Annual Report • Apr 6, 2020
Annual Report
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Premessa alla lettura dei bilanci
2 Relazioni e Bilanci 2019 · FinecoBank
| Cariche Sociali e Società di Revisione | 5 |
|---|---|
| Premessa alla lettura dei bilanci | 7 |
| Relazione e Bilancio consolidato di FinecoBank S.p.A. |
10 |
| Relazione sulla gestione consolidata | 12 |
| Dati di sintesi | 13 |
| Andamento della gestione | 25 |
| L'azione FinecoBank | 32 |
| I risultati conseguiti nelle principali aree di attività | 33 |
| La rete dei consulenti finanziari | 38 |
| Le risorse | 40 |
| L'infrastruttura tecnologica | 43 |
| Il sistema dei controlli interni | 44 |
| Principali rischi e incertezze | 45 |
| La struttura organizzativa | 46 |
| Piano di continuità operativa | 48 |
| I principali aggregati patrimoniali | 49 |
| L'azionariato | 64 |
| I risultati economici | 65 |
| I risultati della controllante e della controllata | 73 |
| Le operazioni con parti correlate | 83 |
| Altre informazioni | 85 |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della |
|
| gestione | 86 |
| Proposte all'Assemblea | 88 |
| Schemi del bilancio consolidato | 90 |
| Stato patrimoniale consolidato | 91 |
| Conto economico consolidato | 92 |
| Prospetto della redditività consolidata | |
| complessiva | 93 |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio | |
| netto consolidato Rendiconto finanziario consolidato |
94 |
| 95 | |
| Nota integrativa consolidata | 98 |
| Parte A – Politiche contabili |
100 |
| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato |
142 |
| Parte C – Informazioni sul conto economico |
|
| consolidato | 185 |
| Parte D – Redditività complessiva consolidata |
201 |
| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura |
203 |
| Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato |
258 |
| Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti |
|
| imprese o rami d'azienda | 263 |
| Parte H – Operazioni con parti correlate |
265 |
| Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali |
270 |
| Parte L – Informativa di settore |
278 |
| Parte M – Informativa sul leasing |
279 |
| Allegati | 283 |
|---|---|
| Attestazione relativa al bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive |
|
| modifiche e integrazioni | 287 |
| Relazione della Società di Revisione |
290 |
| Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. | 300 |
| Schemi del bilancio | 302 |
| Stato patrimoniale | 303 |
| Conto economico | 304 |
| Prospetto della redditività complessiva | 305 |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio | 306 |
| netto | |
| Rendiconto finanziario | 307 |
| Nota integrativa | 310 |
| Parte A – Politiche contabili |
312 |
| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale |
355 |
| Parte C – Informazioni sul conto economico |
400 |
| Parte D – Redditività complessiva |
418 |
| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative |
|
| politiche di copertura | 420 |
| Parte F – Informazioni sul patrimonio |
473 |
| Parte G – Operazioni di aggregazione |
|
| riguardanti imprese o rami d'azienda | 478 |
| Parte H – Operazioni con parti correlate |
480 |
| Parte I – Accordi di pagamento basati su propri |
|
| strumenti patrimoniali | 486 |
| Parte L – Informativa di settore |
489 |
| Parte M – Informativa sul leasing |
490 |
| Allegati | 494 |
| Attestazione relativa al bilancio d'esercizio ai | |
| sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. | |
| 11971 del 14 maggio 1999 e successive | 498 |
| modifiche e integrazioni | |
| Relazione della Società di Revisione | 501 |
| Relazione del Collegio Sindacale | 512 |
| Glossario | 530 |
Premessa alla lettura dei bilanci
4 Relazioni e Bilanci 2019 · FinecoBank
| Consiglio di Amministrazione | |||
|---|---|---|---|
| Enrico Cotta Ramusino | Presidente | ||
| Francesco Saita | Vice Presidente | ||
| Alessandro Foti | Amministratore Delegato e Direttore Generale | ||
| Andrea Zappia Elena Biffi Gianmarco Montanari Maria Chiara Malaguti Maurizio Santacroce Patrizia Albano |
Consiglieri | ||
| Collegio Sindacale | |||
| Elena Spagnol | Presidente | ||
| Barbara Aloisi Marziano Viozzi |
Membri Effettivi | ||
| Federica Bonato Gianfranco Consorti |
Membri Supplenti | ||
| Deloitte & Touche S.p.A. | Società di revisione | ||
| Lorena Pelliciari | Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari |
In data 10 maggio 2019, a seguito dell'uscita della Banca dal Gruppo UniCredit, il Consigliere Sig.ra Manuela D'Onofrio, Consigliere non esecutivo della Società, si è dimesso dalla carica con efficacia dal medesimo giorno.
In data 15 gennaio 2020, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a cooptare nella carica di Consigliere non esecutivo il Sig. Andrea Zappia, in sostituzione della Sig.ra Manuela D'Onofrio, dimessasi in data 10 maggio 2019.
20131 Milano - Piazza Durante, 11
"FinecoBank Banca Fineco S.p.A." o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A.". Banca iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, Albo dei Gruppi Bancari n. 3015, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano-Monza-Brianza-Lodi 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159
Premessa alla lettura dei bilanci
6 Relazioni e Bilanci 2019 · FinecoBank
Il presente fascicolo di bilancio include il Bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank (di seguito Gruppo) e il Bilancio dell'impresa di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) entrambi redatti, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2019.
La Banca d'Italia con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati dalla Banca per la redazione dei presenti Bilancio consolidato e Bilancio dell'impresa.
Il Bilancio consolidato comprende:
ed è accompagnato:
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il Bilancio dell'impresa comprende:
Per la Relazione sulla gestione del Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. si rinvia alla Relazione sulla gestione consolidata in cui, in apposita sezione, sono riportati gli schemi di bilancio riclassificati ed i commenti ai risultati dell'esercizio della Banca.
Inoltre, completano il fascicolo di bilancio:
Il Gruppo ha applicato la disposizione prevista al paragrafo C5 b) dell'IFRS 16 e ai paragrafi E1 e E2 dell'IFRS 1 "First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards", secondo cui – ferma restando l'applicazione retrospettiva delle nuove regole di misurazione e rappresentazione richiesta dallo standard – non è vi è obbligo di rideterminazione dei valori comparativi nel bilancio di prima applicazione del nuovo principio. Nella sezione 5 – "Altri aspetti – La transizione all'IFRS 16 - Leasing" della nota integrativa consolidata e nella sezione 4 – "Altri aspetti – La transizione all'IFRS 16 - Leasing" della nota integrativa del Bilancio dell'impresa è stata fornita l'informativa in merito alla metodologia utilizzata e alle scelte operative effettuate in sede di transizione al nuovo principio e la riconciliazione tra i dati dell'ultimo bilancio approvato e i dati di apertura del primo bilancio redatto in applicazione dello stesso. Anche le tabelle presenti nelle note integrative sono state modificate secondo quanto previsto dal 6° aggiornamento della Circolare 262 del 30 novembre 2018. Si segnala, inoltre, che negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione sulla gestione consolidata, per i quali si rimanda agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" riportati negli Allegati, all'interno dello schema "Stato patrimoniale consolidato - Evoluzione trimestrale", e agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato" riportati negli Allegati, all'interno dello schema "Stato patrimoniale - Evoluzione trimestrale", è stata presentata anche la situazione all'01.01.2019 in seguito alla prima applicazione (First Time Adoption) dell'IFRS 16.
Si segnala, inoltre, che a partire dal 31 dicembre 2019 è stata apportata una variazione negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione sulla gestione consolidata. In particolare sono stati inclusi nella voce "Risultato negoziazione, coperture e fair value" i dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value presenti nella voce di bilancio "Dividendi e proventi simili", in precedenza inclusi nella voce "Dividendi e altri proventi su partecipazioni" del conto economico riclassificato. Per omogeneità sono stati riclassificati anche i dati di confronto relativi all'esercizio 2018. Per maggiori dettagli si rimanda agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" e agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato" riportati negli Allegati.
Si precisa che in data 7 maggio 2019 UniCredit S.p.A. e FinecoBank S.p.A. hanno comunicato che i rispettivi Consigli di Amministrazione hanno approvato una serie di azioni e procedure, da realizzare da entrambe le Banche, al fine di assicurare a FinecoBank di poter operare come società pienamente indipendente dal punto di vista regolamentare, di liquidità ed operativo, anche nel caso di potenziale futura uscita dal Gruppo UniCredit, considerando che alla data del comunicato FinecoBank beneficiava di limitate sinergie con il resto del Gruppo UniCredit.
In data 8 maggio 2019 UniCredit S.p.A. ha annunciato di aver completato con successo la procedura di accelerated bookbuilding per la cessione a investitori istituzionali di circa 103,5 milioni di azioni ordinarie detenute in FinecoBank, corrispondenti a circa il 17 per cento del capitale azionario esistente della Banca, il cui regolamento è avvenuto in data 10 maggio 2019. UniCredit S.p.A. ha inoltre sottoscritto un impegno a non disporre delle azioni rimanenti di FinecoBank per un periodo di 120 giorni dalla data di regolamento dell'operazione, conseguentemente non potendo, durante tale periodo di lock-up e salve alcune eccezioni in linea con la prassi di mercato, porre in essere nessun atto di disposizione delle azioni di FinecoBank senza il previo consenso di J.P. Morgan ed UBS Investment Bank per conto dei Joint Bookrunners.
Contestualmente al predetto regolamento, detenendo una quota di minoranza nella Banca (pari a circa il 18,3 per cento del capitale sociale) ed avendo rinunciato all'esercizio dei diritti amministrativi previsti dall'articolo 2364 del Codice Civile, UniCredit S.p.A. ha reso noto che FinecoBank, e di conseguenza la sua controllata Fineco Asset Management DAC (di seguito anche Fineco AM), non era più parte del perimetro del Gruppo UniCredit a partire dal 10 maggio stesso. A decorrere dall'11 maggio 2019 la Banca è stata iscritta all'albo dei gruppi bancari come Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.
In data 8 luglio 2019 UniCredit S.p.A. ha annunciato l'avvio di un'operazione di cessione delle restanti azioni ordinarie di FinecoBank in suo possesso, per un quantitativo pari a circa il 18,3 per cento del capitale sociale della Banca a tale data, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding rivolta a determinate categorie di investitori istituzionali. In relazione all'operazione, J.P. Morgan e UBS Investment Bank, sentita UniCredit Corporate & Investment Banking, quali Joint Bookrunners dell'offerta dell'8 maggio, hanno rinunciato all'impegno di lock-up assunto da UniCredit S.p.A..
In data 9 luglio 2019 UniCredit S.p.A. ha annunciato di aver completato con successo la procedura di accelerated bookbuilding per la cessione a investitori istituzionali di circa 111,6 milioni di azioni ordinarie detenute in FinecoBank S.p.A., al prezzo di 9,85 euro per azione, con regolamento previsto, e concluso, in data 11 luglio 2019.
Premessa alla lettura dei bilanci
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 9
| La Relazione sulla gestione consolidata Schemi del bilancio consolidato |
|||
|---|---|---|---|
| Nota integrativa consolidata | |||
| Allegati | 282 | ||
| Attestazione relativa al bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni |
286 | ||
| Relazione della Società di Revisione | 289 |
Premessa alla lettura dei bilanci
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 11
| Dati di sintesi | 13 |
|---|---|
| Andamento della gestione | 25 |
| L'azione FinecoBank | 32 |
| I risultati conseguiti nelle principali aree di attività | 33 |
| La rete dei consulenti finanziari | 38 |
| Le risorse | 40 |
| L'infrastruttura tecnologica | 43 |
| Il sistema dei controlli interni | 44 |
| Principali rischi e incertezze | 45 |
| La struttura organizzativa | 46 |
| Piano di continuità operativa | 48 |
| I principali aggregati patrimoniali | 49 |
| L'azionariato | 64 |
| I risultati economici | 65 |
| I risultati della controllante e della controllata | 73 |
| Le operazioni con parti correlate | 83 |
| Altre informazioni | 85 |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione |
86 |
| Proposte all'Assemblea | 88 |
FinecoBank è una banca diretta multicanale e una delle più importanti banche FinTech in Europa, vanta una delle maggiori reti di consulenti finanziari ed è leader in Italia per volumi intermediati sul mercato azionario. FinecoBank propone un modello di business integrato tra banca diretta e rete di consulenti finanziari. Un unico conto con servizi di banking, credit, trading e di investimento, disponibili anche su dispositivi mobili, quali applicazioni per smartphone e tablet.
FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano e, a partire dal 1º aprile 2016, è inserita nell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana. Il 20 marzo 2017 il titolo è entrato a far parte dello STOXX Europe 600 Index. In data 4 luglio 2019 l'agenzia S&P Global Ratings ha assegnato alla Banca un rating a lungo termine pari a 'BBB' e a breve termine pari a 'A-2', entrambi con outlook negativo. L'outlook negativo riflette quello della Repubblica Italiana.
FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa Italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance. Nel mese di giugno 2019 Standard Ethics ha confermato il rating della Banca, pari a EE, livello ritenuto un pieno "investment grade" dagli investitori che orientano le proprie decisioni verso aziende sostenibili con minore profilo di rischio reputazionale e buone prospettive nel lungo periodo.
A fine 2019 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 81.419 milioni di euro, registrando un incremento del 17,4% rispetto ai 69.333 milioni di euro di fine 2018. Il saldo della raccolta dei "Guided products & services" evidenzia un'incidenza rispetto al saldo totale della raccolta gestita pari al 71,07%, in crescita rispetto al 66,81% del 31 dicembre 2018.
La raccolta netta totale realizzata nel corso dell'esercizio 2019 è stata pari a 5.840 milioni di euro (-6,1% a/a), in riduzione rispetto al 2018 a causa di un complesso contesto di mercato; la raccolta netta gestita è stata pari a 3.273 milioni di euro, la raccolta netta amministrata è stata pari a -953 milioni di euro e la raccolta netta diretta è stata pari a 3.521 milioni di euro. La raccolta dei "Guided products & services" è stata pari a 3.749 milioni di euro (+35,5% a/a).
La raccolta netta realizzata nel corso dell'esercizio 2019 tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 5.121 milioni di euro (-6,1% a/a). Il saldo della raccolta diretta ed indiretta al 31 dicembre 2019 è pari a 70.687 milioni di euro (+18% a/a).
Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela Private, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 33.437 milioni di euro, pari al 41% del totale raccolta diretta e indiretta del Gruppo.
Nel corso dell'esercizio 2019 sono stati erogati 216 milioni di euro di prestiti personali, 412 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 797 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 273 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 24%1 rispetto al 31 dicembre 2018. La qualità del credito si conferma elevata, con un costo del rischio che si attesta a 12 bp, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, strutturalmente contenuto, è in ulteriore riduzione, grazie anche all'effetto dei nuovi crediti, che sono prevalentemente garantiti e a basso rischio. I crediti deteriorati al 31 dicembre 2019 rappresentano lo 0,11% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,11% al 31 dicembre 2018).
Il numero dei clienti si attesta a 1.357.833 in crescita del 6% rispetto al 31 dicembre 2018. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution".
Il risultato del periodo si attesta a 288,4 milioni di euro, evidenziando un incremento del 19,5% rispetto all'esercizio precedente. Il cost/income ratio si attesta al 38,12%, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2018 (39,3%), a conferma dell'elevata leva operativa del Gruppo e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi. I risultati dell'esercizio 2019 confermano la sostenibilità e la forza del modello di business, capace di generare utili in ogni condizione di mercato.
È necessario sottolineare che nell'esercizio 2019 è stato rilevato il beneficio fiscale per il quinquennio 2015-2019 previsto dalla Legge n. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015 che ha introdotto nell'ordinamento italiano il c.d. regime del Patent Box, stimato in circa 21,6 milioni di euro, e sono state rilevate riprese di valore per circa 9,3 milioni di euro relative alle esposizioni verso Unicredit S.p.A., rappresentate principalmente da titoli di debito, conti correnti e depositi vincolati contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Tali riprese, rilevate nei Profitti netti da investimenti per circa 7,1 milioni di euro e nelle Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni per circa 2,2 milioni di euro, sono conseguenti sia alla diminuzione delle esposizioni sia al miglioramento del profilo di rischio della controparte, in particolare grazie alla garanzia finanziaria rilasciata dall'ex Capogruppo Unicredit S.p.A. a favore della Banca contestualmente all'uscita dal perimetro di consolidamento del Gruppo UniCredit (per maggiori dettagli si rimanda agli "Eventi di rilievo del periodo"). Si precisa che già nel corso dell'esercizio 2018 FinecoBank aveva rilevato delle riprese di valore su esposizioni verso Unicredit S.p.A. per complessivi 3,6 milioni di euro, rilevate nei Profitti netti da investimenti per circa 2,6 milioni di euro e nelle Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni per circa 1 milione di euro, in relazione al decremento delle esposizioni ed al miglioramento del profilo di rischio delle stesse.
1 I finanziamenti verso clientela ordinaria comprendono solo i finanziamenti relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 20194 , il risultato dell'esercizio sarebbe pari a 268,8 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto all'utile dell'esercizio 2018, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate5 .
L'offerta del Gruppo si articola in tre macroaree di attività integrate: (i) il banking, che include i servizi di conto corrente e di conto deposito, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'investing, che include l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM, grazie al modello di business integrato verticalmente, servizi di collocamento e distribuzione di oltre 5.900 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 70 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete, al 31 dicembre 2019, di 2.541 consulenti finanziari.
Il 31 gennaio 2019 FinecoBank ha acquistato da Immobiliare Stampa S.C.p.A. (facente capo al Gruppo Banca Popolare di Vicenza), la proprietà dell'immobile, con destinazione uso uffici e relativi accessori, presso cui è stabilita la sede legale della Banca sito in Milano, Piazza Durante 11, parzialmente condotto in locazione sino a tale data. La transazione si è conclusa a fronte di un corrispettivo di 62 milioni di euro, ammontare per il quale, oltre a imposte e costi diretti iniziali, l'immobile è stato iscritto in bilancio.
In data 10 maggio 2019 UniCredit S.p.A. ha annunciato di aver concluso il regolamento dell'offerta dell'8 maggio connessa alla procedura di accelerated bookbuilding per la cessione di circa 103,5 milioni di azioni ordinarie detenute in FinecoBank. Conseguentemente al predetto regolamento, detenendo UniCredit S.p.A. una quota di minoranza nella Banca (pari a circa il 18,3 per cento del capitale sociale) ed avendo rinunciato all'esercizio dei diritti amministrativi previsti dall'articolo 2364 del Codice Civile, UniCredit S.p.A. ha reso noto che FinecoBank, e di conseguenza la sua controllata Fineco Asset Management DAC, non erano più parte del perimetro del Gruppo UniCredit a partire dalla stessa giornata.
L'uscita dal Gruppo UniCredit e, quindi, la completa indipendenza di FinecoBank consente alla stessa di concentrarsi pienamente sul proprio sviluppo strategico e sulle proprie prospettive di crescita autonoma. Ciò non ha implicazioni sul proprio modello di business né sui clienti e, inoltre, non comporta nessun impatto significativo sulla sua redditività. Con riferimento agli impatti sul profilo di capitale si rimanda a quanto illustrato nel successivo paragrafo "Fondi propri e coefficienti patrimoniali".
In data 8 luglio 2019 UniCredit S.p.A. ha annunciato l'avvio di un'operazione di cessione delle restanti azioni ordinarie di FinecoBank in suo possesso, per un quantitativo pari a circa il 18,3 per cento del capitale sociale della Banca a tale data, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding rivolta a determinate categorie di investitori istituzionali. In data 9 luglio 2019 UniCredit S.p.A. ha annunciato di aver completato con successo la procedura di accelerated bookbuilding di circa 111,6 milioni di azioni ordinarie detenute in FinecoBank S.p.A., al prezzo di 9,85 euro per azione, con regolamento in data 11 luglio 2019.
Contestualmente al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit avvenuto il 10 maggio 2019, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto ("Pledge Agreement") che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie a favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse, dai conti correnti, fino a novembre 2019, e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie, che al 31 dicembre 2019 sono rappresentate da titoli emessi da Stati sovrani, principalmente titoli di Stato italiano, rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle attività di rischio ponderate e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni del Gruppo. Nel mese di gennaio 2020 UniCredit S.p.A. ha sostituto parte dei titoli emessi da Stati sovrani, posti a garanzia nell'ambito del Pledge Agreement, con le obbligazioni "Impresa2 FRN 20/12/2061 Asset Backed", emesse da Impresa Two S.r.l. nell'ambito di un'operazione di cartolarizzazione ai sensi della Legge 130/99 relativa a crediti verso imprese ceduti da UniCredit S.p.A. e riacquistata da UniCredit S.p.A. stessa. Anche tali obbligazioni rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle attività di rischio ponderate e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni del Gruppo.
Nel rispetto della piena indipendenza dal punto di vista commerciale, regolamentare e operativo, nell'ambito degli accordi stipulati in relazione all'uscita della Banca dal gruppo, UniCredit S.p.A. e FinecoBank hanno convenuto che FinecoBank, in base all'accordo di licenza esistente, potesse continuare ad utilizzare determinate denominazioni e marchi figurativi contenenti il termine "Fineco" di proprietà di UniCredit S.p.A.. Il nuovo accordo proseguiva alle condizioni previgenti – per consentire a FinecoBank di continuare a utilizzare il suo marchio distintivo – e includeva l'opzione per FinecoBank di acquistare il marchio (sulla base di una serie di finestre temporali di esercizio dell'opzione di acquisto stabilite fino al 2032). In data 28 novembre 2019 FinecoBank ha esercitato l'opzione di acquisto dei marchi Fineco e degli Altri segni distintivi, ivi inclusi i nomi di dominio Fineco, per un ammontare di 22,5 milioni di euro oltre IVA.
4 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,5 milioni di euro (-3,0 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di +1,6 milioni di euro (1,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario, e beneficio fiscale rilevato grazie al c.d. regime del Patent Box per un importo di +21,6 milioni di euro. 5 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3 milioni di euro (-2,0 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), severance corrisposte nell'esercizio per un importo di -1,6 milioni di euro (-1,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale) e oneri di integrazione per un importo di -0,1 milioni di euro (-0,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale).
UniCredit S.p.A. continuerà inoltre a fornire determinati servizi a FinecoBank per un determinato periodo di tempo, in linea con previgenti termini e condizioni, inclusi l'accesso agli ATM e filiali di UniCredit (prorogato per 20 anni), e servizi amministrativi.
In data 4 luglio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l'emissione, entro il 2019, di uno strumento Additional Tier 1 ("AT1"), denominato in euro e destinato agli investitori qualificati, per un importo nominale massimo di 200 milioni di euro, da quotarsi sul mercato non regolamentato irlandese. Alla luce delle favorevoli condizioni di mercato e dell'interesse atteso, in data 8 luglio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato la possibilità di incrementare l'ammontare dell'emissione dell'AT1 fino ad un importo nominale massimo di 300 milioni di euro, rispetto a quanto già comunicato in data 4 luglio 2019. Nella medesima data, l'agenzia S&P Global Ratings ha assegnato allo strumento AT1 un rating pari a 'BB-'.
In data 11 luglio 2019 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento dello strumento AT1, la sua prima emissione sul mercato di strumenti Additional Tier 1 destinati agli investitori qualificati, per un importo complessivo pari a 300 milioni di euro e una cedola per i primi 5 anni pari al 5,875% rispetto a una guidance iniziale del 6,5%. Il restringimento rispetto alla guidance iniziale è uno dei più rilevanti mai avvenuti per questa tipologia di strumenti, grazie a una domanda complessiva pari a 9 volte l'offerta. L'emissione ha registrato un volume di ordini pari a 2,7 miliardi di euro, a conferma dell'apprezzamento per FinecoBank anche nel segmento fixed-income, permettendo alla Banca di sfruttare le favorevoli condizioni di mercato. L'operazione ha consentito sin da subito al Gruppo di essere compliant con il requisito di Leverage ratio che sarà applicabile dal 28 giugno 2021, a seguito dell'entrata in vigore del Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"). Inoltre, l'emissione permette il mantenimento di un buffer rispetto al requisito minimo richiesto dal CRR II.
La Legge n. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015, ha introdotto nell'ordinamento italiano - a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 - il c.d. regime del Patent Box: un regime opzionale di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall'utilizzo (diretto o indiretto) di opere dell'ingegno, brevetti industriali, marchi d'impresa, disegni e modelli, processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite in campo industriale, commerciale o scientifico, giuridicamente tutelabili.
L'agevolazione consiste nell'esclusione dalla base imponibile Ires ed Irap dei redditi derivanti dai predetti intangibles in misura pari al 50%; la percentuale di esclusione, per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e a quello in corso al 31 dicembre 2015, è stata fissata, rispettivamente, in misura pari al 30% e al 40%. L'opzione è irrevocabile, ha durata per cinque esercizi sociali ed è rinnovabile.
Nel 2015 FinecoBank ha presentato istanza di ammissione alla procedura per il quinquennio 2015-2019 relativamente a software e al marchio.
Ad inizio 2020 è stato raggiunto un accordo con l'Ufficio accordi preventivi e controversie internazionali dell'Agenzia delle Entrate in merito alla metodologia da utilizzare per il computo del contributo economico degli intangible oggetto di istanza. Seppur l'accordo sia stato raggiunto ad inizio 2020, il Gruppo ha rilevato il beneficio fiscale stimato, in circa 21,6 milioni di euro, nel Bilancio 2019 in quanto riferito al quinquennio 2015-2019.
Tenuto conto della rinnovabilità dell'opzione per il quinquennio successivo 2020-2024, è previsto il rinnovo per quanto riguarda i software, stante l'esclusione del marchio per espressa previsione normativa.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| Attivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 754.386 | 6 | 754.380 | n.c. | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 7.933 | 6.876 | 1.057 | 15,4% | |
| Finanziamenti a banche | 566.033 | 3.058.882 | (2.492.849) | -81,5% | |
| Finanziamenti a clientela | 3.679.829 | 2.955.074 | 724.755 | 24,5% | |
| Altre attività finanziarie | 22.304.892 | 18.231.182 | 4.073.710 | 22,3% | |
| Coperture | 64.939 | 8.187 | 56.752 | 693,2% | |
| Attività materiali | 152.048 | 16.632 | 135.416 | 814,2% | |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - | |
| Altre attività immateriali | 37.492 | 8.705 | 28.787 | 330,7% | |
| Attività fiscali | 23.444 | 6.714 | 16.730 | 249,2% | |
| Altre attività | 342.309 | 350.770 | (8.461) | -2,4% | |
| Totale dell'attivo | 28.022.907 | 24.732.630 | 3.290.277 | 13,3% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Passivo e patrimonio netto | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | |
| Debiti verso banche | 154.653 | 1.009.774 | (855.121) | -84,7% | |
| Debiti verso clientela | 25.919.858 | 22.273.188 | 3.646.670 | 16,4% | |
| Passività finanziarie di negoziazione | 3.777 | 2.221 | 1.556 | 70,1% | |
| Coperture | 94.950 | 7.941 | 87.009 | 1095,7% | |
| Passività fiscali | 11.437 | 12.390 | (953) | -7,7% | |
| Altre passività | 455.748 | 451.435 | 4.313 | 1,0% | |
| Patrimonio | 1.382.484 | 975.681 | 406.803 | 41,7% | |
| - capitale e riserve | 1.093.117 | 744.256 | 348.861 | 46,9% | |
| - riserve da valutazione | 1.002 | (9.794) | 10.796 | 110,2% | |
| - risultato netto | 288.365 | 241.219 | 47.146 | 19,5% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 28.022.907 | 24.732.630 | 3.290.277 | 13,3% |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | ||||||
| Attivo | 31/12/2019 | 30/09/2019 | 30/06/2019 | 31/03/2019 | 01/01/2019 | 31/12/2018 |
| Cassa e disponibilità liquide | 754.386 | 1.208.686 | 1.230.599 | 755 | 6 | 6 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 7.933 | 10.592 | 7.475 | 9.286 | 6.876 | 6.876 |
| Finanziamenti a banche | 566.033 | 824.635 | 710.347 | 3.807.150 | 3.058.882 | 3.058.882 |
| Finanziamenti a clientela | 3.679.829 | 3.567.804 | 3.408.661 | 3.029.073 | 2.955.074 | 2.955.074 |
| Altre attività finanziarie | 22.304.892 | 21.521.272 | 19.912.177 | 19.003.089 | 18.231.182 | 18.231.182 |
| Coperture | 64.939 | 71.941 | 49.365 | 29.166 | 8.187 | 8.187 |
| Attività materiali | 152.048 | 148.644 | 143.801 | 144.851 | 81.208 | 16.632 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 37.492 | 8.760 | 8.760 | 8.799 | 8.705 | 8.705 |
| Attività fiscali | 23.444 | 7.688 | 3.498 | 5.209 | 6.714 | 6.714 |
| Altre attività | 342.309 | 300.341 | 270.368 | 253.270 | 350.346 | 350.770 |
| Totale dell'attivo | 28.022.907 | 27.759.965 | 25.834.653 | 26.380.250 | 24.796.782 | 24.732.630 |
| Consistenze al | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Passivo e patrimonio netto | 31/12/2019 | 30/09/2019 | 30/06/2019 | 31/03/2019 | 01/01/2019 | 31/12/2018 |
| Debiti verso banche | 154.653 | 188.171 | 206.643 | 1.605.018 | 1.013.791 | 1.009.774 |
| Debiti verso clientela | 25.919.858 | 25.428.742 | 24.139.699 | 23.310.871 | 22.333.323 | 22.273.188 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 3.777 | 4.734 | 2.413 | 2.831 | 2.221 | 2.221 |
| Coperture | 94.950 | 156.435 | 84.086 | 31.741 | 7.941 | 7.941 |
| Passività fiscali | 11.437 | 50.929 | 64.779 | 38.308 | 12.390 | 12.390 |
| Altre passività | 455.748 | 642.227 | 409.355 | 351.542 | 451.435 | 451.435 |
| Patrimonio | 1.382.484 | 1.288.727 | 927.678 | 1.039.939 | 975.681 | 975.681 |
| - capitale e riserve | 1.093.117 | 1.100.134 | 800.766 | 986.928 | 744.256 | 744.256 |
| - riserve da valutazione | 1.002 | (6.566) | (7.202) | (9.261) | (9.794) | (9.794) |
| - risultato netto | 288.365 | 195.159 | 134.114 | 62.272 | 241.219 | 241.219 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 28.022.907 | 27.759.965 | 25.834.653 | 26.380.250 | 24.796.782 | 24.732.630 |
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | ||
| Interessi netti | 281.277 | 278.659 | 2.618 | 0,9% | |
| Commissioni nette | 325.171 | 300.443 | 24.728 | 8,2% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 44.761 | 44.281 | 480 | 1,1% | |
| Saldo altri proventi/oneri | 3.608 | 1.913 | 1.695 | 88,6% | |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 654.817 | 625.296 | 29.521 | 4,7% | |
| Spese per il personale | (90.152) | (86.606) | (3.546) | 4,1% | |
| Altre spese amministrative | (240.638) | (245.501) | 4.863 | -2,0% | |
| Recuperi di spesa | 104.068 | 96.767 | 7.301 | 7,5% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (22.864) | (10.424) | (12.440) | 119,3% | |
| Costi operativi | (249.586) | (245.764) | (3.822) | 1,6% | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 405.231 | 379.532 | 25.699 | 6,8% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.970) | (4.384) | 2.414 | -55,1% | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 403.261 | 375.148 | 28.113 | 7,5% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (27.152) | (21.380) | (5.772) | 27,0% | |
| Oneri di integrazione | - | (121) | 121 | -100,0% | |
| Profitti netti da investimenti | 7.377 | 1.105 | 6.272 | 567,6% | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 383.486 | 354.752 | 28.734 | 8,1% | |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (95.121) | (113.533) | 18.412 | -16,2% | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 288.365 | 241.219 | 47.146 | 19,5% | |
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 288.365 | 241.219 | 47.146 | 19,5% | |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 288.365 | 241.219 | 47.146 | 19,5% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2019 | |||||
| 4° Trimestre | 3° Trimestre | 2° Trimestre | 1° Trimestre | ||
| Interessi netti | 69.704 | 69.806 | 71.401 | 70.366 | |
| Commissioni nette | 82.275 | 84.253 | 81.282 | 77.361 | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 15.323 | 11.601 | 8.026 | 9.811 | |
| Saldo altri proventi/oneri | 2.924 | 147 | 341 | 196 | |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 170.226 | 165.807 | 161.050 | 157.734 | |
| Spese per il personale | (23.558) | (22.497) | (22.444) | (21.653) | |
| Altre spese amministrative | (60.877) | (56.019) | (58.669) | (65.073) | |
| Recuperi di spesa | 26.582 | 26.669 | 24.227 | 26.590 | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.571) | (5.783) | (5.366) | (5.144) | |
| Costi operativi | (64.424) | (57.630) | (62.252) | (65.280) | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 105.802 | 108.177 | 98.798 | 92.454 | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (597) | (1.227) | 1.124 | (1.270) | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 105.205 | 106.950 | 99.922 | 91.184 | |
| Altri oneri e accantonamenti | (3.536) | (19.780) | (2.856) | (980) | |
| Oneri di integrazione | - | - | 2 | (2) | |
| Profitti netti da investimenti | 1.122 | 450 | 6.463 | (658) | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 102.791 | 87.620 | 103.531 | 89.544 | |
| Imposte sul reddito del periodo | (9.585) | (26.575) | (31.689) | (27.272) | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 93.206 | 61.045 | 71.842 | 62.272 | |
| RISULTATO DI PERIODO | 93.206 | 61.045 | 71.842 | 62.272 | |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 93.206 | 61.045 | 71.842 | 62.272 |
(Importi in migliaia)
| 2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 4° Trimestre | 3° Trimestre | 2° Trimestre | 1° Trimestre | ||
| Interessi netti | 71.073 | 69.940 | 68.742 | 68.904 | |
| Commissioni nette | 81.785 | 72.680 | 74.516 | 71.462 | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 5.912 | 10.731 | 13.093 | 14.545 | |
| Saldo altri proventi/oneri | 1.680 | (350) | 96 | 487 | |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 160.450 | 153.001 | 156.447 | 155.398 | |
| Spese per il personale | (21.905) | (23.202) | (20.966) | (20.533) | |
| Altre spese amministrative | (59.323) | (59.247) | (61.464) | (65.467) | |
| Recuperi di spesa | 22.982 | 25.162 | 23.922 | 24.701 | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (3.132) | (2.456) | (2.497) | (2.339) | |
| Costi operativi | (61.378) | (59.743) | (61.005) | (63.638) | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 99.072 | 93.258 | 95.442 | 91.760 | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (2.333) | (895) | 155 | (1.311) | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 96.739 | 92.363 | 95.597 | 90.449 | |
| Altri oneri e accantonamenti | (1.782) | (15.899) | (1.925) | (1.774) | |
| Oneri di integrazione | (115) | (2) | (2) | (2) | |
| Profitti netti da investimenti | (3.150) | (903) | 5.157 | 1 | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 91.692 | 75.559 | 98.827 | 88.674 | |
| Imposte sul reddito del periodo | (28.206) | (23.005) | (32.613) | (29.709) | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 63.486 | 52.554 | 66.214 | 58.965 | |
| RISULTATO DI PERIODO | 63.486 | 52.554 | 66.214 | 58.965 | |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 63.486 | 52.554 | 66.214 | 58.965 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | ||||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ⁽¹⁾ | 3.263.940 | 2.632.270 | 631.670 | 24,0% | |
| Totale dell'attivo | 28.022.907 | 24.732.630 | 3.290.277 | 13,3% | |
| Raccolta diretta da clientela (²) | 25.589.652 | 22.068.931 | 3.520.721 | 16,0% | |
| Raccolta indiretta da clientela (³) | 55.829.163 | 47.263.709 | 8.565.454 | 18,1% | |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 81.418.815 | 69.332.640 | 12.086.175 | 17,4% | |
| Patrimonio | 1.382.484 | 975.681 | 406.803 | 41,7% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park.
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||
| N° Dipendenti | 1.225 | 1.170 | |
| N° Consulenti finanziari | 2.541 | 2.578 | |
| N° Negozi finanziari operativi ¹ | 396 | 390 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (c.d. Fineco Center).
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Dati al | |||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||
| Interessi netti/Margine di intermediazione | 42,96% | 44,56% | |
| Proventi di intermediazione e diversi/Margine di intermediazione | 57,04% | 55,13% | |
| Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi | 149,66% | 141,03% | |
| Cost/income ratio | 38,12% | 39,30% | |
| Costi operativi/TFA | 0,33% | 0,36% | |
| Cost of risk | 12 bp | 24 bp | |
| CoR (sistema incentivante) | 12 bp | 24 bp | |
| ROE | 29,02% | 35,61% | |
| Rendimento delle attività | 1,03% | 0,98% | |
| EVA (calcolato sul capitale economico) | 229.915 | 194.382 | |
| EVA (calcolato sul patrimonio contabile) | 198.436 | 167.840 | |
| RARORAC (calcolato sul capitale economico) | 31,90% | 33,56% | |
| RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 17,90% | 18,52% | |
| ROAC (calcolato sul capitale economico) | 40,01% | 41,65% | |
| ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 26,01% | 26,62% | |
| Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi | 67.990 | 60.579 | |
| Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) | 21.671 | 18.553 |
Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.
Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Margine d'intermediazione.
Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio dell'eesercizio calcolato come media tra il saldo al 31 dicembre 2019 e quello del 31 dicembre precedente.
Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. Le modalità di determinazione dell'indicatore sono state modificate a partir e dall'esercizio 2019; per omogeneità di confronto sono stati ricalcolati anche gli indicatori dell'esercizio 2018 utilizzati ai fini comparativi.
CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e crediti verso clientela (media del saldo al 31 dicembre 2019 e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
ROE: rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente).
Rendimento delle attività: rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio.
EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri e i proventi straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Si segnala che per quanto riguarda l'indicatore "Proventi di intermediazione e diversi/Margine di intermediazione" si è provveduto a ricalcolare, per omogeneità, il dato al 31 dicembre 2018 a seguito della variazione apportata negli schemi di bilancio riclassificati, così come descritto nella "Premessa alla lettura dei bilanci".
Relativamente ad EVA, RARORAC e ROAC (calcolati sul capitale economico) sono stati riesposti i dati 2018 ricalcolandoli con il capitale economico aggiornato al 31/12/2018 anziché al 30/09/2018, come pubblicato nel Bilancio consolidato 2018.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Dati al | |||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 11,65% | 10,64% | |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 2,02% | 12,37% | |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 79,60% | 73,71% | |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 91,32% | 89,23% | |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 4,93% | 3,94% | |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 12,75% | 11,93% |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Qualità del credito | Dati al | ||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,11% | 0,11% | |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,05% | 0,06% | |
| Coverage ¹ - Sofferenze | 91,39% | 91,65% | |
| Coverage ¹ - Inadempienze probabili | 68,01% | 76,80% | |
| Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 65,45% | 64,60% | |
| Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati | 85,92% | 88,23% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| Dati al | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 (2) | |
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 583.031 | 502.713 |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 1.083.031 | 702.713 |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 3.216.788 | 2.376.033 |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 18,12% | 21,16% |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 33,67% | 29,58% |
| Ratio - Totale fondi propri | 33,67% | 29,58% |
| Dati al | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 (2) | |
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 1.083.031 | 702.713 |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 28.152.030 | 12.655.188 |
| Indicatore di leva finanziaria transitorio | 3,85% | 5,55% |
(2) I dati al 31 dicembre 2018 sono stati determinati su base individuale, in quanto a tale data FinecoBank non era tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit.
Si segnala che con l'uscita dal gruppo UniCredit la Banca è tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.
I requisiti prudenziali di vigilanza del Gruppo al 31 dicembre 2019 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
I Fondi propri al 31 dicembre 2019 comprendono la quota dell'utile dell'esercizio 2019 che non verrà distribuita e che verrà destinata ad incremento del valore delle riserve, per un importo pari a 93,3 milioni di euro, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
Con riferimento alle Attività ponderate per il rischio, è necessario sottolineare che contestualmente al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit avvenuto il 10 maggio 2019, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di Unicredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse (il contratto prevedeva inoltre che le esposizioni rappresentate da conti correnti venissero garantite fino a novembre 2019). Tali garanzie, che al 31 dicembre 2019 sono rappresentate da titoli emessi da Stati sovrani, principalmente titoli di stato italiano, rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle Attività ponderate per il rischio e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni del Gruppo, senza determinare pertanto variazioni significative rispetto al 31 dicembre 2018 (dato su base individuale) quando, in virtù dell'appartenenza al Gruppo UniCredit, le Attività ponderate per il rischio verso società del gruppo UniCredit aventi sede in Italia erano state ponderate allo 0%. Nel mese di gennaio 2020 UniCredit S.p.A. ha sostituto parte dei titoli emessi da Stati sovrani, posti a garanzia nell'ambito del Pledge Agreement, con le obbligazioni "Impresa2 FRN 20/12/2061 Asset Backed", emesse da Impresa Two S.r.l. nell'ambito di un'operazione di cartolarizzazione ai sensi della Legge 130/99 relativa a crediti verso imprese ceduti da UniCredit S.p.A., e riacquistata da UniCredit S.p.A. stessa. Anche tali obbligazioni rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle attività di rischio ponderate e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni del Gruppo. Si evidenzia infatti che l'incremento delle Attività ponderate per il rischio a dicembre 2019 è riconducibile principalmente alla crescita del business e all'incremento dei requisiti patrimoniali relativi ai rischi operativi. Con riferimento all'incremento dei requisiti patrimoniali relativi ai rischi operativi, si precisa che al 31 dicembre 2019 FinecoBank ha applicato il Metodo Standardizzato, in sostituzione del Metodo Avanzato di Misurazione ("AMA") adottato in precedenza. Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato.
Con riferimento all'indicatore di Leva finanziaria, si precisa che l'esposizione complessiva al 31 dicembre 2018 (dato su base individuale) era stata calcolata escludendo le esposizioni verso società del gruppo UniCredit aventi sede in Italia e ponderate allo 0% ai sensi dell'art. 113, par. 6 del CRR, in virtù dell'appartenenza di FinecoBank al Gruppo UniCredit a tale data. L'indicatore di Leva finanziaria, infatti, è calcolato in accordo con il Regolamento Delegato UE 2015/62 del 10 ottobre 2014 ed esercitando le discrezionalità previste dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia, Parte Seconda, Capitolo 12, Sezione III Esercizio delle discrezionalità nazionali, in virtù della quale le esposizioni verso società del gruppo di appartenenza aventi sede in Italia e ponderate allo 0% ai sensi dell'art. 113, par. 6 del CRR sono escluse nel calcolo dell'esposizione complessiva, ai sensi dell'articolo 429 (7) del CRR modificato dal Regolamento Delegato (UE) 2015/62.
Nell'ambito della decisione del Consiglio di Governo della Banca Centrale Europea (BCE), ricevuta dalla ex capogruppo in data 8 febbraio 2019, circa i requisiti prudenziali di secondo Pilastro che UniCredit S.p.A. e le sue controllate devono rispettare, nessun requisito aggiuntivo di secondo Pilastro è stato richiesto a FinecoBank che, a tale data la Banca faceva parte del Gruppo UniCredit. La decisione si è basata sul processo SREP (Supervisory Review and Evaluation Process), condotto sotto la guida della BCE nell'ambito del Gruppo UniCredit. Alla data del 31 dicembre 2019 non è stato condotto alcuno SREP sulla Banca dopo l'uscita dal Gruppo UniCredit. Di conseguenza, per FinecoBank il "Total SREP Capital Requirement" (TSCR) corrisponde al requisito minimo di Pillar 1.
Di seguito uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve per il Gruppo richiesti per dicembre 2019.
| Requisiti | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| C) TSCR (A+B) | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 2,522% | 2,522% | 2,522% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 2,500% | 2,500% | 2,500% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0,022% | 0,022% | 0,022% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 7,022% | 8,522% | 10,522% |
Al 31 dicembre 2019 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati dal Gruppo.
Quote di mercato
| Trading Borsa Italiana (Assosim) | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Volumi intermediati c/terzi – Azioni | 27,04% | 24,75% |
| Classifica volumi intermadiati c/terzi - Azioni | 1° | 1° |
| Rete Consulenti finanziari (Assoreti) | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Volumi Stock | 11,40% | 11,66% |
| Classifica volumi intermadiati c/terzi - Azioni | 3° | 3° |
| Rete Consulenti finanziari (Assoreti) | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Volumi Raccolta Netta | 14,66% | 18,18% |
| Classifica Raccolta Netta | 3° | 2° |
| Raccolta complessiva (Banca d'Italia) | 30/09/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Quota di mercato Totale Raccolta | 1,81% | 1,69% |
| Quota di mercato Raccolta Diretta | 1,59% | 1,42% |
| Quota di mercato Raccolta Indiretta | 1,99% | 1,90% |
I dati della Raccolta complessiva (Banca d'Italia) si riferiscono al 30 settembre 2019, in quanto ultimi disponibili.
Il saldo della raccolta diretta da clientela registra una crescita del 16% rispetto alla fine dell'anno precedente, raggiungendo 25.590 milioni di euro e confermando l'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dal Gruppo da parte della clientela. Infatti, la quota preponderante della raccolta diretta è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti. La crescita di questa componente di raccolta conferma l'elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela, contribuendo ad incrementare la persistenza della raccolta stessa.
Il saldo della raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 55.829 milioni di euro in crescita del 18,1% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie ad una raccolta netta di 5.840 milioni di euro registrata nell'esercizio 2019 ed un effetto mercato positivo pari a 6.246 milioni di euro (di cui 3.748 milioni di euro riferiti all'AUM e 2.498 milioni di euro riferiti all'AUC).
Il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) ha quindi raggiunto 81.419 milioni di euro, registrando un incremento del 17,4% rispetto a fine 2018, grazie ad una raccolta netta totale di 5.840 milioni di euro registrata nell'esercizio 2019. È stata inoltre confermata la qualità della raccolta, che evidenzia un'incidenza percentuale dei "Guided products & services" 6 sui TFA del 35,4%, in crescita rispetto al 32,3% registrato al 31 dicembre 2018, e sul Risparmio Gestito del 71,07%, in miglioramento rispetto al 66,8% registrato a fine 2018, grazie al continuo perfezionamento dell'offerta.

AUC = Asset Under Custody
AUM = Asset Under Management
TFA = Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta)
6 Rispettivamente prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor", "Old Mutual" e "Best in class", "FAM Evolution", "FAM Target", "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2019 | Comp % | 31/12/2018 | Comp % | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 25.588.332 | 31,4% | 22.065.889 | 31,8% | 3.522.443 | 16,0% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 1.320 | 0,0% | 3.042 | 0,0% | (1.722) | -56,6% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 25.589.652 | 31,4% | 22.068.931 | 31,8% | 3.520.721 | 16,0% |
| Gestioni patrimoniali | 92.529 | 0,1% | 1.095 | 0,0% | 91.434 | n.c. |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 28.785.791 | 35,4% | 24.853.033 | 35,8% | 3.932.758 | 15,8% |
| Prodotti assicurativi | 10.115.054 | 12,4% | 7.618.203 | 11,0% | 2.496.851 | 32,8% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.512.000 | 1,9% | 1.012.355 | 1,5% | 499.644 | 49,4% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 40.505.374 | 49,7% | 33.484.686 | 48,3% | 7.020.687 | 21,0% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 15.323.789 | 18,8% | 13.779.023 | 19,9% | 1.544.766 | 11,2% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 15.323.789 | 18,8% | 13.779.023 | 19,9% | 1.544.766 | 11,2% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA | 81.418.815 | 100,0% | 69.332.640 | 100,0% | 12.086.174 | 17,4% |
| di cui Guided products & services | 28.787.803 | 35,4% | 22.369.583 | 32,3% | 6.418.220 | 28,7% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari. Il saldo complessivo, pari a 70.687 milioni di euro, ha registrato un incremento del 18% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie ad una raccolta netta di 5.121 milioni di euro ed un effetto mercato positivo.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2019 | Comp % | 31/12/2018 | Comp % | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 19.206.453 | 27,2% | 16.564.769 | 27,6% | 2.641.684 | 15,9% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 1.219 | 0,0% | 2.793 | 0,0% | (1.574) | -56,4% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 19.207.672 | 27,2% | 16.567.562 | 27,7% | 2.640.110 | 15,9% |
| Gestioni patrimoniali | 92.529 | 0,1% | 1.095 | 0,0% | 91.434 | n.c.% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 28.374.546 | 40,1% | 24.476.015 | 40,9% | 3.898.531 | 15,9% |
| Prodotti assicurativi | 10.033.227 | 14,2% | 7.545.142 | 12,6% | 2.488.085 | 33,0% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.511.983 | 2,1% | 1.012.329 | 1,7% | 499.654 | 49,4% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 40.012.285 | 56,6% | 33.034.581 | 55,1% | 6.977.704 | 21,1% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 11.467.385 | 16,2% | 10.307.435 | 17,2% | 1.159.950 | 11,3% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 11.467.385 | 16,2% | 10.307.435 | 17,2% | 1.159.950 | 11,3% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE | ||||||
| CONSULENTI FINANZIARI | 70.687.342 | 100,0% | 59.909.578 | 100,0% | 10.777.764 | 18,0% |
| di cui Guided products & services | 28.754.383 | 40,7% | 22.342.564 | 37,3% | 6.411.819 | 28,7% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata effettuata nel corso dell'esercizio 2019 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online.
La raccolta netta totale si attesta a 5.840 milioni di euro evidenziando una diminuzione del 6,1% rispetto all'esercizio 2018.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno 2019 | Comp % | Anno 2018 | Comp % | Variazioni | |||
| Assoluta | % | ||||||
| Conti correnti e depositi liberi | 3.522.444 | 60,3% | 2.134.707 | 34,3% | 1.387.737 | 65,0% | |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (1.752) | 0,0% | (6.539) | -0,1% | 4.787 | -73,2% | |
| RACCOLTA DIRETTA | 3.520.692 | 60,3% | 2.128.168 | 34,2% | 1.392.524 | 65,4% | |
| Gestioni patrimoniali | 90.675 | 1,6% | (5.598) | -0,1% | 96.273 | n.c. | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 836.286 | 14,3% | (140.273) | -2,3% | 976.559 | n.c. | |
| Prodotti assicurativi | 1.997.072 | 34,2% | 1.828.637 | 29,4% | 168.435 | 9,2% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 348.837 | 6,0% | 580.170 | 9,3% | (231.333) | -39,9% | |
| RACCOLTA GESTITA | 3.272.871 | 56,0% | 2.262.936 | 36,4% | 1.009.935 | 44,6% | |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | (953.203) | -16,3% | 1.830.410 | 29,4% | (2.783.613) | -152,1% | |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | (953.203) | -16,3% | 1.830.410 | 29,4% | (2.783.613) | -152,1% | |
| RACCOLTA NETTA TOTALE | 5.840.360 | 100,0% | 6.221.514 | 100,0% | (381.154) | -6,1% | |
| di cui Guided products & services | 3.748.800 | 64,2% | 2.765.823 | 44,5% | 982.977 | 35,5% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso dell'esercizio 2019 a confronto con l'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno 2019 | Comp % | Anno 2018 | Comp % | Variazioni | |||
| Assoluta | % | ||||||
| Conti correnti e depositi liberi | 2.641.684 | 51,6% | 1.890.730 | 34,7% | 750.954 | 39,7% | |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (1.608) | 0,0% | (5.718) | -0,1% | 4.110 | -71,9% | |
| RACCOLTA DIRETTA | 2.640.076 | 51,6% | 1.885.012 | 34,6% | 755.064 | 40,1% | |
| Gestioni patrimoniali | 90.675 | 1,8% | (5.598) | -0,1% | 96.273 | n.c. | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 843.762 | 16,5% | (132.127) | -2,4% | 975.889 | n.c. | |
| Prodotti assicurativi | 1.995.164 | 39,0% | 1.830.387 | 33,6% | 164.777 | 9,0% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 348.900 | 6,8% | 580.298 | 10,6% | (231.398) | -39,9% | |
| RACCOLTA GESTITA | 3.278.501 | 64,0% | 2.272.960 | 41,7% | 1.005.541 | 44,2% | |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | (797.611) | -15,6% | 1.295.366 | 23,8% | (2.092.977) | -161,6% | |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | (797.611) | -15,6% | 1.295.366 | 23,8% | (2.092.977) | -161,6% | |
| RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
5.120.966 | 100,0% | 5.453.338 | 100,0% | (332.372) | -6,1% | |
| di cui Guided products & services | 3.749.061 | 73,2% | 2.771.228 | 50,8% | 977.833 | 35,3% |
Il Margine di intermediazione si attesta a 654,8 milioni di euro, registrando un incremento del 4,7% rispetto ai 625,3 milioni di euro registrati nell'esercizio 2018.
Gli Interessi netti, le Commissioni nette e il Risultato negoziazione, coperture e fair value contribuiscono all'incremento del margine di intermediazione con una crescita, rispettivamente, dello 0,9%, dell'8,2% e dell'1,1%.
Gli Interessi netti aumentano di circa 2,6 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie, soprattutto, all'incremento della liquidità transazionale e alla maggior incidenza dell'attività di lending. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dal Gruppo ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,20% (1,30% al 31 dicembre 2018).
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 24,7 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie, principalmente, a maggiori commissioni nette di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito e commissioni di consulenza in materia di investimenti (+23,5 milioni di euro). Si evidenzia che nel 2019 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 62,5 milioni di euro.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenziano una riduzione di 2,4 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali sono presenti le preferred shares di Visa INC class "C" e l'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nel 2019, rispettivamente, un risultato positivo di 2,6 milioni di euro (1,6 milioni di euro nell'esercizio 2018) e un risultato negativo di 4,5 milioni di euro (3 milioni di euro nell'esercizio 2018). Sono presenti, infine, gli utili generati dalla vendita di titoli di Stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un importo di 0,7 milioni di euro, dalla vendita di titoli di Stato e titoli UniCredit in dollari contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un importo di 2,9 milioni di euro, e il provento rilevato in relazione all'ammontare riconosciuto a FinecoBank dallo Schema Volontario per un importo di 1,6 milioni di euro, relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario nell'ambito dell'intervento di sostegno effettuato.
I Costi operativi si confermano sotto controllo evidenziando un incremento di 3,8 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+3,5 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", -12,2 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +12,4 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"7 ). La crescita dell'1,6%, infatti, risulta contenuta rispetto all'ampliamento di attività, masse, clientela e struttura, a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi, certificata da un cost/income ratio che si attesta al 38,12% (39,3% al 31 dicembre 2018).
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del 2019 si attestano a -2milioni di euro (-4,4 milioni di euro nell'esercizio 2018). Le minori rettifiche registrate nel 2019 rispetto all'esercizio precedente sono riconducibili sia a un miglioramento del profilo di rischio dei "crediti di finanziamento verso clientela ordinaria" nei confronti della clientela retail, sia ad un incremento delle riprese di valore su esposizioni verso Unicredit S.p.A., pari a circa 2,2 milioni di euro rispetto a circa 1 milione di euro rilevato nell'esercizio 2018, conseguenti alla diminuzione delle esposizioni per effetto del trasferimento della liquidità nel conto HAM presso Banca d'Italia, nonché dell'estinzione dei depositi vincolati con UniCredit S.p.A. avvenuta nel corso del primo semestre 2019.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 27,2 milioni di euro in crescita del 27% rispetto all'esercizio 2018, per effetto, principalmente, di maggiori oneri per i contributi versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS), incluso il contributo destinato al Fondo di Solidarietà, per un importo complessivamente pari a 18,1 milioni di euro rispetto ai 14,3 milioni di euro versati nell'esercizio precedente.
I Profitti netti da investimenti si attestano a 7,4 milioni di euro, evidenziando un incremento di 6,3 milioni di euro rispetto al 2018. Le riprese di valore registrate nel 2019 sono conseguenti sia alla diminuzione delle esposizioni in titoli di debito emessi da UniCredit sia al miglioramento del relativo profilo di rischio grazie alla garanzia finanziaria rilasciata da UniCredit S.p.A., contestualmente all'uscita della Banca dal relativo gruppo, per un ammontare complessivo di 7,1 milioni di euro, come precedentemente descritto negli "Eventi di rilievo del periodo". Si precisa che già nel corso dell'esercizio 2018 il Gruppo aveva rilevato delle riprese di valore sui titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per circa 2,6 milioni di euro.
7 Occorre sottolineare che per effetto dell'entrata in vigore dell'IFRS 16 e della sua applicazione a partire dal 1° gennaio 2019 e dell'acquisto, nello stesso mese di gennaio, dell'immobile di Milano, Piazza Durante 11, le "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e le "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali" non risultano pienamente comparabili con il 2018. In particolare al 31 dicembre 2019 si rileva una riduzione dei fitti passivi per locazione immobili, pari a 12,3 milioni di euro, la rilevazione degli ammortamenti sui diritti d'uso derivanti dai contratti di leasing per 9,5 milioni di euro e la rilevazione dell'ammortamento dell'immobile di proprietà per 1,3 milioni di euro.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 383,5 milioni di euro, in aumento dell'8,1% rispetto all'esercizio precedente, grazie, in particolare, alla crescita delle Commissioni nette. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2019 precedentemente illustrate8 , il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 386,4 milioni di euro, in crescita del 7,5% rispetto all'esercizio 2018, anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate9 .
Il Risultato dell'esercizio si attesta a 288,4 milioni di euro, evidenziando un incremento del 19,5% rispetto ai 241,2 milioni di euro registrati nell'esercizio precedente, e include il contributo positivo apportato dal beneficio fiscale per il quinquennio 2015-2019 previsto dal c.d. regime del Patent Box, stimato in circa 21,6 milioni di euro. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2019 precedentemente illustrate10, il Risultato d'esercizio sarebbe pari 268,8 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al risultato d'esercizio del 2018 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate 11 .
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 754,4 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, che FinecoBank ha aperto nel corso dell'esercizio 2019 per trasferirvi la liquidità in precedenza depositata presso UniCredit S.p.A..
I Finanziamenti a banche, che al 31 dicembre 2018 includevano la liquidità depositata presso UniCredit S.p.A., in parte trasferita nel conto HAM presso Banca d'Italia, nonché i depositi vincolati con la stessa UniCredit S.p.A. estinti nel corso del primo semestre 2019, si attestano a 566 milioni di euro, evidenziando una riduzione dell'81,5% rispetto al 31 dicembre 2018.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 3.679,8 milioni di euro, in aumento del 24,5% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del 2019, infatti, sono stati erogati 216 milioni di euro di prestiti personali, 412 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 797 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 273,5 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 24% rispetto al 31 dicembre 2018. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 3,6 milioni di euro (2,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018) con un coverage ratio dell'85,92%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si conferma pari allo 0,11% (0,11% al 31 dicembre 2018).
Le Altre attività finanziarie si attestano a 22.304,9 milioni di euro, in aumento del 22,3% rispetto al 31 dicembre 2018. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 7.501,4 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 9.115,8 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2018 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del 2019. Gli acquisti effettuati dal Gruppo nel corso del 2019 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati, Enti Sovranazionali e covered bond.
I Debiti verso banche sono pari a 154,7milioni di euro, registrando una riduzione dell'84,7% rispetto al 31 dicembre 2018, riconducibile principalmente al mancato rinnovo delle operazioni di pronti contro termine con UniCredit S.p.A.. La voce include anche i "Debiti per leasing" verso banche, pari a 7,2 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
I Debiti verso clientela si attestano a 25.919,9 milioni di euro, in aumento del 16,4% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie alla crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela. La voce include anche i "Debiti per leasing" verso clientela, pari a 60,1 milioni di euro, di cui 0,8 milioni di euro relativi alla controllata Fineco AM, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
Il Patrimonio si attesta a 1.382,5 milioni di euro, evidenziando un incremento di 406,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018, riconducibile principalmente all'emissione in data 11 luglio 2019 dello strumento finanziario Additional Tier 1 precedentemente citato, per un ammontare di 300 milioni di euro, all'utile dell'esercizio 2019, pari a 288,4 milioni di euro, parzialmente compensati dal pagamento dei dividendi sull'utile relativo all'esercizio 2018, per un importo di 184,5 milioni di euro.
10 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3,0 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di +1,1 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario, e beneficio fiscale rilevato grazie al c.d. regime del Patent Box per un importo di +21,6 milioni di euro.
8 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,5 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale), provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di +1,6 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale), relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario.
9 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale), severance corrisposte nell'esercizio per un importo di -1,6 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale) e oneri di integrazione per un importo di -0,1 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).
11 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -2,0 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), severance corrisposte nell'esercizio per un importo di -1,1 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale) e oneri di integrazione per un importo di -0,1 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).
Il 2019 si è aperto con il lancio della nuova campagna di comunicazione Human Factor. Una campagna che ha veicolato un messaggio di grande valore, in continuità con la campagna precedente, sul rapporto tra Uomo e Tecnologia.
"La banca che semplifica la banca" è stato confermato come il posizionamento unico di FinecoBank anche per quest'anno.
Le attività di comunicazione si sono concentrate tutte nel primo semestre: a sostegno del lancio della nuova campagna, sono stati pianificati tre importanti flight di comunicazione che hanno coinvolto l'utilizzo di tutti i mezzi (TV, Radio, digital ed affissioni sul territorio) fino a fine giugno 2019.
Particolarmente significativi i dati reputazionali certificati da Reputation Institute12, che collocano FinecoBank tra le banche italiane con la reputazione più alta.
Numerosi gli eventi e le occasioni formative che hanno coinvolto la Rete dei consulenti finanziari nel corso dell'anno. Nel mese di marzo è stata organizzata la consueta convention dedicata al Private Banking e, nel mese di giugno, l'Investment Seminar che ha portato circa 300 consulenti ad approfondire i trend di mercato e tematiche macroeconomiche. Numerosi anche gli eventi organizzati sul territorio a favore della clientela Private.
Significativi i riconoscimenti ricevuti da FinecoBank nel corso dell'anno:
Le attività di marketing e comunicazione di Fineco in UK si sono intensificate nell'anno 2019 grazie a un modello e un posizionamento unico per quel mercato di riferimento. "The Multi-currency Bank": una banca diretta multicanale che offre servizi di banking, trading e investimenti in un unico conto multivaluta.
L'offerta di prodotti di investimento è in crescita e il Gruppo lavora in ottica di acquisizione di nuova clientela attivando campagne digitali e organizzando eventi e workshop che aumentano le opportunità di contatto. In tale contesto, Fineco ha deciso di intraprendere un percorso di conoscenza del proprio parco clienti sfruttando tecnologie di big data e campaign optimization per offrire un servizio sempre più coerente e rilevante per i propri utenti.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 10 gennaio 2019, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 9 gennaio 2019, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione successivamente approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 10 aprile 2019:
Il Consiglio di Amministrazione di Fineco Asset Management riunitosi il 4 febbraio 2019 ha approvato il Sistema Incentivante 2019 per il personale appartenente al "Personale più rilevante".
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 5 febbraio 2019, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso (a livello della Banca e a livello di Gruppo UniCredit, ove previste, in virtù dell'appartenenza di FinecoBank al Gruppo UniCredit fino all'8 maggio 2019) e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa) e del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 1° febbraio 2019, ha approvato:
12 Il Reputation Institute ("RI") è la società di consulenza e leader nel mondo per la reputazione. Il RI consente a molte delle aziende leader a livello mondiale di prendere decisioni aziendali più sicure che costruiscono e proteggono il capitale della reputazione, analizzano gli argomenti di rischio e sostenibilità e guidano il vantaggio competitivo. Lo strumento di gestione più importante del RI è il modello RepTrak® per l'analisi della reputazione di aziende e istituzioni - meglio noto tramite il Global RepTrak® 100, lo studio più ampio e completo al mondo sulla reputazione aziendale.
L'azione FinecoBank ha evidenziato un forte incremento nel corso dei primi 4 mesi dell'anno raggiungendo nel mese di aprile il proprio valore massimo storico, pari a 12,39 euro, mentre nel periodo successivo il prezzo ha risentito degli effetti della vendita da parte di UniCredit S.p.A. della propria partecipazione: nelle due distinte operazioni a maggio e luglio, precedentemente illustrate, sono state immesse sul mercato un totale di 215,1 milioni di azioni pari al 35,3% del capitale della Banca. Il conseguente e improvviso aumento dei volumi scambiati, pur causando una inevitabile correzione di prezzo, non ha tuttavia interrotto il complessivo trend di crescita del titolo nell'anno che al 31 dicembre 2019 ha evidenziato un incremento del 22% rispetto all'ultima seduta del 2018, sovraperformando l'indice Euro Stoxx Banks che da inizio anno è cresciuto dell'11%.
Al 31 dicembre 2019 il prezzo dell'azione si attesta a quota 10,69 euro, in rialzo rispetto al prezzo di chiusura registrato a fine 2018 pari a 8,78 euro, e ha registrato un valore medio nell'anno 2019 pari a 10,23 euro. Il valore massimo storico raggiunto dal prezzo dell'azione nel 2019 è stato, come detto, pari a 12,39 euro.
La capitalizzazione di mercato della società al 31 dicembre 2019 risulta di 6.509 milioni di euro.
| Anno 2014 | Anno 2015 | Anno 2016 | Anno 2017 | Anno 2018 | Anno 2019 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo ufficiale azione ordinaria (€) | ||||||
| - massimo | 4,750 | 7,805 | 7,400 | 8,735 | 11,890 | 12,385 |
| - minimo | 3,808 | 4,438 | 4,622 | 5,345 | 7,956 | 8,514 |
| - medio | 4,173 | 6,479 | 5,980 | 6,914 | 9,823 | 10,234 |
| - fine periodo | 4,668 | 7,625 | 5,330 | 8,535 | 8,778 | 10,690 |
| Numero azioni (milioni) | ||||||
| - in circolazione a fine periodo | 606,3 | 606,5 | 606,8 | 607,7 | 608,4 | 608,9 |
Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Banking, Brokerage e Investing, ivi inclusa anche l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM.
Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione verticale fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. Il Gruppo, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.
Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria del Gruppo è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.
Nel corso dell'esercizio 2019 è continuata l'attività di ampliamento dell'offerta dei prodotti e servizi di Banking e Carte di pagamento e l'ottimizzazione dei processi in tema di digitalizzazione, nell'ottica di renderli più rispondenti alle esigenze della clientela.
In tale ambito si evidenzia:
Per quanto concerne l'offerta nel Regno Unito, oltre all'adeguamento del servizio Multicurrency con le nuove divise sopra citate, si segnala:
In ottica di ottimizzazione dei processi esistenti, si segnala:
Nel mese di novembre 2019, infine, è stata comunicata alla clientela di FinecoBank la modifica del costo mensile di tenuta del conto corrente in euro e del costo mensile applicato alle sottorubriche Multicurrency CHF sottoscritte prima del 26 novembre 2016, attraverso una proposta di modifica unilaterale ai sensi dell'Art. 18 del TUB con efficacia a partire dal 1 febbraio 2020.
Con riferimento ai conti correnti in euro, la modifica, che consiste nell'introduzione di un costo mensile di tenuta conto massimo di 3,95 euro, si è resa necessaria per effetto delle mutate condizioni di mercato degli ultimi anni che hanno compromesso l'equilibrio tra il costo del servizio offerto sostenuto dalla Banca e le condizioni economiche applicate ai conti correnti. I due fattori che maggiormente hanno influito sono la riduzione dei tassi d'interesse di mercato in un quadro di perdurante debolezza dell'economia (specie a livello europeo) e gli oneri incrementali connessi alla normativa in tema di tutela dei depositanti.
Con riferimento alle sottorubriche Multicurrency CHF sottoscritte prima del 26 novembre 2016, la modifica, che consiste nell'introduzione di un costo mensile variabile in funzione della giacenza media, si è resa necessaria per effetto delle politica monetaria espansiva adottata dalla Banca Nazionale Svizzera che ha influito negativamente sull'equilibrio economico e finanziario tra il costo del servizio Multicurrency in CHF offerto e le condizioni economiche applicate al medesimo, rendendo non più sostenibile l'attuale struttura remunerativa.
La tabella di seguito riportata evidenzia un aumento dello speding delle carte di credito del 7,5% rispetto all'esercizio 2018.
(Importi in migliaia)
| Anno | 2019 | Anno 2018 |
Variazioni | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prodotti di credito | Spending | importo di | Spending | importo di | Spending | Importo di bilancio | |||
| bilancio | bilancio | Assoluta | % | Assoluta | % | ||||
| Carte di credito revolving | 49.849 | 43.486 | 51.194 | 43.201 | (1.345) | -2,6% | 285 | 0,7% | |
| Carte di credito a saldo | 3.071.269 | 311.672 | 2.851.868 | 277.241 | 219.401 | 7,7% | 34.431 | 12,4% | |
| Totale | 3.121.118 | 355.158 | 2.903.062 | 320.442 | 218.056 | 7,5% | 34.716 | 10,8% |
In ambito normativo, in linea con quanto previsto dal Regolamento delegato 2018/389 della Commissione Europea del 27 novembre 2017, che integra la direttiva (UE) 2015/2366 (PSD2), l'attività del Gruppo si è focalizzata:
Al riguardo, a partire da marzo 2019, è stato reso disponibile in area pubblica del sito finecobank.com un portale dedicato (developer portal) attraverso il quale, sono state messe a disposizione delle terze parti tutte le informazioni tecniche per procedere con l'integrazione dei propri servizi con la Banca;
nel lancio del servizio Mobile Code, una nuova funzionalità dell'APP Fineco che si affianca a SMS PIN e che permette ai clienti di confermare le operazioni disposte da canale online o mobile in conformità agli standard richiesti in tema di Strong Customer Authentication. A riguardo segnaliamo che Mobile Code è il codice richiesto ai clienti in alternativa a SMS PIN per accedere alle informazioni e ai dati sensibili del conto secondo quanto previsto dalla direttiva PSDII 2015/2366/(UE) entrata in vigore, per l'Italia, il 14 settembre 2019.
Per quanto riguarda l'attività di concessione dei finanziamenti, nell'anno 2019 è proseguita l'evoluzione del portafoglio dei prodotti di mutui ipotecari, con l'introduzione dell'offerta "Mutuo Green", facendo seguito alle possibili iniziative "ambientali" individuate dal Comitato Manageriale per la Sostenibilità incaricato di sovrintendere alla strategia di crescita sostenibile della Banca e ai piani ESG.
La nuova linea di mutui permette di finanziare l'acquisto di immobili in classe energetica A o B a condizioni vantaggiose a conferma della volontà di Fineco di introdurre prodotti che mirano alla promozione dei principi di sostenibilità ambientale.
Sono anche stati ampliati i canali di vendita del prodotto Credit Lombard, aggiungendo alla sottoscrizione tramite consulente finanziario, la possibilità di richiedere il prodotto in totale autonomia dall'Area Privata del sito con sottoscrizione con firma digitale e upload della documentazione reddituale.
Questa nuova modalità di richiesta ha permesso innanzitutto di ampliare il target di vendita del prodotto, includendovi i clienti diretti, nonché di supportare l'operatività della Rete, che ha la possibilità di indirizzare il cliente verso una modalità di richiesta autonoma, per concentrarsi maggiormente sulle attività consulenziali a maggiore valore aggiunto.
È altresì continuata l'attività di progettazione e gestione di campagne di marketing finalizzate a migliorare il posizionamento del brand e dell'offerta Fineco e a consolidare i volumi sui prodotti rateali (prestito e mutui) e ad aumentare le concessioni di affidamenti garantiti.
La tabella seguente riporta le erogazioni e il saldo di bilancio di prestiti personali e sovvenzioni chirografarie a rimborso rateale, mutui e concessioni di fidi in conto corrente confrontati con l'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno 2019 | Anno 2018 | Variazioni | ||||||
| Prodotti di credito | Importo di | Importo di | Erogazioni | Importo di bilancio | ||||
| Erogazioni | bilancio | Erogazioni | bilancio | Assoluta | % | Assoluta | % | |
| Prestiti personali e | ||||||||
| sovvenzioni chirografarie a | ||||||||
| rimborso rateale | 216.164 | 457.577 | 247.995 | 433.647 | (31.831) | -12,8% | 23.930 | 5,5% |
| Fidi in conto corrente * | 797.440 | 1.292.172 | 945.053 | 1.018.700 | (147.613) | -15,6% | 273.472 | 26,8% |
| Mutui | 412.281 | 1.156.353 | 411.064 | 856.870 | 1.217 | 0,3% | 299.483 | 35,0% |
| Totale | 1.425.885 | 2.906.102 | 1.604.112 | 2.309.217 | (178.227) | -11,1% | 596.885 | 25,8% |
* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.
Si precisa che gli affidamenti garantiti da titoli accordati nel corso dell'esercizio 2019 ammontano complessivamente a 780 milioni di euro (764 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 13 milioni di euro garantiti da pegni e 3 milioni di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 98% del totale dei fidi concessi.
Il 2019 viene archiviato con un risultato dell'attività di Brokerage pari a 132,6 milioni di euro, in linea rispetto ai 132,5 milioni di euro registrati nell'anno precedente, nonostante la minore volatilità sui mercati registrata nei primi nove mesi del 2019 e l'assolvimento degli obblighi normativi di Mifid 2 ed ESMA che hanno caratterizzato in modo significativo l'operatività sin dall'esercizio precedente. Al riguardo si evidenzia però la buona performance nell'ultimo trimestre dell'anno, favorita dalla rivisitazione dell'offerta del brokerage e l'introduzione dei seguenti nuovi servizi e funzionalità:
La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso dell'esercizio 2019 rispetto all'anno precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | Variazioni | |||||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | |||
| Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) | 7.179.426 | 7.232.629 | (53.203) | -0,7% | ||
| Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) | 1.368.852 | 1.245.012 | 123.840 | 9,9% | ||
| Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) | 579.744 | 515.151 | 64.593 | 12,5% | ||
| Totale ordini Equity | 9.128.022 | 8.992.792 | 135.230 | 1,5% | ||
| Ordini - Bond | 572.226 | 488.314 | 83.912 | 17,2% | ||
| Ordini - Derivati | 3.707.601 | 3.346.848 | 360.753 | 10,8% | ||
| Ordini - Forex | 473.186 | 712.753 | (239.567) | -33,6% | ||
| Ordini - CFD | 1.125.355 | 2.719.951 | (1.594.596) | -58,6% | ||
| Ordini - Fondi | 2.778.097 | 2.476.182 | 301.915 | 12,2% | ||
| Totale ordini | 17.784.487 | 18.736.840 | (952.353) | -5,1% |
La seguente tabella evidenzia il volume delle operazioni di negoziazione in contropartita diretta con gli ordini della clientela, derivanti dall'attività di internalizzazione degli ordini ricevuti su titoli azionari, derivati, CFD e Logos, registrati nel 2019 rispetto all'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | Variazioni | ||||||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | ||||
| Equity (internalizzazione) | 74.718.626 | 67.620.264 | 7.098.362 | 10,5% | |||
| Derivati (di cui internalizzati) | 70.282.219 | - | 70.282.219 | - | |||
| Forex | 24.294.595 | 43.345.841 | (19.051.246) | -44,0% | |||
| CFD e Logos | 37.915.332 | 74.818.404 | (36.903.072) | -49,3% | |||
| Totale Volumi "internalizzati" | 207.210.772 | 185.784.509 | 21.426.263 | 11,5% |
Si segnala che la voce "Derivati (di cui internalizzati)" include l'attività di internalizzazione degli ordini ricevuti su opzioni e future iniziata, rispettivamente, nel luglio 2019 e nel marzo 2019.
Il Gruppo offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV riconducibili a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate, prodotti previdenziali, assicurativi nonché servizi di consulenza in materia di investimenti.
Con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, nel corso del 2019 la gamma si è altresì ampliata con l'inserimento in piattaforma di oltre 550 nuovi ISIN a disposizione della clientela tra cui i fondi di Fineco Asset Management. Occorre inoltre segnalare che l'offerta di FAM si è ulteriormente allargata con l'ingresso dei fondi FAM Evolution: FAM Target, nati con un doppio vantaggio di entrare gradualmente sul mercato e preservare il potere d'acquisto della liquidità e dall'esigenza di fornire un servizio di Asset Allocation semplice e personalizzato; FAM Advisory, basati sul concetto di frontiera efficiente, e FAM Conviction, concepiti per esprimere una particolare vision allocativa. Sono stati, inoltre, introdotti i nuovi Fam Advisory, nuove strategie FAM Series (tra cui "Jupiter") e la nuova classe Private per i Core Series, caratterizzati da commissioni d'ingresso più basse, con un importo minimo di sottoscrizione più alto, destinati alla clientela Private.
Nel corso del mese di marzo 2019, con particolare riferimento ed attenzione alla clientela Private, è stata integrata l'offerta FinecoBank con le gestioni patrimoniali. Per offrire tale servizio il Gruppo ha individuato come partner Banor Sim, società specializzata con lungo track record e attiva in Italia dal 1989. Il prodotto è in esclusiva per FinecoBank e offre 4 linee di gestione a profilo di rischio crescente denominate Private Value (Prudente, Bilanciata, Sviluppo ed Azionaria) i cui portafogli sono investiti prevalentemente in titoli di debito e di capitale (minimo 80%). Dal mese di luglio 2019 i clienti possono opzionare il regime fiscale amministrato oltre ai regimi gestito e dichiarativo, già previsti inizialmente. A partire dal mese di dicembre è stata ridotta la soglia minima di conferimento, passando da 500.000 euro a 250.000 euro e sono state lanciate tre nuove linee Private Etiche a profilo di rischio con differenti profilo di rischio (da bilanciata ad azionaria), sempre con l'80% del portafoglio investito in titoli di debito e di capitale, e selezionabili dai clienti nell'ambito di un unico mandato comprensivo sia delle Linee Private Value che Private Etiche. Dalla data di lancio al 31 dicembre 2019 la raccolta relativa a tali gestioni patrimoniali è pari a circa 91 milioni di euro.
Per quanto riguarda i prodotti previdenziali, cresce sempre di più l'attenzione della clientela per il fondo pensione aperto Core Pension, proposto in esclusiva per la rete FinecoBank, che ha raccolto 117 milioni di euro nel corso del 2019.
Nell'ambito della consulenza assicurativa, nei mesi di marzo e aprile è terminata la commercializzazione della gamma Aviva Top Valor ("One", "Private" e "Advice") avendo raggiunto il plafond massimo. Nel contempo è iniziato il collocamento, anche in firma digitale, delle nuove polizze di Ramo I di Eurovita, "Focus Gestione" e "Focus Gestione Private", che utilizzano rispettivamente le Gestioni Separate "Nuovo Secolo" e "Euroriv". Sempre nel mese di marzo, la Multiramo Target, che si avvale della Gestione Separata GEFIN di Aviva, è stata modificata portando l'investimento iniziale nella GEFIN da 90% a 80%, allo scopo di migliorare il mix tra Ramo I e Ramo III. Nell'ambito del Private Insurance, nel corso del primo semestre è iniziata la raccolta nella Polizza Unit linked di diritto lussemburghese Lombard Private Client Insurance, che a tutto dicembre 2019 ha raggiunto circa 26 milioni di euro. Nel mese di luglio è iniziato il collocamento della nuova Multiramo 90/10 di Eurovita, con la Gestione Separata "Nuovo Secolo", e nel contempo la Focus Gestione Private è stata sostituita dalla nuova Focus Gestione Private II (Gestione Separata "Nuovo Secolo") con nuovo pricing e size iniziale di 500 mila euro. Nel mese di settembre è stata lanciata la versione "Advice" della Eurovita Focus Gestione e nell'ultimo trimestre del 2019, per raggiungimento plafond massimo, sono state chiuse le Eurovita Focus Gestione Private II e Focus Gestione Advice. Nell'ambito delle Polizze Salute, infine, è stata lanciata la Polizza Aviva Salute Premium, in grado di rispondere a diverse esigenze di tutela, dal rimborso di determinate spese mediche in caso di infortunio e malattia fino ad un supporto economico in caso di non autosufficienza, a seguito di infortunio sul lavoro o malattia.
L'attività di collocamento su mercato primario (IPO) si è svolta attraverso l'OPS Cassa Depositi e Prestiti a tasso misto 2019-2026, alla quale il Gruppo ha partecipato come distributore su invito di UniCredit Bank AG. Inoltre, sebbene non formalmente distributori, il Gruppo ha favorito l'acquisizione, da parte di primari clienti, di azioni NEXI in collocamento e quotazione sul mercato MTA.
Nell'ambito dell'attività di collocamento di Investment Certificates su mercato primario, dal mese di ottobre 2019 sono stati collocati tre prodotti emessi da UniCredit S.p.A. attraverso la strutturazione di UniCredit Bank AG, generando raccolta per circa 26 milioni di euro.
Con riferimento ai servizi di consulenza, nel corso del 2019 sono proseguite le attività del Gruppo volte a migliorare i servizi prestati alla clientela ampliando la gamma di strumenti a disposizione della rete di consulenti finanziari. In relazione al servizio Fineco Plus, si evidenzia:
Parallelamente è stata arricchita l'offerta di strumenti di risparmio amministrato raccomandabili nei servizi di consulenza Advice e Plus, che conta ora oltre 3.000 strumenti.
La seguente tabella mostra nel dettaglio la composizione dei prodotti della raccolta gestita al 31 dicembre 2019, il cui saldo evidenzia un incremento del 21% rispetto al 31 dicembre 2018.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2019 | Comp % | 31/12/2018 | Comp % | Assoluta | % | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 28.785.791 | 71,1% | 24.853.033 | 74,2% | 3.932.758 | 15,8% |
| Prodotti assicurativi | 10.115.054 | 25,0% | 7.618.203 | 22,8% | 2.496.851 | 32,8% |
| Gestioni patrimoniali | 92.529 | 0,2% | 1.095 | 0,0% | 91.434 | n.c. |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.512.000 | 3,7% | 1.012.355 | 3,0% | 499.645 | 49,4% |
| Totale saldo raccolta gestita | 40.505.374 | 100,0% | 33.484.686 | 100,0% | 7.020.688 | 21,0% |
L'anno 2019 è stato caratterizzato da un primo semestre che nonostante la ripresa dei mercati e la minore volatilità rispetto al 2018 ha risentito di un atteggiamento di cautela nei risparmiatori verso le forme di investimento "non garantite" ed un secondo semestre che ha fatto registrare più "entusiasmo" nei risparmiatori (grazie anche a mercati che hanno continuato a performare), generando un generale clima di maggior fiducia. Questo ha rappresentato un'ottima opportunità per i consulenti finanziari FinecoBank che, puntando a mettere al centro della propria attività la relazione con il cliente in ottica di lungo periodo, si sono confermati interlocutori privilegiati nella pianificazione finanziaria con la clientela. Inoltre, grazie all'approccio di estrema trasparenza, i temuti effetti della rendicontazione dei costi richiesta da MiFID II sono stati praticamente ininfluenti e non hanno in alcun modo minato o messo in discussione gli obiettivi e le decisioni di investimento già condivise.
Il modello di business si conferma vincente, in quanto continua a consentire alla Rete di assistere la clientela esistente rafforzando la relazione e la fiducia, con il supporto e l'utilizzo di strumenti di pianificazione per bisogni e di controllo del rischio, e, con la stessa efficacia, di dedicarsi alla nuova clientela da acquisire, con la quale costruire la crescita.
Modello di business, sostenibilità e livello di soddisfazione complessiva sono elementi che hanno consentito il conseguimento di una raccolta netta totale nell'anno 2019 pari a 5.121 milioni di euro, con un netto miglioramento in termini di qualità rispetto all'esercizio precedente: 3.279 milioni di euro di raccolta gestita (+44%), con 3.749 milioni di euro di raccolta nei servizi di Advisory (c.d. Guided Products +35%) e ben 83.616 nuovi conti correnti. La crescita è dovuta principalmente alla rete in essere, senza particolari contributi derivanti da campagne tattiche commerciali e da reclutamento.
Con riferimento alla qualità della raccolta, la Rete in essere ha incrementato il portafoglio medio pro-capite del 19,7% rispetto a fine anno precedente, con una crescita dell'incidenza dei c.d. Guided Products sulle masse gestite che è passata dal 37% alla fine del 2018 al 41% alla fine del 2019.
Il segmento Private associato alla Rete ha raggiunto asset complessivi pari a 30.391 milioni di euro, (che rappresentano il 43% degli asset totali gestiti dalla rete) con una raccolta netta nel 2019 pari a 2.269 milioni di euro. Nel segmento sono presenti circa 32.955 clienti, pari al 2,4% della clientela totale, principalmente distribuiti nella fascia 1-5 milioni di euro.
Nel corso dell'anno 2019 continuo è stato anche il perfezionamento della gamma d'offerta, per rispondere a qualsiasi tipo di esigenza, anche la più complessa. Particolarmente apprezzati gli strumenti che offrono programmi di progressivo accumulo con il duplice obiettivo di drenare liquidità da un lato e consentire un approccio graduale all'esposizione azionaria dall'altro, evitando errori tipici legati al market timing ed alla gestione dell'emotività; in questo senso, molto importante il contributo di Fineco AM nella costruzione di strumenti che, attraverso selezione e monitoraggio accurati, garantiscono adeguata diversificazione e tempestivo ribilanciamento. Graditi inoltre gli strumenti di controllo del rischio da affiancare/integrare ai servizi di consulenza così da rispondere, efficacemente, anche alle esigenze della clientela che si posiziona nella parte bassa della curva del rischio.
In questa direzione sono stati organizzati molti eventi sul territorio dedicati alla clientela (acquisita e prospect) con l'obiettivo di promuovere l'educazione finanziaria. Nell'anno 2019 sono stati realizzati 1.319 eventi, in maniera capillare, da Nord a Sud, coinvolgendo quasi 56.000 tra clienti e prospect.
Il reclutamento si conferma come complemento e completamento alla crescita ed all'innalzamento della qualità della Rete; l'interesse è rivolto verso profili ad alto potenziale, che condividano la visione del Gruppo e la strategia "cliente-centrica", caratterizzata da dinamismo e trasparenza, senza forzature e scorciatoie. In tale ambito nel 2019 sono stati inseriti 58 nuovi consulenti finanziari senior, selezionati dal settore delle reti, dalle banche tradizionali e dal Private Banking.
Continuo anche l'investimento sui "millenials", consapevoli della necessità di dover affrontare il ricambio generazionale. Nell'ambito del c.d. "progetto giovani", che avvia alla professione giovani neolaureati, sono stati inseriti 58 nuovi consulenti.
Al 31 dicembre 2019 la rete è composta da 2.541 consulenti finanziari distribuiti sul territorio con 396 negozi finanziari (c.d. Fineco Center), gestiti direttamente dalla Banca o dai consulenti finanziari stessi. Continui anche gli investimenti sulle strutture commerciali utilizzate dai consulenti finanziari, che contribuiscono ad elevare l'immagine e dare sempre maggiore capillarità alla presenza della Banca sul territorio.
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso dell'esercizio 2019 a confronto con l'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno 2019 | Comp % | Anno 2018 | Comp % | Variazioni | |||
| Assoluta | % | ||||||
| Conti correnti e depositi liberi | 2.641.684 | 51,6% | 1.890.730 | 34,7% | 750.954 | 39,7% | |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (1.608) | 0,0% | (5.718) | -0,1% | 4.110 | -71,9% | |
| RACCOLTA DIRETTA | 2.640.076 | 51,6% | 1.885.012 | 34,6% | 755.064 | 40,1% | |
| Gestioni patrimoniali | 90.675 | 1,8% | (5.598) | -0,1% | 96.273 | n.c. | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 843.762 | 16,5% | (132.127) | -2,4% | 975.889 | n.c. | |
| Prodotti assicurativi | 1.995.164 | 39,0% | 1.830.387 | 33,6% | 164.777 | 9,0% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 348.900 | 6,8% | 580.298 | 10,6% | (231.398) | -39,9% | |
| RACCOLTA GESTITA | 3.278.501 | 64,0% | 2.272.960 | 41,7% | 1.005.541 | 44,2% | |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | (797.611) | -15,6% | 1.295.366 | 23,8% | (2.092.977) | -161,6% | |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | (797.611) | -15,6% | 1.295.366 | 23,8% | (2.092.977) | -161,6% | |
| RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
5.120.966 | 100,0% | 5.453.338 | 100,0% | (332.372) | -6,1% | |
| di cui Guided products & services | 3.749.061 | 73,2% | 2.771.228 | 50,8% | 977.833 | 35,3% |
La tabella sotto esposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei consulenti finanziari al 31 dicembre 2019. Il saldo della raccolta diretta, gestita e amministrata, pari a 70.687 milioni di euro, ha registrato un incremento del 18% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie all'apporto positivo della raccolta realizzata nel corso dell'anno, pari a 5.121 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2019 | Comp % | 31/12/2018 | Comp % | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 19.206.453 | 27,2% | 16.564.769 | 27,6% | 2.641.684 | 15,9% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 1.219 | 0,0% | 2.793 | 0,0% | (1.574) | -56,4% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 19.207.672 | 27,2% | 16.567.562 | 27,7% | 2.640.110 | 15,9% |
| Gestioni patrimoniali | 92.529 | 0,1% | 1.095 | 0,0% | 91.434 | n.c. |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 28.374.546 | 40,1% | 24.476.015 | 40,9% | 3.898.531 | 15,9% |
| Prodotti assicurativi | 10.033.227 | 14,2% | 7.545.142 | 12,6% | 2.488.085 | 33,0% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.511.983 | 2,1% | 1.012.329 | 1,7% | 499.654 | 49,4% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 40.012.285 | 56,6% | 33.034.581 | 55,1% | 6.977.704 | 21,1% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 11.467.385 | 16,2% | 10.307.435 | 17,2% | 1.159.950 | 11,3% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 11.467.385 | 16,2% | 10.307.435 | 17,2% | 1.159.950 | 11,3% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE | ||||||
| CONSULENTI FINANZIARI | 70.687.342 | 100,0% | 59.909.578 | 100,0% | 10.777.764 | 18,0% |
| di cui Guided products & services | 28.754.383 | 40,7% | 22.342.564 | 37,3% | 6.411.819 | 28,7% |
Al 31 dicembre 2019 le risorse della Banca sono pari a 1.201 in aumento rispetto alle 1.154 presenti in azienda al 31 dicembre 2018 e sono così composte:
| Risorse | 31 dicembre 2019 | 31 dicembre 2018 |
|---|---|---|
| Dipendenti FinecoBank | 1.201 | 1.157 |
| Dipendenti del gruppo UniCredit distaccati in FinecoBank (+) | - | - |
| Dipendenti FinecoBank distaccati nel gruppo UniCredit (-) | - | (3) |
| Totale risorse | 1.201 | 1.154 |
Nel 2019 sono proseguite le attività volte al rafforzamento ed all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo ed al controllo e gestione dei rischi. Questo ha portato all'assunzione di n. 125 risorse.
Delle 125 assunzioni molte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda.
A seguito dell'uscita dal Gruppo UniCredit, la Banca ha proceduto inoltre all'internalizzazione della Funzione Audit e al rafforzamento delle altre funzioni di controllo (Compliance e CRO) oltre che alla creazione e al set up della nuova struttura organizzativa Regulatory Affairs. Questo ha comportato l'inserimento di 16 persone tra le risorse totali assunte.
In continuità con gli anni precedenti prosegue l'impegno per attrarre nuovi talenti, con particolare focus ai Millenials, grazie anche ad iniziative di employer branding volte ad incontrare ed ingaggiare neo laureati o laureandi e comprendere al meglio le dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni.
Anche il 2019 ha visto un significativo utilizzo della job rotation interna che ha coinvolto 73 risorse consentendo, da un lato, di ricoprire posizioni vacanti all'interno dell'azienda e, dall'altro, di garantire il continuo sviluppo professionale del personale.
Nel 2019 le uscite hanno coinvolto complessivamente 81 risorse di cui:
Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:
| Uomini | Donne | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Qualifica | 31/12/2019 | 31/12/2018 | 31/12/2019 | 31/12/2018 | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
| Dirigenti | 24 | 22 | 5 | 4 | 29 | 26 |
| Quadri Direttivi | 278 | 256 | 108 | 103 | 386 | 359 |
| Aree Professionali | 388 | 380 | 398 | 392 | 786 | 772 |
| Totale | 690 | 658 | 511 | 499 | 1.201 | 1.157 |
Al 31 dicembre 2019 i part-time presenti in Banca sono 93, circa l'8% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 43% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 10 anni, mentre l'età media è pari a circa 40 anni.
La formazione dei dipendenti nel corso del 2019 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica, linguistica e comportamentale-manageriale.
Di seguito il dettaglio delle ore di formazione per area di intervento:
| Area intervento | Ore di formazione |
|---|---|
| Obbligatoria | 8.310 |
| Tecnica | 11.674 |
| Linguistica | 8.678 |
| Comportamentale – Manageriale | 1.937 |
| Totale | 30.599 |
La Banca è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al business della Banca di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo.
Per questo motivo si è prestata forte attenzione alla formazione obbligatoria, estesa a tutti i dipendenti FinecoBank, che possono fruire dei corsi sia in modalità e-learning, grazie alla Piattaforma MyLearning, sia attraverso l'organizzazione di aule su tematiche specifiche (es. Antiriciclaggio, Financial Sanctions, ecc.). Inoltre, sono stati effettuati monitoraggi periodici sulla formazione obbligatoria, al fine di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti delle materie obbligatorie e preservare la Banca dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi.
Al fine di garantire la conformità con le nuove disposizioni normative, in particolare in materia di Credito Immobiliare ai Consumatori e Mifid, la Banca ha garantito a tutte le risorse impattate adeguata formazione e l'adeguamento, ove necessario, dei requisiti minimi di competenza e conoscenza.
Inoltre, anche nel corso del 2019 FinecoBank si è impegnata nel diffondere l'importanza della Compliance Culture, fondamentale per promuovere tra i dipendenti la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole è alla base del business di FinecoBank.
Nel corso del 2019, usufruendo della collaborazione di fornitori esterni e di competenze interne, sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di conoscenze tecniche necessarie a migliorare, non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti.
Le risorse della Banca hanno avuto a disposizione il catalogo formativo MyCampus, che ha permesso di estendere ulteriormente l'offerta formativa elearning dedicata a diverse tematiche.
All'interno della struttura del Customer Care, in ottica di mantenimento di alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, sono stati organizzati corsi di formazione sia "in ingresso" che "in itinere" per un totale di 9.618 ore, mirati all'acquisizione delle principali competenze tecniche e specifiche del ruolo, oltre al rafforzamento delle capacità relazionali e di comunicazione.
A supporto dello sviluppo delle risorse, la Banca organizza dei percorsi ad hoc per i manager e per coloro che per la prima volta si trovano a gestire delle risorse. In particolare, il percorso Leadership Training Program, dedicato ai responsabili di Team e coordinatori. Lo scopo è quello di creare una cultura aziendale condivisa, una maggiore consapevolezza del ruolo, un linguaggio comune e favorire la collaborazione tra i diversi team. Il progetto, partito come pilota nel 2017, ha visto al 31 dicembre 2019 coinvolte circa 60 risorse.
I partecipanti sono stati coinvolti in un percorso che prevedeva interviste individuali, formazione in aula e sessioni di coaching per supportare il raggiungimento degli obiettivi concordati nel piano di sviluppo personale e professionale.
Grazie alla collaborazione con Valore D, nel corso del 2019 Fineco ha potuto partecipare a dei percorsi formativi specificatamente pensati per valorizzare il talento femminile all'interno dell'azienda, in particolare:
La formazione linguistica nel corso del 2019 ha coinvolto circa 290 dipendenti in corsi di inglese (d'aula o telefonici). In alcuni casi (ad es. Executive), sono stati realizzati corsi "one to one" di Business English. La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi.
Inoltre, considerata la rilevanza della formazione linguistica, è stata messa a disposizione dell'intera popolazione una piattaforma che consente l'apprendimento della lingua inglese attraverso l'utilizzo di strumenti didattici come video, role-playing e aule virtuali.
La controllata: Fineco Asset Management Designated Activity Company (Dac)
Al 31 dicembre 2019 le risorse della società sono 24, di cui 8 donne e 16 uomini con un'età media pari a circa 34 anni.
Le assunzioni provenienti da mercato nel 2019 sono state finalizzate al completamento del set up organizzativo della società, iniziato lo scorso anno: i profili selezionati, infatti, ricoprono sia funzioni di business che di supporto e controllo.
La formazione dei dipendenti nel corso del 2019 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica e linguistica.
L'attuale architettura del sistema informativo adottato da FinecoBank permette di integrare in modo molto stretto la struttura distributiva, la struttura operativa interna e gli applicativi tramite i quali i clienti accedono ai servizi loro dedicati.
L'infrastruttura tecnologica ospitata dai Datacenters si compone di:
Per quanto riguarda Fineco AM, la società utilizza una piattaforma di terzi per la gestione dei servizi di investimento.
Nel corso del 2019 la Direzione ICT & Security Office (CIO) è stata impegnata nella consueta attività di adeguamento tecnologico, consolidamento e sviluppo del sistema informativo, volta a fornire servizi innovativi, affidabili e ad alto valore aggiunto per la clientela.
Dal punto di vista architetturale, è proseguita l'attività di ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa, il continuo miglioramento e tuning dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa coerentemente con adempimenti e vincoli normativi con la consueta attenzione ai temi di digitalizzazione della Banca.
Tra le principali attività progettuali concluse si segnalano, distinte per ambito:
Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.
La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.
I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.
Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.
La Banca Centrale Europea o la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.
Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.
Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca e di Fineco AM, unica società controllata, prevede tre tipologie di controlli:
Per quanto concerne la controllata Fineco AM, formalmente costituita a fine 2017 e divenuta operativa nel mese di luglio 2018, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance, Risk Management, da parte di funzioni interne alla società, ed Internal Audit14 , funzione esternalizzata a PWC.
14 L'attività di internal audit nel secondo semestre 2018 era svolta in outsourcing da UniCredit S.p.A..
Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.
Presso la Capogruppo sono inoltre istituiti controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi con funzioni di controllo della Banca tra i quali, in particolare, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.
Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su:
In ultimo, si precisa che ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea (BCE/2014/17) (regolamento quadro sull'MVU, Meccanismo di Vigilanza Unico), la BCE pubblica, a partire dal 4 settembre 2014, un elenco periodicamente aggiornato contenente il nome dei soggetti e gruppi vigilati che ricadono sotto la vigilanza diretta della BCE ("soggetti vigilati significativi" e "gruppi vigilati significativi", secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 16) e 22) del regolamento quadro sull'MVU), indicando per ciascuno la motivazione specifica della vigilanza diretta e, in caso di classificazione come "significativo" sulla base del criterio delle dimensioni, il valore totale delle attività del soggetto o del gruppo vigilato. La Banca, in quanto "ente creditizio insediato in uno Stato membro partecipante" ed appartenente al Gruppo UniCredit (classificato come "gruppo vigilato significativo"), rientrava tra i "soggetti vigilati significativi; a partire da settembre 2019, in seguito all'iter di classificazione svolto dalle Autorità di Vigilanza dopo l'uscita dal gruppo Unicredit, il Gruppo è riportata tra le "Less Significant High Priority Institution".
Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca e il Gruppo devono fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata e dell'impresa.
15 Nominato anche "Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi" ai sensi del principio 7.P.3 del codice di Autodisciplina delle società quotate.
16 Nell'ambito di tale funzione è presente anche il Servizio Antiriciclaggio e Antiterrorismo, incaricato di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo. Il Compliance Officer è nominato anche Responsabile della Funzione Antiriciclaggio.
17 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni. In particolare nel caso della Banca, rilevano il Presidio Locale per la normativa in materia di Operazioni con Soggetti in conflitto di interesse (in carico alla Unit Segreteria Societaria della Direzione Legal & Corporate Affairs), il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF (identificato nel CFO della Banca), il Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro; la funzione Human Resources, il responsabile Business Continuity & Crisis Management e il responsabile dell'Outsourcing Management (Cost Manager Assistant). Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.
Nel corso del mese di aprile 2019 sono state apportate alcune modifiche alla struttura organizzativa della Direzione Global Business e della Direzione Organizzazione e Operations Banca con la creazione di nuove strutture, la ridenominazione di strutture esistenti e la ridistribuzione di alcune attività per una migliore rappresentazione delle stesse.
A seguito dell'uscita di FinecoBank dal Gruppo Bancario UniCredit e all'iscrizione del Gruppo Bancario FinecoBank all'Albo dei Gruppi Bancari, nel corso del mese di maggio 2019 è stata internalizzata la funzione di revisione interna (Internal audit) in precedenza esternalizzata a UniCredit S.p.A. e nel corso del secondo semestre del 2019 sono state identificate, nell'ambito della Direzione Chief Financial Officer, specifiche strutture per la gestione del bilancio consolidato e delle segnalazioni di vigilanza consolidate; inoltre, sono state costituite le strutture Regulatory Affairs, Procurement Office e la struttura dedicata alla gestione delle segnalazioni di operazioni sospette in ambito antiriciclaggio e alla trasmissione al UIF (Unità di Informazione Finanziaria) di quelle ritenute fondate.
Infine, sono state apportate alcune ulteriori modifiche organizzative nell'ambito della Direzione Global Business, della Direzione Chief Risk Officer, della Direzione Operations Titoli e di Human Resources, in termini di ridistribuzione di alcuni compiti, per aggregare attività simili e limitare la frammentazione di responsabilità, e di ridenominazione di strutture esistenti, per una migliore rappresentazione delle stesse.
Il modello organizzativo della Capogruppo si basa su un modello di tipo funzionale, che promuove economie di scala e facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza e garantisce la necessaria dinamicità decisionale. Nell'attuale formulazione, pur applicando il concetto di "specializzazione funzionale", viene mantenuto l'approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi.
I collegamenti orizzontali sono garantiti dal funzionamento di appositi Comitati manageriali, che presidiano tra le altre attività, lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti. Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.
Il modello prevede l'identificazione delle funzioni aziendali di controllo: i) di conformità alle norme (compliance); ii) di controllo dei rischi (risk management); iii) di revisione interna (internal audit); e ulteriori funzioni di indirizzo e supporto e/o controllo, tra cui il CFO – Chief Financial Officer, il Legale, le Risorse Umane, la Corporate Identity e la funzione di controllo sulla rete dei consulenti finanziari.
Inoltre, il modello identifica ulteriori tre linee Funzionali, che governano:
In breve sintesi:
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano le seguenti strutture organizzative: il Network PFA & Private Banking Department, il Global Business Department, il CFO (Chief Financial Officer) Department, il CRO Department (Chief Risk Officer), il Network Controls, Monitoring & Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, il GBS Department (Global Banking Services), la Unit Human Resources, la Unit Compliance e il Team Identity & Communications.
La Funzione di Revisione Interna (Internal Audit) riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, Organo con Funzione di Supervisione Strategica.


La Capogruppo FinecoBank è responsabile di massimizzare il valore di lungo termine del Gruppo nel suo complesso, garantendo il governo unitario, l'indirizzo e il controllo delle entità del Gruppo (ovvero di Fineco AM, al momento unica società controllata).
Per tale finalità FinecoBank ha definito regole per il governo del Gruppo Bancario FinecoBank allo scopo di esercitare compiutamente il proprio ruolo di gestione e coordinamento del Gruppo18, nonché ha delineato il sistema di gestione manageriale/funzionale del Gruppo e disciplinato i processi chiave tra la Capogruppo e le entità del Gruppo.
La Capogruppo assicura il coordinamento delle attività delle entità con un sistema manageriale di gestione basato sul concetto delle "competence line", attraverso il forte legame funzionale tra la struttura di Capogruppo e la struttura organizzativa delle entità (funzione omologa dell'entità).
Le Competence Line sono rappresentate dalle strutture/funzioni che, operando trasversalmente tra la Capogruppo e le entità del Gruppo, hanno l'obiettivo di indirizzare, coordinare e controllare le attività ed i rischi del Gruppo nel suo complesso e tramite le strutture/funzioni presenti localmente, delle singole entità. Le Competence Line operano nei seguenti ambiti: Investor Relations, Finanza e Tesoreria, Pianificazione e Controllo, Vigilanza, Bilancio e Fiscale (ambito Chief Financial Officer); Risk Management e Crediti (ambito Chief Risk Officer); Legale/Societario; Compliance; Internal Audit nonché Human Resources, Identity & Communication, Organization/Business Continuity & Crisis Management/ICT/Security/Acquisti (ambito Global Banking Services).
Con l'obiettivo di realizzare un forte collegamento funzionale e manageriale a livello di Gruppo, all'interno dei vincoli posti dalle leggi e regolamenti locali applicabili, i Responsabili delle Competence Line hanno un ruolo diretto e, nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari delle entità, specifici poteri di indirizzo, supporto e controllo con riferimento alle corrispondenti funzioni delle entità, sempre in coordinamento con il Top Management della rispettiva entità.
Come previsto dalla normativa di riferimento, la Banca si è dotata di un modello che prevede strutture organizzative dedicate alla gestione della Business Continuity e delle Crisi, sia in regime di attività ordinaria sia in situazioni di emergenza.
L'impianto di Business Continuity e Crisis Management della Banca prevede il piano di gestione delle emergenze e delle crisi ed il piano di continuità operativa, di cui costituiscono parte integrante il piano di disaster recovery (che stabilisce le misure per il ripristino delle applicazioni e dei sistemi informativi colpiti da "disastro") ed il piano di cyber attack (che definisce le strategie per la gestione degli attacchi informatici su larga scala).
Tali Piani descrivono le modalità di gestione delle crisi e vengono aggiornati e verificati regolarmente per garantirne l'efficacia e l'adeguatezza.
18 In conformità all'articolo 61 del D.Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (la "Legge Bancaria Italiana") e alle Istruzioni di Vigilanza emesse dalla Banca d'Italia.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| Attivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 754.386 | 6 | 754.380 | n.c. |
| Attività finanziarie di negoziazione | 7.933 | 6.876 | 1.057 | 15,4% |
| Finanziamenti a banche | 566.033 | 3.058.882 | (2.492.849) | -81,5% |
| Finanziamenti a clientela | 3.679.829 | 2.955.074 | 724.755 | 24,5% |
| Altre attività finanziarie | 22.304.892 | 18.231.182 | 4.073.710 | 22,3% |
| Coperture | 64.939 | 8.187 | 56.752 | 693,2% |
| Attività materiali | 152.048 | 16.632 | 135.416 | 814,2% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - |
| Altre attività immateriali | 37.492 | 8.705 | 28.787 | 330,7% |
| Attività fiscali | 23.444 | 6.714 | 16.730 | 249,2% |
| Altre attività | 342.309 | 350.770 | (8.461) | -2,4% |
| Totale dell'attivo | 28.022.907 | 24.732.630 | 3.290.277 | 13,3% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| Passivo e patrimonio netto | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % |
| Debiti verso banche | 154.653 | 1.009.774 | (855.121) | -84,7% |
| Debiti verso clientela | 25.919.858 | 22.273.188 | 3.646.670 | 16,4% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 3.777 | 2.221 | 1.556 | 70,1% |
| Coperture | 94.950 | 7.941 | 87.009 | 1095,7% |
| Passività fiscali | 11.437 | 12.390 | (953) | -7,7% |
| Altre passività | 455.748 | 451.435 | 4.313 | 1,0% |
| Patrimonio | 1.382.484 | 975.681 | 406.803 | 41,7% |
| - capitale e riserve | 1.093.117 | 744.256 | 348.861 | 46,9% |
| - riserve da valutazione | 1.002 | (9.794) | 10.796 | 110,2% |
| - risultato netto | 288.365 | 241.219 | 47.146 | 19,5% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 28.022.907 | 24.732.630 | 3.290.277 | 13,3% |
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 754,4 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, che FinecoBank ha aperto nel corso dell'esercizio 2019 per trasferirvi la liquidità in precedenza depositata presso UniCredit S.p.A..
Le Attività finanziarie di negoziazione sono pari a 7,9 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | ||||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | ||
| Crediti verso banche centrali | 251.574 | - | 251.574 | - | |
| Crediti verso banche | 314.459 | 3.058.882 | (2.744.423) | -89,7% | |
| Conti correnti e depositi a vista | 250.501 | 1.922.041 | (1.671.540) | -87% | |
| Depositi a scadenza | 9.994 | 1.127.298 | (1.117.304) | -99,1% | |
| Altri finanziamenti: | 53.964 | 9.543 | 44.421 | 465,4% | |
| 1. Pronti contro termine attivi | 4.316 | 416 | 3.900 | 937,5% | |
| 2. Altri | 49.648 | 9.127 | 40.521 | 443,9% | |
| Totale | 566.033 | 3.058.882 | (2.492.849) | -81,5% |
I Finanziamenti a banche sono pari a 566 milioni di euro ed evidenziano una riduzione dell'81,5% rispetto al 31 dicembre 2018, riconducibile principalmente al trasferimento della liquidità sul conto HAM presso Banca d'Italia, in precedenza detenuta presso UniCredit S.p.A., e alla chiusura dei depositi vincolati con UniCredit S.p.A..
I "Crediti verso banche centrali" sono costituiti esclusivamente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia.
I "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie, tra le quali UniCredit S.p.A., per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM. Al 31 dicembre 2018 la voce includeva, inoltre, la liquidità depositata presso UniCredit S.p.A. trasferita, in parte, nel primo semestre 2019 sul conto HAM presso Banca d'Italia di cui sopra.
I "Depositi a scadenza" sono costituiti esclusivamente dal deposito intrattenuto da Fineco AM con Intesa Sanpaolo Plc per un importo pari a 10 milioni di euro. Al 31 dicembre 2018 la voce includeva i depositi attivi presso la stessa UniCredit estinti nel corso dell'esercizio 2019 per un importo complessivo di 1.119,3 milioni di euro.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 43,8 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (5,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e per 5,8 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (3,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | ||||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | ||
| Conti correnti | 1.292.172 | 1.018.700 | 273.472 | 26,8% | |
| Pronti contro termine attivi | 160.112 | 148.797 | 11.315 | 7,6% | |
| Mutui | 1.156.353 | 856.870 | 299.483 | 35,0% | |
| Carte di credito, prestiti personali | 810.061 | 750.141 | 59.920 | 8,0% | |
| Altri finanziamenti | 261.131 | 180.566 | 80.565 | 44,6% | |
| Totale | 3.679.829 | 2.955.074 | 724.755 | 24,5% |
I Finanziamenti a clientela sono pari a 3.679,8 milioni di euro, in crescita del 24,5% rispetto al 31 dicembre 2018, e sono rappresentati da:
I Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ammontano complessivamente a 3.263,9 milioni di euro e sono costituiti principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, utilizzi di conto corrente e carte di credito revolving e a saldo; complessivamente evidenziano un incremento del 24%, grazie all'erogazione, nel corso dell'esercizio 2019, di 216 milioni di euro di prestiti personali e 413 milioni di euro di mutui oltre alla concessione di nuovi affidamenti in conto corrente per un importo accordato di 797 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti a clientela (riclassifica gestionale) | Consistenze | Variazioni | |||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | ||
| Conti correnti | 1.290.208 | 1.016.930 | 273.278 | 26,9% | |
| Utilizzo carte di credito | 355.133 | 320.379 | 34.754 | 10,8% | |
| Mutui | 1.155.943 | 856.856 | 299.087 | 34,9% | |
| Prestiti personali | 454.043 | 428.979 | 25.064 | 5,8% | |
| Altri finanziamenti | 5.312 | 6.460 | (1.148) | -17,8% | |
| Finanziamenti in bonis | 3.260.639 | 2.629.604 | 631.035 | 24,0% | |
| Conti correnti | 1.964 | 1.770 | 194 | 11,0% | |
| Mutui | 410 | 14 | 396 | 2828,6% | |
| Utilizzo carte di credito | 25 | 63 | (38) | -60,3% | |
| Prestiti personali | 860 | 720 | 140 | 19,4% | |
| Altri finanziamenti | 42 | 99 | (57) | -57,6% | |
| Finanziamenti deteriorati | 3.301 | 2.666 | 635 | 23,8% | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 3.263.940 | 2.632.270 | 631.670 | 24,0% | |
| Pronti contro termine | 160.112 | 148.768 | 11.344 | 7,6% | |
| Pronti contro termine - deteriorati | - | 29 | (29) | -100,0% | |
| Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione | 151.555 | 84.963 | 66.592 | 78,4% | |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari | 103.956 | 88.922 | 15.034 | 16,9% | |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari - deteriorati |
266 | 122 | 144 | 118,0% | |
| Crediti di funzionamento e altri crediti | 415.889 | 322.804 | 93.085 | 28,8% | |
| Finanziamenti a clientela | 3.679.829 | 2.955.074 | 724.755 | 24,5% |
(Importi in migliaia)
| Importo lordo | Fondo svalutazione | Importo netto | Coverage ratio | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categoria | Consistenze al | Consistenze al | Consistenze al | Dati al | ||||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | 31/12/2019 | 31/12/2018 | 31/12/2019 | 31/12/2018 | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Sofferenze | 19.562 | 19.714 | (17.877) | (18.067) | 1.685 | 1.647 | 91,39% | 91,65% |
| Inadempienze probabili | 4.348 | 2.659 | (2.957) | (2.042) | 1.391 | 617 | 68,01% | 76,80% |
| Scaduti | 1.424 | 1.562 | (932) | (1.009) | 492 | 553 | 65,45% | 64,60% |
| Totale | 25.334 | 23.935 | 21.766 | 21.118 | 3.568 | 2.817 | 85,92% | 88,23% |
La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 3,6 milioni di euro, di cui 1,7 milioni di euro di crediti in sofferenza, 1,4 milioni di euro di inadempienze probabili e 0,5 milioni di euro di crediti scaduti. I crediti deteriorati rappresentano lo 0,11% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,11% al 31 dicembre 2018) e sono relativi, principalmente, a scoperti di conto corrente e prestiti personali.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | ||||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
12.226 | 13.342 | (1.116) | -8,4% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
321.699 | 961.773 | (640.074) | -66,6% | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 21.970.967 | 17.256.067 | 4.714.900 | 27,3% | |
| - titoli di debito emessi da banche | 8.874.329 | 9.382.112 | (507.783) | -5,4% | |
| - titoli di debito emessi da clientela | 13.096.638 | 7.873.955 | 5.222.683 | 66,3% | |
| Totale | 22.304.892 | 18.231.182 | 4.073.710 | 22,3% |
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 8,7 milioni di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso dell'esercizio 2019 pari a 2,6 milioni di euro, e dall'esposizione in titoli di capitale contabilizzati in seguito alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, per un importo di 2,6 milioni di euro (di cui 2,3 milioni di euro relativi all'operazione Carige e 0,3 milioni di euro relativi all'operazione Carim, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico dell'esercizio 2019 di 4,5 milioni di euro al lordo delle imposte. Per maggiori dettagli in merito all'esposizione nei confronti dello Schema Volontario si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - Sezione 5 – Altri aspetti della nota integrativa consolidata.
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale da interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"19. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli di Stati suddivisi per paese emittente:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze | Variazioni | |||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | ||
| Italia | 172.704 | 816.900 | (644.196) | -78,9% | |
| Francia | 36.668 | 35.471 | 1.197 | 3,4% | |
| America | 70.891 | 67.585 | 3.306 | 4,9% | |
| Irlanda | 41.431 | 41.812 | (381) | -0,9% | |
| Totale | 321.694 | 961.768 | (640.074) | -66,6% |
19 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).
I titoli di debito emessi da banche rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprendono titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. per 7.501,4 milioni di euro (9.115,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018), covered bond emessi da istituzioni creditizie per 627,2 milioni di euro e titoli obbligazionari emessi da organismi sovrannazionali e agenzie governative che rientrano nella definizione di istituzioni creditizie per 745,7 milioni di euro (266,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
I titoli di debito emessi da clientela rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono esclusivamente ad esposizioni Sovrane e Sovranazionali. Di seguito si riporta il valore di bilancio suddiviso per emittente:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze | Variazioni | |||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | ||
| Italia | 5.139.066 | 3.150.186 | 1.988.880 | 63,1% | |
| Spagna | 4.081.857 | 3.411.725 | 670.132 | 19,6% | |
| Germania | 127.178 | 127.432 | (254) | -0,2% | |
| Polonia | 118.924 | 79.660 | 39.264 | 49,3% | |
| Francia | 696.810 | 255.743 | 441.067 | 172,5% | |
| America | 338.246 | - | 338.246 | n.c. | |
| Austria | 398.087 | 208.562 | 189.525 | 90,9% | |
| Irlanda | 730.905 | 171.703 | 559.202 | 325,7% | |
| Regno Unito | 58.658 | - | 58.658 | n.c. | |
| Belgio | 417.485 | 181.983 | 235.502 | 129,4% | |
| Portogallo | 333.319 | - | 333.319 | n.c. | |
| EFSF (European Financial Stability Facility) | 352.945 | 160.493 | 192.452 | 119,9% | |
| ESM (European Stability Mechanism) | 303.158 | 126.468 | 176.690 | 139,7% | |
| Totale | 13.096.638 | 7.873.955 | 5.222.683 | 66,3% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | ||||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | ||
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive | 21.115 | - | 21.115 | n.c. | |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni positive | 14.944 | 3.314 | 11.630 | 350,9% | |
| Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica | 28.880 | 4.873 | 24.007 | 492,7% | |
| Totale attivo | 64.939 | 8.187 | 56.752 | 693,2% | |
| di cui: | |||||
| Valutazioni positive | 37.199 | 2.575 | 34.624 | n.c. | |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | (1.140) | 739 | (1.879) | -254,0% | |
| Adeguamento di valore delle attività coperte | 28.880 | 4.873 | 24.007 | 492,7% | |
| Totale attivo | 64.939 | 8.187 | 56.752 | 693,2% | |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative | 80.852 | 5.341 | 75.511 | n.c. | |
| Adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica | 14.098 | 2.600 | 11.498 | 442,2% | |
| Totale passivo | 94.950 | 7.941 | 87.009 | n.c. | |
| di cui: | |||||
| Valutazioni negative | 58.128 | 4.703 | 53.425 | n.c. | |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | 22.724 | 638 | 22.086 | n.c. | |
| Adeguamento di valore delle passività coperte | 14.098 | 2.600 | 11.498 | 442,2% | |
| Totale passivo | 94.950 | 7.941 | 87.009 | n.c. |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Sintesi valutazioni derivati di copertura | Attivo | Passivo | Sbilancio |
| Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo | 37.199 | 58.128 | (20.929) |
| Adeguamento di valore delle attività /passività oggetto di copertura generica | 28.880 | 14.098 | 14.782 |
| Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura specifica | 6.132 | - | 6.132 |
| Totale | 72.211 | 72.226 | (15) |
Al 31 dicembre 2019 le attività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da mutui erogati a clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le attività finanziarie oggetto di copertura specifica sono rappresentate da titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono a contratti derivati stipulati dal Gruppo con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, il cui effetto economico, al netto di 23,9 milioni di euro di ratei interessi negativi contabilizzati nel margine di interesse, è negativo per 0,01 milioni di euro.
Le Attività materiali sono costituite da terreni, immobili, macchine elettroniche, mobili, arredi, impianti e attrezzature.
In data 1° gennaio 2019, per effetto della prima applicazione del principio contabile IFRS 16, sono stati iscritti nell'attivo di bilancio le attività materiali che rappresentano il diritto d'uso dei beni oggetto di locazione, per un totale di 64.575 migliaia di euro, rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dalle società del Gruppo e dei negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre a contratti di locazione di macchinari e autovetture.
Il 31 gennaio 2019 la Banca ha acquistato da Immobiliare Stampa S.C.p.A. (facente capo al Gruppo Banca Popolare di Vicenza), la proprietà dell'immobile, con destinazione uso uffici e relativi accessori, presso cui è stabilita la sede legale della Banca sito in Milano, Piazza Durante 11, parzialmente condotto in locazione sino a tale data. La transazione si è conclusa a fronte di un corrispettivo di 62 milioni di euro, ammontare per il quale, oltre a imposte e costi diretti iniziali, l'immobile è stato iscritto in bilancio. Si precisa che si è proceduto alla contabilizzazione separata di terreno e fabbricato, anche se acquistati congiuntamente, come previsto dallo IAS 16.
Gli investimenti in macchine elettroniche sono stati finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture della Banca e di Fineco AM. Gli investimenti in mobili, arredi, impianti e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività materiali | Saldo al 31/12/2018 |
Rettifiche IFRS16 01/01/2019 |
Investimenti anno 2019 |
Altre variazioni e vendite anno 2019 |
Ammortamenti e rettifiche anno 2019 |
Saldo al 31/12/2019 |
| Terreni | - | - | 23.932 | - | - | 23.932 |
| Immobili | 2.088 | 63.950 | 61.247 | (7.056) | (10.627) | 109.602 |
| Macchine elettroniche | 10.944 | - | 6.255 | - | (4.464) | 12.735 |
| Mobili e arredi | 1.836 | - | 2.149 | 3 | (1.404) | 2.584 |
| Impianti e attrezzature | 1.764 | 625 | 1.775 | (50) | (919) | 3.195 |
| Totale | 16.632 | 64.575 | 95.358 | (7.103) | (17.414) | 152.048 |
Si precisa che le attività materiali al 31 dicembre 2019 includono il "diritto d'uso" relativo agli immobili per un ammontare di 66,2 milioni di euro e il "diritto d'uso" relativo a impianti e attrezzature per un ammontare di 0,5 milioni di euro.
L'Avviamento iscritto in bilancio della Banca, pari a 89,6 milioni di euro, deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).
Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso, incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Osserviamo, infatti, che in considerazione del particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.
L'impairment test dell'avviamento iscritto in bilancio, effettuato al 31 dicembre 2019, non ha fatto emergere alcuna evidenza di perdite di valore; per ogni ulteriore informazione relativa al test di impairment si rinvia alla Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato della nota integrativa consolidata.
Le Altre attività immateriali comprendono principalmente gli acquisti e le implementazioni delle procedure informatiche che presentano utilità pluriennale, necessarie al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte del Gruppo di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi e di reporting finanziario. Si evidenzia inoltre che in data 28 novembre 2019 la Banca ha acquistato da UniCredit S.p.A. i Marchi e domini Fineco per un ammontare di 22,5 milioni di euro oltre IVA, ammontare per il quale sono stati iscritti in bilancio.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività immateriali | Saldo al 31/12/2018 |
Investimenti anno 2019 |
Altre variazioni e vendite anno 2019 |
Ammortamenti e rettifiche anno 2019 |
Saldo al 31/12/2019 |
| Software | 8.019 | 6.729 | - | (5.170) | 9.578 |
| Marchi | - | 27.452 | - | - | 27.452 |
| Altre attività immateriali | 686 | 55 | - | (279) | 462 |
| Totale | 8.705 | 34.236 | - | (5.449) | 37.492 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | |
| Attività fiscali | ||||
| Attività correnti | - | 467 | (467) | -100,0% |
| Attività fiscali anticipate | 47.884 | 28.977 | 18.907 | 65,2% |
| Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 | 3.828 | 4.033 | (205) | -5,1% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 51.712 | 33.477 | 18.235 | 54,5% |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (28.268) | (26.763) | (1.505) | 5,6% |
| Totale Attività fiscali | 23.444 | 6.714 | 16.730 | 249,2% |
| Altre attività | ||||
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 4.579 | 8.489 | (3.910) | -46,1% |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 2.733 | 2.170 | 563 | 25,9% |
| Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie | - | 119 | (119) | -100,0% |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 6.067 | 6.928 | (861) | -12,4% |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | 28.062 | 30.356 | (2.294) | -7,6% |
| - titoli e cedole da regolare | 1.537 | 5.131 | (3.594) | -70,0% |
| - altre operazioni | 26.525 | 25.225 | 1.300 | 5,2% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | 259.098 | 269.189 | (10.091) | -3,7% |
| - acconti d'imposta | 252.251 | 262.261 | (10.010) | -3,8% |
| - crediti d'imposta | 6.809 | 6.893 | (84) | -1,2% |
| - acconti d'imposta su TFR | 38 | 35 | 3 | 8,6% |
| Partite in attesa di regolamento: | 2.495 | 4.597 | (2.102) | -45,7% |
| - effetti, assegni ed altri documenti | 2.495 | 4.597 | (2.102) | -45,7% |
| Partite in corso di lavorazione | 13 | 29 | (16) | -55,2% |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 50 | 2 | 48 | 2400,0% |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da | ||||
| quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie | 27.178 | 24.588 | 2.590 | 10,5% |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
12.034 | 4.303 | 7.731 | 179,7% |
| Totale Altre attività | 342.309 | 350.770 | (8.461) | -2,4% |
Precisiamo che le "Attività fiscali anticipate" sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato al netto delle relative "Passività fiscali differite" al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12.
L'incremento delle Attività fiscali, post compensazione IAS 12, è dovuta principalmente:
Per quanto riguarda le Altre attività, si evidenzia un decremento delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Attività fiscali" per un importo di 10,1 milioni di euro, determinato da minori acconti versati, in qualità di sostituti di imposta, per l'imposta sostitutiva sui redditi diversi, parzialmente compensati da maggiori acconti versati per l'imposta di bollo, e un incremento dei "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" per 7,7 milioni di euro, relativi, principalmente, all'incremento dei ratei per commissioni di mantenimento maturate su prodotti assicurativi collocati dal Gruppo.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | ||||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | ||
| Debiti verso banche centrali | - | - | - | - | |
| Debiti verso banche | 154.653 | 1.009.774 | (855.121) | -84,7% | |
| Conti correnti e depositi a vista | 70.396 | 52.563 | 17.833 | 33,9% | |
| Finanziamenti | 74.067 | 933.352 | (859.285) | -92,1% | |
| - Pronti contro termine passivi | 74.067 | 933.352 | (859.285) | -92,1% | |
| Debiti per leasing | 7.207 | - | 7.207 | - | |
| Altri debiti | 2.983 | 23.859 | (20.876) | -87,5% | |
| Totale | 154.653 | 1.009.774 | (855.121) | -84,7% |
I Debiti verso banche sono pari 154,7 milioni di euro ed evidenziano una riduzione dell'84,7% rispetto al 31 dicembre 2018, riconducibile principalmente al mancato rinnovo delle operazioni di pronti contro termine con UniCredit S.p.A..
La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita principalmente dai conti correnti aperti da banche clienti per 69,6 milioni di euro (33,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine e stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. Al 31 dicembre 2018 la voce era comprensiva delle operazioni di pronti contro termine effettuate con UniCredit S.p.A. per 751,8 milioni di euro.
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende, principalmente, i margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati per 3 milioni di euro (23,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018, comprensivi dei margini di variazione per l'operatività in pronti contro termine, di cui 22,6 milioni di euro nei confronti di UniCredit S.p.A.).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | ||||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | ||
| Conti correnti e depositi a vista | 25.573.169 | 22.046.700 | 3.526.469 | 16,0% | |
| Depositi a scadenza | 1.359 | 3.106 | (1.747) | -56,2% | |
| Finanziamenti | 163.450 | 116.299 | 47.151 | 40,5% | |
| - Pronti contro termine passivi | 163.450 | 116.299 | 47.151 | 40,5% | |
| Debiti per leasing | 60.118 | - | 60.118 | - | |
| Altri debiti | 121.762 | 107.083 | 14.679 | 13,7% | |
| Debiti verso clientela | 25.919.858 | 22.273.188 | 3.646.670 | 16,4% |
I Debiti verso clientela ammontano a 25.919,9 milioni di euro, in crescita del 16,4% rispetto al 31 dicembre 2018, e sono rappresentati principalmente dai conti correnti della clientela, che evidenziano un incremento di 3.526,5 milioni di euro (+16%).
La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da:
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 41,4 milioni di euro (34 milioni di euro al 31 dicembre 2018), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati e strumenti finanziari, che si attestano a 41,2 milioni di euro (38,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 39,2 milioni di euro (34,2 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
Le Passività finanziarie di negoziazione sono pari a 3,8 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | |
| Passività fiscali | ||||
| Passività correnti | 11.437 | 12.390 | (953) | -7,7% |
| Passività fiscali differite | 28.268 | 26.763 | 1.505 | 5,6% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 39.705 | 39.153 | 552 | 1,4% |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (28.268) | (26.763) | (1.505) | 5,6% |
| Totale Passività fiscali | 11.437 | 12.390 | (953) | -7,7% |
| Altre passività | ||||
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 202 | 163 | 39 | 23,9% |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 13.342 | 13.018 | 324 | 2,5% |
| Contributi previdenziali da versare | 6.577 | 6.415 | 162 | 2,5% |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi | ||||
| finanziari | 25.866 | 24.181 | 1.685 | 7,0% |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o azioni di | ||||
| UniCredit | 142 | 338 | (196) | -58,0% |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | 57.512 | 53.307 | 4.205 | 7,9% |
| - titoli e cedole da regolare | 20.310 | 12.921 | 7.389 | 57,2% |
| - deleghe di pagamento | 22.494 | 21.716 | 778 | 3,6% |
| - altre partite | 14.710 | 18.670 | (3.960) | -21,2% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | 133.690 | 116.031 | 17.659 | 15,2% |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 27.616 | 17.805 | 9.811 | 55,1% |
| - altre | 106.074 | 98.226 | 7.848 | 8,0% |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 20.796 | 22.123 | (1.327) | -6,0% |
| Partite in attesa di regolamento: | 74.298 | 94.642 | (20.344) | -21,5% |
| - bonifici in partenza | 74.251 | 94.545 | (20.294) | -21,5% |
| - POS e bancomat | 47 | 97 | (50) | -51,5% |
| Partite in corso di lavorazione: | 463 | 561 | (98) | -17,5% |
| - bonifici in arrivo | 419 | 543 | (124) | -22,8% |
| - altre partite in corso di lavorazione | 44 | 18 | 26 | 144,4% |
| Somme a disposizione della clientela | 3.935 | 3.333 | 602 | 18,1% |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti | ||||
| e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività | ||||
| finanziarie | 183 | 157 | 26 | 16,6% |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli | ||||
| che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie | 6.851 | 2.800 | 4.051 | 144,7% |
| Trattamento di fine rapporto | 4.810 | 4.561 | 249 | 5,5% |
| Fondo per rischi e oneri | 107.079 | 109.805 | (2.726) | -2,5% |
| Totale Altre passività | 455.748 | 451.435 | 4.313 | 1,0% |
Precisiamo che le "Passività fiscali differite", al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato a compensazione delle "Attività fiscali anticipate".
Le Passività fiscali, post compensazione IAS 12, sono rappresentate esclusivamente da passività fiscali correnti ed evidenziano un decremento di 1 milione di euro.
Per quanto riguarda le Altre passività si evidenzia un incremento delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Passività fiscali" per 17,7 milioni di euro, dovuto principalmente all'aumento delle passività relative all'imposta di bollo e all'imposta sostitutiva sul risparmio amministrato da versare all'Erario, delle "Partite definitive non imputabili ad altre voci" per 4,2 milioni di euro, dovuto all'incremento delle operazioni in titoli e cedole da regolare per 7,4 milioni di euro parzialmente compensate da minori "Altre partite", e dei "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" per 4,1 milioni di euro, relativi, principalmente, all'incremento dei ratei per commissioni di mantenimento maturate su prodotti assicurativi da pagare ai consulenti finanziari. Si evidenzia, inoltre, una riduzione delle "Partite in attesa di regolamento", dovuta, in particolare, alla diminuzione dei bonifici in partenza per 20,3 milioni di euro.
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, per un importo di 21 migliaia di euro;
Fondi rischi ed oneri – Altri fondi che accolgono accantonamenti per complessivi 107,1 milioni di euro, per i quali, in presenza di una passività con scadenza e ammontare incerti, è stata riscontrata un'obbligazione in corso come risultato di un evento passato ed è stato possibile effettuare una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione. Gli esborsi, la cui scadenza stimata è superiore a 18 mesi, sono stati attualizzati utilizzando il tasso che rappresenta il valore finanziario del tempo.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | ||
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie | |||||
| rilasciate | 21 | 49 | (28) | -57,1% | |
| Controversie legali e fiscali | 30.910 | 32.290 | (1.380) | -4,3% | |
| - Cause in corso | 22.370 | 23.830 | (1.460) | -6,1% | |
| - Reclami | 4.794 | 4.575 | 219 | 4,8% | |
| - Vertenze fiscali | 3.746 | 3.885 | (139) | -3,6% | |
| Oneri per il personale | 4.949 | 4.809 | 140 | 2,9% | |
| Altri | 71.199 | 72.657 | (1.458) | -2,0% | |
| - Indennità suppletiva clientela | 63.618 | 64.139 | (521) | -0,8% | |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 395 | 2.266 | (1.871) | -82,6% | |
| - Altri fondi | 7.186 | 6.252 | 934 | 14,9% | |
| Fondo rischi ed oneri - altri fondi | 107.058 | 109.756 | (2.698) | -2,5% | |
| Totale fondo rischi ed oneri | 107.079 | 109.805 | (2.726) | -2,5% |
Si precisa che la voce "Oneri per il personale" accoglie, esclusivamente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | |
| Capitale sociale | 200.941 | 200.773 | 168 | 0,1% |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | - | - |
| Riserve | 397.592 | 355.509 | 42.083 | 11,8% |
| - Riserva legale | 40.188 | 40.155 | 33 | 0,1% |
| - Riserva straordinaria | 309.131 | 272.454 | 36.677 | 13,5% |
| - Riserva azioni proprie | 7.351 | 13.960 | (6.609) | n.c. |
| - Altre riserve | 40.923 | 28.940 | 11.982 | 41,4% |
| (Azioni proprie) | (7.351) | (13.960) | 6.609 | n.c. |
| Riserve da valutazione | 1.002 | (9.794) | 10.796 | n.c. |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 200.000 | 300.000 | 150,0% |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 288.365 | 241.219 | 47.146 | 19,5% |
| Totale | 1.382.484 | 975.681 | 406.803 | 41,7% |
Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale ammonta a 200,9 milioni di euro, composto da 608.913.600 azioni ordinarie di nominali 0,33. La Riserva Sovrapprezzi di emissione ammonta a 1,9 milioni di euro.
Le riserve sono costituite dalla:
Il patrimonio netto contabile consolidato include i seguenti strumenti finanziari:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 5 febbraio 2019, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 1 febbraio 2019, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione / fidelizzazione:
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
L'Assemblea di FinecoBank del 10 aprile 2019 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2018 di FinecoBank S.p.A., pari a 227,9 milioni di euro, come segue:
Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 0,4 milioni di euro.
La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata di circa 5,5 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank ed è stata utilizzata per circa 0,3 milioni di euro e 6,4 milioni di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari rispettivamente della prima tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", corrispondente a 34.644 azioni ordinarie FinecoBank e della seconda tranche azionaria del piano "2015-2017 PFA PLAN", corrispondente a 646.496 azioni ordinarie FinecoBank.
Al 31 dicembre 2019 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 737.448 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,12% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 7,4 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio 2019 sono state acquistate 17.300 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2018 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 34.644 e n. 646.496 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN". Conseguentemente la Riserva azioni proprie è stata ridotta complessivamente di 6,6 milioni di euro con contestuale incremento della Riserva straordinaria.
La Riserva da valutazione è costituita:
20 Unrated e unlisted.
Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Descrizione | Patrimonio netto | Di cui: risultato netto |
| 31/12/2019 | 31/12/2019 | |
| Saldi di FinecoBank al 31 dicembre 2019 | 1.366.876 | 285.891 |
| Effetto del consolidamento di Fineco AM | 63.909 | 50.775 |
| Dividendi incassati nell'esercizio da Fineco AM | (48.301) | (48.301) |
| Patrimonio e utile di pertinenza di terzi | - | - |
| Saldi di pertinenza del Gruppo 31 dicembre 2019 | 1.382.484 | 288.365 |
Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è di 200.941.488,00 euro, composto da 608.913.600 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Alla data del 31 dicembre 2019 i principali azionisti risultano essere i seguenti:
| Maggiori azionisti | % di possesso |
|---|---|
| BlackRock Inc. (*) | 8,833% |
| Capital Research and Management Company | 5,050% |
| Invesco | 3,365% |
| FMR LLC | 3,015% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | ||
| Interessi netti | 281.277 | 278.659 | 2.618 | 0,9% | |
| Commissioni nette | 325.171 | 300.443 | 24.728 | 8,2% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 44.761 | 44.281 | 480 | 1,1% | |
| Saldo altri proventi/oneri | 3.608 | 1.913 | 1.695 | 88,6% | |
| Margine d'intermediazione | 654.817 | 625.296 | 29.521 | 4,7% | |
| Spese per il personale | (90.152) | (86.606) | (3.546) | 4,1% | |
| Altre spese amministrative | (240.638) | (245.501) | 4.863 | -2,0% | |
| Recuperi di spesa | 104.068 | 96.767 | 7.301 | 7,5% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (22.864) | (10.424) | (12.440) | 119,3% | |
| Costi operativi | (249.586) | (245.764) | (3.822) | 1,6% | |
| Risultato di gestione | 405.231 | 379.532 | 25.699 | 6,8% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e | |||||
| impegni | (1.970) | (4.384) | 2.414 | -55,1% | |
| Risultato netto di gestione | 403.261 | 375.148 | 28.113 | 7,5% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (27.152) | (21.380) | (5.772) | 27,0% | |
| Oneri di integrazione | - | (121) | 121 | -100,0% | |
| Profitti netti da investimenti | 7.377 | 1.105 | 6.272 | 567,6% | |
| Risultato lordo dell'operatività corrente | 383.486 | 354.752 | 28.734 | 8,1% | |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (95.121) | (113.533) | 18.412 | -16,2% | |
| Risultato netto dell'operatività corrente | 288.365 | 241.219 | 47.146 | 19,5% | |
| Risultato d'esercizio | 288.365 | 241.219 | 47.146 | 19,5% | |
| Risultato netto di pertinenza del Gruppo | 288.365 | 241.219 | 47.146 | 19,5% |
Gli Interessi netti dell'esercizio 2019 si attestano 281,3 milioni di euro, in aumento dello 0,9% rispetto all'esercizio precedente, grazie, soprattutto, all'incremento della liquidità transazionale e alla maggior incidenza dell'attività di lending. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dal Gruppo ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,20% (1,30% al 31 dicembre 2018).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Interessi attivi | Esercizio | Variazioni | ||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 1 | - | 1 | n.c. |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.943 | 4.534 | (1.591) | -35,1% |
| Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value | 3 | 2 | 1 | 50,0% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche | 133.749 | 158.908 | (25.159) | -15,8% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela | 98.280 | 59.980 | 38.300 | 63,9% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a banche | 7.569 | 11.669 | (4.100) | -35,1% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a clientela | 63.439 | 55.772 | 7.667 | 13,7% |
| Derivati di copertura | (10.643) | (1.947) | (8.696) | 446,6% |
| Altre attività | 73 | 77 | (4) | -5,2% |
| Passività finanziarie | 2.494 | 4.133 | (1.639) | -39,7% |
| Totale interessi attivi | 297.908 | 293.128 | 4.780 | 1,6% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Interessi passivi | Esercizio | Variazioni | |||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | ||
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso banche | (128) | (396) | 268 | -67,7% | |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso clientela | (11.810) | (10.919) | (891) | 8,2% | |
| Attività finanziarie | (4.693) | (3.154) | (1.539) | 48,8% | |
| Totale interessi passivi | (16.631) | (14.469) | (2.162) | 14,9% | |
| Interessi netti | 281.277 | 278.659 | 2.618 | 0,9% |
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A.. La diminuzione è imputabile, principalmente, alla riduzione dei volumi per effetto del rimborso di titoli giunti a scadenza o riacquistati dalla stessa UniCredit S.p.A..
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono agli interessi maturati sui titoli emessi da Stati e Enti sovranazionali. L'incremento è imputabile alla crescita dei volumi per effetto degli acquisti effettuati nel periodo.
Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi attivi relativi a finanziamenti a banche e clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dettaglio interessi attivi | Esercizio | Variazioni | |||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | ||
| Interessi attivi su finanziamenti a banche | 7.569 | 11.669 | (4.100) | -35,1% | |
| - conti correnti | 6.787 | 11.060 | (4.273) | -38,6% | |
| - pronti contro termine | 38 | 12 | 26 | 216,7% | |
| - depositi vincolati | 548 | 546 | 2 | 0,4% | |
| - altri finanziamenti | 196 | 51 | 145 | 284,3% | |
| Interessi attivi su finanziamenti a clientela | 63.439 | 55.772 | 7.667 | 13,7% | |
| - conti correnti | 12.686 | 10.738 | 1.948 | 17,9% | |
| - pronti contro termine | 12.820 | 11.602 | 1.218 | 10,5% | |
| - mutui | 14.766 | 11.028 | 3.738 | 33,9% | |
| - carte di credito | 4.893 | 4.838 | 55 | 1,1% | |
| - prestiti personali | 18.180 | 17.448 | 732 | 4,2% | |
| - altri finanziamenti | 94 | 118 | (24) | -20,3% |
Gli interessi attivi su finanziamenti a banche ammontano a 7,6 milioni di euro, in diminuzione del 35,1% rispetto all'esercizio 2018. La diminuzione è riconducibile, principalmente, ai minori interessi rilevati sui conti correnti in dollari.
Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 63,4 milioni di euro, registrando un incremento del 13,7% rispetto all'esercizio precedente, grazie alla crescita degli interessi relativi agli impieghi per mutui, prestiti personali e utilizzi di aperture di credito in conto corrente per effetto del continuo sviluppo dell'attività di lending precedentemente menzionata. Anche gli interessi delle operazioni di pronti contro termine registrano un incremento del 10,5% riconducibile alle operazioni di "Leva multiday", grazie alla crescita del tasso d'interesse (modifica dello spread e introduzione del floor 0% realizzata nel quarto trimestre 2018 e crescita del tasso Libor USD delle operazioni in dollari).
Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi passivi relativi a banche e clientela contabilizzati nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato":
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dettaglio interessi passivi | Esercizio | Variazioni | |||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | ||
| Interessi passivi su debiti verso banche | (128) | (396) | 268 | -67,7% | |
| - conti correnti | (31) | (366) | 335 | -91,5% | |
| - altri finanziamenti | (51) | (30) | (21) | 70,0% | |
| - debiti per leasing | (46) | - | (46) | n.c. | |
| Interessi passivi su debiti verso clientela | (11.810) | (10.919) | (891) | 8,2% | |
| - conti correnti | (10.885) | (10.888) | 3 | 0,0% | |
| - depositi vincolati | (15) | (31) | 16 | -51,6% | |
| - debiti per leasing | (910) | - | (910) | n.c. |
Gli interessi passivi su debiti verso banche ammontano a 0,1 milioni di euro, in riduzione del 67,7% rispetto all'esercizio precedente, grazie a minori interessi passivi pagati sui debiti in conto corrente.
Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 11,8 milioni di euro, in aumento dell'8,2% rispetto all'esercizio precedente, per effetto degli interessi passivi relativi ai debiti per leasing rilevati in relazione alla prima applicazione dell'IFRS 16.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | ||
| Interessi netti | 281.277 | 278.659 | 2.618 | 0,9% | |
| Commissioni nette | 325.171 | 300.443 | 24.728 | 8,2% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 44.761 | 44.281 | 480 | 1,1% | |
| Saldo altri proventi/oneri | 3.608 | 1.913 | 1.695 | 88,6% | |
| Margine d'intermediazione | 654.817 | 625.296 | 29.521 | 4,7% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| Riclassifica gestionale | 2019 | 2018 | Assoluta | % | |
| Servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 321.160 | 297.627 | 23.533 | 7,9% | |
| 1. negoziazione e raccolta ordini strumenti finanziari | 80.344 | 78.759 | 1.585 | 2,0% | |
| 2. custodia e amministrazione di titoli | (5.361) | (4.036) | (1.325) | 32,8% | |
| 3. collocamento e gestione prodotti del risparmio gestito | 187.027 | 168.197 | 18.830 | 11,2% | |
| 4. attività di consulenza in materia di investimenti | 60.104 | 55.443 | 4.661 | 8,4% | |
| 5. distribuzione altri prodotti | (954) | (736) | (218) | 29,6% | |
| Servizi di incasso e pagamento | 10.456 | 10.013 | 443 | 4,4% | |
| Tenuta e gestione dei conti correnti/conto deposito | (312) | (572) | 260 | -45,5% | |
| Altre provvigioni passive consulenti finanziari | (25.567) | (21.652) | (3.915) | 18,1% | |
| Prestito titoli | 4.726 | 3.181 | 1.545 | 48,6% | |
| Altri servizi | 14.708 | 11.846 | 2.862 | 24,1% | |
| Totale commissioni nette | 325.171 | 300.443 | 24.728 | 8,2% |
Le Commissioni nette ammontano a 325,2 milioni di euro ed evidenziano un incremento dell'8,2% rispetto all'esercizio precedente, riconducibile principalmente a maggiori commissioni di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito e commissioni di consulenza in materia di investimenti, per un importo complessivo di 23,5 milioni di euro, grazie alla costante attività di riqualificazione delle masse, con conseguente crescita dei Guided products & services. Si evidenzia che nell'esercizio 2019 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 62,5 milioni di euro.
Si evidenza, inoltre, un incremento delle commissioni nette attive relative a:
e delle commissioni nette passive relative a:
Le commissioni per prestito titoli comprendono la componente reddituale relativa al servizio prestato (ricevuto) per la messa a disposizione del titolo sia per le operazioni con garanzia rappresentata da contante sia per le operazioni con garanzia rappresentata da altri titoli. Per valutare l'operazione nel complesso è necessario considerare anche la componente reddituale contabilizzata nel margine d'interesse.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato, principalmente, dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei contratti derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenziano una riduzione di 2,4 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali sono presenti, come precedentemente descritto, le preferred shares di Visa INC class "C" e l'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nell'esercizio 2019, rispettivamente, un risultato positivo di 2,6 milioni di euro (1,6 milioni di euro nell'esercizio 2018) e un risultato negativo di 4,5 milioni di euro (3 milioni di euro nell'esercizio 2018). Sono presenti infine gli utili generati dalla vendita di titoli di Stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un importo di 0,7 milioni di euro (+1,7 milioni di euro nell'esercizio 2018), vendita di titoli di Stato e titoli UniCredit in dollari contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un importo di 2,9 milioni di euro (nessun importo rilevato nell'esercizio 2018), e il provento rilevato a fronte dell'ammontare riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di 1,6 milioni di euro, relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario stesso.
Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 3,6 milioni di euro ed evidenzia un incremento dell'88,6% rispetto all'esercizio precedente, grazie a maggiori proventi, diversi dalle commissioni di gestione, incassati dalla controllata Fineco AM connessi con l'attività di asset manager.
I costi operativi evidenziano un incremento contenuto rispetto all'esercizio precedente (+1,6%) a conferma della leva operativa che contraddistingue il Gruppo. Anche escludendo le severance corrisposte nell'esercizio 2018 e rilevate nelle spese del personale, pari a 1,6 milioni di euro, i costi operativi evidenzierebbero comunque una crescita contenuta rispetto alla crescita del Gruppo (+2,2%).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | ||
| Spese per il personale | (90.152) | (86.606) | (3.546) | 4,1% | |
| Altre spese amministrative | (240.638) | (245.501) | 4.863 | -2,0% | |
| Recuperi di spesa | 104.068 | 96.767 | 7.301 | 7,5% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (22.864) | (10.424) | (12.440) | 119,3% | |
| Totale costi operativi | (249.586) | (245.764) | (3.822) | 1,6% |
Le Spese per il personale si attestano a 90,2 milioni di euro, di cui 4,1 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM, in aumento del 4,1% rispetto all'esercizio precedente (+6,1% escludendo le severance corrisposte nell'esercizio 2018 precedentemente citate), per effetto della continua crescita della struttura operativa. Il numero dei dipendenti, infatti, è passato dalle 1.170 unità del 31 dicembre 2018 alle 1.225 unità al 31 dicembre 2019.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Spese del personale | Esercizio | Variazioni | ||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | |
| 1) Personale dipendente | (88.558) | (85.461) | (3.097) | 3,6% |
| - salari e stipendi | (61.036) | (56.636) | (4.400) | 7,8% |
| - oneri sociali | (15.319) | (14.569) | (750) | 5,1% |
| - indennità di fine rapporto | (870) | (2.182) | 1.312 | -60,1% |
| - accantonamento al trattamento di fine rapporto | (114) | (114) | - | 0,0% |
| - versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: | (3.641) | (3.450) | (191) | 5,5% |
| a) a contribuzione definita | (3.641) | (3.450) | (191) | 5,5% |
| - costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri | (3.412) | (4.267) | 855 | -20,0% |
| - altri benefici a favore di dipendenti | (4.166) | (4.243) | 77 | -1,8% |
| 2) Amministratori e sindaci | (1.356) | (1.321) | (35) | 2,6% |
| 3) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende |
147 | 245 | (98) | -40,0% |
| 4) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la società |
(385) | (69) | (316) | 458,0% |
| Totale spese per il personale | (90.152) | (86.606) | (3.546) | 4,1% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Altre spese amministrative e recuperi di spesa | Esercizio | Variazioni | |||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | ||
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (108.709) | (101.171) | (7.538) | 7,5% | |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | |||||
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (18.542) | (16.746) | (1.796) | 10,7% | |
| Comunicazioni su mass media | (12.211) | (11.264) | (947) | 8,4% | |
| Marketing e promozioni | (4.997) | (5.130) | 133 | -2,6% | |
| Sponsorizzazioni | (107) | (22) | (85) | 386,4% | |
| Convention e comunicazione interna | (1.227) | (330) | (897) | 271,8% | |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (1.496) | (1.399) | (97) | 6,9% | |
| Spese recupero crediti | (332) | (377) | 45 | -11,9% | |
| Informazioni commerciali e visure | (1.164) | (1.022) | (142) | 13,9% | |
| C) Spese indirette relative al personale | (22.574) | (28.291) | 5.717 | -20,2% | |
| Formazione del personale | (515) | (473) | (42) | 8,9% | |
| Noleggio auto e altre spese personale | (68) | (80) | 12 | -15,0% | |
| Spese consulenti finanziari | (20.964) | (26.885) | 5.921 | -22,0% | |
| Spese di viaggio | (971) | (744) | (227) | 30,5% | |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (56) | (109) | 53 | -48,6% | |
| D) Spese relative all'ICT | (38.593) | (34.694) | (3.899) | 11,2% | |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (2.658) | (2.360) | (298) | 12,6% | |
| Spese software - affitto e manutenzione | (9.818) | (8.848) | (970) | 11,0% | |
| Sistemi di comunicazione ICT | (7.695) | (6.658) | (1.037) | 15,6% | |
| Service ICT: personale esterno | (7.398) | (6.812) | (586) | 8,6% | |
| Infoprovider finanziari | (11.024) | (10.016) | (1.008) | 10,1% | |
| E) Consulenze e servizi professionali | (4.687) | (3.950) | (737) | 18,7% | |
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (3.116) | (3.114) | (2) | 0,1% | |
| Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo | (13) | (61) | 48 | -78,7% | |
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e | |||||
| ottimizzazione organizzativa | (819) | (238) | (581) | 244,1% | |
| Spese legali | (392) | (198) | (194) | 98,0% | |
| Cause legali | (347) | (339) | (8) | 2,4% | |
| F) Spese relative agli immobili | (8.615) | (19.093) | 10.478 | -54,9% | |
| Service area immobiliare | (757) | (705) | (52) | 7,4% | |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (437) | (213) | (224) | 105,2% | |
| Manutenzione locali | (1.981) | (1.009) | (972) | 96,3% | |
| Fitti passivi per locazione immobili | (2.331) | (14.594) | 12.263 | -84,0% | |
| Pulizia locali | (581) | (522) | (59) | 11,3% | |
| Utenze | (2.528) | (2.050) | (478) | 23,3% | |
| G) Altre spese di funzionamento | (35.293) | (37.856) | 2.563 | -6,8% | |
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (404) | (404) | - | 0,0% | |
| Spese postali e trasporto documenti | (3.698) | (3.587) | (111) | 3,1% | |
| Servizi amministrativi e logistici | (17.211) | (19.737) | 2.526 | -12,8% | |
| Assicurazioni | (3.355) | (3.940) | 585 | -14,8% | |
| Stampati e cancelleria | (529) | (594) | 65 | -10,9% | |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (9.581) | (9.118) | (463) | 5,1% | |
| Altre spese amministrative | (515) | (476) | (39) | 8,2% | |
| H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (2.129) | (2.301) | 172 | -7,5% | |
| I) Recupero spese | 104.068 | 96.767 | 7.301 | 7,5% | |
| Recupero spese accessorie | 162 | 155 | 7 | 4,5% | |
| Recuperi di imposte | 103.906 | 96.612 | 7.294 | 7,5% | |
| Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa | (136.570) | (148.734) | 12.164 | -8,2% |
Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 136,6 milioni di euro, comprensivi di 2,8 milioni di euro registrati dalla controllata Fineco AM, con una riduzione di 12,2 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Occorre sottolineare che per effetto della applicazione a partire dal 1° gennaio 2019 dell'IFRS 16 e dell'acquisto dell'immobile di Milano, Piazza Durante 11, avvenuto il 31 gennaio 2019, il dato non risulta pienamente comparabile con l'esercizio 2018, con particolare riferimento ai fitti passivi per locazione immobili, che registrano una riduzione di 12,3 milioni di euro (nell'esercizio 2019 la voce include l'IVA dei canoni di locazione di competenza del periodo e i contratti di locazione di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi, c.d. "Short term lease"). Al netto di tale effetto la voce evidenzia un incremento contenuto se confrontato con la crescita di attività, masse, clientela e struttura del Gruppo.
In particolare si evidenzia l'incremento delle seguenti voci principali:
Si evidenzia, inoltre, una riduzione delle "Spese indirette relative al personale" per 5,7 milioni di euro, riconducibili alle "Spese consulenti finanziari" per effetto principalmente di minori oneri per piani di fidelizzazione, e "Altre spese di funzionamento" per 2,5 milioni di euro, riferite, in particolare, a spese per "Servizi amministrativi e logistici", per effetto anche dell'internalizzazione della funzione di revisione interna a partire da maggio 2019.
Le Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali evidenziano un incremento di 12,4 milioni di euro riconducibile principalmente agli ammortamenti rilevati sui diritti d'uso dei contratti di locazione iscritti tra le attività materiali per effetto della prima applicazione dell'IFRS 16, per un importo di 9,5 milioni di euro, e all'ammortamento rilevato sull'immobile sito in Milano, Piazza Durante 11, acquistato il 31 gennaio 2019, per un importo di 1,3 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | ||
| Risultato di gestione | 405.231 | 379.532 | 25.699 | 6,8% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e | |||||
| impegni | (1.970) | (4.384) | 2.414 | -55,1% | |
| Risultato netto di gestione | 403.261 | 375.148 | 28.113 | 7,5% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (27.152) | (21.380) | (5.772) | 27,0% | |
| Oneri di integrazione | - | (121) | 121 | -100,0% | |
| Profitti netti da investimenti | 7.377 | 1.105 | 6.272 | 567,6% | |
| Risultato lordo dell'operatività corrente | 383.486 | 354.752 | 28.735 | 8,1% |
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni nell'esercizio 2019 si attestano a -2,0 milioni di euro (-4,4 milioni di euro nell'esercizio 2018). Le minori rettifiche registrare nel 2019 rispetto all'esercizio precedente sono riconducibili sia a un miglioramento del profilo di rischio dei "crediti di finanziamento verso clientela ordinaria" nei confronti della clientela retail, sia a un incremento delle riprese di valore verso Unicredit S.p.A., pari a circa 2,2 milioni di euro rispetto a circa 1 milione di euro rilevato nell'esercizio 2018, conseguenti alla diminuzione delle esposizioni per effetto del trasferimento della liquidità nel conto HAM presso Banca d'Italia, nonché dell'estinzione dei depositi vincolati con UniCredit S.p.A. avvenuta nel corso del primo semestre 2019.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 27,2 milioni di euro in crescita del 27% rispetto all'esercizio 2018, per effetto, principalmente, di maggiori oneri per i contributi versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS), incluso il contributo destinato al Fondo di Solidarietà, per un importo complessivamente pari a 18,1 milioni di euro rispetto ai 14,3 milioni di euro versati nell'esercizio precedente.
I Profitti netti da investimenti si attestano a 7,4 milioni di euro, evidenziando un incremento di 6,3 milioni di euro rispetto all'esercizio 2018. Le riprese di valore registrate nell'esercizio 2019 sono conseguenti sia alla diminuzione delle esposizioni nei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. sia al miglioramento del relativo profilo di rischio grazie alla garanzia finanziaria rilasciata da Unicredit S.p.A., contestualmente all'uscita della Banca dal relativo gruppo, per un ammontare complessivo di 7,1 milioni di euro, come precedentemente descritto negli "Eventi di rilievo del periodo". Si precisa che già nel corso dell'esercizio 2018 FinecoBank aveva rilevato delle riprese di valore sui titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per circa 2,6 milioni di euro.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 383,5 milioni di euro, in aumento dell'8,1% rispetto all'esercizio 2018. Il risultato è stato conseguito, principalmente, grazie alla crescita delle Commissioni nette (+24,7 milioni di euro). Al risultato hanno contribuito anche la crescita degli Interessi netti (+2,6 milioni di euro), le minori Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (+2,4 milioni di euro) e i maggiori Profitti netti da investimenti (+6,3 milioni di euro), compensati da maggiori Costi operativi (-3,8 milioni di euro) e maggiori Altri oneri e accantonamenti (-5,8 milioni di euro). Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2019 precedentemente illustrate21, il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesterebbe a 386,4 milioni di euro, evidenziando una crescita del 7,5% rispetto all'esercizio 2018, anch'esso depurate delle poste non ricorrenti registrate22 .
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Imposte sul reddito d'esercizio | Esercizio | Variazioni | |||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | ||
| Oneri per imposte correnti IRES | (88.250) | (86.630) | (1.620) | 1,9% | |
| Oneri per imposte correnti IRAP | (20.624) | (19.637) | (987) | 5,0% | |
| Oneri per imposte correnti estere | (7.269) | (3.054) | (4.215) | 138,0% | |
| Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi | 96 | - | 96 | n.c. | |
| Totale imposte correnti | (116.047) | (109.321) | (6.726) | 6,2% | |
| Variazione delle imposte anticipate | 20.760 | (1.142) | 21.902 | n.c. | |
| Variazione delle imposte differite | 562 | (2.624) | 3.186 | n.c. | |
| Totale imposte differite | 21.322 | (3.766) | 25.088 | n.c. | |
| Imposta sostitutiva affrancamento avviamento | (396) | (446) | 50 | -11,2% | |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (95.121) | (113.533) | 18.412 | -16,2% |
Le Imposte sul reddito dell'esercizio sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia. In particolare a decorrere dal 2019 sono state recepite le disposizioni recate dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 5.8.2019, di coordinamento tra i principi contabili internazionali e il reddito d'impresa, e la successiva modifica apportata dalla legge 160/2019 relativa alla deducibilità delle rettifiche su crediti verso la clientela, da effettuarsi in periodi d'imposta futuri. Infine, è stato tenuto conto delle nuove disposizioni contenute nel Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 (c.d. Decreto crescita).
Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.
La legge n. 2/2009 ha introdotto la possibilità, tramite il versamento di un'imposta sostitutiva, di rideterminare i valori fiscalmente deducibili dell'avviamento. La Banca ha provveduto, nell'anno 2008, al riallineamento dell'avviamento iscritto a seguito dall'operazione straordinaria di fusione di UniCredit Xelion Sim in UniCredit Xelion Banca S.p.A.. L'avviamento affrancato è ammortizzabile in via extracontabile in misura non superiore ad un nono per l'anno 2010 e ad un decimo a partire dall'anno 2011. Nell'anno 2008 si è provveduto a contabilizzare il beneficio fiscale atteso dalla deducibilità futura degli ammortamenti extracontabili, pari a 4 milioni di euro, beneficio che viene ammortizzato a conto economico un decimo per ogni anno in corrispondenza della deduzione fiscale degli ammortamenti fiscali dell'avviamento.
La Legge n. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015, ha introdotto nell'ordinamento italiano - a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 - il c.d. regime del Patent Box: un regime opzionale di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall'utilizzo (diretto o indiretto) di opere dell'ingegno, brevetti industriali, marchi d'impresa, disegni e modelli, processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite in campo industriale, commerciale o scientifico, giuridicamente tutelabili.
L'agevolazione consiste nell'esclusione dalla base imponibile Ires ed Irap dei redditi derivanti dai predetti intangibles in misura pari al 50%; la percentuale di esclusione, per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e a quello in corso al 31 dicembre 2015, è stata fissata, rispettivamente, in misura pari al 30 e al 40%. L'opzione è irrevocabile, ha durata per cinque esercizi sociali ed è rinnovabile.
Nel 2015 FinecoBank ha presentato istanza di ammissione alla procedura per il quinquennio 2015-2019 relativamente a software e al marchio.
21 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,5 milioni di euro (-3,0 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di +1,6 milioni di euro (1,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario.
22 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3 milioni di euro (-2,0 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), severance corrisposte nell'esercizio per un importo di -1,6 milioni di euro (-1,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale) e oneri di integrazione per un importo di -0,1 milioni di euro (-0,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale).
Ad inizio 2020 è stato raggiunto un accordo con l'Ufficio accordi preventivi e controversie internazionali dell'Agenzia delle Entrate, in merito alla metodologia da utilizzare per il computo del contributo economico degli intangibles oggetto di istanza. Seppur l'accordo sia stato raggiunto ad inizio 2020, il Gruppo ha rilevato il beneficio fiscale stimato, in circa 21,6 milioni di euro, nel Bilancio 2019 in quanto riferito al quinquennio 2015-2019.
Tenuto conto della rinnovabilità dell'opzione per il quinquennio successivo 2020-2024, è previsto il rinnovo per quanto riguarda i software, stante l'esclusione del marchio per espressa previsione normativa.
Il Risultato d'esercizio, coincidente con il risultato netto di pertinenza del Gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% da FinecoBank, si attesta a 288,4 milioni di euro, evidenziando un incremento del 19,5% rispetto all'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2019 precedentemente illustrate, ivi incluso il contributo positivo apportato dal beneficio fiscale previsto dal c.d. regime del Patent Box sopra citato, il Risultato d'esercizio sarebbe pari a 268,8 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al Risultato d'esercizio del 2018, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate.
Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati esposti a confronto con quelli dell'esercizio 2018 e un'informativa sui risultati conseguiti da FinecoBank S.p.A. a livello individuale.
| Dati al | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Dati struttura - N° Dipendenti | 1.201 | 1.154 |
| Dati struttura - N° Consulenti finanziari | 2.541 | 2.578 |
| Dati struttura - N° Negozi finanziari operativi ¹ | 396 | 390 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).
| Consistenze | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ | 3.263.940 | 2.632.287 | 631.653 | 24,0% |
| Totale dell'attivo | 27.996.389 | 24.713.574 | 3.282.815 | 13,3% |
| Raccolta diretta da clientela ² | 25.589.652 | 22.068.931 | 3.520.721 | 16,0% |
| Raccolta indiretta da clientela ³ | 55.829.163 | 47.263.709 | 8.565.454 | 18,1% |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 81.418.815 | 69.332.640 | 12.086.175 | 17,4% |
| Patrimonio | 1.366.876 | 962.548 | 404.328 | 42,0% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie); (2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park;
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.
| Dati al | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 11,66% | 10,65% |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 1,96% | 12,32% |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 79,68% | 73,78% |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 91,40% | 89,30% |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 4,88% | 3,89% |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 12,75% | 11,93% |
| Qualità del credito | Dati al | |
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,11% | 0,11% |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,05% | 0,06% |
| Coverage ¹ - Sofferenze | 91,39% | 91,65% |
| Coverage ¹ - Inadempienze probabili | 68,01% | 76,80% |
| Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 65,45% | 64,60% |
| Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati | 85,92% | 88,23% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| Dati al | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 567.638 | 502.713 |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 1.067.638 | 702.713 |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 3.187.485 | 2.376.033 |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 17,81% | 21,16% |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 33,49% | 29,58% |
| Ratio - Totale fondi propri | 33,49% | 29,58% |
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 1.067.638 | 702.713 | |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 28.125.725 | 12.655.188 | |
| Indicatore di leva finanziaria transitorio | 3,80% | 5,55% |
I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 31 dicembre 2019 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
I Fondi propri al 31 dicembre 2019 comprendono la quota dell'utile dell'esercizio 2019 che non verrà distribuita e che verrà destinata ad incremento del valore delle riserve, per un importo pari a 90,8 milioni di euro, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
Con riferimento alle Attività ponderate per il rischio, è necessario sottolineare che contestualmente al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit avvenuto il 10 maggio 2019, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di Unicredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse (il contratto prevedeva inoltre che le esposizioni rappresentate da conti correnti venissero garantite fino a novembre 2019). Tali garanzie, che al 31 dicembre 2019 sono rappresentate da titoli emessi da Stati sovrani, principalmente titoli di Stato italiano, rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle Attività ponderate per il rischio e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni della Banca, senza determinare variazioni significative rispetto al 31 dicembre 2018 quando, in virtù dell'appartenenza al Gruppo UniCredit, le Attività ponderate per il rischio verso società del gruppo UniCredit aventi sede in Italia erano state ponderate allo 0%. Nel mese di gennaio 2020 UniCredit S.p.A. ha sostituto parte dei titoli emessi da Stati sovrani, posti a garanzia nell'ambito del Pledge Agreement, con le obbligazioni "Impresa2 FRN 20/12/2061 Asset Backed", emesse da Impresa Two S.r.l. nell'ambito di un'operazione di cartolarizzazione ai sensi della Legge 130/99 relativa a crediti verso imprese ceduti da UniCredit S.p.A., e riacquistata da UniCredit S.p.A. stessa. Anche tali obbligazioni rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle attività di rischio ponderate e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni della Banca. Si evidenzia infatti che l'incremento delle Attività ponderate per il rischio a dicembre 2019 è riconducibile principalmente alla crescita del business e all'incremento dei requisiti patrimoniali relativi ai rischi operativi. Con riferimento all'incremento dei requisiti
patrimoniali relativi ai rischi operativi, si precisa che al 31 dicembre 2019 FinecoBank ha applicato il Metodo Standardizzato, in sostituzione del Metodo Avanzato di Misurazione ("AMA") adottato in precedenza. Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato.
Con riferimento all'indicatore di Leva finanziaria, si precisa che l'esposizione complessiva al 31 dicembre 2018 era stata calcolata escludendo le esposizioni verso società del gruppo UniCredit aventi sede in Italia e ponderate allo 0% ai sensi dell'art. 113, par. 6 del CRR, in virtù dell'appartenenza di FinecoBank al gruppo UniCredit a tale data. L'indicatore di Leva finanziaria, infatti, è calcolato in accordo con il Regolamento Delegato UE 2015/62 del 10 ottobre 2014 ed esercitando le discrezionalità previste dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia, Parte Seconda, Capitolo 12, Sezione III Esercizio delle discrezionalità nazionali, in virtù della quale le esposizioni verso società del gruppo di appartenenza aventi sede in Italia e ponderate allo 0% ai sensi dell'art. 113, par. 6 del CRR sono escluse nel calcolo dell'esposizione complessiva, ai sensi dell'articolo 429 (7) del CRR modificato dal Regolamento Delegato (UE) 2015/62.
Nell'ambito della decisione del Consiglio di Governo della Banca Centrale Europea (BCE), ricevuta dalla ex capogruppo in data 8 febbraio 2019, circa i requisiti prudenziali di secondo Pilastro che UniCredit S.p.A. e le sue controllate devono rispettare, nessun requisito aggiuntivo di secondo Pilastro è stato richiesto a FinecoBank che, a tale data la Banca faceva parte del Gruppo UniCredit. La decisione si basa sul processo SREP (Supervisory Review and Evaluation Process), condotto sotto la guida della BCE nell'ambito del Gruppo UniCredit. Alla data del 31 dicembre 2019 non è stato condotto alcuno SREP sulla Banca dopo l'uscita dal Gruppo UniCredit. Di conseguenza, per FinecoBank il "Total SREP Capital Requirement" (TSCR) corrisponde al requisito minimo di Pillar 1.
Di seguito uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve per FinecoBank richiesti per il 2019.
| Requisiti | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| C) TSCR (A+B) | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 2,517% | 2,517% | 2,517% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 2,500% | 2,500% | 2,500% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0,017% | 0,017% | 0,017% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 7,017% | 8,517% | 10,517% |
Al 31 dicembre 2019 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati da FinecoBank.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| Attivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 754.386 | 6 | 754.380 | n.c. | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 7.933 | 6.876 | 1.057 | 15,4% | |
| Finanziamenti a banche | 549.632 | 3.044.974 | (2.495.342) | -81,9% | |
| Finanziamenti a clientela | 3.668.933 | 2.947.390 | 721.543 | 24,5% | |
| Altre attività finanziarie | 22.307.025 | 18.234.182 | 4.072.843 | 22,3% | |
| Coperture | 64.939 | 8.187 | 56.752 | 693,2% | |
| Attività materiali | 150.925 | 16.330 | 134.595 | 824,2% | |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - | |
| Altre attività immateriali | 37.280 | 8.705 | 28.575 | 328,3% | |
| Attività fiscali | 23.450 | 6.714 | 16.736 | 249,3% | |
| Altre attività | 342.284 | 350.608 | (8.324) | -2,4% | |
| Totale dell'attivo | 27.996.389 | 24.713.574 | 3.282.815 | 13,3% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| Passivo e patrimonio netto | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Assoluta | % |
| Debiti verso banche | 154.653 | 1.009.774 | (855.121) | -84,7% |
| Debiti verso clientela | 25.912.444 | 22.269.098 | 3.643.346 | 16,4% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 3.777 | 2.221 | 1.556 | 70,1% |
| Coperture | 94.950 | 7.941 | 87.009 | 1095,7% |
| Passività fiscali | 11.344 | 12.184 | (840) | -6,9% |
| Altre passività | 452.345 | 449.808 | 2.537 | 0,6% |
| Patrimonio | 1.366.876 | 962.548 | 404.328 | 42,0% |
| - capitale e riserve | 1.079.983 | 744.420 | 335.563 | 45,1% |
| - riserve da valutazione | 1.002 | (9.794) | 10.796 | 110,2% |
| - risultato netto | 285.891 | 227.922 | 57.969 | 25,4% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 27.996.389 | 24.713.574 | 3.282.815 | 13,3% |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | ||||||
| Attivo | 31/12/2019 | 30/09/2019 | 30/06/2019 | 31/03/2019 | 01/01/2019 | 31/12/2018 |
| Cassa e disponibilità liquide | 754.386 | 1.208.686 | 1.230.599 | 755 | 6 | 6 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 7.933 | 10.592 | 7.475 | 9.286 | 6.876 | 6.876 |
| Finanziamenti a banche | 549.632 | 784.595 | 686.998 | 3.779.348 | 3.044.974 | 3.044.974 |
| Finanziamenti a clientela | 3.668.933 | 3.559.459 | 3.397.711 | 3.022.180 | 2.947.390 | 2.947.390 |
| Altre attività finanziarie | 22.307.025 | 21.522.414 | 19.914.762 | 19.004.048 | 18.234.182 | 18.234.182 |
| Coperture | 64.939 | 71.941 | 49.365 | 29.166 | 8.187 | 8.187 |
| Attività materiali | 150.925 | 147.476 | 142.607 | 143.653 | 79.986 | 16.330 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 37.280 | 8.535 | 8.521 | 8.547 | 8.705 | 8.705 |
| Attività fiscali | 23.450 | 7.698 | 3.498 | 5.209 | 6.714 | 6.714 |
| Altre attività | 342.284 | 299.610 | 269.816 | 252.901 | 350.185 | 350.608 |
| Totale dell'attivo | 27.996.389 | 27.710.608 | 25.800.954 | 26.344.695 | 24.776.807 | 24.713.574 |
Passivo e patrimonio netto Consistenze al 31/12/2019 30/09/2019 30/06/2019 31/03/2019 01/01/2019 31/12/2018 Debiti verso banche 154.653 188.171 206.643 1.605.018 1.013.791 1.009.774 Debiti verso clientela 25.912.444 25.420.269 24.132.042 23.303.535 22.328.313 22.269.098 Passività finanziarie di negoziazione 3.777 4.734 2.413 2.831 2.221 2.221 Coperture 94.950 156.435 84.086 31.741 7.941 7.941 Passività fiscali 11.344 49.008 64.665 36.673 12.184 12.184 Altre passività 452.345 638.728 406.256 349.211 449.809 449.808 Patrimonio 1.366.876 1.253.263 904.849 1.015.686 962.548 962.548 - capitale e riserve 1.079.983 1.087.000 787.633 973.795 744.420 744.420 - riserve da valutazione 1.002 (6.567) (7.202) (9.261) (9.794) (9.794) - risultato netto 285.891 172.830 124.418 51.152 227.922 227.922 Totale del passivo e del patrimonio netto 27.996.389 27.710.608 25.800.954 26.344.695 24.776.807 24.713.574
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 754,4 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM presso Banca d'Italia, che FinecoBank ha aperto nel corso dell'esercizio 2019 per trasferirvi la liquidità in precedenza depositata presso UniCredit S.p.A..
I Finanziamenti a banche, che al 31 dicembre 2018 includevano la liquidità depositata presso UniCredit S.p.A., in parte trasferita nel conto HAM presso Banca d'Italia, nonché i depositi vincolati con la stessa UniCredit S.p.A. estinti nel corso del primo semestre 2019, si attestano a 549,6 milioni di euro, evidenziando una riduzione dell'81,9% rispetto al 31 dicembre 2018.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 3.668,9 milioni di euro, in aumento del 24,5% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del 2019, infatti, stati erogati 216 milioni di euro di prestiti personali, 412 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 797 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 273,5 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 24% rispetto al 31 dicembre 2018. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 3,6 milioni di euro (2,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018) con un coverage ratio dell'85,92%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si conferma pari allo 0,11% (0,11% al 31 dicembre 2018).
Le Altre attività finanziarie si attestano a 22.307 milioni di euro, in aumento del 22,3% rispetto al 31 dicembre 2018. Il valore di bilancio dei titoli emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 7.501,4 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 9.115,8 milioni di euro presenti al 31 dicembre 20182018 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del 2019. Gli acquisti effettuati dalla Banca nel corso dell'esercizio 2019 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati, Enti Sovranazionali e covered bond.
I Debiti verso banche sono pari a 154,7 milioni di euro, registrando una riduzione dell'84,7% rispetto al 31 dicembre 2018, riconducibile principalmente al mancato rinnovo delle operazioni di pronti contro termine con UniCredit S.p.A.. La voce include anche i "Debiti per leasing" verso banche, pari a 7,2 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
(Importi in migliaia)
I Debiti verso clientela si attestano a 25.912,4 milioni di euro, in aumento del 16,4% rispetto al 31 dicembre 2018, grazie alla crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela. La voce include anche i "Debiti per leasing" verso clientela, pari a 59,3 milioni di euro che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
Il Patrimonio si attesta a 1.366,9 milioni di euro, evidenziando un aumento di 404,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018, riconducibile principalmente all'emissione in data 11 luglio 2019 dello strumento finanziario Additional Tier 1 precedentemente citato, per un ammontare di 300 milioni di euro, all'utile dell'esercizio 2019, pari a 285,9 milioni di euro, parzialmente compensati dal pagamento dei dividendi sull'utile relativo all'esercizio 2018, per un importo di 184,5 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | |||
| 2019 | 2018 | Assoluta | % | |
| Interessi netti | 281.391 | 278.702 | 2.689 | 1,0% |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 48.301 | 8.000 | 40.301 | n.c. |
| Commissioni nette | 262.710 | 273.828 | (11.118) | -4,1% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 44.607 | 44.281 | 326 | 0,7% |
| Saldo altri proventi/oneri | 956 | 300 | 656 | 218,7% |
| Margine d'intermediazione | 637.965 | 605.111 | 32.854 | 5,4% |
| Spese per il personale | (86.067) | (84.310) | (1.757) | 2,1% |
| Altre spese amministrative | (237.860) | (244.009) | 6.149 | -2,5% |
| Recuperi di spesa | 104.068 | 96.767 | 7.301 | 7,5% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (22.628) | (10.370) | (12.258) | 118,2% |
| Costi operativi | (242.487) | (241.922) | (565) | 0,2% |
| Risultato di gestione | 395.478 | 363.189 | 32.289 | 8,9% |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni |
(1.966) | (4.392) | 2.426 | -55,2% |
| Risultato netto di gestione | 393.512 | 358.797 | 34.715 | 9,7% |
| Altri oneri e accantonamenti | (27.152) | (21.380) | (5.772) | 27,0% |
| Oneri di integrazione | - | (121) | 121 | -100,0% |
| Profitti netti da investimenti | 7.377 | 1.105 | 6.272 | 567,6% |
| Risultato lordo dell'operatività corrente | 373.737 | 338.401 | 35.336 | 10,4% |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (87.846) | (110.479) | 22.633 | -20,5% |
| Risultato netto dell'operatività corrente | 285.891 | 227.922 | 57.969 | 25,4% |
| Risultato d'esercizio | 285.891 | 227.922 | 57.969 | 25,4% |
23 Si segnala che, come descritto nella "Premessa alla lettura ai bilanci", a partire dal 31 dicembre 2019 è stata apportata una variazione negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione sulla gestione consolidata. In particolare sono stati inclusi nella voce "Risultato negoziazione, coperture e fair value" i dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value presenti nella voce di bilancio "Dividendi e proventi simili", in precedenza inclusi nella voce "Dividendi e altri proventi su partecipazioni" del conto economico riclassificato. Per omogeneità sono stati riclassificati anche i dati di confronto relativi all'esercizio 2018. Per maggiori dettagli si rimanda agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato" riportati negli Allegati.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | ||||
| 4° Trimestre | 3° Trimestre | 2° Trimestre | 1° Trimestre | |
| Interessi netti | 69.729 | 69.859 | 71.422 | 70.381 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 35.191 | - | 13.110 | - |
| Commissioni nette | 65.890 | 68.025 | 65.757 | 63.038 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 15.318 | 11.492 | 8.066 | 9.731 |
| Saldo altri proventi/oneri | 235 | 159 | 368 | 194 |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 186.363 | 149.535 | 158.723 | 143.344 |
| Spese per il personale | (22.604) | (21.523) | (21.161) | (20.779) |
| Altre spese amministrative | (60.372) | (55.230) | (57.938) | (64.320) |
| Recuperi di spesa | 26.582 | 26.669 | 24.227 | 26.590 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.511) | (5.723) | (5.308) | (5.086) |
| Costi operativi | (62.905) | (55.807) | (60.180) | (63.595) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 123.458 | 93.728 | 98.543 | 79.749 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (589) | (1.227) | 1.123 | (1.273) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 122.869 | 92.501 | 99.666 | 78.476 |
| Altri oneri e accantonamenti | (3.536) | (19.780) | (2.856) | (980) |
| Oneri di integrazione | - | - | 2 | (2) |
| Profitti netti da investimenti | 1.123 | 449 | 6.463 | (658) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 120.456 | 73.170 | 103.275 | 76.836 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (7.395) | (24.758) | (30.009) | (25.684) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 113.061 | 48.412 | 73.266 | 51.152 |
| RISULTATO DELL'ESERCIZIO | 113.061 | 48.412 | 73.266 | 51.152 |
(Importi in migliaia)
| 2018 | ||||
|---|---|---|---|---|
| 4° Trimestre | 3° Trimestre | 2° Trimestre | 1° Trimestre | |
| Interessi netti | 71.095 | 69.950 | 68.753 | 68.904 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 8.000 | - | - | - |
| Commissioni nette | 67.059 | 60.790 | 74.517 | 71.462 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 5.912 | 10.731 | 13.093 | 14.545 |
| Saldo altri proventi/oneri | (30) | (345) | 124 | 551 |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 152.036 | 141.126 | 156.487 | 155.462 |
| Spese per il personale | (21.063) | (22.479) | (20.509) | (20.259) |
| Altre spese amministrative | (58.618) | (58.851) | (61.273) | (65.267) |
| Recuperi di spesa | 22.982 | 25.162 | 23.922 | 24.701 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (3.114) | (2.435) | (2.482) | (2.339) |
| Costi operativi | (59.813) | (58.603) | (60.342) | (63.164) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 92.223 | 82.523 | 96.145 | 92.298 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (2.322) | (913) | 154 | (1.311) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 89.901 | 81.610 | 96.299 | 90.987 |
| Altri oneri e accantonamenti | (1.782) | (15.899) | (1.925) | (1.774) |
| Oneri di integrazione | (115) | (2) | (2) | (2) |
| Profitti netti da investimenti | (3.151) | (902) | 5.157 | 1 |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 84.853 | 64.807 | 99.529 | 89.212 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (26.338) | (21.664) | (32.714) | (29.763) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 58.515 | 43.143 | 66.815 | 59.449 |
| RISULTATO DELL'ESERCIZIO | 58.515 | 43.143 | 66.815 | 59.449 |
24 Si segnala che, come descritto nella "Premessa alla lettura ai bilanci", a partire dal 31 dicembre 2019 è stata apportata una variazione negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione sulla gestione consolidata. In particolare sono stati inclusi nella voce "Risultato negoziazione, coperture e fair value" i dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value presenti nella voce di bilancio "Dividendi e proventi simili", in precedenza inclusi nella voce "Dividendi e altri proventi su partecipazioni" del conto economico riclassificato. Per omogeneità sono stati riclassificati anche i dati di confronto relativi all'esercizio 2018. Per maggiori dettagli si rimanda agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato" riportati negli Allegati.
Il Margine di intermediazione si attesta a 638 milioni di euro, registrando un aumento del 5,4% rispetto ai 605,1 milioni di euro registrati nell'esercizio 2018.
Gli Interessi netti contribuiscono all'incremento del margine di intermediazione con una crescita dell'1%, i Dividendi e altri proventi su partecipazioni aumentano di 40,3 milioni di euro e il Risultato negoziazione, coperture e fair value con una crescita dello 0,7%, mentre le Commissioni nette registrano una flessione del 4,1%.
Gli Interessi netti crescono di circa 2,7 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie, soprattutto, all'incremento della liquidità transazionale e alla maggior incidenza dell'attività di lending. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dalla Banca ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,20% (1,30% al 31 dicembre 2018).
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono esclusivamente i dividendi percepiti da Fineco AM, pari complessivamente a 48,3 milioni di euro.
Le Commissioni nette evidenziano una riduzione di 11,1 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, a causa di minori commissioni nette di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito e commissioni di consulenza in materia di investimenti (-12,3 milioni di euro), e da maggiori commissioni passive a favore dei consulenti finanziari (-3,9 milioni di euro) per effetto di maggiori incentivi commerciali, parzialmente compensate da maggiori commissioni nette di negoziazione e raccolta ordini di strumenti finanziari (+1,6 milioni di euro), maggiori commissioni per prestito titoli (+1,5 milioni di euro) e da maggiori commissioni per altri servizi (+2,9 milioni di euro), riconducibili all'introduzione del canone annuo sulle carte di credito.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei contratti derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenziano una riduzione di 2,5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali sono presenti le preferred shares di Visa INC class "C" e l'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nell'esercizio 2019, rispettivamente, un risultato positivo di 2,6 milioni di euro (1,6 milioni di euro nelll'esercizio 2018) e un risultato negativo di 4,5 milioni di euro (-3 milioni di euro nelll'esercizio 2018). Sono presenti infine gli utili generati dalla vendita di titoli di Stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un importo di 0,7 milioni di euro (1,7 milioni di euro nell'esercizio 2018), vendita di titoli di Stato e titoli UniCredit in dollari contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per un importo di 2,9 milioni di euro (nessun importo nell'esercizio 2018), e il provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di 1,6 milioni di euro, relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario nell'ambito dell'intervento di sostegno effettuato.
I Costi operativi si confermano sotto controllo, in linea rispetto all'esercizio precedente (-1,8 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +13,5 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e -12,3 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"25).
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni dell'esercizio 2019 si attestano a -2 milioni di euro (-4,4 milioni di euro nell'esercizio 2018). Le minori rettifiche registrate nell'esercizio 2019 rispetto all'esercizio precedente sono riconducibili sia a un miglioramento del profilo di rischio dei dei "crediti di finanziamento verso clientela ordinaria" nei confronti della clientela retail, sia a un incremento delle riprese di valore su esposizioni verso Unicredit S.p.A., pari a circa 2,2 milioni di euro rispetto a circa 1 milione di euro rilevato nell'esercizio 2018, conseguenti alla diminuzione delle esposizioni per effetto del trasferimento della liquidità nel conto HAM presso Banca d'Italia, nonché dell'estinzione dei depositi vincolati con UniCredit S.p.A. avvenuta nel corso del primo semestre 2019.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 27,2 milioni di euro in crescita del 27% rispetto all'esercizio 2018, per effetto, principalmente, di maggiori oneri per i contributi versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS), incluso il contributo destinato al Fondo di Solidarietà, per un importo complessivamente pari a 18,1 milioni di euro rispetto ai 14,3 milioni di euro versati nell'esercizio precedente.
I Profitti netti da investimenti si attestano a 7,4 milioni di euro, evidenziando un incremento di 6,3 milioni di euro rispetto al 2018. Le riprese di valore registrate nel 2019 sono conseguenti sia alla diminuzione delle esposizioni nei titoli di debito emessi da UniCredit sia al miglioramento del relativo profilo di rischio grazie alla garanzia finanziaria rilasciata da Unicredit S.p.A., contestualmente all'uscita della Banca dal relativo gruppo, per un ammontare complessivo di 7,1 milioni di euro, come precedentemente descritto negli "Eventi di rilievo del periodo". Si precisa che già nel corso dell'esercizio 2018 la Banca aveva rilevato delle riprese di valore sui titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per circa 2,6 milioni di euro.
25 Occorre sottolineare che per effetto dell'entrata in vigore dell'IFRS 16 e della sua applicazione a partire dal 1° gennaio 2019 e dell'acquisto, nello stesso mese di gennaio, dell'immobile di Milano, Piazza Durante 11, le "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e le "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali" non risultano pienamente comparabili con il 2018. In particolare al 31 dicembre 2019 si rileva una riduzione dei fitti passivi per locazione immobili, pari a 12,2 milioni di euro, la rilevazione degli ammortamenti sui diritti d'uso derivanti dai contratti di leasing per 9,4 milioni di euro e la rilevazione dell'ammortamento dell'immobile di proprietà per 1,3 milioni di euro.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 373,7 milioni di euro, in aumento del 10,4% rispetto all'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 201926, il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 376,7 milioni di euro, in aumento del 9,8% rispetto all'esercizio 2018, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate27 .
Il Risultato d'esercizio si attesta a 285,9 milioni di euro, evidenziando un incremento del 25,4% rispetto ai 227,9 milioni di euro registrati nell'esercizio precedente, e include il contributo positivo apportato dal beneficio fiscale per il quinquennio 2015-2019 previsto dal c.d. regime del Patent Box, stimato in circa 21,6 milioni di euro. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2019 precedentemente citate28 e il beneficio fiscale rilevato grazie al c.d. regime del Patent Box, il Risultato d'esercizio sarebbe pari 266,3 milioni di euro, in crescita del 15,2% rispetto al Risultato d'esercizio 2018, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate29 .
26 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,5 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale) e provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di +1,6 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale), relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario.
27 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3 milioni di euro (-2,0 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), severance corrisposte nell'esercizio per un importo di -1,6 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale) e oneri di integrazione per un importo di -0,1 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).
28 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3,0 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di +1,1 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario, e beneficio fiscale rilevato grazie al c.d. regime del Patent Box per un importo di +21,6 milioni di euro.
29 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -2,0 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), severance corrisposte nell'esercizio per un importo di -1,1 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale) e oneri di integrazione per un importo di -0,1 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).
Fineco AM, interamente controllata da FinecoBank, è una società di gestione di OICVM, costituita il 26 ottobre 2017 nella Repubblica d'Irlanda con l'obiettivo di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività del Gruppo nell'ambito del proprio modello di business integrato verticalmente. Fineco AM ha ricevuto l'autorizzazione a svolgere l'attività di gestione del risparmio dalla Banca centrale d'Irlanda il 17 maggio 2018 e in data 1 giugno 2018 la società ha ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte dell'Autorità Lussemburghese Commission de Surveillance du Secteur Financier per sostituirsi ad Amundi Luxemburg S.A. nell'attività di gestione dei preesistenti fondi comuni di investimento di diritto lussemburghese denominati "CoreSeries".
Gli assets gestiti da Fineco AM al 31 dicembre 2019 sono pari a 13,8 miliardi di euro (10 miliardi di euro al 31 dicembre 2018), in particolare:
Si precisa, inoltre, che 8,4 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 5,4 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali.
Al 31 dicembre 2019 Fineco AM presenta un totale attivo di stato patrimoniale pari a 37 milioni di euro, costituito principalmente dai Finanziamenti a banche, rappresentati da un deposito vincolato per un importo di 10 milioni di euro e da disponibilità liquide depositate presso istituzioni creditizie per un importo di 6,4 milioni di euro, e dai Finanziamenti a clientela, rappresentati esclusivamente da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi, per un importo pari a 18,2 milioni di euro. Si precisa che in seguito all'uscita dal Gruppo UniCredit, Fineco AM ha chiuso il proprio deposito vincolato acceso presso UniCredit Plc trasferendo la propria liquidità presso Intesa Sanpaolo Plc.
Fineco AM detiene, inoltre, quote di propri O.I.C.R., in relazione all'attività di seeding, per un importo di 0,9 milioni di euro, contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", e Altre attività per un importo di 0,2 milioni di euro, relative a risconti attivi e partite definitive non imputabili ad altre voci.
I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela, pari complessivamente a 14,7 milioni di euro, sono rappresentati principalmente da debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, relativi alle commissioni di collocamento e gestione di quote di O.I.C.R. da retrocedere ai collocatori, fra i quali la stessa FinecoBank per 7,3 milioni di euro, e agli investment advisors. Si segnala, infine, che i Debiti verso clientela includono anche i "Debiti per leasing", pari a 0,8 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
Le Altre passività, pari a 3,6 milioni di euro, si riferiscono principalmente a debiti verso personale dipendente e debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari.
Il Patrimonio si attesta a 18,6 milioni di euro ed è costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro, dal risultato netto del periodo per 50,8 milioni di euro, al netto dei dividendi pagati alla Capogruppo FinecoBank nel corso dell'ultimo trimestre 2019 per 35,2 milioni di euro.
Nel corso del 2019 Fineco AM ha generato Commissioni nette per 62,5 milioni di euro (162,1 milioni di euro di commissioni attive e 99,6 milioni di euro di commissioni passive) e il Risultato netto di periodo si attesta a 50,8 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2019 i dipendenti della società sono 24.
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 5 novembre 2019, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, di seguito si riportano le operazioni di Maggiore Rilevanza deliberate dal Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio 2019:
In relazione alle operazioni sopra specificate, la Banca ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB del 12 marzo 2010 n. 17221.
Inoltre, sempre in data 6 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha approvato l'insieme degli accordi contrattuali (l'"Operazione") conclusi tra FinecoBank e UniCredit S.p.A. al fine di:
Tali impegni contrattuali, pur aventi natura eterogenea fra loro, sono stati assunti nell'ambito di un disegno unitario volto a consentire la realizzazione delle finalità sopra menzionate. L'Operazione, considerata nel suo complesso e quindi tenuto conto dell'insieme delle intese contrattuali raggiunte, si qualifica come operazione con parte correlata e soggetti collegati di Maggiore Rilevanza.
Ai fini degli obblighi di informativa previsti dalla normativa, FinecoBank ha redatto - ai sensi dell'art. 5 ed in conformità allo schema di cui all'Allegato 4 del Regolamento CONSOB sopra richiamato - il Documento Informativo che ha provveduto a mettere a disposizione del pubblico in data 14 maggio 2019 presso la sede legale di FinecoBank S.p.A. (Milano, Piazza Durante n. 11), sul sito internet di FinecoBank S.p.A. (finecobank.com) nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarketSTORAGE" () in data 14 maggio 2019.
Nel corso del 2019 non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Inoltre, sono state poste in essere operazioni di Minore Rilevanza con parti correlate (ivi incluse, in quanto tali sino all'11 luglio 2019, UniCredit S.p.A. e altre società del Gruppo UniCredit), italiane ed estere, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni di mercato e/o standard.
FinecoBank è Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.
Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2019 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nell'esercizio 2019 verso Fineco AM, unica società (interamente) controllata ed oggetto di consolidamento.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie e | |||||
| Attività | Passività | impegni | Ricavi (+) | Costi (-) | |
| Rapporti con impresa controllata Fineco Asset Management DAC | 7.450 | - | - | 125.614 | - |
Si segnala che le attività riportate nella tabella sono riferibili principalmente ai crediti di funzionamento connessi con il collocamento di prodotti finanziari da incassare dalla società controllata Fineco AM ed iscritti nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Al tempo stesso, la colonna ricavi include le commissioni attive di collocamento e gestione retrocesse dalla controllata e contabilizzate nell'esercizio 2019 dalla Banca, oltre ai dividendi riconosciuti da Fineco AM per complessivi 48,3 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2019 il Gruppo detiene in portafoglio numero 737.448 azioni di FinecoBank (tutte detenute dalla Banca stessa), in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,12% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 7,4 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio 2019 sono state acquistate 17.300 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2018 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 34.644 e n. 646.496 azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio nell'ambito, rispettivamente, del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN".
Ai sensi dell'art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Ai sensi dell'art. 123-ter del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58 e così come modificato in attuazione della Direttiva (UE) 2017/828 e dell'art. 84 quater, comma 1, del Regolamento emittenti, la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ", è disponibile sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Al fine di sostenere soluzioni tecnologiche in linea con la mission aziendale, le attività di ricerca e sviluppo sono indirizzate allo sviluppo di software che consentono di assicurare un'attività di consulenza finanziaria sempre più innovativa unitamente ad un'attività di negoziazione in conto proprio esclusiva.
Più nel dettaglio, i principali software sviluppati negli anni sono i seguenti:
Le attività si sono distinte sia con riferimento allo sviluppo di nuove applicazioni sia al rafforzamento/mantenimento delle funzionalità esistenti al fine di rispondere in modo sempre più efficiente alle esigenze della clientela.
Ai sensi dell'art. 2364, comma 2, del Codice Civile e dell'art. 6, comma 4, dello Statuto della Società, il Bilancio d'esercizio sarà sottoposto ad approvazione da parte dell'Assemblea ordinaria dei Soci entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio.
La Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario (o Dichiarazione non Finanziaria) del Gruppo FinecoBank, predisposta ai sensi del D.lgs. 254/2016, costituisce una relazione distinta rispetto al Bilancio consolidato, così come previsto dall'opzione dell'art. 5, comma 3, lettera b) del D.lgs. 254/2016, ed è pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
L'Informativa Stato per Stato ai sensi dell'Art. 89 della Direttiva 2013/36/ UE del Parlamento europeo e del Consiglio (CRD IV), modificata dalla Direttiva (UE) 2019/878 (c.d. CRD V) che sarà applicata a partire da dicembre 2020, è pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Ai sensi dell'articolo 70, comma 8, e dell'articolo 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti, FinecoBank S.p.A. si è avvalsa della facoltà di derogare all'obbligo pubblicazione del documento informativo nei casi previsti dagli articoli 70, comma 6, e 71, comma 1, del Regolamento Emittenti.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 15 gennaio 2020, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 13 gennaio 2020, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione che saranno sottoposti all'Assemblea degli Azionisti convocata per il giorno 28 aprile 2020:
Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'11 febbraio 2020, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2020, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione:
Più in generale tra i fatti di rilievo avvenuti successivamente alla chiusura dell'esercizio si segnala l'emergenza generata dalla diffusione del Covid-19 (Coronavirus). Come noto, a partire dalle prime settimane di gennaio 2020, lo scenario internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus (dapprima in Cina e quindi in altri Paesi), culminata nella dichiarazione dell'esistenza di un fenomeno di emergenza internazionale per la salute pubblica da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità il 30 gennaio 2020, e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento poste in essere da parte delle competenti autorità. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, con le relative implicazioni, dirette e indirette, sulla salute pubblica, sulle attività economiche e produttive ed il commercio, suscettibili di ripercuotersi in modo negativo sulla crescita globale e sui mercati finanziari, hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi impatti, anche nell'Eurozona, non risultano tuttavia al momento prevedibili. Gli effetti di questo fenomeno sull'andamento economico-patrimoniale e finanziario del Gruppo, potenzialmente riferibili in via principale al margine di intermediazione a al costo del rischio, non sono ad oggi determinabili e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell'esercizio.
Lo scenario prospettico, pur in un contesto di pressione sui margini e di generale incertezza sugli effetti dell'epidemia da Coronavirus, vede il Gruppo sfruttare due trend strutturali che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza.
Le abitudini della clientela bancaria sono cambiate in modo radicale negli ultimi dieci anni ed è aumentato il bisogno della stessa di ricevere un servizio anche lontano dal proprio sportello o in orari non convenzionali, oltre alla crescente possibilità dei clienti di utilizzare Internet in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo. FinecoBank intende proseguire nella digitalizzazione e informatizzazione del business, non solo nell'interfaccia con i propri clienti ma anche nei processi operativi interni. L'obiettivo è di incrementare la digitalizzazione e permettere maggiori risparmi ed efficienze al Gruppo. La diffusione dei dispositivi mobile e l'utilizzo di Internet offre vantaggi competitivi a una banca come FinecoBank che ha sempre puntato sulla tecnologia e, più in particolare, sul binomio tra una piattaforma digitale avanzata e una rete di consulenti finanziari specializzati.
Altro trend strutturale che favorisce il posizionamento di FinecoBank è relativo alla crescente domanda da parte della clientela di servizi di consulenza evoluta e specializzata, sostenuta dalla propensione degli italiani al risparmio. Il mercato italiano è infatti caratterizzato da una elevata ricchezza delle famiglie e da un alto tasso di ricchezza impiegata in investimenti immobiliari. Una maggiore percezione del rischio ed un minore interesse verso gli investimenti finanziari continuano però ad orientare le preferenze delle famiglie verso prodotti liquidi (circolante e depositi), prodotti assicurativi e fondi pensione. Si rileva, peraltro, un netto recupero degli investimenti in fondi comuni di investimento rispetto al passato anche se ancora inferiore ad altri paesi appartenenti all'Eurozona. FinecoBank detiene una quota di mercato sui TFA (fonte Banca d'Italia, flussi di ritorno Bastra) pari all'1,75% a giugno 2019 (delta a/a +0,13%), con interessanti potenziali margini di crescita.
La leva operativa è identificata come key point del vantaggio competitivo di Fineco grazie al core system sviluppato e gestito internamente. La solida e diffusa cultura IT interna alla Banca consente un'alta scalabilità del business, anche grazie ai Big Data Analytics sviluppati internamente.
Il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia basata sulla crescita organica, grazie all'efficienza dei processi e alla qualità dei servizi. L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution", grazie anche all'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM che consentirà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.
Fineco intende perseguire i propri obiettivi di crescita sostenibile di lungo termine, anche in ambito ESG30, a favore della creazione di valore per gli stakeholder, mantenendo una propensione al rischio bassa, attraverso la raccolta da clientela effettuata senza fare ricorso ad offerte commerciali aggressive in combinazione con impieghi altamente liquidi e con basso rischio.
30 Dettagli disponibili all'interno della Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario del Gruppo FinecoBank pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
L'esercizio 2019 della Banca si chiude con un utile netto d'esercizio di 285.891.402,60 euro.
Si propone di destinare l'utile netto d'esercizio, come segue:
Si precisa che verrà girata a Riserva straordinaria la quota dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si troverà in possesso alla record date.
In conclusione, l'Assemblea è invitata ad approvare:
La messa in pagamento del dividendo nella misura anzidetta, con l'osservanza di legge, avverrà con data valuta 20 maggio 2020.
Il Consiglio di Amministrazione
Milano, 11 febbraio 2020
FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti

FinecoBank S.p.A. Il Presidente Enrico Cotta Ramusino
Schemi del bilancio consolidato
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 89
| Stato patrimoniale consolidato | 91 |
|---|---|
| Conto economico consolidato | 92 |
| Prospetto della redditività consolidata complessiva |
93 |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato | 94 |
| Rendiconto finanziario consolidato | 95 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 754.386 | 6 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 20.159 | 20.218 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 7.933 | 6.876 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 12.226 | 13.342 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 321.699 | 961.773 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 26.216.829 | 23.270.023 |
| a) crediti verso banche | 9.440.362 | 12.440.994 | |
| b) crediti verso clientela | 16.776.467 | 10.829.029 | |
| 50. | Derivati di copertura | 36.059 | 3.314 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 28.880 | 4.873 |
| 90. | Attività materiali | 152.048 | 16.632 |
| 100. | Attività immateriali | 127.094 | 98.307 |
| di cui: | |||
| - avviamento | 89.602 | 89.602 | |
| 110. | Attività fiscali | 23.444 | 6.714 |
| a) correnti | - | 467 | |
| b) anticipate | 23.444 | 6.247 | |
| 130. | Altre attività | 342.309 | 350.770 |
| Totale dell'attivo | 28.022.907 | 24.732.630 |
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 26.074.511 | 23.282.962 |
| a) debiti verso banche | 154.653 | 1.009.774 | |
| b) debiti verso clientela | 25.919.858 | 22.273.188 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 3.777 | 2.221 |
| 40. | Derivati di copertura | 80.852 | 5.341 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 14.098 | 2.600 |
| 60. | Passività fiscali | 11.437 | 12.390 |
| a) correnti | 11.437 | 12.390 | |
| 80. | Altre passività | 343.859 | 337.069 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 4.810 | 4.561 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 107.079 | 109.805 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 21 | 49 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 107.058 | 109.756 | |
| 120. | Riserve da valutazione | 1.002 | (9.794) |
| 140. | Strumenti di capitale | 500.000 | 200.000 |
| 150. | Riserve | 397.593 | 355.509 |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. | Capitale | 200.941 | 200.773 |
| 180. | Azioni proprie (-) | (7.351) | (13.960) |
| 200. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 288.365 | 241.219 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 28.022.907 | 24.732.630 |
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 2019 | 2018 | |
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 297.908 | 293.128 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 305.980 | 290.863 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (16.631) | (14.469) |
| 30. | Margine di interesse | 281.277 | 278.659 |
| 40. | Commissioni attive | 627.773 | 571.514 |
| 50. | Commissioni passive | (302.602) | (271.071) |
| 60. | Commissioni nette | 325.171 | 300.443 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 1.695 | 95 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 41.429 | 43.833 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | (160) | 171 |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 3.636 | 1.683 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.909 | 17 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 727 | 1.666 | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(1.839) | (1.500) |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (1.839) | (1.500) | |
| 120. | Margine di intermediazione | 651.209 | 623.384 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | 5.380 | (3.520) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.378 | (3.406) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 2 | (114) | |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 656.589 | 619.864 |
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 656.589 | 619.864 |
| 190. | Spese amministrative: | (346.790) | (344.234) |
| a) spese per il personale | (90.152) | (86.727) | |
| b) altre spese amministrative | (256.638) | (257.507) | |
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (8.996) | (6.672) |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 27 | 402 | |
| b) altri accantonamenti netti | (9.023) | (7.074) | |
| 210. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (17.415) | (5.464) |
| 220. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (5.449) | (4.959) |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 105.547 | 96.378 |
| 240. | Costi operativi | (273.103) | (264.951) |
| 280. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | (161) |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 383.486 | 354.752 |
| 300. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (95.121) | (113.533) |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 288.365 | 241.219 |
| 330. | Utile (Perdita) d'esercizio | 288.365 | 241.219 |
| 350. | Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo | 288.365 | 241.219 |
| 2019 | 2018 | |
|---|---|---|
| Utile per azione (euro) | 0,47 | 0,40 |
| Utile per azione diluito (euro) | 0,47 | 0,40 |
Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alla nota integrativa consolidata, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 25.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 2019 | 2018 | |
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 288.365 | 241.219 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | |||
| 70. | Piani a benefici definiti | 4.227 | 3.429 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | |||
| 140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 6.569 | (6.859) |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 10.796 | (3.430) |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 299.161 | 237.789 |
| 200. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 299.161 | 237.789 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | |||||||||||||||||
| esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2018 |
Modifica saldi apertura |
Esistenze al 01/01/2019 |
Riserve | Dividendi e destinazioni altre |
Variazioni di riserve |
nuove azioni Emissioni |
azioni proprie Acquisto |
Distribuzione straordinaria di dividendi |
strumenti di Variazione capitale |
proprie azioni Derivati su |
Stock options | interessenze partecipative Variazioni |
esercizio 2019 complessiva Redditività |
Patrimonio netto del gruppo al 31/12/2019 |
Patrimonio netto di terzi al 31/12/2019 |
|||
| Capitale: | ||||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 200.773 | 200.773 | 168 | 200.941 | - | |||||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | 1.934 | 1.934 | - | ||||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||||
| - di utili | 321.537 | 321.537 | 56.718 | (13.150) | (168) | 364.937 | - | |||||||||||
| - altre | 33.972 | 33.972 | (1.316) | 32.656 | - | |||||||||||||
| Riserve da valutazione |
(9.794) | (9.794) | 10.796 | 1.002 | - | |||||||||||||
| Strumenti di capitale | 200.000 | 200.000 | 300.000 | 500.000 | - | |||||||||||||
| Azioni proprie | (13.960) | (13.960) | 6.790 | (181) | (7.351) | - | ||||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
241.219 | 241.219 | (56.718) | (184.501) | 288.365 | 288.365 | - | |||||||||||
| Patrimonio netto del gruppo |
975.681 | - | 975.681 | - | (184.501) | (13.151) | 6.958 | (181) | - | 300.000 | - | (1.484) | - | 299.161 | 1.382.484 | - | ||
| Patrimonio netto di terzi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
L'ammontare del dividendo deliberato dall'Assemblea ordinaria nell'esercizio 2019, complessivamente pari a 184.500.820,80 euro, corrisponde ad euro 0,303 per azione.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva straordinaria; le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione degli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni dell'esercizio Allocazione risultato |
||||||||||||||||
| esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2017 |
Modifica saldi apertura |
Esistenze al 01/01/2018 |
Riserve | Dividendi e destinazioni altre |
Variazioni di riserve |
nuove azioni Emissioni |
Acquisto azioni proprie |
straordinaria di Distribuzione dividendi |
strumenti di Variazione capitale |
proprie azioni Derivati su |
Stock options | interessenze partecipative Variazioni |
esercizio 2018 complessiva Redditività |
Patrimonio netto del gruppo al 31/12/2018 |
Patrimonio netto di terzi al 31/12/2018 |
|
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 200.545 | 200.545 | 228 | 200.773 | - | |||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | 1.934 | 1.934 | - | ||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 291.841 | (4.868) | 286.973 | 40.725 | (5.933) | (228) | 321.537 | - | ||||||||
| - altre | 32.091 | 32.091 | 1.881 | 33.972 | - | |||||||||||
| Riserve da valutazione |
(8.340) | 1.976 | (6.364) | (3.430) | (9.794) | - | ||||||||||
| Strumenti di capitale |
200.000 | 200.000 | - | |||||||||||||
| Azioni proprie | (365) | (365) | 6.548 | (20.143) | (13.960) | - | ||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
214.120 | 214.120 | (40.725) | (173.395) | 241.219 | 241.219 | - | |||||||||
| Patrimonio netto del gruppo |
731.826 | (2.892) | 728.934 | - | (173.395) | (5.933) | 6.776 | (20.143) | - | 200.000 | - | 1.653 | - | 237.789 | 975.681 | - |
| Patrimonio netto di terzi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
L'ammontare del dividendo deliberato dall'Assemblea ordinaria nell'esercizio 2018, complessivamente pari a 173.395.252,58 euro, corrisponde ad euro 0,285 per azione.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva straordinaria; le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione degli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte. La colonna "Modifica saldi apertura" comprende esclusivamente gli effetti derivanti dall'adozione dell'IFRS9.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | ||||||
| A. ATTIVITÀ OPERATIVA | 2019 | 2018 | ||||
| 1. Gestione | 424.184 | 356.581 | ||||
| - risultato d'esercizio (+/-) | 288.365 | 241.219 | ||||
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre | ||||||
| attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) | 2.006 | 2.839 | ||||
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 160 | (171) | ||||
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | (4.693) | 4.401 | ||||
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 22.864 | 10.424 | ||||
| - accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 21.777 | 22.691 | ||||
| - premi netti non incassati (-) | - | - | ||||
| - altri proventi/oneri assicurativi non incassati | - | - | ||||
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 1.015 | 6.098 | ||||
| - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) | - | - | ||||
| - altri aggiustamenti (+/-) | 92.690 | 69.080 | ||||
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (4.262.110) | (2.425.880) | ||||
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | (1.201) | 197 | ||||
| - attività finanziarie designate al fair value | - | - | ||||
| - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | (783) | 142.484 | ||||
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 641.189 | 56.220 | ||||
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (4.852.377) | (2.590.419) | ||||
| - altre attività | (48.938) | (34.362) | ||||
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 2.766.261 | 2.125.729 | ||||
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.773.130 | 2.142.185 | ||||
| - passività finanziarie di negoziazione | 1.592 | (35) | ||||
| - passività finanziarie designate al fair value | - | - | ||||
| - altre passività | (8.461) | (16.421) | ||||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (1.071.665) | 56.430 | ||||
| B. ATTIVITÀ D'INVESTIMENTO | ||||||
| 1. Liquidità generata da | ||||||
| - vendite di partecipazioni | - | - | ||||
| - dividendi incassati su partecipazioni | - | - | ||||
| - vendite di attività materiali | - | 93 | ||||
| - vendite di attività immateriali | - | - | ||||
| - vendite di società controllate e di rami d'azienda | - | - | ||||
| 2. Liquidità assorbita da | ||||||
| - acquisti di partecipazioni | - | - | ||||
| - acquisti di attività materiali | (95.358) | (7.146) | ||||
| - acquisti di attività immateriali | (34.235) | (5.755) | ||||
| - acquisti di società controllate e di rami d'azienda | - | - | ||||
| Liquidità netta generata /assorbita dall'attività d'investimento | (129.593) | (12.808) | ||||
| C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA | ||||||
| - emissione/acquisti di azioni proprie | 6.777 | (13.367) | ||||
| - emissione/acquisti strumenti di capitale | 300.000 | 200.000 | ||||
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (204.610) | (186.104) | ||||
| - vendita/acquisto di controllo di terzi | - | - | ||||
| Liquidità netta generata /assorbita dall'attività di provvista | 102.167 | 529 | ||||
| LIQUIDITÀ NETTA GENERATA / ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | (1.099.091) | 44.151 | ||||
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Importo | ||
| Voci di bilancio | 2019 | 2018 |
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 2.019.314 | 1.950.996 |
| Liquidità totale netta generata / assorbita nell'esercizio | (1.099.091) | 44.151 |
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | 14.443 | 24.167 |
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 934.666 | 2.019.314 |
Legenda
(+) generata (-) assorbita
La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie della Banca, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.
Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intendono le disponibilità liquide contabilizzate nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" e le attività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 40 dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi) al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi).
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura dell'esercizio 2019 comprende:
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura dell'esercizio precedente comprendeva:
Rendiconto finanziario consolidato
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 97
| Parte A – |
Politiche contabili | 100 |
|---|---|---|
| Parte B – | Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato | 142 |
| Parte C – | Informazioni sul conto economico consolidato | 185 |
| Parte D – | Redditività consolidata complessiva |
201 |
| Parte E – | Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura | 203 |
| Parte F – | Informazioni sul patrimonio consolidato | 258 |
| Parte G – | Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda | 263 |
| Parte H – | Operazioni con parti correlate | 265 |
| Parte I – | Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | 270 |
| Parte L – |
Informativa di settore | 278 |
| Parte M – | Informativa sul leasing | 279 |
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Nota integrativa consolidata
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 99
| A.1 | Parte generale | 101 |
|---|---|---|
| A.2 | Parte relativa alle principali voci di bilancio | 111 |
| A.3 | Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie |
133 |
| A.4 | Informativa sul fair value | 134 |
| A.5 | Informativa sul c.d. "Day one profit/loss" |
140 |
Il presente Bilancio consolidato del Gruppo Bancario FinecoBank (rappresentato dalla Banca e dalla società controllata Fineco Asset Management DAC, di seguito "Gruppo FinecoBank" o "Gruppo") è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2019.
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).
La Banca d'Italia con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio consolidato e della nota integrativa consolidata utilizzati per la redazione del presente Bilancio consolidato.
La redazione del presente Bilancio consolidato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale consolidato, dal Conto Economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalla presente nota integrativa consolidata ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione ("Relazione sulla gestione consolidata") e dagli Allegati.
Inoltre, ai sensi dell'art. 123-bis comma 3 del TUF, come ricordato nelle "Altre informazioni" della Relazione sulla gestione consolidata, la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank.
Gli schemi di Bilancio consolidato e la nota integrativa consolidata sono redatti in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.
Inoltre, non sono state indicate le tabelle della nota integrativa consolidata che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.
Il Gruppo ha applicato la disposizione prevista al paragrafo C5 b) dell'IFRS 16 e ai paragrafi E1 e E2 dell'IFRS 1 "First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards", secondo cui – ferma restando l'applicazione retrospettiva delle nuove regole di misurazione e rappresentazione richiesta dallo standard – non è vi è obbligo di rideterminazione dei valori di esercizi precedenti (comparativi) nel bilancio di prima applicazione del nuovo principio. Nella sezione 5 – "Altri aspetti – La transizione all'IFRS 16 - Leasing" della presente nota integrativa consolidata è stata fornita l'informativa in merito alle scelte operative effettuate e alla metodologia utilizzata in sede di transizione al nuovo principio nonché alla riconciliazione tra i dati dell'ultimo bilancio approvato e i dati di apertura del primo bilancio redatto in applicazione del principio stesso. Le tabelle presentate nella nota integrativa consolidata con riferimento alle voci impattate dall'applicazione dell'IFRS 16 sono state modificate secondo quanto previsto al riguardo dal 6° aggiornamento della Circolare 262 emanato il 30 novembre 2018.
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio e i dati delle tabelle di nota integrativa dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il presente Bilancio consolidato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità del Gruppo di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Tali criteri sono stati in parte modificati rispetto all'esercizio precedente esclusivamente con riferimento all'emanazione e all'entrata in vigore di nuovi principi ed interpretazioni, per il dettaglio dei quali si rimanda a quanto evidenziato nella successiva Sezione 5 – "Altri aspetti" e alla Parte A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio".
Per la formazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono stati utilizzati:
Il consolidamento integrale consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico della società controllata. Il valore contabile della partecipazione nella suddetta società consolidata integralmente è eliminato – a fronte dell'assunzione delle relative attività e passività – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza della Banca (100%, essendo la società interamente detenuta dalla Banca). I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra le società, sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.
| Tipo di | Rapporto di partecipazione | Disponibilità voti % | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazioni imprese | Sede operativa | Sede legale | rapporto (1) | Impresa partecipante | Quota % | (2) |
| 1. Fineco Asset Management DAC | Dublino | Dublino | 1 | FinecoBank | 100% | 100% effettivi |
Legenda:
(1) Tipo di rapporto: 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria (2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.
Nessun dato da segnalare.
3.1 Interessenze di terzi, disponibilità dei voti dei terzi e dividendi distribuiti ai terzi Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Dopo la data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
Il Bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.
Per quanto riguarda l'emergenza internazionale dichiarata dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il 30 gennaio scorso, in relazione alla diffusione del Covid-19, si precisa che, ai sensi dello IAS 10, il Gruppo considera la stessa quale evento intervenuto successivamente alla data di bilancio che non comporta rettifiche allo stesso; i potenziali effetti sui risultati economico- patrimoniali futuri non sono allo stato determinabili in considerazione delle incertezze connesse alle possibili evoluzioni.
Nel corso dell'esercizio 2019 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2019:
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata al 31 dicembre 2019, ad eccezione del principio contabile IFRS 16 che prevede un nuovo modello di contabilizzazione dei contratti di leasing/locazione da parte del locatario, per i cui dettagli si rimanda a quanto più sotto illustrato.
In data 16 gennaio 2020 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2020/34 della Commissione del 15 gennaio 2020, che recepisce le "Modifiche all'IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7: riforma dei Benchmark dei tassi di interesse" emanate dallo IASB nel mese di settembre 2019, applicabili a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2020 o in data successiva, con applicazione anticipata consentita. Si precisa che il Gruppo ha deciso di non applicare in via anticipata le "Modifiche all'IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7: riforma dei Benchmark dei tassi di interesse" emanate dallo IASB nel mese di settembre 2019 e di cui al Regolamento (UE) 2020/34 della Commissione del 15 gennaio 2020. Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha in essere esclusivamente coperture di fair value che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzati, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva OIS.
A seguito dell'entrata in vigore, nel 2018, del Regolamento (EU) 2016/1011 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'8 giugno 2016 (EU Benchmark Regulation – BMR) l'Euribor è stato oggetto di un processo di riforma condotto dall'European Money Markets Institute (EMMI), amministratore dello stesso, per renderlo conforme alla BMR secondo una nuova metodologia ibrida di calcolo (basata su tre livelli) da implementarsi entro la fine del 2019. L'autorizzazione è stata concessa, ai sensi dell'art. 34 della BMR, il 2 luglio 2019 dall'autorità belga FSMA, supervisore dell'EMMI. A novembre 2019 si è conclusa la piena transizione alla nuova metodologia di calcolo e l'Euribor risulta pertanto BMR-compliant e può continuare ad essere utilizzato dopo il 1° gennaio 2020.
Con riferimento alla curva OIS, la stessa a tendere verrà sostituita dalla curva €STR. In particolare, le clearing house (Eurex\LCH) utilizzate dalla Banca hanno comunicato che la curva OIS verrà sostituita con la curva €STR a partire dal 22 giugno 2020, anticipando la dismissione del tasso Eonia che, per effetto della riforma in oggetto, avverrà a fine 2021.
Il Gruppo, che ha scelto di continuare ad applicare i requisiti di hedge accounting previsti dallo IAS 39, ha tenuto conto di quanto sopra rispetto alla valutazione dell'efficacia della relazione di copertura non rilevando impatti significativi sulle relazioni di copertura in essere.
Nel corso dell'esercizio 2019 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2020:
Tali principi ed emendamenti non sono stati applicati in via anticipata dal Gruppo e che non ci si aspetta effetti significaitvi dalla loro applicazione.
Al 31 dicembre 2019, inoltre, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:
I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non significativi; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono tuttora da completare.
Come citato in precedenza, in data 30 novembre 2018 è stato emanato il 6° aggiornamento della Circolare n. 262 del 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" che ha recepito il principio contabile internazionale IFRS 16 "Leasing" e le conseguenti modifiche in altri principi contabili internazionali, tra cui lo IAS 40 in materia di investimenti immobiliari, introdotte per garantire la coerenza complessiva del framework contabile di riferimento.
In data 9 novembre 2017 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2017/1986 della Commissione del 31 ottobre 2017 che modifica il regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'International Financial Reporting Standard 16 (IFRS 16) con applicabilità obbligatoria ai bilanci relativi ai periodi che iniziano il, o dopo il, 1° gennaio 2019 (con facoltà di applicazione anticipata nel 2018, congiuntamente all'applicazione obbligatoria dell'IFRS 15).
A partire dal 1° gennaio 2019 FinecoBank e la sua controllata Fineco Asset Management DAC applicano pertanto il suddetto principio.
L'IFRS 16 che ha sostituito il previgente set di principi contabili internazionali e interpretazioni sul leasing e, in particolare, lo IAS17, fornisce una nuova definizione di leasing e ha introdotto un criterio basato sulla nozione di controllo ("right of use" o "diritto d'uso") di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti di servizi, individuando quali discriminanti dei leasing: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'uso del bene e il diritto di dirigere (vale a dire controllare) l'uso del bene oggetto del contratto.
Il principio conferma la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario con riferimento al modello contabile che deve applicare il locatore: un leasing è classificato come finanziario se trasferisce, sostanzialmente, tutti i rischi e benefici connessi alla proprietà di un'attività sottostante; un leasing è classificato come operativo se, sostanzialmente, non trasferisce tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà di un'attività sottostante.
Con riferimento invece al modello contabile da applicarsi da parte del locatario, e quindi al modello contabile rilevante per il Gruppo FinecoBank, il nuovo principio prevede che, per tutte le tipologie di leasing, anche operativo, debba essere rilevata un'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("right of use" o "diritto d'uso") del bene oggetto di locazione e, contestualmente, il debito finanziario relativamente ai canoni da pagare previsti nel contratto ("passività del leasing").
Al momento dell'iscrizione iniziale detta attività è valutata sulla base dei flussi finanziari associati al contratto di leasing alla data di decorrenza dello stesso, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario (ove esistenti). I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, ovvero se quest'ultimo non può essere determinato facilmente, il tasso di finanziamento marginale della Banca, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività sarà valutata in base a quanto previsto per le attività materiali e immateriali da IAS 38, IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile. La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.
La Banca e la sua controllata Fineco AM hanno completato le attività finalizzate a garantire la piena conformità con il nuovo principio contabile alla data di transizione, in particolar modo con riferimento al calcolo e alla contabilizzazione del diritto d'uso e dell'associata passività di leasing, aspetti che rappresentano la principale discontinuità rispetto al modello contabile previsto da IAS17. Anche le attività relative allo sviluppo e implementazione di regole, principi e sistemi IT atte a garantire il corretto calcolo delle suddette attività e passività, la loro misurazione successiva e la determinazione dei correlati effetti a conto economico, sono state finalizzate.
La transizione all'IFRS 16 ha comportato la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni e stime come nel seguito illustrate.
La Banca e la sua controllata hanno identificato i contratti di leasing/locazione che rientrano nell'ambito di applicazione del principio, rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dalle stesse e dei negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari o gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.
Ai fini del calcolo del debito per leasing e dell'associato "diritto d'uso", la Banca e la sua controllata procedono all'attualizzazione dei canoni futuri determinati alla luce delle previsioni dei suddetti contratti di locazione e calcolati al netto della componente IVA, pur essendo la stessa indetraibile per la Banca, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente dai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata. Si precisa inoltre che le componenti non leasing sono separate dalle componenti leasing e rilevate a conto economico per
competenza secondo il principio contabile applicabile e che nel conto economico sono rilevati anche i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing.
Il contratto di affitto dell'immobile sito in Milano, Piazza Durante 11, presso cui è stabilita la sede legale della Banca, condotto in locazione sino al 31 gennaio 2019 quando la Banca ha perfezionato l'operazione di acquisto determinando la contestuale risoluzione del contratto di affitto è stato qualificato in sede di prima applicazione del principio come "Short term lease" e quindi escluso dall'ambito di applicazione dell'IFRS 16.
La Banca e la sua controllata hanno determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto incluso nel perimetro di applicazione come sopra definito, considerando a tal fine il periodo "non annullabile" durante il quale le stesse hanno il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing è stata determinata basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data di transizione, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture della Banca che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
Per quanto riguarda il tasso di attualizzazione da utilizzare per la determinazione della passività del leasing, la natura dei contratti stipulati dalla Banca e dalla controllata, che rientrano nel perimetro di applicazione del principio e rappresentati principalmente da contratti di affitto di immobili, non consente di ricavare il tasso implicito in ognuno di essi e pertanto l'attualizzazione è effettuata utilizzando il tasso di finanziamento marginale. Quest'ultimo è determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing in essere.
Dal momento che FinecoBank alla data di prima applicazione del principio non ha emesso propri strumenti di debito, il tasso applicato (il tasso medio ponderato è pari a circa 1,48%) ai fini e per gli effetti della First Time Adoption è stato il tasso di provvista senior secured di UniCredit S.p.A., a tale data controllante della Banca, applicato dalla stessa Unicredit S.p.A. per finanziarie le società del perimetro Italia del Gruppo UniCredit31 .
Come già in precedenza indicato, la Banca e la sua controllata hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rideterminare i dati contabili relativi ad esercizi precedenti (comparativi) pur applicando il nuovo principio retrospettivamente, come previsto dal principio stesso (transizione con metodo retrospettivo modificato).
Si precisa che nessun effetto è stato registrato nel patrimonio netto consolidato alla data del 1° gennaio 2019 in quanto, per le finalità di First Time Adoption, la passività finanziaria ("passività del leasing") relativamente ai contratti in essere a tale data è stata valutata e rilevata al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione, e la corrispondente attività consistente nel diritto d'uso è stata valutata pari alla suddetta passività finanziaria maggiorata dei pagamenti anticipati relativi a medesimi contratti di leasing, rilevati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale (bilancio al 31 dicembre 2018).
31 Si precisa che conseguentemente all'uscita dal Gruppo UniCredit, la Banca, ai soli fini della contabilizzazione dei contratti di leasing con decorrenza successiva a tale data, ha determinato il proprio tasso di finanziamento marginale utilizzando quale parametro di riferimento la curva Bloomberg relativa alle obbligazioni emesse da Banche Italiane con rating BBB.
Di seguito si riportano le tabelle dello Stato Patrimoniale Consolidato (Attivo e Passivo) che mostrano: (i) i saldi patrimoniali del Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2018, (ii) le rettifiche agli stessi derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 e (iii) i saldi patrimoniali di apertura al 1° gennaio 2019.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Rettifiche | 01/01/2019 Post | |||
| Voci dell'attivo | 31/12/2018 | IFRS 16 | applicazione IFRS 16 | |
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 6 | 6 | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto | ||||
| 20. | economico | 20.218 | 20.218 | |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 6.876 | 6.876 | ||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 13.342 | 13.342 | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||||
| 30. | complessiva | 961.773 | 961.773 | |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.270.023 | 23.270.023 | |
| a) crediti verso banche | 12.440.994 | 12.440.994 | ||
| b) crediti verso clientela | 10.829.029 | 10.829.029 | ||
| 50. | Derivati di copertura | 3.314 | 3.314 | |
| Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura | ||||
| 60. | generica (+/-) | 4.873 | 4.873 | |
| 90. | Attività materiali | 16.632 | 64.576 | 81.208 |
| 100. | Attività immateriali | 98.307 | 98.307 | |
| di cui | - | |||
| - avviamento | 89.602 | 89.602 | ||
| 110. | Attività fiscali | 6.714 | 6.714 | |
| a) correnti | 467 | 467 | ||
| b) anticipate | 6.247 | 6.247 | ||
| 130. | Altre attività | 350.770 | (424) | 350.346 |
| Totale dell'attivo | 24.732.630 | 64.152 | 24.796.782 |
(Importi in migliaia)
| Voci del passivo | 31/12/2018 | Rettifiche IFRS 16 |
01/01/2019 Post applicazione IFRS 16 |
|
|---|---|---|---|---|
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.282.962 | 64.152 | 23.347.114 |
| a) debiti verso banche | 1.009.774 | 4.017 | 1.013.791 | |
| b) debiti verso la clientela | 22.273.188 | 60.135 | 22.333.323 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 2.221 | - | 2.221 |
| 40. | Derivati di copertura | 5.341 | - | 5.341 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
2.600 | - | 2.600 |
| 60. | Passività fiscali | 12.390 | - | 12.390 |
| a) correnti | 12.390 | - | 12.390 | |
| 80. | Altre passività | 337.069 | - | 337.069 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 4.561 | - | 4.561 |
| 100. | Fondi per rischi ed oneri: | 109.805 | - | 109.805 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 49 | - | 49 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 109.756 | - | 109.756 | |
| 120. | Riserve da valutazione | (9.794) | - | (9.794) |
| 140. | Strumenti di capitale | 200.000 | - | 200.000 |
| 150. | Riserve | 355.509 | - | 355.509 |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | 1.934 |
| 170. | Capitale | 200.773 | - | 200.773 |
| 180. | Azioni proprie (-) | (13.960) | - | (13.960) |
| 200. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 241.219 | - | 241.219 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 24.732.630 | 64.152 | 24.796.782 |
Si precisa che le rettifiche IFRS 16 riportate in corrispondenza della riga 130. Altre attività corrispondono ai pagamenti anticipati relativi ai contratti di leasing portati ad incremento delle attività consistente nel diritto d'uso, rilevati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale (bilancio al 31 dicembre 2018).
Di seguito si riportano le tabelle che mostrano in dettaglio le rettifiche derivanti dalla First Time Adoption dell'IFRS16.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Attività / Valori | 31/12/2018 | Rettifiche IFRS 16 |
01/01/2019 Post applicazione IFRS 16 |
| 1. Attività di proprietà | 14.544 | - | 14.544 |
| a) terreni | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - |
| c) mobili | 1.835 | - | 1.835 |
| d) impianti elettronici | 10.944 | - | 10.944 |
| e) altre | 1.765 | - | 1.765 |
| 2. Attività acquisite in leasing finanziario | - | 64.576 | 64.576 |
| a) terreni | - | - | - |
| b) fabbricati | - | 63.951 | 63.951 |
| c) mobili | - | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - | - |
| e) altre | - | 625 | 625 |
| Totale | 14.544 | 64.576 | 79.120 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - | - |
L'importo pari a 625 migliaia di euro, contabilizzato ad incremento della voce "e) altre", fa riferimento ai diritti d'uso relativi ad impianti, macchinari e autoveicoli.
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: debiti verso banche
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Rettifiche | 01/01/2019 Post | ||
| Tipologia operazioni / Valori | 31/12/2018 | IFRS 16 | applicazione IFRS 16 |
| 1. Debiti verso banche centrali | - | - | - |
| 2. Debiti verso banche | 1.009.774 | 4.017 | 1.013.791 |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 52.563 | - | 52.563 |
| 2.2 Depositi a scadenza | - | - | - |
| 2.3 Finanziamenti | 933.352 | - | 933.352 |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 933.352 | - | 933.352 |
| 2.3.2 Altri | - | - | - |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | - | - |
| 2.5 Debiti per leasing | - | 4.017 | 4.017 |
| 2.6 Altri debiti | 23.859 | - | 23.859 |
| Totale | 1.009.774 | 4.017 | 1.013.791 |
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: debiti verso clientela
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni / Valori | 31/12/2018 | Rettifiche IFRS 16 |
01/01/2019 Post applicazione IFRS 16 |
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 22.046.700 | - | 22.046.700 |
| 2. Depositi a scadenza | 3.106 | - | 3.106 |
| 3. Finanziamenti | 116.299 | - | 116.299 |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 116.299 | - | 116.299 |
| 3.2 Altri | - | - | - |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | - | - |
| 5. Debiti per leasing | - | 60.135 | 60.135 |
| 6. Altri debiti | 107.083 | - | 107.083 |
| Totale | 22.273.188 | 60.135 | 22.333.323 |
Riconciliazione delle passività finanziarie al 1° gennaio 2019 con gli impegni per leasing operativi rilevati al 31 dicembre 2018
(Importi in migliaia)
| Descrizione | Importo |
|---|---|
| Impegni per leasing operativi al 31 dicembre 2018 | 5.052 |
| Pagamenti futuri leasing | 70.208 |
| Eccezioni alla rilevazione dell'IFRS 16 | (1.637) |
| - short term lease | (1.598) |
| - low value lease | (39) |
| Pagamenti futuri leasing attività immateriali | (4.999) |
| Passività finanziaria per leasing non attualizzata al 1 gennaio 2019 | 68.624 |
| Effetto di attualizzazione | (4.472) |
| Passività finanziaria per leasing al 1 gennaio 2019 | 64.152 |
| Valore attuale passività per leasing finanziari al 31 dicembre 2018 | - |
| Passività finanziaria per leasing aggiuntiva dovuta alla transizione all'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 | 64.152 |
Al 31 dicembre 2018 non erano in essere leasing finanziari e gli impegni includevano esclusivamente i canoni di leasing/locazione operativi non disdettabili, inclusi i canoni di leasing/locazione di attività immateriali.
Nella voce" Pagamenti futuri leasing" sono stati riportati i canoni di leasing/locazione disdettabili non inclusi negli impegni al 31 dicembre 2018.
L'applicazione dell'IFRS 16, che non ha avuto impatti sul patrimonio netto consolidato alla data di prima applicazione, ha determinato un incremento delle Attività materiali rilevate nell'attivo di bilancio consolidato al 1° gennaio 2019 pari a circa 64,6 milioni di euro (di cui circa 0,9 milioni riferiti a Fineco AM) e un conseguente incremento degli RWA della Banca il cui effetto è stato quantificato in circa 55 basis point sul CET1 individuale della Banca al 31 dicembre 2018. A tal riguardo si rammenta che la Banca a tale data era tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza non su base consolidata ma esclusivamente individuale, in virtù dell'allora appartenenza al Gruppo bancario UniCredit.
FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.
Dal 2016 al 2018 lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha deliberato degli interventi di sostegno a favore di alcune banche, in particolare di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige.
A fronte degli interventi sopra citati, FinecoBank ha effettuato dei pagamenti monetari con il contestuale riconoscimento in bilancio, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, di strumenti di capitale dapprima classificati – in base al principio contabile IAS 39 in vigore fino al 31 dicembre
2017 – come "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e, quindi, a partire dal 1° gennaio 2018 – in base al vigente principio contabile IFRS 9 – come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Alla data del 31 dicembre 2019 l'esposizione complessiva in titoli di capitale derivante dalle suddette contribuzioni versate dalla Banca, al netto delle svalutazioni e cancellazioni operate negli esercizi precedenti e degli effetti della valutazione al fair value a tale data ammonta complessivamente a 2.630 migliaia di euro (di cui 2.307 migliaia di euro relativi ai contributii versati relativamente all'intervento a favore di Carige e 323 migliaia di euro ai contributii versati per l'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena).
In particolare, la valutazione al fair value al 31 dicembre 2019 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'operazione deliberata dallo Schema Volontario per fronteggiare l'intervento di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico nell'esercizio 2019 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 202 migliaia di euro per allinearlo alla stima del fair value dei titoli della cartolarizzazione Berenice (titoli mezzanine e junior emessi per la cartolarizzazione degli NPLs delle tre banche acquistati dallo Schema Volontario) effettuata da un advisor nell'ambito dell'incarico conferitogli dal FITD ai fini della predisposizione del Rendiconto dello Schema Volontario al 31 dicembre 2019. Il modello valutativo adottato dall'advisor incaricato dal FITD è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.
La valutazione al fair value al 31 dicembre 2019 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A. ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico dell'esercizio 2019 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 4.344 migliaia di euro. Non essendo disponibili valutazioni di mercato o prezzi di titoli comparabili, il fair value dello strumento è stato determinato dal Gruppo utilizzando un modello interno basato sulla metodologia dei Multipli di mercato applicate in analisi multi-scenario, avendo come riferimento le più recenti informazioni riguardanti il piano di risanamento della banca attraverso l'aumento di capitale sottoscritto dallo Schema Volontario con la conversione alla pari del prestito obbligazionario sottoscritto a dicembre 2018.
Si precisa inoltre che in data 24 dicembre 2019 il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha comunicato l'incasso da parte dello Schema Volontario di un ammontare complessivo pari a 53,5 milioni di euro a fronte delle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti, maturati nel corso dell'anno 2019 sul suddetto prestito obbligazionario, riconoscendo a FinecoBank l'ammontare di pertinenza pari a 1.594 migliaia di euro. Tali proventi sono stati rilevati nella voce "70. Dividendi e proventi simili" del conto economico consolidato.
La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.
Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva sopra citata, con comunicazione del 3 dicembre 2019, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha comunicato che in applicazione di un criterio uniforme di ripartizione delle contribuzioni ordinarie negli anni di accumulo, l'importo complessivamente dovuto dalle banche consorziate per l'esercizio 2019 risulterebbe pari a 566,5 milioni di euro.
Peraltro, tra le variabili che incidono sulla determinazione delle contribuzioni effettive per l'anno 2019 assumono rilievo:
In totale, quindi, la contribuzione dovuta dalle banche consorziate per il 2019, incluse le risorse da destinare al Fondo di solidarietà e il suddetto contributo supplementare, è stato determinato in complessivi 633 milioni di euro, di cui 616,7 milioni di euro finalizzati alla costituzione della dotazione finanziaria. La quota di competenza di ciascuna consorziata è stata calcolata in funzione del rispettivo ammontare dei depositi protetti al 30 settembre 2019 e corretta per il rischio sulla base degli indicatori gestionali del modello risk based del Fondo per il calcolo delle contribuzioni, ai sensi dell'art. 28, comma 2 dello Statuto.
La quota di competenza del Gruppo, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, per l'esercizio 2019, versata e contabilizzata nella voce 190. Spese Amministrative, ammonta complessivamente a 18,1 milioni di euro, così composta:
Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livello-obiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.
Nessuna contribuzione è stata richiesta al Gruppo da parte del Single Resolution Board, per l'esercizio 2019, con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla suddetta direttiva.
Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui il Gruppo non si è avvalso.
In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa presentate nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio consolidato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2019. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati, nonché, più in generale, dalla situazione di incertezza ed instabilità del settore bancario.
Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.
Alla data di predisposizione del presente Bilancio consolidato non riteniamo, sulla base degli elementi disponibili e tenuto conto delle analisi di sensitività svolte, che vi siano incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Su tali scenari potrebbero incidere, tra gli altri, gli elementi di incertezza sugli effetti dell'epidemia da Coronavirus e delle misure di contenimento che non sono ad oggi determinabili.
Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione del valore di:
la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività della Banca (e nella misura in cui applicabile, della società controllata), sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.
Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri utilizzate ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento iscritto in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili. Per ulteriore informativa al riguardo si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della presente nota integrativa consolidata.
Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" della presente nota integrativa consolidata.
Con particolare riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi della presente nota integrativa consolidata.
Per i dettagli sui modelli e i parametri utilizzati nella misurazione delle rettifiche di valore IFRS 9, si rimanda a quanto illustrato nella Parte A - Sezione 18. Altre informazioni - Impairment della presente nota integrativa consolidata.
Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 è sottoposto a revisione contabile ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società Deloitte & Touche S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.
I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico consolidato.
Costituiscono eccezione i contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente e che, analogamente al sottostante, sono valutati al costo.
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:
il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito (rating) o di indici di credito o di altra variabile prestabilita (generalmente denominata "sottostante") a condizione che, nel caso di variabile non finanziaria, questa non sia specifica di una delle parti contrattuali;
Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante.
Un derivato incorporato è separato dalle passività finanziare diverse da quelle oggetto di valutazione al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico e dagli strumenti non finanziari, e contabilizzato come un derivato, se:
Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Se il fair value di uno strumento diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del passivo dello stato patrimoniale consolidato.
Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati nel conto economico consolidato alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value".
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti attività finanziarie classificate fra le "Attività finanziarie designate al fair value".
Un'attività finanziaria, che non è un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione, è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare sono classificati in questa voce:
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati nel conto economico consolidato alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:
Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale, ovvero in sede di prima applicazione del principio, il Gruppo ha esercitato l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sugli strumenti fruttiferi di interessi sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
a) le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;
b) le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo la rilevazione iniziale, per quanto concerne gli strumenti di debito, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività consolidata complessiva ed esposti nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato.
Tali strumenti sono oggetto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" in contropartita del Prospetto della redditività consolidata complessiva ed anch'esse esposte nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Per quanto concerne gli strumenti di capitale, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività consolidata complessiva ed esposte nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato.
In ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9, per gli strumenti di capitale le perdite durevoli di valore non sono oggetto di rilevazione a conto economico.
In caso di cessione gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato.
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio crediti di funzionamento connessi con la distribuzione di prodotti finanziari).
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
a) le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;
b) le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
Quando l'attività finanziaria in questione è eliminata, gli utili e le perdite sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Il Gruppo si è avvalso della facoltà di continuare ad applicare i requisiti esistenti di hedge accounting IAS39 per tutte le relazioni di copertura fin quando lo IASB avrà completato il progetto di regole contabili sul macro-hedging.
Nel portafoglio "derivati di copertura" sono allocati gli strumenti derivati posti in essere allo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo) ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Essi si possono qualificare come:
I contratti derivati di copertura sono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all'inizio dell'operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l'utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell'elemento coperto.
Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all'inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati retrospettivi (il rapporto tra le variazioni di valore della posta coperta e quella del derivato di copertura) siano ricompresi all'interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui è stata designata.
La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l'elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l'operazione futura coperta venga posta in essere.
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:
Le variazioni di fair value complessivamente rilevate nella voce 120. "Riserve da valutazione" sono esposte nel Prospetto della redditività consolidata complessiva;
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico consolidato. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione cumulata iscritta nelle voci 60. dell'attivo o 50. del passivo è rilevata a conto economico consolidato tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte.
Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (Perdite) da cessioni/riacquisto" di conto economico consolidato.
Alla data di riferimento del presente bilancio sono in essere operazioni di copertura generica dal rischio di tasso di interesse di mutui nei confronti di clientela retail e raccolta diretta a tasso fisso da clientela e operazioni di copertura specifica dal rischio di tasso di interesse di titoli di debito.
I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni regolati dagli IFRS10 Bilancio consolidato, IAS27 Bilancio separato, IAS28 Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS11 Accordi a controllo congiunto sono dettagliati, nella misura in cui applicabili, nella Sezione 3. "Area e metodi di consolidamento" della Parte A.1 della presente nota integrativa consolidata che include l'informativa sulle valutazioni e assunzioni significative adottate per stabilire l'esistenza di controllo, controllo congiunto o influenza notevole in ossequio a quanto previsto dall'IFRS12 (paragrafi 7-9).
Le restanti interessenze azionarie, diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nello stato patrimoniale consolidato nella voce 120. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" (si veda la Sezione 8 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione), sono classificate quali attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value e trattate in modo corrispondente (si vedano le Sezioni 1 – "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" e 2 – "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva").
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
Le attività materiali ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo.
Nelle attività materiali confluiscono i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di attività materiali di cui all'IFRS 16, nonchè le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in leasing e/o in affitto da terzi. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nello stato patrimoniale consolidato nella voce 130. "Altre attività " .
Le attività materiali detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari, di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Per quanto riguarda le attività materiali per diritti d'uso acquisite con il leasing, al momento dell'iscrizione iniziale dette attività sono valutate sulla base dei flussi finanziari associati ai contratti di leasing, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario. I pagamenti dovuti per il leasing sono determinati alla luce delle previsioni del contratto di locazione e calcolati al netto della componente IVA, ove applicabile, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo, e sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del Gruppo, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing.
Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività è valutata in base a quanto previsto per le attività materiali da IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile.
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce:
ovvero:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
I fabbricati, se quantificabili separatamente, sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata; i fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
| | Fabbricati | non superiore a 33,3 anni |
|---|---|---|
| | Mobili e arredi | non superiore a 9 anni |
| | Macchine e dispositivi elettronici | non superiore a 5 anni |
| | Impianti, macchinari e attrezzature | non superiore a 14 anni |
| | Automezzi | non superiore a 4 anni |
La stima della vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la relativa vita utile viene rideterminata e la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
In particolare, si precisa che le spese per migliorie capitalizzate sull'attività principale, con particolare riferimento agli immobili, possono determinare un significativo aumento della vita utile del bene, che non può in ogni caso superare la vita utile sopra riportata a partire dalla data di capitalizzazione della miglioria.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico consolidato.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dal suo realizzo; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico consolidato, rispettivamente, alla voce 280. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali".
Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dal Gruppo, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono relative principalmente ad avviamento, marchi e domini, software e oneri sostenuti per la realizzazione del sito Fineco.
Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte in bilancio al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
Non sono presenti attività immateriali aventi durata indefinita, ad eccezione dell'avviamento, del marchio e domini Fineco.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 220. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico consolidato.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale consolidato (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dal suo realizzo, ulteriori benefici economici futuri; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico consolidato, rispettivamente, alla voce "280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero "220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali".
Ai sensi dell'IFRS3, l'avviamento è rappresentato dall'eccedenza, in sede di aggregazione aziendale ("business combination"), del costo d'acquisizione sostenuto rispetto all'interessenza acquisita nel fair value netto, alla data di acquisizione, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti.
L'avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è esposto fra le attività immateriali; quello sulle acquisizioni di società collegate è invece insito nel costo di acquisto e, conseguentemente, esposto ad incremento del valore delle partecipazioni.
Nello specifico, l'avviamento iscritto tra le attività immateriali nel presente bilancio consolidato, corrispondente all'avviamento iscritto nel bilancio d'esercizio della Banca, riviene dalle acquisizioni di società oggetto di fusione o incorporazione.
In sede di valutazione successiva, l'avviamento è esposto in bilancio al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento.
L'avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test. Le rettifiche di valore dell'avviamento sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 270. "Rettifiche di valore dell'avviamento". Sull'avviamento non sono ammesse riprese di valore.
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari, attività che sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca stessa. Ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda FinecoBank. La cash generating unit (CGU) è la Banca nel suo complesso incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa.
Per ulteriori informazioni sull'avviamento ed il relativo test di impairment si veda anche la Sezione 10.3 "Attività immateriali – Altre informazioni" della successiva Parte B della presente nota integrativa consolidata.
Rientrano in tali categorie le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.
Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione) e le relative passività, sono iscritte rispettivamente nello stato patrimoniale consolidato alle voci 120. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e 70. "Passività associate ad attività in via di dismissione" al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.
Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività consolidata complessiva (si veda Parte D - Redditività consolidata complessiva).
Il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attività e passività in via di dismissione, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 320. "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" di conto economico consolidato. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico consolidato.
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti "Attività non correnti o gruppi di attività in via di dismissione".
Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale consolidato del bilancio rispettivamente nelle voci 110. "Attività fiscali" dell'attivo e 60. "Passività fiscali" del passivo.
In applicazione del "Balance sheet liability method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
Le attività fiscali e le passività fiscali correnti e differite, sono calcolate applicando le legislazioni fiscali nazionali vigenti (con riferimento a ciascuna società consolidata integralmente) e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate.
In particolare per la fiscalità corrente, relativa a FinecoBank, l'IRES è stata calcolata con l'aliquota del 27,50%, ai fini IRAP l'aliquota applicata è stata del 5,57%. A tale riguardo si evidenzia come gli effetti della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,50% al 24% introdotta, a decorrere dal 1° gennaio 2017 con effetto per i periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, dalla Legge di Stabilità per il 2016 risultano "neutralizzati" per la Banca a seguito dell'introduzione, ad opera della medesima Legge, di una addizionale di 3,5 punti percentuali per gli enti creditizi con effetto per gli stessi periodi di imposta.
Per quanto riguarda la partecipata irlandese Fineco AM, le imposte sono state calcolate applicando l'aliquota del 12,5% (prevista dalla relativa legislazione fiscale).
In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.
Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente riviste al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.
Inoltre, le attività fiscali differite sono rilevate solo nella misura in cui si preveda il loro recupero attraverso la produzione di sufficiente futuro reddito imponibile. In ossequio a quanto previsto dallo IAS12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite è oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.
Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico consolidato alla voce 300. "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio
netto, quali, ad esempio, quelle relative agli utili e perdite da valutazione su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le cui variazioni di valore sono rilevate, al netto delle imposte, direttamente nel prospetto della redditività consolidata complessiva tra le riserve da valutazione.
Le attività fiscali correnti sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali correnti qualora sussistano i seguenti requisiti:
Le attività fiscali differite sono rappresentate a Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali differite qualora sussistano i seguenti requisiti:
La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Gli effetti della valutazione sono registrati nel conto economico consolidato alla voce 200. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: a) impegni e garanzie rilasciate".
I fondi di quiescenza – ossia gli accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro – si qualificano come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano.
In particolare:
Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno, con l'utilizzo del "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità teorica complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
Più precisamente, l'importo contabilizzato come passività/attività netta, in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised, nello stato patrimoniale consolidato alla voce 100. "Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili" è pari al valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, meno eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano diverse da quelle che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni aggiustato per gli effetti del cosiddetto "asset ceiling" (a limitare l'ammontare dell'attività netta riconoscibile al massimale di attività disponibili all'entità). Gli utili/perdite attuariali rivenienti dalla valutazione delle passività a benefici definiti vengono rilevati in contropartita del Patrimonio netto consolidato nell'ambito della voce 120. "Riserve da valutazione" ed esposti nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese/divisa di denominazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media coerente a quella della passività stessa.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti fondi di quiescenza e obblighi simili.
Gli altri fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
Nel caso dei fondi rischi e oneri per controversie legali, la stima include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, anche le spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono il Gruppo nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
Tale stima è determinata dal Gruppo, in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base dell'analisi del trend storico delle spese legali sostenute, per tipologia di contenzioso e grado di giudizio.
Inoltre, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente adeguati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce 200. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: b) altri accantonamenti netti" del conto economico consolidato, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto degli eventuali storni.
Negli "Altri fondi" sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti ai consulenti finanziari ed in particolare l'indennità suppletiva di clientela e l'indennità contrattuale, che sono assimilabili a piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni sono state calcolate, da parte di un attuario, utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda il paragrafo "Fondi di quiescenza e obblighi simili"), e il patto di non concorrenza.
In alcune circostanze gli accantonamenti per rischi ed oneri (ad esempio quelli connessi alle spese del personale o alle spese amministrative) sono stati rilevati nella voce propria del conto economico consolidato per meglio rifletterne la natura.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi (tra i quali depositi, conti correnti, finanziamenti, passività del leasing, debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.).
Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria; gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Dopo l'iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato includono le passività del leasing rilevate inizialmente pari al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del Gruppo, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica della corrispondente attività per diritto di utilizzo.
Gli strumenti di debito ibridi (combinati), indicizzati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value, classificato fra le attività o le passività finanziarie detenute per la negoziazione e successivamente fatto oggetto di valutazione al fair value con iscrizione dei relativi utili o perdite a conto economico consolidato alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione". Al contratto primario è inizialmente attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l'importo complessivo incassato e il fair value del derivato incorporato.
Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 140. "Strumenti di capitale", qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato
distintamente per una passività finanziaria priva di clausola di conversione avente gli stessi flussi di cassa. La risultante passività finanziaria è quindi misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: c) passività finanziarie". Il successivo ricollocamento/vendita da parte dell'emittente è considerato come una nuova emissione che non genera alcun effetto economico.
Si precisa che le esposizioni debitorie del Gruppo non prevedono covenants che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile l'IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale).
Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato non sono presenti titoli in circolazione, strumenti di debito ibridi e strumenti convertibili in azioni proprie.
Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale ovvero in sede di prima applicazione del principio, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:
tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite;
ovvero,
un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente al Consiglio di Amministrazione o organo equivalente.
Possono rientrare in tale categoria anche passività finanziarie rappresentate da strumenti ibridi (combinati) contenenti derivati incorporati che avrebbero, altrimenti, dovuto essere fatti oggetto di scorporo.
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico consolidato nella voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value", con l'eccezione di eventuali variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio che sono esposte a voce 120. Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato a meno che tale contabilizzazione non determini una discordanza che risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite, nel qual caso anche le variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio sono iscritte a conto economico.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti passività finanziarie classificate fra le "Passività finanziarie valutate al fair value".
Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell'operazione.
Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura dell'esercizio.
Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora regolate, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato.
Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio essere alla data dell'operazione, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine esercizio.
In questo caso, quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio; quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.
Tutte le differenze di cambio rilevate nelle riserve da valutazione nel patrimonio netto consolidato sono esposte anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
L'IFRS4 definisce contratti assicurativi quei contratti in base ai quali una parte (l'assicuratore) accetta un rischio assicurativo significativo da un terzo (l'assicurato), concordando di risarcire quest'ultimo nel caso in cui subisca danni conseguenti a uno specifico evento futuro incerto.
In sintesi, il trattamento contabile di tali prodotti prevede l'iscrizione:
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti attività e passività assicurative.
Un'aggregazione aziendale consiste in una transazione con la quale un'entità ottiene il controllo di un'impresa o di un ramo aziendale, determinando la combinazione di attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.
Un'aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita); può prevedere l 'acquisto dell'attivo netto di un'altra impresa, con l'emersione di un eventuale avviamento, oppure l 'acquisto del capitale dell'altra impresa (nell'ambito di operazioni di fusione e conferimento).
In base a quanto disposto dall' IFRS 3, le aggregazioni aziendali aventi ad oggetto un ramo aziendale devono essere contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto che prevede le seguenti fasi:
e
allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell'aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte.
In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell'acquisito.
La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull'acquisito. Quando l'acquisizione viene realizzata con un'unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione.
Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio il costo dell'aggregazione è comunque pari al fair value dell'intera partecipazione acquisita. Ciò comporta la rivalutazione al fair value, con iscrizione degli effetti a conto economico, delle partecipazioni in precedenza detenute nell'impresa acquisita.
Il costo di un'aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione. Eccezioni a questo principio sono costituite dalle imposte sul reddito, dai benefici a dipendenti, dalle attività derivanti da indennizzi, dai diritti riacquisiti, dalle attività non correnti detenute per la vendita e dalle operazioni con pagamento basato su azioni che sono oggetto di valutazione secondo quanto disposto dal principio ad essi applicabile.
La differenza positiva tra il costo dell'aggregazione aziendale e l'interessenza dell'acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test.
In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico. Nel caso in cui l'acquisizione abbia ad oggetto una percentuale inferiore al 100% del patrimonio dell'impresa acquisita si procede alla rilevazione del patrimonio di pertinenza di terzi.
Alla data di acquisizione il patrimonio di pertinenza di terzi è valutato:
Qualora all'atto dell'iscrizione iniziale un'esposizione creditizia iscritta nello stato patrimoniale consolidato nelle voci 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" o 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", risulti essere deteriorata, la stessa è qualificata quale "Attività finanziaria deteriorata acquisita o originata" (Purchased Originated Credit Impaired- POCI).
Il costo ammortizzato e, conseguentemente, gli interessi attivi generati da tali attività sono calcolati considerando, nella stima dei flussi di cassa futuri, le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività stessa. Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione di rettifiche o di riprese di valore.
Le "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate" sono convenzionalmente presentate all'iscrizione iniziale nell'ambito dello Stadio 3. Qualora, a seguito di un miglioramento del merito creditizio della controparte, le attività risultino "in bonis" le stesse sono classificate nell'ambito dello Stadio 2. Tali attività non sono mai classificate nell'ambito dello Stadio 1 poiché la perdita creditizia attesa deve essere sempre calcolata considerando un orizzonte temporale pari alla durata residua.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate".
I benefici per i dipendenti a lungo termine sono iscritti nello stato patrimoniale consolidato alla voce 80. "Altre passività" in base alla valutazione alla data di bilancio degli impegni assunti.
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio netto, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di acquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.
La compensazione contabile tra poste dell'attivo e del passivo viene effettuata in base alle indicazioni dello IAS 32, accertata la presenza dei seguenti requisiti:
In ottemperanza a quanto richiesto dall'IFRS 7, informazioni di maggior dettaglio sono contenute nelle tabelle di nota integrativa consolidata, riportate in Parte B - Altre informazioni.
In tali tavole, in particolare, sono esposti:
Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi perdita di valore.
Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
Il nuovo metodo di classificazione e di valutazione delle attività finanziarie previsto dall'IFRS 9 si basa sulla modalità di gestione ("business model") e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento finanziario (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
In base al business model perseguito dall'entità per la gestione degli strumenti finanziari, le attività possono essere classificate come:
È possibile, inoltre, al momento della rilevazione iniziale:
Per quanto riguarda il business model, l'IFRS 9 individua tre fattispecie in relazione alla modalità con cui sono gestiti i flussi di cassa e le vendite delle attività finanziarie:
Il Business model del Gruppo è determinato dai Dirigenti con responsabilità strategiche ad un livello che riflette il modo in cui gruppi di attività finanziarie sono gestiti collettivamente per perseguire un determinato obiettivo aziendale. Il Business model non dipende dalle intenzioni della dirigenza rispetto ad un singolo strumento, di conseguenza questa condizione non configura un approccio strumento per strumento in materia di classificazione e deve essere stabilita ad un livello più elevato di aggregazione con l'obiettivo aziendale di perseguire, tempo per tempo, specifiche performances di massimizzazione del margine di interesse e delle commissioni accessorie, a fronte del contenimento del rischio di credito, sempre compatibili con il
RAF (risk appetite framework) stabilito annualmente. Tuttavia, una singola società può avere più di un modello di business per la gestione dei suoi strumenti.
Per il business model Held to collect, il Gruppo ha definito le soglie di ammissibilità delle vendite che non inficiano la classificazione (frequenti ma non significative, individualmente e in aggregato, oppure infrequenti anche se di ammontare significativo) e, contestualmente, sono stati stabiliti i parametri per individuare le vendite coerenti con tale modello di business in quanto riconducibili ad un incremento del rischio di credito.
Il Gruppo ha ricondotto nel business model "HTC" le seguenti attività finanziarie, in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover delle stesse:
Nel business model "HTCS" sono stati ricondotti i titoli di proprietà per i quali l'obiettivo perseguito dal Gruppo nella propria politica di investimento è la gestione del fabbisogno di liquidità corrente, mantenere un determinato profilo di margine d'interesse o allineare le durate delle attività e passività finanziarie. Le vendite costituiscono parte integrante di tale modello di business, pertanto non esiste alcuna soglia di turnover delle vendite di portafoglio, né in termini di frequenza né in termini di ammontare delle vendite. Nonostante ciò, per perseguire l'obiettivo del modello di business, non è ammessa un'attività di trading e gli acquisti devono essere effettuati con un orizzonte temporale non di breve periodo.
Negli "Altri Business model" sono ricondotte le attività che non rientrano nei business model precedenti; si tratta di attività finanziarie che non sono possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali o il cui obiettivo è perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie e che, invece, riflettono le intenzioni di trading.
In particolare, si tratta delle seguenti attività identificate dal Gruppo:
Al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie consentano la valutazione al costo ammortizzato (HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS) - oltre all'analisi relativa al business model - è necessario che i termini contrattuali delle attività finanziarie prevedano, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
Il test SPPI deve essere effettuato su ogni singolo strumento finanziario, al momento dell'iscrizione nel bilancio. Successivamente alla rilevazione iniziale, e finché è rilevata in bilancio, l'attività non è più oggetto di nuove valutazioni ai fini del test SPPI. Qualora si proceda alla cancellazione (derecognition) di uno strumento finanziario e all'iscrizione di una nuova attività finanziaria occorre procedere all'effettuazione del test SPPI sul nuovo asset.
Ai fini dell'applicazione del test SPPI, l'IFRS 9 fornisce le seguenti definizioni:
Per l'effettuazione del test SPPI nell'ambito dei processi di concessione del credito e per l'operatività in titoli di debito è stato realizzato un tool basato su una metodologia sviluppata internamente (alberi decisionali).
Per l'operatività in titoli di debito, il test è effettuato, tramite l'utilizzo del tool precedentemente citato, nel momento dell'acquisto dello strumento finanziario.
Per i prodotti di credito standard, il test SPPI è effettuato in sede di proposta di commercializzazione di un nuovo prodotto o di variazione delle condizioni standard di un prodotto esistente e l'esito del test viene esteso a tutti i singoli rapporti riconducibili al medesimo prodotto a catalogo. Per i prodotti di credito le cui condizioni contrattuali si discostano dalla scheda prodotto standard, il test SPPI è effettuato in sede di erogazione di ogni finanziamento/concessione di una nuova linea di credito attraverso l'utilizzo del medesimo tool.
Si precisa che il Gruppo non ha stabilito soglie "de-minimis" o "non genuine" considerando una qualsiasi clausola o caratteristica contrattuale dei flussi che non rispetta il requisito SPPI come un trigger che provoca il fallimento del test SPPI; ciò in considerazione della natura del portafoglio crediti e titoli, composto da attività finanziarie plain vanilla.
La "derecognition" è la cancellazione dallo stato patrimoniale consolidato di un'attività finanziaria rilevata precedentemente.
Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IFRS 9, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:
In assenza dei citati requisiti, le norme sull'eliminazione devono trovare applicazione all'attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.
Le condizioni per l'integrale cancellazione di un'attività finanziaria sono l'estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad un terzo dei diritti all'incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.
I diritti all'incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):
Inoltre, l'eliminazione di un'attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati sostanzialmente trasferiti. In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell'attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.
Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l'attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all'importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull'attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.
Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un'attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.
Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione, la società non procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell'equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo alla società del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.
Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici a esse associati.
Si segnala infine che le operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia sono esposte fuori bilancio.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti operazioni di cartolarizzazione dei crediti.
I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci Attività finanziarie al costo ammortizzato, Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio (Impegni e garanzie rilasciate) sono oggetto di calcolo di impairment secondo le logiche previste dal principio IFRS 9, tenuto conto della normativa di riferimento integrata delle disposizioni e policy interne che disciplinano le regole di classificazione dei crediti ed il loro trasferimento nelle diverse categorie.
Le esposizioni sono classificate nello Stadio 1, Stadio 2 o Stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo Stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno. Per le esposizioni appartenenti agli Stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo fa riferimento a specifici modelli sviluppati per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile32. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking"33 attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri creditizi forniti da UniCredit S.p.A., conformemente ad un apposito contratto di Master Service Agreement stipulato fra FinecoBank e UniCredit S.p.A..
Con riferimento alla perdita attesa per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire le richieste della normativa IFRS9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento ai titoli di debito il Gruppo ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente. Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.
32 Si veda il successivo paragrafo "Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle misure di rischio utilizzate all'interno del Gruppo per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9
33 Si veda il successivo paragrafo "Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle informazioni forward looking e degli scenari utilizzati per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali comuni al Gruppo costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri utilizzati a fini regolamentari apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza, al netto delle differenti richieste normative, fra trattamento contabile e regolamentare.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono state calibrate per riflettere previsioni point-in-time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare, l'EBA ha definito Non-Performing le esposizioni che soddisfano uno o entrambi i seguenti criteri:
La richiamata Circolare n.272, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:
Con riferimento alla loro valutazione, esse sono generalmente valutate analiticamente ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee e possono ricomprendere nelle svalutazioni l'onere attualizzato riveniente dall'eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;
Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (metodo standardizzato). Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche.
Infine, si segnala che la disciplina relativa alla "Nuova definizione di default" (Regolamento UE 2018/171 e le Linee guida EBA 2016/07), che entrerà in vigore a partire dal 31 dicembre 2020, stabilisce criteri e modalità più restrittive in materia di classificazione a default rispetto a quelli finora adottati dagli intermediari italiani, con l'obiettivo di armonizzare gli approcci di applicazione della definizione di default e di individuare le condizioni di improbabile adempimento tra le istituzioni finanziarie e le diverse giurisdizioni dei paesi dell'UE.
Le principali novità introdotte riguarderanno:
Le attività relative alla definizione di regole-principi e l'adeguamento dei sistemi IT, atti a garantire la corretta applicazione dei nuovi requisiti regolamentari, sono in corso di implementazione; gli impatti attesi dall'entrata in vigore della nuova regolamentazione sono stimati non significativi.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come attività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nelle passività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.
Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.
Le medesime regole si applicano alle operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da contante (cash collateral) rientrante nella piena disponibilità del prestatore.
Le componenti reddituali connesse con tali operazioni sono rilevate rispettivamente:
Per quanto riguarda, invece, le operazioni di prestito titoli aventi a garanzia altri titoli, ovvero privi di garanzia, si continua a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia, a seconda rispettivamente del ruolo di prestatore o di prestatario svolto nell'operazione.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, o altri soggetti assimilabili (in particolare i consulenti finanziari), come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni, che possono consistere nell'assegnazione di:
In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.
Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione o l'acquisto sul mercato di azioni FinecoBank a fronte di prestazioni di lavoro o altri servizi ricevuti è rilevato come costo a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative" o 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa a favore dei consulenti finanziari, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime, iscritte a conto economico consolidato alla voce 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 80. "Altre passività". Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando alla voce 50. "Commissioni passive" tutte le variazioni di fair value.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni della ex-Capogruppo Unicredit S.p.A., da quest'ultima direttamente assegnati ai dipendenti delle società del Gruppo UniCredit e che prevedevano la regolazione con azioni di UniCredit S.p.A. stessa, l'esistenza di accordi tra le società del Gruppo UniCredit e UniCredit S.p.A. (ed ancora in vigore per FinecoBank in virtù di specifici accordi) relativamente al regolamento monetario degli stessi comporta la rilevazione del relativo fair value, determinato al momento dell'assegnazione dei relativi diritti, come costo a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative", in contropartita dello stato patrimoniale consolidato nella voce 80. "Altre passività", secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica per volontà delle parti del contratto, occorre verificare se in seguito alla rinegoziazione l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio e rappresentata contabilmente tramite il "modification accounting" o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.
A tal fine le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali devono essere contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.
La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. In alcuni casi è possibile stabilire se i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività/passività tramite un'analisi di tipo qualitativo. Per le passività finanziarie, inoltre, dovranno essere svolte ulteriori analisi, anche di tipo quantitativo , per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione della passività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario (test soglia 10%).
Qualora i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, non sono sostanzialmente trasferiti, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio è quella effettuata tramite il "modification accounting", che implica la rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico consolidato come utile o perdita nella voce 140. "Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni".
In caso contrario, quando i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, sono sostanzialmente trasferiti, si procede con la derecognition.
In proposito, si precisa che sono considerate sostanziali le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazione che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.
Gli strumenti di capitale sono strumenti rappresentativi di una partecipazione residuale nelle attività della società al netto delle sue passività. La classificazione di uno strumento emesso quale strumento di capitale richiede l'assenza di obbligazioni contrattuali ad effettuare pagamenti sotto forma di rimborso capitale, interessi o altre forme di rendimento.
In particolare sono classificati come strumenti di capitale gli strumenti che presentano:
Rientrano nella categoria in oggetto gli strumenti Additional Tier 1 coerenti alle previsioni del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento che, oltre a presentare le caratteristiche sopra descritte, comunque:
mantengano nella piena discrezionalità dell'emittente la facoltà ad operare il ripristino del valore nominale (write-up) successivo ad un capital event che ne abbia determinato la riduzione (write-down);
non incorporino previsioni che impongano all'emittente di provvedere a pagamenti (must pay clauses) a seguito di eventi autentici entro il controllo delle parti.
Gli strumenti di capitale, diversi dalle azioni ordinarie o di risparmio, sono classificati nello stato patrimoniale consolidato in voce 140. "Strumenti di capitale" per l'importo ricevuto. Le eventuali cedole corrisposte e i costi di transazione che sono direttamente attribuibili alla transazione stessa sono portati in riduzione della voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato, al netto delle relative imposte.
Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda cap. 10 – Fondi per rischi ed oneri – Fondi di quiescenza e per obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 – nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano a essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.
Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del D.Lgs. n. 252) (o dalla data compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a 'contribuzione definita'.
I costi relativi al trattamento di fine rapporto sono iscritti a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative: a) spese per il personale" e includono, per la parte di piano a benefici definiti: (i) gli interessi maturati nell'anno (interest cost), per la parte di piano a contribuzione definita, (ii) le quote maturate nell'anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell'INPS.
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a Patrimonio netto consolidato nell'ambito delle Riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised e sono esposti anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
Il Gruppo procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
I principali ricavi e costi sono rilevati a conto economico come segue:
Tra i costi, le spese amministrative includono, inoltre, i canoni di leasing a breve termine, i canoni di leasing di modesto valore (vale a dire i contratti i cui beni sottostanti al contratto non superano, quando nuovi, la soglia di 5 mila euro), i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing, la componente IVA dei canoni di leasing da pagare/pagati sui contratti di leasing rilevati in accordo con IFRS 16 e i canoni per il leasing di attività immateriali
Le commissioni attive e gli altri proventi di gestione sono rilevate a conto economico in funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da IFRS15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti. In particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri proventi sono riconosciuti a conto economico:
in un momento preciso, quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("point in time"),
o
nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("over time").
Il bene o servizio promesso, ossia l'attività, è trasferito quando il cliente ne acquisisce il controllo.
Qualora la tempistica di incasso del corrispettivo contrattuale non sia allineata alle modalità di adempimento dell'"obbligazione di fare" sopra menzionata, il Gruppo procede alla rilevazione di un rateo attivo (contract asset) o di un risconto passivo (contract liability) per la quota parte del ricavo che occorre integrare nell'esercizio o differire ad esercizi successivi.
L'ammontare di ricavi rilevati a fronte di commissioni attive e altri proventi di gestione è misurato in funzione degli importi previsti contrattualmente.
Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene rilevato a conto economico in funzione della valutazione dell'importo più probabile che il Gruppo prevede di ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio fornito, e, in particolar modo, alla luce della circostanza che si ritenga altamente probabile che non si verifichi un significativo adeguamento al ribasso dell'ammontare dei ricavi.
Qualora un contratto includa più obbligazioni di fare aventi ad oggetto beni e/o servizi distinti e il cui profilo di adempimento non sia il medesimo, l'ammontare ricevuto come ricavo è ripartito fra le diverse obbligazioni di fare in proporzione ai relativi prezzi di vendita "stand-alone". L'ammontare di ricavi attribuito alle diverse obbligazioni di fare viene quindi rilevato a conto economico con modalità differenti ("over time" oppure "point in time") in
funzione del relativo adempimento. Ove la suddivisione risulti particolarmente onerosa e in presenza di ricavi non materiali, il ricavo viene attribuito interamente alla performance obligation principale.
Ove previsti, i corrispettivi da pagare ai clienti sono contabilizzati in riduzione dei ricavi provenienti dalla fornitura dei beni o servizi e coerentemente con la rilevazione degli stessi.
Eventuali ricavi che includono una componente di finanziamento significativa sono rettificati per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro, al fine di rispecchiare il prezzo che il cliente avrebbe pagato nel caso in cui il pagamento fosse avvenuto nel momento (o man mano) del trasferimento dei beni o servizi promessi. Si precisa che il Gruppo utilizza l'espediente pratico previsto dal paragrafo 63 dell'IFRS 15, per effetto del quale l'importo promesso non viene rettificato per tener conto degli effetti di una componente di finanziamento quando l'intervallo di tempo atteso tra il trasferimento del bene o servizio promesso e il relativo pagamento è inferiore ad un anno.
A tal fine si precisa che le prestazioni di servizi finanziari forniti nell'arco di un determinato periodo di tempo (ad esempio la tenuta e gestione dei conti correnti, i servizi di consulenza) sono state considerate soddisfatte nel tempo ("over time"), indipendentemente dal momento in cui il corrispettivo viene corrisposto dal cliente, mentre le prestazioni di servizi finanziari che richiedono l'esecuzione di specifiche attività (ad esempio acquisto, vendita o collocamento di titoli, quote di OICR o prodotti assicurativi, esecuzione di bonifici) sono state considerate soddisfatte in un determinato momento ("point in time"), anche se il contratto prevede che il servizio venga prestato a tempo indeterminato.
In particolare, con riferimento ai principali ricavi rilevati dal Gruppo in applicazione del principio contabile IFRS 15 si precisa che:
L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente alla definizione iniziale, la modifica dei propri modelli di business per la gestione delle attività finanziarie con conseguente riclassifica, ove ne ricorrano i requisiti, di tutte le attività finanziarie interessate.
Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni del Gruppo e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza il Gruppo modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.
In particolare, possono essere riclassificate:
I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:
Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:
Nell'esercizio 2019 il Gruppo non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.
Nessun dato da segnalare.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
Qualora le quotazioni di mercato o altri input osservabili, quali il prezzo quotato di un'attività identica in un mercato non attivo, non risultino disponibili, il Gruppo ricorre a modelli valutativi alternativi, quali:
Il Gruppo utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.
Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.
Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità, rischio prezzo ed ogni altro rischio rilevante, relativi allo strumento oggetto di valutazione. Il riferimento a tali parametri "di mercato" consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value.
Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input stime basate su dati storici.
Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere:
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dall'unità di Risk Management indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.
Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, il Gruppo, utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.
Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.
Il Fair value Adjustment è definito come quella quantità che deve essere aggiunta al prezzo mid osservato sul mercato piuttosto che al prezzo teorico generato dal modello al fine di ottenere un fair value della posizione. I FVA consentono quindi di assicurare che il fair value rifletta il prezzo di realizzo di una transazione di mercato effettivamente possibile.
Il Gruppo controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.
Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Rischi di Mercato del Gruppo con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13.
I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.
Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.
Nel processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
Il Gruppo determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti, se quotati, sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C" il Gruppo ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; per la valutazione al 31 dicembre 2019 tale fattore è stato determinato pari al 7,85%, stimando al 31 dicembre 2019 il "litigation risk" in misura pari allo 1,85% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Alle preferred shares di Visa INC class "C" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Con riferimento alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, si precisa che il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione ai contributi versati per l'intervento di sostegno per il risanamento di Caricesena, Carim e Carismi è stato determinato pari alla stima del fair value dei titoli della cartolarizzazione Berenice (titoli mezzanine e junior emessi per la cartolarizzazione degli NPLs delle tre banche acquistati dallo Schema Volontario) effettuata da un advisor nell'ambito dell'incarico conferitogli dallo stesso Fondo Interbancario Tutela Depositi ai fini della predisposizione del Rendiconto dello Schema Volontario al 31 dicembre 2019. Il modello valutativo adottato dal suddetto advisor è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.
Il fair value dei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate in relazione all'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., invece, è stato determinato utilizzando un modello interno basato sulla metodologia dei Multipli di mercato applicata in analisi multi-scenario, avendo come riferimento le più recenti informazioni riguardanti il piano di risanamento della banca attraverso l'aumento di capitale sottoscritto dallo Schema Volontario con la conversione alla pari del prestito obbligazionario sottoscritto a dicembre 2018.
Ad entrambi i titoli è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Il Gruppo detiene investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo.
I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile.
I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.
Gli strumenti finanziari non valutati al fair value, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, dal momento che tali attività e passività non vengono generalmente scambiati, la determinazione del fair value si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.
Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti. Alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi, per le quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio, è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si rileva che per i titoli UniCredit contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", il fair value livello 2 è determinato utilizzando una metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.
Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato. Alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stato assegnato il livello 3 della gerarchia di fair value.
Dato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito, il valore contabile della cassa e delle disponibilità liquide approssima il fair value.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||
| Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 5.537 | 3.302 | 11.320 | 3.390 | 3.557 | 13.271 | |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 4.631 | 3.302 | - | 3.353 | 3.523 | - | |
| b) Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 906 | - | 11.320 | 37 | 34 | 13.271 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
321.694 | - | 5 | 961.767 | - | 5 | |
| 3. Derivati di copertura | - | 36.059 | - | - | 3.314 | - | |
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - | |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 327.231 | 39.361 | 11.325 | 965.157 | 6.871 | 13.276 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 3.217 | 560 | - | 1.552 | 669 | - | |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Derivati di copertura | - | 80.852 | - | - | 5.341 | - | |
| Totale | 3.217 | 81.412 | - | 1.552 | 6.010 | - |
Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Nel corso del 2019 non vi sono stati trasferimenti tra i livelli della gerarchia del fair value (livello 1 e livello 2). Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
Attività finanziarie |
|||||||
| Totale | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriament e valutate al fair value |
valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
|
| 1. Esistenze iniziali | 13.271 | - | - | 13.271 | 5 | - | - | - |
| 2. Aumenti | 2.623 | 22 | - | 2.601 | - | - | - | - |
| 2.1. Acquisti | 22 | 22 | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Profitti imputati a: | 2.601 | - | - | 2.601 | - | - | - | - |
| 2.2.1. Conto Economico | 2.601 | - | - | 2.601 | - | - | - | - |
| - di cui plusvalenze | 2.596 | - | - | 2.596 | - | - | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | (4.574) | (22) | - | (4.552) | - | - | - | - |
| 3.1. Vendite | (27) | (22) | - | (5) | - | - | - | - |
| 3.2. Rimborsi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3. Perdite imputate a: | (4.547) | - | - | (4.547) | - | - | - | - |
| 3.3.1. Conto Economico | (4.547) | - | - | (4.547) | - | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | (4.547) | - | - | (4.547) | - | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 11.320 | - | - | 11.320 | 5 | - | - | - |
Le sottovoci 2.2.1 "Profitti imputati a Conto Economico" e 3.3.1 "Perdite imputate a Conto Economico" delle attività finanziarie confluiscono a conto economico consolidato, ove presenti, nelle seguenti voci:
Le sottovoci 2.2.2 "Profitti imputati a Patrimonio netto" e 3.3.2 "Perdite imputate a Patrimonio netto" derivanti dalle variazioni del fair value delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono rilevati, ove presenti, nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato - ad eccezione delle rettifiche e riprese di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato - fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value o | 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||
| misurate al fair value su base non ricorrente | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
26.216.829 | 14.781.018 | 7.779.770 | 4.374.125 | 23.270.024 | 8.115.915 | 9.182.023 | 6.117.326 |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento |
1.980 | - | - | 2.950 | 2.088 | - | - | 2.950 |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 26.218.809 | 14.781.018 | 7.779.770 | 4.377.075 | 23.272.112 | 8.115.915 | 9.182.023 | 6.120.276 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
26.074.511 | - | 1.366 | 26.073.151 | 23.282.962 | - | 3.111 | 23.279.856 |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 26.074.511 | - | 1.366 | 26.073.151 | 23.282.962 | - | 3.111 | 23.279.856 |
Legenda:
L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio
Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca e il fair value indicato corrisponde al valore di mercato determinato con perizia effettuata da una società di valutazione esterna e indipendente.
Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.
Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli rilevati al fair value con contropartita a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all'importo incassato o corrisposto.
Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione e degli strumenti valutati al fair value, l'eventuale differenza rispetto all'importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza al momento della prima valutazione dello strumento finanziario.
L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.
Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 141
| Attivo | 143 | |
|---|---|---|
| Sezione 1 - | Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 | 143 |
| Sezione 2 - | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20 | 143 |
| Sezione 3 - | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | |
| Sezione 4 - | – Voce 30 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40 |
146 148 |
| Sezione 5 - | Derivati di copertura – Voce 50 | 151 |
| Sezione 6 - | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60 |
152 |
| Sezione 7 - | Le partecipazioni – Voce 70 | 152 |
| Sezione 8 - | Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 80 | 152 |
| Sezione 9 - | Attività materiali – Voce 90 | 152 |
| Sezione 10 - | Attività immateriali – Voce 100 | 156 |
| Sezione 11 - | Attività fiscali e passività fiscali – Voce 110 dell'attivo e Voce 60 del passivo | 160 |
| Sezione 12 - | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate | 163 |
| Sezione 13 - | – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo Altre attività – Voce 130 |
164 |
| Passivo | 166 | |
| Sezione 1 - | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 | 166 |
| Sezione 2 - | Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20 | 168 |
| Sezione 3 - | Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 | 169 |
| Sezione 4 - | Derivati di copertura – Voce 40 | 169 |
| Sezione 5 - | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50 |
170 |
| Sezione 6 - | Passività fiscali – Voce 60 | 170 |
| Sezione 7 - | 170 | |
| Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 | ||
| Sezione 8 - | Altre passività - Voce 80 | 171 |
| Sezione 9 - | Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90 | 172 |
| Sezione 10 - | Fondi per rischi e oneri - Voce 100 | 173 |
| Sezione 11 - | Riserve tecniche – Voce 110 | 176 |
| Sezione 12 - | Azioni rimborsabili – Voce 130 | 176 |
| Sezione 13 - | Patrimonio del gruppo – Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170 e 180 | 176 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| a) Cassa | 53 | 6 |
| b) Depositi a vista presso Banche Centrali | 754.333 | - |
| Totale | 754.386 | 6 |
La voce "(b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo della liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, che FinecoBank ha aperto nel corso dell'esercizio 2019.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| A. Attività per cassa | ||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | 5 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | 5 | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 3.289 | - | - | 2.110 | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 5 | - | - | 2 | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A) | 3.294 | - | - | 2.117 | - | - |
| B. Strumenti derivati | - | - | - | - | - | - |
| 1. Derivati finanziari | 1.337 | 3.302 | - | 1.236 | 3.523 | - |
| 1.1 di negoziazione | 1.337 | 3.302 | - | 1.236 | 3.523 | - |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (B) | 1.337 | 3.302 | - | 1.236 | 3.523 | - |
| Totale (A+B) | 4.631 | 3.302 | - | 3.353 | 3.523 | - |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 3.227 migliaia di euro (3.509 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.412 migliaia di euro (1.250 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||
| A. Attività per cassa | |||
| 1. Titoli di debito | - | 5 | |
| a) Banche Centrali | - | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | |
| c) Banche | - | - | |
| d) Altre società finanziarie | - | 5 | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | |
| e) Società non finanziarie | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | 3.289 | 2.110 | |
| a) Banche | - | - | |
| b) Altre società finanziarie | 217 | 175 | |
| di cui: imprese di assicurazione | 4 | - | |
| c) Società non finanziarie | 3.072 | 1.935 | |
| d) Altri emittenti | - | - | |
| 3. Quote di OICR | 5 | 2 | |
| 4. Finanziamenti | - | - | |
| a) Banche Centrali | - | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | |
| c) Banche | - | - | |
| d) Altre società finanziarie | - | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | |
| e) Società non finanziarie | - | - | |
| f) Famiglie | - | - | |
| Totale (A) | 3.294 | 2.117 | |
| B. Strumenti derivati | |||
| a) Controparti Centrali | 55 | 73 | |
| b) Altre | 4.584 | 4.686 | |
| Totale (B) | 4.639 | 4.759 | |
| Totale (A+B) | 7.933 | 6.876 |
Nel punto B. "Strumenti derivati" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio "Attività Finanziarie detenute per la negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Titoli di debito | 32 | - | - | 31 | 34 | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 32 | - | - | 31 | 34 | - |
| 2. Titoli di capitale | 7 | - | 11.320 | 6 | - | 13.271 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 867 | - | - | - | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 906 | - | 11.320 | 37 | 34 | 13.271 |
Legenda:
L1: Livello 1
L2: Livello 2
L3: Livello 3
Le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 8.682 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso dell'esercizio 2019 pari a 2.596 migliaia di euro, e dall'esposizione residua in titoli di capitale contabilizzati in conseguenza della contribuzione versata alla Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi per un importo di 2.630 migliaia di euro (di cui 2.307 migliaia di euro relativi all'operazione Carige e 323 migliaia di euro relativi all'operazione Carimi, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico dell'esercizio 2019 per effetto della valutazione al fair value di 4.547 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value della presente nota integrativa consolidata.
Si segnala che la voce 3. "Quote di O.I.C.R." include le quote di O.I.C.R. detenute da FAM con finalità di seeding.
Il Gruppo ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 6 migliaia di euro.
| 2.6 | Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: | composizione per debitori/emittenti | |
|---|---|---|---|
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Titoli di capitale | 11.327 | 13.277 |
| di cui: banche | 1 | 1 |
| di cui: altre società finanziarie | 11.313 | 13.264 |
| di cui: società non finanziarie | 13 | 12 |
| 2. Titoli di debito | 32 | 65 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 29 | 29 |
| c) Banche | 3 | 2 |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | 34 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 867 | - |
| 4. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 12.226 | 13.342 |
Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Titoli di debito | 321.694 | - | - | 961.767 | - | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | 321.694 | - | - | 961.767 | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5 | - | - | 5 | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 321.694 | - | 5 | 961.767 | - | 5 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"34. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa consolidata.
34 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
| 1. Titoli di debito | 321.694 | 961.767 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 321.694 | 961.767 |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 5 | 5 |
| a) Banche | - | - |
| b) Altri emittenti: | 5 | 5 |
| - altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| - società non finanziarie | 5 | 5 |
| - altri | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 321.699 | 961.772 |
3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | ||||||||
| Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Write-off parziali |
||
| Titoli di debito | 321.720 | 321.720 | - | - | (26) | - | - | - | |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 31/12/2019 | 321.720 | 321.720 | - | - | (26) | - | - | - | |
| Totale 31/12/2018 |
961.938 | 961.938 | - | - | (171) | - | - | - | |
| di cui: attività finanziarie impaired deteriorate acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|||||||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 |
| A. Crediti verso Banche Centrali |
251.574 | - | - | - | - | 251.574 | - | - | - | - | - | - |
| 1. Depositi a scadenza | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 2. Riserva obbligatoria | 251.574 | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 3. Pronti contro termine | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| B. Crediti verso banche | 9.188.788 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 314.459 | 12.440.994 | - | - | 267.493 | 9.182.023 | 3.058.882 | |
| 1. Finanziamenti | 314.459 | - | - | - | - | 314.459 | 3.058.882 | - | - | - | - | 3.058.882 |
| 1.1 Conti correnti e depositi a vista |
250.501 | - | - | X | X | X | 1.922.041 | - | - | X | X | X |
| 1.2. Depositi a scadenza |
9.994 | - | - | X | X | X | 1.127.298 | - | - | X | X | X |
| 1.3. Altri finanziamenti: | 53.964 | - | - | X | X | X | 9.543 | - | - | X | X | X |
| - Pronti contro termine attivi |
4.316 | - | - | X | X | X | 416 | - | - | X | X | X |
| - Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| - Altri | 49.648 | - | - | X | X | X | 9.127 | - | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 8.874.329 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | - | 9.382.112 | - | - | 267.493 | 9.182.023 | - |
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altri titoli di debito | 8.874.329 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | - | 9.382.112 | - | - | 267.493 | 9.182.023 | - |
| Totale | 9.440.362 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 566.033 | 12.440.994 | - | - | 267.493 | 9.182.023 | 3.058.882 |
Legenda: L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
I Finanziamenti a banche per "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie, tra le quali UniCredit S.p.A., per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM. Al 31 dicembre 2018 la voce includeva la liquidità depositata presso UniCredit S.p.A., in parte trasferita nel 2019 sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia.
Al 31 dicembre 2018 i "Depositi a scadenza" includevano i depositi attivi presso la stessa UniCredit S.p.A. estinti nel corso del 2019, tra i quali il deposito per riserva obbligatoria ora aperto presso Banca d'italia, per un importo complessivo di 1.119.303 migliaia di euro.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 43.854 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (5.280 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e per 5.793 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (3.847 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 7.501.377 migliaia di euro (9.115.783 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
Tipologia operazioni/Valori Totale Totale 31/12/2019 31/12/2018 Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value Primo e secondo stadio Terzo stadio di cui: impaired acquisite o originate L1 L2 L3 Primo e secondo stadio Terzo stadio di cui: impaired acquisite o originate L1 L2 L3 1. Finanziamenti 3.676.261 3.568 - - - 3.808.092 2.952.257 2.817 - - - 3.058.444 1.1. Conti correnti 1.290.208 1.964 - X X X 1.016.930 1.770 - X X X 1.2. Pronti contro termine attivi 160.112 - - X X X 148.768 29 - X X X 1.3. Mutui 1.155.943 410 - X X X 856.856 14 - X X X 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 809.176 885 - X X X 749.358 783 - X X X 1.5 Finanziamenti per leasing - - - X X X - - - X X X 1.6. Factoring - - - X X X - - - X X X 1.7. Altri finanziamenti 260.822 309 - X X X 180.345 221 - X X X 2. Titoli di debito 13.096.638 - - 13.433.686 58.656 - 7.873.955 - - 7.848.422 - - 2.1. Titoli strutturati - - - - - - - - - - - - 2.2. Altri titoli di debito 13.096.638 - - 13.433.686 58.656 - 7.873.955 - - 7.848.422 - - Totale 16.772.899 3.568 - 13.433.686 58.656 3.808.092 10.826.212 2.817 - 7.848.422 - 3.058.444
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
.
I titoli di debito sono costituiti da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa consolidata.
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|||||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: attività impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: attività impaired acquisite o originate |
| 1. Titoli di debito | 13.096.638 | - | - | 7.873.955 | - | - |
| a) Amministrazioni pubbliche | 13.096.638 | - | - | 7.873.955 | - | - |
| b) Altre società finanziarie | - - |
- | - | - | - | |
| di cui: imprese di assicurazioni | - - |
- | - | - | - | |
| c) Società non finanziarie | - - |
- | - | - | - | |
| 2. Finanziamenti verso: | 3.676.261 | 3.568 | - | 2.952.257 | 2.817 | - |
| a) Amministrazioni pubbliche | - - |
- | 8 | - | - | |
| b) Altre società finanziarie | 246.995 | 1 | - | 179.436 | 2 | - |
| di cui: imprese di assicurazioni | 18.474 | - | - | 19.028 | - | - |
| c) Società non finanziarie | 341 | 11 | - | 908 | 9 | - |
| d) Famiglie | 3.428.925 | 3.556 | - | 2.771.905 | 2.806 | - |
| Totale 16.772.899 |
3.568 | - | 10.826.212 | 2.817 | - |
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | ||||||||
| Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Write-off parziali complessivi |
||
| Titoli di debito | 21.972.304 | 21.972.304 | - | - | (1.337) | - | - | - | |
| Finanziamenti | 4.245.493 | - | 11.237 | 25.335 | (8.240) | (6.196) | (21.766) | - | |
| Totale 31/12/2019 |
26.217.797 | 21.972.304 | 11.237 | 25.335 | (9.577) | (6.196) | (21.766) | - | |
| Totale 31/12/2018 |
23.277.675 | 17.264.880 | 14.650 | 23.936 | (19.124) | (5.994) | (21.118) | - | |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value 31/12/2019 |
Fair Value 31/12/2018 VN |
VN | ||||||
| L1 | 31/12/2019 L2 L3 |
L1 | L2 | L3 | 31/12/2018 | |||
| A. Derivati finanziari | ||||||||
| 1. Fair value | - | 36.059 | - | 1.917.423 | - | 3.314 | - | 570.000 |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | ||||||||
| 1. Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 36.059 | - | 1.917.423 | - | 3.314 | - | 570.000 |
Legenda: VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | Flussi finanziari | |||||||||
| Specifica | ||||||||||
| Operazioni/Tipo di copertura | Titoli di debito e tassi di interesse |
Titoli di capitale e indici azionari |
Valute e oro |
Credito | Merci | Altri | Generica | Specifica | Generica | Investim. esteri |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
20.578 | X | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 537 | X | - | X |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - |
| Totale attività | 20.578 | - | - | - | - | - | 537 | - | - | - |
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 14.944 | X | - | X |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | 14.944 | - | - | |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |
Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori | Totale | Totale |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Adeguamento positivo | 29.405 | 4.873 |
| 1.1 di specifici portafogli: | 29.405 | 4.873 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.405 | 4.873 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | (525) | - |
| 2.1 di specifici portafogli: | (525) | - |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (525) | - |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | 28.880 | 4.873 |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
| 1. Attività di proprietà | 83.301 | 14.544 |
| a) terreni | 23.932 | - |
| b) fabbricati | 41.404 | - |
| c) mobili | 2.583 | 1.835 |
| d) impianti elettronici | 12.736 | 10.944 |
| e) altre | 2.646 | 1.765 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 66.766 | - |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | 66.218 | - |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | 548 | - |
| Totale | 150.067 | 14.544 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
Con riferimento all'immobile presso cui è stabilita la sede legale della Banca sito in Milano, Piazza Durante 11, acquistato in data 31 gennaio 2019 a fronte di un corrispettivo di 62 milioni di euro oltre a imposte e costi diretti iniziali, si precisa che si è proceduto alla contabilizzazione separata di terreno e fabbricato, anche se acquistati congiuntamente, come previsto dallo IAS 16.
Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per circa il 21% della superficie del suddetto immobile di proprietà.
La voce "Diritti d'uso acquisiti con il leasing", che ha sostituito la precedente voce "Attività acquisite in leasing finanziario" secondo quanto previsto dal 6° aggiornamento della Circolare Banca d'Italia n. 262/2005, si riferisce ai diritti d'uso in relazione ai contratti di locazione in essere del Gruppo rilevati in applicazione del principio IFRS 16 a partire dall'esercizio 2019.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|||||||
| Attività/Valori | Valore di | Fair value | Valore di | Fair value | ||||
| bilancio | L1 | L2 | L3 | bilancio | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività di proprietà | 1.980 | - | - | 2.950 | 2.088 | - | - | 2.950 |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | 1.980 | - | - | 2.950 | 2.088 | - | - | 2.950 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1.980 | - | - | 2.950 | 2.088 | - | - | 2.950 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
- | - | - | - | - | - | - | - |
Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
| A. Esistenze iniziali lorde | - | - | 14.938 | 35.091 | 10.789 | 60.818 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | - | (13.102) | (24.147) | (9.025) | (46.274) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | - | - | 1.836 | 10.944 | 1.764 | 14.544 |
| B. Aumenti: | 23.932 | 126.867 | 2.304 | 6.256 | 2.435 | 161.794 |
| B.1 Acquisti | 23.932 | 59.692 | 2.149 | 6.255 | 1.773 | 93.801 |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | 1.555 | - | - | - | 1.555 |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze positive di cambio | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| B.7 Altre variazioni | - | 65.620 | 155 | 1 | 662 | 66.438 |
| C. Diminuzioni: | - | (19.245) | (1.556) | (4.464) | (1.006) | (26.271) |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Ammortamenti | - | (10.520) | (1.395) | (4.463) | (882) | (17.260) |
| C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a |
- | - | (9) | (1) | (37) | (47) |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | (9) | (1) | (37) | (47) |
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze negative di cambio | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - | - | - | - | - |
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | (8.725) | (152) | - | (87) | (8.964) |
| D. Rimanenze finali nette | 23.932 | 107.622 | 2.583 | 12.736 | 3.194 | 150.067 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (10.140) | (13.640) | (27.077) | (9.288) | (60.145) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | 23.932 | 117.762 | 16.223 | 39.813 | 12.482 | 210.212 |
| E. Valutazione al costo | 23.932 | 107.622 | 2.583 | 12.736 | 3.194 | 150.067 |
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono iscritte al costo.
Le voci B.7 e C.7 "Altre variazioni" comprendono, oltre alle variazioni derivanti dall'applicazione dell'IFRS16, le variazioni delle attività consistenti nel diritto d'uso per effetto delle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale. Di seguito si riporta l'importo delle variazioni per tipologia di attività.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
| Altre variazioni in aumento per variazioni diritti d'uso | - | 1.067 | - | - | 2 | 1.069 |
| Altre variazioni in diminuzione per variazioni diritti d'uso | - | (3.544) | - | - | - | (3.544) |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Totale | |||
| Terreni | Fabbricati | ||
| A. Esistenze iniziali nette | - | 2.088 | |
| B. Aumenti | - | - | |
| B.1 Acquisti | - | - | |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | - | |
| B.3 Variazioni positive di fair value | - | - | |
| B.4 Riprese di valore | - | - | |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | |
| B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale | - | - | |
| B.7 Altre variazioni | - | - | |
| C. Diminuzioni | - | (108) | |
| C.1 Vendite | - | - | |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | |
| C.2 Ammortamenti | - | (108) | |
| C.3 Variazioni negative di fair value | - | - | |
| C.4 Rettifiche di valore da deterioramento | - | - | |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - | |
| a) immobili ad uso funzionale | - | - | |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | |
| C.7 Altre variazioni | - | - | |
| D. Rimanenze finali | - | 1.980 | |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (1.620) | |
| D.2 Rimanenze finali lorde | - | 3.600 | |
| E. Valutazione al fair value | - | 2.950 |
I Fabbricati indicati nella tabella sopra riportata sono iscritti al costo.
Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2019 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 353 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
||
| Durata definita | Durata indefinita |
Durata definita | Durata indefinita |
|
| A.1 Avviamento | X | 89.602 | X | 89.602 |
| A.1.1 di pertinenza del gruppo | X | 89.602 | X | 89.602 |
| A.1.2 di pertinenza di terzi | X | - | X | - |
| A.2 Altre attività immateriali | 10.040 | 27.452 | 8.705 | - |
| A.2.1 Attività valutate al costo | 10.040 | 27.452 | 8.705 | - |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) altre attività | 10.040 | 27.452 | 8.705 | - |
| A.2.2 Attività valutate al fair value | - | - | - | - |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) altre attività | - | - | - | - |
| Totale | 10.040 | 117.054 | 8.705 | 89.602 |
Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini Fineco acquistati in data 28 novembre 2019 da UniCredit S.p.A. per un ammontare di 22,5 milioni di euro oltre IVA.
La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Avviamento | Altre attività immateriali: generate internamente |
Altre attività immateriali: altre | Totale | |||
| DEF | INDEF | DEF | INDEF | |||
| A. Esistenze iniziali | 124.729 | - | - | 85.566 | - | 210.295 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | (35.127) | - | - | (76.861) | - | (111.988) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 89.602 | - | - | 8.705 | - | 98.307 |
| B. Aumenti | - | - | - | 6.784 | 27.452 | 34.236 |
| B.1 Acquisti | - | - | - | 6.784 | 27.452 | 34.236 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Incrementi di attività immateriali interne | X | - | - | - | - | - |
| B.3 Riprese di valore | X | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | - | - | - | (5.449) | - | (5.449) |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Rettifiche di valore | - | - | - | (5.449) | - | (5.449) |
| - Ammortamenti | X | - | - | (5.449) | - | (5.449) |
| - Svalutazioni | - | - | - | - | - | - |
| + patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| + conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Variazioni negative di fair value: | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - |
| C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali nette | 89.602 | - | - | 10.040 | 27.452 | 127.094 |
| D.1 Rettifiche di valori totali nette | (35.127) | - | - | (82.310) | - | (117.437) |
| E. Rimanenze finali lorde | 124.729 | - | - | 92.350 | 27.452 | 244.531 |
| F. Valutazione al costo | 89.602 | - | - | 10.040 | 27.452 | 127.094 |
Legenda DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono valutate al costo.
Al 31 dicembre 2019 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 975 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.
Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.
Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:
il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;
l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.
Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.
Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.
La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.
La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistiati nel corso dell'esercizio da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.
I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.
Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.
Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.
Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato sulle stime dei flussi finanziari futuri effettuate dalla Direzione aziendale in quattro stadi:
I flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte.
In particolare, il costo del capitale per FinecoBank è la somma dei seguenti addendi:
Il costo del capitale utilizzato per l'impairment test ha 2 punti target (budget 2020 e Multi Year Plan 2021-2023) tra i quali viene inserita una convergenza lineare per poi essere mantenuto costante fino al "terminal value".
La metodologia per la determinazione del valore d'uso sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020. Ai fini dell'impairment test si è proceduto a confrontare il valore di carico dell'avviamento, del marchio (inclusi i domini) e del patrimonio netto con il valore d'uso determinato secondo tale metodologia. L'esito del test, approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, conferma la sostenibilità dell'avviamento e del marchio iscritti in bilancio al 31 dicembre 2019 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile.
In considerazione della complessità del processo di valutazione, della componente di incertezza insita nella formulazione di previsioni circa la redditività futura, in particolare di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di "sensitività" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.
La tabella sottostante indica la variazione del valore d'uso, al netto del valore di iscrizione in bilancio, del marchio e del patrimonio netto, alla variazione dei principali parametri utilizzati nel modello DCF a base dell'impairment test.
| Incremento dell'1% del tasso di | Decremento dell'1% del tasso | Decremento | Utilizzo del Core Tier1 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| attualizzazione al netto delle | Incremento dell'1% del | di crescita nominale per il | del 5% degli | ratio al 31/12/2019 | |
| imposte (ke) | Core Tier 1 Ratio target | calcolo del terminal value | utili annuali | (18,12%) | |
| Variazione valore d'uso | -14,4% | -1,9% | -12,8% | -7,6% | -0,3% |
I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non emergendo in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, restando il valore d'uso, determinato applicando tali variazioni, ben significativamente superiore al valore contabile.
Si evidenzia, peraltro, che l'impairment test raggiunge un livello di break-even assumendo per i parametri di cui sopra variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili. In particolare, l'impairment test raggiunge un livello di break-even con una variazione assoluta positiva del tasso di attualizzazione al netto delle imposte (Ke) di oltre 11 punti percentuali, ovvero con una riduzione di oltre il 65% degli utili annuali (mantenendo, in entrambe le ipotesi, inalterati gli altri parametri ed informazioni utilizzati).
Si evidenzia infine che, in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank", emerge una capitalizzazione di borsa pari a 6.509 milioni di euro al 31 dicembre 2019, significativamente superiore al patrimonio netto della Banca e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma l'applicazione di criteri di prudenza nel calcolo del valore d'uso.
Passività fiscali correnti 11.437 12.390
La voce "Attività fiscali", pari a 23.444 migliaia di euro al 31 dicembre 2019, è composta esclusivamente da "Attività fiscali anticipate".
La voce "Passività fiscali", pari a 11.437 migliaia di euro alla stessa data, è composta esclusivamente da "Passività fiscali correnti".
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 |
| Attività fiscali correnti | - | 467 |
Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:
In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:
Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%.
Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre non risultano perdite fiscali o crediti d'imposta non utilizzati.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 47.086 | 26.237 |
| - di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 | 21.577 | - |
| - di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri | 19.137 | 19.454 |
| - di cui Altro | 6.372 | 6.783 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 798 | 2.740 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 602 | 840 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 196 | 1.888 |
| - di cui Altro | - | 12 |
| Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) | 3.828 | 4.033 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 51.712 | 33.010 |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (28.268) | (26.763) |
| Totale | 23.444 | 6.247 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 25.998 | 26.560 |
| - di cui Avviamento e Marchio | 24.978 | 24.078 |
| - di cui Esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario | 870 | 2.373 |
| - di cui Altro | 150 | 109 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 2.270 | 203 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 1.757 | 203 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 513 | |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 28.268 | 26.763 |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (28.268) | (26.763) |
| Totale | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Importo iniziale | 30.270 | 31.469 |
| 2. Aumenti | 25.614 | 3.727 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 25.614 | 3.727 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | 206 |
| c) riprese di valore | - | - |
| d) altre | 25.614 | 3.521 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (4.970) | (4.926) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (4.970) | (4.926) |
| a) rigiri | (4.854) | (4.687) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | (116) | (239) |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni: | - | - |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 | - | - |
| b) altre | - | - |
| 4. Importo finale | 50.914 | 30.270 |
Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono, principalmente, al beneficio fiscale connesso al regime di Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 e agli accantonamenti al fondo rischi ed oneri. Le variazioni in diminuzione si riferiscono principalmente all'utilizzo del fondo rischi ed oneri.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Importo iniziale | 4.033 | 3.828 |
| 2. Aumenti | - | 205 |
| 3. Diminuzioni | (205) | - |
| 3.1 Rigiri | - | - |
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | - | - |
| a) derivante da perdite di esercizio | - | - |
| b) derivante da perdite fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | (205) | - |
| 4. Importo finale | 3.828 | 4.033 |
Le variazioni in diminuzione si riferiscono ad una riclassifica di 205 migliaia di euro nelle imposte anticipate in contropartita di conto economico diverse da quelli di cui alla L. 214/2011.
| 11.5 | Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico) |
|---|---|
| ------ | --------------------------------------------------------------------------- |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Importo iniziale | 26.560 | 24.069 |
| 2. Aumenti | 941 | 2.688 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 941 | 2.688 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 941 | 2.688 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (1.503) | (197) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (1.503) | (197) |
| a) rigiri | (1.503) | (64) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | (133) |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 25.998 | 26.560 |
Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono all'iscrizione di imposte differite per effetto del diverso trattamento contabile e fiscale dell'avviamento e del marchio. Le variazioni in diminuzione si riferiscono alla valutazione, negativa, al fair value delle attività finanziarie rappresentate dalle esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Importo iniziale | 2.740 | 1.937 |
| 2. Aumenti | 105 | 1.128 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 63 | 1.128 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 63 | 1.128 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | 42 | - |
| 3. Diminuzioni | (2.047) | (325) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (2.047) | (325) |
| a) rigiri | (2.047) | (325) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 798 | 2.740 |
Le variazioni in diminuzione delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferiscono alle riduzioni delle valutazioni negative al fair value dei titoli di debito classificati nella categoria" Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e alle riduzioni delle valutazioni negative attuariali iscritte nelle riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|
| 1. Importo iniziale | 203 | 2.463 |
| 2. Aumenti | 2.163 | 192 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 2.163 | 192 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 2.163 | 192 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (96) | (2.452) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (96) | (2.452) |
| a) rigiri | (96) | (2.452) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 2.270 | 203 |
Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferiscono alle positive valutazioni al fair value dei titoli di debito classificati nella categoria "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e alle valutazioni attuariali iscritte nelle riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.
Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo
Nessun dato da segnalare
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 4.579 | 8.489 |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 2.733 | 2.170 |
| Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie | - | 119 |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 6.067 | 6.928 |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | 28.062 | 30.356 |
| - titoli e cedole da regolare | 1.537 | 5.131 |
| - altre operazioni | 26.525 | 25.225 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | 259.098 | 269.189 |
| - acconti d'imposta | 252.251 | 262.261 |
| - crediti d'imposta | 6.809 | 6.893 |
| - acconti d'imposta su TFR | 38 | 35 |
| Partite in attesa di regolamento: | 2.495 | 4.597 |
| - effetti, assegni ed altri documenti | 2.495 | 4.597 |
| Partite in corso di lavorazione | 13 | 29 |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 50 | 2 |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
27.178 | 24.588 |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
12.034 | 4.303 |
| Totale | 342.309 | 350.770 |
Nella tabella successiva "Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti" si presentano le variazioni intercorse nelle voci "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" e "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" riportate, rispettivamente, nella tabella "Altre attività: composizione" e "Altre passività: composizione" (Sezione 8 - Passivo della presente Parte B della nota integrativa consolidata), così come richiesto dal par. 118 dell'IFRS 15.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Ratei e risconti attivi 31/12/2019 |
Ratei e risconti passivi 31/12/2019 |
|
| Esistenze iniziali | 4.303 | 2.800 |
| AUMENTI | 11.186 | 5.046 |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) |
- | - |
| c) riprese di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | - | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | 11.186 | 5.046 |
| DIMINUZIONI | (3.455) | (995) |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) |
- | - |
| c) riduzione di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | (17) | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | (3.438) | (995) |
| Rimanenze finali | 12.034 | 6.851 |
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dal parag. 120 dell'IFRS15 ("Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare"), di seguito si fornisce una informativa quantitativa con la suddivisione temporale (entro 1 anno e oltre 1 anno) dei ratei attivi e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Durata attese delle obbligazioni di fare <=1 anno 31/12/2019 |
Durata attese delle obbligazioni di fare >1 anno 31/12/2019 |
|
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Attività (IFRS 15 Par 120a) |
10.678 | - |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Passività (IFRS 15 Par 120a) |
1.100 | 2.690 |
| Totale | 11.778 | 2.690 |
Si segnala, infine, che l'ammontare complessivo dei ricavi da servizi alla clientela riguardanti le "obbligazioni di fare" non ancora soddisfatte, di cui alla tabella sopra riportata, è pari a 14.468 migliaia di euro. L'81,4% di tale ammontare riguarda performance obligation che ci si attende verranno soddisfatte entro la data di chiusura del prossimo esercizio.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | VB | Fair Value | VB | Fair Value | ||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||||
| 1. Debiti verso banche centrali | - | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 2. Debiti verso banche | 154.653 | X | X | X | 1.009.774 | X | X | X | ||
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 70.396 | X | X | X | 52.563 | X | X | X | ||
| 2.2 Depositi a scadenza | - | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 2.3 Finanziamenti | 74.067 | X | X | X | 933.352 | X | X | X | ||
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 74.067 | X | X | X | 933.352 | X | X | X | ||
| 2.3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 2.5 Debiti per leasing | 7.207 | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 2.6 Altri debiti | 2.983 | X | X | X | 23.859 | X | X | X | ||
| Totale | 154.653 | - | - | 154.653 | 1.009.774 | - | - | 1.009.774 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce "2.5 Debiti per leasing" è stata aggiunta alla tabella, come previsto dal 6° aggiornamento della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" di Banca d'Italia e si riferisce alle passività finanziarie iscritte in relazione ai contratti di locazione in essere al 31 dicembre 2019 con controparti banche in applicazione del principio IFRS16 "Leasing".
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Fair Value | Fair Value | ||||||||
| VB | L1 | L2 L3 |
VB | L1 | L2 | L3 | ||||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 25.573.169 | X | X | X | 22.046.700 | X | X | X | ||
| 2. Depositi a scadenza | 1.359 | X | X | X | 3.106 | X | X | X | ||
| 3. Finanziamenti | 163.450 | X | X | X | 116.299 | X | X | X | ||
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 163.450 | X | X | X | 116.299 | X | X | X | ||
| 3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 5. Debiti per leasing | 60.118 | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 6. Altri debiti | 121.762 | X | X | X | 107.083 | X | X | X | ||
| Totale | 25.919.858 | - | 1.366 | 25.918.498 | 22.273.188 | - | 3.111 | 22.270.081 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 La voce "5. Debiti per leasing" è stata aggiunta alla tabella, come previsto dal 6° aggiornamento della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" di Banca d'Italia e si riferisce alle passività finanziarie iscritte in relazione ai contratti di locazione in essere al 31 dicembre 2019 con controparti diverse da banche in applicazione del principio IFRS16 "Leasing".
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
(Importi in migliaia)
| Voci/scaglioni temporali | Fino a 1 anno |
Da 1 a 2 anni |
Da 2 a 3 anni |
Da 3 a 4 anni |
Da 4 a 5 anni |
Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti per leasing | 10.031 | 8.777 | 8.160 | 7.154 | 6.824 | 26.379 |
| Debiti per leasing - Banche | 671 | 528 | 540 | 552 | 565 | 4.351 |
| Debiti per leasing - Clientela | 9.360 | 8.249 | 7.620 | 6.602 | 6.259 | 22.028 |
L'ammontare dei flussi finanziari per leasing pagati nel corso dell'esercizio 2019 è pari a 9.506 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
||||||||
| Fair Value | Fair Value | Fair Value | Fair Value | |||||||
| VN | L1 | L2 | L3 | * | VN | L1 | L2 | L3 | * | |
| A. Passività per cassa | ||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | 595 | 1.908 | - | - | 1.908 | 589 | 346 | - | - | 346 |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| Totale (A) | 595 | 1.908 | - | - | 1.908 | 589 | 346 | - | - | 346 |
| B. Strumenti derivati | ||||||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 1.309 | 560 | - | X | X | 1.206 | 669 | - | X |
| 1.1 Di negoziazione | X | 1.309 | 560 | - | X | X | 1.206 | 669 | - | X |
| 1.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| Totale (B) | X | 1.309 | 560 | - | X | X | 1.206 | 669 | - | X |
| Totale (A+B) | X | 3.217 | 560 | - | X | X | 1.552 | 669 | - | X |
Legenda:
VN = valore nominale o nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 580 migliaia di euro (699 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.289 migliaia di euro (1.177 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | 31/12/2019 | VN | Fair value | 31/12/2018 | VN | ||||
| L1 | L2 | L3 | 31/12/2019 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2018 | ||
| A. Derivati finanziari | - | 80.852 | - | 2.687.284 | - | 5.341 | - | 576.477 | |
| 1) Fair value | - | 80.852 | - | 2.687.284 | - | 5.341 | - | 576.477 | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | 80.852 | - | 2.687.284 | - | 5.341 | - | 576.477 |
Legenda
VN = valore nozionale L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | |||||||||||
| Specifica | |||||||||||
| Operazioni/Tipo di copertura | Titoli di debito e tassi di interesse |
Titoli di capitale e indici azionari |
Valute e oro |
Credito | Merci | Altri | Generica | Specifica | Generica | Investim. esteri |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | X | X | X | - | X | X | |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
50.567 | X | - | - | X | X | X | - | X | X | |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 30.285 | X | - | X | |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - | |
| Totale attività | 50.567 | - | - | - | - | - | 30.285 | - | - | - | |
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X | |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X | |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X | |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |
Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle passività coperte/ Valori | Totale | Totale |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie | 14.098 | 2.600 |
| 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie | - | - |
| Totale | 14.098 | 2.600 |
Vedi sezione 11 dell'attivo.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Componenti | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 202 | 163 |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 13.342 | 13.018 |
| Contributi previdenziali da versare | 6.577 | 6.415 |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 25.866 | 24.181 |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o azioni di UniCredit | 142 | 338 |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | 57.512 | 53.307 |
| - titoli e cedole da regolare | 20.310 | 12.921 |
| - deleghe di pagamento | 22.494 | 21.716 |
| - altre partite | 14.708 | 18.670 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | 133.690 | 116.031 |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 27.616 | 17.805 |
| - altre | 106.074 | 98.226 |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 20.796 | 22.123 |
| Partite in attesa di regolamento: | 74.298 | 94.642 |
| - bonifici in partenza | 74.251 | 94.545 |
| - POS e bancomat | 47 | 97 |
| Partite in corso di lavorazione: | 463 | 561 |
| - bonifici in arrivo | 419 | 543 |
| - altre partite in corso di lavorazione | 44 | 18 |
| Somme a disposizione della clientela | 3.935 | 3.333 |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
183 | 157 |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
6.851 | 2.800 |
| Totale | 343.857 | 337.069 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|
| A. Esistenze iniziali | 4.561 | 4.999 |
| B. Aumenti | 488 | 136 |
| B.1 Accantonamenti dell'esercizio | 71 | 70 |
| B.2 Altre variazioni | 417 | 66 |
| C. Diminuzioni | (239) | (574) |
| C.1 Liquidazioni effettuate | (196) | (305) |
| C.2 Altre variazioni | (43) | (269) |
| D. Rimanenze finali | 4.810 | 4.561 |
| Totale | 4.810 | 4.561 |
Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).
Il trattamento di fine rapporto copre l'ammontare dei diritti maturati a tale titolo al 31 dicembre 2019 dal personale dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali.
L'esercizio in corso è stato interessato:
Nel corso del 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/2005, a seguito della quale le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 sono rimaste in azienda, mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinate a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria dell'INPS. Ne consegue che:
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 0,85% | 1,60% |
| Tasso di inflazione atteso | 0,95% | 1,20% |
(Importi in migliaia)
| Trattamento di Fine Rapporto: Altre Informazioni | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Accantonamento dell'esercizio | 71 | 70 |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti | - | - |
| - Interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti | 71 | 70 |
| - Utili e perdite da riduzioni o estinzioni | - | - |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate | - | - |
| (Utili) Perdite attuariali rilevati a Riserve da valutazione (OCI) | 229 | (234) |
| - Utili/perdite attuariali sull'esercizio | (80) | (85) |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi demografiche | - | 1 |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi finanziarie | 309 | (150) |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali. Una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 136 migliaia di euro (+2,84%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe una riduzione della passività di 132 migliaia di euro (-2,75%). Una variazione di -25 basis points del tasso di inflazione comporterebbe una riduzione della passività di 82 migliaia di euro (-1,71%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe un incremento della passività di 83 migliaia di euro (+1,74%).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Componenti | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 21 | 49 |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 107.058 | 109.756 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 30.910 | 32.290 |
| 4.2 oneri per il personale | 4.949 | 4.809 |
| 4.3 altri | 71.199 | 72.657 |
| Totale | 107.079 | 109.805 |
La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 27.164 migliaia di euro (28.405 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.746 migliaia di euro (3.885 migliaia di euro al 31 dicembre 2018). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 63.618 migliaia di euro (64.139 migliaia di euro al 31 dicembre 2018), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 395 migliaia di euro (2.266 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, per un importo pari a 7.186 migliaia di euro (6.252 migliaia di euro al 31 dicembre 2018), tra i quali, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti, piani di incentivazione per consulenti finanziari ed eventi formativi per consulenti finanziari.
In data 20 dicembre 2019 la Banca ha ricevuto comunicazione dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) di avvio di un procedimento finalizzato a valutare la conformità al Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) di una pratica commerciale seguita in passato dalla Banca per promuovere l'apertura del conto corrente.
Fineco, assistita dai propri legali, ha fornito all'Autorità nei termini prescritti tutte le informazioni richieste ai fini della valutazione, illustrando le ragioni per le quali ritiene di aver operato correttamente. Tuttavia, attesa la contestazione formulata, non può escludere l'eventualità che il suddetto procedimento si possa concludere in senso sfavorevole. Al riguardo, gli stessi legali evidenziano che, ove in esito alla conclusione del procedimento (prevista nel termine massimo di 150 giorni, salvo proroga in caso di richiesta di ulteriori informazioni e/o documentazione), l'Autorità ritenesse accertata la violazione al Codice del Consumo, in considerazione della tipologia della stessa, la sanzione applicabile ai sensi dell'articolo 27, comma 9, del suddetto Codice sarebbe compresa in un intervallo da minimo 5.000 euro a massimo 5.000.000 di euro. Non essendo allo stato disponibili elementi che consentano di prevedere l'esito del procedimento appena avviato, né l'ammontare dell'eventuale sanzione, la Banca ha considerato la stessa quale passività potenziale e, in conformità al principio contabile IAS 37, fornisce la presente informativa senza effettuare accantonamenti nel bilancio relativo all'anno 2019.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Fondi di quiescenza | Altri fondi per rischi ed oneri |
Totale | |
| A. Esistenze iniziali | - | - | 109.756 | 109.756 |
| B. Aumenti | - | - | 16.298 | 16.298 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | - | - | 15.299 | 15.299 |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | 966 | 966 |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | 33 | 33 |
| B.4 Altre variazioni | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | - | - | (18.996) | (18.996) |
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | - | - | (12.454) | (12.454) |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | (34) | (34) |
| C.3 Altre variazioni | - | - | (6.508) | (6.508) |
| D. Rimanenze finali | - | - | 107.058 | 107.058 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | |||||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Totale | ||
| Impegni a erogare fondi | 15 | - | - | 15 | |
| Garanzie finanziarie rilasciate | 6 | - | - | 6 | |
| Totale | 21 | - | - | 21 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 | |
| Controversie legali e fiscali | 30.910 | 32.290 |
| - Cause in corso | 22.370 | 23.830 |
| - Reclami | 4.794 | 4.575 |
| - Vertenze fiscali | 3.746 | 3.885 |
| Oneri per il personale | 4.949 | 4.809 |
| Altri | 71.199 | 72.657 |
| - Indennità suppletiva clientela | 63.618 | 64.139 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 395 | 2.266 |
| - Altri fondi | 7.186 | 6.252 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 107.058 | 109.756 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Utilizzi | Trasferimenti | Utili (perdite) | Accantonamenti | Totale | |
| Fondo rischi e oneri | 31/12/2018 | e altre variazioni | attuariali IAS 19R* | Netti** | 31/12/2019 | |
| Controversie legali e fiscali | 32.290 | (3.625) | - | - | 2.245 | 30.910 |
| - Cause in corso | 23.830 | (3.267) | 229 | - | 1.578 | 22.370 |
| - Reclami | 4.575 | (332) | (229) | - | 780 | 4.794 |
| - Vertenze fiscali | 3.885 | (26) | - | - | (113) | 3.746 |
| Oneri per il personale | 4.809 | (4.563) | - | - | 4.703 | 4.949 |
| Altri | 72.657 | (4.266) | - | (6.507) | 9.315 | 71.199 |
| - Indennità suppletiva clientela | 64.139 | (1.492) | - | (4.582) | 5.553 | 63.618 |
| - Indennità contrattuale | ||||||
| e patti di non concorrenza | 2.266 | - | - | (1.925) | 54 | 395 |
| - Altri fondi | 6.252 | (2.774) | - | - | 3.708 | 7.186 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi |
109.756 | (12.454) | - | (6.507) | 16.263 | 107.058 |
* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.
** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Commissioni passive", "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 0,85% | 1,60% |
| Tasso di incremento salariale | 0,00% | 1,00% |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali.
Con riferimento all'indennità suppletiva di clientela, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 1.785 migliaia di euro (+2,81%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 1.711 migliaia di euro (-2,69%). Una variazione di -25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 463 migliaia di euro (-0,73%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 475 migliaia di euro (+0,75%).
Con riferimento all'Indennità contrattuale, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 4 migliaia di euro (+2,2%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 4 migliaia di euro (-2,12%). Una variazione di -/+25 basis points della base salariale non comporterebbe alcuna variazione significativa della passività.
Inoltre, per quanto riguarda gli altri fondi iscritti in bilancio in base allo IAS 37, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. Alla data del 31 dicembre 2019 è stata effettuata un'analisi volta a valutare l'impatto sugli accantonamenti effettuati della variazione di +/- 25 basis points del tasso di attualizzazione e non sono stati evidenziati impatti significativi.
Si precisa che per effetto dell'uscita di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, è stata modificata la curva tassi utilizzata per l'attualizzazione del fondo rischi ed oneri iscritto in bilancio in base allo IAS 37, ma ciò non ha comportato un impatto significativo sul fondo e sulla situazione economica e patrimoniale consolidata.
Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.
Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.
Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" della presente nota integrativa consolidata.
Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo. Il fondo accoglie, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti, piani di incentivazione per consulenti finanziari ed eventi formativi per consulenti finanziari.
Sezione 11 – Riserve tecniche – Voce 110
Nessun dato da segnalare.
Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130
Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale ammonta a 200.941 migliaia di euro, composto da 608.913.600 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Al 31 dicembre 2019 il Gruppo detiene in portafoglio numero 737.448 azioni di FinecoBank, al fine di dare esecuzione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari della Banca, corrispondenti allo 0,12% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 7.351 migliaia di euro. Nel corso dell'esercizio 2019 sono state acquistate 17.300 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2018 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 34.644 e n. 646.496 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, in esecuzione, rispettivamente, del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN".
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 5 febbraio 2019, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 1 febbraio 2019, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione / fidelizzazione:
2014-2017 multi-year plan top management per i dipendenti. In particolare è stata approvata l'assegnazione di n. 335.624 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della terza tranche azionaria del Piano, attribuita nel 2016, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 110.755,92 euro con efficacia immediata (successivamente all'iscrizione nel Registro delle imprese della relativa delibera);
Sistemi Incentivanti 2014, 2015 e 2016 per i dipendenti. In particolare è stata approvata l'assegnazione di complessive n. 173.581 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della terza tranche azionaria del Sistema Incentivante 2014, della seconda tranche azionaria del Sistema Incentivante 2015 e della prima tranche del Sistema Incentivante 2016, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 57.281,73 euro con efficacia dal 29 marzo 2019.
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 | |
| Capitale sociale | 200.941 | 200.773 |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| Riserve | 397.593 | 355.509 |
| - Riserva legale | 40.188 | 40.155 |
| - Riserva straordinaria | 309.131 | 272.454 |
| - Riserva azioni proprie | 7.351 | 13.960 |
| - Altre riserve | 40.923 | 28.940 |
| (Azioni proprie) | (7.351) | (13.960) |
| Riserve da valutazione | 1.002 | (9.794) |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 200.000 |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 288.365 | 241.219 |
| Totale | 1.382.484 | 975.681 |
| Voci/Tipologie | Ordinarie | Altre |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 608.404.395 | - |
| - interamente liberate | 608.404.395 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (1.401.288) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 607.003.107 | - |
| B. Aumenti | 1.190.345 | - |
| B.1 Nuove emissioni | 509.205 | - |
| - a pagamento: | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito: | 509.205 | - |
| - a favore dei dipendenti | 509.205 | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | - | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 681.140 | - |
| C. Diminuzioni | (17.300) | - |
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (17.300) | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 608.176.152 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 737.448 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 608.913.600 | - |
| - interamente liberate | 608.913.600 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito del sistema incentivante "Sistema Incentivante 2016 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN" a favore dei Consulenti Finanziari e Manager di Rete della Banca.
Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.
Le riserve di utili sono costituite dalla:
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 5 febbraio 2019 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione "2014-2017 multi-year plan top management" e Sistemi Incentivanti 2014, 2015 e 2016 con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili per un importo di 168 migliaia di euro.
L'Assemblea di FinecoBank del 10 aprile 2019 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2018 di FinecoBank S.p.A., pari a 227.922 migliaia di euro, come segue:
Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 419 migliaia di euro.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", corso dell'esercizio 2019 sono state acquistate 17.300 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2018 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 34.644 e n. 646.496 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito, rispettivamente, del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN". Conseguentemente la Riserva azioni proprie è stata ridotta complessivamente di 6.609 migliaia di euro con contestuale incremento della Riserva straordinaria.
Nel corso dell'esercizio 2019, inoltre, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e del pagamento dei costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione e delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo, rispettivamente, di 1.764 migliaia di euro e 4.818 migliaia di euro, al netto della relativa fiscalità.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
Nessun dato da segnalare.
35 Unrated e unlisted.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | |||
| 1. Impegni a erogare fondi | 18.908 | 186 | 11 | 19.105 | 10.021 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | - | - | - | - | - |
| d) Altre società finanziarie | 14 | - | - | 14 | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | |
| f) Famiglie | 18.894 | 186 | 11 | 19.091 | 10.021 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 18.812 | - | - | 18.812 | 256.827 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | 17.170 | - | - | 17.170 | 256.070 |
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - |
| f) Famiglie | 1.642 | - | - | 1.642 | 757 |
Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.
Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (256.065 migliaia di euro al 31 dicembre 2018). Si precisa che nel corso dell'esercizio 2019 l'Agenzia delle Entrate ha emesso dichiarazione liberatoria per un totale di 238.899 migliaia di euro. Con riguardo al residuo ammontare, UniCredit S.p.A. ha peraltro rinnovato la richiesta di svincolo al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria per consolidamento dei carichi pendenti e si è in attesa del relativo riscontro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Valore nominale Totale |
Valore nominale Totale |
|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Altre garanzie rilasciate | ||
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| 2. Altri impegni | 1.453.932 | 1.180.475 |
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | 154 | 154 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | 516 | 97 |
| d) Altre società finanziarie | 20.971 | 19.533 |
| e) Società non finanziarie | 90 | 184 |
| f) Famiglie | 1.432.355 | 1.160.661 |
Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Portafogli | Importo 31/12/2019 |
Importo 31/12/2018 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 133 | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 18.300 | 529.725 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.763.853 | 2.487.813 |
| 4. Attività materiali | - | - |
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Tipologia servizi | Importo 31/12/2019 |
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | 303.546.260 |
| Titoli | 93.072.251 |
| a) acquisti | 46.062.523 |
| 1. regolati | 45.735.250 |
| 2. non regolati | 327.273 |
| b) vendite | 47.009.728 |
| 1. regolate | 46.704.812 |
| 2. non regolate | 304.916 |
| Contratti derivati | 210.474.009 |
| a) acquisti | 105.273.967 |
| 1. regolati | 105.246.673 |
| 2. non regolati | 27.294 |
| b) vendite | 105.200.042 |
| 1. regolate | 105.183.450 |
| 2. non regolate | 16.592 |
| 2. Gestioni di portafogli | 13.828.902 |
| a) individuali | - |
| b) collettive | 13.828.902 |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | - |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) | - |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | - |
| 2. altri titoli | - |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 24.073.509 |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | 3.628 |
| 2. altri titoli | 24.069.881 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 24.073.509 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 21.393.741 |
| 4. Altre operazioni | 32.694.071 |
| Attività di ricezione e trasmissione degli ordini | 32.694.071 |
| a) acquisti | 16.258.541 |
| b) vendite | 16.435.530 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ammontare | Ammontare delle passività |
Ammontare netto | Ammontari correlati non oggetto di compensazione in Bilancio |
Ammontare netto (f=c-d-e) |
Ammontare netto | |||
| Forme tecniche | lordo delle attività finanziarie (a) |
finanziarie compensate in bilancio (b) |
delle attività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi di contante ricevuti in garanzia (e) |
31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Derivati | 2.137 | - | 2.137 | - | 2.137 | - | 358 | |
| 2. Pronti contro termine | 1.390.225 | 1.390.024 | 201 | 201 | - | - | - | |
| 3. Prestito titoli | 4.345 | - | 4.345 | 4.345 | - | - | - | |
| 4. Altre | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2019 | 1.396.707 | 1.390.024 | 6.683 | 4.546 | 2.137 | - | X |
| Totale | 31/12/2018 | 1.813.817 | 1.800.522 | 13.295 | 12.297 | 640 | X | 358 |
| Forme tecniche | Ammontare lordo delle |
Ammontare delle attività finanziarie |
Ammontare netto delle passività finanziarie |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio Depositi in |
Ammontare netto (f=c-d-e) |
(Importi in migliaia) Ammontare netto |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| passività finanziarie (a) |
compensato in bilancio (b) |
riportato in bilancio (c=a-b) |
Strumenti finanziari (d) |
contanti posti a garanzia (e) |
31/12/2019 | 31/12/2018 | ||
| 1. Derivati | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Pronti contro termine | 1.390.473 | 1.390.024 | 449 | 201 | - | 248 | 9.361 | |
| 3. Prestito titoli | 102.787 | - | 102.787 | 95.545 | - | 7.242 | 9.392 | |
| 4. Altre operazioni |
- | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2019 | 1.493.260 | 1.390.024 | 103.236 | 95.746 | - | 7.490 | X |
| Totale | 31/12/2018 | 2.817.950 | 1.800.522 | 1.017.428 | 998.675 | - | X | 18.753 |
L'ammontare delle attività e passività oggetto di compensazione in bilancio è riferito alle operazioni di pronti contro termine eseguite sul mercato MTS. Si precisa, inoltre, che al 31 dicembre 2019 sono in essere contratti derivati swap con un fair value positivo di 33.921 migliaia di euro ed un fair value negativo di 80.851 migliaia di euro, per i quali è stato pagato un margine di variazione di 39.920 migliaia di euro, non riportati nella tabella sopra esposta in quanto oggetto di clearing presso un Partecipante diretto di una Controparte Centrale. Tali esposizioni sono state oggetto del trattamento prudenziale previsto dall'articolo 305 del Regolamento (UE) n. 575/2013.
Il Gruppo svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. Il Gruppo opera in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, e li utilizza per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli. Nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo ha effettuato anche operazioni di pronti contro termine con clientela istituzionale utilizzando titoli presi in prestito dalla propria clientela.
A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli, il Gruppo ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositate in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.
Il valore nominale dei titoli sottostanti tali operazioni non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 318.870 migliaia di euro, per un fair value pari a 216.078 migliaia di euro, così dettagliato:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tipologia titoli - Valore nominale al 31 dicembre 2019 | ||||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | Ceduti in pronti contro termine passivi |
Altre finalità | |
| Banche | - | - | - | |
| Società finanziarie | - | 35 | 2 | |
| Assicurazioni | - | - | - | |
| Imprese non finanziarie | - | 398 | 42 | |
| Altri soggetti | 595 | 311.597 | 6.201 | |
| Totale valore nominale | 595 | 312.030 | 6.245 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia titoli - Fair value al 31 dicembre 2019 | |||
| Ceduti in pronti contro | |||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | termine passivi | Altre finalità |
| Banche | - | - | - |
| Società finanziarie | - | 681 | 33 |
| Assicurazioni | - | - | - |
| Imprese non finanziarie | - | 917 | 95 |
| Altri soggetti | 1.762 | 202.762 | 9.828 |
| Totale fair value | 1.762 | 204.360 | 9.956 |
Nessun dato da segnalare.
Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Passivo (SEGUE)
184 Relazioni e Bilanci 2019 · FinecoBank
| Sezione 1 - | Gli interessi - Voce 10 e 20 | 186 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | Le commissioni – Voci 40 e 50 | 187 |
| Sezione 3 - | Dividendi e proventi simili – Voce 70 | 188 |
| Sezione 4 - | Il risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80 | 189 |
| Sezione 5 - | Il risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90 | 190 |
| Sezione 6 - | Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100 | 190 |
| Sezione 7 - | Il risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110 |
191 |
| Sezione 8 - | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130 | 192 |
| Sezione 9 - | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140 | 192 |
| Sezione 10 - | Premi netti – Voce 160 | 192 |
| Sezione 11 - | Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 | 192 |
| Sezione 12 - | Le spese amministrative – Voce 190 | 193 |
| Sezione 13 - | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 200 | 195 |
| Sezione 14 - | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 210 | 196 |
| Sezione 15 - | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 220 | 196 |
| Sezione 16 - | Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 | 197 |
| Sezione 17 - | Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250 | 197 |
| Sezione 18 - | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260 |
197 |
| Sezione 19 - | Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 | 197 |
| Sezione 20 - | Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 280 | 198 |
| Sezione 21 - | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 300 | 198 |
| Sezione 22 - | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 | 199 |
| Sezione 23 - | Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 | 199 |
| Sezione 24 - | Altre informazioni | 199 |
| Sezione 25 - | Utile per azione | 199 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre operazioni | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
4 | - | - | 4 | 2 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 1 | - | - | 1 | - |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 3 | - | - | 3 | 2 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.943 | - | X | 2.943 | 4.534 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 232.029 | 71.008 | X | 303.037 | 286.329 |
| 3.1 Crediti verso banche | 133.749 | 7.569 | X | 141.318 | 170.575 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 98.280 | 63.439 | X | 161.719 | 115.752 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | (10.643) | (10.643) | (1.947) |
| 5. Altre attività | X | X | 73 | 73 | 77 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 2.494 | 4.133 |
| Totale | 234.976 | 71.008 | (10.570) | 297.908 | 293.128 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 183 | - | 183 | 197 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | - | - | - | - | - |
1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci | Totale | Totale |
| 2019 | 2018 | |
| Interessi attivi su attività in valuta | 17.151 | 19.448 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni | Totale 2019 |
Totale 2018 |
|
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (11.939) | - | X | (11.939) | (11.315) | |
| 1.1 Debiti verso banche centrali | - | X | X | - | - | |
| 1.2 Debiti verso banche | (128) | X | X | (128) | (396) | |
| 1.3 Debiti verso clientela | (11.811) | X | X | (11.811) | (10.919) | |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | - | X | - | - | |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - | |
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | |
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | - | |
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - | |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | (4.692) | (3.154) | |
| Totale | (11.939) | - | - | (16.631) | (14.469) | |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (956) | - | - | (956) | - |
1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci | Totale | Totale |
| 2019 | 2018 | |
| Interessi passivi su passività in valuta | (9.671) | (9.216) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci | Totale | Totale |
| 2019 | 2018 | |
| A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 43.803 | 3.410 |
| B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | (54.446) | (5.357) |
| C. Saldo (A-B) | (10.643) | (1.947) |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia servizi/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
|
| a) garanzie rilasciate | 40 | 82 | |
| b) derivati su crediti | - | - | |
| c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 566.306 | 517.928 | |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | 73.749 | 73.349 | |
| 2. negoziazione di valute | - | - | |
| 3. gestione di portafogli | 157.286 | 65.195 | |
| 3.1. individuali | - | - | |
| 3.2. collettive | 157.286 | 65.195 | |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | 849 | 895 | |
| 5. banca depositaria | - | - | |
| 6. collocamento di titoli | 13.287 | 10.511 | |
| 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini | 14.156 | 13.114 | |
| 8. attività di consulenza | 62.122 | 52.321 | |
| 8.1. in materia di investimenti | 62.122 | 52.321 | |
| 8.2. in materia di struttura finanziaria | - | - | |
| 9. distribuzione di servizi di terzi | 244.857 | 302.543 | |
| 9.1. gestioni di portafogli | 174.200 | 235.008 | |
| 9.1.1. individuali | 408 | 10 | |
| 9.1.2. collettive | 173.792 | 234.998 | |
| 9.2. prodotti assicurativi | 70.657 | 67.535 | |
| 9.3. altri prodotti | - | - | |
| d) servizi di incasso e pagamento | 35.042 | 31.664 | |
| e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - | |
| f) servizi per operazioni di factoring | - | - | |
| g) esercizio di esattorie e ricevitorie | - | - | |
| h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - | |
| i) tenuta e gestione dei conti correnti | 4.564 | 4.641 | |
| j) altri servizi | 15.051 | 12.043 | |
| k) operazioni di prestito titoli | 6.770 | 5.156 | |
| Totale | 627.773 | 571.514 |
L'ammontare delle commissioni attive rilevate nell'esercizio 2019 ed incluse nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 995 migliaia di euro.
Si segnala, infine, che la voce 9.1.2 "gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 169.770 migliaia di euro (231.673 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Servizi/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| a) garanzie ricevute | - | - |
| b) derivati su crediti | - | - |
| c) servizi di gestione e intermediazione: | (275.589) | (246.984) |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | (7.401) | (7.547) |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestione di portafogli: | (22.432) | (4.196) |
| 3.1 proprie | - | - |
| 3.2 delegate a terzi | (22.432) | (4.196) |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | (6.210) | (4.931) |
| 5. collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (239.546) | (230.310) |
| d) servizi di incasso e pagamento | (24.586) | (21.651) |
| e) altri servizi | (383) | (461) |
| f) operazioni di prestito titoli | (2.044) | (1.975) |
| Totale | (302.602) | (271.071) |
Nella voce "(c) Servizi di gestione e intermediazione: 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled e Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita, rispettivamente, nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 323 migliaia di euro (310 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e nella voce 80. "Altre passività" del passivo per 18 migliaia di euro (56 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||||
| Voci/Proventi | 2019 | 2018 | |||
| Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | ||
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 48 | - | 52 | - | |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 53 | 1.594 | 43 | - | |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | |
| D. Partecipazioni | - | - | - | - | |
| Totale | 101 | 1.594 | 95 | - |
I proventi simili rilevati in corrispondenza delle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" si riferiscono alla quota di pertinenza di FinecoBank delle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, incassati dallo Schema Volontario sul prestito subordinato emesso da Banca Carige S.p.A. e sottoscritto dallo Schema stesso. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
Al 31 dicembre 2019
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 20 | 112.540 | (31) | (102.702) | 9.827 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 4.305 | - | (3.716) | 589 |
| 1.2 Titoli di capitale | 20 | 107.439 | (31) | (98.279) | 9.149 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 796 | - | (707) | 89 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 35 | 783 | (5) | (839) | (26) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 35 | 783 | (5) | (839) | (26) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 13.228 |
| 4. Strumenti derivati | 5.293 | 72.214 | (4.335) | (60.161) | 18.400 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 5.293 | 72.214 | (4.335) | (60.161) | 18.400 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 45 | 1.297 | (45) | (1.220) | 77 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 5.197 | 65.699 | (4.233) | (55.159) | 11.504 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 5.389 |
| - Altri | 51 | 5.218 | (57) | (3.782) | 1.430 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 5.348 | 185.537 | (4.371) | (163.702) | 41.429 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/componenti reddituali | Plusvalenze | Utili da | Minusvalenze | Perdite da | Risultato netto |
| (a) | negoziazione (b) | (c) | negoziazione (d) | [(a+b)-(c+d)] | |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 43 | 119.843 | (32) | (111.209) | 8.645 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 3.366 | - | (3.068) | 298 |
| 1.2 Titoli di capitale | 43 | 114.656 | (32) | (106.475) | 8.192 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 1.821 | - | (1.666) | 155 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | 951 | (14) | (932) | 5 |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | - | 951 | (14) | (932) | 5 |
| Attività e passività finanziarie: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 7.128 |
| 3.Strumenti derivati | 4.625 | 65.592 | (5.168) | (46.808) | 28.055 |
| 3.1 Derivati finanziari: | 4.625 | 65.592 | (5.168) | (46.808) | 28.055 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 137 | 1.301 | (124) | (1.043) | 271 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 4.438 | 60.397 | (5.020) | (43.405) | 16.410 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 9.814 |
| - Altri | 50 | 3.894 | (24) | (2.360) | 1.560 |
| 3.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 4.668 | 186.386 | (5.214) | (158.949) | 43.833 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 34.826 | 6.391 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | 53.087 | 5.212 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | - | - |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 87.913 | 11.603 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (53.626) | (5.060) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | (22.948) | - |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | (11.499) | (6.372) |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (88.073) | (11.432) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | (160) | 171 |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 2019 |
Totale 2018 |
||||
| Utili | Perdite | Risultato netto | Utili | Perdite | Risultato netto | |
| Attività finanziarie | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
2.909 | - | 2.909 | 17 | - | 17 |
| 1.1 Crediti verso banche | 1.831 | - | 1.831 | - | - | - |
| 1.2 Crediti verso clientela | 1.078 | - | 1.078 | 17 | - | 17 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
984 | (257) | 727 | 1.666 | - | 1.666 |
| 2.1 Titoli di debito | 984 | (257) | 727 | 1.666 | - | 1.666 |
| 2.2 Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale attività (A) | 3.893 | (257) | 3.636 | 1.683 | - | 1.683 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | - | - | - | - | - |
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - |
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - |
| Totale passività (B) | - | - | - | - | - | - |
Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nessun dato da segnalare.
7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
Al 31 dicembre 2019
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) |
Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 2.531 | 77 | (4.547) | (18) | (1.957) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 5 | - | - | 5 |
| 1.2 Titoli di capitale | 2.480 | 5 | (4.547) | - | (2.062) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 51 | 67 | - | (18) | 100 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 118 |
| Totale | 2.531 | 77 | (4.547) | (18) | (1.839) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) |
Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 1.371 | 10 | (3.031) | (65) | (1.715) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 2 | (2) | - | - |
| 1.2 Titoli di capitale | 1.371 | 8 | (3.029) | - | (1.650) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | - | (65) | (65) |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 215 |
| Totale | 1.371 | 10 | (3.031) | (65) | (1.500) |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | Totale | Totale | ||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e | Terzo stadio | Primo e | ||||
| secondo stadio | Write-off | Altre | secondo stadio | Terzo stadio | 2019 | 2018 | |
| A. Crediti verso banche | (221) | - | - | 9.324 | - | 9.103 | 3.126 |
| - Finanziamenti | (147) | - | - | 2.262 | - | 2.115 | 560 |
| - Titoli di debito | (74) | - | - | 7.062 | - | 6.988 | 2.566 |
| di cui: crediti impaired acquisiti o | |||||||
| originati | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Crediti verso clientela | (5.340) | (149) | (5.262) | 5.479 | 1.547 | (3.725) | (6.532) |
| - Finanziamenti | (4.924) | (149) | (5.262) | 4.676 | 1.547 | (4.112) | (5.346) |
| - Titoli di debito | (416) | - | - | 803 | - | 387 | (1.186) |
| di cui: crediti impaired acquisiti o | |||||||
| originati | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (5.561) | (149) | (5.262) | 14.803 | 1.547 | 5.378 | (3.406) |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | Totale | Totale | ||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e Terzo stadio |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | 2019 | 2018 | ||
| secondo Write-off Altre stadio |
|||||||
| A. Titoli di debito | (8) | - | - | 10 | - | 2 | (114) |
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (8) | - | - | 10 | - | 2 | (114) |
Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140 Nessun dato da segnalare.
Sezione 10 – Premi netti – Voce 160 Nessun dato da segnalare.
Sezione 11 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| 1) Personale dipendente | (88.411) | (85.337) |
| a) salari e stipendi | (61.036) | (56.636) |
| b) oneri sociali | (15.319) | (14.569) |
| c) indennità di fine rapporto | (870) | (2.182) |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (114) | (114) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | - | - |
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | (3.641) | (3.450) |
| - a contribuzione definita | (3.641) | (3.450) |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (3.412) | (4.267) |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (4.166) | (4.364) |
| j) recuperi compensi personale distaccato | 147 | 245 |
| 2) Altro personale in attività | (385) | (69) |
| 3) Amministratori e sindaci | (1.356) | (1.321) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| Totale | (90.152) | (86.727) |
Nella voce "1 h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dal Gruppo in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 3.410 migliaia di euro (4.243 migliaia di euro al 31 dicembre 2018), e su strumenti finanziari emessi dalla ex-Capogruppo UniCredit S.p.A., che trovano contropartita nella voce 80. "Altre passività" del passivo per 2 migliaia di euro (24 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
| Totale 2019 | Totale 2018 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | 1.189 | 1.138 |
| (a) dirigenti | 29 | 32 |
| (b) quadri direttivi | 373 | 353 |
| (c) restante personale dipendente | 787 | 753 |
| Altro personale | 19 | 15 |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2019 | 2018 | |
| Incentivi all'esodo | (26) | (120) |
| Piano medico | (1.108) | (1.034) |
| Buoni pasto | (973) | (953) |
| Altri | (2.059) | (2.257) |
| Totale | (4.166) | (4.364) |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
|
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (108.709) | (101.171) | |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | |||
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (18.542) | (16.746) | |
| Comunicazioni su mass media | (12.211) | (11.264) | |
| Marketing e promozioni | (4.997) | (5.130) | |
| Sponsorizzazioni | (107) | (22) | |
| Convention e comunicazione interna | (1.227) | (330) | |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (1.496) | (1.399) | |
| Spese recupero crediti | (332) | (377) | |
| Informazioni commerciali e visure | (1.164) | (1.022) | |
| C) Spese indirette relative al personale | (22.574) | (28.291) | |
| Formazione del personale | (515) | (473) | |
| Noleggio auto e altre spese personale | (68) | (80) | |
| Spese consulenti finanziari | (20.964) | (26.885) | |
| Spese di viaggio | (971) | (744) | |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (56) | (109) | |
| D) Spese relative all'ICT | (38.593) | (34.694) | |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (2.658) | (2.360) | |
| Spese software - affitto e manutenzione | (9.818) | (8.848) | |
| Sistemi di comunicazione ICT | (7.695) | (6.658) | |
| Service ICT: personale esterno | (7.398) | (6.812) | |
| Infoprovider finanziari | (11.024) | (10.016) | |
| E) Consulenze e servizi professionali | (4.687) | (3.950) | |
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (3.116) | (3.114) | |
| Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo | (13) | (61) | |
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa | (819) | (238) | |
| Spese legali | (392) | (198) | |
| Cause legali | (347) | (339) | |
| F) Spese relative agli immobili | (8.615) | (19.093) | |
| Service area immobiliare | (757) | (705) | |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (437) | (213) | |
| Manutenzione locali | (1.981) | (1.009) | |
| Fitti passivi per locazione immobili | (2.331) | (14.594) | |
| Pulizia locali | (581) | (522) | |
| Utenze G) Altre spese di funzionamento |
(2.528) | (2.050) | |
| (35.293) | (37.858) | ||
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (404) | (404) | |
| Spese postali e trasporto documenti | (3.698) | (3.587) | |
| Servizi amministrativi e logistici | (17.211) | (19.737) | |
| Assicurazioni | (3.355) | (3.940) | |
| Stampati e cancelleria | (529) | (594) | |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (9.581) | (9.118) | |
| Altre spese amministrative H) Contributo ex-ante al Fondo di Risoluzione Unico e FITD |
(515) | (478) | |
| Totale | (18.129) | (14.306) | |
| (256.638) | (257.508) |
Nella voce "C) Spese indirette relative al personale – Spese consulenti finanziari" sono inclusi gli oneri relativi al piano "PFA 2015-2017" assegnato ai consulenti finanziari, che trova contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 1.749 migliaia di euro (3.778 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
I costi registrati nell'anno 2019 per contributi versati nell'esercizio al Deposit Guarantee Schemes (DGS), presentati nella voce "Altre spese amministrative" (punto H) della tabella sopra riportata, sono stati complessivamente pari a 18.129 migliaia di euro e sono relativi al contributo ordinario,
aggiuntivo, supplementare e al contributo annuo al Fondo di Solidarietà per l'anno 2019. Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
Nessun costo è stato registrato in relazione al Single Resolution Fund in quanto nessun contributo è dovuto.
Di seguito si riportano le informazioni previste dall'IFRS 16 in merito ai costi rilevati nelle Altre spese amministrative relativi a leasing a breve termine, ai costi relativi a leasing di modesto valore e ai costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione delle passività del leasing.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale 2019 | |
|---|---|
| Costi relativi a leasing a breve termine ("Short term lease") | (1.447) |
| Costi relativi a leasing di modesto valore ("Low value assets") | (32) |
| Costi relativi ai pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione della passività del leasing | (21) |
| Totale | (1.500) |
Si precisa, inoltre, che nelle Altre spese amministrative è stata rilevata anche l'IVA sui canoni dei contratti inclusi nell'ambito dell'IFRS 16, in quanto non inclusa nella valutazione della passività del leasing.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore | Riprese di valore | |||||
| Primo e | Primo e | |||||
| Operazioni/componenti reddituali | secondo stadio | Terzo stadio | secondo stadio | Terzo stadio | Totale 2019 | Totale 2018 |
| 1. Impegni a erogare fondi | (13) | - | 6 | - | (7) | 392 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | (3) | - | 37 | - | 34 | 10 |
| Totale | (16) | - | 43 | - | 27 | 402 |
Nessun dato da segnalare.
(Importi in migliaia)
| Totale 2019 | Totale 2018 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | ||
| Controversie legali e fiscali | (7.372) | 5.128 | (2.244) | (3.713) | 3.048 | (665) | |
| Fondo indennità suppletiva clientela | (5.554) | - | (5.554) | (5.625) | - | (5.625) | |
| Altri fondi rischi ed oneri | (1.427) | 202 | (1.225) | (1.302) | 518 | (784) | |
| Totale | (14.353) | 5.330 | (9.023) | (10.640) | 3.566 | (7.074) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituali | Ammortamento | Rettifiche di valore per deterioramento |
Riprese di valore | Risultato netto | Risultato netto |
| 2019 | 2018 | ||||
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività materiali | |||||
| 1 Ad uso funzionale | (17.260) | (47) | - | (17.307) | (5.355) |
| - Di proprietà | (7.773) | (46) | - | (7.819) | (5.355) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | (9.487) | (1) | - | (9.488) | - |
| 2 Detenute a scopo d'investimento | (108) | - | - | (108) | (109) |
| - Di proprietà | (108) | - | - | (108) | (109) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| 3 Rimanenze | X | - | - | - | - |
| Totale (17.368) |
(47) | - | (17.415) | (5.464) |
Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Ammortamento | Rettifiche di valore per deterioramento |
Riprese di valore | Risultato netto | Risultato netto | |
| Attività/Componente reddituale | 2019 | 2018 | |||
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività immateriali | |||||
| A.1 Di proprietà | (5.449) | - | - | (5.449) | (4.959) |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | (5.449) | - | - | (5.449) | (4.959) |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| Totale | (5.449) | - | - | (5.449) | (4.959) |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 13.3 Altre informazioni.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| Rimborsi e abbuoni | (157) | (147) |
| Penali, ammende e sentenze sfavorevoli | (975) | (1.170) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi | (2.129) | (2.300) |
| Insussistenze di attività | (169) | (295) |
| Altri oneri di gestione | (546) | (229) |
| Totale | (3.976) | (4.141) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| Recupero di spese: | 104.068 | 96.767 |
| - recupero spese accessorie | 162 | 155 |
| - recuperi di imposta | 103.906 | 96.612 |
| Fitti attivi su iimmobili | 879 | - |
| Altri proventi dell'esercizio corrente | 4.576 | 3.752 |
| Totale | 109.523 | 100.519 |
Il Gruppo non ha effettuato operazioni di sub-leasing.
Il Gruppo non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, il Gruppo ha in essere, come locatore, operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e non includono proventi per rivalutazioni ISTAT in quanto, come previsto contrattulamente, il canone sarà aggiornato alla scadenza di ogni anno di locazione, quindi nel corso dell'esercizio 2020.
Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250 Nessun dato da segnalare.
Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260 Nessun dato da segnalare.
Sezione 19 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componente reddituale/Settori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| A. Immobili | - | (18) |
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | (18) |
| B. Altre attività | - | (143) |
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | (143) |
| Risultato netto | - | (161) |
Il Gruppo non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Settori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| 1. Imposte correnti (-) | (116.539) | (109.767) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | 96 | - |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) |
- | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | 20.760 | (1.142) |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | 562 | (2.624) |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (95.121) | (113.533) |
| (Importi in | ||
|---|---|---|
| migliaia) | ||
| Totale 2019 | Totale 2018 | |
| Utile ante imposte | 349.117 | 354.752 |
| Imposte | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| IRES | IRAP | Estere | Totale 2019 | Totale 2018 | |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale teorica | (89.466) | (18.121) | (7.269) | (114.856) | (111.316) |
| Effetti fiscali di oneri non rilevanti nella determinazione della base imponibile | 523 | (2.503) | - | (1.980) | 1.995 |
| Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione della base imponibile | 692 | - | - | 692 | - |
| Effetti fiscali derivanti dall'utilizzo delle perdite fiscali anni precedenti | - | - | - | - | - |
| Effetti fiscali derivanti dall'applicazione di imposte sostitutive | (396) | - | - | (396) | (446) |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale effettiva | (88.647) | (20.624) | (7.269) | (116.540) | (109.767) |
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Sezione 22 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Riportiamo nella presente tabella un dettaglio dei corrispettivi (al netto di Iva e spese) riconosciuti alla società di revisione legale Deloitte & Touche S.p.A. ed alle entità della rete cui appartiene la società di revisione stessa.
| (Importi in euro) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi |
| Revisione Contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | 205.752 |
| Revisione Contabile | Deloitte Ireland LLP | 15.000 |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | 229.000 |
| Servizi di attestazione | Deloitte Ireland LLP | 15.000 |
| Altri servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | 10.000 |
| Totale | 474.752 |
Ai fini dell'adempimento di quanto prescritto dall'art. 1, comma 125 della Legge n. 124/2017 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza, modificato dall'art. 35 del decreto legge n. 34/2019, coerentemente con la circolare Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e tenuto anche delle indicazioni fornite dal documento di approfondimento emanato da Assonime il 6 maggio 2019, il Gruppo ha escluso dall'informativa le attribuzioni che trovano giustificazione in prestazioni dell'impresa e comunque tipici dell'attività del percipiente, nonché quelle rivolte alla generalità delle imprese, quali le misure agevolative fiscali e contributive, limitando pertanto l'informativa ai contributi da presentare e dettagliare nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" pubblicamente consultabile sul relativo sito internet. In tal senso, si precisa che nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo non ha incassato contributi pubblici erogati da soggetti italiani.
L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso dell'esercizio.
| 2019 | 2018 | |
|---|---|---|
| Utile netto d'esercizio (migliaia di euro) | 288.365 | 241.219 |
| Numero medio delle azioni in circolazione | 607.720.344 | 607.575.060 |
| Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) |
609.239.420 | 609.101.538 |
| Utile per azione base | 0,475 | 0,397 |
| Utile per azione diluito | 0,473 | 0,396 |
Nessun dato da segnalare.
Nota integrativa consolidata
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Totale 2019 | Totale 2018 | |||
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 288.365 | 241.219 | ||
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | 4.227 | 3.428 | |||
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - | ||
| a) variazione di fair value | - | - | |||
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |||
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): | - | - | ||
| a) variazione del fair value | - | - | |||
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |||
| 40. | Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - | ||
| a) variazione di fair value (strumento coperto) | - | - | |||
| b) variazione di fair value (strumento di copertura) | - | - | |||
| 50. | Attività materiali | - | - | ||
| 60. | Attività immateriali | - | - | ||
| 70. | Piani a benefici definiti | 6.280 | 5.063 | ||
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | ||
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - | ||
| 100. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | (2.053) | (1.635) | ||
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | 6.569 | (6.858) | |||
| 110. | Copertura di investimenti esteri: | - | - | ||
| a) variazioni di fair value | - | - | |||
| b) rigiro a conto economico | - | - | |||
| c) altre variazioni | - | - | |||
| 120. | Differenze di cambio: | - | - | ||
| a) variazione di valore | - | - | |||
| b) rigiro a conto economico | - | - | |||
| c) altre variazioni | - | - | |||
| 130. | Copertura dei flussi finanziari: | - | - | ||
| a) variazioni di fair value | - | - | |||
| b) rigiro a conto economico | - | - | |||
| c) altre variazioni | - | - | |||
| di cui: risultato delle posizioni nette | - | - | |||
| 140. | Strumenti di copertura (elementi non designati): | - | - | ||
| a) variazione di valore | - | - | |||
| b) rigiro a conto economico | - | - | |||
| c) altre variazioni | - | - | |||
| 150. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | 9.815 | (10.247) | ||
| a) variazioni di fair value | 8.770 | (6.565) | |||
| b) rigiro a conto economico | 1.045 | (3.682) | |||
| - rettifiche per rischio di credito | (10) | (1) | |||
| - utili/perdite da realizzo | 1.055 | (3.681) | |||
| c) altre variazioni | - | - | |||
| 160. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | - | - | ||
| a) variazioni di fair value | - | - | |||
| b) rigiro a conto economico | - | - | |||
| c) altre variazioni | - | - | |||
| 170. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: | - | - | ||
| a) variazioni di fair value | - | - | |||
| b) rigiro a conto economico | - | - | |||
| - rettifiche da deterioramento | - | - | |||
| - utili/perdite da realizzo | - | - | |||
| c) altre variazioni | - | - | |||
| 180. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | (3.246) | 3.389 | ||
| 190. | Totale altre componenti reddituali | 10.796 | (3.430) | ||
| 200. | Redditività complessiva (Voce 10+190) | 299.161 | 237.789 | ||
| 210. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | - | - | ||
| 220. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 299.161 | 237.789 |
Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
| Sezione 1 - | Rischi del consolidato contabile | 207 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | Rischi del consolidato prudenziale | 209 |
| Sezione 3 - | Rischi delle imprese di assicurazione | 256 |
| Sezione 4 - | Rischi delle altre imprese | 256 |
Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di gestione dei rischi è strutturato in coerenza con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.
Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management del Gruppo; il modello organizzativo prevede uno specifico punto di riferimento nella funzione Chief Risk Officer, di seguito "CRO", cui sono assegnate le responsabilità relative ai rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.
Alla Capogruppo è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con la dotazione patrimoniale e le regole di Vigilanza prudenziale.
Il Sistema dei Controlli Interni di Gruppo prevede il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni di controllo, ciascuno per le rispettive competenze:
Gli organi aziendali e le funzioni di controllo collaborano e si coordinano tra loro sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività del Gruppo. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.
Il Collegio Sindacale, relativamente alla gestione dei rischi, ha la responsabilità di vigilare sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del Sistema dei Controlli Interni e del Risk Appetite Framework.
Il Comitato rischi e parti correlate è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti, e ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.
Il Comitato Remunerazione è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione della politica generale per la remunerazione dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dell'altro Personale più rilevante; nell'esaminare i piani di incentivazione azionaria o monetaria destinati ai dipendenti e ai consulenti finanziari della Società e del Gruppo e le politiche di sviluppo strategico delle risorse umane.
Il Comitato Corporate Governance, Nomine e Sostenibilità, composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti, ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione del sistema di governo societario di FinecoBank della struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo; nel processo di nomina e cooptazione degli amministratori e dell'Amministratore Delegato e/o del Direttore Generale e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche; nella supervisione delle questioni di sostenibilità connesse all'esercizio di FinecoBank e alle dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.
La funzione di Compliance presiede la gestione del rischio di non conformità, ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative o autoregolamentazione.
La funzione di validazione, collocata in staff al Chief Risk Officer, è incaricata di sottoporre a validazione i modelli interni di Gruppo.
Il CRO Department è responsabile delle attività di credit operations e dell'attività di Risk Management. L'informativa, a diversi livelli, è fornita a diversi Organi (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate). In relazione alle indicazioni
del Secondo Pilastro di Basilea, sono inoltre oggetto di controllo e di reporting i rischi reputazionali, di business e, in collaborazione con il CFO, i rischi di liquidità.
Il CRO ed il CFO, hanno la responsabilità di proporre il Risk Appetite Framework di Gruppo e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.
Il CRO Department assicura il presidio del profilo di rischio complessivo del Gruppo monitorando le esposizioni delle diverse tipologie di rischio, coerentemente con le metodologie approvate dal Consiglio di Amministrazione.
La Unit Risk Management è deputata a prevenire e monitorare i rischi del Gruppo nelle sue diverse componenti. In particolare il Risk Management effettua un controllo dei rischi di credito, di mercato ed operativi ai quali il Gruppo è esposto. L'attività del Risk Management comporta altresì il monitoraggio dei rischi di business, reputazionale e di liquidità. La Unit Risk Management supporta il CRO, per quanto di competenza del Department, nelle attività di monitoraggio e di informativa all'Organo di Supervisione Strategica e di Gestione.
In particolare, il Risk Management di Gruppo:
La funzione svolge attività di monitoraggio e di informativa agli organi aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Audit e Collegio Sindacale) e al Comitato Rischi e Parti Correlate. L'informativa fornita agli organi aziendali è rappresentata dalla Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio del Gruppo; per il Comitato Rischi e Parti Correlate viene inoltre predisposta apposita reportistica con informazioni anche di tipo gestionale in relazione all'andamento di "key risk indicators" e conseguenti misure correttive.
Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile del Risk Management permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali del Gruppo.
ll Gruppo attribuisce una forte rilevanza alla gestione ed al controllo dei rischi, quali condizioni per garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato. La strategia di risk management punta ad una visione completa e coerente dei rischi, considerando sia lo scenario macroeconomico sia il profilo di rischio del Gruppo, stimolando la crescita della cultura del rischio e rafforzando una trasparente e accurata rappresentazione della rischiosità dei portafogli del Gruppo. Le strategie di assunzione dei rischi sono riassunte nel Risk Appetite Framework (RAF) del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il RAF è definito per garantire che le attività di assunzione del rischio rimangano in linea con le aspettative degli azionisti, tenendo conto della posizione di rischio in cui si trova il Gruppo e della congiuntura economica.
I principali obiettivi del Risk Appetite sono:
fornire delle descrizioni qualitative rispetto ai rischi difficilmente quantificabili (ad esempio, strategico, reputazionale, compliance) ai fini di guidare strategicamente la revisione dei processi e del sistema dei controlli interni.
Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business del Gruppo; per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget e nel Multi Year Plan.
La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo nelle seguenti categorie:
Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.
I target rappresentano l'ammontare di rischio (complessivo e per tipologia) che il Gruppo intende assumere per il perseguimento dei suoi obiettivi strategici. I trigger definiscono la devianza massima dal risk appetite consentita; la soglia di tolleranza è fissata in modo da assicurare in ogni caso alla banca margini sufficienti per operare, anche in condizioni di stress, entro il massimo rischio assumibile.
I Limiti rappresentano il massimo livello di assunzione di rischio che il Gruppo è tecnicamente in grado di assumere senza violare i requisiti regolamentari o gli altri vincoli imposti dagli azionisti o dall'autorità di vigilanza.
La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo.
Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.
La definizione del Risk Appetite Framework è un processo articolato guidato dal Chief Risk Officer e dal Chief Financial Officer che si sviluppa in coerenza con i processi di ICAAP, ILAAP e Recovery Plan e rappresenta la cornice di rischio all'interno della quale sono sviluppati il Budget ed il Piano Strategico. In questo modo è garantita coerenza tra la strategia e la politica di assunzione dei rischi ed il processo di Pianificazione e di Budget.
Nell'ambito del processo di aggiornamento annuale del RAF è possibile individuare alcune fasi principali:
La valutazione del profilo di rischio complessivo del Gruppo è effettuata annualmente con l'ICAAP, che rappresenta il processo di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale, le cui risultanze sono oggetto di discussione e analisi da parte dell'Autorità di Vigilanza.
Il processo ICAAP incorpora due prospettive complementari: la prospettiva regolamentare, nella quale si dà rappresentazione delle metriche regolamentari sui rischi di primo pilastro, e la prospettiva economica, nella quale si dà rappresentazione delle misure e metriche gestionali che coprono tutti i rischi, inclusi quelli di secondo pilastro.
Per il Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno.
Come evidenziato nel Risk Appetite Framework, il Gruppo conferma l'orientamento strategico verso l'adozione di un solido modello di business con una bassa propensione al rischio al fine di creare le basi per profitti sostenibili e ritorno sul costo del capitale, garantendo continuità nella generazione dei ricavi. L'ambizione del Gruppo è raggiungere tale risultato con il supporto di un ottimale Sistema di Controlli Interni con procedure efficaci ed efficienti nella gestione di ogni rischio.
Al fine di interiorizzare tali principi valori e implementare la cultura del rischio nelle attività giornaliere sono sviluppate numerose iniziative, in particolare:
Nella presente sezione sono fornite le informazioni riferite a FinecoBank e Fineco AM, imprese incluse nel consolidato contabile.
Per quanto riguarda Fineco AM, il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della società, affidata al Chief Risk Officer, gerarchicamente dipendente dal CEO e funzionalmente dipendente dal CRO di FinecoBank S.p.A.. Il sistema dei controlli interni di FinecoBank è strutturato secondo le indicazioni normative previste dalla legislazione vigente. Le modalità di controllo, monitoraggio e reporting già in essere in FinecoBank sono state estese a Fineco AM modificando, qualora necessario, le modalità di analisi ed i controlli adattandoli alla dimensione, natura e complessità del business.
Nello specifico sono due le principali attività di gestione del rischio svolte: la tradizionale attività di controllo dell'aderenza del profilo di rischio/rendimento di ciascun fondo (Fund Risk Management) e l'attività di presidio dei rischi operativi (Operational Risk Management), peraltro previste dalla normativa irlandese.
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.685 | 1.391 | 492 | 19.018 | 26.194.243 26.216.829 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 321.694 | 321.694 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | - | - | - | 32 | 32 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2019 |
1.685 | 1.391 | 492 | 19.018 | 26.515.969 26.538.555 | |
| Totale 31/12/2018 |
1.647 | 617 | 553 | 11.605 | 24.217.435 | 24.231.857 |
Al 31 dicembre 2019 non sono presenti crediti acquistati deteriorati.
A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorate | Non deteriorate | ||||||||
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off* parziali complessivi |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Totale (esposizione netta) |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
25.336 | (21.768) | 3.568 | - | 26.229.035 | (15.774) | 26.213.261 | 26.216.829 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 321.720 | (26) | 321.694 | 321.694 | |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | X | X | - | - | |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | X | X | 32 | 32 | |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 31/12/2019 |
25.336 | (21.768) | 3.568 | - | 26.550.755 | (15.800) | 26.534.987 | 26.538.555 | |
| Totale 31/12/2018 |
23.936 | (21.118) | 2.818 | - | 24.254.263 | (25.290) | 24.229.039 | 24.231.857 |
(Importi in migliaia)
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia | Altre attività | ||
|---|---|---|---|---|
| Minusvalenze cumulate | Esposizione netta | |||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | 4.639 | |
| 2. Derivati di copertura | - | - | 36.059 | |
| Totale 31/12/2019 |
- | - | 40.698 | |
| Totale 31/12/2018 |
- | - | 8.078 |
Nessun dato da segnalare.
B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente
Nessun dato da segnalare
Il Gruppo ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.
La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci di bilancio / tipologia di entità strutturata |
Portafogli contabili dell'attivo |
Totale attività (a) |
Portafogli contabili del passivo |
Totale passività (b) |
Valore contabile netto (c=a-b) |
Esposizione massima al rischio di perdita (d) |
Differenza tra esposizione al rischio di perdita e valore contabile (e=d-c) |
| 1.Societa veicolo | - | - | - | - | - | - | - |
| MFV | 867 | - | - | 867 | 867 | - | |
| 2.O.I.C.R. | CA | 12,548 | - | - | 12,548 | 12,548 | - |
| HFT | 4 | - | - | 4 | 4 | - | |
| TOTALE | 13,419 | 0 | 0 | 13,419 | 13,419 | 0 |
Legenda
MFV = Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value CA: Costo Ammortizzato HFT = Attività finanziarie di negoziazione
Obiettivo del Gruppo è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.
I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.
L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.
L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.
Il Gruppo ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo procedendo all'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e all'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.
Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A che saranno portati a scadenza. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nell'esercizio 2019 il Gruppo ha incrementato l'esposizione in titoli di Stato (per maggiori dettagli si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni Sovrane).
Le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e del rischio controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer. All'interno del Department CRO il Team Rischi di Credito ha la responsabilità di:
La Unit Credito all'interno del Department CRO è incaricata di assicurare il corretto svolgimento del processo di gestione delle richieste di credito avanzate dalla clientela e di gestione dei crediti concessi alla clientela, nonché assicurare la corretta gestione dei crediti ad andamento anomalo.
Il processo creditizio è articolato nelle seguenti fasi:
La valutazione del merito creditizio diretta all'accertamento delle capacità di rimborso dei richiedenti è effettuata da apposite Unità operative centralizzate e specializzate per le diverse linee di prodotto erogate alla clientela (prestiti personali, carte di credito, linee di fido, mutui). Gli uffici incaricati provvedono alla ricezione della richiesta, alla valutazione della attendibilità della documentazione, alla valutazione della situazione patrimoniale e reddituale, alla raccolta di informazioni anche mediante consultazione di dati pubblici, banche dati private e dati di sistema quali le informazioni rivenienti dalla centrale dei rischi di Banca d'Italia.
Per la concessione dei crediti oltre, naturalmente, alla valutazione di merito creditizio, i servizi dedicati valutano la compatibilità delle richieste della clientela rispetto alla loro situazione globale; considerano le dimensioni della richiesta e, se del caso, concordano con il Cliente una nuova richiesta; valutano eventuali garanzie, le perfezionano, le collegano alle linee di credito e le conservano in modo adeguato ed in linea con gli appositi processi. Da ultimo, i soggetti delegati deliberano o respingono le richieste sulla base dei poteri conferiti o inviano le richieste al deliberante superiore.
Il controllo andamentale dei crediti è finalizzato, per le linee di fido concesse, a verificare la persistenza delle condizioni economiche del cliente e del garante che hanno determinato la delibera. Tale verifica può essere supportata dalla raccolta di dati aggiornati e di informazioni di sistema e talvolta di banche dati private. Il controllo si svolge secondo processi stabiliti e con cadenza temporale costante con variazioni operative sulla base dell'importo della linea concessa.
Relativamente ai prodotti con piano di ammortamento ed in particolare per i mutui, sono effettuate rilevazioni specifiche degli insoluti finalizzate al passaggio di stato. Tale modalità è affiancata anche alla raccolta di notizie relative al Cliente debitore già utilizzate per gli interventi sugli affidamenti.
In linea con i principi generali previsti dall'Organo di Vigilanza si provvede alla classificazione dei crediti sulla base del livello di deterioramento che può essere stabilito secondo criteri qualitativi o quantitativi.
La gestione dei crediti deteriorati è diretta ad assumere tutte le iniziative necessarie per ricondurre i crediti alla normalità o al recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano il prosieguo del rapporto. Tutta l'attività è definita da appositi processi diversificati per forma tecnica, importo, persistenza dello sconfino o per la presenza di asset finanziari del cliente eventualmente offerti a garanzia. L'attività di credit collection è svolta sia mediante forme di sollecito svolte direttamente dal Gruppo sia mediante forme di sollecito e di esazione svolte con il supporto di società esterne specializzate ed autorizzate.
Da ultimo, l'attività di gestione è anche finalizzata alla previsione di perdita su base analitica che è costantemente aggiornata sulla base dell'evoluzione delle azioni di recupero o in base ad informazioni raccolte nel corso delle azioni stesse.
La misurazione ed il controllo dei rischi creditizi avviene in fase di valutazione con il supporto di strumenti di scoring che analizzano i profili sociodemografici dei clienti effettuando una valutazione delle singole controparti su base statistica ed integrando tale valutazione da un lato con il supporto dei credit bureau per la migliore conoscenza di dati pubblici e privati, e dall'altro con le informazioni di sistema rivenienti dalla centrale rischi di Banca d'Italia.
Il controllo avviene, inoltre, con la sistematica valutazione delle performances del portafoglio crediti al fine, da un lato di valutare le perdite attese, e dall'altro di intervenire sulle politiche di concessione qualora fosse necessario.
Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.
Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macro-economiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.
Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, il Gruppo è esposto all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.
Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:
Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da società del Gruppo potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.
Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.
Il Gruppo, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo.
Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.
La valutazione del rischio di credito in erogazione è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dal Gruppo. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.
La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. Il Gruppo ha aggiornato nel corso del 2019 la Global Collateral Management Policy che definisce le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno del Gruppo Fineco.
Il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dal Risk Management, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, il Risk Management predispone:
La valutazione del rischio di controparte è effettuata nell'ambito dei limiti di rischio (plafond) assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. Al termine della valutazione tali plafond sono monitorati sia dalle funzioni di primo che di secondo livello.
Il Consiglio di Amministrazione, approva annualmente il Risk Appetite ed il "Piano di Investimenti"; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici di Gruppo, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici del Gruppo. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") con la quale il Gruppo avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili.
Nel 2019 il Gruppo ha emanato la Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate" volta a definire principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio emittente associato agli strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella policy, il Risk Management monitora una serie di indicatori per analizzare l'esposizione al rischio emittente nel portafoglio del Gruppo; attraverso la loro analisi è possibile individuare il sorgere di situazioni anomale e valutare la necessità di intraprendere azioni correttive, per fronteggiare un deterioramento della posizione del portafoglio. Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso la scomposizione per classe di rating e per settore degli emittenti che determinano la rischiosità implicita dei contratti.
A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.
Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.
Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.
Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri creditizi forniti da UniCredit S.p.A., conformemente ad un apposito contratto di Master Service Agreement stipulato fra FinecoBank e UniCredit S.p.A..
Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento ai titoli di debito il Gruppo ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.
Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni, di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri utilizzati a fini regolamentari apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza, al netto delle differenti richieste normative, fra trattamento contabile e regolamentare.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili - Impairment.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione dei crediti sono acquisite diverse forme di garanzia reale. Ipoteche sui mutui fondiari, pegni su azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato assistono, infatti, aperture di credito in conto corrente.
La presenza di garanzie reali non solleva, in ogni caso, il Gruppo dall'effettuare una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali, differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.
Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritte dalla policy "Erogazioni di mutui residenziali con garanzia ipotecaria a correntisti di FinecoBank S.p.A.". La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse.
Le valutazioni sono, inoltre, soggette a revisione periodica.
La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.
Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.
Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro della esposizione debitoria.
Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.
Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
Per effetto di quanto sopra il Gruppo procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
L'attuale modello di business del Gruppo e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.
Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.
In particolare nel caso di rinegoziazioni considerate non sostanziali si procede alla rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico come utile o perdita da modifiche contrattuali senza cancellazioni.
In proposito, si precisa che sono considerate sostanziali le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazioni e che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.
A.1.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)
(Importi in migliaia)
(Importi in migliaia)
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
17.070 | 896 | 35 | 14 | 932 | 72 | 28 | 22 | 3.128 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 31/12/2019 |
17.070 | 896 | 35 | 14 | 932 | 72 | 28 | 22 | 3.128 | |
| Totale 31/12/2018 |
9.573 | 28 | 1 | 65 | 1.634 | 304 | 12 | 12 | 2.557 |
A.1.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamiche delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
| Rettifiche di valore complessive | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività rientranti nel primo stadio | Attività rientranti nel secondo stadio | |||||||||||
| Causali/ stadi di rischio | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazion i collettive |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
||
| Rettifiche complessive iniziali |
(19.123) | (171) | - | - | (19.294) | (5.995) | - | - | - | (5.995) | ||
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Cancellazioni diverse dai write off |
5.523 | 143 | - | - | 5.666 | - | - | - | - | - | ||
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
4.020 | 2 | - | - | 4.022 | (201) | - | - | - | (201) | ||
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
3 | - | - | - | 3 | - | - | - | - | - | ||
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Rettifiche complessive finali | (9.577) | (26) | - | - | (9.603) | (6.196) | - | - | - | (6.196) | ||
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
(segue) (Importi in migliaia)
| Rettifiche di valore complessive | Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività rientranti nel terzo stadio | ||||||||||
| Causali/ stadi di rischio | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Di cui:attività finanziarie impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Totale |
| Rettifiche complessive iniziali |
(21.118) | - | - | (17.988) | (3.130) | - | (49) | - | - | (46.456) |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cancellazioni diverse dai write-off |
766 | - | - | 268 | 498 | - | 22 | - | - | 6.454 |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
(4.514) | - | - | (1.848) | (2.666) | - | 5 | - | - | (688) |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
3.100 | - | - | 3.069 | 31 | - | - | - | - | 3.103 |
| Altre variazioni | - | - | - | 1.296 | (1.296) | - | - | - | - | - |
| Rettifiche complessive finali |
(21.766) | - | - | (15.203) | (6.563) | - | (22) | - | - | (37.587) |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
10 | - | - | 10 | - | - | - | - | - | 10 |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
(149) | - | - | (149) | - | - | - | - | - | (149) |
A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda/valore nominale | |||||||||
| Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio |
Trasferimenti tra secondo stadio e terzo |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
|||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da primo a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
|||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 852 | 3.189 | 51 | 1.274 | 109 | 5.019 | |||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | |||
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | |||
| 4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | 1 | 10 | - | |||
| 31/12/2019 | 852 | 3.189 | 51 | 1.275 | 119 | 5.019 | |||
| 31/12/2018 | 2.405 | 905 | 841 | 58 | 3.969 | 243 |
A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore | |||||
| Tipologie esposizioni/valori | Deteriorate | Non deteriorate | complessive e accantonamenti complessivi |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi* |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| a) Sofferenze | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| b) Inadempienze probabili | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | - | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | - | - | - | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 9.440.657 | (290) | 9.440.367 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | - | - | - | - | |
| Totale (A) | - | 9.440.657 | (290) | 9.440.367 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | |
| b) Non deteriorate | X | 79.374 | (2) | 79.372 | - | |
| Totale (B) | - | 79.374 | (2) | 79.372 | - | |
| Totale (A+B) | - | 9.520.031 | (292) | 9.519.739 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli senza garanzia e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 26.083 migliaia di euro.
Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli con banche.
A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore | |||||
| Tipologie esposizioni/valori | Deteriorate Non deteriorate |
complessive e accantonamenti complessivi |
Esposizione netta | Write-off parziali complessivi* |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| a) Sofferenze | 19.562 | X | (17.877) | 1.685 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 253 | X | (220) | 33 | - | |
| b) Inadempienze probabili | 4.348 | X | (2.957) | 1.391 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 421 | X | (273) | 148 | - | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 1.424 | X | (932) | 492 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | 19.482 | (464) | 19.018 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 40 | - | 40 | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 17.090.647 | (15.045) | 17.075.602 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 58 | (1) | 57 | - | |
| Totale (A) | 25.334 | 17.110.129 | (37.275) | 17.098.188 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| a) Deteriorate | 165 | X | - | 165 | - | |
| b) Non deteriorate | X | 1.335.067 | (20) | 1.335.047 | - | |
| Totale (B) | 165 | 1.335.067 | (20) | 1.335.212 | - | |
| Totale (A+B) | 25.499 | 18.445.196 | (37.295) | 18.433.400 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli e con le operazioni in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 62.739 migliaia di euro.
Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli senza garanzia di denaro ovvero senza garanzia costituita da altri titoli con clientela.
A.1.6 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
A.1.6bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
A.1.7 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 19.714 | 2.659 | 1.562 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 3.922 | 4.493 | 1.617 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 1.835 | 3.169 | 1.296 |
| B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate | - | - | - |
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 1.887 | 203 | - |
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| B.5 altre variazioni in aumento | 200 | 1.121 | 321 |
| C. Variazioni in diminuzione | (4.074) | (2.804) | (1.756) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | - | (33) | (146) |
| C.2 write-off | (3.174) | (57) | (17) |
| C.3 incassi | (783) | (1.021) | (692) |
| C.4 realizzi per cessioni | - | - | - |
| C.5 perdite da cessione | - | - | - |
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | (1.244) | (846) |
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (117) | (449) | (54) |
| D. Esposizione lorda finale | 19.562 | 4.348 | 1.424 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |
A.1.7bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Causali/Qualità | Esposizioni oggetto di concessioni: deteriorate |
Esposizioni oggetto di concessioni: non deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 326 | 224 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 608 | 81 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | - | 57 |
| B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 87 | X |
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | - |
| B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione | 433 | - |
| B.5 altre variazioni in aumento | 88 | 24 |
| C. Variazioni in diminuzione | (259) | (207) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | X | - |
| C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | - | X |
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | (87) |
| C.4 write-off | (26) | - |
| C.5 incassi | (164) | (120) |
| C.6 realizzi per cessioni | - | - |
| C.7 perdite da cessione | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (69) | - |
| D. Esposizione lorda finale | 674 | 98 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |
A.1.8 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
A.1.9 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Sofferenze | Inadempienze probabili | Esposizioni scadute deteriorate | ||||
| Causali/Categorie | Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
| A. Rettifiche complessive iniziali | (18.067) | (161) | (2.042) | (74) | (1.009) | (23) |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |
| B. Variazioni in aumento | (3.731) | (99) | (2.389) | (260) | (929) | (54) |
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | X | - | X | - | X |
| B.2 altre rettifiche di valore | (2.425) | (65) | (2.244) | (193) | (876) | (1) |
| B.3 perdite da cessione | - | - | - | - | - | - |
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | (1.296) | (34) | (120) | (42) | - | - |
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - |
| B.6 altre variazioni in aumento | (10) | - | (25) | (25) | (53) | (53) |
| C. Variazioni in diminuzione | 3.921 | 40 | 1.474 | 61 | 1.006 | 77 |
| C.1 riprese di valore da valutazione | 184 | 4 | 284 | 30 | 355 | 21 |
| C.2 riprese di valore da incasso | 562 | 10 | 182 | 9 | 91 | 2 |
| C.3 utili da cessione | - | - | - | - | - | - |
| C.4 write-off | 3.174 | 26 | 57 | - | 17 | - |
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | - | 925 | 22 | 492 | 54 |
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - |
| C.7 altre variazioni in diminuzione | 1 | - | 26 | - | 51 | - |
| D. Rettifiche complessive finali | (17.877) | (220) | (2.957) | (273) | (932) | - |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |
A.2.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)
| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Classi di rating esterni | |||||||
| classe 1 | classe 2 | classe 3 | classe 4 | classe 5 | classe 6 | Senza rating | Totale | |
| A. Attività finanziarie vautate al costo ammortizzato |
3.679.417 | 5.264.150 | 13.224.701 | 27.953 | 21.548 | - | 4.036.601 | 26.254.370 |
| - Primo stadio | 3.679.417 | 5.264.150 | 13.224.701 | 27.953 | 21.548 | - | 4.000.029 | 26.217.798 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 11.237 | 11.237 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 25.335 | 25.335 |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
107.559 | 41.431 | 172.704 | - | - | - | - | 321.694 |
| - Primo stadio | 107.559 | 41.431 | 172.704 | - | - | - | - | 321.694 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A+B+C) | 3.786.976 | 5.305.581 | 13.397.405 | 27.953 | 21.548 | - | 4.036.601 | 26.576.064 |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
||||||||
| - Primo stadio | - | - | 17.170 | - | - | - | 20.550 | 37.720 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 186 | 186 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 11 | 11 |
| Totale (D) | - | - | 17.170 | - | - | - | 20.747 | 37.917 |
| Totale (A+B+C+D) | 3.786.976 | 5.305.581 | 13.414.575 | 27.953 | 21.548 | - | 4.057.348 | 26.613.981 |
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.
La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio.
La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating di Standard and Poor's, ai quali sono associate anche le classi delle altre due principali Agenzie, Moody's e Fitch. Qualora per una singola esposizione esistano due valutazioni del merito creditizio operate da due agenzie di rating è stata rilevata quella peggiore; qualora esistano tre valutazioni differenti sono state individuate le due migliori e fra queste, se differenti, è stata rilevata la peggiore.
Nell'ambito del calcolo dei requisiti regolamentari, applicando il metodo standardizzato per la determinazione del rischio di credito, il Gruppo si avvale delle valutazioni delle agenzie di rating ai fini della determinazione dei coefficienti di ponderazione delle esposizioni verso Stati sovrani (portafogli "Amministrazioni centrali e banche centrali", "Enti" ed "Enti del settore Pubblico) e Obbligazioni garantite. Alle restanti esposizioni creditizie si applica, in via generale, un fattore di ponderazione del 100 per cento, fatte salve le principali eccezioni stabilite dal CRR 575/2013.
Le esposizioni verso soggetti retail (al 31 dicembre 2019 costituite principalmente da mutui, prestiti personali, spending di carte di credito a saldo e revolving, affidamenti chirografari o garantiti e operazioni di prestito titoli) non hanno rating esterno. Le esposizioni con rating verso soggetti non retail derivano principalmente dai crediti verso primari istituti bancari ad elevato standing creditizio.
A.2.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi)
La tabella non è stata redatta in quanto i rating interni non vengono utilizzati per la gestione del rischio di credito.
A.3.1 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali | |||||||||
| Garanzie reali | (2) | ||||||||
| (1) | Derivati su crediti | ||||||||
| Altri derivati | |||||||||
| Esposizione lorda | Esposizione netta | ipoteche Immobili - |
Finanziamenti per Immobili - leasing |
Titoli | Altre garanzie reali | CLN | Controparti centrali |
||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
7.505.695 | 7.505.693 | - | - | 7.505.575 | - | - | - | |
| 1.1. totalmente garantite | 7.505.695 | 7.505.693 | - | - | 7.505.575 | - | - | - | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
17.166 | 17.164 | - | - | 17.164 | - | - | - | |
| 2.1. totalmente garantite | 17.166 | 17.164 | - | - | 17.164 | - | - | - | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
(segue)
(Importi in migliaia)
| Garanzie personali (2) |
||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti Crediti di firma |
||||||||||
| Altri derivati | Totale | |||||||||
| Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | Amministrazioni pubbliche |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | (1)+2) | |||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | 7.505.575 | ||
| 1.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 7.505.575 | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | 17.164 | ||
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 17.164 | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie reali (1) |
Garanzie personali (2) |
|||||||
| Derivati su crediti | ||||||||
| Ipoteche | Altri derivati | |||||||
| Esposizione lorda | Esposizione netta | Immobili - | Finanziamenti per Immobili - leasing |
Titoli | Altre garanzie reali | CLN | Controparti centrali |
|
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
2.504.874 | 2.500.751 | 1.156.339 | - | 1.316.839 | 27.552 | - | - |
| 1.1. totalmente garantite | 2.504.525 | 2.500.402 | 1.156.115 | - | 1.316.720 | 27.552 | - | - |
| - di cui deteriorate | 759 | 469 | 396 | - | 74 | - | - | - |
| 1.2. parzialmente garantite | 349 | 349 | 224 | - | 119 | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
21.491 | 21.472 | - | - | 18.338 | 3.134 | - | - |
| 2.1. totalmente garantite | 21.491 | 21.472 | - | - | 18.338 | 3.134 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
(segue) (Importi in migliaia)
| Garanzie personali (2) |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti | Crediti di firma | Totale | |||||||
| Altri derivati | |||||||||
| Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | Amministrazioni pubbliche |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | |||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- | - | - | - | - - |
- | 2.500.730 | ||
| 1.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - - |
- | 2.500.387 | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - - |
- | 470 | ||
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - - |
- | 343 | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - - |
- | - | ||
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | - | - - |
- | 21.472 | ||
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - - |
- | 21.472 | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - - |
- | - | ||
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - - |
- | - | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - - |
- | - |
Nessun dato da segnalare.
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.
(Importi in migliaia)
| Esposizioni/Controparti | Amministrazioni pubbliche | Società finanziarie | Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
|||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | (11) | - | - | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | (1) | - | - | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 13.418.361 | (1.269) | 246.995 | (411) | 18.474 | (31) | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale (A) | 13.418.361 | (1.269) | 246.995 | (423) | 18.474 | (31) | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 56 | - | 2.766 | - | - | - | ||
| Totale (B) | 56 | - | 2.766 | - | - | - | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 13.418.417 | (1.269) | 249.761 | (423) | 18.474 | (31) | |
| Totale (A+B) | 31/12/2018 | 8.835.797 | (1.826) | 181.483 | (456) | 19.028 | (46) |
(segue) (Importi in migliaia)
| Società non finanziarie | Famiglie | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Controparti | Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| A.1 Sofferenze | 1 | (5) | 1.683 | (17.861) | |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 33 | (220) | |
| A.2 Inadempienze probabili | 7 | (16) | 1.384 | (2.941) | |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 149 | (273) | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 4 | (8) | 489 | (923) | |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 341 | (3) | 3.428.924 | (13.826) | |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 97 | (1) | |
| Totale (A) | 353 | (32) | 3.432.480 | (35.551) | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | 165 | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 1 | - | 1.269.485 | (20) | |
| Totale (B) | 1 | - | 1.269.650 | (20) | |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 354 | (32) | 4.702.130 | (35.571) |
| Totale (A+B) | 31/12/2018 | 1.205 | (26) | 3.817.678 | (34.639) |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Altri paesi europei | ||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
netta Esposizioni |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| A.1 Sofferenze | 1.680 | (17.851) | 4 | (26) | - |
| A.2 Inadempienze probabili | 1.389 | (2.954) | 2 | (4) | - |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 491 | (926) | 2 | (3) | - |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 8.914.708 | (14.910) | 7.768.312 | (593) | 410.227 |
| Totale (A) | 8.918.268 | (36.641) | 7.768.320 | (626) | 410.227 |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 165 | - | - | - | - |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 1.268.617 | (20) | 3.206 | - | 72 |
| Totale (B) | 1.268.782 | (20) | 3.206 | - | 72 |
| Totale (A+B) 31/12/2019 |
10.187.050 | (36.661) | 7.771.526 | (626) | 410.299 |
| Totale (A+B) 31/12/2018 |
7.902.920 | (36.012) | 4.736.198 | (926) | 69.525 |
(segue)
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| America | Asia | Resto del mondo | |||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | (3) | 1.239 | (2) | 135 | - | ||
| Totale (A) | (3) | 1.239 | (2) | 135 | - | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | - | 385 | - | 28 | - | ||
| Totale (B) | - | 385 | - | 28 | - | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | (3) | 1.624 | (2) | 163 | - | |
| Totale (A+B) | 31/12/2018 | (7) | 911 | (1) | 126.610 | - |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Italia | Altri paesi europei | America | |||
| Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | ||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 8.066.710 | (124) | 819.100 | (99) | 88.669 | |
| Totale (A) | 8.066.710 | (124) | 819.100 | (99) | 88.669 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 17.168 | (2) | 36.121 | - | - | |
| Totale (B) | 17.168 | (2) | 36.121 | - | - | |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 8.083.878 | (126) | 855.221 | (99) | 88.669 |
| Totale (A+B) | 31/12/2018 | 12.406.124 | (9.458) | 193.096 | (49) | - |
(segue)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | America | Asia | Resto del mondo | |||
| Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | (68) | - | - | 465.888 | - | |
| Totale (A) | (68) | - | - | 465.888 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | - | - | - | - | - | |
| Totale (B) | - | - | - | - | - | |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | (68) | - | - | 465.888 | - |
| Totale (A+B) | 31/12/2018 | - | - | - | 101.271 | - |
Al 31 dicembre 2019 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione" secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione del 16 aprile 2014 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, sono le seguenti:
a) valore di bilancio: 23.389.415 migliaia di euro, escluse le operazioni di pronti contro termine passive;
Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del Regolamento (UE) n. 575/2013, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo
singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.
Come descritto precedentemente, in seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse, dai conti correnti, fino a novembre 2019, e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle attività di rischio ponderate e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni del Gruppo.
Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente
Il Gruppo realizza operazioni passive di pronti contro termine a valere su titoli di proprietà e titoli non iscritti nell'attivo, ricevuti tramite operazioni attive di pronti contro termine e prestito titoli.
I titoli di proprietà impegnati in operazioni di pronti contro termine non sono stati eliminati dal bilancio in quanto il Gruppo realizza operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione e mantiene tutti i rischi connessi con la proprietà dei titoli.
D.1 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie cedute rilevate per intero | Passività finanziarie associate | |||||||
| Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
di cui deteriorate |
Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
||
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
133 | - | 133 | X | 143 | - | 143 | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | X | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | 133 | - | 133 | X | 143 | - | 143 | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | X | - | - | - | |
| 4. Derivati | - | - | - | X | - | - | - | |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| C. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| E. Attività finanziarie valutate al costo | 1.345.152 | - | 1.345.152 | - | 1.390.473 | - | 1.390.473 | |
| ammortizzato | ||||||||
| 1. Titoli di debito | 1.345.152 | - | 1.345.152 | - | 1.390.473 | - | 1.390.473 | |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| 31/12/2019 | 1.345.285 | - | 1.345.285 | - | 1.390.616 | - | 1.390.616 | |
| 31/12/2018 | 1.874.877 | - | 1.874.877 | - | 1.821.735 | - | 1.821.735 |
Si precisa che il valore delle passività finanziarie associate esposte nella tabella sopra riportata sono state indicate al lordo delle compensazioni effettuate in bilancio ai sensi dello IAS 32.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso l'attribuzione della classe di rating per tutti gli strumenti finanziari detenuti.
Il portafoglio bancario del Gruppo è composto principalmente da titoli, conti correnti con istituzioni creditizie e depositi presso Banca di Italia. L'attività con la clientela retail è limitata alla concessione di prestiti personali, mutui, carte di credito e linee di fido.
Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 31 dicembre 2019. Precisiamo che il Gruppo detiene anche esposizioni Sovrane in titoli di debito classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 29 migliaia di euro.
Il Gruppo ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (per maggiori dettagli si rimanda alla Parte B presente nota Integrativa consolidata).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Valore nominale al | Valore di bilancio al | Fair value al | % sulla voce | |
| 31/12/2019 | 31/12/2019 | 31/12/2019 | di bilancio | |
| Italia | 5.000.000 | 5.311.770 | 5.451.035 | 19,0% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 160.000 | 172.704 | 172.704 | 53,7% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.840.000 | 5.139.066 | 5.278.331 | 19,6% |
| Spagna | 3.665.000 | 4.081.857 | 4.206.407 | 14,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3.665.000 | 4.081.857 | 4.206.407 | 15,6% |
| Germania | 125.000 | 127.178 | 133.428 | 0,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 125.000 | 127.178 | 133.428 | 0,5% |
| Polonia | 113.000 | 118.924 | 127.245 | 0,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 113.000 | 118.924 | 127.245 | 0,4% |
| Francia | 715.500 | 733.478 | 756.035 | 2,6% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 35.000 | 36.668 | 36.668 | 11,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 680.500 | 696.810 | 719.367 | 2,7% |
| Stati Uniti | 409.471 | 409.137 | 411.792 | 1,5% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 71.212 | 70.891 | 70.891 | 22,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 338.259 | 338.246 | 340.901 | 1,3% |
| Austria | 387.500 | 398.087 | 413.621 | 1,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 387.500 | 398.087 | 413.621 | 1,5% |
| Irlanda | 731.500 | 772.336 | 812.987 | 2,8% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 35.000 | 41.431 | 41.431 | 12,9% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 696.500 | 730.905 | 771.556 | 2,8% |
| Regno Unito | 58.768 | 58.658 | 58.656 | 0,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 58.768 | 58.658 | 58.656 | 0,2% |
| Belgio | 405.000 | 417.485 | 433.666 | 1,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 405.000 | 417.485 | 433.666 | 1,6% |
| Portogallo | 280.000 | 333.319 | 330.500 | 1,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 280.000 | 333.319 | 330.500 | 1,3% |
| Totale esposizioni sovrane | 11.890.739 | 12.762.229 | 13.135.372 | 45,5% |
Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del Gruppo, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio.
Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.
Al 31 dicembre 2019 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 45,5% del totale dell'attivo del Gruppo. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dal Gruppo non vi sono titoli di debito strutturati. Il Gruppo, pertanto, risulta esposta ai movimenti dei titoli di debito pubblico degli stati sopra riportati; eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Nella tabella seguente vengono indicati i rating al 31 dicembre 2019 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali il Gruppo è esposto.
| Moody's | Fitch Ratings | Standard & Poor's | |
|---|---|---|---|
| Italia | Baa3 | BBB | BBB |
| Spagna | Baa1 | A- | A |
| Germania | Aaa | AAA | AAA |
| Polonia | A2 | A- | A |
| Francia | Aa2 | AA | AA |
| Stati Uniti | Aaa | AAA | AA+ |
| Austria | Aa1 | AA+ | AA+ |
| Irlanda | A2 | A+ | AA |
| Belgio | Aa3 | AA- | AA |
| Portogallo | Baa3 | BBB | BBB |
| Regno Unito | Aa2 | AA | AA |
Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.
L'approccio strategico del Gruppo è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite Framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:
La funzione Rischi di Mercato, all'interno della Unit Risk Management, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:
Il principale strumento utilizzato dal Gruppo per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.
Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato, rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.
La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti del Gruppo. Il Risk Management di FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.
Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio. Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.
La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto del Gruppo. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:
La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
Il Gruppo assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.
Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).
In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.
Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è svolta centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici del Gruppo.
In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, è eseguita da parte del Risk Management una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.
Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello prevede una serie di vantaggi:
Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework di Gruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.
Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati - quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.
Il Gruppo non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione del Gruppo è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare, in sede di compravendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di internalizzazione di diversi strumenti finanziari nel caso in cui il Gruppo si ponga come controparte del Cliente. Quest'ultima attività è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni | Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | 72 | - | - |
| - Altri | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 33 | 62.464 | - | - | - | 287 | 2.109 | - |
| + Posizioni corte | 33 | 61.559 | - | - | - | 1.000 | 2.121 | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 27.330 | 30 | 45.080 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 52.777 | 1.270 | 29.840 | - | - | - | - |
Nella voce 3.1 "Derivati Finanziari con titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di titoli, diversi da azioni e quote di O.I.C.R., da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nella voce 3.2 "Derivati Finanziari senza titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi | Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni | Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 147.239 | - | - | - | 22 | - | - |
| + Posizioni corte | - | 147.217 | - | - | - | 22 | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 94.170 | 2.020 | 45.025 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 68.696 | 765 | 59.879 | - | - | - | - |
Gli effetti di variazione della curva dei tassi sul margine di interesse derivanti da strumenti presenti nel portafoglio di negoziazione sono del tutto residuali. Per analoghe considerazioni riguardanti il portafoglio bancario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Indice quotazione | Quotati | ||||||
| U.S.A. | Svizzera | Italia | Germania | Francia | Altri paesi | ||
| A. Titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 1.966 | - | 769 | 176 | 366 | 12 | - |
| - posizioni corte | 1.407 | - | 404 | 54 | 28 | 14 | - |
| B. Compravendite non ancora regolate su titoli di | |||||||
| capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 146.947 | - | 56.404 | 2.739 | 24 | 277 | - |
| - posizioni corte | 147.034 | - | 56.630 | 2.717 | 24 | 265 | - |
| C. Altri derivati su titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 2.309 | - | 516 | 95 | 127 | 26 | - |
| - posizioni corte | 2.672 | - | 995 | 246 | 455 | 37 | - |
| D. Derivati su indici azionari | |||||||
| - posizioni lunghe | 31.890 | 1.667 | 4.200 | 7.993 | 642 | 2.057 | - |
| - posizioni corte | 32.827 | 1.758 | 4.409 | 8.801 | 656 | 2.164 | - |
Il Gruppo monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.
Al 31 dicembre 2019 il Var giornaliero del Trading Book ammonta a 149 migliaia di euro. La media per l'anno 2019 è pari a 193 migliaia di euro, con un picco massimo di 443 migliaia di euro, ed un minimo di 27 migliaia di euro.
La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).
Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:
All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Capogruppo gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.
Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale; sono inoltre condotti mensilmente i sei scenari proposti dal Comitato di Basilea. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.
1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro
| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi | Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi a fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | 1.531.848 | 9.272.430 | 196.027 | 820.827 | 3.877.448 | 9.624.467 | 336.422 | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 8.114.566 | 127.698 | 712.954 | 3.367.520 | 9.357.868 | 1 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 8.114.566 | 127.698 | 712.954 | 3.367.520 | 9.357.868 | 1 | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 72.465 | 254.618 | 9.994 | 715 | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 1.459.383 | 903.246 | 58.335 | 107.158 | 509.928 | 266.599 | 336.421 | - |
| - c/c | 1.290.683 | 111 | 75 | 190 | 720 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 168.700 | 903.135 | 58.260 | 106.968 | 509.208 | 266.599 | 336.421 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | 4.627 | 380.596 | 58.100 | 105.549 | 505.064 | 266.536 | 336.374 | - |
| - altri | 164.073 | 522.539 | 160 | 1.419 | 4.144 | 63 | 47 | - |
| 2. Passività per cassa | 24.886.031 | 121.403 | 2.297 | 106.467 | 30.811 | 23.731 | 2.614 | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 24.812.784 | 121.302 | 2.169 | 32.140 | 28.626 | 20.702 | 1.292 | - |
| - c/c | 24.716.397 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 96.387 | 121.302 | 2.169 | 32.140 | 28.626 | 20.702 | 1.292 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 96.387 | 121.302 | 2.169 | 32.140 | 28.626 | 20.702 | 1.292 | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 73.247 | 101 | 128 | 74.327 | 2.185 | 3.029 | 1.322 | - |
| - c/c | 70.081 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 3.166 | 101 | 128 | 74.327 | 2.185 | 3.029 | 1.322 | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | 3.693.731 | 938.977 | 27.903 | 1.019.873 | 3.326.765 | 202.163 | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | 3.693.731 | 938.977 | 27.903 | 1.019.873 | 3.326.765 | 202.163 | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | 3.693.731 | 938.977 | 27.903 | 1.019.873 | 3.326.765 | 202.163 | - |
| + Posizioni lunghe | - | 3.109.706 | 925.000 | - | 340.000 | 230.000 | - | - |
| + Posizioni corte | - | 584.025 | 13.977 | 27.903 | 679.873 | 3.096.765 | 202.163 | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | 2.503 | 16.671 | 15.643 | 144 | 341 | 25 | - | - |
| + Posizioni lunghe | 506 | 5.815 | 10.832 | 144 | 341 | 25 | - | - |
| + Posizioni corte | 1.997 | 10.856 | 4.811 | - | - | - | - | - |
| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi | Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi a fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | 228.078 | 282.004 | 211.701 | 3.600 | 87.016 | 60.562 | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 246.675 | 211.701 | - | 87.015 | 60.562 | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 246.675 | 211.701 | - | 87.015 | 60.562 | - | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 224.633 | 8 | - | 3.600 | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 3.445 | 35.321 | - | - | 1 | - | - | - |
| - c/c | 402 | - | - | - | 1 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 3.043 | 35.321 | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 3.043 | 35.321 | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | 861.918 | 24.534 | 22 | 55 | 351 | - | - | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 861.603 | 24.534 | 22 | 55 | 351 | - | - | - |
| - c/c | 856.772 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 4.831 | 24.534 | 22 | 55 | 351 | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 4.831 | 24.534 | 22 | 55 | 351 | - | - | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 315 | - | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | 315 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | - | 12.803 | 12.803 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 6.566 | 6.237 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 6.237 | 6.566 | - | - | - | - | - |
Per la descrizione degli effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse, sul risultato d'esercizio, sul patrimonio netto nonché i risultati delle analisi di scenario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.
Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio del Gruppo è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.
(Importi in migliaia)
| Analisi sul margine di | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Analisi sul valore (shift | Analisi sul valore | Analisi sul valore | interesse | Analisi sul margine di | ||
| + 200 bp) | (shift - 200 bp) | (shift +1 bp) | Irvar* | (+100 bp) | interesse (-30 bp) | |
| 31/12/2019 | -51.955 | 240.436 | -378 | -3.830 | 123.971 | -31.964 |
*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%
L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto negativo che si attesta a -51.955 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di +240.436 migliaia di euro.
L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a -378 migliaia di euro.
Al 31 dicembre 2019 l'Interest Rate VaR del Gruppo si attesta a circa 3.830 migliaia di euro. La media per l'anno 2019 è pari a 2.010 migliaia di euro con un picco massimo di 4.166 migliaia di euro ed un minimo di 595 migliaia di euro.
Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 44.725 migliaia di euro. La media per l'anno 2019 è pari a 63.929 migliaia di euro con un picco massimo di 90.006 migliaia di euro ed un minimo di 44.404 migliaia di euro. Nel corso dell'anno si è provveduto alla revisione della metodologia di calcolo dell'indicatore prevedendo, tra l'altro, l'inclusione degli strumenti UniCredit ed una diversa profondità delle serie storiche sottostanti.
L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 123.971 migliaia di euro. Uno shift di -30 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -31.964 migliaia di euro.
Nell'ambito dell'attività di tesoreria, il Gruppo effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.
Il VaR delle posizioni del Gruppo non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.
L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valute | ||||||
| Voci | DOLLARO USA | STERLINA INGLESE |
FRANCO SVIZZERO |
YEN | DOLLARO AUSTRALIANO |
ALTRE VALUTE |
| A. Attività finanziarie | 698.728 | 92.244 | 83.405 | 765 | 2.745 | 7.647 |
| A.1 Titoli di debito | 522.453 | 76.332 | 7.168 | - | - | - |
| A.2 Titoli di capitale | 10.963 | 4 | - | 7 | - | - |
| A.3 Finanziamenti a banche | 127.159 | 15.427 | 76.154 | 758 | 2.745 | 7.598 |
| A.4 Finanziamenti a clientela | 38.153 | 481 | 83 | - | - | 49 |
| A.5 Altre attività finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| B. Altre attività | 71 | 123 | 38 | - | - | - |
| C. Passività finanziarie | 702.299 | 92.610 | 83.495 | 796 | 2.573 | 6.515 |
| C.1 Debiti verso banche | - | - | 100 | - | - | 214 |
| C.2 Debiti verso clientela | 702.299 | 92.610 | 83.395 | 796 | 2.573 | 6.301 |
| C.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Altre passività finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| D. Altre passività | 1.389 | 305 | 37 | - | 7 | 95 |
| E. Derivati finanziari | ||||||
| - Opzioni | ||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||
| + Posizioni lunghe | 83.072 | 22.088 | 6.125 | 10.507 | 6.087 | 14.613 |
| + Posizioni corte | 72.967 | 21.444 | 5.628 | 9.860 | 6.243 | 14.413 |
| Totale attività | 781.871 | 114.455 | 89.568 | 11.272 | 8.832 | 22.260 |
| Totale passività | 776.655 | 114.359 | 89.160 | 10.656 | 8.823 | 21.023 |
| Sbilancio (+/-) | 5.216 | 96 | 408 | 616 | 9 | 1.237 |
L'impatto delle variazioni dei tassi di cambio sono quantificate attraverso il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo, come evidenziato nel successivo paragrafo.
Al 31 dicembre 2019 il Forex Var giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 37 migliaia di euro. La media per l'anno 2019 è pari a 62 migliaia di euro con un picco massimo di 212 migliaia di euro ed un minimo di 20 migliaia di euro.
1.3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 | |||||||
| Over the counter | Over the counter | |||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | ||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | |
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | 878 | 714 | - | - | 358 | 128 |
| a) Opzioni | - | - | 4 | - | - | - | 4 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 714 | - | - | - | 128 |
| e) Altri | - | - | 874 | - | - | - | 354 | - |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | - | - | 68.169 | 38.444 | - | - | 33.506 | 11.588 |
| a) Opzioni | - | - | 72 | - | - | - | 72 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 38.444 | - | - | - | 11.588 |
| e) Altri | - | - | 68.097 | - | - | - | 33.434 | - |
| 3. Valute e oro | - | - | 164.604 | 136 | - | - | 195.226 | 561 |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | 34 | - |
| d) Futures | - | - | - | 136 | - | - | - | 561 |
| e) Altri | - | - | 164.604 | - | - | - | 195.192 | - |
| 4. Merci | - | - | 1.367 | 1.126 | - | - | 1.561 | 1.580 |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 235.018 | 40.420 | - | - | 230.651 | 13.857 |
La lettera e) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | 31/12/2019 | Totale | 31/12/2018 | ||||||
| Over the counter | Over the counter | ||||||||
| Tipologie derivati | Controparti centrali |
Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | ||||
| Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | |||
| 1. Fair value positivo | |||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| f) Futures | - | - | - | 35 | - | - | - | 43 | |
| g) Altri | - | - | 3.192 | - | - | - | 3.466 | - | |
| Totale | - | - | 3.192 | 35 | - | - | 3.466 | 43 | |
| 2. Fair value negativo | |||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| f) Futures | - | - | - | 57 | - | - | - | 41 | |
| g) Altri | - | - | 523 | - | - | - | 658 | - | |
| Totale | - | - | 523 | 57 | - | - | 658 | 41 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali | Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | |||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | |||||
| - valore nozionale | X | - | - | 878 | |
| - fair value positivo | X | - | - | 2 | |
| - fair value negativo | X | - | - | - | |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | |||||
| - valore nozionale | X | - | 303 | 67.866 | |
| - fair value positivo | X | - | - | 2.357 | |
| - fair value negativo | X | - | 1 | 294 | |
| 3) Valute e oro | |||||
| - valore nozionale | X | 72.413 | - | 92.191 | |
| - fair value positivo | X | 58 | - | 751 | |
| - fair value negativo | X | 107 | - | 118 | |
| 4) Merci | |||||
| - valore nozionale | X | - | - | 1.367 | |
| - fair value positivo | X | - | - | 23 | |
| - fair value negativo | X | - | - | 3 | |
| 5) Altri | |||||
| - valore nozionale | X | - | - | - | |
| - fair value positivo | X | - | - | - | |
| - fair value negativo | X | - | - | - | |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | |||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | |||||
| - valore nozionale | - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - | |
| - fair value negativo | - | - | - | - | |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | - | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - | |
| - fair value negativo | - | - | - | - | |
| 3) Valute e oro | - | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - | |
| - fair value negativo | - | - | - | - | |
| 4) Merci | - | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - | |
| - fair value negativo | - | - | - | - | |
| 5) Altri | - | - | - | - | |
| - valore nozionale | - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - | |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino ad 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse | 874 | - | 4 | 878 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari | 7.478 | - | 60.691 | 68.169 |
| A.3 Derivati finanziari su valute e oro | 164.605 | - | - | 164.605 |
| A.4 Derivati finanziari su merci | 1.367 | - | - | 1.367 |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2019 |
174.324 | - | 60.695 | 235.019 |
| Totale 31/12/2018 |
200.839 | - | 29.812 | 230.651 |
Nessun dato da segnalare.
Le strategie di copertura del fair value, con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario, sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza. Le coperture adottate sono normalmente qualificate di tipo generico, ossia connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o passività. Sono comunque presenti dei derivati a copertura di titoli obbligazionari a tasso fisso, che effettuano coperture di tipo specifico. I derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza, date di pagamento degli interessi.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività del Gruppo.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura investimenti esteri nell'ambito dell'operatività del Gruppo.
Una relazione di copertura generica di un portafoglio di attività/passività persegue l'obiettivo di compensare gli scostamenti di valore della posta coperta contenuta in un generico portafoglio di attività/ passività a tasso fisso.
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. Il Gruppo utilizza una metodologia di test basata sulla sensitivity analisys. A tal fine si mettono in relazione le esposizioni della sensitivity totale della posta coperta e di quella relativa al derivato di copertura. La sensitivity esprime l'elasticità rispetto a ciascuno dei tassi che compongono la curva risk free ed è calcolata come variazione del fair value in relazione ad un incremento del tasso pari ad un basis point. Il test consente di verificare l'efficacia analizzando la "riduzione" della sensitivity della posizione complessiva dopo la copertura e confrontandola rispetto alla medesima misura riferita alla posta oggetto di copertura.
Il test di efficacia è effettuato separatamente per gli Interest Rate Swap a copertura degli attivi (mutui) e per gli Interest Rate Swap a copertura dei passivi (componente core insensibile delle poste a vista). In una relazione di copertura specifica, i derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza, date di pagamento degli interessi.
Si precisa che il Gruppo ha deciso di non applicare in via anticipata le "Modifiche all'IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7: riforma dei Benchmark dei tassi di interesse" emanate dallo IASB nel mese di settembre 2019 e di cui al Regolamento (UE) 2020/34 della Commissione del 15 gennaio 2020. Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha in essere esclusivamente coperture di fair value che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzati, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva OIS.
A seguito dell'entrata in vigore, nel 2018, del Regolamento (EU) 2016/1011 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'8 giugno 2016 (EU Benchmark Regulation – BMR) l'Euribor è stato oggetto di un processo di riforma condotto dall'European Money Markets Institute (EMMI), amministratore dello stesso, per renderlo conforme alla BMR secondo una nuova metodologia ibrida di calcolo (basata su tre livelli) da implementarsi entro la fine del 2019. L'autorizzazione è stata concessa, ai sensi dell'art. 34 della BMR, il 2 luglio 2019 dall'autorità belga FSMA, supervisore dell'EMMI. A novembre 2019 si è conclusa la piena transizione alla nuova metodologia di calcolo e l'Euribor risulta pertanto BMR-compliant e può continuare ad essere utilizzato dopo il 1° gennaio 2020.
Con riferimento alla curva OIS, la stessa a tendere verrà sostituita dalla curva €STR. In particolare, le clearing house (Eurex\LCH) utilizzate dalla Banca hanno comunicato che la curva OIS verrà sostituita con la curva €STR a partire dal 22 giugno 2020, anticipando la dismissione del tasso Eonia che, per effetto della riforma in oggetto, avverrà a fine 2021.
Il Gruppo, che ha scelto di continuare ad applicare i requisiti di hedge accounting previsti dallo IAS 39, ha tenuto conto di quanto sopra rispetto alla valutazione dell'efficacia della relazione di copertura non rilevando impatti significativi sulle relazioni di copertura in essere.
Le attività coperte sono rappresentate da mutui erogati a clientela a tasso fisso contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività coperte sono rappresentate da raccolta diretta in conto corrente da clientela (liquidità core insensible), contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", modellizzata secondo il modello delle poste a vista adottato dal Gruppo.
Tra le attività coperte sono inoltre presenti titoli a tasso fisso, contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", coperti anch'essi per la componente di rischio tasso con Interest Rate swap che scambiano la cedola a tasso fisso con un tasso variabile.
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 | ||||||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Over the counter | ||||||||||
| Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | ||||||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | ||||
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | 4.354.706 | 250.000 | - | - | 896.477 | 250.000 | - | - | |||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| b) Swap | 4.354.706 | 250.000 | - | - | 896.477 | 250.000 | - | - | |||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| 3. Valute e oro | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| 4. Merci | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Totale | 4.354.706 | 250.000 | - | - | 896.477 | 250.000 | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value positivo e negativo | Variazione del valore usato per calcolare l'inefficacia della copertura |
|||||||||||
| Totale | 31/12/2019 | Totale | 31/12/2018 | |||||||||
| Tipologie derivati | Over the counter | Over the counter | Totale | Totale | ||||||||
| Senza controparti centrali Controparti |
Mercati organizzati |
Contropa | Senza controparti centrali | Mercati organizzati |
31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||
| centrali | Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
rti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
|||||||
| Fair value positivo | ||||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Interest rate swap | 33.922 | 2.138 | - | - | 2.316 | 998 | - | - | - | - | ||
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 33.922 | 2.138 | - | - | 2.316 | 998 | - | - | - | - | ||
| Fair value negativo | ||||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Interest rate swap | 80.852 | - | - | - | 5.341 | - | - | - | - | - | ||
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 80.852 | - | - | - | 5.341 | - | - | - | - | - |
| Attività sottostanti | Controparti centrali | Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | |
|---|---|---|---|---|---|
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | |||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | |||||
| - valore nozionale | X | - | - | - | |
| - fair value positivo | X | - | - | - | |
| - fair value negativo | X | - | - | - | |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | |||||
| - valore nozionale | X | - | - | - | |
| - fair value positivo | X | - | - | - | |
| - fair value negativo | X | - | - | - | |
| 3) Valute e oro | |||||
| - valore nozionale | X | - | - | - | |
| - fair value positivo | X | - | - | - | |
| - fair value negativo | X | - | - | - | |
| 4) Merci | |||||
| - valore nozionale | X | - | - | - | |
| - fair value positivo | X | - | - | - | |
| - fair value negativo | X | - | - | - | |
| 5) Altri | |||||
| - valore nozionale | X | - | - | - | |
| - fair value positivo | X | - | - | - | |
| - fair value negativo | X | - | - | - | |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | |||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | |||||
| - valore nozionale | 4.354.706 | 250.000 | - | - | |
| - fair value positivo | 33.921 | 2.138 | - | - | |
| - fair value negativo | 80.852 | - | - | - | |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | |||||
| - valore nozionale | - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - | |
| - fair value negativo | - | - | - | - | |
| 3) Valute e oro | |||||
| - valore nozionale | - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - | |
| - fair value negativo | - | - | - | - | |
| 4) Merci | |||||
| - valore nozionale | - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - | |
| - fair value negativo | - | - | - | - | |
| 5) Altri | |||||
| - valore nozionale | - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - | |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino ad 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse | 55.905 | 1.019.873 | 3.528.928 | 4.604.706 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari | - | - | - | - |
| A.3 Derivati finanziari su valute ed oro | - | - | - | - |
| A.4 Derivati finanziari su merci | - | - | - | - |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2019 |
55.905 | 1.019.873 | 3.528.928 | 4.604.706 |
| Totale 31/12/2018 |
42.731 | 462.843 | 640.903 | 1.146.477 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Si evidenzia che il Gruppo si è avvalso della facoltà di continuare ad applicare i requisiti esistenti di hedge accounting IAS 39 per tutte le relazioni di copertura fin quando lo IASB avrà completato il progetto di regole contabili sul macro-hedging.
Il Gruppo, pertanto, non presenta l'informativa richiesta dalla presente sezione in quanto non applica le regole contabili di copertura ai sensi dell'IFRS 9. Per completezza di informazione, si segnala che:
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che il Gruppo, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.
I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dal Gruppo sono:
Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità il Gruppo investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.
Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade del Gruppo stesso.
L'obiettivo del Gruppo è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.
In data 5 novembre 2019 il Gruppo ha aggiornato la propria "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, con lo scopo di definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi nel Gruppo. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata.
La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.
La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.
La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.
A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:
Stress test: il rischio di liquidità è un evento di scarsa probabilità e di forte impatto. Pertanto, le tecniche di stress testing rappresentano uno strumento per valutare le potenziali vulnerabilità. Il Gruppo riproduce diversi scenari, spaziando dalla generale crisi di mercato alla crisi idiosincratica e loro combinazioni.
In tale contesto, il Gruppo considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così il Gruppo dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.
L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che il Gruppo sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.
Il Gruppo calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.
L'obiettivo del Gruppo è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.
L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale del Gruppo è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dal Gruppo consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Lo Stress test è una tecnica di gestione del rischio impiegata per valutare i potenziali effetti che uno specifico evento provoca sulla condizione finanziaria di un'istituzione. Trattandosi di uno strumento previsionale, lo Stress test della liquidità diagnostica il rischio di liquidità di un'istituzione.
Periodicamente il Gruppo riproduce analisi di scenario valutando l'impatto di movimenti simultanei in diversi fattori di rischio, definendo un evento di stress ipotetico e consistente i cui presupposti sono principalmente costituiti da deflussi di depositi a vista e dalla diminuzione di valore dei titoli di Stato (Counterbalancing Capacity).
FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla funzione Risk Management di FinecoBank e validati dall'unità di Validazione Interna del Gruppo.
L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità di Gruppo, definito nella Group Liquidity Policy, è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo è raggiunto attraverso:
Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente il Gruppo valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP) e ne dà informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Durata Indeterminata |
| Attività per cassa | 1.525.202 | 20.656 | 729.420 | 115.807 | 217.557 | 858.845 | 1.771.941 | 9.379.295 10.289.670 | 251.574 | |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | 2.560 | 23.358 | 36.132 | 138.267 | 825.692 | 2.773.018 | 7.888.164 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | 3.090 | 386.655 | 3.145 | 21.106 | 639.146 | 812.013 | 6.024.500 | 1.573.202 | - |
| A.3 Quote OICR | 867 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 1.524.335 | 17.566 | 340.205 | 89.304 | 160.319 | 81.432 | 134.236 | 581.777 | 828.304 | 251.574 |
| - Banche | 70.896 | 257 | - | 2.791 | - | 9.994 | 716 | - | - | 251.574 |
| - Clientela | 1.453.439 | 17.309 | 340.205 | 86.513 | 160.319 | 71.438 | 133.520 | 581.777 | 828.304 | - |
| Passività per cassa | 24.900.070 | 15.182 | 14.279 | 9.823 | 82.625 | 2.512 | 106.907 | 30.807 | 26.769 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 24.786.485 | 11 | 24 | 70 | 203 | 292 | 535 | 218 | - | - |
| - Banche | 70.081 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 24.716.404 | 11 | 24 | 70 | 203 | 292 | 535 | 218 | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | 113.585 | 15.171 | 14.255 | 9.753 | 82.422 | 2.220 | 106.372 | 30.589 | 26.769 | - |
| Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 79.497 | 20 | - | 714 | - | - | - | 12.937 | 337 |
| - Posizioni corte | - | 90.684 | 69 | - | - | - | - | - | 13.737 | 337 |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | 1.111 | - | - | 9.567 | 5.996 | 12.617 | 33.012 | - | - | - |
| - Posizioni corte | 134 | - | 378 | 6.734 | 5.941 | 19.884 | 35.636 | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 4.811 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 4.811 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | 320 | 124 | 368 | 456 | 56 | 10.832 | 144 | 527 | 25 | - |
| - Posizioni corte | 1.997 | 10.669 | - | 186 | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Durata Indeterminata |
| Attività per cassa | 230.020 | 7.977 | 1.002 | 14.473 | 137.681 | 214.305 | 19.137 | 194.993 | 62.311 | - |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | - | 11.750 | 113.568 | 213.773 | 1.024 | 71.212 | 62.311 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | 113 | - | 553 | 532 | 14.511 | 123.777 | - | - |
| A.3 Quote OICR | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 230.016 | 7.977 | 889 | 2.723 | 23.560 | - | 3.602 | 4 | - | - |
| - Banche | 226.377 | 3 | - | 5 | - | - | 3.602 | - | - | - |
| - Clientela | 3.639 | 7.974 | 889 | 2.718 | 23.560 | - | - | 4 | - | - |
| Passività per cassa | 862.924 | 5.865 | 1.281 | 2.824 | 14.604 | 23 | 57 | 351 | 429 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 857.087 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Banche | 315 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 856.772 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | 5.837 | 5.865 | 1.281 | 2.824 | 14.604 | 23 | 57 | 351 | 429 | - |
| Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 176.549 | 69 | 329 | 306 | - | - | - | 18 | - |
| - Posizioni corte | - | 164.949 | 19 | 627 | 136 | - | - | - | 18 | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | 2.112 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | 443 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 6.566 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 6.566 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | 6.237 | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | 6.237 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.
Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'insieme di policy e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi di Gruppo. Le policy di rischio operativo e reputazionale sono principi comuni che stabiliscono il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo.
Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.
La reportistica prodotta dal Risk Management per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno del Gruppo e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business del Gruppo.
Il team Operational Risk Management (ORM) è inserito in una più ampia struttura di Risk Management che riferisce al Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.
Le principali attività svolte dal Team nell'ambito dei rischi operativi sono:
La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.
All'interno di Fineco è stato istituito un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano il CRO, il Risk Manager, Information Security & Fraud Management ed Organizzazione allo scopo di condividere le rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio del Gruppo; l'obiettivo ultimo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, il Risk Management ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.
Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza (n° 22 indicatori).
Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Rischi Operativi è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.
Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti di Gruppo e con la partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management.
In seguito al deconsolidamento dal Gruppo UniCredit, FinecoBank ha abbandonato il modello avanzato AMA (Advanced Measurement Approach) per il calcolo del requisito di capitale in favore del metodo base TSA (Standard Approach). Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.
La funzione Rischi Operativi e Reputazionali effettua raccolta e classificazione dei dati di perdita, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.
L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è effettuata con finalità di prevenzione e miglioramento interno. Per quanto riguarda gli indicatori, sono attualmente presenti 61 Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit) con i quali il Gruppo si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi.
Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione del Gruppo ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.
Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 31 dicembre 2019 risulta pari a 88.265 migliaia di euro.
Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti del Gruppo, unicamente riferiti a FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che lo stesso potrebbe essere chiamato a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 31 dicembre 2019 un fondo per rischi e oneri pari a 27.164 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 31 dicembre 2019 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto da FinecoBank nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.
A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.
In relazione a quanto sopra rappresentato, al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,8 milioni di euro.
Il Gruppo è da tempo sensibile alle questioni connesse al cambiamento climatico ed è costantemente impegnato a monitorarne gli effetti e a valutarne, nell'ambito del governo dei rischi, le ripercussioni ed i riflessi sulla propria attività creditizia e di asset management.
In considerazione dalla sua attività d'imporesa svolta e del suo modello di business adottato, Fineco ritiene di avere un moderato impatto ambientale, nonché di essere esposto ai cambiamenti climatici in misura contenuta. La politica di impiego è infatti improntata alla concessione di credito alla clientela Retail ed all'investimento principalmente in strumenti finanziari di Amministrazioni Centrali (Titoli di Stato). ). Non rientra pertanto nella politica del Gruppo l'affidamento di Grandi, Piccole e Medie Imprese ed il finanziamento di progetti o impianti aziendali.
La limitata esposizione verso imprese preserva il Gruppo sia dal rischio di causare impatti indiretti sull'ambiente tramite il finanziamento di controparti ad alto rischio ambientale (es. industrie del settore energetico) sia dal rischio di subirne indirettamente l'effetto indiretto di possibili eventi ambientali sulla propria clientala. Infatti, l'elevata diversificazione del portafoglio commerciale (sia in termini individuali che territoriali) tutela infatti dall'eventuale deterioramento della solvibilità dei clienti a causa di fattori ambientali, quali ad esempio eventi atmosferici o calamità naturale.
L'impatto ambientale del Gruppo FinecoBank è pertanto principalmente riconducibile al diretto consumo di risorse presso le proprie sedi operative e i propri negozi finanziari. Per le iniziative promosse dal Gruppo, finalizzate alla riduzione dei consumi presso le proprie sedi operative, si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria.
Il Gruppo valuta con attenzione i rischi che possono derivare dall'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea e che sono legati soprattutto alle incertezze normative e politiche derivanti dalla Brexit. FinecoBank offre alla clientela UK servizi bancari e di investimento a distanza grazie al passaporto MiFid dei prodotti finanziari. La libertà di prestazione di servizi di investimento in UK rimane valida anche successivamente all'evento Brexit.
Per proseguire lo sviluppo del business nel Regno Unito, FinecoBank ha avviato le procedure propedeutiche all'apertura in territorio inglese di una branch con un ruolo di promozione, marketing e collocamento. Le limitate attività che saranno condotte dalla branch permettono di mitigare fortemente il rischio di Brexit senza accordo. Relativamente all'attività creditizia con banche e istituzioni finanziarie, il Gruppo non prevede impatti di rilievo intrattenendo quasi esclusivamente relazioni con controparti aventi sede legale all'interno dell'Unione Europea.
La disciplina prudenziale prevede che le banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico del Gruppo sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.
In particolare la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici del Gruppo (hardware e software).
FinecoBank ha definito ed adottato un approccio per la valutazione dei rischi informatici; l'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio di Amministrazione nel corso del 2019. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dal Top Management di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.
L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario del Gruppo FinecoBank pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, il Gruppo effettuerà nel corso del 2020 una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati dal Gruppo e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli; la Relazione delle risultanze dell'analisi condotte sarà trasmessa alla Banca d'Italia.
Si segnala, infine, l'emergenza generata dalla diffusione del Covid-19 (Coronavirus). Come noto, a partire dalle prime settimane di gennaio 2020, lo scenario internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus (dapprima in Cina e quindi in altri Paesi), culminata nella dichiarazione dell'esistenza di un fenomeno di emergenza internazionale per la salute pubblica da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità il 30 gennaio 2020, e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento poste in essere da parte delle competenti autorità. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, con le relative implicazioni, dirette e indirette, sulla salute pubblica, sulle attività economiche e produttive ed il commercio, suscettibili di ripercuotersi in modo negativo sulla crescita globale e sui mercati finanziari, hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi impatti, anche nell'Eurozona, non risultano tuttavia al momento prevedibili. Gli effetti di questo fenomeno sull'andamento economico-patrimoniale e finanziario del Gruppo, potenzialmente riferibili in via principale al margine di intermediazione a al costo del rischio, non sono ad oggi determinabili e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell'esercizio.
L'analisi delle perdite operative consente al team ORM di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche. Al 31 dicembre 2019 le perdite operative registrate contabilmente sono state circa pari a 3,35 milioni di euro.
Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:
Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo. Nell'ambito di quanto previsto dal Secondo Pilastro della regolamentazione di Basilea 2, il Gruppo ha individuato altre tipologie di rischio, oltre a credito, mercato, operativo e liquidità già descritti:
In aggiunta ai rischi sopra elencati si cita per completezza il rischio compliance (rischio di conformità alle norme), ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative (di legge o di regolamenti).
Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa è effettuata attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Economico coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.
I rischi di credito, mercato, operativo, di business e immobiliare sono misurati in maniera quantitativa attraverso il capitale economico e l'esecuzione periodica di stress test. Lo stress test è uno degli strumenti utilizzati per il controllo dei rischi rilevanti al fine di valutare la vulnerabilità del Gruppo ad eventi "eccezionali ma plausibili", fornendo informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.
Sezione 3 – Rischi delle imprese di assicurazione Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 4 – Rischi delle altre imprese Nessun dato da segnalare.
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 257
| Sezione 1 - | Il patrimonio consolidato | 259 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | I fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari | 261 |
Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale a livello individuale e consolidato è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dal Gruppo, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.
Il Gruppo assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio (analisi delle performance previste e conseguite, analisi e controllo dei limiti, analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali). Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Capogruppo elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi. Il monitoraggio si riferisce da un lato sia al patrimonio netto sia alla composizione dei Fondi propri e dall'altro alla pianificazione e all'andamento dei "risk weighted asset" (RWA) e dell'esposizione ai fini della determinazione dell'indicatore di Leva finanziaria.
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie perché da un lato esso rappresenta l'investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
36 Unrated e unlisted.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci del patrimonio netto | Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale |
| 1. Capitale | 200.941 | - | - | - | 200.941 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | - | - | 1.934 |
| 3. Riserve | 397.593 | - | - | - | 397.593 |
| 4. Strumenti di capitale | 500.000 | - | - | - | 500.000 |
| 5. (Azioni proprie) | (7.351) | - | - | - | (7.351) |
| 6. Riserve da valutazione: | 1.002 | - | - | - | 1.002 |
| - Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - |
| - Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
3.159 | - | - | - | 3.159 |
| - Attività materiali | - | - | - | - | - |
| - Attività immateriali | - | - | - | - | - |
| - Copertura di investimenti esteri | - | - | - | - | - |
| - Copertura dei flussi finanziari | - | - | - | - | - |
| - Strumenti di copertura [elementi non designati] | - | - | - | - | - |
| - Differenze di cambio | - | - | - | - | - |
| - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | - | - | - |
| - Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
- | - | - | - | - |
| - Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti | (2.157) | - | - | - | (2.157) |
| - Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
- | - | - | - | - |
| - Leggi speciali di rivalutazione | - | - | - | - | - |
| 7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi | 288.365 | - | - | - | 288.365 |
| Totale | 1.382.484 | - | - | - | 1.382.484 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/valori | Consolidato prudenziale | Imprese di assicurazione | Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale | |||||
| Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
|
| 1. Titoli di debito | 3.556 | (397) | - | - | - | - | - | - | 3.556 | (397) |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2019 |
3.556 | (397) | - | - | - | - | - | - | 3.556 | (397) |
| Totale 31/12/2018 |
410 | (3.820) | - | - | - | - | - | - | 410 | (3.820) |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
| 1. Esistenze iniziali | (3.410) | - | - |
| 2. Variazioni positive | 6.769 | - | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | 5.865 | - | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | 5 | X | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | 899 | X | - |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (200) | - | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | - | - | - |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | (7) | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo | (193) | X | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 3.159 | - | - |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti |
|
| 1. Esistenze iniziali | (6.384) |
| 2. Variazioni positive | 4.392 |
| 2.1 Incrementi di fair value | 4.392 |
| 2.2 Altre variazioni | - |
| 3. Variazioni negative | (165) |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (165) |
| 3.2 Altre variazioni | - |
| 4. Rimanenze finali | (2.157) |
Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2019", previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 successivamente aggiornato dal Regolamento (UE) 2019/876 del Parlamento Europeo e del Consiglio, è pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com.
Nota integrativa consolidata Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato (SEGUE)
Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Nessuna informazione da segnalare.
Nota integrativa consolidata Parte H – Operazioni con parti correlate
| 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica | 266 |
|---|---|
| 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate | 266 |
Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Capogruppo hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale di FinecoBank in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/settori | Totale 2019 | Totale 2018 |
| Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale | ||
| a) benefici a breve termine | 6.267 | 5.750 |
| b) benefici successivi al rapporto di lavoro | 305 | 214 |
| di cui relativi a piani a prestazioni definite | - | - |
| di cui relativi a piani a contribuzioni definite | 305 | 214 |
| c) altri benefici a lungo termine | - | - |
| d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | - | 1.227 |
| e) pagamenti in azioni | 2.437 | 3.236 |
| Totale | 9.009 | 10.427 |
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 5 novembre 2019, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la ""Global Policy").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, di seguito si riportano le operazioni di Maggiore Rilevanza deliberate dal Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio 2019:
in data 4 giugno 2019, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, è stata rinnovata la "Delibera quadro - Negoziazione di strumenti finanziari con controparti istituzionali e con UniCredit, in conto proprio e per conto terzi, rispettivamente da parte delle funzioni Tesoreria e Markets", operazione di Maggiore Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato con efficacia sino al 4 giugno 2020, che consente alla Banca di effettuare operazioni di negoziazione di strumenti finanziari con controparti istituzionali parti correlate, con un plafond pari a: (i) 2,7 miliardi di euro con UniCredit Bank AG (e (ii) 1 miliardo di euro con UniCredit S.p.A..
In relazione alle operazioni sopra specificate, la Banca ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB del 12 marzo 2010 n. 17221.
Inoltre, sempre in data 6 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha approvato l'insieme degli accordi contrattuali (l'"Operazione") conclusi tra FinecoBank e UniCredit S.p.A. al fine di:
Tali impegni contrattuali, pur aventi natura eterogenea fra loro, sono stati assunti nell'ambito di un disegno unitario volto a consentire la realizzazione delle finalità sopra menzionate. L'Operazione, considerata nel suo complesso e quindi tenuto conto dell'insieme delle intese contrattuali raggiunte, si qualifica come operazione con parte correlata e soggetti collegati di Maggiore Rilevanza.
Ai fini degli obblighi di informativa previsti dalla normativa, FinecoBank ha redatto - ai sensi dell'art. 5 ed in conformità allo schema di cui all'Allegato 4 del Regolamento CONSOB sopra richiamato - il Documento Informativo che ha provveduto a mettere a disposizione del pubblico in data 14 maggio 2019 presso la sede legale di FinecoBank S.p.A. (Milano, Piazza Durante n. 11), sul sito internet di FinecoBank S.p.A. (finecobank.com) nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarketSTORAGE" () in data 14 maggio 2019.
Nel corso del 2019 non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Inoltre, sono state poste in essere operazioni di Minore Rilevanza con parti correlate (ivi incluse, in quanto tali sino all'11 luglio 2019, UniCredit S.p.A. e altre società del Gruppo UniCredit), italiane ed estere, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni di mercato e/o standard.
Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2019, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al 31 dicembre 2019 | ||||||
| Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ||||||
| b) crediti verso clientela | 971 | 10 | 981 | 0,01% | 4.437 | 0,03% |
| Altre attività | 17 | - | 17 | 0,00% | - | 0,00% |
| Totale attivo | 988 | 10 | 998 | 0,00% | 4.437 | 0,02% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ||||||
| b) debiti verso la clientela | 1.733 | 500 | 2.233 | 0,01% | 567 | 0,00% |
| Altre passività | 164 | - | 164 | 0,05% | - | 0,00% |
| Totale del passivo | 1.897 | 500 | 2.397 | 0,01% | 567 | 0,00% |
| Garanzie rilasciate e impegni | 86 | - | 86 | 0,01% | - | 0,00% |
Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Conto economico esercizio 2019 | ||||||
| Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Interessi attivi e proventi assimilati | 11 | 5 | 16 | 0,01% | 76.489 | 25,68% |
| Interessi passivi e oneri assimilati | (1) | (2) | (3) | 0,02% | (720) | 4,33% |
| Commissioni attive | (6) | 14.114 | 14.108 | 2,25% | 18.904 | 3,01% |
| Commissioni passive | - | (102) | (102) | 0,03% | (5.246) | 1,73% |
| Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | - | - | 0,00% | 1.831 | 62,94% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | - | 6 | 6 | 0,11% | 8.786 | 163,31% |
| Spese amministrative a) spese per il personale | - | - | - | 0,00% | (138) | 0,15% |
| Spese amministrative b) altre spese amministrative | - | (18) | (18) | 0,01% | (4.407) | 1,72% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 43 | 7 | 50 | 0,05% | 249 | 0,24% |
| Totale conto economico | 47 | 14.010 | 14.057 | 95.748 |
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli stessi (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, mutui e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2019 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:
I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate", sono rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2019 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
Si precisa che nella tabella sopra riportata sono esposti – nella categoria "Altre parti correlate" – anche i componenti di conto economico maturati nei confronti delle parti correlate di UniCredit S.p.A. fino alla data di uscita di FinecoBank dal perimetro di consolidamento del Gruppo UniCredit.
La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 31 dicembre 2019 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti e debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare e da pagare per all'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive e passive di competenza dell'esercizio 2019.
Occorre sottolineare che il conto economico dell'esercizio 2019 include anche le componenti economiche maturate nei confronti del Gruppo UniCredit fino alla data di vendita, da parte di quest'ultima, dell'intera partecipazione azionaria in FinecoBank, rappresentate, principalmente, dagli interessi maturati sui titoli UniCredit S.p.A. presenti nel portafoglio della Banca, dagli interessi maturati sui conti correnti, dalle commissioni passive e spese amministrative corrisposte al Gruppo UniCredit per i servizi prestati nonché dalle rettifiche/riprese di valore rilevate fino a tale data.
| A. | Informazioni di natura qualitativa | 271 |
|---|---|---|
| B. | Informazioni di natura quantitativa | 275 |
Nell'ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine destinati a dipendenti e consulenti finanziari della Banca sono riconoscibili le seguenti tipologie di strumenti:
Alle categorie sopra riportate sono riconducibili le assegnazioni dei seguenti piani:
I piani di incentivazione riservati ai dipendenti del Gruppo che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti di capitale rivenienti da aumenti di capitale gratuiti ai sensi dell'art. 2349 del Codice Civile.
37 Commisurato al valore economico di strumenti rappresentativi del Patrimonio Netto di FinecoBank S.p.A..
I piani di incentivazione riservati ai consulenti finanziari del Gruppo che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti finanziari acquistati sul mercato in esecuzione dell'autorizzazione dell'Assemblea della Banca ai sensi dell'art. 2357 del Codice Civile e dell'Autorità di Vigilanza.
L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi descritti dal piano. In particolare la determinazione del raggiungimento degli obiettivi viene espresso in termini percentuali variabili da 0% a 150% (non market vesting conditions). Tale percentuale, corretta attraverso l'applicazione di un fattore di rischio/sostenibilità – Group Gate - al primo pagamento e moltiplicata per l'ammontare dell'incentivo, determina l'effettivo importo che verrà corrisposto al beneficiario.
Gli effetti patrimoniali ed economici sono ripartiti in funzione della durata dei Piani.
Nel corso del 2019 non sono stati assegnati nuovi piani.
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2018 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| Azioni FinecoBank assegnate | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sistema incentivante 2018 (bonus pool) | ||||
| Rata 2021 | Rata 2022 | Rata 2023 | Rata 2024 | |
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 05-feb-19 | 05-feb-19 | 05-feb-19 | 05-feb-19 |
| Inizio periodo di Vesting | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-18 | 31-dic-20 | 31-dic-21 | 31-dic 22 |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,570 | 9,570 | 9,570 | 9,570 |
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | -0,639 | -1,000 | -1,385 | -2,099 |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 8,931 | 8,570 | 8,185 | 7,471 |
Il sistema incentivante 2019 è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:
Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il piano offre l'attribuzione gratuita di azioni FinecoBank a beneficiari appartenenti alla categoria dei Dirigenti con Responsabilità Strategica. Le azioni vengono assegnate a favore dei rispettivi beneficiari, decorso il periodo di vesting e verificato il rispetto delle condizioni previste, in 4 tranche annuali a partire dal 2017.
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il Piano fissa obiettivi legati ai target 2020 di FinecoBank in termini di creazione di valore, sostenibilità e rischio.
I destinatari del Piano sono selezionati tra le risorse "chiave" della Banca, ivi inclusi i Dirigenti con Responsabilità Strategiche.
Il Piano, che risulta allineato al quadro normativo di riferimento ed alle pratiche di mercato, prevede:
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2018 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
L'ammontare dell'incentivo è stato determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi di performance descritti dal piano, subordinatamente al raggiungimento da parte dell'intera rete dei consulenti finanziari della Banca di un obiettivo di raccolta netta cumulata predefinito per il triennio 2015 - 2017.
Il piano contribuisce ad allineare gli interessi dei destinatari, degli azionisti e degli altri stakeholders e a realizzare prassi remunerative efficaci, in conformità con l'impianto normativo e regolamentare applicabile. Il piano è soggetto alla verifica delle condizioni previste secondo quanto stabilito dal regolamento del piano.
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi descritti dal piano.
Gli effetti patrimoniali ed economici sono ripartiti in funzione della durata del Piano. Il valore economico delle phantom shares assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione FinecoBank.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2015 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| Azioni FinecoBank assegnate | ||||
|---|---|---|---|---|
| Group incentive system pfa 2015 | ||||
| Rata 2018 | Rata 2019 | Rata 2020 | ||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-mar-15 | 10-mar-15 | 10-mar-15 | |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 08-feb-16 | 08-feb-16 | 08-feb-16 | |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-15 | 01-gen-15 | 01-gen-15 | |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-15 | 31-dic-17 | 31-dc-18 | |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,690 | 10,376 | Da definire | |
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | 0,000 | 0,000 | Da definire | |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 9,690 | 10,376 | Da definire |
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2016 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2018 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| Azioni FinecoBank assegnate | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Sistema incentivante 2018 pfa | |||||
| Rata 2021 | Rata 2022 | Rata 2023 | |||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 | ||
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 05-feb-19 | 05-feb-19 | 05-feb-19 | ||
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-18 | 01-gen-18 | 01-gen-18 | ||
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-18 | 31-dic-20 | 31-dic-21 | ||
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,570 | 9,570 | 9,570 | ||
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | -0,639 | -1,000 | -1,385 | ||
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 8,931 | 8,570 | 8,185 |
Il Sistema Incentivante 2019 PFA è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:
Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il Piano è dedicato ai Consulenti Finanziari che saranno identificati come personale più rilevante della Banca al 2020 e prevede obiettivi commerciali di performance triennali (2018–2020). Il piano inoltre prevede:
Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| Consolidato prudenziale | Imprese di assicurazione | Altre imprese | Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci / numero opzioni e prezzi di esercizio |
Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
| A. Esistenze iniziali |
3.580.245 | - | set-20 | - | - | - | - | 3.580.245 | - | set-20 | 1.971.985 | - | gen-19 | ||
| B. Aumenti | 227.429 | - | X | - | - | X | - | - | X | 227.429 | - | X | 3.046.264 | - | X |
| B.1 Nuove emissioni |
227.429 | - | dic-21 | - | - | - | - | 227.429 | - | dic-21 | 3.046.264 | - | ott-20 | ||
| B.2 Altre variazioni |
- | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| C. Diminuzioni | (1.245.164) | - | X | - | - | X | - | - | X | (1.245.164) | - | X | (1.438.004) | - | X |
| C.1 Annullate | (45.785) | - | X | - | - | X | - | - | X | (45.785) | - | X | (61.227) | - | X |
| C.2 Esercitate | (1.199.379) | - | X | - | - | X | - | - | X | (1.199.379) | - | X | (1.376.777) | - | X |
| C.3 Scadute | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| C.4 Altre variazioni |
- | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| D. Rimanenze finali |
2.562.510 | - | giu-21 | - | - | - | - | 2.562.510 | - | giu-21 | 3.580.245 | - | set-20 | ||
| E. Opzioni esercitabili alla fine dell'esercizio |
676.318 | - | X | - | - | X | - | - | X | 676.318 | - | X | 552.883 | - | X |
Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di strumenti assegnati gratuitamente.
Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank e della ex-Capogruppo UniCredit, ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled.
L'impatto a conto economico consolidato è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 | |||
| Complessivo | Piani vested | Complessivo | Piani vested | |
| Oneri | 5.502 | 8.410 | ||
| - relativi a Piani Equity Settled | 5.484 | 8.354 | ||
| - relativi a Piani CashSettled | 18 | 56 | ||
| Somme pagate ad Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | 122 | 417 | ||
| Somme incassate da Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | 10 | 64 | ||
| Debito maturato verso Unicredit S.p.A. | 59 | 179 | ||
| Credito maturato verso Unicredit S.p.A. | 69 | 76 | ||
| Debito maturato verso i consulenti finanziari relativo a piani di Cash Settled | 83 | 159 |
Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Spese Amministrative o nelle Commissioni passive relativamente ai piani assegnati ai consulenti finanziari. Gli oneri relativi ai Piani Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari sono stati contabilizzati nelle Commissioni passive.
Parte L – Informativa di settore
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 277
L'informativa di settore non è esposta in quanto il particolare modello di business di Fineco prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività compresa quella svolta dalla controllata Fineco Asset Management DAC in virtù del modello di business integrato verticalmente; pertanto non è significativo identificare settori operativi distinti.
I servizi bancari e d'investimento sono offerti da FinecoBank attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti. Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.
Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rimanda ai risultati esposti nella Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato della presente nota integrativa consolidata.
Si evidenzia, infine, che la Banca opera in Italia e si rivolge, prevalentemente, a clientela retail italiana, stante il contributo non rilevante dell'operatività nei confronti dei clienti UK. La controllata Fineco Asset Management DAC svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo.
Le informazioni in merito al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono considerate rilevanti dal management e quindi non vengono fornite.
I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dal Gruppo e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.
Il Gruppo è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.
Il Gruppo ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture del Gruppo che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
Il Gruppo non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90 della presente nota integrativa consolidata.
Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 della presente nota integrativa consolidata.
Inoltre, con riferimento alle informazioni:
Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonchè proventi derivanti da operazioni di subleasing.
Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Ammortamento | |
| Attività | 2019 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | |
| 1. Attività materiali | (9.488) |
| 1.1 terreni | - |
| 1.2 fabbricati | (9.239) |
| 1.3 mobili | - |
| 1.4 impianti elettronici | - |
| 1.5 altre | (249) |
Alla data del 31 dicembre 2019 non vi sono impegni per leasing a breve termine per i quali non sia già stato rilevato il costo nel conto economico dell'esercizio 2019.
Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per circa il 21% della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.
Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa consolidata.
Il Gruppo non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa consolidata.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisioni per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.
(Importi in migliaia)
| Fasce temporali | Totale 2019 pagamenti da ricevere per il leasing |
|---|---|
| Fino a 1 anno | 957 |
| Da oltre 1 anno fino a 2 anni | 570 |
| Da oltre 2 anni fino a 3 anni | 570 |
| Da oltre 3 anni fino a 4 anni | 570 |
| Da oltre 4 anni fino a 5 anni | 570 |
| Da oltre 5 anni | 47 |
| Totale | 3.284 |
Come indicato precedentemente, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali il Gruppo gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.
Nota integrativa consolidata Parte M – Informativa sul leasing (SEGUE)
Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato 284
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Consistenze Al | |||
| Attivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Cassa e disponibilità liquide = voce 10 | 754.386 | 6 | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 7.933 | 6.876 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
7.933 | 6.876 | |
| Finanziamenti a banche | 566.033 | 3.058.882 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | 9.440.362 | 12.440.994 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | (8.874.329) | (9.382.112) | |
| Finanziamenti a clientela | 3.679.829 | 2.955.074 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 16.776.467 | 10.829.029 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | (13.096.638) | (7.873.955) | |
| Altre attività finanziarie | 22.304.892 | 18.231.182 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
12.226 | 13.342 | |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 321.699 | 961.773 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | 8.874.329 | 9.382.112 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | 13.096.638 | 7.873.955 | |
| Coperture | 64.939 | 8.187 | |
| 50. Derivati di copertura | 36.059 | 3.314 | |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica | 28.880 | 4.873 | |
| Attività materiali = voce 90 | 152.048 | 16.632 | |
| Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento | 89.602 | 89.602 | |
| Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento | 37.492 | 8.705 | |
| Attività fiscali = voce 110 | 23.444 | 6.714 | |
| Altre attività = voce 130 | 342.309 | 350.770 | |
| Totale dell'attivo | 28.022.907 | 24.732.630 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Consistenze al | ||
| Passivo E Patrimonio Netto | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
| Debiti verso banche | 154.653 | 1.009.774 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | 154.653 | 1.009.774 |
| Debiti verso clientela | 25.919.858 | 22.273.188 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela | 25.919.858 | 22.273.188 |
| Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 | 3.777 | 2.221 |
| Coperture | 94.950 | 7.941 |
| 40. Derivati di copertura | 80.852 | 5.341 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica | 14.098 | 2.600 |
| Passività fiscali = voce 60 | 11.437 | 12.390 |
| Altre passività | 455.748 | 451.435 |
| 80. Altre passività | 343.859 | 337.069 |
| 90. Trattamento di fine rapporto | 4.810 | 4.561 |
| 100. Fondo rischi ed oneri | 107.079 | 109.805 |
| Patrimonio | 1.382.484 | 975.681 |
| - capitale e riserve | 1.093.117 | 744.256 |
| 140. Strumenti di capitale | 500.000 | 200.000 |
| 150. Riserve | 397.593 | 355.509 |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. Capitale | 200.941 | 200.773 |
| 180. Azioni proprie | (7.351) | (13.960) |
| - riserve da valutazione | 1.002 | (9.794) |
| 120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 3.159 | (3.410) |
| 120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici definiti | (2.157) | (6.384) |
| - Risultato netto = voce 200 | 288.365 | 241.219 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 28.022.907 | 24.732.630 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Esercizio | ||
| Conto Economico | 2019 | 2018 |
| Interessi netti | 281.277 | 278.659 |
| 30. Margine d'interesse | 281.277 | 278.659 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | - | - |
| 70. Dividendi e proventi simili | 1.695 | 94 |
| a dedurre:dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 | (48) | (52) |
| a dedurre:dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fv inclusi in voce 70 | (1.647) | (42) |
| Commissioni nette = voce 60 | 325.171 | 300.443 |
| 60. Commissioni nette | 325.171 | 300.443 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 44.761 | 44.281 |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 41.429 | 43.833 |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | (160) | 171 |
| 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value | (1.839) | (1.500) |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di b)attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva | 727 | 1.666 |
| + dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) | 48 1.647 |
52 42 |
| + dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) | 2.909 | 17 |
| + utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) Saldo altri proventi/oneri |
3.608 | 1.913 |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione | 105.547 | 96.379 |
| a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese | (104.068) | (96.767) |
| a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | 2.129 | 2.301 |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) | 2.909 | 17 |
| a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | (2.909) | (17) |
| Margine d'intermediazione | 654.817 | 625.296 |
| Spese per il personale | (90.152) | (86.606) |
| 190. Spese amministrative - a) spese per il personale | (90.152) | (86.727) |
| a dedurre: oneri di integrazione | - | 121 |
| Altre spese amministrative | (240.638) | (245.502) |
| 190. Spese amministrative - b) altre spese amministrative | (256.638) | (257.507) |
| a dedurre: contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | 18.129 | 14.306 |
| + rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (2.129) | (2.301) |
| Recuperi di spesa | 104.068 | 96.767 |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese | 104.068 | 96.767 |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali | (22.864) | (10.423) |
| 210. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali | (17.415) | (5.464) |
| 220. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali Costi operativi |
(5.449) (249.586) |
(4.959) (245.764) |
| Risultato di gestione | 405.231 | 379.532 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.970) | (4.384) |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.378 | (3.406) |
| a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | (7.375) | (1.380) |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di:b)attività valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva | 2 | (114) |
| a dedurre:Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di:b)attività valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva-titoli di debito | (2) | 114 |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | 27 | 402 |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 403.261 | 375.148 |
| Accantonamenti per rischi ed oneri | (27.152) | (21.380) |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti | (9.023) | (7.074) |
| + contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (18.129) | (14.306) |
| Oneri di integrazione Profitti netti da investimenti |
- 7.377 |
(121) 1.105 |
| +Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di:a)attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | 7.375 | 1.380 |
| +Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di:b)attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva-titoli di | ||
| debito | 2 | (114) |
| 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | (161) |
| Risultato lordo dell'operativita' corrente | 383.486 | 354.752 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente = voce 300 | (95.121) | (113.533) |
| 241.219 | ||
| Risultato netto dell'operativita' corrente | ||
| Risultato d'esercizio | 288.365 | 241.219 |
| Risultato netto di pertinenza del gruppo | 288.365 | 241.219 |
Allegati Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato
I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2019.
Milano, 11 febbraio 2020
FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti
FinecoBank S.p.A. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Lorena Pelliciari
Relazione della Società di Revisione
Relazione della Società di Revisione

| Procedure di revisione svolte |
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti: | |
|---|---|---|
| · analisi e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla Banca, ai diversi livelli della sua organizzazione, per l'individuazione, la gestione e il monitoraggio dei reclami da clientela e delle controversie legali con la stessa, in relazione all'operatività bancaria e all'operatività dei consulenti finanziari di cui la Banca si avvale; |
| Erogazione, classificazione e valutazione delle attività finanziarie valutate al costo | ||||
|---|---|---|---|---|
| ammortizzato - crediti verso la clientela per finanziamenti | ||||
| Descrizione dell'aspetto chiave della revisione |
Come riportato in nota integrativa consolidata, Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Sezione 4 dell'attivo - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, e nella relazione sulla gestione, al 31 dicembre 2019 le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela per finanziamenti ammontano a Euro 3.680 milioni (esposizione netta, comprensiva di Euro 25,3 milioni di crediti deteriorati al netto delle relative rettifiche di valore per Euro 21,8 milioni). |
|||
| Nell'ambito di tale voce, il portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria, costituito principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, conti correnti e utilizzo carte di credito, evidenzia complessivamente un incremento del 24% rispetto all'esercizio precedente, anche in relazione alle erogazioni avvenute nel corso del 2019. |
||||
| Nella nota integrativa consolidata, Parte A – Politiche contabili, sono descritti i processi di classificazione e valutazione delle esposizioni creditizie per i quali la Banca fa riferimento alla normativa di settore, integrata dalle disposizioni interne che, secondo quanto previsto dai principi contabili applicabili, disciplinano le regole di classificazione e trasferimento delle suddette esposizioni nell'ambito delle diverse categorie di rischio e le relative modalità di valutazione. Nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale, al paragrafo 1.1 "Rischio di credito", sono inoltre illustrate le politiche di gestione del rischio di credito. |
| In considerazione della significatività dell'ammontare dei crediti verso la clientela per finanziamenti iscritti in bilancio e della complessità dei sistemi di valutazione, gestione, e controllo del rischio di credito adottati dalla Banca, che includono un'articolata attività di classificazione delle esposizioni creditizie e un processo di valutazione caratterizzato da una rilevante componente discrezionale, l'erogazione, la classificazione e la valutazione dei crediti in oggetto sono state considerate un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019. |
||
|---|---|---|
| Procedure di revisione svolte |
Nello svolgimento delle nostre procedure di revisione abbiamo preliminarmente acquisito una conoscenza del processo creditizio che ha incluso, in particolare, la rilevazione e la comprensione dei presidi organizzativi e procedurali previsti dalla normativa interna della Banca e messi in atto dalla stessa con riferimento a: |
|
| • valutazione del merito creditizio finalizzata alla concessione ed erogazione del credito; |
||
| · valutazione e monitoraggio della qualità del credito; | ||
| · classificazione e valutazione dei crediti secondo le disposizioni della normativa di settore e in conformità ai principi contabili applicabili. |
||
| Tale attività ha compreso la verifica dell'implementazione dei corrispondenti processi aziendali e delle relative procedure, nonche, per quanto riguarda i controlli rilevanti del processo di concessione e erogazione del credito, la verifica dell'efficacia operativa. |
||
| Le procedure di revisione svolte hanno inoltre incluso, tra le altre, le seguenti: | ||
| · l'analisi e la comprensione dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati, anche con il supporto di specialisti informatici appartenenti al nostro network; |
||
| · l'ottenimento e l'esame delle risposte alle richieste di conferma saldi ai clienti effettuate su base campionaria; |
||
| · l'ottenimento e l'analisi della reportistica di monitoraggio predisposta dalle responsabili funzioni aziendali e unità organizzative coinvolte; |
||
| · per i crediti non deteriorati (in stage 1 e stage 2, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione secondo il quadro normativo sull'informativa finanziaria e regolamentare applicabile e l'esame della ragionevolezza dei criteri di valutazione e delle assunzioni adottati dalla Banca per la determinazione delle rettifiche di valore; |
||
| · per i crediti deteriorati (in stage 3, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione e della relativa valutazione in conformità a quanto disposto dalla normativa di settore e dai principi contabili applicabili. |
||
| Abbiamo infine verificato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nella nota integrativa consolidata rispetto a quanto previsto dai principi |

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FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 299
| Schemi del bilancio | 302 |
|---|---|
| Nota integrativa | 310 |
| Allegati | 494 |
| Attestazione relativa al bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni |
498 |
| Relazione della Società di Revisione | 501 |
Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A.
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 301
| Stato patrimoniale | 303 |
|---|---|
| Conto economico | 304 |
| Prospetto della redditività complessiva | 305 |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto | 306 |
| Rendiconto finanziario | 307 |
| (Importi in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 754.385.555 | 6.301 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 19.291.966 | 20.218.404 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 7.932.890 | 6.876.395 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 11.359.076 | 13.342.009 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 321.699.374 | 961.772.500 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 26.189.531.446 | 23.248.430.877 |
| a) crediti verso banche | 9.423.960.986 | 12.427.086.350 | |
| b) crediti verso clientela | 16.765.570.460 | 10.821.344.527 | |
| 50. | Derivati di copertura | 36.058.790 | 3.314.298 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 28.879.945 | 4.872.990 |
| 70. | Partecipazioni | 3.000.000 | 3.000.000 |
| 80. | Attività materiali | 150.924.528 | 16.329.860 |
| 90. | Attività immateriali | 126.881.378 | 98.306.988 |
| di cui: | |||
| - avviamento | 89.601.768 | 89.601.768 | |
| 100. | Attività fiscali | 23.450.062 | 6.713.818 |
| a) correnti | - | 467.153 | |
| b) anticipate | 23.450.062 | 6.246.665 | |
| 120. | Altre attività | 342.284.039 | 350.608.473 |
| Totale dell'attivo | 27.996.387.083 | 24.713.574.509 |
(Importi in euro) Voci del Passivo e del Patrimonio Netto 31/12/2019 31/12/2018 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 26.067.097.156 23.278.872.115 a) debiti verso banche 154.653.249 1.009.774.261 b) debiti verso clientela 25.912.443.907 22.269.097.854 20. Passività finanziarie di negoziazione 3.776.967 2.221.144 40. Derivati di copertura 80.851.594 5.341.114 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 14.098.114 2.599.548 60. Passività fiscali 11.344.394 12.183.994 a) correnti 11.344.394 12.183.994 80. Altre passività 340.452.877 335.441.396 90. Trattamento di fine rapporto del personale 4.810.417 4.560.830 100. Fondi per rischi e oneri 107.079.284 109.805.202 a) impegni e garanzie rilasciate 21.418 48.741 c) altri fondi per rischi e oneri 107.057.866 109.756.461 110. Riserve da valutazione 1.001.802 (9.793.542) 130. Strumenti di capitale 500.000.000 200.000.000 140. Riserve 384.458.583 355.672.568 150. Sovrapprezzi di emissione 1.934.113 1.934.113 160. Capitale 200.941.488 200.773.450 170. Azioni proprie (-) (7.351.109) (13.959.749) 180. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 285.891.403 227.922.326 Totale del passivo e del patrimonio netto 27.996.387.083 24.713.574.509
| (Importi in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 2019 | 2018 | |
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 297.894.191 | 293.143.864 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 305.965.968 | 290.878.968 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (16.502.878) | (14.441.626) |
| 30. | Margine di interesse | 281.391.313 | 278.702.238 |
| 40. | Commissioni attive | 542.878.497 | 540.701.773 |
| 50. | Commissioni passive | (280.167.648) | (266.873.807) |
| 60. | Commissioni nette | 262.710.849 | 273.827.966 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 49.995.636 | 8.094.622 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 41.345.991 | 43.833.406 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | (159.944) | 170.678 |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 3.636.018 | 1.683.296 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.908.890 | 17.451 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 727.128 | 1.665.845 | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(1.909.947) | (1.500.396) |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (1.909.947) | (1.500.396) | |
| 120. | Margine di intermediazione | 637.009.916 | 604.811.810 |
| 130. | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: | 5.383.869 | (3.527.646) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.381.600 | (3.413.638) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 2.269 | (114.008) | |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 642.393.785 | 601.284.164 |
| 160. | Spese amministrative: | (339.927.114) | (340.446.086) |
| a) spese per il personale | (86.066.842) | (84.431.588) | |
| b) altre spese amministrative | (253.860.272) | (256.014.498) | |
| 170. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (8.995.312) | (6.671.938) |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 27.323 | 401.654 | |
| b) altri accantonamenti netti | (9.022.635) | (7.073.592) | |
| 180. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (17.231.597) | (5.410.873) |
| 190. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (5.395.719) | (4.959.091) |
| 200. | Altri oneri/proventi di gestione | 102.893.277 | 94.766.784 |
| 210. | Costi operativi | (268.656.465) | (262.721.204) |
| 250. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 355 | (161.161) |
| 260. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 373.737.675 | 338.401.799 |
| 270. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (87.846.272) | (110.479.473) |
| 280. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 285.891.403 | 227.922.326 |
| 300. | Utile (Perdita) d'esercizio | 285.891.403 | 227.922.326 |
| 2019 | 2018 | |
|---|---|---|
| Utile per azione (euro) | 0,47 | 0,38 |
| Utile per azione diluito (euro) | 0,47 | 0,37 |
Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alla nota integrativa, Parte C – Informazioni sul conto economico, Sezione 22.
| (Importi in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 2019 | 2018 | |
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 285.891.403 | 227.922.326 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | |||
| 70. | Piani a benefici definiti | 4.226.372 | 3.428.875 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | |||
| 140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 6.568.972 | (6.858.725) |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 10.795.344 | (3.429.850) |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 296.686.747 | 224.492.476 |
| (Importi in euro) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze al 31/12/2018 | Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Modifica saldi apertura | Esistenze al 01/01/2019 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni |
Variazioni di riserve | Emissioni nuove azioni | Acquisto azioni proprie | straordinaria di Distribuzione dividendi |
Variazione strumenti di capitale |
Derivati su proprie azioni |
Stock options | Variazioni interessenze partecipative |
Redditività complessiva esercizio 2019 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||
| Capitale: | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| - azioni ordinarie |
200.773.450 | 200.773.450 | 168.038 | 200.941.488 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| - altre azioni | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934.113 | 1.934.113 | 1.934.113 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Riserve: | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| - di utili | 321.700.148 | 321.700.148 | 43.421.505 | (13.151.698) | (168.038) | 351.801.917 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| - altre | 33.972.420 | 33.972.420 | (1.315.754) | 32.656.666 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Riserve da valutazione |
(9.793.542) | (9.793.542) | 10.795.344 | 1.001.802 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Strumenti di capitale |
200.000.000 | 200.000.000 | 300.000.000 | 500.000.000 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Azioni proprie | (13.959.749) | (13.959.749) | 6.789.531 | (180.891) | (7.351.109) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
227.922.326 | 227.922.326 | (43.421.505) | (184.500.821) | 285.891.403 | 285.891.403 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Patrimonio netto |
962.549.166 | - | 962.549.166 | - | (184.500.821) | (13.151.698) | 6.957.569 | (180.891) | - | 300.000.000 | - | (1.483.792) | - | 296.686.747 | 1.366.876.280 |
L'ammontare del dividendo deliberato dall'Assemblea ordinaria nell'esercizio 2019, complessivamente pari a 184.500.820,80 euro, corrisponde ad euro 0,303 per azione.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva straordinaria; le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione degli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte.
| (Importi in euro) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | |||||||||||||||
| esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2017 | Modifica saldi apertura | Esistenze al 01/01/2018 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni | Variazioni di riserve | Emissioni nuove azioni | proprie Acquisto azioni |
Distribuzione straordinaria di dividendi |
Variazione strumenti di capitale | Derivati su proprie azioni | Stock options | Variazioni interessenze partecipative |
Redditività complessiva esercizio 2018 |
Patrimonio netto esercizio 2018 |
||
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie |
200.545.404 | 200.545.404 | 228.0468 | 200.773.450 | ||||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934.113 | 1.934.113 | 1.934.113 | |||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 291.840.855 | (4.868.257) | 286.972.598 | 40.888.348 | (5.932.752) | (228.046) | 321.700.148 | |||||||||
| - altre | 32.091.184 | 32.091.184 | 1.881.236 | 33.972.420 | ||||||||||||
| Riserve da valutazione |
(8.340.274) | 1.976.582 | (6.363.692) | (3.429.850) | (9.793.542) | |||||||||||
| Strumenti di capitale |
200.000.000 | 200.000.000 | ||||||||||||||
| Azioni proprie | (365.178) | (365.178) | 6.548.384 | (20.142.955) | (13.959.749) | |||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
214.283.600 | 214.283.600 | (40.888.348) | (173.395.252) | 227.922.326 | 227.922.326 | ||||||||||
| Patrimonio netto |
731.989.704 | (2.891.675) | 729.098.029 | - | (173.395.252) | (5.932.752) | 6.776.430 | (20.142.955) | - | 200.000.000 | - | 1.653.190 | - | 224.492.476 | 962.549.166 |
L'ammontare del dividendo deliberato dall'Assemblea ordinaria nell'esercizio 2018, complessivamente pari a 173.395.252,58 euro, corrisponde ad euro 0,285 per azione.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva straordinaria; le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione degli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte.
| (Importi in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Importo | |||
| A. ATTIVITÀ OPERATIVA | 2019 | 2018 | |
| 1. Gestione | 373.072.458 | 334.930.310 | |
| - risultato d'esercizio (+/-) | 285.891.403 | 227.922.326 | |
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) |
2.057.504 | 2.838.506 | |
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 159.944 | (170.678) | |
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | (4.696.921) | 4.409.064 | |
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 22.627.316 | 10.369.964 | |
| - accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 21.735.341 | 22.616.637 | |
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 921.868 | 5.868.613 | |
| - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) | - | - | |
| - altri aggiustamenti (+/-) | 44.376.003 | 61.075.878 | |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (4.255.251.980) | (2.409.937.472) | |
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | (1.200.729) | 196.874 | |
| - attività finanziarie designate al fair value | - | - | |
| - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 32.692 | 142.484.215 | |
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 641.188.706 | 56.220.463 | |
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (4.847.161.127) | (2.574.757.573) | |
| - altre attività | (48.111.522) | (34.081.451) | |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 2.761.365.255 | 2.120.120.081 | |
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.769.804.579 | 2.138.095.178 | |
| - passività finanziarie di negoziazione | 1.592.278 | (35.102) | |
| - passività finanziarie designate al fair value | - | - | |
| - altre passività | (10.031.602) | (17.939.995) | |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (1.120.814.267) | 45.112.919 | |
| B. ATTIVITÀ D'INVESTIMENTO | |||
| 1. Liquidità generata da | |||
| - vendite di partecipazioni | - | - | |
| - dividendi incassati su partecipazioni | 48.300.963 | 8.000.000 | |
| - vendite di attività materiali | 355 | 92.518 | |
| - vendite di attività immateriali | - | - | |
| - vendite di società controllate e di rami d'azienda | - | - | |
| 2. Liquidità assorbita da | |||
| - acquisti di partecipazioni | - | (2.500.000) | |
| - acquisti di attività materiali | (95.274.198) | (6.789.899) | |
| - acquisti di attività immateriali | (33.970.109) | (5.754.738) | |
| - acquisti di società controllate e di rami d'azienda | - | - | |
| Liquidità netta generata /assorbita dall'attività d'investimento | (80.942.989) | (6.952.119) | |
| C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA | |||
| - emissione/acquisti di azioni proprie | 6.776.678 | (13.366.525) | |
| - emissione/acquisti strumenti di capitale | 300.000.000 | 200.000.000 | |
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (204.610.088) | (186.104.434) | |
| Liquidità netta generata /assorbita dall'attività di provvista | 102.166.590 | 529.041 | |
| LIQUIDITÀ NETTA GENERATA / ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | (1.099.590.666) | 38.689.841 |
| (Importi in euro) | ||
|---|---|---|
| Importo | ||
| Voci di bilancio | 2019 | 2018 |
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo | 2.013.386.265 | 1.950.529.450 |
| Liquidità totale netta generata / assorbita nel periodo | (1.099.590.666) | 38.689.841 |
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | 14.443.321 | 24.166.974 |
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo | 928.238.920 | 2.013.386.265 |
Legenda
(+) generata
(-) assorbita
La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie della Banca, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.
Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intendono le disponibilità liquide contabilizzate nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" e le attività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 40 dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi) al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi).
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura dell'esercizio 2019 comprende:
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura dell'esercizio precedente comprendeva:
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 309
| Parte A – Politiche contabili |
312 |
|---|---|
| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale |
355 |
| Parte C – Informazioni sul conto economico |
400 |
| Parte D – Redditività complessiva |
418 |
| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura |
420 |
| Parte F – Informazioni sul patrimonio |
473 |
| Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda |
478 |
| Parte H – Operazioni con parti correlate |
480 |
| Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali |
486 |
| Parte L – Informativa di settore |
489 |
| Parte M – Informativa sul leasing |
490 |
Nota integrativa Parte A - Politiche contabili
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 311
| A.1 Parte generale | 313 |
|---|---|
| A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio | 323 |
| A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie | 345 |
| A.4 Informativa sul Fair value | 346 |
| A.5 Informativa sul c.d. "Day one profit/loss" | 352 |
Il presente Bilancio di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2019.
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).
La Banca d'Italia con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati per la redazione del presente Bilancio.
La redazione del presente Bilancio è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalla presente nota integrativa ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione (si rimanda alla Relazione sulla gestione consolidata) e dagli Allegati.
Inoltre, ai sensi dell'art. 123-bis comma 3 del TUF, come ricordato nelle "Altre informazioni" della Relazione sulla gestione, la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank.
Gli schemi di bilancio sono redatti in unità di euro mentre la nota integrativa, salvo quando diversamente indicato, è redatta in migliaia di euro; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Prospetto della redditività complessiva che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.
Inoltre, non sono state indicate le tabelle della nota integrativa che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.
La Banca ha applicato la disposizione prevista al paragrafo C5 b) dell'IFRS 16 e ai paragrafi E1 e E2 dell'IFRS 1 "First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards", secondo cui – ferma restando l'applicazione retrospettiva delle nuove regole di misurazione e rappresentazione richiesta dallo standard – non è vi è obbligo di rideterminazione dei valori di esercizi precedenti (comparativi) nel bilancio di prima applicazione del nuovo principio. Nella sezione 4 – "Altri aspetti – La transizione all'IFRS 16 - Leasing" della presente nota integrativa è stata fornita l'informativa in merito alle scelte operative effettuate e alla metodologia utilizzata in sede di transizione al nuovo principio nonché alla riconciliazione tra i dati dell'ultimo bilancio approvato e i dati di apertura del primo bilancio redatto in applicazione del principio stesso. Le tabelle presentate nella nota integrativa con riferimento alle voci impattate dall'applicazione dell'IFRS 16 sono state modificate secondo quanto previsto al riguardo dal 6° aggiornamento della Circolare 262 emanato il 30 novembre 2018.
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio e i dati delle tabelle di nota integrativa dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il presente Bilancio è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità della Banca di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Tali criteri sono stati in parte modificati rispetto all'esercizio precedente esclusivamente con riferimento all'emanazione e all'entrata in vigore di nuovi principi ed interpretazioni, per il dettaglio dei quali si rimanda a quanto evidenziato nella successiva Sezione 4 – "Altri aspetti" e alla Parte A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio".
Dopo la data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio al 31 dicembre 2019.
Il Bilancio dell'impresa al 31 dicembre 2019 è stato approvati dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, che ne ha autorizzato la diffusione pubblica, anche ai sensi dello IAS10.
Per quanto riguarda l'emergenza internazionale dichiarata dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il 30 gennaio scorso, in relazione alla diffusione del Covid-19, si precisa che, ai sensi dello IAS 10, la Banca considera la stessa quale evento intervenuto successivamente alla data di bilancio che non comporta rettifiche allo stesso; i potenziali effetti sui risultati economico- patrimoniali futuri non sono allo stato determinabili in considerazione delle incertezze connesse alle possibili evoluzioni.
Nel corso dell'esercizio 2019 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2019:
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2019, ad eccezione del principio contabile IFRS 16 che prevede un nuovo modello di contabilizzazione dei contratti di leasing/locazione da parte del locatario, per i cui dettagli si rimanda a quanto più sotto illustrato.
In data 16 gennaio 2020 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2020/34 della Commissione del 15 gennaio 2020, che recepisce le "Modifiche all'IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7: riforma dei Benchmark dei tassi di interesse" emanate dallo IASB nel mese di settembre 2019, applicabili a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2020 o in data successiva, con applicazione anticipata consentita. Si precisa che la Banca ha deciso di non applicare in via anticipata le "Modifiche all'IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7: riforma dei Benchmark dei tassi di interesse" emanate dallo IASB nel mese di settembre 2019 e di cui al Regolamento (UE) 2020/34 della Commissione del 15 gennaio 2020. Al 31 dicembre 2019 la Banca ha in essere esclusivamente coperture di fair value che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzati, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva OIS.
A seguito dell'entrata in vigore, nel 2018, del Regolamento (EU) 2016/1011 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'8 giugno 2016 (EU Benchmark Regulation – BMR) l'Euribor è stato oggetto di un processo di riforma condotto dall'European Money Markets Institute (EMMI), amministratore dello stesso, per renderlo conforme alla BMR secondo una nuova metodologia ibrida di calcolo (basata su tre livelli) da implementarsi entro la fine del 2019. L'autorizzazione è stata concessa, ai sensi dell'art. 34 della BMR, il 2 luglio 2019 dall'autorità belga FSMA, supervisore dell'EMMI. A novembre 2019 si è conclusa la piena transizione alla nuova metodologia di calcolo e l'Euribor risulta pertanto BMR-compliant e può continuare ad essere utilizzato dopo il 1° gennaio 2020.
Con riferimento alla curva OIS, la stessa a tendere verrà sostituita dalla curva €STR. In particolare, le clearing house (Eurex\LCH) utilizzate dalla Banca hanno comunicato che la curva OIS verrà sostituita con la curva €STR a partire dal 22 giugno 2020, anticipando la dismissione del tasso Eonia che, per effetto della riforma in oggetto, avverrà a fine 2021.
La Banca, che ha scelto di continuare ad applicare i requisiti di hedge accounting previsti dallo IAS 39, ha tenuto conto di quanto sopra rispetto alla valutazione dell'efficacia della relazione di copertura non rilevando impatti significativi sulle relazioni di copertura in essere.
Nel corso dell'esercizio 2019 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2020:
Tali principi ed emendamenti non sono stati applicati in via anticipata dalla Banca e che non ci si aspetta effetti significaitvi dalla loro applicazione.
Al 31 dicembre 2019, inoltre, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:
I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per la Banca, sono ragionevolmente stimati come non significativi; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono tuttora da completare.
Come citato in precedenza, in data 30 novembre 2018 è stato emanato il 6° aggiornamento della Circolare n. 262 del 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" che ha recepito il principio contabile internazionale IFRS 16 "Leasing" e le conseguenti modifiche in altri principi contabili internazionali, tra cui lo IAS 40 in materia di investimenti immobiliari, introdotte per garantire la coerenza complessiva del framework contabile di riferimento.
In data 9 novembre 2017 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2017/1986 della Commissione del 31 ottobre 2017 che modifica il regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'International Financial Reporting Standard 16 (IFRS 16) con applicabilità obbligatoria ai bilanci relativi ai periodi che iniziano il, o dopo il, 1° gennaio 2019 (con facoltà di applicazione anticipata nel 2018, congiuntamente all'applicazione obbligatoria dell'IFRS 15).
A partire dal 1° gennaio 2019 FinecoBank applica pertanto il suddetto principio.
L'IFRS 16 che ha sostituito il previgente set di principi contabili internazionali e interpretazioni sul leasing e, in particolare, lo IAS17, fornisce una nuova definizione di leasing e ha introdotto un criterio basato sulla nozione di controllo ("right of use" o "diritto d'uso") di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti di servizi, individuando quali discriminanti dei leasing: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'uso del bene e il diritto di dirigere (vale a dire controllare) l'uso del bene oggetto del contratto.
Il principio conferma la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario con riferimento al modello contabile che deve applicare il locatore: un leasing è classificato come finanziario se trasferisce, sostanzialmente, tutti i rischi e benefici connessi alla proprietà di un'attività sottostante; un leasing è classificato come operativo se, sostanzialmente, non trasferisce tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà di un'attività sottostante.
Con riferimento invece al modello contabile da applicarsi da parte del locatario, e quindi al modello contabile rilevante per FinecoBank, il nuovo principio prevede che, per tutte le tipologie di leasing, anche operativo, debba essere rilevata un'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("right of use" o "diritto d'uso") del bene oggetto di locazione e, contestualmente, il debito finanziario relativamente ai canoni da pagare previsti nel contratto ("passività del leasing").
Al momento dell'iscrizione iniziale detta attività è valutata sulla base dei flussi finanziari associati al contratto di leasing alla data di decorrenza dello stesso, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario (ove esistenti). I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, ovvero se quest'ultimo non può essere determinato facilmente, il tasso di finanziamento marginale della Banca, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività sarà valutata in base a quanto previsto per le attività materiali e immateriali da IAS 38, IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile. La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.
La Banca ha completato le attività finalizzate a garantire la piena conformità con il nuovo principio contabile alla data di transizione, in particolar modo con riferimento al calcolo e alla contabilizzazione del diritto d'uso e dell'associata passività di leasing, aspetti che rappresentano la principale discontinuità rispetto al modello contabile previsto da IAS17. Anche le attività relative allo sviluppo e implementazione di regole, principi e sistemi IT atte a garantire il corretto calcolo delle suddette attività e passività, la loro misurazione successiva e la determinazione dei correlati effetti a conto economico, sono state finalizzate.
La transizione all'IFRS 16 ha comportato la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni e stime come nel seguito illustrate.
La Banca ha identificato i contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio, rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dall'azienda e dei negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre a contratti di locazione di macchinari e autovetture.
Ai fini del calcolo del debito per leasing e dell'associato "diritto d'uso", la Banca procede all'attualizzazione dei canoni futuri determinati alla luce delle previsioni dei suddetti contratti di locazione e calcolati al netto della componente IVA, pur essendo la stessa indetraibile per la Banca, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata. Si precisa inoltre che le componenti non leasing sono separate dalle componenti leasing e rilevate a conto economico per competenza secondo il principio contabile applicabile e che nel conto economico sono rilevati anche i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing.
Il contratto di affitto dell'immobile sito in Milano, Piazza Durante 11, presso cui è stabilita la sede legale della Banca, condotto in locazione sino al 31 gennaio 2019 quando la Banca ha perfezionato l'operazione di acquisto determinando la contestuale risoluzione del contratto di affitto è stato qualificato in sede di prima applicazione del principio come "Short term lease" e quindi escluso dall'ambito di applicazione dell'IFRS 16.
La Banca ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto incluso nel perimetro di applicazione come sopra definito, considerando a tal fine il periodo "non annullabile" durante il quale ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing è stata determinata, basandosi sull'esperienza storica e le informazioni disponibili alla data di transizione, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture della Banca che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
Per quanto riguarda il tasso di attualizzazione da utilizzare per la determinazione della passività del leasing, la natura dei contratti stipulati dalla Banca, che rientrano nel perimetro di applicazione del principio e rappresentati principalmente da contratti di affitto di immobili, non consente di ricavare il tasso implicito in ognuno di essi e pertanto l'attualizzazione è effettuata utilizzando il tasso di finanziamento marginale. Quest'ultimo è determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing in essere.
Dal momento che FinecoBank alla data di prima applicazione del principio non ha emesso propri strumenti di debito, il tasso applicato (il tasso medio ponderato è pari a circa 1,49%) ai fini e per gli effetti della First Time Adoption è stato il tasso di provvista senior secured di UniCredit S.p.A., a tale data controllante della Banca, applicato dalla stessa Unicredit S.p.A. per finanziarie le società del perimetro Italia del Gruppo UniCredit38 .
Come già in precedenza indicato, la Banca ha deciso di avvalersi della facoltà di non rideterminare i dati contabili relativi ad esercizi precedenti (comparativi) pur applicando il nuovo principio retrospettivamente, come previsto dal principio stesso (transizione con metodo retrospettivo modificato).
Si precisa che nessun effetto è stato registrato nel patrimonio netto alla data del 1° gennaio 2019 in quanto, per le finalità di First Time Adoption, la passività finanziaria ("passività del leasing") relativamente ai contratti in essere a tale data è stata valutata e rilevata al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione, e la corrispondente attività consistente nel diritto d'uso è stata valutata pari alla suddetta passività finanziaria maggiorata dei pagamenti anticipati relativi a medesimi contratti di leasing, rilevati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale (bilancio al 31 dicembre 2018).
Di seguito si riportano le tabelle dello Stato Patrimoniale (Attivo e Passivo) che mostrano: (i) i saldi patrimoniali del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2018, (ii) le rettifiche agli stessi derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 e (iii) i saldi patrimoniali di apertura al 1° gennaio 2019.
38 Si precisa che conseguentemente all'uscita dal Gruppo UniCredit, la Banca, ai soli fini della contabilizzazione dei contratti di leasing con decorrenza successiva a tale data, ha determinato il proprio tasso di finanziamento marginale utilizzando quale parametro di riferimento la curva Bloomberg relativa alle obbligazioni emesse da Banche Italiane con rating BBB.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 31 dicembre 2018 | Rettifiche IFRS 16 | 1° gennaio 2019 post applicazione IFRS 16 |
|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 6 | - | 6 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
20.218 | - | 20,218 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 6.876 | - | 6,876 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 13.342 | - | 13,342 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
961.773 | - | 961,773 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.248.431 | - | 23,248,431 |
| a) crediti verso banche | 12.427.086 | - | 12,427,086 | |
| b) crediti verso clientela | 10.821.345 | - | 10,821,345 | |
| 50. | Derivati di copertura | 3.314 | - | 3,314 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
4.873 | - | 4,873 |
| 70. | Partecipazioni | 3.000 | - | 3,000 |
| 80. | Attività materiali | 16.330 | 63.656 | 79,986 |
| 90. | Attività immateriali | 98.307 | - | 98,307 |
| di cui | ||||
| - avviamento | 89.602 | - | 89,602 | |
| 100. | Attività fiscali | 6.714 | - | 6,714 |
| a) correnti | 467 | - | 467 | |
| b) anticipate | 6.247 | - | 6,247 | |
| 120. | Altre attività | 350.609 | (424) | 350,185 |
| Totale dell'attivo | 24,713,575 | 63.232 | 24.776.807 |
Si precisa che le rettifiche IFRS 16 riportate in corrispondenza della riga 120. Altre attività corrispondono ai pagamenti anticipati relativi ai contratti di leasing portati ad incremento delle attività consistente nel diritto d'uso, rilevati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale (bilancio al 31 dicembre 2018).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci del passivo | 31 dicembre 2018 | Rettifiche IFRS 16 | 1° gennaio 2019 post applicazione IFRS 16 |
|
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.278.872 | 63.232 | 23,342,104 |
| a) debiti verso banche | 1.009.774 | 4.017 | 1,013,791 | |
| b) debiti verso la clientela | 22.269.098 | 59.215 | 22,328,313 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 2.221 | - | 2,221 |
| 40. | Derivati di copertura | 5.341 | - | 5,341 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
2.600 | - | 2,600 |
| 60. | Passività fiscali | 12.184 | - | 12,184 |
| a) correnti | 12.184 | - | 12,184 | |
| 80. | Altre passività | 335.443 | - | 335,443 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 4.561 | - | 4,561 |
| 100. | Fondi per rischi ed oneri: | 109.805 | - | 109,805 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 49 | - | 49 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 109.756 | - | 109,756 | |
| 110. | Riserve da valutazione | (9.794) | - | (9,794) |
| 130. | Strumenti di capitale | 200.000 | - | 200,000 |
| 140. | Riserve | 355.673 | - | 355,673 |
| 150. | Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | 1,934 |
| 160. | Capitale | 200.773 | - | 200,773 |
| 170. | Azioni proprie (-) | (13.960) | - | (13,960) |
| 180. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 227.922 | - | 227,922 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 24,713,575 | 63.232 | 24.776.807 |
Di seguito si riportano le tabelle che mostrano in dettaglio le rettifiche derivanti dalla First Time Adoption dell'IFRS16.
Attività materiali ad uso funzionale
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Attività / Valori | 31 dicembre 2018 | Rettifiche IFRS 16 | 1° gennaio 2019 post applicazione IFRS 16 |
| 1. Attività di proprietà | 14.242 | - | 14.242 |
| a) terreni | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - |
| c) mobili | 1.608 | - | 1.608 |
| d) impianti elettronici | 10.869 | - | 10.869 |
| e) altre | 1.765 | - | 1.765 |
| 2. Attività acquisite in leasing finanziario | - | 63.656 | 63.656 |
| a) terreni | - | - | - |
| b) fabbricati | - | 63.031 | 63.031 |
| c) mobili | - | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - | - |
| e) altre | - | 625 | 625 |
| Totale | 14.242 | 63.656 | 77.898 |
L'importo pari a 625 migliaia di euro, contabilizzato ad incremento della voce "e) altre", fa riferimento ai diritti d'uso relativi ad impianti, macchinari e autoveicoli.
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: debiti verso banche
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni / Valori | 31 dicembre 2018 | Rettifiche IFRS 16 | 1° gennaio 2019 post applicazione IFRS 16 |
| 1. Debiti verso banche centrali | - | - | - |
| 2. Debiti verso banche | 1.009.774 | 4.017 | 1.013.791 |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 52.563 | - | 52.563 |
| 2.2 Depositi a scadenza | - | - | - |
| 2.3 Finanziamenti | 933.352 | - | 933.352 |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 933.352 | - | 933.352 |
| 2.3.2 Altri | - | - | - |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | - | - |
| 2.5 Debiti per leasing | - | 4.017 | 4.017 |
| 2.6 Altri debiti | 23.859 | - | 23.859 |
| Totale | 1.009.774 | 4.017 | 1.013.791 |
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: debiti verso clientela
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni / Valori | 31 dicembre 2018 | Rettifiche IFRS 16 | 1° gennaio 2019 post applicazione IFRS 16 |
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 22.046.700 | - | 22.046.700 |
| 2. Depositi a scadenza | 3.106 | - | 3.106 |
| 3. Finanziamenti | 116.299 | - | 116.299 |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 116.299 | - | 116.299 |
| 3.2 Altri | - | - | - |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | - | - |
| 5. Debiti per leasing | - | 59.215 | 59.215 |
| 6. Altri debiti | 102.993 | - | 102.993 |
| Totale | 22.269.098 | 59.215 | 22.328.313 |
Riconciliazione delle passività finanziarie al 1° gennaio 2019 con gli impegni per leasing operativi rilevati al 31 dicembre 2018
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Descrizione Importo |
||
| Impegni per leasing operativi al 31 dicembre 2018 | 5.052 | |
| Pagamenti futuri leasing | 69.236 | |
| Eccezioni alla rilevazione dell'IFRS 16 | (1.637) | |
| - short term lease | (1.598) | |
| - low value lease | (39) | |
| Pagamenti futuri leasing attività immateriali | (4.999) | |
| Passività finanziaria per leasing non attualizzata al 1 gennaio 2019 | 67.652 | |
| Effetto di attualizzazione | (4.420) | |
| Passività finanziaria per leasing al 1 gennaio 2019 | 63.232 | |
| Valore attuale passività per leasing finanziari al 31 dicembre 2018 | - | |
| Passività finanziaria per leasing aggiuntiva dovuta alla transizione all'IFRS 16 al 1 gennaio 2019 | 63.232 |
Al 31 dicembre 2018 non erano in essere leasing finanziari e gli impegni includevano esclusivamente i canoni di leasing/locazione operativi non disdettabili, inclusi i canoni di leasing/locazione di attività immateriali.
Nella voce" Pagamenti futuri leasing" sono stati riportati i canoni di leasing/locazione disdettabili non inclusi negli impegni al 31 dicembre 2018.
L'applicazione dell'IFRS 16, che non ha avuto impatti sul patrimonio netto alla data di prima applicazione, ha determinato un incremento delle Attività materiali rilevate nell'attivo di bilancio al 1° gennaio 2019 pari a circa 63,7 milioni di euro e un conseguente incremento degli RWA della Banca il cui effetto è quantificato in circa 55 basis point sul CET1 della Banca al 31 dicembre 2018.
FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.
Dal 2016 al 2018 lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha deliberato degli interventi di sostegno a favore di alcune banche, in particolare di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige.
A fronte degli interventi sopra citati, FinecoBank ha effettuato dei pagamenti monetari con il contestuale riconoscimento in bilancio, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, di strumenti di capitale dapprima classificati – in base al principio contabile IAS 39 in vigore fino al 31 dicembre 2017 – come "Attvità finanziarie disponibili per la vendita" e, quindi, a partire dal 1° gennaio 2018 – in base al vigente principio contabile IFRS 9 – come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Alla data del 31 dicembre 2019 l'esposizione complessiva in titoli di capitale derivante dalle suddette contribuzioni versate dalla Banca, al netto delle svalutazioni e cancellazioni operate negli esercizi precedenti e degli effetti della valutazione al fair value a tale data ammonta complessivamente a 2.630 migliaia di euro (di cui 2.307 migliaia di euro relativi ai contributii versati relativamente all'intervento a favore di Carige e 323 migliaia di euro ai contributii versati per l'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena).
In particolare, la valutazione al fair value al 31 dicembre 2019 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'operazione deliberata dallo Schema Volontario per fronteggiare l'intervento di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico nell'esercizio 2019 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 202 migliaia di euro per allinearlo alla stima del fair value dei titoli della cartolarizzazione Berenice (titoli mezzanine e junior emessi per la cartolarizzazione degli NPLs delle tre banche acquistati dallo Schema Volontario) effettuata da un advisor nell'ambito dell'incarico conferitogli dal FITD ai fini della predisposizione del Rendiconto dello Schema Volontario al 31 dicembre 2019. Il modello valutativo adottato dall'advisor incaricato dal FITD è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.
La valutazione al fair value al 31 dicembre 2019 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A. ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico dell'esercizio 2019 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 4.344 migliaia di euro. Non essendo disponibili valutazioni di mercato o prezzi di titoli comparabili, il fair value dello strumento è stato determinato dal Gruppo utilizzando un modello interno basato sulla metodologia dei Multipli di mercato applicate in analisi multi-scenario, avendo come riferimento le più recenti informazioni riguardanti il piano di risanamento della banca attraverso l'aumento di capitale sottoscritto dallo Schema Volontario con la conversione alla pari del prestito obbligazionario sottoscritto a dicembre 2018.
Si precisa inoltre che in data 24 dicembre 2019 il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha comunicato l'incasso da parte dello Schema Volontario di un ammontare complessivo pari a 53,5 milioni di euro a fronte delle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti, maturati nel corso dell'anno 2019 sul suddetto prestito obbligazionario, riconoscendo a FinecoBank l'ammontare di pertinenza pari a 1.594 migliaia di euro. Tali proventi sono stati rilevati nella voce "70. Dividendi e proventi simili" del conto economico.
La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.
Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva sopra citata, con comunicazione del 3 dicembre 2019, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha comunicato che in applicazione di un criterio uniforme di ripartizione delle contribuzioni ordinarie negli anni di accumulo, l'importo complessivamente dovuto dalle banche consorziate per l'esercizio 2019 risulterebbe pari a 566,5 milioni di euro.
Peraltro, tra le variabili che incidono sulla determinazione delle contribuzioni effettive per l'anno 2019 assumono rilievo:
In totale, quindi, la contribuzione dovuta dalle banche consorziate per il 2019, incluse le risorse da destinare al Fondo di solidarietà e il suddetto contributo supplementare, è stato determinato in complessivi 633 milioni di euro, di cui 616,7 milioni di euro finalizzati alla costituzione della dotazione finanziaria. La quota di competenza di ciascuna consorziata è stata calcolata in funzione del rispettivo ammontare dei depositi protetti al 30 settembre 2019 e corretta per il rischio sulla base degli indicatori gestionali del modello risk based del Fondo per il calcolo delle contribuzioni, ai sensi dell'art. 28, comma 2 dello Statuto.
La quota di competenza di FinecoBank per l'esercizio 2019, versata e contabilizzata nella voce 160. Spese Amministrative, ammonta complessivamente a 18,1 milioni di euro, così composta:
Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livello-obiettivo, tali contributi sono
fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.
Nessuna contribuzione è stata richiesta a FinecoBank da parte del Single Resolution Board, per l'esercizio 2019, con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla suddetta direttiva.
Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui la Banca non si è avvalsa.
In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti.
In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa presentate nel Bilancio al 31 dicembre 2019, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2019. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati, nonché, più in generale, dalla situazione di incertezza ed instabilità del settore bancario.
Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.
Alla data di predisposizione del presente Bilancio consolidato non riteniamo, sulla base degli elementi disponibili e tenuto conto delle analisi di sensitività svolte, che vi siano incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Su tali scenari potrebbero incidere, tra gli altri, gli elementi di incertezza sugli effetti dell'epidemia da Coronavirus e delle misure di contenimento che non sono ad oggi determinabili.
Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione del valore di:
la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività della Banca, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.
Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri utilizzate ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento iscritto in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili. Per ulteriore informativa al riguardo si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale – Sezione 9 – Attività Immateriali della presente nota integrativa.
Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla specifica Sezione A.4 Informativa sul fair value della presente Parte A della presente nota integrativa.
Con particolare riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi della presente nota integrativa.
Per i dettagli sui modelli e i parametri utilizzati nella misurazione delle rettifiche di valore IFRS 9, si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione 15. Altre informazioni - Impairment della presente nota integrativa.
Il Bilancio dell'impresa al 31 dicembre 2019 è sottoposto a revisione contabile, ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società Deloitte & Touche S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.
I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.
Costituiscono eccezione i contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente e che, analogamente al sottostante, sono valutati al costo.
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:
Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante.
Un derivato incorporato è separato dalle passività finanziare diverse da quelle oggetto di valutazione al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico e dagli strumenti non finanziari, e contabilizzato come un derivato, se:
Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Se il fair value di uno strumento diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del passivo dello stato patrimoniale.
Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value".
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti attività finanziarie classificate fra le "Attività finanziarie designate al fair value".
Un'attività finanziaria, che non è un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione, è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare sono classificati in questa voce:
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati nel conto economico alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:
Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale, ovvero in sede di prima applicazione del principio, la Banca ha esercitato l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sugli strumenti fruttiferi di interessi sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo la rilevazione iniziale, per quanto concerne gli strumenti di debito, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto.
Tali strumenti sono oggetto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" in contropartita del Prospetto della redditività complessiva ed anch'esse esposte nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Per quanto concerne gli strumenti di capitale, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposte nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto.
In ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9, per gli strumenti di capitale le perdite durevoli di valore non sono oggetto di rilevazione a conto economico.
In caso di cessione gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nella voce "140. Riserve" del patrimonio netto.
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio crediti di funzionamento connessi con la distribuzione di prodotti finanziari).
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
Quando l'attività finanziaria in questione è eliminata, gli utili e le perdite sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
La Banca si è avvalsa della facoltà di continuare ad applicare i requisiti esistenti di hedge accounting IAS39 per tutte le relazioni di copertura fin quando lo IASB avrà completato il progetto di regole contabili sul macro-hedging.
Nel portafoglio "derivati di copertura" sono allocati gli strumenti derivati posti in essere allo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo) ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Essi si possono qualificare come:
I contratti derivati di copertura sono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all'inizio dell'operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l'utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell'elemento coperto.
Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all'inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati retrospettivi (il rapporto tra le variazioni di valore della posta coperta e quella del derivato di copertura) siano ricompresi all'interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui è stata designata.
La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l'elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l'operazione futura coperta venga posta in essere.
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione cumulata iscritta nelle voci 60 dell'attivo o 50 del passivo è rilevata a conto economico tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte.
Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (Perdite) da cessioni/riacquisto" di conto economico.
Alla data di riferimento del presente bilancio sono in essere operazioni di copertura generica dal rischio di tasso di interesse di mutui nei confronti di clientela retail e raccolta diretta a tasso fisso da clientela e operazioni di copertura specifica dal rischio di tasso di interesse di titoli di debito.
Gli investimenti partecipativi rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, e conseguentemente di strumento finanziario, contenuta nello IAS32.
Gli investimenti in strumenti di patrimonio netto, effettuati con l'intento di stabilire o mantenere un rapporto operativo di lungo termine nelle società partecipate possono essere considerati come un "investimento strategico".
In particolare, essi si distinguono in:
Sono controllate le entità, incluse le entità strutturate, nelle quali si dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso la capacità di esercitare il potere al fine di influenzare i rendimenti variabili cui si è esposti attraverso il rapporto con la stessa.
Al fine di verificare l'esistenza di controllo vengono considerati i seguenti fattori:
Laddove le attività rilevanti sono governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.
Tra le controllate possono essere comprese anche eventuali "entità strutturate" nelle quali i diritti di voto non sono significativi ai fini della sussistenza del controllo, ivi incluse società o entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.
Nel caso di entità strutturate, l'esistenza del controllo è oggetto di verifica considerando sia i diritti contrattuali che consentono il governo delle attività rilevanti (ovvero quelle che contribuiscono maggiormente ai risultati) sia l'esposizione ai rendimenti variabili derivanti da tali attività.
Una joint venture è un'entità relativamente alla quale si dispone:
In particolare il controllo congiunto esiste qualora le decisioni relative alle attività rilevanti richiedano il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
La Banca, alla data di riferimento del bilancio, non detiene investimenti partecipativi in joint venture.
Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né una controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto.
L'influenza notevole si presume quando la partecipante:
Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.
La Banca, alla data di riferimento del bilancio, non detiene investimenti partecipativi in società collegate.
Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures, sono valutate secondo il metodo del costo.
Il costo di acquisto di una partecipazione è determinato come somma:
dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall'acquirente, in cambio del controllo dell'impresa acquisita;
più
qualunque costo direttamente attribuibile all'acquisizione stessa.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede a confrontare il valore di iscrizione in bilancio con il valore recuperabile della partecipazione stessa. Tale valore recuperabile è determinato facendo riferimento al valore d'uso degli investimenti partecipativi.
Il valore d'uso è determinato mediante modelli di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria e basati sull'attualizzazione dei previsti flussi finanziari futuri ricavabili dalla partecipazione (metodologia cosiddetta Discounted Cash Flow).
Qualora non sia possibile raccogliere sufficienti informazioni si considera come valore d'uso il valore del patrimonio netto della società. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico alla voce 220. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
Le attività materiali ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo.
Nelle attività materiali confluiscono i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di attività materiali di cui all'IFRS 16, nonchè le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in leasing e/o in affitto da terzi. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nello stato patrimoniale consolidato nella voce 120. "Altre attività" .
Le attività materiali detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari, di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Per quanto riguarda le attività materiali per diritti d'uso acquisite con il leasing, al momento dell'iscrizione iniziale dette attività sono valutate sulla base dei flussi finanziari associati ai contratti di leasing, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario. I pagamenti dovuti per il leasing sono determinati alla luce delle previsioni del contratto di locazione e calcolati al netto della componente IVA, ove applicabile, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo, e sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Banca, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing.
Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività è valutata in base a quanto previsto per le attività materiali da IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile.
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce:
ovvero:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
I fabbricati, se quantificabili separatamente, sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata; i fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
| | Fabbricati | non superiore a 33,3 anni |
|---|---|---|
| | Mobili e arredi | non superiore a 9 anni |
| | Macchine e dispositivi elettronici | non superiore a 5 anni |
| | Impianti, macchinari e attrezzature | non superiore a 14 anni |
| | Automezzi | non superiore a 4 anni |
La stima della vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la relativa vita utile viene rideterminata e la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
In particolare, si precisa che le spese per migliorie capitalizzate sull'attività principale, con particolare riferimento agli immobili, possono determinare un significativo aumento della vita utile del bene, che non può in ogni caso superare la vita utile sopra riportata a partire dalla data di capitalizzazione della miglioria.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 180. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dal suo realizzo; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico, rispettivamente, alla voce 250. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 180. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali".
Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono relative principalmente ad avviamento, marchi e domini, software e oneri sostenuti per la realizzazione del sito Fineco.
Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte in bilancio al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
| | software | non superiore a 3 anni; | |
|---|---|---|---|
| --- | ---------- | ------------------------- | -- |
altre attività immateriali non superiore a 5 anni.
Non sono presenti attività immateriali aventi durata indefinita, ad eccezione dell'avviamento, del marchio e domini Fineco.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 190. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale consolidato (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dal suo realizzo, ulteriori benefici economici futuri; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico, rispettivamente, alla voce 250. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 190. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali".
Ai sensi dell'IFRS3, l'avviamento è rappresentato dall'eccedenza, in sede di aggregazione aziendale ("business combination"), del costo d'acquisizione sostenuto rispetto all'interessenza acquisita nel fair value netto, alla data di acquisizione, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti.
L'avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è esposto fra le attività immateriali; quello sulle acquisizioni di società collegate è invece insito nel costo di acquisto e, conseguentemente, esposto ad incremento del valore delle partecipazioni.
Nello specifico, l'avviamento iscritto tra le attività immateriali nel presente bilancio riviene dalle acquisizioni di società oggetto di fusione o incorporazione.
In sede di valutazione successiva, l'avviamento è esposto in bilancio al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento.
L'avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test. Le rettifiche di valore dell'avviamento sono registrate nel conto economico alla voce 240. "Rettifiche di valore dell'avviamento". Sull'avviamento non sono ammesse riprese di valore.
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari, attività che sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca stessa. Ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda FinecoBank. La cash generating unit (CGU) è la Banca nel suo complesso incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Infatti, considerato il particolare modello di business della Banca, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa.
Per ulteriori informazioni sull'avviamento ed il relativo test di impairment si veda anche la sezione 9.3 Attività immateriali – Altre informazioni della successiva Parte B della presente nota integrativa.
Rientrano in tali categorie le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.
Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione) e le relative passività, sono iscritte nello stato patrimoniale rispettivamente alle voci 110. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e 70. "Passività associate ad attività in via di dismissione" al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.
Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva (si veda Parte D - Redditività complessiva).
Il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attività e passività in via di dismissione, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 290. "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" di conto economico. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico.
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti "Attività non correnti in via di dismissione".
Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci 100. "Attività fiscali" dell'attivo e 60. "Passività fiscali" del passivo.
In applicazione del "Balance sheet liability method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
Le attività fiscali e le passività fiscali correnti e differite sono calcolate applicando la legislazione fiscale nazionale vigente e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare per la fiscalità corrente l'IRES è stata calcolata con l'aliquota del 27,50%, ai fini IRAP l'aliquota applicata è stata del 5,57%.
A tale riguardo si evidenzia come gli effetti della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,50% al 24% introdotta, a decorrere dal 1° gennaio 2017 con effetto per i periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, dalla Legge di Stabilità per il 2016 risultano "neutralizzati" per la Banca a seguito dell'introduzione, ad opera della medesima Legge, di una addizionale di 3,5 punti percentuali per gli enti creditizi con effetto per gli stessi periodi di imposta.
In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.
Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente riviste al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.
Inoltre, le attività fiscali differite sono rilevate solo nella misura in cui si preveda il loro recupero attraverso la produzione di sufficiente futuro reddito imponibile. In ossequio a quanto previsto dallo IAS12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite è oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.
Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce 270. "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative agli utili e perdite da valutazione su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le cui variazioni di valore sono rilevate, al netto delle imposte, direttamente nel prospetto della redditività complessiva tra le riserve da valutazione.
Le attività fiscali correnti sono rappresentate nello Stato Patrimoniale al netto delle relative passività fiscali correnti qualora sussistano i seguenti requisiti:
Le attività fiscali differite sono rappresentate a Stato Patrimoniale al netto delle relative passività fiscali differite qualora sussistano i seguenti requisiti:
La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Gli effetti della valutazione sono registrati nel conto economico alla voce 170. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: a) impegni e garanzie rilasciate".
I fondi di quiescenza – ossia gli accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro – si qualificano come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano.
In particolare:
Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno, con l'utilizzo del "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità teorica complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
Più precisamente, l'importo contabilizzato come passività/attività netta, in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised, alla voce 100. "Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili" è pari al valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, meno eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano diverse da quelle che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni aggiustato per gli effetti del cosiddetto "asset ceiling" (a limitare l'ammontare dell'attività netta riconoscibile al massimale di attività disponibili all'entità). Gli utili/perdite attuariali rivenienti dalla valutazione delle passività a benefici definiti vengono rilevati in contropartita del Patrimonio netto consolidato nell'ambito della voce 110. "Riserve da valutazione" ed esposti nel Prospetto della redditività complessiva.
Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese/divisa di denominazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media coerente a quella della passività stessa.
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti fondi di quiescenza e obblighi simili.
Gli altri fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
Nel caso dei fondi rischi e oneri per controversie legali, la stima include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, anche le spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
Tale stima è determinata dalla Banca, in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base dell'analisi del trend storico delle spese legali sostenute, per tipologia di contenzioso e grado di giudizio.
Inoltre, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente adeguati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce 170. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti" del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto degli eventuali storni.
Negli "Altri fondi" sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti ai consulenti finanziari ed in particolare l'indennità suppletiva di clientela e l'indennità contrattuale, che sono assimilabili a piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni sono state calcolate, da parte di un attuario, utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda il paragrafo "Fondi di quiescenza e obblighi simili"), e il patto di non concorrenza.
In alcune circostanze gli accantonamenti per rischi ed oneri (ad esempio quelli connessi alle spese del personale o alle spese amministrative) sono stati rilevati nella voce propria del conto economico per meglio rifletterne la natura.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi (tra i quali depositi, conti correnti, finanziamenti, passività del leasing, debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.).
Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria; gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Dopo l'iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato includono le passività del leasing rilevate inizialmente pari al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Banca, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica della corrispondente attività per diritto di utilizzo.
Gli strumenti di debito ibridi (combinati), indicizzati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value, classificato fra le attività o le passività finanziarie detenute per la negoziazione e successivamente fatto oggetto di valutazione al fair value con iscrizione dei relativi utili o perdite a conto economico alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione". Al contratto primario è inizialmente attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l'importo complessivo incassato e il fair value del derivato incorporato.
Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 130. "Strumenti di capitale", qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria priva di clausola di conversione avente gli stessi flussi di cassa. La risultante passività finanziaria è quindi misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: c) passività finanziarie". Il successivo ricollocamento/vendita da parte dell'emittente è considerato come una nuova emissione che non genera alcun effetto economico.
Si precisa che le esposizioni debitorie della Banca a livello consolidato non prevedono covenants (si veda glossario negli allegati) che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile l'IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale).
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti titoli in circolazione, strumenti di debito ibridi e strumenti convertibili in azioni proprie.
Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale ovvero in sede di prima applicazione del principio, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:
tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite;
ovvero,
un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente al Consiglio di Amministrazione o organo equivalente.
Possono rientrare in tale categoria anche passività finanziarie rappresentate da strumenti ibridi (combinati) contenenti derivati incorporati che avrebbero, altrimenti, dovuto essere fatti oggetto di scorporo.
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico nella voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value", con l'eccezione di eventuali variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio che sono esposte a voce 110. Riserve da valutazione" del patrimonio netto a meno che tale contabilizzazione non determini una discordanza che risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite, nel qual caso anche le variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio sono iscritte a conto economico.
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti passività finanziarie classificate fra le "Passività finanziarie valutate al fair value".
Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell'operazione.
Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura dell'esercizio.
Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora regolate, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico.
Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio essere alla data dell'operazione, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo.
In questo caso, quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio; quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.
Tutte le differenze di cambio rilevate nelle riserve da valutazione nel patrimonio netto sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva.
Un'aggregazione aziendale consiste in una transazione con la quale un'entità ottiene il controllo di un'impresa o di un ramo aziendale, determinando la combinazione di attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.
Un'aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita); può prevedere l 'acquisto dell'attivo netto di un'altra impresa, con l'emersione di un eventuale avviamento, oppure l 'acquisto del capitale dell'altra impresa (nell'ambito di operazioni di fusione e conferimento).
In base a quanto disposto dall' IFRS 3, le aggregazioni aziendali aventi ad oggetto un ramo aziendale devono essere contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto che prevede le seguenti fasi:
allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell'aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte.
In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell'acquisito.
La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull'acquisito. Quando l'acquisizione viene realizzata con un'unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione.
Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio il costo dell'aggregazione è comunque pari al fair value dell'intera partecipazione acquisita. Ciò comporta la rivalutazione al fair value, con iscrizione degli effetti a conto economico, delle partecipazioni in precedenza detenute nell'impresa acquisita.
Il costo di un'aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione. Eccezioni a questo principio sono costituite dalle imposte sul reddito, dai benefici a dipendenti, dalle attività derivanti da indennizzi, dai diritti riacquisiti, dalle attività non correnti detenute per la vendita e dalle operazioni con pagamento basato su azioni che sono oggetto di valutazione secondo quanto disposto dal principio ad essi applicabile.
La differenza positiva tra il costo dell'aggregazione aziendale e l'interessenza dell'acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test.
In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico. Nel caso in cui l'acquisizione abbia ad oggetto una percentuale inferiore al 100% del patrimonio dell'impresa acquisita si procede alla rilevazione del patrimonio di pertinenza di terzi.
Alla data di acquisizione il patrimonio di pertinenza di terzi è valutato:
Qualora all'atto dell'iscrizione iniziale un'esposizione creditizia iscritta nello stato patrimoniale nelle voci 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" o 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", risulti essere deteriorata, la stessa è qualificata quale "Attività finanziaria deteriorata acquisita o originata" (Purchased Originated Credit Impaired- POCI).
Il costo ammortizzato e, conseguentemente, gli interessi attivi generati da tali attività sono calcolati considerando, nella stima dei flussi di cassa futuri, le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività stessa. Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione di rettifiche o di riprese di valore.
Le "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate" sono convenzionalmente presentate all'iscrizione iniziale nell'ambito dello Stadio 3. Qualora, a seguito di un miglioramento del merito creditizio della controparte, le attività risultino "in bonis" le stesse sono classificate nell'ambito dello Stadio 2. Tali attività non sono mai classificate nell'ambito dello Stadio 1 poiché la perdita creditizia attesa deve essere sempre calcolata considerando un orizzonte temporale pari alla durata residua.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate.
I benefici per i dipendenti a lungo termine sono iscritti nello stato patrimoniale consolidato alla voce 80. "Altre passività" in base alla valutazione alla data di bilancio degli impegni assunti.
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio netto, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di acquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.
La compensazione contabile tra poste dell'attivo e del passivo viene effettuata in base alle indicazioni dello IAS 32, accertata la presenza dei seguenti requisiti:
In ottemperanza a quanto richiesto dall'IFRS 7, informazioni di maggior dettaglio sono contenute nelle tabelle di nota integrativa, riportate in Parte B Altre informazioni.
In tali tavole, in particolare, sono esposti:
Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi perdita di valore.
Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
Il nuovo metodo di classificazione e di valutazione delle attività finanziarie previsto dall'IFRS 9 si basa sulla modalità di gestione ("business model") e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento finanziario (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
In base al business model perseguito dall'entità per la gestione degli strumenti finanziari, le attività possono essere classificate come:
È possibile, inoltre, al momento della rilevazione iniziale:
Per quanto riguarda il business model, l'IFRS 9 individua tre fattispecie in relazione alla modalità con cui sono gestiti i flussi di cassa e le vendite delle attività finanziarie:
di business, pertanto, le vendite sono più frequenti e significative rispetto ad un business model HTC e sono parte integrante delle strategie perseguite;
Altri modelli di business: nei quali confluiscono sia le attività finanziarie detenute con finalità di trading sia le attività finanziarie gestite con un modello di business non riconducibile ai business model precedenti.
Il Business model della Banca è determinato dai Dirigenti con responsabilità strategiche ad un livello che riflette il modo in cui gruppi di attività finanziarie sono gestiti collettivamente per perseguire un determinato obiettivo aziendale. Il Business model non dipende dalle intenzioni della dirigenza rispetto ad un singolo strumento, di conseguenza questa condizione non configura un approccio strumento per strumento in materia di classificazione e deve essere stabilita ad un livello più elevato di aggregazione con l'obiettivo aziendale di perseguire, tempo per tempo, specifiche performances di massimizzazione del margine di interesse e delle commissioni accessorie, a fronte del contenimento del rischio di credito, sempre compatibili con il RAF (risk appetite framework) stabilito annualmente dalla Banca. Tuttavia, la Banca può avere più di un modello di business per la gestione dei suoi strumenti.
Per il business model Held to collect, la Banca ha definito le soglie di ammissibilità delle vendite che non inficiano la classificazione (frequenti ma non significative, individualmente e in aggregato, oppure infrequenti anche se di ammontare significativo) e, contestualmente, sono stati stabiliti i parametri per individuare le vendite coerenti con tale modello di business in quanto riconducibili ad un incremento del rischio di credito.
La Banca ha ricondotto nel business model "HTC" le seguenti attività finanziarie, in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover delle stesse:
Nel business model "HTCS" sono stati ricondotti i titoli di proprietà per i quali l'obiettivo perseguito dalla Banca nella propria politica di investimento è la gestione del fabbisogno di liquidità corrente della Banca, mantenere un determinato profilo di margine d'interesse o allineare le durate delle attività e passività finanziarie. Le vendite costituiscono parte integrante di tale modello di business, pertanto non esiste alcuna soglia di turnover delle vendite di portafoglio, né in termini di frequenza né in termini di ammontare delle vendite. Nonostante ciò, per perseguire l'obiettivo del modello di business, non è ammessa un'attività di trading e gli acquisti devono essere effettuati con un orizzonte temporale non di breve periodo.
Negli "Altri Business model" sono ricondotte le attività che non rientrano nei business model precedenti; si tratta di attività finanziarie che non sono possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali o il cui obiettivo è perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie e che, invece, riflettono le intenzioni di trading.
In particolare, si tratta delle seguenti attività identificate dalla Banca:
Al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie consentano la valutazione al costo ammortizzato (HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS) - oltre all'analisi relativa al business model - è necessario che i termini contrattuali delle attività finanziarie prevedano, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
Il test SPPI deve essere effettuato su ogni singolo strumento finanziario, al momento dell'iscrizione nel bilancio. Successivamente alla rilevazione iniziale, e finché è rilevata in bilancio, l'attività non è più oggetto di nuove valutazioni ai fini del test SPPI. Qualora si proceda alla cancellazione (derecognition) di uno strumento finanziario e all'iscrizione di una nuova attività finanziaria occorre procedere all'effettuazione del test SPPI sul nuovo asset.
Ai fini dell'applicazione del test SPPI, l'IFRS 9 fornisce le seguenti definizioni:
Per l'effettuazione del test SPPI nell'ambito dei processi di concessione del credito e per l'operatività in titoli di debito è stato realizzato un tool basato su una metodologia sviluppata internamente (alberi decisionali).
Per l'operatività in titoli di debito, il test è effettuato, tramite l'utilizzo del tool precedentemente citato, nel momento dell'acquisto dello strumento finanziario.
Per i prodotti di credito standard, il test SPPI è effettuato in sede di proposta di commercializzazione di un nuovo prodotto o di variazione delle condizioni standard di un prodotto esistente e l'esito del test viene esteso a tutti i singoli rapporti riconducibili al medesimo prodotto a catalogo. Per i prodotti di credito le cui condizioni contrattuali si discostano dalla scheda prodotto standard, il test SPPI è effettuato in sede di erogazione di ogni finanziamento/concessione di una nuova linea di credito attraverso l'utilizzo del medesimo tool.
Si precisa che la Banca non ha stabilito soglie "de-minimis" o "non genuine" considerando una qualsiasi clausola o caratteristica contrattuale dei flussi che non rispetta il requisito SPPI come un trigger che provoca il fallimento del test SPPI; ciò in considerazione della natura del portafoglio crediti e titoli della Banca, composto da attività finanziarie plain vanilla.
La "derecognition" è la cancellazione dallo stato patrimoniale di un'attività finanziaria rilevata precedentemente.
Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IFRS 9, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:
In assenza dei citati requisiti, le norme sull'eliminazione devono trovare applicazione all'attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.
Le condizioni per l'integrale cancellazione di un'attività finanziaria sono l'estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad un terzo dei diritti all'incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.
I diritti all'incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):
Inoltre, l'eliminazione di un'attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati sostanzialmente trasferiti. In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell'attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.
Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l'attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all'importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull'attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.
Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un'attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.
Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione, la società non procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell'equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo alla società del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.
Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici a esse associati.
Si segnala infine che le operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia sono esposte fuori bilancio.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti operazioni di cartolarizzazione dei crediti.
I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci Attività finanziarie al costo ammortizzato, Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio (Impegni e garanzie rilasciate) sono oggetto di calcolo di impairment secondo le logiche previste dal principio IFRS 9, tenuto conto della normativa di riferimento integrata delle disposizioni e policy interne che disciplinano le regole di classificazione dei crediti ed il loro trasferimento nelle diverse categorie.
Le esposizioni sono classificate nello Stadio 1, Stadio 2 o Stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo Stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.
Per le esposizioni appartenenti agli Stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, la Banca ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile39. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" 40 attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri creditizi forniti da UniCredit S.p.A., conformemente ad un apposito contratto di Master Service Agreement stipulato fra FinecoBank e UniCredit S.p.A..
Con riferimento alla perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire le richieste della normativa IFRS9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento ai titoli di debito la Banca ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
39 Si veda il successivo paragrafo "Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle misure di rischio utilizzate all'interno del Gruppo per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.
40 Si veda il successivo paragrafo "Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle informazioni forward looking e degli scenari utilizzati per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.
Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri utilizzati a fini regolamentari apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza, al netto delle differenti richieste normative, fra trattamento contabile e regolamentare.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono state calibrate per riflettere previsioni point-in-time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare, l'EBA ha definito Non-Performing le esposizioni che soddisfano uno o entrambi i seguenti criteri:
La richiamata Circolare n.272, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:
sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore. Le inadempienze probabili sono valutate in bilancio analiticamente (anche attraverso il riscontro con livelli di copertura definiti statisticamente per alcuni portafogli di crediti al di sotto di una soglia predefinita) ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee. Le esposizioni classificate tra le inadempienze probabili e qualificate come oggetto di concessione cosiddette forborne, possono essere riclassificate tra i crediti non deteriorati solo dopo che sia trascorso almeno un anno dal momento della concessione e che siano soddisfatte le condizioni previste dal paragrafo 157 degli Implementing Technical Standards dell'EBA.
Con riferimento alla loro valutazione, esse sono generalmente valutate analiticamente ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee e possono ricomprendere nelle svalutazioni l'onere attualizzato riveniente dall'eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;
Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (metodo standardizzato). Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche.
Infine, si segnala che la disciplina relativa alla "Nuova definizione di default" (Regolamento UE 2018/171 e le Linee guida EBA 2016/07), che entrerà in vigore a partire dal 31 dicembre 2020, stabilisce criteri e modalità più restrittive in materia di classificazione a default rispetto a quelli finora adottati dagli intermediari italiani, con l'obiettivo di armonizzare gli approcci di applicazione della definizione di default e di individuare le condizioni di improbabile adempimento tra le istituzioni finanziarie e le diverse giurisdizioni dei paesi dell'UE.
Le principali novità introdotte riguarderanno:
Le attività relative alla definizione di regole-principi e l'adeguamento dei sistemi IT, atti a garantire la corretta applicazione dei nuovi requisiti regolamentari, sono in corso di implementazione; gli impatti attesi dall'entrata in vigore della nuova regolamentazione sono stimati non significativi.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come attività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nelle passività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico consolidato relative agli interessi.
Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.
Le medesime regole si applicano alle operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da contante (cash collateral) rientrante nella piena disponibilità del prestatore.
Le componenti reddituali connesse con tali operazioni sono rilevate rispettivamente:
nelle voce Interessi per la componente positiva (prestatario) e negativa (prestatore) legata alla remunerazione della disponibilità di cassa versata al prestatore;
alla voce Commissioni per la componente negativa (prestatario) e positiva (prestatore) legata al servizio ricevuto (prestato) mediante la messa a disposizione del titolo da parte del prestatore.
Per quanto riguarda, invece, le operazioni di prestito titoli aventi a garanzia altri titoli, ovvero privi di garanzia, si continua a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia, a seconda rispettivamente del ruolo di prestatore o di prestatario svolto nell'operazione.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, o altri soggetti assimilabili (in particolare i consulenti finanziari), come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni, che consistono nell'assegnazione di:
In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.
Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione o l'acquisto sul mercato di azioni FinecoBank a fronte di prestazioni di lavoro o altri servizi ricevuti è rilevato come costo a conto economico alla voce 160. "Spese amministrative" o 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 140. "Riserve" del patrimonio netto, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa a favore dei consulenti finanziari, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime, iscritte a conto economico consolidato alla voce 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 80. "Altre passività". Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando alla voce 50. "Commissioni passive" tutte le variazioni di fair value.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni della ex-Capogruppo Unicredit S.p.A., da quest'ultima direttamente assegnati ai dipendenti delle società del Gruppo UniCredit e che prevedono la regolazione con azioni di UniCredit S.p.A. stessa, l'esistenza di accordi tra le società del Gruppo UniCredit e UniCredit S.p.A. (ed ancora in vigore per FinecoBank in virtù di specifici accordi) relativamente al regolamento monetario degli stessi comporta la rilevazione del relativo fair value, determinato al momento dell'assegnazione dei relativi diritti, come costo a conto economico alla voce 160. "Spese amministrative", in contropartita dello stato patrimoniale nella voce 80. "Altre passività", secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica per volontà delle parti del contratto, occorre verificare se in seguito alla rinegoziazione l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio e rappresentata contabilmente tramite il "modification accounting" o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.
A tal fine le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali devono essere contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.
La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. In alcuni casi è possibile stabilire se i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività/passività tramite un'analisi di tipo qualitativo. Per le passività finanziarie, inoltre, dovranno essere svolte ulteriori analisi, anche di tipo quantitativo , per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione della passività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario (test soglia 10%).
Qualora i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, non sono sostanzialmente trasferiti, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio è quella effettuata tramite il "modification accounting", che implica la rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico come utile o perdita nella voce 140. "Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni".
In caso contrario, quando i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, sono sostanzialmente trasferiti, si procede con la derecognition.
In proposito, si precisa che sono considerate sostanziali le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazione che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.
Gli strumenti di capitale sono strumenti rappresentativi di una partecipazione residuale nelle attività della società al netto delle sue passività. La classificazione di uno strumento emesso quale strumento di capitale richiede l'assenza di obbligazioni contrattuali ad effettuare pagamenti sotto forma di rimborso capitale, interessi o altre forme di rendimento.
In particolare sono classificati come strumenti di capitale gli strumenti che presentano:
Rientrano nella categoria in oggetto gli strumenti Additional Tier 1 coerenti alle previsioni del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento che, oltre a presentare le caratteristiche sopra descritte, comunque:
Gli strumenti di capitale, diversi dalle azioni ordinarie o di risparmio, sono classificati nello stato patrimoniale in voce 130. "Strumenti di capitale" per l'importo ricevuto. Le eventuali cedole corrisposte e i costi di transazione che sono direttamente attribuibili alla transazione stessa sono portati in riduzione della voce 140. "Riserve" del patrimonio netto, al netto delle relative imposte.
Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda cap. 12 – Fondi per rischi ed oneri – Fondi di quiescenza e per obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 – nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano a essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.
Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del Dlgs n. 252) (o dalla data compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a 'contribuzione definita'.
I costi relativi al trattamento di fine rapporto sono iscritti a conto economico alla voce 160. "Spese amministrative: a) spese per il personale" e includono, per la parte di piano a benefici definiti: (i) gli interessi maturati nell'anno (interest cost), per la parte di piano a contribuzione definita, (ii) le quote maturate nell'anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell'INPS.
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a Patrimonio netto nell'ambito delle Riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised e sono esposti anche nel Prospetto della redditività complessiva.
La Banca procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
La Banca procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
I principali ricavi e costi sono rilevati a conto economico come segue:
Tra i costi, le spese amministrative includono, inoltre, i canoni di leasing a breve termine, i canoni di leasing di modesto valore (vale a dire i contratti i cui beni sottostanti al contratto non superano, quando nuovi, la soglia di 5 mila euro), i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing, la componente IVA dei canoni di leasing da pagare/pagati sui contratti di leasing rilevati in accordo con IFRS 16 e i canoni per il leasing di attività immateriali.
Le commissioni attive e gli altri proventi di gestione sono rilevate a conto economico in funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da IFRS15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti. In particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri proventi sono riconosciuti a conto economico:
Il bene o servizio promesso, ossia l'attività, è trasferito quando il cliente ne acquisisce il controllo.
Qualora la tempistica di incasso del corrispettivo contrattuale non sia allineata alle modalità di adempimento dell'"obbligazione di fare" sopra menzionata, la Banca procede alla rilevazione di un rateo attivo (contract asset) o di un risconto passivo (contract liability) per la quota parte del ricavo che occorre integrare nell'esercizio o differire ad esercizi successivi.
L'ammontare di ricavi rilevati a fronte di commissioni attive e altri proventi di gestione è misurato in funzione degli importi previsti contrattualmente.
Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene rilevato a conto economico in funzione della valutazione dell'importo più probabile che la Banca prevede di ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio fornito, e, in particolar modo, alla luce della circostanza che si ritenga altamente probabile che non si verifichi un significativo adeguamento al ribasso dell'ammontare dei ricavi.
Qualora un contratto includa più obbligazioni di fare aventi ad oggetto beni e/o servizi distinti e il cui profilo di adempimento non sia il medesimo, l'ammontare ricevuto come ricavo è ripartito fra le diverse obbligazioni di fare in proporzione ai relativi prezzi di vendita "stand-alone". L'ammontare di
ricavi attribuito alle diverse obbligazioni di fare viene quindi rilevato a conto economico con modalità differenti ("over time" oppure "point in time") in funzione del relativo adempimento. Ove la suddivisione risulti particolarmente onerosa e in presenza di ricavi non materiali, il ricavo viene attribuito interamente alla performance obligation principale.
Ove previsti, i corrispettivi da pagare ai clienti sono contabilizzati in riduzione dei ricavi provenienti dalla fornitura dei beni o servizi e coerentemente con la rilevazione degli stessi.
Eventuali ricavi che includono una componente di finanziamento significativa sono rettificati per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro, al fine di rispecchiare il prezzo che il cliente avrebbe pagato nel caso in cui il pagamento fosse avvenuto nel momento (o man mano) del trasferimento dei beni o servizi promessi. Si precisa che la Banca utilizza l'espediente pratico previsto dal paragrafo 63 dell'IFRS 15, per effetto del quale l'importo promesso non viene rettificato per tener conto degli effetti di una componente di finanziamento quando l'intervallo di tempo atteso tra il trasferimento del bene o servizio promesso e il relativo pagamento è inferiore ad un anno.
A tal fine si precisa che le prestazioni di servizi finanziari forniti nell'arco di un determinato periodo di tempo (ad esempio la tenuta e gestione dei conti correnti, i servizi di consulenza) sono state considerate soddisfatte nel tempo ("over time"), indipendentemente dal momento in cui il corrispettivo viene corrisposto dal cliente, mentre le prestazioni di servizi finanziari che richiedono l'esecuzione di specifiche attività (ad esempio acquisto, vendita o collocamento di titoli, quote di OICR o prodotti assicurativi, esecuzione di bonifici) sono state considerate soddisfatte in un determinato momento ("point in time"), anche se il contratto prevede che il servizio venga prestato a tempo indeterminato.
In particolare, con riferimento ai principali ricavi rilevati dalla Banca in applicazione del principio contabile IFRS 15 si precisa che:
L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente all'iscrizione iniziale, la modifica del proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie e impongono, di conseguenza, la riclassifica di tutte le attività finanziarie interessate.
Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni della Banca e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza la Banca modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.
In particolare, possono essere riclassificate:
I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:
c) cambiamenti della valutazione.
Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:
Nell'esercizio 2019 la Banca non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi
Nessun dato da segnalare.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
Nessun dato da segnalare.
A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo
Nessun dato da segnalare.
La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale la Banca ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
Qualora le quotazioni di mercato o altri input osservabili, quali il prezzo quotato di un'attività identica in un mercato non attivo, non risultino disponibili, la Banca ricorre a modelli valutativi alternativi, quali:
La Banca utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.
Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.
Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità, rischio prezzo ed ogni altro rischio rilevante, relativi allo strumento oggetto di valutazione. Il riferimento a tali parametri "di mercato" consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value.
Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input stime basate su dati storici.
Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, la Banca pone in essere:
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dall'unità di Risk Management indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.
Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, la Banca utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.
Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.
Il Fair value Adjustment è definito come quella quantità che deve essere aggiunta al prezzo mid osservato sul mercato piuttosto che al prezzo teorico generato dal modello al fine di ottenere un fair value della posizione. I FVA consentono quindi di assicurare che il fair value rifletta il prezzo di realizzo di una transazione di mercato effettivamente possibile.
La Banca controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo di questa struttura di controllo indipendente è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.
Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Rischi di Mercato della Capogruppo con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13.
I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.
Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.
Nel processo globale di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
La Banca determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti, se quotati, sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C" la Banca ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; per la valutazione al 31 dicembre 2019 tale fattore è stato determinato pari al 7,85%, stimando il "litigation risk" in misura pari allo 1,85% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Alle preferred shares di Visa INC class "C" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Con riferimento alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, si precisa che il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione ai contributi versati per l'intervento di sostegno per il risanamento di Caricesena, Carim e Carismi è stato determinato pari alla stima del fair value dei titoli della cartolarizzazione Berenice (titoli mezzanine e junior emessi per la cartolarizzazione degli NPLs delle tre banche
acquistati dallo Schema Volontario) effettuata da un advisor nell'ambito dell'incarico conferitogli dallo stesso Fondo Interbancario Tutela Depositi ai fini della predisposizione del Rendiconto dello Schema Volontario al 31 dicembre 2019. Il modello valutativo adottato dal suddetto dall'advisor è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.
Il fair value dei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate in relazione all'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., invece, è stato determinato utilizzando un modello interno basato sulla metodologia dei Multipli di mercato applicata in analisi multi-scenario, avendo come riferimento le più recenti informazioni riguardanti il piano di risanamento della banca attraverso l'aumento di capitale sottoscritto dallo Schema Volontario con la conversione alla pari del prestito obbligazionario sottoscritto a dicembre 2018.
Ad entrambi i titoli è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
La Banca detiene investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo.
I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile.
I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.
Gli strumenti finanziari non valutati al fair value, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, dal momento che tali attività e passività non vengono generalmente scambiati, la determinazione del fair value si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.
Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti. Alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si rileva che per i titoli UniCredit S.p.A. contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", il fair value livello 2 è determinato utilizzando la metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.
Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato. Alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stato assegnato il livello 3 della gerarchia di fair value.
Dato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito, il valore contabile della cassa e delle disponibilità liquide approssima il fair value.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||
| Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 4.670 | 3.302 | 11.320 | 3.390 | 3.557 | 13.271 | |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 4.631 | 3.302 | - | 3.353 | 3.523 | - | |
| - Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 39 | - | 11.320 | 37 | 34 | 13.271 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
321.694 | - | 5 | 961.767 | - | 5 | |
| 3. Derivati di copertura | - | 36.059 | - | - | 3.314 | - | |
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - | |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 326.364 | 39.361 | 11.325 | 965.157 | 6.871 | 13.276 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 3.217 | 560 | - | 1.552 | 669 | - | |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Derivati di copertura | - | 80.852 | - | - | 5.341 | - | |
| Totale | 3.217 | 81.412 | - | 1.552 | 6.010 | - |
Legenda:
L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Nel corso dell'esercizio 2019 non vi sono stati trasferimenti tra i livelli della gerarchia del fair value (livello 1 e livello 2). Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
||||||||
| Totale | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriament e valutate al fair value |
valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
|
| 1. Esistenze iniziali | 13.271 | - | - | 13.271 | 5 | - | - | - |
| 2. Aumenti | 2.623 | 22 | - | 2.601 | - | - | - | - |
| 2.1. Acquisti | 22 | 22 | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Profitti imputati a: | 2.601 | - | - | 2.601 | - | - | - | - |
| 2.2.1. Conto Economico | 2.601 | - | - | 2.601 | - | - | - | - |
| - di cui plusvalenze | 2.596 | - | - | 2.596 | - | - | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | (4.574) | (22) | - | (4.552) | - | - | - | - |
| 3.1. Vendite | (27) | (22) | - | (5) | - | - | - | - |
| 3.2. Rimborsi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3. Perdite imputate a: | (4.547) | - | - | (4.547) | - | - | - | - |
| 3.3.1. Conto Economico | (4.547) | - | - | (4.547) | - | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | (4.547) | - | - | (4.547) | - | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 11.320 | - | - | 11.320 | 5 | - | - | - |
Le sottovoci 2.2.1 "Profitti imputati a Conto Economico" e 3.3.1 "Perdite imputate a Conto Economico" delle attività finanziarie confluiscono a conto economico, ove presenti, nelle seguenti voci:
Le sottovoci "2.2.2 Profitti imputati a Patrimonio netto" e "3.3.2 Perdite imputate a Patrimonio netto" derivanti dalle variazioni del fair value delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono rilevati, ove presenti, nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto - ad eccezione delle rettifiche e riprese di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico - fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value o misurate | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||||||
| al fair value su base non ricorrente | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
26.189.532 14.781.018 | 7.779.770 | 4.346.828 | 23.248.432 | 8.115.915 | 9.182.023 | 6.095.734 | ||
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento |
1.980 | 2.950 | 2.088 | 2.950 | |||||
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
|||||||||
| Totale | 26.191.512 14.781.018 | 7.779.770 | 4.349.778 | 23.250.520 | 8.115.915 | 9.182.023 | 6.098.684 | ||
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
26.067.097 | 1.366 26.065.737 | 23.278.873 | 3.111 23.275.766 | |||||
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione |
|||||||||
| Totale | 26.067.097 | - | 1.366 26.065.737 | 23.278.873 | - | 3.111 23.275.766 |
VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca e il fair value indicato corrisponde al valore di mercato determinato con perizia effettuata da una società di valutazione esterna e indipendente.
Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.
Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli rilevati al fair value con contropartita a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all'importo incassato o corrisposto.
Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione e degli strumenti valutati al fair value, l'eventuale differenza rispetto all'importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza al momento della prima valutazione dello strumento finanziario.
L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.
Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 353
Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale
354 Relazioni e Bilanci 2019 · FinecoBank
| Attivo | 356 | |
|---|---|---|
| Sezione 1 - | Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 | 356 |
| Sezione 2 - | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20 | 356 |
| Sezione 3 - | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30 |
359 |
| Sezione 4 - | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40 | 361 |
| Sezione 5 - | Derivati di copertura – Voce 50 | 363 |
| Sezione 6 - | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60 |
364 |
| Sezione 7 - | Le partecipazioni – Voce 70 | 365 |
| Sezione 8 - | Attività materiali – Voce 80 | 366 |
| Sezione 9 - | Attività immateriali – Voce 90 | 370 |
| Sezione 10 - | Attività fiscali e passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e Voce 60 del passivo | 374 |
| Sezione 11 - | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 110 dell'attivo e Voce 70 del passivo |
378 |
| Sezione 12 - | Altre attività – Voce 120 | 378 |
| Passivo | 380 | |
| Sezione 1 - | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 | 380 |
| Sezione 2 - | Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20 | 382 |
| Sezione 3 - | Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 | 383 |
| Sezione 4 - | Derivati di copertura – Voce 40 | 383 |
| Sezione 5 - | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50 |
384 |
| Sezione 6 - | Passività fiscali – Voce 60 | 384 |
| Sezione 7 - | Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 | 384 |
| Sezione 8 - | Altre passività - Voce 80 | 384 |
| Sezione 9 - | Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90 | 385 |
| Sezione 10 - | Fondi per rischi e oneri - Voce 100 | 386 |
| Sezione 11 - | Azioni rimborsabili – Voce 120 | 389 |
| Sezione 12 - | Patrimonio dell'impresa – Voci 110, 130, 140, 150, 160, 170 e 180 | 389 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| a) Cassa | 53 | 6 |
| b) Depositi a vista presso Banche Centrali | 754.333 | - |
| Totale | 754.386 | 6 |
La voce "(b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo della liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, che FinecoBank ha aperto nel corso dell'esercizio 2019.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| A. Attività per cassa | ||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | 5 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | 5 | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 3.289 | - | - | 2.110 | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 5 | - | - | 2 | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A) | 3.294 | - | - | 2.117 | - | - |
| B. Strumenti derivati | ||||||
| 1. Derivati finanziari | 1.337 | 3.302 | - | 1.236 | 3.523 | - |
| 1.1 di negoziazione | 1.337 | 3.302 | - | 1.236 | 3.523 | - |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (B) | 1.337 | 3.302 | - | 1.236 | 3.523 | - |
| Totale (A+B) | 4.631 | 3.302 | - | 3.353 | 3.523 | - |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 3.227 migliaia di euro (3.509 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.412 migliaia di euro (1.250 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
| A. ATTIVITA' PER CASSA | ||
| 1. Titoli di debito | - | 5 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | 5 |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 3.289 | 2.110 |
| a) Banche | - | - |
| b) Altre società finanziarie | 217 | 175 |
| di cui: imprese di assicurazione | 4 | - |
| c) Società non finanziarie | 3.072 | 1.935 |
| d) Altri emittenti | - | - |
| 3. Quote di OICR | 5 | 2 |
| 4. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale (A) | 3.294 | 2.117 |
| B. STRUMENTI DERIVATI | - | - |
| a) Controparti Centrali | 55 | 73 |
| b) Altre | 4.584 | 4.686 |
| Totale (B) | 4.639 | 4.759 |
| Totale (A+B) | 7.933 | 6.876 |
Nel punto B. "Strumenti derivati" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio "Attività Finanziarie detenute per la negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Titoli di debito | 32 | - | - | 31 | 34 | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | 32 | - | - | 31 | 34 | - | |
| 2. Titoli di capitale | 7 | - | 11.320 | 6 | - | 13.271 | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 39 | - | 11.320 | 37 | 34 | 13.271 |
L2: Livello 2 L3: Livello 3
Le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 8.682 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso dell'esercizio 2019 pari a 2.596 migliaia di euro, e dall'esposizione residua in titoli di capitale contabilizzati in conseguenza della contribuzione versata alla Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi per un importo di 2.630 migliaia di euro (di cui 2.307 migliaia di euro relativi all'operazione Carige e 323 migliaia di euro relativi all'operazione Carimi, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico dell'esercizio 2019 per effetto della valutazione al fair value di 4.547 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value della presente nota integrativa.
La Banca ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 6 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Titoli di capitale | 11.327 | 13.277 |
| di cui: banche | 1 | 1 |
| di cui: altre società finanziarie | 11.313 | 13.264 |
| di cui: società non finanziarie | 13 | 12 |
| 2. Titoli di debito | 32 | 65 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 29 | 29 |
| c) Banche | 3 | 2 |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | 34 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 11.359 | 13.342 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Titoli di debito | 321.694 | - | - | 961.767 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 321.694 | - | - | 961.767 | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5 | - | - | 5 |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 321.694 | - | 5 | 961.767 | - | 5 |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali, in sede di prima applicazione dell'IFRS 9, è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"41. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa.
41 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
| 1. Titoli di debito | 321.694 | 961.767 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 321.694 | 961.767 |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 5 | 5 |
| a) Banche | - | - |
| b) Altri emittenti: | 5 | 5 |
| - altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| - società non finanziarie | 5 | 5 |
| - altri | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 321.699 | 961.772 |
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | ||||||||
| Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Write-off parziali complessivi |
||
| Titoli di debito | 321.720 | 321.720 | - | - | (26) | - | - | - | |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2019 | 321.720 | 321.720 | - | - | (26) | - | - | - |
| Totale | 31/12/2018 | 961.938 | 961.938 | - | - | (171) | - | - | - |
| di cui: attività finanziarie impaired deteriorate acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2018 |
||||||||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 |
| A. Crediti verso Banche Centrali |
251.574 | - | - | - | - | 251.574 | - | - | - | - | - | - |
| 1. Depositi a scadenza |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 2. Riserva obbligatoria |
251.574 | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 3. Pronti contro termine |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| B. Crediti verso banche |
9.172.387 | - | - | 1.347.332 7.721.114 298.058 | 12.427.086 | - | - | 267.493 9.182.023 3.044.974 | ||||
| 1. Finanziamenti | 298.058 | - | - | - | - | 298.058 | 3.044.974 | - | - | - | - | 3.044.974 |
| 1.1 Conti correnti e depositi a vista |
244.094 | - | - | X | X | X | 1.916.128 | - | - | X | X | X |
| 1.2. Depositi a scadenza |
- | - | - | X | X | X | 1.119.303 | - | - | X | X | X |
| 1.3. Altri finanziamenti: |
53.964 | - | - | X | X | X | 9.543 | - | - | X | X | X |
| - Pronti contro termine attivi |
4.316 | - | - | X | X | X | 416 | - | - | X | X | X |
| - Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| - Altri | 49.648 | - | - | X | X | X | 9.127 | - | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 8.874.329 | - | - | 1.347.332 7.721.114 | - | 9.382.112 | - | - | 267.493 9.182.023 | - | ||
| 2.1 Titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altri titoli di debito |
8.874.329 | - | - | 1.347.332 7.721.114 | - | 9.382.112 | - | - | 267.493 9.182.023 | - | ||
| Totale | 9.423.961 | - | - | 1.347.332 7.721.114 549.632 | 12.427.086 | - | - | 267.493 9.182.023 3.044.974 |
Legenda: L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
I Finanziamenti a banche per "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie, tra le quali UniCredit S.p.A., per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM. Al 31 dicembre 2018 la voce includeva la liquidità depositata presso UniCredit S.p.A., in parte trasferita nel 2019 sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia.
Al 31 dicembre 2018 i "Depositi a scadenza" includevano i depositi attivi presso la stessa UniCredit S.p.A. estinti nel corso del 2019, tra i quali il deposito per riserva obbligatoria ora aperto presso Banca d'Italia, per un importo complessivo di 1.119.303 migliaia di euro.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 43.854 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (5.280 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e per 5.793 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (3.847 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 7.501.377 migliaia di euro (9.115.783 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|||||||||||
| Tipologia | Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | ||||||||
| operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 |
| 1. Finanziamenti | 3.665.365 | 3.568 | - | - | - | 3.797.196 | 2.944.573 | 2.817 | - | - | - | 3.050.760 |
| 1.1. Conti correnti | 1.290.208 | 1.964 | - | X | X | X | 1.016.947 | 1.770 | - | X | X | X |
| 1.2. Pronti contro termine attivi |
160.112 | - | - | X | X | X | 148.768 | 29 | - | X | X | X |
| 1.3. Mutui | 1.155.943 | 410 | - | X | X | X | 856.856 | 14 | - | X | X | X |
| 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
809.176 | 885 | - | X | X | X | 749.358 | 783 | - | X | X | X |
| 1.5 Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.6. Factoring | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.7. Altri finanziamenti |
249.926 | 309 | - | X | X | X | 172.644 | 221 | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 13.096.638 | - | - | 13.433.686 | 58.656 | - | 7.873.955 | - | - | 7.848.422 | - | - |
| 2.1. Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Altri titoli di debito |
13.096.638 | - | - | 13.433.686 | 58.656 | - | 7.873.955 | - | - | 7.848.422 | - | - |
| Totale | 16.762.003 | 3.568 | - | 13.433.686 | 58.656 | 3.797.196 | 10.818.528 | 2.817 | - | 7.848.422 | - | 3.050.760 |
Legenda:
L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
I titoli di debito sono costituiti da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: attività impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: attività impaired acquisite o originate |
||
| 1. Titoli di debito | 13.096.638 | - | - | 7.873.955 | - | - | ||
| a) Amministrazioni pubbliche | 13.096.638 | - | - | 7.873.955 | - | - | ||
| b) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||
| di cui: imprese di assicurazioni | - | - | - | - | - | - | ||
| c) Società non finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Finanziamenti verso: | 3.665.365 | 3.568 | - | 2.944.573 | 2.817 | - | ||
| a) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | 8 | - | - | ||
| b) Altre società finanziarie | 236.099 | 1 | - | 171.751 | 2 | - | ||
| di cui: imprese di assicurazioni | 18.474 | - | - | 19.028 | - | - | ||
| c) Società non finanziarie | 341 | 11 | - | 908 | 9 | - | ||
| d) Famiglie | 3.428.925 | 3.556 | - | 2.771.906 | 2.806 | - | ||
| Totale | 16.762.003 | 3.568 | - | 10.818.528 | 2.817 | - |
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | ||||||||||
| Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Write-off parziali complessivi |
||||
| Titoli di debito | 21.972.304 | 21.972.304 | - | - | (1.337) | - | - | - | |||
| Finanziamenti | 4.218.201 | - | 11.237 | 25.335 | (8.245) | (6.196) | (21.766) | - | |||
| Totale | 31/12/2019 | 26.190.505 | 21.972.304 | 11.237 | 25.335 | (9.582) | (6.196) | (21.766) | - | ||
| Totale | 31/12/2018 | 23.256.090 | 17.264.880 | 14.650 | 23.936 | (19.131) | (5.994) | (21.118) | - | ||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value 31/12/2019 |
VN | Fair Value 31/12/2018 |
VN | |||||
| L1 | L2 | L3 | 31/12/2019 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2018 | |
| A. Derivati finanziari | ||||||||
| 1. Fair value | - | 36.059 | - | 1.917.423 | - | 3.314 | - | 570.000 |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | ||||||||
| 1. Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 36.059 | - | 1.917.423 | - | 3.314 | - | 570.000 |
Legenda:
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | Flussi finanziari | |||||||||
| Specifica | ||||||||||
| Operazioni/Tipo di copertura | Titoli di debito e tassi di interesse |
Titoli di capitale e indici azionari |
Valute e oro |
Credito | Merci | Altri | Generica | Specifica | Generica | Investim. esteri |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
20.578 | X | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 537 | X | - | X |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - |
| Totale attività | 20.578 | - | - | - | - | - | 537 | - | - | - |
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 14.944 | X | - | X |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | 14.944 | - | - | |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |
Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
| 1. Adeguamento positivo | 29.405 | 4.873 |
| 1.1 di specifici portafogli: | 29.405 | 4.873 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.405 | 4.873 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | (525) | - |
| 2.1 di specifici portafogli: | (525) | - |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (525) | - |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | 28.880 | 4.873 |
| Quota di | ||||
|---|---|---|---|---|
| Denominazioni | Sede legale | Sede operativa | partecipazione % | Disponibilità voti % |
| A. Imprese controllate in via esclusiva | ||||
| 1. Fineco Asset Management DAC | Dublino | Dublino | 100% | 100% |
| B. Imprese controllate in modo congiunto | ||||
| C. Imprese sottoposte a influenza notevole |
Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.
Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|
| A. Esistenze inziali | 3.000 | 500 |
| B. Aumenti | - | 2.500 |
| B.1 Acquisti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| B.2 Riprese di valore | - | - |
| B.3 Rivalutazioni | - | - |
| B.4 Altre variazioni | - | 2.500 |
| C. Diminuzioni | - | - |
| C.1 Vendite | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| C.2 Rettifiche di valore | - | - |
| C.3 Svalutazioni | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Rimanenze finali | 3.000 | 3.000 |
| E. Rivalutazioni totali | - | - |
| F. Rettifiche totali | - | - |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|
| 1. Attività di proprietà | 82.998 | 14.242 | |
| a) terreni | 23.932 | - | |
| b) fabbricati | 41.404 | - | |
| c) mobili | 2.393 | 1.608 | |
| d) impianti elettronici | 12.623 | 10.869 | |
| e) altre | 2.646 | 1.765 | |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 65.947 | - | |
| a) terreni | - | - | |
| b) fabbricati | 65.399 | - | |
| c) mobili | - | - | |
| d) impianti elettronici | - | - | |
| e) altre | 548 | - | |
| Totale | 148.945 | 14.242 | |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
Con riferimento all'immobile presso cui è stabilita la sede legale della Banca sito in Milano, Piazza Durante 11, acquistato in data 31 gennaio 2019 a fronte di un corrispettivo di 62 milioni di euro oltre a imposte e costi diretti iniziali, si precisa che si è proceduto alla contabilizzazione separata di terreno e fabbricato, anche se acquistati congiuntamente, come previsto dallo IAS 16.
La Banca ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per circa il 21% della superficie del suddetto immobile di proprietà.
La voce "Diritti d'uso acquisiti con il leasing", che ha sostituito la precedente voce "Attività acquisite in leasing finanziario" secondo quanto previsto dal 6° aggiornamento della Circolare Banca d'Italia n. 262/2005, si riferisce ai diritti d'uso in relazione ai contratti di locazione in essere rilevati in applicazione del principio IFRS 16 a partire dall'esercizio 2019.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
||||||
| Fair value Valore di |
Valore di | Fair value | ||||||
| bilancio | L1 | L2 | L3 | bilancio | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività di proprietà | 1.980 | - | - | 2.950 | 2.088 | - | - | 2.950 |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | 1.980 | - | - | 2.950 | 2.088 | - | - | 2.950 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1.980 | - | - | 2.950 | 2.088 | - | - | 2.950 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
- | - | - | - | - | - | - | - |
Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
8.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
| A. Esistenze iniziali lorde | - | - | 14.669 | 35.003 | 10.790 | 60.462 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | - | (13.061) | (24.134) | (9.025) | (46.220) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | - | - | 1.608 | 10.869 | 1.765 | 14.242 |
| B. Aumenti: | 23.932 | 125.947 | 2.285 | 6.192 | 2.435 | 160.791 |
| B.1 Acquisti | 23.932 | 59.692 | 2.130 | 6.191 | 1.773 | 93.718 |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | 1.555 | - | - | - | 1.555 |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze positive di cambio | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| B.7 Altre variazioni | - | 64.700 | 155 | 1 | 662 | 65.518 |
| C. Diminuzioni: | - | (19.144) | (1.500) | (4.438) | (1.006) | (26.088) |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Ammortamenti | - | (10.419) | (1.339) | (4.437) | (882) | (17.077) |
| C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a |
- | - | (9) | (1) | (37) | (47) |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | (9) | (1) | (37) | (47) |
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a |
- | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze negative di cambio | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - | - | - | - | - |
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | (8.725) | (152) | - | (87) | (8.964) |
| D. Rimanenze finali nette | 23.932 | 106.803 | 2.393 | 12.623 | 3.194 | 148.945 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (10.039) | (13.543) | (27.038) | (9.288) | (59.908) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | 23.932 | 116.842 | 15.936 | 39.661 | 12.482 | 208.853 |
| E. Valutazione al costo | 23.932 | 106.802 | 2.393 | 12.623 | 3.195 | 148.945 |
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono iscritte al costo.
Le voci B.7 e C.7 "Altre variazioni" comprendono, oltre alle variazioni derivanti dall'applicazione dell'IFRS16, le variazioni delle attività consistenti nel diritto d'uso per effetto delle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale. Di seguito si riporta l'importo delle variazioni per tipologia di attività.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
| Altre variazioni in aumento per variazioni diritti d'uso | - | 1.148 | - | - | 2 | 1.150 |
| Altre variazioni in diminuzione per variazioni diritti d'uso | - | (3.620) | - | - | - | (3.620) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | ||
| Terreni | Fabbricati | |
| A. Esistenze iniziali | - | 3.600 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (1.512) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | - | 2.088 |
| B. Aumenti | - | - |
| B.1 Acquisti | - | - |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | - |
| B.3 Variazioni positive di fair value | - | - |
| B.4 Riprese di valore | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale | - | - |
| B.7 Altre variazioni | - | - |
| C. Diminuzioni | - | (108) |
| C.1 Vendite | - | - |
| C.2 Ammortamenti | - | (108) |
| C.3 Variazioni negative di fair value | - | - |
| C.4 Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - |
| a) immobili ad uso funzionale | - | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | - |
| D. Rimanenze finali | - | 1.980 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (1.620) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | - | 3.600 |
| E. Valutazione al fair value | - | 2.950 |
I Fabbricati indicati nella tabella sopra riportata sono iscritti al costo.
Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2019 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 353 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|||
| Durata definita | Durata indefinita | Durata definita | Durata indefinita | ||
| A.1 Avviamento | X | 89.602 | X | 89.602 | |
| A.2 Altre attività immateriali | 9.828 | 27.452 | 8.705 | - | |
| A.2.1 Attività valutate al costo | 9.828 | 27.452 | 8.705 | - | |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) altre attività | 9.828 | 27.452 | 8.705 | - | |
| A.2.2 Attività valutate al fair value | - | - | - | - | |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) altre attività | - | - | - | - | |
| Totale | 9.828 | 117.054 | 8.705 | 89.602 |
Le Altre attività immateriali valutate al costo a durata indefinita sono relative ai marchi e domini Fineco acquistati in data 28 novembre 2019 da UniCredit S.p.A. per un ammontare di 22,5 milioni di euro oltre IVA.
La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Avviamento | Altre attività immateriali: generate internamente |
Altre attività immateriali: altre | Totale | |||
| DEF | INDEF | DEF | INDEF | |||
| A. Esistenze iniziali | 124.729 | - | - | 85.566 | - | 210.295 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | (35.127) | - | - | (76.861) | - | (111.988) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 89.602 | - | - | 8.705 | - | 98.307 |
| B. Aumenti | - | - | - | 6.519 | 27.452 | 33.971 |
| B.1 Acquisti | - | - | - | 6.519 | 27.452 | 33.971 |
| B.2 Incrementi di attività immateriali interne | X | - | - | - | - | - |
| B.3 Riprese di valore | X | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | - | - | - | (5.396) | - | (5.396) |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Rettifiche di valore | - | - | - | (5.396) | - | (5.396) |
| - Ammortamenti | X | - | - | (5.396) | - | (5.396) |
| - Svalutazioni | - | - | - | - | - | - |
| + patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| + conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Variazioni negative di fair value: | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - |
| C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali nette | 89.602 | - | - | 9.828 | 27.452 | 126.882 |
| D.1 Rettifiche di valori totali nette | (35.127) | - | - | (82.257) | - | (117.384) |
| E. Rimanenze finali lorde | 124.729 | - | - | 92.085 | 27.452 | 244.266 |
| F. Valutazione al costo | 89.602 | - | - | 9.828 | 27.452 | 126.882 |
Legenda DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono valutate al costo.
Al 31 dicembre 2019 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 975 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.
Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.
Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:
il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;
l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.
Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.
Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. Cash Generating Unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.
La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite promotori finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.
La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business di FinecoBank, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistiati nel corso dell'esercizio da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistiati nel corso dell'esercizio da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.
I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.
Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.
Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.
Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato sulle stime dei flussi finanziari futuri effettuate dalla Direzione aziendale in quattro stadi:
I flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i vari fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte.
In particolare, il costo del capitale per la Banca è la somma dei seguenti addendi:
Il costo del capitale utilizzato per l'impairment test ha 2 punti target (budget 2020, Multi Year Plan 2021-2023) tra i quali viene inserita una convergenza lineare per poi essere mantenuto costante fino al "terminal value".
La metodologia per la determinazione del valore d'uso sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020. Ai fini dell'impairment test si è proceduto a confrontare il valore di carico dell'avviamento, del marchio (inclusi i domini) e del patrimonio netto con il valore d'uso determinato secondo tale metodologia. L'esito del test effettuato, approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, conferma la sostenibilità dell'avviamento e del marchio iscritto in bilancio al 31 dicembre 2019 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile.
In considerazione della complessità del processo di valutazione, della componente di incertezza insita nella formulazione di previsioni circa la redditività futura, in particolare di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di "sensitività" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.
La tabella sottostante indica la variazione del valore d'uso, al netto del valore di iscrizione in bilancio, del marchio e del patrimonio netto, alla variazione dei principali parametri utilizzati nel modello DCF a base dell'impairment test.
| Incremento dell'1% del tasso di attualizzazione al netto delle imposte (KE) |
Incremento dell'1% del core tier 1 ratio target |
Decremento dell'1% del tasso di crescita nominale per il calcolo del terminal value |
Decremento del 5% degli utili annuali |
Utilizzo del core tier1 ratio al 31/12/2019 (18,12%*) |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Variazione valore d'uso | -14,4% | -1,9% | -12,8% | -7,6% | -0,3% |
* Core Tier 1 consolidato
I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non emergendo in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, restando il valore d'uso, determinato applicando tali variazioni, ben significativamente superiore al valore contabile.
Si evidenzia, peraltro, che l'impairment test raggiunge un livello di break-even assumendo per i parametri di cui sopra variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili. In particolare, l'impairment test raggiunge un livello di break-even con una variazione assoluta positiva del tasso di attualizzazione al netto delle imposte (Ke) di oltre 11 punti percentuali, ovvero con una riduzione di oltre il 65% degli utili annuali (mantenendo, in entrambe le ipotesi, inalterati gli altri parametri ed informazioni utilizzati).
Si evidenzia infine che, in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank", emerge una capitalizzazione di borsa pari a 6.509 milioni di euro al 31 dicembre 2019, significativamente superiore al patrimonio netto della Banca e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma l'applicazione di criteri di prudenza nel calcolo del valore d'uso.
La voce "Attività fiscali", pari a 23.450 migliaia di euro al 31 dicembre 2019, è composta esclusivamente "Attività fiscali anticipate".
La voce "Passività fiscali", pari a 11.344 migliaia di euro alla stessa data, è composta esclusivamente da "Passività fiscali correnti".
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 |
| Attività fiscali correnti | - | 467 |
| Passività fiscali correnti | 11.437 | 12.184 |
Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:
In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:
Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57%.
Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre non risultano perdite fiscali o crediti d'imposta non utilizzati.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 47.086 | 26.237 |
| - di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 | 21.577 | |
| - di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri | 19.137 | 19.454 |
| - di cui Altro | 6.372 | 6.783 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 798 | 2.740 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 602 | 840 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 196 | 1.888 |
| - di cui Altro | 0 | 12 |
| Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) | 3.828 | 4.033 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 51.712 | 33.010 |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (28.262) | (26.763) |
| Totale | 23.450 | 6.247 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 25.992 | 26.560 |
| - di cui Avviamento e Marchio | 24.978 | 24.078 |
| - di cui Esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario | 870 | 2.373 |
| - di cui Altro | 144 | 109 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 2.270 | 203 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 1.757 | 203 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 513 | - |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 28.262 | 26.763 |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (28.262) | (26.763) |
| Totale | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Importo iniziale | 30.270 | 31.446 |
| 2. Aumenti | 25.614 | 3.727 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 25.614 | 3.727 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | 206 |
| c) riprese di valore | - | - |
| d) altre | 25.614 | 3.521 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | (4.970) | (4.903) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (4.970) | (4.903) |
| a) rigiri | (4.854) | (4.664) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | (116) | (239) |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni: | - | - |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 | - | - |
| b) altre | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 4. Importo finale | 50.914 | 30.270 |
Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono, principalmente, al beneficio fiscale connesso al regime di Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 e agli accantonamenti al fondo rischi ed oneri. Le variazioni in diminuzione si riferiscono principalmente all'utilizzo del fondo rischi ed oneri.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|
| 1 Importo iniziale | 4.033 | 3.828 |
| 2. Aumenti | - | 205 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | (205 ) | - |
| 3.1 Rigiri | - | - |
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | - | - |
| a) derivante da perdite di esercizio | - | - |
| b) derivante da perdite fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | (205) | - |
| 4. Importo finale | 3.828 | 4.033 |
Le variazioni in diminuzione si riferiscono ad una riclassifica nelle imposte anticipate in contropartita di conto economico diverse da quelli di cui alla L. 214/2011.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Importo iniziale | 26.560 | 24.069 |
| 2. Aumenti | 935 | 2.688 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 935 | 2.688 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 935 | 2.688 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | (1.503) | (197) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (1.503) | (197) |
| a) rigiri | (1.503) | (64) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | (133) |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 4. Importo finale | 25.992 | 26.560 |
Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono all'iscrizione di imposte differite per effetto del diverso trattamento contabile e fiscale dell'avviamento e del marchio. Le variazioni in diminuzione si riferiscono alla valutazione negativa al fair value delle attività finanziarie rappresentate dalle esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Importo iniziale | 2.740 | 1.937 |
| 2. Aumenti | 105 | 1.128 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 63 | 1.128 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 63 | 1.128 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | 42 | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | (2.047) | (325) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (2.047) | (325) |
| a) rigiri | (2.047) | (325) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 4. Importo finale | 798 | 2.740 |
Le variazioni in diminuzione delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferiscono alle riduzioni delle valutazioni negative al fair value dei titoli di debito classificati nella categoria" Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e alle riduzioni delle valutazioni negative attuariali iscritte nelle riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Importo iniziale | 203 | 2.463 |
| 2. Aumenti | 2.163 | 192 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 2.163 | 192 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 2.163 | 192 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | (96) | (2.452) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (96) | (2.452) |
| a) rigiri | (96) | (2.452) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 4. Importo finale | 2.270 | 203 |
Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferiscono alle valutazioni positive al fair value dei titoli di debito classificati nella categoria" Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e alle valutazioni positive attuariali iscritte nelle riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.
Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 11 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 110 dell'attivo e Voce 70 del passivo
11.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività
Nessun dato da segnalare.
Nessuna informazione da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 4.579 | 8.489 |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 2.904 | 2.188 |
| Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie | - | 119 |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 6.067 | 6.928 |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | 28.062 | 30.251 |
| - titoli e cedole da regolare | 1.537 | 5.131 |
| - altre operazioni | 26.525 | 25.120 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | 259.098 | 269.189 |
| - acconti d'imposta | 252.251 | 262.261 |
| - crediti d'imposta | 6.809 | 6.893 |
| - acconti d'imposta su TFR | 38 | 35 |
| Partite in attesa di regolamento: | 2.495 | 4.597 |
| - effetti, assegni ed altri documenti | 2.495 | 4.597 |
| Partite in corso di lavorazione | 13 | 29 |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 50 | 2 |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che | 26.982 | 24.513 |
| vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie | ||
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
12.034 | 4.303 |
| Totale | 342.284 | 350.608 |
Nella tabella successiva "Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti" si presentano le variazioni intercorse nelle voci "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" e "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" riportate, rispettivamente, nella tabella "Altre attività: composizione" e "Altre passività: composizione" (Sezione 8 - Passivo della presente Parte B della nota integrativa), così come richiesto dal par. 118 dell'IFRS 15.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Ratei e risconti attivi | Ratei e risconti passivi | |
| 31/12/2019 | 31/12/2019 | |
| Esistenze iniziali | 4.303 | 2.800 |
| AUMENTI | 11.186 | 5.046 |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) |
- | - |
| c) riprese di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | - | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | 11.186 | 5.046 |
| DIMINUZIONI | (3.455) | 995 |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) |
- | - |
| c) riduzione di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | (17) | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | (3.438) | 995 |
| Rimanenze finali | 12.034 | (6.851) |
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dal parag. 120 dell'IFRS15 ("Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare"), di seguito si fornisce una informativa quantitativa con la suddivisione temporale (entro 1 anno e oltre 1 anno) dei ratei attivi e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Durata attese delle obbligazioni di fare <=1 anno |
Durata attese delle obbligazioni di fare >1 anno |
|
| 31/12/2019 | 31/12/2019 | |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Attività (IFRS 15 Par 120a) |
10.678 | - |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Passività (IFRS 15 Par 120a) |
1.100 | 2.690 |
| Totale | 11.778 | 2.690 |
Si segnala, infine, che l'ammontare complessivo dei ricavi da servizi alla clientela riguardanti le "obbligazioni di fare" non ancora soddisfatte, di cui alla tabella sopra riportata, è pari a 14.468 migliaia di euro. L'81,4% di tale ammontare riguarda performance obligation che ci si attende verranno soddisfatte entro la data di chiusura del prossimo esercizio.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31/12/2019 |
|||||||
| Fair Value VB |
VB | Fair Value | ||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Debiti verso banche centrali | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2. Debiti verso banche | 154.653 | X | X | X | 1.009.774 | X | X | X |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 70.396 | X | X | X | 52.563 | X | X | X |
| 2.2 Depositi a scadenza | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.3 Finanziamenti | 74.067 | X | X | X | 933.352 | X | X | X |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 74.067 | X | X | X | 933.352 | X | X | X |
| 2.3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.5 Debiti per leasing | 7.207 | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.6 Altri debiti | 2.983 | X | X | X | 23.859 | X | X | X |
| Totale | 154.653 | - | - | 154.653 | 1.009.774 | - | - | 1.009.774 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce "2.5 Debiti per leasing" è stata aggiunta alla tabella, come previsto dal 6° aggiornamento della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" di Banca d'Italia e si riferisce alle passività finanziarie iscritte in relazione ai contratti di locazione in essere al 31 dicembre 2019 con controparti banche in applicazione del principio IFRS16 "Leasing".
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|||||||
| VB | Fair Value | VB | Fair Value | ||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 25.573.169 | X | X | X | 22.046.700 | X | X | X | |
| 2. Depositi a scadenza | 1.359 | X | X | X | 3.106 | X | X | X | |
| 3. Finanziamenti | 163.450 | X | X | X | 116.299 | X | X | X | |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 163.450 | X | X | X | 116.299 | X | X | X | |
| 3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | X | X | X | - | X | X | X | |
| 5. Debiti per leasing | 59.321 | X | X | X | - | X | X | X | |
| 6. Altri debiti | 115.145 | X | X | X | 102.993 | X | X | X | |
| Totale | 25.912.444 | - | 1.366 | 25.911.084 | 22.269.098 | - | 3.111 | 22.265.991 |
Legenda: VB: Valore di bilancio
L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce "5. Debiti per leasing" è stata aggiunta alla tabella come previsto dal 6° aggiornamento della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" di Banca d'Italia e si riferisce alle passività finanziarie iscritte in relazione ai contratti di locazione in essere al 31 dicembre 2019 con controparti differenti da banche in applicazione del principio IFRS16 "Leasing".
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| Voci/scaglioni temporali | Fino a 1 anno |
Da 1 a 2 anni |
Da 2 a 3 anni |
Da 3 a 4 anni |
Da 4 a 5 anni |
Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti per leasing | 9.934 | 8.679 | 8.060 | 7.053 | 6.722 | 26.080 |
| Debiti per leasing - Banche | 671 | 528 | 540 | 552 | 565 | 4.351 |
| Debiti per leasing - Clientela | 9.263 | 8.151 | 7.520 | 6.501 | 6.157 | 21.729 |
L'ammontare dei flussi finanziari per leasing pagati nel corso dell'esercizio 2019 è pari a 9.400 migliaia di euro.
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Fair Value | Fair | Fair Value | Fair | ||||||
| VN | L1 | L2 | L3 | Value * | VN | L1 | L2 L3 |
Value * | ||
| A. Passività per cassa | ||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | 595 | 1.908 | - | - | 1.908 | 589 | 346 | - | - | 346 |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| Totale (A) | 595 | 1.908 | - | - | 1.908 | 589 | 346 | - | - | 346 |
| B. Strumenti derivati | ||||||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 1.309 | 560 | - | X | X | 1.206 | 669 | - | X |
| 1.1 Di negoziazione | X | 1.309 | 560 | - | X | X | 1.206 | 669 | - | X |
| 1.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| Totale (B) | X | 1.309 | 560 | - | X | X | 1.206 | 669 | - | X |
| Totale (A+B) | X | 3.217 | 560 | - | X | X | 1.552 | 669 | - | X |
Legenda:
VN = valore nominale o nozionale
Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 580 migliaia di euro (699 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.289 migliaia di euro (1.177 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | 31/12/2019 VN Fair value 31/12/2018 |
VN | |||||||
| L1 | L2 | L3 | 31/12/2019 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2018 | ||
| A. Derivati finanziari | - | 80.852 | - | 2.687.284 | - | 5.341 | - | 576.477 | |
| 1) Fair value | - | 80.852 | - | 2.687.284 | - | 5.341 | - | 576.477 | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | 80.852 | - | 2.687.284 | - | 5.341 | - | 576.477 |
Legenda VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | ||||||||||
| Specifica | Investim. | |||||||||
| Operazioni/Tipo di copertura | Titoli di debito e tassi di interesse |
Titoli di capitale e indici azionari |
Valute e oro |
Credito | Merci | Altri | Generica | Specifica | Generica | esteri |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
50.567 | X | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 30.285 | X | - | X |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - |
| Totale attività | 50.567 | - | - | - | - | - | 30.285 | - | - | - |
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |
Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle passività coperte/ Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
| 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie | 14.098 | 2.600 |
| 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie | - | - |
| Totale | 14.098 | 2.600 |
Vedi sezione 10 dell'attivo.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 164 | 163 |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 11.646 | 12.349 |
| Contributi previdenziali da versare | 6.577 | 6.415 |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 24.328 | 23.751 |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o azioni di UniCredit | 142 | 338 |
| Somme a disposizione della clientela | 3.935 | 3.333 |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | 57.509 | 52.837 |
| - titoli e cedole da regolare | 20.310 | 12.921 |
| - deleghe di pagamento | 22.494 | 21.716 |
| - altre partite | 14.705 | 18.200 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | 133.562 | 115.972 |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 27.616 | 17.805 |
| - altre | 105.946 | 98.167 |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 20.796 | 22.123 |
| Partite in attesa di regolamento: | 74.298 | 94.642 |
| - bonifici in partenza | 74.251 | 94.545 |
| - POS e bancomat | 47 | 97 |
| Partite in corso di lavorazione: | 463 | 561 |
| - bonifici in arrivo | 419 | 543 |
| - altre partite in corso di lavorazione | 44 | 18 |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
183 | 157 |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
6.851 | 2.800 |
| Totale | 340.454 | 335.441 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
|
| A. Esistenze iniziali | 4.561 | 4.999 |
| B. Aumenti | 488 | 136 |
| B.1 Accantonamenti dell'esercizio | 71 | 70 |
| B.2 Altre variazioni | 417 | 66 |
| C. Diminuzioni | (239) | (574) |
| C.1 Liquidazioni effettuate | (196) | (305) |
| C.2 Altre variazioni | (43) | (269) |
| D. Rimanenze finali | 4.810 | 4.561 |
| Totale | 4.810 | 4.561 |
Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).
Il trattamento di fine rapporto copre l'ammontare dei diritti maturati a tale titolo al 31 dicembre 2019 dal personale dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali.
L'esercizio in corso è stato interessato:
Nel corso del 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/2005, a seguito della quale le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 sono rimaste in azienda, mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinate a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria dell'INPS. Ne consegue che:
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 0,85% | 1,60% |
| Tasso di incremento salariale | 0,00% | 1,00% |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto: altre informazioni | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
| Accantonamento dell'esercizio | 71 | 70 |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti | - | - |
| - Interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti | 71 | 70 |
| - Utili e perdite da riduzioni o estinzioni | - | - |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate | - | - |
| (Utili) Perdite attuariali rilevati a Riserve da valutazione (OCI) | 229 | (234) |
| - Utili/perdite attuariali sull'esercizio | (80) | (85) |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi demografiche | - | 1 |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi finanziarie | 309 | (150) |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali. Una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 136 migliaia di euro (+2,84%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe una riduzione della passività di 132 migliaia di euro (-2,75%). Una variazione di -25 basis points del tasso di inflazione comporterebbe una riduzione della passività di 82 migliaia di euro (-1,71%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe un incremento della passività di 83 migliaia di euro (+1,74%).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2019 |
Totale 31/12/2018 |
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 21 | 49 |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 107.058 | 109.756 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 30.910 | 32.290 |
| 4.2 oneri per il personale | 4.949 | 4.809 |
| 4.3 altri | 71.199 | 72.657 |
| Totale | 107.079 | 109.805 |
La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 27.164 migliaia di euro (28.405 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.746 migliaia di euro (3.885 migliaia di euro al 31 dicembre 2018). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dalla Banca in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 63.618 migliaia di euro (64.139 migliaia di euro al 31 dicembre 2018), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 395 migliaia di euro (2.266 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca, per un importo pari a 7.186 migliaia di euro (6.252 migliaia di euro al 31 dicembre 2018), tra i quali, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti, piani di incentivazione per consulenti finanziari ed eventi formativi per consulenti finanziari.
In data 20 dicembre 2019 la Banca ha ricevuto comunicazione dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) di avvio di un procedimento finalizzato a valutare la conformità al Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) di una pratica commerciale seguita in passato dalla Banca per promuovere l'apertura del conto corrente.
Fineco, assistita dai propri legali, ha fornito all'Autorità nei termini prescritti tutte le informazioni richieste ai fini della valutazione, illustrando le ragioni per le quali ritiene di aver operato correttamente. Tuttavia, attesa la contestazione formulata, non può escludere l'eventualità che il suddetto procedimento si possa concludere in senso sfavorevole. Al riguardo, gli stessi legali evidenziano che, ove in esito alla conclusione del procedimento (prevista nel termine massimo di 150 giorni, salvo proroga in caso di richiesta di ulteriori informazioni e/o documentazione), l'Autorità ritenesse accertata la violazione al Codice del Consumo, in considerazione della tipologia della stessa, la sanzione applicabile ai sensi dell'articolo 27, comma 9, del suddetto Codice sarebbe compresa in un intervallo da minimo 5.000 euro a massimo 5.000.000 di euro. Non essendo allo stato disponibili elementi che consentano di prevedere l'esito del procedimento appena avviato, né l'ammontare dell'eventuale sanzione, la Banca ha considerato la stessa quale passività potenziale e, in conformità al principio contabile IAS 37, fornisce la presente informativa senza effettuare accantonamenti nel bilancio relativo all'anno 2019.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Fondi di quiescenza | Altri fondi per rischi ed oneri |
Totale | |
| A. Esistenze iniziali | - | - | 109.756 | 109.756 |
| B. Aumenti | - | - | 16.298 | 16.298 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | - | - | 15.299 | 15.299 |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | 966 | 966 |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | 33 | 33 |
| B.4 Altre variazioni | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | - | - | (18.996) | (18.996) |
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | - | - | (12.454) | (12.454) |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | (34) | (34) |
| C.3 Altre variazioni | - | - | (6.508) | (6.508) |
| D. Rimanenze finali | - | - | 107.058 | 107.058 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | |||||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Totale | ||
| 1. Impegni a erogare fondi | 15 | - | - | 15 | |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 6 | - | - | 6 | |
| Totale | 21 | - | - | 21 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 | |
| Controversie legali e fiscali | 30.910 | 32.290 |
| - Cause in corso | 22.370 | 23.830 |
| - Reclami | 4.794 | 4.575 |
| - Vertenze fiscali | 3.746 | 3.885 |
| Oneri per il personale | 4.949 | 4.809 |
| Altri | 71.199 | 72.657 |
| - Indennità suppletiva clientela | 63.618 | 64.139 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 395 | 2.266 |
| - Altri fondi | 7.186 | 6.252 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 107.058 | 109.756 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Utilizzi | Trasferimenti | Utili (perdite) | Accantonamenti | Totale | |
| Fondo rischi e oneri | 31/12/2018 | e altre variazioni | attuariali IAS 19r * | netti** | 31/12/2019 | |
| Controversie legali e fiscali | 32.290 | (3.625) | - | - | 2.245 | 30.910 |
| - Cause in corso | 23.830 | (3.267) | 229 | - | 1.578 | 22.370 |
| - Reclami | 4.575 | (332) | (229) | - | 780 | 4.794 |
| - Vertenze fiscali | 3.885 | (26) | - | - | (113) | 3.746 |
| Oneri per il personale | 4.809 | (4.563) | - | - | 4.703 | 4.949 |
| Altri | 72.657 | (4.266) | - | (6.507) | 9.315 | 71.199 |
| - Indennità suppletiva clientela | 64.139 | (1.492) | - | (4.582) | 5.553 | 63.618 |
| - Indennità contrattuale | ||||||
| e patti di non concorrenza | 2.266 | - | - | (1.925) | 54 | 395 |
| - Altri fondi | 6.252 | (2.774) | - | - | 3.708 | 7.186 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 109.756 | (12.454) | - | (6.507) | 16.263 | 107.058 |
* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.
** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Commissioni passive", "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 0,85% | 1,60% |
| Tasso di incremento salariale | 0,00% | 1,00% |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al
modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali.
Con riferimento all'indennità suppletiva di clientela, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 1.785 migliaia di euro (+2,81%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 1.711 migliaia di euro (-2,69%). Una variazione di -25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 463 migliaia di euro (-0,73%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 475 migliaia di euro (+0,75%).
Con riferimento all'Indennità contrattuale, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 4 migliaia di euro (+2,2%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 4 migliaia di euro (-2,12%). Una variazione di -/+25 basis points della base salariale non comporterebbe alcuna variazione significativa della passività.
Inoltre, per quanto riguarda gli altri fondi iscritti in bilancio in base allo IAS 37, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. Alla data del 31 dicembre 2019 è stata effettuata un'analisi volta a valutare l'impatto sugli accantonamenti effettuati della variazione di +/- 25 basis points del tasso di attualizzazione e non sono stati evidenziati impatti significativi.
Si precisa che per effetto dell'uscita di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, è stata modificata la curva tassi utilizzata per l'attualizzazione del fondo rischi ed oneri iscritto in bilancio in base allo IAS 37, ma ciò non ha comportato un impatto significativo sul fondo e sulla situazione economica e patrimoniale.
Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso. Tale stima è stata determinata dalla Banca in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile.
La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.
Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.
Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" della presente nota integrativa.
Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca. Il fondo accoglie, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti, piani di incentivazione per consulenti finanziari ed eventi formativi per consulenti finanziari.
Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale ammonta a 200.941 migliaia di euro, composto da 608.913.600 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Al 31 dicembre 2019 la Banca detiene numero 737.448 azioni proprie in portafoglio, al fine di dare esecuzione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,12% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 7.351 migliaia di euro. Nel corso dell'esercizio 2019 sono state acquistate 17.300 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2018 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 34.644 e n. 646.496 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, in esecuzione rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN".
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 5 febbraio 2019, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 1 febbraio 2019, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione / fidelizzazione:
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 | |
| Capitale sociale | 200.941 | 200.773 |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| Riserve | 384.459 | 355.673 |
| - Riserva legale | 40.188 | 40.155 |
| - Riserva straordinaria | 309.131 | 272.454 |
| - Riserva azioni proprie | 7.351 | 13.960 |
| - Altre riserve | 27.789 | 29.104 |
| (Azioni proprie) | (7.351) | (13.960) |
| Riserve da valutazione | 1.002 | (9.794) |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 200.000 |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 285.891 | 227.922 |
| Totale | 1.366.876 | 962.548 |
| Voci/Tipologie | Ordinarie | Altre |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 608.404.395 | - |
| - interamente liberate | 608.404.395 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (1.401.288) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 607.003.107 | - |
| B. Aumenti | 1.190.345 | - |
| B.1 Nuove emissioni | 509.205 | - |
| - a pagamento: | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito: | 509.205 | - |
| - a favore dei dipendenti | 509.205 | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | - | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 681.140 | - |
| C. Diminuzioni | (17.300) | - |
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (17.300) | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 608.176.152 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 737.448 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 608.913.600 | - |
| - interamente liberate | 608.913.600 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Nella voce B.3 Altre variazioni sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito del sistema incentivante "Sistema Incentivante 2016 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN" a favore dei Consulenti Finanziari e Manager di Rete della Banca.
Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.
Le riserve di utili sono costituite dalla:
Come precedentemente descritto nel paragrafo 12.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 5 febbraio 2019 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione "2014-2017 multi-year plan top management" e Sistemi Incentivanti 2014, 2015 e 2016 con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili per un importo di 168 migliaia di euro.
L'Assemblea di FinecoBank del 10 aprile 2019 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2018 di FinecoBank S.p.A., pari a 227.922 migliaia di euro, come segue:
Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 419 migliaia di euro.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 12.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", corso dell'esercizio 2019 sono state acquistate 17.300 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2018 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 34.644 e n. 646.496 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito, rispettivamente, del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN". Conseguentemente la Riserva azioni proprie è stata ridotta complessivamente di 6.609 migliaia di euro con contestuale incremento della Riserva straordinaria.
Nel corso dell'esercizio 2019, inoltre, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e del pagamento dei costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione e delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo, rispettivamente, di 1.764 migliaia di euro e 4.818 migliaia di euro, al netto della relativa fiscalità.
In conformità all'art. 2427, comma 7-bis c.c., e secondo il documento n.1 emanato il 25 ottobre 2004 dall'Organismo Italiano di Contabilità, si fornisce l'indicazione analitica delle voci del patrimonio netto distinguendole in relazione alla loro disponibilità, distribuibilità ed al loro utilizzo negli ultimi tre esercizi.
| Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre esercizi precedenti |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Per | |||||
| Natura/descrizione | Importo | Possibilità di utilizzazione |
Quota disponibile |
copertura perdite |
Per altre ragioni |
| Capitale | 200.941 | - | - | - | - |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | A, B, C | 1.934 | (1) - |
- |
| Riserve: | |||||
| Riserva legale | 40.188 | B | 40.188 | - | - |
| Riserve straordinarie | 309.131 | A, B, C | 309.131 | - | 6.581 |
| Riserva connessa ai piani Equity settled | 32.657 | - | - | - | 14.910 |
| Riserva per azioni proprie | 7.351 | - | - | ||
| Altre riserve | (4.868) | - | (4.868) | - | - |
| Riserve da valutazione: | |||||
| Riserve da valutazione Attività finanziarie valutate al fair value con | (2) | ||||
| impatto sulla redditività complessiva | 3.159 | - | - | - | - |
| Riserve da valutazione utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali | |||||
| benefici definiti | (2.157) | - | - | - | - |
| TOTALE | 588.336 | 346.385 | |||
| Quota non distribuibile | 40.188 | ||||
| Residua quota distribuibile (Ammontare distribuibile) | 306.197 |
A: per aumento di capitale. B: per copertura perdite. C: per distribuzione soci. Note:
(1) Ai sensi dell'art. 2431 c.c., si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c..
(2) La riserva, ove positiva, è indisponibile ai sensi dell'art.6 del D.Lgs 38/2005.
Di seguito si riportano in dettaglio gli utilizzi delle riserve effettuate nei tre esercizi precedenti.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
Nessun dato da segnalare.
42 Unrated e unlisted.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
Totale 31/12/2018 |
||||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | |||
| 1. Impegni a erogare fondi | 18.908 | 186 | 11 | 19.105 | 10.021 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | - | - | - | - | - |
| d) Altre società finanziarie | 14 | - | - | 14 | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - |
| f) Famiglie | 18.894 | 186 | 11 | 19.091 | 10.021 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 18.812 | - | - | 18.812 | 256.827 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | 17.170 | - | - | 17.170 | 256.070 |
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - |
| f) Famiglie | 1.642 | - | - | 1.642 | 757 |
Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.
Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (265.065 migliaia di euro al 31 dicembre 2018). Si precisa che nel corso dell'esercizio 2019 l'Agenzia delle Entrate ha emesso dichiarazione liberatoria per un totale di 238.899 migliaia di euro. Con riguardo al residuo ammontare, UniCredit S.p.A. ha peraltro rinnovato la richiesta di svincolo al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria per consolidamento dei carichi pendenti e si è in attesa del relativo riscontro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Valore nominale | Valore nominale | |
| Totale | Totale | |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Altre garanzie rilasciate | ||
| di cui: deteriorati | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| 2. Altri impegni | 1.453.932 | 1.180.475 |
| di cui: deteriorati | 154 | 154 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | 516 | 97 |
| d) Altre società finanziarie | 20.971 | 19.533 |
| e) Società non finanziarie | 90 | 184 |
| f) Famiglie | 1.432.355 | 1.160.661 |
Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Portafogli | Importo 31/12/2019 |
Importo 31/12/2018 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 133 | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 18.300 | 529.725 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.763.853 | 2.487.813 |
| 4. Attività materiali | - | - |
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Tipologia servizi | Importo 31/12/2019 |
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | 303.546.260 |
| Titoli | 93.072.251 |
| a) acquisti | 46.062.523 |
| 1. regolati | 45.735.250 |
| 2. non regolati | 327.273 |
| b) vendite | 47.009.728 |
| 1. regolate | 46.704.812 |
| 2. non regolate | 304.916 |
| Contratti derivati | 210.474.009 |
| a) acquisti | 105.273.967 |
| 1. regolati | 105.246.673 |
| 2. non regolati | 27.294 |
| b) vendite | 105.200.042 |
| 1. regolate | 105.183.450 |
| 2. non regolate | 16.592 |
| 2. Gestioni individuale di portafogli | - |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | - |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) | - |
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | - |
| 2. altri titoli | - |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 24.073.509 |
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | 3.628 |
| 2. altri titoli | 24.069.881 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 24.073.509 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 21.393.741 |
| 4. Altre operazioni | 32.694.071 |
| Attività di ricezione e trasmissione degli ordini | 32.694.071 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 16.258.541 |
| 4. Altre operazioni | 16.435.530 |
5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ammontare lordo delle |
Ammontare delle passività |
Ammontare netto delle attività |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in Bilancio |
Ammontare netto (f=c-d-e) |
Ammontare netto | |||
| Forme tecniche | attività finanziarie (a) |
finanziarie compensate in bilancio (b) |
finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi di contante ricevuti in garanzia (e) |
31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 1. Derivati | 2.137 | - | 2.137 | - | 2.137 | - | 358 | |
| 2. Pronti contro termine | 1.390.225 | 1.390.024 | 201 | 201 | - | - | - | |
| 3. Prestito titoli | 4.345 | - | 4.345 | 4.345 | - | - | - | |
| 4. Altre | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2019 | 1.396.707 | 1.390.024 | 6.683 | 4.546 | 2.137 | - | X |
| Totale | 31/12/2018 | 1.813.817 | 1.800.522 | 13.295 | 12.297 | 640 | X | 358 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Forme tecniche | Ammontare lordo delle |
Ammontare delle attività finanziarie compensato in bilancio (b) |
Ammontare netto delle passività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto (f=c-d-e) |
Ammontare netto | ||
| passività finanziarie (a) |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi in contanti posti a garanzia (e) |
31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||
| 1. Derivati | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Pronti contro termine | 1.390.473 | 1.390.024 | 449 | 201 | - | 248 | 9.361 | |
| 3. Prestito titoli | 102.787 | - | 102.787 | 95.545 | - | 7.242 | 9.392 | |
| 4. Altri | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2019 | 1.493.260 | 1.390.024 | 103.236 | 95.745 | - | 7.490 | X |
| Totale | 31/12/2018 | 2.817.950 | 1.800.522 | 1.017.428 | 998.675 | - | X | 18.753 |
L'ammontare delle attività e passività oggetto di compensazione in bilancio è riferito alle operazioni di pronti contro termine eseguite sul mercato MTS. Si precisa, inoltre, che al 31 dicembre 2019 sono in essere contratti derivati swap con un fair value positivo di 33.921 migliaia di euro ed un fair value negativo di 80.851 migliaia di euro, per i quali è stato pagato un margine di variazione positivo di 39.920 migliaia di euro, non riportati nella tabella sopra esposta in quanto oggetto di clearing presso un Partecipante diretto di una Controparte Centrale. Tali esposizioni sono state oggetto del trattamento prudenziale previsto dall'articolo 305 del Regolamento (UE) n. 575/2013.
La Banca svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, e li utilizza per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli. Nel corso dell'esercizio 2019 la Banca ha effettuato anche operazioni di pronti contro termine con clientela istituzionale utilizzando titoli presi in prestito dalla propria clientela.
A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli, la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositate in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.
Il valore nominale dei titoli sottostanti tali operazioni non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 318.870 migliaia di euro, per un fair value pari a 216.078 migliaia di euro, così dettagliato:
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia titoli - Valore nominale al 31 dicembre 2019 | |||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | Ceduti in pronti contro termine passivi |
Altre finalità |
| Banche | - | - | - |
| Società finanziarie | - | 35 | 2 |
| Assicurazioni | - | - | - |
| Imprese non finanziarie | - | 398 | 42 |
| Altri soggetti | 595 | 311.597 | 6.201 |
| Totale valore nominale | 595 | 312.030 | 6.245 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tipologia titoli - Fair value al 31 dicembre 2019 | ||||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | Ceduti in pronti contro termine passivi |
Altre finalità | |
| Banche | - | - | - | |
| Società finanziarie | - | 681 | 33 | |
| Assicurazioni | - | - | - | |
| Imprese non finanziarie | - | 917 | 95 | |
| Altri soggetti | 1.762 | 202.762 | 9.828 | |
| Totale fair value | 1.762 | 204.360 | 9.956 |
Nessun dato da segnalare.
Nota integrativa
398 Relazioni e Bilanci 2019 · FinecoBank
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FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 399
| Sezione 1 - | Gli interessi - Voce 10 e 20 | 401 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | Le Commissioni - Voci 40 e 50 | 402 |
| Sezione 3 - | Dividendi e proventi simili - Voce 70 | 404 |
| Sezione 4 - | Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80 | 404 |
| Sezione 5 - | Il risultato netto dell'attività di copertura - Voce 90 | 405 |
| Sezione 6 - | Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 | 406 |
| Sezione 7 - | Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico- Voce 110 |
406 |
| Sezione 8 - | Le rettifiche/riprese di valore netto per rischio di credito - Voce 130 | 407 |
| Sezione 9 - | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140 | 408 |
| Sezione 10 - | Le spese amministrative - Voce 160 | 408 |
| Sezione 11 - | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 170 | 411 |
| Sezione 12 - | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 180 | 412 |
| Sezione 13 - | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 190 | 412 |
| Sezione 14 - | Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 200 | 413 |
| Sezione 15 - | Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 220 | 413 |
| Sezione 16 - | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 230 | 413 |
| Sezione 17 - | Rettifiche di valore dell'avviamento - Voce 240 | 413 |
| Sezione 18 - | Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 250 | 414 |
| Sezione 19 - | Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 270 | 414 |
| Sezione 20 - | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte - Voce 290 | 415 |
| Sezione 21 - | Altre informazioni | 415 |
| Sezione 22 - | Utile per azione | 415 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre operazioni |
Totale 2019 |
Totale 2018 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
4 | - | - | 4 | 2 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 1 | - | - | 1 | - |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 3 | - | - | 3 | 2 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.943 | - | X | 2.943 | 4.534 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 232.029 | 70.994 | X | 303.023 | 286.345 |
| 3.1 Crediti verso banche | 133.749 | 7.555 | X | 141.304 | 170.575 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 98.280 | 63.439 | X | 161.719 | 115.770 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | (10.643) | (10.643) | (1.947) |
| 5. Altre attività | X | X | 73 | 73 | 77 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 2.494 | 4.133 |
| Totale | 234.976 | 70.994 | (10.570) | 297.894 | 293.144 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 183 | - | 183 | 197 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | - | - | - | - | - |
1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci | Totale | Totale |
| 2019 | 2018 | |
| Interessi attivi su attività in valuta | 17.151 | 19.448 |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni | Totale 2019 |
Totale 2018 |
||
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (11.929) | - | X | (11.929) | (11.315) | ||
| 1.1 Debiti verso banche centrali | - | X | X | - | - | ||
| 1.2 Debiti verso banche | (128) | X | X | (128) | (396) | ||
| 1.3 Debiti verso clientela | (11.801) | X | X | (11.801) | (10.919) | ||
| 1.4 Titoli in circolazione | X | - | X | - | - | ||
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - | ||
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | ||
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | - | ||
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - | ||
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | (4.574) | (3.126) | ||
| Totale | (11.929) | - | - | (16.503) | (14.441) | ||
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (946) | - | - | (946) | - |
1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci | Totale | Totale |
| 2019 | 2018 | |
| Interessi passivi su passività in valuta | (9.671) | (9.216) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 43.803 | 3.410 |
| B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | (54.446) | (5.357) |
| C. Saldo (A-B) | (10.643) | (1.947) |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia servizi/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
|
| a) garanzie rilasciate | 40 | 82 | |
| b) derivati su crediti | - | - | |
| c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 481.412 | 487.115 | |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | 73.749 | 73.349 | |
| 2. negoziazione di valute | - | - | |
| 3. gestioni individuali di portafogli | - | - | |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | 849 | 895 | |
| 5. banca depositaria | - | - | |
| 6. collocamento di titoli | 13.287 | 10.511 | |
| 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini | 14.156 | 13.114 | |
| 8. attività di consulenza | 62.122 | 52.321 | |
| 8.1. in materia di investimenti | 62.122 | 52.321 | |
| 8.2. in materia di struttura finanziaria | - | - | |
| 9. distribuzione di servizi di terzi | 317.249 | 336.925 | |
| 9.1. gestioni di portafogli | 246.592 | 269.390 | |
| 9.1.1. individuali | 408 | 10 | |
| 9.1.2. collettive | 246.184 | 269.380 | |
| 9.2. prodotti assicurativi | 70.657 | 67.535 | |
| 9.3. altri prodotti | - | - | |
| d) servizi di incasso e pagamento | 35.042 | 31.664 | |
| e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - | |
| f) servizi per operazioni di factoring | - | - | |
| g) esercizio di esattorie e ricevitorie | - | - | |
| h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione | - | - | |
| i) tenuta e gestione dei conti correnti | 4.564 | 4.641 | |
| j) altri servizi | 15.051 | 12.044 | |
| k) operazioni di prestito titoli | 6.770 | 5.156 | |
| Totale | 542.879 | 540.702 |
L'ammontare delle commissioni attive rilevate nell'esercizio 2019 ed incluse nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 995 migliaia di euro.
Si segnala, infine, che la voce 9.1.2 "gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 242.161 migliaia di euro (266.055 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Canali/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| a) presso propri sportelli: | - | - |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | - | - |
| 3. servizi e prodotti di terzi | - | - |
| b) offerta fuori sede: | 313.775 | 326.959 |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | 11.875 | 8.895 |
| 3. servizi e prodotti di terzi | 301.900 | 318.064 |
| c) altri canali distributivi: | 16.761 | 20.476 |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | 1.412 | 1.615 |
| 3. servizi e prodotti di terzi | 15.349 | 18.861 |
Le commissioni riportate nel punto (c) "altri canali distributivi" si riferiscono alle commissioni generate dal canale online e comprendono anche le commissioni incassate dalle società prodotto, collocamento e mantenimento, a fronte della sottoscrizione online di quote di fondi comuni di investimento e prodotti assicurativi.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Servizi/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| a) garanzie ricevute | - | - |
| b) derivati su crediti | - | - |
| c) servizi di gestione e intermediazione: | (253.157) | (242.788) |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | (7.401) | (7.547) |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestione di portafogli: | - | - |
| 3.1 proprie | - | - |
| 3.2 delegate a terzi | - | - |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | (6.210) | (4.931) |
| 5. collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (239.546) | (230.310) |
| d) servizi di incasso e pagamento | (24.584) | (21.650) |
| e) altri servizi | (383) | (461) |
| f) operazioni di prestito titoli | (2.044) | (1.975) |
| Totale | (280.168) | (266.874) |
Nella voce "(c) Servizi di gestione e intermediazione: 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled e Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita, rispettivamente, nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 323 migliaia di euro (310 migliaia di euro al 31 dicembre 2018) e nella voce 80. "Altre passività" del passivo per 18 migliaia di euro (56 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Proventi | Totale 2019 |
Totale 2018 |
||
| Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 48 | - | 52 | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 53 | 1.594 | 43 | - |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | |||
| D. Partecipazioni | 48.301 | 8.000 | ||
| Totale | 48.402 | 1.594 | 8.095 |
I proventi simili rilevati in corrispondenza delle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" si riferiscono alla quota di pertinenza di FinecoBank delle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, incassati dallo Schema Volontario sul prestito subordinato emesso da Banca Carige S.p.A. e sottoscritto dallo Schema stesso. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
Al 31 dicembre 2019
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 20 | 112.540 | (31) | (102.702) | 9.827 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 4.305 | - | (3.716) | 589 |
| 1.2 Titoli di capitale | 20 | 107.439 | (31) | (98.279) | 9.149 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 796 | - | (707) | 89 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 35 | 783 | (5) | (839) | (26) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 35 | 783 | (5) | (839) | (26) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 13.145 |
| 4. Strumenti derivati | 5.293 | 72.214 | (4.335) | (60.161) | 18.400 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 5.293 | 72.214 | (4.335) | (60.161) | 18.400 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 45 | 1.297 | (45) | (1.220) | 77 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 5.197 | 65.699 | (4.233) | (55.159) | 11.504 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 5.389 |
| - Altri | 51 | 5.218 | (57) | (3.782) | 1.430 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 5.348 | 185.537 | (4.371) | (163.702) | 41.346 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Plusvalenze | Utili da | Minusvalenze | Perdite da | Risultato netto | |
| Operazioni/componenti reddituali | (a) | negoziazione (b) | (c) | negoziazione (d) | [(a+b)-(c+d)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 43 | 119.843 | (32) | (111.209) | 8.645 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 3.366 | - | (3.068) | 298 |
| 1.2 Titoli di capitale | 43 | 114.656 | (32) | (106.475) | 8.192 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 1.821 | - | (1.666) | 155 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | 951 | (14) | (932) | 5 |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | - | 951 | (14) | (932) | 5 |
| Attività e passività finanziarie: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 7.128 |
| 3.Strumenti derivati | 4.625 | 65.592 | (5.168) | (46.808) | 28.055 |
| 3.1 Derivati finanziari: | 4.625 | 65.592 | (5.168) | (46.808) | 28.055 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 137 | 1.301 | (124) | (1.043) | 271 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 4.438 | 60.397 | (5.020) | (43.405) | 16.410 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 9.814 |
| - Altri | 50 | 3.894 | (24) | (2.360) | 1.560 |
| 3.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 4.668 | 186.386 | (5.214) | (158.949) | 43.833 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 34.826 | 6.391 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | 53.087 | 5.212 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | - | - |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 87.913 | 11.603 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (53.626) | (5.060) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | (22.948) | - |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | (11.499) | (6.372) |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (88.073) | (11.432) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | (160) | 171 |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 2019 |
Totale 2018 |
||||
| Utili | Perdite | Risultato netto |
Utili | Perdite | Risultato netto |
|
| A. Attività finanziarie | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.909 | - | 2.909 | 17 | - | 17 |
| 1.1 Crediti verso banche | 1.831 | - | 1.831 | - | - | - |
| 1.2 Crediti verso clientela | 1.078 | - | 1.078 | 17 | - | 17 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
984 | (257) | 727 | 1.666 | - | 1.666 |
| 2.1 Titoli di debito | 984 | (257) | 727 | 1.666 | - | 1.666 |
| 2.2 Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale attività (A) | 3.893 | (257) | 3.636 | 1.683 | - | 1.683 |
| B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - |
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - |
| Totale passività (B) | - | - | - | - | - | - |
Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nessun dato da segnalare.
7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 2.480 | 39 | (4.547) | - | (2.028) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 5 | - | - | 5 |
| 1.2 Titoli di capitale | 2.480 | 5 | (4.547) | - | (2.062) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 29 | - | - | 29 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio | X | X | X | X | 118 |
| Totale | 2.480 | 39 | (4.547) | - | (1.910) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Plusvalenze | Utili da negoziazione |
Minusvalenze | Perdite da negoziazione |
Risultato netto | |
| Operazioni/componenti reddituali | (a) | (b) | (c) | (d) | [(a+b)-(c+d)] |
| 1. Attività finanziarie | 1.371 | 10 | (3.031) | (65) | (1.715) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 2 | (2) | - | - |
| 1.2 Titoli di capitale | 1.371 | 8 | (3.029) | - | (1.650) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | - | (65) | (65) |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 215 |
| Totale | 1.371 | 10 | (3.031) | (65) | (1.500) |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | Totale | ||||
| Primo e | Terzo stadio | Primo e | Totale | ||||
| secondo stadio |
Write-off | Altre | secondo stadio |
Terzo stadio | 2019 | 2018 | |
| A. Crediti verso banche | (221) | - | - | 9.323 | - | 9.102 | 3.142 |
| - Finanziamenti | (147) | - | - | 2.261 | - | 2.114 | 576 |
| - Titoli di debito | (74) | - | - | 7.062 | - | 6.988 | 2.566 |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Crediti verso clientela | (5.336) | (149) | (5.262) | 5.480 | 1.547 | (3.720) | (6.556) |
| - Finanziamenti | (4.920) | (149) | (5.262) | 4.677 | 1.547 | (4.107) | (5.370) |
| - Titoli di debito | (416) | - | - | 803 | - | 387 | (1.186) |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (5.557) | (149) | (5.262) | 14.803 | 1.547 | 5.382 | (3.414) |
| Operazioni/Componenti reddituali | Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo e secondo |
Terzo stadio | 2019 | 2018 | ||||
| stadio | Write-off | Altre | secondo stadio |
Terzo stadio | |||
| A. Titoli di debito | (8) | - | - | 10 | - | 2 | (114) |
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (8) | - | - | 10 | - | 2 | (114) |
(Importi in migliaia)
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2019 | 2018 | |
| 1) Personale dipendente | (84.513) | (83.351) |
| a) salari e stipendi | (57.587) | (54.884) |
| b) oneri sociali | (15.004) | (14.401) |
| c) indennità di fine rapporto | (870) | (2.182) |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (114) | (114) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | - | - |
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | (3.445) | (3.247) |
| - a contribuzione definita | (3.445) | (3.247) |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (3.370) | (4.194) |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (4.123) | (4.329) |
| 2) Altro personale in attività | - | - |
| 3) Amministratori e sindaci | (1.316) | (1.278) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende | 147 | 266 |
| 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società | (385) | (69) |
| Totale | (86.067) | (84.432) |
Nella voce 1 "h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dalla Banca in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 3.410 migliaia di euro (4.168 migliaia di euro al 31 dicembre 2018), e su strumenti finanziari emessi dalla ex-Capogruppo UniCredit S.p.A., che trovano contropartita nella voce 80. "Altre passività" del passivo per 2 migliaia di euro (24 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
| Totale 2019 | Totale 2018 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | 1.167 | 1.128 |
| (a) dirigenti | 28 | 27 |
| (b) quadri direttivi | 371 | 349 |
| (c) restante personale dipendente | 768 | 752 |
| Altro personale | 13 | 12 |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2019 | 2018 | |
| Incentivi all'esodo | (26) | (120) |
| Piano medico | (1.065) | (1.011) |
| Buoni pasto | (973) | (953) |
| Altri | (2.059) | (2.246) |
| Totale | (4.123) | (4.330) |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
|
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (108.577) | (101.053) | |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | |||
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (18.270) | (16.740) | |
| Comunicazioni su mass media | (11.988) | (11.264) | |
| Marketing e promozioni | (4.948) | (5.124) | |
| Sponsorizzazioni | (107) | (22) | |
| Convention e comunicazione interna | (1.227) | (330) | |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (1.496) | (1.399) | |
| Spese recupero crediti | (332) | (377) | |
| Informazioni commerciali e visure | (1.164) | (1.022) | |
| C) Spese indirette relative al personale | (22.393) | (28.183) | |
| Formazione del personale | (515) | (473) | |
| Noleggio auto e altre spese personale | (67) | (80) | |
| Spese consulenti finanziari | (20.964) | (26.885) | |
| Spese di viaggio | (846) | (693) | |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (1) | (52) | |
| D) Spese relative all'ICT | (37.204) | (34.498) | |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (2.658) | (2.360) | |
| Spese software - affitto e manutenzione | (9.782) | (8.832) | |
| Sistemi di comunicazione ICT | (7.600) | (6.614) | |
| Service ICT: personale esterno | (6.853) | (6.745) | |
| Infoprovider finanziari | (10.311) | (9.947) | |
| E) Consulenze e servizi professionali | (4.188) | (3.353) | |
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (2.775) | (2.753) | |
| Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo | (13) | (23) | |
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa | (819) | (238) | |
| Spese legali | (234) | - | |
| Cause legali | (347) | (339) | |
| F) Spese relative agli immobili | (8.566) | (18.996) | |
| Service area immobiliare | (757) | (705) | |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (437) | (213) | |
| Manutenzione locali | (1.981) | (1.009) | |
| Fitti passivi per locazione immobili | (2.331) | (14.529) | |
| Pulizia locali | (574) | (519) | |
| Utenze | (2.486) | (2.021) | |
| G) Altre spese di funzionamento | (35.036) | (37.486) | |
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (404) | (404) | |
| Spese postali e trasporto documenti | (3.696) | (3.585) | |
| Servizi amministrativi e logistici | (17.098) | (19.417) | |
| Assicurazioni | (3.292) | (3.906) | |
| Stampati e cancelleria | (517) | (587) | |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (9.514) | (9.110) | |
| Altre spese amministrative | (515) | (477) | |
| H) Contributo ex-ante al Fondo di Risoluzione Unico e FITD | (18.129) | (14.306) | |
| Totale | (253.859) | (256.014) |
Nella voce "C) Spese indirette relative al personale – Spese consulenti finanziari" sono inclusi gli oneri relativi al piano "PFA 2015-2017" assegnato ai consulenti finanziari, che trova contropartita nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 1.749 migliaia di euro (3.778 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).
I costi registrati nell'anno 2019 per contributi versati nell'esercizio al Deposit Guarantee Schemes (DGS), presentati nella voce "Altre spese amministrative" (punto H) della tabella sopra riportata, sono stati complessivamente pari a 18.129 migliaia di euro e sono relativi al contributo ordinario, aggiuntivo, supplementare e al contributo annuo al Fondo di Solidarietà per l'anno 2019. Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
Nessun costo è stato registrato in relazione al Single Resolution Fund in quanto nessun contributo è dovuto.
Di seguito si riportano le informazioni previste dall'IFRS 16 in merito ai costi rilevati nelle Altre spese amministrative relativi a leasing a breve termine, ai costi relativi a leasing di modesto valore e ai costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione delle passività del leasing.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 2019 | ||
| Costi relativi a leasing a breve termine ("Short term lease") | (1,447) | |
| Costi relativi a leasing di modesto valore ("Low value assets") | (32) | |
| Costi relativi ai pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione della passività del leasing | (21) | |
| Totale | (1,500) |
Si precisa, inoltre, che nelle Altre spese amministrative è stata rilevata anche l'IVA dei contratti inclusi nell'ambito dell'IFRS 16, in quanto non inclusa nella valutazione della passività del leasing.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore | Riprese di valore | |||||
| Operazioni/componenti reddituali | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Totale 2019 | Totale 2018 |
| 1. Impegni a erogare fondi | (13) | - | 6 | - | (7) | 392 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | (3) | - | 37 | - | 34 | 10 |
| Totale | (16) | - | 43 | - | 27 | 402 |
Nessun dato da segnalare.
(Importi in migliaia)
| Totale 2019 | Totale 2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | |
| Controversie legali e fiscali | (7.373) | 5.129 | (2.244) | (3.713) | 3.048 | (665) |
| Fondo indennità suppletiva clientela | (5.554) | - | (5.554) | (5.625) | - | (5.625) |
| Altri fondi rischi ed oneri | (1.427) | 202 | (1.225) | (1.302) | 518 | (784) |
| Totale | (14.354) | 5.331 | (9.023) | (10.640) | 3.566 | (7.074) |
| (Importi in migliaia) | (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituali | Rettifiche di valore Ammortamento per deterioramento |
Riprese di valore | Risultato netto | Risultato netto | |
| 2019 | 2018 | ||||
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività materiali | |||||
| 1 Ad uso funzionale | (17.076) | (47) | - | (17.123) | (5.302) |
| - Di proprietà | (7.690) | (46) | - | (7.736) | (5.302) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | (9.386) | (1) | - | (9.387) | - |
| 2 Detenute a scopo d'investimento | (108) | - | - | (108) | (109) |
| - Di proprietà | (108) | - | - | (108) | (109) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| 3 Rimanenze | X | - | - | - | - |
| Totale (17.184) |
(47) | - | (17.231) | (5.411) |
Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Ammortamento | Rettifiche di valore per deterioramento |
Riprese di valore | Risultato netto | Risultato netto | |
| Attività/Componente reddituale | 2019 | 2018 | |||
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività immateriali | |||||
| A.1 Di proprietà | (5.396) | - | - | (5.396) | (4.959) |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | (5.396) | - | - | (5.396) | (4.959) |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| Totale | (5.396) | - | - | (5.396) | (4.959) |
Le rettifiche di valore su attività immateriali sono relative al software, ammortizzato in tre anni, e agli oneri sostenuti per la realizzazione del sito internet Fineco, ammortizzati in 5 anni.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 12.3 Altre informazioni.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2019 | 2018 | |
| Rimborsi e abbuoni | (157) | (147) |
| Penali, ammende e sentenze sfavorevoli | (975) | (1.170) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi | (2.129) | (2.300) |
| Insussistenze di attività | (169) | (295) |
| Altri oneri di gestione | (296) | (229) |
| Totale | (3.726) | (4.141) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2019 | 2018 | |
| Recupero di spese: | 104.068 | 96.767 |
| - recupero spese accessorie | 162 | 155 |
| - recuperi di imposta | 103.906 | 96.612 |
| Fitti attivi su immobili | 879 | - |
| Altri proventi dell'esercizio corrente | 1.672 | 2.141 |
| Totale | 106.619 | 98.908 |
La Banca non ha effettuato operazioni di sub-leasing.
La Banca non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, la Banca ha, come locatore, in essere operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e non includono proventi per rivalutazioni ISTAT in quanto, come previsto contrattulamente, il canone sarà aggiornato alla scadenza di ogni anno di locazione, quindi nel corso dell'esercizio 2020.
Sezione 15 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 220 Nessun dato da segnalare.
Sezione 16 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 230 Nessun dato da segnalare.
Sezione 17 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 240 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componente reddituale/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| A. Immobili | - | (18) |
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | (18) |
| B. Altre attività | - | (143) |
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | (143) |
| Risultato netto | - | (161) |
La Banca non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 2019 |
Totale 2018 |
| 1. Imposte correnti (-) | (109.270) | (106.713) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | 96 | - |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) |
- | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | 20.760 | (1.142) |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | 568 | (2.624) |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (87.846) | (110.479) |
(Importi in migliaia)
| Totale 2019 | Totale 2018 | |
|---|---|---|
| Utile ante imposte | 373.738 | 338.402 |
| Imposte | ||||
|---|---|---|---|---|
| IRES | IRAP | Totale 2019 | Totale 2018 | |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale teorica | (102.778) | (20.817) | (123.595) | (111.909) |
| Effetti fiscali di oneri non rilevanti nella determinazione della base imponibile | 1.217 | 193 | 1.410 | 3.541 |
| Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione della base imponibile | 13.311 | - | 13.311 | 2.101 |
| Effetti fiscali derivanti dall'utilizzo delle perdite fiscali anni precedenti | - | - | - | - |
| Effetti fiscali derivanti dall'applicazione di imposte sostitutive | (396) | - | (396) | (446) |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale effettiva | (88.646) | (20.624) | (109.270) | (106.713) |
Riportiamo nella presente tabella un dettaglio dei corrispettivi (al netto di Iva e spese) riconosciuti alla società di revisione legale Deloitte & Touche S.p.A. ed alle entità della rete cui appartiene la società di revisione stessa.
| (Importi in euro) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi |
| Revisione Contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | 205.752 |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | 229.000 |
| Altri servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | 10.000 |
| Totale | 444.752 |
Ai fini dell'adempimento di quanto prescritto dall'art. 1, comma 125 della Legge n. 124/2017 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza, modificato dall'art. 35 del decreto legge n. 34/2019, coerentemente con la circolare Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e tenuto anche delle indicazioni fornite dal documento di approfondimento emanato da Assonime il 6 maggio 2019 la Banca ha escluso dall'informativa le "attribuzioni", i corrispettivi e le retribuzioni che trovano giustificazione in prestazioni dell'impresa e comunque in rapporti sinallagmatici che sono tipici dell'attività del percipiente, nonché quelle rivolte alla generalità delle imprese, quali le misure agevolative fiscali e contributive, limitando pertanto l'informativa ai contributi da presentare e dettagliare nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" pubblicamente consultabile sul relativo sito internet. In tal senso, si precisa che nel corso dell'esercizio 2019 la Banca non ha incassato contributi pubblici erogati da soggetti italiani.
L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso dell'esercizio.
| 2019 | 2018 | |
|---|---|---|
| Utile netto d'esercizio (migliaia di euro) | 285.891 | 227.922 |
| Numero medio delle azioni in circolazione | 607.720.344 | 607.575.060 |
| Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) | 609.239.420 | 609.101.538 |
| Utile per azione base | 0,470 | 0,375 |
| Utile per azione diluito | 0,469 | 0,374 |
Nessun dato da segnalare.
Nota integrativa Parte D – Redditività complessiva
416 Relazioni e Bilanci 2019 · FinecoBank
Parte D – Redditività complessiva
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 417
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 285.891 | 227.922 |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | 4.227 | 3.428 | |
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - |
| a) variazione di fair value | - | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): | - | - |
| a) variazione del fair value | - | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |
| 40. | Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - |
| a) variazione di fair value (strumento coperto) | - | - | |
| b) variazione di fair value (strumento di copertura) | - | - | |
| 50. | Attività materiali | - | - |
| 60. | Attività immateriali | - | - |
| 70. | Piani a benefici definiti | 6.280 | 5.063 |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - |
| 100. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | (2.053) | (1.635) |
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | 6.569 | (6.858) | |
| 110. | Copertura di investimenti esteri: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 120. | Differenze di cambio: | - | - |
| a) variazione di valore | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 130. | Copertura dei flussi finanziari: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| di cui: risultato delle posizioni nette | - | - | |
| 140. | Strumenti di copertura (elementi non designati): | - | - |
| a) variazione di valore | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 150. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | 9.815 | (10.247) |
| a) variazioni di fair value | 8.770 | (6.565) | |
| b) rigiro a conto economico | 1.045 | (3.682) | |
| - rettifiche per rischio di credito | (10) | (1) | |
| - utili/perdite da realizzo | 1.055 | (3.681) | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 160. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 170. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| - rettifiche da deterioramento | - | - | |
| - utili/perdite da realizzo | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 180. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | (3.246) | 3.389 |
| 190. | Totale altre componenti reddituali | 10.796 | (3.430) |
| 200. | Redditività complessiva (Voce 10+190) | 296.687 | 224.492 |
Parte D – Redditività complessiva
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 419
| Sezione 1 - | Rischio di credito | 421 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | Rischi di mercato | 445 |
| Sezione 3 - | Gli strumenti derivati e le politiche di copertura | 455 |
| Sezione 4 - | Rischio di liquidità | 463 |
| Sezione 5 - | Rischi operativi | 467 |
| Sezione 6 - | Altri rischi e informazioni | 470 |
Con riferimento alla struttura organizzativa, al Risk Appetite ed ai processi ICAAP ed ILAAP di FinecoBank S.p.A. si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata.
Obiettivo della Banca è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.
I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la Propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.
L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.
L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.
La Banca ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo procedendo all'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e all'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.
Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A che saranno portati a scadenza. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nel 2019 la Banca ha incrementato l'esposizione in titoli di Stato (per maggiori dettagli si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni Sovrane).
Le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e del rischio controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer ed in carico al Team Rischi di Credito della Capogruppo. Per i dettagli relativi alle responsabilità del Team Rischi di Credito della Banca si rimanda alla medesima parte trattata nella Nota integrativa consolidata.
La Unit Credito all'interno del Department CRO è incaricata di assicurare il corretto svolgimento del processo di gestione delle richieste di credito avanzate dalla clientela e di gestione dei crediti concessi alla clientela, nonché assicurare la corretta gestione dei crediti ad andamento anomalo.
Il processo creditizio è articolato nelle seguenti fasi:
La valutazione del merito creditizio diretta all'accertamento delle capacità di rimborso dei richiedenti è effettuata da apposite Unità Operative centralizzate e specializzate per le diverse linee di prodotto erogate alla clientela (prestiti personali, carte di credito, linee di fido, mutui). Gli uffici incaricati provvedono alla ricezione della richiesta, alla valutazione della attendibilità della documentazione, alla valutazione della situazione patrimoniale e reddituale, alla raccolta di informazioni anche mediante consultazione di dati pubblici, banche dati private e dati di sistema quali le informazioni rivenienti dalla centrale dei rischi di Banca d'Italia.
Per la concessione dei crediti oltre, naturalmente, alla valutazione di merito creditizio, i servizi dedicati valutano la compatibilità delle richieste della clientela rispetto alla loro situazione globale; considerano le dimensioni della richiesta e, se del caso, concordano con il Cliente una nuova richiesta; valutano eventuali garanzie, le perfezionano, le collegano alle linee di credito e le conservano in modo adeguato ed in linea con gli appositi processi. Da ultimo, i soggetti delegati deliberano o respingono le richieste sulla base dei poteri conferiti o inviano le richieste al deliberante superiore.
Il controllo andamentale dei crediti è finalizzato, per le linee di fido concesse, a verificare la persistenza delle condizioni economiche del cliente e del garante che hanno determinato la delibera. Tale verifica può essere supportata dalla raccolta di dati aggiornati e di informazioni di sistema e talvolta di banche dati private. Il controllo si svolge secondo processi stabiliti e con cadenza temporale costante con variazioni operative sulla base dell'importo della linea concessa.
Relativamente ai prodotti con piano di ammortamento ed in particolare per i mutui, sono effettuate rilevazioni specifiche degli insoluti finalizzate al passaggio di stato. Tale modalità è affiancata anche alla raccolta di notizie relative al Cliente debitore già utilizzate per gli interventi sugli affidamenti.
In linea con i principi generali previsti dall'Organo di Vigilanza si provvede alla classificazione dei crediti sulla base del livello di deterioramento che può essere stabilito secondo criteri qualitativi o quantitativi.
La gestione dei crediti deteriorati è diretta ad assumere tutte le iniziative necessarie per ricondurre i crediti alla normalità o al recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano il prosieguo del rapporto. Tutta l'attività è definita da appositi processi diversificati per forma tecnica, importo, persistenza dello sconfino o per la presenza di asset finanziari del cliente eventualmente offerti a garanzia. L'attività di credit collection è svolta sia mediante forme di sollecito svolte direttamente dalla Banca sia mediante forme di sollecito e di esazione svolte con il supporto di società esterne specializzate ed autorizzate.
Da ultimo, l'attività di gestione è anche finalizzata alla previsione di perdita su base analitica che è costantemente aggiornata sulla base dell'evoluzione delle azioni di recupero o in base ad informazioni raccolte nel corso delle azioni stesse.
La misurazione ed il controllo dei rischi creditizi avviene in fase di valutazione con il supporto di strumenti di scoring che analizzano i profili sociodemografici dei clienti effettuando una valutazione delle singole controparti su base statistica ed integrando tale valutazione da un lato con il supporto dei credit bureau per la migliore conoscenza di dati pubblici e privati, e dall'altro con le informazioni di sistema rivenienti dalla centrale rischi di Banca d'Italia.
Il controllo avviene, inoltre, con la sistematica valutazione delle performaces del portafoglio crediti al fine, da un lato di valutare le perdite attese, e dall'altro di intervenire sulle politiche di concessione qualora fosse necessario.
Nello svolgimento della propria attività creditizia la Banca è esposta al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.
Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macro-economiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.
Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, la Banca è esposta all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.
Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:
Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti dalla Banca potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi della Banca.
Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.
La Banca controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte ed il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e le best practices di Gruppo.
Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.
La valutazione del rischio di credito in erogazione è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dalla Banca. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.
La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. La Capogruppo ha aggiornato nel corso del 2019 la Global Collateral Management Policy che definisce le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno del Gruppo Fineco.
Il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dal Risk Management, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, il Risk Management predispone:
La valutazione del rischio di controparte è effettuata nell'ambito dei limiti di rischio (plafond) assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. Al termine della valutazione tali plafond sono monitorati sia dalle funzioni di primo che di secondo livello.
Il Consiglio di Amministrazione, approva annualmente il Risk Appetite ed il Piano di Investimenti; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici di Gruppo, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici del Gruppo. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") con la quale la Banca avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili.
Nel 2019 la Banca ha emanato la Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate" volta a definire principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio emittente associato agli strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella policy, il Risk Management monitora una serie di indicatori per analizzare l'esposizione al rischio emittente nel portafoglio della Banca; attraverso la loro analisi è possibile individuare il sorgere di situazioni anomale e valutare la necessità di intraprendere azioni correttive, per fronteggiare un deterioramento della posizione del portafoglio. Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso la scomposizione per classe di rating e per settore degli emittenti che determinano la rischiosità implicita dei contratti.
A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.
Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.
Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.
Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD utilizzati a fini regolamentari e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri creditizi forniti da UniCredit S.p.A., conformemente ad un apposito contratto di Master Service Agreement stipulato fra FinecoBank e UniCredit S.p.A..
Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. A differenza tuttavia dell'approccio seguito in applicazione del principio IAS 39, per recepire le richieste della normativa IFRS9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information in modo del tutto coerente con l'approccio di Gruppo come di seguito descritto.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento ai titoli di debito la Banca ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.
Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
la PD (Probability of Default), esprime la probabilità di accadimento di un evento di default della posizione creditizia, in un determinato arco temporale (es. 1 anno);
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri utilizzati a fini regolamentari apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza, al netto delle differenti richieste normative, fra trattamento contabile e regolamentare.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili – Impairment.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione dei crediti sono acquisite diverse forme di garanzia reale. Ipoteche sui mutui fondiari, pegni su azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato assistono, infatti, aperture di credito in conto corrente.
La presenza di garanzie reali non solleva, in ogni caso, la Banca dall'effettuare una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali, differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.
Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritte dalla policy "Erogazioni di mutui residenziali con garanzia ipotecaria a correntisti di FinecoBank S.p.A.". La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse.
Le valutazioni sono, inoltre, soggette a revisione periodica.
La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.
Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.
Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro della esposizione debitoria.
Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.
La Banca procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
Per effetto di quanto sopra la Banca procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
L'attuale modello di business della Banca e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.
Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.
In particolare nel caso di rinegoziazioni considerate non sostanziali si procede alla rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico come utile o perdita da modifiche contrattuali senza cancellazioni.
In proposito, si precisa che sono considerate sostanziai le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazioni e che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
(Importi in migliaia) Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Altre esposizioni non deteriorate Totale 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.685 1.391 493 19.018 26.166.945 26.189.532 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - - - - 321.694 321.694 3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - - 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - - - 32 32 5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - Totale 31/12/2019 1.685 1.391 493 19.018 26.488.671 26.511.258 Totale 31/12/2018 1.647 617 553 11.605 24.195.842 24.210.264
Al 31 dicembre 2019 non sono presenti crediti acquistati deteriorati.
A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| Deteriorate | (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Totale (esposizione netta) |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
25.336 | (21.767) | 3.569 | - | 26.201.741 | (15.778) | 26.185.963 | 26.189.532 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 321.720 | (26) | 321.694 | 321.694 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | X | X | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | X | X | 32 | 32 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2019 |
25.336 | (21.767) | 3.569 | - | 26.523.461 | (15.804) | 26.507.689 | 26.511.258 |
| Totale 31/12/2018 |
23.936 | (21.118) | 2.818 | - | 24.232.678 | (25.297) | 24.207.446 | 24.210.264 |
(Importi in migliaia)
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia | Altre attività | ||
|---|---|---|---|---|
| Minusvalenze cumulate | Esposizione netta | Esposizione netta | ||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | 4.639 | |
| 2. Derivati di copertura | - | - | 36.059 | |
| Totale 31/12/2019 |
- | - | 40.698 | |
| Totale 31/12/2018 |
- | - | 8.078 |
A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | ||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
17.070 | 896 | 35 | 14 | 932 | 72 | 28 | 22 | 3.128 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2019 | 17.070 | 896 | 35 | 14 | 932 | 72 | 28 | 22 | 3.128 |
| Totale | 31/12/2018 | 9.573 | 28 | 1 | 65 | 1.634 | 304 | 12 | 12 | 2.557 |
A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamiche delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore complessive | ||||||||||||
| Attività rientranti nel primo stadio | Attività rientranti nel secondo stadio | |||||||||||
| Causali/ stadi di rischio | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
||
| Rettifiche complessive iniziali |
(19.131) | (171) | - | - | (19.302) | (5.995) | - | - | - | (5.995) | ||
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Cancellazioni diverse dai write-off |
5.523 | 143 | - | - | 5.666 | - | - | - | - | - | ||
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
4.024 | 2 | - | - | 4.026 | (201) | - | - | - | (201) | ||
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
3 | - | - | - | 3 | - | - | - | - | - | ||
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Rettifiche complessive finali |
(9.581) | (26) | - | - | (9.607) | (6.196) | - | - | - | (6.196) | ||
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Rettifiche di valore complessive | Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività rientranti nel terzo stadio | ||||||||||
| Causali/ stadi di rischio | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Di cui:attività finanziarie impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Totale |
| Rettifiche complessive iniziali |
(21.118) | - | - | (17.988) | (3.130) | - | (49) | - | - | (46.464) |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cancellazioni diverse dai write-off |
766 | - | - | 268 | 498 | - | 22 | - | - | 6.454 |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
(4.514) | - | - | (1.848) | (2.666) | - | 5 | - | - | (684) |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
3.100 | - | - | 3.069 | 31 | - | - | - | - | 3.103 |
| Altre variazioni | - | - | - | 1.296 | (1.296) | - | - | - | - | - |
| Rettifiche complessive finali |
(21.766) | - | - | (15.203) | (6.563) | - | (22) | - | - | (37.591) |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
10 | - | - | 10 | - | - | - | - | - | 10 |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
(149) | - | - | (149) | - | - | - | - | - | (149) |
A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda/valore nominale | |||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio |
Trasferimenti tra secondo stadio e terzo |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
||||
| Da primo a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 852 | 3.189 | 51 | 1.274 | 109 | 5.019 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | 1 | 10 | - | |
| Totale | 31/12/2019 | 852 | 3.189 | 51 | 1.275 | 119 | 5.019 |
| Totale | 31/12/2018 | 2.405 | 905 | 841 | 58 | 3.969 | 243 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/valori | Esposizione lorda | Rettifiche di valore | Write-off parziali complessivi* |
|||
| Deteriorate | Non deteriorate |
complessive e accantonamenti complessivi |
Esposizione Netta |
|||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| a) Sofferenze | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| b) Inadempienze probabili | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | - | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | - | - | - | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 9.424.241 | (276) | 9.423.965 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | - | - | - | - | |
| Totale (A) | - | 9.424.241 | (276) | 9.423.965 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | |
| b) Non deteriorate | X | 79.374 | (2) | 79.372 | - | |
| Totale (B) | - | 79.374 | (2) | 79.372 | - | |
| Totale (A+B) | - | 9.503.615 | (278) | 9.503.337 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli senza garanzia e pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 26.083 migliaia di euro.
Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore | |||||
| Tipologie esposizioni/valori | Deteriorate | Non deteriorate | complessive e accantonamenti complessivi |
Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi* |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| a) Sofferenze | 19.562 | X | (17.877) | 1.685 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 253 | X | (220) | 33 | - | |
| b) Inadempienze probabili | 4.348 | X | (2.957) | 1.391 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 421 | X | (273) | 148 | - | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 1.424 | X | (932) | 492 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | 19.482 | (464) | 19.018 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 40 | - | 40 | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 17.079.769 | (15.063) | 17.064.706 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 58 | (1) | 57 | - | |
| Totale (A) | 25.334 | 17.099.251 | (37.293) | 17.087.292 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| a) Deteriorate | 165 | X | - | 165 | - | |
| b) Non deteriorate | X | 1.335.067 | (20) | 1.335.047 | - | |
| Totale (B) | 165 | 1.335.067 | (20) | 1.335.212 | - | |
| Totale (A+B) | 25.499 | 18.434.318 | (37.313) | 18.422.504 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli e con operazioni in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 62.739 migliaia di euro.
Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli senza garanzia di denaro ovvero senza garanzia costituita da altri titoli con clientela.
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
A.1.8bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 19.714 | 2.660 | 1.563 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 3.922 | 4.492 | 1.617 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 1.835 | 3.168 | 1.296 |
| B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate | - | - | - |
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 1.887 | 203 | - |
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| B.5 altre variazioni in aumento | 200 | 1.121 | 321 |
| C. Variazioni in diminuzione | (4.074) | (2.804) | (1.756) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | - | (33) | (146) |
| C.2 write-off | (3.174) | (57) | (17) |
| C.3 incassi | (783) | (1.021) | (692) |
| C.4 realizzi per cessioni | - | - | - |
| C.5 perdite da cessione | - | - | - |
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | (1.244) | (847) |
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (117) | (449) | (54) |
| D. Esposizione lorda finale | 19.562 | 4.348 | 1.424 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |
A.1.9bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Causali/Qualità | Esposizioni oggetto di concessioni: |
Esposizioni oggetto di concessioni: non |
| deteriorate | deteriorate | |
| A. Esposizione lorda iniziale | 325 | 224 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 608 | 81 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | - | 57 |
| B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 87 | X |
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | - |
| B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione | 433 | - |
| B.5 altre variazioni in aumento | 88 | 24 |
| C. Variazioni in diminuzione | (259) | (207) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | X | - |
| C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | - | X |
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | (87) |
| C.4 write-off | (26) | - |
| C.5 incassi | (164) | (120) |
| C.6 realizzi per cessioni | - | - |
| C.7 perdite da cessione | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (69) | - |
| D. Esposizione lorda finale | 674 | 98 |
A.1.10 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive Nessun dato da segnalare.
A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive (Importi in migliaia)
| Sofferenze | Inadempienze probabili | Esposizioni scadute deteriorate | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
| A. Rettifiche complessive iniziali | (18.067) | (161) | (2.042) | (74) | (1.009) | (23) |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |
| B. Variazioni in aumento | (3.731) | (99) | (2.389) | (260) | (929) | (54) |
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | X | - | X | - | X |
| B.2 altre rettifiche di valore | (2.425) | (65) | (2.244) | (193) | (876) | (1) |
| B.3 perdite da cessione | - | - | - | - | - | - |
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate |
(1.296) | (34) | (120) | (42) | - | - |
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - |
| B.6 altre variazioni in aumento | (10) | - | (25) | (25) | (53) | (53) |
| C. Variazioni in diminuzione | 3.921 | 40 | 1.474 | 61 | 1.006 | 77 |
| C.1 riprese di valore da valutazione | 184 | 4 | 284 | 30 | 355 | 21 |
| C.2 riprese di valore da incasso | 562 | 10 | 182 | 9 | 91 | 2 |
| C.3 utili da cessione | - | - | - | - | - | - |
| C.4 write-off | 3.174 | 26 | 57 | - | 17 | - |
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate |
- | - | 925 | 22 | 492 | 54 |
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - |
| C.7 altre variazioni in diminuzione | 1 | - | 26 | - | 51 | - |
| D. Rettifiche complessive finali | (17.877) | (220) | (2.957) | (273) | (932) | - |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |
A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)
| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Senza rating | Totale | ||||||
| Classe 1 | Classe 2 | Classe 3 | Classe 4 | Classe 5 | Classe 6 | |||
| A. Attività finanziarie vautate al costo ammortizzato |
3.679.417 | 5.264.150 | 13.224.701 | 27.953 | 21.548 | - | 4.009.308 | 26.227.077 |
| - Primo stadio | 3.679.417 | 5.264.150 | 13.224.701 | 27.953 | 21.548 | - | 3.972.736 | 26.190.505 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 11.237 | 11.237 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 25.335 | 25.335 |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
107.559 | 41.431 | 172.704 | - | - | - | - | 321.694 |
| - Primo stadio | 107.559 | 41.431 | 172.704 | - | - | - | - | 321.694 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A+B+C) | 3.786.976 | 5.305.581 | 13.397.405 | 27.953 | 21.548 | - | 4.009.308 | 26.548.771 |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
||||||||
| - Primo stadio | - | - | 17.170 | - | - | - | 20.550 | 37.720 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 186 | 186 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 11 | 11 |
| Totale (D) | - | - | 17.170 | - | - | - | 20.747 | 37.917 |
| Totale (A+B+C+D) | 3.786.976 | 5.305.581 | 13.414.575 | 27.953 | 21.548 | - | 4.030.055 | 26.586.688 |
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.
La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio.
La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating di Standard and Poor's, ai quali sono associate anche le classi delle altre due principali Agenzie, Moody's e Fitch. Qualora per una singola esposizione esistano due valutazioni del merito creditizio operate da due agenzie di rating è stata rilevata quella peggiore; qualora esistano tre valutazioni differenti sono state individuate le due migliori e fra queste, se differenti, è stata rilevata la peggiore.
Nell'ambito del calcolo dei requisiti regolamentari, applicando il metodo standardizzato per la determinazione del rischio di credito, FinecoBank si avvale delle valutazioni delle agenzie di rating ai fini della determinazione dei coefficienti di ponderazione delle esposizioni verso Stati sovrani (portafogli "Amministrazioni centrali e banche centrali", "Enti" ed "Enti del settore Pubblico) e Obbligazioni garantite. Alle restanti esposizioni creditizie si applica, in via generale, un fattore di ponderazione del 100 per cento, fatte salve le principali eccezioni stabilite dal CRR 575/2013.
Le esposizioni verso soggetti retail (al 31 dicembre 2019 costituite principalmente da mutui, prestiti personali, spending di carte di credito a saldo e revolving, affidamenti chirografari o garantiti e operazioni di prestito titoli) non hanno rating esterno. Le esposizioni con rating verso soggetti non retail derivano principalmente dai crediti verso primari istituti bancari ad elevato standing creditizio.
A.2.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi)
La tabella non è stata redatta in quanto i rating interni non vengono utilizzati per la gestione del rischio di credito.
A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali | ||||||||||
| Garanzie reali | (2) | |||||||||
| lorda | netta | (1) | Derivati su crediti | |||||||
| ipoteche | per - |
reali | Altri derivati | |||||||
| Esposizione | Esposizione | - Immobili |
Finanziamenti Immobili leasing |
Titoli | Altre garanzie | CLN | Controparti centrali |
|||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
7.505.695 | 7.505.693 | - | - | 7.505.575 | - | - - |
|||
| 1.1. totalmente garantite | 7.505.695 | 7.505.693 | - | - | 7.505.575 | - | - - |
|||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
17.166 | 17.164 | - | - | 17.164 | - | - - |
|||
| 2.1. totalmente garantite | 17.166 | 17.164 | - | - | 17.164 | - | - - |
|||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - - |
(segue)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali | ||||||||||
| (2) | ||||||||||
| Derivati su crediti | Crediti di firma | |||||||||
| Altri derivati | Totale | |||||||||
| Banche | società finanziarie Altre |
soggetti Altri |
Amministrazioni pubbliche |
Banche | Altre società finanziarie |
soggetti Altri |
(1)+(2) | |||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | 7.505.575 | ||
| 1.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 7.505.575 | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | 17.164 | ||
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 17.164 | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie reali (1) |
Garanzie personali (2) |
|||||||
| Esposizione netta | Derivati su crediti | |||||||
| Esposizione lorda | Ipoteche | Altri derivati | ||||||
| Immobili - | Finanziamenti per Immobili - leasing |
Titoli | Altre garanzie reali | CLN | Controparti centrali |
|||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
2.504.874 | 2.500.751 | 1.156.339 | - | 1.316.839 | 27.552 | - | - |
| 1.1. totalmente garantite | 2.504.525 | 2.500.402 | 1.156.115 | - | 1.316.720 | 27.552 | - | - |
| - di cui deteriorate | 759 | 469 | 396 | - | 74 | - | - | - |
| 1.2. parzialmente garantite | 349 | 349 | 224 | - | 119 | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
21.491 | 21.472 | - | - | 18.338 | 3.134 | - | - |
| 2.1. totalmente garantite | 21.491 | 21.472 | - | - | 18.338 | 3.134 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
(segue)
(Importi in migliaia)
| Garanzie personali (2) |
||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti | Crediti di firma | Totale | ||||||||
| Altri derivati | (1)+(2) | |||||||||
| Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | Amministrazioni pubbliche |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | ||||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | 2.500.730 | ||
| 1.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 2.500.387 | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | 470 | ||
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 343 | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | 21.472 | ||
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 21.472 | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
Nessun dato da segnalare.
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Controparti | Amministrazioni pubbliche | Società finanziarie | Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) |
|||||
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
|||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | (11) | - | - | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | (1) | - | - | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 13.418.361 | (1.269) | 236.098 | (429) | 18.474 | (31) | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale (A) | 13.418.361 | (1.269) | 236.098 | (441) | 18.474 | (31) | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 56 | - | 2.766 | - | - | - | ||
| Totale (B) | 56 | - | 2.766 | - | - | - | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 13.418.417 | (1.269) | 238.864 | (441) | 18.474 | (31) | |
| Totale (A+B) | 31/12/2018 | 8.835.797 | (1.826) | 173.798 | (480) | 19.028 | (46) |
(segue)
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Controparti | Società non finanziarie | Famiglie | |||||
| Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | 1 | (5) | 1.683 | (17.861) | |||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 33 | (220) | |||
| A.2 Inadempienze probabili | 7 | (16) | 1.384 | (2.941) | |||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 149 | (273) | |||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 4 (8) |
489 | (923) | ||||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | |||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 341 | (3) | 3.428.924 | (13.826) | |||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 97 | (1) | |||
| Totale (A) | 353 | (32) | 3.432.480 | (35.551) | |||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | 165 | - | |||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 1 | - | 1.269.485 | (20) | |||
| Totale (B) | 1 | - | 1.269.650 | (20) | |||
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 354 | (32) | 4.702.130 | (35.571) | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2018 | 1.205 | (26) | 3.817.678 | (34.639) |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Altri paesi europei | |||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | 1.680 | (17.851) | 4 | (26) | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | 1.389 | (2.954) | 2 | (4) | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 491 | (926) | 2 | (3) | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 8.914.708 | (14.910) | 7.757.415 | (612) | 410.227 | |
| Totale (A) | 8.918.268 | (36.641) | 7.757.423 | (645) | 410.227 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 165 | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 1.268.617 | (20) | 3.206 | - | 72 | |
| Totale (B) | 1.268.782 | (20) | 3.206 | - | 72 | |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 10.187.050 | (36.661) | 7.760.629 | (645) | 410.299 |
| Totale (A+B) | 31/12/2018 | 7.902.920 | (36.012) | 4.728.513 | (950) | 69.525 |
(segue)
| America | Asia | Resto del mondo | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | (3) | 1.239 | (2) | 135 | - |
| Totale (A) | (3) | 1.239 | (2) | 135 | - |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | - | 385 | - | 28 | - |
| Totale (B) | - | 385 | - | 28 | - |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 (3) |
1.624 | (2) | 163 | - |
| Totale (A+B) | 31/12/2018 (7) |
911 | (1) | 126.610 | - |
(Importi in migliaia)
(Importi in migliaia)
| Esposizioni / Aree geografiche | Italia Nord Ovest | Italia Nord Est | Italia Centro | Italia Sud e Isole | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione netta |
complessive Rettifiche valore |
Esposizione netta |
complessive Rettifiche valore |
Esposizione netta |
complessive Rettifiche valore |
Esposizione netta |
complessive Rettifiche valore |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||||
| A.1 Sofferenze | 433 | (4.782) | 179 | (2.395) | 398 | (3.734) | 670 | (6.940) | |
| A.2 Inadempienze probabili | 685 | (1.507) | 100 | (276) | 186 | (498) | 418 | (673) | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 112 | (213) | 73 | (127) | 119 | (231) | 187 | (355) | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 1.176.512 | (4.919) | 492.465 | (1.539) | 6.385.854 | (4.928) | 859.877 | (3.524) | |
| Totale (A) | 1.177.742 | (11.421) | 492.817 | (4.337) | 6.386.557 | (9.391) | 861.152 | (11.492) | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 19 | - | 45 | - | 47 | - | 54 | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 463.554 | (7) | 198.372 | (4) | 332.150 | (3) | 274.541 | (6) | |
| Totale (B) | 463.573 | (7) | 198.417 | (4) | 332.197 | (3) | 274.595 | (6) | |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 1.641.315 | (11.428) | 691.234 | (4.341) | 6.718.754 | (9.394) | 1.135.747 | (11.498) |
| Totale (A+B) | 31/12/2018 | 1.283.900 | (10.328) | 554.475 | (4.275) | 5.125.633 | (9.609) | 938.912 | (11.796) |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Altri paesi europei | America | ||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 8.066.710 | (124) | 802.699 | (84) | 88.669 | |
| Totale (A) | 8.066.710 | (124) | 802.699 | (84) | 88.669 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 17.168 | (2) | 36.121 | - | - | |
| Totale (B) | 17.168 | (2) | 36.121 | - | - | |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 8.083.878 | (126) | 838.820 | (84) | 88.669 |
| Totale (A+B) | 31/12/2018 | 12.406.124 | (9.458) | 179.188 | (33) | - |
(segue)
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| America | Asia | Resto del mondo | |||||
| complessive | Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
|||
| - | - | - | - | - | |||
| - | - | - | - | - | |||
| - | - | - | - | - | |||
| - | - | 465.887 | - | ||||
| - | - | 465.887 | - | ||||
| - | - | - | - | - | |||
| - | - | - | - | - | |||
| - | - | - | - | - | |||
| 31/12/2019 | - | - | 465.887 | - | |||
| 31/12/2018 - |
- | - | 101.271 | - | |||
| Rettifiche valore (68) (68) (68) |
(Importi in migliaia)
| Italia Nord Ovest | Italia Nord Est | Italia Centro | Italia Sud e Isole | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
|||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 7.701.418 | (85) | 99.652 | (26) | 265.640 | (13) | - | - | |
| Totale (A) | 7.701.418 | (85) | 99.652 | (26) | 265.640 | (13) | - | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
|||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 17.168 | (2) | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (B) | 17.168 | (2) | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 7.718.586 | (87) | 99.652 | (26) | 265.640 | (13) | - | - |
| Totale (A+B) | 31/12/2018 | 12.406.124 | (9.458) | - | - | 1 | - | - | - |
Al 31 dicembre 2019 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione" secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione del 16 aprile 2014 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, sono le seguenti:
Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del Regolamento (UE) n. 575/2013, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.
Come descritto precedentemente, in seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse, dai conti correnti, fino a novembre 2019, e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle attività di rischio ponderate e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni della Banca.
Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.
La Banca realizza operazioni passive di pronti contro termine a valere su titoli di proprietà e titoli non iscritti nell'attivo, ricevuti tramite operazioni attive di pronti contro termine e prestito titoli.
I titoli di proprietà impegnati in operazioni di pronti contro termine non sono stati eliminati dal bilancio in quanto la Banca realizza operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione e mantiene tutti i rischi connessi con la proprietà dei titoli.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie cedute rilevate per intero | Passività finanziarie associate | ||||||
| Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
di cui deteriorate |
Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
|
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
133 | - | 133 | X | 143 | - | 143 |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | X | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 133 | - | 133 | X | 143 | - | 143 |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | X | - | - | - |
| 4. Derivati | - | - | - | X | - | - | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
1.345.152 | - | 1.345.152 | - | 1.390.473 | - | 1.390.473 |
| 1. Titoli di debito | 1.345.152 | - | 1.345.152 | - | 1.390.473 | - | 1.390.473 |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2019 |
1.345.285 | - | 1.345.285 | - | 1.390.616 | - | 1.390.616 |
| Totale 31/12/2018 |
1.874.877 | - | 1.874.877 | - | 1.821.735 | - | 1.821.735 |
Si precisa che il valore delle passività finanziarie associate esposte nella tabella sopra riportata sono state indicate al lordo delle compensazioni effettuate in bilancio ai sensi dello IAS 32.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso l'attribuzione della classe di rating per tutti gli strumenti finanziari detenuti.
Il portafoglio bancario della Banca è composto principalmente da titoli, conti correnti con istituzioni creditizie e depositi presso Banca di Italia. L'attività con la clientela retail è limitata alla concessione di prestiti personali, mutui, carte di credito e linee di fido.
La Banca è esposta nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 31 dicembre 2019. Precisiamo che la Banca detiene anche esposizioni Sovrane in titoli di debito classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 29 migliaia di euro.
La Banca ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (per maggiori dettagli si rimanda alla Parte B della presente Nota integrativa).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Valore nominale al | Valore di bilancio al | Fair value al | % sulla voce | |
| 31/12/2019 | 31/12/2019 | 31/12/2019 | di bilancio | |
| Italia | 5.000.000 | 5.311.770 | 5.451.035 | 19,0% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
160.000 | 172.704 | 172.704 | 53,7% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.840.000 | 5.139.066 | 5.278.331 | 19,6% |
| Spagna | 3.665.000 | 4.081.857 | 4.206.407 | 14,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3.665.000 | 4.081.857 | 4.206.407 | 15,6% |
| Germania | 125.000 | 127.178 | 133.428 | 0,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 125.000 | 127.178 | 133.428 | 0,5% |
| Polonia | 113.000 | 118.924 | 127.245 | 0,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 113.000 | 118.924 | 127.245 | 0,5% |
| Francia | 715.5 | 733.478 | 756.035 | 2,6% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
35.000 | 36.668 | 36.668 | 11,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 680.500 | 696.810 | 719.367 | 2,7% |
| Stati Uniti | 409.471 | 409.137 | 411.792 | 1,5% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
71.212 | 70.891 | 70.891 | 22,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 338.259 | 338.246 | 340.901 | 1,3% |
| Austria | 387.500 | 398.087 | 413.621 | 1,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 387.500 | 398.087 | 413.621 | 1,5% |
| Irlanda | 731.500 | 772.336 | 812.987 | 2,8% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
35.000 | 41.431 | 41.431 | 12,9% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 696.500 | 730.905 | 771.556 | 2,8% |
| Regno Unito | 58.768 | 58.658 | 58.656 | 0,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 58.768 | 58.658 | 58.656 | 0,2% |
| Belgio | 405.000 | 417.485 | 433.666 | 1,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 405.000 | 417.485 | 433.666 | 1,6% |
| Portogallo | 280.000 | 333.319 | 330.500 | 1,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 280.000 | 333.319 | 330.500 | 1,3% |
| Totale esposizioni sovrane | 11.890.739 | 12.762.229 | 13.135.372 | 45,6% |
Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo della Banca, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio.
Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.
Al 31 dicembre 2019 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 45,6% del totale dell'attivo della Banca. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dalla Banca non vi sono titoli di debito strutturati. La Banca, pertanto, risulta esposta ai movimenti dei titoli di debito pubblico degli stati sopra riportati; eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca.
Nella tabella seguente vengono indicati i rating al 31 dicembre 2019 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali la Banca è esposta.
| Moody's | Fitch Ratings | Standard & Poor's | |
|---|---|---|---|
| Italia | Baa3 | BBB | BBB |
| Spagna | Baa1 | A- | A |
| Germania | Aaa | AAA | AAA |
| Polonia | A2 | A- | A |
| Francia | Aa2 | AA | AA |
| Stati Uniti | Aaa | AAA | AA+ |
| Austria | Aa1 | AA+ | AA+ |
| Irlanda | A2 | A+ | AA |
| Belgio | Aa3 | AA- | AA |
| Portogallo | Baa3 | BBB | BBB |
| Regno Unito | Aa2 | AA | AA |
Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio della Banca, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.
L'approccio strategico della Banca è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:
Per il dettaglio delle responsabilità in carico alla funzione Rischi di Mercato, all'interno della Unit Risk Management di Capogruppo si rimanda alla medesima sezione della nota integrativa consolidata.
Il principale strumento utilizzato dalla Banca per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.
Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato, rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.
La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti della Banca. Il Risk Management di FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.
Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio. l primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.
La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto della Banca. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:
Economic value perspective: variazioni nei tassi di interesse possono ripercuotersi sul valore economico di attivo e passivo. Il valore economico della Banca può essere visto come il valore attuale dei flussi di cassa netti attesi, cioè i flussi attesi dell'attivo meno quelli del passivo. Una misura di rischio rilevante da questo punto di vista è la sensitività del valore economico per bucket temporale per uno shock dei tassi di 1 punti base. Questa misura è riportata al fine di valutare l'impatto sul valore economico di possibili cambiamenti nella curva dei
rendimenti. La sensitività al valore economico è calcolata anche per uno shock parallelo di 200 punti base. Una variabile di controllo da questo punto di vista è il Value at Risk relativo alla sola componente rischio di tasso di interesse;
Income perspective: l'analisi si concentra sull'impatto del cambiamento dei tassi di interesse sul margine netto di interesse maturato o effettivamente riportato, cioè sulla differenza tra interessi attivi e passivi. Un esempio di una misura di rischio utilizzata è la Net Interest Income sensitivity, per uno shock parallelo dei tassi di 100 punti base. Tale misura fornisce un'indicazione dell'impatto che tale shock avrebbe sul margine di interesse nel corso dei prossimi 12 mesi.
La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La Banca assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.
Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).
In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.
Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è portata avanti centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici della Banca.
In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, è eseguita da parte del Risk Management una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.
Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello effettuata prevede una serie di vantaggi:
Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework della Banca utilizza strumenti complementari quali gli stress test.
2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza
Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati - quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.
La Banca non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione della Banca è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare, in sede di compravendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di internalizzazione di diversi strumenti finanziari nel caso in cui la Banca si ponga come controparte del Cliente. Quest'ultima attività è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi | Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni | Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | 72 | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 33 | 62.464 | - | - | - | 287 | 2.109 | - |
| + Posizioni corte | 33 | 61.559 | - | - | - | 1.000 | 2.121 | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 27.330 | 30 | 45.080 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 52.777 | 1.270 | 29.840 | - | - | - | - |
Nella voce 3.1 "Derivati Finanziari con titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di titoli, diversi da azioni e quote di O.I.C.R., da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nella voce 3.2 "Derivati Finanziari senza titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A vista | Fino a 3 mesi | mesi fino a 6 | mesi fino a 1 | anno fino a 5 | anni fino a | Oltre 10 anni | Durata indeterminata |
| mesi | anno | anni | 10 anni | ||||
| - | |||||||
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | 147.239 | - | - | - | 22 | - | - |
| - | 147.217 | - | - | - | 22 | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | 94.170 | 2.020 | 45.025 | - | - | - | - |
| - | 68.696 | 765 | 59.879 | - | - | - | - |
| - | - | Da oltre 3 - |
Da oltre 6 - |
Da oltre 1 - |
Da oltre 5 - |
- |
Gli effetti di variazione della curva dei tassi sul margine di interesse derivanti da strumenti presenti nel portafoglio di negoziazione sono del tutto residuali. Per analoghe considerazioni riguardanti il portafoglio bancario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Indice quotazione | Quotati | |||||||
| U.S.A. | Svizzera | Italia | Germania | Francia | Altri paesi | |||
| A. Titoli di capitale | ||||||||
| - posizioni lunghe | 1.966 | - | 769 | 176 | 366 | 12 | - | |
| - posizioni corte | 1.407 | - | 404 | 54 | 28 | 14 | - | |
| B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale |
||||||||
| - posizioni lunghe | 146.947 | - | 56.404 | 2.739 | 24 | 278 | - | |
| - posizioni corte | 147.034 | - | 56.630 | 2.717 | 24 | 267 | - | |
| C. Altri derivati su titoli di capitale | ||||||||
| - posizioni lunghe | 2.309 | - | 516 | 95 | 127 | 26 | - | |
| - posizioni corte | 2.672 | - | 995 | 246 | 455 | 37 | - | |
| D. Derivati su indici azionari | ||||||||
| - posizioni lunghe | 31.890 | 1.667 | 4.200 | 7.993 | 642 | 2.055 | - | |
| - posizioni corte | 32.827 | 1.758 | 4.409 | 8.801 | 656 | 2.164 | - |
La Banca monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.
Al 31 dicembre 2019 il Var giornaliero del Trading Book ammonta a 140 migliaia di euro. La media per l'anno 2019 è pari a 193 migliaia di euro, con un picco massimo di 443 migliaia di euro, ed un minimo di 27 migliaia di euro.
La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
La Banca misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).
Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:
All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Banca gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.
Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale; sono inoltre condotti mensilmente i sei scenari proposti dal Comitato di Basilea. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.
1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro
| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi | Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi a fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | 1.525.441 | 9.261.535 | 186.033 | 820.827 | 3.877.448 | 9.624.467 | 336.422 | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 8.114.566 | 127.698 | 712.954 | 3.367.520 | 9.357.868 | 1 | - |
| - con opzione di rimborso | ||||||||
| anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 8.114.566 | 127.698 | 712.954 | 3.367.520 | 9.357.868 | 1 | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 66.058 | 254.618 | - | 715 | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 1.459.383 | 892.351 | 58.335 | 107.158 | 509.928 | 266.599 | 336.421 | - |
| - c/c | 1.290.683 | 111 | 75 | 190 | 720 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 168.700 | 892.240 | 58.260 | 106.968 | 509.208 | 266.599 | 336.421 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato |
4.627 | 380.596 | 58.100 | 105.549 | 505.064 | 266.536 | 336.374 | - |
| - altri | 164.073 | 511.644 | 160 | 1.419 | 4.144 | 63 | 47 | - |
| 2. Passività per cassa | 24.886.031 | 114.759 | 2.270 | 106.414 | 30.385 | 23.466 | 2.614 | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 24.812.784 | 114.658 | 2.142 | 32.087 | 28.200 | 20.437 | 1.292 | - |
| - c/c | 24.716.397 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 96.387 | 114.658 | 2.142 | 32.087 | 28.200 | 20.437 | 1.292 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 96.387 | 114.658 | 2.142 | 32.087 | 28.200 | 20.437 | 1.292 | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 73.247 | 101 | 128 | 74.327 | 2.185 | 3.029 | 1.322 | - |
| - c/c | 70.081 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 3.166 | 101 | 128 | 74.327 | 2.185 | 3.029 | 1.322 | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso | ||||||||
| anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | 3.693.731 | 938.977 | 27.903 | 1.019.873 | 3.326.765 | 202.163 | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | 3.693.731 | 938.977 | 27.903 | 1.019.873 | 3.326.765 | 202.163 | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | 3.693.731 | 938.977 | 27.903 | 1.019.873 | 3.326.765 | 202.163 | - |
| + Posizioni lunghe | - | 3.109.706 | 925.000 | - | 340.000 | 230.000 | - | - |
| + Posizioni corte | - | 584.025 | 13.977 | 27.903 | 679.873 | 3.096.765 | 202.163 | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | 2.503 | 16.671 | 15.643 | 144 | 341 | 25 | - | - |
| + Posizioni lunghe | 506 | 5.815 | 10.832 | 144 | 341 | 25 | - | - |
| + Posizioni corte | 1.997 | 10.856 | 4.811 | - | - | - | - | - |
| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi a fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | 228.078 | 282.004 | 211.701 | 3.600 | 87.016 | 60.562 | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 246.675 | 211.701 | - | 87.015 | 60.562 | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 246.675 | 211.701 | - | 87.015 | 60.562 | - | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 224.633 | 8 | - | 3.600 | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 3.445 | 35.321 | - | - | 1 | - | - | - |
| - c/c | 402 | - | - | - | 1 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 3.043 | 35.321 | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 3.043 | 35.321 | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | 861.918 | 24.534 | 22 | 55 | 351 | - | - | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 861.603 | 24.534 | 22 | 55 | 351 | - | - | - |
| - c/c | 856.772 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 4.831 | 24.534 | 22 | 55 | 351 | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 4.831 | 24.534 | 22 | 55 | 351 | - | - | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 315 | - | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | 315 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | - | 12.803 | 12.803 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 6.566 | 6.237 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 6.237 | 6.566 | - | - | - | - | - |
Per la descrizione degli effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse, sul risultato d'esercizio, sul patrimonio netto nonché i risultati delle analisi di scenario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.
Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio della Banca è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.
(Importi in migliaia)
| Analisi sul margine di | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Analisi sul valore (shift | Analisi sul valore | Analisi sul valore | interesse | Analisi sul margine di | ||
| + 200 bp) | (shift - 200 bp) | (shift +1 bp) | Irvar* | (+100 bp) | interesse (-30 bp) | |
| 31/12/2019 | -51.955 | 240.436 | -378 | 3.830 | 123.971 | -31.964 |
*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%
L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto negativo che si attesta a -51.955 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di +240.436 migliaia di euro.
L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a 378 migliaia di euro.
Al 31 dicembre 2019 l'Interest Rate VaR della Banca si attesta a circa 3.830 migliaia di euro. La media per l'anno 2019 è pari a 2.010 migliaia di euro con un picco massimo di 4.166 migliaia di euro ed un minimo di 595 migliaia di euro.
Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli di Stato sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 44.725 migliaia di euro. La media per l'anno 2019 è pari a 63.929 migliaia di euro con un picco massimo di 90.006 migliaia di euro ed un minimo di 44.404 migliaia di euro. Nel corso dell'anno si è provveduto alla revisione della metodologia di calcolo dell'indicatore prevedendo, tra l'altro, l'inclusione degli strumenti UniCredit ed una diversa profondità delle serie storiche sottostanti.
L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 123.971 migliaia di euro. Uno shift di -30 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -31.964 migliaia di euro.
Nell'ambito dell'attività di tesoreria, la Banca effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.
Il VaR delle posizioni della Banca non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.
L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valute | ||||||||||
| Voci | DOLLARO USA | STERLINA INGLESE |
FRANCO SVIZZERO |
YEN | DOLLARO AUSTRALIANO |
ALTRE VALUTE | ||||
| A. Attività finanziarie | 697.128 | 92.244 | 83.405 | 765 | 2.745 | 7.647 | ||||
| A.1 Titoli di debito | 522.453 | 76.332 | 7.168 | - | - | - | ||||
| A.2 Titoli di capitale | 10.963 | 4 | - | 7 | - | - | ||||
| A.3 Finanziamenti a banche | 125.559 | 15.427 | 76.154 | 758 | 2.745 | 7.598 | ||||
| A.4 Finanziamenti a clientela | 38.153 | 481 | 83 | 49 | ||||||
| A.5 Altre attività finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||||
| B. Altre attività | 71 | 123 | 38 | - | - | - | ||||
| C. Passività finanziarie | 702.299 | 92.610 | 83.495 | 796 | 2.573 | 6.515 | ||||
| C.1 Debiti verso banche | 100 | 214 | ||||||||
| C.2 Debiti verso clientela | 702.299 | 92.610 | 83.395 | 796 | 2.573 | 6.301 | ||||
| C.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | ||||
| C.4 Altre passività finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||||
| D. Altre passività | 1.389 | 305 | 37 | 7 | 95 | |||||
| E. Derivati finanziari | ||||||||||
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | ||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | ||||
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | ||||
| - Altri derivati | ||||||||||
| + Posizioni lunghe | 83.072 | 22.088 | 6.125 | 10.507 | 6.087 | 14.613 | ||||
| + Posizioni corte | 72.967 | 21.444 | 5.628 | 9.860 | 6.243 | 14.413 | ||||
| Totale attività | 780.271 | 114.455 | 89.568 | 11.272 | 8.832 | 22.260 | ||||
| Totale passività | 776.655 | 114.359 | 89.160 | 10.656 | 8.823 | 21.023 | ||||
| Sbilancio (+/-) | 3.616 | 96 | 408 | 616 | 9 | 1.237 |
L'impatto delle variazioni dei tassi di cambio sono quantificate attraverso il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo, come evidenziato nel successivo paragrafo.
Al 31 dicembre 2019 il Forex Var giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 37 migliaia di euro. La media per l'anno 2019 è pari a 62 migliaia di euro con un picco massimo di 212 migliaia di euro ed un minimo di 20 migliaia di euro.
3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 | ||||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Over the counter | ||||||||
| Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | ||||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | ||
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse |
- | - | 878 | 714 | - | - | 358 | 128 | |
| a) Opzioni | - | - | 4 | - | - | - | 4 | - | |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Futures | - | - | - | 714 | - | - | - | 128 | |
| e) Altri | - | - | 874 | - | - | - | 354 | - | |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari |
- | - | 68.169 | 38.444 | - | - | 33.506 | 11.588 | |
| a) Opzioni | - | - | 72 | - | - | - | 72 | - | |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Futures | - | - | - | 38.444 | - | - | - | 11.588 | |
| e) Altri | - | - | 68.097 | - | - | - | 33.434 | - | |
| 3. Valute e oro | - | - | 164.604 | 136 | - | - | 195.226 | 561 | |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | 34 | - | |
| d) Futures | - | - | - | 136 | - | - | - | 561 | |
| e) Altri | - | - | 164.604 | - | - | - | 195.192 | - | |
| 4. Merci | - | - | 1.367 | 1.126 | - | - | 1.561 | 1.580 | |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | - | 235.018 | 40.420 | - | - | 230.651 | 13.857 |
La lettera e) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | 31/12/2019 | Totale | 31/12/2018 | ||||||
| Over the counter | Over the counter | ||||||||
| Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | Mercati | ||||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | ||
| 1. Fair value positivo | |||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| f) Futures | - | - | - | 35 | - | - | - | 43 | |
| g) Altri | - | - | 3.192 | - | - | - | 3.466 | - | |
| Totale | - | - | 3.192 | 35 | - | - | 3.466 | 43 | |
| 2. Fair value negativo | |||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| f) Futures | - | - | - | 57 | - | - | - | 41 | |
| g) Altri | - | - | 523 | - | - | - | 658 | - | |
| Totale | - | - | 523 | 57 | - | - | 658 | 41 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali | Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | 878 |
| - fair value positivo | X | - | - | 2 |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | - | 303 | 67.866 |
| - fair value positivo | X | - | - | 2.357 |
| - fair value negativo | X | - | 1 | 294 |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | 72.413 | - | 92.191 |
| - fair value positivo | X | 58 | - | 751 |
| - fair value negativo | X | 107 | - | 118 |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | 1.367 |
| - fair value positivo | X | - | - | 23 |
| - fair value negativo | X | - | - | 3 |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | - | |||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | - | |||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | - | |||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 5) Altri | - | - | - | - |
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino ad 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse | 874 | - | 4 | 878 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari | 7.478 | - | 60.691 | 68.169 |
| A.3 Derivati finanziari su valute e oro | 164.605 | - | - | 164.605 |
| A.4 Derivati finanziari su merci | 1.367 | - | - | 1.367 |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2019 |
174.324 | - | 60.695 | 235.019 |
| Totale 31/12/2018 |
200.839 | - | 29.812 | 230.651 |
Nessun dato da segnalare.
Le strategie di copertura del fair value, con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario, sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza. Le coperture adottate sono normalmente qualificate di tipo generico, ossia connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o passività. Sono comunque presenti dei derivati a copertura di titoli obbligazionari a tasso fisso, che effettuano coperture di tipo specifico. I derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza, date di pagamento degli interessi.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività della Banca.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura investimenti esteri nell'ambito dell'operatività della Banca.
Una relazione di copertura generica di un portafoglio di attività/passività persegue l'obiettivo di compensare gli scostamenti di valore della posta coperta contenuta in un generico portafoglio di attività/ passività a tasso fisso.
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La Banca utilizza una metodologia di test basata sulla sensitivity analisys. A tal fine si mettono in relazione le esposizioni della sensitivity totale della posta coperta e di quella relativa al derivato di copertura. La sensitivity esprime l'elasticità rispetto a ciascuno dei tassi che compongono la curva risk free ed è calcolata come variazione del fair value in relazione ad un incremento del tasso pari ad un basis point. Il test consente di verificare l'efficacia analizzando la "riduzione" della sensitivity della posizione complessiva dopo la copertura e confrontandola rispetto alla medesima misura riferita alla posta oggetto di copertura.
Il test di efficacia è effettuato separatamente per gli Interest Rate Swap a copertura degli attivi (mutui) e per gli Interest Rate Swap a copertura dei passivi (componente Core insensibile delle poste a vista). In una relazione di copertura specifica, i derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza, date di pagamento degli interessi.
Si precisa che la Banca ha deciso di non applicare in via anticipata le "Modifiche all'IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7: riforma dei Benchmark dei tassi di interesse" emanate dallo IASB nel mese di settembre 2019 e di cui al Regolamento (UE) 2020/34 della Commissione del 15 gennaio 2020. Al 31 dicembre 2019 la Banca ha in essere esclusivamente coperture di fair value che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzati, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva OIS.
A seguito dell'entrata in vigore, nel 2018, del Regolamento (EU) 2016/1011 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'8 giugno 2016 (EU Benchmark Regulation – BMR) l'Euribor è stato oggetto di un processo di riforma condotto dall'European Money Markets Institute (EMMI), amministratore dello stesso, per renderlo conforme alla BMR secondo una nuova metodologia ibrida di calcolo (basata su tre livelli) da implementarsi entro la fine del 2019. L'autorizzazione è stata concessa, ai sensi dell'art. 34 della BMR, il 2 luglio 2019 dall'autorità belga FSMA, supervisore dell'EMMI. A novembre 2019 si è conclusa la piena transizione alla nuova metodologia di calcolo e l'Euribor risulta pertanto BMR-compliant e può continuare ad essere utilizzato dopo il 1° gennaio 2020.
Con riferimento alla curva OIS, la stessa a tendere verrà sostituita dalla curva €STR. In particolare, le clearing house (Eurex\LCH) utilizzate dalla Banca hanno comunicato che la curva OIS verrà sostituita con la curva €STR a partire dal 22 giugno 2020, anticipando la dismissione del tasso Eonia che, per effetto della riforma in oggetto, avverrà a fine 2021.
La Banca, che ha scelto di continuare ad applicare i requisiti di hedge accounting previsti dallo IAS 39, ha tenuto conto di quanto sopra rispetto alla valutazione dell'efficacia della relazione di copertura non rilevando impatti significativi sulle relazioni di copertura in essere.
Le attività coperte sono rappresentate da mutui erogati a clientela a tasso fisso contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività coperte sono rappresentate da raccolta diretta in conto corrente da clientela (liquidità core insensible), contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", modellizzata secondo il modello delle poste a vista adottato dalla Banca.
Tra le attività coperte sono inoltre presenti titoli a tasso fisso, contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", coperti anch'essi per la componente di rischio tasso con Interest Rate swap che scambiano la cedola a tasso fisso con un tasso variabile.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 | |||||||
| Over the counter | ||||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Mercati | Controparti centrali |
Senza controparti centrali | Mercati | |||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | ||
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | 4.354.706 | 250.000 | - | - | 896.477 | 250.000 | - | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | 4.354.706 | 250.000 | - | - | 896.477 | 250.000 | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Valute e oro | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Merci | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 4.354.706 | 250.000 | - | - | 896.477 | 250.000 | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value positivo e negativo | Variazione del valore usato per calcolare l'inefficacia della copertura |
|||||||||
| Totale | 31/12/2019 | Totale | 31/12/2018 | |||||||
| Tipologie derivati | Over the counter | Over the counter | Totale | Totale | ||||||
| Controparti centrali |
Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||
| Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | ||||
| Fair value positivo | ||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap | 33.922 | 2.138 | - | - | 2.316 | 998 | - | - | - | - |
| c) Cross currency | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| swap | ||||||||||
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri Totale |
- 33.922 |
- 2.138 |
- - |
- - |
- 2.316 |
- 998 |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Fair value negativo | ||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap c) Cross currency |
80.852 | - | - | - | 5.341 | - | - | - | - | - |
| swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 80.852 | - | - | - | 5.341 | - | - | - | - | - |
| A.3 Derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali, fair value | lordo positivo e negativo per controparti | |
|---|---|---|
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali | Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | 4.354.706 | 250.000 | - | - |
| - fair value positivo | 33.921 | 2.138 | - | - |
| - fair value negativo | 80.852 | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino ad 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse | 55.905 | 1.019.873 | 3.528.928 | 4.604.706 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari | - | - | - | - |
| A.3 Derivati finanziari su valute ed oro | - | - | - | - |
| A.4 Derivati finanziari su merci | - | - | - | - |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2019 |
55.905 | 1.019.873 | 3.528.928 | 4.604.706 |
| Totale 31/12/2018 |
42.731 | 462.843 | 640.903 | 1.146.477 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Si evidenzia che la Banca si è avvalsa della facoltà di continuare ad applicare i requisiti esistenti di hedge accounting IAS 39 per tutte le relazioni di copertura fin quando lo IASB avrà completato il progetto di regole contabili sul macro-hedging.
La Banca, pertanto, non presenta l'informativa richiesta dalla presente sezione in quanto non applica le regole contabili di copertura ai sensi dell'IFRS 9. Per completezza di informazione, si segnala che:
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che la Banca, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.
I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dalla Banca sono:
Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità la Banca investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.
Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade della Banca stessa.
L'obiettivo della Banca è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.
In data 5 Novembre 2019 FinecoBank ha aggiornato la propria "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, con lo scopo di definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi nel Gruppo. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata.
La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.
La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.
La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.
A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:
Stress test: il rischio di liquidità è un evento di scarsa probabilità e di forte impatto. Pertanto, le tecniche di stress testing rappresentano uno strumento per valutare le potenziali vulnerabilità. La Banca riproduce diversi scenari, spaziando dalla generale crisi di mercato alla crisi idiosincratica e loro combinazioni.
In tale contesto, la Banca considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così la Banca dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.
L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che la Banca sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.
La Banca calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.
L'obiettivo della Banca è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.
L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale della Banca è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dalla Banca consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Lo Stress test è una tecnica di gestione del rischio impiegata per valutare i potenziali effetti che uno specifico evento provoca sulla condizione finanziaria di un'istituzione. Trattandosi di uno strumento previsionale, lo Stress test della liquidità diagnostica il rischio di liquidità di un'istituzione.
Periodicamente, la Banca riproduce analisi di scenario valutando l'impatto di movimenti simultanei in diversi fattori di rischio, definendo un evento di stress ipotetico e consistente i cui presupposti ed entità sono condivisi e concordati con le funzioni della Capogruppo.
FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla funzione Risk Management di FinecoBank e validati dall'unità di Validazione Interna.
L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità definito nella Group Liquidity Policy è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo viene raggiunto attraverso:
Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente la Banca valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP), e ne dà informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento.
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie: Valuta di denominazione: Euro
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Durata Indeterminata |
| A. Attività per cassa | 1.519.528 | 20.656 | 711.264 | 123.085 | 217.557 | 848.851 | 1.771.941 | 9.379.295 | 10.289.670 | 251.574 |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | 2.560 | 23.358 | 36.132 | 138.267 | 825.692 | 2.773.018 | 7.888.164 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | 3.090 | 386.655 | 3.145 | 21.106 | 639.146 | 812.013 | 6.024.500 | 1.573.202 | - |
| A.3 Quote OICR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 1.519.528 | 17.566 | 322.049 | 96.582 | 160.319 | 71.438 | 134.236 | 581.777 | 828.304 | 251.574 |
| - Banche | 66.089 | 257 | - | 2.791 | - | - | 716 | - | - | 251.574 |
| - Clientela | 1.453.439 | 17.309 | 322.049 | 93.791 | 160.319 | 71.438 | 133.520 | 581.777 | 828.304 | - |
| B. Passività per cassa | 24.900.070 | 15.182 | 7.662 | 9.823 | 82.598 | 2.485 | 106.854 | 30.381 | 26.504 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 24.786.485 | 11 | 24 | 70 | 203 | 292 | 535 | 218 | - | - |
| - Banche | 70.081 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 24.716.404 | 11 | 24 | 70 | 203 | 292 | 535 | 218 | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | 113.585 | 15.171 | 7.638 | 9.753 | 82.395 | 2.193 | 106.319 | 30.163 | 26.504 | - |
| C. Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 79.497 | 20 | - | 714 | - | - | - | 12.937 | 337 |
| - Posizioni corte | - | 90.684 | 69 | - | - | - | - | - | 13.737 | 337 |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | 1.111 | - | - | 9.567 | 5.996 | 12.617 | 33.012 | - | - | - |
| - Posizioni corte | 134 | - | 378 | 6.734 | 5.941 | 19.884 | 35.636 | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 4.811 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 4.811 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni a erogare fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | 320 | 124 | 368 | 456 | 56 | 10.832 | 144 | 527 | 25 | - |
| - Posizioni corte | 1.997 | 10.669 | - | 186 | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Durata Indetermina ta |
| A. Attività per cassa | 228.420 | 7.977 | 1.002 | 14.473 | 137.681 | 214.305 | 19.137 | 194.993 | 62.311 | - |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | - | 11.750 | 113.568 | 213.773 | 1.024 | 71.212 | 62.311 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | 113 | - | 553 | 532 | 14.511 | 123.777 | - | - |
| A.3 Quote OICR | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 228.416 | 7.977 | 889 | 2.723 | 23.560 | - | 3.602 | 4 | - | - |
| - Banche | 224.777 | 3 | - | 5 | - | - | 3.602 | - | - | - |
| - Clientela | 3.639 | 7.974 | 889 | 2.718 | 23.560 | - | - | 4 | - | - |
| B. Passività per cassa | 862.924 | 5.865 | 1.281 | 2.824 | 14.604 | 23 | 57 | 351 | 429 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 857.087 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Banche | 315 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 856.772 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | 5.837 | 5.865 | 1.281 | 2.824 | 14.604 | 23 | 57 | 351 | 429 | - |
| C. Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 176.549 | 69 | 329 | 306 | - | - | - | 18 | - |
| - Posizioni corte | - | 164.949 | 19 | 627 | 136 | - | - | - | 18 | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | 2.112 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | 443 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 6.566 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 6.566 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni a erogare fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | 6.237 | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | 6.237 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.
Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'insieme di policy e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi nella Banca. Le policy di rischio operativo e reputazionale sono principi comuni che stabiliscono il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo.
Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi. La reportistica prodotta dal Risk Management per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno della Banca e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business della Banca.
Il team Operational Risk Management (ORM) è inserito in una più ampia struttura di Risk Management che riferisce al Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale. Per i dettagli relativi alle attività svolte dal Team Rischi Operativi si rimanda alla medesima sezione della nota integrativa consolidata.
La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.
All'interno di FinecoBankè stato istituito un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano il CRO, il Risk Manager, Information Security & Fraud Management ed Organizzazione allo scopo di condividere le rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio della Banca; l'obiettivo ultimo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, il Risk Management ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.
Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza (n° 22 indicatori).
Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Rischi Operativi è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.
Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti di Gruppo e con la partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management.
In seguito al deconsolidamento dal Gruppo UniCredit, FinecoBank ha abbandonato il modello avanzato AMA (Advanced Measurement Approach) per la stima del requisito di capitale in favore del metodo standardizzato TSA (Standard Approach). Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.
La funzione Rischi Operativi e Reputazionali effettua raccolta e classificazione dei dati di perdita, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.
L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è effettuata con finalità di prevenzione e miglioramento interno. Per quanto riguarda gli indicatori sono attualmente presenti 61 Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit) con i quali la Banca si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi.
Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione della Banca ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.
Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 31 dicembre 2019, risulta pari a 87.343 migliaia di euro.
Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti di FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che la stessa potrebbe essere chiamata a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente la Banca dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 31 dicembre 2019 un fondo per rischi e oneri pari a 27.164 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dalla Banca in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 31 dicembre 2019 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto dalla Banca nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti. A fronte deil suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.
In relazione a quanto sopra rappresentato, al 31 dicembre 2019 la Banca ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,8 milioni di euro.
La Banca è da tempo sensibile alle questioni connesse al cambiamento climatico ed è costantemente impegnato a monitorarne gli effetti e a valutarne, nell'ambito del governo dei rischi, le ripercussioni ed i riflessi sulla propria attività creditizia e di asset management.
In considerazione dalla sua attività d'imporesa svolta e del suo modello di business adottato, FinecoBank ritiene di avere un moderato impatto ambientale, nonché di essere esposto ai cambiamenti climatici in misura contenuta. La politica di impiego è infatti improntata alla concessione di credito alla clientela Retail ed all'investimento principalmente in strumenti finanziari di Amministrazioni Centrali (Titoli di Stato). ). Non rientra pertanto nella politica della Banca l'affidamento di Grandi, Piccole e Medie Imprese ed il finanziamento di progetti o impianti aziendali.
La limitata esposizione verso imprese preserva la Banca sia dal rischio di causare impatti indiretti sull'ambiente tramite il finanziamento di controparti ad alto rischio ambientale (es. industrie del settore energetico) sia dal rischio di subirne indirettamente l'effetto indiretto di possibili eventi ambientali sulla propria clientala. Infatti, l'elevata diversificazione del portafoglio commerciale (sia in termini individuali che territoriali) tutela infatti dall'eventuale deterioramento della solvibilità dei clienti a causa di fattori ambientali, quali ad esempio eventi atmosferici o calamità naturale.
L'impatto ambientale di FinecoBank è pertanto principalmente riconducibile al diretto consumo di risorse presso le proprie sedi operative e i propri negozi finanziari. Per le iniziative promosse dalla Banca, finalizzate alla riduzione dei consumi presso le proprie sedi operative, si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria.
La Banca valuta con attenzione i rischi che possono derivare dall'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea e che sono legati soprattutto alle incertezze normative e politiche derivanti dalla Brexit. FinecoBank offre alla clientela UK servizi bancari e di investimento a distanza grazie al passaporto MiFid dei prodotti finanziari. La libertà di prestazione di servizi di investimento in UK rimane valida anche successivamente all'evento Brexit.
Per proseguire lo sviluppo del business nel Regno Unito, FinecoBank ha avviato le procedure propedeutiche all'apertura in territorio inglese di una branch con un ruolo di promozione, marketing e collocamento. Le limitate attività che saranno condotte dalla branch permettono di mitigare fortemente il rischio di Brexit senza accordo. Relativamente all'attività creditizia con banche e istituzioni finanziarie, la Banca non prevede impatti di rilievo intrattenendo quasi esclusivamente relazioni con controparti aventi sede legale all'interno dell'Unione Europea. Inoltre, un particolare riguardo è stato posto all'accesso alle Controparti Centrali (CCP) residenti nel Regno Unito per la compensazione centralizzata.
La disciplina prudenziale prevede che le banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico del Gruppo sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.
In particolare la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici del Gruppo (hardware e software).
FinecoBank ha definito ed adottato un approccio per la valutazione dei rischi informatici; l'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio di Amministrazione nel corso del 2019. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dal Top Management di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.
L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario del Gruppo FinecoBank pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca di Italia, la Banca effettuerà nel corso del 2020 una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli; la Relazione delle risultanze dell'analisi condotte sarà trasmessa alla Banca d'Italia.
Si segnala, infine, l'emergenza generata dalla diffusione del Covid-19 (Coronavirus). Come noto, a partire dalle prime settimane di gennaio 2020, lo scenario internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus (dapprima in Cina e quindi in altri Paesi), culminata nella dichiarazione dell'esistenza di un fenomeno di emergenza internazionale per la salute pubblica da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità il 30 gennaio 2020, e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento poste in essere da parte delle competenti autorità. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, con le relative implicazioni, dirette e indirette, sulla salute pubblica, sulle attività economiche e produttive ed il commercio, suscettibili di ripercuotersi in modo negativo sulla crescita globale e sui mercati finanziari, hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi impatti, anche nell'Eurozona, non risultano tuttavia al momento prevedibili. Gli effetti di questo fenomeno sull'andamento economico-patrimoniale e finanziario della Banca, potenzialmente riferibili in via principale al margine di intermediazione a al costo del rischio, non sono ad oggi determinabili e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell'esercizio.
I dati interni di perdita operativa costituiscono la componente principale per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi. L'analisi delle perdite consente al team ORM di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi della Banca e di individuare eventuali aree critiche. Al 31 dicembre 2019 le perdite operative registrate contabilmente sono state circa 3,35 milioni di euro.
Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:
Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.
Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per la Banca. Nell'ambito di quanto previsto dal Secondo Pilastro della regolamentazione di Basilea 2, la Banca ha individuato altre tipologie di rischio, oltre a credito, mercato, operativo e liquidità già descritti:
In aggiunta ai rischi sopra elencati si cita per completezza il rischio compliance (rischio di conformità alle norme), ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative (di legge o di regolamenti).
Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa è effettuata attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività della Banca e prende in considerazione tutti i rischi definiti dalla Banca come quantificabili in termini di Capitale Economico coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.
I rischi di business ed immobiliare – oltre che a quelli di credito, mercato, operativo – sono misurati in maniera quantitativa attraverso il capitale economico e l'esecuzione periodica di stress test. Lo stress test è uno degli strumenti utilizzati per il controllo dei rischi rilevanti al fine di valutare la vulnerabilità della Banca ad eventi "eccezionali ma plausibili", fornendo informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 471
472 Relazioni e Bilanci 2019 · FinecoBank
| Sezione 1 - | Patrimonio dell'impresa | 474 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | Fondi propri e i coefficienti di vigilanza | 476 |
Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dalla Banca, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.
La Banca assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio (analisi delle performance previste e conseguite, analisi e controllo dei limiti, analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali). Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Banca elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi. Il monitoraggio si riferisce da un lato sia al patrimonio netto sia alla composizione dei Fondi propri e dall'altro alla pianificazione e all'andamento dei "risk weighted asset" (RWA) e dell'esposizione ai fini della determinazione dell'indicatore di Leva finanziaria.
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie perché da un lato esso rappresenta l'investimento nella Banca da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
43 Unrated e unlisted.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Importo 31/12/2019 |
Importo 31/12/2018 |
| 1. Capitale | 200.941 | 200.773 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 3. Riserve | 384.459 | 355.673 |
| - di utili | 351.802 | 321.701 |
| a) legale | 40.188 | 40.155 |
| b) statutaria | - | - |
| c) azioni proprie | 7.351 | 13.960 |
| d) altre | 304.263 | 267.586 |
| - altre | 32.657 | 33.972 |
| 4. Strumenti di capitale | 500.000 | 200.000 |
| 5. (Azioni proprie) | (7.351) | (13.960) |
| 6. Riserve da valutazione: | 1.002 | (9.794) |
| - Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| - Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività | 3.159 | (3.410) |
| complessiva | ||
| - Attività materiali | - | - |
| - Attività immateriali | - | - |
| - Copertura di investimenti esteri | - | - |
| - Copertura dei flussi finanziari | - | - |
| - Strumenti di copertura [elementi non designati] | - | - |
| - Differenze di cambio | - | - |
| - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| - Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
- | - |
| - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (2.157) | (6.384) |
| - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto | - | - |
| - Leggi speciali di rivalutazione | - | - |
| 7. Utile (perdita) d'esercizio | 285.891 | 227.922 |
| Totale | 1.366.876 | 962.548 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale | 31/12/2019 | Totale | 31/12/2018 |
| Riserva positiva | Riserva negativa | Riserva positiva | Riserva negativa | |
| 1. Titoli di debito | 3.556 | (397) | 410 | (3.820) |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - |
| Totale | 3.556 | (397) | 410 | (3.820) |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
| 1. Esistenze iniziali | (3.410) | - | - |
| 2. Variazioni positive | 6.769 | - | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | 5.865 | - | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | 5 | X | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | 899 | X | - |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (200) | - | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | - | - | - |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | (7) | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo | (193) | X | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 3.159 | - | - |
(Importi in migliaia) Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti 1. Esistenze iniziali (6.384) 2. Variazioni positive 4.392 2.1 Incrementi di fair value 4.392 2.2 Altre variazioni - 3. Variazioni negative (165) 3.1 Riduzioni di fair value (165) 3.2 Altre variazioni - 4. Rimanenze finali (2.157)
Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2019", previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 successivamente aggiornato dal Regolamento (UE) 2019/876 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com.
Nota integrativa Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 477
Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 3 – Rettifiche retrospettive Nessuna informazione da segnalare.
Nota integrativa Parte H - Operazioni con parti correlate
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 479
| 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche | 481 |
|---|---|
| 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate | 481 |
Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e quelle sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Banca hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/settori | Totale 2019 | Totale 2018 |
| Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale | ||
| a) benefici a breve termine | 6.267 | 5.750 |
| b) benefici successivi al rapporto di lavoro | 305 | 214 |
| di cui relativi a piani a prestazioni definite | - | - |
| di cui relativi a piani a contribuzioni definite | 305 | 214 |
| c) altri benefici a lungo termine | - | - |
| d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | - | 1.227 |
| e) pagamenti in azioni | 2.437 | 3.236 |
| Totale | 9.009 | 10.427 |
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 5 novembre 2019, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" (le "Procedure").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, di seguito si riportano le operazioni di Maggiore Rilevanza deliberate dal Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio 2019:
in data 4 giugno 2019, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, è stata rinnovata la "Delibera quadro - Negoziazione di strumenti finanziari con controparti istituzionali e con UniCredit, in conto proprio e per conto terzi, rispettivamente da parte delle funzioni Tesoreria e Markets", operazione di Maggiore Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato con efficacia sino al 4 giugno 2020, che consente alla Banca di effettuare operazioni di negoziazione di strumenti finanziari con controparti istituzionali parti correlate, con un plafond pari a: (i) 2,7 miliardi di euro con UniCredit Bank AG (e (ii) 1 miliardo di euro con UniCredit S.p.A..
In relazione alle operazioni sopra specificate, la Banca ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB del 12 marzo 2010 n. 17221.
Inoltre, sempre in data 6 maggio 2019, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha approvato l'insieme degli accordi contrattuali (l'"Operazione") conclusi tra FinecoBank e UniCredit S.p.A. al fine di:
Tali impegni contrattuali, pur aventi natura eterogenea fra loro, sono stati assunti nell'ambito di un disegno unitario volto a consentire la realizzazione delle finalità sopra menzionate. L'Operazione, considerata nel suo complesso e quindi tenuto conto dell'insieme delle intese contrattuali raggiunte, si qualifica come operazione con parte correlata e soggetti collegati di Maggiore Rilevanza.
Ai fini degli obblighi di informativa previsti dalla normativa, FinecoBank ha redatto - ai sensi dell'art. 5 ed in conformità allo schema di cui all'Allegato 4 del Regolamento CONSOB sopra richiamato - il Documento Informativo che ha provveduto a mettere a disposizione del pubblico in data 14 maggio 2019 presso la sede legale di FinecoBank S.p.A. (Milano, Piazza Durante n. 11), sul sito internet di FinecoBank S.p.A. (finecobank.com) nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarketSTORAGE" () in data 14 maggio 2019.
Nel corso del 2019 non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Inoltre, sono state poste in essere operazioni di Minore Rilevanza con parti correlate (ivi incluse, in quanto tali sino all'11 luglio 2019, UniCredit S.p.A. e altre società del Gruppo UniCredit), italiane ed estere, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni di mercato e/o standard.
Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2019, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al 31 dicembre 2019 | ||||||
| Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela |
971 | 10 | 981 | 0,01% | 4.437 | 0,03% |
| Altre attività | 17 | - | 17 | 0,00% | - | 0,00% |
| Totale attivo | 988 | 10 | 998 | 0,00% | 4.437 | 0,02% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso la clientela |
1.733 | 500 | 2.233 | 0,01% | - | 0,00% |
| Altre passività | 164 | - | 164 | 0,05% | - | 0,00% |
| Totale del passivo | 1.897 | 500 | 2.397 | 0,01% | - | 0,00% |
| Garanzie rilasciate e impegni | 86 | - | 86 | 0,01% | - | 0,00% |
Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Conto economico esercizio 2019 | ||||||
| Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Interessi attivi e proventi assimilati | 11 | 5 | 16 | 0,01% | 76.475 | 25,67% |
| Interessi passivi e oneri assimilati | (1) | (2) | (3) | 0,02% | (720) | 4,36% |
| Commissioni attive | (6) | 14.114 | 14.108 | 2,60% | 18.904 | 3,48% |
| Commissioni passive | - | (102) | (102) | 0,04% | (3.248) | 1,16% |
| Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | - | - | 0,00% | 1.831 | 62,94% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | - | 6 | 6 | 0,11% | 8.786 | 163,19% |
| Spese amministrative a) spese per il personale | - | - | - | 0,00% | (138) | 0,16% |
| Spese amministrative b) altre spese amministrative | - | (18) | (18) | 0,01% | (4.407) | 1,74% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 43 | 7 | 50 | 0,05% | 249 | 0,24% |
| Totale conto economico | 47 | 14.010 | 14.057 | 97.732 |
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli stessi (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, mutui e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2019 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:
I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate", sono rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2019 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
Si precisa che nella tabella sopra riportata sono esposti – nella categoria "Altre parti correlate" – anche i componenti di conto economico maturati nei confronti delle parti correlate di UniCredit S.p.A. fino alla data di uscita di FinecoBank dal perimetro di consolidamento del Gruppo UniCredit.
La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 31 dicembre 2019 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare per all'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le stesse commissioni attive di competenza dell'esercizio 2019.
Occorre sottolineare che il conto economico dell'esercizio 2019 include anche le componenti economiche maturate nei confronti del Gruppo UniCredit fino alla data di vendita, da parte di quest'ultima, dell'intera partecipazione azionaria in FinecoBank, rappresentate, principalmente, dagli interessi maturati sui titoli UniCredit S.p.A. presenti nel portafoglio della Banca, dagli interessi maturati sui conti correnti, dalle commissioni passive e spese amministrative corrisposte al Gruppo UniCredit per i servizi prestati nonché dalle rettifiche/riprese di valore rilevate fino a tale data.
Sono escluse le consistenze al 31 dicembre 2019 e le componenti economiche maturate nel corso dell'esercizio 2019 nei confronti di Fineco Asset Management DAC, in quanto esposte nella tabella sotto riportata.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Fineco Asset Management DAC | Totale 31/12/2019 |
| Attivo | 7.449 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Crediti verso clientela | 7.278 |
| Altre attività | 171 |
| Conto economico | 125.614 |
| Commissioni attive | 77.212 |
| Dividendi e proventi simili | 48.301 |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | 5 |
| Spese amministrative | 22 |
| Altri oneri/proventi di gestione | 74 |
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 485
| A. Informazioni di natura qualitativa | 487 |
|---|---|
| B. Informazioni di natura quantitativa | 487 |
Per la descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali si rimanda al paragrafo A. Informazioni di natura qualitativa - 1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - Parte I della Nota integrativa consolidata.
| Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci / numero opzioni e prezzi di esercizio | Numero opzioni | Prezzi medi | Scadenza media | Numero opzioni | Prezzi medi | Scadenza media |
| A. Esistenze iniziali | 3.580.245 | - | set-20 | 1.971.985 | - | gen-19 |
| B. Aumenti | 227.429 | - | X | 3.046.264 | - | X |
| B.1 Nuove emissioni | 227.429 | - | dic-21 | 3.046.264 | - | ott-20 |
| B.2 Altre variazioni | - | - | X | - | - | X |
| C. Diminuzioni | (1.245.164) | - | X | (1.438.004) | - | X |
| C.1 Annullate | (45.785) | - | X | (61.227) | - | X |
| C.2 Esercitate | (1.199.379) | - | X | (1.376.777) | - | X |
| C.3 Scadute | - | - | X | - | - | X |
| C.4 Altre variazioni | - | - | X | - | - | X |
| D. Rimanenze finali | 2.562.510 | - | giu-21 | 3.580.245 | - | set-20 |
| E. Opzioni esercitabili alla fine dell'esercizio | 676.318 | - | X | 552.883 | - | X |
Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di strumenti assegnati gratuitamente.
Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank e della ex-Capogruppo UniCredit S.p.A., ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled.
L'impatto a conto economico è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2019 | Totale 31/12/2018 | |||
| Complessivo | Piani vested | Complessivo | Piani vested | |
| Oneri | 5,502 | 8,410 | ||
| - relativi a Piani Equity Settled | 5,484 | 8,354 | ||
| - relativi a Piani CashSettled | 18 | 56 | ||
| Somme pagate ad Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | 122 | 417 | ||
| Somme incassate da Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | 10 | 64 | ||
| Debito maturato verso Unicredit S.p.A. | 59 | 179 | ||
| Credito maturato verso Unicredit S.p.A. | 69 | 76 | ||
| Debito maturato verso i consulenti finanziari relativo a piani di Cash Settled | 83 | 159 |
Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Spese Amministrative o nelle Commissioni passive relativamente ai piani assegnati ai consulenti finanziari. Gli oneri relativi ai Piani Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari sono stati contabilizzati nelle Commissioni passive.
Nota integrativa Parte L – Informativa di settore
488 Relazioni e Bilanci 2019 · FinecoBank
L'informativa di settore, come richiesto dal principio contabile internazionale IFRS 8 viene presentata esclusivamente in forma consolidata. Si rimanda, pertanto, all'informativa di settore fornita nella Parte L della nota integrativa consolidata.
I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dalla Banca e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.
La Banca è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.
La Banca ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture della Banca che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
La Banca non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80 della presente nota integrativa.
Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 della presente nota integrativa.
Inoltre, con riferimento alle informazioni:
Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonchè proventi derivanti da operazioni di subleasing.
Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Ammortamento | |
| Attività | 2019 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | |
| 1. Attività materiali | (9.387) |
| 1.1 terreni | - |
| 1.2 fabbricati | (9.138) |
| 1.3 mobili | - |
| 1.4 impianti elettronici | - |
| 1.5 altre | (249) |
Alla data del 31 dicembre 2019 non vi sono impegni per leasing a breve termine per i quali non sia già stato rilevato il costo nel conto economico dell'esercizio 2019.
La Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per circa il 21% della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.
Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 200 della presente nota integrativa.
La Banca non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, la Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 14 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 200 della presente nota integrativa.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisioni per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Fasce temporali | Totale 2019 pagamenti da ricevere per il leasing |
| Fino a 1 anno | 957 |
| Da oltre 1 anno fino a 2 anni | 570 |
| Da oltre 2 anni fino a 3 anni | 570 |
| Da oltre 3 anni fino a 4 anni | 570 |
| Da oltre 4 anni fino a 5 anni | 570 |
| Da oltre 5 anni | 47 |
| Totale | 3.284 |
Come indicato precedentemente, la Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali la Banca gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.
Allegati
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 493

Allegato 1 - Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato 495
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Consistenze al | ||
| Attivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
| Cassa e disponibilità liquide = voce 10 | 754.386 | 6 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 7.933 | 6.876 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
7.933 | 6.876 |
| Finanziamenti a banche | 549.632 | 3.044.974 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | 9.423.961 | 12.427.086 |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | (8.874.329) | (9.382.112) |
| Finanziamenti a clientela | 3.668.933 | 2.947.390 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 16.765.571 | 10.821.345 |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | (13.096.638) | (7.873.955) |
| Altre attività finanziarie | 22.307.025 | 18.234.182 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
11.359 | 13.342 |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 321.699 | 961.773 |
| 70. Partecipazioni | 3.000 | 3.000 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | 8.874.329 | 9.382.112 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | 13.096.638 | 7.873.955 |
| Coperture | 64.939 | 8.187 |
| 50. Derivati di copertura | 36.059 | 3.314 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica | 28.880 | 4.873 |
| Attività materiali = voce 80 | 150.925 | 16.330 |
| Avviamenti = voce 90. Attività immateriali di cui: avviamento | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali = voce 90 al netto dell'avviamento | 37.280 | 8.705 |
| Attività fiscali = voce 100 | 23.450 | 6.714 |
| Altre attività = voce 120 | 342.284 | 350.608 |
| Totale dell'attivo | 27.996.389 | 24.713.574 |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | |||
|---|---|---|---|
| Passivo e patrimonio netto | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Debiti verso banche | 154.653 | 1.009.774 | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | 154.653 | 1.009.774 | |
| Debiti verso clientela | 25.912.444 | 22.269.098 | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela | 25.912.444 | 22.269.098 | |
| Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 | 3.777 | 2.221 | |
| Coperture | 94.950 | 7.941 | |
| 40. Derivati di copertura | 80.852 | 5.341 | |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica | 14.098 | 2.600 | |
| Passività fiscali = voce 60 | 11.344 | 12.184 | |
| Altre passività | 452.345 | 449.808 | |
| 80. Altre passività | 340.456 | 335.442 | |
| 90. Trattamento di fine rapporto | 4.810 | 4.561 | |
| 100. Fondo rischi ed oneri | 107.079 | 109.805 | |
| Patrimonio | 1.366.876 | 962.548 | |
| - capitale e riserve | 1.079.983 | 744.420 | |
| 140. Strumenti di capitale | 500.000 | 200.000 | |
| 150. Riserve | 384.459 | 355.673 | |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | |
| 170. Capitale | 200.941 | 200.773 | |
| 180. Azioni proprie | (7.351) | (13.960) | |
| - riserve da valutazione | 1.002 | (9.794) | |
| 120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 3.159 | (3.410) | |
| 120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici definiti | (2.157) | (6.384) | |
| - Risultato netto = voce 200 | 285.891 | 227.922 | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 27.996.389 | 24.713.574 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ESERCIZIO | ||
| CONTO ECONOMICO | 2019 | 2018 |
| Interessi netti | 281.391 | 278.702 |
| 30. Margine d'interesse | 281.391 | 278.702 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 48.301 | 8.000 |
| 70. Dividendi e proventi simili | 49.996 | 8.094 |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 | (48) | (52) |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in voce 70 | (1.647) | (42) |
| Commissioni nette = voce 60 | 262.710 | 273.828 |
| 60. Commissioni nette Risultato negoziazione, coperture e fair value |
262.710 44.607 |
273.828 44.281 |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 41.346 | 43.833 |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | (160) | 171 |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 727 | 1.666 |
| 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value | (1.910) | (1.500) |
| + dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) | 48 | 52 |
| + dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) | 1.647 | 42 |
| + utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) Saldo altri proventi/oneri |
2.909 956 |
17 300 |
| 200. Altri oneri/proventi di gestione | 102.895 | 94.766 |
| a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese | (104.068) | (96.767) |
| a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | 2.129 | 2.301 |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) | 2.909 | 17 |
| a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | (2.909) | (17) |
| Margine d'intermediazione | 637.965 | 605.111 |
| Spese per il personale | (86.067) | (84.310) |
| 160. Spese amministrative - a) spese per il personale | (86.067) | (84.431) |
| a dedurre: oneri di integrazione | - | 121 |
| Altre spese amministrative | (237.860) | (244.009) |
| 160. Spese amministrative - b) altre spese amministrative | (253.860) | (256.014) |
| a dedurre: contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | 18.129 | 14.306 |
| + rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (2.129) | (2.301) |
| Recuperi di spesa | 104.068 | 96.767 |
| 200. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese | 104.068 | 96.767 |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali | (22.628) | (10.370) |
| 180. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali | (17.232) | (5.411) |
| 190. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali | (5.396) | (4.959) |
| Costi operativi | (242.487) | (241.922) |
| Risultato di gestione | 395.478 | 363.189 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.966) | (4.392) |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.382 | (3.414) |
| a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | (7.375) | (1.380) |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di:b)attività valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva | 2 | (114) |
| a dedurre:Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di:b)attività valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva-titoli di debito | (2) | 114 |
| 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate Risultato netto di gestione |
27 393.512 |
402 358.797 |
| Accantonamenti per rischi ed oneri | (27.152) | (21.380) |
| 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti + contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) |
(9.023) (18.129) |
(7.074) (14.306) |
| Oneri di integrazione | - | (121) |
| Profitti netti da investimenti | 7.377 | 1.105 |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | 7.375 | 1.380 |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito | 2 | (114) |
| 250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | (161) |
| Risultato lordo dell'operativita' corrente | 373.737 | 338.401 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente = voce 270 Risultato netto dell'operativita' corrente |
(87.846) 285.891 |
(110.479) 227.922 |
| Risultato d'esercizio | 285.891 | 227.922 |
Attestazione
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 497
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2019.
3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Milano, 11febbraio 2020
FinecoBank S.p.A. FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Il Dirigente Preposto alla redazione Direttore Generale dei documenti contabili societari Alessandro Foti Lorena Pelliciari
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Attestazione relativa al bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 499
Relazione della Società di Revisione Relazione della Società di Revisione Allegati
500 Relazioni e Bilanci 2019 · FinecoBank

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia
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Agli Azionisti di FinecoBank Banca Fineco S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (la "Banca"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2019, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Banca al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. n. 136/15.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Banca in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
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Descrizione
della revisione
dell'aspetto chiave
Come riportato in nota integrativa, Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale – Sezione 10 del passivo – Fondi per rischi e oneri, la voce 100 "Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri" al 31 dicembre 2019 include fondi per controversie legali pari a Euro 27,2 milioni che accolgono gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relativi a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, di controversie in essere con i consulenti finanziari e di altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono la Banca nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti
Nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi della nota integrativa, al paragrafo "Rischi derivanti da pendenze rilevanti", gli Amministratori evidenziano che in relazione ai procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Banca, individualmente non rilevanti, vi è una notevole incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che la Banca potrebbe essere chiamata a sostenere; laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura ritenuta congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente la Banca dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni.
Il paragrafo "Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime" della Parte A – Politiche contabili, A.1 – Parte generale, Sezione 4 – Altri aspetti della nota integrativa riporta l'informativa riguardo la soggettività e la complessità del processo di stima adottato a supporto del valore di iscrizione in bilancio di alcune poste di natura valutativa. Per alcune di esse, tra cui i fondi per rischi e oneri, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti dei procedimenti, controversie e contenziosi.
In relazione alla numerosità dei reclami e delle controversie in essere, sia pure fisiologica rispetto all'operatività tipica della Banca, e alla complessità ed articolazione del processo di stima, considerate le incertezze connesse agli esiti degli stessi, la stima dei fondi rischi e oneri per controversie legali è stata considerata un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019.
| Procedure di revisione svolte |
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti: | ||
|---|---|---|---|
| · analisi e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla Banca, ai diversi livelli della sua organizzazione, per l'individuazione, la gestione e il monitoraqqio dei reclami da clientela e delle controversie legali con la stessa, in relazione all'operatività bancaria e all'operatività dei consulenti finanziari di cui la Banca si avvale · |
Abbiamo infine verificato la completezza e la conformità dell'informativa resa nella nota integrativa rispetto a quanto previsto dai principi contabili di riferimento.
| Descrizione dell'aspetto chiave della revisione |
Come riportato in nota integrativa, Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale – Sezione 4 dell'attivo – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, e nella relazione sulla gestione, al 31 dicembre 2019 le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela per finanziamenti ammontano a Euro 3.669 milioni (esposizione netta, comprensiva di Euro 25,3 milioni di crediti deteriorati al netto delle relative rettifiche di valore per Euro 21,8 milioni). |
|---|---|
| Nell'ambito di tale voce, il portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria, costituito principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, conti correnti e utilizzo carte di credito, evidenzia complessivamente un incremento del 24% rispetto all'esercizio precedente, per effetto delle erogazioni avvenute nel corso del 2019. |
|
| Nella nota integrativa, Parte A - Politiche contabili, sono descritti i processi di classificazione e valutazione delle esposizioni creditizie per i quali la Banca fa riferimento alla normativa di settore, integrata dalle disposizioni interne che, secondo quanto previsto dai principi contabili applicabili, disciplinano le regole di classificazione e trasferimento delle suddette esposizioni nell'ambito delle diverse categorie di rischio e le relative modalità di valutazione. Nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 - Rischio di credito sono inoltre illustrate le politiche di gestione del rischio di credito. |
| In considerazione della significatività dell'ammontare dei crediti verso la clientela per finanziamenti iscritti in bilancio e della complessità dei sistemi di valutazione, gestione e controllo del rischio di credito adottati dalla Banca, che includono un'articolata attività di classificazione delle esposizioni creditizie e un processo di valutazione caratterizzato da una rilevante componente discrezionale, l'erogazione, la classificazione e la valutazione dei crediti in oggetto sono state considerate un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio d'esercizio della Banca al 31 dicembre 2019. |
||||
|---|---|---|---|---|
| Procedure di revisione svolte |
Nello svolgimento delle nostre procedure di revisione abbiamo preliminarmente acquisito una conoscenza del processo creditizio che ha incluso, in particolare, la rilevazione e la comprensione dei presidi organizzativi e procedurali previsti dalla normativa interna della Banca e messi in atto dalla stessa con riferimento a: |
|||
| · valutazione del merito creditizio finalizzata alla concessione ed erogazione del credito; |
||||
| • valutazione e monitoraggio della qualità del credito; | ||||
| · classificazione e valutazione dei crediti secondo le disposizioni della normativa di settore e in conformità ai principi contabili applicabili. |
||||
| Tale attività ha compreso la verifica dell'implementazione dei corrispondenti processi aziendali e delle relative procedure, nonche, per quanto riguarda i controlli rilevanti del processo di concessione e erogazione del credito, la verifica dell'efficacia operativa. |
||||
| Le procedure di revisione svolte hanno inoltre incluso, tra le altre, le seguenti: | ||||
| • l'analisi e la comprensione dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati, anche con il supporto di specialisti informatici appartenenti al nostro network; |
||||
| · l'ottenimento e l'esame delle risposte alle richieste di conferma saldi ai clienti effettuate su base campionaria; |
||||
| · l'ottenimento e l'analisi della reportistica di monitoraggio predisposta dalle responsabili funzioni aziendali e unità organizzative coinvolte; |
||||
| · per i crediti non deteriorati (in stage 1 e stage 2, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione secondo il quadro normativo sull'informativa finanziaria e regolamentare applicabile e l'esame della ragionevolezza dei criteri di valutazione e delle assunzioni adottati dalla Banca per la determinazione delle rettifiche di valore; |
||||
| · per i crediti deteriorati (in stage 3, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione e della relativa valutazione in conformità a quanto disposto dalla normativa di settore e dai principi contabili applicabili. |
||||
| Abbiamo infine verificato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nella nota integrativa rispetto a quanto previsto dai principi contabili applicabili |
e dalla normativa di riferimento.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e dell'art. 43 del D. Lgs. N. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della Banca di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Banca o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Banca.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio. Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Banca cessi di operare come un'entità in funzionamento;
• abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. ci ha conferito in data 16 aprile 2013 l'incarico di revisione legale dei conti della Banca per gli esercizi dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2021,
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Banca nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Banca al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
Paolo Gibello Ribatto Socio
Milano, 6 aprile 2020
Relazione della Società di Revisione
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 509
510 Relazioni e Bilanci 2019 · FinecoBank
Relazione del Collegio Sindacale
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 511
Signori Azionisti,
ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), il Collegio Sindacale (il "Collegio") di FinecoBank S.p.A. ("Finecobank" o la "Banca") riferisce sull'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio che si è chiuso il 31 dicembre 2019.
Nel corso dell'esercizio 2019 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, dei D.Lgs. n.385/1993 (TUB), n.58/1998 (TUF) e n. 39/2010 (Testo unico della revisione legale), delle norme statutarie e delle norme emesse dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo, altresì, in considerazione le Norme di comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Anche in osservanza delle indicazioni espresse dalla CONSOB, fornite con comunicazione n. DEM/ 1025564 del 06 aprile 2001 e successive integrazioni, precisiamo quanto segue.
Il Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall'Assemblea di FinecoBank dell'11 aprile 2017 e rimarrà in carica fino alla data dell'Assemblea di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019.
Si ricorda che ai sensi della vigente normativa e del Codice di Autodisciplina delle società quotate, il Consiglio di Amministrazione aveva proceduto, in occasione della riunione del 5 febbraio 2019, previo parere del Comitato Nomine e Sostenibilità (ora Comitato Corporate Governance, Nomine e Sostenibilità), alla verifica annuale della sussistenza del requisito di indipendenza in capo alla maggioranza degli Amministratori, con gli esiti indicati nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari pubblicata nel 2019, oltre al mantenimento dei requisiti di onorabilità e professionalità ed il rispetto del divieto di interlocking. Il Collegio Sindacale aveva verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri. Per l'anno 2020, in previsione dell'imminente rinnovo delle cariche sociali, la valutazione annuale dei requisiti è stata posticipata ad una riunione successiva alla nomina del nuovo Organo Amministrativo.
Il Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020 ha deliberato, ai sensi dell'art. 2386 c.c. e dell'art. 13 dello Statuto, la nomina del Sig. Andrea Zappia quale nuovo Amministratore di FinecoBank, ai fini della reintegrazione del Consiglio, a seguito delle dimissioni rassegnate dal Consigliere Sig.ra Manuela D'Onofrio in data 10 maggio 2019, previo parere positivo del Comitato Corporate Governance, Nomine e Sostenibilità e approvazione del Collegio Sindacale che ha inoltre verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutarne l'indipendenza.
In considerazione del prossimo rinnovo del Consiglio di Amministrazione, FinecoBank, ha approvato un apposito processo per disciplinare la selezione dei candidati alla carica di membro del Consiglio di Amministrazione della Banca da parte dell'organo medesimo, nel rispetto delle regole di Statuto cosi come modificato dall'Assemblea Straordinaria del 18 febbraio 2020.
In ottemperanza a quanto previsto dalle vigenti Disposizioni di Vigilanza per le banche in materia di governo societario, il Consiglio di Amministrazione ha identificato la propria composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale per l'efficace assolvimento dei compiti e responsabilità loro affidati dalla legge, dalle disposizioni di vigilanza e dello Statuto.
Il Collegio ha vigilato sulle procedure di presentazione delle liste e di nomina degli Organi di Amministrazione (Comunicazione CONSOB n. DEM/9017893 del 26.2.2009).
Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall'Assemblea di FinecoBank dell'11 aprile 2017 e resterà in carica fino all'Assemblea di approvazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.
Il Collegio Sindacale ha valutato, nella riunione del 25 gennaio 2019, l'indipendenza dei propri membri, oltre al possesso dei requisiti di legge e statutari e l'assenza di cause ostative di cui all'articolo 36 del D. L. n. 201/2011.
Analogamente a quanto previsto per il Consiglio di Amministrazione, in considerazione del prossimo rinnovo, per il 2020 la valutazione annuale dei requisiti è posticipata ad una riunione successiva alla nomina del Collegio.
In conformità a quanto richiesto da parte delle Autorità di Vigilanza – in particolare dalla Circolare 285/2013 di Banca d'Italia e come previsto dal regolamento degli Organi aziendali– il Collegio Sindacale ha svolto, in data 7 febbraio 2020, l'autovalutazione sulla propria composizione e sul proprio funzionamento.
Il Collegio di FinecoBank, sebbene la normativa vigente non preveda espressamente un obbligo a carico dell'organo con funzioni di controllo di individuare la prioria composizione quali-quantitativa ottimale, ha ritenuto opportuno procedere all'individuazione del profilo teorico dei candidati alla nomina. Il documento elaborato è stato messo a disposizione degli Azionisti, con pubblicazione sul sito internet della Banca, in tempo utile per poterne tener conto nella scelta dei candidati.
Il Collegio ha, inoltre, vigilato sul rispetto della disciplina relativa all'elezione dell'organo di controllo ai sensi della Comunicazione CONSOB n. DEM/9017893 del 26.2.2009 e dell'articolo 144-sexies, comma 5, del Regolamento Emittenti Consob.
Nel corso dell'esercizio il Collegio si è riunito ventisei volte ed ha partecipato a n. 1 riunione Assembleare, a n. 15 riunioni del Consiglio di Amministrazione ed a n. 18 riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate. Inoltre, almeno un Sindaco Effettivo ha partecipato alle n. 11 riunioni del Comitato Remunerazione ed alle n. 11 riunioni del Comitato Corporate Governance, Nomine e Sostenibilità.
FinecoBank aderisce al Codice di Autodisciplina delle società quotate ("Codice") e, in ossequio al Codice, all'interno del Consiglio di Amministrazione operano, con funzioni propositive, consultive e di coordinamento, il Comitato Corporate Governance Nomine e Sostenibilità, il Comitato Remunerazione e il Comitato Rischi e Parti correlate. I comitati sono composti da amministratori indipendenti non esecutivi.
Il Collegio ha riscontrato la corretta applicazione delle regole di governo societario espresse nel suddetto Codice di Autodisciplina.
A seguito della cessione da parte della ex Capogruppo Unicredit delle azioni detenute in FinecoBank, a decorrere dall'11 maggio 2019, FinecoBank è iscritta, in qualità di "Capogruppo" del "Gruppo Bancario FinecoBank", nell'Albo dei gruppi bancari (unitamente alla controllata FAM) esercitando quindi attività di direzione e coordinamento sul gruppo ai sensi della vigente normativa.
Il Collegio ha vigilato sull' osservanza della legge e dell'atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione sia nello svolgimento della propria attività, inclusiva della partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati Endoconsiliari, sia durante gli incontri con il management e con i Responsabili delle varie Aree e Funzioni della Banca.
La partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione ha consentito di ottenere periodicamente dagli Amministratori informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico,
patrimoniale e finanziario deliberate nell'esercizio. Sulla base delle informazioni disponibili, il Collegio può ragionevolmente affermare che le operazioni stesse sono conformi alla legge e allo statuo sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
Durante le riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio ha tra l'altro accertato che i soggetti delegati hanno riferito, ai sensi dell'art. 150, comma 1, del TUF, sulle operazioni compiute in funzione dei poteri loro attribuiti.
La frequenza delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, le informazioni fornite nel corso delle riunioni e, in generale, il complesso dei flussi informativi, posti in essere, sono a nostro giudizio esaurienti rispetto agli obblighi di legge e di statuto e dei regolamenti applicabili.
Il Collegio Sindacale ha verificato l'osservanza degli obblighi informativi in materia di informazioni regolamentate, privilegiate o richieste dalle Autorità di vigilanza.
Durante le sedute del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Consiglio di Amministrazione i Sindaci hanno preso visione delle relazioni trimestrali delle Funzioni di controllo della Banca, delle relazioni del Dirigente Preposto e hanno appurato che le relazioni e le informazioni previste dalla normativa di vigilanza sono state rispettate.
In data 12 marzo 2020 il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank ha approvato, con riferimento all'esercizio 2019, la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis del TUF.
Sulla base delle informazioni acquisite il Collegio non è venuto a conoscenza di operazioni in contrasto con i principi di corretta amministrazione o che fossero deliberate e poste in essere non in conformità alla legge o allo Statuto, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, o che fossero manifestatamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
Il Collegio evidenzia, come anche indicato in Nota Integrativa, che a partire dalle prime settimane di gennaio 2020, lo scenario internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus (dapprima in Cina e quindi in altri Paesi), culminata nella dichiarazione dell'esistenza di un fenomeno di emergenza internazionale per la salute pubblica da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità il 30 gennaio 2020, e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento poste in essere da parte delle competenti autorità. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, con le relative implicazioni, dirette e indirette, sulla salute pubblica, sulle attività economiche e produttive ed il commercio, suscettibili di ripercuotersi in modo negativo sulla crescita globale e sui mercati finanziari, hanno creato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi impatti, anche nell'Eurozona, non risultano tuttavia al momento prevedibili.
La Banca ha aggiornato il Collegio Sindacale illustrando le iniziative intraprese, evidenziando, con riferimento al business, come gli effetti di questo fenomeno sull'andamento economico-patrimoniale e finanziario del Gruppo, potenzialmente riferibili in via principale al margine di intermediazione e al costo del rischio, non sono ad oggi determinabili e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell'esercizio.
Con riferimento al personale, FinecoBank ha previsto la possibilità di effettuare la prestazione lavorativa in modalità agile (smart working) riducendo progressivamente la presenza fisica negli uffici e l'operatività fisica per i consulenti finanziari.
In relazione all'Assemblea annuale, convocata per il giorno 28 aprile 2020, il Collegio rileva che, avuto riguardo alle richiamate norme restrittive assunte dalle Autorità la Banca ha integrato la convocazione dell'Assemblea prevedendo la partecipazione e la rappresentanza in Assemblea esclusivamente tramite il rappresentante designato in linea con le disposizioni straordinarie introdotte dall'art. 106 del DL 17 marzo 2020 n. 18.
Da ultimo si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione tenutosi in data odierna, viste le indicazioni delle Autorità di Vigilanza, ha deliberato di revocare la proposta di distribuzione del dividendo, per complessivi euro 195.052.000, formulata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, e deliberato, quindi, di proporre all'Assemblea di destinare tale importo a Riserva Straordinaria.
Il Consiglio ha inoltre deliberato che convocherà l'Assemblea Ordinaria successivamente al 1 ottobre 2020 per ripresentare la suddetta proposta di distribuzione nel medesimo ammontare già deliberato nel Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio u.s.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Nuova Relazione illustrativa per l'Assemblea sui punti 1 e 2 dell'ordine del giorno.
Con tale delibera FinecoBank ha fatto propria l'indicazione di Banca d'Italia che, in linea con l'invito di BCE, ha raccomandato (i) di non pagare i dividendi, ivi inclusa la distribuzione di riserve, e non assumere alcun impegno irrevocabile per il pagamento dei dividendi per gli esercizi finanziari 2019 e 2020 e (ii) di astenersi dal riacquisto di azioni miranti a remunerare gli azionisti.
Tra i fatti significativi dell'esercizio il Collegio ricorda la cessione da parte della ex Capogruppo UniCredit, delle azioni detenute in FinecoBank, con conseguente cessazione dell'appartenenza di FinecoBank al gruppo bancario Unicredit a far data dal 10 maggio 2019.
In data 6 maggio 2019 il Consiglio di Amministrazione aveva approvato le azioni e procedure volte ad assicurare a Fineco di poter operare come società pienamente indipendente dal punto di vista regolamentare, di liquidità ed operativo.
L'insieme degli accordi contrattuali stipulati tra la Banca e Unicredit per l'ordinata transizione di quest'ultima al di fuori del Gruppo è descritto nel documento informativo, messo a disposizione del pubblico in data 14 maggio 2019, redatto in conformità all'articolo 5 del Regolamento Consob, adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, nonché delle "Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" adottate dalla Banca.
Tra questi si segnala come, contestualmente al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit hanno concluso, in data 10 maggio 2019 un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit di garanzie finanziarie a favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio rappresentate dalle obbligazioni UniCredit fino a naturale scadenza delle stesse, oltreché le esposizioni al rischio derivanti dai conti correnti intrattenuti con Unicredit, fino a novembre 2019, e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit fino a completa estinzione delle stesse.
In data 4 luglio 2019, il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l'emissione, destinata agli investitori qualificati, di uno strumento Additional Tier 1 ("AT1"), denominato in euro, fino ad un importo massimo complessivo di Euro 200 milioni, incrementato poi, con successivo Consiglio, a 300 milioni alla luce delle favorevoli condizioni di mercato.
Ad inizio 2020, la Banca ha raggiunto un accordo con l'Ufficio accordi preventivi e controversie internazionali dell'Agenzia delle Entrate con riferimento all'istanza presentata nel 2015 per l'agevolazione Patent Box: a seguito dell'accordo, il Gruppo ha quindi rilevato nel Bilancio 2019 un beneficio fiscale per il quinquennio 2015-2019 stimato in 21,6 milioni di euro di cui 7,2 milioni di euro relativi al marchio.
La Relazione sulla Gestione, le informazioni ricevute nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e quelle ricevute dal Presidente e dall'Amministratore Delegato, dal management e dal Revisore legale dei conti non hanno evidenziato l'esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Le operazioni infragruppo o con parti correlate, di maggior rilievo economico, patrimoniale e finanziario, sono evidenziate nella Relazione sulla Gestione e nell'apposita sezione della Nota Integrativa con l'indicazione delle attività, delle passività e delle garanzie ed impegni in essere al 31 dicembre 2019, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.
Il Collegio, nel corso dell'esercizio, ha sempre partecipato alle riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate, che si è riunito per fornire i pareri preventivi e motivati sull'interesse della Banca al compimento delle operazioni con parti correlate e con soggetti collegati in ossequio alle "Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse". La vigente versione di tali procedure è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 5 novembre 2019, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle regole procedurali adottate dalla Banca nonché sul rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di informazione al pubblico ed ha verificato che nella Relazione sulla Gestione e nelle note al Bilancio il Consiglio di Amministrazione abbia fornito un'adeguata informativa sulle operazioni con parti correlate in base alla vigente disciplina.
Per l'informativa di dettaglio sulle singole operazioni infragruppo e con parti correlate – operazioni di maggior rilevanza, ordinarie e a condizioni di mercato - si rinvia, oltre a quanto sopra indicato in merito al deconsolidamento dal Gruppo Unicredit, alle apposite sezioni della Relazione sulla Gestione e della Nota Integrativa di Bilancio.
Nel corso del 2019 il Collegio Sindacale, nel rispetto della norma e delle vigenti procedure della Banca, ha espresso voto favorevole in relazione ad un'operazione approvata ai sensi dell'art. 136 del TUB.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa e sul suo corretto funzionamento nell'ambito di diversi incontri con i vertici aziendali e con i Responsabili delle varie aree e funzioni; da tale attività di vigilanza non sono emerse significative carenze di natura organizzativa.
In particolare il Collegio, nel corso del 2019, ha vigilato sulle iniziative finalizzate al miglioramento della organizzazione aziendale ed ha preso atto delle modifiche – debitamente approvate dal Consiglio di Amministrazione previo parere, qualora necessario, del Comitato Corporate Governance, Nomine e Sostenibilità, - apportate alle strutture della Direzione Centrale e di Rete, all'Organigramma aziendale recante una chiara identificazione delle funzioni, dei compiti e delle linee di responsabilità - ed al Regolamento interno della Banca.
In particolare, nel corso del mese di aprile 2019 sono state apportate alcune modifiche alla struttura organizzativa della Direzione Global Business e della Direzione Organizzazione e Operations Banca con la creazione di nuove strutture, la ridenominazione di strutture esistenti e la ridistribuzione di alcune attività per una migliore rappresentazione delle stesse.
In seguito, con l'uscita di FinecoBank dal Gruppo Bancario UniCredit e all'iscrizione del Gruppo Bancario FinecoBank all'Albo dei Gruppi Bancari, nel corso del mese di maggio 2019 è stata internalizzata la funzione di revisione interna (Internal audit) in precedenza esternalizzata a UniCredit S.p.A. e nel corso del secondo semestre del 2019 sono state identificate, nell'ambito della Direzione Chief Financial Officer, specifiche strutture per la gestione del bilancio consolidato e delle segnalazioni di vigilanza consolidate; inoltre, sono state costituite le strutture Regulatory Affairs, Procurement Office e la struttura dedicata alla gestione delle segnalazioni di operazioni sospette in ambito antiriciclaggio e alla trasmissione al UIF (Unità di Informazione Finanziaria).
Infine, sono state apportate alcune ulteriori modifiche organizzative nell'ambito della Direzione Global Business, della Direzione Chief Risk Officer, della Direzione Operations Titoli e di Human Resources.
Il Regolamento Interno della Banca – approvato nella sua ultima versione dal Consiglio di Amministrazione in data 12.12.2019 – descrive il modello organizzativo e la struttura in cui lo stesso si articola (organi, department, team). Oltre ai Comitati endoconsiliari, risultano costituiti, quali organi collegiali finalizzati ad assicurare indirizzi unitari e partecipativi e a garantire continuità direzionale, i seguenti Comitati manageriali:
Il Collegio ha preso atto del costante recepimento, fino al deconsolidamento, e del grado di attuazione delle Linee Guida emanate dalla ex Capogruppo UniCredit nonché della definizione delle nuove Linee Guida Fineco e delle conseguenti modifiche organizzative attuate dalla Banca.
Il Collegio dà atto del continuo aggiornamento e implementazione, in linea con le vigenti Disposizioni di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 285 e con le Global Rules interne, del Piano di Continuità Operativa della Banca (Business Continuity Plan) e della avvenuta esecuzione, con esito complessivamente positivo, delle attività di test di Business Continuity e di Disaster Recovery annualmente pianificate.
La Banca nel 2020 dovrà proseguire le attività necessarie per il completamento del Piano di Insourcing definito a seguito dell'uscita dal gruppo UniCredit, provvedendo al conseguente adeguamento di procedure e processi interni, operativi e di controllo.
In conformità alla normativa applicabile ed alla Policy sulle "Esternalizzazioni/Internalizzazioni", la funzione di Revisione Interna ha predisposto la Relazione prevista dalle disposizioni di vigilanza relativa ai controlli svolti sulle funzioni operative importanti o di controllo esternalizzate ed alle eventuali carenze rilevate, Il Collegio ha ricevuto la Relazione annuale che evidenzia un risultato Partially Satisfactory. Detto documento assistito dalle considerazioni del Collegio Sindacale, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi in data odierna.
Da ultimo si segnala che la Banca è stata ammessa, dal luglio 2017, al regime di adempimento collaborativo istituito con D.Lgs. n. 128/2015 a cui possono aderire i contribuenti dotati di un sistema di rilevazione misurazione e controllo del rischio fiscale.
Sulla base della documentazione esaminata e delle informazioni ricevute nell'espletamento delle attività di vigilanza, in presenza di un Organigramma e del relativo Regolamento aziendale che dettaglia ruoli e responsabilità delle strutture organizzative, verificati il corretto esercizio del sistema di deleghe rilasciate dal Consiglio di Amministrazione e la definizione, l'applicazione ed il monitoraggio di precise normative aziendali finalizzate allo svolgimento delle attività proprie di ciascuna funzione di FinecoBank, il Collegio Sindacale valuta complessivamente adeguato l'assetto organizzativo della Banca.
Si precisa che a partire da settembre 2019, in seguito all'iter di classificazione svolto dalle Autorità di Vigilanza dopo l'uscita dal Gruppo Unicredit, FinecoBank è ora soggetta alla vigilanza di Banca d'Italia. A novembre 2019 FinecoBank è stata inclusa, su decisione del Consiglio di Vigilanza della BCE, nell'elenco delle Less Significant Istitution (LSI) "High Priority".
In recepimento di quanto previsto dalla Circolare n. 285, la Banca si è dotata del "Documento degli Organi e delle Funzioni con compiti di Controllo" che definisce il Sistema dei Controlli Interni della Banca con l'analitica individuazione dei compiti e delle responsabilità degli Organi aziendali e delle funzioni di controllo.
Il Sistema dei controlli interni di FinecoBank si conforma ai principi del Codice di Autodisciplina delle società quotate, alle normative di settore applicabili ed alle best practices.
La Banca ha istituito le funzioni aziendali di controllo permanenti ed indipendenti: i) di conformità alle norme (Compliance); ii) di controllo dei rischi (Risk Management); iii) di revisione interna (Internal Audit).
Per quanto riguarda la controllata FAM, costituita a fine 2017 e divenuta operativa nel mese di luglio 2018, il sistema di controllo prevede lo svolgimento delle attività di Compliance, Risk Management da parte di funzioni interne alla società ed Internal Audit, funzione esternalizzata a PWC.
L'Amministratore Delegato e Direttore Generale è stato designato Amministratore Incaricato di sovrintendere al Sistema di Controllo Interno e di gestione dei Rischi in relazione a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana. In data 11 febbraio 2020 è stato presentato al Consiglio di Amministrazione il documento "2019 Valutazione Manageriale del Sistema di Controllo Interno e Rischi" in cui il CEO della Banca dichiara, alla luce delle analisi eseguite, che il Sistema di Controllo Interno di FinecoBank è "per lo più Soddisfacente", confermando la valutazione espressa a febbraio 2019, in quanto, sebbene presenti alcune aree di miglioramento per le quali sono state definite le opportune azioni correttive, l'insieme dei suoi componenti determina un livello di funzionalità del Sistema di Controllo e Rischi per lo più soddisfacente.
Relativamente alla Rete dei Consulenti Finanziari la struttura organizzativa "Risk Management" coordina anche l'attività del team "Rischi operativi e reputazionali", team che effettua sistematici controlli a distanza mediante gli Indicatori di Rischio, su tutta la Rete dei Consulenti Finanziari, predisponendo specifica reportistica. FinecoBank, inoltre, per gestire e prevenire gli eventuali comportamenti non conformi alla normativa dei propri Consulenti Finanziari, ha adottato una serie di controlli di primo e di secondo livello in capo ad alcune strutture organizzative ed un flusso informativo che accentra, al fine della tempestiva adozione nei confronti del Consulente Finanziario delle azioni ritenute necessarie, tutte le relative informazioni verso la Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete da parte del Risk Management, del referente Compliance, del Servizio Antiriciclaggio e Antiterrorismo, del team Information Security and Fraud Management, degli altri Uffici della Banca e dell'Internal Audit. La Unit Controlli Rete – operante nell'ambito della Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – procede semestralmente, in conformità a quanto richiesto dalle Nuove disposizioni di Vigilanza prudenziale per le Banche, alla presentazione al Comitato Rischi e Parti Correlate ed al Consiglio di Amministrazione di apposita Relazione indicante le verifiche effettuate, i risultati emersi, le eventuali criticità e gli interventi rivolti alla loro rimozione, in relazione all'attività dei Consulenti Finanziari.
Come detto, dopo l'uscita dal Gruppo Unicredit, l'attività di Internal Audit è svolta dalla funzione interna dedicata; precedentemente la funzione era svolta in outsourcing dall'Internal Audit Department di UniCredit S.p.A. Il responsabile dell'Internal Audit della Banca, Sig.ra Patrizia Verdesca, è stata nominata dal Consiglio di Amministrazione del 7 marzo 2017, con decorrenza dal 13 marzo 2017 (previo parere dell'allora Comitato Remunerazioni e Nomine e dell'allora Comitato Audit e Parti Correlate e sentito il Collegio Sindacale) e confermata dal Consiglio del 6 maggio 2019 come responsabile della funzione di Internal Audit.
Si riscontra che le Relazioni trimestrali predisposte dall'Internal Audit per la propria valutazione del Sistema di Controllo Interno - contenenti anche sezioni dedicate alle risultanze dell'attività di Audit svolta sui processi della Banca, sulla Rete dei Consulenti Finanziari, agli Audit Findings nella loro composizione anche temporale - sono state regolarmente presentate al Comitato Rischi e Parti Correlate ed al Consiglio di Amministrazione ed ivi discusse. La relazione al 31.12.2019 fornisce anche informazioni sulla funzione di Internal Audit e sulle attività di audit della controllata Fineco Asset Management DAC.
Nel mese di novembre 2019 il Consiglio di Amministrazione ha approvato, con il parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, sentito il Collegio Sindacale, la modifica del piano annuale 2019.
Il Collegio, nel corso della propria attività, ha monitorato il rispetto del piano di Audit – sia per quanto concerne le strutture centrali ed i processi sia con riferimento alle strutture di Rete - a suo tempo definito, verificandone le tempistiche di effettiva attuazione e le motivazioni a base delle intervenute variazioni.
Nel corso del 2019 sono stati emessi tutti gli audit report previsti dal piano modificato sui processi della Banca, con valutazioni satisfactory e good
Il piano delle verifiche relative alla rete dei consulenti finanziari, che prevedeva lo svolgimento di n. 400 verifiche, è stato completato, con l'emissione di n. 400 audit report nel corso del 2019, di cui nessuno con valutazione poor, n. 21 (5%) con valutazione unsatisfactory e n. 379 (95%) con valutazione satisfactory/good; n. 284 sono stati svolti on site e n. 116 off site.
Nel complesso, il sistema dei controlli interni è stato valutato "mostly satisfactory" dalla funzione di revisione interna.
Il Collegio ha altresì preso atto della "Relazione sull'attività di revisione interna di FinecoBank di cui al Manuale Consob degli obblighi informativi dei soggetti vigilati", elaborata dall'Internal Audit sulla base della propria attività svolta nell'anno 2019, presentata prima al Comitato Rischi e Parti Correlate e successivamente al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 12 marzo 2020.
Le analisi svolte hanno nel complesso evidenziato la generale adeguatezza dei presidi definiti a mitigazione dei rischi che caratterizzano il business della Banca, riscontrati con le attività di audit svolte nel corso del 2019 sia sui processi della Banca sia sulla rete dei Consulenti Finanziari (PFA). Vi sono tuttavia alcune azioni correttive in corso, a fronte dei finding evidenziati, in relazione ad alcune aree normative, tra cui Mifid II.
I processi oggetto di audit con riferimento alle attività di controllo di secondo livello svolte nel 2019 dal Risk Management e dalla funzione Compliance sono risultati nel complesso adeguati.
E' inoltre emersa un'adeguata gestione dei sistemi incentivanti del personale dipendente e della rete di vendita, in conformità a quanto definito dalla normativa esterna in materia e dalla Politica Retributiva di Gruppo. A fronte di detta Relazione il Collegio sindacale formulerà le proprie Considerazioni a Consob nei termini previsti.
Il Collegio Sindacale ha esaminato gli Audit Report emessi dall'Internal Audit nel corso del 2019 utilizzando le informazioni ivi contenute per lo svolgimento della propria attività e per monitorare, con particolare attenzione nei confronti dei Responsabili delle Aree organizzative interessate, il recepimento delle raccomandazioni e degli interventi correttivi in essi contenute, con particolare attenzione al rispetto delle scadenze per lo svolgimento delle azioni remediali previste.
Relativamente alla controllata FAM, dall'analisi delle informazioni richieste al CEO ai sensi dell'art. 151, co.2, del TUF e dei risultati di audit, non sono emerse criticità.
Il Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio, ha tenuto incontri periodici con il Responsabile Compliance della Banca, per valutare l'attività di pianificazione dei controlli in base ai rischi evidenziati e gli esiti dei controlli di secondo livello svolti, verificando e raccomandando il rispetto delle tempistiche previste nei monitoraggi trimestrali per la chiusura delle azioni correttive di volta in volta individuate e prestando particolare attenzione ai rischi residuali evidenziati in detti monitoraggi.
Il Collegio ha altresì preso atto della "Relazione sulle attività 2019 della funzione Compliance di FinecoBank" dove la Funzione Compliance esprime un giudizio di sintesi "mostly satisfactory" in quanto dalle attività svolte da Compliance nel 2019 non emergono rilevanti criticità. In particolare, la valutazione dei rischi primari di non conformità soggetti a presidio diretto della funzione Compliance, svolta considerando anche le risultanze dei controlli di secondo livello, dei rilievi formulati da Audit e dalle Autorità di Vigilanza, non ha individuato alcuna area normativa con livello di rischio superiore a "Medium". A fine 2018 l'area AML presentava una rischiosità pari a "Significant" ma, in virtù del completamento della maggior parte delle azioni correttive che erano state pianificate, a fine 2019 è stata valutata "Medium". Lo stesso livello di rischiosità è risultato anche per le aree Financial Sanctions, Market Abuse, PRIIPs, MiFID, Anti-Bribery&Corruption, PSD2, Privacy, Payment Accounts, Anti-Usury, Banking Conflicts of Interests, IDD, Consumer Credit & Payment Services, D.lgs.231/01, Distance Marketing of Financial Services, Central Depositories, Short Selling e Major Holding, mentre per le aree Financial Benchmark, EMIR e Antitrust il rischio è stato valutato "Limited".
Le aree sottoposte a presidio indiretto presentano livelli di rischio "Medium" (Segnalazioni Organi di Vigilanza, Esponenti Bancari, D.Lgs. 81/2008, Tax, Legge 68/1999, D.Lgs. 276/2003, Legge 300/1970, Assemblea dei soci) e, in due casi, "Limited" (Gestione ambientale, Business Continuity & Crisis Management).
Il Collegio Sindacale predisporrà le proprie "Osservazioni" che accompagneranno la "Relazione di Compliance" da trasmettersi alla CONSOB entro trenta giorni dall'approvazione del bilancio d'esercizio.
Nel corso del 2019 i risultati dei monitoraggi svolti sono stati presentati al Comitato Rischi e Parti Correlate e al Collegio Sindacale mediante appositi report trimestrali. Alcune attività derivanti da adeguamenti normativi sono ancora in corso di implementazione, anche in considerazione della necessità di adottare nuove applicazioni informatiche.
Il Data Protection Officer (DPO) di FinecoBank ha redatto la "Relazione del Data Protection Officer di FinecoBank S.p.A. - Anno 2019", presentata al Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2020, previo esame da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate, e al Collegio Sindacale, col fine di riassumere gli esiti delle attività svolte e delle iniziative intraprese dalla Società per proteggere i dati personali trattati e gestirne il rischio di violazione, sui malfunzionamenti accertati e sulle relative azioni correttive adottate, nonché sull'attività formativa del personale, in conformità a quanto richiesto dal Regolamento Generale sulla protezione dei dati (GDPR).
Con riferimento all'attività svolta dalla Funzione Antiriciclaggio, il Collegio rileva che la Banca ha attivato – ai sensi delle "Disposizioni in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l'utilizzo degli intermediari a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo" emanate da Banca d'Italia il 26 marzo 2019 – i flussi indirizzati agli Organi sociali ed ai vertici aziendali sulla situazione dei presidi aziendali in FinecoBank a prevenzione del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, inclusi i risultati dei controlli di secondo livello.
L'informativa periodica al 31 dicembre, presentata dal responsabile antiriciclaggio nel Consiglio di Amministrazione del 9 marzo 2020, evidenzia gli esiti dei controlli di secondo livello, con alcuni esiti "critical" – derivanti anche dal principio cd. di "tolleranza zero" – per i quali sono state individuate le misure correttive da porre in essere.
Le azioni correttive derivanti dall'audit report "Unsatisfactory" Antiriciclaggio di fine 2018 sono state sostanzialmente completate.
Le percentuali di fruizione dei corsi di formazione obbligatoria a dicembre 2019 si attestavano al 92% per i dipendenti e al 97% per i Consulenti Finanziari.
In relazione alla IV Direttiva AML, si segnala che gli adeguamenti al nuovo Provvedimento di Banca d'Italia del 29/7/2019 sono tuttora in corso; per quanto riguarda l'adeguamento dei questionari AML la data prevista di completamento è fissata al 30 giugno 2020.
A seguito del deconsolidamento dal Gruppo UniCredit, stante il divieto normativo di attribuire l'incarico di responsabile della Segnalazione di Operazioni Sospette di riciclaggio e finanziamento del terrorismo ("Responsabile SOS") a un soggetto non appartenente al gruppo, è venuta meno la delega in precedenza attribuita al Delegato Territoriale di Gruppo Unicredit. Pertanto, nella seduta del 4 giugno 2019 il Consiglio d'Amministrazione ha proceduto alla nomina del Responsabile SOS interno a Fineco. Il Responsabile SOS opera nel Team Antiriciclaggio all'interno della funzione di Compliance; non ha responsabilità dirette in aree operative della Banca, ne è gerarchicamente dipendente da soggetti appartenenti a tali aree in quanto risponde al responsabile del Team Antiriciclaggio e quindi al Compliance Officer.
Il Collegio dà atto che la Banca, avvalendosi della proroga dei termini concessi da Banca d'Italia per mitigare l'impatto del COVID-19 sul sistema bancario e finanziario italiano, ha rinviato la presentazione dell'autovalutazione svolta dalla Funzione antiriciclaggio (Comunicato Stampa di Banca d'Italia del 20 marzo 2020).
Il Collegio Sindacale ha preso, altresì, atto della "Relazione sulla situazione complessiva dei reclami ricevuti da FinecoBank S.p.A. nel 2019", predisposta dalla funzione Compliance, avente ad oggetto sia i reclami riferiti alla prestazione dei servizi di investimento che gli altri reclami.
La Relazione sui reclami annota una riduzione del 27,57% dei reclami ricevuti nel 2019 rispetto al 2018; principalmente dovuta alla significativa riduzione dei reclami relativi ai "Finanziamenti e mutui", per reclami relativi a operazioni di cessione del quinto dello stipendio (CQS), tipologia di rapporti ceduti nel 2008 e non più commercializzati dalla Banca. La principale area di contestazione è quella relativa ai "C/C e Operazioni di Incasso e Pagamento" (n. 1029, pari al 42,94% del totale dei pervenuti), per cui si registra un aumento del 12,82% rispetto al 2018 (n. 912). L'incremento è riferibile ai reclami (n. 134) aventi ad oggetto la modifica
unilaterale in merito ai costi di tenuta del conto corrente comunicata dalla Banca a fine novembre 2019 e in vigore dal 1° febbraio 2020.
Si segnala infine che la Banca si è dotata di un sistema interno di segnalazioni da parte dei dipendenti di eventuali irregolarità o violazioni della normativa applicabile e delle procedure interne, garantendo l'anonimato del segnalante (cd. whistleblowing).
La funzione Compliance ha redatto la "Relazione sul sistema interno di segnalazione delle violazioni (c.d. Whistleblowing)", presentata al Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2020, previo esame da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate, e al Collegio Sindacale; la Relazione illustra sinteticamente le informazioni concernenti le n. 4 segnalazioni pervenute nel corso dell'anno 2019, tutte chiuse nel corso dell'anno senza che fossero accertati illeciti e/o irregolarità e senza pertanto dare luogo a provvedimenti nei confronti dei segnalati.
FinecoBank si avvale di un Organismo appositamente istituito per lo svolgimento delle funzioni di Organismo di Vigilanza di cui al D. Lgs. 231/2001. L'Organismo di Vigilanza è stato nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione dell'11 aprile 2017, per la durata di tre anni; successivamente ne è stata modificata la composizione, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16 ottobre 2017, prevedendo la riduzione da tre a due "membri interni" con l'uscita del Responsabile Internal Audit che continua in ogni caso a partecipare alle riunioni come invitato permanente, e la nomina di un nuovo membro esterno, in sostituzione del Presidente del Collegio Sindacale.
Il Collegio Sindacale ha incontrato nel corso del 2019 l'Organismo di Vigilanza ed ha esaminato la "Relazione informativa dell'attività svolta dall'Organismo di Vigilanza (OdV) ai sensi del D.Lgs. 08 giugno 2001, n. 231, al 31 dicembre 2019". Dalle risultanze delle attività svolte dall'OdV non sono emerse violazioni della normativa di riferimento e si riscontra che, tra l'altro, lo stesso ha
Sulla base della documentazione esaminata, delle informazioni ricevute e dei riscontri effettuati nel corso della propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale, pur richiamando l'esistenza di alcuni interventi correttivi in atto, ritiene complessivamente adeguato il Sistema di Controllo Interno.
In FinecoBank risulta istituita ed attiva la funzione di Risk Management avente lo scopo di valutare e monitorare l'adeguatezza dei sistemi di misurazione, di controllo e di gestione dei rischi tipici connaturati allo svolgimento dell'attività bancaria e finanziaria, in particolare il rischio di liquidità, il rischio di credito, il rischio di mercato, il rischio operativo, il rischio di business oltreché il rischio reputazionale ed il rischio informatico.
La funzione CRO ha provveduto, in conformità alle disposizioni di Vigilanza prudenziale, a presentare la "Relazione annuale sulle esposizioni a rischio del Gruppo al 31 dicembre 2019" in cui, tra l'altro, vengono dettagliate le attività svolte nel corso del 2019, anche di natura straordinaria principalmente ascrivibili al deconsolidamento dal Gruppo UniCredit, fra cui l'analisi di impatto derivante dall'uscita dal Gruppo UniCredit e la redazione del piano di internalizzazione per la parte di competenza della Direzione CRO, l'analisi e la selezione delle società esterne per la fornitura dei servizi precedentemente erogati da UniCredit e non internalizzati, la stesura del Resoconto ICAAP/ILAAP indirizzato alla Banca d'Italia, la pianificazione del processo di adeguamento normativo interno per il passaggio delle normative del Gruppo UniCredit a quelle di Fineco, l'avvio dello sviluppo delle metodologie interne per il calcolo del Capitale di II Pilastro, l'integrazione del framework di controllo sulla controllata Fineco Asset Management, classificata come Legal Entity "Small" sulla base dei criteri di contribuzione al rischio di Gruppo definiti nella Policy Group Risk Appetite Framework; tale classificazione prevede l'implementazione a livello consolidato del Risk Appetite e del calcolo del Capitale di II Pilastro, esentando la Legal Entity dalla implementazione di un approccio locale
Fra le attività ordinarie si annoverano il monitoraggio del Risk Appetite Framework (RAF), dell'adeguatezza del Capitale Interno della Banca (ICAAP) e dei limiti operativi all'assunzione delle varie tipologie di rischio, il monitoraggio dei rischi dell'attività svolta dalla Banca nelle sue diverse componenti (di credito, di mercato, operativo, di liquidità, di business), nonché la proposta di politiche di mitigazione del rischio ove ritenuto necessario, il reporting trimestrale agli Organi Sociali.
In detta Relazione la funzione di Risk Management evidenzia che nel corso dell'esercizio trascorso i superamenti dei limiti previsti dalle policy approvate sono state gestite tramite i processi di escalation e, come previsto, ne è stata data informativa agli Organi Sociali nella Relazione sulle esposizioni al rischio trimestrale. FinecoBank ha approvato a dicembre 2018 – conformemente alle disposizioni di Banca d'Italia - il documento "2019 FinecoBank Risk Appetite" le cui metriche, inclusive del rischio tasso in relazione alle politiche di copertura, sono state oggetto di valutazione da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate, e che è anche finalizzato a verificare la coerenza tra il modello di business, il RAF stesso ed il processo di budget.
Con riferimento ai rischi operativi, a maggio 2019, in seguito al deconsolidamento dal Gruppo UniCredit, la Banca ha avviato l'iter necessario per passare all'adozione del metodo Standardizzato (TSA); la funzione Internal Audit della Banca ha emesso a ottobre 2019 il report "Operational Risk Management – Metodo Standardizzato" nel quale esprime valutazione complessiva "satisfactory" in merito alla conformità alla normativa esterna del processo di classificazione delle linee di business definito dalla Banca per il calcolo del requisito di fondi propri per il rischio operativo con l'utilizzo del metodo standardizzato.
Nel corso della sua attività il Collegio ha incontrato periodicamente il Chief Risk Office per valutarne, tra l'altro, l'operato ed approfondire le relazioni informative dallo stesso predisposte per gli Organi Aziendali vigilando, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Comitato Rischi e Parti correlate, sull'efficacia, la completezza, la funzionalità e l'affidabilità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e del Risk Appetite Framework , in linea con le previsioni del Codice di Autodisciplina e con le disposizioni di vigilanza.
Ha, inoltre vigilato sul processo di internalizzazione del piano di azione ICAAP ed ILAAP, a seguito dell'uscita della Banca dal Gruppo Bancario Unicredit. Il resoconto ICCAP ILAAP per l'anno 2019, in fase di definizione, posto all'ordine del giorno del Consiglio di amministrazione del 7 aprile 2020, sarà quindi trasmesso a Banca d'Italia entro il 30 aprile p.v.
A seguito del deconsolidamento del Gruppo UniCredit FinecoBank ha assunto la qualifica di Capogruppo e, conseguentemente, è tenuta a redigere un Piano di Risanamento.
Il team Regulatory Affairs, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, ha definito il Piano che, prima della presentazione all'Internal Control Business Committee, al Comitato Rischi e Parti Correlate, al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione, è stato sottoposto al vaglio dell'Internal Audit che ha espresso un giudizio Mostly Satisfactory. Il Piano di Risanamento sarà trasmesso alla Banca d'Italia entro il 30 di aprile. Il Collegio giudica il sistema di gestione dei rischi complessivamente adeguato alle dimensioni e alle caratteristiche della società.
Il Collegio Sindacale, identificato dall'art. 19 del D.Lgs 39/2010 nella versione riformulata a seguito della riforma della revisione legale recepita mediante il D.Lgs. 135/2016 quale "Comitato per il controllo interno e per la revisione contabile", ha esercitato il monitoraggio sul processo di informativa finanziaria, sull'attività di revisione legale e sull'l'indipendenza del Revisore legale dei conti, in particolare per quanto riguarda la prestazione di servizi non di revisione.
Il Collegio Sindacale ha esaminato le relazioni di revisione rilasciate in data 6 aprile 2020 dalla Società di Revisione legale Deloitte e Touche S.p.A. ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014 sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019. In particolare, le relazioni di revisione sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato:
In data 6 aprile 2020 la Società di Revisione ha inviato al Collegio la Relazione aggiuntiva, ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, da cui non emergono carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di governance. Unitamente alla Relazione Aggiuntiva la Società di Revisione ha fornito al Collegio la dichiarazione sull'indipendenza (articolo 6 del Regolamento UE sopra citato) da cui non emergono situazioni che possono aver compromesso l'indipendenza.
Il Collegio ha tenuto diversi incontri periodici, in conformità all'art. 150, comma 3, del TUF e delle disposizioni portate dal D. Lgs. n. 39/2010, con la Società di Revisione – esaminando il piano delle attività di revisione 2019, verificandone l'adeguatezza, seguendone l'esecuzione e scambiando tempestivamente i dati e le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti - senza che siano stati evidenziati rilievi particolari da dover comunicare, né fatti ritenuti censurabili che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2, del TUF. Nelle Note Integrative è data pubblicità dei corrispettivi di revisione legale dei conti nonché dei corrispettivi per i servizi consentiti diversi dalla revisione prestati nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 a FinecoBank ed alla società controllata dalla Società di revisione e dalle entità della rete cui appartiene la Società di revisione stessa.
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi | |
|---|---|---|---|
| Revisione Contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | 205.752 | |
| Revisione Contabile | Deloitte Ireland LLP |
15.000 | |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | 229.000 | |
| Servizi di attestazione | Deloitte Ireland LLP | 15.000 | |
| Altri Servizi | Deloitte & Touche S.p.A | 10.000 | |
| TOTALE | 474.752 | ||
Si riportano di seguito tali compensi (al netto di IVA e spese):
(importi in euro)
I Servizi di attestazione si riferiscono allo svolgimento delle procedure finalizzate all'emissione della comfort letter per la BCE ai fini dell'inclusione dell'utile d'esercizio nel calcolo del Capitale di Classe 1 (CET1) della Banca e del Gruppo, alla revisione contabile limitata dei prospetti contabili trimestrali per la determinazione degli utili di periodo ai fini di vigilanza, e alla revisione del prospetto investimenti pubblicitari per credito d'imposta gli altri servizi; si riferiscono allo svolgimento di procedure di verifica concordate sulla segnalazione per la contribuzione al Fondo di risoluzione.
Nel corso del 2019 il Collegio Sindacale ha autorizzato:
in data 5 luglio 2019 l'assegnazione dell'incarico per servizi finalizzati all'emissione di una Comfort Letter e di una Bring Down Letter nell'ambito dell'emissione di uno Strumento di Capitale Additional Tier Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes;
in data 22 novembre 2019 l'assegnazione dell'incarico per lo svolgimento dell'esame limitato, secondo quanto previsto dal principio ISAE 3000 revised – Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information ("ISAE 3000 Revised"), della Dichiarazione Non Finanziaria consolidata di cui al Decreto n. 254/16.
Si precisa che ad ottobre 2019 è stata aggiornata la Circolare per la gestione dei rapporti contrattuali con la Società di revisione incaricata della revisione legale a seguito dell'Uscita dal Gruppo UniCredit
A seguito del deconsolidamento dal Gruppo UniCredit, dal 2019, Fineco deve redigere per ogni esercizio finanziario la dichiarazione di carattere non finanziario ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. 254/2016.
Al Collegio Sindacale spetta il controllo coerentemente con quanto previsto per il bilancio consolidato relativamente all'adeguatezza del sistema organizzativo, amministrativo, di rendicontazione e di controllo disposto dalla Banca finalizzato a consentire una corretta e completa rappresentazione dell'informativa non finanziaria.
Il Collegio ha vigilato sul processo della rendicontazione non finanziaria e pertanto sul rispetto delle disposizioni di legge in merito a modalità e tempistiche di pubblicazione della DNF sia attraverso incontri periodici con la funzione della Banca che si occupa della gestione del processo di rendicontazione, nel corso dei quali ha ricevuto aggiornamenti sullo stato di avanzamento del processo e sull'implementazione del sistema di raccolta dei dati sia partecipando alle riunioni del Comitato Corporate Governance Nomine e Sostenibilità.
Alla Società di Revisione incaricata della revisione dei conti della Banca spetta la verifica dell'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.
In esecuzione di specifico incarico conferito alla medesima Società di Revisione spetta, ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 254/16 e dell'art. 5 5 del Regolamento CONSOB n. 20267/2018, la verifica della conformità della DNF a quanto richiesto dal medesimo D.Lgs. 254/16 e dai GRI Sustainability Reporting Standards sulla cui base la DNF è stata predisposta.
La relativa attestazione è stata rilasciata in data 6 aprile 2020.
Il Collegio Sindacale ha verificato il rispetto della normativa interna inerente il processo che consente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ed all'Amministratore Delegato di rilasciare le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio, del bilancio consolidato e di ogni altra comunicazione finanziaria, sono state predisposte sotto la Responsabilità del Dirigente preposto che, unitamente all'Amministratore Delegato, nella periodica rendicontazione sulle stesse e, da ultimo, nella "Relazione sul sistema dei controlli interni sul financial reporting in ottemperanza alla legge n.262/2005", approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2020, ne attesta – sulla base dei test di effettiva applicazione dei controlli l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche del Gruppo Fineco e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato e del Bilancio d'Esercizio di FinecoBank al 31 dicembre 2019.Il Dirigente Preposto, nel corso degli incontri con il Collegio Sindacale, non ha segnalato carenze nei processi operativi e di controllo che possano inficiare il suddetto giudizio di adeguatezza e di effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili al fine della corretta rappresentazione economica, patrimoniale e finanziaria dei fatti della gestione in conformità ai principi contabili adottati. Periodicamente il Dirigente Preposto presenta al Consiglio di Amministrazione un aggiornamento dello stato delle attività svolte e lo stato di avanzamento lavori delle attività dirette al miglioramento del Sistema di Controllo Interno relativo all'attività di Financial Reporting.
Nel corso dei periodici incontri finalizzati allo scambio di informazioni, il Revisore legale dei conti non ha segnalato significative criticità del sistema di controllo interno inerente il processo di informativa finanziaria.
Il Collegio prende atto che il Bilancio d'esercizio ed il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono stati redatti in conformità ai principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board, inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea fino al 31 dicembre 2019, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabile ai bilanci di esercizio che iniziano dall'1 gennaio 2017.
Il bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2019 risultano composti dallo Stato Patrimoniale, dal Conto economico, dal prospetto della Redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa ed è corredato dalla "Relazione sulla gestione" e dall'Attestazione prevista dall'art. 81-ter del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni rilasciata in data 11 febbraio 2020. Il bilancio utilizza, altresì, gli schemi di bilancio e della nota integrativa previsti dalle istruzioni stabilite dalla Banca d'Italia con la Circolare n. 262 del 22.12.2005, successivamente aggiornata e modificata.
Ai sensi del Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del 03 marzo 2010 ed alla normativa interna che ha recepito la Legge n. 262/2005, si dà atto che il Consiglio di Amministrazione ha approvato, in via preventiva ed autonoma, rispetto al momento di approvazione del bilancio, la procedura di impairment test dell'avviamento nella seduta dell'11 febbraio 2020. I risultati confermano la sostenibilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio.
Al 31.12.2019 il CET1 Capital ratio (Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate) risulta pari al 18,12% così come dettagliato nel documento "Informativa da parte degli Enti ai sensi del Regolamento (UE) 575/2013 al 31 dicembre 2019" pubblicato dalla Banca sul sito internet. Poiché il Consiglio di Amministrazione della Banca ha deliberato di sospendere la proposta di distribuzione di dividendo, FinecoBank, in linea con l'ultimo chiarimento emanato dalla Banca Centrale Europea lo scorso 29 marzo 2020, non dedurrà più, come effettuato fino ad ora, il dividendo dell'esercizio 2019 dal capitale CET1 ai fini prudenziali; il CET1 pro-forma risulterà quindi pari a 24,19%.
Il Collegio Sindacale, alla luce delle informazioni ricevute, della documentazione esaminata e dell'attività svolta, esprime una valutazione di sostanziale adeguatezza del processo di formazione dell'informativa finanziaria.
Nel corso del 2019, secondo quanto disposto dalle Autorità di Vigilanza in materia di "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione", il Collegio Sindacale ha verificato l'adeguatezza e la rispondenza al quadro normativo delle politiche e delle prassi di remunerazione adottate da FinecoBank ed i relativi processi aziendali.
La Banca ha provveduto a dare esecuzione alla Politica retributiva 2019 e, in data 12 marzo 2020, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione, ha approvato la "Politica Retributiva di FinecoBank per l'anno 2020", formulata dalla funzione Risorse Umane con il contributo delle funzioni Compliance, Risk Management, CFO e Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete, relativamente alle parti la cui descrizione rientra nella competenza delle stesse, ed inclusiva dell'individuazione dei "soggetti più rilevanti", c.d. identified staff, che sarà sottoposta all'approvazione dell'Assemblea. Detto documento dà atto, altresì, della Politica Retributiva applicata agli appartenenti alla rete dei Consulenti Finanziari di FinecoBank, coerentemente con le specificità retributive di questi ultimi. La Politica 2020 recepisce le novità normative relative alla disciplina delle remunerazioni delle società quotate - introdotte dalla Shareholder Rights Directive II e attuate con il Decreto Legislativo 10 maggio 2019, n. 49 che modifica l'art. 123-ter TUF - che modifica il voto dell'Assemblea dei soci sulla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, introducendo un voto consultivo sulla sezione della Relazione sui compensi corrisposti, nonché gli aggiornamenti alla normativa sulla Trasparenza in materia Bancaria ("Disposizioni in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari finanziari – Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti" del 19 marzo 2019) relativamente all'adozione di principi ulteriori per la definizione della remunerazione del personale dipendente e dei terzi addetti alla vendita.
La funzione Internal Audit ha effettuato l'annuale verifica del sistema di remunerazione ed incentivazione adottato da FinecoBank e dal Gruppo per la determinazione ed erogazione dei compensi ad esponenti degli Organi Sociali e delle retribuzioni variabili al personale dipendente ed alla rete di vendita, al fine di riscontrarne la conformità alla normativa di vigilanza emanata dalla Banca d'Italia e alla Politica Retributiva definita per il 2019 ed approvata dall'Assemblea dei Soci.
La verifica – i cui risultati sono stati presentati al Comitato Remunerazione del 9 marzo 2020 – si è conclusa con la formulazione di un giudizio "good".
La Politica Retributiva 2020, comprensiva della "Relazione Annuale sulla Remunerazione" e recante in allegato i "Piani retributivi 2020 basati su strumenti finanziari", è stata a tutt'oggi messa a disposizione del pubblico ai sensi del Regolamento CONSOB n. 11971/1999; la Relazione assolve contemporaneamente agli obblighi informativi di cui agli artt. 114-bis e 123-ter del TUF e agli obblighi previsti dalla normativa bancaria.
A seguito delle modifiche in relazione alla destinazione dell'utile di esercizio, come più sopra descritto, il Consiglio tenutosi in data odierna ha apportato una minimale modifica alla Politica Retributiva espungendo il sole riferimento alla distribuzione dei dividendi.
FinecoBank ha redatto apposita Procedura recante la disciplina relativa al trattamento delle informazioni Privilegiate finalizzate ad evitare che il trattamento delle stesse possa avvenire in modo intempestivo, in forma incompleta o inadeguata.
In conformità alla normativa in vigore, il Consiglio di Amministrazione, da ultimo in data 10 gennaio 2018, ha approvato l'attuale versione del Codice di comportamento in materia di internal dealing per regolare la gestione, il trattamento e la comunicazione delle informazioni relative ad operazioni sulle azioni e sugli strumenti di debito quotati di FinecoBank nonché sui derivati e sugli strumenti finanziari ad essi collegati effettuate dai soggetti rilevanti e dalle persone ad essi strettamente legate.
Nel corso del 2019 il Collegio non ha ricevuto alcuna denuncia ex art. 2408 del codice civile All'inizio del 2020 il Collegio ha ricevuto, tramite posta elettronica certificata, una denuncia ex 2408 del codice civile che ha analizzato e verificato.
Il Collegio è stato chiamato ad esprimere il proprio parere sulle modifiche alla "Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse".
Il Collegio ha espresso le proprie osservazioni sulla "Relazione sulle attività di Revisione Interna", sulla "Relazione annuale sulle esposizioni a rischio del Gruppo al 31.12.2019", sulla Relazione annuale "Outsourcing - Presidi sulle funzioni operative importanti esternalizzate e sui servizi informatici esternalizzati o forniti da terze parti" e formulerà, come richiesto, le proprie considerazioni sulla Relazione annuale sulle attività 2019 della funzione di Compliance.
Si è, inoltre, espresso, in vista delle deliberazioni di competenza del Consiglio di Amministrazione, come richiesto dal Codice di Autodisciplina – art. 7, criterio 7.C.1, in relazione al piano di attività di Internal Audit 2019.
Infine, il Collegio ha approvato la nomina effettuata dal Consiglio di amministrazione in data 15 gennaio 2020 del nuovo consigliere non esecutivo, Sig. Andrea Zappia in sostituzione della Sig.ra Manuela D'Onofrio, dimessasi in data 10 maggio 2019.
Sulla base dell'attività svolta e delle informazioni ottenute non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili o irregolarità significative da richiedere la segnalazione alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente Relazione.
Il Collegio Sindacale, sulla base dell'attività di vigilanza esercitata, non ha riscontrato significative irregolarità né omissioni e/o fatti censurabili né è venuto a conoscenza di operazioni non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, deliberate e poste in essere non in conformità alla Legge e allo Statuto Sociale, non rispondenti all'interesse di FinecoBank, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, manifestamente imprudenti o azzardate, tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
Il Collegio Sindacale non ritiene necessario esercitare la facoltà di formulare proposte all'Assemblea ai sensi dell'art. 153, secondo comma, del TUF.
Preso atto dei risultati espressi dal bilancio e del contenuto della "Relazione sulla Gestione", del contenuto dell'attestazione del bilancio d'esercizio e consolidato, sottoscritta dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale e dal Dirigente Preposto, e considerato il contenuto delle Relazioni redatte dal Revisore legale dei conti, il Collegio Sindacale non rileva, per quanto di propria competenza, motivi ostativi all'approvazione della proposta di bilancio al 31 dicembre 2019 e di destinazione dell'utile di esercizio come da ultimo formulata dal Consiglio di Amministrazione tenutosi in data odierna. In particolare il Collegio ha preso atto che FinecoBank ha tenuto conto delle Raccomandazioni della Banca Centrale Europea e della Banca d'Italia emesse in data 27 marzo 2020, revocando la proposta di distribuzione del dividendo formulata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio u.s. e deliberandone la destinazione alla Riserva Straordinaria.
Torino, 6 aprile 2020
I Sindaci Elena Spagnol - Presidente
Barbara Aloisi – Sindaco effettivo
Marziano Viozzi – Sindaco effettivo
Relazione del Collegio Sindacale Relazione del Collegio Sindacale
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2019 529
Procedura con cui vengono cedute ad investitori istituzionali quote societarie particolarmente rilevanti. Questo tipo di operazione è spesso utilizzata dagli azionisti di maggioranza per cedere pacchetti azionari oppure dalla stessa società per reperire velocemente capitali (per acquisizioni o per rifinanziamento del debito).
Applicando questa metodologia l'ammontare del requisito di rischio operativo è determinato per mezzo di modelli di calcolo basati su dati di perdita operativa e altri elementi di valutazione raccolti ed elaborati dalla banca. Soglie di accesso e specifici requisiti di idoneità sono previsti per l'utilizzo dei metodi Standardizzato e Avanzati. Per i sistemi AMA i requisiti riguardano, oltre che il sistema di gestione, anche quello di misurazione.
Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".
Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi.
Titoli di stato, obbligazioni ed azioni.
Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).
Le AFR sono le risorse che possono essere utilizzate per tutelare la banca dall'insolvenza. Le AFR sono una misura economica che considera le riserve potenziali, gli strumenti di debito ibridi, le riserve IFRS, l'avviamento ed altri asset intangibili, le azioni proprie detenute ed i profitti attesi.
Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria".
Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.
Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.
Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2019. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.
Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).
Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.
Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.
Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.
Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.
Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.
La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza.
Strumenti rappresentativi di capitale in linea con le disposizioni del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che presentano le seguenti caratteristiche:
Capitale di classe 1 (tier 1) comprende il Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) e il Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1).
Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).
Chief Financial Officer.
Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.
Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.
Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.
Rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.
È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti commerciali. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.
È il rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).
Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).
EL%= EL/EAD
Rappresenta la perdita attesa come percentuale dell'esposizione in caso di default (EAD) del portafoglio in bonis.
Il perimetro è la clientela del portafoglio in bonis.
Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.
I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).
Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.
Chief Risk Officer.
Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.
Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.
L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.
Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).
Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).
Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.
Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:
Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (banche standardizzate) ovvero delle "esposizioni in default" (banche IRB).
L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.
I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, a seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).
Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.
Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.
Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.
Prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor", "Old Mutual" e "Best in class", "FAM Evolution", "FAM Target", "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".
Rapporto fra i Guided products & services (vedi voce) e l'Asset Asset under management (vedi voce).
Rapporto fra i Guided products & services e il Total Financial Asset.
Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi.
High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.
Principi contabili internazionali (International AccountingStandards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP – United States Generally Accepted Accounting Principles" (vedi voce).
Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".
Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.
Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.
Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.
Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default" e i valori regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD– Probabilità of Default", "LGD– Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.
Vedi voce "Swap".
Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.
Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.
Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.
Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.
Loss Confirmation Period.
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è strutturato in modo da assicurare che un ente mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. L'LCR è definito come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità e il totale dei flussi di cassa in uscita nei successivi 30 giorni di calendario.
Contratto con il quale una parte (locatore) trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività all'altra parte (locatario) per un periodo di tempo determinato ed in cambio di un corrispettivo.
Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).
La Marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.
Tipologia di contratto in forza del quale due o più parti regolano i termini essenziali di successive operazioni e/o di ulteriori contratti da porre in essere tra le stesse in futuro.
Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.
Le MRC sono state introdotte a livello di gruppo per caratterizzare più dettagliatamente le tipologie di perdita operativa. Esse infatti sono ottenute dalla combinazione dei sette event type previsti da Basilea II con uno o più prodotti offerti alla clientela.
L'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L'NSFR è volto a limitare l'eccessivo ricorso alla raccolta all'ingrosso a breve termine in periodi di abbondante liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. L'NSFR è definito come rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.
L'indicatore NSFR Adjusted si basa sul ratio regolamentare NSFR (Net Stable Funding Ratio) ma è rettificato per scadenza (adjusted by bucket) considerando le scadenze rispettivamente superiori a 3 e 5 anni. L'NSFR Adjusted è quindi utilizzato per il monitoraggio e il controllo della situazione di liquidità strutturale sulle scadenze temporali più lunghe (oltre l'anno). L'NSFR è definito come rapporto tra le passività cumulate oltre l'anno e le attività cumulate oltre l'anno.
La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).
La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.
Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).
La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.
Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.
Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.
Piccole e medie imprese.
Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.
Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).
Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.
Rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio.
Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.
Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.
Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.
Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).
Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.
Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.
Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.
Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo, calcolato come media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente.
Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.
Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.
L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).
Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).
Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor" (vedi voce). Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.
Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.
Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce).
Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.
Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.
Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.
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