autorità per evitare contatti tra le persone e dando ampia diffusione nelle sedi aziendali a tutte le indicazioni emanate, sia per il distanziamento sociale che per l'igiene personale.

Si è proceduto, il giorno stesso e nei giorni immediatamente successivi, a dar corso alle disposizioni delle Autorità per la tutela e la salute dei dipendenti e per il contrasto alla diffusione del virus nelle diverse sedi attraverso:

adozione di tutti i protocolli di sicurezza,

affissione dei decaloghi comportamentali emanati dal Ministero e dall'Istituto superiore di sanità e loro diffusione a tutti i lavoratori tramite apposite comunicazioni,

trasmissione a tutti i dipendenti di comunicazioni, ordinanze e dei DPCM,

attuazione di misure di scaglionamento e distanziamento del personale negli uffici e nei luoghi comuni,

attivazione di una turnazione di accesso nei locali mensa con disposizione tavoli e sedie nel rispetto delle distanze, per un primo periodo, successivamente il servizio mensa è stato sospeso,

riduzione al minimo degli incontri tra persone e utilizzo di audio-conferenze o videoconferenze,

annullamento di incontri con esterni, consulenti e collaboratori ed esclusa la loro presenza in sede,

riduzione di tutte le trasferte e gli spostamenti di lavoro,

revisionati i criteri di accesso presso le sedi del Gruppo, tanto che gli ingressi sono stati chiusi e l'accesso è stato limitato ai soli corrieri per consegne per il magazzino merci, rispettando i protocolli;

_____________________________________________________________________________________________

riprogrammata l'operatività per tutte le aree, tecniche, amministrative e di segreteria,

rafforzati i servizi di pulizia,

massimizzato l'utilizzo, ove possibile, della modalità di lavoro agile con implementazione delle dotazioni tecnologiche,

favorito l'utilizzo delle ferie o altre possibilità date dagli strumenti di contrattazione collettiva,

aumentati gli acquisti di materiale per l'igiene personale, distribuiti nelle varie aree, e per le pulizie degli ambienti,

incrementate le richieste di scorte di DPI,

attuate più sanificazioni dei locali,

per quanto riguarda le attività della Distribuzione, è stata avviata una attività di riprogrammazione dell'operatività e sono state via via ridotte al minimo le attività procrastinabili. In particolare sono stati progressivamente sospesi tutti i cantieri e le attività operative non direttamente legate alla sicurezza e alla continuità del servizio; sono rimasti garantiti quindi tutti i servizi essenziali, in particolare il pronto intervento, la sorveglianza degli impianti e le operazioni volte a garantire la fruizione del servizio, come attivazioni e riattivazioni di clienti finali e la realizzazione di allacciamenti connessi alla attivazione di forniture,

di concerto con il medico competente sono stati analizzati i rischi derivanti dalla possibile presenza di persone contagiate o in quarantena, e sono state individuate le corrette precauzioni da adottare, che prevedono l'utilizzo di appositi dispositivi di protezione individuale, distribuiti a tutto il personale operativo.

In generale la continuità dell'azienda rimane attiva su tutte le aree, nonostante sia stato favorito in tutti i modi l'esodo dalle sedi lavorative; presso le sedi la presenza di personale può avvenire esclusivamente previa autorizzazione del proprio responsabile per motivi indifferibili. In totale questo allontanamento ha coinvolto il 98% dei dipendenti della sede di Pieve di Soligo (solitamente presenti intorno alle 200 unità), attraverso il ricorso al lavoro dal proprio domicilio per gli amministrativi o alla disposizione di non far intervenire in sede il personale operativo esterno della distribuzione, piuttosto che per ferie, permessi o altri istituti. Il Gruppo Ascopiave ad oggi non ha registrato alcun caso di positività tra i propri dipendenti.

Nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 13 del protocollo firmato in data 15 marzo 2020 tra Governo e parti sociali, in data 17 marzo, a seguito di un'intesa con le rappresentanze aziendali interne, si è provveduto alla costituzione di un Comitato c.d. Centrale, cioè riguardante il Gruppo Ascopiave nel suo insieme, con il compito principale di valutare il "protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro", e gli interventi che si rendessero necessari in considerazione dell'attività e della presenza del Gruppo Ascopiave nel suo complesso, Comitato composto da 8 persone (4 rappresentanti l'Azienda, 4 rappresentanti le parti sindacali interne), e alla convocazione di 4 Comitati c.d. Zonali, relativi alle aziende AP Reti Gas Nord Est, AP Reti Gas Vicenza, AP Reti Gas Rovigo e Edigas, con l'identico compito del Comitato Centrale ma relativo alle singole sedi, composto da 2 rappresentanti nominati dall'Azienda e 2 dalle rappresentanze sindacali. Gli incontri si stanno svolgendo regolarmente in un clima di massima collaborazione sul compito assegnato.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento.

Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando che presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, le cui regole per l'accesso ai servizi offerti sono stabilite dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e sono previste nei codici di Rete, che dettano clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte dei clienti. Nei Codici è previsto, in particolare, il rilascio di idonee garanzie a parziale copertura delle obbligazioni assunte qualora il cliente non sia in possesso di un rating creditizio rilasciato da primari organismi internazionali.

A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che al termine dell'esercizio risulta pari a circa il 2,7% (4,8% al 31 dicembre 2018) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 31 dicembre 2019 il Gruppo Ascopiave detiene 268 concessioni (230 al 31 dicembre 2018; la variazione del numero di concessioni gestite è correlata principalmente all'ingresso nel perimetro di consolidamento della società Ap Reti Gas Nord-Est S.p.A.) di distribuzione di gas naturale. In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

Risorse Umane

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo Ascopiave aveva in forza 481 dipendenti , ripartiti tra le diverse società come di seguito evidenziato:

Società consolidate integralmente 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Ascopiave S.p.A. 92 93 -1
Ap Reti Gas S.p.A. 160 171 -11
Ap Reti Gas Rovigo S.r.l. 17 18 -1
Edigas Esercizio Distribuzione S.p.A. 66 25 41
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. 43 47 -4
Ap Reti Gas Nord Est S.p.A. 103 0 103
Società consolidate integralmente 481 354 127
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Unigas Distribuzione Gas S.r.l. 0 43 -43
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 0 43 -43
Totale di Gruppo 481 397 84

Rispetto al 31 dicembre 2018 l'organico del Gruppo Ascopiave è cresciuto di 84 unità, principalmente per l'ingresso nel perimetro di consolidamento, con decorrenza 31 dicembre 2019, della società Ap Reti Gas Nord-Est, +103 dipendenti.

Il perfezionamento in data 19 dicembre 2019 del closing della partnership tra il Ascopiave S.p.A. ed il Gruppo Hera ha determinato il deconsolidamento delle società di commercializzazione gas ed energia elettrica del gruppo. Tale effetto è stato rappresentato anche nei dati dell'esercizio 2018 al fine di aumentarne la confrontabilità e conseguentemente i dati esposti in comparazione risultano inferiori rispetto a quelli rappresentati nella relazione finanziaria dell'esercizio precedente di 281 unità.

Si segnala inoltre che nel corso dell'esercizio, a seguito della fusione per incorporazione della società Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., ed il successivo conferimento del ramo oggetto di fusione in Edigas Distribuzione Gas S.p.A., i rapporti di lavoro in essere sono stati trasferiti con i rami d'azienda.

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dell'organico per qualifica:

Società consolidate integralmente 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Dirigenti 13 13 0
Impiegati 307 223 84
Operai 161 118 43
Società consolidate integralmente 481 354 127
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Dirigenti 0 1 -1
Impiegati 0 25 -25
Operai 0 17 -17
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 0 43 -43
Totale di Gruppo 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Dirigenti 13 14 -1
Impiegati 307 248 59
Operai 161 135 26
Totale dipendenti di gruppo 481 397 84

Ricerca e sviluppo

Nel corso del primo semestre 2019 è stato completato il progetto d'implementazione del nuovo software gestionale per il supporto ai principali processi delle società di Distribuzione Gas del Gruppo, software che era stato selezionato tramite la gara indetta nel secondo semestre 2018. Il progetto, uno dei più importanti degli ultimi anni per le società di Distribuzione Gas del Gruppo, ha visto il go live di tutte le società al 1° luglio 2019, con il contemporaneo progetto di aggregazione sul medesimo software gestionale della società Unigas (in seguito al conferimento delle sue attività operative in Edigas).

Come parte integrante del progetto di rinnovamento del software gestionale delle società di Distribuzione, è stata rinnovata anche l'architettura hardware sia in termini di un nuovo storage, interamente su tecnologia SSD, che di nuova capacità di calcolo.

Nel secondo semestre il principale progetto ha riguardato l'implementazione di tutti i sistemi informativi della nuova società AP Reti Gas Nord Est, operativa dal 1° gennaio 2020, che gestisce reti di distribuzione gas in provincia di Padova, Udine e Pordenone. Il progetto ha comportato la migrazione dei dati dai sistemi del precedente gestore per tutti gli applicativi, tra i quali il gestionale utenti, il sistema per contabilità e finanza, quello per la gestione delle risorse umane, il SAC (Sistema di Acquisizione Centrale) per i contatori elettronici, i sistemi di cartografia, il sistema di Asset Management ecc.

E' inoltre continuata la realizzazione del progetto di rinnovamento del processo di gestione lavori delle società di Distribuzione, prevedendo la modifica dei processi di preventivazione, affidamento, rendicontazione dei lavori ed eventuale creazione dei nuovi cespiti, intesi come nuove realizzazioni e manutenzioni straordinarie delle reti del gas. Questo progetto ha per obiettivo l'implementazione di soluzioni applicative in grado di automatizzare e rendere più efficace ed efficiente l'intera gestione delle attività.

Nel corso dell'anno sono inoltre proseguite le attività per permettere gli adeguamenti e le modifiche ai sistemi necessarie per rispondere agli aggiornamenti normativi ed alle esigenze di miglioramento dei processi interni.

Per quanto riguarda la parte di infrastrutture è stata completata la sostituzione delle architetture SAN di produzione aziendali, con la loro dislocazione nei due datacenter di Ascotlc per gestire l'alta affidabilità. Si è altresì proceduto a

recuperare le vecchie architetture SAN di produzione per utilizzarle nelle architetture SAN di test/sviluppo/preproduzione, andando in sostituzione di quelle, molto vecchie, che erano in uso.

Ha avuto seguito il progetto di migrazione dei PC aziendali da Windows 7 a Windows 10 ed è arrivato ad una percentuale di completamento di circa l'80%.

Al fine di poter disporre di una maggior potenza di calcolo, e del necessario rinnovamento tecnologico, è stato rinnovato l'hardware del cluster 1 dei sistemi di produzione.

Sono state completamente dismesse le vecchie infrastrutture hardware della ex società Pasubio Group, ora AP Reti Gas Vicenza, procedendo a smaltirne il materiale secondo le procedure aziendali.

E' stato completato il progetto di rifacimento dell'intera infrastruttura core di network della sede di Pieve di Soligo, migliorando la velocità ed affidabilità della rete telematica.

Per quanto riguarda la parte software corporate, a seguito della riorganizzazione dei sistemi informativi, è stato completato il processo di "presa in carico" (rispetto ai precedenti gestori) del supporto al gestionale SAP, con ottimizzazione dei flussi di caricamento delle fatture XML, la fusione della società Unigas all'interno della società Edigas e configurazione della nuova società Ap Reti Gas Nord Est.

Il processo di presa in carico ha coinvolto anche il software utilizzato per eseguire le registrazioni gestionali delle fatturazioni passive denominato "Contabilità Silos", per il quale sono stati migliorati i processi di caricamento automatico dei file xml in arrivo dallo SDI e di generazione del file txt che viene successivamente caricato in SAP.

Per il software che gestisce gli automezzi "WEB CARS" è stata attivata la reportistica prima non presente ed è stato attivato il recupero degli importi delle fatture ricevute dal software "Contabilità Silos".

Per migliorare la gestione delle segnalazioni di anomalie o delle nuove richieste in ambito software, è stato configurato ed avviato il nuovo software HDA (Help Desk Advanced) a supporto di tutte le aziende del gruppo.

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Con la sottoscrizione dell'accordo di partnership con il Gruppo Hera, perfezionato il 19 dicembre 2019 con la cessione delle società di vendita, l'attività del Gruppo Ascopiave non risente in modo significativo della stagionalità. Il business della distribuzione del gas naturale è infatti meno influenzato dall'andamento termico registrato nel corso dell'anno, a meno di alcune voci di modesta entità.

Il Gruppo risulta esposto agli effetti della stagionalità in relazione alle partecipazioni in imprese collegate che saranno valutate con il metodo del patrimonio netto e che sono significativamente esposte alla stagionalità operando nel settore della vendita del gas naturale. Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche e partecipazioni detenute

Le informazioni sui compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle partecipazioni dagli stessi detenute, sono fornite nella Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123 - ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF) e approvata dal Consiglio di Amministrazione il 6 marzo 2020, cui si rinvia.

I compensi aggregati di Amministratori, Sindaci, e Alta dirigenza del Gruppo, contabilizzati nell'esercizio 2019 sono rispettivamente di Euro 808 migliaia per gli Amministratori, Euro 152 migliaia per il collegio Sindacale, per Euro 670 migliaia per l'Alta Dirigenza e, per Euro 2.277 migliaia correlati all'esito positivo della partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019, per un totale pari ad Euro 3.907 migliaia, rispetto ad Euro 4.641 migliaia dell'esercizio precedente.

Sicurezza dei dati personali

Il Gruppo Ascopiave è attento alla tutela dei dati personali e all'adozione di idonee misure di sicurezza per la loro protezione. A maggior tutela di questi dati, il Gruppo continua anche ad impegnarsi nell'aggiornamento annuale del Documento Programmatico sulla Sicurezza, nonostante non sia più obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003 a seguito delle modifiche introdotte dal Decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito in legge n. 35 del 4 aprile 2012.

Il Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo ("GDPR"), ha introdotto significativi cambiamenti alla normativa per la protezione dei dati personali precedentemente in vigore, ha richiesto un progetto di adeguamento del modello organizzativo e dei processi di gestione dei trattamenti di dati personali, che erano stati predisposti in accordo alle prescrizioni previste dal Dlgs 196/03. Tale progetto, oltre all'adeguamento di tutta la documentazione per la raccolta e gestione dei dati personali, ha portato alla definizione di un nuovo insieme di procedure e di nuovi ruoli organizzativi, quali ad esempio l'individuazione del Data Protection Officer per tutte le società del gruppo.

Dichiarazione ai sensi del D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003

Il Presidente, in qualità di titolare del trattamento dei dati personali della Società, dichiara l'adeguatezza alla normativa sulla "privacy" prevista dal D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e successive integrazioni, tramite il servizio curato da Ascopiave quale responsabile del trattamento delle banche dati gestite con o senza l'ausilio di strumenti elettronici.

Sostenibilità

Il modello di business sostenibile del Gruppo Ascopiave è illustrato nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi degli articoli 3 e 4 del D. Lgs. n. 254 del 2016, contenuta nella Relazione Finanziaria 2019.

Elenco sedi della società

Sedi in proprietà

Società Destinazione d'uso Provincia Comune Indirizzo
AP RETI GAS VICENZA SPA Sede Operativa di Schio Via Cementi, 37 Vicenza Schio Via Cementi, 37
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico di Dolo Via G.B. Velluti Venezia Dolo Via G.B. Velluti
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico di Mira Via Papa Giovanni XXIII Venezia Mira Via Papa Giovanni XXIII
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico di Mirano Via del Minatore Venezia Mirano Via del Minatore
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico di Mirano Via Vittoria Venezia Mirano Via Vittoria
AP RETI GAS SPA Sede Operativa di Castel San Giovanni Via Borgonovo, 44/A Piacenza Castel San Giovanni Via Borgonovo, 44/A
AP RETI GAS SPA Sede Operativa di Cordovado Via Teglio, 101 - Capannone Pordenone Cordovado Via Teglio, 101
ASCOPIAVE SPA Sede Rappresentanza Ufficio di Milano Via Turati, 8 - 5° piano Milano Milano Via Turati, 8
ASCOPIAVE SPA Sede Rapprentanza Ufficio di Milano Via Turati, 6 - 3° piano Milano Milano Via Turati, 6
ASCOPIAVE SPA Sede GRUPPO ASCOPIAVE di Pieve di soligo Treviso Pieve di Soligo Via Verizzo, 1030
ASCOTLC SPA Sede Operativa San Vendemiano Via Friuli, 11 Treviso San Vendemiano Via Friuli
AP RETI GAS SPA Sede Operativa di Treviso Area Appiani Treviso Treviso Piazza delle Istituzioni, 34/A
AP RETI GAS SPA Sede Operativa di Sandrigo Viale Galileo Galilei, 25-27 Vicenza Sandrigo Viale Galileo Galilei, 25-27
EDIGAS SPA Sede Operativa di Nembro Via Lombardia, 27 Bergamo Nembro Via Lombardia, 27
EDIGAS SPA Capannone in proprietà di Salussola via Stazione, 38 Biella Salussola Via Stazione, 38
ASCO ENERGY SPA Impianto Tecnico di Mirano Via Genova, 6 Venezia Mirano Via Genova, 6

Sedi in locazione

Società Destinazione d'uso Provincia Comune Indirizzo
AP RETI GAS SPA Sede Operativa di Castelfranco Via della Cooperazione, 8 Treviso Castelfranco V.to Via della Cooperazione, 8
AP RETI GAS SPA Sede Operativa di Marchirolo Via Cavalier BusettI, 7H Varese Marchirolo Via Cavalier Busetti, 7H
AP RETI GAS ROVIGO SRL Sede Operativa di Rovigo Viale della Tecnica, 7 Rovigo Rovigo Viale della Tecnica, 7
EDIGAS SPA Magazzino Bri gano Gera d'Adda Via per Brignano Bergamo Brignano Gera d'Adda Vi a per Bri gnano
EDIGAS SPA Magazzino Nembro Via Lombardia Sub.1 Bergamo Nembro Vi a Lombardia Sub.1
EDIGAS SPA Magazzino Nembro Via Lombardia Sub.2 Bergamo Nembro Vi a Lombardia Sub.2
EDIGAS SPA Sede Operativa di Sal uss ola via Stazi one, 38 Biella Sal us s ol a Vi a Stazi one, 38
EDIGAS SPA Sede Operativa di Marcaria Vi al e Mons . Benedi ni Mantova Marcaria Vi al e Mons . Benedi ni, 28-30
EDIGAS SPA Sede operativa di Vil lanova di Albenga Savona Vill anova di Albenga Vi a Roma, 238 int 1
AP RETI GAS NORD EST S.r.l. Sede legal e e operativa di Padova Vi a Jacopo Corrado, 1 Padova Padova Vi a Jacopo Corrado, 1

Commento ai risultati economico finanziari dell'esercizio 2019

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Esercizio
DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 2019 2018 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di concessioni 268 198 70 35,4%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 12.855 9.269 3.586 38,7%
Numero di PDR 777.252 491.722 285.530 58,1%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 1.064,6 1.014,2 50,4 5,0%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di concessioni 0 32 -32 -100,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 0 1.105 -1.105 -100,0%
Numero di PDR 0 94.671 -94.671 -100,0%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 87,1 148,4 -61,3 -41,3%
Gruppo Ascopiave*
Numero di concessioni 268 214 54 25,4%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 12.855 9.809 3.046 31,1%
Numero di PDR 777.252 537.978 239.274 44,5%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 1.107,1 1.086,7 20,4 1,9%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo. Si segnala altresì che, a seguito del perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera avvenuto in data 19 dicembre 2019, i dati operativi delle società di vendita del Gruppo sono stati riclassificati ai sensi di IFRS 5.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nell'esercizio 2019 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo consolidate al 100% sono stati 1.107,1 milioni di metri cubi, in crescita del 1,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, variazione in parte influenzata dal consolidamento integrale della società Unigas Distribuzione S.r.l. a partire dal 1° luglio 2019.

Al 31 dicembre 2019 il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società consolidate al 100% è pari a 777,3 migliaia e registra un incremento pari a 239,3 mila unità rispetto all'esercizio precedente, principalmente spiegato dal consolidamento integrale di Unigas Distribuzione S.r.l. e dall'ingresso nel perimetro di consolidamento della società Ap Reti Gas Nord-Est S.p.A..

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

I dati economici in comparazione, riferiti all'esercizio 2018, sono stati oggetto di riesposizione in ottemperanza ad IFRS 5. I risultati conseguiti nel medesimo esercizio dalle società oggetto della partnership con il Gruppo Hera sono state isolate nella voce "Risultato delle attività cessate/in dismissione" del conto economico.

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 % dei ricavi 2018 % dei ricavi
Ricavi 124.911 100,0% 115.347 100,0%
Costi operativi 80.013 64,1% 73.339 63,6%
Margine operativo lordo 44.898 35,9% 42.008 36,4%
Ammortamenti e svalutazioni 23.325 18,7% 20.927 18,1%
Accantonamento rischi su crediti 0,0% 15 0,0%
Risultato operativo 21.573 17,3% 21.066 18,3%
Proventi finanziari 142 0,1% 147 0,1%
Oneri finanziari 1.259 1,0% 1.160 1,0%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate
con il metodo del patrimonio netto 648 0,5% 1.407 1,2%
Utile ante imposte 21.105 16,9% 21.460 18,6%
Imposte dell'esercizio 6.626 5,3% 6.733 5,8%
Utile/perdita del periodo del gruppo 14.479 11,6% 14.727 12,8%
Risultato netto da attività cessate/in
dismissione 478.737 383,3% 31.773 27,5%
Utile/perdita dell'esercizio 493.216 394,9% 46.499 40,3%
Risultato dell'esercizio di Gruppo 493.216 394,9% 44.625 38,7%
Risultato dell'esercizio di Terzi 0,0% 1.874 1,6%

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nell'esercizio 2019 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 124.911 migliaia, in crescita del 8,3% rispetto all'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi da trasporto del gas 80.370 73.940
Ricavi per servizi di allacciamento 354 289
Ricavi da servizi di fornitura calore 10 (0)
Ricavi da servizi di distribuzione 3.849 4.951
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 8.469 7.491
Ricavi per contributi ARERA 29.176 25.253
Altri ricavi 2.684 3.424
Ricavi 124.911 115.347

La crescita del fatturato è principalmente determinata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento per effetto della fusione per incorporazione della società Unigas Distribuzione S.r.l. precedentemente consolidata con il metodo del patrimonio netto. La fusione, efficace dal 1° luglio 2019, ha determinato l'iscrizione dei ricavi conseguiti nel corso del secondo semestre dell'anno dal ramo di distribuzione gestito dalla società incidendo principalmente sui ricavi da servizi di trasporto e sui contributi per titoli di efficienza energetica.

I ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 73.940 migliaia ad Euro 80.370 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 6.430 migliaia rispetto all'esercizio precedente, principalmente per effetto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento.

I ricavi da titoli di efficienza energetica (che passano da Euro 25.253 migliaia ad Euro 29.176 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 3.923 migliaia rispetto all'esercizio precedente, anch'essi principalmente spiegati dall'ampliamento del perimetro.

Il risultato operativo dell'esercizio 2019 ammonta ad Euro 21.573 migliaia, registrando un incremento di Euro 507 migliaia (+2,4%) rispetto all'esercizio precedente.

Il maggior risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 6.430 migliaia;
  • minor margine sui titoli di efficienza energetica per Euro 4.043 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 1.906 migliaia.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 1.906 migliaia, è dovuta a:

  • minori altri ricavi per Euro 855 migliaia, principalmente legati alla diminuzione dei contributi su lottizzazioni per Euro 778 migliaia;
  • maggiori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 293 migliaia;
  • minor costo del personale per Euro 1.625 migliaia, principalmente spiegato dagli importi erogati nel 2018 a dirigenti strategici che hanno cessato il loro rapporto di lavoro con la Capogruppo (Euro 2.411 migliaia). Tale effetto positivo è stato parzialmente compensato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione dei costi del personale di Unigas a decorrere dalla data della fusione, da un incremento dei costi iscritti per piani di incentivazione a lungo termine e dalle minori capitalizzazioni;
  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 2.399 migliaia, principalmente legati all'ampliamento del perimetro di consolidamento.

L'utile netto consolidato dell'esercizio 2019, attestandosi ad Euro 14.479 migliaia, registra una diminuzione pari ad Euro 248 migliaia (-1,7%) rispetto all'esercizio precedente.

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • maggiore risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 507 migliaia;
  • minore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 759 migliaia, dovuto all'inclusione nel perimetro di consolidamento di Unigas Distribuzione dal 1° luglio 2019;
  • decremento dei proventi finanziari per Euro 5 migliaia;
  • incremento degli oneri finanziari per Euro 99 migliaia;
  • minori imposte per Euro 108 migliaia, come conseguenza della minor base imponibile di riferimento.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 33,6% dell'esercizio 2018 all'attuale 32,4%.

Il risultato complessivo del Gruppo ammonta ad Euro 493.216 migliaia registrando un aumento di Euro 446.717 migliaia rispetto all'esercizio precedente (Euro 44.625 migliaia al 31 dicembre 2018), ed è stato influenzato dal risultato delle attività cessate pari ad Euro 478.737 migliaia (Euro 31.773 migliaia al 31 dicembre 2018).

La tabella di seguito riportata evidenzia la composizione della voce negli esercizi posti a confronto:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Plusvalenza per cessione partecipazioni 457.547 0
Costi collegati alla realizzazione dell'operazione (8.230) 0
Effetto fiscale correlato agli effetti economici dell'operazione (5.769) 0
Risultato conseguito dalle società cedute nel corso dell'esercizio 2019 35.189 31.773
Risultato delle attività cessate 478.737 31.773

In ottemperanza al principio contabile internazionale IFRS 5 sono state riclassificate nella voce i risultati economici conseguiti dalle società oggetto della partnership perfezionata con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019, e meglio descritta nel paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio" di questa relazione finanziaria, o correlati al conseguimento della stessa.

La voce accoglie la plusvalenza lorda generata dalla cessione delle partecipazioni nelle società oggetto della partnership, ed i costi sostenuti per il completamento dell'operazione, correlati dal relativo effetto fiscale. Tale effetto è stato ulteriormente influenzato dai risultati conseguiti dalle società di commercializzazione nel corso dell'esercizio di riferimento, sino alla data del trasferimento del controllo delle stesse, e dai dividendi che le stesse hanno erogato a favore della controllante Ascopiave S.p.A. nel mese di maggio 2019.

Andamento della gestione - I risultati economici delle società cessate

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:

- Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

- Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.

- Primo margine sull'attività di vendita gas: è definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita (realizzati dalle società di vendita del Gruppo verso i clienti del mercato finale oppure nell'ambito dell'attività di vendita come grossista) e la somma delle seguenti voci di costo: costo del servizio di vettoriamento (costo espresso al lordo degli importi oggetto di elisione e rappresentato dall'importo delle tariffe di distribuzione applicate dalle società di distribuzione) e costo di acquisto del gas venduto.

- Primo margine sull'attività di vendita energia elettrica: viene definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita di energia elettrica e la somma delle seguenti voci di costo: costo dei servizi di trasporto, dispacciamento e sbilanciamento e costo di acquisto dell'energia elettrica venduta.

Si riporta di seguito il conto economico aggregato dell'esercizio 2019 delle società cessate comparato con i risultati conseguiti dalle stesse società nel corso dell'esercizio 2018:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi 582.838 572.776
Totale costi operativi 543.738 536.933
Costi acquisto materie prime 289.889 308.141
Costi acquisto altre materie prime 78.408 62.952
Costi per servizi 161.202 153.141
Costi del personale 9.882 9.905
Altri costi di gestione 4.357 2.795
Altri proventi 0 2
Ammortamenti e svalutazioni 447 2.020
Risultato operativo 38.653 33.823
Proventi finanziari 319 314
Oneri finanziari 92 79
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 7.087 7.264
Utile ante imposte 46.060 41.323
Imposte dell'esercizio 10.779 9.550
Risultato dell'esercizio 35.189 31.773

Nel corso dell'esercizio 2019 le società cessate hanno realizzato ricavi per Euro 582.838 migliaia, in crescita del 1,8% rispetto all'esercizio precedente.

Il margine operativo lordo conseguito nel corso dell'esercizio si attesta ad Euro 42.734 migliaia registrando un incremento pari ad Euro 6.599 migliaia. Aumento principalmente riconducibile ai maggiori margini conseguiti dalle vendite del gas naturale e dell'energia elettrica.

L'incremento del primo margine sull'attività di vendita gas è stato significativamente influenzato dagli effetti del così detto settlement gas, che aveva negativamente inciso sui margini gas dell'esercizio 2018, mentre ha evidenziato un effetto opposto nell'esercizio di riferimento. L'incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica è principalmente spiegato dai maggiori quantitativi di energia commercializzata correlata al contestuale aumento dei clienti. I margini conseguiti dalle vendite delle materie prima hanno registrato complessivamente un incremento pari ad Euro 5.787 migliaia.

I costi operativi hanno contribuito all'incremento del margine operativo lordo registrando una diminuzione pari ad Euro 812 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

Il risultato operativo delle società cessate al termine dell'esercizio 2019 ammonta ad Euro 38.653 migliaia, registrando un incremento di Euro 4.830 migliaia (+14,3%) rispetto all'esercizio precedente.

Il maggior risultato è dovuto all'incremento del margine operativo lordo per Euro 6.599 migliaia descritto in precedenza, il quale è stato parzialmente compensato dai maggiori accantonamenti per svalutazione crediti realizzati al termine dell'esercizio per complessivi Euro 1.942 migliaia.

Il risultato ante imposte evidenzia una variazione pari ad Euro 4.737 migliaia, la stessa è principalmente spiegata dal riflesso dell'andamento del risultato operativo. Le altre voci rappresentate da proventi ed oneri finanziari nonché dai risultati conseguiti dalle società che risultavano consolidate con il metodo del patrimonio netto hanno evidenziato una variazione poco significativa.

Il tax rate delle società cessate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 28,1% dell'esercizio 2018 all'attuale 27,7%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 Ampliamento
del perimetro
Valori al netto
dell'ampliamento
del perimetro
31.12.2018
A
Cassa
14 0 13 18
B Altre disponibilità liquide 67.017 1.037 65.980 66.632
D Liquidità (A) + (B) + (C) 67.031 1.037 65.994 66.650
E Crediti finanziari correnti 6.993 6.993 981
F Debiti bancari correnti (106.025) (375) (105.650) (123.031)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (30.778) (750) (30.028) (8.014)
H Altri debiti finanziari correnti (17.156) (17.156) (115)
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (153.959) (1.125) (152.834) (131.159)
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (79.935) (88) (79.847) (63.528)
K Debiti bancari non correnti (135.083) (135.083) (55.111)
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 2.478 2.478 1.122
M Altri debiti non correnti (441) (441) 0
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (133.046) 0 (133.046) (53.989)
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (212.981) (88) (212.894) (117.517)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa relazione finanziaria

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 117.517 migliaia del 31 dicembre 2018 ad Euro 212.981 migliaia del 31 dicembre 2019, registrando un aumento di Euro 95.464 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha fatto variare la posizione finanziaria netta per somme poco significative.

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 si evidenzia nella seguente tabella la riconciliazione tra la Posizione finanziaria netta e la posizione finanziaria netta ESMA:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Posizione finanziaria netta (212.981) (117.517)
Crediti finanziari non correnti (2.478) (1.122)
Posizione finanziaria netta ESMA (215.459) (118.639)

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Risultato netto dell'esercizio 493.216 46.499
Ammortamenti 22.839 20.895
(a) Autofinanziamento 516.055 67.410
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: (497.734) 1.280
(c) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività operativa = (a) + (b) 18.322 68.690
(d) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività di investimento (47.715) (32.084)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria (66.071) (34.256)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) (95.464) 2.350

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (lettere a + b), pari ad Euro 47.108 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 516.055 migliaia e da altre variazioni finanziarie negative per complessivi Euro 468.948 migliaia, collegate principalmente alle plusvalenze generate dalla cessione delle partecipazioni delle attività di commercializzazione nell'ambito della partnership perfezionata con il Gruppo Hera per Euro 488.394 migliaia ed alla gestione del capitale circolante netto per Euro 19.073 migliaia. La valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto ha generato variazioni finanziarie negative per Euro -648 migliaia.

La gestione del capitale circolante netto ha generato risorse finanziarie per Euro 19.073 migliaia ed è stata influenzata essenzialmente dalla variazione positiva del capitale circolante netto operativo che ha generato risorse finanziarie per Euro 9.981 migliaia e dalla variazione della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP per Euro 6.836 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel corso dell'esercizio:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Rimanenze (4.179) (2.284)
Crediti e debiti commerciali 5.823 4.968
Crediti e debiti operativi 8.336 (11.863)
Fondo TFR e altri fondi (132) (1.573)
Imposte correnti 12.393 5.787
Imposte pagate (7.901) (7.769)
Crediti e debiti tributari 4.733 5.674
Variazione capitale circolante netto 19.074 (7.060)

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 47.715 migliaia, ed ha interessato per Euro 34.440 migliaia investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali, principalmente per interventi e sviluppi delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale (Euro 31.431 migliaia).

I flussi assorbiti dagli investimenti in partecipazioni sono correlati alla fusione per incorporazione della società di Unigas Distribuzione S.r.l., efficace dal 1° luglio, ed alla partnership perfezionata con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019. La fusione per incorporazione ha impiegato risorse finanziarie pari ad Euro 12.583 migliaia correlate al valore di iscrizione delle azioni proprie assegnate al socio con cui la Capogruppo deteneva il controllo congiunto della società sino alla data di efficacia della fusione. La partnership ha generato un flusso finanziario netto negativo pari ad Euro 1.729 migliaia quale saldo netto di flussi positivi per Euro 616.214 migliaia derivanti dalla cessione delle partecipazioni detenute in società operanti nel segmento della commercializzazione gas ed energia ad EstEnergy ed Hera Comm, ed un flusso negativo per Euro 617.943 migliaia correlati all'acquisto del 100% di Ap Reti Gas Nord Est S.r.l., della partecipazione del 48% nella nuova realtà EstEnergy, e della partecipazione del 3% in Hera Comm.

Le altre variazioni della Posizione Finanziaria Netta sono rappresentate dai dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, che hanno generato risorse per Euro 2.311 migliaia e dai dividendi percepiti dalle società oggetto della partnership per Euro 28.7876 migliaia, nonché dalla distribuzione dei dividendi per Euro 76.924 migliaia. Nel corso dell'esercizio Ascopiave S.p.A. ha dato corso all'acquisto di azione proprie sul mercato telematico azionario generando un fabbisogno finanziario pari ad Euro 22.376 migliaia, in parte compensato dall'utilizzo effettuato per la fusione di Unigas Distribuzione S.r.l. poco fa descritta.

I flussi impiegati per la distribuzione di dividendi sono risultati superiori rispetto all'esercizio precedente in ragione del dividendo straordinario deliberato dall'assemblea degli Azionisti tenutasi in data 23 aprile 2019.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nel corso dell'esercizio 2019:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
(Acquisto)/Vendita azioni proprie (9.793) 540
Dividendi distribuiti ad azionisti Ascopiave S.p.A. (75.163) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (0) (2.054)
Dividendi/(copertura perdite) società collegate o a controllo congiunto 2.311 684
Altre variazioni della posizione finanziaria (82.645) (40.845)

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 34.401 migliaia, in aumento rispetto allo stesso all'esercizio precedente di 4.936 migliaia di Euro. L'incremento è spiegato dai maggiori costi sostenuti per la realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale (+3.621 migliaia di Euro) e dall'aumento degli altri investimenti (+1.315 migliaia di Euro).

Gli investimenti in infrastrutture di distribuzione del gas naturale, pari ad Euro 31.431 migliaia, hanno interessato la posa e manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale, per Euro 11.356 migliaia, la realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 7.876 migliaia e l'installazione di apparecchiature di misura per Euro 9.420 migliaia.

Gli altri investimenti realizzati nel corso dell'esercizio hanno interessato principalmente la sostituzione del gestionale utenze utilizzato dalle società di distribuzione del Gruppo e lo sviluppo di software per la progettazione, monitoraggio, sviluppo e rendicontazione degli investimenti realizzati. Gli investimenti in hardware e software hanno conseguentemente registrato un aumento di 1.380 migliaia di Euro.

Esercizio
INVESTIMENTI (migliaia di Euro) 2019 2018
Allacciamenti 7.876 5.655
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 11.356 7.465
Misuratori 9.420 12.374
Manutenzioni e Impianti di riduzione 2.779 2.317
Altri investimenti in impianti di distribuzione 0 0
Investimenti metano 31.431 27.810
Terreni e Fabbricati 373 412
Attrezzature 162 65
Arredi 23 58
Automezzi 196 229
Hardware e Software 2.214 834
Diritti d'uso 0 0
Altri investimenti 1 58
Altri investimenti 2.970 1.655
Investimenti 34.401 29.465
Investimenti società cessate esercizio 2018 80
Totale investimenti 34.401 29.545
31.12.2019 31.12.2019 31.12.2018 31.12.2018
(migliaia di Euro) Risultato
dell'esercizio
di Gruppo
Patrimonio
netto Totale
Risultato
dell'esercizio
di Gruppo
Patrimonio
netto Totale
Patrimonio netto e risultato d'esercizio come
riportati nel bilancio d'esercizio della società
controllante 521.266 850.739 41.979 400.131
Quota del patrimonio netto e del risultato netto
delle controllate al netto del valore di carico
delle partecipazioni 19.553 (48.872) 47.612 (22.812)
Variazioni
Avviamenti (0) 18.606 (0) 56.176
Valore delle liste dei contratti e dei rapporti con la
clientela, al netto del relativo effetto fiscale (0) (0) (1.399) 2.784
Plusvalore delle reti di distribuzione, al netto del
relativo effetto fiscale (619) 56.853 (892) 8.954
Eliminazione dei dividendi infragruppo (24.362) (0) (42.608) (0)
Effetti della valutazione delle collegate col metodo
del patrimonio netto (0) (0) 1.046 (2.895)
Effetti della valutazione delle società a controllo
congiunto col metodo del patrimonio netto (1.663) (0) 238 4.659
Effetti derivanti da altre scritture 4.142 (3.833) 523 872
Totale variazioni rilevate, al netto degli effetti
fiscali (22.502) 71.626 (43.092) 70.550
Risultato netto d'esercizio e Patrimonio netto
come riportati nel bilancio consolidato 518.317 873.492 46.499 447.869
Quote di terzi di patrimonio netto e risultato (0) (0) 1.874 4.303
Risultato d'esercizio e Patrimonio netto del
Gruppo come riportati nel bilancio consolidato 518.317 873.492 44.625 443.567

Prospetto di riconciliazione del patrimonio netto individuale con il patrimonio netto consolidato

DICHIARAZIONE ANNUALE DI CARATTERE NON FINANZIARIO

2019

Redatta ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016

Messaggio del Presidente

La Dichiarazione Annuale di Carattere non Finanziario rappresenta, oltre che un obbligo per aziende di certe dimensioni, anche uno strumento di comunicazione riguardante aspetti sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, all'ambiente, che sono ritenuti rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'impresa.

Il Gruppo Ascopiave ha sempre dimostrato forte sensibilità nel fornire tutte le informazioni necessarie a comprendere il modello aziendale di gestione e organizzazione delle attività dell'impresa anche con riferimento alla gestione dei temi citati.

Nella Dichiarazione sono segnalate, oltre agli indicatori di carattere non finanziario, le politiche praticate dall'impresa e gli effetti conseguiti.

Tutto questo ci permette di testimoniare quanto sia fondamentale per il nostro Gruppo misurare i propri risultati, in termini di performance e di impatti prodotti, per fissare obiettivi di sostenibilità integrati nel Piano Industriale e, a livello consuntivo, per offrire trasparenza ai nostri stakeholder, permettendoci di individuare spazi di continuo miglioramento sul fronte della qualità ambientale e sociale oltre che del ruolo rivestito per il territorio.

Il Presidente Dott. Nicola Cecconato

Nota metodologica

Il presente documento del Gruppo Ascopiave (di seguito anche "Ascopiave", il "Gruppo Ascopiave" o il "Gruppo") costituisce la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito anche "Dichiarazione non finanziaria" o "DNF") predisposta in conformità al D.Lgs. 254/16 e alle modifiche dettate dalla Legge n.145 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2018.

Il presente documento relaziona, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotto in merito ai temi ritenuti rilevanti e previsti dall'Art 3 del D.Lgs. 254/16 con riferimento all'esercizio 2019 (dal 1 gennaio al 31 dicembre).

La definizione degli aspetti rilevanti per il Gruppo e per i suoi stakeholder, è avvenuta in base ad un processo strutturato di analisi di materialità. Detta analisi, è stata aggiornata nel corso del periodo di rendicontazione, tenendo in considerazione le valutazioni del top management e di una selezione di stakeholder interni ed esterni (amministratori, dipendenti, fornitori ed alcuni Comuni soci di Asco Holding S.p.A.).

Si evidenzia che il sistema di rilevazione degli indicatori fondamentali di prestazione è stato implementato in conformità agli standard «GRI Sustainability Reporting Standards», pubblicati nel 2016 dal Global Reporting Initiative (GRI), secondo l'opzione «Core». Inoltre, sono stati presi in considerazione gli "Electric Utilities Sector Disclosures" pubblicati dal Global Reporting Initiative nel 2013.

Il perimetro dei dati e delle informazioni economiche e finanziarie è il medesimo del Bilancio Consolidato del Gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2019.

Il perimetro dei dati e delle informazioni sociali e ambientali risulta essere composto dalle Società facenti parte del Gruppo Ascopiave al 31 dicembre 2019 consolidate con il metodo integrale all'interno del Bilancio Consolidato di Gruppo.

Con riferimento alle variazioni significative relative all'assetto proprietario intervenute sul perimetro nel periodo di rendicontazione considerato, si rimanda alla presente Relazione sulla Gestione per il dettaglio dei cambiamenti intervenuti all'interno delle società del Gruppo.

Al fine di permettere la comparabilità dei dati nel tempo e valutare l'andamento delle attività del Gruppo, anche alla luce delle operazioni straordinarie intervenute nel periodo di rendicontazione considerato, è stato proposto il confronto con l'anno precedente esponendo il dato approvato lo scorso anno e aggiungendo una colonna (denominata "2018 Riesposto") che presenta la riesposizione dei dati comparativi.

Si segnala che i dati di organico al 31.12.2019 presentati in questo documento considerano anche i dipendenti della società Ap Reti Gas Nord Est S.r.l., entrati nel in forza nel Gruppo Ascopiave nel medesimo giorno. Si segnala inoltre che sono stati inclusi i dati relativi alla società Unigas Distribuzione S.r.l., fusa per incorporazione in Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. in data 01/07/2019.

Ai fini di una corretta rappresentazione delle performance e di garantire l'attendibilità dei dati, è stato limitato il più possibile il ricorso a stime che, se presenti, sono fondate sulle migliori metodologie disponibili e opportunamente segnalate.

Si segnala che per la predisposizione puntuale della Dichiarazione non finanziaria e la raccolta dei dati e delle informazioni non finanziarie, il Gruppo si è dotato di una procedura di reporting, al fine di garantire l'adozione di metodi standardizzati per la rendicontazione e l'implementazione di un adeguato sistema di controllo interno presso la Capogruppo e le Società controllate, per l'anno di rendicontazione e gli anni futuri.

Il Gruppo Ascopiave ha intrapreso un percorso di miglioramento continuo nell'ambito dei temi e delle politiche praticate rispetto alla riduzione degli impatti ambientali, allo sviluppo di politiche sociali e attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani lungo la catena di fornitura e all'impegno costante alla lotta contro la corruzione attiva e passiva. Nel corso del 2020 saranno avviate le attività per la definizione di un Piano strategico di sostenibilità di Gruppo, che miri all'integrazione di una strategia di sostenibilità al business e ai processi aziendali con target specifici.

Al fine di migliorare il presidio dei rischi connessi alle tematiche di sostenibilità il Gruppo sta effettuando una prima analisi dei rischi ESG collegata ai temi materiali emersi dalla nuova analisi di materialità. Il Gruppo si impegna inoltre ad ampliare e migliorare progressivamente detta analisi dei rischi, anche alla luce del nuovo assetto societario, concentrandosi sul core business della distribuzione gas.

LOTTA CONTRO LA CORRUZIONE ATTIVA E PASSIVA

Tale tema è già presidiato nell'ambito del Modello Organizzativo 231/01, adottato dalla Capogruppo e dalle Società controllate e partecipate, e del Codice Etico di Gruppo.

Si segnala che nel corso del 2019 il Gruppo Ascopiave ha avviato un percorso di aggiornamento dei Modelli 231 della Capogruppo Ascopiave e delle società controllate, ed ha approvato la "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave".

AMBIENTE, ASPETTI SOCIALI, ATTINENTI AL PERSONALE E RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

La Capogruppo ha adottato nel mese di febbraio 2018 una politica integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza con l'obiettivo di formalizzare i principi di riferimento alle norme internazionali ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001. Tale politica era già stata recepita dalle società controllate AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A.. Il Gruppo si impegna a implementare tale politica in un'ottica di continuo impegno e miglioramento verso obiettivi verificabili, di rispetto di leggi e regolamenti e di tutela dell'ambiente e delle proprie persone.

Con riferimento al Climate Change e agli impatti da esso derivanti, il Gruppo si impegna per i prossimi reporting ad integrare le proprie analisi – e di conseguenza la propria disclosure – rispetto all'impatto generato e subìto dal Gruppo in ambito Climate Change, anche sulla base dell'evoluzione della normativa in materia.

Relativamente agli aspetti attinenti al personale, alla luce dell'operazione tra Ascopiave e il Gruppo Hera perfezionatasi il 19.12.2019, è opportuno segnalare che gli accordi stipulati hanno previsto, con riferimento alle società oggetto dell'operazione, garanzie a beneficio dei dipendenti, in merito al mantenimento dei livelli occupazionali e della sede di lavoro. Non si segnalano inoltre particolari criticità emerse a riguardo delle relazioni sindacali, a testimonianza della positiva gestione dell'operazione.

Con particolare riferimento al rispetto dei diritti umani, considerato il contesto operativo e normativo in cui Ascopiave opera, il tema è declinato dal Gruppo nell'ambito della gestione dei rapporti con i propri dipendenti e con i propri fornitori, nel rispetto dei principi e dei valori richiamati dal Codice Etico del Gruppo.

In considerazione dello specifico settore di business, si segnala che le attività del Gruppo non comportano significativi consumi idrici, per questo motivo, pur garantendo un'adeguata comprensione dell'attività dell'impresa, tali informazioni richiamate dall'art. 3 comma 2 del Decreto 254, non sono oggetto di rendicontazione nel presente documento.

La Dichiarazione Non Finanziaria di Ascopiave è redatta con cadenza annuale: la presente DNF 2019 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 13 marzo 2020.

Il Rapporto è stato inoltre oggetto di un esame limitato ("limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte di PwC che, al termine del lavoro svolto, ha rilasciato un'apposita relazione circa la conformità delle informazioni fornite nella dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta da Ascopiave ai sensi del D.Lgs. n. 254/16.

La DNF è parte integrante della Relazione sulla Gestione, pubblicata nella sezione "Investor Relations" del Sito Internet della Società www.gruppoascopiave.it.

IDENTITÀ E RESPONSABILITÀ

Il Gruppo Ascopiave nel territorio

Il Gruppo Ascopiave è uno dei principali operatori nazionali nel settore della distribuzione del gas naturale. Il Gruppo detiene concessioni e affidamenti diretti per la gestione dell'attività in 268 Comuni, fornendo il servizio a circa 775.000 utenti attraverso una rete di oltre 12.000 chilometri.

Ascopiave è inoltre partner del Gruppo Hera nella commercializzazione del gas e dell'energia elettrica, detenendo una partecipazione del 48% nella società EstEnergy, primario operatore del settore con un portafoglio di oltre 1 milione di contratti di vendita ai consumatori finali, principalmente nelle regioni Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Lombardia.

Le società di distribuzione del Gruppo Ascopiave, con sede operativa a Pieve di Soligo (TV), dispongono di un Servizio di Pronto Intervento per risolvere problemi legati alla fornitura del gas sulle reti gestite, quali per esempio perdite o dispersioni, interruzione o irregolarità nella fornitura e danni agli impianti di distribuzione. Il servizio è completamente gratuito sia da rete fissa che da telefono cellulare, attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno.

Il Gruppo Ascopiave, attraverso le progressive acquisizioni societarie, ha visto aumentare le aree geografiche in cui opera, per cui ad oggi è presente, oltre che nella provincia di Treviso, anche nel resto del Veneto, in Friuli-Venezia Giulia, in Lombardia e Piemonte, in Emilia Romagna e Liguria.

Missione, valori e obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave opera direttamente nel settore della distribuzione di gas naturale e, partecipando alla partnership costituita con il Gruppo Hera attraverso la società EstEnergy, nella vendita di gas ed energia elettrica.

Attraverso un'efficace e flessibile organizzazione delle competenze manageriali e tecniche, di cui cura costantemente la valorizzazione e l'accrescimento, persegue obiettivi di incremento del valore economico d'impresa e di sviluppo sostenibile sociale e ambientale.

Il Gruppo attua una strategia focalizzata sulla soddisfazione per i propri stakeholder, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti e nel rispetto dell'ambiente e delle istanze sociali per valorizzare il contesto in cui opera.

Il Gruppo Ascopiave persegue un sistema di sviluppo le cui principali direttrici sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti complementari al core business e dal miglioramento dei processi operativi.

L'obiettivo è consolidare la posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale.

Nel segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo si propone di valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa e ad espandersi in altri ambiti.

I valori

I valori fondamentali su cui la Società orienta la propria strategia sono:

• La soddisfazione del cliente

Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo Ascopiave considera di primaria importanza l'erogazione di un servizio di qualità a condizioni economiche competitive per soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti gli stakeholder (portatori di interesse). Questo obiettivo viene raggiunto grazie al rispetto degli standard metodologici richiesti dalla normativa, alle consolidate competenze del personale e all'adozione delle migliori tecnologie.

• La salvaguardia ambientale e l'uso razionale dell'energia

In accordo con un modello di sviluppo compatibile con il territorio e l'ambiente, il Gruppo Ascopiave si impegna a gestire i propri processi secondo criteri di salvaguardia ambientale ed efficienza, attraverso l'individuazione, la gestione ed il controllo dell'impatto delle proprie attività, nonché attraverso l'uso razionale delle risorse energetiche.

• La sicurezza dell'ambiente di lavoro e la salute dei lavoratori

Il Gruppo Ascopiave ritiene di primaria importanza la salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori; si pone quindi come obiettivo non solo il rispetto di quanto richiesto dalle specifiche norme in materia, ma anche un'azione volta al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro, promuovendo l'integrazione della sicurezza in tutte le attività aziendali e il senso di responsabilità del personale.

• Il miglioramento continuo

Il Gruppo Ascopiave ritiene che il miglioramento continuo di processi e sistemi sia condizione necessaria per l'affermazione e la crescita dell'azienda in un contesto competitivo e per la soddisfazione delle esigenze degli stakeholder. Il processo di miglioramento continuo, ovvero l'individuazione di aree di miglioramento e la definizione di parametri e obiettivi misurabili, viene attuato anche attraverso l'applicazione delle norme internazionali di certificazione in materia di qualità, sicurezza e ambiente.

• Il rispetto e la valorizzazione delle persone

Il Gruppo Ascopiave, consapevole che il principale fattore di successo di ogni impresa è costituito dalle risorse umane, promuove il coinvolgimento del personale nel raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali e riconosce il contributo professionale di ciascuno, in un contesto di lealtà, fiducia reciproca e collaborazione, valorizzando le competenze professionali attraverso attività di formazione e crescita.

• L'innovazione e il cambiamento

Il Gruppo Ascopiave opera in una realtà socio-economica in continua evoluzione, in cui innovazione e cambiamento diventano aspetti fondamentali per affrontare le sfide del mercato all'insegna dell'efficienza e della competitività.

• Lo sviluppo sostenibile e la cooperazione con la comunità

Tutte le attività del Gruppo Ascopiave sono svolte nella consapevolezza della responsabilità sociale verso gli stakeholder: dipendenti, azionisti, clienti, fornitori, comunità, partner commerciali e finanziari, istituzioni, associazioni di categoria e rappresentanze sindacali. Il Gruppo Ascopiave adotta pertanto un modello di crescita che persegue sia obiettivi di incremento del valore economico d'impresa, sia obiettivi di sviluppo sostenibile.

Obiettivi strategici

La strategia di Ascopiave è fortemente integrata con i temi di sostenibilità e si basa sul perseguimento di macro-obiettivi relativi a quattro dei principali ambiti di interesse dell'azienda: la qualità dei servizi, le persone, l'ambiente e le istanze sociali.

  • Attenzione alle istanze sociali per valorizzare il contesto in cui il Gruppo Ascopiave opera: Il Gruppo ha una forte attenzione nei confronti della comunità locale ed esprime il suo impegno anche attraverso il supporto a iniziative nel territorio relativamente a 6 aree di intervento: salute e prevenzione, comunità e assistenza, cultura, storia e tradizioni, sport, ambiente, emergenze (cfr. capitolo: Territorio e comunità);
  • Rispetto dell'ambiente: L'impegno per la salvaguardia dell'ambiente e la riduzione degli impatti ambientali del Gruppo Ascopiave sono guidati dalla politica integrata di qualità, ambiente e sicurezza e continuamente monitorati per tutte le attività dell'organizzazione (cfr. capitolo: Sostenibilità ambientale);
  • Eccellenza e qualità dei servizi offerti: Il perseguimento di elevanti standard di qualità del servizio offerto è obiettivo primario del Gruppo Ascopiave e si applica sia per quanto riguarda le attività commerciali sia per quanto concerne le attività di natura tecnica, come ad esempio il pronto intervento e le ispezioni alla rete (cfr. capitolo: Clienti e cittadini serviti);
  • Sicurezza, benessere e sviluppo del personale: Promozione di interventi finalizzati a minimizzare i rischi per la salute e la sicurezza delle proprie persone e sviluppo di pratiche e condizioni di lavoro adeguate ad assicurare pari opportunità, attraverso la rimozione di ogni forma di discriminazione; offerta di programmi di sviluppo e di formazione volti a potenziare le competenze delle proprie persone e consolidare la professionalità richiesta dal ruolo ricoperto (cfr. capitolo: Sostenibilità sociale).

Governance della Capogruppo

Il sistema e le regole per la gestione e il controllo della società costituiscono un elemento fondante del modello di business del Gruppo Ascopiave e, affiancando la strategia d'impresa, sono volti a sostenere il rapporto di fiducia fra l'azienda e i propri stakeholder, contribuendo al raggiungimento dei risultati economici e creando valore sostenibile nel lungo periodo. Trasparenza e correttezza sono i principi a cui il Gruppo Ascopiave si ispira per definire il proprio sistema di Corporate Governance, che si articola in base alla normativa generale e speciale applicabile, al proprio Statuto, al Codice Etico nonché alle best practice in materia.

Il sistema di Governance così strutturato risulta orientato alla miglior interpretazione degli impulsi provenienti dal settore e il territorio di riferimento, consentendo un dialogo aperto e trasparente con le Amministrazioni. Ascopiave S.p.A. adotta un sistema di Governance "tradizionale" che si caratterizza per la presenza dei seguenti organi societari:

  • Assemblea dei Soci: a cui spettano le decisioni sui supremi atti di governo della società;
  • Consiglio di Amministrazione: incaricato di gestire l'impresa sociale con l'attribuzione di poteri operativi a organi e soggetti delegati;
  • Presidente e Amministratore Delegato: oltre alla rappresentanza legale e ai poteri previsti dalla Legge e dallo Statuto per quanto concerne il funzionamento degli organi sociali (Assemblea e CdA), ha un ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, nell'ambito di quei poteri fiduciari che ne fanno garante, nei confronti di tutti gli azionisti, della legalità e della trasparenza dell'attività sociale; al Presidente e Amministratore delegato, oltre alla rappresentanza legale e istituzionale ed alle competenze a lui spettanti in base alla Legge ed allo Statuto, sono stati conferiti tutti i poteri per il compimento degli atti relativi alla direzione, coordinamento e controllo delle attività delle funzioni e servizi aziendali, esercitabili nel rispetto del budget e del piano degli investimenti nonché degli indirizzi del Consiglio di amministrazione e nel rispetto del Codice Etico, del regime di separazione amministrativa e contabile (c.d. unbundling) e, ove applicabile, della Procedura per le Operazioni con Parti correlate;
  • Collegio Sindacale: chiamato a vigilare sull'osservanza della legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, oltre che a controllare l'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo contabile della società;
  • Società di Revisione: iscritta al Registro dei Revisori Legali a cui è affidato il servizio di revisione legale dei conti;
  • Organismo di Vigilanza: istituito per vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01 (Modello 231) e prevenire i reati rilevanti ai fini del medesimo decreto;
  • Comitato per la Remunerazione: che interviene sul tema della remunerazione degli amministratori e valuta i criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche;
  • Comitato Controllo e Rischi ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.
Consiglio di Amministrazione – componenti al 31.12.2019
Nicola Cecconato Presidente e Amministratore Delegato
Dimitri Coin Consigliere indipendente
Enrico Quarello Consigliere indipendente
Greta Pietrobon Consigliere indipendente
Antonella Lillo Consigliere non esecutivo
Giorgio Martorelli Consigliere indipendente
Collegio sindacale – componenti al 31.12.2019
Antonio Schiro Presidente del Collegio sindacale
Luca Biancolin Sindaco effettivo
Roberta Marcolin Sindaco effettivo
Componenti del Consiglio di Amministrazione
Genere Uomini Donne
n. 4 2
Componenti del Consiglio di Amministrazione
Fascia d'età <30 30-50 >50
n. 0 4 2

Modello 231 e Codice Etico

Il Gruppo Ascopiave adotta il Modello 231 finalizzato ad assicurare che esponenti aziendali a ogni livello dell'organizzazione non possano porre in essere comportamenti illeciti nell'interesse o a vantaggio della Società.

Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, parte integrante del Modello 231, prevede che tutte le attività debbano essere svolte nell'osservanza della legge, in un quadro di concorrenza leale, onestà, integrità, correttezza e buona fede, nel rispetto degli interessi legittimi di clienti, dipendenti, azionisti, partner commerciali e finanziari e delle collettività in cui la società partecipa con le proprie attività.

Il Modello viene periodicamente aggiornato rispetto all'evoluzione normativa e giurisprudenziale, per meglio rispondere ai cambiamenti organizzativi della società e come ulteriore garanzia dell'efficienza e della trasparenza dell'operato dell'azienda.

Nel corso del 2019, il Gruppo Ascopiave ha avviato un percorso di aggiornamento dei Modelli 231 della Capogruppo Ascopiave e delle società controllate.

In particolare, il Modello della capogruppo Ascopiave è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 05/08/2019. Nell'ambito di questo, oltre all'aggiornamento dei reati presupposto, si è attuata una generale semplificazione del testo, finalizzata ad una sua maggiore comprensione ed applicazione, esplicitando altresì, sia nel contesto della parte generale, che nell'ambito delle singole parti speciali, i principali ed inderogabili obblighi e/o divieti in capo a tutti coloro che abbiano ad agire e/o ad interfacciarsi con Ascopiave e le società del Gruppo, evidenziando, in particolare, i doveri di segnalazione in presenza di potenziali violazioni o non conformità, anche solo presunte.

Nel corso del 2019, la Società, in adempimento alla Legge 30 novembre 2017, n. 179, ha inoltre approvato la "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave" (adottata da tutte le società del Gruppo), allegato 3 al Modello, con lo scopo di regolamentare il processo di ricezione, analisi e trattamento delle Segnalazioni, trasmesse anche in forma anonima o confidenziale, relative a violazioni e/o criticità riferite ad una o più delle seguenti tematiche:

  • Codice Etico;
  • Modello 231;
  • Procedure connesse e/o esplicative del Codice Etico o del Modello 231;
  • Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
  • Leggi, regolamenti, o provvedimenti di Pubbliche Autorità.

Ascopiave ha quindi ritenuto di ampliare l'ambito applicativo della suddetta Procedura oltre il perimetro proprio del D.lgs. 231/2001, ritenendo la stessa un valido ed efficace strumento di verifica e controllo generale, a presidio della legalità che deve orientare l'agire della Società, quindi degli amministratori, dipendenti, collaboratori, consulenti e fornitori, nonché, in genere, con chiunque sia chiamato ad agire e/o a prestare la propria opera a favore o per conto di Ascopiave.

La Procedura assegna massima tutela ai segnalanti, con il limite della mala fede, o delle segnalazioni infondate per colpa grave.

Prevede tre canali principali di contatto (lettera, e-mail dedicata e piattaforma web) ed assegna la gestione delle segnalazioni ad un "Comitato Segnalazioni" (composto da (i) Responsabile della funzione Internal Auditing, (ii) Direttore Affari Legali e Societari (iii) l'OdV di Ascopiave S.p.A.), in stretta relazione con gli OdV delle singole società del Gruppo.

La Procedura, peraltro, non modifica, né altrimenti limita, o vincola le prerogative e l'autonomia propria attribuite, dalla legge e/o dalle procedure interne, ai Collegi Sindacali, e/o agli OdV e/o agli altri Organi di controllo di Ascopiave e delle società del Gruppo. I relativi recapiti si aggiungono e non sostituiscono quelli (già vigenti) propri degli OdV.

Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 14/03/2013, dispone, tra l'altro, che in nessun caso è consentito utilizzare i beni aziendali e, in particolare, le risorse informatiche e di rete per finalità contrarie a norme imperative di legge, all'ordine pubblico o al buon costume, nonché per commettere reati, quali la pedopornografia, o indurre alla commissione di reati o comunque all'odio razziale, all'esaltazione della violenza o alla violazione di diritti umani.

Con riguardo al rispetto e alla valorizzazione delle persone, il Codice Etico esplicita e ribadisce il divieto di ogni forma di discriminazione ed in particolare qualsiasi discriminazione basata su razza, nazionalità, sesso, età, disabilità fisiche, orientamenti sessuali, opinioni politiche o sindacali, indirizzi filosofici o convinzioni religiose. Ascopiave e le società del Gruppo si impegnano per evitare e per perseguire qualsiasi tipo di molestia sui luoghi di lavoro, interpretando il proprio ruolo imprenditoriale non solo nell'ambito della tutela delle condizioni di lavoro, ma anche nella protezione dell'integrità psico-fisica del lavoratore e nel rispetto della sua personalità morale, evitando che questa subisca illeciti condizionamenti o indebiti disagi.

Rispetto della normativa sulla privacy

Il Gruppo Ascopiave, allo scopo di salvaguardare i diritti e le libertà degli "Interessati" (quali Clienti finali, dipendenti, collaboratori, fornitori e privati cittadini in genere), pone massima attenzione al rispetto della normativa in materia di privacy, come da ultimo definita, in forza del Regolamento UE 2016/679 (o GDPR) e del D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, come modificato dal D.Lgs. 101/2018 (cd "Regolazione Privacy").

Ascopiave, unitamente alle altre società del Gruppo, ha adottato, anzitutto, la propria Privacy Policy "generale", rinvenibile nelle sezioni dedicate del sito internet di ogni società del Gruppo, volta a regolamentare quella che è la struttura gestionale creata per adempiere alla Regolazione Privacy. In particolare, la Privacy Policy contiene:

  • le definizioni ed i principi generali in materia di Privacy;
  • i ruoli, le responsabilità e le nomine delle figure relative alla gestione delle tematiche connesse alla Regolazione Privacy;
  • i diritti riconosciuti agli interessati, di cui sono trattati i Dati, con le limitazioni al trasferimento dei medesimi;
  • i principi, gli adempimenti, le regole generali e le linee guida per il trattamento dei Dati e la gestione dei documenti.

La stessa configura la struttura gestoria secondo il seguente schema, definendo, al suo interno, i ruoli di ogni figura coinvolta.

Ascopiave, al pari delle società controllate, ai sensi del GDPR, ha inoltre nominato il Responsabile della Protezione dei Dati Personali (RPD, o Data Protection Officer – DPO). Nell'esercizio delle proprie funzioni, il DPO è indipendente rispetto alle funzioni operative ed è stato dotato delle risorse umane e finanziarie necessarie all'adempimento dei suoi compiti.

Il coordinamento interno, viene garantito dalla "Funzione Privacy" del Gruppo, organo collegiale (composto da Referente Privacy, Delegato Privacy di Ascopiave e DPO), che coniuga le competenze proprie della gestione operativa degli adempimenti e delle pratiche connesse all'applicazione della Regolazione Privacy, con quelle più prettamente di controllo e verifica dell'andamento della gestione.

Al fine di garantire il necessario collegamento con le singole attività legate al core business svolte dalle singole società, è stata altresì individuata la figura dei "Focal Point", ovvero di soggetti designati (e nominati) da ogni Società del Gruppo, che, in ragione del loro ruolo strategico nell'ambito delle singole organizzazioni aziendali, oltre ai doveri tipici di ogni "Autorizzato" al Trattamento, nelle rispettive aree di competenza, sono chiamati a: (1) sovraintendere ai progetti ed alle attività che abbiano e/o possano avere incidenza sui Dati personali (es. necessità avvio di nuovi Trattamenti o esigenza di modifica o integrazione di Trattamenti esistenti), (2) provvedere, quale primo riporto, alle valutazioni in merito agli aspetti privacy, (3) dare costante informativa e, nel caso, tempestiva allerta alla Funzione Privacy, in merito all'andamento delle attività incidenti sulla Privacy e sulle situazioni di maggior rilievo (con particolare riferimento ai possibili casi di Data Breach).

Successivamente all'adozione della Privacy Policy, Ascopiave e le altre società del Gruppo, in linea con le disposizioni del GDPR ed a completamento della disciplina interna, ha altresì predisposto ed adottato le Policy di dettaglio, dedicate, rispettivamente a:

  • a. Gestione delle richieste degli interessati riferite all'esercizio dei diritti previsti dal Regolamento UE 2016/679;
  • b. Privacy By Design;
  • c. Data Breach (violazione di dati personali);
  • d. Data Protection Impact Assessment (DPIA);
  • e. Data Retention.

Possibili fattori di rischio associati alle tematiche di sostenibilità

Il Gruppo Ascopiave monitora e gestisce continuamente i principali rischi potenziali a cui potrebbe essere esposto, per ciascuna funzione aziendale.

Con riferimento ai rischi di sostenibilità, in particolare, il Gruppo sta implementando una prima analisi dei rischi ESG, analizzando in primis le tematiche materiali con il punteggio maggiore emerse dalla nuova analisi di materialità e i rispettivi presidi in essere e le modalità di gestione.

Si riportano di seguito i principali fattori di rischio associati alle tematiche di sostenibilità:

  • Rischi di governance e compliance: possibili errori e/o frodi che dovessero essere commessi; rischi connessi al mancato rispetto di norme e regolamenti cui il Gruppo è soggetto.
  • Responsabilità economica e di business: rischi di mercato e strategici, ovvero rischi relativi ai trend macroeconomici generali e/o specifici nei mercati in cui opera il Gruppo; rischi connessi al mancato raggiungimento di eventuali obiettivi di offerta di servizi energetici innovativi a causa di presenza di competitors già radicati nei settori target e variazioni dello scenario di mercato, rischi di mancata attuazione dei programmi nazionali di decarbonizzazione pianificati, difficoltà del Gruppo nel fronteggiare le strategie di crescita e di investimento, rischi connessi a disequilibri geopolitici e variazioni nel comportamento delle scelte di consumo da parte dell'utenza finale.
  • Responsabilità verso le risorse umane: rischi associati al mancato sviluppo dei talenti e alla retention degli stessi; rischi in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, connessi a possibili infortuni e malattie professionali che coinvolgano il personale che opera nelle sedi e presso i siti operativi; rischi di discriminazione verso le persone e di mancato rispetto delle diversità, delle pari opportunità e dei diritti umani.
  • Responsabilità verso i clienti: rischi connessi a possibili sospensioni dell'esercizio degli impianti e delle infrastrutture di rete, malfunzionamenti, disallineamenti o temporanea indisponibilità dei sistemi informativi dedicati, possibili rischi connessi alla disponibilità, integrità e riservatezza delle informazioni.
  • Rischi ambientali: rischi di non compliance con la normativa ambientale vigente e futura.
  • Rischi di variazioni climatiche: rischi connessi a danni alle infrastrutture causati da eventi ambientali estremi, rischi connessi al calo della domanda a seguito dell'innalzamento delle temperature medie legate al Global Warming.
  • Rischi verso il territorio e la comunità locale: rischi di natura indiretta legati alla performance del Gruppo; rischio reputazionale e di immagine; rischio di mancato dialogo con il proprio pubblico di riferimento.

In seguito all'analisi si è proceduto a individuare i relativi presidi in essere per i temi materiali, rafforzando il progressivo inserimento della responsabilità sociale negli ambiti gestionali e strategici del Gruppo.

Il Gruppo si impegna ad attuare una gestione efficace dei fattori di rischio sopraelencati, implementando procedure e sistemi atti a prevenire eventuali criticità e con l'obiettivo di tutelare e accrescere il proprio valore nel tempo e quello dei propri stakeholder.

In particolare il Gruppo si è dotato dei seguenti strumenti di presidio dei rischi, alcuni dei quali di recente attuazione:

Modello 231: Ascopiave S.p.A. e tutte le società controllate adottano un Modello di Organizzazione, gestione e controllo, ai sensi del D. Lgs. 8 giungo 2001 n. 231, aggiornato nel 2019, che si pone come finalità, tra le altre, quelle di predisporre un sistema di prevenzione e controllo finalizzato alla riduzione del rischio di commissione dei reati connessi all'attività aziendale; Il Modello 231 prevede una sezione specifica dedicata ai reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro, reati ambientali e delitti informatici e trattamento illecito dei dati.

Per approfondimenti sul Modello 231 del Gruppo Ascopiave, consultare il paragrafo "Modello 231 e Codice Etico" del presente documento e la sezione "Corporate Governance" del sito internet www.gruppoascopiave.it.

Codice Etico: Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, parte integrante del Modello 231, costituisce uno strumento per definire l'insieme dei valori etici aziendali che Ascopiave S.p.A. riconosce, accetta e condivide, e l'insieme di responsabilità che assume nei rapporti interni ed esterni. Il Codice Etico afferma che tutto il personale del Gruppo Ascopiave è tenuto, nell'ambito delle proprie funzioni, a partecipare al processo di prevenzione dei rischi, di salvaguardia dell'ambiente e di tutela della salute e della sicurezza propria, di colleghi e di terzi.

Le società controllate hanno aderito al Codice Etico della Capogruppo e si impegnano a condividerne i valori tra i propri dipendenti.

Per approfondimenti sul Codice Etico del Gruppo Ascopiave, consultare il paragrafo "Modello 231 e Codice Etico" del presente documento e la sezione "Corporate Governance" del sito internet www.gruppoascopiave.it.

Procedura di gestione delle Segnalazioni (Whistleblowing) del Gruppo Ascopiave: nel 2019 il Gruppo ha adottato la procedura che regolamenta il processo di ricezione, analisi e trattamento delle segnalazioni, mediante i canali di segnalazione dedicati, garantendo la riservatezza del segnalante. La procedura è volta a garantire l'efficacia del sistema di segnalazione, a promuovere la cultura aziendale in materia e a garantire che vengano intraprese le opportune azioni, anche sanzionatorie, e rese operative tutte le misure atte ad evitare il loro ripetersi.

Per approfondimenti sulla Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave, consultare il paragrafo "Modello 231 e Codice Etico" del presente documento e la sezione "Corporate Governance" del sito internet www.gruppoascopiave.it.

  • Stakeholder engagement e analisi di materialità: alla luce del nuovo assetto societario e dell'importanza del coinvolgimento e del dialogo con i propri stakeholder, il Gruppo ha realizzato al termine del 2019 un'attività di engagement con i suoi principali stakeholder, che ha permesso la realizzazione della nuova analisi di materialità. L'analisi ha evidenziato le tematiche materiali per il Gruppo, il corretto presidio delle quali permette di dare luogo a una corretta gestione del rischio e una guida per la definizione delle strategie aziendali.
  • Privacy Policy: il Gruppo ha attuato una serie di misure volte ad adeguare l'assetto organizzativo alla normativa vigente in materia di privacy, come disciplinato nella procedura dedicata, fruibile nelle sezioni dedicate dei siti web istituzionali di ciascuna società del Gruppo.

Per approfondimenti sulla Privacy Policy del Gruppo Ascopiave, consultare il paragrafo "Rispetto della normativa sulla privacy" del presente documento e la sezione dedicata del sito internet www.gruppoascopiave.it.

  • Formazione: conscio dell'importanza della valorizzazione e dello sviluppo delle competenze delle proprie risorse, il Gruppo ha implementato un nuovo sistema di programmazione e rendicontazione della formazione, che entrerà a regime nel corso del 2020.
  • Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza, (come richiamato nella Politica integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza) in applicazione alla norma BS OHSAS 18001, in comune alla capogruppo e alle società controllate certificate (Ascopiave, AP Reti Gas e AP Reti Gas Vicenza sono certificate BS OHSAS 18001, mentre le altre società di distribuzione hanno adottato prassi e procedure conformi al D.lgs. 81/08). Il sistema definisce il modello di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, si configura come una guida e uno strumento per tenere sotto controllo i rischi e gli adempimenti di legge e per vigilare e verificare periodicamente, in modo sistematico, la conformità aziendale anche sugli obiettivi di miglioramento.

Il modello si pone come obiettivi quelli di garantire la conformità legislativa, gestire i rischi sui luoghi di lavoro a livelli considerati accettabili o conformi ai limiti di legge e la riduzione del livello di rischio a parità di condizioni di lavoro. Il Gruppo monitora anche gli infortuni dei lavoratori di ditte terze avvenuti nei cantieri di competenza del Gruppo Ascopiave, infatti, secondo quanto previsto dal Foglio Condizioni per gli appalti, le imprese affidatarie/appaltatrici per i contratti "aperti" per allacci, manutenzioni e ampliamenti rete devono fornire annualmente una statistica relativa

Policy "Gestione e controllo dei rischi finanziari" che si pone come obiettivo quello di identificare e gestire i rischi connessi con la gestione finanziaria, quali rischio di tasso di interesse, di cambio e di liquidità.

agli infortuni occorsi.

  • Piano di gestione delle emergenze e degli incidenti da gas: definisce le modalità operative da adottare nel pronto intervento e nella gestione delle emergenze e degli incidenti, al fine di evitare l'insorgere di rischi per la sicurezza pubblica e per gli utenti, nonché per assicurare la continuità dei servizi.
  • Sistema Integrato di Gestione Qualità e Ambiente (come richiamato nella Politica integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza) conforme rispettivamente alle norme ISO 9001 e ISO 14001, è in comune alla capogruppo ed alle società controllate certificate: Ascopiave, AP Reti Gas e AP Reti Gas Vicenza. Il Sistema ambientale adottato contempla una prassi di identificazione, di valutazione e di significatività degli aspetti e degli impatti ambientali attinenti con

Ascopiave e le società certificate ISO 14001: tale analisi permette, per singola azienda, la formalizzazione di un documento di "Analisi ambientale" e di un "Registro degli impatti ambientali".

Tali documenti sono aggiornati periodicamente anche attraverso la valorizzazione periodica di specifici indicatori di monitoraggio, essenziali per la gestione e il miglioramento continuo dei potenziali rischi significativi e delle opportunità.

Sponsorizzazioni e investimenti per la comunità: il Gruppo sostiene progetti e iniziative proposti dai Comuni o dalle associazioni in ambito sociale, culturale, sportivo, di prevenzione e promozione della salute dei cittadini, di sostegno nelle situazioni di emergenza; per l'erogazione dei contributi per iniziative commerciali a impatto sociale, in maniera imparziale il Gruppo si avvale della Policy interna, secondo la quale ciascuna società è tenuta a redigere un report trimestrale per rendicontare alla capogruppo le sponsorizzazioni attivate.

Sistema di gestione della sostenibilità e innovazione tecnologica

Miglioramento continuo di processi e sistemi

Il miglioramento continuo è condizione necessaria, sia per l'affermazione e la crescita dell'azienda in un contesto competitivo, che per la qualificazione dell'immagine istituzionale e la soddisfazione delle esigenze nascenti degli stakeholder. Ascopiave lo attua attraverso l'individuazione di aree di miglioramento aziendali, la definizione di parametri e obiettivi misurabili, l'applicazione puntuale delle norme internazionali inerenti le certificazioni in materia di qualità, sicurezza, ambiente, servizi energetici.

Certificazioni

Il Gruppo Ascopiave ha deciso di integrare nelle proprie strategie e nelle proprie attività, in un percorso progressivo e organico, gli aspetti di sostenibilità economica, sociale e ambientale, in coerenza con gli obiettivi di business dell'organizzazione.

Con queste decisioni Ascopiave intende manifestare ai propri Stakeholder un'inclinazione alla sostenibilità che da sempre ha contraddistinto la Società.

Infatti, sin dalla sua fondazione, Ascopiave ha sempre prestato un'attenzione crescente ad aspetti correlati alla sostenibilità, quali:

  • Qualità, affidabilità, sicurezza e accessibilità al servizio di distribuzione gas metano agli utilizzatori finali e alla collettività;
  • Implementazione di iniziative a favore dei propri dipendenti in tema di salute e sicurezza, clima aziendale e formazione;
  • Rispetto della collettività ed eventuali iniziative a favore della comunità locale;
  • Tutela dell'ambiente e delle risorse energetiche;
  • Ricerca di soluzioni d'avanguardia volte a rafforzare il sistema economico a favore dell'intera collettività, con investimenti in infrastrutture e progetti innovativi.

Le Certificazioni dei Sistemi di Gestione, progressivamente acquisite e mantenute, attestano l'esistenza di un sistema aziendale affidabile e strutturato, che permette di presidiare e gestire al meglio la qualità dei servizi erogati, la salute e la sicurezza sul lavoro e la tutela dell'ambiente.

A dimostrazione di tale impegno, alla data del 31.12.2019 il Gruppo Ascopiave disponeva delle tipologie di certificazioni di sistema di seguito elencate:

  • ISO 9001:2015 Sistema di gestione per la qualità: garantisce il miglioramento dello standard qualitativo nel tempo e dell'affidabilità del Gruppo nei confronti dei clienti;
  • BS OHSAS 18001:2007 Sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro: attesta il rispetto dei requisiti in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro e consente di valutare in maniera continuativa i rischi e migliorare le prestazioni dell'organizzazione;
  • ISO 14001:2015 Sistema di gestione ambientale: certifica l'impegno concreto nel minimizzare l'impatto ambientale dei processi, prodotti e servizi.
  • UNI CEI 11352 Gestione dell'energia: Società che forniscono servizi energetici (ESCO) Requisiti generali, liste di controllo per verifica requisiti dell'organizzazione e contenuti dell'offerta di servizio.

In tabella le Certificazioni al 31/12/2019, associate alle singole società del Gruppo:

Tipo di certificazione Società del Gruppo Campo di applicazione Scadenza
1 UNI EN ISO 9001:2015 Ascopiave S.p.A. Erogazione di servizi per le
società del Gruppo
11/03/2021
2 UNI EN ISO 14001:2015 Ascopiave S.p.A. Erogazione di servizi per le
società del Gruppo
11/03/2021
3 BS OHSAS 18001:2007 Ascopiave S.p.A. Erogazione di servizi per le
società del Gruppo
08/03/2021
4 UNI EN ISO 9001:2015 AP Reti Gas S.p.A. Distribuzione gas metano 07/06/2022
5 UNI EN ISO 14001:2015 AP Reti Gas S.p.A. Distribuzione gas metano 21/10/2020
6 BS OHSAS 18001:2007 AP Reti Gas S.p.A. Distribuzione gas metano 21/10/2020
7 UNI EN ISO 9001:2015 AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Distribuzione gas metano 26/09/2022
8 UNI EN ISO 14001:2015 AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Distribuzione gas metano 26/09/2022
9 BS OHSAS 18001:2007 AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Distribuzione gas metano 03/12/2020
10 UNI EN ISO 9001:2015 Edigas
Esercizio
Distribuzione Gas S.p.A.
Distribuzione gas metano 30/07/2022
11 UNI EN ISO 9001:2015 ASCO ENERGY S.p.A. Gestione
Calore/Gestione
Servizio Energia
07/08/2020
12 UNI CEI 11352:2014 ASCO ENERGY S.p.A. ESCO
Erogazione
servizi
energetici
15/10/2020

Rispetto al 2018 sono state acquisite e/o aggiornate le seguenti certificazioni di sistema:

  • nuova certificazione ISO 9001:2015 per la Società di Distribuzione EDIGAS S.p.A.
  • dismessa certificazione ISO 9001 di Unigas: fusione per incorporazione in Edigas
  • aggiornato certificazioni in scadenza ISO 9001 di AP Reti Gas e AP Reti Gas Vicenza.
  • aggiornato certificazione in scadenza ISO 14001 di AP Reti Gas Vicenza.
  • volturato certificazione ISO 9001 e UNI CEI 11352 ASCO Energy (ex Veritas Energia).
  • aggiornato certificato OHSAS 18001 di AP Reti Gas Vicenza (variaz. amm.va Ente).
  • aggiornato certificato OHSAS 18001 e ISO 14001 di AP Reti Gas (variazione di Siti).

Ascolto degli stakeholder e analisi di materialità

Nella formulazione delle proprie strategie, il Gruppo Ascopiave considera le indicazioni e le aspettative delle principali categorie di stakeholder: per ciascuna di esse è stata identificata la composizione specifica, gli argomenti più rilevanti e materiali (si definiscono "materiali" tutte le questioni che influenzano le decisioni, le azioni e le performance di un'organizzazione e/o dei suoi stakeholder) e le attività di ascolto e dialogo in corso. Di seguito sono elencate le principali iniziative di dialogo, consultazione ed engagement svolte nel corso del 2019, con le diverse categorie di stakeholder collegate:

Stakeholder Modalità di ascolto e dialogo
Azionisti e investitori Conferenze,
incontri
periodici,
Roadshow,
reportistica periodica, comunicati stampa, sito
web istituzionale, analisi di materialità
Personale (lavoratori e loro famiglie, organizzazioni
sindacali)
Incontri aziendali, incontri one-to-one, Comitati
interni,
corsi
di
formazione,
colloqui,
valutazioni, indagini interne, intranet aziendale,
codice etico, analisi di materialità
Istituzioni e Comunità (es. Enti, Associazioni, Scuole,
etc.)
Tavoli
tecnici,
incontri
con
i
Sindaci
del
territorio
e
altre
autorità,
focus
group,
conferenze stampa, visite di audit, eventi sul
territorio,
collaborazione
con
le
Authority,
incontri con le Associazioni, Rapporti con Scuole
e Università
Clienti (società di vendita, clienti finali famiglie e
cittadini privati, imprese, enti locali, Associazioni di
consumatori e di categoria)
Call center, incontri, conferenze di servizio,
indagini di soddisfazione, focus-group, aree web
dedicate, confronto con Comitati e Associazioni
di
rappresentanza,
attività
di
Conciliazione
Paritetica
Fornitori (fornitori di materie prime, fornitori di beni
e di servizi, fornitori locali, fornitori a valenza sociale
– coop. Sociali – altri partner d'impresa)
Dialogo per la valutazione della qualità, Incontri
periodici, audit presso i fornitori, portale di e
procurement, codice etico, analisi di materialità

Il Gruppo Ascopiave crede nel dialogo con il territorio e aderisce a molteplici organizzazioni che tutelano i medesimi interessi; di seguito si riportano le principali associazioni a cui partecipa il gruppo: Assonime, Utilitalia, Unindustria, Anigas, Assolombarda.

Analisi delle tematiche rilevanti per il Gruppo Ascopiave e i suoi stakeholder sui temi di sostenibilità

Al fine di individuare gli aspetti economici, sociali e ambientali rilevanti per il Gruppo e che influenzano o potrebbero influenzare significativamente le valutazioni, le azioni e le decisioni degli stakeholder interni ed esterni, il Gruppo Ascopiave ha effettuato una nuova analisi di materialità. Tale analisi è stata condotta alla fine del 2019, sulla base della nuova struttura societaria, ed ha evidenziato i temi di natura sociale, ambientale, economica e di governance di maggior rilievo per l'azienda e i suoi stakeholder. L'analisi ha seguito il principio di materialità così come richiesto dai GRI Sustainability Reporting Standards e si è articolata nelle seguenti fasi:

  • Identificazione delle possibili tematiche rilevanti per il Gruppo Ascopiave: dapprima, sono state individuate le tematiche di rilievo per il Gruppo e i suoi stakeholder. Queste sono state identificate attraverso colloqui con il management e analisi di documentazione interna (Codice Etico, Bilancio Finanziario, sito web istituzionale, etc.) ed esterna (studi e pubblicazioni di settore), nonché attraverso una strutturata analisi di benchmarking rispetto alle best practice del settore;
  • Valutazione delle tematiche rilevanti per il Gruppo Ascopiave: al fine di prioritizzare le tematiche rilevanti, il Gruppo ha sottoposto un questionario di valutazione ad una selezione dei propri dipendenti, fornitori e Comuni soci di Asco Holding S.p.A., raccogliendo 40 risposte; i risultati raccolti dall'indagine sono stati incrociati con le valutazioni dei membri del Consiglio di Amministrazione e dei responsabili di funzione. La valutazione delle tematiche è stata effettuata su una scala da 1 a 5.
  • Identificazione delle tematiche materiali per il Gruppo Ascopiave: attraverso la rielaborazione dei risultati, sulla base della soglia di materialità scelta (punteggi superiori a tre e mezzo), è stato possibile definire la nuova matrice di materialità del Gruppo Ascopiave, che si compone di 17 tematiche materiali (suddivise in 5 macro aree: responsabilità economica, responsabilità sociale, responsabilità verso i dipendenti, responsabilità di servizio verso i clienti, responsabilità ambientale);
  • Approvazione dell'analisi di materialità da parte del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Ascopiave, in data 27/02/2020.

Si segnala che il tema relativo all'utilizzo della risorsa idrica, previsto dal D.Lgs. 254/16, non è emerso come tema materiale dall'analisi effettuata e perciò non verrà approfondito all'interno del presente documento.

SOSTENBILITÀ ECONOMICA

Sviluppo sostenibile e cooperazione con la comunità

Tutte le attività di Ascopiave e delle società del Gruppo sono svolte nella consapevolezza della Responsabilità Sociale verso i propri stakeholder: dipendenti, azionisti, fornitori, comunità, clienti, istituzioni, Associazioni di categoria e rappresentanze sindacali. Ascopiave adotta pertanto una strategia di crescita che persegue sia obiettivi di incremento del valore economico d'impresa sia obiettivi di sviluppo e impatto sociale.

Risultati economico-finanziari

Come testimoniano i numeri sotto riportati, il Gruppo Ascopiave ha saputo creare ricchezza, mettendo al centro il capitale umano, valorizzando le risorse e le professionalità, adottando pratiche virtuose di gestione del personale e facendo innovazione. Un'azienda che negli anni ha allargato il proprio raggio d'azione, che continua ad avere tutte le carte in regola per proseguire in un percorso di crescita importante per essere ancora parte integrante del territorio, contribuendo alla creazione di benessere e sviluppo.

Principali risultati economici (in milioni di euro) 2018 2018 Riesposto 2019
Ricavi 581,7 115,3 124,9
Margine operativo lordo 80 42 44,9
Risultato operativo 55,1 21,07 21,6
Risultato ante imposte 62,9 21,5 21,1
Risultato netto consolidato 46,5 14,7 14,5
Risultato netto del Gruppo 44,6 46,5 493,2

Con l'operazione perfezionatasi il 19 dicembre 2019 Ascopiave ha rafforzato la propria posizione nel settore nella distribuzione gas acquisendo nuovi asset e arrivando a 775.000 utenti gestiti.

Totale Gruppo 2018 2018 Riesposto 2019
Gas milioni di m3 distribuiti 1.086,7 1.162,6 1.151,7

Il mantenimento di redditività nel medio e lungo periodo, quindi, garantisce un'adeguata remunerazione degli azionisti ma contribuisce anche alla creazione di valore per numerosi portatori di interesse: il mantenimento dei livelli di occupazione dei dipendenti, l'accesso ai servizi energetici da parte dei clienti, il finanziamento di iniziative nel territorio, l'indotto creato per i fornitori e i contributi versati alla pubblica amministrazione ecc.

Produzione e distribuzione del valore aggiunto

Il valore economico generato dal Gruppo e conseguentemente distribuito agli stakeholder e rappresentato dallo schema del valore generato e distribuito. Tale valore e determinato dal valore generato nel periodo di riferimento, al netto di ammortamenti e svalutazioni, e valore redistribuito, sotto diverse forme, agli stakeholder del Gruppo. Una parte del valore economico viene trattenuto dal Gruppo sotto forma di ammortamenti e riserve.

Tale valore e stato realizzato sulla base delle voci dello schema di conto economico utilizzato nel Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019.

Il valore economico generato dal Gruppo Ascopiave nel 2019 ammonta a 615,9 milioni di Euro ed e stato redistribuito agli stakeholder come riportato nelle tabelle di seguito:

Valore economico direttamente generato e distribuito
(in migliaia di euro)
2019
(A) Valore economico direttamente generato 615.910
(B) Valore economico distribuito 147.786
(A-B) Valore economico trattenuto 468.123
Prospetto di distribuzione del valore economico distribuito
(in migliaia di euro)
2019
Remunerazione del personale 23.755
Remunerazione dei fornitori 48.591
Remunerazione dei finanziatori 1.259
Remunerazione degli azionisti 47.770
Remunerazione della Pubblica Amministrazione 26.322
Remunerazione della Comunità 90
Totale valore economico distribuito 147.786

Investimenti

A conferma dell'impegno nella creazione di un business sostenibile a lungo termine e per offrire un servizio di eccellenza ai propri clienti, il Gruppo Ascopiave nel 2019 ha realizzato investimenti per 34,4 milioni di Euro (29,5 milioni nel 2018), prevalentemente nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas e nell'installazione di apparecchiature di misura.

2019
Tipologia di investimento Migliaia di euro
Allacciamenti 7.876
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 11.356
Apparecchiature di misura 9.420
Impianti di riduzione 2.779
Investimenti metano 31.431
Terreni e fabbricati 373
Attrezzature 162
Arredi 23
Automezzi 196
Hardware e software 2.214
Altri investimenti 1
Altri investimenti 2.970
Totale 34.401

Rapporti con l'Autorità di regolazione

Il Gruppo Ascopiave svolge la propria attività prevalente in settori soggetti a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo Italiano, le Decisioni dell'ARERA e più in generale la modifica del contesto normativo di riferimento possono avere un impatto significativo sull'operatività, sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario del Gruppo.

In particolare, il settore della distribuzione del gas naturale è regolato dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) la quale, attraverso specifici provvedimenti, determina e aggiorna le tariffe applicate alle utenze, definisce i livelli minimi di qualità e sicurezza dei servizi erogati e stabilisce le modalità per l'accesso e l'utilizzo non discriminatorio delle infrastrutture.

L'Autorità svolge, inoltre, funzioni consultive nei confronti di Parlamento e Governo, a cui può indirizzare segnalazioni e proposte.

La regolazione relativa alle modalità di svolgimento delle gare d'Ambito Territoriale Minimo per l'affidamento in concessione del servizio, inclusi i criteri per la valutazione delle offerte, sono di competenza prevalentemente ministeriale, con un ruolo di rilievo esercitato dal Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE).

Ascopiave è impegnata in un dialogo costruttivo con l'ARERA ed il MISE per contribuire alla definizione di un quadro regolatorio chiaro, trasparente e stabile, che salvaguardi lo sviluppo sostenibile del sistema gas ed assicuri il mantenimento di condizioni di redditività ed equilibrio finanziario soddisfacenti per gli operatori.

A tal fine, Ascopiave monitora costantemente l'evoluzione normativa e regolatoria del settore, ne valuta preventivamente gli impatti economici, finanziari, operativi, organizzativi e strategici, assumendo le iniziative necessarie nei confronti dei competenti soggetti istituzionali per promuovere il proprio punto di vista e contribuire ad orientare la regolazione verso scelte sostenibili e compatibili con gli obiettivi aziendali.

Nel caso giudichi le scelte assunte pregiudizievoli dei propri interessi legittimi, il Gruppo valuta l'attivazione degli opportuni mezzi di tutela giurisdizionale.

Con riguardo ai provvedimenti emanati dall'ARERA, Ascopiave partecipa sia autonomamente che attraverso la propria associazione di categoria ai procedimenti per la consultazione, formulando proprie proposte ed osservazioni.

La filiera del gas e la supply chain del Gruppo Ascopiave

Nello svolgimento delle proprie attività, il Gruppo Ascopiave fa affidamento su numerosi fornitori e/o esecutori, e imposta le proprie collaborazioni sulla base dei principi di correttezza, equità, trasparenza e reciproca collaborazione. Oltre ai fornitori della materia prima energetica, le due principali categorie con le quali intrattiene relazioni sono i fornitori di beni e servizi e gli esecutori d'opera.

Il Gruppo Ascopiave opera con il primario intento di raggiungere la massima efficacia, razionalizzazione e celerità nell'azione contrattuale, garantendo allo stesso tempo elevati standard di qualità nell'erogazione del servizio. Per assicurare il raggiungimento di questi obiettivi, ha predisposto un processo di qualificazione dei fornitori, attraverso l'iscrizione all'albo aziendale, e un processo di selezione basato su criteri oggettivi per l'attribuzione dell'incarico di fornitura.

Qualificazione dei fornitori

Presupposto per l'instaurazione di un rapporto contrattuale con il Gruppo Ascopiave è l'assunzione della preventiva qualifica di "fornitore e/o esecutore", attraverso l'iscrizione all'albo fornitori.

Per potersi candidare a essere partner del Gruppo Ascopiave, i fornitori devono possedere e mantenere i requisiti fissati dal Codice Appalti e ulteriori criteri fissati dall'azienda, in linea con i propri valori:

Il rispetto dei diritti umani, dei lavoratori e dell'ambiente;

La scrupolosa osservanza della normativa giuslavorista, con particolare riguardo agli obblighi in tema di tutela del lavoro minorile e delle donne, condizioni igienico sanitarie e di sicurezza, diritti sindacali e di impiego di lavoratori stranieri, contrasto ed emersione del "lavoro nero";

Il corretto e puntuale adempimento degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali;

Il rispetto dei principi di legalità, trasparenza e correttezza negli affari;

Il più elevato grado di professionalità e diligenza, nonché la massima onestà, buona fede nei rapporti con il Gruppo Ascopiave.

Ogni fornitore ed esecutore deve garantire il mantenimento dei suddetti requisiti fino al termine del contratto, osservare il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, le prescrizioni e le procedure fissate nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01, adempiere regolarmente a tutti gli obblighi concernenti la sicurezza sui luoghi di lavoro e non porre in essere comportamenti o pratiche anticoncorrenziali, lesive di leggi, regolamenti e diritti di terzi.

Infine, il sistema di qualificazione adottato, si basa anche sulle certificazioni UNI EN ISO 9001 (certificazione di qualità), UNI EN ISO 14001 (certificazione ambientale) e OHSAS 18001 (certificazione salute e sicurezza sul lavoro), che dotano il Gruppo Ascopiave di uno strutturato e completo sistema di procedure che anche gli esecutori di opera devono rispettare.

Selezione dei fornitori

La scelta dei fornitori e degli esecutori avviene sia nel rispetto dei principi di concorrenza e pariteticità, sia sulla base di valutazioni obiettive relativamente alla competitività, alla qualità, all'utilità e al prezzo. Il Gruppo Ascopiave non intrattiene rapporti con aziende in relazione alle quali emergano situazioni di dubbia legittimità o di conflitto di interessi e, ove economicamente compatibile, predilige l'impiego di esecutori locali rafforzando i legami con il territorio, favorendone lo sviluppo economico, ritenendo che le realtà imprenditoriali locali garantiscano una maggiore capacità di dialogo e si sentano partecipi dello sviluppo dell'offerta di servizi pubblici alla cittadinanza.

Relativamente alle attività di esecuzione di opere e al fine di garantire un adeguato livello di specializzazione del processo di qualifica, le tipologie di incarico sono raggruppate in Gruppi Merceologici suddivisi per livelli di criticità. A ogni livello corrispondono differenti criteri di valutazione dei candidati.

Eventuali ulteriori verifiche possono essere effettuate per esaminare aspetti di professionalità, affidabilità, solvibilità ecc. del fornitore preso in considerazione, allo scopo di accertare la corrispondenza di quanto dichiarato dallo stesso.

NUMERO DI FORNITORI CERTIFICATI

2018 2019
ISO 9001 368 413
ISO 14001 123 146
OHSAS 18001 138 159

Il Gruppo Ascopiave pone attenzione alle certificazioni in ambito ambientale, qualità e salute e sicurezza in possesso dei propri fornitori, ovvero più in linea con le scelte di sostenibilità dell'Azienda.

Con specifico riferimento agli esecutori, anche nel 2019 tutti i nuovi fornitori sono inseriti in un processo di valutazione secondo i criteri sociali e ambientali sopra descritti. Già in sede di selezione viene chiesta evidenza circa l'esistenza di sistemi di gestione adottati e l'impegno a osservarne i principi in caso di assenza di certificazioni specifiche. In aggiunta, per le opere di rilevante importo (generalmente superiori ai 500 mila euro), il Gruppo verifica direttamente presso le Autorità e/o enti preposti, la correttezza e la veridicità di requisiti e qualifiche dei fornitori, soprattutto con riferimento al rispetto di leggi e regolamenti.

L'utilizzo sistematico delle procedure elettroniche ha l'obiettivo di rispondere meglio alle esigenze del mercato, incrementando allo stesso tempo il grado di collaborazione tra il Gruppo e i propri partner.

Portale di e-procurement

Durante il 2019 sono state espletate sul portale di e-procurement 114 gare per l'acquisto di beni, servizi e lavori per un totale di circa 34,7 milioni di Euro, a cui si affiancano le numerose richieste di offerta, per acquisti di importo meno significativo, che avvengono con le procedure "tradizionali".

Nell'albo fornitori online sono iscritti e abilitati ad oggi 1.292 soggetti.

Le soluzioni dell'Albo fornitori on-line aiutano il Gruppo Ascopiave a identificare - in un mercato molto ampio - le migliori alternative di fornitura per le proprie esigenze a condizioni sostenibili (in termini di tempo di ricerca e valutazione, gestione del rischio, costo ecc.). Le informazioni possono essere raccolte, qualificate, valutate in base a parametri oggettivi e aggiornate sistematicamente in modalità pressoché automatica in modo da garantire lo scambio informativo sia con i mercati di fornitura, sia tra i diversi referenti aziendali coinvolti. Il sistema di e-procurement permette il miglioramento delle prestazioni aziendali anche sul fronte dei costi di gestione dello stock di magazzino.

Valore distribuito ai fornitori

In termini di volumi di acquisto, nel corso del 2019 il gruppo Ascopiave ha collaborato con 805- fornitori, per un totale di 4.262 ordini di acquisto e circa 46 milioni di euro fatturati, con esclusione degli acquisti di gas ed energia elettrica.

Numero fornitori e ordini di acquisto 2018 2018 RIESPOSTO 2019
N. fornitori 1.676 921 805
N. ordini di acquisto 5.605 3.935 4.262

Analizzando la ricchezza distribuita ai propri fornitori in modo da valutare il proprio impatto sull'economia locale, risulta che circa la metà del valore fatturato 2019 è riferito a fornitori locali (ovvero provenienti dall'area Nord-Est). Sebbene non si intenda privilegiare specifiche categorie di fornitori (con riferimento alla provenienza geografica), è tuttavia evidente l'impatto del Gruppo sul territorio di maggiore presenza. Nel 2019 il Gruppo Ascopiave ha infatti collaborato con 407 fornitori locali, che rappresentano il 50,6% del totale, per un valore complessivo fatturato pari a circa 22 milioni di euro.

N. fornitori per area geografica 2018 2018 RIESPOSTO 2019
Nord-est 953 489 407
Nord-ovest 544 378 343
Centro 77 36 37
Sud e isole 66 3 5
Estero 19 15 13
Totale 1.659 921 805
Acquisti per area geografica 2018 2018 RIESPOSTO 2019
in migliaia di €
Nord-est 19.963 17.350 22.104
Nord-ovest 11.111 12.800 15.518
Centro 7.777 6.227 7.768
Sud e isole 440 192 334
Estero 378 1.118 97
Totale 39.669 37.687 45.821

SOSTENIBILITÀ SOCIALE

Rispetto e valorizzazione delle persone

Ascopiave, consapevole che il principale fattore di successo di ogni impresa è costituito dalle risorse umane, assicura il rispetto dei diritti umani, promuove il coinvolgimento del personale nel raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali e riconosce il contributo professionale delle persone in un contesto di lealtà, fiducia reciproca e collaborazione, valorizzando le competenze professionali attraverso attività di formazione e crescita.

Le persone di Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave considera le persone come la risorsa principale per il raggiungimento degli obiettivi strategici e valore fondamentale per la crescita e lo sviluppo del business e del servizio alle comunità servite.

Elemento fondamentale dell'approccio gestionale è la responsabilizzazione a tutti i livelli, che si concretizza nel rispetto dei ruoli, nel rapporto tra responsabile e collaboratore e nel lavoro dei team interfunzionali. Come riportato nel proprio Codice Etico (consegnato a tutti i dipendenti all'atto dell'assunzione), Ascopiave si impegna a mettere in atto iniziative che permettono di valorizzare e accrescere le competenze, la creatività e la partecipazione attiva del personale, per aumentarne la motivazione e favorirne la crescita personale.

Il Gruppo riconosce nelle prestazioni di lavoro e nelle potenzialità professionali i criteri determinanti per gli sviluppi retributivi e di carriera. Le politiche di selezione, assunzione, formazione, gestione, sviluppo e retribuzione sono strettamente improntate a criteri di merito e di competenza, con valutazione esclusivamente professionale, senza discriminazione alcuna. Il gruppo è attivamente impegnato ad assicurare pari opportunità al lavoro femminile sviluppando progetti di protezione delle esigenze familiari.

Le attività del Gruppo Ascopiave sono gestite nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di impiego di lavoratori, di obblighi contributivi, retributivi, fiscali e assicurativi, di prevenzione e protezione dagli infortuni e di sicurezza sul lavoro.

Il Gruppo si impegna a diffondere e consolidare la cultura della sicurezza sul lavoro, a sviluppare la consapevolezza dei rischi, utilizzando le risorse necessarie per garantire la sicurezza e la salute dei destinatari, dei clienti e delle collettività in cui opera.

Ascopiave e le società del Gruppo si attendono che i dipendenti, a ogni livello, collaborino a mantenere in azienda un clima di reciproco rispetto della dignità, dell'onore e della reputazione di ciascuno.

Caratteristiche del personale

Al 31 dicembre 2019 le risorse umane impiegate nel Gruppo Ascopiave con contratto di dipendenti risultano pari a 481 unità. Si segnala che 103 risorse, di cui 83 uomini e 20 donne, appartengono alla società AP Reti Gas Nord Est S.r.l. e sono entrate a far parte del Gruppo Ascopiave il 31/12/2019.

Per quanto riguarda le società oggetto dell'operazione tra Ascopiave e il Gruppo Hera perfezionatasi il 19 dicembre 2019, gli accordi stipulati riferiti ai dipendenti hanno previsto garanzie a beneficio degli stessi, in merito al mantenimento dei livelli occupazionali e della sede di lavoro; si segnala che non si sono registrate a riguardo tensioni sindacali.

Totale Gruppo2 2018 2018 Riesposto 2019
Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne
Dipendenti 412 266 308 89 376 105
Totale 678 397 481

Il 99% del personale è assunto a tempo indeterminato, a conferma dell'impegno del Gruppo Ascopiave nel garantire un rapporto di lavoro stabile e quindi valorizzare il contributo professionale di ogni persona all'interno dell'azienda. Inoltre, il 90% dei dipendenti è impiegato con orario full time.

Il Gruppo non fa ricorso a forme contrattuali atipiche in quanto valorizza il contributo professionale di ogni sua persona e si impegna a costruire relazioni durature nel tempo e basate sui principi di lealtà, fiducia reciproca e collaborazione.

Totale
Gruppo
2018 2018 RIESPOSTO 2019
DETERMINATO INDETERMINATO DETERMINATO INDETERMINATO DETERMINATO INDETERMINATO
Uomini 1 411 0 308 5 371
Donne 6 260 1 88 0 105
Totale 7 671 1 396 5 476

In funzione delle aree di operatività del Gruppo, tutti i dati soprariportati si riferiscono al perimetro italiano

Per quanto riguarda la distribuzione geografica dei dipendenti, emerge come il 77,5% operi presso le sedi del Gruppo presenti in Veneto (44% in provincia di Treviso e 33,5% nelle altre province del Veneto), seguiti da Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna e Piemonte.

PROVINCIA DI RESIDENZA/DOMICILIO N. dipendenti 2019
Provincia di Treviso 212
Provincia di Padova 82
Provincia di Vicenza 58
Provincia di Rovigo 21
Regione Lombardia 57
Regione Friuli Venezia Giulia 30
Regione Liguria 10
Regione Emilia Romagna 6
Regione Piemonte 5
Totale 481

Per quanto concerne la presenza femminile all'interno delle Società, circa un terzo dell'organico nella categoria degli impiegati

2 Nota: la colonna 2018 Riesposto riporta i dati dell'anno 2018, rivisti ai fini della comparazione con i valori 2019. I valori 2018 Riesposto sono depurati dai dati relativi alle società del ramo "Vendita", cedute nel corso del 2019, e comprendono i valori della società Unigas, integralmente acquisita e incorporata nella società Edigas nel corso del 2019. I valori 2018 Riesposto non comprendono i dati relativi alla società AP Reti Gas Nord Est, costituita nel 2019, i cui dipendenti sono entrati in forza nel Gruppo Ascopiave il 31/12/2019.

è costituito da donne. Per quanto riguarda invece la categoria degli operai, il numero ridotto di donne (n. 1) si spiega a causa della specificità del settore e dell'attività svolta.

Uomini
Totale Gruppo
Donne TOTALE
2018 2018 RIESPOSTO 2019 2018 2018 RIESPOSTO 2019 2018 2018 RIESPOSTO 2019
Dirigenti 19 13 12 1 1 1 20 14 13
Quadri 31 17 21 11 5 5 42 22 26
Impiegati 229 145 183 252 81 98 481 226 281
Operai 133 133 160 2 2 1 135 135 161
Totale 412 308 376 266 89 105 678 397 481

La popolazione presente ha un'età media medio-alta, compresa tra i 30 e i 50 anni nel 52,8% dei casi; i dipendenti con un'età minore di 30 anni rappresentano il 3,7% dell'organico, mentre gli over 50 sono il 43,5%.

Fasce d'età <30 30-50 compresi >50
2018 2018 RIESPOSTO 2019 2018 2018 RIESPOSTO 2019 2018 2018 RIESPOSTO 2019
Dirigenti 0 0 0 7 5 4 13 9 9
Quadri 0 0 0 22 9 10 20 13 16
Impiegati 36 18 12 314 133 161 131 75 108
Operai 4 4 6 70 70 79 61 61 76
Totale 40 22 18 413 217 254 223 158 209

Tasso di assunzione e di turnover del personale

Un elemento che mette in evidenza la solidità del Gruppo e l'impegno a offrire occupazione stabile e continuativa è il tasso di turnover che si attesta su valori bassi e fisiologici. Nel 2019 il tasso di turnover è stato pari al 7,5%.

Inoltre, il Gruppo Ascopiave ha attuato 17 assunzioni nel 2019, raggiungendo un tasso di assunzioni pari al 3,53%. In termini di fasce di età, le assunzioni hanno riguardato soprattutto personale tra i 30 e i 50 anni.

Nota: i dati relativi al 2019 sul turnover non comprendono la società AP Reti Gas Nord Est, entrata nel perimetro di Gruppo a fine 2019. I valori includono 2018 RIESPOSTO e 2019 includono i dati della società Unigas.

Totale Gruppo Assunzioni 2018
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 10 10 20 50,0%
30-50 anni compresi 16 13 29 7,0%
>50 1 0 1 0,4%
Totale 27 23 50 7,4%
Totale Gruppo Assunzioni 2018 RIESPOSTO
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 9 3 12 54,5%
30-50 anni compresi 14 2 16 7,4%
>50 1 1 0,6%
Totale 24 5 29 7,3%
Totale Gruppo Assunzioni 2019
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 5 5 27,8%
30-50 anni compresi 8 4 12 4,7%
>50 0%
Totale 13 4 17 3,53%
Totale Gruppo Cessazioni 2018
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 8 1 9 22,5%
30-50 anni compresi 7 8 15 3,6%
>50 20 2 22 9,9%
Totale 35 11 46 6,8%
Totale Gruppo Cessazioni 2018 RIESPOSTO
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 4 1 5 22,7%
30-50 anni compresi 4 2 6 2,8%
>50 15 0 15 9,49%
Totale 23 3 26 6,5%
Totale Gruppo Cessazioni 2019
Fasce d'età M F Tot. % tot.
<30 anni 1 1 2 11,1%
30-50 anni compresi 5 4 9 3,5%
>50 22 3 25 12,0%
Totale 28 8 36 7,5%

In funzione delle aree di operatività del Gruppo, tutti i dati soprariportati si riferiscono al perimetro italiano

Porzione del senior management assunto localmente

La percentuale di senior manager (dirigenti) assunti dalla comunità locale risulta essere pari al 92,3% dei dirigenti dell'intero Gruppo

2019
Numero totale dirigenti del Gruppo 13
Numero dirigenti assunti nella regione italiana nella quale 12
risiedono
% senior manager assunto localmente 92,3%

Sviluppo e crescita del capitale umano

La valorizzazione delle risorse umane è uno degli obiettivi fondamentali del Gruppo Ascopiave che viene realizzato attraverso il diretto coinvolgimento dei dipendenti per lo sviluppo di piani formativi in occasione di:

  • Inserimenti in azienda;
  • Trasferimenti in altre posizioni di lavoro;
  • Variazioni organizzative e/o innovazioni tecniche/tecnologiche che modificano significativamente i contenuti professionali;
  • Percorsi di crescita professionale

Formazione

ORE DI FORMAZIONE
2018
ORE MEDIE UOMINI ORE MEDIE DONNE ORE MEDIE TOTALI
Dirigenti 4,2 0,0 3,9
Quadri 9,5 4,9 8,3
Impiegati 4,3 3,1 3,7
Operai 4,8 0,0 4,7
Totale 4,9 3,0 4,1
ORE DI FORMAZIONE
2018 RIESPOSTO
ORE MEDIE UOMINI ORE MEDIE DONNE ORE MEDIE TOTALI
Dirigenti 4,2 0,0 3,9
Quadri 13,9 3,7 11,6
Impiegati 3,9 2,6 3,5
Operai 4,8 0,0 4,7
Totale 4,9 2,6 4,4
ORE DI FORMAZIONE
2019
ORE MEDIE UOMINI ORE MEDIE DONNE ORE MEDIE TOTALI
Dirigenti 4,6 20,0 5,8
Quadri 39,6 7,2 32,8
Impiegati 24,8 7,8 18,6
Operai 23,2 4,0 23,1
Totale 24,3 7,9 20,6

Un particolare focus è rivolto alla formazione costante e all'aggiornamento dei dipendenti e delle figure specificatamente dedicate alla gestione della sicurezza (preposti e responsabili). Nel 2019 le ore totali di formazione (calcolate come somma di tutte le ore fruite da tutti i lavoratori) sono state circa 7.800, con una media di 20,6 ore per lavoratore. Le tematiche hanno riguardato diversi aspetti della prevenzione e della tutela della salute.

Si segnala infine che, al fine di ottenere una migliore gestione e pianificazione delle attività formative, il Gruppo ha implementato un nuovo sistema di programmazione e rendicontazione della formazione, che entrerà a regime nel corso del 2020.

Politiche di incentivazione e remunerazione

Il Gruppo Ascopiave promuove la gestione e la motivazione delle persone attraverso politiche e strumenti di incentivazione e di sviluppo. A questo scopo vengono annualmente definiti e pianificati interventi aggiuntivi a quelli derivanti da modificazioni organizzative e/o automatismi contrattuali, interventi "non contrattualmente dovuti", che valorizzano le professionalità individuali.

Ascopiave si è dotata di un sistema di valutazione snello ed efficiente attraverso il quale la maggior parte del personale riceve periodicamente una valutazione. Al riguardo, nel 2018 è stato approvato un piano di incentivazione a lungo termine, basato su indicatori di performance e sul rendimento delle azioni del Gruppo, a favore degli amministratori esecutivi e del personale direttivo. L'adozione del Piano, denominato "Piano di incentivazione a lungo termine 2018-2020", è finalizzata all'incentivazione e alla fidelizzazione degli amministratori e dei dipendenti del Gruppo Ascopiave che occupano le posizioni di maggiore responsabilità.

Inoltre, il Gruppo Ascopiave ha realizzato un sistema di incentivazione per obiettivi (c.d. MBO), che rappresenta un meccanismo di remunerazione che collega l'erogazione di un premio variabile al raggiungimento di obiettivi aziendali e individuali. Il sistema, che riguarda le figure direttive ed è soggetto all'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, mira a consolidare l'impegno dell'intera organizzazione alle linee strategiche e promuovere lo sviluppo individuale, valorizzando responsabilizzazione e crescita di tutto il personale, secondo criteri oggettivi ed equi.

Pari opportunità e welfare aziendale

DAL CODICE ETICO

"Deve essere evitata ogni forma di discriminazione ed in particolare qualsiasi discriminazione basata su razza, nazionalità, sesso, età, disabilità fisiche, orientamenti sessuali, opinioni politiche o sindacali, indirizzi filosofici o convinzioni religiose. Ascopiave e le società del Gruppo si impegnano ad evitare e perseguire qualsiasi tipo di molestia sui luoghi di lavoro, interpretando il proprio ruolo imprenditoriale sia nella tutela delle condizioni di lavoro sia nella protezione dell'integrità psico-fisica del lavoratore, nel rispetto della sua personalità morale, evitando che questa subisca illeciti condizionamenti o indebiti disagi."

Il Gruppo Ascopiave non effettua discriminazioni di alcun tipo ed è sensibile alle tematiche delle pari opportunità sia per quanto riguarda la selezione e gestione del personale, sia nell'organizzazione del lavoro. Il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, infatti, richiama espressamente l'impegno delle Società verso la non discriminazione e le pari opportunità e qualsiasi violazione a questo diritto è riconosciuta come violazione del Codice Etico.

Ascopiave riserva particolare attenzione alla conciliazione vita/lavoro dei propri lavoratori: in particolare, con un accordo contrattuale di 2° livello, l'azienda prevede flessibilità all'ingresso e all'uscita della giornata lavorativa e, per le lavoratrici madri con figli fino a 11 anni, consente alle stesse di ottenere il part time e/o avere un'articolazione dell'orario di lavoro più conciliante.

I dipendenti possono inoltre richiedere il contratto part-time e, al 31 dicembre 2019, 48 contratti erano attivi (circa il 10% sul totale), richiesti nel 87,5% dei casi da lavoratrici. Il Gruppo inoltre offre l'opportunità di fruire del servizio mensa aziendale anche in caso di orario lavorativo part-time.

Totale Gruppo FULL-TIME PART-TIME
2018 2018 RIESPOSTO 2019 2018 2018 RIESPOSTO 2019
Uomini 404 302 370 8 6 6
Donne 184 57 63 82 32 42
Totale 588 359 433 90 38 48

In funzione delle aree di operatività del Gruppo, tutti i dati soprariportati si riferiscono al perimetro italiano

Nel 2018, sono stati concessi 24 congedi parentali, di cui il 92% a donne. Tutte le persone sono rientrate al lavoro al termine dello stesso. Tra coloro che sono rientrati a lavoro il 100% era ancora impiegato in azienda 12 mesi dopo.

CONGEDI PARENTALI E TASSO DI RIENTRO
AL 31 DICEMBRE 2018
N. DIPENDENTI M F T
N. dipendenti aventi diritto al congedo parentale 412 266 678
N. congedi parentali concessi 2 22 24
N. di lavoratori che sono tornati al lavoro dopo avere usufruito di congedo parentale 2 22 24
AL 31 DICEMBRE 2018 RIESPOSTO
N. DIPENDENTI M F T
N. dipendenti aventi diritto al congedo parentale 308 89 397
N. congedi parentali concessi 2 4 6
N. di lavoratori che sono tornati al lavoro dopo avere usufruito di congedo parentale 2 4 6
AL 31 DICEMBRE 2019
N. DIPENDENTI M F T
N. dipendenti aventi diritto al congedo parentale 376 105 481
N. congedi parentali concessi 2 8 10
N. di lavoratori che sono tornati al lavoro dopo avere usufruito di congedo parentale 2 8 10

Benefit offerti ai dipendenti

Il Gruppo Ascopiave ha definito con le sigle sindacali delle singole società degli accordi di 2° livello che prevedono l'assegnazione ai dipendenti di un premio di risultato, commisurato al raggiungimento di un sistema di indicatori di redditività, efficienza, produttività e qualità. Gli accordi prevedono la possibilità del beneficiario di ricevere il premio nella forma di servizi di Welfare Aziendale, beneficiando di ulteriori vantaggi di carattere fiscale e contributivo. Inoltre, al fine di rendere efficace la gestione dell'erogazione dei servizi, il Gruppo ha implementato una piattaforma interna per la fruizione dei servizi. La piattaforma offre un'ampia gamma di servizi, che spaziano dall'educazione e istruzione, alle prestazioni previdenziali e sanitarie, sino all'acquisto di altri beni e servizi da fornitori accreditati presso la piattaforma. L'adesione ai servizi da parte del personale è stata consistente nel 2019: circa il 19% del personale ha convertito una quota del premio di risultato 2018 nel proprio conto Welfare.

Quali ulteriori misure di welfare aziendale, il Gruppo offre la possibilità ai propri dipendenti di aderire a:

  • Fondi di previdenza integrativa contrattuali (Pegaso, Solidarietà Veneto, Previndai Negri);
  • Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa, con contributo del Gruppo per il personale del contratto gas-acqua;
  • Piano di welfare per tutte le società che prevede che i dipendenti possano disporre dell'importo del loro premio risultato 2019, aumentato del 15%, con servizi welfare (previdenza complementare, servizi sanitari, servizi culturali, baby sitting ecc.).

Sicurezza dell'ambiente di lavoro e salute dei lavoratori

Ascopiave e le società del Gruppo, ritengono di primaria importanza la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori: si pongono quindi come obiettivo non solo il rispetto di quanto richiesto dalle specifiche norme in materia, ma anche un'azione volta al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro. L'integrazione della sicurezza è promossa in tutte le attività aziendali.

Per il Gruppo la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali è un obiettivo imprescindibile della propria attività imprenditoriale.

Gli elementi cardine della politica sul tema della salute e sicurezza sono:

  • Perseguimento di obiettivi di incremento del valore economico d'impresa, nel pieno rispetto della sicurezza;
  • Svolgimento di attività nel pieno rispetto di norme e regolamenti, della salute e della sicurezza dei lavoratori;
  • Perseguimento della formazione continua del personale, affinché sia consapevole dell'importanza di lavorare seguendo le leggi e le norme vigenti, nonché delle conseguenze che possono influire sulla propria sicurezza;
  • Definizione e riesamina degli obiettivi per la qualità, per la sicurezza e l'ambiente, per mantenere un adeguato sistema di controllo e fornire le risorse per il loro raggiungimento.

Certificazione BS OHSAS 18001 "Gestione della Sicurezza sul Lavoro"

Il Gruppo Ascopiave ha definito linee guida comuni a tutte le società del Gruppo per promuovere un Sistema di Gestione della Sicurezza rispondente ai criteri della norma OHSAS 18001, sempre più efficace ed efficiente, in grado di garantire non solo il rispetto delle norme cogenti ma anche un miglioramento continuo, in linea con gli obiettivi della politica aziendale per la sicurezza. La certificazione BS OHSAS 18001 è stata ottenuta nel 2011 e riconfermata anche nel 2019. Il sistema è pienamente integrato con quelli per la Qualità e l'Ambiente, a garanzia di una cultura lavorativa condivisa, improntata alla professionalità e all'efficienza. Grazie al Sistema di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul lavoro certificato, Ascopiave è in grado di tenere sotto controllo i rischi relativi all'attività lavorativa, di perfezionare le prestazioni, di rendere l'ambiente di lavoro più sicuro, di rispettare e applicare correttamente le norme di legge in materia e di assicurarne la conformità in caso di verifiche. Particolare attenzione viene posta dal Gruppo Ascopiave all'analisi degli infortuni, riuscendo a dettagliare ogni tipologia di attività che ha causato l'evento. Nel 2019 gli infortuni sul luogo di lavoro sono stati complessivamente nove e hanno riguardato il personale operativo, a questi si aggiunge un infortunio avvenuto in itinere. Di seguito sono riportati i principali indici infortunistici:

  • Indice di frequenza: dà evidenza della frequenza degli infortuni, ovvero del numero di infortuni per milione di ore lavorate (maggiore è l'indice, maggiore è la frequenza di infortuni avvenuti per ore lavorate);
  • Indice di gravità: dà evidenza del numero di giorni persi per mille ore lavorate, ovvero della gravità degli infortuni avvenute (maggiore è l'indice, maggiore è la gravità degli infortuni);
  • Tasso di malattia professionale: è il rapporto tra il numero di casi di malattia professionale e il totale delle ore lavorate nello stesso periodo, moltiplicato per 200.000;
  • Tasso di assenteismo: è il rapporto tra il totale dei giorni di assenza e il totale dei giorni lavorabili nello stesso periodo, espresso in percentuale.

L'impegno del Gruppo Ascopiave resta continuo, con l'obiettivo del costante miglioramento, quest'anno emerge dai dati che ricaviamo dagli indici infortunistici sotto riportati che gli infortuni restano più o meno costanti, con decremento in giornate perse, pur avendo un perimetro allargato dovuto all'incorporazione della società Unigas Distribuzione S.r.l. in Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A..

Giornate di Lavoro Perse e Infortuni 2018 2018 Riesposto 2019
GENERE M F M F M F
N. Infortuni sul lavoro 10 1 8 0 9 0
N. Infortuni in itinere 0 0 0 0 1 0
N. decessi a seguito infortuni 0 0 0 0 0 0
N. casi di malattia professionale 0 0 0 0 0 0
Indice di frequenza (INAIL)* 13,97 2,6 15,15 0,00 17,35 0,00
Indice di gravità (INAIL) * 0,23 0,016 0,34 0,00 0,15 0,00
Tasso di malattia professionale 0 0 0,00 0,00 0,00 0,00
Tasso di assenteismo 5,81% 0,40% 0,36%

*il calcolo degli indici non tiene conto degli infortuni in itinere

In funzione delle aree di operatività del Gruppo, tutti i dati soprariportati si riferiscono al perimetro italiano

Un particolare focus è rivolto alla formazione costante e all'aggiornamento dei dipendenti e delle figure specificatamente dedicate alla gestione della sicurezza (preposti e responsabili). Nel 2019 le ore totali di formazione (calcolate come somma di tutte le ore fruite da tutti i lavoratori) sono state 7.078, con una media di circa 18,72 ore per lavoratore formato. Le tematiche hanno riguardato diversi aspetti della prevenzione e protezione e della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sicurezza nei cantieri per le ditte terze

Al fine di garantire un miglioramento delle condizioni di sicurezza anche per il personale delle aziende fornitrici operanti all'interno delle proprie sedi e negli impianti, il Gruppo Ascopiave ha predisposto apposite procedure che ne regolano l'accesso e l'operatività. Le ditte terze comunicano ad Ascopiave gli infortuni che avvengono al proprio personale durante l'attività lavorativa presso i cantieri della società.

Dal 2016, il Foglio Condizioni per gli appalti prevede che le imprese affidatarie/appaltatrici per i contratti "aperti" per allacci, manutenzioni e ampliamenti rete forniscano la statistica relativa agli infortuni occorsi durante l'anno nei cantieri di competenza del Gruppo Ascopiave.

Per l'anno 2019 risultano 6 casi di infortunio in cantiere, il dato emerge dalle 13 imprese impegnate nei lavori. Ascopiave inoltre, coinvolge i fornitori che operano presso i propri cantieri anche attraverso la formazione per la sicurezza: corsi, aggiornamenti, riunioni sono rivolti ai datori di lavoro/responsabili in occasione dell'inizio lavori e ogni qualvolta le specificità dell'opera lo richiedono.

CLIENTI E CITTADINI SERVITI

Clienti e mercati serviti

I clienti del Gruppo sono prevalentemente famiglie a cui si aggiungono enti e condomini, imprese e professionisti, commercianti, artigiani e grandi aziende. Per ampiezza del bacino di clientela e per quantitativi di gas venduto, il Gruppo è attualmente uno dei principali operatori del settore in ambito nazionale.

Il Gruppo Ascopiave continua ad operare per garantire il raggiungimento ed il mantenimento di elevati standard di qualità del servizio offerto ai clienti finali, alle società di vendita ed ai Comuni concedenti; si tratta di operazioni e prestazioni complesse sia in fase di progettazione, realizzazione e gestione degli impianti, che richiedono alta professionalità e un attento monitoraggio delle condizioni di svolgimento del servizio, oltre a periodici interventi di manutenzione per garantire nel tempo condizioni di sicurezza ed efficienza nel rispetto delle normative.

Il Gruppo Ascopiave pone tra gli obiettivi primari:

• Mantenere il massimo livello di qualità del servizio di fornitura di gas e di energia, nel rispetto delle prescrizioni dettate dall'AEEGSI;

• Garantire una rete di distribuzione gas efficiente e sicura e un servizio continuo.

Alla base di questi impegni c'è la volontà di guidare l'azienda verso un servizio d'eccellenza che la porti a essere un interlocutore di elevata qualità, dinamico e capace di soddisfare le specifiche esigenze dei diversi segmenti di clientela. Per questo motivo, l'operato aziendale è costantemente orientato al miglioramento della propria attività con investimenti basati su servizi innovativi e rivolti verso il futuro, a beneficio della comunità.

In questo senso è considerato prioritario assicurare una comunicazione commerciale onesta e chiara, basata sulla correttezza della condotta commerciale del personale interno e dei partner commerciali esterni e sulla predisposizione di offerte sul mercato libero trasparenti e competitive, abbinate a campagne dedicate per le famiglie.

Il Gruppo detiene concessioni e affidamenti diretti per la gestione dell'attività di distribuzione in 268 Comuni, fornendo il servizio a circa 775.000 utenti attraverso una rete di oltre 12.000 chilometri. L'attività di vendita di gas naturale è svolta attraverso diverse società, alcune delle quali a controllo congiunto. Complessivamente considerate, le società del Gruppo nel 2019 hanno distribuito ai clienti finali oltre 1 miliardo di metri cubi di gas.

Il Gruppo Ascopiave valorizza il rapporto con il cliente attraverso diversi canali, operando sul fronte della qualità del servizio, della sicurezza, delle offerte commerciali adeguate con particolare attenzione alle esigenze delle famiglie, dell'aiuto verso la comunità di riferimento.

Grazie a valori condivisi e determinanti per la sua crescita, il Gruppo Ascopiave è vicino al territorio, alle amministrazioni comunali e alle associazioni locali contribuendo al loro sviluppo sostenibile, sociale e ambientale. Con questo bagaglio di intenti, l'azienda ambisce a garantire una crescita del territorio nel rispetto della sostenibilità e delle soluzioni ecocompatibili al fine di sensibilizzare la collettività nei confronti del risparmio energetico, della sicurezza e del rispetto per l'ambiente. Molto attento al volontariato, il Gruppo supporta anche iniziative di grande valenza sociale, portando un sostegno tangibile alla cittadinanza e cercando di favorire le fasce più deboli attraverso strumenti concreti di riconoscimento delle agevolazioni.

Il Gruppo Ascopiave rappresenta una realtà industriale importante, attenta alle persone, al sociale ed alle esigenze del territorio.

Lo sviluppo di progetti di innovazione tecnologica inoltre hanno portato l'Azienda a evolversi verso obiettivi di efficienza e economicità di gestione confermando una qualità del servizio offerto a livelli di eccellenza migliorativi rispetto agli standard stabiliti dall' Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI).

Al 2019 il Gruppo Ascopiave serve oltre 700 mila clienti tra servizi gas ed energia elettrica. L'85% dei clienti usufruisce di servizi gas mentre il 15% di quelli elettrici.

Qualità, sicurezza e continuità del servizio

Gli indicatori di qualità del servizio rappresentano in termini qualitativi e quantitativi i livelli di prestazione del servizio erogato; in particolare essi fanno riferimento a:

  • La qualità di tipo commerciale (afferenti prevalentemente alla tempestività di effettuazione di attività quali la preventivazione e l'esecuzione dei lavori presso i clienti finali, l'attivazione e la disattivazione della fornitura, la puntualità per appuntamenti personalizzati);
  • La qualità di tipo tecnico (tempi di pronto intervento, numero di controlli effettuati per l'odorizzazione e percentuale di rete ispezionata).

Di seguito sono riportati i risultati ritenuti soddisfacenti dal Gruppo Ascopiave nel corso del 2019 per ognuno degli indicatori di qualità stabiliti:

Indicatori di qualità del servizio 2018 2019
Rispetto del tempo massimo fissato per l'esecuzione delle prestazioni soggette a standard specifici di qualità
commerciale
99,55% 98,34%
Rispetto della puntualità negli appuntamenti concordati con il cliente finale 99,99% 99,96%

Piano di ispezione degli impianti

L'attenzione del Gruppo per la sicurezza degli impianti e la continuità del servizio è dimostrata dal sempre più concreto impegno di prevenzione, attraverso ispezioni sulla rete di distribuzione come riepilogato nelle seguenti tabelle:

Ispezioni e dispersioni della rete di gas 2018 2019
N. di controlli effettuati per l'odorizzazione 1.355 1.337
% Rete in alta e media pressione ispezionata sul totale 76,2% 92,84%
% Rete in bassa pressione ispezionata sul totale 78,5% 91,76%

Nel corso del 2019 non si sono verificati incidenti collegati agli impianti aziendali e che abbiano coinvolto la popolazione e la comunità.

Piano degli interventi

Fin dal 1969, anno in cui è iniziata la metanizzazione del territorio da parte del Gruppo Ascopiave, un gruppo altamente qualificato di ingegneri e tecnici applica le più avanzate tecnologie per garantire elevati standard qualitativi nella realizzazione delle reti e degli impianti di distribuzione. La fase di progettazione è caratterizzata dall'utilizzo di strumenti informatici tecnologicamente avanzati e di sofisticate apparecchiature per l'effettuazione di simulazioni dell'assetto fluidodinamico dell'intera rete. Ciò permette di:

  • Garantire l'utilizzo ottimale delle reti, attraverso il corretto assetto delle pressioni dimensionare i componenti dell'intera rete, in modo da garantire la continuità dell'erogazione anche in eventuali situazioni di "fuori servizio" di alcuni impianti;
  • Prevenire le necessità di adeguamento della capacità di erogazione delle condotte;
  • Programmare efficaci interventi di sostituzione delle reti per adeguarle alle nascenti necessità di sviluppo urbanistico/industriale del territorio.

In fase di realizzazione degli impianti, il Gruppo Ascopiave ha inoltre sempre adottato le soluzioni costruttive, le tecnologie e le attrezzature più avanzate e affidato la costruzione delle opere ad appaltatori di comprovata esperienza nel settore e proporzionate capacità. Continuità nell'erogazione del servizio, opere di by-pass e tecniche no-dig sono solamente alcuni degli accorgimenti che vengono adottati per garantire un servizio efficace ed efficiente e una gestione sicura dei cantieri.

Pronto intervento

Il Gruppo dispone di un Servizio di Pronto Intervento per risolvere problemi legati alla fornitura del gas sulle reti gestite, quali per esempio perdite o dispersioni, interruzione o irregolarità nella fornitura, danni agli impianti di distribuzione. Il servizio è completamente gratuito sia da rete fissa che da telefono cellulare, attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno. Tutte le chiamate ricevute vengono registrate e il loro esito monitorato.

Pronto intervento gas 2018** 2019
% risposte entro 120 sec. 99,7% 99,64%
% Chiamate con intervento entro lo standard* 98,68% 99,17%
Tempo medio di arrivo sul luogo (minuti) 40,3 38,48

* Mediamente 60 minuti, ma per alcuni impianti lo standard prevede tempistiche diverse

** I dati non includono la società Unigas Distribuzione S.r.l.

Piano di gestione delle emergenze

Il Gruppo Ascopiave si è dotato di un "Piano di gestione delle emergenze e degli incidenti da gas" col quale definisce le responsabilità, gli obiettivi, le attività, la struttura organizzativa e le modalità di raccolta, registrazione e trasmissione delle informazioni necessarie per assicurare una rapida ed efficace gestione di situazioni di emergenza o di incidente, che riguardano il servizio di distribuzione del gas. Per emergenza si intende un evento che interessi il gas combustibile a mezzo rete, in grado di produrre effetti gravi e/o di vaste proporzioni per la sicurezza e per la continuità del servizio di distribuzione. Si applica inoltre a qualunque evento che provochi l'interruzione senza preavviso dell'erogazione del gas ad almeno 250 clienti finali e per il quale l'erogazione non venga riattivata entro 24 ore dall'inizio dell'interruzione.

Si segnala che nel 2019 non si sono verificate emergenze né si sono verificati incidenti da gas.

TERRITORIO E COMUNITA'

Impegno sociale

Il Gruppo Ascopiave ha una politica aziendale che esprime una forte attenzione nei confronti del territorio e della comunità locale con una vision improntata all'impegno sociale, alla solidarietà, al sostegno a gruppi e Associazioni che, d'intesa con i Comuni, operano senza scopo di lucro in favore della collettività.

Distribuzione delle sponsorizzazioni e donazioni per ambito

Devoluzioni in favore di associazioni delle comunità locali da parte della società di distribuzione:

2019
Tipologia di attività Totale erogato (€) N. soggetti
Salute e prevenzione 2.000,00 1
Comunità e assistenza 20.500,00 11
Cultura, storia, tradizioni 63.000,00 35
Sport 19.500,00 13
Ambiente 1.500,00 1
Emergenze 52.500,00 2
Totale 159.000,00 63

In questa direzione si inseriscono numerosi interventi e iniziative, sostenuti da Ascopiave, ma anche delle altre società del Gruppo, nell'ottica di una cooperazione con la comunità.

I contributi avvengono sotto varie forme: coinvolgimento in progetti di supporto alle comunità, anche in partnership con organizzazioni locali, volti ad affrontare tematiche significative sia per il territorio sia per il Gruppo; iniziative di media-lunga durata connesse allo sviluppo della comunità e i rapporti con organizzazioni operanti in ambito sociale e assistenziale, ambientale, culturale, fondazioni e istituti di ricerca; supporto ai comuni per aiutare i nuclei a basso reddito, per sostenere le attività, didattiche, culturali, sportive, dei figli provenienti da famiglie in difficoltà, per dare aiuto o assistenza agli anziani o ai disabili, per contribuire all'acquisto di mezzi o attrezzature per favorire l'abbattimento delle barriere architettoniche o per la salute pubblica e altro ancora.

Ascopiave dialoga con il territorio attraverso varie forme e le principali aree di intervento a livello sociale sono le seguenti:

• Salute e prevenzione: attività a sostegno della sanità e prevenzione in genere, ivi comprese attività a sostegno della ricerca medico-scientifica e della formazione;

• Comunità e assistenza: supporto ad associazioni o enti non profit che lavorano su tematiche sociali e a iniziative finalizzate a dare assistenza a persone svantaggiate e in difficoltà; iniziative di natura solidaristica e interventi in ambito sociale e assistenziale;

• Cultura: iniziative culturali, artistico e musicali con particolare contenuto educativo, iniziative di promozione di specificità locali e iniziative volte a preservare e valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale dei territori in cui il Gruppo opera;

• Sport: sostegno a iniziative sportive che siano rappresentative dei valori dei valori universali che lo sport incarna come la dedizione e l'impegno per il miglioramento della condizione fisica, come aiuto alla socializzazione, come fattore di educazione, come esempio di rispetto e lealtà;

• Ambiente: sostegno a iniziative a tutela dell'ambiente e di sensibilizzazione su tematiche quali la salvaguardia delle risorse e la riduzione degli impatti ambientali.

• Emergenze: contributi a supporto e sostegno di popolazioni che hanno subito danni a seguito di calamità naturali, conflitti, ecc.

Rapporto con le scuole

Nel Gruppo Ascopiave vengono costantemente accolti stagisti per lo svolgimento di tirocini curriculari provenienti da istituti di istruzione superiore e stagisti dalle università del territorio ed estere, generalmente frequentanti corsi di laurea di ingegneria ed economia.

Il Gruppo Ascopiave offre a studenti, neolaureati e neodiplomati la possibilità di integrare o completare il proprio percorso di studi con un periodo formativo, da svolgersi in azienda, finalizzato alla conoscenza diretta del mondo del lavoro.

Il Gruppo Ascopiave da anni inoltre sostiene il Concorso "Uomo, energia e ambiente nella storia" organizzato dal Consorzio Bim Piave di Treviso e nel 2019 dedicato a "Il clima cambia, il clima è cambiato. Che fare?" il concorso, arrivato alla 25^ edizione, in un quarto di secolo ha visto partecipare ben 12.000 studenti delle scuole elementari e medie.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

I Valori fondamentali e la Politica ambientale

L'insieme dei valori, dei principi etici aziendali e delle regole comportamentali enunciate nel Codice etico di Ascopiave, orientano costantemente l'attività di coloro che operano, internamente o esternamente, nella sfera di azione del Gruppo Ascopiave.

La Politica ambientale è stata adottata dalla Capogruppo e dalle due maggiori società di distribuzione. Integrata con Qualità e Sicurezza in unico documento, esprime i principi e i valori in campo ambientale adottati dalla Capogruppo Ascopiave e così delineati:

  • la sensibilità alle tematiche ecologiche che limitino l'impatto sull'ambiente di attività e servizi;
  • la ricerca e lo sviluppo di tecnologie volte alla salvaguardia delle risorse ed alla riduzione dell'impatto ambientale e dei rischi connessi;
  • l'assicurazione di pieno rispetto dell'ambiente nell'erogazione del servizio, ottimizzando la gestione dei rifiuti speciali prodotti e il consumo delle risorse impiegate (acqua, combustibili ed energia);
  • la garanzia del costante rispetto delle norme e dei requisiti di legge in materia ambientale e la prevenzione dei rischi alla salvaguardia dell'ambiente nei processi diretti (dipendenti) e in quelli indiretti, affidati a fornitori e appaltatori;
  • perseguire la formazione continua del proprio personale, affinché sia consapevole dell'importanza di lavorare seguendo le leggi e le norme vigenti, nonché delle conseguenze che possono influire sia sulla propria sicurezza che quale impatto verso l'ambiente circostante;
  • la definizione e il riesame degli obiettivi specifici in materia di ambiente, mantenendo un adeguato sistema di controllo e fornendo le risorse per il loro raggiungimento

Salvaguardia ambientale e uso razionale dell'energia

In accordo con un modello di sviluppo compatibile con il territorio e l'ambiente, Ascopiave si impegna a gestire i propri processi secondo criteri di salvaguardia ambientale ed efficienza, attraverso l'individuazione, la gestione e il controllo dei propri aspetti ambientali, nonché attraverso l'uso razionale delle risorse energetiche. Ascopiave è una grande impresa attiva sul territorio nazionale che si pone quotidianamente l'obiettivo di distribuire energia, oltre che di fornire servizi alla collettività minimizzando al massimo l'impatto ambientale delle sue attività, anche attraverso una seria e attenta attività di ricerca, sviluppo tecnologico e investimenti.

La Certificazione UNI EN ISO 14001 "Sistemi di gestione ambientale"

Certificazione SBU Distribuzione

La sensibilità alle tematiche ecologiche, correlata a benefici economici indiretti di scelte che limitino l'impatto sull'ambiente delle attività e dei servizi resi, sono stati elementi determinanti per la scelta di adottare un Sistema di Gestione Ambientale, in primis per l'attività di distribuzione gas metano.

L'esperienza consolidata decennale del Sistema di Gestione per la Qualità ha motivato il Gruppo Ascopiave all'obiettivo della certificazione del Sistema di Gestione Ambientale e di quello per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro: la certificazione congiunta di Ascopiave per l'attività di distribuzione gas metano è stata conseguita nell'ottobre 2011: la Certificazione integrata è stata poi trasferita alla controllata AP Reti Gas S.p.A. in data 01/07/2016 per trasferimento di ramo d'azienda.

In data 03/04/2017 Ascopiave ha acquisito il 100% del capitale sociale di Pasubio Group S.p.A., che ha cambiato la propria denominazione in "AP Reti Gas Vicenza S.p.A.". Sono state acquisite le certificazioni integrate QSA di Sistema preesistenti, che sono state opportunamente volturate e rivalidate nella neonata società.

Il Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001, integrato con quello per la Qualità e per la Salute e la Sicurezza sul lavoro, è garanzia di un'organizzazione impegnata puntualmente su tali tematiche: questa scelta garantisce l'impegno per il miglioramento delle performance ambientali e la costante revisione dei principali documenti di analisi e di valutazione dei rischi ambientali da parte di Ascopiave e delle due società certificate della distribuzione gas metano: AP Reti Gas S.p.A. e AP Reti Gas Vicenza S.p.A.

Tali prassi è stata applicata dalle altre due società di distribuzione gas metano del Gruppo: AP Reti Gas Rovigo S.r.l. e Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A..

Certificazione Capogruppo Ascopiave

In data 12/03/2018 la Capogruppo Ascopiave ha conseguito le Certificazioni di conformità dei propri Sistemi di Gestione alle norme di riferimento UNI EN ISO 9001, BS OHSAS 18001, UNI EN ISO 14001, in relazione al campo d'applicazione "Erogazione di servizi per le società del Gruppo Ascopiave".

Per la ISO 14001 Ascopiave ha adottato un'Analisi Ambientale semplificata, per effetto sia del campo di applicazione, limitato a servizi amministrativi, che dei ridotti impatti ambientali di pertinenza degli edifici civili (suolo, idrico, emissioni, rifiuti speciali, consumi di energia e combustibile).

Parco veicoli aziendali

Il Gruppo Ascopiave dispone di 262 automezzi aziendali, alimentati con gasolio e benzina.

In considerazione della dimensione territoriale in cui opera Ascopiave, l'incidenza sul traffico veicolare legato alla propria flotta aziendale, può essere considerata trascurabile: ciononostante, il Gruppo monitora costantemente il consumo di carburante. Complessivamente i consumi sono stati di circa 375 mila litri, registrando un incremento proporzionale del consumo di combustibile, dovuto al completamento dell'acquisizione del parco veicoli di AP Rete Gas Vicenza, oltre all'incorporazione del 100% di Unigas in Edigas.

Totale Gruppo
CONSUMI DI CARBURANTE
In migliaia di litri
2018 2018 RIESPOSTO 2019
Benzina 13 15 15
Gasolio 377 321 360
Bifuel 3 - -
Totale 393 336 375

Per quanto riguarda il parco veicoli del gruppo nel 2019, è aumentata la quota di veicoli EURO 6 al 34%.

Totale Gruppo
% CATEGORIA EURO
TIPO DI VEICOLO N. VEICOLI % EURO 6 % EURO 5, EURO 4 % EURO 3, 2, 1 e 0
Gasolio 238 34% (82 veicoli) 63% (149 veicoli) 4% (7 veicoli)
Benzina 8 - 88% (7 veicoli) 13% (1 veicolo)
Bifuel 16 13% (2 veicoli) 88% (14 veicoli) -
Totale 262

Energy management ed emissioni

Nel corso del 2019 l'attività di aggiornamento della Diagnosi Energetica a cura dell'EGE (esperto per la gestione dell'energia), è proseguita con la raccolta dei dati energetici del gruppo, ai sensi di quanto previsto dal D. Lgs. 102/2014 art. 7-8 e redazione di una nuova Diagnosi energetica di tutte le società appartenenti al Gruppo Ascopiave. Durante il periodo di monitoraggio e rendicontazione degli impianti sono stati rilevati alcuni aspetti di miglioramento nella produzione di energia termica nella struttura dedicata alla sede principale, prospettando la riqualificazione del rivestimento esterno dell'immobile principale della sede, oltre all'eventuale sostituzione di alcuni generatori di calore obsoleti. Si prevede per il 2020 il raddoppio dell'impianto fotovoltaico esistente.

Totale Gruppo 2018 2018 RIESPOSTO 2019
3
Gas naturale (Sm
)
2.777.108 2.297.523 2.130.518
Carburante per auto – Gasolio (lt) 377.130 321.109 360.016
Carburante per auto – Benzina (lt)) 15.434 14.643 15.255
Energia Elettrica acquistata (kWh) 3.319.579 3.227.800 3.070.883
Energia elettrica da impianto fotovoltaico (kWh) 226.627 226.627 214.199
Totale Gruppo 2018 2018
RIESPOSTO
2019
Gas naturale (GJ) 99.901 80.995 75.107
Carburante per auto – Gasolio (GJ) 13.543 11531 12.928
Carburante per auto – Benzina (GJ) 496 470 490
Energia Elettrica acquistata (GJ) 11.950 11.620 11.055
Energia elettrica da impianto fotovoltaico (GJ) 816 816 771
TOTALE CONSUMI ENERGETICI (GJ) 126.706 105.432 100.351

Energia Elettrica da fotovoltaico

In linea con il proprio impegno di riduzione degli impatti ambientali, nel giugno 2011 il Gruppo ha attivato un impianto fotovoltaico, integrato nella copertura dell'edificio adibito a magazzino/archivio a uso esclusivo della sede legale.

Nel 2019 la quantità di energia elettrica autoprodotta è stata pari a 214 mila kWh, quantitativo lievemente più basso rispetto a quanto prodotto nel 2018, dovuto essenzialmente a minor irraggiamento e alcuni guasti accidentali accorsi all'impianto, ciò ha determinato una flessione pari all'1% in meno di energia auto consumata rispetto al 2018, malgrado ciò comunque il consumo di gas ed energia elettrica è diminuito grazie ad oculate azioni di razionalizzazione dei consumi.

2018 GJ 2018 RIESPOSTO GJ 2019 GJ
Quantità autoprodotta 816 GJ 816 GJ 771 GJ
% auto consumata 98% 98% 97%

Teleriscaldamento/Cogeneratori

Nel corso del 2019 i consumi di metano totali relativi agli impianti di Dolo/Mirano (VE), sono stati pari a 355 mila Sm3, rilevando una produzione elettrica totale di 1.176 mila kWhe, una produzione termica totale di 1.618.000 kWht. Malgrado una sensibile diminuzione della produzione dovuta alla cessione dell'impianto di Lavena Ponte Tresa per fine convenzione, si è mantenuto un buon livello dell'efficienza produttiva, in modalità cogenerativa ad alta efficienza, dell'energia termica ed elettrica, incrementando mediamente il rapporto di efficienza tra gas consumato ed energia prodotta ≥ 80%.

Consumi di metano [migliaia di Sm3] 2018 2018
RIESPOSTO
2019
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 18 18 0
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 75 75 53
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 56 56 54
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 266 266 248
Energia elettrica prodotta [migliaia di kWhe] 2018 2018
RIESPOSTO
2019
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 51 51 0
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 227 227 161
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 169 169 165
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 894 894 850
Energia termica prodotta [migliaia di kWht] 2018 2018
RIESPOSTO
2019
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 65 65 0
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 377 377 292
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 286 286 286
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 1134 1134 1040
Consumi di metano [GJ] 2018 2018
RIESPOSTO
2019
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 635 635 0
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 1.833 1.833 1.868
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 1763 1763 1.904
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 9.413 9.413 8.743
Totale consumi metano 13.643 13.643 12.515
Energia elettrica prodotta [GJ] 2018 2018
RIESPOSTO
2019
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 184 184 0
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 554 554 580
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 558 558 594
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 3.164 3.164 3.060
Totale produzione elettrica 4.460 4.460 4.234
Energia termica prodotta [GJ] 2018 2018
RIESPOSTO
2019
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 234 234 0
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 698 698 1.051
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 965 965 1.030
Cogeneratori LE CIME - Mirano (VE) 4.417 4.417 3.744
Totale produzione termica 6.584 6.584 5.825
Efficienza di produzione [(kWhe+ kWht) / kWh comb.] % 2018 2018
RIESPOSTO
2019
Cogeneratore di Lavena Ponte Tresa (VA) 66 66 0
Cogeneratori CA' TRON - Dolo (VE) 84 84 87
Cogeneratori BELLA MIRANO - Mirano (VE) 86 86 85

L'efficienza dei cogeneratori abbinati al teleriscaldamento, ha permesso di risparmiare 37 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio).

Iniziative di efficienza energetica

L'efficientamento della Sede del Gruppo Ascopiave a Pieve di Soligo

Con l'obiettivo di rendere più efficiente a livello energetico la sede del Gruppo, nel 2019 è continuato l'aggiornamento ed efficientamento dell'impianto di illuminazione della sede centrale del Gruppo Ascopiave. Nello specifico sono passate alla tecnologia LED intere sezioni dell'impianto di illuminazione esterna, sia per quanto riguarda le lampade a parete che quelle su palo, come indicato nello schema sottostante:

ZONA N°LAMPADE
SOSTITUITE
CONSUMO PRECEDENTE
(per lampada)
CONSUMO
ATTUALE
(per lampada)
AMPLIAMENTO 30 35W 7,5W
CORPI A-B 15 18W 7,5W
CORPO X 13 60W 15W

Il Gruppo Ascopiave ha inoltre perseguito gli obiettivi prefissati di risparmio energetico tramite interventi sui clienti, iniziative aziendali, sui propri impianti e tramite l'acquisto di Titoli di Efficienza Energetica (TEE), continuando a promuovere l'efficienza.

Anche nel 2019 ha ottenuto da alcuni progetti di efficienza energetica già attivi:

  • Progetto di efficientamento relativo alla riqualificazione dell'involucro esterno di due case di riposo, una sita in comune di Treviso e una a Pieve di Soligo (TV).
  • Progetto di efficientamento dell'impianto di illuminazione pubblica nel Comune di Vidor (TV)
  • Progetto di efficientamento dell'impianto di illuminazione pubblica nel Comune di Coseano (UD)
SOCIETA' DEL GRUPPO DESCRIZIONE INIZIATIVA IMPLEMENTATA NEL 2019 VANTAGGIO QUANTIFICATO
TEP e/o emissioni di CO2 equivalente
Ascopiave S.p.A. Efficientamento case di riposo 60 TEP/142 ton CO2 equivalente
Ascopiave S.p.A. Efficientamento impianto di illuminazione pubblica 108 TEP/184 ton CO2 equivalente
Ascopiave S.p.A. Sostituzione pompa di calore sede 8 TEP/14 ton CO2 equivalente
Asco Energy Cogenerazione 37 TEP/87 ton CO2 equivalente

Nel corso del 2018 Ascopiave ha provveduto allo sviluppo del settore Ricerca e Sviluppo, con creazione di una nuova società denominata Asco Energy S.p.A., nata dalla ristrutturazione della società Veritas Energia S.p.A. La nuova struttura ha acquisito di concerto con la Divisione Ricerca e Sviluppo, la Certificazione ESCO UNI 11352, un nuovo accreditamento ISO 9001-2015, per le attività di efficientamento, gestione e costruzione di impianti termici ed elettrici, teleriscaldamento. Alla nuova società sotto la guida della Divisione Ricerca e Sviluppo della capogruppo, è stato affidato l'incarico di sviluppare i progetti di efficientamento energetico, di effettuare transazioni di TEE per conto di tutte le aziende "obbligate" del gruppo, individuare nuove opportunità di business nell'ambito energetico. Nel 2019 Asco Energy ha effettuato transazioni di TEE a favore delle società "obbligate" del gruppo, per un quantitativo pari a 79675 TEE.

La struttura è stata dotata, in affiliazione con la Divisione Ricerca e Sviluppo della capogruppo, di uno staff tecnico di alto livello, in particolare figure specializzate nel campo dell'Efficienza Energetica e del Project Management, EPC. La struttura dispone così, di più figure laureate sia in campo ingegneristico industriale, che in campo economico gestionale, certificate EGE secondo la norma UNI CEI 11339 per il settore Industriale e civile, certificate EMAS come "Consulente Revisore Ambientale codice NACE 84.11", Lead Auditor di Sistemi di Gestione per L'Ambiente UNI EN ISO 14001. Lo staff è guidato da dirigenti, laureati di comprovata esperienza, specializzati in ambito ingegneristico gestionale.

La Divisione Ricerca e Sviluppo ha provveduto a curare il rinnovo per conto di Asco Energy, della certificazione UNI CEI 11352 per le società ESCO.

Nel 2019 la nuova società ha partecipato in modalità aggregata, ad un bando promosso dal Comune di Treviso, per l'efficientamento dell'intera rete di illuminazione pubblica del territorio comunale. La consistenza del progetto è rappresentata dagli 11.810 punti luce da riqualificare permettendo un risparmio atteso, così come descritto nel bando pubblico di 3.969.000 kWh anno.

Nel corso del 2018 è stato rivisto e approvato il progetto, in merito alla produzione locale e immissione in rete di biometano, estratto dal conferimento della "forsu" (frazione organica del rifiuto solido urbano). Il progetto rivisto e riproposto prevede l'ottimizzazione della filiera locale di raccolta dei rifiuti urbani, tramite recupero e produzione di biocombustibile in ottemperanza a quanto già anticipato dal DM 05/12/2013. Il progetto originario prevedeva il trattamento, presso il sito di raccolta, di 43.000 ton di "forsu", tali da ipotizzare una produzione annua pari a 2.000.000 Smc di biometano. La revisione del progetto prevede la produzione di 4.000.000 Smc di biometano di quali circa la metà da immettere direttamente nelle reti di distribuzione urbana, i rimanenti 2.000.000 Smc, verrebbero destinati alla produzione di bio-GNL (gas naturale liquido), da cedere all'autotrazione dedicata al trasporto merci locale, riducendo al minimo le esternalità negative (CO2) prodotte a livello locale.

A metà del 2019 è stata presentato il progetto di produzione del biometano, come proposta di project financing, all'azienda pubblica locale deputata alla gestione del ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Cogenerazione/Teleriscaldamento

Il Gruppo ha gestito gli impianti di cogenerazione con annesse reti di teleriscaldamento al servizio di circa 700 clienti civili, commerciali e pubblici e alcuni impianti termici a servizio di condomini.

Questi impianti contribuiscono al miglioramento della qualità dell'aria nei centri urbani in cui sono collocati in quanto, grazie alla loro realizzazione viene evitata la costruzione di impianti termici individuali, certamente meno efficienti sia in termini di consumi che di emissioni di CO2. Con il teleriscaldamento la produzione di calore è centralizzata in impianti più efficienti e meglio controllati rispetto alle caldaie domestiche. Il controllo è continuo, sia nei processi di combustione sia riguardo alle emissioni in atmosfera.

Gli impianti di teleriscaldamento significativi, sotto il profilo ambientale, gestiti nel corso del 2019 sono stati cinque:

  • L'impianto "Le Cime" a Mirano (VE): è un impianto di trigenerazione, acceso nel periodo invernale per la fornitura di energia termica per uso riscaldamento dei clienti allacciati e nel periodo estivo per alimentare l'assorbitore per la produzione di energia frigorifera per uso raffrescamento per i medesimi clienti. L'impianto ha beneficiato dell'incentivo derivante dai Certificati Verdi che nel 2014, ultimo anno di incentivi, ha prodotto 294 certificati verdi. All'impianto alla fine del 2016 sono stati allacciati altri 51 clienti facenti parte di un nuovo complesso immobiliare sorto nei pressi dell'impianto, permettendo nel 2017 di migliorarne l'efficienza complessiva, evitando l'installazione di 51 nuove caldaie monofamiliari e le loro relative emissioni di CO2.
  • L'impianto "Bella Mirano" a Mirano (VE): fornisce energia termica in teleriscaldamento e energia elettrica alla rete. L'impianto nel 2015 ha fatto registrare un aumento dall' 89% all' 100% del grado di riempimento dei clienti residenziali allacciati. Nel corso del 2017, il grado di riempimento è rimasto invariato. La gestione efficiente dell'impianto, conformemente a quanto previsto dal DM 05.09.2011, ha permesso l'ottenimento come per il 2019, di 18 TEE (titoli di efficienza energetica) pari a 18 TEP risparmiate (tonnellate equivalenti di petrolio);
  • L'Impianto "Cà Tron" a Dolo (VE): L'impianto di cogenerazione abbinato alla rete di teleriscaldamento, rispetto allo scorso 2017 è rimasto invariato il grado di saturazione dell'utenza. Nel corso del 2017, grazie alla gestione efficiente dell'impianto, conformemente a quanto previsto dal DM 05.09.2011, ha permesso l'ottenimento di 19 TEE (titoli di

efficienza energetica) pari a 26 TEP risparmiate (tonnellate equivalenti di petrolio) aumentando del 90% la quantità di TEP risparmiate;

• L'impianto "S. Silvestro" a Vetrego di Mirano (VE): in funzione dal 2014, è il primo impianto termico in dotazione, completamente alimentato da fonte rinnovabile. Nel 2019 l'impianto ha prodotto circa 101 MWh termici permettendo un risparmio di circa 10 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio), grazie all' utilizzo del combustibile "rinnovabile" comunque il bilancio delle emissioni di CO2 è pari a zero.

NOME IMPIANTO GESTITO
NEL 2019
DESCRIZIONE QUANTITÀ
DI
ENERGIA
PRODOTTA (kWh)
CERTIFICATI
BIANCHI
OTTENUTI
CIME Trigenerazione
teleriscaldamento
abbinata
a
1.890.207 0
BELLA MIRANO Cogenerazione
teleriscaldamento
abbinata
a
450.986 18
CA TRON Cogenerazione
teleriscaldamento
abbinata
a
453.038 19

Emissioni

La tabella seguente riporta le principali emissioni di CO2 generate nel 2019 dal Gruppo Ascopiave:

Totale Gruppo
Emissioni Dirette e Indirette 2018 2018 RIESPOSTO 2019
Scope 1 Ton CO2 EQ Ton CO2 EQ
Gas Naturale 5.454 4.531 4.201
Diesel 954 851 954
Benzina 31 31 36
Totale Scope 1 6.439 5.413 5.192
Scope 2 – Location Based
Energia elettrica acquistata 1.056 1.027 977
Scope 2 – Market Based
Energia elettrica acquistata 1.582 1.538 1.463
Energia elettrica da fonti rinnovabili -108 -108 -102
Totale Scope 2 Market based 1.474 1.474 1.361

Fonti utilizzate:

  • I dati relativi ai consumi 2019 di energia elettrica e gas, sono stati estratti dal sistema di fatturazione delle società venditrici di energia. Per i primi sette mesi dell'anno i consumi sono stati fatturati coerentemente con i consumi effettivi, mentre per i restanti tre mesi il dato risulta presunto rispetto ai consumi dell'anno precedente, verrà conguagliato entro marzo 2020. Gli indicatori e le fonti di riferimento sotto elencate riferibili al 2019 non sono ancora state pubblicate dagli enti preposti, per cui temporaneamente sono stati utilizzati gli indicatori del 2018.
  • Dato rilevato dalla pubblicazione ISPRA n.280 2018 "fattori di emissione atmosferica di CO2 e altri gas effetto serra nel settore elettrico" www.isprambiente.gov.it
  • Dato rilevato dalla pubblicazione del 28/02/2017 da parte del MISE "Monitoraggio delle emissioni di gas ad effetto serra per il periodo (2013-2020) per gli impianti stazionari" http://www.minambiente.it/pagina/monitoraggio-delleemissioni-di-gas-ad-effetto-serra-il-periodo-2013-2020-gli-impianti
  • Dato rilevato da pubblicazione su mensile Quattroruote del 11/01/2017 "Consumi ed emissioni: i dati aggiornati e tutto ciò che c'è da sapere" http://www.quattroruote.it/news/eco_news/2010/01/15/consumi_ed_emissioni_per_capirne_di_pi%C3%B9.html
  • Anno 2018: fattore di emissione relativo al "residual mix" nazionale 'Italia pari a 476,53 gCO2/kWh (Fonte: European Residual Mixes 2017 Version 1.13, 2018-07-11).

Gestione dei rifiuti

Produzione e stoccaggio dei rifiuti speciali

Il Gruppo Ascopiave utilizza un software specifico per supportare e armonizzare l'attività di gestione dei rifiuti speciali per le società del Gruppo che hanno necessità di gestione di Rifiuti speciali. Sono interessate da tale prassi la Capogruppo e tutte le società di Distribuzione, mentre fa eccezione la sola Asco Energy, i cui rifiuti speciali sono prodotti e smaltiti dai Fornitori esterni cui è affidata la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Tale gestione ha raggiunto l'obiettivo di uniformare la prassi di registrazione e di archiviazione documentale e la normalizzazione delle dichiarazioni MUD3 annuali.

I rifiuti generati nelle diverse fasi di produzione sono raccolti in appositi contenitori, scelti a seconda della loro tipologia (fusti, cassonetti, sacchi, scatoloni, ecc.), adeguatamente identificati e stoccati in aree appositamente definite per evitarne la dispersione nell'ambiente (Deposito temporaneo). In tutte le suddette società erano state mantenute sia l'iscrizione che l'applicazione del Sistema SISTRI in tutte le Sedi che producevano rifiuti pericolosi, ovvero in coerenza con i siti in cui viene gestita l'attività di produzione e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi (anche in minima quantità).

ECOBOX per smaltimento cartucce toner esaurite

Lo smaltimento delle cartucce toner esauste avviene con l'impiego di ECOBOX.

La prassi consolidata da oltre due anni è supportata da apposita Istruzione Operativa, recepita dal Sistema di Gestione Integrato Ascopiave e adottata da tutte le società del Gruppo che utilizzano stampanti a noleggio contrattualizzate dalla Capogruppo.

Sono state definite due diverse modalità di conferimento periodico, per le quali è in comune sia la fornitura dell'ECOBOX che il rispetto della scadenza almeno annuale:

Convenzioni con i Centri per la Raccolta Differenziata (CERD) intercomunali:

sono mantenute convenzioni con tali Centri istituzionali che hanno lo scopo dello smaltimento ecologico delle cartucce di toner esauste dei fotocopiatori aziendali;

Convenzioni con Società private in assenza di Servizio Pubblica raccolta:

in assenza di tali convenzioni è stata adottata una prassi che prevede il prelievo del rifiuto da parte di un'azienda privata autorizzata al trasporto dei rifiuti, con la formalizzazione di apposita "Convenzioni privata"; a differenza delle modalità con le cooperative locali, la prassi di ritiro avviene con la redazione del formulario (FIR).

L'utilizzo di ECOBOX evita sia alle Sedi Amministrative, che alle Sedi locali, di gestire i due codici CER (080318 – 160216) come "Rifiuto speciale", consentendo la "non applicabilità" di tale tipologia di rifiuto dal Registro di carico e scarico di tutte le società.

Nel 2019 solo l'ex società UNIGAS ha registrato tale codice CER nel Registro carico e scarico della Sede Legale di Nembro (la società era una sola "partecipata" del Gruppo).

3 Definito come modello unico di dichiarazione ambientale; la dichiarazione è il bilancio annuale dei registri di carico e scarico dei rifiuti speciali.

Operazioni di Recupero e smaltimento dei Rifiuti Speciali

I rifiuti sono raccolti e avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento nel rispetto della scadenza temporale del deposito temporaneo a scelta del produttore dei rifiuti: frequenza trimestrale o annuale. Per il Gruppo Ascopiave solo il magazzino della sede di AP Reti Gas ha l'obbligo del rispetto della scadenza trimestrale per il proprio deposito temporaneo. I restanti depositi, inclusa la Sede Legale di Ascopiave, osservano invece il vincolo del rispetto di frequenza annuale.

Le società del Gruppo, identificate in Ascopiave e nelle società di distribuzione, conferiscono il rifiuto speciale all'impianto di smaltimento o di recupero autorizzato mediante trasportatori abilitati: una volta che i fornitori sono stati qualificati con la verifica delle abilitazioni prescritte, il rinnovo periodico delle autorizzazioni è monitorato e aggiornato utilizzando il software dedicato per la gestione dei rifiuti speciali.

Sia AP Reti Gas che AP Reti Gas Vicenza sono in possesso di un'autorizzazione all'Albo Gestori Ambientali per il trasporto in autonomia dei propri rifiuti speciali non pericolosi verso l'impianto di recupero autorizzato. Nel 2019 la società AP Reti Gas ha conferito direttamente all'impianto di recupero autorizzato (6 viaggi) un totale di 1.300 kg di imballaggi di carta e cartone (CER 150101) prodotti nel sito di Sandrigo (su un totale di produzione annua del Gruppo di 15.330 kg, corrispondenti al 9,5%).

Il trasporto delle restanti quantità di rifiuto speciale prodotto dal Gruppo agli impianti di destino abilitati, in territorio italiano, è stato effettuato attraverso ditte abilitate (Albo Nazionale Gestori Ambientali per il trasporto).

Asco Energy non ha prodotto rifiuti speciali nel triennio 2017-2019, in quanto i rifiuti prodotti nelle attività di manutenzione degli impianti gestiti sono smaltiti da parte degli Esecutori in outsourcing, come evidenziato negli specifici Contratti di manutenzione. Nel triennio 2017-2019 non vi è evidenza di reclami/segnalazioni di parti interessate riconducibili a tale aspetto ambientale, così come di criticità di conferimento dei rifiuti.

Totale Gruppo 2018
kg Recupero Riciclo Smaltimento Totale %
Non pericolosi 342.968 0 3.422 346.390 98,6%
Pericolosi 4.830 0 6 4.836 1,4%
Totale 347.798 0 3.428 351.226
% 99,0% 0% 1,0% 100%
Totale Gruppo 2019
kg Recupero Riciclo Smaltimento Totale %
Non pericolosi 224.688 0 3.373 228.061 99,2%
Pericolosi 1.880 0 0 1.880 0,8%
Totale 226.568 0 3.373 229.941
% 98,5% 0% 1,5% 100%

Si conferma un trend percentuale del 99% di Rifiuti oggetto di "Recupero nel triennio".

Particolarità di eccezioni territoriali di conferimento di codici CER come "smaltimento":

  • nel biennio 2018/2019 AP Reti Gas Vicenza ha conferito il 100% della produzione CER 150106 (imballaggi misti) al Termovalorizzatore di Schio: nel 2019 l'incidenza è pari al 14,3% del totale del Gruppo; di norma tale tipologia di rifiuto è sempre oggetto di "recupero", sia nel Gruppo Ascopiave che nel territorio nazionale.
  • alcuni magazzini dell'Area Lombardia/Piemonte delle società AP Reti Gas e Edigas, hanno conferito nel 2019 il rifiuto pericoloso CER 150111* a smaltimento (D15), per una percentuale del 4% sul totale di produzione del Gruppo; di prassi tale tipologia di rifiuto è sempre oggetto di "recupero", sia nel Gruppo che nel territorio nazionale.

Tra i rifiuti speciali prodotti dal Gruppo, le categorie principali, che hanno maggiore incidenza in merito alle quantità, sono così rappresentate:

Codice CER Tipologia di Rifiuto speciale 2018
%
2019
%
150101 - 200101 Imballaggi in carta cartone / carta e cartone 9,0% 9,5%
150103 - 170201 Imballaggi in legno / Legno 3,4% 5,4%
160213* - 160214 Apparecchiature elettriche/elettroniche fuori uso 4,5% 5,4%
150106 Imballaggi in materiali misti 3,1% 7,1%
170402 Alluminio 50,6% 41,9%
170405 Ferro e acciaio 26,6% 28%

I rifiuti speciali pericolosi (0,8%), derivanti dall'utilizzo di prodotti per attività di manutenzione e/o dismissioni di apparecchiature, sono presenti sia in Ascopiave (CER 160213*), che nelle società di distribuzione (CER 150111* - CER 160601*). Nella Tabella sono evidenziati i rifiuti speciali pericolosi prodotti nel biennio 2018/2019. Rispetto al passato non sono più presenti il CER 160114* e il CER 160307*:

Cod. CER Tipologia di Rifiuto speciale (kg) 2018 2019
150111* Mix imballaggi contenenti sostanze pericolose 519 449
160213* Apparecchiature RAEE con componenti pericolosi 1.507 391
150202* Assorbenti, materiali filtranti, stracci contaminati 6 0
160601* Batterie al piombo 1.104 1.040

Iniziative per l'ambiente

Stazione di ricarica veicoli elettrici

Nel 2019 è stata installata, presso la sede di Pieve di Soligo, una stazione di ricarica per i mezzi elettrici del parco veicoli aziendale, della potenza di 22 KW.

La stazione di ricarica è collocata nel parcheggio prospicente lo sportello aperto al pubblico, ed è pertanto a disposizione anche degli utenti esterni.

Riduzione del consumo di plastica

Al fine di ridurre il consumo di plastica derivante dal consumo di acqua in bottiglia dai dipendenti, nel 2019 sono stati installati 12 erogatori di acqua potabile presso le sedi di Pieve di Soligo e Treviso.

Inoltre sono state messe a disposizione dei dipendenti, in forma gratuita, delle bottigliette riutilizzabili in Tritan, materiale ecologico e completamente sicuro per la salute, che può essere riutilizzato per molto tempo.

ALLEGATO: TABELLE DELLO STANDARD GRI

Perimetro e impatti delle tematiche materiali

Nella tabella seguente sono riportate le attività e/o il gruppo di attività che sono state definite materiali per il Gruppo Ascopiave. Per tali tematiche, nella colonna "Perimetro di impatto" sono riportati i soggetti che possono generare un impatto rispetto ad ogni tematica, sia internamente che esternamente al Gruppo. Inoltre, nella colonna "Tipologia di impatto" viene indicato il ruolo del Gruppo in relazione all'impatto generato rispetto ad ogni tematica materiale, ossia se l'organizzazione causi direttamente l'impatto, contribuisca alla sua generazione o sia direttamente connessa all'impatto attraverso una relazione commerciale.

Tematiche materiali Tematica GRI Perimetro di
impatto
Tipologia di impatto
Creazione di valore sostenibile
nel tempo
Performance economiche Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Corporate Governance e
gestione dei rischi
Anticorruzione Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Innovazione,
Ricerca
e
Sviluppo
- Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Consumo
e
Gestione
dell'energia
Energia Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Emissioni in atmosfera Emissioni Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Gestione delle emergenze Salute e sicurezza dei
consumatori
Gruppo Ascopiave Causato
dal
Gruppo
e
direttamente connesso alle
sue attività
Occupazione Occupazione Gruppo Ascopiave Causato
dal
Gruppo
e
direttamente connesso alle
sue attività
Percorsi di crescita
professionale
Formazione e istruzione Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Contributo allo sviluppo
del territorio
Presenza sul mercato Gruppo Ascopiave Causato
dal
Gruppo
e
direttamente connesso alle
sue attività
Promozione di diversità e
pari opportunità
Diversità e pari
opportunità
Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Salute
e
sicurezza
dei
lavoratori
Salute e sicurezza sul
lavoro
Gruppo Ascopiave Causato
dal
Gruppo
e
direttamente connesso alle
sue attività
Gestione
responsabile
della catena di fornitura
Pratiche di
approvvigionamento
Valutazione dei fornitori
sulla base di tematiche
sociali
Valutazione ambientale
dei fornitori
Gruppo Ascopiave,
fornitori appaltatori
e partner
commerciali
Causato dal Gruppo e
direttamente connesso alle
sue attività
Welfare aziendale Occupazione Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Sicurezza,
tempestività
e
affidabilità dei servizi
Salute e sicurezza dei
consumatori
Gruppo Ascopiave Causato
dal
Gruppo
e
direttamente connesso alle
sue attività
Rapporti con l'autorità di
regolazione
- Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo
Tutela dei diritti umani Non discriminazione
Valutazione del rispetto
dei diritti umani
Gruppo
Ascopiave,
fornitori appaltatori
e partner
commerciali
Causato
dal
Gruppo
e
direttamente connesso alle
sue attività
Etica ed integrità Pratiche anticompetitive
Conformità ambientale
Conformità socio
economica
Gruppo Ascopiave Causato dal Gruppo

Tabella di raccordo ambiti D. Lgs. 254 e riferimenti documentali

Riferimenti documentali: Relazione sulla Gestione (RG); Relazione di Corporate Governance (RCG); Dichiarazione Non Finanziaria (DNF).

Ambiti
del
D.Lgs.
254/2016
Richieste del D. Lgs. 254/2016 Riferimento a documenti 2019
Modello
di
gestione
aziendale
Art.
3.1,
comma
a)
Descrizione
del
modello
aziendale di gestione ed organizzazione delle attività
dell'impresa, ivi inclusi i modelli eventualmente
adottati ai sensi del
D. Lgs. 231/2001
RG: Corporate Governance e Codice
Etico
RCG: 11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO
ex D. Lgs. n. 231/2001
DNF:IDENTITA' E RESPONSABILITA'
Politiche Art. 3.1, comma b) Descrizione delle politiche
praticate dall'impresa, comprese quelle di dovuta
diligenza
RG: Corporate Governance e Codice
Etico
RCG: 11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO
ex D. Lgs. n. 231/2001
DNF: NOTA MEDOTOLOGICA, IDENTITA'
E
RESPONSABILITÀ,
SOSTENIBILITÀ,
SOCIALE, SOSTENIBILITA' AMBIENTALE
Politica per la qualità, l'ambiente e
la sicurezza sul lavoro.
Modello
di
gestione dei
rischi
Art. 3.1, comma b) Descrizione dei principali rischi,
generati o subiti, e che derivano dalle attività
dell'impresa
RCG: 11. SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
DNF:IDENTITA' E RESPONSABILITA'
Persone Art 3.2, comma d) Informazioni riguardanti la
gestione del personale, incluse la parità di genere,
l'attuazione di convenzioni di organizzazioni
internazionali e il dialogo con le parti sociali
Art 3.2, comma c) Informazioni riguardanti l'impatto
sulla salute e sicurezza
RG: Risorse Umane
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE
Ambiente Art 3.2, comma a, b, c) utilizzo di risorse
energetiche, distinguendo fra quelle prodotte da
fonti rinnovabili e non rinnovabili, l'impiego di
risorse idriche; le emissioni di gas ad effetto serra e
le emissioni inquinanti in atmosfera; l'impatto
sull'ambiente
DNF: SOSTENIBILITA' AMBIENTALE
Sociale Art 3.2, comma d) Informazioni riguardanti aspetti
sociali
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE,
CLIENTI E CITTADINI SERVITI,
TERRITORIO E COMUNITA'
Rispetto
dei
diritti umani
Art 3.2, comma e) Informazioni riguardanti il rispetto
dei diritti umani e misure adottate per prevenirne le
violazioni e comportamenti discriminatori
DNF: SOSTENIBILITA' SOCIALE
Lotta contro la
corruzione
Art 3.2, comma f) Informazioni riguardanti la lotta
contro la corruzione attiva e passiva
RG: Corporate Governance e Codice
Etico
RCG: 11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO
ex D. Lgs. n. 231/2001
DNF: IDENTITA' E RESPONSABILITA'

GRI Content Index

Codice Indicatore Pagina Commenti e
omissioni
GENERAL STANDARD DISCLOSURE
PROFILO DELL'ORGANIZZAZIONE
102-1 Nome dell'organizzazione 64
102-2 Principali marchi, prodotti e/o servizi 64
102-3 Sede principale 64
102-4 Aree geografiche di operatività 64
102-5 Assetto proprietario e forma legale 19; 66-67
102-6 Mercati serviti 64
102-7 Dimensione dell'organizzazione 10; 19; 26;
64; 76; 82
102-8 Caratteristiche della forza lavoro 82; 86
102-9 Catena di fornitura dell'Organizzazione 64;79
102-10 Cambiamenti significativi dell'Organizzazione e della sua catena di
fornitura
62
102-11 Applicazione dell'approccio prudenziale alla gestione dei rischi 70-72
102-12 Sottoscrizione o adozione di codici di condotta, principi e carte
sviluppati da enti/associazioni esterne relativi a performance
economiche, sociali e ambientali.
72-73
102-13 Principali partnership e affiliazioni 74
EU 1 Capacità installata per fonte di energia 101-102
EU 2 Energia netta prodotta per tipologia di impianto 97-99; 101-
102
EU 4 Lunghezza della rete di distribuzione energia elettrica / Gas 64
STRATEGIA E ANALISI
102-14 Dichiarazione della più alta autorità del processo decisionale 61
ETICA E INTEGRITA'
102-16 Valori, principi, standard e regole di comportamento
dell'Organizzazione
65-66
GOVERNANCE
102-18 Struttura di Governo dell'Organizzazione 66-67
COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER
102-40 Elenco degli stakeholder 74
102-41 Accordi di contrattazione collettiva 110 Il 100%
dell'organizzazione è
coperta da accordi
collettivi di
contrattazione
102-42 Identificazione e selezione degli stakeholder 74
102-43 Approccio al coinvolgimento degli stakeholder 74
102-44 Aspetti materiali emersi dal coinvolgimento degli stakeholder 75
PRATICHE DI REPORTING, ASPETTI MATERIALI E PERIMETRO DI RENDICONTAZIONE
102-45 Entità incluse nel Bilancio Consolidato 62
102-46 Definizione dei contenuti del report e del perimetro dei topic
materiali
74-75;
106-
107
102-47 Elenco dei topic materiali 75; 106-107
102-48 Modifiche di informazioni contenute nei precedenti report 62
102-49 Cambiamenti significativi in termini di topic materiali e loro
perimetro
74-75; 106-
107
102-50 Periodo di rendicontazione 62
102-51 Data di pubblicazione del report più recente 63
102-52 Periodicità della rendicontazione 63
102-53 Contatti per informazioni sul report 110 [email protected]
102-54 Indicazione dell'opzione "In accordance" scelta 62
102-55 Indice dei contenuti GRI 109-116
102-56 Attestazione esterna 337-344
Codice Indicatore Pagina Commenti e
omissioni
SPECIFIC STANDARD DISCLOSURE
CATEGORIA: ECONOMICA
PERFORMANCE ECONOMICHE
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 76-78
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 76-78
201-1 Valore economico direttamente generato e distribuito 77
PRESENZA SUL MERCATO
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 64;84
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 64; 84
202-2 Percentuale del senior management assunto localmente 84
PRATICHE DI APPROVVIGIONAMENTO
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 79-81
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 79-81
204-1 Porzione della spesa da fornitori locali 80-81
ANTI-CORRUZIONE
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 67-68
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 67-68
205-1 Operations valutate rispetto ai rischi di corruzione 111 Il 100% delle aree sono
state
sottoposte
a
verifica
tramite
l'applicazione del
Modello 231
PRATICHE ANTICOMPETITIVE
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 67-68
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 67-68
206-1 Azioni legali riferite a concorrenza sleale, antitrust, pratiche di
monopolio e rispettivi esiti
112 Nel corso del periodo di
rendicontazione non si
segnala alcuna azione
legale di questa natura
CATEGORIA: AMBIENTALE
ENERGIA
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 95-102
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 95-102
302-1 Consumi energetici interni all'organizzazione 97
EMISSIONI
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 102-103
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 102-103
305-1 Emissioni dirette di gas ad effetto serra (Scope 1) 102-103
305-2 Emissioni indirette di gas ad effetto serra (Scope 2) 102-103
SCARICHI IDRICI E RIFIUTI
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 103-105
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 103-105
306-2 Rifiuti per tipo e metodo di smaltimento 104
CONFORMITA' AMBIENTALE
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 95
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 95
307-1 Non-compliance a regolamenti e leggi in materia ambientale 113 Nel
periodo
di
rendicontazione
il
Gruppo non ha ricevuto
multe significative né
sanzioni non monetarie
per il non rispetto di
leggi
e
regolamenti
ambientali
VALUTAZIONE AMBIENTALE DEI FORNITORI
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 79-80
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 79-80
308-1 Nuovi fornitori sottoposti a screening utilizzando criteri
ambientali
80 L'indicatore si riferisce
soltanto
ai
fornitori
classificabili come
esecutori
CATEGORIA: SOCIALE
OCCUPAZIONE
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 81-84; 86-87
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 81-84; 86-87
401-1 Nuovi assunti e turnover del personale 83-84
401-2 Benefit offerti a dipendenti a tempo pieno che non sono offerti a
dipendenti a tempo determinato o part-time
87
401-3 Congedo parentale 87
SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 87-89
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 87-89
403-2 (2016) Tipologie di infortuni, indice di frequenza, indice di gravità, tasso
di assenteismo e numero di decessi correlati al lavoro
88-89
FORMAZIONE E ISTRUZIONE
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 85
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 85
404-1 Ore medie di formazione per anno e per dipendente 85
DIVERSITÀ E PARI OPPORTUNITÀ
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 67;
81-84;
86-87
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 67;
81-84;
86-87
405-1 Diversità degli organi di governo e dei dipendenti 67; 82-84
NON DICRIMINAZIONE
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 66; 68; 81;
86
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 66; 68; 81;
86
406-1 Casi di discriminazione e azioni intraprese 114 Nel
periodo
di
rendicontazione
il
Gruppo
non
ha
registrato episodi legati
a pratiche
discriminatorie
VALUTAZIONE DEL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 67-68; 81
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 67-68; 81
412-1 Attività che sono state oggetto di revisioni o di valutazioni
d'impatto rispetto ai diritti umani
115 Il 100% delle aree sono
state
sottoposte
a
verifica
tramite
l'applicazione
del
Modello 231.
VALUTAZIONE DEI FORNITORI SULLA BASE DI TEMATICHE SOCIALI
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 79-80
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 79-80
414-1 Nuovi fornitori sottoposti a screening utilizzando criteri sociali 80 L'indicatore si riferisce
soltanto
ai
fornitori
classificabili come
esecutori
SALUTE E SICUREZZA DEI CONSUMATORI
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 91-92
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 91-92
416-2 Casi di non-conformità a riguardo agli impatti sulla salute e
sicurezza di prodotti e servizi
115 Nessun
caso
di
non
conformità
EU 25 Numero di incidenti collegati agli impianti aziendali 91-92
COMFORMITA' SOCIO-ECONOMICA
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 67-68
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 67-68
419-1 Non-compliance a regolamenti e leggi in materia sociale ed
economica
115 Nessun caso di non
conformità
TEMI MATERIALI NON CORRELATI A SPECIFICHE DISCLOSURE DEI GRI STANDARD
INNOVAZIONE, RICERCA E SVILUPPO
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 45-46; 100-
101
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 45-46; 100-
101
RAPPORTI CON L'AUTORITÀ DI REGOLAZIONE
103-1 Materialità e perimetro 75; 106-107
103-2 Approccio alla gestione della tematica 78
103-3 Valutazione dell'approccio alla gestione della tematica 78

Gruppo Ascopiave

Prospetti di Bilancio Consolidato

al 31 dicembre 2019

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento (1) 47.914 80.758
Altre immobillizzazioni immateriali (2) 567.194 351.878
Immobilizzazioni materiali (3) 34.694 32.724
Partecipazioni (4) 449.945 68.357
Altre attività non correnti (5) 3.296 12.044
Attività finanziarie non correnti (6) 2.478 1.122
Crediti per imposte anticipate (7) 19.390 11.358
Attivita non correnti 1.124.910 558.240
Attività correnti
Rimanenze (8) 8.132 6.020
Crediti commerciali (9) 43.124 166.947
Altre attività correnti (10) 46.830 45.062
Attività finanziarie correnti (11) 6.993 981
Crediti tributari (12) 1.263 1.508
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 67.031 66.650
Attività correnti su strumenti finanziari derivati (14) 0 123
Attività correnti 173.373 287.291
Attività 1.298.283 845.530
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (26.774) (16.981)
Riserve e risultato 665.854 226.136
Patrimonio netto di Gruppo 873.492 443.567
Patrimonio Netto di Terzi 0 4.303
Patrimonio netto Totale (15) 873.492 447.869
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri
Trattamento di fine rapporto
(16)
(17)
1.344
4.931
3.901
4.807
Finanziamenti a medio e lungo termine (18) 135.083 55.111
Altre passività non correnti (19) 24.553 28.003
Passività finanziarie non correnti (20) 441 0
Debiti per imposte differite (21) 22.021 14.534
Passività non correnti 188.374 106.356
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti (22) 136.803 131.044
Debiti commerciali (23) 52.082 131.185
Debiti tributari (24) 4.728 207
Altre passività correnti (25) 25.549 27.539
Passività finanziarie correnti (26) 17.156 115
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (27) 98 1.216
Passività correnti 236.417 291.305
Passività 424.791 397.661
Passività e patrimonio netto 1.298.283 845.530

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa Relazione finanziaria annuale.

Conto economico complessivo consolidato

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
riesposto
Ricavi (28) 124.911 115.347
Totale costi operativi 80.013 73.354
Costi acquisto altre materie prime (29) 1.358 1.271
Costi per servizi (30) 31.732 28.766
Costi del personale (31) 14.500 16.125
Altri costi di gestione (32) 33.902 27.548
Altri proventi (33) 1.479 355
Ammortamenti e svalutazioni (34) 23.325 20.927
Risultato operativo 21.573 21.066
Proventi finanziari (35) 142 147
Oneri finanziari (35) 1.259 1.160
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto (35) 648 1.407
Utile ante imposte 21.105 21.460
Imposte dell'esercizio (36) 6.626 6.733
Risultato dell'esercizio 14.479 14.727
Risultato netto da attività cessate/in dismissione (37) 478.737 31.773
Risultato netto dell'esercizio 493.216 46.499
Risultato dell'esercizio di Gruppo 493.216 44.625
Risultato dell'esercizio di Terzi 1.874
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell' effetto fiscale (98)
Fair value derivati relativi a società destinate alla vendita, variazione del
periodo al netto dell' effetto fiscale (0) (2.281)
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
fiscale (124) 24
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto dell'effetto
fiscale delle società destinate alla vendita (0) (13)
Risultato del conto economico complessivo 492.994 44.230
Risultato netto complessivo del gruppo 492.994 42.591
Risultato netto complessivo di terzi (0) 1.639
Utile base per azione 2,202 0,201
Utile netto diluito per azione 2,202 0,201

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa Relazione finanziaria annuale.

N.b.: L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

Riserve
differenze Patrimonio Risultato e Totale
Capitale Riserva Azioni attuariali IAS Altre Risultato Netto del Patrimonio Patrimonio
(migliaia di Euro) sociale legale proprie 19 riserve dell'esercizio gruppo Netto di Terzi Netto
Saldo al 1 gennaio 2019 234.412 46.882 (16.981) (35) 134.664 44.625 443.567 4.303 447.869
Risultato netto dell'esercizio 493.216 493.216 0 493.216
di cui:
Risultato delle continuing operations 14.479 14.479 (0) 14.479
Risultato delle discontinuing operations 478.737 478.737 (0) 478.737
Altri movimenti (98) (98) (0) (98)
di cui:
Altri movimenti delle continuing operations (98) (98) (0) (98)
Attualizzazione TFR IAS 19 del periodo (124) (124) (0) (124)
di cui:
Attualizzazione delle continuing operations (124) (124) (0) (124)
Totale risultato conto economico complessivo (124) (98) 493.216 492.994 0 492.994
Destinazione risultato 2018 44.625 (44.625) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (75.163) (75.163) (75.163)
Altri movimenti 6.662 6.662 (4.303) 2.360
Acquisto azioni proprie (22.376) 15 (22.361) (22.361)
Aggregazioni aziendali 12.583 (377) 15.586 27.793 27.793
Saldo al 31 dicembre 2019 234.412 46.882 (26.774) (535) 126.292 493.216 873.493 0 873.492
Riserve
differenze Patrimonio Risultato e Totale
Capitale Riserva Azioni attuariali IAS Altre Risultato Netto del Patrimonio Patrimonio
(migliaia di Euro) sociale legale proprie 19 riserve dell'esercizio gruppo Netto di Terzi Netto
Saldo al 1 gennaio 2018 234.412 46.882 (17.521) (46) 134.649 47.135 445.511 4.989 450.500
Risultato netto dell'esercizio 44.625 44.625 1.874 46.499
di cui:
Risultato delle continuing operations 14.726 14.726 (0) 14.726
Risultato delle discontinuing operations 29.899 29.899 1.874 31.773
Altri movimenti (2.045) (2.045) (236) (2.281)
di cui:
Altri movimenti delle discontinuing operations (2.045) (2.045) (236) (2.281)
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio 11 11 1 11
di cui:
Attualizzazione delle continuing operations 24 24 (0) 24
Attualizzazione delle discontinuing operations (14) (14) 1 (13)
Totale risultato conto economico complessivo 11 (2.045) 44.625 42.591 1.639 44.230
Destinazione risultato 2017 47.135 (47.135) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (40.016) (40.016) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi delle discontinuing operations (0) (2.054) (2.054)
Altri movimenti delle discontinuing operations (743) (745) (745)
Piani di incentivazione a lungo termine 540 (810) (385) (385)
Aggregazioni aziendali delle discontinuing operations (3.506) (3.545) (233) (3.778)
Saldo al 31 dicembre 2018 234.412 46.882 (16.981) (35) 134.664 44.625 443.567 4.303 447.869

Rendiconto finanziario consolidato

Esercizio
2018
(migliaia di Euro) 2019 riesposto
Risultato dell'esercizio 14.479 14.727
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettifiche per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi delle società cessate/in dismissione 0 1.874
Risultato delle società cessate / in dismissione 478.737 29.898
Ammortamenti 22.839 20.895
Svalutazione dei crediti 0 15
Variazione del trattamento di fine rapporto (120) (213)
Variazione netta altri fondi (12) (114)
Valutaz.imprese collegate e a controllo congiunto valutate con il metodo patrimonio netto 0 (1.407)
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni (472.334) 5
Risultato delle attività cessate/in dismissione (35.189) 0
Interessi passivi pagati (914) (935)
Imposte pagate (7.901) (9.054)
Interessi passivi di competenza 1.188 1.033
Imposte di competenza 6.621 6.733
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (4.179) (896)
Crediti commerciali (10.031) 5.794
Altre attività correnti (2.539) 9.857
Debiti commerciali 15.854 (1.538)
Altre passività correnti 8.516 (14.167)
Altre attività non correnti 1.006 992
Altre passività non correnti 2.300 5.349
Flussi operativi da attività/passività in dismissione 0 (161)
Totale rettifiche e variazioni 3.842 53.963
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 18.322 68.690
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali
(33.141) (29.219)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 867 1.210
Investimenti in immobilizzazioni materiali (2.202) (1.422)
Realizzo di immobilizzazioni materiali 35 29
Cessioni di partecipazioni 616.214 0
Acquisizioni di partecipazioni (629.489) 0
Flussi di investimento da attività/passività in dismissione 0 (2.683)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (47.716) (32.084)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti 33 0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (35.370) (4.251)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (1.029) (4.226)
Acquisto / Cessione azioni proprie (9.793) 540
Accensioni finanziamenti e mutui 429.000 218.000
Rimborsi finanziamenti e mutui (309.000) (162.166)
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (75.163) (40.016)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (0) (2.054)
Dividendi da società cedute 28.786 0
Dividendi società a controllo congiunto 2.311 684
Flussi finanziari da attività/passività in dismissione 0 3.304
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 29.775 9.816
Variazione delle disponibilità liquide 381 51.095
Disponibilità correnti esecizio precedente 59.353 7.714
Disponibilità liquide esercizio precedente attività in dismissione 7.297 4.673
Disponibilità correnti esercizio di riferimento 67.031 58.809

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa Relazione finanziaria annuale.

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per la quota maggioritaria da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2019 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 13 marzo 2020.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 268 Comuni (230 Comuni al 31 dicembre 2018; la variazione è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 12.855 chilometri2 (9.809 chilometri al 31 dicembre 2018, 2977 chilometri collegati all'ampliamento del perimetro di consolidamento) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

In data 19 dicembre 2019 si è concluso il percorso avviato negli ultimi mesi dell'esercizio 2018 teso a valorizzare le attività di vendita del gas ed energia e rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione, che ha portato alla sottoscrizione tra il Gruppo Ascopiave ed il Gruppo Hera di una partnership che ha sancito la nascita, attraverso EstEnergy, del maggior operatore Energy del Nord-Est. Nell'ambito dell'operazione, Ascopiave S.p.A. ha ceduto ad EstEnergy, della quale poi ha rilevato una quota del 48%, le proprie quote di partecipazione nelle società di commercializzazione, mentre il Gruppo Hera ha ceduto ad Ascopiave l'intera quota di partecipazione detenuta in Ap Reti Gas Nord Est S.p.A., oltre ad una quota del 3% in Hera Comm.

Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

I risultati economico-finanziari del Gruppo Ascopiave sono elaborati in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura della Relazione finanziaria annuale, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Nella predisposizione della presente Relazione finanziaria annuale, sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018, fatta eventuale eccezione a quanto specificato nel paragrafo "Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019".

La presente Relazione finanziaria annuale è redatta in euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituita dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata, dal Conto Economico complessivo consolidato, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto Finanziario consolidato e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura e per il Rendiconto Finanziario consolidato il metodo di rappresentazione indiretto.

I valori utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo. La presente Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2019 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 13 marzo 2020.

Applicazione di IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate"

In data 19 dicembre 2019, come meglio spiegato nel paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio", Ascopiave S.p.a. ed il Gruppo Hera hanno perfezionato l'operazione che ha sancito la nascita del maggiore operatore nel settore energy nel Nord-Est, con oltre un milione di clienti, ed il contestuale riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas. Il closing realizzato a seguito dell'accordo quadro del 30 luglio scorso e delle successive approvazioni da parte delle autorità ed enti competenti, ha comportato lo scambio tra il Gruppo Hera ed Ascopiave di asset di pari valore, nelle attività commerciali energy, da un lato, e nella distribuzione gas, dall'altro.

Gli elementi economici dell'operazione non hanno subito variazioni rispetto a quanto già comunicato in precedenza, a meno degli aggiustamenti alla data del closing previsti dall'accordo quadro stipulato nel mese di luglio 2019, così come le pattuizioni definite per la governance e le opzioni di gestione delle partecipazioni Ascopiave in EstEnergy e Hera Comm. L'operazione rappresenta un importante passaggio nell'evoluzione dei portafogli di attività del Gruppo Hera e Ascopiave, in piena coerenza con le linee di sviluppo approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

L'operazione, avviata in data 17 giugno 2019 con la sottoscrizione di un Term Sheet vincolante, finalizzato in accordo quadro in data 31 luglio 2019, prevedeva nel settore della commercializzazione gas ed energia elettrica la creazione di un unico operatore per le attività commerciali nelle regioni del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia, attraverso EstEnergy S.p.A., già prima del closing società controllata congiuntamente da Ascopiave S.p.a. e Hera Comm S.r.l., veicolo commerciale del Gruppo Hera. EstEnergy S.p.A, con l'operazione vedrà un sostanziale allargamento delle attività nel territorio indicato, andando a ricomprendere il business commerciale del Gruppo Ascopiave relativo alle società controllate Ascotrade S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Blue Meta S.p.A. e alle joint venture Asm Set S.r.l., Etra Energia S.r.l. e Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione. Inoltre, nell'ambito del riassetto complessivo nell'area commercializzazione clienti gas e energia elettrica, è interessata anche Amgas Blu, società commerciale integralmente detenuta da Ascopiave, attiva nella provincia di Foggia, che è stata acquisita direttamente da Hera Comm. Conseguentemente, nella presente relazione finanziaria annuale, le attività elencate sono state rappresentate come "Discontinued operation" in base alle disposizioni del principio contabile IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate".

La stessa EstEnergy S.p.A., in ragione della conformazione dell'operazione, è stata rappresentata tra le "Discontinued operation". In base a tali disposizioni, i risultati economici conseguiti dal segmento vendita nel corso dell'esercizio sono esposti separatamente in un'unica riga del conto economico, mentre non sono esposte attività o passività patrimoniali. I periodi posti a confronto sono stati riclassificati in coerenza con i dettami del principio. Nello specifico sono stati riesposti il conto economico complessivo al 31 dicembre 2018 ed il rendiconto finanziario al 31 dicembre 2018, mentre la situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2018 è rimasta invariata.

Le transazioni intercorse tra le continuing operations e le discontinued operations nel corso degli esercizi a confronto non sono state oggetto di elisione. L'entità e la natura delle stesse avrebbe infatti determinato la rappresentazione di una situazione patrimoniale e finanziaria, nonché economica, del Gruppo eccessivamente distorta non rappresentando la relativa performance come se queste fossero attività standalone.

La tabella di seguito riportata evidenzia gli effetti derivanti dall'applicazione di IFRS 5 sugli schemi della situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2018 al fine di meglio descrivere le variazioni intercorse sugli stock patrimoniali nel corso dell'esercizio.

Adozione IFRS 5 Bilancio 31
Bilancio 31 Effetto elisioni società in dicembre 2018
(migliaia di Euro) dicembre 2018 dismissione riesposto
Stato Patrimoniale
Avviamento 80.758 0 56.183 24.576
Altre immobillizzazioni immateriali 351.878 0 2.608 349.270
Immobilizzazioni materiali 32.724 0 265 32.458
Partecipazioni 68.357 0 46.809 21.547
Altre attività non correnti 12.044 0 7.841 4.203
Attività finanziarie non correnti 1.122 0 0 1.122
Crediti per imposte anticipate 11.358 0 351 11.007
Attivita non correnti 558.240 0 114.058 444.182
Rimanenze 6.020 0 2.659 3.360
Crediti commerciali 166.947 23.852 159.416 31.383
Altre attività correnti 45.062 4.855 9.217 40.700
Attività finanziarie correnti 981 24.687 19.395 6.272
Crediti tributari 1.508 0 308 1.200
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 66.650 1 7.297 59.353
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 123 0 123 0
Attività correnti 287.291 53.394 198.416 142.269
Attività destinate alla dismissione 0 312.474 312.474
Attività 845.530 53.394 0 898.925
Patrimonio netto 447.869 0 0 447.869
Fondi rischi ed oneri 3.901 0 239 3.662
Trattamento di fine rapporto 4.807 0 1.965 2.842
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 0 0 55.111
Altre passività non correnti 28.003 0 10.792 17.212
Passività finanziarie non correnti 0 0 0 0
Debiti per imposte differite 14.534 0 1.503 13.031
Passività non correnti 106.356 0 14.498 91.857
Debiti verso banche e finanziamenti 131.044 1 25 131.020
Debiti commerciali 131.185 28.653 126.624 33.214
Debiti tributari 207 0 143 64
Altre passività correnti 27.539 53 12.298 15.294
Passività finanziarie correnti 115 24.687 5.406 19.395
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 1.216 0 1.216 0
Passività correnti 291.305 53.394 145.712 198.988
Passività destinate alla dismissione 0 160.210 160.210
Passività e Patromonio Netto 845.530 53.394 0 898.925

La tabella di seguito riportata evidenzia gli effetti dell'applicazione di IFRS 5 sul conto economico complessivo al 31 dicembre 2018 posto in comparazione:

Adozione IFRS
2018 Effetto elisioni 5 società in 2018 riesposto
(migliaia di Euro) dismissione
Ricavi 581.652 106.471 572.776 115.347
Costi acquisto materia prima gas 307.586 555 308.141 0
Costi acquisto altre materie prime 25.156 39.066 62.952 1.271
Costi per servizi 114.827 67.201 153.262 28.766
Costi del personale 26.030 0 9.905 16.125
Altri costi di gestione 30.336 7 2.795 27.548
Altri proventi 356 1 2 355
Ammortamenti e svalutazioni 22.972 25 2.020 20.927
Risultato operativo 55.101 332 33.702 21.066
Proventi finanziari 322 139 314 147
Oneri finanziari 1.101 138 79 1.160
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il
metodo del patrimonio netto 8.553 0 7.146 1.407
Utile ante imposte 62.875 332 41.083 21.460
Imposte dell'esercizio 16.376 9.550 6.733
Risultato dell'esercizio 46.499 31.533 14.727
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 0 31.533 31.773
Risultato netto dell'esercizio 46.499 0 46.499

Ai fini di una maggiore comprensione delle informazioni economiche delle attività cessate si rinvia al paragrafo "andamento economico delle attività cessate" riportato nelle note esplicative di questa relazione finanziaria annuale.

Schemi di Bilancio

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura.

Il prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto adottato presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del patrimonio netto riconciliandoli attraverso l'utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è definito secondo il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria. Si ritiene che tali schemi rappresentino adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019

Di seguito sono descritti gli emendamenti, improvement e interpretazioni, applicati ai bilanci chiusi dopo il 31 dicembre 2018 ed entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2019. Sono esclusi dall'elenco i principi, gli emendamenti e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dal Gruppo.

IFRIC 23Uncertainty over Income Tax Treatments

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha emesso l'interpretazione IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatments, che fornisce indicazioni su come riflettere, nell'ambito della contabilizzazione delle imposte sui redditi, le incertezze sul trattamento fiscale di un determinato fenomeno. L'IFRIC 23 entrerà in vigore il 1° gennaio 2019. E'consentita l'adozione anticipata a cui però il gruppo ha scelto di non aderire.

IFRS 9Prepayment Features with Negative Compensation

In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 9 – Prepayment Features with Negative Compensation, volte a consentire la misurazione al costo ammortizzato o al fair value through other comprehensive income (OCI) di attività finanziarie caratterizzate da un'opzione di estinzione anticipata con la cosiddetta "negative compensation". Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2019. E' consentita l'adozione anticipata (in concomitanza alla data di prima applicazione dell'IFRS 9) a cui però il Gruppo ha scelto di non aderire.

IAS 28 - Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)

L'emendamento, emesso da parte dello IASB in data 12 ottobre 2017, interessa le società che finanziano le società collegate e le joint venture con finanziamenti per i quali non ci si attende un rimborso a breve termine. L'emendamento è applicabile da 1 gennaio 2019.

IFRS 16Leasing

In data 31 ottobre 2017, e stato omologato il nuovo principio contabile IFRS 16 – Leasing, con impatti significativi sui bilanci dei locatari: e stata, infatti, eliminata la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario e introdotto un unico modello per tutti i leasing che comporta l'iscrizione di una attività per il diritto all'uso e di una passività per il leasing. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il o dopo il 1° gennaio 2019. Il Gruppo Ascopiave non si e avvalso della possibilità di adottare anticipatamente il principio (in concomitanza alla data di prima applicazione dell'IFRS 15).

In base alle disposizioni transitorie dell'IFRS 16, al 1° gennaio 2019 sono stati rilevati gli effetti connessi alle fattispecie esistenti alla stessa data, senza effettuare il restatement del periodo precedente posto a confronto (cosiddetto "approccio retroattivo modificato") e rilevando il diritto d'uso per un ammontare pari alla relativa passività finanziaria.

La seguente tabella evidenzia quali sono stati gli impatti della prima adozione del principio sui dati patrimoniali del Gruppo:

Totale effetti Effetti Ifrs 16 al 31
(migliaia di Euro) variazioni nell'esercizio
prima applicazione
dicembre 2019
Attività non correnti 991 275 716
Immobilizzazioni immateriali 991 275 716
- di cui diritti d'uso di immobili 590 (149) 441
- di cui diritti d'uso di altri beni 401 (126) 275
Passività correnti e non correnti 991 283 709
Passività non correnti
- di cui passività finanziarie non correnti 694 (253) 441
Passività correnti
- di cui passività finanziarie correnti 297 (30) 267

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la transizione al nuovo principio è il tasso di finanziamento marginale del Gruppo alla data del 1° gennaio 2019. Dalla valutazione sono stati inoltre esclusi, come consentito dal principio, i leasing a breve termine e i leasing di attività di modesto valore. Per il Gruppo l'effetto dell'applicazione del nuovo principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativo relativo alle immobilizzazioni materiali, quali immobili, automezzi ed autocarri, nonché attrezzature informatiche. L'adozione dell'IFRS 16 ha determinato alla data del 1° gennaio 2019, l'iscrizione di maggiori Immobilizzazioni per diritti d'uso per Euro 991 migliaia e di debiti finanziari per leasing per pari importo segmentati tra correnti e non correnti.

Annual improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle

In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha emesso il documento "Annual improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" come parte del programma di miglioramenti annuali ai principi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti precedentemente apportati agli IFRS. Tali miglioramenti sono efficaci dal 1° gennaio 2019.

IAS 19Plan Amendament, Curtailment or Settlement

In data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 19 – Plan Amendament, Curtailment or Settlement, specificando le modalità secondo cui, in caso di modifiche in un piano a benefici definiti, si debbano determinare i costi relativi alle prestazioni pensionistiche per il restante periodo di riferimento. Tali modifiche sono efficaci dal 1° gennaio 2019.

Altri principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili con effetto 1° gennaio 2019

IFRS 2 – Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions

In data 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti all'IFRS 2 – Classification and Measurement of Sharebased Payment Transactions. Con tali modifiche il documento risolve alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, nella classificazione degli stessi e nella modalità di contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale.

IFRIC 22Foreign Currency Transactions and Advance Consideration

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso l'interpretazione IFRIC 22 – Foreign Currency Transactions and Advance Consideration, la quale definisce il tasso di cambio da utilizzare nella contabilizzazione di transazioni in valuta estera il cui pagamento è effettuato o ricevuto in anticipo. L'applicazione di tale interpretazione non ha comportato effetti per il bilancio della società in quanto la società non effettua transazioni in valuta estera. Nella stessa data lo IASB ha emesso il documento "Annual improvements to IFRSs 2014-2016 Cycle" come parte del programma di miglioramenti annuali ai principi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti precedentemente apportati agli IFRS. L'applicazione di tali modifiche non ha comportato effetti sul bilancio della società.

IAS 40Trasferimenti di investimenti immobiliari

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 40 – Trasferimenti di investimenti immobiliari – con lo scopo di disciplinare i trasferimenti a e da investimenti immobiliari. Più in particolare, viene definito se una proprietà in fase di costruzione o di sviluppo iscritta nel magazzino possa essere trasferita negli investimenti immobiliari se vi è stato un evidente cambiamento d'uso.

Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2019

Di seguito sono illustrati i nuovi principi e le interpretazioni già emessi ed omologati dall'Unione Europea, applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2019 o in via anticipata.

Conceptual Framework for Financial Reporting

In data 29 marzo 2018 lo IASB ha pubblicato la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting e contestualmente ha pubblicato un documento che aggiorna i riferimenti presenti negli IFRS al precedente Conceptual Framework, fornendo:

  • una definizione aggiornata di attività e passività;
  • un nuovo capitolo sui temi di measurement, derecognition e diclosure;
  • chiarimenti su alcuni postulati di redazione del bilancio, quali il principio di prudenza e di prevalenza della sostanza sulla forma.

Tali modifiche sono efficaci dal 1° gennaio 2020.

IFRS 3Business Combination

In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 3 – Business Combination, con l'obiettivo di individuare i criteri secondo i quali un'avvenuta acquisizione riguardi un'azienda oppure un gruppo di attività che, in quanto tale, non soddisfi la definizione di business fornita dall'IFRS 3. Tali modifiche sono efficaci per le aggregazioni aziendali che si verificheranno a partire dal 1° gennaio 2020.

IAS 1 e IAS 8

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 1 e allo IAS 8, chiarendo la definizione di "informazione materiale", al fine di stabilire l'inclusione o meno di un'informativa in bilancio. Tali modifiche sono efficaci dal 1° gennaio 2020.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'unione europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata al 31 dicembre 2019

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata. Le modifiche introdotte sono state omologate in data 29 Novembre 2019 e si applicano a tutte le transazioni successive al 1° gennaio 2020.

In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Conceptual Framework definisce i concetti fondamentali per l'informativa finanziaria e guida il Consiglio nello sviluppo degli standard IFRS. Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori. Il Conceptual Framework supporta le aziende nello sviluppo di principi contabili quando nessuno standard IFRS è applicabile ad una particolare transazione e, più in generale, aiuta le parti interessate a comprendere ed interpretare gli Standard.

Lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform". Lo stesso modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR (tuttora in corso) sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe. Le modifiche entrano in vigore dal 1 gennaio 2020, ma le società possono scegliere l'applicazione anticipata.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare in business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output. L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata.

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore. Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach ("PAA"). Le principali caratteristiche del General Model sono:

  • le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
  • la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
  • le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
  • esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
  • il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
  • il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.

L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia,

non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim. L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF). Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2021 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers.

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10. Secondo quanto previsto dallo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitato alla quota detenuta nella joint venture o collegata dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, il principio IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o perdita nel caso di perdita del controllo di una società controllata, anche se l'entità continua a detenere una quota non di controllo nella stessa, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint venture o collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute/conferite costituiscano o meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute/conferite rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.

Nome e sede legale dell'impresa che redige il bilancio consolidato

Con riferimento alle informazioni richieste dall'articolo 2427, punto 22-quinquies e sexies Codice Civile, si precisa che la società Ascopiave S.p.A. con sede legale in Via Verizzo 1030, Pieve di Soligo (TV), provvede a redigere il Bilancio Consolidato del Gruppo più piccolo di cui la società fa parte in quanto controllata e che lo stesso risulta essere disponibile presso la propria sede legale. Inoltre la società Asco Holding S.p.A. con sede legale in Via Verizzo 1030, Pieve di Soligo (TV), provvede a redigere il Bilancio Consolidato del Gruppo più grande di cui la società fa parte e che lo stesso risulta essere disponibile presso la propria sede legale.

Aggregazioni aziendali

Fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A. e contestuale conferimento del ramo d'azienda distribuzione gas nella società controllata al 100% Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.

Al 31 dicembre 2018 Ascopiave S.p.A. deteneva il 48.86% del capitale sociale della società a controllo congiunto Unigas Distribuzione S.r.l.. La restante quota, pari al 51,14%, era detenuta da Anita S.r.l..

In data 25 giugno 2019 si è perfezionato l'atto di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., con il contestuale conferimento delle attività e passività di Unigas Distribuzione S.r.l. nella società Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., permettendo cosi di assumere integralmente la gestione del ramo distribuzione gas di Unigas Distribuzione S.r.l..

L'operazione ha avuto effetto con la data del 1° luglio 2019, data di girata delle azioni proprie di Ascopiave S.p.A. agli ex soci di Unigas Distribuzione S.r.l..

Ascopiave e Gruppo Hera: grande partnership energy nel nord-est

Ascopiave S.p.a. ed il Gruppo Hera hanno perfezionato l'operazione che ha sancito, in data 19 dicembre 2019, la nascita del maggiore operatore nel settore energy nel Nord-Est, con oltre un milione di clienti, e il contestuale riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas. Il closing realizzato, a seguito dell'accordo quadro del 30 luglio scorso e delle successive approvazioni da parte delle autorità ed enti competenti, ha comportato lo scambio tra il Gruppo Hera e Ascopiave di asset, nelle attività commerciali energy, da un lato, e nella distribuzione gas, dall'altro.

Area e criteri di consolidamento

Nella Relazione finanziaria annuale sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nella relazione consolidata a partire dalla data in cui si è assunto il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle

attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate e a controllo congiunto utilizzate al fine della predisposizione del Relazione finanziaria semestrale sono quelle approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2019 e consolidate con il metodo integrale sono le seguenti:

Denominazione Sede legale Capitale
sociale
versato
Quota di
pertinenza
del gruppo
Quota di
controllo
diretto
Quota di
controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 0% 100%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 0% 100%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.000.000 100,00% 0% 100%
Asco Energy S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 0% 100%
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 100,00% 0% 100%
Ap Reti Gas Nord Est S.r.l. Padova (PD) 15.000.000 100,00% 0% 100%

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 si segnala che a seguito del perfezionamento della partnership tra il Gruppo Ascopiave ed il Gruppo Hera avvenuto in data 19 dicembre 2019, le società: Ascotrade S.p.A., Etra Energia S.r.l., Amgas Blu S.r.l., Blue Meta S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Asm Set S.r.l., EstEnergy S.p.A. e Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono state riclassificate come sancito dal principio contabile internazionale IFRS 5.

A seguito della stessa partnership, con efficacia a decorrere dal 31 dicembre 2019, il Gruppo ha acquisto integralmente la società Ap Reti Gas Nord Est S.r.l. di cui, in ragione della data di efficacia, sono esposti i soli valori patrimoniali.

Si segnala inoltre che a decorrere dal 1° luglio 2019, a seguito dell'avvenuta fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., la stessa non risulta più consolidata con il metodo del patrimonio netto. I risultati conseguiti dalle attività aziendali insite nella stessa sono consolidate integralmente a mezzo del veicolo aziendale nel quale Ascopiave S.p.A. ha conferito il ramo aziendale conferito in seguito alla fusione.

In merito a tali operazioni si rinvia al capitolo "Aggregazioni aziendali" di questa relazione finanziaria annuale.

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione
finanziaria netta
(disponibilità)
Principi contabili di
riferimento
Controllante
Ascopiave S.p.A. 35.425 521.540 851.181 196.215 IFRS
Società consolidate integralmente
AP Reti Gas S.p.A. 82.392 15.988 314.709 (13.706) IFRS
AP RETI GAS Nord Est S.r.l. 129.699 (0) IFRS
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 14.326 2.659 55.738 10.284 Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 18.287 (274) 17.278 16.470 Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 4.234 1.240 16.839 664 Ita Gaap
Asco Energy S.p.A. 21.788 (60) 1.123 2.682 Ita Gaap

Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. non detiene partecipazioni in società controllate che presentano interessenze di terzi. Le società che presentavano, in alcuni casi, quote di pertinenza di terzi sono state interessate dalla partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019 con il Gruppo Hera e non risultano consolidate alla data di chiusura della presente relazione finanziaria annuale. Relativamente ai risultati conseguiti dalle società cessate si rinvia al paragrafo "andamento economico delle attività cessate" di questa relazione.

Criteri di valutazione

Esponiamo di seguito i principi contabili adottati dal Gruppo:

Avviamento: l'avviamento derivante dall'acquisizione di rami d'azienda esercenti l'attività di distribuzione e vendita di gas è inizialmente iscritto al costo, e rappresenta l'eccedenza del costo d'acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell'acquirente del valore equo netto riferito ai valori identificabili delle attività e passività attuali e potenziali. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento non è più ammortizzato e viene decrementato delle eventuali perdite di valore.

L'avviamento viene sottoposto a un'analisi di recuperabilità, con cadenza annuale o anche più breve, nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore.

Ai fini di tali analisi di recuperabilità, l'avviamento acquisito con aggregazioni aziendali è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna delle unità (o gruppi di unità) generatrici di flussi finanziari del Gruppo che si ritiene beneficeranno degli effetti sinergici dell'acquisizione, a prescindere dall'allocazione di altre attività o passività a queste stesse unità (o gruppi di unità).

Tali unità generatrici di flussi finanziari:

  • (i) rappresentano il livello più basso all'interno del Gruppo in cui l'avviamento è monitorato a fini di gestione interna;
  • (ii) non sono maggiori di un settore, come definito nello schema di segnalazione primario o secondario del Gruppo ai sensi dell'IFRS 8 "settore segmenti operativi".

La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) cui è allocato l'avviamento. Quando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al valore contabile, viene rilevata una perdita di valore. Nei casi in cui l'avviamento è attribuito a una unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità) il cui attivo viene parzialmente dismesso, l'avviamento associato all'attivo ceduto viene considerato ai fini della determinazione dell'eventuale plus(minus)-valenza derivante dall'operazione. In tali circostanze l'avviamento ceduto è misurato sulla base dei valori relativi dell'attivo alienato rispetto all'attivo ancora detenuto con riferimento alla medesima unità.

Altre Immobilizzazioni immateriali: le attività immateriali includono principalmente le attività relative agli accordi per servizi in concessione tra settore pubblico e privato (c.d. service concession arrangements) relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione in cui:

  • (i) il concedente controlla o regolamenta i servizi forniti dall'operatore tramite l'infrastruttura e il relativo prezzo da applicare;
  • (ii) il concedente controlla attraverso la proprietà, la titolarità di benefici o in altro modo qualsiasi interessenza residua significativa nell'infrastruttura al termine della concessione.

Le altre immobilizzazioni immateriali includono inoltre l'iscrizione del valore equo delle liste clienti che derivano da acquisizioni di aziende operanti nel settore della vendita di gas naturale e energia elettrica avvenute nei precedenti esercizi piuttosto che, l'iscrizione degli oneri riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale.

Per quanto riguarda il periodo di ammortamento:

  • (i) le liste clienti sono ammortizzate in quote costanti, in funzione della stima dei benefici che si manifesteranno negli esercizi futuri e determinati in sede di Purchase Price Allocation. In particolare, la vita utile associata alle liste clienti è stata determinata dagli Amministratori pari a dieci anni, in ragione del basso tasso di turnover della clientela, rappresentata soprattutto da utenti civili;
  • (ii) le concessioni per il servizio di distribuzione del gas naturale sono ammortizzate in quote costanti sulla base della durata del periodo concessorio o lungo la vita utile stimata. In particolare, il periodo di ammortamento delle concessioni acquisite dal Gruppo Ascopiave è pari a dodici anni in accordo con il quadro normativo di riferimento.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore, determinate con le stesse modalità successivamente indicate per le attività materiali. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

I beni assunti in leasing finanziario sono iscritti al fair value, al netto dei contributi di spettanza del conduttore o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l'eventuale somma da pagare per l'esercizio dell'opzione di acquisto, tra le attività immateriali in contropartita al debito finanziario verso il locatore.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una attività immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione ed il valore di carico del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Durata e valore residuo dei beni in regime di concessione: l'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta) ha stabilito che tutti gli affidamenti dovranno essere posti in gara entro la scadenza del cosiddetto "periodo transitorio" (per il Gruppo Ascopiave al massimo entro il 31 dicembre 2012 o negli esercizi successivi in caso di proroga della scadenza originariamente prevista) e che la nuova durata delle concessioni non potrà superare i dodici anni. Alla scadenza delle concessioni, al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale.

In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale.

Immobilizzazioni materiali: le attività materiali sono rilevate al costo d'acquisto comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato.

I terreni, sia liberi da costruzioni sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell'esercizio in cui sono sostenute, in caso contrario vengono capitalizzate.

Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita

utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

Fabbricati 2%
Attrezzatura 8,5% - 8,3%
Mobili e arredi 8,80%
Macchine elettroniche 16,20%
Hardware e software di base 20%
Autoveicoli, Autovetture e simili 20%

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibilmente recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle immobilizzazioni materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Partecipazioni:

Le partecipazioni iscritte in questa voce si riferiscono ad investimenti aventi natura durevole derivanti da:

  • partecipazioni valutate al patrimonio netto;
  • altre partecipazioni

Partecipazioni valutate al patrimonio netto: tali partecipazioni si distinguono a loro volta in due categorie:

  • (i) partecipazioni in imprese a controllo congiunto: le partecipazioni in imprese a controllo congiunto, nelle quali cioè il Gruppo esercita un controllo sull'entità unitamente ad altri soci, sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società a controllo congiunto. Secondo il metodo del patrimonio netto le partecipazioni sono rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria al costo, rettificato per le variazioni successive all'acquisizione nelle attività nette, al netto di eventuali perdite di valore delle singole partecipazioni. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della società alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L'avviamento è incluso nel valore di carico dell'investimento ed è assoggettato a test di impairment.
  • (ii) partecipazione in imprese collegate: le partecipazioni in imprese collegate, nelle quali cioè il Gruppo ha un'influenza notevole, sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata. Nel caso in cui una società collegata rilevi rettifiche con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto.

Nel caso l'eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere ad obbligazioni legali o implicite della partecipata, o, comunque a coprirne le perdite, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore, nei limiti del costo.

Altre partecipazioni: le partecipazioni in società diverse da quelle controllate, collegate e joint venture (generalmente con una quota di partecipazione inferiore al 20%) sono classificate tra le attività finanziarie non correnti e sono valutate al fair value, se determinabile, qualora non sia determinabile il relativo valore equo alla data di chiusura del bilancio essendo le relative azioni non quotate, sono valutate secondo il criterio del costo di acquisto o di sottoscrizione, dal quale vengono dedotti eventuali rimborsi di capitale, e che viene eventualmente rettificato per perdite di valore determinate con le stesse modalità precedentemente indicate per le attività materiali. Le variazioni successive di fair value sono imputate a conto economico (FVPL) o, nel caso di esercizio dell'opzione previsto dal principio nel conto economico complessivo (FVOCI) nella voce "Riserva strumenti al FVOCI".

Altre Attività non correnti: sono iscritte al valore nominale eventualmente rettificato per perdite di valore, corrispondente al costo ammortizzato.

Attività Finanziarie

Il Gruppo classifica le attività finanziarie in base alle categorie individuate dall'IFRS 9:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività al fair value con contropartita "Altre componenti del conto economico complessivo" (FVOCI);
  • attività al fair value con contropartita "l'Utile o perdita dell'esercizio" (FVTPL).

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: sono classificate in tale categoria le attività finanziarie per le quali risultano verificati i seguenti requisiti: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dell'attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. Gli stessi fanno principalmente riferimento a crediti iscritti nei confronti di clienti e/o finanziamenti che contengono una componente finanziari significativa. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa operazione. Le misurazioni successive delle attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli eventuali accantonamenti per la svalutazione di tali crediti sono determinati con il forward looking approach a mezzo di un modello a tre stadi: 1) rilevazione delle perdite attese nei primi 12 mesi alla initial recognition del credito qualora il rischio di credito non sia aumentato; 2) riconoscimento delle perdite attese lungo la vita del credito qualora il rischio correlato al credito aumenti in modo significativo rispetto alla rilevazione iniziale; gli interessi vengono riconosciuti su base lorda; 3) riconoscimento delle ulteriori perdite attese lungo la vita del credito al concretizzarsi della manifestata perdita; gli interessi sono riconosciuti su base netta.

Attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel Conto economico complessivo (FVOCI): sono classificate in tale categoria le attività finanziarie che evidenziano le seguente caratteristiche: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la vendita dell'attività stessa, sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. Eventuali svalutazioni per perdite durevoli di valore, interessi attivi e utili o perdite per differenze cambio sono rilevate nell'Utile o perdita d'esercizio.

Attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel Conto economico (FVTPL): sono classificate in tale categoria tutte le attività finanziarie che non soddisfano le condizioni, in termini di modello di business o di caratteristiche dei flussi generati, ai fini della valutazione al costo ammortizzato o al fair value con contropartita sul Conto economico complessivo. Le attività appartenenti a questa categoria sono classificate tra le attività correnti o non correnti a seconda della loro scadenza naturale ed iscritte al fair value in sede di prima rilevazione. In sede di misurazione successiva, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico nel periodo in cui sono rilevati.

Rettifiche di valore: la valutazione delle attività finanziarie è effettuata sulla base del modello di valutazione delle perdite su crediti in applicazione del criterio dell'incurred losses. Il Gruppo ha scelto di eseguire una valutazione del rischio crediti che vedeva svalutati totalmente i crediti scaduti da oltre 365 giorni e parzialmente di quelli scaduti da

oltre 180 giorni già in passato. Il processo predittivo è sostenuto dalle attività mensili di utilizzo del fondo svalutazione crediti accantonato in base all'esecuzione dei cicli di sollecito e recupero dei crediti inadempiuti. Le serie storiche relative agli esercizi passati hanno dimostrato che la svalutazione operata in termini predittivi è una ragionevole approssimazione per eccesso delle effettive perdite che il gruppo subisce verso la clientela finale.

Rimanenze: le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di presumibile realizzo o di sostituzione. Il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.

Le rimanenze obsolete e/o di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro. La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Rimanenze di gas naturale in stoccaggio: Le rimanenze di gas naturale stoccato, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori determinato applicando il criterio del costo medio ponderato, ed il valore di mercato a pronti evidenziatosi alla data di chiusura dell'esercizio.

Crediti commerciali e altre attività correnti: i crediti commerciali e le altre attività correnti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono valutati al costo ammortizzato al netto delle relative perdite di valore. Sono adeguati al loro presumibile valore di realizzo mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo, che viene costituito quando vi è una oggettiva evidenza che il Gruppo non sarà in grado di incassare il credito per il valore originario. Gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono contabilizzati a conto economico. Inoltre, il Gruppo cede alcuni dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di cessioni di credito ("factoring"). Le operazioni di factoring sono pro-solvendo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti: comprendono i valori di cassa, i depositi incassabili a vista, gli altri investimenti finanziari a breve termine. Sono iscritti al valore nominale.

Azioni proprie: le azioni proprie riacquistate sono portate in diminuzione del patrimonio. Il costo originario delle azioni proprie, i ricavi derivanti dalle cessioni e le altre eventuali variazioni successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Benefici per i dipendenti: i benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine (indennità di quiescenza) sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Nei programmi con benefici definiti rientra anche il trattamento di fine rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti delle società del Gruppo ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile maturato antecedentemente la riforma di tale istituto intervenuta nel 2007 (Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296), a seguito della quale per le società con più di 50 dipendenti per le quote maturate a far data dal 1° gennaio 2007, il Tfr si configura come piano a contributi definiti.

Le obbligazioni del Gruppo sono determinate separatamente per ciascun piano, stimando il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Questo calcolo è effettuato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Le componenti dei benefici definiti sono rilevati come segue:

  • (i) le componenti di rimisurazione delle passività, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, sono rilevati immediatamente in Altri utili (perdite) complessivi;
  • (ii) i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a conto economico;

(iii) gli oneri finanziari netti sulla passività a benefici definiti sono rilevati a conto economico.

Le componenti di rimisurazione riconosciute in Altri utili (perdite) complessivi non sono mai riclassificati a conto economico nei periodi successivi.

Per il TFR maturato successivamente al 1° gennaio 2007 l'obbligazione dell'impresa è limitata al versamento dei contributi allo Stato (cd. Fondo Inps) ovvero a un patrimonio o ad un'entità giuridicamente distinta (cd. Fondo) ed è determinato sulla base dei contributi dovuti.

Il gruppo ha, inoltre, sottoscritto piani retributivi basati in parte su azioni Ascopiave S.p.A. liquidati attraverso la consegna di azioni (piani di stock option piani di incentivazione a lungo termine) rilevate come passività e valutate al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione(approvazione bilancio dell'esercizio 2017). Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a conto economico.

La restante parte del piano è invece regolata sotto forma di opzioni regolabili solo per contanti. Il costo delle operazioni regolate per contanti è valutato inizialmente al valore equo alla data di assegnazione. In particolare, i piani adottati dal Gruppo prevedono l'attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una corresponsione di carattere straordinario legata al raggiungimento di obiettivi prefissati, e la cui regolazione finanziaria è basata, tra gli indicatori, sull'andamento del titolo azionario. Tale valore equo è spesato nel periodo fino alla maturazione con rilevazione di una passività corrispondente. La passività viene ricalcolata a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento compresa, con tutte le variazioni del valore equo riportate a conto economico.

Nel corso dell'esercizio 2019 sono maturati parte dei piani retributivi riferiti al triennio 2018 - 2020, che hanno comportato lo stanziamento di riserve per le quote da liquidarsi in azioni. Tenuto conto delle regole previste dal piano non vi sono state ulteriori assegnazioni nel periodo in quando i benefici matureranno alla conclusione del periodo. Tali piani retributivi sono contabilizzati in linea con quanto richiesto dall'IFRS 2.

Per maggiori dettagli sui compensi corrisposti nel corso dell'esercizio 2019, si rinvia alla "Sezione II" della Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123 - ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF).

Fondi per rischi e oneri: i fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti sono rilevati quando:

  • (i) è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
  • (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso;

(iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente.

Per contro, qualora non sia possibile effettuare una stima attendibile dell'obbligazione oppure si ritenga che l'esborso di risorse finanziarie sia meramente possibile e non probabile, la relativa passività potenziale non è appostata in bilancio, ma ne viene data adeguata informativa nelle note di commento.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Passività finanziarie: le passività finanziarie, diverse dagli strumenti finanziari derivati, includono i finanziamenti a medio lungo termine iscritti inizialmente al valore equo, al netto dei costi di transazione eventualmente sostenuti e, successivamente, valutati al costo ammortizzato, calcolato tramite l'applicazione del tasso d'interesse effettivo, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati.

Qualora venga violata una condizione di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data o prima della data di riferimento del bilancio con l'effetto che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, la passività viene classificata come corrente, anche se il finanziatore ha concordato, dopo la data di riferimento del bilancio e prima dell'autorizzazione alla pubblicazione del bilancio stesso, di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione. La passività viene classificata come corrente perché, alla data di riferimento del bilancio, l'entità non gode di un diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data.

Debiti commerciali e altre passività: i debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, si riferiscono a passività finanziarie derivanti da rapporti commerciali di fornitura e sono rilevati al costo ammortizzato.

I debiti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell'operazione e, successivamente, convertiti al cambio in essere alla data di bilancio. L'utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a conto economico.

Strumenti finanziari derivati: Il Gruppo detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse con riferimento a due finanziamenti sottoscritti nel corso del 2019 a tasso variabile. Gli strumenti utilizzati per la gestione del rischio legato alla volatilità del prezzo delle merci, si sostanziano in contratti Interest Rate Swap, finalizzati ad evitare impatti sul conto economico derivanti dalle variazione dei tassi di interesse ai quali sono indicizzati gli oneri finanziari dei contratti di finanziamento citati.

Le operazioni che, nel rispetto delle politiche di gestione del rischio, soddisfano i requisiti previsti dai principi contabili internazionali per il trattamento in hedge accounting sono designate "di copertura" (contabilizzate nei termini di seguito indicati), mentre quelle che, pur essendo poste in essere con l'intento gestionale di copertura, non soddisfano i requisiti richiesti dai principi contabili internazionali sono classificate "di trading". In questo caso, le variazioni di fair value degli strumenti derivati sono rilevate a conto economico nel periodo in cui si determinano. Il fair value è determinato in base al valore di mercato di riferimento.

I derivati incorporati in attività/passività finanziarie sono scorporati e valutati autonomamente al fair value, tranne i casi in cui il prezzo d'esercizio del derivato alla data di accensione approssima il valore determinato sulla base del costo ammortizzato dell'attività/passività di riferimento. In tal caso la valutazione del derivato incorporato è assorbita in quella dell'attività/passività finanziaria.

La valutazione al fair value di tali contratti viene effettuata utilizzando modelli di pricing e sulla base dei dati di mercato osservabili al 31 dicembre 2019.

Gerarchia del fair value

Le attività e le passività finanziarie valutate al fair value sono classificate in una gerarchia di tre livelli sulla base delle modalità di determinazione del fair value stesso, ovvero in base alla rilevanza delle informazioni (input) utilizzate nella determinazione del valore:

  • (i) livello 1, strumenti finanziari il cui fair value è determinato sulla base di un prezzo quotato in un mercato attivo;
  • (ii) livello 2, strumenti finanziari il cui fair value è determinato mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Sono classificati in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di curve forward di mercato e i contratti differenziali a breve termine;
  • (iii) livello 3, strumenti finanziari il cui fair value è determinato con tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato, ovvero facendo esclusivamente ricorso a stime interne.

Il Gruppo al 31 dicembre 2019 possiede esclusivamente una tipologia di strumenti finanziari su tassi di interesse riconducibile alla gerarchia di livello 1.

Ricavi e costi: i ricavi ed i costi sono esposti secondo il principio della competenza economica.

La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo (over time) o in uno specifico momento temporale (at a point in time).

Secondo la tipologia delle principali operazioni del Gruppo, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici di seguito riportati:

  • (i) i ricavi per trasporto di gas naturale sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati durante l'esercizio in base alle c.d. tariffe di riferimento al fine di determinare il Vincolo dei Ricavi Totale come previsto dai provvedimenti dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente;
  • (ii) i contributi ricevuti dagli utenti a fronte di lavori di lottizzazione qualora non siano a fronte di costi sostenuti per estensione della rete, vengono rilevati a conto economico;
  • (iii) i ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento delle attività sulla base dei medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Nel caso in cui non sia possibile determinare attendibilmente il valore dei ricavi, questi ultimi sono rilevati fino a concorrenza dei costi sostenuti che si ritiene saranno recuperati;
  • (iv) i ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse;

Contributi pubblici: i contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi pubblici sono correlati a componenti di costo, sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente sugli esercizi in modo da essere commisurati ai costi che intendono compensare. Nel caso in cui il contributo è correlato ad un'attività, l'attività ed il contributo sono rilevati per i loro valori nominali ed il rilascio a conto economico avviene progressivamente lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento in quote costanti.

Contributi privati: si segnala che i contributi privati ricevuti fino al 31 dicembre 2013 per la realizzazione di tratte dirette di distribuzione e delle derivazioni d'utenza sono stati iscritti integralmente a conto economico nel momento in cui risultavano sostenuti i costi per la realizzazione dello stesso e l'opera messa in funzione. I contributi ricevuti per la realizzazione di queste opere che non risultavano correlati ai costi sostenuti per la realizzazione della stessa erano sospesi nel passivo e imputati a conto economico nel momento in cui le condizioni risultavano realizzate. I contributi privati ricevuti per la realizzazione della rete e delle derivazioni d'utenza sono rilevati a partire dal 1° gennaio 2014 nelle passività all'atto della corresponsione e imputati a conto economico, a partire dalla data di costruzione dell'infrastruttura, coerentemente con la rilevazione dei costi cui afferiscono le opere e della vita utile delle stesse.

Proventi e oneri finanziari: i proventi e gli oneri sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo.

Imposte sul reddito: le imposte correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile e iscritte per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura di bilancio. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio netto e nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Per quanto riguarda l'imposta sul reddito delle società (IRES) la società controllate da Ascopiave S.p.A. (AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., Edigas Distribuzione Gas S.p.A., Asco Energy S.p.A.) hanno esercitato l'opzione per il regime del consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.) per il triennio 2020 – 2022. Tale opzione consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società che partecipano al consolidato. Ascopiave S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale.

Ciascuna delle società aderenti trasferiscono alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale) rilevando a conto economico tra la voce imposte una voce "oneri di adesione al consolidato fiscale" o "proventi di adesione al consolidato fiscale" per un importo pari all'IRES corrente di competenza dell'esercizio (o alla perdita trasferita) che verrà versata o utilizzata dalla controllante Ascopiave S.p.A..

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • (i) l'imposta differita attività collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato ai fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati ai fini fiscali;
  • (ii) con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Utile per azione: l'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto dell'esercizio attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio richiede da parte degli amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, su esperienze passate e assunzioni considerate di volta in volta ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime ha effetto sui valori delle attività e delle passività del bilancio consolidato, nonché, sull'ammontare dei ricavi e dei costi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali nell'esercizio di riferimento. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano.

Le stime sono utilizzate per rilevare:

  • durata e valore residuo dei beni in concessione: l'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta) ha stabilito che tutti gli affidamenti dovranno essere posti in gara entro la scadenza del cosiddetto "periodo transitorio" (per il Gruppo Ascopiave nel periodo che varia tra il 31 dicembre 2010 e il 31 dicembre 2012) e che la nuova durata delle concessioni non potrà superare i dodici anni. Alla scadenza delle concessioni, al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale. Le stime sono inoltre utilizzate per valutare gli effetti dei contenziosi sull'applicazione delle tariffe di distribuzione e/o di vendita e quelli con i Comuni per il riconoscimento del valore di riscatto dei beni oggetto di concessione restituiti a scadenza della stessa;
  • riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie: il Gruppo verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. In particolare l'avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale ed in corso d'anno se tali indicatori esistono; detta verifica richiede una stima del valore d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l'avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato. Al 31 dicembre 2019 il valore contabile dell'avviamento ammonta ad Euro 47.914 migliaia (2018: Euro 80.758 migliaia). Maggiori dettagli sono esposti alla nota 1;
  • gli accantonamenti per rischi su crediti l'obsolescenza di magazzino, le vite utili delle immobilizzazioni immateriali e materiali ed i relativi ammortamenti, i benefici ai dipendenti ed i piani per pagamenti basati su opzioni su azioni (c.d. phantom stock option) gli accantonamenti per rischi ed oneri.

Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. Nell'applicare i principi contabili di gruppo, gli Amministratori hanno assunto decisioni basate sulle citate valutazioni discrezionali con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio. Tuttavia, l'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.

Impairment di attività

Il Gruppo effettua almeno una volta all'anno l'impairment sulle attività materiali e immateriali nel caso in cui abbiano vita indefinita o più spesso in presenza di eventi che facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. In particolare l'avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale ed in corso d'anno se tali indicatori esistono; detta verifica richiede una stima del valore d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l'avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato.

Titoli di Efficienza Energetica

I Titoli di Efficienza Energetica acquistati durante l'esercizio vengono rilevati a conto economico al costo sostenuto. Il quantitativo di titoli non ancora acquistati ma necessari al raggiungimento dell'obiettivo di competenza dell'esercizio è iscritto valore corrente di mercato del prezzo dei titoli stessi. Il relativo contributo che sarà corrisposto dalla CSEA al momento dell'annullamento dei titoli è contabilizzato nella voce ricavi al valore corrente del contributo stesso determinato sulla base del prezzo di rimborso previsto a fine anno.

Ammortamenti

Gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile stimata del bene o alla durata residua della concessione, la vita utile è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio; le valutazioni circa la durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi i cambiamenti tecnologici. La società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

Durata e valore residuo dei beni in concessione: l'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta) ha stabilito che tutti gli affidamenti dovranno essere posti in gara entro la scadenza del cosiddetto "periodo transitorio" (per il Gruppo Ascopiave nel periodo che varia tra il 31 dicembre 2010 e il 31 dicembre 2012) e che la nuova durata delle concessioni non potrà superare i dodici anni. Alla scadenza delle concessioni, al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale. Le stime sono inoltre utilizzate per valutare gli effetti dei contenziosi sull'applicazione delle tariffe di distribuzione e/o di vendita e quelli con i Comuni per il riconoscimento del valore di riscatto dei beni oggetto di concessione restituiti a scadenza della stessa.

Accantonamento per rischi

Tali accantonamenti sono stati effettuati adottando le medesime procedure dei precedenti esercizi facendo riferimento a comunicazioni aggiornate dei legali e dei consulenti che seguono le vertenze, nonché sulla base degli sviluppi procedurali delle stesse.

Accantonamento per rischi su crediti

Il fondo rischi su crediti riflette le stime delle perdite connesse al portafoglio crediti della società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di specifiche situazioni di insolvenza, nonché in relazione a perdite attese su crediti stimate in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 47.914 migliaia al 31 dicembre 2019, evidenzia una diminuzione rispetto al 31 dicembre 2018 pari ad Euro 32.845 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dagli effetti della partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019 con il Gruppo Hera che ha visto la cessione delle società di vendita sino a quella data consolidate dal Gruppo Ascopiave e l'acquisto della nuova società di distribuzione del gas AP Reti Gas Nord Est S.r.l.. La cessione delle società di commercializzazione ha determinato la dismissione degli avviamenti correlati alle stesse per complessivi Euro 56.362 migliaia. Tale variazione è stata in parte compensata dagli avviamenti rilevati a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., per Euro 9.368 migliaia, ed a seguito dell'acquisto della totalità del capitale sociale della società di nuova costituzione AP Reti Gas Nord Est S.r.l. per Euro 14.149 migliaia. Entrambi meglio descritti al capitolo "Aggregazioni aziendali" di questa relazione finanziaria annuale. In merito a quest'ultimo si segnala che l'allocazione effettuata sarà assoggettata ad ulteriori approfondimenti e verifiche al fine di determinare, nel termine annuale previsto dai principi contabili, la definitiva contabilizzazione dell'aggregazione aziendale.

Al netto degli effetti descritti, gli avviamenti non hanno registrato variazioni. L'importo iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione del gas naturale.

L'avviamento, ai sensi del Principio Contabile Internazionale IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas).

L'avviamento conseguentemente iscritto alla data di chiusura della presente relazione è relativo alla sola CGU distribuzione gas come evidenziato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Distribuzione gas naturale 47.914 24.396
Vendita gas naturale 0 56.362
Totale avviamento 47.914 80.758

La verifica della perdita di valore dell'avviamento è stata condotta confrontando il valore recuperabile delle attività di distribuzione con il loro valore contabile, incluso l'avviamento allocato. Poiché non sussistono per tutte le entità criteri attendibili per valutare il valore di vendita tra parti consapevoli e disponibili delle attività di distribuzione, se non i criteri proposti dalla letteratura per la valutazione dei rami d'azienda, il valore recuperabile delle attività oggetto di verifica viene determinato utilizzando il valore d'uso per tutte CGU già in essere nel Gruppo.

Il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi finanziari della CGU distribuzione gas è stato stimato mediante la metodologia del Discounted Cash Flow (DCF) attualizzando i flussi finanziari operativi generati dalle attività ad un tasso di sconto rappresentativo del costo del capitale.

I flussi finanziari utilizzati per il calcolo del valore recuperabile recepiscono le previsioni formulate dal management nel piano economico-finanziario 2020-2022 approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 febbraio 2020.

L'attuale normativa di settore prevede che il servizio di distribuzione del gas naturale venga affidato attraverso delle procedure di gara da svolgersi per ambiti territoriali minimi secondo dei termini temporali predefiniti.

Le procedure di gara per l'affidamento degli ambiti territoriali in cui è ricompresa la grande maggioranza delle concessioni attualmente detenute dal Gruppo – se fossero state rispettate le tempistiche massime per la pubblicazione dei bandi previste dalla normativa – avrebbero dovuto già essere state avviate. Alla data odierna l'unica gara bandita che interessa concessioni attualmente detenute dal Gruppo Ascopiave è quella relativa all'ambito di Vicenza 3. Il piano economico-finanziario, e di conseguenza anche la metodologia valutativa adottata per la determinazione del valore d'uso della CGU distribuzione gas, ipotizza che il Gruppo, nel triennio 2020-2022, mantenga la gestione dell'attuale portafoglio di concessioni comunali.

Con riferimento all'attività di distribuzione del gas naturale, si è ipotizzato che negli anni 2020-2022 la gestione generi flussi finanziari in linea con quelli previsti nel piano economico-finanziario 2020-2022 mentre, in considerazione dell'aleatorietà che grava circa il rinnovo delle concessioni, si è ritenuto di stimare il valore terminale della CGU ipotizzando due scenari alternativi:

  • scenario 1: prevede che il Gruppo ottenga nel 2022 il rinnovo di tutte le concessioni e gli affidamenti in essere al 31 dicembre 2019;
  • scenario 2: prevede che il Gruppo nel 2022 termini l'esercizio del servizio di distribuzione del gas, realizzando il valore di rimborso degli impianti ai sensi dell'articolo 15 del D.Lgs. n 164/2000.

Nello scenario 1, il valore terminale è stato determinato come stima di una perpetuità a partire dall'ultimo anno esplicitato nelle proiezioni finanziarie e considerando le condizioni economiche di rinnovo delle concessioni.

Il fattore di crescita (g) utilizzato ai fini del calcolo del valore terminale è stato ipotizzato pari all'1,46% (1,69% al 31 dicembre 2018) in linea con le stime di inflazione elaborate per l'Italia dal Fondo Monetario Internazionale.

Il costo medio ponderato del capitale (WACC) della CGU distribuzione gas è stato stimato assumendo:

  • a) un coefficiente beta unlevered desumibile dalle indicazioni fornite nella delibera ARERA 639/2018/R/com del 6 dicembre 2018 e successivo aggiornamento contenuto nella deliberazione ARERA 570/2019/R/gas del 27 dicembre 2019 e relativo allegato;
  • b) un livello di leva finanziaria (rapporto tra indebitamento finanziario e mezzi propri) in linea con la struttura finanziaria di riferimento per il settore della distribuzione gas indicata nella delibera ARERA 639/2018/R/com del 6 dicembre 2018;
  • c) un equity risk premium pari al 5,5% (5,5% al 31 dicembre 2018), sulla base di fonti accademiche autorevoli, della prassi professionale, del consensus di mercato e delle indicazioni fornite dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV);
  • d) un tasso risk free pari alla media a 12 mesi dei rendimenti dei titoli di stato italiani con scadenza decennale calcolata al 31 dicembre 2019;
  • e) un costo del debito determinato sulla base delle indicazioni fornite nella delibera ARERA 639/2018/R/com del 6 dicembre 2018;
  • f) un additional risk premium per il calcolo del costo del capitale proprio, coerentemente con l'esercizio d'impairment svolto lo scorso anno, per tener conto dell'incertezza relativa alla tempistica e agli esiti delle gare con cui saranno assegnate le concessioni, sono stati previsti due scenari. Lo scenario minimo prevede un additional risk premium del 1%, mentre lo scenario massimo un premio addizionale del 2% (1% al 31 dicembre 2018).

Sulla base di questi elementi il costo medio ponderato del capitale post-tax è pari al 5,16% (5,57% al 31 dicembre 2018). Tale tasso è stato utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa nel periodo esplicito di Piano 2020-2022.

Il costo del capitale utilizzato per la determinazione del valore della perpetuità e del coefficiente di attualizzazione del terminal value è pari al 5,72% (6,12% al 31 dicembre 2018) ed è stato calcolato sulla base dei parametri sopra indicati e prevedendo un additional risk premium per il calcolo del costo del capitale proprio (Ke) del 2% (2% al 31 dicembre 2018) per tener conto dell'incertezza sull'eventuale rinnovo delle concessioni e delle relative condizioni di proroga.

Considerando le ipotesi descritte, il valore recuperabile della CGU distribuzione gas risulta superiore ai valori contabili e pertanto non sussistono le condizioni per procedere alla svalutazione dell'avviamento per perdita di valore.

I risultati ottenuti sono stati sottoposti a test di sensitività, al fine di riscontrare come il risultato di tale processo valutativo potrebbe cambiare in funzione della modifica dei parametri di redditività ipotizzati nei flussi di cassa futuri del tasso di crescita considerato nella determinazione del terminal value oppure del tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi stessi. Tale analisi ha portato gli Amministratori a valutare che i flussi di cassa attesi siano tali da poter assorbire normali variazioni dei parametri evidenziati rispetto alle analisi di sensitività generalmente effettuate nella prassi valutativa.

Gli Amministratori hanno quindi identificato – nello scenario 1 – quale valore del tasso di sconto e quale variazione del Margine Operativo Lordo, prospettati nell'effettuazione del test di impairment, permetterebbero di ottenere un valore d'uso pari al valore contabile delle attività nette associate alla CGU distribuzione gas. Tale analisi di sensitività ha portato ad identificare il punto di pareggio della CGU con un tasso di sconto pari al 6,4% (7,48% al 31 dicembre 2018), ovvero con una contrazione media del Margine Operativo Lordo del 9,7% (18,2% al 31 dicembre 2018).

Gli Amministratori hanno infine identificato – nello scenario 2 – quale valore del tasso di sconto e quale variazione dei valori di rimborso degli impianti, prospettati nell'effettuazione del test di impairment, permetterebbero di ottenere un valore d'uso pari al valore contabile delle attività nette associate alla CGU distribuzione gas. Tale analisi ha portato ad identificare il punto di pareggio della CGU con un tasso di sconto pari all'7,2% (11,8% al 31 dicembre 2018), ovvero con una riduzione dei valori di rimborso del 7,9% (21,6% al 31 dicembre 2018).

La stima del valore recuperabile delle cash generating unit richiede discrezionalità ed uso di stime da parte del management. Diversi fattori legati anche all'evoluzione del difficile contesto normativo potrebbero richiedere una rideterminazione di eventuali perdite di valore. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono monitorate costantemente dalla Società.

Con l'operazione di conferimento in AP Reti Gas S.p.A. delle attività di distribuzione gas, Ascopiave S.p.A. si è trasformata in una società holding di partecipazioni che svolge attività di direzione e coordinamento strategico del Gruppo Ascopiave. Nel rispetto del principio contabile IAS 36 si è proceduto a verificare la recuperabilità dei cosiddetti "corporate assets" di Ascopiave S.p.A., ossia le attività e le passività relative alle attività centrali di Ascopiave S.p.A. che non sono state allocate alle CGU nell'ambito del test d'impairment di primo livello. Il test è stato effettuato in un'ottica consolidata (test di secondo livello), così come previsto dal principio contabile IAS 36, ed oggetto di verifica è stato quindi il capitale investito netto consolidato di Ascopiave, al netto delle partecipazioni non consolidate integralmente. In particolare, il valore recuperabile è stato determinato come somma (i) dei recoverable amount delle CGU distribuzione gas e altre attività determinati nel test d'impairment di primo livello e (ii) del recoverable amount della società Ascopiave, entrambi nella configurazione di valore del Value in use.

Con riferimento al recoverable amount della società Ascopiave, i flussi di cassa utilizzati recepiscono le previsioni formulate dal management per la società per il periodo 2020-2022. Il valore terminale è stato determinato come stima di una perpetuità a partire dai risultati previsti per il 2022.

Il fattore di crescita (g) utilizzato ai fini del calcolo del valore terminale è stato ipotizzato pari all'1,46% (1,69% al 31 dicembre 2018) in linea con le stime di inflazione elaborate per l'Italia dal Fondo Monetario Internazionale.

Il costo medio ponderato del capitale (WACC) è stato stimato come media ponderata dei WACC calcolati per ciascuna CGU, dove i fattori di ponderazione sono le incidenze percentuali del Risultato Operativo di ciascuna CGU sul totale del Risultato Operativo realizzato nel 2019.

In conclusione, il valore recuperabile così determinato risulta superiore ai valori contabili e pertanto non sussistono le condizioni per procedere alla svalutazione dell'avviamento.

Con riferimento all'attività fornitura calore e cogenerazione, si è ipotizzato che negli anni 2020-2022 la gestione generi flussi finanziari in linea con quelli previsti nel piano economico-finanziario 2020-2022.

Il flusso di cassa di Terminal Value è stato calcolato in modo tale da rappresentare il livello di generazione di cassa sostenibile nel lungo periodo dalla CGU. In particolare l'EBITDA di Terminal Value è stato determinato sulla base dell'EBITDA previsto nel 2022 e non sono state ipotizzate variazioni del capitale circolante netto e dei fondi per rischi e oneri. Il tasso di crescita g è stato ipotizzato pari a 1,46%, in linea con le stime di inflazione elaborate per l'Italia dal Fondo Monetario Internazionale. Considerando le ipotesi descritte, il valore recuperabile della CGU fornitura calore e cogenerazione risulta superiore ai valori contabili e pertanto non sussistono le condizioni per procedere alla svalutazione dell'avviamento per perdita di valore.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine degli esercizi considerati:

31.12.2019 31.12.2018
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 6.600 (5.700) 900 5.653 (5.601) 52
Concessioni, licenze, marchi e diritti 15.256 (10.458) 4.798 15.256 (9.380) 5.876
Altre immobillizzazioni immateriali 9.685 (4.199) 5.486 24.676 (20.843) 3.833
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 1.003.824 (462.330) 541.495 622.519 (288.584) 333.934
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 13.649 0 13.649 7.693 0 7.693
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 868 0 868 491 0 491
Altre immobillizzazioni immateriali 1.049.882 (482.688) 567.194 676.287 (324.409) 351.878

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nell'esercizio considerato:

31.12.2018 31.12.2019
(migliaia di Euro) Valore
netto
contabile
Variazione
dell'esercizio
Ampliamento
del perimetro
di
consolidamento
Decremento Variazioni
collegate alle
attività cessate
Ammortamenti
dell'esercizio
Decremento
fondi
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 52 863 45 (18) 42 900
Concessioni, licenze, marchi e diritti 5.876 0 0 1.078 4.798
Altre immobillizzazioni immateriali 3.833 0 4.372 (2.598) 121 5.486
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 333.934 26.790 201.510 1.877 19.905 (1.042) 541.495
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 7.693 5.120 869 32 0 13.649
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 491 377 0 0 868
Altre immobillizzazioni immateriali 351.878 33.149 206.796 1.909 (2.616) 21.145 (1.042) 567.194

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, correlato alla fusione per incorporazione della società precedentemente sottoposta a controllo congiunto Unigas Distribuzione S.r.l. avvenuta in data 1° luglio 2019 ed il primo consolidamento della società di nuova costituzione AP Reti Gas Nord Est S.r.l. acquisita nell'ambito della partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019 con il Gruppo Hera, ha determinato l'iscrizione del patrimonio immobilizzato di entrambe le società con il conseguente incremento delle altre immobilizzazioni immateriali per Euro 206.796 migliaia. Tale importo è assoggettabile per Euro 44.025 migliaia alla prima aggregazione, e per Euro 162.771 migliaia alla seconda.

Gli investimenti realizzati nel corso dell'esercizio, a parità di perimetro di consolidamento, risultano pari ad Euro 33.149 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" ha registrato investimenti per complessivi Euro 863 migliaia. Gli stessi sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per la sostituzione e messa in opera del software per gestione utenze utilizzato dalle società di distribuzione del Gruppo. A seguito della partnership

perfezionata in data 19 dicembre 2019 con il Gruppo Hera le società di commercializzazione del Gruppo non sono assoggettate al controllo del Gruppo Ascopiave ed il conseguente deconsolidamento ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 18 migliaia.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

Nel corso dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento e dal deconsolidamento delle società di commercializzazione che sono state oggetto della partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019. Al netto di queste variazioni la diminuzione del valore netto della voce è spiegata dalle quote di ammortamento dell'esercizio.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine dell'esercizio la voce, al netto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento, ha registrato una variazione netta complessiva pari ad Euro 6.050 migliaia principalmente in ragione degli investimenti e delle quote di ammortamento dell'esercizio. Gli investimenti, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 26.790 migliaia. Le dismissioni nette sono principalmente correlate all'attività di sostituzione massiva dei misuratori.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine dell'esercizio. La voce, al netto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento, ha registrato una variazione pari ad Euro 5.088 migliaia.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto e lo sviluppo di software gestionali non ultimati al termine dell'esercizio e correlati al core business della distribuzione del gas naturale.

3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni esercizio considerato:

31.12.2019 31.12.2018
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Fondo
svalutazione
da impairment
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Fondo
svalutazione
da impairment
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 43.451 (14.743) 28.709 41.501 (12.979) 28.522
Impianti e macchinari 3.783 (1.699) (995) 1.089 3.631 (1.474) (995) 1.162
Attrezzature industriali e commerciali 4.381 (3.688) 693 3.493 (3.001) 492
Altri beni 20.136 (17.149) 2.988 17.824 (15.458) 2.366
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 499 0 499 182 0 182
Diritti d'uso 991 (275) 716 0 0 0
Immobilizzazioni materiali 73.242 (37.554) (995) 34.694 66.631 (32.912) (995) 32.724
La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nell'esercizio considerato:
------------------------------------------------------------------------------------------------------------ --
31.12.2018 31.12.2019
(migliaia di Euro) Valore
netto
contabile
Variazione
del periodo
Ampliamento
del perimetro
di
consolidamento
Prima
adozione
IFRS 16
Decremento Riclassifiche
per attività
cessate
Ammortamenti
dell'esercizio
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 28.522 59 1.419 60 1.233 28.709
Impianti e macchinari 1.162 13 7 93 1.089
Attrezzature industriali e commerciali 492 142 119 59 693
Altri beni 2.366 1.089 380 2 (265) 582 2.988
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 182 352 0 35 499
Diritti d'uso 0 (0) 0 991 275 716
Immobilizzazioni materiali 32.724 1.655 1.925 991 97 (265) 2.242 34.694

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, correlato alla fusione per incorporazione della società precedentemente sottoposta a controllo congiunto Unigas Distribuzione S.r.l. avvenuta in data 1° luglio 2019 ed il primo consolidamento della società di nuova costituzione AP Reti Gas Nord Est S.r.l. acquisita nell'ambito della partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019 con il Gruppo Hera, ha determinato l'iscrizione del patrimonio immobilizzato di entrambe le società con il conseguente incremento delle altre immobilizzazioni materiali per Euro 1.925 migliaia. Tale importo è assoggettabile per Euro 1.684 migliaia alla prima aggregazione, e per Euro 241 migliaia alla seconda.

Gli investimenti realizzati nel corso dell'esercizio, a parità di perimetro di consolidamento, risultano pari ad Euro 1.655 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per l'acquisto di altri beni.

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Nel corso dell'esercizio la voce non ha evidenziato investimenti e la variazione registrata, a parità di perimetro di consolidamento, è spiegata dalle quote di ammortamento. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'incremento della voce per Euro 1.419 migliaia.

Impianti e macchinari

Nel corso dell'esercizio la voce impianti e macchinari ha registrato una diminuzione pari ad Euro 73 migliaia principalmente spiegata, a parità di perimetro di consolidamento, dalle quote di ammortamento. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'incremento della voce per Euro 7 migliaia.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali", a parità di perimetro di consolidamento, ha registrato investimenti per Euro 142 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto degli strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'incremento della voce per Euro 119 migliaia.

Altri beni

Nel corso dell'esercizio gli investimenti realizzati a parità di perimetro di consolidamento risultano pari ad Euro 1.089 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di hardware e telefonia (Euro 835 migliaia) nonché mobili e complementi d'arredo (Euro 21 migliaia). L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'incremento della voce per Euro 380 migliaia.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso dell'anno la voce ha registrato una variazione pari ad Euro 352 migliaia.

Diritti d'uso

La voce accoglie i diritti d'uso correlati alla prima applicazione di IFRS 16 in data 1° gennaio 2019. L'effetto dell'applicazione del nuovo principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali: quali locazione di immobili (Euro 590 migliaia), noleggio di automezzi ed autocarri (Euro

401 migliaia). Nel corso dell'esercizio la variazione registrata dalla voce, al netto della prima iscrizione al costo ammortizzato degli impegni, è pari ad Euro 275 migliaia pari alle quote di ammortamento.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto ed in altre imprese considerati al termine di ogni esercizio considerato:

31.12.2018 31.12.2019
(migliaia di Euro) Costo storico Incremento Decremento Valore netto
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 68.355 (68.355) (0)
Partecipazioni in imprese collegate 0 395.943 395.943
Partecipazioni in altre imprese 2 54.000 54.002
Partecipazioni 68.357 449.943 (68.355) 449.945

Nel corso dell'esercizio la voce partecipazioni ha registrato significative variazioni in ragione delle operazioni societarie sviluppate nel corso dell'esercizio e descritte al paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio" di questa relazione finanziaria. In ordine cronologico l'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto con la fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A. avvenuta in data 1° luglio 2019, ed il perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera completato in data 19 dicembre 2019.

La prima ha determinato l'acquisizione del controllo della totalità della società da parte di Ascopiave S.p.A. ed il conseguente consolidamento integrale della stessa a decorrere dal 1° luglio 2019. La seconda ha visto confluire nella nuova EstEnergy S.p.A. le attività commerciali del Gruppo Ascopiave (Ascotrade S.p.a., Ascopiave Energie S.p.a., Blue Meta S.p.a. e le joint venture Asm Set S.r.l. ed Etra Energia S.r.l.), la partecipazione in Sinergie Italiane S.r.l., e quelle del Gruppo Hera (Hera Comm Nord-Est S.r.l). Il capitale sociale della nuova EstEnergy è detenuto per il 52% dal Gruppo Hera e per il 48% da Ascopiave (che ha acquisito la propria quota, al prezzo sopra descritto, sulla base di un equity value del 100% di EstEnergy pari a 824.881 migliaia di euro).

Sul fronte della riorganizzazione delle attività della distribuzione gas, Ascopiave ha acquisito dal Gruppo Hera un perimetro di concessioni ricomprendente utenti in Veneto, ed in Friuli-Venezia Giulia, che sono confluiti dal 31 dicembre 2019 nella società di nuova costituzione denominata AP Reti Gas Nord Est S.r.l., della quale detiene il 100% del capitale sociale e che risulta conseguentemente consolidata integralmente.

Infine, come previsto dall'accordo siglato a fine luglio, il 3% del capitale di Hera Comm è stato acquisito da Ascopiave, ad un prezzo di 54 migliaia di Euro.

Partecipazioni in Imprese a controllo congiunto

Le Partecipazioni in imprese a controllo congiunto si azzerano al termine dell'esercizio evidenziando una variazione netta pari ad Euro 68.355 migliaia. La variazione è spiegata dalle operazioni societarie sviluppate nel corso dell'esercizio e descritte nel precedente paragrafo e, nello specifico, la fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A. avvenuta in data 1° luglio 2019 che ha determinato l'acquisizione del controllo della totalità della società da parte della capogruppo ed il conseguente consolidamento integrale della stessa. I risultati conseguiti sino al 30 giugno 2019 risultano pertanto iscritti nella voce valutazione delle imprese con il metodo del patrimonio netto di questa relazione. Mentre i risultati economici ed i flussi patrimoniali maturati nel corso del secondo semestre dell'anno in corso sono rappresentati per natura negli schemi consolidati.

Le residue partecipazioni in imprese sottoposte a controllo congiunto sono state oggetto di deconsolidamento a seguito della cessione delle stesse nell'ambito del perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera completata. La cessione di quest'ultime, relative alle partecipazioni nella stessa EstEnergy S.p.A. ed in Asm Set S.r.l., ha determinato la diminuzione della voce per complessivi Euro 44.789 migliaia.

Partecipazioni in Imprese collegate

Al termine dell'esercizio risultano iscritte partecipazioni in società collegate per complessivi 395.943 migliaia di Euro, importo interamente correlato alla partecipazione del 48% detenuta in EstEnergy S.p.A., nella sua nuova configurazione. Alla data di chiusura dell'esercizio infatti, nella nuova società, sono confluite sia le attività commerciali del Gruppo Ascopiave (Ascotrade S.p.a., Ascopiave Energie S.p.a., Blue Meta S.p.a. e le joint venture Asm Set S.r.l. ed Etra Energia S.r.l.) e la partecipazione in Sinergie Italiane S.r.l., sia quelle del Gruppo Hera (Hera Comm Nord-Est S.r.l).

Il capitale sociale della nuova EstEnergy è detenuto per il 52% dal Gruppo Hera e per il 48% da Ascopiave (che ha acquisito la propria quota, al prezzo sopra descritto, sulla base di un equity value del 100% di EstEnergy pari a 824.881 milioni di euro.

Altre partecipazioni

Al termine dell'esercizio le altre partecipazioni registrano una variazione pari ad Euro 54.000 migliaia. La variazione è correlata all'acquisizione del 3% del capitale sociale di Hera Comm già descritta nel paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio" di questa relazione finanziaria a cui si rinvia per maggiori informazioni.

Le altre partecipazioni residue, pari ad Euro 2 migliaia, sono relative alle quote nella Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia e nella Banca Alto Vicentino S.p.A. per Euro 1 migliaia.

Si segnala che Ascopiave S.p.A. detiene delle opzioni di vendita sulle partecipazioni in imprese collegate e sulla partecipazione acquista di Hera Comm e che, al termine dell'esercizio, le stesse hanno evidenziato fair value nullo.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue evidenzia i saldi delle altre attività non correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Depositi cauzionali 1.171 8.917
Altri crediti 2.125 3.127
Altre attività non correnti 3.296 12.044

Le attività non correnti registrano una variazione complessiva rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 8.747 migliaia. La stessa è principalmente spiegata dal deconsolidamento delle società di commercializzazione oggetto della partnership perfezionata in 19 dicembre 2019 con il Gruppo Hera che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 7.841 migliaia. Mentre l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha invece determinato l'incremento della voce per Euro 100 migliaia.

Al netto delle variazioni descritte la voce ha registrato una diminuzione pari ad Euro 980 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla riclassifica tra le attività finanziarie non correnti e correnti del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara con il quale è stato sottoscritto un accordo transattivo meglio commentato al paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria annuale.

I crediti non correnti iscritti al termine dell'esercizio sono relativi a depositi cauzionali per Euro 1.171 migliaia e ad altri crediti per Euro 2.125 migliaia. Si segnala che quest'ultimi accolgono altresì il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. L'importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso e la consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.

Alla data del 31 dicembre 2019 risulta in essere un contenzioso giudiziale con il comune menzionato, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Il Gruppo, anche in base al parere dei propri consulenti legali, ritiene incerto l'esito del contenzioso. L'evoluzione delle liti è riportata nel paragrafo "Contenziosi" di questa relazione finanziaria annuale.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 2.478 1.122
Attività finanziarie non correnti 2.478 1.122

Le attività finanziarie non correnti passano da Euro 1.122 migliaia dell'esercizio 2018, ad Euro 2.478 migliaia dell'esercizio di riferimento, evidenziando un aumento pari ad Euro 1.356 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione del credito che sarà oggetto di incasso oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del periodo vantato nei confronti del comune di Costabissara con il quale è stato sottoscritto un accordo transattivo di valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale la cui consegna era avvenuta il 1° ottobre 2011. Le parti hanno ritenuto condivisibile la fissazione transattiva dell'importo dovuto in Euro 3.000 migliaia di cui, Euro 1.000 migliaia corrisposti entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell'accordo, mentre il residuo sarà corrisposto in 12 rate annuali di pari importo. Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura della presente relazione e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.

7. Crediti per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti per imposte anticipate 19.390 11.358
Crediti per imposte anticipate 19.390 11.358

Le imposte anticipate passano da Euro 11.358 migliaia ad Euro 19.390 migliaia registrando un incremento di Euro 8.033 migliaia principalmente assoggettabile all'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'incremento della voce per Euro 7.626 migliaia. Tale effetto è stato parzialmente compensato dal deconsolidamento dei crediti per imposte anticipate iscritti dalle società di commercializzazione oggetto della partnership con il Gruppo Hera che ha determinato la diminuzione della voce per complessivi Euro 351 migliaia. Al netto degli effetti descritti la voce ha registrato un incremento pari ad Euro 762 migliaia.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 dicembre 2019 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

La tabella di seguito riportata evidenzia il dettaglio della voce negli esercizi posti a confronto:

31.12.2019 31.12.2018
Differenze Aliquota Effetto Differenze Aliquota Effetto
Descrizione temporanee fiscale totale temporanee fiscale totale
Svalutazione crediti 906 24,0% 217 1.786 24,0% 429
Fondi svalutazione magazzino 33 28,2% 9 33 28,2% 9
Ammortamenti IRES 24% + IRAP 4,2% 4.689 28,2% 1.322 1.323 28,2% 373
Accantonamento fondi rischi 923 24,0% 221 923 24,0% 221
Ammortamenti eccedenti oltre 2013 6.638 28,2% 1.872 6.314 28,2% 1.781
Altro IRES 24% + IRAP 4,2% 5.041 28,2% 1.422 732 28,2% 206
PILT-Phatom stock option-F.di personale 1.040 24,0% 250 781 24,0% 188
Accantonamenti fondi rischi 180 27,9% 50 359 27,9% 100
Altro IRES 24% 450 24,0% 108 242 24,0% 58
Ammortamenti eccedenti IRES 24% 57.911 24,0% 13.899 29.739 24,0% 7.137
Altro IRES 24% + 3,9% 70 27,9% 20 773 27,9% 216
Totale crediti per imposte anticipate 77.901 19.390 45.669 11.358

Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni esercizio considerato:

31.12.2019 31.12.2018
(migliaia di Euro) Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto
Gas in stoccaggio 0 0 0 2.694 (35) 2.659
Combustibili e materiale a magazzino 8.171 (39) 8.132 3.399 (39) 3.360
Totale Rimanenze 8.171 (39) 8.132 6.093 (73) 6.020

Al termine dell'esercizio le rimanenze risultano pari ad Euro 8.132 migliaia, registrando un incremento pari ad Euro 2.112 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. Lo stesso è principalmente spiegata dal maggior quantitativo di materiale in giacenza presso i magazzini delle società di distribuzione nonché dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'incremento delle rimanenze di combustibili e materiale a magazzino per Euro 592 migliaia.

La voce Gas in stoccaggio si azzera rispetto ai 2.659 migliaia di Euro dell'esercizio precedente in ragione del deconsolidamento delle società di commercializzazione oggetto della partnership che ha determinato una diminuzione della voce di pari importo.

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti verso clienti 18.966 76.617
Crediti per fatture da emettere 24.665 94.046
Fondo svalutazione crediti (506) (3.715)
Crediti commerciali 43.124 166.947

I crediti commerciali passando da Euro 166.947 migliaia ad Euro 43.124 migliaia, registrano un decremento pari ad Euro 123.823 migliaia. Lo stesso è principalmente spiegato dal deconsolidamento delle società di commercializzazione del gas e dell'energia oggetto della partnership con il Gruppo Hera che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 135.564 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha viceversa determinato l'iscrizione di maggiori crediti per Euro 1.708 migliaia.

Al netto degli effetti descritti la voce ha evidenziato un incremento pari ad Euro 10.031 migliaia principalmente correlata alla stagionalità dell'attività. I crediti commerciali sono infatti principalmente valorizzati dai crediti iscritti nei confronti delle società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas gestita dalle società del Gruppo. L'ampliamento del bacino di utenti gestito ha infatti determinato l'iscrizione di maggiori servizi di trasporto effettuati in ragione dei consumi realizzati dai consumatori finali nel periodo autunnale ed invernale, periodo in cui si concentrano i prelievi di gas naturale.

I crediti verso clienti sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi. Il fondo svalutazione crediti accoglieva principalmente gli importi accantonati per rischi su crediti patiti dalle società vendita del gas naturale e dell'energia elettrica. Il fondo residuo, pari ad Euro 506 migliaia rappresenta i rischi in capo alle società di distribuzione del Gruppo e non ha richiesto ulteriori accantonamenti in ragione della buona capienza del fondo già esistente. L'incremento registrato è assoggettabile all'ampliamento del perimetro di consolidamento per Euro 39 migliaia.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell'esercizio 2019 è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Fondo svalutazione crediti iniziale
Fondo svalutazione crediti da ampliamento
3.715 5.358
del perimetro di consolidamento 39 (0)
Accantonamenti 0 1.964
Riclassifica IFRS 5 per attività destinate alla
vendita (3.244)
Utilizzi (3) (3.607)
Fondo svalutazione crediti finale 506 3.715

Gli utilizzi evidenziati nella tabella sopra riportata sono quasi integralmente spiegati dal deconsolidamento delle società di commercializzazione che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 3.244 migliaia.

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 18.966 76.617
- fondo svalutazione crediti commerciali (506) (3.715)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 18.460 72.902
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 17.434 65.052
- scaduti entro 6 mesi 863 7.300
- scaduti da 6 a 12 mesi 244 1.472
- scaduti oltre 12 mesi 425 2.793

10.Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti per consolidato fiscale 1.927 3.034
Risconti attivi annuali 687 629
Anticipi a fornitori 4.267 2.769
Ratei attivi annuali 93 27
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 35.508 25.029
Credito IVA 1.635 2.854
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 74 8.612
Attività per vendite a termine 159
Altri crediti 2.638 1.948
Altre attività correnti 46.830 45.062

Le altre attività correnti, passando da Euro 45.062 migliaia ad Euro 46.830 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 1.768 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un aumento delle altre attività iscritte pari ad Euro 3.581 migliaia, influenzando in particolare, i crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA). Viceversa, il deconsolidamento delle società di vendita, per effetto dell'operazione descritta nei fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio, ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 4.362 migliaia interessando principalmente i crediti iscritti verso gli uffici tecnici di finanza, regioni e province in relazione ad accise ed addizionali regionali.

Al netto degli effetti descritti la voce ha evidenziato un incremento rispetto al 31 dicembre 2018 di Euro 2.549 migliaia principalmente assoggettabili ai maggiori crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici ed ambientali in relazione ai titoli di efficienza energetica.

Nel corso dell'esercizio 2019 è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere con Asco Holding S.p.A. a causa del venir meno di alcuni requisiti necessari. Si segnala che i crediti iscritti sono relativi a posizioni pregresse in essere e non sono relative a imposte maturate nel corso dell'esercizio. Nel corso dello stesso le società del Gruppo hanno aderito al contratto di consolidato fiscale nazionale con Ascopiave S.p.A..

I crediti iscritti nei confronti della Cassa (CSEA), a parità di perimetro pari ad Euro 32.658 migliaia, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica consegnati a novembre 2019, ma non incassati alla data di chiusura, ed i quantitativi maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019-maggio 2020). Si

segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo comunicato dal GSE per l'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2018 - maggio 2019) in relazione ai titoli consegnati, e pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione e, al 31 dicembre 2019, pari ad Euro 250 (Euro 250 al 30 dicembre 2018; fonte STX).

11.Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti finanziari verso imprese collegate 6.195 844
Altre attività finanziarie correnti 798 137
Attività finanziarie correnti 6.993 981

Le attività finanziarie correnti registrano un incremento pari ad Euro 6.013 migliaia, passando da Euro 981 migliaia del 31 dicembre 2018 ad Euro 6.993 migliaia dell'esercizio di riferimento. L'incremento è principalmente correlato al deconsolidamento delle società oggetto della partneship con il Gruppo Hera. I rapporti di conto corrente intercompany in essere con le stesse risultavano infatti elisi al termine dell'esercizio precedente. Tali posizioni si sono chiuse nel corso del primo trimestre dell'esercizio in corso.

Si segnala che al termine dell'esercizio la voce accoglie altresì, la quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Creazzo e la quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara per Euro 305 migliaia. Con quest'ultimo è stato raggiunto l'accordo transattivo meglio descritto al paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questa Relazione finanziaria annuale.

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti IRAP 556 545
Crediti IRES 572 673
Altri crediti tributari 134 290
Crediti tributari 1.263 1.508

A parità di perimetro di consolidamento i crediti tributari, passando da Euro 1.508 migliaia ad Euro 1.263 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrano un decremento pari ad Euro 245 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. Il deconsolidamento delle società di commercializzazione effettuato a seguito della partnership con il Gruppo Hera ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 308 migliaia. Al netto delle variazioni descritte la voce ha evidenziato un aumento pari ad Euro 41 migliaia.

La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza dell'esercizio 2019, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES.

____________________________________________________________________________________________

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Depositi bancari e postali 67.017 66.632
Denaro e valori in cassa 14 18
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 67.031 66.650

Le disponibilità liquide passano da Euro 66.650 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 67.031 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrando un incremento pari ad Euro 381 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'incremento delle disponibilità liquide per Euro 1.037 migliaia mentre, il deconsolidamento delle società di commercializzazione ha comportato una diminuzione della voce pari ad Euro 7.296 migliaia.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel corso dell'esercizio 2019 si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine dell'esercizio è il seguente:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 67.031 66.650
Attività finanziarie correnti 6.993 981
Passività finanziarie correnti (17.156) (115)
Debiti verso banche e finanziamenti (136.803) (131.044)
Posizione finanziaria netta a breve (79.935) (63.528)
Attività finanziarie non correnti 2.478 1.122
Finanziamenti a medio e lungo termine (135.083) (55.111)
Passività finanziarie non correnti (441) 0
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (133.046) (53.989)
Posizione finanziaria netta (212.981) (117.517)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari dell'esercizio 2019" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questa Relazione finanziaria annuale.

14. Attività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Attività su derivati materia prima 0 123
Attività su derivati materia prima 0 123

Le attività iscritte al termine dell'esercizio 2018 per contratti derivati risultavano integralmente correlate alla vendita del gas naturale e conseguentemente il saldo è stato integralmente oggetto di deconsolidamento per effetto dell'operazione descritta al paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 2019".

Patrimonio netto consolidato

15. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 dicembre 2019 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (26.774) (16.981)
Riserve e utili a nuovo 125.756 134.629
Risultato del periodo di Gruppo 493.216 44.625
Patrimonio netto di Gruppo 873.492 443.567
Capitale e Riserve di Terzi 0 2.428
Risultato del periodo di Terzi 0 1.874
Patrimonio Netto di Terzi 0 4.303
Patrimonio netto Totale 873.492 447.869

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019 è pari ad Euro 873.492 migliaia ed evidenzia un incremento rispetto all'esercizio 2018 pari ad Euro 425.623 migliaia. Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nell'esercizio, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate dalla distribuzione dei dividendi ordinari e straordinari deliberati dall'assemblea degli Azionisti tenutasi in data 23 aprile 2019. In sede ordinaria l'assemblea ha infatti deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo ordinario pari a Euro 0,125 per azione e la distribuzione di un dividendo straordinario pari ad Euro 0,2133 per ciascuna delle n. 222.178.966 azioni in circolazione. Tale dividendo straordinario è stato messo in pagamento unitamente a quello ordinario in data 8 maggio 2019, con data di stacco 6 maggio 2019 e record date 7 maggio 2019. L'esborso complessivo è risultato pari ad Euro 75.163 migliaia.

Al termine dell'esercizio la società deteneva azioni proprie per un valore complessivo pari ad Euro 26.774 migliaia, in aumento rispetto al 31 dicembre 2018 di Euro 9.793 migliaia. Nel corso dell'esercizio, e nello specifico a decorrere dal 1° aprile, Ascopiave S.p.A. ha dato corso all'acquisto di azioni proprie sul mercato telematico azionario complessivamente per 22.376 migliaia di Euro di azioni.

Nel corso della prima settimana di luglio 2019 si è proceduto ad assegnare n. 7.149.505 azioni proprie alla società Anita S.r.l. nell'ambito dell'operazione di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A. il cui perfezionamento è stato comunicato al mercato in data 25 giugno 2019.

Alla data del 31 dicembre 2019 Ascopiave S.p.A., in relazione agli acquisti effettuati nel corso del periodo e l'assegnazione delle azioni proprie ad Anita S.r.l., detiene n. 10.456.025 azioni, pari al 4,4605% del capitale sociale, per il controvalore sopra indicato.

Si segnala che la riserva di hedge accounting iscritta al termine dell'esercizio 2018, risultava integralmente correlata alla vendita del gas naturale e conseguentemente il saldo è stato integralmente deconsolidato in ragione della partnership descritta al paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio" di questa relazione finanziaria. La riserva di hedge accounting iscritta al termine dell'esercizio rappresenta il valore corrente degli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. a copertura di possibili oscillazioni dei tassi di interesse. La stessa, al 31 dicembre 2019 evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 98 migliaia. Si segnala che alla data di chiusura della presente relazione finanziaria annuale non sono maturati effetti rilasciati a conto economico.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Patrimonio netto di terzi

Il patrimonio netto di terzi iscritto al termine dell'esercizio 2018 era costituito dalle attività nette e dal risultato non attribuibile al Gruppo e faceva riferimento alle quote di terzi delle società controllate Ascotrade S.p.A. e Etra Energia S.r.l.. Le società sono state oggetto di deconsolidamento ed alla data di chiusura dell'esercizio non ci sono società del Gruppo aventi partecipazioni di terzi.

Passività non correnti

16. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.285 1.024
Altri fondi rischi ed oneri 59 2.877
Fondi rischi ed oneri 1.344 3.901

I fondi rischi ed oneri, passando da Euro 3.901 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 1.344 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrano un decremento di Euro 2.557 migliaia. Il deconsolidamento delle società di commercializzazione e di Sinergie italiane S.r.l. in liquidazione ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 2.825 migliaia; mentre l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un incremento della voce pari ad Euro 76 migliaia.

Al netto delle variazioni descritte la voce ha evidenziato un incremento pari ad Euro 192 migliaia principalmente spiegato dall'iscrizione dei costi maturati nel corso dell'esercizio di riferimento per piani di incentivazione a lungo termine. Tali importi contabilizzati si riferiscono alla quota maturata nell'anno in corso e sono relativi al triennio 2018-2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

La tabella che segue mostra la movimentazione nell'esercizio 2019:

(migliaia euro)
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2019 3.901
Ampliamento del perimetro di consolidamento 76
Riclassifica IFRS 5 per attività cessate (2.586)
Accantonamenti fondi rischi e oneri 480
Utilizzo fondi rischi e oneri (527)
Fondi rischi ed oneri al 31 dicembre 2019 1.344

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Copertura perdite società collegate 0 2.642
Rischi su contenziosi con fornitori 59 235
Fondi trattamento quiescenza e obblighi simili 1.285 1.024
Totale 1.344 3.901

Il fondo trattamento quiescenza e obblighi simili accoglie anche gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine per la quota in denaro.

17. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 4.807 migliaia al 1° gennaio 2019 ad Euro 4.931 migliaia del 31 dicembre 2019 registrando un incremento pari ad Euro 124 migliaia. La variazione è data principalmente dal deconsolidamento delle società di commercializzazione che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 1.965 migliaia. Lo stesso è stato più che compensato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione del trattamento di fine rapporto correlato ai dipendenti in forza in Unigas Distribuzione S.r.l. alla data della fusione per incorporazione (+801 migliaia di Euro) e del trattamento di fine rapporto correlato ai dipendenti in forza in AP Reti Gas Nord Est S.r.l. (+1.285 migliaia di Euro).

La tabella di seguito riportata riepiloga la movimentazione del fondo nell'esercizio considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2019 4.807
Ampliamento del perimetro di consolidamento 2.086
Liquidazioni (1.153)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 1.085
Riclassifica IFRS 5 per attività destinate alla vendita (1.965)
Perdita/(profitto) attuariale dell'esercizio (*) 71
Trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2019 4.931

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

La passività per il trattamento di fine rapporto è misurata utilizzando una metodologia attuariale, il suo valore è pertanto sensibile alla variazione delle relative ipotesi. Le principali ipotesi utilizzate nella misurazione del Trattamento di fine rapporto sono il tasso di sconto, la percentuale media annua di uscita dei dipendenti, l'età massima di pensionamento dei dipendenti.

Il tasso di sconto utilizzato per la misurazione della passività derivante dal trattamento di fine rapporto è determinato con riferimento ai rendimenti di mercato per i titoli a reddito fisso di elevata qualità per i quali le scadenze e gli ammontari corrispondono alle scadenze e agli ammontari dei pagamenti futuri previsti. Per tale piano, il tasso medio di sconto che riflette la stima delle scadenze e degli ammontari dei pagamenti futuri relativi al piano per il 2019 è pari allo 0,79% (1,57% al 31 dicembre 2018).

Le principali altre ipotesi del modello sono:

  • tasso di mortalità: tavola di sopravvivenza IPS55
  • tassi di inabilità: tavole INPS anno 2000
  • tasso di rotazione del personale: 3,00%
  • tasso di incremento delle retribuzioni: 1,50%
  • tasso di inflazione: 0,80%
  • tasso di anticipazione: 2,00%

L'analisi di sensitività sulla valutazione attuariale del fondo non ha evidenziato scostamenti di rilievo rispetto al valore iscritto in bilancio.

Il costo corrente relativo alle prestazioni di lavoro è iscritto tra i costi del personale, mentre, l'interest cost, pari ad Euro 54 migliaia, è rilevato tra gli altri oneri finanziari.

18. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 7.833 8.611
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 16.750 21.500
Mutui passivi INTESA SAN PAOLO SPA 40.000
Mutui passivi BNL 46.500 25.000
Mutui passivi CREDIT AGRICOLE FRIULADRIA 24.000
Finanziamenti a medio e lungo termine 135.083 55.111
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 30.778 8.014
Finanziamenti a medio-lungo termine 165.861 63.124

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 dicembre 2019 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di BNL per Euro 55.000 migliaia, di Intesa SanPaolo per Euro 50.000 migliaia, di Credit Agricole Friuladria per Euro 30.000 e della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 21.500 migliaia, passano complessivamente da Euro 63.124 migliaia ad Euro 165.861 migliaia con un incremento di Euro 102.737 migliaia, spiegato dal pagamento delle rate pagate nel corso dell'esercizio e dalla sottoscrizione di un finanziamento con BNL nel mese di agosto 2019 e con Credit Agricole - Friuladria nel mese di ottobre 2019 di Euro 30.000 migliaia ciascuno e con Intesa SanPaolo nel mese di novembre 2019 di Euro 50.000 migliaia. Considerando la sola quota in scadenza oltre l'esercizio, i finanziamenti descritti presentano un incremento da Euro 55.111 migliaia ad Euro 135.083 migliaia a parità di perimetro di consolidamento. In particolare:

  • il finanziamento con BNL, erogato nell'agosto 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 dicembre 2019, vede l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.
  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2019 pari ad Euro 25.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.
  • il finanziamento con Intesa SanPaolo, erogato nel novembre 2019 per complessivi Euro 50.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 dicembre 2019, con l'iscrizione di Euro 10.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.
  • il finanziamento con Credit Agricole Friuladria, erogato nell'ottobre 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 dicembre 2019, vede l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente e semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2019 pari a 21.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2019 pari ad Euro 8.611 migliaia, con l'iscrizione di Euro 778 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL (solo quello erogato nel 2017) e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

(migliaia di Euro) 31.12.2019
Esercizio 2020 30.778
Esercizio 2021 30.042
Esercizio 2022 30.057
Esercizio 2023 30.072
Oltre 31 dicembre 2023 44.912
Finanziamenti a medio-lungo termine 165.861

La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine:

19. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Depositi cauzionali 401 11.350
Risconti passivi pluriennali 24.152 16.653
Altre passività non correnti 24.553 28.003

Le altre passività non correnti passano da Euro 28.003 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 24.553 migliaia dell'esercizio di riferimento evidenziando un decremento pari ad Euro 3.450 migliaia. Il deconsolidamento delle società di commercializzazione del gas e dell'energia elettrica, descritto nel paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio", ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 10.792 migliaia principalmente assoggettabili ai depositi cauzionali degli utenti gas ed energia elettrica. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha viceversa determinato un incremento della voce pari ad Euro 5.042 migliaia principalmente assoggettabile alla voce risconti passivi pluriennali.

Al netto delle variazioni descritte, a parità di perimetro di consolidamento, la voce ha registrato un incremento pari ad Euro 2.300 migliaia in relazione all'andamento dei risconti passivi pluriennali. Gli stessi sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas, o della stessa rete di distribuzione stessa, e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

I depositi cauzionali iscritti al termine dell'esercizio si riferiscono a depositi ricevuti da società di vendita del gas naturale, che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale gestita dal Gruppo, per il servizio di vettoriamento della materia prima.

20. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti finanziari IFRS 16 oltre 12 mesi 441 0
Passività finanziarie non correnti 441 0

In data 1° gennaio 2019 il Gruppo ha effettuato la prima applicazione di IFRS 16. La prima adozione del principio, con il metodo dell'"approccio retroattivo modificato", ha determinato l'iscrizione di passività finanziarie non correnti pari ad Euro 694 migliaia. La diminuzione registrata alla data del 31 dicembre 2019 è spiegata dalla riclassifica a breve termine della quota capitale che sarà rimborsata entro i successivi dodici mesi.

21. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti per imposte differite 22.021 14.534
Debiti per imposte differite 22.021 14.534

I debiti per imposte differite passano da Euro 14.534 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 22.021 migliaia con un incremento di Euro 7.487 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento per effetto della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. ed agli effetti della partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019 con il Gruppo Hera che ha visto il deconsolidamento delle società di commercializzazione ed il consolidamento di AP Reti Gas Nord Est S.r.l..

Il deconsolidamento delle società di commercializzazione ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 1.503 migliaia principalmente in relazione alla dinamica degli ammortamenti delle liste clienti. L'ampliamento del perimetro di consolidamento, correlato all'iscrizione dei debiti per imposte differite di AP Reti Gas Nord Est S.r.l., ha viceversa determinato un aumento della voce per complessivi Euro 9.485 migliaia. Per maggiori approfondimenti si rinvia al capitolo "Aggregazioni aziendali" di questa relazione finanziaria annuale.

Al netto della variazione descritta i debiti per imposte differite hanno registrato una diminuzione pari ad Euro 905 migliaia ed accolgono principalmente gli effetti fiscali derivanti dalle dinamiche degli ammortamenti sulle reti distribuzione del gas naturale.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 dicembre 2019 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

31.12.2019 31.12.2018
Differenze Aliquota Effetto Differenze Aliquota Effetto
Descrizione temporanee fiscale totale temporanee fiscale totale
Ammortamenti eccedenti 25.546 24,0% 6.131 25.601 24,0% 6.144
Trattamento di fine rapporto 21 24,0% 5 25 24,0% 6
Ammortamenti eccedenti 47.338 28,2% 13.349 13.101 28,2% 3.695
Deducibilità avviamento ai fini fiscali vendita gas 0 27,9% 0 2.681 27,9% 748
Altro 227 24,0% 54 266 24,0% 64
Liste clienti oltre 2016 0 28,2% 0 3.878 28,2% 1.093
Deducibilità avviamento ai fini fiscali 8.799 28,2% 2.481 9.872 28,2% 2.784
Totale debiti per imposte differite 81.931 22.021 55.424 14.534

Passività correnti

22. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti verso banche 106.025 123.031
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 30.778 8.014
Debiti verso banche e finanziamenti 136.803 131.044

I debiti verso banche passano da Euro 131.044 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 136.803 migliaia dell'esercizio di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 5.759 migliaia. Gli stessi sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

La tabella che segue mostra la ripartizione delle linee di credito del Gruppo utilizzate e disponibili ed i relativi tassi applicati alla data del 31 dicembre 2019:

Intermediario Tipologia di Affidamento al Tasso al Utilizzato al
linea di credito 31.12.2019 31.12.2019 31.12.2019
Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Mutui 4.305 1,83% 4.305
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 7.500 0,34% 7.500
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 14.000 0,58% 14.000
Banca Monte dei Paschi di Siena Crediti di firma 11.000 n.d. 9.700
Banca Nazionale del Lavoro Crediti per cassa 24.000 0,07% 24.000
Banca Nazionale del Lavoro Mutui 25.000 1,92% 25.000
Banca Nazionale del Lavoro Mutui 30.000 0,59% 30.000
Banca Nazionale del Lavoro Crediti di firma 10.375 n.d. 435
Banca Popolare dell'Emilia Romagna Crediti per cassa 10.000 n.d. 0
Banca Sella Crediti per cassa 5.000 n.d. 0
Banco BPM Crediti per cassa 20.000 0,10% 20.000
Banco BPM Crediti di firma 1.625 n.d. 1.125
Banco BPM Crediti di firma 10.620 n.d. 2.549
Cassa centrale BCC Italiano Mutui 4.305 1,83% 4.305
Credito Emiliano Crediti per cassa 27.000 0,02% 27.000
Credit Agricole Corporate Mutui 15.000 0,67% 15.000
Credit Agricole Corporate Mutui 15.000 0,67% 15.000
Credit Agricole Friuladria Crediti per cassa 3.000 n.d. 0
Intesa SanPaolo Crediti per cassa 56.000 0,05% 20.000
Intesa SanPaolo Mutuo 50.000 0,41% 50.000
Intesa SanPaolo Crediti di firma 2.500 n.d. 0
Cassa Depositi e Prestiti Crediti di firma 9.943 n.d. 9.943
Unicredit Crediti per cassa 29.602 0,03% 15.000
Unicredit Crediti di firma 21.464 n.d. 12.064
Unione di Banche Italiane Crediti per cassa 30.000 n.d. 0
BNL Crediti di firma 75 n.d. 75
Unicredit Crediti per cassa 500 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 500 n.d. 0
UBI Crediti di firma 107 n.d. 107
Unicredit Crediti per cassa 3.000 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 3.000 n.d. 0
Banca Alto Vicentino Crediti di firma 1.527 n.d. 1.527
Intesa SanPaolo Crediti per cassa 50 n.d. 0
Intesa SanPaolo Crediti di firma 2.457 n.d. 2.457
Unicredit Crediti per cassa 5.000 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 13.746 n.d. 200
Unicredit Crediti per cassa 500 n.d. 0
Unicredit Crediti di firma 500 n.d. 0
468.201 311.292

Nota: il totale degli utilizzi non corrisponde al totale debiti v/b in quanto l'utilizzo della linea per il rilascio fidejussioni non determina l'accensione di debiti bancari

23.Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti vs/ fornitori 3.046 70.956
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 49.036 60.229
Debiti commerciali 52.082 131.185

I debiti commerciali passano da Euro 131.185 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 52.082 migliaia dell'esercizio di riferimento evidenziando una diminuzione pari ad Euro 79.127 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dal deconsolidamento delle società di commercializzazione del gas e dell'energia elettrica, descritto nel paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio", che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 97.971 migliaia. Tali importi erano principalmente correlati all'acquisto ed al trasporto delle materie prime gas ed energia elettrica. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha viceversa comportato l'iscrizione di debiti commerciali per complessivi Euro 2.979 migliaia di Euro.

Al netto degli effetti descritti i debiti commerciali hanno registrato un incremento pari ad Euro 15.865 migliaia principalmente in ragione degli obiettivi di efficienza energetica.

La voce accoglie principalmente i debiti iscritti per fornitori di materiali e servizi per l'estensione o la manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale nonché per la fruizione di servizi di consulenza ricevuti nel corso del dell'esercizio di riferimento.

I debiti collegati all'acquisto dei titoli di efficienza energetica, necessari al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico a cui le società di distribuzione del Gruppo sono assoggettate, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019 - maggio 2020). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 dicembre 2019, pari ad Euro 260 (Euro 260 alla data del 31 dicembre 2018).

24. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti IRAP 82 169
Debiti IRES 4.646 38
Debiti tributari 4.728 207

I debiti tributari, passando da Euro 207 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 4.728 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 4.521 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione dei debiti maturati nei confronti dell'erario per IRES ed IRAP, dedotti gli acconti versarti, maturati nel corso dell'esercizio. Nel corso dell'esercizio infatti è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere al 31 dicembre 2018 con Asco Holding S.p.A. in ragione del venir meno di alcuni requisiti necessari. Nel corso dell'esercizio le società del Gruppo hanno aderito al contratto fiscale nazionale con la controllante Ascopiave S.p.A..

Si segnala che il deconsolidamento delle società di commercializzazione ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 143 migliaia; mentre l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha comportato l'iscrizione di debiti per Euro 92 migliaia.

25. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Anticipi da clienti 221 505
Debiti per consolidato fiscale 1.668 551
Debiti verso enti previdenziali 1.120 1.805
Debiti verso il personale 6.207 5.026
Debiti per IVA 495 7.170
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 966 1.222
Risconti passivi annuali 661 452
Ratei passivi annuali 698 509
Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 572
Passività per impegni di acquisto a breve termine 172
Altri debiti 13.514 9.555
Altre passività correnti 25.549 27.539

Le altre passività correnti passano da Euro 27.539 migliaia dell'esercizio 2018 ad Euro 25.549 migliaia dell'esercizio di riferimento evidenziando un decremento pari ad Euro 1.989 migliaia. La variazione è in parte spiegata dal deconsolidamento delle società di commercializzazione, per effetto di quanto descritto nel paragrafo fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio di questa relazione, che ha determinato una diminuzione della voce pari ad Euro 12.245 migliaia interessando principalmente i debiti IVA. Tale diminuzione è stata in parte compensata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha viceversa determinato l'iscrizione di altre passività correnti per complessivi Euro 3.833 migliaia. Conseguentemente, al netto delle variazioni descritte, la voce ha evidenziato una diminuzione pari ad Euro 6.069 migliaia assoggettabile agli altri debiti.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 31 dicembre 2019.

Debiti per consolidato fiscale

Alla data di chiusura della presente relazione finanziaria annuale è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere con Asco Holding S.p.A. a causa del venir meno di alcuni requisiti necessari, nello specifico la Società ha modificato l'esercizio sociale la cui chiusura non coincide con il 31 dicembre. Si segnala che i debiti iscritti sono relativi a posizioni pregresse.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 31 dicembre 2019 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 dicembre 2019 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva. La voce evidenzia un incremento pari ad Euro 1.182 migliaia passando da Euro 5.026 migliaia dell'esercizio 2018 ad Euro 6.207 migliaia dell'esercizio di riferimento. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione del compenso variabile maturato per il perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera Per Euro 2.277 migliaia. Tale variazione è stata in parte compensata dai minori debiti maturati al termine dell'esercizio.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA, al termine dell'esercizio, risultano pari ad Euro 495 migliaia. La significativa diminuzione registrata rispetto all'esercizio precedente è spiegata dal deconsolidamento delle società di commercializzazione che sono state interessate dalla partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione del gas naturale e gli allacciamenti alla stessa.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale

Al termine dell'esercizio la voce non risulta valorizzata in quanto i debiti iscritti al 31 dicembre 2018 erano integralmente correlati a società di commercializzazione che sono state oggetto di deconsolidamento per effetto della partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019. Conseguentemente il saldo di tali voci risulta pari a zero.

Passività per vendite a termine

Al termine dell'esercizio la voce non risulta valorizzata in quanto i debiti iscritti al 31 dicembre 2018 erano integralmente correlati a società di commercializzazione che sono state oggetto di deconsolidamento per effetto della partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019. Conseguentemente il saldo di tali voci risulta pari a zero.

Altri debiti

A parità di perimetro di consolidamento, al termine dell'esercizio, la voce ha evidenziato un saldo pari ad Euro 10.297 migliaia registrando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 743 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori debiti iscritti nei confronti di Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali connessi alle componenti tariffarie del vettoriamento del gas naturale.

La voce accoglie altresì i debiti corrispondenti agli oneri obbligatori del personale maturati al 31 dicembre 2019.

26. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti finanziari entro 12 mesi 16.889 115
Debiti finanziari IFRS 16 entro 12 mesi 267
Passività finanziarie correnti 17.156 115

Le passività finanziare correnti passano da Euro 115 migliaia dell'esercizio 2018 ad Euro 17.165 migliaia dell'esercizio di riferimento, evidenziando un incremento di Euro 17.041 migliaia. Il deconsolidamento delle società di commercializzazione interessate dalla partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019 ha determinato un incremento della voce pari ad Euro 16.979 migliaia. I conti correnti intercompany in essere con le società oggetto di cessione, a mezzo dei quali era sviluppato il cash pooling del Gruppo, erano infatti elisi al termine dell'esercizio precedente. Tali posizioni sono state chiuse nel corso del primo trimestre dell'esercizio in corso.

Come già descritto nel paragrafo "Passività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria annuale, in data 1° gennaio 2019 è stata effettuata la prima iscrizione dei debiti finanziari correlati a leasing operativi in sede di prima applicazione di Ifrs 16. La prima adozione del principio ha determinato l'iscrizione di Euro 297 migliaia di maggiori debiti. Al termine dell'esercizio la voce non ha evidenziato significative variazioni in quanto i rimborsi di capitale effettuati sono stati compensati dalla riclassifica delle quote che saranno oggetto di pagamento entro i successivi dodici mesi dalla data di chiusura.

27. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Passività su derivati su materia prima 0 1.216
Passività su derivati su tassi di interesse 98 0
Passività correnti su derivati finanziari 98 1.216

Le passività su derivati, al termine dell'esercizio precedente, evidenziavano un saldo interamente correlato alle società di commercializzazione del gas e dell'energia elettrica. A seguito della partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019 tali saldi non risultano consolidati.

Nel corso dell'esercizio la capogruppo ha sottoscritto un contratto derivati a copertura di tassi di interesse. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questa relazione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Le attività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati in essere al 31 dicembre 2019, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita nei prossimi 12 mesi:

# Controparte Tipologia
strumento
Commodity
Sottostante
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Posizione Nozionale
contrattuale
MtM (€/000)
1 BNL Interest Rate Swap Euribor 6M 9-ago-19 9-feb-20 9-ago-24 Vanilla: Fixed - Float 27.000.000 € 70
2 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 27-set-19 1-ott-19 27-set-24 Vanilla: Fixed - Float 30.000.000 € 28
Totali 57.000.000 € 98

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi

28. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi da trasporto del gas 80.370 73.940
Ricavi per servizi di allacciamento 354 289
Ricavi da servizi di fornitura calore 10 (0)
Ricavi da servizi di distribuzione 3.849 4.951
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 8.469 7.491
Ricavi per contributi ARERA 29.176 25.253
Altri ricavi 2.684 3.424
Ricavi 124.911 115.347

Al termine dell'esercizio i ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave, attestandosi ad Euro 124.911 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 9.564 migliaia rispetto all'esercizio precedente (Euro 115.347 migliaia). L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori ricavi conseguiti per il vettoriamento del gas naturale sulla rete di distribuzione del Gruppo (+6.430 migliaia di Euro) e dai maggiori contributi iscritti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico (+3.923 migliaia di Euro), i quali sono stati parzialmente compensati dai minori ricavi conseguiti per servizi svolti in qualità di distributori (-1.102 migliaia di Euro), da minori altri ricavi (-806 migliaia).

La sostanziale totalità dei ricavi è realizzata in Italia.

Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha generato ricavi pari ad Euro 80.370 migliaia evidenziando un incremento pari ad Euro 6.430 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione del Vicolo dei Ricavi Totali correlato agli impianti gestiti da Unigas Distribuzione S.r.l. avvenuta a seguito della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio 2019. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato il consolidamento integrale dei risultati conseguiti a decorrere da quella data, ricavi che in precedenza risultavano iscritti tra i proventi ed oneri finanziari alla voce "quota utile/perdita delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto".

Il Vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati da ARERA. Si segnala che la voce ricavi da trasporto del gas comprende una quota perequativa positiva pari ad Euro 711 migliaia, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente di Euro 448 migliaia. La quota perequativa varia in ragione della stagionalità e dell'andamento delle temperature in quanto risultante dal differenziale riscontrato tra ricavi addebitati alle società di vendita per il servizio di vettoriamento del gas naturale (contratti in ragione dei minori consumi) ed il VRT riconosciuto del periodo di riferimento.

I ricavi conseguiti per servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 3.849 migliaia, evidenziano una diminuzione rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 1.102 migliaia. La diminuzione è in parte spiegata dai 778 mila Euro di contributi iscritti nel 2018 correlati alla realizzazione della rete di distribuzione in lottizzazioni.

I ricavi per servizi svolti a favore di società del Gruppo evidenziano un incremento pari ad Euro 979 migliaia rispetto all'esercizio precedente attestandosi ad Euro 8.469 migliaia al 31 dicembre 2019.

I contributi erogati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente si attestano al termine dell'esercizio ad Euro 29.176 migliaia rilevando un incremento pari ad Euro 3.923 migliaia rispetto all'esercizio di confronto. I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 31 dicembre 2019 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019-maggio 2020). Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo comunicato dal GSE per l'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2018 - maggio 2019) in relazione ai

titoli consegnati, e pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione e, al 31 dicembre 2019, pari ad Euro 250 (Euro 250 al 31 dicembre 2018; fonte STX).

La voce altri ricavi passa da Euro 3.424 migliaia dell'esercizio 2018, ad Euro 2.618 migliaia dell'esercizio di riferimento, evidenziando un decremento pari ad Euro 806 migliaia.

30. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Acquisti di altri materiali 1.358 1.271
Costi acquisto altre materie prime 1.358 1.271

Al termine dell'esercizio i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 1.358 migliaia, in aumento di Euro 88 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione dei costi sostenuti nell'esecuzione delle attività sugli impianti gestiti da Unigas Distribuzione S.r.l. avvenuta a seguito della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio 2019. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato il consolidamento integrale dei risultati conseguiti a decorrere da quella data, mentre in precedenza i costi risultavano iscritti tra i proventi ed oneri finanziari alla voce "quota utile/perdita delle imprese valutare con il metodo del patrimonio netto".

La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali utilizzati per la manutenzione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed all'odorizzazione dello stesso.

31. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi sostenuti negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Costi di lettura contatori 776 775
Spese invio bollette 2 (5)
Spese postali e telegrafiche 107 74
Manutenzioni e riparazioni 2.533 2.537
Servizi di consulenza 3.323 3.628
Servizi commerciali e pubblicità 98 89
Utenze varie 1.858 1.508
Compensi ad amministratori e sindaci 1.244 906
Assicurazioni 727 565
Spese per il personale 709 689
Altre spese di gestione 1.669 1.197
Costi per godimento beni di terzi 18.684 16.802
Costi per servizi 31.732 28.766

I costi per servizi sostenuti nel corso dell'esercizio evidenziano un incremento pari ad Euro 2.966 migliaia rispetto all'esercizio precedente. Gli stessi passano da Euro 28.766 migliaia del 2018 ad Euro 31.732 migliaia dell'esercizio di riferimento principalmente in ragione dei maggiori costi sostenuti per il godimento di beni di terzi e per altre spese di

gestione.

I costi sostenuti per la lettura dei contatori, attestandosi ad Euro 776 migliaia, risultano sostanzialmente allineati ai all'esercizio a confronto (Euro 775 migliaia al 31 dicembre 2018).

I costi per manutenzioni e riparazioni passano da Euro 2.537 migliaia dell'esercizio 2018, ad Euro 2.533 migliaia dell'esercizio di riferimento, evidenziando anch'essi una variazione poco significativa. La voce accoglie principalmente i costi correlati a canoni software e costi sostenuti per la manutenzione ordinaria degli impianti.

Al termine dell'esercizio di riferimento i costi per servizi di consulenza, attestandosi ad Euro 3.323 migliaia, hanno evidenziato un decremento pari ad Euro 305 migliaia principalmente spiegato dalle minori consulenze informatiche richieste. Si segnala che i costi sostenuti per consulenze ricevute per la realizzazione della partnership con il Gruppo Hera, descritta nel paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio" di questa relazione finanziaria annuale, risultano riclassificati nella voce "Risultato delle attività cessate" in ottemperanza ai dettami del principio contabile IFRS 5.

La voce compensi ad amministratori e sindaci ha evidenziato un incremento pari ad Euro 338 migliaia rispetto all'esercizio precedente attestandosi ad Euro 1.244 migliaia.

Le altre spese di gestione hanno rilevato al termine dell'esercizio un incremento pari ad Euro 472 migliaia attestandosi ad Euro 1.669 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dalle maggiori spese bancarie sostenute che hanno determinato un aumento pari ad Euro 352 migliaia.

La voce costi per godimento beni di terzi accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale ed ha evidenziato un aumento pari ad Euro 2.039 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione dei canoni, maturati sugli impianti gestiti da Unigas Distribuzione S.r.l., avvenuta a seguito della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio 2019. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato il consolidamento integrale dei risultati conseguiti a decorrere da quella data, mentre in precedenza i costi risultavano iscritti tra i proventi ed oneri finanziari alla voce "quota utile/perdita delle imprese valutare con il metodo del patrimonio netto".

I maggiori costi sostenuti sono stati in parte compensati dagli effetti derivanti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 16. Le modalità di contabilizzazione dei leasing operativi ha determinato l'iscrizione di minori costi per godimento di beni di terzi per complessivi Euro 142 migliaia quali minori canoni iscritti per affitti di sedi periferiche, noleggio di auto aziendali e di stampanti.

32. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Salari e stipendi 15.618 17.399
Oneri sociali 4.864 5.026
Trattamento di fine rapporto 1.085 1.089
Altri costi 65 42
Totale costo del personale 21.632 23.555
Costo del personale capitalizzato (7.132) (7.430)
Costi del personale 14.500 16.125

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia; gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 23.555 migliaia dell'esercizio 2018, ad Euro 21.632 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 1.923 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalle poste non ricorrenti iscritte nell'esercizio 2018 in relazione ai corrispettivi riconosciuti al Direttore Generale ed al Chief Financial Officer del Gruppo per la cessazione del rapporto di lavoro comunicata nel corso del terzo trimestre dell'esercizio. Gli accordi ed i patti con essi sottoscritti determinarono l'scrizione di maggiori costi per complessivi 2.411 migliaia di Euro. Al netto dell'effetto descritto i costi del personale evidenziano un incremento pari ad Euro 488

migliaia, principalmente spiegati dall'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. avvenuta in data 1° luglio 2019. Si segnala altresì che al termine dell'esercizio risultano iscritti costi per piani di incentivazione a lungo termine pari ad Euro 472 migliaia, in aumento di 223 migliaia rispetto all'anno precedente.

Si segnala inoltre che in osservanza dell'IFRS 2 il costo dei piani di incentivazione a lungo termine ha trovato contropartita tra le riserve di patrimonio netto per Euro 60 migliaia per la quota da corrispondersi in azioni e tra i fondi di quiescenza per Euro 412 migliaia per la parte in denaro. Gli importi contabilizzati in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine si riferiscono al primo anno del triennio 2018-2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un decremento pari ad Euro 299 migliaia passando da Euro 7.430 migliaia dell'esercizio in comparazione, ad Euro 7.132 migliaia dell'esercizio di riferimento.

I costi del personale hanno conseguentemente registrato una diminuzione complessiva pari 1.625 migliaia.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo in forza nelle continuing operation per categoria negli esercizi a confronto:

Descrizione 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Dirigenti (medio) 13 13 0
Impiegati (medio) 231 221 10
Operai (medio) 122 121 1
Totale personale dipendente 366 355 11

Si segnala che la tabella non evidenzia i dati medi del personale di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. in quanto il primo consolidamento della stessa è avvenuto in data 31 dicembre 2019, data in cui ha avuto efficacia il conferimento del ramo distribuzione attualmente gestito dalla società. Conseguentemente la stessa non presenta costi per il personale nel corso dell'esercizio.

33. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Contributi associativi e ARERA 539 542
Minusvalenze 715 1.122
Sopravvenienze caratteristiche 32 1.393
Altre imposte 732 688
Altri costi 656 610
Costi per appalti 325 239
Titoli di efficienza energetica 30.903 22.937
Altri costi di gestione 33.902 27.548

Gli altri costi di gestione passano da Euro 27.548 dell'esercizio 2018 ad Euro 33.902 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 6.354 migliaia; tale variazione è principalmente determinata dai maggiori costi iscritti per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro +7.966 migliaia).

I costi iscritti al termine dell'esercizio per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2019 (periodo regolamentare giugno 2019 - maggio 2020). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 dicembre 2019, pari ad Euro 260 fonte (Euro 260 alla data del 31 dicembre 2018). L'incremento registrato è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. avvenuta in data 1° luglio 2019 che ha

determinato l'iscrizione dei costi correlati agli obiettivi in capo alla stessa.

L'incremento dei costi iscritti per gli obiettivi di efficienza e risparmio energetico è stato solo parzialmente compensato dalle minori sopravvenienze passive rilevate nel corso dell'esercizio. Nel 2018 risultano infatti iscritti Euro 821 migliaia, correlati all'allineamento dei risconti passivi non correnti all'ammontare dei contributi scomputati dagli assets.

34. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Altri proventi 1.479 355
Altri proventi 1.479 355

Al termine dell'esercizio gli altri proventi operativi rilevano un aumento pari ad Euro 1.125 migliaia, passando da Euro 355 migliaia del 31 dicembre 2018, ad Euro 1.479 migliaia dell'esercizio di riferimento.

La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione del plusvalore rilevato in relazione all'accordo transattivo sottoscritto con il comune di Costabissara, descritto al paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questo resoconto intermedio di gestione, e concernente il valore di cessione degli impianti di distribuzione avvenuta il 1° ottobre 2011.

35. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Immobilizzazioni immateriali 21.145 18.884
Immobilizzazioni materiali 1.905 2.043
Ammortamenti diritti d'uso 275
Ammortamenti e svalutazioni 23.325 20.927

Gli ammortamenti registrano un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 2.399 migliaia passando da Euro 20.927 migliaia del 31 dicembre 2018, ad Euro 23.325 migliaia dell'esercizio di riferimento.

L'incremento registrato è in parte spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. avvenuta in data 1° luglio 2019 che ha determinato l'iscrizione delle quote di ammortamento correlate agli assets precedentemente gestiti dalla società.

Si segnala che le modalità di contabilizzazione dei leasing operativi ha determinato l'iscrizione di maggiori costi per ammortamenti per complessivi Euro 275 migliaia per affitti di sedi periferiche e noleggio di auto aziendali.

Proventi e oneri finanziari

36. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Interessi attivi bancari e postali 68 19
Altri interessi attivi 75 127
Proventi finanziari 142 147
Interessi passivi bancari 131 122
Interessi passivi su mutui 944 897
Altri oneri finanziari 184 141
Oneri finanziari 1.259 1.160
Quota risultato da società controllo congiunto 648 1.407
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il
metodo del patrimonio netto 648 1.407
Totale (oneri)/proventi finanziari netti 468 394

Al termine dell'esercizio 2019, il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un risultato negativo pari ad Euro 1.117 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente di Euro 104 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai maggiori interessi pagati su mutui bancari che hanno evidenziato un aumento di Euro 47 migliaia.

Si segnala che a seguito della prima applicazione di IFRS 16 la corresponsione dei canoni per leasing operativi determina la diminuzione delle passività finanziarie correnti per debiti di leasing per la quota capitale e l'iscrizione di oneri finanziari. Al termine dell'esercizio ha determinato l'iscrizione di Euro 16 migliaia.

La voce quota risultato da società controllo congiunto accoglie i risultati economici maturati dalle società soggette a controllo congiunto nel corso dell'esercizio di riferimento; gli stessi registrano un decremento poco significativo attestandosi ad Euro 648 migliaia. Tale risultato corrisponde all'utile maturato da Unigas Distribuzione S.r.l. alla data del 30 giugno 2019 ed è invariato rispetto al risultato consolidato in sede di redazione della Relazione finanziaria semestrale consolidata. In data 1° luglio 2019 ha infatti avuto efficacia la fusione per incorporazione deliberata dai Soci delle società. Le voci che costituivano tale variazione netta risultano conseguentemente iscritte integralmente nel bilancio consolidato del Gruppo a decorrere da quella data.

Imposte

37. Imposte dell'esercizio

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito negli esercizi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Imposte correnti IRES 6.815 6.245
Imposte correnti IRAP 1.150 1.318
Imposte (anticipate)/differite (1.223) (830)
Imposte anni precedenti (115)
Imposte dell'esercizio 6.626 6.733

Le imposte maturate passano da Euro 6.733 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 6.626 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 108 migliaia principalmente assoggettabile al minor risultato anteimposte.

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Utile ante imposte 21.105 21.460
Imposte dell'esercizio 6.626 6.733
Incidenza sul risultato ante imposte 31,4% 31,4%

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte negli esercizi considerati:

Il tax-rate registrato al 31 dicembre 2019 è pari al 31,4% risultando in linea con l'esercizio precedente.

Risultato netto delle attività cessate

La seguente tabella riporta il dettaglio del risultato netto della società cessate negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Risultato netto delle società destinate
alla vendita 478.737 31.773

Al 31 dicembre 2019 il risultato netto delle attività cessate è pari ad Euro 478.737 migliaia, evidenziando un incremento pari ad Euro 446.965 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dagli effetti del perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera descritta nel paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 2019" di questa relazione. Il risultato netto delle attività cessate in comparazione accoglie, ai sensi di IFRS 5, i risultati conseguiti nel corso dell'esercizio 2018 dalle società di commercializzazione gas ed energia elettrica oggetto della partnership.

La tabella di seguito riportata evidenzia la composizione della voce negli esercizi posti a confronto:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Plusvalenza per cessione partecipazioni 457.547 0
Costi collegati alla realizzazione dell'operazione (8.230) 0
Effetto fiscale correlato agli effetti economici dell'operazione (5.769) 0
Risultato conseguito dalle società cedute nel corso dell'esercizio 2019 35.189 31.773
Risultato delle attività cessate 478.737 31.773

In ottemperanza al principio contabile internazionale IFRS 5 sono stati riclassificati nella voce i risultati economici conseguiti dalle società oggetto della partnership perfezionata con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019, e meglio descritta nel paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio" di questa relazione finanziaria, o correlati al conseguimento della stessa.

La voce accoglie la plusvalenza lorda generata dalla cessione delle partecipazioni nelle società oggetto della partnership, ed i costi sostenuti per il completamento dell'operazione, correlati dal relativo effetto fiscale. Tale effetto è stato ulteriormente influenzato dai risultati conseguiti dalle società di commercializzazione nel corso dell'esercizio di riferimento, sino alla data del trasferimento del controllo delle stesse, e dai dividendi che le stesse hanno erogato a favore della controllante Ascopiave S.p.A. nel mese di maggio.

Si riporta di seguito il conto economico aggregato dell'esercizio 2019 delle società cessate comparato con i risultati conseguiti dalle stesse società nel corso dell'esercizio 2018:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi 582.838 572.776
Totale costi operativi 543.738 536.933
Costi acquisto materie prime 289.889 308.141
Costi acquisto altre materie prime 78.408 62.952
Costi per servizi 161.202 153.141
Costi del personale 9.882 9.905
Altri costi di gestione 4.357 2.795
Altri proventi 0 2
Ammortamenti e svalutazioni 447 2.020
Risultato operativo 38.653 33.823
Proventi finanziari 319 314
Oneri finanziari 92 79
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 7.087 7.264
Utile ante imposte 46.060 41.323
Imposte dell'esercizio 10.779 9.550
Risultato dell'esercizio 35.189 31.773

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala che in data 19 dicembre 2019 Ascopiave ed il Gruppo Hera hanno perfezionato la partnership commerciale descritta nel paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 2019" di questa relazione. Il perfezionamento della partnership ha determinato il deconsolidamento delle società di commercializzazione e l'iscrizione nella voce "risultato delle attività cessate" del conto economico la plusvalenza netta realizzata dalla cessione. Plusvalenza netta che, al netto dei costi sostenuti per la realizzazione della stessa, degli effetti fiscali alla stessa correlati, è risultata pari ad Euro 443.548 migliaia. Nella stessa voce risultano iscritti i risultati conseguiti dalle società cessate nel corso dell'esercizio che sono risultati positivi per Euro 35.189 migliaia.

Si segnala altresì che nella voce "Costi del personale" dell'esercizio 2018 risultano iscritti costi per Euro 2.411 migliaia correlati ai corrispettivi riconosciuti al Direttore Generale del Gruppo ed al Chief Financial Officer in relazione alla cessazione del rapporto di lavoro comunicata nel corso del terzo trimestre dello stesso esercizio.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

AGGREGAZIONI AZIENDALI

Fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A. e contestuale conferimento del ramo d'azienda distribuzione gas nella società controllata al 100% Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.

Al 31 dicembre 2018 Ascopiave S.p.A. deteneva il 48.86% del capitale sociale della società a controllo congiunto Unigas Distribuzione S.r.l.. La restante quota, pari al 51,14%, era detenuta da Anita S.r.l..

In data 25 giugno 2019 si è perfezionato l'atto di fusione per incorporazione di Unigas distribuzione S.r.l. con il contestuale conferimento delle attività e passività di Unigas Distribuzione S.r.l. nella società Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. permettendo cosi di assumere integralmente la gestione del ramo distribuzione gas di Unigas Distribuzione S.r.l..

L'operazione ha avuto effetto con la data del 1 luglio 2019 data di girata delle azioni proprie di Ascopiave S.p.A. agli ex soci di Unigas Distribuzione S.r.l..

A fronte delle attività e passività incorporate di Unigas Distribuzione S.r.l. sono state assegnate all'ex Socio di Unigas Distribuzione S.r.l. (Anita S.r.l.) n.7.149.505 azioni proprie in portafoglio di Ascopiave S.p.A. per un controvalore pari ad Euro 26.975 migliaia che porta, con i corrispettivi precedentemente versati per l'acquisizione del 48,86% di Unigas Distribuzione S.r.l. pari ad Euro 20.652, ad un'erogazione totale di Euro 47.627 migliaia per l'acquisizione totale del ramo distribuzione gas di Unigas Distribuzione S.r.l..

La valutazione di un esperto indipendente ha confermato il fair-value delle attività incorporate e comportato l'iscrizione di un disavanzo di fusione apri ad Euro 9.367 migliaia.

Contestualmente alla fusione per incorporazione il ramo d'azienda di Unigas Distribuzione S.r.l. è stato conferito per un valore pari ad Euro 42.773 migliaia nella società Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.r.l. con regolazione finanziaria del differente valore conferito rispetto al fair-value.

I costi dell'acquisizione ai sensi dello " IFRS 3 Revised - Aggregazioni aziendali" sono stati contabilizzati nel conto economico consolidato per un valore di Euro 300 migliaia.

La quota di partecipazione acquistata è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un soggetto indipendente per la determinazione dell'allocazione del maggior valore pagato rispetto ai valori contabili del patrimonio netto al 30 giugno 2019. L'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 31 dicembre 2019 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62.

In particolare il valore equo attribuito alle attività e passività identificabili di Unigas Distribuzione S.r.l. e al ramo d'azienda conferito in Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. alla data di acquisizione sono i seguenti:

Valori contabili al Valori equi al 100%
100% alla data di alla data di
acquisizione del Effetto scritture acquisizione del Regolamento Totale ramo
(migliaia di Euro) controllo al lordo IFRS Allocazione conrollo al lordo conferimento d'azienda
delle elisioni delle elisioni conferito
intragruppo intragruppo
Attività
Attivita non correnti
Avviamento 174 174 9.367 9.367 9.367
Altre immobillizzazioni immateriali 44.025 44.025 44.025
Immobilizzazioni materiali 1.684 1.684 1.684
Partec ipazioni 0 0 0
Altre attività non c orrenti 100 100 100
Crediti per imposte antic ipate 1.123 0 1.123 1.123
Attivita non correnti 47.105 174 9.367 56.299 0 56.299
Attività correnti 0
Rimanenze 593 593 593
Crediti c ommerc iali 1.708 1.708 1.708
Altre attività c orrenti 3.581 3.581 3.581
Crediti tributari 22 22 22
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.037 1.037 1.037
Attività correnti 6.941 0 0 6.941 0 6.941
Attività 54.046 174 9.367 63.240 0 63.240
Passività 0
Passività non correnti 0
Fondi risc hi ed oneri 281 281 281
Trattamento di fine rapporto 801 801 801
Altre passività non c orrenti 870 870 870
Debiti per imposte differite 0 0 0
Passività non correnti 1.952 0 0 1.952 0 1.952
Passività correnti 0
Debiti verso banc he e finanziamenti 1.125 1.125 1.125
Debiti c ommerc iali 2.979 2.979 2.979
Debiti tributari 92 92 92
Altre passività c orrenti 3.833 3.833 3.833
Passività finanziarie c orrenti 5.500 5.500 4.986 10.486
Passività correnti 13.528 0 0 13.528 4.986 18.515
Passività 15.480 0 0 15.480 4.986 20.467
Totale attività/(passività) nette
della società acquisita 38.566 174 9.367 47.759 42.773
Plusvalenza realizzata 132
Totale fair value della società 47.627
Pagamenti
Pagamento a mezzo liquidità 20.652
Consegna azioni proprie in portafoglio 26.975
Totale corrispettivi 47.627

Il plusvalore residuo pari ad Euro 9.367 migliaia è stato iscritto ad avviamento ed attribuito alla CGU distribuzione gas relativamente alla società Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A..

Acquisto di Ap Reti Gas Nord Est S.r.l. nell'ambito della partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019 con il Gruppo Hera

In data 19 dicembre 2020 si è perfezionata la partnership con il Gruppo Hera a mezzo della quale Ascopiave ha acquisito il 100% di un perimetro di concessioni ricomprendente circa 188.000 utenti in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, che sono confluite dal 31 dicembre 2019 nella società di nuova costituzione denominata AP Reti Gas Nord-Est.

L'acquisto è stato regolato finanziariamente alla data di sottoscrizione della partnership per un importo pari ad Euro 168.000 migliaia.

L'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 31 dicembre 2019 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62.

(in migliaia di Euro) Valori
contabili
Rettifiche
adeguamento IFRS
maggiori valori
allocati alla rete
distribuzione
Valori equi
riscontrati
all'acquisizione
Altre immobillizzazioni immateriali 129.135 33.636 162.771
Immobilizzazioni materiali 241 241
Crediti per imposte anticipate 5.293 1.210 6.503
Totale attivita non correnti 134.669 1.210 33.636 169.515
Altre attività correnti 10 10
Totale attività correnti 10 0 0 10
Totale attività 134.679 1.210 33.636 169.525
Trattamento di fine rapporto 1.285 1.285
Altre passività non correnti 0 4.172 4.172
Debiti per imposte differite 0 9.485 9.485
Totale passività non correnti 1.285 4.172 9.485 14.942
Altre passività correnti 615 118 733
Totale passività correnti 615 118 0 733
Totale passività 1.899 4.290 9.485 15.675
Totale attività/passività delle società acquisite 132.780 3.080 24.151 153.850
Avviamento derivante dall'acquisizione 14.150
Costo totale dell'acquisizione 168.000
Pagamenti 168.000

____________________________________________________________________________________________

Valori rilevati al 31 dicembre 2019

Liquidità netta assorbita dall'acquisizione 168.000

ALTRE NOTE DI COMMENTO ALLA RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 31 dicembre 2019:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(Migliaia di Euro) 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Patronage su linee di credito 3.849 0
Su esecuzione lavori 1.292 991
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 150 150
Su concessione distribuzione 3.390 6.043
Su compravendite quote societarie 500 500
Su contratti di vettoriamento 675 1.569
Su partecipazione gara d'appalto 75 0
Totale 9.931 9.252

Garanzie in carico rilasciate da Ascopiave S.p.A. a favore di società di commercializzazione che sono state oggetto della partnership commerciale:

(Migliaia di Euro) 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Patronage su linee di credito 41.882 33.732
Patronage su strumenti finanziari derivati 23.400 23.400
Fidejussioni su linee di credito 102 115
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 2.510 5.387
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 104 249
Su contratti di vettoriamento 2.852 2.894
Su contratto di trasporto di energia elettrica 14.700 16.727
Su contratti di acquisto gas 126 0
Su contratti di acquisto energia elettrica 0 3.000
Totale 85.676 85.504

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, partecipazione ceduta al Gruppo Hera, ammontano al 31 dicembre 2019 ad Euro 25.332 migliaia, invariato rispetto al 31 dicembre 2018.

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Il Gruppo gestisce le proprie necessità di liquidità sia tramite linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso, sia tramite finanziamenti a medio/lungo termine con applicazione di tassi fissi e variabili.

I finanziamenti a medio lungo termine gestiti dal Gruppo, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, presentano un debito residuo al 31 dicembre 2019 pari ad Euro 165.111 migliaia e scadenze comprese tra il 1° gennaio 2020 ed il 28 febbraio 2030.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2020 ed il 2025, ed al 31 dicembre 2019 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 81.500 migliaia (Euro 26.250 migliaia al 31 dicembre 2018), rappresentati da:

  • finanziamento Banca Europea per gli Investimenti erogato nel mese di agosto 2013 con debito residuo al 31 dicembre 2019 di Euro 21.500 migliaia,
  • finanziamento BNL erogato nel mese di agosto 2019 con debito residuo al 31 dicembre 2019 di Euro 30.000 migliaia, quest'ultimo oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di un derivato finanziario avente decorrenza febbraio 2020, per il quale quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso,
  • finanziamento Crédit Agricole Friuladria erogato nel mese di ottobre 2019 con debito residuo al 31 dicembre 2019 di Euro 30.000 migliaia, quest'ultimo oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di un derivato finanziario, per il quale quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso.

Si rileva che alla data del 31 dicembre 2019 gli strumenti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativi ai finanziamenti sottoscritti con BNL e Crédit Agricole – Friuladria, dettagliati nel paragrafo n. 27 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati" ed il cui mark to market ammonta complessivamente ad Euro 98 migliaia, presentano una situazione di efficacia.

Non risultano esposti al rischio tasso, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso, i seguenti finanziamenti:

____________________________________________________________________________________________

  • finanziamento BNL sottoscritto nel mese di agosto 2017, con un debito residuo al 31 dicembre 2019 di Euro 25.000 migliaia,
  • finanziamento Cassa Centrale Banca sottoscritto ad inizio 2018, con un debito residuo al 31 dicembre 2019 di Euro 8.611 migliaia,
  • finanziamento Intesa SanPaolo sottoscritto nel mese di novembre 2019, con un debito residuo al 31 dicembre 2019 di Euro 50.000 migliaia.

I finanziamenti rappresentati sono soggetti a covenants finanziari.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 18 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

(migliaia di Euro) marzo giugno settembre dicembre
Posizione Finanziaria Netta 2019 (127.833) (178.675) (193.028) (212.981)
Tasso medio attivo 0,12% 0,12% 0,06% 0,08%
Tasso medio passivo 0,52% 0,52% 0,53% 0,31%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,12% 2,12% 2,06% 2,08%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,52% 2,52% 2,53% 2,31%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,02% 0,02% 0,03% 0,00%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (128.463) (179.566) (194.001) (214.070)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (127.675) (178.452) (192.785) (213.254) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione
di 200 basis points (630) (891) (973) (1.079) (3.574)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50
basis points 158 223 243 269 892

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 3.574 migliaia ed un miglioramento di Euro 892 migliaia.

Rischio di credito

Alla luce della cessione delle partecipazioni attive nel business della commercializzazione del gas ed energia elettrica, l'attività operativa del Gruppo non risulta più esposta ai rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali con le controparti.

Il Gruppo presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, il cui mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario, ma la tutela del credito è supportata dall'applicazione dei meccanismi di garanzia previsti dal Codice di Rete.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Erogazioni pubbliche ricevute

Con riferimento alle novità introdotte dalla Legge n. 124 del 4 agosto 2017 "Legge annuale per la concorrenza", all'art. 1 co.125-129, si segnala che nel corso del 2019 sono stati incassati i seguenti contributi da Enti pubblici. Gli stessi sono principalmente relativi ad interventi realizzati su derivazioni d'utenza e da interventi sulla rete di distribuzione del gas naturale.

Ente concedente
Ente Beneficiario Denominazione / Ragione sociale Tipologia di operazione Importo (Euro)
AP RETI GAS S.p.A. ATER PROVINCIA DI VENEZIA Interventi su derivazioni d'utenza 35
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI ARCADE Interventi su derivazioni d'utenza 880
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI BREDA DI PIAVE Interventi su derivazioni d'utenza 1.170
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI CAPPELLA MAGGIORE Interventi su derivazioni d'utenza 6.408
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI CASIER Interventi su derivazioni d'utenza 393
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI CONEGLIANO Interventi su derivazioni d'utenza 889
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI FOSSALTA DI PIAVE Interventi su derivazioni d'utenza 2.111
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI GALLIERA VENETA Interventi su derivazioni d'utenza 695
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI GORGO AL MONTICANO Interventi su derivazioni d'utenza 1.452
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI ISOLA VICENTINA Interventi su derivazioni d'utenza 1.596
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI ISTRANA Interventi su derivazioni d'utenza 1.552
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI LOREO Interventi su derivazioni d'utenza 1.260
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI MASSANZAGO Interventi su derivazioni d'utenza 344
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI PAESE Interventi su derivazioni d'utenza 3.234
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI PEDEROBBA Interventi su derivazioni d'utenza 1.628
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI PIANEZZE SAN LORENZO Interventi su derivazioni d'utenza 676
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI PIEVE DI SOLIGO Interventi su derivazioni d'utenza 1.929
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI PONTE DI PIAVE Interventi su derivazioni d'utenza 786
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI QUINTO DI TREVISO Interventi su rete di distribuzione 1.588
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI RONCADE Interventi su rete di distribuzione 2.355
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI S. POLO DI PIAVE Interventi su derivazioni d'utenza 1.296
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI SAN VENDEMIANO Interventi su derivazioni d'utenza 2.598
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI SANDRIGO Interventi su derivazioni d'utenza 684
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI TREVIGNANO Interventi su derivazioni d'utenza 252
AP RETI GAS S.p.A. COMUNE DI VALDOBBIADENE Interventi su derivazioni d'utenza 3.273
AP RETI GAS S.p.A. UNIONE DEI COMUNI "DELLA BRENTA" Interventi su derivazioni d'utenza 650
EDIGAS ESERCIZIO DISTRIBUZIONE GAS S.p.A. COMUNE DI CALVATONE Interventi su derivazioni d'utenza 136
EDIGAS ESERCIZIO DISTRIBUZIONE GAS S.p.A. CONDOMINIO LA COMUNITA' Interventi su derivazioni d'utenza 2.1 25
EDIGAS ESERCIZIO DISTRIBUZIONE GAS S.p.A. PROVINCIA DI BERGAMO Interventi su rete di distribuzione 39.15 2
AP RETI GAS VICENZA S.p.A. COMUNE DI SCHIO Interventi su derivazioni d'utenza 5.183
AP RETI GAS VICENZA S.p.A. COMUNE DI ZANE' Interventi su derivazioni d'utenza 1.552

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Posizione finanziaria netta a breve 79.935 63.528
Posizione finanziaria netta a medio-lungo 133.046 53.989
Posizione finanziaria netta 212.981 117.517
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (26.774) (16.981)
Riserve 172.638 185.814
Risultato netto dell'esercizio 493.216 44.625
Patrimonio netto Totale 873.492 447.869
Totale fonti di finanziamento 1.086.474 565.386
Rapporto posizione finanziaria netta/
Patrimonio netto 0,24 0,26

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 31 dicembre 2019 risulta pari a 0,24, in miglioramento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2018, quando era risultato pari a 0,26.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, peggiorata di Euro 95.093 migliaia nel corso dell'esercizio 2019, e del Patrimonio Netto, che ha subito un importante incremento di Euro 425.623 migliaia, variazioni dovute, oltre che dal normale flusso dell'esercizio, anche dagli effetti contabili conseguenti all'accordo sottoscritto con il Gruppo Hera.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 dicembre 2019 e del 31 dicembre 2018 risultano essere le seguenti:

31.12.2019
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 2.326 2.326 2.326
Crediti commerciali e altre attività correnti 85.001 85.001 85.001
Attività finanziarie correnti 6.993 6.993 6.993
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 67.031 67.031 67.031
Finanziamenti a medio e lungo termine 135.083 135.083 135.083
Altre passività non correnti 7.900 7.900 7.900
Passività finanziarie non correnti 441 441 441
Debiti verso banche e finanziamenti 136.803 136.803 136.803
Debiti commerciali e altre passività correnti 76.652 76.652 76.652
Passività finanziarie correnti 17.156 17.156 17.156
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 98 98 98
31.12.2018
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 11.202 11.202 11.202
Crediti commerciali e altre attività correnti 159 210.362 210.521 210.521
Attività finanziarie correnti 981 981 981
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 66.650 66.650 66.650
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 123 123 123
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 55.111 55.111
Altre passività non correnti 11.350 11.350 11.350
Debiti verso banche e finanziamenti 131.044 131.044 131.044
Debiti commerciali e altre passività correnti 172 159.505 159.677 159.677
Passività finanziarie correnti
Passività correnti su strumenti finanziari derivati
1.216 115 115
1.216
115
1.216

Legenda

A - Attività e passività al fair value rilevato direttamente a conto economico

B - Attività e passività al fair value rilevato direttamente a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

____________________________________________________________________________________________

C - Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

D - Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Compensi alla Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenziamo i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi alla stessa società di revisione.

Compensi
Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario (migliaia di
PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. Euro)
122
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. Società controllate 113
PricewaterhouseCoopers S.p.A. Società cessate 97
Revisione legale conti annuali
separati
PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 7
PricewaterhouseCoopers S.p.A. Società controllate 40
PricewaterhouseCoopers S.p.A. Società cessate 33
PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 103
Altri servizi PricewaterhouseCoopers S.p.A. Società controllate 0
PricewaterhouseCoopers S.p.A. Società cessate 5
Totale 520

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore Segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione gas e altro i settori di attività oggetto di informativa. Nello specifico il segmento altro accoglie l'attività di cogenerazione e fornitura calore e la capogruppo.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo nell'esercizio 2019.

Esercizio 2019
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Altro Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 116.932 7.979 124.911
Ricavi intragruppo tra segmenti 2.308 4.804 (7.112) (0)
Ricavi del segmento 119.239 12.783 (7.112) 124.911
Risultato operativo prima degli ammortamenti 48.311 (3.413) 44.898
Ammortamenti 21.773 1.552 23.325
Risultato operativo 26.538 (4.965) 21.573
Risultato ante imposte 26.211 (5.106) 21.105
Attività 762.857 590.768 (55.341) 1.298.283
Passività (133.965) (346.167) 55.341 (424.791)
Esercizio 2018
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Altro Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 111.768 3.579 115.347
Ricavi intragruppo tra segmenti 3.581 8.941 (12.522) (0)
Ricavi del segmento 115.349 12.520 (12.522) 115.347
Risultato operativo prima degli ammortamenti 48.537 (6.544) 41.993
Ammortamenti 19.292 1.634 20.927
Risultato operativo 29.245 (8.179) 21.066
Risultato ante imposte 30.082 (8.622) 21.460
Attività 459.918 478.253 (92.640) 845.530
Passività (110.249) (380.052) 92.640 (397.661)

Utile per azione

Come richiesto dal principio contabile IAS 33, si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell'utile per azione e diluito.

L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero delle azioni, al netto delle azioni proprie.

Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio dedotto della quota attribuibile a terzi.

Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale.

L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33:

(migliaia di euro) Valore al 31 Valore al 31
dicembre 2019 dicembre 2018
Utile netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo 493.216 44.625
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie comprensivo delle proprie, ai
fini dell'utile per azione 234.411.575 234.411.575
Numero medio ponderato di azioni proprie 11.076.867 11.727.609
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie escluso le azioni proprie, ai
fini dell'utile netto per azione 223.334.708 222.683.966
Utile netto per azione (in Euro) 2,208 0,200

Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nell'esercizio considerato è riepilogato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) Crediti
Debiti
Altri
commerci
commerci
Altri Costi Ricavi
ali crediti ali debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 10 646 0 0 0 0 0 0 54 0
Totale controllanti 10 646 0 0 0 0 0 0 54 0
Società controllate dalla controllante
Asco TLC S.p.A. 19 0 4 0 0 663 0 0 96 0
Totale società controllate dalla controllante 19 0 4 0 0 663 0 0 96 0
Società controllate cessate e collegate
Amgas Blu S.r.l. 337 1.296 67 0 0 0 2 0 426 7
Ascotrade S.p.A. 14.377 4.272 0 0 0 0 58 0 49.064 6
Blue Meta S.p.A. 4.247 0 113 7.195 0 52 30 0 8.908 0
Etra Energia S.r.l. 244 0 8 1.995 0 0 6 0 418 0
Ascopiave Energie S.p.A. 3.131 0 434 7.015 0 0 26 0 9.608 0
Estenergy S.p.A. 36 0 0 0 0 0 0 0 244 0
ASM Set S.r.l. 1.201 627 3 0 0 0 4 0 4.039 2
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 21 0 21 0 0 0 0 0 22 0
Totale società cessate e collegate 23.595 6.195 512 16.204 0 52 125 0 72.728 15
Totale 23.624 6.841 516 16.204 0 715 125 0 72.878 15

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Blue Meta S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A.. Lo stesso è decaduto in ragione della modifica dell'esercizio sociale della società che non coincide con il 31 dicembre. Le attività e passività correnti iscritte riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse.

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Ascopiave S.p.A.:

Nel corso dell'esercizio le società AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., AP Reti Gasa Vicenza S.p.A. ed Asco Energy S.p.A. hanno aderito al consolidato fiscale nazionale con la controllante Ascopiave S.p.A.. Il contratto ha valenza triennale e decorre dall'anno d'imposta 2019.

Relativamente alle società controllanti

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Relativamente alle società controllante dalla controllante

I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.

Relativamente alle società cessate:

  • verso Ascotrade S.p.A.:
    • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;

____________________________________________________________________________________________

o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;

  • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A.;
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da AP Reti Gas S.p.A. ed Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
  • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..
  • verso Blue Meta S.p.A.:
    • o Gli altri debiti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione con Edigas Distribuzione Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da Unigas distribuzione Gas S.p.A. sino alla data della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio;
    • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da Unigas distribuzione Gas S.p.A. sino alla data della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio;
    • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..
  • verso Amgas Blu S.r.l.:
    • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
    • o I crediti commerciali sono relativi a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..
  • verso Etra Energia S.r.l.:
    • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.
    • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..
  • verso Ascopiave Energie S.p.A.:
    • o Gli altri debiti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;

____________________________________________________________________________________________

o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.

  • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica con Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A.;
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da AP Reti Gas S.p.A. ed Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
  • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..
  • ASM Set S.r.l. :
    • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
    • o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;
    • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l..;
    • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A..

I ricavi per servizi iscritti nei confronti di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti e a rifatturazione di consulenza.

Si segnala inoltre che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore di della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 31 dicembre 2019 ad Euro 25.332 migliaia (Euro 25.332 migliaia al 31 dicembre 2018).

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.12.2019 A B C D
Totale
% 31.12.2018 A B C D Totale %
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento 47.914 0 0 0 0
0
0,0% 80.758 0 0 0 0 0 0,0%
Altre immobillizzazioni immateriali 567.194 0 0 0 0
0
0,0% 351.878 0 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali 34.694 0 0 0 0
0
0,0% 32.724 0 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni 449.945 0 0 395.943 0 395.943 88,0% 68.357 0 0 68.355 0 68.355 100,0%
Altre attività non correnti 3.296 0 0 0 0
0
0,0% 12.044 0 0 7.510 0 7.510 62,4%
Attività finanziarie non correnti 2.478 0 0 0 0
0
0,0% 1.122 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti per imposte anticipate 19.390 0 0 0 0
0
0,0% 11.358 0 0 0 0 0 0,0%
Attivita non correnti 1.124.910 0 0 395.943 0 395.943 35,2% 558.240 0 0 75.865 0 75.865 13,6%
Attività correnti 0 0 0 0
0
0 0 0 0 0
Rimanenze 8.132 0 0 0 0
0
0,0% 6.020 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 43.124 10 19 23.595 23.624 54,8% 166.947 42 63 2.027 0 2.132 1,3%
Altre attività correnti 46.830 646 646 1,4% 45.062 3.034 0 0 3.034 6,7%
Attività finanziarie correnti 6.993 0 6.195 6.195 88,6% 981 0 0 844 0 844 86,1%
Crediti tributari 1.263 0 0 0 0
0
0,0% 1.508 0 0 0 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 67.031 0 0 0 0
0
0,0% 66.650 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 0 0 0 0 0
0
123 0 0 0 0 0
Attività correnti 173.373 656 19 29.790 0
30.465
17,6% 287.291 3.076 63 2.871 0 6.010 2,1%
Attività 1.298.283 656 19 425.733 0 426.407 32,8% 845.530 3.076 63 78.736 0 81.875 9,7%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0
0
0,0% 234.412 0 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (26.774) (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0% (16.981) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve e risultato 665.854 0 0 0 0
0
0,0% 226.136 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 873.492 0 0 0 0
0
0,0% 443.567 0 0 0 0 0 0,0%
Capitale e Riserve di Terzi 0 0 0 0 0
0
2.428 0 0 0 0 0
Risultato del periodo di Terzi 0 (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0% 1.874 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Patrimonio Netto di Terzi 0 0 0 0 0
0
4.303 0 0 0 0 0
Patrimonio netto Totale 873.492 0 0 0 0
0
0,0% 447.869 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0
0
0 0 0 0 0
Fondi rischi ed oneri 1.344 0 0 0 0
0
0,0% 3.901 0 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto 4.931 0 0 0 0
0
0,0% 4.807 0 0 0 0 0 0,0%
Finanziamenti a medio e lungo termine 135.083 0 0 0 0
0
0,0% 55.111 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti 24.553 0 0 0 0
0
0,0% 28.003 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti 441 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0
Debiti per imposte differite 22.021 0 0 0 0
0
0,0% 14.534 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 188.374 0 0 0 0
0
0,0% 106.356 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0
0
0 0 0 0 0
Debiti verso banche e finanziamenti 136.803 0 0 0 0
0
0,0% 131.044 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali 52.082 4 512 516 1,0% 131.185 176 5.469 0 5.645 4,3%
Debiti tributari 4.728 0 0 0 0
0
0,0% 207 0 0 0,0%
Altre passività correnti 25.549 0 0 0
0
0,0% 27.539 1.523 0 1.523 5,5%
Passività finanziarie correnti 17.156 0 0 16.204 0
16.204
94,5% 115 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 98 0 0 0 0
0
0,0% 1.216 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 236.417 0 4 16.717 0
16.720
7,1% 291.305 1.523 176 5.469 0 7.168 2,5%
Passività 424.791 0 4 16.717 0
16.720
3,9% 397.661 1.523 176 5.469 0 7.168 1,8%
Passività e patrimonio netto 1.298.283 0 4 16.717 0
16.720
1,3% 845.530 1.523 176 5.469 0 7.168 0,8%

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

Conto economico complessivo consolidato

Esercizio Esercizio
di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 2019 A B C D Totale % 2018 A B C D Totale %
Ricavi 124.911 54 96 4.305 0 4.455 3,6% 115.347 101 480 8.297 0 8.879 7,7%
Totale costi operativi 80.013 0 663 0 1.573 2.236 2,8% 73.354 0 717 0 3.890 4.607 6,3%
Costi acquisto altre materie prime 1.358 0 0 0 0 0 0,0% 1.271 0 0,0%
Costi per servizi 31.732 0 663 0 930 1.593 5,0% 28.766 717 579 1.296 4,5%
Costi del personale 14.500 0 0 0 643 643 4,4% 16.125 0 0 0 3.312 3.312 20,5%
-di cui non ricorrente 0 2.411 2.411 2.411 100,0%
Altri costi di gestione 33.902 0 0 0 0 0 0,0% 27.548 0 0 0 0 0 0,0%
Altri proventi 1.479 0 0 0 0 0 0,0% 355 0 0 0 0 0 0,0%
Ammortamenti e svalutazioni 23.325 0 0 0 0 0 0,0% 20.927 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato operativo 21.573 54 (567) 4.305 (1.573) 2.219 10,3% 21.066 101 (237) 8.297 (3.890) 4.271 20,3%
Proventi finanziari 142 2 2 1,5% 147 0 0 2 0 2 1,2%
Oneri finanziari 1.259 4 4 0,3% 1.160 0 0 7 0 7 0,6%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio
netto 648 648 648 100,0% 1.407 1.407 1.407 100,0%
Utile ante imposte 21.105 54 (567) 4.952 (1.573) 2.866 13,6% 21.460 101 (237) 9.700 (3.890) 5.674 26,4%
Imposte dell'esercizio 6.626 0 0,0% 6.733 0 0,0%
Risultato dell'esercizio 14.479 0,0% 14.727 0,0%
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 478.737 0 0,0% 31.773 0 0,0%
Risultato netto dell'esercizio 493.216 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 46.499 0 0,0%
Risultato dell'esercizio di Gruppo 493.216 0 0 0 0 0 0,0% 44.625 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato dell'esercizio di Terzi 0 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 1.874 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Altre componenti del Conto Economico Complessivo 0 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico 0 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell' effetto fiscale (98)
Fair value derivati relativi a società destinate alla vendita, variazione
dell'esercizio al netto dell' effetto fiscale (2.281)
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto dell'effetto
fiscale (124) 24
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto dell'effetto
fiscale delle società destinate alla vendita (0) (13)
Risultato del conto economico complessivo 492.994 (0) (0) (0) 0,0% 44.230 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato netto complessivo del gruppo 492.994 (0) (0) (0) 0,0% 42.591
Risultato netto complessivo di terzi (0) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 1.639
Utile base per azione 2,202 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,0% 0,200 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,0%
Utile netto diluito per azione 2,202 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,200 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,0%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Si segnala lo schema sopra riportato non espone i dati di conto economico intrattenuti con le società oggetto di cessione a seguito della partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019.

Rendiconto Finanziario consolidato

(migliaia di Euro) di cui correlate di cui correlate
Esercizio Esercizio
2019 A B C D Totale 2018 A B C D Totale
Utile netto dell'esercizio di gruppo 14.479 14.727
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi delle società cessate/in dismissione 0 0 1.874 0
Risultato delle società cessate / in dismissione 478.737 0 29.898 0
Ammortamenti 22.839 0 20.895 0
Svalutazione dei crediti 0 0 15 0
Variazione del trattamento di fine rapporto (120) 0 (213) 0
Variazione netta altri fondi (12) 0 (114) 0
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto 0 0 (1.407) 0
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni (472.334) 0 5 0
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni risultato delle attività cessate (35.189) 0 0
Interessi passivi pagati (914) 0 (935) 0
Imposte pagate (7.901) 0 (9.054) 0
Interessi passivi di competenza 1.188 1.033 0
Imposte di competenza 6.621 0 6.733 0
Variazioni nelle attività e passività: 0 0
Rimanenze di magazzino (4.179) 0 (896) 0
Crediti commerciali (10.031) 32 44 (21.568) (21.492) 5.794 41 63 1.934 0 2.038
Altre attività correnti (2.539) 2.388 0 0 0 2.388 9.857 (6.567) 0 0 0 (6.567)
Debiti commerciali 15.854 0 (172) (4.957) 0 (5.129) (1.538) 0 (176) (5.348) 0 (5.524)
Altre passività correnti 8.516 (1.523) 0 0 0 (1.523) (14.167) 2.016 0 0 2.016
Altre attività non correnti 1.006 0 0 7.510 0 7.510 992 0
Altre passività non correnti 2.300 0 5.349 0
Flussi operativi da attività/passività in dismissione 0 0 (161) (161) (161)
Totale rettifiche e variazioni 3.842 897 (128) (19.015) 0 (18.245) 53.963 (4.510) (113) (3.575) 0 (8.198)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 18.322 897 (128) (19.015) 0 (18.245) 68.690 (4.510) (113) (3.575) 0 (8.198)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (33.141) 0 (29.219) 0
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 867 0 1.210 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (2.202) 0 (1.422) 0
Realizzo di immobilizzazioni materiali 35 0 29 0
Cessioni di partecipazioni 616.214 0 0 0
(Acquisizioni) di partecipazioni (629.489) 0 0 0
Flussi di investimento da attività/passività in dismissione 0 0 (2.683) (2.683) (2.683)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (47.716) 0 0 0 0 0 (32.084) 0 0 (2.683) 0 (2.683)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti 33 0 0 0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (35.370) 0 (4.251) 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (1.029) 0 0 (10.853) 0 (10.853) (4.226) 0 0 844 0 844
Acquisto / Cessione azioni proprie (9.793) 0 540 0
Accensioni finanziamenti e mutui 429.000 0 218.000 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (309.000) 0 (162.166) 0
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (75.163) 0 (40.016) 0
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi
Dividendi da società cedute
(0)
28.786
0 (2.054)
0
0
0 0
Dividendi società a controllo congiunto 2.311 0 684 0
Flussi finanziari da attività/passività in dismissione 0 0 3.304 3.304 3.304
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 29.775 0 0 (10.853) 0 (10.853) 9.816 0 0 4.148 0 4.148
Variazione delle disponibilità liquide 381 0 51.095 0
Disponibilità correnti periodo precedente 59.353 0 7.714 0
Disponibilità liquide periodo precedente attività in dismissione 7.297 4.673 0
Disponibilità correnti periodo corrente 67.031 0 58.809 (0)

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.12.2019 A B C D Totale % 31.12.2018 A B C D Totale %
A Cassa 14 0 0 0 0 0 0,0% 18 0 0 0 0 0 0,0%
B Altre disponibilità liquide 67.017 0 0 0 0 0 0,0% 66.632 0 0 0 0 0 0,0%
C Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 67.031 0 0 0 0 0 0,0% 66.650 0 0 0 0 0 0,0%
E Crediti finanziari correnti 6.993 0 0 6.195 0 6.195 88,6% 981 0 0 844 0 844 86,0%
F Debiti bancari correnti (106.025) 0 0 0 0 0 0,0% (123.031) 0 0 0 0 0 0,0%
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (30.778) 0 0 0 0 0 0,0% (8.014) 0 0 0 0 0 0,0%
H Altri debiti finanziari correnti (17.156) 0 0 (16.204) 0 (16.204) 94,5% (115) 0 0 0 0 0 0,0%
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (153.959) 0 0 (16.204) 0 (16.204) 10,5% (131.159) 0 0 0 0 0 0,0%
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (79.935) 0 0 (10.009) 0 (10.009) 12,5% (63.528) 0 0 844 0 844 -1,3%
K Debiti bancari non correnti (135.083) 0 0 0 0 0 0,0% (55.111) 0 0 0 0 0 0,0%
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 2.478 0 0 0 0 0 0,0% 1.122 0 0 0 0 0 0,0%
M Altri debiti non correnti (441) 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0 0,0%
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (133.046) 0 0 0 0 0 0,0% (53.989) 0 0 0 0 0 0,0%
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (212.981) 0 0 (10.009) 0 (10.009) 4,7% (117.517) 0 0 844 0 844 -0,7%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società consociate:

  • Asco TLC S.p.A.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • Ascotrade S.p.A.
  • Amgas Blu S.r.l.
  • Blue Meta S.p.A.
  • Etra Energia S.r.l.
  • Ascopiave Energie S.p.A.
  • EstEnergy S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2019

Pubblicato il documento informativo

In data 01 gennaio 2020, Ascopiave S.p.A. ha reso noto che il documento informativo predisposto ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento Consob n. 11971/99 in relazione all'operazione di partnership tra Ascopiave S.p.A. e il Gruppo Hera, il cui perfezionamento è stato comunicato al mercato in data 19 dicembre 2019, è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede di Borsa Italiana S.p.A., presso la sede legale della Società, sul sito internet della Società all'indirizzo www.gruppoascopiave.it, oltre che presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" (www.emarketstorage+.com) di Spafid Connect S.p.A..

Ascopiave, crescono gli investimenti sul territorio: oltre 40 milioni di euro previsti nel 2020

In data 16 gennaio 2020 Ascopiave S.p.A. ha comunicato che il Piano di Investimenti di Ascopiave in ampliamento e miglioramento delle reti di distribuzione e in efficientamento energetico conferma il forte legame del Gruppo con il proprio territorio.

Nel 2020 l'impegno economico del Gruppo – quotata sul segmento Star di Borsa Italiana, tra i principali operatori nazionali nel settore della distribuzione del gas naturale – si attesterà oltre i 40 milioni di euro, rispetto ai 31 milioni di euro del 2019. Gli interventi sono focalizzati sulla creazione di nuove infrastrutture di distribuzione, in lavori di manutenzione straordinaria e nuove lottizzazioni, oltre che sull'installazione di contatori intelligenti, pensati per aiutare i clienti a risparmiare rendendo la propria abitazione quanto più prossima alla sostenibilità energetica.

Nell'anno appena trascorso, le opere di metanizzazione del Gruppo Ascopiave hanno interessato un totale di 93 chilometri di rete nei Comuni in concessione, registrando un +25% rispetto a quanto realizzato nel 2018. Di questi, oltre 52 i chilometri in provincia di Treviso, dove gli interventi sono stati eseguiti dalla società controllata AP Reti Gas.

Sempre per ciò che concerne il solo territorio della Provincia di Treviso, gli investimenti già eseguiti o previsti nel triennio 2019 – 2021 equivalgono a 120 chilometri di rete, per un valore di circa 16 milioni di euro. Tra questi si segnalano quelli in corso a Nervesa della Battaglia dal costo di circa 2.3 milioni di euro, Castelfranco Veneto (circa 2 milioni di euro), Fontanelle (circa 1.5 milioni di euro), San Biagio di Callalta (circa 1.5 milioni di euro) e Pederobba (poco più di 1 milione di euro), a cui si aggiungono quelli previsti in altri diciotto Comuni della Marca Trevigiana.

Orientamenti del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. agli Azionisti sulla futura composizione del Consiglio di Amministrazione

In data 24 gennaio 2020 Ascopiave S.p.A. ha reso noto che il documento "Orientamenti del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. agli Azionisti sulla futura composizione del Consiglio di Amministrazione" è stato pubblicato sul sito internet della Società (www.gruppoascopiave.it sezione "Investor relator" – "Assemblee") e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" () di Spafid Connect S.p.A..

Acquisto azioni Hera S.p.A.

A seguito del comunicato pubblicato in data 31 gennaio 2020 da Hera S.p.A., nel quale si informava che Ascopiave S.p.A. aveva acquisito una partecipazione del 2,5% di Hera S.p.A., nell'ottica di rafforzare la partnership tra le due società, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha deliberato di procedere all'acquisto di azioni di Hera S.p.A., per un ammontare pari ad indicativamente lo 0,4% del capitale della stessa. Ascopiave ha comunicato che provvederà a dare comunicazione al mercato al perfezionamento dell'operazione.

Dimissioni del dott. Giorgio Martorelli dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A.

In data 3 febbraio 2020, Ascopiave S.p.A. informa che ha ricevuto, le dimissioni del dott. Giorgio Martorelli, componente

indipendente e non esecutivo del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., nonché componente del Comitato Controllo e Rischi.

Le dimissioni sono state date per motivi personali.

Il dott. Martorelli era stato eletto dall'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017 e la sua candidatura era stata proposta, congiuntamente, da Amber Capital Italia SGR S.p.A., in qualità di gestore del fondo Alpha Ucits Sicav-Amber Equity

Fund e da ASM Rovigo S.p.A., società controllata dal Comune di Rovigo; entrambi azionisti di minoranza di Ascopiave S.p.A..

Per quanto a conoscenza della Società, il dott. Martorelli non detiene azioni di Ascopiave S.p.A..

A seguito delle dimissioni, nel corso della prossima riunione, il Consiglio di Amministrazione provvederà ad adottare i provvedimenti opportuni ai sensi di legge e di statuto.

Acquisto azioni di Acsm Agam S.p.A.

Ascopiave S.p.A. ha informato che in data 7 febbraio 2020 ha acquistato n° 7.241.661 azioni di Acsm Agam S.p.A., Multiutility lombarda attiva nei servizi a rete e ambientali, pari a una quota del 3,67 % del capitale sociale.

Detto investimento è in linea con gli obiettivi strategici della società poiché le attività ed i servizi gestiti da Acsm Agam S.p.A. sono coerenti con le linee di sviluppo cui tende il Gruppo Ascopiave.

Informativa sull'acquisto di azioni proprie

Ascopiave rende noto di aver acquistato sul mercato telematico azionario, nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 23 aprile 2019 nel periodo compreso tra il 01 gennaio 2020 e il 13 marzo 2020 n. 1.451.664 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 4,268 euro, per un controvalore complessivo di 6.196.311,64 euro.

A seguito degli acquisti effettuati, Ascopiave detiene n. 11.994.605 azioni ordinarie, pari al 5,1169% del capitale sociale.

Informativa Covid 19

Nel corso dei primi mesi del 2020 il mondo è stato progressivamente colpito all'emergenza sanitaria internazionale causata dal virus Covid 19, c.d. Coronavirus. L'emergenza ha interessato diversi paesi e con il trascorrere dei giorni si sta allargando colpendone molti altri.

Il Gruppo sta attentamente e costantemente monitorando l'evolversi della situazione nel territorio in cui insistono le attività del Gruppo ma anche lo sviluppo dell'emergenza a livello internazionale. Per fronteggiare l'emergenza il Gruppo sta operando nel più assoluto rispetto delle ordinanze emesse dagli organismi preposti, sia a livello nazionale che locale.

Il management del Gruppo sta valutando i potenziali impatti in termini di performance al fine di poter prendere eventuali decisioni volte a mitigare gli effetti che tali impatti potrebbero avere sull'esecuzione del business.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.

Per quanto riguarda il segmento della vendita di gas, il Gruppo ha perfezionato in data 19 dicembre 2019 la partnership commerciale con il Gruppo Hera attraverso la creazione di una primaria realtà all'interno dei territori del Nord-Est che potrà contare su oltre un milione di clienti energy, nonché, contestualmente, un riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas.

Con questa operazione Ascopiave dà corso al piano di riposizionamento strategico, stringendo un accordo sulle aree commerciali con un primario attore e rafforzando la propria presenza nel core business della distribuzione gas.

In data 31 luglio 2019 i Consigli di Amministrazione di Hera S.p.A. e Ascopiave S.p.A. avevano deliberato la sottoscrizione dell'accordo quadro che darà il via alla partnership commerciale attraverso la joint venture EstEnergy.

L'operazione è stata soggetta alle usuali condizioni previste per questo tipo di operazioni e a tutte le comunicazioni e approvazioni da parte delle autorità ed enti competenti, nonché, per quanto riguarda le sole partecipazioni interessate, al mancato esercizio del diritto di prelazione e al gradimento da parte degli altri soci, nel caso delle partecipazioni detenute da Ascopiave S.p.a. nelle joint venture ASM Set S.r.l., Etra Energia S.r.l. e Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione.

Pieve di Soligo, 13 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

Ascopiave S.p.A.

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE

al 31 dicembre 2019

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Ascopiave S.p.A. – Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2019 |1

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 1
Premessa 3
Attività svolte dalla Società 3
Situazione Patrimoniale-Finanziaria al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 4
Conto economico complessivo dell'esercizio 2019 e dell'esercizio 2018 5
Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre
2018 6
Rendiconto finanziario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2019 7
Criteri di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 8
Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli
esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2019 9
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs e ifric omologati dall'unione europea, non
ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata al 31 dicembre 2019 11
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs non ancora omologati dall'Unione Europea12
Altri principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili con effetto 1° gennaio 2019 14
Utilizzo di stime 14
Criteri di valutazione 15
INFORMATIVA SU ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO 23
Attività non correnti 24
Attività correnti 29
Patrimonio netto 32
Passività non correnti 35
Passività correnti 39
NOTE ESPLICATIVE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO 43
Ricavi 43
Costi operativi 43
ALTRE NOTE DI COMMENTO 49
Componenti non ricorrenti 49
Informativa su parti correlate 49
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 52
Situazione patrimoniale-finanziaria 52
Conto economico 54
Indebitamento finanziario netto 56
Rendiconto Finanziario 57
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 59
Utile per azione 60
Compensi alla Società di Revisione 60
Impegni e rischi 61
Politiche di copertura dei rischi 61
Gestione del Capitale 64
Politiche di copertura dei rischi connessi alle fluttuazioni dei tassi di interesse 64
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2019 64
Contenziosi 66
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 70
Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti 71

Premessa

In conformità a quanto consentito dal D.lgs. 2 febbraio 2007, n. 32, con il quale si è provveduto al recepimento nel nostro ordinamento della Direttiva Comunitaria 2003/51/CE, la Società si avvale della possibilità di redigere la Relazione sulla Gestione della Capogruppo Ascopiave S.p.A. e la Relazione sulla Gestione consolidata in un unico documento, inserito all'interno del fascicolo del Bilancio consolidato.

Pertanto, la Relazione sulla Gestione consolidata contiene anche tutte le informazioni previste dall'articolo 2428 del Codice Civile, con riferimento al bilancio di esercizio di Ascopiave S.p.A..

Attività svolte dalla Società

La Società svolge solo un tipo di attività rappresentata dalla gestione delle partecipazioni e l'erogazione di servizi alle stesse.

ASCOPIAVE S.p.A.

Situazione Patrimoniale-Finanziaria al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018

(Euro) 31.12.2019 31.12.2018
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Altre immobillizzazioni immateriali
(1)
12.709 3.960
Immobilizzazioni materiali
(2)
26.927.335 27.252.939
Partecipazioni
(3)
1.014.648.271 501.855.734
Altre attività non correnti
(4)
1.257.361 2.794.254
Attività finanziarie non correnti
(5)
2.477.651 1.122.013
Crediti per imposte anticipate
(6)
1.384.963 1.735.300
Attivita non correnti 1.046.708.290 534.764.200
Attività correnti
Crediti commerciali
(7)
10.967.316 5.273.832
Altre attività correnti
(8)
8.375.879 3.549.510
Attività finanziarie correnti
(9)
37.471.359 26.030.784
Crediti tributari
(10)
308.904 308.904
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
(11)
65.743.849 58.395.983
Attività correnti 122.867.307 93.559.012
Attività 1.169.575.598 628.323.212
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.411.575 234.411.575
Azioni proprie (26.773.538) (16.980.868)
Riserve e risultato 643.100.745 182.700.183
Patrimonio netto Totale
(12)
850.738.782 400.130.890
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri
(13)
674.599 322.822
Trattamento di fine rapporto
(14)
289.267 270.619
(15)
Finanziamenti a medio e lungo termine
135.082.818 55.110.559
Altre passività non correnti
(16)
8.800 8.800
Passività finanziarie non correnti
(17)
64.081
Debiti per imposte differite
(18)
6.094 20.414
Passività non correnti 136.125.659 55.733.213
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti
(19)
136.027.741 131.013.648
Debiti commerciali
(20)
4.819.397 2.033.633
Debiti tributari
(21)
4.575.429
Altre passività correnti
(22)
6.457.082 2.916.560
Passività finanziarie correnti
(23)
30.733.334 36.495.268
Passività correnti su strumenti finanziari derivati
(24)
98.173
Passività correnti 182.711.156 172.459.109
Passività 318.836.816 228.192.322
Passività e patrimonio netto 1.169.575.598 628.323.212

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

Conto economico complessivo dell'esercizio 2019 e dell'esercizio 2018

Esercizio
(Euro) 2019 2018
Ricavi (25) 35.424.927 33.697.541
Altri ricavi 12.426.300 12.520.471
Distribuzione dividendi da società partecipate 22.998.627 21.177.070
Totale costi operativi 15.954.468 19.586.111
Costi acquisto altre materie prime (26) 12.300 15.077
Costi per servizi (27) 9.709.667 9.675.984
Costi del personale (28) 6.908.711 9.315.661
Altri costi di gestione (29) 729.720 811.531
Altri proventi (30) 1.405.931 232.141
Ammortamenti e svalutazioni (31) 1.514.412 1.602.946
Risultato operativo 17.956.048 12.508.484
Proventi finanziari (32) 602.199 384.576
Oneri finanziari (32) 1.238.290 1.195.165
Utile ante imposte 17.319.956 11.697.894
Imposte dell'esercizio (33) 560.966 1.921.275
Risultato dell'esercizio 17.880.922 13.619.170
Risultato netto da attività cessate/in dismissione (34) 503.384.776 28.360.121
Risultato netto dell'esercizio 521.265.698 41.979.291
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione dell'esercizio al netto dell' effetto fiscale (98.173)
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti (10.955) (296)
Risultato del conto economico complessivo 521.156.570 41.978.995

I valori dell'esercizio 2018 sono stati riesposti in seguito all'applicazione dell'IFRS 5.

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate e gli effetti di proventi ed oneri non ricorrenti sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018

(Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Altre riserve Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Risultato
dell'esercizio
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2019 234.411.575 46.882.315 (16.980.868) 93.879.041 (40.464) 41.979.291 400.130.890
Risultato dell'esercizio 521.265.698 521.265.698
Altri movimenti (98.173) (98.173)
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio (10.955) (10.955)
Totale risultato conto economico complessivo (98.173) (10.955) 521.265.698 521.156.570
Destinazione risultato 2018 41.979.291 (41.979.291) (0)
Distribuzione dividendi (75.163.155) (75.163.155)
Piani incentivazione a lungo termine 15.194 15.194
Acquisto azioni proprie (22.375.799) (22.375.799)
Aggregazioni aziendali 12.583.129 14.391.954 26.975.082
Saldo al 31 dicembre 2019 234.411.575 46.882.315 (26.773.538) 75.004.152 (51.419) 521.265.698 850.738.782
Saldo al 31 dicembre 2018 234.411.575 46.882.315 (16.980.868) 93.879.041 (40.464) 41.979.291 400.130.890
Piani incentivazione a lungo termine 540.464 (809.754) (269.290)
Distribuzione dividendi (40.015.926) (40.015.926)
Destinazione risultato 2017 43.617.754 (43.617.754) -0
Totale risultato conto economico complessivo (0) (296) 41.979.291 41.978.995
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio (296) (296)
Risultato dell'esercizio 41.979.291 41.979.291
Saldo al 1 gennaio 2018 234.411.575 46.882.315 (17.521.332) 91.086.967 (40.168) 43.617.754 398.437.111
(Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Altre riserve Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Risultato
dell'esercizio
Totale
Patrimonio
Netto

Rendiconto finanziario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018

Esercizio
Euro) 2019 2018
Utile netto dell'esercizio 17.880.922 13.619.170
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettifiche per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato delle società cessate / in dismissione 503.384.776 28.360.121
Ammortamenti 1.514.412 1.602.946
Variazione del trattamento di fine rapporto 7.692 13.049
Attività/passività correnti su strumenti finanziari 98.173
Variazione netta altri fondi 707.012 (955.349)
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni (479.128.616)
Interessi passivi pagati (1.214.284) (934.791)
Interessi passivi di competenza 1.234.225 1.191.685
Imposte pagate 1.110.182 3.292.399
Imposte di competenza (560.966) (1.576.821)
Variazioni nelle attività e passività: (4.398.191) 2.087.382
Crediti commerciali (5.693.484) 1.145.965
Altre attività correnti (4.785.402) 2.187.943
Debiti commerciali 2.785.764 (740.454)
Altre passività correnti 1.472.019 (2.140.446)
Altre attività non correnti 1.822.912 1.671.854
Altre passività non correnti (37.479)
Totale rettifiche e variazioni 22.754.414 33.080.622
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 40.635.336 46.699.792
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (9.404)
Investimenti in immobilizzazioni materiali (1.188.153) (547.539)
Cessioni di partecipazioni 616.213.569
Acquisizioni di partecipazioni (629.488.689) (3.778.000)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (14.472.676) (4.325.539)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione netta debiti verso altri finanziatori (213.154)
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (35.013.648) (4.250.793)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti e non correnti (12.796.213) (6.081.614)
Variazione netta finanziamenti verso collegate (5.835.954) 665.851
Variazione netta (Acquisto) / Cessione azioni proprie (9.792.669) 540.464
Accensioni finanziamenti e mutui 429.000.000 218.000.000
Rimborsi finanziamenti e mutui (309.000.000) (162.166.407)
Dividendi distribuiti ad azionisti (75.163.155) (40.015.926)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (18.814.794) 6.691.574
Variazione delle disponibilità liquide 7.347.866 49.065.827
Disponibilità correnti esercizio precedente 58.395.983 9.330.156
Disponibilità correnti esercizio corrente 65.743.849 58.395.983

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS ADOTTATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2019

Criteri di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

Il Bilancio di Ascopiave S.p.A. al 31 dicembre 2019 è elaborato in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del Decreto Legislativo n. 38/2005.

Il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, tenendo conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

I principi contabili adottati sono omogenei a quelli utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2018, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2019. A fini comparativi i prospetti presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2018.

La revisione legale del Bilancio è affidata a PricewatherhouseCoopers S.p.A., società incaricata della revisione legale dei conti delle principali società del Gruppo.

Il presente Bilancio è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui la Società opera, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico complessivo, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

Il presente Bilancio al 31 dicembre 2019 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 13 marzo 2020.

Schemi di bilancio

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura.

Il prospetto delle variazioni nelle voci di Patrimonio Netto adottato presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del Patrimonio Netto riconciliandoli attraverso l'utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del Patrimonio Netto.

Lo schema di Rendiconto Finanziario è definito secondo il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria. Si ritiene che tali schemi rappresentino adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2019

Di seguito sono descritti gli emendamenti, improvement e interpretazioni, applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2019 ed entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2019. Sono esclusi dall'elenco i principi, gli emendamenti e le interpretazioni che per loro natura non sono adottabili dalla Società.

IFRIC 23Uncertainty over Income Tax Treatments

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha emesso l'interpretazione IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatments, che fornisce indicazioni su come riflettere, nell'ambito della contabilizzazione delle imposte sui redditi, le incertezze sul trattamento fiscale di un determinato fenomeno. L'IFRIC 23 entrerà in vigore il 1° gennaio 2019. E'consentita l'adozione anticipata a cui però la Società ha scelto di non aderire.

IFRS 9Prepayment Features with Negative Compensation

In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 9 – Prepayment Features with Negative Compensation, volte a consentire la misurazione al costo ammortizzato o al fair value through other comprehensive income (OCI) di attività finanziarie caratterizzate da un'opzione di estinzione anticipata con la cosiddetta "negative compensation". Tali modifiche saranno efficaci dal 1° gennaio 2019. E' consentita l'adozione anticipata (in concomitanza alla data di prima applicazione dell'IFRS 9) a cui però la Società ha scelto di non aderire.

IFRS 16Leasing

In data 31 ottobre 2017, e stato omologato il nuovo principio contabile IFRS 16 – Leasing, con impatti significativi sui bilanci dei locatari: e stata, infatti, eliminata la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario e introdotto un unico modello per tutti i leasing che comporta l'iscrizione di una attività per il diritto all'uso e di una passività per il leasing. Il nuovo principio deve essere applicato per i periodi annuali che avranno inizio il dopo il 1° gennaio 2019. Ascopiave S.p.A. non si e avvalsa della possibilità di adottare anticipatamente il principio (in concomitanza alla data di prima applicazione dell'IFRS 15).

In base alle disposizioni transitorie dell'IFRS 16, al 1° gennaio 2019 sono stati rilevati gli effetti connessi alle fattispecie esistenti alla stessa data, senza effettuare il restatement del periodo precedente posto a confronto (cosiddetto "approccio retroattivo modificato") e rilevando il diritto d'uso per un ammontare pari alla relativa passività finanziaria.

La seguente tabella evidenzia quali sono stati gli impatti della prima adozione del principio sui dati patrimoniali del della Società:

Totale effetti variazioni nell'esercizio Effetti Ifrs 16 al 31
(migliaia di Euro) prima applicazione dicembre 2019
Attività non correnti 205 65 140
Immobilizzazioni materiali 205 65 140
- di cui diritti d'uso di altri beni 205 (65) 140
Passività correnti e non correnti 205 70 134
Passività non correnti
- di cui passività finanziarie non correnti 134 (70) 64
Passività correnti
- di cui passività finanziarie correnti 70 70

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la transizione al nuovo principio è il tasso di finanziamento marginale della Società alla data del 1° gennaio 2019. Dalla valutazione sono stati inoltre esclusi, come consentito dal principio, i leasing a breve termine e i leasing di attività di modesto valore. Per la Società l'effetto dell'applicazione del nuovo principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativo relativi alle immobilizzazioni materiali, quali immobili, automezzi ed autocarri, nonché attrezzature informatiche. L'adozione dell'IFRS 16 ha determinato alla data del 1° gennaio 2019, l'iscrizione di maggiori Immobilizzazioni per diritti d'uso e di debiti finanziari per leasing per pari importo segmentati tra correnti e non correnti.

IAS 28 - Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)

L'emendamento, emesso da parte dello IASB in data 12 ottobre 2017, interessa le società che finanziano le società collegate e le joint venture con finanziamenti per i quali non ci si attende un rimborso a breve termine. L'emendamento è applicabile da 1 gennaio 2019.

Annual improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle

In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha emesso il documento "Annual improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" come parte del programma di miglioramenti annuali ai principi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti precedentemente apportati agli IFRS. Tali miglioramenti sono efficaci dal 1° gennaio 2019.

IAS 19Plan Amendament, Curtailment or Settlement

In data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 19 – Plan Amendament, Curtailment or Settlement, specificando le modalità secondo cui, in caso di modifiche in un piano a benefici definiti, si debbano determinare i costi relativi alle prestazioni pensionistiche per il restante periodo di riferimento. Tali modifiche sono efficaci dal 1° gennaio 2019.

Conceptual Framework for Financial Reporting

In data 29 marzo 2018 lo IASB ha pubblicato la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting e contestualmente ha pubblicato un documento che aggiorna i riferimenti presenti negli IFRS al precedente Conceptual Framework, fornendo:

  • una definizione aggiornata di attività e passività;
  • un nuovo capitolo sui temi di measurement, derecognition e diclosure;
  • chiarimenti su alcuni postulati di redazione del bilancio, quali il principio di prudenza e di prevalenza della sostanza sulla forma.

Tali modifiche sono efficaci dal 1° gennaio 2020.

IFRS 3Business Combination

In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti all'IFRS 3 – Business Combination, con l'obiettivo di individuare i criteri secondo i quali un'avvenuta acquisizione riguardi un'azienda oppure un gruppo di attività che, in quanto tale, non soddisfi la definizione di business fornita dall'IFRS 3. Tali modifiche sono efficaci per le aggregazioni aziendali che si verificheranno a partire dal 1° gennaio 2020.

IAS 1 e IAS 8

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti allo IAS 1 e allo IAS 8, chiarendo la definizione di "informazione materiale", al fine di stabilire l'inclusione o meno di un'informativa in bilancio. Tali modifiche sono efficaci dal 1° gennaio 2020.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs e ifric omologati dall'unione europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata al 31 dicembre 2019

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata. Le modifiche introdotte sono state omologate in data 29 Novembre 2019 e si applicano a tutte le transazioni successive al 1° gennaio 2020.

In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Conceptual Framework definisce i concetti fondamentali per l'informativa

finanziaria e guida il Consiglio nello sviluppo degli standard IFRS. Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori. Il Conceptual Framework supporta le aziende nello sviluppo di principi contabili quando nessuno standard IFRS è applicabile ad una particolare transazione e, più in generale, aiuta le parti interessate a comprendere ed interpretare gli Standard.

Lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform". Lo stesso modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR (tuttora in corso) sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe. Le modifiche entrano in vigore dal 1 gennaio 2020, ma le società possono scegliere l'applicazione anticipata.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni ifrs non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare in business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output. L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata.

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di

riassicurazione che un assicuratore detiene. Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore. Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach ("PAA"). Le principali caratteristiche del General Model sono:

  • le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
  • la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
  • le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
  • esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
  • il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
  • il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.

L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim. L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF). Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2021 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers.

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10. Secondo quanto previsto dallo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitato alla quota detenuta nella joint venture o collegata dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, il principio IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o perdita nel caso di perdita del controllo di una società controllata, anche se l'entità continua a detenere una quota non di controllo nella stessa, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint venture o collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute/conferite costituiscano o meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute/conferite rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.

Altri principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili con effetto 1° gennaio 2019

IFRS 2Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions

In data 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti all'IFRS 2 – Classification and Measurement of Sharebased Payment Transactions. Con tali modifiche il documento risolve alcune tematiche relative alla contabilizzazione dei pagamenti basati su azioni. In particolare, tale emendamento apporta notevoli miglioramenti nella valutazione dei pagamenti basati su azioni regolati per cassa, nella classificazione degli stessi e nella modalità di contabilizzazione in caso di modifica da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante strumenti di capitale.

IFRIC 22Foreign Currency Transactions and Advance Consideration

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso l'interpretazione IFRIC 22 – Foreign Currency Transactions and Advance Consideration, la quale definisce il tasso di cambio da utilizzare nella contabilizzazione di transazioni in valuta estera il cui pagamento è effettuato o ricevuto in anticipo. L'applicazione di tale interpretazione non ha comportato effetti per il bilancio della società in quanto la società non effettua transazioni in valuta estera. Nella stessa data lo IASB ha emesso il documento "Annual improvements to IFRSs 2014-2016 Cycle" come parte del programma di miglioramenti annuali ai principi; la maggior parte delle modifiche sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti precedentemente apportati agli IFRS. L'applicazione di tali modifiche non ha comportato effetti sul bilancio della società.

IAS 40Trasferimenti di investimenti immobiliari

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 40 – Trasferimenti di investimenti immobiliari – con lo scopo di disciplinare i trasferimenti a e da investimenti immobiliari. Più in particolare, viene definito se una proprietà in fase di costruzione o di sviluppo iscritta nel magazzino possa essere trasferita negli investimenti immobiliari se vi è stato un evidente cambiamento d'uso.

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio richiede da parte degli amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, su esperienze passate e assunzioni considerate di volta in volta ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime ha effetto sui valori delle attività e delle passività del bilancio, nonché, sull'ammontare dei ricavi e dei costi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali nell'esercizio di riferimento. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano.

Le stime sono utilizzate per rilevare:

  • riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie: la Società verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. In particolare l'avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale ed in corso d'anno se tali indicatori esistono; detta verifica richiede una stima del valore d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l'avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato.
  • gli accantonamenti per rischi su crediti l'obsolescenza di magazzino, le vite utili delle immobilizzazioni immateriali e materiali ed i relativi ammortamenti.
  • i benefici ai dipendenti ed i piani per pagamenti basati su opzioni su azioni (c.d. phantom stock option).
  • le imposte e gli accantonamenti per rischi ed oneri.

Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a Conto Economico. Nell'applicare i principi contabili, gli Amministratori hanno assunto decisioni basate sulle citate valutazioni discrezionali con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio. Tuttavia, l'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.

Criteri di valutazione

Esponiamo di seguito i principi contabili adottati da Ascopiave S.p.A.:

Altre Immobilizzazioni immateriali: le attività immateriali includono principalmente le attività relative ai diritti di brevetto e software.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore, determinate con le stesse modalità successivamente indicate per le attività materiali. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una attività immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione ed il valore di carico del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Immobilizzazioni materiali: le attività materiali sono rilevate al costo d'acquisto comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato.

I terreni, sia liberi da costruzioni sia annessi a fabbricati civili e industriali, sono stati contabilizzati separatamente e non vengono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell'esercizio in cui sono sostenute, in caso contrario vengono capitalizzate.

Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

Fabbricati 2%
Attrezzatura 8,3% - 8,5%
Mobili e arredi 8,80%
Macchine elettroniche 16,20%
Hardware e software di base 20%
Autoveicoli, Autovetture e simili 20%

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibilmente recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Il valore recuperabile delle immobilizzazioni materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

Le perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico fra i costi per ammortamenti e svalutazioni. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Partecipazioni: le partecipazioni iscritte in questa voce si riferiscono ad investimenti aventi natura durevole, che vengono classificate nelle seguenti categorie:

  • partecipazioni in società controllate
  • partecipazioni in società a controllo congiunto
  • partecipazioni in società collegate;
  • altre partecipazioni

Partecipazioni in società controllate, partecipazioni in società a controllo congiunto e partecipazioni in società collegate:

Il raffronto tra il valore di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate, controllo congiunto e collegate e la quota di pertinenza della Società potrebbe far emergere delle situazioni in cui il valore iscritto a bilancio può differire rispetto al valore del patrimonio netto complessivo delle partecipata alla data di chiusura del bilancio.

Al fine della verifica annuale dell'eventuale riduzione di valore dei valori di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate, in imprese a controllo congiunto e collegate gli Amministratori procedono alla determinazione per ognuna del valore d'uso.

Il calcolo del valore d'uso viene effettuato utilizzando la proiezione dei flussi di cassa contenuti nei piani economicofinanziari delle singole controllate che sono stati approvati dal Consiglio d'Amministrazione. A seguito delle risultanze del test di impairment sulle singole partecipazioni si procede quindi ad iscrivere eventuali rettifiche di valore.

I principali parametri adottati nella valutazione del valore d'uso, sia in termini di tassi di crescita per i periodi ulteriori a quelli espliciti dei piani sia in termini di tasso di sconto, sono coerenti a quelli considerati nei test di impairment degli avviamenti allocati alle CGU nel bilancio consolidato, a cui si rimanda per i maggiori dettagli.

Altre partecipazioni: le partecipazioni in società diverse da quelle controllate, collegate e joint venture (generalmente con una quota di partecipazione inferiore al 20%) sono classificate tra le attività finanziarie non correnti e sono valutate al fair value, se determinabile, qualora non sia determinabile il relativo valore equo alla data di chiusura del bilancio essendo le relative azioni non quotate, sono valutate secondo il criterio del costo di acquisto o di sottoscrizione, dal quale vengono dedotti eventuali rimborsi di capitale, e che viene eventualmente rettificato per perdite di valore determinate con le stesse modalità precedentemente indicate per le attività materiali.

Altre Attività non correnti: sono iscritte al valore nominale eventualmente rettificato per perdite di valore, corrispondente al costo ammortizzato.

Attività Finanziarie: sono classificate in base alle categorie individuate dall'IFRS 9:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività al fair value con contropartita "Altre componenti del conto economico complessivo" (FVOCI);
  • attività al fair value con contropartita "l'Utile o perdita dell'esercizio" (FVTPL).

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: sono classificate in tale categoria le attività finanziarie per le quali risultano verificati i seguenti requisiti: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dell'attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. Gli stessi fanno principalmente riferimento a crediti iscritti nei confronti di clienti e/o finanziamenti che contengono una componente finanziari significativa. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa operazione. Le misurazioni successive delle attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli eventuali accantonamenti per la svalutazione di tali crediti sono determinati con il forward looking approach a mezzo di un modello a tre stadi: 1) rilevazione delle perdite attese nei primi 12 mesi alla initial recognition del credito qualora il rischio di credito non sia aumentato; 2) riconoscimento delle perdite attese lungo la vita del credito qualora il rischio correlato al credito aumenti in modo significativo rispetto alla rilevazione iniziale; gli interessi vengono riconosciuti su base lorda; 3) riconoscimento delle ulteriori perdite attese lungo la vita del credito al concretizzarsi della manifestata perdita; gli interessi sono riconosciuti su base netta.

Attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel Conto economico complessivo (FVOCI): sono classificate in tale categoria le attività finanziarie che evidenziano le seguente caratteristiche: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la vendita dell'attività stessa, sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. Eventuali svalutazioni per perdite durevoli di valore, interessi attivi e utili o perdite per differenze cambio sono rilevate nell'Utile o perdita d'esercizio.

Attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel Conto economico (FVTPL): sono classificate in tale categoria tutte le attività finanziarie che non soddisfano le condizioni, in termini di modello di business o di

caratteristiche dei flussi generati, ai fini della valutazione al costo ammortizzato o al fair value con contropartita sul Conto economico complessivo. Le attività appartenenti a questa categoria sono classificate tra le attività correnti o non correnti a seconda della loro scadenza naturale ed iscritte al fair value in sede di prima rilevazione. In sede di misurazione successiva, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico nel periodo in cui sono rilevati.

Rettifiche di valore: la valutazione delle attività finanziarie è effettuata sulla base del modello di valutazione delle perdite su crediti in applicazione del criterio dell'incurred losses. La Società ha scelto di eseguire una valutazione del rischio crediti che vedeva svalutati totalmente i crediti scaduti da oltre 365 giorni e parzialmente di quelli scaduti da oltre 180 giorni già in passato. Il processo predittivo è sostenuto dalle attività mensili di utilizzo del fondo svalutazione crediti accantonato in base all'esecuzione dei cicli di sollecito e recupero dei crediti inadempiuti. Le serie storiche relative agli esercizi passati hanno dimostrato che la svalutazione operata in termini predittivi è una ragionevole approssimazione per eccesso delle effettive perdite che la Società subisce verso la clientela finale.

Crediti commerciali e altre attività correnti: i crediti commerciali e le altre attività correnti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono valutati al costo ammortizzato al netto delle relative perdite di valore. Sono adeguati al loro presumibile valore di realizzo mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo, che viene costituito quando vi è una oggettiva evidenza che non si sarà in grado di incassare il credito per il valore originario. Gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono contabilizzati a Conto Economico. Inoltre, vengono ceduti alcuni dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di cessioni di credito ("factoring"). Le operazioni di factoring sono pro-solvendo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti: comprendono i valori di cassa, i depositi incassabili a vista, gli altri investimenti finanziari a breve termine. Sono iscritti al valore nominale.

Strumenti finanziari derivati: la Società detiene strumenti derivati allo scopo di coprire la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse con riferimento a due finanziamenti sottoscritti nel corso dell'esercizio 2019 a tasso variabile. Gli strumenti utilizzati per la gestione del rischio legato alla volatilità del prezzo delle merci, si sostanziano in contratti Interest Rate Swap, finalizzati ad evitare impatti sul conto economico derivanti dalle variazione dei tassi di interesse ai quali sono indicizzati gli oneri finanziari dei contratti di finanziamento citati.

Le operazioni che, nel rispetto delle politiche di gestione del rischio, soddisfano i requisiti previsti dai principi contabili internazionali per il trattamento in hedge accounting sono designate "di copertura" (contabilizzate nei termini di seguito indicati), mentre quelle che, pur essendo poste in essere con l'intento gestionale di copertura, non soddisfano i requisiti richiesti dai principi contabili internazionali sono classificate "di trading". In questo caso, le variazioni di fair value degli strumenti derivati sono rilevate a conto economico nel periodo in cui si determinano. Il fair value è determinato in base al valore di mercato di riferimento.

I derivati incorporati in attività/passività finanziarie sono scorporati e valutati autonomamente al fair value, tranne i casi in cui il prezzo d'esercizio del derivato alla data di accensione approssima il valore determinato sulla base del costo ammortizzato dell'attività/passività di riferimento. In tal caso la valutazione del derivato incorporato è assorbita in quella dell'attività/passività finanziaria.

La valutazione al fair value di tali contratti viene effettuata utilizzando modelli di pricing e sulla base dei dati di mercato osservabili al 31 dicembre 2019.

Gerarchia del fair value

Le attività e le passività finanziarie valutate al fair value sono classificate in una gerarchia di tre livelli sulla base delle modalità di determinazione del fair value stesso, ovvero in base alla rilevanza delle informazioni (input) utilizzate nella determinazione del valore:

  • livello 1, strumenti finanziari il cui fair value è determinato sulla base di un prezzo quotato in un mercato attivo;
  • livello 2, strumenti finanziari il cui fair value è determinato mediante tecniche di valutazione che utilizzano parametri osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Sono classificati in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di curve forward di mercato e i contratti differenziali a breve termine;
  • livello 3, strumenti finanziari il cui fair value è determinato con tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato, ovvero facendo esclusivamente ricorso a stime interne.

La Società al 31 dicembre 2019 possiede esclusivamente una tipologia di strumenti finanziari su tassi di interesse riconducibile alla gerarchia di livello 1.

Azioni proprie: le azioni proprie riacquistate sono portate in diminuzione del patrimonio. Il costo originario delle azioni proprie, i ricavi derivanti dalle cessioni e le altre eventuali variazioni successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Benefici per i dipendenti: i benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto) o altri benefici a lungo termine (indennità di quiescenza) sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Nei programmi con benefici definiti rientra anche il trattamento di fine rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti della Società ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile maturato antecedentemente la riforma di tale istituto intervenuta nel 2007 (Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296), a seguito della quale per le società con più di 50 dipendenti per le quote maturate a far data dal 1° gennaio 2007, il Tfr si configura come piano a contributi definiti.

Le obbligazioni della Società sono determinate separatamente per ciascun piano, stimando il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Questo calcolo è effettuato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito, Le componenti dei benefici definiti sono rilevati come segue:

  • le componenti di rimisurazione delle passività, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, sono rilevati immediatamente in Altri utili (perdite) complessivi;
  • i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a Conto Economico;
  • gli oneri finanziari netti sulla passività a benefici definiti sono rilevati a Conto Economico.

Le componenti di rimisurazione riconosciute in Altri utili (perdite) complessivi non sono mai riclassificati a Conto Economico nei periodi successivi.

Per il TFR maturato successivamente al 1° gennaio 2007 l'obbligazione dell'impresa è limitata al versamento dei contributi allo Stato (cd. Fondo Inps) ovvero a un patrimonio o ad un'entità giuridicamente distinta (cd. Fondo) ed è determinato sulla base dei contributi dovuti.

La Società ha, inoltre, sottoscritto piani retributivi basati in parte su azioni Ascopiave S.p.A. liquidati attraverso la consegna di azioni (piani di stock option piani di incentivazione a lungo termine) rilevate come passività e valutate al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione (approvazione bilancio dell'esercizio 2020). Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a Conto Economico.

La restante parte del piano è invece regolata sotto forma di opzioni regolabili solo per contanti. Il costo delle operazioni regolate per contanti è valutato inizialmente al valore equo alla data di assegnazione. In particolare, i piani adottati prevedono l'attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una corresponsione di carattere straordinario legata al raggiungimento di obiettivi prefissati, e la cui regolazione finanziaria è basata, tra gli indicatori, sull'andamento del titolo azionario. Tale valore equo è spesato nel periodo fino alla maturazione con rilevazione di una passività corrispondente. La passività viene ricalcolata a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento compresa, con tutte le variazioni del valore equo riportate a Conto Economico.

Nel corso dell'esercizio 2015 sono stati liquidati i piani retributivi riferiti al precedente triennio, che hanno portato all'assegnazione di 99.078 azioni. Tenuto conto delle regole previste dal piano non vi sono state ulteriori assegnazioni nel periodo in quando i benefici matureranno alla conclusione del periodo. Tali piani retributivi sono contabilizzati in linea con quanto richiesto dall'IFRS 2.

Per maggiori dettagli sui compensi corrisposti nel corso dell'esercizio 2015, si rinvia alla "Sezione II" della Relazione sulla remunerazione, predisposta ai sensi dell'art. 123 - ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 (TUF).

Fondi per rischi e oneri: i fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti sono rilevati quando:

  • è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
  • è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso;
  • l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente.

Per contro, qualora non sia possibile effettuare una stima attendibile dell'obbligazione oppure si ritenga che l'esborso di risorse finanziarie sia meramente possibile e non probabile, la relativa passività potenziale non è appostata in bilancio, ma ne viene data adeguata informativa nelle note di commento.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Passività finanziarie: le passività finanziarie includono i finanziamenti a medio lungo termine iscritti inizialmente al valore equo, al netto dei costi di transazione eventualmente sostenuti e, successivamente, valutati al costo

ammortizzato, calcolato tramite l'applicazione del tasso d'interesse effettivo, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati.

Qualora venga violata una condizione di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data o prima della data di riferimento del bilancio con l'effetto che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, la passività viene classificata come corrente, anche se il finanziatore ha concordato, dopo la data di riferimento del bilancio e prima dell'autorizzazione alla pubblicazione del bilancio stesso, di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione. La passività viene classificata come corrente perché, alla data di riferimento del bilancio, l'entità non gode di un diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data.

Debiti commerciali e altre passività: i debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, si riferiscono a passività finanziarie derivanti da rapporti commerciali di fornitura e sono rilevati al costo ammortizzato. I debiti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell'operazione e, successivamente, convertiti al cambio in essere alla data di bilancio. L'utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a Conto Economico.

Ricavi e costi: i ricavi ed i costi sono esposti secondo il principio della competenza economica.

La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo (over time) o in uno specifico momento temporale (at a point in time).

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Proventi e oneri finanziari: i proventi e gli oneri sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo.

Imposte sul reddito: le imposte correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile e iscritte per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura di bilancio. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio netto e nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Per quanto riguarda l'imposta sul reddito delle società (IRES) le società controllate da Ascopiave S.p.A. hanno esercitato l'opzione per il regime del consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.) per il triennio 2019 – 2021. Tale opzione consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società che partecipano al consolidato. Ascopiave S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale.

Ciascuna delle società aderenti trasferiscono alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale) rilevando a conto economico tra la voce imposte una voce "oneri di adesione al consolidato fiscale" o "proventi di adesione al consolidato fiscale" per un importo pari all'IRES corrente di competenza dell'esercizio (o alla perdita trasferita) che verrà versata o utilizzata dalla controllante Ascopiave S.p.A..

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • l'imposta differita attività collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato ai fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati ai fini fiscali;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Utile per azione: l'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto dell'esercizio attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dell'esercizio. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Impairment di attività: viene effettuato almeno una volta all'anno l'impairment sulle attività materiali e immateriali nel caso in cui abbiano vita indefinita o più spesso in presenza di eventi che facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

Ammortamenti: gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile stimata del bene o alla durata residua della concessione, la vita utile è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio; le valutazioni circa la durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi i cambiamenti tecnologici. La società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

Accantonamento per rischi: tali accantonamenti sono stati effettuati adottando le medesime procedure dei precedenti esercizi facendo riferimento a comunicazioni aggiornate dei legali e dei consulenti che seguono le vertenze, nonché sulla base degli sviluppi procedurali delle stesse.

Accantonamento per rischi su crediti: il fondo rischi su crediti riflette le stime delle perdite connesse al portafoglio crediti della società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di specifiche situazioni di insolvenza, nonché in relazione a perdite attese su crediti stimate in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia.

INFORMATIVA SU ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Ascopiave S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Asco Holding S.p.A. in quanto opera in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale rispetto alla propria controllante. Asco Holding S.p.A. si avvale di alcuni servizi erogati da Ascopiave S.p.A. e da altre società da questa controllate, a condizioni di mercato, motivati da ragioni di opportunità organizzativa ed economica.

NOTE ESPLICATIVE ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

Attività non correnti

1. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali negli esercizi considerati:

31.12.2019 31.12.2018
Valore Valore
Costo Fondo netto Costo Fondo netto
(migliaia di Euro) storico ammortamento contabile storico ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 3.269 (3.267) 2 3.269 (3.267) 2
Concessioni, licenze, marchi e diritti 52 (50) 1 52 (50) 2
Altre immobillizzazioni immateriali 12 (12) 0 12 (12) 0
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 9 0 9 0 0 0
Altre immobillizzazioni immateriali 3.342 (3.329) 13 3.332 (3.328) 4

La tabella che segue evidenzia la movimentazione delle altre immobilizzazioni immateriali nell'esercizio considerato:

31.12.2018 31.12.2019
Valore Valore
netto Variazione Decremento Ammortamenti fondi netto
(migliaia di Euro) contabile dell'esercizio dell'esercizio ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 2 0 0 2
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 2 0 1 1
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 0 9 0 9
Altre immobillizzazioni immateriali 4 9 0 1 0 13

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato variazioni significative.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

La voce non ha registrato variazioni nel corso dell'esercizio a meno delle quote di ammortamento.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine degli esercizi considerati:

31.12.2019 31.12.2018
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 37.622 (13.047) 24.575 37.622 (11.921) 25.702
Impianti e macchinari 1.758 (1.228) 530 1.758 (1.171) 587
Attrezzature industriali e commerciali 171 (158) 13 171 (151) 20
Altri beni 10.263 (8.957) 1.306 9.643 (8.699) 944
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 364 0 364 0 0 0
Diritti d'uso 205 (65) 140 0 0 0
Immobilizzazioni materiali 50.383 (23.456) 26.927 49.195 (21.942) 27.253

La tabella che segue evidenzia la movimentazione delle immobilizzazioni materiali intervenuta nel corso dell'esercizio considerato:

31.12.2018 31.12.2019
Valore Decremento Valore
Variazione
netto
Decremento Ammortamenti fondi netto
(migliaia di Euro) contabile dell'esercizio dell'esercizio ammortamento contabile
Terreni e fabbricati 25.702 0 1.126 24.575
Impianti e macchinari 587 0 57 530
Attrezzature industriali e commerciali 20 0 7 13
Altri beni 944 620 258 1.306
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 0 364 0 364
Diritti d'uso 0 205 65 140
Immobilizzazioni materiali 27.253 1.188 0 1.514 0 26.927

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Al termine dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento dell'esercizio.

Impianti e macchinari

La voce Impianti e macchinari passa da Euro 587 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 530 migliaia dell'esercizio di riferimento. La variazione è spiegata dalle quote di ammortamento rilevate nel corso dell'esercizio per Euro 57 migliaia.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento dell'esercizio.

Altri beni

La voce "Altri beni" ha registrato investimenti nel corso dell'esercizio per Euro 620 migliaia, principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di hardware e telefonia.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso dell'esercizio la voce ha registrato una variazione positiva pari ad Euro 364 migliaia.

Diritti d'uso

La voce include i diritti d'uso correlati alla prima applicazione di IFRS 16 in data 1° gennaio 2019. L'effetto dell'applicazione del nuovo principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali quali il noleggio di automezzi per Euro 205 migliaia. Nel corso dell'esercizio la variazione registrata dalla voce, al netto della prima iscrizione al costo degli impegni, è pari ad Euro 65 migliaia pari alle quote di ammortamento per periodo.

3. Partecipazioni

Si riassume nella tabella seguente l'elenco delle partecipazioni detenute da Ascopiave S.p.A. alla data del 31 dicembre 2019:

Denominazione Città Capitale sociale Patrimonio Risultato % Valore di
versato netto totale dell'esercizio bilancio
Società controllate
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 314.708.801 15.987.876 100% 298.740.636
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. Padova (PD) 15.000.000 129.699.345 100% 168.000.000
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 16.839.000 1.240.068 100% 14.964.474
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 17.278.074 (273.754) 100% 16.300.000
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.000.000 55.737.950 2.658.900 100% 66.090.648
Asco Energy S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 1.122.537 (60.099) 100% 609.220
Totale partecipazioni in imprese controllate 564.704.978
Capitale sociale Patrimonio Risultato Valore di
Denominazione Città versato netto totale dell'esercizio % bilancio
Società collegate
Estenergy S.p.A. Trieste (TS) 266.061.261 654.147.269 9.148.126 48% 395.942.766
Totale partecipazioni in imprese collegate 395.942.766
Denominazione Città Capitale sociale
versato
Patrimonio
netto totale
Risultato
dell'esercizio
% Valore di
bilancio
Partecipazioni in altre società
Banca Prealpi SanBiagio Credito Cooperativo - Soc. Coop. Tarzo (TV) 528
Hera Comm S.p.A. Imola (BO) 53.595.899 3% 54.000.000
Totale partecipazioni in altre società 54.000.528

Nel corso dell'esercizio la voce partecipazioni ha registrato significative variazioni in ragione delle operazioni societarie sviluppate nel corso dell'esercizio. In ordine cronologico l'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto con la fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione Gas S.r.l. in Ascopiave S.p.A. avvenuta in data 1° luglio 2019, ed il perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera completato in data 19 dicembre 2019.

La prima ha determinato l'acquisizione del controllo della totalità della società da parte di Ascopiave S.p.A. a decorrere dal 1° luglio 2019. La seconda ha visto confluire nella nuova Estenergy S.p.A. sia le attività commerciali del Gruppo Ascopiave (Ascotrade S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A., Blue Meta S.p.A. e le joint venture Asm Set S.r.l. ed Etra Energia S.r.l.) e la partecipazione in Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sia quelle del Gruppo Hera (Hera Comm Nord-Est S.r.l). Il capitale sociale della nuova EstEnergy S.p.A. è detenuto per il 52% dal Gruppo Hera e per il 48% da Ascopiave S.p.A. che ha acquisito la propria quota sulla base di un equity value del 100% di EstEnergy S.p.A. pari a 824.881 migliaia di euro.

Sul fronte della riorganizzazione delle attività della distribuzione gas, Ascopiave S.p.A. ha acquisito dal Gruppo Hera un perimetro di concessioni ricomprendente utenti in Veneto ed in Friuli-Venezia Giulia, che sono confluiti dal 31 dicembre 2019 nella società di nuova costituzione denominata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. della quale detiene il 100% del capitale sociale.

Infine, come previsto dall'accordo siglato a fine luglio, il 3% del capitale di Hera Comm S.p.A. è stato acquisito da Ascopiave S.p.A., ad un prezzo di 54 milioni di Euro. Nell'ambito del riassetto complessivo delle attività commerciali energy, Hera Comm S.p.A. ha acquisito direttamente il 100% del capitale di Amgas Blu S.r.l..

Si segnala che gli accordi contrattuali prevedevano opzioni che al 31 dicembre 2019 presentano un valore nullo.

Si segnala che il patrimonio netto ed il risultato di esercizio delle società controllate o a collegate rappresentati nelle tabelle sopra riportate sono relativi ai progetti di bilancio di esercizio chiusi al 31 dicembre 2019 ed approvati dai Consigli di Amministrazione delle società partecipate.

Il raffronto tra il valore di iscrizione delle partecipazioni in imprese controllate e a collegate e la quota di pertinenza della Società fa emergere delle situazioni in cui il valore iscritto a bilancio risulta superiore al patrimonio netto complessivo della partecipata al 31 dicembre 2019.

Al fine della verifica annuale dell'eventuale riduzione dei valori di iscrizione delle partecipazioni nelle società controllate di distribuzione del gas si è proceduto alla determinazione per ognuna del valore d'uso.

Il calcolo del valore d'uso è stato effettuato utilizzando la proiezione dei flussi di cassa contenuti nei piani economico-finanziari 2020-2022 delle singole controllate che sono stati approvati dal Consiglio d'Amministrazione del 28 febbraio 2020. A seguito delle risultanze del test di impairment sulle singole partecipazioni non si è proceduto ad iscrivere alcuna svalutazione.

I principali parametri adottati nella valutazione del valore d'uso, sia in termini di tassi di crescita per i periodi ulteriori a quelli espliciti dei piani sia in termini di tasso di sconto, sono coerenti a quelli considerati nei test di impairment degli avviamenti allocati alle CGU nel bilancio consolidato, a cui si rimanda per i maggiori dettagli.

Mentre per quanto riguarda il valore di iscrizione delle partecipazioni in EstEnergy S.p.A. e in Hera Comm S.p.A., essendo state acquistate a ridosso della chiusura di esercizio ,il prezzo pagato rappresenta il fair value.

4. Altre attività non correnti

Il dettaglio delle voci che compongono le Altre attività non correnti negli esercizi considerati, viene riassunto nella tabella che segue:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Depositi cauzionali 509 509
Altri crediti 748 2.285
Altre attività non correnti 1.257 2.794

Le Altre attività non correnti passano da Euro 2.794 migliaia dell'esercizio 2018, ad Euro 1.257 migliaia dell'esercizio 2019, registrando un decremento di 1.537 migliaia di Euro.

La descrizione delle voci che compongono gli "Altri crediti" è riportata di seguito:

• il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. Tale importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.

Alla data del 31 dicembre 2019 risulta in essere un contenzioso giudiziale con il comune menzionato, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Si rinvia al paragrafo "Contenziosi " di questa relazione finanziaria annuale per maggiori dettagli.

La variazione è spiegata dalla riclassifica tra le attività finanziarie non correnti e correnti del credito iscritto nei

confronti del comune di Costabissara con il quale è stato sottoscritto un accordo transattivo meglio commentato nel paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria.

5. Attività finanziarie non correnti

Le attività finanziarie non correnti ammontano ad Euro 2.478 migliaia, come riportato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 2.478 1.122
Attività finanziarie non correnti 2.478 1.122

La voce è relativa al credito vantato nei confronti del comuni di Creazzo e Costabissara.

Per quanto riguarda il credito nei confronti del comune di Creazzo la consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2004. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Creazzo, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.

In un'ottica di amichevole composizione della controversia, in data 1° marzo 2017, i tecnici incaricati di addivenire ad una stima degli impianti condivisa hanno proposto una valorizzazione omnicomprensiva di Euro 1.678 migliaia (da rateizzarsi in 12 anni). Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.

Il Comune, con Delibera di C.C. n. 18 del 22 marzo 2018, ha definitivamente approvato, nei termini di cui sopra, l'atto transattivo, poi stipulato il 2 agosto 2018.

Per quanto riguarda il credito nei confronti del comune di Costabissara, l'iscrizione del credito sarà oggetto di incasso oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del periodo vantato nei confronti del Comune, con il quale è stato sottoscritto in data 3 giugno 2019 un accordo transattivo di valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale la cui consegna era avvenuta il 1° ottobre 2011. Le parti hanno ritenuto condivisibile la fissazione transattiva dell'importo dovuto in Euro 3.000 migliaia di cui, Euro 1.000 migliaia corrisposto in data 5 luglio 2019, mentre il residuo sarà corrisposto in 12 rate annuali di pari importo. Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura della presente relazione e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.

Ulteriori informazioni sono riportate al paragrafo "Contenziosi" di questa relazione finanziaria annuale.

6. Crediti per imposte anticipate

Le imposte anticipate passano da Euro 1.735 migliaia, ad Euro 1.385 migliaia, con un decremento pari Euro 350 migliaia come riportato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti per imposte anticipate 1.385 1.735
Crediti per imposte anticipate 1.385 1.735

La Società ha proceduto ad una piena contabilizzazione delle imposte anticipate relative a differenze temporanee tra valori fiscalmente rilevanti e valori di bilancio in quanto ritiene probabile che gli imponibili futuri possano assorbire tutte le differenze temporanee che le hanno generate. Nella determinazione delle imposte anticipate si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti al momento in cui si stima si riverseranno le differenze temporanee. In particolare sono state applicate l'aliquota IRES del 24% ed IRAP del 4,2%.

Il valore complessivo delle differenze temporanee ed i relativi importi su cui sono state rilevate attività per imposte anticipate sono di seguito indicati:

31.12.2019 31.12.2018
Differenze Aliquota Effetto Differenze Aliquota Effetto
Descrizione temporanee fiscale totale temporanee fiscale totale
Svalutazione crediti 464 24,0% 111 464 24,0% 111
Ammortamenti eccedenti IRES 4520 24,0% 1085 6.280 24,0% 1.507
Ammortamenti eccedenti prec. Es. 2007oltre 2013 0 28,2% 0 51 28,2% 14
Altro 0 24,0% 0 61 24,0% 15
Piani di incentivasione 787 24,0% 189 366 24,0% 88
Totale debiti per imposte differite 1385 1.735

Attività correnti

7. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione dei crediti commerciali al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti verso clienti 7.301 2.158
Crediti per fatture da emettere 3.666 3.116
Crediti commerciali 10.967 5.274

I crediti commerciali sono esposti al netto degli acconti ricevuti e sono principalmente relativi alla fatturazione di servizi di natura amministrativa, finanziaria, legale e informatica intrattiene con le società appartenenti al Gruppo Ascopiave.

La voce crediti commerciali passa da Euro 5.274 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 10.967 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrando incrementi pari ad Euro 5.693 migliaia principalmente relativi a fatture intercompany emesse nel mese di dicembre e alla fattura emessa nei confronti del Comune di Costabissara come

meglio descritto al paragrafo "Attività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria annuale.

I crediti verso i clienti sono interamente rappresentati da crediti iscritti nei confronti di debitori italiani.

Al termine dell'esercizio non sono state riscontrate posizioni in sofferenza che determinassero la necessità di effettuare accantonamenti a fondo svalutazione crediti.

Si segnala, infine, che i crediti commerciali saranno esigibili entro l'esercizio successivo e non presentano saldi scaduti di ammontare significativo.

2019.DEC 2018.DEC
(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 10.967 2.158
- fondo svalutazione crediti commerciali 0 0
Crediti commerciali netti per fatture emesse 10.967 2.158
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 10.957 2.144
- scaduti entro 6 mesi 0 1
- scaduti da 6 a 12 mesi 0 0
- scaduti oltre 12 mesi 10 13

8. Altre attività correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle altre attività correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti per consolidato fiscale 646 1.756
Risconti attivi annuali 220 221
Anticipi a fornitori 241 207
Ratei attivi annuali 66
Credito IVA 1.597 1.075
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 74 82
Altri crediti 5.532 209
Altre attività correnti 8.376 3.550

Le Altre attività correnti rilevano un incremento pari ad Euro 4.826 migliaia, passando da Euro 3.550 migliaia dell'esercizio 2018, ad Euro 8.376 migliaia dell'esercizio 2019. L'incremento è principalmente spiegato dal maggiore credito I.V.A. e dai maggiori altri crediti per Euro 5.323, parzialmente compensato dal minore credito per consolidato fiscale per Euro 1.110.

Gli altri crediti sono principalmente spiegati dal credito iscritto nei confronti di Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. relativo al differenziale tra le poste contabili conferite ed il valore attribuito ai fini del conferimento pari ad Euro 4.986 migliaia; si segnala inoltre l'iscrizione di crediti nei confronti di altre società del Gruppo in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine assegnati a dipendenti delle stesse e rappresentano la quota azionaria del compenso. Il valore è relativo alla quota maturata al termine dell'esercizio per il triennio 2018-2020.

9. Attività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti finanziari verso società controllate e collegate 36.771 25.894
Altre attività finanziarie correnti 701 136
Attività finanziarie correnti 37.471 26.031

Le attività finanziarie correnti ammontano ad Euro 37.471 migliaia registrando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 11.440 migliaia. La voce accoglie principalmente i saldi attivi dei conti correnti di cash pooling mediante i quali la società gestisce la tesoreria di Gruppo, erogando i finanziamenti necessari alle società controllate e a controllo congiunto affinché possano adempiere ai propri fabbisogni finanziari.

Di seguito si riporta il dettaglio della composizione dei saldi attivi dei conti correnti con le società controllate e collegate nei due esercizi:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
c/c intercompany AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 708
c/c intercompany Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 10.430
c/c intercompany AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 16.685 14.697
c/c intercompany Asco Energy S.p.A. 2.753 5.062
Crediti finanziari verso società controllate 30.576 19.759
(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
c/c intercompany Ascotrade S.p.A. 4.272 3.567
c/c intercompany Amgas Blu S.r.l. 1.296 1.725
c/c intercompany ASM Set S.r.l. 627 844
Crediti finanziari verso società collegate 6.195 6.136

La variazione, pari ad Euro 10.876 migliaia, è spiegata dall'aumento dei finanziamenti erogati alle società controllate e collegate i cui fabbisogni finanziari sono risultati maggiori rispetto all'esercizio precedente nella quasi totalità delle società.

Il restante importo è relativo alla quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Creazzo e la quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara. Con quest'ultimo è stato raggiunto l'accordo transattivo meglio descritto al paragrafo "Attività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria annuale.

10. Crediti tributari

La tabella che segue mostra la composizione dei crediti tributari al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti IRAP 283 283
Altri crediti tributari 26 26
Crediti tributari 309 309

I crediti tributari sono pari ad Euro 309 migliaia e non registrazioni variazioni rispetto all'esercizio 2018.

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione delle disponibilità liquide al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Depositi bancari e postali 65.741 58.390
Denaro e valori in cassa 3 6
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 65.744 58.396

La voce accoglie i conti correnti aperti presso gli istituti di credito e la disponibilità liquide presso le casse sociali. Le disponibilità liquide al termine dell'esercizio sono pari ad Euro 65.744 migliaia e registrano un aumento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 7.348 migliaia. Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nell'esercizio si rimanda al rendiconto finanziario.

Patrimonio netto

12. Patrimonio netto

La tabella che segue mostra la composizione del patrimonio netto al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Capitale e riserve 329.473 358.152
Risultato netto dell'esercizio 521.266 41.979
Patrimonio netto totale 850.739 400.131

Si evidenzia di seguito la composizione del patrimonio netto:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (26.774) (16.981)
Riserve 75.004 93.879
Riserva per attualizzazione Tfr Ias 19 (51) (40)
Risultato netto dell'esercizio 521.266 41.979
Patrimonio netto totale 850.739 400.131

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2019 ammonta ad Euro 850.739 migliaia, in aumento di Euro 450.608 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. Si rinvia alla movimentazione del patrimonio netto per maggiori dettagli.

Le movimentazioni del patrimonio netto intervenute nell'esercizio, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate dalla distribuzione dei dividendi ordinari e straordinari deliberati dall'assemblea degli Azionisti tenutasi in data 23 aprile 2019. In sede ordinaria l'assemblea ha infatti deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo ordinario pari a Euro 0,125 per azione e la distribuzione di un dividendo straordinario pari ad Euro 0,2133 per ciascuna delle n. 222.178.966 azioni in circolazione. Tale dividendo straordinario è stato messo in pagamento unitamente a quello ordinario in data 8 maggio 2019, con data di stacco 6 maggio 2019 e record date 7 maggio 2019. L'esborso complessivo è risultato pari ad Euro 75.163 migliaia.

Al termine dell'esercizio la società deteneva azioni proprie per un valore complessivo pari ad Euro 26.774 migliaia, in aumento rispetto al 31 dicembre 2018 di Euro 9.793 migliaia. Nel corso dell'esercizio, e nello specifico a decorrere dal 1° aprile, Ascopiave S.p.A. ha dato corso all'acquisto di azioni proprie sul mercato telematico azionario complessivamente per 22.376 migliaia di Euro di azioni.

Nel corso della prima settimana di luglio 2019 si è proceduto ad assegnare n. 7.149.505 azioni proprie alla società Anita S.r.l. nell'ambito dell'operazione di fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A. il cui perfezionamento è stato comunicato al mercato in data 25 giugno 2019.

Alla data del 31 dicembre 2019 Ascopiave S.p.A., in relazione agli acquisti effettuati nel corso del periodo e l'assegnazione delle azioni proprie ad Anita S.r.l., detiene n. 10.456.025 azioni, pari al 4,4605% del capitale sociale, per il controvalore sopra indicato.

La riserva di hedge accounting iscritta al termine dell'esercizio rappresenta il valore corrente degli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. a copertura di possibili oscillazioni dei tassi di interesse. La stessa, al 31 dicembre 2019 evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 98 migliaia. Si segnala che alla data di chiusura della presente relazione finanziaria annuale non sono maturati effetti rilasciati a conto economico.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Politiche di copertura dei rischi" di questa relazione finanziaria annuale nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Le movimentazioni del capitale nell'esercizio 2019 sono riportate nelle tabelle sottostanti:

Riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al
31.12.2019 ed il numero delle azioni in circolazione al 31.12.2018
(Numero di azioni) 31.12.2019 31.12.2018
Numero di azioni da capitale sociale 234.412 234.412
Numero di azioni proprie in portafoglio (10.456) (11.728)
Totale numero di azioni in circolazione 223.956 222.684
Valore delle azioni in circolazione (migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Azioni ordinarie 234.412 234.412
Azioni proprie in portafoglio (26.774) (16.981)
Totale valore della azioni in circolazione 207.638 217.431

Utili (perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto

Al 31 dicembre 2019 sono iscritte perdite a patrimonio netto per Euro 51 migliaia.

Tale riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valutazione dei piani a benefici definiti in essere, che non saranno mai riclassificati a Conto Economico.

Con riferimento a quanto previsto dall'art. 2427-bis del Codice Civile si riportano di seguito i prospetti indicanti l'origine, la possibilità di utilizzazione e la distribuibilità delle voci del patrimonio netto:

Quota disponibile Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei tre esercizi
Descrizione Possibilità di
utilizzazione
Importo Per copertura Per altre ragione
Capitale 234.411.575 - - perdite
Riserve di capitale
Riserva da sovraprezzo azioni 171.613 A, B, C 171.613
Azioni proprie (26.773.538) - -
Riserve di utile
Riserva legale 46.882.315 B -
Riserva straordinaria da conferimento
Riserva libera
Altre riserve 106.503.210 A, B, C 106.503.210
Riserva per saldi attivi rivalutazione A, B, C
Riserva per saldi attivi rivalutazione
Riserva straordinaria da conferimento A, B, C
Acconti sui dividendi A, B, C
Utili/Perdite porate a nuovo 31.554.069 A, B, C 31.554.069
Altre riserve 74.781.120 A, B, C 74.781.120
Totale 95.061.509 74.952.732
Quota non disponibile
Residua quota disponibile 74.952.732

Legenda: "A" per aumento capitale, "B" per copertura delle perdite, "C" per distribuzione ai soci

La riserva sovrapprezzo azioni risulta disponibile considerato che la riserva legale ha raggiunto un valore pari al quinto del capitale sociale, come previsto dalla normativa civilistica.

Passività non correnti

13. Fondi per rischi e oneri

La tabella che segue mostra la composizione dei fondi per rischi ed oneri al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 675 323
Fondi rischi ed oneri 675 323

L'incremento del fondo rischi ed oneri pari ad Euro 352 migliaia è principalmente spiegato dall'iscrizione dei costi maturati nel corso dell'esercizio di riferimento per piani di incentivazione a lungo termine. Tali importi contabilizzati si riferiscono alla quota maturata nell'anno in corso e sono relativi al triennio 2018-2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

14. Trattamento di fine rapporto

La tabella che segue mostra la movimentazione del trattamento fine rapporto nell'esercizio considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2019 271
Liquidazioni (300)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 330
Perdita/(profitto) attuariale dell'esecizio (11)
Trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2019 289

La passività per il trattamento di fine rapporto è misurata utilizzando una metodologia attuariale, il suo valore è pertanto sensibile alla variazione delle relative ipotesi. Le principali ipotesi utilizzate nella misurazione del Trattamento di fine rapporto sono il tasso di sconto, la percentuale media annua di uscita dei dipendenti, l'età massima di pensionamento dei dipendenti.

Il tasso di sconto utilizzato per la misurazione della passività derivante dal Trattamento di fine rapporto è determinato con riferimento ai rendimenti di mercato per i titoli corporate di elevata qualità (con rating pari almeno a AA) per i quali le scadenze e gli ammontari corrispondono alle scadenze e agli ammontari dei pagamenti futuri previsti. Per tale piano, il tasso medio di sconto che riflette la stima delle scadenze e degli ammontari dei pagamenti futuri relativi al piano per il 2019 è pari al 0,79%.

_____________________________________________________________________________________________

Le principali altre ipotesi del modello sono:

  • tasso di mortalità: tavola di sopravvivenza IPS55
  • tassi di inabilità: tavole INPS anno 2000
  • tasso di rotazione del personale: 3,00%
  • tasso di probabilità annua di anticipazione del TFR: 2,00%
  • tasso di incremento delle retribuzioni: 1,50%
  • tasso di inflazione: 0,80%

L' analisi di sensitività sulla valutazione attuariale del fondo non ha evidenziato scostamenti di rilievo rispetto al valore iscritto in bilancio.

Il costo corrente relativo alle prestazioni di lavoro è iscritto tra i costi del personale, mentre l'interest cost è registrato nella voce Proventi ed oneri finanziari.

15. Finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione dei finanziamenti a medio lungo termine al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Mutui passivi Prealpi 7.833 8.611
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 16.750 21.500
Mutui passivi INTESA SAN PAOLO SPA 40.000
Mutui passivi BNL 46.500 25.000
Mutui passivi CREDIT AGRICOLE FRIULADRIA 24.000
Finanziamenti a medio e lungo termine 135.083 55.111
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 30.028 8.014
Finanziamenti a medio-lungo termine 165.111 63.124

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 dicembre 2019 principalmente dai debiti nei confronti di BNL per Euro 55.000 migliaia, di Intesa SanPaolo per Euro 50.000 migliaia, di Credit Agricole Friuladria per Euro 30.000 e della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 21.500 migliaia, passano complessivamente da Euro 63.124 migliaia ad Euro 165.861 migliaia con un incremento di Euro 102.737 migliaia, spiegato dal pagamento delle rate pagate nel corso dell'esercizio e dalla sottoscrizione di un finanziamento con BNL nel mese di agosto 2019 e con Credit Agricole Friuladria nel mese di ottobre 2019 di Euro 30.000 migliaia ciascuno e con Intesa SanPaolo nel mese di novembre 2019 di Euro 50.000. Considerando la sola quota in scadenza oltre l'esercizio, i finanziamenti descritti presentano un incremento da Euro 55.111 migliaia ad Euro 135.083 migliaia a parità di perimetro di consolidamento. In particolare:

  • il finanziamento con BNL, erogato nell'agosto 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 dicembre 2019, vede l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.
  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2019 pari ad Euro 25.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, oggetto di rinegoziazione con la banca in quanto precedentemente definiti nella vecchia struttura del Gruppo Ascopiave.

  • il finanziamento con Intesa SanPaolo, erogato nel novembre 2019 per complessivi Euro 50.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 dicembre 2019, con l'iscrizione di Euro 10.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che risultavano rispettati al 31 dicembre 2019.

  • il finanziamento con Credit Agricole Friuladria, erogato nell'ottobre 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 dicembre 2019, vede l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente e semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2019 pari a 21.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 dicembre 2019 pari ad Euro 8.611 migliaia, con l'iscrizione di Euro 778 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL (solo quello erogato nel 2017) e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine:

(migliaia di Euro) 31.12.2019
Esercizio 2020 30.028
Esercizio 2021 30.042
Esercizio 2022 30.057
Esercizio 2023 30.072
Oltre l'esercizio 2023 44.912
Finanziamenti a medio-lungo termine 165.111

16. Altre passività non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

_____________________________________________________________________________________________

(migliaia di Euro) 31.12.2019
31.12.2018
Depositi cauzionali 9 9
Altre passività non correnti 9 9

Le altre passività non registrano variazioni nel corso dell'esercizio.

17. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti finanziari IFRS 16 oltre 12 mesi 64
Passività finanziarie non correnti 64

In data 1° gennaio 2019 la Società ha effettuato la prima applicazione di IFRS 16. La prima adozione del principio, con il metodo dell'"approccio retroattivo modificato", ha determinato l'iscrizione di passività finanziarie non correnti.

18. Debiti per imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce la termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti per imposte differite 6 20
Debiti per imposte differite 6 20

Le imposte differite sono pari ad Euro 6 migliaia ed evidenziano una diminuzione di Euro 14 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

La Società ha proceduto ad una piena contabilizzazione delle imposte differite relative a differenze temporanee tra valori fiscalmente rilevanti e valori di bilancio. Nella determinazione delle imposte differite si è fatto riferimento all'aliquota IRES (imposte sul reddito delle società) e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti al momento in cui si stima si riverseranno le differenze temporanee. In particolare sono state applicate l'aliquota IRES del 24% ed IRAP del 4,2%.

Il valore complessivo delle differenze temporanee ed i relativi importi su cui sono state rilevate passività per imposte differite sono indicati di seguito:

31.12.2019 31.12.2018
Descrizione Differenze
temporanee
Aliquote fiscale Effetto totale Differenze
temporanee
Aliquota fiscale Effetto totale
Ammortamenti eccedenti IRES 5
24,0%
1 60 24,0% 15
Trattamento di fine rapporto 21 24,0% 5 25 24,0% 6
Totale Imposte differite 6 20

Passività correnti

19. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce debiti verso banche e finanziamenti al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti verso banche 106.000 123.000
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 30.028 8.014
Debiti verso banche e finanziamenti 136.028 131.014

Al termine dell'esercizio 2019 il debito bancario a breve è composto dai finanziamenti bancari a breve termine e dai saldi passivi di conto corrente aperti presso gli istituti di credito per Euro 106.000 migliaia e dalla quota a breve dei mutui per Euro 30.028 migliaia. L'incremento complessivo, pari ad Euro 5.014 migliaia, è principalmente spiegato dai maggiori utilizzi degli affidamenti disponibili.

La tabella che segue mostra la ripartizione delle linee di credito di Ascopiave S.p.A. utilizzate e disponibili e i relativi tassi applicati alla data del 31 dicembre 2019:

Tipologia di Affidamento al Tasso al Utilizzato al
Intermediario linea di credito 31/12/2019 31/12/2019 31/12/2019
Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Mutui 4.305 1,83% 4.305
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 7.500 0,34% 7.500
Banca Europea per gli Investimenti Mutui 14.000 0,58% 14.000
Banca Monte dei Paschi di Siena Crediti di firma 11.000 n.d. 9.700
Banca Nazionale del Lavoro Crediti per cassa 24.000 0,07% 24.000
Banca Nazionale del Lavoro Mutui 25.000 1,92% 25.000
Banca Nazionale del Lavoro Mutui 30.000 0,59% 30.000
Banca Nazionale del Lavoro Crediti di firma 10.077 n.d. 435
Banca Popolare dell'Emilia Romagna Crediti per cassa 10.000 n.d.
Banca Sella Crediti per cassa 5.000 n.d.
Banco BPM Crediti per cassa 20.000 0,10% 20.000
Banco BPM Crediti per cassa 1.625 n.d. 1.125
Banco BPM Crediti di firma 10.000 n.d. 2.279
Cassa centrale BCC Italiano Mutui 4.305 1,83% 4.305
Credito Emiliano Crediti per cassa 27.000 0,02% 27.000
Credit Agricole Corporate Mutui 15.000 0,67% 15.000
Credit Agricole Corporate Mutui 15.000 0,67% 15.000
Credit Agricole Friuladria Crediti per cassa 3.000 n.d.
Intesa SanPaolo Crediti per cassa 56.000 0,05% 20.000
Intesa SanPaolo Mutuo 50.000 0,41% 50.000
Intesa SanPaolo Crediti di firma 2.500 n.d.
Cassa Depositi e Prestiti Crediti di firma 9.943 n.d. 9.943
Unicredit Crediti per cassa 29.602 0,03% 15.000
Unicredit Crediti di firma 21.464 n.d. 12.064
Unione di Banche Italiane Crediti per cassa 30.000 n.d.
436.321 306.656

Nota: il totale degli utilizzi non corrisponde al totale debiti v/banche in quanto l'utilizzo della linea per rilascio fideiussioni non determina l'accensione di debiti bancari

I maggiori utilizzi esistenti al 31 dicembre 2019 rispetto all'esercizio precedente dipendono principalmente dall'accensione dei finanziamenti a medio/lungo termine con Banca Nazionale del Lavoro, Credit Agricole – Friuladria e Intesa SanPaolo e dai tassi particolarmente vantaggiosi applicati nei finanziamenti a breve termine.

20. Debiti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione dei debiti commerciali al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti vs/ fornitori 957 1.010
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 3.863 1.023
Debiti commerciali 4.819 2.034

I debiti commerciali passano da Euro 2.034 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 4.819 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 2.785 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori saldi iscritti per fatture da ricevere per Euro 2.840 migliaia.

Si segnala che i debiti commerciali sono pagabili entro l'esercizio successivo.

21. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce la termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti IRES 4.575
Debiti tributari 4.575

I debiti tributari al termine dell'esercizio sono pari ad Euro 4.575 migliaia e sono principalmente relativi all'iscrizione dei debiti maturati nei confronti dell'erario per IRES, dedotti gli acconti versarti, maturati nel corso dell'esercizio. Nel corso dell'esercizio 2019 è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere al 31 dicembre 2018 con Asco Holding S.p.A. in ragione del venir meno di alcuni requisiti necessari. Nel corso dell'esercizio le società del Gruppo hanno aderito al contratto fiscale nazionale con Ascopiave S.p.A..

22. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce "Altre passività correnti" al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti per consolidato fiscale 1.200
Debiti verso enti previdenziali 242 320
Debiti verso il personale 3.671 1.363
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 364 404
Ratei passivi annuali 615 466
Altri debiti 365 364
Altre passività correnti 6.457 2.917

Al termine dell'esercizio considerato le altre passività correnti ammontano ad Euro 6.457 migliaia rilevando un incremento pari ad Euro 3.540 migliaia rispetto all'esercizio 2018.

I "Debiti verso enti previdenziali" si riferiscono ai debiti per oneri contributivi di competenza dei mesi di novembre e dicembre versati nei primi mesi dell'esercizio 2019; mentre i "Debiti verso il personale" includono i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 dicembre 2019 e non ancora liquidate alla stessa data, la variazione rispetto all'esercizio precedente è principalmente spiegata dai bonus riconosciuti al closing della partnership con il Gruppo Hera.

23. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce "Passività finanziarie correnti" al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti finanziari entro 12 mesi 30.663 36.495
Debiti finanziari IFRS 16 entro 12 mesi 70
Passività finanziarie correnti 30.733 36.495

Le passività finanziarie correnti ammontano ad Euro 30.733 migliaia, in diminuzione di Euro 5.762 migliaia rispetto all'esercizio precedente principalmente in ragione dei saldi iscritti nei conti correnti di cash pooling in essere con le società controllate e collegate mediante i quali la società gestisce la tesoreria di Gruppo.

Le stesse sono rappresentate dai debiti finanziari iscritti nei confronti di AP Reti Gas S.p.A. per Euro 13.775 migliaia, di Blue Meta S.p.A. per Euro 7.195 migliaia, di Etra Energia S.r.l. per Euro 1.995 migliaia e di Ascopiave Energie S.p.A. per Euro 7.015 migliaia.

Come già descritto nel paragrafo "Passività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria annuale, in data 1° gennaio 2019 è stata effettuata la prima iscrizione dei debiti finanziari correlati a leasing operativi in sede di prima applicazione di Ifrs 16. La prima adozione del principio ha determinato l'iscrizione di Euro 70 migliaia di maggiori debiti.

24. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione delle passività correnti su strumenti finanziari derivati di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Passività su derivati 98
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 98

Le passività correnti su strumenti finanziari derivati al termine dell'esercizio sono pari ad Euro 98 migliaia. Nel corso dell'esercizio la Società ha sottoscritto un contratto derivati a copertura di tassi di interesse. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Politiche di copertura dei rischi" di questa relazione finanziaria annuale nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Le passività su derivati sono rappresentate dal fair value dei derivati in essere al 31 dicembre 2019, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita nei prossimi 12 mesi.

Posizione finanziaria netta

La tabella che segue mostra la composizione della posizione finanziaria netta così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 65.744 58.396
Attività finanziarie correnti 37.471 26.031
Passività finanziarie correnti (30.733) (36.495)
Debiti verso banche e finanziamenti (136.028) (131.014)
Posizione finanziaria netta a breve (63.546) (83.082)
Finanziamenti a medio e lungo termine (135.083) (55.111)
Passività finanziarie non correnti (64)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (135.147) (55.111)
Posizione finanziaria netta (198.693) (138.193)

La posizione finanziaria netta di Ascopiave S.p.A. rileva un incremento pari ad Euro 60.500 migliaia rispetto all'esercizio precedente, attestandosi ad Euro 198.693 migliaia.

Si evidenzia che nei finanziamenti bancari a breve termine non sono previsti covenants o negative pledges, mentre i finanziamenti erogati dalla Banca Europea per gli Investimenti, dalla Banca Nazionale del Lavoro, da Credit Agricole Friuladria e da Intesa SanPaolo sono sottoposti a covenants – da verificarsi sulla base delle risultanze del bilancio consolidato - descritti nel paragrafo "Finanziamenti a medio-lungo termine" di questa relazione finanziaria annuale.

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006" di questa relazione finanziaria annuale.

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n. DEM/6064293/2006 si evidenzia nella seguente tabella la riconciliazione tra la Posizione finanziaria netta e la posizione finanziaria netta ESMA:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Posizione finanziaria netta (198.693) (138.193)
Crediti finanziari non correnti 2.478 1.122
Posizione finanziaria netta ESMA (196.215) (137.071)

NOTE ESPLICATIVE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO

Ricavi

25. Ricavi

La seguente tabella evidenzia i ricavi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 12.091 11.855
Altri ricavi 335 665
Distribuzione dividendi da società partecipate 22.999 21.177
Ricavi 35.425 33.698

Al termine dell'esercizio i ricavi conseguiti ammontano ad Euro 35.425 migliaia, in aumento di Euro 1.727 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

I ricavi conseguiti da servizi generali resi a società del Gruppo rilevano un incremento pari ad Euro 236 migliaia, passando da Euro 11.855 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 12.091 migliaia dell'esercizio di riferimento.

I ricavi derivanti dalla distribuzione dei dividendi delle società controllate (Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A, AP Reti Gas Rovigo S.r.l., AP Reti Gas S.p.A. e Unigas Distribuzione S.r.l. ora conferita in Edigas) , rilevano un incremento pari ad Euro 1.822 migliaia, passando da Euro 21.177 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 22.999 migliaia dell'esercizio di riferimento.

La voce altri ricavi passa da Euro 665 migliaia dell'esercizio 2018 a 335 migliaia dell'esercizio di riferimento registrando un decremento per Euro 330 migliaia.

Costi operativi

26. Costi per acquisto materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di materie prime negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Acquisti di altri materiali 12 15
Costi acquisto altre materie prime 12 15

I costi per l'acquisto di altre materie prime passano da Euro 15 migliaia dell'esercizio 2018 ad Euro 12 migliaia dell'esercizio 2019 registrando un decremento pari ad Euro 3 migliaia.

27. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Spese postali e telegrafiche 100 90
Manutenzioni e riparazioni 1.859 1.991
Servizi di consulenza 3.125 3.764
Servizi commerciali e pubblicità 95 79
Utenze varie 439 391
Compensi ad amministratori e sindaci 937 656
Assicurazioni 542 598
Spese per il personale 647 560
Altre spese di gestione 1.253 1.002
Costi per godimento beni di terzi 712 545
Costi per servizi 9.710 9.676

Al termine dell'esercizio i costi per servizi ammontano ad Euro 9.710 migliaia, rilevando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 34 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dall'aumento dei costi per servizi commerciali e pubblicità, dalle spese per utenze varie, dai compensi ad amministratori e sindaci, dalle spese per il personale, dai costi per altre spese di gestione e dei costi per godimento beni di terzi, parzialmente compensato dalla diminuzione delle spese per manutenzioni e riparazioni, dei servizi di consulenza e dai costi per assicurazioni. Le spese per il personale includono costi per viaggio e missione dei dipendenti, costi per il servizio mensa e costi per addestramento e formazione e rilevano un incremento di Euro 87 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La voce costi per godimenti beni di terzi accoglie principalmente i costi relativi a diritti e licenze software e i costi per gli affitti delle sedi. Al termine dell'esercizio la voce registra un incremento pari ad Euro 167 migliaia.

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28. Costo del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Salari e stipendi 5.069 7.223
Oneri sociali 1.454 1.712
Trattamento di fine rapporto 330 354
Altri costi 56 29
Totale costo del personale 6.909 9.319
Costo del personale capitalizzato (4)
Costi del personale 6.909 9.316

Il costo del personale è iscritto al netto dei costi capitalizzati a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti parzialmente in economia direttamente imputati alla realizzazione e manutenzione straordinaria delle sedi aziendali.

I costi del personale passano da Euro 9.316 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 6.909 migliaia dell'esercizio 2019 registrando un decremento pari ad Euro 2.407 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalle poste non ricorrenti iscritte nell'esercizio 2018 in relazione ai corrispettivi riconosciuti al Direttore Generale ed al Chief Financial Officer del Gruppo per la cessazione del rapporto di lavoro comunicata nel corso del terzo trimestre dell'esercizio precedente. Gli accordi ed i patti con essi sottoscritti determinarono l'scrizione di maggiori costi per complessivi 2.411 migliaia di Euro. Si segnala che al termine dell'esercizio risultano iscritti costi per piani di incentivazione a lungo termine pari ad Euro 350 migliaia, in aumento di 241 migliaia rispetto all'anno precedente.

Si segnala inoltre che in osservanza dell'IFRS 2 il costo dei piani di incentivazione a lungo termine ha trovato contropartita tra le riserve di patrimonio netto per la quota da corrispondersi in azioni e tra i fondi di quiescenza per per la parte in denaro. Gli importi contabilizzati in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine si riferiscono al primo anno del triennio 2018-2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un decremento pari ad Euro 4 migliaia azzerandosi nell'esercizio di riferimento.

La tabella sotto riportata evidenzia il numero medio di dipendenti per categoria al termine dell'esercizio 2019 ed al termine dell'esercizio 2018:

Descrizione 31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Dirigenti 10 9 1
Impiegati 80 79 1
Operai 4 4 0
Totale personale dipendente 94 92 2

Si segnala che alcuni dipendenti della società sono titolari di piani di incentivazione pluriennali.

29. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi operativi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Contributi associativi e ARERA 222 234
Minusvalenze 146
Sopravvenienze caratteristiche 17 37
Altre imposte 186 139
Altri costi 305 254
Costi per appalti 1
Altri costi di gestione 730 812

Gli altri costi operativi registrano decrementi per Euro 82 migliaia rispetto all'esercizio precedente principalmente in ragione del decremento delle minusvalenze che si azzerano rispetto all'esercizio precedente parzialmente compensata dall'aumento delle altre imposte per Euro 47 migliaia e degli altri costi per Euro 51 migliaia.

30. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Altri proventi 1.406 232
Altri proventi 1.406 232

Al termine dell'esercizio la voce risulta pari ad Euro 1.406 migliaia, rilevando un incremento per Euro 1.174 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione del plusvalore rilevato in relazione all'accordo transattivo sottoscritto con il comune di Costabissara, descritto al paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questa relazione finanziaria annuale, e concernente il valore di cessione degli impianti di distribuzione avvenuta il 1° ottobre 2011.

31. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Immobilizzazioni immateriali 1 119
Immobilizzazioni materiali 1.449 1.484
Ammortamenti diritti d'uso 65
Ammortamenti e svalutazioni 1.514 1.603

Gli ammortamenti rilevati al termine dell'esercizio ammontano ad Euro 1.514 migliaia, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente di Euro 89 migliaia.

Si segnala che le modalità di contabilizzazione dei leasing operativi ha determinato l'iscrizione di maggiori costi per ammortamenti per complessivi Euro 65 migliaia per noleggio di auto aziendali.

32. Proventi ed oneri finanziari netti

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi e degli oneri finanziari negli esercizi considerati:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Interessi attivi bancari e postali 67 7
Altri interessi attivi 535 377
Proventi finanziari 602 385
Interessi passivi bancari 119 84
Interessi passivi su mutui 940 897
Altri oneri finanziari 180 214
Oneri finanziari 1.238 1.195
Totale oneri/(proventi) finanziari netti 636 811

La voce proventi ed oneri finanziari evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 636 migliaia, in diminuzione rispetto al dato dell'esercizio precedente per Euro 175 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai maggiori interessi attivi su finanziamenti a controllate parzialmente compensati da maggiori interessi passivi bancari e interessi pagati su mutui.

Si segnala che a seguito della prima applicazione di IFRS 16 sono stati iscritti oneri finanziari per Euro 3 migliaia.

33. Imposte dell'esercizio

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito negli esercizi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Imposte correnti IRES 786 2.224
Imposte (anticipate)/differite (336) (303)
Imposte anni precedenti 111
Imposte dell'esercizio 561 1.921

Le imposte dell'esercizio passano da Euro 1.921 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 561 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrando un decremento pari ad Euro 1.360 migliaia. La tabella che segue evidenzia l'incidenza delle imposte sul reddito:

Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Utile ante imposte 17.320 11.698
Imposte dell'esercizio 561 1.921
Incidenza sul risultato ante imposte 3,2% 16,4%

Il tax-rate effettivo passa dal 16,4% dell'esercizio 2018 all'3,2% dell'esercizio di riferimento, rilevando un decremento pari al 13,2%.

Esercizio Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 2018
Aliquota ordinaria applicabile 24,0% 24,0%
Risultato prima delle imposte 17.320 11.698
Onere fiscale teorico 4.157 24,0% 2.807 24,0%
Effetto costi indeducibili 0,0%
Tassazione dividendi (11.807) -68,2% (11.373) -97,2%
Costi/(proventi) non imponibili (automezzi, telefoni) 8.547 49,3% 10.789 92,2%
Imposte (anticipate)/differite (336) -1,9% (303) -2,6%
Onere fiscale effettivo IRES 561 3,2% 1.921 16,4%
IRAP (corrente e differita) 0 0,0% 0 0,0%
Totale onere fiscale effettivo 561 3,2% 1.921 16,4%
Aliquota effettiva 3,2% 16,4%

34. Risultato netto da attività cessate/in dismissione

La tabella che segue mostra la composizione del risultato netto da attività cessate/in dismissione:

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 5
03.385
28.360
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 5
03.385
28.360

In ottemperanza al principio contabile internazionale IFRS 5 sono state riclassificate nella voce i risultati economici conseguiti dalle società oggetto della partnership perfezionata con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019, e meglio descritta nel paragrafo "Partecipazioni" di questa relazione finanziaria, o correlati al conseguimento della stessa. La voce accoglie la plusvalenza lorda generata dalla cessione delle partecipazioni nelle società oggetto della partnership, ed i costi sostenuti per il completamento dell'operazione, correlati dal relativo effetto fiscale e dai dividendi che le società di commercializzazione hanno erogato a favore della controllante Ascopiave S.p.A. nel mese

_____________________________________________________________________________________________

di maggio.

(migliaia di Euro)
Plusvalenza per cessione partecipazioni 488.943
Costi collegati alla realizzazione dell'operazione (8.230)
Effetto fiscale correlato agli effetti economici dell'operazione (6.114)
Dividendi su risultati esercizi precedenti 28.786
Risultato delle attività cessate 503.385

ALTRE NOTE DI COMMENTO

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala che nella voce "Costi del personale" dell'esercizio 2018 risultano iscritti costi per Euro 2.411 migliaia correlati ai corrispettivi riconosciuti al Direttore Generale del Gruppo ed al Chief Financial Officer in relazione alla cessazione del rapporto di lavoro avvenuta nell'esercizio stesso. Si segnala inoltre che nella voce "Risultato netto da attività cessate" dell'esercizio 2019 risultano iscritti ricavi e costi correlati al closing della partnership tra Ascopiave S.p.A. ed il Gruppo Hera, come descritto nel paragrafo "Risultato netto da attività cessate/in dismissione" di questa relazione finanziaria annuale.

Informativa su parti correlate

Si segnala che la Società è controllata da Asco Holding S.p.A. che detiene il 52,043% delle azioni.

Tutte le operazioni con le società del Gruppo fanno parte dell'ordinaria gestione dell'impresa e sono regolate a condizioni di mercato. Non vi sono altre operazioni effettuate nell'esercizio 2018 con società e entità riconducibili a Soci o amministratori della società o delle società controllanti e controllate.

(migliaia di Euro) Crediti Altri Debiti Altri Costi Ricavi
commerciali crediti commerciali debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 9 646 53
Totale controllanti 9 646 53
Società controllate
AP Reti Gas S.p.A. 2.569 14.716 4 55 3.238
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 499 15.867 25 29 3 551 57
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 606 16.685 20 45 96 611 261
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 247 708 24 21 24 3 295 1
Asco Energy S.p.A. 120 2.753 27 193 110 158
Totale controllate 4.041 36.013 96 14.975 153 61 4.805 477
Società consociate
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 71 33 5 267
Asco TLC S.p.A. 18 4 89
Totale consociate 89 37 5 356
Totale 4.139 36.659 133 14.975 158 61 5.214 477

Le società riportate nella tabella che segue erano, fino al 19 dicembre 2019, società controllate poi, in seguito al closing della partnership tra Ascopiave S.p.A. ed il Gruppo Hera, sono società collegate di cui si riportano i dati per completezza d'informativa.

(migliaia di Euro) Crediti
commerciali
Altri
crediti
Debiti
commerciali
Altri
debiti
Costi Ricavi
Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società collegate
Ascotrade S.p.A. 3.272 4.272 58 3.812 6
Blue Meta S.p.A. 713 11 116 7.195 52 30 894
Etra Energia S.r.l. 205 8 1.995 6 238
Ascopiave Energie S.p.A. 979 422 7.015 26 1.241
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 21 21 22
Amgas Blu S.r.l. 412 1.296 2 426 7
ASM Set S.r.l. 161 627 2 4 236 2
Totale collegate 5.763 6.206 569 16.205 52 126 6.869 15
Totale 5.763 6.206 569 16.205 52 126 6.869 15

I rapporti con parti correlate che Ascopiave S.p.A. intrattiene con le altre società del Gruppo interessano principalmente le seguenti tipologie:

  • l'acquisto gas di gas naturale ed energia elettrica da Ascotrade S.p.A.;
  • l'acquisto di prestazioni di call center da Ascotrade S.p.A. effettuato al prezzo di mercato parametrizzato al numero chiamate;
  • al riaddebito di alcuni costi assicurativi da parte della controllante Asco Holding S.p.A.;
  • all'acquisto di alcuni servizi amministrativi, call center, gestione del credito;
  • la vendita di servizi di sportello, di gestione del personale, del servizio informatico, di gestione del servizio immobiliare, di archiviazione ottica, di servizi di staff come la qualità, la privacy e la sicurezza dei lavoratori;
  • la vendita del servizio di contabilità e di gestione degli adempimenti normativi;
  • la vendita del servizio di amministrazione e finanza;
  • il riaddebito alle società del Gruppo dei servizi di contabilità e informatici, delle eventuali spese esterne sostenute;
  • l'accordo per la regolamentazione dei rapporti di tesoreria finalizzato a compensare le eccedenze e deficienze di cassa fra le imprese del gruppo.
  • l'accordo di adesione al consolidato fiscale di gruppo con le controllate.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate e gli effetti di proventi ed oneri non ricorrenti esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006.

Situazione patrimoniale-finanziaria

31.12.2019 di cui correlate 31.12.2018 di cui correlate
(migliaia di Euro) A B C D Totale % A B C D Totale %
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Altre immobillizzazioni immateriali 13 0 0 0 0 0 0,0% 4 0 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali 26.927 0 0 0 0 0 0,0% 27.253 0 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni 1.014.648 0 564.705 395.943 54.000 1.014.648 100,0% 501.856 0 435.556 64.133 0 499.689 99,6%
Altre attività non correnti 1.257 0 0 0 0 0 0,0% 2.794 0 0 0 0 0,0%
Attività finanziarie non correnti 2.478 0 0 0 0 0 0,0% 1.122 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti per imposte anticipate 1.385 0 0 0 0 0 0,0% 1.735 0 0 0 0 0 0,0%
Attivita non correnti 1.046.708 0 564.705 395.943 54.000 1.014.648 96,9% 534.764 0 485.927 64.133 0 550.060 102,9%
Attività correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 10.967 9 4.041 5.763 89 9.902 90,3% 5.274 42 3.143 0 3.184 60,4%
Altre attività correnti 8.376 646 5.437 42 0 6.125 73,1% 3.550 1.756 0 0 1.756 49,5%
Attività finanziarie correnti 37.471 0 30.576 6.195 0 36.771 98,1% 26.031 0 25.894 0 25.894 99,5%
Crediti tributari 309 0 0 0 0 0 0,0% 309 0 0 0 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 65.744 0 0 0 0 0 0,0% 58.396 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti 122.867 655 40.054 12.000 89 52.797 43,0% 93.559 1.798 29.037 0 0 30.834 33,0%
Attività 1.169.576 655 604.759 407.942 54.089 1.067.445 91,3% 628.323 1.798 514.964 64.133 0 580.895 92,5%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0 0 0,0% 234.412 0 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (26.774) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (16.981) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve e risultato 643.101 0 0 0 0 0 0,0% 182.700 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 850.739 0 0 0 0 0 0,0% 400.131 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Fondi rischi ed oneri 675 0 0 0 0 0 0,0% 323 0 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto 289 0 0 0 0 0 0,0% 271 0 0 0 0 0 0,0%
Finanziamenti a medio e lungo termine 135.083 0 0 0 0 0 0,0% 55.111 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti 9 0 0 0 0 0 0,0% 9 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti 64 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti per imposte differite 6 0 0 0 0 0 0,0% 20 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 136.126 0 0 0 0 0 0,0% 55.733 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti verso banche e finanziamenti 136.028 0 0 0 0 0 0,0% 131.014 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali 4.819 96 569 37 702 14,6% 2.034 0 0 352 17,3%
Debiti tributari 4.575 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività correnti 6.457 1.200 0 0 1.200 18,6% 2.917 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie correnti 30.733 0 13.775 16.204 0 29.979 97,5% 36.495 0 0 36.495 0 36.495 100,0%
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 98 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 182.711 0 15.071 16.773 37 31.881 17,4% 172.459 0 0 36.495 0 36.847 21,4%
Passività 318.837 0 15.071 16.773 37 31.881 10,0% 228.192 0 0 36.780 0 36.780 16,1%
Passività e patrimonio netto 1.169.576 0 15.071 16.773 37 31.881 2,7% 628.323 0 0 36.780 0 36.780 5,9%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società controllate

C Società collegate e a controllo congiunto

D Società consociate e altri parti correlate

I valori riportati nella tabella precedente sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

_____________________________________________________________________________________________

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società controllate:

  • AP Reti Gas S.p.A.

  • AP Reti Gas Rovigo S.r.l.

  • AP Reti Gas Vicenza S.p.A.
  • AP Reti Gas Nord Est S.r.l.
  • Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.
  • Asco Energy S.p.A.
  • Gruppo C Società collegate e a controllo congiunto:
    • Amgas Blu S.r.l.
    • Ascotrade S.p.A.
    • ASM Set S.r.l.
    • Blue Meta S.p.A.
    • Estenergy S.p.A.
    • Etra Energia S.r.l.
    • Ascopiave Energie S.p.A.
    • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione
    • Hera Comm Nord Est S.r.l.

Gruppo C – altre parti correlate:

  • Asco TLC S.p.A.
  • Bim Piave Nuove Energie S.r.l.
  • Hera Comm S.p.A.
  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Conto economico

(migliaia di Euro) 2019 A B C D Totale % 2018 A B C D Totale %
Ricavi 35.425 53 11.415 258 356 12.082 34,1% 33.698 101 11.792 0 11.893 35,3%
Totale costi operativi 15.954 129 1.574 1.702 10,7% 19.586 0 2.672 2.672 13,6%
Costi acquisto altre materie prime 12 0 0,0% 15 0 0 0 0 0 0,0%
Costi per servizi 9.710 129 931 1.059 10,9% 9.676 0 1.637 1.637 16,9%
Costi del personale 6.909 643 643 9,3% 9.316 0 0 2.411 2.411 25,9%
Altri costi di gestione 730 0 0,0% 812 0 0 0 0 0 0,0%
Altri proventi 1.406 0 0 0 0 0 0,0% 232 0 0 0 0 0 0,0%
Ammortamenti e svalutazioni 1.514 0 0 0 0 0 0,0% 1.603 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato operativo 17.956 53 11.287 258 (1.218) 10.379 57,8% 12.508 101 11.792 2.672 9.221 22,4%
Proventi finanziari 602 0 490 2 0 492 81,7% 385 0 269 0 269 69,9%
Oneri finanziari 1.238 0 182 4 0 186 15,0% 1.195 0 203 6 0 209 17,5%
Utile ante imposte 17.320 53 11.594 257 (1.218) 10.685 61,7% 11.698 101 11.858 2.678 0 9.281 23,0%
Imposte dell'esercizio 561 1.921
Risultato dell'esercizio 17.881 13.619
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 503.385 22.708 6.078 28.786 5,7% 28.360
Risultato netto dell'esercizio 521.266 41.979

I valori dell'esercizio 2018 sono stati riesposti in seguito all'applicazione dell'IFRS 5.

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società controllate

C Società collegate e a controllo congiunto

D Società consociate e altri parti correlate

I valori riportati nella tabella precedente sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società controllate:

  • AP Reti Gas S.p.A.
  • AP Reti Gas Rovigo S.r.l.
  • AP Reti Gas Vicenza S.p.A.
  • AP Reti Gas Nord Est S.r.l.
  • Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.
  • Asco Energy S.p.A.
  • Amgas Blu S.r.l.
  • Ascotrade S.p.A.
  • Blue Meta S.p.A.
  • Etra Energia S.r.l.
  • Ascopiave Energie S.p.A.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • ASM Set S.r.l.
  • Estenergy S.p.A.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione
  • Hera Comm Nord Est S.r.l.

Gruppo C – altre parti correlate:

  • Asco TLC S.p.A.
  • Bim Piave Nuove Energie S.r.l.
  • Hera Comm S.p.A.
  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Indebitamento finanziario netto

31.12.2019 di cui correlate 31.12.2018 di cui correlate
(migliaia di Euro) A
B
C D Totale % A B C D Totale %
A Cassa 3 0
0
0 0 0 0,0% 6 0 0 0 0 0 0,0%
B Altre disponibilità liquide 65.741 0
0
0 0 0 0,0% 58.390 0 0 0 0 0 0,0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 65.744 0
0
0 0 0 0,0% 58.396 0 0 0 0 0 0,0%
E Crediti finanziari correnti 37.471 0
30.576
6.195 0 36.771 98,1% 26.031 0 25.894 0 25.894 99,5%
F Debiti bancari correnti (106.000) 0 0 0 0,0% (123.000) 0 0 0 0 0 0,0%
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (30.028) 0
0
0 0 0 0,0% (8.014) 0 0 0 0 0 0,0%
H Altri debiti finanziari correnti (30.733) 0
(13.775)
(16.204) 0 (29.979) 97,5% (36.495) 0 (36.495) 0 0 (36.495) 100,0%
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (166.761) 0
(13.775)
(16.204) 0 (29.979) 18,0% (167.509) 0 (36.495) 0 0 (36.495) 21,8%
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (63.546) 0
16.801
(10.009) 0 6.792 -10,7% (83.082) 0 (10.601) 0 (10.601) 12,8%
K Debiti bancari non correnti (135.083) 0
0
0 0 0 0,0% (55.111) 0 0 0 0 0 0,0%
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 2.478 0
0
0 0 0 0,0% 1.122 0 0 0 0 0 0,0%
M Altri debiti non correnti (64) 0
0
0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (132.669) 0
0
0 0 0 0,0% (53.989) 0 0 0 0 0 0,0%
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (196.215) 0
16.801
(10.009) 0 6.792 -3,5% (137.071) 0 (10.601) 0 (10.601) 7,7%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società controllate

C Società collegate e a controllo congiunto

D Società consociate e altri parti correlate

I valori riportati nella tabella precedente sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società controllate:

  • AP Reti Gas S.p.A.
  • AP Reti Gas Rovigo S.r.l.
  • AP Reti Gas Vicenza S.p.A.
  • AP Reti Gas Nord Est S.r.l.
  • Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.
  • Asco Energy S.p.A.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • Amgas Blu S.r.l.
  • Ascotrade S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Blue Meta S.p.A.
  • Estenergy S.p.A.
  • Etra Energia S.r.l.
  • Ascopiave Energie S.p.A.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione
  • Hera Comm Nord Est S.r.l.

Gruppo C – altre parti correlate:

  • Asco TLC S.p.A.
  • Bim Piave Nuove Energie S.r.l.
  • Hera Comm S.p.A.
  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Rendiconto Finanziario

Esercizio di cui correlate Esercizio
(migliaia di Euro) 2019 A B C D Totale 2018 A B C D Totale
Utile netto dell'esercizio 17.881 13.619
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato delle società cessate / in dismissione 503.385 0 28.360 0
Ammortamenti 1.514 0 1.603 0
Variazione del trattamento di fine rapporto 8 0 13 0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari 98 0 0
Variazione netta altri fondi 707 0 (955) 0
Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni (479.129) 0 0
Interessi passivi pagati (1.214) 0 (935) 0
Interessi passivi di competenza 1.234 0 1.192 0
Imposte pagate 1.110 0 3.292 0
Imposte di competenza (561) 0 (1.577) 0
Variazioni nelle attività e passività: (4.398) 2.087
Crediti commerciali (5.693) 33 (898) (5.763) (89) (6.628) 1.146 (41) 1.257 51 1.267
Altre attività correnti (4.785) 1.110 (5.437) (42) 0 (4.369) 2.188 1.408 70 0 1.478
Debiti commerciali 2.786 0 96 569 37 702 (740) 0 (90) (70) (160)
Altre passività correnti 1.472 0 1.200 0 0 1.200 (2.140) 0 0 0 0
Altre attività non correnti 1.823 0 0 0 0 0 1.672 0 0 0 0
Altre passività non correnti 0 0 0 0 0 (37) 0 0 0 0
Totale rettifiche e variazioni 22.754 1.143 (5.039) (5.235) (52) (8.733) 33.081 1.367 1.237 (19) 0 2.585
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 40.635 1.143 (5.039) (5.235) (52) (8.733) 46.700 1.367 1.237 (19) 0 2.585
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (9) 0 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (1.188) 0 (548) 0
Cessioni di partecipazioni 616.214 616.214 616.214 0
Acquisizioni di partecipazioni (629.489) (179.546) (395.943) (54.000) (629.489) (3.778) 0 (3.778) 0 (3.778)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (14.473) 0 (179.546) 220.271 (54.000) (13.275) (4.326) 0 (3.778) 0 0 (3.778)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione netta debiti verso altri finanziatori (213) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (35.014) 0 (4.251) 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti e non correnti (12.796) 0 (9.521) 4.213 0 (5.309) (6.082) 0 (4.157) 0 (4.157)
Variazione netta finanziamenti verso collegate (5.836) 0 (3.325) (3.191) 0 (6.516) 666 0 0 0 0
Variazione netta (Acquisto) / Cessione azioni proprie (9.793) 0 540 0 506 0 506
Accensioni finanziamenti e mutui 429.000 0 218.000 0 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (309.000) 0 (162.166) 0 0
Dividendi distribuiti ad azionisti (75.163) 0 (40.016) 0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività finanziaria (18.815) 0 (12.847) 1.021 0 (11.825) 6.692 0 (3.651) 0 (3.651)
Variazione delle disponibilità liquide 7.348 0 49.066 0
Disponibilità correnti esercizio precedente 58.396 0 (9.330) 0
Disponibilità correnti esercizio corrente 65.744 0 58.396 0

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società controllate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D Società consociate e altri parti correlate

I valori riportati nella tabella precedente sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

_____________________________________________________________________________________________

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società controllate:

  • AP Reti Gas S.p.A.
  • AP Reti Gas Rovigo S.r.l.
  • AP Reti Gas Vicenza S.p.A.
  • AP Reti Gas Nord Est S.r.l.
  • Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.
  • Asco Energy S.p.A.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • Amgas Blu S.r.l.

  • Ascotrade S.p.A.

  • ASM Set S.r.l.
  • Blue Meta S.p.A.
  • Estenergy S.p.A.
  • Etra Energia S.r.l.
  • Ascopiave Energie S.p.A.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione
  • Hera Comm Nord Est S.r.l.

Gruppo C – altre parti correlate:

  • Asco TLC S.p.A.
  • Bim Piave Nuove Energie S.r.l.
  • Hera Comm S.p.A.
  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 dicembre 2019 e del 31 dicembre 2018 risultano essere le seguenti:

31.12.2019
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 1.257 1.257 1.257
Attività finanziarie non correnti 2.478 2.478 2.478
Crediti commerciali e altre attività correnti 18.817 18.817 18.817
Attività finanziarie correnti 37.471 37.471 37.471
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 65.744 65.744 65.744
Finanziamenti a medio e lungo termine 135.083 135.083 135.083
Altre passività non correnti 9 9 9
Passività finanziarie non correnti 64 64 64
Debiti verso banche e finanziamenti 136.028 136.028 136.028
Debiti commerciali e altre passività correnti 11.276 11.276 11.276
Passività finanziarie correnti 30.733 30.733 30.733
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 98 98 98
31.12.2018
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 2.794 2.794 2.794
Attività finanziarie non correnti 1.122 1.122 1.122
Crediti commerciali e altre attività correnti 8.396 8.396 8.396
Attività finanziarie correnti 26.031 26.031 26.031
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 58.396 58.396 58.396
Finanziamenti a medio e lungo termine 55.111 55.111 55.111
Altre passività non correnti 9 9 9
Passività finanziarie non correnti 0 0 0
Debiti verso banche e finanziamenti 131.014 131.014 131.014
Debiti commerciali e altre passività correnti 4.950 4.950 4.950
Passività finanziarie correnti 36.495 36.495 36.495

Legenda

  • A Attività e passività al fair value rilevato direttamente a conto economico
  • B Attività e passività al fair value rilevato direttamente a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

  • C Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

  • D Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Utile per azione

Come richiesto dal principio contabile IAS 33, si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell'utile per azione e diluito.

L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero delle azioni, al netto delle azioni proprie.

Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale.

L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33:

Valore al 31 Valore al 31
(migliaia di euro) dicembre 2019 dicembre 2018
Utile netto attribuibile agli azionisti 521.266 41.979
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie comprensivo delle proprie, ai fini
dell'utile per azione 234.411.575 234.411.575
Numero medio ponderato di azioni proprie 10.456.025 11.727.609
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie escluso le azioni proprie, ai fini
dell'utile netto per azione 223.955.550 222.683.966
Utile netto per azione (in Euro) 2,3275 0,1885

Compensi alla Società di Revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, la tabella sottostante evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi
(migliaia di Euro)
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 107
Revisione legale conti annuali
separati PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 7
Altri servizi PricewaterhouseCoopers S.p.A. Ascopiave S.p.A. 103
Totale 217

Impegni e rischi

Garanzie prestate

La società ha erogato le seguenti garanzie potenziali al 31 dicembre 2019:

(migliaia di Euro) 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Patronage su linee di credito 38.132 54.582
Patronage su strumenti finanziari derivati 23.400 0
Su contratti di acquisto energia elettrica 6.849 0
Patronage su contratti di acquisto energia elettrica 0 3.000
Fidejussioni su linee di credito 0 115
Su esecuzione lavori 912 829
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 2.660 3.977
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull'energia elettrica 0 119
Su partecipazione gara d'appalto 75 0
Su concessione distribuzione 1.863 2.040
Su contratti di vettoriamento 3.445 4.463
Su contratto di trasporto di energia elettrica 14.700 14.700
Su compravendite quote societarie 500 500
Su finanziamenti e/o operazioni bancarie 102 0
Su accisa energia elettrica 104 0
Su fornitura gas naturale 126 0
Totale 92.867 84.325

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, partecipazione ceduta al Gruppo Hera, ammontano al 31 dicembre 2019 ad Euro 25.332 migliaia, invariato rispetto al 31 dicembre 2018.

Politiche di copertura dei rischi

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Le principali passività finanziarie di Ascopiave S.p.A. comprendono i finanziamenti bancari, contratti di noleggio con opzione d'acquisto, saldi bancari negativi a breve termine. L'obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative. Ascopiave S.p.A. ha diverse attività finanziarie quali cassa e depositi bancari a breve, che derivano direttamente dall'attività operativa.

I rischi principali generati dagli strumenti finanziari di Ascopiave S.p.A. sono il rischio di tasso di interesse ed il rischio di liquidità. Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, come riassunte di seguito.

Rischio di tasso

Ascopiave S.p.A. gestisce le proprie necessità di liquidità sia tramite linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso, sia tramite finanziamenti a medio/lungo termine con applicazione di tassi fissi e variabili.

I finanziamenti a medio lungo termine, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, presentano un debito residuo al 31 dicembre 2019 pari ad Euro 165.111 migliaia e scadenze comprese tra il 1° gennaio 2020 ed il 28 febbraio 2030.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2020 ed il 2025, ed al 31 dicembre 2019 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 81.500 migliaia (Euro 26.250 migliaia al 31 dicembre 2018), rappresentati da:

  • finanziamento Banca Europea per gli Investimenti erogato nel mese di agosto 2013 con debito residuo al 31 dicembre 2019 di Euro 21.500 migliaia,
  • finanziamento BNL erogato nel mese di agosto 2019 con debito residuo al 31 dicembre 2019 di Euro 30.000 migliaia, quest'ultimo oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di un derivato finanziario avente decorrenza febbraio 2020, per il quale quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso,
  • finanziamento Crédit Agricole Friuladria erogato nel mese di ottobre 2019 con debito residuo al 31 dicembre 2019 di Euro 30.000 migliaia, quest'ultimo oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di un derivato finanziario, per il quale quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso.

Si rileva che alla data del 31 dicembre 2019 gli strumenti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativi ai finanziamenti sottoscritti con BNL e Crédit Agricole – Friuladria, dettagliati nel paragrafo n. 20 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati" ed il cui mark to market ammonta complessivamente ad Euro 98 migliaia, presentano una situazione di efficacia.

Non risultano esposti al rischio tasso, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso, i seguenti finanziamenti:

  • finanziamento BNL sottoscritto nel mese di agosto 2017, con un debito residuo al 31 dicembre 2019 di Euro 25.000 migliaia,
  • finanziamento Cassa Centrale Banca sottoscritto ad inizio 2018, con un debito residuo al 31 dicembre 2019 di Euro 8.611 migliaia,
  • finanziamento Intesa SanPaolo sottoscritto nel mese di novembre 2019, con un debito residuo al 31 dicembre 2019 di Euro 50.000 migliaia.

I finanziamenti rappresentati sono soggetti a covenants finanziari calcolati sui dati consolidati del Gruppo Ascopaive. Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 16 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella mostra la sensitività dell'utile della Società ante imposte, in seguito a variazioni ragionevolmente possibili dei tassi di interesse, mantenendo costanti tutte le altre variabili.

(migliaia di Euro) marzo giugno settembre dicembre
Posizione Finanziaria Netta 2019 (141.492) (175.576) (179.521) (196.215)
Tasso medio attivo 0,53% 0,47% 0,89% 0,53%
Tasso medio passivo 0,40% 0,38% 0,37% 0,32%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,53% 2,47% 2,89% 2,53%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,40% 2,38% 2,37% 2,32%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,03% 0,00% 0,39% 0,03%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (142.190) (176.452) (180.426) (197.204)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (141.318) (175.358) (179.295) (195.968) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione
di 200 basis points (698) (875) (905) (989) (3.467)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50
basis points 174 219 226 247 867

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito della Società pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 3.467 migliaia (2018: Euro 2.757 migliaia) ed un miglioramento di Euro 867 migliaia (2018: Euro 689 migliaia).

Politiche inerenti il rischio di credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. Il mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario della Società.

Vista la tipologia di attività di Ascopiave S.p.A., tale rischio non desta particolare importanza.

Rischio di liquidità

Ascopiave S.p.A. persegue costantemente il mantenimento dell'equilibrio e della flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, fungendo da gestore della tesoreria del Gruppo.

I due principali fattori che influenzano la liquidità di Ascopiave S.p.A. sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

La ripartizione per scadenza, al 31 dicembre 2019, dei debiti finanziari a medio – lungo termine è riportata alla nota n. 16.

I fabbisogni di liquidità sono monitorati dalla funzione tesoreria di Ascopiave S.p.A. nell'ottica di garantire un efficace reperimento delle risorse finanziarie od un adeguato investimento delle eventuali disponibilità liquide.

Gli amministratori ritengono che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelle che saranno generate dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno di soddisfare i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza naturale.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale di Ascopiave S.p.A. è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Ascopiave S.p.A. può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Ascopiave S.p.A. verifica il proprio capitale mediante un rapporto debito/capitale, ovvero rapportando il debito netto al totale del capitale più il debito netto. Ascopiave S.p.A. include nel debito netto finanziamenti onerosi, debiti commerciali ed altri debiti, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 31.12.2019 31.12.2018
Finanziamenti a medio e lungo termine 135.074 55.111
Debiti verso banche e finanziamenti al netto disponiblità liquide 70.284 72.618
Indebitamento finanziario lordo 205.357 127.728
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserve 95.230 123.740
Utile netto non distribuito 521.540 41.979
Patrimonio netto Totale 851.181 400.131
Totale capitale e debito lordo 1.056.538 527.860
Rapporto Debito/Patrimonio netto 0,24 0,32

Politiche di copertura dei rischi connessi alle fluttuazioni dei tassi di interesse

La Società è esposta al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse principalmente in relazione ai debiti a breve termine e per la parte dei finanziamenti a medio – lungo termine a tasso variabile verso gli istituti bancari.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2019

Informativa sull'acquisto di azioni proprie

Ascopiave S.p.A. rende noto di aver acquistato sul mercato telematico azionario, nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 23 aprile 2019 nel periodo compreso tra il 01 gennaio 2020

e il 13 marzo 2020 n. 1.451.664 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 4,268 euro, per un controvalore complessivo di 6.196.311,64 euro.

A seguito degli acquisti effettuati, Ascopiave S.p.A. detiene n. 11.994.605 azioni ordinarie, pari al 5,1169% del capitale sociale.

Pubblicato il documento informativo

In data 01 gennaio 2020, Ascopiave S.p.A. ha reso noto che il documento informativo predisposto ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento Consob n. 11971/99 in relazione all'operazione di partnership tra Ascopiave S.p.A. e il Gruppo Hera, il cui perfezionamento è stato comunicato al mercato in data 19 dicembre 2019, è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede di Borsa Italiana S.p.A., presso la sede legale della Società, sul sito internet della Società all'indirizzo www.gruppoascopiave.it, oltre che presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" () di Spafid Connect S.p.A..

Orientamenti del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. agli Azionisti sulla futura composizione del Consiglio di Amministrazione

In data 24 gennaio 2020 Ascopiave S.p.A. ha reso noto che il documento "Orientamenti del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. agli Azionisti sulla futura composizione del Consiglio di Amministrazione" è stato pubblicato sul sito internet della Società (www.gruppoascopiave.it sezione "Investor relator" – "Assemblee") e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" () di Spafid Connect S.p.A..

Acquisto azioni Hera S.p.A.

A seguito del comunicato pubblicato in data 31 gennaio 2020 da Hera S.p.A., nel quale si informava che Ascopiave S.p.A. aveva acquisito una partecipazione del 2,5% di Hera S.p.A., nell'ottica di rafforzare la partnership tra le due società, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha deliberato di procedere all'acquisto di azioni di Hera S.p.A., per un ammontare pari ad indicativamente lo 0,4% del capitale della stessa. Ascopiave ha comunicato che provvederà a dare comunicazione al mercato al perfezionamento dell'operazione.

Dimissioni del dott. Giorgio Martorelli dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A.

In data 3 febbraio 2020, Ascopiave S.p.A. informa che ha ricevuto, le dimissioni del dott. Giorgio Martorelli, componente indipendente e non esecutivo del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., nonché componente del Comitato Controllo e Rischi. Le dimissioni sono state date per motivi personali. Il dott. Martorelli era stato eletto dall'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017 e la sua candidatura era stata proposta, congiuntamente, da Amber Capital Italia SGR S.p.A., in qualità di gestore del fondo Alpha Ucits Sicav-Amber Equity Fund e da ASM Rovigo S.p.A., società controllata dal Comune di Rovigo; entrambi azionisti di minoranza di Ascopiave S.p.A.. Per quanto a conoscenza della Società, il dott. Martorelli non detiene azioni di Ascopiave S.p.A..

A seguito delle dimissioni, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto ad adottare i provvedimenti opportuni ai sensi di legge e di statuto.

Acquisto azioni di Acsm Agam S.p.A.

Ascopiave S.p.A. ha informato che in data 7 febbraio 2020 ha acquistato n° 7.241.661 azioni di Acsm Agam S.p.A., Multiutility lombarda attiva nei servizi a rete e ambientali, pari a una quota del 3,67 % del capitale sociale.

Detto investimento è in linea con gli obiettivi strategici della società poiché le attività ed i servizi gestiti da Acsm Agam S.p.A. sono coerenti con le linee di sviluppo cui tende il Gruppo Ascopiave.

Informativa Covid 19

Nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2020 il mondo è stato progressivamente colpito dall'emergenza sanitaria internazionale causata dal virus Covid 19, c.d. Coronavirus. L'emergenza ha interessato diversi paesi e con il trascorrere dei giorni si sta allargando colpendone molti altri.

La Società sta attentamente e costantemente monitorando l'evolversi della situazione nel territorio in cui insistono le attività del Gruppo ma anche lo sviluppo dell'emergenza a livello internazionale. Per fronteggiare l'emergenza la Società sta operando nel più assoluto rispetto delle ordinanze emesse dagli organismi preposti, sia a livello nazionale che locale.

Il management sta valutando i potenziali impatti in termini di performance al fine di poter prendere eventuali decisioni volte a mitigare gli effetti che tali impatti potrebbero avere sull'esecuzione del business.

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 31 dicembre 2019 sono pendenti:

COMUNE DI SANTORSO:

Un Giudizio di appello pendente c/o la Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Santorso (impugnazione del Lodo Arbitrale del 18 luglio 2017, che ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave la somma di Euro 1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia). Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.

All'udienza innanzi alla Corte di Appello di Venezia, svoltasi il 9 gennaio 2019, la Corte ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni al 27 maggio 2021.

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Sono in corso contatti per addivenire ad una soluzione transattiva.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 31 dicembre 2019 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2019 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave S.p.A. insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

Il C.d.S. ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea.

La Corte di Giustizia ha sentenziato che il diritto europeo non osta alla disciplina nazionale impugnata, (ma) nel senso che il diritto medesimo non disciplina le (e dunque non è leso dalle) modalità di determinazione del valore di rimborso dei gestori uscenti.

L'udienza di "ri-assunzione" della causa avanti al CdS si è svolta il 18 luglio u.s. I legali di Ascopiave S.p.A. hanno ribadito la rilevanza della questione di costituzionalità della disciplina.

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014 (ora 905/2017)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'ARERA, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%.

Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Ascopiave S.p.A., pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti e ad AP Reti Gas S.p.A. (quale avente causa di Ascopiave S.p.A. e soggetto passivo della normativa), al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017.

In data 3 dicembre 2019 è pervenuto l'avviso di prossima perenzione. La Società provvederà conseguentemente al deposito dell'istanza di fissazione d'udienza, nei termini previsti.

IMPUGNAZIONE ATTI DI GARA PASUBIO GROUP S.P.A. (attuale AP Reti Gas Vicenza S.p.A.):

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da 2i Rete Gas S.p.A. nei confronti del Comune di Schio e di Ascopiave S.p.A. (notificato il 10 ottobre 2016), per l'annullamento, previa concessione di misure cautelari, dell'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A., ovvero del bando e di tutti gli atti conseguenti, richiedendo pertanto l'aggiudicazione alla ricorrente, o in subordine la riedizione della gara.

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Il TAR Veneto (udienza del 9 novembre 2016) ha respinto l'istanza cautelare di 2i Rete Gas S.p.A..

Quest'ultima ha quindi presentato appello al Consiglio di Stato (C.d.S.). Il Consigliere Delegato del C.d.S. ha respinto l'istanza per ottenere una misura cautelare monocratica, riservando la decisione al Collegio.

In data 2 febbraio 2017 si è tenuta l'udienza cautelare avanti al Consiglio di Stato. All'esito della stessa, il Collegio ha confermato l'Ordinanza cautelare n. 644/2016 del TAR Veneto, con ciò respingendo l'appello presentato da 2i Rete Gas, volto ad ottenere la sospensione dell'efficacia degli atti di gara in attesa della decisione di merito sul ricorso principale, rimessa allo stesso TAR Veneto.

In conseguenza, il 3 aprile 2017, Ascopiave S.p.A. ha stipulato il contratto di compravendita della quote societarie, con ciò divenendo socio unico di Pasubio Group S.p.A..

Con Sentenza n. 925/2019, pubblicata il 14 agosto 2019, il TAR ha respinto il ricorso.

Allo stato non si hanno notizie in merito all'eventuale impugnativa da parte di 2i Rete Gas.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 dicembre 2019 sono pendenti:

ASCOPIAVE – CORPO B:

Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B" (facente parte della sede di Pieve di Soligo), Ascopiave S.p.A., successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.r.l. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.r.l. (Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado.

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Ascopiave S.p.A. ha provveduto alla costituzione in giudizio nei termini di legge.

Con Provvedimento del 7 giugno 2018 la Corte di Appello (C.d.A.) ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva, limitando la provvisoria esecutività della Sentenza di primo grado all'importo di Euro 150 migliaia, rispetto al quale Ascopiave S.p.A. è legittimata alla prosecuzione dell'azione esecutiva.

I tentativi di recupero forzoso della somma anzidetta, ad oggi espletati, hanno tuttavia avuto esito negativo. All'udienza del 28 giugno 2018, la C.d.A. ha sancito la riunione dei ricorsi.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

AP Reti Gas S.p.A. (come le altre imprese di distribuzione del Gruppo), in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agisce, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c. al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità.

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c.

Identica procedura è stata adottata anche dalle altre società di distribuzione del Gruppo.

Attualmente, per Ascopiave / AP Reti sono in corso:

  • in corso (trasmesse allo Studio legale in attesa di deposito) n. 4 pratiche;
  • depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio) n. 6 pratiche;
  • in fase di esecuzione forzata n. 1 pratiche;
  • in fase di avvio (prossima redazione del ricorso ed invio allo Studio) n. 10 pratiche;
  • sospese (a vario titolo) n. 3 pratiche;
  • terminate (in diverse fasi) n. 247 pratiche.

La numerosità annua delle pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del gruppo, è stimabile approssimativamente tra 30 e 50 azioni (la procedura e le conseguenti attività intraprese nella fase pre-giudiziale hanno consentito una sensibile riduzione delle azioni legali, rispetto all'entità inizialmente prevista).

Al 31 dicembre 2019, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche Ascopiave S.p.A. / AP Reti Gas S.p.A. trasmesse allo Studio legale, sono pari a circa Euro 212 migliaia.

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

ROBIN TAX

Per quanto riguarda i contenziosi in essere con l'Agenzia delle Entrate si segnala che risultano in corso alcuni ricorsi presso le commissioni tributarie provinciali e regionali relative al silenzio diniego / diniego espresso delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires).

Le società coinvolte nei suddetti contenziosi sono le seguenti: Amgas Blu S.r.l., Ascopiave S.p.A., Ascotrade S.p.A., Ap Reti Gas Rovigo S.r.l., Asm Set S.r.l., Blue Meta S.p.A., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Ascopiave Energie S.p.A. (Ex. Pasubio Servizi), Unigas Distribuzione (fusa in Ascopiave), Asco Energy S.p.A. (ex. Veritas Energia).

Le predette società facenti parte del Gruppo Ascopiave a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche. Attualmente sono stati discussi i soli ricorsi relativi alle società Ascopiave Energie S.p.A., Unigas Distribuzione S.r.l., Ascopiave S.p.A., Edigas Distribuzione Gas S.p.A., Blue Meta S.p.A. e la società incorporata Edigas Due S.p.A., mentre per la società Amgas Blu S.r.l. risultano ancora da fissare le udienze di merito.

Con riferimento all'esito dei contenziosi in essere l'esito del primo grado di giudizio è stato favorevole per l'Agenzia delle Entrate e le società hanno deciso di presentare appello contro la sentenza della commissione tributaria provinciale. Attualmente alcune commissioni tributarie regionali si sono già espresse confermando le sentenze di primo grado (Ascopiave S.p.A., Blue Meta S.p.A.). Le altre commissioni tributarie, invece, sono ancora in attesa di giudizio. La società ha deciso di proseguire in tutti e 3 gradi di giudizio.

VERIFICA DIREZIONE REGIONALE DEL VENETO

Nel mese di settembre 2019 è iniziato un accesso breve nei confronti delle società Ascotrade S.p.A. da parte della Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate in relazione ai settori Ires, Irap e Iva relativamente alle annualità che vanno dal 2013 fino alla data di accesso.

In data 29 ottobre 2019 è avvenuta l'emissione del Processo Verbale di Constatazione riportante rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlate alle annualità 2013 e 2014, a fronte del quale la società ha presentato le proprie memorie.

In data 31 dicembre 2019 è avvenuta l'emissione da parte dell'Agenzia delle Entrate dell'avviso di accertamento relativo alle materie contestate, la Società ha presentato in data 27 febbraio 2020 il ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia ritenendo la sussistenza di validi argomenti per ritenere che la condotta tenuta dalla Società sia del tutto legittima. La società con il supporto del consulente fiscale ritiene il rischio come "possibile" e pertanto non ha provveduto ad alcun stanziamento.

Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., in considerazione del risultato dell'esercizio e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria della Società, proporrà all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,2133 Euro per azione, per un totale di 47,8 milioni di Euro, importo calcolato sulla base delle azioni in circolazione alla data di chiusura dell'esercizio 2019.

Ascopiave S.p.A. comunica che, se approvato in prima convocazione assembleare, il dividendo sarà messo in pagamento il giorno 13 maggio 2020 con stacco della cedola in data 11 maggio 2020 (record date 12 maggio 2020) e, se approvato in seconda convocazione assembleare, il dividendo sarà messo in pagamento il giorno 10 giugno 2020 con stacco della cedola in data 8 giugno 2020 (record date 9 giugno 2020).

Il Consiglio di Amministrazione non proporrà di destinare a riserva legale alcun importo in quanto la stessa è già pari al quinto del capitale sociale.

Pieve di Soligo, 13 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio d'Amministrazione dott. Nicola Cecconato

  • -
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    -
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Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili e societari
dott. Nicola Cecconato dott. Riccardo Paggiaro

ATTESTAZIONE

del bilancio consolidato 2019 ai sensi dell'articolo 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  • 1) Il sottoscritto dott. Nicola Cecconato, Presidente del Consiglio di Amministrazione, e dott. Riccardo Paggiaro, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, di Ascopiave S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    • − l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    • − l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso del periodo 01 gennaio 2019, 31 dicembre 2019.
  • 2) Si attesta inoltre che:
  • 2.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019:
    • a) è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IFRS) adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del D.Lgs. n. 38/2005;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'Emittente e delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze a cui sono esposti.

Pieve di Soligo, 13 marzo 2020

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili e societari
dott. Nicola Cecconato dott. Riccardo Paggiaro

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

ai sensi degli artt. 123-bis TUF Emittente: Ascopiave S.p.A. Sito Web: www.gruppoascopiave.it Esercizio a cui si riferisce la Relazione: 2019 Data di approvazione della Relazione: 13 marzo 2020

5
GLOSSARIO
1. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (EX ART. 123 BIS, COMMA 1,
6
TUF) ALLA DATA DEL 31/12/2019
a) Struttura del capitale sociale
6
b) Restrizioni al trasferimento di titoli
7
c) Partecipazioni rilevanti nel capitale

7
d) Titoli che conferiscono diritti speciali
8
e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto

8
f) Restrizioni al diritto di voto
8
g) Accordi tra Azionisti
9
h) Clausole di change of control e disposizioni statutarie in materia di Opa

9
i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie

9
l) Attività di direzione e coordinamento
10
3. COMPLIANCE11
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE11
4.1. NOMINA E SOSTITUZIONE
11
4.2. COMPOSIZIONE
14
4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

18
4.4. ORGANI DELEGATI

23
4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI
24
4.6. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI
24
4.7. LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

27
5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE28
5.1. PROCEDURA PER LA GESTIONE E IL TRATTAMENTO DELLE
INFORMAZIONI PRIVILEGIATE, PER LA DIFFUSIONE DEI COMUNICATI AL
PUBBLICO E PER LA GESTIONE DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE HANNO
ACCESSO ALLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE

28
5.2. INTERNAL DEALING
29
6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO29
7. COMITATO PER LE NOMINE29
8. 30
COMITATO PER LA REMUNERAZIONE
9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI31
10. RISCHI31
COMITATO CONTROLLO E
11. INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI34
SISTEMA DI CONTROLLO
11.1. AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
E DELLA GESTIONE DEI RISCHI
38
11.2. RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDITING

38
11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO ex D. Lgs. n. 231/2001
40
11.4. SOCIETA' DI REVISIONE
41
11.5. DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI
SOCIETARI

42
11.6. COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI
CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
42
12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI
43
CORRELATE
13. 43
NOMINA DEI SINDACI
14. 45
COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE
15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI48
16. 48
ASSEMBLEE
17. 51
ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO

18. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO....51

19. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 20 DICEMBRE 2019 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE .....................51

TABELLE54
-----------

Tab. 1: Informazioni sugli assetti proprietari

Tab. 2: Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei comitati

Tab. 3: Struttura del Collegio Sindacale

Tab. 4: Incarichi ricoperti dai sindaci in altre società

Tab. 5: Incarichi ricoperti dagli amministratori in altre società

GLOSSARIO

Codice/Codice di Autodisciplina: il Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel luglio 2018 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria.

Si precisa che il Comitato Corporate Governance ha approvato a gennaio 2020 una nuova edizione del Codice applicabile a partire dal primo esercizio che inizia successivamente al 31 dicembre 2020 (informandone il mercato nella relazione sul governo societario da pubblicarsi nel corso del 2022). Cod. civ./ c.c.: il codice civile.

Consiglio: il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.

Emittente: l'emittente valori mobiliari cui si riferisce la Relazione.

Esercizio: l'esercizio sociale a cui si riferisce la Relazione.

Market Abuse Regulation o MAR: Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea del 16 aprile 2014 e relativi Regolamenti di esecuzione.

Regolamento Emittenti Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.

Regolamento Mercati Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 16191 del 2007 (come successivamente modificato) in materia di mercati

Regolamento Parti Correlate Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Regolamento Borsa: il Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A..

Istruzioni Regolamento Borsa: Istruzioni al Regolamento in materia di mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A..

Relazione: la relazione sul governo societario e gli assetti societari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis TUF.

Testo Unico della Finanza: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modifiche.

PROFILO DELL'EMITTENTE

Il Gruppo Ascopiave è uno dei principali operatori nazionali nel settore della distribuzione del gas naturale. Il Gruppo detiene concessioni e affidamenti diretti per la gestione dell'attività in 268 Comuni, fornendo il servizio a circa 775.000 utenti attraverso una rete di oltre 12.000 chilometri.

Dal 19/12/2019 Ascopiave S.p.A. è partner del Gruppo Hera nella commercializzazione del gas e dell'energia elettrica, detenendo una partecipazione del 48% nella società Estenergy, primario operatore del settore con un portafoglio di oltre 1 milione di contratti di vendita ai consumatori finali, principalmente nelle regioni Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Lombardia. Si precisa che, fino al 19 dicembre 2019, il Gruppo Ascopiave operava anche nel settore della vendita di gas ed energia elettrica attraverso società controllate e partecipate da Ascopiave S.p.A.

Si precisa inoltre che, in data 12 novembre 2019, è stata costituita AP Reti Gas Nord Est S.r.l., società attiva nel settore della distribuzione di gas naturale.

Ascopiave S.p.A. dal 12 dicembre 2006 è quotata sul segmento Star di Borsa Italiana.

L'Emittente è organizzata secondo il modello di amministrazione e controllo tradizionale di cui agli artt. 2380 bis e seguenti c.c., con l'Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale nonché, a parte, la società di revisione (organo esterno).

Alla data di approvazione della presente relazione, Ascopiave S.p.A. non rientra nell'Elenco emittenti azioni quotate "PMI" (alla data del 30 settembre 2019) pubblicato nel sito istituzionale di CONSOB (http://www.consob.it/web/area-pubblica/emittenti-quotati-pmi).

Si ricorda che, come comunicato nella precedente relazione, dalla data di chiusura dell'esercizio sociale al 31 dicembre 2018, l'Emittente ha superato per tre anni consecutivi (esercizi 2018, 2017 e 2016) entrambi i parametri di capitalizzazione e fatturato (bilanci consolidato) previsti dall'art. 1, comma 1, lettera w-quater.1), del TUF. Pertanto, alla data di approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2019, Ascopiave S.p.A. non rientra nella definizione di PMI individuata dal citato art. 1, comma 1, lettera w-quater.1), del TUF e regolamentata dalle disposizioni attuative di cui all'art. 2-ter del Regolamento Emittenti.

La Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari e lo Statuto sono consultabili sul sito della società (www.gruppoascopiave.it).

1. INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123 bis, comma 1, TUF) alla data del 31/12/2019

a) Struttura del capitale sociale

Ammontare in euro del capitale sociale sottoscritto e versato: 234.411.575,00

Categorie di azioni che compongono il capitale sociale:

N° Azioni % rispetto al C.S. Quotato/Non
Quotato
Diritti e Obblighi
Azioni
Ordinarie
234.411.575 100% STAR Ogni azione dà diritto ad
un voto.
I diritti e gli obblighi degli
azionisti sono quelli
previsti dagli artt. 2346 e
ss. cod. civ. e dallo
statuto sociale

Le azioni sono indivisibili e attribuiscono ai titolari uguali diritti, ad eccezione delle azioni proprie possedute che sono prive di tale diritto.

Alla data di approvazione della presente Relazione non risultano assegnati diritti di sottoscrivere azioni di nuova emissione.

Sebbene non rappresenti un piano di incentivazione che comporti aumenti, anche gratuiti del capitale sociale, si segnala che l'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2018 ha approvato un piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria per il triennio 2018-2020, riservato agli amministratori esecutivi e a talune risorse direttive di Ascopiave S.p.A. e delle società controllate. In merito a tale piano di incentivazione si rimanda alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti predisposta ai sensi dell'art. 123-ter TUF.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli

Non esistono restrizioni al trasferimento di titoli.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale

Alla data di approvazione della presente relazione, ovvero in data 13 marzo 2020, le partecipazioni rilevanti nel capitale dell'Emittente, tenuto conto delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUF e delle risultanze del libro soci, sono le seguenti:

Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale
ordinario
Quota % su
capitale votante
Asco Holding S.p.A. Asco Holding S.p.A. 52,043% 52,043%
Ascopiave S.p.A. Ascopiave S.p.A. 5,117%(1) 5,117%%(1)
Comune di Rovigo ASM Rovigo S.p.A. 4,398% 4,398%
Anita S.r.l. Anita S.r.l. 3,050% 3,050%
A2A S.p.A. A2A S.p.A. 4,163% 4,163%

Si informa che in data 31 gennaio 2020 Ascopiave S.p.A. ha ricevuto da Amber Capital UK LLP una comunicazione ai sensi dell'art. 120 TUF, avente ad oggetto il rientro al di sotto della soglia di partecipazione rilevante del 5%; in particolare, l'azionista ha comunicato ad Ascopiave S.p.A. e Consob una partecipazione pari al 3,63%.

Si precisa che, alla data della presente relazione, in coerenza con le partecipazioni rilevanti pubblicate nell'azionariato Ascopiave S.p.A. del sito istituzionale di Consob, non viene riportata la partecipazione rilevante risultante dall'ultima comunicazione che Amber Capital UK LLP ha trasmesso ad Ascopiave S.p.A.. Tutto ciò in quanto Amber Capital UK LLP ha chiesto l'esenzione, ai sensi dell'art. 119-bis comma 7 del Regolamento Emittenti.

Si precisa inoltre che, alla data di approvazione della presente relazione, ovvero in data 13 marzo 2020, le azioni proprie in portafoglio dell'Emittente sono pari a 11.994.6051 .

d) Titoli che conferiscono diritti speciali

Non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.

L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. del 23 aprile 2019, in sede straordinaria, ha approvato di modificare l'art. 6 dello Statuto sociale di Ascopiave al fine di prevedere il meccanismo della maggiorazione del diritto di voto, di cui all'art. 127-quinquies del TUF.

In particolare, il meccanismo della maggiorazione consentirà l'attribuzione di 2 diritti di voto per ciascuna azione Ascopiave che sia appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo di almeno 24 mesi a decorrere dall'iscrizione in un apposito elenco speciale, che è stato istituito a cura della Società presso la sede sociale. E' stato inoltre nominato il soggetto incaricato della gestione dell'Elenco Speciale.

In data 5 luglio 2019, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in virtù di quanto previsto nel paragrafo 6.10 dello Statuto ha: (i) adottato il "Regolamento per il voto maggiorato" (http://www.gruppoascopiave.it/wp-

content/uploads/2019/09/AscopiaveRegolamentoVotoMaggiorato_05072019.pdf) allo scopo di disciplinare le modalità di iscrizione, di tenuta e di aggiornamento dell'Elenco Speciale nel rispetto della normativa applicabile, dello Statuto e delle prassi di mercato, in modo da assicurare il tempestivo scambio di informazioni tra gli azionisti, la Società e gli Intermediari; e (ii) ha nominato il soggetto incaricato della gestione dell'Elenco Speciale.

Si precisa che il Regolamento per il voto maggiorato e il relativo modulo di richiesta di iscrizione nell'elenco speciale per l'attribuzione del voto maggiorato sono consultabili sul sito internet di Ascopiave all'indirizzo www.gruppoascopiave.it, Sezione "Corporate Governance" – "Voto Maggiorato".

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto

Non esiste un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti.

f) Restrizioni al diritto di voto

1 Comprensive di n. 1.975 bonus share, in carico al valore di Euro 1,00.

Non esistono restrizioni al diritto di voto.

g) Accordi tra Azionisti

Alla data della presente relazione, ovvero in data 13 marzo 2020, non sussistono accordi tra azionisti che siano resi noti all'Emittente ai sensi dell'art. 122 TUF.

h) Clausole di change of control e disposizioni statutarie in materia di Opa

L'Emittente e le sue controllate non hanno stipulato accordi significativi che acquistano efficacia, sono modificati o si estinguono in caso di cambiamento di controllo della società contraente. In materia di Offerta pubblica di acquisto, l'Emittente non ha previsto nello Statuto deroghe alle disposizioni previste nel TUF. Nello Statuto dell'Emittente non è inoltre prevista l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie

Il Consiglio di Amministrazione non ha ottenuto da parte dell'Assemblea alcuna delega all'aumentare il capitale sociale.

In data 23 aprile 2019, l'Assemblea dei soci ha deliberato l'adozione di un Piano di acquisto di azioni proprie (di seguito anche "Il Piano 2019"), in sostituzione dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie rilasciata dall'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2018, che pertanto è da intendersi revocata, per la parte non eseguita.

Il Piano 2019 ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione a porre in essere atti di acquisto e di disposizione, in una o più volte, su base rotativa, di un numero massimo di n. 46.882.315 azioni ordinarie ovvero il diverso numero che rappresenti una porzione non superiore al limite massimo del 20% del capitale sociale, tenendo anche conto delle azioni già possedute dalla Società e di quelle che potranno essere di volta in volta possedute dalle società controllate dalla Società e comunque nel rispetto dei limiti di legge. Le azioni potranno essere acquistate per una durata di 18 mesi a decorrere dalla data della relativa deliberazione dell'Assemblea dei soci del 23 aprile 2019.

L'acquisto di azioni proprie, nel rispetto dell'art. 2357, 1 c., codice civile, è consentito nel limite dell'ammontare degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dal bilancio del 31 dicembre 2018, pari ad Euro 89.535.553.

Le operazioni di acquisto sono eseguite nei tempi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione o dall'amministratore all'uopo delegato dal Consiglio stesso successivamente all'autorizzazione da parte dell'Assemblea.

Le operazioni di acquisto saranno eseguite sul mercato, in una o più volte, su base rotativa, secondo modalità operative stabilite nel Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.A., che non consentano l'abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita, in conformità a quanto indicato nell'art. 132 del TUF e nell'art. 144-bis del Regolamento Emittenti.

In particolare potranno essere effettuate operazioni di acquisto mediante una delle seguenti modalità: (i) acquisti effettuati sui mercati regolamentati, secondo le modalità operative stabilite dal Regolamento dei Mercati Organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A. e dalle relative Istruzioni di Borsa e nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento Emittenti; (ii) acquisto e vendita di strumenti derivati negoziati nei mercati regolamentati che prevedano la consegna fisica delle azioni sottostanti e alle condizioni stabilite dal Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti

da Borsa Italiana S.p.A. e dalle relative Istruzioni di Borsa e nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento Emittenti; nonché (iii) attribuzione proporzionale ai soci di opzioni di vendita a condizioni coerenti con quanto sarà stabilito dall'Assemblea dei Soci di Ascopiave; (iv) acquisti effettuati con le modalità stabilite da prassi di mercato ammesse dalla Consob ai sensi dell'art. 13 del Regolamento MAR; nonché (v) acquisti effettuati alle condizioni indicate dall'art. 5 del Regolamento MAR.

Gli atti di disposizione potranno avvenire, in una o più volte, mediante adozione di qualunque modalità risulti opportuna in relazione alle finalità che saranno perseguite, ivi compresa: (i) la vendita da effettuarsi sul mercato anche per attività di trading o ai blocchi; (ii) la cessione a favore di amministratori, dipendenti, e/o collaboratori della Società e/o di società da essa controllate e/o della controllante in attuazione di piani di incentivazione; (iii) ogni altro atto di disposizione, nell'ambito di operazioni in relazione alle quali si renda opportuno procedere allo scambio o alla cessione di pacchetti azionari, anche mediante permuta o conferimento, oppure, infine, in occasione di operazioni sul capitale che implichino l'assegnazione o disposizione di azioni proprie (quali, a titolo esemplificativo, fusioni, scissioni, emissione di obbligazioni convertibili o warrant).

Si precisa, infine, che a norma dell'esenzione di cui all'articolo 132, comma 3, del TUF, le modalità operative di cui sopra non si applicano in ipotesi di acquisto di azioni proprie da dipendenti della Società, di società controllate o della società controllante che siano state ai medesimi assegnate o sottoscritte a norma degli articoli 2349 e 2441 del Codice Civile, ovvero rivenienti da piani di compenso già approvati, o che saranno approvati dall'Assemblea ai sensi dell'articolo 114-bis del TUF.

Il numero di azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2019 risulta pari a 10.456.0252 , pari al 4,4605% del capitale sociale, per un controvalore di Euro 26.773.538,18.

Si precisa che in data 13 marzo 2020, data di approvazione della presente relazione, le azioni proprie in portafoglio risultano pari a 11.994.605 azioni (pari al 5,117% del capitale sociale).

l) Attività di direzione e coordinamento

Nonostante sussistano alcuni rapporti di natura economica con la controllante Asco Holding S.p.A., l'Emittente ritiene di non essere soggetto ad alcuna attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c., poiché Asco Holding S.p.A. non impartisce direttive alla propria controllata e non sussiste alcun collegamento organizzativo-funzionale tra le due società. Conseguentemente, Ascopiave S.p.A. ritiene di aver sempre operato in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale rispetto alla propria controllante Asco Holding S.p.A..

***

Si precisa che:

le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera i) ("gli accordi tra la società e gli amministratori … che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto") sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata alla remunerazione degli amministratori (Sez. 9);

2 Comprensive di n. 1.975 bonus share, in carico al valore di Euro 1,00.

le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera l) ("le norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli amministratori … nonché alla modifica dello statuto, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva") sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (Sez. 4.1).

3. COMPLIANCE

L'Emittente ha aderito al Codice di Autodisciplina, adeguandosi ai principi e criteri applicativi ivi previsti; l'eventuale mancato adeguamento sarà motivato nell'ambito della presente Relazione.

Il Codice di Autodisciplina è accessibile al pubblico sul sito web di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

L'Emittente non è soggetta a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance dell'Emittente stessa.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1. NOMINA E SOSTITUZIONE

Le disposizioni dello Statuto dell'Emittente che regolano la composizione e nomina del Consiglio (artt. 14 e 15) sono idonee a garantire il rispetto delle disposizioni introdotte in materia dalla Legge 262/2005 (art. 147-ter del TUF), dal D. Lgs. 29 dicembre 2006, n. 303, dalla legge 11 luglio 2011 n. 120.

Con riferimento alla composizione e nomina del consiglio di amministrazione, si ricorda che lo Statuto Sociale è stato modificato dall'Assemblea dei Soci in sede straordinaria in data 28 aprile 2017. Le modifiche approvate dall'Assemblea dei soci hanno riguardato una variazione degli artt. 14 (con riferimento alla composizione del consiglio di amministrazione) e 15 dello Statuto sociale (con riferimento alla nomina del consiglio di amministrazione) al fine di introdurre l'incremento del numero degli amministratori da 5 (cinque) a 6 (sei), una riformulazione dell' art. 18 (con riferimento alla validità delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione) al fine di introdurre il principio del c.d. casting vote del Presidente in caso di parità di voti, nonché una rinumerazione dei commi dell'art. 15.

Ai sensi dell'art. 15 dello Statuto Sociale, i membri del Consiglio di Amministrazione vengono nominati mediante il c.d. voto di lista sulla base di liste presentate dai soci che, da soli o insieme ad altri soci, detengano alla data di presentazione della lista un numero di azioni aventi diritto di voto nelle deliberazioni assembleari relative alla nomina dei componenti degli organi di amministrazione e controllo ("azioni rilevanti") che rappresentino almeno il 2,5% del capitale sociale, ovvero, ove diversa, la quota massima di partecipazione al capitale sociale richiesta per la presentazione delle liste dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari ("quota di partecipazione"). La quota di partecipazione viene indicata nell'avviso di convocazione dell'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina del Consiglio di Amministrazione.

L'art. 15 dello Statuto Sociale prevede che le liste presentate dai soci siano depositate presso la sede della Società nei termini previsti dalla normativa di volta in volta vigente.

Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, dovranno essere depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza delle cause di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza, nonché il possesso degli ulteriori requisiti prescritti dalla normativa di volta in volta applicabile. Il primo candidato di ciascuna lista dovrà essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'articolo 148, comma 3, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (e successive modifiche) e dai codici di comportamento redatti da società di gestione del mercato cui la Società abbia aderito.

Le liste con almeno 3 candidati non possono essere composte solo da candidati appartenenti al medesimo genere (maschile o femminile). I candidati del genere meno rappresentato non possono essere inferiori a un terzo (con arrotondamento per eccesso) di tutti i candidati presenti in lista, ai sensi dell'art. 15 dello Statuto.

All'esito della votazione da parte dell'Assemblea, in caso di presentazione di due o più liste:

  • (i) dalla lista che avrà ottenuto il maggior numero di voti saranno tratti e risulteranno eletti amministratori, nell'ordine progressivo con il quale sono indicati nella lista stessa, tutti i candidati sino a un massimo di cinque, fatto salvo quanto di seguito previsto per assicurare l'equilibrio tra generi nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e di regolamento;
  • (ii) dalla lista risultata seconda per numero di voti ottenuti e che non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti, sarà tratto e risulterà eletto amministratore il primo candidato della lista stessa;
  • (iii) in caso di parità di voti fra due o più liste, risulteranno eletti i candidati della lista che sia stata presentata da soci in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci, fatto salvo quanto di seguito previsto per assicurare l'equilibrio tra generi nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e di regolamento.

Si ricorda che per il primo mandato successivo al rinnovo integrale del Consiglio di Amministrazione eletto dall'Assemblea del 28 aprile 2011, in deroga a quanto stabilito dall'art. 15, la quota riservata al genere meno rappresentato è stata pari a un quinto (arrotondamento per eccesso all'unità superiore). La quota di un quinto è stata rispettata sia con riferimento alla presentazione delle liste con almeno tre candidati sia nella composizione finale del Consiglio di Amministrazione, come risultante a seguito dell'elezione da parte dell'Assemblea, ai sensi dell'art. 30 dello Statuto.

Invece, nell'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017, per la nomina del secondo mandato del Consiglio di Amministrazione successivo all'entrata in vigore della norma, la quota riservata al genere meno rappresentato è stato pari a un terzo (arrotondamento per eccesso all'unità superiore). Il meccanismo di nomina tramite il c.d. "voto di lista" garantisce trasparenza nonché tempestiva ed

adeguata informazione sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati alla carica.

Il Consiglio di Amministrazione non ha provveduto ad istituire al proprio interno un comitato per le proposte di nomina alla carica di membro del Consiglio di Amministrazione, non ravvisandone la necessità, riservando le relative funzioni all'intero Consiglio di Amministrazione, in linea con le previsioni di cui al Criterio Applicativo 4.C.2 del Codice di Autodisciplina. Tale scelta è stata dettata dalla circostanza che le disposizioni regolamentari vigenti e applicabili e le previsioni dello Statuto Sociale - quali, in particolare, il meccanismo di nomina mediante il "voto di lista" - attribuiscono adeguata trasparenza alla procedura di selezione e indicazione dei candidati, anche in considerazione delle dimensioni dell'Emittente e del limitato numero di componenti degli organi di amministrazione e controllo.

Qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più amministratori tratti dalla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti ("Amministratori di Maggioranza"), e

sempreché tale cessazione non faccia venire meno la maggioranza degli amministratori eletti dall'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione provvede alla sostituzione degli Amministratori di Maggioranza cessati mediante cooptazione, ai sensi dell'articolo 2386 del cod. civ., fermo restando che, ove uno o più degli Amministratori di Maggioranza cessati siano amministratori indipendenti, devono essere cooptati altri amministratori indipendenti, e devono essere altresì rispettate le applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Gli amministratori così cooptati restano in carica sino alla successiva Assemblea, che procederà alla loro conferma o sostituzione con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista precedentemente indicato.

Qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più amministratori tratti dalla prima lista successiva per numero di voti alla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti (l'"Amministratore di Minoranza"), e sempreché tale cessazione non faccia venire meno la maggioranza degli amministratori eletti dall'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione provvede a sostituire gli Amministratori di Minoranza cessati con i primi candidati non eletti appartenenti alla medesima lista, purché siano ancora eleggibili e disposti ad accettare la carica, ovvero, in difetto, alla prima lista successiva per numero di voti tra quelle che abbiano raggiunto un numero di voti pari ad almeno la soglia minima prevista al paragrafo 15.10 dello Statuto, fermo restando il rispetto, in entrambi i casi alternativi, delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. I sostituiti scadono insieme con gli Amministratori in carica al momento del loro ingresso nel Consiglio, in deroga a quanto previsto all'articolo 2386 primo comma cod. civ.; nel caso in cui uno o più degli Amministratori di Minoranza cessati siano amministratori indipendenti, questi devono essere sostituiti con altri amministratori indipendenti; ove non sia possibile procedere nei termini sopra indicati, per incapienza delle liste o per indisponibilità dei candidati, il Consiglio di Amministrazione procede alla cooptazione, ai sensi dell'articolo 2386 del Codice Civile, di un amministratore da esso prescelto secondo i criteri stabiliti dalla legge, in modo da rispettare le prescrizioni normative e regolamentari relativa alla presenza del numero minimo di amministratori indipendenti, nel rispetto degli equilibri tra generi, nonché, ove possibile, il principio della rappresentanza della minoranza. L'amministratore così cooptato resterà in carica sino alla successiva Assemblea, che procede alla sua conferma o sostituzione con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista.

Si precisa che il Consiglio di Amministrazione della Società proporrà all'Assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio 2019, l'approvazione di modifiche dello Statuto finalizzate ad assicurare che il riparto degli amministratori da eleggere sia effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi, in base a quanto richiesto dal nuovo art. 147-ter, comma 1-ter, TUF che prevede che "il riparto degli amministratori da eleggere sia effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi. Il genere meno rappresentato deve ottenere almeno due quinti degli amministratori eletti. Tale criterio di riparto si applica per sei mandati consecutivi".

Piani di successione

In considerazione dell'attuale assetto della governance, del sistema decisionale e dei poteri, nonché dell'articolazione societaria e organizzativa adottata dall'Emittente e dal Gruppo Ascopiave.

mirata a garantire un'adeguata separazione tra funzioni di indirizzo, gestione e controllo, favorendo anche l'effettiva attuazione di modalità di bilanciamento dei poteri tra le figure apicali, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di adottare un piano per la successione degli amministratori esecutivi, ai sensi del criterio applicativo 5.C.2 del Codice di Autodisciplina.

Inoltre si rinvia alle modalità di sostituzione dei Consiglieri di Amministrazione già previste dalle disposizioni statutarie vigenti. In particolare, la durata triennale del mandato di tutti i Consiglieri di Amministrazione, stabilita dall'art. 15 dello Statuto della Società, rende necessario provvedere periodicamente alla relativa nomina secondo quanto previsto dalle relative disposizioni statutarie. Inoltre, la sostituzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione cessati prima della scadenza del termine è disciplinata dalle disposizioni del sopra richiamato art. 15 dello Statuto.

4.2. COMPOSIZIONE

Ai sensi dell'art. 14 dello Statuto Sociale, il Consiglio di Amministrazione è composto da sei (6) membri, anche non soci, nominati dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti.

L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017, in seduta straordinaria, ha esaminato e approvato le seguenti modifiche agli articoli 14, 15 e 18 dello Statuto sociale:

  • aumento del numero dei membri del Consiglio di amministrazione da 5 (cinque) a 6 (sei); aumento da 4 (quattro) a 5 (cinque) del numero di consiglieri tratti dalla lista che ottiene il maggior numero di voti;
  • previsione del "casting vote" del Presidente in caso di parità di voti;
  • rinumerazione dei commi dell'art. 15.

I componenti il Consiglio di Amministrazione rimangono in carica per tre esercizi e scadono alla data della riunione dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica; non sono previste scadenze differenziate dei componenti del Consiglio. I componenti del Consiglio di Amministrazione sono rieleggibili.

Si riportano di seguito le informazioni relativa alla nomina dell'attuale Consiglio di Amministrazione avvenuta nell'esercizio 2017.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., nominato nel corso dell'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2017 è composto da 6 (sei) membri che rimarranno in carica sino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

In tale Assemblea, sono state presentante n. 2 liste, tra le quali non sussistono rapporti di collegamento.

Gli amministratori, ad eccezione di Giorgio Martorelli, sono stati tratti dalla lista presentata dall'azionista di maggioranza Asco Holding S.p.A.. L'amministratore Giorgio Martorelli, che ha presentato dimissioni in data 3 febbraio 2020, è stato invece tratto dalla lista di minoranza n. 2 presentata congiuntamente da AMBER CAPITAL ITALIA SGR S.P.A. (titolare di una partecipazione pari al 1,04% del capitale sociale), AMBER CAPITAL UK LLP (titolare di una partecipazione pari al 2,93% del capitale sociale) e ASM Rovigo S.p.A. (titolare di una partecipazione pari al 4,399% del capitale sociale).

SOGGETTO
PRESENTATORE
ELENCO DEI CANDIDATI ELENCO DEGLI ELETTI % VOTI OTTENUTI IN
RAPPORTO AL CAPITALE
VOTANTE
Lista n. 1
Asco Holding S.p.A.
1. Dimitri Coin
2. Nicola Cecconato
3. Enrico Quarello
4. Greta Pietrobon
5. Antonella Lillo
1. Dimitri Coin
2. Nicola Cecconato
3. Enrico Quarello
4. Greta Pietrobon
5. Antonella Lillo
81,24%

Di seguito si riporta la sintesi delle liste presentate e gli esiti delle votazioni:

Lista n. 2 1. Giorgio Martorelli 1. Giorgio Martorelli 18,75%
presentata 2. Claudio Paron
congiuntamente da:
AMBER CAPITAL
ITALIA SGR S.P.A.,
AMBER CAPITAL
UK LLP e
ASM Rovigo S.p.A.

Per la composizione dettagliata del Consiglio di Amministrazione, con riferimento all'esercizio 2019, si rimanda alla Tabella 2, in calce alla Relazione.

In linea con quanto raccomandato dal Criterio Applicativo 1.C.1., lett. i) del Codice, vengono presentate le principali caratteristiche professionali degli Amministratori e l'anzianità di carica dalla prima nomina:

  • Dott. Nicola Cecconato, Presidente e Amministratore Delegato, in carica dal 4 maggio 2017, al primo mandato (Amministratore esecutivo non indipendente).

Nato a Treviso il 16 giugno 1965. Si è laureato in economia e commercio presso l'Università Cà Foscari di Venezia nel 1991. Professionista in materie economiche, iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti, al Registro dei Revisori Legali, all'Albo dei Consulenti e Tecnici di Ufficio presso il Tribunale di Treviso e al Collegio degli Economisti di Barcellona (Spagna). Esercita l'attività di Dottore Commercialista dal 1994. Ha maturato una lunga esperienza come Amministratore di società pubbliche e private, componente di Collegi Sindacali, Revisore Legale, Curatore Fallimentare, Commissario Giudiziale e consulente fiscale e societario in diverse società pubbliche e private. Di particolare rilievo l'esperienza acquisita in operazioni di M&A e in operazioni straordinarie per il riassetto di gruppi societari. Si occupa inoltre di consulenza tributaria e societaria internazionale e valutazione di aziende. Ha ricoperto la carica di Assessore al bilancio, finanza e tributi in un ente pubblico locale dal 2004 al 2014.

  • Sig. Dimitri Coin, in carica dal 28 aprile 2011, al terzo mandato (Amministratore non esecutivo indipendente).

Nato il Treviso il 1 giugno1970. Dal 1990 svolge l'attività di imprenditore nel settore agrovivaistico e dal 1998 nel settore immobiliare-commerciale.

  • Sig. Enrico Quarello, in carica dal 14 febbraio 2012, al terzo mandato (Amministratore non esecutivo indipendente).

Nato a Castelfranco Veneto (TV) il 10 novembre 1974. Svolge attività direzionali in imprese della distribuzione organizzata; ha ricoperto incarichi di amministratore in imprese nazionali.

  • Avv. Greta Pietrobon, in carica dal 24 aprile 2014, al secondo mandato (Amministratore non esecutivo indipendente).

Nata a Paese (TV) il 18 ottobre 1983. Ha conseguito la laurea specialistica in giurisprudenza nel 2009. Dal febbraio 2014 è libero professionista nelle materie del diritto privato e del diritto penale presso il suo Studio in Paese (TV). E' iscritta all'Ordine degli Avvocati.

  • Avv. Antonella Lillo, in carica dal 4 maggio 2017, al primo mandato (Amministratore non esecutivo).

Nata a Treviso il 19 agosto 1961. E' iscritta all'Ordine degli Avvocati, ammessa al patrocinio avanti alle giurisdizioni superiori.

Ha patrocinato in migliaia di cause e prestato la propria consulenza a decine di istituti di credito, società di gestione del risparmio, fondi comuni di investimento, associazioni di categoria, società industriali e del settore delle comunicazioni.

È stata officiata dal Tribunale di Treviso dell'assistenza legale a Curatele fallimentari ed ha curato soluzioni concordatarie di crisi d'impresa e di ristrutturazione dei debiti di numerosi gruppi veneti tra i quali alcuni tra i maggiori della regione.

Vincitrice del premio Avvocato Litigation - Banking and Finance Premio Loy (Lawyer of the Year) 2017.

Arbitro della Corte Nazionale Arbitrale dell'unione Nazionale Camere Civili.

Full Member di STEP Italia - Society of Trust and Estate Pratictioners.

Relatrice a numerosi convegni di diritto bancario, fallimentare e di gestione e protezione del patrimonio; ha pubblicato articoli in materia di diritto bancario e finanziario.

Docente al Master del Sole 24ore "Protezione e gestione dei patrimoni familiari".

  • Dott. Giorgio Martorelli, in carica dal 4 maggio 2017, al primo mandato (Amministratore non esecutivo indipendente); il dott. Martorelli ha presentato dimissioni in data 3 febbraio 2020. Nato a Macerata il 3 aprile 1976. Ha maturato esperienze come Analyst sul mercato azionario italiano e nell'Area Equity derivatives, segue il fondo Amber negli investimenti nei settori Oil & Gas, lnfrastructures e Food&Beverage. Ricopre la carica di Consigliere di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. dal 2014. E' Amministratore Delegato di Amber Capital SGR S.p.A. dal 2017.

I curricula professionali degli Amministratori sono depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente www.gruppoascopiave.it alla sezione Investor Relations.

Si informa che, a seguito delle dimissioni presentate in data 3 febbraio 2020 dal dott. Giorgio Martorelli, che era stato nominato dalla lista di minoranza (Lista n. 2 presentata congiuntamente da AMBER CAPITAL ITALIA SGR S.P.A., AMBER CAPITAL UK LLP e ASM Rovigo S.p.A.), il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi in data 7 febbraio 2020, preso atto che il sig. Claudio Paron, secondo soggetto tratto dalla lista di minoranza n. 2, ha comunicato la sua indisponibilità alla assunzione dell'incarico di amministratore, accertato che non esistono ulteriori candidati nella lista in cui erano presenti i signori Giorgio Martorelli e Claudio Paron e non esistono ulteriori liste di minoranza, ha deliberato di non procedere alla cooptazione dell'amministratore dimissionario, in quanto considerati i tempi che si renderebbero necessari per l'individuazione del nuovo consigliere e la prossimità dell'Assemblea dei soci (23/04/2020) che sarà chiamata, tra l'altro, al rinnovo degli Organi sociali, nonché considerato che il numero di amministratori indipendenti è pari a 3 e pertanto è risultato adeguato, non ha ravvisato l'urgenza di individuare un nominativo per l'integrazione del Consiglio di amministrazione.

Criteri e politiche di diversità

Per quanto attiene le politiche in materia di diversità, anche di genere, con riferimento alla composizione dell'attuale Consiglio di Amministrazione, si informa che, ai sensi del vigente Statuto Sociale la composizione del Consiglio di Amministrazione deve garantire l'equilibro tra i generi prevista dalla legge. In particolare, almeno un terzo dell'attuale Consiglio di Amministrazione è costituito da amministratori del genere meno rappresentato.

Si ricorda che, nel corso dell'esercizio 2017, ad esito delle valutazioni sul proprio assetto e funzionamento svolte in data 7 marzo 2017, alla luce dello sviluppo della Società il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno proporre l'incremento del numero dei Consiglieri da 5 (cinque)

a 6 (sei), provvedendo alle necessarie modifiche statutarie, al fine di introdurre all'interno dello stesso Consiglio maggiori competenze individuali nonché al fine di arricchire la dialettica all'interno dell'organo amministrativo. Tale proposta di modifica statutaria è stata formulata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 14 marzo 2017 ed è stata approvata dall'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017, riunitasi in sede straordinaria.

L'attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato nel 2017 e rimarrà in carica fino alla data dell'Assemblea chiamata a deliberare sul bilancio relativo all'esercizio 2019.

Si rinvia ai curricula professionali degli Amministratori depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente www.gruppoascopiave.it alla sezione Investor Relations dai quali emergono i diversi percorsi formativi e professionali e le competenze maturate.

Con particolare riferimento all'equilibrio di genere, inoltre, si informa che il Consiglio di Amministrazione della Società proporrà alla prossima Assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio 2019, l'approvazione di modifiche statutarie finalizzate ad assicurare che il riparto degli amministratori da eleggere sia effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi, in base a quanto richiesto dal nuovo art. 147-ter, comma 1-ter, TUF il quale dispone che "Il genere meno rappresentato deve ottenere almeno due quinti degli amministratori eletti."

In data 24 gennaio 2020, in ottemperanza a quanto raccomandato dal Criterio Applicativo 1.C.1. h) del Codice di Autodisciplina delle società quotate e considerato che, con l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2019, scade l'attuale mandato, il Consiglio di Amministrazione uscente, tenuto conto degli esiti dell'autovalutazione ("board review") riferita all'esercizio 2019, ha espresso agli azionisti, in vista del rinnovo dell'organo amministrativo, gli orientamenti sulle figure manageriali e professionali la cui presenza nel nuovo Consiglio di Amministrazione è ritenuta opportuna. In primo luogo il Consiglio suggerisce agli azionisti di assicurare, compatibilmente con i vincoli e le regole di corporate governance, una adeguata continuità nella composizione dell'organo amministrativo per valorizzare il patrimonio di conoscenza di Ascopiave S.p.A. acquisito dagli Amministratori, necessario per proseguire e supportare l'attuale fase di sviluppo del gruppo.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione della Società ritiene che una composizione ottimale dell'organo amministrativo dell'Emittente possa essere garantita dal rispetto di determinati requisiti identificati per la carica di Presidente e Amministratore Delegato, nonché per la carica di membro del Consiglio di Amministrazione.

Nella composizione del Consiglio di Amministrazione dovrebbe inoltre essere conseguita un'adeguata diversità di genere, età, anzianità nella carica, complementarietà di esperienze professionali e manageriali, tenuto anche conto delle caratteristiche e della rilevanza degli incarichi precedentemente assunti.

Si precisa che, per una completa descrizione dei suddetti requisiti previsti per il Presidente e Amministratore Delegato e per i membri del Consiglio di Amministrazione, si rinvia al documento "Orientamenti del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. agli Azionisti sulla futura composizione del Consiglio di Amministrazione" pubblicato in data 24 gennaio 2020 sul sito internet della Società (www.gruppoascopiave.it sezione "Investor relator" – "Assemblee") e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" () di Spafid Connect S.p.A..

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio non ha ritenuto di definire criteri generali circa il numero massimo di incarichi di amministrazione e di controllo in altre società che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento del ruolo di amministratore dell'Emittente, tenendo conto della partecipazione dei consiglieri ai comitati costituiti all'interno del Consiglio, fermo restando il dovere di ciascun consigliere di valutare la compatibilità delle cariche di amministratore e sindaco, rivestite in altre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, con lo svolgimento diligente dei compiti assunti come Consigliere dell'Emittente.

Nella Tabella 4 in calce alla presente Relazione è riportato l'elenco delle principali società in cui ciascun Consigliere ricopre incarichi di amministrazione o controllo, in particolare in società quotate in mercati regolamentati, anche estere, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni.

Il Consiglio, all'esito della verifica degli incarichi ricoperti dai propri Consiglieri in altre società, ha ritenuto che il numero e la qualità degli incarichi rivestiti non interferisca e sia, pertanto, compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di amministratore nell'Emittente.

Induction Programme

Nel corso dell'esercizio, in linea con il Criterio Applicativo 2.C.2 del Codice di Autodisciplina, i membri del Consiglio di Amministrazione sono stati adeguatamente informati sulle principali novità legislative e regolamentari che riguardano il settore in cui l'Emittente opera, sui temi di business, sui principi di corretta gestione dei rischi, sull'esercizio delle funzioni degli organi sociali, attraverso la diffusione di informazioni nel corso delle riunioni e nell'ambito dell'informativa preconsiliare.

4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Nel corso dell'Esercizio 2019 si sono tenute 20 (venti) riunioni del Consiglio nelle seguenti date: 28 gennaio 2019, 11 febbraio 2019, 20 febbraio 2019, 25 febbraio 2019, 4 marzo 2019, 11 marzo 2019, 18 marzo 2019, 8 aprile 2019, 13 maggio 2019, 17 giugno 2019, 5 luglio 2019, 30 luglio 2019, 5 agosto 2019, 23 settembre 2019, 11 ottobre 2019, 11 novembre 2019, 22 novembre 2019, 10 dicembre 2019, 18 dicembre 2019 e 27 dicembre 2019.

La durata delle riunioni consiliari è stata mediamente di circa 2 (due) ore.

Alla data della presente relazione, ovvero in data 13 marzo 2020, dall'inizio del 2020, si sono già tenute n. 4 (quattro) riunioni in data 24 gennaio 2020, 7 febbraio 2020, 28 febbraio 2020 e 9 marzo 2020.

Il calendario dei principali eventi societari 2020 (già comunicato al Mercato e a Borsa Italiana S.p.A. secondo le prescrizioni regolamentari) prevede altre (3) riunioni nelle seguenti date:

  • 11 maggio 2020 approvazione Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2020;
  • 3 agosto 2020 approvazione Relazione Semestrale al 30 giugno 2020;

  • 9 novembre 2020 - approvazione Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2020.

Nel corso dell'esercizio 2019, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.5. del Codice, il Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato si è adoperato, con l'ausilio dell'Ufficio Affari Societari, compatibilmente con le esigenze organizzative e con il contenuto dei temi trattati e al fine di garantire una completa e tempestiva informativa pre-consiliare, alla trasmissione agli amministratori e ai sindaci della documentazione di supporto alla riunione del Consiglio con anticipo almeno di quattro giorni lavorativi rispetto alla data fissata, fatti salvi i casi di necessità e urgenza.

Ove, in casi specifici, non sia stato possibile fornire la necessaria informativa con congruo anticipo, il Presidente ha curato che siano effettuati adeguati e puntuali approfondimenti durante le sessioni consiliari.

Inoltre, con l'ausilio dell'Ufficio Affari Societari, il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha curato che agli argomenti posti all'ordine del giorno possa essere dedicato il tempo necessario per consentire un costruttivo dibattito, incoraggiando, nello svolgimento delle riunioni, contributi da parte dei Consiglieri.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 24 gennaio 2020 ha proceduto a esprimere una esplicita valutazione sull'adeguatezza dell'informativa pre-consiliare ricevuta nel corso dell'esercizio, esaminando le modalità e tempistica di trasmissione della informativa pre-consiliare nel corso del 2019 e confermando l'adeguatezza della modalità adottate nel 2019, in particolare con riguardo alla tempistica per la trasmissione agli amministratori e ai sindaci della documentazione di supporto alla riunione del Consiglio stesso.

In linea con il Criterio Applicativo 1.C.6, nel corso del 2019, la Direttrice Affari Legali e Societari della Società, su richiesta del Presidente del Consiglio di Amministrazione, ha partecipato a 20 (venti) riunioni del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, in relazione agli argomenti trattati, sono stati invitati a partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, su istanza del Presidente o degli altri amministratori, altri dirigenti dell'Emittente responsabili delle funzioni aziendali competenti secondo la materia, o consulenti esterni, per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno.

Il Consiglio di Amministrazione riveste un ruolo primario nell'ambito del sistema di governo societario di Ascopiave, in quanto determina gli obiettivi strategici di Ascopiave e delle società del gruppo ad essa facenti capo e ne assicura il raggiungimento, fermo restando il rispetto dell'autonomia gestionale delle società del Gruppo Ascopiave soggette al regime di separazione funzionale e contabile (c.d. unbundling).

***

In applicazione del Criterio 1.C.1 lett. a) del Codice di Autodisciplina, rientrano tra le funzioni proprie del Consiglio di Amministrazione:

  • l'esame e l'approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari dell'Emittente e del Gruppo di cui esso sia a capo; il monitoraggio periodico della relativa attuazione;
  • e la definizione del sistema di governo societario dell'Emittente e della struttura del Gruppo.

Ai sensi delle "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento da parte di Ascopiave S.p.A.", adottate dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nel 2012 e aggiornate in data 16 giugno 2016, la capogruppo Ascopiave S.p.A. predispone i piani industriali e i budget di gruppo e stabilisce le linee guida che devono essere recepite nel processo di formazione dei piani e budget da parte delle singole società del gruppo, fermo restando il rispetto dell'autonomia gestionale delle società del Gruppo Ascopiave soggette al regime di separazione funzionale e contabile (c.d. unbundling).

Ai fini di consentire la predisposizione dei piani e dei budget di gruppo, in coerenza con le procedure, gli strumenti e le tempistiche di pianificazione e programmazione implementati e diffusi dalla capogruppo, è responsabilità del Consiglio di Amministrazione di ciascuna società controllata inviare alla capogruppo informazioni e dati previsionali che recepiscono le suddette linee guida, nonché di operare sulla base di piani industriali e budget annuali approvati, provvedendo a periodiche verifiche attraverso la redazione di consuntivi di periodo. La Capogruppo verifica preventivamente la corrispondenza dei piani industriali e dei budget annuali delle società controllate con le linee guida date e gli scostamenti con i consuntivi di periodo.

Le linee guida di pianificazione e budgeting stabilite dalla Capogruppo per le società del gruppo soggette agli obblighi di separazione funzionale, tengono conto dei poteri e delle prerogative previste dalla normativa unbundling per il Gestore Indipendente e per l'impresa verticalmente integrata (cd. unbundling).

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione svolge una funzione rilevante in relazione alla corretta gestione delle informazioni societarie e ai rapporti con gli azionisti.

A tal fine, lo Statuto Sociale, all'art. 19, riconosce al Consiglio di Amministrazione i più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società, senza eccezioni di sorta, e la facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi soltanto quelli che la legge in modo tassativo riserva all'Assemblea dei soci.

Inoltre, sempre ai sensi dell'art. 19 dello Statuto Sociale, sono di competenza, non delegabile, del Consiglio di Amministrazione le deliberazioni, da assumere nel rispetto dell'art. 2436 cod. civ., relative a:

  • fusioni o scissioni ai sensi degli artt. 2505, 2505-bis, 2506-ter, cod. civ.;
  • istituzione o soppressione di sedi secondarie;
  • trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale;
  • indicazione di quali amministratori hanno la rappresentanza legale;
  • riduzione del capitale a seguito di recesso del socio;
  • adeguamento dello Statuto Sociale a disposizioni normative imperative,

fermo restando che dette deliberazioni potranno essere comunque assunte anche dall'Assemblea dei Soci in sede straordinaria.

***

Il Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1. lett. c), ha valutato in data 11 marzo 2019, con riferimento all'esercizio 2018 e in data 13 marzo 2020, con riferimento all'esercizio 2019 l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell'Emittente, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e alla gestione dei rischi dell'Emittente e delle società controllate. Nell'ambito di tale attività il Consiglio si è avvalso del supporto del Comitato Controllo e Rischi, del Responsabile della Funzione Internal Audit e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari nonché delle procedure e delle verifiche implementate anche ai sensi della L. 262/2005, nonché sull'interazione con il Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza e la Società di revisione legale.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha adottato nel 2012 il documento "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento", documento aggiornato con l'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 16 giugno 2016, con il quale sono disciplinati i meccanismi attuativi della direzione e coordinamento, i flussi informativi e di controllo tra l'Emittente e le società controllate. Il documento, approvato dalle assemblee delle singole società controllate e successivamente adottato dai singoli organi di amministrazione delle stesse, costituisce parte integrante del sistema di governance del Gruppo.

Ascopiave S.p.A. e le società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo ("Modello 231") ai sensi del d.lgs. n. 231/2001 e hanno adottato il Codice Etico del Gruppo Ascopiave. Ciascuna società del Gruppo ha nominato un Organismo di Vigilanza, organo deputato a vigilare sull'attuazione e l'efficacia del Modello 231.

Nel corso del 2019, il Gruppo Ascopiave ha avviato un percorso di aggiornamento dei Modelli 231 della Capogruppo Ascopiave e delle società controllate. In particolare, il Modello della capogruppo Ascopiave è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 05/08/2019.

In adempimento alla Legge 30 novembre 2017, n. 179, in data 13 maggio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha approvato la "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", parte integrante del Modello 231 (allegato 3), adottata da tutte le società controllate del Gruppo Ascopiave.

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Il Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1. lett. e), ha valutato, con cadenza trimestrale, il generale andamento della gestione, verificando i risultati economici, patrimoniali e finanziari della Società e consolidati. I risultati, e gli indicatori di performance, sono stati raffrontati con i dati di pianificazione.

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In applicazione del Criterio 1.C.1 lett. f) del Codice di Autodisciplina, spetta al Consiglio di Amministrazione di Ascopiave, stante il sistema dei poteri delegati in vigore, la deliberazione sulle operazioni di significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per l'Emittente.

Qualora tali operazioni siano svolte dalle società controllate, nel summenzionato documento "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento" è previsto che, nel rispetto della normativa di settore in materia di separazione amministrativa e contabile, gli organi amministrativi delle società controllate sottopongano le operazioni rilevanti al preventivo esame del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave.

Sono ritenute, a titolo non esaustivo, quali operazioni di rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario, le seguenti:

  • accordi con competitors e partners del Gruppo che per l'oggetto, gli impegni, i condizionamenti, i limiti che ne possono direttamente o indirettamente derivare, possono incidere durevolmente sulla libertà delle scelte strategiche imprenditoriali (ad esempio partnership, joint venture, ecc.);
  • atti e operazioni che comportano ingresso in (oppure uscita da) mercati geografici e/o merceologici;
  • atti di investimento in immobilizzazioni materiali ed immateriali;
  • atti di acquisto e disposizione di aziende o rami di azienda;
  • atti di acquisto e disposizione di partecipazioni di controllo e collegamento ed interessenze in altre società, nonché la stipula di accordi sull'esercizio dei diritti inerenti a tali partecipazioni;
  • assunzione di finanziamenti di importo rilevante, nonché l'erogazione di finanziamenti e il rilascio di garanzie nell'interesse di società del Gruppo;
  • atti di acquisto di beni e servizi che impegnino le società per una durata pluriennale;
  • decisione di fusione nei casi di cui agli articoli 2505 e 2505-bis del Codice Civile;
  • istituzione e la soppressione di sedi secondarie;
  • adeguamento dello statuto sociale a disposizioni normative.

In linea con il Criterio Applicativo 1.C.1, lett. g), in data 4 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione ha effettuato l'autovalutazione sul funzionamento del Consiglio stesso e dei Comitati interni. Il processo di valutazione è stato svolto sulla base di criteri qualitativi, confrontando la composizione e il funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei comitati interni rispetto alle best practices di riferimento e alla disciplina vigente. Per la valutazione, il Consiglio non si è avvalso dell'opera di consulenti esterni, ma delle professionalità interne alla Società.

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Successivamente alla chiusura dell'esercizio 2019, in data 24 gennaio 2020, in conformità al Codice di Autodisciplina che prevede l'effettuazione almeno una volta all'anno dell'autovalutazione, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha proceduto a svolgere l'autovalutazione sul proprio funzionamento ai sensi dal Criterio Applicativo 1.C.1 lettera g, anche svolgendo la valutazione del requisito di indipendenza in capo ai propri amministratori non esecutivi (Cfr. paragrafo "4.6. Amministratori indipendenti"), nonché esprimendo il proprio orientamento con riferimento al numero massimo di incarichi in altre società (Cfr. paragrafo "Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società").

La board evaluation, riferita all'esercizio 2019, coordinata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, con il supporto tecnico della Direzione Affari Legali e Societari, mostra un quadro del funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati complessivamente positivo, dal quale emerge che tali organi operano in stretta aderenza alle best practice in materia di corporate governance.

Con riferimento alla componente rappresentata dagli Amministratori Indipendenti, gli esiti dell'attività di board evaluation risultano sostanzialmente in linea con quanto emerso dall'autovalutazione complessiva di tutti i membri del Consiglio di Amministrazione.

In data 24 gennaio 2020, in ottemperanza a quanto raccomandato dal Criterio Applicativo 1.C.1. h) del Codice di Autodisciplina e considerato che, con l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2019, scade l'attuale mandato, il Consiglio di Amministrazione uscente di Ascopiave S.p.A., tenuto conto degli esiti dell'autovalutazione ("board review") riferita all'esercizio 2019, ha espresso agli azionisti, in vista del rinnovo dell'organo amministrativo, gli orientamenti sulle figure manageriali e professionali la cui presenza nel nuovo Consiglio di Amministrazione è ritenuta opportuna. A tale riguardo, si rinvia a quanto descritto nel paragrafo 4.2 "Composizione", in particolare sezione "Criteri e politiche di diversità".

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L'Assemblea non ha autorizzato deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 c.c..

4.4. ORGANI DELEGATI

Amministratore Delegato

Con delibera del 9 maggio 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società, nominato dall'Assemblea del 28 aprile 2017, ha deliberato di attribuire al Presidente del Consiglio di Amministrazione, dott. Nicola Cecconato, l'incarico di Amministratore Delegato.

Successivamente, si ricorda che, a seguito delle intervenute dimissioni del Direttore Generale con effetto a far data dal 15 novembre 2018 e in vista dell'avvio del percorso teso a valorizzare le proprie attività nel settore della vendita del gas e dell'energia elettrica e a rafforzare e consolidare la propria presenza nel settore della distribuzione del gas, conclusosi in data 19 dicembre 2019 mediante l'avvio della partnership con il Gruppo Hera, al fine di: garantire un'adeguata tutela dei principali stakeholder e delle relative responsabilità, definire un modello di governo e controllo di Gruppo efficiente, efficace e adeguato alla struttura societaria e organizzativa, garantire un adeguato presidio di controllo sull'attività del Gruppo, con delibera del 21 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a integrare le deleghe conferite con delibera del 9 maggio 2017 al Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato, procedendo, nel contempo, alla riesposizione e riformulazione dei poteri.

Inoltre, si precisa che il sistema di poteri e deleghe dell'Emittente è stato implementato mediante una tripartizione dei poteri in quanto, oltre ai poteri propri del Consiglio di Amministrazione e i poteri attribuiti al Presidente e Amministratore Delegato, una parte dei poteri precedentemente conferiti al Direttore Generale (dimessosi con efficacia 15 novembre 2018), in data 21 dicembre 2018 sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione al Chief Financial Officer, dott. Riccardo Paggiaro. In particolare, al CFO sono stati conferiti, tra gli altri, poteri inerenti la rappresentanza nelle relazioni con uffici fiscali, finanziari e amministrativi con le agenzie fiscali e qualsiasi pubblica amministrazione, nonchè poteri inerenti gli atti conseguenti in base alla Legge e allo Statuto.

Al Presidente del Consiglio di amministrazione e Amministratore Delegato, dott. Nicola Cecconato, oltre alla rappresentanza legale e istituzionale e alle competenze a lui spettanti in base alla Legge e allo Statuto, sono stati conferiti poteri per il compimento degli atti relativi alla direzione, coordinamento e controllo delle attività delle funzioni e servizi aziendali di Ascopiave S.p.A., esercitabili nel rispetto del budget e del piano degli investimenti, nonché degli indirizzi del Consiglio di amministrazione e del regime di separazione amministrativa e contabile (c.d. unbundling).

In sintesi, al Presidente e Amministratore Delegato sono state assegnate le seguenti principali attribuzioni, per valore e materia:

  • coordinare l'attività del Consiglio di Amministrazione e dare attuazione alle deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione;
  • curare i rapporti con gli azionisti;
  • gestire i rapporti istituzionali e promuovere l'immagine della Società;
  • elaborare le strategie di medio-lungo periodo, sottoponendo i contenuti al Consiglio di Amministrazione;
  • contratti di acquisto e vendita di merci, materie prime, beni mobili, servizi il cui contenuto economico non superi l'importo di Euro 1.500.000 per ogni singola operazione e serie di operazioni tra loro collegate, nei limiti del budget;
  • autorizzare e conferire incarichi professionali, consulenze, prestazioni, per importi non superiori a Euro 100.000 per singolo contratto con obbligo di relazionare periodicamente al Consiglio di amministrazione;
  • acquistare, anche mediante contratti di locazione finanziaria, vendere o permutare impianti, macchinari, attrezzature, marchi e brevetti di valore non eccedente Euro 500.000 per ogni singola operazione, nei limiti del budget;
  • stipulare, modificare, risolvere contratti di apertura di credito e di finanziamento, convenire concessioni di fidi e altre facilitazioni bancarie, sino al limite massimo di Euro 5.000.000,00 per singolo contratto;
  • richiedere e/o rilasciare fideiussioni, nell'interesse di Ascopiave e/o delle società da questa controllate o partecipate, per impegni rientranti nelle attività di cui al relativo oggetto sociale, per importi fino a Euro 5.000.000,00 per singola operazione o serie di operazioni fra loro collegate.

In virtù dell'attuale assetto societario e organizzativo del Gruppo Ascopiave, si ritiene che il Presidente e Amministratore Delegato, dott. Nicola Cecconato, non sia qualificabile come il principale responsabile della gestione dell'impresa (chief executive officer).

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Cfr. supra, paragrafo "Amministratore Delegato".

Informativa al Consiglio

All'art. 19.5 dello Statuto Sociale, si prevede che gli organi delegati riferiscano con periodicità almeno trimestrale al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sul proprio operato, sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle sue controllate; in particolare, è previsto che il Presidente dia informativa sulle operazioni nella quali abbia un interesse per conto proprio o di terzi.

Rispetto alle previsioni statutarie, si segnala che i soggetti delegati riferiscono e coinvolgono l'organo di amministrazione in merito all'attività svolta in occasione di ciascuna riunione del Consiglio di Amministrazione. Con periodicità trimestrale, in occasione dell'approvazione del bilancio annuale e semestrale e dei resoconti intermedi di gestione vengono invece comunicati i risultati della gestione e i relativi indicatori di performance.

4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI

Nel Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. non sono presenti altri consiglieri esecutivi oltre al Presidente e Amministratore Delegato, dott. Nicola Cecconato.

4.6. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI

Nel corso dell'esercizio 2019 nella composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione dell'Emittente sono stati presenti quattro amministratori indipendenti (tre amministratori indipendenti nel precedente organo amministrativo), in linea con il Criterio Applicativo 3.C.3 del Codice di Autodisciplina. Gli Amministratori non esecutivi e gli Amministratori indipendenti sono per numero e autorevolezza tali da garantire che il loro giudizio possa avere un peso significativo nell'assunzione delle decisioni consiliari dell'Emittente. Gli Amministratori non esecutivi e gli Amministratori indipendenti apportano le loro specifiche competenze nelle discussioni consiliari, contribuendo all'assunzione di decisioni conformi all'interesse sociale.

Il numero di Amministratori Indipendenti (4 su un Consiglio di 6) risulta adeguato sia sulla base di quanto previsto dall'art. IA.2.10.6 delle Istruzioni di Borsa, sia in relazione alle dimensioni del Consiglio e all'attività dell'Emittente; esso è infine sufficiente alla costituzione dei comitati, interni al Consiglio, che la Società ha ritenuto di adottare.

In linea con quanto previsto dal Principio Applicativo 3.P.2 del Codice di Autodisciplina, nel quale si raccomanda di effettuare la valutazione dell'indipendenza degli Amministratori dopo la nomina del Consiglio di Amministrazione, ed in linea con il Criterio Applicativo 3.C.4, si precisa che nella riunione del 9 maggio 2017, il Consiglio di Amministrazione, di nuova nomina, ha valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza degli Amministratori non esecutivi Dimitri Coin, Greta Pietrobon, Enrico Quarello e Giorgio Martorelli.

Nel corso di tale riunione, il nuovo Consiglio di Amministrazione ha deliberato di ritenere insussistenti in capo al proprio amministratore non esecutivo Antonella Lillo i requisiti necessari per qualificarlo come amministratore indipendente, coerentemente con quanto dichiarato dallo stesso amministratore in sede di accettazione preventiva della carica di consigliere.

Inoltre, ai sensi di quanto raccomandato nel Criterio Applicativo 3.C.4, il Consiglio di Amministrazione ha reso noto l'esito delle proprie valutazioni, dopo la nomina, anche mediante un comunicato diffuso al mercato.

Nell'effettuare tali verifiche, il Consiglio di Amministrazione ha applicato i Criteri Applicativi 3.C.1. e 3.C.2. previsti dal Codice di Autodisciplina. Gli Amministratori Indipendenti risultano pertanto in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina e previsti dall'art. 148, comma 3, lett. a), b) e c) del TUF, in quanto ciascuno di essi:

  • (i) non controlla l'Emittente, direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona, né è in grado di esercitare su di esso un'influenza notevole;
  • (ii) non partecipa, direttamente o indirettamente, ad alcun patto parasociale attraverso il quale uno o più soggetti possano esercitare il controllo o un'influenza notevole sull'Emittente;
  • (iii) non è, né è stato nei precedenti tre esercizi, un esponente di rilievo (per tale intendendosi il presidente, il rappresentante legale, il presidente del consiglio di amministrazione, un amministratore esecutivo ovvero un dirigente con responsabilità strategiche) dell'Emittente, di una sua controllata avente rilevanza strategica, di una società sottoposta a comune controllo con l'Emittente, di una società o di un ente che, anche congiuntamente con altri attraverso un patto parasociale, controlli l'Emittente o sia in grado di esercitare sulla stesso un'influenza notevole;
  • (iv) non intrattiene, ovvero non ha intrattenuto nell'esercizio precedente, direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia esponente di rilievo, nel senso indicato al punto (iii) che precede, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), una significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale ovvero rapporti di lavoro subordinato: (a) con l'Emittente, con una sua controllata, ovvero con alcuno degli esponenti di rilievo, nel senso indicato al punto (iii) che precede, dei medesimi; (b) con un soggetto che, anche congiuntamente con altri

attraverso un patto parasociale, controlli l'Emittente, ovvero – trattandosi di società o ente – con gli esponenti di rilievo, nel senso indicato al punto (iii) che precede, dei medesimi;

  • (v) fermo restando quanto indicato al punto (iv) che precede, non intrattiene rapporti di lavoro autonomo o subordinato, ovvero altri rapporti di natura patrimoniale o professionale tali da comprometterne l'indipendenza: (a) con l'Emittente, con sue controllate o controllanti o con le società sottoposte a comune controllo; (b) con gli Amministratori dell'Emittente; (c) con soggetti che siano in rapporto di coniugio, parentela o affinità entro il quarto grado degli Amministratori delle società di cui al precedente punto (a);
  • (vi) non riceve, né ha ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall'Emittente o da una società controllata o controllante, una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto all'emolumento "fisso" di amministratore non esecutivo della Società e al compenso per la partecipazione ai comitati raccomandati dal presente Codice, ivi inclusa la partecipazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria;
  • (vii) non è stato amministratore dell'Emittente per più di nove anni negli ultimi dodici anni;
  • (viii) non riveste la carica di amministratore esecutivo in un'altra società nella quale un amministratore esecutivo dell'Emittente abbia un incarico di amministratore;
  • (ix) non è socio o amministratore di una società o di un'entità appartenente alla rete della società incaricata della revisione contabile dell'Emittente;
  • (x) non è uno stretto familiare di una persona che si trovi in una delle situazioni di cui ai precedenti punti e comunque non è coniuge, parente o affine entro il quarto grado degli Amministratori dell'Emittente, delle società da questo controllate, delle società che lo controllano e di quelle sottoposte a comune controllo;
  • (xi) non si trovano nelle condizioni previste dall'articolo 2382 del codice civile.

Inoltre si informa che il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a valutare l'indipendenza dei propri consiglieri anche in data 4 marzo 2019 e in data 24 gennaio 2020. Nell'ambito delle suddette valutazioni è stato applicato il Criterio Applicativo 3.C.1 del Codice di Autodisciplina e l'art. 148 TUF, comma 3.

Si informa che, nel corso della riunione del 24 gennaio 2020, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., con particolare riferimento all'amministratore sig. Enrico Quarello, ha ritenuto opportuno valutare e confermare il requisito di indipendenza di tale consigliere che ricopre anche la carica di consigliere e componente del Comitato Esecutivo della società controllata AP Reti Gas S.p.A. (agosto 2019) e del Comitato Esecutivo della società controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. (dal 2020).

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha svolto le seguenti valutazioni:

  • il Consigliere è uno dei componenti del Comitato Esecutivo ("Gestore Indipendente" previsto dalla disciplina in tema di separazione funzionale - cd. unbundling), ossia un Organo collegiale che esprime e attua le proprie delibere per il tramite del rappresentante del Comitato Esecutivo;
  • al Consigliere non sono state conferite deleghe o poteri firma in relazione a tale ruolo;
  • il Consigliere non può singolarmente assumere una decisione di competenza del Comitato Esecutivo.

Si informa inoltre che, a seguito delle dimissioni presentate in data 3 febbraio 2020 dal dott. Giorgio Martorelli, che era stato nominato dalla lista di minoranza (Lista n. 2 presentata congiuntamente da AMBER CAPITAL ITALIA SGR S.P.A., AMBER CAPITAL UK LLP e ASM Rovigo S.p.A.), il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi in data 7 febbraio 2020, preso atto che il sig. Claudio Paron, secondo soggetto tratto dalla lista di minoranza n. 2, ha comunicato la sua

indisponibilità alla assunzione dell'incarico di amministratore, accertato che non esistono ulteriori candidati nella lista in cui erano presenti i signori Giorgio Martorelli e Claudio Paron e non esistono ulteriori liste di minoranza, ha deliberato di non procedere alla cooptazione dell'amministratore dimissionario, in quanto considerati i tempi che si renderebbero necessari per l'individuazione del nuovo consigliere e la prossimità dell'Assemblea dei soci (23/04/2020) che sarà chiamata, tra l'altro, al rinnovo degli Organi sociali, nonché considerato che il numero di amministratori indipendenti è pari a 3 e pertanto è risultato adeguato, non ha ravvisato l'urgenza di individuare un nominativo per l'integrazione del Consiglio di amministrazione.

***

In linea con il Criterio Applicativo 3.C.5 del Codice di Autodisciplina, dopo la nomina del Consiglio di Amministrazione, nel corso della riunione consiliare del 9 maggio 2017, il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal nuovo Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri.

Inoltre, nel corso del 2019, in particolare nella riunione del 4 marzo 2019, il Collegio Sindacale ha altresì verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri e l'esito di tale controllo è stato reso noto nell'ambito della relazione dei sindaci all'Assemblea dei Soci del 23 aprile 2019 ai sensi dell'art. 2429 c.c.

La medesima verifica è stata svolta in data 24 gennaio 2020 e l'esito di tale controllo sarà reso noto nell'ambito della relazione dei sindaci alla prossima Assemblea dei Soci del 23 aprile 2020 ai sensi dell'art. 2429 c.c..

In linea con il Criterio Applicativo 3.C.6, che prevede che gli amministratori indipendenti si riuniscano almeno una volta all'anno in assenza di altri amministratori, in data 11 marzo 2019 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha ritenuto opportuno istituire al proprio interno un Comitato Amministratori Indipendenti di cui fanno parte solo gli amministratori indipendenti di Ascopiave S.p.A..

In particolare, il Comitato Amministratori Indipendenti si è riunito n. 3 (tre) volte nel corso dell'esercizio 2019 in assenza degli altri amministratori nelle seguenti date: 15 marzo 2019, 17 giugno 2019 e 30 luglio 2019.

Successivamente al termine dell'esercizio 2019, il Comitato Amministratori Indipendenti si è riunito in data 7 febbraio 2020.

Per ulteriori informazioni in merito all'istituzione, alla composizione e al funzionamento del Comitato Amministratori Indipendenti, si rinvia al paragrafo n. 17 "Ulteriori pratiche di governo societario".

4.7. LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

Il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario individuare al proprio interno un Amministratore indipendente quale Lead Independent Director, non ricorrendo i presupposti previsti dal Criterio Applicativo 2.C.4. del Codice. Tale figura, infatti, è espressamente prevista dal Criterio Applicativo 2.C.4. del Codice di Autodisciplina nel caso in cui il Presidente del Consiglio sia il principale responsabile della gestione dell'Emittente – chief executive officer – ovvero il Presidente sia l'azionista di controllo dell'Emittente, ovvero l'Emittente appartenga all'indice FTSE-Mib, per cui, la nomina del Lead independent director potrebbe essere richiesta dalla maggioranza degli amministratori indipendenti.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

5.1. PROCEDURA PER LA GESTIONE E IL TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE, PER LA DIFFUSIONE DEI COMUNICATI AL PUBBLICO E PER LA GESTIONE DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE HANNO ACCESSO ALLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE

Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha aggiornato il precedente codice di comportamento in materia di informazione societaria al mercato, deliberando nella riunione del 19 ottobre 2016 l'adozione della "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate" a fronte dell'entrata in vigore del nuovo Regolamento UE 596/2014 ("Market Abuse Regulation" o "MAR"), applicabile dal 3 luglio 2016, nonché in conformità a quanto previsto dal Testo Unico della Finanza e dal Regolamento Emittenti, nella misura in cui compatibili con la "MAR", dai Regolamenti di esecuzione di fonte europea e dal Criterio Applicativo 1.C.1 lett. j) del Codice di Autodisciplina.

La "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione del registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate" contiene le disposizioni relative a:

  • gestione e trattamento delle Informazioni Privilegiate;
  • modalità da osservare per la comunicazione al pubblico delle Informazioni Privilegiate riguardanti direttamente Ascopiave S.p.A. e/o le Società Controllate, con riferimento, nel caso queste ultime, a informazioni rilevanti ai fini della price sensitivity di Ascopiave;
  • gestione del Registro delle persone che hanno accesso alle Informazioni Privilegiate.

La Funzione Affari Legali è responsabile della tenuta e dell'aggiornamento del Registro la cui gestione avviene secondo i criteri e le modalità indicate nella suddetta Procedura.

Inoltre, ai sensi dell'art. 2.6.1 del Regolamento di Borsa, il Consiglio del 23 giugno 2015 ha nominato la dott.ssa Irene Rossetto e il dott. Giacomo Bignucolo, come suo sostituto, quale Referente Informativo di Ascopiave S.p.A., attribuendo il compito di adempiere alle prescrizioni normative e regolamentari a carico del predetto Referente Informativo, con particolare riferimento a quelle in tema di informativa societaria obbligatoria (cfr. paragrafo 8 della "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione del registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate") e di diffusione al mercato delle informazioni relative alle operazioni soggette al "Codice di Internal dealing" (cfr. paragrafo 5.2).

Si precisa che la "Procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate, per la diffusione dei comunicati al pubblico e per la gestione del registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate" è consultabile nel sito internet sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Procedura Gestione Informazioni Privilegiate.

5.2. INTERNAL DEALING

Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha deliberato nella riunione del 19 ottobre 2016 l'aggiornamento del "Codice di Internal Dealing", ai sensi del nuovo Regolamento UE n. 596/2014 ("Market Abuse Regulation" o "MAR") e, in particolare, del relativo art. 19, del Regolamento Delegato (UE) 2016/522, del Regolamento di esecuzione (UE) 2016/523 e della normativa e regolamentazione nazionale applicabile in materia.

Il "Codice di Internal Dealing" è stato nuovamente aggiornato in data 21 febbraio 2018, al fine di recepire le disposizioni della Delibera Consob n. 19925 del 22 marzo 2017 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 14 aprile 2017), che ha introdotto modifiche all'art. 152-septies del Regolamento Emittenti, con riferimento alla soglia di rilevanza di importo inerente alle operazioni soggette ad obbligo di comunicazione.

Il "Codice internal dealing" disciplina le modalità e i tempi di comunicazione ad Ascopiave S.p.A., alla Consob e al mercato delle informazioni relative alle operazioni compiute direttamente o indirettamente dai cd. soggetti rilevanti e dalle persone strettamente legate ai soggetti rilevanti sulle azioni ordinarie di Ascopiave S.p.A. o di titoli di credito, strumenti derivati o altri strumenti finanziari a essi collegati.

Si precisa che tale codice è consultabile nel sito internet sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Codice Internal Dealing.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO

All'interno del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente sono stati costituiti il Comitato per la Remunerazione, il Comitato Controllo e Rischi e il Comitato Amministratori Indipendenti. Per ulteriori informazioni in merito all'istituzione, alla composizione e al funzionamento del Comitato Amministratori Indipendenti, si rinvia al paragrafo n. 17 "Ulteriori pratiche di governo

7. COMITATO PER LE NOMINE

societario".

Come riportato nel precedente paragrafo "4.1. Nomina e Sostituzione" della presente Relazione, il Consiglio di Amministrazione non ha provveduto ad istituire al proprio interno un comitato per le proposte di nomina alla carica di membro del Consiglio di Amministrazione, non ravvisandone la necessità, riservando le relative funzioni all'intero Consiglio di Amministrazione, in linea con le previsioni di cui al Criterio Applicativo 4.C.2 del Codice di Autodisciplina. Tale scelta è stata dettata dalla circostanza che le disposizioni regolamentari vigenti e applicabili e le previsioni dello Statuto Sociale - quali, in particolare, il meccanismo di nomina mediante il "voto di lista" - attribuiscono adeguata trasparenza alla procedura di selezione e indicazione dei candidati, anche in considerazione delle dimensioni dell'Emittente e del limitato numero di componenti degli organi di amministrazione e controllo.

La decisione di riservare le funzioni del Comitato per le Nomine all'intero Consiglio di Amministrazione è stata assunta, previa verifica del rispetto delle condizioni di cui al criterio 4.C.2. del Codice di Autodisciplina, riservando nell'ambito delle sedute consiliari adeguati spazi all'espletamento del compito di individuare le figure più idonee a ricoprire gli incarichi all'interno dei vari organi di corporate governance della Società.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE

Il Consiglio di Amministrazione della Società, in conformità a quanto previsto dal Principio 6.P.3. del Codice, ha istituito al proprio interno un Comitato per la Remunerazione.

Composizione e funzionamento del comitato per la remunerazione

Il Comitato per la Remunerazione dell'Emittente è composto da tre Amministratori.

Con riferimento all'attuale Consiglio di Amministrazione, nel corso della riunione consiliare del 9 maggio 2017, conformemente a quanto previsto dal Principio 6.P.3 del Codice di Autodisciplina, sono stati nominati, quali membri del Comitato per la Remunerazione, il Consigliere indipendente Dimitri Coin, con funzioni di Presidente, e il Consigliere indipendente Enrico Quarello e il Consigliere non esecutivo Antonella Lillo (cfr. Tabella 2).

Il Consigliere Dimitri Coin ha acquisito una adeguata esperienza in materia di politiche retributive, sia quale imprenditore, sia quale componente del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per la Remunerazione di Ascopiave dal 2011 ad oggi, conformemente al Principio 6.P.3 del Codice di Autodisciplina.

Nel corso dell'esercizio 2019 si sono tenute 7 (sette) riunioni del Comitato per la Remunerazione, in data 21 gennaio 2019, 25 gennaio 2019, 26 gennaio 2019, 18 febbraio 2019, 1 marzo 2019, 22 marzo 2019 e 6 settembre 2019. La durata delle riunione è risultata pari a circa 1 ora.

Il Comitato si è inoltre riunito, successivamente alla chiusura dell'esercizio, in data 6 marzo 2020. Alla data attuale, per l'esercizio 2020 non sono state programmate altre riunioni del Comitato.

Alla riunione del Comitato hanno partecipato, su invito del Comitato, il Presidente e gli altri due membri del Collegio Sindacale e, per approfondimenti sulle materie all'ordine del giorno, alcuni dipendenti della Società.

In conformità al Criterio Applicativo 6.C.6, il Regolamento del Comitato per la Remunerazione prevede che nessun amministratore prenda parte alle riunioni del Comitato in cui vengano formulate le proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla propria remunerazione.

Funzioni del Comitato per la Remunerazione

Per il dettaglio delle funzioni del Comitato per la Remunerazione, si rimanda alla Sezione I, capitolo 2.4 della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza. Si precisa che il Regolamento del Comitato per la Remunerazione, adottato nella sua versione originaria in data 12 settembre 2006, è stato modificato il 19 dicembre 2011.

Nel corso del 2019, il Comitato si è riunito per discutere, tra gli altri, i seguenti principali temi:

  • Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell'art. 123-ter del TUF: valutazioni sulla Politica di Remunerazione 2019, verifica coerenza compensi corrisposti nel 2018 e politica della remunerazione 2018;
  • esame esiti Piano MBO 2018.

Successivamente alla fine dell'esercizio, in data 6 marzo 2020, il Comitato si è riunito per discutere, tra i temi, della verifica dell'adeguatezza, coerenza e applicazione della Politica di Remunerazione e la stesura della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2019, per monitorare l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance previsti nel piano "Management by Objectives 2019".

Le riunioni del Comitato sono state regolarmente verbalizzate, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. d).

Il Comitato ha avuto accesso, nell'esercizio dei propri compiti, alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per l'espletamento dei propri compiti, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. e).

Non sono state destinate risorse finanziarie al Comitato per la Remunerazione in quanto lo stesso si avvale, per l'assolvimento dei propri compiti, dei mezzi e delle strutture aziendali dell'Emittente.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Le informazioni della presente Sezione sono rese mediante rinvio alle parti rilevanti della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti pubblicata ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

In particolare, si rimanda alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti in merito alle seguenti informazioni:

  • Politica generale per la remunerazione;
  • Piani di remunerazione basati su azioni;
  • Remunerazione degli amministratori esecutivi;
  • Remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche;
  • Meccanismi di incentivazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • Remunerazione degli amministratori non esecutivi;
  • Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera i, TUF)

10.COMITATO CONTROLLO E RISCHI

In linea con quanto previsto dal Principio 7.P.3., lett. a), n. (ii) e 7.P.4. il Consiglio ha costituto al proprio interno un Comitato Controllo e Rischi.

In data 11 settembre 2006, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha approvato il Regolamento del Comitato Controllo e Rischi, in conformità con il Codice di Autodisciplina, successivamente modificato in data 23 febbraio 2011 e in data 24 gennaio 2013.

Composizione e funzionamento del Comitato controllo e rischi

Il Comitato Controllo e Rischi dell'Emittente è composto da tre membri.

A seguito della nomina del Consiglio di Amministrazione, avvenuta in occasione dell'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017, è stato nominato il Comitato Controllo e Rischi nel corso della riunione consiliare del 9 maggio 2017, composto dal Consigliere Indipendente Enrico Quarello, con funzioni di Presidente, e dai Consiglieri Indipendenti Greta Pietrobon e Giorgio Martorelli.

Si informa che, dopo la chiusura dell'esercizio 2019, a seguito delle dimissioni presentate in data 3 febbraio 2020 dal dott. Giorgio Martorelli, componente del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Controllo e Rischi, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha deliberato l'integrazione del Comitato Controllo e Rischi individuando il consigliere indipendente Dimitri Coin quale nuovo componente del comitato.

Conformemente al Principio 7.P.4 del Codice di Autodisciplina, il Comitato Controlo e Rischi è composto da amministratori indipendenti. Il Consigliere Enrico Quarello dispone di competenze in materia di gestione del rischio, acquisite nell'esperienza di componente del Comitato di Controllo e Rischi di Ascopiave S.p.A., di cui è componente dal 2012; il Consigliere Giorgio Martorelli, che ha presentato dimissioni in data 3 febbraio 2020, possiede una rilevante esperienza in materia finanziaria, nonché di gestione del rischio, acquisita nel corso di esperienze professionali; inoltre, il Consigliere Dimitri Coin, nominato nuovo componente del Comitato Controllo e Rischi dal 7 febbraio 2020, ha acquisito una adeguata esperienza in materia di gestione del rischio, acquisite nell'esperienza di Presidente del Comitato di Controllo e Rischi di Ascopiave S.p.A. nel corso dei mandati 2011-2013 e 2014-2016.

Nel corso dell'esercizio 2019 si sono tenute 9 (nove) riunioni del Comitato Controllo e Rischi in data 28 gennaio 2019, 18 febbraio 2019, 4 marzo 2019, 18 marzo 2019, 13 maggio 2019, 30 luglio 2019, 11 novembre 2019, 9 dicembre 2019 e 18 dicembre 2019. La durata media delle riunioni è stata pari a circa 1 ora. Per il dettaglio della partecipazione dei membri alle riunioni del Comitato si rimanda ai contenuti della Tabella 2 allegata.

Per l'anno 2020, sono previste riunioni del Comitato in occasione delle n. 4 (quattro) riunioni del Consiglio di Amministrazione fissate per l'approvazione dei risultati annuali, semestrali e trimestrali della Società. Dopo la fine dell'esercizio, si è tenuta una riunione del Comitato in data 6 marzo 2020.

Alle riunioni del Comitato hanno partecipato, su invito, i membri del Collegio Sindacale, in linea con il Criterio Applicativo 7.C.3 del Codice, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e il Responsabile della Funzione Internal Auditing.

Funzioni attribuite al Comitato Controllo e Rischi

In linea con il Criterio Applicativo 7.C.1, il Comitato per il Controllo e Rischi, nel ruolo di supporto al Consiglio di Amministrazione, esprime il proprio parere con riferimento a:

  • (i) la definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti alla Società e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati;
  • (ii) la valutazione, con cadenza almeno annuale, dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischi assunto, nonché la sua efficacia;
  • (iii) il piano di lavoro predisposto con cadenza almeno annuale del Responsabile della Funzione Internal Auditing;
  • (iv) la descrizione, nella relazione sul governo societario, delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti;
  • (v) i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale.

Il Comitato Controllo e Rischi, inoltre, nell'assistere il Consiglio di Amministrazione:

  • (i) valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, sentiti il revisore legale ed il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • (ii) esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali;
  • (iii) esamina le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle predisposte dalla Funzione Internal Auditing;
  • (iv) monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della Funzione Internal Auditing;
  • (v) può chiedere alla Funzione Internal Auditing lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;
  • (vi) riferisce al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • (vii) esprime un preventivo parere motivato sull'interesse della Società al compimento di operazioni con parti correlate, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni, nei termini di cui alla Procedura per le operazioni con parti correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 24 novembre 2010;
  • (viii) esprime parere preventivo sulle proposte formulate dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi al Consiglio di Amministrazione in merito a provvedimenti di nomina e revoca del Responsabile della Funzione Internal Auditing, all'attribuzione allo stesso di adeguate risorse per l'espletamento delle proprie responsabilità, nonché alla determinazione della relativa remunerazione coerentemente con le politiche aziendali;
  • (ix) svolge gli ulteriori compiti che, di volta in volta, gli verranno attribuiti dal Consiglio di Amministrazione.

Nel corso dell'esercizio il Comitato Controllo e Rischi ha espresso il proprio parere favorevole al Consiglio di Amministrazione in merito all'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Il Comitato ha esaminato il Piano di Audit 2019/2020 e le relazioni periodiche predisposte dal Responsabile della Funzione internal audit in merito all'avanzamento del piano di lavoro in materia di internal auditing; le relazioni predisposte dal Dirigente Preposto con particolare riguardo alle attività di risk analysis e all'implementazione delle misure necessarie a fornire ragionevole certezza circa la rappresentazione veritiera e corretta delle informazioni economico, patrimoniali e finanziarie, secondo il dettato della Legge n. 262/2005; la relazione del Comitato Rischi Energetici in merito agli strumenti di copertura in essere nell'ambito dell'attività di approvvigionamento gas (si precisa che il Comitato Rischi Energetici dal 19 dicembre 2019 non è più presente a seguito dall'avvio della partnership con il Gruppo Hera).

Nel corso delle proprie sedute il Comitato ha inoltre discusso le più opportune iniziative in relazione all'attività di auditing per l'anno 2019, nell'ottica di un progressivo miglioramento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Le riunioni del Comitato sono state regolarmente verbalizzate, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. d).

Nello svolgimento delle sue funzioni, il Comitato ha avuto la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1., lett. e).

Non sono state destinate risorse finanziarie al Comitato per il controllo e rischi in quanto lo stesso si avvale, per l'assolvimento dei propri compiti, dei mezzi e delle strutture aziendali dell'Emittente.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Ascopiave S.p.A. ha adottato un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi conforme alle indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate e allineato alle best practice di riferimento.

Il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito della definizione dei piani strategici, industriali e finanziari, ha definito la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'Emittente, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività dell'emittente, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1., lett. b).

Si precisa inoltre che, a seguito, dell'avvio operativo della partnership con il Gruppo Hera, con efficacia 19 dicembre 2019, Ascopiave S.p.A. ha consolidato il suo business nella distribuzione del gas attraverso la costituzione di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. e, a seguito di tale riorganizzazione della struttura del gruppo, ha definito il nuovo piano strategico e industriale per il prossimo triennio, includendo nel processo di predisposizione del nuovo piano strategico industriale triennale una valutazione del livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'Emittente , in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1., lett. b), in particolare includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio lungo periodo. Si informa che il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha approvato il Piano triennale 2020-2022 nel corso della riunione del 28 febbraio 2020.

Il Consiglio di Amministrazione ha definito le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti all'Emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinandone la compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati, in linea con il Criterio Applicativo 7.C.1., lett. a).

Nel corso dell'anno 2019 sono proseguite, con il coordinamento del Chief Financial Officer, le seguenti attività in materia di gestione dei rischi:

applicazione della Procedura "Adempimenti regolamento EMIR" adottata dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave, nonché da parte delle altre società controllate, che disciplina le modalità con cui adempiere alle richieste del Regolamento Europeo EMIR in merito all'utilizzo di strumenti derivati (i.e. conferma tempestiva delle operazioni, riconciliazione periodica del portafoglio con la controparte, segnalazione di tutti i derivati stipulati a specifici trade repository approvati dall'ESMA), rispettando anche un adeguato framework contabile in linea con l'Hedge Accounting;

  • applicazione in Ascopiave S.p.A., nonché nelle altre società controllate, della Policy "Gestione e controllo dei rischi energetici", che definisce ruoli e responsabilità connessi alla gestione del rischio relativo alla stipula di contratti di fornitura e di somministrazione sia in acquisto che in vendita nei business del gas e dell'energia elettrica tale Policy non è più applicabile nel Gruppo Ascopiave essendo state cedute, con decorrenza 19 dicembre 2019, le società di vendita, direttamente interessate dalla sua applicazione);
  • applicazione della Policy "Gestione e controllo dei rischi finanziari".

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi si sostanzia nell'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi. In linea con il Principio 7.P.1. del Codice, tale sistema è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati dall'Emittente e tiene in adeguata considerazione i modelli di riferimento e le best practices esistenti in ambito nazionale e internazionale.

Il sistema è finalizzato ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità delle informazioni fornite agli organi sociali ed al mercato, il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto sociale e delle procedure interne.

Si informa che nel corso del secondo semestre 2019 la Direzione Affari Legali e Societari, in collaborazione con la Direzione People & Stakeholder Relations, ha avviato un progetto di aggiornamento delle Policy di Gruppo, anche in materia di gestione dei rischi, necessario a seguito delle variazioni intervenute nella struttura organizzativa di Ascopiave S.p.A..

Inoltre, l'aggiornamento e il riesame delle Policy di Gruppo inerenti la gestione dei rischi, previo esame del Comitato Controllo e Rischi, è altresì opportuno a seguito dell'avvio della partnership con il Gruppo Hera, perfezionata il 19 dicembre 2019, in seguito alla quale le società di vendita sono uscite dal perimetro del Gruppo Ascopiave.

Ruoli e Funzioni

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi finanziari di Ascopiave coinvolge soggetti differenti cui sono attribuiti specifici ruoli e responsabilità:

  • Consiglio di Amministrazione;
  • Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • Comitato Controllo e Rischi;
  • Organismo di Vigilanza ex D.lgs. n. 231/2001;
  • Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • Responsabile della Funzione di Internal Auditing;
  • Collegio Sindacale;
  • Società di Revisione legale.

Il Consiglio di Amministrazione è l'organo chiamato a definire la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi

che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività dell'emittente stesso. Spetta al Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, fissare le linee guida del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e valutarne, almeno con cadenza annuale, l'adeguatezza. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione si avvale del lavoro svolto dal Comitato Controllo e Rischi e dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Il Comitato Controllo e Rischi supporta, con adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

Al Responsabile della Funzione Internal Auditing è assegnato il compito di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato.

Inoltre, i responsabili di ciascuna business unit e direzione aziendale della Società hanno la responsabilità, nell'ambito delle linee guida del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi stabilite dal Consiglio di Amministrazione e delle direttive ricevute nel dare esecuzione a tali linee guida, di definire, gestire e monitorare l'efficace funzionamento del sistema di controllo interno e gestione dei rischi con riferimento alla propria sfera di responsabilità.

Tutti i dipendenti, ciascuno secondo i rispettivi ruoli, contribuiscono ad assicurare un efficace funzionamento del sistema di controllo interno e gestione dei rischi di Ascopiave.

In conformità a quanto previsto dagli artt. 2.2.3, comma 3, lettera (l) del Regolamento di Borsa, Ascopiave si è dotata in data 27 marzo 2008 del modello di organizzazione, gestione e controllo di cui all'art. 6 del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, individuando altresì un Organismo deputato a vigilare sull'adeguatezza e effettiva attuazione del Modello; per i relativi approfondimenti si rimanda al paragrafo 11.3 del presente documento.

Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria è volto a fornire la ragionevole certezza che l'informativa finanziaria diffusa fornisca agli utilizzatori una rappresentazione veritiera e corretta dei fatti di gestione, consentendo il rilascio delle attestazioni e dichiarazioni richieste dalla legge sulla corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili degli atti e delle comunicazioni della società diffusi al mercato e relativi all'informativa finanziaria anche infrannuale, nonché sull'adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili nel corso del periodo a cui si riferiscono i documenti (relazione finanziaria annuale, semestrale, resoconto intermedio di gestione) e sulla redazione degli stessi in conformità ai principi contabili internazionali applicabili.

Al riguardo va richiamato che, come precisato nelle precedenti Relazioni, Ascopiave, in quanto società italiana con azioni negoziate in un mercato regolamentato italiano, è tenuta alla nomina di un Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (il Dirigente Preposto), al quale la legge attribuisce specifiche competenze, responsabilità e obblighi di attestazione e dichiarazione.

In conseguenza di ciò, dal 19 luglio 2007 il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Dirigente Preposto, cui ha affidato il compito di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione dell'informativa finanziaria diffusa al mercato, nonché di vigilare sull'effettivo rispetto di tali procedure, attribuendogli adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei relativi compiti.

Il Dirigente Preposto ha sviluppato il "Progetto 262" con obiettivo di accertare l'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di gestione dei rischi a fornire una ragionevole certezza circa la rappresentazione veritiera e corretta delle informazioni economico, patrimoniali e finanziarie.

Il Consiglio ha affidato tale incarico al Chief Financial Officer dell'Emittente, cui ha attribuito adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 154-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Il Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno poggia sui seguenti elementi caratterizzanti:

  • un corpo di procedure aziendali rilevanti ai fini della predisposizione e diffusione dell'informativa finanziaria, costituito tra gli altri da istruzioni operative di bilancio e reporting;
  • un processo di identificazione dei principali rischi legati all'informazione finanziaria e dei controlli chiave a presidio dei rischi individuati (risk assessment finanziario), che ha portato alla individuazione, per ogni area rilevante, dei processi/flussi finanziari ritenuti critici e le attività di controllo a presidio di tali processi/flussi finanziari, nonché alla elaborazione di apposite matrici di controllo, che descrivono, per ciascun processo individuato come critico e/o sensibile in ottica 262, le attività standard di controllo (i controlli chiave) e i relativi process owners. I processi aziendali e le relative matrici, sono oggetto di periodica valutazione e, se del caso, aggiornamento;
  • process owners cui spetta l'aggiornamento delle matrici dei controlli; il Chief Financial Officer è responsabile della verifica e dell'aggiornamento periodico delle procedure amministrativocontabili di Gruppo;
  • un processo di valutazione periodica dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione dei controlli chiave individuati. La valutazione viene effettuata ogni sei mesi in occasione della predisposizione del bilancio e della relazione semestrale ed è svolta dal Responsabile della funzione internal audit, in coordinamento con il Dirigente Preposto. In particolare, i test sui controlli semestrali sono svolti sulla base delle priorità individuate in fase di risk assessment con il supporto della Funzione Compliance (facente capo alla Direzione Affari Legali e Societari) in coordinamento con il Responsabile Internal Auditing; inoltre, la Funzione Compliance svolge anche attività di verifica con cadenza mensile con il supporto di strumenti informatici di continuous auditing, in coordinamento con il Responsabile Internal Auditing;
  • un processo di attestazione verso l'esterno basato sulle relazioni e dichiarazioni rese dal Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del decreto legislativo 58/1998, nell'ambito del generale processo di predisposizione del bilancio annuale o della relazione finanziaria semestrale e del resoconto intermedio di gestione, anche in base ai controlli effettuati ed oggetto del modello di controllo contabile, il cui contenuto viene condiviso con il Presidente e Amministratore Delegato, che presenta la relazione o la dichiarazione al Consiglio di Amministrazione, unitamente al documento contabile corredato, per la relativa approvazione da parte di quest'ultimo. In ottica di reporting interno, il Dirigente Preposto riferisce periodicamente al Comitato per il Controllo e Rischi, al Collegio Sindacale e all'Organismo di Vigilanza in merito alle modalità di svolgimento del processo di valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi nonché ai risultati delle valutazioni effettuate a supporto delle attestazioni o delle dichiarazioni rilasciate.

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Il Consiglio di Amministrazione ha valutato, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche

dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia, nel rispetto di quanto previsto dal Criterio Applicativo 7.C.1 lett. b).

La valutazione è stata condotta, in occasione della presentazione dei risultati economico-finanziari di periodo, nonché, nell'ambito delle riunioni periodiche del Consiglio, attraverso il flusso informativo costantemente garantito dagli attori del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

11.1. AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DELLA GESTIONE DEI RISCHI

Il Consiglio di Amministrazione ha individuato nella persona del dott. Nicola Cecconato (Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato) l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, incaricato dell'istituzione e del mantenimento di un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in linea con il Principio 7.P.3., lett. a), n. (i).

Tale scelta si motiva sulla base della rilevanza che il dott. Cecconato riveste nell'ambito della struttura societaria di Ascopiave.

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In linea con il Criterio Applicativo 7.C.4. del Codice, l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi:

  • cura l'identificazione dei principali rischi aziendali tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'Emittente e dalle sue controllate, e li sottopone periodicamente all'esame del Consiglio di amministrazione;
  • da esecuzione, nell'ambito dei poteri allo stesso delegati, alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia;
  • si occupa dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare;
  • può chiedere alla Funzione di Internal Auditing lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali;
  • attiva, ove si presentino le circostanze, un flusso informativo costante con il Comitato Controllo e Rischi e con il Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticità emerse, affinché il Comitato (o il Consiglio) possa assumere le opportune iniziative.

11.2. RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDITING

La Responsabilità della Funzione di Internal Auditing è affidata dal mese di giugno 2015 al dott. Sandro Piazza, consulente dotato di adeguati requisiti di professionalità e indipendenza, che ha maturato ampia esperienza in materia di Internal Auditing e attività compliance.

La nomina del dott. Sandro Piazza è avvenuta su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, preso atto del parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio sindacale, sulla base delle conoscenze tecniche e dell'adeguatezza delle esperienze professionali, ai fini dello svolgimento dell'incarico.

In linea con il Principio 7.C.3., lett. b), al Responsabile della Funzione Internal Auditing è assegnato il compito di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato.

Fino al mese di luglio 2019 la Funzione di Internal Auditing si compone, oltre al Responsabile, di due risorse che hanno maturato specifiche competenze in materia di attività di controllo interno e su tematiche economico-finanziarie.

Si informa che dal mese di luglio 2019 è stata costituita la Funzione Compliance (facente capo alla Direzione Affari Legali e Societari di Ascopiave S.p.A.), di cui fanno parte le due risorse che precedentemente facevano parte della Funzione Internal Auditing.

La Funzione Compliance, tra le proprie attività, ha anche il compito di supportare, come punto di contatto ai fini della raccolta delle necessarie informazioni eventuali audit operativi del Responsabile Internal Auditing.

La Funzione di Internal Auditing non è responsabile di alcuna area operativa e dipende organizzativamente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave.

Il Consiglio di Amministrazione è competente, su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, per nomina e revoca del responsabile della Funzione di Internal Auditing, assicurando che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all'espletamento dei propri compiti. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione è competente per l'approvazione, con cadenza annuale, del piano di lavoro predisposto dal Responsabile della Funzione di Internal Auditing, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

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Il Responsabile della Funzione Internal Auditing, in conformità con quanto raccomandato dal Criterio Applicativo 7.C.5. del Codice:

  • verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; l'attività è regolata da un piano di audit, approvato annualmente dal Consiglio di Amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi;
  • ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico;
  • predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento, oltre che una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le trasmette ai presidenti del Collegio Sindacale e del Comitato Controllo e rischi, al Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza e le trasmette ai Presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi e del Consiglio di Amministrazione nonché Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;

  • verifica, nell'ambito del piano di audit, l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

Per lo svolgimento delle attività, qualora ritenuto opportuno e previa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione o dei soggetti delegati, il Responsabile della Funzione Internal Auditing può avvalersi dell'ausilio di professionisti esterni esperti in materia o di strumenti che supportino l'attività.

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Nel corso dell'Esercizio, il Responsabile della Funzione Internal Auditing ha verificato continuativamente l'efficacia del sistema di Controllo interno e di gestione dei rischi dell'Emittente sulla base degli strumenti di controllo implementati nei precedenti esercizi.

Il Responsabile della Funzione Internal Auditing, nel corso dell'esercizio, ha assicurato sistematici e periodici flussi informativi in merito alle risultanze dell'attività svolta indirizzati ai Presidenti del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, nonché all'amministratore incaricato di sovraintendere il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, per consentire loro l'adempimento dei compiti assegnati in materia di presidio e valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Il Responsabile Internal Auditing è altresì componente e coordinatore del Comitato Segnalazioni, organo collegiale costituito a seguito dell'adozione della "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata il 13 maggio 2019.

11.3. MODELLO ORGANIZZATIVO ex D. Lgs. n. 231/2001

L'Emittente ha adottato, in data 27 marzo 2008, il Modello di organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati agli scopi previsti dal D.Lgs. n. 231/2001 ("Modello 231"), successivamente integrato e aggiornato.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., su proposta dell'Organismo di Vigilanza, ha adottato l'attuale versione del modello nella riunione del 5 agosto 2019.

Contestualmente all'adozione del modello, la Società ha nominato l'Organismo di Vigilanza quale organo deputato a vigilare sul funzionamento e l'osservanza del modello stesso, tenendo in considerazione i requisiti richiesti dalla normativa di riferimento e le indicazioni derivanti dalle linee guida delle associazioni di categoria rilevanti nonché dalle best practices di settore.

In data 8 giugno 2017, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha nominato l'attuale Organismo di Vigilanza di Ascopiave S.p.A., composto dall'avv. Fabio Pavone (Presidente dell'Organismo), dal dott. Luca Biancolin - che ricopre anche la carica di componente del Collegio Sindacale di Ascopiave S.p.A. e dall'avv. Elisa Pollesel.

Nel corso dell'esercizio 2019, nell'assolvimento dei compiti attribuiti dalla legge e dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave all'Organismo di Vigilanza, si sono tenute n. 10 (dieci) riunioni, tutte documentate da appositi verbali conservati a cura del Presidente.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., nel corso della riunione del 13 maggio 2019, ha approvato la "Procedura di gestione delle segnalazioni del Gruppo Ascopiave" (c.d. Whistleblowing), parte integrante del Modello 231 in adempimento alla Legge 179/2017, che ha modificato l'art. 6 del D.Lgs. 231/2001.

La "Procedura di gestione delle segnalazioni del Gruppo Ascopiave" è stata adottata da tutte le società controllate del Gruppo Ascopiave, prevede tre canali principali di contatto (lettera, e-mail dedicata e piattaforma web) ed assegna la gestione delle segnalazioni ad un "Comitato Segnalazioni".

Il Comitato Segnalazioni, organo collegiale costituito a seguito dell'adozione della "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata il 13 maggio 2019, è composto dal Responsabile della Funzione Internal Auditing, dalla Direttrice Affari Legali e Societari e dall'OdV di Ascopiave S.p.A.

Nel corso dell'esercizio 2019, il Comitato Segnalazioni di Ascopiave S.p.A. si è riunito in data 7 ottobre 2019. Il Comitato si è altresì riunito in data 24 febbraio 2020.

La "Procedura di gestione delle segnalazioni del Gruppo Ascopiave" è pubblicata sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Modello 231.

Il documento di sintesi del Modello 231 è costituito da una parte generale in cui viene illustrato il sistema normativo di riferimento, il processo di definizione del modello e gli elementi costitutivi del modello stesso; sono inoltre documentate diverse parti speciali in relazione alle fattispecie di reato che il modello intende prevenire, tra le quali:

  • reati contro la Pubblica Amministrazione
  • reati societari
  • market abuse
  • salute e sicurezza sul lavoro
  • reati ambientali
  • reati informatici
  • reati di ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio
  • reati di corruzione tra privati

L'Organismo di Vigilanza ha attivato, già nel corso dei precedenti esercizi, una raccolta strutturata di flussi informativi da parte dei soggetti aziendali c.d. Apicali, finalizzata ad ottenere informazioni su fatti significativi accaduti nel corso della gestione, che possano essere riconducibili alle aree a rischio individuate dal Modello 231.

Ai fini della diffusione del Modello la parte generale dello stesso è presente sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Modello 231.

Inoltre, anche il Codice Etico del Gruppo Ascopiave, approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. del 14 maggio 2013, è presente sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Codice Etico.

11.4. SOCIETA' DI REVISIONE

L'attività di revisione contabile è affidata alla società PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

L'incarico è stato conferito dall'Assemblea dei Soci del 23 aprile 2015 e scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

11.5. DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi in data 15 ottobre 2018, previo parere del Collegio Sindacale e verifica dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dallo Statuto, ha nominato il dott. Riccardo Paggiaro, con efficacia 31 ottobre 2018, quale Chief Financial Officer, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98 e dirigente strategico del Gruppo Ascopiave. Il dott. Paggiaro, laureato in Economia e Commercio presso l'università Ca' Foscari di Venezia nel 2001, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, ha maturato una significativa esperienza nell'area amministrazione, finanza e controllo dopo un percorso pluriennale in ambito tributario e corporate finance presso primarie società di consulenza e revisione. Dal 2011 ha ricoperto l'incarico di Responsabile Finanza & Tesoreria del Gruppo Ascopiave e di Responsabile Amministrativo per le società controllate, oltre ad aver ricoperto cariche in società del Gruppo.

Ai sensi dell'art. 25 dello Statuto dell'Emittente, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari deve possedere oltre ai requisiti di onorabilità prescritti dalla normativa vigente per coloro che svolgono funzioni di amministrazione e direzione, requisiti di professionalità quali (i) aver conseguito la laurea in discipline economiche, finanziarie o attinenti alla gestione e organizzazione aziendale; (ii) aver maturato un'esperienza complessiva di almeno un triennio nell'esercizio di attività di amministrazione o di controllo ovvero compiti direttivi con funzioni dirigenziali presso società di capitali, ovvero funzioni amministrative o dirigenziali oppure incarichi di revisore contabile o di consulente quale dottore commercialista presso enti operanti nei settori creditizio, finanziario o assicurativo o comunque in settori strettamente connessi o inerenti all'attività esercitata dalla Società, che comportino la gestione di risorse economico – finanziarie.

Inoltre, non possono essere nominati alla carica di Dirigente Preposto e, se già nominati, decadono dall'incarico medesimo, coloro che non sono in possesso dei requisiti di onorabilità di cui all'articolo 147- quinquies del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Collegio Sindacale, obbligatorio ma non vincolante, provvede alla nomina del Dirigente Preposto, stabilendone il relativo compenso.

Il Consiglio di Amministrazione provvede a conferire al Dirigente Preposto adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti allo stesso attribuiti in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 154 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

11.6. COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

L'Emittente ha attuato meccanismi di interazione tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi finalizzati a garantire il coordinamento e l'efficace svolgimento delle relative attribuzioni. Tra questi, si segnala lo svolgimento di incontri periodici tra gli organi e le funzioni competenti in materia di controllo interno e gestione dei rischi, la partecipazione del Collegio Sindacale e del Responsabile Internal Auditing alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi.

Inoltre, su richiesta del Presidente del Collegio Sindacale di Ascopiave S.p.A., dott. Antonio Schiro, in data 25 febbraio 2019 si è svolta una riunione ai fini di uno scambio di informazioni ai sensi dell'art. 151 TUF con gli organi di controllo di Ascopiave e delle società controllate del Gruppo Ascopiave.

12.INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato (il "Regolamento").

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente www.gruppoascopiave.it nella sezione Corporate Governance/Sistema e regole/Regolamento Parti Correlate.

***

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

13. NOMINA DEI SINDACI

La nomina e la sostituzione dei sindaci è disciplinata dalla normativa di legge e regolamentare e dall'art. 22 dello Statuto dell'Emittente.

Il Collegio Sindacale è composto di tre sindaci effettivi e due supplenti, che durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili. Almeno uno dei sindaci effettivi deve essere: (i) di genere femminile, qualora la maggioranza dei sindaci effettivi sia di genere maschile; (ii) di genere maschile, qualora la maggioranza dei sindaci effettivi sia di genere femminile.

Ai sensi dell'art. 22 dello Statuto dell'Emittente l'intero Collegio Sindacale viene nominato sulla base di liste presentate dai soci. Hanno diritto a presentare le liste i soci che da soli o insieme ad altri soci, al momento della presentazione delle stesse, detengano almeno una Quota di Partecipazione che rappresenti almeno il 2,5% del capitale sociale, ovvero, ove diversa, la quota massima di partecipazione al capitale sociale richiesta per la presentazione delle liste dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari. La Quota di Partecipazione sarà indicata nell'avviso di convocazione dell'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina del Collegio Sindacale.

Le liste devono indicare almeno un candidato alla carica di sindaco effettivo e un candidato alla carica di sindaco supplente. Ogni candidato può candidarsi in una sola lista, a pena di ineleggibilità. Nelle liste con complessivamente tre o più candidati, almeno un terzo (con arrotondamento per eccesso) dei candidati alla carica di sindaco effettivo e dei candidati alla carica di sindaco supplente deve essere di genere diverso dagli altri candidati.

Le liste, sottoscritte dai soci che le presentano, ovvero dal socio che ha avuto la delega a presentarle e corredate dalla documentazione prevista dallo statuto e dalle disposizioni legislative e regolamentari in vigore, dovranno essere depositate presso la sede sociale nei termini di cui alle applicabili disposizioni legislative e regolamentari. Nel caso in cui alla scadenza dei termini stabiliti dalle disposizioni legislative e regolamentari applicabili sia stata presentata una sola lista di candidati ovvero non ne sia stata presentata alcuna, l'assemblea delibera a maggioranza relativa degli aventi diritto al voto presenti. In caso di parità di voti tra più candidati si procede a ballottaggio tra i medesimi, mediante ulteriore votazione assembleare.

Qualora, invece, vengano presentate due o più liste, all'elezione del Collegio Sindacale si procederà come segue:

  • (i) dalla lista che avrà ottenuto la maggioranza dei voti saranno tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono indicati nelle diverse sezioni della lista stessa, (a) due sindaci effettivi e (b) un sindaco supplente, fermo restando quanto di seguito previsto per assicurare l'equilibrio tra generi nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e di regolamento;
  • (ii) dalla lista risultata seconda per numero di voti e che non sia collegata, neppure indirettamente con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti, saranno tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono indicati nelle diverse sezioni della lista stessa, (a) un sindaco effettivo, il quale assumerà anche la carica di Presidente del Collegio Sindacale, e (b) un sindaco supplente e, ove disponibili, ulteriori sindaci supplenti, destinati a sostituire il componente di minoranza, sino ad un massimo di tre. In mancanza, verrà nominato sindaco supplente il primo candidato a tale carica tratto dalla prima lista successiva per numero di voti e che non sia collegata, neppure indirettamente con i soci, che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti;
  • (iii) in caso di parità di voti fra due o più liste, risulteranno eletti sindaci i candidati della lista che sia stata presentata da soci in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci, sempre nel rispetto della applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi.

Qualora nel corso dell'esercizio vengano a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più sindaci effettivi tratti dalla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti (i "Sindaci di Maggioranza") subentra – ove possibile – il sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco cessato, fermo restando il rispetto delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Ove non sia possibile procedere nei termini sopra indicati, deve essere convocata l'Assemblea, affinché la stessa, a norma dell'articolo 2401, comma 3°, del Codice Civile, provveda all'integrazione del Collegio con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista indicato precedentemente e sempre nel rispetto delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Qualora nel corso dell'esercizio venga a mancare, per qualsiasi motivo, il sindaco effettivo tratto dalla prima lista successiva alla lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti (il "Sindaco di Minoranza"), subentra il sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco cessato, fermo restando il rispetto delle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra generi. Ove non sia possibile procedere nei termini sopra indicati, deve essere convocata l'Assemblea, affinché la stessa, a norma dell'articolo 2401, comma 3°, del Codice Civile, provveda all'integrazione del Collegio con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista, in modo da rispettare, ove possibile, il principio della rappresentanza della minoranza.

L'Assemblea tenuta a deliberare sull'integrazione del Collegio Sindacale procede in ogni caso alla nomina o alla sostituzione dei componenti di detto Collegio ferma restando la necessità di assicurare che la composizione del Collegio Sindacale sia conforme alle prescrizioni normative e regolamentari vigenti nonché allo Statuto dell'Emittente.

Fermo quanto previsto al paragrafo precedente, qualora l'Assemblea debba provvedere all'integrazione del Collegio Sindacale, essa delibera con le modalità e maggioranze ordinarie, in deroga al sistema di voto di lista, sistema che trova applicazione solo nel caso di rinnovo dell'intero Collegio Sindacale.

Si precisa che il Consiglio di Amministrazione della Società proporrà all'Assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio 2019, l'approvazione delle modifiche dello Statuto finalizzate ad assicurare che il riparto dei sindaci da eleggere sia effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi, in base a quanto richiesto dal nuovo art. 148, comma 1-bis TUF il quale dispone che "omisissil genere meno rappresentato ottenga almeno due quinti dei membri effettivi del collegio sindacale".

14.COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE

Il Collegio Sindacale nominato dall'Assemblea ordinaria del 28 aprile 2017 e in carica fino all'approvazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, è così composto:

Nominativo Carica
Antonio Schiro Presidente del Collegio Sindacale
Luca Biancolin Sindaco effettivo
Roberta Marcolin Sindaco effettivo
Achille Venturato Sindaco supplente
Pierluigi De Biasi Sindaco supplente

I Sindaci Effettivi Luca Biancolin e Roberta Marcolin e il Sindaco Supplente Achille Venturato sono stati tratti dalla lista presentata dall'azionista di maggioranza Asco Holding S.p.A.. Il Presidente del Collegio Sindacale Antonio Schiro e il Sindaco Supplente Pierluigi De Biasi sono stati invece tratti dalla lista n. 2 presentata congiuntamente da AMBER CAPITAL ITALIA SGR S.P.A., AMBER CAPITAL UK LLP e ASM Rovigo S.p.A..

In relazione alle due liste presentate non esistono rapporti di collegamento.

Per la composizione dettagliata del Collegio Sindacale con riferimento all'esercizio 2019, si rimanda alla Tabella 3, in calce alla Relazione.

Di seguito si riportano le n. 2 liste presentate:

SOGGETTO
PRESENTATORE
ELENCO DEI
CANDIDATI
ELENCO DEGLI
ELETTI
% VOTI OTTENUTI
IN RAPPORTO AL
CAPITALE VOTANTE
Lista n. 1
Asco Holding S.p.A.
Sindaci effettivi
1. Luca Biancolin
Sindaci effettivi
1. Luca Biancolin
2. Roberta Marcolin
Sindaco supplente
1. Achille Venturato
2. Roberta Marcolin
Sindaco supplente
1. Achille Venturato
81,15%
Lista n. 2
presentata
congiuntamente da Sindaco effettivo Sindaco effettivo
AMBER CAPITAL 1. Antonio Schiro 1. Antonio Schiro
ITALIA SGR S.P.A., Sindaco supplente Sindaco supplente 18,73%
AMBER CAPITAL 1. Pierluigi De Biasi 1. Pierluigi De Biasi
UK LLP e ASM
Rovigo S.p.A.

Si rimanda inoltre alla Tabella 5 per l'elenco delle altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, diverse dall'Emittente in cui i sindaci in carica ricoprono incarichi di amministrazione o controllo.

Vengono illustrate di seguito le caratteristiche personali e professionali di ciascun Sindaco:

  • Presidente, Antonio Schiro: è iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti di Rovigo e all'Albo dei mediatori creditizi presso l'UIC. Esercita l'attività di libero professionista quale advisor indipendent nel proprio studio "Studio Schiro & Partners" a Rovigo. Ha ricoperto e ricopre la carica di membro di diversi consigli di amministrazione di società ed enti privati e pubblici, di banche, società finanziarie, industriali e di servizi, sia in Italia che all'estero.
  • Sindaco Effettivo, Luca Biancolin: iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso e al Registro dei Revisori Legali, esercita la professione nel proprio studio a Conegliano (TV). Ricopre incarichi di sindaco presso varie società ed enti privati e pubblici. E' sindaco effettivo di Ascopiave S.p.A. dal mese di aprile 2014.
  • Sindaco Effettivo, Roberta Marcolin: iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso e al Registro dei Revisori Legali, esercita la professione nel proprio studio a Treviso. Ricopre incarichi di sindaco presso varie società di diritto pubblico e privato.
  • Sindaco Supplente, Pierluigi De Biasi: ha conseguito il titolo di Avvocato ed è ammesso al patrocinio avanti le giurisdizioni superiori. E' stato sindaco e amministratore di alcune società, anche quotate.
  • Sindaco supplente, Achille Venturato: è iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti di Treviso, all'Albo dei Revisori Contabili e all'Albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale di Treviso. Svolge la propria professione con studio in Treviso. Ha ricoperto incarichi di consigliere di amministrazione o membro del collegio sindacale in diverse società pubbliche o private.

I curricula professionali dei sindaci ai sensi degli artt. 144-octies e 144-decies del Regolamento Emittenti Consob sono disponibili sul sito Internet dell'Emittente nella sezione "investor relations".

Nel corso dell'esercizio 2019, si sono tenute 12 (dodici) riunioni del Collegio Sindacale nelle seguenti date: 15 febbraio 2019, 25 febbraio 2019 (due riunioni), 4 marzo 2019, 11 marzo 2019, 29 marzo, 17 giugno 2019, 30 luglio 2019, 5 agosto 2019, 23 settembre 2019, 11 novembre 2019 e 10 dicembre 2019.

La durata media delle riunioni è stata mediamente pari a 1 ora e 30 (trenta) minuti.

Per il dettaglio della partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale si rimanda ai contenuti della Tabella 3 allegata.

Nel corso dell'esercizio 2020, il Collegio Sindacale si riunirà almeno ogni novanta giorni, come previsto dall'art. 2404 del codice civile. Successivamente alla fine dell'esercizio, fino alla data della presente relazione, il Collegio Sindacale si è riunito in data 24 gennaio 2020 e 7 febbraio 2020.Le riunioni programmate per l'anno 2020 dall'attuale Collegio Sindacale sono 4 (quattro).

Non ci sono stati cambiamenti nella composizione del Collegio a far data dalla chiusura dell'Esercizio.

***

Criteri e politiche di diversità

Per quanto attiene le politiche in materia di diversità, anche di genere, con riferimento alla composizione dell'attuale Collegio Sindacale, si informa che ai sensi del vigente Statuto Sociale la composizione del Collegio Sindacale deve garantire l'equilibro tra i generi prevista dalla legge. In particolare, almeno un terzo dell'attuale Collegio Sindacale è costituito da sindaci del genere meno rappresentato.

Si rinvia ai curricula professionali dei Sindaci depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente www.gruppoascopiave.it alla sezione Investor Relations dai quali emergono i diversi percorsi formativi e professionali e le competenze maturate.

Con particolare riferimento all'equilibrio di genere, inoltre, si informa che il Consiglio di Amministrazione della Società proporrà alla prossima Assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio 2019, l'approvazione di modifiche statutarie finalizzate ad assicurare che il riparto degli sindaci da eleggere sia effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi, in base a quanto richiesto dal nuovo art. 148, comma 1-bis TUF il quale dispone che "omisissil genere meno rappresentato ottenga almeno due quinti dei membri effettivi del collegio sindacale".

***

Gli organi delegati hanno riferito adeguatamente e tempestivamente al Collegio Sindacale sull'attività svolta, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo per le loro dimensioni e caratteristiche effettuate dall'Emittente e dalle sue controllate, come prescritto ai sensi di legge e di Statuto e quindi con periodicità almeno trimestrale.

In linea con il Criterio Applicativo 8.C.1 del Codice di Autodisciplina, il Collegio Sindacale, nella seduta del 9 maggio 2017, prima seduta dopo la nomina, ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri, in conformità alle previsioni di cui al Criterio applicativo 8.C.1. del Codice di Autodisciplina. Dalla verifica non sono emersi elementi che determinino il venir meno di tali requisiti.

Nel corso del 2019, in particolare nella riunione del 4 marzo 2019, il Collegio Sindacale ha verificato il permanere dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri in data comunicando l'esito di tali verifiche al Consiglio di Amministrazione. Tale verifica è stata svolta anche nel corso della riunione del 24 gennaio 2020.

***

Nel corso dell'Esercizio, in linea con il Criterio Applicativo 2.C.2 del Codice di Autodisciplina, i membri del Collegio Sindacale sono stati adeguatamente informati sulle principali novità legislative

e regolamentari che riguardano il settore in cui l'Emittente opera, attraverso la diffusione di informazioni nel corso delle riunioni e nell'ambito dell'informativa pre-consiliare.

***

L'Emittente prevede che il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'Emittente informi tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il Presidente del Consiglio circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.

Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è regolarmente coordinato con il Responsabile della Funzione Internal Auditing e con il Comitato Controllo e Rischi, in linea con i Criteri Applicativi 8.C.4 e 8.C.5. del Codice.

15.RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

L'Emittente ha ritenuto conforme ad un proprio specifico interesse – oltre che ad un dovere nei confronti del mercato – instaurare fin dal momento della quotazione un dialogo continuativo, fondato sulla comprensione reciproca dei ruoli, con la generalità degli azionisti; dialogo destinato comunque a svolgersi nel rispetto della procedura per la comunicazione all'esterno di documenti ed informazioni aziendali. L'art. 2.2.3 comma 3 lett. k) del Regolamento di Borsa prevede, inoltre, con specifico riferimento alle società che intendono ottenere l'ammissione a quotazione delle proprie azioni con la qualifica di "STAR", l'obbligo per le stesse di individuare all'interno della propria struttura organizzativa un soggetto professionalmente qualificato (investor relator) che abbia come incarico specifico la gestione dei rapporti con gli investitori.

Avuto riguardo a quanto sopra e in conformità alle raccomandazioni contenute nel Principio 9 del Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione della Società, nella riunione del 24 luglio 2006, ha individuato il dott. Giacomo Bignucolo, quale Investor Relator, responsabile delle relazioni con gli investitori.

Infine, Ascopiave ha istituito un'apposita sezione "investor relations" nell'ambito del proprio sito internet (www.gruppoascopiave.it), nella quale sono messe a disposizione le informazioni concernenti la Società che rivestono rilievo per i propri azionisti.

16.ASSEMBLEE

Ai sensi dell'art. 11.1 dello Statuto dell'Emittente possono intervenire all'Assemblea i soggetti che abbiano ottenuto dall'intermediario abilitato l'attestazione della loro legittimazione ad intervenire ai sensi della normativa di volta in volta vigente.

Ogni soggetto legittimato ad intervenire all'Assemblea può farsi rappresentare mediante delega scritta da un'altra persona anche non socio, con l'osservanza delle disposizioni di legge. La delega può essere altresì conferita in via elettronica, con le modalità stabilite dalla normativa di volta in volta vigente. La notifica elettronica della delega può essere effettuata, in conformità a quanto indicato nell'avviso di convocazione, mediante l'utilizzo di apposita sezione del sito internet della Società ovvero mediante invio del documento all'indirizzo di posta elettronica certificata della Società (art. 11, comma 2 dello Statuto).

Si evidenzia che la normativa applicabile alle società quotate in tema di svolgimento delle attività assembleari è stata oggetto di significativi cambiamenti a seguito dell'entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 27 del 27 gennaio 2010, di recepimento della Direttiva 2007/36/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'11 luglio 2007 avente ad oggetto l'esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate (la cosidetta "Shareholders' Rights Directive" o "SHRD").

Ciò premesso, si precisa che l'Assemblea Straordinaria dei soci del 28 aprile 2011 ha deliberato in merito all'integrazione dell'art. 11 dello Statuto Sociale inserendo il paragrafo 11.3 che prevede la facoltà per la Società di designare per ciascuna assemblea un soggetto al quale gli aventi diritto al voto possono conferire una delega con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno.

Per agevolare la partecipazione degli Azionisti alle adunanze Assembleari, lo Statuto prevede altresì che l'Assemblea possa svolgersi con intervenuti dislocati in più luoghi, contigui o distanti, audio/video collegati a condizione che siano rispettati il metodo collegiale ed il principio di buona fede e di parità di trattamento dei soci (art. 12, comma 1 dello Statuto).

***

Con riferimento al Criterio 9.C.3. del Codice di Autodisciplina, l'Assemblea della Società del 5 luglio 2006 ha deliberato, in sede ordinaria, di adottare un regolamento assembleare (successivamente modificato dall'Assemblea del 28 aprile 2008 e dall'Assemblea del 28 aprile 2011), che è entrato in vigore dalla data di inizio delle negoziazioni (http://www.gruppoascopiave.it/investor-relations/assemblee). Detto regolamento, in particolare, è volto a disciplinare lo svolgimento dell'Assemblea degli azionisti, garantendo il corretto e ordinato funzionamento della stessa ed, in particolare, il diritto di ciascun socio di intervenire sugli argomenti in discussione e costituisce un valido strumento per garantire la tutela dei diritti di tutti i soci e la corretta formazione della volontà assembleare.

Il regolamento prevede, tra l'altro, che il Presidente regoli la discussione dando la parola ai Legittimati all'Intervento (ovvero coloro che hanno diritto di partecipare all'assemblea in base alla legge e allo statuto) che ne abbiano fatta richiesta.

I Legittimati all'Intervento che intendono parlare devono farne richiesta al Presidente, dopo che sia stata data lettura dell'argomento posto all'ordine del giorno al quale si riferisce la domanda di intervento e che sia stata aperta la discussione e prima che il Presidente abbia dichiarato la chiusura della discussione sull'argomento in trattazione.

La richiesta deve essere formulata per alzata di mano, qualora il Presidente non abbia disposto che si proceda mediante richieste scritte. Nel caso si proceda per alzata di mano, il Presidente concede la parola a chi abbia alzato la mano per primo; ove non gli sia possibile stabilirlo con esattezza, il Presidente concede la parola secondo l'ordine dallo stesso stabilito insindacabilmente. Qualora si proceda mediante richieste scritte, il Presidente concede la parola secondo l'ordine di iscrizione dei richiedenti.

Il Presidente e/o, su suo invito, gli amministratori ed i sindaci, per quanto di loro competenza o ritenuto utile dal Presidente in relazione alla materia da trattare, rispondono ai Legittimati all'Intervento dopo l'intervento di ciascuno di essi, ovvero dopo esauriti tutti gli interventi su ogni materia all'ordine del giorno, secondo quanto disposto dal Presidente.

I Legittimati all'Intervento, gli amministratori ed i sindaci hanno il diritto di ottenere la parola su ciascuno degli argomenti posti in discussione e di formulare proposte attinenti gli stessi.

I legittimati all'Intervento possono porre domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea, con le modalità stabilite nell'avviso di convocazione.

Alle domande pervenute prima dell'Assemblea da parte del Legittimati all'Intervento è data risposta durante la stessa Assemblea, salvo che le informazioni richieste siano state rese disponibili conformemente alla normativa applicabile e ferma restando la facoltà del Presidente di rispondere in via unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto.

***

Alla luce delle modifiche normative intervenute in materia di operazioni con parti correlate ai sensi del Regolamento adottato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) nonché alle novità introdotte dal D. Lgs. n. 27/2010 in attuazione della Direttiva 2007/36/CE (cosiddetta Direttiva Azionisti), l'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2011 ha deliberato l'integrazione dello Statuto Sociale mediante l'inserimento di un nuovo articolo rubricato "Operazioni con parti correlate". Tale disposizione prevede la possibilità che il Consiglio di Amministrazione possa approvare le operazioni di maggiore rilevanza, nonostante l'avviso contrario degli amministratori indipendenti a condizioni che l'Assemblea ordinaria autorizzi il compimento dell'operazione e l'Assemblea medesima deliberi, oltre che con le maggioranze di legge, con il voto favorevole della maggioranza dei soci non correlati votanti e a condizione che i soci non correlati presenti in Assemblea rappresentino almeno il 10 % del capitale sociale con diritto di voto.

***

Il Consiglio ha riferito in Assemblea sull'attività svolta e programmata e si è adoperato per assicurare agli Azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza Assembleare.

All'Assemblea ordinaria e straordinaria dei soci del 23 aprile 2019 sono intervenuti 2 (due) amministratori e gli altri amministratori avevano giustificato la propria assenza.

Le modalità di esercizio delle funzioni del Comitato per la Remunerazione sono state illustrate agli azionisti, nell'ambito dell'assemblea del 23 aprile 2019, mediante la pubblicazione della Relazione sulla Remunerazione e attraverso la discussione in merito ai contenuti della stessa.

Nel corso dell'esercizio 2019, l'Emittente ha ritenuto che non si siano verificate variazioni significative nella capitalizzazione di mercato dell'Emittente o nella composizione della sua compagine sociale tali da rendere necessario proporre all'Assemblea degli Azionisti modifiche statutarie in relazione alle percentuali stabilite per l'esercizio delle prerogative poste a tutela delle minoranze. In proposito, si precisa che in applicazione dell'art. 144-quater del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/1999 per la presentazione delle liste per la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale gli art. 15.2 e 22.2 dello Statuto dell'Emittente richiedono la soglia percentuale del 2,5% del capitale con diritto di voto o la diversa percentuale eventualmente stabilita o richiamata da disposizioni di legge o regolamentari.

L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. del 23 aprile 2019, in sede straordinaria, ha approvato di modificare l'art. 6 dello Statuto sociale di Ascopiave al fine di introdurre il meccanismo della maggiorazione del diritto di voto, di cui all'art. 127-quinquies del TUF.

Si precisa che il Regolamento per il voto maggiorato e il relativo modulo di richiesta di iscrizione nell'elenco speciale per l'attribuzione del voto maggiorato sono consultabili sul sito internet di Ascopiave all'indirizzo www.gruppoascopiave.it, Sezione "Corporate Governance" – "Voto Maggiorato".

Per maggiori approfondimenti in merito al voto maggiorato si rinvia al paragrafo "Titoli che conferiscono diritti speciali".

17. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha adottato nel 2012, e successivamente aggiornato in data 16 giugno 2016, il documento "Linee Guida in materia di esercizio del potere di direzione e coordinamento", con il quale sono disciplinati i meccanismi attuativi della direzione e coordinamento, i flussi informativi e di controllo tra l'Emittente e le società controllate, nel rispetto delle prerogative previste dalla normativa unbundling per il Gestore Indipendente e per l'impresa verticalmente integrata (cd. unbundling). Il documento, approvato dalle assemblee delle singole società controllate e successivamente adottato dai singoli organi di amministrazione delle stesse, costituisce parte integrante del sistema di governance del Gruppo.

Si informa che, in data 11 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha provveduto ad istituire al proprio interno un nuovo comitato endoconsiliare denominato Comitato Amministratori Indipendenti.

La costituzione di tale comitato interno è in linea con le raccomandazioni del Criterio Applicativo 3.C.6. del Codice di Autodisciplina il quale raccomanda che gli amministratori indipendenti dell'Emittente si riuniscano almeno una volta all'anno in assenza degli altri amministratori. L'istituzione e il funzionamento di tale comitato endoconsiliare è in linea con il Criterio Applicativo 4.C.1 del Codice di Autodisciplina. Il Comitato Amministratori Indipendenti è composto da tutti gli Amministratori indipendenti di Ascopiave S.p.A. ovvero dal consigliere indipendente Coin Dimitri, con funzione di Presidente, e dai consiglieri indipendenti Enrico Quarello, Giorgio Martorelli (che ha presentato dimissioni in data 3 febbraio 2020) e Greta Pietrobon (cfr. Tabella 2).

Nel corso dell'esercizio 2019 si sono tenute 3 (tre) riunioni del Comitato Amministratori Indipendenti, in data 15 marzo 2019, 17 giugno 2019 e 30 luglio 2019. La durata media delle riunioni è risultata pari a circa 1 ora.

Il Comitato si è inoltre riunito, successivamente alla chiusura dell'esercizio, in data 7 febbraio 2020, Alla data attuale, per l'esercizio 2020 non sono state programmate altre riunioni del Comitato.

Alla riunione del Comitato hanno partecipato, su invito del Comitato, il Presidente e gli altri due membri del Collegio Sindacale.

18.CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Dalla chiusura dell'esercizio di riferimento non sono intervenuti cambiamenti nel sistema di governo societario adottato dall'Emittente.

19.CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 20 DICEMBRE 2019 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE

Le raccomandazioni del Presidente del Comitato per la Corporate Governance formulate nella comunicazione del 20 dicembre 2019 sono state esaminate nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione in data 24 gennaio 2020. Tali raccomandazioni sono state esaminate dal Comitato Controllo e Rischi nella riunione del 6 marzo 2020. In tale riunione, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto all'esame delle raccomandazioni del Comitato per la Governance individuate nel 2019, nonché allo svolgimento di un follow-up del livello di implementazione delle raccomandazioni riferite all'esercizio precedente (2018). Le raccomandazioni formulate nella lettera sono state sottoposte anche al Collegio Sindacale.

Si riassumono di seguito le iniziative programmate e/o intraprese da Ascopiave in coerenza con le recenti raccomandazioni formulate dal Comitato per la Corporate Governance in data 20 dicembre 2019.

In particolare, con riferimento alla prima raccomandazione di integrare la sostenibilità dell'attività di impresa nella definizione delle strategie della società e nella politica di remunerazione, come emerge dalla Relazione Governance 2018, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha già integrato il concetto di "sostenibilità" dell'attività d'impresa nella definizione delle strategie della società e della politica per la remunerazione.

In particolare, si ricorda che l'Assemblea del 26 aprile 2018 ha approvato il Piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria LTI 2018 – 2020, strumento previsto dalla politica retributiva di Ascopiave per il perseguimento dell'obiettivo della sostenibilità delle attività dell'impresa nel mediolungo termine.

Inoltre, si informa che il modello di business sostenibile del Gruppo Ascopiave è illustrato nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta ai sensi degli articoli 3 e 4 del D. Lgs. n. 254 del 2016.

Si precisa inoltre che, a seguito, dell'avvio operativo della partnership con il Gruppo Hera, con efficacia 19 dicembre 2019, Ascopiave S.p.A. ha consolidato il suo business nella distribuzione del gas e, a seguito di tale riorganizzazione della struttura del gruppo, ha definito il nuovo piano strategico e industriale per il prossimo triennio, includendo nel processo di predisposizione del nuovo piano strategico industriale triennale una valutazione del livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'Emittente , in linea con il Criterio Applicativo 1.C.1., lett. b), in particolare includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio lungo periodo. A tale riguardo, si informa che il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha approvato il Piano triennale 2020-2022 nel corso della riunione del 28 febbraio 2020.

Con riferimento alla seconda raccomandazione al Consiglio di Amministrazione di curare un'adeguata gestione dei flussi informativi al Consiglio di Amministrazione, assicurando che le esigenze di riservatezza siano tutelate senza compromettere la completezza, la fruibilità e la tempestività dell'informativa, nel corso dell'esercizio 2019, in linea con il Criterio Applicativo 1.C.5. del Codice, il Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato si è adoperato, con l'ausilio dell'Ufficio Affari Societari, affinché la documentazione relativa agli argomenti all'ordine del giorno sia portata a conoscenza degli amministratori e dei sindaci con congruo anticipo rispetto alla data della riunione consiliare. Per maggiori dettagli in merito si rinvia al paragrafo "Ruolo del Consiglio di Amministrazione".

Con riferimento alla terza raccomandazione al Consiglio di Amministrazione ad applicare con maggior rigore i criteri di indipendenza definiti dal Codice e gli organi di controllo a vigilare circa la corretta applicazione di tali criteri, ponendo particolare attenzione all'esame della significatività dei rapporti oggetto di valutazione, nel corso della riunione del 24 gennaio 2020 il Consiglio di Amministrazione ha svolto la valutazione di indipendenza annuale dei propri consiglieri

indipendenti applicando il Criterio Applicativo 3.C.1 del Codice di Autodisciplina e l'art. 148 TUF, comma 3. Per maggiori dettagli in merito si rinvia al paragrafo "4.6 Amministratori indipendenti".

Infine, con riferimento alla quarta raccomandazione al Consiglio di Amministrazione e ai comitati competenti in materia di remunerazioni di verificare l'adeguatezza dei compensi riconosciuti agli amministratori non esecutivi e ai componenti dell'organo di controllo alla luce della competenza, della professionalità e dell'impegno richiesti dal loro incarico, facendo anche riferimento alle pratiche di remunerazione diffuse, eventualmente anche all'estero, nei settori di riferimento e per società di analoghe dimensioni, in vista del rinnovo degli organi societari, nell'ambito del processo annuale di riesame e aggiornamento della Politica di Remunerazione, il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Remunerazione, con il supporto della Direzione People & Stakeholder Relation, procederanno a valutare lo status dei compensi riconosciuti agli amministratori non esecutivi e ai componenti degli organi di controllo, anche facendo riferimento a pratiche di remunerazioni diffuse, eventualmente anche all'estero, nei settori di riferimento e per le società di analoghe dimensioni.

Si precisa comunque che le decisioni in merito alla remunerazione dei consiglieri di nuova nomina dovranno essere assunte dalla prossima Assemblea dei Soci di Ascopiave.

TABELLE

TABELLA 1: INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI

N° Azioni % rispetto al C.S. Quotato/Non
Quotato
Diritti e Obblighi
Azioni
Ordinarie
234.411.575 100% STAR Ogni azione dà diritto ad
un voto. (*)
I diritti e gli obblighi degli
azionisti sono quelli
previsti dagli artt. 2346 e
ss. cod.civ. e dallo statuto
sociale .

(*) Si precisa che l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. del 23 aprile 2019, in sede straordinaria, ha approvato di modificare l'art. 6 dello Statuto sociale di Ascopiave al fine di prevedere il meccanismo della maggiorazione del diritto di voto, di cui all'art. 127-quinquies del TUF.

In particolare, il meccanismo della maggiorazione consentirà l'attribuzione di 2 diritti di voto per ciascuna azione Ascopiave che sia appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo di almeno 24 mesi a decorrere dall'iscrizione in un apposito elenco speciale, che è stato istituito a cura della Società presso la sede sociale. E' stato inoltre nominato il soggetto incaricato della gestione dell'Elenco Speciale.

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE ALLA DATA DI APPROVAZIONE DELLA RELAZIONE OVVERO IN DATA 13 MARZO 2020 (ai sensi dell'art. 120 TUF e dell'informativa presente nell'Azionariato Ascopiave S.p.A. nel sito istituzionale di Consob)

Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale
ordinario
Quota % su
capitale votante
Asco Holding S.p.A. Asco Holding S.p.A. 52,043 % 52,043 %
Ascopiave S.p.A. Ascopiave S.p.A. 5,117%(
)
1
5,117%(
)
1
Comune di Rovigo ASM Rovigo S.p.A. 4,398 % 4,398
%
Anita S.r.l.
A2A S.p.A. Anita S.r.l. 3,050% 3,050%
A2A S.p.A. 4,163% 4,163%

( 1 ) Dato relativo alle azioni effettivamente detenute da Ascopiave S.p.A. in data 13 marzo 2020, comprensive di n. 1.975 bonus share, in carico al valore di Euro 1,0

TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI
AL 31/12/2019
Consiglio di Amministrazione Comitato
Controllo e
Rischi
Comitato
Remunerazione
Comitato
Amministratori
Indipendenti
Carica Componen
ti
Anno
di
nascita
Data di
prima
nomina *
In carica da In carica fino a Lista
**
Esec. Non
esec.
Indip.
da
Codice
Indip.
TUF
N. altri
incarichi
***
(*) (**) (*) (**) (*) (**) (*)
Presidnete
AD •
Nicola
Cecconato
1965 04/05/2017 04/05/2017 Bilancio 2019 X - - - 2 20/20 - - - - - -
Amm.re Dimitri
Coin
1970 28/04/2011 04/05/2017 Bilancio 2019 M - X X X 0 18/20 - - P 7/7 P 3/3
Amm.re Quarello
Enrico
1974 14/02/2012 04/05/2017 Bilancio 2019 M - X X X 1 19/20 P 9/9 M 7/7 M 3/3
Amm.re Pietrobon
Greta
1983 24/04/2014 04/05/2017 Bilancio 2019 M - X X X 0 19/20 M 9/9 - - M 3/3
Amm.re Antonello
Lillo
1961 04/05/2017 04/05/2017 Bilancio 2019 M - X - - 3 19/20 - - M 7/7 - -
Amm.re Giorgio
Martorelli
****
1976 04/05/2017 04/05/2017 Bilancio 2019 m - X X X 1 20/20 M 9/9 - - M 3/3
--------------------------------AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO--------------------------------
- - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Comitato
Comitato Amministratori
N. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 20
Comitato Controllo e Rischi: 9
Remunerazione: 7
Indipendenti: 3
Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 2,5%

NOTE

I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica":

• Questo simbolo indica l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

◊ Questo simbolo indica il principale responsabile della gestione dell'emittente (Chief Executive Officer o CEO).

○ Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID).

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente.

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).

*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Si precisa che sono state definite società di rilevanti dimensioni le società che non sono definite PMI ai sensi della Raccomandazione Comunitaria 2003/361/CE. Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso. **** Si precisa che la carica del consigliere dott. Giorgio Martorelli è cessata in data 03/02/2020, ovvero dopo la chiusura dell'esercizio 2019.

(*). In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del CdA e dei comitati (numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare).

(**). In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": presidente; "M": membro.

TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE AL 31/12/2019

Collegio sindacale
Carica Componenti Anno di nascita Data di prima
nomina*
In carica dal In carica fino a Lista
(M/m)**
Indipendenza
da Codice
Partecipazione
a riunioni ***
Numero altri
incarichi
****
Presidente Antonio Schiro 1970 28/04/2017 28/04/2017 Bilancio 2019 m X 12/12 0
Sindaco
effettivo
Luca Biancolin 1952 24/04/2014 28/04/2017 Bilancio 2019 M X 12/12 2
Sindaco
effettivo
Roberta Marcolin 1968 28/04/2017 28/04/2017 Bilancio 2019 M X 12/12 0
Sindaco
supplente
Achille Venturato 1966 24/04/2014 28/04/2017 Bilancio 2019 M X - -
Sindaco
supplente
Pierluigi De Biasi 1956 28/04/2017 28/04/2017 Bilancio 2019 m X - -
Sindaci cessati durante l'esercizio di riferimento
- -
Numero riunioni svolte durante l'Esercizio di riferimento: 12
Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 2,5%

NOTE

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).

Si precisa inoltre che sono stati indicati gli incarichi in società che non sono definite PMI ai sensi della Raccomandazione Comunitaria 2003/361/CE.

* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell'Emittente.

*** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).

**** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell'art. 148 bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.

TABELLA 4: INCARICHI RICOPERTI DAGLI AMMINISTRATORI IN ALTRE SOCIETA' AL 31/12/2019

Nicola Cecconato
Presidente e Amministratore
Delegato
(in carica dal 04/05/2017)
Carica Società
Amministratore
(da maggio 2017)
Pasta Zara S.p.A.
Amministratore
(da dicembre 2019)
Hera Comm S.p.A.
Antonella Lillo
Amministratore non esecutivo
(in carica dal 04/05/2017)
Carica Società
Amministratore
(da dicembre 2017)
IWB S.p.A.
Amministratore
(da maggio 2018)
Somec S.p.A.
Amministratore
(da maggio 2018)
Autostrade Meridionali S.p.A.
Giorgio Martorelli
Amministratore indipendente
(in
carica dal 04/05/2017
e
cessato in data 03/02/2020)
Carica Società
Amministratore
Delegato
(dal 2017)
Amber Capital Italia SGR
S.p.A.
Enrico Quarello
Amministratore indipendente
(in carica dal 14/02/2012)
Carica Società
Amministratore
(da maggio 2019)
Robintur S.p.A.

TABELLA 5: INCARICHI RICOPERTI DAI SINDACI IN ALTRE SOCIETA' AL 31/12/2019

Luca Biancolin
Membro Collegio Sindacale
(dal 28/04/2017)
Carica Società
Presidente del Collegio
Sindacale
(da febbraio 2016)
ARPA Veneto
Membro Collegio Sindacale
(da luglio 2018)
Mobilità di Marca S.p.A.

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G r u p p o A s c o p i a v e

Via Verizzo, 1030 – 31053 Pieve di Soligo (TV) – Italia Tel: +39 0438 980098 – Fax: +39 0438 82096 Email: [email protected] - www.gruppoascopiave.it

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