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Masi Agricola

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 9, 2020

4404_bfr_2020-04-09_e340795c-712f-4815-a866-cde9d17ee84f.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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Sede in VIA MONTELEONE 26 - LOCALITA' GARGAGNAGO 37015 SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VR) Capitale sociale Euro 43.082.549,04 i.v Codice fiscale / P.IVA 03546810239 Rea 345205

Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019

0

Situazione patrimoniale-finanziaria 2
Conto Economico Complessivo 3
Rendiconto Finanziario 5
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 6
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO SEPARATO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2019 7
1. Informazioni generali 7
2. Principi di redazione 7
3. Criteri di redazione 8
4. Sintesi dei principali principi contabili 14
5. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative 31
6. Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria e del Conto Economico 32
6.1 Attività non correnti 32
6.2 Attività correnti 38
6.3 Patrimonio netto 42
6.4 Passività non correnti 44
6.5 Passività correnti 46
6.6 Impegni e passività potenziali 47
6.7 Conto Economico 48
6.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125) 53
6.9 La gestione del rischio finanziario 54
6.10 Rapporti con parti correlate 57
6.11 Altre informazioni 59
6.12 Eventi successivi 59
6.13 Destinazione del risultato d'esercizio 60

Situazione patrimoniale-finanziaria

Situazione patrimoniale-finanziaria Note 31.12.2019 di cui parti
correlate
31.12.2018 di cui parti
correlate
Attività non-correnti
Avviamento 6.1.1 13.509.706 0 13.509.706 0
Immobilizzazioni immateriali 6.1.2 439.613 0 387.903 0
Immobilizzazioni materiali 6.1.3 45.011.896 4.992 42.573.761 0
Attività agricole e biologiche 6.1.4 1.212.561 0 1.140.832 0
Attività per diritti d'uso 6.1.5 2.045.316 106.373 0 0
Partecipazioni 6.1.6 19.775.743 0 18.675.043
Altre attività finanziarie non correnti 6.1.7 474.488 411.140 461.799 404.845
Rimanenze di magazzino non correnti 6.1.8 24.766.041 0 17.892.589 0
Altre attività non correnti 6.1.9 988.411 1.055.005 2.029.343 2.029.343
Attività per imposte anticipate 6.1.10 274.784 0 513.464 0
Totale Attività non correnti 108.498.559 97.184.440
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 6.2.1 21.153.048 0 29.111.586 0
Crediti commerciali 6.2.2 16.800.901 3.303.110 15.573.018 2.525.211
Crediti tributari 6.2.3 1.409.679 0 1.735.908 0
Altre attività correnti 6.2.4 1.983.247 156.540 1.659.620 47.750
Altre attività finanziarie correnti 6.2.5 19.768 0 265.429 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 6.2.6 3.865.214 0 4.736.639 0
Totale Attività correnti 45.231.856 53.082.200
Totale Attività 153.730.414 150.266.641
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Capitale sociale 43.082.549 0 43.082.549 0
Riserva legale 4.609.937 0 4.312.009 0
Altre riserve 61.615.269 0 61.713.194 0
Utili/(Perdita) a nuovo 10.359.909 0 7.914.396 0
Risultato d'esercizio 5.159.352 0 5.958.557 0
Totale Patrimonio netto 6.3 124.827.015 122.980.704
Passività non-correnti
Passività finanziarie non correnti 6.4.1 11.906.150 0 12.821.450 0
Passività fin. non correnti per diritti d'uso 6.4.1 1.768.287 91.077 0 0
Passività nette per benefici a dipendenti 6.4.2 651.344 0 607.244 0
Passività per imposte differite 6.4.3 478.605 0 837.617 0
Totale Passività non-correnti 14.804.386 14.266.310
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 6.5.1 915.299 0 903.738 0
Passività fin. correnti per diritti d'uso 6.5.1 312.756 13.692 0 0
Debiti commerciali 6.5.2 10.258.649 2.120.893 9.912.214 2.761.339
Altri debiti e passività correnti 6.5.3 2.123.228 312.094 1.756.731 81.078
Debiti tributari 6.5.4 489.080 0 446.944 0
Totale Passività correnti 14.099.013 13.019.626
Totale Passività 28.903.399 27.285.936
Totale Patrimonio netto e Passività 153.730.414 150.266.641

Conto Economico Complessivo

Conto economico Note 31.12.2019 di cui parti
correlate
31.12.2018 di cui parti
correlate
Ricavi 59.008.267 2.130.083 59.473.351 3.257.287
Costo di acquisto e produzione del
venduto
24.575.568 4.596.297 25.534.825 5.938.495
Margine Industriale lordo 6.6.1 34.432.698 33.938.526
Costi per servizi 6.6.2 18.855.930 2.482.411 18.954.117 3.036.689
Costi per il personale 6.6.3 7.320.263 1.679.415 7.131.813 1.658.939
Altri costi operativi 6.6.4 369.153 904 414.997 0
Altri ricavi e proventi 6.6.5 2.072.636 530.857 2.041.746 526.108
Risultato operativo lordo 9.959.989 9.479.345
Ammortamenti 6.6.6 2.603.481 14.177 2.304.437 0
Svalutazioni e accantonamenti 6.6.6 78.517 0 77.866 0
Risultato operativo 7.277.991 7.097.043
Proventi finanziari 6.6.7 80.417 0 326.668 0
Oneri finanziari 6.6.7 298.503 1.828 217.316 0
(Oneri)/Proventi da partecipazioni 6.6.8 45.000 45.000 75.000 75.000
Utili (perdite) su cambi 6.6.9 (379.410) 0 (378.543) 0
Risultato prima delle imposte 6.725.496 6.902.852
Imposte sul reddito 6.6.10 1.566.143 944.296
Risultato dell'esercizio 5.159.352 5.958.557
Utile per azione 0,16 0,18

(*) Le modalità di calcolo dell'utile (perdita) base per azione sono definite dallo IAS 33 - Utile per azione. L'utile (perdita) base per azione è definito come il rapporto fra il risultato economico o il risultato delle attività operative in esercizio di pertinenza attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (n. 32.151.156 azioni sia nel 2019 che nel 2018).

Conto economico complessivo 2019 2018
Utile/(perdita) dell'esercizio 5.159.352 5.958.557
Altre componenti del conto economico complessivo
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Utile/(perdita) da cash flow hedges (93.315) (49.899)
Effetto fiscale 22.395 11.976
(70.919) (37.923)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio (70.919) (37.923)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Utile/(perdita) da rivalutazione su piani a benefici definiti (35.535) 23.163
Effetto fiscale 8.528 (5.559)
(27.007) 17.604
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non
saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio (27.007) 17.604
Totale altre componenti di conto economico complessivo al netto
delle imposte (97.926) (20.319)
Totale utile (perdita) complessiva, al netto delle imposte 5.061.427 5.938.237

Rendiconto Finanziario

RENDICONTO FINANZIARIO 2019 2018
Risultato netto 5.159.352 5.958.557
Ammortamenti 2.603.481 2.304.437
Rettifiche per elementi non monetari 78.517 77.866
TFR 45.420 (14.907)
Imposte sul reddito 1.566.143 944.296
Oneri finanziari netti di competenza 552.496 194.190
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE CORRENTE (A) 10.005.409 9.464.438
Variazioni delle attività e passività
Rimanenze 1.085.086 (1.731.063)
Crediti commerciali (1.227.882) 99.095
Svalutazione crediti (78.517) (77.866)
Debiti commerciali 346.436 2.426.269
Altre attività e passività 210.335 (2.268.714)
FLUSSI GENERATI DA MOVIMENTI DI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (B) 335.458 (1.552.278)
Altre rettifiche
Pagamento imposte sul reddito (1.239.914) (901.915)
Interessi incassati (pagati) (669.046) (222.990)
Dividendi incassati 116.550 28.800
Utilizzo fondo Tfr (1.319) (25.951)
TOTALE ALTRE RETTIFICHE (1.793.729) (1.122.057)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA (A+B) 8.547.138 6.790.104
Attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni materiali (4.652.236) (3.476.634)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 18.405 14.158
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (184.070) (148.337)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni immateriali 32 0
Investimenti in immobilizzazioni finanziarie (1.100.699) 19.646
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni finanziarie 1.028.243 (314.496)
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE DI INVESTIMENTO (C) (4.890.326) (3.905.663)
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE OPERATIVA E DI INVESTIMENTO
(A+B+C)
3.656.812 2.884.440
Gestione finanziaria
Rimborso debiti finanziari a medio lungo termine (903.738) (902.461)
Dividendi pagati (3.215.116) (3.215.116)
Altri movimenti di patrimonio netto (97.926) (156.199)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE FINANZIARIA (D) (4.216.779) (4.273.776)
FLUSSI DA ATTIVITÀ E PASSIVITÀ PER DIRITTI D'USO (E) (311.458) 0
INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (A+B+C+D+E) (871.425) (1.389.336)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 4.736.639 6.125.975
Disponibilità liquide alla fine del periodo 3.865.214 4.736.639

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

Capitale Sociale Riserve Risultato d'esercizio Patrimonio netto
totale
Saldo al 01.01.2018 43.082.549 70.980.462 6.330.450 120.393.461
Destinazione utile esercizio precedente 0 6.330.450 (6.330.450) 0
Dividendi distribuiti 0 (3.215.116) 0 (3.215.116)
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 17.604 0 17.604
Variazioni di cash flow hedge 0 (37.923) 0 (37.923)
Altre variazioni 0 (135.879) 0 (135.879)
Utile d'esercizio 0 0 5.958.557 5.958.557
Saldo al 31.12.2018 43.082.549 73.939.599 5.958.557 122.980.704
Destinazione utile esercizio precedente 0 5.958.557 (5.958.557) 0
Dividendi distribuiti 0 (3.215.116) 0 (3.215.116)
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 (27.007) 0 (27.007)
Variazioni di cash flow hedge 0 (70.919) 0 (70.919)
Utile d'esercizio 0 0 5.159.352 5.159.352
Saldo al 31.12.2019 43.082.549 76.585.113 5.159.352 124.827.015

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO SEPARATO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2019

1. Informazioni generali

Masi Agricola (d'ora in poi Masi Agricola o la Società) è una società di diritto italiano, iscritta presso il Registro delle Imprese di Verona al n. 345205 ed ha sede legale in Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR), Via Monteleone n. 26, frazione di Gargagnago.

Il presente progetto di bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 6 marzo 2020. Si segnala che, nel mese di giugno 2015 Masi Agricola è stata ammessa alla quotazione in Borsa Italiana. La quotazione è su Aim Italia, un sistema multilaterale di negoziazione dedicato in via principale alle piccole e medie imprese, mercato nato nel marzo 2012 dall'accorpamento dei mercati AIM Italia e MAC.

2. Principi di redazione

Il bilancio separato di Masi Agricola è predisposto in accordo con gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea, includendo tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC).

Nel corso del 2016, Masi Agricola S.p.A. è rientrata nella definizione di emittente strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevate ("Società Diffuse"), come previsto dall'art. 2 bis del Regolamento Emittenti Consob adottato con delibera n. 11971/1999.

Il decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 ha previsto, all'art. 2, l'applicabilità del decreto stesso alle società aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'articolo 116 Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58), che rimanda a sua volta al Regolamento Emittenti Consob. Tali società sono tenute a redigere il bilancio consolidato e di esercizio in conformità ai principi contabili internazionali.

In base alle disposizioni del citato D. Lgs. 38/2005 e dell'IFRS 1, per Masi Agricola S.p.A. la data di prima applicazione (First Time Application – FTA) dei principi contabili internazionali è il 1° gennaio 2016.

Il bilancio separato risulta composto da:

  • un prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria distinta per attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell'ambito del normale ciclo operativo aziendale entro i dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • un prospetto di Conto economico che espone i costi ed i ricavi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi, modalità ritenuta una più fedele rappresentazione dell'andamento economico della Società rispetto alla suddivisione per settore di attività;
  • un prospetto di Conto economico complessivo;
  • un Rendiconto finanziario redatto secondo il metodo indiretto;
  • un prospetto delle variazioni del Patrimonio netto;

e dalle relative Note esplicative contenti l'informativa richiesta dalla normativa vigente e dai principi contabili internazionali di riferimento.

Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati solamente i rapporti più significativi con le parti correlate, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi.

Il bilancio separato è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati, che sono iscritti al fair value.

Il presente bilancio è espresso in Euro, valuta funzionale adottata dalla Società e tutti i valori sono arrotondati all'unità di Euro, salvo quando diversamente indicato.

Il bilancio è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il bilancio separato della Società è stato assoggettato a revisione contabile da parte della società EY S.p.A..

3. Criteri di redazione

3.1 Principi contabili e interpretazioni applicabili a partire dal 1° gennaio 2019 o successivamente

I principi contabili adottati nella preparazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 sono omogenei con quelli utilizzati nella preparazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018, a cui si rimanda, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o rivisti principi dell'International Accounting Standards Board (IASB) e interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dall'Unione Europea ed applicati dal 1 gennaio 2019 o successivamente, così come di seguito descritti. La Società non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

La Società applica, per la prima volta, l'IFRS 16 Leases in qualità di locatario. L'IFRS16 può essere applicato retroattivamente a ciascun esercizio precedente presentato applicando lo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori (metodo retrospettico completo) o retroattivamente contabilizzando l'effetto cumulativo alla data dell'applicazione iniziale (metodo retrospettico modificato).

La Società ha scelto di applicare il metodo retrospettico modificato. Di seguito sono descritti l'impatto e la natura delle modifiche a seguito dell'adozione di questo nuovo principio contabile.

Diverse altre modifiche ed interpretazioni si applicano per la prima volta nel 2019, ma non hanno avuto un impatto sul bilancio d'esercizio della Società.

IFRS 16: Leases

L'IFRS 16 sostituisce lo IAS 17 "Leasing", l'IFRIC 4 "Determinare se un accordo contiene un leasing", il SIC 15 "Leasing Operativo–Incentivi" e il SIC-27 "La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing". L'IFRS 16 stabilisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare la maggior parte dei contratti di leasing seguendo un unico modello contabile in bilancio.

La Società si è inoltre avvalsa delle deroghe previste dal principio sui contratti di leasing che, alla data di prima applicazione, hanno una durata pari o inferiore a 12 mesi e che non contengono un'opzione di acquisto ("leasing

a breve termine") e sui contratti di leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore (''attività a modesto valore'').

L'effetto dell'adozione dell'IFRS 16 al 31 dicembre 2019 è il seguente:

Impatti sul prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria (aumento/(diminuzione)):

Attività
Attività per diritto d'uso 2.045.316
Altre attività correnti 14.855
Totale Attività 2.060.172
Patrimonio netto e Passività
Utili (Perdite) a nuovo 0
Risultato d'esercizio (20.872)
Totale Patrimonio netto (20.872)
Passività finanziarie per diritti d'uso 2.081.043
Totale Passività 2.081.043
Totale Patrimonio netto e Passività 2.060.172

Impatti sul prospetto di conto economico (aumento/(diminuzione)):

Costi per servizi (352.171)
Ammortamenti 347.185
Risultato operativo 2.4986
Oneri finanziari 25.857
Risultato del periodo (20.872)

Non vi è alcun impatto sostanziale sulle poste riconosciute nel conto economico complessivo.

a) Natura degli effetti relativi all'adozione dell'IFRS 16

La Società ha in essere contratti di leasing per attività relative a immobili, vigneti, macchinari, veicoli e altre attrezzature. Prima dell'adozione dell'IFRS 16, la Società classificava i leasing distinguendo ciascuno dei suoi leasing (in veste di locatario), come leasing finanziario o leasing operativo all'inizio del leasing stesso. Un leasing era classificato come leasing finanziario se trasferiva sostanzialmente alla Società tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà del bene locato; in caso contrario veniva classificato come leasing operativo. I leasing finanziari venivano iscritti alla data di inizio del leasing al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei pagamenti minimi di leasing. I pagamenti dei canoni di leasing venivano allocati fra la quota interessi (riconosciuti come oneri finanziari) e quota capitale, riconosciuta come riduzione della passività per leasing. In un leasing operativo, l'attività oggetto di leasing non era iscritta e i canoni di leasing venivano rilevati come costi di leasing all'interno del conto economico in quote costanti durante tutta la durata del contratto. Tutti gli acconti versati e la quota di competenza dei canoni erano classificati rispettivamente nella voce Anticipi e nella voce Debiti commerciali ed altri debiti.

Al momento dell'adozione dell'IFRS 16, la Società ha applicato un unico approccio di rilevazione e misurazione per tutti i leasing in cui essa è locataria, ad eccezione dei leasing a breve termine e dei leasing di modesto valore. La Società ha riconosciuto le passività per leasing in linea con i relativi pagamenti di leasing previsti e le Attività per diritto d'uso che rappresentano il diritto ad utilizzare le attività sottostanti.

b) Riepilogo dei nuovi criteri di redazione

Di seguito sono riportati i nuovi criteri di redazione della Società al momento dell'adozione dell'IFRS 16:

  • Attività per il diritto d'uso

La Società riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi ri-misurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti. A meno che la Società non abbia la ragionevole certezza di ottenere la proprietà dell'attività in leasing al termine del contratto di leasing stesso, le attività per il diritto d'uso sono ammortizzate a quote costanti per un periodo pari al minore tra la vita utile stimata e la durata del leasing. Le attività per il diritto d'uso sono soggette a Impairment.

  • Passività legate al leasing

Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dalla Società e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte della Società dell'opzione di risoluzione del leasing stesso.

I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.

Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, la Società usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d'interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l'importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti fissi nella sostanza; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'acquisto dell'attività sottostante.

  • Leasing di breve durata e Leasing di attività a modesto valore

La Società applica l'esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata relativi ai macchinari ed attrezzature (i.e., i leasing che hanno una durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un'opzione di acquisto). La Società ha applicato inoltre l'esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti di leasing relativi ad apparecchiature per ufficio il cui valore è considerato basso (cioè, sotto €5.000). I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata leasing.

  • Giudizio significativo nel determinare la durata del leasing dei contratti che contengono un'opzione di proroga.

La Società determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui vanno aggiunti sia i periodi coperti dall'opzione di estensione del leasing stesso, qualora vi sia la ragionevole certezza di esercitare tale opzione, sia i periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing qualora vi sia la ragionevole certezza di non esercitare tale opzione.

La Società ha la possibilità, per alcuni dei suoi leasing, di prolungare il leasing e applica il proprio giudizio nel valutare se vi sia la ragionevole certezza di esercitare le opzioni di rinnovo. Ciò detto, la Società considera tutti i fattori rilevati che possano comportare un incentivo economico ad esercitare le opzioni il rinnovo. Dopo la data di decorrenza, la Società rivede le stime circa la durata del leasing nel caso in cui si presenti un significativo evento o una significativa modifica in circostanze che sono sotto il proprio controllo e che possono influire sulla capacità di esercitare (o di non esercitare) l'opzione di rinnovo (ad esempio, un cambiamento nella strategia aziendale). La Società ha incluso il periodo di rinnovo come parte della durata di alcuni leasing data la significatività di tali attività per la propria operatività. Le opzioni di rinnovo per i leasing di autoveicoli non sono state incluse nell'ambito della determinazione durata del leasing, in quanto la Società ha una politica di leasing per gli autoveicoli per i quali non esercita alcuna opzione di rinnovo.

IFRIC Interpretazione 23: Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, né include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti.

L'Interpretazione tratta specificamente i seguenti punti:

  • se un'entità considera separatamente i trattamenti fiscali incerti;
  • le assunzioni dell'entità sull'esame dei trattamenti fiscali da parte delle autorità fiscali;
  • come un'entità determina l'utile imponibile (o la perdita fiscale), la base fiscale, le perdite fiscali non utilizzate, i crediti fiscali non utilizzati e le aliquote fiscali;
  • come un'entità tratta i cambiamenti nei fatti e nelle circostanze.

La Società definisce se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad altri (uno o più) trattamenti fiscali incerti ed usa l'approccio che consente la miglior previsione della risoluzione dell'incertezza.

La Società applica un significativo giudizio nell'individuare le incertezze sui trattamenti fiscali delle imposte sul reddito. Dato che opera in un contesto multinazionale complesso, ha valutato se l'interpretazione possa aver determinato un impatto sul suo bilancio.

Al momento dell'adozione dell'interpretazione, la Società ha esaminato la sussistenza di posizioni fiscali incerte, non rilevando alcun impatto sul bilancio.

Modifiche all'IFRS 9: Prepayments Features with Negative Compensation

Ai sensi dell'IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo di riferimento" (il criterio SPPI) e lo strumento sia classificato nell'appropriato modello di business. Le modifiche all'IFRS 9 chiariscono che un'attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente dall'evento o dalla circostanza che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale sia la parte che paga o che riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio d'esercizio della Società.

Modifiche allo IAS 19: Modifica, Riduzione o Regolamento del Piano

riferimento, non ha registrato alcuna modifica, riduzione o regolamento dei piani.

Le modifiche allo IAS 19 sanciscono le regole di contabilizzazione nel caso in cui, durante il periodo di riferimento, si verifichi una modifica, una riduzione o un regolamento del piano. Le modifiche precisano che quando una modifica, una riduzione o un regolamento del piano avvengono durante l'esercizio, un'entità è tenuta a determinare il costo del servizio per il resto del periodo successivo alla modifica, riduzione o regolamento del piano, utilizzando le ipotesi attuariali di riferimento per rimisurare la passività (attività) netta per benefici definiti in modo che rifletta i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento. Un'entità è tenuta, inoltre, a determinare l'interesse netto per il periodo rimanente dopo la modifica del piano, riduzione o regolamento del piano: la passività (attività) netta per benefici definiti che riflette i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento; e il tasso di sconto utilizzato per riparametrare la passività (attività) netta per benefici definiti. Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio d'esercizio in quanto la Società, nel periodo di

Modifiche allo IAS 28: Investimenti a lungo termine in una società collegata o joint ventures

Le modifiche specificano che un'entità applica l'IFRS 9 per investimenti a lungo termine in una società collegata o joint venture, per i quali non si applica il metodo del patrimonio netto ma che, in sostanza, formano parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture (interessi a lungo termine).

Questo chiarimento è rilevante perché implica che il modello delle perdite attese sui crediti dell'IFRS 9, si applica a tali investimenti a lungo termine.

Le modifiche chiariscono inoltre che, nell'applicare l'IFRS 9, un'entità non deve tenere conto di eventuali perdite della società collegata o della joint venture o di eventuali perdite di valore della partecipazione, rilevate come rettifiche della partecipazione netta nella collegata o joint venture che derivano dall'applicazione dello IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures.

Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio d'esercizio, in quanto la Società non detiene partecipazioni in collegate e joint venture.

Ciclo annuale di miglioramenti 2015 -2017

Questi miglioramenti includono:

  • IFRS 3 Business Combination Le modifiche chiariscono che, quando un'entità ottiene il controllo di un business che è una joint operation, applica i requisiti per un'aggregazione aziendale (business combination) che si è realizzata in più fasi, tra cui la rimisurazione al fair value della partecipazione precedentemente detenuta nelle attività e passività della joint operation. Nel fare ciò, l'acquirente rivaluta l'interessenza precedentemente detenuta nella joint operation. L'entità applica tali modifiche alle business combinations per cui la data di acquisizione coincide o è successiva al primo esercizio a partire dal 1 ° gennaio 2019, con l'applicazione anticipata consentita. Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio d'esercizio della Società in quanto non si è verificata nessuna aggregazione aziendale in cui si è ottenuto il controllo congiunto.
  • IFRS 11 Joint Arrangement Una entità che partecipa in una joint operation, senza avere il controllo congiunto, potrebbe ottenere il controllo congiunto della joint operation nel caso in cui l'attività della stessa costituisca un business come definito nell'IFRS 3. Le modifiche chiariscono che le partecipazioni precedentemente detenute in tale joint operation non sono rimisurate. Un'entità applica tali modifiche

alle operazioni nelle quali detiene il controllo congiunto a partire dall'inizio dell'esercizio a partire dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, con l'applicazione anticipata consentita. Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio d'esercizio della Società in quanto non si è verificata nessuna aggregazione aziendale in cui si è ottenuto il controllo congiunto.

  • IAS 2 Income Taxes Le modifiche chiariscono che gli effetti delle imposte sui dividendi sono collegati alle operazioni passate o agli eventi che hanno generato utili distribuibili piuttosto che alle distribuzioni ai soci. Pertanto, un'entità rileva gli effetti delle imposte sul reddito derivanti dai dividendi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, nelle altre componenti di conto economico complessivo o nel patrimonio netto coerentemente con il modo in cui l'entità ha precedentemente riconosciuto tali operazioni o eventi passati. L'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, ed è consentita l'applicazione anticipata. Quando l'entità applica per la prima volta tali modifiche, le applica agli effetti che hanno avuto le imposte sui dividendi rilevati a partire dall'inizio del primo esercizio. Poiché la prassi attuale della Società è in linea con tali emendamenti, non ha registrato alcun impatto derivante da tali modifiche sul proprio bilancio d'esercizio.
  • IAS 23 Borrowing Costs Le modifiche chiariscono che un'entità tratta come finanziamenti non specifici qualsiasi finanziamento effettuato che fin dal principio era finalizzato a sviluppare un'attività, nel caso in cui tutte le azioni necessarie per predisporre tale attività all'uso o alla vendita sono completate. Un'entità applica tali modifiche agli oneri finanziari sostenuti a partire dall'inizio dell'esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tali modifiche. Un'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, e l'applicazione anticipata è consentita. Poiché la prassi attuale della Società è in linea con tali emendamenti, la Società non ha registrato alcun impatto derivante da tali modifiche sul proprio bilancio d'esercizio.

4. Sintesi dei principali principi contabili

a) Aggregazioni aziendali e avviamento

Le operazioni di aggregazione di imprese, in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società/entità, sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto (purchase method) in virtù del quale le attività e le passività acquisite sono inizialmente misurate al loro valore di mercato alla data di acquisto. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.

L'avviamento derivante da un'aggregazione è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra il costo di acquisizione, determinato come descritto in precedenza, e il valore attribuito alle attività identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo; se il costo dell'acquisizione è inferiore al fair value delle attività nette acquisite della controllata, la differenza è rilevata nel conto economico. Nel caso in cui l'aggregazione aziendale venga realizzata in più fasi, al momento dell'acquisizione del controllo viene ricalcolato il fair value della partecipazione precedentemente detenuta, valutata con l'equity method, e l'eventuale utile o perdita risultante viene rilevata a conto economico.

Gli effetti derivanti dall'acquisizione (cessione) di quote di partecipazioni successivamente all'assunzione del controllo (senza perdita del controllo) sono rilevate a patrimonio netto. Le aggregazioni di imprese sottoposte a controllo comune sono contabilizzate utilizzando il metodo contabile del pooling of interests. Questo metodo richiede che il valore netto delle attività e passività delle società acquisite sia incluso nel bilancio d'esercizio ai valori storici a cui erano in carico nel bilancio dell'acquisita. Le eventuali differenze positive risultanti dal confronto tra il costo di acquisto e i suddetti valori vengono addebitate al patrimonio netto. L'avviamento iscritto in bilancio derivante dalle acquisizioni di controllate è inizialmente determinato come eccedenza del costo di acquisto sul fair value delle attività e passività acquisite e non viene ammortizzato ma è soggetto, almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che ne fanno supporre una riduzione di valore, a test di impairment, al fine di verificarne la recuperabilità.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

b) Partecipazioni in collegate e joint venture

Una collegata è una società sulla quale la Società esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, la Società rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra la Società e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio dopo il risultato operativo e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.

Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, la Società valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. La Società valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, la Società calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture".

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

c) Classificazione corrente/non corrente

Le attività e passività nel bilancio della Società sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente.

Un'attività è corrente quando:

  • si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.

Una passività è corrente quanto:

  • è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • l'entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

La Società classifica tutte le altre passività come non correnti.

Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

d) Valutazione al fair value

La Società valuta gli strumenti finanziari quali i derivati, e le attività non finanziarie quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

  • nel mercato principale dell'attività o passività;
  • oppure
  • in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

Ai fini dell'informativa relativa al fair value, la Società determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.

e) Ricavi provenienti da contratti con clienti

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni e servizi è trasferito al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo che la Società si aspetta di ricevere in cambio di tali beni o servizi.

I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.

Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

  1. avviene il trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene/l'effettuazione della prestazione di servizi;

    1. il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
    1. è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
    1. i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

f) Contributi Pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento. Laddove la Società riceva un contributo non monetario, l'attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico, in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

I contributi ricevuti a fronte di specifici beni o attività di sviluppo il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni possono essere iscritti secondo due modalità alternative: è possibile presentarli nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria tra i risconti passivi e rilevarli tra ricavi con un criterio sistematico e razionale sulla vita utile del bene. Alternativamente, possono essere portati a riduzione del valore contabile del bene; il contributo è quindi rilevato come ricavo sulla vita utile del bene ammortizzabile mediante la riduzione delle quote di ammortamento.

La Società ha scelto di presentare i contributi relativi ad una voce di spesa come proventi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alternativamente, è permesso di dedurre i contributi in conto esercizio direttamente dal costo correlato.

g) Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. La Direzione periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

La Società compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta o realizzare l'attività e saldare la passività contemporaneamente, con riferimento ad ogni periodo futuro nel quale ci si attende che le attività e passività per imposte differite siano saldate o recuperate.

h) Attività non correnti detenute per la vendita e attività cessate

La Società classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.

Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.

i) Dividendi

Per quanto attiene ai dividendi distribuiti, la Società rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società, ovvero quando è stata approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.

Per quanto riguarda i dividendi ricevuti, gli stessi sono rilevati quando sorge il diritto della Società a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione.

j) Immobili impianti e macchinari, aliquote ammortamento

Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate.

Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, di acquisto o di produzione, comprensivo di oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, ed esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali perdite di valore cumulate. Qualora parti significative delle attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente.

Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti a partire dal momento in cui il bene diventa disponibile per l'uso e in base alla vita utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Attività materiali e agricole e biologiche Aliquota media
Terreni 0%
Fabbricati 3%
Impianti, macchinari 10%
attrezzature generiche e specifiche, incluse le barriques 20%
Botti e serbatoi legno e acciaio: 15% - 6,6%
Impianti di vigneti 5%
macchinari per vigneto 9%
altri beni
-
mobilio
12%
-
macchine ufficio
20%
-
automezzi
25%
-
arredamenti
10%
-
biancheria
40%
-
altre attrezzature
25%
-
impianti generici
8%
-
impianti specifici
12%

Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato vengono eliminati al momento della dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal loro utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore contabile dell'attività ed il corrispettivo netto) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

k) Attività agricole e biologiche

La Società svolge attività agricola e applica lo IAS 41 "Agricoltura" alle fattispecie contabili e alle voci di bilancio che rientrano nell'ambito di applicazione specifico.

Lo IAS 41 si applica alle attività biologiche e ai prodotti agricoli fino al momento del raccolto. Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita. Da quel momento in avanti viene applicato lo IAS 2 "Rimanenze" o qualsiasi altro principio contabile internazionale che risulti opportuno. Si sottolinea il fatto che, a seguito delle modifiche apportate allo IAS 41 dall'emendamento pubblicato dallo IASB in data 30 giugno 2014, a partire dal 1 gennaio 2016 i cosiddetti "bearer plants" (tra cui rientrano anche i vigneti) non rientrano più nell'ambito di applicazione dello IAS 41, ma in quello dello IAS 16. Pertanto, gli impianti di vigneto connessi all'attività agricola sono regolati dallo IAS 16. Analogamente, anche la fase di trasformazione dall'uva in vino non è considerata attività agricola ed è esclusa dall'ambito di applicazione dello IAS 41.

l) Leasing

La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo.

La Società in veste di locatario

Un contratto di leasing viene classificato come leasing finanziario o come leasing operativo all'inizio del leasing stesso. Un contratto di leasing che trasferisce sostanzialmente alla Società tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato è classificato come leasing finanziario.

I leasing finanziari sono capitalizzati alla data di inizio del leasing al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni. I canoni sono ripartiti fra quota di capitale e quota interessi in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.

I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che la Società otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.

Un leasing operativo è un contratto di leasing che non si qualifica come finanziario. I canoni di leasing operativo sono rilevati come costi nel conto economico in quote costanti sulla durata del contratto.

La Società in veste di locatore

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Società tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. Affitti non preventivati sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.

m) Oneri finanziari

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

n) Attività immateriali

Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Le aliquote utilizzate per il processo di ammortamento, distinte per singola categoria, risultano essere le seguenti:

Attività immateriali a vita utile definita Aliquota media
Costi di impianto e di ampliamento 5 anni
Marchi 10 anni
Brevetti/opere ingegno Utilizzo/durata del contratto

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Costi di ricerca e sviluppo

I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando la Società è in grado di dimostrare:

  • la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
  • l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità ed intenzione di utilizzarla o venderla;
  • le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
  • la disponibilità di risorse per completare l'attività;
  • la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto. Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).

o) Strumenti finanziari – Rilevazione e valutazione

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, tra le attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, finanziamenti e crediti, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o tra i derivati designati come strumenti di copertura, laddove la copertura sia efficace. Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di transazione direttamente attribuibili all'acquisizione, tranne nel caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • ► Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;
  • ► Finanziamenti e crediti;
  • ► Investimenti posseduti sino alla scadenza;
  • ► Attività finanziarie disponibili per la vendita.

La classificazione dipende dallo scopo per il quale le attività vengono acquisite e detenute. La Società determina la classificazione delle stesse al momento della loro prima iscrizione, verificandola successivamente ad ogni data di bilancio. Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, pari all'importo versato a titolo di anticipo o finanziamento o al corrispettivo pattuito a fronte di una determinata prestazione, maggiorato degli oneri accessori di acquisto.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS 39.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Finanziamenti e crediti

Finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio come oneri finanziari.

Investimenti posseduti sino alla scadenza

Le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, sono classificate tra gli "investimenti detenuti fino a scadenza" laddove la Società abbia l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza. Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le svalutazioni sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. La Società non deteneva investimenti di questo tipo nel corso degli esercizi chiusi al 31 Dicembre 2019 e 2018.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione, né designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo nella riserva delle attività disponibili per la vendita, fino all'eliminazione dell'investimento - momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra gli altri proventi o oneri operativi - ovvero fino al momento in cui si configuri una perdita di valore – quando la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. Gli interessi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi finanziari utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE).

La Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rare circostanze, la Società non fosse in grado di negoziare queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi, può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie se il management ha la capacità e l'intenzione di mantenere tali attività nel prevedibile futuro o fino alla scadenza.

Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, il fair value alla data di riclassifica diventa il nuovo costo ammortizzato ed ogni utile o perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell'investimento, utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell'attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l'attività è successivamente svalutata, l'importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti,
  • la Società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • la Società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che la Società potrebbe essere tenuta a corrispondere.

Perdita di valore di attività finanziaria

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che possa essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni che un debitore od un gruppo di debitori si trovano in una situazione di difficoltà finanziaria, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la Società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Laddove non vi siano evidenze di perdita di valore di attività finanziarie valutate singolarmente, significative o meno, l'attività è inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e viene valutata collettivamente ai fini della verifica della perdita di valore. Le attività considerate individualmente nella determinazione di perdite di valore per le quali viene rilevata o permane una perdita di valore non sono incluse nella valutazione collettiva della perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Gli interessi attivi (registrati tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio) continuano a essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento

intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato al prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

La Società valuta ad ogni data di bilancio se vi sia obiettiva evidenza di riduzione di valore di un'attività o un gruppo di attività finanziarie disponibili per la vendita.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione del fair value dello strumento al di sotto del suo costo. Il termine "significativo" è valutato rispetto al costo originario dello strumento e il termine "prolungato" rispetto al periodo in cui il fair value si è mantenuto al di sotto del costo originario. Laddove vi sia evidenza di riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata dalla differenza tra il costo di acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore di quella attività finanziaria rilevata precedentemente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio – è stornata dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo e rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non sono ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nel conto economico complessivo.

Determinare cosa si debba intendere per "significativo" o "prolungato" è oggetto di valutazione discrezionale. Nel determinarlo la Società valuta, tra gli altri fattori, la durata o la misura in cui il fair value di un titolo è stato inferiore al proprio costo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è determinata con i medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Gli interessi attivi futuri continuano a essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati usando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato a un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IAS 39.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Finanziamenti e crediti

Si tratta della categoria maggiormente rilevante nel bilancio della Società. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

p) Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

La Società utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: contratti a termine in valuta e swap su tassi di interesse per coprire rispettivamente, i propri rischi di cambio valutario e i rischi di tasso di interesse. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo e successivamente riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio quando lo strumento di copertura influenza l'utile o la perdita.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Le operazioni che soddisfano i rigorosi criteri per l'hedge accounting sono contabilizzate come segue:

Coperture di fair value

La variazione del fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. La variazione del fair value degli strumenti di copertura attribuibile all'elemento coperto è rilevata come parte del valore di carico dell'elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio negli oneri finanziari.

Se l'elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Copertura dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di "cash flow hedge", mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting, qualsiasi profitto o perdita precedentemente rilevato tra le altre componenti di conto economico complessivo resta iscritto separatamente nel patrimonio netto fino a quando l'operazione prevista viene effettuata o l'impegno stabilito relativo alla valuta estera si verifica.

q) Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in altre imprese che non hanno un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo e il cui fair value non può essere misurato attendibilmente sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione, comprensivo degli oneri accessori, eventualmente ridotto per perdite di valore. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni medesime con imputazione dell'effetto a conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

r) Rimanenze

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e di prodotti in corso di lavorazione/semilavorati sono valutate al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, ed il valore netto di presumibile realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali ad esclusione degli oneri finanziari.

Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita.

Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è rappresentato dal costo medio ponderato per le materie prime e di consumo e i prodotti finiti acquistati ai fini della successiva commercializzazione, e dal costo dei materiali e dagli altri costi diretti sostenuti, tenuto conto dello stato di avanzamento del processo produttivo, per i prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e i prodotti finiti di produzione.

Il valore netto di presumibile realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita. Le rimanenze obsolete e/o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro. La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Le rimanenze di vino sfuso e semilavorati sono classificate come correnti o non correnti a seconda delle proiezioni dei tempi di imbottigliamento sviluppate dalla società.

s) Perdite di valore (impairment) di attività non finanziarie

Ulteriori informazioni relative alla perdita di valore di attività non finanziarie sono fornite anche nelle seguenti note:

  • Valutazioni discrezionali e stime contabili significative Nota 5
  • Immobili, impianti e macchinari Nota 6.1.3
  • Attività immateriali Nota 6.1.2
  • Avviamento e attività immateriali con vita utile indefinita Nota 6.1.1

Lo IAS 36 richiede di valutare ad ogni chiusura di bilancio l'esistenza di perdite di valore (impairment test) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel valutare se esistono indicatori che le attività a vita utile definita possano aver subito una perdita di valore, si considerano fonti di informazione interne ed esterne. Relativamente alle fonti interne si considera se si siano verificati nell'esercizio significativi cambiamenti nell'uso dell'attività e se l'andamento economico

dell'attività risulti diverso da quanto previsto. Per le fonti esterne, invece, si considera se vi siano discontinuità tecnologiche o di mercato o normative in grado di ridurre il valore dell'attività.

Indipendentemente dal fatto che vi siano indicazioni interne o esterne di riduzioni di valore, le attività immateriali con vita utile indefinita e l'avviamento sono sottoposte almeno una volta l'anno alla verifica dell'eventuale esistenza di perdite durevoli di valore, come richiesto dallo IAS 36. In entrambi i casi di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita o di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile indefinita e dell'avviamento, viene effettuata una stima del valore recuperabile.

La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile.

Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o di una CGU di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso e viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività; nel qual caso viene stimato il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui l'attività appartiene. Se il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari è superiore al suo valore recuperabile, tale attività, avendo subito una perdita di valore, è conseguentemente svalutata fino ad adeguarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, vengono scontati al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri, utilizzando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni di mercato relative al valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

Ai fini della stima del valore d'uso i flussi finanziari futuri sono ricavati dai piani aziendali, i quali costituiscono la migliore stima effettuabile in relazione alle condizioni economiche previste nel periodo di piano. La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine. I flussi finanziari futuri sono stimati facendo riferimento alle condizioni correnti: le stime pertanto non considerano né i benefici derivanti da ristrutturazioni future in cui la Società non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'attività o dell'unità. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

A ogni data di redazione del bilancio viene valutata, inoltre, l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, viene stimato il valore recuperabile. Il valore di un'attività precedentemente svalutata, ad eccezione dell'avviamento, può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività dopo l'ultima rilevazione di una perdita di valore. In tal caso il valore contabile a seguito di un ripristino di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di svalutazione o ammortamento) se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti. Ogni ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta ad un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come un aumento della rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato dell'attività, al netto di eventuali valori residui, sistematicamente lungo la restante vita utile.

t) Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine con scadenza non oltre i tre mesi, che non sono soggetti a rischi significativi legati alla variazione di valore. Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari in quanto questi sono considerati parte integrante della gestione di liquidità della Società.

u) Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.

v) Fondi rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando la Società deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.

Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

w) Passività nette per benefici ai dipendenti

I benefici erogati ai dipendenti in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in funzione della natura economica in piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti. Nei piani a contribuzione definita, l'obbligazione legale o implicita dell'impresa è limitata all'ammontare dei contributi da versare. Nei piani a benefici definiti l'obbligazione dell'impresa consiste nel concedere ed assicurare i benefici concordati ai dipendenti: conseguentemente i rischi attuariali e di investimento ricadono sull'impresa.

Sino al 31 dicembre 2006, il TFR della Società rientrava nell'ambito dei piani successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (ad esempio tasso di mortalità e tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (ad esempio tasso di sconto e incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base delle anzianità maturate rispetto all'anzianità totale.

In seguito alla riforma introdotta con la Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, il TFR della Società, per la parte maturata a decorrere dal 1° gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ai "piano a contribuzione definita". In particolare, tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte o trasferiti al Fondo di Tesoreria presso l'INPS.

Relativamente alla presentazione nel conto economico delle diverse componenti di costo relative al TFR, si è ritenuto di applicare la modalità di contabilizzazione consentita dallo IAS 19 che richiede il riconoscimento separato nel conto economico delle componenti di costo legate alla prestazione lavorativa (classificate nell'ambito del costo del lavoro) e gli oneri finanziari netti (classificati nell'ambito dell'area finanziaria), e l'iscrizione degli utili e perdite attuariali che derivano dalla misurazione in ogni esercizio della passività e attività tra i componenti di conto economico complessivo. L'utile o perdita derivante dall'effettuazione del calcolo attuariale dei piani a benefici definiti (TFR) è interamente iscritto nel conto economico complessivo.

5. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio separato e delle relative Note esplicative in applicazione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e assunzioni che, in talune circostanze, si fondano su dati storici e che possono avere effetto sui valori espressi in bilancio. Le assunzioni derivanti alla base delle stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nell'esercizio in cui si manifestano.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite attese sui crediti commerciali iscritti a bilancio e non coperti da eventuale assicurazione crediti. È determinato sulla base dell'esperienza passata ovvero sulla base, dell'analisi e delle considerazioni fatte in merito alla qualità del credito.

Riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie

La Società verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. Nel caso in cui si evidenzi una perdita di valore, il valore contabile è allineato al relativo valore recuperabile. L'avviamento e le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposti annualmente a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Il valore recuperabile delle attività non correnti è normalmente determinato con riferimento al valore d'uso, sulla base del valore attuale dei flussi finanziari attesi dall'uso continuativo dell'attività. La verifica comporta quindi anche la scelta di un tasso di attualizzazione adeguato al calcolo del valore attuale dei flussi attesi.

Accantonamenti a fondi rischi e oneri

Gli Amministratori effettuano stime per le svalutazioni di magazzino e per altri rischi e oneri. In particolare, a fronte di contenziosi di varia natura che vedono la società coinvolta in veste di parte passiva, gli Amministratori hanno fatto ricorso a stime ed assunzioni nel determinare il grado di probabilità di insorgenza di una effettiva passività in capo alla Società e, nel caso in cui il rischio sia stato valutato come probabile, nel determinare l'importo da accantonare a fronte dei rischi identificati.

Benefici per i dipendenti

Il valore di iscrizione in bilancio dei piani a benefici definiti è determinato utilizzando valutazioni attuariali, che richiedono l'elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità ed il futuro incremento delle pensioni. La Società ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli attuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'esercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.

6. Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria e del Conto Economico

6.1 Attività non correnti

6.1.1 Avviamento

L'avviamento è costituito dal goodwill acquisito a seguito della fusione che ha interessato Masi Agricola S.p.A. (CGU) nel 2006, ed è pari ad Euro migliaia 13.510.

La CGU è stata identificata come sopra detto. Per determinarne il valore d'uso si è calcolato il valore attuale dei flussi finanziari futuri, stimati applicando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività, e tassi di crescita terminali in linea con il livello di inflazione. Il valore d'uso è stato calcolato attualizzando i flussi di risultato attesi previsti dal 2020 al 2022, calcolando il Valore terminale sulla base dell'ultimo flusso di previsione analitica (attualizzato con rendita perpetua al tasso WACC). I flussi così determinati sono stati attualizzati ad un tasso di sconto, definito come il costo medio del capitale al lordo delle imposte (WACC) che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del debito e il costo del capitale (rendimento di mercato).

Il WACC, al netto delle imposte, ammonta a 5,75%.

Dal test di impairment effettuato non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione.

È stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per la CGU in esame in base alla quale il valore d'uso rimane ampliamente superiore al capitale investito nella stessa.

6.1.2 Immobilizzazioni immateriali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Altre immobilizzazioni immateriali 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno 96.151 122.595 (26.444)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 182.812 192.832 (10.020)
immobilizzazioni immat. In corso 160.650 72.475 88.175
Totale 439.613 387.902 51.711

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Diritti di brevetto
industr. e d'utilizzo
opere ingegno
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
Immob. in
corso
Totale
746.047 482.779 72.475 1.301.300
70.725 25.170 160.650 256.545
0 (57.800) (72.475) (130.275)
816.772 450.149 160.650 1.427.570
(623.452) (289.946) 0 (913.398)
(97.169) (35.158) 0 (132.328)
57.768
(720.621) (267.337) 0 (987.958)
96.151 182.812 160.650 439.613
0 57.768 0

Le principali variazioni registrate nel periodo riguardano:

  • Diritti di brevetto industriale e di utilizzo delle opere dell'ingegno, relativamente a investimenti effettuati nei nuovi siti internet (precedentemente in parte contabilizzati fra le immobilizzazioni immateriali in corso);
  • Concessioni, licenze, marchi e diritti simili, per il rinnovo dei marchi e l'eliminazione delle immobilizzazioni totalmente ammortizzate;
  • Immobilizzazioni in corso, oltre ai decrementi già citati, si segnalano gli investimenti nel nuovo ERP.

Si segnala che non si è reso necessario eseguire svalutazioni o ripristini di valore nel corso dell'anno.

6.1.3 Immobilizzazioni materiali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Attività materiali 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Terreni e Fabbricati 31.471.748 31.893.450 (421.702)
Impianti e macchinari 2.229.441 2.700.434 (470.993)
Attrezzature industriali e commerciali 3.012.530 2.554.701 457.829
Altri beni 578.293 564.988 13.305
Immobilizzazioni in corso 7.719.884 4.860.189 2.859.695
Totale 45.011.896 42.573.761 2.438.135

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchin.
Attrezz.
Industr. e
commerc.
Altri beni Immob. in
corso
Totale
Costo storico a inizio
periodo
39.745.057 11.117.912 8.130.669 2.639.786 4.860.189 66.493.612
Incrementi periodo 314.063 179.675 915.704 167.158 3.159.816 4.736.416
Decrementi periodo 0 (248.606) (23.959) (56.240) (300.121) (628.926)
Costo storico a fine
periodo
40.059.120 11.048.981 9.022.414 2.750.704 7.719.884 70.601.102
Fondo Ammortamento a
inizio periodo
(7.851.607) (8.417.478) (5.575.968) (2.074.798) 0 (23.919.851)
Incrementi periodo (735.765) (638.913) (457.415) (147.662) 0 (1.979.756)
Decrementi periodo 0 236.851 23.499 50.049 0 310.400
Fondo Ammortamento a
fine periodo
(8.587.372) (8.819.540) (6.009.884) (2.172.411) 0 (25.589.207)
Valore netto contabile a
fine periodo
31.471.748 2.229.441 3.012.530 578.293 7.719.884 45.011.896

Si riportano di seguito le principali variazioni intervenute:

  • Terreni e fabbricati, principalmente per (i) gli investimenti effettuati nei fabbricati presso Masi Tenuta Canova a Lazise (VR), parte dei quali cominciati nell'anno 2018 e precedentemente contabilizzati nelle Immobilizzazioni in corso; per (ii) l'acquisizione di un fabbricato adiacente alla Sede legale di Via Monteleone, Gargagnago (VR);
  • Impianti e macchinari, relativamente agli investimenti nell'impianto di filtrazione;
  • Attrezzature industriali e commerciali, relativamente agli investimenti in attrezzatura specifica relativa all'appassimento e nel nuovo impianto di vinificazione;
  • Altri beni materiali, principalmente per gli investimenti nei server aziendali e altre macchine d'ufficio elettroniche;
  • Immobilizzazioni in corso, oltre ai decrementi già citati, si rimanda alla relazione sulla gestione per una più approfondita descrizione dei progetti di ampliamento ed innovazione intrapresi dal Gruppo.

I decrementi dell'esercizio sono relativi a dismissioni degli impianti e macchinari relativi alla vinificazione e dei server aziendali, che sono stati sostituiti in corso d'anno.

Il fondo ammortamento è aumentato in seguito agli ammortamenti dell'esercizio, compensati dai decrementi per le dismissioni/cessioni appena citate.

Ai sensi dell'articolo 10 legge n. 72/1983 si elencano le seguenti immobilizzazioni materiali iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2019 sulle quali sono state effettuate rivalutazioni monetarie e deroghe ai criteri di valutazione civilistica.

Le immobilizzazioni materiali sono state rivalutate in base a leggi (speciali, generali di settore) e non si è proceduto a rivalutazioni discrezionali o volontarie.

Costo storico Fondo amm.to Saldo
Rivalutazioni immobilizzazioni materiali 31 dic 2019 31 dic 2019 31 dic 2019
Terreni e Fabbricati - 2006 8.279.000 (1.123.080) 7.155.920
Terreni e Fabbricati - 2008 8.220.330 0 8.220.330
Attrezzature industriali e commerciali - 2006 2.573.771 (2.573.771) 0
Totale 19.073.101 (3.696.851) 15.376.250

La rivalutazione del 2006 si riferisce alla fusione Masi mentre quella del 2008 alla Società Canova S.r.l., successivamente incorporata in Masi nel 2015.

6.1.4 Attività agricole e biologiche

Le Attività agricole e biologiche sono composte e movimentate come esposto nelle tabelle che seguono:

Attività agricole e biologiche 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Impianti di vigneto 1.212.561 1.140.832 71.728
Totale 1.212.561 1.140.832 71.728

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio, relative agli investimenti nei nuovi impianti effettuati in Toscana e all'effetto dell'ammortamento.

Impianti di vigneto Totale
Costo storico a inizio periodo 2.975.297 2.975.297
Incrementi periodo 215.941 215.941
Decrementi periodo 0 0
Costo storico a fine periodo 3.191.238 3.191.238
Fondo Ammortamento a inizio periodo (1.834.465) (1.834.465)
Incrementi periodo (144.212) (144.212)
Decrementi periodo 0 0
Fondo Ammortamento a fine periodo (1.978.677) (1.978.677)
Valore netto contabile a fine periodo 1.212.561 1.212.561

6.1.5 Attività per diritti d'uso

Si riporta di seguito il dettaglio dei diritti d'uso delle immobilizzazioni materiali in locazione, riconosciuti per la prima volta in bilancio dal 1° gennaio 2019.

Attività per diritti d'uso 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Terreni e Fabbricati 1.648.773 0 1.648.773
Impianti e macchinari 821 0 821
Attrezzature industriali e commerciali 59.138 0 59.138
Altri beni 336.585 0 336.585
Totale 2.045.316 0 2.045.316

6.1.6 Partecipazioni

La voce Partecipazioni è dettagliata come segue:

Partecipazioni 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Imprese controllate 19.201.516 18.100.816 1.100.699
Altre imprese partecipate 520.438 520.438 0
Altre imprese 53.789 53.789 0
Totale 19.775.743 18.675.043 1.100.699

Nei paragrafi che seguono se ne riportano la movimentazione e le informazioni prescritte dall'art. 2427, n.5 C.C..

Partecipazioni in imprese controllate

Partecipazioni in imprese controllate 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Masi Wine Experience S.r.l. 764.314 433.614 330.699
Cantina Conti Bossi Fedrigotti S.r.l. 12.000 12.000 0
Possessioni Di Serego Alighieri S.r.l. 114.941 114.941 0
Società Agricola Strà del Milione S.r.l. 4.182.509 4.182.509 0
Masi Tupungato Vigneti La Arboleda SA 6.360.376 6.360.376 0
Canevel Spumanti S.p.A. 1.683.376 1.683.376 0
Le Vigne di Canevel Soc.Agr. a r.l. 5.314.000 5.314.000 0
Masi Wine Bar Munich GmbH 770.000 0 770.000
Totale 19.201.516 18.100.816 1.100.699

Si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione per un approfondimento sulla acquisizione della nuova partecipazione in Masi Wine Bar Munich GmbH.

I movimenti nella partecipazione in Masi Wine Experience S.r.l. sono legati al versamento per copertura perdite e per l'azzeramento e conseguente ricostituzione del capitale sociale della controllata.

Società controllata Città o
Stato
Estero
Capitale
Sociale
Utile
(Perdita)
Patrimonio
netto
Quota
posseduta
%
Quota
posseduta
in Euro
Valore a
bilancio
31 dic 2019
Masi Wine Experience
S.r.l.
Verona 30.000 (212.852) 117.148 100% 117.148 764.314
Cantina
Conti
Bossi
Fedrigotti S.r.l.
Rovereto
(TN)
12.000 41.683 357.395 100% 357.395 12.000
Possessioni
Di
Serego
Alighieri S.r.l.
Verona 100.000 41.276 264.866 60% 158.920 114.941
Società Agricola Strà del
Milione S.r.l.
Verona 10.000 (352.621) 5.765.691 95% 5.477.407 4.182.509
Masi Tupungato Vigneti
La Arboleda SA
Argentina 1.627.796 (250.557) 3.299.209 99% 3.266.217 6.360.376
Canevel Spumanti S.p.A. Treviso 780.000 (8.263) 1.076.663 60% 645.998 1.683.376
Le
Vigne
di
Canevel
Soc.Agr. a r.l.
Treviso 25.000 3.946 1.423.071 60% 853.843 5.314.000
Masi Wine Bar Munich
GmbH
Monaco 100.000 (24.847) 1.075.153 70% 752.607 770.000
Totale 19.201.516

I dati sopra riportati sono relativi ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2019.

Per le seguenti partecipazioni in imprese controllate, valutate al costo di acquisto, che hanno un valore di iscrizione in bilancio superiore alla corrispondente frazione di patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio della partecipata si rileva:

  • per la società Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A. la differenza è motivata dal fatto che, nonostante i risultati positivi conseguiti dalla controllata, l'elevato livello di inflazione presente nel Paese deprime i valori bilancistici tradotti in Euro (il cambio Euro/Pesos si è duplicato dal 2010 al 2019, generando un sostanziale dimezzamento dei valori economici, patrimoniali e finanziari della società argentina, espressi in euro). La Società non ritiene che quanto descritto rappresenti una perdita durevole di valore, anche alla luce del valore corrente dei terreni vitati in Argentina, i quali supportano ampiamente il valore iscritto della partecipazione. I cambi di conversione utilizzati per la società Masi Tupungato Vigneti La Arboleda sono: a livello patrimoniale ed economico il puntuale cambio al 31 dicembre 2019;
  • per la società Possessioni di Serego Alighieri S.r.l. la differenza è motivata dal valore dei terreni agricoli di cui la società è proprietaria;
  • per le società del "gruppo Canevel" la differenza è motivata dal valore dei terreni agricoli e degli impianti di vigneto di cui le società sono proprietarie;
  • la società Masi Wine Experience è da considerarsi ancora in fase di start up; lo sviluppo dell'attività di vino e cucina, foresteria e rivendite ha richiesto investimenti rilevanti in questi primi esercizi che gli amministratori prevedono saranno ripagati nel prossimo futuro. Non solo gli investimenti strutturali impattano il bilancio ma anche quelli di carattere operativo, la scelta infatti di privilegiare la qualità del servizio (ispirato al concept Masi Wine Experience, descritto in relazione sulla gestione dagli amministratori) comporta una certa incidenza dei costi operativi sul fatturato, che potrà essere mitigata in termini di assorbimento nell'arco del prossimo triennio. Nello specifico è stato approvato dal Cda della controllata un business plan per il triennio 2020-2022 che evidenzia un progressivo recupero per arrivare ad un risultato operativo positivo nell'arco di piano.
Altre imprese partecipate 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Premium Wine Selection Srl 27.000 27.000 0
Pian di Rota Srl in liquidazione 21.500 21.500 0
Venezianische Weinbar AG 471.938 471.938 0
Totale 520.438 520.438 0

Partecipazioni in altre imprese partecipate

Altre
imprese
partecipate
Città o
Stato
Estero
Capitale
Sociale
Utile
(Perdita)
Patrimonio
netto
Quota
posseduta
%
Quota
posseduta
in Euro
Valore a bilancio
31 dic 2019
Premium
Wine
Selection Srl
Verona 90.000 163.599 1.684.682 30% 505.405 27.000
Pian di Rota Srl in
liquidazione
Montalcino
(SI)
126.662 (12.739) 113.922 20% 22.784 21.500
Venezianische
Weinbar AG
Svizzera 89.071 (221.707) (1.085.932) 30% (325.618) 471.938
Totale 520.438

Si precisa che tutti i valori sono stati desunti dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2018. Relativamente a Venezianische Weinbar AG i cambi di conversione utilizzati sono: a livello patrimoniale, il cambio puntuale al 31 dicembre 2018, a livello economico il cambio medio annuale 2018. L'andamento del business della società è da ritenersi comunque soddisfacente considerando i costi strutturali ed operativi che si rendono necessari ai fini dello sviluppo del modello di business adottato; la stessa ubicazione della location comporta un'importante onerosità dei fattori produttivi (i.e. costo del lavoro). Nell'ultima parte del 2019 e nei primi mesi del 2020 si è registrato un trend positivo dei ricavi dovuto ad alcune strategie implementate (Food & Beverage manager - innovazione dei listini) che potranno definitivamente consolidarsi nel breve periodo.

Nessuna partecipazione immobilizzata ha subito cambiamento di destinazione. Su nessuna partecipazione immobilizzata esistono restrizioni alla disponibilità da parte della società partecipante, né esistono diritti d'opzione o altri privilegi. Nessuna società partecipata ha deliberato nel corso dell'esercizio aumenti di capitale a pagamento o gratuito. Nessuna operazione significativa è stata realizzata con società partecipate.

Partecipazioni in altre imprese

La voce ammonta ad Euro 53.797 ed è rimasta invariata rispetto all'esercizio precedente.

6.1.7 Altre attività finanziarie non correnti

Comprendono le seguenti voci:

Altre attività finanziarie non correnti 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
verso altre imprese partecipate 459.534 446.845 12.689
verso altri 14.954 14.954 0
Totale 474.488 461.799 12.689

Le Altre attività finanziarie non correnti verso altre imprese partecipate si riferiscono principalmente al credito finanziario nei confronti della Venezianische Weinbar AG, variato rispetto all'esercizio precedente per effetto dell'applicazione del costo ammortizzato.

Le Altre attività finanziarie non correnti verso altri si riferiscono depositi cauzionali.

6.1.8 Rimanenze di magazzino non correnti

Rimanenze di magazzino non correnti 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 24.766.041 17.892.589 6.873.452
Totale 24.766.041 17.892.589 6.873.452

La voce è composta dalle rimanenze di vino sfuso e imbottigliato in invecchiamento e semilavorati, classificate come non correnti in ragione delle proiezioni dei tempi di immissione sul mercato sviluppate dalla Società. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è legato principalmente alle maggiori quantità in giacenza di vino sfuso in invecchiamento.

6.1.9 Altre attività non correnti

La voce è composta da crediti di natura non finanziaria scadenti oltre l'esercizio, ed è dettagliata come segue:

Altre attività non correnti 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
verso imprese controllate 816.161 1.745.543 (929.381)
Crediti verso altre imprese partecipate 172.250 283.800 (111.550)
Totale 988.411 2.029.343 (1.040.931)

I Crediti verso altre imprese partecipate sono relativi ai crediti per utili deliberati dalla società partecipata Premium Wine Selection Srl.

6.1.10 Attività per imposte anticipate

La voce ammonta ad Euro 274.784 (Euro 513.464 al 31 dicembre 2018) e accoglie gli stanziamenti per imposte anticipate relative a differenze temporanee deducibili, per una descrizione delle quali si rinvia al relativo paragrafo 6.7.10 Imposte sul reddito.

6.2 Attività correnti

6.2.1 Rimanenze di magazzino

La voce è composta come segue:

Rimanenze di magazzino 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo 1.645.241 2.446.239 (800.998)
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 9.052.884 12.420.528 (3.367.644)

Masi Agricola S.p.A. – Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019

tutti gli importi sono espressi in unità di Euro
--------------------------------------------------
Totale 21.153.048 29.111.586 (7.958.538)
Acconti 757.566 1.630.396 (872.830)
Prodotti finiti e merci 9.697.357 12.614.423 (2.917.067)

La voce include:

  • I prodotti enologici, i componenti per la realizzazione delle bottiglie (vetro, etichette, tappi, capsule) e gli imballi;
  • Il vino sfuso semilavorato e imbottigliato;
  • Vino confezionato;
  • Acconti corrisposti ai conferenti di vino.

6.2.2 Crediti commerciali

Si riporta di seguito la composizione della voce.

Crediti commerciali 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
verso clienti terzi 13.586.671 13.155.181 431.491
crediti lordi 14.203.682 13.717.362 486.321
fondo svalutazione crediti (617.011) (562.181) (54.830)
verso imprese controllate 2.401.989 1.357.347 1.044.642
verso altre imprese partecipate 812.240 1.060.491 (248.251)
Totale 16.800.901 15.573.018 1.227.882

I crediti commerciali non maturano interessi.

L'adeguamento al valore nominale è stato ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, ritenuto adeguato alla necessità di copertura del rischio.

Il fondo nel corso dell'esercizio ha subito le seguenti movimentazioni.

Fondo svalutazione crediti 31 dic 2019 31 dic 2018
Fondo a inizio periodo (562.181) (525.122)
Accantonamenti (78.517) (77.866)
Utilizzi 23.687 40.807
Rilasci 0 0
Fondo a fine periodo (617.011) (562.181)

Nella tabella che segue viene esposta la suddivisione dei crediti commerciali per area geografica al 31 dicembre 2019.

Crediti commerciali Lordi - Suddivisione per area geografica Italia Area Cee Extracee 31 dic 2019
verso clienti terzi - lordi 3.846.070 4.457.203 5.900.409 14.203.682
verso imprese controllate 2.401.989 0 0 2.401.989
verso altre imprese partecipate 0 0 812.240 812.240
Totale crediti commerciali lordi 6.248.059 4.457.203 6.712.649 17.417.911
Fondo svalutazione crediti (617.011)
Totale 16.800.901

6.2.3 Crediti tributari

I Crediti Tributari sono così dettagliati:

Crediti tributari 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Erario IRES 99.243 491.721 (392.478)
Erario IRAP 0 79.354 (79.354)
Erario IVA 1.310.436 1.164.833 145.603
Totale 1.409.679 1.735.908 (326.229)

6.2.4 Altre attività correnti

La voce è composta come segue:

Altre attività correnti 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Crediti verso altri 139.293 63.620 75.673
Ratei attivi 284.924 10.396 274.528
Risconti attivi 1.559.030 1.585.604 (26.574)
Totale 1.983.247 1.659.620 323.627

Fra i Crediti verso altri sono contabilizzati Anticipi a fornitori, crediti per rimborsi assicurativi da ricevere, crediti verso Enasarco e altri crediti verso l'Erario.

L'incremento dei Ratei attivi è relativo principalmente ai contributi OCM di competenza, incassati a gennaio 2020.

Relativamente ai Risconti attivi si segnala che al 31 dicembre 2019 per Euro 103 migliaia sono relativi a risconti di durata superiore a 5 anni.

6.2.5 Altre attività finanziarie correnti

Altre attività finanziarie correnti 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Strumenti finanziari derivati 19.768 265.429 (245.662)
Totale 19.768 265.429 (245.662)

Le attività finanziarie in essere al 31 dicembre 2019 si riferiscono alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su cambi aperti a tale data.

6.2.6 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell'esercizio, e sono dettagliate come segue:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Depositi bancari e postali 3.859.074 4.732.625 (873.551)
Denaro e valori in cassa 6.141 4.015 2.126
Totale 3.865.214 4.736.639 (871.425)

6.3 Patrimonio netto

Il patrimonio netto della Società è costituito come segue:

Patrimonio netto 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Capitale sociale 43.082.549 43.082.549 0
Riserva legale 4.609.937 4.312.009 297.928
Altre riserve 61.615.269 61.713.194 (97.926)
Utili/(Perdita) a nuovo 10.359.909 7.914.396 2.445.513
Risultato d'esercizio 5.159.352 5.958.557 (799.204)
Totale 124.827.015 122.980.704 1.846.311

Il capitale sociale al 31 dicembre 2019 è costituito da n. 32.151.156 azioni ordinarie (art. 2427, primo comma, nn. 17 e 18, C.C.)

Per maggiori informazioni sulle variazioni si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto.

Nella tabella che segue viene esposto il dettaglio delle Altre riserve:

Altre riserve 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 21.992.064 21.992.064 0
Riserve di rivalutazione 107.112 107.112 0
Riserva straordinaria o facoltativa 32.545.181 32.545.181 0
Riserva per cambio principi contabili - FTA 6.773.695 6.773.695 0
Riserva attuariale (47.508) (20.502) (27.007)
Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi (180.033) (109.113) (70.919)
Riserva sospensione utili Cà de Loi 424.757 424.757 0
Totale 61.615.269 61.713.194 (97.926)

La riserva da sovrapprezzo azioni è stata generata dall'operazione di quotazione, avvenuta nel 2015.

La riserva di FTA accoglie tutte le differenze derivanti dalla transizione ai principi contabili internazionali (data FTA 1° gennaio 2016), per una disamina della quale si rinvia al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017.

La riserva attuariale è generata dagli utili/(perdite) attuariali derivanti dalla valutazione ai sensi dello IAS 19 dei piani a benefici definiti.

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, n. 7-bis, C.C., si fornisce di seguito il prospetto riportante le poste di patrimonio netto distinte secondo l'origine, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l'avvenuta utilizzazione nei tre esercizi precedenti.

Natura / Descrizione Importo Origine / natura /
note
Possibilità
utilizzo
Quota
disponibile (*)
Utilizzo nei
3 es. prec.
Capitale sociale 43.082.549 Apporto dei soci B 0 0
Riserva legale 4.609.937 Utili B 4.609.937 0
Riserva da sovrapprezzo delle
azioni
21.992.064 Apporto dei soci A, B 21.992.064 0
Riserve di rivalutazione 107.112 Altra natura A, B 107.112 0
Riserva straordinaria o facoltativa 32.545.181 Utili A, B, C, D 32.545.181 0
Riserva sospensione utili Cà de Loi 424.757 Altra natura A, B 424.757 0
Riserva per cambio principi
contabili FTA
6.773.695 D.lgs. 38/05
art.7, c.7
- 0 0
Riserva attuariale (47.508) (1) - 0 0
Riserva per operazioni di copertura
di flussi finanziari attesi
(180.033) (2) - 0 0
Utili/(Perdita) a nuovo 10.359.909 Utili A, B, C, D 10.359.909 0
Totale 119.667.663
Risultato d'esercizio 5.159.352
Totale Patrimonio netto 124.827.015

Legenda:

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione soci

D: per altri vincoli statutari

(1) Riserva per utili/perdite da attualizzazione su piani a benefici definiti secondo quanto richiesto dallo IAS 19.

(2) Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura e dei relativi sottostanti, formata dagli utili/perdite non realizzate al netto dei relativi effetti fiscali.

6.4 Passività non correnti

6.4.1 Passività finanziarie non correnti

La composizione delle Passività finanziarie non correnti è la seguente:

Passività Finanziarie non correnti 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
verso banche 11.906.150 12.821.450 (915.300)
per diritti d'uso 1.768.287 0 1.768.287
Totale 13.674.437 12.821.450 852.987

Le passività finanziarie non correnti per diritti d'uso sono originate a seguito della applicazione dell'IFRS 16 – Leases.

Si riporta di seguito la situazione complessiva dei debiti per finanziamenti della Società nei confronti delle banche e di altri finanziatori al 31 dicembre 2019, per un totale di Euro 12.821.450, di cui 11.906.150 scadenti oltre l'esercizio:

Istituto finanziario Mutuo
Erogato
31 dic 2019 Durata
residua
1 anno
Durata
residua
1/5 anni
Oltre
5 anni
Unicredit 2017 -1 7.000.000 5.478.261 608.696 2.434.783 2.434.783
Unicredit 2017 -2 5.000.000 5.000.000 0 5.000.000 0
MPS Banca Verde 4.650.000 2.244.439 257.349 1.153.400 833.690
Ministero Sviluppo Economico 484.238 98.750 49.254 49.496 0
Totale 12.821.450 915.300 8.637.678 3.268.472

Di seguito la situazione dell'anno precedente:

Istituto finanziario Mutuo
Erogato
31 dic 2018 Durata
residua
1 anno
Durata
residua
1/5 anni
Oltre
5 anni
Unicredit 2017 -1 7.000.000 6.086.957 608.696 2.434.783 3.043.478
Unicredit 2017 -2 5.000.000 5.000.000 0 5.000.000 0
MPS Banca Verde 4.650.000 2.490.466 246.028 1.102.658 1.141.781
Ministero Sviluppo Economico 484.238 147.765 49.014 98.750 (0)
Totale 13.725.187 903.738 8.636.191 4.185.259

Sui mutui sopra riportati, a garanzia, sono state iscritte ipoteche sugli immobili di proprietà della società, come da prospetto seguente:

Iscrizione
ipoteca
Istituto di Credito Note Importo
Ipoteca
Iscrizione Ipoteca
04/10/2002 MPS - Banca Verde S.p.A. Rimborso in 20 anni dal 27/03/07 9.300.000 Imm. Prov. GR
16/05/2017 Unicredit S.p.A. Rimborso in 11 anni dal 31/12/17 14.000.000 Imm. Prov. VR/GR
23.300.000

6.4.2 Passività nette per benefici ai dipendenti

Si riportano di seguito i movimenti delle passività nette per benefici ai dipendenti, rappresentate dalla passività relativa al Trattamento di Fine Rapporto determinata su base attuariale.

Descrizione 31 dic 2019 31 dic 2018
Fondo TFR a inizio periodo 607.243 648.101
Service Cost 0 0
Interest Cost 9.885 8.257
Benefits paid (1.319) (25.951)
Transfer in/out 0 0
Expected DBO a fine periodo 615.809 630.407
Actuarial (Gains)/Losses da esperienza (4.594) (5.068)
Actuarial (Gains)/Losses da hp demog. (1.096) 0
Actuarial (Gains)/Losses da cambio hp fin. 41.224 (18.095)
Fondo TFR a fine periodo 651.344 607.243

La valutazione attuariale del "Fondo TFR" secondo lo IAS 19 è stata calcolata da un attuario indipendente, sulla base delle informazioni fornite dalla Società, in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit".

Le ipotesi demografiche sul collettivo dipendenti oggetto di valutazione assunte per il calcolo sono le seguenti:

  • per la stima del fenomeno della mortalità sono state utilizzate le tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana;
  • per la stima del fenomeno dell'inabilità sono state utilizzate le tavole INPS, distinte per età e sesso;
  • per la stima dell'età del pensionamento si è supposto il raggiungimento rei requisiti previsti per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • la stima della probabilità di anticipazione del TFR e di turnover si è desunta dalle esperienze storiche della Società e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'attuario indipendente su un rilevante numero di aziende analoghe.

Le ipotesi economico-finanziarie utilizzate sono descritte nella tabella che segue:

Basi Tecniche-Economiche 2019 2018
Tasso annuo teorico di attualizzazione 0,770% 1,570%
Tasso annuo di inflazione 1,200% 1,500%
Tasso annuo di incremento TFR 2,400% 2,625%

6.4.3 Passività per imposte differite

La voce ammonta ad Euro 478.605 (Euro 837.617 al 31 dicembre 2018) e accoglie gli stanziamenti per imposte differite relative a differenze temporanee, sulla base di aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno (sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio). Per una descrizione delle stesse si rimanda al paragrafo 6.7.10 Imposte sul reddito.

6.5 Passività correnti

6.5.1 Passività finanziarie correnti

La voce Passività finanziarie correnti è composta come segue:

Passività Finanziarie correnti 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
verso banche 915.299 903.738 11.562
per diritti d'uso 312.756 0 312.756
Totale 1.228.056 903.738 324.318

I saldi verso banche e per diritti d'uso rappresentano la quota scadente entro l'esercizio delle passività finanziarie esposte al precedente paragrafo 6.4.1, a cui si rimanda per l'analisi del dettaglio.

6.5.2 Debiti commerciali

Debiti commerciali 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
verso fornitori terzi 8.118.610 7.150.874 967.736
verso imprese controllate 2.120.893 2.610.063 (489.170)
verso altre imprese partecipate 19.146 151.276 (132.131)
Totale 10.258.649 9.912.214 346.436

I debiti commerciali non sono onerosi e il loro valore iscritto in bilancio approssima il valore di mercato.

Si riporta di seguito la ripartizione dei saldi al 31 dicembre 2019 per area geografica.

Debiti commerciali - Suddivisione per area geografica Italia Area CEE Area Extra CEE Totale
verso fornitori terzi 6.710.857 634.929 772.824 8.118.610
verso imprese controllate 2.044.983 0 75.910 2.120.893
verso altre imprese partecipate 0 19.146 0 19.146
Totale 8.755.840 654.075 848.734 10.258.649

6.5.3 Altri debiti e passività correnti

La voce è composta e movimentata come da tabella che segue:

Altri debiti e passività correnti 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Strumenti finanziari derivati passivi 331.583 147.314 184.269
Totale altre passività correnti - finanziarie 331.583 147.314 184.269
Acconti 631 843 (213)
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 553.556 538.085 15.471
Debiti verso imprese controllate 235.930 0 235.930
Altri debiti 990.929 1.048.823 (57.894)
Ratei passivi 10.600 21.667 (11.067)
Totale altri debiti correnti 1.791.645 1.609.417 182.227
Totale 2.123.228 1.756.731 366.497

Gli Strumenti finanziari derivati passivi si riferiscono alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su cambi e su tassi di interesse aperti a fine esercizio.

La voce Debiti verso istituti previdenziali accoglie i debiti alla fine dell'esercizio nei confronti di INPS, ENASARCO, PREVINDAI e ALIFOND e corrisposti alle relative scadenze nel 2020.

Il saldo verso imprese controllate è rappresentato principalmente dal debito per versamenti in conto capitale ancora dovuti verso la controllata Masi Wine Bar Munich, ultimati dalla Società in data 25 febbraio 2020.

La voce Altri debiti accoglie prevalentemente i debiti verso il collegio sindacale e verso gli amministratori per emolumenti e quelli verso il personale dipendente per ferie non godute, mensilità e premi maturati.

I Ratei e risconti passivi rappresentano le partite di collegamento dell'esercizio conteggiate col criterio della competenza temporale. I criteri adottati nella valutazione e nella conversione dei valori espressi in moneta estera per tali poste sono riportati nella prima parte della presente nota integrativa. Non sussistono, al 31 dicembre 2019, ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni.

6.5.4 Debiti tributari

La voce è così composta e movimentata:

Debiti tributari 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Debiti verso l'Erario 478.896 446.944 31.952
Debiti IRAP 10.118 0 10.118
Altri debiti 66 0 66
Totale 489.080 446.944 42.136

6.6 Impegni e passività potenziali

La Società ha concesso le seguenti Fidejussioni a favore di altre imprese nelle quali la Società detiene una partecipazione:

  • Istituto del Vino di Qualità Grandi Marchi a r.l. Consortile, per Euro 5.896.856, in co-obbligo con gli altri soci;
  • Antica Bottega del Vino S.r.l., per Euro 110.000.

La Società ha concesso le seguenti Fidejussioni a favore di altre imprese:

  • AVEPA, per Euro 123.200.

Gli Impegni assunti dalla Società accolgono:

  • contratti per merce (vino) da ricevere per Euro 6.908.753;

- garanzie fidejussorie rilasciate da Compagnie Assicurative a favore di Uffici Doganali per la copertura delle accise relative alle esportazioni di vini nell'ambito della Comunità Europea per Euro 20.000, a favore di Comuni per Euro 174.481, e a favore dell'Amministrazione Finanziaria – Ufficio delle Entrate a copertura dei rimborsi IVA per Euro 2.078.547.

6.7 Conto Economico

Vengono di seguito illustrate le principali voci economiche che non hanno già avuto commento nell'esposizione relativa alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria e nella Relazione sulla Gestione.

6.7.1Margine industriale

Margine industriale lordo Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Ricavi 59.008.267 59.473.351 (465.084)
vendite prodotti 57.646.843 58.280.561 (633.718)
vendite accessori 1.289.257 1.029.594 259.663
lavorazioni 72.167 163.196 (91.029)
Costo di acquisto e produzione del venduto (24.575.568) (25.534.825) 959.257
Totale 34.432.698 33.938.526 494.173

Si rimanda a quanto esposto sulla Relazione sulla Gestione per i commenti sulla variazione della voce.

Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi dell'esercizio 2019 per area geografica:

Ricavi - Suddivisione per area geografica Italia Area Cee Extra Cee Totale
vendite prodotti 8.194.838 20.424.041 29.027.965 57.646.843
vendite accessori 1.117.435 95.223 76.599 1.289.257
lavorazioni 72.167 0 0 72.167
Totale Ricavi 9.384.440 20.519.264 29.104.563 59.008.267

6.7.2 Costi per servizi

Si riporta di seguito il dettaglio dei Costi per servizi, la cui composizione e movimentazione è correlata a quanto esposto nella parte della Relazione sulla Gestione e all'andamento dei ricavi.

Costi per servizi Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Spese commerciali 10.647.231 10.745.223 (97.993)
Spese e consulenze legali e commerciali 2.547.792 2.742.010 (194.218)
Compensi agli amministratori 1.303.479 1.163.556 139.923
Spese di manutenzione e riparazione 921.782 672.013 249.769
Spese lavorazioni c/terzi e conduzione agraria 920.882 927.496 (6.614)
Spese di viaggio e trasferta 572.753 552.735 20.017
Utenze 427.127 383.373 43.754
Trasporti 286.046 256.086 29.960
Assicurazioni 201.627 194.661 6.967
Spese telefoniche 176.376 139.065 37.311
Canoni locazione 51.867 367.678 (315.811)
Spese di rappresentanza 40.475 39.756 719
Compensi a sindaci 38.418 38.209 209
Altri 720.074 732.255 (12.181)
Totale 18.855.930 18.954.117 (98.188)

Per quanto riguarda i "Canoni locazione", la variazione è principalmente dovuta all'applicazione dell'IFRS 16: l'impatto è una riduzione dei canoni di locazione per Euro 352 migliaia.

6.7.3 Costi per il personale

La voce comprende l'intera spesa per il personale dipendente, ivi compresi i miglioramenti di merito, i passaggi di categoria, gli scatti di contingenza, il costo delle ferie non godute e gli accantonamenti di legge e contratti collettivi.

Costi per il personale Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Salari e stipendi 5.183.164 5.085.602 97.561
Oneri sociali 1.639.061 1.583.755 55.306
Oneri per programmi a benefici definiti 446.563 367.470 79.094
Altri costi 51.474 94.986 (43.512)
Totale 7.320.263 7.131.813 188.450

Dati sull'occupazione

Si riporta di seguito il numero dei dipendenti al 31 dicembre 2019 comparato con l'esercizio precedente:

Organico 31 dic 2019 31 dic 2018 Variazione
Dirigenti 6 6 0
Quadri 5 5 0
Impiegati 63 59 4
Operai 20 19 1
Altri 0 2 (2)
Totale 94 91 3

Il numero dei dipendenti medio dell'esercizio 2019 è il seguente:

Organico medio Esercizio 2019
Dirigenti 6
Quadri 5
Impiegati 62
Operai 21
Altri 1
Totale 95

6.7.4 Altri costi operativi

La composizione della voce è così costituita e movimentata:

Altri costi operativi Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Insussistenze passive 165.335 212.084 (46.749)
Imposte e tasse 91.025 87.242 3.784
Iva indeducibile 81.047 78.850 2.197
Note spese indeducibili 14.398 17.243 (2.845)
Erogazione liberali 12.300 17.360 (5.060)
Minusvalenze da alienazione beni 5.048 2.218 2.830
Totale 369.153 414.997 (45.844)

6.7.5 Altri ricavi e proventi

Gli Altri ricavi e proventi si riferiscono alle seguenti voci:

Altri ricavi e proventi Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Contributi in conto esercizio 1.309.509 1.449.786 (140.277)
OCM 1.084.530 1.218.140 (133.610)
a fondo perduto 189.448 195.388 (5.940)
fotovoltaico 35.530 36.258 (728)
Altri ricavi 763.127 591.960 171.167
altri servizi 291.700 291.700 0
proventi immobiliari 228.221 113.530 114.691
OCM 124.338 0 124.338
plusvalenze da alienazione beni 33.152 31.881 1.272
altri ricavi 32.588 138.492 (105.904)
sopravvenienze attive 27.733 5.577 22.156
rimborsi assicurativi e penalità trasportatori 25.394 10.780 14.614
Totale 2.072.636 2.041.746 30.889

Si rimanda al successivo paragrafo 6.8 per maggiori informazioni sui contributi incassati da enti pubblici nell'anno.

6.7.6 Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

La voce Ammortamenti è composta e movimentata da tabella sotto riportata.

Ammortamenti Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Ammortamenti immateriali 132.328 161.464 (29.136)
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere
dell'ingegno
97.169 110.389 (13.219)
Altre 35.158 51.075 (15.917)
Ammortamenti materiali 1.979.756 1.991.928 (12.173)
Terreni e Fabbricati 735.765 740.453 (4.688)
Impianti e macchinario 638.913 695.205 (56.291)
Attrezzature industriali e commerciali 457.415 414.221 43.195
Altri beni 147.662 142.050 5.612
Ammortamenti attività agricole 144.212 151.045 (6.832)
Impianti di vigneti 144.212 151.045 (6.832)
Ammortamenti diritti d'uso 347.185 0 347.185
Leasing IFRS 16 347.185 0 347.185
Totale 2.603.481 2.304.437 299.044

La variazione dell'esercizio è strettamente correlata a quanto esposto nelle note esplicative relative alle Attività non correnti esposte ai punti 6.1.2, 6.1.3, 6.1.4 e 6.1.5. Si segnala che gli ammortamenti secondo lo IAS 17 sono esposti per categoria.

La voce Svalutazioni e accantonamenti accoglie gli accantonamenti contabilizzati nell'esercizio al fine di esporre i crediti dell'attivo circolante al loro presumibile valore di realizzo. Essi sono pari ad Euro 78.517 (contro Euro 77.866 dell'esercizio precedente. Si rimanda al relativo paragrafo 6.2.2 per maggiori dettagli.

6.7.7 Proventi e oneri finanziari

Proventi e (oneri) finanziari Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
Proventi finanziari 80.417 326.668 (246.251)
da crediti vs imprese controllate 41.610 40.345 1.264
da crediti vs altre imprese partecipate 12.689 12.303 386
proventi diversi da altri 6.351 8.591 (2.239)
rivalutazioni di strumenti finanziari derivati 19.768 265.429 (245.662)
Oneri finanziari (298.503) (217.316) (81.187)
interessi e altri oneri vs altri (177.948) (213.572) 35.625
interessi da passività fin. per diritti d'uso (25.857) 0 (25.857)
svalutazioni di strumenti finanziari derivati (94.698) (3.743) (90.955)
Totale (218.086) 109.352 (327.438)

I proventi finanziari da crediti verso le imprese controllate e verso altre imprese partecipate sono riferiti rispettivamente ai crediti immobilizzati verso la controllata Società Agricola Strà del Milione S.r.l. e verso la partecipata Venezianische Weinbar AG.

Negli Interessi e altri oneri verso altri confluiscono gli interessi relativi ai finanziamenti verso istituti bancari (per maggiori dettagli si rimanda alla nota 6.4.1 Passività finanziarie non correnti).

I proventi e oneri finanziari relativi agli strumenti finanziari derivati accolgono le variazioni di fair value intercorse nell'esercizio.

6.7.8 Proventi da partecipazioni

La voce accoglie i proventi derivanti dalla partecipazione nella società Premium Wine Selection S.r.l. deliberati nel corso dell'esercizio e pari ad Euro 45.000, (contro Euro 75.000 dell'esercizio precedente).

6.7.9 Utili (perdite) su cambi

Utili (perdite) su cambi Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
utili su cambi 303.174 506.184 (203.010)
realizzati 258.283 479.691 (221.407)
valutativi 44.890 26.493 18.397
perdite su cambi (682.583) (884.727) 202.143
realizzati (654.345) (678.190) 23.845
valutativi (28.239) (206.537) 178.298
Totale (379.410) (378.543) (867)

6.7.10 Imposte sul reddito

Imposte sul reddito Esercizio 2019 Esercizio 2018 Variazione
imposte correnti 1.657.088 1.747.872 (90.784)
IRES 1.325.092 1.426.094 (101.002)
IRAP 331.996 321.778 10.218
imposte differite (anticipate) (89.408) 148.265 (237.673)
IRES (76.010) 126.105 (202.115)
IRAP (13.400) 22.159 (35.559)
imposte es. precedenti (1.536) (951.841) 950.305
Totale 1.566.143 944.296 621.848

Le imposte differite sono state calcolate secondo il criterio dell'allocazione globale, tenendo conto dell'ammontare cumulativo di tutte le differenze temporanee, sulla base delle aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno {sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio}.

Le imposte anticipate sono state rilevate in quanto esiste la ragionevole certezza dell'esistenza, negli esercizi in cui si riverseranno le differenze temporanee deducibili, a fronte delle quali sono state iscritte le imposte anticipate, di un reddito imponibile non inferiore all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare.

Per la variazione delle imposte relative agli esercizi precedenti si rimanda a quanto indicato nelle note esplicative al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 al paragrafo 6.5.4 Debiti tributari.

Le principali differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate sono indicate nella tabella seguente unitamente ai relativi effetti.

31 dic 2019 31 dic 2018
Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
Attività per Imposte anticipate: 1.149.140 274.603 2.002.731 513.464
Perdite su cambi 28.239 6.777 206.537 49.569
Bonus di bilancio amministratori 324.430 77.863 357.071 85.697
Perdite su crediti finanziamento Pian Di Rota 421.881 101.251 421.881 101.251
IFRS 16 13.441 3.226 0 0
Indennità fine rapporto agenti 14.235 555 0 0
Mtm Irs 236.885 56.852 143.570 34.457
Effetti FTA 47.518 13.075 845.933 235.832
TFR 62.511 15.003 27.738 6.657
Passività per Imposte differite: 1.723.407 478.575 3.036.080 837.617
Rivalutazione fabbricati 1.550.920 432.674 1.631.140 455.072
Utili su cambi 44.890 10.774 26.493 6.358
Dividendi non corrisposti 12.113 2.907 15.690 3.766
Diritti di reimpianto amm.to 115.484 32.220 86.613 24.165
Leasing 0 0 1.076.462 300.333
Costo ammortizzato 0 0 199.682 47.924

6.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125)

In ottemperanza all'obbligo di trasparenza di cui al comma 125 dell'art. 1 della L. 124/2017, si riepilogano di seguito le richieste di contributi presentate nell'anno 2019 ad enti pubblici:

  • Assicurazione Antigrandine presentata per i soli vigneti Doc e Docg normativa di riferimento: Reg. (UE) 17 dicembre 2013 n. 1308 art. 49;
  • Fondimpresa: piano aziendale con i corsi a catalogo;

  • Domanda di Sostegno Campagna 2020 per Ristrutturazione e riconversioni vigneti per la Toscana presentata in data 29/52019; ente pagatore ARTEA; Regolamento (UE) n. 1308/2013;

  • OCM Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo Misura Investimenti Azione B "Trasformazione e Commercializzazione" - Reg. UE n. 1308/2013 art. 50. DGR n. 22 del 15/01/2019 - Bando biennale 2019/2020;
  • OCM Programma promozionale denominato "Top Veneto's Wines 2020" contratto Regionale Regg. CE 1149/2016 e 1150/2016 - promozione dei vini sui mercati dei paesi terzi Contratto Veneto 19 2019/2020;
  • OCM Programma promozionale denominato "Italian Wine Tour 10" contratto Nazionale Regg. CE 1149/2016 e 1150/2016.
Ente erogante Contributo A titolo di
Grandi Marchi - AGEA 1.208.868 Contributi OCM su progetti presentati nel 2017 e 2018
AVEPA 123.696 Contributi agricoli
ARTEA 43.724 Contributi Antigrandine
AGEA 20.696 Contributi agricoli
GSE 35.530 Contributo incentivante e per scambio energia sul posto
FONDIMPRESA 11.728 Contributi formazione
Totale 1.444.243

Si riepilogano di seguito i contributi e sovvenzioni incassati dalla pubblica amministrazione nell'anno 2019:

6.9 La gestione del rischio finanziario

Le principali passività finanziarie della Società comprendono i finanziamenti bancari, i leasing, i debiti commerciali, i debiti diversi e le garanzie finanziarie. L'obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative del Gruppo. La Società ha crediti finanziari, altri crediti, commerciali e non commerciali, e disponibilità liquide che si originano direttamente dall'attività operativa. La Società detiene inoltre contratti derivati. La Società è esposta a rischi finanziari connessi alla sua operatività:

  • rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), in quanto la Società opera a livello internazionale ed è esposto al rischio di cambio;
  • rischio di credito in relazione ai rapporti commerciali con i clienti;
  • rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;
  • rischio di prezzo in relazione alle oscillazioni del prezzo di acquisto delle materie prime.

La Società non è esposta a significative concentrazioni dei rischi. La Società monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposta, in modo da valutare anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli. La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incertezza di tali rischi per la Società.

I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale; in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere la complessità e le relazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di cambio

La Società è esposta a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul risultato economico e sul valore del patrimonio netto. In particolare, il rischio si riferisce alle quattro valute estere nelle quali la Società opera, ovvero Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese. Per esse usualmente l'azienda attiva programmi di copertura con vendita a termine di valuta.

Altro rischio è poi rappresentato dal fatto che la Società ha una società controllata in Argentina; poiché la valuta di riferimento per la Società è l'Euro, i conti economici di tale società vengono convertiti al cambio medio del periodo. Variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici. Analogamente, attività e passività possono assumere controvalori in Euro diversi a seconda dell'andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili di riferimento, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto, nella voce Riserva di traduzione. La Società monitora le principali esposizioni al rischio di cambio di conversione; peraltro, alla data di bilancio non vi erano coperture in essere a fronte di tali esposizioni.

Sensitivity analysis relativa al rischio di cambio

Sono state sottoposte ad analisi di sensitività le attività e passività commerciali verso terzi esistenti al 31 dicembre 2019 in Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese, le quattro valute nei confronti delle quali la Società risulta maggiormente esposta. La perdita potenziale derivante dalla variazione del fair value delle attività e passività finanziarie in conseguenza di un ipotetico ed immediato apprezzamento del 10% dell'Euro su tali valute non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico della Società. Per contro, nel caso di un rafforzamento di pari intensità dell'Euro nei confronti di tali valute, la Società sosterrebbe minori oneri per circa lo stesso importo. Non sono state considerate nella sensitivity analysis le variazioni dei crediti e dei debiti a fronte dei quali sono state poste in essere operazioni di copertura.

Si ritiene ragionevole che la variazione dei tassi di cambio possa produrre, sugli strumenti derivati, un effetto economico opposto, di ammontare uguale alla variazione delle transazioni sottostanti coperte azzerando di fatto la variazione.

Rischio di tasso d'interesse

La Società utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo pertanto sul livello di oneri finanziari della Società. La politica della Società è di gestire il costo finanziario utilizzando una combinazione di tassi di indebitamento fissi e variabili. Anche a tal fine la Società ha stipulato un contratto di Interest Rate Swap (IRS), a fronte del quale paga tipicamente degli interessi a tasso fisso, scambiandoli con interessi a tasso variabile, con riferimento a capitali nozionali predefiniti; i capitali nozionali, così come gli interessi a tasso variabile incassati, sono a loro volta commisurati al valore residuo ed ai tassi debitori delle passività finanziarie coperte. Mediante la sottoscrizione dell'IRS la Società raggiunge pertanto l'obiettivo di rendere fisso il tasso di interesse sulle passività finanziarie coperte.

Sensitivity analysis relativa al rischio tasso d'interesse

Una variazione positiva o negativa del 10% dei tassi di interesse correntemente applicati alla posizione finanziaria netta della Società non coperta dagli Interest Rate Swap non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il rischio è gestito per alcuni clienti mediante l'ottenimento di idonee garanzie in fase contrattuale, per gli altri soggetti attraverso un continuo monitoraggio della situazione dei crediti, finalizzato ad anticipare e prevenire possibili crisi di liquidità. I clienti della Società sono in ogni caso per la maggior parte noti ed affidabili. Non ci sono inoltre concentrazioni significative di rischio di credito all'interno della Società. Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso e degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono stanziati dei fondi su base collettiva, tenuto conto dell'esposizione storica e di dati statistici.

Rischio di prezzo

La Società è esposta ai rischi derivanti dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime che possono influire sul risultato economico e sulla redditività. La situazione di mercato non fa prevedere movimenti che comportino rischi specifici e, in ogni caso, il rischio prezzo legato alla materia prima è mitigato dalla produzione di uve del Gruppo Masi, dall'usuale ampio stock di materia prima, conseguente alle necessità di invecchiamento e dagli accordi con fornitori stabili e fidelizzati.

Classificazione degli strumenti finanziari e rappresentazione del loro fair value

Si riporta di seguito il prospetto che riepiloga gli strumenti finanziari detenuti dalla Società, come definiti dallo IAS 39, la relativa categoria di appartenenza ai sensi del medesimo principio, ed i corrispondenti fair value.

Attività finanziarie

2019 Finanziam.ti
e crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività finanz.
disponibili per
la vendita
Attività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non correnti 474.488 0 0 0 474.488 474.488
Altre attività non correnti 988.411 0 0 0 988.411 988.411
Crediti commerciali e altri crediti
correnti
18.784.147 0 0 0 18.784.147 18.784.147
Altre attività finanziarie correnti 0 0 0 19.768 19.768 19.768
Totale attività finanziarie 20.247.046 0 0 19.768 20.266.814 20.266.814
2018 Finanziam.ti
e crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività finanz.
disponibili per
la vendita
Attività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non correnti 461.799 0 0 0 461.799 461.799
Altre attività non correnti 2.029.343 0 0 0 2.029.343 2.029.343
Crediti commerciali e altri crediti
correnti
17.232.638 0 0 0 17.232.638 17.232.638
Altre attività finanziarie correnti 0 0 0 265.429 265.429 265.429
Totale attività finanziarie 19.723.780 0 0 265.429 19.989.209 19.989.209

Passività finanziarie

2019 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 13.674.437 0 0 13.674.437 13.674.437
Passività finanziarie correnti 1.228.056 0 0 1.228.056 1.228.056
Debiti commerciali e altri debiti correnti 12.050.294 331.583 0 12.381.877 12.381.877
Totale passività finanziarie 26.952.787 331.583 0 27.284.370 27.284.370
2018 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 12.821.450 0 0 12.821.450 12.821.450
Passività finanziarie correnti 903.738 0 0 903.738 903.738
Debiti commerciali e altri debiti correnti 11.521.631 147.314 0 11.668.945 11.668.945
Totale passività finanziarie 25.246.819 147.314 0 25.394.132 25.394.132

Per quanto attiene agli strumenti finanziari iscritti in bilancio al Fair value al 31 dicembre 2019, la tabella seguente illustra la tipologia di strumento, il suo valore in unità di Euro alla data di bilancio e la gerarchia di valutazione utilizzata:

Tipo operazione Valore al 31.12.19 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie
Attività finanziarie non correnti 474.488 0 0 474.488
Altre attività non correnti 988.411 0 0 988.411
Crediti commerciali e altri crediti correnti 18.784.147 0 0 18.784.147
Altre attività finanziarie correnti 19.768 19.768 0 0
Totale attività finanziarie 20.266.814 19.768 0 20.247.046
Passività finanziarie
Passività finanziarie non correnti 13.674.437 0 0 13.674.437
Passività finanziarie correnti 1.228.056 0 0 1.228.056
Debiti commerciali e altri debiti correnti 12.381.877 331.583 0 12.050.294
Totale passività finanziarie 27.284.370 331.583 0 26.952.787

6.10 Rapporti con parti correlate

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, n. 22-bis, C.c., si precisa che nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 risultano realizzate operazioni con parti correlate di natura ordinaria ed effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni, ascrivibili alle seguenti categorie:

  • Acquisto di beni;
  • Prestazione di servizi.

Con riferimento ai rapporti intercorsi con società del Gruppo, si precisa che tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del periodo, ascrivibili alle categorie sopra menzionate, sono state concluse nell'interesse della Società e del Gruppo ed a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni effettuate con terzi indipendenti.

In riferimento all'articolo 2427, 22-bis del Codice Civile la Società ha posto in essere alcune operazioni in linea con i periodi precedenti a condizioni di mercato, come risulta dai prospetti sotto riportati ed espressi in migliaia di euro. Si precisa che le informazioni relative alle singole operazioni sono state aggregate secondo la loro natura, salvo quando la loro separata indicazione sia stata ritenuta necessaria per comprendere gli effetti delle operazioni medesime sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico.

Parti correlate - debiti e crediti 2019 2018
a) Società controllate
debiti 2.390 2.610
crediti 3.285 3.209
Immobilizzazioni 29 0
b) Altre società partecipate
debiti 0 151
crediti 1.640 1.793
c) Amministratori, sindaci e dirigenti strategici
debiti 146 80
crediti 1 5
Immobilizzazioni 78 0
d) Stretti familiari dei soggetti c)
debiti 1 1
crediti 0 0
immobilizzazioni 5 0
Parti correlate - costi e ricavi 2019 2018
a) Società controllate
ricavi 1.230 1.240
costo di acquisto e produzione del venduto 4.596 5.938
costi per servizi 894 1.139
altri costi operativi 0 0
altri ricavi 531 526
costi per diritti d'uso 10 0
b) Altre società partecipate
ricavi 899 2.014
costi per servizi 246 691
dividendi percepiti 45 75
c) Amministratori, sindaci e dirigenti strategici
Ricavi 1 3
canoni di locazione 0 5
costo del personale 1.628 1.604
compenso amministratori 1.303 1.164
compenso sindaci 38 38
altri costi 1 0
costi per diritti d'uso 6 0
d) Stretti familiari dei soggetti c) 0
costo del personale 51 55

6.11 Altre informazioni

6.11.rmazioni su compensi ad Amministratori, Sindaci e Società di Revisione

Ai sensi di legge si evidenziano i compensi complessivi spettanti agli amministratori, ai membri del Collegio sindacale della Società ed alla società di revisione, compresi anche quelli per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento.

Compensi spettanti agli Amministratori,
ai Sindaci e alla Società di revisione
Esercizio 2019
Amministratori 1.303.479
Collegio sindacale 38.418
Società di revisione 84.240
servizi di revisione contabile dei conti 65.240
altri servizi 16.000
Totale 1.426.137

6.11.2 Informazioni su accordi fuori bilancio

La Società ha in essere con i propri clienti, fornitori, lavoratori e associazioni di categoria, altri partner commerciali e finanziari numerosi accordi contrattuali che prevedono impegni reciproci di vario tipo e di varia durata i cui effetti risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria se e per quanto ciò risulti corretto sulla base dei principi contabili applicati, con particolare riferimento al principio di competenza, mentre per ciò che attiene agli effetti futuri, essi ovviamente non risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria ove coerente con quanto prescritto dai principi contabili.

I suddetti accordi sono tutti però rientranti nell'ambito di quella che si può definire "normale gestione industriale, commerciale e finanziaria", considerata la dimensione e la complessità organizzativa di Masi Agricola S.p.A..

6.12 Eventi successivi

Dalla fine dello scorso febbraio si è propagata anche in Italia - e a seguire in altri Paesi del mondo occidentale – l'emergenza epidemiologica da COVID-19 (c.d. "Coronavirus"), fenomeno pandemico di portata storica, con ricadute di estrema dannosità anche sul sistema economico internazionale, che a loro volta stanno già impattando anche sul business della nostra Società. Al momento non è agevole stimare la magnitudo dell'impatto nei prossimi mesi. Con riferimento all'art. 1 del DPCM ("Misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale"), si comunica comunque che l'attività della Società, rientrando nella qualificazione di industria delle bevande (ATECO 11, ai sensi dell'Allegato 1 del DPCM) non è soggetta all'obbligo di sospensione. Pertanto, l'operatività della Società prosegue, in conformità alle disposizioni di legge adottate per la gestione della predetta emergenza epidemiologica.

D'altro lato - in un momento di grande delicatezza per il Paese, per le imprese e ovviamente anche per Masi - la Società mantiene la priorità di perseguire la stabilità economica e operativa, ma rapportandola ai volumi di attività in essere e difendendo l'occupazione dei propri dipendenti. Conseguentemente, oltre ad aver attivato forme di tutela come lo smart working e l'orario continuato in aiuto dei dipendenti con responsabilità genitoriali, Masi Agricola S.p.A. ha attivato l'ammortizzatore sociale della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (con causale "Emergenza COVID-19") per il più ampio periodo consentito, pari a 9 settimane.

Come già accennato, non risulta possibile a oggi quantificare l'impatto che questa emergenza potrà avere sull'andamento delle attività della Società, dato che non è prevedibile quando potrà terminare la fase di contenimento del contagio, né tantomeno è delineabile l'effetto che la stessa produrrà ex post in termini di stile di vita e relazioni sociali.

Ciò che a oggi è certo è che il canale Horeca resterà sicuramene chiuso fino al 13 aprile 2020 in Italia e con ogni probabilità subirà successivamente delle misure contenitive stringenti per un periodo più lungo, per quanto è possibile dedurre dalle informative del Governo e dai media. Il resto dei Paesi occidentali interessati, in cui sviluppiamo la maggior parte del nostro fatturato, subirà effetti per un periodo ancora più lungo, considerando lo sfasamento temporale di inizio dell'epidemia e delle conseguenti misure di profilassi adottate dai singoli governi.

Il canale della Grande Distribuzione Organizzata mantiene la sua operatività e anzi presenta dati di vendita superiori all'anno scorso. Anche la nostra Società registra un aumento degli ordinativi provenienti da quel canale, così come dal canale dell'e-commerce, ma come è noto la nostra struttura distributiva si fonda prevalentemente sull'Horeca, come quella di tutti i produttori di vini a marchio premium.

Il canale del Travel Retail subisce in questo momento una battuta d'arresto connessa alla sostanziale immobilità che si avverte in termini di viaggi internazionali.

Per i paesi orientali sarà cruciale capire se il contagio e le relative le misure contenitive, che hanno vissuto per primi, siano realmente superati o se possa sussistere il rischio di ricadute.

In linea generale lo sguardo del gruppo tende più ad occidente, dove il vantaggio competitivo del nostro marchio consiste nell'essersi radicato e affermato da tempo: emblematici in tal senso i monopoli, e quelli del Canada in particolare, presso cui in questo momento stiamo registrando una crescita importante, nonostante i già rilevanti ricavi storicamente realizzati.

Poiché la situazione è in divenire e in rapida evoluzione, non è possibile fornire una stima quantitativa del potenziale impatto di tale evento sulla situazione economica e patrimoniale della società, che come detto non si esclude possa essere significativamente negativo, ma non in misura tale da compromettere la continuità aziendale della società. L'impatto dell'emergenza sanitaria in essere sarà costantemente monitorato nella sua evoluzione e considerato nelle stime contabili della Società nel corso del 2020, incluse quelle relative alla recuperabilità di valore degli attivi iscritti in bilancio.

6.13 Destinazione del risultato d'esercizio

Si propone all'assemblea di così destinare il risultato d'esercizio:

Risultato d'esercizio al 31/12/2019 Euro 5.159.352
- 5% a riserva legale Euro 257.968
- a riserva per utili su cambi Euro 16.651
- a utile a nuovo Euro 4.884.733

Il Consiglio di Amministrazione

Dott. Sandro Boscaini

Presidente

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