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Geox

Annual Report Mar 31, 2020

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Annual Report

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BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019

SOMMARIO

Geox S.p.A. Sede in Biadene di Montebelluna (TV) - Via Feltrina Centro 16 Capitale Sociale euro 25.920.733,1 - Int. versato Codice fiscale ed iscrizione al Registro delle Imprese di Treviso n. 03348440268

RELAZIONE SULLA GESTIONE 5
Profilo 6
La ricerca e sviluppo 7
Il sistema distributivo 8
Il sistema produttivo 9
Risorse umane 10
Azionisti 11
Comunicazione finanziaria 11
Geox in Borsa 11
Controllo della società 12
Azioni detenute da amministratori e sindaci 12
Organi sociali 13
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 14
La struttura del Gruppo 17
Principali rischi ed incertezze cui Geox S.p.A. e il Gruppo sono esposti 18
Andamento economico del Gruppo 20
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 20
Costi di ristrutturazione 20
Risultati economici di sintesi 21
Ricavi 22
Costo del venduto e margine lordo 25
Costi operativi e risultato operativo (EBIT) 25
Risultato operativo lordo (EBITDA) 26
Imposte e tax rate 26
La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo 27
Azioni proprie e azioni o quote di società controllanti 30
Stock Plan 30
Rapporti con parti correlate 31
Evoluzione prevedibile della gestione 31

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Profilo

Il Gruppo Geox è attivo nella creazione, produzione e distribuzione di calzature ed abbigliamento caratterizzati dall'applicazione di soluzioni innovative e tecnologiche in grado di garantire traspirabilità ed impermeabilità.

Il successo straordinario ottenuto sin dalle fasi iniziali è dovuto alle caratteristiche tecnologiche delle calzature e dell'abbigliamento "Geox" che, grazie ad una tecnologia protetta da ben 40 brevetti e da 25 più recenti domande di brevetto, hanno delle caratteristiche tecniche tali da migliorare il comfort del piede e del corpo in modo immediatamente percepibile per il consumatore.

L'innovazione di Geox, frutto di costanti investimenti in Ricerca e Sviluppo, si basa, per le calzature, sull'ideazione e realizzazione di strutture di suole che, grazie all'inserimento di una membrana permeabile al vapore ma impermeabile all'acqua, sono in grado di garantire traspirabilità alle suole in gomma e impermeabilità a quelle in cuoio. L'innovazione introdotta nell'abbigliamento, invece, consente la fuoriuscita naturale del calore, grazie ad un'intercapedine posta sulle spalle, e garantisce la massima traspirazione del corpo.

Geox è leader in Italia nel proprio segmento e risulta essere uno dei marchi leader a livello mondiale nell' International Branded Casual Footwear Market (Fonte: Shoe Intelligence, 2019).

La ricerca e sviluppo

L'attività di ricerca applicata, svolta da Geox nell'arco del 2019, è stata diretta all'identificazione di soluzioni innovative per il miglioramento del prodotto e del processo produttivo, attraverso lo studio dell'elemento attivo traspirante della suola, lo sviluppo di nuovi prodotti relativi a calzature ed abbigliamento e la certificazione dei materiali impiegati.

Tale sperimentazione ha permesso di ottenere calzature e capi d'abbigliamento che coniugano caratteristiche di elevato comfort e benessere con requisiti superiori di traspirazione, impermeabilità e resistenza.

In particolare, LevitaTM è la prima calzatura Geox che rende visibile la membrana impermeabile e traspirante. Grazie all'innovativo inserto in 3D mesh racchiuso nella suola, essa aggiunge ammortizzazione, ventilazione e leggerezza alla traspirazione, mentre la sua rivoluzionaria allacciatura consente un fit personalizzabile. Levita 4x4 Amphibiox™ ne è l'evoluzione: uno scarponcino impermeabile e traspirante, studiato per combinare i benefici di Levita con le caratteristiche di impermeabilità della tecnologia AmphibioxTM.

La traspirabilità di queste calzature innovative è ottimizzata dall'Inner Breathing System, una speciale fodera interna che permette la circolazione dell'aria tutt'intorno al piede.

Per i sottopiedi, l'innovazione del Ventilated Cushioning System, integra la ventilazione all'ammortizzazione, garantendo comfort e benessere grazie ad un sistema di canalizzazione dell'aria.

Per la collezione bambino, è stato sviluppato un dispositivo elettronico con connessione senza fili progettato per giocare con le calzature Geox Playkix™ attraverso l'utilizzo di uno smartphone. Il dispositivo elettronico, inserito nel tacco, sotto il sottopiede della calzatura, interpreta i movimenti del piede e li comunica allo smartphone: l'applicativo Geox Playkix™ legge questi segnali e permette l'utilizzo del gioco.

Nell'abbigliamento, XLED™ Jacket rappresenta la prima soluzione wearable technology di GEOX applicata nei capispalla. XLED™ Jacket integra in maniera innovativa un sistema di illuminazione a luci LED e fibre ottiche con una speciale membrana traslucida, impermeabile e traspirante, per proteggere dall'azione di agenti esterni. Speciali luci LED sono inserite a livello del petto nella parte frontale e al fondo del capo nella parte posteriore, illuminandosi, a scelta, in modalità fissa o intermittente; una presa USB all'interno del capo ne permette l'alimentazione tramite un power bank compatibile.

Per la linea di capispalla Aerantis™ è stata sviluppata anche una versione estiva che prevede un sistema di foratura laterale sul tessuto principale della giacca (Ventilation System), il quale aumenta la ventilazione interna e, per mezzo di un tessuto 3D con intercapedini (Inner Breathing System), favorisce la dissipazione dell'aria calda umida sia verso l'altro, sia trasversalmente; una fascia di aerazione (Breathing System) posta sulle spalle provvista di membrana e un'altra all'interno del collo sono funzionali alla fuoriuscita del vapore acqueo, consentendo un'efficace traspirazione e una migliore termoregolazione.

Per la versione invernale di Aerantis™ è stata studiata un'ovatta termoadattiva in piuma riciclata, da affiancare a quella, già presente, in materiale sintetico riciclato.

Tuttavia, le principali innovazioni che hanno interessato in modo trasversale la collezione abbigliamento GEOX sono state la nuova fascia di aerazione colorata senza utilizzo di acqua che comprende anche lo stesso materiale della giacca e l'esclusiva intercapedine tridimensionale funzionalizzata. Tali innovazioni sono integrate nella soluzione costruttiva originaria che sfrutta il principio fisico della convezione, secondo il quale l'aria calda tende a espandersi verso l'alto.

L'innovazione Geox è protetta da 40 brevetti e da 25 più recenti domande di brevetto.

Il sistema distributivo

Geox distribuisce i propri prodotti in oltre 10.000 punti vendita multimarca e tramite una rete di negozi monomarca gestiti direttamente (Directly Operated Stores) o affiliati con contratti di franchising.

Al 31 dicembre 2019 il numero totale dei "Geox Shop" era pari a 974 di cui 520 in franchising e 454 DOS.

Geox Shops

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera

Il sistema produttivo

Il sistema produttivo di Geox è organizzato in modo da garantire il perseguimento di 3 obiettivi strategici:

  • mantenimento di elevati standard qualitativi;
  • miglioramento continuo della flessibilità e del "time to market";
  • aumento della produttività e contenimento dei costi.

La produzione avviene presso selezionati partner prevalentemente in Far East e presso lo stabilimento produttivo del gruppo con sede a Vranje, in Serbia, in un'area dove è presente un elevato know-how nella produzione di calzature.

Lo stabilimento produttivo copre ad oggi circa il 8% del fabbisogno del Gruppo ed è stato finanziato in larga parte dalla Repubblica di Serbia.

Tutte le fasi del processo produttivo sono sotto lo stretto controllo e coordinamento dell'organizzazione Geox.

La selezione dei produttori terzi viene fatta dal Gruppo con grande attenzione, tenendo conto delle competenze tecniche dell'azienda partner, dei suoi standard qualitativi e delle sue capacità di far fronte, nei tempi richiesti, alle produzioni che le vengono assegnate.

Gli acquisti di prodotto finito vengono consolidati presso i centri di distribuzione del Gruppo in Italia per l'Europa, a Mosca per la Russia, in New Jersey per il mercato Nord America, a Tokyo per il Giappone, a Shanghai per la Cina e ad Hong Kong per l'Asia.

Risorse umane

I dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2019 erano 5.170, in riduzione di 76 unità rispetto alle 5.246 unità del 31 dicembre 2018.

Al 31 dicembre 2019 i dipendenti del Gruppo erano così suddivisi:

Qualifica 31-12-2019 31-12-2018
Dirigenti 45 42
Quadri e impiegati 975 1.043
Dipendenti negozi 2.889 2.780
Operai 1.261 1.381
Totale 5.170 5.246

Il grafico riporta i dipendenti del Gruppo, al 31 dicembre 2019, suddivisi per area geografica:

Azionisti

Comunicazione finanziaria

Geox mantiene un dialogo costante con i suoi Azionisti, Investitori e Analisti attraverso un'attiva politica di comunicazione svolta dalla funzione Investor Relations che garantisce un contatto informativo continuo del Gruppo con i mercati finanziari con l'obiettivo di mantenere e migliorare la fiducia degli investitori e il loro livello di comprensione dei fenomeni aziendali.

Sul sito istituzionale www.geox.biz alla sezione Investor Relations sono disponibili i dati economicofinanziari, le presentazioni istituzionali e le pubblicazioni periodiche, i comunicati ufficiali e gli aggiornamenti in tempo reale sul titolo.

Geox in Borsa

Geox S.p.A. è quotata alla Borsa Italiana dal 1 dicembre 2004. Nella tabella seguente si riepilogano i principali dati azionari e borsistici degli ultimi 3 anni:

Dati azionari e borsistici 2019 2018 2017
Risultato per azione [euro] (0,10) (0,02) 0,06
Patrimonio netto per azione [euro] 1,17 1,31 1,35
Dividendo per azione [euro] - 0,025 0,06
Pay out ratio [%] - n.s. 101,10
Dividend yield (al 31.12) - 2,14 2,07
Prezzo fine periodo [euro] 1,18 1,17 2,89
Prezzo massimo telematico [euro] 1,93 3,01 3,85
Prezzo minimo telematico [euro] 1,15 1,06 1,90
Prezzo per azione / Utile per azione (12,29) (57,32) 48,75
Prezzo per azione / Patrimonio netto per azione 1,01 0,89 2,15
Capitalizzazione borsistica [migliaia di euro] 305.865 303.273 749.861
N. azioni che compongono il capitale sociale 259.207.331 259.207.331 259.207.331

Controllo della società

LIR S.r.l. detiene la partecipazione di controllo nel capitale di Geox S.p.A. con una quota pari al 71,10%. LIR S.r.l., con sede legale in Treviso – Italia, è una holding di partecipazioni interamente posseduta da Mario Moretti Polegato ed Enrico Moretti Polegato (rispettivamente titolari dell'85% e del 15% del capitale sociale).

La composizione azionaria di Geox S.p.A. in base al numero di azioni possedute è la seguente:

Composizione azionaria (*) Numero
Azionisti
Numero
azioni
da n. 1 a n. 5.000
da n. 5.001 a n. 10.000
da n. 10.001 a oltre
Mancate segnalazioni di carico/scarico da singole posizioni precedentemente
rilevate
11.253
919
775
14.853.488
7.052.676
237.334.265
(33.098)
Totale 12.947 259.207.331

(*) Come da ultima rilevazione Computershare S.p.A. del 31 dicembre 2019.

Azioni detenute da amministratori e sindaci

Come precedentemente indicato gli amministratori Mario Moretti Polegato ed Enrico Moretti Polegato detengono direttamente l'intero capitale sociale di LIR S.r.l., società controllante di Geox S.p.A..

Come risulta da apposite dichiarazioni ricevute, gli Amministratori, i Sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche non detengono azioni alla data del 31 dicembre 2019.

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione

Livio Libralesso (1) Claudia Baggio Lara Livolsi (3) Alessandro Antonio Giusti (2) (3) Francesca Meneghel (2) (4) Consigliere indipendente Ernesto Albanese (2) Consigliere indipendente Alessandra Pavolini (3) Consigliere indipendente

Nome e cognome Carica ed indicazione dell'eventuale indipendenza

Mario Moretti Polegato (1) Presidente e consigliere esecutivo Enrico Moretti Polegato (1) Vice Presidente e consigliere esecutivo Amministratore Delegato e consigliere esecutivo (*) Consigliere Consigliere Indipendente Consigliere

(1) Componente del Comitato Esecutivo

(2) Componente del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità (3) Componente del Comitato Nomine e Remunerazione

(4) Lead Independent Director

(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, secondo il deliberato del Consiglio di Amministrazione del 16 gennaio 2020.

Collegio Sindacale

Nome e cognome Carica
Sonia Ferrero Presidente
Francesco Gianni Sindaco Effettivo
Fabrizio Colombo Sindaco Effettivo
Fabio Antonio Vittore Caravati Sindaco Supplente
Giulia Massari Sindaco Supplente

Società di Revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Corporate Governance

Il Gruppo Geox aderisce al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane edito nel marzo 2006 e aggiornato da ultimo nel luglio 20181 , con le integrazioni e gli adeguamenti conseguenti alle caratteristiche del Gruppo. In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" ai sensi dell'art. 123-bis del TUF che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato da Geox S.p.A. e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di Governance applicate e le caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria. Sono, inoltre, riportati i meccanismi di funzionamento dell'Assemblea degli Azionisti e la composizione e il funzionamento degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati. La suddetta Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari è consultabile alla sezione Governance del sito internet www.geox.biz.

Di seguito vengono sintetizzati gli aspetti rilevanti ai fini della presente Relazione sulla gestione.

Principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi aziendale è un processo posto in essere dal Consiglio di Amministrazione, dal management e da altri operatori della struttura aziendale; è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione ed il monitoraggio dei principali rischi; contribuisce ad una conduzione del business coerente con gli obiettivi aziendali e concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza ed efficacia dei processi aziendali, l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto sociale e delle procedure interne.

La Società sin dall'entrata in vigore della Legge n. 262/2005 ha posto in essere delle procedure finalizzate ad aumentare la trasparenza dell'informativa societaria e rendere più efficace il sistema dei controlli interni ed in particolare quelli relativi all'informativa finanziaria di cui essi sono parte.

Coerentemente con la definizione riportata, il sistema di gestione dei rischi esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria in Geox, rientra tra le componenti del più ampio Sistema di Controllo Interno e di Gestione del Rischio di Gruppo. Geox S.p.A., nell'esercizio della sua attività di direzione e coordinamento delle società controllate, stabilisce i principi generali di funzionamento del Sistema di Controllo Interno per l'intero Gruppo. Resta inteso che ogni società controllata recepisce tali principi coerentemente con le normative locali e li declina in strutture organizzative e procedure operative adeguate allo specifico contesto. Geox si è dotata di strumenti di indirizzo e di valutazione del Sistema di Controllo Interno, attribuendo ad attori ben determinati specifiche responsabilità.

L'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto, coerentemente con i principi di funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi relativo al processo di informativa finanziaria, identificano annualmente i principali rischi ivi gravanti in modo prudente e scrupoloso (c.d. attività di scoping). Il processo di identificazione dei rischi passa attraverso l'individuazione delle società del Gruppo e dei flussi operativi suscettibili di errori materiali, o di frode, con riferimento alle grandezze economiche che confluiscono in voci del bilancio civilistico di Geox S.p.A. e/o nel bilancio consolidato. Le società e i processi ritenuti significativi con riferimento al processo di informativa finanziaria sono identificati mediante analisi quantitative e qualitative. L'identificazione dei rischi è operata attraverso una loro classificazione basata sulle fonti di rischio principali identificate periodicamente dall'Amministratore Incaricato al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. Le attività di controllo, in primis, sono le politiche e le procedure che garantiscono al management la corretta implementazione delle risposte al rischio. Le attività di controllo si attuano in tutta l'organizzazione aziendale, ad ogni livello gerarchico e funzionale. La valutazione dei controlli avviene analizzando il corretto disegno delle attività di controllo stesse e la loro effettiva ed efficace applicazione del corso del tempo. In relazione al processo di informativa finanziaria, le attività di controllo sono valutate in due sessioni semestrali seguite, eventualmente, da altrettante fasi di follow-up qualora siano identificate delle criticità.

1 Si segnala che nel mese di gennaio 2020 il Comitato per la Corporate Governance ha approvato il nuovo Codice di Autodisciplina che entrerà in vigore con l'esercizio 2021.

Riepilogando, gli attori principali del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nel processo di informativa finanziaria sono:

  • Il Dirigente Preposto ex Art. 154-bis del TUF, che ha la responsabilità di definire e valutare l'effettiva applicazione di specifiche procedure di controllo a presidio dei rischi nel processo di formazione dei documenti contabili.
  • L'Internal Auditing che, mantenendo obiettività e indipendenza, fornisce consulenza metodologica nell'attività di verifica dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure di controllo definite dal Dirigente Preposto. Nella più ampia attività di valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi aziendali, inoltre, l'Internal Auditing segnala ogni circostanza rilevante di cui venga a conoscenza al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, oltre che al Dirigente Preposto qualora tali circostanze attenessero al processo di informativa finanziaria.
  • L'Amministratore incaricato di sovrintendere alle funzionalità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, in quanto principale attore delle iniziative in tema di valutazione e gestione dei rischi aziendali.
  • Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, che analizza le risultanze delle attività di audit sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e relaziona periodicamente il C.d.A. sulle eventuali azioni da intraprendere.
  • L'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/01, che interviene nell'ambito delle sue attività di vigilanza sui reati societari previsti dal D. Lgs. 231/01, identificando scenari di rischio e verificando in prima persona il rispetto dei presidi di controllo. L'Organismo di Vigilanza, inoltre, monitora il rispetto e l'applicazione del Codice Etico di Gruppo.

Il Gruppo ha da tempo adottato un proprio modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. 231/01 che ha costantemente provveduto ad integrare con le nuove fattispecie di reato rilevanti ai fini del D. Lgs. 231/01, da ultimo in data 17 aprile 2018. In particolare, il processo di formazione dell'informativa finanziaria è presidiato attraverso specifiche attività di controllo lungo i processi aziendali che contribuiscono alla formazione dei valori iscritti a bilancio. Tali attività di controllo afferiscono sia alle aree più strettamente legate al business (processi di vendita, acquisto, magazzino, ecc.) sia alle aree di supporto alla gestione delle scritture contabili (processi chiusura di bilancio, di governo dei sistemi informativi, ecc.). Le procedure di controllo suddette sono definite dal Dirigente Preposto e dallo stesso soggetto vengono verificate periodicamente in relazione alla loro effettiva applicazione. L'esito delle valutazioni del Dirigente Preposto è riportato nell'attestazione di cui al comma 5 e al comma 5-bis dell'art. 154-bis del TUF.

Il Gruppo, in ottemperanza al D. Lgs. 254/2016, ha optato per la predisposizione di un apposito documento separato che accoglie le informazioni di carattere non finanziario. Tale documento, depositato nel sito internet della Società, identifica i temi ritenuti materiali ai fini della rendicontazione, considerando sia la prospettiva della propria organizzazione aziendale (tramite workshop ed interviste condotte internamente), sia i risultati emersi da attività di benchmark svolte avendo a riferimento i principali competitor del Gruppo operanti nel settore del fashion, oltre che a studi legati al mondo della sostenibilità. A conferma della continua attenzione del Geox alle tematiche inerenti la sostenibilità, nel corso del 2019, il Gruppo ha deciso di aderire al Fashion Pact. Questo accordo riunisce una coalizione di aziende globali del settore tessile e della moda (prêt-à-porter, sport, lifestyle e lusso), oltre ai fornitori e ai distributori, tutti impegnati nel comune raggiungimento di obiettivi ambientali chiave suddivisi in tre aree: fermare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità e proteggere gli oceani.

Si rimanda pertanto a tale documento per tutti gli aspetti relativi alla rendicontazione delle informazioni previste dal decreto relative a questioni ambientali, sociali, aspetti legati ai dipendenti, rispetto dei diritti umani, anticorruzione, diversità dei membri dell'organo amministrativo ed altri aspetti legati alla sostenibilità.

Il Consiglio di Amministrazione di Geox S.p.A. ha, altresì, approvato il "Global Compliance Program" documento rivolto alle società estere del Gruppo. Esso si qualifica come strumento di governance volto a rafforzare l'impegno etico e professionale della Società e a prevenire la commissione all'estero di illeciti (quali, ad esempio, i reati contro la pubblica amministrazione, il falso in bilancio, il riciclaggio, i reati commessi in violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, i reati ambientali) da cui possa derivare responsabilità penale d'impresa e conseguenti rischi reputazionali.

Il Global Compliance Program è stato predisposto alla luce delle principali e più autorevoli fonti normative internazionali in materia (i.e., principali convenzioni internazionali in materia di contrasto alla corruzione, UK Bribery Act 2010, Good Practise Guidance on Internal Controls, Ethics, and Compliance 2010, ecc.) tenuto conto, altresì, dell'attuale assetto organizzativo del Gruppo e delle specifiche legislazioni di riferimento applicabili negli ordinamenti in cui le varie società del Gruppo operano.

Inoltre, si segnala che nel corso del 2019, in linea con le best practices internazionali ed a supporto di un efficace presidio sulla gestione dei rischi che possano minacciare gli obiettivi del Piano Strategico è stato avviato, con il supporto del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, un processo di aggiornamento dell'Enterprise Risk Management (di seguito anche "ERM"), volto a favorire un sempre più strutturato processo di monitoraggio e valutazione dei rischi aziendali.

Infine, si segnala che nel rispetto della Legge 179/2017 recante "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato" (cd. "Legge sul Whistleblowing"), la Società ha implementato un idoneo sistema di Whistleblowing globale ed integrato a livello di Gruppo, con l'obiettivo di accertare e gestire tempestivamente eventuali comportamenti illeciti e/o violazioni riguardanti condotte sospette e non conformi a quanto stabilito dal Codice Etico della Società.

Il processo interno di Whistleblowing è stato strutturato attraverso un canale dedicato, gestito da un soggetto terzo specializzato, che comprende una piattaforma web ed una helpline multilingue in grado di garantire l'anonimato del segnalante.

La struttura del Gruppo

La struttura del Gruppo, controllato dalla holding operativa Geox S.p.A., è suddivisa in tre macro-gruppi di società:

  • Società distributive extra-UE. Hanno il compito di sviluppare e presidiare completamente il business nei mercati di riferimento. Operano in base a contratti di licenza o distribuzione stipulati con la Capogruppo.
  • Società commerciali UE. Hanno avuto inizialmente il compito di prestare servizi commerciali di customer service e di coordinamento della rete di vendita a favore della Capogruppo, che distribuisce direttamente i prodotti a livello wholesale. Successivamente, hanno anche prestato servizi di gestione e sviluppo della rete di negozi monomarca sempre a favore della Capogruppo.
  • Società distributive Europee. Hanno il compito di sviluppare e presidiare il territorio di competenza nell'ottica di fornire un migliore servizio alla clientela andando ad aumentare la presenza diretta del Gruppo tramite forze di vendita localizzate e investimenti in show room di riferimento più vicine al mercato. Le società distributive di Svizzera, Russia e Turchia (società in liquidazione), inoltre, hanno il compito di soddisfare le esigenze di acquisto di un prodotto commercializzabile immediatamente nel territorio, avendo già adempiuto alle pratiche doganali.

Principali rischi ed incertezze cui Geox S.p.A. e il Gruppo sono esposti

Rischi di business

In termini di rischi di business il Gruppo è esposto:

  • all'impatto derivante dal contesto macroeconomico nonché politico e sociale, in termini di cambiamenti nel potere di acquisto dei consumatori, del loro livello di fiducia e nella loro propensione al consumo;
  • ai mutamenti nella regolamentazione nazionale ed internazionale;
  • alle condizioni climatiche;
  • ai cambiamenti dei gusti e delle preferenze dei clienti nelle diverse aree geografiche in cui il Gruppo opera;
  • all'immagine, alla percezione e alla riconoscibilità del marchio Geox da parte dei propri consumatori;
  • all'incertezza circa la capacità del management di delineare ed implementare con successo la propria strategia industriale, commerciale e distributiva;
  • all'incertezza circa la capacità di mantenere l'attuale rete distributiva, nonché dalla capacità del Gruppo Geox di espandere ulteriormente la rete dei propri negozi monomarca acquisendo la disponibilità di nuovi spazi;
  • all'incertezza circa la capacità di trattenere, attrarre e incentivare risorse qualificate;
  • alle politiche concorrenziali messe in atto dai competitor ed al possibile ingresso di nuovi player nel mercato.

Rischi finanziari

Il Gruppo Geox monitora costantemente i rischi finanziari cui è esposto in modo da valutare anticipatamente eventuali possibili impatti negativi degli stessi ed intraprendere adeguate azioni correttive volte a mitigare o correggere i rischi in questione. Il Gruppo è esposto a una varietà di rischi di natura finanziaria: rischio di credito, rischio di tasso di interesse, rischio cambio e il rischio di liquidità.

Tali rischi vengono gestiti e coordinati a livello della Capogruppo sulla base di politiche di copertura che contemplano anche l'utilizzo di strumenti derivati con il fine di minimizzare gli effetti derivanti dalla fluttuazione dei cambi (specialmente del dollaro americano).

Rischi di credito

Il Gruppo Geox tende a ridurre il più possibile il rischio derivante dall'insolvenza dei propri clienti adottando politiche di credito volte a concentrare le vendite su clienti affidabili e solvibili. In particolare, le procedure di gestione del credito implementate dal Gruppo, che prevedono l'utilizzo di contratti con primarie società di assicurazione crediti, la valutazione delle informazioni disponibili sulla solvibilità dei clienti, l'inserimento di limiti di esposizione per cliente e lo stretto controllo del rispetto dei termini di pagamento, permettono di ridurre la concentrazione del credito e il rischio relativo.

L'esposizione creditoria risulta inoltre suddivisa su un largo numero di controparti e clienti.

Rischio di tasso di interesse

L'indebitamento verso il sistema bancario espone il Gruppo al rischio di variazioni dei tassi di interesse. In particolare, i finanziamenti a tasso variabile sono soggetti a un rischio di cambiamento dei flussi di cassa.

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse ma, considerate le aspettative di stabilità nella dinamica dei tassi di interesse e la breve scadenza del debito, il Gruppo non ha ritenuto di porre in essere politiche generalizzate di copertura dal rischio di variazione dei tassi di interesse.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio

Lo svolgimento da parte del Gruppo Geox della propria attività anche in paesi esterni all'area euro rende rilevante il fattore relativo all'andamento dei cambi. Il Gruppo definisce in via preliminare l'ammontare del rischio di cambio sulla base del budget di periodo e provvede successivamente alla copertura di tale rischio in maniera graduale, durante il processo di acquisizione degli ordini, nella misura in cui gli ordini corrispondono alle previsioni del budget. La copertura viene realizzata mediante appositi contratti a termine e diritti di opzione per l'acquisto e la vendita di valuta.

Il Gruppo ritiene che le politiche di gestione e contenimento di tale rischio adottate siano adeguate. Tuttavia, non può escludersi che repentine fluttuazioni nei tassi di cambio possano avere conseguenze sui risultati operativi del Gruppo Geox.

Rischio di liquidità

Il rischio in esame si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per il supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità del Gruppo Geox sono costantemente monitorati a livello centrale sotto il controllo della tesoreria di Gruppo al fine di garantire un'efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie.

Andamento economico del Gruppo

Ai fini di una corretta comparazione con l'anno precedente e di una migliore comprensione dell'andamento del business, i commenti della presente relazione (ove non espressamente specificato) escludono gli impatti derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 e i costi di ristrutturazione.

Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16

Dal 1 Gennaio 2019 è entrato in vigore il principio contabile IFRS 16. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario.

L'applicazione di tale principio ha comportato, dal punto di vista economico, un incremento del risultato operativo di euro 2,3 milioni e degli oneri finanziari di euro 5,1 milioni, mentre, dal punto di vista patrimoniale, l'iscrizione di un'attività per diritto d'uso per euro 298,7 milioni al 31 dicembre 2019 e un peggioramento della posizione finanziaria netta di euro 301,4 milioni.

Costi di ristrutturazione

Il risultato finale dell'esercizio 2019 risente in maniera significativa di alcuni interventi di natura non ordinaria e non ricorrente per complessivi euro 15 milioni relativi a:

  • svalutazione di rimanenze di prodotto finito in conseguenza alla decisione di chiusura di alcuni punti vendita in alcune aree geografiche per euro 2,4 milioni;
  • contributi "una tantum" per supportare franchisee e distributori nella difficile congiuntura economica e costi per l'uscita del precedente Amministratore Delegato per complessivi euro 3,2 milioni;
  • svalutazione di immobilizzazioni dovuta principalmente alla decisione di chiusura anticipata di circa 80 negozi per euro 9,4 milioni.

Risultati economici di sintesi

Nel 2019 il Gruppo Geox ha riportato i seguenti risultati:

  • ricavi netti pari a euro 805,9 milioni, registrando un decremento del 2,6% rispetto a euro 827,2 milioni del 2018;
  • EBITDA di euro 30,9 milioni, con un'incidenza sui ricavi del 3,8% (5,8% nel 2018);
  • risultato operativo negativo di euro 3 milioni rispetto a euro 15,2 milioni del 2018;
  • risultato netto di euro -10,6 milioni rispetto a euro -5,3 milioni del 2018.

Di seguito viene riportato il conto economico consolidato:

(Migliaia di euro) 2019 Impatto
IFRS 16
Costi di
ristrutturazione
2019 - escluso
impatto IFRS16
e costi di
ristrutturazione
% 2018 %
Ricavi netti 805.858 - - 805.858 100,0% 827.220 100,0%
Costo del venduto (407.030) - 2.406 (404.624) (50,2%) (413.456) (50,0%)
Margine lordo 398.828 - 2.406 401.234 49,8% 413.764 50,0%
Costi di vendita e distribuzione (44.181) (1.399) - (45.580) (5,7%) (46.416) (5,6%)
Costi generali ed amministrativi (331.581) (641) - (332.222) (41,2%) (325.489) (39,3%)
Pubblicità e promozioni (26.177) (226) - (26.403) (3,3%) (26.652) (3,2%)
Risultato operativo della gestione
ordinaria
(3.111) (2.266) 2.406 (2.971) (0,4%) 15.207 1,8%
Costi di ristrutturazione (3.245) - 3.245 - - (9.847) (1,2%)
Svalutazioni nette di immobilizzazioni (9.367) - 9.367 - - - -
Risultato operativo (15.723) (2.266) 15.018 (2.971) (0,4%) 5.360 0,6%
Oneri e proventi finanziari (8.607) 5.091 - (3.516) (0,4%) (4.792) (0,6%)
Risultato ante imposte (24.330) 2.825 15.018 (6.487) (0,8%) 568 0,1%
Imposte (429) (590) (3.133) (4.152) (0,5%) (5.859) (0,7%)
Tax rate n.a. (20,9%) (20,9%) n.a. n.a.
Risultato netto (24.759) 2.235 11.885 (10.639) (1,3%) (5.291) (0,6%)
EBITDA rettificato 96.252 (71.030) 5.651 30.873 3,8% 48.191 5,8%

L'EBITDA è pari al Risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni ed è direttamente desumibile dai prospetti di bilancio integrati dalle relative Note illustrative.

Si sottolinea che EBITDA e EBITDA rettificato non sono definiti dai principi contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la loro definizione deve essere attentamente valutata e studiata da parte dell'investitore. Tali indicatori sono inclusi all'interno della presente relazione al fine di migliorare il livello di trasparenza per la comunità finanziaria. Il Management ritiene che le misure rettificate siano utili a valutare la performance operativa del Gruppo e a compararla a quella delle società che operano nel medesimo settore e siano finalizzate a fornire una visione supplementare dei risultati che escluda l'effetto di elementi inusuali, non frequenti o non correlati alla normale operatività

Disclaimer

La presente relazione, ed in particolare la Sezione intitolata "Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo", contiene dichiarazioni previsionali ("forward-looking statements"). Queste dichiarazioni sono basate sulle attuali aspettative e proiezioni del Gruppo relativamente ad eventi futuri e, per loro natura, sono soggette ad una componente intrinseca di rischiosità ed incertezza. Sono dichiarazioni che si riferiscono ad eventi e dipendono da circostanze che possono, o non possono, accadere o verificarsi in futuro e, come tali, non si deve fare un indebito affidamento su di esse. I risultati effettivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette dichiarazioni a causa di una molteplicità di fattori, incluse la volatilità e il deterioramento dei mercati del capitale e finanziari, variazioni nei prezzi di materie prime, cambi nelle condizioni macroeconomiche e nella crescita economica ed altre variazioni delle condizioni di business, mutamenti della normativa e del contesto istituzionale (sia in Italia che all'estero), e molti altri fattori, la maggioranza dei quali è al di fuori del controllo del Gruppo.

Ricavi

I ricavi consolidati del 2019 si sono attestati a 805,9 milioni, in riduzione del 2,6% rispetto all'esercizio precedente (-3,3% a cambi costanti).

Ricavi per Canale distributivo

(Migliaia di euro) 2019 % 2018 % Var. %
Multimarca 360.448 44,7% 369.914 44,7% (2,6%)
Franchising 84.302 10,5% 98.342 11,9% (14,3%)
DOS* 361.108 44,8% 358.964 43,4% 0,6%
Totale Geox Shop 445.410 55,3% 457.306 55,3% (2,6%)
Totale ricavi 805.858 100,0% 827.220 100,0% (2,6%)

* Directly Operated Store, negozi a gestione diretta

I ricavi dei negozi multimarca, che rappresentano il 44,7% dei ricavi del Gruppo (44,7% nel 2018), si attestano a euro 360,4 milioni (-2,6% a cambi correnti, -3,4% a cambi costanti). Tale trend risente principalmente dell'effetto combinato dei seguenti fattori: (i) la riduzione del numero di piccoli clienti indipendenti che subiscono maggiormente gli effetti dell'aumento del canale digitale; (ii) il perdurare di una situazione di rilevante difficoltà finanziaria, in Italia e nei vari mercati europei, sperimentata da alcune catene che, spesso, porta alla loro concentrazione con rilevanti effetti di razionalizzazione nel numero complessivo di punti vendita; (iii) il riemergere di tensioni geopolitiche o sociali che, di fatto, hanno portato a consistenti riduzioni di ordinativi in mercati come Hong Kong, Libano, Cile, Tunisia e Medio Oriente; (iv) la concordata e fisiologica riduzione degli ordinativi da parte del distributore cinese in vista della scadenza del contratto prevista per la fine del 2020. In questo contesto i fattori positivi come l'andamento dei riassortimenti in stagione, una maggiore vendita di merce di stagioni precedenti (legata all'incremento delle rimanenze di magazzino a fine 2018), il buon andamento delle vendite in Russia, in UK, nell'Europa dell'Est e la forte crescita delle vendite ai player web hanno permesso comunque di conseguire una performance significativamente migliore di quanto espresso dalla raccolta ordini iniziale anche se non tale da compensare il gap con l'esercizio precedente.

I ricavi del canale franchising, pari al 10,5% dei ricavi del Gruppo, si attestano ad euro 84,3 milioni, riportando una diminuzione del 14,3% (-14,3% a cambi costanti). L'andamento del canale franchising risente di vendite comparabili leggermente più negative di quelle dei negozi diretti e della riduzione di perimetro sperimentata in Italia, in Francia ed in Spagna (complessivamente circa -10%). Le cause di questa razionalizzazione spontanea, indotta da difficoltà finanziarie, derivano dal trend di riduzione del traffico sperimentato dal settore in generale e, soprattutto, dalle posizioni in città minori o in centri commerciali non primari che più risentono dell'impatto delle vendite on line e delle mutate abitudini d'acquisto dei consumatori. In questo contesto, Geox ha ritenuto opportuno ridurre il rischio di business e di fare solo alcune specifiche e selettive conversioni in negozi a gestione diretta per quei punti vendita che possedessero condizioni di redditività soddisfacenti a margine complessivo.

I ricavi dei negozi a gestione diretta (DOS) che rappresentano il 44,8% dei ricavi del Gruppo mostrano un leggero incremento a euro 361,1 milioni (+0,6% a cambi correnti, -0,2% a cambi costanti), come conseguenza di vendite comparabili leggermente negative (-2,4%) che sono state più che compensate da un effetto perimetro positivo conseguente a nuove aperture e selettive conversioni dal franchising. Il trend delle

vendite comparabili è stato impattato principalmente dall'andamento dei mesi di Aprile e Maggio, caratterizzati da condizioni meteorologiche particolarmente anomale nei mercati di riferimento, e da una debole performance dei saldi estivi. Le vendite dell' ultimo trimestre, relative alla collezione-Autunno Inverno 2019, risultano invece in linea rispetto all'esercizio precedente. Continua, infine, la crescita sostenuta del canale online diretto (+29% rispetto al 2018).

Ricavi per Area geografica

(Migliaia di euro) 2019 2018 Var. %
Italia 228.453 28,3% 239.824 29,0% (4,7%)
Europa (*) 344.258 42,7% 354.707 42,9% (2,9%)
Nord America 46.189 5,7% 50.508 6,1% (8,6%)
Altri Paesi 186.958 23,2% 182.181 22,0% 2,6%
Totale ricavi 805.858 100,0% 827.220 100,0% (2,6%)

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera.

I ricavi realizzati in Italia, che rappresenta il 28,3% dei ricavi del Gruppo (29,0% nel 2018), si attestano a euro 228,5 milioni, rispetto a euro 239,8 milioni del 2018 (-4,7%). Tale trend è dovuto principalmente al canale multimarca e al canale franchising oggetto di razionalizzazione e ottimizzazione distributiva come precedentemente descritto. Le vendite comparabili dei negozi a gestione diretta sono risultate in leggero calo, ma sostanzialmente in linea con il dato di Gruppo. Per quanto riguarda la rete, nel 2019 ci sono state 14 chiusure nette.

I ricavi generati in Europa, pari al 42,7% dei ricavi del Gruppo (42,9% nel 2018), ammontano a euro 344,3 milioni, rispetto a euro 354,7 milioni del 2018, registrando un decremento del -2,9% principalmente dovuto, come in Italia, agli effetti della razionalizzazione sul canale wholesale e franchising. Il trend delle vendite comparabili dei negozi a gestione diretta è risultato sostanzialmente stabile sostenuto dalle positive performance del canale online (+35%). La rete distributiva totale si è ridotta nell'anno di 15 unità.

Il Nord America registra un fatturato pari a euro 46,2 milioni, riportando un decremento dell' 8,6% (-11,9% a cambi costanti) dovuto principalmente all'andamento negativo del canale wholesale interessato dal proseguimento di una attenta rivisitazione e selezione delle controparti con una focalizzazione su quelle più in linea con la strategia di miglioramento della percezione del brand pianificata dal Gruppo. La performance delle vendite comparabili dei negozi gestiti direttamente ha evidenziato una diminuzione superiore all' andamento medio di Gruppo. Il perimetro dei negozi è risultato stabile rispetto a fine 2018.

A giugno 2019 è stata completata con successo l'internalizzazione del canale online diretto. Il canale online evidenzia anche in Nord America una crescita molto sostenuta (+34% rispetto al 2018).

Gli Altri Paesi riportano un fatturato in crescita del 2,6% rispetto al 2018 (+0,6% a cambi costanti) con una positiva evoluzione (double digit) delle vendite dei negozi gestiti direttamente e del canale multimarca nell'Europa dell'Est. Per quanto riguarda l'area Asia Pacifico la riduzione del canale wholesale è legata principalmente alla diminuzione degli ordinativi di alcuni distributori che devono smaltire un temporaneo eccesso di magazzino e al concordato rallentamento degli acquisti da parte del distributore in Cina in vista della scadenza del contratto che avverrà verso la fine dell'esercizio 2020. Negativa la performance dei negozi a gestione diretta impattata anche dalle manifestazioni di protesta ad Hong Kong e dalla riorganizzazione del canale on-line diretto in Cina.

Ricavi per Categoria Merceologica

(Migliaia di euro) 2019 % 2018 % Var. %
Calzature 720.804 89,4% 744.044 89,9% (3,1%)
Abbigliamento 85.054 10,6% 83.176 10,1% 2,3%
Totale ricavi 805.858 100,0% 827.220 100,0% (2,6%)

Le calzature hanno rappresentato l'89,4% dei ricavi consolidati, attestandosi a euro 720,8 milioni, con un decremento del 3,1% (-3,8% a cambi costanti) rispetto al 2018. L'abbigliamento è stato pari al 10,6% dei ricavi consolidati attestandosi euro 85,1 milioni, rispetto ad euro 83,2 milioni del 2018 (+2,3% a cambi correnti, +1,8% a cambi costanti). La performance dell'abbigliamento nei negozi a gestione diretta è risultata particolarmente positiva (+11%).

Rete Distributiva Monomarca – Geox shops

Al 31 dicembre 2018 il numero totale dei "Geox Shops" era pari a 974 di cui 454 DOS. Nel corso del 2019 sono stati aperti 68 nuovi Geox Shops e ne sono stati chiusi 109, in linea con la programmata ottimizzazione dei negozi nei mercati più maturi e una espansione nei paesi dove la presenza del Gruppo è ancora limitata ma in positiva evoluzione.

Geox
Shops
di cui
DOS
Geox
Shops
di cui
DOS
Aperture
Nette
Aperture Chiusure
(16)
270 159 285 154 (15) 12 (27)
37 37 37 37 - 1 (1)
395 110 407 110 (12) 53 (65)
(109)
272
974
148
454
286
1.015
143
444
(14)
(41)
2
68

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera.

(**) Include i negozi esistenti in paesi con contratto di licenza (pari a 134 negozi al 31 dicembre 2019 e a 138 negozi al 31 dicembre 2018). I ricavi del canale franchising non comprendono i negozi in tali paesi.

Costo del venduto e margine lordo

Il costo del venduto, escludendo una svalutazione non ricorrente del magazzino per 2,4 milioni di euro, è stato pari al 50,2% dei ricavi rispetto al 50,0% del 2018, determinando un margine lordo del 49,8% (50,0% nel 2018).

La sostanziale stabilità del margine lordo è legata alle maggiori vendite promozionali effettuate nell'anno che hanno assorbito gli effetti positivi derivanti dalle specifiche azioni intraprese sull'efficienza della Supply Chain e dal maggior peso dei ricavi dei DOS.

Costi operativi e risultato operativo (EBIT)

I costi di vendita e distribuzione riportano un'incidenza percentuale sulle vendite pari al 5,7%, sostanzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente (5,6% nel 2018).

I costi generali e amministrativi si attestano ad euro 332,2 milioni, registrando un incremento di 6,7 milioni rispetto all'esercizio precedente. L'aumento di tale voce è dovuto principalmente al maggior numero dei negozi DOS, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, e all'incremento dei costi logistici.

I costi di pubblicità e promozione si attestano ad euro 26,4 milioni, pari al 3,3% dei ricavi, rispetto ad euro 26,7 milioni del 2018.

Il risultato operativo della gestione ordinaria (Ebit rettificato) si attesta a euro -3 milioni, contro i 15,2 milioni del 2018.

Il risultato operativo (EBIT), comprensivo degli oneri di ristrutturazione e degli impatti IFRS 16, si attesta ad euro -15,7 milioni, rispetto ad euro 5,4 milioni del 2018.

La tabella che segue riporta la suddivisione dell'EBIT per settori di attività:

2019 % 2018 %
Calzature Ricavi 720.804 744.044
Risultato operativo (11.101) (1,5%) 7.742 1,0%
Abbigliamento Ricavi 85.054 83.176
Risultato operativo (4.622) (5,4%) (2.382) (2,9%)
Totale Ricavi 805.858 827.220
Risultato operativo (15.723) (2,0%) 5.360 0,6%

Risultato operativo lordo (EBITDA)

Il Risultato operativo lordo (EBITDA) si attesta ad euro 30,9 milioni, pari al 3,8% dei ricavi, rispetto a euro 48,2 milioni del 2018 (pari al 5,8% dei ricavi).

Includendo gli impatti del principio IFRS 16 e gli oneri di ristrutturazione, l'EBITDA si attesta a euro 96,3 milioni.

Imposte e tax rate

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2019 risultano essere pari a euro 4,2 milioni, rispetto ad euro 5,9 milioni del 2018.

Si segnala come il valore delle imposte sia penalizzato da circa euro 4,1 milioni di mancato stanziamento di imposte differite attive, afferenti ad alcune controllate estere in perdita che allo stato attuale non presentano prospettive di veloce recupero.

La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo

La tabella che segue riassume i dati patrimoniali consolidati riclassificati:

(Migliaia di euro) 31-12-19 Impatto
IFRS 16
31-12-19 escluso
impatto IFRS 16
31-12-18
Immobilizzazioni immateriali 44.131 - 44.131 50.161
Immobilizzazioni materiali 61.231 - 61.231 65.826
Attività per diritto d'uso 298.685 (298.685) - -
Altre attività non correnti - nette 40.774 (590) 40.184 39.085
Attività non correnti 444.821 (299.275) 145.546 155.072
Capitale circolante netto operativo 182.721 - 182.721 209.115
Altre attività (passività) correnti, nette (21.899) 126 (21.773) (17.665)
Capitale investito 605.643 (299.149) 306.494 346.522
Patrimonio netto 302.698 2.235 304.933 340.760
Fondi TFR, fondi rischi e oneri 8.114 - 8.114 8.054
Posizione finanziaria netta 294.831 (301.384) (6.553) (2.292)
Capitale investito 605.643 (299.149) 306.494 346.522

La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo evidenzia una posizione finanziaria netta positiva pari a euro 6,6 milioni, in miglioramento rispetto ai 2,3 milioni del 31 dicembre 2018, al netto della valutazione al fair value dei contratti derivati che incide positivamente per euro 1,2 milioni (+9,1 milioni al 31 dicembre 2018).

La tabella che segue mostra la composizione e l'evoluzione del capitale circolante netto operativo e delle altre attività (passività) correnti:

(Migliaia di euro) 31-12-2019 31-12-2018
Rimanenze 284.589 312.052
Crediti verso clienti 122.178 133.090
Debiti commerciali (224.046) (236.027)
Capitale circolante netto operativo 182.721 209.115
% sul totale ricavi degli ultimi dodici mesi 22,7% 25,3%
Debiti tributari (10.502) (8.723)
Altre attività correnti non finanziarie 23.458 30.637
Altre passività correnti non finanziarie (34.855) (39.579)
Altre attività (passività) correnti, nette (21.899) (17.665)

Il rapporto del capitale circolante netto operativo sui ricavi si è attestato al 22,7% rispetto al 25,3% del 2018.

Tale miglioramento è dovuto principalmente:

  • al riassorbimento dell'eccesso di magazzino generato lo scorso esercizio, dovuto al calo delle vendite nei negozi monomarca Geox rispetto alla crescita attesa;
  • alla riduzione dei crediti verso clienti conseguente all'andamento delle vendite;
  • ad una riduzione dei debiti commerciali, in linea con il timing degli acquisti di prodotto finito.

La tabella che segue riporta il rendiconto finanziario consolidato riclassificato:

(Migliaia di euro) 2019 Impatto
IFRS 16
2019
escluso
impatto
IFRS 16
2018
Risultato netto (24.759) 2.235 (22.524) (5.291)
Ammortamenti e svalutazioni 111.975 (68.764) 43.211 32.984
Altre rettifiche non monetarie 2.001 590 2.591 1.449
Totale rettifiche non monetarie 113.976 (68.174) 45.802 34.433
Variazione capitale circolante netto operativo 31.115 - 31.115 7.061
Variazione altre attività/passività correnti 284 1.066 1.350 (5.018)
Cash flow attività operativa 120.616 (64.873) 55.743 31.185
Investimenti (33.383) - (33.383) (37.358)
Disinvestimenti 1.204 - 1.204 458
Investimenti netti (32.179) - (32.179) (36.900)
Free cash flow 88.437 (64.873) 23.564 (5.715)
Incremento diritti d'uso IFRS 16 (39.751) 39.751 - -
Acquisto azioni proprie (5.051) - (5.051) -
Dividendi (6.480) - (6.480) (15.552)
Variazione posizione finanziaria netta 37.155 (25.122) 12.033 (21.267)
Posizione finanziaria netta iniziale - ante fair value contratti derivati (6.810) - (6.810) 15.148
Effetto prima contabilizzazione IFRS 16 al 1/01/2019 (325.932) 325.932 - -
Posizione finanziaria netta iniziale - ante fair value contratti derivati (332.742) 325.932 (6.810) 15.148
Variazione posizione finanziaria netta 37.155 (25.122) 12.033 (21.267)
Effetto delle differenze di conversione (433) 574 141 (691)
Posizione finanziaria netta finale- ante fair value contratti derivati (296.020) 301.384 5.364 (6.810)
Valutazione al fair value contratti derivati 1.189 - 1.189 9.102
Posizione finanziaria netta finale (294.831) 301.384 6.553 2.292

Gli investimenti sono riepilogati nella seguente tabella:

(Migliaia di euro) 2019 2018
Marchi e brevetti 615 656
Aperture e rinnovi Geox Shops 17.513 21.162
Stabilimento produttivo 377 494
Attrezzature e Impianti industriali 2.933 2.788
Logistica 2.262 2.321
Information technology 8.156 6.769
Altri investimenti 1.527 3.168
Totale investimenti monetari 33.383 37.358
Diritto d'uso 39.751 -
Totale investimenti 73.134 37.358

La tabella che segue mostra la composizione della posizione finanziaria netta:

(Migliaia di euro) 31-12-2019 01-01-2019 31-12-2018
Cassa e valori equivalenti 48.449 40.972 40.972
Attività finanziarie correnti - esclusi contratti derivati 1.282 1.119 1.119
Debiti verso banche e altri finanziatori (33.747) (48.268) (48.268)
Passività finanziarie correnti - esclusi contratti derivati (82) (16) (16)
Posizione finanziaria netta corrente 15.902 (6.193) (6.193)
Attività finanziarie non correnti 24 22 22
Debiti finanziari non correnti (10.562) (639) (639)
Posizione finanziaria netta non corrente (10.538) (617) (617)
Posizione finanziaria netta - ante fair value contratti derivati e IFRS 16 5.364 (6.810) (6.810)
Debiti per leasing finanziari (301.384) (325.932) -
Posizione finanziaria netta - ante fair value contratti derivati (296.020) (332.742) (6.810)
Valutazione al fair value contratti derivati 1.189 9.102 9.102
Posizione finanziaria netta (294.831) (323.640) 2.292

Azioni proprie e azioni o quote di società controllanti

Geox S.p.A ha dato avvio, a partire dal 5 giugno 2019, di un programma di acquisto di azioni proprie fino a un massimo di n. 3.996.250 azioni ordinarie (rappresentative dell'1,54% dell'attuale capitale sociale), in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2019, ai sensi degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile.

Il Programma è finalizzato all'acquisto di azioni proprie Geox da destinare a servizio del Piano di Stock Grant 2019-2021 approvato dall'Assemblea del 16 aprile 2019.

Il programma di acquisto ha avuto inizio il 5 giugno 2019 ed è terminato in data 20 novembre 2019.

La Società detiene, al 31 dicembre 2019, complessive 3.996.250 azioni proprie pari allo 1,54% del capitale sociale.

Stock Plan

L'Assemblea Straordinaria della Società, in data 16 aprile 2019 ha revocato la delibera di aumento di capitale sociale a pagamento finalizzato all'attuazione di piani di incentivazione azionaria (c.d. stock plan) assunta dall'Assemblea degli Azionisti in data 18 dicembre 2008 ("Aumento di Capitale 2008") e successivamente approvato la proposta di aumento gratuito del capitale sociale ai sensi dell'articolo 2349, comma 1, c.c. ("Aumento di Capitale") in via scindibile a servizio di uno o più Piani di Stock Grant, tra cui il Piano di Stock Grant 2019-2021, mediante utilizzo dell'apposita riserva di utili (approvata in sede ordinaria) per un ammontare massimo di nominali Euro 1.200.000 corrispondenti a massime 12.000.000 azioni ordinarie della Società del valore nominale di Euro 0,10 cadauna, da emettere in più tranche nei termini e alle condizioni previste dal predetto Piano, con conseguente modifica dell'art. 7 dello Statuto Sociale.

Sempre la stessa Assemblea degli Azionisti in data 16 aprile 2019 ha approvato un piano di incentivazione a medio-lungo termine che prevede l'assegnazione a titolo gratuito fino ad un massimo di 5 milioni di azioni ordinarie della Società (Piano di Stock Grant 2019-2021) a favore dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale Corporate, dei Dirigenti Strategici e di altri dirigenti e dipendenti considerati risorse chiave di Geox o di altre Società del Gruppo. Il Piano ha un vesting period di tre anni e, di conseguenza, le azioni potranno essere assegnate a decorrere dalla data di approvazione, da parte dell'Assemblea dei Soci, del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. L'assegnazione delle azioni è inoltre condizionata e commisurata al raggiungimento di risultati di performance parametrati all'Utile Netto cumulato consolidato previsto nel Piano Strategico 2019-2021 del Gruppo Geox.

Ai sensi del Piano, dette azioni potranno essere reperite, a discrezione del Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle previsioni di legge applicabili, (a) da un aumento gratuito del capitale sociale ai sensi dell'articolo 2349, comma 1, del Codice Civile, da eseguire mediante l'utilizzo di una riserva di utili vincolata al servizio di detto aumento del capitale e/o (b) dalle azioni eventualmente acquistate sul mercato e/o detenute ad altro titolo dalla Società, previo rilascio da parte dell'Assemblea in sede ordinaria dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie ai sensi e per gli effetti degli articoli 2357 e seguenti del Codice Civile.

Attraverso l'adozione del Piano, la Società intende promuovere e perseguire i seguenti obiettivi:

  • i. coinvolgere ed incentivare i beneficiari la cui attività è ritenuta di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi del Gruppo;
  • ii. favorire la fidelizzazione dei beneficiari, incentivandone la permanenza all'interno del Gruppo;
  • iii. attrarre nuove figure professionali altamente qualificate;
  • iv. condividere ed allineare gli interessi dei beneficiari con quelli della Società e degli azionisti nel medio-lungo periodo, riconoscendo al management il contributo dato nell'incremento di valore della Società.

Il C.d.A. di Geox S.p.A. ha deliberato di dare attuazione al Piano di Stock Grant 2019-2021, con un primo ciclo di attribuzione di nr. 3.996.250 diritti a favore di 107 beneficiari. Alla data del 31 dicembre 2019 sono in circolazione un numero di 3.768.600 diritti. Si segnala, inoltre, che in data 16 gennaio 2020, c'è stata la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e di amministrazione con l'ex Amministratore Delegato che non ha mantenuto alcun diritto sui piani di incentivazione monetari di lungo termine precedentemente assegnati (per numero 733.855 diritti).

Per ulteriori dettagli si faccia riferimento alla Relazione sulla Remunerazione.

Rapporti con parti correlate

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate sono presentate nella Nota 34 del Bilancio Consolidato.

Evoluzione prevedibile della gestione

Considerata la gravità dell'attuale situazione legata agli effetti della diffusione del contagio del nuovo coronavirus e l'incertezza relativa sia alla durata che alla diffusione geografica di tale epidemia, risulta estremamente complesso ad oggi fare previsioni sull'intero esercizio 2020.

Le vendite comparabili dei negozi a gestione diretta del Gruppo, alla settimana XII, evidenziano una diminuzione cumulata vicina al -15% fortemente condizionata dalla sospensione temporanea dell'attività dei negozi sperimentata prima in Italia da fine febbraio e poi estesa all'Europa e al Nord America con il susseguirsi dell'estensione del contagio ai vari paesi e delle ordinanze emanate progressivamente dai vari governi. Considerando anche l'effetto perimetro le vendite complessive del canale retail diretto sono attese in diminuzione del 20% nel primo trimestre 2020.

Ci si attende inoltre una riduzione del fatturato nel primo trimestre sia per il canale wholesale che per quello franchising, anche come conseguenza delle richieste di rallentamento delle spedizioni ricevute dai clienti multimarca e in franchising che, in marzo, hanno subito la sospensione temporanea delle attività di vendita e ricezione della merce.

Questi fattori hanno quindi ridotto drasticamente la visibilità futura e obbligano a considerare quanto viene esposto nei paragrafi che seguono esclusivamente e solo come una indicazione di massima sui trend attesi in base alle informazioni disponibili ad oggi.

Considerazioni sulle vendite per canale

  • Wholesale: Le evidenze sulla raccolta ordini iniziale della collezione Primavera/Estate 2020 (completata) e Autunno/Inverno 2020 (in corso), oltre a confermare l'ottimo andamento e la sempre maggiore rilevanza del canale online, tendevano ad evidenziare una sostanziale stabilità degli ordinativi iniziali. In questo nuovo contesto il management si attende ora: un rallentamento nella fase finale della raccolta ordini per la collezione Autunno/Inverno; una sostanziale riduzione dei riordini in corso di stagione per la prima parte dell'anno rispetto all'esercizio precedente; un aumento delle cancellazioni relativamente alle spedizioni da effettuare in aprile, maggio, giugno relative alla stagione Primavera/Estate 2020 nel caso in cui dovessero protrarsi le chiusure temporanee.
  • Franchising: Si prevedeva che il canale presentasse ancora una qualche tendenza alla razionalizzazione di perimetro con una intensità inferiore rispetto all'anno precedente (-5% includendo un numero limitato di conversioni a DOS). A tale risultato si sarebbe dovuto aggiungere la performance delle vendite comparabili. In questo nuovo contesto il management si attende una ulteriore riduzione di perimetro indotta dalle difficoltà di mercato e una riduzione delle vendite comparabili a causa dei citati provvedimenti di chiusura temporanea con conseguente aumento degli accantonamenti per reso rispetto all'esercizio precedente.
  • DOS: l'effetto combinato del piano di razionalizzazione annunciato (50 chiusure nell'anno) e di alcune selettive aperture in Russia ed in Europa, a completamento della rete degli outlet, avrebbe dovuto portare ad un effetto perimetro negativo (-5%) a fine esercizio mentre le vendite complessive erano attese in crescita anche grazie ad un like for like positivo. Ad oggi il management prende atto delle chiusure temporanee tuttora in essere con il conseguente forte impatto negativo sulle vendite comparabili. Intende pertanto analizzare il perimetro dei negozi con logiche di estrema prudenza e non esclude un'accelerazione delle tempistiche ed una ulteriore razionalizzazione qualora il costo degli affitti non riflettesse le necessarie riduzioni, almeno temporanee, imposte dall'andamento delle vendite. Verrà inoltre rallentato il piano di restyling dei negozi mentre proseguiranno i progetti relativi alle nuove vetrine, alle nuove strategie di assortimento e alle nuove politiche di visual interno volti al miglioramento delle performance.
  • Canale online diretto: Il canale online è atteso proseguire nella sua crescita e potrà beneficiare anche dell'attivazione di alcuni strumenti avanzati di CRM resi possibili dagli investimenti fatti sia in infrastrutture che in competenze interne.

Situazione finanziaria del Gruppo

Il Gruppo, nel corso del precedente esercizio, si è focalizzato sulle azioni cha hanno permesso di rafforzare la sua solidità finanziaria azzerando il debito e presentando una posizione finanziaria netta positiva (ante IFRS 16) per circa 6 milioni di euro grazie ad una forte ottimizzazione del circolante che ha raggiunto la migliore performance degli ultimi anni con una incidenza sulle vendite pari al 22,7%.

La posizione finanziaria netta a fine marzo 2020, ante IFRS 16, è attesa essere in linea con quella di marzo 2019.

Il Gruppo ha un patrimonio netto di 305 milioni di euro e dispone, ad oggi, di rilevanti linee di credito ritenute adeguate per la gestione sia della normale stagionalità del business che per coprire le esigenze aggiuntive richieste da questa situazione di carattere eccezionale. Sta inoltre valutando anche un loro ulteriore incremento ed estensione.

Piano di contenimento degli impatti sul business

Il management di Geox ritiene di fondamentale importanza reagire a queste mutate condizioni di mercato implementando, in modo estremamente deciso, misure appropriate per mitigare gli effetti negativi sui risultati d'esercizio derivanti da tale scenario. In particolare il management sta:

  • ottenendo e rinegoziando consistenti riduzione dei canoni di affitto per i negozi nelle aree impattate dalle chiusure temporanee e successivamente dalla consistente riduzione di traffico;
  • lavorando per rendere il costo del personale flessibile in relazione agli orari d'apertura ed al fatturato dei negozi. In particolare sta avendo accesso alle forme di supporto pubblico a protezione dei lavoratori già previste dagli ordinamenti dei vari paesi o emanate, in via straordinaria, dai vari governi come la cassa integrazione in Italia e le altre misure previste dagli ordinamenti esteri.
  • spostando in avanti, a momenti più favorevoli, gli investimenti non essenziali tra cui quelli pubblicitari volti a portare traffico in negozio;
  • analizzando ulteriormente la redditività della rete di negozi per valutare ulteriori razionalizzazioni
  • attuando ogni altra forma di stretto controllo sui costi in un ottica di forte razionalizzazione al fine di liberare risorse per gli investimenti e preparandosi a calibrare l'intensità delle riorganizzazioni basandosi sullo stretto monitoraggio dell'evolversi della situazione.
  • Valutando attentamente la strategia di immissione dei prodotti sulla rete distributiva in modo da ridurre gli acquisti futuri sulla base del prodotto della stagione corrente, che di fatto non è stata presentata al mercato, e può essere ritenuta in parte di transizione per la prossima collezione Autunno/Inverno ed in parte riproposta nella futura collezione Primavera/Estate 2021.

Si ritiene parimenti opportuno confermare la validità strategica delle linee presentate nel Business Plan di novembre 2018 e quindi si sta dando corso ai progetti ritenuti essenziali per l'evoluzione del business model di Geox verso la perfetta integrazione tra negozi fisici e digitali con anche una perfetta integrazione dei magazzini tra canali. Per questo il Gruppo ha già realizzato e dovrà ancora completare importanti investimenti in infrastrutture digitali, in logiche di omnicanalità, di merchandising e di buying, in business intelligence, in consumer insight, in retail excellence con l'obbiettivo di essere sempre più focalizzati sulla centralità del cliente e orientati al consumatore. Il Gruppo ritiene pertanto di dover minimizzare gli impatti nel breve e rimane molto positivo nel medio periodo sia per il settore che per GEOX.

Biadene di Montebelluna, 27 marzo 2020

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Dr. Mario Moretti Polegato

PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO E NOTE ESPLICATIVE

Conto economico consolidato

(Migliaia di euro) Note 2019 di cui
parti
correlate
2018 di cui
parti
correlate
Ricavi netti 3-34 805.858 386 827.220 275
Costo del venduto 34 (407.030) 73 (413.456) 50
Margine lordo 398.828 413.764
Costi di vendita e distribuzione 34 (44.181) (1) (46.416) -
Costi generali ed amministrativi 4-34 (331.581) (49) (325.489) (6.156)
Pubblicità e promozioni 34 (26.177) (155) (26.652) (156)
Costi di ristrutturazione 8 (3.245) (9.847) -
Svalutazioni nette di immobilizzazioni 6 (9.367) - - -
Risultato operativo 3 (15.723) 5.360
Oneri e proventi finanziari 9 (8.607) (476) (4.792) -
Risultato ante imposte (24.330) 568
Imposte 10 (429) - (5.859) -
Risultato netto (24.759) (5.291)
Utile / (Perdita) per azione (euro) 11 (0,10) (0,02)
Utile / (Perdita) per azione diluito (euro) 11 (0,10) (0,02)

Conto economico complessivo consolidato

(Migliaia di euro) 2019 di cui
parti
correlate
2018 di cui
parti
correlate
Risultato netto (24.759) (5.291)
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno
successivamente riclassificati nel risultato netto:
- Utile (Perdita) attuariale su piani a benefici definiti (316) - 103 -
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno
successivamente riclassificati nel risultato netto:
- Utile (Perdita) netta dalla valutazione Cash Flow Hedge (2.199) - 13.863 -
- Utile (Perdita) netta dalla conversione delle controllate estere 743 - (1.846) -
Risultato complessivo netto (26.531) 6.829

Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata

(Migliaia di euro) Note 31-12-2019 di cui
parti
correlate
31-12-2018 di cui
parti
correlate
ATTIVO:
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni materiali
Attività per diritto d'uso
Imposte differite attive
Attività finanziarie non correnti
Altre attività non correnti
Attività non correnti
12
13
14
15
20
16
44.131
61.231
298.685
35.500
24
9.074
448.645
50.161
65.826
-
32.517
22
11.651
160.177
Rimanenze
Crediti verso clienti
Altre attività correnti non finanziarie
Attività finanziarie correnti
Cassa e valori equivalenti
Attività correnti
17
18-34
19-34
20-33
21
284.589
122.178
23.458
3.648
48.449
482.322
329
1.892
312.052
133.090
30.637
10.907
40.972
527.658
237
1.902
Totale attivo 930.967 687.835
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO:
Capitale sociale
Altre riserve
Risultato dell'esercizio
Patrimonio netto
22
22
22
25.921
301.536
(24.759)
302.698
25.921
320.130
(5.291)
340.760
Fondo TFR
Fondi rischi e oneri
Debiti finanziari non correnti
Passività finanziarie per leasing non correnti
Altri debiti non correnti
Passività non correnti
23
24
25
26-34
27
2.841
5.273
10.562
239.008
3.800
261.484
21.222 2.557
5.497
639
-
5.083
13.776
Debiti commerciali
Altre passività correnti non finanziarie
Debiti tributari
Passività finanziarie correnti
Passività finanziarie per leasing correnti
Debiti verso banche e altri finanziatori
Passività correnti
28-34
29
30
20-33
26-34
31
224.046
34.855
10.502
1.259
62.376
33.747
366.785
72
5.671
236.027
39.579
8.723
702
-
48.268
333.299
1.477
Totale passivo e patrimonio netto 930.967 687.835

Rendiconto finanziario

(Migliaia di euro) Note 2019 2018
FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA:
Risultato netto 22 (24.759) (5.291)
Rettifiche per raccordare l'utile netto alle disponibilità
liquide generate (utilizzate) dalla gestione operativa:
Ammortamenti e Impairment 5-6 111.975 32.984
Accantonamenti (utilizzi) dei fondi e altre rettifiche non monetarie 2.001 1.449
113.976 34.433
Variazioni nelle attività e passività:
Crediti verso clienti 10.623 27.785
Altre attività 1.365 (2.394)
Rimanenze di magazzino 31.667 (37.498)
Debiti verso fornitori (11.175) 16.774
Altre passività (2.855) (2.563)
Debiti tributari 1.774 (61)
31.399 2.043
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 120.616 31.185
FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 12 (10.892) (11.026)
Investimenti in immobilizzazioni materiali 13 (22.491) (26.332)
(33.383) (37.358)
Disinvestimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali 1.204 458
(Investimenti) disinvestimenti di attività finanziarie (159) (701)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (32.338) (37.601)
FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITA' FINANZIARIE:
Incremento (riduzione) netta dei debiti verso banche a breve (5.109) (2.387)
Rimborso debiti per leasing 26 (64.890) -
Finanziamenti passivi:
- Assunzioni 40.988 24.154
- Rimborsi (40.670) (34.266)
Acquisto azioni proprie (5.051) -
Dividendi 35 (6.480) (15.552)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività finanziaria (81.212) (28.051)
Incremento (decremento) nei conti cassa e valori equivalenti 7.066 (34.467)
Cassa e valori equivalenti all'inizio del periodo 21 40.972 75.616
Effetto su cassa e valori equivalenti delle differenze di conversione 411 (177)
Cassa e valori equivalenti alla fine del periodo 21 48.449 40.972
Informazioni supplementari al rendiconto finanziario:
- Ammontare pagato nel periodo per interessi 8.225 3.964
- Ammontare incassato nel periodo per interessi 2.827 2.594
- Ammontare pagato nel periodo per imposte 3.198 5.267

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

(Migliaia di euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Riserva
di sovrap-
prezzo
Riserva
di conver-
sione
Riserva
di cash
flow hedge
Risultati
eser. prec.
a nuovo
Risultato
del
periodo
Patrimonio
netto
del Gruppo
Saldo al 31-12-17 25.921 5.184 37.678 (1.164) (11.845) 278.326 15.383 349.483
Prima adozione IFRS 9
Destinazione risultato
Distribuzione dividendi
Risultato complessivo
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(1.846)
(401)
-
-
13.863
401
15.383
(15.552)
103
-
(15.383)
-
(5.291)
-
-
(15.552)
6.829
Saldo al 31-12-18 25.921 5.184 37.678 (3.010) 1.617 278.661 (5.291) 340.760
Destinazione risultato
Distribuzione dividendi
Acquisto azioni proprie
Risultato complessivo
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
743
-
-
-
(2.199)
(5.291)
(6.480)
(5.051)
(316)
5.291
-
-
(24.759)
-
(6.480)
(5.051)
(26.531)
Saldo al 31-12-19 25.921 5.184 37.678 (2.267) (582) 261.523 (24.759) 302.698

Note esplicative

1. Informazioni sulla società: l'attività del Gruppo

Il Gruppo Geox svolge attività di coordinamento di produzione e vendita a dettaglianti e a consumatori finali delle calzature e abbigliamento a marchio "Geox". Concede inoltre la distribuzione e/o l'utilizzo del marchio a terzi nei mercati dove il Gruppo ha scelto di non avere una presenza diretta. I licenziatari si occupano della produzione e commercializzazione sulla base di contratti di licenza con il riconoscimento di royalties.

Geox S.p.A., la capogruppo, è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia ed è controllata da Lir S.r.l..

2. Principi contabili e criteri di valutazione

Contenuto e forma del bilancio consolidato

La presente nota esplicativa è stata predisposta dal Consiglio di Amministrazione sulla base delle scritture contabili aggiornate al 31 dicembre 2019 ed è corredata dalla relazione sulla gestione sull'andamento del Gruppo Geox. Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standard (IFRS) adottati dall'Unione Europea e in vigore alla data di bilancio. Tali principi sono omogenei, salvo quanto di seguito indicato, rispetto a quelli utilizzati nella redazione dei Bilanci comparativi.

A fini comparativi i prospetti consolidati presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2018 e con i dati economici consolidati del 2018.

L'unità di valuta utilizzata è l'euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro.

Area di consolidamento

Il bilancio annuale consolidato al 31 dicembre 2019 include, con il metodo dell'integrazione globale, tutte le società, italiane ed estere, nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente od indirettamente, la maggioranza delle azioni o quote del capitale.

Le società considerate ai fini del consolidamento sono elencate nel prospetto allegato "Elenco delle società consolidate al 31 dicembre 2019".

Schemi di bilancio

Il Gruppo presenta il conto economico nella forma "a costo del venduto", riclassifica ritenuta più rappresentativa rispetto al settore di attività in cui il Gruppo opera. La forma scelta è, inoltre, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi internazionale del settore calzature e abbigliamento.

Con riferimento alle attività e passività presentate nella situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di riclassifica che mira a distinguere le attività e passività tra correnti e non correnti.

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati i rapporti significativi con parti correlate in apposite colonne, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva dei suddetti schemi (Nota 34).

Criteri di consolidamento

I bilanci delle società controllate comprese nell'area di consolidamento sono consolidati con il metodo dell'integrazione globale, che prevede il recepimento integrale di tutte le voci dei prospetti contabili, prescindendo dalla percentuale di possesso azionario di Gruppo.

Nel caso in cui le imprese incluse nell'area di consolidamento siano soggette a discipline diverse si sono adottati gli schemi di bilancio più idonei ai fini della chiarezza, veridicità e correttezza. I bilanci delle società controllate estere sono stati opportunamente riclassificati per renderne la forma di presentazione più aderente ai criteri seguiti dalla Capogruppo. Tali bilanci sono stati rettificati per uniformarli agli IFRS.

In particolare, per le società controllate incluse nell'area di consolidamento:

  • il valore contabile delle partecipazioni incluse nell'area di consolidamento è stato eliminato a fronte del patrimonio netto delle partecipate secondo il metodo dell'integrazione globale ed ove la partecipazione diretta o indiretta risulti inferiore al 100%, viene attribuita la quota di risultato e di patrimonio netto di pertinenza di terzi;
  • l'eventuale differenza tra il costo di acquisizione ed il patrimonio netto contabile delle partecipate al momento dell'acquisizione della partecipazione, se positiva, viene allocata a specifiche attività delle società acquisite, sulla base dei loro valori correnti alla data di acquisizione ed ammortizzata in quote costanti in funzione dell'utilità futura dell'investimento, e per la parte residua, qualora ne sussistano i presupposti, ad Avviamento. In questo caso tali importi non vengono ammortizzati ma sottoposti ad impairment test almeno su base annuale e comunque ogni qualvolta se ne ravvisi l'opportunità;
  • qualora dall'eliminazione emerga una differenza negativa, questa viene iscritta a conto economico.

Vengono inoltre eliminati:

  • i debiti e i crediti, i costi e i ricavi e gli utili e le perdite risultanti da operazioni intragruppo, considerando i relativi effetti fiscali;
  • gli effetti derivanti da operazioni straordinarie che coinvolgono società del Gruppo (fusioni, conferimenti).

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1 Gennaio 2019

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating LeasesIncentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2019.

La Società ha scelto di applicare il principio retrospettivamente, iscrivendo però l'effetto cumulato derivante dall'applicazione del principio nel patrimonio netto al 1° gennaio 2019, secondo quanto previsto dai paragrafi IFRS 16:C7-C13.

In particolare, la Società ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

L'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione, 1 gennaio 2019, ha portato all'iscrizione di diritti d'uso per euro 327 milioni e una passività finanziaria di euro 326 milioni.

Il valore dei diritti d'uso è stato incrementato per il saldo dei ratei/risconti attivi rilevati al 31 dicembre 2018 e decrementato per il saldo dei ratei/risconti passivi rilevati al 31 dicembre 2018.

Nell'adottare l'IFRS 16, la Società si è avvalsa dell'esenzione concessa dal paragrafo IFRS 16:5(a) in relazione agli short-term lease per i contratti con durata inferiore all'anno.

Parimenti, la Società si è avvalsa dell'esenzione concessa dell'IFRS 16:5(b) per quanto concerne i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset. I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie:

  • Computers, telefoni e tablet;
  • Stampanti;
  • Altri dispositivi elettronici.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non ha comportato la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione sono stati rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Al fine di fornire un ausilio alla comprensione degli impatti rivenienti dalla prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease, e l'impatto derivante dall'adozione dell'IFRS 16 all'1 gennaio 2019:

Milioni di euro 01-gen-19
Impegni minimi per lease operativi al 31 dicembre 2018 282
Impegni per esercizio opzioni di rinnovo 95
Canoni per short term lease (esenzione) (5)
Importo non-lease components inclusi negli impegni minimi (28)
Passività finanziaria non attualizzata per i lease al 1 gennaio 2019 344
Effetto di attualizzazione (18)
Passività finanziaria per i lease aggiuntiva dovuta alla transizione all'IFRS 16 al
1 gennaio 2019
326

In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation". Tale documento specifica che gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare il test Solely Payments of Principal and Interest ("SPPI") anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" da corrispondere in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti significativi sul bilancio di Gruppo.

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione "Uncertainty over Income Tax Treatments (IFRIC Interpretation 23)". L'interpretazione affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. In particolare, L'interpretazione richiede ad un'entità di analizzare gli uncertain tax treatments (individualmente o nel loro insieme, a seconda delle caratteristiche) assumendo sempre che l'autorità fiscale esamini la posizione fiscale in oggetto, avendo piena conoscenza di tutte le informazioni rilevanti. Nel caso in cui l'entità ritenga non probabile che l'autorità fiscale accetti il trattamento fiscale seguito, l'entità deve riflettere l'effetto dell'incertezza nella misurazione delle proprie imposte sul reddito correnti e differite. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti significativi sul bilancio di Gruppo.

In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti significativi sul bilancio di Gruppo.

In data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Plant Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19)". L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti significativi sul bilancio di Gruppo.

In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)". L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti significativi sul bilancio di Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea

  • Il principio IFRS 17 – Insurance Contracts;
  • il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)";
  • il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)".

Conversione in euro dei bilanci redatti in valuta estera

I bilanci delle società estere espressi in valuta diversa dall'euro sono convertiti in euro con le seguenti modalità:

  • le voci del conto economico sono convertite ai cambi medi del periodo, mentre per le voci dello stato patrimoniale, esclusi il risultato del periodo ed il patrimonio netto, sono utilizzati i cambi di fine periodo;
  • le voci del patrimonio netto sono convertite ai cambi storici.

Il saldo di conversione originato dalla differenza tra il patrimonio netto convertito ai cambi storici e l'attivo ed il passivo dello stato patrimoniale convertiti ai cambi di fine periodo, viene iscritto nel patrimonio netto consolidato alla "Riserva di conversione" che viene classificata all'interno della voce "Altre riserve".

I tassi di cambio applicati sono riportati nelle tabelle sottostanti e corrispondono a quelli resi disponibili dalla Banca d'Italia:

Descrizione delle valute Medio Puntuale Medio Puntuale
31-12-2019 31-12-2019 31-12-2018 31-12-2018
Dollaro USA 1,1196 1,1234 1,1815 1,1450
Franco Svizzero 1,1127 1,0854 1,1549 1,1269
Sterlina Inglese 0,8773 0,8508 0,8848 0,8945
Dollaro Canadese 1,4857 1,4598 1,5302 1,5605
Yen Giapponese 122,0564 121,9400 130,4096 125,8500
Renminbi (Yuan) 7,7339 7,8205 7,8074 7,8751
Corona Ceca 25,6698 25,4080 25,6432 25,7240
Rublo Russo 72,4593 69,9563 74,0551 79,7153
Zloty Polacchi 4,2975 4,2568 4,2606 4,3014
Fiorino Ungherese 325,2297 330,5300 318,8245 320,9800
Pataca Macao 9,0354 9,0097 9,5379 9,2365
Dinaro Serbo 117,8210 117,8319 118,2368 118,3109
Dong Vietnam 26.005,7500 26.033,0000 27.189,2046 26.547,0000
Rupia Indonesiana 15.835,9487 15.595,6000 16.801,7267 16.500,0000
Lira Turca 6,3574 6,6843 5,6986 6,0588
Rupia Indiana 78,8502 80,1870 80,7277 79,7298

Stime ed ipotesi

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime e potrebbero richiedere rettifiche ad oggi difficilmente stimabili e prevedibili.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima.

Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono: le imposte differite attive, i fondi pensione e altri benefici post impiego, la passività per resi e accrediti a clienti e i fondi svalutazione magazzino, il fondo svalutazione crediti, l'asset impairment e le passività per leasing (e le relative attività per diritto di utilizzo).

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio.

Imposte differite attive

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte delle perdite fiscali portate a nuovo considerate recuperabili. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive da svalutare e quindi del saldo di imposte attive che possono essere contabilizzate nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate. Essi devono stimare la probabile manifestazione temporale e l'ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili nonché una strategia di pianificazione delle imposte future. Il valore contabile delle perdite fiscali riconosciute è fornito alla nota 15.

Fondi pensione e altri benefici post impiego

Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici medici post impiego è determinato utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità ed il futuro incremento delle pensioni. A causa della natura di lungo termine di questi piani, tali stime sono soggette ad un significativo grado di incertezza. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 23.

Passività per resi e accrediti a clienti

Il Gruppo ha rilevato degli accantonamenti a fronte della possibilità che i prodotti già venduti possano venire resi dai clienti. Per fare ciò, il Gruppo ha elaborato delle ipotesi in relazione alla quantità di prodotti resi in passato ed al valore presumibile di realizzo di tali prodotti resi. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 28.

Accantonamenti al fondo svalutazione magazzino

Il Gruppo ha rilevato degli accantonamenti a fronte della possibilità che i prodotti presenti in giacenza debbano essere venduti a stock e quindi debbano essere adeguati al valore presumibile di realizzo. Per fare ciò il Gruppo ha elaborato delle ipotesi in relazione alla quantità di prodotti venduti a stock in passato ed alla possibilità di smaltimento di tali prodotti dagli outlet gestiti direttamente. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 17.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti viene determinato sulla base di un'analisi specifica sia delle pratiche in contenzioso che delle pratiche che, pur non essendo in contenzioso, presentano qualche sintomo di ritardo negli incassi. Lo stanziamento include, inoltre, la valutazione dei crediti residuali secondo la logica di perdita attesa (Expected Loss) calcolata sull'intera vita del credito. La valutazione del complessivo valore realizzabile dei crediti commerciali richiede di elaborare delle stime circa la probabilità di recupero delle suddette pratiche, nonché delle percentuali di svalutazione applicate ai crediti non in contenzioso e pertanto essa è soggetta ad incertezza. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 18.

Asset Impairment

Il Gruppo ha rilevato degli accantonamenti a fronte della possibilità che i valori contabili delle attività materiali e immateriali possano non essere recuperabili dalle stesse tramite l'uso. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare di asset impairment che debba essere contabilizzato. Essi stimano la possibile perdita di valore delle immobilizzazioni in relazione ai risultati economici futuri ad essi strettamente riconducibili. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 6.

Passività per leasing e attività per diritto d'uso

Il Gruppo rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, e successivamente al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza. La passività del leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.

Il Gruppo ha stimato la durata del leasing dei contratti nei quali agisce da locatario e che prevedono opzioni di rinnovo. La valutazione del Gruppo circa l'esistenza o meno della ragionevole certezza di esercitare l'opzione influenza la stima della durata del leasing, impattando in maniera significativa l'importo delle passività del leasing e delle attività per il diritto di utilizzo rilevate.

Il Gruppo ha analizzato la totalità dei contratti di lease, andando a definire per ciascuno di essi il lease term, dato dal periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio è stato ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali ed attrezzature, il Gruppo ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione della prassi abitualmente seguita dal Gruppo.

Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 14 per quanto riguarda le Attività per diritto d'uso e alla nota 26 per quanto riguarda le Passività per leasing.

Principi contabili

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

I principi contabili applicati sono esposti di seguito:

Immobilizzazioni immateriali

Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente per il periodo della loro residua possibilità di utilizzazione secondo quanto previsto dallo IAS 36.

L'ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell'attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all'acquisto dell'attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l'attività. Per quanto riguarda la voce dei Key money, si evidenzia come in Francia le tutele fornite al conduttore dalle specifiche previsioni giuridiche, a cui si affiancano le prassi di mercato, permettano il riconoscimento di un valore delle posizioni commerciali anche a fine contratto. Ciò ha portato gli Amministratori a stimare un valore residuo, del key money pagato, alla fine di ogni contratto di locazione.

Gli Amministratori rivedono la stima della vita utile dell'immobilizzazione immateriale a ogni chiusura di periodo.

Le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita non sono soggette ad ammortamento ma sottoposte a impairment test.

Di seguito vengono riassunti gli anni di vita utile delle differenti tipologie di immobilizzazioni immateriali:

Marchi 10 anni
Brevetti Geox 10 anni
Altri diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell'ingegno 3-5 anni
Key money Durata contratto di locazione
Altre immobilizzazioni immateriali Durata contratto di locazione

Nella voce Marchi sono inclusi gli oneri a natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dello stesso.

Nella voce Brevetti Geox è incluso il valore degli oneri, a natura durevole, di registrazione, protezione ed estensione di nuove soluzioni tecnologiche nei diversi paesi del mondo.

Gli altri diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell'ingegno si riferiscono principalmente ai costi per l'implementazione e la personalizzazione del software che vengono ammortizzati in tre/cinque anni in considerazione del loro futuro utilizzo.

Nella voce key money sono comprese:

  • somme corrisposte per l'acquisto di aziende (negozi) gestiti direttamente o dati in locazione a terzi affiliati con contratto di franchising;
  • somme pagate per ottenere la disponibilità di immobili in locazione subentrando a contratti esistenti o ottenendo il recesso dei conduttori in modo da poter stipulare nuovi contratti con i locatori. Tali immobili sono stati poi adibiti a Geox shop.

L'avviamento viene rilevato inizialmente capitalizzando tra le immobilizzazioni immateriali l'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto alle attività nette a valore corrente dell'impresa di nuova acquisizione. L'avviamento non viene ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione di perdita di valore, a verifica di impairment per identificare eventuali perdite di valore dell'attività. Le componenti che soddisfano la definizione di "attività acquisite in un'operazione di aggregazione di imprese" sono contabilizzate separatamente soltanto se il loro "fair value" può essere determinato in modo attendibile.

Immobilizzazioni materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione che comprende il prezzo pagato per acquistare l'attività (al netto di sconti e abbuoni) e gli eventuali costi direttamente attribuibili all'acquisizione e messa in funzione del bene. Le attività materiali sono esposte al costo meno gli ammortamenti e le perdite di valore accumulati e comprensivo di eventuali ripristini di valore.

Il valore residuo e la vita utile delle attività viene rivisto almeno a ogni chiusura di periodo e qualora, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore determinata in base all'applicazione dello IAS 36, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, il suo valore viene ripristinato.

I costi di manutenzione, aventi natura ordinaria, sono addebitati integralmente a conto economico, mentre quelli aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.

Di seguito si riportano i periodi temporali corrispondenti alle aliquote applicate:

Fabbricati industriali 20-30 anni
Impianti e macchinari 3-8 anni
Impianto fotovoltaico 11 anni
Attrezzature industriali e commerciali 2-4 anni
Stampi 2 anni
Mobili ufficio 8 anni
Macchine elettroniche 3-5 anni
Autovetture 4 anni
Mezzi trasporto interno 5 anni
Migliorie beni terzi Durata contratto di locazione *
Impianti negozi Minore tra durata contratto e 8 anni
Attrezzature negozi 4 anni
Concept negozi 2-4-5 anni

* Costi per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati nel periodo più breve tra quello in cui le migliorie possono essere utilizzate e la durata residua dei contratti di locazione.

I beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria sono iscritti nel bilancio consolidato al valore normale del bene all'inizio del contratto, con contestuale rilevazione tra le passività del corrispondente debito finanziario verso le società locatrici: i beni vengono ammortizzati sulla base del normale piano di ammortamento utilizzato per attività simili.

Beni in leasing

Il Gruppo valuta all'atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing. In altri termini, se il contratto conferisce il diritto di controllare l'uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Il Gruppo in veste di locatario

Il Gruppo adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, con alcune eccezioni riferibili ai leasing di breve termine ed ai leasing di beni di modico valore. Il Gruppo riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l'attività per diritto d'uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il bene sottostante il contratto.

Attività per diritto d'uso

Il Gruppo riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Le attività per diritto d'uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo. Le attività per il diritto d'uso sono soggette a Impairment.

Passività legate al leasing

Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dal Gruppo e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del Gruppo dell'opzione di risoluzione del leasing stesso.

I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.

Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, il Gruppo usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio. Dopo la data di decorrenza, l'importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'opzione dell'acquisto dell'attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell'indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.

Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore Il Gruppo applica l'esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata e a leasing di attività a modesto valore.

Perdite di valore delle immobilizzazioni materiali ed immateriali

I valori contabili delle attività materiali e immateriali del Gruppo Geox sono oggetto di valutazione ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni o esterni all'impresa che indichino la possibilità del venir meno del valore dell'attività o di un gruppo di esse (definite come Unità Generatrici di Cassa o CGU). Nel caso dell'avviamento e della differenza di consolidamento, delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita l'impairment test deve essere effettuato almeno annualmente.

L'impairment test avviene confrontando il valore contabile dell'attività o della CGU con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il "fair value" (al netto degli eventuali oneri di vendita) e il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall'attività o dalla CGU.

Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.

Ciascuna unità a cui vengono allocati gli specifici valori delle attività (materiali e immateriali) rappresenta il livello più basso all'interno del Gruppo in cui le stesse attività sono monitorate ai fini della gestione interna.

Le condizioni e le modalità di eventuale ripristino di valore di un'attività in precedenza svalutata applicate dal Gruppo, escludendo comunque qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.

Strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo sono inclusi nelle seguenti voci di bilancio:

  • attività finanziarie non correnti includono partecipazioni non consolidate, titoli detenuti con l'intento di mantenerli in portafoglio sino alla scadenza, crediti e finanziamenti non correnti e altre attività finanziarie non correnti disponibili per la vendita;
  • attività finanziarie correnti includono i crediti commerciali, i crediti da attività di finanziamento, titoli correnti e le altre attività finanziarie correnti (che includono il fair value positivo degli strumenti finanziari derivati), nonché le disponibilità e mezzi equivalenti;
  • cassa e valori equivalenti include i depositi bancari, quote di fondi di liquidità e altri titoli ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo;
  • passività finanziarie si riferiscono ai debiti finanziari, nonché alle altre passività finanziarie (che includono il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati), ai debiti commerciali e agli altri debiti.

Le attività finanziarie non correnti, diverse dalle partecipazioni, così come le attività finanziarie correnti e le passività finanziarie, sono contabilizzate secondo quanto stabilito dallo IFRS 9.

In particolare, tutte le attività finanziarie rilevate che rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 devono successivamente essere rilevate al costo ammortizzato o al fair value sulla base del modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria. Specificamente:

  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi di cassa contrattuali, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al costo ammortizzato;
  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al fair value con variazioni rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVTOCI);
  • Tutti gli altri strumenti di debito e gli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale sono successivamente valutati al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL).

Nonostante quanto sopra riportato, il Gruppo può effettuare la seguente designazione irrevocabile al momento della rilevazione iniziale di un'attività finanziaria:

  • Il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value di un investimento in strumenti rappresentativi di capitale che non sia né posseduto per la negoziazione, né un corrispettivo potenziale rilevato da un'acquirente in un'operazione di aggregazione aziendale nelle altre componenti di conto economico complessivo;
  • Il Gruppo può irrevocabilmente designare un investimento in strumenti di debito che soddisfi i criteri del costo ammortizzato o di FVTOCI come valutato al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL) se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile.

Nel corso dell'esercizio corrente, il Gruppo non ha designato nessuno strumento di debito che soddisfi i criteri del costo ammortizzato o di FVTOCI come valutato al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio.

Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo di acquisizione. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che un'attività finanziaria o che un gruppo di attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive, la perdita di valore deve essere rilevata come costo nel conto economico del periodo.

I crediti verso clienti sono inizialmente iscritti a bilancio al loro valore corrente e sono successivamente esposti al netto del fondo svalutazione crediti necessario per adeguare gli stessi secondo la logica di impairment introdotta dall'IFRS 9 (modello delle expected losses).

Gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono contabilizzati a conto economico.

I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica che essi sono irrecuperabili.

I crediti ceduti al factor con clausola "pro soluto" sono eliminati dallo Stato Patrimoniale in quanto il contratto di riferimento prevede la cessione della titolarità dei crediti, unitamente alla titolarità dei flussi di cassa generanti dal credito stesso, nonché di tutti i rischi e benefici, in capo al cessionario.

Ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, le passività finanziarie sono esposte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Le attività e le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting, applicabili al fair value hedge: gli utili e le perdite derivanti dalle successive valutazioni al fair value, dovute a variazioni dei relativi rischi coperti, sono rilevate a conto economico e sono compensate dalla porzione efficace della perdita o dell'utile derivante dalle successive valutazioni al fair value dello strumento di copertura.

Strumenti finanziari derivati

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dall'IFRS 9.

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio e di tasso. Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura e la stessa copertura è efficace sulla base della valutazione della "relazione economica" esistente tra elemento coperto ed elemento di copertura.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

  • Fair value hedge Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico.
  • Cash flow hedge Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto. L'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui è rilevato il correlato effetto economico dell'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura sono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono

rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell'operazione coperta. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto e di produzione ed il valore di presumibile realizzazione o di sostituzione. Per le materie prime il costo di acquisizione è determinato in base ai costi medi ponderati dell'esercizio.

Per i prodotti finiti e le merci il costo di acquisto o di produzione è determinato in base ai costi medi ponderati dell'esercizio inclusivi degli oneri accessori d'acquisto e dei costi diretti ed indiretti di produzione per la parte ragionevolmente imputabile.

Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Benefici per i dipendenti

I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto) sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l'ottenimento dei benefici. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.

L'importo riflette non solo i debiti maturati alla data di chiusura del bilancio, ma anche i futuri incrementi salariali e le correlate dinamiche statistiche.

I benefici garantiti ai dipendenti attraverso piani a contribuzione definita (anche in virtù dei recenti cambiamenti nella normativa nazionale in tema di previdenza) vengono rilevati per competenza e danno contestualmente luogo alla rilevazione di una passività valutata al valore nominale.

Pagamenti basati su azioni

I dipendenti del Gruppo ricevono parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni, pertanto i dipendenti prestano servizi in cambio di azioni ("operazioni regolate per titoli").

Il costo delle operazioni con dipendenti regolate con titoli è misurato facendo riferimento al valore equo alla data di assegnazione. Il valore equo è determinato da un valutatore esterno utilizzando un modello di valutazione appropriato, maggiori dettagli sono presentati nella nota 32.

Il costo delle operazioni regolate con titoli, assieme al corrispondente incremento del patrimonio netto, è rilevato sul periodo che parte dal momento in cui le condizioni relative al raggiungimento di obbiettivi e/o alla prestazione di servizio sono soddisfatte, e termina alla data in cui i dipendenti interessati hanno pienamente maturato il diritto a ricevere il compenso ("data di maturazione").

I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di ogni chiusura di periodo fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima disponibile del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo a conto economico rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine del periodo.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione definitiva, tranne nel caso dei diritti la cui assegnazione è condizionata dalle condizioni di mercato, che sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato a cui soggiacciono siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni devono essere soddisfatte.

Se le condizioni iniziali sono modificate, si dovrà quanto meno rilevare un costo ipotizzando che tali condizioni siano invariate. Inoltre, si rileverà un costo per ogni modifica che comporti un aumento del valore equo totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica.

Se i diritti vengono annullati, sono trattati come se fossero maturati alla data di annullamento ed eventuali costi non ancora rilevati a fronte di tali diritti sono rilevati immediatamente. Tuttavia, se un diritto annullato viene sostituito da uno nuovo e questo è riconosciuto come una sostituzione alla data in cui viene concesso, il diritto annullato e nuovo sono trattati come se fossero una modifica del diritto originale, come descritto al paragrafo precedente.

L'effetto di diluizione delle opzioni eventualmente maturate ("vested") e non ancora esercitate è riflesso nel calcolo della diluizione del risultato per azione (vedi nota 11).

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti a fondi rischi ed oneri sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi.

Ricavi e proventi

Il Gruppo opera nella creazione, produzione e distribuzione di calzature ed abbigliamento caratterizzati dall'applicazione di soluzioni innovative e tecnologiche in grado di garantire traspirabilità ed impermeabilità. I ricavi e i proventi del Gruppo comprendono:

  • corrispettivi per vendite di beni a clienti che gestiscono punti vendita sia in spazi mono-marca (nella forma di franchising) sia all'interno di negozi multi-marca (wholesalers);
  • corrispettivi per vendite di beni al dettaglio (retail e online);
  • corrispettivi per affitti a clienti che gestiscono punti vendita in spazi mono-marca (nella forma di franchising);
  • corrispettivi per royalty.

Vendita di beni - Wholesale e Franchising

I ricavi per vendita di beni Wholesale e Franchising sono rilevati quanto il controllo del bene oggetto della transazione è

trasferito all'acquirente, ovvero quanto il bene è consegnato al cliente in accordo con le previsioni contrattuali ed il cliente acquisisce la piena capacità di decidere dell'uso del bene nonché di trarne sostanzialmente tutti i benefici. Qualora il contratto di vendita preveda sconti volume retrospettivi, il Gruppo provvede a stimarne l'effetto e a trattarlo quale componente variabile del corrispettivo pattuito. Il Gruppo provvede inoltre ad effettuare una stima dell'effetto dei possibili resi da clienti. Tale effetto è contabilizzato quale componente variabile del corrispettivo contrattuale con la contestuale presentazione di una passività per resi e della corrispondente attività nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria. Tale stima è basata sia sulla contrattualistica esistente, sia sulle politiche e prassi adottate dal Gruppo in tema di diritto ai resi, sia sui dati storici dell'andamento dei resi sulle vendite. I componenti variabili del corrispettivo (effetto sconti e resi) sono riconosciuti in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati

Vendita di beni – Retail

I ricavi per vendita di beni al dettaglio sono rilevati al momento della consegna al cliente della merce presso il punto vendita. Il relativo corrispettivo è normalmente incassato contestualmente alla consegna. Eventuali pagamenti anticipati o depositi ricevuti da parte dei clienti non vengono contabilizzati come ricavi fino alla consegna del prodotto. Per quanto riguarda le vendite tramite canale e-commerce, il momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene è identificato sulla base delle specifiche condizioni contrattuali applicate dalle piattaforme di vendita on-line utilizzate dal Gruppo. In alcuni paesi il Gruppo riconosce il diritto di restituire le merci acquistate per un certo periodo di tempo dopo l'acquisto e, conseguentemente, provvede ad effettuare una stima del relativo effetto contabilizzandolo quale componente variabile del corrispettivo contrattuale con la contestuale iscrizione delle relative partite patrimoniali (vedi Vendita di beni Wholesale e Franchising).

La stima è effettuata sulla base dell'andamento storico dei resi, tiene in considerazione il tempo trascorso dalla data della vendita ed è soggetta a rivisitazione periodica. Il componente variabile del corrispettivo è riconosciuto in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati. Non vi sono altri obblighi post-consegna oltre alle garanzie sui prodotti, laddove previsto dalla normativa locale; tali garanzie non costituiscono una prestazione separata.

Programmi fedeltà

Le società della divisione Retail offrono ai propri clienti la partecipazione a programmi sconto o a programmi fedeltà similari che hanno durata di dodici mesi. I clienti che presentano una tessera fedeltà valida ricevono una scontistica concordata per una gamma prestabilita di prodotti e servizi. Anche in questo caso, i ricavi maturati nell'ambito di tali accordi sono riconosciuti al momento della consegna al cliente delle merci e della prestazione dei servizi presso il punto vendita.

Corrispettivi per affitti

I corrispettivi per affitti di spazi commerciali a clienti che gestiscono punti vendita in spazi mono-marca, nella forma di franchising, sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza temporale.

Corrispettivi per royalty

Il Gruppo concede in licenza a terzi i diritti d'utilizzo dei marchi e/o brevetti e riconosce ricavi da royalty in base alle caratteristiche dei contratti stipulati con i clienti.

Costi e oneri

I costi e gli oneri sono contabilizzati seguendo il principio della competenza.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

Imposte

Imposte correnti

Le imposte correnti sul reddito del periodo sono determinate in relazione al reddito imponibile e in conformità alle disposizioni vigenti nei singoli Paesi.

La società controllante Geox S.p.A., ha aderito, in qualità di consolidante, ad un consolidato fiscale nazionale valido per il triennio 2014-2016 e successivamente rinnovato per un ulteriore triennio. A tale consolidato fiscale partecipano le società italiane controllate Geox Retail S.r.l. e Xlog S.r.l..

Imposte differite

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono contabilizzate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti nel bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Sono inoltre rilevate le attività per imposte anticipate sulle perdite fiscali riportabili a nuovo delle società del Gruppo laddove sia probabile il loro assorbimento mediante la creazione di futuri imponibili fiscali nelle stesse società.

Le attività e passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, nei periodi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata nella misura in cui è probabile, sulla base di piani futuri, che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite viene rivisto a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile realizzare un reddito imponibile sufficiente tale da consentire

in tutto, o in parte, il recupero delle attività. Tali riduzioni vengono ripristinate nel caso in cui vengano meno le condizioni che le hanno determinate.

Le imposte sul reddito relative a poste rilevate direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto e non a conto economico.

Risultato per azione

Il risultato base per azione è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli Azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

Il risultato diluito per azione è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo (ad esempio, con riferimento ai piani di stock option ai dipendenti, qualora vi siano opzioni maturate non ancora esercitate).

Passività potenziali

Il Gruppo operando a livello globale è soggetto a rischi legali e fiscali che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il Gruppo ritiene che alla data di redazione del presente documento, i fondi accantonati in bilancio sono sufficienti a garantire la corretta rappresentazione del Bilancio Consolidato.

3. Informativa di settore

Ai fini gestionali, il Gruppo gestisce e controlla il proprio business in base alla tipologia di prodotti forniti, e presenta due settori operativi ai fini dell'informativa illustrati di seguito: il settore calzature e il settore abbigliamento.

Gli Amministratori osservano separatamente i risultati conseguiti dalle due unità di business allo scopo di prendere decisioni in merito alle risorse, all'allocazione e alla verifica del rendimento. Il rendimento dei settori è valutato sulla base del risultato operativo che viene ripartito nei diversi settori operativi secondo le seguenti modalità:

  • i ricavi netti, il costo del venduto, i costi diretti di vendita e i costi di pubblicità sono direttamente imputati ai rispettivi settori operativi in quanto chiaramente identificabili;
  • i costi generali e amministrativi, inclusi gli ammortamenti non industriali, per quanto direttamente attribuibili vengono imputati ai rispettivi segmenti. Quando tali costi risultano essere comuni a più settori operativi vengono attribuiti in proporzione alla rispettiva incidenza percentuale sul costo del venduto complessivo;
  • la gestione finanziaria del Gruppo (inclusi costi e ricavi su finanziamenti), le imposte sul reddito sono gestiti a livello di Gruppo e non sono allocati ai settori operativi;
  • non esistono prezzi di trasferimento tra i settori in quanto questi sono totalmente indipendenti tra loro.

La tabella seguente presenta i dati relativi ai settori di attività del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e 2018:

2019 % 2018 %
Calzature Ricavi 720.804 744.044
Ammortamenti 90.917 30.049
Risultato operativo (11.101) (1,5%) 7.742 1,0%
Abbigliamento Ricavi 85.054 83.176
Ammortamenti 11.691 2.935
Risultato operativo (4.622) (5,4%) (2.382) (2,9%)
Totale Ricavi 805.858 827.220
Ammortamenti 102.608 32.984
Risultato operativo (15.723) (2,0%) 5.360 0,6%

Le attività e le passività settoriali sono gestite tutte a livello di Gruppo e quindi non vengono presentate separatamente per segmento. Unica eccezione a tale regola è rappresentata dal valore delle giacenze di magazzino che risultano essere pari ad euro 255.525 mila per le calzature (euro 281.270 mila nel 2018) e ad euro 29.064 mila per l'abbigliamento (euro 30.782 mila nel 2018).

La tabella seguente presenta i ricavi relativi ai settori geografici del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e 2018:

(Migliaia di euro) 2019 2018 % Var. %
Italia 228.453 28,3% 239.824 29,0% (4,7%)
Europa (*) 344.258 42,7% 354.707 42,9% (2,9%)
Nord America 46.189 5,7% 50.508 6,1% (8,6%)
Altri Paesi 186.958 23,2% 182.181 22,0% 2,6%
Totale ricavi 805.858 100,0% 827.220 100,0% (2,6%)

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera.

4. Costi generali ed amministrativi

I costi generali ed amministrativi sono evidenziati nella seguente tabella:

2019 2018 Variazione
Salari e stipendi 117.290 115.209 2.081
Affitti passivi 21.636 90.414 (68.778)
Altri costi 198.596 125.750 72.846
Affitti attivi (3.279) (3.714) 435
Altri proventi (2.662) (2.170) (492)
Totale 331.581 325.489 6.092

Gli affitti passivi, relativi ai negozi ed agli immobili industriali, civili e commerciali, pari ad euro 21.636 mila, registrano un notevole decremento rispetto al precedente esercizio. A partire dal 1 gennaio 2019, infatti, negli affitti passivi si contabilizzano solo quelli relativi a contratti a breve termine, a canone variabile sul fatturato e quelli relativi a contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset.

Nel 2019 la voce affitti passivi, si riferisce a spese condominiali per euro 10,254 mila, a canoni variabili sul fatturato per euro 6,616 mila, a contratti a breve termine per euro 2,844 mila e a contratti relativi a low-value asset per euro 1,922 mila.

Gli affitti attivi si riferiscono ai Geox Shop di proprietà del Gruppo affittati a terzi affiliati con contratti di franchising.

Gli altri costi includono principalmente: ammortamenti, consulenze, costi per lo sviluppo del campionario, utenze, assicurazioni, manutenzioni e commissioni bancarie.

Gli altri proventi includono principalmente la vendita di merci diverse e gli indennizzi da assicurazione.

La ricerca e la continua ideazione ed attuazione di soluzioni innovative è un fattore significativo delle strategie del Gruppo in quanto, come già spiegato nella relazione sulla gestione, l'innovazione di prodotto è fondamentale per il consolidamento del vantaggio competitivo del Gruppo.

L'attività di ricerca e sviluppo è un processo aziendale complesso che va dallo studio di soluzioni tecniche legate alla traspirazione ed impermeabilità dei materiali, alla concessione di nuovi brevetti, fino allo sviluppo di nuove linee di prodotto.

Tale processo può essere distinto nelle seguenti fasi:

  • attività di ricerca pura che consiste nella verifica della performance dei materiali impiegati nelle calzature e nell'abbigliamento. Questa attività trova la sua realizzazione nella brevettazione ed implementazione di soluzioni che, tramite l'impiego di particolari materiali, consentono la traspirazione e l'impermeabilizzazione dei propri prodotti;
  • attività di ricerca in senso lato che consiste nel processo che porta alla creazione delle collezioni passando attraverso le fasi di progettazione, prototipia e modelleria.

La ricerca e sviluppo si avvale di personale dedicato, che trasmette gli esiti della ricerca a tutti coloro (designer, product manager, tecnici di produzione, ecc.) che partecipano alla definizione, industrializzazione e produzione del prodotto.

I costi per l'attività di ricerca e sviluppo vengono imputati al conto economico di esercizio e sono pari complessivamente ad euro 13.034 mila (euro 13.003 mila nel 2018).

Gli emolumenti spettanti ai membri del Consiglio di Amministrazione della società capogruppo Geox S.p.A. per l'esercizio 2019 sono pari ad euro 2.672 mila (euro 2.712 mila nel 2018).

Nel 2019 il valore complessivo dei compensi relativi ai Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad euro 1.989 mila (euro 4.637 mila nel 2018). I suddetti importi comprendono anche i compensi spettanti per lo svolgimento di tali funzioni nella società capogruppo Geox S.p.A. e in altre imprese del Gruppo.

Gli emolumenti spettanti al Collegio Sindacale per l'esercizio 2019 sono pari ad euro 175 mila (euro 175 mila nel 2018).

Nel 2019 l'ammontare dei diritti attribuiti che danno diritto all'assegnazione a titolo gratuito di n. 1 azione della Società, per ogni Diritto assegnato, a membri del Consiglio di Amministrazione e a Dirigenti con Responsabilità Strategiche è pari a numero 1.727.985. Si segnala, inoltre, che in data 16 gennaio 2020, c'è stata la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e di amministrazione con l'ex Amministratore Delegato che non ha mantenuto alcun diritto sui piani di incentivazione monetari di lungo termine precedentemente assegnati (per numero 733.855 diritti).

5. Ammortamenti e costi del personale inclusi nel conto economico consolidato

La seguente tabella riporta il totale degli ammortamenti inclusi nel conto economico consolidato:

2019 2018 Variazione
Ammortamenti industriali 6.422 6.312 110
Ammortamenti non industriali 96.186 26.672 69.514
Totale 102.608 32.984 69.624

Gli ammortamenti aumentano complessivamente di euro 69.624 mila, di cui euro 68.764 mila a seguito dell'applicazione del principio IFRS 16.

Il totale del costo del personale ammonta a euro 148.186 mila (nel 2018 era pari ad euro 148.852 mila).

6. Svalutazioni nette di immobilizzazioni (Impairment test)

Si riporta di seguito una descrizione delle modalità seguite e delle ipotesi assunte per l'esecuzione del test di impairment al 31 dicembre 2019, che ha comportato una svalutazione netta pari euro 9.367 mila. Per completezza di informativa, si segnala che il fondo impairment complessivo stanziato a rettifica delle immobilizzazioni al 31 dicembre 2019 è pari ad euro 11.338 mila, euro 2.062 mila al 31 dicembre 2018.

E' importante premettere come il Gruppo ritenga che la rete di negozi abbia un ruolo assolutamente strategico per l'immagine del Brand, per la rilevanza per il consumatore finale e per poter sviluppare un business profittevole guidato dalle esigenze del cliente e dalla sua esperienza.

E' altrettanto importante, però, prendere atto che il consumatore ha profondamente mutato le sue abitudini d'acquisto: il digitale, l'e-commerce ed i marketplace stanno comportando una sensibile riduzione di traffico nei negozi fisici, soprattutto in quelli situati in posizioni minori e non strategiche, che però non stanno ancora riflettendo una coerente diminuzione del costo degli affitti. Per questo Geox ha già realizzato e dovrà ancora affrontare importanti investimenti in infrastrutture digitali, in logiche di omnicanalità, in business intelligence, in consumer insights e in retail excellence.

In questo contesto e, con queste chiare priorità strategiche, si è pertanto reso necessario esaminare le performance dei negozi diretti (DOS) con criteri ancor più stringenti di rilevanza per l'immagine del brand, di redditività e di flussi di cassa, di quanto fatto nel recente passato. Questo anche per liberare risorse che andranno a finanziare i suddetti investimenti.

Il C.d.A. ha pertanto individuato circa 130 punti vendita (CGU) che presentavano performance economiche negative o altri sintomi per essere sottoposti al test. Di tali punti vendita, circa 100 sono stati sottoposti a svalutazione totale o parziale; di cui circa 80 (tra negozi diretti e corners) sono stati indentificati come non più rispondenti alla strategia del Gruppo in termini di rilevanza e redditività. Questi ultimi verranno chiusi nell'arco dei prossimi tre esercizi con una intensità decrescente. Infatti per circa 50 negozi verrà inviata disdetta anticipata o alla prima data possibile (cosiddetta way-out), mentre altri 30 arriveranno alla naturale scadenza del contratto di locazione. Questa uscita graduale è dettata dal fatto che, ad oggi, non ci sono situazioni di perdita tale da ipotizzare azioni più incisive che comportino anche il pagamento di penali.

L'individuazione di tali negozi consegue da una analisi approfondita sulla loro redditività attuale e prospettica anche in considerazione della loro location e del contesto/Paese in cui operano.

Per ciascuna delle unità generatrici di cassa (CGUs) identificate dal Gruppo, il valore recuperabile è basato sul suo valore d'uso determinato sulla base della stima della proiezione dei flussi finanziari futuri. Nel determinare tali flussi finanziari gli Amministratori hanno considerato che i risultati economici degli ultimi esercizi sono stati inferiori alle aspettative e che il contesto del settore in cui il Gruppo opera è stato interessato negli anni più recenti da significativi mutamenti che condizionano in modo rilevante anche le prospettive reddituali.

Per queste ragioni il Consiglio di Amministrazione, per le valutazioni attinenti il bilancio al 31 dicembre 2019, ha approvato una simulazione reddituale, per ogni punto vendita gestito direttamente dal Gruppo, che prevede una sostanziale stabilità dei risultati operativi e dei relativi flussi di cassa futuri, rispetto all'andamento effettivamente realizzato nell'ultimo esercizio. Tale simulazione reddituale, adottata ai fini delle valutazioni di bilancio in attesa della formulazione del nuovo piano strategico, rappresenta per i punti vendita analizzati una previsione ragionevolmente prudente dei flussi di cassa realizzabili. Per ogni punto vendita oggetto di analisi si è andato ad adottare un orizzonte temporale coerente con la nuova durata prevista del contratto di locazione.

Questo contesto è ritenuto dal Consiglio di Amministrazione adeguato ad accelerare le decisioni finalizzate alla revisione della rete distributiva diretta al fine di garantire un pronto miglioramento del profilo di redditività del Gruppo stesso.

La simulazione reddituale alla base del test di impairment riflette le migliori stime effettuabili dal Management, sulla base delle informazioni disponibili, in merito all'operatività aziendale, al contesto di mercato e all' evoluzione dell'attività del Gruppo.

Al fine della determinazione del valore attuale, i flussi di cassa futuri così ottenuti sono stati attualizzati ad un tasso di sconto (WACC) alla data di riferimento del test che tenesse conto delle specificità e dei rischi propri di ciascuna realtà in cui il Gruppo opera.

Il Management, oltre ad aver adottato nella predisposizione della simulazione reddituale le assunzioni ritenute ragionevoli, in base alle informazioni a propria disposizione, ha considerato ai fini dell'esecuzione dell'impairment test secondo criteri di prudenza la possibile rapida evoluzione del contesto di settore in cui opera il Gruppo ed ha eseguito alcune analisi di sensitività.

7. Organico

Di seguito viene evidenziato il numero medio dei dipendenti in forza:

2019 2018 Variazione
Dirigenti 46 44 2
Quadri e Impiegati 967 1.033 (66)
Dipendenti negozi 2.808 2.793 15
Operai 1.254 1.208 46
Totale 5.075 5.078 (3)

Il numero medio dei dipendenti dell'esercizio 2019 era pari a 5.075, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente.

8. Costi di ristrutturazione

Nel corso del 2019 sono stati contabilizzati oneri atipici per euro 3.245 mila (euro 9.847 mila nel 2018) relativi principalmente a contributi "una tantum" per supportare franchisee e distributori nella difficile congiuntura economica e a costi per l'uscita del precedente Amministratore Delegato.

Nel 2018 erano stati contabilizzati oneri non ricorrenti per euro 9.847 mila dovuti principalmente alla revisione organizzativa e alla ottimizzazione della rete distributiva.

9. Oneri e proventi finanziari

La voce è così composta:

2019 2018 Variazione
Proventi finanziari 4.199 3.920 279
Oneri finanziari (12.581) (8.489) (4.092)
Differenze cambio (225) (223) (2)
Totale (8.607) (4.792) (3.815)

I proventi finanziari sono così composti:

2019 2018 Variazione
Interessi attivi bancari 45 44 1
Interessi attivi da clienti 117 311 (194)
Interessi attivi diversi 4.037 3.565 472
Totale 4.199 3.920 279

La voce interessi attivi diversi include principalmente l'effetto della contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati di cui alla nota 33.

Gli oneri finanziari sono così composti:

2019 2018 Variazione
Interessi e oneri bancari 159 350 (191)
Interessi passivi su finanziamenti 252 239 13
Interessi passivi per leasing 5.034 - 5.034
Interessi passivi diversi 3.982 4.808 (826)
Sconti ed abbuoni finanziari 3.154 3.092 62
Totale 12.581 8.489 4.092

L'incremento della voce "Interessi passivi su finanziamenti" è dovuta principalmente all'aumento dell'indebitamento medio del Gruppo.

La voce "Interessi passivi per leasing" include l'effetto dell'applicazione del nuovo Principio Contabile IFRS 16. La media ponderata del tasso di finanziamento marginale (IBR) applicato nell'anno è pari all'1,6%.

La voce "Interessi passivi diversi" include principalmente l'effetto della contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati di cui alla nota 33.

La voce "sconti ed abbuoni finanziari" si riferisce agli sconti concessi alla clientela a fronte di pagamenti anticipati come previsto dalle prassi in uso in vari mercati europei.

Le differenze cambio sono così composte:

2019 Variazione
Differenze cambio attive 21.443 40.590 (19.147)
Differenze cambio passive (21.668) (40.813) 19.145
Totale (225) (223) (2)

10. Imposte sul reddito del periodo

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2019 risultano essere pari a euro 429 mila, rispetto ad euro 5.859 mila del 2018.

Il prospetto seguente evidenzia la riconciliazione tra l'onere fiscale effettivo e quello teorico del Gruppo, calcolato sulla base dell'aliquota fiscale vigente nel periodo in oggetto in Italia (paese della controllante Geox S.p.A.):

2019 % 2018 %
Risultato ante imposte (24.330) 100,0% 568 100,0%
Imposte teoriche (*) (5.839) 24,0% 136 24,0%
Imposte effettive 429 n.a. 5.859 n.a.
Differenza che viene spiegata da: 6.268 n.a. 5.723 n.a.
1) differenti aliquote vigenti in altri paesi
2) differenze permanenti:
525 n.a. (546) n.a.
i) IRAP e altre imposte locali 471 n.a. 731 n.a.
ii) svalutazione e mancato stanziamento di imposte differite attive 4.067 n.a. 1.576 n.a.
iii) imposte esercizi precedenti e altro 1.205 n.a. 3.962 n.a.
Totale differenza 6.268 n.a. 5.723 n.a.

(*) Imposte teoriche calcolate applicando le aliquote di Geox S.p.A.

Si segnala come il valore delle imposte sia aggravato nel 2019 da circa euro 4,1 milioni (euro 1,6 milioni nel 2018) di mancato stanziamento di imposte differite attive, afferenti ad alcune controllate estere in perdita, che allo stato attuale non presentano prospettive di veloce recupero.

11. Risultato per azione

Il risultato per azione è calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

Il risultato per azione diluito è calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali Azioni ordinarie con effetto diluitivo (ad esempio a fronte di un piano di stock option, opzioni maturate ma non ancora esercitate).

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo del risultato per azione base e diluito, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33:

Esercizio 2019 Esercizio 2018
Utile/(Perdita) per azione (euro) (0,10) (0,02)
Utile/(Perdita) per azione diluito (euro) (0,10) (0,02)
Numero medio ponderato di azioni in circolazione:
- di base 257.857.268 259.207.331
- diluito 257.857.268 259.207.331

12. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono così composte:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Diritti di brevetto industriali e diritti di utilizzazione delle
opere d'ingegno
12.865 13.484 (619)
Marchi concessioni e licenze 429 520 (91)
Key money 25.169 31.950 (6.781)
Altre immobilizzazioni immateriali 764 1.181 (417)
Immobilizzazioni in corso ed acconti 3.766 1.888 1.878
Avviamento 1.138 1.138 -
Totale 44.131 50.161 (6.030)

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel corso dell'esercizio 2019:

31-12-18 Acquisiz. Differenze Ammort. Alienaz. Altri 31-12-19
e capitaliz. convers. e svalut. Movim.
Attività immateriali a vita utile definita:
Dir.di brev.ind. e dir.ut. opere ingegno 13.484 4.580 - (6.866) (18) 1.685 12.865
Marchi, concessioni e licenze 520 31 - (120) (2) - 429
Key money 31.950 2.534 34 (8.951) (527) 129 25.169
Altre immobilizzazioni immateriali 1.181 - - (417) - - 764
Immobilizzazioni in corso ed acconti 1.888 3.747 3 - - (1.872) 3.766
Attività a vita utile non definita:
Avviamento 1.138 - - - - - 1.138
Totale immobilizzazioni immateriali 50.161 10.892 37 (16.354) (547) (58) 44.131

Gli investimenti riguardano principalmente:

  • personalizzazioni al sistema informativo gestionale e licenze per l'utilizzo dei software aziendali per complessivi euro 3.995 mila e costi sostenuti per la registrazione, l'estensione e la protezione dei brevetti nei vari paesi del mondo per euro 585 mila;
  • i costi per Key money per euro 2.534 mila, per le somme pagate per ottenere la disponibilità di immobili in locazione subentrando a contratti esistenti o ottenendo il recesso dei conduttori in modo da poter stipulare nuovi contratti con i locatori. Tali immobili sono stati poi adibiti a Geox Shop;
  • immobilizzazioni immateriali in corso per complessivi euro 3.747 mila. Tale ammontare include alcune personalizzazioni del sistema informativo gestionale ancora in corso.

Ogni singolo negozio è stato considerato una CGU e, per quelli diversi dai flagship stores, che, pur essendo aperti da più di due anni presentavano risultati, in termini di margine operativo, negativi, si è provveduto a valutarne la recuperabilità del valore contabile sulla base dei risultati attesi e tenendo conto del costo medio ponderato del capitale (WACC) articolato per le principali aree di mercato del Gruppo. Il confronto rispetto al valore contabile determina la necessità o meno di dover contabilizzare una svalutazione.

13. Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono dettagliate dalla seguente tabella:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Terreni e fabbricati 8.777 9.618 (841)
Impianti e macchinari 7.776 8.607 (831)
Attrezzature industriali e commerciali 3.342 3.527 (185)
Altri beni materiali 14.783 14.757 26
Migliorie beni terzi 25.666 28.387 (2.721)
Immobilizzazioni in corso ed acconti 887 930 (43)
Totale 61.231 65.826 (4.595)

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nell'esercizio 2019:

31-12-18 Acquisiz. Differenze Ammort. Alienaz. Altri 31-12-19
e capitaliz. convers. e svalut. Movim.
Terreni e fabbricati 9.618 27 40 (908) - - 8.777
Impianti e macchinari 8.607 1.482 19 (2.285) (47) - 7.776
Attrezzature industriali e commerciali 3.527 3.086 4 (3.266) (9) - 3.342
Altri beni 14.757 7.885 111 (7.842) (302) 174 14.783
Migliorie beni terzi 28.387 9.118 221 (12.556) (303) 799 25.666
Immobilizzazioni in corso ed acconti 930 893 6 - (13) (929) 887
65.826 22.491 401 (26.857) (674) 44 61.231

Gli investimenti riguardano principalmente:

  • l'acquisto di impianti e macchinari da parte della Società controllata produttiva in Serbia;
  • l'acquisto di attrezzature industriali (principalmente stampi per suole) da parte della controllante Geox S.p.A. e della sua controllata produttiva in Serbia;
  • arredamento e hardware di negozi "Geox", show room e sede;
  • migliorie su immobili detenuti in locazione. Tali investimenti si riferiscono ad immobili industriali ed uffici per euro 1.476 mila e ad immobili adibiti a Geox Shop per euro 7.642 mila;
  • immobilizzazioni in corso per euro 893 mila. Tale ammontare include principalmente le somme versate per l'acquisto di arredi per negozi che verranno adibiti a Geox Shop, per la realizzazione di un impianto fotovoltaico presso il centro logistico della società controllata Xlog S.r.l. e a lavori in corso nella sede della controllante.

Come già indicato, ogni singolo negozio è stato considerato una CGU e, per quelli diversi dai flagship stores, che, pur essendo aperti da più di due anni presentavano risultati, in termini di margine operativo, negativi, si è provveduto a valutarne la recuperabilità del valore contabile sulla base dei risultati attesi e tenendo conto del costo medio ponderato del capitale (WACC) articolato per le principali aree di mercato del Gruppo. Qualora il valore d'uso fosse risultato inferiore al valore contabile della CGU, le attività della stessa sarebbero state oggetto di svalutazione.

La voce altri beni è così composta:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Macchine elettroniche 2.875 2.610 265
Mobili ed arredi 11.497 11.970 (473)
Automezzi e mezzi di trasporto interno 411 177 234
Totale 14.783 14.757 26

14. Attività per diritto d'uso

Le attività per diritto d'uso sono dettagliate nella seguente tabella:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Attività per Diritto d'uso - Immobili civili 507 - 507
Attività per Diritto d'uso - Immobili strumentali 297.214 - 297.214
Attività per Diritto d'uso - Autovetture e Autocarri 964 - 964
Totale attività per diritto d'uso 298.685 - 298.685

La tabella che segue riporta la movimentazione delle attività per diritto d'uso nel corso dell'esercizio 2019. La colonna "impatti all'1/1/19" si riferisce all'iscrizione del saldo al 01 gennaio 2019 a seguito della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS16.

31-12-18 all'1/1/19 Impatti Differenze
convers.
Incrementi netti Ammort. e svalut. 31-12-2019
Diritto d'uso - 327.114 584 39.751 (68.764) 298.685
Totale - 327.114 584 39.751 (68.764) 298.685

I principali incrementi registrati nel corso del 2019 si riferiscono a nuovi contratti di affitto sottoscritti nel periodo, principalmente per i punti vendita, o a rinegoziazioni di contratti esistenti.

15. Imposte differite

Nella tabella che segue si evidenzia la dinamica dei crediti per imposte differite e la natura delle voci e delle differenze temporanee dalle quali le stesse emergono. Si segnala che il Gruppo, ai fini dell'esposizione in bilancio, ha compensato le attività e passività fiscali differite in quanto vi è il diritto legale a compensare le attività con le passività fiscali.

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Perdite fiscali a nuovo 4.207 176 4.031
Ammortamenti e svalutazioni 7.574 5.899 1.675
Valutazione Derivati 133 - 133
F.do svalutazione magazzino e resi 14.863 18.888 (4.025)
Indennità suppletiva di clientela 522 552 (30)
Altre 8.440 7.640 800
Imposte differite attive 35.739 33.155 2.584
Ammortamenti e svalutazioni (175) (173) (2)
Valutazione Derivati - (401) 401
Altre (64) (64) -
Imposte differite passive (239) (638) 399
Totale imposte differite 35.500 32.517 2.983

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali riportabili, che al 31 dicembre 2019 sono pari a euro 4.207 migliaia si riferiscono interamente alla perdita fiscale generata nel corso dell'esercizio dalla società capogruppo Geox S.p.A. nell'ambito del consolidato fiscale con Geox Retail S.r.l. e XLog S.r.l..

Tale importo è stato oggetto di una accurata valutazione da parte degli Amministratori al fine di contabilizzarle solo nella misura in cui sia probabile l'esistenza di utili fiscali futuri, a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali presenti al 31 dicembre 2018, per euro 176 migliaia, si riferivano interamente alla società controllata Geox Trading Shanghai Ltd.

I derivati che vengono definiti come cash flow hedge e valutati al fair value direttamente a patrimonio netto comportano che le relative imposte siano imputate direttamente a patrimonio netto e non a conto economico. Il valore delle imposte differite attive, imputate direttamente a patrimonio netto è pari a euro 133 mila (differite passive per euro 401 mila al 31 dicembre 2018).

Le imposte anticipate incluse nella voce "altre" si riferiscono principalmente al fondo svalutazione crediti (nota 18) e ai fondi rischi e oneri (nota 29).

Nella determinazione delle imposte anticipate si è fatto riferimento alle aliquote fiscali previste dalle varie legislazioni.

16. Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti sono così composte:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Crediti verso altri esigibili da 1 a 5 anni 6.390 8.921 (2.531)
Crediti verso altri esigibili oltre 5 anni 2.684 2.730 (46)
Totale 9.074 11.651 (2.577)

La voce include principalmente i depositi cauzionali per utenze e contratti di locazione dei negozi e la quota dei crediti verso clienti esigibili oltre l'esercizio. La riduzione evidenziata nell'esercizio è relativa alla quota dei ratei e risconti attivi su canoni di locazione riclassificata nella voce Attività per diritto d'uso in seguito all'applicazione dell'IFRS 16.

17. Rimanenze

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle rimanenze:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Materie prime 9.803 10.685 (882)
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 1.812 914 898
Prodotti finiti e merci 272.269 299.728 (27.459)
Mobili ed arredi 705 725 (20)
Totale 284.589 312.052 (27.463)

Le giacenze di prodotto finito includono anche la merce in viaggio acquistata nei paesi dell'estremo oriente e il costo relativo ai resi attesi dalla vendita dei prodotti stessi per euro 14.320 mila (euro 15.151 mila al 31 dicembre 2018).

Nel 2019 si evidenzia un decremento pari a euro 27.459 mila del valore delle rimanenze di prodotto finito. Tale variazione è dovuta principalmente al riassorbimento dell'eccesso di magazzino generato lo scorso esercizio, dovuto al calo delle vendite nei negozi monomarca Geox rispetto alla crescita attesa.

La voce "Mobili ed Arredi" si riferisce agli acquisti di arredamento da utilizzare o rivendere ai franchisee per l'apertura di nuovi Geox Shop.

Il valore delle rimanenze non differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura del periodo.

Le rimanenze sono al netto del fondo svalutazione magazzino ritenuto congruo ai fini di una prudente valutazione dei prodotti finiti di collezioni precedenti e delle materie prime non più utilizzate.

Si evidenzia di seguito la movimentazione del fondo svalutazione magazzino:

Saldo al 1 gennaio 23.627
Accantonamenti 20.665
Differenze conversione 128
Utilizzi (23.335)
Saldo al 31 dicembre 21.085

La svalutazione riflette prevalentemente l'adeguamento al valore di mercato derivante dalle previsioni di vendite a stock di prodotti finiti di precedenti collezioni risultante da dati statistici.

18. Crediti verso clienti

I crediti verso clienti sono così composti:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Valore lordo 136.139 145.328 (9.189)
Fondo svalutazione crediti (13.961) (12.238) (1.723)
Valore netto 122.178 133.090 (10.912)

Il valore lordo dei crediti verso clienti ammonta a euro 136.139 mila al 31 dicembre 2019, in riduzione di euro 9.189 mila rispetto al 31 dicembre 2018.

Si segnala che l'andamento di tale voce è influenzato da operazioni di factoring pro-soluto, che alla data di chiusura dell'esercizio ammontavano ad euro 17.299 mila (euro 17.449 mila nel 2018).

Al 31 dicembre la composizione dei crediti per scadenza è la seguente:

Non scaduti Scaduti
0 - 90
giorni
Scaduti
91 - 180
giorni
Scaduti
oltre
Totale
Valore lordo dei crediti commerciali al 31 dicembre 2019 89.291 26.531 8.616 11.701 136.139
Valore lordo dei crediti commerciali al 31 dicembre 2018 92.620 28.329 12.014 12.365 145.328

In relazione alle vendite effettuate nei confronti di singoli clienti non esistono fenomeni di concentrazione significativa risultando tutti assolutamente al di sotto del parametro del 10% del fatturato.

Si precisa che il valore contabile dei crediti verso clienti coincide con il rispettivo valore equo.

Il Gruppo continua a mantenere uno stretto controllo sul credito. Questa logica gestionale permette di contenere l'investimento in capitale circolante.

L'adeguamento dei crediti al loro presunto valore di realizzo è ottenuto tramite lo stanziamento di un apposito fondo calcolato sulla base dell'esame delle singole posizioni creditorie. Il fondo esistente a fine esercizio rappresenta una stima prudenziale del rischio in essere. Si evidenzia di seguito la movimentazione del fondo:

Saldo al 1 gennaio 12.238
Accantonamenti 2.936
Differenze conversione 30
Utilizzi (1.243)

Saldo al 31 dicembre 13.961

Si sottolinea che il rischio di insolvenza dei clienti è mitigato in modo significativo in quanto sono in essere dei contratti con primarie società di assicurazione crediti relative alla copertura del rischio credito sulla maggior parte del fatturato. Le clausole prevedono che, inizialmente, l'assicurazione si configuri esclusivamente come una richiesta di assunzione preventiva del rischio sui clienti nei limiti di fido precedentemente accordati. L'assicurazione diventa effettivamente operativa solo dopo l'effettuazione di una formale segnalazione del mancato pagamento da parte del cliente nei tempi stabiliti. L'incremento del fondo è relativo al prudente apprezzamento del rischio sulla quota di crediti in essere non coperta da assicurazione.

19. Altre attività correnti non finanziarie

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Crediti per imposte 4.820 4.505 315
Erario c/Iva 3.923 4.278 (355)
Fornitori c/anticipi 1.326 1.565 (239)
Crediti diversi 6.968 11.971 (5.003)
Ratei e risconti attivi 6.421 8.318 (1.897)
Totale 23.458 30.637 (7.179)

Al 31 dicembre 2019 il credito per imposte include un credito tributario nei confronti della controllante LIR S.r.l. per euro 1.892 mila relativo ad istanze di rimborso presentate.

I crediti diversi includono principalmente:

  • euro 2.489 mila a fronte di un credito verso assicurazione crediti che rappresenta il valore dei sinistri ceduti e per i quali non è ancora stato erogato il rimborso;
  • euro 486 mila a fronte dei crediti pro-soluto verso società di factor;
  • euro 767 mila a fronte di dazi corrisposti in USA sull'acquisto della merce destinata al Canada per i quali il Gruppo otterrà un rimborso dalle autorità fiscali locali.

I risconti attivi includono principalmente risconti per noleggi e manutenzioni varie.

20. Attività e passività finanziarie

Si precisa che il valore contabile delle attività e passività finanziarie sotto riportate coincide con il rispettivo valore equo.

La tabella che segue illustra la composizione della voce:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Depositi bancari - vincolati 24 22 2
Totale attività finanziarie non correnti 24 22 2
Fair value contratti derivati 2.366 9.788 (7.422)
Altri crediti 1.282 1.119 163
Totale attività finanziarie correnti 3.648 10.907 (7.259)
Fair value contratti derivati (1.177) (686) (491)
Altre passività finanziarie correnti (82) (16) (66)
Totale passività finanziarie correnti (1.259) (702) (557)

La voce "Depositi bancari – vincolati" pari ad euro 24 mila include somme costituite a garanzia su contratti di affitto stipulati sui negozi esteri.

Riguardo alla voce "fair value contratti derivati" si fa rinvio a quanto scritto nella nota 33.

21. Cassa e banche e valori equivalenti

L'importo di euro 48.449 mila si riferisce principalmente a: depositi vincolati a breve termine per euro 1.846 mila, a disponibilità di conto corrente in euro per 37.318 mila, in dollari per euro 2.349 mila, in renminbi per euro 656 mila, in dollari canadesi per euro 1.729 mila, in sterline inglesi per euro 1.567 mila, in dollari di Hong Kong per euro 886 mila, in fiorini ungheresi per euro 395 mila, a disponibilità di conto corrente in altre valute per il residuo. I depositi vincolati si riferiscono ad investimenti di liquidità remunerati ad un tasso legato all'euribor; le disponibilità di conto corrente in dollari sono connesse ai pagamenti in scadenza di forniture dall'estremo oriente.

Si precisa che il valore contabile delle attività e passività finanziarie sopra riportate coincide con il rispettivo valore equo.

22. Patrimonio netto

Capitale sociale

Il capitale sociale di euro 25.921 mila è interamente sottoscritto e versato e risulta costituito da n. 259.207.331 azioni del valore nominale di euro 0,10 cadauna.

Altre riserve

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle altre riserve di patrimonio netto:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Riserva legale 5.184 5.184 -
Riserva da sovrapprezzo 37.678 37.678 -
Riserva di conversione (2.267) (3.010) 743
Riserva di cash flow hedge (582) 1.617 (2.199)
Utili a nuovo e altre riserve 261.523 278.661 (17.138)
Totale 301.536 320.130 (18.594)

La riserva legale è pari ad euro 5.184 mila. Tale riserva non è distribuibile.

La riserva sovrapprezzo azioni si è costituita principalmente nel corso del 2004 a seguito dell'offerta pubblica di azioni che ha comportato un contestuale aumento di capitale sociale per euro 850 mila ed è successivamente incrementata a seguito dell'esercizio dei piani di stock option riservati al management.

La riserva di cash flow hedge, negativa per euro 582 mila, si è originata per effetto della valutazione degli strumenti finanziari definiti come cash flow hedge in essere al 31 dicembre 2019. La valutazione a mercato dei derivati cash flow hedge, descritti più diffusamente nella nota 33, è riportata al netto dell'effetto fiscale. Tale riserva non è distribuibile.

La riduzione evidenziata nell'esercizio nella voce "Utili a nuovo e altre riserve" si riferisce principalmente al riporto a nuovo della perdita registrata nel 2018, all'acquisto di azioni proprie (euro 5.051 mila) e alla distribuzione di dividendi (euro 6.480 mila).

Gli importi sono al netto degli effetti fiscali ove applicabili.

Di seguito si riporta il prospetto di raccordo fra il Risultato Netto ed il Patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo Geox S.p.A.:

Descrizione Risultato
Netto 2019
Patrimonio
netto
31-12-2019
Risultato
Netto 2018
Patrimonio
netto
31-12-2018
Patrimonio netto e risultato della controllante (33.600) 308.531 (6.954) 355.532
Differenze tra valore di carico e valore pro-quota del
patrimonio netto delle controllate
56.853 49.301 25.978 7.623
Risultati pro quota conseguiti dalle partecipate (42.109) (42.109) (12.347) (12.347)
Effetto elisioni operazioni intragruppo sulle rimanenze 5.713 (13.200) (2.593) (18.913)
Elisione dividendi Intercompany (3.285) - (10.149) -
Altre rettifiche (8.331) 175 774 8.865
Patrimonio netto e risultato consolidati (24.759) 302.698 (5.291) 340.760

23. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

La passività per trattamento fine rapporto al 31 dicembre 2019 ammonta ad euro 2.841 mila come evidenziato nel seguente prospetto:

Saldo 31-12-2018 2.557
Storno ritenuta 0,50% (264)
Storno imposta sostitutiva 17% (2)
Versamenti a previdenza complementare (1.139)
Anticipazioni concesse ai dipendenti (186)
Accantonamento dell'esercizio 4.108
Utilizzo per risoluzione rapporti e versamenti a previdenza complementare INPS (2.564)
Variazione dovuta al calcolo attuariale 325
Differenze di conversione 6
Saldo 31-12-2019 2.841

Il movimento del fondo TFR nel corso del 2019 evidenzia un utilizzo pari ad euro 1.139 mila per versamenti ad istituti di previdenza complementare e un utilizzo pari ad euro 2.564 mila per versamenti a previdenza complementare INPS, al netto degli utilizzi per risoluzione del rapporto a carico dell'INPS. Questo in quanto, in base alle novità normative introdotte dalla Legge n. 296/06, con effetto a partire dal 30 giugno 2007, le quote di Trattamento di Fine Rapporto maturate successivamente all'1 Gennaio 2007 devono essere versate dalle imprese (con più di 50 dipendenti) ad un apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS oppure, in alternativa, su indicazione del dipendente, ai Fondi di previdenza complementare di cui al D. Lgs 252/05.

Le imprese iscrivono un debito a breve termine che è successivamente azzerato al momento del versamento all'INPS.

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il Projected Unit Credit Method come previsto dallo IAS 19. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all'epoca in cui la valutazione stessa è realizzata, non proiettando le retribuzioni del lavoratore secondo le modifiche normative introdotto dalla recente Riforma Previdenziale.

La metodologia di calcolo può essere schematizzata nelle seguenti fasi:

  • proiezione per ciascun dipendente in forza alla data di valutazione, del TFR già accantonato fino all'epoca aleatoria di corresponsione;
  • determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti probabilizzati di TFR che dovranno essere effettuati dalla società in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta di anticipi;
  • attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato.

Il modello attuariale per la valutazione del TFR poggia su diverse ipotesi, sia di tipo demografico che economico-finanziario. Le principali ipotesi del modello sono:

  • tasso di mortalità: tavola di sopravvivenza RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato
  • tassi di inabilità: tavole INPS distinte per età e sesso
  • tasso di rotazione del personale: 2,00%
  • tasso di attualizzazione (indice Iboxx Corporate AA con duration 10+): 0,62%
  • tasso di incremento TFR: 2,625%
  • tasso di inflazione: 1,50%

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio:

Variazione delle ipotesi

+1% sul tasso di turnover (50)
-1% sul tasso di turnover 58
+1/4% sul tasso annuo di inflazione 58
-1/4% sul tasso annuo di inflazione (56)
+1/4% sul tasso annuo di attualizzazione (86)
-1/4% sul tasso annuo di attualizzazione 91

24. Fondi per rischi e oneri

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-18
Utilizzo Accantonamenti Differenze
conversione
Variazione
attuariale
Saldo al
31-12-19
Fondo indennità suppletiva di
clientela
Altri
4.659
838
(196)
(529)
512
-
(14)
-
3
-
4.964
309
Totale 5.497 (725) 512 (14) 3 5.273

Il Fondo indennità suppletiva di clientela viene stanziato sulla base delle previsioni normative e degli accordi economici collettivi riguardanti situazioni di probabile interruzione del mandato dato ad agenti. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. L'effetto riduttivo cumulato dell'esercizio e di quelli precedenti della valutazione attuariale, calcolata secondo lo IAS 37, è pari ad euro 228 mila.

La voce "Altri Fondi" include, principalmente, la stima dei contenziosi in corso.

25. Debiti finanziari non correnti

La voce è così composta:

Saldo
al 31-12-2019
Saldo
al 31-12-2018
Variazione
Finanziamenti bancari 10.439 - 10.439
Debiti verso altri finanziatori 123 639 (516)
Totale 10.562 639 9.923

I debiti finanziari non correnti sono pari ad euro 10.562 mila rispetto ad euro 639 mila del 31 dicembre 2018.

La voce finanziamenti bancari comprende la quota scadente oltre 12 mesi (euro 10,4 milioni) dei finanziamenti a medio-lungo termine.

Alcuni finanziamenti stipulati sono soggetti a covenant finanziari che risultano essere rispettati alla data del presente bilancio.

La voce debiti verso altri finanziatori comprende, per euro 61 mila, la quota scadente oltre 12 mesi, di un finanziamento stipulato con la società IBM Italia Servizi Finanziari S.r.l. a fronte dell'acquisto di sistemi di hardware e software.

26. Passività finanziarie per leasing

La voce si riferisce al valore attuale dei pagamenti dovuti per canoni di locazione in seguito all'applicazione del principio IFRS 16.

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Passività finanziarie correnti per leasing verso terzi 217.786 - 217.786
Passività finanziarie correnti per leasing verso società correlate 21.222 - 21.222
Totale passività finanziarie correnti per leasing 239.008 - 239.008
Passività non correnti per leasing verso terzi 56.705 - 56.705
Passività non correnti per leasing verso società correlate 5.671 - 5.671
Totale passività non correnti per leasing 62.376 - 62.376
Totale passività finanziarie per leasing 301.384 - 301.384

Di seguito si riporta la movimentazione della passività per leasing avvenuta nel corso dell'esercizio:

Saldo al Impatto Differenze Incrementi Decrementi Saldo al
31/12/18 all'1/1/19 convers. 31/12/19
Totale passività finanziarie per leasing - 325.932 591 39.751 (64.890) 301.384

La media ponderata del tasso di finanziamento marginale (IBR) applicato nell'anno è pari al 1,6%.

27. Altri debiti non correnti

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Debiti diversi per depositi cauzionali 524 568 (44)
Ratei e risconti passivi 3.276 4.515 (1.239)
Totale 3.800 5.083 (1.283)

I debiti per depositi cauzionali si riferiscono a depositi ricevuti da terzi a garanzia su contratti di affitto d'azienda (Geox Shop).

I ratei e risconti passivi si riferiscono principalmente alla quota rientrante oltre 12 mesi del contributo ricevuto dalla Repubblica di Serbia per la costruzione e l'avvio dello stabilimento produttivo sito in Vranje per un importo residuo di euro 3.018 mila.

28. Debiti commerciali

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Debiti verso fornitori 183.898 194.670 (10.772)
Passività per resi e accrediti a clienti 40.148 41.357 (1.209)
Totale 224.046 236.027 (11.981)

I debiti verso fornitori ammontano al 31 dicembre 2019 ad euro 183.898 mila, in riduzione di euro 10.772 mila rispetto al 31 dicembre 2018. Trattasi di debiti che scadono entro i prossimi 12 mesi.

I termini e le condizioni delle passività sopra elencate sono i seguenti:

  • i debiti commerciali non producono interessi e sono normalmente regolati in un periodo compreso tra i 30 e i 120 giorni;
  • i termini e le condizioni relative alle parti correlate non differiscono da quelle applicate ai fornitori terzi.

Si precisa che il valore contabile dei debiti verso fornitori coincide con il rispettivo valore equo.

La movimentazione del fondo resi e note di accredito nell'esercizio 2019 è così riassunta:

Saldo al 1 gennaio 41.357
Accantonamenti 39.981
Differenze conversione 142
Utilizzi (41.332)

Saldo al 31 dicembre 40.148

Il valore del fondo è stato stimato a fronte dei potenziali resi e accrediti che si manifesteranno nell'ambito degli accordi commerciali stipulati con i clienti, in particolare quelli in franchising.

La riduzione del fondo resi e note di accredito al 31 dicembre 2019, rispetto all'esercizio 2018, è principalmente imputabile alla programmata razionalizzazione della rete dei negozi in franchising (47 chiusure nette nel corso dell'esercizio).

29. Altre passività correnti non finanziarie

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Debiti verso istituti previdenziali 4.514 4.813 (299)
Debiti verso personale 12.065 12.398 (333)
Fondi per rischi e oneri 9.201 8.290 911
Debiti verso altri 6.087 6.570 (483)
Ratei e risconti passivi 2.988 7.508 (4.520)
Totale 34.855 39.579 (4.724)

I debiti verso istituti previdenziali si riferiscono prevalentemente ai debiti per le quote previdenziali di competenza dell'anno 2019 versate nel 2020.

I debiti verso il personale includono i debiti verso dipendenti per le retribuzioni, premi e ferie maturate e non godute al 31 dicembre 2019.

I fondi rischi ed oneri includono, principalmente, la stima dei costi legati al processo di riorganizzazione e razionalizzazione della rete distributiva.

I debiti verso altri includono principalmente anticipi ricevuti da clienti e la quota corrente dei depositi cauzionali ricevuti da terzi.

I ratei e risconti passivi include la quota rientrante entro 12 mesi del contributo ricevuto dalla Repubblica di Serbia per la costruzione e l'avvio dello stabilimento produttivo sito in Vranje. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2018 è dovuto alla riclassifica dei ratei e risconti riferiti ai canoni di locazione dei negozi nei diritti d'uso, in seguito all'adozione dell'IFRS 16.

30. Debiti tributari

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Ritenute a personale dipendente 3.682 3.856 (174)
IVA a debito 6.225 3.743 2.482
Imposte sul reddito 595 1.124 (529)
Totale 10.502 8.723 1.779

31. Debiti verso banche e altri finanziatori

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2019
Saldo al
31-12-2018
Variazione
Conti correnti 6.041 10.957 (4.916)
Finanziamenti 27.318 19.167 8.151
Anticipi su ordini - 18.000 (18.000)
Debiti verso altri finanziatori
Finanziamenti 388 144 244
Totale 33.747 48.268 (14.521)

La voce finanziamenti bancari comprende la quota scadente entro 12 mesi (euro 16,3 milioni) dei finanziamenti a medio-lungo termine, nonché la linea di credito di tipo revolving per un importo complessivo di euro 11,0 milioni, a tasso variabile.

Alcuni finanziamenti stipulati sono soggetti a covenant finanziari. I covenant risultano essere rispettati alla data del presente bilancio.

I debiti verso altri finanziatori, per euro 388 mila, includono la quota scadente entro i 12 mesi di due finanziamenti stipulati con la società IBM Italia Servizi Finanziari S.r.l. a fronte dell'acquisto di sistemi di hardware e software.

32. Pagamenti basati su azioni

Secondo quanto previsto dal IFRS 2, l'adozione di un piano di pagamenti basati su azioni implica la rilevazione contabile di un costo pari al fair value delle opzioni alla data di assegnazione. Tale costo va riconosciuto a conto economico lungo il periodo nel quale maturano le condizioni per l'esercizio delle stesse e in contropartita viene alimentata una apposita riserva di patrimonio netto. Le opzioni vengono valutate con il metodo binomiale da un esperto indipendente al momento della loro assegnazione.

Alla data del presente bilancio è in essere solo un piano di incentivazione a medio-lungo termine che

prevede l'assegnazione a titolo gratuito fino ad un massimo di 5 milioni di azioni ordinarie della Società (Piano di Stock Grant 2019-2021) a favore dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale Corporate, dei Dirigenti Strategici e di altri dirigenti e dipendenti considerati risorse chiave di Geox o di altre Società del Gruppo. Tale piano ha un vesting period di tre anni e, di conseguenza, le azioni potranno essere assegnate a decorrere dalla data di approvazione, da parte dell'Assemblea dei Soci, del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. L'assegnazione delle azioni è inoltre condizionata e commisurata al raggiungimento di risultati di performance parametrati all'Utile Netto cumulato consolidato previsto nel Piano Strategico 2019- 2021 del Gruppo Geox.

33. Gestione dei rischi: obiettivi e criteri

Rischio di credito

Il Gruppo Geox attua una politica di garanzia dei propri crediti commerciali, che consente allo stesso di minimizzare il rischio di perdite su crediti commerciali per mancato pagamento e/o per ritardo apprezzabile nei pagamenti da parte dei propri clienti. La politica di copertura dei rischi su crediti commerciali di norma riguarda la maggioranza dei crediti commerciali del Gruppo Geox verso terzi.

Le attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, strumenti derivati e altre attività finanziarie, presentano un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.

Rischio di tasso di interesse

L'indebitamento verso il sistema bancario espone il Gruppo al rischio di variazioni dei tassi di interesse. In particolare i finanziamenti a tasso variabile sono soggetti a un rischio di cambiamento dei flussi di cassa. Al 31 dicembre 2019 l'indebitamento finanziario lordo del Gruppo verso il sistema bancario ammonta ad euro 43,8 milioni ed è interamente a tasso variabile. L'indebitamento a tasso variabile si basa su finanziamenti e forme tecniche autoliquidanti (ordini, fatture, ricevute bancarie), principalmente a breve termine e connesse all'ordinaria attività aziendale con frequenti estinzioni e riaperture nel corso dell'anno in base alla stagionalità del ciclo finanziario del settore di appartenenza.

In questo contesto, considerate le aspettative di stabilità nella dinamica dei tassi di interesse e la breve scadenza del debito, il Gruppo non ha ritenuto di porre in essere politiche generalizzate di copertura dal rischio di variazione dei tassi di interesse.

In termini di sensitivity analysis sottolineiamo che una variazione positiva (negativa) di 50 b.p. nel livello dei tassi di interesse a breve termine applicabili alle passività finanziarie a tasso variabile avrebbe comportato un maggior (minor) onere finanziario annuo, al lordo dell'effetto fiscale, per circa euro 371 mila.

Rischio di cambio

Lo svolgimento da parte del Gruppo Geox della propria attività anche in Paesi esterni all'area euro rende rilevante il fattore relativo all'andamento dei cambi.

I principali rapporti di cambio cui il Gruppo è esposto riguardano:

  • EUR/USD, in relazione agli acquisti di prodotto finito in dollari USA effettuate da Geox S.p.A. su mercati, tipicamente del Far East, in cui il dollaro USA è valuta di riferimento per gli scambi commerciali;
  • EUR/GBP, EUR/CHF, EUR/RUB, EUR/PLN in relazione alle vendite nei mercati britannico, svizzero, russo e polacco;
  • USD/CAD, in relazione alle vendite in dollari canadesi effettuate dalla Controllata del Gruppo in USA verso il Canada.

Il Gruppo definisce in via preliminare l'ammontare del rischio di cambio derivante da transazioni commerciali previste nell'orizzonte di 12 mesi, sulla base del budget di periodo, e provvede, successivamente, alla copertura di tale rischio in maniera graduale, lungo il processo di acquisizione degli ordini, nella misura in cui gli ordini corrispondono alle previsioni del budget. La copertura viene realizzata mediante appositi contratti a termine e diritti di opzione per l'acquisto o vendita di valuta. La politica del Gruppo è di non effettuare operazioni su derivati a scopi speculativi.

Il management ritiene che le politiche di gestione e contenimento di tale rischio adottate dal gruppo Geox siano adeguate.

Sempre in relazione alle attività commerciali, le società del Gruppo possono trovarsi a detenere crediti o debiti commerciali denominati in valute diverse da quella di conto dell'entità che li detiene. Inoltre, le società possono indebitarsi o impiegare fondi in valuta diversa da quella di conto. La variazione dei tassi di cambio può comportare la realizzazione o l'accertamento di differenze di cambio positive o negative. E' politica del Gruppo coprire interamente, laddove possibile, le esposizioni derivanti da crediti, debiti e titoli denominati in valuta diversa da quella di conto della società detentrice.

Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in Paesi non appartenenti all'Unione Monetaria Europea. Poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l'Euro, i conti economici di tali società vengono convertiti in Euro al cambio medio di periodo e, a parità di ricavi e di margini in valuta locale, variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici.

Attività e passività delle società consolidate la cui valuta di conto è diversa dall'Euro possono assumere controvalori in Euro diversi a seconda dell'andamento dei tassi di cambio. Gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente negli Altri utili/(perdite) complessivi, nella voce Riserva da conversione.

Nel corso del 2019 la natura e la struttura delle esposizioni al rischio di cambio e le politiche di copertura seguite dal Gruppo non sono variate in modo sostanziale rispetto all'esercizio precedente.

Il bilancio del Gruppo può essere significativamente interessato dalle variazioni dei tassi di cambio, principalmente in riferimento alle variazioni del dollaro americano sull'euro. L'impatto sul risultato del Gruppo al 31 dicembre 2019, in conseguenza di un'ipotetica sfavorevole variazione immediata del 10% nei tassi di cambio delle principali valute estere nei confronti dell'Euro, sarebbe pari a circa euro 384 mila, mentre nel caso di un'ipotetica favorevole variazione immediata del 10% nei tassi di cambio sarebbe pari ad euro 336 mila. Si segnala come non siano considerati nell'analisi tutti i crediti, debiti e i flussi commerciali futuri a fronte dei quali sono state poste in essere apposite operazioni di copertura. Si sostiene, infatti, che la variazione dei tassi di cambio, in questi scenari, possa produrre un effetto economico opposto, di ammontare uguale, sulle transazioni sottostanti coperte.

Rischio di liquidità

Il settore a cui il Gruppo appartiene è caratterizzato da rilevanti fenomeni di stagionalità. In particolare l'esercizio può essere diviso in due collezioni (primavera-estate ed autunno-inverno) sostanzialmente coincidenti con i due semestri. Da un lato la produzione e gli acquisti si concentrano nei 3 mesi precedenti il semestre di riferimento con conseguente aumento delle scorte e, successivamente, dell'assorbimento di cassa. Dall'altro le vendite ai canali multimarca ed in franchising si concentrano nei primi 3 mesi del semestre di riferimento con la trasformazione delle scorte in crediti. In questo stesso periodo si completa il pagamento dei debiti verso fornitori. Gli incassi da clienti e dai consumatori finali avvengono invece principalmente entro il semestre di riferimento. Tali fenomeni inducono una forte stagionalità anche nel ciclo finanziario del Gruppo con picchi di assorbimento di risorse finanziarie da Dicembre a Febbraio e da Giugno ad Agosto.

Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità attraverso lo stretto controllo degli elementi componenti il capitale circolante operativo ed in particolare del magazzino e dei crediti verso clienti. Le politiche di copertura del rischio sul credito attuate dal Gruppo garantiscono l'incasso nel breve periodo anche dei crediti verso clienti in situazioni di difficoltà finanziaria rendendo non rilevante il rischio di insolvenza. Inoltre le quantità di prodotto finito rimaste nei negozi a fine stagione vengono poi smaltite in modo pianificato negli outlet di proprietà e con vendite promozionali verso terzi.

Il Gruppo dispone inoltre di linee di affidamento bancario in linea con la solida struttura patrimoniale di cui gode e che risultano abbondantemente capienti anche rispetto ai fenomeni di stagionalità sopra descritti.

Valutazione del Fair value e relativi livelli gerarchici di valutazione

Al 31 dicembre 2019 gli strumenti finanziari derivati in essere sono i seguenti:

Importo
nozionale
31-12-19
Fair value
positivo al
31-12-19
Fair value
negativo al
31-12-19
Importo
nozionale
31-12-18
Fair value
positivo al
31-12-18
Fair value
negativo al
31-12-18
Contratti acquisto a termine a copertura del rischio cambio 65.208 770 (145) 119.837 1.195 (302)
Contratti vendite a termine a copertura del rischio cambio 95.050 188 (1.032) 131.538 2.270 (382)
Contratti opzione a copertura del rischio cambio 245.085 1.408 - 156.626 6.323 -
Contratti a copertura del rischio di tasso - - - 4.000 - (2)
Altre attività/(passività) finanziarie 405.343 2.366 (1.177) 412.001 9.788 (686)

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value.

Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Si evidenzia come tutte le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2019, sono inquadrabili nel livello gerarchico numero 2 di valutazione del fair value. Inoltre, nel corso dell'esercizio 2019 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 o al Livello 3 e viceversa.

In relazione agli strumenti finanziari derivati a copertura del rischio di cambio, al 31 dicembre 2019, il Gruppo detiene:

  • contratti a termine su cambi a copertura di acquisti e vendite future di divisa;
  • contratti di opzione di acquisto e di vendita a termine di divisa.

Tali strumenti sono stati designati a copertura di acquisti e vendite delle stagioni Primavera/Estate 2020 e Autunno/Inverno 2020.

La valutazione del fair value dei derivati inseriti in bilancio è stata effettuata attraverso l'utilizzo di modelli di valutazione autonomi e sulla base dei seguenti dati di mercato rilevati al 31 dicembre 2019:

  • Tassi di interesse a breve termine sulle divise di riferimento rilevate dai siti www.euribor.org e www.bba.org.uk ;
  • Tassi di cambio spot di riferimento rilevato direttamente dal sito della Banca Centrale Europea e relative volatilità rilevate da Bloomberg.

34. Rapporti con parti correlate

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate del Gruppo sono le imprese e le persone che sono in grado di esercitare il controllo, o un'influenza significativa e le imprese collegate. Infine, sono considerate parti correlate anche i membri del Consiglio di Amministrazione, i Sindaci ed i Dirigenti con responsabilità strategica del Gruppo e relativi familiari.

Il Gruppo intrattiene rapporti con la società controllante (LIR S.r.l.), con società consociate e altre parti correlate. I rapporti commerciali intrattenuti con tali soggetti sono improntati alla massima trasparenza e a condizioni di mercato.

I rapporti economici intrattenuti con le parti correlate nel corso dell'anno 2019 e 2018 sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

Totale 2019 Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza %
sulla voce
di bilancio
Ricavi netti 805.858 - 386 - 386 0,05%
Costo del venduto (407.030) - 73 - 73 (0,02%)
Costi di vendita e distribuzione (44.181) - (1) - (1) 0,00%
Costi generali ed amministrativi (331.581) 51 (99) (1) (49) 0,01%
Pubblicità e promozioni (26.177) (153) (2) - (155) 0,59%
Oneri e proventi finanziari (8.607) (31) (445) - (476) 5,53%
Totale 2018 Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza %
sulla voce
di bilancio
Ricavi netti 827.220 - 275 - 275 0,03%
Costo del venduto (413.456) - 50 - 50 (0,01%)
Costi generali e amministrativi (325.489) (300) (5.850) (6) (6.156) 1,89%
Pubblicità e promozioni (26.652) (154) (2) - (156) 0,59%

La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2019 e 2018, con riferimento alle parti correlate, è riportata nelle seguenti tabelle:

Saldo al
31/12/19
Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza %
sulla voce
di bilancio
Crediti verso clienti 122.178 66 263 - 329 0,27%
Altre attività correnti non finanziarie 23.458 1.892 - - 1.892 8,07%
Passività finanziarie per leasing non
correnti
239.008 1.982 19.240 - 21.222 8,88%
Debiti commerciali 224.046 32 39 1 72 0,03%
Passività finanziarie per leasing
correnti
62.376 240 5.431 - 5.671 9,09%
Saldo al
31/12/2018
Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Crediti verso clienti 133.090 52 185 - 237 0,18%
Altre attività correnti non finanziarie 30.637 1.902 - - 1.902 6,21%
Debiti commerciali 236.027 155 1.322 - 1.477 0,63%

35. Dividendi pagati e proposti

2019 2018
Dividendi dichiarati e pagati nell'anno (**): 6.480 15.552
Dividendi dichiarati e pagati nell'anno - per azione (*): 0,025 0,06
Dividendi proposti per approvazione all'Assemblea dei soci (non rilevati
come passività al 31/12) (**):
- 6.480
Dividendi proposti per approvazione all'Assemblea dei soci (non rilevati
come passività al 31/12) - per azione (*):
- 0,025

(*) Dati in euro

(**) Dati in migliaia di euro

36. Impegni e rischi

Gli impegni minimi della Società derivanti da contratti di affitto e noleggio autovetture, che non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 in essere al 31 dicembre 2019 sono i seguenti:

31-12-2019
Entro un anno 10.955
Oltre l'anno ma entro 5 anni 23.252
Oltre i 5 anni 8.879
Totale 43.086

37. Informativa ai sensi della Legge n. 124/2017

In relazione a quanto richiesto dalla Legge n. 124/2017, si segnala che il Gruppo ha beneficiato, nel corso del 2019 e con riferimento alle Società italiane, di complessivi euro 340 mila come di seguito:

  • euro 140 mila relativo al credito di imposta per investimenti pubblicitari anno 2017 ai sensi dell'art. 57 bis D.L. 24 aprile 2017 n. 50, convertito con legge 21 giugno 2017, n. 90, e s.m.i.;
  • euro 79 mila relativo al credito d'imposta per l'acquisto, effettuato nel 2019, di strumenti utilizzati per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri di cui all'art. 2, comma 6-quinquies, del D.L. 5 agosto 2015, n. 127;
  • euro 63 mila dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE S.p.A.) relativi a contributi tariffe incentivanti su impianti fotovoltaici;
  • euro 37 mila da Fondimpresa relativi al Piano di sviluppo delle risorse umane anno 2017;
  • euro 21 mila dalla Regione Veneto relativi al incentivi ad aziende Family e Friendly, Deliberazione regionale n. 2516 del 29/12/2011.

Si precisa che i benefici ricevuti sono stati riepilogati attraverso il principio della cassa e, pertanto, quanto sopra esposto riepiloga sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici che sono stati incassati nel corso dell'esercizio 2019, senza tener conto della relativa competenza economica.

Ai fini degli adempimenti sopra citati, in relazione ad eventuali altri contributi ricevuti che rientrino nelle fattispecie previste, si rinvia, inoltre, all'apposito Registro nazionale pubblicamente consultabile.

38. Fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2019

Risoluzione consensuale del rapporto con l'Amministratore Delegato Matteo Mascazzini

Nella seduta del 16 Gennaio 2020, il Consiglio di Amministrazione di Geox S.p.A ha approvato l'accordo per la risoluzione consensuale dei rapporti di lavoro e amministrazione con Matteo Carlo Maria Mascazzini. Nella medesima seduta il Consiglio ha quindi nominato il Consigliere Dott. Livio Libralesso Amministratore Delegato del Gruppo Geox per il biennio 2020-2021.

Piano di razionalizzazione distributiva

Nella medesima seduta del 16 Gennaio 2020 il Consiglio di Amministrazione ha esaminato ed approvato un piano di razionalizzazione distributiva del network dei negozi (DOS) del Gruppo.

Il Gruppo ritiene che la rete di negozi abbia un ruolo assolutamente strategico per l'immagine del Brand, per la rilevanza per il consumatore finale e per poter sviluppare un business profittevole guidato dalle esigenze del cliente e dalla sua esperienza. Però il consumatore ha profondamente mutato le sue abitudini d'acquisto. Il digitale, l'e-commerce ed i marketplace stanno comportando una sensibile riduzione di traffico nei negozi fisici, soprattutto in quelli situati in posizioni minori e non strategiche che però non stanno ancora riflettendo una coerente diminuzione del costo degli affitti.

In questo contesto si è pertanto reso necessario esaminare le performance dei negozi diretti (DOS) con criteri ancor più stringenti di rilevanza per l'immagine del brand, di redditività e di flussi di cassa anche per liberare risorse che andranno a finanziare gli investimenti. Il C.d.A. ha pertanto individuato circa 80 punti vendita (tra negozi diretti e corners) non più rispondenti alla strategia del Gruppo in termini di rilevanza e redditività. Questi verranno chiusi nell'arco dei prossimi tre esercizi con una intensità decrescente. Infatti per circa 50 negozi verrà inviata disdetta anticipata o alla prima data possibile (cosiddetta way-out) mentre altri 30 arriveranno alla naturale scadenza del contratto di locazione. Questa uscita graduale è dettata dal fatto che, ad oggi, non ci sono situazioni di perdita tale da ipotizzare azioni più incisive che comportino anche il pagamento di penali.

Nello specifico queste le principali azioni individuate:

  • Sostanziale uscita dal retail fisico negli Stati Uniti mantenendo solo due negozi e un'ottimizzazione della rete in Canada.
  • Ottimizzazione della presenza fisica nel mercato giapponese, con chiusura di alcuni negozi situati in zone ritenute di scarsa rilevanza al fine di focalizzare la propria presenza nell'area di Tokyo.

  • Adozione di un approccio più prudente nell'area di HK e Macao.

  • Adozione di un approccio più selettivo in Cina, con chiusura di alcuni negozi situati in locations poco rilevanti.
  • Accelerazione del processo di ottimizzazione, con chiusura di circa 50 negozi della rete dei negozi fisici nei mercati più maturi in Europa e 5 nel resto del mondo anche in considerazione sia della elevata riconoscibilità del brand che della rilevanza del canale digitale gestito direttamente da luglio 2018.

Queste iniziative permetteranno quindi anche una razionalizzazione delle strutture direzionali di supporto presenti in alcuni Paesi.

Per completezza di informazione si evidenzia che gli effetti economici attesi, a regime, sul conto economico consolidato del Gruppo alla fine del triennio 2020-2022 e, quindi nel 2022, se ci si basasse sulla performance del 2019, potrebbero essere stimati nel modo seguente: circa 80 chiusure, una riduzione di ricavi di circa 35-40 milioni ed un miglioramento del risultato operativo di circa 5 milioni. Si stima che l'effetto nel 2020 sia pari a circa il 60% delle chiusure, al 40% dei ricavi e del risultato operativo.

Diffusione di un nuovo coronavirus

Da Gennaio 2020 la comparsa di un nuovo coronavirus in Cina, conosciuto come COVID-19, sta avendo rilevanti ripercussioni di tipo economico e sociale. Il Gruppo è molto preoccupato per questa emergenza sanitaria e si sta attenendo in maniera scrupolosa ad ogni disposizione emanata dalle Autorità Competenti e sta adottando ogni altra precauzione ritenuta opportuna per salvaguardare la salute dei dipendenti, dei partner, dei fornitori e dei consumatori anche al fine di contenere la diffusione del virus nelle regioni interessate dal contagio. La diffusione del virus, fuori dalla Cina, ha assunto dimensioni rilevanti e sta interessando ad oggi , circa 175 Paesi nel mondo. La diffusione dell'epidemia a livello globale ha spinto l'Organizzazione Mondiale della Sanità a dichiarare lo stato di pandemia in data 11 Marzo 2020.

Le misure di contenimento adottate dalle Autorità dei vari paesi prevedono, con gradazione di intensità, la chiusura di scuole, uffici governativi, siti produttivi, l'abolizione di eventi sportivi e di intrattenimento sia pubblici che privati e la chiusura di tutte le attività commerciali non ritenute essenziali come i beni di prima necessità, i settori strategici, la salute e la sicurezza. Di fatto, ciò ha comportato, in tutti i mercati di riferimento per il nostro Brand, l'emanazione di ordinanze di chiusura temporanea generalizzata delle reti distributive sia nelle città che nei centri commerciali.

Oggi sono aperti circa 90 negozi monomarca (DOS e franchising) su un totale di 820 (escludendo le licenze di distribuzione). I negozi operativi sono localizzati principalmente in Cina, Hong Kong, Macao e Giappone. In questi paesi comunque si sta ancora sperimentando una drastica riduzione della mobilità della popolazione, del turismo domestico ed internazionale e, inevitabilmente, una forte diminuzione del traffico nei negozi. Rimangono invece pienamente operativi i siti di e-commerce gestititi dal Gruppo in Italia, Europa, Nord America ed Asia.

Il Gruppo è tuttavia pienamente operativo in tutti i suoi aspetti anche grazie agli investimenti effettuati nelle tecnologie che permettono un agevole ricorso allo smart-working e alle attività on-line e garantisce il costante presidio delle attività direzionali, del rapporto con la clientela e della cura del consumatore finale.

Alla data odierna, comunque, non è possibile prevedere la durata di tale situazione e delle chiusure temporanee che, pur avendo un orizzonte limitato a qualche settimana, potrebbero essere rinnovate in modo diverso per paese.

Non è quindi parimenti possibile valutarne gli effetti sui risultati complessivi del corrente esercizio ma, al fine di dare una informazione esaustiva, è opportuno fornire alcuni dettagli sull'andamento corrente del business.

Approvvigionamento di materie prime, prodotto finito e distribuzione

Il Gruppo Geox acquista in Cina circa il 4% dei propri prodotti finiti (principalmente abbigliamento) e si rifornisce da fornitori cinesi per una parte delle materie prime utilizzate per la produzione in altre aree dell'Estremo Oriente. Le Autorità hanno imposto la chiusura delle attività produttive per due settimane dopo il capodanno lunare e quindi fino al 24 febbraio. Dopo tale data la produzione è ripresa gradualmente e, ad oggi, la totalità dei fornitori di Geox in Cina è operativa, seppur non a pieno regime a causa di alcune perduranti limitazioni alla mobilità del personale.

In questa settimana il contagio ha iniziato ad assumere dimensioni di un certo rilievo anche in altri paesi dell'Estremo Oriente. Ad oggi, comunque, solo l'India ha emesso i primi provvedimenti restrittivi sospendendo le attività produttive fino al 15 aprile.

In Serbia, dove è localizzato lo stabilimento di proprietà del Gruppo, si è deciso, in via cautelativa, di fermare la produzione fino al 3 Aprile per salvaguardare la salute dei propri dipendenti ed evitare le inefficienze produttive legate al rischio di assenteismo indotto dalla situazione di rischio sanitario e alla temporanea chiusura di alcune frontiere al transito delle merci.

In base alle informazioni ad oggi disponibili non sono prevedibili o stimabili impatti significativi sull'approvvigionamento della prossima collezione Autunno-Inverno 2020 e sulle attività di produzione dei campionari per la collezione Primavera-Estate 2021. La situazione è però, come sopra evidenziato, in costante evoluzione ed impone comunque una forte prudenza ed attenzione lungo tutta la filiera con un monitoraggio costante degli eventi al fine di identificare tempestivamente eventuali problematiche che potrebbero comportare rischi di ritardi relativamente alla produzione e alle consegne e porre in atto le eventuali opportune azioni di mitigazione.

Tutti i centri distributivi del Gruppo nel mondo sono attualmente operativi anche se, per quanto riguarda quello italiano, l'attività è limitata al solo commercio elettronico per il periodo che va dal 25 marzo al 3 aprile.

Andamento delle vendite retail

Cina, Hong Kong e Macao: il Gruppo Geox nel 2019 ha realizzato in questa area circa 26 milioni di euro di ricavi retail (3,2% del fatturato complessivo, 2,1% la sola Cina) tramite una rete di 65 negozi diretti (48 DOS nella sola Cina). Le prime settimane di gennaio erano positive, successivamente, nel mese di febbraio circa 20 negozi (18 in Cina e 2 a Macao) sono rimasti chiusi mediamente per 2 settimane, su istruzione dei centri commerciali.

ll mese di febbraio è stato fortemente impattato dalle suddette chiusure e dal generalizzato crollo del traffico (-87%) indotto dalle misure restrittive e, conseguentemente, del like for like (-85%).

Il mese di marzo ad oggi, con tutti i negozi aperti, sta evidenziando un leggero miglioramento del trend del traffico e delle vendite (-70% circa). Complessivamente le vendite comparabili cumulate (like for like), alla settimana XII, registrano una diminuzione vicina al -55%.

Italia: il Gruppo Geox nel 2019 ha realizzato in Italia circa 158 milioni di euro di ricavi retail (19,6% del fatturato complessivo) tramite una rete di 272 negozi monomarca (148 DOS).

Dal 21 febbraio è emersa una emergenza coronavirus prima in Nord Italia (principalmente in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) e poi nel mese di Marzo, seppure con minore intensità, in tutto il territorio nazionale.

Dal 24 febbraio le Autorità hanno imposto misure precauzionali che hanno portato, tra l'altro, alla chiusura nell'ultimo fine settimana di febbraio di 35 negozi diretti in Lombardia su 47 totali e 36 nella prima settimana di Marzo.

In data 10 Marzo 2020 il Gruppo Geox, al fine di contenere la diffusione del contagio, ha ritenuto in maniera autonoma di sospendere temporaneamente l'attività di tutta la propria vendita diretta.

In data 11 Marzo 2020 il Governo Italiano, di fronte alla crescita dei contagi nel Paese, ha comunque disposto la chiusura di tutti i negozi presenti nel territorio nazionale tranne quelli esercenti servizi essenziali (supermercati e farmacie in primis). La chiusura è stata, ad oggi, prolungata, fino al 3 Aprile 2020 con un ulteriore decreto emesso in data 22 Marzo 2020 , e fino al 14 Aprile per tutti i negozi in Lombardia per ordinanza regionale .

Le vendite comparabili nel mese di gennaio sono state leggermente positive, sono scese in territorio leggermente negativo nel mese di febbraio a seguito delle prime chiusure in Lombardia e, sono state fortemente impattate nel mese di marzo dalla sospensione temporanea dell'attività registrando una performance da inizio mese pari al -75%.

Complessivamente le vendite comparabili cumulate (like for like), alla settimana XII, registrano in Italia una diminuzione attorno al -15%.

Europa: Il Gruppo Geox nel 2019 ha realizzato in Europa circa 179 milioni di euro di ricavi retail (22,2% del fatturato complessivo) tramite una rete di 270 negozi monomarca (159 DOS).

Nel mese di Marzo sono emersi casi rilevanti di contagio in tutta Europa. Le Autorità in questi paesi hanno emesso, come nel caso italiano, provvedimenti via via più stringenti atti a contenere la diffusione del contagio con disposizioni finalizzate a limitare la mobilità delle persone, favorire il distanziamento sociale e disporre la chiusura di esercizi e attività non essenziali. In particolare tra il 14 ed il 19 marzo le varie ordinanze hanno determinato od indotto la chiusura temporanea sostanzialmente di tutti i negozi del Gruppo in questa area geografica. Le attuali disposizioni emanate dai principali Governi Europei prevedono mediamente la possibilità di riaprire i negozi a metà Aprile, tranne per la Francia (riaperture previste per il 5 maggio p.v.). Tali date restano tuttavia suscettibili di possibili estensioni in quanto dipendenti dalle disposizioni che i Paesi rilasciano frequentemente in base all'evoluzione del contagio.

Dopo una partenza d'anno positivo, l'andamento delle vendite comparabili dei negozi a gestione diretta sono state fortemente impattate dalla diffusione del contagio a partire da marzo che registra vendita comparabili negative superiori al -40%.

Complessivamente le vendite comparabili cumulate (like for like), alla settimana XII, registrano in Europa una diminuzione vicina al -10%.

Nord America: Come visto sia per l'Italia che per l'Europa, anche in Nord America si è avuta una veloce espansione dell'epidemia da Covid-19 nel mese di marzo che ha determinato misure restrittive in linea con quanto visto in precedenza. Dal 18 Marzo i negozi sia in USA che Canada risultano temporaneamente chiusi e, ad oggi, non si ha una chiara visibilità sull'esatto timing della loro riapertura. Alla settimana XII le vendite comparabili complessive risultavano in calo del -20% circa rispetto a fine anno (-40% nel mese di marzo).

Resto del Mondo: Anche nell'Europa dell'Est, tutti i negozi a gestione diretta hanno temporaneamente sospeso l'attività. In Russia la sospensione sarà attiva dal 28 marzo al 5 aprile e, ad oggi, le vendite comparabili in questo paese sono ancora positive (circa +5% da inizio anno).

Canale online diretto: Continua a rimanere operativo e positivo l'andamento del canale online diretto (+23% da inizio anno). La resilienza di tale canale è sostanzialmente confermata in tutti i principali mercati (Italia +33%, Europa +31%, Nord America +5%) anche se ci si potrebbe attendere una riduzione della propensione all'acquisto da parte dei consumatori sui prodotti non di prima necessità.

Non si segnalano altri fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2019.

***

Biadene di Montebelluna, 27 marzo 2020

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Dr. Mario Moretti Polegato

Allegato 1

Biadene di Montebelluna, 27 marzo 2020

ATTESTAZIONE

DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS COMMA, CO. 5 E 5 BIS DEL DECRETO LEGISLATIVO 24 FEBBRAIO 1998, N. 58 "TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA"

I sottoscritti Livio Libralesso, in qualità di Amministratore Delegato di Geox S.p.A. e Massimo Nai, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di GEOX S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.

Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato:

  • a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • b) è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria 2019;
  • d) la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione del Gruppo, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze a cui è esposto.

________________________ ___________________________ ____________________________ _____________________________________ Livio Libralesso Massimo Nai Livio Libralesso Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Allegato 2

Ai sensi dell'Art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi 2019
(migliaia di euro)
Compensi 2018
(migliaia di euro)
Revisione contabile
Servizi di
attestazione
Servizi di consulenza
fiscale
Altri servizi
Revisore della capogruppo
Revisore della capogruppo
Rete del revisore della capogruppo
Revisore della capogruppo
Società
capogruppo
Società
capogruppo
Società
capogruppo
Società
capogruppo
143
-
-
6
143
-
-
14
Totale 149 157
Revisione contabile i)
Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della
capogruppo
Società controllate
Società controllate
22
170
22
175
Servizi di
attestazione
i)
Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della
capogruppo
Società controllate
Società controllate
-
-
-
-
Servizi di consulenza
fiscale
i)
Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della
capogruppo
Società controllate
Società controllate
-
-
-
-
Altri servizi i)
Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della
capogruppo
Società controllate
Società controllate
-
-
-
-
Totale 192
341
197
357

Allegato 3

ELENCO DELLE SOCIETA' CONSOLIDATE AL 31 DICEMBRE 2019

Denominazione Sede Chiusura Valuta Capitale Quota di possesso
es. sociale Sociale Diretto Indiretto Totale
- Geox S.p.A. Biadene di Montebelluna (TV), Italia 31-12 EUR 25.920.733
- Geox Deutschland Gmbh Monaco, Germania 31-12 EUR 500.000 100% 100%
- Geox Respira SL Barcellona, Spagna 31-12 EUR 1.500.000 100% 100%
- Geox Suisse SA Lugano, Svizzera 31-12 CHF 200.000 100% 100%
- Geox UK Ltd Londra, Regno Unito 31-12 GBP 1.050.000 100% 100%
- Geox Japan K.K. Tokyo, Giappone 31-12 JPY 100.000.000 100% 100%
- Geox Canada Inc. Mississauga, Canada 31-12 CAD 100 100% 100%
- S&A Distribution Inc. New York, Usa 31-12 USD 1 100% 100%
- Geox Holland B.V. Breda, Paesi Bassi 31-12 EUR 20.100 100% 100%
- Geox Retail S.r.l. Biadene di Montebelluna (TV), Italia 31-12 EUR 100.000 100% 100%
- Geox Hungary Kft Budapest, Ungheria 31-12 HUF 10.000.000 99,00% 1,00% 100%
- Geox Hellas S.A. Atene, Grecia 31-12 EUR 220.000 100% 100%
- Geox Retail Slovakia Sro Prievidza, Repubblica Slovacca 31-12 EUR 6.639 100% 100%
- Geox France Sarl Sallanches, Francia 31-12 EUR 15.000.000 100% 100%
- S&A Retail Inc. New York, Usa 31-12 USD 200 100% 100%
- Geox Asia Pacific Ltd Hong Kong, Cina 31-12 USD 1.282 100% 100%
- XLog S.r.l. Signoressa di Trevignano (TV), Italia 31-12 EUR 110.000 100% 100%
- Geox Rus LLC Mosca, Russia 31-12 RUB 60.000.000 100% 100%
- Geox AT Gmbh Vienna, Austia 31-12 EUR 35.000 100% 100%
- Geox Poland Sp. Z.o.o. Varsavia, Polonia 31-12 PLN 5.000 100% 100%
- Geox Portugal S.U. LDA Lisbona, Portogallo 31-12 EUR 300.000 100% 100%
- Technic Development D.O.O. Vranje Vranje, Serbia 31-12 RSD 802.468.425 100% 100%
- Geox Macau Ltd Macao, Cina 31-12 MOP 5.000.000 100% 100%
- Geox Trading Shangai Ltd Shangai, Cina 31-12 CNY 69.269.816 100% 100%
- Dongguan Technic Footwear Apparel Design Ltd Dongguan, Cina 31-12 CNY 3.795.840 100% 100%
- Geox Turkey A.Ş. Istanbul, Turchia 31-12 TRY 1.750.000 100% 100%
- Technic Development Vietnam Company Ltd Ho Chi Minh City, Vietnam 31-12 VND 3.403.499.500 100% 100%

Dati societari e informazioni per gli azionisti

Sede legale

Via Feltrina Centro, 16 31044 Biadene di Montebelluna (TV)

Dati legali

Capitale Sociale: Euro 25.920.733,1 i.v. REA n. 265360 Codice fiscale/R. I. di Treviso n. 03348440268

Relazione con gli investitori

Simone Maggi [email protected] tel. +39 0423 282476

Documenti a disposizione degli azionisti

www.geox.biz (Sezione Investor Relations)

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