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Avio

Annual Report Mar 30, 2020

4127_10-k_2020-03-30_546e02a4-c3cc-4ff7-b84f-d43eec4f3578.pdf

Annual Report

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Avio S.p.A.

Sede in Roma, via Leonida Bissolati n.76 Capitale sociale versato Euro 90.964.213 i.v. Registro delle Imprese - Ufficio di Roma n. 09105940960

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2019

INDICE

HIGHLIGHTS 4
LETTERA AGLI AZIONISTI 5
RELAZIONE SULLA GESTIONE 8
Il Gruppo Avio 9
Profilo 10
Organi sociali e Comitati 12
Storia Recente 13
Aree di business 15
Presenza geografica 15
Strategia 16
Azionariato 18
L'esercizio 2019 19
Fatti di rilievo dell'esercizio 2019 20
Andamento del mercato e delle attività 28
Analisi dei risultati economici e della situazione
finanziaria e patrimoniale del Gruppo 30
Attività di ricerca e sviluppo 38
Risorse umane 41
Comunicazione e responsabilità sociale 43
Principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto 46
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 49
Analisi dei risultati economici e della situazione
finanziaria e patrimoniale di Avio S.p.A. 52
Rapporti con imprese partecipanti, controllate, joint-venture,
collegate e partecipate 56
Altre informazioni 56
Corporate Governance 56
Proposta di destinazione del risultato di Avio S.p.A. 58
BILANCIO CONSOLIDATO 59
Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata 60
Conto Economico Consolidato 62
Conto Economico Complessivo Consolidato 63
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato 64
Rendiconto Finanziario Consolidato 65
Note Esplicative al Bilancio Consolidato 66

Informazioni generali
66

Principi contabili significativi
66

Composizione, commento e variazioni delle
principali voci e altre informazioni 90

Informativa per settore di attività e per area geografica
132

Impegni e rischi
132

Informativa sugli strumenti finanziari e politiche di gestione rischi
141

Operazioni con parti correlate
149

Elenco delle società del Gruppo al 31 dicembre 2019
153

Informazioni ai sensi dell'art. 149 – duodecies del
Regolamento Emittenti CONSOB 154

Informazioni relative alle erogazioni pubbliche
ex art. 1, commi 125
129, della Legge n 124/2017
155

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio
157
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio Consolidato 160
BILANCIO DI ESERCIZIO 166
Situazione Patrimoniale-Finanziaria 167
Conto Economico 169
Conto Economico Complessivo 170
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto 171
Rendiconto Finanziario 172
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 173

Informazioni generali
173

Principi contabili significativi
173

Composizione, commento e variazioni
delle principali voci e altre informazioni 194

Impegni e rischi
235

Informativa sugli strumenti finanziari e politiche di gestione rischi
241

Operazioni con parti correlate
245

Informazioni per area geografica
251

Informazioni ai sensi dell'art. 149 – duodecies del
Regolamento Emittenti CONSOB 251

Informazioni relative alle erogazioni pubbliche
ex art. 1, commi 125
129, della Legge n 124/2017
251

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio
254

Proposta di destinazione del risultato di Avio S.p.A.
257
Attestazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato
ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971
del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 258
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio di Esercizio 259
Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio di Esercizio 265

HIGHLIGHTS

Ricavi netti (1)

368,7 milioni di Euro (-5,2% rispetto al 2018)

EBITDA

Reported: 42,6 milioni di Euro (in linea con il 2018)

EBIT

Reported: 26,5 milioni di Euro (-2,0 milioni e -7% rispetto al 2018)

Utile ante imposte

27,0 milioni di Euro (-0,9 milioni rispetto al 2018)

Utile netto

27,0 milioni di Euro (+1,1 milioni rispetto al 2018)

Posizione finanziaria netta2

+57,9 milioni di Euro (+8,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2018 e +15,0 milioni rispetto al 31 dicembre 2018 "pro-forma" per effetto dell'IFRS 16)

Investimenti 3

28,6 milioni di Euro (+5,7 milioni e +24,9% rispetto al 31 dicembre 2018)

Portafoglio ordini netto (2)

668,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 (-208,8 milioni e -23,8% rispetto al 31 dicembre 2018)

Attività di ricerca e sviluppo

156,8 milioni di Euro di costi al netto del pass-through sostenuti nel 2019, pari al 42,5% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through 2018 (145,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2018, pari al 37,3% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through 2018)

Dipendenti

935 al 31 dicembre 2019 (838 al 31 dicembre 2018)

1 Al netto dei ricavi c.d. "pass-through".

2 Al netto dell'effetto IFRS 16, presente nell'anno 2019 ed assente nel 2018, confrontando dati omogenei la posizione finanziaria si incrementa di +15,0 milioni rispetto al saldo positivo "pro-forma" di 42,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2018.

3 Al netto dell'effetto IFRS 16, presente nell'anno 2019 per 11,0 milioni di Euro ed assente nel 2018.

LETTERA AGLI AZIONISTI

Gentili Signori Azionisti,

nel corso del 2019 sono stati effettuati, con successo, un volo Vega e quattro voli Ariane. Il volo Vega è stato il quattordicesimo consecutivo con successo che ha portato in orbita il satellite "Prisma" dell'Agenzia Spaziale Italiana per l'osservazione della terra.

Sono stati inoltre completati con successo i test di qualifica del nuovo motore P120 C, primo stadio del lanciatore Vega-C e del nuovo motore Zefiro 40, secondo stadio del lanciatore Vega-C. Tali test di qualifica rappresentano importanti milestones del nuovo lanciatore Vega-C il cui volo inaugurale è attualmente previsto per il secondo semestre del 2020.

In data 11 luglio 2019, per la prima volta nella storia del lanciatore Vega, dopo 14 successi consecutivi, si è verificata un'anomalia che ha portato alla conclusione prematura della quindicesima missione. La Commissione Indipendente di Inchiesta nominata dall'ESA e da Arianespace con il compito di accertare le possibili cause dell'anomalia, ha emesso le proprie conclusioni identificando quale causa più probabile un problema termo-strutturale nella zona della calotta anteriore del motore Zefiro 23, indicando le azioni correttive e fornendo le proprie raccomandazioni per consentire il ritorno al volo di Vega entro il primo trimestre del 2020 nel rispetto dei requisiti di sicurezza e affidabilità.

Avio ha completato l'implementazione delle azioni correttive nei tempi indicati dalla Commissione, per poter tornare a volare nel primo trimestre del 2020 con la missione VV16 fnalizzata a portare in orbita il dispenser SSMS con 53 satelliti complessivi di varie dimensioni.

I costi sostenuti per le attività di verifica e per l'implementazione delle azioni correttive sono stati compensati da contribuzioni dell'ESA appositamente previste per supportare tali fattispecie.

Nel novembre 2019 si è svolta a Siviglia la Conferenza Ministeriale dell'ESA, con la partecipazione dei responsabili a livello governativo del settore Spazio degli stati membri dell'Agenzia Spaziale Europea. L'Italia ha contribuito con un sostanziale aumento del budget da destinare ai programmi di ricerca spaziale ed in particolare per il settore dei lanciatori. I programmi Vega C, Space Rider, Vega E e Vega C light hanno ricevuto sostanziali aumenti nel numero di Stati coinvolti e di stanziamenti, che permettaranno di portare a termine questi programmi di importanza fondamentale per Avio. Nei prossimi anni, tali progetti permetteranno ad Avio di contrattualizzare progetti di ricerca per un valore prossimo al mezzo miliardo di Euro.

Nel corso dell'anno sono stati firmati due ulteriori contratti per Vega: il satellite dell'ESA MicroCarb indirizzato a rilevare gli stock e le emissioni di anidride carbonica sulla superficie terrestre e che sarà realizzato da Airbus, ed il satellite di uno Stato del Sud-Est Asiatico che si occuperà di studiare il fenomeno dei tifoni.

Arianespace ha inoltre firmato contratti con Viasat, OneWeb, ESA e la Commissione Europea per missioni con il nuovo lanciatore Ariane 6, evidenziando un positivo riscontro commerciale del nuovo lanciatore europeo per orbite medie e geostazionarie, per il quale Avio produrrà il nuovo motore P120C.

Nell'anno sono stati acquisiti nuovi ordini per circa 160 milioni di Euro principalmente relativi alla parte iniziale dei primi 14 lanciatori del batch contrattuale per la produzione del motore P120 C del nuovo lanciatore Ariane 6 (la parte residua si avrà nel 2020-2021), ad attività di sviluppo di Vega C e alla produzione e sviluppo della propulsione tattica.

Nel mese di gennaio è stato firmato con la Banca Europea per gli Investimenti un contratto per il finanziamento di 10 milioni di Euro che si aggiunge al finanziamento originario di 40 milioni di Euro stipulato nell'ottobre 2017, alle medesime condizioni conomiche, che supporterà ulteriormente il piano di sviluppo delle nuove tecnologie funzionali all'offerta dei nuovi lanciatori Ariane 6 e Vega-C, nonché le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

Nel mese di aprile l'assemblea dei soci successivamente alla quotazione in Borsa avvenuta nell'aprile 2017 ha approvato per la seconda volta consecutiva la distribuzione di dividendi in ragione di 0.44€/azione, il 16% in più rispetto all'anno precedente.

L'anno fiscale 2019 si è chiuso con risultati economico-finanziari in linea con le attese dai quali risulta la prosecuzione della crescita dell'utile netto e della cassa. Il risultato economico (Reported EBITDA) è stato di 42,6 milioni di Euro, stabile rispetto all'esercizio precedente ed in linea con la Guidance resa pubblica a Marzo 2019. I ricavi netti sono risultati pari a 368,7 milioni di Euro, leggermente inferiori rispetto a quanto previsto dalla Guidance per il 2019, ed inferiori rispetto ai 388,7 del 2018, principalmente per il rallentamento delle attività di produzione e sviluppo nel secondo semestre in conseguenza della failure di Vega commentata in precedenza.

La gestione finanziaria al 31 dicembre 2019 si è chiusa con una solida posizione finanziaria netta positiva pari a 57,9 milioni di Euro, in crescita del 18% rispetto ai 49,1 milioni di Euro del dicembre 2018, grazie al miglioramento della performance operativa, al contributo di alcune partite fiscali, e nonostante l'aumento degli investimenti (28,6 milioni di Euro rispetto a 22,9 milioni di Euro del 2018) e tenuto conto del pagamento dei dividendi nel mese di maggio e degli acquisti di azioni proprie.

Nel mese di agosto, infatti, il Consiglio di Amministrazione ha avviato il programma di acquisto di azioni proprie, in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti nell'aprile 2019. Il programma è attuato mediante acquisti operati da un intermediario abilitato che svolge operazioni di acquisto in piena indipendenza.

Alla data del 25 marzo 2020 a seguito degli acquisti effettuati, Avio detiene n. 297.800 azioni proprie per un controvalore complessivo pari a circa 3,8 milioni di Euro corrispondente allo 1,130% del capitale sociale.

Nei primi mesi del 2020 sono stati condotti un firing test del motore Z23, che ha ulteriormente confermato l'affidabilità di tale propulsore per il ritorno al volo di Vega, ed il test, tenutosi nelle facilities della NASA nel Marshall Space Flight Center di Huntsville, Alabama, della camera di combustione del motore M10 a tecnologia liquida LOX-Metano che equipaggerà il Vega E, il cui volo inaugurale è previsto per il 2025.

Infine, i primi mesi del 2020 si sono caratterizzati per gli impatti globali derivanti dall'emergenza sanitaria conseguente alla diffusione del virus Covid-19. Partito dalla Cina, ed ora diffuso in tutto il mondo, sta minacciando la vita di milioni di cittadini e l'economia in numerossimi Stati. Tale emergenza ha portato il Governo Italiano ad introdurre diverse limitazioni allo svolgimento di molte attività produttive, tuttavia Avio ha ottenuto in data 24 marzo 2020 l'autorizzazione prefettizia a proseguire le attività industriali. Nel frattempo restano temporaneamente sospese fino a nuove disposizioni le attività nella base di Kourou in Guyana Francese per le operazioni di lancio a seguito delle misure adottate dal Governo Francese. Avio sta garantendo le massime condizioni di sicurezza sia per il proprio personale alla base che per il lanciatore Vega, peraltro già integrato sulla rampa di lancio, predisponendosi a riprendere le attività di preparazione del lancio appena possibile.

In tale contesto, Avio si è mossa tempestivamente per garantire la tutela della salute dei propri collaboratori, fornitori e clienti, adottando delle misure come la sanificazione degli ambienti o la turnazione del personale, volte a limitare il più possibile il contagio e mitigare i potenziali rischi connessi alla prosecuzione in sicurezza delle attività produttive.

Sono stati inoltre raggiunti accordi con le rappresentanze sindacali, in ossequio a quanto previsto dai Protocolli condivisi a livello nazionale dalle parti sociali che prevedono, tra l'altro, oltre al massimo livello di sicurezza sul lavoro anche il più ampio utilizzo possibile di modalità di lavoro agile come lo smartworking per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza.

Ad oggi la Società ritiene che non sia ancora oggi possibile stimare quantitativamente l'impatto che tale epidemia avrà nel corso dell'esercizio. Tuttavia, nell'attuale contesto non si può escludere un possibile effetto negativo nel breve termine in termini di parziale rallentamento nello svolgimento delle attività anche a causa delle misure contenitive e restrittive adottate o in fase di adozione dalle diverse autorità governative in Europa e nel resto del mondo (in particolare per il fermo della base

RELAZIONE SULLA GESTIONE

IL GRUPPO AVIO

PROFILO

Il Gruppo Avio (nel seguito della presente Relazione sulla Gestione indicato come "Avio" o il "Gruppo") è una azienda leader mondiale nel settore aerospaziale. L'esperienza ed il know-how acquisiti nel corso degli oltre 50 anni di attività consentono ad Avio di essere un'eccellenza mondiale nel campo dei Sistemi di Lancio, della propulsione spaziale a solido, a liquido e criogenica, nonché nella propulsione per sistemi militari.

Il Gruppo occupa direttamente in Italia e all'estero circa 1.000 persone altamente qualificate, nella sede principale di Colleferro nei pressi di Roma nonché in altri siti in Campania, Piemonte e Sardegna. Ulteriori siti operativi sono presenti all'estero, in Francia ed in Guyana Francese.

Il Gruppo opera attualmente nell'ambito del settore dei Sistemi di Lancio e della propulsione spaziale, in particolare con riferimento alle attività di progettazione, sviluppo, produzione ed integrazione di:

  • sistemi di trasporto spaziale (Lanciatore Vega e future evoluzioni);
  • sistemi propulsivi a propellente solido e liquido per vettori spaziali (Lanciatore Ariane 5 e Lanciatore Ariane 6);
  • sistemi propulsivi a propellente solido per missili tattici (Aspide, Aster, CAMM-ER, MARTE);
  • sistemi propulsivi a propellente liquido per satelliti;
  • nuovi sistemi propulsivi a basso impatto ambientale;
  • infrastrutture di terra, cosiddette "ground" relative alle attività di preparazione e lancio dei lanciatori.

I Sistemi di Lancio con contenuto Avio sono:

  • Ariane 5 per il posizionamento in orbita geostazionaria GEO Geostationary Earth Orbit (quota 36.000 km) di satelliti di massa fino a 10 t. Dalla fine degli anni '80, Avio fornisce i booster (motori a propellente solido) e la turbopompa ad ossigeno del motore Vulcain;
  • Ariane 6 attualmente nella sua fase di sviluppo. Il lanciatore ha due configurazioni distinte in funzione delle sue possibili missioni allo scopo di garantire una maggiore flessibilità in termini di possibili payload. In particolare, A62 (con due booster P120C a propulsione solida) e A64 (con quattro booster P120C a propulsione solida) saranno utilizzati sia per il posizionamento di satelliti in orbita geostazionaria GEO (quota 36.000 km) sia per coprire anche altri tipi di missioni, come il lancio in orbita LEO, in orbita polare elio-sincrona (SSO), in orbita terrestre media (MEO), per l'inserimento di satelliti che possono spaziare tra le 4,5 tonnellate di massa verso orbite GEO e le 20 tonnellate verso orbita LEO. In tal contesto Avio fornisce i booster a solido per entrambe le configurazioni di Ariane 6 come pure le due turbopompe ad ossigeno dei motori Vulcain 2 e Vinci degli stadi a liquido;
  • Vega, per il posizionamento in orbite basse LEO – Low Earth Orbit (tra 300 e 2.000 km di altezza) di satelliti di massa fino a 2 t. Dal 2000, Avio sviluppa e realizza il vettore Vega, il lanciatore spaziale europeo per satelliti di massa fino a 2.000 kg che ha effettuato con successo il lancio di qualifica nel febbraio 2012, completato con successo nel dicembre 2015 i 5 lanci previsti dal contratto VERTA per il completamento della qualifica e effettuato nel 2016 il primo lancio della fase commerciale. Il successo di questo prodotto ha permesso all'Italia di entrare nel ristrettissimo numero di paesi al mondo in grado di sviluppare e produrre un proprio lanciatore spaziale;
  • Vega C, evoluzione dell'attuale Vega, è un lanciatore in fase di sviluppo nell'ambito del programma spaziale dell'Agenzia Spaziale Europea. Vega C è progettato per un maggior carico utile rispetto al Vega ed ottimizza nel contempo i costi di produzione grazie alla condivisione del nuovo primo stadio (P120C) con Ariane 6.

Per quanto riguarda i missili tattici, Avio partecipa ai principali programmi nazionali ed internazionali. Fra essi, citiamo:

  • ASTER, sistema d'arma terra-aria;
  • CAMM-ER, sistema d'arma terra-aria attualmente in sviluppo;
  • MARTE, sistema antinave lanciato da Elicottero e Nave.

Nel campo della propulsione satellitare, Avio ha realizzato e fornito a ESA e ASI i sottosistemi propulsivi per la messa in orbita ed il controllo di diversi satelliti, tra cui i più recenti SICRAL, Small GEO e EDRS-C.

Il Gruppo opera nell'ambito delle seguenti linee di business:

Ariane

Ariane è un programma spaziale per le missioni GEO sponsorizzato dall'ESA, in cui ArianeGroup ("AG") ricopre il ruolo di prime contractor e Avio opera in qualità di subcontractor per la produzione dei booster a propulsione solida P230 e della turbopompa ad ossigeno liquido (LOX) per il motore Vulcain 2. Avio è anche subcontractor per il lanciatore di nuova generazione Ariane 6 il cui lancio di qualifica è previsto per il 2020; per tale lanciatore Avio, per il tramite della consociata Europropulsion, sta sviluppando e successivamente produrrà (i) il motore a propellente solido P120C, (ii) la turbopompa ad ossigeno liquido per il motore Vulcain 2 e (iii) la turbopompa ad ossigeno liquido per il motore Vinci.

Vega

Vega è un programma spaziale per le missioni LEO (il cui sviluppo è stato finanziato dall'ESA con fondi prevalentemente italiani) di cui il Gruppo è prime contractor per la produzione e l'integrazione dell'intero lanciatore, la realizzazione dei motori a propulsione solida P80, Zefiro 23 e Zefiro 9 e del modulo propulsivo a propulsione liquida AVUM. Il Gruppo riveste inoltre il ruolo di prime contractor di ESA per lo sviluppo dei lanciatori di nuova generazione Vega Consolidation ("Vega-C") e Vega Evolution ("Vega-E"), il cui lancio di qualifica è programmato rispettivamente per la seconda metà del 2020 e per il 2025. Per questi ultimi il Gruppo è responsabile dello sviluppo e della successiva produzione degli interi lanciatori spaziali, nonché dello sviluppo (i) del motore a propellente solido P120 C (primo stadio in sostituzione dell'attuale P80 che viene realizzato in sinergia al programma Ariane 6), (ii) del motore a propellente solido Z40 (secondo stadio in sostituzione dell'attuale Z23) e (iii) di un motore criogenico ad ossigeno-metano liquidi per lo stadio alto di Vega-E.

Propulsione tattica

Avio è responsabile della progettazione e della produzione dei seguenti prodotti:

  • o Aster 30, in particolare dei motori booster e sustainer, del sistema di attuazione (TVC) e delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • o Aster 15, in particolare del motore sustainer e delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • o Unità propulsive dell'Aspide;
  • o Marte sustainer.

Per quanto riguarda i programmi di sviluppo:

  • o CAMM-ER, per lo sviluppo del motore booster e sustainer in unico stadio, dei cablaggi e delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • o Aster 30 MLU, per lo sviluppo del nuovo Aster 30 booster che a partire dal 2021 sostituirà in produzione l'attuale risolvendo problemi di REACH e obsolescenze;
  • o E TVC (Elettromechanic Trust Vector Control) sistema di controllo della spinta mediante sistema elettromeccanico che sostituirà l'attuale idraulico per allungare i tempi di manutenzione e la vita operativa del missile Aster.

Con ricavi netti conseguiti nel 2019 pari a 368,7 milioni di Euro e un EBITDA Reported di 42,6 milioni di Euro, il Gruppo si colloca attualmente in una posizione di vertice dell'industria spaziale italiana ed europea, alla cui competitività contribuisce in maniera sostanziale realizzando all'estero oltre il 98% dei propri ricavi.

Il contenuto fortemente tecnologico delle attività svolte ha portato Avio a sostenere costi per attività di ricerca e sviluppo - per la parte prevalente commissionata dall'ESA, dall'ASI e dai ministeri degli Stati Membri - pari al 40% dei ricavi netti nel 2019. Tali attività sono state svolte sia in proprio sia attraverso sub-contractors nonché una rete di laboratori e collaborazioni con numerose università e centri di ricerca tra i più importanti a livello nazionale e internazionale.

ORGANI SOCIALI E COMITATI

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è durato in carica per tre esercizi e scadrà con l'approvazione del presente bilancio al 31 dicembre 2019.

Presidente
Amministratore Delegato (c) (d)
Amministratore Indipendente (a) (d)
Amministratore Indipendente (b)
Amministratore Indipendente (a)
Amministratore Indipendente (b) (c)
Amministratore (a)
Amministratore (c)
Amministratore (b) (d)
  • a. Componente del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità
  • b. Componente del Comitato Nomine e Compensi
  • c. Componente del Comitato Investimenti
  • d. Componente de Comitato Attività Strategiche

Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale è durato in carica per tre esercizi e scadrà con l'approvazione del presente bilancio al 31 dicembre 2019.

______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

Riccardo Raul Bauer Presidente
Claudia Mezzabotta Sindaco Effettivo
Maurizio Salom Sindaco Effettivo
Maurizio De Magistris Sindaco Supplente
Virginia Marini Sindaco Supplente

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A. (2017-2025)

STORIA RECENTE

1994

Il Gruppo FIAT, già attivo da inizio '900 nel settore aeronautico, acquisisce nel 1994 la BPD Difesa e Spazio, società nata nel 1912 con attività di sviluppo e produzione di munizionamento per le amministrazioni militari italiane e straniere raggiungendo una dimensione di circa 4.000 persone.

2000

Oltre alle tradizionali attività nel campo della produzione aeronautica e spaziale, nel 2000 il Gruppo, in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), costituisce la ELV S.p.A., controllata al 70%, per lo sviluppo e la progettazione per intero di un nuovo lanciatore e in tale veste, sotto l'egida dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), assume il rilevante ruolo di capo-commessa per il lanciatore europeo VEGA.

2006

Il Gruppo viene acquisito da BCV Investments, società facente capo al fondo di private equity Cinven (81%), al Gruppo Finmeccanica (14%, ora Gruppo Leonardo) e altri investitori (5%).

2012

A febbraio viene qualificato il vettore spaziale europeo VEGA, progettato e realizzato da Avio. A dicembre Avio annuncia la firma di un accordo per la cessione a General Electric del proprio settore aeronautico.

2013

A maggio il nuovo lanciatore Avio denominato VEGA compie con successo il suo primo volo commerciale. Il 1° agosto 2013 viene formalmente ceduta da Avio alla General Electric la società GE Avio S.r.l. contenente le attività del settore aeronautico.

2014

A dicembre, la Conferenza Ministeriale degli Stati Membri dell'Agenzia Spaziale Europea decide di finanziare fino al suo completamento il programma di consolidamento ed evoluzione del lanciatore VEGA, che include un primo stadio comune (il P120 C) con il futuro lanciatore Ariane 6, anch'esso finanziato fino alla sua qualifica.

2015

Gli esiti della Conferenza tra i Ministri dei paesi aderenti all'ESA, tenutasi nel mese di dicembre 2014, si sono convertiti nell'agosto 2015 in importanti contratti di sviluppo per i lanciatori Vega–C e Ariane 6. Ad Avio è stato riconosciuto un ruolo molto importante grazie alla partecipazione al programma di sviluppo del P120 (motore di primo stadio comune a Vega-C e ad Ariane 6) ed alla guida con ruolo di sistemista del programma VECEP volto allo sviluppo del lanciatore Vega-C.

Per la prima volta nella storia del Centro Spaziale di Kourou si sono realizzati 12 lanci in un anno, di cui 6 per Ariane e 3 per Vega.

2016 - 2017

Nel quarto trimestre 2016 è iniziata l'operazione di acquisizione e valorizzazione in Borsa del Gruppo Avio da parte di Space2 S.p.A., SPAC italiana quotata sul mercato MIV/segmento SIV di Borsa Italiana S.p.A.

Tale operazione si è perfezionata in data 31 marzo 2017 con l'acquisizione da parte di Space2, di Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A. (una società costituita da alcuni manager di Avio), di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale di Avio. La restante partecipazione era già di proprietà del socio Leonardo. Alla medesima data CONSOB ha autorizzato la pubblicazione del prospetto di quotazione delle azioni ordinarie di Space2 post fusione con Avio sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana. La fusione per incorporazione con Space2 è poi avvenuta con efficacia reale dal 10 aprile 2017.

Sempre in data 10 aprile 2017 la Space2 post fusione con Avio, di cui ha conservato la denominazione di "Avio S.p.A.", ha conseguito la quotazione presso il segmento STAR di Borsa Italiana.

2018

Nell'ambito del processo avviato da parte degli stati membri dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per una nuova governance del settore dei lanciatori europei finalizzato a trasferire ai prime contractors (Ariane Group per Ariane 6 ed Avio per Vega-C) la responsabilità dello sfruttamento commerciale dei nuovi prodotti e dei rischi ad esso associati, nonché a seguito del completamento dei voli di accompagnamento alla qualifica del lanciatore VEGA, i soci della società ELV S.p.A. (controllata da Avio S.p.A. al 70% e partecipata dall'ASI al 30%) hanno condiviso una riorganizzazione delle attività in base alla quale le attività di sviluppo, produzione e commercializzazione dei lanciatori siano svolte dal socio industriale Avio, concentrando, invece, le attività della società ELV S.p.A. in ambito di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e sperimentazione in ambito avionico.

Pertanto, in tale contesto, in data 1 marzo 2018, la controllata ELV S.p.A. ha ceduto ad Avio S.p.A. il ramo d'azienda inerente le attività di sviluppo, produzione e commercializzazione lanciatori. A seguito di tale riorganizzazione societaria la controllata ELV S.p.A. ha assunto, con efficacia a far data dal 9 maggio 2018, la nuova denominazione sociale di Spacelab S.p.A. dedicandosi ad attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e sperimentazione di prodotti per il trasporto spaziale.

In relazione ai potenziali benefici derivanti dall'applicazione della normativa relativa ai crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo ex art. 3 del decreto legge n. 145/2013 e corpo normativo correlato concernenti le attività oggetto del ramo d'azienda ceduto da ELV S.p.A. ad Avio S.p.A., poiché alla data della stipula del contratto definitivo di cessione del ramo in parola tali potenziali benefici complessivi non erano ancora stati determinati con esattezza tra le parti, in quanto ancora in corso l'analisi anche con il supporto di consulenti fiscali, le parti hanno stabilito che il credito di imposta derivante dall'applicazione della suddetta normativa fa parte del ramo d'azienda ceduto alla data di stipula dell'atto definitivo, mentre la valorizzazione del ramo d'azienda ceduto e conseguentemente il prezzo di cessione alla data di stipula dell'atto definitivo non tengono conto dei potenziali benefici attesi complessivi ad esso associati. Le parti hanno pertanto concordato che, a conclusione dell'analisi di cui sopra, entro il 30 giugno 2020 definiranno di comune accordo il valore del credito di imposta incluso nel ramo d'azienda ceduto ad Avio S.p.A. nonché l'eventuale aggiustamento del corrispettivo in relazione alla definizione dei potenziali benefici attesi complessivi tenendo conto delle evoluzioni normative intercorse.

2019

In data 19 agosto è stata costituita la società Avio France S.A.S., con sede a Parigi, interamente posseduta da Avio S.p.A., il cui oggetto è costituito dalle attività di ingegneria per studi e progettazione di sistemi e sottosistemi nell'ambito del trasporto spaziale.

AREE DI BUSINESS

Principali attività: progettazione, sviluppo e produzione di sistemi propulsivi a propellente solido e liquido per vettori spaziali; progettazione, sviluppo e produzione di sistemi propulsivi a propellente solido per missili tattici; sviluppo, integrazione e fornitura di lanciatori spaziali leggeri completi (VEGA); ricerca e sviluppo di nuovi sistemi propulsivi a basso impatto ambientale e di motori di controllo assetto per satelliti.

Principali programmi: Ariane, VEGA, Aster, CAMM-ER

Principali clienti: Arianespace, ESA (European Space Agency), ArianeGroup (già Airbus Safran Launchers), ASI (Agenzia Spaziale Italiana), MBDA

Siti produttivi: Colleferro (Roma), Kourou (Guyana Francese)

PRESENZA GEOGRAFICA

ITALIA

(I) (II) (III) Colleferro (Roma), propulsione spaziale
(II) Villaputzu (Cagliari), propulsione spaziale
(III) Airola (Benevento)

EUROPA

(IV) Suresnes – Francia, Europropulsion S.A.
(IV) Evry-Courcouronnes – Francia, Arianespace Partecipation S.A.

RESTO DEL MONDO

(II) (IV) Kourou - Guyana francese, caricamento dei segmenti del booster a propellente solido
di Ariane 5 e loro integrazione, integrazione del lanciatore VEGA

Legenda

  • (I) Direzione generale
  • (II) Sede o insediamento produttivo
  • (III) Laboratorio di ricerca
  • (IV) Joint venture e società partecipate

STRATEGIA

In coerenza con gli esiti delle Conferenze Ministeriali di dicembre 2014 e dicembre 2016, che hanno confermato la strategia europea sull'evoluzione dei propri lanciatori, e nel rispetto dei contratti firmati nel 2015 e 2017, Avio sta realizzando:

  • lo sviluppo del motore P120 come "common element" di Vega-C (primo stadio) ed Ariane 6 (booster);
  • lo sviluppo del lanciatore Vega-C in sostituzione di Vega, che permetterà (i) di aumentare la performance di circa il 60% grazie ai nuovi motori P120 (primo stadio) e Z40 (secondo stadio) e a strutture più leggere, (ii) di aumentare la flessibilità del sistema di lancio grazie a serbatoi a liquido più capienti e (iii) di aumentare la quota di mercato accessibile grazie alle sue maggiori performance e quindi ad un Payload fairing di dimensioni maggiori per poter accogliere satelliti di massa e volume maggiori;
  • lo sviluppo dell'Upper Stage di Vega-E con il nuovo motore M10 a propellenti criogenici Ossigeno e Metano, è frutto del contratto ottenuto attraverso ESA che vede coinvolta Avio e l'Italia in prima fila insieme a molti paesi europei. Vega-E (un lanciatore a tre stadi, P120, Z40 e Upper Stage LOx-Metano) oltre a ridurre ulteriormente il prezzo di lancio, aumenterà ulteriormente (i) la performance di Vega-C e (ii) la gamma e la flessibilità dei servizi ai satelliti, rendendo possibili, fra l'altro, cambi di parametri orbitali più importanti di quelli che Vega e Vega-C possono realizzare.

La Conferenza Ministeriale tenutasi a Siviglia nel novembre 2019 ha inoltre confermato integralmente i programmi approvati nelle precedenti conferenze ministeriali. In particolare, nuovi Stati ESA tra cui Irlanda e Romania hanno deciso di partecipare con consistenti contribuzioni ai programmi Vega, che hanno così riscosso il necessario supporto per proseguire lo sviluppo fino alla prossima Conferenza Ministeriale prevista nel 2022. La contrattualizzazione ed il conseguente inserimento nel portafoglio ordini di tali ulteriori progetti di sviluppo è prevista per gli anni 2020 e 2021.

In aggiunta ai programmi di cui sopra, nella stessa Conferenza Ministeriale è stato inoltre deciso lo sviluppo di una versione perfezionata del lanciatore Vega-C, Vega-C++, che permetterà ulteriori economie di scala e conseguentemente un'ulteriore riduzione di prezzo del lanciatore al mercato in attesa del Vega E.

Inoltre, la strategia di ampliamento del mercato accessibile di Vega e, soprattutto, la maggiore flessibilità in termini di servizi offerti al cliente finale, sono stati ulteriormente consolidati tramite l'adesione ai programmi ESA denominati:

  • SSMS, che mira a fornire un servizio dedicato ai cosiddetti SmallSats (piccoli satelliti nel range di massa 1 – 400 kg); questa tipologia di satelliti (siano essi singoli o facenti parte delle cosiddette "costellazioni") rappresentano un numero sempre crescente della domanda di mercato; alcuni lanciatori della stessa classe di Vega, come il Dnepr e il PSLV, già sono equipaggiati con dispenser simili a SSMS che permettono agli stessi lanciatori di offrire un servizio di lancio multiplo dedicato ai piccoli satelliti in questo range di massa. Lo sviluppo di un dispenser ad hoc, insieme alle intrinseche caratteristiche di flessibilità e versatilità dello stadio alto di Vega, forniranno allo stesso lanciatore un vantaggio competitivo importante rispetto alla concorrenza;
  • Space Rider (in partnership con Thales Alenia Space Italia), ovvero una navicella spaziale portata in orbita da Vega-C, capace di trasportare fino ad 800 kg di carico utile per diverse applicazioni, di rimanere in tale orbita per un periodo di tempo dell'ordine di 2 mesi per svolgere una serie di esperimenti o servizi orbitali ed infine rientrare a terra per il recupero dei Payloads.

In parallelo, Avio ha intrapreso lo sviluppo di un derivato del Vega e del Vega-C denominato Vega-C Light, un vettore per satelliti di massa inferiore ai 300 kg, da utilizzare per il mercato dei piccoli satelliti, ogniqualvolta un cliente richiede un servizio dedicato, ovvero (i) la sostituzione di un satellite in orbita, (ii) un particolare servizio orbitale, oppure (iii) un fast deployment in un'orbita ben definita e ad un ben preciso momento. Attualmente, Avio (i) ha finalizzato una configurazione di riferimento a 3 stadi (Z40, Z9 ed un nuovo piccolo stadio a propellente solido da sviluppare), (ii) sta firmando accordi con l'attuale supply chain di Vega / Vega-C per la fornitura delle strutture e dell'avionica

"semplificata", (iii) sta valutando alcune opzioni in Europa per una possibile base di lancio (fra queste, Portogallo e Norvegia sembrano essere i candidati più promettenti).

Anche i programmi Space Rider e Vega-C Light hanno ricevuto un consistente contributo nell'ultima Conferenza Ministeriale ESA di Siviglia del novembre 2019, ricevendo quindi i fondi necessari per proseguirne lo sviluppo.

La Società ha recentemente consolidato il suo ruolo nelle cosiddette attività "ground", ovvero quelle attività meccaniche, elettriche e fluidiche sulla struttura della base di lancio iniziate nel 2016, che hanno costituito di fatto l'ampliamento del proprio perimetro di competenze. Ciò è avvenuto essenzialmente per il tramite di accordi raggiunti con Arianespace sul nuovo perimetro delle attività "Launch System" in Guyana Francese con applicazione, per quanto riguarda le nuove attività Avio, nella seconda campagna di lancio del 2017.

Con la costituzione della società Avio Guyane S.A.S., quest'ultima ha il controllo e la gestione della Zone de Lancement Vega (ZLV); in particolare (i) coordina le attività relative all'integrazione del lanciatore e (ii) assicura la manutenzione delle principali installazioni legate alla sua assiematura (Banco di controllo, Edificio di integrazione e lancio, centraline di caricamento propellenti).

Dal 2017, la Società ha implementato il nuovo modello di governance del settore spaziale europeo di cui è stata fautrice, ciò per il tramite di un accordo firmato con le società partner ArianeGroup (Prime Contractor del lanciatore Ariane 5 e della sua evoluzione Ariane 6), Arianespace (Launch Service Provider) ed ESA come Observer. Tale modello permetterà ad Avio di avere il controllo del Business Plan di Arianespace per quanto riguarda la commercializzazione del lanciatore Vega e delle sue evoluzioni, al fine di determinare quei volumi ed i relativi prezzi che permetteranno, insieme al controllo dei costi ricorrenti di tutto il Sistema di lancio, un'espletazione bilanciata del suddetto lanciatore. La strategia della Società mira ad aumentare la cadenza di lancio Vega dagli attuali 2-3 lanci/anno a 4-5 stabilizzati/anno.

AZIONARIATO

Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale di Avio S.p.A., pari a € 90.964.212,90, è diviso in n. 26.359.346 azioni ordinarie, di cui:

  • n. 22.533.917 azioni ordinarie risultanti dall'operazione di fusione con Space2 che ha portato alla quotazione di Avio S.p.A. in data 10 aprile 2017 ("business combination") sul segmento STAR del mercato telematico gestito da Borsa Italiana (MTA);
  • n. 1.800.000 a seguito della conversione di 400.000 azioni speciali avvenuta in 2 "tranche". In particolare, la prima "tranche" di n. 140.000 azioni speciali è stata convertita in n. 630.000 azioni ordinarie contestualmente alla data di efficacia della fusione il 10 aprile 2017, mentre la seconda "tranche" di n. 260.000 azioni speciali è stata convertita in n. 1.170.000 azioni ordinarie in data 17 maggio 2017;
  • n. 2.025.429 a seguito dell'esercizio di n. 7.465.267 Market Warrant nel periodo dal 16 giugno al 16 agosto 2017.

Si segnala inoltre che Space Holding S.p.A., Società promotrice dell'operazione di business combination, detiene n. 800.000 Sponsor Warrant, esercitabili entro il termine di 10 anni dalla data di efficacia della fusione, 10 aprile 2017, alla condizione che il prezzo del titolo Avio S.p.A. abbia raggiunto il valore di €13,00 con un rapporto di conversione con azioni Avio S.p.A. post-fusione pari a 1 a fronte del pagamento di un prezzo di esercizio pari ad €13,00.

Già alla data di efficacia della fusione, il 10 aprile 2017, primo giorno di quotazione del titolo Avio S.p.A. sul MTA, si è avverata la condizione per l'esercizio degli Sponsor Warrant. Alla data del 31 dicembre 2019 non sono pervenute richieste di esercizio da parte dei titolari.

Alla data del 31 dicembre 2019, sulla base delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUF e delle informazioni disponibili alla Società, l'azionariato di Avio S.p.A. risulta come segue:

Compagine sociale % Capitale sociale
Leonardo S.p.A. 25,88%
Space Holding S.p.A. 5,60%
In Orbit S.p.A. 3,97%
Flottante rimanente su MTA 64,55%
Totale 100%

ESERCIZIO 2019

FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO 2019

Business

Vega

Nel mese di marzo del 2019 è stato effettuato il quattordicesimo lancio consecutivo con successo di Vega (VV14) che ha portato in orbita il satellite "PRISMA" dell'Agenzia Spaziale Italiana per l'osservazione della terra.

In data 11 luglio 2019, dopo circa due minuti dal decollo del lanciatore Vega VV15 (di seguito "VV15"), si è verificata un'anomalia poco dopo l'accensione del secondo stadio (Zefiro 23), che ha portato alla conclusione prematura della missione per il satellite "Falcon Eye 1" commissionato ad Arianespace Société par actions simplifiée ("Arianespace") dal Governo degli Emirati Arabi Uniti.

Come previsto dagli accordi contrattuali che regolamentano i rapporti tra Avio, quale Prime Contractor del lanciatore Vega, e Arianespace, quale Launch Service Provider e Operatore di Lancio, in pari data, è stata nominata dall'ESA e da Arianespace una Commissione Indipendente di Inchiesta con il compito di accertare le possibili cause dell'anomalia occorsa.

Si precisa che, in base a quanto previsto dai suddetti accordi contrattuali, dal momento del decollo ("lift off") del lanciatore, la responsabilità per i danni a terzi derivanti dal malfunzionamento del lanciatore è trasferita ad Arianespace qualunque ne sia la causa. Pertanto, eventuali danni derivanti da difetti e/o malfunzionamenti dei prodotti forniti da Avio e/o dai suoi sub fornitori causati durante il volo dei lanciatori saranno imputabili esclusivamente ad Arianespace in qualità di operatore di lancio e – ricorrendone i presupposti – al governo francese.

Con riferimento all'anomalia verificatasi sul VV15, in data 5 settembre 2019, la Commissione Indipendente di Inchiesta ha emesso le proprie conclusioni sulle possibili cause, identificando quale più probabile un problema termo strutturale nella zona della calotta anteriore del motore Zefiro 23 e indicando le azioni correttive che dovranno essere poste in essere ed ha espresso le proprie raccomandazioni per consentire il riavvio dei lanci di Vega entro il primo trimestre del 2020 nel rispetto dei requisiti di sicurezza e affidabilità.

In data 12 luglio 2019, il Comitato Interministeriale per le politiche dello Spazio e l'Aerospazio, unitamente all'Agenzia Spaziale Italiana, in un comunicato emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ha garantito il pieno supporto ad Avio per conferire continuità alle attività di accesso allo Spazio che rappresentano una capacità strategica per il Paese.

Nel corso del secondo semestre 2019 e nei primi mesi del 2020 Avio ha implementato le azioni correttive nei tempi indicati dalla Commissione ed ha soddisfatto tutti i requisiti per il ritorno al volo con il VV 16 come previsto entro fine marzo 2020. Tuttavia, come riportato nella sezione "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio", in data 16 marzo 2020 il "Centre Spatial Guyanais" (CSG) e Arianespace hanno reso noto che, in attuazione delle comunicazioni del Governo Francese finalizzate a contrastare il COVID-19, il CGS ha deciso di sospendere temporaneamente le attività di preparazione dei prossimi lanci dalla base di Kourou.

Avio sta garantendo le le massime condizioni di sicurezza sia per il proprio personale alla base che per il lanciatore Vega, peraltro già integrato sulla rampa di lancio predisponendosi a riprendere le attività di preparazione del lancio appena possibile.

A seguito della valutazione dell'effetto derivante dell'implementazione del piano di verifiche proposte dalla Commissione basate su test e analisi, nonché delle azioni correttive proposte dalla Commissione stessa, gli oneri economici conseguenti a tale anomalia sono stati interamente compensati dalle coperture previste dagli accordi contrattuali esistenti con Arianespace e con l'ESA.

Completamento con successo delle prove di qualifica del nuovo motore Zefiro 40 (secondo stadio lanciatore Vega C)

Nel mese di maggio 2019 si è svolta con successo la seconda prova a banco di qualifica del motore Zefiro 40, al Poligono Interforze di Salto di Quirra, in Sardegna. La prova è il test finale per la qualifica a terra del motore e apre la strada alla qualifica del lanciatore Vega-C.

Sono stati completati i test di qualifica strutturale dell'involucro realizzato in fibra di carbonio del motore Zefiro 40, culminati nella prova dell'involucro realizzata nel mese di giugno 2019, conclusasi con successo, dimostrando la resistenza ultima della struttura e i margini rispetto alle condizioni operative di funzionamento.

Vega-C, evoluzione di Vega, consentirà di aumentare del 60% le prestazioni, incrementando così il mercato accessibile di questo vettore nell'ambito dei satelliti LEO (Low Earth Orbit), una parte consistente dei quali trasportata mediante lanci a carico multiplo.

Successo della seconda prova al banco del nuovo motore P120 C (primo stadio lanciatore Vega C)

Nel mese di gennaio 2019 si è svolto con successo a Kourou, nel centro spaziale europeo in Guyana francese, il secondo test del motore a propellente solido P120C. Questo è il primo dei due test di qualifica del motore del sistema propulsivo per il lanciatore Vega-C, che segue il test di sviluppo svoltosi nel 2018. Il secondo test, che seguirà, è dedicato alla qualifica per il lanciatore Ariane 6. Il P120C è infatti il nuovo motore comune tra il lanciatore Vega-C e Ariane 6. Avio ha un ruolo centrale nello sviluppo del P120C, il più grande motore monolitico a propellente solido al mondo ad essere costruito in fibra di carbonio, proprio negli stabilimenti Avio di Colleferro. Il motore, inoltre, è caricato con il propellente solido da Regulus (società controllata da Avio) ed integrato da Europropulsion (joint venture tra Avio e ArianeGroup).

Ariane

Nel 2019 sono stati effettuati con successo 4 lanci. Nel mese di febbraio (VA247) che ha portato in orbita i satelliti Saudi Geostationary Satellite 1/Hellas Sat 4, GSAT-31, tutti destinati ad offrire servizi per le telecomunicazioni. Nel mese di giugno (VA248) che ha portato in orbita i satelliti T-16, EUTELSAT 7C, ad uso televisivo. Nel mese di agosto (VA249) che ha portato in orbita i satelliti Intelsat 39 per servizi di comunicazione video e broadand, ed EDRS-C (European Data Relay System), satellite ESA per la trasmissione di dati ed immagini catturati dalla costellazione per l'osservazione della terra Copernicus e che si è aggiunto alla costellazione con il satellite gemello EDRS-A. Infine, nel mese di novembre (VA250) che ha portato in orbita il satellite TIBA-1 per le telecomunicazioni per il Governo Egiziano e il satellite Inmarsat GX5 del gestore britannico di servizi per telecomunicazioni mobili satellitari, destinato a potenziare la connettività mobile broadband.

Attività di propulsione tattica

Nel 2019 sono stati:

  • realizzati n°70 booster;
  • realizzate n°18 ALI 30
  • manutenuti i booster ASTER provenienti dai MoD;
  • realizzati n° 20 Marte Sustainer;
  • realizzati n° 96 Aster Sustainer.

In merito al programma Aster 30 MLU sono stati effettuati:

  • la prima prova di qualifica dell'involucro per la verifica delle caratteristiche meccaniche con la nuova fibra Avio;
  • la prova al banco statico della bomba con il nuovo propellente per la verifica delle performance balistiche;
  • la review PG1 che chiude la fase di design di dettaglio.

Presentata al Cliente l'offerta per l'E-TVC in sostituzione dell'attuale sistema di guida idraulico dell'ASTER.

Per il programma CAMM ER:

  • sono stati prodotti n°4 motori inerti per le prove a livello munizione;
  • sono stati prodotti n° 3 motori di consegna;
  • sono stati effettuati n°1 tiro al bancoo di qualifica;
  • sono stati effettuati dal Cliente n° 2 lanci di sviluppo missile;
  • Sono stati realizzati n°6 motori per prove IM;
  • In corso il programma di invecchiamento accelerato dei motori.

Principali accordi ed eventi contrattuali nel 2019

Con riferimento all'attività di produzione Ariane 5:

  • la negoziazione per la nuova variante del Batch PC legata al contratto di produzione PB per la fornitura dei booster a solido di Ariane 5 è tutt'ora in corso con l'ESA, in particolare per la compensazione del ramp down del programma. La parte relativa alla compensazione del procurement, già fatto alla data, è invece conclusa e si tradurrà in un nuovo contratto nei mesi a venire;
  • il contratto PC legato alla produzione delle turbopompe ad ossigeno del Vulcain 2 rimane invariato. Le ultime due unità saranno infatti riutilizzate in ambito Ariane 6, mantenendo la continuità dell'attuale produzione Ariane 5 ed il rispetto del piano delle prime consegne in ambito Ariane 6;
  • firmata una nuova tranche del contratto MCO che coprirà le necessità della maintenance delle attrezzature di fabbricazione di Ariane 5 fino alla sua fine sia per lo stabilimento di Colleferro sia per lo stabilimento di Regulus in Guyana.;
  • firmata una prima tranche del contratto LEAP legata all'aggiornamento antisismico dei buildings, di proprietà dell'ESA, dedicati alla fabbricazione di Ariane;
  • firmata la variante contrattuale al contratto PC per la revisione prezzo delle parti metalliche del nozzle del booster di Ariane 5.

Con riferimento all'attività di produzione P120C SRM si segnala la firma dell'"Authorization to Proceed" tra Europropulsion ed Avio, per un valore di 70 milioni di Euro, che ha seguito quella tra Arianegroup e Europropulsion firmata in data 31 luglio 2019 per la fornitura dei motori P120C del lanciatore Ariane 6. L'autorizzazione copre la fabbricazione e fornitura di 6 motori P120C come pure lo start up delle attività a seguire per i rimanenti motori della fase di Transition del programma. Dove la fase di Transition è intesa come il periodo di overlapping tra la fine della produzione del lanciatore Ariane 5 ed il debutto della fase di produzione del lanciatore Ariane 6.

Attualmente l'intero contratto di produzione del P120C per i lanciatore Ariane 6 è in una fase avanzata della negoziazione tra AGS ed EUP e se ne prevede la chiusura per il prossimo mese di aprile 2020. A questo seguirà nel breve l'analogo contratto fra EUP ed AVIO per la fornitura dei sottoassiemi del P120C, vale a dire il Loaded Motor Case (LMC) e l'accenditore.

Firmata l'"Authorization to Proceed" tra AGS ed AVIO per il contratto di produzione Ariane 6 relativo alla fornitura delle Turbopombe ossigeno Vulcain 2 e Vinci, per un valore di 7 milioni di Euro. L'autorizzazione copre la fabbricazione e fornitura di 8 turbopompe Vulcain 2 e 8 Turbopompe Vinci.

Con riferimento all'attività di produzione Vega, Avio S.p.A. ha firmato:

  • con il cliente Arianespace:
    • o un ordine per attività aggiuntive in ambito batch 2 di produzione;
    • o indennità cadenza VEGA batch 2;
  • con il cliente ESA:
    • o due Conversion Proposal per attività di accompagnamento alla produzione per il periodo 2015-2016;
    • o quattro Conversion Proposal per attività di accompagnamento alla produzione per il periodo 2017-2019;
    • o un cambio contrattuale (CCN) per l'introduzione delle attività di qualifica dei nuovi detonatori (ESI);
  • con il cliente Europropulsion:
    • o il contratto di assistenza tecnica P80 relativo al batch 3 di produzione.

Con riferimento alle attività di sviluppo Vega, sono state acquisite diverse varianti contrattuali che hanno consentito di:

  • o precisare il perimetro tecnico, la configurazione e l'organizzazione industriale per Vega-C (sia a livello lanciatore che a livello base di lancio, Space Rider e Vega-E);
  • o finalizzare SSMS PoC per il volo VV16;
  • o avviare un'ulteriore fase di consolidamento del progetto preliminare per VENUS.

È stata avviata con ESA la negoziazione delle attività di missionizzazione per il volo di qualifica Vega-C e del protocollo tra AVIO/ESA/ARIANESPACE/CNES per le relative operazioni di lancio a Kourou.

Con riferimento all'attività di propulsione tattica sono in fase di negoziazione:

  • una tranche aggiuntiva del contratto MLU;
  • il contratto di produzione post MLU;
  • il contratto di ripristino di unità propulsive Aspide Cipro.

Conferenza Ministeriale ESA – Siviglia – novembre 2019

La Conferenza Ministeriale tenutasi a Siviglia nel novembre 2019 ha confermato integralmente i programmi approvati nelle precedenti conferenze ministeriali. In particolare, nuovi Stati ESA tra cui Irlanda e Romania hanno deciso di partecipare con consistenti contribuzioni ai programmi Vega, che hanno così riscosso il necessario supporto per proseguire lo sviluppo fino alla prossima Conferenza Ministeriale prevista nel 2022. La contrattualizzazione ed il conseguente inserimento nel portafoglio ordini di tali ulteriori progetti di sviluppo è prevista per gli anni 2020 e 2021.

In aggiunta ai programmi di cui sopra, nella stessa Conferenza Ministeriale è stato inoltre deciso lo sviluppo di una versione perfezionata del lanciatore Vega-C, Vega-C++, che permetterà ulteriori economie di scala e conseguentemente un'ulteriore riduzione di prezzo del lanciatore al mercato in attesa del Vega E.

Altri fatti di rilievo

Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo

Modifica della normativa relativa ai crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo

La Legge di Bilancio 2020 ha modificato significativamente le agevolazioni fiscali a favore delle attività di ricerca e sviluppo. In sintesi, la Legge di Bilancio 2020 dispone quanto segue:

  • 1) il precedente credito d'imposta previsto dal decreto-legge n. 145/2013, di importo massimo nominale pari a 10 milioni di Euro (in precedenza già di 20 milioni di Euro), viene confermato solo periodo d'imposta 2019. Prima della Legge di Bilancio 2020 tale credito era riconosciuto anche per il periodo d'imposta 2020;
  • 2) in sostituzione del precedente credito R&S, vengono istituiti, per il solo periodo d'imposta 2020, i seguenti nuovi crediti d'imposta:
    • a) un credito d'imposta per le attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico, come definite dal c.d. Manuale di Frascati. Tale credito d'imposta è riconosciuto in misura pari al 12% dei costi sostenuti nell'anno 2020, nel limite massimo di 3 milioni di Euro;
    • b) un credito d'imposta per attività di innovazione tecnologica, diverse da quelle di cui al punto a), finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati. Tale credito d'imposta è riconosciuto, separatamente da quello di cui al paragrafo a), e pertanto cumulabile, in misura pari al 6% dei costi sostenuti nell'anno 2020 per tali attività, nel limite massimo di 1,5 milioni di Euro. L'agevolazione è maggiorata (10% dei costi sostenuti nell'anno 2020 per tali attività, nel limite massimo di 1,5 milioni di Euro), laddove le attività di innovazione tecnologica siano destinate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0;
    • c) un credito d'imposta per le attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell'occhialeria, orafo, del mobile

e dell'arredo e della ceramica, per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.

A differenza del precedente credito d'imposta R&S, per le nuove agevolazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2020:

    1. il sistema di calcolo dei costi agevolabili non è di tipo incrementale, ma di tipo proporzionale con applicazione di diverse aliquote (12%, 10% o 6%) in funzione della natura dell'attività agevolabile;
    1. i crediti sono utilizzabili in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di maturazione, subordinatamente all'avvenuto adempimento degli obblighi di certificazione;
    1. è stato introdotto l'obbligo di effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico al solo fine di consentire al Ministero in questione di acquisire le informazioni necessarie per valutare l'andamento, la diffusione e l'efficacia delle misure agevolative;
    1. i costi agevolabili devono essere assunti al netto di altre sovvenzioni o contributi a qualunque titolo ricevute per le stesse spese ammissibili;
    1. non è stata riproposta la disposizione di cui al comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013 che consentiva alle imprese residenti di beneficiare del credito d'imposta R&S per le attività ricevute da committenti non residenti.

Anche per i nuovi crediti d'imposta vengono mantenuti i medesimi adempimenti formali introdotti dalla Legge di Bilancio 2019 per il precedente credito d'imposta R&S, come ad esempio, l'obbligo di predisposizione, da parte del soggetto incaricato della revisione legale dei conti, di una relazione (i.e. certificazione), attestante l'effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dalla società, nonché l'obbligo per le imprese beneficiarie di redigere e conservare una relazione tecnica che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili.

Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2020, entrando in vigore dal 1° gennaio 2020, non hanno effetti immediati sull'esercizio 2019.

Effetto della evoluzione normativa sul bilancio 2019 del Gruppo Avio

Si ricorda che la Legge di Bilancio 2019 ha introdotto, tra le altre misure – tra cui la riduzione del credito d'imposta da 20 milioni di Euro a 10 milioni di Euro a decorrere dall'esercizio 2019 –, una norma di interpretazione autentica del comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013. In particolare, detta norma è volta a stabilire che, in caso di attività di ricerca e sviluppo svolta per conto di committenti esteri, il beneficio fiscale è riconosciuto al commissionario residente esclusivamente in relazione alle spese riguardanti le attività di ricerca e sviluppo svolte direttamente e in laboratori o strutture situati nel territorio dello Stato.

In considerazione delle evoluzioni interpretative della Legge di Bilancio 2019 (emanata il 31 dicembre 2018) maturate durante quasi tutto l'anno 2019 nonché del parere di consulenti indipendenti, il Gruppo ha determinato il credito di imposta maturato nel 2019 per l'attività di ricerca e sviluppo prevalentemente commissionata dall'Agenzia Spaziale Europea tenendo conto ed applicando, retroattivamente al 2017, la norma di interpretazione autentica del comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013, volta a stabilire che, in caso di attività di ricerca e sviluppo svolta per conto di committenti esteri, è riconosciuto il beneficio fiscale al commissionario residente esclusivamente in relazione alle spese riguardanti le attività di ricerca e sviluppo svolte direttamente e in laboratori o strutture situati nel territorio dello Stato.

Le commesse pluriennali in argomento sono quelle relative ai progetti di ricerca e sviluppo che includono principalmente i lanciatori di futura generazione Vega C e Vega E che formano parte della più ampia famiglia dei lanciatori Vega.

Il riconoscimento del beneficio economico, poiché maturato a fronte delle predette attività di ricerca e sviluppo è stato riconosciuto a conto economico sulla base dell'avanzamento di tali attività

commisurandolo all'avanzamento dei costi sostenuti per le commesse pluriennali cui il beneficio stesso si riferisce.

Firma del contratto di finanziamento aggiuntivo di Euro 10 milioni con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI)

In data 16 gennaio 2019 è stato firmato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un contratto per il finanziamento aggiuntivo di 10 milioni di Euro. Tale finanziamento, infatti, si aggiunge, con le medesime condizioni economiche e contrattuali, al finanziamento originario di 40 milioni di Euro stipulato nel mese di ottobre 2017.

Tale incremento supporterà ulteriormente il piano di sviluppo delle nuove tecnologie nel campo dei sistemi di propulsione spaziale funzionali all'offerta dei nuovi prodotti per i programmi Ariane 6 e Vega-C e le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

Modifica della politica dei dividendi e seconda distribuzione di dividendi

In data 29 aprile 2019 l'assemblea degli azionisti, contestualmente all'approvazione dei documenti finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, ha approvato la modifica della politica dei dividendi nel rispetto del principio della sostenibilità nel medio/lungo termine sulla base delle prospettive economico-finanziarie, della solidità della struttura di capitale, nonché in considerazione di investimenti con cicli "capital intensive" nel medio/lungo termine.

La modifica di tale politica è stata la seguente: "dividend yield" (rapporto tra il dividendo per azione ed il prezzo di mercato dell'azione stessa) da un range compreso tra il 2% ed il 3,5% del valore della capitalizzazione di borsa, ad un range compreso tra l'1% ed il 5% della capitalizzazione di borsa.

Il "payout ratio" (percentuale di utili distribuita sotto forma di dividendi), invece, rimane invariato in un range compreso tra il 25% ed il 50% dell'utile netto consolidato.

A seguito dell'approvazione da parte dell'Assemblea Ordinaria in data 29 aprile 2019 del bilancio di esercizio della capogruppo Avio S.p.A. e della destinazione dell'utile di esercizio, nel mese di maggio 2019 sono statti distribuiti agli azionisti dividendi per un importo complessivo pari a 11.598 migliaia di Euro (Euro 0,44 per azione).

Incassi per rimborsi crediti IVA

Nel 2019, a seguito delle istanze di rimborso presentate dalla capogruppo Avio S.p.A. all'Agenzia delle Entrate, sono stati incassati crediti IVA pregressi principalmente relativi all'anno 2017 per un importo pari a Euro 33,2 milioni oltre interessi pari a Euro 1,1 milioni.

Acquisto di azioni proprie

Il Consiglio di Amministrazione del 2 agosto 2019 di Avio S.p.A., in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2019, ha deliberato l'avvio del programma di acquisto di azioni proprie.

Il programma è attuato mediante acquisti operati da un intermediario abilitato, Equita SIM S.p.A., che adotta le decisioni in merito agli acquisti in piena indipendenza, anche in relazione alla tempistica delle operazioni, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa applicabile e dalla predetta delibera assembleare.

In linea con quanto previsto dalla delibera assembleare, il programma di acquisto di azioni proprie è finalizzato a:

  • a) perseguire un efficiente impiego della liquidità generata dall'attività caratteristica della Società anche tramite investimento a medio e lungo termine in azioni proprie;
  • b) offrire agli azionisti uno strumento addizionale di monetizzazione del proprio investimento;
  • c) utilizzare le azioni proprie quale corrispettivo nell'ambito di operazioni straordinarie, per ricevere i fondi per progetti di acquisizione e/o nell'ambito di operazioni di scambio di pacchetti azionari, ovvero per altri impieghi ritenuti di interesse finanziario, gestionale e/o strategico per la Società.

Il programma ha ad oggetto l'acquisto di azioni proprie per un controvalore non superiore a Euro 5 milioni ed entro un numero massimo di 1.000.000.

Gli acquisti sono effettuati sul mercato MTA (segmento STAR) in ottemperanza all'art. 144- bis, comma 1, lett. b) del Regolamento Consob 11971/1999 e alle altre disposizioni applicabili, in modo da assicurare il rispetto della parità di trattamento degli azionisti ex art. 132 del T.U.F., nonché secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione di Borsa Italiana S.p.A.

Il programma può essere realizzato, entro i suddetti limiti di controvalore e quantitativi di azioni, fino al 28 ottobre 2020 ossia entro la scadenza del periodo di 18 mesi previsto dall'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2019, salvo revoca della stessa.

Alla data del 31 dicembre 2019 a seguito degli acquisti effettuati, Avio S.p.A. detiene n. 214.500 azioni proprie, pari allo 0,81% del numero di azioni che compongono il capitale sociale. Il controvalore delle azioni proprie acquistate è di Euro 2.668 migliaia.

Accordo transattivo con FCA Partecipazioni S.p.A. in materia di oneri ambientali

Come riportato nella precedente informativa finanziaria, per effetto del contratto "Agreement of Purchase and Sale" stipulato nel 2003, FCA Partecipazioni S.p.A. è tenuta ad indennizzare il Gruppo Avio relativamente all'esecuzione delle attività di bonifica, agli oneri da sostenere per il ripristino ambientale nonché per le attività da svolgere per la gestione post-operativa e la manutenzione di alcune aree situate nel comprensorio industriale di Colleferro.

Dopo anni di collaborazione tra le parti nella disamina degli oneri ambientali indennizzabili da parte FCA Partecipazioni S.p.A. ai sensi del menzionato contratto del 2003 e di corresponsione degli indennizzi al Gruppo Avio, nel 2017 FCA Partecipazioni S.p.A. comunicò al Gruppo Avio il venir meno, secondo FCA Partecipazioni S.p.A., dei suddetti obblighi contrattuali per effetto del presunto "change of control" nell'ambito dell'operazione societaria Space2 S.p.A./Avio S.p.A., avvenuta ad inizio 2017, che portò alla quotazione in borsa di Avio S.p.A.

Nel mese di luglio 2017, il Gruppo Avio avviò una procedura di arbitrato nei confronti di FCA Partecipazioni S.p.A. al fine di far accertare la permanenza della garanzia contrattuale sopra citata.

Nell'ambito del procedimento arbitrale, anche su invito del Collegio Arbitrale, le parti hanno avviato delle trattative finalizzate al raggiungimento di una transazione.

In tale contesto, in data 2 agosto 2019, le parti sono addivenute ad un accordo transattivo in base al quale FCA Partecipazioni S.p.A. si è impegnata a riconoscere al Gruppo Avio un importo complessivo pari a 19,9 milioni di Euro, di cui 11,3 milioni di Euro per le attività di bonifica e ripristino ambientale da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2023 e 8,6 milioni di Euro per la gestione postoperativa e manutenzione da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2048, a fronte del venir meno della garanzie contrattuale che la stessa aveva fornito in passato al Gruppo Avio.

Contestualmente alla stipula dell'accordo transattivo in data 2 agosto 2019 FCA Partecipazioni S.p.A. ha corrisposto al Gruppo Avio circa 4,0 milioni di Euro quale quota parte dell'accordo complessivo.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Costituzione della società Avio France S.A.S.

In data 19 agosto è stata costituita la società Avio France S.A.S., con sede a Parigi, interamente posseduta da Avio S.p.A., il cui oggetto è costituito dalle attività di ingegneria per studi e progettazione di sistemi e sottosistemi nell'ambito del trasporto spaziale.

ANDAMENTO DEL MERCATO E DELLE ATTIVITA'

Situazione generale: storico e previsioni

Nel 2019 sono stati effettuati 103 lanci orbitali grazie ai quali sono stati portati in orbita un totale di 498 satelliti (in aumento rispetto ai 467 del 2018), di cui:

  • 262 satelliti principali (185 nel 2018), di cui la maggior parte in orbite LEO, mentre risultano in numero stabile i satelliti che hanno come destinazione le orbite GEO, MEO e i lanci verso la ISS. Tali satelliti sono principalmente "commerciali", in controtendenza rispetto al 2018 dove i satelliti predominanti erano di tipo "governativo" o, più genericamente, "istituzionale";
  • 236 satelliti secondari, quasi esclusivamente in orbite LEO, a conferma del trend di diminuzione già verificatosi nel 2018, quando nell'anno solare erano stati inviati in orbita 282 satelliti secondari a fronte dei 315 del 2017. I satelliti secondari sono generalmente satelliti di piccola massa, che hanno sfruttato un "passaggio in orbita" nel lancio del satellite principale. Tali satelliti sono quasi uniformemente distribuiti tra "commerciali" e "istituzionali".

I dati del 2019 sono in linea con le previsioni del mercato satelliti, nel decennio 2019-2028. Il trend riguardante il numero di satelliti che richiederanno un servizio di lancio risulta:

  • pressoché stabile per i satelliti operanti in GEO (questi satelliti sono quasi esclusivamente commerciali e dedicati a servizi di telecomunicazione broadcasting);
  • Il mercato LEO continua a conoscere un trend di espansione per satelliti sia istituzionali che commerciali, con applicazioni soprattutto nel campo dell'osservazione della terra, della navigazione e dei servizi di telecomunicazione quali internet a banda larga, telefonia mobile e Internet of Things. Relativamente a questi servizi, vi è ragione di credere che si assisterà all'affermazione delle cosiddette costellazioni di satelliti di piccola massa, tipicamente dell'ordine di 5-250 kg e numero di unità che potranno variare da poche decine alle migliaia (tale fenomeno è particolarmente evidente dal 2013 in poi; quanto accaduto nel 2018 e nel 2019 lo sta confermando). Si prevede di conseguenza che la maggior parte dell'incremento dei lanci sarà assorbita dai lanciatori che avranno le caratteristiche tecniche per compiere missioni a carico multiplo (a tal fine, la Società sta sviluppando il servizio SSMS basato su Vega-C) e cadenze elevate.

Mercato lanciatori

Pur registrando alcune novità interessanti, il 2019 ha confermato il trend globale degli ultimi anni, in cui:

  • poche nazioni al mondo dispongono di un'offerta di servizio di lancio capace di rispondere ad un mercato istituzionale che rimane sempre sostenuto: esse sono USA, Russia, Cina e, in misura inferiore, Europa, India e Giappone; la Nuova Zelanda ha effettuato ad oggi 11 lanci del Mini Lanciatore Electron, sviluppato e operato da Rocket Lab;
  • solo un numero ancor più ristretto di nazioni risponde ad una domanda commerciale;
    • o USA, in primis, con l'affermazione del lanciatore Falcon 9 commercializzato da Space X. Nel 2019 Falcon9 ha portato in orbita una massa di 80 t di satelliti commerciali, con un trend di crescita rispetto al dato complessivo dell'anno 2018, dove aveva lanciato una massa di 48 t. L'incremento è in parte dovuto al primo lancio della costellazione Starlink, che ha portato in orbita un totale di 60 satelliti per una massa complessiva di circa 14 t;
    • o l'Europa con la gamma di lanciatori Ariane 5, Vega e Soyuz offerta da Arianespace (40 t di massa al lift-off nel 2019 di cui 45% commerciale, rispetto ad una massa di 61 t nel 2018 di cui il 38% da operatori commerciali, tra Ariane 5 e Soyuz);
    • o la Russia, con Soyuz 2.1a e 2.1b, non ha effettuato lanci commerciali nel 2019, eccetto 17 satelliti che hanno volato come piggyback su un volo istituzionale, per un totale di 260 Kg;

  • o l'India con PSLV, tra i principali competitor di Vega, con 5 lanci nel 2019 e 267 Kg di piccoli satelliti commerciali in piggyback;
  • o la Cina che si sta affacciando sul mercato commerciale con i piccoli lanciatori istituzionali della classe CZ, ma anche Kuaizhou e LandSpace;
  • la Cina nel secondo semestre 2019 ha effettuato 23 lanci (quasi esclusivamente a fini istituzionali), per un totale di 34 lanci nel 2019, in diminuzione rispetto ai 39 lanci registrati nel 2018, che avevano stabilito un nuovo record assoluto nell'anno solare;
  • la Russia conferma il trend costante con 22 lanci (17 nel 2018), e anche l'Europa si conferma sostanzialmente stabile a 9, incluso il Soyuz commercializzato da Arianespace (11 nel 2018);
  • si registra l'inizio delle operazioni per PSLV nelle nuove versioni DL e QL, il primo test unmanned di Dragon, la capsula di SpaceX per il trasporto degli astronauti sulla ISS, ed il lancio del quinto batch di Starlink, che ora conta un totale di 302 satelliti in orbita inclusi due prototipi.
  • riguardo le "failure" nel 2019 ad oggi si registrano le failure dei lanciatori Iraniani Simorgh e Safir e dei lanciatori cinesi CZ-4c e OS-M1 (Maiden Flight) e del Vega (VV15). Nell'ultimo decennio, la Russia si conferma la nazione con il più alto numero di insuccessi (14 su 260 lanci), seguita dalla Cina (10 su 190 lanci). Giappone ed Europa si confermano le regioni più virtuose con, rispettivamente, zero e tre insuccessi.

In ultimo, il 2019 ha confermato che il settore Spazio attira sempre maggiori capitali da investitori privati (Business Angels, Venture Capital) destinati sia ad aziende affermate (tipo Space X) o a startup (tipo Vector, Alpha, Orbex, Rocket Lab, Landspace). Negli ultimi 10 anni, il livello raggiunto è stato pari a \$25,7B, equamente divisi sui settori Lanciatori e Satelliti, con, in particolare, \$4,5B nel 2017 e \$3B nel 2018. Nel 2019 è stato registrato un livello di investimenti pari a \$5.8B. Questi capitali stanno permettendo a molte società di entrare nel business ristretto delle nazioni con ambizioni spaziali: i lanci del 2018 di Rocket Lab e Landspace (pur entrambi esposti a failure in corrispondenza dei primi lanci), ne sono un esempio. Per quanto detto, considerato (i) il forte incremento che il mercato sta registrando (e continuerà a registrare con tassi di crescita addirittura più elevati) nella fascia dei satelliti di massa 1-500 kg, (ii) l'incremento, in generale, dei satelliti con destinazione LEO, tipicamente nella classe di massa 1-2 ton, la Società ritiene che i prodotti ed i servizi che la stessa riuscirà a fornire con Vega, Vega-C, SSMS, Space Rider, Vega Light e, infine, con particolari moduli in corso di sviluppo per aumentare prestazioni, flessibilità e versatilità (VSS), potranno coprire la vasta gamma della richiesta. Sarà fondamentale, a tal fine, una riduzione dei costi di tali prodotti e servizi, tempismo e reattività nel proporli (alcuni Mini Lanciatori sono già operativi al di fuori dell'Europa) ed una strategia commerciale aggressiva, in particolare, verso i clienti commerciali che costituiscono la maggioranza di tale richiesta.

ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI E DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE DEL GRUPPO

Risultati economici e finanziari

Analisi dei risultati economici operativi

Nella tavola che segue è rappresentato in modo comparabile l'andamento economico del Gruppo per l'esercizio 2019 e per l'esercizio 2018 (importi in migliaia di Euro):

Esercizio
2019
Esercizio
2018
Variazione
Ricavi 391.121 439.695 (48.575)
di cui: Ricavi pass-through 22.470 51.000 (28.530)
Ricavi al netto del pass-through 368.651 388.695 (20.045)
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti finiti, in
corso di lavorazione e semilavorati
8.200 7.132 1.067
Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi operativi, al
netto di costi capitalizzati e pass-through
(337.129) (356.514) 19.385
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto
– proventi/(oneri) operativi
2.868 3.239 (372)
Risultato operativo prima degli ammortamenti (EBITDA) 42.589 42.552 36
Ammortamenti e svalutazioni (16.057) (14.032) (2.025)
Risultato operativo (EBIT) 26.532 28.520 (1.989)
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari 452 (663) 1.115
Risultato gestione finanziaria 452 (663) 1.115
Proventi (oneri) da partecipazioni - - -
Risultato prima delle imposte 26.984 27.857 (874)
Imposte correnti e differite 3 (2.020) 2.024
Totale risultato netto del Gruppo e di terzi 26.987 25.837 1.150

I ricavi definiti "pass-through" derivano dagli accordi contrattuali raggiunti tra la controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.) e l'Agenzia Spaziale Europea nell'agosto 2015 per lo sviluppo e la realizzazione del nuovo propulsore, denominato "P120", destinato ai futuri lanciatori VEGA C e Ariane 6. Per effetto dell'implementazione di tali accordi, i ricavi consolidati del Gruppo Avio includono la seguente duplice fatturazione:

  • una prima fatturazione da parte della capogruppo Avio S.p.A., in qualità di sub-fornitore, alla joint-venture Europropulsion S.A. con ricavi e margini non elisi nel processo di consolidamento del Gruppo Avio in quanto tale joint-venture non è consolidata;
  • una seconda fatturazione, effettuata direttamente da parte di Avio S.p.A., in qualità di prime contractor, al cliente finale Agenzia Spaziale Europea. In questo caso, si tratta di una semplice rifatturazione di costi ricevuti da Europropulsion, senza margini, non elisi nel processo di consolidamento del Gruppo Avio in quanto realizzati verso terzi e definiti "passthrough" in tale relazione.

I ricavi al netto dei "pass-through" sono pari a 368.651 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019 e mostrano una variazione negativa di 20.045 migliaia di Euro (pari al -5,2%) rispetto al 2018. Tale decremento netto è principalmente attribuibile al rallentamento delle attività di produzione e sviluppo nel secondo semestre in conseguenza della failure di Vega e alla fase di transizione relativa all'avvicendamento del programma Ariane 5 con il futuro programma Ariane 6.

Esercizio
2019
Esercizio
2018
Variazione
Ariane 143.631 161.051 (17.420)
Vega 202.696 206.489 (3.792)
Propulsione tattica 20.476 19.271 1.205
Altri ricavi 1.848 1.885 (36)
Ricavi al netto del pass-through 368.651 388.695 (20.044)

Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi di cui sopra per linea di business:

La riduzione dei ricavi Ariane è principalmente attribuibile al 'ramp-down' di Ariane 5 che verrà sostituito dal nuovo lanciatore in fase di sviluppo Ariane 6.

Nell'esercizio 2019 il risultato operativo prima degli ammortamenti delle attività materiali e immateriali (EBITDA) è pari a 42.589 migliaia di Euro, in linea con l'esercizio 2018 con la Guidance per il 2019.

Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 26.532 migliaia di Euro, con un decremento di 1.989 migliaia di Euro rispetto all'esercizio 2018 principalmente per effetto per effetto della riduzione del contributo dei crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo a seguito dell'evoluzione normativa intervenuta e di maggiori ammortamenti, in parte compensato dall'effetto dell'aggiustamento prezzo del batch 2 di VEGA nonché dal diverso mix di attività svolte e dalla riduzione dei costi non ricorrenti.

Il contributo dei crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo, di cui ha potuto beneficiare il Gruppo a partire dall'esercizio 2017 è attinente alle attività di ricerca e sviluppo commissionate dall'Agenzia Spaziale Europea ed è riconosciuto nei risultati dell'esercizio in base all'avanzamento dei costi sostenuti delle commesse pluriennali del Gruppo per attività di ricerca e sviluppo cui il contributo stesso si riferisce. Il contributo riconosciuto a Conto Economico nell'esercizio 2019 è stato sostanzialmente nullo (7.417 migliaia di Euro nel 2018) per effetto della citata applicazione retroattiva al 2017 della norma di interpretazione autentica. Allo stato, il periodo futuro che si stima interessato da tale beneficio, in base al grado di avanzamento delle commesse pluriennali cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, traguarderà il medio periodo, seppur in misura attesa inferiore rispetto alle previsioni passate in ragione dell'evoluzione normativa intervenuta, con un effetto sui risultati di ciascun esercizio che dipenderà dall'effettivo grado di avanzamento delle commesse interessate. Per ulteriori informazioni relativamente alla natura di tale contributo si rinvia alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio - Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" della presente relazione.

Di seguito sono riportati i valori dell'EBITDA e dell'EBIT rettificati per escludere le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo come meglio illustrato nel seguito. I suddetti valori rettificati (importi in migliaia di Euro) e le relative marginalità raggiunte nel corso degli esercizi 2019 e 2018 sono riportati nella tavola seguente:

Esercizio
2019
Esercizio
2018
Variazione
Adjusted EBITDA 44.029 47.260 (3.231)
Adjusted EBITDA Margin (rapporto rispetto ai ricavi al netto del
pass-through)
11,9% 12,2%
Adjusted EBIT 27.972 33.228 (5.256)
Adjusted EBIT Margin (rapporto rispetto ai ricavi al netto del
pass-through)
7,6% 8,5%

L'EBITDA rettificato (o "Adjusted EBITDA") oltre a non considerare gli effetti delle politiche di ammortamento, degli ammontari e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e di eventuali variazioni della tassazione (componenti già escluse dall'EBITDA), esclude anche le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo, al fine di aumentare il grado di comparabilità dei risultati operativi nei periodi di confronto.

L'Adjusted EBITDA dell'esercizio 2019 è stato pari a 44.029 migliaia di Euro (11,9% dei ricavi netti), in decremento di 3.231 migliaia di Euro in valore assoluto rispetto al valore di 47.260 migliaia di Euro dell'esercizio 2018 (12,2% dei ricavi netti) principalmente per effetto della progressiva riduzione dei costi non ricorrenti relativi all'operazione societaria straordinaria che ha portato alla quotazione in Borsa della Società.

L'EBIT rettificato (o "Adjusted EBIT") è rappresentato dal risultato operativo (EBIT) escluse le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo, già esclusi ai fini della determinazione dell'Adjusted EBITDA.

L'Adjusted EBIT dell'esercizio 2019 è stato pari a 27.972 migliaia di Euro (7,6% dei ricavi netti), in decremento di 5.256 migliaia di Euro in valore assoluto rispetto al valore di 33.228 migliaia di Euro dell'esercizio 2018 (8,5% dei ricavi netti) principalmente attribuibile, in aggiunta alle componenti che hanno determinato la variazione a livello di EBIT Reported, alla progressiva riduzione dei costi non ricorrenti relativi all'operazione societaria straordinaria che ha portato alla quotazione in Borsa della Società.

Di seguito viene fornita la riconciliazione tra EBIT, Adjusted EBIT ed Adjusted EBITDA per l'esercizio 2019 e per il corrispondente esercizio precedente (migliaia di Euro):

Esercizio
2019
Esercizio
2018
Variazione
A Risultato operativo (EBIT) 26.532 28.520 (1.988)
Oneri/(Proventi) non ricorrenti costituiti da:
- Erogazioni integrative / incentivazioni (1) 336 1.088 (752)
- Consulenze e prestazioni di natura societaria, legale e fiscale (2) 321 1.474 (1.153)
- Oneri fiscali straordinari 796 (796)
- Indennizzi (3) (248) (248)
- Altri oneri/(proventi) non ricorrenti 485 1.201 (716)
- Accordi transattivi (4) 398 398
B Totale Oneri/(Proventi) non ricorrenti 1.291 4.558 (3.267)
C Investor Fees 150 150 -
D Adjusted EBIT
A+B+C
27.972 33.228 (5.256)
E Ammortamenti netti 16.057 14.032 2.025
Adjusted EBITDA
D+ E
44.029 47.260 (3.231)

(1) Costi una tantum relativi ad oneri integrativi per il personale principalmente relativi ad integrazioni contributive.

(2) La voce si riferisce ai costi per prestazioni e consulenze esterne da parte di studi fiscali e legali, nonché advisor che hanno natura straordinaria ed una tantum rispetto all'attività del Gruppo.

(3) Indennizzi ricevuti dalla precedente proprietà in relazione a transazioni fiscali concluse, ma relative a contenziosi esistenti precedentemente all'operazione societaria straordinaria del marzo 2017 che ha portato alla quotazione in Borsa Valori della Società.

(4) La voce si riferisce ai costi per arbitrato e consulenze che hanno portato all'accordo transattivo raggiunto con FCA Partecipazioni S.p.A..

Analisi dei risultati finanziari

Il contributo della gestione finanziaria passa da negativo pari a 663 migliaia di Euro nel 2018 a positivo pari a 452 migliaia di Euro nel 2019 con una variazione positiva pari a 1.115 migliaia di Euro.

Tale variazione è principalmente attribuibile agli interessi attivi relativi ai crediti IVA rimborsati nell'esercizio pari a 1.086 migliaia di Euro.

Il saldo della gestione finanziaria include inoltre principalmente gli interessi passivi relativi al contratto di finanziamento stipulato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) che rientra nell'ambito di un'iniziativa congiunta di BEI, Ministero per lo Sviluppo Economico e Ministero dell'Economia a sostegno degli investimenti nell'innovazione.

Tale contratto fu stipulato originariamente nell'ottobre 2017 per un importo originario pari a 40 milioni di Euro, incrementato nel gennaio 2019 di 10 milioni di Euro, con un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024. Esso non è assistito da garanzie e prevede il rispetto di parametri finanziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA e rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo e Patrimonio Netto) e di taluni altri covenants. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tale finanziamento.

Struttura Patrimoniale

L'analisi della struttura patrimoniale del Gruppo è esposta nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
Variazione
Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari 101.091 92.260 8.832
Diritti d'uso 9.444 - 9.444
Avviamento 61.005 61.005 -
Attività immateriali a vita definita 122.273 116.954 5.319
Partecipazioni 7.766 8.138 (372)
Totale immobilizzazioni 301.579 278.357 23.222
Capitale di esercizio netto (40.559) (30.957) (9.602)
Altre attività non correnti 78.295 66.521 11.774
Altre passività non correnti (134.185) (122.453) (11.732)
Imposte differite attive nette 77.784 76.150 1.634
Fondi per rischi ed oneri (31.892) (15.864) (16.029)
Fondi per benefici a dipendenti (11.189) (10.706) (482)
Capitale investito netto 239.834 241.049 (1.215)
Attività finanziarie non correnti 6.106 5.812 294
Capitale investito netto e attività finanziarie non
correnti
245.940 246.861 (921)
Posizione finanziaria netta 57.943 49.126 8.817
Patrimonio netto (303.883) (295.986) (7.896)
Fonti di finanziamento (245.940) (246.861) 921

La voce "Totale immobilizzazioni" ammonta a 301.579 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019 con un incremento pari a 23.222 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2018 per l'effetto combinato delle seguenti movimentazioni:

• incremento netto delle Immobilizzazioni materiali pari a 8.832 migliaia di Euro, principalmente attribuibile agli investimenti in corso per fabbricati per la realizzazione del progetto relativo al nuovo motore P120 che equipaggerà Vega C e Ariane 6 nonché per l'aumento della capacità produttiva del sito di Colleferro, e per la realizzazione del progetto "Space Propulsion Test Facility" (SPTF) in Sardegna relativo alla costruzione di un banco di

prova per motori a liquido e di un impianto per la realizzazione di componenti in carboncarbon complessivamente pari a 16.100 migliaia di Euro, al netto degli ammortamenti dell'esercizio;

  • rilevazione, per la prima volta, della voce "Diritti d'uso" in seguito all'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 che prevede l'iscrizione tra le attività del valore dei beni in diritto d'uso e tra le passività il valore attuale dei debiti per canoni relativi ai medesimi diritti d'uso per circa 7,5 milioni di Euro, nonché ai diritti d'uso relativi al citato progetto "Space Propulsion Test Facility" (SPTF) in Sardegna per circa 1,7 milioni di Euro. L'importo derivante dall'applicazione dell'IFRS 16 si riferisce principalmente alla flotta di auto aziendali in leasing e ad alcuni cespiti in locazione nella base di lancio in Guyana francese della controlla Regulus S.A.;
  • incremento netto delle Attività immateriali a vita definita attribuibile a investimenti pari a 13.000 migliaia di Euro principalmente per costi di sviluppo capitalizzati (Vega Light, Lox Methane e software) e ammortamenti dell'esercizio per 8.216 migliaia di Euro;
  • decremento delle Partecipazioni per 372 migliaia di Euro, dovuto alla variazione di periodo relativa alla partecipazione nella società a controllo congiunto Europropulsion S.A., la quale viene valutata a patrimonio netto recependo un incremento per l'interessenza al 50% dell'utile di pertinenza maturato dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019, pari a 2.868 migliaia di Euro, al netto del decremento di 3.240 migliaia di Euro per i dividendi erogati dalla società nel medesimo periodo.

Le voci "Altre attività non correnti" e "Altre passività non correnti" della struttura patrimoniale includono rispettivamente un credito verso il Gruppo General Electric e un contestuale debito verso l'Erario per un importo pari a 58.220 migliaia di Euro rilevati nel primo semestre del 2016 a seguito del ricevimento da parte dall'Agenzia delle Entrate dell'avviso di liquidazione dell'imposta di registro, dell'imposta ipotecaria e dell'imposta catastale, per un importo complessivo pari a 58.220 migliaia di Euro, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 portarono alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle operazioni straordinarie che nel 2013 portarono alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric.

Inoltre, si segnala che, sempre in base a specifiche previsioni contrattuali, il Gruppo General Electric è tenuto a mettere a disposizione di Avio S.p.A. le somme eventualmente richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato ai paragrafi 3.9 "Altre attività non correnti" e 3.23 "Altre Passività non correnti", nonché alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Come riportato nella sezione "Fatti di rilievo dell'esercizio", in data 2 agosto 2019 il Gruppo Avio e FCA Partecipazioni S.p.A. hanno raggiunto un accordo transattivo in materia di oneri ambientali in base al quale FCA Partecipazioni S.p.A. si è impegnata a riconoscere al Gruppo Avio un importo complessivo pari a 19,9 milioni di Euro, di cui 11,3 milioni di Euro per le attività di bonifica e ripristino ambientale da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2023 e 8,6 milioni di Euro per la gestione postoperativa e manutenzione da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2048, a fronte del venir meno della garanzie contrattuale che la stessa aveva fornito in passato al Gruppo Avio. Tale accordo ha, pertanto, comportato la rilevazione di un credito attualizzato verso FCA Partecipazioni S.p.A. (con incremento delle voci altre attività correnti e non correnti) e di un corrispondente fondo per oneri (con incremento della voce fondi per rischi ed oneri) con un sostanziale bilanciamento degli effetti economici e finanziari a vita intera.

L'incremento nella voce "Fondi per rischi ed oneri" è principalmente attribuibile al citato accordo con FCA Partecipazioni S.p.A., mentre rimane sostanzialmente invariata la quota relativa a oneri per retribuzione variabile e altri fondi per oneri legali, contrattuali.

La voce "Fondi per benefici a dipendenti" anch'essa sostanzialmente invariata, è principalmente composta dal TFR e da altri benefici a lungo termine.

La voce "Capitale di esercizio netto" negativo evidenzia un incremento netto pari a 9.602 migliaia di Euro, attestandosi ad un valore negativo per 40.559 migliaia di Euro di eccedenza delle passività sulle attività. Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
Variazione
Lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e
anticipi ricevuti
(104.904) (73.921) (30.984)
Rimanenze 41.448 36.444 5.004
Acconti a fornitori 104.071 79.636 24.435
Debiti commerciali (100.335) (131.407) 31.072
Crediti commerciali 6.215 7.017 (802)
Altre attività e passività correnti 12.946 51.274 (38.328)
Capitale di esercizio netto (40.559) (30.957) (9.602)

Il "Capitale di esercizio netto" (current trading) negativo si incrementa nonostante l'effetto atteso dell'andamento ciclico del core business che nel 2019 ha assorbito risorse derivanti da acconti ricevuti in anni precedenti, per effetto dell'incasso di crediti IVA chiesti a rimborso pari a 33.153 migliaia di Euro, oltre ad interessi pari a 1.086 migliaia di Euro.

La voce "Altre attività e passività correnti" del Capitale di esercizio netto evidenzia un decremento netto pari a 38.328 migliaia di Euro, attestandosi ad un valore pari a 12.946 migliaia di Euro. Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
Variazione
Crediti IVA 20.961 46.253 (25.292)
Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo 6.291 12.705 (6.414)
Attività per imposte correnti 5.910 3.817 2.094
Altre attività correnti 9.142 7.608 1.534
Passività per imposte correnti (6.124) (2.308) (3.816)
Altre passività correnti (23.234) (16.801) (6.433)
Altre attività e passività correnti 12.946 51.274 (38.328)

La voce "Crediti IVA" si decrementa di 25.292 migliaia di Euro per effetto del rimborso di 33.153 migliaia di Euro principalmente relativo all'anno 2017 parzialmente compensato dal credito sorto nell'esercizio 2019 pari a 7.861 migliaia di Euro.

La voce "Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" presenta un decremento netto nell'esercizio pari a Euro 6.414 migliaia, derivante dalla compensazione nell'esercizio del credito al 31 dicembre 2018 e dalla rilevazione al 31 dicembre 2019 del nuovo nuovo credito maturato nell'esercizio 2019 per un importo pari a Euro 6.291 migliaia.

Analisi della posizione finanziaria

Nella tavola seguente viene illustrata la composizione della posizione finanziaria netta (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 144.303 108.435 35.868
(A) Liquidità 144.303 108.435 35.868
(B) Attività finanziarie correnti - - -
(C) Totale attività finanziarie correnti (A+B) 144.303 108.435 35.868
Debiti finanziari correnti verso imprese a controllo congiunto (28.749) (19.249) (9.500)
(D)Passività finanziarie correnti (28.749) (19.249) (9.500)
Quota corrente debiti finanziari non correnti verso banche (8.075) (60) (8.015)
(E) Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (8.075) (60) (8.015)
(F) Indebitamento finanziario corrente (D+E) (36.824) (19.309) (17.515)
(G) Posizione finanziaria netta corrente (C+F) 107.479 89.126 18.353
Quota non corrente debiti finanziari verso banche (42.000) (40.000) (2.000)
(H) Indebitamento finanziario non corrente (42.000) (40.000) (2.000)
(I) Posizione finanziaria netta ante passività per
locazione/leasing (G-H)
65.479 49.126 16.353
Passività finanziarie correnti per beni in locazione/leasing (2.647) (2.647)
Passività finanziarie non correnti per beni in locazione/leasing (4.889) (4.889)
(J) Passività finanziarie totali per beni in
locazione/leasing
(7.536) - (7.536)
(K) Posizione finanziaria netta post passività per
locazione/leasing (I-J)
57.943 49.126 8.817

La posizione finanziaria netta è allineata alla definizione contenuta nella Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005: "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi".

La posizione finanziaria netta passa da un saldo positivo di 49.126 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018 ad un saldo positivo pari a 57.943 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019 con un incremento pari a 8.817 migliaia di Euro principalmente attribuibile ai flussi di cassa operativi.

Nel 2019 è stato applicato per la prima volta il principio contabile internazionale IFRS 16, che ha comportato l'iscrizione di passività finanziarie per beni in locazione/leasing pari a 7.536 migliaia di Euro assenti nel 2018.

Al netto dell'effetto IFRS 16, applicato nel 2019 ed assente nel 2018, che non genera un reale esborso monetario, confrontando dati omogenei la posizione finanziaria passa da un saldo positivo "proforma" di 42.533 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018 ad un saldo positivo pari a 57.943 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019 con un incremento di +15.410 migliaia di Euro (+36,2%) principalmente attribuibile all'incasso di crediti IVA, alla ciclicità dei flussi di cassa operativi, in linea con le attese, nonostante gli investimenti sostenuti in capital expenditures dell'esercizio (28,6 milioni di Euro), il

pagamento dei dividendi deliberati con l'approvazione del bilancio 2018 (11,6 milioni di Euro) e l'acquisto di azioni proprie (2,7 milioni di Euro).

Analisi del patrimonio netto

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019 ammonta a 303.883 migliaia di Euro, in aumento di 7.896 migliaia di Euro rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2018, per l'effetto combinato dei seguenti principali fenomeni:

  • risultato consolidato dell'esercizio 2019 pari a 26.987 migliaia di Euro;
  • decremento di 11.598 migliaia di Euro per dividendi distribuiti da Avio S.p.A.;
  • decremento per acquisto di azioni proprie per 2.668 migliaia di Euro;
  • decremento di 4.440 migliaia di Euro a valere sul patrimonio netto di terzi a seguito del dividendo erogato dalla controllata Regulus S.A. (detenuta al 60% da Avio S.p.A. ed al 40% da Airbus Safran Launchers) per 1.440 migliaia di Euro e del dividendo da erogare dalla controllata Spacelab S.p.A. (detenuta al 70% da Avio S.p.A. ed al 30% dall'Agenzia Spaziale Italiana) per 3.000 migliaia di Euro.

ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Nell'industria spaziale gli investimenti in ricerca e sviluppo sono un fattore chiave per il conseguimento e mantenimento della posizione competitiva.

Avio ha sempre dedicato risorse importanti alla ricerca, allo sviluppo e all'innovazione di prodotti e processi coerentemente alla propria missione. Inoltre annovera tra i propri obiettivi lo sviluppo ecocompatibile delle proprie attività e prodotti, prestando particolare attenzione alle problematiche di salvaguardia ambientale, al miglioramento della sicurezza impianti e di tutela dei propri dipendenti.

In questi ambiti collabora con istituzioni nazionali come l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il Ministero dell'Istruzione, l'Università e la Ricerca (MIUR), il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), e con istituzioni internazionali quali l'Agenzia Spaziale Europea o l'Unione Europea.

Avio ha sviluppato una rete di partnership con Università ed Enti di Ricerca in Italia e in Europa: tra i principali si elencano il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA), l'ENEA, le Università di Roma, il Politecnico di Milano, l'Università di Napoli "Federico II", l'Università di Padova, l'Università di Forlì, il Distretto Aero Spaziale della Sardegna e l'IMAST in Campania. Inoltre partecipa a diversi consorzi tra enti di ricerca ed industrie europee per lo sviluppo di ricerche di base per lo più nell'ambito dei materiali energetici.

Il Gruppo partecipa a progetti di ricerca in collaborazione con organizzazioni nazionali e internazionali attive nella ricerca nel settore aerospaziale. In particolare, collabora con le università in relazione all'area propellenti avanzati a solido, area materiali in composito, area sistema motori a propellente solido (SRM), area propulsione criogenica, area propulsione ibrida e lavora a contatto con i maggiori costruttori e centri di ricerca a livello mondiale per tecnologie relative alla propulsione, con l'obiettivo di sviluppare moduli e componenti innovativi che beneficino della sinergia delle singole specifiche competenze.

I costi per attività di ricerca e sviluppo complessivamente sostenuti dal Gruppo Avio nel 2019 sono stati pari a 179,3 milioni di Euro (196,0 milioni di Euro nel 2018), ovvero pari al 45,8% dei ricavi lordi consolidati registrati nel 2019 (46,0% nel 2018).

Se consideriamo i suddetti dati al netto del c.d. pass-through, l'attività di ricerca e sviluppo sostenuta dal Gruppo nel 2019 è stata pari a 156,8 milioni di Euro, pari al 42,5% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through (145,0 milioni di Euro nel 2018, pari al 37,3% dei ricavi al netto dei ricavi passthrough).

Le attività a proprio carico, autofinanziate, nel 2019 sono state pari a 13,7 milioni di Euro (9,2 milioni di Euro nel 2018).

Le attività autofinanziate nel 2019 includono 11,2 milioni di Euro relativi a costi di sviluppo capitalizzati come Attività immateriali a vita definita (6,9 milioni nel 2018) e 2,5 milioni di Euro relativi a costi di ricerca o a costi di sviluppo non aventi i requisiti per la capitalizzazione e che sono stati direttamente addebitati al conto economico (2,3 milioni di Euro nel 2018).

L'importo totale imputato al conto economico dei costi riferiti ad attività autofinanziate nel 2019 è stato pari a 6,1 milioni di Euro (6,5 milioni di Euro nel 2018), composto da 2,2 milioni di Euro per costi non capitalizzabili direttamente spesati (2,3 milioni di Euro nel 2018) e da 3,9 milioni di Euro relativi alle quote di ammortamento di costi di sviluppo capitalizzati (prevalentemente) in precedenti esercizi (4,2 milioni di Euro nel 2018).

Nel corso del 2019 Avio ha proseguito nelle attività di innovazione sulle principali linee di prodotto, armonizzando attività di ricerca di base, ricerca applicata e sviluppo precompetitivo.

Filiera Propulsione a Solido

Nella visione strategica di Avio, la propulsione a solido rappresenta una tecnologia matura ma concorrenziale che permette di ridurre significativamente il costo dei servizi di lancio, mantenendo la

filiera europea dei trasporti spaziali competitiva nei confronti dell'offerta internazionale. Avio ha precisato la propria visione sia sul consolidamento ed evoluzione del VEGA, sia sul futuro lanciatore Ariane 6 destinato alla sostituzione di Ariane 5. Dopo aver effettuato con successo Il 1°test di fuoco al banco per lo sviluppo del P120 nel 2°semestre del 2018, nel gennaio del 2019 Avio ha concluso con successo anche il test di qualifica al banco del P120 per applicazione Vega C.

In aggiunta ai programmi di sviluppo del nuovo propulsore comune alla filiera VEGA e Ariane (P120C), Avio ha consolidato il posizionamento sul mercato del VEGA C, perfezionando la configurazione capace di accedere in modo competitivo al segmento dei grandi satelliti SAR per l'osservazione della terra.

Nell'ambito dei motori a propellente solido Avio ha svolto attività di ricerca con gli obiettivi di consolidare e ottimizzare le tecnologie di produzione su prodotti qualificati, nell'ambito dei vettori Ariane 5 e VEGA, e di prepararne le evoluzioni nell'ambito delle prossime generazioni di veicoli di lancio europei, Ariane 6, VEGA C e VEGA E.

Con il test di qualifica al banco del Motore Z40, effettuato a maggio 2019, si sono concluse le attività di sviluppo del motore Z40 (per un utilizzo come secondo stadio di VEGA C e di Vega E), in grado di sostenere flussi strutturali a compressione di 2KN/mm, massimo valore raggiunto da un propulsore in composito di questa classe.

Le attività di ricerca e sviluppo nel contesto dei materiali si sono concentrate principalmente sullo sviluppo di propellenti solidi avanzati ad alte prestazioni e bassa tossicità per l'implementazione su programmi Ariane e Vega. Inoltre è stato analizzato e verificato l'eventuale estensione della catena di produzione di materiali compositi ad alte prestazioni Avio, con possibile spin-off in altri settori.

Filiera Propulsione a Liquido

Avio considera la propulsione criogenica basata sull'ossigeno liquido e il metano come la risposta alle prossime generazioni di stadi alti per i veicoli di lancio, così come per i veicoli spaziali destinati all'esplorazione.

Nel corso del 2019 sono proseguite le attività di sviluppo del motore M10 in grado di fornire la propulsione del terzo stadio del futuro VEGA E, in particolare è stata completata la Preliminary Design Review del sistema motore e sono state chiuse con successo le PDR dei principali sottosistemi, tra cui quelle delle valvole, della camera di combustione e della turbopompa ossigeno.

Inoltre si è proseguito con l'attività di ottimizzazione del processo di realizzazione in ALM del motore M10, sulla base del successo ottenuto nel 2018 con la prima campagna di test in Europa di un prototipo di un'innovativa camera di combustione della taglia 20 KN raffreddata con cooling channel, prodotta in ALM utilizzando il brevetto Avio "Single Material Single Part".

Tali risultatati hanno confermato che con la Tecnologia Additiva è possibile raggiungere uno scambio termico adeguato alla realizzazione di una camera di combustione con un unico materiale a bassa diffusività termica, aprendo quindi la strada allo sviluppo di una camera di combustione della taglia 100 KN (che caratterizza il motore M10 per Vega E) realizzata in un unico pezzo ed unico materiale con la tecnologia ALM.

Sono stati quindi realizzati i primi 2 prototipi Full Scale della camera di combustione del motore M10 (LOX/LNG) interamente in ALM su cui sono stati effettuati con successo i test meccanici in pressione ed i test fluidodinamici a freddo negli impianti Avio di Colleferro. Dopo tali test di accettazione il 2°modello è stato poi assemblato con gli altri equipment previsti (valvole, tubing, sensori, harness) e configurato per il firing test previsto nel 1°trimestre del 2020.

Avio ha proseguito quindi nello sviluppo di soluzioni breakthrough in termini di configurazione, tecnologie e materiali con l'obiettivo finale di sviluppare un motore innovativo Ossigeno-Metano, ad alte performance e basso costo, da introdurre nello sviluppo di Vega E, il cui primo volo si prevede che si terrà nel 2024.

il Vega E sarà in grado di portare in orbita circa tre tonnellate, il doppio rispetto all'attuale versione del Vega.

Inoltre una delle sue caratteristiche principali, grazie al motore criogenico M10, sarà quella di rilasciare tanti satelliti in orbite diverse nel corso della stessa missione e ad un costo competitivo.

Lo sviluppo del motore M10 e la definizione e architettura dell'Upper stage del Vega E (VUS) sono

state finanziate nella prima fase (2017-2019) nell'ambito della CM2016. I risultati ottenuti hanno permesso di acquisire nuovi finanziamenti anche per la seconda fase dello sviluppo (2020-2022) in accordo a quanto deciso nella recente Conferenza Ministeriale europea tenutesi a novembre 2019.

È proseguita in autofinanziata Avio, l'attività di sviluppo di resine adatte all'ambiente criogenico per LOx e LCH4 al fine di realizzare una nuova generazione di grandi serbatoi in composito privi di liner da implementare nella futura versione dell'Upper stage Vega E. In particolare, durante il 2019 sono stati realizzati tre dimostratori tecnologici in scala ridotta per la verifica del processo costruttivo ottimale con tecnologia "fiber placement" e per la verifica delle proprietà meccaniche e termiche delle strutture in composito a contatto con ambiente criogenico e ossidante creato dall' ossigeno liquido.

Filiera Sistemi di Trasporto Spaziale

Nel corso del 2019 Avio ha consolidato lo sviluppo del lanciatore VEGA C completando la Critical Design Review e preparando la documentazione per la Qualification Review, nell'ambito del contratto Vecep (ESA), basato su un primo stadio con impulso totale del 50% superiore alla versione attuale e un quarto stadio con impulso totale superiore del 15%. L'obiettivo è tra l'altro un consolidamento della flessibilità del lanciatore attraverso un aumento del carico utile di riferimento di oltre il 50%.

Per rispondere alla crescente richiesta di mercato dei piccoli satelliti, nel 2019 è proseguito lo studio per lo sviluppo del lanciatore VEGA Light. La performance di questo nuovo lanciatore sarà ottimizzata per immettere in orbita circolare (500X500 Km SSO) un payload di circa 250Kg.

Nel corso del 2019 si è finalizzato lo studio della configurazione ottimale del lanciatore Vega Light e sono iniziate le fasi di sviluppo che avranno come prima Milestone il superamento della Preliminary Design Review prevista nel 2020.

Sono continuati gli studi gli studi relativi allo Space Rider, un sistema di trasporto spaziale unmanned e riutilizzabile, che, grazie all'integrazione con il Vega, permetterà di creare un mondo di servizi integrato, il cosiddetto Vega Space Systems.

In questo ambito, sono proseguite anche le attività di sviluppo del nuovo SSMS (Small Spacecraft Missione Service), un adattatore a dispenser per il rilascio di numerosi satelliti di piccole dimensioni nell'ambito della stessa missione, utilizzabile anche per attività di "in orbit test o in orbit demonstration".

Filiera Propulsione Tattica

Durante il 2019 sono proseguite le attività inerenti lo sviluppo del propulsore del missile CAMM-ER. In particolare è in corso il programma di qualifica e quello di invecchiamento accelerato per la verifica dell'andamento delle performance a metà e fine vita operativa. Sono iniziate le fasi di industrializzazione della parte colaggio, avvolgimento e controllo di linea. Inoltre AVIO ha supportato MBDA nei test ambientali e in volo con la consegna dei primi 3 motori attivi.

Sono continuate le attività di produzione e consegna dei Booster Aster 30 verso Clienti Export.

Sono proseguite le attività di soluzione obsolescenze. Di particolare interesse l'impiego della fibra sviluppata e prodotta in AVIO per la realizzazione dei case; Lo sviluppo di un propellente, che a pari prestazioni balistiche del precedente, mantiene le sue caratteristiche meccaniche a basse temperature; La sostituzione di materiali soggetti ad autorizzazioni governative come quelle imposte dagli USA.

Nel corso del 2019 è stato inoltre portato avanti lo sviluppo di un TVC elettromeccanico ad elevate prestazioni.

L'obiettivo è di sostituire quello oleodinamico presente attualmente sul Booster dell'Aster 30 per avere un aumento dell'efficienza del sistema di controllo ed una riduzione dei tempi di manutenzione del missile.

Sono in fase di sviluppo i servoattuatori, l'unità di controllo e le batterie termiche.

AVIO ha inoltre iniziato la negoziazione per l'acquisizione di nuovi programmi di sviluppo per ampliare la sua offerta nel settore difesa per le FFAA italiane.

RISORSE UMANE

Al 31 dicembre 2019 il numero dei dipendenti del Gruppo risulta pari a 935 unità, in aumento rispetto alle 838 unità del 31 dicembre 2018 (si considera nel conteggio anche la nuova società Avio France SAS, con n. 2 dipendenti alla data del 31 dicembre 2019). Il numero dei dipendenti del Gruppo non include la società Europropulsion S.A. (79 unità) consolidata con il metodo del patrimonio netto. La maggior parte degli organici risulta impiegata presso la capogruppo Avio S.p.A., il cui organico, alla medesima data, è pari a n. 815 unità, in crescita rispetto alle n. 724 al 31 dicembre 2018.

Relazioni Industriali

Durante il primo semestre è stato redatto, in accordo con il Sindacato, il Regolamento denominato "Misure a sostegno della conciliazione tra lavoro e vita privata". Tale Regolamento, entrato in vigore il 1° febbraio 2019, determina e disciplina gli istituti legali ed aziendali che i dipendenti possono fruire per conciliare le esigenze di lavoro con quelle relative alla vita privata.

Sempre con il Sindacato sono state affrontate tematiche inerenti a:

- Gestione delle trasferte:

Durante il periodo in questione è stato condiviso con la RSU l'aggiornamento del Regolamento trasferte in essere. Alla fine del mese di giugno è stato redatto il nuovo documento che è stato diffuso nel mese di luglio attraverso i canali istituzionali dell'Azienda (intranet, MyGovernance, bacheca).

- Inquadramenti:

Alla fine del mese di giugno si è discusso con la Rsu la tematica degli inquadramenti relativi alla manodopera operaia, portando avanti – visto i risultati positivi dell'anno prima - la piattaforma valutata nel 2018. Si è proceduto, al termine dei lavori, alla promozione del personale operaio che era sotto inquadrato. Infatti, nonostante la failure del VV15, l'Azienda ha promosso, per il 2019, n. 39 persone nella qualifica operaia.

Parallelamente, nel primo semestre 2019:

  • è stato formalizzato il Premio di Partecipazione 2019 (basato sui risultati del 2018);
  • sono state affrontate altre tematiche come ad esempio quelle riguardanti pulizie e ristorazione aziendali.

Da segnalare il consueto incontro tra i vertici aziendali (CEO, Direttore HR e Direttore Operazioni Industriali) e le Rappresentanze Sindacali Territoriali del settore chimico di Cgil, Cisl, Uil e UGL. Tale incontro si è svolto presso la Sede di Avio a Colleferro il 17 giugno 2019 ed in questa sede è stato fornito un dettagliato aggiornamento sui risultati economici, programmi, investimenti e situazione del personale.

Nel periodo in questione è stato siglato con la RSU un accordo sindacale che introduce, ai sensi del contratto collettivo, la c.d. Bacheca Sindacale, uno spazio virtuale sulla intranet aziendale dove la RSU può affiggere materiale di carattere sindacale tra cui, ovviamente, i propri comunicati.

Nel periodo in questione non sono si sono registrati scioperi, agitazioni né iniziative di contrasto all'Azienda.

È stato affrontato il tema relativo alla stabilizzazione dei somministrati a tempo determinato, trasformando a contratto a tempo indeterminato n. 11 risorse (in aggiunta alle 3 trasformazioni effettuate a giugno) su n. 20 somministrati. I rimanenti saranno contrattualizzati di nuovo, a tempo determinato, a partire dal 3 febbraio 2020.

Nel secondo semestre 2019 sono stati redatti accordi sindacali sui seguenti temi:

  • Smart Working: introdotto per determinate e limitate figure aziendali e per alcuni settori aziendali;
  • Chiusure collettive: calendarizzazione delle giornate di ROL a chiusura dell'anno;

  • Gestione delle assenze: definizione di un limite temporale per gestire la propria assenza sul portale informatico;
  • Sicurezza industriale: introduzione di ulteriori telecamere in determinati locali aziendali.

Sviluppo e Formazione

Nel corso del 2019, in coerenza con le necessità di mantenimento e sviluppo del Business, è stato assunto il seguente personale: 1 dirigente, 7 quadri, 20 impiegati professional, 37 impiegati (totale n. 64 unità) laureato per il 97%, in possesso di specifiche competenze relative a diverse aree professionali aziendali e con differenti gradi di esperienza.

Sono stati attivati in area Ingegneria n. 3 contratti di staff leasing (somministrazione a tempo indeterminato).

Sono stati inoltre assunti n. 57 operai.

Nel 2019, n. 26 tra Professional ed Impiegati sono stati coinvolti in processi di mobilità professionale, sia interfunzionale che geografica, volti ad assicurare il funzionamento dell'organizzazione e lo sviluppo del business. Oltre al vantaggio organizzativo, tali percorsi di mobilità hanno rappresentato, nella maggior parte dei casi, occasione di crescita professionale per il personale interessato.

Con lo strumento del job posting interno, utilizzato nell'anno in n. 11 casi, è stata offerta ai dipendenti la possibilità di candidarsi e farsi promotori del proprio percorso professionale.

Per quanto riguarda lo Sviluppo del Personale, nel 2019 due quadri sono stati promossi alla qualifica dirigenziale e tre operai sono stati promossi alla qualifica impiegatizia.

Inoltre, in applicazione della Politica di Merito e Sviluppo 2019, sono stati disposti per la popolazione impiegatizia n. 59 interventi di sviluppo/promozione, pari al 13% della popolazione, di cui n. 10 alla qualifica di Professional Expert (massimo livello di Quadro), n. 6 alla qualifica di Quadro e n. 5 alla qualifica aziendale di Professional.

A sostegno dei percorsi di formazione per il Gruppo Avio, nel corso dell'anno 2019 sono state erogate n. 16.961 ore di formazione, con n. 3.454 partecipazioni con il coinvolgimento della popolazione aziendale in corsi di aggiornamento, corsi professionalizzanti ed attività informative.

Nel periodo considerato, l'attività formativa ha riguardato le seguenti principali aree di intervento:

  • formazione ed aggiornamento delle competenze tecniche specifiche e obbligatorie in ambito sicurezza e ambiente;
  • formazione sui processi sensibili e speciali in ambito fabbricazione;
  • implementazione delle attività formative per le soft skills: sviluppo delle competenze manageriali e gestionali d'impresa (corsi specifici e partecipazioni a convegni e seminari internazionali);
  • informative sui temi di salute, sicurezza, ambiente e tutela dei dati;
  • normativa in materia di privacy, a seguito dell'aggiornamento dell'organigramma aziendale; ▪ supporto alle competenze tecniche specialistiche attraverso l'aggiornamento delle nuove
  • "features" dei software utilizzati;
  • supporto all'internazionalizzazione, con focus sulla formazione linguistica individuale e collettiva (corsi di lingua francese, inglese e russo);
  • consapevolezza sul tema cyber security.

La formazione interna ha inciso per il 32% sulla erogazione complessiva. Con l'impiego di formatori interni certificati sono state intraprese azioni formative in ambito sicurezza, ambiente, fabbricazione (processi speciali e sensibili), tutela delle informazioni classificate, privacy.

Con riferimento alle modalità di apprendimento, nel corso 2019 si è proseguito con il modello strutturato di learning organization, in forza del quale l'organizzazione apprende attraverso il coinvolgimento attivo dei Responsabili nella progettazione di attività formative mirate, sia per i gruppi

diretti, che per i gruppi trasversali, favorendo così una maggiore integrazione della popolazione aziendale.

La modalità di formazione e-learning è utilizzata, in particolare: a supporto dell'Area HSE, per l'erogazione della formazione su tematiche di sicurezza per il personale neo-assunto e sulle trimestrali Seveso; in ambito IT, per la formazione sulla cyber security.

Amministrazione e Gestione del personale

L'anno 2019 è stato caratterizzato dallo svolgimento delle attività attraverso una politica di contenimento dei costi, l'ottimizzazione dei processi, la revisione dei regolamenti e la comunicazione e condivisione delle informazioni, per quanto possibile, ad ogni livello aziendale.

È stata internalizzata l'attività legata alla gestione delle presenze, attività sempre esternalizzata fino al 31/12/2018, al fine di contenere i costi in attesa di portare a termine la gara paghe ed identificare un fornitore unico per la gestione delle paghe e presenze, che erano da sempre gestite tramite due società fornitrici.

L'attività si è conclusa a metà anno con l'affidamento, per il triennio 2020/2022, al fornitore unico INAZ.

Nell'anno 2019 si è provveduto a perfezionare il passaggio al FASI, fondo integrativo del servizio nazionale, Assidai e Hyperservices, per i dirigenti precedentemente iscritti al fondo Fasif ed è stato introdotto e siglato accordo interno in merito al Welfare dei dirigenti, gestito tramite la piattaforma Alliance.

Nel mese di giugno è stato firmato il nuovo regolamento per l'eliminazione delle vetture aziendali alimentate a diesel a favore di quelle elettriche ed ibride nell'ottica di una politica di sostenibilità aziendale e del rispetto dell'ambiente. Successivamente è stato sviluppato un progetto, con il supporto di altre Direzioni, in merito alle colonnine di ricarica per le vetture plug-in ed elettriche, al fine di incentivare i dipendenti alla scelta di una vettura ibrida ad emissioni contenute.

Nel secondo semestre si è provveduto alla pubblicazione del nuovo regolamento trasferte ed alla modifica del flusso autorizzativo sul sistema travel, con il duplice vantaggio di ottimizzazione sia a livello economico sia delle tempistiche.

Inoltre, è stato aggiornato l'accordo del vettore Alitalia ottenendo diversi vantaggi economici come ad esempio l'upgrade della tessera Millemiglia Corporate per tutti i dipendenti richiedenti.

Nel corso dell'anno 2019 sono state stipulate, sempre a favore del personale dipendente, delle convenzioni con studi medici, con gli asili e la piscina comunale.

Nel corso dell'anno sono stati recuperati i contributi c/dipendenti ed il 50% di quelli c/azienda tramite l'incarico affidato ad una società specializzata nell'ottimizzazione dei costi del lavoro che ha individuato le opportunità di risparmio collegate alla contribuzione INPS ed INAIL.

COMUNICAZIONE E RESPONSABILITA' SOCIALE

Avio promuove la propria immagine ed i propri prodotti attraverso la partecipazione ai più importanti eventi internazionali e la costante presenza nei contesti, italiani ed internazionali, rilevanti nel campo aerospaziale per l'attività di ricerca e di sviluppo di nuove tecnologie nel campo specifico della propulsione spaziale e dei lanciatori.

Inoltre, la Società sviluppa la propria rete di interscambio scientifico e di sviluppo di nuovi prodotti sia attraverso la collaborazione nel campo della ricerca con Università e Istituti di ricerca italiani e stranieri sia attraverso la collaborazione tecnica e operativa con le più importanti Agenzie Spaziali europee, in particolare l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il Centre National d'Études Spatiales (CNES), l'European Space Agency (ESA).

Eventi e manifestazioni

In aggiunta agli eventi connessi ai lanci e ai test statici commentati in altre sezioni del presente bilancio, tra i principali eventi dell'anno si evidenziano:

  • 14 gennaio, Londra DGI Presentazione agli analisti con gestione dello stand e intervista AD a canali Tv;
  • 22-23 gennaio, Bruxelles 11° Conferenza su Space Policy, Intervento AD;
  • 5 febbraio, Kourou Primo Volo Ariane 5 del 2019, missione Saudi Geostationary Satellite 1;
  • 1 marzo, Colleferro Lancio della campagna di comunicazione interna sulla Cyber Security, sia digitale che con affissioni e roll-up in tutte le sedi aziendali. Il programma "Cyber Champion" consente di proteggere se stessi e l'azienda dalla criminalità informatica e dalle continue minacce della rete e prevede una parte di competizione virtuosa tra team multi direzionali che si sfidano su diversi moduli tematici;
  • 15 marzo, Milano Investor Day: incontro con la comunità finanziaria;
  • 19-21 marzo, Abu Dhabi Avio partecipa al Global Space Congress;
  • 20-21 marzo, Milano STAR Conference;
  • 22 marzo, Kourou Volo VV14 Prisma partecipazione delegazione di giornalisti e comunicazione congiunta con Leonardo, Telespazio, Asi e OHB Italia;
  • 29 marzo, Roma Il Comitato Rischi e Sostenibilità ha approvato la Dichiarazione non finanziaria 2018, uno strumento che testimonia l'impegno dell'azienda verso un concreto percorso di sostenibilità;
  • 8 aprile, Milano Lancio del nuovo canale societario social Instagram;
  • 9-14 aprile, Milano Design week partecipazione Avio al fuori salone con esposizione di modello lanciatore Vega decorato e stand;
  • 6-9 maggio, Washington Presenza Avio al Satellite 2019;
  • 7 maggio, Sardegna Completato con successo il "Firing test" del motore Zefiro 40;
  • 13 maggio, Colleferro Colleferro Capitale dello Spazio 2021;
  • 22 maggio, Colleferro Visita delegazione giapponese Sinspective;
  • 23 maggio, Segni Evento dedicato alla celebrazione dei nostri dipendenti Senior con la partecipazione dell'AD e di tutti i Direttori;
  • 24 maggio, Colleferro "Cassetta delle idee": premiazione di varie proposte di miglioramento da parte dei dipendenti;
  • 25 maggio, Segni "Rocketry challenge" gara di lancio di mini rocket costruiti dagli studenti del laboratorio di propulsione spaziale di La Sapienza;
  • 7 giugno, Torino Evento Lavazza "Legend 2019" sui grandi progetti di comunicazione: esposizione del modello Vega C decorato;
  • 11 giugno, Colleferro Visita istituzionale delegazione coreana Kari (Korea Aerospace Research Institute)

  • 20 giugno, Kourou Secondo volo di Ariane 5 nel 2019 completato con successo;
  • 11 giugno, Frascati Evento Esrin "Vega Day" con la partecipazione dell'AD e vari interventi di PM Avio;
  • 18 giugno, Colleferro Visita istituzionale Sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano;
  • 27 giugno. Colleferro Visita delegazione Euroavia, the European Association of Aerospace Students;
  • 11 luglio. Kourou VV15- Prematura conclusione della missione, a causa di un'anomalia del secondo stadio (Zefiro 23) del Vega;
  • 18 luglio. Brno DRB (Delivery Review Board) del SSMS Dispenser;
  • 3-8 agosto. Logan, Utah Small Satellite Conference 2019 per presentare il sistema SSMS;
  • 6-8 settembre. Cernobbio The European Forum Ambrosetti, evento internazionale di economia e finanza con la partecipazione dell'AD Ranzo e del Presidente Roberto Italia;
  • 9-13 settembre. Parigi World Satellite Business Week, uno dei più importanti luoghi d'incontro per i leader del settore delle comunicazioni e dell'informazione via Satellite;
  • 9 settembre. Parigi- Vega Users' day presso Ambasciata italiana in presenza dell'AD Ranzo;
  • 24 settembre. New York Accordo di collaborazione UNOOSA Avio S.p.A. in occasione della 74°Assemblea Generale delle Nazioni Unite per lancio gratuito di cube sat;
  • 27-28 settembre. Fiuggi Organizzazione della 41° edizione dell'Ariane Cross, gara podistica con 500 atleti in rappresentanza di varie società del settore aerospaziale provenienti da circa 10 Paesi;
  • 3 ottobre 2019. Valmontone "Spazio al Futuro": convention aziendale presso Rainbow Magicland Valmontone;
  • 16 ottobre. Colleferro Visita istituzionale del Presidente della Regione Zingaretti e del Ministro dell'Ambiente Costa in occasione dell'Apertura del cantiere Arpa2, progetto di riqualificazione ambientale che interessa il Comprensorio Industriale di Colleferro;
  • 23 ottobre. Londra STAR Conference con la partecipazione dell'AD;
  • 8 novembre. Milano Inaugurazione Vega 1:1 al Museo della Scienza e della tecnica;
  • 14 e 19 dicembre. Colleferro "Natale Bimbi", evento che coinvolge le famiglie dei dipendenti Avio per la distribuzione di doni ai bambini e "Auguri in Fabbrica", incontro e brindisi di auguri con tutti i dipendenti Avio prima delle feste di Natale.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE A CUI IL GRUPPO È ESPOSTO

Rischi macroeconomici

Lo scenario macroeconomico è attualmente fortemente influenzato dalla epidemia COVID-19, anche se il settore in cui opera la Società è attualmente meno esposto di altri settori ai rischi connessi a tale epidemia.

L'epidemia e le misure restrittive imposte dal governo e dalle autorità francesi preposte hanno comportato a far data dal 16 marzo 2020 la sospensione temporanea delle attività di preparazione dei prossimi lanci dalla base di Kourou in Guyana francese. In Italia, in data 23 marzo 2020 è entrato in vigore un nuovo decreto del Governo Italiano maggiormente restrittivo dei precedenti che sospende tutte le attività produttive non essenziali fino al 3 aprile 2020, ciononostante le attività di Avio sono consentite in quanto, relative all'industria dell'aerospazio, rientrano nel novero di quelle a rilevanza strategica per l'economia nazionale italiana, e pertanto al momento proseguono.

Inoltre, le attività svolte nell'ambito dei programmi spaziali sono effettuate, prevalentemente, con l'utilizzo di fondi stanziati dai governi e dalle autorità comunitarie. In considerazione degli interventi di spesa che dovranno sostenere i vari paesi per fronteggiare tale epidemia COVID-19 vi potrebbe essere il rischio, attualmente valutato come remoto, che i fondi destinati al settore spaziale siano ridotti.

Pertanto, qualora gli effetti dovessero protrarsi nel corso dell'anno o oltre, con un progressivo inasprimento delle misure di intervento governativo per contrastare il contagio, potrebbero emergere effetti, anche significativi, sulle attività industriali, ingegneristiche e commerciali di tutto il settore aerospaziale.

In tale fase, considerando l'alto livello di incertezza ed il continuo evolversi della situazione, allo stato attuale non è possibile stimare i possibili futuri effetti economico-finanziari connessi a tale epidemia.

In considerazione di quanto sopra, il rischio intrinseco associato ai potenziali effetti che tale epidemia possa comportare è valutato come elevato (inherent risk alto), mentre il rischio di controllo è valutato come medio dato che il sistema di controllo interno introdotto dalle norme in vigore è in fase di continuo monitoraggio e sviluppo a livello istituzionale e considerando che il Comitato di crisi, istituito dalla Società, sta operando in una situazione per tutti scarsamente conosciuta.

Sebbene il Gruppo ritenga che il settore dei programmi spaziali sia meno volatile in considerazione dei progetti a lungo termine e del portafoglio ordini sviluppati in tale contesto, una contrazione della crescita economica, una situazione di recessione economica o una crisi finanziaria potrebbero deprimere, anche in maniera significativa, la domanda dei componenti prodotti dal Gruppo, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio e delle società del Gruppo.

Inoltre, un contesto macroeconomico negativo potrebbe impedire al Gruppo l'accesso al mercato dei capitali, o impedirne l'accesso a condizioni favorevoli, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio e delle società del Gruppo.

Allo stato, tuttavia, considerando l'alto livello delle incertezze ed il continuo evolversi della situazione, non è possibile effettuare una stima di quelli che potrebbero essere i possibili futuri effetti economicofinanziari connessi a tale epidemia.

Escludendo i possibili effetti macroeconomici derivanti dal COVID-19, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico (tra cui la dinamica del PIL, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione, l'andamento dei tassi di interesse), sia nei vari Paesi in cui il Gruppo opera, sia a livello globale, per gli impatti sulla capacità di spesa destinata dai singoli paesi (in particolare in ambito europeo) allo sviluppo delle attività spaziali, per il tramite delle Agenzie nazionali ed Europea.

Nel corso degli ultimi anni, i mercati finanziari sono stati connotati da una volatilità particolarmente marcata che ha avuto pesanti ripercussioni sulle istituzioni bancarie e finanziarie e, più in generale, sull'intera economia, finendo poi per gravare sui bilanci pubblici. Il significativo e diffuso deterioramento delle condizioni di mercato è stato accentuato da una grave e generalizzata difficoltà nell'accesso al credito, sia per i consumatori sia per le imprese, e ha determinato una carenza di

liquidità che si è ripercossa in ultimo stadio sullo sviluppo industriale e sull'occupazione, e, di riflesso, sulle strategie di budgeting degli stati europei e conseguentemente della capacità di spesa delle Agenzie spaziali di riferimento.

Sebbene i Governi e le autorità monetarie abbiano risposto a questa situazione con interventi di ampia portata, tra cui il taglio dei tassi di interesse ai minimi storici e interventi di finanziamento e rafforzamento degli intermediari e pur tenendo in considerazione i segnali di rallentamento del processo recessivo delle economie principali, non è tuttavia ad oggi possibile prevedere se e quando l'economia ritornerà ai livelli antecedenti la crisi, anche alla luce della citata epidemia COVID-19, dell'aggravarsi del contesto geopolitico internazionale e del rallentamento del trend di crescita dell'economia cinese, nonché della rinnovata volatilità dei mercati finanziari e delle tensioni sulla situazione finanziaria e sulla capacità di credito di diversi Paesi.

Ove tale situazione di marcata debolezza ed incertezza dovesse prolungarsi significativamente o aggravarsi in particolare nel mercato in cui il Gruppo opera, l'attività, le strategie e le prospettive del Gruppo potrebbero essere negativamente condizionate, soprattutto per quanto riguarda le aspettative di produzione per i voli/lanci futuri dei vettori di riferimento del Gruppo, e per i nuovi programmi di ricerca e sviluppo, con conseguente impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Inoltre, come riportato, le attività svolte nell'ambito dei programmi spaziali sono effettuate, prevalentemente, mediante l'utilizzo di fondi stanziati dai governi e dalle autorità comunitarie. Tali stanziamenti, dipendono dalle politiche adottate dai governi e – in generale – dalle condizioni economiche dell'Europa. La domanda di lanciatori, comunque, è sostenuta sia dal settore pubblico sia da quello privato.

Rischi relativi al nostro specifico business

I programmi spaziali, per la loro stessa natura, complessità, rilevanza strategica e fonti di finanziamento, sono generalmente dipendenti da piani e decisioni assunte a livello governativo in Europa, sia di singola nazione sia nel contesto di accordi internazionali, attuati mediante l'intervento di specifiche istituzioni e agenzie nazionali e sovranazionali. Tali piani mirano a garantire l'accesso indipendente allo spazio da parte delle nazioni europee.

Mutamenti nelle politiche di accesso allo spazio, sia a livello nazionale come europeo o internazionale, e condizioni economiche non favorevoli che condizionino i livelli di spesa destinati a tali politiche da governi nazionali e istituzioni sovranazionali, potrebbero incidere sui livelli di attività del Gruppo con possibili effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Il business del Gruppo dipende inoltre da un numero limitato di programmi e quindi di clienti. Eventuali interruzioni, sospensioni temporanee o cancellazioni di uno o più programmi maggiori costituisce un rischio che può avere effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica e finanziaria del Gruppo. Il backlog, quindi potrebbe essere soggetto ad inattesi aggiustamenti e non essere quindi indicativo dei futuri ricavi o risultati delle attività.

Il Gruppo opera, nel settore spaziale, in misura rilevante mediante contratti a lungo termine spesso a prezzo fisso o eventualmente con revisione prezzi legata all'inflazione. I contratti a prezzo fisso presentano il rischio che eventuali costi aggiuntivi non vengano o vengano parzialmente rimborsati dal cliente con effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Inoltre per la rilevazione dei ricavi e dei relativi margini, derivanti da contratti per lavori su ordinazione a lungo termine, viene utilizzato il metodo della percentuale di avanzamento, che richiede la stima dei costi totali per l'esecuzione dei contratti e la verifica dello stato di avanzamento delle attività. Entrambi questi elementi risultano, per loro stessa natura, fortemente soggetti a stime operate dal management, che a loro volta dipendono dall'oggettiva possibilità e capacità di prevedere gli eventi futuri. Il verificarsi di eventi imprevedibili, come la citata epidemia COVID-19, o previsti in misura diversa potrebbe causare un incremento dei costi sostenuti nell'esecuzione dei contratti a lungo termine, con effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. A presidio di tale rischio la società ha in essere procedure, sistemi e professionalità consolidate nel tempo.

Il Gruppo non è il Launch Service Provider per quanto riguarda la vendita dei servizi di lancio Vega. Nonostante il Gruppo abbia il controllo del Business Plan di Arianespace per quanto riguarda la commercializzazione del lanciatore Vega e delle sue evoluzioni, al fine di determinare quei volumi ed

i relativi prezzi che permetteranno, insieme al controllo dei costi ricorrenti di tutto il Sistema di lancio, un'espletazione bilanciata del suddetto lanciatore, nel caso il Launch Service Provider non interpretasse correttamente il suo ruolo oppure adottasse delle pratiche commerciali non in linea con gli interessi del Gruppo, questo potrebbe avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

La posizione di Arianespace è stata oggetto di una istruttoria della Commissione Antitrust Europea quando Ariane Group era in procinto di assumere il controllo di Arianespace e a dicembre 2017, la Commissione diede l'assenso all'acquisizione. Recentemente il mercato è evoluto notevolmente, con una domanda in calo per i satelliti geostazionari (tipico segmento di riferimento di Ariane) e in aumento per i satelliti in orbita bassa (tipico segmento di riferimento di Vega). Pertanto, a scopo prudenziale, nel febbraio del 2018, Avio ha presentato un ricorso contro la Commissione Antitrust Europea innanzi alla Corte di Giustizia Europea chiedendo l'annullamento della decisione della Commissione del luglio 2016 concernente l'autorizzazione dell'operazione di concentrazione "ASL / Arianespace" per non decadere dal suo diritto di chiedere una rivisitazione dei presupposti di ricostruzione del mercato alla base della decisione della stessa Commissione considerando la possibile evoluzione del mercato appena descritta.

Avio ed Ariane Group hanno ricercato e verificato la percorribilità di una possibile soluzione extragiudiziale della causa. In particolare, è stato raggiunto un accordo satisfattorio con Arianespace (controllata da AG) e con l'ESA su taluni temi oggetto delle preoccupazioni concorrenziali che avevano motivato il ricorso di Avio.

A seguito di tale accordo, Avio ha rinunciato agli atti della causa, ai sensi dell'art. 125 del Regolamento di procedura.

I clienti del Gruppo sono responsabili di accertare la conformità dei prodotti prima della loro accettazione e vendita e possono rifiutarli totalmente o parzialmente in caso che tale conformità non sia accertata. In tal caso le clausole di garanzia ci impongono di sostituire o riparare il componente non conforme sostenendo i costi associati oltre a quelli eventualmente necessari alla comprensione del problema. Se dovesse accadere che i costi associati non sono coperti dalle assicurazioni stipulate questo potrebbe impattare negativamente sui risultati del Gruppo. Una volta intervenuta l'accettazione da parte dei clienti, il Gruppo non è più responsabile per i danni derivanti dal malfunzionamento dei prodotti, salvo venga dimostrata la preesistenza di eventuali difetti, non evidenziati in sede di accettazione, con conseguente ulteriore obbligo di ripristinare ovvero di riparare i prodotti difettosi prima dell'utilizzo finale e/o del lancio.

Inoltre, per eventuali danni, qualunque ne sia la causa, e dunque ivi inclusi i danni derivanti da difetti e/o malfunzionamenti dei prodotti forniti dal Gruppo, causati durante il volo dei lanciatori saranno responsabili esclusivamente il launch service provider e – ricorrendone i presupposti – l'ESA e il governo francese.

Le attività industriali del Gruppo implicano l'utilizzo e la lavorazione di materiale esplosivo o chimicamente pericoloso. Nonostante che queste attività vengano condotte in accordo alla normative in vigore, seguendo uno specifico Safety Management System per prevenire gli incidenti e che vengono utilizzati mezzi e personale altamente qualificati, può succedere che si incorra in incidenti che possono generare interruzioni più o meno lunghe delle attività industriali con effetti negativi sui risultati del Gruppo.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Business

Progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility"

In data 29 gennaio 2020 è stato presentato all'interno del Poligono sperimentale di interforze di Salto di Quirra in Sardegna il Progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" relativo alla costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon.

Tiro al banco Zefiro 23

In data 27 febbraio è stato effettuato con successo il tiro al banco del motore Zefiro 23 che ha permesso con ottimismo al ritorno al volo di Vega con il lancio VV16 per la missione SSMS.

Test della camera di combustione del motore M10 per il Vega E

In data 3 marzo 2020 si sono conclusi i test della camera di combustione dell'innovativo motore a liquido M10 con tecnologia a LOX-Metano che equipaggerà il Vega E, andando a sostituire il 3° e 4° stadio del lanciatore Vega C. I test si sono tenuti nelle facilities della NASA, nel Marshall Space Flight Center di Huntsville, Alabama. Il primo lancio del lanciatore Vega E è previsto per il 2025.

Ritorno al volo Vega

Nel 2020 è iniziata, nonostante le difficoltà connesse alla pandemia da COVID-19, la campagna di lancio per il ritorno al volo di Vega VV16.

Ariane

Nel 2020 ad oggi sono stati effettuati altri due lanci di Ariane 5. Il primo lancio in data 16 gennaio (VA251), per il satellite del consorzio europeo Eutelsat, e il satellite indiano GSat, entrambi satelliti per le telecomunicazioni.

Il secondo lancio dell'anno in data 18 febbraio (VA252), per il satellite Commerciale Giapponese JCSat 17 di SKY Perfect per le telecomunicazioni, e il satellite GEO-KOMPSAT 2B per l'istituto di ricerca Aerospaziale della Korea del Sud con fini Meteo e monitoraggio dei mari.

Sospensione delle operazioni nella base di lancio di Kourou in Guyana Francese

Il Centre Spatial Guyanais (CSG) e Arianespace hanno reso noto in data 16 marzo 2020 che, in attuazione delle comunicazioni del Governo Francese finalizzate a contrastare il COVID-19, il CGS ha deciso di sospendere temporaneamente le attività di preparazione dei prossimi lanci dalla base di Kourou.

Avio sta garantendo le le massime condizioni di sicurezza sia per il proprio personale alla base che per il lanciatore Vega, peraltro già integrato sulla rampa di lancio predisponendosi a riprendere le attività di preparazione del lancio appena possibile.

Si rinvia al paragrafo seguente per una più completa trattazione del tema COVID-19.

Altri fatti di rilievo

COVID-19

Come indicato nella sezione "Principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto", a cui si rinvia per approfondimenti, con il recente e rapido sviluppo dell'epidemia di Coronavirus, molti paesi hanno imposto limitazioni o sospensioni di alcune attività commerciali e adottato restrizioni di viaggio e misure di quarantena. Le interruzioni sono più immediate e pronunciate in alcuni settori come turismo, ospitalità, trasporti, vendita al dettaglio e intrattenimento, mentre in altri settori come quello manifatturiero sono previsti possibili effetti a catena. Effetti immediati si sono avuti sui mercati finanziari. Il titolo Avio in Borsa ha subito una diminuzione di valore sostanzialmente in linea con l'indice di riferimento del segmento STAR.

L'epidemia di coronavirus si è verificata in Cina verso la fine di dicembre 2019 e ha continuato ad evolversi successivamente. Alla fine del 2019, un gruppo di casi che mostrarono i sintomi di una "polmonite di causa sconosciuta" furono identificati a Wuhan, la capitale della provincia cinese di Hubei. Il 31 dicembre 2019, la Cina ha avvisato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di questo nuovo virus. Il 30 gennaio 2020, il Comitato Internazionale di Emergenza delle norme sanitarie dell'OMS ha dichiarato l'epidemia una "emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale". Da allora, molti più casi sono stati diagnosticati, anche in altri paesi. Sono state prese misure e politiche imposte dalla Cina anche da altri paesi.

In Italia tale pandemia sinora ha principalmente colpito le regioni del Nord Italia, con una successiva graduale diffusione nel resto del paese. Il Governo Italiano ha emanato diversi Decreti della Presidenza del Consiglio, che hanno introdotto misure via via sempre più restrittive delle attività commerciali e dei comportamenti di aggregazione sociale al fine di contenere il rischio di contagio su tutto il territorio Italiano.

L'epidemia e le misure restrittive imposte dal governo e dalle autorità francesi preposte hanno comportato a far data dal 16 marzo 2020 la sospensione temporanea delle attività di preparazione dei prossimi lanci dalla base di Kourou in Guyana francese. In Italia, in data 23 marzo 2020 è entrato in vigore un nuovo decreto del Governo Italiano maggiormente restrittivo dei precedenti che sospende tutte le attività produttive non essenziali fino al 3 aprile 2020.

Ciononostante, Avio ha ottenuto in data 24 marzo 2020 l'autorizzazione prefettizia a proseguire le proprie attività industriali, rientrando nel novero di quelle a rilevanza strategica per l'economia nazionale italiana, che pertanto al momento proseguono.

In tale contesto, Avio ha istituito all'uopo un Comitato interno COVID -19 che ha emanato una serie di disposizioni via via sempre più stringenti per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus in accordo al Protocollo siglato tra il Governo e le Parti Sociali del 14 marzo 2020. Tra queste, l'utilizzo ed agevolazione dello smart working e del cosiddetto lavoro agile per le attività che possono essere svolte a distanza, la limitazione degli spostamenti e accesso agli impianti estesa anche a fornitori e consulenti, modalità di conduzione di riunioni e meetings nel rispetto delle norme di legge, modalità di comunicazione interna tramite diffusione tempestiva dei comunicati Covid-19 a tutti i dipendenti con utilizzo della piattaforma informatica.

Sono state, inoltre, attivate iniziative a supporto di tutti i dipendenti quali l'attivazione di una copertura assicurativa sanitaria aggiuntiva a sostegno economico del lavoratore in caso di infezione da Covid-19 e l'attivazione di uno sportello di supporto psicologico gratuito on-line per tutti i lavoratori al fine di fornire un supporto laddove utile connesso all'emergenza Covid-19.

Ai fini della predisposizione del presente bilancio, Avio ritiene gli eventi connessi al COVID-19 costituiscanoun "non adjusting events" dei risultati economico finanziari riportati nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2019 e pertanto fornisce l'informativa richiesta ai sensi dello IAS 10.

Con riferimento alle raccomandazioni ESMA dell'11 marzo 2020 relativamente alle "Market Disclosure" e "Financial Reporting", come riportato nel comuicato stampa del 25 marzo 2020, la Società ritiene che non sia ancora oggi possibile stimare quantitativamente l'impatto che tale

epidemia avrà nel corso dell'esercizio. Tuttavia, nell'attuale contesto non si può escludere un possibile effetto negativo nel breve termine in termini di parziale rallentamento nello svolgimento delle attività anche a cau sa delle misure contenitive e restrittive adottate o in fase di adozione dalle diverse autorità governative in Europa e nel resto del mondo (in particolare per il fermo della base di lancio a Kourou). La Società conferma comunque che sta già adottando azioni e misure operative ed economico-finanziarie volte a mitigare l'impatto di tale scenario nel breve e medio periodo.

Nei siti produttivi italiani sono state infatti tempestivamente attuate una serie di misure di contrasto del COVID-19 in applicazione della normativa in vigore al fine di mitigare i potenziali rischi connessi alla prosecuzione in sicurezza delle attività industriali.

Allo stato, pertanto, l'epidemia e le misure restrittive imposte dai governi e dalle autorità preposte hanno comportato solo la sospensione temporanea delle attività di preparazione dei prossimi lanci dalla base di Kourou, mentre non hanno influito in misura significativa sulle attività industriali, ingegneristiche e commerciali di Avio.

Qualora gli effetti dovessero protrarsi, con un progressivo inasprimento delle misure di intervento governative per contrastare il contagio, presumibilmente dovranno attendersi effetti ad oggi non quantificabili, sulle attività industriali, ingegneristiche e commerciali anche nel settore aerospaziale.

In considerazione dell'attuale imprevedibilità dei potenziali effetti economico-finanziari legati alla diffusione del Covid-19 il Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A., ha ritenuto opportuno, in via prudenziale ed al fine di rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria della Società, di proporre all'Assemblea chiamata ad approvare il presente progetto di bilancio la destinazione integrale dell'utile d'esrecizio 2019 a riserva utili portati a nuovo.

Nella situazione semestrale si auspica di avere un quadro di riferimento più completo.

Evoluzione prevedibile della gestione

Come in precedenza commentato, ad oggi, la Società ritiene che non sia ancora possibile stimare quantitativamente l'impatto che l'epidemia COVID-19 avrà nel corso dell'esercizio 2020. Tuttavia, nell'attuale contesto non si può escludere un possibile effetto negativo nel breve termine in termini di parziale rallentamento nello svolgimento delle attività anche a causa delle misure contenitive e restrittive adottate o in fase di adozione dalle diverse autorità governative in Europa e nel resto del mondo (in particolare per il fermo della base di lancio a Kourou). La Società, comunque, sta già adottando le commentate azioni e misure operative ed economico-finanziarie volte a mitigare l'impatto di tale scenario nel breve e medio periodo.

Tra queste, il Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A., ha ritenuto opportuno, in via prudenziale ed al fine di rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria della Società, di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti del 6 maggio p.v. la destinazione integrale dell'utile d'esercizio 2019 a riserva utili portati a nuovo. Il Consiglio si riserva di valutare la situazione specifica e le prospettive in occasione della chiusura della relazione semestrale nel settembre 2020.

Per le ragioni di cui sopra, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno non fornire una guidance quantitativa per il 2020, almeno prima dell'approvazione dei risultati del primo semestre 2020.

ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI E DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE DI AVIO S.P.A.

Risultati economici e finanziari

Analisi dei risultati economici operativi

Nella tavola che segue è rappresentato in modo comparabile l'andamento economico della Società per l'anno 2019 e per l'anno 2018 (importi in migliaia di Euro):

Esercizio
2019
Esercizio
2018
Variazione
Ricavi 390.664 443.358 (52.694)
di cui: Ricavi pass-through 22.470 51.000 (28.530)
Ricavi al netto del pass-through 368.194 392.358 (24.164)
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti finiti, in
corso di lavorazione e semilavorati
7.526 5.987 1.539
Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi operativi, al
netto di costi capitalizzati e pass-through
(337.815) (367.852) 30.037
Risultato operativo prima degli ammortamenti (EBITDA) 37.905 30.493 7.412
Ammortamenti e svalutazioni (17.901) (12.035) (5.866)
Risultato operativo (EBIT) 20.004 18.458 1.546
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari 4 (757) 761
Risultato gestione finanziaria 4 (757) 761
Proventi (oneri) da partecipazioni 5.400 5.720 (320)
Risultato prima delle imposte 25.408 23.421 1.987
Imposte correnti e differite 3.153 (76) 3.229
Totale risultato netto 28.560 23.345 5.215

I ricavi al netto dei "Pass-through" sono pari a 368.194 migliaia di Euro e mostrano una contrazione di 24.164 migliaia di Euro (pari al - 6,2%) rispetto all'esercizio 2018. Tale decremento netto è principalmente attribuibile al rallentamento delle attività di produzione e sviluppo nel secondo semestre in conseguenza della failure di Vega e alla fase di transizione relativa all'avvicendamento del programma Ariane 5 con il futuro programma Ariane 6.

Nel 2019 il risultato operativo prima degli ammortamenti delle attività materiali e immateriali (EBITDA) è pari a 37.905 migliaia di Euro e registra un incremento netto di 7.412 migliaia di Euro (+24,3%) rispetto all'esercizio 2018 principalmente attribuibile all'introduzione dell'IFRS 16, che ha comportato l'iscrizione di maggiori ammortamenti e corrispondenti minori costi per canoni di locazione e leasing rispetto al periodo comparativo.

Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 20.004 migliaia di Euro, con un incremento di 1.546 migliaia di Euro rispetto all'esercizio 2018.

Tali risultati – al netto degli effetti IFRS 16 sopra descritti - da un lato riflettono l'effetto della riduzione del contributo dei crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo a seguito dell'evoluzione normativa intervenuta e dei maggiori ammortamenti e dall'altro l'effetto dell'aggiustamento prezzo del batch 2 di VEGA nonché dal diverso mix di attività svolte e della riduzione dei costi non ricorrenti..

Per una più ampia informativa in riferimento alle dinamiche gestionali si veda quanto già riportato nei paragrafi della Relazione sulla gestione relativi all' "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo".

Analisi dei risultati finanziari

Il contributo della gestione finanziaria passa da negativo pari a 757 migliaia di Euro nel 2018 a positivo pari a 4 migliaia di Euro nel 2019 con una variazione positiva pari a 761 milgliaia di Euro.

Tale variazione è principalmente attribuibile agli interessi attivi relativi ai crediti IVA rimborsati nell'esercizio pari a 1.086 migliaia di Euro.

Il saldo della gestione finanziaria include inoltre principalmente:

• per 443 migliaia di Euro, gli interessi passivi relativi al contratto di finanziamento stipulato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), che rientra nell'ambito di un'iniziativa congiunta di BEI, Ministero per lo Sviluppo Economico e Ministero dell'Economia a sostegno degli investimenti nell'innovazione.

Tale contratto fu stipulato originariamente nell'ottobre 2017 per un importo originario pari a 40 milioni di Euro, incrementato nel gennaio 2019 di 10 milioni di Euro, con un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024. Esso non è assistito da garanzie e prevede il rispetto di parametri finanziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA e rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo e Patrimonio Netto) e di taluni altri covenants. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tale finanziamento.

• per 563 migliaia di Euro, gli oneri finanziari derivanti dal costo ammortizzato applicato a seguito dell'adozione dell'IFRS 16.

Struttura Patrimoniale

L'analisi della struttura patrimoniale della Società è esposta nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
Variazione
Immobilizzazioni materiali 66.766 57.227 9.539
Diritti d'uso 42.955 42.955
Avviamento 61.005 61.005 0
Attività immateriali a vita definita 122.026 116.641 5.385
Partecipazioni 77.460 84.403 (6.943)
Totale immobilizzazioni 370.213 319.276 50.937
Capitale di esercizio netto (39.370) (42.880) 3.510
Altre attività non correnti 67.051 66.506 545
Altre passività non correnti (132.689) (122.038) (10.651)
Imposte differite attive nette 73.746 74.756 (1.010)
Fondi per rischi ed oneri (10.865) (9.232) (1.633)
Fondi per benefici a dipendenti (8.909) (8.774) (135)
Capitale investito netto 319.177 277.614 41.562
Attività finanziarie non correnti 6.106 5.812 294
Capitale investito netto e attività finanziarie non
correnti
325.283 283.426 41.856
Posizione finanziaria netta (33.261) (5.323) (27.938)
Patrimonio netto (292.022) (278.103) (13.919)
Fonti di finanziamento (325.283) (283.426) (41.857)

Per una più ampia informativa in riferimento agli scostamenti patrimoniali si veda quanto già riportato nei paragrafi della Relazione sulla gestione relativi all' "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo".

In riferimento alla voce "Diritti d'uso", il valore espresso nel bilancio d'esercizio, Euro 42.955 migliaia, è maggiore di quello espresso nel bilancio consolidato, Euro 9.444 migliaia, in considerazione del fatto che la Avio S.p.A. ha in locazione terreni, uffici e fabbricati del comprensorio industriale di Colleferro, di proprietà della società controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l.

Analisi della posizione finanziaria

Nella tavola seguente viene illustrata la composizione della posizione finanziaria netta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 142.868 106.307 36.561
(A) Liquidità 142.868 106.307 36.561
(B) Attività finanziarie correnti - - -
(C) Totale attività finanziarie correnti (A+B) 142.868 106.307 36.561
Debiti finanziari correnti verso imprese controllate e a controllo
congiunto
(84.329) (71.570) (12.759)
(D)Passività finanziarie correnti (84.329) (71.570) (12.759)
Quota corrente debiti finanziari non correnti verso banche (8.075) (60) (8.015)
(E) Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (8.075) (60) (8.015)
(F) Indebitamento finanziario corrente (D+E) (92.404) (71.630) (20.774)
(G) Posizione finanziaria netta corrente (C+F) 50.464 34.677 15.787
Quota non corrente debiti finanziari verso banche (42.000) (40.000) (2.000)
(H) Indebitamento finanziario non corrente (42.000) (40.000) (2.000)
(I) Posizione finanziaria netta ante passività per
locazione/leasing (G-H)
8.464 (5.323) 13.787
Passività finanziarie correnti per beni in locazione/leasing (6.423) (6.423)
Passività finanziarie non correnti per beni in locazione/leasing (35.302) (35.302)
(J) Passività finanziarie totali per beni in
locazione/leasing
(41.725) - (41.725)
(K) Posizione finanziaria netta post passività per
locazione/leasing (I-J)
(33.261) (5.323) (27.937)

La posizione finanziaria netta è allineata alla definizione contenuta nella Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005: "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi".

L'incremento della posizione finanziaria netta ante passività per lcoazione/leasing è principalmente attribuibile all'incasso di crediti IVA, alla ciclicità dei flussi di cassa operativi, in linea con le attese, nonostante gli investimenti sostenuti in capital expenditures dell'esercizio, il pagamento dei dividendi deliberati con l'approvazione del bilancio 2018 (11,6 milioni di Euro) e l'acquisto di azioni proprie (2,7 milioni di Euro).

Per una più ampia e completa informativa in riferimento agli scostamenti patrimoniali si veda quanto già riportato nel precedente paragrafo relativo all' "Analisi della posizione finanziaria" del Gruppo.

Analisi del patrimonio netto

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2019 ammonta a 292.022 migliaia di Euro, in aumento di 13.919 migliaia di Euro rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2018, per l'effetto combinato dei seguenti

principali fenomeni:

  • risultato dell'esercizio 2019 pari a 28.560 migliaia di Euro;
  • decremento di 11.598 migliaia di Euro per dividendi distribuiti da Avio S.p.A.;
  • decremento per acquisto di azioni proprie per 2.668 migliaia di Euro;
  • decremento di 377 migliaia di Euro per il risultato negativo della riserva utili/perdite attuariali.

RAPPORTI CON IMPRESE PARTECIPANTI, CONTROLLATE, JOINT-VENTURE, COLLEGATE E PARTECIPATE

I rapporti della capogruppo Avio S.p.A. con soggetti o imprese che la partecipano e con imprese controllate e collegate di queste ultime, con imprese da essa controllate, joint-venture, collegate e partecipate e con controllate e collegate di queste ultime, sono costituiti da operazioni di natura industriale, commerciale e finanziaria svolte nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, riguardano forniture di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, informatico, di gestione del personale, di assistenza ed operazioni di finanziamento e di gestione della tesoreria.

ALTRE INFORMAZIONI

Ai sensi dell'art. 40 del D.Lgs. 127/1991 si segnala che, in considerazione del programma di acquisto azioni proprie, vi sono al 25 marzo 2020 n. 297.800 azioni della Capogruppo possedute da quest'ultima, pari all'1,13 % del numero di azioni che compongono il capitale sociale.

CORPORATE GOVERNANCE

La Società aderisce ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina predisposto dal Comitato per la Corporate Governance delle società quotate, istituito da Borsa Italiana e promosso da Borsa Italiana, ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria, aggiornato da ultimo nel luglio 2018, adeguando il proprio sistema di governance alle disposizioni regolamentari ivi indicate. Il Codice di Autodisciplina è consultabile sul sito di Borsa Italiana S.p.A. alla pagina https://www.borsaitaliana.it/comitatocorporate-governance/codice/2018clean.pdf.

In ottemperanza agli obblighi normativi, viene annualmente redatta la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti proprietari, che (i) contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dalla Società e (ii) riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi anche in relazione al processo di informativa finanziaria.

La Società, alla data del 25 marzo 2020, risulta essere dotata:

  • i. del Codice di comportamento in materia di internal dealing approvato dal Consiglio di Amministrazione di Space2 in data 29/09/2016, modificato in data 13 settembre 2017 dal Consiglio di Amministrazione di Avio con efficacia a partire dalla data di quotazione;
  • ii. di una Procedura per la disciplina delle operazioni con Parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione Space2 S.p.A. in data 19 gennaio 2017, con effetto a partire dalla data di efficacia della fusione per incorporazione e modificata da ultimo dal Consiglio di Amministrazione di Avio in data 13 settembre 2017.
  • iii. del Codice per il trattamento delle Informazioni Privilegiate, approvato in data 21 dicembre 2017 dal Consiglio di Amministrazione di Avio e modificato in data 24 gennaio 2019 al fine di recepire alcune novità normative, introdotte dal D.lgs. n. 107 del 10 agosto 2018, recante "Norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 596/2014, relativo agli abusi di mercato e che abroga la direttiva 2003/6/CE e le direttive 2003/124/UE, 2003/125/CE e 2004/72/CE";
  • iv. di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (ex D.lgs. 231/2001 e s.m.i.), come modificato da ultimo in data 13 maggio 2019 dal Consiglio di Amministrazione di Avio,

comprendente tutte le novità legislative afferenti al D.Lgs. 231/2001 nonché le modifiche necessarie in relazione all'avvenuta quotazione in Borsa della Società ed al passaggio da Organismo di Vigilanza monocratico all'attuale plurisoggettivo;

  • v. di un Codice di Condotta del Gruppo Avio, approvato in data 29 marzo 2004 e modificato da ultimo in data 28 giugno 2017 dal Consiglio di Amministrazione di Avio, contenente i requisiti rispondenti all'avvenuta quotazione in Borsa;
  • vi. delle Linee Guida del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi della Società, approvate in data 29 marzo 2004 e modificate da ultimo in data 28 giugno 2017 dal Consiglio di Amministrazione di Avio;
  • vii. di una Politica sulla diversity, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Avio in data 14 marzo 2019, in conformità all''art. 123-bis, comma 2, lett. d-bis) del TUF, come integrato dall'art. 10 del D.lgs. 254/2016 nonché delle Raccomandazioni del Codice di Autodisciplina;
  • viii. di un Codice Anti-corruzione, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Avio in data 14 marzo 2019 in conformità del D.lgs. 231/2001 e delle best practise internazionali.

Per ogni ulteriore informazione di dettaglio in tema di Corporate Governance relativa alla Società e a tutte le decisioni inerenti il governo societario assunte sino al 25 marzo 2020, si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari", pubblicata nell'apposita sezione "Corporate Governance" del sito della Società, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Avio nella seduta del 25 marzo 2020 in conformità con l'articolo 123–bis del TUF e art. 89-bis del Regolamento Consob 11971/1999, alla luce delle Raccomandazioni del Codice di Autodisciplina nonché tenendo conto dei documenti di riferimento predisposti da Borsa Italiana S.p.A..

BILANCIO CONSOLIDATO

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
Nota 31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
(importi in Euro)
ATTIVITA'
Attività non correnti
lmmobilizzazioni materiali 3.1 98.034.718 89.314.581
Diritti d'uso 3.2 9.444.011
Investimenti immobiliari 3.3 3.056.614 2.945.216
Avviamento 3.4 61.005.397 61.005.397
Attivița immateriali a vita definita 3.5 122.272.892 116.953.729
Partecipazioni 3.6 7.765.555 8.137.948
Attività finanziarie non correnti 3.7 6.106.000 5.812.000
Imposte differite attive 3.8 77.784.062 76.150.361
Altre attività non correnti 3.9 78.295.368 66.520.882
Totale attività non correnti 463.764.617 426.840.114
Attività correnti
Rimanenze e Acconti a fomitori 3.10 145.519.238 116.079.957
Lavori in corso su ordinazione 3.11 214.599.355 143.926.345
Crediti commerciali 3.12 6.214.884 7.017.095
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.13 144.303.318 108.434.880
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 3.14 33.162.203 62.775.066
Altre attività correnti 3.15 9.141.928 7,607,803
Totale attività correnti 552.940.927 445.841.146
TOTALE ATTIVITA' 1.016.705.544 872.681.260

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
Nota 31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
(importi in Euro)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 3.16 90.964.212 90.964.212
Riserva sovrapprezzo azioni 3.17 141.588.361 144.255.918
Altre riserve 3.18 14.199.832 14.580.499
Utili/(Perdite) a nuovo 23.175.729 10.442.902
Utile/(Perdita) dell'esercizio del Gruppo 26.197.794 24.337.954
Totale Patrimonio netto di Gruppo 296.125.929 284.581.484
Patrimonio netto dei terzi 3.20 7.756.686 11.404.835
TOTALE PATRIMONIO NETTO 303.882.615 295.986.319
PASSIMTA'
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 3.21 42.000.000 40.000.000
Passività finanziarie non correnti per leasing 3.22 4.889.396
Fondi per benefici ai dipendenti 3.23 11.188.587 10.706.213
Fondi per rischi ed oneri 3.24 20.366.579 7.841.101
Altre passività non correnti 3.25 134.185.094 122.452.889
Totale passività non correnti 212.629.656 181.000.203
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 3.26 28.749.221 19.249.221
Passività finanziarie correnti per leasing 3.27 2.646.697
Quota corrente dei debiți finanziari non correnti 3.28 8.075.000 60.000
Fondi per rischi ed oneri 3.24 11.525.557 8.022.416
131.407.118
Debiti commerciali 3.29
3.11
100.335.151
319.503.620
217.847.023
Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta
3.30 6.124.378 2.308.320
Altre passività correnti 3.31 23.233.649 16.800.639
Totale passività correnti 500.193.273 395.694.738
TOTALE PASSIVITA' 712.822.929 576.694.941
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.016.705.544 872.681.260

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO Nota Esercizio
2019
Esercizio
2018
(importi in Euro)
Ricavi 3.32 391.120.608 439.695.356
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, in corso
di lavorazione e semilavorati
18.213 1.527.204
Altri ricavi operativi 3.33 8.181.456 5.605.138
Consumi di materie prime 3.34 (114.005.712) (131.840.876)
Costi per servizi 3.35 (180.768.729) (213.800,538)
Costi per il personale 3.36 (69.764.226) (62.402.976)
Ammortamenti 3.37 (16.056.899) (14.031.856)
Altri costi operativi 3.38 (7.609.098) (9.393.759)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto - proventi/{oneri) operativi
3.39 2.867.607 3.239.413
Costi capitalizzati per attività realizzate internamente 3.40 12.548.644 9.924.245
RISULTATO OPERATIVO 26.531.862 28.521.351
Proventi finanziari 3.41 2.136.519 813.223
Oneri finanziari 3.42 (1.684.420) (1.476.390)
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI 452.099 (663.167)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto - proventi/{oneri} finanziari
Altri proventi/{oneri} da partecipazioni
PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO PRIMA DELLE IMPOSTE 26.983.961 27.858.184
Imposte sul reddito 3.43 3.500 (2.020.269)
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO 26.987.461 25.837.916
- di cui: Soci della controllante 26.197.794 24.337.954
Interessenze di pertinenza di terzi 789.667 1.499.962
Utile base per azione
Utile diluito per azione
3.44
3.44
0,99
0,96
0,92
0,90

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO Esercizio
2019
Esercizio
2018
(importi in Euro)
UTILE/(PERDITA) DEL PERIODO (A) 26.987.461 25.837.916
Altre componenti di conto economico complessivo:
- Utili/(Perdite) attuariali - Riserva utili/perdite attuariali (503.582) (442.978)
Utili/(Perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto (che saranno
successivamente riclassificate in conto economico)
- Utili/(Perdite) su strumenti di copertura di flussi finanziari iscritti
direttamente a riserva di cash flow hedge su tassi di interesse
Effetto fiscale relativo agli Altri Utili/(Perdite) 122.555 142.762
TOTALE ALTRE COMPONENTI DI CONTO ECONOMICO
COMPLESSIVO, AL NETTO DEL RELATIVO EFFETTO FISCALE
(B)
(381.027) (300.216)
UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO DEL PERIODO (A+B) 26.606.434 25.537.700
-- di cui: Soci della controllante 24.613.976 23.983.298
Interessenze di pertinenza di terzi 1.992 458 1.554.402

Altre riserve
Capitale
sociale
Riserva
sovrapprezzo
əzioni
Azioni
ргорпе
Riserva
vincolata
per azioni
proprie in
portalogho
Riserva
legale
Riserva
utili /
(perdite)
attuanali
Riserva
costi per
aumento

capitale
2015
Utili
(Perdite
)
വന്തുവര
Risullato
del
periodo
del
Gruppo
Tatale
Patrimonio
netta di
Gruppa
Patrimonio
netto di
Terzi
Totale
Patrimoni
o Netto
Patrimonio netto al
31/12/2017
90.964 163.897 7 (3.234) (1.456) 3.611 18.361 272.150 10,055 282.205
Destinazione risultato
esercizio procedente
Distribuzione dividendi
dalla capogruppo Avio
SpA
Distribuzione dividendi
8,344 (8.344)
(10,017)
0
(10 017)
0
(10.017)
dalla controllata
Regulus S.A. (quota
terzi)
(1,760) (1,760)
Destinazione riserve (19 641) 18-185 1,456
Effetto sugli Utili a
nuovo del Gruppo e
sulle Riserve di terzi
per Operazioni Under
Common Contral
(1,556) (1 556) 1.556 0
Altre variazioni 21 21 21
Utile/{Perdita}
complessivo
- Utile/(Perdita)
dell'esercizio
24 338 24 338 1,500 25 838
- Altre variazioni 0 0
- Utilit(Perdite
attuariali, al netto del
relativo effetto fiscale
(37B) 24 (355) ਟੈਂ (300)
Utile(Perdita)
complessivo
0 0 0 (378) 0 24 24 338 23 883 1,554 25,530
Patrimonio nelto al
31/12/2018
90.964 144.256 18.193 (3.612) 0 10.443 24.338 284.581 11-405 295.986
Destinazione risultato
asercizio precedente
Distribuzione dividendi
12 740 (12,740) 0 0
dalla capogruppo Avio
SPA
Distribuzione dividendi
(11,598) (11 588) (11 598)
dalla controllata
Regulus S.A. (quota
terzi)
Distribuzione dividendi
(1.440) (1.440)
dalla controllata
Spacelab S.p.A. (quota
terzi)
(3_000) (3,000)
Destinazione riserve
Acquisto azioni proprie (2 668) (2.668) 2 ടെല (2 669) (2,669)
Altre variazioni (7) (7) 2 (5)
Utile(Perdita)
complessivo
- Utila (Perdita)
dell'esercizio
26, 198 26,198 790 26 987
- Altre variazioni 0 0
- Utilii (Perdite
attuariali, al netto del
relativo effetto fiscale
(381) (381) (0) (381)
Utile/{Perdita}
complessivo
0 0 0 0 0 (381) 0 0 26,198 25 017 790 26.606
Patrimonio netto al
31/12/2019
90.964 141.588 (2.668) 2.668 18,193 (3.953) o 23.176 26.198 296,125 7.757 303.8B2

2019 2018
ATTIVITA' OPERATIVA
Utile/(Perdita) dell'esercizio
Rettifiche per:
26.987 25.838
- Imposte sul reddito
- (Proventi)/onen da attività di investimento in partecipazioni
- (Proventi)/oneri finanziari
(3)
(2.868)
2,020
(3.239)
- Ammortamenti 16.057 14.032
- (Plus)/minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni e altri (proventi)/oneri
Dividendi incassati
3,240 3.080
Variazione netta fondi per rischi e oneri
Variazione netta fondi per benefici ai dipendenti
16.029
97
(476)
(200)
Variazioni di:
- Rimanenze
- Lavori in corso su ordinazione è anticipi
(28.301)
30.984
1.466
(57.362)
- Crediti commerciali
- Debiti commerciali
802
(31.072)
1.490
41.966
- Altre attività correnti e non correnti
- Altre passività correnti e non correnti
14.671
20.060
9.912
6.361
Imposte sul reddito corrisposte
Interessi corrisposti
(630)
(443)
(1.474)
(1.476)
Disponibilità liquide nette generatel(impiegate) nell'attività operativa (A) 65.610 41.937
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Investimenti in:
- Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari
- Attività immateriali a vita definita
- Partecipazioni
(16.226)
(13.537)
(0)
(15.181)
(7.559)
(4)
Prezzo di realizzo immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie
Disponibilità liquide generate({impiegate} nell'attività di investimento (B) (29.763) (22.744)
ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Accensione finanziamento BEI
Effetto tesoreria accentrata con società a controllo congiunto Europropulsion S,A,
Dividendi pagati dalla capogruppo Avio S.p.A.
Dividendi di pertinenza minorities di controllate
Acquisto azioni proprie
Pagamento leasing
10.000
9.500
(11.598)
(1.440)
(2.668)
(3,773)
(6.014)
(10.017)
(1.760)
Disponibilità liquide generate((impiegate) nell'attività di finanziamento (C) 21 (17.791)
INCREM(DECREM) DISPONIBILITÀ' LIQUIDE NETTE E DEI MEZZI EQUIVALENTI (A)+(B)+(C) 35.868 1.40%
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI → INIZIO PERIODO 108.435 107.033
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI - FINE PERIODO 144.303 108.435

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

1. INFORMAZIONI GENERALI

Avio S.p.A. (la "Società" o la "Capogruppo") è una società per azioni regolata secondo l'ordinamento giuridico vigente in Italia e iscritta presso l'Ufficio del Registro delle Imprese di Roma, con sede legale in Roma, Via Leonida Bissolati, n. 76.

La Società è stata costituita in data 28 maggio 2015 con il nome di Space2 S.p.A., veicolo che costituiva una Special Purpose Acquisition Company (SPAC) di diritto italiano, in forma di SIV (Special Investment Vehicle) ai sensi del Regolamento di Borsa Italiana, le cui azioni in data 28 luglio 2015 venivano collocate sul Segmento Professionale del Mercato Telematico degli Investment Vehicles (MIV) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

In data 31 marzo 2017 la SPAC Space2 S.p.A. ha acquisito la società Avio S.p.A., capogruppo del Gruppo Avio e, in data 10 aprile 2017, ha proceduto alla fusione per incorporazione della Avio S.p.A.. Space2 S.p.A. ha, inoltre, assunto la denominazione di "Avio S.p.A." a seguito della suddetta operazione.

Avio S.p.A. detiene, al 31 dicembre 2019, direttamente o indirettamente, partecipazioni in sette società controllate (Spacelab S.p.A., Regulus S.A., Se.Co.Sv.Im. S.r.l., Avio Guyane S.A.S., Avio France S.A.S., AS Propulsion International B.V. e Avio India Aviation Aerospace Private Ltd. in liquidazione) e in una società a controllo congiunto (Europropulsion S.A.) incluse nell'area di consolidamento del presente bilancio (collettivamente il "Gruppo" o il "Gruppo Avio").

L'area di consolidamento si è modificata nel corso del 2019 per via della costituzione della controllata totalitaria Avio France S.A.S.

Il presente bilancio consolidato del Gruppo è espresso in Euro (€) in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. I prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata, di Conto Economico Consolidato e Conto Economico Complessivo Consolidato sono espressi in unità di Euro; i prospetti delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato e del Rendiconto Finanziario Consolidato nonché i valori riportati nelle presenti Note Esplicative sono espressi in migliaia di Euro, ove non diversamente indicato. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle Note che seguono.

2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI

2.1. Principi per la predisposizione del bilancio

Il presente bilancio al 31 dicembre 2019 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (di seguito anche "IFRS"), emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e adottati dalla Commissione Europea. Per IFRS si intendono gli International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il presente bilancio redatto secondo gli IFRS è stato predisposto sul presupposto della continuità aziendale.

Fatta eccezione per quanto previsto dall'IFRS 3 con riferimento all'aggregazione aziendale avvenuta nell'esercizio 2017 che ha consentito alla Space2 S.p.A. di acquisire il Gruppo Avio, il bilancio è stato predisposto sulla base del principio del costo storico, modificato, ove applicabile, per la valutazione di alcuni strumenti finanziari e di altre attività e passività al fair value.

Il bilancio è stato altresì predisposto in conformità ai provvedimenti adottati dalla CONSOB in merito agli schemi di bilancio in applicazione dell'articolo 9 del D.Lgs. 38/2005 e delle altre norme e disposizioni CONSOB in materia di bilancio.

2.2. Schemi di bilancio

Il bilancio relativo al periodo chiuso al 31 dicembre 2019 è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata, dal Conto Economico Consolidato, dal Conto Economico Complessivo Consolidato, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato, dal Rendiconto Finanziario Consolidato e dalle Note Esplicative.

Gli schemi di bilancio utilizzati dal Gruppo prevedono:

  • per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata la distinta presentazione delle attività non correnti e correnti e delle passività non correnti e correnti, generalmente adottata dai gruppi industriali e commerciali;
  • per il Conto Economico Consolidato la classificazione dei costi basata sulla natura degli stessi, con separata evidenza dei risultati relativi alle attività cessate, ove applicabile;
  • per il Conto Economico Complessivo Consolidato l'adozione della presentazione autonoma ("twostatement approach") con indicazione degli altri utili/(perdite) al netto del relativo effetto fiscale;
  • per il Rendiconto Finanziario Consolidato l'adozione del metodo indiretto.

2.3. Informazioni comparative

Ai sensi dello IAS 1 il presente bilancio consolidato 2019 presenta le informazioni comparative per l'esercizio 2018 per le componenti patrimoniali (Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata) e quelle relative all'esercizio 2018 per le componenti economico-finanziarie (Conto Economico Consolidato, Conto Economico Complessivo Consolidato, Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato e Rendiconto Finanziario Consolidato). Alcuni dati dell'esercizio precedente sono stati oggetto di riesposizione per miglior comparazione rispetto ai medesimi al 31 dicembre 2019.

2.4. Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato include il bilancio della Capogruppo, delle imprese da questa direttamente o indirettamente controllate e delle imprese sulle quali il Gruppo esercita il controllo congiuntamente con altri soci, come di seguito specificato e così come definito dai principi IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto, e lo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture.

Imprese controllate

Un'impresa è considerata controllata quando il Gruppo esercita il controllo come definito dal principio IFRS 10 – Bilancio consolidato. La Capogruppo controlla una partecipata quando, nell'esercizio del potere che ha sulla stessa, è esposta e ha diritto ai suoi rendimenti variabili, per il tramite del suo coinvolgimento nella gestione, e contestualmente ha la possibilità di incidere sui ritorni variabili della partecipata. L'esercizio del potere sulla partecipata deriva dall'esistenza di diritti che danno alla Capogruppo la possibilità corrente di dirigere le attività rilevanti della partecipata anche nel proprio interesse. Per valutare se il Gruppo controlla un'altra entità si considera l'esistenza e l'effetto dei diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili in quel momento. Le imprese controllate vengono consolidate integralmente dalla data in cui il controllo viene trasferito al Gruppo e vengono deconsolidate dalla data in cui il controllo cessa.

Le società controllate sono consolidate con il metodo dell'integrazione globale a partire dalla data in cui il Gruppo assume il controllo e fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Vengono escluse dal consolidamento con il metodo integrale le controllate inattive, quelle per le quali il consolidamento, per specifica dinamica operativa delle stesse (quali le imprese consortili non azionarie), non produce effetti rilevanti e quelle costituenti immobilizzazioni poco significative, sia sotto il profilo dell'investimento che dei relativi valori patrimoniali ed economici. Queste imprese sono valutate con i criteri applicati per le partecipazioni in altre imprese.

Nel bilancio consolidato le attività e le passività, i costi e i ricavi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente. Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione del patrimonio netto delle imprese partecipate

attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo il loro fair value alla data di acquisizione del controllo.

Le variazioni delle quote di possesso di società controllate che non comportano acquisizione o perdita di controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.

I crediti, i debiti, i costi e i ricavi tra le società consolidate sono elisi. Sono altresì elisi gli utili e le perdite di importo significativo derivanti da operazioni tra le società incluse nel consolidamento e non ancora realizzati nei confronti di terzi.

I dividendi distribuiti all'interno del Gruppo sono eliminati dal conto economico.

Gli utili e le perdite di importo significativo non realizzati su operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati in funzione della quota di partecipazione del Gruppo con le società stesse.

La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette e nel risultato delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo.

Partecipazioni in joint venture

Le società controllate congiuntamente con altri soci, qualora i relativi accordi di compartecipazione siano configurabili come joint venture (ovvero laddove le parti hanno diritti solamente sul patrimonio netto dell'accordo), sono consolidate, in applicazione dei criteri previsti dal principio IFRS 11, con il metodo del patrimonio netto dal momento in cui diventano operative.

Qualora gli accordi in essere configurino la presenza di una joint operation (in cui le parti hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività dell'accordo), il consolidamento avviene per il pro-quota delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi derivanti dalla joint operation.

Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese a controllo congiunto consolidate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.

Partecipazioni in imprese collegate

Le società collegate sono quelle in cui il Gruppo esercita un'influenza notevole, così come definita dallo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture, ma non il controllo o il controllo congiunto sulle politiche finanziarie ed operative. Generalmente una percentuale di partecipazione compresa fra il 20% e il 50% dei diritti di voto indica l'esistenza di influenza notevole. Le società collegate nelle quali viene esercitata un'influenza notevole sono valutate con il metodo del patrimonio netto, a partire dal momento in cui inizia l'influenza notevole e fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere. In base a tale metodo il valore di carico della partecipazione è rettificato ad ogni chiusura di bilancio dalla quota di risultato della partecipata, al netto dei dividendi percepiti, dopo aver rettificato, ove necessario, i principi contabili delle società per renderli omogenei con quelli adottati dal Gruppo. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. Il riconoscimento dell'avviamento alla data di acquisizione avviene in accordo a quanto descritto in precedenza al paragrafo "Aggregazioni aziendali" ed è incluso nel valore di carico dell'investimento. L'intero valore contabile della partecipazione è sottoposto a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test), in presenza di indicatori di possibile riduzione durevole di valore della partecipazione. L'eventuale perdita di valore non viene allocata alle singole attività (e in particolare all'eventuale avviamento) che compongono il valore di carico della partecipazione, ma al valore della partecipazione nel suo complesso. Pertanto, in presenza di condizioni per un successivo ripristino di valore, tale ripristino viene riconosciuto integralmente.

Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell'esercizio dell'acquisizione. Infine, se l'eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite delle collegate eccede il valore contabile della partecipazione iscritta in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata come passività, a meno che il Gruppo non abbia assunto un'obbligazione legale o implicita per la copertura delle stesse.

Non vengono allineate al patrimonio netto le partecipazioni in imprese collegate ritenute non significative ai fini della rappresentazione della situazione consolidata.

Partecipazioni in altre imprese

Le società nelle quali il Gruppo detiene una quota di partecipazione compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto senza tuttavia esercitare un'influenza notevole e le partecipazioni in altre imprese, sono incluse fra le attività non correnti o fra quelle correnti se sono destinate a permanere nel patrimonio del Gruppo per un periodo, rispettivamente, superiore o non superiore a 12 mesi. Le altre partecipazioni sono classificate tra le "attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico consolidato" (FVTPL), nell'ambito delle attività correnti. Al momento dell'acquisto di ciascuna partecipazione, l'IFRS 9 prevede l'opzione irrevocabile di iscrivere tali partecipazioni tra le "attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo consolidato" (FVTOCI), nell'ambito delle attività non correnti o correnti. Le altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo" sono valutate al fair value; le variazioni di valore di dette partecipazioni sono iscritte in una riserva di patrimonio netto attraverso la loro imputazione alle altre componenti di conto economico complessivo (Riserva per attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo), senza riclassificazione a conto economico separato, in sede di derecognition (cessione) o riduzione di valore ritenuta definitiva. I dividendi sono invece rilevati a conto economico separato consolidato. Le variazioni di valore delle altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico separato" sono iscritte direttamente a conto economico separato consolidato.

2.5. Conversione dei bilanci di imprese estere

I bilanci di ciascuna società consolidata vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera. Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è convertito in Euro, che è la moneta di conto del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato. Le operazioni in valute diverse dall'Euro sono convertite nella valuta funzionale al cambio in vigore alla data in cui si effettua l'operazione e gli utili e le perdite di conversione che derivano dalla successiva chiusura di dette operazioni sono rilevate a conto economico. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa da quella funzionale sono convertite in Euro al cambio corrente a tale data. Le differenze positive e/o negative tra i valori adeguati al cambio in chiusura e quelli registrati in contabilità sono anch'esse rilevate a conto economico. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in valuta diversa da quella funzionale non sono riconvertite al cambio corrente alla data di bilancio.

2.6. Area di consolidamento

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 comprende i bilanci della Capogruppo, delle società italiane ed estere nelle quali la medesima detiene direttamente o indirettamente al 31 dicembre 2019 più del 50% del capitale, consolidati con il metodo integrale, e il bilancio della società Europropulsion S.A., detenuta al 50% congiuntamente ad un altro azionista, consolidata con il metodo del patrimonio netto.

L'area di consolidamento si è modificata a seguito della costituzione della società Avio France S.A.S.

La tabella seguente riporta l'area di consolidamento:

Società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2019 Quota di
partecipazione
Impresa Capogruppo
Avio S.p.A. -
Imprese controllate consolidate con il metodo integrale
Spacelab S.p.A. 70%
Regulus S.A. 60%
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 100% (*)
Avio Guyane S.A.S. 100%
Avio France S.A.S. 100%
ASPropulsion International B.V. 100%
Avio India Aviation Aerospace Private Limited (**) 100% (***)
Imprese a controllo congiunto, consolidate con il metodo del patrimonio netto
Europropulsion S.A. 50%
Imprese collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto
Termica Colleferro S.p.A. 40%

(*) Quota di partecipazione detenuta per il tramite di ASPropulsion International B.V.

(**) Si segnala che la società è in stato di liquidazione. Non si prevedono per il Gruppo impegni finanziari conseguenti alla liquidazione.

(***) Quota di partecipazione detenuta in parte direttamente da Avio S.p.A. (95%) ed in parte per il tramite di ASPropulsion International B.V. (5%).

La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nei patrimoni e nel risultato delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo, esposta nella voce "Interessenze di pertinenza di terzi".

2.7. Principi contabili e criteri di valutazione

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

Il costo di acquisizione corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori sostenuti fino alla messa in esercizio (al lordo di eventuali contributi ricevuti) e degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene prevedibili, nonché dei costi di bonifica del sito su cui insiste il bene, ove necessari e se rispondenti alle previsioni dello IAS 37. Per i beni ricevuti in conferimento, il costo corrisponde ai valori determinati nei relativi atti sulla base delle risultanze peritali. Il costo di produzione interna include tutti i costi di costruzione sostenuti fino alla messa in esercizio, siano essi direttamente e specificatamente riferibili alle immobilizzazioni materiali oppure relativi, in generale, alle attività di fabbricazione impiegate e quindi comuni a più lavorazioni. Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte dell'acquisizione o produzione di immobilizzazioni materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati e ammortizzati lungo la

vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nell'esercizio nel quale sono sostenuti.

I costi sostenuti successivamente all'acquisizione (costi di manutenzione e riparazione e costi di sostituzione) sono iscritti nel valore contabile del cespite, oppure riconosciuti come cespite separato, solamente quando si ritiene che sia probabile che i benefici economici futuri associati al cespite saranno fruibili e che il costo del cespite possa essere misurato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione o i costi di sostituzione che non presentano le caratteristiche sopra riportate sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti.

Il valore contabile lordo dei beni viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata ed al valore residuo dei beni. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso. Per i beni ricevuti in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua al momento del conferimento.

Le aliquote economico-tecniche di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti:

Categoria Aliquote di ammortamento
Fabbricati
Impianti e macchinari
3-10%
7-30%
Attrezzature industriali e commerciali 25-40%
Altri beni:
- Mobili, dotazioni e macchine ufficio
- Mezzi di trasporto
- Altri beni
12-20%
20-25%
12-25%

Nell'esercizio in cui inizia l'ammortamento del bene, questo viene calcolato in funzione del periodo di effettivo utilizzo. La vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono applicati in ottica prospettica.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati al minore tra la durata residua del contratto d'affitto o di concessione e la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa.

I beni composti di componenti, di importo significativo, con vita utile differente sono considerati separatamente nella determinazione dell'ammortamento (component approach).

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 17 e attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari.

I contratti che pur non avendo la forma legale di contratto di leasing finanziario, contengono un leasing ai sensi di quanto specificato nell'IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing, vengono contabilizzati come i contratti di leasing finanziario.

I terreni non sono ammortizzati.

Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se negli esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività al momento della cessione o dismissione e

sono imputati al conto economico dell'esercizio.

Investimenti immobiliari

I terreni e i fabbricati di proprietà ad uso non strettamente strumentale al normale svolgimento dell'attività operativa e posseduti al solo scopo di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito sono inizialmente rilevati al costo, determinato attraverso le stesse modalità indicate per le immobilizzazioni materiali. Successivamente vengono contabilizzati al costo al netto degli ammortamenti (determinati, per i fabbricati, applicando un'aliquota costante del 3% ritenuta rappresentativa della vita utile) e di eventuali perdite per riduzione di valore cumulate. Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando essi sono ceduti o quando l'investimento immobiliare è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua eventuale cessione.

Attività immateriali

Un'attività immateriale è un'attività priva di consistenza fisica e viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Tra le attività immateriali viene incluso l'avviamento acquisito a titolo oneroso a seguito di un'aggregazione aziendale.

Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L'ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l'attività è disponibile all'uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente se necessario, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Le attività immateriali rilevate a seguito di un'aggregazione aziendale sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Attività immateriali a vita indefinita

Avviamento

L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo Aggregazioni di imprese. L'avviamento è rilevato come attività con vita utile indefinita e non viene ammortizzato, bensì sottoposto annualmente, o più frequentemente se vi sia un'indicazione che specifici eventi o modificate circostanze indichino la possibilità di una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al netto di eventuali perdite di valore cumulate. In caso di cessione di una società controllata, il valore netto dell'avviamento ad essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da cessione.

Ai fini della conduzione dell'impairment test l'avviamento è considerato allocato sulle singole entità generatrici dei flussi finanziari (Cash Generating Units o CGU) rappresentative delle unità di business finanziariamente indipendenti attraverso cui il Gruppo opera. Sulla base dell'attuale configurazione del Gruppo, al 31 dicembre 2019, è stata identificata una unica CGU corrispondente al Settore operativo Spazio.

L'avviamento negativo originato dalle acquisizioni è imputato direttamente a conto economico.

Attività immateriali a vita definita

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo sono capitalizzati se e solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, l'attività sviluppata è chiaramente identificabile e vi è evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, ai fini della capitalizzazione rilevano l'esistenza della fattibilità tecnica e dell'intenzione di completare l'attività in modo da renderla disponibile per l'uso o vendita, l'esistenza di adeguate risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita e l'attendibilità della valutazione dei costi attribuibili all'attività durante lo sviluppo. Soddisfatte queste condizioni i costi sono iscritti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria ed ammortizzati, a quote costanti, a partire dall'avvio della produzione commerciale dei programmi ai quali si riferiscono. L'ammortamento è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi di sviluppo capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell'assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento.

I costi di ricerca e quelli di sviluppo per i quali non sono rispettate le condizioni di cui sopra vengono imputati a conto economico quando sostenuti e non possono essere capitalizzati in periodi successivi.

Attività per accreditamento presso la clientela

Il Gruppo ha proceduto, alla data di acquisizione da parte di Space2 e con effetto dall'esercizio 2017, ad allocare il costo di tale acquisizione rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili delle società acquisite ai relativi fair value a tale data. A seguito di tale processo di allocazione sono state identificate come rispondenti ai criteri richiesti per l'iscrizione, ai sensi di quanto indicato nell'IFRS 3 e nello IAS 38, le attività immateriali per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, che sono state valutate al fair value applicando un metodo di valutazione reddituale, basato sul valore attuale dei flussi di cassa futuri generati dalle attività per il periodo di vita utile prevedibile residuo, determinato applicando un tasso di attualizzazione che tiene conto sia dei possibili rischi associati alle attività sia del valore temporale del denaro. Inoltre è stato considerato nel valore delle attività il beneficio attribuibile al risparmio fiscale conseguibile da un potenziale acquirente derivante dall'ammortamento delle attività immateriali iscrivibili (tax amortisation benefits).

Le attività per accreditamento presso la clientela vengono ammortizzate, in correlazione alla vita media ponderata residua dei programmi cui sono riferite, in un periodo di 15 anni. A fronte delle attività immateriali iscritte, sono state rilevate le relative imposte differite, determinate mediante applicazione delle aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore al momento dell'imputazione a conto economico degli ammortamenti.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali sono iscritte nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria solo se è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e se il costo dell'attività può essere misurato in modo attendibile. Rispettate queste condizioni, le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto che corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori e, per i beni ricevuti in conferimento, ai valori determinati nei relativi atti. Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell'acquisizione di un'azienda sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Il valore contabile lordo delle altre attività immateriali a vita utile definita viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata. L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile per l'uso ed è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Per le attività ricevute in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua delle medesime.

Le aliquote di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti:
--------------------------------------------------------------------- -- -- --
Categoria Aliquote di ammortamento
Brevetti 20%
Marchi 10%
Software 20-33%

Partecipazioni

Le partecipazioni in società non consolidate sono valutate secondo quanto riportato nel paragrafo "Principi di consolidamento".

Perdita di valore delle attività

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle immobilizzazioni materiali e delle attività immateriali al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività viene ridotto al relativo valore recuperabile. Inoltre un'attività immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore. La perdita di valore di un'attività corrisponde alla differenza tra il suo valore contabile ed il suo valore recuperabile, definito come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore d'uso è calcolato come valore attuale dei flussi di cassa operativi futuri attesi, i quali escludono i flussi di cassa derivanti da attività di finanziamento. La proiezione dei flussi di cassa si basa sui piani aziendali e su presupposti ragionevoli e documentati riguardanti i futuri risultati del Gruppo e le condizioni macroeconomiche. Il tasso di sconto utilizzato considera il valore temporale del denaro e i rischi specifici del settore di appartenenza.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit – CGU) cui il bene appartiene.

Ogni qualvolta il valore recuperabile di un'attività, o di un'unità generatrice di flussi finanziari, è inferiore al valore contabile, quest'ultimo è ridotto al valore di recupero e la perdita viene imputata a conto economico. Successivamente, se una perdita su attività diverse dall'avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che comunque non può eccedere il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse mai stata effettuata la svalutazione per perdita di valore). Tale ripristino di valore è immediatamente contabilizzato a conto economico.

Attività finanziarie

Il Gruppo classifica le attività finanziarie nelle seguenti categorie:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie valutate al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio;
  • attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico.

Il Gruppo determina la classificazione delle stesse sulla base del modello di business perseguito nella gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. I crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento sono invece inizialmente valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale le attività finanziarie sono classificate in una delle categorie sopra elencate e non possono essere successivamente riclassificate in altre categorie, salvo che il Gruppo non modifichi il proprio modello di business per la gestione delle stesse.

Il Gruppo rileva in dei fondi svalutazione le perdite attese relative alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, alle attività derivanti da contratto e ai titoli di debito valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico. Le perdite attese sono determinate lungo tutta la vita del credito, ponderando i risultati di vari scenari per le loro probabilità ed attualizzando gli importi utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

La classificazione tra corrente e non corrente riflette le attese del management circa la loro negoziazione.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Tale categoria include le attività finanziarie detenute per incassare i flussi di cassa contrattuali (Held to Collect), rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e degli interessi sull'importo del capitale da restituire. Sono inclusi in tale categoria i crediti ed i finanziamenti attivi. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, in conformità al criterio dell'interesse effettivo, diminuito delle perdite per riduzione di valore. Sono incluse nell'attivo corrente o non corrente a seconda che della scadenza contrattuale sia inferiore o superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile (perdita) dell'esercizio così come gli utili o perdite da derecognition.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) di esercizio

Rientrano in tale categoria le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico. Tale categoria comprende tutti gli strumenti derivati (Nota 3.11) e le attività finanziarie detenute per la negoziazione. Il fair value delle attività finanziarie detenute per la negoziazione è determinato facendo riferimento ai prezzi di mercato alla data di bilancio o delle situazioni infrannuali, o attraverso tecniche e modelli di valutazione finanziarie.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico

Tale categoria include le attività finanziarie detenute con la duplice finalità di incassare i flussi di cassa contrattuali, rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e degli interessi sull'importo del capitale da restituire, e di vendere l'attività finanziaria (Held to Collect and Sell).

Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore fra costo di acquisto o di produzione e valore netto di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, definito come il prezzo di vendita stimato meno i costi di completamento previsti e le spese necessarie per realizzare la vendita.

In particolare, le materie prime, i semilavorati ed i prodotti in corso di lavorazione sono iscritti inizialmente in base al costo di acquisto o di produzione. I costi di acquisto comprendono il costo pagato ai fornitori aumentato delle spese accessorie sostenute fino all'ingresso dei beni nei magazzini del Gruppo, al netto di sconti e abbuoni. I costi di produzione comprendono i costi sostenuti per portare i beni nel luogo e nello stato in cui si trovano alla data di bilancio: comprendono sia i costi specifici ai singoli beni o categorie di beni, sia i costi sostenuti globalmente nelle attività utilizzate per allestirli (spese generali di produzione). La valutazione del costo delle giacenze è generalmente effettuata mediante adozione del metodo FIFO. Tale criterio di valutazione è ritenuto il più adeguato per una rappresentazione veritiera e corretta, nonché omogenea, della situazione patrimoniale ed economica del Gruppo.

Il valore delle rimanenze così determinato viene poi eventualmente rettificato mediante apposito fondo svalutazione per tener conto di materiali obsoleti o di lento rigiro, in relazione alla loro possibile utilità e realizzo futuro.

Lavori in corso su ordinazione

I lavori in corso su ordinazione (o contratti di costruzione) si riferiscono a contratti stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. Principalmente sono relativi ad attività di sviluppo e di produzione nel settore dello spazio.

Quando il risultato di un contratto di costruzione può essere stimato con attendibilità, i lavori in corso su ordinazione sono valutati secondo il metodo della percentuale di completamento applicata al corrispettivo contrattuale per ciascuna obbligazione inclusa nel contratto, secondo il quale i costi, i ricavi ed il relativo margine sono riconosciuti in base all'avanzamento dell'attività produttiva. Per la determinazione della percentuale di completamento si adotta il criterio economico del rapporto fra costi di produzione già sostenuti e costi preventivi totali dell'intera opera (cost-to-cost), sulla base di stime aggiornate alla data di bilancio. Periodicamente vengono effettuati aggiornamenti delle assunzioni che sono alla base delle valutazioni. Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente; gli elementi variabili del corrispettivo contrattuale sono stimati al momento della stipula dello stesso. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati nell'esercizio in cui vengono effettuati gli aggiornamenti.

Quando il risultato di un contratto di costruzione non può essere stimato con attendibilità, i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti.

Viene inoltre tenuto conto degli oneri da sostenere dopo la chiusura della commessa e di quelli a fronte di perdite prevedibili mediante accantonamenti ai fondi rischi; in particolare eventuali perdite sui contratti vengono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note.

I lavori in corso su ordinazione sono esposti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria al netto degli acconti fatturati ai clienti. L'analisi viene effettuata per singola commessa: se il valore della singola commessa è superiore agli acconti, la differenza positiva è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce in esame; nel caso in cui il valore della singola commessa risulti inferiore agli acconti, la differenza negativa è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce "Anticipi per lavori in corso su ordinazione".

Crediti commerciali e Altri crediti

I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, che corrisponde al valore nominale, e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato al netto di un fondo svalutazione.

In relazione ai crediti commerciali e agli altri crediti il Gruppo ha applicato l'approccio semplificato indicato dall'IFRS 9 per misurare il fondo svalutazione come perdita attesa lungo la vita del credito. Il Gruppo determina l'ammontare delle perdite su crediti attese in relazione a questi elementi attraverso l'utilizzo di una matrice di accantonamento, stimata in base all'esperienza storica delle perdite su crediti in base allo scaduto dei creditori, aggiustata per riflettere le condizioni attuali e le stime in merito alle condizioni economiche future. Di conseguenza, il profilo di rischio di credito di queste attività è presentato secondo le fasce di scaduto in base alla matrice di accantonamento.

Il Gruppo non ha in essere operazioni di cessione di crediti mediante operazioni di factoring.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono denaro e valori in cassa, depositi bancari a pronti ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti prontamente in denaro e che sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo

I crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo relativi al decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014 n. 9, come modificato dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017") e dalla Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145), sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito stesso, avendo cura di quantificare il solo beneficio per il quale esiste la ragionevole certezza che l'entità abbia rispettato le condizioni previste. Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Altre attività correnti" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Passività finanziarie

In tale voce sono classificate le passività di natura finanziaria, nella parte non corrente, e gli scoperti di conto corrente, nella parte a breve, nonché quei debiti correnti e non correnti che, seppur sorti in relazione ad operazioni di natura commerciale o comunque non finanziaria, sono stati negoziati a condizioni particolari, in quanto si è inteso porre in essere un'operazione di finanziamento rendendo di fatto tali debiti finanziari. I debiti finanziari correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

La quota dei debiti finanziari non correnti esigibile entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio viene classificata nella voce "Quota corrente dei debiti finanziari non correnti".

Fondi per benefici ai dipendenti

I dipendenti delle società del Gruppo fruiscono di benefici successivi al rapporto di lavoro, che possono essere piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri benefici a lungo termine, secondo le condizioni e pratiche locali dei paesi in cui tali società operano.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi.

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali le società del Gruppo versano contribuzioni fisse ad un'entità giuridicamente distinta su base obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad effettuare versamenti aggiuntivi se l'entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti i benefici pensionistici maturati relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della competenza e classificati tra i costi del personale.

I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita. L'obbligazione di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione futura prevista.

Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali e delle rettifiche basate sull'esperienza passata sono rilevati immediatamente nel periodo in cui sorgono negli Altri utili/(perdite) complessivi e non sono mai riclassificati a conto economico nei periodi successivi.

Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore attuale delle passività per i piani a benefici definiti rettificate per tener conto degli utili e delle perdite attuariali non rilevati e ridotte del fair value delle attività a servizio del piano, se esistenti. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte fino a concorrenza delle perdite attuariali e del costo relativo a prestazioni pregresse non riconosciuti precedentemente, oltre al valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.

I costi relativi ai piani a benefici definiti sono classificati tra i costi del personale ad eccezione dei costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici che sono classificati fra gli oneri finanziari.

Il trattamento di fine rapporto ("TFR") delle società italiane era considerato sino al 31 dicembre 2006 un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti.

Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1 gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. In conseguenza, le quote di TFR maturate successivamente a tale data assumono la natura relativa ai piani a contribuzione definita, con esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella determinazione del costo di competenza. Le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono valutate quali piani a benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però, nel calcolo la componente relativa ai futuri incrementi salariali.

Altri benefici a lungo termine

Gli altri benefici a lungo termine hanno un trattamento contabile analogo a quello dei piani a benefici definiti, ad eccezione del fatto che gli utili e le perdite attuariali sono interamente riconosciuti a conto economico nell'esercizio in cui si determinano.

Piani retributivi basati su azioni (Share based payment)

Piani retributivi basati su azioni liquidabili per cassa o attraverso la consegna di altre attività finanziarie (cash-settled share-based payment) sono rilevati come passività, tra i fondi per rischi ed oneri, e sono valutati al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione. Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a conto economico.

Fondi per rischi ed oneri

Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse del Gruppo per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all'obbligazione alla data del bilancio. Se l'effetto è rilevante, l'accantonamento viene attualizzato e il suo incremento dovuto al trascorrere del tempo viene successivamente rilevato a Conto Economico negli oneri finanziari.

Nel caso di cause legali, l'ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti.

In caso di passività per oneri futuri di smantellamento, rimozione e bonifica relative ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale al quale l'onere stesso si riferisce.

I fondi sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono menzionati nelle Note Esplicative senza procedere ad alcuno stanziamento.

Debiti commerciali

I debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione. I debiti commerciali sono iscritti fra le passività correnti, salvo i casi in cui il Gruppo abbia il diritto contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni oltre i 12 mesi dalla data di bilancio.

Debiti per erogazioni ai sensi della Legge 808/85

Tali debiti sono iscritti in bilancio al loro valore nominale e sono classificati nelle voci di bilancio "Altre passività non correnti" e "Altre passività correnti".

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti per competenza al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi.

I ricavi per la vendita di beni vengono riconosciuti quando il Gruppo ha trasferito all'acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni, momento generalmente coincidente con la spedizione. Inoltre il Gruppo verifica se vi siano condizioni contrattuali che rappresentano obbligazioni sulle quali deve essere allocato il corrispettivo della transazione (ad esempio garanzie), nonché effetti derivanti dalla presenza di corrispettivi variabili, di componenti finanziarie significative o di corrispettivi non monetari e da pagare al cliente. Nel caso di corrispettivi variabili l'importo del corrispettivo viene stimato in base all'ammontare a cui si avrà diritto al trasferimento del controllo dei beni al cliente, tale corrispettivo viene stimato al momento della stipula del contratto e ne è consentita la rilevazione solo quando sia altamente probabile. I ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento dell'attività, sulla base di medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Inoltre, qualora il risultato della prestazione di servizi non possa essere attendibilmente stimato, i ricavi vengono rilevati solo nella misura i cui i costi relativi saranno recuperabili.

I ricavi includono anche le variazioni dei lavori in corso su ordinazione relativi a commesse di durata pluriennale che sono riconosciute in base allo stato avanzamento lavori rapportato al prezzo di vendita (come più ampiamente descritto nella nota relativa ai Lavori in corso su ordinazione).

Gli interessi attivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell'attività finanziaria per riportarli al valore di carico contabile dell'attività stessa.

Dividendi ricevuti

I dividendi delle società non consolidate sono rilevati nell'esercizio in cui si stabilisce il diritto degli azionisti a riceverne il pagamento.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che il Gruppo rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono generalmente rilevati a conto economico con un criterio sistematico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

In particolare, i contributi ottenuti a fronte di investimenti in attivo fisso e costi di sviluppo capitalizzati vengono iscritti nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, nelle voci "Altre passività non correnti" o "Altre passività correnti" e vengono imputati a conto economico in correlazione alla residua durata dell'ammortamento dei cespiti e delle attività cui si riferiscono. Qualora il contributo venga riconosciuto in un esercizio successivo a quello in cui i cespiti o le attività

immobilizzate sono entrati in ammortamento, la quota di contributi relativi agli esercizi precedenti viene iscritta a conto economico tra gli altri proventi.

Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un eventuale finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all'inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all'ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.

Costi

I costi sono contabilizzati nel rispetto del principio della competenza e nella prospettiva di continuità aziendale delle società del Gruppo, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi. Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio con le modalità descritte nella nota relativa ai Fondi rischi ed oneri.

Gli interessi passivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile.

Imposte

Le imposte sul reddito sono costituite dalle imposte correnti e dalle imposte anticipate e differite.

Le imposte correnti sono calcolate sul risultato imponibile stimato dell'esercizio e sono determinate in base alla normativa tributaria vigente nei diversi paesi in cui le società del Gruppo operano. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico, poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti alla data di bilancio.

Le imposte anticipate e differite sono le imposte che ci si aspetta di recuperare o di pagare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell'imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano da avviamento o dall'iscrizione iniziale (non in operazioni di aggregazioni aziendali) di altre attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile. Il beneficio fiscale derivante dal riporto a nuovo di perdite fiscali è rilevato quando e nella misura in cui sia ritenuta probabile la disponibilità di redditi imponibili futuri a fronte dei quali tali perdite possano essere utilizzate. Vengono inoltre determinate le imposte differite o anticipate relative alle rettifiche di consolidamento.

Le passività fiscali differite sono rilevate sulle differenze temporanee imponibili relative a partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, ad eccezione dei casi in cui il Gruppo sia in grado di controllare l'annullamento di tali differenze temporanee e sia probabile che queste ultime non si annulleranno nel prevedibile futuro.

Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l'esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate in base alle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le imposte correnti e differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte sono imputate al patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive, quando sono relative alla medesima società e quando si riferiscono

ad imposte dovute alla medesima autorità fiscale e il Gruppo intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Distribuzione dei dividendi

I dividendi pagabili dal Gruppo sono rappresentati come movimento di patrimonio netto e iscritti nelle passività correnti nell'esercizio in cui la distribuzione è approvata dall'assemblea degli azionisti.

2.8. Gestione del rischio

Rischio di credito

Il Gruppo presenta una concentrazione di rischio di credito in funzione della natura delle attività svolte e dei mercati di riferimento. Nel complesso, i crediti commerciali manifestano un rischio di concentrazione nel mercato dell'Unione Europea. I crediti commerciali sono contabilizzati al netto della svalutazione determinata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, valutato le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando altresì i dati storici.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui è soggetto il Gruppo può sorgere dalle difficoltà ad ottenere nella giusta tempistica ed a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative, di investimento e dei rimborsi legati alle caratteristiche di scadenza dei debiti. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità e degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorati e gestiti centralmente nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide.

L'attuale contesto generale dell'economia, dei mercati in cui opera il Gruppo e di quelli finanziari richiede un'attenta gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al conseguimento di un sufficiente livello di liquidità disponibile per adempiere alle obbligazioni cui il Gruppo è tenuto.

Il management ritiene che i fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e finanziaria, consentiranno al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dalla attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse

La Società ha in essere un finanziamento con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per Euro 40 milioni – incrementati ad Euro 50 milioni nel 2019 - ad un tasso d'interesse fisso per 7 anni.

Ulteriori informazioni qualitative e quantitative sui rischi finanziari a cui il Gruppo è soggetto sono riportate nella Nota 6.

2.9. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sul valore delle attività e delle passività iscritte, sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio e sull'importo dei ricavi e dei costi di periodo.

I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente dal Gruppo in base alle migliori conoscenze dell'attività del Gruppo stesso e degli altri fattori ragionevolmente desumibili dalle circostanze attuali. Gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

L'attuale situazione macroeconomica internazionale, che interessa l'area di business in cui opera il Gruppo, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio od in quelli successivi, di risultati diversi da quanto stimato, che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi chiaramente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci di bilancio. Le stime e le assunzioni sono utilizzate in diverse aree, quali le attività non correnti, le attività per imposte anticipate, il fondo svalutazione crediti, il fondo svalutazione magazzino, i piani per benefici ai dipendenti, le passività potenziali e gli altri fondi rischi, oltre che per stimare i costi a finire di commessa ed il relativo stato di avanzamento.

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili IFRS e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.

Valore recuperabile delle attività non correnti

Le attività non correnti includono gli Immobili, impianti e macchinari, l'Avviamento, le Attività immateriali a vita definita e le Partecipazioni. Il Gruppo rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle eventuali attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'Avviamento tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogni qualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità (impairment test) del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati ai tassi di attualizzazione per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita durevole di valore, il Gruppo rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani pluriennali predisposti dal Gruppo.

Le stime e le assunzioni utilizzate nell'ambito di tale analisi riflettono lo stato delle conoscenze del Gruppo circa gli sviluppi del business in cui opera e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sui futuri sviluppi dei mercati e del settore aerospaziale che rimangono soggette ad un fisiologico grado di incertezza anche in considerazione del perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria e dei suoi effetti sulla situazione macroeconomica internazionale. Nonostante le attuali stime del Gruppo non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti oltre a quelle rilevate nel presente bilancio, eventuali diversi sviluppi in tale contesto economico o eventuali diverse performance del Gruppo potrebbero portare a valori diversi dalle stime originarie e, ove necessario, a rettifiche nel valore contabile di alcune attività non correnti.

Recuperabilità attività per imposte anticipate

Al 31 dicembre 2018 il bilancio consolidato comprende attività per imposte anticipate, connesse a componenti di reddito a deducibilità fiscale differita, per un importo il cui recupero negli esercizi futuri è ritenuto probabile dal management. Nella valutazione della recuperabilità delle citate attività sono stati presi in considerazione gli imponibili fiscali futuri determinati sulla base di risultati coerenti con quelli utilizzati ai fini dell'impairment test e descritti nel precedente paragrafo relativo al valore recuperabile delle attività non correnti.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite connesse al portafoglio crediti del Gruppo. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di perdite attese su crediti, stimati in base all'esperienza

passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia, a importi insoluti correnti e storici, storni e incassi, nonché all'attento monitoraggio della qualità del portafoglio crediti e delle condizioni correnti e previste dell'economia e dei mercati di riferimento.

Fondo svalutazione magazzino

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso dei mercati di riferimento, per eventuali fenomeni di obsolescenza o lento rigiro legati a ragioni tecniche o commerciali.

Piani per benefici ai dipendenti

I fondi per benefici ai dipendenti, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione. Tale processo è basato su stime effettuate periodicamente da consulenti attuariali che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi ad esercizi passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati componenti di stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché le analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.

La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi. A seguito dell'adozione del principio IAS 19 rivisto con riferimento al riconoscimento degli utili e perdite attuariali generati dalla valutazione delle passività e attività per benefici ai dipendenti, gli effetti derivanti dall'aggiornamento delle stime dei parametri sopra indicati sono riconosciuti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria attraverso l'iscrizione nel Patrimonio Netto del Gruppo di una specifica riserva e presentati nel conto economico complessivo.

Fondi per rischi e oneri e Passività potenziali

Il Gruppo accerta una passività a fronte di contenziosi e cause in corso quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

Il Gruppo è soggetto a cause legali e fiscali riguardanti varie tipologie di problematiche che sono soggette a un diverso grado di incertezza in relazione alla loro complessità, giurisdizione e differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il Gruppo monitora lo stato delle cause in corso e si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale; è quindi possibile che il valore dei fondi per procedimenti legali e contenziosi del Gruppo possa variare a seguito di futuri sviluppi nei procedimenti in corso.

Inoltre, l'attività del Gruppo si rivolge a settori e mercati ove talune problematiche di natura commerciale possono essere risolte soltanto dopo un significativo lasso di tempo rendendo necessaria la stima da parte del management dei risultati di tali controversie o contestazioni, mediante il monitoraggio delle condizioni contrattuali e delle evoluzioni delle singole fattispecie.

Valutazione dei lavori in corso su ordinazione

Il Gruppo opera con schemi contrattuali particolarmente complessi, taluni dei quali rilevati in bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. In tali casi i margini riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell'avanzamento della commessa sia dei margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento: pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere non ancora concluse presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, delle variazioni contrattuali, nonché dei ritardi, degli extra-costi e delle penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime del management, il Gruppo si è dotato di schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa, finalizzati a identificare, monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti

in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

Altro

Oltre alle voci elencate in precedenza, l'uso di stime ha riguardato la valutazione di talune attività e passività finanziarie, degli strumenti finanziari derivati, dei piani per compensi attribuibili a un certo numero di manager e del processo di valutazione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte con operazioni di aggregazioni aziendali.

2.10. Nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2019

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019:

• in data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che sostituisce il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il Principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sulla nozione di controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti di fornitura di servizi, individuando quali discriminanti dei lease: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il Principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease, anche operativo, nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, il principio non introduce modifiche significative per i locatori.

Il Gruppo ha fatto ricorso all'espediente pratico previsto per la transizione all' IFRS 16 al fine di non rideterminare quando un contratto è o contiene un lease. Pertanto, la conclusione relativa alla qualificazione di un contratto come lease in conformità con lo IAS 17 e IFRIC 4 continuerà ad essere applicata ai contratti sottoscritti o modificati prima del 1 gennaio 2019.

Il cambiamento nella definizione di lease è riferito principalmente al criterio fondato sul controllo ("right of use"). Secondo l'IFRS 16 un contratto contiene un lease se il cliente ha il diritto di controllare l'uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Tale nozione è sostanzialmente diversa dal il concetto di "rischi e benefici" cui è posta significativa attenzione nello IAS 17 e IFRIC 4.

Il Gruppo applica la definizione di lease e le relative disposizioni previste dall'IFRS 16 per tutti i contratti di lease stipulati o modificati a partire dal 1 gennaio 2019 (a prescindere dalla condizione di locatario o locatore in ciascun contratto di lease). In vista della prima applicazione dell'IFRS 16, il Gruppo ha svolto un progetto di valutazione dei potenziali impatti ed implementazione dell'IFRS 16.

Il Gruppo ha scelto di applicare il principio retrospettivamente, iscrivendo però l'effetto cumulato derivante dall'applicazione del Principio nel patrimonio netto al 1° gennaio 2019 (non modificando i dati comparativi dell'esercizio 2018), secondo quanto previsto dai paragrafi IFRS 16:C7-C13. In particolare, il Gruppo ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • a) una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • b) un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

La tabella seguente riporta gli impatti derivanti dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione (importi in milioni di Euro):

ATTIVITA' Effetti alla data di transizione 01.01.2019
sul Bilancio consolidato del Gruppo Avio
Attività non correnti
Diritto d'uso Fabbricati e Impianti 6
Diritto d'uso Altri beni 2
Totale 8
PASSIVITA' Effetti alla data di transizione 01.01.2019
sul Bilancio consolidato del Gruppo Avio
Passività non-correnti
Passività finanziare per lease non-correnti 5
Passività correnti
Passività finanziare per lease correnti 3
Totale 8

Nell'adottare l'IFRS 16, il Gruppo si è avvalso dell'esenzione concessa dal paragrafo IFRS 16:5(a) in relazione agli short-term lease per le seguenti classi di attività: hardware ed alcuni materiali informatici.

Parimenti, il Gruppo si è avvalso dell'esenzione concessa dell'IFRS 16:5(b)concernente i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset (vale a dire, il singolo bene sottostante al contratto di lease non supera il valore di Euro 5.000,00, quando nuovo). I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie:

  • computers, telefoni e tablet;
  • stampanti;
  • altri dispositive elettronici;
  • mobilio e arredi.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non ha comportato la rilevazione della passività finanziaria per il lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti nella voce "altri costi" del conto economico.

Inoltre, con riferimento alle regole di transizione, il Gruppo si è avvalso dei seguenti espedienti pratici disponibili in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato:

  • classificazione dei contratti che scadono entro 12 mesi dalla data di transizione come short term lease. Per tali contratti i canoni di lease sono iscritti a conto economico su base lineare;
  • esclusione dei costi diretti iniziali dalla misurazione del diritto d'uso al 1° gennaio 2019;
  • utilizzo delle informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione del lease term, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di estensione e di chiusura anticipata.

  • in data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
    • o IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements: l'emendamento chiarisce che nel momento in cui un'entità ottiene il controllo di un business che rappresenta una joint operation, deve rimisurare l'interessenza precedentemente detenuta in tale business. Tale processo non è, invece, previsto in caso di ottenimento del controllo congiunto;
    • o IAS 12 Income Taxes: l'emendamento chiarisce che tutti gli effetti fiscali legati ai dividendi (inclusi i pagamenti sugli strumenti finanziari classificati all'interno del patrimonio netto) dovrebbero essere contabilizzati in maniera coerente con la transazione che ha generato tali profitti (conto economico, OCI o patrimonio netto);
    • o IAS 23 Borrowing costs: la modifica chiarisce che in caso di finanziamenti che rimangono in essere anche dopo che il qualifying asset di riferimento è già pronto per l'uso o per la vendita, gli stessi divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo;

• in data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Plant Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19). Il documento chiarisce come un'entità debba rilevare una modifica (i.e. un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. Gli emendamenti chiariscono che dopo il verificarsi di tale evento, un'entità utilizzi ipotesi aggiornate per misurare il current service cost e gli interessi per il resto del periodo di riferimento successivo all'evento.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo;

• in data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo;

• in data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione "Uncertainty over Income Tax Treatments (IFRIC Interpretation 23)". L'interpretazione affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. In particolare, l'Interpretazione richiede ad un'entità di analizzare gli uncertain tax treatments (individualmente o nel loro insieme, a seconda delle caratteristiche) assumendo sempre che l'autorità fiscale esamini la posizione fiscale in oggetto, avendo piena conoscenza di tutte le informazioni rilevanti. Nel caso in cui l'entità ritenga non probabile che l'autorità fiscale accetti il trattamento fiscale seguito, l'entità deve riflettere l'effetto dell'incertezza nella misurazione delle proprie imposte sul reddito correnti e differite. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione è stata applica dal 1° gennaio 2019.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo.

• In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation. Tale documento specifica che gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test Solely Payments of Principal and Interest ("SPPI") anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2019

• in data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata.

Le modifiche introdotte sono state omologate in data 29 novembre 2019 e si applicano a tutte le transazioni successive al 1° gennaio 2020.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento;

  • in data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Conceptual Framework definisce i concetti fondamentali per l'informativa finanziaria e guida il Consiglio nello sviluppo degli standard IFRS. Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori. Il Conceptual Framework supporta le aziende nello sviluppo di principi contabili quando nessuno standard IFRS è applicabile ad una particolare transazione e, più in generale, aiuta le parti interessate a comprendere ed interpretare gli Standard;
  • lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform". Lo stesso modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR (tuttora in corso) sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe.

Le modifiche entrano in vigore dal 1 gennaio 2020, ma le società possono scegliere l'applicazione anticipata.

Considerato che tale emendamento sarà applicato a partire dal 1° gennaio 2020, gli eventuali effetti saranno rilevati nei bilanci consolidati chiusi successivamente a tale data.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti:

• in data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare un business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output.

L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Considerato che tale emendamento sarà applicato sulle nuove operazioni di acquisizione che saranno concluse a partire dal 1° gennaio 2020, gli eventuali effetti saranno rilevati nei bilanci consolidati chiusi successivamente a tale data.

• in data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.

L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.

Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.

Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach ("PAA").

Le principali caratteristiche del General Model sono:

  • o le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
  • o la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
  • o le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
  • o esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
  • o il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
  • o il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.

L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non

si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim.

L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2021 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di questo principio;

• in data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati.

Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

3. COMPOSIZIONE, COMMENTO E VARIAZIONI DELLE PRINCIPALI VOCI E ALTRE INFORMAZIONI

ATTIVITA' NON CORRENTI

3.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

I valori delle Immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2019 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro). Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Immobilizzazioni materiali del Gruppo Avio al 31 dicembre 2019 con gli stessi al 31 dicembre 2018.

31/12/2019 31/12/2018
Valori Fondi Valori Valori Fondi Valori
lordi ammortamento netti a
bilancio
lordi ammortamento netti a
bilancio
Terreni 14.669 14.669 15.806 15.806
Fabbricati 35.868 (17.638) 18.230 33.575 (16.329) 17.246
Impianti e macchinario 77.951 (56.277) 21.673 75.476 (52.995) 22.480
Attrezzature industriali e
commerciali
18.136 (16.312) 1.824 17.892 (15.688) 2.205
Altri beni 10.599 (7.031) 3.568 8.787 (6.361) 2.426
Immobilizzazioni in corso e acconti 38.071 38.071 29.151 29.151
Totale 195.293 (97.259) 98.035 180.687 (91.372) 89.315

Le variazioni tra il 31 dicembre 2018 ed il 31 dicembre 2019 nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2018 Incrementi Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Terreni 15.806 (1.137) 14.669
Fabbricati 33.575 2.250 44 35.868
Impianti e macchinario 75.476 2.543 (68) 77.951
Attrezzature industriali e commerciali 17.892 314 (71) 18.136
Altri beni 8.787 2.025 (213) 10.599
Immobilizzazioni in corso e acconti 29.151 8.920 38.071
Totale 180.687 16.051 (308) (1.137) 195.293

Gli incrementi del periodo, pari a 16.051 migliaia di Euro, sono principalmente relativi a macchinari acquistati per la realizzazione delle attività di sviluppo e di produzione ed a fabbricati industriali in corso di realizzazione.

Tra il 31 dicembre 2018 ed il 31 dicembre 2019 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2018 Incrementi Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Fabbricati (16.329) (1.266) (44) (17.638)
Impianti e macchinario (52.995) (3.350) 68 (56.277)
Attrezzature industriali e commerciali (15.688) (695) 71 (16.312)
Altri beni (6.361) (883) 213 (7.031)
Totale (91.372) (6.194) 308 0 (97.259)

Gli ammortamenti stanziati sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed all'obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti.

3.2. DIRITTI D'USO

La Società ha applicato, ai fini della redazione del presente bilancio, il principio IFRS 16 – Leases, pubblicato dallo IASB in data 13 gennaio 2016 ed obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2019.

A tal riguardo la Società si è avvalsa della previsione prevista dal paragrafo IFRS 16:C3 che consente di basarsi sulle conclusioni raggiunte in passato circa i contratti individuati in precedenza come leasing applicando lo IAS 17 e l'IFRIC 4. Tale previsione è stata applicata a tutti i contratti, come previsto dall'IFRS 16:C4.

L'applicazione del nuovo principio è avvenuta utilizzando il metodo retrospettico modificato. In particolare, la Società ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

I valori dei Diritti d'uso al 31 dicembre 2019 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 01/01/2019
Valori
lordi
Fondi
ammortamento
Valori netti a
bilancio
Valori
lordi
Fondi
ammortamento
Valori
netti a
bilancio
Diritti d'uso 11.101 (1.657) 9.444 7.720 0 7.720
Totale 11.101 (1.657) 9.444 7.720 0 7.720

Di seguito si riporta la tabella relativa ai valori lordi di tali diritti al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 01/01/2019 Incrementi Decrementi Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Diritti d'uso relativi a terreni 0 2.570 2.570
Diritti d'uso relativi a fabbricati 4.161 210 (21) 4.350
Diritti d'uso relativi ad impianti e
macchinari
1.525 1.525
Diritti d'uso relativi ad altri beni 2.033 650 (27) 2.656
Totale 7.720 3.430 (48) 0 11.101

Di seguito invece la tabella relativa ai fondi di ammortamento di tali diritti al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 01/01/2019 Incrementi Decrementi Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Diritti d'uso relativi a terreni 0
Diritti d'uso relativi a fabbricati (913) 7 (905)
Diritti d'uso relativi ad impianti e
macchinari
(137) (137)
Diritti d'uso relativi ad altri beni (615) 0 (614)
Totale 0 (1.664) 7 0 (1.657)

I Diritti d'uso iscritti in applicazione dell'IFRS 16 sono principalmente relativi ai valori attuali dei pagamenti futuri derivanti dai seguenti contratti:

• concessione di area ubicata presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra;

  • locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della società collegata Termica Colleferro S.p.A.;
  • locazioni di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna); locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana; locazione delle auto aziendali.

3.3. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

I valori degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2019 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro). Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi degli Investimenti immobiliari del Gruppo Avio al 31 dicembre 2019 con gli stessi al 31 dicembre 2018.

Totale 4.062 (1.005) 3.057 3.887 (941) 2.945
Immobili e fabbricati 2.227 (1.005) 1.222 2.052 (941) 1.111
Terreni 1.834 1.834 1.834 1.834
lordi ammortamento lordi ammortamento netti a
bilancio
Valori Fondi Valori
netti a
Valori Fondi Valori
31/12/2019 31/12/2018

Gli investimenti immobiliari si riferiscono a parte dei terreni, immobili e fabbricati nel comprensorio di Colleferro (Roma) di proprietà della controllata Secosvim, concessi in locazione a terzi. Secosvim svolge attività di gestione immobiliare.

Le variazioni tra il 31 dicembre 2018 ed il 31 dicembre 2019 nei valori lordi degli investimenti immobiliari del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2018 Incrementi Diminuzioni Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Terreni 1.834 1.834
Immobili e fabbricati 2.052 175 2.227
Totale 3.887 175 0 0 4.062

Tra il 31 dicembre 2018 ed il 31 dicembre 2019 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Fondo ammortamento 31/12/2018 Ammortamenti Utilizzi Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Terreni - -
Immobili e fabbricati (941) (64) (1.005)
Totale (941) (64) 0 0 (1.005)

Gli ammortamenti stanziati sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed alla obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti.

3.4. AVVIAMENTO

L'avviamento, iscritto in bilancio al 31 dicembre 2019 per un importo pari a 61.005 migliaia di Euro, è relativo alla quota allocata nell'ambito della Purchase Price Allocation alla data del 31 marzo 2017 commentata nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

Come indicato nella Nota "2.7. Principi contabili e criteri di valutazione", l'avviamento non viene ammortizzato ma eventualmente svalutato per perdite durevoli di valore. Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno annualmente, o più frequentemente qualora si verifichino specifici eventi e circostanze che possano far presumere una riduzione durevole di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su ciascuna unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). La CGU identificata dal Gruppo per il monitoraggio dell'avviamento coincide con il livello di aggregazione delle attività ai sensi dell'IFRS 8 - Settori operativi rappresentato per il Gruppo dall'unico business Spazio.

L'avviamento allocato alla CGU Spazio è stato sottoposto a impairment test con riferimento alla data di bilancio e l'esito di questo non ha fatto emergere la necessità di apportare una svalutazione ai valori contabili dell'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2019.

La recuperabilità dei valori iscritti viene verificata confrontando il capitale investito netto (valore contabile) della CGU con il relativo valore recuperabile. Il valore recuperabile dell'avviamento è dato dalla determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa operativi che derivano dalle previsioni incluse nel piano pluriennale approvato dal Gruppo e di un valore terminale (terminal value) normalizzato, impiegato per esprimere una stima sintetica dei risultati futuri oltre l'arco temporale esplicitamente considerato. Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto rappresentativi delle correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto dei rischi specifici dell'attività del Gruppo e della CGU considerata.

Al 31 dicembre 2019, i flussi di cassa della CGU Spazio sono stati stimati in base alle previsioni desumibili dal Budget 2020 e dal piano pluriennale. Per la determinazione del terminal value sono stati normalizzati i flussi di cassa previsti per l'ultimo anno con il metodo della perpetuity, ipotizzando una crescita dei flussi di cassa attesi pari al 2%, in linea con l'esercizio precedente e con le previsioni generalmente riconosciute per il settore aerospace and defence.

Il tasso medio di sconto (costo medio ponderato del capitale) utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato, al netto delle imposte, pari al 8,2% (8,7% nel precedente esercizio).

È opportuno precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. A tal fine si segnala che l'attuale situazione macroeconomica internazionale e i possibili riflessi economico-finanziari, in particolare sui livelli di spesa destinati dai governi nazionali e istituzioni sovranazionali alle politiche di accesso allo spazio, potrebbero presentare scenari di incertezza nel conseguimento degli obiettivi e livelli di attività considerati nel piano, senza peraltro determinare il sorgere di situazioni di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio. Tuttavia la stima del valore recuperabile dell'avviamento richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management e, pur considerando che i cicli di produzione e commercializzazione dei prodotti sono caratterizzati da archi temporali di durata significativa che consentono quindi recuperi su eventuali slittamenti degli obiettivi di piano, non si può escludere che si verifichi una perdita di valore dell'avviamento in periodi futuri a causa di cambiamenti di scenario ad oggi non prevedibili. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono oggetto di costante monitoraggio da parte del management del Gruppo.

In considerazione di quanto indicato, il Gruppo ha effettuato delle sensitivities riguardanti il tasso di crescita del terminal value ed il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa:

  • per quanto concerne il tasso di crescita del terminal value è stata ipotizzata una variazione in diminuzione di 20 basis points; alternativamente
  • per quanto concerne il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa è stata ipotizzata una variazione in aumento di 50 basis points.

Nel caso base il valore recuperabile della CGU Spazio risulta superiore al valore contabile del capitale investito netto iscritto in bilancio per Euro 63 milioni.

Nel caso in cui si applichino al caso base le citate sensitivity separatamente, il valore recuperabile risulta comunque superiore al valore contabile del capitale investito netto rispettivamente per Euro 55 milioni e Euro 42 milioni.

Al fine di ulteriormente supportare l'analisi condotta, in considerazione dell'epidemia COVID-19, in ottica prudenziale è stato svolto un execution risk aggiuntivo aumentando il tasso di attualizzazione di 100 basis points. Anche sulla base di tale ulteriore stress test, il valore recuperabile della CGU Spazio risulta superiore ampiamente al valore contabile del capitale investito netto iscritto in bilancio.

3.5. ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

I valori delle Attività immateriali a vita definita al 31 dicembre 2019 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Attività immateriali a vita definita del Gruppo Avio al 31 dicembre 2019 con gli stessi al 31 dicembre 2018.

31/12/2019 31/12/2018
Valori lordi Fondi
ammorta
mento
Valori
netti a
bilancio
Valori
lordi
Fondi
ammorta
mento
Valori
netti a
bilancio
Costi di sviluppo - in ammortamento 71.188 (52.628) 18.560 71.188 (48.692) 22.496
Costi di sviluppo - in corso di
completamento
64.421 - 64.421 52.989 - 52.989
Totale costi di sviluppo 135.609 (52.628) 82.981 124.177 (48.692) 75.485
Attività da PPA 2017 - Programmi 44.785 (8.211) 36.574 44.785 (5.225) 39.560
Concessioni, licenze, marchi e diritti
simili
8.040 (6.455) 1.585 6.355 (5.850) 505
Altre 3.336 (2.363) 973 2.916 (1.699) 1.217
Immobilizzazioni in corso e acconti 160 - 160 186 - 186
Totale 191.929 (69.657) 122.272 178.419 (61.466) 116.953

I costi di sviluppo in ammortamento sono prevalentemente riferiti ai costi di progettazione e sperimentazione relativi al motore P80, mentre la maggior parte dei costi di sviluppo in corso di completamento si riferisce ai progetti per i nuovi motori Z40, P120 e ad ossigeno liquido e metano.

L'ammortamento di tali costi viene effettuato a partire dall'avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma, in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente sulla base della durata dei programmi cui sono riferiti.

Con riferimento ai costi di sviluppo in corso di completamento, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto riferiti a programmi per i quali non è ancora avviata la produzione commerciale, la relativa iscrivibilità tra le immobilizzazioni immateriali a vita definita (previa verifica di assenza di condizioni di impairment) è supportata dalle previsioni di redditività dei programmi di riferimento.

Nell'ambito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2 avvenuto a marzo 2017 sono stati identificati due asset intangibili relativi ai programmi aerospaziali Ariane e Vega per un valore complessivo pari a 44.785 migliaia di Euro.

Gli asset derivanti dalla suddetta allocazione sono stati iscritti al fair value sulla base del valore attuale dei benefici futuri attesi dei suddetti programmi aerospaziali e ammortizzati in un periodo di 15 anni sulla base della vita utile media dei programmi stessi.

Nella voce relativa a concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono essenzialmente compresi costi per acquisizione di licenze per uso software e costi per diritti di superficie.

Le variazioni tra il 31 dicembre 2018 ed il 31 dicembre 2019 nei valori lordi delle Attività immateriali a vita definita del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2018 Incrementi Diminuzioni Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Costi di sviluppo - in ammortamento 71.188 71.188
Costi di sviluppo – in corso di
completamento
52.989 11.432 64.421
Totale costi di sviluppo 124.177 11.432 0 0 135.609
Attività da PPA 2017 - Programmi 44.785 44.785
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 6.355 1.711 (26) 8.040
Altre 2.916 302 117 3.336
Immobilizzazioni in corso e acconti 186 91 (117) 160
Totale 178.419 13.537 (26) 0 191.929

Gli incrementi intervenuti nel 2019 con riferimento ai costi di sviluppo sono relativi essenzialmente ai costi di progettazione e sperimentazione per la realizzazione dei nuovi motori Z40, P120 e ad ossigeno liquido e metano nell'ambito dei programmi dei lanciatori VEGA C e Ariane 6.

Tra il 31 dicembre 2018 ed il 31 dicembre 2019 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Fondi ammortamento 31/12/2018 Incrementi Diminuzioni Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Costi di sviluppo - in ammortamento
Costi di sviluppo – in corso di
(48.692) (3.937) (52.628)
completamento 0 0
Totale costi di sviluppo (48.692) (3.937) 0 0 (52.628)
Attività da PPA 2017 - Programmi (5.225) (2.986) (8.211)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili (5.850) (630) 25 (6.455)
Altre (1.699) (664) (2.363)
Totale (61.466) (8.216) 25 0 (69.657)

3.6. PARTECIPAZIONI

La tabella sotto riporta le partecipazioni del Gruppo Avio al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018
Quota di
Gruppo
Totale Quota di
Gruppo
Totale Variazione
Imprese controllate
- Servizi Colleferro - Società Consortile per Azioni 52,00% 63 52,00% 63 0
Totale controllate non consolidate 63 63 0
Imprese a controllo congiunto
- Europropulsion S.A.
Totale a controllo congiunto
50,00% 3.539
3.539
50,00% 3.911
3.911
(372)
(372)
Imprese collegate
- Termica Colleferro S.p.A.
40,00% 3.635 40,00% 3.635 0
- Consorzi diversi 5 5 0
Totale collegate 3.640 3.640 0
Altre imprese
- Altre società 524 524 (0)
Totale altre imprese 524 524 (0)
Totale 7.766 8.138 (373)

Circa il confronto tra il valore di carico delle partecipazioni ed i rispettivi patrimoni netti di pertinenza della capogruppo Avio S.p.A. si veda l'apposito prospetto di comparazione riportato nel paragrafo "3.5. Partecipazioni" del bilancio separato.

I movimenti intervenuti tra il 31 dicembre 2018 ed il 31 dicembre 2019 in riferimento alle partecipazioni sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 Incrementi Decrementi Altre variazioni 31/12/2019
Imprese controllate 63 - - - 63
Imprese a controllo congiunto 3.911 2.868 (3.240) - 3.539
Imprese collegate 3.640 - - - 3.640
Altre imprese 524 - - - 524
Totale 8.138 2.868 (3.240) 0 7.765

Nelle "Imprese a controllo congiunto" è classificata la partecipazione nella società Europropulsion S.A.. La variazione dell'anno relativa a tale partecipazione deriva dalla valutazione a patrimonio netto della stessa, che comporta un decremento di 372 migliaia di Euro (incremento per l'interessenza al 50% dell'utile di pertinenza maturato nel 2019, pari a 2.868 migliaia di Euro, al netto del decremento di 3.240 migliaia di Euro per i dividendi erogati dalla società nell'anno).

Le partecipazioni nelle altre società collegate (essenzialmente consorzi) sono valutate al costo di acquisizione o di sottoscrizione, ritenendo le stesse non rilevanti ai fini della rappresentazione della situazione consolidata del Gruppo o perché non operative. Peraltro la valutazione secondo il metodo del patrimonio netto non comporterebbe un effetto significativo rispetto alla valutazione al costo. Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle collegate di trasferire fondi alla partecipante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi di finanziamenti o anticipazioni.

Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al costo.

3.7. ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La tabella sotto riporta le attività finanziarie non correnti del Gruppo Avio al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

Finanziamento soci verso Termica Colleferro S.p.A. 6.106 5.812 294
6.106 5.812 294

La voce, pari a 6.106 migliaia di Euro (7.440 migliaia di Euro a valori nominali), è costituita dal finanziamento soci concesso alla collegata Termica Colleferro S.p.A. di concerto con l'altro socio di quest'ultima SECI S.p.A., erogato per il supporto durevole all'operatività di tale società in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta; altrettanto è stato effettuato dal suddetto socio di maggioranza. Tale finanziamento soci è infruttifero di interessi ed il rimborso è postergato al rientro totale dei finanziamenti bancari della collegata, scadenti nel 2027.

L'incremento dell'anno è l'effetto della valutazione al costo ammortizzato.

Per maggiori informazioni in riferimento alla Termica Colleferro S.p.A. si rimanda all'apposito paragrafo "Altri impegni" nell'ambito della sezione "5. Impegni e rischi".

3.8. ATTIVITA' PER IMPOSTE ANTICIPATE

Le attività per imposte anticipate del Gruppo Avio iscritte in bilancio ammontano a 77.784 migliaia di Euro.

Il valore esposto in bilancio rappresenta il saldo netto delle imposte anticipate e differite determinate sia sulle differenze temporanee tra i valori di attività e passività assunti ai fini della redazione del bilancio e i rispettivi valori rilevanti ai fini fiscali, sia sulle perdite fiscali riportabili a nuovo.

La fiscalità differita è stata inoltre determinata applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili quando le differenze temporanee si annulleranno, o i benefici connessi alle perdite fiscali saranno utilizzabili.

Il riepilogo delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali che hanno determinato l'iscrizione di attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è riportata nella tabella che segue con riferimento alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019
Imposte anticipate lorde su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamenti fiscali di pregressi avviamenti i cui benefici fiscali proseguono in capo al Gruppo
Oneri finanziari eccedenti il 30% dell'EBITDA
12.081
40.950
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Fondo per oneri personale dipendente, ex-dipendenti e assimilati
Altre differenze temporanee deducibili
2.855
9.433
Totale Imposte anticipate lorde 65.319
Imposte differite passive su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamento attività immateriali da PPA 2017 - Accreditamento presso la clientela
Effetto fiscale legato alle spese di ricerca e sviluppo in sede di First Time Adoption
(10.570)
(3.189)
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Altre differenze temporanee tassabili (1.179)
Totale imposte differite lorde (14.938)
Saldo netto Imposte anticipate (differite) 50.381
Imposte anticipate su perdite fiscali 73.620
Imposte anticipate non rilevate (46.217)
Imposte anticipate (differite) nette rilevate 77.784

Le imposte anticipate sulle differenze temporanee e sulle perdite fiscali sono state iscritte in bilancio nella misura in cui si è ritenuto probabile il loro recupero futuro, sulla base delle previsioni di imponibili fiscali previsti, nonché sulla base di una proiezione di tali previsioni su di un orizzonte temporale successivo ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business pari a 15 anni.

Tale orizzonte temporale ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business è stato stimato anche tenendo conto delle risultanze:

  • della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi nel mese di dicembre 2014, a valle della quale sono stati sottoscritti in agosto 2015 accordi con l'ESA relativi sia allo sviluppo del nuovo lanciatore Ariane 6 sia all'evoluzione del lanciatore VEGA nella configurazione VEGA C, che prevedono lo sviluppo e la realizzazione di un nuovo propulsore denominato "P120";
  • della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi in data 1 e 2 dicembre 2016 che ha confermato i suddetti programmi di sviluppo e ha dato il via libera al programma pluriennale di sviluppo del motore e dell'Upper Stage del Vega E, ovvero l'evoluzione successiva del lanciatore Vega;
  • della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi nel novembre 2019 che ha confermato integralmente i programmi approvati nelle precedenti conferenze ministeriali. In particolare, nuovi Stati ESA tra cui Irlanda e Romania hanno deciso di partecipare con consistenti contribuzioni ai programmi Vega, che hanno così riscosso il necessario supporto per proseguire lo sviluppo fino alla prossima Conferenza Ministeriale prevista nel 2022. In aggiunta ai programmi di cui sopra, nella stessa Conferenza Ministeriale è stato inoltre deciso lo sviluppo di una versione perfezionata del lanciatore Vega-C, Vega-C++.

Le imposte differite attive rilevate in bilancio fanno riferimento principalmente alla futura deducibilità fiscale dell'ammortamento dell'avviamento relativo al ramo d'azienda "Aviation" (ceduto nel 2013), agli oneri finanziari eccedenti il 30% del reddito operativo lordo, all'attività immateriale per l'accreditamento alla clientela ridefinita nell'ambito della purchase price allocation del 2017, nonché alle perdite fiscali pregresse.

3.9. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Altre attività non correnti 78.295 66.521 11.775
78.295 66.521 11.775

Il dettaglio della voce alla data del presente bilancio è il seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti verso il Gruppo General Electric 58.514 58.542 (28)
Crediti verso FCA Partecipazioni 11.259 11.259
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni
ai sensi delle Legge 808/85 - quota non corrente
7.870 7.357 513
Depositi cauzionali 535 479 55
Altri crediti non correnti 118 142 (24)
Totale 78.295 66.521 11.775

La voce "Crediti verso il Gruppo General Electric", pari a 58.514 migliaia di Euro, si riferisce al riaddebito dei seguenti oneri fiscali:

  • Euro 58.220 migliaia di Euro relativi al ricevimento nel luglio 2016 da parte dell'Agenzia delle Entrate di un avviso di liquidazione relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali relative alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestualmente all'iscrizione di tale credito si rileva tra le passività non correnti un debito verso l'Erario di pari importo;
  • Euro 294 migliaia di Euro relativi ad oneri derivanti da contenzioso fiscale relativo all'anno fiscale 2013 per il quale sono state sottoscritte adesioni fiscali nel 2018.

L'iscrizione dei suddetti crediti verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio con riferimento alle eventuali passività che dovessero sorgere sia rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni straordinarie del 2013 sia in generale al settore oggetto della suddetta cessione, mettendo a disposizione di Avio le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Circa il contenzioso relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali sopra menzionato, nel corso del 2018 è stato proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale del Piemonte la quale, con sentenza n. 1740/18 pronunciata il 24 ottobre 2018 e depositata il 7 novembre 2018, ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società. Alla data del presente bilancio non risulta che l'Agenzia delle Entrate abbia proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione avverso la predetta sentenza.

Si segnala che sulla materia oggetto del presente contenzioso, riguardante l'applicazione della disposizione di cui all'art. 20 del d.P.R. n. 131/1986 ("Testo Unico dell'imposte di registro"), è intervenuto il legislatore con il comma 1084 della Legge 30 dicembre 2018, n. 145 ("Legge di Bilancio 2019") qualificando espressamente come interpretazione autentica - così conferendogli efficacia retroattiva - l'art. 1, comma 87, lett. a), della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (c.d. "Legge di Bilancio 2018"), che ha modificato l'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, limitando l'attività riqualificatoria dell'Amministrazione finanziaria in materia di atti sottoposti a registrazione. Sulla base della previsione contenuta nella Legge di Bilancio 2019, dunque, anche per il passato dovrebbe trovare applicazione, in senso favorevole al contribuente, la disposizione introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, venendo così meno la materia del contendere.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.24. Altre passività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

La voce "Crediti verso FCA Partecipazioni" si riferisce all'accordo transattivo sottoscritto in data 2 agosto 2019 tra il Gruppo Avio e FCA Partecipazioni S.p.A. in materia di oneri ambientali. In base a tale accordo FCA Partecipazioni S.p.A. si è impegnata a riconoscere al Gruppo Avio un importo complessivo pari a 19,9 milioni di Euro, di cui 11,3 milioni di Euro per le attività di bonifica e ripristino ambientale da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2023 e 8,6 milioni di Euro per la gestione postoperativa e manutenzione da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2048, a fronte del venir meno della garanzie contrattuale che la stessa aveva fornito in passato al Gruppo Avio. Tale accordo ha, pertanto, comportato la rilevazione – alla data dell'operazione - di un credito attualizzato verso FCA Partecipazioni S.p.A. pari complessivamente a Euro 16,5 milioni, diviso tra entro ed oltre i 12 mesi a seconda delle scadenze relative agli incassi previsti.

Alla data dell'operazione, sono stati iscritti altre attività correnti e non correnti per Euro 16,5 milioni e corrispondentemente un fondo per oneri per Euro 16,9 milioni.

Alla stipula dell'accordo in data 2 agosto 2019 il Gruppo Avio ha incassato, secondo quanto previsto dall'accordo transattivo, Euro 4,1 milioni (di cui Euro 3 milioni a fronte del suddetto nuovo credito iscritto ed Euro 1,1 milioni a fronte di un credito già iscritto in bilancio verso FCA Partecipazioni S.p.A.).

A riguardo, si veda anche più approfonditamente la sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota non corrente", pari a 7.870 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato della parte non corrente delle concessioni disposte dal Ministero dello Sviluppo Economico in base alla normativa prevista dalla Legge 808/85.

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari".

La quota il cui incasso è previsto entro 12 mesi è classificata tra le "Altre attività correnti" (Nota 3.15).

ATTIVITA' CORRENTI

3.10. RIMANENZE E ACCONTI A FORNITORI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle rimanenze al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Rimanenze 145.519 116.080 29.439
145.519 116.080 29.439

Si riporta di seguito la movimentazione dell'anno della voce (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 Variazione 31/12/2019
Materie prime, sussidiarie e di consumo 35.844 1.004 36.848
Fondo svalutazione materie prime, sussidiarie e di
consumo
(4.361) 2.619 (1.742)
Valore netto materie prime, sussidiarie e di consumo 31.483 3.624 35.107
Prodotti in corso di lavorazione 5.382 (90) 5.292
Fondo svalutazione prodotti in corso di lavorazione (424) 254 (170)
Valore netto prodotti in corso di lavorazione 4.958 164 5.122
Prodotti finiti e altre rimanenze 7 3.254 3.261
Fondo svalutazione prodotti finiti e altre rimanenze (4) (2.115) (2.119)
Valore netto prodotti finiti e altre rimanenze 3 1.138 1.141
Acconti a fornitori 79.636 24.513 104.149
116.080 29.439 145.519

L'incremento delle rimanenze è collegato all'aumentata produzione. Il fondo svalutazione materie prime è stato utilizzato in occasione dello smaltimento di materiale divenuto non utilizzabile.

La voce Acconti a fornitori si riferisce al saldo dei pagamenti a fornitori effettuati in anticipo rispetto all'esecuzione delle relative forniture in base alle condizioni stabilite nei contratti di acquisto. La variazione dell'esercizio riflette le dinamiche ordinarie del ciclo di business.

3.11. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

Le attività di produzione e di ricerca e sviluppo svolte su commessa sono rappresentate in bilancio per mezzo di due distinte voci: "Lavori in corso su ordinazione" e "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione".

La voce "Lavori in corso su ordinazione", iscritta nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore lordo dei lavori in corso su ordinazione risulta superiore alla data di bilancio al valore degli acconti incassati dai clienti.

La voce "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione", iscritta nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore degli agli acconti incassati dai clienti risulta superiore alla data di bilancio al valore lordo dei lavori in corso su ordinazione.

Tali lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dell'avanzamento delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo secondo il metodo della percentuale di completamento in base del rapporto tra i costi sostenuti ed i costi complessivi stimati per l'intera opera.

L'ammontare complessivo del valore lordo dei lavori in corso su ordinazione, al netto degli acconti incassati dei clienti è così riepilogato (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Lavori in corso su ordinazione 214.599 143.926 70.673
Acconti per lavori in corso su ordinazione (319.504) (217.848) (101.656)
Totale netto (104.904) (73.921) (30.983)

La tabella che segue riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta superiore agli acconti e quindi iscritti per il valore netto nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi) 803.444 1.024.316 (220.872)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi) (588.845) (880.390) 291.545
Lavori in corso su ordinazione (netti) 214.599 143.926 70.673

La tabella seguente riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta inferiore agli acconti e quindi iscritti, come anticipi netti, nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi)
1.050.897
(1.370.400)
629.891
(847.738)
421.006
(522.662)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (netti) (319.504) (217.848) (101.657)

Il Gruppo Avio ha maturato benefici per crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo previsti dal decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014 n. 9, come modificato dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017") e dalla Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145) a fronte di attività di ricerca e sviluppo commissionata dalla Agenzia Spaziale Europea. Tali benefici sono

riconosciuti a conto economico sulla base dell'avanzamento delle attività di ricerca e sviluppo svolte su commesse pluriennali che sono parte dei lavori in corso su ordinazione.

Le commesse pluriennali in oggetto sono principalmente relative ai lanciatori di future generazioni Vega C e Vega E ed il riconoscimento dei benefici economici avverrà lungo la durata delle commesse in accordo all'effettivo avanzamento determinato sulla base del sostenimento dei relativi costi.

3.12. CREDITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi dei crediti commerciali al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti commerciali 6.215 7.017 (802)
6.215 7.017 (802)

Si riporta di seguito la composizione dei crediti commerciali alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

Totale 6.215 7.017 (802)
615 599 16
Crediti verso società collegate e a controllo congiunto oltre
l'esercizio successivo
615 599 16
5.600 6.418 (818)
Crediti verso società collegate e a controllo congiunto 1.146 939 207
Crediti verso terzi 4.454 5.479 (1.025)
31/12/2019 31/12/2018 Variazione

Il valore nominale dei crediti verso terzi è stato rettificato da un fondo svalutazione crediti, pari a 483 migliaia di Euro, al fine di riflettere il fair value degli stessi.

Crediti verso terzi

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Valore lordo 4.937 5.962 (1.025)
meno: fondo svalutazione (483) (483) 0
Totale 4.454 5.479 (1.025)

I principali crediti sono nei confronti di ArianeGroup e dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Crediti verso società collegate, a controllo congiunto e controllate non consolidate

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Europropulsion S.A. 771 524 247
Servizi Colleferro S.C.p.A. 203 151 52
Consorzio Servizi Acqua Potabile 62 159 (97)
Termica Colleferro S.p.A. entro l'esercizio successivo 110 105 5
1.146 939 207
Termica Colleferro S.p.A. oltre l'esercizio successivo 615 599 16
615 599 16
Totale 1.761 1.538 223

3.13. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2019 e quelli al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 144.303 108.435 35.868
Totale 144.303 108.435 35.868

Le Disponibilità liquide sono sostanzialmente composte dal saldo dei conti correnti attivi. Si rimanda al Rendiconto finanziario per miglior comprensione della variazione dell'esercizio.

3.14. ATTIVITÀ CORRENTI PER CREDITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle attività fiscali al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 33.162 62.775 (29.613)
Totale 33.162 62.775 (29.613)

La tabella seguente fornisce le variazioni nette per tipologia di credito tributario e d'imposta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti per IVA 20.961 46.253 (25.292)
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2019) 6.291 6.291
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2018) - 10.604 (10.604)
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2017) - 2.101 (2.101)
Crediti verso Erario 5.628 3.577 2.052
Crediti per IVA comunitaria 282 240 42
Totale 33.162 62.775 (29.613)

Il decremento netto dei crediti tributari, pari ad Euro 29.613, è dovuto essenzialmente ai seguenti effetti di segno opposto:

  • decremento netto dei crediti IVA per 25.292 migliaia di Euro, derivante dall'incasso di crediti IVA per 33.164 migliaia di Euro, relativi al 2° e 3° trimestre 2017 ed all'IVA annuale 2017, al netto dell'incremento dell'IVA dell'anno;
  • decremento netto dei crediti d'imposta relativi alla ricerca e sviluppo per 6.414 migliaia di Euro;
  • incremento netto degli altri crediti tributari per 2.094 migliaia di Euro derivante dall'iscrizione dei crediti relativi alla definizione agevolata dell'IVA di Secosvim per 1.659 migliaia di Euro.

Crediti per IVA

La voce crediti per IVA, pari ad Euro 20.961 migliaia, comprende:

  • Euro 12.414 migliaia relativi a crediti IVA richiesti a rimborso all'Erario;
  • Euro 8.547 migliaia relativi a crediti IVA ad oggi non chiesti a rimborso, pari al credito IVA generatosi nell'anno.

La maturazione del credito IVA deriva dalla circostanza che la capogruppo Avio S.p.A. ha come principali clienti l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per la fase di sviluppo dei lanciatori ed ArianeGroup per la fase di produzione/commercializzazione degli stessi, oltre alla società a controllo congiunto Europropulsion per entrambe le suddette fasi. In particolare, in relazione alle operazioni poste in essere nei confronti di tali soggetti risultano applicabili i regimi di non imponibilità IVA relativi alle esportazioni, alle operazioni assimilate alle esportazioni e alle cessioni intracomunitarie dei beni. Detta circostanza comporta la quasi assenza di IVA a debito sulle operazioni attive poste in essere dalla Società. Dall'altro lato, il la Società ha fornitori italiani le cui forniture – al netto degli imponibili a capienza dei plafond IVA utilizzabili – comportano l'iscrizione di IVA a credito. Quanto ai crediti IVA in corso di maturazione della Capogruppo, sebbene il loro ammontare si sia già sensibilmente attenuato negli esercizi 2018 e 2019, ci si attende un ulteriore significativo contenimento, anche in considerazione dell'avvenuta adozione, nel 2019 e nel 2020, di nuove misure volte a rafforzare l'utilizzo e il monitoraggio del regime di non applicazione dell'IVA, derivante dallo strumento delle dichiarazioni d'intento.

Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo

Quadro normativo di riferimento

Il credito d'imposta ricerca e sviluppo è stato introdotto dall'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, e successivamente modificato da parte:

  • della Legge di Bilancio 2017 (cfr. legge 11 dicembre 2016, n. 232), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 21 dicembre 2016 e in vigore dal 1° gennaio 2017.
  • della Legge di Bilancio 2019 (cfr. legge 30 dicembre 2018, n. 145), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2018 e in vigore dal 1° gennaio 2019;

  • della Legge di Bilancio 2020 (cfr. legge 27 dicembre 2019, n. 160), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2019 e in vigore dal 1° gennaio 2020.

In base alla disciplina originaria, introdotta al decreto-legge n. 145/2013 e in vigore fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 e dalla Legge di Bilancio, il credito d'imposta in questione:

  • era riconosciuto a fronte degli investimenti, specificamente individuati dalla legge, effettuati negli anni compresi tra il 2015 e il 2020;
  • era di tipo "incrementale" in quanto commisurato, per ciascuno dei periodi di imposta agevolati, all'eccedenza degli investimenti effettuati nell'anno, rispetto alla media degli investimenti analoghi realizzati nel triennio 2012-2014 (c.d. "media storica di riferimento");
  • era pari al 50 per cento dell'eccedenza dei costi sostenuti nell'anno rispetto alla media storica di riferimento (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);
  • era fruibile per un importo annuo massimo di 20 milioni di Euro (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);
  • spettava anche nel caso in cui l'attività di ricerca e sviluppo sia commissionata a terzi. In tal caso, l'agevolazione è fruibile dal soggetto committente, se residente in Italia;
  • era fruibile in forma automatica, ossia senza alcuna richiesta di concessione o autorizzazione amministrativa, e senza il rispetto dell'obbligo di certificazione dei costi da parte della società incaricata della revisione contabile.
  • era utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di sostenimento dei costi eleggibili (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato).

Per effetto delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2017, in base al nuovo comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013, introdotto a decorrere dal periodo d'imposta 2017, il credito d'imposta è stato, tra l'altro, reso fruibile anche in relazione ai costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo svolte da imprese residenti in Italia, in qualità di commissionarie, per conto di committenti esteri.

Per effetto della Legge di Bilancio 2019:

  • l'importo massimo concedibile a ciascuna impresa a titolo di credito d'imposta è stato ridotto da 20 milioni di Euro a 10 milioni di Euro, a decorrere dal 1° gennaio 2019;
  • l'importo massimo del credito d'imposta è stato ridotto dal 50% al 25% limitatamente alle spese per attività di ricerca e sviluppo non organizzate internamente all'azienda sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d'imposta 2012-2014; è stata, invece, confermata la percentuale del 50% nei casi di attività di ricerca e sviluppo organizzate internamente all'azienda, ovverosia con riferimento alle spese del personale con contratto di lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle citate attività e nel caso di attività commissionate all'esterno solo per i contratti stipulati con Università, enti e organismi di ricerca, nonché con start up e piccole e medie imprese (PMI) innovative indipendenti. Il beneficio è stato esteso alle spese sostenute per l'acquisto di materiali, forniture e altri prodotti analoghi direttamente impiegati nelle attività di R&S 2019. Tali modifiche entrano in vigore a partire dal 1° gennaio 2019;
  • l'utilizzo del credito d'imposta è stato reso possibile solo dopo il rilascio di un'apposita "certificazione" dei costi sostenuti da parte del soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Tale modifica è entrata in vigore già in relazione al credito d'imposta maturato relativamente ai costi sostenuti nel 2018;

• è stata introdotta una norma di interpretazione del comma 1-bis dell'art. 3 del decreto legge n. 145/2013, volta a stabilire che, in caso di attività di ricerca e sviluppo svolta per conto di committenti esteri, il beneficio fiscale è riconosciuto al commissionario residente esclusivamente in relazione alle spese riguardanti le attività di ricerca e sviluppo svolte direttamente e in laboratori o strutture situati nel territorio dello Stato.

Da ultimo, la Legge di Bilancio 2020 ha modificato significativamente le agevolazioni fiscali a favore delle attività di ricerca e sviluppo, disponendo quanto segue:

  • 1) il precedente credito d'imposta previsto dal decreto-legge n. 145/2013, di importo massimo nominale pari a 10 milioni di Euro (in precedenza già di 20 milioni di Euro), viene confermato solo periodo d'imposta 2019. Prima della Legge di Bilancio 2020 tale credito era riconosciuto anche per il periodo d'imposta 2020;
  • 2) in sostituzione del precedente credito R&S, vengono istituiti, per il solo periodo d'imposta 2020, i seguenti nuovi crediti d'imposta:
    • a) un credito d'imposta per le attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico, come definite dal c.d. Manuale di Frascati. Tale credito d'imposta è riconosciuto in misura pari al 12% dei costi sostenuti nell'anno 2020, nel limite massimo di 3 milioni di Euro;
    • b) un credito d'imposta per attività di innovazione tecnologica, diverse da quelle di cui al punto a), finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati. Tale credito d'imposta è riconosciuto, separatamente da quello di cui al paragrafo a), e pertanto cumulabile, in misura pari al 6% dei costi sostenuti nell'anno 2020 per tali attività, nel limite massimo di 1,5 milioni di Euro. L'agevolazione è maggiorata (10% dei costi sostenuti nell'anno 2020 per tali attività, nel limite massimo di 1,5 milioni di Euro), laddove le attività di innovazione tecnologica siano destinate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0;
    • c) un credito d'imposta per le attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell'occhialeria, orafo, del mobile e dell'arredo e della ceramica, per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.

A differenza del precedente credito d'imposta R&S, per le nuove agevolazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2020:

    1. il sistema di calcolo dei costi agevolabili non è di tipo incrementale, ma di tipo proporzionale con applicazione di diverse aliquote (12%, 10% o 6%) in funzione della natura dell'attività agevolabile;
    1. i crediti sono utilizzabili in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di maturazione, subordinatamente all'avvenuto adempimento degli obblighi di certificazione;
    1. è stato introdotto l'obbligo di effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico al solo fine di consentire al Ministero in questione di acquisire le informazioni necessarie per valutare l'andamento, la diffusione e l'efficacia delle misure agevolative;
    1. i costi agevolabili devono essere assunti al netto di altre sovvenzioni o contributi a qualunque titolo ricevute per le stesse spese ammissibili;
    1. non è stata riproposta la disposizione di cui al comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013 che consentiva alle imprese residenti di beneficiare del credito d'imposta R&S per le attività ricevute da committenti non residenti.

Anche per i nuovi crediti d'imposta vengono mantenuti i medesimi adempimenti formali introdotti dalla Legge di Bilancio 2019 per il precedente credito d'imposta R&S, come ad esempio, l'obbligo di predisposizione, da parte del soggetto incaricato della revisione legale dei conti, di una relazione (i.e. certificazione), attestante l'effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dalla società, nonché l'obbligo per le imprese beneficiarie di redigere e conservare una relazione tecnica che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili.

Rilevazione in bilancio

Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione a cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Le commesse pluriennali in argomento sono quelle relative ai progetti di ricerca e sviluppo che includono principalmente i lanciatori di futura generazione Vega C e Vega E che formano parte della più ampia famiglia dei lanciatori Vega.

Il riconoscimento del beneficio economico, poiché maturato a fronte delle predette attività di ricerca e sviluppo, è stato imputato a conto economico sulla base dell'avanzamento di tali attività commisurandolo all'avanzamento dei costi sostenuti per le commesse pluriennali cui il beneficio stesso si riferisce.

Il credito d'imposta stimato per l'esercizio 2019, in attesa della certificazione della società di revisione, ammonta complessivamente ad Euro 6,3 milioni, a fronte del quale non è stato rilevato alcun beneficio a conto economico nell'esercizio 2019, in quanto detto beneficio è stato compensato dagli effetti reddituali derivanti dall'applicazione retroattiva della predetta norma di interpretazione autentica.

Come prescritto dalla Legge di Bilancio 2019, il credito d'imposta maturato in relazione ai costi sostenuti nell'esercizio 2018, è stato utilizzato in compensazione nel 2019 subordinatamente al rilascio dell'apposita "certificazione" da parte del soggetto incaricato del controllo contabile, come richiesto dai suddetti cambiamenti normativi.

Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2020, entrando in vigore dal 1° gennaio 2020, non hanno effetti immediati sull'esercizio 2019.

Crediti verso Erario

La voce crediti verso l'Erario, pari a 5.628 migliaia di Euro, è principalmente relativa a:

  • crediti relativi alla definizione agevolata dell'IVA di Secosvim per 1.956 migliaia di Euro;
  • crediti d'imposta IRAP per 1.026 migliaia di Euro;
  • crediti per ritenute su interessi per 947 migliaia di Euro;
  • crediti tributari della controllata guyanese Regulus per 749 migliaia di Euro;
  • altri crediti tributari per 950 migliaia di Euro.

Crediti per IVA comunitaria

I crediti per IVA comunitaria derivano da scambi intracomunitari e sono pari ad Euro 282 migliaia.

3.15. ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività correnti al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Altre attività correnti 9.142 7.608 1.534
Totale 9.142 7.608 1.534

La composizione della voce è illustrata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni
ai sensi delle Legge 808/85
3.511 2.740 771
Crediti verso FCA Partecipazioni 2.168 1.020 1.148
Crediti verso dipendenti 989 1.008 (19)
Ratei e risconti attivi 820 1.130 (310)
Crediti per contributi/agevolazioni 649 396 253
Crediti verso debitori diversi 470 1.183 (713)
Altri crediti verso società controllate non consolidate
- Servizi Colleferro S.C.p.A. 494 126 367
Crediti verso Istituti Previdenziali 41 5 36
Totale 9.142 7.608 1.534

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85", pari a 3.511 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, successivi all'approvazione da parte del Comitato tra i Ministri per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, il cui incasso è previsto entro 12 mesi.

Le quote il cui incasso è previsto oltre 12 mesi sono classificate nella voce "Altre attività non correnti" (Nota 3.9).

Circa i "Crediti verso FCA Partecipazioni" si rinvia ai commenti riportati nel paragrafo della Relazione sulla gestione "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo" e nel paragrafo "3.9. Altre attività non correnti" delle presenti note.

I crediti verso debitori diversi, pari a 470 migliaia di Euro, hanno subito un decremento rispetto all'anno scorso principalmente a seguito dello svincolo di un conto escrow, per 675 migliaia di Euro, relativo all'operazione di cessione del ramo d'azienda aeronautico dell'agosto 2013.

PATRIMONIO NETTO

3.16. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della capogruppo Avio S.p.A. è pari ad Euro 90.964.212 al 31 dicembre 2019; è interamente sottoscritto e versato.

Tale capitale sociale deriva dall'aggregazione:

  • di Euro 15.422.500, pari al capitale sociale della SPAC (Special Purpose Acquisition Company) Space2 S.p.A. a seguito della scissione parziale proporzionale avente efficacia dal 5 aprile 2017, la quale ha avuto come beneficiaria la nuova SPAC Space3 S.p.A. (tale ultima società non rientra, quindi, nel Gruppo Avio). La società Space2, in seguito all'operazione di acquisizione del Gruppo Avio del 31 marzo 2017, ha poi proceduto alla fusione per incorporazione della capogruppo Avio S.p.A. con efficacia dal 10 aprile 2017 ed è stata ridenominata nuovamente "Avio S.p.A.";
  • di Euro 75.339.170, pari all'aumento di capitale sociale a servizio del rapporto di cambio della suddetta fusione, a seguito del quale sono state assegnate azioni della società incorporante Space2 a Leonardo S.p.A. e In Orbit S.p.A.;
  • di Euro 202.542, quale incremento conseguente all'esercizio, nella seconda metà del 2017, di market warrant (si veda quanto già riportato nel paragrafo "Azionariato" della Relazione sulla gestione).

Il capitale sociale al 31 dicembre 2019 è diviso in n. 26.359.346 azioni ordinarie.

3.17. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI

La riserva sovrapprezzo azioni, pari ad Euro 144.255.918 al 31 dicembre 2018, è stata parzialmente vincolata per un importo pari al valore delle azioni proprie acquistate, Euro 2.668 migliaia. Il valore disponibile della riserva sovrapprezzo azioni è pertanto pari ad Euro 141.588.361.

3.18. ALTRE RISERVE

La voce altre riserve è composta come segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Riserva utili / perdite attuariali (3.993) (3.612) (381)
Riserva legale 18.193 18.193 0
Azioni proprie acquistate (2.668) (2.668)
Riserva vincolata per acquisto azioni proprie 2.668 2.668
Totale 14.200 14.580 (381)

Alla data del 31 dicembre 2019 a seguito degli acquisti effettuati, Avio S.p.A. detiene n. 214.500 azioni proprie, pari allo 0,81% del numero di azioni che compongono il capitale sociale. Il controvalore delle azioni proprie acquistate è di Euro 2.668 migliaia.

3.19. RACCORDO DEL PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO CON QUELLO CONSOLIDATO

Il collegamento tra il patrimonio netto al 31 dicembre 2019 ed il risultato dell'esercizio 2019 risultanti dal bilancio di esercizio della Capogruppo e i corrispondenti valori risultanti dal bilancio consolidato è illustrato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Patrimonio
netto al
31/12/2019
Risultato
dell'esercizio
2019
Bilancio di esercizio di Avio S.p.A. 292.022 28.560
Eliminazione del valore delle partecipazioni iscritte nel bilancio di
esercizio
(127.294)
Contabilizzazione dei patrimonio netti e dei risultati delle società
consolidate di pertinenza del Gruppo
130.895 (493)
Eliminazione dividendi infragruppo (2.160)
Altre rettifiche di consolidamento 503 290
Bilancio consolidato (quota attribuibile al Gruppo) 296.126 26.198

In riferimento al raccordo sopra rappresentato si riporta quanto segue:

  • l'eliminazione dei dividendi infragruppo è relativa interamente ai dividendi erogati dalla controllata Regulus S.A. nel corso del 2019 (Euro 2.160 migliaia);
  • l'eliminazione degli utili e perdite da operazioni infragruppo e altre rettifiche di consolidamento riguarda principalmente la valutazione ad equity della società a controllo congiunto Europropulsion S.A. e l'elisione dei rapporti di leasing con la controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l. contabilizzati secondo l'IFRS 16 nella capogruppo Avio S.p.A..

3.20. INTERESSENZA DI PERTINENZA DI TERZI

Le interessenze di pertinenza di azionisti di minoranza terzi si riferiscono alla quota non di competenza del patrimonio delle società controllate Spacelab S.p.A. e Regulus S.A. consolidate con il metodo integrale, come di seguito riportato:

6.967 0 790 7.757
Regulus S.A. 40,00% 4.488 768 5.256
Spacelab S.p.A. 30,00% 2.479 22 2.501
Società consolidata % interessenze
di terzi
Capitale e
riserve
Utile (perdita)
dell'esercizio
Patrimonio
Netto di terzi
31/12/2019

PASSIVITA' NON CORRENTI

3.21. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La voce è relativa ai finanziamenti stipulati con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI). La variazione della voce tra il 31 dicembre 2018 ed il 31 dicembre 2019 è riportata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie non correnti 42.000 40.000 2.000
Totale 42.000 40.000 2.000

In data 16 gennaio 2019 è stato firmato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un contratto per il finanziamento aggiuntivo di 10 milioni di Euro. Tale finanziamento, infatti, si aggiunge, con le medesime condizioni economiche e contrattuali, al finanziamento originario di 40 milioni di Euro stipulato nel mese di ottobre 2017.

Le due rate del finanziamento BEI di 40 milioni di Euro scadenti nel 2020 – pari ad 8 milioni di Euro - sono state classificate nella voce "3.26. Passività finanziarie correnti" (4 milioni di Euro in scadenza il 30 aprile 2020 e 4 milioni di Euro in scadenza il 31 ottobre 2020).

Il finanziamento incrementale di 10 milioni di Euro supporterà ulteriormente il piano di sviluppo delle nuove tecnologie nel campo dei sistemi di propulsione spaziale funzionali all'offerta dei nuovi prodotti per i programmi Ariane 6 e Vega-C e le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

I due finanziamenti con la BEI presentano le seguenti caratteristiche:

  • finanziamento di 10 milioni di Euro sottoscritto a gennaio 2019: tale finanziamento ha un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con la prima con scadenza il 30 aprile 2021 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2025;
  • finanziamento di 40 milioni di Euro sottoscritto ad ottobre 2017: tale finanziamento ha un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024.

I due finanziamenti non sono assistiti da garanzie e prevedono il rispetto di parametri finanziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA, rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo e Patrimonio Netto, rapporto tra l'EBITDA e gli Oneri Finanziari Netti) e di taluni altri covenants. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tali finanziamenti.

3.22. PASSIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI PER LEASING

A seguito dell'applicazione dell'IFRS 16 le relative passività finanziarie non correnti sono di seguito riepilogate (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie non correnti per leasing 4.889 0 4.889
Totale 4.889 0 4.889

La composizione di tali passività finanziarie è la seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie non correnti verso società collegata
Termica Colleferro S.p.A. ex IFRS 16
1.246 1.246
Passività finanziarie non correnti verso terzi ex IFRS 16 3.643 3.643
Totale 4.889 0 4.889

Le passività finanziarie verso la società collegata Termica Colleferro S.p.A. sono relative alla locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della medesima società collegata.

Circa le passività finanziarie verso terzi, esse sono essenzialmente relative:

  • alla concessione di apposita area ubicata presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra, dove è prevista la realizzazione del progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" relativo alla costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carboncarbon;
  • alla locazione di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna);
  • alla locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana;
  • alla locazione delle auto aziendali.

3.23. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

La voce in oggetto comprende le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine.

La modalità secondo cui i benefici sono garantiti varia secondo le condizioni legali, fiscali ed economiche degli stati in cui le società del Gruppo operano. I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono ai dipendenti attivi.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al termine del rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia contribuendo a fondi esterni tramite piani a contribuzione definita sia con piani a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

Nel caso di piani a contribuzione definita, il Gruppo versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di obbligo di legge o contrattuale. Con il versamento dei contributi le società adempiono ai loro obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella voce "Altre passività correnti" e il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è iscritto nel conto economico nella voce "Costi per il personale".

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono rappresentati da piani non finanziati ("unfunded"), fondamentalmente rappresentati dagli istituti, presenti nelle società italiane del Gruppo, del TFR (trattamento di fine rapporto) e dell'indennità speciale premio fedeltà, spettante, quest'ultimo, al momento dell'uscita ai dipendenti che abbiano maturato determinati requisiti di anzianità aziendale. Il valore delle passività iscritte a bilancio per tali istituti è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il TFR è relativo all'obbligazione per l'importo da liquidare ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro, determinato in base all'art. 2120 del Codice Civile. La disciplina di tale istituto è stata modificata dalla Legge Finanziaria 2007 e successivi Decreti e Regolamenti. In particolare, per le aziende con numero medio di dipendenti non inferiore a cinquanta, le quote di TFR maturate

successivamente al 1 gennaio 2007 vengono, a scelta del dipendente, trasferite a fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. In conseguenza, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti non inferiore a cinquanta, la parte del TFR maturata successivamente a tale data si configura come piano a contribuzione definita, in quanto l'obbligazione del Gruppo è rappresentata esclusivamente dal versamento ai fondi di previdenza complementare o all'INPS, mentre la passività esistente al 31 dicembre 2006 continua a costituire un piano a benefici definiti da valutare secondo metodologia attuariale. Per le società del Gruppo con un numero di dipendenti inferiore a cinquanta, le quote maturate nell'esercizio continuano ad essere accantonate al fondo TFR aziendale, a meno di scelte specifiche effettuate volontariamente dai singoli dipendenti.

Altri benefici a lungo termine

Il Gruppo riconosce altresì ai propri dipendenti altri benefici a lungo termine la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell'obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali passività iscritte a bilancio è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il Gruppo ha in essere principalmente piani a benefici definiti "unfunded", costituiti prevalentemente dal TFR delle società italiane.

Il dettaglio dei fondi iscritti in bilancio è riportato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
- Piani a benefici definiti:
Trattamento di fine rapporto 4.471 5.006 (535)
Altri piani a benefici definiti 2.720 2.478 241
7.191 7.484 (293)
- Altri benefici a lungo termine 3.998 3.222 776
Totale fondi per benefici ai dipendenti 11.189 10.706 482
di cui:
- Italia 9.398 9.254 144
- Altri Paesi 1.791 1.452 338
11.189 10.706 482

La tabella sottostante fornisce le principali variazioni avvenute nei fondi per benefici a dipendenti (importi in migliaia di Euro):

Piani a
benefici
definiti
Altri benefici
a lungo
termine
Totale
fondi per
benefici ai
dipendenti
Valori al 31/12/2018 7.484 3.222 10.706
Oneri/(Proventi) finanziari (13) (3) (16)
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico 425 425
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico complessivo 504 504
Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti 130 489 619
Altri movimenti (28) (16) (43)
Benefici pagati (886) (119) (1.005)
Valori al 31/12/2019 7.191 3.998 11.189

La tabella sottostante fornisce le principali ipotesi utilizzate per il calcolo attuariale:

31/12/2019 31/12/2018
Tasso di attualizzazione 0,22% 0,65%
Incrementi salariali attesi 2,12% 2,12%
Tasso di inflazione 1,50% 1,50%
Tasso medio di rotazione del personale 4,46% 4,76%

Ai fini del calcolo del Valore attuale, sono stati considerati titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe "AA" di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello elevato di rating nell'ambito dell'insieme dei titoli "Investment Grade" ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. La curva di mercato per cui si è optato è una curva di mercato "Composite", che riassume le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all'area geografica è stato fatto riferimento all'area Euro.

3.24. FONDI PER RISCHI ED ONERI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i fondi per rischi ed oneri al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

Fondi per rischi ed oneri 31.892 15.864 16.029
Totale 31.892 15.864 16.029

La composizione dei Fondi rischi ed oneri al 31 dicembre 2019 è descritta di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019
Quota
corrente
Quota non
corrente
Totale
Fondi per oneri di retribuzione variabile 5.177 2.550 7.727
Fondi per rischi e oneri legali e ambientali 5.829 14.804 20.633
Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali 519 3.013 3.532
Totale 11.526 20.367 31.892

I fondi comprendono:

  • fondi per oneri di retribuzione variabile per Euro 7.727 migliaia, principalmente costituiti da oneri relativi a compensi da corrispondere al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi individuali ed aziendali;
  • fondi per rischi e oneri legali e ambientali, a fronte di contenziosi legali e vertenze sindacali in corso, pari a Euro 20.633 migliaia;
  • fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali, riferiti essenzialmente ad accantonamenti a copertura di oneri commerciali potenziali, penalità, oneri e perdite derivanti dalla conclusione di contratti in corso, oltre che oneri per i c.d. diritti di regia previsti dalla Legge 808/85 (disciplina post 2006), pari ad Euro 3.532 migliaia.

I movimenti intervenuti nel 2019 nel totale dei fondi, parte corrente e parte non corrente, sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 Accantonamenti Altri
moviment
i
Utilizzi Proventizzazioni 31/12/2019
Fondi per oneri di
retribuzione variabile
5.953 5.684 (3.910) 7.727
Fondi per rischi e oneri
legali e ambientali
5.528 16.857 (286) (1.466) 20.633
Fondi per rischi e oneri
contrattuali e commerciali
3.492 1.438 1.708 (1.450) (1.656) 3.532
Fondi per rischi fiscali 891 (421) (470) 0
Totale 15.864 23.978 1.002 (6.826) (2.126) 31.892

Si segnalano nell'esercizio 2019 le seguenti principali variazioni:

  • il fondo per oneri di retribuzione variabile è stato utilizzato per Euro 3.910 migliaia in considerazione principalmente degli importi pagati ai dipendenti a titolo di premio connesso al raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali. L'accantonamento di Euro 5.684 migliaia è principalmente relativo agli oneri di retribuzione variabile che verranno erogati nei primi mesi del 2020 sulla base del raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali relativi all'esercizio 2019, nonché ad un apposito piano di incentivazione di lungo termine delle figure manageriali aventi un ruolo apicale in seno al Gruppo;
  • i fondi per rischi e oneri legali e ambientali sono stati incrementati di 16.857 migliaia di Euro. L'incremento ha riguardato il fondo oneri ambientali (rilevato in bilancio a valori attuali) in relazione all'accordo transattivo tra il Gruppo Avio e FCA Partecipazioni S.p.A. commentato nel paragrafo della Relazione sulla gestione "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo" e ai paragrafi "3.9. Altre attività non correnti" e "3.15. Altre attività correnti" delle presenti note.
  • i fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali sono stati incrementati di 3.146 migliaia di Euro in considerazione, principalmente, dello stanziamento di un fondo ripristino relativo ad un'area utilizzata a fini industriali. Tali fondi sono stati utilizzati per 1.450 migliaia di Euro e, a seguito della valutazione complessiva degli stessi, rilasciati per 1.656 migliaia di Euro;

• i fondi per rischi fiscali sono stati rilasciati in corso d'anno a seguito del venir meno dei presupposti per l'accantonamento.

A riguardo, si veda anche più approfonditamente la sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

3.25. ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto della voce in oggetto al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Attività passività non correnti 134.185 122.453 11.732
Totale 134.185 122.453 11.732

Nel dettaglio la voce presenta le seguenti variazioni:

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività verso l'Erario
Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e
catastale relative alle operazioni straordinarie che nel
2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio
S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del
Gruppo Avio) al Gruppo General Electric
58.220 58.220 -
Altri debiti verso l'Erario 10.627 1.096 9.530
68.847 59.316 9.530
Passività relative alla Legge 808/85
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge
808/85 (disciplina ante 2007) – quota oltre l'esercizio
successivo
42.051 42.051 -
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina post 2007) – quota oltre l'esercizio successivo
20.859 18.654 2.205
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge
808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) –
quota oltre l'esercizio successivo
1.283 1.265 18
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre
l'esercizio successivo
483 483 -
64.676 62.452 2.223
Altri debiti 98 98
Risconti passivi 565 684 (120)
Totale 134.185 122.453 11.732

Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e catastale relative alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric

La voce, pari a 58.220 migliaia di Euro, si riferisce all'avviso di liquidazione del luglio 2016 emesso dall'Agenzia delle Entrate, relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per pari importo, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestualmente è stato rilevato un credito verso il Gruppo General Electric di pari importo.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni, mettendo a disposizione di Avio le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.9. Altre attività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Altri debiti verso l'Erario

Tale voce, pari a 10.627 migliaia di Euro, riguarda:

  • per Euro 8.899 migliaia, si riferisce alla quota a lungo del debito verso l'Erario a titolo di riversamento di una quota parte del credito d'imposta ricerca e sviluppo, e relativi interessi, di cui al decreto-legge n. 145/2013, relativo al periodo d'imposta 2017 e già utilizzato in compensazione nel corso del 2018. In particolare, in considerazione delle evoluzioni interpretative della Legge di Bilancio 2019, maturate e palesatesi durante quasi tutto l'anno 2019, nonché del parere di consulenti indipendenti, il Gruppo ha deciso di applicare retroattivamente anche al 2017, la norma di interpretazione autentica di cui al comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013, rideterminando di conseguenza in diminuzione l'ammontare dell'agevolazione spettante per tale annualità. La rideterminazione in esame è stata peraltro condivisa con l'Agenzia delle Entrate, con cui è stata concordata altresì una restituzione mediante pagamento rateale;
  • per Euro 1.079 migliaia, il debito verso l'Erario della controllata Secosvim relativo alla definizione agevolata, conseguente ad apposita istanza presentata entro il 31 maggio 2019, delle controversie tributarie derivanti dall'asserita omessa applicazione dell'imposta su costi di bonifica oggetto di riaddebito alla consolidante Avio S.p.A. per gli anni 2010, 2011 e 2012.

Tale definizione comporta il versamento delle sole imposte, senza sanzioni e interessi, per l'importo complessivo di Euro 1,6 milioni. Il predetto importo sarà versato in 20 rate trimestrali.

Per maggiori approfondimenti a riguardo, si può fare riferimento al paragrafo "B.3 Contenzioso fiscale relativo all'omessa applicazione dell'IVA sugli addebiti dei costi di bonifica ad Avio negli anni 2010, 2011 e 2012" della sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali";

  • per Euro 426 migliaia, la quota oltre i 12 mesi dei debiti derivanti dalle adesioni con l'Agenzia delle Entrate sottoscritte nel 2018 dalla capogruppo Avio S.p.A., relative a contenzioso fiscale inerente all'anno fiscale 2013.
  • per Euro 223 migliaia le passività derivanti dalla transazione ex art. 5-bis del D.L. 193/2016 (convertito dalla Legge 225 del 2016) sottoscritta dalla controllata Secosvim con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in data 29 settembre 2017 con riferimento al contenzioso fiscale relativo all'imposta per l'energia elettrica venduta alle società del comprensorio industriale di Colleferro nel periodo decorrente dal 2001 all'agosto 2005.

Passività relative alla Legge 808/85

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ante 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

Tale voce (pari a 42.051 migliaia di Euro) è costituita dai debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni, ricevute ai sensi della Legge 808/85 e successive modificazioni e integrazioni, effettuate per la promozione delle attività di ricerca e sviluppo, inclusi studi, prove e progettazione relativi a nuovi programmi e altre attività, dell'industria aeronautica. Tali erogazioni sono non onerose e devono essere rimborsate nel periodo di conseguimento dei ricavi generati dai programmi cui sono riferite. I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale.

Tale debito relativo ai contributi previsti dalla Legge 808/85 è sottoposto alla relativa disciplina valida fino al 2006.

Nel 2006 i regolamenti attuativi della Legge 808/85 hanno subito modifiche. In particolare, è stata definita una specifica disciplina per i programmi oggetto di intervento da parte della Legge 808/85 definiti come funzionali alla sicurezza nazionale o finalizzati alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, che prevede, in luogo della restituzione delle erogazioni concesse, la corresponsione di diritti di regia sulla vendita dei prodotti sviluppati nell'ambito dei programmi stessi. Per i programmi non rientranti nelle categorie sopra indicate permane invece l'obbligo della restituzione senza corresponsione di interessi.

Si ritiene, a seguito di approfondite analisi condotte anche con l'ausilio di autorevoli studi legali e come comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico negli esercizi precedenti, che questa nuova disciplina introdotta non sia applicabile agli interventi disposti prima dell'adozione della Deliberazione 28/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, avuto riguardo alla specifica situazione dei programmi oggetto degli interventi, e pertanto, non essendo nel corso del 2019 intervenute a riguardo variazioni cogenti alla disciplina in vigore, non sono stati mutati i criteri sino ad oggi utilizzati nell'iscrizione a bilancio delle erogazioni in questione.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

La voce, pari a 20.859 migliaia di Euro, rappresenta la contropartita iniziale del credito verso il Ministero dello Sviluppo Economico a fronte delle concessioni disposte ai sensi della Legge 808/85, riferite a progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, per la quota da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l'esercizio successivo, in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico dei costi a fronte dei quali è stata concessa l'erogazione.

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si riporta di seguito l'informativa relativa al debito verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 secondo la disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015, pari a 1.283 migliaia di Euro.

Con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015 sono stati definiti nuovi criteri e modalità degli interventi finalizzati a promuovere e sostenere progetti di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale per consolidare e accrescere il patrimonio tecnologico nazionale e la competitività del sistema produttivo del settore.

Gli interventi di cui al suddetto Decreto consistono in finanziamenti agevolati a tasso zero, concessi nei limiti delle intensità massime previste dalla disciplina comunitaria in materia di ricerca, sviluppo e innovazione.

I finanziamenti è previsto siano restituiti nella misura del 90 per cento dell'importo liquidato, attraverso quote annuali costanti in un periodo pari alla durata dell'erogazione e comunque non

inferiore a dieci anni, con decorrenza dall'anno successivo all'ultima erogazione. Il restante 10 per cento è a fondo perduto.

In data 19 febbraio 2018 la capogruppo Avio si è vista riconoscere apposito Decreto di liquidazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, relativo a spese sostenute nell'ambito di un apposito progetto di ricerca e sviluppo, che rientra nella disciplina di cui al Decreto del 3 luglio 2015 sopra menzionato.

L'ultima erogazione da piano riportato nel Decreto del 19 febbraio 2018 è prevista nel 2029, pertanto il rimborso dovrà avvenire dall'anno successivo, il 2030, fino al 2045.

Sia il credito verso il MiSE relativo alle erogazioni da incassare sia il debito verso tale Ministero relative ai successivi rimborsi, sono contabilizzati secondo il costo ammortizzato. La differenza tra i valori nominali ed i valori attuali del credito e del debito viene riscontata lungo la durata del beneficio.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si veda quanto riportato delle sopra circa la disciplina erogazioni ai sensi della Legge 808/85 prevista dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015.

La voce, pari a 483 migliaia di Euro, rappresenta la differenza tra i valori nominali ed i valori attuali del credito e del debito relativi al Decreto di liquidazione del 19 febbraio 2018 sopra menzionato.

PASSIVITA' CORRENTI

3.26. PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività finanziarie correnti al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie correnti 28.749 19.249 9.500
Totale 28.749 19.249 9.500

La voce in oggetto è costituita dai debiti finanziari verso la società a controllo congiunto Europropulsion; tali debiti derivano dal meccanismo di riversamento ai soci di quest'ultima delle risorse finanziarie nella disponibilità della joint venture, secondo apposito contratto di gestione della tesoreria.

3.27. PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI PER LEASING

A seguito dell'applicazione dell'IFRS 16 le relative passività finanziarie non correnti sono di seguito riepilogate (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie correnti per leasing 2.647 - 2.647
Totale 2.647 - 2.647

La composizione di tali passività finanziarie è la seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie correnti verso società collegata
Termica Colleferro S.p.A. ex IFRS 16
149 149
Passività finanziarie correnti verso terzi ex IFRS 16 2.497 2.497
2.647 - 2.647

Le passività finanziarie verso la società collegata Termica Colleferro S.p.A. sono relative alla locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della medesima società collegata.

Circa le passività finanziarie verso terzi, esse sono essenzialmente relative:

  • alla concessione di apposita area ubicata presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra, dove è prevista la realizzazione del progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" relativo alla costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carboncarbon;
  • alla locazione di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna);
  • alla locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana;
  • alla locazione delle auto aziendali.

3.28. QUOTA CORRENTE DEI DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto di tale voce al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 8.075 60 8.015
Totale 8.075 60 8.015

L'importo da pagare a breve dei debiti finanziari non correnti si riferisce:

  • alle due rate del finanziamento BEI di 40 milioni di Euro, pari a 8 milioni di Euro (di cui 4 milioni di Euro in scadenza il 30 aprile 2020 e 4 milioni di Euro in scadenza il 31 ottobre 2020);
  • al rateo interessi accumulato al 31 dicembre, pari ad Euro 75 migliaia.

3.29. DEBITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto dei debiti commerciali al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti commerciali 100.335 131.407 (31.072)
Totale 100.335 131.407 (31.072)

I debiti commerciali del Gruppo Avio al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 100.335 migliaia; tale importo comprende, per Euro 1.731 migliaia, debiti commerciali verso società collegate, a controllo congiunto e controllate non consolidate così composti (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Europropulsion S.A. 680 21.190 (20.510)
Termica Colleferro S.p.A. 840 1.962 (1.122)
Consorzio Servizi Acqua Potabile (30) (135) 105
Servizi Colleferro S.C.p.A. 241 0 241
Totale 1.731 23.017 (21.286)

3.30. PASSIVITÀ CORRENTI PER DEBITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività per imposte correnti al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 6.124 2.308 3.816
Totale 6.124 2.308 3.816

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti per IRAP 870 43 827
Debiti per ritenute d'imposta da versare 1.167 1.200 (34)
Altri debiti verso l'Erario 3.810 401 3.409
Debiti per imposte estere 277 443 (166)
Totale 6.124 2.088 4.036

I debiti per imposte correnti sono di seguito rappresentati (importi in migliaia di Euro):

I debiti per IRAP si incrementano di 827 migliaia di Euro in considerazione delle passività fiscali IRAP rivenienti dalla temporanea indeducibilità dell'accantonamento a fondo rischi ambientali.

Il debito per ritenute d'imposta da versare, pari a 1.167 migliaia di Euro, si riferisce al debito verso l'Erario per trattenute IRPEF effettuate in qualità di sostituto d'imposta in relazione a redditi di lavoro dipendente e autonomo.

Gli altri debiti verso l'Erario, pari a 3.810 migliaia di Euro, sono composti dalle seguenti principali poste:

  • per Euro 2.054 migliaia, si riferisce al debito verso l'Erario a titolo di riversamento di una quota parte del credito d'imposta ricerca e sviluppo, e relativi interessi, di cui al decretolegge n. 145/2013, relativo al periodo d'imposta 2017 e già utilizzato in compensazione nel corso del 2018. In particolare, in considerazione delle evoluzioni interpretative della Legge di Bilancio 2019, maturate e palesatesi durante quasi tutto l'anno 2019, nonché del parere di consulenti indipendenti, il Gruppo ha deciso di applicare retroattivamente anche al 2017, la norma di interpretazione autentica di cui al comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013, rideterminando di conseguenza in diminuzione l'ammontare dell'agevolazione spettante per tale annualità. La rideterminazione in esame è stata peraltro condivisa con l'Agenzia delle Entrate, con cui è stata concordata altresì una restituzione mediante pagamento rateale;
  • per Euro 1.756 migliaia, si tratta di passività fiscali a fronte dei contenziosi fiscali in essere.

I debiti per imposte estere si riferiscono alle passività fiscali delle società controllate Regulus S.A., Avio Guyane S.A.S. e Avio France S.A.S., operanti a Kourou, nella Guyana francese, la quale costituisce una regione e un dipartimento d'oltremare della Francia in America meridionale.

3.31. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle altre passività correnti al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Altre passività correnti 23.234 16.801 6.433
Totale 23.234 16.801 6.433

Le altre passività correnti al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 sono di seguito rappresentate (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi - 2.013 (2.013)
Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale 3.689 3.775 (87)
Debiti verso i dipendenti 6.336 6.448 (112)
Altri debiti verso terzi 5.526 1.381 4.146
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota
corrente
1.046 702 343
Ratei e altri risconti passivi 6.637 2.482 4.156
Totale 23.234 16.801 6.434

Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi

La voce è pari a zero, essendo stati chiusi a Conto Economico degli anticipi ricevuti negli anni scorsi da cliente per forniture relative alla turbopompa, le cui attività sono state completate.

Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale

La voce si riferisce agli importi da versare, pari a 3.689 migliaia di Euro, relativi alle quote a carico delle aziende e alle trattenute effettuate ai dipendenti per i contributi su retribuzioni, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

Debiti verso il personale

I debiti verso dipendenti ammontano a 6.336 migliaia di Euro e comprendono le voci retributive di prossima liquidazione oltre che le ferie ed altri diritti maturati e non goduti.

Altri debiti verso terzi

La voce "Altri debiti verso terzi", pari a Euro 5.526 mila, è relativa a:

  • passività verso l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), azionista di minoranza della controllata Spacelab S.p.A., per Euro 3 milioni, per i dividendi deliberati nell'Assemblea dei Soci della controllata del 17 aprile 2019. Allo stato, tali dividendi non sono stati ancora erogati agli azionisti in attesa del completamento dell'evoluzione normativa dei crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo che hanno contribuito ai risultati degli esercizi a cui si riferiscono. Completata tale evoluzione normativa, i dividendi saranno corrisposti nel breve termine;
  • passività per oneri di urbanizzazione dovuti ai Comuni in cui opera il Gruppo per 559 migliaia di Euro;
  • passività verso l'Erario per 450 migliaia di Euro relative alle quote a breve delle adesioni già descritte nel paragrafo "3.25. Altre passività non correnti";
  • passività verso terze parti per 1.517 migliaia di Euro, di cui 356 migliaia di Euro verso Organi Sociali.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota corrente

La voce, pari ad Euro 1.046 migliaia, è relativa alla riscontazione del contributo, con riferimento alla quota dello stesso che si prevede di girare come provento a Conto Economico entro i prossimi 12 mesi.

Ratei e risconti passivi

Tale voce, pari complessivamente a Euro 6.637 migliaia, è principalmente relativa al differimento di costi commerciali e contributi all'esercizio successivo di competenza.

CONTO ECONOMICO

3.32. RICAVI

Il totale dei ricavi, composto dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione e dai ricavi per cessioni di prodotti e per prestazioni di servizi, ammonta a 391.121 migliaia di Euro. Erano pari a 439.695 migliaia di Euro con riferimento al 2018.

Si riporta di seguito la tabella di raffronto tra i due semestri (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Ricavi delle vendite 310.830 7.475 303.355
Ricavi da prestazioni di servizi 6.031 579 5.453
316.862 8.054 308.808
Variazione dei lavori in corso su ordinazione 74.259 431.641 (357.382)
Totale 391.121 439.695 (48.575)

Nel corso dell'esercizio 2019 sono state chiuse alcune commesse, di cui una relativa alla tattica di importo rilevante.

I ricavi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo, che qui si riporta.

I crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo relativi alla legge 11 dicembre 2016 n. 232 "legge di bilancio 2017" sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito stesso. Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Altre attività correnti" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Per maggiori dettagli sull'andamento dei ricavi e dei relativi programmi si rimanda al paragrafo "Analisi dei risultati economici operativi" della Relazione sulla gestione.

3.33. ALTRI RICAVI OPERATIVI

La voce altri ricavi operativi, al 31 dicembre 2019 pari a 8.181 migliaia di Euro, è di seguito riepilogata:

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Proventi da rilascio fondi 1.656 431 1.225
Proventi per quota accreditata a conto economico delle
erogazioni ai sensi Legge 808/85
1.466 1.576 (110)
Altri proventi e contributi in conto esercizio 2.923 3.109 (186)
Sopravvenienze attive diverse 636 489 148
Rimborsi assicurativi 1.500 0 1.500
Totale 8.181 5.605 2.577

Al 31 dicembre 2019 la voce è costituita da:

• proventi da rilascio fondi per 1.656 migliaia di Euro, di cui relativi alla controllata Regulus S.A. 813 migliaia di Euro e relativi alla Avio S.p.A. 843 migliaia di Euro;

  • proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi Legge 808/85 pari a Euro 1.466 migliaia;
  • altri proventi e contributi in conto esercizio per 2.923 migliaia di Euro, di cui principalmente:
    • o grants per 1.009 migliaia di Euro;
    • o recuperi di oneri per 1.628 migliaia di Euro;
    • o un indennizzo da parte dell'ex socio Cinven a parziale copertura degli oneri relativi ad un contenzioso fiscale pregresso per 286 migliaia di Euro;
  • sopravvenienze attive per 636 migliaia di Euro;
  • rimborsi assicurativi per 1.500 migliaia di Euro, a copertura del danneggiamento di alcuni semilavorati.

3.34. CONSUMI DI MATERIE PRIME

La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2019 Esercizio
2018
Variazione
Costi per acquisti di materie prime 119.413 126.533 (7.120)
Variazione delle rimanenze di materie prime (5.407) 5.308 (10.715)
Totale 114.006 131.841 (17.835)

3.35. COSTI PER SERVIZI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Costi per servizi 180.245 211.348 (31.103)
Costi per godimento beni di terzi 524 2.453 (1.929)
Totale 180.769 213.801 (33.032)

Nella voce costi per servizi, pari a 180.769 migliaia di Euro, sono, in particolare, inclusi i costi per attività svolte dai co-produttori, per consulenze e prestazioni tecniche e professionali, per lavorazioni esterne, per manutenzioni, per somministrazione di lavoro a tempo determinato (personale interinale).

Nella voce "Costi per servizi" è incluso l'ammontare degli emolumenti spettanti agli organi sociali delle società del Gruppo Avio, riguardanti:

  • compensi verso amministratori per 415 migliaia di Euro e verso gli appositi comitati per 141 migliaia di Euro;
  • compensi verso gli Organismi di Vigilanza per 166 migliaia di Euro;
  • compensi verso i Collegi Sindacali per 231 migliaia di Euro.

I costi per servizi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo come descritto al paragrafo 2.7. "Principi contabili e criteri di valutazione".

3.36. COSTI PER IL PERSONALE

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio
2019
Esercizio
2018
Variazione
Salari e stipendi 45.314 41.584 3.730
Oneri sociali 15.492 14.376 1.116
Accantonamenti per retribuzione variabile 5.099 3.582 1.517
Costo previdenziale per prestazioni di lavoro correnti relative a "Altri
benefici a lungo termine"
130 106 24
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico relative a "Altri
benefici a lungo termine"
417 (16) 433
Accantonamenti per "Altri piani a benefici definiti" 3.312 2.771 541
Totale 69.764 62.403 7.361

La tabella che segue espone, a livello di Gruppo e suddiviso per categoria, il numero medio dei dipendenti delle società incluse nell'area di consolidamento:

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Operai 384 333 51
Impiegati 494 456 38
Dirigenti 24 24 0
Totale 902 813 89

3.37. AMMORTAMENTI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Immobilizzazioni materiali 6.194 5.792 402
Diritti d'uso 1.586 1.586
Investimenti immobiliari 64 58 6
Attività immateriali a vita definita 8.213 8.182 31
Totale 16.057 14.032 2.025

La voce include da quest'anno gli ammortamenti dei Diritti d'uso, iscritti a seguito dell'applicazione dell'IFRS 16.

Gli ammortamenti delle Attività immateriali a vita definita comprendono, principalmente:

  • l'importo di 3.933 migliaia di Euro per ammortamenti dei costi di sviluppo capitalizzati (4.213 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018);
  • l'importo di 2.986 migliaia di Euro riferito alla quota imputata a conto economico per l'ammortamento delle attività intangibili afferenti ai programmi Ariane e Vega identificate a seguito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo da parte di Space2 avvenuto nel 2017 (stesso importo al 31 dicembre 2018).

3.38. ALTRI COSTI OPERATIVI

Tale voce ammonta a Euro 7.609 migliaia (Euro 9.394 migliaia al 31 dicembre 2018) ed è principalmente costituita dalle seguenti poste:

  • accantonamenti per passività potenziali per Euro 3.228 migliaia;
  • imposte indirette e tasse per Euro 1.848 migliaia;
  • sopravvenienze passive per Euro 466 migliaia;
  • altri oneri di gestione per Euro 1.007 migliaia, relativi a spese di rappresentanza, quote di associazioni, liberalità e contributi;
  • oneri straordinari pari ad Euro 1.061 migliaia.

3.39. EFFETTO VALUTAZIONE PARTECIPAZIONI CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO – PROVENTI/(ONERI) OPERATIVI

La voce include gli effetti dell'applicazione del metodo del patrimonio netto per la valutazione della partecipazione detenuta nella società a controllo congiunto Europropulsion S.A. Tali effetti sono iscritti, in applicazione della facoltà concessa dall'IFRS 11, tra i proventi ed oneri operativi del Gruppo, in relazione alla natura operativa della partecipazione del Gruppo Avio nella società. L'effetto registrato con riferimento al periodo 2019, pari ad un provento di 2.868 migliaia di Euro corrisponde al risultato positivo, per la quota di pertinenza, registrato dalla partecipata nel corso del periodo di riferimento (in assenza di rettifiche di consolidamento con impatto sul risultato della società controllata congiuntamente). L'effetto generato nell'esercizio 2018 ammontava a 3.239 migliaia di Euro.

3.40. COSTI CAPITALIZZATI PER ATTIVITA' REALIZZATE INTERNAMENTE

La voce relativa ai costi capitalizzati per attività realizzate internamente, pari a 12.549 migliaia di Euro, include principalmente costi di sviluppo per 11.175 migliaia di Euro e costi per la realizzazione interna di attività materiali e immateriali, per 1.374 migliaia di Euro.

3.41. PROVENTI FINANZIARI

La composizione della voce è riportata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Interessi attivi verso banche 61 68 (7)
Interessi attivi su rimborsi crediti IVA ed IRAP 1.093 1.093
Proventi finanziari da costo ammortizzato 439 167 272
1.592 235 1.357
Differenze cambio attive realizzate 515 550 (35)
Differenze cambio attive accertate 29 28 1
544 578 (34)
Totale 2.136 813 1.323

La voce proventi finanziari, pari a 2.136 migliaia di Euro, è principalmente costituita da:

  • interessi attivi sui conti correnti bancari per 61 migliaia di Euro;
  • interessi attivi maturati sui crediti IVA incassati nell'anno, pari a 1.086 migliaia di Euro, anch'essi incassati, e sui rimborsi IRAP per 7 migliaia di Euro;
  • interessi attivi derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato per 439 migliaia di Euro;
  • differenze cambio per 544 migliaia di Euro.

Le differenze cambio attive realizzate sono conseguenti all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio attive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.42. ONERI FINANZIARI

L'esposizione delle componenti principali della voce è riportata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Interessi passivi su finanziamento BEI 443 360 83
Interessi passivi su altre passività 519 128 391
Oneri da attualizzazione benefici a dipendenti (17) (25) 8
Oneri finanziari da costo ammortizzato 69 69
1.014 463 551
Differenze cambio passive realizzate 667 1.034 (367)
Differenze cambio passive accertate 4 (21) 25
670 1.013 (343)
Totale 1.684 1.476 208

La voce in oggetto, pari a 1.684 migliaia di Euro, è costituita principalmente da:

  • interessi passivi sul finanziamento BEI per 443 migliaia di Euro. L'incremento rispetto all'anno scorso deriva dalla erogazione dell'ulteriore finanziamento di 10 milioni di Euro rispetto a quello di 40 milioni di Euro già presente nel 2018;
  • interessi passivi su altre passività di 519 migliaia di Euro, in incremento rispetto all'anno scorso in considerazione dell'iscrizione degli interessi passivi sulla transazione stipulanda con l'Agenzia delle Entrate relativa al credito d'imposta per la ricerca e sviluppo 2017, pari a 432 migliaia di Euro;
  • oneri finanziari da costo ammortizzato derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 per 69 migliaia di Euro;
  • oneri da differenze cambio per 670 migliaia di Euro.

Le differenze cambio passive realizzate sono relative all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio passive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.43. IMPOSTE SUL REDDITO

Il saldo netto della voce "Imposte sul reddito" è pari ad un provento netto di 3 migliaia di Euro (l'anno di comparazione presentava un onere netto di Euro 2.020 migliaia).

Il provento netto è costituito da un onere per imposte correnti pari ad Euro 1.507 migliaia ed un provento per imposte differite attive pari a 1.511 migliaia di Euro.

La riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva IRES viene esposta nella seguente tabella (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2019 Esercizio 2018
Risultato ante imposte 26.984 27.858
Aliquota ordinaria applicata 24,00% 24,00%
Imposta teorica 6.476 6.686
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto
all'aliquota ordinaria:
Differenze permanenti in aumento 13.010 16.871
Differenze permanenti in diminuzione (12.069) (4.408)
Differenze temporanee in aumento 35.467 16.323
Differenze temporanee in diminuzione (67.159) (77.327)
Totale variazioni (30.752) (48.542)
Utilizzo perdite fiscali 0 0
Deduzione ACE (96) (29)
Perdita fiscale del Gruppo (3.864) (20.712)
Imposte (anticipate)/differite nette 1.511 (168)
Imposte correnti società italiane (858) (366)
Imposte correnti società estere (649) (1.486)
3 (2.020)

3.44. UTILE PER AZIONE

Esercizio 2019 Esercizio 2018
Risultato di competenza del Gruppo (in Euro migliaia) 26.198 24.338
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione 26.359.346 26.359.346
Utile base per azione (in Euro)
Utile diluito per azione (in Euro)
0,99
0,96(1)
0,92
0,90(1)

(1) L'utile diluito per azione è stato determinato ipotizzando la conversione dei n. 800.000 sponsor warrant in altrettante azioni ordinarie.

4. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITA' E PER AREA GEOGRAFICA

Informativa per settore di attività

Con riferimento all'esercizio 2019 il Gruppo Avio ha operato in continuità con gli esercizi precedenti, esclusivamente nell'ambito del business Spazio. Conseguentemente tutte le attività e passività, i costi e i ricavi fanno esclusivo riferimento all'unico settore di attività, che corrisponde al perimetro di consolidamento del Gruppo.

Il numero di dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2019 è pari a 935. Al 31 dicembre 2018 i dipendenti del Gruppo erano pari a 838.

Informativa per area geografica

Con riferimento alla ripartizione per area geografica dei ricavi del Gruppo (definiti sulla base del paese di riferimento del cliente), si segnala che gli stessi nel 2019, come anche negli esercizi precedenti, fanno totalmente riferimento all'area Italia ed Europa.

Le attività del Gruppo, così come i nuovi investimenti, sono analogamente allocate, sulla base del medesimo criterio dei ricavi (paese di riferimento del cliente), interamente nell'area Italia ed Europa.

5. IMPEGNI E RISCHI

I principali impegni e rischi del Gruppo sono riepilogati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018
Garanzie prestate:
Garanzie personali:
Fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo 46.576
Altre garanzie 3.402
Totale garanzie prestate 49.978
Garanzie ricevute:
Fideiussioni e garanzie ricevute 1.586
1.586

Garanzie prestate

Comprendono, tra le garanzie personali, fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo a favore della clientela per l'esecuzione di contratti e altre garanzie rappresentate da lettere di patronage rilasciate nell'interesse di società del Gruppo.

Fideiussioni e garanzie ricevute

La voce comprende principalmente fideiussioni ricevute da fornitori a fronte di ordini per forniture da completare.

Altri impegni

In riferimento alla società collegata Termica Colleferro S.p.A., partecipata al 40% da Avio e controllata al 60% da S.E.C.I. S.p.A., la quale svolge come attività la gestione di una centrale

termoelettrica, essenziale, per la produzione di vapore, al funzionamento del sito produttivo di Colleferro, si riporta quanto segue.

In data 24 febbraio 2010, ai fini della realizzazione della suddetta centrale, Termica Colleferro ha stipulato con un consorzio di banche, un contratto di finanziamento per un ammontare massimo di Euro 34 milioni assistito da garanzie reali e personali, avente durata sino al 24 febbraio 2022.

Sempre in data 24 febbraio 2010, l'azionista di controllo SECI si è costituito garante per mezzo di una garanzia autonoma per il puntuale adempimento di tutte le obbligazioni di pagamento a favore delle banche finanziatrici nell'interesse di Termica Colleferro, per un importo massimo pari a Euro 44,2 milioni.

In considerazione del deterioramento delle condizioni del mercato dell'energia elettrica verificatosi negli anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento, al fine di poter rispettare i covenants bancari, nel dicembre 2016 Termica Colleferro ha ristrutturato il debito bancario allora ammontante a circa 22 milioni di Euro principalmente allungando la scadenza del debito residuo dal 2022 al 2027, riducendo lo spread del tasso di interesse ed incrementando le soglie dei covenants finanziari.

L'accordo di ristrutturazione del finanziamento in argomento non ha modificato le garanzie concesse dai soci SECI ed Avio alle banche finanziatrici, eccetto l'estensione delle garanzie originarie alla nuova durata del finanziamento.

Al fine di poter addivenire a tale accordo con le banche finanziatrici, nel 2014 Termica Colleferro ha chiesto e ottenuto dai soci Seci e Avio una lettera di impegno ai sensi della quale i soci si sono impegnati a concedere un finanziamento soci per un importo massimo rispettivamente di Euro 18,2 milioni e di Euro 12,1 milioni in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta e cumulativamente corrispondente alla quota residua del finanziamento bancario in essere a quella data. Ai sensi dell'accordo si prevede che tale finanziamento soci sia erogato in più soluzioni previa richiesta di Termica Colleferro, vincolato alle esigenze operative di quest'ultima, e che sia subordinato e postergato rispetto al suddetto finanziamento erogato a Termica Colleferro dalle banche.

Alla data del presente bilancio Avio vanta un credito finanziario per finanziamento soci concesso a Termica Colleferro pari a Euro 7,4 milioni, iscritto in bilancio con il metodo del costo ammortizzato per Euro 6 milioni. Al 31 dicembre 2019 non vi è più alcun impegno residuo di Avio a concedere ulteriori finanziamenti soci a tale società collegata in funzione del progressivo rimborso del proprio finanziamento da parte di Termica Colleferro. Infatti alla data del 31 dicembre 2019 il debito residuo di Termica Colleferro è pari a 15,7 milioni e l'impegno contrattuale di Avio ha un "ceiling" massimo pari al 40% di tale debito, ossia pari a 6,3 milioni. Avendo Avio già erogato alla Termica Colleferro un importo pari a 7,4 milioni, non vi sono più impegni residui per Avio con riferimento a tali accordi (l'impegno originario come da accordi del 2014 per Avio era pari ad Euro 12,1 milioni).

Avio, invece, non ha assunto alcun impegno di aumento di capitale sociale della società collegata. Il suddetto finanziamento erogato alla Termica Colleferro dalle banche prevede il rispetto da parte di tale società di determinati covenant finanziari e più esattamente:

  • 1) Indebitamento Finanziario Netto / Mezzi Propri (IFN/MP); e
  • 2) Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA (IFN/EBITDA).

Al fine di poter rispettare i covenant bancari, Termica Colleferro, Avio, SECI e le banche finanziatrici sottoscrissero nel luglio 2014 un accordo modificativo del contratto di finanziamento. Ai sensi di tale modifica Termica Colleferro ha il diritto di sanare la violazione dei parametri finanziari ("Equity cure") mediante il versamento da parte dei soci SECI e Avio a favore di Termica Colleferro (pro-quota nei limiti della rispettiva partecipazione al capitale sociale della società) di un importo a titolo di aumento di capitale e/o finanziamento soci complessivamente sufficiente a sanare la violazione ("Cure amount").

Al riguardo si segnala che, sulla base delle informazioni disponibili alla data del presente bilancio da parte della partecipata Termica Colleferro S.p.A. riferite al 31 dicembre 2018, i covenant finanziari previsti dal suddetto contratto di finanziamento risultano rispettati.

Qualora Termica Colleferro dovesse risultare inadempiente in relazione ai covenant finanziari previsti dal finanziamento suddetto, Avio e SECI potrebbero essere tenuti ad intervenire mediante la sottoscrizione di ulteriori quote di aumento di capitale o mediante la concessione di un ulteriore finanziamento soci (postergato), da eseguire proporzionalmente alla quota di capitale sociale rispettivamente detenuta.

In data 31 maggio 2019 alcune società del gruppo Seci, tra cui la holding Seci S.p.A, e società che operano nella filiera energia, nella filiera agroindustriale, nella filiera edile/real estate e nel settore del factoring, hanno presentato istanza di concordato preventivo in bianco presso il Tribunale di Bologna, accordata a seguito di Ordinanza emessa dal Giudice delegato. Il Tribunale ha, originariamente, concesso un termine per la predisposizione e presentazione di un piano industriale finalizzato al mantenimento "in bonis" del Gruppo fino al 4 novembre 2019.

La Società collegata Termica Colleferro non è inclusa nelle società che hanno originato la procedura di concordato preventivo, sta procedendo nella propria operatività secondo le attese e sta onorando il proprio finanziamento bancario.

Il 17 gennaio 2020 il Tribunale di Bologna ha dichiarato l'inammissibilità della domanda di concordato c.d. con riserva depositata da Seci S.p.A. il 31 maggio 2019, in conseguenza dell'omesso deposito, da parte di Seci S.p.A., della proposta e del piano concordatari entro il termine del 3 gennaio 2020 all'uopo assegnato dal Tribunale di Bologna.

Seci S.p.A., sulla base quanto riferito e di quanto risulta anche tramite organi di stampa, avrebbe successivamente avviato attività prodromiche alla presentazione di una nuova domanda di concordato preventivo in forma c.d. piena che, anche a causa dei concomitanti effetti COVID-19, dovrebbe essere depositata dinanzi al Tribunale di Bologna entro la fine del mese di marzo 2020.

Nelle more, in data 13 febbraio 2020, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna ha chiesto il fallimento di Seci S.p.A..

A seguito della suddetta richiesta, il Tribunale di Bologna ha fissato l'udienza di discussione per il 3 aprile 2020. Qualora entro tale data, come riferito, Seci S.p.A. dovesse depositare una domanda di concordato c.d. pieno (i.e., corredata da piano, eventuali offerte binding e proposta), la decisione sull'istanza di fallimento dipenderebbe dall'esito del concordato preventivo in forma c.d. piena di Seci.

Inoltre, si osserva che l'art. 83 del D.L n. 18/20 del 17 marzo u.s., tra l'altro, prevede la sospensione di taluni termini processuali e dispone che gli Uffici Giudiziari debbano rinviare – salvo specifiche eccezioni – le udienze già fissate a data successiva al 15 aprile 2020. L'esame delle istanze di fallimento non rientra tra le eccezioni a questa regola e, pertanto, salvo che il Tribunale di Bologna non dichiari l'urgenza della procedura di Seci S.p.A., il Tribunale di Bologna potrebbe rinviare l'udienza del 3 aprile 2020 a data successiva al 15 aprile 2020; in tal caso, Seci S.p.A. potrebbe depositare la proposta di concordato c.d. pieno entro la nuova udienza che dovesse essere fissata.

Infine, si segnala che la situazione di crisi finanziaria relativa a Seci S.p.A. potrebbe comportare un'accelerazione dei termini di rimborso del finanziamento bancario di Termica Colleferro S.p.A.. Allo stato, tuttavia, non sussistono obblighi di garanzia in capo ad Avio che possano essere richiesti ad opera delle banche finanziatrici a causa dell'accelerazione dei tempi di rimborso.

Vertenze legali, fiscali e passività potenziali

Alla data del presente bilancio, alcune delle società del Gruppo risultano parti, attive ovvero passive, di taluni procedimenti giudiziari, civili, amministrativi e tributari legati al normale svolgimento della rispettiva attività d'impresa, come meglio specificato nel seguito.

La società Avio S.p.A. e le società controllate hanno costituito nei propri bilanci e, quindi, nel bilancio consolidato appositi fondi per rischi ed oneri a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Nella costituzione dei fondi sono stati tenuti in considerazione: (i) i rischi connessi alla singola controversia; e (ii) i principi contabili di riferimento, che prescrivono l'accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili.

Le stime dei fondi rischi ed oneri sono ritenute congrue dal management del Gruppo Avio rispetto all'ammontare complessivo delle passività potenziali che riguardano il Gruppo stesso.

Si segnala, inoltre, che con riferimento ai contenziosi giudicati con rischio di soccombenza possibile o remoto, ovvero di valore indeterminabile, peraltro di numero limitato, conformemente ai principi contabili di riferimento, non è stato effettuato alcun accantonamento al fondo rischi.

Va altresì considerato che il Gruppo basa le proprie stime del rischio di soccombenza potenziale su valutazioni/aspettative in ordine alla presumibile definizione del contenzioso, che rimane comunque legata all'alea intrinseca a ciascun giudizio, per cui non è possibile escludere esiti diversi, sia in senso favorevole che sfavorevole per il Gruppo, rispetto alle stime ex ante effettuate.

Si riporta di seguito una descrizione sintetica dei procedimenti in essere che, per l'importo o l'oggetto delle pretese avanzate, il Gruppo considera rilevanti o comunque meritevoli di segnalazione.

Contenzioso legale

Procedimento penale nei confronti della Servizi Colleferro S.C.p.A. sul tema dell'inquinamento del fiume Sacco

Conseguentemente alla scoperta a giugno 2005 di sostanze tossiche nel latte, concluse le indagini preliminari a febbraio 2009, a marzo 2010 la Procura della Repubblica di Velletri ha chiesto il rinvio a giudizio di alcune persone della Caffaro S.r.l., della Centrale del Latte di Roma S.p.A. e del Consorzio Servizi Colleferro (il legale rappresentante e il presunto responsabile tecnico), presumendo la loro cooperazione colposa nel procurare il disastro ambientale a seguito dell'avvelenamento delle acque del fiume Sacco e delle sostanze destinate all'alimentazione umana (latte), posto in essere a Colleferro, Segni e Gavignano fino al dicembre 2008, nonché, solo nei confronti del consorzio, per aver effettuato nelle medesime zone, fino al novembre del 2006, scarichi di acque reflue industriali senza le prescritte autorizzazioni. In particolare, nonostante il Consorzio fosse esclusivamente il titolare dello scarico finale dell'impianto di depurazione delle acque reflue industriali del comprensorio, ai suoi soggetti apicali viene attribuita la mancata predisposizione di adeguate misure di sicurezza, sistemi di controllo e/o trattamenti depurativi atti ad evitare che le acque bianche e di prima pioggia inquinate provenienti dal dilavamento di alcuni piazzali del comprensorio, raccolte attraverso un fosso demaniale prospiciente l'impianto di depurazione consortile, si riversassero nel fiume Sacco, con conseguente contaminazione del foraggio destinato all'alimentazione degli animali da latte allevati in prossimità del fiume. Al riguardo si evidenzia che il Consorzio opera con esclusione di ogni fine di lucro e ha, quale oggetto principale, la raccolta e il trattamento depurativo delle acque reflue provenienti dagli insediamenti appartenenti ai consorziati e siti nel comprensorio industriale di Colleferro.

Nel processo di sono costituiti come parti civili il Ministero dell'Ambiente, del Territorio e del Mare, i Comuni del territorio e numerosi privati (in forma associativa o singoli). Le richieste si fondano sul presunto danno ambientale ai sensi della parte IV del Codice Ambientale (d. lgs. 3 aprile 2006, n. 152) e sulla responsabilità aquiliana ai sensi degli art. 2043 e ss. Del codice civile per danni alla salute. L'ammontare complessivo delle richieste è stato quantificato dalle controparti in circa 35 milioni di Euro.

Servizi Colleferro ha incaricato i propri consulenti legali per ottenere un parere legale relativo a tale contenzioso. Tale parere conclude che:

  • la condanna degli imputati in primo grado, allo stato del processo, appare: probabile;
  • alla luce del fatto che la condanna degli imputati appare probabile, altresì per I responsabili civili la condanna generica in primo grado al risarcimento de danno ambientale e alla salute, con futura determinazione in sede civile appare: probabile;
  • tuttavia, il riconoscimento diretto in sede di sentenza di primo grado del Tribunale di Vlletri alle parti cibili del risarcimento per danno ambientale e alla salute nell'ammontare da essi richiesto (circa 35 milioni di euro), non essendovi stata alcuna quantificazione specifica dei danni e ricostruzione degli importi, appare: remoto;
  • il riconoscimento in sede di sentenza di primo grado del Tribunale di Vlletri di una provvisionale (direttamente esecutiva) nella misura richiesta dalle parti civili (di circa un milione di euro) appare: possibile

All'udienza del 29 gennaio 2020 sono state completate le discussioni orali delle difese. A seguire il Pubblico Ministero ha replicato per tutti gli imputati e, relativamente alla nostra posizione, ha ribadito le proprie tesi della rilevanza delle "nuove immissioni", della posizione di garanzia del Consorzio in quanto gestore del tratto finale del collettore delle acque bianche e della rilevanza causale delle condotte, alla luce della contaminazione del latte riscontrata nel 2014. I nostri legali hanno depositato le memorie difensive a corredo delle discussioni

Per eventuali controrepliche e pronuncia della sentenza, il processo fu inizialmente rinviato all'udienza del 19 di marzo 2020, ma in considerazione del D.L. 11/2020 riguardante "Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell'attività giudiziaria" che ha stabilito, all'art. 1 il rinvio di tutte le udienze penali, l'udienza del 19 marzo è rinviata ad una successive data ad oggi non ancora fissata.

Alla data attuale, la società Servizi Colleferro S.C.p.A. è partecipata dai seguenti consorziati azionisti: Avio al 32%, Secosvim al 20%, Termica Colleferro S.p.A. al 6%, Caffaro s.r.l. in liquidazione al 5%, Recuperi Materie Prime S.r.l. al 5%, Comune di Colleferro al 5%, EP Sistemi S.p.A. al 6%, Lazio Ambiente S.p.A. al 6%, Key Safety Systems S.r.l. al 5% e Simmel Difesa S.p.A. al 10%.

Sulla scorta dei pareri dei propri consulenti legali riguardo agli esiti attesi del procedimento in esame e in conformità ai principi contabili IFRS, le due società Avio S.p.A. e Se.Co.Sv.Im. S.r.l., che partecipano nella Servizi Colleferro S.C.p.A., sin dall'inizio del contenzioso, non hanno effettuato alcun accantonamento, ritenendo remota la possibilità che, in caso di sentenza di condanna degli imputati, il giudice penale disponga, quantificandolo, il risarcimento del danno nei confronti delle parti civili costituite. Possibile appare, invece, l'eventualità che il giudice disponga, in caso di condanna degli imputati, il pagamento di una somma provvisionale, valutata in circa 1 milione di Euro, immediatamente esecutiva, a titolo di parziale risarcimento del danno nei limiti in cui si dovesse ritenere già raggiunta la prova, a favore delle parti costituite che ne abbiano fatto richiesta. Qualora la società consortile, in qualità di responsabile civile, venisse condannata a risarcire l'importo determinato a titolo di provvisionale esiste la probabilità che, nelle more del giudizio d'appello, che certamente gli imputati eventualmente condannati vorranno promuovere, venga dichiarata la prescrizione del reato per cui si procede. In questo caso, la sanzione penale, insieme al reato verrebbe estinta, ma potrebbe essere confermata la condanna risarcitoria inclusa l'eventuale provvisionale. E' opportuno precisare che, considerate le limitate risorse del fondo consortile e l'eventuale danno che ad esso potrebbe derivare dall'immediata esecutività della provvisionale, vi è la possibilità di chiedere in appello la sospensione della provvisoria esecutività della sentenza del giudice penale ex art. 600, ultimo comma c.p.p., in considerazione della condizione economica del fondo consortile. Qualora venissero accertate responsabilità penali in capo agli imputati, e qualora la società consortile fosse condannata, in via definitiva a risarcire i danni derivanti dai reati accertati in sede penale, Servizi Colleferro sarebbe tenuta a risarcire i relativi danni nei limiti della propria responsabilità. In tale scenario, ad oggi valutato remoto dai pareri legali a supporto, la Avio S.p.A. e la Se.Co.Sv.Im. S.r.l. potrebbero essere chiamate, in qualità di consorziati all'epoca dei fatti, a dotare la Servizi Colleferro S.C.p.A. dei mezzi patrimoniali necessari per fare fronte agli oneri derivanti dal risarcimento del danno ovvero essere chiamate a rispondere di tale danno in solido con il patrimonio consortile.

Secosvim/Caffaro

Nel comprensorio di Colleferro è compresa un'area industriale denominata "Benzoino e derivati" che fino al 31 dicembre 2007 è stata locata alla società Caffaro S.p.A. che dal mese di settembre 2009 è stata assoggettata a procedura di amministrazione straordinaria. Al fine di recuperare i crediti vantati nei confronti della Caffaro, Secosvim ha presentato istanza di ammissione al passivo avanti il tribunale di Udine, ed è stata ammessa al passivo.

Parallelamente l'Ufficio Commissariale per l'Emergenza nella Valle del Sacco ha proceduto in danno nei confronti di Caffaro per inquinamento del terreno per un valore stimato di circa 7 milioni di Euro, che corrispondeva al presumibile costo di bonifica di queste aree. La Caffaro ha impugnato nell'arco di tempo dal 2008 al 2012, dinanzi al TAR del Lazio una serie di atti amministrativi (verbali di Conferenze di servizio, note con le quali si richiedeva alla Caffaro di presentare piani di smaltimento matrici contaminate, atti di approvazione di attività di caratterizzazione), chiedendone l'annullamento, con i quali l'Ufficio Commissariale, ha proceduto in danno di Caffaro. Tali ricorsi sono stati notificati anche a Secosvim in qualità di proprietaria dell'area Benzoino (condotta in locazione da Caffaro sino al 2007), la quale si è quindi costituita in giudizio nei termini di legge.

Esistendo la possibilità che la società Caffaro rivendichi i suddetti costi nei confronti di Secosvim in qualità di proprietaria degli immobili, Secosvim ha comunque richiesto sin dall'ottobre 2009 al Tribunale di Velletri un accertamento tecnico preventivo ("ATP") volto a determinare eventuali responsabilità della Caffaro nella contaminazione dell'area "Benzoino e derivati", che si è concluso con il deposito di una perizia che ha confermato una responsabilità diretta della Caffaro nell'anzidetta contaminazione.

A tal riguardo si evidenzia che nel corso del procedimento l'Avvocatura dello Stato ha richiesto al TAR di valutare la pregiudizialità del procedimento penale rispetto alla decisione dei ricorsi. All'esito dell'udienza del 6.12.2016, il TAR Lazio ha conseguentemente adottato separate ordinanze (tutte di identico tenore), con le quali (per ciascun ricorso) ha chiesto alla Presidenza del Consiglio di depositare entro 90 giorni documentati chiarimenti in ordine al processo penale pendente dinanzi al Tribunale di Velletri n. 1831/2014 (come riportato nel paragrafo precedente, relativo al "Procedimento penale nei confronti del Consorzio Servizi Colleferro sul tema dell'inquinamento del fiume Sacco"). L'udienza di discussione dei suddetti ricorsi, è stata tenuta il 20 giugno 2018, siamo in attesa della pubblicazione dell'ordinanza istruttoria, con la quale il Tribunale assegnerà un nuovo termine alla Presidenza CM per depositare documentati chiarimenti in ordine al procedimento penale pendente presso il Tribunale di Velletri.

Giudizio pendente dinanzi al TAR Lazio e la prossima Udienza di discussione è stata rimandata al 24 giugno 2020.

Verifiche fiscali relative al Gruppo

Si riportano nel prosieguo le informazioni riguardanti le verifiche e i contenziosi fiscali più significativi che, alla data del presente bilancio, hanno interessato Avio S.p.A. e le sue controllate, con indicazione delle specifiche contestazioni e dei relativi importi.

A) Avio S.p.A. – Verifiche e contenziosi fiscali.

A.1.) Avviso di liquidazione notificato il 28 luglio 2016 per imposte indirette sull'operazione di conferimento del ramo Aeroengine da Avio S.p.A. a GE Avio S.r.l.

Nell'ambito di una verifica generale condotta a fine 2015 e conclusasi nel 2017, la Guardia di Finanza ha formulato una contestazione a carico di Avio S.p.A., riqualificando il conferimento del ramo d'azienda Aeroengine da Avio S.p.A. a GE Avio S.r.l., e la successiva cessione delle quote di quest'ultima società, avvenuti nel corso del 2013, come una cessione diretta di ramo d'azienda e, conseguentemente, ha sollevato un rilievo con riferimento alla presunta mancata corresponsione delle imposte indirette applicabili agli atti della suddetta cessione di ramo d'azienda.

Dando seguito al suddetto rilievo, il 28 luglio 2016 l'Agenzia delle Entrate ha notificato ad Avio S.p.A. un avviso di liquidazione per imposta di registro, imposta ipotecaria e imposta catastale per complessivi 58.220 migliaia di Euro. Si tratta, in particolare, di imposta di registro per Euro 55.641.285, imposta ipotecaria per Euro 1.719.057 e imposta catastale per Euro 859.529,00, pari a un maggior onere complessivo di Euro 58.219.871.

Ritenendo sussistenti più che validi motivi di infondatezza della contestazione mossa dall'Amministrazione Finanziaria, Avio S.p.A. – di concerto con il Gruppo General Electric – ha avviato un contenzioso avverso il suddetto avviso di liquidazione, vedendo riconosciute le proprie ragioni da parte della Commissione Tributaria Regionale del Piemonte la quale, con sentenza n. 1740/18 pronunciata il 24 ottobre 2018 e depositata il 7 novembre 2018, ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società.

Nel corso del 2020 l'Agenzia delle Entrate ha impugnato la suddetta sentenza innanzi alla Corte di Cassazione. La Società si è tempestivamente costituita in giudizio con proprio controricorso, per ribadire la fondatezza delle proprie ragioni.

Con riferimento a tale contenzioso, si segnala che, in forza di specifiche previsioni contrattuali, il Gruppo General Electric è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. relativamente alle eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore Aeroengine del Gruppo Avio), nonché a mettere a disposizione di Avio S.p.A. le somme eventualmente richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti. A questo proposito, si segnala che, in data 12 agosto 2016, a seguito della notifica da parte dell'Agenzia delle Entrate ad Avio S.p.A. dell'avviso di liquidazione per complessivi 58.220 migliaia di Euro, GE Italia Holding S.p.A. ha confermato ad Avio S.p.A. il puntuale adempimento delle suddette previsioni contrattuali. In considerazione di quanto sopra, e segnatamente della notifica del citato avviso di liquidazione che quantifica le presunte imposte indirette in complessivi 58.220 migliaia di Euro, nonché delle suddette pattuizioni di indennizzo contrattualmente previste e confermate successivamente alla notifica dell'avviso di liquidazione in argomento, si è provveduto a iscrivere nel bilancio un debito per oneri fiscali in relazione alle passività che potrebbero sorgere in esito all'avviso di liquidazione e un corrispondente credito verso il Gruppo General Electric per il medesimo importo di 58.220 migliaia di Euro.

A.2) Questionario della DRE del Piemonte del 4 giugno 2019 relativo ai prezzi di trasferimento tra Avio S.p.A. e Regulus S.A. – Periodo d'imposta 2014.

Il 4 giugno 2019 la DRE del Piemonte dell'Agenzia delle Entrate ha notificato ad Avio S.p.A. il questionario Q00041/2019, richiedendo informazioni e documenti relativi alle operazioni intercorse, nel periodo d'imposta 2014, tra la Società e la controllata Regulus S.A., al fine di controllare il corretto trattamento fiscale della remunerazione alle condizioni e ai prezzi che sarebbero stati pattuiti tra soggetti indipendenti operanti in condizioni di libera concorrenza e in circostanze comparabili ai sensi dell'art. 110, comma 7, del TUIR (recante la disciplina fiscale del c.d. "transfer pricing"), nel presupposto che Regulus S.A. sia residente fiscalmente in Guyana Francese.

Avio S.p.A. si è tempestivamente attivata, anche con il supporto dei propri consulenti fiscali, per fornire alla DRE del Piemonte tutte le informazioni e i documenti richiesti.

A fine novembre del 2019, essendo ormai prossimo il termine di decadenza a disposizione dell'Amministrazione Finanziaria per l'accertamento del periodo d'imposta 2014, la DRE del Piemonte ha notificato due distinti avvisi di accertamento, rispettivamente per IRES e IRAP, nei confronti della Società. Quest'ultima ha tempestivamente proposto istanza di accertamento con adesione, riservandosi di valutare se addivenire a una soluzione conciliativa con la DRE del Piemonte. L'istruttoria da parte dell'Ufficio risulta allo stato ancora in corso.

B) Secosvim S.r.l. – Verifiche e contenziosi fiscali.

Si riporta di seguito una breve descrizione del contenzioso fiscale di Secosvim, nonché una breve descrizione delle principali correlate passività potenziali.

B.1.) Contenzioso fiscale con l'Agenzia delle Dogane di Roma in materia di accise e addizionali provinciali/comunali nel settore dell'energia elettrica.

Periodo 2001–2005: relativamente alla verifica effettuata da parte dell'Ufficio Tecnico di Finanza di Roma ai fini dell'imposta erariale di consumo e relativa addizionale dovute sui consumi di energia elettrica nel periodo gennaio 2001 – agosto 2005, il ricorso avverso il giudizio di secondo grado, favorevole a Secosvim, da parte dell'Agenzia delle dogane ed il relativo controricorso di Secosvim erano pendenti presso la Corte di Cassazione. In data 29 settembre 2017 è stato ritenuto

conveniente, alla luce di una sfavorevole prognosi dell'esito del contezioso in parola, addivenire con l'Agenzia delle Dogane alla transazione ex art. 5-bis decreto-legge n. 193/2016, con il pagamento in quattro rate annuali (più interessi del 2,10% annuo) dell'importo complessivo di Euro 846 migliaia. L'accordo ha comportato l'azzeramento di interessi, indennità di mora e sanzioni.

Nel settembre 2019 è stata regolarmente pagata la terza rata con i relativi interessi. La quarta e ultima rata dovrà essere versata a settembre 2020.

Periodo 2006-2010: circa invece i rilievi formulati dall'Ufficio Tecnico di Finanza di Roma, sempre in materia di accise e addizionali nel settore dell'energia elettrica, relativamente agli anni 2006-2010 e contro cui Secosvim aveva adito le vie del contenzioso, si segnala che la Corte di Cassazione, con sentenza n. 24678 del 16 ottobre 2019, ha disconosciuto le ragioni della Società. La riscossione provvisoria, attivata nel 2013 e dilazionata in rate mensili, è stata comunque completata nel maggio 2018 a titolo cautelativo, salvo eventuale richiesta di rimborso di quanto pagato in eccesso a seguito dell'adesione alla procedura di cui all'art. 6 del decreto-legge n. 193/2016.

B.2) Contenziosi fiscali con il Comune di Segni in materia di ICI.

Annualità 2011: per l'annualità in esame il contenzioso ha ad oggetto un recupero a titolo di ICI, interessi e sanzioni di un importo complessivamente pari a Euro 57 migliaia.

Secosvim, a seguito di infruttuoso esperimento della procedura di accertamento con adesione, ha adito la CTP di Roma, la quale, a giugno del 2018, si è pronunciata in senso sfavorevole alla Società. A febbraio del 2019 Secosvim ha tempestivamente proposto appello avverso la sentenza sfavorevole emessa dalla CTP di Roma.

Annualità 2012 e 2013: per le presenti annualità, il contenzioso ha ad oggetto un recupero a titolo di ICI, interessi e sanzioni di un importo complessivamente pari a Euro 14 migliaia. Nel corso del mese di luglio 2018 Secosvim ha proposto reclamo/ricorso presso la CTP di Roma. Con sentenza depositata a dicembre 2019, la CTP di Roma ha respinto le doglianze della Società. La Società sta valutando se proporre appello avverso la suddetta sentenza.

B.3) Contenzioso fiscale relativo all'omessa applicazione dell'IVA sugli addebiti dei costi di bonifica ad Avio negli anni 2010, 2011 e 2012

Nel corso del 2013 sono stati notificati a Secosvim due avvisi di accertamento ai fini IVA per gli anni 2010 e 2011, aventi per oggetto l'asserita omessa applicazione dell'imposta su costi di bonifica oggetto di riaddebito alla consolidante Avio S.p.A. (importi complessivamente pari, inclusi sanzioni e interessi, a Euro 2,5 milioni).

La Società ha impugnato tali avvisi di accertamento innanzi alla CTP di Roma che, con sentenza del 7 settembre 2015, ha accolto le ragioni della Società. Tuttavia, la CTR del Lazio ha accolto in data 12 dicembre 2016 l'appello proposto dall'Agenzia delle Entrate contro la sentenza della CTP di Roma. Pertanto, Secosvim ha adito la Suprema Corte di Cassazione nel giugno 2017. La riscossione provvisoria del predetto importo di Euro 2,5 milioni non era stata ancora attivata, ancorché la correlata richiesta di sospensione sia stata respinta dalla CTP di Roma nel dicembre 2017.

Il 31 ottobre 2017 è stato notificato per la successiva annualità 2012 l'avviso di accertamento di maggiore imposta per Euro 644mila, oltre a sanzioni e interessi per Euro 127 migliaia, contro cui è stato proposto ricorso alla CTP di Roma. Con sentenza n. 18883/18 dell'11 novembre 2018 la CTP di Roma ha respinto il ricorso proposto dalla Società.

Con istanza presentata telematicamente entro il 31 maggio 2019, Secosvim ha aderito alla definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti di cui all'art. 6 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136. Per effetto della definizione agevolata, la Società sarà tenuta al versamento delle sole imposte, per l'importo complessivo di Euro 1,6 milioni, senza applicazione di sanzioni e interessi. Il predetto importo sarà versato in 20 rate trimestrali di pari importo la prima delle quali è stata versata il 31 maggio 2019. Le somme così versate saranno addebitate a titolo di rivalsa successiva nei confronti della Capogruppo Avio, in virtù degli accordi in essere tra le società.

Gli atti relativi alla definizione agevolata dei presenti contenziosi sono stati depositati presso la cancelleria della Corte di Cassazione, la quale ha disposto il rinvio a nuovo ruolo dell'udienza. Del pari, si è provveduto a depositare copia dell'istanza di definizione agevolata presso la CTP di Roma.

Si fa presente che i contenziosi in esame restano sospesi ex lege fino al 31 dicembre 2020, per consentire all'Agenzia delle Entrate di svolgere gli opportuni controlli in merito alla regolarità della definizione agevolata.

B.4) Rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla riqualificazione come cessione d'azienda, con correlata rideterminazione del valore dell'avviamento riferibile al ramo medesimo, dell'operazione di conferimento del ramo di azienda denominato "Energia Colleferro" a Termica Colleferro S.p.A. e successivo trasferimento della partecipazione in quest'ultima alla controllante indiretta Avio S.p.A.

In relazione all'operazione di conferimento del ramo di azienda denominato "Energia Colleferro" a Termica Colleferro S.p.A. e successivo trasferimento della partecipazione in quest'ultima alla controllante indiretta Avio S.p.A., l'Agenzia delle Entrate di Bologna aveva notificato:

  • a) un avviso di liquidazione a titolo di maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla riqualificazione dell'operazione come cessione d'azienda, per l'importo complessivo di Euro 142 migliaia;
  • b) un avviso di rettifica relativo alla rideterminazione del valore dell'avviamento riferibile al ramo oggetto dell'asserita cessione d'azienda, per l'importo complessivo di Euro 16 migliaia.

Per quanto concerne l'atto di cui alla voce sub a), il contenzioso ha avuto esito favorevole per la Società sia in primo che in secondo grado. Pertanto, il 2 dicembre 2019 l'Agenzia delle Entrate ha proposto ricorso in Cassazione avverso la sentenza dalla CTR dell'Emilia Romagna.

Il 24 gennaio 2020 la Società si è tempestivamente costituita in giudizio, depositando il proprio controricorso.

Per quanto concerne l'atto di cui alla voce sub b), il contenzioso ha avuto esito favorevole per la Società in primo grado, mentre per il secondo grado la CTR dell'Emilia Romagna, a dicembre 2018, ha sospeso il giudizio in attesa che venga definito il contenzioso di cui alla voce sub a) che precede.

C) Spacelab S.p.A. (già ELV S.p.A.) – Verifiche e contenziosi fiscali.

Si precisa che detta società non è stata e non è interessata da alcuna verifica o contenzioso fiscale alla data del presente bilancio.

D) Europropulsion S.A. – Verifiche e contenziosi fiscali.

Europropulsion è stata oggetto di accertamento fiscale da parte dell'Autorità fiscale francese con riferimento all'applicazione della cosiddetta "taxe professionnelle" (imposta diretta adottata in Francia, similare all'IRAP) sui beni di proprietà della ESA in utilizzo alla società inizialmente per gli esercizi fiscali 2009, 2010 e 2011 e poi per i successivi 2012 e 2013.

Gli importi oggetto di contestazione:

  • per gli anni dal 2009 al 2011 inizialmente erano complessivamente pari a 1,6 milioni di Euro, versati dalla società nel corso del 2014. Detto importo è stato poi ridotto a 0,9 milioni di Euro in virtù del riconoscimento di uno sgravio parziale di 684mila euro disposto dall'autorità fiscale francese;
  • per gli anni 2012 e 2013 sono pari a circa 250 migliaia di Euro per anno.

Per gli anni 2009-2011 Europropulsion ha presentato ricorso in primo grado presso il competente giudice fiscale, il quale ha emesso sentenza sfavorevole alla società, contro cui è stato promosso appello il 9 settembre 2016.

Con sentenza dell'11 novembre 2017 la competente autorità giudiziaria francese ha disposto l'annullamento della contestazione relativa all'anno 2010.

L'ammontare totale della passività fiscale associata alla tematica in oggetto per gli anni dal 2009 al 2017 è stata stimata in circa Euro 2,190 €/M. Tuttavia, la società ha ritenuto di non operare alcuna iscrizione al fondo rischi fiscali in quanto ritiene, anche sulla base dei pareri rilasciati dai propri consulenti, di avere validi argomenti di difesa a supporto delle proprie ragioni.

6. INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE RISCHI

Categorie e fair value di attività e passività finanziarie

La tabella sotto riportata mostra una dettagliata analisi delle attività e passività finanziarie prevista dall'IFRS 7, secondo le categorie previste dallo IFRS 9 per il 2018 e il 2017.

Valori al 31 dicembre 2019:

Importi in migliaia di Euro Totale
valori di
bilancio
Categorie
IFRS 9
Attività a
costo
ammortizzato
Attività a
fair value
rilevato a
conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Partecipazioni in altre imprese 524 524
- Attività finanziarie non correnti 6.106 6.106
- Altre attività non correnti 78.295 78.295
- Attività finanziarie correnti - -
- Crediti commerciali 6.215 6.215
- Altre attività correnti 9.142 9.142
- Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 144.303 144.303
244.061 244.061 0 0
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Passività finanziarie non correnti 42.000 42.000
- Passività finanziarie non correnti per
leasing
4.889 4.889
- Passività finanziarie correnti 28.749 28.749
- Passività finanziarie correnti per leasing 2.647 2.647
- Quota corrente dei debiti finanziari non
correnti
8.075 8.075
- Altre passività non correnti 137.185 137.185
- Altre passività correnti 20.234 20.234
- Debiti commerciali 100.335 100.335
344.114 0 0 344.114

Valori al 31 dicembre 2018:

Importi in migliaia di Euro Totale valori di
bilancio
Cattegorie IFRS 9
Attività a costo
ammortizzato
Attività a
fair value
rilevato a
conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Partecipazioni in altre imprese 524 524
- Attività finanziarie non correnti 5.812 5.812
- Altre attività non correnti 66.521 66.521
- Attività finanziarie correnti - -
- Crediti commerciali 7.017 7.017
- Altre attività correnti 7.608 7.608
- Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
108.435 108.435
195.917 195.393 524
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Passività finanziarie non correnti 40.000 40.000
- Passività finanziarie correnti 19.249 19.249
- Quota corrente dei debiti finanziari
non correnti
60 60
- Altre passività non correnti 122.453 122.453
- Altre passività correnti 16.801 16.801
- Debiti commerciali 131.407 131.407
329.970 329.970

Fair value di attività e passività finanziarie e modelli di calcolo utilizzati

In relazione agli eventuali strumenti finanziari rilevati nel bilancio al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La Società ed il Gruppo Avio non hanno contratto strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2019.

Oneri e proventi finanziari rilevati secondo lo IFRS 9

La tabella seguente riporta gli oneri e proventi finanziari generati dalle attività e passività finanziarie suddivise nelle categorie previste dallo IFRS 9 per il 2019 e il 2018.

Esercizio 2019

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a
conto economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia di
Euro
Da
interessi
Da variazioni di fair value Da variazioni di fair value
Attività a costo
ammortizzato
Attività a fair value
Rilevato a conto
Economico
Passività a costo
ammortizzato
Strumenti finanziari
derivati
511
-
-
-
-
-
-
-
Totale categorie 511 - -

Esercizio 2018

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a
conto economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia
di Euro
Da interessi Da variazioni di
fair value
Da variazioni di fair value
Attività a costo
ammortizzato
Attività a fair value
Rilevato a conto
Economico
Passività a costo
ammortizzato
Strumenti finanziari
360 -
-
-
-
derivati - - -
Totale categorie 360 - -

Tipologie di rischi finanziari e attività di copertura connesse

Il Gruppo Avio è influenzato da rischi finanziari connessi alle proprie attività operative, in particolare riferibili a:

  • rischi di credito, relativi ai rapporti commerciali con la clientela e alle attività di finanziamento;
  • rischi di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito;
  • rischi di mercato;
  • rischio di tasso di interesse.

Vengono monitorati costantemente i predetti rischi finanziari, ponendo in essere azioni aventi l'obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l'utilizzo di appropriate politiche e, in generale laddove ritenuto necessario, anche mediante appositi strumenti di copertura (attualmente non necessari in quanto il tasso di interesse del finanziamento in essere con BEI è fisso e conveniente rispetto al mercato).

Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incidenza di tali rischi sulla Società ed il Gruppo.

I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e non possono completamente riflettere le complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società e del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.

L'esposizione al rischio di credito è connessa essenzialmente ai crediti iscritti in bilancio, particolarmente crediti di natura commerciale, e alle garanzie prestate a favore di terzi.

La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2019 è rappresentata essenzialmente dal valore contabile complessivo dei crediti commerciali, il cui valore a tale data ammonta ad Euro 6.215 migliaia.

Tale importo è esposto nell'Attivo di Stato Patrimoniale come netto tra il valore nominale dei crediti commerciali e, in contropartita, gli acconti da incassare.

In merito alle motivazioni dell'esposizione al rischio credito rappresentata considerando i crediti al netto degli "acconti da incassare", è opportuno evidenziare che, contabilmente, l'emissione delle fatture comporta come contropartita, a fronte della rilevazione contabile attiva a cliente, la rilevazione contabile passiva rappresentata – appunto - da acconti da incassare; tali poste sono entrambe patrimoniali. L'analisi dello scaduto, pertanto, viene effettuata al netto dei suddetti acconti.

I principali clienti del Gruppo sono rappresentati da organismi governativi e committenti pubblici, che per la loro natura non presentano significative concentrazioni di rischio (Agenzia Spaziale Europea, Arianespace, Airbus Safran Launchers).

Inoltre, operando su commessa, il Gruppo Avio pianifica la gestione degli anticipi ed acconti finanziari in modo da conseguire la provvista finanziaria prima e durante il sostenimento dei costi di commessa, in funzione delle diverse milestone contrattuali e mitigando quindi concretamente il rischio di conseguire dei crediti a fronte di attività produttive già iniziate.

Sulla base delle analisi dello scaduto clienti effettuato al 31 dicembre 2019, lo stesso è iscritto al netto di un fondo svalutazione pari a 482 mila Euro). Si tratta di uno scaduto non significativo e relativo solo alle tempistiche di incasso.

A fronte di tali crediti, in ciascun esercizio, viene peraltro effettuata una attenta valutazione individuale del rischio ed iscritto specifico fondo di svalutazione, che tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e di eventuali situazioni di contingenti controversie in corso e possibili riscadenziamenti.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui sono soggetti la Società ed il Gruppo è individuabile nell'eventuale difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative. I due principali fattori che influenzano la liquidità sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorate e gestite centralmente, anche mediante l'implementazione di sistemi di tesoreria accentrata coinvolgenti le principali società italiane ed estere del Gruppo, nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide, ottimizzando la gestione della liquidità e dei flussi di cassa. Il Gruppo effettua periodicamente il monitoraggio dei flussi di cassa previsti ed effettivi, nonché l'aggiornamento delle proiezioni di flussi finanziari futuri al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e la determinazione delle eventuali necessità di provvista.

I fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, sono ritenuti in grado di consentire al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dall'attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

Circa gli impatti derivanti dal COVID-19, si veda quanto riportato nella Relazione sulla gestione.

Liquidity analysis

Le tabelle che seguono rappresentano un'analisi per scadenza dei flussi contrattuali futuri generati dalle passività finanziarie, commerciali e dalle principali altre passività del Gruppo (valori in migliaia di Euro).

Le tabelle riportano i flussi non attualizzati, comprensivi della quota di capitale ed eventuali interessi, calcolati alle condizioni di mercato esistenti alla data di bilancio. Si precisa che l'analisi riflette le previsioni assunte per il manifestarsi dei flussi finanziari sulla base di date di rimborso contrattualmente definite o, in alcuni casi, stimate. In assenza di una data predefinita di rimborso i flussi sono stati inseriti tenendo conto della prima data nella quale potrebbe essere richiesto il pagamento. Per questo motivo i conti di tesoreria sono stati inseriti nella fascia temporale a vista.

Valori al 31 dicembre 2019:

Valori di
bilancio
Poste a
vista
Entro 12
mesi
Tra 1 e
2 anni
Tra 2 e
3 anni
Tra 3 e
4 anni
Tra 4 e
5 anni
Oltre 5
anni
Totale
flussi
Passività
finanziarie
correnti:
- Debiti
finanziari verso
imprese a
controllo
congiunto
(correnti)
28.749 28.749 - - - - - - 28.749
- Passività
finanziarie
correnti per
leasing
- Debiti
2.647 2.647 2.647
finanziari
Finanziamento
BEI
8.075 - 8.075 - - - - - 8.075
39.471 28.749 10.722 0 0 0 0 0 39.471
Debiti
commerciali
(incluso
imprese a
controllo
congiunto)
100.335 - 100.335 - - - - - 100.335
100.335 0 100.335 0 0 0 0 0 100.335
Altre passività
non correnti:
- Debiti
finanziari
Finanziamento
BEI 40 mln/€
32.000 - 8.000 8.000 8.000 8.000 32.000
- Debiti
finanziari
Finanziamento
BEI 10 mln/€
- Passività
10.000 2.000 2.000 2.000 2.000 2.000 10.000
finanziarie non
correnti per
leasing
- Debiti per
4.889 815 815 815 815 815 4.074
erogazioni ai
sensi della
Legge 808/85
42.051 - - - - - - 42.051 42.051
88.940 0 0 10.815 10.815 10.815 10.815 44.866 88.125
Altre passività
correnti:
- Debiti
previdenziali
3.689 - 3.689 - - - - - 3.689
- Debiti verso i
dipendenti
6.336 - 6.336 - - - - - 6.336
- Altri debiti
verso terzi
5.526 - 5.526 - - - - - 5.526
15.551 0 15.551 0 0 0 0 0 15.551
Totale flussi 244.297 28.749 126.608 10.815 10.815 10.815 10.815 44.866 243.483

Valori al 31 dicembre 2018:

Valori di
bilancio
Poste a
vista
Entro
12 mesi
Tra 1 e
2 anni
Tra 2 e
3 anni
Tra 3 e
4 anni
Tra 4 e
5 anni
Oltre 5
anni
Totale
flussi
Passività
finanziarie
correnti:
- Debiti finanziari
verso imprese a
controllo congiunto
(correnti)
19.249 19.249 - - - - - - 19.249
- Debiti finanziari
Finanziamento BEI
60 - 60 - - - - - 60
19.309 19.249 60 0 0 0 0 0 19.309
Debiti commerciali
(incluso imprese a
controllo
congiunto)
131.407 - 131.407 - - - - - 131.407
131.407 0 131.407 0 0 0 0 0 131.407
Altre passività non
correnti:
- Debiti finanziari
Finanziamento BEI
- Debiti per
40.000 - 360 8.330 8.258 8.186 8.114 8.042 41.290
erogazioni ai sensi
della Legge
808/85
42.051 - - - - - - 42.051 42.051
82.051 0 360 8.330 8.258 8.186 8.114 50.093 83.341
Altre passività
correnti:
- Debiti
previdenziali
3.775 - 3.775 - - - - - 3.775
- Debiti verso i
dipendenti
6.448 - 6.448 - - - - - 6.448
- Altri debiti verso
terzi
1.381 - 1.381 - - - - - 1.381
11.604 0 11.604 0 0 0 0 0 11.604
Totale flussi 244.371 19.249 143.431 8.330 8.258 8.186 8.114 50.093 245.661

Rischio di mercato

Con riferimento alla attuale struttura finanziaria della Società e del Gruppo e al fatto che la valuta con cui lo stesso opera è in misura quasi esclusiva l'Euro, si ritiene che lo stesso non sia attualmente soggetto a significativi rischi di mercato derivanti dalla fluttuazione dei cambi delle valute, né dei tassi di interesse su crediti e debiti finanziari.

La Società ed il Gruppo, in considerazione di quanto indicato con riferimento alla non significatività dei rischi di mercato connessi alla variabilità di tassi di cambio e di interesse, alla data del 31 dicembre 2019 non ha in essere operazioni specificatamente finalizzate alla copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa in relazione alle citate tipologie di rischi.

Rischio di tasso di interesse

La Società ha due finanziamenti con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per complessivi Euro 50 milioni, ad un tasso d'interesse conveniente rispetto al mercato.

Alla luce di quanto sopra, tale rischio non si ritiene applicabile alla Società e, quindi, al Gruppo Avio.

7. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Avio intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale e finanziaria con le società da essa controllate e a controllo congiunto, che consistono in operazioni rientranti nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse, a normali condizioni di mercato. In particolare, si riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, fiscale, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza, e relativi crediti e debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria centralizzata e relativi oneri e proventi. Tali operazioni sono eliminate nella procedura di consolidamento e conseguentemente non sono descritte nella presente sezione.

Le parti correlate del Gruppo Avio sono individuate sulla base dei principi stabiliti dallo IAS 24 - Informativa di Bilancio sulle Operazioni con Parti Correlate, applicabile dal 1° gennaio 2011, e sono le società controllanti, le società che hanno un rapporto di colleganza con il Gruppo Avio e sue controllate così come definito dalla normativa applicabile, le società che sono controllate ma non consolidate nel Gruppo Avio, le società collegate o a controllo congiunto del Gruppo Avio e le altre imprese partecipate.

Si precisa che sino alla data di efficacia dell'acquisizione da parte di Space2, Leonardo e In Orbit, Leonardo - in virtù dei diritti nascenti dal patto parasociale Cinven - vantava con il Gruppo Avio un rapporto di colleganza pur detenendo formalmente una partecipazione al capitale sociale della Società Incorporanda inferiore alla soglia prevista dai principi contabili IAS e dall'art. 2359 c.c. ultimo comma. A valle della quotazione, pur venendo meno il patto parasociale con Cinven, Leonardo S.p.A. ha mantenuto questo rapporto di colleganza con il Gruppo Avio in virtù del proprio incremento nella partecipazione al capitale della Società Incorporanda in misura eccedente la soglia prevista dalla normativa sopra richiamata.

Le tabelle che seguono riportano i dati relativi alla quantificazione delle operazioni con parti correlate non rientranti nella procedura di consolidamento di Gruppo sulla Situazione Patrimoniale-Finanziaria e sul Conto Economico del Gruppo al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro):

Al 31 Dicembre 2019
Controparte Credit
i
Com
m.li
Altre
attivi

corre
nti
Lavori in
corso su
ordinazi
one
Attività
finanzia
rie non
correnti
Debiti
Com
m.li
Altre
passiv
ità
corren
ti
Anticipi
per
lavori in
corso su
ordinazi
one
Passivit
à
finanzia
rie
Leonardo S.p.A. 549 189
MBDA Italia S.p.A. 17 2.461 1.172
MBDA France S.A. 7.059 3.900
Thales Alenia Space Italia S.p.A. 69
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative
società partecipate
17 0 9589 0 549 189 5072 0
Termica Colleferro S.p.A. 725 6.106 840 1.395
Europropulsion S.A. 771 34.561 680 57.509 28.749
Consorzio Servizi Acque Potabile 62 (30)
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 203 494 241
Società collegate e a controllo congiunto 1.761 494 34.561 6.106 1.731 0 57.509 30.145
Totale parti correlate 1.778 494 44.150 6.106 2.280 189 62.581 30.145
Totale voce di bilancio 6.215 9.142 214.599 6.106 100.3
35
23.23
4
319.504 86.360
Incidenza % sulla voce di bilancio 28,60
%
5,40
%
20,57% 100,00
%
2,27 % 0,81% 19,59% 34,91
%
Al 31 Dicembre 2018
Controparte Credit
i
Com
m.li
Altre
attivi

corre
nti
Lavori in
corso su
ordinazi
one
Attività
finanzia
rie non
correnti
Debiti
Com
m.li
Altre
passiv
ità
corren
ti
Anticipi
per
lavori in
corso su
ordinazi
one
Passivit
à
finanzia
rie
Leonardo S.p.A. 1.106 223
MBDA Italia S.p.A. 17 3.460 175
MBDA France S.A. 4.591 2.021
Thales Alenia Space Italia S.p.A. 21 126
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative
società partecipate
17 0 8.072 0 1.106 223 2.322 -
Termica Colleferro S.p.A. 704 5.812 1962
Europropulsion S.A. 524 31.104 21.19
0
43.659 19.249
Consorzio Servizi Acque Potabile 159 -135
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 151 126
Società collegate e a controllo congiunto 1.538 126 31.104 5.812 23.01
7
- 43.659 19.249
Totale parti correlate 1.555 126 39.176 5.812 24.12
3
223 45.981 19.249
Totale voce di bilancio 7.017 7.608 143.926 5.812 131.4
07
16.80
1
217.847 59.309
Incidenza % sulla voce di bilancio 22,20
%
1,67
%
37,98% 100% 18,40 % 1,30% 25,97% 32,50
%

Nell'esercizio 2019 e nel comparativo esercizio 2018 i principali valori economici dei rapporti del Gruppo con parti correlate sono stati i seguenti (importi in migliaia di Euro):

Ricavi
Operativi e
Variazione
lavori in
corso su
ordinazione
Costi
Operativi (1)
Proventi
Finanziari
Oneri
Finanziari
1.394
3.389
(149.585)
(146.196) 1.394 0 0
152 8.936 21
119.285 66.892
82 273
413 1172 - -
119.932 77.273 0 21
(26.264) 78.667 0 21
391.121 364.539 2.137 1.684
6,72% 21,58% 0,00% 1,27%
Al 31 Dicembre 2019

(1) La voce include i consumi di materie prime, i costi per servizi e i costi per il personale.

Al 31 Dicembre 2018
Controparte Ricavi Operativi e
Variazione lavori
in corso su
ordinazione
Costi
Operativi
(1)
Proventi
Finanziari
Oneri
Finanziari
Leonardo S.p.A. 645
MBDA Italia S.p.A. 53
MBDA France S.A. 0
Thales Alenia Space Italia S.p.A. 12
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate 65 645 0 0
Termica Colleferro S.p.A. 101 9.619
Europropulsion S.A. 2.074 80.433
Consorzio Servizi Acque Potabile 50 140
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 277 489 - -
Società collegate e a controllo congiunto 2.502 90.681 0 0
Totale parti correlate 2.567 91.326 0 0
Totale voce di bilancio 446.828 408.044 813 1.476
Incidenza % sulla voce di bilancio 0,57% 22,38% 0,00% 0,00%

(1) La voce include i consumi di materie prime, i costi per servizi e i costi per il personale.

Rapporti verso società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate

I rapporti verso Leonardo S.p.A., considerata società con cui vi è un rapporto di collegamento, sono costituiti da servizi di assistenza e consulenza. I rapporti con le società partecipate da Leonardo sono di tipo commerciale.

In riferimento al cliente MBDA Italia S.p.A. le garanzie emesse da primari istituti di credito sono volte a garantire il puntuale adempimento degli obblighi contrattualmente assunti da parte di Avio nell'ambito delle commesse Camm-er. Il loro svincolo è previsto al completamento di apposite milestone contrattuali.

Rapporti verso società controllate non consolidate

I rapporti del Gruppo con società controllate non consolidate sono identificabili in operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato.

Rapporti verso imprese collegate e a controllo congiunto

I rapporti della Società verso imprese collegate e a controllo congiunto sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali, relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • crediti finanziari, relativi a crediti finanziari, a breve e lungo termine, verso Termica Colleferro S.p.A.;
  • debiti commerciali, relativi a costi sostenuti nell'ordinaria attività di gestione e relativi ad operazioni concluse a normali condizioni di mercato; inoltre, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi costi sostenuti in seguito ad operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • debiti finanziari, relativi a debiti finanziari intercompany, a breve termine, di Avio S.p.A. verso Europropulsion S.A.;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali;
  • costi operativi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei debiti commerciali;
  • proventi finanziari, relativi a interessi attivi sui crediti finanziari precedentemente esposti.

Le garanzie bancarie nei confronti del Consorzio Sitab in liquidazione sono relative a forniture effettuate in anni scorsi ed è previsto che, di concerto con il Consorzio, vengano a breve revocate.

Rapporti verso altre parti correlate

I rapporti del Gruppo verso altre parti correlate sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business del Gruppo, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali.

8. ELENCO DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2019

La tabella che segue riporta i dati principali relativi alle società partecipate dal Gruppo Avio alla data del 31 dicembre 2019:

Società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2019 Quota di
partecipazione
Impresa Capogruppo
Avio S.p.A. -
Imprese controllate consolidate con il metodo integrale
Spacelab S.p.A. 70%
Regulus S.A. 60%
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 100% (*)
Avio Guyane S.A.S. 100%
Avio France S.A.S. 100%
ASPropulsion International B.V. 100%
Avio India Aviation Aerospace Private Limited (**) 100% (***)
Imprese a controllo congiunto, consolidate con il metodo del patrimonio netto
Europropulsion S.A. 50%
Imprese collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto
Termica Colleferro S.p.A. 40%

(*) Quota di partecipazione detenuta per il tramite di ASPropulsion International B.V.

(**) Si segnala che la società è in stato di liquidazione. Non si prevedono per il Gruppo impegni finanziari conseguenti alla liquidazione.

(***) Quota di partecipazione detenuta in parte direttamente da Avio S.p.A. (95%) ed in parte per il tramite di ASPropulsion International B.V. (5%).

9. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149 – DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Ai sensi di quanto disposto dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nel prospetto che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per le attività di revisione e altri servizi resi dalla società di revisione Deloitte & Touche SPA e dalle società appartenenti alla stessa rete (importi in migliaia di Euro):

Tipologia di servizi Destinatario Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio
2019
Servizi di revisione Capogruppo –
Avio S.p.A.
Società
Controllate
Deloitte &
Touche S.p.A.
Deloitte &
Touche S.p.A.
142 (1)
8
Altri servizi di revisione Capogruppo –
Avio S.p.A.
Deloitte &
Touche S.p.A.
43 (2)
Totale Totale 193

(1) Include corrispettivi aggiuntivi per 20 migliaia di Euro;

(2) Trattasi dell'esame limitato della Dichiarazione non finanziaria del Gruppo Avio per 25 migliaia di Euro, dell'attività di revisione ISA 805 del prospetto relativo ai costi di ricerca e sviluppo sostenuti nell'esercizio 2018 per 12 migliaia di Euro e delle attività relative al rilascio del visto di conformità ai fini IVA per 6 migliaia di Euro.

10. INFORMAZIONI RELATIVE ALLE EROGAZIONI PUBBLICHE EX ART. 1, COMMI 125129, DELLA LEGGE N 124/2017

Si riportano di seguito le informazioni richieste dalla disciplina delle erogazioni pubbliche al fine di ottemperare agli appositi obblighi di trasparenza. Tale informativa riguarda, come previsto dalla normativa, le erogazioni che hanno interessato il 2019:

Agevolazioni previste dalla Legge 24 dicembre 1985, n. 808 "Interventi per lo sviluppo e l'accrescimento di competitivita' delle industrie operanti nel settore aeronautico"

Società
ricevente
PA
erogante
Progetto Anni_costi
Progetto
Finanziamento
erogato nel
2019
Data
incasso
Crediti
verso
Ministero
Sviluppo
Economico
(€ / mln) (€ / mln)
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2006-2008 - - 1,16
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2009 - - 0,77
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2010 - - 0,44
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2009 0,15 17/12/2019 0,29
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2010 0,15 17/12/2019 0,62
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2011-2012 0,29 17/12/2019 0,85
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2012-2013 0,30 17/12/2019 1,99

AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2014-2015 0,20 17/12/2019 2,03
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2016-2017 1,76 09/12/2019 2,25
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Dimostratore tecnologico
LOX/LCH per il terzo
stadio del lanciatore Vega
E
2014-2016 - - 1,16
2,85 11,56

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico" per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85, pari a 11,57 milioni di Euro, si riferisce al valore nominale delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Le quote per Progetto sono così suddivise: 2,37 milioni di Euro per il progetto "Motore a propellente solido da 80 tonnellate – P80"; 8,03 milioni di Euro per il progetto "Materiali innovativi e strategici di prepreg in carbon epoxy e protezioni termiche in elastomero modificato di formulazione e produzione nazionale per filament winding applicato a motori spaziali da 40T"; 1,16 milioni di Euro per il progetto "Dimostratore tecnologico LOX/LCH per il terzo stadio del lanciatore Vega E".

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari".

Società
ricevente
PA erogante Progetto Anni_costi
Progetto
Finanziamento
erogato nel
2019
Data
incasso
Credito
Nominale
da
incassare
(€ / mln) (€ / mln)
AVIO SPA Comunità Europea SpaceCarbon NA 0,44 27/11/2019 NA
AVIO SPA Comunità Europea C3HARME NA 0,39 29/10/2019 NA
0,83 NA

Altre agevolazioni

Si evidenzia, come riportato nella Nota Integrativa nei paragrafi dedicati ai crediti tributari, che il Gruppo Avio ha iscritto, con riferimento agli esercizi 2019, 2018 e 2017, il Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo previsto dall'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 e successive modifiche.

11. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Business

Progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility"

In data 29 gennaio 2020 è stato presentato all'interno del Poligono sperimentale di interforze di Salto di Quirra in Sardegna il Progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" relativo alla costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon.

Tiro al banco Zefiro 23

In data 27 febbraio è stato effettuato con successo il tiro al banco del motore Zefiro 23 che ha permesso con ottimismo al ritorno al volo di Vega con il lancio VV16 per la missione SSMS.

Test della camera di combustione del motore M10 per il Vega E

In data 3 marzo 2020 si sono conclusi i test della camera di combustione dell'innovativo motore a liquido M10 con tecnologia a LOX-Metano che equipaggerà il Vega E, andando a sostituire il 3° e 4° stadio del lanciatore Vega C. I test si sono tenuti nelle facilities della NASA, nel Marshall Space Flight Center di Huntsville, Alabama. Il primo lancio del lanciatore Vega E è previsto per il 2025.

Ritorno al volo Vega

Nel 2020 è iniziata, nonostante le difficoltà connesse alla pandemia da COVID-19, la campagna di lancio per il ritorno al volo di Vega VV16.

Ariane

Nel 2020 ad oggi sono stati effettuati altri due lanci di Ariane 5. Il primo lancio in data 16 gennaio (VA251), per il satellite del consorzio europeo Eutelsat, e il satellite indiano GSat, entrambi satelliti per le telecomunicazioni.

Il secondo lancio dell'anno in data 18 febbraio (VA252), per il satellite Commerciale Giapponese JCSat 17 di SKY Perfect per le telecomunicazioni, e il satellite GEO-KOMPSAT 2B per l'istituto di ricerca Aerospaziale della Korea del Sud con fini Meteo e monitoraggio dei mari.

Sospensione delle operazioni nella base di lancio di Kourou in Guyana Francese

Il Centre Spatial Guyanais (CSG) e Arianespace hanno reso noto in data 16 marzo 2020 che, in attuazione delle comunicazioni del Governo Francese finalizzate a contrastare il COVID-19, il CGS ha deciso di sospendere temporaneamente le attività di preparazione dei prossimi lanci dalla base di Kourou.

Avio sta garantendo le le massime condizioni di sicurezza sia per il proprio personale alla base che per il lanciatore Vega, peraltro già integrato sulla rampa di lancio predisponendosi a riprendere le attività di preparazione del lancio appena possibile.

Si rinvia al paragrafo seguente per una più completa trattazione del tema COVID-19.

Altri fatti di rilievo

COVID-19

Come indicato nella sezione "Principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto", a cui si rinvia per approfondimenti, con il recente e rapido sviluppo dell'epidemia di Coronavirus, molti paesi hanno imposto limitazioni o sospensioni di alcune attività commerciali e adottato restrizioni di viaggio e misure di quarantena. Le interruzioni sono più immediate e pronunciate in alcuni settori come turismo, ospitalità, trasporti, vendita al dettaglio e intrattenimento, mentre in altri settori come quello manifatturiero sono previsti possibili effetti a catena. Effetti immediati si sono avuti sui mercati finanziari. Il titolo Avio in Borsa ha subito una diminuzione di valore sostanzialmente in linea con l'indice di riferimento del segmento STAR.

L'epidemia di coronavirus si è verificata in Cina verso la fine di dicembre 2019 e ha continuato ad evolversi successivamente. Alla fine del 2019, un gruppo di casi che mostrarono i sintomi di una "polmonite di causa sconosciuta" furono identificati a Wuhan, la capitale della provincia cinese di Hubei. Il 31 dicembre 2019, la Cina ha avvisato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di questo nuovo virus. Il 30 gennaio 2020, il Comitato Internazionale di Emergenza delle norme sanitarie dell'OMS ha dichiarato l'epidemia una "emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale". Da allora, molti più casi sono stati diagnosticati, anche in altri paesi. Sono state prese misure e politiche imposte dalla Cina anche da altri paesi.

In Italia tale pandemia sinora ha principalmente colpito le regioni del Nord Italia, con una successiva graduale diffusione nel resto del paese. Il Governo Italiano ha emanato diversi Decreti della Presidenza del Consiglio, che hanno introdotto misure via via sempre più restrittive delle attività commerciali e dei comportamenti di aggregazione sociale al fine di contenere il rischio di contagio su tutto il territorio Italiano.

L'epidemia e le misure restrittive imposte dal governo e dalle autorità francesi preposte hanno comportato a far data dal 16 marzo 2020 la sospensione temporanea delle attività di preparazione dei prossimi lanci dalla base di Kourou in Guyana francese. In Italia, in data 23 marzo 2020 è entrato in vigore un nuovo decreto del Governo Italiano maggiormente restrittivo dei precedenti che sospende tutte le attività produttive non essenziali fino al 3 aprile 2020.

Ciononostante, Avio ha ottenuto in data 24 marzo 2020 l'autorizzazione prefettizia a proseguire le proprie attività industriali, rientrando nel novero di quelle a rilevanza strategica per l'economia nazionale italiana, che pertanto al momento proseguono.

In tale contesto, Avio ha istituito all'uopo un Comitato interno COVID -19 che ha emanato una serie di disposizioni via via sempre più stringenti per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus in accordo al Protocollo siglato tra il Governo e le Parti Sociali del 14 marzo 2020. Tra queste, l'utilizzo ed agevolazione dello smart working e del cosiddetto lavoro agile per le attività che possono essere svolte a distanza, la limitazione degli spostamenti e accesso agli impianti estesa anche a fornitori e consulenti, modalità di conduzione di riunioni e meetings nel rispetto delle norme di legge, modalità di comunicazione interna tramite diffusione tempestiva dei comunicati Covid-19 a tutti i dipendenti con utilizzo della piattaforma informatica.

Sono state, inoltre, attivate iniziative a supporto di tutti i dipendenti quali l'attivazione di una copertura assicurativa sanitaria aggiuntiva a sostegno economico del lavoratore in caso di infezione da Covid-19 e l'attivazione di uno sportello di supporto psicologico gratuito on-line per tutti i lavoratori al fine di fornire un supporto laddove utile connesso all'emergenza Covid-19.

Ai fini della predisposizione del presente bilancio, Avio ritiene gli eventi connessi al COVID-19 costituiscanoun "non adjusting events" dei risultati economico finanziari riportati nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2019 e pertanto fornisce l'informativa richiesta ai sensi dello IAS 10.

Con riferimento alle raccomandazioni ESMA dell'11 marzo 2020 relativamente alle "Market Disclosure" e "Financial Reporting", come riportato nel comuicato stampa del 25 marzo 2020, la Società ritiene che non sia ancora oggi possibile stimare quantitativamente l'impatto che tale epidemia avrà nel corso dell'esercizio. Tuttavia, nell'attuale contesto non si può escludere un possibile effetto negativo nel breve termine in termini di parziale rallentamento nello svolgimento delle attività

Procedure di
revisione svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure :
· comprensione dell'approccio contabile adottato dai Gruppo Avio per la
valutazione dei lavori in corso su ordinazione e dei criteri di riconoscimento
dei ricavi e dei correlati margini:
· analisi della procedura, comprensione dell'impiementazione e venfica
dell'efficacia operativa dei controlli dievarci posti in essere da la Drezione sul
processo di valutazione dei lavori in corso su ordinazione;
· analisi della corretta appicazione dei principio contabile IFRS 15 sul nuovi
contratti sottoscotti:
· analisi campionaria dei contratti in essere con la cilentela e delle relative
clausole di modifica contrattuale in essi previste;
· esame dell'accuratezza del calcolo della percentuale di completamento e
della conseguente rilevazione dei ricavi;
· analisi comparativa delle principali variazioni dei risultati di commessa
rispetto al preventivo originario e all'esercizio precedente;
· analisi delle assunzioni che hanno richiesto un significativo giudizio da parte
della Direzione ed in particolare delle metodologie di determinazione delle
stime dei costi a finire inclusi i prevedibili rischi contrattuali, nonchè gli
eventi successivi alla chiusura dell'esercizio;
. analisi della reportistica di commessa e interviste con i responsabili di
progetto con particolare riferimento alle variazioni contra truali avvenute nel
corso dell'esercizio ed ai niliessi della stesse sulla determinazione dei costi a
finire incluse le eventuali perdite prevedibili;
· analisi della contabilizzazione dei credito di imposta per le attività di ricerca e
svaugpo maturato negli esercizi 2017, 2018 e 2019 e degli effetti riconosciuci
a conto economico sura base dell'avanzamento di tall attività, commisurato
all'avanzamento dei costi sostenuti per le commesse pluriennali di ricerca e
STUDDO:
· verfica su base campionana dei costi di commessa con relerimento alle
diverse componenti del costo di talune commesse in essere alla data del 31
dicembre 2019;
· esame dell'informativa fornita dal Gruppo e della sua conformità al principi
contabili di nierimento.
Responsabilità degli Amministratori e dei Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Relazione della Società di Revisione sul Bilancio Consolidato 162

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BILANCIO DI ESERCIZIO

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA Nota 31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
(importi in Euro)
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 3.1 66.765.549 57.226.726
Diritti d'uso 3.2 42.955.300
Avviamento 3.3 61.005.397 61.005.397
Attività immateriali a vita definita 3.4 122.025.800 116.641_054
Partecipazioni 3.5 77.460.491 84.402.700
Attività finanziarie non correnti 3.6 6.106.000 5.812.000
Imposte differite attive 3.7 73.746.179 74.756.323
Altre attività non correnti 3.8 67.051.171 66.506.252
Totale attività non correnti 517.115.887 466.350.452
Attività correnti
Rimanenze e Acconti a fomitori 3.9 140.016.728 111.537.309
Lavori in corso su ordinazione 3.10 214.599.355 143.926.345
Crediti commerciali 3.11 3.484.470 3.646.540
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.12 142.867.897 106.306.821
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 3.13 27.546.989 59.077.699
Altre attività correnti 3.14 21.109.231 10.882.507
Totale attività correnti 549.624.670 435.377.221
TOTALE ATTIVITA' 1.066.740.557 901.727.673

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA Nota 31 dicembre
2019
31 dicembre
2018
(importi in Euro)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 3.15 90.964.212 90.964.212
Riserva sovrapprezzo azioni 3.16 141.588.361 144.255.918
Altre riserve 3.17 12.776.229 13.152.374
Utili/{Perdite} a nuovo 18.132.410 6.386.265
Utile/(Perdita) dell'esercizio 28.560.398 23.344.256
Totale Patrimonio netto 292.021.610 278.103.026
PASSIVITA
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 3.18 42.000.000 40.000.000
Passività finanziarie non correnti per leasing 3.19 35.302.168
Fondi per benefici ai dipendenti 3.20 8.909.360 8.774.459
Fondi per rischi ed oneri 3.21 5.763.127 3.365.270
Altre passività non correnti 3.22 132.689.090 122.038.121
Totale passività non correnti 224.663.745 174.177.850
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 3.23 84.329.117 71.570.289
Passività finanziarie correnti per leasing 3.24 6.422.527
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 3.25 8.075.000 60.000
Fondi per rischi ed oneri 3.21 5.101.686 5.866.418
Debiti commerciali 3.26 113.331.194 141.810.833
Anticipi per lavori in corso su ordinazione 3.10 319.383.050 217.753.460
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 3.27 4.311.689 1.554.867
Altre passività correnti 3.28 9.100.937 10.830.930
Totale passività correnti 550.055.201 449.446.797
TOTALE PASSIVITA' 774.718.947 623.624.647
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.066.740.557 901.727.673

CONTO ECONOMICO Nota Esercizio
2019
Esercizio
2018
(importi in Euro)
Ricavi 3.29 390.663.635 443.357.660
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, in corso
di lavorazione e semilavorati
(150.526) 473.336
Altri ricavi operativi 3.30 7.676.457 5.513.853
Consumi di materie prime 3.31 (108.879.327) (120.802.929)
Costi per servizi 3.32 (201.098.464) (253.081.216)
Costi per il personale 3.33 (58.165.061) (48.414.244)
Ammortamenti 3.34 (17.901.108) (12.035.429)
Altri costi operativi 3.35 (4.640.273) (6.309.041)
Costi capitalizzati per attività realizzate internamente 3.36 12.498.547 9.755.069
RISULTATO OPERATIVO 20.003.880 18.457.060
Proventi finanziari 3.37 2.136.514 699.559
Oneri finanziari 3.38 (2.132.703) (1.456.334)
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI 3.812 (756.775)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto - proventi/(oneri) finanziari
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni 3.39 5.400.000 5.720.000
PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI 5.400.000 5.720.000
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO PRIMA DELLE IMPOSTE E
DELLE DISCONTINUED OPERATION
25.407.692 23.420.284
Imposte sul reddito 3.40 3.152.706 (76.028)
UTILE/(PERDITA) DI PERIODO 28.560.398 23.344.256
Utile base per azione
Utile diluito per azione
3.41
3.41
1,08
1,05
0,89
0.86

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO Esercizio
2019
Esercizio
2018
(importi in Euro)
UTILE/(PERDITA) DEL PERIODO (A) 28.560.398 23.344.256
Altre componenti di conto economico complessivo:
Utili/(Perdite) attuariali - Riserva utili/perdite attuariali (500.908) (593.963)
Utili/(Perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto (che saranno
successivamente riclassificate in conto economico)
Utili/(Perdite) su strumenti di copertura di flussi finanziari iscritti
direttamente a riserva di cash flow hedge su tassi di interesse
Effetto fiscale relativo agli Altri Utili/(Perdite) 124.403 114,989
TOTALE ALTRE COMPONENTI DI CONTO ECONOMICO
COMPLESSIVO, AL NETTO DEL RELATIVO EFFETTO FISCALE
(B)
(376.505) (478.974)
UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO DEL PERIODO (A+B) 28.183.893 22.865.282

Altre riserve
Riserva
Riserva
Riserva
Riserva
costi per
Riserva
vincolata
Operazioni
Utili
Risullato
Capitale
Azioni
Riserva
utɨ́ɨs /
aumento
sovrapprezzo
per azioni
Under
(Perdite)
dell
sociale
proprie
legate
(perdite)

azioni
propne in
Common
а пиочо
esercizio
capitale
attuariali
portafoglio
Control
2015
Patrimonio netto al 31/12/2017
90.964
163.897
3.474
7
(2.725)
(1.456)
12.928
Destinazione risultato esercizio precedente
12,928
(12,928)
Distribuzione dividendi
(10_017)
Destinazione riserve
(19 641)
18 185
1,456
Altre variazioni
(1 835)
Utila){Perdita) complessivo
- Utile/(Perdita) dell'esercizio
23,344
- Altre variazioni
2
- Variazioni di fair value dei denvati di copertura
- Utili?(Perdite attuariali, al netto del relativo effetto fiscale
(481)
Utile/(Perdita) complessivo
0
0
O
0
(481)
2
23 344
Patrimonio netto al 31/12/2018
18.193
90.964
144.256
0
6.386
(3.206)
(1.835)
23.344
Destinazione risultato esercizio precedente
23 344
(23 344)
Distribuzione dividendi
(11 598)
Destinazione riserva
Acquisto azioni proprie
(2,668) (2,668)
2 669
Utile/(Perdita) complessiva
- Utilef(Perdita) dell'esercizio
28,560
- Altre variazioni
- Utili/(Perdite attuariali, al netto del relativo effetto fiscale
(377)
Utile/(Perdita) complassivo
0
0
0
0
D
0
(377)
0
0
28 580
Totale
Patrimonio
netto
267.089
0
(10,017)
D
(1 835)
23 344
2
0
(481)
22 865
278.103
0
(14 598)
0
(2 668)
28,560
0
(377)
28,184
Patrimonio netto al 31/12/2019
90.964
141.588 (2.668)
2.668
18.193
(3.582)
0
(1-835)
18.132
28.560
292.021

2019 2018
ATTIVITA' OPERATIVA
Utile/(Perdita) dell'esercizio
Rettifiche per:
28 560 23 344
- Imposte sul reddito (3.153) 76
- (Proventi)/oneri finanziari (4) 757
- Ammortamenti
- (Plus) minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni e altri (proventi) loneri
17.901 12.035
Variazione netta fondi per rischi e oneri
Variazione netta fondi per benefici ai dipendenti
1.633
(242)
520
(301)
Variazioni di:
- Rimanenze (28.479) 87.167
- Lavon in corso su ordinazione e anticipi
- Crediti commerciali
30.957
162
(148.154)
6.505
- Debiti commerciali (28,480) 41.760
- Altre attività correnti e non correnti 28.768 4.548
- Altre passività correnti e non correnti 14.823 5.254
Imposte sul reddito corrisposte
Interessi corrisposti (443) (1.456)
Disponibilità liquide nette generate((Impiegate) nell'attività operativa (A) 62.004 32.055
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Investimenti in:
- Immobilizzazioni materiali (13.707) (13.049)
- Attività immateriali a vita definita (13.433) (7.547)
- Partecipazioni (50) (4)
- Buoni di Risparmio/Depositi Bancari Vincolati
Prezzo di realizzo immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie
(0)
Prezzo di acquisizione ramo d'azienda dei lanciatori della ELV (ora Spacelab) (20.311)
Disponibilità liquide generate((impiegate) nell'attività di investimento (8) (27.189) (40.912)
ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Accensione finanziamento BEI 10.000
Effetto tesorería accentrata con società controllate e a controllo congiunto 12.759 24.757
Dividendi pagati dalla capogruppo Avio S.p.A. (11.598) (10.017)
Acquisto azioni proprie (2.668)
Pagamento leasing (6.748)
Disponibilità liquide generate/(impiegate) nell'attività di finanziamento (C) 1.746 14.740
INCREMI(DECREM) DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E DEI MEZZI EQUIVALENTI (A)+(B)+(C) 36.561 5.883
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI - INIZIO PERIODO 106.307 100.424
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI - FINE PERIODO 142.868 106.307

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

1. INFORMAZIONI GENERALI

Avio S.p.A. (la "Società" o la "Capogruppo") è una società per azioni regolata secondo l'ordinamento giuridico vigente in Italia e iscritta presso l'Ufficio del Registro delle Imprese di Roma, con sede legale in Roma, Via Leonida Bissolati, n. 76.

La Società è stata costituita in data 28 maggio 2015 con il nome di Space2 S.p.A., veicolo che costituiva una Special Purpose Acquisition Company (SPAC) di diritto italiano, in forma di SIV (Special Investment Vehicle) ai sensi del Regolamento di Borsa Italiana, le cui azioni in data 28 luglio 2015 venivano collocate sul Segmento Professionale del Mercato Telematico degli Investment Vehicles (MIV) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.

In data 31 marzo 2017 la SPAC Space2 S.p.A. ha acquisito la società Avio S.p.A., capogruppo del Gruppo Avio e, in data 10 aprile 2017, ha proceduto alla fusione per incorporazione della Avio S.p.A.. Space2 S.p.A. ha, inoltre, assunto la denominazione di "Avio S.p.A." a seguito della suddetta operazione societaria.

Avio S.p.A. detiene, al 31 dicembre 2019, direttamente o indirettamente, partecipazioni in sette società controllate (Spacelab S.p.A., Regulus S.A., Se.Co.Sv.Im. S.r.l., Avio Guyane S.A.S., Avio France S.A.S., AS Propulsion International B.V. e Avio India Aviation Aerospace Private Ltd. in liquidazione) e in una società a controllo congiunto (Europropulsion S.A.) incluse nell'area di consolidamento del presente bilancio (collettivamente il "Gruppo" o il "Gruppo Avio").

L'area di consolidamento si è modificata nel corso del 2019 per via della costituzione della controllata totalitaria Avio France S.A.S.

Il presente bilancio è espresso in Euro (€) in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni della Società. I prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, di Conto Economico e Conto Economico Complessivo sono espressi in unità di Euro; il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto ed il Rendiconto Finanziario nonché le presenti Note Esplicative sono espressi in migliaia di Euro, ove non diversamente indicato.

2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI

2.1. Principi per la predisposizione del bilancio

Il presente bilancio al 31 dicembre 2019 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (di seguito anche "IFRS"), emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e adottati dalla Commissione Europea. Per IFRS si intendono gli International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il presente bilancio redatto secondo gli IFRS è stato predisposto sul presupposto della continuità aziendale.

Il bilancio è stato altresì predisposto in conformità ai provvedimenti adottati dalla CONSOB in merito agli schemi di bilancio in applicazione dell'articolo 9 del D.Lgs. 38/2005 e delle altre norme e disposizioni CONSOB in materia di bilancio.

2.2. Schemi di bilancio

Il bilancio relativo al periodo chiuso al 31 dicembre 2019 è costituito dai prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalle Note Esplicative.

Gli schemi di bilancio utilizzati dalla Società prevedono:

  • per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria la distinta presentazione delle attività correnti e non correnti e delle passività correnti e non correnti, generalmente adottata dai gruppi industriali e commerciali;
  • per il Conto Economico la classificazione dei costi basata sulla natura degli stessi;
  • per il Conto Economico Complessivo l'adozione della presentazione autonoma ("two-statement approach") con indicazione degli altri utili/(perdite) al netto del relativo effetto fiscale;
  • per il Rendiconto Finanziario l'adozione del metodo indiretto.

2.3. Informazioni comparative

Ai sensi dello IAS 1 il bilancio separato 2019 presenta le informazioni comparative per l'esercizio 2018 per le componenti patrimoniali (Situazione Patrimoniale-Finanziaria) e quelle relative all'esercizio 2018 per le componenti economico-finanziarie (Conto Economico, Conto Economico Complessivo, Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto e Rendiconto Finanziario). Alcuni dati dell'esercizio precedente sono stati oggetto di riesposizione per miglior comparazione rispetto ai medesimi al 31 dicembre 2019.

2.4. Principi contabili e criteri di valutazione

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

Il costo di acquisizione corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori sostenuti fino alla messa in esercizio (al lordo di eventuali contributi ricevuti) e degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene prevedibili, nonché dei costi di bonifica del sito su cui insiste il bene, ove necessari e se rispondenti alle previsioni dello IAS 37. Per i beni ricevuti in conferimento, il costo corrisponde ai valori determinati nei relativi atti sulla base delle risultanze peritali. Il costo di produzione interna include tutti i costi di costruzione sostenuti fino alla messa in esercizio, siano essi direttamente e specificatamente riferibili alle immobilizzazioni materiali oppure relativi, in generale, alle attività di fabbricazione impiegate e quindi comuni a più lavorazioni. Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte dell'acquisizione o produzione di immobilizzazioni materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nell'esercizio nel quale sono sostenuti.

I costi sostenuti successivamente all'acquisizione (costi di manutenzione e riparazione e costi di sostituzione) sono iscritti nel valore contabile del cespite, oppure riconosciuti come cespite separato, solamente quando si ritiene che sia probabile che i benefici economici futuri associati al cespite saranno fruibili e che il costo del cespite possa essere misurato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione o i costi di sostituzione che non presentano le caratteristiche sopra riportate sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti.

Il valore contabile lordo dei beni viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata ed al valore residuo dei beni. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso. Per i beni ricevuti in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua al momento del conferimento.

Categoria Aliquote di ammortamento
Fabbricati
Impianti e macchinari
3-10%
7-30%
Attrezzature industriali e commerciali 25-40%
Altri beni:
- Mobili, dotazioni e macchine ufficio
- Mezzi di trasporto
- Altri beni
12-20%
20-25%
12-25%

Le aliquote economico-tecniche di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti:

Nell'esercizio in cui inizia l'ammortamento del bene, questo viene calcolato in funzione del periodo di effettivo utilizzo. La vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono applicati in ottica prospettica.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati al minore tra la durata residua del contratto d'affitto o di concessione e la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa.

I beni composti di componenti, di importo significativo, con vita utile differente sono considerati separatamente nella determinazione dell'ammortamento (component approach).

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 17 e attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sulla Società tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività della Società al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari.

I contratti che pur non avendo la forma legale di contratto di leasing finanziario, contengono un leasing ai sensi di quanto specificato nell'IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing, vengono contabilizzati come i contratti di leasing finanziario.

I terreni non sono ammortizzati.

Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se negli esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività al momento della cessione o dismissione e sono imputati al conto economico dell'esercizio.

Attività immateriali

Un'attività immateriale è un'attività priva di consistenza fisica e viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Tra le attività immateriali viene incluso l'avviamento acquisito a titolo oneroso a seguito di un'aggregazione aziendale.

Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L'ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l'attività è disponibile all'uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente se necessario, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Le attività immateriali rilevate a seguito di un'aggregazione aziendale sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Attività immateriali a vita indefinita

Avviamento

L'avviamento deriva dall'acquisizione e successiva fusione della Avio S.p.A. da parte di Space2 S.p.A. avvenuta nel 2017, quale allocazione della differenza residua derivante dall'annullamento tra il valore della partecipazione e la corrispondente frazione del patrimonio netto della società incorporata.

L'avviamento è rilevato come attività con vita utile indefinita e non viene ammortizzato, bensì sottoposto annualmente, o più frequentemente se vi sia un'indicazione che specifici eventi o modificate circostanze indichino la possibilità di una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al netto di eventuali perdite di valore cumulate.

Ai fini della conduzione dell'impairment test, l'avviamento è stato considerato allocato sulle singole entità generatrici dei flussi finanziari (Cash Generating Units o CGU) rappresentative delle unità di business finanziariamente indipendenti attraverso cui la Società opera. Sulla base dell'attuale configurazione della Società, al 31 dicembre 2019, è stata identificata un'unica CGU corrispondente al Settore operativo Spazio.

Attività immateriali a vita definita

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo sono capitalizzati se e solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, l'attività sviluppata è chiaramente identificabile e vi è evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, ai fini della capitalizzazione rilevano l'esistenza della fattibilità tecnica e dell'intenzione di completare l'attività in modo da renderla disponibile per l'uso o vendita, l'esistenza di adeguate risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita e l'attendibilità della valutazione dei costi attribuibili all'attività durante lo sviluppo. Soddisfatte queste condizioni i costi sono iscritti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria ed ammortizzati, a quote costanti, a partire dall'avvio della produzione commerciale dei programmi ai quali si riferiscono. L'ammortamento è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi di sviluppo capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell'assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento.

I costi di ricerca e quelli di sviluppo per i quali non sono rispettate le condizioni di cui sopra vengono imputati a conto economico quando sostenuti e non possono essere capitalizzati in periodi successivi.

Attività per accreditamento presso la clientela

La Società ha proceduto, alla data di acquisizione da parte di Space2 e con effetto dall'esercizio 2017, ad allocare il costo di tale acquisizione rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili delle società acquisite ai relativi fair value a tale data. A seguito di tale processo di allocazione sono state identificate come rispondenti ai criteri richiesti per l'iscrizione, ai sensi di quanto indicato nell'IFRS 3 e nello IAS 38, le attività immateriali per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, che sono state valutate al fair value applicando un metodo di valutazione reddituale, basato sul valore attuale dei flussi di cassa futuri generati dalle attività per il periodo di vita utile prevedibile residuo, determinato applicando un tasso di attualizzazione che tiene conto sia dei possibili rischi associati alle attività sia del valore temporale del denaro. Inoltre è stato considerato nel valore delle attività il beneficio attribuibile al risparmio fiscale conseguibile da

un potenziale acquirente derivante dall'ammortamento delle attività immateriali iscrivibili (tax amortisation benefits).

Le attività per accreditamento presso la clientela vengono ammortizzate, in correlazione alla vita media ponderata residua dei programmi cui sono riferite, in un periodo di 15 anni. A fronte delle attività immateriali iscritte, sono state rilevate le relative imposte differite, determinate mediante applicazione delle aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore al momento dell'imputazione a conto economico degli ammortamenti.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali sono iscritte nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria solo se è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e se il costo dell'attività può essere misurato in modo attendibile. Rispettate queste condizioni, le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto che corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori e, per i beni ricevuti in conferimento, ai valori determinati nei relativi atti.

Il valore contabile lordo delle altre attività immateriali a vita utile definita viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata. L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile per l'uso ed è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Per le attività ricevute in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua delle medesime.

Le aliquote di ammortamento utilizzate dalla Società sono le seguenti:

Categoria Aliquote di ammortamento
Brevetti 20%
Marchi 10%
Software 20-33%

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate, collegate e controllate congiuntamente sono iscritte al costo, rettificato in presenza di perdite di valore. Il costo è rappresentato dal valore di acquisto o iscritto a seguito della Fusione e corrispondente al valore della loro contribuzione nel bilancio consolidato alla data considerata in tale bilancio quale data di acquisizione.

L'eventuale differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è inclusa nel valore di carico della partecipazione e viene assoggettata annualmente a test di impairment, confrontando l'intero valore contabile della partecipazione con il suo valore recuperabile (il più elevato tra il valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita).

Qualora risultino evidenze che le partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del valore originario di iscrizione.

Le società nelle quali la Società detiene una quota di partecipazione compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto senza tuttavia esercitare un'influenza notevole e le partecipazioni in altre imprese, sono incluse fra le attività non correnti o fra quelle correnti se sono destinate a permanere nel patrimonio della Società per un periodo, rispettivamente, superiore o non superiore a 12 mesi. Le altre partecipazioni sono classificate tra le "attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico consolidato" (FVTPL), nell'ambito delle attività correnti. Al momento dell'acquisto di ciascuna partecipazione, l'IFRS 9 prevede l'opzione irrevocabile di iscrivere tali partecipazioni tra le

"attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo consolidato" (FVTOCI), nell'ambito delle attività non correnti o correnti. Le altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo" sono valutate al fair value; le variazioni di valore di dette partecipazioni sono iscritte in una riserva di patrimonio netto attraverso la loro imputazione alle altre componenti di conto economico complessivo (Riserva per attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo), senza riclassificazione a conto economico separato, in sede di derecognition (cessione) o riduzione di valore ritenuta definitiva. I dividendi sono invece rilevati a conto economico separato consolidato. Le variazioni di valore delle altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico separato" sono iscritte direttamente a conto economico separato consolidato.

Perdita di valore delle attività

La Società verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle immobilizzazioni materiali e delle attività immateriali e delle partecipazioni al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività viene ridotto al relativo valore recuperabile. Inoltre un'attività immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore. La perdita di valore di un'attività corrisponde alla differenza tra il suo valore contabile ed il suo valore recuperabile, definito come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore d'uso è calcolato come valore attuale dei flussi di cassa operativi futuri attesi, i quali escludono i flussi di cassa derivanti da attività di finanziamento. La proiezione dei flussi di cassa si basa sui piani aziendali e su presupposti ragionevoli e documentati riguardanti i futuri risultati della Società e le condizioni macroeconomiche. Il tasso di sconto utilizzato considera il valore temporale del denaro e i rischi specifici del settore di appartenenza.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit – CGU) cui il bene appartiene.

In particolare, nel valutare la sussistenza di eventuali perdite di valore delle partecipazioni, trattandosi di partecipazioni in imprese non quotate e per le quali non è determinabile un valore di mercato ("fair value less costs to sell") attendibile, in linea con il disposto dello IAS 28 (paragrafo 33), il valore recuperabile ("equity value") è definito in base al valore d'uso della partecipata, inteso come sommatoria a) del valore attuale dei flussi di cassa operativi stimati per la società partecipata, b) del valore attuale stimato di una ipotetica cessione finale ("ultimate disposal") e c) della posizione finanziaria netta alla data del test.

Ogni qualvolta il valore recuperabile di un'attività, o di un'unità generatrice di flussi finanziari, è inferiore al valore contabile, quest'ultimo è ridotto al valore di recupero e la perdita viene imputata a conto economico. Successivamente, se una perdita su attività diverse dall'avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che comunque non può eccedere il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse mai stata effettuata la svalutazione per perdita di valore). Tale ripristino di valore è immediatamente contabilizzato a conto economico.

Attività finanziarie

La Società classifica le attività finanziarie nelle seguenti categorie:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie valutate al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio;
  • attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico.

La Società determina la classificazione delle stesse sulla base del modello di business perseguito nella gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio, i costi

dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. I crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento sono invece inizialmente valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale le attività finanziarie sono classificate in una delle categorie sopra elencate e non possono essere successivamente riclassificate in altre categorie, salvo che la Società non modifichi il proprio modello di business per la gestione delle stesse.

La Società rileva in dei fondi svalutazione le perdite attese relative alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, alle attività derivanti da contratto e ai titoli di debito valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico. Le perdite attese sono determinate lungo tutta la vita del credito, ponderando i risultati di vari scenari per le loro probabilità ed attualizzando gli importi utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

La classificazione tra corrente e non corrente riflette le attese del management circa la loro negoziazione.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Tale categoria include le attività finanziarie detenute per incassare i flussi di cassa contrattuali (Held to Collect), rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e degli interessi sull'importo del capitale da restituire. Sono inclusi in tale categoria i crediti ed i finanziamenti attivi. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, in conformità al criterio dell'interesse effettivo, diminuito delle perdite per riduzione di valore. Sono incluse nell'attivo corrente o non corrente a seconda che della scadenza contrattuale sia inferiore o superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile (perdita) dell'esercizio così come gli utili o perdite da derecognition.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) di esercizio

Rientrano in tale categoria le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico. Tale categoria comprende tutti gli strumenti derivati e le attività finanziarie detenute per la negoziazione. Il fair value delle attività finanziarie detenute per la negoziazione è determinato facendo riferimento ai prezzi di mercato alla data di bilancio o delle situazioni infrannuali, o attraverso tecniche e modelli di valutazione finanziarie.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico

Tale categoria include le attività finanziarie detenute con la duplice finalità di incassare i flussi di cassa contrattuali, rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e degli interessi sull'importo del capitale da restituire, e di vendere l'attività finanziaria (Held to Collect and Sell).

Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore fra costo di acquisto o di produzione e valore netto di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, definito come il prezzo di vendita stimato meno i costi di completamento previsti e le spese necessarie per realizzare la vendita.

In particolare, le materie prime, i semilavorati ed i prodotti in corso di lavorazione sono iscritti inizialmente in base al costo di acquisto o di produzione. I costi di acquisto comprendono il costo pagato ai fornitori aumentato delle spese accessorie sostenute fino all'ingresso dei beni nei magazzini della Società, al netto di sconti e abbuoni. I costi di produzione comprendono i costi sostenuti per portare i beni nel luogo e nello stato in cui si trovano alla data di bilancio: comprendono sia i costi specifici ai singoli beni o categorie di beni, sia i costi sostenuti globalmente nelle attività utilizzate per allestirli (spese generali di produzione). La valutazione del costo delle giacenze è generalmente effettuata mediante adozione del metodo FIFO. Tale criterio di valutazione è ritenuto il più adeguato per una rappresentazione veritiera e corretta, nonché omogenea, della situazione patrimoniale ed economica della Società.

Il valore delle rimanenze così determinato viene poi eventualmente rettificato mediante apposito fondo svalutazione per tener conto di materiali obsoleti o di lento rigiro, in relazione alla loro possibile utilità e realizzo futuro.

Lavori in corso su ordinazione

I lavori in corso su ordinazione (o contratti di costruzione) si riferiscono a contratti stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. Principalmente sono relativi ad attività di sviluppo e di produzione nel settore dello spazio.

Quando il risultato di un contratto di costruzione può essere stimato con attendibilità, i lavori in corso su ordinazione sono valutati secondo il metodo della percentuale di completamento applicata al corrispettivo contrattuale per ciascuna obbligazione inclusa nel contratto, secondo il quale i costi, i ricavi ed il relativo margine sono riconosciuti in base all'avanzamento dell'attività produttiva. Per la determinazione della percentuale di completamento si adotta il criterio economico del rapporto fra costi di produzione già sostenuti e costi preventivi totali dell'intera opera (cost-to-cost), sulla base di stime aggiornate alla data di bilancio. Periodicamente vengono effettuati aggiornamenti delle assunzioni che sono alla base delle valutazioni. Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati nell'esercizio in cui vengono effettuati gli aggiornamenti.

Quando il risultato di un contratto di costruzione non può essere stimato con attendibilità, i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti.

Viene inoltre tenuto conto degli oneri da sostenere dopo la chiusura della commessa e di quelli a fronte di perdite prevedibili mediante accantonamenti ai fondi rischi; in particolare eventuali perdite sui contratti vengono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note.

I lavori in corso su ordinazione sono esposti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria al netto degli acconti fatturati ai clienti. L'analisi viene effettuata per singola commessa: se il valore della singola commessa è superiore agli acconti, la differenza positiva è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce in esame; nel caso in cui il valore della singola commessa risulti inferiore agli acconti, la differenza negativa è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce "Anticipi per lavori in corso su ordinazione".

Crediti commerciali e altri Crediti

I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, che corrisponde al valore nominale, e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato al netto di un fondo svalutazione.

In relazione ai crediti commerciali e agli altri crediti la Società ha applicato l'approccio semplificato indicato dall'IFRS 9 per misurare il fondo svalutazione come perdita attesa lungo la vita del credito. La Società determina l'ammontare delle perdite su crediti attese in relazione a questi elementi attraverso l'utilizzo di una matrice di accantonamento, stimata in base all'esperienza storica delle perdite su crediti in base allo scaduto dei creditori, aggiustata per riflettere le condizioni attuali e le stime in merito alle condizioni economiche future. Di conseguenza, il profilo di rischio di credito di queste attività è presentato secondo le fasce di scaduto in base alla matrice di accantonamento.

La Società non ha in essere operazioni di cessione di crediti mediante operazioni di factoring.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono denaro e valori in cassa, depositi bancari a pronti ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti prontamente in denaro e che

sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore. Gli scoperti di conto corrente sono portati a riduzione delle disponibilità liquide solo ai fini della redazione del rendiconto finanziario.

Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo

I crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo relativi al decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014 n. 9, come modificato dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017") e dalla Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145), sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito stesso, avendo cura di quantificare il solo beneficio per il quale esiste la ragionevole certezza che l'entità abbia rispettato le condizioni previste. Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Altre attività correnti" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voci di conto economico "Costi per servizi" e "Ricavi" derivanti dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Passività finanziarie

In tale voce sono classificate le passività di natura finanziaria, nella parte non corrente, e gli scoperti di conto corrente, nella parte a breve, nonché quei debiti correnti e non correnti che, seppur sorti in relazione ad operazioni di natura commerciale o comunque non finanziaria, sono stati negoziati a condizioni particolari, in quanto si è inteso porre in essere un'operazione di finanziamento rendendo di fatto tali debiti finanziari. I debiti finanziari correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

La quota dei debiti finanziari non correnti esigibile entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio viene classificata nella voce "Quota corrente dei debiti finanziari non correnti".

Fondi per benefici ai dipendenti

I dipendenti della Società fruiscono di benefici successivi al rapporto di lavoro, che possono essere piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri benefici a lungo termine.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi.

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la Società versa contribuzioni fisse ad un'entità giuridicamente distinta su base obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad effettuare versamenti aggiuntivi se l'entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti i benefici pensionistici maturati relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della competenza e classificati tra i costi del personale.

I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita. L'obbligazione di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici

definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione futura prevista. Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali e delle rettifiche basate sull'esperienza passata sono rilevati immediatamente nel periodo in cui sorgono negli Altri utili/(perdite) complessivi e non sono mai riclassificati a conto economico nei periodi successivi.

Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore attuale delle passività per i piani a benefici definiti rettificate per tener conto degli utili e delle perdite attuariali non rilevati e ridotte del fair value delle attività a servizio del piano, se esistenti. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte fino a concorrenza delle perdite attuariali e del costo relativo a prestazioni pregresse non riconosciuti precedentemente, oltre al valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.

I costi relativi ai piani a benefici definiti sono classificati tra i costi del personale ad eccezione dei costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici che sono classificati fra gli oneri finanziari.

Il trattamento di fine rapporto ("TFR") era considerato sino al 31 dicembre 2006 un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. In conseguenza, le quote di TFR maturate successivamente a tale data assumono la natura relativa ai piani a contribuzione definita, con esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella determinazione del costo di competenza. Le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono valutate quali piani a benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però, nel calcolo la componente relativa ai futuri incrementi salariali.

Altri benefici a lungo termine

Gli altri benefici a lungo termine hanno un trattamento contabile analogo a quello dei piani a benefici definiti, ad eccezione del fatto che gli utili e le perdite attuariali sono interamente riconosciuti a conto economico nell'esercizio in cui si determinano.

Piani retributivi basati su azioni (Share based payment)

Piani retributivi basati su azioni liquidabili per cassa o attraverso la consegna di altre attività finanziarie (cash-settled share-based payment) sono rilevati come passività, tra i fondi per rischi ed oneri, e sono valutati al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione. Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a conto economico.

Fondi per rischi ed oneri

La Società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse della Società per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all'obbligazione alla data del bilancio. Se l'effetto è rilevante, l'accantonamento viene attualizzato e il suo incremento dovuto al trascorrere del tempo viene successivamente rilevato a Conto Economico negli oneri finanziari.

Nel caso di cause legali, l'ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti.

In caso di passività per oneri futuri di smantellamento, rimozione e bonifica relative ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale al quale l'onere stesso si riferisce.

I fondi sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono menzionati nelle Note Esplicative senza procedere ad alcuno stanziamento.

Debiti commerciali

I debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione. I debiti commerciali sono iscritti fra le passività correnti, salvo i casi in cui la Società abbia il diritto contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni oltre i 12 mesi dalla data di bilancio.

Debiti per erogazioni ai sensi della Legge 808/85

Tali debiti sono iscritti in bilancio al loro valore nominale e sono classificati nelle voci di bilancio "Altre passività non correnti" e "Altre passività correnti".

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti per competenza al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi.

I ricavi per la vendita di beni vengono riconosciuti quando la Società ha trasferito all'acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni, momento generalmente coincidente con la spedizione. Inoltre il Gruppo verifica se vi siano condizioni contrattuali che rappresentano obbligazioni sulle quali deve essere allocato il corrispettivo della transazione (ad esempio garanzie), nonché effetti derivanti dalla presenza di corrispettivi variabili, di componenti finanziarie significative o di corrispettivi non monetari e da pagare al cliente. Nel caso di corrispettivi variabili l'importo del corrispettivo viene stimato in base all'ammontare a cui si avrà diritto al trasferimento del controllo dei beni al cliente, tale corrispettivo viene stimato al momento della stipula del contratto e ne è consentita la rilevazione solo quando sia altamente probabile. I ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento dell'attività, sulla base di medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Inoltre, qualora il risultato della prestazione di servizi non possa essere attendibilmente stimato, i ricavi vengono rilevati solo nella misura i cui i costi relativi saranno recuperabili.

I ricavi includono anche le variazioni dei lavori in corso su ordinazione relativi a commesse di durata pluriennale che sono riconosciute in base allo stato avanzamento lavori rapportato al prezzo di vendita (come più ampiamente descritto nella nota relativa ai Lavori in corso su ordinazione).

Gli interessi attivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell'attività finanziaria per riportarli al valore di carico contabile dell'attività stessa.

Dividendi ricevuti

I dividendi sono rilevati nell'esercizio in cui si stabilisce il diritto degli azionisti a riceverne il pagamento.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono generalmente rilevati a conto economico con un criterio sistematico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

In particolare, i contributi ottenuti a fronte di investimenti in attivo fisso e costi di sviluppo capitalizzati vengono iscritti nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, nelle voci "Altre passività non correnti" o "Altre passività correnti" e vengono imputati a conto economico in correlazione alla residua durata dell'ammortamento dei cespiti e delle attività cui si riferiscono. Qualora il contributo venga riconosciuto in un esercizio successivo a quello in cui i cespiti o le attività immobilizzate sono entrati in ammortamento, la quota di contributi relativi agli esercizi precedenti viene iscritta a conto economico tra gli altri proventi.

Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un eventuale finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all'inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all'ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.

Costi

I costi sono contabilizzati nel rispetto del principio della competenza e nella prospettiva di continuità aziendale della Società, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi. Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio con le modalità descritte nella nota relativa ai Fondi rischi ed oneri.

Gli interessi passivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile.

Imposte

Le imposte sul reddito sono costituite dalle imposte correnti e dalle imposte anticipate e differite.

Le imposte correnti sono calcolate sul risultato imponibile stimato dell'esercizio e sono determinate in base alla normativa tributaria vigente.

Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico, poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti alla data di bilancio.

La Società e alcune sue controllate italiane aderiscono al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Avio S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale, beneficiando della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Attualmente il Gruppo usufruisce dell'opzione per il consolidato fiscale relativa al triennio 2018-2019-2020.

Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). Avio S.p.A. rileva un credito nei confronti delle società che apportano redditi imponibili pari all'IRES da versare, così come determinato sulla base del contratto di consolidato. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, Avio S.p.A. iscrive un debito pari all'IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo, così come determinato sulla base del contratto di consolidato.

Il debito per IRAP è contabilizzato nelle "Passività per imposte correnti" al netto degli eventuali acconti corrisposti in corso d'anno.

Le imposte anticipate e differite sono le imposte che ci si aspetta di recuperare o di pagare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell'imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano da avviamento o dall'iscrizione iniziale (non in operazioni di aggregazioni di imprese) di altre attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile. Il beneficio fiscale derivante dal riporto a nuovo di perdite fiscali è rilevato quando e nella misura in cui sia ritenuta probabile la disponibilità di redditi imponibili futuri a fronte dei quali tali perdite possano essere utilizzate.

Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l'esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate in base all'aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le imposte correnti e differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte sono imputate al patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive e quando la Società intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Distribuzione dei dividendi

I dividendi pagabili dalla Società sono rappresentati come movimento di patrimonio netto e iscritti nelle passività correnti nell'esercizio in cui la distribuzione è approvata dall'assemblea degli azionisti.

Differenze cambio

I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.

Le attività e passività monetarie in moneta diversa da quella funzionale sono convertite nella moneta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura del periodo di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in valuta diversa da quella funzionale non sono riconvertite al cambio corrente alla data di bilancio.

L'importo dell'eventuale utile netto derivante dall'adeguamento ai cambi di fine esercizio delle poste in valuta, in sede di approvazione del bilancio e conseguente destinazione del risultato, è iscritto, per la parte non assorbita dall'eventuale perdita di esercizio, in una riserva non distribuibile sino al momento del successivo realizzo.

Alla chiusura di ogni esercizio viene rideterminato l'importo complessivo degli utili e perdite non realizzati su cambi. Qualora emerga un utile netto complessivo su cambi superiore all'importo della riserva patrimoniale, quest'ultima viene integrata. Se, invece, emerge una perdita o un utile netto inferiore all'importo iscritto nella riserva, rispettivamente l'intera riserva o l'eccedenza è riclassificata a una riserva liberamente distribuibile in sede di redazione del bilancio.

2.5. Gestione del rischio

Rischio di credito

La Società presenta una concentrazione di rischio di credito in funzione della natura delle attività svolte e dei mercati di riferimento. Nel complesso, i crediti commerciali manifestano un rischio di concentrazione nel mercato dell'Unione Europea. I crediti commerciali sono contabilizzati al netto

della svalutazione determinata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinato considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando altresì i dati storici.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui è soggetta la Società può sorgere dalle difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I due principali fattori che influenzano la liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità e degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorati e gestiti centralmente nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide.

L'attuale contesto generale dell'economia, dei mercati in cui opera la Società e di quelli finanziari richiede un'attenta gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al conseguimento di un sufficiente livello di liquidità disponibile per adempiere alle obbligazioni cui la Società è tenuta.

Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa ed eventualmente dalla ridefinizione dell'attuale struttura di indebitamento, consentiranno alla Società di soddisfare i propri bisogni derivanti dalla attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

2.6. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sul valore delle attività e delle passività iscritte, sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio e sull'importo dei ricavi e dei costi di periodo.

I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente dalla Società in base alle migliori conoscenze dell'attività della Società stessa e degli altri fattori ragionevolmente desumibili dalle circostanze attuali. Gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

L'attuale situazione macroeconomica internazionale, che interessa anche talune aree di business in cui opera la Società, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio od in quelli successivi, di risultati diversi da quanto stimato, che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi chiaramente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci di bilancio. Le stime e le assunzioni sono utilizzate in diverse aree, quali le attività non correnti, il fondo svalutazione crediti, il fondo svalutazione magazzino, i piani per benefici ai dipendenti, le passività potenziali e gli altri fondi rischi, oltre che per stimare i costi a finire di commessa ed il relativo stato di avanzamento.

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili IFRS e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.

Valore recuperabile delle attività non correnti

Le attività non correnti includono gli Immobili, impianti e macchinari, l'Avviamento, le Attività immateriali a vita definita e le Partecipazioni. La Società rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle eventuali attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'Avviamento tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogni qualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità (impairment

test) del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, la Società rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani pluriennali predisposti dalla Società.

Le stime e le assunzioni utilizzate nell'ambito di tale analisi riflettono lo stato delle conoscenze della Società circa gli sviluppi del business dei diversi settori di attività in cui opera e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sui futuri sviluppi dei mercati e del settore aerospaziale che rimangono soggette ad un fisiologico grado di incertezza anche in considerazione del perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria e dei suoi effetti sulla situazione macroeconomica internazionale. Nonostante le attuali stime della Società non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti oltre a quelle rilevate nel presente bilancio, eventuali diversi sviluppi in tale contesto economico o eventuali diverse performance della Società potrebbero portare a valori diversi dalle stime originarie e, ove necessario, a rettifiche nel valore contabile di alcune attività non correnti.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite connesse al portafoglio crediti della Società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di perdite attese su crediti, stimati in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia, a importi insoluti correnti e storici, storni e incassi, nonché all'attento monitoraggio della qualità del portafoglio crediti e delle condizioni correnti e previste dell'economia e dei mercati di riferimento.

Fondo svalutazione magazzino

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte della Società determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso dei mercati di riferimento, per eventuali fenomeni di obsolescenza o lento rigiro legati a ragioni tecniche o commerciali.

Piani per benefici ai dipendenti

I fondi per benefici ai dipendenti, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione. Tale processo è basato su stime effettuate periodicamente da consulenti attuariali che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi ad esercizi passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati componenti di stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché le analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.

La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi. A seguito dell'adozione del principio IAS 19 rivisto con riferimento al riconoscimento degli utili e perdite attuariali generati dalla valutazione delle passività e attività per benefici ai dipendenti, gli effetti derivanti dall'aggiornamento delle stime dei parametri sopra indicati sono riconosciuti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria attraverso l'iscrizione nel Patrimonio Netto della Società di una specifica riserva e presentati nel Conto Economico Complessivo.

Fondi per rischi e oneri e Passività potenziali

La Società accerta una passività a fronte di contenziosi e cause in corso quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

La Società è soggetta a cause legali e fiscali riguardanti varie tipologie di problematiche che sono soggette a un diverso grado di incertezza in relazione alla loro complessità, giurisdizione e differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, la Società monitora lo stato delle cause in corso e si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale, è quindi possibile che il valore dei fondi per procedimenti legali e contenziosi della Società possa variare a seguito di futuri sviluppi nei procedimenti in corso.

Inoltre, l'attività della Società si rivolge a settori e mercati ove talune problematiche di natura commerciale possono essere risolte soltanto dopo un significativo lasso di tempo rendendo necessaria la stima da parte del management dei risultati di tali controversie o contestazioni, mediante il monitoraggio delle condizioni contrattuali e delle evoluzioni delle singole fattispecie.

Valutazione dei lavori in corso su ordinazione

La Società opera con schemi contrattuali particolarmente complessi, taluni dei quali rilevati in bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. In tali casi i margini riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell'avanzamento della commessa sia dei margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento: pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere non ancora concluse presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, delle variazioni contrattuali, nonché dei ritardi, degli extra-costi e delle penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime del management, la Società si è dotata di schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa, finalizzati a identificare, monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

Altro

Oltre alle voci elencate in precedenza, l'uso di stime ha riguardato la valutazione di talune attività e passività finanziarie, dei piani per compensi attribuibili a un certo numero di manager e del processo di valutazione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte con operazioni di aggregazioni aziendali.

2.7. Nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2019

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2019:

• In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che sostituisce il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il Principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sulla nozione di controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti di fornitura di servizi, individuando quali discriminanti dei lease: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il Principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease, anche operativo, nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, il principio non introduce modifiche significative per i locatori.

La Società ha fatto ricorso all'espediente pratico previsto per la transizione all' IFRS 16 al fine di non rideterminare quando un contratto è o contiene un lease. Pertanto, la conclusione relativa alla qualificazione di un contratto come lease in conformità con lo IAS 17 e IFRIC 4 continuerà ad essere applicata ai contratti sottoscritti o modificati prima del 1 gennaio 2019.

Il cambiamento nella definizione di lease è riferito principalmente al criterio fondato sul controllo ("right of use"). Secondo l'IFRS 16 un contratto contiene un lease se il cliente ha il diritto di controllare l'uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Tale nozione è sostanzialmente diversa dal concetto di "rischi e benefici" cui è posta significativa attenzione nello IAS 17 e IFRIC 4.

La Società applica la definizione di lease e le relative disposizioni previste dall'IFRS 16 per tutti i contratti di lease stipulati o modificati a partire dal 1 gennaio 2019 (a prescindere dalla condizione di locatario o locatore in ciascun contratto di lease). In vista della prima applicazione dell'IFRS 16, la Società ha svolto un progetto di valutazione dei potenziali impatti ed implementazione dell'IFRS 16.

La Società ha scelto di applicare il principio retrospettivamente, iscrivendo però l'effetto cumulato derivante dall'applicazione del Principio nel patrimonio netto al 1° gennaio 2019 (non modificando i dati comparativi dell'esercizio 2018), secondo quanto previsto dai paragrafi IFRS 16:C7-C13. In particolare, la Società ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • c) una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • d) un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

La tabella seguente riporta gli impatti derivanti dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione (importi in milioni di Euro):

ATTIVITA' Effetti alla data di transizione
01.01.2019 sul Bilancio separato della
Avio S.p.A.
Attività non correnti
Diritto d'uso Fabbricati e Impianti 43
Diritto d'uso Autoveicoli 2
Totale 45
PASSIVITA' Effetti alla data di transizione
01.01.2019 sul Bilancio separato della
Avio S.p.A.
Passività non-correnti
Passività finanziare per lease non-correnti 40
Passività correnti
Passività finanziare per lease correnti 5
Totale 45

Nell'adottare l'IFRS 16, la Società si è avvalsa dell'esenzione concessa dal paragrafo IFRS 16:5(a) in relazione agli short-term lease per le seguenti classi di attività: hardware ed alcuni materiali informatici.

Parimenti, la Società si è avvalsa dell'esenzione concessa dell'IFRS 16:5(b)concernente i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset (vale a dire, il singolo bene sottostante al contratto di lease non supera il valore di Euro 5.000,00, quando nuovo). I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie:

  • computers, telefoni e tablet;
  • stampanti;
  • altri dispositive elettronici;
  • mobilio e arredi.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non ha comportato la rilevazione della passività finanziaria per il lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti nella voce "altri costi" del conto economico.

Inoltre, con riferimento alle regole di transizione, la Società si è avvalsa dei seguenti espedienti pratici disponibili in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato:

  • classificazione dei contratti che scadono entro 12 mesi dalla data di transizione come short term lease. Per tali contratti i canoni di lease sono iscritti a conto economico su base lineare;
  • esclusione dei costi diretti iniziali dalla misurazione del diritto d'uso al 1° gennaio 2019;
  • utilizzo delle informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione del lease term, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di estensione e di chiusura anticipata.
  • in data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
    • o IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements: l'emendamento chiarisce che nel momento in cui un'entità ottiene il controllo di un business che rappresenta una joint operation, deve rimisurare l'interessenza precedentemente detenuta in tale business. Tale processo non è, invece, previsto in caso di ottenimento del controllo congiunto;
    • o IAS 12 Income Taxes: l'emendamento chiarisce che tutti gli effetti fiscali legati ai dividendi (inclusi i pagamenti sugli strumenti finanziari classificati all'interno del patrimonio netto) dovrebbero essere contabilizzati in maniera coerente con la transazione che ha generato tali profitti (conto economico, OCI o patrimonio netto);
    • o IAS 23 Borrowing costs: la modifica chiarisce che in caso di finanziamenti che rimangono in essere anche dopo che il qualifying asset di riferimento è già pronto per l'uso o per la vendita, gli stessi divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società;

• in data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Plant Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19). Il documento chiarisce come un'entità debba rilevare una modifica (i.e. un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. Gli emendamenti chiariscono che dopo il verificarsi di tale evento, un'entità utilizzi ipotesi aggiornate per misurare il

current service cost e gli interessi per il resto del periodo di riferimento successivo all'evento.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società;

• in data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società;

• in data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione "Uncertainty over Income Tax Treatments (IFRIC Interpretation 23)". L'interpretazione affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. In particolare, l'Interpretazione richiede ad un'entità di analizzare gli uncertain tax treatments (individualmente o nel loro insieme, a seconda delle caratteristiche) assumendo sempre che l'autorità fiscale esamini la posizione fiscale in oggetto, avendo piena conoscenza di tutte le informazioni rilevanti. Nel caso in cui l'entità ritenga non probabile che l'autorità fiscale accetti il trattamento fiscale seguito, l'entità deve riflettere l'effetto dell'incertezza nella misurazione delle proprie imposte sul reddito correnti e differite. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. La nuova interpretazione è stata applica dal 1° gennaio 2019.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti significativi sul bilancio d'esercizio della Società.

• In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation. Tale documento specifica che gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test Solely Payments of Principal and Interest ("SPPI") anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2019

• in data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata.

Le modifiche introdotte sono state omologate in data 29 novembre 2019 e si applicano a tutte le transazioni successive al 1° gennaio 2020.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio d'esercizio della Società dall'adozione di tale emendamento;

  • in data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Conceptual Framework definisce i concetti fondamentali per l'informativa finanziaria e guida il Consiglio nello sviluppo degli standard IFRS. Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori. Il Conceptual Framework supporta le aziende nello sviluppo di principi contabili quando nessuno standard IFRS è applicabile ad una particolare transazione e, più in generale, aiuta le parti interessate a comprendere ed interpretare gli Standard;
  • lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform". Lo stesso modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR (tuttora in corso) sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe.

Le modifiche entrano in vigore dal 1 gennaio 2020, ma le società possono scegliere l'applicazione anticipata.

Considerato che tale emendamento sarà applicato a partire dal 1° gennaio 2020, gli eventuali effetti saranno rilevati nei bilanci degli esercizi chiusi successivamente a tale data.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti:

• in data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare un business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output. L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale, che permette

di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Considerato che tale emendamento sarà applicato sulle nuove operazioni di acquisizione che saranno concluse a partire dal 1° gennaio 2020, gli eventuali effetti saranno rilevati nei bilanci degli esercizi chiusi successivamente a tale data;

• in data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.

L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.

Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.

Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach ("PAA"). Le principali caratteristiche del General Model sono:

  • o le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
  • o la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
  • o le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
  • o esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
  • o il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
  • o il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.

L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim.

L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2021 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers.

Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio d'esercizio della Società dall'adozione di questo principio;

• in data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati.

Non essendo la Società un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

3. COMPOSIZIONE, COMMENTO E VARIAZIONI DELLE PRINCIPALI VOCI E ALTRE INFORMAZIONI

ATTIVITA' NON CORRENTI

3.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

I valori delle Immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2019 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro). Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Immobilizzazioni materiali della Avio S.p.A. al 31 dicembre 2019 con gli stessi al 31 dicembre 2018.

31/12/2019 31/12/2018
Valori lordi Fondi
ammorta
mento
Valori
netti a
bilancio
Valori
lordi
Fondi
ammorta
mento
Valori
netti a
bilancio
Terreni
Fabbricati 14.461 (6.774) 7.687 13.233 (6.228) 7.005
Impianti e macchinario 67.913 (47.543) 20.370 65.789 (44.665) 21.124
Attrezzature industriali e commerciali 11.894 (11.694) 200 11.801 (11.607) 194
Altri beni 7.766 (4.965) 2.801 6.475 (4.467) 2.008
Immobilizzazioni in corso e acconti 35.708 35.708 26.895 26.895
Totale 137.741 (70.976) 66.765 124.194 (66.967) 57.227

Le variazioni intercorse nell'anno nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2018 Incrementi Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Terreni
Fabbricati 13.233 1.234 (7) 14.461
Impianti e macchinario 65.789 2.129 (5) 67.913
Attrezzature industriali e commerciali 11.801 93 11.894
Altri beni 6.475 1.291 7.766
Immobilizzazioni in corso e acconti 26.895 8.812 35.708
Totale 124.194 13.560 (12) 0 137.741

La voce immobilizzazioni in corso ed acconti si riferisce, al 31 dicembre 2019, agli investimenti in corso di completamento relativi principalmente alla realizzazione delle facilities per lo sviluppo e la costruzione del motore P120C, che sarà utilizzato sui due nuovi lanciatori VEGA-C e Ariane 6.

Le variazioni dell'anno nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Fondo ammortamento 31/12/2018 Ammortamenti Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Fabbricati (6.228) (502) 7 (51) (6.774)
Impianti e macchinario (44.665) (2.946) 5 62 (47.543)
Attrezzature industriali e commerciali (11.607) (131) 44 (11.694)
Altri beni (4.467) (590) 92 (4.965)
Totale (66.967) (4.168) 12 147 (70.976)

Gli ammortamenti stanziati nell'esercizio sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed alla obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti.

3.2. DIRITTI D'USO

La Società ha applicato, ai fini della redazione del presente bilancio, il principio IFRS 16 – Leases, pubblicato dallo IASB in data 13 gennaio 2016 ed obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2019.

A tal riguardo la Società si è avvalsa della previsione prevista dal paragrafo IFRS 16:C3 che consente di basarsi sulle conclusioni raggiunte in passato circa i contratti individuati in precedenza come leasing applicando lo IAS 17 e l'IFRIC 4. Tale previsione è stata applicata a tutti i contratti, come previsto dall'IFRS 16:C4.

L'applicazione del nuovo principio è avvenuta utilizzando il metodo retrospettico modificato. In particolare, la Società ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

I valori dei Diritti d'uso al 31 dicembre 2019 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Totale 48.640 (5.684) 42.955 45.258 0 45.258
Diritti d'uso 48.640 (5.684) 42.955 45.258 0 45.258
lordi ammortamento netti a
bilancio
lordi ammortamento netti a
bilancio
Valori Fondi Valori Valori Fondi Valori
31/12/2019 01/01/2019

Di seguito si riporta la tabella relativa ai valori lordi di tali diritti al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 01/01/2019 Incrementi Decrementi Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Diritti d'uso relativi a terreni 0 2.570 2.570
Diritti d'uso relativi a fabbricati 41.700 210 (21) 41.888
Diritti d'uso relativi ad impianti e
macchinari
1.525 1.525
Diritti d'uso relativi ad altri beni 2.033 650 (27) 2.656
Totale 45.258 3.430 (48) 0 48.640

Di seguito invece la tabella relativa ai fondi di ammortamento di tali diritti al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 01/01/2019 Incrementi Decrementi Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Diritti d'uso relativi a terreni
Diritti d'uso relativi a fabbricati (4.940) 7 (4.933)
Diritti d'uso relativi ad impianti e
macchinari
(137) (137)
Diritti d'uso relativi ad altri beni (615) (614)
Totale 0 (5.692) 7 0 (5.684)

I Diritti d'uso iscritti in applicazione dell'IFRS 16 sono principalmente relativi ai valori attuali dei pagamenti futuri derivanti dai seguenti contratti:

• locazione dei terreni, uffici e fabbricati del comprensorio industriale di Colleferro, di proprietà della società controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l.;

  • concessione dell'area ubicata presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra;
  • locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della società collegata Termica Colleferro S.p.A.;
  • locazioni di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna); locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana; locazione delle auto aziendali.

3.3. AVVIAMENTO

L'avviamento, iscritto in bilancio al 31 dicembre 2019 per un importo pari a 61.005 migliaia di Euro, è relativo alla quota allocata nell'ambito della Purchase Price Allocation alla data del 31 marzo 2017 commentata nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

Come indicato nella Nota "2.7. Principi contabili e criteri di valutazione", l'avviamento non viene ammortizzato ma eventualmente svalutato per perdite durevoli di valore. Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno annualmente, o più frequentemente qualora si verifichino specifici eventi e circostanze che possano far presumere una riduzione durevole di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su ciascuna unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). La CGU identificata dal Gruppo per il monitoraggio dell'avviamento coincide con il livello di aggregazione delle attività ai sensi dell'IFRS 8 - Settori operativi rappresentato per il Gruppo dall'unico business Spazio.

L'avviamento allocato alla CGU Spazio è stato sottoposto a impairment test con riferimento alla data di bilancio e l'esito di questo non ha fatto emergere la necessità di apportare una svalutazione ai valori contabili dell'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2019.

La recuperabilità dei valori iscritti viene verificata confrontando il capitale investito netto (valore contabile) della CGU con il relativo valore recuperabile. Il valore recuperabile dell'avviamento è dato dalla determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa operativi che derivano dalle previsioni incluse nel piano pluriennale approvato dal Gruppo e di un valore terminale (terminal value) normalizzato, impiegato per esprimere una stima sintetica dei risultati futuri oltre l'arco temporale esplicitamente considerato. Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto rappresentativi delle correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto dei rischi specifici dell'attività del Gruppo e della CGU considerata.

A riguardo si precisa che, poiché i flussi di cassa della Società capogruppo risultano sostanzialmente assimilabili da un punto di vista industriale con quelli del Gruppo, gli Amministratori hanno ritenuto che i risultati del test di impairment effettuati a livello del bilancio consolidato del Gruppo siano rappresentativi anche per la Società capogruppo. Pertanto, di seguito si riportano le principali assunzioni utilizzate nella predisposizione del test di impairment effettuato sul bilancio consolidato del Gruppo.

Al 31 dicembre 2019, i flussi di cassa della CGU Spazio sono stati stimati in base alle previsioni desumibili dal Budget 2020 e dal piano pluriennale. Per la determinazione del terminal value sono stati normalizzati i flussi di cassa previsti per l'ultimo anno con il metodo della perpetuity, ipotizzando una crescita dei flussi di cassa attesi pari al 2%, in linea con l'esercizio precedente e con le previsioni generalmente riconosciute per il settore aerospace and defence.

Il tasso medio di sconto (costo medio ponderato del capitale) utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato, al netto delle imposte, pari al 8,2% (8,7% nel precedente esercizio).

E' opportuno precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. A tal fine si segnala che l'attuale situazione macroeconomica internazionale e i possibili riflessi economico-finanziari, in particolare sui livelli di spesa destinati dai

governi nazionali e istituzioni sovranazionali alle politiche di accesso allo spazio, potrebbero presentare scenari di incertezza nel conseguimento degli obiettivi e livelli di attività considerati nel piano, senza peraltro determinare il sorgere di situazioni di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio. Tuttavia la stima del valore recuperabile dell'avviamento richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management e, pur considerando che i cicli di produzione e commercializzazione dei prodotti sono caratterizzati da archi temporali di durata significativa che consentono quindi recuperi su eventuali slittamenti degli obiettivi di piano, non si può escludere che si verifichi una perdita di valore dell'avviamento in periodi futuri a causa di cambiamenti di scenario ad oggi non prevedibili. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono oggetto di costante monitoraggio da parte del management del Gruppo.

In considerazione di quanto indicato, il Gruppo ha effettuato delle sensitivities riguardantei il tasso di crescita del terminal value ed il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa:

  • per quanto concerne il tasso di crescita del terminal value è stata ipotizzata una variazione in diminuzione di 20 basis points; alternativamente
  • per quanto concerne il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa è stata ipotizzata una variazione in aumento di 50 basis points.

Per i risultati e gli effetti del test di impairment si rimanda alla Nota 3.3 del bilancio consolidato del Gruppo Avio.

3.4. ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

I valori delle Attività immateriali a vita definita al 31 dicembre 2019 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro). Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Attività immateriali a vita definita della Avio S.p.A. al 31 dicembre 2019 con gli stessi al 31 dicembre 2018.

31/12/2019 31/12/2018
Valori lordi Fondi
ammorta
mento
Fondi
svaluta
zione
Valori
netti a
bilancio
Valori
lordi
Fondi
ammorta
mento
Fondi
svaluta
zione
Valori
netti a
bilancio
Costi di
sviluppo - in
ammortamento
70.281 (51.722) 18.560 70.281 (47.785) 22.496
Costi di
sviluppo - in
corso di
completamento
64.421 0 64.421 52.989 0 52.989
Totale costi di
sviluppo
134.703 (51.722) 0 82.981 123.271 (47.785) 0 75.485
Attività da PPA
2017 -
Programmi
Concessioni,
44.785 (8.211) 36.574 44.785 (5.225) 39.560
licenze, marchi
e diritti simili
Diritti di
7.761 (6.397) 1.364 6.318 (5.822) 496
brevetti
industriali
236 (16) 221 0 0 0
Altre 2.848 (1.962) 886 2.552 (1.453) 1.099
Totale 190.333 (68.307) 0 122.026 176.925 (60.285) 0 116.640

I costi di sviluppo in ammortamento sono prevalentemente riferiti ai costi di progettazione e sperimentazione relativi al motore P80, mentre la maggior parte dei costi di sviluppo in corso di completamento (non ancora ammortizzati) sono relativi al motore Z40 nonché al nuovo motore P120.

L'ammortamento di tali costi viene effettuato a partire dall'avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma, in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente sulla base della durata dei programmi cui sono riferiti.

Con riferimento ai costi di sviluppo in corso di completamento, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto riferiti a programmi per i quali non è ancora avviata la produzione commerciale, la relativa iscrivibilità tra le immobilizzazioni immateriali a vita definita (previa verifica di assenza di condizioni di impairment) è supportata dalle previsioni di redditività dei programmi di riferimento.

Nell'ambito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2 sono stati identificati due asset intangibili relativi ai programmi aerospaziali per 44.785 migliaia di Euro.

Gli asset derivanti dalla suddetta allocazione sono stati iscritti al fair value sulla base del valore attuale dei benefici futuri attesi dei programmi aerospaziali e ammortizzati in un periodo di 15 anni sulla base della vita utile media dei programmi cui sono relativi.

Nella voce relativa a concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono essenzialmente compresi costi per acquisizione di licenze per uso software.

Le variazioni dell'anno nei valori lordi delle Attività immateriali a vita definita del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2018 Incrementi Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Costi di sviluppo - in ammortamento 70.281 70.281
Costi di sviluppo – in corso di
completamento
52.989 11.432 64.421
Totale costi di sviluppo 123.271 11.432 0 0 134.703
Attività da PPA 2017 - Programmi 44.785 44.785
Concessioni, licenze, marchi e diritti
simili
6.318 1.443 7.761
Diritti di brevetti industriali 0 236 236
Altre 2.552 296 2.848
Totale 176.925 13.407 0 0 190.333

Gli incrementi intervenuti nel 2019 con riferimento ai costi di sviluppo sono relativi essenzialmente ai costi di progettazione e sperimentazione per la realizzazione dei nuovi motori Z40, P120 e ad ossigeno liquido e metano nell'ambito dei programmi dei lanciatori VEGA C e Ariane 6.

Le variazioni intervenute nel 2019 nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Fondo ammortamento 31/12/2018 Ammortamenti Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2019
Costi di sviluppo - in ammortamento
Costi di sviluppo – in corso di
completamento
(47.785) (3.937) (51.722)
0 0
Totale costi di sviluppo (47.785) (3.937) 0 0 (51.722)
Attività da PPA 2017 - Programmi (5.225) (2.986) (8.211)
Concessioni, licenze, marchi e diritti
simili
(5.822) (574) (6.397)
Diritti di brevetti industriali 0 (16) (16)
Altre (1.453) (536) 26 (1.962)
Totale (60.285) (8.048) 0 26 (68.307)

3.5. PARTECIPAZIONI

La tabella sotto riporta la consistenza delle partecipazioni della capogruppo Avio S.p.A. al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro):

Denominazione Sede Quota di
possesso
Valore
partecipaz
ione a
bilancio
Patrimonio
netto
Patrimonio
netto di
pertinenza
Differenza
Partecipazi
one /
Patrimonio
netto di
pertinenza
Partecipazioni in imprese controllate
ASPropulsion International
B.V.
Amsterdam
(Olanda)
100% 58.640 57.639 57.639 1.001
Spacelab S.p.A. Roma
Kourou
70% 1.115 8.337 5.836 (4.721)
Regulus S.A. (Guyana
Francese)
Kourou
60% 9.590 13.139 7.883 1.707
Avio Guyane SAS (Guyana
Francese)
100% 50 117 117 (67)
Avio France S.A.S. Parigi/Kourou
(Guyana
Francese)
100% 50 55 55 (5)
Avio India Aviation Aerospace
Private Limited
New Delhi
(India)
100% 114 100 100 14
Subtotale 69.559 79.387 71.631 (2.071)
Partecipazioni in imprese collegate e a
controllo congiunto
Europropulsion S.A. (*) Suresnes
(Francia)
50% 3.698 7.822 3.911 (213)
Termica Colleferro S.p.A. (**) Bologna 40% 3.636 6.519 2.608 1.028
Servizi Colleferro - Società
Consortile per Azioni
Colleferro
(Rm)
32% 38 125 40 (2)
Consorzio Sitab in
liquidazione
Roma 20% 5 (20) (4) 9
Consorzio Servizi Acqua
Potabile
Colleferro
(Rm)
25% - - - -
Subtotale 7.377 14.446 6.183 1.194
Totale Partecipazioni in imprese controllate,
collegate e a controllo congiunto
76.936 93.088 77.813 (877)
Partecipazioni in altre imprese 524
Totale 77.460

(*) Società a controllo congiunto;

(**) dati del bilancio disponibili al 31 dicembre 2018.

La società controllata estera Avio India Aviation Aerospace alla data del 31 dicembre 2019 è ancora in stato di liquidazione.

In data 19 agosto è stata costituita la società Avio France S.A.S., con sede a Parigi, interamente posseduta da Avio S.p.A., il cui oggetto è costituito dalle attività di ingegneria per studi e progettazione di sistemi e sottosistemi nell'ambito del trasporto spaziale.

Le partecipazioni in altre imprese sono pari ad Euro 524 migliaia e riguardano interessenze minori in Arianespace, nel C.I.R.A. - Centro Italiano Ricerche Aerospaziali S.c.p.A., in Imast S.c.a.r.l. e nel Distretto Aerospaziale Sardegna S.c.a.r.l.

Il differenziale positivo tra il valore della partecipazione ed il pro-quota di patrimonio netto della Società ASPropulsion International B.V. è considerato recuperabile per i plusvalori derivanti dalla controllata Se.co.sv.im. S.r.l.

Il differenziale positivo tra il valore della partecipazione ed il pro-quota di patrimonio netto della Società Regulus S.A. è considerato recuperabile per effetto dei significativi risultati registrati dal business della società stessa.

Il differenziale positivo tra il valore della partecipazione ed il pro-quota di patrimonio netto della Società collegata Termica Colleferro S.p.A. deriva principalmente dall'effetto contabile derivante dall'applicazione del costo ammortizzato al finanziamento infruttifero di interessi concesso dai soci alla Termica Colleferro S.p.A. Al netto di tale effetto tale differenziale risulta essere negativo.

3.6. ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La tabella sotto riporta le attività finanziarie non correnti della Avio al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Finanziamento soci verso Termica Colleferro S.p.A. 6.106 5.812 294
6.106 5.812 294

La voce, pari a 6.106 migliaia di Euro (7.440 migliaia di Euro a valori nominali), è costituita dal finanziamento soci concesso alla collegata Termica Colleferro S.p.A. di concerto con l'altro socio di quest'ultima SECI S.p.A., erogato per il supporto durevole all'operatività di tale società in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta; altrettanto è stato effettuato dal suddetto socio di maggioranza. Tale finanziamento soci è infruttifero di interessi ed il rimborso è postergato al rientro totale dei finanziamenti bancari della collegata, scadenti nel 2027.

L'incremento dell'anno è l'effetto della valutazione al costo ammortizzato.

Per maggiori informazioni in riferimento alla Termica Colleferro S.p.A. si rimanda all'apposito paragrafo "Altri impegni" nell'ambito della sezione "5. Impegni e rischi".

3.7. ATTIVITA' PER IMPOSTE ANTICIPATE

Le attività per imposte anticipate di Avio S.p.A. iscritte in bilancio ammontano a 73.746 migliaia di Euro.

Il valore esposto in bilancio rappresenta il saldo netto delle imposte anticipate e differite determinate sia sulle differenze temporanee tra i valori di attività e passività assunti ai fini della redazione del bilancio e i rispettivi valori rilevanti ai fini fiscali, sia sulle perdite fiscali riportabili a nuovo.

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle attività per imposte anticipate al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018.

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Imposte anticipate nette 73.746 74.756 1.010
73.746 74.756 1.010

La fiscalità differita è stata inoltre determinata applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili quando le differenze temporanee si annulleranno, o i benefici connessi alle perdite fiscali saranno utilizzabili.

Il riepilogo delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali che hanno determinato l'iscrizione di attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è riportata nella tabella che segue con riferimento alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019
Imposte anticipate lorde su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamenti fiscali di pregressi avviamenti i cui benefici fiscali proseguono in capo alla Società
Oneri finanziari eccedenti il 30% dell'EBITDA
12.081
40.950
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Fondo per oneri personale dipendente, ex-dipendenti e assimilati
Altre differenze temporanee deducibili
2.761
3.270
Totale imposte anticipate lorde 59.062
Imposte differite passive su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamento attività immateriali da PPA 2017 - Accreditamento presso la clientela
Effetto fiscale legato alle spese di ricerca e sviluppo in sede di First Time Adoption
(10.570)
(3.189)
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Altre differenze temporanee tassabili
(684)
Totale imposte differite lorde (14.443)
Saldo netto Imposte anticipate (differite) 44.620
Imposte anticipate su perdite fiscali 73.620
Imposte anticipate non rilevate (44.493)
Imposte anticipate (differite) nette rilevate 73.746

Le imposte anticipate sulle differenze temporanee e sulle perdite fiscali sono state iscritte in bilancio nella misura in cui si è ritenuto probabile il loro recupero futuro, sulla base delle previsioni di imponibili fiscali previsti, nonché sulla base di una proiezione di tali previsioni su di un orizzonte temporale successivo ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business pari a 15 anni.

Tale orizzonte temporale ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business è stato stimato anche tenendo conto delle risultanze:

  • della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi nel mese di dicembre 2014, a valle della quale sono stati sottoscritti in agosto 2015 accordi con l'ESA relativi sia allo sviluppo del nuovo lanciatore Ariane 6 sia all'evoluzione del lanciatore VEGA nella configurazione VEGA C, che prevedono lo sviluppo e la realizzazione di un nuovo propulsore denominato "P120";
  • della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi in data 1 e 2 dicembre 2016 che ha confermato i suddetti programmi di sviluppo e ha dato il via libera al programma pluriennale di sviluppo del motore e dell'Upper Stage del Vega E, ovvero l'evoluzione successiva del lanciatore Vega;
  • della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi nel novembre 2019 che ha confermato integralmente i programmi approvati nelle precedenti conferenze ministeriali. In particolare, nuovi Stati ESA tra cui Irlanda e Romania hanno deciso di partecipare con consistenti contribuzioni ai programmi Vega, che hanno così riscosso il necessario supporto per proseguire lo sviluppo fino alla prossima Conferenza Ministeriale prevista nel 2022. In aggiunta ai programmi di cui sopra, nella stessa Conferenza Ministeriale è stato inoltre deciso lo sviluppo di una versione perfezionata del lanciatore Vega-C, Vega-C++.

Le imposte differite attive rilevate in bilancio fanno riferimento principalmente alla futura deducibilità fiscale dell'ammortamento dell'avviamento relativo al ramo d'azienda "Aviation" (ceduto nel 2013), agli oneri finanziari eccedenti il 30% del reddito operativo lordo, all'attività immateriale per l'accreditamento alla clientela ridefinita nell'ambito della purchase price allocation del 2017 come in precedenza commentato, nonché alle perdite fiscali pregresse.

3.8. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Altre attività non correnti 67.051 66.506 545
67.051 66.506 545

Il dettaglio della voce alla data del presente bilancio è il seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti verso il Gruppo General Electric
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per
58.514 58.542 (28)
erogazioni ai sensi delle Legge 808/85 - quota non
corrente
7.870 7.357 513
Depositi cauzionali ed altre attività non correnti 668 607 60
Totale 67.051 66.506 545

La voce "Crediti verso il Gruppo General Electric", pari a 58.514 migliaia di Euro si riferisce al riaddebito dei seguenti oneri fiscali:

• Euro 58.220 migliaia di Euro relativi al ricevimento nel luglio 2016 da parte dall'Agenzia delle Entrate di un avviso di liquidazione relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali relative alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestualmente all'iscrizione di tale credito si rileva tra le passività non correnti un debito verso l'Erario di pari importo;

• Euro 294 migliaia di Euro relativi ad oneri derivanti da contenzioso fiscale relativo all'anno fiscale 2013 per il quale sono state sottoscritte adesioni fiscali nel 2018.

L'iscrizione dei suddetti crediti verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio con riferimento alle eventuali passività che dovessero sorgere sia rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni straordinarie del 2013 sia in generale al settore oggetto della suddetta cessione, mettendo a disposizione di Avio le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Circa il contenzioso relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali sopra menzionato, nel corso del 2018 è stato proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale del Piemonte la quale, con sentenza n. 1740/18 pronunciata il 24 ottobre 2018 e depositata il 7 novembre 2018, ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società. Alla data del presente bilancio non risulta che l'Agenzia delle entrate abbia proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione avverso la predetta sentenza.

Si segnala che sulla materia oggetto del presente contenzioso, riguardante l'applicazione della disposizione di cui all'art. 20 del d.P.R. n. 131/1986 ("Testo Unico dell'imposte di registro"), è intervenuto il legislatore con il comma 1084 della Legge 30 dicembre 2018, n. 145 ("Legge di Bilancio 2019") qualificando espressamente come interpretazione autentica - così conferendogli efficacia retroattiva - l'art. 1, comma 87, lett. a), della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (c.d. "Legge di Bilancio 2018"), che ha modificato l'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, limitando l'attività riqualificatoria dell'Amministrazione finanziaria in materia di atti sottoposti a registrazione. Sulla base della previsione contenuta nella Legge di Bilancio 2019, dunque, anche per il passato dovrebbe trovare applicazione, in senso favorevole al contribuente, la disposizione introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, venendo così meno la materia del contendere.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.22. Altre passività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota non corrente", pari a 7.870 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato della parte non corrente delle concessioni disposte dal Ministero dello Sviluppo Economico in base alla normativa prevista dalla Legge 808/85.

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari".

La quota il cui incasso è previsto entro 12 mesi è classificata tra le "Altre attività correnti" (Nota 3.14).

ATTIVITA' CORRENTI

3.9. RIMANENZE E ACCONTI A FORNITORI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle rimanenze al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
140.017 111.537 28.479
140.017 111.537 28.479

Si riporta di seguito la composizione della voce al 31 dicembre 2019 e la relativa movimentazione (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 Incrementi Decrementi 31/12/2019
Materie prime, sussidiarie e di consumo 31.727 2.383 34.110
Fondo svalutazione materie prime, sussidiarie
e di consumo
(3.881) (258) 3.068 (1.071)
Valore netto materie prime, sussidiarie e di
consumo
27.845 2.125 3.068 33.039
Prodotti in corso di lavorazione 2.866 (151) 2.715
Fondo svalutazione prodotti in corso di
lavorazione
(424) (4) 258 (170)
Valore netto prodotti in corso di lavorazione 2.441 (4) 107 2.545
Prodotti finiti e altre rimanenze 7 7
Fondo svalutazione prodotti finiti e altre
rimanenze
(4) 4 0
Valore netto prodotti finiti e altre rimanenze 3 0 4 7
Acconti a fornitori 81.247 89.923 (66.744) 104.426
111.537 92.044 (63.565) 140.017

La voce Acconti include le somme pagate ai fornitori in anticipo rispetto all'esecuzione delle relative forniture in base alle condizioni stabilite nei contratti di acquisto.

L'incremento delle rimanenze è collegato all'aumentata produzione. Il fondo svalutazione materie prime è stato utilizzato in occasione dello smaltimento di materiale divenuto non utilizzabile.

3.10. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

Le attività di produzione e di ricerca e sviluppo svolte su commessa sono rappresentate in bilancio per mezzo di due distinte voci: "Lavori in corso su ordinazione" e "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione".

La voce "Lavori in corso su ordinazione", iscritta nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore lordo dei lavori in corso su ordinazione risulta superiore alla data di bilancio al valore degli acconti incassati dai clienti.

La voce "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione", iscritta nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore degli agli acconti incassati dai clienti risulta superiore alla data di bilancio al valore lordo dei lavori in corso su ordinazione.

Tali lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dell'avanzamento delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo secondo il metodo della percentuale di completamento in base del rapporto tra i costi sostenuti ed i costi complessivi stimati per l'intera opera.

L'ammontare complessivo del valore lordo dei lavori in corso su ordinazione, al netto degli acconti incassati dei clienti è così riepilogato (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Lavori in corso su ordinazione 214.599 143.926 70.673
Acconti per lavori in corso su ordinazione (319.383) (217.753) (101.630)
Totale netto (104.784) (73.826) (30.957)

La tabella che segue riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta superiore agli acconti e quindi iscritti per il valore netto nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria della Avio S.p.A. (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi) 803.444 1.024.316 (220.872)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi) (588.845) (880.390) 291.545
Lavori in corso su ordinazione (netti) 214.599 143.926 70.673

La tabella seguente riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta inferiore agli acconti e quindi iscritti, come anticipi netti, nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria di Avio S.p.A. (importi in migliaia di Euro):

Acconti per lavori in corso su ordinazione
(netti)
(319.383) (217.753) (101.630)
Lavori in corso su ordinazione (lordi)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi)
1.050.264
(1.369.647)
629.259
(847.012)
421.006
(522.635)
31/12/2019 31/12/2018 Variazione

Il Gruppo Avio ha maturato benefici per crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo previsti dal decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014 n. 9, come modificato dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017") e dalla Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145) a fronte di attività di ricerca e sviluppo commissionata dalla Agenzia Spaziale Europea. Tali benefici sono riconosciuti a conto economico sulla base dell'avanzamento delle attività di ricerca e sviluppo svolte su commesse pluriennali che sono parte dei lavori in corso su ordinazione.

Le commesse pluriennali in oggetto sono principalmente relative ai lanciatori di future generazioni Vega C e Vega E ed il riconoscimento dei benefici economici avverrà lungo la durata delle commesse in accordo all'effettivo avanzamento determinato sulla base del sostenimento dei relativi costi.

3.11. CREDITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi dei crediti commerciali al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti commerciali 3.484 3.646 (162)
3.484 3.646 (162)

Di seguito la composizione dei crediti commerciali:

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti verso terzi 414 554 (140)
Crediti verso società controllate 953 1.195 (242)
Crediti verso società collegate e a controllo congiunto 2.117 1.897 220
Totale 3.484 3.646 (162)

Si ritiene che il valore contabile dei crediti approssimi il loro fair value.

Crediti verso terzi

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Valore lordo 497 637 (140)
meno: fondo svalutazione (83) (83) 0
Totale 414 554 (140)

I crediti risultano totalmente esigibili entro l'esercizio successivo.

Crediti verso società controllate

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Regulus S.A. 286 954 (668)
Se.Co.Sv.Im. S.r.l. 131 8 123
Spacelab S.p.A. 87 60 27
Avio Guyane S.A.S. 344 173 171
Avio France S.A.S. 105 105
Totale 953 1.195 (242)

Crediti verso società collegate, a controllo congiunto e controllate non consolidate

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Europropulsion S.A. 771 1.724 (953)
Consorzio Servizi Acqua Potabile 62 40 22
Servizi Colleferro S.C.p.A. 203 102 101
Termica Colleferro S.p.A. 81 31 50
Totale 1.117 1.897 (780)

3.12. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2019 e quelli al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 142.868 106.307 36.561
Totale 142.868 106.307 36.561

Le Disponibilità liquide sono sostanzialmente composte dal saldo dei conti correnti attivi. Si rimanda al Rendiconto finanziario per quanto riguarda la movimentazione del periodo.

3.13. ATTIVITÀ CORRENTI PER CREDITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle attività fiscali al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 27.547 59.078 (31.531)
Totale 27.547 59.078 (31.531)

La tabella seguente fornisce le variazioni nette per tipologia di credito tributario e d'imposta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti per IVA 18.482 43.601 (25.119)
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2019) 6.291 6.291
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2018) - 10.604 (10.604)
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2017) - 2.101 (2.101)
Crediti verso Erario 2.492 2.532 (40)
Crediti per IVA comunitaria 282 240 42
Totale 27.547 59.078 (31.531)

Il decremento netto dei crediti tributari, pari ad Euro 31.531, è dovuto essenzialmente ai seguenti effetti di segno opposto:

• decremento netto dei crediti IVA per 25.119 migliaia di Euro, derivante dall'incasso di crediti IVA per 33.164 migliaia di Euro, relativi al 2° e 3° trimestre 2017 ed all'IVA annuale 2017, al netto dell'incremento IVA dell'anno;

  • decremento netto dei crediti d'imposta relativi alla ricerca e sviluppo per 6.414 migliaia di Euro;
  • incremento degli altri crediti tributari per 2 migliaia di Euro.

Crediti per IVA

La voce crediti per IVA, pari ad Euro 18.482 migliaia, comprende:

  • Euro 10.436 migliaia relativi a crediti IVA richiesti a rimborso all'Erario;
  • Euro 8.047 migliaia relativi a crediti IVA non chiesti a rimborso, pari al credito IVA generatosi nell'anno.

La maturazione del credito IVA deriva dalla circostanza che la capogruppo Avio S.p.A. ha come principali clienti l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per la fase di sviluppo dei lanciatori ed ArianeGroup per la fase di produzione/commercializzazione degli stessi, oltre alla società a controllo congiunto Europropulsion per entrambe le suddette fasi. In particolare, in relazione alle operazioni poste in essere nei confronti di tali soggetti risultano applicabili i regimi di non imponibilità IVA relativi alle esportazioni, alle operazioni assimilate alle esportazioni e alle cessioni intracomunitarie dei beni. Detta circostanza comporta la quasi assenza di IVA a debito sulle operazioni attive poste in essere dalla Società. Dall'altro lato, il la Società ha fornitori italiani le cui forniture – al netto degli imponibili a capienza dei plafond IVA utilizzabili – comportano l'iscrizione di IVA a credito. Quanto ai crediti IVA in corso di maturazione della Capogruppo, sebbene il loro ammontare si sia già sensibilmente attenuato negli esercizi 2018 e 2019, ci si attende un ulteriore significativo contenimento, anche in considerazione dell'avvenuta adozione, nel 2019 e nel 2020, di nuove misure volte a rafforzare l'utilizzo e il monitoraggio del regime di non applicazione dell'IVA, derivante dallo strumento delle dichiarazioni d'intento.

Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo

Quadro normativo di riferimento

Il credito d'imposta ricerca e sviluppo è stato introdotto dall'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, e successivamente modificato da parte:

  • della Legge di Bilancio 2017 (cfr. legge 11 dicembre 2016, n. 232), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 21 dicembre 2016 e in vigore dal 1° gennaio 2017.
  • della Legge di Bilancio 2019 (cfr. legge 30 dicembre 2018, n. 145), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2018 e in vigore dal 1° gennaio 2019;
  • della Legge di Bilancio 2020 (cfr. legge 27 dicembre 2019, n. 160), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2019 e in vigore dal 1° gennaio 2020.

In base alla disciplina originaria, introdotta al decreto-legge n. 145/2013 e in vigore fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 e dalla Legge di Bilancio, il credito d'imposta in questione:

  • era riconosciuto a fronte degli investimenti, specificamente individuati dalla legge, effettuati negli anni compresi tra il 2015 e il 2020;
  • era di tipo "incrementale" in quanto commisurato, per ciascuno dei periodi di imposta agevolati, all'eccedenza degli investimenti effettuati nell'anno, rispetto alla media degli investimenti analoghi realizzati nel triennio 2012-2014 (c.d. "media storica di riferimento");
  • era pari al 50 per cento dell'eccedenza dei costi sostenuti nell'anno rispetto alla media storica di riferimento (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);
  • era fruibile per un importo annuo massimo di 20 milioni di Euro (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);

  • spettava anche nel caso in cui l'attività di ricerca e sviluppo sia commissionata a terzi. In tal caso, l'agevolazione è fruibile dal soggetto committente, se residente in Italia;
  • era fruibile in forma automatica, ossia senza alcuna richiesta di concessione o autorizzazione amministrativa, e senza il rispetto dell'obbligo di certificazione dei costi da parte della società incaricata della revisione contabile;
  • era utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di sostenimento dei costi eleggibili (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato).

Per effetto delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2017, in base al nuovo comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013, introdotto a decorrere dal periodo d'imposta 2017, il credito d'imposta è stato, tra l'altro, reso fruibile anche in relazione ai costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo svolte da imprese residenti in Italia, in qualità di commissionarie, per conto di committenti esteri.

Per effetto della Legge di Bilancio 2019:

  • l'importo massimo concedibile a ciascuna impresa a titolo di credito d'imposta è stato ridotto da 20 milioni di Euro a 10 milioni di Euro, a decorrere dal 1° gennaio 2019;
  • l'importo massimo del credito d'imposta è stato ridotto dal 50% al 25% limitatamente alle spese per attività di ricerca e sviluppo non organizzate internamente all'azienda sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d'imposta 2012-2014; è stata, invece, confermata la percentuale del 50% nei casi di attività di ricerca e sviluppo organizzate internamente all'azienda, ovverosia con riferimento alle spese del personale con contratto di lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle citate attività e nel caso di attività commissionate all'esterno solo per i contratti stipulati con Università, enti e organismi di ricerca, nonché con start up e piccole e medie imprese (PMI) innovative indipendenti. Il beneficio è stato esteso alle spese sostenute per l'acquisto di materiali, forniture e altri prodotti analoghi direttamente impiegati nelle attività di R&S 2019. Tali modifiche entrano in vigore a partire dal 1° gennaio 2019;
  • l'utilizzo del credito d'imposta è stato reso possibile solo dopo il rilascio di un'apposita "certificazione" dei costi sostenuti da parte del soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Tale modifica è entrata in vigore già in relazione al credito d'imposta maturato relativamente ai costi sostenuti nel 2018;
  • è stata introdotta una norma di interpretazione del comma 1-bis dell'art. 3 del decreto legge n. 145/2013, volta a stabilire che, in caso di attività di ricerca e sviluppo svolta per conto di committenti esteri, il beneficio fiscale è riconosciuto al commissionario residente esclusivamente in relazione alle spese riguardanti le attività di ricerca e sviluppo svolte direttamente e in laboratori o strutture situati nel territorio dello Stato.

Da ultimo, la Legge di Bilancio 2020 ha modificato significativamente le agevolazioni fiscali a favore delle attività di ricerca e sviluppo, disponendo quanto segue:

  • 3) il precedente credito d'imposta previsto dal decreto-legge n. 145/2013, di importo massimo nominale pari a 10 milioni di Euro (in precedenza già di 20 milioni di Euro), viene confermato solo periodo d'imposta 2019. Prima della Legge di Bilancio 2020 tale credito era riconosciuto anche per il periodo d'imposta 2020;
  • 4) in sostituzione del precedente credito R&S, vengono istituiti, per il solo periodo d'imposta 2020, i seguenti nuovi crediti d'imposta:
    • d) un credito d'imposta per le attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico, come definite dal c.d. Manuale di Frascati. Tale credito d'imposta è riconosciuto in misura pari al 12% dei costi sostenuti nell'anno 2020, nel limite massimo di 3 milioni di Euro;
    • e) un credito d'imposta per attività di innovazione tecnologica, diverse da quelle di cui al punto a), finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o

sostanzialmente migliorati. Tale credito d'imposta è riconosciuto, separatamente da quello di cui al paragrafo a), e pertanto cumulabile, in misura pari al 6% dei costi sostenuti nell'anno 2020 per tali attività, nel limite massimo di 1,5 milioni di Euro. L'agevolazione è maggiorata (10% dei costi sostenuti nell'anno 2020 per tali attività, nel limite massimo di 1,5 milioni di Euro), laddove le attività di innovazione tecnologica siano destinate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0;

f) un credito d'imposta per le attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell'occhialeria, orafo, del mobile e dell'arredo e della ceramica, per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.

A differenza del precedente credito d'imposta R&S, per le nuove agevolazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2020:

    1. il sistema di calcolo dei costi agevolabili non è di tipo incrementale, ma di tipo proporzionale con applicazione di diverse aliquote (12%, 10% o 6%) in funzione della natura dell'attività agevolabile;
    1. i crediti sono utilizzabili in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di maturazione, subordinatamente all'avvenuto adempimento degli obblighi di certificazione;
    1. è stato introdotto l'obbligo di effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico al solo fine di consentire al Ministero in questione di acquisire le informazioni necessarie per valutare l'andamento, la diffusione e l'efficacia delle misure agevolative;
    1. i costi agevolabili devono essere assunti al netto di altre sovvenzioni o contributi a qualunque titolo ricevute per le stesse spese ammissibili;
    1. non è stata riproposta la disposizione di cui al comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013 che consentiva alle imprese residenti di beneficiare del credito d'imposta R&S per le attività ricevute da committenti non residenti.

Anche per i nuovi crediti d'imposta vengono mantenuti i medesimi adempimenti formali introdotti dalla Legge di Bilancio 2019 per il precedente credito d'imposta R&S, come ad esempio, l'obbligo di predisposizione, da parte del soggetto incaricato della revisione legale dei conti, di una relazione (i.e. certificazione), attestante l'effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dalla società, nonché l'obbligo per le imprese beneficiarie di redigere e conservare una relazione tecnica che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili.

Rilevazione in bilancio

Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione a cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Le commesse pluriennali in argomento sono quelle relative ai progetti di ricerca e sviluppo che includono principalmente i lanciatori di futura generazione Vega C e Vega E che formano parte della più ampia famiglia dei lanciatori Vega.

Il riconoscimento del beneficio economico, poiché maturato a fronte delle predette attività di ricerca e sviluppo, è stato imputato a conto economico sulla base dell'avanzamento di tali attività commisurandolo all'avanzamento dei costi sostenuti per le commesse pluriennali cui il beneficio stesso si riferisce.

Il credito d'imposta stimato per l'esercizio 2019, in attesa della certificazione della società di revisione, ammonta complessivamente ad Euro 6,3 milioni, a fronte del quale non è stato rilevato alcun beneficio a conto economico nell'esercizio 2019, in quanto detto beneficio è stato compensato

dagli effetti reddituali derivanti dall'applicazione retroattiva della predetta norma di interpretazione autentica.

Come prescritto dalla Legge di Bilancio 2019, il credito d'imposta maturato in relazione ai costi sostenuti nell'esercizio 2018, è stato utilizzato in compensazione nel 2019 subordinatamente al rilascio dell'apposita "certificazione" da parte del soggetto incaricato del controllo contabile, come richiesto dai suddetti cambiamenti normativi.

Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2020, entrando in vigore dal 1° gennaio 2020, non hanno effetti immediati sull'esercizio 2019.

Crediti verso Erario

La voce crediti verso l'Erario, pari a 2.492 migliaia di Euro, è principalmente relativa a crediti d'imposta IRAP per 916 migliaia di Euro, crediti per ritenute su interessi per 947 migliaia di Euro, altri crediti tributari per 629 migliaia di Euro.

Crediti per IVA comunitaria

I crediti per IVA comunitaria derivano da scambi intracomunitari e sono pari ad Euro 282 migliaia.

3.14. ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività correnti al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Altre attività correnti 21.109 10.883 10.226
Totale 21.109 10.883 10.226

La composizione della voce è illustrata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Crediti verso società controllate
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per
erogazioni ai sensi delle Legge 808/85 - quota
corrente
13.996
3.280
3.599
2.624
10.397
656
Ratei e risconti attivi
Crediti verso debitori diversi
Crediti verso dipendenti
Altri crediti verso società controllate non consolidate
e collegate
1.358
1.131
816
1.062
2.497
971
296
(1.366)
(156)
-
- Servizi Colleferro S.C.p.A.
- Consorzio Servizi Acqua Potabile
Crediti verso Istituti Previdenziali
491
3
35
126
2
365
3
33
Totale 21.109 10.883 10.226

I crediti verso società controllate, pari a 13.996 migliaia di Euro, sono costituiti da:

• crediti verso la controllata Spacelab S.p.A. per complessivi 9.737 migliaia di Euro, di cui 7.000 migliaia di Euro per il dividendo deliberato in corso d'anno dalla controllata, ma non ancora incassato, e 2.731 migliaia di Euro per il consolidato fiscale;

• crediti verso la controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l. per 4.259 miglaia di Euro relativi al consolidato fiscale.

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85", pari a 3.280 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, successivi all'approvazione da parte del Comitato tra i Ministri per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, il cui incasso è previsto entro 12 mesi.

Le quote il cui incasso è previsto oltre 12 mesi sono classificate nella voce "Altre attività non correnti" (Nota 3.7).

I crediti verso debitori diversi, pari a 1.131 migliaia di Euro, hanno subito un decremento rispetto all'anno precedente principalmente a seguito dello svincolo di un conto escrow, per 675 migliaia di Euro, relativo all'operazione di cessione del ramo d'azienda aeronautico dell'agosto 2013.

PATRIMONIO NETTO

3.15. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della capogruppo Avio S.p.A. è pari ad Euro 90.964.212 al 31 dicembre 2019; è interamente sottoscritto e versato.

Tale capitale sociale deriva dall'aggregazione:

  • di Euro 15.422.500, pari al capitale sociale della SPAC (Special Purpose Acquisition Company) Space2 S.p.A. a seguito della scissione parziale proporzionale avente efficacia dal 5 aprile 2017, la quale ha avuto come beneficiaria la nuova SPAC Space3 S.p.A. (tale ultima società non rientra, quindi, nel Gruppo Avio). La società Space2, in seguito all'operazione di acquisizione del Gruppo Avio del 31 marzo 2017, ha poi proceduto alla fusione per incorporazione della capogruppo Avio S.p.A. con efficacia dal 10 aprile 2017 ed è stata ridenominata nuovamente "Avio S.p.A.";
  • di Euro 75.339.170, pari all'aumento di capitale sociale a servizio del rapporto di cambio della suddetta fusione, a seguito del quale sono state assegnate azioni della società incorporante Space2 a Leonardo S.p.A. e In Orbit S.p.A.;
  • di Euro 202.542, quale incremento conseguente all'esercizio, nella seconda metà del 2017, di market warrant (si veda quanto già riportato nel paragrafo "Azionariato" della Relazione sulla gestione).

Il capitale sociale al 31 dicembre 2019 è diviso in n. 26.359.346 azioni ordinarie.

3.16. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI

La riserva sovrapprezzo azioni, pari ad Euro 144.255.918 al 31 dicembre 2018, è stata parzialmente vincolata per un importo pari al valore delle azioni proprie acquistate, Euro 2.668 migliaia. Il valore disponibile della riserva sovrapprezzo azioni è pertanto pari ad Euro 141.588 migliaia.

3.17. ALTRE RISERVE

La voce altre riserve è composta come segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Riserva utili / perdite attuariali (3.582) (3.206) (376)
Riserva operazioni under common control (1.835) (1.835) 0
Riserva legale 18.193 18.193 0
Azioni proprie acquistate (2.668) (2.668)
Riserva vincolata per acquisto azioni proprie 2.668 2.668
Totale 12.776 13.152 (376)

La voce Altre riserve accoglie, oltre alla Riserva legale di 18.193 migliaia di Euro:

  • per 3.582 migliaia di Euro le perdite attuariali derivanti dall'applicazione del principio IAS 19 rivisto, con il relativo effetto fiscale ove applicabile;
  • per 1.835 migliaia di Euro una riserva negativa conseguente all'operazione di acquisizione del ramo d'azienda della società controllata Spacelab S.p.A. (già ELV S.p.A.) avvenuta nel 2018;
  • le azioni proprie acquistate e l'accensione di apposita relativa riserva vincolata in quanto, alla data del 31 dicembre 2019, a seguito degli acquisti effettuati, Avio S.p.A. detiene n. 214.500 azioni proprie, pari allo 0,81% del numero di azioni che compongono il capitale sociale. Il controvalore delle azioni proprie acquistate è di Euro 2.668 migliaia.

La distinzione delle voci del patrimonio netto secondo la loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi, è rappresentata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

Natura / Descrizione Importo Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
Riepilogo degli
utilizzi effettuati
negli esercizi
precedenti
Per
copertura
perdite
Altre
ragioni
Capitale 90.964
Riserve di capitale:
- Riserva sovrapprezzo azioni 144.256 A, B, C 141.588 - -
Riserve di utili:
- Riserva legale 18.193 B
- Riserva utili e perdite attuariali (3.582) -
- Riserva operazioni under common control (1.835) -
Utili portati a nuovo 18.132 (332)
Totale 266.129 141.588
Quota non distribuibile (82.981)
Residua quota distribuibile 58.607
Legenda: A: per aumento di capitale - B: per copertura perdite - C: per distribuzione ai soci

La riserva sovrapprezzo azioni è distribuibile per Euro 58.607 migliaia, in quanto è vincolata:

  • per 2.668 migliaia di Euro per l'acquisto delle azioni proprie;
  • per 82.981 migliaia di Euro per l'ammontare corrispondente al valore residuo dei costi di sviluppo oggetto di capitalizzazione.

PASSIVITA' NON CORRENTI

3.18. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La voce è relativa ai finanziamenti stipulati con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI). La variazione della voce tra il 31 dicembre 2018 ed il 31 dicembre 2019 è riportata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie non correnti 42.000 40.000 2.000
Totale 42.000 40.000 2.000

In data 16 gennaio 2019 è stato firmato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un contratto per il finanziamento aggiuntivo di 10.000 migliaia di Euro. Tale finanziamento, infatti, si aggiunge, con le medesime condizioni economiche e contrattuali, al finanziamento originario di 40 milioni di Euro stipulato nel mese di ottobre 2017.

Le due rate del finanziamento BEI di 40.000 migliaia di Euro scadenti nel 2020 – pari ad 8 milioni di Euro - sono state classificate nella voce "3.26. Passività finanziarie correnti" (4.000 migliaiadi Euro in scadenza il 30 aprile 2020 e 4.000 migliaia di Euro in scadenza il 31 ottobre 2020).

Il finanziamento incrementale di 10 milioni di Euro supporterà ulteriormente il piano di sviluppo delle nuove tecnologie nel campo dei sistemi di propulsione spaziale funzionali all'offerta dei nuovi prodotti per i programmi Ariane 6 e Vega-C e le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

I due finanziamenti con la BEI presentano le seguenti caratteristiche:

  • finanziamento di 10.000 migliaia di Euro sottoscritto a gennaio 2019: tale finanziamento ha un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con la prima con scadenza il 30 aprile 2021 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2025;
  • finanziamento di 40.000 migliaia di Euro sottoscritto ad ottobre 2017: tale finanziamento ha un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024.

I due finanziamenti non sono assistiti da garanzie e prevedono il rispetto di parametri finanziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA, rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo e Patrimonio Netto, rapporto tra l'EBITDA e gli Oneri Finanziari Netti) e di taluni altri covenants. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tali finanziamenti.

3.19. PASSIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI PER LEASING

A seguito dell'applicazione dell'IFRS 16 le relative passività finanziarie non correnti sono di seguito riepilogate (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie non correnti per leasing 35.302 0 35.302
Totale 35.302 0 35.302

La composizione di tali passività finanziarie è la seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie non correnti verso società
controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l. ex IFRS 16
30.630 30.630
Passività finanziarie non correnti verso società
collegata Termica Colleferro S.p.A. ex IFRS 16
1.246 1.246
Passività finanziarie non correnti verso terzi ex
IFRS 16
3.426 3.426
Totale 35.302 0 35.302

Le passività finanziarie iscritte nell'anno a seguito dell'applicazione dell'IFRS 16 sono relative:

  • circa le passività verso società controllate, alla locazione del complesso di terreni e fabbricati industriali ad uso strumentale, completi di reti e impianti generali, con la società controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l.;
  • circa le passività finanziarie verso società collegate, alla locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della società collegata Termica Colleferro S.p.A.;
  • circa le passività finanziarie verso società terze, esse sono essenzialmente relative:

  • o alla concessione di apposita area ubicata presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra, dove è prevista la realizzazione del progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" relativo alla costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon;
  • o alla locazione di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna);
  • o alla locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana;
  • o alla locazione delle auto aziendali.

3.20. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

La voce in oggetto comprende le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine.

I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono ai dipendenti attivi.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

La Società garantisce benefici successivi al termine del rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia contribuendo a fondi esterni tramite piani a contribuzione definita sia con piani a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

Nel caso di piani a contribuzione definita, la Società versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di obbligo di legge o contrattuale. Con il versamento dei contributi la Società adempie ai propri obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella voce "Altre passività correnti" e il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è iscritto nel conto economico nella voce "Costi per il personale".

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono rappresentati da piani non finanziati ("unfunded"), fondamentalmente rappresentati dagli istituti del TFR (trattamento di fine rapporto) e dall'indennità speciale premio fedeltà, spettante, quest'ultimo, al momento dell'uscita ai dipendenti che abbiano maturato determinati requisiti di anzianità aziendale. Il valore delle passività iscritte a bilancio per tali istituti è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il TFR è relativo all'obbligazione per l'importo da liquidare ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro, determinato in base all'art. 2120 del Codice Civile. La disciplina di tale istituto è stata modificata dalla Legge Finanziaria 2007 e successivi Decreti e Regolamenti. In particolare, per le aziende con numero medio di dipendenti non inferiore a cinquanta, le quote di TFR maturate successivamente al 1 gennaio 2007 vengono, a scelta del dipendente, trasferite a fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. In conseguenza, la parte del TFR maturata successivamente a tale data si configura come piano a contribuzione definita, in quanto l'obbligazione della Società è rappresentata esclusivamente dal versamento ai fondi di previdenza complementare o all'INPS, mentre la passività esistente al 31 dicembre 2006 continua a costituire un piano a benefici definiti da valutare secondo metodologia attuariale.

Altri benefici a lungo termine

La Società riconosce altresì ai propri dipendenti altri benefici a lungo termine la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell'obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali passività iscritte a bilancio è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il dettaglio dei fondi iscritti a bilancio è riportato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
- Piani a benefici definiti:
Trattamento di fine rapporto 4.157 4.700 (543)
Altri piani a benefici definiti 2.593 2.349 244
6.750 7.049 (299)
- Altri benefici a lungo termine 2.159 1.725 434
Totale fondi per benefici ai dipendenti 8.909 8.774 135

La tabella sottostante fornisce le principali variazioni avvenute nei fondi per benefici a dipendenti (importi in migliaia di Euro):

Piani a benefici
definiti
Altri benefici a
lungo termine
Totale fondi
per benefici ai
dipendenti
Valori al 31/12/2018 7.050 1.725 8.774
Oneri/(Proventi) finanziari (12) (3) (16)
Oneri/(Proventi) straordinari da adeguamento attuario (1) 0 (1)
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico 424 424
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico
complessivo
501 501
Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti 126 148 274
Altri movimenti (28) (16) (43)
Benefici pagati (885) (119) (1.004)
Valori al 31/12/2019 6.750 2.159 8.909

La tabella sottostante fornisce le principali ipotesi utilizzate per il calcolo attuariale:

31/12/2019 31/12/2018
Tasso di attualizzazione 0,22% 0,65%
Incrementi salariali attesi 2,12% 2,12%
Tasso di inflazione 1,50% 1,50%
Tasso medio di rotazione del personale 4,46% 4,76%

Ai fini del calcolo del Valore attuale, sono stati considerati titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe "AA" di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello elevato di rating nell'ambito dell'insieme dei titoli "Investment Grade" ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. La curva di mercato per cui si è optato è una curva di mercato "Composite", che riassuma le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all'area geografica è stato fatto riferimento all'area Euro.

3.21. FONDI PER RISCHI ED ONERI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i fondi per rischi ed oneri al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Fondi per rischi ed oneri 10.865 9.232 1.633
Totale 10.865 9.232 1.633

La composizione dei Fondi rischi ed oneri al 31 dicembre 2019 e per l'esercizio comparativo è descritta di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019
Quota corrente Quota non
corrente
Totale
Fondi per oneri di retribuzione variabile 5.102 2.550 7.652
Fondi per rischi e oneri legali 200 200
Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali 3.013 3.013
Totale 5.102 5.763 10.865

I fondi comprendono:

  • fondi per oneri di retribuzione variabile per Euro 7.652 migliaia, principalmente costituiti da oneri relativi a compensi da corrispondere al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi individuali ed aziendali;
  • fondi per rischi e oneri legali, a fronte di contenziosi legali e vertenze sindacali in corso, pari a Euro 200 migliaia;
  • fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali, riferiti essenzialmente ad accantonamenti a copertura di oneri commerciali potenziali, penalità, oneri e perdite derivanti dalla conclusione di contratti in corso, oltre che oneri per i c.d. diritti di regia previsti dalla Legge 808/85 (disciplina post 2006), pari ad Euro 3.013 migliaia.

I movimenti intervenuti dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019 nel totale dei fondi, parte corrente e parte non corrente, sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2018 Accantonamenti Altri
movimenti
Utilizzi Proventizzazioni 31/12/2019
Fondi per oneri di
retribuzione variabile
5.888 5.607 (3.843) 7.652
Fondi per rischi e oneri
legali
212 (12) 200
Fondi per rischi e oneri
contrattuali e commerciali
2.654 944 1.708 (1.450) (843) 3.013
Fondi per rischi fiscali 478 (8) (470)
Totale 9.232 6.551 1.700 (5.305) (1.313) 10.865

Tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2019 si segnalano le seguenti principali variazioni:

• il fondo per oneri di retribuzione variabile è stato utilizzato per Euro 3.843 migliaia in considerazione principalmente degli importi pagati ai dipendenti a titolo di premio connesso al raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali. L'accantonamento di Euro 5.607 migliaia è principalmente relativo agli oneri di retribuzione variabile che verranno erogati nei primi mesi del 2020 sulla base del raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali relativi all'esercizio 2019, nonché ad un apposito piano di incentivazione di lungo termine delle figure manageriali aventi un ruolo apicale in seno al Gruppo;

  • i fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali sono stati incrementati di 2.652 migliaia di Euro in considerazione, principalmente, dello stanziamento di un fondo ripristino relativo ad un'area utilizzata a fini industriali. Tali fondi sono stati utilizzati per 1.450 migliaia di Euro e, a seguito della valutazione complessiva degli stessi, rilasciati per 843 migliaia di Euro;
  • i fondi per rischi fiscali sono stati rilasciati in corso d'anno a seguito del venir meno dei presupposti per l'accantonamento.

3.22. ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto della voce in oggetto al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Attività passività non correnti 132.689 122.038 10.651
Totale 132.689 122.038 10.651

La composizione della voce in oggetto con riferimento al 31 dicembre 2019 è sotto rappresentata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività verso l'Erario
Debiti verso l'Erario per imposta di registro,
ipotecaria e catastale relative alle operazioni
straordinarie che nel 2013 hanno portato alla
cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le
attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al
Gruppo General Electric
58.220 58.220 -
Altri debiti verso l'Erario 9.325 876 8.449
67.545 59.096 8.449
Passività relative alla Legge 808/85
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge
42.051 42.051 -
808/85 (disciplina ante 2007) – quota oltre l'esercizio
successivo
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge
808/85 (disciplina post 2007) – quota oltre l'esercizio
successivo
20.859 18.654 2.205
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge
808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) –
quota oltre l'esercizio successivo
1.283 1.265 18
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge
808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) –
quota oltre l'esercizio successivo
483 483 -
64.676 62.452 2.223
Altri debiti e risconti passivi 468 490 (22)
Totale 132.689 122.038 10.651

Passività verso l'Erario

Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e catastale relative alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric

La voce, pari a 58.220 migliaia di Euro, si riferisce all'avviso di liquidazione del luglio 2016 emesso dall'Agenzia delle Entrate, relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per pari importo, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestualmente è stato rilevato un credito verso il Gruppo General Electric di pari importo.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni, mettendo a disposizione di Avio le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.8. Altre attività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Altri debiti verso l'Erario

Tale voce, pari a 9.325 migliaia di Euro, riguarda:

  • per Euro 8.899 migliaia, al debito verso l'Erario a titolo di riversamento di una quota parte del credito d'imposta ricerca e sviluppo, e relativi interessi, di cui al decreto-legge n. 145/2013, relativo al periodo d'imposta 2017 e già utilizzato in compensazione nel corso del 2018. In particolare, in considerazione delle evoluzioni interpretative della Legge di Bilancio 2019, maturate e palesatesi durante quasi tutto l'anno 2019, nonché del parere di consulenti indipendenti, il Gruppo ha deciso di applicare retroattivamente anche al 2017, la norma di interpretazione autentica di cui al comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013, rideterminando di conseguenza in diminuzione l'ammontare dell'agevolazione spettante per tale annualità. La rideterminazione in esame è stata peraltro condivisa con l'Agenzia delle Entrate, con cui è stata concordata altresì una restituzione mediante pagamento rateale;
  • per Euro 426 migliaia, la quota oltre i 12 mesi dei debiti derivanti dalle adesioni con l'Agenzia delle Entrate sottoscritte nel 2018, relative a contenzioso fiscale inerente all'anno fiscale 2013.

Passività relative alla Legge 808/85

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ante 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

Tale voce (pari a 42.051 migliaia di Euro) è costituita dai debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni, ricevute ai sensi della Legge 808/85 e successive modificazioni e integrazioni, effettuate per la promozione delle attività di ricerca e sviluppo, inclusi studi, prove e progettazione relativi a nuovi programmi e altre attività, dell'industria aeronautica. Tali erogazioni sono non onerose e devono essere rimborsate nel periodo di conseguimento dei ricavi generati dai programmi cui sono riferite. I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale.

Tale debito relativo ai contributi previsti dalla Legge 808/85 è sottoposto alla relativa disciplina valida fino al 2006.

Nel 2006 i regolamenti attuativi della Legge 808/85 hanno subito modifiche. In particolare, è stata definita una specifica disciplina per i programmi oggetto di intervento da parte della Legge 808/85 definiti come funzionali alla sicurezza nazionale o finalizzati alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, che prevede, in luogo della restituzione delle erogazioni concesse, la corresponsione di diritti di regia sulla vendita dei prodotti sviluppati nell'ambito dei programmi stessi.

Per i programmi non rientranti nelle categorie sopra indicate permane invece l'obbligo della restituzione senza corresponsione di interessi.

Si ritiene, a seguito di approfondite analisi condotte anche con l'ausilio di autorevoli studi legali e come comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico negli esercizi precedenti, che questa nuova disciplina introdotta non sia applicabile agli interventi disposti prima dell'adozione della Deliberazione 28/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, avuto riguardo alla specifica situazione dei programmi oggetto degli interventi, e pertanto, non essendo nel corso del 2019 intervenute a riguardo variazioni cogenti alla disciplina in vigore, non sono stati mutati i criteri sino ad oggi utilizzati nell'iscrizione a bilancio delle erogazioni in questione.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

La voce, pari a 20.859 migliaia di Euro, rappresenta la contropartita iniziale del credito verso il Ministero dello Sviluppo Economico a fronte delle concessioni disposte ai sensi della Legge 808/85, riferite a progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, per la quota da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l'esercizio successivo, in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico dei costi a fronte dei quali è stata concessa l'erogazione.

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si riporta di seguito l'informativa relativa al debito verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 secondo la disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015, pari a 1.283 migliaia di Euro.

Con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015 sono stati definiti nuovi criteri e modalità degli interventi finalizzati a promuovere e sostenere progetti di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale per consolidare e accrescere il patrimonio tecnologico nazionale e la competitività del sistema produttivo del settore.

Gli interventi di cui al suddetto Decreto consistono in finanziamenti agevolati a tasso zero, concessi nei limiti delle intensità massime previste dalla disciplina comunitaria in materia di ricerca, sviluppo e innovazione.

I finanziamenti è previsto siano restituiti nella misura del 90 per cento dell'importo liquidato, attraverso quote annuali costanti in un periodo pari alla durata dell'erogazione e comunque non inferiore a dieci anni, con decorrenza dall'anno successivo all'ultima erogazione. Il restante 10 per cento è a fondo perduto.

In data 19 febbraio 2018 la capogruppo Avio si è vista riconoscere apposito Decreto di liquidazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, relativo a spese sostenute nell'ambito di un apposito progetto di ricerca e sviluppo, che rientra nella disciplina di cui al Decreto del 3 luglio 2015 sopra menzionato.

L'ultima erogazione da piano riportato nel Decreto del 19 febbraio 2018 è prevista nel 2029, pertanto il rimborso dovrà avvenire dall'anno successivo, il 2030, fino al 2045.

Sia il credito verso il MiSE relativo alle erogazioni da incassare sia il debito verso tale Ministero relative ai successivi rimborsi, sono contabilizzati secondo il costo ammortizzato.

La differenza tra i valori nominali ed i valori attuali del credito e del debito viene riscontata lungo la durata del beneficio.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si veda quanto riportato sopra circa la disciplina delle erogazioni ai sensi della Legge 808/85 prevista dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015.

La voce, pari a 483 migliaia di Euro, rappresenta la differenza tra i valori nominali ed i valori attuali del credito e del debito relativi al Decreto di liquidazione del 19 febbraio 2018 sopra menzionato.

PASSIVITA' CORRENTI

3.23. PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività finanziarie correnti al 31 dicembre 2019 rispetto al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie correnti 84.329 71.570 12.759
Totale 84.329 71.570 12.759

Le componenti della voce sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti finanziari v/controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l.
Debiti finanziari v/controllata Spacelab S.p.A.
36.615
18.965
31.982
20.339
4.633
(1.374)
Debiti finanziari v/società a controllo congiunto
Europropulsion S.A.
28.749 19.249 9.500
84.329 71.570 12.759

I debiti verso controllate sono costituiti dal saldo del conto corrente istituito con queste società nell'ambito della gestione centralizzata della tesoreria di Gruppo effettuata dalla Società. Tali rapporti sono regolati a condizioni di mercato.

I debiti verso la società a controllo congiunto Europropulsion sono conseguenza del meccanismo di riversamento ai propri soci delle risorse finanziarie nella disponibilità della joint venture, secondo apposito contratto di gestione della tesoreria.

3.24. PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI PER LEASING

A seguito dell'applicazione dell'IFRS 16 le relative passività finanziarie non correnti sono di seguito riepilogate (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie correnti per leasing 6.423 - 6.423
Totale 6.423 - 6.423

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività finanziarie correnti verso società controllata
Se.Co.Sv.Im. S.r.l. ex IFRS 16
4.641 4.641
Passività finanziarie correnti verso società collegata
Termica Colleferro S.p.A. ex IFRS 16
149 149
Passività finanziarie correnti verso terzi ex IFRS 16 1.632 1.632
6.423 - 6.423

La composizione di tali passività finanziarie è la seguente (importi in migliaia di Euro):

Le passività finanziarie correnti verso la società controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l. sono relative alla locazione del complesso di terreni e fabbricati industriali ad uso strumentale, completi di reti e impianti generali.

Le passività finanziarie verso la società collegata Termica Colleferro S.p.A. sono relative alla locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della medesima società collegata.

Circa le passività finanziarie verso terzi, esse sono essenzialmente relative:

  • alla concessione di apposita area ubicata presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra, dove è prevista la realizzazione del progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" relativo alla costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carboncarbon;
  • alla locazione di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna);
  • alla locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana;
  • alla locazione delle auto aziendali.

3.25. QUOTA CORRENTE DEI DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto di tale voce al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 8.075 60 8.015
Totale 8.075 60 8.015

L'importo da pagare a breve dei debiti finanziari non correnti si riferisce:

  • alle due rate del finanziamento BEI di 40 milioni di Euro, pari a 8 milioni di Euro (di cui 4 milioni di Euro in scadenza il 30 aprile 2020 e 4 milioni di Euro in scadenza il 31 ottobre 2020);
  • al rateo interessi accumulato al 31 dicembre, pari ad Euro 75 migliaia.

3.26. DEBITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto dei debiti commerciali al 31 dicembre 2019 rispetto al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

Totale 113.331 141.811 (28.480)
Debiti commerciali 113.331 141.811 (28.480)
31/12/2019 31/12/2018 Variazione

I debiti commerciali al 31 dicembre 2019, oltre i debiti verso fornitori per l'ordinario ciclo del business, includono i seguenti debiti verso società controllate:

  • debiti verso Regulus per 18.460 migliaia di Euro;
  • debiti verso Spacelab per 1.420 migliaia di Euro;
  • debiti verso Se.Co.Sv.Im. per 22 migliaia di Euro;
  • debiti verso Avio Guyane per 239 migliaia di Euro;
  • debiti verso Avio France per 122 migliaia di Euro.

I suddetti debiti includono, inoltre, 680 migliaia di Euro verso la società a controllo congiunto Europropulsion e 1.024 migliaia di Euro verso la collegata Termica Colleferro.

3.27. PASSIVITA' CORRENTI PER DEBITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività per imposte correnti al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 4.312 1.555 2.757
Totale 4.312 1.555 2.757

I debiti per imposte correnti sono di seguito rappresentati (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti per ritenute d'imposta da versare 1.139 1.158 (19)
Altri debiti verso l'Erario 3.173 397 2.776
Totale 4.312 1.555 2.757

Il debito per ritenute d'imposta da versare, pari a 1.139 migliaia di Euro, si riferisce al debito verso l'Erario per trattenute IRPEF effettuate in qualità di sostituto d'imposta in relazione a redditi di lavoro dipendente e autonomo.

Gli altri debiti verso l'Erario, pari a 3.173 migliaia di Euro, è relativa:

• per Euro 2.054 migliaia, al debito verso l'Erario a titolo di riversamento di una quota parte del credito d'imposta ricerca e sviluppo, e relativi interessi, di cui al decreto-legge n. 145/2013, relativo al periodo d'imposta 2017 e già utilizzato in compensazione nel corso del 2018. In particolare, in considerazione delle evoluzioni interpretative della Legge di Bilancio 2019, maturate e palesatesi durante quasi tutto l'anno 2019, nonché del parere di consulenti indipendenti, il Gruppo ha deciso di applicare retroattivamente anche al 2017, la norma di interpretazione autentica di cui al comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013, rideterminando di conseguenza in diminuzione l'ammontare dell'agevolazione spettante per

tale annualità. La rideterminazione in esame è stata peraltro condivisa con l'Agenzia delle Entrate, con cui è stata concordata altresì una restituzione mediante pagamento rateale;

  • per Euro 1.060 migliaia, allo stanziamento di passività fiscali a fronte di potenziali contenziosi fiscali;
  • per Euro 337 migliaia, alle rate a breve termine derivanti dalle adesioni con l'Agenzia delle Entrate sottoscritte nel 2018, relative a contenzioso fiscale inerente all'anno fiscale 2013.

3.28. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle altre passività correnti al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Altre passività correnti 9.101 10.831 (1.730)
Totale 9.101 10.831 (1.730)

La composizione della voce in oggetto con riferimento al 31 dicembre 2019 è sotto rappresentata (importi in migliaia di Euro):

31/12/201
9
31/12/201
8
Variazion
e
Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi 2.013 (2.013)
Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale 2.562 2.547 14
Debiti verso i dipendenti 4.000 3.349 651
Debiti verso società controllate 0 1.051 (1.051)
Altri debiti verso terzi 843 606 237
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota
corrente
1.064 702 362
Ratei e altri risconti passivi 632 562 70
Totale 9.101 10.831 (1.730)

Anticipi ricevuti da clienti per forniture di beni e servizi

La voce è pari a zero, essendo stati chiusi a Conto Economico degli anticipi ricevuti negli anni scorsi da cliente per forniture relative alla turbopompa, le cui attività sono state completate.

Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale

La voce si riferisce agli importi da versare, pari a 2.562 migliaia di Euro, relativi alle quote a carico delle aziende e alle trattenute effettuate ai dipendenti per i contributi su retribuzioni, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

Debiti verso il personale

I debiti verso dipendenti ammontano a 4.000 migliaia di Euro e comprendono le voci retributive di prossima liquidazione oltre che le ferie ed altri diritti maturati e non goduti.

Debiti verso controllate

La voce al 31 dicembre 2018 era pari ad Euro 1.051 migliaia ed includeva, principalmente, il debito verso le società controllate conseguente al consolidamento fiscale ed alcune passività da riaddebito costi. Nell'anno il debito è stato pagato.

Altri debiti verso terzi

La voce "Altri debiti verso terzi", pari a Euro 843 migliaia, è relativa a:

  • passività verso l'Erario per 450 migliaia di Euro relative alle quote a breve delle adesioni già descritte nel paragrafo "3.22. Altre passività non correnti";
  • passività verso verso Organi Sociali per 356 migliaia di Euro.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota corrente

La voce è relativa alla riscontazione del contributo, con riferimento alla quota dello stesso che si prevede di girare come provento a Conto Economico entro i prossimi 12 mesi.

Ratei e risconti passivi

Tale voce, pari complessivamente a Euro 632 migliaia, è principalmente relativa al differimento di costi commerciali e contributi all'esercizio successivo di competenza.

CONTO ECONOMICO

3.29. RICAVI

Il totale dei ricavi, composto dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione e dai ricavi per cessione di prodotti e per prestazioni di servizi, ammonta a 390.664 migliaia di Euro per l'esercizio corrente. Erano pari a 443.358 migliaia di Euro con riferimento al 2018.

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Ricavi delle vendite 313.476 12.717 300.760
Ricavi da prestazioni di servizi 2.928 1.087 1.841
316.405 13.804 302.601
Variazione dei lavori in corso su ordinazione 74.259 429.554 (355.295)
Totale 390.664 443.358 (52.694)

Nel corso dell'esercizio 2019 sono state chiuse alcune commesse, di cui una relativa alla tattica di importo rilevante.

I ricavi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo, che qui si riporta.

I crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo relativi alla legge 11 dicembre 2016 n. 232 "legge di bilancio 2017" sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito stesso. Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Altre attività correnti" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Per maggiori dettagli sull'andamento dei ricavi e dei relativi programmi si rimanda al paragrafo "Analisi dei risultati economici operativi" della Relazione sulla gestione.

3.30. ALTRI RICAVI OPERATIVI

La voce in oggetto al 31 dicembre 2019 è pari a 7.676 migliaia di Euro, era pari a 5.514 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018; l'incremento subito è stato di 2.163 migliaia di Euro.

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Proventi da rilascio fondi 843 0 843
Proventi per quota accreditata a conto economico
delle erogazioni ai sensi Legge 808/85
1.466 1.576 (110)
Altri proventi e contributi in conto esercizio 1.472 2.296 (824)
Sopravvenienze attive diverse 636 405 231
Recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi 3.259 1.237 2.023
Totale 7.676 5.514 2.163

Al 31 dicembre 2019 la voce è costituita da:

  • proventi da rilascio fondi per 843 migliaia di Euro per buona parte relativi al fondo diritti di regia ex Legge 808/85;
  • proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi Legge 808/85 pari a Euro 1.466 migliaia;

  • altri proventi e contributi in conto esercizio per 1.472 migliaia di Euro, di cui principalmente: o grants per 1.009 migliaia di Euro;
    • o un indennizzo da parte dell'ex socio Cinven a parziale copertura degli oneri relativi ad un contenzioso fiscale pregresso per 286 migliaia di Euro;
  • sopravvenienze attive per 636 migliaia di Euro;
  • recuperi di costi verso controllate per 1.759 migliaia di Euro e rimborsi assicurativi per 1.500 migliaia di Euro, a copertura del danneggiamento di alcuni semilavorati.

3.31. CONSUMI DI MATERIE PRIME

La voce, pari a 108.879 migliaia di Euro, è costituita dai costi per acquisti delle materie prime e dalla variazione delle rimanenze delle stesse, come di seguito riportato.

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Costi per acquisti di materie prime 114.331 118.725 (4.394)
Variazione delle rimanenze di materie prime (5.452) 2.078 (7.530)
108.879 120.803 (11.923)

3.32. COSTI PER SERVIZI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Costi per servizi 200.063 246.357 (46.294)
Costi per godimento beni di terzi 1.035 6.725 (5.689)
Totale 201.098 253.081 (51.983)

Nella voce costi per servizi, pari a 201.098 migliaia di Euro, sono, in particolare, inclusi i costi per attività svolte dai co-produttori, per consulenze e prestazioni tecniche e professionali, per lavorazioni esterne, per manutenzioni, per somministrazione di lavoro a tempo determinato (personale interinale).

Nella voce "Costi per servizi" è incluso l'ammontare degli emolumenti spettanti agli organi sociali della Società, riguardanti:

  • compensi verso amministratori per 395 migliaia di Euro e verso gli appositi comitati per 141 migliaia di Euro;
  • compensi verso l'Organismo di Vigilanza per 125 migliaia di Euro;
  • compensi verso il Collegio Sindacale per 164 migliaia di Euro.

I costi per servizi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo come descritto al paragrafo 2.7. "Principi contabili e criteri di valutazione".

3.33. COSTI PER IL PERSONALE

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio
2019
Esercizio
2018
Variazione
Salari e stipendi 37.465 32.008 5.457
Oneri sociali 12.239 10.285 1.954
Accantonamenti per retribuzione variabile 5.004 3.508 1.496
Costo previdenziale per prestazioni di lavoro correnti relative a "Altri benefici
a lungo termine"
126 99 27
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico relative a "Altri benefici
a lungo termine"
416 (23) 438
Accantonamenti per "Altri piani a benefici definiti" 2.915 2.538 378
Totale 58.165 48.414 9.751

La tabella che segue espone, suddiviso per categoria, il numero medio dei dipendenti della Società:

Esercizio 2019 Esercizio 2018
Operai 329 278
Impiegati 433 386
Dirigenti 24 22
Totale 786 686

3.34. AMMORTAMENTI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Immobilizzazioni materiali 4.169 3.954 215
Diritti d'uso 5.684 5.684
Attività immateriali a vita definita 8.048 8.082 (33)
Totale 17.901 12.035 5.866

La voce include da quest'anno gli ammortamenti dei Diritti d'uso, iscritti a seguito dell'applicazione dell'IFRS 16.

Gli ammortamenti delle Attività immateriali a vita definita comprendono, principalmente:

  • l'importo di 3.933 migliaia di Euro per ammortamenti dei costi di sviluppo capitalizzati (4.213 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018);
  • l'importo di 2.986 migliaia di Euro riferito alla quota imputata a conto economico per l'ammortamento delle attività intangibili afferenti ai programmi Ariane e Vega identificate a seguito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo da parte di Space2 avvenuto nel 2017 (stesso importo al 31 dicembre 2018).

3.35. ALTRI COSTI OPERATIVI

Tale voce ammonta a Euro 4.640 migliaia (Euro 6.309 migliaia al 31 dicembre 2018) ed è principalmente costituita dalle seguenti poste:

  • accantonamenti per passività potenziali per Euro 2.433 migliaia;
  • imposte indirette e tasse per Euro 479 migliaia;
  • sopravvenienze passive per Euro 437 migliaia;
  • altri oneri di gestione per Euro247 migliaia, relativi a spese di rappresentanza, quote di associazioni, liberalità e contributi;
  • oneri straordinari pari ad Euro 371 migliaia.

3.36. COSTI CAPITALIZZATI PER ATTIVITA' REALIZZATE INTERNAMENTE

La voce relativa ai costi capitalizzati per attività realizzate internamente, pari a 12.499 migliaia di Euro (9.755 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018), include i costi per la realizzazione interna di attività immateriali e, in misura minore, materiali, la cui contropartita è iscritta nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria.

La voce è composta da:

  • costi per la realizzazione interna di attività immateriali per 11.175 migliaia di Euro;
  • costi per produzione interna di immobilizzazioni materiali per 1.324 migliaia di Euro.

3.37. PROVENTI FINANZIARI

Si riporta di seguito la composizione della voce dei proventi finanziari, pari a 2.137 migliaia di Euro (700 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018):

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Interessi attivi verso banche 61 68 (7)
Interessi attivi su rimborsi crediti IVA 1.093 0 1.093
Proventi finanziari da costo ammortizzato 439 162 278
1.592 229 1.363
Differenze cambio attive realizzate 515 442 73
Differenze cambio attive accertate 29 29 0
544 470 74
Totale 2.137 700 1.437

La voce proventi finanziari, pari a 2.137 migliaia di Euro, è principalmente costituita da:

  • interessi attivi sui conti correnti bancari per 61 migliaia di Euro;
  • interessi attivi maturati sui crediti IVA incassati nell'anno, pari a 1.086 migliaia di Euro, anch'essi incassati, e sui rimborsi IRAP per 7 migliaia di Euro;
  • interessi attivi derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato per 439 migliaia di Euro;
  • differenze cambio per 544 migliaia di Euro.

Le differenze cambio attive realizzate sono conseguenti all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio attive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.38. ONERI FINANZIARI

Si riporta di seguito la composizione della voce degli oneri finanziari, pari a 2.133 migliaia di Euro (1.456 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018):

Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Interessi passivi su finanziamento BEI 443 360 83
Interessi passivi verso controllate non leasing 5 5 0
Interessi passivi su altre passività 468 115 353
Oneri da attualizzazione benefici a dipendenti (16) (22) 7
Oneri finanziari da costo ammortizzato verso
controllate
476 0 476
Oneri finanziari da costo ammortizzato verso
collegate
21 21
Oneri finanziari da costo ammortizzato verso terzi 65 65
1.463 458 1.006
Differenze cambio passive realizzate 666 992 (326)
Differenze cambio passive accertate 4 7 (3)
670 999 (329)
Totale 2.133 1.456 676

La voce in oggetto, pari a 2.133 migliaia di Euro, è costituita principalmente da:

  • interessi passivi sul finanziamento BEI per 443 migliaia di Euro. L'incremento rispetto all'anno scorso deriva dalla erogazione dell'ulteriore finanziamento di 10 milioni di Euro rispetto a quello di 40 milioni di Euro già presente nel 2018;
  • interessi passivi su altre passività di 468 migliaia di Euro, in incremento rispetto all'anno scorso in considerazione dell'iscrizione degli interessi passivi sulla transazione stipulanda con l'Agenzia delle Entrate relativa al credito d'imposta per la ricerca e sviluppo 2017, pari a 432 migliaia di Euro;
  • oneri finanziari da costo ammortizzato derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 per contratti con società controllate per 476 migliaia di Euro;
  • oneri finanziari da costo ammortizzato derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 per contratti con società collegate per 21 migliaia di Euro;
  • oneri finanziari da costo ammortizzato derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 per contratti con società terze per 65 migliaia di Euro;
  • oneri da differenze cambio per 670 migliaia di Euro.

Le differenze cambio passive realizzate sono relative all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio passive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.39. PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI

I proventi netti da partecipazioni dell'esercizio 2019 presentano un saldo netto positivo a conto economico pari a 5.400 migliaia di Euro (5.720 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018) e sono rappresentati da:

  • dividendi per 2.160 migliaia di Euro (2.640 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018) ricevuti nel periodo dalla controllata Regulus S.A.;

  • dividendi per 3.240 migliaia di Euro (3.080 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018) ricevuti nel periodo dalla società a controllo congiunto Europropulsion S.A.

3.40. IMPOSTE SUL REDDITO

Il saldo netto della voce "Imposte sul reddito" è pari ad un provento netto di Euro 3.153 migliaia, costituito da un provento per imposte correnti da consolidato fiscale per 4.288 migliaia di Euro e un onere da fiscalità differita attiva pari a 1.135 migliaia di Euro.

La riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva IRES viene esposta nella seguente tabella (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2019 Esercizio 2018
Risultato ante imposte 25.408 23.420
Aliquota ordinaria applicata
Imposta teorica
24,00%
6.098
24,00%
5.621
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto
all'aliquota ordinaria:
Differenze permanenti in aumento 11.316 8.253
Differenze permanenti in diminuzione (11.941) (3.851)
Differenze temporanee in aumento 18.127 16.220
Differenze temporanee in diminuzione (65.039) (74.948)
Totale variazioni (47.537) (54.325)
Utilizzo perdite fiscali
Deduzione ACE
(Perdita fiscale)/Imponibile fiscale (22.129) (30.905)
Imposte (anticipate)/differite nette (1.135) (26)
Imposizione corrente 4.288 103
3.153 76

3.41. UTILE PER AZIONE

Esercizio 2019 Esercizio 2018
Risultato di compentenza del Gruppo (in Euro migliaia) 28.560 23.344
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione 26.359.346 26.359.346
Utile base per azione (in Euro)
Utile diluito per azione (in Euro)
1,08
1,05(1)
0,89
0,86(1)

(1) L'utile diluito per azione è stato determinato ipotizzando la conversione dei n. 800.000 sponsor warrant in altrettante azioni ordinarie.

4. IMPEGNI E RISCHI

I principali impegni e rischi della Società vengono analizzati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Al 31/12/2019
Garanzie prestate:
Garanzie personali:
Fideiussioni rilasciate da terzi per conto di Avio 44.327
Altre garanzie 3.402
Totale garanzie prestate 47.729
Fideiussioni e garanzie ricevute 1.586
Totale 49.314

Garanzie prestate

Comprendono, tra le garanzie personali, fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo a favore della clientela per l'esecuzione di contratti e altre garanzie rappresentate da lettere di patronage rilasciate nell'interesse di società del Gruppo.

Fideiussioni e garanzie ricevute

La voce comprende principalmente fideiussioni ricevute da fornitori a fronte di ordini per forniture da completare.

Altri impegni

In riferimento alla società collegata Termica Colleferro S.p.A., partecipata al 40% da Avio e controllata al 60% da S.E.C.I. S.p.A., la quale svolge come attività la gestione di una centrale termoelettrica, essenziale, per la produzione di vapore, al funzionamento del sito produttivo di Colleferro, si riporta quanto segue.

In data 24 febbraio 2010, ai fini della realizzazione della suddetta centrale, Termica Colleferro ha stipulato con un consorzio di banche, un contratto di finanziamento per un ammontare massimo di Euro 34 milioni assistito da garanzie reali e personali, avente durata sino al 24 febbraio 2022.

Sempre in data 24 febbraio 2010, l'azionista di controllo SECI si è costituito garante per mezzo di una garanzia autonoma per il puntuale adempimento di tutte le obbligazioni di pagamento a favore delle banche finanziatrici nell'interesse di Termica Colleferro, per un importo massimo pari a Euro 44,2 milioni.

In considerazione del deterioramento delle condizioni del mercato dell'energia elettrica verificatosi negli anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento, al fine di poter rispettare i covenants bancari, nel dicembre 2016 Termica Colleferro ha ristrutturato il debito bancario allora ammontante a circa 22 milioni di Euro principalmente allungando la scadenza del debito residuo dal 2022 al 2027, riducendo lo spread del tasso di interesse ed incrementando le soglie dei covenants finanziari.

L'accordo di ristrutturazione del finanziamento in argomento non ha modificato le garanzie concesse dai soci SECI ed Avio alle banche finanziatrici, eccetto l'estensione delle garanzie originarie alla nuova durata del finanziamento.

Al fine di poter addivenire a tale accordo con le banche finanziatrici, nel 2014 Termica Colleferro ha chiesto e ottenuto dai soci Seci e Avio una lettera di impegno ai sensi della quale i soci si sono

impegnati a concedere un finanziamento soci per un importo massimo rispettivamente di Euro 18,2 milioni e di Euro 12,1 milioni in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta e cumulativamente corrispondente alla quota residua del finanziamento bancario in essere a quella data. Ai sensi dell'accordo si prevede che tale finanziamento soci sia erogato in più soluzioni previa richiesta di Termica Colleferro, vincolato alle esigenze operative di quest'ultima, e che sia subordinato e postergato rispetto al suddetto finanziamento erogato a Termica Colleferro dalle banche.

Alla data del presente bilancio Avio vanta un credito finanziario per finanziamento soci concesso a Termica Colleferro pari a Euro 7,4 milioni, iscritto in bilancio con il metodo del costo ammortizzato per Euro 6 milioni. Al 31 dicembre 2019 non vi è più alcun impegno residuo di Avio a concedere ulteriori finanziamenti soci a tale società collegata in funzione del progressivo rimborso del proprio finanziamento da parte di Termica Colleferro. Infatti alla data del 31 dicembre 2019 il debito residuo di Termica Colleferro è pari a 15,7 milioni e l'impegno contrattuale di Avio ha un "ceiling" massimo pari al 40% di tale debito, ossia pari a 6,3 milioni. Avendo Avio già erogato alla Termica Colleferro un importo pari a 7,4 milioni, non vi sono più impegni residui per Avio con riferimento a tali accordi (l'impegno originario come da accordi del 2014 per Avio era pari ad Euro 12,1 milioni).

Avio, invece, non ha assunto alcun impegno di aumento di capitale sociale della società collegata.

Il suddetto finanziamento erogato alla Termica Colleferro dalle banche prevede il rispetto da parte di tale società di determinati covenant finanziari e più esattamente:

  • 1) Indebitamento Finanziario Netto / Mezzi Propri (IFN/MP); e
  • 2) Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA (IFN/EBITDA).

Al fine di poter rispettare i covenant bancari, Termica Colleferro, Avio, SECI e le banche finanziatrici sottoscrissero nel luglio 2014 un accordo modificativo del contratto di finanziamento. Ai sensi di tale modifica Termica Colleferro ha il diritto di sanare la violazione dei parametri finanziari ("Equity cure") mediante il versamento da parte dei soci SECI e Avio a favore di Termica Colleferro (pro-quota nei limiti della rispettiva partecipazione al capitale sociale della società) di un importo a titolo di aumento di capitale e/o finanziamento soci complessivamente sufficiente a sanare la violazione ("Cure amount").

Al riguardo si segnala che, sulla base delle informazioni disponibili alla data del presente bilancio da parte della partecipata Termica Colleferro S.p.A. riferite al 31 dicembre 2018, i covenant finanziari previsti dal suddetto contratto di finanziamento risultano rispettati.

Qualora Termica Colleferro dovesse risultare inadempiente in relazione ai covenant finanziari previsti dal finanziamento suddetto, Avio e SECI potrebbero essere tenuti ad intervenire mediante la sottoscrizione di ulteriori quote di aumento di capitale o mediante la concessione di un ulteriore finanziamento soci (postergato), da eseguire proporzionalmente alla quota di capitale sociale rispettivamente detenuta.

In data 31 maggio 2019 alcune società del gruppo Seci, tra cui la holding Seci S.p.A, e società che operano nella filiera energia, nella filiera agroindustriale, nella filiera edile/real estate e nel settore del factoring, hanno presentato istanza di concordato preventivo in bianco presso il Tribunale di Bologna, accordata a seguito di Ordinanza emessa dal Giudice delegato. Il Tribunale ha, originariamente, concesso un termine per la predisposizione e presentazione di un piano industriale finalizzato al mantenimento "in bonis" del Gruppo fino al 4 novembre 2019.

La Società collegata Termica Colleferro non è inclusa nelle società che hanno originato la procedura di concordato preventivo, sta procedendo nella propria operativià secondo le attese e sta onorando il proprio finanziamento bancario.

Il 17 gennaio 2020 il Tribunale di Bologna ha dichiarato l'inammissibilità della domanda di concordato c.d. con riserva depositata da Seci S.p.A. il 31 maggio 2019, in conseguenza dell'omesso deposito, da parte di Seci S.p.A., della proposta e del piano concordatari entro il termine del 3 gennaio 2020 all'uopo assegnato dal Tribunale di Bologna.

Seci S.p.A., sulla base quanto riferito e di quanto risulta anche tramite organi di stampa, avrebbe successivamente avviato attività prodromiche alla presentazione di una nuova domanda di

concordato preventivo in forma c.d. piena che, anche a causa dei concomitanti effetti COVID-19, dovrebbe essere depositata dinanzi al Tribunale di Bologna entro la fine del mese di marzo 2020.

Nelle more, in data 13 febbraio 2020, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna ha chiesto il fallimento di Seci S.p.A..

A seguito della suddetta richiesta, il Tribunale di Bologna ha fissato l'udienza di discussione per il 3 aprile 2020. Qualora entro tale data, come riferito, Seci S.p.A. dovesse depositare una domanda di concordato c.d. pieno (i.e., corredata da piano, eventuali offerte binding e proposta), la decisione sull'istanza di fallimento dipenderebbe dall'esito del concordato preventivo in forma c.d. piena di Seci.

Inoltre, si osserva che l'art. 83 del D.L n. 18/20 del 17 marzo u.s., tra l'altro, prevede la sospensione di taluni termini processuali e dispone che gli Uffici Giudiziari debbano rinviare – salvo specifiche eccezioni – le udienze già fissate a data successiva al 15 aprile 2020. L'esame delle istanze di fallimento non rientra tra le eccezioni a questa regola e, pertanto, salvo che il Tribunale di Bologna non dichiari l'urgenza della procedura di Seci S.p.A., il Tribunale di Bologna potrebbe rinviare l'udienza del 3 aprile 2020 a data successiva al 15 aprile 2020; in tal caso, Seci S.p.A. potrebbe depositare la proposta di concordato c.d. pieno entro la nuova udienza che dovesse essere fissata.

Infine, si segnala che la situazione di crisi finanziaria relativa a Seci S.p.A. potrebbe comportare un'accelerazione dei termini di rimborso del finanziamento bancario di Termica Colleferro S.p.A.. Allo stato, tuttavia, non sussistono obblighi di garanzia in capo ad Avio che possano essere richiesti ad opera delle banche finanziatrici a causa dell'accelerazione dei tempi di rimborso.

Vertenze legali, fiscali e passività potenziali

Alla data del presente bilancio, la Società, nel corso del normale svolgimento della attività, è parte di procedimenti giudiziari, civili e amministrativi, in particolare di natura tributaria, attivi e passivi. La Società ha costituito nel proprio bilancio appositi fondi per rischi ed oneri a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Nella costituzione dei fondi sono stati tenuti in considerazione: (i) i rischi connessi alla singola controversia; e (ii) i principi contabili di riferimento, che prescrivono l'accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili.

Le stime dei fondi rischi ed oneri sono ritenute congrue dal management della Società rispetto all'ammontare complessivo delle passività potenziali che riguardano la Società stessa.

Si segnala, inoltre, che con riferimento ai contenziosi giudicati con rischio di soccombenza possibile o remoto, ovvero di valore indeterminabile, peraltro di numero limitato, conformemente ai principi contabili di riferimento, non è stato effettuato alcun accantonamento al fondo rischi.

Va altresì considerato che la Società basa le proprie stime del rischio di soccombenza potenziale su valutazioni/aspettative in ordine alla presumibile definizione del contenzioso, che rimane comunque legata all'alea intrinseca a ciascun giudizio, per cui non è possibile escludere esiti diversi, sia in senso favorevole che sfavorevole per la Società, rispetto alle stime ex ante effettuate.

Si riporta di seguito una descrizione sintetica dei procedimenti in essere che, per l'importo o l'oggetto delle pretese avanzate, la Società considera rilevanti o comunque meritevoli di segnalazione.

Contenzioso legale

Procedimento penale nei confronti della Servizi Colleferro S.C.p.A. sul tema dell'inquinamento del fiume Sacco

Conseguentemente alla scoperta a giugno 2005 di sostanze tossiche nel latte, concluse le indagini preliminari a febbraio 2009, a marzo 2010 la Procura della Repubblica di Velletri ha chiesto il rinvio a giudizio di alcune persone della Caffaro S.r.l., della Centrale del Latte di Roma S.p.A. e del Consorzio Servizi Colleferro (il legale rappresentante e il presunto responsabile tecnico), presumendo la loro cooperazione colposa nel procurare il disastro ambientale a seguito dell'avvelenamento delle acque del fiume Sacco e delle sostanze destinate all'alimentazione umana (latte), posto in essere a

Colleferro, Segni e Gavignano fino al dicembre 2008, nonché, solo nei confronti del consorzio, per aver effettuato nelle medesime zone, fino al novembre del 2006, scarichi di acque reflue industriali senza le prescritte autorizzazioni. In particolare, nonostante il Consorzio fosse esclusivamente il titolare dello scarico finale dell'impianto di depurazione delle acque reflue industriali del comprensorio, ai suoi soggetti apicali viene attribuita la mancata predisposizione di adeguate misure di sicurezza, sistemi di controllo e/o trattamenti depurativi atti ad evitare che le acque bianche e di prima pioggia inquinate provenienti dal dilavamento di alcuni piazzali del comprensorio, raccolte attraverso un fosso demaniale prospiciente l'impianto di depurazione consortile, si riversassero nel fiume Sacco, con conseguente contaminazione del foraggio destinato all'alimentazione degli animali da latte allevati in prossimità del fiume. Al riguardo si evidenzia che il Consorzio opera con esclusione di ogni fine di lucro e ha, quale oggetto principale, la raccolta e il trattamento depurativo delle acque reflue provenienti dagli insediamenti appartenenti ai consorziati e siti nel comprensorio industriale di Colleferro.

Nel processo di sono costituiti come parti civili il Ministero dell'Ambiente, del Territorio e del Mare, i Comuni del territorio e numerosi privati (in forma associativa o singoli). Le richieste si fondano sul presunto danno ambientale ai sensi della parte IV del Codice Ambientale (d. lgs. 3 aprile 2006, n. 152) e sulla responsabilità aquiliana ai sensi degli art. 2043 e ss. Del codice civile per danni alla salute. L'ammontare complessivo delle richieste è stato quantificato dalle controparti in circa 35 milioni di Euro.

Servizi Colleferro ha incaricato i propri consulenti legali per ottenere un parere legale relativo a tale contenzioso. Tale parere conclude che:

  • la condanna degli imputati in primo grado, allo stato del processo, appare: probabile;
  • alla luce del fatto che la condanna degli imputati appare probabile, altresì per I responsabili civili la condanna generica in primo grado al risarcimento de danno ambientale e alla salute, con futura determinazione in sede civile appare: probabile;
  • tuttavia, il riconoscimento diretto in sede di sentenza di primo grado del Tribunale di Velletri alle parti cibili del risarcimento per danno ambientale e alla salute nell'ammontare da essi richiesto (circa 35 milioni di euro), non essendovi stata alcuna quantificazione specifica dei danni e ricostruzione degli importi, appare: remoto;
  • il riconoscimento in sede di sentenza di primo grado del Tribunale di Velletri di una provvisionale (direttamente esecutiva) nella misura richiesta dalle parti civili (di circa un milione di euro) appare: possibile

All'udienza del 29 gennaio 2020 sono state completate le discussioni orali delle difese. A seguire il Pubblico Ministero ha replicato per tutti gli imputati e, relativamente alla nostra posizione, ha ribadito le proprie tesi della rilevanza delle "nuove immissioni", della posizione di garanzia del Consorzio in quanto gestore del tratto finale del collettore delle acque bianche e della rilevanza causale delle condotte, alla luce della contaminazione del latte riscontrata nel 2014. I nostri legali hanno depositato le memorie difensive a corredo delle discussioni

Per eventuali controrepliche e pronuncia della sentenza, il processo fu inizialmente rinviato all'udienza del 19 di marzo 2020, ma in considerazione del D.L. 11/2020 riguardante "Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell'attività giudiziaria" che ha stabilito, all'art. 1 il rinvio di tutte le udienze penali, l'udienza del 19 marzo è rinviata ad una successive data ad oggi non ancora fissata.

Alla data attuale, la società Servizi Colleferro S.C.p.A. è partecipata dai seguenti consorziati azionisti: Avio al 32%, Secosvim al 20%, Termica Colleferro S.p.A. al 6%, Caffaro s.r.l. in liquidazione al 5%, Recuperi Materie Prime S.r.l. al 5%, Comune di Colleferro al 5%, EP Sistemi S.p.A. al 6%, Lazio Ambiente S.p.A. al 6%, Key Safety Systems S.r.l. al 5% e Simmel Difesa S.p.A. al 10%.

Sulla scorta dei pareri dei propri consulenti legali riguardo agli esiti attesi del procedimento in esame e in conformità ai principi contabili IFRS, le due società Avio S.p.A. e Se.Co.Sv.Im. S.r.l., che partecipano nella Servizi Colleferro S.C.p.A., sin dall'inizio del contenzioso, non hanno effettuato alcun accantonamento, ritenendo remota la possibilità che, in caso di sentenza di condanna degli imputati, il giudice penale disponga, quantificandolo, il risarcimento del danno nei confronti delle parti civili costituite. Possibile appare, invece, l'eventualità che il giudice disponga, in caso di condanna degli imputati, il pagamento di una somma provvisionale, valutata in circa 1 milione di

Euro, immediatamente esecutiva, a titolo di parziale risarcimento del danno nei limiti in cui si dovesse ritenere già raggiunta la prova, a favore delle parti costituite che ne abbiano fatto richiesta. Qualora la società consortile, in qualità di responsabile civile, venisse condannata a risarcire l'importo determinato a titolo di provvisionale esiste la probabilità che, nelle more del giudizio d'appello, che certamente gli imputati eventualmente condannati vorranno promuovere, venga dichiarata la prescrizione del reato per cui si procede. In questo caso, la sanzione penale, insieme al reato verrebbe estinta, ma potrebbe essere confermata la condanna risarcitoria inclusa l'eventuale provvisionale. È opportuno precisare che, considerate le limitate risorse del fondo consortile e l'eventuale danno che ad esso potrebbe derivare dall'immediata esecutività della provvisionale, vi è la possibilità di chiedere in appello la sospensione della provvisoria esecutività della sentenza del giudice penale ex art. 600, ultimo comma c.p.p., in considerazione della condizione economica del fondo consortile. Qualora venissero accertate responsabilità penali in capo agli imputati, e qualora la società consortile fosse condannata, in via definitiva a risarcire i danni derivanti dai reati accertati in sede penale, Servizi Colleferro sarebbe tenuta a risarcire i relativi danni nei limiti della propria responsabilità. In tale scenario, ad oggi valutato remoto dai pareri legali a supporto, la Avio S.p.A. e la Se.Co.Sv.Im. S.r.l. potrebbero essere chiamate, in qualità di consorziati all'epoca dei fatti, a dotare la Servizi Colleferro S.C.p.A. dei mezzi patrimoniali necessari per fare fronte agli oneri derivanti dal risarcimento del danno ovvero essere chiamate a rispondere di tale danno in solido con il patrimonio consortile.

Verifiche fiscali relative alla Società

Si riportano nel prosieguo le informazioni riguardanti le verifiche e i contenziosi fiscali più significativi che, alla data del presente bilancio, hanno interessato Avio S.p.A., con indicazione delle specifiche contestazioni e dei relativi importi.

E) Avio S.p.A. – Verifiche e contenziosi fiscali.

A.1.) Avviso di liquidazione notificato il 28 luglio 2016 per imposte indirette sull'operazione di conferimento del ramo Aeroengine da Avio S.p.A. a GE Avio S.r.l.

Nell'ambito di una verifica generale condotta a fine 2015 e conclusasi nel 2017, la Guardia di Finanza ha formulato una contestazione a carico di Avio S.p.A., riqualificando il conferimento del ramo d'azienda Aeroengine da Avio S.p.A. a GE Avio S.r.l., e la successiva cessione delle quote di quest'ultima società, avvenuti nel corso del 2013, come una cessione diretta di ramo d'azienda e, conseguentemente, ha sollevato un rilievo con riferimento alla presunta mancata corresponsione delle imposte indirette applicabili agli atti della suddetta cessione di ramo d'azienda.

Dando seguito al suddetto rilievo, il 28 luglio 2016 l'Agenzia delle Entrate ha notificato ad Avio S.p.A. un avviso di liquidazione per imposta di registro, imposta ipotecaria e imposta catastale per complessivi 58.220 migliaia di Euro. Si tratta, in particolare, di imposta di registro per Euro 55.641.285, imposta ipotecaria per Euro 1.719.057 e imposta catastale per Euro 859.529,00, pari a un maggior onere complessivo di Euro 58.219.871.

Ritenendo sussistenti più che validi motivi di infondatezza della contestazione mossa dall'Amministrazione Finanziaria, Avio S.p.A. – di concerto con il Gruppo General Electric – ha avviato un contenzioso avverso il suddetto avviso di liquidazione, vedendo riconosciute le proprie ragioni da parte della Commissione Tributaria Regionale del Piemonte la quale, con sentenza n. 1740/18 pronunciata il 24 ottobre 2018 e depositata il 7 novembre 2018, ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società.

Nel corso del 2020 l'Agenzia delle Entrate ha impugnato la suddetta sentenza innanzi alla Corte di Cassazione. La Società si è tempestivamente costituita in giudizio con proprio controricorso, per ribadire la fondatezza delle proprie ragioni.

Con riferimento a tale contenzioso, si segnala che, in forza di specifiche previsioni contrattuali, il Gruppo General Electric è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. relativamente alle eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alla cessione della società GE

Avio S.r.l. (contenente le attività del settore Aeroengine del Gruppo Avio), nonché a mettere a disposizione di Avio S.p.A. le somme eventualmente richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti. A questo proposito, si segnala che, in data 12 agosto 2016, a seguito della notifica da parte dell'Agenzia delle Entrate ad Avio S.p.A. dell'avviso di liquidazione per complessivi 58.220 migliaia di Euro, GE Italia Holding S.p.A. ha confermato ad Avio S.p.A. il puntuale adempimento delle suddette previsioni contrattuali. In considerazione di quanto sopra, e segnatamente della notifica del citato avviso di liquidazione che quantifica le presunte imposte indirette in complessivi 58.220 migliaia di Euro, nonché delle suddette pattuizioni di indennizzo contrattualmente previste e confermate successivamente alla notifica dell'avviso di liquidazione in argomento, si è provveduto a iscrivere nel bilancio un debito per oneri fiscali in relazione alle passività che potrebbero sorgere in esito all'avviso di liquidazione e un corrispondente credito verso il Gruppo General Electric per il medesimo importo di 58.220 migliaia di Euro.

A.2) Questionario della DRE del Piemonte del 4 giugno 2019 relativo ai prezzi di trasferimento tra Avio S.p.A. e Regulus S.A. – Periodo d'imposta 2014.

Il 4 giugno 2019 la DRE del Piemonte dell'Agenzia delle Entrate ha notificato ad Avio S.p.A. il questionario Q00041/2019, richiedendo informazioni e documenti relativi alle operazioni intercorse, nel periodo d'imposta 2014, tra la Società e la controllata Regulus S.A., al fine di controllare il corretto trattamento fiscale della remunerazione alle condizioni e ai prezzi che sarebbero stati pattuiti tra soggetti indipendenti operanti in condizioni di libera concorrenza e in circostanze comparabili ai sensi dell'art. 110, comma 7, del TUIR (recante la disciplina fiscale del c.d. "transfer pricing"), nel presupposto che Regulus S.A. sia residente fiscalmente in Guyana Francese.

Avio S.p.A. si è tempestivamente attivata, anche con il supporto dei propri consulenti fiscali, per fornire alla DRE del Piemonte tutte le informazioni e i documenti richiesti.

A fine novembre del 2019, essendo ormai prossimo il termine di decadenza a disposizione dell'Amministrazione Finanziaria per l'accertamento del periodo d'imposta 2014, la DRE del Piemonte ha notificato due distinti avvisi di accertamento, rispettivamente per IRES e IRAP, nei confronti della Società. Quest'ultima ha tempestivamente proposto istanza di accertamento con adesione, riservandosi di valutare se addivenire a una soluzione conciliativa con la DRE del Piemonte. L'istruttoria da parte dell'Ufficio risulta allo stato ancora in corso.

5. INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE RISCHI

Categorie e fair value di attività e passività finanziarie

La tabella sotto riportata mostra una dettagliata analisi delle attività e passività finanziarie prevista dall'IFRS 7, secondo le categorie previste dallo IFRS 9 per il 2019 e il 2018.

Valori al 31 dicembre 2019:

Attività a
costo
ammortizzato
Attività a
fair value
rilevato a
conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Partecipazioni in altre imprese 524 524
- Attività finanziarie non correnti 6.106 6.106
- Altre attività non correnti 67.051 67.051
- Crediti commerciali 3.484 3.484
- Altre attività correnti 21.109 21.109
- Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
142.868 142.868
241.143 240.619 524
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Passività finanziarie non correnti 42.000 42.000
- Passività finanziarie non correnti per
leasing
35.302 35.302
- Passività finanziarie correnti 84.329 84.329
- Passività finanziarie correnti per
leasing
6.423 6.423
- Quota corrente dei debiti finanziari
non correnti
8.075 8075
- Altre passività non correnti 132.689 132.689
- Altre passività correnti
- Debiti commerciali
9.101
113.331
9.101
113.331
431.250 431.250

Valori al 31 dicembre 2018:

Importi in migliaia di Euro Totale
valori di
bilancio
Categorie IFRS 9
Attività a
costo
ammortizzato
Attività a fair
value rilevati
a conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Partecipazioni in altre imprese 524 524
- Attività finanziarie non correnti 5.812 5.812
- Altre attività non correnti 66.506 66.506
- Attività finanziarie correnti
- Crediti commerciali 3.647 3.647
- Altre attività correnti 10.883 10.883
- Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
106.307 106.307
193.678 193.154 524
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Passività finanziarie non correnti 40.000 40.000
- Passività finanziarie correnti 71.570 71.570
- Quota corrente dei debiti finanziari
non correnti
60 60
- Altre passività non correnti 122.038 122.038
- Altre passività correnti 10.831 10.831
- Debiti commerciali 141.811 141.811
386.310 386.310

Fair value di attività e passività finanziarie e modelli di calcolo utilizzati

In relazione agli eventuali strumenti finanziari rilevati nel bilancio di esercizio al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La Società ed il Gruppo Avio non hanno contratto strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2019.

Oneri e proventi finanziari rilevati secondo lo IAS 39

La tabella seguente riporta gli oneri e proventi finanziari generati dalle attività e passività finanziarie suddivise nelle categorie previste dallo IFRS 9 per il 2019 e il 2018.

Esercizio 2019

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a conto
economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia
di Euro
Da interessi Da variazioni di
fair value
Da variazioni di fair value
Attività a costo
Ammortizzato
Attività a fair value
rilevato a conto
economico
Passività a costo
ammortizzato
Strumenti finanziari
derivati
443
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale categorie 443 - -

Esercizio 2018

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a conto
economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia
di Euro
Da interessi Da variazioni di
fair value
Da variazioni di fair value
Attività a costo
Ammortizzato
Attività a fair value
rilevato a conto
economico
Passività a costo
ammortizzato
Strumenti finanziari
derivati
360
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale categorie 360 - -

Tipologie di rischi finanziari e attività di copertura connesse

La Società è influenzata da rischi finanziari connessi alle proprie attività operative, in particolare riferibili a:

  • rischi di credito, relativi ai rapporti commerciali con la clientela e alle attività di finanziamento;
  • rischi di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito;
  • rischi di mercato;
  • rischio di tasso di interesse.

Vengono monitorati costantemente i predetti rischi finanziari, ponendo in essere azioni aventi l'obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l'utilizzo di appropriate politiche e, in generale laddove ritenuto necessario, anche mediante appositi strumenti di copertura

(attualmente non necessari in quanto il tasso di interesse del finanziamento in essere con BEI è fisso e conveniente rispetto al mercato).

Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incidenza di tali rischi sulla Società ed il Gruppo.

I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e non possono completamente riflettere le complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società e del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.

L'esposizione al rischio di credito è connessa essenzialmente ai crediti iscritti in bilancio, particolarmente crediti di natura commerciale, e alle garanzie prestate a favore di terzi.

La massima esposizione teorica al rischio di credito per la Società ed il Gruppo al 31 dicembre 2019 è rappresentata essenzialmente dal valore contabile complessivo dei crediti commerciali, il cui valore a tale data ammonta ad Euro 3.484 migliaia.

In merito alle motivazioni dell'esposizione al rischio credito rappresentata considerando i crediti al netto degli "acconti da incassare", è opportuno evidenziare che, contabilmente, l'emissione delle fatture comporta come contropartita, a fronte della rilevazione contabile attiva a cliente, la rilevazione contabile passiva rappresentata – appunto - da acconti da incassare; tali poste sono entrambe patrimoniali. L'analisi dello scaduto, pertanto, viene effettuata al netto dei suddetti acconti.

I principali clienti della Società sono rappresentati da organismi governativi e committenti pubblici, che per la loro natura non presentano significative concentrazioni di rischio (Agenzia Spaziale Europea, Arianespace, Airbus Safran Launchers).

Inoltre, operando su commessa, il Gruppo Avio pianifica la gestione degli anticipi ed acconti finanziari in modo da conseguire la provvista finanziaria prima e durante il sostenimento dei costi di commessa, in funzione delle diverse milestone contrattuali e mitigando quindi concretamente il rischio di conseguire dei crediti a fronte di attività produttive già iniziate.

Sulla base delle analisi dello scaduto clienti effettuato al 31 dicembre 2019, lo stesso è iscritto al netto di un fondo svalutazione pari a 482 mila Euro). Si tratta di uno scaduto non significativo e relativo solo alle tempistiche di incasso.

A fronte di tali crediti, in ciascun esercizio, viene peraltro effettuata una attenta valutazione individuale del rischio ed iscritto specifico fondo di svalutazione, che tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e di eventuali situazioni di contingenti controversie in corso e possibili riscadenziamenti.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui sono soggetti la Società ed il Gruppo è individuabile nell'eventuale difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative. I due principali fattori che influenzano la liquidità sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorate e gestite centralmente, anche mediante l'implementazione di sistemi di tesoreria accentrata coinvolgenti le principali società italiane ed estere del Gruppo, nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide, ottimizzando la gestione della liquidità e dei flussi di cassa. Il Gruppo effettua periodicamente il monitoraggio dei flussi di cassa previsti ed effettivi, nonché l'aggiornamento delle proiezioni di flussi finanziari futuri al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e la determinazione delle eventuali necessità di provvista.

I fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, sono ritenuti in grado di consentire al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dall'attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

Circa gli impatti derivanti dal COVID-19, si veda quanto riportato nella Relazione sulla gestione.

Liquidity analysis

Essendo la Società parte di un gruppo le cui attività sono strettamente integrate, si veda quanto riportato nel medesimo paragrafo del bilancio consolidato.

Rischio di mercato

Con riferimento alla attuale struttura finanziaria della Società e del Gruppo e al fatto che la valuta con cui lo stesso opera è in misura quasi esclusiva l'Euro, si ritiene che lo stesso non sia attualmente soggetto a significativi rischi di mercato derivanti dalla fluttuazione dei cambi delle valute, né dei tassi di interesse su crediti e debiti finanziari.

La Società ed il Gruppo, in considerazione di quanto indicato con riferimento alla non significatività dei rischi di mercato connessi alla variabilità di tassi di cambio e di interesse, alla data del 31 dicembre 2019 non ha in essere operazioni specificatamente finalizzate alla copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa in relazione alle citate tipologie di rischi.

Rischio di tasso di interesse

La Società ha come unico finanziamento quello con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per Euro 40 milioni – incrementati ad Euro 50 milioni nel 2019 - ad un tasso d'interesse fisso conveniente rispetto al mercato.

Alla luce di quanto sopra, tale rischio non si ritiene applicabile alla Società.

6. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Avio intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale e finanziaria con le società da essa controllate e a controllo congiunto, che consistono in operazioni rientranti nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse, a normali condizioni di mercato. In particolare, si riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, fiscale, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza, e relativi crediti e debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria centralizzata e relativi oneri e proventi. Tali operazioni sono eliminate nella procedura di consolidamento e conseguentemente non sono descritte nella presente sezione.

Le parti correlate della società Avio S.p.A. sono individuate sulla base dei principi stabiliti dallo IAS 24 - Informativa di Bilancio sulle Operazioni con Parti Correlate, applicabile dal 1° gennaio 2011, e sono le società controllanti, le società che hanno un rapporto di colleganza con il Gruppo Avio e sue controllate così come definito dalla normativa applicabile, le società che sono controllate ma non consolidate nel Gruppo Avio, le società collegate o a controllo congiunto del Gruppo Avio e le altre imprese partecipate.

Si precisa che sino alla data di efficacia dell'acquisizione da parte di Space2, Leonardo e In Orbit, Leonardo - in virtù dei diritti nascenti dal patto parasociale Cinven - vantava con il Gruppo Avio un rapporto di colleganza pur detenendo formalmente una partecipazione al capitale sociale della Società Incorporanda inferiore alla soglia prevista dai principi contabili IAS e dall'art. 2359 c.c. ultimo comma. A valle della quotazione, pur venendo meno il patto parasociale con Cinven, Leonardo S.p.A. ha mantenuto questo rapporto di colleganza con il Gruppo Avio in virtù del proprio incremento nella partecipazione al capitale della Società Incorporanda in misura eccedente la soglia prevista dalla normativa sopra richiamata.

Le tabelle che seguono riportano i dati relativi alle operazioni con parti correlate da parte della Avio S.p.A., con gli effetti sulle poste patrimoniali (importi in migliaia di Euro):

Al 31 Dicembre 2019
Controparte Credit
i
Com
m.li
Altre
attivi

corre
nti
Lavori in
corso su
ordinazi
one
Attività
finanzia
rie non
correnti
Debiti
Com
m.li
Altre
passiv
ità
corren
ti
Anticipi
per
lavori in
corso su
ordinazi
one
Passivit
à
finanzia
rie
Leonardo S.p.A. 549 189
MBDA Italia S.p.A. 17 2.461 1.172
MBDA France S.A. 7.059 3.900
Thales Alenia Space Italia S.p.A. 69
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative
società partecipate
17 0 9.589 0 549 189 5.072 0
Spacelab S.p.A. 9.718 1.420 18.965
Regulus S.A. 286 18.46
0
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 131 4.142 22 71.886
Avio Guyane S.A.S. 344 239
Avio France S.A.S. 105 122
Società controllate 866 13.86
0
0 0 20.26
3
0 0 90.851
Termica Colleferro S.p.A. 81 6.106 1.024 1.395
Europropulsion S.A. 771 34.561 680 57.509 28.749
Consorzio Servizi Acque Potabile 62 3
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 203 491
Società collegate e a controllo congiunto 1.117 494 34.561 6.106 1.704 0 57.509 30.145
Totale parti correlate 2.000 14.35
4
44.150 6.106 22.51
6
189 62.581 120.99
5
Totale voce di bilancio 3.484 21.10
9
214.599 6.106 113.3
31
9.101 319.383 176.12
9
Incidenza % sulla voce di bilancio 57,39
%
68,00
%
20,57% 100,00
%
19,87 % 2,08% 19,59% 68,70
%

Al 31 Dicembre 2018
Controparte Credit
i
Com
m.li
Altre
attivi

corre
nti
Lavori in
corso su
ordinazi
one
Attività
finanzia
rie non
correnti
Debiti
Com
m.li
Altre
passiv
ità
corren
ti
Anticipi
per
lavori in
corso su
ordinazi
one
Passivit
à
finanzia
rie
Leonardo S.p.A. 1.106 223
MBDA Italia S.p.A. 17 3.460 175
MBDA France S.A. 4.591 2.021
Thales Alenia Space Italia S.p.A. 21 126
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative
società partecipate
17 0 8.072 0 1.106 223 2.322 0
ELV S.p.A. 60 2.709 78 31 20.338
Regulus S.A. 576 377 19.37
0
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 8 891 1.020 31.981
Società controllate 644 3.977 0 0 19.44
8
1.051 0 52.319
Termica Colleferro S.p.A. 61 5.812 1651
Europropulsion S.A. 524 31.104 21.19
0
43.659 19.249
Consorzio Servizi Acque Potabile 175 (135)
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 102 126
Società collegate e a controllo congiunto 862 126 31.104 5.812 22.70
6
0 43.659 19.249
Totale parti correlate 1.523 4.103 39.176 5.812 43.26
0
1.274 45.981 71.568
Totale voce di bilancio 3.647 10.88
3
143.926 5.812 141.8
11
10.83
1
217.753 111.63
0
Incidenza % sulla voce di bilancio 41,76
%
37,70
%
37,98% 100,00
%
30,50
%
11,76
%
25,98% 64,11
%

Nell'esercizio 2019 e del comparativo 2018 i principali valori economici dei rapporti della Società con parti correlate sono stati i seguenti (importi in migliaia di Euro):

Al 31 Dicembre 2019
Controparte Ricavi
Operativi e
Variazione
lavori in
corso su
ordinazione
Costi
Operativi
(1)
Proventi
Finanziari
Oneri
Finanziari
Leonardo S.p.A. 1.394
MBDA Italia S.p.A. 3.389
MBDA France S.A. (149.585)
Thales Alenia Space Italia S.p.A.
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate (146.196) 1.394 0 0
Spacelab S.p.A. 74 1.333 1 1
Regulus S.A. 3.563 35.968
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 282 480
Avio Guyane S.A.S. 307 1.219
Avio France S.A.S. 111 122
Società controllate 4.337 38.642 1 481
Termica Colleferro S.p.A. 148 8.669 21
Europropulsion S.A. 119.285 66.892
Consorzio Servizi Acque Potabile 27 222
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 96 609
Società collegate e a controllo congiunto 119.556 76.392 0 21
Totale parti correlate (22.303) 116.428 1 502
Totale voce di bilancio 390.664 368.143 2.137 2.133
Incidenza % sulla voce di bilancio 5,71% 31,63% 0,02% 23,53%

(1) La voce include i ricavi delle vendite e delle prestazioni e non include l'avanzamento dei lavori in corso su ordinazione non ancora terminati. (2) La voce include i consumi di materie prime, i costi per servizi e i costi per il personale.

Al 31 Dicembre 2018
Controparte Ricavi Operativi (1) Variazione
lavori in
corso su
ordinazione
Costi
Operativi (2)
Proventi
Finanziari
Oneri
Finanziari
Leonardo S.p.A. 645
MBDA Italia S.p.A. 53 991
MBDA France S.A. 0 (137)
Thales Alenia Space Italia S.p.A. 12
Società che vanta un rapporto di
collegamento e relative società partecipate
65 854 645 0 0
ELV S.p.A. 835 (1.051) 1.396 2
Regulus S.A. 3.925 45.622
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 205 4.279 3
Società controllate 4.965 (1.051) 51.297 0 5
Termica Colleferro S.p.A. 97 9.318
Europropulsion S.A. 2.074 (3.962) 80.433
Consorzio Servizi Acque Potabile 2 140
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 2 292 - -
Società collegate e a controllo congiunto 2.175 (3.962) 90.183 0 0
Totale parti correlate 7.205 (4.159) 142.125 0 5
Totale voce di bilancio 13.804 429.554 422.298 700 1.456
Incidenza % sulla voce di bilancio 52,19% 0,94% 33,66% 0,00% 0,34%

(1) La voce include i ricavi delle vendite e delle prestazioni e non include l'avanzamento dei lavori in corso su ordinazione non ancora terminati.

(2) La voce include i consumi di materie prime, i costi per servizi e i costi per il personale.

Rapporti verso società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate

I rapporti verso Leonardo S.p.A., considerata società con cui vi è un rapporto di collegamento, sono costituiti da servizi di assistenza e consulenza. I rapporti con le società partecipate da Leonardo sono di tipo commerciale.

In riferimento al cliente MBDA Italia S.p.A. le garanzie emesse da primari istituti di credito sono volte a garantire il puntuale adempimento degli obblighi contrattualmente assunti da parte di Avio nell'ambito delle commesse Camm-er. Il loro svincolo è previsto al completamento di apposite milestone contrattuali.

Rapporti verso società controllate non consolidate

I rapporti del Gruppo con società controllate non consolidate sono identificabili in operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato.

Rapporti verso imprese collegate e a controllo congiunto

I rapporti della Società verso imprese collegate e a controllo congiunto sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali, relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • crediti finanziari, relativi a crediti finanziari, a breve e lungo termine, verso Termica Colleferro S.p.A.;
  • debiti commerciali, relativi a costi sostenuti nell'ordinaria attività di gestione e relativi ad operazioni concluse a normali condizioni di mercato; inoltre, con riferimento alla società

Europropulsion S.A., sono inclusi costi sostenuti in seguito ad operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;

  • debiti finanziari, relativi a debiti finanziari intercompany, a breve termine, di Avio S.p.A. verso Europropulsion S.A.;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali;
  • costi operativi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei debiti commerciali;
  • proventi finanziari, relativi a interessi attivi sui crediti finanziari precedentemente esposti.

Le garanzie bancarie nei confronti del Consorzio Sitab in liquidazione sono relative a forniture effettuate in anni scorsi ed è previsto che, di concerto con il Consorzio, vengano a breve revocate.

Rapporti verso altre parti correlate

I rapporti del Gruppo verso altre parti correlate sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business del Gruppo, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali.

7. INFORMAZIONI PER AREA GEOGRAFICA

Come indicato in precedenza, con riferimento alla ripartizione per area geografica di attività e passività in essere al 31 dicembre 2019 (in funzione della localizzazione della controparte), si segnala che tutti i crediti e i debiti in essere alla data di bilancio risultano avere controparti localizzate nell'aera Italia ed Europa.

8. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149 – DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Ai sensi di quanto disposto dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nel prospetto che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per le attività di revisione e altri servizi resi dalla società di revisione Deloitte & Touche SPA e dalle società appartenenti alla stessa rete (importi in migliaia di Euro):

Tipologia di servizi Destinatario Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio
2019
Servizi di revisione Capogruppo –
Avio S.p.A.
Società
Controllate
Deloitte &
Touche S.p.A.
Deloitte &
Touche S.p.A.
142 (1)
8
Altri servizi di revisione Capogruppo –
Avio S.p.A.
Deloitte &
Touche S.p.A.
43 (2)
Totale Totale 193

(3) Include corrispettivi aggiuntivi per 20 migliaia di Euro;

(4) Trattasi dell'esame limitato della Dichiarazione non finanziaria del Gruppo Avio per 25 migliaia di Euro, dell'attività di revisione ISA 805 del prospetto relativo ai costi di ricerca e sviluppo sostenuti nell'esercizio 2018 per 12 migliaia di Euro e delle attività relative al rilascio del visto di conformità ai fini IVA per 6 migliaia di Euro.

9. INFORMAZIONI RELATIVE ALLE EROGAZIONI PUBBLICHE EX ART. 1, COMMI 125129, DELLA LEGGE N 124/2017

Si riportano di seguito le informazioni richieste dalla disciplina delle erogazioni pubbliche al fine di ottemperare agli appositi obblighi di trasparenza. Tale informativa riguarda, come previsto dalla normativa, le erogazioni che hanno interessato il 2019:

Agevolazioni previste dalla Legge 24 dicembre 1985, n. 808 "Interventi per lo sviluppo e l'accrescimento di competitivita' delle industrie operanti nel settore aeronautico"

Società
ricevente
PA
erogante
Progetto Anni_costi
Progetto
Finanziamento
erogato nel
2019
Data
incasso
Crediti
verso
Ministero
Sviluppo
Economico
(€ / mln) (€ / mln)
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2006-2008 - - 1,16
AVIO SPA Ministero
dello
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2009 - - 0,77

Sviluppo
Economico
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2010 - - 0,44
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2009 0,15 17/12/2019 0,29
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2010 0,15 17/12/2019 0,62
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2011-2012 0,29 17/12/2019 0,85
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2012-2013 0,30 17/12/2019 1,99
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2014-2015 0,20 17/12/2019 2,03
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2016-2017 1,76 09/12/2019 2,25
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Dimostratore tecnologico
LOX/LCH per il terzo
stadio del lanciatore Vega
E
2014-2016 - - 1,16
2,85 11,56

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico" per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85, pari a 11,57 milioni di Euro, si riferisce al valore nominale delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Le quote per Progetto sono così suddivise: 2,37 milioni di Euro per il progetto "Motore a propellente solido da 80 tonnellate – P80"; 8,03M€ per il progetto "Materiali innovativi e strategici di prepreg in carbon epoxy e protezioni termiche in elastomero modificato di formulazione e produzione nazionale per filament winding applicato a motori spaziali da 40T"; 1,16 milioni di Euro per il progetto "Dimostratore tecnologico LOX/LCH per il terzo stadio del lanciatore Vega E".

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari".

Altre agevolazioni

Società
ricevente
PA erogante Progetto Anni_costi
Progetto
Finanziamento
erogato nel
2019
Data
incasso
Credito
Nominale
da
incassare
(€ / mln) (€ / mln)
AVIO SPA Comunità Europea SpaceCarbon NA 0,44 27/11/2019 NA
AVIO SPA Comunità Europea C3HARME NA 0,39 29/10/2019 NA
0,83 NA

Si evidenzia, come riportato nella Nota Integrativa nei paragrafi dedicati ai crediti tributari, che il Gruppo Avio ha iscritto, con riferimento agli esercizi 2019, 2018 e 2017, il Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo previsto dall'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 e successive modifiche.

10. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Business

Progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility"

In data 29 gennaio 2020 è stato presentato all'interno del Poligono sperimentale di interforze di Salto di Quirra in Sardegna il Progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" relativo alla costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon.

Tiro al banco Zefiro 23

In data 27 febbraio è stato effettuato con successo il tiro al banco del motore Zefiro 23 che ha permesso con ottimismo al ritorno al volo di Vega con il lancio VV16 per la missione SSMS.

Test della camera di combustione del motore M10 per il Vega E

In data 3 marzo 2020 si sono conclusi i test della camera di combustione dell'innovativo motore a liquido M10 con tecnologia a LOX-Metano che equipaggerà il Vega E, andando a sostituire il 3° e 4° stadio del lanciatore Vega C. I test si sono tenuti nelle facilities della NASA, nel Marshall Space Flight Center di Huntsville, Alabama. Il primo lancio del lanciatore Vega E è previsto per il 2025.

Ritorno al volo Vega

Nel 2020 è iniziata, nonostante le difficoltà connesse alla pandemia da COVID-19, la campagna di lancio per il ritorno al volo di Vega VV16.

Ariane

Nel 2020 ad oggi sono stati effettuati altri due lanci di Ariane 5. Il primo lancio in data 16 gennaio (VA251), per il satellite del consorzio europeo Eutelsat, e il satellite indiano GSat, entrambi satelliti per le telecomunicazioni.

Il secondo lancio dell'anno in data 18 febbraio (VA252), per il satellite Commerciale Giapponese JCSat 17 di SKY Perfect per le telecomunicazioni, e il satellite GEO-KOMPSAT 2B per l'istituto di ricerca Aerospaziale della Korea del Sud con fini Meteo e monitoraggio dei mari.

Sospensione delle operazioni nella base di lancio di Kourou in Guyana Francese

Il Centre Spatial Guyanais (CSG) e Arianespace hanno reso noto in data 16 marzo 2020 che, in attuazione delle comunicazioni del Governo Francese finalizzate a contrastare il COVID-19, il CGS ha deciso di sospendere temporaneamente le attività di preparazione dei prossimi lanci dalla base di Kourou.

Avio sta garantendo le le massime condizioni di sicurezza sia per il proprio personale alla base che per il lanciatore Vega, peraltro già integrato sulla rampa di lancio predisponendosi a riprendere le attività di preparazione del lancio appena possibile.

Si rinvia al paragrafo seguente per una più completa trattazione del tema COVID-19.

Altri fatti di rilievo

COVID-19

Come indicato nella sezione "Principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto", a cui si rinvia per approfondimenti, con il recente e rapido sviluppo dell'epidemia di Coronavirus, molti paesi hanno imposto limitazioni o sospensioni di alcune attività commerciali e adottato restrizioni di viaggio e misure di quarantena. Le interruzioni sono più immediate e pronunciate in alcuni settori come turismo, ospitalità, trasporti, vendita al dettaglio e intrattenimento, mentre in altri settori come quello manifatturiero sono previsti possibili effetti a catena. Effetti immediati si sono avuti sui mercati finanziari. Il titolo Avio in Borsa ha subito una diminuzione di valore sostanzialmente in linea con l'indice di riferimento del segmento STAR.

L'epidemia di coronavirus si è verificata in Cina verso la fine di dicembre 2019 e ha continuato ad evolversi successivamente. Alla fine del 2019, un gruppo di casi che mostrarono i sintomi di una "polmonite di causa sconosciuta" furono identificati a Wuhan, la capitale della provincia cinese di Hubei. Il 31 dicembre 2019, la Cina ha avvisato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di questo nuovo virus. Il 30 gennaio 2020, il Comitato Internazionale di Emergenza delle norme sanitarie dell'OMS ha dichiarato l'epidemia una "emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale". Da allora, molti più casi sono stati diagnosticati, anche in altri paesi. Sono state prese misure e politiche imposte dalla Cina anche da altri paesi.

In Italia tale pandemia sinora ha principalmente colpito le regioni del Nord Italia, con una successiva graduale diffusione nel resto del paese. Il Governo Italiano ha emanato diversi Decreti della Presidenza del Consiglio, che hanno introdotto misure via via sempre più restrittive delle attività commerciali e dei comportamenti di aggregazione sociale al fine di contenere il rischio di contagio su tutto il territorio Italiano.

L'epidemia e le misure restrittive imposte dal governo e dalle autorità francesi preposte hanno comportato a far data dal 16 marzo 2020 la sospensione temporanea delle attività di preparazione dei prossimi lanci dalla base di Kourou in Guyana francese. In Italia, in data 23 marzo 2020 è entrato in vigore un nuovo decreto del Governo Italiano maggiormente restrittivo dei precedenti che sospende tutte le attività produttive non essenziali fino al 3 aprile 2020.

Ciononostante, Avio ha ottenuto in data 24 marzo 2020 l'autorizzazione prefettizia a proseguire le proprie attività industriali, rientrando nel novero di quelle a rilevanza strategica per l'economia nazionale italiana, che pertanto al momento proseguono.

In tale contesto, Avio ha istituito all'uopo un Comitato interno COVID -19 che ha emanato una serie di disposizioni via via sempre più stringenti per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus in accordo al Protocollo siglato tra il Governo e le Parti Sociali del 14 marzo 2020. Tra queste, l'utilizzo ed agevolazione dello smart working e del cosiddetto lavoro agile per le attività che possono essere svolte a distanza, la limitazione degli spostamenti e accesso agli impianti estesa anche a fornitori e consulenti, modalità di conduzione di riunioni e meetings nel rispetto delle norme di legge, modalità di comunicazione interna tramite diffusione tempestiva dei comunicati Covid-19 a tutti i dipendenti con utilizzo della piattaforma informatica.

Sono state, inoltre, attivate iniziative a supporto di tutti i dipendenti quali l'attivazione di una copertura assicurativa sanitaria aggiuntiva a sostegno economico del lavoratore in caso di infezione da Covid-19 e l'attivazione di uno sportello di supporto psicologico gratuito on-line per tutti i lavoratori al fine di fornire un supporto laddove utile connesso all'emergenza Covid-19.

Ai fini della predisposizione del presente bilancio, Avio ritiene gli eventi connessi al COVID-19 costituiscanoun "non adjusting events" dei risultati economico finanziari riportati nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2019 e pertanto fornisce l'informativa richiesta ai sensi dello IAS 10.

Con riferimento alle raccomandazioni ESMA dell'11 marzo 2020 relativamente alle "Market Disclosure" e "Financial Reporting", come riportato nel comuicato stampa del 25 marzo 2020, la Società ritiene che non sia ancora oggi possibile stimare quantitativamente l'impatto che tale

epidemia avrà nel corso dell'esercizio. Tuttavia, nell'attuale contesto non si può escludere un possibile effetto negativo nel breve termine in termini di parziale rallentamento nello svolgimento delle attività anche a causa delle misure contenitive e restrittive adottate o in fase di adozione dalle diverse autorità governative in Europa e nel resto del mondo (in particolare per il fermo della base di lancio a Kourou). La Società conferma comunque che sta già adottando azioni e misure operative ed economico-finanziarie volte a mitigare l'impatto di tale scenario nel breve e medio periodo.

Nei siti produttivi italiani sono state infatti tempestivamente attuate una serie di misure di contrasto del COVID-19 in applicazione della normativa in vigore al fine di mitigare i potenziali rischi connessi alla prosecuzione in sicurezza delle attività industriali.

Allo stato, pertanto, l'epidemia e le misure restrittive imposte dai governi e dalle autorità preposte hanno comportato solo la sospensione temporanea delle attività di preparazione dei prossimi lanci dalla base di Kourou, mentre non hanno influito in misura significativa sulle attività industriali, ingegneristiche e commerciali di Avio.

Qualora gli effetti dovessero protrarsi, con un progressivo inasprimento delle misure di intervento governative per contrastare il contagio, presumibilmente dovranno attendersi effetti ad oggi non quantificabili, sulle attività industriali, ingegneristiche e commerciali anche nel settore aerospaziale.

In considerazione dell'attuale imprevedibilità dei potenziali effetti economico-finanziari legati alla diffusione del Covid-19 il Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A., ha ritenuto opportuno, in via prudenziale ed al fine di rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria della Società, di proporre all'Assemblea chiamata ad approvare il presente progetto di bilancio la destinazione integrale dell'utile d'esrecizio 2019 a riserva utili portati a nuovo.

Nella situazione semestrale si auspica di avere un quadro di riferimento più completo.

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Procedure di
revisione svolte
Nell'ambito delle nostre verfiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure:
· comprensione dell'approccio contabile adottato dalla Avio S.p.A. per la
valutazione dei lavori in corso su ordinazione e dei criteri di riconoscimento
dei ricavi e dei correlati margini:
· analisi della procedura, comprensione dell'impiementazione e verfica
dell'efficacia operativa dei controlli nievanti posti in essere dalla Direzione sul
processo di valutazione dei lavori in corso su ordinazione;
· analisi della corretta appicazione del principio contabile IFRS 15 sui nuovi
comratti sottoscritt;
· analisi campionaria dei contratti in essere con la clientela e delle relative
clausole di modifica contrattuale in essi previste;
· esame dell'accuratezza del calccio della percentuale di completarmento e
della conseguente rilevazione dei ricavi;
· analisi comparativa delle principali variazioni dei risuitati di commessa
rispetto al proventivo originario e all'esercizio precedente:
· analisi delle assunzioni che hanno richiesto un significativo giudizio da parte
della Direzione ed in particolare delle metodologie di determinazione delle
stime dei costi a finire inclusi i prevedibili rischi contrattuali, nonchè gli
eventi successivi a la chiusura dell'esercizio;
· analisi della reportistica di commessa ed interviste con i responsabili di
progetto con particolare riterimento alle variazioni contrattuali avvenute nel
conso dell'asercizio ed al riffessi della stesso sulla determinazione dei costi a
finire incluse le eventuali perdite prevedibili;
· anallsi della contabilizzazione del credito di imposta per le attività di ricerca e
sviluppo maturato negli esercizi 2017, 2018 e 2019 e degli effetti riconosciuti
a conto economico sulla base dell'avanzamento di cali attività, commisurato
all'avanzamento dei costi sestenuti per le commesse pluriennali di ricerca e
swappo:
· verifica su base campionaria dei costi di commessa con riferimento alle
diverse componenti del costo di talune commesse in essere alla data del 31
dicembre 2019;
· esame dell'informativa fornita dalla Società e della sua conformità al principi
contabili di riferimento.

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Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio di Esercizio 270

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