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Enel

Environmental & Social Information Apr 14, 2020

4317_sr_2020-04-14_4b3b15f1-3471-4d9a-a61c-c0d299db1e46.pdf

Environmental & Social Information

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OPEN POWER FOR A BRIGHTER FUTURE.

WE EMPOWER SUSTAINABLE PROGRESS.

BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2019

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta ai sensi del D.Lgs. 254/16_Esercizio 2019

Bilancio di sostenibilità 2019

BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2019

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta ai sensi del D.Lgs. 254/16_Esercizio 2019

Enel is Open Power

Purpose

POpen power for a brighter future. We empower sustainable progress.

V

MMissione Apriamo l'accesso all 'e n ergia a pi ù

  • •persone. Apriamo il mondo dell 'energia all e
  • •nuove tecnologie . oa n u ovi usi d ell' en e rgi a . uovi modi di gestire
  • Ci apriam Ci apriamo a n
  • • l'energia per la gente . oa n u ove partnersh i p .
  • Ci apriam

VVisione Open Power per risolvere alcune tra le più grandi sfidedel nostro mondo.

i

Enel is Open Power

Valori Fiducia Proattività Responsabili

Innovazione

e V

Comportamenti

PCP•Prende decisioni nell'attività quotidianase ne assume le responsabilità. • Condivide le informazioni mostrandosi collaborativo e aperto al contributo degli altri. Mantiene gli impegni presi, portando avanti determinazione e passione. CP

• le attività con velocemente le sue priorità se

• Modifica cambia il contesto. Porta i risultati puntando all'eccellenza. promuove comportame nti sicuri e

•• Adotta e agisce proattivamente per migli orare le condizioni di salute, sicurezza e ben essere. impegna per l'integrazione di tutti, differenze

• Si riconoscendo e valorizzando le età, disabilità,

ndividuali (cultura, genere,personalità ecc. ). lavoro è attento ad assicurare la dei colleghi, C

• Nel suo soddisfazione dei clienti e/oagendo con efficacia e velocità. soluzioni e non si arrende

  • •Propone nuove ostacoli o insuccessi. dà
  • di fronte a dei colleghi econtributo.
  • • Riconosce il meritofeedback che ne migliorano il

Futuro: dalla visione all'azione

Cambiamento climatico, crescita della popolazione mondiale, accelerazione tecnologica, mutamenti negli equilibri geopolitici sono tra le principali forze che caratterizzano il cambiamento d'epoca che stiamo vivendo. Uno scenario reso ancor più complesso dalla recente diffusione della pandemia del coronavirus (Covid-19) in diverse parti del mondo. Per fare fronte a questa emergenza ci siamo attivati, con prontezza e determinazione, in tutte le aree geografiche del nostro Gruppo per ridurre al minimo il rischio di contagio e, allo stesso tempo, garantire la continuità del servizio e la sicurezza del sistema elettrico in tutti i Paesi di nostra presenza. Azioni concrete, supportate da tecnologia e innovazione, che ci consentono di mettere a disposizione in contesti diversi l'esperienza migliore e adottare, in modo rapido e uniforme, le soluzioni più efficaci, rendendo sostenibile, anche in condizioni cosi avverse, lo svolgimento ordinato del nostro lavoro al servizio delle comunità. La sostenibilità rappresenta il motore per affrontare le sfide e per realizzare, insieme, un nuovo modello di sviluppo equilibrato che non lasci indietro nessuno. Per Enel, è un impegno e un agire quotidiano che abbiamo voluto declinare nel nostro intento: "Open Power for a brighter future. We empower sustainable progress". Vogliamo contribuire a un mondo dove l'energia sia sempre al servizio della collettività per creare sviluppo, crescita e una migliore qualità della vita per tutti. Siamo convinti che, per generare un profitto durevole, occorra condividere valore con l'intero contesto intorno a noi. Per questo consideriamo una priorità l'attenzione ai cambiamenti climatici, la realizzazione di una transizione energetica equa e le relazioni sempre etiche e trasparenti con tutti gli stakeholder. Nella nostra visione, il progresso scaturisce dalle idee e dalla co-creazione, e si nutre di valori come la fiducia, la responsabilità, la proattività, l'innovazione.

In quest'ottica, nel 2015 abbiamo rivoluzionato il nostro modello di crescita. La strategia che abbiamo concepito vede la sostenibilità al centro della catena del valore, la digitalizzazione come un'attitudine presente in tutti i livelli e i processi aziendali, e le energie rinnovabili come il driver della crescita. I risultati del 2019 riflettono chiaramente il percorso compiuto e la profonda trasformazione effettuata dall'Azienda. Oggi siamo leader in tutte le principali dimensioni della transizione energetica e operatore globale in più di 30 Paesi con circa 70 milioni di clienti, 2,2 milioni di km di reti e 46 GW di capacità rinnovabile gestita1 . Il 2019 ha inoltre visto lo storico 'sorpasso' della capacità da fonti rinnovabili su quella termoelettrica. Siamo un'azienda più efficiente e remunerativa, con una maggiore capacità di adattarci rapidamente ai cambiamenti e di innovare, anche nel campo degli strumenti finanziari, dove abbiamo lanciato i primi titoli obbligazionari al mondo legati direttamente a obiettivi di sostenibilità (SDG-linked bonds). Un impegno che proseguirà nel periodo 2020-2022, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Stiamo preparando le nostre infrastrutture di rete e i processi di gestione dei clienti alle prove del futuro, investendo nella trasformazione digitale. Aver completato la migrazione sul cloud rappresenta un passaggio determinante per lo sviluppo di modelli di business a piattaforma che ci aiuteranno a sostenere l'elettrificazione dei consumi, dare impulso alla

1 Include, oltre alla capacità installata, anche quella riferita a società collegate o a controllo congiunto (circa 3,7 GW).

lotta contro il cambiamento climatico e assicurare la fornitura di un'energia sostenibile, accessibile e sempre più vicina alle persone. La migrazione su cloud ci permette di affrontare la pandemia con metodologie di lavoro flessibili e delocalizzate che minimizzano i rischi di contagio, senza intaccare l'operatività, dimostrando anche la grande resilienza raggiunta con questa evoluzione tecnologica. Continua anche l'impegno a sviluppare un modello di business in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi per mantenere l'aumento medio della temperatura globale al di sotto dei 2 °C rispetto ai livelli preindustriali e per continuare a limitare tale aumento a 1,5 °C. Abbiamo, quindi, definito un nuovo obiettivo per il 2030, prevedendo una riduzione del 70% delle emissioni di CO2 per kWh rispetto ai livelli del 2017, come certificato da SBTi (Science Based Targets initiative) un'iniziativa globale che valida le strategie di decarbonizzazione aziendali. Un significativo passo in avanti verso il conseguimento dell'obiettivo di una piena decarbonizzazione della nostra capacità produttiva al 2050, supportato da investimenti nella crescita delle rinnovabili e dalla progressiva riduzione della generazione da fonti termoelettriche.

Centralità delle persone e delle comunità, catena di fornitura sostenibile, governance solida, salute e sicurezza sul lavoro e attenzione all'ambiente rafforzano e completano la strategia sostenibile del Gruppo. Grazie all'energia e alla competenza delle persone, e a una visione condivisa, riusciamo a gestire una complessità sempre crescente, mantenendo costantemente gli impegni presi con il mercato. In un'epoca di cambiamenti, la transizione deve essere equa, 'just'. Per questo, occorre avere come priorità quella di sostenere l'evoluzione delle persone, promuovendo formazione e competenze, diversità e inclusione. Con programmi di upskilling e reskilling sviluppiamo le competenze esistenti e, al contempo, aiutiamo l'evoluzione dei talenti e delle abilità, creando nuovi profili professionali per rispondere alle esigenze dettate dall'incessante progresso tecnologico e dai processi innovativi. La formazione diventa sempre più partner della crescita di ciascuno, stimolando l'intraprendenza individuale, l'autoapprendimento e lo spirito di proattività, e condividendo una ricchezza fatta di conoscenze, attitudini e passioni. Adottare una strategia e un modello di business sostenibile, che metta al centro l'innovazione e la circolarità, permette di affrontare l'emergenza climatica e di assicurare la crescita in un contesto di risorse non illimitate, garantendo inclusione e coesione sociale, e promuovendo un perfetto allineamento tra valori, economia e finanza. In questo modo sarà possibile raggiungere un successo durevole e condiviso, governando le discontinuità che stiamo attraversando in questo anno e creando nuove opportunità di sviluppo, non solo per l'individuo ma per la società nel suo insieme.

Patrizia Grieco Presidente del Consiglio di Amministrazione

Francesco Starace Amministratore Delegato e Direttore Generale

01.

Lettera agli stakeholder 4

At a Glance

Modello di business sostenibile 8
La governance della sostenibilità 12
Definizione delle priorità 14
Piano di Sostenibilità 2020-2022 20
L'azione di Enel contro
il cambiamento climatico
24
La centralità delle persone 26
L'energia dell'economia circolare 28
Il valore della sostenibilità 30

I pilastri del modello di business sostenibile

Transizione energetica 34
- Impegno contro
il cambiamento climatico
- Infrastrutture, ecosistemi
piattaforme
34
74
Centralità delle persone 90
- Le nostre persone
e il loro valore
- Comunità e condivisione
90
106
di valore
Innovazione e digitalizzazione 124

02. 03. 04.

Le fondamenta ESG

Salute e sicurezza sul lavoro 142
Catena di fornitura sostenibile 152
Sostenibilità ambientale 166
Governance solida 192

Green Bond Report & Appendice

Nota metodologica Green Bond Report
236
256
Appendice 273
- Indicatori di performance
- GRI Content Index
275
325

Modello di business sostenibile

Il Gruppo Enel è presente in più di 30 Paesi in cinque continenti, con una capacità installata di 84,3 GW e una produzione di 229,1 TWh. È dotato di un modello di business che promuove il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e dove ogni Paese agisce sul territorio di competenza in ottica matriciale rispetto alle Business

Global Power Generation

2,2 milioni di km di rete 73,3 milioni di utenti finali 44,7 milioni di utenti finali con smart meter attivi

69,9 milioni di clienti finali 5,9 milioni di clienti gas

301,7 TWh di energia venduta

64,0 milioni di clienti mercato elettrico

Risultati 2019

84,3 GW potenza efficiente netta installata totale 50% potenza efficiente netta installata rinnovabile(1) 229,1 TWh produzione netta

di energia elettrica 296 g/kWheq emissioni specifiche di CO2 La nuova Global Power Generation (GPG), costituita nel 2019, ha un ruolo chiave nell'accelerazione della transizione energetica gestendo la decarbonizzazione del mix di produzione e continuando ad aumentare gli investimenti in capacità rinnovabile.

110 MW storage(2) 6,3 GW demand response 79,6mila punti di ricarica

Enel X abilita la transizione energetica agendo come acceleratore dell'elettrificazione e della decarbonizzazione dei clienti, assistendoli in un uso dell'energia più efficiente, facendo anche leva sugli asset del Gruppo attraverso l'offerta di servizi innovativi.

80,3 miliardi di euro di ricavi 17,7 miliardi di EBITDA

10,8% investitori SRI nel capitale sociale 33% donne nel Consiglio di Amministrazione Enel SpA 68.253 persone Enel 153.116 persone ditte appaltatrici (FTE) 0,15 indice di frequenza (LTIFR)(3) combinato persone Enel e ditte appaltatrici

1 La percentuale della potenza efficiente netta rinnovabile è data dalla capacità installata di energia rinnovabile sulla capacità totale installata.

G

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bal Tra

d

Global Infrastructure

Global Infrastructure and Networks (G I&N) ha la missione di

garantire affidabilità nella fornitura di energia e qualità del servizio alle comunità attraverso reti resilienti e flessibili, facendo leva su efficienza, tecnologia e innovazione digitale.

Con l'attività di vendita ai clienti finali (Retail), Enel si interfaccia localmente con milioni di famiglie, industrie, società. La leva tecnologica e lo sviluppo di un modello a piattaforma permettono di migliorare la soddisfazione e l'"experience" dei clienti.

& Networks

Retail

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l

Enel X

84,3 GW potenza efficiente netta

50% potenza efficiente netta installata rinnovabile(1)

229,1 TWh produzione netta

296 g/kWheq emissioni specifiche di CO2

Enel X abilita la transizione energetica

agendo come acceleratore dell'elettrificazione e della decarbonizzazione dei clienti, assistendoli in un uso dell'energia più efficiente, facendo anche leva sugli asset del Gruppo attraverso l'offerta di servizi innovativi.

La nuova Global Power Generation (GPG), costituita

energetica gestendo la decarbonizzazione del mix di produzione e continuando ad aumentare gli investimenti in capacità rinnovabile.

nel 2019, ha un ruolo chiave nell'accelerazione della transizione

Global Power Generation

installata totale

di energia elettrica

110 MW storage(2)

6,3 GW demand response 79,6mila punti di ricarica

Relazione Finanziaria Annuale

Line (Global Power Generation, Global Infrastructure and Networks, Enel X, Retail Global Trading) gestendo attività come le relazioni col territorio, la regolamentazione, il mercato retail di riferimento e la comunicazione locale. A supporto sono presenti le Funzioni Globali di Servizio (Acquisti e Soluzioni Digitali) e le Funzio-

ni di Holding (Amministrazione, Finanza e Controllo, Persone e Organizzazione, Comunicazione, Legale e Affari Societari, Audit, Innovability).

Global Infrastructure and Networks (G I&N) ha la missione di garantire affidabilità nella fornitura di energia e qualità del servizio alle comunità attraverso reti resilienti e flessibili, facendo leva su efficienza, tecnologia e innovazione digitale.

la soddisfazione e l'"experience" dei clienti.

2,2 milioni di km di rete 73,3 milioni di utenti finali 44,7 milioni di utenti finali con smart meter attivi

69,9 milioni di clienti finali 5,9 milioni di clienti gas 64,0 milioni di clienti mercato elettrico 301,7 TWh di energia venduta Con l'attività di vendita ai clienti finali (Retail), Enel si interfaccia localmente con milioni di famiglie, industrie, società. La leva tecnologica e lo sviluppo di un modello a piattaforma permettono di migliorare

Coinvolgimento delle comunità locali (2015-2019):

  • 1,3 mln beneficiari istruzione di qualità
  • 7,9 mln beneficiari energia pulita e accessibile
  • 2,1 mln beneficiari lavoro dignitoso e crescita economica
  • 1 La percentuale della potenza efficiente netta rinnovabile è data dalla capacità installata di energia rinnovabile sulla capacità totale installata. 2 Include il contributo di Global Power Generation.
    • 3 Lost Time Injury Frequency Rate.

G

o

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d

Global Infrastructure

& Networks

Retail

ni g

l

Enel X

1,3mila ettari aree coperte da progetti di biodiversità 0,33 l/kWheq fabbisogno specifico di acqua per produzione complessiva

La trasformazione in corso guida verso cambiamenti strutturali in diversi settori industriali, portando alla nascita di nuovi mercati e opportunità di business, ma anche alla necessità di rinnovare modelli consolidati e ripensare le modalità di utilizzo delle risorse disponibili. I risultati raggiunti da Enel negli ultimi anni testimoniano la solidità e la sostenibilità del modello di business in grado di creare valore per tutti gli stakeholder e di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Il 2019 è stato un anno fondamentale nel contesto della strategia di decarbonizzazione: è stata costruita una capacità rinnovabile di oltre 3.000 MW, è proseguito il piano di uscita delle centrali a carbone, la produzione da fonti rinnovabili ha superato quella della generazione termica, le emissioni specifiche di CO2 della produzione netta complessiva sono state pari a 296 g/kWheq. Per supportare ulteriormente e accelerare questo percorso è stata creata una nuova Linea di Business, denominata Global Power Generation, che integra la capacità rinnovabile con la generazione termica. Sono 44,7 milioni gli utenti finali con smart meter attivi e 70 milioni i clienti totali, confermando il forte posizionamento di Enel, in particolare nei Paesi sviluppati. Le persone che lavorano in Azienda sono 68.253 nelle diverse geografie del Gruppo e rappresentano la leva strategica per gestire la transizione energetica. A loro sono dedicati specifici programmi di upskilling e reskilling, nonché formazione specifica in materia di competenze digitali. L'indice di frequenza degli infortuni combinato, persone Enel e ditte appaltatrici, ha confermato il trend in diminuzione degli anni precedenti (0,73 nel 2019 vs 0,90 nel 2018). Proseguono inoltre i progetti con le comunità locali volti a promuovere l'accesso all'energia, un'istruzione di qualità e lo sviluppo socio-economico. Importanti risultati sono stati ottenuti anche in termini di sostenibilità ambientale e nell'ambito delle relazioni con i fornitori. Innovazione, digitalizzazione ed economia circolare hanno, infine, pervaso tutti i processi della catena del valore.

Grazie alla diversificazione geografica del Gruppo, al modello di business integrato lungo la catena del valore, a una solida struttura finanziaria, nonché al grado di digitalizzazione raggiunto, Enel garantisce la continuità delle proprie attività operative con lo stesso livello di servizio, di fronte all'emergenza legata alla diffusione del coronavirus (Covid-19), anche a supporto dei Paesi in cui opera. È stata prontamente attivata la modalità di smart working per circa il 50% delle persone, proteggendo la salute e garantendo la continuità del business, e costituita una specifica task force con l'obiettivo di monitorare i fenomeni, definire le opportune azioni e condividere le esperienze nei diversi Paesi. Per venire incontro alle esigenze lavorative e aiutare le persone in smart working a collaborare da remoto, è stato previsto un palinsesto di contenuti giornalieri sulla rete interna Enel con pillole di "coaching", consigli e suggerimenti per utilizzare al meglio gli strumenti e le dotazioni informatiche, e tutorial dedicati al benessere personale e familiare. Dal punto di vista operativo, la maggior parte degli asset sono digitalizzati e permettono un controllo da remoto, così come le operazioni e i canali di comunicazione con i clienti. Un processo di digitalizzazione iniziato nel 2015 che permette alle persone e agli asset di Enel di essere pronti ad affrontare questo momento di crisi.

Sfruttando le sinergie tra le diverse aree di business, attuando azioni attraverso la leva dell'innovazione, mettendo in atto i comportamenti Open Power, il Gruppo Enel cerca di trovare soluzioni per ridurre l'impatto ambientale e soddisfare le esigenze dei clienti e delle comunità locali in cui opera, e si impegna a garantire elevati standard di sicurezza per dipendenti e fornitori. Enel è così in grado di affrontare le nuove sfide della transizione energetica, non soltanto reagendo ai rischi, ma cogliendone tutte le opportunità senza lasciare indietro nessuno. Una visione strategica chiara, definita e di lungo periodo, e un agire quotidiano che si fonda sul concetto di apertura e sul binomio inscindibile tra innovazione e sostenibilità.

L'apertura verso l'interno e verso l'esterno passa attraverso la creazione di partnership innovative e cross-settoriali, che impongono di sviluppare nuove modalità di coinvolgimento, al fine di garantire una relazione duratura e un posizionamento solido in uno scenario sempre più complesso. In questo modo è possibile cogliere quei segnali deboli che saranno i trend del futuro.

Elemento chiave dell'approccio descritto è l'adozione degli indicatori di sostenibilità ESG (Environmental, Social and Governance – ambientali, sociali e di governance) all'interno di tutta la catena del valore, non solo per dare conto dei risultati raggiunti, ma soprattutto per anticipare le decisioni e sviluppare un atteggiamento proattivo. Enel si impegna costantemente a gestire e misurare la propria performance su tutti gli aspetti rilevanti, considerando le tematiche economiche, di business ed ESG nella rendicontazione delle proprie attività e nella definizione degli obiettivi sottesi alla propria strategia. Tale modello è pienamente in linea con le indicazioni del Global Compact delle Nazioni Unite, di cui Enel è membro attivo dal 2004, che ribadiscono l'importanza di una sempre maggiore integrazione della sostenibilità nelle scelte strategiche aziendali. Inoltre, l'Amministratore Delegato di Enel è membro del Consiglio di Amministrazione del Global Compact.

Il purpose di Enel:

"Open Power for a brighter future. We empower sustainable progress".

La governance della sostenibilità

Bilancio di Sostenibilità
Governance solida
Impegno contro il cambiamento climatico

Relazione sul governo societario

102-18 102-19 102-20
102-26 102-29 102-32

Enel si è dotata, da diversi anni, di una specifica struttura di governance che si ispira alle migliori pratiche internazionali e permea i diversi processi aziendali, decisionali e operativi, lungo l'intera catena del valore. L'integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance è garantita attraverso processi strutturati che prevedono: l'analisi del contesto di sostenibilità, l'identificazione delle priorità per l'Azienda e gli stakeholder, la pianificazione di sostenibilità, la realizzazione di specifiche azioni, il reporting e la gestione dei rating ESG e degli indici di sostenibilità.

> Il Consiglio di Amministrazione esamina e approva i piani strategici, industriali e finanziari, incluso il budget annuale e il Piano Industriale del Gruppo, che integrano le linee guida principali per promuovere un modello di business sostenibile e porre le basi per creare valore nel lungo periodo. Il Consiglio è responsabile dell'approvazione del Bilancio di Sostenibilità che costituisce la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ex D.Lgs. 254/16 (DnF), previo parere del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità.

> Il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità vigila, tra l'altro, sui temi di sostenibilità connessi all'esercizio dell'attività d'impresa e all'interazione di quest'ultima con gli stakeholder; esamina le linee guida del Piano di Sostenibilità e le modalità di attuazione della politica di sostenibilità; monitora l'inclusione di Enel nei princi-

2

ANALISI DELLE PRIORITÀ (MATERIALITY ANALYSIS) Identificazione dei temi prioritari per il Gruppo e per gli stakeholder.

Impegno quotidiano per creare valore sostenibile per tutti gli stakeholder, pensando globalmente e

PIANO DI SOSTENIBILITÀ Definizione degli obiettivi ESG, in linea con gli SDG delle Nazioni Unite, per promuovere un modello di business sostenibile lungo l'intera catena del

ESG RATING E INDICI DI SOSTENIBILITÀ La valutazione delle performance ESG di Enel.

valore.

4

AZIONI

agendo localmente.

3

L'integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance (#ESG) nella gestione aziendale L'integrazione dei fattori ESG nella gestione aziendale

ESG RATING E INDICI DI SOSTENIBILITÀ La valutazione delle performance ESG di Enel.

CONTESTO DI SOSTENIBILITÀ 1

Analisi dei trend e dei principali rischi ESG.

REPORTING 5

Rendicontazione e comunicazione della performance ESG, in linea con gli standard di riferimento.

pali indici di sostenibilità; esamina l'impostazione del Bilancio di Sostenibilità e l'articolazione dei relativi contenuti, nonché la completezza e trasparenza dell'informativa fornita attraverso i medesimi documenti; esamina le principali regole e procedure aziendali rilevanti nei confronti degli stakeholder.

La governance della sostenibilità

L'integrazione dei fattori ambientali, sociali

ESG RATING E INDICI DI SOSTENIBILITÀ La valutazione delle performance ESG di Enel.

e di governance (#ESG) nella gestione aziendale

CONTESTO DI SOSTENIBILITÀ

rischi ESG.

Rendicontazione e comunicazione della performance ESG, in linea con gli standard di riferimento.

1

Analisi dei trend e dei principali

REPORTING

5

  • > Il Comitato Controllo e Rischi esamina, tra l'altro, i contenuti del Bilancio di Sostenibilità rilevanti ai fini del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, nonché le principali regole e procedure aziendali connesse al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e che risultano rilevanti nei confronti degli stakeholder.
  • > Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, attualmente anche Presidente del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità, coordinando le attività del Consiglio di Ammi-

nistrazione, svolge un ruolo proattivo nel processo di approvazione e supervisione della strategia di sostenibilità.

  • > L'Amministratore Delegato e Direttore Generale cura la definizione e attuazione del modello di business sostenibile, definendo le linee guida per la gestione della transizione energetica, promuovendo la produzione di energia a emissioni zero di carbonio e pratiche aziendali che tengano in considerazione le aspettative dei diversi stakeholder.
  • > La Funzione Innovability (Innovazione e Sostenibilità), a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, gestisce tutte le attività in tema di sostenibilità e innovazione. Le diverse unità di Holding, responsabili delle attività di Enel SpA, svolgono un ruolo di indirizzo e coordinamento per le diverse unità di Sostenibilità e di Innovazione presenti nei diversi Paesi e Linee di Business. Ogni Pa-

ese o regione individua le aspettative dei propri stakeholder locali e definisce di conseguenza la strategia di sostenibilità, adattando le linee guida del Gruppo ai requisiti del contesto locale. L'unità Sustainability Planning and Performance Management, nell'ambito della Funzione Innovability di Holding, responsabile della gestione dei processi di pianificazione, monitoraggio e reporting di sostenibilità, nonché della gestione dei rating ESG e degli indici di sostenibilità, riporta anche al CFO di Gruppo al fine di garantire sempre maggiore integrazione di tali tematiche nelle strategie aziendali e nel corporate reporting.

> Le Business Line globali, i Paesi, le Funzioni globali di servizio e le Funzioni di Holding integrano i fattori ESG nei propri processi decisionali e operativi, per creare valore sostenibile nel lungo periodo.

2

ANALISI DELLE PRIORITÀ (MATERIALITY ANALYSIS)

Identificazione dei temi prioritari per il Gruppo e per gli stakeholder.

3

PIANO DI SOSTENIBILITÀ

Definizione degli obiettivi ESG, in linea con gli SDG delle Nazioni Unite, per promuovere un modello di business sostenibile lungo l'intera catena del valore.

4 AZIONI

Impegno quotidiano per creare valore sostenibile per tutti gli stakeholder, pensando globalmente e agendo localmente.

ESG RATING E INDICI DI SOSTENIBILITÀ La valutazione delle performance ESG di Enel.

Definizione delle priorità Contesto di sostenibilità

Accelerazione tecnologica, crescita e invecchiamento della popolazione mondiale, cambiamento climatico, scarsità delle risorse, mutamenti negli equilibri geopolitici sono tra le principali forze che caratterizzano il cambiamento d'epoca che stiamo vivendo.

Uno scenario reso ancor più complesso dalla recente diffusione dell'epidemia del coronavirus (Covid-19) in diverse parti del mondo.

I principali trend impongono di:

  • > ridefinire e reinventare il ruolo delle imprese, caratterizzate da confini sempre più sfumati e competenze, risorse e conoscenze sempre più intercambiabili tra i settori;
  • > valutare l'impatto della crescente urbanizzazione, tenendo in considerazione le sfide per la sostenibilità, come i cambiamenti climatici, le malattie croniche, l'invecchiamento, l'accessibilità economica e le tecnologie che stanno trasformando le modalità di trasporto, di consumo e di lavoro;
  • > definire un nuovo mondo del lavoro, in cui le modalità di preparazione al business del futuro saranno diverse e più dinamiche e si definirà un nuovo modello di leadership;
  • > gestire una nuova relazione con i consumatori, che comunicheranno in maniera diversa con mercati,

aziende, governi, in linea con l'evoluzione e l'interazione di AI (intelligenza artificiale), machine learning, sensori sempre più presenti, dispositivi intelligenti e nuove interfacce di elaborazione;

> promuovere una regolamentazione "adattiva", più aperta, flessibile e in linea con i cambiamenti.

I nuovi scenari impongono di definire nuovi modelli di business, promuovere diverse forme di collaborazione tra i settori e sviluppare strumenti finanziari sempre più innovativi.

Principali tipologie di rischio

102-11 102-15 102-29 102-30
103-2 103-3 201-2

Bilancio di Sostenibilità Governance solida Impegno contro il cambiamento climatico

Relazione Finanziaria Annuale Relazione sul governo societario

Per la natura del proprio business e la relativa distribuzione geografica, il Gruppo Enel è esposto a diverse tipologie di rischio ESG (ambientale, sociale e di governance). Nell'identificazione dei potenziali rischi sono stati considerati i risultati dell'analisi di priorità e le valutazioni di rischio effettuate nell'ambito del processo di due diligence sui diritti umani svolto da Enel, nonché le raccomandazioni di enti esterni, come il Global Risk Report 2020 del World Economic Forum (WEF) e i risultati delle analisi di alcune agenzie di rating ESG internazionalmente più accreditate. L'analisi tiene in considerazione la valutazione del rischio percepito dai principali stakeholder esterni, in assenza di controlli. La mappatura di tali rischi è in linea con l'approccio seguito per l'identificazione dei principali rischi aziendali (finanziari, strategici, di governance, operativi, digitali e di compliance), sui quali viene effettuato un monitoraggio continuo attraverso il processo di internal auditing aziendale.

In particolare i principali rischi ESG identificati sono i seguenti.

Dimensione ambientale:

> rischi climatici: i rischi fisici derivanti dal cambiamento climatico potrebbero provocare danni ad asset e infrastrutture, con la conseguente possibilità di prolungata indisponibilità degli stessi. Inoltre, la transizione verso un modello energetico a emissioni zero potrebbe comportare rischi legati a modifiche normative/regolatorie, politiche, legali, tecnologiche e di mercato associate alla lotta al cambiamento climatico;

> rischi di natura ambientale: le

normative più restrittive in materia di protezione ambientale richiedono alle aziende di porre in essere specifiche azioni per minimizzare il proprio impatto ambientale. L'aumento della popolazione e la crescita economica generano impatti correlati alla scarsità delle risorse e alla gestione dell'acqua. Inoltre sono presenti rischi legati alle crisi idriche, dovuti a cambiamenti climatici e ai livelli di utilizzo della risorsa idrica.

Dimensione sociale:

  • > rischi legati al capitale umano: le profonde trasformazioni del settore energetico richiedono la presenza di nuovi profili e competenze professionali. Le organizzazioni devono orientarsi verso nuovi modelli di business agili e flessibili, e le politiche di valorizzazione delle diversità e di gestione e promozione dei talenti diventano elementi chiave per aziende che stanno gestendo la transizione e hanno una presenza geografica diffusa;
  • > rischi legati alla salute e sicurezza sul lavoro: tali rischi sono da ricondursi allo svolgimento delle attività operative presso i siti e gli asset del Gruppo, la cui identificazione è stata effettuata attraverso un'analisi dei principali eventi occorsi negli ultimi tre anni;
  • > rischi legati al coinvolgimento delle comunità locali: la presenza in un perimetro geografico così vasto implica necessariamente un confronto con realtà differenti tra loro e una conoscenza approfondita del territorio e delle esigenze dei vari interlocutori. In tale contesto lo sviluppo di progetti infrastrutturali potrebbe comportare critiche o condivisioni parziali, ed esporre il Gruppo a rischi reputazionali e operativi, legati per esempio a ritardi nell'esecuzione dei progetti o alla

chiusura degli stessi.

  • Dimensione di business e governance: > rischi di business continuity: un'interruzione parziale o totale delle attività operative e/o commerciali
    • potrebbe esporre a rischi di incorrere in sanzioni, perdite e danni reputazionali;
  • > rischi connessi ad attacchi cibernetici: l'era della digitalizzazione e dell'innovazione tecnologica implica per le organizzazioni una crescente esposizione degli asset agli attacchi cyber, sempre più numerosi e sofisticati;
  • > rischi connessi a digitalizzazione, efficacia IT e continuità del servizio: il Gruppo Enel sta effettuando una completa trasformazione digitale dell'intera catena del valore, che lo rende più esposto a rischi legati al funzionamento dei sistemi IT (Information Technology) e che potrebbe comportare interruzioni del servizio o perdite di dati;
  • > rischi connessi alla protezione dei dati personali: la crescita del Gruppo a livello globale per numero di clienti e aree geografiche implica

una naturale esposizione ai rischi legati alla protezione dei dati personali, anche in considerazione della sempre più corposa normativa in materia di privacy, la cui mancata attuazione può causare perdite economiche o finanziarie e danni reputazionali;

> rischi di compliance: eventuali violazioni di leggi e regolamenti e dei princípi enunciati nei Compliance Program aziendali potrebbero esporre al rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite economiche o finanziarie e danni reputazionali;

In relazione agli specifici ambiti previsti dal D.Lgs. 254/16 in materia di diritti umani e lotta alla corruzione, si rimanda alle sezioni dedicate del Bilancio di Sostenibilità.

Nella tabella "Principali rischi ESG" del capitolo "Governance solida" sono riportate le modalità di gestione e le azioni di mitigazione da parte del Gruppo, unitamente a una più approfondita descrizione dei rischi ESG.

Analisi delle priorità (materiality analysis)

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102-47 103-1

Bilancio di Sostenibilità Nota metodologica

L'analisi delle priorità (cosiddetta "materiality analysis") permette di identificare e valutare i temi prioritari per gli stakeholder, ponderati sulla base della loro rilevanza, confrontandoli con le priorità del Gruppo e con la strategia industriale, considerando gli impatti generati e subiti, al fine di verificarne "l'allineamento" (o "il disallineamento") e di individuare eventuali aree di miglioramento.

Il risultato di tale analisi viene rappresentato nella matrice delle priorità (o matrice di materialità) e supporta l'identificazione e la definizione dei temi per la redazione del Bilancio di Sostenibilità e degli obiettivi da includere nel Piano Strategico e nel Piano di Sostenibilità, al cui raggiungimento contribuiscono le diverse Funzioni e Linee di Business del Gruppo. L'analisi di materialità è portata all'attenzione del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità in occasione dell'esame delle linee guida del Piano di Sostenibilità. Inoltre, il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità e il Comitato Controllo e Rischi rilasciano pareri preventivi in merito al Bilancio di Sostenibilità, che include l'analisi delle priorità, e li sottopongono al Consiglio di Amministrazione chiamato ad approvare il Bilancio stesso. Il processo consente di individuare non solo le priorità per l'intero Gruppo ma anche per singolo Paese, fino a un livello di dettaglio di Linea di Business/Funzione aziendale e di singolo asset (inteso come sito operativo potenziale o effettivo).

La metodologia utilizzata è stata sviluppa-

ta tenendo in considerazione le linee guida di numerosi standard internazionali, tra cui il Global Reporting Initiative (GRI), il SASB (Sustainability Accounting Standards Board), lo standard AA1000APS e l'SDG Compass, che supporta le aziende nell'adeguamento delle proprie strategie agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG). In particolare i temi oggetto dell'analisi coprono i 17 SDG.

Nel corso del 2019 le tematiche, classificate in categorie di temi di business e governance, temi sociali e temi ambientali, sono state, quindi, valutate in base alla priorità attribuita dagli stakeholder (asse orizzontale della matrice) e dall'Azienda (asse verticale della matrice). La matrice complessiva di Gruppo tiene in considerazione i contributi delle principali società coinvolte nel processo, sulla base della loro rilevanza, rispetto alla tipologia di business in cui operano. Di seguito sono riportati alcuni dei principali temi prioritari, evidenziandone le motivazioni e i principali impatti.

> Salute e sicurezza sul lavoro – Enel considera la salute, la sicurezza e l'integrità psico-fisica delle persone fra le priorità principali per il Gruppo. La gestione ottimale di tale tematica contribuisce a generare fiducia e a incrementare l'impegno delle persone nei confronti del Gruppo e del lavoro che svolgono, contribuendo anche a migliorare le performance, aumentare la produttività e ridurre il costo del lavoro. A conferma del costante impegno assunto da Enel in materia di sicurezza, nel 2019 l'indice di frequenza (FR) degli infortuni totali combinato, persone interne e fornitori, ha registrato una riduzione del 18% rispetto al 2018.

  • > Ecosistemi e piattaforme La digitalizzazione e la diffusione di nuove tecnologie stanno accelerando la trasformazione di numerosi settori. Questo contesto offre nuove opportunità basate sullo sviluppo di soluzioni energetiche che promuovano la sostenibilità e consentano di diversificare l'offerta di prodotti e servizi proposti dal Gruppo ai propri clienti, sia influendo sul business tradizionale sia favorendo la creazione di nuovi modelli. L'innovazione di prodotto, servizio o processo risulta una priorità strategica che garantisce il successo aziendale nel lungo periodo, in funzione di un ambiente sempre più competitivo ed esigente. In tal senso, il Gruppo ha incluso nel proprio Piano di Sostenibilità 2020-2022 obiettivi chiari e puntuali volti alla definizione e allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, promuovendo l'applicazione di nuove tecnologie nell'ambito dell'efficienza energetica, della mobilità elettrica, dello storage e di altre soluzioni energetiche sostenibili.
  • > Governance solida e condotta trasparente – Enel ha stabilito un sistema di regole, modelli e meccanismi di controllo, ispirato ai più elevati standard di trasparenza e correttezza nella gestione dell'impresa, sia internamente sia esternamente. Tale modello genera fiducia nei propri stakeholder, elemento che si riflette anche nei risultati economici, nonché nel posizionamento nei principali rating ESG e indici di sostenibilità.

1 Include i seguenti temi: "Nuove tecnologie e soluzioni per case e condomini"; "Nuove tecnologie e soluzioni per le città"; "Nuove tecnologie e soluzioni per le industrie"; "Mobilità elettrica".

  • > Creazione di valore economico-finanziario – La creazione di valore economico è essenziale per la sopravvivenza del Gruppo nel tempo e per la sua sostenibilità di lungo termine. La performance finanziaria dell'Azienda risulta, infatti, tra i temi prioritari sia per gli stakeholder sia per il Gruppo. Nel 2019 Enel ha conseguito un margine operativo lordo pari a 17,7 miliardi di euro e distribuito un dividendo minimo per azione pari a 0,33 euro, in aumento rispetto al 2018.
  • > Decarbonizzazione del mix energetico – La lotta al cambiamento climatico rappresenta una delle principali sfide per le aziende. In particolare nel settore delle utility, ciò ha portato allo sviluppo di normative e politiche pubbliche volte a promuovere un'economia globale a emissioni zero, in cui l'elettrificazione della domanda energetica ricopre un ruolo fondamentale. Gli investitori istituzionali prestano sempre maggiore attenzione alla gestione e ai risultati delle aziende in materia di cambiamento climatico. In tale contesto Enel ha definito specifici obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG), puntando sulla crescita della capacità rinnovabile e sulla progressiva chiusura delle centrali a carbone. Il dettaglio degli obiettivi e delle azioni poste in essere è riportato nelle sezioni dedicate all'impegno di Enel contro il cambiamento climatico all'interno del Bilancio di Sostenibilità.

Le priorità attribuite dagli stakeholder

Nel corso del 2019 Enel ha realizzato numerose iniziative di coinvolgimento degli stakeholder rilevanti per il Gruppo, quali le imprese e le associazioni di categoria, i clienti, la comunità finanziaria, le isti-

102-40 102-43 102-47 103-1 tuzioni nazionali e internazionali, la società civile e le comunità locali, i media, i dipendenti, i fornitori e gli appaltatori. Sulla base dei risultati di tali iniziative, sono state identificate le priorità attribuite dalle diverse categorie di stakeholder ai temi analizzati. Attraverso il Bilancio di Sostenibilità, Enel risponde a tali tematiche, fornendo informazioni sulle principali attività e sui progetti svolti durante l'anno. Inoltre, Enel integra tali risultati nel processo di pianificazione, definendo obiettivi e azioni volti al miglioramento continuo delle proprie performance, al fine di rispondere con successo alle aspettative dei propri stakeholder.

Priorità media Priorità alta Priorità molto alta

Piano di Sostenibilità 2020-2022

Bilancio di Sostenibilità Relazione Finanziaria Annuale

102-15

L'adozione nel 2015 di un modello di business sostenibile e integrato ha consentito a Enel di cogliere le opportunità nel settore energetico legate ai trend globali della decarbonizzazione e dell'elettrificazione, e di posizionarsi tra i leader della transizione energetica. Grazie a questo approccio, Enel è oggi un'azienda più sostenibile, efficiente e remunerativa, con un profilo di rischio significativamente minore e una maggiore capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti.

La strategia 2020-2022 si focalizza sul raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) lungo l'intera catena del valore, ponendo al centro l'SDG 13 (Lotta al cambiamento climatico). La decarbonizzazione del mix energetico, attraverso una sempre maggiore crescita della capacità rinnovabile (SDG 7 - Energia pulita e accessibile), e la progressiva chiusura degli impianti a carbone, unitamente all'elettrificazione dei consumi, rappresentano i pilastri del prossimo triennio. I fattori abilitanti sono le infrastrutture e le reti, in linea con l'SDG 9 (Industria, innovazione e infrastrutture), nonché gli ecosistemi e le piattaforme, in linea con l'SDG 11 (Città e comunità sostenibili).

Dal punto di vista operativo è prevista una crescita della capacità rinnovabile di 14,1 GW entro il 2022, raggiungendo circa 60 GW di capacità gestita totale, principalmente da crescita organica, nonché una riduzione della produzione globale da carbone del 74% circa rispetto al 2018. Allo stesso tempo, la percentuale delle rinnovabili sulla capacità totale dovrebbe raggiungere il 60% in tre anni e la produzione a emissioni zero di CO2 il 68% nel 2022. Nel percorso verso la decarbonizzazione completa entro il 2050, Enel ha previsto una roadmap con obiettivi a medio termine, certificati dalla Science Based Targets initiative (SBTi), con una riduzione attesa del 70% delle emissioni di gas serra dirette per kWh al 2030 rispetto ai livelli del 2017, fino a raggiungere 125 g/kWheq 1 . Si è inoltre impegnata a ridurre del 16% le proprie emissioni indirette associate alla vendita di gas naturale sul mercato retail entro il 2030, rispetto ai dati del 2017.

Il Piano prevede specifici investimenti dedicati all'elettrificazione dei consumi finali, valorizzando la crescita della base clienti, e al continuo efficientamento sostenuto dalla creazione di piattaforme globali di business.

Considerato l'importante ruolo delle infrastrutture intelligenti in un mondo energetico completamente decarbonizzato, il Piano mira a rendere la rete sempre più flessibile e resiliente, attraverso investimenti in digitalizzazione, qualità del servizio ed efficienza. Tra i principali obiettivi al 2022 una riduzione attesa dell'indice di frequenza media di interruzione (System Average Interruption Frequency Index - SAIFI) del 9% e circa 29 milioni di contatori intelligenti di seconda generazione installati.

La transizione energetica sarà supportata anche dallo sviluppo di nuovi servizi, tra cui l'aumento della capacità di demand response (10,1 GW nel 2022), l'installazione di 736mila punti di ricarica pubblici e privati per veicoli elettrici entro il triennio di riferimento e lo sviluppo di altri servizi di elettrificazione. Nel periodo 2020-2022, Enel continuerà, inoltre, ad adottare un modello platform-based principalmente nelle reti, nel retail e in Enel X. Nelle reti, l'uso di una piattaforma globale consente la standardizzazione di gestione e manutenzione, dei processi di gestione dei clienti, dell'allocazione delle risorse e dei sistemi. Nel segmento retail, Enel è impegnata nella costruzione e gestione di un modello incentrato su prodotti e servizi piuttosto che sui mercati locali, per favorire l'innovazione e l'efficienza in tutte le aree geografiche. Enel X adotta il modello di piattaforma "by design", e sviluppa prodotti e servizi innovativi anche tramite i propri partner.

Centralità delle persone, catena di fornitura sostenibile, governance solida, salute e sicurezza sul lavoro e attenzione all'ambiente rafforzano e completano la strategia sostenibile del Gruppo, contribuendo così al raggiungimento di tutti e 17 gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

1 Il target relativo alle emissioni di CO2 al 2022 è pari a 220 g/kWh.

  • 1 Non include i processi di selezione che coinvolgono gli operai e il perimetro USA in quanto la normativa locale a tutela delle pratiche anti-discriminatorie in fase di recruiting non permette di monitorare questo dato.
  • 2 Eleggibili e raggiungibili: coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato e che sono risultati in forza e attivi per almeno tre mesi durante l'anno 2019.
  • 3 Target cumulati dal 2015.

Grande attenzione è dedicata alle persone che lavorano in Azienda, considerate elementi chiave della strategia e della transizione energetica. In tale contesto Enel promuove lo sviluppo di programmi di upskilling e reskilling, volti sia allo sviluppo di competenze professionali esistenti sia alla creazione di nuovi profili lavorativi. Obiettivi chiari e precisi riguardano anche la valutazione delle performance, il clima aziendale e lo sviluppo di competenze digitali. In materia di diversità e inclusione prosegue l'impegno per raggiungere entro il 2022 il 50% di donne coinvolte nei processi di selezione, cui si aggiunge un nuovo obiettivo che punta ad aumentare il numero di donne manager e middle manager all'interno dell'Azienda.

Enel continua inoltre a promuovere la crescita economica e sociale delle comunità locali in cui opera, confermando e rafforzando il proprio impegno specifico sui seguenti SDG:

  • > 2,5 milioni di beneficiari di un'istruzione di qualità nel periodo 2015- 2030 (SDG 4);
  • > 10 milioni di beneficiari per quanto

riguarda l'energia pulita e accessibile nel periodo 2015-2030 (SDG 7.1);

> 8 milioni di beneficiari in termini di lavoro dignitoso e crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile nel periodo 2015-2030 (SDG 8).

Obiettivi puntuali sono legati anche a una sempre maggiore attenzione alla salute e sicurezza sul lavoro, alla promozione di una catena di fornitura sostenibile, a una struttura di governance sempre più integrata e a una gestione ambientale basata sulla riduzione delle emissioni e dei consumi, nonché sulla promozione della biodiversità.

In ambito ambientale, Enel si è impegnata a ridurre entro il 20302 le emissioni specifiche di SO2 e NOx rispettivamente dell'85% e del 50% e le polveri del 95% rispetto ai valori registrati nel 20173 .

3 In seguito alla definizione del target di riduzione delle emissioni al 2030 certificato dalla Science Based Targets initiative (SBTi), tali obiettivi sono stati ricalcolati in base all'anno 2017 al fine di garantire opportuna coerenza e allineamento.

Innovazione, digitalizzazione e diffusione di un approccio di economia circolare supportano e accelerano il raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano di Sostenibilità 2020-2022. La trasformazione tecnologica non può, comunque, prescindere da una grande attenzione alla cyber security, nell'ambito della quale il Gruppo conferma i propri obiettivi di diffusione delle più avanzate soluzioni e di rafforzamento delle relative azioni di verifica (Ethical Hacking, Vulnerability Assessment ecc.), nonché di sensibilizzazione in materia di cultura della sicurezza informatica.

Attraverso un modello di business sostenibile e obiettivi chiari e sfidanti, Enel vuole accelerare la transizione energetica senza lasciare indietro nessuno, creando valore nel lungo periodo per tutte le categorie di stakeholder.

2 I target al 2022 rispetto all'anno base 2017 per SO2 , NOx e polveri sono rispettivamente -80%, -45%, -90%.

L'impegno di Enel per gli SDG

L'azione di Enel contro il cambiamento climatico

Bilancio di Sostenibilità Governance solida Impegno contro il cambiamento climatico

Relazione Finanziaria Annuale Relazione sul governo societario

102-15 103-2 103-3 201-2

Il cambiamento climatico è la principale sfida globale del XXI secolo, e la risposta a tale sfida richiede il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate, compreso il settore privato. Enel è pienamente consapevole di questa sfida, e ha sviluppato un modello di business allineato agli obiettivi dell'Accordo di Parigi e al raggiungimento della decarbonizzazione del proprio mix energetico entro il 2050. Un percorso confermato nel 2019, rispondendo alla "call to action" delle Nazioni Unite e firmando l'impegno a limitare l'aumento delle temperature globali a 1,5 °C nonché a raggiungere l'azzeramento delle emissioni entro il 2050. Una transizione che deve essere anche giusta e inclusiva per tutti, promuovendo azioni di ampio respiro che fondano aspetti climatici, energetici, ambientali, industriali e sociali.

Al fine di orientare la propria strategia in materia climatica, Enel ha analizzato i diversi scenari climatici, sia fisici sia di transizione, e individuato i principali rischi e opportunità nel breve, medio e lungo termine. Nel Piano Strategico 2020-2022 Enel si è impegnata nella decarbonizzazione della produzione e del consumo, perseguendo nel contempo l'elettrificazione degli utilizzi finali per far fronte ai cambiamenti climatici e garantire energia pulita e accessibile. I fattori abilitanti per decarbonizzazione ed elettrificazione sono le infrastrutture e le reti, nonché gli ecosistemi e le piattaforme. In particolare, per quanto riguarda la decarbonizzazione, nel prossimo triennio sono previsti investimenti per 14,4 miliardi di euro, la maggior parte dei quali riguarda una maggiore capacità rinnovabile, con una crescita media annua pari a 4,7 GW, per un totale di 14,1 GW. Ciò porterà la percentuale delle rinnovabili, in termini di capacità installata complessiva, al 60% entro il 2022. Inoltre, in parallelo è prevista una riduzione della produzione da carbone di circa il 74% nel 2022 rispetto al 2018.

A settembre 2019 Enel ha annunciato il nuovo obiettivo di riduzione del 70% delle emissioni dirette di gas serra per kWheq entro il 2030, rispetto al 2017, obiettivo certificato dalla SBTi. A conferma del costante impegno in materia, nel 2019 è proseguito il trend di riduzione delle emissioni di CO2 , che ha consentito a Enel di raggiungere con un anno di anticipo l'obiettivo certificato di 350 g/kWheq al 2020 fissato nel 2015. Infatti, le emissioni di CO2 legate alla produzione di energia elettrica sono state 296 g/kWheq, il 20% in meno rispetto al 2018. Inoltre, circa il 55% dell'elettricità prodotta nel 2019 è stata CO2 free, e la capacità rinnovabile installata è stata pari a 42 GW (50% della capacità totale netta nel 2019). A tale capacità si aggiunge quella gestita attraverso il modello BSO ("Build, Sell and Operate") pari a 3,7 GW.

Al fine di garantire una sempre maggiore trasparenza nelle comunicazioni e nelle relazioni con i propri stakeholder, Enel rendiconta periodicamente le proprie attività in materia in linea con gli standard internazionali del GRI (Global Reporting Initiative) e si è pubblicamente impegnata ad adottare le raccomandazioni della Task force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board, che a giugno 2017 ha pubblicato specifiche raccomandazioni sulla rendicontazione volontaria dell'impatto finanziario dei rischi climatici. Il Gruppo ha anche integrato le "Guidelines on reporting climate-related information" pubblicate dalla Commissione europea a giugno 2019, e tenuto in considerazione i risultati del primo lavoro svolto dall'European Lab Project Task Force on Climate-related Reporting (PTF-CRR) che raccoglie le buone pratiche in materia ("How to improve climate-related reporting").

Nella tabella seguente viene riportato l'allineamento della disclosure di Enel sia alla direttiva europea sia alla TCFD, a testimonianza dell'impegno del Gruppo in materia di disclosure relativa al cambiamento climatico.

AZIONE SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO (LINK: Bilancio di Sostenibilità Impegno contro il cambiamento climatico)

RACCOMANDAZIONI TCFD (TASK FORCE ON CLIMATE-RELATED FINANCIAL DISCLOSURES)

LINEE GUIDA DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULL'INFORMAZIONE RELATIVA AL CLIMA

Sezione Sottosezione
L'azione di Enel
contro il
cambiamento
climatico
> Una transizione giusta e inclusiva
> Enel e il contesto mondiale sul
cambiamento climatico
> Il processo di coinvolgimento degli
stakeholder
- Policies and Due Diligence Process
L'impatto di Enel
sul cambiamento
climatico
- Business Model
Il modello
di governance di
Enel per affrontare
il cambiamento
climatico
> Competenze degli organi societari in
materia di cambiamento climatico
> Il modello organizzativo di Enel per
la gestione delle tematiche legate al
clima
> Sistema di incentivazione in materia di
cambiamento climatico
Governance:
recommended disclosure
a) and b)
Policies and Due Diligence Processes
Gli scenari climatici > Lo scenario climatico fisico
> Lo scenario di transizione
Strategy:
recommended disclosure c)
Business Model
La strategia
per affrontare
il cambiamento
climatico
> La decarbonizzazione
> L'elettrificazione
> Infrastrutture abilitanti
> Piattaforme ed ecosistemi
Strategy: recommended
disclosure b), c)
Business Model
Principali rischi e
opportunità legati
al cambiamento
climatico
> Identificazione, valutazione e gestione
dei rischi e delle opportunità
> Identificazione, valutazione e gestione
dei rischi e delle opportunità legati ai
fenomeni fisici
> Identificazione, valutazione e gestione
dei rischi e delle opportunità legati ai
fenomeni di transizione
Strategy: recommended
disclosure a)
Risk Management
recommended disclosure
a), b), c)
Principal Risks and their management
La performance
di Enel nella lotta
al cambiamento
climatico
> Emissioni di gas serra (GHG) dirette e
indirette
> Gli obiettivi di riduzione della CO2
> Le metriche finanziarie, operative e
ambientali
> Obiettivi
Metrics & Targets:
Recommended disclosure
a), b), c)
Outcomes;
Key Performance Indicators

La centralità delle persone

Le nostre persone

Bilancio di Sostenibilità Le nostre persone e il loro valore

Relazione Finanziaria Annuale

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405-1 405-2

Grazie all'energia e alla competenza delle persone, e a una visione condivisa, è possibile gestire una complessità sempre crescente, mantenendo gli impegni presi con il mercato. Il progresso scaturisce dalle idee e dalla co-creazione e si nutre di valori come la fiducia, la responsabilità, la proattività e l'innovazione.

A fine 2019 le persone Enel nei diversi Paesi del Gruppo sono 68.253 (in diminuzione di 1.019 rispetto al 2018), di cui il 44% in Italia, il 15% in Iberia, il 30% in America Latina, il 21% donne, il 12% di età inferiore ai 30 anni, il 55% tra i 30 e i 50 anni e il 34% di età superiore a 50 anni. Le persone con disabilità o appartenenti a categorie protette sono 2.254. L'inclusione di queste diversità consente di adottare soluzioni innovative, di valorizzare il contributo di una molteplicità di punti di vista e di avere differenti percezioni dei rischi, generando di fatto valore sociale ed economico.

In uno scenario in trasformazione, caratterizzato da un alto grado di automazione, da un'evoluzione tecnologica sempre più avanzata e da nuovi profili tecnici e professionali, Enel ha sviluppato programmi di upskilling e reskilling che promuovono l'evoluzione di talenti e abilità. In particolare i primi si focalizzano sullo sviluppo di competenze professionali esistenti, aggiungendone di nuove. Il reskilling invece punta a creare nuovi profili lavorativi, sostituendo competenze che stanno diventando obsolete o non più richieste e permettendo alle persone di occuparsi di nuove attività.

La formazione diventa sempre più partner della crescita di ciascuno, stimolando l'intraprendenza individuale, l'autoapprendimento e lo spirito di proattività. Nel 2019 sono state erogate circa 39 ore medie pro capite di formazione, per un totale di più di 2,6 milioni di ore. In particolare il 46% delle persone è stato coinvolto in attività volte a rafforzare le competenze digitali. Sono stati promossi, inoltre, programmi di formazione tecnico-specialistica relativa alle diverse aree di business attraverso School e Academy. Enel punta però anche a un apprendimento più esperienziale, come il job shadowing, che nasce dal confronto fra persone che svolgono attività e ruoli diversi e che si aprono a stimoli nuovi in un'ottica di formazione e condivisione reciproca delle proprie competenze e attitudini.

L'apertura e l'ascolto sono elementi fondamentali della cultura Open Power e costituiscono il motore dell'indagine di clima svolta da Enel ogni due anni. L'indagine 2018 si è focalizzata su temi quali il benessere, il coinvolgimento e la sicurezza. Nel 2019 sono stati definiti e sviluppati i piani di azione relativi alle aree di miglioramento individuate.

I processi di selezione, assunzione, gestione, sviluppo e valutazione delle performance costituiscono le fondamenta delle relazioni con le persone all'interno dell'Azienda. Enel si è impegnata ad assicurare un'equa rappresentanza dei due generi nelle fasi iniziali dei processi di selezione e assunzione entro il 2021. A

fine 2019 le donne nei bacini di selezione sono il 42% (39% nel 2018). Il processo di valutazione delle performance quantitative e qualitative nell'ultimo anno ha visto coinvolto il 100% delle persone eleggibili e raggiungibili4 , di cui è stato valutato il 99%5 . La valutazione quantitativa è invece stata effettuata per la sola popolazione con remunerazione variabile. Infine si segnala che l'indice di equal remuneration (ERR manager6 ) relativo alla popolazione manageriale nel 2019 è pari a circa l'84%.

  • 5 Dato previsionale a finire, in quanto la chiusura del processo di valutazione è stata posticipata al 2 maggio 2020 causa emergenza Covid-19.
  • 6 ERR manager (Equal Remuneration Ratio manager) = fisso + variabile donne manager / fisso + variabile uomini manager.

4 Eleggibili e raggiungibili: coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato e che sono risultati in forza e attivi per almeno tre mesi durante il 2019.

Le comunità in cui operiamo

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Le relazioni responsabili con le comunità costituiscono un pilastro della strategia di Enel. Guardare costantemente e proattivamente ai bisogni e alle priorità della società permette di cogliere nuove sfide e di ridefinire un modello di business sempre più competitivo, sviluppando nuove strategie e innovando nei processi, anche attraverso soluzioni scalabili.

Nel 2019 Enel, con circa 1.800 progetti e oltre 4 milioni di beneficiari nei diversi Paesi in cui è presente, ha contribuito concretamente allo sviluppo e alla crescita sociale ed economica dei territori: dall'ampliamento delle infrastrutture ai programmi di educazione e formazione, dalle iniziative volte all'inclusione sociale ai progetti di supporto alla vita culturale ed economica. Leva fondamentale per realizzare questi progetti è il ricorso a circa 800 partnership con organizzazioni, imprese, istituzioni operanti a livello sia locale sia internazionale che promuovono lo sviluppo del territorio attraverso interventi innovativi e su misura.

La sostenibilità della strategia è confermata anche dal progresso compiuto in termini di contributo del Gruppo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG), con particolare riferimento ai progetti per garantire un'istruzione di qualità, equa e inclusiva (SDG 4), offrire accesso a energia economica, affidabile, sostenibile e moderna (SDG 7) e promuovere la crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile (SDG 8).

La conoscenza del contesto in cui Enel opera e l'ascolto attivo di tutti gli interlocutori sono fattori essenziali per coniugare crescita economica e sociale nel lungo periodo. Enel adotta un modello di creazione di valore condiviso (CSV), che integra fattori socio-ambientali nei processi di business e lungo tutta la catena del valore, con particolare riferimento alle operazioni di sviluppo del business, ingegneria e costruzioni, nonché gestione e manutenzione degli asset. Il modello prevede sei fasi, attuabili anche individualmente: analisi del contesto, identificazione degli stakeholder, analisi delle priorità e dei rischi/opportunità potenziali, definizione di un piano di azioni condivise, esecuzione del piano stesso, monitoraggio valutazione e rendicontazione. Nel 2019 sono state, infatti, realizzate 1.375 applicazioni del modello CSV7 , nelle diverse fasi della catena del valore, con un approccio inclusivo verso gli stakeholder.

7 Per applicazione si intende l'utilizzo di almeno uno strumento di CSV relativamente a un asset, in qualunque fase della catena del valore e in qualunque Linea di Business.

1 Il numero dei beneficiari considera le attività e i progetti svolti in tutte le aree in cui il Gruppo opera. Per il solo perimetro DnF (escluse le società consolidate con metodo equity, le fondazioni, le onlus del Gruppo, e le società per le quali è stato applicato il meccanismo di BSO - Build, Sell and Operate) il numero di beneficiari è pari a 0,3 milioni per l'SDG 4 (0,2 milioni nel 2018), 1,6 milioni per l'SDG 7 (2,1 milioni nel 2018) e 0,2 milioni per l'SDG 8 (0,2 milioni nel 2018).

L'energia dell'economia circolare

Bilancio di Sostenibilità

Impegno contro il cambiamento climatico Infrastrutture, ecosistemi e piattaforme Catena di fornitura sostenibile Sostenibilità ambientale

L'economia circolare rappresenta un nuovo paradigma per ripensare il modello di sviluppo attuale, coniugando innovazione, competitività e sostenibilità, e per rispondere alle grandi sfide ambientali e sociali. Un percorso che Enel ha avviato nel 2016 e che si è progressivamente esteso all'intera catena del valore, sviluppando la collaborazione e il contributo dei diversi attori interni ed esterni, in un'ottica Open Power. Tale approccio ha permesso lo sviluppo di nuove iniziative di business legate all'innovazione tecnologica e alla valorizzazione di asset e materiali, ma ha anche contribuito a ridurre l'esposizione del Gruppo all'utilizzo di materie prime non rinnovabili.

La visione dell'economia circolare di Enel si fonda su cinque pilastri, che definiscono gli ambiti e le modalità della sua applicazione.

Per la promozione e gestione di tali tematiche è stata istituita una struttura di governance snella e diffusa, coordinata da un'area a livello di Holding. Le Linee di Business definiscono e individuano i modelli, i prodotti, i servizi e i processi in relazione ai contesti di riferimento, mentre le Country contribu-

Estensione della vita utile

Approccio alla progettazione e alla gestione di un asset o di un prodotto volto a estenderne la vita utile, per esempio attraverso progettazione modulare, riparabilità facilitata, manutenzione predittiva.

Input circolari

Modello di produzione e utilizzo basato su input rinnovabili o da precedenti cicli di vita (riuso e riciclo).

Estensione della vita utile Prodotto come servizio di vita Nuovi cicli Input circolari di condivisione Piattaforme Value RecoCircular Use Circular Design

very

Prodotto come servizio Modello di business in cui il cliente acquista un servizio per un tempo limitato, mentre l'azienda mantiene la proprietà del prodotto, massimizzando il fattore di utilizzo e la vita utile.

Nuovi cicli di vita

Ogni soluzione nalizzata a preservare il valore di un bene al termine di un ciclo di vita grazie a riuso, rigenerazione, upcycling o riciclo, in sinergia con gli altri pilastri.

Piattaforme di condivisione Sistemi di gestione comune tra più utilizzatori di prodotti, beni o competenze.

L'energia dell'economia circolare > Clienti (Enel X): rivolto all'accelerazione iscono alle discussioni sul tema dell'economia circolare e curano le relazioni con le istituzioni, le altre aziende (di ogni settore) e gli stakeholder. La sinergia tra le tre aree garantisce lo sforzo di Enel nel cercare soluzioni innovative.

Inoltre, ritenendo essenziale valutare il successo e l'efficacia dell'economia circolare, Enel ha sviluppato un modello di misurazione della circolarità ("CirculAbility Model") che tiene conto di tutti i cinque pilastri, declinati attraverso specifici sottoindicatori, quali la circolarità di flusso, che prende in considerazione tutte le componenti di materiali e di energia nelle fasi di input e output, e la circolarità di utilizzo, che valuta il fattore di utilizzo dei materiali, sia mediante l'estensione della vita utile sia tenendo in considerazione l'applicazione dei princípi di sharing e "product-as-a-service". Successivamente all'identificazione della metrica sono stati declinati i seguenti approcci specifici per Linea di Business:

  • > Procurement: le categorie di forniture sono assoggettate a un'analisi sistematica dell'intero ciclo di vita ("Life Cycle Assessment"), per tracciare gli impatti ambientali e tutti i flussi di materia e di energia durante il processo produttivo della fornitura;
  • > Circular Asset: al fine di gestire gli asset del Gruppo con un approccio circolare viene misurata la circolarità delle fasi di progettazione, costruzione, esercizio e fine vita, consentendo l'in-

dividuazione di iniziative operative che permettano di aumentare l'indice complessivo della circolarità del processo;

> Enel X: misurazione del livello di circolarità dei prodotti e servizi offerti ai clienti (così da fornire uno strumento di comparazione utile per il consumatore finale interessato e sensibile alle tematiche ambientali) e della circolarità dei clienti industriali e della pubblica amministrazione.

I progetti di economia circolare che Enel ha avviato sono numerosi e possono essere sistematizzati nelle seguenti aree principali:

  • > Global Procurement: il progetto intende guidare tutta la catena di fornitura verso la circolarità attraverso la misurazione della circolarità di prodotti e servizi che il Gruppo acquista, l'introduzione di fattori K per premiare i fornitori mediante strumenti specifici di gara per il loro impegno nella transizione verso l'economia circolare, e l'avvio di progetti di co-innovazione per rivedere in ottica circolare la catena di fornitura;
  • > Asset (GPG, G I&N): volto a integrare i benefíci dell'elettrificazione in termini ambientali, sociali ed economici, al fine di ripensare la catena del valore in ottica circular nei flussi di materia ed energia. L'approccio circolare è applicato lungo tutte le fasi della vita degli asset, dalla progettazione alla realizzazione, all'esercizio, fino al fine vita;
  • della circolarità, all'interno del proprio ecosistema di fornitori, partner e clienti. Attraverso il Circular Economy Boosting Program, si è avviato un processo di misurazione e miglioramento della circolarità delle soluzioni in portafoglio del Gruppo con progetti innovativi;
  • > Città Circolari8 : da oltre due anni, un gruppo di lavoro che include le Linee di Business, le Country e diverse aree di staff sta esplorando sfide e soluzioni per le città di domani nel contesto dell'economia circolare, da declinare sia nell'attività del Gruppo sia nella collaborazione con gli stakeholder (istituzioni, altri settori industriali ecc.);
  • > Country: il Gruppo porta avanti numerose iniziative nelle Country sia con il governo sia con le amministrazioni regionali e locali, oltre all'avvio di collaborazioni estese sul tema per rafforzare il ruolo del business, la continua collaborazione con centri di ricerca e associazioni per diffondere la conoscenza sul tema. Le principali attività di Country sono iniziate in Italia e poi estese a Spagna, Cile, Colombia, Argentina, Brasile, Perù e Stati Uniti.

L'Alleanza per l'Economia Circolare

Un modello di business basato sulla circolarità implica la massima collaborazione tra tutti gli attori; per questo riteniamo fondamentale aprirci al confronto con i soggetti che condividono la nostra visione, coinvolgendo le filiere e promuovendo iniziative comuni per salvaguardare le risorse naturali e accrescere la competitività del Paese. Nel 2017 Enel ha lanciato l'Alleanza per l'Economia Circolare e firmato un Manifesto con aziende del Made in Italy leader in diversi settori produttivi. L'obiettivo dell'Alleanza è guidare un'evoluzione complessiva del contesto produttivo in ottica circolare che valorizzi le peculiarità del Made in Italy, puntando sull'innovazione, favorendo la condivisione di esperienze e best practice e promuovendo un costante confronto con l'intero ecosistema. Nel 2019 il sempre maggiore interesse per l'iniziativa ha permesso all'Alleanza di avere una partecipazione sempre crescente in termini di numero di aziende coinvolte e di settori rappresentati, in modo da favorire sempre di più lo sviluppo di modelli di business circolari.

8 Il posizionamento di Enel sulle città circolari è riportato nel documento "Città circolari. Città di domani", disponibile al seguente link: https:// corporate.enel.it/content/dam/enel-it/media/documenti/circular-cities-cities-of-tomorrow\_it.pdf.

Il valore della sostenibilità

Bilancio di Sostenibilità Governance solida

Relazione Finanziaria Annuale Relazione sul governo societario

Esiste un chiaro legame tra sostenibilità e creazione di valore, dal momento che, investendo in progetti sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale, le aziende possono avere una vista di lungo periodo e minimizzare i rischi, contribuendo al contempo al raggiungimento degli SDG. Gli investitori socialmente responsabili continuano a crescere nel 2019 e detengono il 10,8% del totale delle azioni (10,5% nel 2018), pari al 14,1% del flottante (13,7% nel 2018). Inoltre il 43% degli investitori Enel ha sottoscritto i princípi di investimento responsabile delle Nazioni Unite (Principles for Responsible Investment - UN PRI). Gli analisti e le agenzie di rating internazionali ESG monitorano continuamente le performance di sostenibilità di Enel. Attraverso l'applicazione di differenti metodologie, gli analisti valutano le performance del Gruppo rispetto ai temi ambientali, sociali e di governance, che possono essere rilevanti per la comunità finanziaria. Le valutazioni ESG sono pertanto considerate uno strumento strategico per supportare gli investitori e identificare rischi e opportunità legati alla sostenibilità nel loro portafoglio di investimento, contribuendo allo sviluppo di strategie di investimento sostenibile attive e passive. Durante l'ultimo anno, Enel ha mantenuto o migliorato il proprio posizionamento nella maggior parte dei rating ESG e degli indici di sostenibilità, con alcuni importanti risultati raggiunti, tra i quali:

> il raggiungimento, per la prima volta, del rating "AAA" ("AA" nel 2018), da MSCI ESG Research, il principale fornitore di dati e ricerche che misura le performance delle aziende sulla base dei fattori ESG. In particolare, Enel è tra le prime dieci utility presenti;

  • > l'inserimento nella "A-List" del Clima del CDP (rating "A-" nel 2018), confermando la sua leadership nella gestione dei rischi e delle opportunità legate al cambiamento climatico, supportata da una riduzione delle emissioni di gas serra;
  • > la presenza, per il primo anno, nel Bloomberg Gender Equality Index, a conferma dell'impegno e delle prestazioni in materia di promozione e integrazione della diversità di genere lungo tutta la catena del valore dell'Azienda;
  • > la presenza, per la prima volta, nel Global 100 Ranking of Corporate Knights, raggiungendo l'ottava posizione nella classifica generale e

Performance ESG di Enel nei principali rating ESG

la seconda nel settore energetico;

> il migliore posizionamento rispetto al settore delle utility sia nel Dow Jones Sustainability Index World, raggiungendo la quarta posizione

(due posizioni in più rispetto al 2018), sia nel FTSE4Good Index, raggiungendo la seconda posizione (due posizioni in più rispetto al 2018). Le altre società del Gruppo, quali Endesa, Enel Américas, Enel Chile ed Enel Russia, hanno mantenuto o migliorato le proprie performance nella maggior parte dei processi di rating ESG cui hanno partecipato nel 2019.

Green Bond Report

Enel e la finanza sostenibile

La sostenibilità caratterizza sempre più il sistema finanziario, divenendone una leva di creazione di valore nel lungo periodo. Enel ha collocato sul mercato europeo tre green bond per un totale di 3,50 miliardi di euro, rispettivamente nei mesi di gennaio 2017 (1,25 miliardi), 2018 (1,25 miliardi) e 2019 (1 miliardo). I green bond emessi da Enel Finance International NV sono destinati a investitori istituzionali e garantiti da Enel SpA. Attraverso l'emissione di green bond, si vogliono finanziare progetti funzionali al passaggio alla "low carbon economy". Per i dettagli si veda il capitolo "Green Bond Report". A settembre 2019 Enel ha emesso il primo general purpose SDG-linked bond al mondo sul mercato statunitense e sui mercati internazionali, per un totale di 1,5 miliardi di dollari USA, legato all'SDG 7 "Energia accessibile e pulita". Questa emissione obbligazionaria, prima nel suo genere e destinata a soddisfare l'ordinario fabbisogno finanziario della Società, è legata alla capacità del Gruppo di raggiungere, al 31 dicembre 2021, una percentuale di capacità installata da fonti rinnovabili (su base consolidata) pari o superiore al 55% della capacità installata totale consolidata. Per assicurare e garantire la trasparenza dei risultati, il raggiungimento di tale obiettivo sarà oggetto di specifica assurance da parte del revisore incaricato. Il tasso di interesse applicato rimarrà invariato sino a scadenza del prestito obbligazionario a fronte del raggiungimento dell'obiettivo sostenibile sopra riportato alla data del 31 dicembre 2021: in caso di mancato raggiungimento di tale obiettivo, verrà applicato un meccanismo di step up con un incremento di 25 bps del tasso di interesse, a decorrere dal primo periodo di interesse successivo alla data di pubblicazione dell'assurance report del revisore contabile. Dopo il successo di tale collocamento, Enel ha lanciato sul mercato europeo un nuovo SDG-linked bond per un totale di 2,5 miliardi di euro. Oltre all'obiettivo legato all'SDG 7 inserito nella precedente emissione, è stato aggiunto un ulteriore target legato all'SDG 13 "Lotta contro il cambiamento climatico" (emissioni di gas a effetto serra pari o inferiore a 125 gCO2 /kWh entro il 2030). In entrambe le occasioni Enel ha ottenuto un vantaggio economico medio di circa 15 bps rispetto a una potenziale emissione priva di caratteristiche sostenibili. A ottobre, inoltre, Enel SpA ha siglato con UniCredit SpA la prima linea di credito revolving legata, come per le emissioni obbligazionarie sopra citate, all'SDG 7 per un valore di 1 miliardo di euro e durata pari a 5 anni. In relazione al raggiungimento del target entro la data prefissata, la linea prevede un meccanismo di incremento/decremento (step up/step down) che avrà effetto sul margine di interesse applicato in caso di utilizzo della linea e sulla commissione di mancato utilizzo. Enel ha previsto di aumentare il ricorso a fonti di finanziamento sostenibile dal 22% del 2019, al 43% nel 2022 e al 77% circa nel 2030.

Enel è stata riconosciuta dall'International Financing Review (IFR) come ESG Issuer dell'anno in occasione degli IFR Awards 2019, per il suo impegno verso una strategia sostenibile che ha innovato il mercato della finanza. Inoltre, i bond quinquennali SDG-linked del Gruppo, del valore di 1,5 miliardi di dollari statunitensi, sono stati nominati Yankee Bond del 2019.

Dal 2017 Enel è inoltre Member Issuer dei Green Bond Principles (GBP) e Social Bond Principles (SBP) presso l'International Capital Market Association (ICMA), nonché socio fondatore della Climate Finance Leadership Initiative (CFLI) che ha l'obiettivo di facilitare i flussi finanziari privati necessari nel percorso di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, così come previsto dagli Accordi di Parigi. Il CEO di Enel è anche l'unico rappresentante di un'azienda italiana e di un'utility globale che aderisce alla GISD Alliance, un gruppo di 30 leader impegnati ad aumentare gli investimenti a lungo termine per lo sviluppo sostenibile e a facilitare l'allineamento delle operazioni commerciali, della finanza e degli investimenti con l'Agenda per lo Sviluppo Sostenibile del 2030. Enel fa anche parte del Corporate Forum on Sustainable Finance, network creato per contribuire allo sviluppo e alla crescita della finanza sostenibile. Infine Enel ha la co-presidenza della CFO Taskforce for SDGs del Global Compact delle Nazioni Unite, che ha l'obiettivo a lungo termine di definire princípi e roadmap per una finanza d'impresa sostenibile.

I PILASTRI DEL MODELLO DI BUSINESS SOSTENIBILE 01.

Transizione energetica - Impegno contro il cambiamento climatico (1/2)

Piano 2019 2021 Crescita attraverso tecnologie e servizi low carbon

102-15

SDG ATTIVITÀ TARGET RISULTATI 2019 CATEGORIE
13 Riduzione delle emissioni
specifiche di CO2
dalla produzione netta
complessiva
230 g/kWheq nel 20301 296 gCO2
/kWheq
2
Footprint ambientale
7
13
Sviluppo di capacità
rinnovabile addizionale e
riduzione della capacità
termoelettrica
+11,6 GW capacità
rinnovabile addizionale3
-7 GW capacità termica
+3.6 GW capacità
rinnovabile
-4,1 GW capacità
termica
Crescita industriale
Gestione ambientale
13 Applicazione delle migliori
pratiche ambientali
internazionali a impianti a
carbone selezionati
340 mln euro di
investimenti in
ambientalizzazione
145 mln euro Gestione ambientale
9
13
Elettrificazione, storage e
demand response in tempo
reale
9,9 GW di demand
response
173 MW/anno di capacità
di storage4
6,3 GW di demand
response
110 MW di capacità di
storage5
Tecnologie e digitalizzazione
Crescita industriale
Gestione ambientale
Inclusione sociale
11
17
> Promozione di azioni in
linea con la campagna
delle Nazioni Unite
"Making cities resilient"
> Training sulla resilienza
> 240 Comuni coinvolti Iniziativa in corso di
ridefinizione per tutto il
decennio 2020-2030
Gestione ambientale
Inclusione sociale
Partnership
in MBA-PhD nei Paesi di
presenza
> 600 persone coinvolte 204 persone coinvolte

Piano 2020 2022 Decarbonizzazione

SDG ATTIVITÀ TARGET CATEGORIE
13 Riduzione delle emissioni specifiche
di CO2
dalla produzione netta
complessiva
125 g/kWheq nel 20306 Footprint ambientale
7
13
Sviluppo di capacità rinnovabile
addizionale e riduzione della capacità
termoelettrica
+14,1 GW di capacità rinnovabile7
-6,2 GW di capacità termica8
Crescita industriale
Gestione ambientale
13 Applicazione delle migliori pratiche
ambientali internazionali a impianti a
carbone selezionati
187 mln euro di investimenti in
ambientalizzazione
Gestione ambientale
9
13
Storage e demand response
in tempo reale
10,1 GW di demand response
439 MW di storage
Tecnologie e digitalizzazione
Crescita industriale
Gestione ambientale
Inclusione sociale
11
17
Training sulla resilienza in MBA-PhD
nei Paesi di presenza
600 persone coinvolte Gestione ambientale
Inclusione sociale
Partnership

1 Target precedente alla ridefinizione e certificazione da parte della Science Based Targets initiative avvenuta nel settembre 2019. In seguito a tale ridefinizione, il nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 al 2030 risulta pari a 125 gCO2 /kWheq.

  • 2 Il valore considera la sola capacità consolidata. Relativamente al valore comprensivo della capacità gestita, le emissioni di CO2 sono pari a 284 gCO2 /kWheq.
  • 3 Incluse acquisizioni per 0,2 GW e capacità gestita per 0,4 GW.
  • 4 Target ridefinito sulla base del solo perimetro Enel X.
  • 5 Include il contributo della Linea di Business Global Power Generation.
  • 6 L'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 al 2030 è stato ridefinito e certificato dalla Science Based Targets initiative nel settembre 2019.
  • In seguito a tale ridefinizione, nel 2022 le emissioni specifiche di CO2 saranno inferiori a 220 gCO2 /kWheq.

7 Include la capacità gestita.

8 Include il nucleare.

Transizione energetica - Impegno contro il cambiamento climatico (2/2)

Piano 2019 2021 Crescita attraverso tecnologie e servizi low carbon

102-15

SDG ATTIVITÀ TARGET 2021 RISULTATI 2019 CATEGORIE
12 Finalizzazione metodologia
per metriche finanziarie
circular di Gruppo
ed estensione alle Linee
di Business
Effettuata l'analisi su
metodologia per EBITDA
circular di Gruppo
Economia circolare
Crescita industriale
12 Sviluppo delle attività della
Circular Community
Creata una community
su circular economy
Economia circolare
12
17
Lancio della Circular
Academy interna
Avviata la progettazione
della Circular Academy
Economia circolare
12 Rafforzamento di partnership
e collaborazioni sul tema
circular economy (CE)
> Estensione Alleanza
su Economia Circolare
> Adesione alla Ellen
MacArthur Foundation
> Membri di ICESP1
> Membri di Expert
Group Financing
Circular Economy
> Membri di European
Remanufacturing
Council
> Partecipazione a
WBCSD Factor10 on
Policy
Economia circolare
Partnership
12 Nuovi Paesi
coinvolti nella strategia
di CE
5 nuovi Paesi Coinvolti 8 nuovi Paesi2 Economia circolare
Efficienza operativa
12 Nuovi progetti
di CE avviati, intra
e inter-divisionali
6 progetti Avviati 4 nuovi progetti3 Economia circolare
Efficienza operativa
SCONFIGGERE
LA POVERTA
124931
O SCONFIGGERE
LA FAME MA
O SALUTE
C EBENESSERE
ISTRUZJONE
4 DIQUALITÀ
E PARTA DIGENERE ACQUAPULTA
U ESERVIZI
IGIENICO-SANITARI
ENERGIA PULTA
E ACCESSIBILE
O BUONA OCCUPAZIO
I E CRESCITA
ECONOMICA
W
O INNOVAZIONE E
J INFRASTRUTTURE,
O DISUGUAGUANZE SOSTENIBILI
트 프
== 1
合同的品
12 EPRODUZIONE
RESPONSABILI
19 LOTTA CONTRO 14 ACQUATICA
CLIMATICO
FLORAEFAUNA
100
FLORAEFAUNA
TERRESTRE
T PAGE, GIUSTIZIA E
JUSTRONISON
17 PARTNERSHIP (23
SUSTAINABLE
DEVELOPMENT
GOALS

Piano 2020 2022 Decarbonizzazione

SDG ATTIVITÀ/TARGET CATEGORIE
12 > Sviluppo delle attività della Circular Community Economia circolare
17 > Lancio della Circular Academy Crescita industriale
> Promozione della cultura e delle best practice di circular economy a livello
di Global Business Line, Global Procurement e Country
12 Definizione e applicazione, in collaborazione con le diverse aree Economia circolare
aziendali, di soluzioni di economia circolare Crescita industriale
Efficienza operativa
Creazione di un ecosistema impegnato sul tema economia circolare Economia circolare
12 nei Paesi di presenza più rilevanti Efficienza operativa
Definizione e applicazione delle opportune metriche di circolarità, Economia circolare
12 sia industriali sia finanziarie, a supporto e per valorizzare le attività
di economia circolare con il coinvolgimento delle competenti aree
di business
Crescita industriale
Rafforzamento di partnership e collaborazioni Economia circolare
12 Partnership

1 Italian Circular Economy Stakeholders Platform.

2 I Paesi coinvolti sono Spagna, Italia, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Perù, USA e Canada.

3 I progetti avviati sono relativi al "power plant equipment decommissioning", "circular smart meter", "end of life wind plant" e l'estensione della circular economy in Enel X.

102-15 103-2 103-3 201-2

Bilancio di Sostenibilità At a Glance Governance solida Indicatori di performance

Relazione Finanziaria Annuale Relazione sul governo societario Relazione sulla remunerazione

296 g/kWheq

emissioni specifiche di CO2 della produzione netta complessiva

70%

riduzione delle emissioni dirette di CO2 per kWheq (Scope 1) entro il 2030, rispetto al 2017 (obiettivo certificato SBTi)

50% potenza efficiente netta rinnovabile

91% EBITDA per prodotti, servizi e tecnologie low carbon

Impegno contro il cambiamento climatico

L'azione di Enel contro il cambiamento climatico

Secondo le stime dell'IPCC1 (Intergovernmental Panel on Climate Change) il riscaldamento globale è ormai una realtà; la temperatura è aumentata di 1 °C rispetto ai livelli preindustriali e, se continuerà a crescere al ritmo attuale, l'aumento raggiungerà probabilmente 1,5 °C tra il 2030 e il 2050. Le emissioni di gas serra (GHG) sono in costante crescita nell'ultimo decennio e non vi è un chiaro segnale di rallentamento o di inversione di questa tendenza. La comunità scientifica richiede quindi un'azione urgente per accelerare la transizione verso un'economia a emissioni zero, in modo da ridurre al minimo l'impatto del cambiamento climatico. Nel 2019 il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) ha evidenziato che, se le emissioni globali di gas serra non diminuiranno del 7,6% ogni anno tra il 2020 e il 2030, non sarà possibile raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.

In tale contesto, è essenziale promuovere collaborazioni tra governi, imprese, istituzioni finanziarie e società civile, sviluppando la consapevolezza dei diversi stakeholder sulle tematiche legate al cambiamento climatico. Le imprese giocano un ruolo fondamentale in quanto sono responsabili della maggior parte delle emissioni globali ma, contemporaneamente, dispongono di una capacità unica di sviluppare soluzioni innovative per contribuire alla loro riduzione su larga scala. Il settore elettrico può agire sulla riduzione delle emissioni relative alla produzione di energia e contemporaneamente promuovere l'elettrificazione della domanda di energia così da sostenere la decarbonizzazione di altre industrie e servizi.

Enel, consapevole di tale sfida, si è data l'obiettivo di raggiungere la decarbonizzazione del proprio mix energetico entro il 2050, come annunciato pubblicamente nel 2015 in occasione del lancio degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni

1 L'IPCC, fondato nel 1988 da UNEP (United Nations Environment Programme) e WMO (World Meteorological Organization), è il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici. L'IPCC fornisce, su base scientifica, analisi nell'ambito climatico al fine di supportare i governi nella definizione delle politiche di contrasto al cambiamento climatico.

Unite, con particolare riferimento all'SDG 13 "Lotta contro il cambiamento climatico". Si è impegnata quindi a sviluppare un modello di business in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi per mantenere l'aumento medio della temperatura globale al di sotto dei 2 °C rispetto ai livelli preindustriali e possibilmente limitarne l'aumento a 1,5 °C. Nel 2019 il Gruppo ha rilanciato tale impegno, rispondendo, come prima azienda italiana, alla "Call to action" delle Nazioni Unite sottoscrivendo l'impegno a limitare l'aumento delle temperature globali a 1,5 °C e a raggiungere le zero emissioni entro il 2050. Enel si è inoltre impegnata a fissare obiettivi quantitativi intermedi in linea con le raccomandazioni dell'iniziativa Science Based Target (SBTi), per cui a settembre 2019 ha annunciato il nuovo obiettivo di riduzione del 70% delle proprie emissioni dirette di gas serra per kWheq entro il 2030, rispetto all'anno di riferimento 2017, certificato dalla SBTi.

Particolare attenzione è anche rivolta alle politiche di adattamento al cambiamento climatico, al fine di aumentare la resilienza degli asset lungo l'intera catena del valore, limitando così i potenziali impatti negativi e garantendo un servizio energetico sicuro e sostenibile in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera. Al fine di garantire una sempre maggiore trasparenza nelle comunicazioni e relazioni con i propri stakeholder, Enel rendiconta periodicamente le proprie attività in materia in linea con gli standard internazionali del GRI (Global Reporting Initiative) e si è pubblicamente impegnata ad adottare le raccomandazioni della Task force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board, che a giugno 2017 ha pubblicato specifiche raccomandazioni sulla rendicontazione volontaria dell'impatto finanziario dei rischi climatici. Il Gruppo ha anche integrato le "Guidelines on reporting climate-related information" pubblicate dalla Commissione europea a giugno 2019, e tenuto in considerazione i risultati del primo lavoro svolto dall'European Lab Project Task Force on Climate-related Reporting (PTF-CRR) che raccoglie le buone pratiche in materia ("How to improve climate-related reporting").

Un sistema economico a emissioni zero nella seconda metà del secolo in corso, come previsto dall'Accordo di Parigi, richiederà trasformazioni tecnologiche, sociali ed economiche significative. Per questo motivo la transizione deve essere anche giusta ("just"), favorendo la creazione di posti di lavoro sostenibili e dignitosi. Pertanto, la lotta contro il cambiamento deve essere accompagnata dalla promozione di una transizione giusta e inclusiva e dalla creazione di posti di lavoro sostenibili e dignitosi (la cosiddetta "just transition").

Una transizione giusta e inclusiva

Enel è convinta che la decarbonizzazione sia un'opportunità per l'intera società, ma è fondamentale che vengano condivisi i benefíci della transizione energetica accompagnandola con misure di ampio respiro che fondano aspetti climatici, energetici, ambientali, industriali e sociali.

L'impegno di Enel alle Nazioni Unite

A luglio 2019, l'Amministratore Delegato di Enel ha firmato l'impegno promosso dalle Nazioni Unite sulla "just transition", impegnando l'Azienda a garantire che i nuovi posti di lavoro siano equi, dignitosi e inclusivi. Enel si è impegnata a rispettare al proprio interno e a far rispettare ai propri fornitori i seguenti standard internazionali:

  • > dialogo sociale con i lavoratori e i loro sindacati;
  • > rispetto dei diritti dei lavoratori (compresi quelli relativi alla sicurezza) sulla base delle indicazioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro (International Labour Organization - ILO);
  • > protezione sociale, comprese le pensioni e l'assistenza sanitaria;
  • > garanzie salariali, anche esse in linea con le direttive dell'ILO.

L'importanza delle azioni locali

In Italia Enel gestisce Futur-e, un progetto di riqualificazione di 23 centrali elettriche, con l'obiettivo di trovare nuove soluzioni e modalità di utilizzo basate su criteri di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Un'attività in stretta collaborazione con le amministrazioni locali, le imprese e le comunità per sviluppare, promuovendo l'innovazione, la riconversione energetica e l'economia circolare.

Nel 2019 il progetto è stato esteso anche alle centrali termoelettriche in Spagna per le quali è stata annunciata la dismissione entro il 2020. In particolare, il progetto legato alla Centrale di Compostilla prevede specifiche linee d'azione che vanno dalla ricerca attiva di un impiego per il personale direttamente interessato alla formazione per il miglioramento dell'occupabilità delle persone dell'impianto e della comunità locale, nonché alla promozione di attività economiche, dell'occupazione e della sostenibilità nell'area di riferimento.

Le attività di sensibilizzazione e ricerca

A settembre 2019 è stato presentato lo studio Just E-volution 2030, realizzato da The European House - Ambrosetti in collaborazione con Enel e Fondazione Centro Studi Enel. Lo studio, attraverso un innovativo modello econometrico, stima gli impatti della transizione energetica in atto, sostenuta dalla crescente elettrificazione, digitalizzazione e generazione da fonti rinnovabili, sulla produzione industriale, l'occupazione, la qualità dell'aria nell'Unione europea e in maggiore dettaglio in Italia, Spagna e Romania.

Enel e il contesto mondiale sul cambiamento climatico

Le politiche e il quadro regolatorio sul cambiamento climatico nel 2019

La Conferenza delle Parti (COP)

La Conferenza delle Parti (COP) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici riunisce una volta all'anno tutti i Paesi firmatari dell'Accordo di Parigi, i due principali trattati internazionali che riflettono l'impegno globale nella lotta al cambiamento climatico.

In particolare, l'accordo raggiunto durante la Conferenza

delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Parigi del 2015 (COP21) ha segnato un passo avanti fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici. La conferenza ha dato vita a un approccio condiviso a livello globale per ridurre le emissioni di gas a effetto serra che provocano i cambiamenti climatici, con il supporto di una solida governance normativa, ma che è ancora carente delle regole che permettano di redistribuire tra i singoli Paesi gli sforzi di riduzione aggiuntivi necessari a raggiungere l'obiettivo principale dell'Accordo. Tale obiettivo è mantenere l'aumento medio della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli preindustriali, puntando a limitarlo a 1,5 °C. Nel 2019, si è tenuta in Spagna la COP25 con l'obiettivo di promuovere ulteriori progressi sui punti chiave dell'accordo di Parigi, in particolare sull'articolo 6 relativo ai mercati internazionali del carbonio. La COP25 si è inoltre concentrata nello spingere i Paesi a rafforzare le ambizioni in vista della presentazione nel 2020 di nuovi e aggiornati piani d'azione nazionali per il cambiamento climatico (NDC - Nationally Determined Contribution). Enel e la sua filiale in Spagna Endesa hanno svolto un ruolo proattivo come sponsor della conferenza. Hanno anche convocato e partecipato a diversi eventi collaterali e incontri governativi che si sono svolti all'interno della conferenza.

"European Green Deal"

L'11 dicembre 2019, la Commissione europea ha presentato "European Green Deal" (EGD), una strategia per la crescita che mira a migliorare il benessere delle persone. L'Unione europea intende diventare a emissioni zero entro il 2050, proteggere vite umane, animali e piante riducendo l'inquinamento, aiutare le imprese a diventare leader mondiali nel campo delle tecnologie e dei prodotti puliti, contribuire a una transizione giusta e inclusiva. La Commissione ha presentato, il 4 marzo 2020, la prima proposta di legge europea sul clima per trasformare questo impegno politico in un obbligo giuridico e stimolare gli investimenti. Per conseguire tali obiettivi è necessaria l'azione di tutti i settori:

  • > energia: decarbonizzare il settore energetico;
  • > edifici: ristrutturare gli edifici, aiutare le persone a ridurre le bollette energetiche e l'uso dell'energia;
  • > industria: sostenere l'industria per innovare e diventare leader mondiali nell'economia verde;
  • > mobilità: introdurre forme di trasporto privato e pubblico più pulite, più economiche e più sane.

In particolare, è prevista una valutazione delle misure necessarie per definire un target di riduzione delle emissioni di gas a ef-

fetto serra al 2030 più ambizioso: meno 50-55% rispetto all'obiettivo attuale del 40%. A tal fine, la Commissione europea lancerà un processo di revisione dei diversi dossier legislativi al fine di allinearli ai nuovi target climatici: in primis l'Emissions Trading Scheme (ETS) e la possibilità di estenderlo a ulteriori settori, la direttiva sulla tassazione energetica e l'introduzione di un "carbon border adjustment mechanism" per specifici settori, volto a ridurre il rischio di "carbon leakage" e preservare la competitività dell'industria dell'Unione europea.

È stato proposto, inoltre, un nuovo piano di investimenti sostenibili che includa un "just transition mechanism" e un "just transition fund", volti ad aiutare le regioni e i settori vulnerabili fortemente dipendenti dai combustibili fossili e a mobilizzare i fondi necessari per il raggiungimento degli obiettivi dell'European Green Deal.

Pacchetto legislativo "Clean Energy for all Europeans"

Il pacchetto legislativo "Clean Energy for all Europeans", proposto dalla Commissione europea nel 2016, ha posto le basi necessarie per una maggiore integrazione e regionalizzazione dei mercati dell'energia, del bilanciamento, della flessibilità e della capacità. A seguito dell'accordo interistituzionale raggiunto durante il 2018, il 14 giugno 2019 sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea (GU) gli ultimi dossier legislativi necessari alla chiusura del pacchetto legislativo: Regolamento Elettricità (2019/943), Regolamento ACER (2019/942), Regolamento Preparazione al Rischio (2019/941), Direttiva Elettricità (2019/944). I dossier sono entrati in vigore il 4 luglio 2019: i Regolamenti risultano immediatamente applicabili, mentre la Direttiva dovrà passare attraverso il processo di recepimento nei vari Paesi UE fino al 31 dicembre 2020. Le nuove normative favoriscono l'integrazione delle diverse tecnologie e la partecipazione di diverse tipologie di operatori nei mercati; aprono altresì al possibile sviluppo di meccanismi per fornire segnali a lungo termine agli investimenti per la decarbonizzazione (per esempio, aste, PPA) e l'adeguatezza del sistema elettrico (mercato della capacità).

Il posizionamento di Enel

I processi decisionali e regolatori dell'Unione europea incidono sulla transizione energetica in atto, con effetti sui modelli di business delle aziende, sui comportamenti dei consumatori e dei singoli cittadini, con un impatto diretto sui quadri legislativi messi in atto a livello nazionale nei Paesi in cui il Gruppo opera. Inoltre, in relazione alla sua natura transnazionale e alle attuali sfide globali, il processo legislativo europeo sta diventando sempre più complesso e, a tal fine, necessita di una cooperazione più stretta tra le istituzioni dell'UE e gli altri stakeholder.

In tale contesto Enel ha deciso di istituire, ormai da diversi anni, la Funzione Europa e Affari Euro-Mediterranei, che monitora le tematiche rilevanti e rappresenta il Gruppo a livello europeo nei confronti di istituzioni, organizzazioni, associazioni e altre controparti attive. Una specifica unità è dedicata a consolidare e rappresentare la posizione del Gruppo sulle politiche che si riferiscono ai cambiamenti climatici, alle strategie a bassa emissione di carbonio, alla regolamentazione internazionale del mercato del carbonio, all'ambiente e alla sicurezza degli approvvigionamenti. Attraverso questa unità, Enel supporta quindi la difesa del clima e segue il coinvolgimento degli stakeholder istituzionali, delle associazioni di categoria, delle organizzazioni non governative e del mondo accademico. Tale attività di coinvolgimento degli stakeholder contribuisce all'evoluzione del quadro normativo europeo verso obiettivi climatici ambiziosi. Inoltre, è garantito il coordinamento con le diverse aree aziendali e i diversi Paesi del Gruppo, al fine di garantire che tutti i processi normativi cui la società è invitata a partecipare, a livello sia europeo sia nazionale, siano pienamente in linea con la strategia di Enel verso la promozione di un modello energetico low carbon e verso l'elettrificazione della domanda di energia.

Enel accoglie favorevolmente le diverse politiche climatiche e le misure normative annunciate e attuate nel 2019 nelle diverse aree geografiche in cui è presente, in particolare in Europa. La società considera, a tale proposito, il Green New Deal presentato dalla Commissione europea come una grande opportunità per accelerare il percorso dell'Unione europea verso un'economia decarbonizzata e sostenibile, che a sua volta porterà opportunità di business allineate alla strategia e al modello di business sostenibile del Gruppo.

Nel corso del 2019 Enel ha inoltre partecipato attivamente a consultazioni pubbliche, incontri, conferenze, workshop ed eventi riguardanti i quattro dossier già pubblicati in occasione del Clean Energy Package, accogliendo con favore il riconoscimento dell'efficienza energetica come pilastro chiave verso la transizione energetica a basse emissioni di carbonio e contribuendo a stabilire un sistema affidabile per aumentare le rinnovabili e per affrontare le sfide dei futuri mercati dell'energia elettrica in modo efficiente in termini di costi e promuovendo la cooperazione tra gli Stati membri. Gli obiettivi fissati stimoleranno la competitività industriale dell'Europa, daranno impulso alle energie rinnovabili, creeranno nuovi posti di lavoro, ridurranno le bollette energetiche, contribuiranno ad affrontare la povertà energetica e miglioreranno la qualità dell'aria.

Enel si sta anche impegnando con i governi e gli stakeholder in Europa, America Latina e Africa nello sviluppo di tabelle di marcia per la transizione energetica con un approccio aperto, condividendo le conoscenze tecniche e di disegno di politiche per contribuire all'attuazione dell'Accordo di Parigi. Il loro sviluppo prevede tipicamente quattro attività principali: a) scenari di emissione di gas serra per il 2050, sviluppando mix tecnologici a livello economico e profili di emissione corrispondenti coerenti con gli obiettivi di decarbonizzazione e le circostanze nazionali; b) scenari di emissione di gas serra per il 2030 che identificano obiettivi intermedi coerenti con gli scenari 2050 e delineano le traiettorie da seguire per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione a lungo termine; c) raccomandazioni politiche volte a creare un contesto politico e normativo favorevole agli investimenti necessari per una transizione energetica efficiente e per il raggiungimento degli obiettivi 2030 e 2050; d) dialoghi tra le parti interessate

che consentano di impegnarsi con le istituzioni, le ONG e altri operatori in uno scambio aperto sulle questioni più critiche per garantire il successo delle transizioni energetiche.

Il posizionamento di Enel sul carbon pricing

Enel ritiene che il sistema "cap and trade" sia il meccanismo più efficiente per ridurre le emissioni, soprattutto nelle economie industrializzate. La definizione di un obiettivo assoluto di emissioni ne garantisce l'efficacia nel raggiungimento dell'obiettivo ambientale, mentre il segnale di prezzo fissato dal mercato garantisce l'efficienza economica e la minimizzazione dei costi. In generale, Enel ritiene che l'istituzione di un sistema "cap and trade" basato su un solido quadro normativo garantisca la certezza di obiettivi climatici di lungo periodo e consenta ai meccanismi di mercato di determinare prezzi coerenti con i cicli macroeconomici e con le condizioni di mercato. Invece, la tassazione ambientale si adatta bene ai Paesi con un quadro istituzionale più debole e a settori caratterizzati da fonti di emissioni distribuite. Il dibattito sull'adeguatezza di un "cap and trade" o di una carbon tax deve essere sviluppato sotto molteplici prospettive, bilanciando il rapporto costo-efficacia degli strumenti politici con la fattibilità tecnica e politica. La scelta dell'opzione politica dovrebbe includere anche una valutazione dei settori che devono essere coperti dal sistema e una valutazione del quadro politico esistente.

Pertanto, Enel riconosce il ruolo dell'EU-ETS nel fornire un adeguato segnale di prezzo associato alle emissioni di CO2 nell'Unione europea e accoglie con favore i risultati della revisione della Direttiva EU-ETS per il periodo 2021-2030. L'EU-ETS permette di sfruttare un quadro già esistente ar-

monizzato a livello europeo, che garantisce la neutralità tecnologica e il trattamento uniforme degli operatori di mercato. In sintesi, l'EU-ETS è il cardine delle politiche climatiche dell'UE, integrate anche da altre politiche che consentono il raggiungimento degli obiettivi climatici, salvaguardando al contempo la competitività del sistema industriale dell'UE.

Sulla base di queste considerazioni, il Gruppo Enel non è favorevole all'introduzione di tasse nazionali sul carbonio (o "floor" del prezzo del carbonio) nei settori dell'ETS dell'UE, in quanto provocherebbero una significativa distorsione della concorrenza all'interno del mercato unico dell'Unione e aumenterebbero il costo complessivo del raggiungimento del risultato ambientale desiderato.

Nelle regioni al di fuori dell'Unione europea (come l'America Latina) gli asset Enel sono sempre più coperti da schemi di carbon pricing, principalmente tasse sul carbonio che si trasformeranno in schemi di "cap and trade", sia nazionali sia attraverso collegamenti regionali, in un orizzonte temporale medio-lungo.

Piattaforme d'azione e partnership per affrontare il cambiamento climatico

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Il Gruppo svolge un ruolo attivo in diverse associazioni e organizzazioni di settore con l'obiettivo di promuovere i temi relativi alla transizione energetica a livello sia nazionale sia globale. Di seguito sono riportate alcune delle associazioni internazionali con cui Enel ha collaborato attivamente nel 2019 (si veda anche il capitolo "Governance solida").

Three Percent Club - Il Gruppo ha aderito a questa piattaforma lanciata nell'ambito della Energy Transition Coalition del Climate Action Summit tenutosi nel settembre 2019. È una piattaforma di 15 governi, 13 imprese e organizzazioni internazionali impegnate a contribuire a mettere il mondo sulla strada necessaria per ottenere i miglioramenti richiesti per soddisfare l'Accordo di Parigi, determinando un aumento globale annuo del 3% dell'efficienza energetica.

Climate Finance Leadership Initiative (CFLI) - Enel è socio fondatore di tale iniziativa, lanciata da Michael R. Bloomberg su ispirazione del Segretario Generale delle Nazioni Unite, e che mira a promuovere gli investimenti del settore privato in risposta ai cambiamenti climatici.

eurelectric - Sotto la presidenza di Enel, eurelectric ha adottato una nuova visione a lungo termine del settore elettrico europeo, attraverso la quale si è impegnata a raggiungere un mix di energia elettrica a emissioni zero di carbonio in Europa molto prima del 2050 e ad aumentare l'efficienza energetica e l'elettrificazione della domanda di energia al fine di mitigare gli effetti del cambiamento climatico. L'Amministratore Delegato di Enel ha concluso la presidenza nel giugno 2019.

Global Sustainable Electricity Partnership (GSEP) - L'obiettivo della partnership è guidare lo sviluppo energetico sostenibile elettrificando e collegando le comunità di tutto il mondo. Enel detiene la presidenza del GSEP per l'esercizio 2019-2020, con il CEO di Enel X in qualità di Presidente, e ne ospita gli incontri esecutivi, promuovendo le migliori pratiche di elettrificazione al suo interno e incoraggiando i soci a condividere esempi di partnership attive virtuose come tema dell'anno.

Wind Europe - Questa associazione, guidata dalle imprese, si propone di promuovere politiche e iniziative nazionali e internazionali volte a rafforzare lo sviluppo dei mercati, delle infrastrutture e delle tecnologie legate all'energia eolica, a livello sia europeo sia globale. Nel corso del 2019, Enel ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione e, complessivamente, di 13 dei 19 gruppi di lavoro e task force.

Solar Power Europe - Questa associazione guidata dalle aziende rappresenta diverse organizzazioni che svolgono un ruolo attivo lungo tutta la catena del valore, con l'obiettivo di delineare il contesto normativo e migliorare le opportunità commerciali legate all'energia solare in Europa. Enel è stata ampiamente rappresentata all'interno di questa associazione nel corso del 2018, ricoprendo la carica di Vicepresidente a livello sia di Consiglio di Amministrazione sia di Comitato Strategico e svolgendo un ruolo attivo in diverse task force nel corso dell'anno.

SmartEn - È un'associazione leader nel settore delle soluzioni energetiche digitali e decentralizzate, che si concentra sulla transizione energetica attraverso la cooperazione intelligente tra i settori del consumo, delle reti, della trasmissione e della generazione, che svolgono tutti un ruolo ugualmente importante in un sistema energetico integrato. Nel 2019 Enel ha svolto un ruolo attivo nel Consiglio di Amministrazione, così come in diversi gruppi di lavoro istituiti per promuovere soluzioni energetiche decentrate sostenibili.

E.DSO for Smart Grids - L'European Distribution System Operators (E.DSO) è l'interfaccia primaria tra i distributori e le istituzioni europee, promuovendo lo sviluppo su larga scala e la sperimentazione di tecnologie per le reti intelligenti in situazioni reali, così come nuovi modelli di mercato e normative volte a raggiungere gli obiettivi dell'Unione europea in materia di energia e clima. Enel è Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione insieme ad altri attori della rete elettrica internazionale.

European Association for Storage of Energy (EASE) -

EASE è la principale associazione di rappresentanza delle organizzazioni attive lungo l'intera catena del valore dell'immagazzinamento dell'energia. Nel corso del 2019, Enel ha ricoperto diversi ruoli chiave nel sistema di governance, partecipando anche all'elaborazione di position paper volti a promuovere il ruolo dell'accumulo di energia in un sistema energetico decarbonizzato.

International Emissions Trading Association (IETA) - Questa organizzazione commerciale senza scopo di lucro ha il compito di consentire alle imprese di impegnarsi in un'azione per il clima coerente con gli obiettivi della "Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici" e di introdurre sistemi di scambio efficaci basati sul mercato delle emissioni di gas serra. Nel 2019 il lavoro di IETA è stato particolarmente focalizzato a livello UE, sostenendo lo studio dell'imminente Green Deal UE, e, a livello latinoamericano, supportando le discussioni sull'adozione del prezzo del carbonio in America Latina. Enel è membro del Consiglio di Amministrazione di IETA ed è attivamente coinvolta in diversi gruppi di lavoro e attività.

RES4Africa - Raccoglie una rete di leader internazionali provenienti da tutta la catena del valore dell'energia rinnovabile e sostiene la creazione di un ambiente favorevole agli investimenti nelle energie rinnovabili e alle partnership strategiche in Africa. Il Gruppo Enel, attraverso Enel Green Power, è uno dei soci promotori e detiene la presidenza dell'associazione.

Il processo di coinvolgimento degli stakeholder

Clienti, consumatori, influencer, società civile e comunità locali

Il cambiamento climatico è una sfida che riguarda tutta la società. Enel promuove il coinvolgimento dei principali stakeholder al fine di aumentare la loro consapevolezza e sviluppare un dialogo costruttivo che possa fornire un prezioso contributo all'ideazione di soluzioni per mitigare il cambiamento climatico e che creino valore per il Gruppo. Tra le azioni più rilevanti realizzate nel 2019 vi sono:

> analisi di materialità: il cambiamento climatico, in termini di priorità per gli stakeholder e di performance dell'Azienda nei diversi Paesi in cui opera, è stato uno dei temi trattati durante l'identificazione delle principali priorità per

gli stakeholder nella pianificazione della sostenibilità;

  • > Enel Focus On: si è svolta a New York, Addis Abeba, Bogotà e Santiago del Cile una serie di incontri informali volti a coinvolgere i principali attori e influencer per avviare un dialogo aperto con il management del Gruppo sulle principali sfide della transizione energetica. Sono stati trattati diversi temi legati al clima, come l'elettrificazione in un futuro a emissioni zero alimentato da energia rinnovabile, la mobilità elettrica e l'efficienza energetica;
  • > social media: nel 2019 Enel ha continuato a utilizzare i social media per sensibilizzare l'opinione pubblica su temi legati al cambiamento climatico, tra cui la decarbonizzazione, le energie rinnovabili, l'elettrificazione, la mobilità elettrica e il consumo energetico responsabile;
  • > Twenergy: è un ecosistema digitale lanciato dalla filiale Enel in Spagna Endesa, con l'obiettivo di incoraggiare un consumo energetico responsabile, raccogliendo i pareri degli esperti in materia di efficienza energetica attraverso articoli, incontri digitali e sostenendo diverse iniziative di settore;
  • > sensibilizzazione delle comunità locali: attraverso il modello di creazione di valore condiviso (CSV), Enel ha organizzato diversi workshop con le comunità locali interessate dalle sue attività nelle diverse aree geografiche, sensibilizzandole su tematiche legate ai cambiamenti climatici e spiegando come le rinnovabili siano una soluzione estremamente efficace, non solo a beneficio dell'ambiente ma anche per la creazione di posti di lavoro e per lo sviluppo socio-economico.

Enel al Climate Action Summit 2019 delle Nazioni Unite

A settembre 2019, Enel ha partecipato al Climate Action Summit delle Nazioni Unite, il più importante evento globale sul cambiamento climatico, che riunisce capi di Stato, aziende nonché società civile e leader politici al fine di intraprendere azioni sempre più ambiziose per affrontare questa sfida, anche promuovendo la trasformazione delle economie in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG).

Il vertice rappresenta il primo evento di questo tipo a essere convocato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite e si è focalizzato su specifiche aree di azione, tra cui transizione energetica, climate finance, carbon pricing e infrastrutture e città, con l'obiettivo di rafforzare l'ambizione e accelerare le azioni per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi del 2015. Enel ha svolto un ruolo chiave partecipando al percorso "The Energy Transition Coalition", in quanto parte dell'iniziativa italiana "Catalysing the Energy Transition through Digital Power Infrastructure" che mira a promuovere la transizione energetica attraverso lo sviluppo di infrastrutture digitali ed energie rinnovabili, in particolare nei Paesi in via di sviluppo.

L'Amministratore Delegato di Enel ha anche partecipato allo UN Private Sector Forum, ospitato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite e organizzato dal Global Compact delle Nazioni Unite. L'evento ha riunito i Chief Executive, i giovani leader del clima, i capi di Stato e di governo e i leader delle Nazioni Unite, stimolando un dialogo multi-stakeholder e intergenerazionale al fine di condividere un piano d'azione urgente e collettivo per affrontare la crisi climatica.

L'impegno proattivo e la leadership di Enel sono stati sottolineati anche da due importanti impegni presi in occasione del Summit:

  • > Business Ambition for 1.5˚C Our Only Future, verso il quale Enel si è impegnata a raggiungere l'obiettivo di emissioni zero entro il 2050, in linea con la limitazione dell'aumento delle temperature globali a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali.
  • > Just transition & green, decent jobs, attraverso il quale Enel si impegna a promuovere una just transition nel rispetto delle norme internazionali sul lavoro nelle sue diverse attività.

Ulteriori informazioni sugli impegni e sulla loro realizzazione sono riportate nel presente capitolo.

Le nostre persone

Nel 2019 Enel ha coinvolto tutte le persone che lavorano in Azienda in attività di sensibilizzazione al fine di aumentare il loro coinvolgimento in materia di cambiamento climatico e promuovere una cultura dell'innovazione e dell'imprenditorialità aziendale a livello globale per risolvere le sfide energetiche.

Nel corso degli Enel Days 2019, gli eventi annuali aziendali, sono stati promossi dibattiti e confronti su temi come l'elettrificazione, la decarbonizzazione, la digitalizzazione e l'urbanizzazione. Sono state anche presentate le principali priorità del Piano Strategico per il successivo triennio, in linea con quanto comunicato alla comunità finanziaria in occasione del Capital Markets Day.

Enel ha inoltre lanciato, a livello locale, campagne di informazione sulla sostenibilità e sui cambiamenti climatici, come quella interna promossa in Spagna relativa agli impegni sugli UN SDG, tra cui l'SDG 13 "Lotta contro il cambiamento climatico". In occasione del Climate Summit delle Nazioni Unite sono state organizzate specifiche campagne di comunicazione interna per raccontare i principali avvenimenti e confrontarsi sulle nuove sfide e le opportunità emerse nel corso dell'evento.

Infine, Enel raccoglie annualmente l'opinione delle persone in Azienda nell'ambito dell'analisi di materialità, per la definizione degli obiettivi del Piano di Sostenibilità.

L'impatto di Enel sul cambiamento climatico

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L'energia elettrica è essenziale per garantire il progresso sostenibile delle società moderne e costituisce un fattore chiave nel raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare l'SDG 7, per garantire a tutti un'energia accessibile, affidabile, sostenibile e moderna, e l'SDG 13, in materia di lotta contro il cambiamento climatico.

La produzione di energia elettrica ha da sempre un ruolo chiave in materia di cambiamento climatico, in quanto l'utilizzo di combustibili fossili rappresenta una fonte rilevante di emissioni di gas serra. Lo sviluppo tecnologico, specialmente nel campo delle energie rinnovabili, ha però trasformato completamente tale scenario, posizionando l'elettricità come una delle principali soluzioni per ridurre l'impronta di carbonio a livello mondiale. Enel è consapevole di tali impatti e mette in atto specifiche azioni per minimizzarli, promuovendo la decarbonizzazione del sistema energetico e l'elettrificazione della domanda di energia e riducendo di conseguenza le emissioni di gas serra lungo l'intera catena del valore.

La produzione da fonti fossili di Enel (principalmente carbone e gas) rappresenta tradizionalmente la fonte principale di emissioni di gas serra. In particolare, nel 2019 le emissioni dirette (Scope 1) legate alla produzione da fonti fossili sono state pari a circa 69,4 mln t di CO2 , mentre le emissioni indirette (Scope 3) legate all'estrazione e al trasporto di combustibili sono state pari a 4,0 mln teq di CO2 (considerando anche quelle relative al trasporto di materie prime e rifiuti). Enel sta riducendo al minimo tale impatto accelerando la dismissione degli impianti a carbone, con una riduzione della capacità nel 2019 pari a 4,1 GW. Parallelamente, il Gruppo sta incrementando lo sviluppo di capacità rinnovabile che, insieme al contributo della produzione nucleare, ha permesso di evitare emissioni per 77 mln t di CO2 . Inoltre, Enel è attivamente impegnata nello sviluppo di sistemi di storage dell'energia elettrica che supportano l'integrazione della capacità rinnovabile, con una capacità installata totale di 110 MW nel 2019. La decarbonizzazione del mix energetico ha anche un impatto positivo sulla riduzione delle emissioni indirette di gas serra di altri settori (Scope 2) associate all'acquisizione di energia elettrica per coprire il fabbisogno delle attività commerciali.

La gestione della rete elettrica comporta la produzione di emissioni indirette di gas serra (Scope 2) associate alle perdite di energia sulla rete, pari a 3,8 mln teq di CO2 nel 2019 (secondo la metodologia di calcolo "location based"). Enel sta investendo attivamente nella digitalizzazione e automazione della rete elettrica per ridurre tali perdite e aumentarne l'affidabilità, favorendo al contempo la diffusione delle rinnovabili nel sistema energetico.

Sebbene Enel non abbia un impatto diretto in termini di emissioni di gas serra nel mercato retail, l'utilizzo dei prodotti venduti da parte dei propri clienti genera emissioni di gas serra che sono contabilizzate come emissioni indirette (Scope 3). In particolare, le emissioni legate all'utilizzo di energia elettrica venduta ai clienti sono state pari a circa 29,0 mln teq di CO2 , mentre quelle relative al gas venduto pari a 23,9 mln teq di CO2 . Enel monitora regolarmente tali emissioni e adotta misure volte a ridurle al minimo. In particolare, Enel si è impegnata a ridurre del 16% le proprie emissioni indirette associate alla vendita di gas naturale sul mercato retail entro il 2030, rispetto ai dati dell'anno 2017. Tale obiettivo è certificato dalla Science Based Targets initiative.

Infine, Enel offre ai propri clienti soluzioni tecnologiche per ridurre le emissioni di carbonio legate al loro consumo energetico in un'ampia gamma di settori, tra cui i trasporti, la gestione degli immobili o i processi e i servizi industriali. Per esempio, attraverso Enel X il Gruppo sta promuovendo la diffusione delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici (79.565 punti di ricarica installati nel 2019), lo sviluppo di soluzioni di efficienza energetica, la generazione distribuita, i servizi di consulenza, l'illuminazione pubblica intelligente e le città circolari.

L'impatto di Enel sul cambiamento climatico nel 2019

1 Include la produzione di energia rinnovabile e nucleare.

  • 4 Altre emissioni Scope 1 sono pari a 0,6 mln t CO2 . Vedere il paragrafo "Emissioni di gas serra" per ulteriori dettagli.
  • 5 SAIFI, System Average Interruption Frequency Index.

6 Altre emissioni Scope 2 sono pari a 1,5 mln t CO2 (secondo la metodologia di calcolo "location based"). Vedere il paragrafo "Emissioni di gas serra" per ulteriori dettagli.

Nota metodologica

Green Bond & Appendice

Le fondamenta ESG

2 Il GHG Protocol richiede di considerare il consumo di elettricità nel calcolo dell'impronta di carbonio aziendale come emissioni indirette (Scope 2).

3 Include il contributo della Linea di Business "Global Power Generation".

Il modello di governance di Enel per affrontare il cambiamento climatico

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Il modello organizzativo e di corporate governance di Enel definisce specifici compiti e responsabilità in capo ai principali organi di governance all'interno dell'Azienda, garantendo che i rischi e le opportunità relativi al cambiamento climatico siano opportunamente tenuti in considerazione in tutti i processi decisionali aziendali rilevanti.

Competenze degli organi societari in materia di cambiamento climatico

Il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA è responsabile dell'esame e dell'approvazione della strategia aziendale, inclusi il budget annuale e il Piano Industriale del Gruppo, che incorporano i principali obiettivi e le azioni che la Società ha intenzione di intraprendere per guidare la transizione energetica e fronteggiare il cambiamento climatico. Nel 2019, il Consiglio di Amministrazione ha affrontato questioni legate al clima, riflesse nelle strategie e nelle operazioni aziendali e di sostenibilità, in 8 dei 14 incontri svolti.

Sul tema del cambiamento climatico il CdA è supportato principalmente da due comitati di amministratori:

  • > Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità - Ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione nella valutazione e nelle decisioni relative, tra l'altro, alle tematiche di sostenibilità, comprese eventuali questioni climatiche rilevanti connesse alle attività della Società e alle dinamiche di interazione di quest'ultima con tutti gli stakeholder. Nel 2019, questo Comitato ha trattato questioni legate al clima, riflesse nelle strategie e nelle operazioni aziendali e di sostenibilità, in 5 degli 8 incontri svolti;
  • > Comitato Controllo e Rischi Supporta il CdA nell'espletamento dei compiti a quest'ultimo demandati in materia di controllo interno e di gestione dei rischi. Procede inoltre all'esame dei contenuti in materia di cambiamento climatico illustrati nella Relazione Finanziaria Annuale e nel Bilancio di Sostenibilità, rilasciando in proposito un parere preventivo

al Consiglio di Amministrazione chiamato ad approvare tali documenti. Nel 2019, questo Comitato ha trattato questioni legate al clima, riflesse nelle strategie e nelle operazioni aziendali e di sostenibilità, in 6 delle 12 riunioni svolte.

La Società ha organizzato anche nel corso del 2019 un apposito programma di induction finalizzato a fornire agli Amministratori un'adeguata conoscenza dei settori di attività in cui opera il Gruppo, inclusi temi legati al cambiamento climatico e ai relativi riflessi nella strategia industriale e nelle operazioni aziendali.

Presidente - Nell'esercizio della sua funzione di impulso e coordinamento delle attività del Consiglio di Amministrazione, nonché di verifica dell'attuazione delle deliberazioni consiliari, svolge in concreto un ruolo proattivo nel processo di approvazione e monitoraggio delle strategie aziendali e di sostenibilità, di cui la lotta verso il cambiamento climatico è una priorità. Inoltre, nel corso del 2019 il Presidente ha presieduto anche il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità.

Amministratore Delegato e Direttore Generale - È responsabile della definizione e supervisione del modello di business sostenibile, attraverso l'identificazione della strategia volta a guidare la transizione energetica verso un modello low carbon. Inoltre, rappresenta Enel in diverse iniziative che si occupano di cambiamenti climatici, ricoprendo posizioni rilevanti in istituzioni di fama mondiale.

Il modello organizzativo di Enel per la gestione delle tematiche legate al clima

Enel dispone di un management team che assegna le responsabilità relative alle tematiche climatiche alle specifiche Funzioni che contribuiscono a guidare la leadership di Enel nella transizione energetica. Ciascuna area è responsabile della gestione dei rischi e delle opportunità relative al cambiamento climatico per il proprio perimetro di competenza. Le Funzioni di Holding sono responsabili di consolidare l'analisi dello scenario e della gestione del processo di pianifi-

cazione strategica e finanziaria finalizzato alla promozione di un modello di business sostenibile, posizionando la lotta al cambiamento climatico al centro della strategia.

Le Linee di Business Globali sono responsabili dello sviluppo delle attività legate alla promozione della generazione rinnovabile, all'ottimizzazione della capacità termica, alla digitalizzazione della rete elettrica e allo sviluppo delle soluzioni di business abilitanti la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico. Nel 2019, dalla fusione di Enel Green Power e Global Thermal Generation, è nata Global Power Generation, per confermare il ruolo di guida del Gruppo Enel nella transizione energetica, attraverso un processo integrato di decarbonizzazione e sviluppo sostenibile di capacità rinnovabile.

Le Funzioni Globali di Servizio sono responsabili dell'adozione dei criteri di sostenibilità, ivi incluso il cambiamento climatico, nella gestione della catena di fornitura e dello sviluppo di soluzioni digitali per supportare lo sviluppo di tecnologie abilitanti la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico.

A livello locale, le Regioni e i Paesi hanno il compito di promuovere la decarbonizzazione e guidare la transizione energetica verso un modello di business low carbon all'interno delle aree di responsabilità. Inoltre, la Funzione Europa e Affari Euro-Mediterranei è responsabile della definizione della posizione del Gruppo sui cambiamenti climatici, sulle politiche low carbon e sulla regolamentazione dei mercati internazionali del carbonio a livello europeo.

In aggiunta, il Comitato per gli investimenti di Gruppo, presieduto dall'Amministratore Delegato, concede l'approvazione alle spese per gli investimenti relativi allo sviluppo del business. Tale comitato ha anche il compito di garantire che tutti gli investimenti siano pienamente allineati all'impegno del Gruppo di promuovere un modello di business low carbon e raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050.

Sistema di incentivazione in materia di cambiamento climatico

La politica di remunerazione della Società include diversi meccanismi con lo scopo di progredire verso la transizione energetica, in particolare:

  • > una remunerazione variabile a breve termine (MBO) che può includere obiettivi relativi alla specifica funzione aziendale di ciascun manager. Per esempio, possono includere obiettivi legati allo sviluppo delle energie rinnovabili per i manager all'interno della Linea di Business di Global Power o legati a soluzioni per la transizione energetica all'interno della Linea di Business Globale Enel X. Inoltre, il nuovo sistema di MBO assegnato al CEO per il 2020 prevede l'inserimento di un nuovo obiettivo quantitativo climatico legato alla crescita della capacità installata netta consolidata rinnovabile rispetto alla capacità installata netta consolidata totale, con il peso del 15% della retribuzione variabile di breve termine;
  • > una remunerazione variabile a lungo termine che dal 2018 include un obiettivo quantitativo climatico, ovvero la riduzione delle emissioni di CO2 per kWheq del Gruppo Enel nei successivi tre anni, con il peso del 10% della retribuzione variabile complessiva a lungo termine;

Il modello di governance di Enel per affrontare il cambiamento climatico

Gli scenari climatici

Il Gruppo sviluppa scenari di breve, medio e lungo termine, in ambito energetico, macroeconomico e finanziario al fine di supportare l'attività di pianificazione strategica e industriale, la valutazione degli investimenti e delle operazioni straordinarie. In tali scenari il ruolo del cambiamento climatico è sempre più importante e produce effetti in termini di:

  • > fenomeni acuti (ondate di calore, alluvioni, uragani ecc.) e il loro potenziale impatto sugli asset industriali;
  • > fenomeni cronici relativi a modifiche strutturali del clima, come il trend di aumento della temperatura, l'innalzamento del livello del mare ecc., che determinano una variazione della produzione degli impianti e una modifica dei profili di consumo dell'energia elettrica nei settori residenziale e commerciale;
  • > transizione dei diversi settori industriali e di business verso un'economia verde caratterizzata da un livello di emissioni di inquinanti sempre più basso.

Le tematiche connesse ai trend futuri delle variabili climatiche (in termini di fenomeni acuti e fenomeni cronici) definiscono il cosiddetto "scenario fisico", mentre i temi della transizione industriale ed economica verso soluzioni che possano ridurre le concentrazioni di CO2 in atmosfera sono gli elementi caratteristici dello "scenario di transizione". L'adozione degli scenari descritti e la loro integrazione nei processi aziendali tiene conto delle linee guida della TCFD ed è un fattore abilitante alla valutazione dei rischi e delle opportunità connesse al cambiamento climatico.

Lo scenario climatico fisico

Tra le proiezioni climatiche sviluppate dall'IPCC su scala globale, il Gruppo ne ha selezionate due caratterizzate da uno specifico livello di emissioni (collegato al cosiddetto "Representative Concentration Pathway"):

  • > Representative Concentration Pathway 2.6 (RCP 2.6): compatibile con un riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C rispetto ai livelli preindustriali entro il 2100, ovvero una media di circa 1 °C nel periodo 2081-2100;
  • > Representative Concentration Pathway 8.5 (RCP 8.5): compatibile con uno scenario dove non si attuano particolari misure di contrasto al cambiamento climati-

co, uno dei cosiddetti "Business as Usual scenario". In tale scenario si stima un aumento di temperatura globale di circa 4,3 °C rispetto ai livelli preindustriali nel periodo 2081-2100.

Nelle proiezioni climatiche RCP 8.5 le aree geografiche del Mediterraneo e del Centro/Sud America subiranno un sensibile incremento delle temperature medie e una sensibile riduzione delle precipitazioni; gli effetti diverranno più marcati nella seconda metà del secolo con un trend crescente fino al 2100. Nello scenario RCP 2.6 vi saranno effetti analoghi ma di intensità minore, con un trend in rallentamento nella seconda metà del secolo, generando un notevole differenziale tra i due scenari al 2100.

Gli scenari sono globali, per cui, al fine di definirne il loro effetto nelle aree di rilevanza per il Gruppo, è stata avviata una collaborazione con il dipartimento di Scienze della Terra dell'International Centre for Theoretical Physics (ICTP) di Trieste. Nell'ambito di tale collaborazione l'ICTP fornisce le proiezioni delle maggiori variabili climatiche con una risoluzione pari a riquadri di 50 km2 e un orizzonte temporale di previsione che va dal 2030 al 2050. Le principali variabili in questione sono rappresentate dalle temperature medie, dalle precipitazioni di neve e pioggia e dalle radiazioni solari. La prima fase di studio condotta nel 2019 ha portato all'elaborazione di proiezioni che hanno riguardato Italia e Spagna con la conseguente definizione di un preliminare scenario fisico.

Italia

Fenomeni acuti: nel periodo 2030-2050 si prevede che le ondate di calore aumentino in maniera sensibile in termini sia di frequenza sia di distribuzione geografica, in particolar modo nelle regioni meridionali. L'intensità delle piogge e delle nevicate straordinarie subisce, in tali scenari, un incremento ma con una frequenza in diminuzione rispetto ai dati storici.

Fenomeni cronici: è previsto un aumento della temperatura media annuale nel periodo 2030-2050, con incrementi in entrambi gli scenari RCP 2.6 e 8.5. Nello scenario RCP 8.5 la temperatura è prevista incrementare mediamente di 0,4 °C in più rispetto allo scenario RCP 2.6 nel periodo 2030-2050, e questo differenziale crescerà in misura sensibile nella seconda metà del secolo. I cambiamenti cronici di temperatura possono essere analizzati per avere informazioni circa i potenziali effetti sulla richiesta di raffrescamento e riscaldamento dei sistemi energetici locali. In Le fondamenta ESG

termini di heating day (HD), ovvero i giorni con una temperatura inferiore a 15 °C, e di cooling day (CD), ovvero i giorni con una temperatura superiore a 24 °C, si ha, nel periodo 2030-2050, una riduzione di HD (-14%) e un aumento di CD (+60%) nello scenario RCP 2.6, mentre nello scenario RCP 8.5 si riscontra una maggiore riduzione di HD (-17%) e un maggiore aumento di CD (+80%).

Spagna

Giorni di riscaldamento (HD) Giorni di raffrescamento (CD)

Fenomeni acuti: nel periodo 2030-2050 si prevede che le ondate di calore aumentino in maniera sensibile la loro frequenza, con una maggior diffusione geografica attesa, in particolar modo nella parte meridionale del Paese. Le precipitazioni estreme subiranno un aumento dell'intensità degli eventi ma una diminuzione di frequenza, mentre le precipitazioni nevose estreme, pur rimanendo sostanzialmente concentrate nelle stesse aree geografiche attuali, potrebbero diminuire di molto sia in frequenza sia in intensità.

Fenomeni cronici: la temperatura media annuale è prevista in aumento, nel periodo 2030-2050, con incrementi in entrambi gli scenari RCP 2.6 e 8.5. Nello scenario RCP 8.5 la temperatura è prevista in incremento mediamente di 0,4 °C rispetto allo scenario RCP 2.6 nel periodo 2030- 2050, e questo differenziale crescerà in maniera sensibile nella seconda metà del secolo. In termini di heating day (HD) e di cooling day (CD) si ha, nel periodo 2030-2050, una riduzione di HD (-6%) e un aumento di CD (+29%) nello scenario RCP 2.6, mentre nello scenario RCP 8.5 è atteso una maggiore riduzione di HD (-10%) e un maggiore aumento di CD (+43%).

Lo scenario di transizione

Lo scenario di transizione fa riferimento alla descrizione dell'evoluzione dei settori industriali e di business in un contesto economico, sociale e regolatorio coerente con differenti trend di emissioni di gas serra (GHG) e, quindi, correlato con gli scenari climatici RCP 8.5 e 2.6. In tal senso il Gruppo si è dotato di strumenti quantitativi che, a fronte della definizione delle assunzioni riguardo all'evoluzione del contesto, consentono di elaborare le corrispondenti proiezioni della domanda energetica, di quella elettrica, della produzione di energia elettrica, della penetrazione delle rinnovabili, della diffusione dei veicoli elettrici ecc.; in altri termini, tutte le variabili rilevanti che caratterizzano un sistema energetico nazionale rispetto alle attività del Gruppo.

Quindi nella definizione degli scenari di transizione si distinguono:

> le assunzioni relative al contesto globale macroeconomico ed energetico in termini di prezzo delle commodity, tassi d'interesse, prodotto interno lordo ecc., con riferimento ai benchmark internazionali quali International Energy Agency (IEA), Bloomberg New Energy Finance (BNEF), International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA) ecc. Per quanto riguarda lo IIASA, per esempio, sono stati presi in considerazione i fondamentali relativi alla domanda di commodity sottostante gli "Shared Socioeconomic Pathways" (SSPs), in cui si sviluppano scenari di contesto energetici generali collegati agli scenari climatici fisici. Le informazioni derivanti dagli "SSPs" sono utilizzate a supporto delle previsioni di lungo periodo sui prezzi delle commodity;

> le assunzioni sulle policy e sui provvedimenti regolatori locali in merito alle politiche di contrasto al cambiamento climatico, quali la riduzione di emissioni di anidride carbonica, l'efficienza del sistema energetico, la decarbonizzazione del settore elettrico, la riduzione di consumo di petrolio ecc. Per l'Italia e la Spagna si fa riferimento ai Piani Nazionali Integrati Energia e Clima (PNIEC), approvati anche in ambito europeo, mentre in ambito extra-europeo ci si riferisce ai rispettivi programmi nazionali in ambito energetico.

Al fine di definire lo scenario di transizione per la parte correlata con il settore elettrico, il Gruppo considera gli elementi precedentemente descritti (scenari fisici, assunzioni sul contesto macro ed energetico, evoluzioni regolatorie) come presupposti per la valutazione delle proiezioni future di domanda elettrica, produzione elettrica, rinnovabili ecc.

In tale quadro si è stimato, preliminarmente, l'effetto della temperatura sulla domanda elettrica nel lungo periodo (2030-2050). Per l'Italia, si stima un incremento medio della domanda elettrica nazionale fino al 5%, dovuto all'effetto combinato dell'aumento cronico delle temperature e della transizione del sistema verso una maggiore elettrificazione dei consumi. Nello scenario fisico RCP 8.5, inoltre, aumenta la probabilità di anni estremamente caldi che conducono a un aumento prospettico fino al +10% della domanda elettrica, insieme ai rischi connessi con una maggiore frequenza di eventi climatici estremi. Nel caso della Spagna, invece, nel medesimo orizzonte temporale gli effetti cronici portano a un aumento della domanda pari a circa il 2% in media e, nel possibile anno di picco dello scenario RCP 8.5, possono arrivare fino al +4%. L'aumento più contenuto della domanda elettrica, nel caso spagnolo rispetto a quello italiano, è principalmente dovuto a un minore spazio per l'elettrificazione futura dei consumi, in quanto attualmente già ampiamente elettrificati, come conseguenza della presenza dell'energia nucleare nel Paese. Tali effetti isolano il solo effetto della temperatura sulla domanda elettrica nel lungo periodo e comprendono l'evoluzione inerziale del sistema energetico nazionale, non considerando invece le ripercussioni derivanti dagli effetti del cambiamento climatico, sottolineate anche dal rapporto speciale sul riscaldamento globale dell'IPCC e che potrebbero avere effetti indiretti anche sulle economie e quindi sulla richiesta di energia elettrica.

Effetti sulla domanda elettrica (2030-2050)

La strategia per affrontare il cambiamento climatico

102-15 103-2 103-3 201-2

La strategia del Gruppo Enel si è dimostrata in grado di creare valore sostenibile sul lungo termine, integrando i temi di sostenibilità e di profonda attenzione per gli argomenti connessi al cambiamento climatico.

Il Gruppo è tra le aziende leader che guidano la transizione energetica, attraverso la decarbonizzazione della produzione elettrica e l'elettrificazione dei consumi, che rappresenteranno un'opportunità sia per aumentare la creazione di valore sia per concorrere positivamente a un più rapido raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità globale definiti dall'O-

NU (UN Sustainable Development Goals, SDG) nell'Agenda 2030, ponendo l'SDG 13 per la lotta al cambiamento climatico al centro della sua strategia.

Di conseguenza, il nuovo Piano Strategico 2020-2022 si fonda su un rinnovato set di pilastri strategici "purpose driven", che rappresentano i principali trend di settore connessi alla transizione energetica e alla lotta verso il cambiamento climatico, identificando anche i principali abilitatori della trasformazione. I trend di decarbonizzazione ed elettrificazione, naturalmente connessi alla generazione e alla vendita di energia, saranno resi disponibili dallo sviluppo di reti sempre più digitali e dall'evoluzione verso un modello di business a piattaforma. Grazie alle strategie messe in campo, il Gruppo potrà arrivare a un EBITDA ordinario low carbon di 18,3 miliardi di euro nel 2022; ciò porterà l'apporto di prodotti, servizi e tecnologie a basse emissioni di carbonio al 91% del totale. Nell'arco di Piano, coerentemente con gli obiettivi di EBITDA, più del 90% dei Capex sarà destinato a prodotti, servizi e tecnologie a basse emissioni di carbonio.

La decarbonizzazione

In termini di decarbonizzazione, in una configurazione dello scenario2 coerente con il contenimento del riscaldamento globale in linea con l'Accordo di Parigi, la capacità installata rinnovabile dovrebbe passare dal 35% del 2018 al 69% del 2040, grazie alla progressiva diminuzione dei costi di produzione e all'accresciuta consapevolezza pubblica sui temi climatici. Tale evoluzione del sistema verso fonti più variabili richiederà una maggiore flessibilità per gestire l'equilibrio tra generazione e consumo; pertanto, ci si attende che anche le tecnologie di demand response e di storage crescano significativamente, anche in questo caso aiutate da una forte riduzione dei costi, che si prevede dimezzeranno nei prossimi 20 anni. Gli importanti obiettivi che il Piano Strategico di Enel si pone in termini di decarbonizzazione saranno pertanto raggiunti grazie a un'accelerazione dello sviluppo rinnovabile, contestualmente a un progressivo abbandono degli impianti a carbone; l'obiettivo al 2030, con una diminuzione della produzione del 74% già nel 2022, è quello di far diventare la produzione a carbone totalmente marginale.

2 Sustainable Development Scenario IEA (International Energy Agency), World Energy Outlook 2019.

L'obiettivo di aumento della capacità rinnovabile è previsto in crescita di 14,1 GW (11,6 GW considerando esclusivamente la potenza efficiente installata netta) nel periodo 2020-2022, e verrà raggiunto sulla base di diversi indirizzi strategici:

  • > 5,4 GW saranno sviluppati in Paesi come l'Italia, la Spagna e il Cile, dove nuovi investimenti nelle energie rinnovabili supporteranno il processo di decarbonizzazione della flotta di generazione;
  • > 5,1 GW saranno sviluppati principalmente in Brasile e negli Stati Uniti, dove un numero crescente di grandi clienti si sta spostando dal mercato regolamentato per acquistare elettricità da fonti rinnovabili realizzate principalmente tramite accordi di acquisto a lungo termine (PPA);
  • > 3,6 GW di capacità verranno sviluppati per supportare la presenza in Paesi aperti di recente o in nuovi mercati, sia direttamente sia attraverso joint venture.

Grazie a questi interventi la potenza efficiente installata netta di Gruppo al 2022 sarà per il 60% rinnovabile.

Al fine di supportare il processo di decarbonizzazione, il Piano prevede anche il notevole contributo dei nuovi servizi di flessibilità messi a disposizione da Enel X; il demand reponse crescerà dai 6,3 GW nel 2019 agli oltre 10,1 GW nel 2022, mentre il servizio di storage dai 110 MW nel 2019 passerà a circa 440 MW nel 2022.

L'elettrificazione

L'elettrificazione, intesa come passaggio al più efficiente vettore elettrico di consumi attualmente alimentati da altre commodity, avrà un ruolo centrale nella strategia del Gruppo Enel. Coerentemente con lo scenario di sviluppo sostenibile dell'IEA, la quota di elettricità nel consumo globale finale di energia dovrebbe raggiungere il 43%3 nel 2040 (partendo dal 24% del 2018); questo scenario presuppone un notevole aumento degli investimenti medi annui per gli usi finali, che nel decennio 2030-2040 dovrebbero essere quasi cinque volte quelli effettuati nel 2018.

Le opportunità che deriveranno da questo trend riguarderanno un ampio spettro di attività, a partire dalla generazione distribuita, passando per gli interventi di efficienza energetica per gli edifici e le infrastrutture dei veicoli elettrici, permettendo di sostenere la crescita delle aziende che si posizioneranno in anticipo. Il Piano di Enel punta a una quota di mercato stabile nel libero mercato dei Paesi europei, sostenuta da un aumento del 65% nel numero dei clienti e da una crescita del 21% nei volumi venduti sul mercato libero nel 2022.

Ulteriori spinte al processo di elettrificazione arriveranno dai contributi derivanti dalla mobilità elettrica, raggiungendo nel 2022 oltre 736mila punti di ricarica, e più in generale dai nuovi servizi di elettrificazione offerti da Enel X, permettendo di sviluppare modelli di business orientati a promuovere la decarbonizzazione di altri settori industriali e di servizi.

Infrastrutture abilitanti

Per poter adeguatamente sostenere la creazione di valore, tramite i due macro trend, il Piano identifica nelle reti di distribuzione di elettricità uno degli elementi di maggiore importanza; l'evoluzione del loro ruolo sarà centrale per poter sostenere la maggior complessità indotta dal sistema di generazione distribuita delle rinnovabili o dalla mobilità elettrica, per gestire il processo di digitalizzazione indotto dagli innovativi servizi messi a disposizione dei clienti finali e per garantire la resilienza del sistema energetico in considerazione degli impatti dei cambiamenti climatici. Di conseguenza, tra il 2020 e il 2022, Enel continuerà a investire nella digitalizzazione della rete, portando il numero di contatori intelligenti di seconda generazione installati da 13,1 a 28,8 milioni.

Piattaforme ed ecosistemi

Enel adotterà a livello globale un modello platform-based nelle reti, nel retail e in Enel X, che consentirà di standardizzare e ottimizzare processi operativi, supportando il raggiungimento delle efficienze previste nel Piano, e di favorire la nascita di nuove opportunità di business che promuovano un modello energetico libero da emissioni di gas serra.

3 Dato riferito all'energia utile (useful energy), intesa come l'energia disponibile ai consumatori finali per soddisfare le loro esigenze energetiche (fonte IEA WEO 2019 SDS).

Principali rischi e opportunità legati al cambiamento climatico

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Identificazione, valutazione e gestione dei rischi e delle opportunità

Il processo di definizione delle strategie del Gruppo viene accompagnato da un'accurata analisi dei rischi e delle opportunità a esse connessi, includendo anche gli aspetti legati al cambiamento climatico.

Annualmente, prima dell'esame del Piano Strategico da parte del Consiglio di Amministrazione, viene presentata al Comitato Controllo e Rischi un'analisi quantitativa dei rischi e delle opportunità legate al posizionamento strategico del Gruppo, tra cui si considerano gli elementi legati al clima, come per esempio i fattori regolatori e i fenomeni meteo-climatici.

Tuttavia, i cambiamenti climatici e la transizione energetica avranno effetti sulle attività del Gruppo secondo varie dinamiche. Per identificare in maniera strutturata e coerente con le raccomandazioni della TCFD le principali tipologie di rischio e di opportunità e gli impatti sul business a essi associati, è stato adottato un framework che rappresenta in maniera esplicita le principali relazioni tra variabili di scenario e tipologie di rischio e opportunità, indicando le modalità di gestione strategiche e operative che considerano anche misure di mitigazione e adattamento.

Si identificano due principali macrocategorie di rischi/opportunità: quelle derivanti dall'evoluzione delle variabili fisiche e quelle derivanti dall'evoluzione degli scenari di transizione.

I rischi fisici vengono suddivisi a loro volta tra acuti (ovvero eventi estremi) e cronici: i primi sono legati al verificarsi di condizioni meteo-climatiche di estrema intensità, i secondi sono legati a cambiamenti graduali, ma strutturali nelle condizioni climatiche. Gli eventi estremi espongono il Gruppo a gravi rischi quali potenziale indisponibilità più o meno prolungata di asset e infrastrutture, costi di ripristino, disagi per i clienti. Il mutamento cronico delle condizioni climatiche espone, invece, il Gruppo ad altri rischi od opportunità; per esempio, variazioni strutturali di temperatura potrebbero provocare variazioni della domanda elettrica ed effetti sulla produzione, mentre variazioni della piovosità o ventosità potrebbero impattare il business del Gruppo in termini di minore o maggiore producibilità.

In riferimento al processo di transizione energetica verso un modello più sostenibile e caratterizzato da una progressiva riduzione delle emissioni di CO2 , esistono rischi e opportunità legati sia al mutamento del contesto regolatorio e normativo sia ai trend di sviluppo tecnologico, di elettrificazione e alle conseguenti dinamiche di mercato.

Coerentemente con gli scenari climatici e di transizione utilizzati da Enel per la definizione di rischi e opportunità, emerge come i principali fenomeni legati alla transizione comincino a essere visibili in funzione dell'adozione di comportamenti da parte dei clienti, di strategie industriali da parte di tutti i settori economici, e di politiche di regolamentazione. Tra il 2020 e il 2030 i trend di transizione saranno visibili in funzione dell'evoluzione del contesto: il Gruppo Enel ha scelto di agevolare e rendere possibile la transizione, ed è quindi pronto a cogliere tutte le opportunità che dovessero nascere da un'accelerazione di una tale transizione. Come descritto in precedenza, le scelte strategiche già fortemente orientate alla transizione energetica, con più del 90% degli investimenti dedicati alla transizione, consentono di adottare "by design" la mitigazione dei rischi e la massimizzazione delle opportunità attraverso un posizionamento che tiene conto dei fenomeni di medio e lungo periodo individuati. Alle scelte strategiche si affiancano le best practice operative adottate dal Gruppo.

Il framework di seguito illustrato evidenzia anche i rapporti che collegano gli scenari fisici e di transizione con i potenziali effetti sul business del Gruppo. Tali effetti possono essere valutati su tre orizzonti temporali: il breve periodo (1-3 anni), nel quale si possono fare analisi di sensibilità a partire dal Piano Strategico presentato ai mercati nel 2019; il medio periodo (fino al 2030), nel quale è possibile apprezzare gli effetti della transizione energetica; il lungo periodo (2030-2050), nel quale si dovrebbero iniziare a manifestare cambiamenti cronici strutturali a livello climatico. Di seguito sono descritte le principali fonti di rischi e opportunità individuate, le best practice operative per la gestione dei fenomeni meteo-climatici, e le valutazioni di impatto qualitative e quantitative effettuate a oggi. Come la TCFD dichiara, il processo di disclosure dei rischi e delle opportunità legati ai cambiamenti climatici sarà graduale e incrementale di anno in anno.

FENOMENI
DI
SCENARIO
ORIZZONTE
TEMPORALE
CATEGORIA
DI RISCHIO E
OPPORTUNITÀ
DESCRIZIONE DESCRIZIONE
IMPATTO
MODALITÀ
DI GESTIONE
Fisico acuto A partire dal
breve periodo
(1-3 anni)
Eventi estremi Rischio: eventi meteo
climatici particolarmente
estremi per intensità.
Gli eventi estremi possono causa
re impatti in termini di danni agli
asset e mancata operatività.
Il Gruppo adotta le migliori practice per gesti
re il rientro in operatività nel minor tempo pos
sibile. Inoltre lavora per mettere in atto piani
di investimento per la resilienza (caso Italia).
In relazione alle attività di risk assessment in
ambito assicurativo, il Gruppo gestisce un
programma di loss prevention per i rischi pro
perty, volto anche alla valutazione delle prin
cipali esposizioni legate agli eventi naturali.
In prospettiva futura saranno integrati nelle va
lutazioni anche i potenziali impatti derivati dai
trend delle variabili climatiche più rilevanti che
si dovessero manifestare nel lungo periodo.
Fisico
cronico
A partire dal
lungo periodo
(2030-2050)
Mercato Rischio/opportunità:
maggiore o minore do
manda elettrica; mag
giore o minore produ
zione.
La domanda elettrica è influen
zata anche dalla temperatura,
le cui oscillazioni possono pro
vocare impatti sul business.
La diversificazione geografica e tecnologica
del Gruppo fa sì che gli impatti di variazione
(positivi e negativi) di una singola variabile si
ano mitigati a livello globale. Per una gestione
sempre informata dei fenomeni meteo-clima
tici il Gruppo adotta una serie di pratiche
come, per esempio, previsioni meteorologi
che, monitoraggio in tempo reale degli im
pianti, scenari climatici di lungo periodo.
Transizione A partire dal
medio periodo
(2022-2030)
Politico
e Regolatorio
Rischio/opportunità:
politiche su prezzo ed
emissioni CO2
, incentivi
alla transizione energeti
ca, maggiore spazio per
investimenti in rinnovabili
e regolazione in materia di
resilienza.
Gli effetti delle policy in mate
ria di transizione energetica e
resilienza possono impattare
su volumi e marginalità degli
investimenti.
Il Gruppo minimizza l'esposizione ai rischi
attraverso la progressiva decarbonizzazione
della sua flotta di produzione. Le azioni stra
tegiche del Gruppo che concentra gli investi
menti su rinnovabili, reti e clienti consentono
di mitigare i potenziali rischi e sfruttare le op
portunità relative alla transizione energetica.
Il Gruppo inoltre fornisce un contributo attivo
nella definizione delle politiche pubbliche.
Transizione A partire dal
medio periodo
(2022-2030)
Mercato Rischio/opportunità:
cambiamenti nei prezzi
di commodity ed energia,
evoluzione del mix ener
getico, cambiamenti nei
consumi retail, modifica
dell'assetto competitivo.
Considerando due scenari di
transizione alternativi, il Gruppo
valuta gli effetti dei trend in ter
mini di aumento del peso delle
fonti rinnovabili nel mix ener
getico, elettrificazione e pene
trazione trasporto elettrico, per
valutarne i potenziali impatti.
Il Gruppo massimizza le opportunità grazie a
una strategia orientata alla transizione energe
tica, al forte sviluppo della produzione rinno
vabile, all'elettrificazione dei consumi.
Transizione A partire dal
medio periodo
(2022-2030)
Prodotti
e Servizi
Opportunità:
maggio
ri margini e maggiore
spazio per investimenti
come conseguenza della
transizione in termini di
I trend di elettrificazione del tra
sporto e dei consumi domestici
avranno potenziali impatti sul
business.
Il Gruppo massimizza le opportunità grazie a
un forte posizionamento strategico su nuovi
business e servizi.
A partire dal
medio periodo
(2022-2030)
Tecnologie penetrazione di nuove
tecnologie elettriche per
i consumi domestici e del
trasporto elettrico.
Considerando due scenari di
transizione alternativi il Gruppo
valuta, a fronte del trend di elet
trificazione del trasporto, le po
tenziali opportunità per scalare i
business.
Il Gruppo massimizza le opportunità grazie a
un forte posizionamento strategico sulle
reti a livello globale.

Impegno contro il cambiamento climatico

Identificazione, valutazione e gestione dei rischi e delle opportunità legati ai fenomeni fisici

Per quanto concerne i rischi e le opportunità associate alle variabili fisiche, e prendendo a riferimento gli scenari dell'I-PCC, si prova a valutare l'andamento delle seguenti variabili e gli associati fenomeni operativi e industriali come potenziali rischi e opportunità.

Rischi fisici cronici

Dagli scenari climatici sviluppati insieme all'ICTP non emergono certezze di variazioni strutturali prima del 2030, mentre si potrebbero iniziare a rilevare alcune variazioni tra il 2030 e il 2050. I principali impatti dei cambiamenti fisici cronici si riscontrano nelle seguenti variabili:

  • > domanda elettrica: variazione del livello medio delle temperature con effetto su potenziale incremento e/o riduzione del fabbisogno di energia elettrica;
  • > produzione termoelettrica: variazione del livello e delle temperature medie dei mari e dei fiumi con effetti sulla produzione termoelettrica;
  • > produzione idroelettrica: variazione del livello medio di precipitazioni piovose e nevose e delle temperature con potenziale incremento e/o riduzione della produzione idroelettrica;
FENOMENI
DI SCENARIO
CATEGORIA
DI RISCHIO E
OPPORTUNITÀ
DESCRIZIONE ORIZZONTE
TEMPORALE1
DESCRIZIONE IMPATTO
Fisico cronico Mercato Rischio/opportunità:
maggiore o minore
domanda elettrica.
Breve La domanda elettrica è influenzata anche dalla temperatura,
le cui oscillazioni possono provocare impatti sul business.
Sebbene variazioni strutturali non dovrebbero manifestarsi
nel breve-medio periodo, per valutare la sensibilità dei
risultati del Gruppo a potenziali variazioni di temperatura
si utilizzano analisi di sensitivity rispetto a variazioni di
domanda elettrica di +/-1% sul totale di Gruppo
Fisico cronico €MLN Mercato Rischio/opportunità:
maggiore o minore
produzione rinnovabile
Breve La produzione rinnovabile è influenzata anche dalla
disponibilità delle risorse, le cui oscillazioni possono
provocare impatti sul business. Sebbene variazioni
strutturali non dovrebbero manifestarsi nel breve-medio
periodo, per valutare la sensibilità dei risultati del Gruppo
a potenziali variazioni di temperatura, si utilizzano analisi
di sensitivity rispetto a variazioni di producibilità
elettrica del +/-10% anno su singola tecnologia

1 Orizzonte temporale: breve (2020-2022); medio (fino al 2030); lungo (2030-2050).

LINEE DI BUSINESS

PERIMETRO QUANTIFICAZIONE -

Generation Gruppo EBITDA/anno

Gruppo Producibilità idroelettrica

Gruppo Producibilità eolica

Gruppo Producibilità solare

TIPOLOGIA IMPATTO

EBITDA/anno

EBITDA/anno

EBITDA/anno

UPSIDE/ DOWNSIDE

+1% Upside

-1% Downside

+10% Upside

-10% Downside

+10% Upside

-10% Downside

+10% Upside

-10% Downside

QUANTIFICAZIONE - RANGE < 100 MLN EURO 100-300 MLN EURO

GLOBALI INTERESSATE

Global Power

Global Power Generation

  • > produzione solare: variazione del livello medio di irraggiamento solare, temperatura e pioggia con potenziale incremento e/o riduzione della produzione solare;
  • > produzione eolica: variazione del livello medio di ventosità con potenziale incremento e/o riduzione della produzione eolica.

In merito agli effetti dei cambiamenti fisici cronici, il Gruppo lavorerà per stimare al meglio le relazioni tra i cambiamenti delle variabili fisiche e la variazione della producibilità relativa ai singoli impianti per le diverse tecnologie.

Le evidenze di scenario mostrano che cambiamenti cronici strutturali nei trend delle variabili fisiche si manifesteranno successivamente al 2030. Tuttavia, al fine di avere una stima indicativa dei potenziali impatti, è possibile effettuare uno stress test del Piano Industriale sui fattori potenzialmente influenzati dallo scenario fisico, pur prescindendo da una rela-

FENOMENI DI SCENARIO

Fisico cronico Mercato

Fisico cronico €MLN Mercato

CATEGORIA DI RISCHIO E OPPORTUNITÀ

1 Orizzonte temporale: breve (2020-2022); medio (fino al 2030); lungo (2030-2050).

DESCRIZIONE ORIZZONTE

Breve

Breve

Rischio/opportunità: maggiore o minore domanda elettrica.

Rischio/opportunità: maggiore o minore produzione rinnovabile TEMPORALE1 DESCRIZIONE IMPATTO

La domanda elettrica è influenzata anche dalla temperatura, le cui oscillazioni possono provocare impatti sul business. Sebbene variazioni strutturali non dovrebbero manifestarsi nel breve-medio periodo, per valutare la sensibilità dei risultati del Gruppo a potenziali variazioni di temperatura si utilizzano analisi di sensitivity rispetto a variazioni di domanda elettrica di +/-1% sul totale di Gruppo

La produzione rinnovabile è influenzata anche dalla disponibilità delle risorse, le cui oscillazioni possono provocare impatti sul business. Sebbene variazioni strutturali non dovrebbero manifestarsi nel breve-medio periodo, per valutare la sensibilità dei risultati del Gruppo a potenziali variazioni di temperatura, si utilizzano analisi di sensitivity rispetto a variazioni di producibilità elettrica del +/-10% anno su singola tecnologia

zione diretta con le variabili climatiche. Naturalmente questo stress test ha una probabilità di accadimento estremamente bassa sulla base degli eventi storici e della diversificazione geografica. Le variabili esaminate sono:

  • > la domanda elettrica (+/-1% anno), le cui variazioni producono potenziali impatti sui business della generazione e sul retail e che è stata analizzata contestualmente su tutti i Paesi di presenza del Gruppo;
  • > la producibilità degli impianti rinnovabili (+/-10% su un singolo anno), le cui variazioni producono potenziali impatti sul business della generazione e che è stata analizzata in maniera separata a livello di singola tecnologia sul perimetro globale.

I dati mostrati fanno riferimento all'effetto su un singolo anno per una singola tecnologia di produzione e includono l'effetto sia sul volume sia sul prezzo.

+1%
Upside
Global Power
Generation
Gruppo
EBITDA/anno
-1%
Downside
+10%
Upside
Gruppo
Producibilità
EBITDA/anno
idroelettrica
-10%
Downside
+10%
Upside
Global Power
Gruppo
Generation
Producibilità
EBITDA/anno
eolica
-10%
Downside
+10%
Upside
Gruppo
Producibilità
EBITDA/anno
solare
-10%
Downside
LINEE DI BUSINESS
GLOBALI
INTERESSATE
PERIMETRO QUANTIFICAZIONE -
TIPOLOGIA IMPATTO
UPSIDE/
DOWNSIDE
QUANTIFICAZIONE - RANGE
< 100 MLN EURO
100-300 MLN EURO

Upside scenario policy correnti

Downside scenario policy correnti

Rischi fisici acuti

Per quanto riguarda i fenomeni fisici acuti, l'incidenza e la frequenza degli eventi meteorologici estremi possono arrecare danni fisici rilevanti e inaspettati sugli asset ed esternalità negative legate all'interruzione del servizio.

Per valutare la rilevanza dei rischi di eventi climatici estremi saranno esaminati i risultati di scenario su frequenza e intensità dei fenomeni più rilevanti, con le informazioni tecniche sugli asset, tenendo conto dei diversi livelli di resilienza, e individuando metriche per la valorizzazione dei potenziali danni e delle eventuali esternalità dovute all'interruzione del business.

L'intensificazione degli effetti del cambiamento climatico rende fondamentale assumere un comportamento di tipo adattivo: ogni evento catastrofico rappresenta per Enel una "lesson learned" da cui trarre spunto per irrobustire le tecniche di progettazione e le misure preventive volte a rendere resiliente il parco impianti.

In quest'ottica, assumono un ruolo cruciale il metodo e le informazioni estratte dalle analisi degli eventi ex post che permettono di definire processi e pratiche per la mitigazione di eventi simili in futuro.

Generazione elettrica

Per quanto riguarda la generazione, nel tempo il Gruppo ha effettuato interventi mirati su siti specifici e instaurato attività e processi di gestione ad hoc.

Tra le azioni su siti specifici, negli ultimi anni citiamo come esempio:

  • > il miglioramento dei sistemi di gestione delle acque di raffreddamento di alcuni impianti per compensare fenomeni derivanti dall'abbassamento dei fiumi, come per esempio il fiume Po in Italia;
  • > specifici interventi tecnologici ("fogging systems") per migliorare il flusso dell'aria in ingresso e compensare la riduzione di potenza dovuta all'aumento della temperatura dell'ambiente nei CCGT;
  • > l'installazione di pompe di drenaggio, sollevamento del terrapieno, pulizia periodica dei canali, e interventi per rafforzare i terreni adiacenti agli impianti rispetto a eventi franosi e per mitigare i rischi di alluvione.

Per la corretta gestione dei fenomeni meteo avversi nell'ambito della generazione di energia elettrica, il Gruppo adotta una serie di best practice come:

> le previsioni meteo per monitorare la disponibilità della risorsa rinnovabile e il verificarsi degli eventi estremi, con sistemi di allerta che garantiscano la protezione di persone e asset;

  • > la gestione delle politiche assicurative, che includono la copertura dai danni sugli asset e dalle esternalità negative dovute per esempio alla mancata produzione elettrica;
  • > il monitoraggio in tempo reale da remoto degli impianti di produzione elettrica;
  • > le safe room nelle zone esposte a tornado e uragani, come per esempio gli impianti eolici in Oklahoma (USA). Inoltre, per reagire prontamente agli eventi avversi, il Gruppo adotta procedure dedicate per la gestione delle emergenze con protocolli di comunicazione in tempo reale, pianificazione e gestione per il ripristino delle attività operative in breve tempo e checklist standard per la valutazione dei danni ed il ritorno in servizio in sicurezza in tutti gli impianti nel tempo più breve possibile.

Infrastrutture e rete elettrica

Per far fronte ai suddetti eventi estremi il Gruppo Enel ha adottato, in aggiunta alle misure già previste per il potenziamento e il miglioramento della rete di distribuzione elettrica, un approccio innovativo denominato "4R". Tale approccio è stato strutturato negli ultimi anni in un corpo documentale che disciplina le misure da adottare in preparazione di un'emergenza sulla rete una volta che il danno è stato prodotto. La strategia delle 4R comprende in particolare:

> una prima fase di "Risk prevention", che include tutte le azioni che consentono di ridurre la probabilità di perdere elementi di rete a causa di un evento e/o di minimizzare i suoi effetti. Lo scopo è stato perseguito sia tramite interventi di aumento della robustezza dell'infrastruttura di rete a fronte degli eventi climatici estremi, sia tramite interventi manutentivi. Gli interventi di rinforzo della rete, in particolare, sono rivolti non soltanto a migliorare in generale la qualità del servizio, ma anche a ridurre il rischio di interruzioni prolungate ed estese in caso di guasto, secondo un approccio probabilistico. Tale approccio è stato utilizzato soprattutto per ridurre il rischio di interruzioni nelle installazioni critiche (cabine primarie) o in presenza di particolari configurazioni di rete (senza vie alternative di alimentazione).

In Italia, per evitare i disservizi legati alla rottura dei conduttori delle linee aeree nel caso di formazione di manicotti di neve, è stato valutato il rischio di tali disservizi partendo dalla probabilità di perdere porzioni di rete e calcolandone il relativo impatto in termini di clienti disalimentati, e il danno in termini di energia non fornita. A

fronte di questi rischi sono stati pianificati investimenti come la sostituzione mirata dei conduttori nudi con cavo isolato, l'aumento delle vie di ri-alimentazione e l'impiego del telecontrollo per sezionare nel più breve tempo possibile la porzione di rete affetta dal guasto.

In Italia gli interventi orientati all'incremento della resilienza sono contenuti nel piano triennale di investimenti di E-Distribuzione e mirano a contenere il rischio di interruzione a fronte dei principali fattori critici che possono avere impatto sulla rete di media tensione di E-Distribuzione. Tali interventi per il periodo 2017-2021 interessano circa 4 milioni di clienti e oltre 7.000 km di linee di media tensione;

  • > una successiva fase di "Readiness", che comprende tutti gli interventi che mirano a migliorare la tempestività con cui viene identificato un evento potenzialmente rischioso, ad assicurare il coordinamento con la Protezione Civile e le istituzioni locali, nonché a predisporre quanto necessario per intervenire una volta che un disservizio si è verificato sulla rete. Ne sono esempi i sistemi di previsione degli eventi meteorologici e del loro impatto sulla rete, l'approvvigionamento di adeguate dotazioni per realizzare impianti temporanei o assetti di rete di emergenza, la predisposizione di piani operativi e l'organizzazione di apposite esercitazioni. Una delle misure più importanti è sicuramente la definizione di accordi preventivi per la mobilitazione di risorse straordinarie preventivamente identificate per far fronte all'emergenza. Si tratta di risorse interne e di fornitori operanti in altre aree del medesimo Paese e/o in altri Paesi;
  • > la terza fase è detta di "Response", intesa come capaci-

tà di risposta operativa a uno specifico evento estremo, ed è direttamente correlata alla capacità di mobilitare risorse operative sul campo e alla disponibilità di backup e ridondanze della rete;

> l'ultima fase è quella di "Recovery", volta a ripristinare un livello di servizio accettabile e sicuro nel più breve tempo possibile.

Response e Recovery sono due leve tra loro complementari. La filosofia che guida gli interventi in queste due fasi è che per fronteggiare eventi eccezionali si debba ricorrere a risorse eccezionali e che quindi sia necessaria la mobilitazione di tutte le risorse disponibili predisposte nella fase di Readiness. La valutazione dei danni subiti dalla rete è la prima attività da eseguire. Enel provvede poi tempestivamente all'attivazione di task force di tecnici specializzati e all'impiego di mezzi speciali (elicotteri e gruppi elettrogeni), dedicati al ripristino del servizio nelle aree geografiche, nonché alla mobilitazione di risorse di personale proveniente da altre aree/ Paesi. In queste fasi grande attenzione viene dedicata alla comunicazione con tutti gli attori coinvolti e alla definizione della migliore strategia di gestione del ripristino del servizio e delle fasi di riparazione delle linee e della ri-alimentazione dei clienti.

Al riguardo si segnala che il Gruppo Enel in Italia è invitato permanente del Comitato Operativo della Protezione Civile Nazionale e ha sottoscritto protocolli sia con la Protezione Civile Nazionale stessa sia con le Protezioni Civili Regionali, al fine di favorire il flusso delle comunicazioni in situazioni di emergenza, la formazione reciproca e ogni iniziativa utile a rendere la collaborazione col sistema della Protezione Civile efficace e tempestivo.

Identificazione, valutazione e gestione dei rischi e delle opportunità legati ai fenomeni di transizione

Per quanto concerne i rischi e le opportunità associati a variabili di transizione, prendendo in considerazione i diversi scenari di riferimento in combinazione con i vari elementi che compongono il processo di identificazione del rischio (per esempio, il contesto competitivo, la visione a lungo termine dell'industria, l'analisi di materialità ecc.), vengono individuati i driver di potenziali rischi e opportunità, dando priorità ai fenomeni con maggiore rilevanza. I principali rischi e opportunità individuati sono riportati di seguito.

Politico e regolatorio

  • > Limiti alle emissioni e carbon pricing: introduzione di leggi e regolamenti che stabiliscano limiti emissivi più stringenti sia per via amministrativa (non "market driven") sia "market based", come per esempio le "carbon tax" nei settori non ETS e l'espansione dell'ETS in altri settori.
    • > Opportunità: strumenti regolatori di tipo "Command&Control" e meccanismi di mercato che rafforzino i segnali di prezzo della CO2 favorendo gli investimenti in tecnologie carbon-free.
    • > Rischio: mancanza di un approccio coordinato dei diversi attori e policy maker e scarsa efficacia degli strumenti di policy posti in essere, con conseguenze sulla velocità dei trend di elettrificazione e decarbonizzazione nei vari settori, rispetto a una strategia di Gruppo orientata in maniera decisa verso la transizione energetica.
  • > Incentivi alla transizione energetica: incentivi e opportunità di sviluppo in ottica di transizione energetica, con conseguente orientamento del sistema energetico verso l'utilizzo di fonti a basso contenuto emissivo come mainstream dei mix energetici dei Paesi, maggiore elettrificazione dei consumi, efficienza energetica, flessibilità del sistema elettrico e potenziamento delle infrastrutture, con impatti positivi in termini di ritorno sugli investimenti e nuove opportunità di business.
    • > Opportunità: volumi e margini addizionali dovuti a investimenti aggiuntivi nel settore elettrico, in linea

con la strategia di elettrificazione, decarbonizzazione e potenziamento delle infrastrutture abilitanti.

  • > Rischio: presenza di ostacoli al raggiungimento dei target della transizione energetica, dovuti a framework regolatori non efficaci nel sostenere la transizione energetica, lentezza nelle autorizzazioni amministrative, mancato potenziamento della rete elettrica ecc.
  • > Regolazione in materia di resilienza per migliorare gli standard o introduzione di meccanismi ad hoc per regolare gli investimenti in resilienza, nel contesto dell'evoluzione del cambiamento climatico.
    • > Opportunità: benefíci dalla messa in opera di investimenti che riducano i rischi di qualità e continuità del servizio per le comunità.
    • > Rischio: in caso di eventi estremi di particolare importanza il cui impatto è superiore alle attese, si prefigura il rischio di mancato recovery in tempi adeguati e conseguentemente rischio reputazionale).
  • > Misure finanziarie per la transizione energetica: incentivi alla transizione energetica attraverso appropriate misure di policy e strumenti finanziari, in grado di supportare un framework di investimento e un posizionamento dei policy maker di lungo termine, credibile e stabile. Introduzione di regole e/o strumenti finanziari pubblici e privati (per esempio, fondi, meccanismi, tassonomie, benchmark) volti all'integrazione della sostenibilità nei mercati finanziari e negli strumenti di finanza pubblica.
    • > Opportunità: creazione di nuovi mercati e prodotti di finanza sostenibile in coerenza con il framework di investimento, attivando la possibilità di maggiori risorse pubbliche per la decarbonizzazione e l'accesso a risorse finanziarie in linea con gli obiettivi di transizione energetica e relativi impatti sul costo e sugli oneri di finanziamento; introduzione di strumenti di supporto agevolato (fondi e bandi) per la transizione.
    • > Rischio: azioni e strumenti non sufficienti a fornire incentivi coerenti con un posizionamento complessivo in materia di transizione energetica, incertezza o rallentamento nell'introduzione di nuovi strumenti e regole per effetto del peggioramento delle condizioni di finanza pubblica o a causa di una diversa applicabilità sul perimetro geografico del Gruppo.

Mercato

  • > Le dinamiche di mercato, come quelle relative alla variabilità dei prezzi delle commodity, l'incremento dei consumi elettrici per effetto della transizione energetica e la penetrazione delle rinnovabili, hanno un impatto sui driver di business, con effetti sui margini di profitto e sui volumi di produzione e vendita.
    • > Opportunità: effetti positivi derivanti dall'incremento della domanda elettrica e dai maggiori spazi per le rinnovabili e per tutte le fonti di flessibilità.
    • > Rischi: minore spazio di mercato per le tecnologie termoelettriche residue nel breve periodo. Tuttavia, al crescere della penetrazione delle rinnovabili nel mix elettrico, potrebbe aumentare il fabbisogno di flessibilità per il sistema anche da fonti a gas in regime regolato.

Tecnologie

  • > Progressiva penetrazione di nuove tecnologie come storage e demand response; leva digitale per trasformare i modelli operativi e i modelli di business "a piattaforma".
    • > Opportunità: investimenti nello sviluppo di soluzioni tecnologiche.

Prodotti e servizi

> Elettrificazione dei consumi residenziali: con la progressiva elettrificazione degli usi finali, cresce la penetrazione di prodotti in grado di garantire minori costi e minore impatto in termini di emissioni nel settore residenziale (per esempio, la diffusione di pompe di calore per funzioni di riscaldamento e raffrescamento).

  • > Opportunità: aumento dei consumi elettrici.
  • > Rischio: ulteriore aumento della competizione in questo segmento di mercato.
  • > Mobilità elettrica ed elettrificazione dei consumi industriali: utilizzo di modalità di trasporto più efficienti ed efficaci dal punto di vista del cambiamento climatico, con particolare riferimento allo sviluppo della mobilità elettrica e delle infrastrutture di ricarica; elettrificazione dei consumi industriali energivori.
    • > Opportunità: effetti positivi derivanti dall'incremento della domanda elettrica e dai maggiori margini collegati alla penetrazione del trasporto dell'elettricità.

Il Gruppo ha già messo in campo azioni strategiche volte a mitigare i potenziali rischi e sfruttare le opportunità relative alle variabili di transizione. Grazie a una strategia industriale e finanziaria che incorpora i fattori ESG, con un approccio integrato in ottica di sostenibilità e innovazione è possibile creare valore condiviso nel lungo termine.

La strategia orientata alla completa decarbonizzazione e alla transizione energetica rende il Gruppo resiliente ai rischi derivanti dall'introduzione di policy più ambiziose in termini di riduzione delle emissioni, e massimizza le opportunità per lo sviluppo di generazione rinnovabile, infrastrutture e tecnologie.

A differenza degli impatti climatici cronici, è possibile affermare che le evidenze di scenario di transizione possono avere impatti già nel breve e nel medio periodo (entro il 2030).

Analogamente a quanto fatto per le variabili climatiche, è possibile effettuare uno stress test del Piano Industriale corrente (2020-2022) sui fattori potenzialmente influenzati dallo scenario di transizione, con particolare riferimento al prezzo della CO2 (ETS). Esaminando le principali variabili di transizione, infatti, il prezzo della CO2 risulta essere un driver particolarmente attendibile delle misure regolatorie che possono accelerare il processo di transizione.

Per valutare l'impatto della possibile modifica di questo driver vengono rappresentati gli effetti di un potenziale aumento del prezzo della CO2 di +/-10% sul perimetro geografico di Italia e Spagna. Tale variazione andrebbe a modificare il prezzo di equilibrio di entrambi i mercati wholesale, con ripercussioni sui margini della Global Power Generation, sia sugli impianti termici sia su quelli rinnovabili.

Per quantificare, invece, i rischi e le opportunità derivanti dalla transizione energetica nel medio periodo, sono stati presi in considerazione due scenari sui perimetri geografici di Italia e Spagna:

> scenario "policy correnti": basato sulle attuali politiche di transizione energetica di Italia e Spagna (PNIEC), presumibilmente coerente con uno scenario climatico intermedio tra gli RCP 8.5 e RCP 2.6. Lo scenario "policy correnti" considerato per i due Paesi, pur collocandosi tra gli scenari meno ambiziosi dell'RCP 2.6, costituisce un outlook plausibile in quanto derivante dalle politiche già approvate e che verosimilmente non saranno disattese. A livello globale, resta comunque valido il principio per cui, ove i principali Paesi del mondo non adottassero politiche di decarbonizzazione efficaci, mantenendosi su scenari inerziali o peggiorativi, lo scenario "policy correnti" potrebbe comunque condurre a uno scenario climatico in linea con l'RCP 8.5;

> scenario "policy accelerate": basato su potenziali politiche di transizione accelerate volte a raggiungere target di riduzione della CO2 presumibilmente coerenti con uno scenario climatico RCP 2.6. Questo scenario include inoltre un incremento dell'efficienza energetica del sistema e una spinta sull'elettrificazione dei consumi finali.

FENOMENI
DI SCENARIO
CATEGORIA
DI RISCHIO E
OPPORTUNITÀ
DESCRIZIONE ORIZZONTE
TEMPORALE1
DESCRIZIONE IMPATTO
Transizione Politico
e Regolatorio
Rischio: impatto sul margine
dovuto a interventi sul prezzo
della CO2
Breve - Medio Considerando i potenziali effetti delle misure regolato
rie per incentivare la transizione energetica, il Gruppo
valuta l'esposizione a variazioni di prezzo della CO2 di
+/-10% attraverso analisi di sensitivity.
Transizione Mercato Opportunità: maggiori margini
dagli effetti della transizione in
termini di elettrificazione dei
consumi
Rischio: aumento della
competizione e possibile
decremento della market share
Medio Considerando due scenari di transizione alternativi il
Gruppo ha valutato gli effetti dei trend di efficienza, di
adozione di apparecchi elettrici e di penetrazione di EV
per valutarne i potenziali impatti sulla domanda elettrica.
Transizione Prodotti
e Servizi
Opportunità: maggiori
margini e maggiore spazio
per investimenti prodotti
dagli effetti della transizione
in termini di penetrazione
di nuove tecnologie e del
trasporto elettrico
Medio Considerando due scenari di transizione alternativi il
Gruppo ha valutato gli effetti dei trend di elettrificazione
del trasporto ed elettrificazione dei consumi domestici
per valutarne i potenziali impatti.

1 Orizzonte temporale: breve (2020-2022); medio (fino al 2030); lungo (2030-2050).

LINEE DI BUSINESS GLOBALI INTERESSATE

Global Power

Enel X

PERIMETRO

Generation Italia e Iberia EBITDA/anno

Retail Italia e Iberia EBITDA 2030 vs

QUANTIFICAZIONE - TIPOLOGIA IMPATTO

Italia e Iberia Gross Margin Upside

UPSIDE/ DOWNSIDE

+10% Upside

-10% Downside

2022 Upside

< 100 MLN EURO QUANTIFICAZIONE - RANGE

300 MLN EURO EFFETTO CON TRANSIZIONE ACCELERATA

100-300 MLN EURO

Green Bond & Appendice

Considerando questi scenari di transizione e i modelli del sistema energetico, sono stati identificati gli effetti sulle variabili che maggiormente possono influenzare il business, come la domanda elettrica, l'energy mix di sistema o l'aumento dei consumi elettrici dovuto all'elettrificazione dei consumi finali. Gli effetti di transizione sul medio periodo possono, infatti, portare nuove opportunità dovute alla crescita delle rinnovabili e potenziali rischi sulla perdita di margine degli impianti termici. Sulla base di ipotesi future regolatorie e dei trend di mercato, è possibile arrivare a una stima dell'evoluzione delle produzioni nei mercati elettrici di presenza del Gruppo (per ora solo Italia e Spagna) e dei margini unitari. Tali considerazioni offrono spunti per determinare quale potrà essere il posizionamento strategico del Gruppo con riferimento all'allocazione delle risorse (per esempio, mantenere o incrementare la propria quota di mercato nelle rinnovabili o accelerare l'eventuale abbandono di tecnologie obsolete).

Al 2030, le dinamiche relative alla transizione energetica potranno portare sensibili opportunità sul mercato elettrico retail. La progressiva elettrificazione dei consumi finali, in particolare dei trasporti e del settore residenziale, condurrà a un sensibile aumento dei consumi elettrici.

Considerando gli scenari di transizione elaborati dal Gruppo per Italia e Spagna, l'aumento dei consumi elettrici sul segmento domestico potrebbe determinare al 2030 un incremento dell'EBITDA superiore ai 300 milioni di euro rispetto al 2022. Considerando uno scenario di transizione più ottimistico, ovvero con un maggiore tasso di elettrificazione dei trasporti e dell'heating/cooling, gli effetti potrebbero essere superiori, assumendo di mantenere invariate le ipotesi circa i margini di profitto e quote di mercato presenti nel Piano.

Downside scenario policy correnti

FENOMENI DI SCENARIO

Transizione Politico

Transizione Mercato

Transizione Prodotti

CATEGORIA DI RISCHIO E OPPORTUNITÀ

e Regolatorio

e Servizi

DESCRIZIONE ORIZZONTE

Breve - Medio

Medio

Medio

Rischio: impatto sul margine dovuto a interventi sul prezzo

Opportunità: maggiori margini dagli effetti della transizione in termini di elettrificazione dei

Rischio: aumento della competizione e possibile decremento della market share

Opportunità: maggiori margini e maggiore spazio per investimenti prodotti dagli effetti della transizione in termini di penetrazione di nuove tecnologie e del trasporto elettrico

della CO2

consumi

TEMPORALE1 DESCRIZIONE IMPATTO

Considerando i potenziali effetti delle misure regolatorie per incentivare la transizione energetica, il Gruppo valuta l'esposizione a variazioni di prezzo della CO2 di

Considerando due scenari di transizione alternativi il Gruppo ha valutato gli effetti dei trend di efficienza, di adozione di apparecchi elettrici e di penetrazione di EV per valutarne i potenziali impatti sulla domanda elettrica.

Considerando due scenari di transizione alternativi il Gruppo ha valutato gli effetti dei trend di elettrificazione del trasporto ed elettrificazione dei consumi domestici

+/-10% attraverso analisi di sensitivity.

per valutarne i potenziali impatti.

La performance di Enel nella lotta al cambiamento climatico

103-2 103-3 305-1 305-2 305-3 305-4

Emissioni di gas serra (GHG) dirette e indirette

Si riporta di seguito l'andamento delle emissioni dirette e indirette di gas serra negli ultimi tre anni, in linea con gli standard del protocollo GHG.

EMISSIONI DI GAS SERRA (1) UM 2019 2018 2017
Totale emissioni dirette di gas serra (Scope 1) mln t eq 69,98 95,23 105,96
- di cui emissioni di CO2
da produzione di energia elettrica e calore
mln t 69,39 94,44 105,20
- di cui altre emissioni dirette dovute alla produzione di energia elettrica (2) e altre attività mln t eq 0,60 0,79 0,76
Totale emissioni indirette di gas serra (Scope 2, location based) mln t eq 5,37 5,08 5,00
- di cui emissioni indirette da energia elettrica acquistata
dalla rete (usi civili, impianti idroelettrici e termoelettrici)
mln t eq 1,55 1,40 1,50
- di cui emissioni indirette derivanti dalle perdite tecniche della rete di distribuzione di Enel
e della rete di trasmissione del sistema elettrico
mln t eq 3,82 3,68 3,50
Emissioni indirette di gas serra (Scope 2, market based) (3) mln t eq 2,30 2,11 2,19
Totale altre emissioni indirette di gas serra (Scope 3) mln t eq 56,92 59,56 57,88
- di cui emissioni indirette derivanti dell'estrazione e trasporto di combustibili fossili,
materie prime e rifiuti (upstream)
mln t eq 4,02 6,76 7,13
- di cui emissioni indirette derivanti dall'uso di prodotti venduti (elettricità) mln t eq 28,98 27,39 25,46
- di cui emissioni indirette derivanti dall'uso di prodotti venduti (gas) mln t eq 23,92 25,41 25,29
Totale emissioni di CO2
evitate (4)
mln t 77,0 78,5 71,3

1 La metodologia e le fonti considerate per il calcolo delle emissioni di gas serra (Scope 1, 2, 3) sono dettagliate nel paragrafo successivo. I valori degli Scope relativi al 2018 e al 2017 sono stati modificati aggiungendo le nuove categorie di calcolo introdotte nel 2019. Le emissioni di Scope 2 per energia elettrica acquistata dalla rete sono state ricalcolate per un ampliamento della base di calcolo. Per il confronto temporale dei dati e le relative somme, si specifica che i numeri riportati nella tabella sono calcolati considerando le cifre decimali talvolta non visibili nella stampa.

2 Per tutti i processi di combustione da fonti fossili sono incluse le produzioni di N2 O (GWP=265) e CH4 (GWP=28) espresse in CO2 equivalente. Tali valori, non presenti nella rendicontazione del 2017 e del 2018, sono stati ricalcolati anche per i due anni precedenti. Nel calcolo delle altre attività ricadono anche le emissioni di CO2 equivalente dalla combustione del gasolio nei gruppi elettrogeni, dal carburante della flotta aziendale, dal combustibile utilizzato negli uffici per riscaldamento e mense, i gas fluorurati e ODS, SF6 e NF3 .

3 I valori non comprendono le emissioni dalle perdite tecniche della rete di distribuzione Enel calcolate solo come location based.

4 Le emissioni evitate sono calcolate come somma delle emissioni evitate nei diversi Paesi. Il dato risulta essere il prodotto tra la produzione di energia elettrica ottenuta da fonte rinnovabile o nucleare e l'emissione specifica di CO2 della produzione termoelettrica del Paese di presenza Enel.

Le dichiarazioni di inventario GHG sono state oggetto di verifica da parte di DNV GL, uno dei principali enti di certificazione a livello mondiale, con un livello di garanzia ragionevole per le emissioni Scope 1, Scope 2 e Scope 3, limitatamente all'attività di vendita di gas naturale, e con un livello di garanzia limitato per le altre emissioni Scope 3 incluse nel campo di applicazione dell'inventario. La verifica è stata svolta secondo lo standard ISO 4064-3 di conformità di inventari gas effetto serra (GHG) al WBCSD/WRI Corporate Accounting and Reporting Standard (GHG Protocol).

Le emissioni Scope 1

Nel 2019 le emissioni dirette di CO2 (Scope 1) sono pari a circa 70 mln t, con una diminuzione del 27% rispetto al 2018 dovuta principalmente a una minore produzione termoelettrica e in particolare della componente da carbone (-42% rispetto al 2018). La quota rilevante di tali emissioni proviene dall'attività di produzione di energia nelle centrali termoelettriche alimentate a carbone, olio & gas e cicli combinati. La percentuale delle emissioni relative all'EU-ETS è pari al 49,5% del totale Scope 1. All'interno dello Scope 1 rientrano anche le emissioni di CO2 generate durante il processo di combustione di benzina e diesel nei motori delle macchine sotto il controllo dell'Azienda e dalla combustione di gasolio

nei motori ausiliari utilizzati nelle tecnologie rinnovabili (idroelettrico) e nucleari, nonché nella distribuzione di energia elettrica. Per tutti i processi di combustione da fonti fossili sono state incluse anche le produzioni di N2 O (GWP=265) e CH4 (GWP=28) espresse in CO2 equivalente. Tali valori sono stati ricalcolati anche per i due anni precedenti.

Altre emissioni dirette di CO2 equivalente provengono dalle perdite in atmosfera di SF6 (GWP=23.500) che si verificano principalmente nell'ambito della distribuzione dell'energia elettrica, e secondariamente negli impianti di produzione di energia. L'SF6 è usato nelle apparecchiature elettriche di alta e media tensione per le sue proprietà isolanti e di estinzione degli archi elettrici ed è a oggi insostituibile in queste applicazioni. Le quantità rilasciate in atmosfera nel 2019 relativamente all'intero perimetro del Gruppo ammontano a 8.367 kg, pari a 197mila t di CO2 equivalente. In termini percentuali, l'SF6 contribuisce per lo 0,28% delle emissioni Scope 1, che rappresenta un quantitativo estremamente limitato. Nell'ambito dello Scope 1, Enel considera le emissioni delle perdite in atmosfera dei gas e delle miscele contenenti gas a effetto serra calcolate applicando il valore di global warming potential medio di riferimento delle famiglie di gas.

Le emissioni Scope 2

Le emissioni Scope 2 riguardano le emissioni indirette derivanti dalla generazione dell'elettricità acquistata e consumata dall'Azienda. Nello Scope 2 sono incluse le emissioni di CO2 associate ai consumi di energia elettrica prelevata dalla rete per usi civili o per la produzione di energia negli impianti termoelettrici e idroelettrici. Dal 2016 tutte le forniture di energia elettrica per le sedi e i siti italiani di produzione risultano da fonti rinnovabili. Tale fornitura prevede il rilascio di certificati verdi da parte dell'ente competente. Il calcolo degli Scope 2 per il consumo di energia prelevata dalla rete viene riportato secondo una doppia vista, location based, pari a 1,55 mln teq, e market based, pari a 2,30 mln teq. In ottemperanza alle direttive del protocollo GHG, sono state inserite in questa categoria le emissioni indirette derivanti dalle perdite tecniche della rete di distribuzione di Enel e della rete di trasmissione del sistema elettrico in cui il Gruppo è presente, calcolate per tutti i Paesi di attività per il periodo 2017-2019. Le emissioni causate dalle perdite sono state calcolate sulla parte di energia eccedente la quota prodotta nel Paese considerato, per evitare un conteggio doppio delle emissioni già riportate nello Scope 1. Un'ulteriore suddivisione è stata effettuata per la frazione distribuita e venduta nel mercato retail da Enel e per la quota distribuita per conto di altre società di mercato. Tali perdite, come per lo Scope 2 per la rete di distribuzione e trasmissione di Enel, sono state calcolate sulla quota di mercato eccedente la produzione. Nel 2019 il valore complessivo dello Scope 2 per le perdite di rete di distribuzione e trasmissione è pari a circa 3,8 mln teq (secondo la metodologia di calcolo "location based").

Le emissioni Scope 3

Le emissioni Scope 3 sono tutte le emissioni indirette (non incluse nello Scope 2) che avvengono lungo l'intera catena del valore di Enel, dalla produzione, al trasporto e alla vendita di energia. Tali emissioni non derivano da fonti controllate né possedute.

Con riferimento alla produzione sono state stimate le emissioni fuggitive di metano dalle miniere a carbone in fase estrattiva e le emissioni dal trasporto dei combustibili utilizzati (carbone e gasolio) per il funzionamento delle sue centrali.

Nel 2019 Enel ha ampliato le categorie di contabilizzazione delle emissioni di Scope 3 e ha ricalcolato i valori per il 2018 e per il 2017 su tutto il perimetro operativo presente nei due anni. Di conseguenza, viene riportato il calcolo delle emissioni relative all'attività del mercato gas ed energia elettrica in Europa e del mercato elettrico in America Latina, generate durante la fase finale di utilizzo dei prodotti venduti ai clienti finali. Il Gruppo valuta che per il gas nel mercato europeo questo valore sia di circa 23,9 mln teq, e che il valore di emissioni prodotte dal consumo dell'energia elettrica da parte dei clienti sia pari a circa 29,0 mln teq.

Gli obiettivi di riduzione della CO2

L'ambizione del Gruppo circa la leadership nella lotta al cambiamento climatico si è ulteriormente rafforzata nel 2019: l'obiettivo di riduzione delle emissioni dirette dovute alla produzione di energia per il 2020, fissato nel 2015 a 350 g/kWheq di CO2 , con una riduzione del 25% rispetto al valore del 2007, è stato raggiunto con un anno di anticipo; il 2019 si è chiuso infatti con una riduzione del 37%, raggiungendo un valore pari a 296 g/kWheq di CO2 . Questo obiettivo è stato certificato dalla Science Based Targets initiative (SBTi) come coerente con lo scenario 2DS (2-Degree Scenario) dell'Agenzia internazionale dell'energia (International Energy Agency - IEA), che definisce un percorso di sviluppo del sistema energetico e una traiettoria delle emissioni coerente con almeno il 50% di possibilità di limitare l'aumento medio globale della temperatura a 2 °C nel 2100. Di conseguenza, la previsione di riduzione per il 2020 è stata aggiornata nel nuovo Piano Strategico 2020-2022, con un valore pari a 254 g/kWheq di CO2 .

A settembre 2019, Enel ha ulteriormente incrementato il proprio commitment definendo un nuovo obiettivo, con il quale si è impegnata a ridurre del 70% entro il 2030 le emissioni dirette di CO2 per kWheq (Scope 1), rispetto al 2017. Questo obiettivo, legato alle emissioni dirette dovute alla produzione di energia, è quasi tre volte più ambizioso rispetto al precedente definito per il 2020, ed è completamente allineato all'Accordo di Parigi. Inoltre, l'obiettivo è stato certificato dalla Science Based Targets initiative, assicurando coerenza con il percorso well below 2 °C e lo scenario B2DS dell'IEA, che sono a oggi i criteri di certificazione più ambiziosi disponibili per il settore delle utility, e che definiscono un percorso di sviluppo del sistema energetico e una traiettoria delle emissioni coerente con almeno il 66% di possibilità di limitare l'aumento medio globale della temperatura al di sotto dei 2 °C al 2100.

Questa accelerazione nella roadmap di Enel per la decarbonizzazione risponde inoltre all'appello effettuato dall'IPCC nel contesto del rafforzamento della risposta globale alla minaccia dei cambiamenti climatici. Inserito nella relazione speciale, l'appello mette in guardia sugli impatti del riscaldamento globale di 1,5 °C al di sopra dei livelli preindustriali e i relativi percorsi globali di emissione di gas a effetto serra.

Enel ha anche fissato un nuovo obiettivo, certificato dalla SBTi, per ridurre del 16% entro il 2030 le emissioni indirette associate al consumo di gas da parte dei propri clienti finali (emissioni indirette derivanti dall'uso di prodotti venduti), che rappresentano una fonte rilevante delle emissioni indirette Scope 3.

1 Include le emissioni dirette dovute alla produzione di energia esclusivamente. Altre emissioni dirette non sono considerate nella definizione dell'obiettivo per essere marginali e rientrare nel criterio di esclusione secondo la metodologia SBTi che fissa un margine del 5% del totale delle emissioni Scope 1 e Scope 2.

2 Scope 1 entro il 2020, in linea con lo scenario IEA 2DS. Al 2020 la riduzione delle emissioni di CO2 è pari al 25% rispetto all'anno base 2007.

3 Scope 1 entro il 2030, in linea con il percorso Well Below 2C della Science Based Targets initiative e con lo scenario IEA B2DS. Al 2030 la riduzione delle emissioni di CO2 è pari al 70% rispetto all'anno base 2017.

Sebbene Enel monitori costantemente le emissioni Scope 2 e si impegni attivamente alla loro riduzione, l'Azienda non ha fissato un obiettivo specifico di riduzione, in quanto esse rappresentano meno del 4% delle emissioni totali Scope 1 e Scope 2 nel 2017 (anno base di riferimento per i nuovi obiettivi di riduzione di emissioni annunciati nel 2019); pertanto sono considerate marginali e rientrano nel criterio di esclusione secondo la metodologia SBTi, che fissa un margine del 5% del totale delle emissioni Scope 1 e Scope 2. Inoltre, le emissioni Scope 2, essendo legate alle emissioni specifiche per Paese, sono stimabili in diminuzione progressiva in quanto i mix di produzione dei Paesi di presenza di Enel si stanno modificando a seguito dell'aumento della produzione da fonti rinnovabili.

Le metriche finanziarie, operative e ambientali

Metriche finanziarie

Si riportano di seguito le principali metriche e gli obiettivi di natura finanziaria utilizzati per misurare e gestire i rischi e le opportunità legati al cambiamento climatico.

Nel 2019 l'EBITDA di Enel associato a tecnologie, servizi

e soluzioni a basse emissioni di carbonio è pari a 1,62 miliardi di euro, con una crescita del 10,7% rispetto al 2018, grazie a una maggiore presenza di capacità rinnovabile, all'espansione delle reti e alla crescita degli utenti finali. Inoltre, il Capex dedicato a tecnologie, servizi e soluzioni a basse emissioni di carbonio è in crescita di circa il 17,5% rispetto al 2018, raggiungendo i 9,1 miliardi di euro, pari al 92% dei Capex totali.

I ricavi da impianti a carbone, a seguito delle scelte strategiche aziendali che si ispirano a un modello di business sostenibile in cui si perseguono, tra gli altri, obiettivi di lotta al cambiamento climatico e decarbonizzazione, si stanno sempre più assottigliando. In particolare, nel 2019 i ricavi relativi agli impianti a carbone ammontano a 2,8 miliardi di euro (in diminuzione del 30,8% rispetto al 2018), pari al 3,5% del totale di ricavi del Gruppo. Inoltre, i ricavi complessivi dalla generazione termica (carbone, olio & gas e CCGT) rappresentano il 12,8% del totale dei ricavi, e sono pari a 10,3 miliardi di euro (in diminuzione del 5,5% rispetto al 2018).

Il "General Purpose SDG-linked bond", lanciato da Enel sul mercato statunitense ed europeo, che prevedeva obiettivi specifici legati alla percentuale di capacità di generazione rinnovabile installata e alla riduzione delle emissioni di gas serra, ha contribuito a raggiungere il 22% del debito legato a obiettivi di sostenibilità.

METRICA FINANZIARIA UM 2019 2018 (1) 2019-2018 %
EBITDA per prodotti, servizi e tecnologie low carbon (2) miliardi di
euro
16,2 14,6 1,6 10,7
% 91 91 - -
Capex per prodotti, servizi e tecnologie low carbon (2) miliardi di
euro
9,1 7,8 1,3 17,5
% 92 91 1 -
Ricavi da impianti a carbone miliardi di
euro
2,8 4,0 -1,2 -30,8
% 3,5 5,3 -1,8 -
Ricavi da generazione termica miliardi di
euro
10,3 10,9 -0,6 -5,5
% 12,8 14,4 -1,6 -
Ricavi da impianti nucleari miliardi di
euro
1,3 1,1 0,2 20,1
% 1,6 1,4 0,2 -
Rapporto di indebitamento con criteri di sostenibilità (3) % 22 15 7 -
Prezzo di riferimento della CO2 euro 24,8 15,9 8,9 56,4

1 I dati 2018 sull'EBITDA e sul Capex sono stati riclassificati a causa di un cambio metodologico nel calcolo di tali metriche rispetto ai prodotti e servizi low carbon.

2 Nella categoria di "prodotti, servizi e tecnologie low carbon" sono considerate le Linee di Business Enel Green Power, Infrastrutture e Reti, Enel X e Mercato (escludendo la vendita di gas).

3 Il dato è stato calcolato considerando il peso degli strumenti finanziari che includono criteri di sostenibilità sul totale dell'indebitamento lordo.

Metriche operative

302-1 EU1 EU2 EU3 EU11 EU30

Si riportano di seguito le principali metriche di natura operativa utilizzate per misurare l'impegno di Enel nella lotta al cambiamento climatico lungo tutta la catena di valore dell'elettricità.

SEGMENTO
DELLA CATENA
DEL VALORE
DELL'ELETTRICITÀ
METRICA OPERATIVA UM 2019 2018 2019-2018 %
Potenza efficiente installata netta (1) GW 84,3 85,6 -1,3 -1,5
- di cui rinnovabili % 50,0 45,8 4,2 -
- di cui termoelettrica % 46,1 50,4 -4,2 -
- di cui nucleare % 3,9 3,9 - -
Produzione netta (2) TWh 229,1 250,3 -21,2 -8,5
- di cui rinnovabili % 43,4 39,6 3,8 -
- di cui termoelettrica % 45,2 50,8 -5,6 -
GENERAZIONE - di cui nucleare % 11,5 9,6 1,9 -
Nuovi servizi
Capacità di demand response MW 6.297 6.215 82 1,3
Capacità di storage MW 110 70 40 57,1
Ulteriori indicatori
Rendimento medio parco termoelettrico (3) % 42,0 40,1 1,9 -
Totale consumi diretti di combustibile Mtep 30,1 37,0 -7,0 -18,9
Digitalizzazione
DISTRIBUZIONE Utenti finali con smart meter attivi n. 44.668.538 43.770.085 898.453 2,0
Elettrificazione
RETAIL Punti di ricarica per la mobilità elettrica
(pubblici e privati)
n. 79.565 48.967 30.598 62,5

1 Non include la capacità gestita, pari a 3,7 GW nel 2019 e 4,2 GW nel 2018.

2 Non include la produzione da capacità gestita, pari a 10,2 TWh nel 2019 e 9,7 TWh nel 2018.

3 Le % sono state calcolate secondo la nuova metodologia che non considera gli impianti olio & gas italiani in fase di dismissione/marginali. I valori non tengono in considerazione il consumo e la generazione per la cogenerazione relativa al parco termoelettrico russo. Il valore medio di rendimento è calcolato sugli impianti del parco ed è pesato sui valori di produzione.

La produzione di energia elettrica nel 2019 risulta pari a 229,1 TWh, in diminuzione rispetto al 2018, a causa di una contrazione della produzione termoelettrica del 18,7% rispetto all'anno precedente, prevalentemente dovuta a una minore produzione da carbone (-41,6% rispetto al 2018). L'energia prodotta da Enel nel 2019 da fonti a emissioni zero si attesta così intorno al 55% della produzione consolidata totale (in significativo aumento rispetto al 2018, pari a 49,2%), mentre è pari a circa 57% includendo la generazione da capacità gestita secondo il modello "Build, Sell and Operate".

A fine dicembre 2019 la potenza efficiente netta installata totale del Gruppo è pari a 84,3 GW, in diminuzione rispetto al 2018 di 1,3 GW, principalmente per la vendita della centrale a carbone di Reftinskaya in Russia. Tale riduzione è stata parzialmente compensata dell'entrata in funzione di nuovi impianti rinnovabili, principalmente eolici e solari in Spagna, Messico e Stati Uniti. Al fine di contribuire alla decarbonizzazione del proprio mix energetico, nel 2019 Enel ha aumentato la propria capacità installata rinnovabile di 3,6 GW, mentre ha ridotto la propria capacità a carbone di 4,1 GW. Di conseguenza la capacità installata da fonti a emissioni zero ha raggiunto il 53,9% (50,0% considerando solo fonti rinnovabili) della capacità installata A fine dicembre 2019 la potenza efficiente netta installata totale del Gruppo è pari a 84,3 GW, in diminuzione rispetto al 2018 di 1,3 GW, principalmente per la vendita della centrale a carbone di Reftinskaya in Russia. Tale riduzione è stata parzialmente compensata dell'entrata in funzione di nuovi impianti rinnovabili, principalmente eolici e solari in Spagna, Messico e Stati Uniti. A fine dicembre 2019 la potenza efficiente netta installata totale del Gruppo è pari a 84,3 GW, in diminuzione rispetto al 2018 di 1,3 GW, principalmente per la vendita della centrale a carbone di Reftinskaya in Russia. Tale riduzione è stata parzialmente compensata dell'entrata in funzione di nuovi impianti rinnovabili, principalmente eolici e solari in Spagna, Messico e Stati Uniti. Al fine di contribuire alla decarbonizzazione del proprio mix energetico, nel 2019 Enel ha aumentato la propria capacità installata rinnovabile di 3,6 GW, mentre ha ridotto la propria capacità a carbone di 4,1 GW. Di conseguenza la capacità installata da fonti a emissioni zero ha raggiunto il 53,9% (50,0% considerando solo fonti rinnovabili) della capacità installata totale di Enel nel 2019, mentre è pari al 55,8%(52,0% considerando solo fonti rinnovabili) includendo la capacità gestita secondo il modello "Build, Sell and Operate".

Totale fonti rinnovabili 39,5% Totale fonti tradizionali 60,5%

totale di Enel nel 2019, mentre è pari al 55,8%(52,0% considerando solo fonti rinnovabili) includendo la capacità gestita energetico, nel 2019 Enel ha sviluppato nuova potenza rinnovabile per 3,6 GW, mentre ha ridotto la propria capacità a carbone di 4,1 GW. Di conseguenza la capacità installata da fonti a emissioni zero ha raggiunto il 53,9% (50,0% considerando solo fonti rinnovabili) della capacità installata totale di Enel nel 2019, mentre è pari al 55,8% (52,0% considerando solo fonti rinnovabili) includendo la capacità gestita secondo il modello "Build, Sell and Operate".

secondo il modello "Build, Sell and Operate". Al fine di contribuire alla decarbonizzazione del proprio mix

Potenza efficiente netta installata (%)

I nostri pilastri

Nel 2019 Enel ha mantenuto un ruolo fondamentale nello sviluppo di nuove soluzioni per accelerare il processo di transizione energetica attraverso lo sviluppo di 110 MW di capacità di storage, corrispondenti a una crescita del 57,1% rispetto al 2018, e 6,3 GW di demand response, l'1,3% in più rispetto al 2018.

La digitalizzazione della rete elettrica, individuata come abilitatore chiave in grado di influenzare positivamente il cambiamento climatico attraverso leve come l'integrazione di più energie rinnovabili o l'incremento dell'efficienza energetica, ha continuato a costituire una priorità per Enel anche nel 2019. In particolare, nel 2019 il totale degli utenti finali con smart meter attivi è cresciuto del 2% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 44,7 milioni nel 2019.

Enel ha inoltre proseguito nella definizione di soluzioni per promuovere la decarbonizzazione di altri settori, come il trasporto. L'Azienda infatti si è impegnata nello sviluppo di iniziative di mobilità elettrica e nella promozione del trasporto sostenibile, installando nel 2019 79.565 punti di ricarica, con una crescita del 62,5% rispetto al 2018.

Metriche ambientali legate al cambiamento climatico

303-3

La tavola seguente riporta le altre metriche ambientali più legate al cambiamento climatico, addizionali rispetto alle emissioni di gas a effetto serra precedentemente descritte nel paragrafo dedicato del presente capitolo.

METRICA AMBIENTALE UM 2019 2018 2019-2018 %
Fabbisogno specifico di acqua per produzione complessiva (1) l/kWheq 0,33 0,38 -0,05 -13,2
Prelievo di acqua in zone water stressed (2) % 14,1 11,6 2,5 -
Produzione con consumo di acqua in zone water stressed (2) % 8 8 - -

1 A seguito dell'adozione del nuovo GRI 303 nel 2018 da parte di Enel, con fabbisogno si intende il quantitativo complessivo di acqua prelevata, comprensivo del riutilizzo dei reflui, necessario al funzionamento della centrale. Il fabbisogno specifico da produzione complessiva è calcolato considerando il totale dei consumi di acqua da produzione termoelettrica e nucleare, rapportato al totale della produzione termoelettrica (compreso il contributo del calore in MWh), rinnovabile e nucleare. Non rientra in questo valore il prelievo di acqua utilizzata per il raffreddamento a ciclo aperto, che viene poi restituita al corpo idrico originario. Il consumo viene calcolato come la differenza tra acqua prelevata e acqua restituita.

2 Il World Resources Institute (WRI) ha definito "Water Stressed Area" una zona per la quale la disponibilità di acqua pro capite annua risulta inferiore a 1.700 m3 .

Obiettivi

La tabella seguente mostra i principali obiettivi operativi inclusi nel Piano Strategico 2020-2022, che riflettono il ruolo di Enel nella lotta ai cambiamenti climatici lungo l'intera catena del valore dell'energia elettrica, oltre agli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra descritti nella sezione precedente.

SEGMENTO DELLA
CATENA DEL VALORE
DELL'ELETTRICITÀ
DESCRIZIONE OBIETTIVO UM 2022
Potenza efficiente installata netta (1) GW 90,7
- di cui rinnovabili % 60
- di cui termoelettrica % 37
- di cui nucleare % 3
Produzione netta (2) TWh 249,3
GENERAZIONE - di cui rinnovabili % 57,5
- di cui termoelettrica % 32
- di cui nucleare % 10,5
Nuovi servizi
Capacità di demand response GW 10,1
Capacità di storage MW 439
Digitalizzazione
DISTRIBUZIONE Smart meter 2.0 installati mln 28,8
Elettrificazione
RETAIL Punti di ricarica per la mobilità elettrica (pubblici e privati) n. 736.000

1 Non include la capacità gestita, pari a 5,6 GW al 2022.

2 Non include la produzione da capacità gestita.

Inoltre sono state definite le seguenti assunzioni:

  • > incidenza EBITDA per prodotti, servizi e tecnologie low carbon pari a circa il 91% nel 2022;
  • > incidenza Capex per prodotti, servizi e tecnologie low carbon sul totale oltre il 90% nel periodo 2020-2022;
  • > incidenza di meccanismi di finanza sostenibili pari a circa il 43% nel 2022.

Enel si impegna infine a migliorare le proprie prestazioni su altri aspetti ambientali legati al cambiamento climatico, fissando obiettivi ambiziosi come la riduzione del 50% del fabbisogno di acqua nel processo di produzione di energia elettrica al 2030. Per maggiori dettagli sulle performance ambientali di Enel si rimanda al capitolo "Sostenibilità ambientale".

Transizione energetica - Infrastrutture, ecosistemi e piattaforme (1/2)

Piano 2019 2021 Miglioramento operativo per un servizio di qualità

102-15

SDG ATTIVITÀ TARGET 2021 RISULTATI 2019 CATEGORIE
9
11
Innovazione di grandi
strutture, principalmente
attraverso la digitalizzazione
delle reti di distribuzione,
smart meter e colonnine di
ricarica
46,9 mln di utenti con
smart meter attivi1
5,4 mld di euro
di investimenti in
digitalizzazione
nel 2019-2021
44,7 mln di utenti con
smart meter attivi2
Valore non più
rendicontato3
Efficienza operativa
Tecnologie e digitalizzazione
Cambiamento climatico
Partnership
455mila punti di ricarica Oltre 79mila
punti di ricarica4
9 Indice di cavizzazione 67% 65%5 Efficienza operativa
Gestione ambientale
Gestione della safety
7
9
Perdite di rete (Italia)6 Valore inferiore al 4,9% 4,7% Efficienza operativa
Gestione ambientale

Piano 2020 2022 Elettrificazione

SDG ATTIVITÀ TARGET 2022 CATEGORIE
9
11
Innovazione di grandi strutture,
principalmente attraverso
la digitalizzazione delle reti
di distribuzione, smart meter
e colonnine di ricarica
~47 mln di utenti
con smart meter attivi7
736mila punti di ricarica4
Efficienza operativa
Tecnologie e digitalizzazione
Cambiamento climatico
Partnership
7
9
Indice di cavizzazione
(km linea in cavo/km linea totali)
64%8 Efficienza operativa
Gestione ambientale
Gestione della safety
7
9
Perdite di rete (Italia)5 4,7% Efficienza operativa
Gestione ambientale
7 Nuove connessioni produttori
(Italia e Spagna)
280mila nuove connessioni Efficienza operativa
Cambiamento climatico
9
13
Nuove connessioni produttori
(potenza) (Italia e Spagna)
4,3 GW

1 Include la sostituzione di smart meter.

  • 2 Include 13,1 mln di smart meter 2.0. 3 Dal 2019 gli investimenti in digitalizzazione sono stati inclusi all'interno dei Capex totali destinati all'efficienza operativa. Pertanto non risultano più rendicontati separatamente.
  • 4 Punti di ricarica pubblici e privati installati.
  • 5 Non include Eletropaulo. Il risultato 2019 con l'inclusione di Eletropaulo risulta pari al 60,1%.
  • 6 Include le perdite tecniche (per effetto Joule) e non tecniche (furti di energia) di E-Distribuzione (Italia).

7 Include 28,8 mln di smart meter 2.0.

8 Target ridefinito in seguito all'inclusione di Eletropaulo.

Transizione energetica - Infrastrutture, ecosistemi e piattaforme (2/2)

Piano 2019 2021 Miglioramento operativo per un servizio di qualità

102-15

SDG ATTIVITÀ TARGET 2021 RISULTATI 2019 CATEGORIE
9 Incentivazione delle
operazioni dispositive in area
clienti web/app1
17 mln di operazioni 5,3 mln di operazioni Tecnologie e digitalizzazione
Inclusione sociale
Clienti
11 Indice di customer
satisfaction per Enel Energia
SpA nel mercato libero
italiano
93% nel 2019 90,2%2 Clienti
7
9
11
Nuovo posizionamento
brand ispirato ai concetti
di semplicità, trasparenza,
vicinanza e affidabilità:
> offerte flessibili più
dinamiche al servizio
del cliente
> relazione con il cliente
sempre più personalizzata
e più digitale
Offerte commerciali
impostate sul concetto di
flessibilità grazie ai nuovi
contatori 1G e 2G
Offerte 100% energia
rinnovabile
Aggiornamento app:
unica interfaccia per
utilizzo gestionale e
coinvolgimento del cliente
325mila contratti
(legati alle offerte
"Ore FREE"
e "Notte e festivi")
1.792.599
contratti
1,2 mln di clienti Enel
Energia che hanno
scaricato l'app
Tecnologie e digitalizzazione
Inclusione sociale
Clienti

SCONFIGGERE
LA POVERTA
118487811
O SCONFIGGERE
- LAFAME
SALUTE
C EBENESSERE
ISTRUZIONE
DIQUALITÀ
PARITA DI GENERE ACQUAPULTA
U ESERVIZI
IGIENICO-SANITARI
ENERGIA PUL ITA .
E ACCESSIBILE
O BUONA OCCUPAZIO
(0) ECRESCITA
ECONOMICA
O INNOVAZIONE E
INFRASTRUTTURE
10 RIDURRELE
11 10
피 미
1
C
트 트
A
:: ISTS
12 CONSUMO
RESPONSABILI
13 IL CAMBIAMENTO
CLIMATICO
A A FLORAEFAUNA
ACQUATICA
And
A FLORAEFAUNA
TERRESTRE
PACE, GIUSTIZIAE
U ISTITUZIONI SOLIDE
4 7 PARTRESS P
PERGILOBIATIO
0,01
(3
SUSTAINABLE
DEVELOPMENT
GOALS

Piano 2020 2022 Elettrificazione

SDG ATTIVITÀ TARGET 2022 CATEGORIE
9
11
Voice of customer per
il miglioramento continuo
Indice di Customer Satisfaction
per Enel Energia SpA nel mercato
libero italiano
~91% Tecnologie e digitalizzazione
Inclusione sociale
Clienti
Qualità percepita - valore da 1 a 53 Valore tra 4 e 5
9
11
Digitalizzazione della relazione
con il cliente (clienti che usano servizi
digitali - mln di utenti/anno)4
6,9 nel 2022 Clienti
Tecnologie e digitalizzazione
Inclusione sociale
9
11
Offerte inclusive dedicate
a clienti di: terza età, fasce deboli,
indigenti, emarginati, vulnerabili,
ex bonus sociale
Offerta "Over 65": rimodulazione
dell'offerta dedicata
alla clientela over 65 anni
su tutti i canali Enel
Clienti
Inclusione sociale
9
11
12
Paperless: vendite online,
archiviazione e digitalizzazione
documenti, bollette digitali,
bollette interattive
> Digitalizzazione di una quota parte dei
documenti credito (solleciti e diffide)
> Incremento nell'utilizzo del tablet per
la sottoscrizione dei contratti da parte
della forza vendita
Clienti
Tecnologie e digitalizzazione
Cambiamento climatico

1 Perimetro Italia, operazioni dispositive da area clienti web (www.enel.it) e app Enel Energia.

2 Il valore è calcolato su scala da 1 a 100. Per il 2019 si tratta di valori stimati sulla base dei trend consolidati. Il valore ICS a partire dal 2018, a seguito di un cambio metodologico, ha rilevazione annuale e non più semestrale come per il 2017 e il 2016.

3 Tale indicatore rileva mensilmente la valutazione della qualità percepita dal cliente rispetto all'ultimo contatto avvenuto con Enel Energia.

4 Tale indicatore misura il numero di utenti che nell'anno utilizzano almeno una volta i servizi digitali offerti da Enel Energia (app, area personale web, chat su area pubblica e privata web).

102-7 EU3 EU4

Bilancio di Sostenibilità At a Glance Indicatori di performance

Relazione Finanziaria Annuale

504 TWh

energia elettrica trasportata sulla rete di distribuzione del Gruppo, in aumento del 4% rispetto al 2018

302 TWh

energia venduta, in aumento del 2% rispetto al 2018

Infrastrutture, ecosistemi e piattaforme

La costante attenzione di Enel al cliente e l'impegno nel fornire prodotti e servizi di qualità sono importanti fattori che caratterizzano la relazione del Gruppo con i propri clienti nei diversi Paesi in cui opera. Affidabilità, sicurezza e continuità nella distribuzione, insieme a qualità, efficacia e trasparenza nella vendita di energia caratterizzano ogni fase del rapporto con i clienti.

Nel 2019 l'energia elettrica trasportata sulla rete di distribuzione del Gruppo è stata pari a 504 TWh (484 TWh nel 2018) e il numero finale di clienti energia e gas è stato pari a quasi 70 milioni, in lieve riduzione rispetto al 2018 (71 milioni). Le vendite di energia ammontano a 302 TWh nel 2019, in aumento di più di 6 TWh (+2%) rispetto al 2018. Enel gestisce, inoltre, una capacità di demand response pari a circa 6 GW.

Linee di distribuzione per area geografica (totale km 2.230.029)

Alta tensione Media tensione Bassa tensione
Italia1 - 31% 69%
Iberia 5% 27% 68%
America Latina 6% 37% 57%
Romania 3% 61% 36%
Totale (%) 2% 40% 58%
Totale (km) 46.606 887.439 1.295.984

1 In Italia sono presenti anche 22 km di rete di alta tensione.

Clienti mercato
elettrico
Clienti mercato
gas
Italia 23.689.113 4.155.689
Iberia 10.634.958 1.648.705
America Latina 26.661.440 -
Romania 3.072.945 52.142
Totale 64.058.456 5.856.536

A garantire che l'energia arrivi senza sosta nelle case, negli ospedali, nelle aziende, sono le migliaia di persone Enel che lavorano negli impianti e sulla rete, supportate dai tantissimi che stanno sperimentando il lavoro agile anche per garantire l'assistenza ai clienti.

"Tutti insieme ce la faremo"

Eccellenza operativa e qualità nella distribuzione

103-2 103-3 DMA EU (former EU7) DMA EU (former EU23)

La rete di distribuzione rappresenta in tutto il mondo il crocevia del cambiamento, che permette di collegare gli attori esistenti e quelli del futuro e di abilitare numerosi nuovi servizi attraverso la sua qualità, efficienza, estensione e capillarità. Facendo leva sulla tecnologia intelligente (smart technology) è possibile sviluppare un modello di business a piattaforma, gestire un sistema energetico più complesso e dinamico con crescenti carichi di generazione distribuita da fonti rinnovabili, contribuire a incrementare la resilienza delle infrastrutture a fronte dell'aumento di fenomeni climatici avversi e dei rischi di cyber security, nonché promuovere un'elettrificazione sostenibile per tutti gli utenti nelle diverse geografie di presenza. È stato avviato un nuovo concetto di circolarità che permette di trasformare i rifiuti in valore ma soprattutto di agire sin dalle fasi di disegno dei prodotti/processi. Grande impegno è stato anche dedicato alla promozione di città sostenibili, lanciando per esempio il progetto "Urban Futurability". Il continuo miglioramento delle infrastrutture diventa, quindi, centrale per lo sviluppo socio-economico delle comunità, oltre che per la vita quotidiana delle persone, in piena coerenza con gli impegni presi sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e in particolare sull'SDG 9 "Infrastrutture e innovazione".

È precisa responsabilità di Enel assicurare una fornitura continua e sicura dell'energia ai sistemi elettrici nazionali dei Paesi in cui opera come distributore. La qualità della fornitura è strettamente legata all'affidabilità e al livello di efficienza dell'infrastruttura di trasmissione e distribuzione, che deve essere in grado di far fronte ai livelli di domanda richiesti. Enel, in coordinamento con gli altri soggetti che a vario titolo operano sulle infrastrutture di rete, realizza continui interventi di sviluppo e di efficientamento della rete. Al fine di ridurre il numero e la durata delle interruzioni del servizio vengono effettuati interventi di manutenzione e di modernizzazione delle reti, che ne permettono anche il monitoraggio in tempo reale, garantendo interventi tempestivi sui guasti e una fornitura ottimale di energia. In tale contesto i sistemi di telecontrollo svolgono un ruolo chiave, consentendo ai centri operativi territoriali di effettuare tutte le operazioni necessarie ad assicurare la continuità del servizio elettrico fornito. Anche dal punto di vista delle perdite di rete, la digitalizzazione dell'infrastruttura e l'utilizzo del sistema di telegestione, abbinato all'impiego dei contatori elettronici 'intelligenti', permettono una maggiore efficacia nei controlli sui bilanci di energia, garantendo al contempo la diminuzione delle frodi, e abilitando nuovi servizi che gli operatori di mercato possono proporre ai clienti.

Dopo diversi anni di esperienza nelle reti intelligenti, Enel ha lanciato una nuova tecnologia abilitante, il cosiddetto Network Digital Twin®, un modello digitale 3D che replica fedelmente l'infrastruttura elettrica, dai singoli elementi fisici alle dinamiche più complesse del suo funzionamento. È un'applicazione su larga scala della tecnologia Industry 4.0, che integra automazione della rete, Internet of Things e modellazione 3D, con una gestione avanzata dei dati (machine learning, intelligenza artificiale ecc.), che, oltre a migliorare la gestione della rete, consente di creare un 'ecosistema' aperto per favorire la condivisione dell'informazione a beneficio delle persone e delle città, migliorando la qualità del servizio, il rapporto e il coinvolgimento di tutti gli stakeholder. In questo senso, grazie alle piattaforme evolute, possono essere disponibili maggiori informazioni e i dati provenienti dalla rete elettrica sono accessibili in maniera più tempestiva e dettagliata, promuovendo consapevolezza sull'uso dell'energia, efficienza e risparmio. Nell'ambito del progetto "Urban Futurability", a ottobre 2019 in Brasile, a São Paulo, nel distretto di Vila Olímpia è stato lanciato il primo Network Digital Twin dell'America Latina, che permette di accrescere la resilienza urbana e di immaginare una quantità straordinaria di nuovi servizi e benefíci per le città del futuro su una scala infinitamente più vasta e più compatibile con le dimensioni gigantesche che le proiezioni demografiche ipotizzano per le megalopoli del 2050. Questo progetto dimostra che la digitalizzazione di reti elettriche, edifici e infrastrutture urbane può avvenire in un vero e proprio laboratorio vivente. Cittadini, imprenditori, Comuni e università possono co-creare soluzioni innovative che integrino l'infrastruttura con le

esigenze locali, come la mobilità, la sicurezza, la riduzione dei rifiuti e l'ambiente urbano.

I contatori intelligenti,"smart meter", rappresentano comunque il pilastro dell'innovazione e digitalizzazione delle reti di distribuzione e sono il motore per la riqualificazione urbana, nonché fondamentali abilitatori di domotica avanzata. Sin dall'inizio la loro installazione è stata accompagnata da specifiche campagne di informazione e sensibilizzazione, poiché il risparmio energetico raggiungibile con l'utilizzo di questa tecnologia può arrivare al 10%, anche grazie alla possibilità di avere informazioni sui consumi in tempo reale. A fine 2019 sono 44,7 milioni gli utenti finali che hanno uno smart meter attivo e 13,1 milioni gli utenti finali con contatore di seconda generazione (CE2G). Questi ultimi, oltre a trasmettere al concentratore dati di misura granulari (curve di carico quartorarie giornaliere), prevedono un canale di comunicazione dedicato al cliente denominato "Chain 2", che consente la trasmissione di dati tra i CE2G e gli in-home device. È possibile una maggiore trasparenza delle informazioni relative ai consumi, agli scambi di energia con la rete e alla produzione in caso di utenti "prosumer" e viene incoraggiato lo sviluppo del mercato della domotica e dell'active demand. I clienti diventano quindi protagonisti e hanno la possibilità di partecipare al mercato dell'energia e di essere remune-

rati per offrire flessibilità al sistema elettrico, riducendo o incrementando il consumo o la produzione/immissione di energia. In particolare la "Chain 2" permette di accedere a servizi dedicati alla demand response, all'efficienza energetica (per esempio, con un avviso del superamento della potenza disponibile ed eventuale intervento del limitatore, in modo da fornire un servizio che va oltre la pura visualizzazione di consumi e produzione di energia e potenza), alla promozione di awareness e domotica e alla personalizzazione delle tariffe, consentendo l'introduzione di forme di contratto innovative.

Enel ha anche intrapreso un percorso sfidante volto a ridisegnare la catena del valore adottando un modello di economia circolare, per ridurre gli impatti ambientali massimizzando il recupero di prodotti e materiali a fine vita. Il primo esempio è il progetto "Circular Smart Meter", avviato in Italia e Brasile, che punta a ridurre l'impronta ambientale dei contatori intelligenti attraverso, per esempio, il riutilizzo a fine vita dei materiali che li compongono, a partire dalla plastica e dal rame. Un approccio proattivo di "circularity by design", che integra la circolarità sin dalle fasi di progettazione, in quanto minimizzare l'uso di nuove risorse naturali permette anche di ridurre i costi lungo l'intero ciclo di vita (dalla progettazione, fabbricazione, esercizio, fino alla rottamazione), creando nuove efficienze. Nella progettazione e realizzazione del "Circular Smart Meter" è stato necessario misurare gli impatti ambientali ed economici con l'obiettivo di individuare i componenti più rilevanti per riprogettarli in ottica circolare, recuperare e rigenerare gli scarti come plastica, rame, acciaio ecc. valorizzandoli per una seconda vita di nuovi asset di rete, e infine esplorare tecniche innovative di tracciatura per la logistica inversa. Un processo complesso e lungo dal punto di vista ingegneristico, tra analisi comparative e test di laboratorio, per garantire la stessa affidabilità dei contatori tradizionali. In Brasile, il "Circular Smart Meter" è un esempio virtuoso di come si voglia promuovere una chiusura dei cicli ("closed-loop") all'interno della value chain con il riutilizzo del materiale di scarto all'interno degli stessi cicli industriali per la produzione del contatore di nuova generazione. L'obiettivo nel breve periodo è applicare la metodologia sviluppata anche su altri asset della rete, misurandone i benefíci attesi in termini economici, ambientali e sociali per poi scalare la metodologia su altri processi operativi del business.

Ripensare il proprio business in logica ecosistemica e circolare significa anche individuare nuove possibilità per mettere sempre più i clienti al centro, offrendo prodotti e servizi personalizzati, per costruire e rafforzare una relazione basata sulla fiducia, sulla trasparenza e sull'uso razionale dell'energia, anche attraverso modalità innovative. Il coinvolgimento dei clienti passa anche attraverso un ascolto costante: Enel è infatti interessata a conoscere il giudizio dei propri interlocutori sui servizi che offre e sulla loro customer experience. Per questo realizza indagini per misurarne il grado di soddisfazione e fa leva, nei diversi Paesi in cui opera, su specifici canali di comunicazione, in linea anche con quanto previsto dalle normative e dai regolamenti. In Italia, per esempio, sono presenti un'infrastruttura telefonica e servizi innovativi che consentono di aumentare la capacità di risposta e di fornire informazioni ai clienti in maniera sempre più rapida e puntuale. Per esempio, per E-Distribuzione sono disponibili il servizio e-Notify, che consente di inviare comunicazioni dedicate e avvisi ai clienti e il chatbot Eddie, un assistente virtuale pensato per informare e comunicare con i clienti.

Italia: Puglia Active Network (PAN)

PAN ha l'obiettivo di migliorare le performance e abilitare una gestione innovativa della rete elettrica, integrando l'energia prodotta dagli impianti di generazione distribuita rinnovabile distribuiti sul territorio e garantendo ai clienti un costante accesso alle informazioni sull'andamento dei consumi. Un progetto da 170 milioni di euro in risposta al bando europeo NER 300 che coinvolge quasi integralmente una regione: 29.300 km di linee MT (91% del totale in Puglia), 102 cabine primarie, circa 8mila nodi secondari, 45mila asset di generazione distribuita. In particolare il progetto prevede:

  • > il potenziamento della rete elettrica di media tensione, per una sua maggiore efficienza e sicurezza;
  • > lo sviluppo su scala regionale di un'infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici integrata nella rete di distribuzione, per promuovere un nuovo modello di mobilità ecosostenibile a emissioni zero;
  • > il monitoraggio dei consumi energetici con il kit Smart Info+ per forniture a emissioni zero in bassa tensione.

Qualità del servizio e promozione del consumo responsabile e consapevole

La leadership di un'azienda come Enel passa necessariamente attraverso la cura del cliente e l'attenzione per un servizio di qualità: aspetti che non si riferiscono soltanto alla fornitura di energia elettrica e/o gas naturale, ma anche e soprattutto agli aspetti intangibili del servizio relativi alla percezione e alla soddisfazione del cliente. Tra i molteplici ambiti di intervento si evidenziano: lo sviluppo di nuove modalità e canali di contatto; il miglioramento dei processi di "back office"; il monitoraggio dei reclami e delle richieste di informazioni al fine di ridurre i tempi di evasione e garantirne una corretta gestione; l'analisi delle segnalazioni, al fine di comprendere la percezione del cliente e le eventuali criticità in corso, in maniera tale da porre in atto immediatamente le opportune azioni correttive e non compromettere la soddisfazione complessiva del cliente.

Nel 2019 Enel ha promosso l'adozione di nuove soluzioni e tecnologie innovative, volte a migliorare l'experience dei clienti anche coinvolgendo startup e stakeholder, nonché della condivisione delle migliori pratiche al fine di diffonderle nei diversi Paesi di presenza con specifiche personalizzazioni legate ai mercati di riferimento, minimizzando così il time-to-market. Sono state intensificate le relazioni con le associazioni dei consumatori, esplorando opportunità di collaborazione tese a migliorare la relazione con i clienti e creare insieme servizi che rispondano sempre di più a nuovi bisogni e necessità, non trascurando le fasce più deboli della popolazione. Ad aprile 2019 è stata lanciata anche la challenge "Mass customization & inclusion" con l'obiettivo di raccogliere idee e proposte innovative di prodotti e servizi personalizzati in considerazione delle tematiche di diversità e inclusione, e che ha visto la vittoria del progetto "e-domorent", per un utilizzo sostenibile degli elettrodomestici. Sono state, inoltre, organizzate quattro sessioni creative che hanno coinvolto oltre 100 persone dell'area retail, a Bogotà e a Bucarest, con lo scopo di trovare idee nuove e innovative per lanciare sul mercato soluzioni, prodotti e servizi d'avanguardia.

Infine sono state individuate e condivise le principali linee d'azione che caratterizzeranno il prossimo triennio e che riguardano centralità del cliente, economia circolare, digitalizzazione e sostenibilità. Porre il cliente al centro significa sviluppare nuovi modelli di relazione che ne promuovano l'ascolto e il coinvolgimento per garantire il miglioramento continuo dei propri servizi. Enel si impegna, inoltre, a valorizzare il contributo di ogni singolo cliente che sceglie di diminuire il proprio impatto sul pianeta, adottando stili di consumo orientati all'utilizzo di energia rinnovabile, al riciclo e al riuso, alla condivisione e alla riduzione degli sprechi, a iniziare dalla carta di contratti e bollette. Una spinta verso la semplificazione di tutte le fasi del "customer journey" attraverso la diffusione di innovativi servizi che accompagnano il cliente dalla sottoscrizione di nuovi contratti esclusivamente "paperless", all'interazione semplice per consultare consumi e ricevere bollette digitali, ai pagamenti elettronici anche sui piani di rateizzo attraverso assistenti virtuali, app e chatbot. L'impegno per la transizione energetica giusta per tutti pone Enel in prima linea nell'offerta di servizi innovativi e inclusivi per clienti di terza età, fasce deboli, indigenti, emarginati, famiglie vulnerabili o per disabili (Pedius, bolletta in Braille, siti compatibili per ipovedenti). Per approfondimenti sulla gestione dei clienti nei diversi Paesi si

rimanda, oltre che ai paragrafi successivi, ai singoli Bilanci di Sostenibilità delle società controllate del Gruppo Enel.

Soddisfazione dei clienti

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L'attenzione dedicata ai temi connessi alla qualità del servizio è confermata anche quest'anno dai risultati delle indagini di "customer satisfaction" realizzate in tutti i Paesi nei quali Enel è presente come venditore o distributore di energia elettrica.

In Italia l'indice di customer satisfaction (ICS) per il 2019 è pari a 92,41 per il mercato regolato (92,4 nel 2018) e 90,21 per il mercato libero (90,2 nel 2018). Con cadenza mensile, inoltre, vengono svolte indagini sulla soddisfazione dei clienti ai quali è stata fornita una risposta a un reclamo scritto o verbale. L'indagine è condotta tramite interviste telefoniche effettuate a valle dell'invio della risposta o del contatto telefonico con il quale si fornisce riscontro al cliente.

In Iberia, attraverso la controllata Endesa, l'eccellenza nell'attenzione commerciale è il valore principale nel rapporto con i propri clienti, cercando di perseguire la massima efficienza nel funzionamento dei propri canali, degli strumenti e delle piattaforme di attenzione commerciale attraverso un processo di costante innovazione e miglioramento. Mensilmente vengono monitorati 20 indicatori chiave al fine di garantire il rispetto dei miglioramenti identificati nel corso dell'anno precedente. L'ICS presenta un andamento in costante crescita negli anni, attestandosi nel 2019 su un valore pari a 7,32 per il mercato libero (7,2 nel 2018) e confermando il valore di 7,2 sul mercato regolato.

In Romania i clienti possono esprimere le loro opinioni tramite contact center, e-mail e sito web. Le informazioni vengono raccolte con cadenza mensile e i risultati utilizzati per migliorare la qualità del servizio e i processi aziendali.

1 Il valore è calcolato su scala da 1 a 100. Per il 2019 si tratta di valori stimati sulla base dei trend consolidati. Il valore ICS a partire dal 2018, a seguito di un cambio metodologico, ha rilevazione annuale e non più semestrale come per il 2017 e il 2016.

L'indice di soddisfazione generale è stato pari a 853 (87 nel 2018) per il mercato libero, mentre per il mercato regolato è stato di 894 (86 nel 2018).

In America Latina gli indicatori di soddisfazione del cliente rappresentano un elemento fondamentale per la definizione di strategie e nuovi prodotti. In Brasile, ogni anno viene misurata la soddisfazione dei clienti attraverso uno specifico indice calcolato dall'associazione brasiliana dei distributori di energia elettrica (ABRADEE - Associação Brasileira de Distribuidores de Energia Elétrica). L'indice è ottenuto a valle di un'indagine campionaria condotta con i clienti e avente a oggetto aspetti quali: approvvigionamento energetico, informazione e comunicazione, bolletta, attenzione al consumatore e immagine. Anche in Perù per conoscere l'opinione dei clienti vengono effettuate interviste a coloro che hanno usufruito dei servizi dei punti di contatto, attraverso questionari strutturati e standardizzati. In Colombia, infine, è presente un modello di indagine sulla soddisfazione dei clienti che è stato progettato per misurare la percezione del mercato rispetto alla fornitura di prodotti e servizi, al fine di indirizzare al meglio le iniziative e le relative risorse. L'indice di soddisfazione della qualità (ISCAL), che ha tra i suoi elementi chiave la relazione commerciale e la fatturazione, è rimasto a livelli di eccellenza negli ultimi anni, grazie allo sviluppo del piano di relazione con i clienti.

Gestione dei reclami

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In tutti i Paesi in cui Enel opera, i clienti hanno a disposizione diversi canali tramite cui inoltrare un reclamo o una richiesta di informazioni (posta, sito web, numero verde). Enel monitora costantemente i feedback ricevuti, al fine di comprendere la percezione del cliente e le eventuali criticità in corso e porre in atto le opportune azioni correttive. Per esempio, in Italia, attraverso la società Enel Energia, il Gruppo Enel garantisce il controllo della qualità commerciale di tutti i canali di contatto, effettuando monitoraggi sistematici sui processi Nota metodologica

Le fondamenta ESG

2 Il valore è calcolato su una scala da 1 a 10.

3 Il valore è calcolato su una scala da 1 a 100. La flessione negativa registrata sul mercato libero nel 2019 è legata alla sostituzione della piattaforma informatica di gestione dei clienti con una più evoluta (piattaforma SAP). La curva di apprendimento degli operatori telefonici si è riflessa sulla qualità del servizio erogato.

4 Il valore è calcolato su una scala da 1 a 100.

di vendita e gestionali. L'obiettivo è assicurare la conformità alle prescrizioni nel rispetto della normativa vigente, della privacy e delle norme a tutela della libertà e della dignità dei lavoratori. Le segnalazioni vengono gestite tramite canali dedicati e analizzate da uno specifico gruppo di lavoro affinché vengano intraprese le azioni più idonee, sia in fase di gestione del reclamo sia, soprattutto, in fase di prevenzione delle casistiche che lo hanno generato. Quest'anno si è ottenuta la riduzione delle tempistiche di gestione del reclamo scese al di sotto dei tempi minimi richiesti da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) che ha, contestualmente, incrementato la soddisfazione dei clienti reclamanti. In Iberia, i reclami sono gestiti sia a livello centrale dall'unità

"Atención de Reclamaciones" (attenzione ai reclami) sia a livello locale tramite sei unità territoriali, al fine di intercettare in modo preventivo eventuali disservizi e definire gli opportuni strumenti di risoluzione, migliorando l'efficienza del processo. Il 2019 ha sancito l'inizio di una nuova forma di gestione digitalizzata dei reclami con una visione end-to-end del processo, reso ancora più efficiente da una tempistica di gestione più breve con una percezione da parte del cliente più positiva.

In Romania, i clienti possono inoltrare le segnalazioni utilizzando diversi canali: indirizzo e-mail dedicato a reclami e richieste, sito web, linea diretta di call center, o anche raggiungendo un Punto Enel.

In Colombia, è stata avviata la trasformazione digitale del processo e adottata una procedura automatizzata (RPA - Robot Process Automation) per la gestione dei casi di reclamo per consumi fatturati, al fine di accelerare il processo di risposta al cliente.

In Brasile un team di customer experience analizza le cause dei reclami attraverso strumenti analitici (per esempio, analisi geografica dei reclami), sondaggi e forum con clienti stessi, per elaborare azioni di miglioramento.

Attenzione alle fasce vulnerabili

102-43 102-44 103-2 103-3 DMA EU (former EU23)

Enel è vicina ai cittadini per migliorare e mantenere l'accesso all'elettricità nelle zone più disagiate e fra le popolazioni meno abbienti. In tutti i Paesi in cui il Gruppo opera, infatti, vi sono forme di sostegno, spesso legate a iniziative statali, che agevolano alcune fasce della popolazione nel pagamento dei costi dell'elettricità e del gas, così da consentire un accesso paritario all'energia.

In Italia, dal 2008 per il settore elettrico e dal 2009 per il settore gas, è prevista un'agevolazione per i clienti domestici in condizioni di disagio economico e – per il solo settore elettrico – per i clienti che utilizzano apparecchiature elettromedicali 'salvavita' (cosiddetto "bonus sociale"). Il bonus è finanziato con risorse statali e con apposite componenti tariffarie determinate dall'Autorità. La richiesta del bonus viene gestita dai Comuni e – in caso di ammissione – ai clienti viene riconosciuto in bolletta un importo a credito che varia a seconda del reddito e del numero di componenti del nucleo familiare. Nel 2019 il bonus sociale è stato riconosciuto a circa 512mila clienti di Enel Energia e circa 450mila di Servizio Elettrico Nazionale. In generale è prevista una tutela in caso di distacco della fornitura elettrica: i clienti che hanno un contatore elettronico, nell'eventualità di un mancato pagamento, non vengono completamente disalimentati ma la loro potenza disponibile viene ridotta rispetto a quella contrattuale, e, solo nel caso in cui la condizione di morosità persista, vengono completamente disalimentati.

In Iberia, nel 2019, il regolamento sul bonus sociale, entrato in vigore nel 2018, con sconti del 25%, 40% o anche 100% a seconda del livello di vulnerabilità del cliente, è stato consolidato. Al termine del 2019 Endesa ha erogato il bonus a 435.484 clienti: 228.821 vulnerabili e 206.663 vulnerabili gravi. Inoltre, dal 2015 sono stati firmati diversi accordi con le autorità locali/regionali e con le organizzazioni del settore terziario al fine di evitare tagli alle forniture di clienti riconosciuti "vulnerabili" dai servizi sociali. Attualmente sono in vigore 272 accordi, 6 dei quali con comunità autonome e 5 con federazioni di Comuni. Nel 2019 hanno beneficiato di tali accordi 36.723 famiglie, che si stima corrispondano a oltre 110mila persone. Dal 2018, inoltre, Endesa offre ai propri clienti in fasce vulnerabili l'opportunità di rateizzare i pagamenti delle bollette energetiche senza l'applicazione di tassi di interesse e dispone di canali di assistenza specifici.

Infine Endesa, con Fondazione Endesa e in collaborazione con la Croce Rossa ed Ecodes, promuove dal 2015 un progetto di volontariato energetico, al fine di supportare specifiche situazioni di vulnerabilità attraverso una formazione sul consumo efficiente, una consulenza personalizzata e l'applicazione di misure di risparmio e sicurezza nelle abitazioni. L'edizione 2018-2019 ha permesso di beneficiare di tale progetto a 2.410 famiglie, 772 delle quali sono state gestite nel 2019. Attualmente è stata avviata una nuova edizione del progetto, che si svolgerà nel 2020. Nel corso del 2019, Endesa ha firmato un accordo con la città di Malaga per tutelare le famiglie vulnerabili a rischio di esclusione sociale, facilitando il contributo economico dei servizi sociali municipali attraverso la sperimentazione di un'innovativa piattaforma digitale (progetto Confía). In Romania è costante la ricerca di soluzioni su misura per soddisfare le esigenze dei gruppi di clienti più vulnerabili. Enel è presente, tra gli altri quartieri di Bucarest, a Ferentari, uno dei più svantaggiati. Attraverso la designazione di una persona di fiducia di quella comunità, detto "mediatore energetico", Enel è riuscita a comprendere meglio quali sono le reali esigenze locali, per garantire un'offerta più appropriata di servizi. Il mediatore energetico aiuta anche la popolazione del quartiere in compiti apparentemente semplici come la lettura del contatore, la firma di un contratto, o accompagnando gli abitanti del luogo nel negozio Enel quando necessario.

In Brasile, i clienti che dispongono di apparecchiature elettromedicali necessarie per la vita hanno la priorità sugli altri clienti attraverso il canale telefonico, e le loro richieste vengono monitorate e prontamente supportate.

Inoltre, Enel gestisce opportunamente i clienti con sussidi speciali offerti dal governo, come la popolazione a basso reddito che beneficia del sussidio della "Tariffa sociale dell'elettricità" (TSEE).

Nel 2019, Enel ha promosso diverse iniziative che hanno avuto come oggetto l'efficienza energetica, indirizzate soprattutto a clienti a basso reddito: la sostituzione di frigoriferi e lampade, seminari per il consumo consapevole e la gestione del bilancio domestico, l'inserimento nelle liste per la TSEE. In Cile la "oficina móvil" di Enel Distribución Chile (un ufficio mobile) ha continuato a contribuire concretamente alla cura dei clienti provenienti dai settori più vulnerabili, portando l'Azienda più vicino alle loro case.

In Perù, il progetto "Più luce, più vita" ha come obiettivo l'elettrificazione delle aree abitate in via di sviluppo. Nel 2019, attraverso questo programma, Enel ha eseguito opere in 94 aree coinvolgendo più di 190mila famiglie e contribuendo al loro benessere, alla sicurezza e alla qualità della vita.

Una relazione trasparente con i clienti

102-16 103-2 103-3 417-1 DMA EU (former EU24)

Nelle diverse società del Gruppo Enel, in conformità al Codice Etico, tutti i contratti, le comunicazioni rivolte alla clientela e i messaggi pubblicitari devono essere:

  • > chiari e semplici, formulati con un linguaggio il più possibile vicino a quello normalmente adoperato dagli interlocutori;
  • > conformi alle normative vigenti, senza ricorrere a pratiche elusive o comunque scorrette;
  • > completi, senza trascurare alcun elemento rilevante ai fini della decisione del cliente;
  • > accessibili al cliente.

In tutti i Paesi del Gruppo sono stati definiti specifici canali di attenzione ai clienti: fisici, telefonici e online per informare costantemente in merito alle caratteristiche dei prodotti e servizi offerti. È stata rafforzata l'accessibilità alle informazioni anche attraverso l'utilizzo di canali social, come Facebook e Twitter, e app specifiche. Affinché la comunicazione alla clientela sia realmente trasparente, corretta ed efficace, Enel si impegna a fare in modo che eventuali barriere culturali, linguistiche, di analfabetismo o disabilità non inficino un accesso paritario all'informazione per i clienti. Sono stati sviluppati servizi dedicati alle persone non udenti in Spagna e Perù, grazie alla collaborazione con la startup italiana Pedius, operativa già dal 2018 in Italia.

In Italia, oltre al sito www.enel.it che permette di creare e mantenere la relazione con i clienti dal punto di vista sia commerciale sia gestionale, è prevista una specifica app di Enel Energia pensata per gestire le utenze in modo semplice e immediato, avendo accesso a tutti i dati relativi alle bollette, ai consumi, allo stato dei pagamenti, ecc. È anche possibile attivare o modificare i servizi associati alle diverse forniture, nonché essere informati sulle nuove offerte e promozioni e accedere al programma fedeltà dedicato.

Nell'ambito del programma "Servizi Enel per il sociale" nato in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Servizio Elettrico Nazionale invia la bolletta in Braille ai clienti non vedenti. Inoltre, sul sito web di Enel Energia (www.enel. it) è attiva la funzione della chat per i clienti non udenti. Sempre sul sito di Enel Energia è presente anche una guida con contenuti visivi e audio di spiegazione della bolletta.

In Iberia il sito www.endesa.com fornisce diverse funzionali-

tà e modalità di pagamento, una sezione dedicata alla gestione della privacy, una chat disponibile dalla app e innovative modalità di visualizzazione dei consumi e delle fatture. Tutte le comunicazioni commerciali, le fatture e le informative inviate da Endesa ai propri clienti hanno la possibilità di essere ricevute in doppia lingua: spagnolo e catalano. Anche il sito web www.endesa.com è disponibile in spagnolo, catalano e inglese. Endesa si impegna, inoltre, a superare le eventuali barriere, fisiche, sociali e di lingua, grazie anche alla digitalizzazione. I punti di contatto con la clientela si trovano tutti al piano terra per garantire l'accesso alle persone con disabilità. Endesa possiede infine un'unità apposita per gestire i rapporti con le associazioni dei consumatori e gli enti pubblici, che tiene riunioni periodiche, partecipa a diversi forum nel settore, al fine di adottare misure sempre più appropriate per il continuo miglioramento delle relazioni con i clienti.

In Romania il sito www.enel.ro ha introdotto una versione inglese per i clienti non rumeni. Nel 2019 è stata stretta una partnership con Pago, un'app per il pagamento di fatture, con un'offerta Enel dedicata alla fedeltà dei clienti.

In Cile sono state sviluppate nuove piattaforme digitali per fornire le stesse informazioni e il medesimo livello di attenzione al cliente indipendentemente dal fatto che quest'ultimo scelga di essere assistito di persona, in remoto o digitalmente.

In Brasile, esiste una vasta gamma di canali di comunicazione con i clienti, con l'80% dei contatti effettuati attraverso canali digitali. Attraverso il sito web (www.enel.com.br) gli SMS, e l'app, il cliente ha accesso a informazioni e servizi mantenendo un rapporto trasparente con Enel. È possibile anche comunicare con Enel attraverso i principali social network (Facebook, Twitter o Instagram), utilizzando applicazioni specifiche per ciascun social network, e si può contattare un assistente anche tramite chat (WhatsApp, Messenger, DM-Direct Message o posta elettronica). È inoltre disponibile su WhatsApp un chatbot, l'assistente virtuale Elena, che interagisce con i clienti mostrando il percorso più semplice per risolvere le loro esigenze.

In tutti i Paesi ove è presente, Enel opera in conformità con le normative vigenti in materia di tutela della privacy dei clienti. L'Azienda si impegna anche a monitorare tutte le società terze che possono trovarsi nella condizione di utilizzare i dati personali dei clienti. A tal fine sono previste clausole dedicate nei contratti con i partner che usano i dati personali per effettuare attività specifiche, per esempio servizi di vendita o rilevazioni della customer satisfaction. I dati dei clienti sono espressione della personalità e dell'identità dell'individuo, pertanto devono essere trattati con le dovute cautele e

garanzie. Enel considera i dati personali come bene comune e bene aziendale allo stesso tempo, e, per tale ragione, il Gruppo ha istituito la figura del Data Protection Officer per garantire il pieno rispetto della privacy di tutte le persone fisiche con cui interagisce. Per maggiori dettagli si veda il capitolo "Governance solida".

Offerte commerciali e prodotti e servizi per il risparmio energetico

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In tutti i Paesi in cui Enel opera, è stata lanciata una vasta gamma di prodotti a elevate prestazioni energetiche per garantire un risparmio in termini sia di consumi sia di emissioni.

Endesa X, nel 2019, si è affermata come uno dei principali attori nel mercato solare fotovoltaico di autoconsumo in Spagna. Grazie all'esperienza acquisita e alla conoscenza tecnica, supporta i clienti per il potenziamento della tecnologia necessaria ad accelerare il consumo efficiente di energia, contribuendo a ottenere energia pulita e rinnovabile, un risparmio fino al 50% sulla bolletta elettrica annuale, una riduzione sulle emissioni di CO2 nell'atmosfera. I progetti fotovoltaici contratti con Endesa X nel 2019 comporteranno una riduzione delle emissioni effettuate da parte dei clienti fino a 13.500 t/anno.

Inoltre, insieme ad Amazon, la Linea di Business e-Home ha sviluppato Homix, un dispositivo smart home, attualmente disponibile in Italia e Spagna nei negozi Amazon, Enel X ed Endesa Energía. Homix impara le abitudini di utilizzo della casa per offrire, in modo autonomo, risposte alle esigenze personali che semplifichino la vita delle famiglie grazie alla gestione integrata di riscaldamento, sicurezza e illuminazione, al fine di

ottimizzare tempi e consumi. L'interfaccia touch integrata con Alexa, il servizio vocale intelligente cloud-hosted di Amazon, è progettato per offrire la massima facilità d'uso e, grazie ai comandi vocali, è possibile richiedere ad Alexa di aumentare o ridurre la temperatura dell'appartamento, impostare promemoria per le attività quotidiane, chiedere informazioni sulla bolletta della luce e del gas, fornire aggiornamenti su condizioni del traffico, meteo o accesso ad Amazon Music.

Infine, nell'ambito dello sviluppo di soluzioni di mobilità elettrica adatte a tutti i tipi di clienti, Endesa ha continuato a stabilire accordi con grandi aziende per promuovere l'uso della mobilità elettrica per i loro veicoli. Per esempio, Endesa X e Pascual hanno raggiunto un accordo per l'installazione di 76 punti di ricarica tra i 27 uffici commerciali della società, i 6 stabilimenti e gli uffici centrali situati a Madrid, nonché per l'uso dell'infrastruttura di ricarica pubblica, gestita da questa società in tutto il Paese. Questo progetto si pone l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020.

In Italia, il progetto "Piano Italia", per promuovere l'elettrificazione della mobilità e il trasporto sostenibile, ha come obiettivo la definizione e l'installazione di una rete di 28mila punti di ricarica per i veicoli elettrici entro il 2023.

Sempre italiano è il progetto "Efficienza energetica per i condomini" di Enel X, rivolto a tutti i condomini con più di otto unità abitative con riscaldamento centralizzato, interessati a lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico sulle parti comuni dell'edificio. Nel 2019 è stata inoltre lanciata la nuova offerta "Ore FREE", che ha sancito ancora di più la centralità del cliente nella proposta di servizi di Enel Energia. Con Ore FREE, il cliente usa solo energia proveniente da fonti rinnovabili per i propri consumi domestici e può scegliere in quale fascia oraria usufruire di tre ore di componente energia gratuita. Questo importante cambiamento è il primo passo verso stili di consumo più consapevoli e un'attenzione maggiore verso comportamenti sempre più sostenibili grazie ai nuovi servizi di open meter.

In Brasile, sono stati avviati numerosi progetti di efficienza energetica agendo sulla consapevolezza del consumo energetico, favorendo la sostituzione delle apparecchiature elettriche obsolete (frigoriferi, congelatori, lampade), con un impatto significativo sul consumo di energia e sul potenziamento dell'efficienza energetica nelle abitazioni. Nel 2019, circa 267mila clienti hanno beneficiato di progetti educativi per il consumo consapevole. Camion mobili dotati di un modellino esplicativo di generazione, trasmissione e distribuzione di energia, hanno raggiunto diverse località del Paese per spiegarne il funzionamento e simulare diversi tipi di consumo con attività divertenti per tutte le età. I risultati del programma nel 2019 sono stati 46.813 MWh/anno di risparmio energetico e 8.812 kW di domanda evitata. Questo risparmio energetico è sufficiente per rifornire 26mila case all'anno.

Enel X

DMA EU (former EU7)

Enel X, nata nel 2017 con l'obiettivo di guidare la trasformazione del settore dell'energia fornendo servizi a valore aggiunto per i clienti, opera secondo una strategia aperta, improntata alla digitalizzazione, alla sostenibilità e all'innovazione e proponendosi anche come acceleratore di circolarità, sia con i propri fornitori e clienti sia sul mercato. In particolare Enel X:

  • > coinvolge i clienti, commerciali e industriali, nella transizione energetica, consentendo loro di risparmiare sui costi e monetizzare la loro flessibilità offrendo soluzioni sostenibili e innovative;
  • > sostiene l'elettrificazione delle città e l'efficienza energetica, creando un ecosistema di infrastrutture digitalizzate

e servizi innovativi;

> semplifica la gestione dei servizi domestici (home service), creando un ecosistema sostenibile e accessibile a tutti.

Un modello che permette di connettere ecosistemi urbani, distretti industriali e filiere produttive, esigenze di mobilità e singoli individui. Connessioni che assumono ogni volta forme diverse: sistemi di distribuzione e batterie di accumulo dell'energia, soluzioni di illuminazione smart e LED a basso consumo, servizi di mobilità elettrica e di ricarica veloce, strumenti per la gestione intelligente dell'energia e di apparecchiature nelle case, negli edifici e nelle città, software per controllare lo scambio di energia nei sistemi di auto-produzione distribuita (demand management & response).

Per poter erogare le nuove soluzioni, Enel X è strutturata in cinque Global Product Line:

  • > e-City: per l'illuminazione pubblica, artistica, l'efficienza energetica, la sicurezza e la fibra ottica;
  • > e-Home: per lo sviluppo di case più intelligenti, capaci di ridurre i consumi di energia e garantire maggiore benessere, per la generazione da rinnovabile con soluzioni integrate che includono anche lo storage;
  • > e-Industries: per offrire un servizio integrato e su misura ai clienti, dalla consulenza strategica ai sistemi per il monitoraggio energetico e alle tecnologie legate all'efficienza, dalla generazione distribuita all'uso intelligente di batterie, nonché soluzioni microgrid in isola e connesse alla rete e i più avanzati sistemi di demand response;
  • > e-Mobility: per promuovere la mobilità elettrica con soluzioni sempre più innovative, grazie a infrastrutture di ricarica,

alle nuove tecnologie e ai servizi di second life delle batterie;

> Financial Services: per fornire soluzioni innovative nel settore dei pagamenti e dei servizi finanziari. Proprio nell'ambito della propria strategia di sviluppo e fornitura di servizi nel settore finanziario, Enel X ha concluso l'acquisizione di una partecipazione pari al 55% del capitale di PayTipper, l'istituto di pagamento convenzionato con una diffusa rete di punti vendita che offre alla propria clientela servizi finanziari che facilitino la vita quotidiana delle persone.

Accanto alle cinque Global Product Line è presente l'Innovation & Product Lab, che concepisce, sviluppa e collauda, anche con il contributo dei clienti, nuovi prodotti e servizi. Di seguito si riportano alcuni dei progetti sviluppati o in corso di sperimentazione:

> DER Aggregation, un progetto pilota volto ad aggregare gli impianti fotovoltaici residenziali, anche di piccola ta-

Enel X: un laboratorio di circolarità in continua evoluzione

At a Glance

Enel X si posiziona come acceleratore della circolarità all'interno del suo ecosistema di fornitori, partner, installatori e clienti. L'obiettivo è accelerare il livello di circolarità attraverso il Circular Economy Boosting Program, che non solo viene applicato alle soluzioni in portafoglio e genera uno scoring verificato, ma prevede anche per clienti industriali e pubbliche amministrazioni la possibilità di ottenere un Energy Circularity Report, che misura la circolarità energetica e identifica una roadmap strutturata per incrementarne il livello attraverso una serie di soluzioni innovative.

Maggiori informazioni sul processo sono disponibili nella pagina web dedicata: https://www.enelx.com/it/it/economia-circolare.

Il punto di partenza del Circular Economy Boosting Program è il Circular Economy Score, che permette di misurare il livello di circolarità delle soluzioni in portafoglio. Sono state già valutate 51 soluzioni in 4 Paesi aventi come oggetto: l'illuminazione pubblica in Italia, Spagna, Cile e Colombia; la ricarica pubblica e privata, il juice lamp, il fotovoltaico residenziale, i sistemi di accumulo, la caldaia residenziale e il solare termico in Italia; l'aria condizionata residenziale in Italia e Cile. Esempi di risultati sono disponibili sui siti www.enelx.com e www.enelxstore.com.

In 20 casi, sulla base di tali valutazioni sono state effettuate specifiche attività di "circular intelligence" (analisi del contesto di mercato, scouting di innovazioni e startup) al fine di identificare le opportunità di potenziamento della circolarità delle varie soluzioni, completando di fatto il Circular Economy Boosting Program.

Enel X inoltre, nel 2019, si è impegnata ad avviare diversi progetti legati ai pilastri della circolarità, tra cui:

  • > "prodotto come servizio" Second Life Platform as a Service: Enel X offre ai propri clienti, in Italia, soluzioni innovative di servizio energetico legate al riutilizzo di pannelli fotovoltaici in precedenza parzialmente utilizzati nella catena del valore di Enel;
  • > "estensione della vita utile" rigenerazione dei pezzi di ricambio del juice pole: Enel X, in collaborazione con i propri fornitori, ha introdotto processi di recupero e rigenerazione dei pezzi di ricambio funzionanti dei juice pole, con il fine di riutilizzarli per la manutenzione e la riparazione sia in Italia sia in Spagna; processi simili saranno applicati anche in America Latina.

glia, dotati di storage, abilitandoli alla fornitura di servizi di rete e rendendoli pronti a mettere a disposizione parte della loro capacità, contribuendo così alla sicurezza e flessibilità del sistema elettrico;

  • > Click Enel, una piattaforma rivolta ai clienti colombiani che non sono in possesso di carta di credito, per acquistare abbonamenti online con addebito sulla bolletta dell'energia elettrica;
  • > EV Trip Planning e Anagog, due progetti che permettono di migliorare l'esperienza della mobilità elettrica dei clienti attraverso una pianificazione degli spostamenti che tiene conto dello stato di carica del veicolo, delle condizioni di guida e della strada, e con un'offerta di servizi sempre più personalizzati finalizzati a ridurre "l'ansia da autonomia" e a far comprendere a tutti i vantaggi della mobilità elettrica;
  • > Juice Ability, che offre agli utenti con disabilità motorie

la possibilità di ricaricare la loro sedia a rotelle elettrica attraverso l'infrastruttura di ricarica Enel X;

> con l'obiettivo di arricchire l'offerta commerciale di Enel X con nuovi prodotti e servizi digitali verso la pubblica amministrazione, sono presenti progetti quali City Analytics 2.0, che, attraverso l'analisi dei Big Data applicata a flussi di dati geolocalizzati, permette di individuare e visualizzare su mappa le aree urbane a più elevata "presenza umana" con una chiara rappresentazione della mobilità urbana e dei flussi turistici; Urban Advertising, in cui schermi digitali e totem, integrati e combinati con l'arredo urbano, permettono di comunicare, informare e visualizzare annunci pubblicitari; Smart Pole, un nuovo palo di illuminazione pubblica che in più fornisce servizi come, per esempio, videosorveglianza, wi-fi, defibrillatore, SOS button, e presa multifunzione utilizzando la stessa base infrastrutturale.

Inoltre sono state predisposte linee guida circolari per i servizi di manutenzione, per diffondere le pratiche di economia circolare tra la rete di installatori e manutentori di Enel X per la Linea di Business e-Home in Italia; sono state definite alcune convenzioni commerciali (comprese le soluzioni Enel X) per i nostri artigiani, nonché uno specifico programma Enel X per premiare le prestazioni "circolari" e le scelte circolari dei nostri clienti.

Enel X Circular Economy Client Report

Nel corso del 2019 sono stati finalizzati i primi sette Circular Economy Client Report.

Per le pubbliche amministrazioni, Enel X ha sviluppato un nuovo modello di assessment con l'obiettivo di valutare il livello di circolarità energetica delle municipalità su due livelli: a livello di città e a livello di sito specifico.

Per la città l'assessment prevede cinque aree: economia circolare, energia, mobilità, rifiuti, emissioni. Ciascuna di tali aree viene valutata sulla base di quattro dimensioni:

  • > governance & policy (esistenza di target e piani locali per promuovere l'economia circolare e i temi a essa correlati);
  • > tool a supporto (promozione di iniziative e incentivi municipali volti a promuovere la circolarità nei confronti dei cittadini e del settore privato);
  • > digitalizzazione (integrazione di tool digitali per abilitare, promuovere o facilitare l'adozione di comportamenti circolari da parte di cittadini e settore privato);
  • > status quo (valutazione dello stato attuale e target raggiunti su item connessi all'economia circolare).

Per il sito specifico, l'assessment si focalizza sugli aspetti energetici dell'edificio in analisi. In particolare, le aree di valutazione sono: energia rinnovabile, efficienza energetica, gestione dell'energia, abilitatori della circolarità (per esempio, servizi di rete, soluzioni di mobilità elettrica).

Il primo pilot completo di Circular Economy Report dedicato a una pubblica amministrazione è stato quello del Comune di Serrenti (SU) e della sua scuola; una piccola municipalità sarda, che nel 2018 si è aggiudicata il premio Cresco Award, poiché valutato come uno dei Comuni italiani che più sta investendo nel settore dell'energia rinnovabile e delle reti intelligenti. In aggiunta al Report è stato consegnato al Comune anche l'annex del cittadino, un opuscolo che sintetizza, in maniera semplice e fruibile, le principali evidenze del Report.

Centralità delle persone - Le nostre persone e il loro valore (1/2)

Piano 2019 2021 Coinvolgimento delle nostre persone

102-15

SDG ATTIVITÀ TARGET 2021 RISULTATI 2019 CATEGORIE
4 Digital skill - Promuovere
la formazione sulle digital
skill tra tutte le persone Enel
100% persone coinvolte 46% persone coinvolte Crescita delle persone
Formazione
Tecnologie e digitalizzazione
8 Indagine di clima 100% persone1
coinvolte
86% partecipanti
100% persone1
coinvolte
86% partecipanti
Ascolto e dialogo
8 Valutazione delle
performance
100% persone1
coinvolte
99% valutate
100% persone1
coinvolte
99% valutate2
Crescita delle persone
5 Genere - % di donne nei
processi di selezione3
50% donne 42% donne Diversità e inclusione
Crescita delle persone
8 Disabilità - Nomina
di Focal Point
In tutti i Paesi
del Gruppo dove è
presente una persona
Enel con disabilità
100% dei Paesi Diversità e inclusione
SCONFIGGERE
LA POVERTA
用客需需制
O SCONFIGGERE
- LAFAME
And The Table
SALUTE
J EBENESSERE
-M/
A ISTRUZIONE
DIQUALITÀ
PARITÀ DI GENERE
L
P
C
ACQUA PULITA
ESERVIZI
IGIENICO-SANITARI
ENERGIA PULTTA
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0
O BUONA OCCUPAZIO
O E CRESCITA
ECONOMICA
IN
O INNOVAZIONEE
INFRASTRUTTURE
An RIDURRELE
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CITA E COMUNITA
SOSTENELL
11 11

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CONSUMO
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CLIMATICO
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ACQUATICA .
Company of the company of the comments of the comments of the comments of the comments of the comments of the comments of the comments of the comments of the comments of the
110
ATE FLORAEFAUNA
TERRESTRE
ATO PACE, GIUSTIZIAE
INSTITUZIONISOL
47 PARTNERSHIP
PER GLI OBIETTIV
(3)
SUSTAJNABLE
DEVELOPMENT
GOALS

Piano 2020 2022 Coinvolgimento delle nostre persone

SDG ATTIVITÀ TARGET 2022 CATEGORIE
4 Digital skill - Promuovere
la formazione sulle digital skill
100% persone coinvolte Crescita delle persone
Formazione
tra tutte le persone Enel Tecnologie e digitalizzazione
8 Indagine di clima 100% persone1
coinvolte
87% partecipanti
Ascolto e dialogo
8 Valutazione delle performance 100% persone1
coinvolte
99% valutate
Crescita delle persone
5 Genere - % di donne nei processi di 50% donne Diversità e inclusione
selezione3 Crescita delle persone
5 Genere - Aumentare il numero di donne Diversità e inclusione
manager e middle manager Crescita delle persone
8 Disabilità - Nomina di Focal Point 100% delle Country del Gruppo dove è
presente una persona Enel con disabilità
Diversità e inclusione
4 Reskilling e upskilling - Promuovere Crescita delle persone
programmi di reskilling e upskilling Formazione
8 per le persone Enel al fine di supportare
la transizione energetica
Tecnologie e digitalizzazione

2 Dato previsionale a finire, in quanto la chiusura del processo di valutazione è stata posticipata al 2 maggio 2020 causa emergenza Covid-19.

1 Persone eleggibili e raggiungibili: coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato e che sono risultati in forza e attive per almeno 3 mesi durante l'anno 2019.

3 Non sono inclusi i processi di selezione che coinvolgono gli operai e il perimetro USA in quanto la normativa locale a tutela delle pratiche anti-discriminatorie in fase di recruiting non permette di monitorare questo dato.

Centralità delle persone - Le nostre persone e il loro valore (2/2)

Piano 2019 2021 Coinvolgimento delle nostre persone

102-15

SDG ATTIVITÀ TARGET 2021 RISULTATI 2019 CATEGORIE
4
17
Borse di studio disponibili
per i dipendenti
390 borse di studio 175 borse di studio Formazione
3
8
Estensione del modello di
Travel Security
100% delle trasferte
internazionali e
intercontinentali nei Paesi
di presenza esclusiva di
Enel X ed EGP nel 2019
Integrazione dei dati di
tutti i Paesi1
nel sistema Travel
Security integrato
Security
3
8
Protezione fisica delle
persone2
Lancio della nuova policy
in tutti i Paesi e definizione
di una soluzione
di reporting globale
> Sviluppata la policy
globale, già efficace su
tutti i Paesi
> Sviluppata la "soluzione
dashboard di base" nel
portale Global Security
Dashboard
Security

Piano 2020 2022 Coinvolgimento delle nostre persone

SDG ATTIVITÀ TARGET 2022 CATEGORIE
4
17
Borse di studio disponibili per i
dipendenti
390 borse di studio Formazione
3
8
Estensione del modello di
Travel Security
Ampliamento delle funzionalità del portale
digitale e-Travel (pianificazione itinerario e
processo autorizzativo per tutti i Paesi)
Security
3
8
Protezione fisica delle persone2 > Rinnovo dei servizi di
"travel security" e
"threat intelligence"
> Evoluzione del portale
Global Security Dashboard
(GSD) con nuovi indicatori
di travel e di local security
Security

1 Non sono inclusi Costa Rica, Taiwan, Singapore.

2 Servizi di mitigazione del rischio di aggressione e rapimento per le persone Enel che operano in Paesi con livelli di criminalità molto elevati.

102-7 103-2 103-3 401-1 404-1 405-1 405-2

Bilancio di Sostenibilità At a Glance Indicatori di performance

Relazione Finanziaria Annuale

Le nostre persone e il loro valore

donne in organico 21%

3.726 nuovi assunti

83,7% ERR manager (Equal Remuneration Ratio) Grazie all'energia e alla competenza delle persone, e a una visione condivisa, è possibile gestire una complessità sempre crescente, mantenendo gli impegni presi con il mercato. Il progresso scaturisce dalle idee e dalla co-creazione e si nutre di valori come la fiducia, la responsabilità, la proattività, l'innovazione.

I principali trend impongono di definire un nuovo mondo del lavoro che risponda alle sfide del futuro in modo più dinamico e rendono necessario un diverso modello di leadership. I progressi tecnologici offrono una maggiore scelta e flessibilità sia nel modo in cui le attività vengono svolte sia nell'organizzazione e gestione delle persone. Le competenze richieste cambiano e le strategie di upskilling e reskilling acquisiscono un'importanza crescente per consentire alle imprese di sviluppare talenti e contribuire ad approcci socialmente responsabili per accompagnare la transizione senza lasciare indietro nessuno. In media nelle aziende convivono cinque generazioni differenti di persone e le donne costituiscono un potenziale professionale ancora da valorizzare. In tale contesto Enel sta lavorando per:

  • > creare una nuova figura di leader che sia in grado di gestire il cambiamento che caratterizza l'ambiente esterno e al tempo stesso sappia guidare le persone al raggiungimento degli obiettivi, agendo da facilitatore. Coraggio, curiosità, resilienza e grande generosità sono le caratteristiche del leader del futuro che punta sul potenziale delle persone nella loro interezza, in termini sia di competenze sia di attitudini;
  • > garantire un ambiente lavorativo aperto, dinamico che favorisca l'approccio imprenditoriale, l'assunzione di rischi, l'innovazione e la gestione della discontinuità e che integri diversità e inclusione;
  • > promuovere un costante aggiornamento delle competenze, delle capacità e delle esperienze. La formazione diventa sempre più partner della crescita di ciascuno, stimolando l'intraprendenza individuale, l'autoapprendimento e lo spirito di proattività e condividendo una ricchezza fatta di conoscenze, ma anche di passioni. In questo modo è possibile essere al passo coi tempi e cogliere oggi quei segnali deboli che domani potrebbero diventare trend di mercato.

Agile, job change, mentoring, shadowing, coaching, cultura dell'errore e open feedback sono tutti strumenti che permettono di abilitare questo nuovo ecosistema culturale e quindi di creare valore nel lungo periodo. In particolare, l'approccio agile, avviato nel 2017, rappresenta un modo diverso di lavorare, orientato al miglioramento e all'apprendimento continuo, attraverso la condivisione della responsabilità verso un obiettivo comune. Nel corso del 2019 sono state realizzate circa 500 iniziative in 11 Paesi che hanno coinvolto quasi 3mila persone, di cui il 44% ha partecipato a specifiche sessioni di for-

mazione sul mindset, sui principali framework agile e sui relativi profili, necessari per promuovere e accelerare la trasformazione agile in Enel. Inoltre, sono state realizzate iniziative di onboarding e campagne di comunicazione finalizzate a disseminare la cultura agile e al coinvolgimento delle persone. È stata promossa la mobilità lavorativa, che permette alle persone di aprirsi a nuove possibilità e sfide, favorendo la contaminazione a tutti i livelli e la diversificazione delle competenze, nonché di esercitare le attitudini in contesti differenti, creando profili professionali sempre più trasversali e completi. Nel 2019 30.000 ore sono state dedicate ad attività di mentoring e shadowing al fine di scambiare esperienze, acquisire punti di vista diversi, espandere le competenze e rafforzare la rete di relazioni, e più di 4mila persone sono state coinvolte dal 2017 in attività di coaching. Nell'ultimo anno il progetto di shadowing si è ulteriormente esteso coinvolgendo tutti i manager del Gruppo a livello mondiale e successivamente i white collar delle principali sedi metropolitane in un'esperienza peer2peer per conoscere nuovi ambiti organizzativi, sperimentarsi in nuove attività e ampliare il proprio network. Inoltre è stata promossa l'iniziativa "I-coach" a partecipazione volontaria di diffusione della cultura del coaching e del feedback che sostiene il cambiamento Open Power stimolando la capacità di una visione personale, di allenamento verso nuovi obiettivi e sfide, di miglioramento e autosviluppo. Il corso è erogato da persone Enel certificate coach che condividono le proprie competenze, mettendo la propria passione al servizio degli altri. In ciascuna giornata si alternano sessioni pratiche e teoriche. Infine nel periodo 2018- 2019 sono stati scambiati circa 545mila feedback.

#IOLAVORODACASA

Enel si è adoperata per far fronte all'emergenza legata alla diffusione del coronavirus (Covid-19), anche a supporto dei Paesi in cui opera. È stata prontamente attivata la modalità di smart working per circa il 50% delle persone, proteggendo la salute e garantendo la continuità del business, e costituita una specifica task force con l'obiettivo di monitorare i fenomeni, definire le opportune azioni e condividere le esperienze nei diversi Paesi.

È stata aperta una sezione dedicata sulla intranet aziendale che fornisce informazioni utili, indicazioni e materiali. In particolare sono presenti raccomandazioni per la prevenzione e comportamenti da seguire, ma anche informazioni relative al lavoro sul campo (misure di prevenzione e protezione, come indossare i guanti monouso, utilizzare le mascherine filtranti e i moduli per gli spostamenti) e al lavoro in digitale, con un focus per evitare le cyber truffe.

Inoltre sulla piattaforma globale eDucation sono disponibili le seguenti sezioni arricchite giornalmente con nuovi contenuti di learning:

  • > "Lavorare insieme", pillole di coaching, consigli e suggerimenti per utilizzare al meglio gli strumenti e le dotazioni informatiche;
  • > "Informarsi", supporto alle attività di smart working;
  • > "Rigenerarsi", tutorial dedicati al benessere personale e familiare.

Enel ha, inoltre, chiesto alle proprie persone di proporre idee su come l'Azienda potrebbe contribuire ad affrontare e superare al meglio l'emergenza in Italia. Nessuna restrizione sugli ambiti di applicazione e sulla tipologia di risorse da utilizzare, interne o esterne, ma soluzioni realizzabili in tempi brevi, pratiche e realistiche.

Le persone Enel nel mondo

Al 31 dicembre 2019 i dipendenti sono pari a 68.253 persone (in diminuzione di 1.019 persone rispetto alla fine del 2018). La diminuzione dell'organico del Gruppo rappresenta l'effetto del saldo netto tra assunzioni e cessazioni dell'esercizio (-1.094 persone) e della variazione di perimetro (complessivamente pari a +75 persone), tra cui si segnala la dismissione dell'impianto del Mercure, parte di Enel Produzione in Italia, l'acquisizione a marzo della società Tradewind in USA, la cessione dell'impianto di Reftinskaya GRES in Russia e l'acquisizione delle società PayTipper Network Srl, FlagPay Srl e PayTipper in Italia.

Dal 2015 Enel si è dotata di un modello di valori e comportamenti, il modello "Open Power", declinato in diversi aspetti operativi al fine di aumentare il coinvolgimento e la partecipazione delle persone che lavorano in Enel, e che costituisce il punto di riferimento per tutti i processi di gestione e sviluppo delle persone. In particolare sono identificati 4 valori (responsabilità, fiducia, innovazione e proattività) e 10 comportamenti:

  • 1 Adotta e promuove comportamenti sicuri e agisce proattivamente per migliorare le condizioni di salute, sicurezza e benessere.
  • 2 Prende decisioni nell'attività quotidiana e se ne assume le responsabilità.
  • 3 Porta i risultati puntando all'eccellenza.
  • 4 Propone nuove soluzioni e non si arrende di fronte a ostacoli o insuccessi.
  • 5 Modifica velocemente le sue priorità se cambia il contesto.
  • 6 Condivide le informazioni mostrandosi collaborativo e aperto al contributo degli altri.
  • 7 Riconosce il merito dei colleghi e dà feedback che ne migliorano il contributo.
  • 8 Nel suo lavoro è attento ad assicurare la soddisfazione dei clienti e/o dei colleghi, agendo con efficacia e velocità.
  • 9 Si impegna per l'integrazione di tutti, riconoscendo e valorizzando le differenze individuali (cultura, genere, età, disabilità, personalità ecc.).
  • 10 Mantiene gli impegni presi, portando avanti le attività con determinazione e passione.

La Funzione Persone e Organizzazione definisce i modelli organizzativi in linea con la strategia del Gruppo e il piano pluriennale di gestione delle persone che lavorano in Azienda. I diversi processi di selezione, gestione e sviluppo delle persone sono regolati da specifiche policy e procedure a livello globale e locale (per esempio, procedure di selezione, assunzione, gestione delle persone) nonché sono presenti sezioni dedicate della intranet aziendale (per esempio, quella sulla meritocrazia). Il modello organizzativo di Enel è caratterizzato da una matrice Linee di Business/Paesi e Regioni, cui si affiancano in un'ottica di supporto al business Funzioni Globali di Servizio e Funzioni di Holding.

I principali dati e i target legati alla Funzione Persone e Organizzazione vengono presentati al Comitato Controllo e Rischi, al Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione nell'ambito degli incontri dedicati al Piano di Sostenibilità, al Bilancio di Sostenibilità e all'avanzamento del posizionamento Enel nei principali rating ESG e indici di sostenibilità.

Talento, sviluppo e gestione delle persone

103-2 103-3 404-1 404-3 DMA EU (former EU14)

In linea con lo scenario di trasformazione in corso, che richiede nuove competenze e professionalità, i processi di selezione e assunzione, formazione e sviluppo svolgono un ruolo chiave all'interno dell'Azienda. Nel 2019 sono state assunte oltre 3.700 persone, soprattutto in Italia e in America Latina, sono stati rafforzati i rapporti con le università attraverso una serie di iniziative ad hoc ed è stato lanciato un nuovo progetto pilota di Recruiting Day basato su un modello attitudinale con l'obiettivo di supportare le diverse esigenze di assunzione, creando una pipeline di giovani. Sono stati anche testati nuovi strumenti digitali che supporteranno il processo di selezione nel corso del 2020: una video intervista basata sull'intelligenza artificiale e un'esperienza di gamification.

In uno scenario in trasformazione caratterizzato da un alto grado di automazione, da un'evoluzione tecnologica sempre più avanzata e da nuovi profili tecnici e professionali, Enel ha sviluppato programmi di upskilling e reskilling che promuovono l'evoluzione di talenti e abilità. In particolare i primi si focalizzano sullo sviluppo di competenze professionali esistenti, aggiungendone di nuove dettate dalla tecnologia e da processi innovativi. Il reskilling invece punta a creare nuovi profili lavorativi, sostituendo competenze che stanno diventando obsolete o non più richieste, e a permettere alle persone di occuparsi di nuove attività.

La formazione continua delle proprie persone, il cosiddetto "continuous learning", riveste un ruolo fondamentale per Enel. Nel 2019 sono state erogate più di 2.600.000 ore di formazione (38,8 ore pro capite), con il coinvolgimento di 62.482 persone, pari al 91,5% dell'intera forza lavoro. Le attività di formazione riguardano tutte le dimensioni e i target: training tecnico, comportamentale, manageriale, agile linguistico, onboarding experience per i neo-assunti, training in materia di salute e sicurezza, competenze e cultura digitale. Si tratta di un vero e proprio laboratorio con l'obiettivo di accrescere la competitività lavorativa e personale di tutti i colleghi garantendo loro gli strumenti e i metodi per affrontare consapevolmente i profondi processi di cambiamento che influenzano culturalmente e organizzativamente il modo gno non solo della diffusione delle competenze digitali e del digital learning, ma soprattutto di una vera e propria cultura digitale. Al 2019 Enel ha coinvolto il 46% delle persone in attività formative sulle digital skill, in linea con l'obiettivo di raggiungere il 100% delle persone entro il 2022. In continuità con il percorso di evoluzione della leadership avviata nel 2017 (dal leader al coach), Enel ha progettato un "viaggio" di trasformazione culturale chiamato "Leadership in Digital e Data-Driven Transformation" destinato al management. Durante questi incontri è stato promosso il dialogo tra le migliori realtà aziendali italiane e internazionali, innovatrici nella trasformazione del modello di business e nello sviluppo di una cultura digitale. Nel corso del 2019 sono state lanciate, tra aprile e dicembre, 19 sessioni di training in Italia, con la partecipazione di oltre 500 manager e 12 sessioni nel resto del mondo alle quali hanno partecipato circa 300 manager. A tale iniziativa si affiancano attività di formazione esperienziale come il mentoring, il coaching e il job shadowing.

di lavorare. Prosegue inoltre l'impegno dell'Azienda a soste-

Ad aprile 2019 è stata anche completata l'adozione globale della piattaforma di learning eDucation, grazie alla quale vengono garantiti la gestione e il monitoraggio di tutte le iniziative di training attraverso un modello di servizio uguale in tutti i Paesi del Gruppo. Rappresenta anche l'interfaccia di accesso ai corsi residenziali e online per tutte le persone Enel: a oggi quasi il 90% della popolazione Enel negli oltre 37 Paesi di presenza ha completato almeno un corso sulla piattaforma. Su eDucation sono a disposizione dei colleghi circa 200 contenuti online multi-tematici e in più lingue scelti tra i migliori provider sul mercato e in costante aggiornamento e ampliamento, oltre ai corsi prodotti da Enel. Oltre a fruire liberamente dei corsi, è possibile diventare promotori di contenuti, suggerendo libri, corsi, articoli, video, link, documenti e report anche da fonti esterne, attraverso "learning playlist", scambiando commenti ed essendo seguiti da follower, in ottica di networking e messa a disposizione dei saperi. Nel 2019 i principali corsi online di interesse globale lanciati hanno riguardato la formazione linguistica in italiano, inglese e spagnolo, cui hanno aderito in autoformazione oltre 15mila persone nel mondo; la formazione digitale sul pacchetto Office; la conoscenza del settore dell'e-commerce; la formazione sui temi anti-corruzione relativi alla certificazione ISO 37001 per tutte le società italiane del Gruppo e per le società italiane ed estere di Enel Green Power; la formazione sui sistemi di gestione, su come viaggiare per lavoro in modo sicuro e sulla sicurezza stradale nella guida.

Il modello Enel di training si apre all'esterno, attraverso le School e le Academy, che sono state rafforzate nel 2019. I programmi hanno lo scopo di rispondere ai bisogni formativi specifici, tecnici e specialistici delle diverse aree di business e di contribuire allo sviluppo e all'upskilling di competenze tecniche e manageriali al loro interno, realizzate in collaborazione con partner accademici strategici e con il supporto della Fondazione Enel. In particolare, tra il 2016 e il 2019 sono state attivate nove School con il coinvolgimento di partner universitari e rinomati istituti di ricerca e sono state avviate cinque Academy.

Il processo di valutazione delle performance quantitative e qualitative nel 2019 ha visto coinvolto il personale del Gruppo a differenti livelli, in un processo fluido di scambio e confronto di feedback a 360°, spostando il focus verso la rete organizzativa rispetto a un modello gerarchico. In particolare, nel 2019 è stato coinvolto il 100% delle persone eleggibili e raggiungibili1 , di cui è stato valutato il 99%2 . La valutazione quantitativa è invece stata effettuata per la popolazione con remunerazione variabile, prevedendo l'assegnazione di obiettivi e la loro successiva valutazione. È stata infine lanciata la nuova campagna per la definizione dei Piani di Successione, il processo per il quale tutti i manager del Gruppo sono chiamati a identificare i migliori talenti pronti nel breve periodo (Ready) e nel medio periodo (Pipeline) a ricoprire posizioni manageriali. Per accompagnare lo sviluppo dei successori, il responsabile e la Funzione Persone e Organizzazione identificano progetti individuali di crescita basati sul profilo individuale e professionale dei successori, in relazione alle posizioni per le quali sono stati identificati. L'identificazione dei successori segue i seguenti criteri di riferimento: valorizzazione della meritocrazia, diversità e osmosi funzionale. La nomina di nuovi manager avviene poi a seguito di un assessment attitudinale, utile a verificare l'allineamento tra il livello di responsabilità da affidare alla persona e il model-

1 Eleggibili e raggiungibili: coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato e che sono risultati in forza e attivi per almeno tre mesi durante l'anno 2019.

2 Dato previsionale a finire, in quanto la chiusura del processo di valutazione è stata posticipata al 2 maggio 2020 causa emergenza Covid-19.

lo di management che l'Azienda ritiene necessario per oggi e per il futuro. La metodologia di assessment è progettata per analizzare competenze, attitudini, motivazione e potenziale dei futuri manager e valutare la capacità di interpretare l'identità culturale di Enel nelle loro azioni quotidiane, in maniera trasversale rispetto alle famiglie professionali del Gruppo. La valutazione ha l'obiettivo di individuare figure capaci di mettere in pratica valori e comportamenti Open Power, per affrontare le sfide che Enel si propone di risolvere. Sono state redatte specifiche linee guida per la corretta gestione e individuazione delle future candidature in tutti i Paesi del Gruppo.

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Le fondamenta ESG

Ascolto e dialogo

102-43

Un elemento di ascolto importante all'interno dell'Azienda è l'indagine di clima, che permette di raccogliere aree di miglioramento su tre temi chiave – benessere, coinvolgimento e sicurezza – e suggerimenti su temi e aspetti della vita lavorativa. A valle dell'indagine fatta nel 2018 sono in corso di sviluppo i piani individuati. Per rispondere a istanze emerse dall'indagine di clima relative a work-life balance e wellbeing, è stato avviato nel 2019 un percorso di approfondimento della tematica del digital detox. Dopo l'analisi di studi e ricerche sugli impatti dell'iperconnessione è stato definito, anche con il coinvolgimento delle persone Enel in focus group dedicati, un set di azioni per favorire il passaggio dalla cultura premiante l'iperconnessione alla cultura dell'uso responsabile dei device elettronici.

Un altro importante strumento di ascolto e vicinanza alle persone è inoltre rappresentato dai colloqui con i People Business Partner, figure aziendali dedicate all'ascolto e all'identificazione delle esigenze delle persone per integrarle con le necessità dell'organizzazione. A tali figure si affiancano i People Support Point, veri e propri punti fisici di incontro cui le persone possono fare riferimento per risolvere temi amministrativi e operativi sul loro rapporto di lavoro. Sono inoltre in fase di progettazione la rete di People & Business Partner e i servizi di supporto per facilitare la gestione della vita quotidiana, sia personale sia professionale, delle persone in Azienda con patologia cronica. L'iniziativa costituisce un importante momento di attenzione a un tema molto delicato volto a promuovere l'inclusione lavorativa e sociale.

Comunicazione interna

Enel considera la comunicazione interna un importante supporto alla creazione della cultura aziendale e alla crescita delle persone e dell'organizzazione, sollecitando e promuovendo lo scambio di informazioni, conoscenze ed esperienze. Nel 2019 sono state promosse diverse campagne globali, tra cui il lancio di Enel People, la nuova sezione del sito www. enel.com dedicata all'employer branding e all'acquisizione di talenti. È stata ripensata completamente la piattaforma esistente e ricreato un viaggio interattivo che permette di esplorare la vita all'interno dell'organizzazione e farsi un'idea dell'ambiente in cui operano le persone di Enel in tutto il mondo, ascoltando direttamente le loro opinioni in materia di innovazione, sostenibilità e tecnologia, ma anche la loro esperienza personale in Azienda. Oltre a raccogliere tutte le posizioni aperte nei vari Paesi di presenza la sezione rappresenta uno storytelling della grande diversità e ricchezza di esperienze delle persone di Enel.

La comunicazione interna è anche il veicolo principale per diffondere la strategia di Enel e gli obiettivi previsti per il prossimo futuro. Nel 2019 i media interni di Enel sono stati ulteriormente sviluppati al fine di garantire che i contenuti raggiungano l'intera popolazione aziendale in tutte le sue geografie, e siano accessibili anche da dispositivi mobili e al di fuori della rete aziendale.

Diversità e inclusione

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L'impegno di Enel su diversità e inclusione è un percorso iniziato nel 2013 con l'adozione della Policy sui Diritti Umani, cui è seguita nel 2015 la Policy "Diversità e inclusione", in concomitanza con l'adesione ai sette princípi del WEP (Women's Empowerment Principles) promossi da UN Global Compact e UN Women e in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU.

Nel 2016, inoltre, all'interno della Funzione Persone e Orga-

nizzazione è stata costituita l'unità Globale People Care and Diversity Management che svolge il ruolo di indirizzo e supervisione dell'adozione della policy, anche attraverso il monitoraggio di un dettagliato set di indicatori interni associati alle diverse azioni e dimensioni.

Nel 2019 è stata pubblicata la politica in materia di workplace harassment che ha l'obiettivo di diffondere una cultura di rifiuto di ogni forma di molestia sul luogo di lavoro e di offrire strumenti adeguati per affrontare tali situazioni. La policy fornisce definizioni e indicazioni sul processo di segnalazione e investigazione, sulle misure disciplinari e preventive, e si applica sia ai dipendenti sia ai terzi che lavorano con personale Enel in tutti i contesti in cui l'Azienda svolge le proprie attività. Alla pubblicazione della policy globale è seguita poi quella di diverse policy locali che hanno, in alcuni casi, adattato la policy globale alla normativa presente nel Paese. La policy riguarda le molestie sia morali sia sessuali, riferite a qualsiasi comportamento o condotta non graditi e che siano suscettibili di creare un ambiente di lavoro degradante, ostile, umiliante, intimidatorio, offensivo o non sicuro. Rientrano quindi in tale ambito comportamenti o atti fisici, verbali o visivi. Sono normate le molestie che si verificano sia all'interno dei luoghi di lavoro sia al di fuori, come per esempio in occasione di viaggi di lavoro, pranzi, cene, visite esterne e attività sociali legate all'attività aziendale. La policy prevede un meccanismo di segnalazione attraverso il canale del Codice Etico di Enel, nonché adeguate azioni disciplinari e sanzioni (commisurate alla gravità e frequenza della condotta) che potrebbero portare, nei casi più gravi, alla cessazione del rapporto di lavoro. Sono inoltre previste attività di formazione interna e di sensibilizzazione aventi a oggetto l'etica sui luoghi di lavoro, i comportamenti da seguire e il rispetto della diversità.

L'approccio di Enel alla diversità e inclusione si fonda sui princípi fondamentali di non discriminazione, pari opportunità e uguale dignità per tutte le forme di diversità, inclusione, bilanciamento tra vita privata e vita professionale esplicitati nella relativa politica del 2015. La sua applicazione in questi anni ha permesso di sviluppare progetti globali e locali di valorizzazione delle diversità di genere, età, nazionalità e disabilità e di diffondere la cultura dell'inclusione con iniziative di sensibilizzazione e comunicazione che hanno coinvolto tutti i contesti organizzativi, anche grazie all'impegno del management aziendale e di ogni persona che, in linea con quanto previsto dai comportamenti Open Power, riconosce il valore di ognuno al di là delle differenze individuali.

Nel 2019 è stato realizzato "Inclusion Ongoing" – l'edizione dei D&I Days organizzati dal 2017 – con l'obiettivo di focalizzare il concetto di inclusione = valore e il percorso che conduce, con il coinvolgimento attivo e la responsabilizzazione di tutti, dalla cultura dell'inclusione ai comportamenti inclusivi. Contestualmente è stata lanciata la campagna di sensibilizzazione "Inclusi-ON": il gioco di parole ricorda che l'inclusione è un atteggiamento che va attivato, acceso, e che ognuno ha la responsabilità di assumere.

Enel ha confermato il proprio impegno in tema di diversità e inclusione anche attraverso la definizione di specifici obiettivi pubblici che fanno parte del Piano di Sostenibilità e il cui avanzamento viene riportato nel Bilancio di Sostenibilità. Tali documenti sono analizzati dal Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità e dal Comitato Controllo e Rischi e successivamente approvati dal Consiglio di Amministrazione. Nel corso del 2019 è stata effettuata una specifica sessione formativa al Consiglio di Amministrazione in materia di disabilità in occasione della partecipazione di Enel a "Valuable 500", l'iniziativa globale rivolta a 500 aziende private che si pone l'obiettivo di far esprimere il potenziale delle persone disabili a livello aziendale, sociale ed economico.

Diversità di genere

A dicembre 2019 le donne rappresentano il 21% dell'intera popolazione del Gruppo e la loro percentuale nelle fasi iniziali dei processi di selezione è pari al 42%3 (39% nel 2018), in linea con l'obiettivo di raggiungere il 50% al 2022 al fine di garantire una equa rappresentanza. Le donne manager mostrano un trend in crescita negli ultimi anni (2014: 14% vs 2019: 21%), mentre coloro che ricoprono una posizione executive sono pari al'11,1% (2 su 18). L'indice di equal remuneration - ERR manager4 2019 relativo alla popolazione manageriale è invece pari all'83,7%. In generale l'andamento degli indici globali relativi all'equità salariale è influenzato dai differenti salari medi presenti nei Paesi in cui il Gruppo opera e dall'incidenza delle nuove società acquisite o dismesse.

Enel effettua un monitoraggio periodico sulla presenza femminile nelle posizioni manageriali e sull'equità salariale e nel Piano di Sostenibilità 2020-2022 è previsto l'aumento del numero delle donne in posizioni di manager e middle manager. Enel è infatti impegnata nello sviluppo delle donne verso ruoli apicali attuando specifiche azioni gestionali i cui risultati possono essere però pienamente apprezzati solamente nel medio-lungo periodo, considerando gli effetti della dinamica generazionale. Nel breve periodo l'equità salariale è, comunque, di fatto garantita per le nuove nomine a manager ed è stato definito un budget dedicato per garantire la parità di retribuzione per ruoli equivalenti. La policy di salary review

3 Dal bacino di selezione sono esclusi gli operai e il perimetro USA in quanto la normativa locale a tutela delle pratiche anti-discriminatorie in fase di recruiting non permette di monitorare questo dato.

4 ERR manager (Equal Remuneration Ratio manager) = fisso + variabile donne manager / fisso + variabile uomini manager.

prevede, inoltre, linee guida specifiche per tener conto delle dimensioni di diversità, che sono anche tra i criteri per l'individuazione dei talenti da inserire nei piani di successione (si veda il paragrafo "Talento, sviluppo e gestione delle persone" del presente capitolo).

Sono state numerose le attività dedicate all'empowerment e allo sviluppo della leadership femminile nei Paesi in cui opera il Gruppo ed è proseguito il percorso volto a favorire l'accesso delle studentesse a facoltà di tipo tecnico (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica - STEM) attraverso iniziative di sensibilizzazione, sia nelle scuole e università sia nelle sedi aziendali.

In materia di genitorialità sono attivi specifici programmi per la maternità e la paternità. In molti Paesi sono previste misure migliorative rispetto alle legislazioni locali in relazione ai congedi di maternità e paternità e al congedo parentale. In Argentina, Brasile, Colombia, Perù, Guatemala, Italia, Messico, Stati Uniti, Spagna sono riconosciuti sia giorni di congedo di maternità aggiuntivi sia un'integrazione sulla retribuzione rispetto a quanto previsto dalla legge. Per esempio, in Italia Enel riconosce una retribuzione del 100% nei primi 5 mesi obbligatori, rispetto all'80% previsto dalla legge. Inoltre in Colombia si prevede la possibilità di lavorare in smart working nell'ultimo mese di gravidanza, mentre in Argentina è possibile usufruire di smart working due giorni a settimana nei primi sei mesi dal rientro della maternità e in India per supportare situazioni particolari durante la gravidanza. Il congedo di paternità è garantito per legge in molti Paesi e nella maggior parte di questi Enel aggiunge ulteriori giorni di permessi retribuiti. In Italia sono previsti, per esempio, ulteriori cinque giorni di permesso retribuito in aggiunta ai cinque previsti dalla legge per il 2019. Per quanto attiene invece al congedo parentale, in Italia la contrattazione collettiva di Enel prevede una retribuzione pari al 45% per il primo mese e al 40% per il secondo e terzo mese, mentre la legge prevede una retribuzione pari al 30% per i primi sei mesi. Russia, Romania, Grecia e Panama riconoscono invece un sostegno monetario in occasione della nascita di un figlio, mentre il Sudafrica riconosce il pagamento dell'intera retribuzione durante il periodo di congedo che non è retribuito secondo la legislazione locale.

A livello globale è attivo il progetto Parental Program che

ha l'obiettivo di promuovere consapevolezza organizzativa e personale sul valore della genitorialità al fine di conciliare al meglio i bisogni personali e professionali relativi a questa importante fase della vita. New Parents New Energy è, invece, un percorso formativo attivo in Italia che intende valorizzare le competenze genitoriali nel contesto lavorativo e supportare i neo-genitori nella conciliazione dei ruoli e nella gestione della quotidianità. Inoltre, è attiva la piattaforma digitale MA-AM-CHILD che stimola la riflessione attiva sulla propria esperienza per capitalizzarla nel contesto lavorativo e che utilizza esperienze di vita e di cura come occasione di sviluppo di soft skill fondamentali per l'efficacia lavorativa, quali le capacità organizzative, innovative e relazionali. Infine diverse sono state le iniziative di sensibilizzazione in materia di violenza sulle donne. A testimonianza dell'impegno in materia di gender equality, Enel per la prima volta quest'anno è stata inserita nel Gender Equality Index (GEI), l'indice sulla parità di genere di Bloomberg. Il Gruppo è infatti una delle 325 aziende tra le circa 6mila società quotate in Borsa in 84 Paesi valutate sulla base del grado di diffusione e del successo delle iniziative di inclusione. Anche Endesa, la controllata spagnola di Enel, è stata inserita per la prima volta nell'indice. Il riconoscimento è dovuto alle pratiche di promozione della presenza femminile nel Consiglio di Amministrazione, nelle posizioni dirigenziali e nelle nuove assunzioni, contribuendo a garantire parità di retribuzione e benefíci sociali e soluzioni di work-life balance per tutti i dipendenti.

Diversità di età

Nel corso del 2019 sono proseguiti i programmi di tutorship (affiancamento) per neo-assunti junior, al fine di accompagnarli nel loro ingresso in Enel. Sono inoltre attivi percorsi di knowledge transfer, che prevedono che ogni Paese e Linea di Business identifichi le modalità più opportune per favorire lo scambio intergenerazionale, coinvolgendo come formatori interni o esperti persone Enel sia senior (in prevalenza su temi tecnici) sia junior (in prevalenza su digital skill). Nel 2019 circa 1.100 senior hanno condiviso le proprie conoscenze con oltre 12mila colleghi, e circa 300 junior hanno fatto altrettanto con oltre 7mila colleghi. A livello globale, inoltre, è stato lanciato il programma "Job Shadowing" tra manager e tra manager e giovani in crescita, finalizzato a facilitare lo scambio di competenze, stili manageriali, valori e approccio Open Power, a favorire la mobilità e la diffusione delle conoscenze e a consolidare il network professionale. Ai neo-assunti viene inoltre assegnato un tutor come punto di riferimento informale per l'orientamento professionale, la conoscenza dell'organizzazione e il sistema valoriale. La tutorship è attualmente parte del processo di onboarding che prevede anche un progetto di training globale dedicato ai laureati tra i 22 e i 28 anni provenienti da tutto il mondo. Il progetto promuove la cultura Open Power e rende i partecipanti "ambasciatori" Open Power nei Paesi di provenienza. Per la promozione e lo sviluppo di nuove competenze, sono stati, infine, avviati i "Laboratori Click", centri di innovazione rivolti ai giovani assunti volti a sviluppare un sapere trasversale e integrato con competenze digital e soft skill.

Disabilità

In Enel sono presenti 2.254 persone con disabilità, di cui circa 1.700 in Italia. In molti Paesi in cui Enel è presente sono vigenti specifiche normative che prevedono quote minime di inserimento in organico di persone con disabilità, e tutti i Paesi del Gruppo risultano allineati con tali previsioni. In ognuno dei Paesi rilevanti5 è presente un focal point di riferimento, dedicato a identificare le esigenze e promuovere iniziative per assicurare l'inclusione delle persone con disabilità. In Italia, in considerazione della numerosità, ne sono stati identificati 2. Includere le diversità significa anche assicurare alle persone strumenti, servizi e metodi di lavoro che consentano lo svolgimento delle attività in piena autonomia. In Italia sono state adottate diverse iniziative all'interno del progetto "Avanti tutti" volte a fornire strumenti per rendere processi e ambienti inclusivi e favorire l'autonomia rendendo più facile e produttiva la vita nel contesto organizzativo. Esempi sono Pedius for safety, l'app che permette alle persone sorde di ricevere e fare telefonate grazie a un sistema di sintesi vocale integrata con funzionalità safety, le linee guida aziendali per l'accessibilità dei contenuti web e molte iniziative di formazione specifica. In Spagna è attivo un servizio personalizzato di counselling e Plan Familia per le persone Enel con familiari con disabilità, oltre al volontariato aziendale rivolto all'impiegabilità di persone con disabilità a rischio di esclusione sociale. Inoltre sono state lanciate diverse campagne di comunicazione per sensibilizzare sull'importanza dell'inclusione delle persone con disabilità attraverso l'uso di strumenti di realtà virtuale, seminari e interviste.

5 Per Paesi rilevanti si intendono quelli dove è presente almeno una persona con disabilità.

Work-life balance, people care e welfare aziendale

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Enel è un'azienda attenta al benessere organizzativo e delle persone, e da diversi anni si impegna a promuovere soluzioni per migliorare l'equilibrio tra vita privata e vita lavorativa e per supportare le necessità concrete e quotidiane, al fine di rispettare tutte le situazioni, anche contingenti, in cui una persona può trovarsi durante la propria vita lavorativa. Le attività di caring, che coinvolgono tutte le persone Enel, riguardano l'ambito personale, familiare, il benessere psico-fisico e organizzativo, nonché il work-life balance.

In particolare Enel promuove:

  • > Caring organizzativo: diverse forme di flessibilità, tra cui lo smart working, avviato in Italia nel 2016 e successivamente esteso ai diversi Paesi del Gruppo, che fa leva sulla responsabilità individuale e sul rapporto di fiducia tra persona e azienda e che permette anche di contribuire a un minore impatto ambientale. A fine 2019 sono state coinvolte oltre 10mila persone in Italia e oltre 17mila nell'intero Gruppo;
  • > Caring personale: corsi di mindfulness, workshop sul benessere alimentare e relazionale, programmi per favorire

l'attività fisica, corsi di yoga, pilates e ginnastica posturale e manovre salvavita per la gestione proattiva del benessere psico-fisico sia al lavoro sia nella vita privata. Inoltri si sono svolti incontri culturali per promuovere il confronto su temi rilevanti nel contesto aziendale e personale;

> Caring familiare: specifici progetti come "Together Digital Day", un laboratorio di cybersecurity e coding rivolto ai dipendenti e ai loro figli in età compresa tra gli 8 e i 16 anni e "Millennials Enel Day", un workshop di orientamento nella scelta del percorso scolastico e professionale in un mercato del lavoro sempre più complesso per figli dei dipendenti tra i 18 e i 27 anni. Nel 2019 queste iniziative hanno coinvolto circa 100 ragazzi.

In Italia è prevista anche la possibilità di cedere ferie e riposi in ottica solidaristica tra colleghi delle stesse società per assistere figli minori o maggiorenni, genitori, coniugi, parti dell'unione civile o conviventi di fatto che necessitano di cure costanti o in caso di gravissime situazioni personali o familiari. In aggiunta ai giorni di ferie donate dai colleghi, Enel riconosce pari ammontare di permessi retribuiti.

Italia Spagna Romania Russia Nord
America
America
Latina(1)
Africa, Asia
e Oceania
Europa e Affari
Euro-Mediterranei
Orario flessibile
Orario stagionale
o settimana corta
Part time
Telelavoro (2)
Smart working
Banca ore

1 Argentina (smart working), Brasile (smart working, banca ore, orario flessibile), Cile (smart working, orario flessibile), Colombia (smart working, banca ore, orario flessibile), Perù (telelavoro, orario flessibile, orario stagionale).

2 In Italia il telelavoro prevede che la prestazione lavorativa venga effettuata per la maggior parte da casa, con uno o due rientri settimanali in sede. In America Latina viene realizzato prevedendo solo una o due giornate a settimana di lavoro da casa.

Assistenza sanitaria integrativa e previdenza complementare

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Nella maggior parte dei Paesi in cui il Gruppo opera, sono presenti assicurazioni sanitarie integrative a condizioni agevolate rispetto alle alternative presenti sul mercato. In molti casi è l'Azienda stessa ad assicurare benefíci relativi alla prevenzione e ai periodici check-up (si veda anche il capitolo dedicato a "Salute e sicurezza sul lavoro"). Per tutti i dipendenti Italiani, e loro familiari a carico fiscale, Enel in accordo con le organizzazioni sindacali. ha istituito dal 1997 il Fondo Integrativo Sanitario per i Dipendenti del Gruppo Enel (FISDE) che eroga rimborsi per prestazioni sanitarie, promuove iniziative a favore dei disabili e delle persone in situazione di emergenza sociale (tossicodipendenza, alcolismo, disturbi dell'apprendimento, disagio psico-sociale ecc.) e attiva programmi di medicina preventiva. Anche nel 2019 gli iscritti hanno avuto la possibilità di avvalersi delle convenzioni con il Consiglio Nazionale degli Psicologi (CNOP) e con la Società Psicoanalitica Italiana (SPI) per prestazioni di supporto psicologico. In linea con il principio solidaristico che caratterizza il FISDE, inoltre, anche gli ex dipendenti Enel possono continuare a beneficiare delle prestazioni del fondo, mediante pagamento di contributo associativo.

Programmi di assistenza supplementari ai dipendenti e alle loro famiglie e alle comunità sono, inoltre, forniti grazie al protocollo di azione sociale allegato all'accordo di contrattazione collettiva. Tra le misure di supporto al personale vi è anche la possibilità di accedere ai fondi pensione complementari e il riconoscimento di varie forme di benefíci individuali nelle prestazioni connesse al trattamento di fine rapporto di lavoro. Al 31 dicembre 2019 i dipendenti coperti dal piano pensionistico nel Gruppo Enel sono pari al 70% della popolazione. Sono presenti fondi pensione principalmente in Italia (Fopen e Fondenel), Spagna e Brasile. A marzo 2020 Enel ha stipulato una polizza assicurativa a copertura degli oltre 68mila dipendenti del Gruppo in tutto il mondo in caso di ricovero da virus Covid-19. Il prodotto, che è stato strutturato specificamente per le esigenze del Gruppo Enel, rappresenta in assoluto il primo intervento assicurativo al mondo volto a garantire assistenza a livello globale rispetto all'attuale fenomeno di pandemia. Tale strumento garantirà un'indennità aggiuntiva rispetto a tutte le altre polizze e forme di assistenza sanitaria già presenti nel Gruppo.

Gestione dei rischi connessi alle trasferte

A partire dal 2016 alle persone Enel che viaggiano verso destinazioni considerate a rischio viene consegnata un'informativa specifica sulla situazione sanitaria e sulle condizioni di sicurezza dei Paesi di destinazione. In particolare, mediante il sistema di prenotazione dei viaggi aziendali, vengono automaticamente inviate, prima della partenza, la Security Travel Guide e la Health Guide; eventuali aggiornamenti sono forniti durante il viaggio. In relazione agli specifici rischi della destinazione, Enel predispone, quando necessario, le idonee misure di protezione (guide esperte, scorte ecc.). Per coordinare l'intero processo, è attivo un presidio 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, che supporta le persone in viaggio, monitora le notizie dal mondo e coordina la risposta in caso di situazioni di pericolo o emergenza. Il modello è attivo su tutti i Paesi del Gruppo garantendo la copertura del 100% delle trasferte internazionali e intercontinentali con il sistema di Travel Security integrato.

Relazioni industriali

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Enel rispetta la normativa del lavoro dei diversi Paesi e le convenzioni dell'International Labour Organization (ILO) sui diritti dei lavoratori (libertà di associazione e contrattazione collettiva, consultazione, diritto di sciopero ecc.), promuovendo sistematicamente il dialogo tra le parti e cercando un adeguato livello di accordo e condivisione sulle strategie aziendali da parte dei dipendenti. Nel 2019 la percentuale di dipendenti coperti da accordi di contrattazione collettiva è

pari al 91,2%, in linea con il dato 2018 (91,5%).

Le attività di relazioni industriali a livello di Gruppo continuano a essere svolte secondo il modello previsto nel Global Framework Agreement (GFA) di Enel, siglato a Roma nel 2013 con le federazioni italiane e le federazioni globali IndustriAll e Public Services International. L'accordo è fondato sui princípi dei diritti umani, del diritto del lavoro e dei migliori e più avanzati sistemi di relazioni industriali transnazionali dei gruppi multinazionali e delle istituzioni di riferimento a livello internazionale, tra cui l'ILO. Tra questi princípi è presente quello sulla remunerazione, secondo il quale la retribuzione minima dei dipendenti del Gruppo non può essere inferiore a quella stabilita dai contratti collettivi e dai trattamenti legislativi e normativi vigenti di riferimento in forza nei diversi Paesi, in linea con quanto disposto dalle convenzioni ILO. Enel garantisce che il principio di reddito equo venga rispettato in tutti i Paesi in cui è è presente e si impegna, pertanto, a garantire un salario dignitoso (living wage) a tutti i suoi dipendenti.

Nell'ambito di tale accordo, Enel riconosce il diritto dei propri dipendenti di costituire o prender parte alle organizzazioni sindacali finalizzate alla difesa dei loro interessi. Riconosce loro altresì di essere rappresentati, all'interno delle diverse unità produttive, da organismi sindacali o da altre forme di rappresentanza elette secondo le legislazioni e le prassi vigenti nei diversi Paesi. Enel riconosce il valore della contrattazione collettiva quale strumento per la determinazione delle condizioni contrattuali dei propri dipendenti, nonché per la regolazione dei rapporti tra la direzione d'Azienda e le organizzazioni sindacali. Enel rispetta il principio di autonomia sindacale e non interferisce in alcun modo nell'organizzazione della rappresentanza, consentendo l'accesso dei rappresentanti dei propri dipendenti ai luoghi di lavoro allo scopo di comunicare con i loro rappresentati, nel rispetto della legislazione e dei sistemi di relazioni industriali in vigore in ogni Paese. Enel fornisce adeguate informazioni ai propri dipendenti e alle organizzazioni sindacali che li rappresentano, allo scopo di facilitare la contrattazione collettiva. L'accordo GFA è stato anche riconosciuto e apprezzato come migliore pratica a livello delle multinazionali europee ed extra UE. Enel mette a disposizione delle proprie persone tutta l'informativa relativa ai contratti collettivi di lavoro e agli accordi sindacali, secondo quanto previsto dalle normative vigenti e a mezzo intranet aziendale. In caso di modifiche organizzative, Enel prevede una tempestiva informativa come indicato nella tabella di seguito riportata.

PAESE PERIODO MINIMO DISPOSIZIONI DI LEGGE/ACCORDI COLLETTIVI
Italia 25 giorni Previsioni di legge
Spagna e
Portogallo
30 giorni Accordo Quadro di garanzia di Endesa SA e delle sussidiarie in
Spagna (12 settembre 2007)
Russia 60 giorni Previsioni di legge
Romania Obbligo di informazione e consultazione dei rappresentanti dei la
voratori sullo sviluppo del business e di informarli periodicamente
sulla situazione economica dell'azienda. Per i licenziamenti collet
tivi ci sono minimo 30 giorni di preavviso per le organizzazioni sin
dacali e 20 giorni di preavviso per i lavoratori. Il periodo massimo
per la procedura di licenziamento collettivo è 90 giorni
Previsioni di legge
Contratto Collettivo
Argentina Obbligo di aggiornare periodicamente i rappresentanti dei lavo
ratori; tradizionalmente il periodo di preavviso per i cambi riguar
danti l'orario lavorativo, il ruolo dei dipendenti o la sede lavorati
va è 48 ore, sebbene non ci sia una specifica regolamentazione
-
Brasile Obbligo di effettuare una informativa "tempestiva" -
Colombia Né la legge né la contrattazione collettiva prevedono un perio
do di preavviso minimo in caso di cambi organizzativi
-
Perù Né la legge né la contrattazione collettiva prevedono un perio
do di preavviso minimo in caso di cambi organizzativi
-
Cile Né la legge né la contrattazione collettiva prevedono un perio
do di preavviso minimo in caso di cambi organizzativi
-

Centralità delle persone - Comunità e condivisione di valore

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Piano 2019 2021 Coinvolgimento e inclusione delle comunità

SDG ATTIVITÀ TARGET RISULTATI 2019 CATEGORIE
4
17
Istruzione di qualità, equa e
inclusiva
2,5 mln di beneficiari al
20301
1,3 mln di beneficiari
(2015-2019)
Educazione
Relazioni con le comunità
Partnership
7
17
Energia economica,
affidabile, sostenibile
e moderna
10,0 mln di beneficiari al
20301
7,9 mln di beneficiari
(2015-2019)
Accesso all'energia
Relazioni con le comunità
Partnership
8
17
Crescita economica
duratura, inclusiva
e sostenibile
8,0 mln di beneficiari al
20301
2,1 mln di beneficiari
(2015-2019)
Sviluppo sociale
Relazioni con le comunità
Partnership
17 Diffusione partnership
strategiche e
valorizzazione
partnership operative
~800 partnership attivate Partnership
1
2
3
5
10
17
Sviluppo di nuovi progetti
a beneficio delle comunità
in cui Enel opera per la
creazione di valore condiviso
(CSV) e diffusione della
cultura dell'energia
~1.800 progetti Relazioni con le comunità
Partnership
9 Diffusione del modello di
CSV nelle attività operative
(Business Development,
Engineering & Construction,
Operation & Maintenance)
1.375 applicazioni CSV
totali
Crescita industriale
Relazioni con le comunità

Piano 2020 2022 Coinvolgimento e inclusione delle comunità

SDG ATTIVITÀ TARGET CATEGORIE
4
17
Istruzione di qualità, equa e inclusiva 2,5 mln di beneficiari al 20301 Educazione
Relazioni con le comunità
Partnership
7
17
Energia economica, affidabile,
sostenibile e moderna
10,0 mln di beneficiari al 20301 Accesso all'energia
Relazioni con le comunità
Partnership
8
17
Crescita economica duratura, inclusiva
e sostenibile
8,0 mln di beneficiari al 20301 Sviluppo sociale
Relazioni con le comunità
Partnership
17 Diffusione partnership strategiche e
valorizzazione partnership operative
Partnership
1
2
3
5
10
17
Sviluppo di nuovi progetti a beneficio
delle comunità in cui Enel opera per la
creazione di valore condiviso (CSV)
Relazioni con le comunità
Partnership
9 Diffusione del modello di CSV nelle
attività operative
Crescita industriale
Relazioni con le comunità

1 Target cumulati dal 2015.

102-42 102-43 102-44 103-2 103-3 411-1 413-1

Bilancio di Sostenibilità At a Glance Indicatori di performance

Relazione Finanziaria Annuale

1.800 progetti di sostenibilità

4 milioni di beneficiari

1.375 applicazioni del modello di CSV (creazione di valore condiviso)

800 partnership

Comunità e condivisione di valore

Ascolto degli stakeholder, conoscenza del territorio e misurazione del valore creato

Il settore energetico sta attraversando una profonda trasformazione e l'attenzione ai fattori sociali e ambientali, unita a un approccio inclusivo, permette di creare valore nel lungo termine per l'Azienda e per le comunità in cui opera. Un modello declinato lungo l'intera catena del valore: analizzando le necessità delle comunità fin dalle fasi di sviluppo di nuovi business; tenendo in considerazione i fattori sociali e ambientali nella realizzazione di cantieri sostenibili; gestendo gli asset e gli impianti per renderli piattaforme di sviluppo sostenibile dei territori in cui si trovano. Ulteriore evoluzione è costituita dall'estensione di tale approccio anche nel disegno, nello sviluppo e nella fornitura di servizi e prodotti energetici, contribuendo a costruire città sempre più sostenibili e facendo leva sull'accesso alle nuove tecnologie e su approcci di economia circolare.

Enel si impegna a rispettare i diritti delle comunità e a contribuire al loro progresso economico e sociale, interfacciandosi quotidianamente con una molteplicità di stakeholder. La conoscenza delle specificità locali e l'ascolto delle esigenze degli stakeholder diventano così elementi essenziali per identificare soluzioni mirate, considerata la molteplicità di realtà economiche, sociali e culturali in cui Enel opera e di cui è parte integrante con la gestione dei suoi asset.

Nel 2019 Enel, con circa 1.800 progetti e oltre 4 milioni di beneficiari1 nei diversi Paesi in cui è presente, ha contribuito concretamente allo sviluppo e alla crescita sociale ed economica dei territori, dall'ampliamento delle infrastrutture ai programmi di educazione e formazione, dalle iniziative volte all'inclusione sociale ai progetti di supporto alla vita culturale ed economica, in linea con gli obiettivi di sviluppo

1 Per beneficiari si intendono le persone a favore delle quali viene realizzato un progetto. Enel considera i soli beneficiari diretti relativi all'anno corrente. Il numero dei beneficiari considera le attività e i progetti svolti in tutte le aree in cui il Gruppo opera (comprese le società consolidate con metodo equity, le fondazioni e le onlus del Gruppo, e le società per le quali è stato applicato il meccanismo di BSO - Build, Sell and Operate).

sostenibile (SDG). Leva fondamentale per realizzare questi progetti è il ricorso a 800 partnership con organizzazioni, imprese, istituzioni operanti a livello sia locale sia internazionale che promuovono lo sviluppo del territorio attraverso interventi su misura per rispondere alle specifiche esigenze locali.

La sostenibilità della strategia è confermata anche dal progresso compiuto in termini di contributo del Gruppo al raggiungimento degli SDG. Nel periodo 2015-2019 il Gruppo ha ottenuto i seguenti risultati2 :

  • > SDG 4 sostenuti progetti per garantire un'istruzione di qualità, equa e inclusiva, in cui sono stati coinvolti 1,3 milioni di beneficiari (1,0 milioni nel periodo 2015-2018);
  • > SDG 7 compiuti progressi nell'offrire accesso a energia economica, affidabile, sostenibile e moderna per 7,9 milioni di beneficiari (6,3 milioni nel periodo 2015-2018);
  • > SDG 8 promossa la crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile con progetti che hanno riguardato 2,1 milioni di beneficiari (1,8 milioni nel periodo 2015-2018).

Modello di creazione di valore condiviso

L'applicazione del modello CSV nel Gruppo

2 Per il solo perimetro Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ex D.Lgs. 254/16 (cioè escluse le società consolidate con metodo equity, le fondazioni e le onlus del Gruppo, e le società per le quali è stato applicato il meccanismo di BSO - Build, Sell and Operate) il numero dei beneficiari per il 2019 è pari a circa 3,7 milioni, relativi a 1.653 progetti (nel 2018 risultavano circa 6 milioni di beneficiari relativi a 1.400 progetti).

Nel Gruppo Enel il percorso di applicazione di un nuovo modello di relazione con le comunità è iniziato nel 2015 con l'adozione di un modello di creazione di valore condiviso (CSV) che integra fattori socio-ambientali nei processi di business e lungo tutta la catena del valore. La diffusione di tale modello ha richiesto un percorso di consolidamento all'interno dell'Azienda a livello culturale e operativo. Nel 2016 è stata pubblicata la Policy n. 211 "CSV Process definition and management", che definisce come la sostenibilità debba permeare trasversalmente i processi aziendali ed essere una responsabilità condivisa. A integrazione della suddetta politica, è stata emessa un'istruzione operativa (Operating Instruction n. 1768 "Project Portfolio Management System") che rappresenta l'approccio lungo tutta la catena del valore di Enel in termini di: identificazione, caratterizzazione dei progetti e relativa mappatura nella piattaforma digitalizzata dedicata (Project Portfolio Management System); gestione del processo di quality assurance; calcolo dei beneficiari; valutazione degli impatti dei progetti. Il modello CSV si applica all'intera catena del valore con particolare riferimento alle operazioni di sviluppo del business, ingegneria e costruzioni e procurement, nonché gestione e manutenzione degli asset e prevede sei fasi come riportato nell'infografica della pagina precedente.

Un approccio inclusivo verso gli stakeholder che si traduce anche in soluzioni di economia circolare: le infrastrutture delle centrali in dismissione possono essere riconvertite ad altri scopi di promozione del territorio coinvolgendo vari stakeholder. Un altro esempio è la gestione dei cantieri in maniera "sostenibile" con l'obiettivo di minimizzarne gli impatti (grazie, per esempio, all'installazione di pannelli solari fotovoltaici per soddisfare parte della domanda energetica, all'adozione di misure per il risparmio idrico, tra cui l'installazione di serbatoi d'acqua e di sistemi di raccolta dell'acqua piovana e l'utilizzo di veicoli elettrici per il trasporto dei lavoratori dalla città al sito e per gli spostamenti all'interno del cantiere) e favorire un'occasione di sviluppo attraverso il coinvolgimento di manodopera locale.

La definizione e diffusione delle linee guida per l'utilizzo delle applicazioni di CSV, l'elaborazione e la valutazione dei progetti di sostenibilità, la gestione dei progetti a livello di Gruppo e la diffusione delle migliori pratiche tra i Paesi di presenza sono garantite dalla struttura organizzativa di Innovability (Innovazione e Sostenibilità) di Holding e dalle relative strutture di sostenibilità nei diversi Paesi di presenza. Nel corso del 2019 sono state istituite le Funzioni di Sostenibilità anche a livello di Linee di Business, a testimonianza del processo di integrazione della sostenibilità in tutta la filiera. Ciascun Paese e Linea di Business declina poi a livello locale la policy globale e le procedure per l'applicazione del modello CSV, in base alle peculiarità del business e del contesto. Nel 2019 sono state realizzate 1.375 applicazioni del modello CSV3 , nelle diverse fasi della catena del valore.

3 Per applicazione si intende l'utilizzo di almeno uno strumento di CSV relativamente a un asset, in qualunque fase della catena del valore e in qualunque Linea di Business. Le applicazioni CSV in fase BD includono applicazioni effettuate relativamente a opportunità di BD (anche in stadi iniziali) e progetti di business usciti dalla pipeline. Possono anche essere relative ad asset in O&M in caso di progetti di ammodernamento o attività di decommissioning. Le applicazioni CSV in fase E&C possono riferirsi ad asset passati alla fase O&M alla fine dell'anno. Il numero di applicazioni CSV in Infrastructure & Networks (I&N) può riferirsi all'area di concessione ma anche ad aree identificate da municipalità e sottostazioni. Relativamente al perimetro DnF (cioè escluse le società consolidate con metodo equity, le fondazioni e le onlus del Gruppo, e le società per le quali è stato applicato il meccanismo di BSO - Build, Sell and Operate) il numero delle applicazioni per il 2019 è pari a 1.318 (rispetto alle 699 del 2018).

1 Il valore totale include 2 applicazioni CSV relative all'area mercato in Colombia e Perù e un progetto in Cile trasversale alle aree di business.

2 Relativamente al perimetro DnF (escluse le società consolidate con metodo equity, le fondazioni, le onlus del Gruppo, e le società per le quali è stato applicato il meccanismo di BSO - Build, Sell and Operate) il numero di applicazioni per il 2019 risulta pari a 1.318 rispetto alle 699 applicazioni del 2018.

Accesso all'energia

DMA EU (former EU23)

L'International Energy Agency (IEA) con il rapporto sullo stato di salute delle risorse energetiche a livello mondiale mostra come il numero di persone prive di accesso all'elettricità stia progressivamente scendendo, portando il valore al di sotto del miliardo, anche se nel 2030 ci saranno ancora 620 milioni di persone senza energia elettrica. Una sfida e un'esigenza primaria e fondamentale ribadita anche dall'SDG 7 delle Nazioni Unite, che mira ad assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni.

In tutti i Paesi in cui opera, Enel è vicina alle persone e sostiene specialmente le fasce di popolazione più vulnerabili, sia attraverso iniziative, solitamente di ispirazione governativa, di sostegno economico nell'affrontare la spesa dell'energia, sia attraverso progetti nei Paesi in via di sviluppo per favorire l'accesso all'energia da parte di un numero sempre maggiore di persone. Un impegno confermato nel Piano Strategico 2020-2022 attraverso la definizione di specifici obiettivi, tra cui crescita delle fonti rinnovabili, iniziative di efficienza energetica, sviluppo di prodotti e servizi sostenibili e circolari, coinvolgimento e inclusione delle comunità, attraverso un modello di creazione di valore condiviso. Il Piano Strategico, il Piano di Sostenibilità che ne dettaglia obiettivi e impegni in ottica ESG, incluso l'accesso all'energia, e la relativa reportistica finanziaria e non finanziaria sono oggetto di analisi e monitoraggio da parte del Consiglio di Amministrazione, tramite il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità e il Comitato Controllo e Rischi (si veda la Relazione sul governo societario, disponibile sul sito www.enel.com). Il top management è quotidianamente impegnato nella realizzazione di tali obiettivi strategici, contribuendo di fatto a supportare la sfida globale di garantire l'accesso all'energia. In linea con il modello di business sostenibile di Enel, ciascuna Linea di Business/Paese promuove per le parti di propria competenza specifiche iniziative, come per esempio lo sviluppo di asset rinnovabili nei Paesi maturi e nei Paesi definiti in via di sviluppo (Linea di Business Global Power Generation), efficienza energetica, consumo responsabile e offerte dedicate alle fasce vulnerabili (Infrastrutture e Reti, Enel X, Mercato-Paesi). A supporto del top management, ciascun Paese ha il compito di gestire le relazioni con organismi istituzionali, autorità regolatorie, nazionali, regionali, locali, e associazioni per promuovere lo sviluppo di soluzioni di accesso all'energia secondo le diverse necessità. La Funzione Innovability, a livello sia di Holding sia di Linea di Business/Paese, promuove inoltre la diffusione di un modello di valore condiviso con le comunità e sostiene soluzioni innovative che possano facilitare l'accesso all'energia in aree remote e poco elettrificate. Un esempio è stato il lancio in Cile della prima microrete mondiale "Plug and Play", alimentata da fonte solare fotovoltaica con un sistema di accumulo a idrogeno, che può assicurare la fornitura di energia green per 24 ore, in qualsiasi luogo, senza dover ricorrere a generatori diesel e in grado di funzionare sia collegati alla rete (on-grid) sia in modo indipendente (off-grid).

Promuovere l'accesso all'energia nei Paesi in via di sviluppo

L'impegno di Enel nel favorire l'accesso all'energia nei Paesi in via di sviluppo non comporta solamente la fornitura di energia elettrica, ma anche la possibilità di fornire tecnologie innovative e pulite alla popolazione al fine di produrre energia con ridotto impatto sull'ambiente. Per esempio in America Latina nel 2019, 347 MW da fonti rinnovabili sono entrati in esercizio, portando a circa 13.700 MW la capacità rinnovabile complessiva; in Africa, Enel Green Power è attualmente il principale

operatore privato nel settore delle rinnovabili in termini di capacità installata (più di 600 MW in esercizio e quasi 900 MW in costruzione), con una presenza in diversi Paesi, tra cui Sudafrica e Zambia; in Asia, il Gruppo è presente in India attraverso la sua controllata BLP Energy, una delle principali società di energia rinnovabile del Paese, che possiede e gestisce 172 MW di capacità eolica, producendo circa 300 GWh all'anno in Gujarat e Maharashtra.

Parallelamente allo sviluppo di nuova capacità rinnovabile e in linea con quanto richiesto dagli SDG, Enel ha definito uno specifico impegno rispetto all'SDG 7 "Energia pulita e accessibile": raggiungere 10 milioni di persone entro il 2030. Questo obiettivo si è declinato attraverso progetti legati, per esempio, all'elettrificazione rurale, allo sviluppo della capacità, al trasferimento tecnologico, al sostegno finanziario per promuovere l'accesso all'energia o a soluzioni innovative e ad accordi di partnership con gli stakeholder rilevanti. Nel 2019, nei soli Paesi in via di sviluppo, sono stati sviluppati poco più di 200 progetti che hanno raggiunto circa 1,1 milioni di beneficiari e, nel biennio 2018- 2019, sono state stipulate oltre 200 partnership sul tema (si veda il paragrafo "Ascolto degli stakeholder, conoscenza del territorio e misurazione del valore creato" del presente capitolo).

Di seguito si riportano alcuni esempi di iniziative che Enel sta adottando nei Paesi in via di sviluppo per sostenere l'accesso all'energia e che sono promosse dalle diverse Linee di Business.

> Cundinamarca 100% (Colombia): il programma mira a fornire energia alle famiglie che si trovano in aree di difficile accesso e ad alta dispersione geografica. Avviato nel 2016 con la partecipazione di partner pubblici e associazioni private, si articola attraverso tre modalità: connessione alle reti elettriche convenzionali, installazione di pannelli solari con batterie di riserva e costruzione di una minigrid per garantire l'accesso all'energia h24. Nel 2019 sono state connesse 722 nuove famiglie portando a 2.533 il nume-

ro totale di famiglie connesse. Oltre a garantire l'accesso all'energia, il programma prevede anche progetti di educazione, formazione professionale per l'avviamento di imprese produttive e sostegno allo sviluppo agricolo locale.

  • > Cerro Iglesias (Panama): una zona rurale senza accesso all'energia elettrica nei pressi dell'omonima centrale idroelettrica è stata illuminata grazie a un progetto di creazione di valore condiviso in collaborazione con l'Oficina de Electrificación Rural (OER) del Ministero della Presidenza della Repubblica di Panama. Grazie allo sforzo congiunto con le autorità locali, oggi i quasi 2mila abitanti della comunità situata nel distretto panamense di Nole Duima, nella comarca di Ngäbe-Buglé, ricevono corrente elettrica nelle loro abitazioni. Il progetto ha permesso la costruzione di una linea di trasmissione di circa 14 km, l'installazione di 263 impianti per l'illuminazione stradale e l'elettrificazione di 423 abitazioni. Un'energia sostenibile e rinnovabile, che oggi consente a tutti gli abitanti del piccolo villaggio di avere strade illuminate e l'elettricità necessaria per alimentare le attività commerciali locali, le scuole e i presídi sanitari.
  • > Aree marginali delle città ed elettrificazione rurale per comunità indigene (Cile): l'iniziativa ha l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle oltre 200 famiglie che vivono nel campo di Medialuna, situato nel Comune di Lampa. Enel Distribución e Fundación Techo hanno stretto un'alleanza che ha consentito come primo risultato la costruzione di un "centro comunitario" che sarà alimentato con energie rinnovabili attraverso pannelli fotovoltaici, dotato di aria condizionata e sistemi di illuminazione efficienti. Questo spazio non solo offrirà un nuovo punto d'incontro e uno spazio ricreativo, ma sarà anche il luogo ideale per sviluppare seminari adatti a tutta la comunità: corsi di formazione per rafforzare le abilità lavorative e le attività educative come la gestione dei rifiuti, l'installazione di punti di riciclaggio o la creazione di un orto comunitario. Questo progetto sarà esteso ai clienti residenziali che si trovano in una situazione di vulnerabilità residenti nell'area di concessione Enel. Proseguono inoltre le iniziative per migliorare l'accesso all'energia per le comunità indigene vicino gli impianti aziendali. Per esempio, nella comunità rurale Pehuén di Callaqui, Alto Bío Bío, nell'VIII Regione del Cile, 52 famiglie hanno beneficiato dell'installazione di sistemi elettrici nelle loro case. I sistemi sono stati forniti completi di linee elettriche e relative autorizzazioni, con l'installazione di materiale all'esterno e all'interno delle abitazioni, garantendo così la qualità del servizio nella fornitura.
  • > Progetto Ecoenel (Brasile): il progetto, lanciato nel 2007, permette di riconoscere sconti in bolletta a tutti i clienti che riciclano i propri rifiuti e li consegnano in specifici punti di raccolta. Nel 2019 è stato esteso anche allo Stato di San Paolo, oltre che negli Stati di Rio de Janeiro, Ceará e Goiás in Brasile. Il progetto include anche una formazione specifica sul consumo energetico consapevole ed efficiente ("Enel Shares Efficiency"). Inoltre, vengono effettuate visite presso le abitazioni dei clienti per valutare la possibilità di accedere alla tariffa sociale e per fornire informazioni su un utilizzo efficiente dell'energia. Nel 2019 il progetto Ecoenel ha raggiunto circa 180.000 beneficiari diretti (clienti agevolati), riciclato 59.000 t di rifiuti, istituito 240 eco-punti di raccolta e coinvolto 43 municipalità.
  • > Fundación Pachacútec (Perù): questo istituto, situato vicino alla zona costiera di Ventanilla, nella provincia di Callao, promuove corsi professionali in tecnologia elettrica industriale rivolti a imprenditori con bassi livelli di reddito e a giovani locali che vogliono intraprendere uno sviluppo professionale nel settore elettrico. I partecipanti hanno l'opportunità di lavorare come parte del personale degli appaltatori di E-Distribuzione in Perù o di lanciare la propria piccola/media impresa locale. I corsi, curati anche da personale Enel su base volontaria, hanno permesso al 90% dei quasi 700 beneficiari del programma di entrare nel mondo lavorativo legato al settore elettrico. Una buona parte dei diplomati è rappresentata da donne che hanno la possibilità di iniziare un percorso professionale in un settore che normalmente veniva considerato esclusivo per gli uomini.

Tra le partnership strategiche è da segnalare la conclusione del progetto portato avanti con Liter of Light, che promuove workshop volti alla costruzione e manutenzione di piccole unità di generazione solare che utilizzano bottiglie di plastica e altri materiali riciclati. Più di 2.500 kit solari sono stati distribuiti attraverso workshop nelle scuole in Perù, Cile, Argentina, Romania, Sudafrica, Brasile e Italia. Il workshop consente agli studenti di apprendere attraverso il learning by doing le possibilità derivanti dall'applicazione, in ottica di economia circolare, del riciclo dei materiali (attraverso la riconversione di lampade a cherosene in lampade elettriche alimentate da energia solare), e le tecniche di illuminazione open source. Inoltre, Enel sta contribuendo al programma del governo brasiliano ("Electricity Social Tariff"), a favore delle famiglie a basso reddito, attraverso il quale sono offerti sconti sulle bollette energetiche fino a una riduzione del 65% della normale tariffa residenziale.

Combattere la povertà energetica nei Paesi sviluppati

Sebbene il sistema di accesso all'energia sia garantito nei Paesi sviluppati, a seguito della grave crisi economica globale che ha colpito in particolare le famiglie a basso reddito di tali Paesi, ci sono consumatori che hanno difficoltà a pagare le loro spese energetiche. Nonostante i governi abbiano la responsabilità primaria di garantire l'accesso sostenibile, sicuro ed economico ai servizi energetici di base, il settore elettrico può contribuire a promuovere uno sviluppo socio-economico sostenibile.

Enel è da sempre impegnata a collaborare con i governi per combattere la povertà energetica e facilitare l'accesso all'energia alla popolazione vulnerabile dei Paesi sviluppati.

L'impegno di Enel per il raggiungimento dell'SDG 7 è stato in tal senso ampliato e per il 2030 riguarderà tutti i Paesi in cui opera il Gruppo e non solo i Paesi in via di sviluppo, come quelli di Africa, Asia e America Latina (si veda il paragrafo "Ascolto degli stakeholder, conoscenza del territorio e misurazione del valore creato" del presente capitolo).

Negli ultimi anni Enel ha adottato, spesso attraverso iniziative governative esistenti, diverse forme di supporto al fine di ridurre il costo della bolletta energetica per i clienti vulnerabili nei mercati sviluppati, come in Italia, Spagna e Romania (si veda anche il paragrafo "Attenzione alle fasce vulnerabili" del capitolo "Infrastrutture, ecosistemi e piattaforme").

Sono state, inoltre, organizzate diverse campagne e attività per fornire alla popolazione che vive in condizioni di vulnerabilità consigli su un consumo energetico responsabile.

Di seguito si riportano alcuni esempi di progetti sviluppati in Spagna:

> programma di volontariato energetico, lanciato da Endesa e Fondazione Endesa con lo scopo di aiutare le famiglie a basso reddito fornendo loro una specifica consulenza sul consumo energetico responsabile, distribuendo kit di efficienza energetica e, in alcuni casi, introducendo miglioramenti sui sistemi elettrici delle famiglie più vulnerabili. In molti casi il programma ha permesso di ottenere una riduzione media della bolletta elettrica fino al 30%. Questa iniziativa è gestita da volontari appartenenti al personale di Endesa in stretta collaborazione con le organizzazioni della società civile. L'edizione 2018-2019 ha permesso di beneficiare di tale programma a più di 2.400 famiglie, 772 delle quali nel 2019. È stata avviata anche l'edizione del progetto per il 2020;

  • > formazione sul consumo energetico responsabile e l'ottimizzazione della bolletta, che nel 2019 ha visto l'organizzazione di tre sessioni di formazione, svolte a Tenerife, Fuerteventura e Saragozza, con la partecipazione di circa 77 istituzioni che stimano di fornire consulenza a circa 9.000 persone all'anno che lottano per pagare la bolletta energetica;
  • > iniziativa contro la povertà energetica (progetto pilota ReluCe), una modalità di gestione innovativa per il consumo di elettricità attraverso un sistema prepagato che permette anche di fornire informazioni sui risparmi promuovendo un consumo efficiente e il controllo della spesa familiare. Durante il 2019 le 18 famiglie di Bilbao che hanno partecipato al progetto sono riuscite a ridurre le loro spese elettriche del 23%, e quasi il 70% di queste famiglie ha adeguato i propri consumi sulla base delle ricariche proposte. Il sistema invia un avviso in caso di rilevamento di un elevato tasso di consumo, avverte del prossimo raggiungimento del saldo disponibile, invia messaggi per incoraggiare abitudini per un consumo efficiente. Infine, se il cliente, al raggiungimento del saldo, non effettua la ricarica prepagata, la potenza viene ridotta a un livello che consente di coprire le esigenze di base evitando pertanto l'interruzione del servizio.

Principali progetti in corso e la gestione del reinsediamento

103-2 103-3 DMA EU (former EU 19) DMA EU (former EU 20) 102-42 102-43 102-44 EU22

Il Piano Strategico 2020-2022 di Enel conferma l'attenzione del Gruppo su aspetti quali la crescita delle rinnovabili e lo sviluppo di tecnologie low carbon, tra le quali la digitalizzazione delle reti, l'installazione di stazioni di ricarica, le piattaforme di software e l'illuminazione pubblica, abbandonando quindi gli investimenti in impianti a carbone e la costruzione di grandi progetti infrastrutturali con elevato impatto ambientale. Tale strategia permette al Gruppo di essere maggiormente flessibile e di minimizzare gli impatti su ecosistema, territorio e comunità. La presenza in un perimetro geografico così vasto implica necessariamente un confronto con realtà differenti tra loro e una conoscenza approfondita del territorio e delle esigenze dei vari interlocutori, così da identificare soluzioni mirate. Ogni progetto infrastrutturale si confronta, quindi, con valutazioni da parte delle comunità e degli stakeholder coinvolti, che potrebbero comportare, in alcuni casi, soprattutto legati ad attività di ricollocamento, critiche o condivisioni parziali. In questi ultimi casi il Gruppo potrebbe essere esposto a rischi reputazionali, anche in rapporto all'interazione con i fornitori locali, nonché a rischi operativi legati a ritardi nell'esecuzione dei progetti o alla chiusura degli stessi, con eventuali ripercussioni anche sulla catena di fornitura. Il coinvolgimento delle parti interessate nei processi di pianificazione e nello sviluppo dell'infrastruttura è un elemento fondamentale, soprattutto nei casi in cui la costruzione di un nuovo impianto comporti il ricollocamento di una parte della popolazione residente nelle aree circostanti. La gestione del reinsediamento non può prescindere dal coinvolgimento delle popolazioni e delle persone interessate e da un'attenta valutazione delle problematiche psicologiche e sociali prevedibili a livello individuale e collettivo. L'approccio nella scelta dei siti potenziali è, quindi, quello di minimizzare, per quanto possibile, le necessità di spostamento della popolazione, attraverso un'analisi degli aspetti di carattere economico, politico, culturale e socio-demografico, tra cui l'analisi della vita quotidiana delle comunità che vivono nella zona di influenza, la distribuzione della popolazione, le forme organizzative, i livelli di occupazione e di retribuzione. Nei casi in cui l'opzione del ricollocamento venga confermata, il progetto si sviluppa nel rispetto degli standard internazionali in materia, tenendo in considerazione gli eventuali impatti sulle diverse forme del capitale fisico, umano, economico, ambientale e culturale delle popolazioni interessate. Gli eventuali progetti di reinsediamento saranno realizzati nel rispetto della legislazione vigente nel Paese coinvolto, incluse le normative locali che specificano le condizioni per il ricollocamento e le modalità di calcolo dei relativi indennizzi economici. La sensibilità di Enel su questa tematica trova riscontro anche nella Politica sui Diritti Umani approvata nel 2013 dal Consiglio di Amministrazione (si veda il capitolo "Governance solida"). Si riportano di seguito i casi più significativi in corso relativi a impianti realizzati in passato ma che presentano aree residue di criticità, gli impatti positivi e/o negativi (effettivi o 'temuti') sul territorio e il modo in cui le società del Gruppo interessate stanno promuovendo un dialogo proattivo per giungere a soluzioni il più possibile condivise.

Centrale di Bocamina (Cile)

L'impianto di Bocamina II è un impianto termoelettrico a carbone da 350 MW la cui costruzione è iniziata nel 2007 nel Comune di Coronel, Regione del Bío Bío, in Cile. L'impianto fa parte del complesso della centrale termoelettrica a carbone di Bocamina, la cui prima unità, da 128 MW, è stata costruita negli anni Sessanta e messa in esercizio nel 1970. La costruzione della seconda unità è stata realizzata in un'area adiacente alla prima, presso la quale risiedevano circa 1.300 famiglie. A partire dalla costruzione della seconda unità, nell'area del Comune di Coronel sono stati firmati i primi accordi con le famiglie delle comunità adiacenti all'impianto. Alla fine del 2019, su un totale di 1.337 famiglie, ne sono state ricollocate 1.237. La modalità di ricollocazione delle famiglie è stata completamente rivista e allineata ai principali standard internazionali in materia tra cui lo standard IFC n. 5 "Land Acquisition and Involuntary Resettlement".

A partire da gennaio 2017, Enel ha avviato un processo di analisi dettagliato al fine di individuare le opportune azioni da porre in essere per rafforzare le relazioni con la comunità locale. Tale analisi è stata svolta anche con il supporto di un'azienda con una vasta esperienza in materia, "Environmental Resources Management" (ERM), e sulla base dei risultati ottenuti è stato sviluppato un piano d'azione. La gestione delle relazioni con le comunità è basata su criteri di accountability, trasparenza, misurazione ed equità nelle soluzioni, al fine di creare valore condiviso nel lungo periodo. Le principali azioni hanno riguardato:

  • > l'individuazione dei miglioramenti strutturali necessari per le abitazioni delle comunità di Huertos Familiares e Doña Isidora. Nel 2018 è stato istituito un tavolo tecnico composto da rappresentanti dell'Azienda, della comunità e della CITEC (Universidad del Bío Bío) incentrato sull'individuazione delle riparazioni necessarie per le case con difetti di costruzione. Nel corso del 2019 sono stati identificati i problemi tecnici di tutte le case e pianificati i lavori di riparazione a partire dal 2020;
  • > la realizzazione di un cruscotto riepilogativo degli impatti sulla qualità della vita delle famiglie a seguito dei difetti di costruzione delle case in cui le comunità hanno vissuto a partire dal 2010, nonché la quantificazione e liquidazione dei relativi risarcimenti;
  • > il trasferimento delle chiese che non erano state coinvolte nel processo di ricollocamento. A oggi 7 chiese sono in costruzione e la prima è stata aperta a inizio 2020;
  • > l'accordo per la ricostruzione della scuola storica di Coronel, "Rosa Medel", in un altro sito, incluso il finanziamento da parte di Enel Generación del relativo studio del suolo e il cofinanziamento per la ricostruzione della scuola;
  • > lo sviluppo del programma "Mi barrio, nuestro barrio" ("Il mio quartiere, il nostro quartiere"), che prevede l'attuazione di progetti di riqualificazione per quartieri nuovi e preesistenti nell'area di influenza dell'impianto. Nel corso del 2019 è stata completata la realizzazione di un centro sportivo nella comunità Huertos Familiares, nonché i lavori di eco-costruzione della sede nel quartiere Cerro Obligado e di un'area ricreativa con spazi verdi e infrastrutture ecosostenibili;
  • > lo sviluppo di un sistema di gestione dei reclami e/o delle richieste della comunità improntato a criteri di trasparenza ed equità. Questo sistema ha permesso di risolvere con successo già più di 100 casi, grazie a

un team multifunzionale che comprende esperti legali, consulenti in materia di reinsediamento e sostenibilità, e che garantisce verificabilità, trasparenza ed equità delle soluzioni.

Nel corso del 2019 sono state anche realizzate iniziative innovative per lo sviluppo economico locale, il recupero degli spazi pubblici e lo sviluppo del capitale umano di Coronel, tra cui:

  • > progetti di economia circolare: nella comunità Cerro Obligado era stato precedentemente avviato un progetto di formazione per donne in eco-edilizia ed eco-arredamento. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l'ONG Sembra, che fino a oggi ha formato quattro donne. Oggi le cosiddette carpentiere ecologiche lavorano nel loro laboratorio a Coronel, dove riutilizzano pallet e altri materiali di varie industrie locali, trasformandoli in mobili e oggetti di vario genere. L'officina ha anche mezzi elettrici di trasporto per la consegna dei prodotti. A oggi questa impresa ha riciclato più di 1.000 pallet provenienti da industrie locali e realizzato oltre 700 mobili;
  • > arte partecipativa per il recupero di spazi pubblici: attraverso un processo partecipativo della comunità è stato realizzato a Coronel il murale più lungo del Cile, situato all'esterno della parete perimetrale della Centrale di Bocamina. Il progetto ha coinvolto oltre 70 persone, dai bambini dai 7 anni fino ai nonni di 80 anni;
  • > piano di pulizia a Coronel: il piano prevede l'eliminazione delle discariche di micro-rifiuti e la rimozione dei materiali residui dalle case precedentemente abitate da famiglie trasferite, evitando impatti ambientali e situazioni di abbandono e insicurezza;
  • > Casa Abierta Coronel: è un luogo di riferimento per tutta la comunità, in linea con la visione Open Power di Enel, in cui è possibile dialogare apertamente con l'Azienda, ricevere informazioni, comunicare eventuali reclami e valutare soluzioni con un gruppo di esperti messi a disposizione. I criteri alla base sono trasparenza, equità e non discriminazione.

Nel 2019 Enel Chile ha firmato con il Governo del Paese un accordo per una dismissione graduale delle tre centrali elettriche a carbone. La prima, Tarapacá, è stata chiusa a dicembre 2019, mentre la chiusura delle centrali Bocamina 1 e 2 sono rispettivamente previste nel 2023 e nel 2040. Ulteriori informazioni sono disponibili sul Bilancio di Sostenibilità di Enel Chile ed Enel Generación Chile (www.enelgeneracion.cl).

Centrali dell'Alto Bío Bío (Ralco, Pangue e Palmucho – Cile)

Enel Generación Chile gestisce tre centrali idroelettriche nella zona dell'Alto Bío Bío (Ralco, Pangue e Palmucho), un'area che si caratterizza per la presenza storica di popolazioni indigene Pehuenche. Numericamente, la popolazione Pehuenche nell'area di influenza degli impianti conta complessivamente circa 3mila persone, composte da 800 famiglie in 10 comunità (Pitril, Callaqui, El Avellano, Aukiñ Wallmapu, Quepuca Ralco, Ralco Lepoy, El Barco, Guayalí, Pewen Mapu e Ayin Mapu).

A febbraio 2017 è stato firmato un importante accordo di collaborazione con 25 famiglie della comunità Aukiñ Wallmapu per l'avvio di progetti per lo sviluppo locale. L'accordo risolve il conflitto relativo agli impatti generati durante la costruzione dell'impianto di Ralco. A marzo 2017, Enel Generación Chile ha ufficialmente consegnato alla comunità di El Barco il suo cimitero ancestrale. Il passaggio è avvenuto grazie al supporto del Director General de la Corporación Nacional de Desarollo Indigena (CONADI) della Regione del Bío Bío, concretizzando così la risposta a un impegno che la Società aveva preso con la comunità a seguito della costruzione della Centrale di Pangue. A giugno 2017 Enel Generación Chile ha inoltre firmato due accordi con le comunità El Avellano e Quepuca Ralco.

Sviluppo socio-economico

A seguito di una richiesta avanzata principalmente dalla comunità El Avellano, nel 2018 è nato un progetto comunitario di raccolta, trasformazione e vendita delle nocciole. Nel 2019 è stato inaugurato il reparto di produzione che consente alla comunità di trasformare le nocciole autoctone in sottoprodotti da fornire al mercato, ampliando la vendita anche ad altri clienti. Il progetto è promosso da Enel Generación Chile, insieme all'Università di Concepción, alla comunità El Avellano, al Municipio dell'Alto Bío Bío e alla Fondazione Pehuén, e ha permesso a un'attività tradizionale di trasformarsi in un'attività micro-imprenditoriale di tipo comunitario, mantenendo inoltre attivo il bosco naturale di nocciole. In considerazione del potenziale turistico e ricreativo delle aree vicine agli impianti e al fine di promuovere lo sviluppo socio-economico delle comunità locali, sono stati avviati specifici progetti di promozione del turismo sostenibile, in particolare uno nell'area adiacente alla laguna di El Barco, dove gli imprenditori locali offrono attualmente servizi di campeggio, escursionismo

e gastronomia. Ogni stagione più di 6mila turisti visitano la zona, costituendo un potenziale importante per questa iniziativa. La collaborazione tra Enel e la comunità è stata condotta principalmente con l'obiettivo del miglioramento della situazione sanitaria del luogo, dell'installazione di nuovi servizi igienici e scarichi per il trattamento delle acque reflue. A Los Chaicanes è in fase di sviluppo un progetto per promuovere la coltivazione di patate. L'iniziativa, che inizialmente aveva lo scopo di commercializzare il tubero per il consumo fresco nell'area, ha portato alla produzione di patate da semina e al riconoscimento del progetto da parte del servizio agricolo e zootecnico (Servicio Agrícola y Ganadero - SAG) come uno dei 17 produttori autorizzati a vendere semi di patate nei 32 Comuni della regione di La Araucanía.

Per quanto riguarda il supporto diretto a famiglie e studenti della zona, Enel assegna borse di studio per finanziare le tasse scolastiche, la permanenza dei giovani nelle città in cui sono situati i loro centri educativi e altri materiali di studio. Questa iniziativa ha riguardato più di 700 studenti.

Gestione condivisa e sostenibile dell'acqua

Il Ministero delle Opere Pubbliche cileno ed Enel Generación Chile hanno firmato un accordo, successivamente ratificato anche con le associazioni locali che gestiscono i canali di irrigazione della zona di Saltos del Laja, nella regione del Bío Bío. Obiettivo dell'accordo è migliorare la flessibilità nell'uso dell'acqua, assicurando la fornitura alle famiglie e la produzione di energia. L'iniziativa è il risultato di un lavoro congiunto con le associazioni Canalistas del Laja e Canalistas del Canal Zañartu, Dirección de Obras Hidráulicas, Dirección General de Aguas, Enel Generación Chile, Ministerio de Agricultura, Ministerio de Energía e Comisión Nacional de Riego. Esiste inoltre un accordo con il Municipio di Antuco al fine di avviare un progetto pilota per favorire il turismo nella zona del Salto del Trubunleo durante il periodo estivo. Al fine di gestire eventuali situazioni contingenti o di emergenza in maniera rapida e coordinata, è stato definito uno specifico sistema di comunicazione tra le Centrali di Pangue e Ralco di Enel Generación Chile, la Centrale di Angostura di Colbún, i Municipi di Alto Bío Bío, Quilaco e Santa Bárbara, il Ministerio del Interior y Seguridad Pública (ONEMI) e il Ministerio de Energía. Bilancio di Sostenibilità di Enel Chile ed Enel Generación Chile (www.enelgeneracion.cl).

Poco più a sud, nella regione di Los Lagos, nella comunità mapuche Mapu Pilmaiquén è stato realizzato un progetto di restituzione di terra indigena, circa 6 ettari, nei pressi della centrale idroelettrica Pilmaiquén. Oggi la comunità gestisce questo territorio con un progetto di turismo sostenibile, aprendo ai visitatori l'ecosistema dell'area, spiegato secondo la cosmovisione mapuche di conservazione dell'equilibrio delle risorse naturali. Questa area, denominata Parque La Isla, ospita annualmente circa 6mila turisti e porta benefíci economici alla comunità, che reinveste gran parte dei proventi nella conservazione del parco. Grazie alla formazione in artigianato locale e al crescente flusso di visitatori, sempre più persone possono trarre beneficio da questo progetto, vendendo i propri prodotti. Per garantire la presenza delle bellissime cascate, Enel Generación Chile rilascia l'acqua dell'operazione idroelettrica a beneficio del turismo locale.

Nella regione del Maule, dove Enel Generación Chile condivide con il settore agricolo la disponibilità idrica dei bacini idroelettrici, è stato avviato già dal 2015 un progetto di ottimizzazione del processo di irrigazione agricola. in collaborazione con il CITRA (Centro di Ricerca e Trasferimento tecnologico in irrigazione e agricoltura) dell'Università di Talca. Grazie alle tecniche adottate è possibile evitare l'uso di oltre il 40% di acqua. Sono stati formati oltre 700 agricoltori in tecniche di irrigazione sostenibile e avviati campi sperimentali con il liceo agricolo locale per formare le nuove generazioni.

Centrale El Quimbo (Colombia)

El Quimbo è la più imponente opera di ingegneria realizzata dal Gruppo Enel negli ultimi anni e rappresenta uno dei maggiori investimenti idroelettrici in Sud America. La centrale ha una potenza installata di 400 MW ed è situata nella regione del Huila, a sud-ovest di Bogotà. Con un approccio condiviso e partecipativo, a partire da dicembre 2014, è stato definito un piano pluriennale di interventi socio-ambientali a favore delle popolazioni locali e in particolare per le famiglie residenti o proprietarie nell'area di influenza del progetto, nonché per coloro che lavorano o hanno attività commerciali e di servizi in tale area. Alle famiglie censite e in possesso dei requisiti previsti è stata data la possibilità di decidere tra il ricollocamento (collettivo/individuale) e la vendita dei propri terreni. Delle 152 famiglie che hanno optato per la ricollocazione, 40 hanno scelto quella individuale, ricevendo un terreno per svolgere un progetto produttivo e un'abitazione. Le restanti 112 famiglie hanno optato per la ricollocazione negli insediamenti collettivi (Montea, Santiago y Palacio, Llano de la Virgen, San José de Belén), con nuove abitazioni dotate di servizi essenziali e inserite in un contesto urbanistico con scuole, chiese, impianti sportivi multifunzionali, campo di calcio, zone verdi, centri di raccolta per il riciclo dei rifiuti e impianti di trattamento per le acque reflue. Ogni famiglia ha inoltre ricevuto 5 ettari di terreno con impianto di irrigazione per poter sviluppare la propria attività produttiva (coltivazioni o mini allevamenti).

Gestione socio-culturale

Nel 2019, nell'ambito della politica di creazione di valore condiviso con le comunità del reinsediamento collettivo di San José de Belén de le Veredas, La Galda e Yaguilga, del Comune di El Agrado, nel Dipartimento del Huila, è stata completata la costruzione e messa in funzione di 20 pozzi per l'irrigazione delle colture4 . Sono proseguiti e sono stati intensificati gli incontri tra anziani, bambini e giovani delle comunità reinsediate, per facilitare la trasmissione della memoria storica del luogo e lo scambio intergenerazionale. Si sono tenuti due corsi di formazione per leader di comunità, sette attività di supporto per il mantenimento di aree comuni e più

4 Sebbene nel 2018 sia stata concordata con le comunità la costruzione di 23 pozzi, alla fine del 2018 è stato firmato un accordo per la costruzione di 21 pozzi e infine nel 2019 ne sono stati costruiti 20 in quanto 3 famiglie hanno deciso di ritirarsi dal progetto.

di 40 interventi per rafforzare l'integrazione tra le comunità reinsediate e quelle di accoglienza. Infine, sono state svolte circa 400 attività di supporto psicologico per tutte le famiglie reinsediate e 18 corsi di formazione incentrati sui canali di gestione del marketing e della contabilità, volti a rafforzare i piani di produzione agricola (PPA).

Sviluppo economico locale

Nel corso del 2019 sono proseguiti progetti e ne sono stati avviati di nuovi a favore delle comunità, in collaborazione con importanti enti e associazioni. In particolare:

  • > con il servizio nazionale per la formazione SENA (Servicio Nacional de Aprendizaje) sono state svolte attività di formazione per le comunità di Garzón e Nueva Escalereta;
  • > con la scuola superiore dell'amministrazione pubblica - ESAP (Escuela Superior de Administración Publica) è stato organizzato un seminario sui progetti sostenibili per i leader della comunità nel Comune di Gigante, con la partecipazione di 29 leader e funzionari della pubblica amministrazione;
  • > con l'istituto Sirolli, attraverso l'applicazione di una specifica metodologia di orientamento professionale e di un'assistenza personalizzata basata sull'analisi del prodotto, sul marketing e sulla gestione finanziaria, è stato possibile avviare 23 aziende nella regione, contribuendo alla crescita economica con la generazione di 49 posti di lavoro a tempo indeterminato e 24 a tempo determinato;

> con l'agenzia per lo sviluppo rurale - ADR sono state fornite consulenze giuridiche e fiscali a favore delle associazioni ASOFUNDADORES e ASOPESCADA, per i processi di qualifica in materia di accesso al regime tributario speciale, e ASOSANJOSE, per la creazione di personalità giuridica senza fini di lucro del distretto di irrigazione.

Nel 2019 è iniziata anche l'attuazione dell'accordo di cooperazione stipulato con Casa Luker, l'Agenzia per lo sviluppo internazionale degli Stati Uniti - USAID, Eafit University e la Fondazione Saldarriaga Concha, per promuovere la semina di 700 ettari di cacao, inizialmente in sei Comuni di Huila: El Agrado, Garzón, Gigante, El Pital, Campoalegre e Rivera, promuovendo così un miglioramento delle condizioni di vita dei produttori e generare uno sviluppo rurale inclusivo. Come parte del meccanismo "Obras por Impuestos", sono stati forniti mobili a 70 siti educativi nei Comuni di Tello e Baraya al fine di migliorare gli standard di qualità educativa di tali località storicamente colpite dal conflitto armato in Colombia.

Gestione ambientale

Sono proseguiti i progetti educativi e di supporto per la gestione e l'uso razionale delle risorse naturali e la protezione dell'ambiente nelle comunità dell'area di influenza diretta e indiretta, comprese le istituzioni educative dei sei Comuni che la compongono. In particolare, nel 2019 sono state effettuate: 134 iniziative per rafforzare l'educazione ambientale negli istituti di istruzione; 149 attività di promozione ambientale con attori sociali dei sei Comuni (oltre 1.000 partecipanti); 11 corsi di formazione per le comunità; 508 visite per promuovere buone pratiche ambientali con le famiglie reinsediate; otto gruppi ecologici; 49 azioni incentrate sul turismo sostenibile di concerto con l'amministrazione comunale e le organizzazioni comunitarie.

In generale Enel sta adottando tutte le misure necessarie per prevenire e gestire l'impatto ambientale associato al progetto, tra cui:

  • > un piano per la gestione della fauna selvatica, con il recupero di circa 40mila animali nel periodo 2015-2019;
  • > un programma di gestione della pesca, nell'ambito del quale sono state segnalate 25 specie ittiche, con una cattura totale di circa 239mila kg su oltre 413mila esemplari;
  • > un piano di recupero degli habitat per la fauna selvatica, attraverso la piantumazione di circa 31mila piante e l'installazione di varie strutture per la protezione della fauna. Inoltre proseguono le attività del centro di ricerca istituito da Emgesa;
  • > un programma di ripristino ecologico per la salvaguardia e sviluppo delle specie native delle foreste secche tropicali attraverso un'analisi di qualità su frutti, semi e percentuali di germinazione.

Canali di comunicazione e procedimenti legali

Sono stati definiti specifici canali di comunicazione per informare e rispondere a tutte le domande della comunità in merito al progetto (pagina web dedicata, canali social, newsletter ecc). Nel 2019 sono stati ricevuti circa 1.000 reclami attraverso gli uffici di relazione con la comunità, in merito ai servizi e agli impegni contemplati dalla Licenza Ambientale, ai quali è stata data pronta risposta. Nel 2019 sono state anche effettuate 177 visite di accompagnamento e di consulenza nei quattro reinsediamenti. Ulteriori iniziative e informazioni sul progetto sono disponibili nel Bilancio di Sostenibilità 2019 di Emgesa (https://www.enel.com.co/es/) medio-ambiente-desarrollo-sostenible.html)) e nel sito dedicato al progetto (https://www.enel.com.co/es/conoce-enel/ enel-emgesa/el-quimbo.html).

Altri progetti

Programma eolico da 850 MW del consorzio EGP-Nareva

Nel marzo 2016, un consorzio di tre società, Enel Green Power, Siemens Wind Power e la società energetica marocchina Nareva, si è aggiudicato il progetto per lo sviluppo, la costruzione e la gestione di cinque impianti eolici nei Comuni di Midelt, Tanger, Jbel Lahdid, Boujdour e Tiskrad con una capacità installata totale di 850 MW. La loro costruzione richiederà un investimento complessivo di circa 1 miliardo di euro.

In preparazione della gara d'appalto sopra descritta, Enel Green Power ha condotto un'analisi preliminare del contesto sociale, economico e ambientale (SEECA) con l'aiuto di specialisti esterni nelle aree in cui prevede di realizzare gli impianti. La SEECA ha individuato le problematiche socio-economiche rilevanti e le specifiche esigenze delle comunità

locali che sono, tra le altre: sviluppo di infrastrutture, sviluppo dell'istruzione, assistenza sanitaria, sviluppo di servizi, povertà, servizi sociali, proprietà fondiaria e tutela del patrimonio culturale.

Inoltre, è stata effettuata una valutazione dell'impatto ambientale e sociale (Environmental Social Impact Assessment - ESIA), in linea con gli standard della International Finance Corporation (IFC) e con le linee guida della Banca Europea, per gli investimenti nel progetto Midelt, che è in corso di svolgimento per il progetto Boujdour e sarà sviluppata per i rimanenti progetti.

Un processo di consultazione con diversi stakeholder è stato tenuto dall'ONEE (Office National de l'Electricité et de l'Eau Potable) con il coinvolgimento del consorzio Enel Green Power-Nareva a Midelt, Boujdour e Jbel Lahdid. Al termine di ogni consultazione si è tenuta una sessione di domande e risposte. Il processo di analisi degli impatti e dei benefíci del progetto guiderà la definizione e l'adozione del Piano di Sostenibilità per ogni progetto.

Enel Green Power opera nel pieno rispetto delle leggi applicabili all'investimento in questione. Tale investimento non prevede attività estrattive, e l'utilizzo di risorse rinnovabili locali sosterrà lo sviluppo sociale, economico e ambientale delle diverse aree coinvolte. L'investimento rispetta, inoltre, i princípi adottati dalla comunità internazionale in materia di tutela dell'ambiente e di riduzione delle emissioni derivanti dal carbone. In tutte le aree coinvolte nei progetti, il consorzio condurrà una seconda SEECA, anche per individuare eventuali aggiornamenti delle analisi preliminari precedentemente condotte. Le azioni e i progetti individuati dalle analisi saranno sviluppati durante la fase di esercizio dell'impianto. Tuttavia, fin dalla fase di sviluppo del progetto, il consorzio realizzerà anche attività di sostenibilità per mitigare gli impatti ambientali, in particolare per quanto riguarda l'acqua, le emissioni e i rifiuti, attraverso la realizzazione di un cantiere sostenibile; gli impatti su aspetti sociali e occupazionali locali saranno gestiti anche attraverso la richiesta di specifiche tecniche in fase di gara preliminare alla costruzione dell'impianto e saranno di conseguenza monitorati.

Per l'impianto di Midelt, il financial close è avvenuto il 5 novembre 2018, mentre la fase di costruzione è iniziata a dicembre 2018 e terminerà a novembre 2020. Il cantiere di Midelt è stato costruito secondo il modello di cantiere sostenibile. Sta creando impatti positivi sulle comunità locali in termini di occupazione e formazione/trasferimento di competenze: 300 lavoratori, selezionati tra le comunità vicine, sono stati formati e impiegati tramite appaltatori e PMI locali attive, per esempio, nel settore dei trasporti, in quello alberghiero, nella ristorazione, nelle pulizie ecc.

Inoltre, gli impatti ambientali sono stati misurati e quindi mitigati attraverso l'adozione di soluzioni e azioni virtuose su emissioni, consumo di acqua, rifiuti. Di seguito si riportano le principali soluzioni messe in campo per ridurre:

  • > le emissioni di CO2 : minigrid fotovoltaica per alimentare il campo base e i servizi ausiliari; produzione di energia fotovoltaica integrata con batterie utilizzate per alimentare la fase di montaggio delle turbine; moduli fotovoltaici autonomi per alimentare edifici/container prefabbricati all'interno del campo base; lampioni alimentati con impianti fotovoltaici;
  • > l'uso di acqua, incentivando il riciclo: costruzione di piccole dighe per l'acqua piovana e sistemi di raccolta dell'acqua con serbatoi su camion; riutilizzo della pioggia per produzione di calcestruzzo, evitando al contempo l'inquinamento da polvere; ripristino del pozzo di trivellazione utilizzato dalla comunità e installazione del sistema di pompaggio attraverso un impianto fotovoltaico; installazione del sistema di trattamento delle acque;
  • > l'uso di materiali e riciclo: frantumazione e riutilizzo del 100% dei materiali di scavo provenienti da lavori durante la costruzione per migliorare le condizioni delle strade e dei pendii, e per creare nuove strade di accesso e ponti utilizzati anche dalla comunità; riciclo delle acque reflue mediante fossa settica; riciclo dei rifiuti derivanti da olio liquido; riciclo dei pallet di legno utilizzati per creare segnaletica all'interno del sito.

Ulteriori azioni saranno attuate durante la fase di costruzione di Midelt nel 2020, ed è già stata avviata una seconda SEECA sul sito che permetterà di aggiornare le tematiche emerse nel corso della prima analisi e sviluppare specifici progetti di sostenibilità durante la fase di O&M (Operation and Maintenance).

Per quanto riguarda il progetto Boujdour, il consorzio ha avviato le attività preliminari in vista della costruzione che avrà luogo nel secondo semestre del 2020. Le azioni di sostenibilità applicate a Midelt saranno replicate anche a Boujdour, tra cui azioni per supportare la creazione di posti di lavoro per la comunità locale e l'impiego delle PMI locali.

Valore per i Paesi e per i territori

103-2 103-3 203-1

Enel contribuisce concretamente allo sviluppo e alla crescita sociale ed economica dei territori e delle comunità in cui opera con diverse tipologie di interventi, dall'ampliamento delle infrastrutture ai programmi di educazione e formazione, dalle iniziative volte all'inclusione sociale ai progetti di supporto alla vita culturale del luogo. Il metodo LBG (London Benchmarking Group), definito da un gruppo di lavoro cui partecipano oltre 100 compagnie internazionali, identifica un modello di misurazione che permette di determinare e classificare in modo chiaro i contributi dell'Azienda allo sviluppo delle comunità in cui è presente.

In particolare, secondo lo standard LBG, la spesa per i contributi alle comunità può essere distinta in:

  • > spese in liberalità: contributi destinati pro bono e senza obblighi per i beneficiari, se non quello di destinare la donazione a scopi benefici e ad associazioni no profit. Tale voce per Enel include tutte le donazioni liberali monetarie e "in-kind", incluse quelle destinate alle attività di filantropia e solidarietà;
  • > investimenti nella comunità: coinvolgimento di medio-lungo termine in progetti di supporto alle comunità, anche in partnership con organizzazioni locali, volti ad affrontare problematiche significative sia per il territorio sia per l'Azienda. Fanno parte di questa categoria, per esempio, i progetti legati a una più ampia strategia a beneficio della comunità, come "Access to electricity", o le iniziative specifiche dedicate alle comunità vicine alle centrali;
  • > iniziative commerciali a impatto sociale: contributi ad attività connesse al core business, in cui l'Azienda promuove il proprio marchio e la propria corporate identity. Esempi di tali iniziative sono le campagne di marketing che prevedono anche benefíci per la comunità o che includono contributi a cause di beneficenza.

Nel 2019 il contributo complessivo di Enel alle comunità in cui opera è stato di oltre 1225 milioni di euro.

Iniziative a favore delle comunità per tipologia 2019 (%)

5 Tale importo è relativo a:

&gt; Cash contributions - circa 112 milioni di euro;

&gt; Time: employee volunteering during paid working hours - circa 3 milioni di euro;

&gt; In-kind giving: product or services donations, projects/partnerships or similar - circa 1 milione di euro;

&gt; Management overheads - circa 6 milioni di euro.

Enel Cuore Onlus

Enel Cuore Onlus è nata nel 2003 dalla volontà di Enel di esprimere in maniera trasparente il proprio impegno nella solidarietà sociale. Sostiene iniziative promosse dalle organizzazioni no profit che si occupano del benessere della persona e della famiglia, in particolare nella comunità in cui Enel è presente.

Nel corso del 2019 è stato confermato l'orientamento verso progetti di grande impatto e dimensione e con durata pluriennale per la comunità su temi specifici e di grande attualità. Sono stati creati, per bambini e ragazzi, spazi di apprendimento, di crescita, di studio e di lavoro che li accompagnino verso l'autonomia. In tema di disuguaglianza educativa sono stati promossi progetti per offrire ai ragazzi che vivono in situazione di disagio socio-economico le stesse opportunità educative e culturali di coloro che, invece, possiedono tutti i mezzi economici e sociali necessari. Sono stati, infine, effettuati interventi specifici, a favore dei più piccoli, all'interno di strutture sanitarie, favorendo l'accoglienza e l'assistenza dei pazienti e delle famiglie sia attraverso progetti di sostegno alla genitorialità sia con la dotazione di beni strumentali di ultima generazione. Di seguito alcuni dei principali progetti relativi a bambini, adolescenti e generazioni future:

  • > Base Camp for Future Education, un progetto sperimentale della durata di due anni che ha l'obiettivo di offrire opportunità di studio ad adolescenti con difficoltà economiche nelle periferie di Roma, Napoli e Palermo, attraverso la realizzazione di tre centri educativi "Base Camp", ovvero ambienti di apprendimento all'interno dei quali operano équipe di insegnanti, educatori e psicologi accuratamente selezionati e formati, al servizio di ragazzi tra i 13 e i 16 anni che vengono seguiti nello studio attraverso un approccio empatico e stimolante, aiutandoli nel loro percorso scolastico. È anche previsto un calendario di eventi culturali e artistici d'eccellenza rivolti agli studenti e alla comunità del territorio in cui è attivo il Base Camp, con l'intento di fornire ulteriori stimoli a persone che altrimenti difficilmente avrebbero accesso a questo tipo di offerta;
  • > Progetto Fenix, un percorso di recupero volto a favorire il reinserimento di minori che hanno commesso reati per i quali il giudice ha disposto la sospensione della pena

con la cosiddetta "messa in prova", una misura alternativa alla detenzione, mediante un processo di auto-valorizzazione e crescita per lo sviluppo delle soft skill e una formazione tecnico-professionale in ambito digitale, coerente con l'attuale domanda del mercato del lavoro. L'iniziativa coinvolge 20 ragazze/i che hanno commesso reati a Roma. Al termine del periodo formativo di 250 ore, per 10 minori saranno attivati tirocini in azienda e percorsi di reintegrazione socio-economica;

  • > Miglior inizio, un progetto pilota sviluppato in ambito nazionale a sostegno dell'infanzia e dei neo-genitori nella fase più delicata della vita dei loro figli. L'intervento prevede azioni di sostegno sia materiale (come contributo per le spese alimentari o per la retta del nido) sia psico-sociale, con l'obiettivo di rafforzare le competenze genitoriali, da realizzarsi durante il periodo perinatale. A supporto del progetto è stata prevista la creazione di una rete sociale che, integrando enti e servizi accreditati sul territorio, renda sostenibile nel tempo l'iniziativa. Il progetto coinvolge cinque grandi città;
  • > Nuovo e Grande Buzzi, un progetto che prevede la costruzione di un nuovo padiglione di sette piani, collegato all'ospedale pediatrico Buzzi di Milano, dedicato all'emergenza e all'alta intensità di cura. Il nuovo padiglione ospiterà il pronto soccorso, il day hospital, le sale operatorie, la terapia intensiva e sub-intensiva pediatrica e la patologia neonatale. Enel Cuore ha deciso di sostenere la Fondazione Buzzi donando una nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla "whole body", contribuendo di fatto alla realizzazione del primo ospedale pediatrico "X-ray free" d'Italia.

Per maggiori approfondimenti si rimanda al sito www.enelcuore.it.

Innovazione e digitalizzazione (1/2)

102-15

Piano 2019 2021 Innovazione e digitalizzazione

SDG ATTIVITÀ TARGET 2021 RISULTATI 2019 CATEGORIE
9
11
Copertura delle applicazioni
web esposte a internet con
soluzioni applicative avanzate
di cyber security
100% 100% Cyber security
9
11
Diffusione della cultura
della sicurezza informatica
e cambiamento dei
comportamenti delle
persone al fine di ridurre
i rischi
15 eventi di cyber
security knowledge
erogati all'anno
16 eventi erogati Cyber security
9
11
Azioni di verifica
di sicurezza informatica
(Ethical Hacking,
Vulnerability Assessment
ecc.)
350 azioni di verifica
all'anno
Oltre 800
azioni di verifica svolte
Cyber security

Piano 2020 2022 Innovazione e digitalizzazione

SDG ATTIVITÀ TARGET 2022 CATEGORIE
9
11
Copertura delle applicazioni web
esposte a internet con soluzioni
applicative avanzate di cyber security
100% Cyber security
9
11
Diffusione della cultura della sicurezza
informatica e cambiamento dei
comportamenti delle persone al fine di
ridurre i rischi
15 eventi di cyber security knowledge
sharing erogati all'anno
Cyber security
9 Azioni di verifica di sicurezza
informatica (Ethical Hacking,
Vulnerability Assessment ecc.)
500 azioni di verifica all'anno Cyber security

11

Innovazione e digitalizzazione (2/2)

102-15

SDG ATTIVITÀ TARGET 2021 RISULTATI 2019 CATEGORIE
12 Attività per la riduzione delle
emissioni di CO2
-16 mln di pagine
stampate
(2019-2021)
-21 mln di pagine
stampate1
Tecnologie e digitalizzazione
Inclusione sociale
Diffusione di sistemi
di videocomunicazione
mediante piattaforma
centralizzata
> Effettuato il roll-out
della nuova piattaforma
di videocomunicazione
> ~244mila
riunioni svolte in
videocomunicazione
Azioni per la riduzione
delle ore di inutilizzo di PC,
laptop, monitor
> ~32 mln di ore di
inutilizzo in downtime2
> Avviato il corso
di "Risparmio
Energetico" sulla
piattaforma e-Ducation
9
17
Promozione delle
partnership globali
e supporto alle
startup ad alto potenziale
Apertura di un nuovo
Innovation Hub nel 2019
1 nuovo Innovation Hub3 Partnership
Crescita industriale
Tecnologie e digitalizzazione
Inclusione sociale
Sviluppo nel business
di 60 progetti con startup
> 83 Partnership
> +80 progetti attivati
nell'anno con startup4

Piano 2020 2022 Innovazione e digitalizzazione

SDG ATTIVITÀ TARGET 2022 CATEGORIE
12 Attività per la riduzione delle emissioni
di CO2
-10 mln di pagine stampate Tecnologie e digitalizzazione
Inclusione sociale
Estensione utilizzo dei sistemi di
videocomunicazione
Riduzione della CO2
prodotta per
ottimizzazione di PC, laptop,
monitor in Italia
9
17
Promozione delle partnership
globali e supporto alle
startup ad alto potenziale
Attivazione progetti nel triennio con
startup: circa 200
Partnership
Crescita industriale
Tecnologie e digitalizzazione
Inclusione sociale
Adozione nel business di 30 soluzioni
sviluppate con startup
75 bootcamp per trovare startup con cui
collaborare

1 Rispetto all'anno 2018.

2 La riduzione delle ore di inutilizzo è stata resa possibile mediante la promozione dell'utilizzo di PC portatili nonché il roll-out di dispositivi più performanti dal punto di vista energetico.

3 Dal 2015 al 2019 in totale Enel ha sviluppato 10 Innovation Hub e 5 Innovation Lab dedicati alle startup.

4 Si intendono le singole collaborazioni attivate con startup.

Bilancio di Sostenibilità At a Glance Indicatori di performance

Relazione Finanziaria Annuale

Innovazione e digitalizzazione

3

Innovation Hub&Lab aperti in Italia a Catania, Pisa e Milano

7

Innovation Hub aperti nel mondo a Silicon Valley, Boston, Tel Aviv, Madrid, Mosca, Santiago del Cile, Rio de Janeiro

2.500 startup con cui è entrata in contatto Enel

25 challenge di innovazione e sostenibilità lanciate da Enel L'innovazione e la digitalizzazione sono elementi chiave della strategia di Enel per crescere in un contesto in veloce trasformazione, garantendo elevati standard di sicurezza, continuità del business ed efficienza operativa. Coinvolgono il business tradizionale e lo sviluppo di nuove tecnologie, sia all'interno sia all'esterno dell'Azienda, assicurando soluzioni sostenibili nel lungo termine.

L'ecosistema Open Innovability

Enel opera attraverso un modello di Open Innovability in cui le soluzioni, oltre a essere innovative, garantiscono sostenibilità nel lungo periodo sia per il business sia per le comunità, creando valore condiviso e condivisibile. Un ecosistema basato sull'apertura e sulla condivisione che permette di connettere tutte le aree dell'Azienda con startup, partner industriali, piccole e medie imprese, centri di ricerca, università ed ecosistemi di solver, tramite diversi strumenti come, per esempio, le piattaforme di crowdsourcing (openinnovability.com) e la rete di Innovation Hub. A oggi sono attivi 83 accordi di partnership d'innovazione, tra cui 6 nuovi accordi globali e trasversali all'interno del Gruppo sottoscritti nel 2019, oltre al rilancio di collaborazioni già avviate per favorire l'accesso al credito alle startup e alle piccole e medie imprese che lavorano nell'ecosistema Enel. Le partnership permettono di sviluppare, oltre ai campi d'azione tradizionali come le rinnovabili e la generazione convenzionale, anche nuove soluzioni per la mobilità elettrica, le microgrid, l'efficienza energetica e l'industrial IoT, nonché di economia circolare. Nel 2019 è stata anche avviata una collaborazione con il settore aerospaziale, avente come oggetto l'utilizzo delle tecnologie satellitari per l'osservazione delle reti di distribuzione per prevenire perdite di rete e furti di energia e la cyber security.

Durante l'ultimo anno, Enel ha aperto 1 nuovo Hub a Boston, consolidando la propria presenza nei migliori ecosistemi di innovazione nel mondo con 10 Innovation Hub (Silicon Valley, Boston, Tel Aviv, Madrid, Mosca, Santiago del Cile, Rio de Janeiro, Milano, Pisa e Catania) e 5 Innovation Lab (Milano, Pisa, Catania, Haifa e

São Paulo). Inoltre, il Gruppo ha allargato ulteriormente gli ambiti di collaborazione con le startup e ha aperto a esse anche tutti i 20 laboratori del Gruppo dedicati alle principali aree di sviluppo tecnologico, tra cui le smart grid, le rinnovabili, la digitalizzazione, per favorire le collaborazioni dirette tra Business Line e startup. Grazie alla capillare presenza negli ecosistemi di innovazione e all'organizzazione di più di 25 bootcamp, attività di scouting dedicate a specifiche tecnologie di interesse del Gruppo, durante il 2019 Enel è entrata in contatto con circa 2.500 startup e ha lanciato più di 60 nuove collaborazioni. Tra i progetti avviati nel 2019 ricordiamo la collaborazione con una startup di Catania per la costruzione di una piattaforma automatizzata per controllare a distanza gli impianti fotovoltaici. Inoltre è stata creata una rete di partner per aiutare le startup e le piccole e medie imprese che collaborano con il Gruppo a crescere trovando capitali e industrializzando le proprie soluzioni per una più rapida diffusione su larga scala.

Le attività di innovazione sono gestite, in conformità con la normativa vigente e con i compliance program di Enel, dalla Funzione Innovability (Innovation and Sustainability) in collaborazione con le diverse Funzioni di Holding e Linee di Business in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera. Sono presenti strutture dedicate a livello di Linea di Business al fine di agevolare lo sviluppo e la diffusione di soluzioni innovative. Annualmente viene definito un piano di innovazione triennale in linea e a supporto delle priorità strategiche del Gruppo, sottoposto all'approvazione del Comitato Innovazione di Gruppo, presieduto dall'Amministratore Delegato e condiviso con il top management. Le priorità dell'innovazione per il triennio 2020-2022 sono legate ai pilastri strategici del Gruppo e al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, e riguardano: digitalizzazione della relazione con i clienti (app per i clienti, chatbot sui social network, assistenti virtuali), pagamenti digitali e piani di rateizzazione digitali ("Everywhere commerce"), "Voice of customer" per il miglioramento continuo, economia circolare e sconti in bolletta, offerte inclusive dedicate a clienti della terza età, appartenenti a fasce deboli, emarginati, vulnerabili, accanto a un sistema paperless e servizi digitali innovativi e inclusivi, al consumo responsabile e a offerte flessibili grazie all'utilizzo dei nuovi Open Meter. Il processo di innovazione è monitorato attraverso l'utilizzo di specifici indicatori.

La porta digitale: openinnovability.com

La piattaforma online di crowdsourcing "openinnovability. com" è il luogo digitale dove il dialogo è sempre aperto e le idee non conoscono limiti. Individuare un bisogno, lanciare una sfida ("challenge"), condividerla con l'esterno, valutare le proposte arrivate e, infine, premiare le migliori, anche economicamente, sono i cinque step previsti dal processo di crowdsourcing. Iniziative ispirate agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e orientate a facilitare l'accesso all'energia attraverso la promozione di nuove tecnologie e a cercare soluzioni innovative e sostenibili a problemi non ancora risolti. Una community cui partecipano circa 400mila solver e che ha consentito una presenza di Enel a livello globale con oltre 100 Paesi che hanno partecipato attivamente alle challenge. Nel corso del 2019 Enel ha lanciato in totale 25 challenge di innovazione e sostenibilità, di cui 10 rilanciate anche su piattaforme partner, 4 dedicate esclusivamente alle persone che lavorano in Azienda e 9 che proponevano come premio la collaborazione con il Gruppo. Dalla nascita della piattaforma sono state lanciate complessivamente 73 challenge. Tra le diverse challenge avviate nel corso del 2019, ricordiamo la "Mass customization & inclusion" con l'obiettivo di raccogliere idee e proposte innovative di prodotti e servizi personalizzati in considerazione delle tematiche di diversità e inclusione, e che ha visto la vittoria del progetto "e-domorent", per un utilizzo sostenibile degli elettrodomestici. È stata inoltre avviata una challenge per identificare soluzioni "chemical free" per il trattamento dei circuiti di raffreddamento, con l'obiettivo di eliminare o limitare l'utilizzo di prodotti chimici.

La cultura dell'Innovability

Durante il 2019 Enel ha aperto un nuovo Idea Hub in Perù rafforzando così la presenza di promozione e lo sviluppo della cultura dell'innovazione e dell'imprenditorialità all'interno dell'Azienda, con 6 Idea Hub già presenti in Cile, Colombia, Brasile, Italia, Iberia e Romania. Nel 2019 continua il progetto formativo "Innovation Academy", lanciato nel 2017, con l'obiettivo di fornire alle persone Enel competenze e conoscenze sulle metodologie di lavoro innovative e di allenare le cosiddette competenze "soft". Le aree tematiche hanno riguardato: creatività, sviluppo delle idee, collaborazione, intelligenza emotiva, centralità del cliente e ascolto per guidare il cambiamento partendo dalle singole persone. Nel 2019 l'Academy è stata attiva in Italia, Spagna, Cile, Colombia e Brasile, e parte dei corsi è stata erogata con docenze interne, coinvolgendo gli Idea Hub e gli Innovation Ambassador. Il progetto degli Innovation Ambassador, lanciato nel 2018, è stato ampliato e rafforzato coinvolgendo oltre 200 persone Enel, provenienti da varie Funzioni e aree aziendali in Italia, Brasile, Cile e Colombia, con l'obiettivo di rendere l'innovazione parte delle attività quotidiane attraverso specifiche metodologie di lavoro. Prosegue anche il programma di imprenditorialità aziendale "MAKE IT HAPPEN!", volto a far emergere gli imprenditori Enel, dando loro la possibilità di proporre e sviluppare nuovi modelli di business o progetti di miglioramento interno in grado di creare valore per l'Azienda. Nel 2019 sono state presentate 110 proposte di progetto, di cui 62 in fase di progettazione, una in fase di accelerazione e due in fase di attuazione, con il coinvolgimento di più di 300 persone in 11 Paesi.

Le Innovation Community

Energy storage, Blockchain, droni, realtà aumentata e virtuale, stampa 3D, intelligenza artificiale, wearables (dispositivi indossabili), robotica e idrogeno verde sono alcune delle tecnologie affrontate nell'ambito delle community di innovazione, che coinvolgono diverse aree e professionalità all'interno dell'Azienda.

> Droni – Prosegue anche nel 2019 l'uso dei droni nelle attività di monitoraggio e manutenzione degli asset, ispezionando campi solari, parchi eolici, dighe e bacini idroelettrici, componenti chiuse negli impianti tradizionali e linee di distribuzione con l'obiettivo di aumentare l'efficienza dei processi di esercizio, manutenzione e funzionamento e soprattutto di ridurre l'esposizione dei lavoratori ai rischi. La community collabora anche attivamente con gli enti regolatori italiani per sostenere lo sviluppo delle norme e della regolamentazione del traffico aereo civile dei droni.

  • > Dispositivi di realtà aumentata e wearables Enel è attiva nella collaborazione e nella sperimentazione di occhiali e dispositivi utili a svolgere le diverse attività lavorative, nonché di modalità innovative per riunioni virtuali e nuove forme di collaborazione a distanza. I dispositivi indossabili sono applicati principalmente per la sicurezza dei lavoratori, come sensori per verificare il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, localizzare il personale nei cantieri per evitare interferenze o dispositivi per aiutare le persone a svolgere i loro compiti "a mani libere" senza dover interagire con smartphone o manuali cartacei, che possono essere fonte di distrazione. Le ultime applicazioni includono giacche di sicurezza e indumenti termici, e si stanno studiando applicazioni per il rilevamento di indicatori di stress e salute.
  • > Robotica I sistemi di robotica sono dotati di sensori innovativi e con un'enorme capacità di gestione, elaborazione e trasmissione dei dati, diventando sempre più versatili e affidabili. Enel sta incrementando l'adozione della tecnologia Exoskeleton per ridurre lo sforzo muscolare nei lavori pesanti e dei veicoli a distanza (Remotely Operated Vehicle - ROV) utilizzati per l'ispezione e la manutenzione degli impianti (solari e idroelettrici).
  • > Intelligenza artificiale La community comprende diversi data scientist, è la più numerosa e copre una vasta gamma di applicazioni su processi di sicurezza, analisi video, machine e deep learning per la classificazione, il rilevamento di anomalie, la manutenzione predittiva e gli assistenti virtuali. Enel sta applicando oltre 40 tecnologie di digitalizzazione e intelligenza artificiale per gestire per la prima volta le reti elettriche in Sud America. L'iniziativa comprende lo sviluppo di una replica 3D della rete elettrica di Vila Olímpia, nonché l'installazione di circa 4.900 sensori in grado di raccogliere dati sulle prestazioni della rete elettrica. Le tecnologie Network Digital Twin®, che comprendono più di 170 iniziative e nuove collaborazioni e 24 differenti partner, consentiranno l'accesso remoto in tempo reale, migliorando il funzionamento della rete di Enel e, quindi, la qualità del servizio fornito ai clienti nella regione.
  • > Produzione additiva tramite stampa 3D La produzione additiva di componenti meccanici può beneficiare della nuova stampante Direct Energy Machines Additive printer, installata quest'anno negli stabilimenti di Santa Bárbara. La stampante 3D, insieme agli scanner

laser e ai laboratori di prova dei materiali, offre a Enel la possibilità di poter riparare componenti di valore soggetti a usura (pale di turbina, elementi di bruciatori) e di riprogettare e creare componenti innovativi con geometrie complesse e materiali speciali.

  • > Energy Storage L'utilizzo di sistemi di stoccaggio assicura il miglioramento dei livelli di affidabilità e l'aumento degli indicatori di qualità della distribuzione. Insieme alla generazione tradizionale, garantisce anche il bilanciamento della rete e la stabilità dei carichi del sistema a livello nazionale. L'utilizzo di batterie si rivela fondamentale per il supporto delle microgrid, in particolare per il servizio di distribuzione nelle isole minori.
  • > Idrogeno verde Nel 2019 è nata una community che ha come obiettivo lo studio di applicazioni legate alla produzione di idrogeno attraverso processi di elettrolisi alimentati da energia elettrica da fonti rinnovabili.

La proprietà intellettuale: driver dell'innovazione

Il patrimonio intellettuale rappresenta l'autentico motore dell'innovazione ed Enel ha avviato uno specifico progetto per la misurazione e la valutazione anche al fine di condividerne gli impatti e creare valore con i diversi stakeholder.

A tal fine, in collaborazione con un gruppo di ricerca guidato dall'Università degli Studi Roma Tre e costituito da studiosi di vari atenei, il progetto coinvolge le varie Linee di Business ed è volto all'identificazione e alla sistematizzazione della proprietà intellettuale, intesa come il portfolio delle creazioni intangibili frutto del genio umano (quali, per esempio, i brevetti o i software). È stata anche lanciata una piattaforma digitale per il monitoraggio e la valutazione, che ha consentito, per la prima volta, di effettuare una mappatura dei brevetti presenti nel Gruppo e di porre le basi per futuri approfondimenti e azioni di carattere strategico e organizzativo.

A fine 2019, il Gruppo dispone, complessivamente, di 826 brevetti per invenzioni industriali, sottoposti a specifica tutela normativa, relativi principalmente alle Linee di Business Global Infrastructure & Networks (506 brevetti), Enel X (188 brevetti) e Global Power Generation (132 brevetti). L'83% dei brevetti ha già completato l'iter per la registrazione, mentre per il restante 17% si attende l'esito dell'istruttoria per il riconoscimento. Su base geografica, i brevetti di proprietà del Gruppo sono distribuiti in 57 differenti nazioni, prevalentemente in Italia (652), negli Stati Uniti (137), in Brasile (19), in Spagna (9) e in Colombia (9). Nell'ambito della Linea di Business Global Infrastructure & Networks, il patrimonio brevettuale è relativo principalmente ai sistemi di smart metering e alle altre tecnologie, frutto di un lavoro di ricerca e sviluppo pluriennale, che mirano principalmente all'ampliamento delle funzioni e delle informazioni accessibili ai clienti, alla semplificazione della gestione da remoto degli apparecchi, all'ottimizzazione dei processi di comunicazione con i sistemi centrali, nonché alla prevenzione degli eventuali tentativi di manomissione.

Tra i brevetti più significativi della Linea di Business Enel X si segnalano le tecnologie di smart charging dei punti di ricarica, che tengono conto delle necessità del sistema, dei comportamenti dei clienti e dei fattori ambientali (brevetto concesso negli Stati Uniti) e i meccanismi di ottimizzazione per i sistemi energetici dei clienti B2B, che, attraverso la gestione del consumo di energia elettrica, contribuiscono a individuare il migliore punto di equilibrio tra sostenibilità economica ed efficienza del sistema stesso (brevetto concesso negli Stati Uniti e in corso di rilascio in Canada, Australia e Corea del Sud).

La Linea di Business Global Power Generation ha sviluppato brevetti con particolare riferimento alla decarbonizzazione del mix energetico e alla digitalizzazione. Di particolare importanza, per esempio: il brevetto di applicazione negli impianti idroelettrici, che consente l'ottimizzazione delle prestazioni delle turbine idrauliche (brevetto rilasciato in Italia e Spagna e in corso di rilascio in Brasile), il brevetto per gli impianti termoelettrici, che consente di rilevare automaticamente lo stato di chiusura delle benne, così contribuendo all'efficienza e alla sicurezza dei processi di carico e scarico dei solidi (brevetto rilasciato in Italia e in corso di rilascio in Francia e in Germania), e, per gli impianti fotovoltaici, il brevetto che permette il miglioramento dell'efficienza delle celle solari (brevetto concesso in Italia, mentre sono in corso le procedure di estensione a Francia, Germania e Spagna e, fuori dall'Unione europea, a Stati Uniti, Giappone e Cina).

La trasformazione digitale

La trasformazione del settore energetico sta portando allo sviluppo di nuovi modelli di business sostenibili, anche grazie alla crescente digitalizzazione dei servizi e delle infrastrutture. In particolare, la gestione dei dati riveste un ruolo fondamentale, per sostenere il processo decisionale con l'elaborazione e l'applicazione dell'advanced analytics e per dare vita a nuove sinergie. Robotica, intelligenza artificiale, cyber security, Big Data e cloud sono tra gli elementi principali su cui Enel sta investendo, confermando quindi la digitalizzazione come una delle dimensioni chiave del Piano Strategico 2020- 2022 a supporto dello sviluppo del business. La strategia digitale si sta orientando, infatti, verso la massimizzazione dei margini e la riduzione dei costi operativi, per facilitare la transizione energetica. Il Gruppo si impegna nella protezione

delle proprie infrastrutture critiche, nella diffusione della cultura della sicurezza informatica, in linea con gli SDG 9 e 11, e nella virtualizzazione delle attività operative di gestione degli asset e nella promozione dell'utilizzo di sistemi di videocomunicazione, in linea con l'SDG 12.

La trasformazione digitale è guidata in Enel dalla unità "Global Digital Solutions" (Soluzioni Digitali Globali), che, insieme a tutte le Linee di Business e Funzioni di Holding, ne indirizza le scelte strategiche, definisce i percorsi di sviluppo e ne garantisce l'attuazione. I modelli operativi di Enel prevedono un approccio di lavoro agile per anticipare le richieste del mercato, con una costante attenzione alla soddisfazione dei clienti interni ed esterni, per garantire innovazione e flessibilità, nonché rapidi tempi dell'Azienda di adattamento e reazione ai cambiamenti. Nel corso del 2019 è stato creato il "Global Customer Digital Hub", partendo da attività legate al cliente gestite da unità di Paese/regione, con l'obiettivo di massimizzare l'impatto digitale e valorizzare le sinergie generate dall'integrazione delle competenze delle piattaforme IT e dei team provenienti da diversi Paesi. Questo ha garantito coerenza e uniformità tra progetti e iniziative in diversi Paesi, efficienza dei costi attraverso il sourcing centralizzato e maggiore velocità nel time-to-market. Inoltre, è stata riorganizzata la Funzione "Enel X Digital Hub", con l'introduzione di una Digital Factory per ogni Linea di Prodotto per gestire la progettazione, lo sviluppo e l'adozione delle relative soluzioni digitali.

Per i prossimi tre anni, a sostegno del business, sono previsti specifici investimenti per lo sviluppo del modello "a piattaforma", che coinvolgerà principalmente le tre aree aziendali Global Infrastructure & Networks, Retail ed Enel X. Per Infrastrutture e Reti la piattaforma globale permetterà di standardizzare le operazioni e la manutenzione, i processi di gestione dei clienti, l'allocazione delle risorse e i sistemi. Per il Retail, verrà costruita una piattaforma globale che consentirà la standardizzazione dei processi, e dei sistemi di back-end e front-end, così come lo sviluppo di prodotti global, costruendo così il modello operativo intorno a prodotti e servizi, invece che ai mercati locali. Infine, Enel X è un modello di business platform by design, in cui prodotti e servizi innovativi vengono sviluppati e forniti ai clienti in tutto il mondo. Ciò rappresenta un'enorme opportunità per creare nuovi mercati.

Machine learning

La digitalizzazione e lo sviluppo di tool innovativi basati su tecnologie di machine learning permettono di effettuare analisi predittive per la manutenzione della rete di distribuzione elettrica e dei componenti degli impianti di generazione, individuando in anticipo le anomalie e intervenendo prima che si verifichino guasti dei componenti principali, che ridurrebbero la disponibilità degli impianti stessi. Ridurre il rischio di malfunzionamenti ha un impatto rilevante non solo economico ma anche sull'ambiente e sulla sicurezza delle persone. Enel sta adottando sulla rete di distribuzione tecnologie digitali come Big Data, machine learning e automation, per sviluppare un'infrastruttura intelligente che riduca le interruzioni di corrente e le perdite di energia e gestisca in modo proattivo gli asset di generazione distribuita. Attraverso soluzioni di machine learning, Enel ha migliorato l'efficienza dell'impianto in termini di tasso di calore e ottimizzazione della combustione. Nel crescente campo della generazione rinnovabile, Enel sta investendo nel digitale sia per l'Engineering & Construction sia per l'Operations & Maintenance, riducendo il time-to-market dei nuovi impianti (e quindi anticipando i benefíci della generazione senza CO2 ) e aumentandone la produzione. Per esempio, l'intelligenza artificiale viene utilizzata per prevedere la potenza generata e per ottimizzare i programmi di manutenzione. Inoltre, gli effetti della digitalizzazione sull'uso finale dell'energia sono doppi. Il contatore intelligente consente ai consumatori di essere pienamente consapevoli del loro consumo energetico, mentre la nuova subCo Enel X fornisce ai clienti servizi energetici innovativi per l'efficienza, oltre agli apparecchi "intelligenti". Ciò si riflette in un notevole risparmio di consumi energetici e di emissioni di CO2 .

Cloud

Nel 2019 il cloud è stato per Enel un abilitatore strategico fondamentale che ha permesso l'utilizzo di risorse informatiche di tipo sia infrastrutturale sia applicativo, quando richieste, poiché, sfruttando appieno le possibilità di accesso messe a disposizione dalla rete, permette di ridurre gli sprechi legati ai consumi di risorse inutilizzate. La percentuale raggiunta di applicazioni Enel in cloud nel 2019 è stata pari al 100%. Il cloud AWS (Amazon Web Services), utilizzato da Enel, necessita dell'utilizzo in media di circa il 16% dell'energia richiesta da un'infrastruttura "on-premise" tradizionale, consentendo una riduzione media delle emissioni di CO2 di circa l'88%, ed è ospitato presso centri di elaborazione dati "green" alimentati al 50% da energia rinnovabile.

Persone: il contributo dei servizi informatici condivisi alla decarbonizzazione

Accanto al progresso tecnologico e allo sviluppo di nuove opportunità di business, tema centrale rimangono le persone di Enel e le loro necessità. L'Azienda, infatti, sta proseguendo il processo di trasformazione digitale interno, volto al miglioramento delle competenze digitali delle proprie persone. Con tale obiettivo, Enel si impegna perciò a ripensare i processi aziendali, migliorando i servizi presenti e sfruttando al meglio le nuove opportunità offerte dal digitale. Per esempio, nel corso del 2019 è stato adottato l'"e-API Digital Ecosystem" all'interno del Gruppo, per rendere disponibili a tutte le persone nelle diverse Country i dati relativi a produzione, e-mobility, clienti, persone, e altro, garantendo una piattaforma comune per la condivisione dei dati tra le diverse aree aziendali. Per maggiori informazioni si veda il capitolo "Le nostre persone e il loro valore".

Videocomunicazione

Numero di riunioni

t CO2 evitata

Rispetto allo scorso anno, nel quale le misure destinate al servizio di videocomunicazione erano relative esclusivamente all'utilizzo della piattaforma cloud "Blue Jeans", nel 2019, attraverso il completamento del progetto "Unified Communication & Collaboration", l'unità Global Digital Solutions ha introdotto una nuova piattaforma digitale che ha permesso di potenziare, integrare ed estendere servizi e strumenti digitali. Nel 2019 tali azioni hanno pertanto consentito la maggiore diffusione dell'utilizzo delle soluzioni di videocomunicazione, contribuendo all'aumento del risparmio su viaggi e trasferte e alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Servizio di stampa

Milioni di pagine

È operativo in tutte le sedi Enel il servizio di stampa che, oltre a far leva su modelli di stampanti di nuova generazione già predisposti per un utilizzo più ecosostenibile, è stato concepito su un modello di business evoluto che ha consentito di passare dal concetto di prodotto a quello di servizio. Le peculiarità di tale servizio, unitamente a un utilizzo più razionale delle stampe e alla digitalizzazione, ha consentito negli anni una riduzione del consumo di carta e conseguentemente un minore impatto sull'ambiente. In particolare, partendo dal numero di pagine stampate e dalle caratteristiche tecniche dei modelli di stampanti, viene calcolato il quantitativo di CO2 associato al consumo elettrico delle stampanti in fase di stampa, applicando il coefficiente di emissione (fonte dati: Enerdata) di ogni Paese, che considera lo specifico mix di fonti energetiche presenti1 .

1 Estrazione Enerdata del 4 giugno 2019. Considera i dati nei seguenti Paesi: Italia, Spagna, Russia, Romania, Brasile, Cile, Perù, Colombia.

PC Power Management - Italia

Milioni di ore di inutilizzo

t CO2 prodotta

Nel 2019 è proseguito il monitoraggio del consumo di energia elettrica al di fuori del normale orario di lavoro2 relativamente alle postazioni informatiche (desktop, laptop, monitor) delle persone Enel che lavorano in Italia. Tale misurazione è possibile grazie alla presenza sulle postazioni informatiche di una funzionalità Microsoft3 che ha permesso di individuare quando una postazione risulta accesa e non utilizzata. A valle delle analisi effettuate sono definite specifiche azioni di sensibilizzazione volte alla mitigazione del consumo elettrico. Pur mostrando un incremento nelle ore di inutilizzo, i nuovi strumenti informatici messi a disposizione delle persone Enel hanno permesso una riduzione delle emissioni. [fonte dati: Blue Jeans]

2 Lunedì-venerdì (dalle 19 alle 7); sabato e domenica. Il monitoraggio ha escluso i server e i personal computer che, per loro natura, devono essere sempre operativi (per esempio, applicazione GESI, Punti Enel, Borsa Energia ecc.). Nello specifico l'indicatore rappresenta l'ammontare di CO2 associata al consumo elettrico dei desktop, laptop e monitor cui poi viene applicato il valore medio di emissione di CO2 per unità di energia elettrica prodotta (gCO2 /kWh) relativo al mix di fonti in Italia.

3 System Center Configuration Manager.

La cyber security

La digitalizzazione apre a nuove opportunità ma lancia anche nuove sfide nel campo della sicurezza. Nel settore elettrico in particolare la continuità del servizio ha un'importanza fondamentale, rendendo essenziale la capacità di far fronte ad attacchi cyber. Un blackout su larga scala potrebbe avere infatti impatti su privati, business, istituzioni e servizi essenziali. Enel ha adottato un modello sistemico che consente di aumentare la prevenzione e la capacità di risposta a eventuali attacchi per tutti i suoi asset.

Politiche e modello di gestione

Da settembre 2016, è stata costituita all'interno della Global Digital Solutions l'unità "Cyber Security", a diretto riporto del Chief Information Officer (CIO), e il cui responsabile ricopre il ruolo di Chief Information Security Officer (CISO) del Gruppo. L'unità è impegnata a garantire la gestione, la direzione e il controllo delle tematiche di cyber security, definendo le strategie, le politiche e le linee guida, in conformità alle normative nazionali e internazionali, e il monitoraggio della sicurezza informatica del Gruppo attraverso verifiche di controllo di natura sia processuale sia tecnica.

L'unità lavora in sinergia con le Linee di Business e con le unità tecniche responsabili della progettazione e gestione dei sistemi, grazie ai "Cyber Security Risk Manager" e "Cyber Security Response Manager". Il CISO e i Cyber Security Risk Manager costituiscono inoltre il "Comitato Operativo Cyber Risk", al fine di valutare trasversalmente il rischio cyber con l'obiettivo di omogeneizzare l'approccio al trattamento del rischio e il raggiungimento della "risk posture" di Gruppo. Il "Cyber Security Risk Committee", presieduto dall'Amministratore Delegato di Enel e composto dalle sue principali prime linee, approva la strategia di sicurezza informatica e controlla periodicamente i progressi della sua attuazione. Ciascuna direzione delle aree del Gruppo partecipa attivamente all'attuazione della strategia di cyber security

attraverso un piano operativo integrato allineato agli obiettivi del Gruppo. La strategia e le iniziative di cyber security sono temi ricorrentemente oggetto dei principali board esecutivi e di controllo del Gruppo (per esempio, "Board of Directors", "Comitato Controllo Rischi", "Organismi di Vigilanza" ecc.).

L'Azienda inoltre ha definito, dal 2017, una specifica policy, "Cyber Security Framework", che indirizza i princípi e i processi operativi per una strategia globale di analisi, prevenzione e gestione dei rischi e degli effetti degli attacchi cibernetici. Tale framework è basato su una visione "sistemica", che integra il settore dell'Information Technology tradizionale (IT) con quello dell'Operational Technology (OT) – legato al mondo industriale – e dell'Internet of Things (IoT). Nell'ambito della definizione del framework, nel 2017 è stata definita anche la nuova metodologia di Cyber Security Risk Management, applicabile a tutti gli ambienti IT, OT e IoT, che riporta tutte le fasi necessarie per effettuare un'analisi dei rischi e definire il relativo piano di mitigazione, in coerenza con gli obiettivi di cyber security definiti. Enel ha inoltre creato il proprio "Cyber Emergency Readiness Team" (CERT), per gestire e rispondere in modo proattivo agli incidenti cyber, collaborando e scambiando informazioni all'interno di una rete di partner internazionali accreditati. Nel 2019 sono stati potenziati gli accordi di accreditamento in essere con i CERT istituzionali delle nazioni in cui Enel opera. Con il perfezionamento dell'accordo con il CERT nazionale USA, il numero di accreditamenti ha raggiunto quota 9: Romania, Italia, Cile, Argentina, Perù, Colombia, Brasile, Spagna e USA. Prosegue nel 2019 anche la collaborazione con il "Trusted Introducer", che comprende oltre 380 CERT in oltre 60 Paesi, e con "FIRST" (Forum of Incident Response and Security Teams), la più grande e vasta comunità del settore con oltre 510 membri in più di 90 Paesi. Nel 2019 è stata infine rafforzata la Global Control room del CERT Enel, che ha sede a Torino: un ulteriore passo avanti nel consolidamento e nel rafforzamento della strategia di cyber security del Gruppo.

Cyber security incident management

Il CERT raccoglie ogni giorno oltre 2 miliardi di eventi da oltre 3.700 fonti di dati relativi agli asset aziendali, li mette in correlazione e produce circa un centinaio di "incident" (casi che richiedono un trattamento). Gli incidenti sono classificati secondo una specifica matrice di valutazione (Enel Cyber Impact Matrix), su una scala da 0 a 4, che tiene in considerazione sia il livello del loro impatto sia quello degli strumenti di difesa in essere sugli asset aziendali. La maggioranza degli "incident" identificati non ha un impatto significativo sui sistemi del Gruppo ed è automaticamente o semi-automaticamente bloccato e/o gestito dalle difese aziendali in essere (livello 0/1). Quelli classificati con livello 2/3/4 hanno potenzialmente un impatto sul Gruppo e sono gestiti dagli analisti del CERT coinvolgendo le opportune unità interessate secondo processi e attori predeterminati in fase di attivazione del servizio di monitoraggio. Nel corso del 2019 il CERT ha risposto a 94 incidenti di cyber security con livello "2" e 10 incidenti con livello "3". In tutti i casi riscontrati sono state attivate tutte le procedure previste e non è stato arrecato alcun danno significativo agli asset aziendali. Non si sono registrati incidenti di cyber security con livello "4".

Nel caso in cui un incidente di cyber security comporti una eventuale violazione dei dati, le opportune azioni necessarie sarebbero immediatamente intraprese, in linea con la specifica policy di Gruppo in materia di "Gestione dei dati personali". Nell'eventualità che possa generarsi una situazione di crisi che metta a rischio la business continuity aziendale, e/o gli asset, la reputazione, e/o la redditività del Gruppo Enel, le opportune azioni necessarie sarebbero intraprese immediatamente, in linea con la specifica policy di Gruppo in materia di "Gestione degli eventi critici".

Nel 2019 il CERT ha permesso a Enel di bloccare ogni giorno:

  • > circa 2 milioni di e-mail in ingresso malevole o riconducibili a spam;
  • > circa 300 virus;
  • > circa 400mila connessioni a rischio in uscita;
  • > circa 120 attacchi verso portali istituzionali.

Il numero di connessioni a siti pericolosi nel 2019 è diminuito grazie all'ampliamento delle contromisure tecniche adottate e all'aumento del livello di protezione della navigazione in internet, in relazione all'ampliamento del perimetro di Paesi coperti. Inoltre, attraverso i servizi di Threat Intelligence, nel 2019 Enel ha rilevato e segnalato alle autorità oltre 1.300 domini internet con uso illecito del marchio al probabile fine di organizzare truffe a danno dei clienti.

Inoltre, sono stati effettuati oltre 800 controlli di sicurezza in ambito IT e OT, un numero in aumento del 60% rispetto a quanto effettuato nel 2018.

Infine, poiché nel corso del 2019 è stata raggiunta la completa migrazione al cloud IaaS per l'intero perimetro delle applicazioni Enel, il numero di "applicazioni web internet protette attraverso soluzioni avanzate di cyber security" si porta al 100%.

Principali collaborazioni con organismi ed enti esterni

In linea con gli SDG 9 e 17, Enel annovera le attività inerenti alla digitalizzazione e innovazione all'interno delle attività per la promozione di partnership globali con organismi ed enti esterni, che abbracciano organizzazioni private, istituzioni, accademie e università. In linea con la vision Open Power, questa modalità permette di condividere le migliori pratiche e i modelli operativi, sviluppare canali per la condivisione di informazione e la definizione di nuovi standard e regolamenti in cui Enel mette a disposizione la propria esperienza per aumentare la sicurezza dell'ecosistema.

Nel 2019 sono proseguite le partecipazioni attive a diversi gruppi di lavoro per la definizione di regolamentazione e standard di cyber security nel settore elettrico, in particolare nell'ambito dell'"International Electrotechnical Commission TC57/WG15 - Data and Communication Security" e dell'"IEC Technical Committee 57".

Numerose sono state nel 2019 anche le collaborazioni con partner istituzionali e gli interventi a conferenze nazionali e internazionali rilevanti, al fine di mantenere un ruolo attivo nella comunità internazionale di settore, condividendo il modello Enel della cyber security e l'approccio utilizzato. Enel ha infatti preso parte, come membro fondatore, a "The National Observatory for Cyber Security, Resilience and Business Continuity of Electrical Grids", un gruppo di esperti che agisce come focal point per le iniziative di innovazione e ricerca sulle infrastrutture elettriche critiche.

Enel partecipa ai gruppi di lavoro del World Economic Forum e nel corso del 2019 ha contribuito alla preparazione del paper "Cyber Resilience in the Electricity Ecosystem: Principles and Guidance for Boards", che mira a fornire ai Consigli di Amministrazione delle imprese del settore elettrico una serie di princípi generali e trasversali per la governance in tema di cyber resilience dell'ecosistema del settore elettrico. Inoltre, il Gruppo ha preso parte attiva alla task force del Conseil de Cooperation Economique per la sicurezza informatica nel settore energetico, al fine di fornire informazioni e raccomandazioni, in merito alla cyber security, utili alle iniziative della Commissione europea.

Formazione e informazione

Nel corso del 2019 l'Azienda ha proseguito il suo impegno per la diffusione della "cultura di sicurezza informatica", realizzando 16 eventi di cyber security knowledge sharing.

Il programma di sensibilizzazione sui temi della cyber security, il Cyber Security Awareness Program, dopo il primo piano lanciato alla fine del 2015, è ora un'iniziativa costante e continuativa a livello di Gruppo, volta a creare la cultura della sicurezza cibernetica, al fine di aumentare la consapevolezza delle minacce e degli attacchi che hanno come obiettivo il vettore umano.

È proseguita infatti la campagna di sensibilizzazione "Hackers love data. Save it." sulla sicurezza cibernetica, iniziata nel 2017 e rivolta a tutte le persone del Gruppo; nella seconda parte del 2019 due wave sono state dedicate alle modalità di attacco di tipo "Spear Phishing" e "Social Engineering".

Inoltre, nel 2019 sono stati organizzati, a livello di Gruppo, 16 eventi di cyber security knowledge sharing e, in aggiunta a ciò, si è svolta una continua e diffusa attività di informazione in merito alle maggiori minacce cyber (come è accaduto, per esempio, nel maggio 2019, a seguito dell'attacco degli hacker a uno dei principali sistemi di messaging istantaneo mondiale), tramite invio di opportune comunicazioni a tutti i dipendenti del Gruppo utilizzando, in primo luogo, la intranet aziendale. La intranet di Gruppo, inoltre, non solo diffonde tempestivamente le notizie su argomenti di cyber security ma rende anche disponibili tutti i documenti organizzativi e le linee guida tecniche di riferimento.

138 Bilancio di Sostenibilità 2019

Progetti

Tutti i progetti, programmi e iniziative di cyber security mirano a evitare, mitigare o porre rimedio ai rischi di sicurezza informatica per l'intero Gruppo Enel. Di conseguenza, tutte le attività di cyber security – che sono gestite con un approccio risk-based e secondo il principio di security by design – generano un processo di due diligence continuo che include anche attività di self-assurance.

Tra i progetti di maggior rilievo vi è l'iniziativa "Cyber Security Awareness Solution", avviata nel 2019, con l'obiettivo di individuare e adottare una piattaforma che consenta l'esecuzione di campagne di sensibilizzazione pervasiva, adattiva e attiva, con contenuti informativi adeguatamente calibrati in base al livello di esposizione dei singoli alle minacce cyber. Il progetto si propone di adottare, entro il 2020, una soluzione in grado di veicolare quanto sopra verso tutte le persone del Gruppo Enel e verso talune terze parti opportunamente identificate.

LE FONDAMENTA ESG 02.

Salute e sicurezza sul lavoro

102-15

Piano 2019 2021 Salute e sicurezza sul lavoro

SDG ATTIVITÀ TARGET 2021 RISULTATI 2019 CATEGORIE
3 Extra Checking on Site
(ECoS)
150 ECoS nel 2021 230 ECoS effettuati Gestione della safety
Gestione catena di fornitura
3 Programmi globali di
sensibilizzazione su
prevenzione e promozione
della salute
18 programmi
nel 2021
16 programmi realizzati Formazione
3 Riduzione degli indici
infortunistici rispetto agli anni
precedenti (LTIFR)
LTIFR = 0,15
(-18,2% rispetto all'anno
scorso)1
Gestione della safety
3 Rafforzamento delle iniziative
trasversali su Business
Line e/o Country volte ad
accrescere la cultura, la
consapevolezza e l'impegno
di dipendenti e appaltatori
rispetto alle tematiche salute
e sicurezza
> Progetto SHE 2.0192
> Svolgimento di Vendor
Day3
e Country
Committee4
Formazione
3 Miglioramento del sistema
di controllo delle attività
operative, al fine di
ottimizzarne le strategie
di indirizzo, le modalità di
esecuzione, l'analisi dei
risultati e le conseguenti
azioni di miglioramento
> Predisposta una check
list standardizzata e
unificata a livello globale
> Definiti in ambito di
Global Infrastructure
and Networks i
criteri di selezione
delle imprese da
controllare in base alle
performance safety e
ore lavorate
> Adozione di tool
informatici per lo
svolgimento, la raccolta
e l'analisi dei controlli
(app Damasco)
Gestione della safety
Politiche di safety

Piano 2020 2022 Salute e sicurezza sul lavoro

SDG ATTIVITÀ TARGET 2022 CATEGORIE
3 Extra Checking on Site (ECoS) 150 ECoS nel 2022 Gestione della safety
Gestione catena di fornitura
3 Contractor H&S Assessment e H&S
support5
150 assessment nel 2022 Gestione della safety
Gestione catena di fornitura
3 Riduzione degli indici infortunistici
rispetto agli anni precedenti (LTIFR)
Gestione della safety
3 Rafforzamento delle iniziative trasversali
su Business Line e/o Paesi volte ad
accrescere la cultura, la consapevolezza
e l'impegno di dipendenti e appaltatori
rispetto alle tematiche di salute e
sicurezza
Formazione
3 Miglioramento del sistema di controllo
delle attività operative, al fine di
ottimizzarne le strategie di indirizzo,
le modalità di esecuzione, l'analisi
dei risultati e le conseguenti azioni di
miglioramento
Gestione della safety
Politiche di safety

1 Tale valore deriva dal calcolo eseguito attraverso i valori decimali non arrotondati e si riferisce a LTIFR combinato persone Enel e ditte appaltatrici.

2 SHE 2.019 è il proseguimento del progetto SHE 365, partito nel 2018, che coinvolge sia personale Enel sia fornitori con iniziative riguardanti la sicurezza (Safety), la salute (Health) e l'ambiente (Environment).

3 I Vendor Day hanno l'obiettivo di coinvolgere i fornitori di tutte le Linee di Business sugli obiettivi e le sfide di Enel, specialmente in ambito di salute e sicurezza. 4 I Country Committee sono riunioni periodiche volte a facilitare sinergie tra la Linee di Business e migliorare le performance della Country in temi di salute e

sicurezza.

5 I Contractor H&S Assessment e H&S support sono valutazioni relative alle prestazioni dei fornitori Enel rispetto alla normativa di salute e sicurezza.

403-7 403-9 416-1 DMA EU (former EU21) DMA EU (former EU16) 102-15 103-2 103-3 403-1 403-2 403-3 403-4 403-5 403-6 EU18

Bilancio di Sostenibilità At a Glance Governance solida Indicatori di performance

Salute e sicurezza sul lavoro

0,73 Indice di frequenza degli infortuni totali (FR) combinato, persone Enel e ditte appaltatrici, in riduzione di circa il 18% rispetto al 2018

0,15 LTIFR combinato, persone Enel e ditte appaltatrici, in riduzione di circa il 18% rispetto al 2018

SHE 2.019

proseguimento del progetto SHE 365 del 2018 sulla sicurezza, salute e ambiente Enel considera la salute, la sicurezza e l'integrità psicofisica delle persone il bene più prezioso da tutelare in ogni momento della vita, al lavoro come a casa e nel tempo libero, e si impegna a sviluppare e diffondere una solida cultura della sicurezza in tutto il suo perimetro aziendale, al fine di garantire un ambiente di lavoro privo di pericoli per la salute e la sicurezza. Il personale di Enel SpA è responsabile della salute e della sicurezza propria e delle persone con cui interagisce e, come previsto nella "Stop Work Policy" del Gruppo Enel, è tenuto a segnalare e/o fermare tempestivamente qualsiasi situazione a rischio o comportamento non sicuro. L'impegno costante di ognuno, l'integrazione della sicurezza nei processi e nella formazione, la segnalazione e l'analisi dei mancati infortuni, il rigore nella selezione e nella gestione delle ditte appaltatrici, i controlli sulla qualità, la condivisione delle esperienze nel Gruppo e il confronto con i migliori operatori internazionali sono gli elementi fondanti della cultura della sicurezza in Enel.

L'impegno del top management a diffondere tali elementi è sancito nella "Dichiarazione di impegno per la Salute e Sicurezza", sottoscritta dall'Amministratore Delegato, che si fonda sui seguenti princípi fondamentali:

  • > il rispetto della normativa, l'adozione dei migliori standard e la condivisione delle esperienze;
  • > la realizzazione, l'attuazione e il miglioramento continuo del Sistema di Gestione per la Salute e Sicurezza dei lavoratori conforme allo standard internazionale ISO 45001;
  • > la riduzione degli infortuni, delle malattie professionali e di altri eventi incidentali attraverso l'attuazione di idonee misure di prevenzione e a verifica della loro adeguatezza ed efficacia;
  • > la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza e l'adozione di un approccio sistematico per eliminarli alla fonte o, quando non è possibile, minimizzarli;
  • > la promozione di iniziative di informazione per diffondere e consolidare la cultura della salute, della sicurezza e del benessere organizzativo;
  • > l'adozione di metodi di lavoro ispirati alla qualità e la loro diffusione attraverso una formazione incisiva ed efficace che mira a unire saldamente gli aspetti tecnici e quelli della sicurezza;
  • > l'impegno diretto dei responsabili volto al rafforzamento di una solida cultura di leadership sulla sicurezza;
  • > l'adozione di comportamenti sicuri e responsabili a tutti i livelli dell'organizzazione;
  • > la progettazione dei luoghi di lavoro e la fornitura di attrezzature e strumenti idonei allo svolgimento delle attività lavorative garantendo le migliori condizioni

di salute, sicurezza, comfort e benessere;

  • > il rigore nella selezione e nella gestione degli appaltatori e dei fornitori e la promozione del loro coinvolgimento nei programmi di miglioramento continuo delle performance di sicurezza;
  • > l'attenzione costante verso le comunità, e verso tutti coloro che operano o entrano in contatto con le attività del Gruppo attraverso la condivisione di una cultura di tutela della salute e della sicurezza;
  • > la definizione annuale di obiettivi specifici e misurabili e il loro monitoraggio continuo per verificarne l'effettivo conseguimento attraverso il coinvolgimento del top management.

A gennaio 2019 Enel ha aggiornato la Politica della Salute e Sicurezza in accordo ai princípi enunciati nella Dichiarazione di impegno per la salute e sicurezza e nel Codice Etico.

In attuazione della Politica, ogni Linea di Business del Gruppo è dotata di un proprio Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza conforme allo standard internazionale ISO 45001 che si basa sull'identificazione dei pericoli, sulla valutazione qualitativa e quantitativa dei rischi, sulla pianificazione e attuazione delle misure di prevenzione e protezione, sulla verifica dell'efficacia delle misure di prevenzione e protezione, sulle eventuali azioni correttive.

Il Sistema di Gestione coinvolge sia il personale Enel sia quello delle ditte appaltatrici che lavorano sugli impianti/siti di proprietà. Ogni sistema che coinvolge sia il personale Enel sia quello delle ditte appaltatrici che lavori su impianti e siti di proprietà prevede i seguenti aspetti comuni:

  • > la valutazione preventiva dei rischi e la loro eliminazione e/o riduzione, attraverso l'applicazione delle più aggiornate conoscenze tecniche;
  • > l'individuazione delle misure di prevenzione necessarie e del relativo programma di attuazione;
  • > l'adozione di misure di mitigazione dei rischi residui, dando priorità alle misure collettive rispetto a quelle individuali;
  • > l'intervento attivo, responsabile e integrato, di tutti i soggetti interessati alla sicurezza, coinvolgendo i lavoratori e/o i loro rappresentanti, a partire dall'individuazione delle situazioni di rischio fino alla scelta delle soluzioni per prevenirle e/o ridurle;
  • > la nomina, ove previsto, del medico competente e la predisposizione della sorveglianza sanitaria per i lavoratori adibiti a specifiche lavorazioni a rischio;
  • > la predisposizione di un programma di informazione e formazione dei lavoratori, al fine di realizzare una maggiore con-

sapevolezza nell'affrontare le situazioni di rischio;

> la regolare manutenzione e pulizia degli ambienti di lavoro. Da un punto di vista organizzativo è presente l'unità Health, Safety, Environment and Quality (HSEQ) di Holding che assume il ruolo di presidio, indirizzo e coordinamento, promuovendo la diffusione e condivisione delle migliori pratiche all'interno del Gruppo e il confronto esterno in materia di salute e sicurezza con i top player internazionali, al fine di individuare opportunità di miglioramento e assicurare il costante impegno nella riduzione dei rischi. Accanto alla Funzione di Holding, le strutture HSEQ delle Linee di Business Globali indirizzano e supportano il business sui temi di salute e sicurezza, definiscono piani di miglioramento e ne monitorano l'esecuzione.

A conferma della strategia attuata e delle politiche in materia di sicurezza poste in atto da Enel, nel corso del 2019 sono state effettuate diverse iniziative volte soprattutto a rafforzare le iniziative trasversali su Linee di Business e/o Paesi. I "Country Committee" sono comitati istituiti con l'obiettivo di facilitare le sinergie tra le Linee di Business che operano nel Paese, al fine di migliorare le performance di safety. Le riunioni di questi comitati si svolgono periodicamente, in genere una volta al mese, e sono presiedute dal Country Manager. Ai comitati partecipano tutti i direttori delle Linee di Business del Paese e i relativi responsabili HSEQ, i responsabili delle Funzioni People and Organization, Procurement e Legale. Durante gli incontri vengono analizzati i KPI Safety, si condividono le best practice e le informazioni relative a eventi di particolare rilevanza per gli aspetti legati alla sicurezza, e si coordinano e analizzano gli avanzamenti dei progetti condivisi da diverse Linee di Business e avviati dal comitato stesso. Attualmente i comitati sono attivi in tutti i Paesi del Sud America, in USA, in Italia, in Spagna e in Russia.

Indici sulla safety

Personale Enel

Indici sulla safety

Personale ditte appaltatrici

1 Tale indice viene calcolato rapportando il numero di infortuni (tutti gli eventi infortunistici, anche quelli con 3 o meno giorni di assenza) alle ore lavorate/1.000.000. 2 Somma di: infortuni che al 31 dicembre 2019 risultano avere più di 6 mesi di assenza dal lavoro; infortuni che al 31 dicembre 2019 risultano ancora aperti e che sono considerati gravi (prima prognosi > 30 giorni); infortuni categorizzati come "Life Changing Accidents" (LCA), a prescindere dai giorni di assenza dal lavoro a essi relativi.

3 Lost Time Injuries Frequency Rate è calcolato rapportando il numero di infortuni (tutti gli eventi infortunistici, anche quelli con 3 o meno giorni di assenza) alle ore lavorate *200.000.

4 Considerando tutte le aree in cui il Gruppo opera e le attività gestite, comprese le società consolidate con metodo equity e le società per le quali è stato applicato il meccanismo di BSO (Build, Sell and Operate), il valore totale degli infortuni mortali è pari a 8.

Nel 2019 l'indice di frequenza infortuni combinato per personale Enel e ditte appaltatrici (il Frequency Rate - FR degli infortuni totali) ha confermato il trend in discesa già registrato negli anni precedenti, attestandosi a 0,73 infortuni per ogni milione di ore lavorate, con una riduzione del 18,2% rispetto al 2018.

Nel dettaglio sono diminuiti sia il FR del personale Enel, pari a 0,90 infortuni per ogni milione di ore lavorate (-5% rispetto al 2018), sia quello delle imprese appaltatrici, pari a 0,65 infortuni per ogni milione di ore lavorate (-25% rispetto al 2018), a conferma della efficacia della strategia attuata e delle politiche in materia di sicurezza poste in atto nel Gruppo.

Nel corso del 2019 si è verificato rtunio mortale che ha coinvolto un dipendente del Gruppo Enel (Spagna) e 6 infortuni mortali a carico degli appaltatori (2 in Brasile, 2 in Cile, 1 in Italia e 1 in Romania). Le cause sono principalmente associate a incidenti di tipo meccanico.

Nel corso del 2019 si sono verificati 3 infortuni a dipendenti del Gruppo Enel (2 in Italia e 1 in Russia) e 16 a carico degli appaltatori (5 in Italia, 2 in Spagna, 2 in Perù, 2 in Messico, 1 in USA, 3 in Brasile e 1 in Argentina), principalmente di tipo meccanico, che hanno avuto un esito di tipo "High Consequence". In merito alla gestione degli infortuni, Enel è dotata di una specifica policy (Policy 106 "Classification, communication, analysis and reporting of incidents"), che definisce ruoli e modalità affinché sia garantita la tempestiva comunicazione degli eventi incidentali e assicurato il processo di analisi delle cause, la definizione dei piani di miglioramento e il loro monitoraggio in funzione della tipologia di evento.

I criteri dettati dalla Policy 106 si applicano non solo agli infortuni di elevata rilevanza industriale, ma anche agli eventi minori, inclusi quelli in cui non ci sono state lesioni alle persone ("quasi infortuni" o "near miss"). Pertanto, tutti gli infortuni mortali e gravi (o gli eventi che avrebbero potuto generare un infortunio mortale o grave) occorsi al personale Enel e a quello delle imprese appaltatrici, sono analizzati da un gruppo di esperti. Le azioni di miglioramento identificate vengono monitorate costantemente e seguite fino al loro completamento. Nel caso l'analisi dell'evento evidenzi gravi inadempienze sulla sicurezza da parte delle imprese appaltatrici, sono adottati opportuni provvedimenti (risoluzione del contratto, sospensione della qualifica ecc.).

Nel 2019, inoltre, è proseguita l'attività degli Extra Checking on Site (ECoS) con 230 ECoS realizzati, rispetto ai 150 pianificati. Gli ECoS hanno lo scopo di valutare l'adeguatezza dell'organizzazione e dei processi messi in atto in una determinata area operativa. Tali controlli sono effettuati da personale esperto HSEQ esterno alle unità operative interessate dall'indagine, affiancato da profili tecnici specifici del business, e consentono di definire azioni di tipo correttivo in ottica preventiva, adeguatamente monitorate.

Sicurezza nei processi di appalto

La sicurezza è integrata nei processi di appalto e le performance delle imprese sono monitorate sia in fase preventiva, tramite il sistema di qualificazione, sia in fase di esecuzione del contratto, attraverso numerosi processi di controllo e strumenti come il Supplier Performance Management (SPM).

È stato predisposto uno specifico documento "HSE Terms", che da marzo 2019 viene allegato a tutti i contratti e che le imprese devono sottoscrivere al momento dell'assegnazione dei lavori. Il documento, unico per tutto il Gruppo, definisce gli obblighi che gli appaltatori devono rispettare in materia di salute, sicurezza e aspetti ambientali e che devono far rispettare ai propri subappaltatori. La violazione di tali condizioni contrattuali comporta specifiche sanzioni, fino alla risoluzione del contratto e/o alla sospensione della qualifica. Nel corso dell'anno è stato anche dato un notevole impulso ai "Safety Supplier Assessment", che consistono nell'esecuzione di verifiche specifiche sui temi di sicurezza svolti nella sede del fornitore e presso i loro cantieri. Gli assessment sono eseguiti in fase di qualifica per ogni nuovo fornitore, oppure nei casi in cui emergano criticità (infortuni gravi o mortali) o basso punteggio nella valutazione SPM. Nel 2019 sono state realizzate 746 verifiche nei diversi Paesi e Linee

di Business.

Una linea d'azione, già iniziata nel 2018 ma fortemente sviluppata nel 2019, è quella della "Safety Partnership" con i fornitori, i cui passi fondamentali sono:

  • > la definizione di una metrica in ambito safety per misurare le performance gestionali e operative delle imprese. Tra questi si cita il Contractors Safety Index (CSI), un indicatore basato non solo sulla rilevazione in campo di non conformità e relativa severità, ma anche sul numero e sulla severità degli infortuni. Questo indicatore permette di rilevare segnali deboli e criticità operative dei contrattisti e quindi consente di attuare una prevenzione selettiva sulle imprese più critiche, al fine di poter intervenire, sempre più tempestivamente, prima che avvengano infortuni;
  • > l'adozione di azioni mirate con piani di accompagnamento personalizzati per le imprese al fine di raggiungere gli standard desiderati.

In casi di criticità, Enel crea gruppi di lavoro misti con le imprese, che effettuano congiuntamente un'analisi dei gap da colmare, definiscono azioni concrete per elevare gli standard di safety, e ne seguono l'attuazione e l'efficacia.

Sicurezza infrastrutturale e innovazione tecnologica

Enel riconosce nell'innovazione tecnologica un valido strumento in grado di migliorare numerosi processi in ambito H&S. Nel 2019 sono proseguiti alcuni progetti di innovazione sulla sicurezza e ne sono stati lanciati di nuovi al fine di migliorare i processi, a partire dalla formazione del personale, passando per l'attuazione di misure di prevenzione e protezione, fino all'esecuzione e analisi dei controlli correttivi.

In ambito Infrastrutture e Reti è stato adottato il personal voltage detector, ossia un dispositivo portatile in grado di individuare tensione elettrica su linee di bassa o media tensione situate a distanze operativamente significative dal lavoratore e non necessariamente interessate dall'attività in corso. È stato inoltre promosso l'utilizzo di un'app che, mediante il caricamento di fotografie di conferma, garantisce che tutte le attività che prevedono la preventiva disalimentazione di parti in tensione siano svolte nel totale rispetto delle regole globalmente adottate per eseguire tali attività in totale sicurezza.

Nel 2019 è stato anche sperimentato il servizio sober-eye, che consiste nel monitoraggio – in tempo reale e mediante un'app – della condizione fisica di un lavoratore attraverso l'analisi della pupilla e dei suoi riflessi in risposta a impulsi luminosi (in particolare vengono rilevate eventuali alterazioni del pupillary light reflex).

La salute

403-3

Il Gruppo Enel ha definito un sistema strutturato di gestione della salute, basato su misure di prevenzione, per sviluppare una cultura aziendale orientata alla promozione della salute psico-fisica e del benessere organizzativo e all'equilibrio tra vita personale e professionale. In quest'ottica il Gruppo realizza campagne di sensibilizzazione globali e locali per promuovere stili di vita sani, sponsorizza programmi di screening volti a prevenire l'insorgenza di malattie e garantisce la fornitura di servizi medici. In particolare, è prevista una policy per la prevenzione di malattie locali e supporto in caso di malattie o incidenti all'estero; è stata introdotta anche un'applicazione per smartphone con le indicazioni delle informazioni di viaggio, una linea guida sulle vaccinazioni ed è stata stipulata una nuova polizza di assicurazione globale per tutto il personale che viaggia all'estero. Con riferimento al fenomeno infortunistico, oltre all'attuazione dei piani atti ad azzerarne la frequenza, è prevista l'adozione di un programma di assistenza psicologica ai dipendenti che abbiano subíto infortuni importanti, unitamente ai propri familiari, al fine di supportarli nei primi momenti e fino alla ripresa dell'ordinarietà.

Nell'ambito del Gruppo Enel è attivo un monitoraggio costante delle evoluzioni epidemiologiche e sanitarie, allo scopo di attuare piani di misure preventive e protettive della salute dei propri dipendenti e di chi opera per il Gruppo, a livello sia locale sia globale.

Inoltre, il Gruppo Enel mette in atto un processo sistematico e continuo di identificazione e valutazione dei rischi da stress lavoro correlato, in accordo con la Policy "Stress at Work Prevention and Wellbeing at Work Promotion". Ciò consente la prevenzione, l'individuazione e la gestione dello stress in situazioni lavorative che possono interessare sia i casi singoli sia parti più estese dell'organizzazione, fornendo anche una serie di indicazioni volte a promuovere la cultura del benessere organizzativo.

Infine, il Gruppo fornisce al proprio personale specifiche convenzioni per l'accesso agevolato a: servizi medici e sanitari, interventi di assistenza alle persone con disabilità o in situazione di cosiddetta emergenza e iniziative specifiche di medicina preventiva.

Sviluppo della cultura della sicurezza: formazione e informazione

EU18

Diverse sono state le campagne di comunicazione sulla salute e sulla sicurezza realizzate nel corso dell'anno su aree di specifica attenzione per l'Azienda, sia attraverso la pubblicazione di notizie sulla intranet aziendale, sia su servizi specifici all'interno di Enel TV ed Enel Radio. Complessivamente nel 2019 sono state erogate al personale Enel circa 692mila ore di formazione, cui si aggiungono le attività di informazione e addestramento sulla sicurezza, con l'obiettivo di accrescere conoscenze e competenze specifiche dei lavoratori in tutto il Gruppo.

A livello globale è continuato l'impegno nel progetto SHE 365, partito nel 2018, che ha coinvolto sia il personale del Gruppo sia i fornitori con iniziative riguardanti la sicurezza (Safety), la salute (Health) e l'ambiente (Environment). Nel 2019 questo impegno si è rafforzato con SHE 2.019, che pone al centro il tema della "Leadership sulla sicurezza" e che si sviluppa lungo tre direttrici principali:

  • > la Commitment chain, per canalizzare le azioni in ottica di prevenzione degli infortuni più gravi, oltre che fatali, con particolare attenzione a quelli che modificano la vita delle persone;
  • > la Inter BLs integration, che mette a fattor comune gli sforzi dei Paesi e delle Regioni nelle azioni di prevenzione, rafforzando la sinergia delle azioni delle singole Linee di Business;
  • > il Contractors' engagement, per migliorare gli standard di sicurezza delle imprese che lavorano con Enel.

Nell'ambito del progetto sono state realizzate specifiche azioni, tra cui lo "SHE 2.019 leadership program" che ha portato alla selezione e formazione di una community di "influencer" della safety, per facilitare la diffusione dei valori della safety in tutti gli ambiti organizzativi, e "Inspector 2.0" mirata allo sviluppo di competenze tecniche e relazionali degli ispettori e dei supervisori presenti sul campo, per potenziare l'azione di coaching verso gli interni e le imprese che lavorano con Enel.

La comunicazione a livello globale in materia di salute si è concentrata su argomenti relativi alla salute personale e alle patologie più comuni.

100%

personale di ditte appaltatrici destinato a operare per Enel che ha ricevuto formazione e informazione sulla salute e sicurezza da parte del proprio datore di lavoro

circa 861mila ore

di formazione e informazione rivolte al personale delle ditte appaltatrici1

1 Il dato comprende anche i corsi di formazione e informazione erogati dal personale Enel per accedere ai cantieri e/o siti operativi del Gruppo.

Sicurezza delle comunità e dei terzi

Gli impianti Enel presenti sul territorio sono costruiti nel rispetto delle prescrizioni di legge e delle norme di buona tecnica. Impianti, macchine e attrezzature di lavoro sono soggetti a controlli sistematici e periodiche attività di manutenzione per garantirne il regolare funzionamento, nel rispetto della normativa e secondo l'adozione dei migliori standard.

Al fine di garantire la salute e sicurezza della comunità e ridurre l'impatto verso l'ambiente esterno delle attività tipiche del processo produttivo aziendale, vengono svolte dall'Azienda periodiche campagne di monitoraggio come la misura del livello dei campi elettromagnetici degli impianti di distribuzione, il livello di rumore, vibrazioni e polvere generati dalle macchine elettriche degli impianti di produzione, delle cabine di distribuzione e di trasformazione. Vengono altresì monitorati i seguenti aspetti di rilevanza ambientale: emissioni in atmosfera e qualità dell'aria, scarichi nelle acque superficiali, nonché qualità delle acque, produzione, riciclaggio, riutilizzo e smaltimento dei rifiuti, qualità del terreno, impatti sulla biodiversità.

Notevole attenzione è stata rivolta alla prevenzione degli infortuni occorsi alla popolazione, che entra accidentalmente in contatto con le reti elettriche per attività quali per esempio cantieri in prossimità di linee, attività sportive (pesca, aquiloni ecc.). Sono state svolte numerose campagne di sensibilizzazione, rivolte sia alla popolazione sia a specifiche categorie (imprese edili, associazioni sportive ecc.).

Gestione delle emergenze

DMA EU (former EU21)

Enel possiede un sistema di gestione delle crisi e degli eventi critici comune nei diversi Paesi in cui il Gruppo è presente. Tale sistema di misura globale prevede la valutazione dell'impatto causato dall'evento critico tramite una scala di riferimento standard a tre livelli. Le crisi ad alto impatto sono gestite centralmente, mentre quelle con un livello di impatto medio o basso sono gestite all'interno dell'organizzazione specifica nei singoli Paesi.

Per le crisi ad alto impatto ("Group Red Code") è prevista l'istituzione di un comitato centrale di crisi presso la "Security Control Room" nella sede di Viale Regina Margherita, a Roma, che fornisce supporto 24/7 per la comunicazione e il coordinamento del flusso di informazioni.

Inoltre, il Comitato di crisi definisce le strategie e le azioni per far fronte all'evento critico e coordina tutte le attività di contenimento del danno alla proprietà, alla redditività e alla reputazione del Gruppo Enel.

In Enel SpA vi è un'unità di Security all'interno della Funzione Persone e Organizzazione di Holding, con l'obiettivo di definire strategie e linee guida sui temi della sicurezza, riferire all'alta direzione e promuovere la condivisione delle migliori pratiche. Inoltre, è stato istituito un processo di sicurezza nelle trasferte, con l'obiettivo di proteggere il personale Enel che viaggia all'estero, fornendo informazioni e comunicazioni sui Paesi di destinazione, indicando le condizioni che possono rappresentare rischi per la salute e la sicurezza dei viaggiatori (per esempio, disordini politici, attacchi terroristici, crimini, eventi sanitari ecc.), le linee guida e la condotta da seguire, e l'attivazione delle misure di sicurezza necessarie per quanto riguarda il livello di rischio identificato per il Paese di destinazione.

A seguito dell'epidemia del nuovo coronavirus (Covid-19) in Cina verso la fine di gennaio e della successiva diffusione di nuovi contagi in altre parti del mondo, Enel ha prontamente attivato diverse azioni in tutte le aree geografiche del Gruppo al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio e, allo stesso tempo, garantire la fornitura dell'energia elettrica. Ha altresì creato una Task Force Globale e specifiche Task Force Locali, costituite dalle unità di Health, Safety, Environment and Quality, Security e Real Time Communications. In tutti i Paesi, la Task Force Locale coordina le attività pertinenti e stabilisce le azioni necessarie.

Nuclear policy

Nell'ambito delle sue attività nelle tecnologie nucleari, Enel si impegna pubblicamente, in veste di azionista, a garantire che nei propri impianti nucleari sia adottata una chiara politica di sicurezza nucleare e che tali impianti siano gestiti secondo criteri in grado di assicurare assoluta priorità alla sicurezza e alla protezione dei lavoratori, della popolazione e dell'ambiente. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito internet di Enel (https://www.enel.com/it/investors1/performance-di-sostenibilita/enel-e-il-nucleare).

Relazioni industriali sui temi di salute e sicurezza

Al fine di consolidare la cultura della sicurezza e promuovere l'adozione di comportamenti coerenti con i princípi che ispirano le politiche aziendali, Enel favorisce il dialogo sociale e la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori. A tal fine, nei principali Paesi in cui Enel è presente, sono stati istituiti comitati congiunti dedicati al monitoraggio delle tematiche e dei progetti attinenti alla salute e sicurezza dei lavoratori a livello nazionale e di Linea di Business. In Italia, in attuazione di quanto previsto dall'accordo sindacale nazionale sul "Modello italiano di relazioni industriali Enel Italia", dal 2012 è attiva una commissione bilaterale sulle politiche di sicurezza e tutela dell'ambiente di lavoro. Presso tale commissione vengono esaminati i principali progetti di miglioramento degli standard di sicurezza, i progetti di formazione, le iniziative di prevenzione. Nel 2013, con l'accordo quadro globale Enel (Global Framework Agreement), è stata istituita una analoga commissione bilaterale a livello di Gruppo che ha definito una "raccomandazione congiunta" sugli standard di salute e sicurezza applicabile in tutti i Paesi Enel. Nel 2019 è stato avviato il negoziato per il rinnovo dell'accordo quadro globale Enel che si prevede di sottoscrivere nel 2020. Di seguito ulteriori dettagli sulle commissioni che operano nei principali Paesi a livello nazionale e/o locale.

PAESE COMITATI PARITETICI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE
Italia Oltre alla commissione bilaterale sulle politiche di sicurezza e tutela dell'ambiente di lavoro costituita nel 2012, ci sono
due comitati che operano per Infrastrutture e Reti e per Generazione. Inoltre, sono organizzati periodici incontri che
coinvolgono il datore di lavoro, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il medico competente e i rappre
sentanti dei lavoratori per la sicurezza. Gli incontri sono fissati almeno una volta all'anno.
Russia In ogni centrale in Russia ci sono comitati che si occupano di salute e sicurezza. Ogni unità organizzativa ha un rappre
sentante dei lavoratori in materia di salute sul lavoro, per un totale di 49 rappresentanti, che comunica con i manager
aziendali e i sindacati.
Romania In accordo con quanto previsto dalla legislazione, ci sono comitati di sicurezza e igiene in ogni società, composti da:
rappresentanti dei membri della compagnia, il medico specializzato e rappresentanti professionali dei membri dei sinda
cati/rappresentanti dei dipendenti, che si incontrano periodicamente (con cadenza trimestrale) per discutere di problemi
specifici, e proporre misure per gestire, controllare e migliorare la sicurezza.
Spagna A livello nazionale è stata costituita la Comisión de participación y control e, a livello locale,Comités de seguridad y salud
territoriales.
Argentina Nelle centrali elettriche ci sono comitati bilaterali in materia di igiene e di salute, che si riuniscono una volta al mese od
ogni due mesi.
Cile In tutti i centri di produzione con più di 25 lavoratori, ci sono Comités paritarios de higiene y seguridad, che deliberano
sulle iniziative di salute e sicurezza sul lavoro attraverso un piano di lavoro annuale. Questi comitati si riuniscono una
volta al mese.
Perù Ci sono cinque comitati bilaterali, che vedono anche il coinvolgimento dei rappresentanti delle ditte appaltatrici.
Brasile In tutti i siti è istituita la Comissão interna de prevenção de acidentes, composta da rappresentanti della società e da
rappresentanti dei lavoratori; si è concentrata sulla creazione di iniziative di prevenzione degli infortuni.
Colombia Sono stati istituiti due comitati paritetici (COPASST), uno per la distribuzione e uno per la generazione, che si occupano
della promozione delle norme di medicina del lavoro.

Catena di fornitura sostenibile (1/2)

102-15

Piano 2019 2021 Catena di fornitura sostenibile

SDG ATTIVITÀ TARGET 2021 RISULTATI 2019 CATEGORIE
12 Fornitori1
qualificati valutati
per aspetti di salute e
sicurezza per tutti i Gruppi
Merceologici
100% 85% Gestione catena di fornitura
Politiche di safety
12 Fornitori1
qualificati valutati
per aspetti ambientali per tutti
i Gruppi Merceologici
100% 85% Gestione catena di fornitura
Gestione ambientale
12 Fornitori1
qualificati valutati
per aspetti di diritti umani
o business ethics per tutti i
Gruppi Merceologici
100% 85% Gestione catena di fornitura
Diritti umani
Etica nel business
12 Sviluppo di un nuovo sistema
di controllo per la rilevazione
e il monitoraggio in tempo
reale delle performance dei
fornitori
Avviato il processo
"Track and Rate"
ed esteso alle Linee
di Business Global
Infrastructure and
Networks, Enel X e
Global Digital Solutions
Gestione catena di fornitura

Piano 2020 2022 Catena di fornitura sostenibile

SDG ATTIVITÀ TARGET 2022 CATEGORIE
12 Fornitori1
qualificati valutati
per aspetti di salute
e sicurezza
per tutti i Gruppi Merceologici
100% Gestione catena di fornitura
Politiche di safety
12 Fornitori1
qualificati valutati
per aspetti ambientali
per tutti i Gruppi Merceologici
100% Gestione catena di fornitura
Gestione ambientale
12 Fornitori1
qualificati valutati per aspetti
di diritti umani o business ethics per
tutti i Gruppi Merceologici
100% Gestione catena di fornitura
Diritti umani
Etica nel business
12 Sviluppo di un nuovo sistema di controllo
delle performance che consente la
rilevazione e il monitoraggio in tempo
reale delle performance dei fornitori
Gestione catena di fornitura

1 La percentuale è calcolata considerando il totale dei fornitori qualificati e non include i grandi player e le sussidiarie dei relativi gruppi industriali.

Catena di fornitura sostenibile (2/2)

102-15

SDG ATTIVITÀ RISULTATI 2019 CATEGORIE
12 > Rafforzamento di strategie di gara
in cui la valutazione del fattore
tecnico K include aspetti
di sostenibilità
> Avvio di azioni finalizzate alla
condivisione in tutto il perimetro
Enel di best practice
Pubblicata la "Library K sostenibilità" sul
portale condiviso da tutti i buyer del Global
Procurement
Gestione catena di fornitura
12 > Promozione di attività di
informazione e confronto con i
fornitori
> Sviluppo di progetti di circular
economy, in linea con un approccio
"Zero rifiuti" e successiva
estensione alle attività di business
> Attività di formazione ai dipendenti
di Global Procurement sui temi di
sostenibilità
> Svolgimento di Vendor Day per Linea
di Business e Country; workshop
sulla Circular per ENEL X e "Global
Infrastructure and Networks"
> Attuazione di progetti di circular economy1
;
introduzione di "K di circolarità" premianti
in fase di gara; formazione circular ai buyer
della Linea di Business "Global Power
Generation"
> Svolgimento di attività di formazione come
la "Procurement School Sostenibilità Italia",
la sessione di economia circolare durante
il "Global Procurement Day", la sessione di
economia circolare e sostenibilità durante
la "Procurement School Staff"
Gestione catena di fornitura
12 Sviluppo di una nuova procedura di
valutazione health and safety degli
appaltatori
Avvio della procedura "Supplier Safety
Assessment"
Gestione catena di fornitura
Politiche di safety

Bilancio di Sostenibilità At a Glance Indicatori di performance

Relazione Finanziaria Annuale

Catena di fornitura sostenibile

29.370 fornitori con cui è stato stipulato un nuovo contratto nell'anno

gare online 78%

2.282

appaltatori monitorati con il Supplier Performance Enel impronta i propri processi di acquisto su comportamenti precontrattuali e contrattuali orientati a reciproca lealtà, trasparenza e collaborazione. Le prestazioni dei fornitori, oltre a garantire i necessari standard qualitativi, devono andare di pari passo con l'impegno di adottare le migliori pratiche in termini di diritti umani e condizioni di lavoro, di salute e sicurezza sul lavoro, di responsabilità ambientale. Codice Etico, Piano di Tolleranza Zero alla Corruzione, Policy sui Diritti Umani, Modello ex D.Lgs. 231/01 ed Enel Global Compliance Program sono a cornice delle attività di acquisto e costituiscono di fatto una guida e un codice di condotta per i fornitori.

Acquisti e appalti di beni e servizi

Management Contratti di appalto di lavori, servizi e forniture (mln euro)

Forniture

Enel gestisce il rapporto con i propri fornitori in maniera leale, trasparente e collaborativa, promuovendo partnership di lungo periodo. Una strategia globale volta a massimizzare la creazione di valore nelle sue diverse forme (sicurezza, saving, tempi, qualità, performance, ricavi, flessibilità, riduzione dei rischi) e a migliorare l'esperienza end-to-end degli stakeholder. I capisaldi della trasformazione in essere negli ultimi anni si fondano su:

  • > ampliare le professionalità dei buyer, utilizzando tecnologie user-friendly, riconoscendo il contributo di ognuno in un ambiente di lavoro multiculturale, basato sulla fiducia e animato dalla passione;
  • > potenziare l'integrazione e la comunicazione con i clienti interni, definendo insieme soluzioni capaci di soddisfare le necessità del business;
  • > coinvolgere i fornitori fin dal momento della nascita del bisogno ("need"), ascoltando le loro proposte e sviluppando insieme approcci innovativi.

Nel corso del 2019 sono stati definiti specifici processi per l'adozione di nuove metodologie quali "Design to Value", volta a definire, in stretta collaborazione con i fornitori, soluzioni innovative con un approccio aperto al cambiamento, e "Should Cost" per lo sviluppo di analisi quantitative a supporto delle negoziazioni tra i buyer e i fornitori stessi.

I processi di approvvigionamento sono svolti nel rispetto della legislazione locale applicabile e garantendo la qualità delle prestazioni nel massimo rispetto dei princípi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza. Ogni procedura di affidamento è tesa a garantire i princípi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, rotazione, nonché quello di pubblicità. Inoltre, il principio di economicità può essere subordinato ai criteri previsti dal bando, ispirati a esigenze sociali, nonché alla tutela della salute e dell'ambiente e alla promozione dello sviluppo sostenibile e della stabilità sociale.

In un'ottica di sostenibilità ambientale volta alla riduzione dell'uso di carta, il Gruppo promuove con i propri fornitori processi digitali per la qualificazione/registrazione, la gestione delle gare e l'emissione dei contratti.

Processi di valutazione e gestione dei fornitori

103-2 103-3 ;

Enel svolge un'attività strutturata di analisi e monitoraggio del processo di approvvigionamento. In particolare effettua una valutazione del rischio sul 100% delle categorie merceologiche d'acquisto. I principali rischi identificati riguardano aspetti economici, ambientali, sociali e di onorabilità.

Il 95% dei fornitori di primo livello, pari a circa 10mila fornitori1, è stato considerato rilevante ("critical supplier") in relazione alla sua strategicità legata al business aziendale, ai volumi di acquisto, ai potenziali impatti economici, sociali e ambientali. Il rapporto del Gruppo Enel con i propri fornitori si articola attraverso alcune fasi fondamentali che mirano a garantire la selezione dei migliori partner e l'esecuzione dei contratti secondo i più alti standard di sostenibilità.

1 Si definiscono fornitori di primo livello, cosiddetti "Tier 1", quelli con contratto attivo alla data del 31 dicembre 2019 superiore a 25mila euro.

Circular economy

Il Gruppo Enel ha iniziato ad attuare una strategia di "Circular Procurement", finalizzata all'acquisto di beni, lavori o servizi che mirano a minimizzare e/o evitare gli impatti ambientali negativi e la creazione di rifiuti durante il loro ciclo di vita. La strategia si basa su tre pilastri fondamentali:

1) coinvolgimento dei fornitori: sviluppo di un sistema premiante tramite l'adozione di strumenti specifici in fase di gara per incentivare l'impegno verso l'economia circolare;

2) definizione di metriche e KPI: quantificare, valutare e validare KPI ambientali derivanti dal ciclo di fabbricazione di un prodotto;

3) co-innovazione: avviare progetti di co-innovazione insieme ai fornitori al fine di riesaminare i processi di produzione e/o modificare i metodi di acquisto secondo i modelli di economia circolare.

Il progetto "Circular Economy Initiative for Suppliers' Engagement" coinvolge circa 200 fornitori a livello globale su 12 categorie merceologiche che oggi rappresentano più del 60% della spesa per l'acquisto di materiali. L'iniziativa si basa sull'adozione della dichiarazione ambientale di prodotto (Environmental Product Declaration - EPD) con l'obiettivo di quantificare, certificare e comunicare in modo oggettivo gli impatti generati nell'intero ciclo di vita delle forniture (consumo di acqua, emissioni di CO2 , impatto sul suolo ecc.).

Infine, grazie all'adozione di uno strumento informatico dedicato, il Circular Supplier Tool, è possibile aggregare dati e definire benchmark di settore e target di miglioramento.

Valutazione di aspetti di safety, ambientali e di diritti umani

SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DEI

FORNITORI

Gestione delle richieste di acquisto da parte della Funzione Acquisti

Piano delle necessità delle Linee di Business e delle Funzioni di staff

Inclusione di fattori K di sostenibilità nei processi

PROCESSO DI GARA E CONTRATTAZIONE

di contrattazione e selezione dei fornitori

Le fondamenta ESG

Sistema di qualificazione dei fornitori

Enel ha istituito un sistema di qualificazione dei fornitori che consente un'accurata selezione e valutazione delle imprese che intendano partecipare alle procedure di approvvigionamento, attraverso la valutazione dei requisiti tecnici, economico-finanziari, legali, ambientali, di salute e sicurezza, di diritti umani ed etici, di onorabilità, allo scopo di garantire il giusto livello di qualità e affidabilità in caso di aggiudicazione di appalti.

Ciascun fornitore, tenendo conto del proprio business, può intraprendere un percorso di qualificazione per uno o più Gruppi Merceologici (GM): l'idoneità alla qualifica viene riconosciuta al fornitore solo quando soddisfa tutti i requisiti specifici definiti per ciascun GM. Un'accurata e globale analisi sull'albero dei GM che coinvolge le unità del Global Procurement di Enel, le unità di business e le competenti aree HSEQ attraverso una mappatura delle attività incluse in ciascun GM e l'assegnazione di un livello di rischio per ciascun topic (sicurezza, ambiente, diritti umani, spesa, fornitore non sostituibile ecc.) è svolta costantemente. Seguendo la summenzionata valutazione del rischio, ciascun GM è raggruppato in diverse famiglie associate al relativo rischio valutato. I requisiti di qualificazione variano in base alle implicazioni e agli impatti specifici associati a ciascun Gruppo: per esempio, per un GM ad alto rischio ambientale, generalmente, viene richiesto il possesso della certificazione del Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001, mentre per i GM ad alto rischio safety, viene richiesto anche il possesso della certificazione del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro OHSAS 18001/ISO 45001.

Il sistema di qualificazione, regolato da una procedura interna, è stato definito in conformità con le leggi e le normative vigenti in tema e prevede percorsi di qualificazione differenti che tengono conto delle sopracitate classi di rischio.

Il sistema richiede l'adesione ai princípi espressi dal Codice Etico, dal Piano Tolleranza Zero alla Corruzione e dal Modello 231, dalla Policy sui Diritti Umani, dall'UN Global Compact

SUPPLIER PERFORMANCE MANAGEMENT

Formalizzazione del contratto tra fornitori ed Enel

Valutazione della performance del fornitore su aspetti ambientali, di sicurezza sul lavoro, sociali e di qualità e puntualità del servizio

Inizio della prestazione

del fornitore

con specifico richiamo all'assenza di conflitto di interessi (anche potenziale) e, a seconda delle specifiche classi di rischio, richiede – per la verifica del possesso dei requisiti sopracitati – la presentazione di certificazioni/autodichiarazioni specifiche o visite on-site. Il possesso dei requisiti da parte dell'impresa deve essere garantito durante tutta la durata della qualificazione, e, a tal fine, le imprese già incluse nell'Albo dei Fornitori Qualificati di Enel sono costantemente monitorate, per eventi che riguardano sia la società stessa sia i suoi principali esponenti, anche attraverso l'utilizzo di banche dati esterne.

Il sistema di qualificazione rappresenta:

  • > una garanzia per Enel, poiché costituisce un elenco aggiornato di soggetti con accertata affidabilità (legale, economico-finanziaria, tecnico-organizzativa, etica, di salute e sicurezza, e ambientale) cui attingere;
  • > la possibilità, nel rispetto delle norme vigenti in materia, per i fornitori, di essere interpellati nelle procedure di approvvigionamento indette dalle società del Gruppo.

Sono previste tre principali aree di analisi:

  • > Salute e Sicurezza: il questionario di "Safety Self Assessment" permette a Enel di trasmettere in modo semplice ai propri fornitori i requisiti fondamentali su cui crescere insieme, ed è diventato, a partire da luglio 2018, parte integrante dei requisiti di sostenibilità in qualificazione per i GM a rischio Health & Safety;
  • > Ambiente: i criteri ambientali di valutazione si differenziano a seconda della categoria merceologica e al livello di rischio associato a ciascun GM in una scala da 1 a 3. Per i GM considerati a elevato rischio ambientale è sempre richiesto il possesso della Certificazione ISO 14001 o equivalente. Per tali categorie merceologiche, inoltre, è sempre previsto un audit on-site presso le sedi/cantieri dell'appaltatore. Nell'ambito del processo di qualificazione, Enel ha introdotto, per l'accesso all'Albo dei Fornitori, una specifica valutazione sui requisiti ambientali, che si aggiunge alle consuete verifiche;
  • > Diritti Umani: Enel, in ottica prudenziale, valuta i fornitori in materia di diritti umani, indipendentemente dal livello di rischio, attraverso un questionario dedicato in cui si analizzano le caratteristiche dei potenziali fornitori in merito a inclusione e diversity, tutela della privacy dei lavoratori, verifica della propria catena di fornitura, lavoro forzato o minorile, libertà di associazione e contrattazione collettiva e applicazione di condizioni di lavoro eque (tra cui salari adeguati e ore lavorate). Nel corso del 2019 il questionario è stato integrato con ulteriori domande di verifica al fine di avere una più accurata valutazione del potenziale fornitore.

Solo con un giudizio positivo complessivo il singolo fornitore po-

trà essere iscritto all'Albo dei Fornitori (o permanervi nel caso si sia già precedentemente qualificato) ed essere chiamato a partecipare alle procedure di approvvigionamento del Gruppo. Ove invece il giudizio risultasse negativo, la domanda di qualificazione sarebbe respinta e l'appaltatore non potrebbe essere interpellato per le gare del Gruppo. La valutazione dei singoli requisiti di sostenibilità contribuisce al giudizio complessivo di idoneità dell'impresa per l'inserimento nell'Albo dei Fornitori Qualificati di Enel. Nel caso in cui la non ammissione all'Albo Enel sia riconosciuta a seguito di un giudizio negativo relativo a uno o più requisiti di sostenibilità, il fornitore potrà presentare in un momento successivo una nuova richiesta di qualificazione.

Nel corso del 2019 il 100% dei fornitori qualificati è stato valutato secondo criteri sociali, ambientali e di safety2 , il totale dei fornitori qualificati con un contratto ancora attivo a fine 2019 è pari a circa 3.100 (circa il 28% dei fornitori attivi al 31 dicembre), mentre il totale delle qualificazioni attive è pari a circa 8.200. Nella tabella seguente si riporta l'avanzamento in percentuale dei fornitori qualificati per i tre aspetti analizzati dal processo in oggetto.

2 Si intendono solo contratti con valore superiore a 25mila euro (cosiddetti acquisti delegati; esclusi Sanpaolo, Edesur e parte della Romania). Il totale dei nuovi fornitori non aventi un contratto nel 2018 è pari a 3.748 (4.668 nel 2018 non aventi un contratto nel 2017), di cui il 27% qualificati (17% nel 2018).

Le fondamenta ESG

% fornitori qualificati valutati al 31 dicembre

Processi di gara e contrattazione

Nel corso del 2019 sono state lanciate oltre 5mila gare, di cui più di 4mila online. In particolare le negoziazioni online hanno permesso di non stampare oltre 1 milione di pagine riducendo l'impatto ambientale di tali attività.

È proseguito l'impegno di Enel per introdurre aspetti legati alla sostenibilità nei processi di gara, attraverso l'introduzione di uno specifico fattore "K di sostenibilità". È proseguita l'integrazione della cosiddetta "Library", in cui sono catalogati i "K di sostenibilità" che possono essere utilizzati in fase di gara dalle diverse unità di acquisto coerentemente con i vari GM. Sono previste in particolare tre macro categorie:

  • > K ambientali: per esempio, possesso della certificazione ISO 14001, gestione dei rifiuti, valutazione dell'impronta di carbonio secondo la norma UNI EN ISO 14067:2018; progetti di economia circolare;
  • > K safety: per esempio, possesso della certificazione OHSAS 18001, monitoraggio dei principali indici di safety;
  • > K sociali: per esempio, assunzione di personale in stato di disoccupazione/cassa integrazione/mobilità oppure giovani in prima occupazione, realizzazione di progetti di utilità sociale.

Requisiti di onorabilità

Dal 2016, sono state definite e adottate a livello di Gruppo nuove pratiche operative in tema di verifiche sui "requisiti di onorabilità" dei fornitori, con lo scopo di consolidare il sistema di controllo esistente attraverso una più incisiva azione di contrasto alla corruzione, in particolare mediante: la definizione di specifici criteri di verifica documentale dei requisiti legali e di onorabilità, omogenei e applicabili al processo di approvvigionamento (dalla fase di qualificazione all'affidamento del singolo contratto); l'identificazione di modalità operative di verifica, tese al potenziamento degli strumenti di prevenzione disponibili e volti a incidere in modo razionale, organico e determinato su eventuali casi di corruzione e sui fattori che ne favoriscono la diffusione; la promozione di una diffusa cultura del rispetto delle regole e dell'etica. Successivamente è stato integrato nel processo un Sistema di Intelligenza Artificiale come strumento di analisi e mitigazione dei rischi reputazionali, ambientali, sociali ecc., che, attraverso la verifica da fonti aperte, permette di selezionare e monitorare costantemente i fornitori.

Enel ha definito specifiche clausole contrattuali, inserite in tutti i contratti di lavori, servizi e forniture e aggiornate periodicamente per tenere in considerazione i diversi adeguamenti normativi e allinearsi alle migliori pratiche internazionali. Le Condizioni Generali di Contratto si compongono di una parte generale, contenente le clausole applicabili a tutti i Paesi, cui si aggiungono gli Annex Paese, contenenti le clausole specifiche applicabili in ciascun Paese di riferimento. In materia di sostenibilità della catena di fornitura, Enel richiede, tra gli altri, ai suoi appaltatori/prestatori e subappaltatori, il rispetto e la protezione dei diritti umani riconosciuti a livello internazionale, nonché il rispetto degli obblighi etico-sociali in tema di: tutela del lavoro minorile e delle donne, parità di trattamento, divieto di discriminazione, libertà sindacale, di associazione e di rappresentanza, lavoro forzato, salute, sicurezza e tutela ambientale, condizioni igienico-sanitarie e altresì condizioni normative, retributive, contributive, assicurative e fiscali. Inoltre si richiede espressamente ai fornitori di impegnarsi ad adottare e attuare i princípi del Global Compact e di garantire che questi siano soddisfatti nello svolgimento di tutte le loro attività, eseguite sia dai propri dipendenti sia dai subappaltatori. Oltre a ciò, i fornitori devono impegnarsi a rispettare i princípi contenuti nel Codice Etico di Enel, o comunque a ispirarsi a princípi equivalenti a quelli di Enel nella gestione della propria attività. Infine, viene specificato che trovano applicazione le convenzioni "International Labour Organization" o la normativa vigente nel Paese in cui le attività devono eseguirsi, se più restrittive.

In tali ambiti, Enel si riserva la facoltà di effettuare qualsiasi attività di controllo e monitoraggio tendente a verificare il rispetto delle obbligazioni di cui sopra da parte sia dell'appaltatore sia di suoi eventuali subappaltatori o dei soggetti dallo stesso incaricati per l'esecuzione del contratto e di risolverlo immediatamente in caso di accertate violazioni delle suddette obbligazioni.

6.556

fornitori di primo livello (Tier 1) valutati nel corso del 2019 (include anche le valutazioni effettuate in sede di gara e di assegnazione del contratto)

20%

fornitori di primo livello valutati cui sono state assegnate azioni di miglioramento

97%

fornitori valutati che presentano un piano di azioni di miglioramento e la cui performance ESG è migliorata a seguito del piano

162 Bilancio di Sostenibilità 2019

Le fondamenta ESG

Supplier Performance Management

Enel valuta e monitora le prestazioni dei propri fornitori – sia nel corso del processo di approvvigionamento sia nell'esecuzione del contratto – attraverso il processo di Supplier Performance Management (SPM), allo scopo non solo di intraprendere azioni di risanamento, quando necessarie, ma anche di guidare il miglioramento dei fornitori incentivando le best practice attraverso azioni premianti.

Il processo di Supplier Performance Management, regolamentato da una procedura dedicata, si basa su una rilevazione obiettiva e sistematica di dati e informazioni relativi all'esecuzione della prestazione oggetto del contratto. Tali dati sono utilizzati per elaborare specifici indicatori, detti anche Categorie (Qualità, Puntualità, Salute e Sicurezza, Ambiente, Diritti Umani & Correttezza e Innovazione & Collaborazione), che, combinati in una media ponderata, costituiscono l'indice di Supplier Performance (SPI). Le categorie e l'SPI possono essere utilizzati come elementi di valutazione per la partecipazione alle gare e per il permanere dei rapporti contrattuali in conformità con la normativa locale vigente. Le attività di monitoraggio sono condotte dalle varie Business Line con il supporto delle unità HSE di riferimento, ove previsto, e dell'unità di Qualification & Vendor Rating. Inoltre, tutte le persone che interagiscono con i fornitori hanno la possibilità di esprimere una propria valutazione attraverso l'app dedicata "Track & Rate".

Per fornitori aventi performance negative, Enel adotta soluzioni che possono avere impatti sul:

  • > sistema di qualificazione (per esempio, sospensione della qualificazione, revisione della classe di interpello, inclusione nella blacklist, esclusione dall'elenco dei fornitori qualificati ecc.); e/o
  • > contratto (per esempio, ulteriori indagini, piano di miglioramento, risoluzione del contratto, riduzione dei volumi, non richiede l'opzione ecc.).

In caso si rilevino criticità nella condotta di un fornitore, potrà essere definito in maniera congiunta un piano d'azione la cui esecuzione è costantemente monitorata da Enel.

Attraverso il processo di SPM sono stati monitorati nell'ultimo anno 450 GM e 2.282 appaltatori (398 GM e circa 2.423 appaltatori nel 2018).

Sistemi di monitoraggio

All'interno di ogni fase del processo di approvvigionamento sono identificate specifiche commissioni, composte da referenti sia dell'area acquisti sia delle Linee di Business, con il compito di valutare e monitorare le performance dei fornitori. In particolare sono state istituite le seguenti commissioni:

  • 1 la Commissione di qualificazione;
  • 2 il Comitato di onorabilità: ne fanno parte rappresentanti del Global Procurement, della Funzione Legale e della Funzione Security; si riunisce ogni volta che emerge una criticità come un'inchiesta o procedimenti relativi ad alcuni reati riguardanti un fornitore, e periodicamente (di norma a cadenza mensile), anche con l'obiettivo di condividere e analizzare situazioni per le quali è necessario intraprendere specifiche azioni/sanzioni sulle imprese fornitrici.

Sono state, inoltre, costituite a livello di singolo Paese specifiche unità, "Contract Controls Area", che hanno il compito di effettuare controlli sulla gestione responsabile della catena di fornitura e di valutare e gestire i rischi in materia di responsabilità solidale (cui sono assoggettate contrattualmente le imprese aggiudicatarie e le eventuali imprese subappaltatrici). I controlli prevedono una prima analisi documentale massiva volta a verificare la regolarità contributiva e il corretto adempimento degli obblighi contrattuali a carico dei fornitori. Successivamente un secondo livello di controllo su un campione di appalti prevede verifiche mirate e approfondite con sopralluoghi in sito.

Formazione e informazione 103-2 103-3

Negli ultimi anni Enel ha organizzato numerosi incontri con gli appaltatori sui temi della sostenibilità finalizzati allo scambio di idee e approcci, Con particolare frequenza negli ultimi due anni – a livello di singolo Paese – si sono organizzati numerosi incontri con gli appaltatori sui temi della sostenibilità (Suppliers Day tenutisi in Italia, Perù, Colombia, Spagna, Romania e Brasile); inoltre, sul sito internet del Global Procurement vengono periodicamente pubblicati articoli nei quali si evidenzia l'impegno del Gruppo su questi temi (https://globalprocurement.enel.com/it.html).

Sempre in tema di tutela e sensibilizzazione, in particolare sugli aspetti di salute e sicurezza, sono state numerose le iniziative intraprese da Enel, volte al coinvolgimento degli appaltatori. Gli infortuni sul lavoro negli ultimi anni sono notevolmente diminuiti grazie anche a queste iniziative.

Approvvigionamento di combustibili

102-9 103-2 103-3

La selezione dei fornitori di combustibili solidi e liquidi viene effettuata mediante il processo "Know Your Customer", attraverso il quale vengono valutati, per ogni controparte, aspetti reputazionali, economico-finanziari e il possesso di idonei requisiti tecnico-commerciali. Viene altresì effettuata la verifica di non appartenenza dei fornitori a specifiche "Black List" di Nazioni Unite, Unione europea e OFAC (Office of Foreign Assets Control).

Si tratta rispettivamente di liste nominative che identificano individui od organizzazioni collegati con associazioni terroristiche, organizzazioni soggette a sanzioni economiche finanziarie da parte dell'UE e organizzazioni cosiddette SDN (Specially Designated Nationals), soggette cioè a sanzioni da parte degli Stati Uniti per accuse, tra le altre, di terrorismo o traffico di stupefacenti.

Per quanto concerne la valutazione di aspetti di sostenibilità delle fonti di carbone, è stato definito un processo interno atto a verificare il possesso di requisiti in linea con gli standard del Gruppo in materia di sicurezza sul lavoro, ambiente e diritti umani.

Ai contratti di acquisto stipulati con ciascun fornitore si applicano i princípi adottati dal Gruppo in materia di Codice Etico e Piano Tolleranza Zero alla Corruzione, ai quali i fornitori devono attenersi. Da parte di Enel viene mantenuta la facoltà di risolvere il contratto in casi gravi di inadempienza a tali princípi.

Infine, per mitigare i rischi derivanti dal trasporto marittimo dei combustibili, Enel si è dotata di uno strumento di valutazione e selezione dei vettori utilizzati (vetting). L'attività del vetting è un industry standard riconosciuto per i trasporti petroliferi, ma da alcuni anni Enel e un numero sempre maggiore di operatori hanno iniziato ad applicare tale metodologia anche per i trasporti di rinfuse solide.

Acquisto di combustibili (mln euro)

1 Il valore 2018 è stato ricalcolato per un aggiornamento della metodologia.

Bettercoal

103-2 103-3

Enel, insieme alle principali utility elettriche europee, è attivamente impegnata in Bettercoal, un'iniziativa globale per promuovere il miglioramento continuo della responsabilità aziendale nella filiera internazionale del carbone. Bettercoal ha pubblicato un codice di condotta sulla base degli standard esistenti e concordati di responsabilità sociale nel settore minerario. Questo stabilisce in dettaglio le linee guida cui le società minerarie possono fare riferimento per definire la propria politica sociale, ambientale ed etica. Il codice di Bettercoal trasferisce ai fornitori le aspettative dei membri riguardo alle loro pratiche relative a quattro macro categorie: gestione, impegno etico e trasparenza, diritti umani e del lavoro, e prestazioni ambientali, promuovendo il miglioramento continuo. Nel corso del 2019 è stata avviata una revisione del codice per allinearlo con le più recenti best practice di sostenibilità, raccogliendo spunti e feedback da tutti gli stakeholder interessati. Le società minerarie aderenti all'iniziativa, in seguito alla firma di una lettera di impegno, danno il via a un percorso virtuoso rappresentato dal sistema di assurance, accettando di sottoporsi a verifiche in sito, effettuate da terze parti indipendenti, sull'applicazione dei princípi elencati nel codice, e concordando un piano di miglioramento continuo per superare eventuali carenze.

Oltre alla crescente presenza di Bettercoal in diversi forum relativi alla sostenibilità del carbone e della supply chain, l'iniziativa è diventata un esempio di collaborazione orientata al miglioramento delle pratiche socialmente responsabili nella catena di fornitura. Nel 2019 le valutazioni di Bettercoal hanno riguardato oltre 400 mln t di produzione di carbone; sono stati rafforzati due gruppi di lavoro dedicati in maniera specifica alla Russia e alla Colombia con piani di lavoro chiari e trasparenti. Sono state inoltre effettuate quattro verifiche in siti localizzati in USA, Colombia e Kazakhstan, e il monitoraggio attivo di 11 piani di miglioramento. Anche per favorire una maggiore trasparenza, sono stati pubblicati quattro report sulle valutazioni in sito effettuate, disponibili al pubblico attraverso il sito internet di Bettercoal; sono stati infine pubblicati una comunicazione di impegno con il Global Compact delle Nazioni Unite ("United Nations Global Compact Communication of Engagement") e il report annuale con il contributo di una ONG esterna.

Per ulteriori informazioni si veda il sito: www.bettercoal.org.

102-15

Sostenibilità ambientale

Piano 2019 2021 Sostenibilità ambientale

SDG ATTIVITÀ TARGET 2020 RISULTATI 2019 CATEGORIE
12 Riduzione delle emissioni
specifiche di SO2
-30% rispetto all'anno
base 2010
0,59 g/kWheq
(-39% rispetto al 2010)
Footprint ambientale
12 Riduzione delle emissioni
specifiche di NOx
-30% rispetto all'anno
base 2010
0,60 g/kWheq
(-29% rispetto al 2010)
Footprint ambientale
12 Riduzione delle emissioni
specifiche di polveri
-70% rispetto all'anno
base 2010
0,12 g/kWheq
(-79% rispetto al 2010)
Footprint ambientale
6
12
Riduzione del fabbisogno
specifico di acqua1
-30% rispetto all'anno
base 2010
0,33 l/kWheq
(-51% rispetto al 2010)
Acqua
12 Riduzione dei rifiuti prodotti -20% rispetto all'anno
base 2015
7,2 mln t
(-32% rispetto al 2015)
Rifiuti

Piano 2020 2022 Sostenibilità ambientale

SDG ATTIVITÀ TARGET CATEGORIE
12 Riduzione delle emissioni specifiche
di SO2
-85% al 2030
rispetto all'anno base 20172
Footprint ambientale
12 Riduzione delle emissioni specifiche
di NOx
-50% al 2030
rispetto all'anno base 20172
Footprint ambientale
12 Riduzione delle emissioni specifiche
di polveri
-95% al 2030
rispetto all'anno base 20172
Footprint ambientale
6
12
Riduzione del fabbisogno specifico
di acqua1
-50% al 2030
rispetto all'anno base 20172
Acqua
12 Riduzione dei rifiuti prodotti -40% al 2030
rispetto all'anno base 20172
Rifiuti
12 Progetto "ZERO Plastica" -
Riduzione dell'utilizzo della plastica
monouso nelle sedi del Gruppo Enel3
Avvio di programmi di riduzione
dell'utilizzo della plastica monouso
su tutte le geografie e definizione
di un target globale al 2022
Rifiuti
> Sedi Enel in Italia4
: -91% al 2021
> Sedi Enel in Spagna: -65% al 2021

2 In seguito alla definizione del target di riduzione delle emissioni al 2030 certificato dal Science Based Targets initiative (SBTi), tali obiettivi sono stati ricalcolati in base all'anno 2017 al fine di garantire opportuna coerenza e allineamento. I target al 2022 rispetto all'anno base 2017 per SO2 ,NOx e polveri sono rispettivamente -80%, -45% e -90%.

3 Il target definito da ciascuna Country è calcolato rispetto al volume dell'utilizzo della plastica monouso riferito all'anno 2018.

4 Non include le sedi con un numero di dipendenti inferiore a 20.

1 A seguito dell'adozione del nuovo GRI 303, dal 2018 il valore finora indicato come consumo specifico viene indicato come fabbisogno specifico.

Sostenibilità ambientale

102-7 EU1 EU2 EU4

Argentina Brasile Bulgaria Canada Cile Colombia Costa Rica Grecia Guatemala India
Termoelettriche2 2 1 - - 8 2 - - - -
Rinnovabili3 2 54 2 1 36 13 3 51 5 3
Nucleari - - - - - - - - - -
Sottostazioni di
trasformazione
17.376 449.935 - - 221.758 446.561 - - - -

1 Include l'area Europa ed Affari Euro-Mediterranei, Italia e Iberia.

2 Nel corso del 2019 tre centrali sono uscite dal perimetro: due in Italia (Mercure e Bastardo) e una in Russia (Reftinskaya).

3 Il numero di centrali per Paese può variare in base al criterio di aggregazione utilizzato (per esempio, organizzativo o di tecnologia).

Bassa Tensione 1.295.984

Media Tensione 887.439

Alta Tensione 46.606

249,9

250,3

229,1

Produzione netta di energia elettrica

103,5

142,8

99,4

71,8

5.282

(TWh)

Per fonte

Termoelettrico

26,3

Per area geografica

Rinnovabile

Nucleare

Europa1

1,6

2017

2018

2019

Per anno

America Latina

Nord America 13,0 Africa, Asia e Oceania

Produzione netta di energia elettrica (TWh)

Per fonte

Per area geografica

Alta Tensione
46.606
Media Tensione
887.439
Bassa Tensione
1.295.984
249,9
250,3

Lunghezza della rete

(km)

Totale

Potenza efficiente netta totale

2.230.029 Termoelettrico

57,1

84,9

85,6

84,3

38,9

42,1

(GW)

Per fonte

Rinnovabile

Per area geografica

21,2

5.282

2 Nel corso del 2019 tre centrali sono uscite dal perimetro: due in Italia (Mercure e Bastardo) e una in Russia (Reftinskaya). 3 Il numero di centrali per Paese può variare in base al criterio di aggregazione utilizzato (per esempio, organizzativo o di tecnologia).

Nucleare 3,3

Europa1

America Latina

Nord America 5,3 Africa, Asia e Oceania

0,8

Per anno

2017

2018

2019

Termoelettriche2

Nucleari

Rinnovabili3

Sottostazioni di trasformazione

1 Include l'area Europa ed Affari Euro-Mediterranei, Italia e Iberia.

Brasile
Bulgaria
Canada
Cile
Colombia
Costa Rica
Grecia
Guatemala
India
Italia
Messico Panama
Perù
Portogallo Romania Russia Spagna Stati Uniti Sudafrica Zambia
1
-
-
8
2
-
-
-
-
27
- -
3
1 - 3 28 - - -
1
36
13
3
51
5
3
598
8 8
10
- 12 - 265 59 7 1
-
-
-
-
-
-
-
- -
-
- - - 3 - - -
221.758
446.561
-
-
-
-
-
- -
21.644
- 225.323 - 7.417 - - -

La politica ambientale

La protezione dell'ambiente e delle risorse naturali, la lotta ai cambiamenti climatici, e il contributo per uno sviluppo economico sostenibile sono fattori strategici nella pianificazione, nell'esercizio e nello sviluppo delle attività di Enel, nonché determinanti per consolidare la leadership dell'Azienda nei mercati dell'energia. Enel applica una politica ambientale di Gruppo dal 1996, che si fonda su quattro princípi fondamentali:

  • 1. proteggere l'ambiente prevenendo gli impatti;
  • 2. migliorare e promuovere la sostenibilità ambientale di prodotti e servizi;
  • 3. creare valore condiviso per l'Azienda e le parti interessate;
  • 4. soddisfare gli obblighi legali di conformità e gli impegni volontari, promuovendo condotte ambiziose di gestione ambientale
  • e persegue dieci obiettivi strategici:
  • 1. Applicazione all'intera organizzazione di Sistemi di Gestione Ambientale, riconosciuti a livello internazionale, ispirati al principio del miglioramento continuo e all'adozione di indici ambientali per la misurazione della performance ambientale dell'intera organizzazione.

a. Ottemperanza annuale alle certificazioni ISO 14001 presenti ed estensione a tutto il perimetro delle attività del Gruppo.

b.Razionalizzazione e armonizzazione delle certificazioni nei vari ambiti organizzativi; ricerca di sinergie e condivisione delle best practice di gestione ambientale.

Capitolo: "Sostenibilità ambientale"

2. Riduzione degli impatti ambientali con l'applicazione delle migliori tecnologie disponibili e delle migliori pratiche nelle fasi di costruzione, esercizio e smantellamento degli impianti, in una prospettiva di analisi del ciclo di vita e di economia circolare.

a. Valutazione dell'impatto sull'ambiente dovuto alla costruzione di impianti o per modifiche rilevanti.

b. Studio e applicazione delle Best Available Technologies (BAT).

c. Tutela e monitoraggio della qualità di acque superficiali e sotterranee nelle aree circostanti gli impianti.

d. Sviluppo interno e applicazione delle best practice internazionali.

c. Riduzione delle perdite di rete associate alla

a. Pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità e accesso open data ai principali parametri ambien-

b. Comunicazione con gli analisti finanziari e partecipazione a diversi indici di sostenibilità. c. Consultazione e coinvolgimento di stakeholder

d. Divulgazione delle iniziative ambientali median-

Capitolo: "Sostenibilità ambientale" – "Impegno contro il cambiamento climatico" – "Comunità e

Formazione e sensibilizzazione dei dipendenti

b.Coinvolgimento dei dipendenti in campagne a

Promozione di pratiche ambientali sostenibili presso i fornitori, gli appaltatori e i clienti.

a. Utilizzo di criteri di qualificazione dei fornitori

b. Incontri di informazione/formazione sugli aspetti ambientali rilevanti in fase di avvio lavori. c. Valutazione dei fornitori basata sulle prestazioni ambientali delle attività svolte per conto di Enel. Capitolo: "Sostenibilità ambientale" – "Catena di

Soddisfare e superare gli obblighi legali di

a. Assicurare che le operazioni siano effettuate in conformità agli obblighi legali dei diversi Paesi e

b. Correggere le eventuali non conformità sul rispetto di obblighi e impegni volontari sottoscritti. c. Valutare ulteriori azioni e condotte volontarie a tutela dell'ambiente, anche se non previste da

agli impegni assunti volontariamente.

Capitolo: "Sostenibilità ambientale"

a. Formazione sulle tematiche ambientali.

tali del Gruppo.

locali.

te web.

8.

9.

10.

condivisione di valore"

sulle tematiche ambientali.

sostegno dell'ambiente.

fornitura sostenibile"

conformità.

obblighi legali.

Capitolo: "Sostenibilità ambientale"

basati sulle prestazioni ambientali.

d. Gestione efficiente della risorsa idrica per usi industriali, con particolare attenzione alle aree in

e. Valorizzazione dei sottoprodotti degli impianti di produzione quali materie prime in processi

f. Promozione di servizi e prodotti per l'efficienza

Capitolo: "Sostenibilità ambientale" – "Impegno

Gestione ottimale dei rifiuti e dei reflui e promozione di iniziative di economia circolare.

d. Selezione qualificata dei fornitori di servizi di smaltimento e utilizzo di sistemi informatici per la

Sviluppo di tecnologie innovative per l'ambiente.

a. Implementazione di sistemi per l'aumento dell'efficienza degli impianti e il contenimento

b. Promozione e sviluppo di reti intelligenti (smart grid) nonché delle soluzioni basate sulla gestione digitale degli asset che ne possano migliorare le

c. Sviluppo di soluzioni innovative a supporto della produzione rinnovabile (fotovoltaico, geotermico, eolico, energia dal mare) anche integrate con

d. Promozione e sviluppo della mobilità elettrica. Capitolo: "Sostenibilità ambientale" – "Infrastrutture,

Comunicazione ai cittadini, alle istituzioni e agli altri stakeholder dei risultati ambientali

a. Diminuzione della produzione di rifiuti. b. Riduzione del carico inquinante dei reflui. c. Aumento della percentuale di recupero dei

distribuzione di energia elettrica.

"water stress".

produttivi esterni.

5.

6.

energetica negli usi finali.

rifiuti e dei reflui prodotti.

tracciabilità dei rifiuti.

delle emissioni.

prestazioni ambientali.

ecosistemi e piattaforme"

dell'Azienda.

7.

sistemi di accumulo dell'energia.

Capitolo: "Sostenibilità ambientale"

contro il cambiamento climatico"

Capitolo: "Sostenibilità ambientale" – "Impegno contro il cambiamento climatico"

3. Realizzazione delle infrastrutture e degli edifici tutelando il territorio e la biodiversità.

a. Sviluppo e aggiornamento di un Piano di Azione per la Biodiversità.

b. Sviluppo di progetti di tutela della biodiversità tenendo conto delle peculiarità degli ambienti locali (conservazione degli habitat delle specie protette, reintroduzione di particolari specie, ripiantumazione di flora indigena in collaborazione con centri di ricerca e osservatori naturalistici).

c. Realizzazione di attività di biomonitoraggio (terrestre, marino, fluviale).

d. Utilizzo di tecnologie a tutela della biodiversità.

e. Mitigazione dell'impatto visivo e sul paesaggio degli impianti di produzione e distribuzione.

Capitolo: "Sostenibilità ambientale"

Leadership nelle fonti rinnovabili e nella generazione di elettricità a basse emissioni e impiego efficiente delle risorse energetiche, idriche e delle materie prime. 4.

a. Ampliamento progressivo del parco di generazione da fonti rinnovabili.

b. Miglioramento dell'efficienza degli impianti di produzione.

c. Riduzione delle perdite di rete associate alla distribuzione di energia elettrica.

d. Gestione efficiente della risorsa idrica per usi industriali, con particolare attenzione alle aree in "water stress".

e. Valorizzazione dei sottoprodotti degli impianti di produzione quali materie prime in processi produttivi esterni.

f. Promozione di servizi e prodotti per l'efficienza energetica negli usi finali.

Capitolo: "Sostenibilità ambientale" – "Impegno contro il cambiamento climatico"

Gestione ottimale dei rifiuti e dei reflui e promozione di iniziative di economia circolare. 5.

a. Diminuzione della produzione di rifiuti.

1.

Applicazione all'intera organizzazione di Sistemi di Gestione Ambientale, riconosciuti a livello internazionale, ispirati al principio del miglioramento continuo e all'adozione di indici ambientali per la misurazione della performance ambienta-

1. proteggere l'ambiente prevenendo gli impatti;

2. migliorare e promuovere la sostenibilità ambientale di prodotti e servizi;

3. creare valore condiviso per l'Azienda e le parti interessate;

a. Ottemperanza annuale alle certificazioni ISO 14001 presenti ed estensione a tutto il perime-

b.Razionalizzazione e armonizzazione delle certificazioni nei vari ambiti organizzativi; ricerca di sinergie e condivisione delle best

Riduzione degli impatti ambientali con l'applicazione delle migliori tecnologie disponibili e delle migliori pratiche nelle fasi di costruzione, esercizio e smantellamento degli impianti, in una prospettiva di analisi del ciclo di vita e di economia circolare.

a. Valutazione dell'impatto sull'ambiente dovuto alla costruzione di impianti o per modifi-

b. Studio e applicazione delle Best Available

c. Tutela e monitoraggio della qualità di acque superficiali e sotterranee nelle aree circostanti

le dell'intera organizzazione.

di gestione ambientale

e persegue dieci obiettivi strategici:

tro delle attività del Gruppo.

practice di gestione ambientale. Capitolo: "Sostenibilità ambientale" 3.

4.

La protezione dell'ambiente e delle risorse naturali, la lotta ai cambiamenti climatici, e il contributo per uno sviluppo economico sostenibile sono fattori strategici nella pianificazione, nell'esercizio e nello sviluppo delle attività di Enel, nonché determinanti per consolidare la leadership dell'Azienda nei mercati dell'energia. Enel applica una politica ambientale di Gruppo dal 1996, che si fonda su quattro princípi fondamentali:

4. soddisfare gli obblighi legali di conformità e gli impegni volontari, promuovendo condotte ambiziose

d. Sviluppo interno e applicazione delle best

Capitolo: "Sostenibilità ambientale" – "Impegno

Realizzazione delle infrastrutture e degli edifici tutelando il territorio e la biodiversità.

a. Sviluppo e aggiornamento di un Piano di

b. Sviluppo di progetti di tutela della biodiversità tenendo conto delle peculiarità degli ambienti locali (conservazione degli habitat delle specie protette, reintroduzione di particolari specie, ripiantumazione di flora indigena in collaborazione con centri di ricerca e osservatori naturalistici). c. Realizzazione di attività di biomonitoraggio

d. Utilizzo di tecnologie a tutela della biodiversità. e. Mitigazione dell'impatto visivo e sul paesaggio degli impianti di produzione e distribuzione.

Leadership nelle fonti rinnovabili e nella generazione di elettricità a basse emissioni e impiego efficiente delle risorse energetiche, idriche

a. Ampliamento progressivo del parco di genera-

b. Miglioramento dell'efficienza degli impianti di

practice internazionali.

contro il cambiamento climatico"

Azione per la Biodiversità.

(terrestre, marino, fluviale).

e delle materie prime.

produzione.

zione da fonti rinnovabili.

Capitolo: "Sostenibilità ambientale"

2.

che rilevanti.

gli impianti.

Technologies (BAT).

b. Riduzione del carico inquinante dei reflui.

c. Aumento della percentuale di recupero dei rifiuti e dei reflui prodotti.

d. Selezione qualificata dei fornitori di servizi di smaltimento e utilizzo di sistemi informatici per la tracciabilità dei rifiuti.

Capitolo: "Sostenibilità ambientale"

Sviluppo di tecnologie innovative per l'ambiente. 6.

a. Implementazione di sistemi per l'aumento dell'efficienza degli impianti e il contenimento delle emissioni.

b. Promozione e sviluppo di reti intelligenti (smart grid) nonché delle soluzioni basate sulla gestione digitale degli asset che ne possano migliorare le prestazioni ambientali.

c. Sviluppo di soluzioni innovative a supporto della produzione rinnovabile (fotovoltaico, geotermico, eolico, energia dal mare) anche integrate con sistemi di accumulo dell'energia.

d. Promozione e sviluppo della mobilità elettrica.

Capitolo: "Sostenibilità ambientale" – "Infrastrutture, ecosistemi e piattaforme"

Comunicazione ai cittadini, alle istituzioni e agli altri stakeholder dei risultati ambientali dell'Azienda. 7.

a. Pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità e accesso open data ai principali parametri ambientali del Gruppo.

b. Comunicazione con gli analisti finanziari e partecipazione a diversi indici di sostenibilità.

c. Consultazione e coinvolgimento di stakeholder locali.

d. Divulgazione delle iniziative ambientali mediante web.

Capitolo: "Sostenibilità ambientale" – "Impegno contro il cambiamento climatico" – "Comunità e condivisione di valore"

Formazione e sensibilizzazione dei dipendenti sulle tematiche ambientali. 8.

  • a. Formazione sulle tematiche ambientali.
  • b.Coinvolgimento dei dipendenti in campagne a sostegno dell'ambiente.

Capitolo: "Sostenibilità ambientale"

Promozione di pratiche ambientali sostenibili presso i fornitori, gli appaltatori e i clienti. 9.

a. Utilizzo di criteri di qualificazione dei fornitori basati sulle prestazioni ambientali.

b. Incontri di informazione/formazione sugli aspetti ambientali rilevanti in fase di avvio lavori. c. Valutazione dei fornitori basata sulle prestazioni ambientali delle attività svolte per conto di Enel.

Capitolo: "Sostenibilità ambientale" – "Catena di fornitura sostenibile"

Soddisfare e superare gli obblighi legali di conformità. 10.

a. Assicurare che le operazioni siano effettuate in conformità agli obblighi legali dei diversi Paesi e agli impegni assunti volontariamente.

b. Correggere le eventuali non conformità sul rispetto di obblighi e impegni volontari sottoscritti. c. Valutare ulteriori azioni e condotte volontarie a tutela dell'ambiente, anche se non previste da obblighi legali.

Capitolo: "Sostenibilità ambientale"

I nostri pilastri

Le fondamenta ESG

Nota metodologica

Green Bond & Appendice

Bilancio di Sostenibilità At a Glance Impegno contro il cambiamento climatico Indicatori di performance

Relazione Finanziaria Annuale

7,2 mln tonnellate di rifiuti prodotte

114 progetti per la tutela della biodiversità

Governance ambientale

La protezione dell'ambiente e delle risorse naturali, la lotta ai cambiamenti climatici e il contributo per uno sviluppo economico sostenibile sono fattori strategici nella pianificazione, nell'esercizio e nello sviluppo delle attività di Enel, nonché determinanti per consolidare la leadership dell'Azienda nei mercati dell'energia.

Dal 1996 Enel applica una politica ambientale di Gruppo, aggiornata nel 2018 e riportata all'inizio di questo capitolo, che trova applicazione in ciascuna struttura aziendale e nell'intera catena del valore1 .

Le attività a rilevanza ambientale sono presidiate in Enel attraverso un'organizzazione diffusa nelle unità operative e armonizzata, per quanto riguarda gli indirizzi generali di politica ambientale, da un'unità centrale di Holding. Nelle Linee di Business e nelle Funzioni Globali di Servizio sono presenti, ai vari livelli, strutture e figure preposte e responsabili che garantiscono la declinazione operativa delle linee strategiche e di indirizzo comuni. In particolare, le Funzioni di staff coordinano la gestione delle rispettive tematiche ambientali, assicurando il necessario supporto specialistico coerentemente con gli indirizzi di Holding, mentre le unità operative gestiscono gli aspetti specifici dei diversi siti industriali.

Enel Data on Environment (EDEN)

Nel 2019 Enel si è dotata di un rinnovato sistema di reporting ambientale, denominato Enel Data on Environment (EDEN), costituito da un tool avanzato, robusto e di facile utilizzo per la raccolta e la gestione dei dati ambientali, destinato anche a supportare la gestione dei piani di miglioramento ambientale delle diverse divisioni, nonché a raccogliere tutti i dati necessari per la redazione annuale del Bilancio di Sostenibilità delle diverse società del Gruppo.

EDEN prevede la possibilità di registrare oltre 1.750 variabili ambientali, suddivise in blocchi tematici (carburanti, emissioni, rifiuti, acqua, suolo, materiali di consumo, materiali in stock, dati operativi, azioni per il miglioramento ambientale ecc.) e di calcolare specifici KPI in linea con gli standard di rendicontazione della sostenibilità (GRI - Global Reporting Initiative). Oltre a un supporto multilingue, il tool prevede funzioni di inserimento dati per tecnologia, per differenti livelli organizzativi (impianto, Paese) e differenti profili utente. Ciascun dato, al momento del suo inserimento, è soggetto a controlli formali e di coerenza e a successivi livelli di validazione. Per il suo utilizzo sono state formate oltre 250 persone durante oltre 20 sessioni di training condotte nei diversi Paesi in cui Enel opera.

1 La politica ambientale del Gruppo Enel copre l'intera catena del valore, applicandosi a: tutte le fasi di produzione di ogni prodotto e servizio, inclusa la fase di distribuzione e di logistica, nonché la relativa gestione dei rifiuti; ciascuna sede ed edificio; la totalità delle relazioni con gli stakeholder esterni; tutti i processi di fusione e acquisizione; ogni partner commerciale chiave (inclusi i partner relativi a operazioni non gestite, joint venture, outsourcing o produttori terzi); ciascun fornitore, compresi i fornitori di servizi e appaltatori; tutti i processi di due diligence e Merger&Acquisition.

Le fondamenta ESG

Sistemi di Gestione Ambientale

L'applicazione all'intera organizzazione di Sistemi di Gestione Ambientale, certificati ISO 14001, è uno degli obiettivi strategici definiti nella politica ambientale di Gruppo. A fine 2019 risultano attivati e certificati Sistemi di Gestione Ambientale nella quasi totalità delle attività operative (impianti di produzione, reti, servizi, immobili, vendita ecc.). Per i nuovi impianti e installazioni sono state avviate le attività propedeutiche alla certificazione.

Data la complessità e la varietà delle attività svolte, il Gruppo ha deciso di adottare i sistemi di gestione mediante un approccio modulare. È stato pertanto definito un sistema di gestione a livello di Holding, certificato ISO 14001:2015 che fornisce indirizzo e coordinamento alle Linee di Business sulle tematiche ambientali. Ciascuna Linea di Business ha poi attivato il proprio Sistema di Gestione Ambientale focalizzato sulle proprie specifiche attività. I sistemi di gestione adottati soddisfano i nuovi requisiti introdotti nell'ultima edizione della normativa (14001:2015). In particolare, per quanto riguarda i requisiti relativi all'analisi del contesto i sistemi utilizzano le analisi presentate nel Bilancio di Sostenibilità (si veda il paragrafo "Definizione delle priorità") e che tengono conto del contesto sia esterno sia interno. Nei principali siti produttivi termoelettrici e da fonte geotermica in Europa, Enel si è anche dotata di registrazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme, https://corporate. enel.it/it/storie/a/2016/11/certificazioni-emas). Inoltre, nel rispetto dei quattro princípi fondamentali alla base della politica ambientale, in particolare dell'impegno a "proteggere l'ambiente prevenendo gli impatti", è stata definita nel corso del 2018 la"Stop Work Policy" del Gruppo con la quale si richiede a tutti i lavoratori di intervenire tempestivamente e di fermare le attività in presenza di rischi non solo per la salute e la sicurezza, ma anche per l'ambiente.

La formazione è uno degli obiettivi strategici della politica di Gruppo e parte integrante del Sistema di Gestione Ambientale. Nel 2019 sono state erogate circa 33mila ore di formazione che hanno riguardato l'ambito dei Sistemi di Gestione Ambientale, come per esempio la gestione delle acque e dei rifiuti, il ripristino ambientale, le attività di prevenzione.

Nel 2019 è stato completato un programma di formazione ambientale mirato ad accrescere le competenze del personale tecnico e la consapevolezza del personale con responsabilità di gestione operativa. Il programma, avviato nel 2018 nella Generazione Termoelettrica in Italia, si è esteso alle altre Linee di Business e nel corso del 2020 si estenderà agli altri Paesi.

Green Bond & Appendice

Nota metodologica

Enel Stop Work Policy

In Enel siamo costantemente impegnati a promuovere e consolidare la cultura della salute e della sicurezza di tutte le persone coinvolte nelle nostre attività ovunque nel mondo, accrescendo la consapevolezza dei rischi e promuovendo comportamenti responsabili al fine di assicurare lo svolgimento del lavoro in qualità e senza infortuni, perché ogni persona che lavora con noi rappresenta il bene più prezioso da tutelare.

Siamo impegnati a salvaguardare l'ambiente, convinti che prevenire rischi e promuovere comportamenti responsabili consenta di difendere il nostro benessere e quello delle generazioni future.

Chiediamo pertanto a ciascuno di voi di intervenire tempestivamente e di fermare qualsiasi attività che possa mettere a rischio la propria salute e sicurezza o quella degli altri o, analogamente, che possa provocare un danno all'ambiente, inteso come compromissione della qualità delle sue componenti (aria, suolo, acqua, flora e fauna), o alla salvaguardia del patrimonio archeologico e artistico di un sito.

Vi chiediamo inoltre di segnalare prontamente al vostro superiore diretto o al più alto rappresentante Enel sul posto qualsiasi comportamento non sicuro e qualsiasi azione, omissione o situazione che possa potenzialmente condurre a un infortunio o a un danno ambientale. L'ordine di Stop Work deve essere applicato senza temere conseguenze. Nessuna colpa o responsabilità potrà essere attribuita a un dipendente o appaltatore che segnali in buona fede una situazione a rischio o che fermi le attività, anche se tale azione dovesse successivamente risultare non necessaria.

La salute e la sicurezza dei lavoratori e la salvaguardia dell'ambiente sono il nostro impegno quotidiano e sono prioritarie rispetto a qualsiasi altra esigenza.

Francesco Starace - Amministratore Delegato e Direttore Generale

Analisi di rischio ambientale

102-15

Al fine di individuare e minimizzare i rischi ambientali correlati alle sue attività, Enel, oltre ad adottare in ogni sito produttivo e sede operativa un Sistema di Gestione Ambientale certificato ISO 14001, applica a livello di Gruppo una serie di importanti strumenti di indagine e di intervento in grado di operare fra loro in maniera sinergica a tutela dell'ambiente.

  • > Politica di Gruppo per la classificazione e l'analisi degli eventi incidentali ambientali. Gli eventi incidentali ambientali sono classificati per tipologia e rilevanza in base alla stima dei loro possibili impatti sulle matrici ambientali e sugli eventuali bersagli sensibili (ecosistemi e aree protette), nonché dei loro possibili effetti negativi sull'organizzazione. A seconda della loro classificazione e rilevanza, la policy identifica le procedure da adottare per la loro comunicazione, l'analisi delle cause e il monitoraggio delle successive azioni correttive e di miglioramento. La sua rigorosa applicazione in ogni realtà operativa del Gruppo garantisce a Enel un robusto e tempestivo presidio ambientale.
  • > Politica per la valutazione dei rischi e delle opportunità ambientali. Nel corso del 2019 sono state eseguite a livello di Gruppo oltre 1.200 analisi di rischio ambientale in altrettanti siti operativi e Funzioni di staff distribuiti in tutte le aree geografiche in cui opera Enel, integrando sinergicamente i precedenti approcci divisionali in un unico modello di analisi condiviso, organico e omogeneo. L'analisi, in particolare, ha garantito una più efficace individuazione, classificazione e gestione dei rischi e delle opportunità per l'ambiente e per l'organizzazione. L'approccio adottato, sempre più rivolto all'intero ciclo di vita, ha previsto l'analisi dei processi e delle attività operative svolte in ciascun sito o ambito territoriale, valutandone le possibili interazioni con le matrici ambientali, nonché dei controlli adottati per il rispetto della compliance normativa e dei più stringenti target volontari di miglioramento continuo. La valutazione del rischio è stata inoltre estesa agli aspetti ambientali legati alle attività di governance e di indirizzo strategico svolte dalle Funzioni centrali dell'organizzazione.
  • > Politica sugli Extra Checking on Site (ECoS). L'ECoS è uno strumento per la pianificazione e la conduzione di visite in sito operate da gruppi di esperti interdivisionali a supporto di impianti e strutture operative, finalizzato

all'individuazione di piani di miglioramento e alla condivisione delle migliori pratiche. Nel corso del 2019 sono stati realizzati da parte delle diverse Business Line in tutti i Paesi del Gruppo oltre 230 ECoS (tra safety e ambiente). Con un approccio strutturato in precisi cluster di valutazione, gli ECoS hanno analizzato i luoghi di lavoro, i sistemi di gestione e controllo, le organizzazioni e le pratiche adottate in campo ambientale, oltre che di salute e sicurezza.

> Assessment ambientale dei fornitori. In considerazione dell'importanza che hanno i fornitori nel determinare le prestazioni ambientali complessive dell'Azienda, a fine 2019 Enel ha deciso di dotarsi di una procedura di verifica ambientale dei fornitori strutturata e omogenea per tutto il Gruppo. La verifica del fornitore può essere attivata in fase di qualifica, soprattutto per le attività ad alto rischio ambientale, e il superamento di uno standard minimo è condizione necessaria alla qualifica come fornitore Enel. A seguito invece di eventi ambientali significativi, il fornitore può essere oggetto di un assessment straordinario finalizzato a individuare azioni di miglioramento che il fornitore deve mettere in atto, per evitare che questo evento si possa ripetere in futuro.

Emissioni

305-1 305-7

La costante riduzione degli impatti ambientali associati all'esercizio dei propri impianti è un obiettivo strategico perseguito da Enel attraverso l'applicazione delle migliori tecnologie disponibili e delle migliori pratiche internazionali. I valori delle emissioni di CO2 e degli inquinanti nel corso del 2019 hanno registrato una diminuzione sia nelle massiche sia nei valori specifici, a causa della minore produzione termoelettrica, in particolare a carbone, rispetto al 2018. Alla minore produzione termoelettrica ha contribuito l'uscita dal perimetro di consolidamento, per vendita, della centrale a carbone russa di Reftinskaya il 1° ottobre 2019.

Emissioni gas serra

La riduzione delle emissioni di gas serra è uno degli obiettivi prioritari indicati nella politica ambientale, perseguito attraverso l'ampliamento progressivo del parco di generazione da fonti rinnovabili e l'efficientamento delle infrastrutture.

In particolare, le emissioni di gas serra derivanti dalle attività industriali di Enel sono riconducibili principalmente alle emissioni di anidride carbonica (CO2 ) della generazione termoelettrica, e, in maniera più marginale, alle perdite di esafluoruro di zolfo (SF6 ) nella rete di distribuzione. Le emissioni specifiche di CO2 nel 2019 sono state pari2 a 296 g/kWheq, in linea con l'obiettivo certificato dalla Science Based Targets initiative che il Gruppo ha definito al 2030. Per un dettaglio sulle emissioni di gas serra si rimanda al capitolo "Impegno contro il cambiamento climatico".

SO2 , NOx e polveri

103-2 103-3 305-7

Una particolare attenzione è posta in riferimento alle emissioni dei principali inquinanti atmosferici associati alla produzione termoelettrica: gli ossidi di zolfo (SO2 ), gli ossidi di azoto (NOx ) e le polveri. A questo fine, nel corso del 2019 sono stati completati interventi su specifici impianti termoelettrici, principalmente a carbone, per un totale di 145 milioni di euro, ed è stato definito un piano di investimento per il triennio 2020-2022 pari a 187 milioni di euro. La scelta degli interventi di miglioramento delle prestazioni ambientali più idonei per ciascun impianto è frutto di un'analisi che, partendo dalle migliori tecnologie e pratiche internazionali, prende in considerazione fattori quali: il contesto e le priorità locali, le modalità di funzionamento dell'impianto intese come ore di esercizio annue, la configurazione impiantistica attuale e le prospettive di vita produttiva.

La misura delle emissioni è effettuata nel rispetto del quadro normativo di ogni Paese e, nella maggior parte dei grandi impianti, prevede un sistema di misurazione in continuo in grado di verificare il rispetto dei limiti in tempo reale, la cui affidabilità è garantita da enti certificatori accreditati e da verifiche congiunte con gli enti preposti ai controlli.

Nel 2019 le emissioni sono diminuite rispetto al 2018 per tutti gli inquinanti principali sia in termini assoluti sia in termini specifici. Queste riduzioni sono riconducibili sia alla minore produzione da fonti fossili, in particolare a carbone, sia agli interventi di efficientamento messi in atto.

In particolare, le emissioni specifiche di SO2 sono state pari a 0,59 g/kWheq (-21% rispetto al 2018), quelle di NOx a 0,60 g/kWheq (-17% rispetto al 2018) e quelle di polveri a 0,12 g/kWheq (-29% rispetto al 2018)3. La riduzione delle polveri è legata principalmente alla minore produzione da carbone registrata durante l'anno4. Enel, rispetto ai dati consuntivati nel 2010, si è posta il raggiungimento entro il 2020 di obiettivi di riduzione delle emissioni specifiche in atmosfera basati sul Piano Industriale e sui piani previsti di installazione o di miglioramento dei sistemi di abbattimento. Tali obiettivi sono stati raggiunti con un anno di anticipo per i valori specifici di SO2 e polveri, mentre per gli NOx il raggiungimento è comunque previsto per il 2020.

Il Gruppo, inoltre, rispetto ai dati consuntivati nel 2017, si è posto da quest'anno ulteriori obiettivi di riduzione delle emissioni specifiche degli inquinanti in atmosfera entro il 2030. Il trend di riduzione e i target sono in linea con l'obiettivo, riconosciuto come "science-based" da SBTi, di raggiungere un valore dell'emissione specifica di CO2 pari a 125 g/kWheq.

2 Valore relativo alla sola produzione consolidata. Relativamente al valore comprensivo della capacità gestita, le emissioni di CO2 sono pari a 284 g/kWheq.

3 Rispetto all'anno base 2010, le emissioni di SO2 sono diminuite del 39%, quelle di NOx del 29% e le polveri del 79%.

4 Contributo rilevante è stato fornito dalla contabilizzazione delle emissioni della Centrale di Reftinskaya in Russia per soli nove mesi a seguito dell'uscita per vendita della centrale dal perimetro di consolidamento.

Riduzione delle emissioni specifiche di NOx (g/kWheq)

Riduzione delle polveri (g/kWheq)

Energia

103-2 103-3 302-1 302-3 302-4

Consumo di combustibile per fonte primaria (.000 TJ)

Consumo totale di combustibili fossili per produzione termoelettrica semplice e combinata - Mtep (%)

Intensità di energia

(MJ/kWheq)

Per Enel utilizzare in maniera efficiente l'energia significa, da un lato, massimizzare il rendimento del mix di fonti (termoelettriche, nucleari e rinnovabili) e, dall'altro, rendere la rete di distribuzione sempre più efficiente. La strategia di riduzione dei consumi energetici di Enel, quindi, prevede investimenti per aumentare l'efficienza in tutte le attività del Gruppo, dalla produzione alla distribuzione, e punta anche a diffondere una maggiore consapevolezza nei comportamenti (si veda anche il capitolo "Impegno contro il cambiamento climatico"). Nel 2019 sono continuate le attività di efficientamento dei processi ed è proseguita l'attuazione di programmi di eccellenza operativa nelle varie Linee di Business. I consumi energetici sono principalmente rappresentati dai combustibili fossili per il funzionamento delle centrali termoelettriche e dall'uranio per le centrali nucleari. Una quota contenuta del consumo energetico è relativa al funzionamento delle centrali di produzione di elettricità da fonti rinnovabili.

Il consumo diretto complessivo di combustibile risulta pari a 1.257.972 TJ (pari a 30,1 Mtep). Durante l'anno è stata registrata una diminuzione del 19% rispetto al 2018 dei consumi energetici di combustibile dovuti alla minore produzione termoelettrica in particolare a carbone. La produzione geotermica in Italia e Cile è rimasta sostanzialmente stabile. L'intensità energetica del Gruppo, che fornisce una misura dell'efficienza operativa, nel 2019 risulta pari a 5,4 MJ/kWheq, registrando una diminuzione del 10% rispetto all'anno precedente. Il decremento riflette il cambiamento del mix di produzione nell'anno che registra, a fronte di una diminuzione della quota da termoelettrico, una crescita della produzione da fonti rinnovabili. Come avvenuto lo scorso anno, anche nel corso del 2019 sono state effettuate diverse iniziative in termini di efficientamento energetico. In Italia, per esempio, per E-Distribuzione nel 2019 si sono acquistati in totale 1.651.295 TEE (Titoli di Efficienza Energetica5 ), cui bisogna aggiungere 769.033 TEE allo scoperto per concludere gli obblighi in scadenza per l'anno 2018 (termine maggio 2019); nel periodo giugno-dicembre 2019 si sono acquistati i TEE necessari per assolvere all'anno d'obbligo 2019, in scadenza il 31 maggio 2020. In Romania, invece, sono stati risparmiati in tutto circa 160.000 GJ grazie a interventi di manutenzione e a opere di ammodernamento di stazioni e sottostazioni, alla sostituzione di attrezzature e trasformatori di potenza, a lavori di ristrutturazione e all'ammodernamento delle stazioni di trasformazione, al montaggio e all'adozione degli smart meter. Ancora, in Spagna, nella Centrale di Puentes, sono stati risparmiati circa 83.450 GJ a seguito di interventi di miglioramento sulle torri di raffreddamento, sulle turbine, a interventi di minimizzazione delle perdite nei preriscaldatori d'aria, nonché alla sostituzione di apparecchi convenzionali con apparecchi a LED.

Acqua

103-2 103-3 303-1 303-2 303-3

5 I titoli di efficienza energetica (anche detti certificati bianchi) sono emessi dal Gestore del Servizio Elettrico ed equivalgono al risparmio di 1 tonnellata equivalente di petrolio (tep), che è l'unità convenzionale di misura usata comunemente nei bilanci energetici per esprimere tutte le fonti di energia tenendo conto del loro potere calorifico. I distributori di energia elettrica possono conseguire gli obiettivi di incremento di efficienza energetica sia attraverso la realizzazione di progetti volti al risparmio di energia e la conseguente emissione dei TEE, sia acquistando TEE da altri soggetti.

L'uso responsabile della risorsa idrica è uno degli obiettivi strategici della politica ambientale e prevede l'adozione di un approccio integrato che si basa su tre linee d'azione, illustrate di seguito.

> Utilizzo efficiente delle risorse idriche anche attraverso il controllo delle perdite. Il Gruppo Enel preleva acqua da fonti idriche principalmente per scopi industriali, come il raffreddamento, i sistemi di abbattimento delle emissioni in atmosfera (per esempio, la desolforazione, l'abbattimento degli ossidi di azoto) e la impiega in massima parte per la produzione termoelettrica e nucleare. Nel 2019 il fabbisogno complessivo di acqua è stato pari a circa 77,3 mln m3 , con una riduzione di circa il 20% rispetto al 2018 (pari a 96,3 mln m3 ), dovuta a una minore produzione termoelettrica, in particolare a carbone6 . Il fabbisogno specifico idrico di Gruppo, comprendente l'attività termoelettrica, nucleare, geotermica, e altre attività per usi industriali, nel 2019 è stato, invece, pari a 0,33 l/kWheq, inferiore del 13% rispetto all'anno precedente e in linea con i target di riduzione di fabbisogno di acqua del Gruppo7 . Enel persegue l'obiettivo della riduzione del fabbisogno specifico di acqua. Il target di riduzione del 30% al 2020, rispetto ai dati consuntivati nel 2010 è stato raggiunto con i risultati del 2017 con tre anni di anticipo. Il Gruppo ha definito un ulteriore obiettivo di riduzione del 50% del consumo specifico di acqua al 2030 rispetto al 2017

6 Non rientra in questo valore il prelievo di acqua utilizzato per il raffreddamento a ciclo aperto perché le acque sono restituite al corpo idrico originario nella medesima quantità, con caratteristiche chimiche inalterate e variazioni minime in termini di temperatura (sempre entro i limiti fissati dalle normative nei Paesi in cui Enel opera).

7 Con riferimento all'anno base 2010, la riduzione del fabbisogno specifico di acqua è del 51%.

e stabilito, sulla base dei risultati raggiunti e della pianificazione da Piano Industriale triennale, che prevede un efficientamento dell'uso della risorsa idrica negli impianti termoelettrici esistenti, un'evoluzione del mix verso le energie rinnovabili e una riduzione della generazione da fonte fossile attraverso una variazione del perimetro del parco di produzione.

I fabbisogni complessivi di acqua per l'attività produttiva del Gruppo vengono coperti attraverso il prelievo da fonti cosiddette non scarse (acqua di mare), scarse (acque dolci di superficie, acque sotterranee e da acquedotto industriale) oppure attraverso l'utilizzo dei reflui derivanti dai processi produttivi. Il Gruppo è impegnato nella riduzione dei consumi di acqua nei processi produttivi, in particolare favorendone il ricircolo negli impianti. In alcune centrali a carbone, per esempio, le acque di spurgo delle torri di raffreddamento in circuito chiuso vengono riutilizzate nei desolforatori, mentre l'impiego di cristallizzatori a valle dei desolforatori consente il totale recupero dei reflui in uscita.

Enel effettua un costante monitoraggio di tutti i siti di produzione che si trovano in zone a rischio di scarsità idrica al fine di gestire la risorsa acqua nella maniera più efficiente. In particolare, il monitoraggio dei siti avviene attraverso i seguenti livelli di analisi:

  • > mappatura dei siti di produzione ricadenti in aree con potenziali situazioni di "water scarcity", in cui cioè il valore medio delle risorse idriche rinnovabili per persona risulta essere inferiore al riferimento fissato dalla FAO (la mappatura è effettuata attraverso l'uso del Global Water Tool del World Business Council for Sustainable Development);
  • > individuazione dei siti di produzione "critici", ossia di quelli in "Water Scarcity Area" con approvvigionamento di acqua dolce;
  • > gestione più efficiente della risorsa acqua tesa anche a massimizzare l'approvvigionamento da reflui e da acqua di mare.

Nel 2019 circa l'8% del totale dell'energia prodotta dal Gruppo Enel ha utilizzato acqua dolce in zone cosiddette "water stressed"8 . In queste aree i prelievi avvengono principalmente da fonti scarse e costituiscono il 14% di quelli complessivi del Gruppo.

La forte espansione del parco impianti solare, naturalmente destinato alla collocazione anche in aree "water stressed", ha evidenziato un nuovo uso dell'acqua, relativo alla pulizia dei pannelli fotovoltaici dovuta alla deposizione delle polveri in superficie. Benché si tratti di volumi poco significativi, Enel ha adottato per tali impianti approcci di pulizia basati su algoritmi che ottimizzano il consumo di acqua.

  • > Ottimizzazione del trattamento dei reflui e salvaguardia della qualità dell'acqua dell'ambiente di destinazione. Le acque reflue sono gli scarichi degli impianti che, a valle dei recuperi e riutilizzi interni, sono restituite ai corpi idrici superficiali. Lo scarico avviene sempre a valle di un processo di trattamento che rimuove eventuali inquinanti presenti a un livello tale da non arrecare impatti negativi, e comunque nei limiti delle normative nazionali di riferimento. Dove il contesto locale lo ha consentito, Enel ha utilizzato, come fonti idriche in ingresso per i propri processi, acque reflue, fornite tipicamente da consorzi di gestione idrica, a valle di processi di trattamento.
  • > Gestione responsabile e integrata dei bacini idrogeologici allo scopo di preservare gli usi multipli del territorio e la qualità delle acque. Un elemento importante nella gestione delle acque è rappresentato dall'esercizio delle centrali idroelettriche. Queste centrali, che non concorrono al consumo di acqua del Gruppo dal momento che l'acqua prelevata viene interamente restituita, svolgono una serie di servizi aggiuntivi per la società rispetto alla sola generazione di energia rinnovabile.

Diversi impianti sono infatti coinvolti, con una gestione condivisa con gli stakeholder pubblici e privati interessati, nella gestione della riserva idrica per servizi polivalenti, che vanno dal controllo delle piene agli usi idropotabili e irrigui, alla prevenzione incendi, alla gestione dei rifiuti fluviali trattenuti dalle opere di ritenuta, senza dimenticare le numerose iniziative culturali, ricreative e naturalistiche organizzate in relazione alla presenza degli impianti stessi. Il contributo dei serbatoi degli impianti idroelettrici è particolarmente rilevante nella risposta agli effetti dei cambiamenti climatici, dal momento che l'impianto aumenta il livello di protezione delle comunità che subiscono i sempre più frequenti eventi alluvionali estremi come pure i periodi prolungati di siccità.

È inoltre da sottolineare la gestione dei rilasci dagli impianti idroelettrici mediante programmi specifici per assicurare i volumi necessari a preservare lo stato ecologico dei fiumi (deflussi minimi vitali).

8 Il World Resources Institute (WRI) ha definito "Water Stressed Area" una zona per la quale la disponibilità di acqua pro capite annua risulta inferiore a 1.700 m3 .

Enel Green Power: il portale GIS dell'idroelettrico

La tecnologia idroelettrica è tra le fonti di energia rinnovabile che può maggiormente beneficiare dall'adozione di una piattaforma e di strumenti di analisi geospaziale, considerando che la produzione di energia è strettamente legata ai parametri geografici, ai dati meteorologici, alla complessa gestione delle risorse idriche anche in situazioni di emergenza, ma soprattutto al contesto delle opere civili e del territorio.

Enel Green Power ha sviluppato il primo Portale GIS (Geographic Information System) per l'esercizio e la manutenzione degli impianti idroelettrici, creando un framework geografico unificato per l'archiviazione, l'elaborazione, l'analisi e la presentazione di vari tipi di dati, con la geografia come variabile chiave in tutte le informazioni. Tale portale assisterà il processo decisionale.

Tutti i dati sono organizzati in "layer" tematici in relazione alla posizione e alla geometria degli asset digitalizzati e correlati con le informazioni GIS acquisite attraverso tecnologie consolidate come satelliti, droni, laser scanner. In particolare, il Portale GIS per O&M Idro è raggruppato in quattro categorie tematiche:

  • > asset: le applicazioni riguardano la mappatura digitale degli impianti, offrendo funzionalità di revisione dei componenti delle centrali, dati catastali e analisi geografiche;
  • > Hydro Plants Monitoring: le applicazioni sviluppate, specialistiche e operative, sono di monitoraggio sui parametri delle centrali idroelettriche. Le applicazioni specialistiche servono per facilitare la correlazione dei dati dei geoservizi in layer tematici con gli asset idroelettrici e si concentrano principalmente: sulla gestione delle emergenze, sulla valutazione dei rischi, sulla geologia, sull'idrologia, sulle informazioni ambientali, sui dati meteorologici. Le applicazioni operative riguardano: geo-elaborazione per il calcolo e la mappatura dei percorsi d'acqua e dei bacini idrografici, rilievi batimetrici per la raccolta e l'analisi dei dati dei bacini e un'applicazione personalizzata per il rilevamento delle modifiche − "Change Detection" − dedicata al confronto di immagini satellitari in diversi timestamp, forniti dal servizio europeo Sentinel, correlati con la posizione degli asset idro;
  • > droni: per la raccolta ed elaborazione dei dati raccolti dalle ispezioni effettuate con droni. I dati sono pubblicati nel portale GIS per ulteriori analisi e per applicare tecniche di "Change Detection" in voli consecutivi per identificare i cambiamenti negli asset o nel terreno, al fine di identificare in anticipo situazioni di potenziale rischio;
  • > ispezioni specialistiche: per raccogliere dati GIS provenienti da progetti particolarmente innovativi come le ispezioni GPR (Ground Penetrating Radar), dati di monitoraggio geologico delle frane in tempo reale utilizzando sensori IoT in campo e dati di laser scanner.

È in corso di sviluppo anche un software GIS online dedicato ai processi di pianificazione della produzione e alla gestione degli eventi di emergenza utilizzando previsioni con anticipo di 72 ore al fine di calcolare le portate in arrivo all'interno dei bacini idrografici dove sono ubicati gli impianti idroelettrici dell'Azienda. Il modulo specifico sarà in grado sia di modellare il terreno in termini di tipologia, grado di umidità, e altre variabili rilevanti, utilizzando un modello di afflussi-deflussi di Enel Green Power, sia di fornire previsioni sulla disponibilità delle risorse idriche, utilizzando dati meteorologici previsionali a livello orario.

Rifiuti 103-2 103-3 306-2

La gestione ottimale dei rifiuti rappresenta un obiettivo strategico della politica ambientale di Enel (si veda il punto 5 della politica ambientale) che lo declina in precise linee di azione ispirate ai princípi comunitari della Waste Hierarchy Prevention e della circular economy.

Al fine di rafforzare ulteriormente tale impegno, in un'ottica di miglioramento continuo, nel corso del 2019 Enel si è dotata di una Linea Guida di Gruppo per la Gestione dei Rifiuti, nella quale sono state raccolte e portate a fattor comune di tutte le Business Line le migliori pratiche aziendali ritenute fondamentali per l'ottimale gestione dei rifiuti, prodotti sia direttamente sia dalle attività in appalto.

Le strategie di gestione dei rifiuti adottate in tutti i siti produttivi e sedi Enel sono state rivolte innanzitutto a prevenire la generazione di rifiuti, in particolare di quelli pericolosi, e conseguentemente a massimizzare i quantitativi riutilizzati, riciclati o recuperati come sottoprodotti, materie prime secondarie o come fonte di energia, adottando solo come soluzione residuale quella del loro smaltimento in discarica secondo le disposizioni di legge.

Enel, in particolare, si è posta importanti obiettivi di riduzione dei rifiuti prodotti, così come sopra riportato nel

"Target 2020-2030" relativo ai rifiuti.

Un sempre maggiore sforzo è stato rivolto ad acquisire informazioni trasparenti e comparabili sull'impatto ambientale delle sostanze e dei prodotti approvvigionati, in una prospettiva di ciclo di vita, per esempio prendendo in considerazione le dichiarazioni ambientali dei prodotti, ove disponibili. Analogamente, un'attenzione sempre maggiore è stata rivolta all'adozione di modelli di Responsabilità Estesa del Produttore (Extended Producer Responsibility - EPR) in relazione anche alle fasi di post-consumo dei prodotti e dei servizi forniti. Nel 2019, di particolare rilievo in tal ambito è stato l'impegno assunto da Enel X, che ha adottato un modello integrato di servizi di e-mobility capace di garantire una rigorosa ed efficiente gestione a fine vita delle infrastrutture di ricarica delle auto elettriche (box station, pole station, fast-recharge) e il loro recupero (al 95% in peso) come RAEE tramite l'adesione, in Italia, al consorzio Remedia.

Allo stesso modo, la qualifica ambientale di tutti i fornitori e fra questi, in particolare, di quelli dedicati a servizi di smaltimento e recupero dei rifiuti, è divenuta parte integrante del modello di gestione ambientale di Enel, con lo scopo di promuovere requisiti sempre più elevati di gestione e sostenibilità ambientale presso tutti i propri fornitori.

L'impegno verso il costante aumento delle percentuali di recupero dei rifiuti prodotti è stato indicato come fondamentale per un'efficace transizione da un'economia lineare a un'economia circolare, con lo scopo di minimizzare lo sfruttamento di risorse naturali in accordo con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e di contrasto ai cambiamenti climatici. Un ruolo fondamentale in tale ambito è rivestito dal significativo recupero dei rifiuti di processo derivanti dalla generazione termoelettrica, in virtù dei loro significativi quantitativi, legati all'andamento delle attività produttive, e delle loro proprietà chimico-fisiche. Tra questi, principalmente, rientrano le ceneri da carbone e i gessi da desolforazione, riutilizzati in edilizia per la produzione di cementi, calcestruzzi e laterizi secondo specifici requisiti tecnici e ambientali di controllo. Sono inoltre prevalentemente destinati al recupero completo numerosi altri rifiuti di manutenzione degli impianti di generazione termoelettrica, quali gli oli esausti, le batterie e numerosi scarti metallici, tra cui ferro, rame, alluminio e residui da filtrazione primaria negli impianti idroelettrici.

Un rilevante impegno è stato inoltre rivolto durante lo scorso

anno a garantire il recupero dei rifiuti prodotti dalle attività di demolizione e smantellamento degli impianti a fine vita e di quelli destinati a nuovi impieghi nell'ambito del progetto Futur-e, attraverso l'adozione di tecniche di demolizione selettiva delle strutture e di soluzioni per la valorizzazione dei materiali di risulta.

Al fine di poter individuare e perseguire iniziative di miglioramento più mirate ed efficaci, una particolare attenzione è stata rivolta nel corso del 2019 alla valutazione dei quantitativi di rifiuti pericolosi prodotti nelle principali aree geografiche del Gruppo, e un focus prioritario è stato assegnato ai rifiuti generati dalle attività di gestione delle reti per la distribuzione elettrica e ai loro programmi di recupero. I principali rifiuti pericolosi sono costituiti in questo settore dagli oli minerali dielettrici impiegati come isolanti nelle apparecchiature elettriche e dagli accumulatori, giunti a fine vita, utilizzati come riserva di energia nelle cabine di trasformazione. Una volta classificati come rifiuto, gli oli vengono conferiti a imprese iscritte/autorizzate per la loro rigenerazione o termovalorizzazione, nel caso in cui la rigenerazione non sia applicabile, mentre gli accumulatori a fine vita vengono conferiti a imprese iscritte/autorizzate per il recupero di materie prime secondarie.

Particolarmente rilevanti nell'ambito della Business Line Infrastructure & Networks sono stati inoltre i risultati ottenuti dai progetti avviati in diversi Paesi per la sostituzione sostenibile dei contatori intelligenti di prima generazione e il recupero dei loro materiali costitutivi. In particolare, in Italia, è stata avviata nel 2017 una campagna per la sostituzione di circa 31 milioni di smart meter e, al termine del 2019, oltre 6 milioni di contatori elettronici di vecchia generazione sono già stati sostituiti. Il contatore è composto

per circa il 65% da materie plastiche e per la restante parte prevalentemente da ferro (12%), rame (7%) e schede elettroniche (7%). Questi materiali, opportunamente recuperati presso impianti autorizzati, divengono risorse riutilizzabili in altri cicli produttivi. In ottica di economia circolare, anche i materiali non plastici sono interamente riciclati: i componenti della scheda elettronica, per esempio, vengono destinati al settore dell'oreficeria, il rame alla fabbricazione dell'ottone, il ferro all'edilizia.

Riguardo ai dati di consuntivazione annuale, nel 2019 Enel ha prodotto circa 7,2 mln t di rifiuti, di cui il 99% classificato come non pericoloso. I rifiuti prodotti dalle attività del Gruppo sono stati interamente conferiti a siti autorizzati in base alla loro classificazione, prediligendo e massimizzando sempre, in linea con le politiche adottate dal Gruppo, le destinazioni a recupero. Il quantitativo prodotto è in diminuzione del 20% rispetto al 20189 . Tale variazione è dovuta a una minore produzione di rifiuti derivante dalla generazione termoelettrica, in particolar modo quella a carbone. I rifiuti avviati a recupero in tutto il perimetro Enel sono stati pari a circa il 19% rispetto al totale dei rifiuti prodotti, in lieve miglioramento rispetto al dato del precedente anno. Il target di riduzione della quantità di rifiuti del 20% rispetto all'anno base 2015 è stato raggiunto con un anno di anticipo.

Enel si è quindi posta un ulteriore obiettivo: la riduzione del 40%, entro il 2030, dei rifiuti prodotti rispetto a quelli consuntivati nel 2017. Questo target si basa sui risultati raggiunti e tenendo conto, oltre al Piano Industriale triennale, che vede un'evoluzione del mix verso le energie rinnovabili, anche delle migliori proiezioni oggi disponibili per il periodo successivo all'arco di piano.

Progetto ZERO plastica

"ZERO, verso un mondo senza plastica" pone l'obiettivo di eliminare progressivamente l'utilizzo della plastica monouso all'interno del Gruppo Enel. Il progetto è stato lanciato lo scorso 5 giugno, in concomitanza con la giornata mondiale dell'ambiente 2019, e mette Enel in prima linea nella battaglia globale per garantire un pianeta migliore, con la responsabilizzazione di tutto il Gruppo, decine di migliaia di persone che avranno un ruolo attivo nel contribuire alla tutela ambientale.

Il progetto è stato avviato in Italia e Spagna, e sarà esteso agli altri Paesi in cui Enel opera a partire dal 2020. L'approccio prevede l'eliminazione della plastica monouso partendo dagli uffici principali, per essere poi esteso a tutte le sedi civili e infine ai siti industriali.

9 Rispetto all'anno base 2015, la riduzione dei rifiuti prodotti è del 32%.

Nel corso del 2019, in Italia, l'iniziativa ha coinvolto 29 sedi, per un totale di circa 10mila dipendenti. Il progetto ha avuto un impatto profondo sui servizi di ristoro che finora erano prevalentemente fondati su macchine distributrici, bar e mense. Negli uffici sono stati messi a disposizione distributori con agganci diretti alla rete idrica, che consentono il riempimento delle borracce, mentre bar e mense hanno rivisto la propria organizzazione in funzione dell'obiettivo "plastic-free". Laddove non è stato possibile eliminare stoviglie monouso, queste sono fornite in materiale compostabile. L'iniziativa è stata anche accompagnata da una campagna di comunicazione e sensibilizzazione interna all'Azienda, con l'obiettivo di stimolare in tutti i lavoratori comportamenti virtuosi sia in azienda sia nella vita privata.

Si è stimato che già nel 2019 sia stato possibile ridurre il consumo di 27 t di plastica monouso, con un risparmio di 59 t di emissione di CO2 , di 1.300 m3 di acqua e di 532 MWh di energia elettrica. Si prevede quindi la quasi completa eliminazione della plastica nelle sedi civili entro il 2021, in anticipo rispetto alle scadenze traguardate dalla nuova direttiva europea. In particolare, in Italia e Spagna, il progetto prevede una riduzione del consumo della plastica monouso nelle sedi civili principali rispettivamente del 91% e del 65% rispetto al consumo del 2018. Analoghi obiettivi saranno definiti nel corso del 2020 per tutti i Paesi del Gruppo.

Nelle fasi successive del progetto, inoltre, ZERO sarà esteso anche alla catena dei fornitori.

Suolo, sottosuolo e acque sotterranee

103-2 103-3

Enel è impegnata costantemente nell'applicazione delle più avanzate tecnologie disponibili e delle migliori pratiche nelle fasi di costruzione, di esercizio e di smantellamento dei suoi impianti al fine di minimizzare i possibili impatti ambientali derivanti dalle sue attività. Un livello di attenzione massimo è rivolto, fra gli altri ambiti di prevenzione, alla tutela, al monitoraggio e alla bonifica di suolo, sottosuolo e acque sotterranee nelle aree degli impianti ovunque esercíti nel mondo. La tutela di queste matrici ambientali guida, sin dalle prime fasi di vita di ciascun impianto, ogni scelta progettuale e gestionale. Misure di protezione e sicurezza, attive e passive, vengono adottate al fine di impedire ogni possibile forma di contatto incontrollato o accidentale di sostanze potenzialmente inquinanti (combustibili, reagenti, reflui liquidi e rifiuti) con il suolo e le acque sotterranee. Allo stesso modo, durante l'esercizio dell'impianto, ogni processo è sottoposto ai controlli di conformità e agli interventi di miglioramento continuo previsti dai Sistemi di Gestione Ambientale al fine di prevenire e minimizzare il rischio di possibili eventi di contaminazione ambientale. In caso di incidenti, l'applicazione delle Policy di Stop Work e di Gestione delle Emergenze mira a prevenire o eliminare ogni possibile impatto ambientale, nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni e degli obblighi di legge nei diversi Paesi.

Allorché, poi, gli impianti giungono a fine vita, prima di proce-

dere al loro smantellamento e a ridestinare l'area verso nuovi progetti di sviluppo, Enel può procedere, secondo le prescrizioni autorizzative e le indicazioni di legge vigenti nei diversi Paesi, alla verifica dello stato di qualità ambientale di suolo, sottosuolo e acque di falda nelle aree di impianto.

In caso di potenziali fenomeni di contaminazione conseguenti a un evento incidentale o alle verifiche condotte sugli impianti a fine vita, Enel attua, in base a piani di intervento condivisi con le competenti autorità e gli organi di controllo, la caratterizzazione delle matrici ambientali nelle aree potenzialmente interessate e, se necessario, gli interventi di messa in sicurezza e successiva bonifica in grado di ripristinarne tempestivamente lo stato di qualità idoneo alla destinazione d'uso prevista per l'area (industriale/commerciale, residenziale). Particolare attenzione viene data agli impianti che ricadono nei grandi poli industriali.

In caso di sversamenti, relativi principalmente alla generazione e distribuzione di energia elettrica, è previsto un tempestivo intervento di contenimento e la successiva attività di ripristino ambientale svolta da imprese specializzate, secondo le modalità imposte dalla normativa locale e dalle best practice interne. Per mitigare ulteriormente il rischio connesso alla detenzione di sostanze impattanti dal punto di vista ambientale sono in atto diverse sperimentazioni che prevedono l'impiego di olio vegetale, e quindi biodegradabile, in sostituzione del tradizionale olio minerale isolante.

Biodiversità

103-2 103-3 304-4

anfibi Flora

terrestri acquatici Mammiferi Chirotteri Avifauna Ittiofauna Rettili e Zone Ecosistemi Ecosistemi

umide

Estinta nella Regione (RE)

Estinta in Ambiente Selvatico (EW)

stato di conservazione delle diverse specie.

Estinta (EX)

In Pericolo (EN)

In Pericolo (EN)

La Lista Rossa, redatta dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), fornisce informazioni sullo

In Pericolo Critico (CR)

2

1

1

2

5

4

8

-

-

-

4

-

-

-

Vulnerabile (VU)

Numero specie a rischio

Vulnerabile (VU)

12

-

7

13

7

37

-

-

-

-

-

-

1

Quasi Minacciata (NT)

Quasi Minacciata (NT)

2

25

2

7

7

2

16

-

1

-

4

-

-

1

Minor Preoccupazione (LC)

Minor Preoccupazione

(LC)

4

296

19

2

948

17

248

-

2

-

19

-

-

11

Paese

Italia

Spagna

Romania

Grecia

Brasile

Cile

Colombia

Argentina

Sudafrica

Nord America

Panama

Guatemala

Messico

Perù

Paese Progetti Tipo di progetti Specie
interessate
Numero Di cui
volontari
Monitoraggio Restauro
(habitat)
Conservazione
(specie)
Classe
Italia 21 52% 7 1 13
Spagna 20 95% 5 5 6
Romania 5 100% 1 - 4
Grecia 2 - 2 - -
Brasile 27 7% 17 8 2
Cile 15 13% 10 3 1
Colombia 7 43% 3 2 2
Argentina 1 - 1 - -
Perù 3 - 3 - -
Sudafrica 2 - 2 - -
Nord
America
8 13% 3 1 -
Panama 1 - - 1 - -
Guatemala 1 - 1 - - -
Messico 1 - 1 - -

La Lista Rossa, redatta dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), fornisce informazioni sullo stato di conservazione delle diverse specie.

Paese Numero specie a rischio Habitat
interessati
Minor
Preoccupazione
(LC)
Quasi
Minacciata
(NT)
Vulnerabile
(VU)
In Pericolo
(EN)
In Pericolo
Critico (CR)
Tipo
Italia 4 2 - 2 1
Spagna 296 25 12 1 1
Romania 19 2 - 1 -
Grecia 2 7 7 2 1
Brasile 948 7 13 5 -
Cile 17 2 7 4 -
Colombia 248 16 37 8 3
Argentina - - - - -
Perù 2 1 - - -
Sudafrica - - - - -
Nord
America
19 4 - 4 -
Panama - - - - -
Guatemala - - - - -
Messico 11 1 1 - -

Di cui volontari

Biodiversità

Numero

21

20

5

2

27

15

7

1

3

2

8

1

1

1

52%

95%

100%

-

7%

13%

43%

-

-

-

13%

-

-

-

Italia

Paese

Spagna

Romania

Grecia

Brasile

Cile

Colombia

Argentina

Sudafrica

Perù

Nord America

Panama

Guatemala

Messico

Monitoraggio Restauro

7

5

1

2

17

10

3

1

3

2

3

-

1

1

(habitat)

Progetti Tipo di progetti Specie

1

5

-

-

8

3

2

-

-

-

1

1

-

-

Conservazione (specie)

Flora

Mammiferi Chirotteri Avifauna Ittiofauna Rettili e Zone anfibi

interessate

umide

terrestri acquatici

Ecosistemi Ecosistemi

13

6

4

-

2

1

2

-

-

-

-

-

-

-

LA POLITICA PER LA BIODIVERSITÀ

La policy è stata sviluppata per contribuire agli obiettivi della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica (CBD), del Piano per la Biodiversità 2011-2020 e degli associati target di Aichi.

In particolare Enel si impegna a:

pianicare le attività che possono interferire con le specie e gli habitat naturali rispettando il principio della mitigation hierarchy, che consiste nell'impegno a evitare e prevenire il vericarsi di impatti negativi sulla biodiversità attraverso le seguenti azioni:

  • ridurre il danno e rimediarne gli eetti;
  • compensare gli impatti negativi residuali;
  • nel caso di impatti residuali, attuare opere

compensative rispettando il principio di "nessuna perdita netta" di biodiversità ("no net loss") e, ove applicabile, con un bilancio netto positivo;

  • condurre per ogni nuovo impianto Studi di Impatto Ambientale che prevedano una valutazione degli eetti sui biotopi, sulle specie animali e vegetali, allo scopo di evitare di operare in aree ad alto valore naturalistico, prevedendo inoltre di adottare le migliori soluzioni per contenere gli eetti sulla biodiversità;
  • collaborare con le comunità locali, i centri di ricerca e le associazioni ambientaliste e del territorio per identicare i valori della biodiversità e sviluppare studi e progetti per la tutela e la valorizzazione;
  • monitorare l'ecacia delle misure adottate al ne di proteggere e conservare la biodiversità;
  • riportare regolarmente le sue performance in relazione alla biodiversità.

La biodiversità (SDG 14 e SDG 15) è uno degli obiettivi strategici della politica ambientale ed è regolata da una specifica policy, adottata da Enel dal 2015, che definisce le linee guida per tutte le iniziative di tutela della biodiversità del Gruppo nelle attività di generazione, trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica. Enel ha una consolidata esperienza nella gestione della biodiversità nei pressi dei propri siti. Le attività di tutela della biodiversità seguono l'evoluzione del parco impianti e negli ultimi anni la crescita si è concentrata sul segmento rinnovabile e sulle reti in un numero sempre crescente di Paesi. Negli impianti e nelle installazioni del Gruppo presenti sul territorio da lungo periodo, continuano le azioni di monitoraggio su vasta scala, per la prevenzione degli impatti sugli ambienti costieri e fluviali. Per quanto riguarda la localizzazione, in particolare degli impianti rinnovabili, l'eventuale esposizione al rischio biodiversità viene evidenziato già nella fase di analisi della fattibilità dei nuovi impianti, considerando la vicinanza geografica dei siti ad aree protette, ad aree importanti per la biodiversità e la potenziale presenza di specie a rischio di estinzione. Questa valutazione è parte di una più estesa analisi del contesto prevista dall'applicazione del modello "Creating Shared Value", attraverso il quale l'Azienda si confronta con le esigenze sociali, economiche e ambientali del territorio e definisce il progetto in maniera da creare valore di lungo termine per sé stessa e le comunità locali.

La conoscenza del luogo e delle sue peculiarità prevede il coinvolgimento di professionisti locali, che prendono parte alle attività in campo e seguono alcune operazioni di tutela della biodiversità del sito ante operam (baseline), come inventari floristici e forestali, e censimenti delle specie animali nell'area di influenza dell'impianto, soprattutto nel caso in cui le specie debbano essere parzialmente recuperate e rilocate. Seguono le fasi autorizzative, realizzate in accordo con le normative locali, dove si valutano diverse alternative e si definiscono le azioni più idonee per minimizzare l'impatto dell'impianto sugli habitat e le specie interessate. La realizzazione delle prescrizioni autorizzative e delle mitigazioni proposte prevede nuovamente il coinvolgimento dei professionisti esterni durante la fase di costruzione dell'impianto. Una volta in esercizio, la tutela della biodiversità diventa parte integrante dei piani di gestione ambientale. In questa fase si effettuano monitoraggi periodici per il controllo degli impatti evidenziati in fase autorizzativa. Questo è anche il momento in cui l'impianto consolida il suo rapporto con il territorio e si sviluppano iniziative, come progetti di salvaguardia di specie locali, su base volontaria, basate sulla conoscenza dell'am-

biente intorno al sito.

Enel inoltre si impegna a mantenere la gestione della biodiversità allineata con le migliori buone pratiche di settore. Nel 2019, proprio in quest'ottica, Enel si è dotata di una Linea Guida di Gruppo sulla gestione della biodiversità dallo sviluppo dei nuovi progetti fino all'esercizio e al decommissioning. Inoltre, con l'obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare tutti i lavoratori sulla tutela della biodiversità, è stata lanciata una campagna di comunicazione interna che mettesse in evidenza alcuni dei più significativi progetti completati nell'anno. La campagna di comunicazione è stata anche accompagnata da un concorso fotografico interno nel quale potessero essere rappresentati esempi di integrazione della biodiversità con le infrastrutture del Gruppo.

Nel 2019 sono stati attivi 114 progetti per la tutela delle specie e degli habitat naturali, per un investimento complessivo di 8,9 milioni di euro e una superficie interessata dal recupero di habitat di 1.300 ettari10. I progetti riguardano principalmente Brasile, Cile, Spagna e Italia, e le tecnologie maggiormente interessate sono idroelettrico, eolico e reti. Esempi di misure di mitigazione degli impatti sulla biodiversità, in applicazione della relativa policy, sono disponibili nella sezione Sostenibilità del sito https://www.enel.com/it/investors1/biodiversita. Alcune misure sono messe in opera già nella fase di cantiere (per esempio, durante la costruzione dell'impianto), altre hanno tempi di realizzazione più lunghi e prevedono compensazioni nel lungo termine (per esempio, progetto di ripopolazione presso l'impianto di El Quimbo).

10 La riduzione rispetto al 2018 (3,9 milioni di ettari) della superficie interessata dai progetti di biodiversità è dovuta, oltre che al minor numero di progetti (157 nel 2018), all'applicazione di criteri maggiormente restrittivi nella determinazione delle aree oggetto di monitoraggio e analisi nell'ambito dei progetti di biodiversità.

Progetto Coracias: salvaguardia della ghiandaia marina europea

Conosciuta anche con il nome di Coracias garrulus, la ghiandaia marina europea è l'unico uccello appartenente alla famiglia dei coraciiformi che si riproduce in Europa ed è riscontrabile anche in Medio Oriente, Asia centrale e Marocco. È un uccello robusto, simile alla taccola a livello di dimensioni (29-32 cm di lunghezza per un'apertura alare di 52-58 cm) e dal piumaggio prevalentemente blu con un dorso castano chiaro.

La ghiandaia marina europea è una specie in difficoltà. Dopo aver passato l'inverno in Africa, in estate, la ghiandaia si sposta più a nord, alla ricerca di aree più fresche per la riproduzione. Qui tuttavia soffre della diminuzione dei siti idonei per la nidificazione, conseguenza dell'aumento dell'agricoltura intensiva.

Enel, che attraverso Endesa Distribución opera nei territori interessati dall'arrivo della ghiandaia, ha deciso di contribuire alla sopravvivenza di questa specie installando nidi artificiali sui tralicci della rete elettrica.

Il progetto Coracias, in particolare, prevede, l'installazione di nuovi nidi, altamente resistenti e sviluppati appositamente per la specie in questione, sui tralicci dell'elettricità all'interno di un'area protetta, il parco naturale di Aiguamolls de l'Empordà, nonché il monitoraggio dell'occupazione di tali casette-nido, dei tassi di riproduzione delle coppie in età fertile e dei richiami dei pulcini, la localizzazione GPS degli esemplari adulti e l'analisi dei dati per favorire l'adozione di azioni mirate in futuro.

Romania: protezione dell'avifauna sulle linee elettriche

Il falco sacro è una specie in pericolo critico a livello globale e in Romania si trova solo nelle zone di Banat e Dobrogea. Predilige praterie aperte o con pochi alberi e in alcuni casi utilizza i pali delle linee elettriche per posarsi e da lì preparare la picchiata sulle prede.

Nella zona di Timis e Arad, E-Distribuție Banat, in collaborazione con l'associazione ambientale Milvus, ha realizzato interventi di sostituzione e montaggio di guaine isolanti delle linee elettriche di media/alta tensione e ha installato nidi artificiali a beneficio degli esemplari di falco sacro (Falco cherrug) lì transitanti. Gli interventi sono stati parte di un progetto europeo LIFE+ "Conservation of Falco cherrug in Northeast Bulgaria, Hungary, Romania and Slovakia".

Di recente è stata montata una nuova webcam che monitora l'utilizzo di un nido su un palo di una linea ad alta tensione. La telecamera, alimentata da pannelli solari, trasmette immagini di grande effetto.

Nelle zone di Banat, Dobrogea e Muntenia, a tutela delle cicogne che migrano in Europa in primavera, sono state montate a partire dal 2010 più di 700 piattaforme nido, su pali e tralicci elettrici, e guaine isolanti di sicurezza su più di 4mila pali.

Come le cicogne, anche la ghiandaia marina si spinge in Europa a primavera, quando i campi coltivati sono al massimo rigoglio e le popolazioni di invertebrati che costituiscono la loro dieta base sono più abbondanti.

In Romania, Enel tutela la ghiandaia marina così come in Spagna. Entro il 2020, 600 piloni di media tensione saranno messi in sicurezza nelle aree di nidificazione, in collaborazione con l'associazione ambientale Milvus nell'ambito del progetto europeo LIFE+ "Conservation of the European Roller (Coracias garrulus) in the Carpathian Basin" (https:// rollerproject.eu/en/content/project-actions).

El Quimbo: il ripopolamento degli avannotti

La centrale idroelettrica di El Quimbo continua con gli investimenti associati alla realizzazione degli impegni previsti verso le comunità locali. La pesca artigianale è una delle attività produttive svolte sul Rio Magdalena, eseguita con pratiche tradizionali. Durante la costruzione dell'impianto, sono state identificate le persone coinvolte in questa attività ed è stato sviluppato il programma per la gestione della risorsa idrica e della pesca.

Come risultato del programma, nel 2019, con l'impianto di 200mila avannotti di capavin, Enel ha iniziato il ripopolamento del fiume Magdalena, al fine di riattivare l'attività di pesca nelle popolazioni che si affacciano sul bacino di El Quimbo.

Affinché questo progetto diventasse realtà, sono stati necessari più di 10 anni di ricerche per selezionare e ottenere gli avannotti che vengono seminati oggi a El Quimbo. Questo progetto è stato così il primo che ha ricevuto, nel giugno 2019, l'autorizzazione dell'Autorità nazionale per l'acquacoltura e la pesca (Autoridad Nacional de Acuicultura y Pesca - AUNAP), ad avviare il processo di impianto delle specie autoctone dell'alto bacino del fiume Magdalena, nella diga di El Quimbo. Ha così preso il via un progetto di grande impatto sociale per i circa 200 pescatori che svolgono la loro attività da Puerto Seco a La Jagua. Finora si è riusciti a ripopolare con un totale di 320mila avannotti di bocachico le zone nei Comuni di Garzón, Gigante e Yaguara del dipartimento di Huila, e si arriverà a 800mila pesci delle specie d'oro, tra cui bocachico, peje e patalo, entro il 2020.

Altre attività

Enel X: e-mobility

Per dare evidenza dell'impegno profuso per la sostenibilità della mobilità attraverso l'elettrificazione del parco circolante e il conseguente risparmio di CO2 per l'ambiente, Enel X ha messo a punto l'e-mobility Emission Saving tool, un apposito algoritmo in grado di calcolare la quantità di CO2 risparmiata nell'utilizzo di un veicolo elettrico o elettrificato, rispetto a uno alimentato da un tradizionale motore endotermico. L'e-mobility Emission Saving tool è il primo algoritmo validato da un ente certificatore riconosciuto internazionalmente (RINA) per questo scopo. Da gennaio 2018 a dicembre 2019 sono state oltre 800mila le ricariche effettuate presso le stazioni di Enel X in Italia; circa 10 mln di kWh l'energia erogata dai caricatori e circa 59 mln di km percorsi dai possessori di veicoli elettrici. I kWh erogati dai punti di ricarica sono calcolati puntualmente dal Sistema EMM (Electro Mobility Management Platform), la piattaforma digitale di Enel X che gestisce costantemente le informazioni relative alle operazioni di ricarica dei veicoli elettrici su tutto il territorio

italiano, ad accesso sia pubblico sia privato. I dati vengono trasmessi dalle infrastrutture fast (JuicePump) e quick (JuicePole e Pole Station) dotate di un misuratore interno e dalle JuiceBox connesse, installate in ambito domestico.

Il calcolo della CO2 risparmiata è la sintesi dei dati sulla distanza percorsa da veicoli 100% elettrici (BEV), o ibridi Plug in (PHEV) in modalità esclusivamente elettrica e del calcolo medio dei consumi delle autovetture effettuato da un recente studio ufficiale del Politecnico di Milano. Il risultato finale è frutto della comparazione dei chilometri ottenuti con la media delle emissioni del parco italiano circolante di auto termiche pubblicati annualmente da ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), al netto della CO2 emessa per la produzione dell'energia sulla base del mix energetico nazionale. Per rendere ancora più concreto l'algoritmo, Enel X ha tradotto la CO2 risparmiata all'ambiente nel numero di alberi che avrebbero assorbito in un anno questa stessa quantità di emissioni. Il risultato è misurato dal rapporto tra quantità di CO2 assorbita in un anno da un albero (2019 Refinement to the 2006 IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories) e quella di emissioni risparmiate, ottenendo il numero di alberi equivalenti che contribuiscono alla "foresta su 4 ruote" che ogni cliente di Enel X ha creato con il suo comportamento responsabile nei confronti dell'ambiente che lo circonda. L'algoritmo è stato sviluppato in Italia, ma è stato studiato per essere utilizzato anche in altri Paesi, tenendo conto delle emissioni medie di CO2 del parco circolante del territorio (CO2 /km) e delle emissioni del mix energetico nazionale (CO2 /kWh). La dashboard è a disposizione degli utenti nella homepage del sito di Enel X; il calcolo della CO2 risparmiata per singola sessione di ricarica sarà presto disponibile anche sull'app JuicePass e sul portale Recharge Manager, dedicato a imprese e pubbliche amministrazioni. Enel X inoltre inserirà un sistema per la visualizzazione dei dati aggregati relativi al risparmio di emissione anche sui display delle infrastrutture di ricarica JuicePole e JuicePump. Grazie alle ricariche, sono state risparmiate circa 6.800 t di CO2 , che equivalgono a circa 379mila alberi equivalenti.

Distribuzione

Al fine di tutelare il paesaggio e il territorio, Global Infrastructure and Networks adotta specifiche strategie per mitigare gli impatti ambientali delle attività di costruzione di nuove reti e di ammodernamento di quelle esistenti.

L'indice di cavizzazione è il rapporto (in percentuale) tra la lunghezza delle linee in cavo e la lunghezza totale delle linee, e dà un'immediata indicazione dell'attenuazione dell'impatto ambientale delle linee elettriche. L'incremento di tale indice nel tempo è dovuto a un aumento della lunghezza di linea in cavo aereo e interrato, riducendo la quota di linea in conduttori nudi, con benefíci in termini di resilienza della rete, di contenimento dell'attività di taglio piante e di drastica riduzione del rischio di elettrocuzione per l'avifauna.

Nel 2019 l'indice di cavizzazione risulta attestato al 60,1%, anche in ragione del sensibile contributo fornito dalle società brasiliane di Rio de Janeiro e São Paulo. Tale percentuale risulta in linea con gli obiettivi fissati nel prossimo quinquennio.

La riduzione delle perdite di rete viene garantita mediante interventi che contribuiscono anche alla riduzione delle emissioni di CO2 . Tali azioni sono dirette sugli impianti e mirate, per esempio, alla riduzione progressiva di linee elettriche monofase, alla costruzione di nuove linee elettriche per alleggerire il carico su quelle preesistenti, all'impiego di trasformatori a basse perdite. Altre azioni riguardano i potenziamenti della rete con impiego di conduttori a sezione maggiore e rifasamento di cabine primarie di trasformazione. Infine, la realizzazione di nuove cabine di trasformazione permette di ridurre la lunghezza delle linee a tensione più bassa, caratterizzate da perdite superiori. Più in generale l'ottimizzazione dell'assetto di rete permette una significativa riduzione delle perdite della stessa.

Deposito e movimentazione combustibili

I serbatoi di deposito dei combustibili liquidi (olio e gasolio con annessi oleodotti) e solidi (depositi di carbone e lignite situati presso porti dedicati) sono oggetto di monitoraggi per quanto riguarda l'utilizzo delle risorse, il consumo di energia elettrica e la produzione di emissioni (qualità dell'aria), reflui e rifiuti.

Cantieri sostenibili

A partire dal 2013, il Gruppo Enel ha iniziato la rendicontazione dei principali indicatori di performance ambientale riconducibili alle attività di cantiere. Ricadono in questa categoria interventi di varia natura ed estensione: dai cantieri dell'area distribuzione a quelli afferenti alle centrali termoelettriche oppure alla costruzione di nuovi impianti da fonti rinnovabili idroelettriche, eoliche, solari, geotermiche o a biomasse. Le attività sono soggette a notevoli variazioni nel corso degli anni, relativamente agli aspetti

ambientali direttamente gestiti dal Gruppo. A partire dal 2016 la rendicontazione è stata sviluppata sulla base di un nuovo modello di cantiere sostenibile e sui princípi di economia circolare applicata a tutti i cantieri in essere.

Un esempio di cantiere sostenibile è Magdalena II, nello Stato di Tlaxcala in Messico. Durante la fase di costruzione dell'impianto solare da 220 MW di potenza installata, sono state messe in atto iniziative di economia circolare come il riutilizzo del terreno scavato, la massimizzazione del recupero dei rifiuti prodotti, oltre al riuso dell'acqua piovana. Inoltre, i pannelli solari bifacciali a eterogiunzione installati permettono di incrementare la produzione energetica riducendo contemporaneamente l'occupazione del suolo e mitigando l'impatto paesaggistico.

Contenzioso ambientale

103-2 103-3 307-1

I procedimenti giudiziari aperti al 31 dicembre 2019 risultano essere 177 in tutto il Gruppo. I contenziosi ambientali sono attribuiti principalmente a Italia, America Latina e Iberia. L'importo delle multe irrogate a società del Gruppo nel 2019 ammonta a circa 70 milioni di euro, con un aumento rilevante rispetto allo scorso anno (circa 12 milioni di euro nel 2018). L'incremento è dovuto a sanzioni emesse nei confronti della Spagna, principalmente di Edistribución Redes Digitales, per una riconosciuta responsabilità sugli incendi di Gargallá (1994) e Aguilar de Segarra (1998), e di Endesa Generación per fatti avvenuti nel 2007 nella centrale nucleare di Ascó I.

Governance solida (1/2)

102-15

Piano 2019 2021 Governance solida

SDG ATTIVITÀ/TARGET RISULTATI 2019 CATEGORIE
16 Policy sulla Diversità - Monitoraggio
dell'attuazione della Policy sulla Diversità
nel Consiglio di Amministrazione
Garantito il pieno rispetto della policy1 Efficacia del CdA
16 Raccomandazioni e best practice
-
Allineamento costante con le
raccomandazioni e best practice
internazionali in materia di governance
Allineamento effettuato a seguito
dell'attività di engagement con i
principali proxy advisor e investitori
istituzionali e della board review
secondo le modalità della "peer-to-peer
review"
Etica nel business
16 Piano di induction - Piano strutturato
di induction dei Consiglieri
di Amministrazione e dei Sindaci
nel corso del mandato
Programma di induction per
Amministratori e Sindaci volto
all'approfondimento dei settori in
cui opera il Gruppo, delle dinamiche
aziendali nonché dell'andamento dei
mercati e del quadro normativo di
riferimento2
Efficacia del CdA
16 Engagement - Engagement continuativo
su tematiche di corporate governance
con i proxy advisor e i principali investitori
istituzionali
Effettuati incontri con i principali proxy
advisor e investitori istituzionali
Etica nel business
16 Board review - Svolgimento della board
review con il supporto di un consulente
indipendente
Effettuata board review con il supporto
di un consulente indipendente secondo
le modalità della "peer-to-peer review"
Efficacia del CdA

SCONFIGGERE
LA POVERTA
11:47:31
O SCONFIGGERE
LAFAME
O SALUTE
O EBENESSERE
A ISTRUZJONE
DIQUALITÀ
PARITÀ DIGENERE
0
ACQUA PULITA
0 1
E SERVIZI
IGIENICO-SANITARI
ENERGIA PULITA
EACCESSIBILE
0
O BUONA OCCUPAZIO
(0) E CRESCITA
ECONOMICA
W
C INNOVAZIONE E
J INFRASTRUTTURE
In RIDURRELE
J DISUGUAGLIANZE
A CITTÀ E COMUNITA
SOSTENBILD
00 00
88
11
合法律
CONSUMO
4 EPRODUZIONE
RESPONSABILI
S
LOTTA CONTRO
Il CAMBIAMENTO
CLIMATICO
FLORAEFAUNA
ACQUATICA
CAR
Company of the company of the comments of the comments of the comments of the comments of the comments of the comments of the comments of the comments of the comments of the
FLORAEFAUNA
TERRESTRE
IC PACE, GIUSTIZIAE
COLISTITUZIONISOLIO
17 PARTNERSHIP 83
SUSTAJNABLE
DEVELOPMENT
GOALS

Piano 2020 2022 Governance solida

SDG ATTIVITÀ/TARGET CATEGORIE
16 Policy sulla Diversità - Monitoraggio dell'attuazione della Policy
sulla Diversità nel Consiglio di Amministrazione
Efficacia del CdA
16 Raccomandazioni e best practice - Allineamento costante con
le raccomandazioni e best practice internazionali in materia di
governance
Etica nel business
16 Piano di induction - Piano strutturato di induction dei Consiglieri
di Amministrazione e dei Sindaci nel corso del mandato
Efficacia del CdA
16 Engagement - Adozione di una politica di engagement con
la generalità degli azionisti (e con un focus particolare sugli
investitori istituzionali) in linea con le modifiche del nuovo codice
di autodisciplina
Etica nel business
16 Board review - Svolgimento della board review con il supporto di
un consulente indipendente
Efficacia del CdA

1 Maggiori dettagli sono disponibili nella Relazione di Corporate Governance 2019.

2 In particolare, le iniziative hanno riguardato: la Sustainable Value Creation, le attività di Enel X, le attività della Country Latin America e i princípi per la corretta gestione dei rischi.

Governance solida (2/2)

102-15

Piano 2019 2021 Governance solida

SDG ATTIVITÀ/TARGET RISULTATI 2019 CATEGORIE
16 Certificazione anti-corruzione -
Ottenimento della certificazione anti
corruzione ISO 37001 per le principali
società italiane ed estensione alle società
estere del Gruppo
Certificazione ottenuta dalle principali
società del Gruppo1
Anti-corruzione
Etica nel business
16 Compliance Program - Miglioramento
continuo dei Compliance Program/Modelli
di prevenzione dei rischi penali
> Proseguito l'aggiornamento dei
Modelli nelle società estere operanti
in Cile, Argentina, Colombia, Perù,
Brasile
> Approvato un programma di integrità
in conformità alla legge locale sulla
responsabilità delle persone giuridiche
in Messico2
Etica nel business
16 Formazione - Ulteriore estensione della
formazione su Modello 231 ed Enel Global
Compliance Program
> Effettuata la formazione su Modello
231 mediante corso online a tutti
dipendenti delle società italiane del
Gruppo e attività di induction in aula
> Assegnato un corso online dedicato al
Sistema di Gestione Anti-corruzione
> Regolarmente assegnato il corso
online sull'Enel Global Compliance
Program in tutte le società del Gruppo
Etica nel business
Formazione
16 Due diligence sui diritti umani -
Finalizzazione dell'adozione dei piani di
azione e costante monitoraggio dei risultati
94% del totale delle azioni adottate Diritti umani
Etica nel business
Piano
Governance solida
2020
2022
SDG ATTIVITÀ/TARGET CATEGORIE
16 Certificazione anti-corruzione - Ottenimento della Anti-corruzione
certificazione anti-corruzione ISO 37001 per le principali società
italiane ed estensione alle società estere del Gruppo
Etica nel business
16 Compliance Program - Miglioramento continuo dei
Compliance Program/Modelli di prevenzione dei rischi penali
Etica nel business
16 Formazione - Ulteriore estensione della formazione su Modello Etica nel business
231 ed Enel Global Compliance Program Formazione
Due diligence sui diritti umani - Diritti umani
16 > Esecuzione della nuova fase di due diligence sul sistema di
gestione dei diritti umani
Etica nel business
17

1 Fermo restando il mantenimento delle certificazioni già acquisite da parte delle società che hanno avviato il percorso di certificazione a partire dal 2017, nel corso del 2019 si è dato seguito all'attività di certificazione delle principali società del Gruppo, con particolare riguardo a società operanti in Romania, Perù, Brasile, Italia.

2 L'attività di predisposizione del modello sarà successivamente avviata anche nelle società del Gruppo operanti in Costa Rica.

Realizzazione della due diligence di asset strategici nei Paesi

di presenza

Bilancio di Sostenibilità At a Glance Indicatori di performance

Governance solida

Relazione Finanziaria Annuale Relazione sul governo societario Relazione sulla remunerazione

43% investitori Enel sottoscrittori del PRI1

33% donne nel Consiglio d'Amministrazione di Enel SpA

166 segnalazioni ricevute al Codice Etico

>90%

completamento dei piani di miglioramento sui diritti umani

Enel è una società quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA dal 1999 e registra il più elevato numero di azionisti tra le società italiane (circa 700mila tra investitori retail e istituzionali). Nella compagine sociale di Enel figurano i principali fondi d'investimento internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondi etici, anche grazie all'adozione da parte della Società e del Gruppo delle migliori pratiche internazionali in materia di trasparenza e di corporate governance. Inoltre, alla data della presente relazione all'interno del Gruppo Enel vi sono altre 14 società emittenti azioni quotate sulle Borse valori argentina, brasiliana, cilena, peruviana, russa, spagnola e statunitense.

Gli investitori socialmente responsabili2 continuano a crescere nel 2019 e detengono il 10,8% del totale delle azioni (10,5% nel 2018), pari a 14,1% del flottante (13,7% nel 2018).

Composizione dell'azionariato a dicembre 2019 (%)

Ministero dell'Economia e delle Finanze
Investitori retail 16,1
Investitori istituzionali 60,3

Ripartizione geografica degli investitori istituzionali

1 Princípi di investimento responsabile delle Nazioni Unite (UN PRI).

2 Il numero non considera 24 fondi per i quali non è stato possibile identificare l'advisor per gli investimenti.

Relazioni con gli azionisti e la comunità finanziaria

Fin dal momento della quotazione delle proprie azioni in Borsa, Enel ha ritenuto opportuno istituire strutture aziendali dedicate al dialogo con gli investitori istituzionali e con la generalità degli azionisti. Si è provveduto pertanto a istituire nell'ambito della Società (i) l'unità Investor Relations, attualmente collocata all'interno della Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo e (ii) un'area nell'unità Affari Societari, collocata a sua volta all'interno della Funzione Affari Legali e Societari. In tale contesto, Enel intrattiene con gli investitori un dialogo basato sui princípi di correttezza e trasparenza, nel rispetto della disciplina comunitaria e nazionale in tema di abusi di mercato, nonché in linea con le migliori pratiche internazionali. L'unità Investor Relations cura, tra l'altro, la predisposizione dell'"equity story" di Enel e l'organizzazione di incontri tra top management della Società e investitori istituzionali e analisti finanziari, nonché la documentazione da sottoporre a questi ultimi in occasione della comunicazione al mercato dei dati finanziari periodici e dell'aggiornamento del Piano Strategico del Gruppo nell'ambito del Capital Markets Day. A ciò si affianca l'attività ordinaria, che prevede incontri di gruppo o individuali, conference call e l'interazione con gli analisti finanziari, con l'obiettivo di supportarli nelle loro analisi e in ultima istanza di agevolare la corretta valutazione della società da parte della comunità finanziaria. Investor Relations, con il supporto della Funzione Innovability, si confronta, inoltre, con gli investitori anche su tematiche ambientali, sociali e di governance ("ESG") che possono avere ripercussioni finanziarie anche importanti nel medio e lungo periodo. Inoltre, sul sito di Enel (www.enel.com sezione "Investitori") possono essere reperite sia informazioni di carattere economico-finanziario, ambientale, sociale e di governance, sia dati e documenti aggiornati di particolare interesse, che rendono possibile una visione multidisciplinare e integrata.

Il Capital Markets Day 2019

Il Capital Markets Day 2019 si è confermato un evento sostenibile, in linea con il modello di business del Gruppo, centrato sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG). Attraverso il progetto Resex Rio Preto-Jacundá REDD+, realizzato dalla società brasiliana Biofílica, Enel ha contribuito alla conservazione della foresta amazzonica, la più grande foresta tropicale del mondo e una delle principali fonti di ossigeno del pianeta. In questo modo è stato possibile compensare le emissioni di CO2 provocate dai principali eventi di marketing finanziario dell'ultimo anno. Maggiori dettagli sono presenti nella sezione "Investitori" del sito www.enel.com.

Governance solida

Modello di corporate governance

102-18 102-19 102-20 102-22 102-23 102-24 102-26 102-32

Il sistema di corporate governance di Enel è conforme ai princípi contenuti nel Codice di Autodisciplina delle società quotate3 , nell'edizione di luglio 2018, cui la Società aderisce, ed è inoltre ispirato alle best practice internazionali. Il sistema di governo societario adottato da parte di Enel e del Gruppo risulta essenzialmente orientato all'obiettivo della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo termine, nella consapevolezza della rilevanza sociale delle attività in cui il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di considerare adeguatamente, nel relativo svolgimento, tutti gli interessi coinvolti. In conformità a quanto previsto dalla legislazione italiana in materia di società con azioni quotate, l'organizzazione della Società si caratterizza per la presenza:

  • > di un Consiglio di Amministrazione, incaricato di provvedere in ordine alla gestione aziendale;
  • > di un Collegio Sindacale, chiamato a vigilare: (i) circa l'osservanza della legge e dello statuto, nonché sul rispetto dei princípi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali; (ii) sul processo di informativa finanziaria, nonché sull'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno

e del sistema amministrativo-contabile della Società; (iii) sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, nonché circa l'indipendenza della società di revisione legale dei conti; e, infine, (iv) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina;

> dell'Assemblea dei soci, competente a deliberare tra l'altro – in sede ordinaria o straordinaria – in merito: (i) alla nomina e alla revoca dei componenti il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale e circa i relativi compensi ed eventuali azioni di responsabilità; (ii) all'approvazione del bilancio e alla destinazione degli utili; (iii) all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie; (iv) alla politica per la remunerazione e alla sua attuazione; (v) ai piani di azionariato; (vi) alle modificazioni dello statuto sociale; (vii) alle operazioni di fusione e scissione; (viii) all'emissione di obbligazioni convertibili.

L'attività di revisione legale dei conti risulta affidata a una società specializzata iscritta nell'apposito registro, nominata dall'Assemblea dei soci su proposta motivata del Collegio Sindacale.

3 Disponibile nell'edizione vigente sul sito internet di Borsa Italiana (all'indirizzo https://www.borsaitaliana.it/borsaitaliana/regolamenti/corporategovernance/codice2018clean.pdf).

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Consiglio di Amministrazione

102-15 102-18 102-19 102-20 102-22 102-23 102-24 102-26 102-27 102-28 102-32 102-33 103-2 103-3 405-1

Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'assemblea ordinaria del 4 maggio 2017 ed è composto da nove membri. Patrizia Grieco, Francesco Starace, Alfredo Antoniozzi, Alberto Bianchi, Paola Girdinio e Alberto Pera sono stati tratti dalla lista presentata dall'azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze (all'epoca titolare del 23,59% del capitale della Società) e votata dalla maggioranza del capitale rappresentato in assemblea (circa il 49,98% del capitale votante), mentre Cesare Calari, Anna Chiara Svelto e Angelo Taraborrelli sono stati tratti dalla lista presentata da un raggruppamento di 21 investitori istituzionali (all'epoca titolari complessivamente dell'1,88% del capitale della Società) e votata dalla minoranza del capitale rappresentato in assemblea (circa il 49,43% del capitale votante).

Nel corso del 2019 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 14 volte con una durata media pari a 2 ore e 45 minuti per ciascuna adunanza, con la regolare partecipazione di tutti i consiglieri, e si è occupato di temi legati alla governance, alla sostenibilità, al Codice Etico e al Modello 231. Il Consiglio di Amministrazione ha istituito nel proprio ambito i seguenti quattro comitati:

Diversità di anzianità in carica dei consiglieri

(% sul totale dei consiglieri)

Diversità di genere (n.)

  • > il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura consultiva e propositiva, nelle valutazioni e decisioni relative alla corporate governance della Società e del Gruppo e alla sostenibilità;
  • > il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche;
  • > il Comitato per le Nomine e le Remunerazioni ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla dimensione e alla composizione del Consiglio stesso, nonché alla remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategiche;
  • > il Comitato Parti Correlate, che svolge le funzioni previste dalla normativa Consob di riferimento e dall'apposita procedura Enel per la disciplina delle operazioni con parti correlate, con particolare riguardo al rilascio di un motivato parere sulle singole operazioni rilevanti ai fini della procedura medesima.

Componenti del CdA per competenze (n.)

Energia 3
Strategia e finanza 5
Ingegneria 2
Legale 4
Cyber security 1
Esperienza in contesti internazionali 5

Diversità di età1 (n.)

1 In linea con quanto previsto dal Global Reporting Initiative i 9 membri del CdA appartengono tutti alla fascia > 50 anni.

In merito ai piani di successione degli amministratori esecutivi, a settembre 2016 il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni formulata d'intesa con il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità, ha condiviso i contenuti di un apposito "contingency plan" inteso a disciplinare le azioni da intraprendere per assicurare la regolare gestione della Società in caso di anticipata cessazione dall'incarico dell'Amministratore Delegato rispetto all'ordinaria scadenza del mandato (ipo-

Nel mese di gennaio 2018 il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità e del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni, in attuazione di quanto previsto dal Testo Unico sulla Finanza, ha approvato una Politica sulla Diversità, che descrive le caratteristiche ottimali della composizione del Consiglio stesso affinché esso possa esercitare nel modo più efficace i propri compiti,

tesi di cosiddetto "crisis management").

assumendo decisioni che possano concretamente avvalersi del contributo di una pluralità di qualificati punti di vista, in grado di esaminare le tematiche in discussione da prospettive diverse.

Nell'ultimo scorcio dell'esercizio 2019 e durante i primi due mesi del 2020 il Consiglio di Amministrazione ha effettuato, con l'assistenza di una società specializzata nel settore, una valutazione della dimensione, della composizione e del funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati (cosiddetta "board review"), in linea con le più evolute pratiche di corporate governance diffuse all'estero e recepite dal Codice di Autodisciplina e svolta seguendo le modalità della "peer-to-peer review", ossia mediante la valutazione non solo del funzionamento dell'organo nel suo insieme, ma anche dello stile e del contenuto del contributo fornito da ciascuno degli amministratori. Nell'ambito di tale board review i questionari e le interviste hanno riguardato, tra gli altri, il recepimento dei princípi della sostenibilità nelle strategie e nel modello di business della Società e del Gruppo, unitamente all'attenzione dedicata da parte del Consiglio di Amministrazione ai temi della sostenibilità.

La Società ha anche organizzato nel corso del 2019 un apposito programma di induction finalizzato a fornire agli amministratori un'adeguata conoscenza dei settori di attività in cui opera il Gruppo, nonché delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, dell'andamento dei mercati e del quadro normativo di riferimento; a tale programma hanno partecipato anche i sindaci. Le iniziative di induction svolte nel corso del 2019 hanno riguardato, in particolare, la creazione di valore sostenibile (con riferimento, tra l'altro, al Piano di Sostenibilità 2019-2021 del Gruppo Enel e al posizionamento delle società del Gruppo stesso nei principali indici di sostenibilità), le attività e le strategie della Global Business Line

Enel X, nonché incontri di approfondimento dedicati alla Region America Latina e ai princípi di corretta gestione dei rischi.

Tra le ulteriori attività svolte nel corso del 2019 e nei primi mesi del 2020, il Consiglio di Amministrazione:

  • > nel mese di marzo 2019 e, da ultimo, nel mese di febbraio 2020, sentiti il Comitato per le Nomine e le Remunerazioni e il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità, ha aggiornato l'apposita policy aziendale in merito al numero massimo di incarichi che gli amministratori di Enel possono rivestire negli organi di amministrazione e/o di controllo di altre società di rilevanti dimensioni, al fine di adeguarne i contenuti alle best practice elaborate in materia dai principali proxy advisor e investitori istituzionali;
  • > all'esito della board review concernente l'esercizio 2019 e in linea con quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina, nel mese di febbraio 2020, sentiti il Comitato

per le Nomine e le Remunerazioni e il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità, ha provveduto a fornire agli azionisti di Enel i propri orientamenti sull'ottimale composizione qualitativa e quantitativa del Consiglio di Amministrazione, compendiati in apposito documento che è stato tempestivamente pubblicato sul sito internet della Società in vista dello svolgimento dell'assemblea chiamata a rinnovare il medesimo Consiglio;

> nel mese di febbraio 2020 ha analizzato i contenuti del nuovo Codice italiano di Corporate Governance, pubblicato in data 31 gennaio 2020 e destinato a trovare applicazione a decorrere dall'esercizio 2021.

Ulteriori dettagli sul sistema di corporate governance sono contenuti nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2019, messa a disposizione sul sito internet della Società (www.enel.com).

Politica per la remunerazione

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La Politica per la remunerazione di Enel per l'esercizio 2019, adottata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni e oggetto di un ampio gradimento da parte degli azionisti in occasione dell'Assemblea del 16 maggio 2019, è stata definita tenendo conto delle migliori pratiche nazionali e internazionali, delle indicazioni emerse dal voto favorevole dell'Assemblea degli azionisti del 24 maggio 2018 sulla Politica per la remunerazione per il 2018 nonché degli esiti dell'attività di engagement su temi di governo societario svolta dalla Società tra dicembre 2018 e febbraio 2019 con i principali proxy advisor e investitori istituzionali presenti nel capitale di Enel. In linea con le raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina delle società quotate, la Politica per la remunerazione di Enel per il 2019 è volta ad attrarre, motivare e fidelizzare le risorse in possesso delle qualità professionali più adeguate per gestire con successo l'Azienda, a incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici e la crescita sostenibile dell'Azienda, nonché ad allineare gli interessi del management all'obiettivo prioritario della creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel medio/lungo periodo e a promuovere la missione e i valori aziendali.

La politica adottata in materia di remunerazione con riferimento all'esercizio 2019 prevede per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale e per i Dirigenti con responsabilità strategiche (DRS):

  • > una componente fissa;
  • > una componente variabile di breve termine (MBO), da riconoscere in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance. Nello specifico per l'Amministratore Delegato sono previsti i seguenti obiettivi di breve termine: Utile netto ordinario consolidato, Funds from operations/Indebitamento finanziario netto consolidato, Group Opex, Sicurezza sui luoghi di lavoro. Per i DRS sono individuati obiettivi annuali, specifici e oggettivi, legati al business di riferimento e differenziati a seconda delle funzioni e responsabilità attribuite;
  • > una componente variabile di lungo termine, legata alla partecipazione ad appositi piani di incentivazione di durata pluriennale. In particolare, per il 2019 la remunerazione variabile di lungo termine è legata alla partecipazione al Piano Long-Term Incentive 2019 ("Piano LTI 2019") che prevede i seguenti obiettivi di performance di durata triennale: TSR (Total Shareholder Return) medio Enel vs

TSR medio Indice EUROSTOXX Utilities - UEM nel triennio 2019-2021; ROACE (Return on Average Capital Employed) cumulato del triennio 2019-2021; emissioni di CO2 degli impianti di produzione del Gruppo Enel nel 2021.

Il Piano LTI 2019 prevede che il premio eventualmente maturato sia rappresentato da una componente azionaria, cui può aggiungersi – in funzione del livello di raggiungimento dei vari obiettivi – una componente monetaria. In particolare, è previsto che il 100% del premio base dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale e il 50% del premio base dei DRS sia erogato in azioni Enel, previamente acquistate dalla Società. L'erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) è differita al secondo esercizio successivo rispetto all'indicato performance period triennale del Piano LTI 2019 (cosiddetto "deferred payment").

La previsione, nell'ambito del Piano LTI 2019, dell'obiettivo concernente le emissioni di CO2 (grammi per kWh equivalente prodotto dal Gruppo nel 2021) e, nell'ambito del sistema di remunerazione variabile di breve termine dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, di un obiettivo legato alla sicurezza sui luoghi di lavoro è intesa a promuovere l'applicazione di un modello di business sostenibile. Una descrizione dettagliata della politica per la remunerazione relativa all'esercizio 2019 e dei compensi corrisposti nell'esercizio 2018 è riportata nella Relazione sulla remunerazione di Enel per il 2019, disponibile sul sito internet della Società (www. enel.com).

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

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Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi ("SCI-GR") è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo.

Il SCIGR è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati dalla Società e dal Gruppo ed è ispirato alle best practice esistenti in ambito nazionale e internazionale. In particolare, tale sistema tiene conto delle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina ed è definito coerentemente al modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (cosiddetto "COSO Report"), che rappresenta il modello di riferimento, internazionalmente riconosciuto, per l'analisi e la valutazione integrata dell'efficacia del SCIGR.

Il SCIGR, in particolare:

> prevede attività di controllo a ogni livello operativo e individua con chiarezza compiti e responsabilità, in modo da evitare eventuali duplicazioni di attività e assicurare il coordinamento tra i principali soggetti coinvolti nel medesimo SCIGR;

  • > assicura la necessaria segregazione delle attività operative e di controllo in modo da prevenire o, ove ciò non sia possibile, attenuare i conflitti di interesse;
  • > garantisce la tracciabilità delle attività di individuazione, valutazione, gestione e monitoraggio dei rischi, assicurando nel tempo la ricostruzione delle fonti e degli elementi informativi che supportano tali attività.

Il SCIGR si articola in tre distinte tipologie di attività:

  • > il "controllo di linea" o di "primo livello", costituito dall'insieme delle attività di controllo che le singole unità operative o società del Gruppo svolgono sui propri processi al fine di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni;
  • > i controlli di "secondo livello", affidati a specifiche Funzioni aziendali e volti a gestire e monitorare categorie tipiche di rischi;
  • > l'attività di internal audit (controlli di "terzo livello"), avente a oggetto la verifica della struttura e della funzionalità del SCIGR nel suo complesso, anche mediante un'azione di monitoraggio dei controlli di linea, nonché delle attività di controllo di secondo livello.

Il SCIGR è soggetto a esame e verifica periodici, tenendo conto

dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, nonché delle migliori pratiche esistenti in ambito nazionale e internazionale.

Le diverse tipologie di rischio sono riportate nel paragrafo "Definizione delle priorità" e nella Relazione Finanziaria Annuale 2019, messe a disposizione sul sito internet della Società (www.enel.com).

Una descrizione dettagliata dei compiti e delle responsabilità dei principali soggetti coinvolti nel SCIGR, nonché delle modalità di coordinamento tra tali soggetti, è riportata nelle Linee di Indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, disponibili sul sito della Società (www.enel.com, sezione "Investitori").

Principali tipologie di rischio ESG

Per la natura del proprio business e la relativa distribuzione geografica, il Gruppo è esposto a diverse tipologie di rischio ESG (ambientale, sociale e di governance), le principali delle quali sono indicate nella tabella di seguito riportata, unitamente alle attività intese a mitigarne gli effetti e ad assicurarne una corretta gestione.

Nell'identificazione dei potenziali rischi sono stati considerati:

  • > i risultati dell'analisi delle priorità (si veda la sezione "At a Glance" - "Definizione delle priorità" e la Nota metodologica del presente documento);
  • > il Global Risk Report 2020, realizzato dal World Economic Forum (WEF) che ha coinvolto più di 1.000 esperti e leader di tutto il mondo;
  • > le valutazioni di rischio effettuate nell'ambito del processo di

due diligence sui diritti umani svolto da Enel, che ha visto coinvolti numerosi esperti di diversi settori, tra cui la società civile, le istituzioni accademiche, le comunità locali, i clienti e i fornitori, nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera;

> le analisi di alcune delle agenzie di rating ESG internazionalmente più accreditate, che utilizzano specifici sistemi di valutazione del rischio per la definizione del livello di performance delle aziende in materia di sostenibilità.

L'identificazione dei rischi effettuata attraverso l'analisi di tali risultati, che raccolgono la percezione del livello di rischio da parte degli stakeholder esterni rilevanti, è allineata all'identificazione complessiva dei rischi effettuata da Enel per selezionare i principali rischi (finanziari, strategici, di governance, operativi, digitali e di compliance) ai quali potrebbe essere esposta e che richiedono un monitoraggio continuo attraverso il processo di internal auditing.

In fase di identificazione e valutazione dei rischi è stato inoltre applicato il "Precautionary Principle"4 , in particolare in relazione ai rischi in materia di ambiente, salute e sicurezza, e per ciascuna tipologia di rischio sono state individuate specifiche azioni atte a mitigarne gli effetti e ad assicurarne una corretta gestione. Tale principio è inoltre applicato da Enel in relazione alla gestione dei rischi, con particolare riguardo allo sviluppo e all'introduzione di nuovi prodotti/tecnologie, alla pianificazione delle attività operative e alla realizzazione e costruzione di nuovi impianti/asset.

4 Dichiarazione di Rio sull'Ambiente e lo Sviluppo (Rio de Janeiro, 3-14 giugno 1992), Principio 15.

RISCHIO ESG DESCRIZIONE DEL RISCHIO MODALITÀ DI GESTIONE E AZIONI DI MITIGAZIONE

Dimensione ambientale

Rischi climatici I rischi fisici derivanti dal cambiamento climatico si possono classificare come fenomeni acuti (ovvero eventi estremi) e cronici: i primi sono legati al verificarsi di condizioni meteo-climatiche di estrema intensità, i secondi a cambiamenti graduali ma strutturali nelle condizioni climatiche.

Gli eventi estremi potrebbero esporre il Gruppo a potenziale indisponibilità di asset e infrastrutture, costi di ripristino, disagi per i clienti ecc. Il mutamento cronico delle condizioni climatiche potrebbe esporre, invece, il Gruppo ad altri rischi od opportunità (in funzione della dislocazione geografica) di tipo fisico: per esempio, variazioni strutturali della piovosità o ventosità potrebbero impattare il business del Gruppo in termini di produzione, mentre variazioni strutturali di temperatura potrebbero influire sulla domanda elettrica.

Con riferimento al processo di transizione energetica verso un modello più sostenibile e caratterizzato da una progressiva elettrificazione e riduzione delle emissioni di CO2 , coerentemente con la strategia del Gruppo tesa alla carbon neutrality entro il 2050, esistono rischi ma soprattutto opportunità legati sia al mutamento del contesto regolatorio e normativo, sia ai trend di sviluppo tecnologico, di elettrificazione e ai conseguenti sviluppi di mercato, con potenziali effetti anche sui prezzi delle commodity e dell'energia.

Il Gruppo si impegna per un miglioramento continuo in termini di impatto ambientale delle proprie attività. Ha migliorato costantemente i propri obiettivi di riduzione delle emissioni, certificando con la SBTi nel 2019 un obiettivo al 2030 pari a 125 g/kWh di CO2 verso una "generazione a emissioni zero" al 2050. La strategia del Gruppo ha nella decarbonizzazione e nell'elettrificazione dei consumi due pilastri fondamentali: considerando anche gli enabler di piattaforme ed ecosistemi digitali e di infrastrutture abilitanti la transizione energetica, il Gruppo dedica circa il 95% degli investimenti totali previsti per il periodo 2020-2022 alla lotta contro il cambiamento climatico. Le azioni strategiche del Gruppo consentono di mitigare i potenziali rischi e sfruttare le opportunità relative alle variabili di transizione. Inoltre, Enel è presente nell'intera catena del valore dell'elettricità e ha un portafoglio di attività diversificato, sia in termini di tecnologie di generazione sia in termini di aree geografiche e mercati in cui opera, mitigando i rischi connessi ai cambiamenti climatici e le relative implicazioni in termini di impatti economici e finanziari.

La gestione dei fenomeni meteo-climatici adotta le migliori strategie di prevenzione, protezione e incremento della resilienza, svolgendo anche attività di previsione meteorologica. Vengono inoltre attuate best practice su eventi fisici per garantire un pronto ripristino delle condizioni di funzionamento a fronte di eventi avversi. In relazione alle attività di risk assessment in ambito assicurativo, il Gruppo gestisce un programma di loss prevention per i rischi property, volto anche alla valutazione delle principali esposizioni legate agli eventi naturali. Tutte le aree del Gruppo sono soggette alla certificazione ISO 14001 e, attraverso l'applicazione di "Environmental Management System" (EMS) riconosciuti a livello internazionale, le potenziali fonti di rischio sono monitorate in modo tale da identificare correttamente qualsiasi criticità. Il Gruppo sviluppa scenari di breve, medio e lungo termine, in ambito energetico e macroeconomico finanziario, al fine di supportare l'attività di pianificazione strategica e industriale, la valutazione degli investimenti, l'attività di scenario planning e le attività relative a operazioni straordinarie.

La graduale integrazione degli scenari climatici e di transizione, unita allo sviluppo di modelli del sistema energetico a livello Paese, consente di intercettare gli effetti su variabili come la domanda elettrica, l'energy mix di sistema e l'elettrificazione dei consumi. Tali attività abilitano l'identificazione e la valutazione dei relativi rischi e opportunità.

Ulteriori informazioni sulla gestione dei rischi sono riportate nel capitolo "Impegno contro il cambiamento climatico".

RISCHIO ESG DESCRIZIONE DEL RISCHIO MODALITÀ DI GESTIONE E AZIONI DI MITIGAZIONE

Dimensione ambientale

Rischi di natura ambientale

Nell'ultimo anno, in linea con una tendenza ormai consolidata, si è registrata una crescente sensibilità da parte di tutta la collettività rispetto ai rischi legati a modelli di sviluppo che generano impatti ambientali e che sfruttano risorse naturali scarse (tra cui molte materie prime e l'acqua).

In alcuni casi, gli effetti sinergici tra questi impatti, come per esempio il riscaldamento globale e il crescente sfruttamento e degrado delle risorse idriche, accrescono il rischio di insorgenza di emergenze ambientali nelle aree più sensibili del pianeta, con il rischio di competizione per i diversi usi della risorsa idrica quali quello industriale, agricolo e per usi civili.

Le istituzioni, in risposta a queste esigenze, aggiornano le normative ambientali in senso più restrittivo, ponendo vincoli sempre più stringenti allo sviluppo di nuove iniziative industriali e, nei settori considerati più impattanti, favoriscono o impongono il superamento di tecnologie considerate non più sostenibili.

In questo contesto, le aziende di ciascun settore, e le aziende leader su tutte, sempre più consapevoli che i rischi ambientali sono anche rischi economici, sono chiamate a un accresciuto impegno e a una maggiore responsabilità nell'individuazione e adozione di soluzioni tecniche e modelli di sviluppo innovativi e sostenibili.

Enel ha posto il requisito di un'efficace prevenzione e minimizzazione degli impatti e dei rischi ambientali quale elemento fondamentale alla base di ogni progetto, lungo il suo intero ciclo di vita. L'adozione di Sistemi di Gestione Ambientale certificati ai sensi della ISO14001 nel Gruppo garantisce l'adozione di politiche e procedure strutturate per l'identificazione e la gestione dei rischi e delle opportunità ambientali associati a ogni attività aziendale.

Contribuiscono inoltre la molteplicità delle azioni per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di miglioramento ambientale fissati da Enel, riguardanti, per esempio, le emissioni atmosferiche, i rifiuti prodotti e i consumi idrici, soprattutto in aree a elevato water stress.

Il rischio di scarsità idrica è mitigato direttamente dalla strategia di sviluppo di Enel basata sulla crescita della generazione da fonti rinnovabili, che sostanzialmente non sono dipendenti dalla disponibilità di acqua per il loro esercizio. Particolare attenzione è poi posta agli asset presenti in aree a elevato livello di water stress, con l'obiettivo di individuare soluzioni tecnologiche per ridurre i consumi.

Infine, la collaborazione costante con le autorità locali di gestione dei bacini idrografici consente di adottare le strategie condivise più efficaci per la gestione sostenibile degli asset di generazione idroelettrica.

Dimensione sociale

Rischi legati al capitale umano

Le profonde trasformazioni del settore energetico, caratterizzate da una forte spinta tecnologica, richiedono la presenza di nuovi profili e competenze professionali, nonché un importante cambiamento di carattere culturale e organizzativo. Le organizzazioni devono orientarsi verso nuovi modelli di business, agili e flessibili. Politiche di valorizzazione delle diversità e di gestione e promozione dei talenti diventano elementi chiave in aziende che stanno gestendo la transizione e che hanno una presenza geografica diffusa.

Enel pone le persone che lavorano in Azienda al centro del proprio modello di business: la gestione del capitale umano costituisce una priorità cui sono legati specifici obiettivi. Tra questi, i principali sono: lo sviluppo di capacità e di competenze digitali rese necessarie dalla Quarta Rivoluzione Industriale, nonché la promozione di programmi di reskilling e upskilling per i dipendenti al fine di supportare la transizione energetica; il corretto coinvolgimento dei dipendenti rispetto al purpose aziendale, che garantisce migliori risultati a fronte di una maggiore soddisfazione per le persone; lo sviluppo di sistemi di valutazione dell'ambiente lavorativo e delle performance; la diffusione in tutti i Paesi di presenza del Gruppo della politica di diversità e inclusione, nonché di una cultura organizzativa inclusiva fondata sui princípi di non discriminazione e pari opportunità, driver fondamentale affinché tutti possano apportare il proprio contributo. Inoltre, Enel sta sviluppando specifiche iniziative per diffondere la metodologia di lavoro agile all'interno dei processi aziendali.

Ulteriori informazioni sulla gestione dei rischi sono riportate nel capitolo "Le nostre persone e il loro valore".

RISCHIO ESG DESCRIZIONE DEL RISCHIO MODALITÀ DI GESTIONE E AZIONI DI MITIGAZIONE

Dimensione sociale

Rischi legati alla salute e sicurezza sul lavoro

I principali rischi per la salute e sicurezza cui è esposto il personale di Enel e le imprese appaltatrici sono da ricondursi allo svolgimento delle attività operative presso i siti e gli asset del Gruppo. L'identificazione di tali rischi è stata effettuata attraverso un'analisi dei principali eventi occorsi negli ultimi tre anni. In particolare, in termini di probabilità di accadimento, i rischi di tipo meccanico (cadute, urti, schiacciamenti e tagli) sono quelli più rilevanti, mentre, in termini di impatto associato, i rischi di tipo elettrico sono quelli che comportano le conseguenze più gravi (infortuni mortali).

Peraltro, come conseguenza della presenza mondiale del Gruppo e della globalizzazione della società, dipendenti e appaltatori potrebbero essere esposti a rischi correlati a malattie infettive emergenti, di carattere epidemico e potenzialmente pandemico, suscettibili di impattare sulla loro salute e sul loro benessere.

Sicurezza, sottoscritta dal top management del Gruppo. Nell'attuazione della Politica, ogni Linea di Business del Gruppo è dotata di un proprio Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza conforme allo standard internazionale BS OHSAS 18001 che si basa sull'identificazione dei pericoli, sulla valutazione qualitativa e quantitativa dei rischi, sulla pianificazione e attuazione delle misure di prevenzione e protezione, sulla verifica dell'efficacia delle misure di prevenzione e protezione e sulle eventuali azioni correttive. Questo sistema considera anche il rigore nella selezione e nella gestione degli appaltatori e dei fornitori e la promozione del loro coinvolgimento nei programmi

Enel è dotata di una Dichiarazione di impegno per la Salute e

di miglioramento continuo delle performance di sicurezza. Il Gruppo Enel ha definito un sistema strutturato di gestione della salute, basato su misure di prevenzione, per sviluppare una cultura aziendale orientata alla promozione della salute psico-fisica e del benessere organizzativo e all'equilibrio tra vita personale e professionale.

Inoltre, Enel ha messo in atto una policy specifica relativa alla gestione degli eventi critici che prevede lo sviluppo di specifiche task force e linee guida in caso di emergenze sanitarie globali. Ciò al fine di indirizzare, integrare e monitorare, sia a livello di Gruppo sia a livello locale, tutte le azioni di prevenzione e di intervento volte a proteggere la salute dei propri dipendenti e appaltatori.

Ulteriori informazioni sulla gestione dei rischi sono riportate nel capitolo "Salute e sicurezza sul lavoro".

Rischi connessi al coinvolgimento della comunità locale

Attualmente Enel opera in una vasta area geografica, con una presenza in oltre 30 Paesi e distribuita nei cinque continenti, svolgendo attività di business che richiedono lo sviluppo di infrastrutture in aree locali, che in alcuni casi possono provocare critiche o parziali accettazioni. A sua volta, Enel potrebbe essere esposta a rischi reputazionali e operativi a causa di ritardi nell'esecuzione dei progetti per i nuovi siti o che possono incidere sulla continuità operativa dei siti esistenti.

D'altra parte, l'impegno di Enel a decarbonizzare il proprio mix energetico, con particolare attenzione alla realizzazione della fase di estrazione del carbone, potrebbe avere un potenziale impatto negativo in aree locali fortemente dipendenti dalle operazioni a carbone (estrazione e produzione di energia) in termini di perdita di posti di lavoro e di sviluppo socio-economico. Ciò potrebbe in ultima analisi esporre Enel a rischi di reputazione o addirittura ritardare l'obiettivo del Gruppo di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti nel suo Piano Strategico.

Dal 2015 è in vigore un modello di Creazione di Valore Condiviso (Creating Shared Value - CSV) che integra i fattori sociali e ambientali nei processi aziendali e lungo l'intera catena del valore, con particolare riferimento allo sviluppo del business, alle operazioni di ingegneria e costruzione, alla gestione e manutenzione degli asset e alla dismissione. Attraverso questo modello, il Gruppo si impegna in modo proattivo con le comunità locali per identificare le loro principali esigenze, da integrare in piani d'azione strutturati, la cui attuazione viene costantemente monitorata.

Inoltre, Enel promuove una transizione energetica inclusiva attraverso azioni di potenziamento sia a livello globale (compresi gli impegni pubblici e la sensibilizzazione alla costruzione) sia a livello locale, come il programma Futur-e realizzato in Italia e Spagna per trovare soluzioni sostenibili (focalizzate principalmente sull'occupazione e sullo sviluppo delle attività economiche) per le aree interessate dalla fase di abbandono del carbone.

Ulteriori informazioni sulla gestione dei rischi sono riportate nel capitolo "Comunità e condivisione di valore".

RISCHIO ESG DESCRIZIONE DEL RISCHIO MODALITÀ DI GESTIONE E AZIONI DI MITIGAZIONE

Dimensione di business e governance

Rischi di business continuity

Enel potrebbe essere esposta al rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite economiche o finanziarie e danni alla reputazione a seguito di un'interruzione parziale o totale delle operazioni commerciali, derivanti da guasti tecnici, malfunzionamenti di beni e impianti, errori umani, sabotaggi, indisponibilità di materie prime o eventi atmosferici avversi, o qualsiasi malattia infettiva emergente avente un potenziale epidemico o pandemico che potrebbe limitare il regolare funzionamento delle attività del Gruppo o della sua catena di fornitura.

Enel dispone di sistemi e meccanismi per garantire una fornitura continua e sicura di energia ai sistemi elettrici nazionali dei Paesi in cui opera. Pertanto, Enel lavora costantemente al fine di sviluppare e migliorare l'efficienza della rete di distribuzione, in coordinamento con gli altri soggetti che, a vario titolo, operano sull'infrastruttura di rete. Enel effettua interventi di manutenzione e ammodernamento della rete sulle infrastrutture esistenti in tutti i Paesi, finalizzati principalmente a ridurre il numero e la durata delle interruzioni del servizio. Inoltre, Enel provvede costantemente all'adozione di misure di efficienza operativa e di sicurezza per garantire il corretto funzionamento di tutte le sue centrali elettriche. Gli asset del Gruppo sono infine coperti da adeguati meccanismi assicurativi per proteggere la Società da possibili conseguenze economiche negative derivanti da eventi futuri e incerti.

Peraltro, con particolare riferimento alla gestione di eventi critici, Enel ha predisposto una policy tesa a garantire l'efficacia del processo decisionale nella gestione di qualsiasi evento che possa compromettere la continuità del servizio pubblico e dell'attività dell'Azienda, comprese le emergenze sanitarie globali.

Enel mette in atto adeguati protocolli, piani e azioni al fine di garantire il regolare svolgimento della propria attività economica in tutto il mondo o, eventualmente, il suo rapido ripristino in caso di interruzione del servizio.

Ulteriori informazioni sulla gestione dei rischi sono riportate nel capitolo "Infrastrutture, ecosistemi e piattaforme".

Rischi connessi ad attacchi cibernetici

La velocità dello sviluppo tecnologico, suscettibile di generare sfide sempre nuove, la frequenza e l'intensità degli attacchi informatici in costante aumento, così come la tendenza a colpire infrastrutture critiche e settori industriali strategici, evidenziano il potenziale rischio che, in casi estremi, la normale operatività aziendale possa subire una battuta d'arresto. Gli attacchi informatici sono cambiati radicalmente negli ultimi anni: il numero è cresciuto esponenzialmente, così come il loro grado di complessità e impatto, risultando sempre più difficile identificarne la fonte in modo tempestivo. Nel caso del Gruppo, ciò è dovuto ai numerosi contesti in cui questo si trova a operare (dati, industria e persone), una circostanza che deve essere sommata alla complessità intrinseca e all'interconnessione delle risorse che, peraltro, nel corso degli anni sono state sempre più integrate nei quotidiani processi operativi del Gruppo.

Il Gruppo ha adottato un modello olistico di governance relativo alla cyber security, che si applica ai settori IT (Information Technology), OT (Operational Technology) e IoT (Internet of Things). Il framework si basa sull'impegno del top management, sulla direzione strategica globale, sul coinvolgimento di tutte le aree di business nonché delle unità impegnate nella progettazione e gestione dei sistemi. Esso si sforza, inoltre, di utilizzare le tecnologie di punta del mercato, di progettare processi aziendali ad hoc, di rafforzare la consapevolezza informatica da parte delle persone e di recepire i requisiti normativi relativi alla sicurezza informatica.

In aggiunta, il Gruppo ha definito e adottato una metodologia di gestione del rischio per la sicurezza informatica basata su approcci "risk-based" e "cyber security by design", rendendo così l'analisi dei rischi aziendali il passo fondamentale di tutte le decisioni strategiche. Enel ha, inoltre, creato il proprio Cyber Emergency Readiness Team (CERT), al fine di rispondere e gestire in modo proattivo eventuali incidenti nel campo della sicurezza informatica.

Infine, nel 2019, il Gruppo ha stipulato un'assicurazione sui rischi connessi alla cyber security al fine di attenuare i pericoli informatici.

Ulteriori informazioni sulla gestione dei rischi sono riportate nel capitolo "Innovazione e digitalizzazione".

RISCHIO ESG DESCRIZIONE DEL RISCHIO MODALITÀ DI GESTIONE E AZIONI DI MITIGAZIONE
Dimensione di business e governance
Rischi connessi
alla
digitalizzazione,
efficacia IT
e continuità
del servizio
Il Gruppo sta effettuando una completa trasformazione digitale
della gestione dell'intera catena del valore dell'energia, svilup
pando nuovi modelli di business e digitalizzando i suoi processi
aziendali. Una conseguenza di tale trasformazione digitale è
quella che il Gruppo è via via sempre più esposto a rischi legati
al funzionamento dei sistemi IT (Information Technology) inte
grati in tutta l'Azienda, che potrebbero condurre a interruzioni
del servizio o a perdite di dati.
Il presidio di tali rischi è garantito da una serie di misure interne
sviluppate dall'unità Global Digital Solutions (GDS), responsabi
le di guidare la trasformazione digitale del Gruppo. Tale unità ha
predisposto un sistema di controllo interno che, introducendo
punti di controllo lungo tutta la catena del valore dell'Informa
tion Technology, consente di evitare il concretizzarsi di rischi re
lativi ad aspetti quali la realizzazione di servizi non aderenti alle
esigenze del business, la mancanza di adozione di adeguate
misure di sicurezza e le interruzioni di servizio. Il sistema di
controllo interno all'unità Global Digital Solutions presidia sia le
attività svolte internamente sia quelle affidate a collaboratori e
provider esterni. Enel sta inoltre promuovendo la diffusione di
cultura e competenze digitali all'interno del Gruppo, al fine di
guidare con successo la trasformazione digitale e minimizzare
i rischi associati.
Ulteriori informazioni sulla gestione dei rischi sono riportate nel
capitolo "Innovazione e digitalizzazione".
Rischi connessi
alla protezione
dei dati per
sonali
La raccolta ed elaborazione dei dati personali rappresenta una
delle più grandi sfide dell'era della digitalizzazione e della glo
balizzazione dei mercati. Il Gruppo ha raccolto tale sfida acce
lerando i processi di trasformazione digitale, mentre attraversa
un'importante fase di crescita a livello globale per numero di
clienti e aree geografiche. Ciò implica un'esposizione ai rischi
legati alla protezione dei dati personali, anche in considerazione
della sempre più corposa normativa in materia di privacy, la cui
inadeguata attuazione può causare perdite economiche o finan
ziarie e danni reputazionali.
Al fine di gestire e mitigare questo rischio, Enel ha adottato una
struttura tesa a garantire che la protezione dei dati personali,
riferibili a tutte le persone fisiche con le quali interagisce, sia
pienamente rispettata. Ciò grazie alla nomina dei Responsabili
della protezione dei dati personali ("RPD"), figure che si occu
pano di supportare le aree di business nell'adozione di un ap
proccio di "privacy by design", tale da rendere la protezione dei
dati personali un elemento fondamentale nella progettazione di
qualsiasi iniziativa o processo aziendale.
Rischi
di compliance
Enel potrebbe essere esposta al rischio di incorrere in provvedi
menti giudiziari o sanzioni amministrative, perdite economiche
o finanziarie e danni reputazionali a seguito di:
> condotte illecite, ivi inclusi atti corruttivi, realizzate da perso
nale interno al fine di ottenere un ingiusto o illecito beneficio.
Il personale esterno, appartenente a fornitori di società del
Gruppo Enel, si impegna al rispetto delle clausole etiche pre
viste nei relativi contratti, nei quali si richiama l'impegno di
Enel in termini di business integrity nella conduzione delle
proprie attività;
> violazione di leggi internazionali o nazionali in materia di anti
trust, comunicazioni al mercato, regolamentazione finanzia
ria, fiscale o altra normativa applicabile (per esempio, per
mitting, norme in materia di acquisti, regolamentazione del
mercato elettrico).
Enel si è dotata di un Sistema di Controllo Interno e di Ge
stione dei Rischi declinato in regole e procedure aziendali che
tutti coloro che lavorano in Enel e per Enel, attraverso i rela
tivi impegni contrattuali, sono tenuti a rispettare. Rientrano
nel Sistema di Controllo Interno, anche specifici programmi di
compliance, quali: il Codice Etico, il Piano Tolleranza Zero alla
Corruzione ("ZTC Plan"), la Policy sui diritti umani, l'Enel Global
Compliance Program ("EGCP"), il Modello ex D.Lgs. 231/01 e
altri programmi nazionali di compliance adottati dalle società
del Gruppo in conformità alle normative nazionali (per esempio,
in Spagna, Cile, Brasile, Colombia, Perù, Argentina, Messico).
Inoltre, nel perseguimento del proprio impegno di lotta alla
corruzione, Enel ha volontariamente deciso di certificare il pro
prio Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione
(SGPC) in conformità ai requisiti dello standard internazionale
ISO 37001:2016 (certificazione internazionale dei sistemi di ge
stione anti-corruzione). Tale processo di certificazione ha inte
ressato le principali società controllate estere del Gruppo.
Il costante monitoraggio dell'evoluzione normativa a livello na
zionale e internazionale è garantito dall'operatività di specifiche
Funzioni aziendali competenti per materia.

Ulteriori informazioni sulla gestione dei rischi sono riportate nel capitolo "Governance solida".

Analisi delle controparti

Attraverso l'analisi delle controparti viene effettuata una valutazione di eventuali rischi reputazionali per l'Azienda conseguenti all'instaurazione e/o al proseguimento di rapporti commerciali o di collaborazione con terze parti (fornitori, business partner ecc.). Nel dicembre 2016 è stata finalizzata la prima edizione dell'istruzione operativa di analisi delle controparti, promuovendo in tal modo criteri comuni per svolgere l'attività e standardizzare i modelli utilizzati per acquisire le richieste e consegnare la valutazione alle altre unità. Nel corso del 2017 tutti i Paesi rilevanti hanno adottato le istruzioni operative, in alcuni casi emettendo un documento localizzato e attivando contratti specifici per Paese.

Il sistema di corporate governance di Gruppo

Il sistema di governo societario adottato da parte di Enel SpA ("Enel") e del Gruppo di cui essa è a capo risulta essenzialmente orientato all'obiettivo della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo termine, nella consapevolezza della rilevanza sociale delle attività in cui il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di considerare adeguatamente, nel relativo svolgimento, tutti gli interessi coinvolti. Il Gruppo Enel, a seguito della significativa crescita dimensionale realizzata in ambito internazionale, conta attualmente 13 società emittenti azioni quotate sulle Borse valori argentina, brasiliana, cilena, italiana, peruviana, russa, spagnola e statunitense. Esso si presenta sotto tale aspetto come una realtà unica nel panorama internazionale, con una peculiare complessità di gestione derivante dalla presenza di diverse tipologie di minoranze azionarie, dalla necessità di effettuare operazioni infragruppo e dalla mancanza di un quadro giuridico chiaro e uniforme in materia di gruppi multinazionali.

A partire dalla riorganizzazione della struttura del Gruppo intervenuta nel 2014, è stata riscontrata l'opportunità di rafforzare i presídi di corporate governance e di assicurare la diffusione delle best practice in materia presso tutte le società del Gruppo Enel aventi azioni quotate nei mercati regolamentati, nel rispetto dell'autonomia gestionale delle varie società interessate e della normativa locale a esse applicabile.

Il Consiglio di Amministrazione di Enel ha pertanto approvato nel 2015 (e, quindi, integrato nel 2019) alcune Raccomandazioni volte a rafforzare i presídi di governo societario di tali società e ad assicurare il recepimento delle best practice locali in materia da parte delle medesime società.

Le Raccomandazioni sulla corporate governance delle so-

cietà quotate del Gruppo Enel hanno a oggetto:

  • > la composizione dell'organo di amministrazione, che deve essere tale da assicurarne il corretto dimensionamento, l'eventuale rappresentanza delle minoranze azionarie e un'adeguata diversity in termini di esperienze e competenze professionali e manageriali dei relativi componenti, nonché di genere, fasce di età e anzianità di carica dei medesimi;
  • > i requisiti degli amministratori. In particolare, nella selezione dei candidati alla carica di Amministratore Delegato occorre individuare profili dotati di autorevolezza adeguata a tale incarico, verificabile sulla base della reputazione, dei risultati conseguiti nei ruoli apicali in precedenza ricoperti e della riconoscibilità nei mercati di riferimento. Per la selezione dei candidati alla carica di componente indipendente si raccomanda invece che la Funzione aziendale preposta si avvalga di una società di head hunting, la quale dovrà procedere applicando i criteri indicati nelle Raccomandazioni, rafforzando l'efficacia e l'imparzialità del processo di individuazione dei candidati;
  • > la remunerazione degli amministratori. In proposito, per i compensi spettanti a dipendenti di società del Gruppo Enel è prescritta la rinuncia o il riversamento alla società di appartenenza, salvo il caso in cui essi siano chiamati a rivestire il ruolo di amministratore esecutivo. Nella determinazione dei compensi destinati a soggetti non dipendenti di società del Gruppo Enel occorre invece tenere conto del ruolo ricoperto e delle responsabilità assegnate, nonché di ulteriori fattori, tra cui i risultati delle analisi di benchmark del mercato di riferimento condotte da società specializzate nel settore e le politiche del Gruppo Enel;

  • > la board review coordinata dal Presidente, di cui si raccomanda l'espletamento con cadenza annuale avvalendosi, almeno ogni tre anni, di consulenti indipendenti e specializzati;

  • > l'induction degli amministratori, coordinata dal Presidente e intesa a fornire ai destinatari un'adeguata conoscenza, tra l'altro, del settore di attività, del business aziendale, degli assetti organizzativi, nonché dell'evoluzione del quadro normativo e regolatorio di riferimento;
  • > il trattamento delle informazioni privilegiate, con l'invito ad adottare tanto procedure aziendali finalizzate a prevenire l'uso indebito delle informazioni medesime, quanto un registro delle persone che hanno accesso alle informazioni stesse;
  • > l'adesione a codici di autodisciplina e alle best practice dei mercati di riferimento, salvo i casi in cui, ad avviso dell'organo amministrativo, sussistano motivi oggettivi che ne giustifichino il mancato o parziale recepimento.

Le Raccomandazioni in questione – disponibili sul sito internet di Enel – sono state recepite dagli organi competenti delle società destinatarie nel corso del 2016.

Successivamente, nel corso del 2017 è stato avviato un progetto che ha coinvolto i responsabili di Corporate Affairs delle principali società quotate del Gruppo, affiancati da illustri accademici esperti in materia di governo societario; tale progetto ha consentito di individuare, a conclusione di un'analisi approfondita di diritto comparato, soluzioni condivise in materia di approvazione delle operazioni infragruppo, applicabili in modo trasversale all'interno del Gruppo Enel, nei limiti consentiti dagli ordinamenti dei vari Paesi in cui il Gruppo stesso è presente.

Hanno visto così la luce apposite Corporate Governance Guidelines, che individuano preliminarmente i princípi su cui si fonda il governo societario del Gruppo e che dettano quindi puntuali princípi applicativi comuni in materia di conflitto di interessi degli amministratori e di operazioni con parti correlate. Si segnala che tali Guidelines superano la controversa nozione di "interesse di gruppo", la cui esistenza è posta in discussione in svariati ordinamenti, fornendo al contempo una chiara definizione di interesse sociale, utile punto di riferimento per la gestione sia delle situazioni di conflitto di interessi degli amministratori sia delle operazioni con parti correlate.

Dopo essere state approvate da parte del Consiglio di Amministrazione di Enel nel 2017, le Guidelines in questione sono state recepite, nel corso del 2018, dai competenti organi delle società controllate con azioni quotate e sono state quindi presentate alla presenza di esponenti delle autorità di vigilanza dei mercati finanziari di quotazione delle più rilevanti società del Gruppo nonché di autorevoli studiosi in occasione di un seminario internazionale sui gruppi multinazionali tenutosi a Madrid a ottobre 2018. Anche le Guidelines sono disponibili sul sito internet di Enel.

Completano il sistema di corporate governance di Gruppo:

  • > il Codice Etico di Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enel nel 2002 e successivamente aggiornato, che definisce i valori di riferimento cui il Gruppo si ispira nello svolgimento delle varie attività, regolando e uniformando i comportamenti aziendali su standard improntati alla massima trasparenza e correttezza verso tutti gli stakeholder;
  • > l'"Enel Global Compliance Program", approvato nel 2016 e volto a rafforzare l'impegno del Gruppo Enel a prevenire la commissione all'estero di illeciti da cui possano derivare responsabilità penale d'impresa e i connessi rischi reputazionali;
  • > il Piano Tolleranza Zero alla Corruzione TZC, adottato nel 2006 al fine di sostanziare l'adesione di Enel al Global Compact dell'ONU e al PACI (Partnership Against Corruption Initiative);
  • > la Politica sui Diritti Umani adottata nel 2013 e le attività per il conseguimento e/o il mantenimento della Certificazione ISO 37001:2016 ("Anti-Bribery Management System") da parte delle principali società del Gruppo.

Da ultimo, tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020 Enel, supportata da un qualificato advisor attivo su scala internazionale, ha effettuato un'ulteriore approfondita analisi della corporate governance delle società quotate del Gruppo caratterizzate da maggiore capitalizzazione e/o flottante.

Tale analisi è stata effettuata alla luce del modello di riferimento della corporate governance del Gruppo Enel5 , nonché delle raccomandazioni dei locali codici di corporate governance e delle pratiche di mercato dei Paesi in cui operano le varie società considerate. L'analisi ha consentito di individuare e valorizzare alcune best practice peculiari di ciascuna delle società interessate, nonché di delineare al contempo un percorso inteso a conseguire una sempre più ampia convergenza delle medesime società verso il modello di riferimento della corporate governance del Gruppo Enel. L'articolazione complessiva del progetto in questione, con l'indicazione delle società interessate, è descritta nei grafici riportati di seguito.

5 Tale modello è fondato sul sistema di governo societario della Capogruppo, sulle Raccomandazioni in materia di corporate governance delle società quotate del Gruppo Enel, nonché su alcune best practice internazionali relative alla composizione e al funzionamento del Consiglio di Amministrazione.

Processo di convergenza

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

8.

9.

10.

Il modello di riferimento della corporate governance del Gruppo Enel – fondato sul sistema di governo societario della Capogruppo, sulle Raccomandazioni in materia di corporate governance delle società quotate del Gruppo Enel, nonché su alcune best practice internazionali relative alla composizione e al funzionamento del Consiglio di Amministrazione ("Board") – si articola nei seguenti 10 princípi:

  • 1. The Board: considerazione degli interessi di tutti gli stakeholder, non limitata quindi ai soli azionisti; visione di lungo periodo e comprensione condivisa della cultura aziendale e del suo purpose; chiarezza nella distinzione dei ruoli tra organo di amministrazione e top management; comprensione approfondita del business dell'azienda e del mercato di riferimento; clima positivo, fiducia e ambiente di lavoro improntato all'ascolto.
  • 2. Board Composition: adeguata composizione collegiale e complementarietà delle competenze ed esperienze individuali; la dimensione ideale del Board varia da 7 a 11 componenti, sulla base dei comitati da costituire; adeguata diversity di genere, provenienza geografica, età e anzianità di carica; adeguata presenza di consiglieri effettivamente indipendenti, al di là del rispetto dei criteri formali, profilo di particolare rilievo in caso di società soggette a direzione e coordinamento; adeguata disponibilità di tempo dei consiglieri, coerente con una policy ad hoc sul numero massimo di altri incarichi che possono essere ricoperti.
  • 3. Induction and Education: realizzazione di un programma di onboarding per gli amministratori di prima nomina, accompagnato da sistematici piani di formazione durante il corso del mandato, affrontando tematiche strategiche, di business, di gestione del rischio, legali e di sostenibilità.
  • 4. Board Leadership: ruolo chiave del Presidente nel gestire il funzionamento del Board, garantendo la consapevole e attiva partecipazione ai lavori di ogni consigliere; separazione dei ruoli del Presidente e del CEO, garantendo che le rispettive responsabilità siano complementari e non sovrapposte; presenza di un Senior Independent Director, ove necessario.
  • 5. Succession Planning: per salvaguardare la continuità dell'azienda, presidio da parte del Board di contingency plan intesi ad assicurare una idonea e continua copertura dei ruoli di Presidente e CEO e verifica della presenza e dell'efficacia dei piani di successione del top management.
  • 6. Board Committees: i comitati, con la loro attività istruttoria, propositiva e consultiva, su alcune materie delicate assicurano un supporto indispensabile all'attività consiliare, ferme restando le prerogative decisionali del Board sulle medesime materie; opportunità di un'ampia presenza di amministratori indipendenti nei comitati; chiaro riparto di competenze tra i comitati e comunicazione efficace tra essi e il Board; progressiva focalizzazione di un comitato sui temi di sostenibilità.
  • 7. Managing the meetings: almeno 9 riunioni formali del Board per anno, accompagnate, ove possibile, da incontri informali fra i consiglieri; corretto bilanciamento fra esaustività della documentazione consiliare e sintesi dei temi principali, garantendo congruo anticipo nel relativo invio ai consiglieri; partecipazione della prima linea di management in relazione alle tematiche trattate.
  • 8. "When things go wrong": mappatura delle potenziali situazioni di crisi, esogene o endogene, con valutazione dei rischi connessi, e predisposizione di azioni di mitigazione. In presenza di effettive situazioni di crisi, importanza di interventi reattivi rapidi e proporzionati, accompagnati da trasparenza comunicativa circa i loro contenuti.
  • 9. . Measuring performance: sistematica misurazione della performance del Board nel suo insieme e del contributo di ogni singolo amministratore; allineamento dell'emolumento dei consiglieri non esecutivi all'effettivo impegno richiesto.
  • 10. . Beyond the Boardroom: chiara comunicazione di specifici impegni in materia di sostenibilità e trasparente e puntuale reportistica circa i risultati conseguiti. Allineamento della cultura del Board con la strategia perseguita dall'azienda. Strategia di Enel basata sulla creazione di valore sostenibile nel lungo periodo, tenendo conto degli interessi delle varie categorie di stakeholder, e che integra i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) lungo l'intera catena del valore.

Per ogni società, analisi di: · Codice di corporate governance locale · Pratiche di mercato locali · Attuale struttura di corporate governance della società

Endesa Enel Russia Enel Chile

Enel Distribución Perú Enel Generación Perú Enel Américas

Enel Ceará-Coelce

Modello di riferimento della corporate governance di Gruppo

di interventi necessari Raccomandazioni in materia

1 The Board

10

9

8

7

6

Board Committees

5 Succession Planning

Valorizzazione best practice di ogni società

Progressiva realizzazione

Managing the meetings

4 Board Leadership

"When things go wrong"

3 Induction and Education

Measuring performance

2 Board Composition

Beyond the Boardroom

Best practice internazionali sui board

di corporate governance delle società quotate del Gruppo Enel

Sistema di governo societario di Enel SpA

Modello di erimento rif della corporate governance di Gruppo

La presenza di Enel nelle principali associazioni energetiche e di sostenibilità

102-12 102-13

Il Gruppo Enel partecipa attivamente ad associazioni e organizzazioni di sostenibilità, nazionali e internazionali, che si propongono di definire obiettivi e impegni di lungo termine per promuovere un modo sostenibile di fare business e di gestire le sfide del cambiamento climatico e le pressioni socio-economiche che interessano il contesto macroeconomico e in particolare il settore energetico. Di seguito si riportano alcuni esempi. United Nations Global Compact (UNGC) - Enel è membro "Participant" del Global Compact delle Nazioni Unite (UN Global Compact) dal 2004 ed è, inoltre, tra le sue LEAD company 2019, un gruppo che rappresenta i partecipanti maggiormente coinvolti all'interno dell'iniziativa, grazie all'impegno profuso e all'adesione ai 10 princípi fondanti relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell'ambiente e lotta alla corruzione. Nel 2019 Enel ha dimostrato, altresì, il proprio impegno attraverso la partecipazione alle Action Platform "Financial Innovation for SDGs", "Pathways to Low-Carbon and Resilient Development", "Reporting on the SDGs" e "Peace, Justice & Strong Institution", e la sottomissione della Communication on Progress (CoP) di livello advanced.

La leadership del Gruppo, concretizzatasi in strategia e azioni basate sui suddetti princípi e mirate al raggiungimento degli SDG, ha altresì offerto a Enel l'opportunità di far parte dell'UN Global Compact Expert Network, l'advisory group che agisce fornendo un contributo strategico e sostanziale alla definizione delle priorità programmatiche e dell'agenda dell'organizzazione. Inoltre, l'AD di Enel è membro del Board del Global Compact ed è al suo secondo mandato (2018-2021), rinnovando così il proprio impegno a sostegno dell'iniziativa di sostenibilità che porta avanti dal 2015, quando ottenne la nomina per il suo primo mandato.

Nel 2019, alla luce della centralità che la sfida al cambiamento climatico ha assunto a livello internazionale, il Gruppo è stato tra i primi 28 firmatari del Pledge Business Ambition for 1.5 °C, impegnandosi a rispettare il limite massimo di aumento della temperatura globale entro 1.5 °C rispetto ai livelli preindustriali e al raggiungimento delle emissioni zero entro il 2050, e ha proseguito il proprio commitment partecipando alla piattaforma.

Inoltre, nel corso del 2019, Enel ha confermato il proprio impegno come Patron all'interno dell'Action Platform "Financial Innovation for SDGs", nell'ambito della quale è nata la "CFO Taskforce for the SDGs", di cui Enel ha la co-presidenza. L'iniziativa rappresenta un'innovativa piattaforma di dialogo tra diversi Chief Financial Officer globali che ha l'obiettivo di promuovere la finanza sostenibile e gli investimenti scalabili per il raggiungimento degli SDGs.

Sempre nell'ambito del programma delle Nazioni Unite, Enel è tra le endorsing company dell'iniziativa "Caring for Climate", per la valorizzazione del ruolo del business nella lotta ai cambiamenti climatici e del "CEO Water Mandate", nata per supportare le aziende nella gestione sostenibile dell'acqua. Infine, dal 2015, Enel è tra le aziende firmatarie dei Women's Empowerment Principles (WEPs), per promuovere all'interno del settore privato l'uguaglianza di genere sul posto di lavoro, nei mercati e nelle comunità.

CSR Europe - è il principale business network europeo dedicato alla sostenibilità, di cui Enel è membro dal 2005. Il Gruppo ricopre dal 2016 la vice presidenza del Board, una carica rinnovata per ulteriori tre anni nel 2019. Enel partecipa alle attività, agli incontri tematici e ai progetti dell'organizzazione, e nel 2019 è stata tra i primi firmatari della CEOs Call to Action, un appello sostenuto da molti Amministratori Delegati e rivolto ai nuovi leader politici europei affinché l'Europa si ponga alla guida del cambiamento adottando un nuovo modello di sviluppo, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030. L'iniziativa condurrà nel 2020 allo sviluppo del Pact 4 Sustainable Industry, a favore di un'industria europea che sia sempre più clima-neutrale, circolare ed efficiente nell'utilizzo delle risorse.

Global Reporting Initiative (GRI) - Membro dal 2006, il Gruppo Enel dal 2016 è parte della GRI Community e dello Stakeholder Council, l'organo multi-stakeholder di consultazione, che supporta il Consiglio di Amministrazione del GRI per le questioni strategiche. Oltre a partecipare alle attività comuni ai membri della GRI Community, Enel ha proseguito nel suo impegno all'interno del Corporate Leadership Group su Digital Reporting,

programma di durata biennale focalizzato sulle principali sfide della digitalizzazione delle informazioni e sulle possibili soluzioni per rendere il reporting esterno sempre più efficiente. I lavori del Gruppo avranno come output principale la pubblicazione, nel 2020, di raccomandazioni che possano supportare i partecipanti in materia di reportistica digitale. La collaborazione con GRI ha inoltre portato Enel a fornire il proprio supporto nell'opera di traduzione in italiano dei GRI Sustainability Reporting Standard (GRI Standard), lanciata il 30 settembre 2019, la cui diffusione diventa ancora più significativa se calati nel contesto dell'Agenda 2030, un sistema ampio e complesso dove tutti sono chiamati a contribuire per il raggiungimento degli obiettivi. Proprio in quest'ottica, Enel e GRI hanno deciso di rafforzare ulteriormente la loro partnership attraverso una forma di collaborazione innovativa, da sviluppare nell'arco temporale di due anni (2019-2020), che mettendo a fattor comune le rispettive competenze si pone il duplice obiettivo di analizzare se e come l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e gli SDG abbiano influenzato il processo di reporting aziendale, nonché le modalità con cui, nei diversi contesti geografici, economici e socio-politici, imprese e governi collaborano per far avanzare gli SDG. Questa analisi permetterà di migliorare e innovare il concetto stesso di "partnership", in linea con l'SDG 17, elemento chiave per accelerare e massimizzare l'impatto del settore privato nel raggiungimento dell'Agenda 2030.

La prima fase del progetto, conclusasi nel 2019, si è concretizzata nell'elaborazione di due rapporti scaturiti da altrettanti online debate in cui Enel e GRI, coinvolgendo una platea multi-stakeholder, hanno alimentato una discussione volta a:

  • > approfondire il ruolo svolto finora dal reporting e dalle parternship nel guidare il cambiamento del settore privato in vista del raggiungimento degli SDG;
  • > sviluppare una visione sulle azioni da intraprendere per far sì che la rendicontazione degli SDG possa stimolare lo sviluppo di nuove partnership e di nuovi modelli di business.

La seconda e ultima fase della collaborazione, che si concluderà alla fine del 2020, partendo dai risultati emersi nei due debate, avrà l'obiettivo di avviare dialoghi regionali focalizzati sul rafforzamento del ruolo degli SDG.

World Business Council for Sustainable Development (WB-CSD) - Dal 2016 Enel è membro del WBCSD, organizzazione internazionale che riunisce oltre 200 imprese impegnate a favore dell'ambiente e dei princípi relativi alla crescita economica e allo sviluppo sostenibile. Enel è rappresentata sia all'interno del Consiglio, di cui è membro l'AD, sia a livello di Liaison Delegate e partecipa attivamente a diversi programmi e gruppi di lavoro che coprono diverse aree di interesse. In particolare, nel 2019 è continuato l'impegno del Gruppo nel progetto Factor10, sulla circular economy, il progetto Transforming Urban Mobility, il progetto New Energy Solutions, e i progetti Climate Action & Policy, REscale e SBT4Utilities, parte integrante del programma Climate & Energy. Inoltre, Enel è stata anche coinvolta nel programma Redefining Value, diventando membro della Task force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) Electric Utilities Preparer Forum.

Transparency International - Nel 2019 Enel ha rinnovato il proprio impegno nel Business Integrity Forum (BIF), promosso da Transparency International Italia, che riunisce diverse grandi aziende italiane interessate a sviluppare progetti comuni volti al rafforzamento della business integrity e alla diffusione di buone pratiche nella prevenzione e nel contrasto alla corruzione anche a beneficio di altri stakeholder, come le piccole e medie imprese. In particolare, Enel ha contribuito alla realizzazione del BIF Lab, evento organizzato in collaborazione con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, portando la propria esperienza sul tema "Anti-corruzione e sostenibilità" ed evidenziando come l'impegno nella lotta alla corruzione, pilastro della compliance, sia sempre più integrato all'interno delle politiche di sviluppo sostenibile.

Nel 2019, l'Amministratore Delegato di Enel, Francesco Starace, ha aderito all'invito del Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres a far parte della Global Investors for Sustainable Development (GISD) Alliance, un'iniziativa biennale delle Nazioni Unite nata con l'obiettivo di identificare nuovi modi per promuovere investimenti di lungo termine per lo sviluppo sostenibile. L'Alleanza è parte integrante della Strategy for Financing the 2030 Agenda for Sustainable Development dell'O-NU, ed è costituita da 30 business leader globali che cooperano per sbloccare i finanziamenti necessari al raggiungimento degli SDG e dare il via a un miglioramento sociale, economico e ambientale in tutto il mondo.

È proseguito anche l'impegno nel Sustainable Energy for All (SEforALL), l'organizzazione internazionale no profit che collabora con il settore privato, la società civile, le istituzioni e i governi a supporto dell'obiettivo di sviluppo sostenibile sull'energia (SDG 7), all'interno della Multi-stakeholder platform on SDGs, l'iniziativa della Commissione europea, con mandato biennale (2017- 2019), nata con l'obiettivo di sostenere e indirizzare la Commissione sul conseguimento, a livello europeo, degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Infine, Enel è membro dal 2016, dell'International Integrated Reporting Council (IIRC) e della Sustainable Business Roundtable (SBRT).

Ulteriori informazioni sono riportate nei capitoli "At a Glance" e "Impegno contro il cambiamento climatico".

Trasparenza nei processi istituzionali

Enel gestisce costantemente i rapporti con le istituzioni (locali, nazionali, europee e internazionali) in linea con quanto previsto dagli Enel Compliance Program, fornendo informazioni complete e trasparenti con l'obiettivo di porre gli interlocutori istituzionali nelle migliori condizioni per prendere le decisioni loro demandate. Enel contribuisce inoltre ai processi consultivi relativi a dossier di carattere politico e legislativo su tematiche energetiche e ambientali. Nel quadro delle relazioni con gli interlocutori istituzionali europei, Enel contribuisce attivamente a ogni fase del processo consultivo sui dossier di carattere politico e legislativo di interesse aziendale attraverso un'accurata attività di monitoraggio e analisi (si veda anche il capitolo "Impegno contro il cambiamento climatico").

Il Gruppo Enel è iscritto al registro volontario UE della trasparenza sin dalla sua creazione nel 2008. Il registro ha l'obiettivo di offrire ai cittadini un accesso unico e diretto alle informazioni su chi svolge attività tese a influenzare il processo decisionale dell'UE, sugli interessi perseguiti e sulle risorse investite in tali attività (http://ec.europa.eu/transparencyregister/public/ homePage.do). In linea con quanto previsto dal Codice Etico, paragrafo 3.26, Enel non finanzia né in Italia né all'estero partiti, loro rappresentanti o candidati, né effettua sponsorizzazioni di congressi o feste che abbiano un fine esclusivo di propaganda politica. Si astiene da qualsiasi pressione diretta o indiretta a esponenti politici (per esempio, tramite concessione di proprie strutture, accettazione di segnalazioni per le assunzioni, contratti di consulenza). Enel e le sue controllate sono presenti in varie associazioni di categoria e datoriali, il cui ruolo è, tra gli altri, la rappresentanza del posizionamento dei propri associati nei processi normativi inerenti all'attività del business. I contributi annuali versati alle suddette organizzazioni sotto forma di quote associative nel 2019 ammontano complessivamente a circa 7,9 milioni di euro6 , il 6% inferiore rispetto al 20187 . In particolare nel 2019 le tre contribuzioni associative più rilevanti per importo a livello globale hanno ri-

6 I contributi annuali negli ultimi quattro esercizi sono stati pari a: 7,8 milioni di euro nel 2019; 8,3 milioni di euro nel 2018; 9 milioni di euro nel 2017; 9 milioni di euro nel 2016. Tali cifre includono i contributi versati da Enel SpA (ivi incluse le principali società italiane) e dalle sue controllate estere Endesa, Enel Américas ed Enel Chile.

7 Tali cifre includono i contributi versati da Enel SpA (ivi incluse le principali società italiane) e dalle sue controllate estere Endesa, Enel Américas ed Enel Chile.

guardato Aelec (Asociación de empresas de energía eléctrica) in Spagna, Confindustria ed Elettricità Futura in Italia8 .

Il dialogo istituzionale con le associazioni di categoria e datoriali cui Enel e le sue controllate hanno preso parte nel 2019 ha riguardato il supporto dei processi normativi e di consultazione, tra le altre, sulle seguenti principali tematiche:

  • > sviluppo di politiche energetiche: incluse, tra le altre questioni, prospettive strategiche del settore, efficienza energetica, crescita delle rinnovabili, sviluppo delle smart grid, costo dell'energia9 ;
  • > aumento della competitività del business: incluse, tra le altre questioni, regolamentazione fiscale, temi giuslavoristici e politiche ambientali10.

8 Nello specifico: Aelec (ex "UNESA") 1,9 milioni di euro; Confindustria 1,8 milioni di euro; Elettricità Futura (ex "Associazione Nazionale delle Imprese Elettriche") 0,7 milioni di euro.

9 Il contributo nel 2019 è stato di 5 milioni di euro.

10 Il contributo nel 2019 è stato di 2,8 milioni di euro.

Le fondamenta ESG

Trasparenza fiscale

Enel è un Gruppo industriale la cui attività principale si traduce nella generazione, distribuzione e vendita di energia elettrica. La scelta dei Paesi dove il Gruppo opera è guidata da valutazioni di business e non da motivi fiscali.

Strategia fiscale

Dal 2017 il Gruppo Enel si è dotato di una strategia fiscale, intesa come l'insieme di princípi e linee guida ispirate da valori di trasparenza e legalità e che viene pubblicata sul sito internet: www.enel.com. Le società controllate del Gruppo sono tenute ad adottare la strategia fiscale approvata dalla Capogruppo assumendosi in tal modo la responsabilità di garantirne la conoscenza e l'applicazione.

Obiettivi della strategia fiscale

Il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA definisce la strategia fiscale dell'intero Gruppo, con l'obiettivo di assicurare un'uniforme gestione della fiscalità presso tutte le entità interessate, e che si ispira alle seguenti logiche:

  • > corretta e tempestiva determinazione e liquidazione delle imposte dovute per legge ed esecuzione dei connessi adempimenti;
  • > corretta gestione del rischio fiscale, inteso come rischio di incorrere nella violazione di norme tributarie o nell'abuso dei princípi e delle finalità dell'ordinamento tributario.

Princípi della strategia fiscale

I princípi della strategia fiscale rappresentano le linee guida per le società del Gruppo, ne ispirano l'operatività aziendale nella gestione della variabile fiscale e richiedono l'adozione di idonei processi che possano garantirne l'effettività e l'applicazione.

Valori: il Gruppo, in linea con la propria strategia di sostenibilità, agisce secondo i valori dell'onestà e dell'integrità nella gestione dell'attività fiscale, essendo consapevole che il gettito derivante dai tributi costituisce una delle principali fonti di contribuzione allo sviluppo economico e sociale dei Paesi in cui opera.

Legalità: il Gruppo persegue un comportamento orientato

al rispetto delle norme fiscali applicabili e si impegna a interpretarle in modo da rispettarne la sostanza oltre che la forma. Tone at the top: il Consiglio di Amministrazione ha il ruolo e la responsabilità di guidare la diffusione di una cultura aziendale improntata ai valori dell'onestà e dell'integrità e al principio di legalità.

Trasparenza: il Gruppo mantiene un rapporto collaborativo e trasparente con l'autorità fiscale, assicurando che quest'ultima, tra l'altro, possa acquisire la piena comprensione dei fatti sottesi all'applicazione delle norme fiscali.

Shareholder value: il Gruppo considera le imposte come un costo dell'attività d'impresa, che come tale deve essere gestito, nel rispetto del principio di legalità, con l'obiettivo di salvaguardare il patrimonio sociale e di perseguire l'interesse primario della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo.

Governance

Enel SpA garantisce l'applicazione e la conoscenza all'interno dell'Azienda della strategia fiscale attraverso gli organi di governo. La relativa interpretazione è rimessa alla Capogruppo, attraverso l'unità Fiscale, che cura altresì il relativo e periodico aggiornamento.

Compliance

Le entità del Gruppo devono rispettare il principio di legalità, applicando in modo puntuale la legislazione fiscale dei Paesi in cui il Gruppo è presente, per garantire che siano osservati il dettato, lo spirito e lo scopo che la norma o l'ordinamento prevedono per la materia oggetto di applicazione. Inoltre, il Gruppo Enel non mette in atto comportamenti e operazioni, domestiche o cross-border, che si traducano in costruzioni di puro artificio, che non riflettano la realtà economica e da cui è ragionevole attendersi vantaggi fiscali indebiti, in quanto siano in contrasto con le finalità o lo spirito delle disposizioni o dell'ordinamento tributario di riferimento e generino fenomeni di doppia deduzione, deduzione/non inclusione o doppia non imposizione, anche in conseguenza di asimmetrie fra i sistemi impositivi delle eventuali giurisdizioni.

Transazioni intercompany

I rapporti infragruppo sono regolati, a fini fiscali, in base all'arm's length principle, come enucleato in ambito OCSE (Model Tax Convention e Transfer Pricing Guidelines), perseguendo la finalità di allineare, quanto più correttamente possibile, le condizioni e i prezzi di trasferimento con i luoghi di creazione del valore nell'ambito del Gruppo. Per contenere i rischi fiscali, il Gruppo Enel, compatibilmente con la disciplina applicabile, promuove la stipula di ruling (Advance Pricing Agreements – APA) con le autorità fiscali locali in merito alla definizione dei metodi di determinazione dei prezzi di trasferimento, all'attribuzione di utili e perdite alle stabili organizzazioni e all'applicazione delle norme relative ai flussi cross-border tra entità del Gruppo.

Low-tax jurisdictions

Il Gruppo non effettua investimenti in o attraverso Paesi considerati a fiscalità privilegiata con l'unico fine di ridurre il carico tributario. Detti investimenti possono essere proposti solo se supportati da valide ragioni economiche/strategiche e abbiano come finalità lo sviluppo di attività incluse nell'oggetto sociale.

Nei casi in cui in circostanziate situazioni (per esempio in caso di acquisto da terzi di un gruppo di società) si dovesse riscontrare la presenza di strutture create al solo fine di ridurre il carico impositivo o localizzate in territori qualificati come paradisi fiscali, il Gruppo, in assenza di valide ragioni economiche/strategiche diverse dal mero risparmio di imposta, si impegna a un'eliminazione delle suddette strutture nel più breve tempo possibile.

Incentivi fiscali

Gli incentivi fiscali sono un importante meccanismo di politica economica, orientato allo sviluppo, che i Paesi promuovono per stimolare la crescita e attrarre gli investimenti a sostegno della realizzazione della politica nazionale. L'utilizzo di incentivi fiscali determina generalmente una riduzione dei debiti tributari a lungo termine. Alcuni Paesi in cui il Gruppo Enel opera offrono incentivi di vario tipo. Il Gruppo Enel si avvale di incentivi fiscali generalmente applicabili a tutti gli operatori, rispettando tutte le normative specifiche solo laddove gli stessi siano allineati con i propri obiettivi industriali e operativi e in coerenza con la sostanza economica dei propri investimenti.

Governance fiscale, controllo e gestione del rischio

Organo di governo

Nel modello organizzativo di Enel, l'unità Tax Affairs di Holding ha il compito, tra gli altri, di sviluppare la strategia fiscale del Gruppo, identificando, analizzando e gestendo le diverse iniziative di ottimizzazione, monitorando le tematiche fiscali più rilevanti, e fornendo il proprio supporto alle diverse Linee di Business. Accanto alla Funzione di Holding, le unità Tax Affairs dei diversi Paesi, agendo in conformità con i valori e i princípi insiti nella strategia fiscale definita dalla Holding, sono incaricate della gestione della compliance e delle attività di tax planning e di tax monitoring a livello locale.

Organizzazione

Il Gruppo Enel si è dotato di un insieme di regole, di procedure e di princípi che fanno parte del più ampio sistema di organizzazione e controllo del Gruppo che sono da considerarsi punti di riferimento fondamentali che tutti i soggetti, in relazione al tipo di rapporto in essere con il Gruppo, sono tenuti a rispettare11. Le diverse policy e procedure aziendali applicabili sia a livello di Gruppo sia a livello di Paese regolano le attività, le modalità operative di gestione delle stesse e le responsabilità del Tax Affairs anche in relazione alle altre Funzioni aziendali. Tali documenti sono pubblicati sulla intranet aziendale e accessibili a tutte le persone Enel e costituiscono le norme generali di comportamento applicabili, all'interno del Gruppo, per lo svolgimento delle attività. In particolare, con specifico riferimento all'area fiscale, in aggiunta alla definizione della strategia fiscale, sono previsti specifici documenti organizzativi a livello sia globale sia locale relativamente ai processi di Tax Compliance, Tax Planning, Tax Monitoring, Transfer Pricing e Tax Risk Management.

Il principio generale è che le unità Fiscali devono essere adeguatamente dimensionate e dotate delle necessarie competenze, in grado di svolgere oltre al ruolo di presidio dell'a-

11 Per esempio: Codice Etico; Piano di Tolleranza Zero alla Corruzione; l'Enel Global Compliance Program (EGCP), le policy, i modelli e le procedure aziendali; la strategia fiscale; il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi; il sistema di deleghe e procure; il sistema sanzionatorio di cui ai CCNL applicabili; ogni altra documentazione relativa ai sistemi di controllo in essere; i princípi contabili di riferimento; le procedure e gli applicativi informatici.

dempimento, quello di centro di analisi decisionale inserito nei processi di governance e di business. A tal fine vengono poste in essere specifiche e costanti iniziative formative su tematiche fiscali a livello sia Paese sia globale con incontri ricorrenti tra tutti i Responsabili del Tax del Gruppo per ogni utile forma di allineamento.

Rischi fiscali

ll Gruppo si è dotato di un Tax Control Framework (TCF) che ha quale principale obiettivo quello di fornire un univoco e coerente indirizzo alle unità Fiscali nell'adottare un corretto ed efficace approccio alla gestione del rischio fiscale nell'ambito del Gruppo. A tal riguardo, vengono definite le linee guida e le regole metodologiche in materia di valutazione, presidio e controllo del rischio fiscale di riferimento per le società del Gruppo, in coerenza e in applicazione dei princípi e delle linee guida fissate dalla strategia fiscale, e nella consapevolezza che le società del Gruppo, operando in diverse giurisdizioni, devono adottare il TCF nel rispetto dello specifico contesto societario e delle discipline domestiche dei singoli Paesi di riferimento. In coerenza con i princípi e le linee guida definite nella strategia fiscale, il Gruppo Enel persegue l'obiettivo di gestire proattivamente il rischio fiscale e crede che l'adozione di un TCF possa assicurare la tempestiva rilevazione, la corretta misurazione e il controllo del rischio fiscale. Compito del TCF è individuare le fonti di rischio fiscale, per la compliance e per l'interpretazione della disciplina fiscale, mappando i relativi processi e attività, così da tessere una rete di rilevatori dei rischi, cui associare i conseguenti presídi di controllo. In particolare, attraverso l'individuazione delle fonti di rischio, dell'insieme dei rilevatori e dei presídi, il TCF può agire un controllo ad ampio spettro; in tal modo, l'eventuale manifestazione concreta del rischio fiscale viene intercettata e gestita da ciascuna unità Fiscale di riferimento. L'efficacia del TCF e il suo costante aggiornamento sono garantiti attraverso il monitoraggio periodico della mappa dei rischi, con gli ordinari processi di audit interni oltre che tramite i sistemi delle autorità fiscali previsti dai regimi di cooperative compliance, ove attivati.

Meccanismo di segnalazioni degli stakeholder

Per il Gruppo Enel l'adempimento fiscale è considerato come uno degli aspetti fondamentali di una gestione etica e responsabile dell'Azienda. In questo senso, tra le violazioni che possono essere comunicate attraverso i canali interni all'Azienda sono considerate anche quelle di rilevanza fiscale. Il Codice Etico adottato dal Gruppo rappresenta la cornice di "presidio etico" con cui Enel opera e nel cui contesto si iscrive a pieno titolo anche la strategia fiscale. Le previsioni relative alle violazioni del Codice Etico sono idonee ad assicurare l'effettività delle prescrizioni contenute nello stesso e devono intendersi estese a quanto stabilito dalla strategia fiscale.

Relazione trasparente con gli stakeholder

Il Gruppo Enel garantisce trasparenza e correttezza nei rapporti con le autorità fiscali, in caso di verifiche relative sia alle società del Gruppo sia a terzi. Nell'ottica di consolidare la trasparenza verso le autorità fiscali, il Gruppo Enel promuove l'adesione ai regimi di co-operative compliance, per le società che integrano i requisiti previsti dalle relative discipline domestiche, al fine di realizzare forme di relazione rafforzata, e aderisce alle previsioni in materia di transfer pricing documentation, in conformità con le indicazioni delle Transfer Pricing Guidelines dell'OCSE (cosiddetto "three-tiered approach", articolato su Master File, Local File, Country-by-Country Report). Inoltre, il Gruppo, per evitare fenomeni di doppia imposizione, promuove procedure amichevoli per la composizione delle controversie internazionali (Mutual Agreement Procedure - MAP) che prevedono il coinvolgimento diretto tra le amministrazioni fiscali dei Paesi contraenti.

Infine, Enel agisce costantemente con un approccio trasparente e collaborativo con tutte le istituzioni e associazioni di categoria per sostenere lo sviluppo di sistemi fiscali efficaci nei vari Paesi in cui opera.

Nel 2019 Enel ha aderito all'European Business Tax Forum (EBTF - https://ebtforum.org), associazione che si prefigge di agevolare il dibattito pubblico sulla fiscalità fornendo una prospettiva equilibrata e completa delle imposte che le società pagano. Tale scopo si persegue, in particolare, fornendo informazioni e dati fiscali ai vari stakeholder interessati. L'EBTF è attiva dal 2017 come iniziativa informale senza scopo di lucro tra un gruppo di multinazionali con sede nell'Unione europea e nell'Associazione europea di libero scambio (EFTA) al fine di sviluppare una strategia a lungo termine e ad alto valore sulle imprese attive nel dibattito pubblico della fiscalità. Nel 2018 e nel 2019 il Forum si è notevolmente ampliato e ha prodotto l'EU/EFTA Total Tax Contribution Study. Lo studio è disponibile sul sito dell'associazione e riporta dati aggregati per le diverse tipologie di imposte pagate dalle più grandi società multinazionali europee per fatturato e/o capitalizzazione di Borsa.

Reporting

A partire dal 2018 (anni 2018-2017) Enel ha adottato un modello di Total Tax Contribution (contribuzione fiscale totale) per l'Italia e per i principali Paesi in cui è presente dando così evidenza delle imposte pagate e delle ritenute operate. Il documento 2019 (anni 2019 e 2018) è disponibile sul sito Enel (https://www.enel.com/it/investors1/performance-di-sostenibilita) e sottolinea l'importanza che il Gruppo attribuisce alle tematiche fiscali, al loro ruolo sociale e in generale alla trasparenza come fattore che favorisce lo sviluppo sostenibile.

Dall'analisi comparata dei dati 2019 e 2018 emerge che l'incremento nel 2019 delle Total Tax Borne per complessivi 144,5 milioni di euro (+3,1%) risente essenzialmente: 1) dell'aumento delle Imposte sui redditi, in Spagna e Russia rispettivamente per 90 e 22 milioni di euro dovuti ai maggiori acconti versati nel 2019 e ai minori crediti d'imposta compensati nello stesso anno dai due Paesi, e in Messico per 73 milioni di euro dovuti a imposte versate una tantum su operazioni straordinarie; 2) dell'aumento delle Imposte sui prodotti e servizi in Brasile per 85 milioni di euro relative al pagamento di PIS e Cofins sui ricavi che nel Paese sono aumentati dal 2018 al 2019 di circa 2.000 milioni di euro. Tali suddetti incrementi di complessivi 270 milioni di euro sono in parte compensati dalla riduzione dell'Imposte ambientali in Spagna per complessivi 106 milioni di euro, essenzialmente dovuta ai seguenti fenomeni: diminuzione della tassa sugli idrocarburi nella produzione di elettricità e generale riduzione dell'imposta sul carbone e dell'imposta sul valore della produzione di elettricità a seguito della fermata/chiusura delle centrali a carbone.

Per quanto attiene alle Total Tax Collected l'incremento nel 2019 di complessivi 236 milioni di euro (+1,7%) dipende essenzialmente: 1) dall'aumento delle Imposte su prodotti e servizi in Brasile, Cile, Perù e Russia per complessivi 286 milioni di euro, dovuti al generale incremento dei ricavi nei vari Paesi, parzialmente compensato dalla riduzione delle medesime imposte in Italia per complessivi 85 milioni di euro, principalmente riconducibili alla riduzione delle imposte sul fatturato verso clienti finali gas ed energia elettrica; 2) dall'aumento delle imposte sul lavoro principalmente in Italia e Spagna rispettivamente per 15 e 24 milioni di euro.

Infine, l'indice TTC passa dal 38,4% del 2018 al 64,7%% del 2019; tale delta del 26,2% dipende quasi esclusivamente dalla riduzione nel 2019 dell'EBT ante Tax Borne per complessivi 4.710 milioni di euro, connessa prevalentemente alla svalutazione di alcuni impianti a carbone in Italia, Spagna, Cile e Russia nell'ambito del processo di decarbonizzazione attuato dal Gruppo. Tali svalutazioni, non essendo immediatamente deducibili fiscalmente, non hanno avuto un correlato impatto nella riduzione delle Imposte sui redditi pagate nel 2019.

Nella tabella di seguito si riportano le informazioni relative alla contribuzione fiscale complessiva per il 2019 nei principali Paesi in cui opera il Gruppo Enel (TTC 2019).

TOTAL TAX CONTRIBUTION 2019

UM ITALIA SPAGNA BRASILE CILE COLOMBIA ARGENTINA PERÙ RUSSIA
Totale Tax Borne
(per cassa) (1)
mln euro 1.454,6 1.432,1 923,7 129,1 342,4 148,3 134,4 51,0
Imposte
sui redditi (2)
mln euro 769,3 234,5 162,8 100,9 234,3 108,6 103,8 29,3
Imposte
sulla proprietà (3)
mln euro 127,4 64,7 27,2 2,4 1,8 1,0 13,5 9,3
Imposte
sul lavoro (4)
mln euro 520,5 137,6 78,3 - 10,4 18,0 1,8 12,3
Imposte su prodotti
e servizi (5)
mln euro 25,6 254,5 655,1 5,8 70,3 15,3 13,6 -
Imposte
ambientali (6)
mln euro 11,8 740,9 0,3 20,0 25,5 5,5 1,7 -
Totale Tax Collected
(per cassa) (7)
mln euro 8.149,1 2.446,6 2.374,7 206,0 57,9 111,8 96,0 67,3
Imposte
sui redditi (2)
mln euro 2,1 73,0 33,3 46,1 19,6 4,2 8,4 2,0
Imposte
sulla proprietà (3)
mln euro - - - - - - - -
Imposte
sul lavoro (4)
mln euro 597,9 237,0 56,9 17,1 9,4 18,2 8,4 6,8
Imposte su prodotti
e servizi (5)
mln euro 7.549,1 1.514,4 2.284,5 142,8 19,0 89,4 79,2 58,4
Imposte
ambientali (6)
mln euro - 622,2 - - 10,0 - - -
Contribuzione
fiscale complessiva
(per cassa) - TTC
mln euro 9.603,7 3.878,8 3.298,4 335,2 400,3 260,1 230,4 118,3
Dati economici (8) UM Italia Spagna Brasile Cile Colombia Argentina Perù Russia
EBT (excl.
Dividendi) (9)
mln euro 1.590,5 36,7 528,5 421,2 821,5 479,8 386,1 -201,2
EBT ante
Tax Borne (10)
mln euro 2.275,8 1.267,4 1.289,4 449,5 947,6 533,4 416,7 -179,5
Ricavi mln euro 63.524,4 20.317,1 12.515,5 3.523,8 2.607,8 1.399,8 1.410,4 1.034,1
Indicatori TTC UM Italia Spagna Brasile Cile Colombia Argentina Perù Russia
Indice TTC (11) % 63,9 113,0 71,6 28,7 36,1 27,8 32,3 n.a.
TTC/Ricavi (12) % 15,1 19,1 26,4 9,5 15,4 18,6 16,3 11,4
Tax Borne in relazione
ai ricavi (13)
% 2,3 7,0 7,4 3,7 13,1 10,6 9,5 4,9
Tax Collected
in relazione ai ricavi (14)
% 12,8 12,0 19,0 5,8 2,2 8,0 6,8 6,5
Valore fiscale
distribuito alla società (15) %
71,3 75,7 70,8 32,8 34,9 34,1 38,2 65,1

1 Imposte che rappresentano un costo per le società del Gruppo e impattano il conto economico.

2 Imposte sui redditi societari Borne (costo per l'azienda) e Collected (raccolte in qualità di sostituto d'imposta ma che non sono un costo per l'azienda).

3 Imposte (Borne e Collected) sulla proprietà, l'uso o il trasferimento di proprietà materiali o immateriali.

4 Generalmente imposte sull'impiego (comprese le imposte sul reddito e i contributi di previdenza sociale). Le tasse applicate al datore di lavoro sono considerate Borne e le imposte applicate al dipendente sono considerate Collected.

5 Imposte indirette e dazi riscossi sulla produzione, la vendita o l'uso di beni e servizi, comprese le tasse e i dazi imposti sugli scambi e sulle transazioni internazionali. 6 Tasse e dazi imposti sulla fornitura, l'uso o il consumo di beni e servizi considerati dannosi per l'ambiente.

7 Imposte che non rappresentano un costo in quanto le società del Gruppo agiscono in qualità di sostituto d'imposta.

8 Le informazioni sono rappresentate in linea con i GAAP locali, sono stati considerati i dati consolidati a livello Paese (dove presenti) o in alternativa la somma dei valori delle società del perimetro considerato.

% 2019-2018 2018 (16) 2019 GUATEMALA COSTA RICA MESSICO OLANDA PANAMA USA & CANADA ROMANIA
144,5
3,1
4.669,3 4.813,8 3,9 2,5 85,2 9,2 34,7 40,1 22,6
209,2
12,5
1.678,5 1.887,7 3,2 2,0 82,6 8,2 32,9 1,6 13,7
0,1
-
278,0 278,1 0,2 0,2 - - 0,2 26,5 3,7
-37,1
-4,5
834,1 797,0 0,6 0,2 2,1 0,2 0,6 11,9 2,6
74,8
7,7
969,4 1.044,1 - - 0,5 0,8 - 0,1 2,5
-102,5
-11,3
909,3 806,9 - - - - 1,1 - -
236,0
1,7
13.556,5 13.792,5 4,3 5,3 35,6 0,5 8,1 46,8 182,3
17,0
8,8
194,1 211,1 1,5 1,7 10,9 - 7,0 1,3 -
0,2
10,2
2,2 2,5 - - 2,5 - - - -
46,2
4,7
987,3 1.033,5 0,1 0,1 4,1 0,5 0,9 43,9 32,1
198,5
1,7
11.714,8 11.913,2 2,7 3,5 18,1 - 0,3 1,6 150,2
-25,9
-3,9
658,1 632,2 - - - - - - -
380,5 18.225,8 18.606,4 8,3 7,8 120,8 9,7 42,9 86,8 204,9
2019-2018 2018 (16) 2019 Costa Rica Guatemala Messico Olanda Panama USA & Canada Romania
-4.669,3
-51,3
9.104,2 4.434,9 -4,7 7,0 -121,9 158,6 89,2 70,5 173,1
-4.710,1
-38,8
12.154,5 7.444,4 -3,9 7,9 -101,3 159,5 91,1 109,0 181,9
4.554,0 106.116,8 110.670,8 21,0 56,7 765,5 110,1 197,7 1.220,6 1.966,2
2019-2018 2018 (16) 2019 Costa Rica Guatemala Messico Olanda Panama USA & Canada Romania
26,2 38,4 64,7 n.a. 31,4 n.a. 5,8 38,1 36,8 12,4
-0,4 17,2 16,8 39,3 13,8 15,8 8,8 21,7 7,1 10,4
-0,1 4,4 4,3 18,7 4,4 11,1 8,4 17,6 3,3 1,1
-0,3 12,8 12,5 20,6 9,4 4,6 0,5 4,1 3,8 9,3
6,5 59,3 65,8 78,9 46,1 35,2 6,2 38,9 18,7 42,7

9 È considerato al netto dei dividendi al fine di evitare distorsioni sull'effective tax rate.

10 Utile ante Tax Born è calcolato come Utile netto più Totale Tax Born al netto delle imposte pagate sul reddito d'impresa. Quando l'importo è negativo l'indice TTC non viene calcolato.

11 Total Tax Borne (per cassa)/EBT.

12 TTC/Ricavi.

TOTAL TAX CONTRIBUTION 2019

13 Total Tax Borne (per cassa)/Ricavi.

14 Total Tax Collected (per cassa)/Ricavi.

15 TTC/Valore totale distribuito (somma di: utile netto, salari e stipendi, interessi netti e imposte).

16 Il Totale 2018 include anche i valori 2018 dei seguenti Paesi: USA & Canada, Panama, Olanda, Messico, Guatemala e Costa Rica. I dati 2018 sono stati rideterminati rispetto al Bilancio di Sostenibilità 2018 al fine di tenere in considerazione il tasso di fine anno per le poste patrimoniali (per esempio, imposte pagate) e il tasso medio per le poste economiche (per esempio, ricavi, utili). Precedentemente era stato applicato il tasso di cambio medio a tutte le poste.

Valori e pilastri dell'etica aziendale

102-12
102-15
102-16 102-17 102-25 102-33 103-2 103-3 205-2
205-3
405-1
406-1 408-1 409-1 412-1 412-2 413-1

Alla base delle proprie attività il Gruppo Enel dispone di un solido sistema etico, dinamico e costantemente orientato a recepire le migliori pratiche a livello nazionale e internazionale, che tutte le persone che lavorano in Enel e per Enel devono rispettare e applicare nella loro attività quotidiana. Un sistema che si fonda su specifici "Compliance Program", tra cui: Codice Etico, Policy sui Diritti Umani, Piano di Tolleranza Zero alla Corruzione ("Piano TZC"), Enel Global Compliance Program, Modello ex D.Lgs. 231/01 e altri modelli di compliance nazionali eventualmente adottati dalle società del Gruppo in conformità alla normativa locale.

Codice Etico

Fin dal 2002 Enel ha adottato il Codice Etico, che esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari, regolando e uniformando i comportamenti aziendali su standard improntati alla massima trasparenza e correttezza verso tutti gli stakeholder. Il Codice Etico ha validità sia in Italia sia all'estero, pur in considerazione della diversità culturale, sociale ed economica dei vari Paesi in cui Enel opera. In particolare, il documento si articola in:

  • > princípi generali nelle relazioni con gli stakeholder, che definiscono i valori di riferimento cui il Gruppo si ispira nello svolgimento delle varie attività;
  • > criteri di condotta verso ciascuna classe di stakeholder, che forniscono nello specifico le linee guida e le norme alle quali i collaboratori di Enel sono tenuti ad attenersi per garantire il rispetto dei princípi generali e per prevenire il rischio di comportamenti non etici;
  • > meccanismi di attuazione, che descrivono il sistema di controllo preordinato ad assicurare l'osservanza del Codice e il suo continuo miglioramento. Enel richiede, inoltre, a tutte le imprese collegate o partecipate e ai principali fornitori e partner di adottare una condotta in linea con i princípi generali del Codice.

Nel corso del 2019 è stato effettuato un aggiornamento del Codice al fine di recepire alcuni riferimenti internazio-

nali in materia di diritti umani e di allineare all'attuale struttura organizzativa i compiti delle unità preposte al relativo aggiornamento.

Segnalazioni degli stakeholder

Ogni violazione o sospetto di violazione degli Enel Compliance Program può essere segnalato, anche in forma anonima, tramite un'unica piattaforma a livello di Gruppo ("Ethics Point") accessibile dal seguente indirizzo: www.enel.ethicspoint.com.

Le segnalazioni possono essere inviate anche via mail o via posta ordinaria. La Funzione Audit riceve e analizza tali segnalazioni assicurando le relative attività di verifica e garantendo omogeneità di trattamento a livello di Gruppo, nel rispetto delle previsioni contenute nelle politiche aziendali e nella normativa locale.

Il processo di gestione delle segnalazioni è regolato attraverso la Policy "Gestione delle segnalazioni anonime e non anonime (whistleblowing)", che ribadisce la garanzia di anonimato e di tutela contro qualsiasi forma di ritorsione, così come assicura adeguata protezione dalle segnalazioni 'in malafede', prive di fondamento, inviate allo scopo di danneggiare o recare pregiudizio a persone e/o società.

KPI UM 2019 2018 2017 2019-2018 %
Segnalazioni ricevute (1) n. 166 144 123 22 15,3
Violazioni relative a episodi di (1) n. 36 31 31 5 16,1
Conflitto di interessi/corruzione (2) n. 8 10 7 -2 -20,0
Appropriazione indebita n. 11 7 15 4 57,1
Pratiche di lavoro n. 11 8 6 3 37,5
Comunità e società n. - - 1 - -
Altre motivazioni n. 6 6 2 - -

1 Nel corso del 2019 si è conclusa l'analisi delle segnalazioni ricevute nel 2018, per tale ragione il numero delle violazioni accertate relative all'anno 2018 è stato riclassificato da 30 a 31. La violazione aggiuntiva è da ascrivere a motivi di rispetto delle norme di legge in materia di straordinari da parte di un fornitore.

2 La corruzione consiste nell'abuso di potere conferito con finalità di guadagno privato e può essere istigato da individui nel settore pubblico o privato. Qui viene interpretato includendo pratiche di corruzione quali tangenti, estorsione, collusione, conflitto di interessi e riciclaggio di denaro.

Nel corso del 2019 sono state ricevute 166 segnalazioni concernenti il Codice Etico, in aumento rispetto al 2018, principalmente a causa della variazione di perimetro in America Latina. Dalle segnalazioni ricevute, sono stati riscontrati 8 episodi di violazione riconducibili a casi di "conflitto di interessi" per i quali Enel ha adottato specifici provvedimenti nei confronti dei soggetti coinvolti, in linea con la normativa di riferimento, che hanno comportato 7 azioni nei confronti di dipendenti e 4 azioni nei confronti di appaltatori. Per ciò che concerne i casi relativi a pratiche di lavoro, si registrano 74 segnalazioni di cui in 11 casi è stata riscontrata una violazione: 3 casi riconducibili a situazioni di harassment, 7 casi afferenti al clima aziendale e 1 caso di inadempimenti delle normative su salute e sicurezza.

Modello di organizzazione e gestione ex D.Lgs. 231/01

Il D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano un regime di responsabilità amministrativa (ma di fatto penale) a carico delle società, per alcune tipologie di reati commessi dai relativi amministratori, dirigenti o dipendenti nell'interesse o a vantaggio delle società stesse. Enel, per prima in Italia, si è dotata di un Modello di organizzazione e gestione rispondente ai requisiti del D.Lgs. 231/01 (Modello 231) già nel 2002, da allora costantemente aggiornato in linea con il quadro normativo di riferimento e il contesto organizzativo vigente.

Lotta alla corruzione attiva e passiva

103-2 103-3 205-2

In osservanza al decimo principio del Global Compact, in base al quale "le imprese si impegnano a contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l'estorsione e le tangenti", Enel intende perseguire il proprio impegno di lotta alla corruzione, in tutte le sue forme, dirette e indirette, applicando i princípi declinati nei pilastri del proprio Sistema di Gestione Anti-corruzione.

Il Sistema di Gestione Anti-corruzione ("Anti-Bribery Management System" - ABMS) di Enel si fonda su un impegno del Gruppo alla lotta alla corruzione, applicando criteri di trasparenza e di condotta secondo quanto dettagliato nel Piano Tolleranza Zero (Piano TZC) e confermato nella Politica anti-corruzione adottata ai sensi dello standard internazionale ISO 37001:2016 (in materia di sistemi di gestione anti-corruzione).

Unitamente al Piano TZC, i pilastri in cui si articola l'ABMS risultano essere:

  • > il Codice Etico;
  • > i Modelli di prevenzione dei principali rischi penali (per esempio, il reato di corruzione nei rapporti con le pubbliche amministrazioni e tra privati, i reati ambientali, i reati societari e, per le società italiane, i reati di omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro), contemplati dalla normativa applicabile in materia di responsabilità d'impresa (cosiddetto "Compliance Program") nei

diversi Paesi in cui il Gruppo opera (per esempio, Modello Organizzativo 231 per le società italiane, "Modelo de prevención de riesgos/Programa de Integridade" per le società del Gruppo in Spagna e America Latina);

> l'Enel Global Compliance Program ("EGCP"), strumento di governance volto a rafforzare l'impegno etico e professionale del Gruppo a prevenire la commissione al di fuori dell'Italia di illeciti da cui possa derivare responsabilità penale d'impresa e i connessi rischi reputazionali. L'EGCP trova applicazione nelle società non italiane del Gruppo, integrando, ove esistenti, i Compliance Program eventualmente adottati dalle medesime società, anche in conformità alla normativa locale.

Fermo restando quanto previsto nei suddetti Compliance Program e la specifica disciplina normativa applicabile alla fattispecie criminosa della corruzione in tutte le sue forme, l'Enel Global Compliance Program costituisce, nel rispetto delle principali legislazioni in materia e delle migliori pratiche di governo societario, il framework generale di comportamento dei dipendenti del Gruppo nella lotta alla corruzione.

Tra le aree potenzialmente più esposte al rischio corruzione (attiva e/o passiva), sia nell'ambito dei rapporti con le pubbliche amministrazioni sia nel settore privato, si riportano: (i) la negoziazione ed esecuzione di contratti con terze parti (autorità pubbliche, associazioni, società ecc.); (ii) la partecipazione a gare (pubbliche e private); (iii) la selezione di partner/consulenti; (iv) la gestione di risorse finanziarie; (v) la gestione di omaggi e ospitalità; (vi) i processi di assunzione del personale; (vii) i meccanismi di incentivazione nella remunerazione dei top manager.

In relazione a tali aree a rischio, i citati presídi di governance (dal Piano TZC al Codice Etico, all'EGCP/Compliance Program), unitamente al corpo procedurale vigente, delineano un efficace sistema di prevenzione, parte integrante del Sistema di Controllo Interno del Gruppo. Dal punto di vista organizzativo, l'Amministratore Delegato, nell'esercizio dei propri poteri, costituisce espressione dell'Organo Direttivo di Enel SpA ai sensi dello standard ISO 37001; l'Alta Direzione è, invece, rappresentata dal Responsabile della Funzione Audit e dal Responsabile della Funzione Legal & Corporate Affairs della Società, entrambi primi riporti dell'Amministratore Delegato.

L'Alta Direzione, nell'ambito dell'espletamento dei propri compiti, si avvale di tutte le risorse necessarie nonché della collaborazione degli ulteriori responsabili delle Direzioni competenti per materia, anch'essi a diretto riporto dell'Amministratore Delegato (per esempio, People & Organization, Communications).

In data 8 maggio 2017, l'ABMS di Enel SpA ha ottenuto la certificazione di conformità ai requisiti dello standard internazio-

nale ISO 37001:2016 in materia di sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione, successivamente confermata in occasione delle successive verifiche di mantenimento svolte, rispettivamente, nel corso del 2018 e del 2019. Il rinnovo della medesima certificazione è programmato per il 2020.

A valle dell'ottenimento della certificazione anti-corruzione ex ISO 37001 da parte di Enel SpA, il piano di certificazione 37001 è stato progressivamente esteso alle principali società controllate del Gruppo, italiane ed estere. A oggi, il percorso di certificazione è stato positivamente completato, in particolare, per Enel Green Power SpA (in estensione ad alcune società controllate estere di quest'ultima), Enel Global Trading SpA, Enel Produzione SpA, E-Distribuzione SpA, Enel Italia Srl, Enel Sole Srl, Enel.si Srl, Enel Energia SpA, Servizio Elettrico Nazionale SpA, Enel X Italia SpA, Enel X Srl, Enel Global Infrastructure & Networks Srl, e, con riguardo al perimetro delle società estere del Gruppo, per Endesa SA, Enel Américas SA, Enel Generación Chile SA, Enel Chile SA, Edesur SA, Codensa SA, Emgesa SA, Enel Distribución Perú SA, Enel Generación Perú SA, le società operanti in Romania. Nel corso del biennio 2020-2021 è prevista l'ulteriore estensione dell'iter di certificazione anti-corruzione ex ISO 37001 ad altre società italiane ed estere del Gruppo, alla luce del perimetro societario vigente nel periodo di riferimento.

Il ruolo di "Funzione di conformità per la prevenzione della corruzione" di Enel SpA, istituita ai sensi dello standard ISO 37001:2016, è stato affidato a un organo interno collegiale, composto da un rappresentante delle Funzioni Legal & Corporate Affairs, Audit, People & Organization (unità di Qualità), con il compito – tra gli altri – di supervisionare la progettazione e l'attuazione da parte della Società del proprio sistema di gestione per la prevenzione della corruzione.

Le fondamenta ESG

Diritti umani

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409-1 411-1 412-1 413-1

Dal 2011 i "Princípi guida delle Nazioni Unite per le imprese e i diritti umani" ("United Nations Guiding Principles on Business and Human Rights" - UNGPs) rappresentano un riferimento fondamentale a disposizione delle aziende per valutare i propri sistemi di gestione e i relativi impatti sui diritti umani nelle loro diverse fattispecie, assumendosene responsabilità diretta.

In particolare le previsioni dei princípi guida sulle aziende definiscono un framework così articolato:

Proteggere

Salvaguardare i diritti umani attraverso adeguate politiche e regole

Rispettare

Le aziende devono "conoscere e mostrare" gli impatti sui diritti umani e le misure per mitigarli e correggerli

Rimediare

Le aziende devono porre in essere azioni di rimedio attraverso sistemi giudiziali e non

Proteggere

Il 5 febbraio 2013 Enel ha deciso di adottare l'approccio indicato dalle Nazioni Unite "Proteggere, Rispettare e Rimediare", attraverso l'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, sia della Capogruppo sia di ogni società controllata, di una politica dedicata ai diritti umani, che rafforza e approfondisce gli impegni già sanciti dai Compliance Program aziendali. La politica, definita attraverso un processo di consultazione che ha coinvolto le persone del Gruppo e importanti esperti internazionali, identifica otto princípi che i collaboratori di Enel SpA e delle società da essa controllate devono osservare nello svolgimento di tutte le proprie attività; inoltre, promuove il rispetto di tali princípi nell'ambito dei rapporti d'affari e l'adesione agli stessi standard da parte di appaltatori, fornitori e partner commerciali, prestando particolare attenzione ai contesti ad alto rischio o interessati da conflitti.

La policy, disponibile sul sito www.enel.com, identifica due macro tematiche: pratiche di lavoro e relazioni con le comunità e società.

Pratiche di lavoro:

  • 1. Rifiuto del lavoro forzato od obbligatorio e del lavoro minorile;
  • 2. Rispetto per le diversità e non-discriminazione;
  • 3. Libertà di associazione e contrattazione collettiva;
  • 4. Salute e sicurezza;
  • 5. Condizioni di lavoro giuste e favorevoli;

Relazioni con le comunità e società:

  • 1. Rispetto dei diritti delle comunità;
  • 2. Integrità: tolleranza zero alla corruzione;
  • 3. Privacy e comunicazione.

I princípi espressi nella policy sono stati individuati a partire dai contenuti della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, della Convenzione europea sui diritti dell'uomo e di alcune Convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) su diritti umani e sociali, libertà di associazione e sindacale, divieto di lavoro forzato e di lavoro minorile, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La policy affida alla Funzione Innovability i seguenti compiti: programmare e coordinare l'adozione del processo di due diligence12, congiuntamente con le altre Funzioni interessate, per quanto di rispettiva competenza; riportare al Comitato Controllo e Rischi sullo sviluppo del processo di due diligence; rendicontare annualmente all'interno del Bilancio di Sostenibilità del Gruppo la performance di Enel rispetto agli impegni assunti in materia diritti umani. In particolare, all'interno della Funzione Innovability, all'unità Sustainability Planning and Performance Management è affidato il compito di gestire il posizionamento sui diritti umani e la relativa disclosure interna ed esterna sulle attività, nonché integrare la politica in materia di diritti umani nei processi aziendali e garantire l'esecuzione delle attività di due diligence. Nell'ambito di tale unità è stato, inoltre, nominato uno specifico focal point a livello globale per coordinare le attività sui diritti umani, che verranno coordinate a livello Paese dai diversi Sustainability Manager.

12 Nel contesto dei Princípi Guida su Business e Diritti Umani (Princípi 17-21), tale termine si riferisce a un sistema di gestione continua che un'azienda mette in atto in considerazione del settore in cui opera, dei contesti operativi, delle dimensioni dell'azienda e non solo, per assicurarsi di rispettare o di non essere complici in abusi sui diritti umani. Ciò implica "identificare, prevenire, mitigare e rendicontare" potenziali effetti negativi causati dall'impresa.

Rispettare

Enel svolge uno specifico processo di due diligence dei diritti umani sull'intera catena del valore nei diversi Paesi in cui opera. In particolare, il processo è stato definito in linea con le migliori pratiche internazionali e prevede quattro fasi.

FASE PRINCIPALI RISULTATI 2017-2019
Analisi del rischio percepito dagli stakeholder chiave, a livello di sin
golo Paese, con riferimento ai diritti del lavoro, delle comunità locali
e ambientali
Dall'analisi si è evinto che i temi legati alla corruzione e agli impatti am
bientali presentano una valutazione di "rischio di alta priorità" che richiede
alle aziende di dotarsi di meccanismi avanzati di presidio e monitoraggio.
Valutazione dei gap, volta a identificare e analizzare i sistemi orga
nizzativi e di controllo a presidio dei rischi
Sono state valutate le politiche, le procedure, i sistemi e le pratiche in
essere nel Gruppo in ciascuna delle aree della catena del valore, attra
verso l'analisi di oltre 100 indicatori. I risultati hanno mostrato come Enel
disponga di un insieme di meccanismi e sistemi di gestione robusti che
consentono di garantire il rispetto dei diritti umani e di gestire adeguata
mente i rischi esistenti.
Sviluppo di piani di miglioramento Sono state pianificate circa 160 azioni che coprono il 100% delle operazioni
e dei siti.
Monitoraggio dei piani di miglioramento A fine 2019 oltre il 90% delle azioni è stato completato. Per il circa 10%
restante, alcune azioni saranno terminate nel 2020, in quanto parte di pro
cessi più ampi o a causa di fattori esterni (come la crisi sociale in Cile),
altre sono state eliminate in quanto non più necessarie in seguito a cam
biamenti organizzativi.

Di seguito si riporta una tabella riepilogativa delle tematiche previste dalla politica, con indicazione della relativa valutazione del rischio percepito e del loro livello di copertura.

Il flusso sopra descritto è stato formalizzato in una procedura

interna e prevede alcuni cicli di rivalutazione dei processi a cadenza triennale, per verificare lo stato di avanzamento dei piani di miglioramento di volta in volta definiti. Nel corso del 2020 si darà avvio al nuovo ciclo di valutazione che seguirà quello effettuato tra il 2017 e il 2019.

TEMATICHE RISCHIO MEDIO PERCEPITO SISTEMA A PRESIDIO
DEI DIRITTI UMANI
PRINCIPALI POLITICHE E PROCEDURE
A PRESIDIO DEI DIRITTI UMANI
Pratiche di lavoro
Libertà di associazione e
contrattazione collettiva
Rischio accettabile Robusto Enel si impegna a rispettare la libertà di associazione
e contrattazione collettiva dei propri dipendenti. In
particolare Enel riconosce loro il diritto a costituire o
prendere parte a organizzazioni finalizzate alla difesa
e alla promozione dei loro interessi; riconosce loro di
essere rappresentati da organismi sindacali o da altre
forme di rappresentanza; riconosce loro il valore della
contrattazione collettiva quale strumento privilegiato
per la determinazione delle condizioni contrattuali e
per la regolazione dei rapporti tra Direzione aziendale
e sindacati.
Rifiuto del lavoro forzato Rischio accettabile Robusto I contratti regolano nella loro interezza le condizioni di
lavoro ed espongono in maniera chiara tutti i termini
Condizioni di lavoro giuste e
favorevoli
Rischio accettabile Robusto inclusi nei contratti che forniscono dettagli sui diritti
dei lavoratori (orario di lavoro, retribuzione, lavoro
straordinario, indennità, benefíci).
Rifiuto del lavoro minorile Rischio da controllare Robusto I termini sono tradotti nella lingua madre dei lavoratori
e sono supportati con informazioni contenute in
documenti condivisi con i dipendenti.
I sistemi e le procedure di gestione delle risorse
umane garantiscono l'assenza di minori nella forza
lavoro. Vengono anche effettuati progetti di tirocinio
e di alternanza scuola-lavoro.
Diversità e inclusione Rischio da controllare Robusto Per i dettagli consultare il capitolo "Le nostre persone
e il loro valore".
Salute e sicurezza Rischio da controllare Robusto Per i dettagli consultare il capitolo "Salute e sicurezza
sul lavoro".
Comunità e società
Relazioni con le comunità Rischio da controllare Robusto Per i dettagli consultare il capitolo "Comunità e
condivisione di valore".
Impatti ambientali Rischio di alta priorità Robusto Per i dettagli consultare il capitolo "Sostenibilità
ambientale".
Corruzione Rischio di alta priorità Robusto Per i dettagli consultare il paragrafo "La lotta alla
corruzione attiva e passiva".

Rischio medio percepito: media dei livelli di rischio percepito individuato nei Paesi oggetto dell'analisi.

Scala di riferimento rischi: 1. Rischio alto; 2. Rischio di alta priorità; 3. Rischio da controllare; 4. Rischio accettabile.

Scala di riferimento dei valori di performance del sistema (processi, politiche e procedure) a presidio dei diritti umani: Robusto (75% - 100%); Buono (50% - 75%); Sufficiente (25% - 50%); Da migliorare (0% - 25%).

Rimediare

Sono state pianificate circa 160 azioni che coprono il 100% delle operazioni e dei siti. In ciascun Paese di presenza sono state avviate nuove azioni: per esempio, in Spagna sono state applicate valutazioni di due diligence sui diritti umani nei processi di merger & acquisition; in Italia le procedure di E-Distribuzione sono state effettuate tenendo in primo piano gli aspetti dei diritti umani; in Romania sono stati sviluppati meccanismi di segnalazione per tutte le aree con potenziali impatti; in Russia sono stati inclusi aspetti dei diritti umani nelle survey di sostenibilità svolte con stakeholder interni ed esterni. Anche nei Paesi del Sud America sono numerose le azioni adottate a seguito dell'approvazione del piano di miglioramento della due diligence: in Argentina è stata rafforzata la comunicazione sull'uso del canale etico e sulla politica anti-corruzione; in Brasile sono stati rivisti i processi di sviluppo di nuovi business con inclusione di due diligence sui diritti umani; in Perù sono stati realizzati progetti specifici per promuovere l'uguaglianza di genere; in Cile è stata elaborata una mappa dei gruppi di stakeholder che potrebbero essere interessati in attività avviate o potenzialmente da sviluppare; in Colombia sono state effettuate cinque diverse due diligence dei siti dei fornitori di carbone.

Rispetto alle tematiche dei diritti del lavoro, infine, queste sono mediamente percepite come meno rischiose, e anche le operazioni e i processi a presidio rispondono sia ai princípi delle più comuni linee guida internazionali sia alle politiche interne del Gruppo. Tuttavia, anche su questi temi in alcuni Paesi sono state individuate aree di miglioramento minori, come schematizzato nella tabella seguente.

Sicurezza e Diritti Umani

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Prendendo come riferimento i Princípi Volontari su Sicurezza e Diritti Umani, Enel si impegna a garantire che le forze di sicurezza private che operano a protezione del personale e delle proprietà del Gruppo nelle aree di attività agiscano in modo coerente con le leggi nazionali applicabili e le regole e gli standard internazionali, incoraggiando allo stesso tempo le forze di pubblica sicurezza ad agire allo stesso modo" (paragrafo 2.2.1 della Policy sui Diritti Umani di Enel). In linea generale, in base alle normative locali, il servizio di sicurezza può essere affidato solo a forze pubbliche o a forze private in mancanza di previsioni legislative.

La gestione della sicurezza (security) in Enel è affidata a un'unità di Holding dedicata e a specifiche unità presenti nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera. I princípi di azione riguardano:

  • > Proattività: raccolta continua di dati e informazioni per l'individuazione e l'interpretazione di segnali deboli;
  • > Visione Olistica: valutazione e gestione integrata dei rischi di sicurezza per tutti gli asset potenzialmente esposti (persone, infrastrutture, beni intangibili);
  • > Open Power: cooperazione con le Linee di Business, con le istituzioni di riferimento e con gli altri gestori di infrastrutture critiche;
  • > Resilienza: adozione di misure tese a garantire la continuità di funzionamento del sistema e non solo la sua protezione passiva;
TEMATICHE LINEE DI BUSINESS PAESI AREE DI MIGLIORAMENTO
Rifiuto del lavoro forzato Acquisti Globale Brasile, Cile,
Colombia
Ampliare l'area di analisi dei fornitori e delle loro
performance.
Rifiuto del lavoro minorile Acquisti Globale/Legale
e Affari Societari
Cile, Romania, Russia Integrare i controlli sui fornitori per verificare un loro
eventuale coinvolgimento in violazioni in passato.
Diversity Sostenibilità, Persone
e Organizzazione
Romania Migliorare l'accesso alle persone con disabilità.
Libertà di associazione e
contrattazione collettiva
Acquisti Globale Cile, Colombia, Italia,
Perù, Romania, Russia
Controlli della performance dei fornitori
con contratto attivo.

> Risposta Integrata: gestione degli incidenti coordinata tra tutte le componenti coinvolte (comunicazione, security, affari istituzionali, linee tecniche).

In tutti i casi in cui non è possibile rivolgersi alle forze pubbliche ed è necessario ricorrere a guardie di sicurezza private, Enel si assicura che vengano fatte tutte le valutazioni circa i diritti umani, che i lavoratori dei fornitori di servizi di sicurezza abbiano ricevuto un'adeguata formazione, che nei contratti ci siano i criteri relativi ai diritti umani e che sia fornita adeguata attrezzatura alle guardie di sicurezza.

Formazione e informazione

Nel corso del 2019 è stato erogato un totale di circa 820mila ore di formazione sui temi di sostenibilità, di cui i diritti umani sono una parte fondamentale; in particolare, i corsi erogati hanno riguardato principalmente le tematiche ambientali e di salute e sicurezza dei lavoratori, con una media di 16,5 ore di formazione pro capite, in aumento rispetto al 2018 (11,9 ore). A fine 2018 è stato inoltre lanciato un nuovo corso di formazione online, dedicato al tema dei diritti umani, con cui Enel ha voluto rinnovare il proprio impegno in materia coinvolgendo tutte le persone in Azienda attraverso la condivisione di storie e buone pratiche che evidenziano il ruolo chiave svolto dai diritti umani. Nel corso del 2019 hanno partecipato al corso circa 11mila persone per un totale di circa 3.700 ore (0,3 ore pro capite).

Per ulteriori approfondimenti si vedano i seguenti capitoli: "Catena di fornitura sostenibile" (lavoro forzato e lavoro minorile), "Le nostre persone e il loro valore" (diversità), "Comunità e condivisione di valore" (rapporti con le comunità locali) e "Salute e sicurezza sul lavoro" (salute e sicurezza sul lavoro).

Data protection

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La tutela e il trattamento dei dati personali rappresentano una sfida importante nell'era della digitalizzazione e globalizzazione dei mercati in termini di responsabilità nella gestione dei dati, così come un'opportunità per il miglioramento del servizio che le società del Gruppo erogano. Il Gruppo Enel, al fine di rispondere a questa sfida e in linea con quanto disposto dal nuovo Regolamento UE 2016/679 General Data Protection Regulation, si è strutturato nel corso del 2017 per garantire il pieno rispetto della privacy di tutte le persone fisiche con cui interagisce. In particolare è presente un'unità all'interno della Funzione Legale (Data Protection Office) e sono stati individuati i responsabili della protezione dei dati ("Data Protection Officer" - DPO). I DPO sono nominati sulla base delle loro qualità professionali, conoscenze e in virtù della loro capacità di svolgere i compiti assegnati in conformità con il principio di indipendenza.

Il Data Protection Office è strutturato come segue:

  • > Data Protection Governance: monitora l'evoluzione delle leggi sulla protezione dei dati e definisce la conformità del Gruppo;
  • > Data Protection Holding e Funzioni Globali di Servizio: promuove la privacy sin dalla fase di progettazione dei processi a livello globale e garantisce uno sviluppo coerente a livello nazionale;
  • > Data Protection Linee di Business Globali: supporta le Linee di Business globali nella conformità della protezione dei dati, monitora l'evoluzione dei meccanismi di certificazione della protezione dei dati per prodotti e servizi;

> unità di Paese per la protezione dei dati nazionali (Italia, Portogallo, Romania, Spagna): monitorano l'evoluzione delle leggi di protezione dei dati a livello di Paese. L'ufficio per la protezione dei dati ha anche sviluppato strumenti interni, basati sulla dimensione e la complessità di Enel, per garantire la conformità della protezione e valorizzazione dei dati per favorire la presenza di Enel nell'economia europea dei dati. Alcuni di questi strumenti sono: i registri delle attività di trattamento dei dati personali e la valutazione dell'impatto sulla protezione dei dati (DPIA - Data Protection Impact Assessment). I DPO mettono in atto processi e attività in conformità con le indicazioni del GDPR e si impegnano a supportare i responsabili del trattamento dei dati nella stesura di accordi e clausole sulla protezione dei dati; progettare governance dei dati e politiche aziendali; fare consulenza sulla privacy nella fase di progettazione e di default; assicurare un'adeguata gestione dei rischi attraverso un ampio uso del DPIA e monitorare la coerenza delle politiche di protezione dei dati all'interno dell'organizzazione, in particolare tra le persone giuridiche europee ed extraeuropee.

La Funzione Audit effettua, inoltre, attività di monitoraggio continuo sull'attuazione del GDPR, in collaborazione con i responsabili della protezione dei dati, per tracciare l'avanzamento delle attività volte ad allineare i processi e gli strumenti delle aziende alle disposizioni del GDPR stesso. Sono anche previste attività per l'analisi delle misure di sicurezza sui sistemi che contengono dati rilevanti per il GDPR, dati commercialmente sensibili (Distribuzione e Mercato) e dati dei dipendenti gestiti nei processi delle risorse umane, anche in diverse aree geografiche, non soggette al GDPR.

Nel corso del 2019 le società europee del Gruppo hanno gestito oltre 40mila comunicazioni relative alla protezione dei dati personali e hanno collaborato con le autorità nazionali ricevendo 79 richieste di informazioni e chiarimenti. In Italia E-Distribuzione ha segnalato preventivamente all'Autorità Garante della Protezione dei Dati Personali un incident relativo a dati personali e un data breach. In Romania sono stati registrati due data breach, formalmente notificati all'Autorità competente, che hanno interessato rispettivamente le società del mercato (Enel Energie Muntenia ed Enel Energie SA) e le società della distribuzione (E-Distribuție Muntenia, E-Distribuție Dobrogea ed E-Distribuție Banat).

Infine, per promuovere un approccio responsabile e proattivo per incorporare la privacy sin dalla progettazione di processi, servizi e attività aziendali, è stato sviluppato uno specifico corso di formazione per le persone che lavorano in Enel.

NOTA METODOLOGICA 03.

102-48 102-49 102-50 101 102-1 102-3 102-5 102-40 102-42 102-43 102-45 102-46 102-51 102-52 102-53 102-54 102-55 102-56 102-47

Bilancio di Sostenibilità At a Glance Indicatori di performance

Nota metodologica

Informazioni e approfondimenti sulle tematiche e gli indicatori esposti nel presente Bilancio possono essere richiesti a:

Enel SpA Direzione Innovability (Innovazione e Sostenibilità) Sustainability Planning and Performance Management

Viale Regina Margherita, 137 00198 Roma – Italia Tel +39 06 8305 1 E-mail [email protected] Web https://www.enel.com/it/ investors1

Dal 2003 Enel pubblica annualmente il Bilancio di Sostenibilità, in concomitanza con la Relazione Finanziaria del Gruppo.

In ottemperanza a quanto richiesto dal D.Lgs. 254 del 30 dicembre 2016 "Attuazione della direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante modifica alla direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni", Enel ha pubblicato dal 2017 la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DnF). A partire dall'esercizio finanziario 2019, il Bilancio di Sostenibilità costituisce la DnF di Enel; pertanto, dal presente esercizio, la DnF non viene più pubblicata come documento separato a sé stante. Il presente Bilancio del Gruppo Enel al 31 dicembre 2019 è stato quindi redatto in conformità al D.Lgs. 254/16 e alla Legge di Bilancio 2019 e costituisce un documento distinto dalla Relazione sulla Gestione. Il documento è pubblicato nella sezione "Investitori" del sito internet di Enel (www.enel.com).

Il Bilancio di Sostenibilità 2019 si rivolge agli stakeholder del Gruppo Enel con lo scopo di dare evidenza delle azioni intraprese rispetto agli obiettivi di sostenibilità del Gruppo e, con questi, di dare risposta alle legittime aspettative di tutti i portatori di interesse. Rispetto agli anni precedenti, è stata ridefinita la struttura del documento, con l'inserimento di un capitolo iniziale, "At a Glance", che presenta in maniera sintetica le principali tematiche, trattate poi in dettaglio all'interno di ciascun capitolo del documento.

Nella misura necessaria ad assicurare la comprensione delle attività dell'impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto, il presente documento copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva che sono rilevanti per Enel, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'impresa, secondo il processo descritto nel seguito (si veda il paragrafo "L'analisi delle priorità 2019"). Si riportano nella seguente tabella gli ambiti richiesti dal D.Lgs. 254/16 con indicazione dello specifico capitolo del documento dove vengono trattati.

TEMA
DEL BILANCIO/
DECRETO
TEMA
DELL'ANALISI
DELLE PRIORITÀ
CAPITOLO
BILANCIO
RISCHI POLITICHE
E MODELLO
DI GESTIONE
ATTIVITÀ
E RISULTATI
Ambiente Decarbonizzazione
del mix energetico
Impegno contro
il cambiamento
climatico
Capitolo
"Governance solida"
Capitolo
"Impegno contro
il cambiamento
climatico"
Capitolo
"Impegno contro
il cambiamento
climatico"
Gestione
ambientale
Sostenibilità
ambientale
Capitolo
"Sostenibilità
ambientale"
Capitolo
"Sostenibilità
ambientale"
Sociale Coinvolgimento
delle comunità
locali
Comunità
e condivisione
di valore
Capitolo
"Governance solida"
Capitolo "Comunità
e condivisione
di valore"
Capitolo "Comunità
e condivisione
di valore"
Catena di fornitura
sostenibile
Catena di fornitura
sostenibile
Capitolo
"Governance solida"
Capitolo
"Catena di fornitura
sostenibile"
Capitolo
"Catena di fornitura
sostenibile"
Attinente
al personale
Gestione, sviluppo
e motivazione delle
persone
Le nostre persone
e il loro valore
Capitolo
"Governance solida"
Capitolo
"Le nostre persone
e il loro valore"
Capitolo
"Le nostre persone
e il loro valore"
Salute e sicurezza
sul lavoro
Salute e sicurezza
sul lavoro
Capitolo
"Governance solida"
Capitolo
"Salute e sicurezza
sul lavoro"
Capitolo
"Salute e sicurezza
sul lavoro"
Diritti umani Governance solida
e condotta traspa
rente
Governance solida Capitolo
"Governance solida"
Capitolo
"Governance solida"
Capitolo
"Governance solida"
Gestione, sviluppo
e motivazione delle
persone
Coinvolgimento
delle comunità
locali
Lotta alla
corruzione attiva
e passiva
Governance solida
e condotta
trasparente
Governance solida Capitolo
"Governance solida"
Capitolo
"Governance solida"
Capitolo
"Governance solida"

Green Bond & Appendice

Nota metodologica

Le fondamenta ESG

Come è stato costruito questo documento

Il Bilancio è stato preparato secondo i GRI Standards: opzione Core e il supplemento dedicato al settore Electric Utilities emesso nel 2013 dal GRI (Electric Utilities Sector Disclosures). In particolare, sono stati considerati i Sustainability Reporting Standards (2016) del Global Reporting Initiative (GRI Standards) e, a partire dall'esercizio 2018, Enel ha inoltre adottato i due nuovi standard GRI 403 – Occupational Health and Safety, e GRI 303 – Water and Effluents – emessi nel corso del 2018.

Il processo di definizione dei contenuti si è basato sui princípi di rilevanza (o "materialità"), inclusività degli stakeholder, contesto di sostenibilità e completezza dei dati e delle informazioni: Enel riporta le informazioni relative alle proprie performance nel più ampio contesto di sostenibilità, trattato anche in uno specifico paragrafo (si veda il capitolo "At a Glance" e le sezioni "I pilastri del modello di business sostenibile" e "Le fondamenta ESG"), e includendo nei propri obiettivi e relativi avanzamenti appositi riferimenti ai Sustainable Development Goals (SDG), con lo scopo di fornire una disclosure completa di tutte le informazioni significative nel periodo di riferimento e stime attendibili per il futuro. Con riferimento alla qualità delle informazioni rendicontate sono stati seguiti i princípi di equilibrio, comparabilità, accuratezza, tempestività, chiarezza e verificabilità.

Il presente Bilancio, inoltre, è conforme ai princípi di inclusività, significatività e rispondenza indicati nell'AA1000APS (AccountAbility Principles Standard) emanato nel 2008 da AccountAbility, istituto internazionale di ricerca applicata sui temi della sostenibilità. In riferimento al principio di significatività, in particolare, il grado di approfondimento con cui i diversi argomenti sono trattati nella rendicontazione è stato determinato in base al loro peso negli obiettivi e nelle strategie del Gruppo e alla loro rilevanza per gli stakeholder, determinati attraverso un processo strutturato di analisi delle priorità.

È stato incluso nei vari capitoli, infine, il riferimento ai principali SDG delle Nazioni Unite, in linea con le indicazioni dell'SDG Compass, la guida pubblicata a novembre 2015, sviluppata da GRI, UN Global Compact e World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), con l'obiettivo di supportare le aziende nell'allineare la propria strategia agli SDG e misurare e gestire il proprio contributo a tali obiettivi.

L'analisi delle priorità 2019

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Il processo di analisi delle priorità si articola in cinque fasi principali, così come riportato nel seguente grafico.

Linee guida di sostenibilità

Tale processo è allineato con lo standard AA1000APS e risponde ai princípi di Inclusività, Significatività e Rispondenza. Le attività di raccolta dati, aggregazione ed elaborazione delle informazioni sono gestite attraverso un sistema informatico dedicato, che viene di anno in anno potenziato per garantire sempre maggiore tracciabilità, condividere le migliori pratiche di coinvolgimento e monitoraggio degli stakeholder e permettere un grado di copertura coerente con il modello organizzativo aziendale. Il sistema permette di ottenere specifiche viste non solo a livello di Gruppo e di singola azienda, ma anche per Linea di Business/Funzione aziendale e per singolo asset (inteso come sito operativo potenziale o effettivo).

L'unità di Sustainability Planning and Performance Management di Holding svolge un ruolo di indirizzo e coordinamento, fornendo le linee guida e il supporto metodologico ai fini dell'analisi condotta dai responsabili locali con il coinvolgimento degli stakeholder e delle principali figure chiave a livello aziendale. I risultati ottenuti a livello di singola azienda e/o Paese vengono successivamente consolidati dalla Holding al fine di predisporre la matrice delle priorità di Gruppo (si veda il capitolo "At a Glance" alla sezione "Analisi delle priorità (materiality analysis)" per informazioni di dettaglio sui risultati dell'analisi).

Il perimetro dell'analisi di materialità del 2019 si è arricchito ulteriormente, attraverso l'inclusione della nuova Linea di Business "Enel X", unitamente a una sempre maggiore integrazione dei risultati derivanti dall'applicazione degli strumenti di CSV sugli asset del Gruppo. In particolare, nel 2019 sono state comprese nell'analisi 310 iniziative di coinvolgimento includendo 18 Paesi, 51 società e 22 asset.

Identificazione dei temi e degli stakeholder

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Nell'ambito del processo di analisi delle priorità 2019, è stata effettuata una revisione delle tematiche e delle categorie di stakeholder oggetto dell'analisi, sulla base delle indicazioni ricevute da parte di stakeholder interni ed esterni all'Azienda. La definizione delle tematiche oggetto dell'analisi viene fatta sulla base di diversi aspetti, tra cui le politiche e i princípi di condotta aziendali, le iniziative di ascolto degli stakeholder, i temi di maggiore interesse per le agenzie di rating di sostenibilità, gli studi di benchmarking di settore e l'orientamento strategico dell'Azienda.

Le diverse unità responsabili dei rapporti con gli stakehol-

der, coinvolte annualmente nel processo di analisi, hanno il compito di identificare e aggiornare la lista delle categorie di stakeholder rilevanti allo scopo di definire un elenco completo degli stakeholder attuali e potenziali e di essere sempre allineati con il contesto di sostenibilità in cui Enel opera.

La metodologia adottata prevede infatti un aggiornamento annuale dei risultati ottenuti l'anno precedente e, con cadenza biennale, un'analisi finalizzata a una possibile revisione delle tematiche e delle categorie di stakeholder oggetto dell'analisi, con il fine di considerare eventuali cambiamenti del contesto all'interno del quale si muove l'Azienda.

Assegnazione delle priorità agli stakeholder

102-40 102-42 102-43 102-46 102-47 103-1

CANALI E TIPI
DI COMUNICAZIONE
E COINVOLGIMENTO
FREQUENZA MEDIA
DI COINVOLGIMENTO
PER CANALE/TIPO
COMUNITÀ
FINANZIARIA
FORNITORI E
APPALTATORI
SOCIETÀ
CIVILE E
COMUNITÀ
LOCALI
DIPENDENTI ISTITUZIONI IMPRESE E
ASSOCIAZIONI
DI CATEGORIA
CLIENTI MEDIA
Agenti quotidiano X
App mobile continuo X
Canale di
segnalazione
continuo X X X
Canale web continuo X X X X X
Comunicati settimanale X X X
Contatti diretti quotidiano X X X X X X
Forum mensile X X X X
Gruppi di lavoro mensile X X X X
Incontri dedicati settimanale X X X
Investor Day 1 volta l'anno X
Interviste conoscitive settimanale X
Intranet continuo X
Negozi Enel e uffici
commerciali
quotidiano X
Newsletter ogni 2 settimane X
Rivista aziendale ogni 2-3 mesi X
Roadshow 4 volte l'anno X X
Social network continuo X X X X
Survey 2 volte l'anno X X

Il processo prevede il coinvolgimento continuo e diretto degli stakeholder, esterni e interni all'Azienda, inclusi i top manager, attraverso interviste one-to-one, survey e altri strumenti. Nel corso del 2019, il processo di identificazione e prioritizzazione delle categorie di stakeholder ha visto il coinvolgimento del top management aziendale, che ha valutato, attraverso una survey somministrata dall'unità Sostenibilità di Holding, la priorità delle categorie in base ai seguenti parametri: dipendenza (importanza della relazione per lo stakeholder), influenza (importanza della relazione per l'Azienda) e urgenza (dimensione temporale della relazione).

Inoltre, le diverse unità interessate annualmente dal processo di analisi e responsabili dei rapporti con gli stakeholder, hanno il compito di coinvolgerli secondo le modalità più opportune in funzione dei canali di comunicazione (generici, specifici e di partecipazione), della tipologia di relazione con il gruppo di interesse e del contesto di riferimento.

Nella tabella in questa pagina si riportano le categorie di stakeholder più rilevanti identificate per l'analisi e i rispettivi canali di comunicazione e coinvolgimento.

Valutazione delle priorità dei temi attribuite dagli stakeholder

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Le dimensioni indagate nell'ambito dell'analisi di materialità sono, dal lato degli stakeholder, l'importanza relativa di ciascuna tematica nelle loro percezioni e la 'direzione' delle loro aspettative (aspettative di impegno piuttosto che di disimpegno da parte di Enel), mentre, dal lato dell'Azienda, il livello di impatto delle tematiche sulle strategie industriali. Per quanto riguarda le aspettative degli stakeholder, dal 2016, Enel ha integrato il processo di valutazione del loro grado di soddisfazione in merito al presidio di una tematica da parte dell'Azienda: i risultati ottenuti, comparati con l'analisi delle priorità degli stakeholder, permettono di ottenere una visione complessiva delle aspettative dei portatori di interesse e aiutano a identificare i temi su cui l'Azienda deve focalizzarsi.

Nel corso del 2019, sono stati analizzati i risultati di numerose iniziative di coinvolgimento realizzate da Enel nei confronti degli stakeholder rilevanti per il Gruppo, quali la comunità finanziaria, le istituzioni nazionali e internazionali, authority, associazioni di rappresentanza e di categoria, fornitori, clienti, società civile e le persone Enel. Si è assistito a una sempre maggiore capitalizzazione delle iniziative di ascolto per monitorare i risultati della gestione operativa da parte dell'Azienda e delle sue Linee di Business. In tal senso, sono un esempio le indagini di customer satisfaction realizzate dalle diverse aree del Mercato, la climate survey condotta dalla Funzione Globale People and Organization, la survey online rivolta ai fornitori ed effettuata dall'unità Global Procurement, i questionari delle agenzie di rating di sostenibilità condotti dall'unità di Holding. Ulteriori fonti prese in considerazione per l'analisi sono i reclami dei clienti, le relazioni con analisti e investitori, con le associazioni di rappresentanza e di categoria, le relazioni istituzionali a livello nazionale e locale, quelle sindacali, il monitoraggio dei media e le indagini demoscopiche.

Ciascuna unità responsabile dei rapporti con gli stakeholder all'interno dei Paesi di presenza mira al coinvolgimento di un sempre più ampio numero di portatori di interesse, selezionando tuttavia coloro i quali risultano essere di maggiore pertinenza per le attività afferenti all'unità stessa. In

particolare, nel corso del 2019 l'unità di Sostenibilità del Brasile nell'ambito della Linea di Business Infrastrutture e Reti ha condotto iniziative di coinvolgimento soprattutto nei riguardi di organismi regolatori e di clienti; mentre l'unità di Sostenibilità di Enel Chile si è focalizzata sull'utilizzo di questionari nei confronti di investitori e agenzie di rating. In alcuni casi, ove necessario, lo stakeholder engagement viene realizzato ad hoc per lo svolgimento dell'analisi di materialità e utilizzato quindi ai fini del Bilancio.

Valutazione delle priorità dei temi nelle strategie aziendali

103-1

La rilevanza delle diverse tematiche nelle strategie di Enel è stata valutata tramite il coinvolgimento delle diverse Funzioni aziendali ed è stata sottoposta all'attenzione di Presidente e Amministratore Delegato. Tale analisi riflette gli indirizzi strategici definiti dal Piano Strategico 2020-2022, gli obiettivi delle Funzioni/Linee di Business e gli impegni assunti dal Gruppo attraverso le proprie politiche e i propri criteri di condotta. La dimensione indagata per i temi oggetto dell'analisi misura il livello di impatto delle tematiche sulle strategie industriali.

Al fine di esplicitare i potenziali impatti positivi e negativi, che l'Azienda ha sullo sviluppo socio-economico e sull'ambiente dei Paesi in cui opera, così come il contributo allo sviluppo sostenibile, durante il 2019 è stato avviato un progetto pilota, "Impact Evaluation" ("Valutazione dell'impatto"). Il progetto, che ha coinvolto cinque Paesi1 , è stato realizzato da ciascuna unità di Sostenibilità locale, mediante il coinvolgimento di tutte le Funzioni responsabili della gestione delle tematiche oggetto di analisi, e ha previsto una valutazione delle dimensioni dell'impatto, coerentemente con quanto richiesto dai principali standard di riferimento; inoltre, ciascuna tematica è stata analizzata secondo il proprio contributo diretto e indiretto agli SDG, in linea con l'impegno assunto dal Gruppo, e rispetto agli strumenti gestionali posti in essere per il monitoraggio degli impatti stessi.

In particolare, l'analisi condotta in Brasile fornisce un quadro esplicativo del progetto sopradescritto. Riguardo a uno dei temi prioritari, "Distribuzione dell'energia", il Paese ha valutato, infatti, che lo sviluppo della rete determina alcuni impatti positivi verso l'esterno, come il miglioramento del servizio, la creazione di nuove possibilità di impiego, attraverso la diffusione degli smart meter, nonché la potenziale riduzione di eventuali incidenti ambientali grazie a una rete più efficiente e moderna. Tuttavia, tale tematica comporta anche impatti negativi, come per esempio gli eventuali incidenti sul lavoro a seguito delle attività di sviluppo della rete, nonché la potenziale perdita di biodiversità dovuta alle operazioni di potatura. Inoltre, nel corso del 2019, è stato sviluppato il progetto "Actual Response", lanciato nel 2018. Tale progetto ha coinvolto nove Paesi e ha avuto l'obiettivo di raccogliere ed elaborare le misure poste in essere dalle società del Gruppo per gestire le tematiche maggiormente prioritarie – come per esempio l'analisi di rischi, la definizione dei target e lo studio delle performance raggiunte – al fine di effettuare una valutazione comparata sul livello di presidio di tali tematiche da parte dell'Azienda.

Raccordo tra i temi dell'analisi delle priorità e i GRI Standard

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L'analisi congiunta delle dimensioni stakeholder e Azienda ha consentito, attraverso la sua rappresentazione all'interno della matrice delle priorità riportata nel capitolo "At a Glance" (con riferimento alla sezione "Analisi delle priorità (materiality analysis"), di valutare il grado di "allineamento" o "disallineamento" tra la priorità di intervento attribuita dagli stakeholder alle diverse tematiche e il grado di impegno che il Gruppo si assume su di esse. Di seguito è riportata la tabella di transcodifica dei temi inclusi nell'analisi delle priorità con i GRI Standard o gli "Aspect" del supplemento GRI dedicato al settore Electric Utilities ("Electric Utilities Sector Disclosures") di riferimento, con relativa indicazione dell'ambito interno ed esterno all'organizzazione e le limitazioni sul perimetro.

1 Spagna, Cile, Colombia, Brasile e Russia.

CATEGORIA
ESG
TEMA
DELL'ANALISI
DELLE PRIORITÀ
2019
GRI STANDARD O
ELECTRIC UTILITIES
SECTOR DISCLOSURES
ASPECT
AMBITO
INTERNO
AMBITO
ESTERNO
LIMITAZIONI DI
RENDICONTAZIONE
SU AMBITO
INTERNO
LIMITAZIONI DI
RENDICONTAZIONE
SU AMBITO
ESTERNO
Creazione di valore
economico
finanziario
GRI 201: Economic
Performance
Gruppo - - -
GRI 205: Anti-corruption
Governance GRI 206: Anti-competitive Behavior -
solida e condotta
trasparente
GRI 406: Non-discrimination Gruppo - -
GRI 415: Public Policy
GRI 201: Economic Performance
Business &
Governance
Decarbonizzazione
del mix energetico
GRI 305: Emissions Gruppo - - -
System Efficiency
Centralità
del cliente
GRI 417: Marketing and Labeling
GRI 418: Customer Privacy Gruppo - - -
Provision of Information
Ecosistemi e
piattaforme1
Research & Development Gruppo - - -
Distribuzione
dell'energia
Access -
System Efficiency Gruppo - -
Demand side management
Innovazione e
trasformazione
digitale
Research & Development Gruppo - - -
GRI 301: Materials
GRI 302: Energy
GRI 303: Water
Ambientale Gestione
ambientale
GRI 304: Biodiversity Gruppo - - -
GRI 305: Emissions
GRI 306: Effluents and Waste
GRI 307: Environmental Compliance

1 Include i seguenti temi: "Nuove tecnologie e soluzioni per case e condomini"; "Nuove tecnologie e soluzioni per le città"; "Nuove tecnologie e soluzioni per le industrie"; "Mobilità elettrica".

I nostri pilastri

CATEGORIA
ESG
TEMA
DELL'ANALISI
DELLE PRIORITÀ
2019
GRI STANDARD O
ELECTRIC UTILITIES
SECTOR DISCLOSURES
ASPECT
AMBITO
INTERNO
AMBITO
ESTERNO
LIMITAZIONI DI
RENDICONTAZIONE
SU AMBITO
INTERNO
LIMITAZIONI DI
RENDICONTAZIONE
SU AMBITO
ESTERNO
GRI 401: Employment
Gestione,
sviluppo
e motivazione
delle persone
GRI 402: Labor/Management
Relations
GRI 404: Training and Education
GRI 405: Diversity and Equal
Opportunity
-
GRI 407: Freedom of Association
and Collective Bargaining
Gruppo - -
GRI 408: Child Labor
GRI 409: Forced or Compulsory
Labor
GRI 410: Security Practices
GRI 412: Human Rights Assessment
Sociale Salute
e sicurezza
sul lavoro
GRI 403: Occupational Health
and Safety
Gruppo Fornitori - Rendicontazione
parzialmente
estesa ai fornitori
GRI 411: Rights of Indigenous
Peoples
Coinvolgimento
delle comunità
locali
GRI 413: Local Communities
GRI 416: Customer Health
and Safety
Gruppo - - -
Disaster/Emergency Planning and
Response
Access
GRI 204: Procurement Practices
Catena
di fornitura
sostenibile
GRI 308: Supplier Environmental
Assessment
Gruppo Fornitori - Rendicontazione
non estesa
ai fornitori
GRI 414: Supplier Social Asses
sment

Il processo di rendicontazione

Sulla base dei risultati dell'analisi delle priorità è stato possibile definire la struttura del Bilancio di Sostenibilità 2019 focalizzandolo maggiormente sui temi rilevanti, ai quali sono stati dedicati specifici capitoli di approfondimento. Allo stesso modo, il livello di rilevanza delle tematiche, a loro volta articolate in sotto-tematiche di dettaglio, ha influenzato il grado di approfondimento con cui trattare i singoli argomenti e rendicontare i relativi indicatori GRI (GRI Standards ed Electric Utilities Sector Disclosure) al fine di risultare "in accordance" opzione Core, nonché la scelta degli strumenti più adeguati a rappresentarli (Relazione Finanziaria Annuale 2019 e Relazioni allegate), ai quali è stato fatto rimando per la trattazione o l'approfondimento di temi più specifici, rispettivamente, delle performance economiche e della governance. L'analisi delle priorità ha inoltre costituito la base per la definizione degli obiettivi di sostenibilità di Enel per il periodo 2020-2022, come illustrato dal Piano di Sostenibilità (si veda il capitolo "At a Glance", "Piano di Sostenibilità 2020-2022").

Il GRI Content Index, riportato in Appendice, contiene i riferimenti puntuali al Bilancio di Sostenibilità 2019 e agli altri strumenti di rendicontazione del Gruppo. Si invita inoltre a consultare il sito www.enel.com per maggiori informazioni, per esempio, sui progetti di innovazione o sulle attività delle fondazioni di Enel, e sugli Informe de Sostenibilidad 2019 di Endesa e di Enel Américas, per dettagli ulteriori sulle iniziative dedicate ai clienti e alle comunità locali rispettivamente in Spagna e Sud America.

Redazione e assurance

102-56

Il processo di rendicontazione e monitoraggio dei Key Performance Indicator (KPI) rilevanti per la sostenibilità coinvolge la Holding, per quanto attiene alle tematiche trasversali, e tutte le Linee di Business, Funzioni e società del Gruppo per le tematiche e gli indicatori specifici dei diversi settori di attività. All'interno delle strutture coinvolte sono individuati i responsabili della raccolta, verifica ed elaborazione dei KPI di competenza. L'unità Sustainability Planning and Performance Management, che fa parte della Funzione Innovability, è responsabile del consolidamento delle informazioni, nonché del coordinamento dell'intero processo di redazione del Bilancio di Sostenibilità 2019.

Il 1° aprile 2020 il Bilancio è stato sottoposto all'analisi e alla valutazione del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità di Enel, e il 2 aprile è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il documento viene poi presentato all'Assemblea Generale degli Azionisti in concomitanza con la Relazione Finanziaria Annuale di Gruppo.

Il presente Bilancio è stato sottoposto a esame limitato da parte di una società indipendente, EY SpA, come revisore incaricato anche della revisione della Relazione Finanziaria Annuale del Gruppo Enel. L'esame limitato è stato svolto secondo quanto previsto dal principio internazionale ISAE 3000 (Revised)2 e, di conseguenza, del Code of Ethics for Professional Accountants, inclusa l'indipendenza professionale e la verifica dell'assenza di conflitti di interessi che possano inficiare i princípi etici di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La relazione di revisione che descrive il dettaglio dei princípi adottati, le attività svolte e le relative conclusioni è riportata in coda alla presente Nota metodologica. Al presente Bilancio è allegata, inoltre, la rendicontazione relativa al green bond, anch'essa sottoposta a revisione da parte di EY SpA secondo i criteri indicati nel principio ISAE 3000; la relativa relazione di revisione è riportata allegata al presente Bilancio. Le Dichiarazioni di Inventario GHG sono state oggetto di verifica da parte di DNV GL, con un livello di garanzia ragionevole per le emissioni Scope 1, Scope 2 e Scope 3, limitatamente all'attività di vendita di gas naturale, e con un livello di garanzia limitato per le altre emissioni Scope 3 incluse nel campo di applicazione dell'inventario. La verifica è stata svolta secondo lo Standard ISO 4064-3 di conformità di Inventari Gas Effetto Serra (GHG) al WBCSD/WRI Corporate Accounting and Reporting Standard (GHG Protocol).

Nota metodologica

Le fondamenta ESG

2 International Standard on Assurance Engagements (ISAE) 3000 revised, "Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information".

Parametri del report

102-10 102-45 102-48 102-49 102-50 102-56

Le informazioni e i dati riportati nel Bilancio si riferiscono a Enel SpA e alle società incluse nel perimetro di consolidamento integrale al 31 dicembre 2019, in linea con il perimetro di consolidamento finanziario di Gruppo. In aggiunta al perimetro di consolidamento integrale, il documento include anche i dati e le informazioni riguardanti la società Asociación Nuclear Ascó-Vandellós II AIE (ANA CNVII AIE), alla quale afferiscono i due impianti nucleari spagnoli di Ascó e Vandellós. La società, considerata una joint operation in linea con quanto previsto dal principio contabile IFRS 113 . È infatti inclusa nel perimetro di consolidamento finanziario di Gruppo con metodo proporzionale e, allo scopo di garantire una rappresentazione adeguata degli impatti, anche nel presente Bilancio in quanto rappresenta una realtà rilevante del Gruppo. Sola eccezione al perimetro di consolidamento integrale è rappresentata dalle società acquisite nel corso del 2019, per le quali, avuto riguardo all'orientamento prevalente, quale anche rappresentato nella relazione Consob del 19 gennaio 20184 , si è ritenuto, per alcuni degli ambiti coperti dal presente documento, di avviare il relativo consolidamento a partire dall'esercizio 2020 alla luce del ridotto arco temporale dall'acquisizione. Gli ambiti di esclusione sono stati indicati direttamente nei capitoli specifici.

In particolare, si segnala che i principali cambiamenti organizzativi che hanno riguardato il Gruppo Enel nel 2019 sono stati:

  • > cessione del 100% di Mercure Srl, società che detiene l'impianto a biomasse "Mercure";
  • > cessione, tramite la controllata per le rinnovabili Enel Green Power Brasil Participações Ltda, del 100% di tre impianti rinnovabili in esercizio in Brasile;
  • > cessione, in data 1° ottobre 2019, dell'impianto a carbone di Reftinskaya GRES in Russia, venduto da Enel Russia alla società JSC Kuzbassenergo5 ;
  • > acquisizione da parte di Enel Green Power SpA, tramite la controllata statunitense per le rinnovabili EGPNA (ora ENA), del 100% di sette società titolari di impianti operativi da fonti rinnovabili, da Enel Green Power North America Renewable Energy Partners (EGPNA REP), joint venture detenuta al 50% da EGPNA e per il restante 50% da General Electric Capital's Energy Financial Services;
  • > acquisizione da parte di Enel Green Power SpA, tramite la controllata statunitense per le rinnovabili EGPNA (ora ENA) di Tradewind Energy, società di sviluppo di progetti rinnovabili situati negli Stati Uniti;
  • > acquisizione da parte di Enel X Italia del 100% di You-Save SpA, società italiana che opera nel settore dei servizi energetici, fornendo assistenza ai grandi consumatori di energia;
  • > acquisizione da parte di Enel X Srl del 55% di PayTipper, istituto di pagamento convenzionato che offre alla propria clientela servizi finanziari che facilitino la vita quotidiana.

Per un'informativa più puntuale dei cambiamenti intervenuti si veda la Relazione Finanziaria Annuale 2019 ai paragrafi "Principali variazioni dell'area di consolidamento" e "Fatti di rilievo del 2019".

Qualora le società collegate (che nella Relazione Finanziaria Annuale sono valutate con il metodo del patrimonio netto) e le altre entità sulle quali Enel esercita un'influenza significativa (incluse le joint venture) producano impatti rilevanti, queste sono state incluse nel calcolo dei dati, proporzionalmente alla quota di partecipazione di Enel, e citate nel testo. Per il det-

5 La cessione dell'asset di R-GRES comporta l'uscita dal perimetro di consolidamento della relativa capacità, produzione, EBITDA e 25 persone del personale di impianto che sono passate all'acquirente; restano come Enel Russia fino al passaggio di tutte le licenze al nuovo acquirente: il personale dell'impianto e i relativi dati e KPI legati alla loro gestione, la gestione e i relativi indici safety legati al personale di impianto, la gestione dei contratti Opex relativi alla manutenzione ordinaria e quindi i relativi dati degli appaltatori (anche in termini di indici infortunistici), le licenze ambientali e di impianto che passeranno gradualmente all'acquirente. I contratti relativi ai Capex sono invece in carico all'acquirente, inclusi quindi i relativi dati sugli appaltatori e gli indici safety. L'esclusione di Reftinskaya dal perimetro comporta un impatto significativo anche sulle emissioni di gas serra e sugli altri dati ambientali del Gruppo.

3 La joint operation si configura come un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.

4 Relazione illustrativa degli esiti della consultazione, delle conseguenze sulla regolamentazione, sull'attività delle imprese e degli operatori e sugli interessi degli investitori e dei risparmiatori.

taglio relativo alle società presenti nel perimetro di consolidamento si rinvia alla Relazione Finanziaria Annuale 2019.

Nella presente Dichiarazione, per "Corporate", "Holding" o "Capogruppo" si intende Enel SpA, mentre per "Gruppo" o "Enel" o "Azienda" si intende l'insieme di Enel SpA e delle società controllate.

Alcuni scostamenti rispetto ai KPI e alle informazioni riportate nel Bilancio di Sostenibilità 2018 derivano da variazioni nell'area di consolidamento del Gruppo.

Gli effetti dei cambiamenti nell'area di consolidamento, così come eventuali variazioni o limitazioni significative nel perimetro o nella modalità di calcolo di singoli indicatori rispetto al 2018, sono espressamente indicati nel testo e/o in Appendice, insieme agli effetti prodotti sui relativi dati6 .

Si rimanda alle note nelle tabelle in Appendice per ogni ulteriore dettaglio su rettifiche rispetto a dati già pubblicati, modalità di calcolo, assunzioni o limitazioni significative agli indicatori. I dati sono calcolati in modo puntuale sulla base delle risultanze contabili, extracontabili e degli altri sistemi informativi di Enel, e validati dai relativi responsabili. Sono espressamente indicati i dati determinati attraverso l'utilizzo di stime e il relativo metodo di calcolo. Per il confronto temporale dei dati si specifica che le differenze tra 2019 e 2018, in valore assoluto e in valore percentuale, sono calcolate considerando le cifre decimali talvolta non visibili nella stampa. Tale principio trova applicazione anche relativamente ai totali. Nelle tabelle che riportano i dati quantitativi, le variazioni percentuali superiori al |100%| vengono indicate con "-".

Indicatori di performance

Gli indicatori chiave di performance della sostenibilità sono riportati dalla pagina 275 alla pagina 324 e formano parte integrante del presente Bilancio di Sostenibilità. Al fine di agevolare la lettura congiunta degli indicatori di performance e delle informazioni qualitative riportate nel documento, nella copia stampata gli indicatori quantitativi saranno rendicontati in un fascicolo separato. Il fascicolo sarà contenuto all'interno della tasca della terza pagina di copertina.

6 A seguito della riorganizzazione, dal 2019 il Costa Rica, Panama e Guatemala sono passati dal perimetro Nord America al perimetro dell'America Latina; i dati relativi al 2017 e al 2018 esposti in tutto il documento sono stati ricalcolati per consentire il confronto con il 2019.

Unità di misura

.000 migliaia .000 g migliaia di giorni .000 h migliaia di ore .000 t migliaia di tonnellate % percentuale anni anni cent euro centesimi di euro g/kWh grammi per chilowattora g/kWh eq grammi per chilowattora equivalenti7 GBq per unit gigabequerel per unità gg giorni GW gigawatt GWh gigawattora h ore h/pro-cap ore pro capite i indice kg chilogrammi km chilometri kWh chilowattora kWh eq chilowattora equivalenti7 kWh/t chilowattora per tonnellata kWp chilowatt picco l/kWh litri per chilowattora l/kWh eq litri per chilowattora equivalenti7 miliardi di m3 miliardi di metri cubi MJ/kWh eq Megajoule per chilowattora equivalenti7 ML megalitri mln milioni mln A4 eq milioni di fogli A4 equivalenti mln minuti mln euro milioni di euro mln h milioni di ore mln l milioni di litri mln m3 milioni di metri cubi mln t milioni di tonnellate mln t eq milioni di tonnellate equivalenti Mtep milioni di tonnellate equivalenti di petrolio MW Megawatt MWh Megawattora n. numero sec secondi t tonnellate TBq per Unit Terabequerel per unità tep tonnellate equivalenti di petrolio TJ Terajoule TWh Terawattora

Acronimi

AT Alta Tensione BEI Banca Europea degli Investimenti BOD Biochemical Oxygen Demand BT Bassa Tensione CCGT Combined Cycle Gas Turbine CdA Consiglio di Amministrazione CERT Cyber Emergency Readiness Team CSV Creating Shared Value COD Chemical Oxygen Demand CSR Corporate Social Responsibility EBT Earnings Before Tax (Risultato prima delle imposte) EBIT Earnings Before Interest and Tax EBITDA Earnings Before Interest, Tax, Depreciation and Amortization ESG Environmental Social & Governance EGP Enel Green Power EPS Earnings per Share (utile per azione) FAD Formazione a Distanza IPO Initial Public Offering (Offerta Pubblica di Vendita - OPV) IRAP Imposta Regionale sulle Attività Produttive IRES Imposta sul Reddito delle Società LBG London Benchmarking Group MT Media Tensione PCB Policlorobifenili o Bifenili Policlorurati R&D Research & Development (ricerca e sviluppo) S&P Standard & Poor's SRI Socially Responsible Investor (Investitore Socialmente Responsabile) TSR Total Shareholder Return (ritorno totale per l'azionista) SCIGR Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi SDG Sustainable Development Goal TCFD Task Force on Climate-related Financial Disclosure UN United Nations

7 Corrispondenti alla somma di energia elettrica e di calore.

EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma

Tel: +39 06 324751 Fax: +39 06 324755504 ey.com

-

    • o
    • o
    • o

  • -
    -

Enel S.p.A.

Attestato di verifica dell'Organismo di Certificazione DNV GL relativo alle emissioni di gas a effetto serra del Gruppo ENEL riportate nel Bilancio di Sostenibilità 2019.

La verifica è stata condotta da DNV GL in conformità alla norma ISO 14064-3 con un livello di garanzia ragionevole per tutte le emissioni di Scope1 e Scope2 riportate dal Gruppo. Le emissioni di scope 3 sono state verificate con un livello di garanzia limitato, ad eccezione delle emissioni di scope 3 associate all'uso di gas naturale venduto nel mercato al dettaglio verificato con un livello di garanzia ragionevole.

ATTESTATO DI VERIFICA

Attestato No: 10000328013-Assessment Services-DNV GL-ITA Prima emissione: 8 Aprile 2020

Validità: 8 Aprile 2020 – 7 Aprile 2021

DNV GL Business Assurance ha verificato, in conformità alla norma ISO 14064-3, le emissioni di gas a effetto serra (di seguito "GHG") dell'organizzazione

Viale Regina Margherita,137 00198 Rome

riportate nel Bilancio di Sostenibilità 2019 del Gruppo ENEL e predisposte in linea con la relazione descrittiva di inventario GHG denominata "Quantificazione e rendicontazione delle emissioni di gas a effetto serra secondo lo standard corporativo 'The Greenhouse Gas Protocol' (di seguito "la relazione") del anno 2019" emessa ad aprile 2020 da ENEL SpA utilizzando un approccio di consolidamento basato sul controllo finanziario e relativa alle attività dirette ed indirette sotto riportate svolte dalle società del Gruppo descritte nella relazione sopra riportata.

In base alle nostre procedure di verifica, DNV GL attesta che:

  • la suddetta relazione descrittiva è stata emessa da ENEL SpA in conformità all'edizione revisionata dello standard corporativo "The Greenhouse Gas Protocol". La relazione copre il periodo di rendicontazione dal 1 ° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019 con i seguenti risultati (valori arrotondati alle tonnellate):
2017
GHGs (tons CO2-ca) CO2 CH4 N20 NE3 SF6 HECS TOTAL BASELINE
DIRECT EMISSIONS (SCOPEL) 69,496,043 39,081 242,171 10 196,620 7,976 69,981,902 105,961,618
From Electricity Power Generaltion 69,398,339 37,936 241,985 34,250 5,167 69,717,671 105.723.512
From Flectricity Distribution 7.948 G 17 4444 162,299 170,273 150.668
From Real Estate 89,757 1,135 170 *** **** 2,102 93,164 87,438
From Other Activities *** 10 71 706 787 0
ENERGY INDIRECT EMISSIONS (SCOPES)
From electricity purchased from the grid (location based) 1.547.236 0.0.0.0 1,547,236 1,497,912
From electricity purchased from the grid (market based) 2 300 688 *** *** *** 2.300.688 2.194.024
From losses on the distribution grid (retail market) 1.331.846 *** **** *** 1,331,846 1.161.933
From losses on the distribution grid (third partics) 2,029,110 2,029,110 1,975,106
From losses on the transmission grid (retail market) 457.194 457.194 368.353
OTHER INDIRECT ENISSIONS (SCOPE3) 53,565,785 3,328,734 13,017 56,918,186 57,876,885
Cat.3 Fuel and Energy related activities 3,328,734 3.328.734 5,902,568
Cat.4 Upstream transportation and distribution 691,580 691 580 1,224,310
Cat.11 clectricity sold in the retail market 28,975,364 28,975,364 25,460,118
Cat.11 natural gas sold in the retail market 23.898.841 10.650 13.017 *** 23.922.508 25,209,009
TOTAL EMISSIONS (Location Based) 128.427.214 3,367,815 255,188 10 196,620 7,976 132,254,823 168.841.808
TOTAL EMISSIONS (Market Based) 129.180.666 3,367,815 255,188 10 196.620 7,976 133,008,275 169,537,920
  • Le emissioni Scope 1 e Scope 2 e Scope 3 associate all'utilizzo di gas naturale venduto nel mercato al dettaglio forniscono, in nostra opinione e con la qualifica riportata nell'allegato di quest'attestato, una rappresentazione equilibrata delle emissioni di GHG associate alle attività rendicontate dell'organizzazione nel periodo di riferimento.

  • Relativamente alle emissioni Scope 3 non associate all'utilizzo di gas naturale venduto nel mercato al dettaglio, nulla è venuto alla nostra attenzione ad indicare che quanto riportato dall'organizzazione non sia una rappresentazione equilibrata delle emissioni di gas a effetto serra associate a tali attività svolte da terzi nel periodo di riferimento.

Luogo e data: Per l'ufficio DNV GL emittente:: Vimercate 8 April 2020 DNV GL – Business Assurance

Zeno Beltrami Management Representative

La mancanza di conformità con le condizioni stabilite nel contratto di verifica può rendere non valido il presente attestato DNV GL Business Assurance Italia S.r.l. - Via Energy Park, 14 - 20871 Vimercate (MB) - Italy – Tel. 039.68 99 905 – www.dnvgl.com/it

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GREEN BOND REPORT & APPENDICE 04.

Green Bond Report

Enel Finance International NV, società finanziaria del Gruppo controllata da Enel SpA, ha collocato sul mercato europeo tre green bond per un totale di 3,50 miliardi di euro, rispettivamente nei mesi di gennaio 2017 (1,25 miliardi di euro), 2018 (1,25 miliardi di euro) e 2019 (1 miliardo di euro). I green bond sono destinati a investitori istituzionali e garantiti da Enel SpA. I proventi netti dell'emissione – effettuata nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie a medio termine di Enel ed Enel Finance International (Programma Euro Medium-Term Note - EMTN) – è stata utilizzata per finanziare progetti rientranti nelle categorie individuate in linea con i "Green Bond Principles" pubblicati dall'ICMA (International Capital Market Association). In particolare i proventi sono stati utilizzati per finanziare:

  • > nuovi progetti di sviluppo, costruzione e repowering di impianti di generazione da fonti rinnovabili (green bond emessi nel 2017 e nel 2019);
  • > nuovi progetti di sviluppo, costruzione, repowering e refinancing di impianti di generazione da fonti rinnovabili, nonché progetti di trasmissione, distribuzione e smart grid (green bond emesso nel 2018).

Al fine di agevolare la trasparenza e la qualità dei green bond emessi, il Gruppo Enel ha predisposto e pubblicato specifici "Green Bond Framework", per ciascun anno di emissione, la cui aderenza ai princípi di riferimento è stata confermata da un advisor esterno, Vigeo Eiris, che ha rilasciato la cosiddetta "second party opinion". Nei framework le categorie relative ai progetti eleggibili sono allineate agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (UN SDG) in particolare agli obiettivi 7, 9, 11 e 131 .

I documenti di riferimento delle tre emissioni sono disponibili sul sito internet del Gruppo Enel (https://www.enel.com/it/investors1/obbligazioni/main-programs/green-bond).

Da sottolineare che il Gruppo Enel si posiziona tra le prime aziende al mondo che si sono impegnate a costituire un "Green Bond Committee" con l'obiettivo di selezionare i progetti e monitorare l'avanzamento dello sviluppo degli stessi. Con il presente documento di rendicontazione, pubblicato per la terza volta nel 2019, Enel rispetta l'impegno assunto all'emissione dei bond di riportare annualmente le informazioni relative all'utilizzo dei proventi, ai benefíci ambientali derivanti dai progetti finanziati con tali proventi e gli ulteriori indicatori ESG legati a questi progetti.

1 SDG 7 "Affordable and clean energy"; SDG 9 "Industry, innovation and infrastructure"; SDG 11 "Sustainable cities and communities"; SDG 13 "Climate action".

Le fondamenta ESG

Criteri di redazione

Al fine di agevolare la trasparenza e facilitare la comprensione della reportistica negli anni, il report è strutturato come segue:

  • > tabella riepilogativa delle emissioni 2017, 2018 e 2019 con indicazione della capacità installata e della CO2 evitata;
  • > rendicontazione green bond 2017 con evidenza dei relativi progetti aventi a oggetto impianti rinnovabili. Si precisa che 7 impianti concorrono anche all'allocazione dei proventi del green bond 2019 a seguito di nuovi investimenti (Capex) effettuati;
  • > rendicontazione green bond 2018 con evidenza dei relativi progetti aventi a oggetto:
    • > impianti rinnovabili, di cui tre che concorrono all'allocazione dei proventi del green bond 2019 per effetto di nuovi investimenti (Capex) effettuati;
    • > "refinancing" di impianti rinnovabili per effetto della sostituzione di precedenti linee di credito;
    • > attività di investimento relative all'area di business "Infrastrutture e Reti";
  • > rendicontazione green bond 2019 con evidenza dei relativi progetti aventi a oggetto impianti rinnovabili, di cui 10 oggetto anche di rendicontazione per i green bond 2017 e 2018 come descritto in precedenza.

Gli indicatori sono stati determinati in accordo con quanto previsto dal "Green Bond Framework" e riportati nelle tabelle in relazione alla natura dei progetti e all'anno di emissione dei green bond.

La tabella A "Indicatori finanziari" riporta:

  • > la capacità e il valore dell'"investimento in divisa" approvati dal Consiglio di Amministrazione e/o dal Comitato Investimenti, e annunciati al mercato finanziario attraverso comunicati stampa dedicati;
  • > il valore dell'"investimento in euro", calcolato tenendo in considerazione il tasso di cambio medio degli anni 2017-2019 (per i progetti definiti nel 2017), il tasso di cambio medio degli anni 2018-2020 (per i progetti definiti nel 2018) e/o il tasso di cambio medio degli anni 2019-2021 (per i progetti definiti nel 2018) del relativo Piano Industriale di Enel;
  • > la quota dei proventi del green bond allocati sul progetto determinata per differenza tra il totale dei costi capitalizzati alle date del 31 dicembre 2017, 31 dicembre 2018 e/o 31 dicembre 2019 e l'ammontare dei finanziamen-

ti ricevuti da terze parti per lo specifico progetto2 . Gli importi dei proventi allocati sui progetti rispettivamente nel 2017, nel 2018 e nel 2019 sono stati utilizzati nei rispettivi anni di riferimento;

> la data di entrata in esercizio corrispondente al momento in cui l'impianto ha prodotto il primo kWh.

La tabella B "Indicatori ESG" riporta il beneficio ambientale in termini di CO2 evitata (effettiva o attesa). In particolare con riferimento a:

progetti rinnovabili:

  • > il quantitativo di CO2 evitata (sia effettiva sia attesa), determinato moltiplicando la produzione (effettiva o attesa) per il fattore emissivo legato alla produzione di energia termoelettrica specifico del Paese in cui ha sede l'impianto (fonte dei fattori emissivi: Enerdata - estrazione del 25 febbraio 2020);
  • > la quota parte di produzione (sia effettiva sia attesa) e della relativa quantità di CO2 evitata imputabile al green bond, calcolata in proporzione alla quota di proventi del green bond allocati sul progetto rispetto all'investimento totale (applicabile solamente ai progetti per cui è presente un nuovo Capex per il 2019);
  • > per i progetti relativi a impianti di generazione da fonti rinnovabili è inoltre evidenziato il valore cumulato della produzione effettiva e della relativa CO2 evitata per tutti gli anni di rendicontazione del Green Bond Report (fatta eccezione per gli impianti di repowering la cui quota di produzione non è scorporabile dal resto dell'impianto);

progetti di Infrastrutture e Reti, sono riportati, tra gli altri, i seguenti indicatori:

> l'indice di cavizzazione, determinato dal rapporto tra la lunghezza delle linee in cavo e la lunghezza totale delle linee. L'incremento di tale indice nel tempo è dovuto a un aumento della lunghezza di linea in cavo aereo e interrato a svantaggio della linea in conduttori nudi; in particolare, i principali benefíci ambientali riguardano il contenimento dell'attività di taglio piante e di drastica riduzione del rischio di elettrocuzione per l'avifauna;

2 Nel caso in cui la stessa società si occupi della realizzazione di più progetti, l'allocazione della quota di green bond allo specifico progetto è avvenuta utilizzando come driver la capacità.

  • > l'automazione della rete, che corrisponde al rapporto tra RCP (Remote Controlled Point) e trasformatori a media/ bassa tensione;
  • > le perdite tecniche di rete, principalmente legate alle caratteristiche/funzionalità della rete. Tali perdite vengono di norma calcolate attraverso modelli statistici o benchmark. Una riduzione delle perdite tecniche di rete produce una riduzione dell'energia da generare e una conseguente riduzione delle emissioni e del consumo di materie prime;
  • > l'eliminazione dei trasformatori in olio con PCB permette di abbattere il rischio di contaminazione di un composto non più in produzione dagli anni Ottanta classificato come ecotossico e bioaccumulabile;
  • > il calcolo della CO2 evitata. Il modello di stima del risparmio energetico prende in considerazione: il numero di trasformatori a basse perdite in sostituzione dei trasformatori tradizionali; le manovre sulla rete MT; gli interventi di potenziamento della rete; le nuove cabine di trasformazione che implicano un'ottimizzazione della rete in termini di riduzione delle linee a bassa tensione in favore di quelle a maggiore tensione.

La tabella C "Ulteriori indicatori ESG" riporta, ove possibile e rilevante3 , come previsto nella "second party opinion"4 i seguenti indicatori per i progetti rinnovabili:

> i consumi di acqua relativi ai dati rendicontati nel periodo di costruzione dell'impianto o nel periodo successivo all'entrata in esercizio. Nel caso di impianti entrati in esercizio dopo il 30 settembre 2019 viene riportato il consumo di acqua di cantiere, negli altri casi (impianti operativi prima del 30 settembre 2019) il consumo di acqua in esercizio;

  • > i progetti per la protezione o il ripristino della biodiversità promossi da Enel in relazione all'operatività dell'impianto;
  • > i casi in cui il sito ha interrotto la propria operatività (fermo impianto) a causa di questioni legate alla gestione ambientale e ai relativi impatti;
  • > gli incidenti mortali o con alte conseguenze ("High Consequence") occorsi al personale Enel5;
  • > le attività e i progetti svolti a supporto delle comunità locali nelle aree limitrofe all'impianto. L'indicatore relativo al numero dei beneficiari di tali progetti si riferisce alle persone a favore delle quali viene realizzata l'attività o il progetto.

Gli indicatori della tabella C sopracitati, a eccezione del consumo di acqua e del fermo impianto a causa di temi ambientali, sono riportati anche relativamente ai progetti di Infrastrutture e Reti.

La tabella D "Informazioni complessive" riporta i criteri, gli indicatori, le informazioni complessive e l'approccio che Enel ha adottato nello sviluppo dei progetti finanziati tramite i proventi del bond.

I dati sono calcolati in modo puntuale sulla base delle risultanze contabili, extracontabili e degli altri sistemi informativi di Enel, e validati dai relativi responsabili. Sono espressamente indicati dati determinati attraverso l'utilizzo di stime e il relativo metodo di calcolo.

Emissione GB Area di investimento Proventi GB allocati Capacità installata1
(MW)
CO2
evitata
(t)
2017 Rinnovabili 1.237 mln euro 3.319 9.165.814
2018 1.240 mln euro
di cui nuovi progetti rinnovabili Rinnovabili 575 mln euro 1.712.117
di cui nuovi progetti Infrastrutture e Reti I&N 665 mln euro n.a. 26.287
2019 985,6 mln euro 734 n.a.
di cui nuovi progetti individuati nel 2019 Rinnovabili 71,1 mln euro 734 n.a.
di cui nuovi Capex su progetti 2018 Rinnovabili 342,5 mln euro n.a. n.a.
di cui nuovi Capex su progetti 2017 Rinnovabili 572 mln euro n.a. n.a.

1 Nel 2019 per l'impianto di Delfina sono stati installati 29,4 MW che si aggiungono ai 180 MW del 2018, mentre per l'impianto di Cerro Pabellón sono stati installati 33 MW che si aggiungono ai 48 MW del 2018.

3 Si considerano rilevanti i progetti relativi a impianti rinnovabili con capacità superiore a 20 MW.

4 L'indicatore "Materiale riutilizzato/riciclato a seguito di revamping" non è applicabile, poiché i proventi del green bond non sono stati utilizzati per finanziare progetti di revamping nel 2017, nel 2018 e nel 2019.

5 Somma di: infortuni che al 31 dicembre 2019 risultano avere più di 6 mesi di assenza dal lavoro; infortuni che al 31 dicembre 2019 risultano ancora aperti e che sono considerati gravi (prima prognosi > 30 giorni) e infortuni categorizzati come "Life Changing Accidents" (LCA), a prescindere dai giorni di assenza dal lavoro a essi relativi.

Tabella A - Indicatori finanziari

Green Bond 2017 Progetti Rinnovabili

Paese Nome
progetto
Tecnologia Status Capacità
(MW)
Data di
entrata in
esercizio
Investimento
(valori in divisa)
Proventi GB
allocati nel
2017 (mln
Proventi GB
allocati nel
2019 (mln
Divisa Valori
in divisa
(mln)
Controvalore
in euro (mln) (1)
euro) euro)
(2)
USA Red Dirt Eolico In Operation 300 nov-17 USD 420 378 77 -
USA Thunder
Ranch
Eolico In Operation 298 nov-17 USD 435 392 132 -
USA Hilltopper Eolico In Operation 185 nov-18 USD 325 166 -
USA Stillwater
Solar II
Solare In Operation 27 mag-18 USD 40 36 48 -
USA Woods Hill Solare In Operation 25 dic-17 USD 44 41 36 -
USA Rattlesnake
Creek
Eolico In Operation 320 dic-18 USD 430 387 204 -
USA Rock Creek Eolico In Operation 300 ott-17 USD 500 450 73 -
BRASILE Horizonte
MP
Solare In Operation 103 feb-18 USD 110 99 43 -
BRASILE Delfina Eolico In Operation 209 ago-17 USD 440 364 33 -
CILE Cerro
Pabellón
Geotermico In Operation 81 ago-17 USD 420 347 57 -
CILE Sierra Gorda Eolico In Operation 112 dic-16 USD 215 194 17 -
PERÙ Wayra Eolico In Operation 132 mar-18 USD 165 149 82 -
PERÙ Rubi Solare In Operation 180 nov-17 USD 170 153 68 -
ITALIA Vari
progetti (3)
Biomassa/
Geotermia/
Idroelettrico
35 EUR 129 130 70 -
CANADA Riverview Eolico Under
Construction
115 apr-20 8 81
CANADA Castle Rock
Ridge 2
Eolico Under
Construction
31 feb-20 USD 170 143 2 23
MESSICO Magdalena 2 Solare In Operation 220 set-19 USD 165 136 9 112
MESSICO Amistad II Eolico In Operation 100 dic-19 USD 115 97 22 55
MESSICO Amistad III Eolico Under
Construction
100 feb-20 USD 104 86 11 59
MESSICO Amistad IV Eolico Under
Construction
149 apr-20 USD 149 123 13 50
MESSICO Dolores Eolico Under
Construction
244 mar-20 USD 280 235 36 192
PANAMA Estrella Solar Solare In Operation 8 ago-18 USD 8 7 5 -
ZAMBIA Ngonye Solare In Operation 34 mar-19 USD 40 34 10 -
ITALIA Vari
progetti (4)
Geotermia/
Idroelettrico
11 EUR 43 36 14 -
Totale 1.237 572

(1) Il valore in euro (EUR) dell'investimento è riportato a titolo indicativo, sebbene faccia fede l'investimento in dollari americani (USD) dove applicabile. Il tasso di cambio utilizzato per i progetti allocati nel green bond 2017 è pari a 1,11 USD/EUR, per i progetti allocati nel green bond 2018 il tasso di cambio è pari a 1,19 USD/EUR, mentre per i progetti di cui è stato aggiornato il valore dell'investimento − compresi quelli con nuovi Capex individuati nel GB 2019 − il tasso di cambio è pari a 1,21.

(2) Allocati ulteriori proventi su alcuni progetti rinnovabili, già individuati nel green bond 2017 e 2018, per i quali sono emersi nuovi costi capitalizzati.

(3) Dati aggregati relativi a 26 progetti italiani di piccole dimensioni. Le tecnologie interessate sono biomassa, geotermia e idroelettrico.

(4) Dati aggregati relativi a 8 progetti italiani di piccole dimensioni. Le tecnologie interessate sono geotermia e idroelettrico.

I nostri pilastri

Tabella B - Indicatori ESG

Green Bond 2017 Progetti Rinnovabili

Paese Nome
progetto
Produzione
2019
(GWh) (1)
CO2
evitata
2019 (t)
Produzione
2017, 2018
e 2019
(GWh)
CO2
evitata
2017,
2018 e
2019 (t)
Produzione
2019
imputabile
al GB
(GWh)
CO2
evitata
2019
imputabile
al GB (t)
Produzione
annua
attesa
(GWh) (2)
CO2
evitata
attesa (t)
Produzione
annua
attesa
imputabile
al GB
(GWh)
CO2
evitata
attesa
imputabile
al GB (t)
USA Red Dirt 1.046 690.638 2.093 1.399.240 - - - - - -
USA Thunder Ranch 1.157 763.695 2.280 1.523.630 - - - - - -
USA Hilltopper 604 398.343 604 398.343 - - - - - -
USA Stillwater Solar II 39 25.917 55 36.681 - - - - - -
USA Woods Hill 24 15.663 47 31.082 - - - - - -
USA Rattlesnake Creek 1.031 680.587 1.031 680.587 - - - - - -
USA Rock Creek 1.124 741.766 2.205 1.473.431 - - - - - -
BRASILE Horizonte MP 196 108.721 349 196.661 - - - - - -
BRASILE Delfina 870 481.827 1.985 1.102.770 - - - - - -
CILE Cerro Pabellón 192 141.887 467 356.016 - - - - - -
CILE Sierra Gorda 357 264.246 1.015 772.868 - - - - - -
PERÙ Wayra 581 283.109 1.052 517.562 - - - - - -
PERÙ Rubi 422 205.579 844 415.771 - - - - - -
ITALIA Vari progetti (3) 15 7.053 378 187.485 - - - - - -
CANADA Riverview n.a. n.a. n.a. n.a. - - 449 305.512 254 173.052
CANADA Castle Rock
Ridge 2
n.a. n.a. n.a. n.a. - - 109 73.957 17 11.895
MESSICO Magdalena 2 46 25.651 46 25.651 38 21.125 - - - -
MESSICO Amistad II n.a. n.a. n.a. n.a. - - 429 240.068 243 136.121
MESSICO Amistad III n.a. n.a. n.a. n.a. - - 426 238.336 292 163.510
MESSICO Amistad IV n.a. n.a. n.a. n.a. - - 618 345.893 251 140.607
MESSICO Dolores n.a. n.a. n.a. n.a. - - 1.040 582.232 850 475.696
PANAMA Estrella Solar 9 4.976 12 7.166 - - - - - -
ZAMBIA Ngonye 35 34.902 35 34.902 - - - - - -
ITALIA Vari progetti(4) 9 4.477 12 5.966 - - - - - -

n.a. non applicabile

(1) Per i progetti entrati in esercizio entro il 30 settembre 2019, vengono riportati i dati di produzione effettiva e conseguente quantità di CO2 evitata.

(2) Per i progetti entrati in esercizio dopo il 30 settembre 2019 o non ancora entrati in esercizio, vengono riportati i dati di produzione annua attesa e conseguente quantità di CO2 evitata attesa.

(3) Dati aggregati relativi a 26 progetti italiani di piccole dimensioni. Le tecnologie interessate sono biomassa, geotermia e idroelettrico.

La quota di produzione del solo repowering non è scorporabile dal resto dell'impianto poiché non è possibile stabilire con precisione quale sia la quota di energia immessa in rete esclusivamente dovuta all'aumento di potenza.

(4) Dati aggregati relativi a 8 progetti italiani di piccole dimensioni. Le tecnologie interessate sono geotermia e idroelettrico. La quota di produzione del solo repowering non è scorporabile dal resto dell'impianto poiché non è possibile stabilire con precisione quale sia la quota di energia

immessa in rete esclusivamente dovuta all'aumento di potenza.

Tabella C - Ulteriori indicatori ESG Green Bond 2017

Paese Nome progetto Consumo di
acqua (m3
)
Azioni di
protezione/
ripristino della
biodiversità (n.)
Arresto
dell'impianto o
fermata del sito
a causa di temi
ambientali (n.)
Incidenti
(mortali e "High
Consequence")
(n.)
Progetti sociali
(n.)
Beneficiari dei
progetti sociali
(n.)
USA Red Dirt - - - - - -
USA Thunder Ranch - 2 - - 1 15
USA Hilltopper - 1 - - - -
USA Stillwater Solar II - - - - 3 1.600
USA Woods Hill - - - - 1 365
USA Rattlesnake Creek - 1 - - 2 1.050
USA Rock Creek - 1 - - 5 9.586
BRASILE Horizonte MP 485 (1) 2 - - - -
BRASILE Delfina - 1 - - 6 9.103
CILE Cerro Pabellón - 6 - - 11 1.637
CILE Sierra Gorda - 1 - - - -
PERÙ Wayra - 1 - - 6 117
PERÙ Rubi - - - - 5 131
ITALIA Vari progetti (3) - - - - 4 2.300
CANADA Riverview - 7 - - 1 80
CANADA Castle Rock Ridge 2 156 (2) 4 - - 1 34
MESSICO Magdalena 2 42.853 (2) 1 - - - -
MESSICO Amistad II 7.601 (2) 1 - -
MESSICO Amistad III 724.791
(2)
2 - - 3 1.396
MESSICO Amistad IV 13.913 (2) 1 - -
MESSICO Dolores - 1 - - 3 2.959
PANAMA Estrella Solar - - - - 1 46
ZAMBIA Ngonye - - - - - -
ITALIA Vari progetti (4) 3 - - - - -

I nostri pilastri

n.a. non applicabile

(1) Consumo di acqua a uso industriale relativo ai dati di prelievo idrico in esercizio dell'impianto entrato in esercizio entro il 30 settembre 2019.

(2) Consumo di acqua a uso industriale relativo ai dati di prelievo idrico in fase di cantiere dell'impianto non entrato in esercizio prima del 30 settembre 2019.

(3) Dati aggregati relativi a 26 progetti italiani di piccole dimensioni. Le tecnologie interessate sono biomassa, geotermia e idroelettrico.

(4) Dati aggregati relativi a 8 progetti italiani di piccole dimensioni. Le tecnologie interessate sono geotermia e idroelettrico.

Tabella A - Indicatori finanziari (1)

Green Bond 2018 Progetti Rinnovabili + Refinancing

Paese Nome
progetto
Tecnologia Status Capacità
(MW)
Data di
entrata in
Investimenti
(valori in divisa)
Proventi GB
allocati nel
Proventi GB
allocati nel
esercizio Divisa Valori
in divisa
(mln)
Controvalore
in euro
(mln) (1)
2018 (mln
euro)
2019 (mln
euro) (2)
USA Diamond
Vista
Eolico In Operation 300 dic-18 USD 400 336 100 -
USA Fenner
Repowering
Eolico In Operation 29 dic-18 USD 29 24 21 -
USA High
Lonesome
Eolico In Operation 501 dic-19 USD 720 595 81 75
USA Roadrunner Solare Under
Construction
497 giu-20 USD 436 366 30 141
GERMANIA Cremzow Altro In Operation 22 feb-19 USD 17 17 9 -
GRECIA Kafireas Eolico In Operation 154 ott-19 USD 300 300 64 126
COLOMBIA El Paso Solare In Operation 86 ott-19 USD 70 59 54 -
USA Aurora Solare In Operation 150 giu-17 USD 290 244 181 -
USA Little Elk Eolico In Operation 74 dic-15 USD 130 107 5 -
USA Chisholm
View II
Eolico In Operation 65 dic-16 USD 90 76 29 -
Totale 575 342,5

n.a. non applicabile

(1) Il valore in euro (EUR) dell'investimento è riportato a titolo indicativo, sebbene faccia fede l'investimento in dollari americani (USD) dove applicabile. Il tasso di cambio utilizzato per i progetti allocati nel green bond 2017 è pari a 1,11 USD/EUR, per i progetti allocati nel green bond 2018 il tasso di cambio è pari a 1,19 USD/EUR mentre per i progetti di cui è stato aggiornato il valore dell'investimento − compresi quelli con nuovi Capex individuati nel GB 2019 − il tasso di cambio è pari a 1,21. (2) Allocati ulteriori proventi su alcuni progetti rinnovabili, già individuati nel green bond 2017 e 2018, per i quali sono emersi nuovi costi capitalizzati.

Tabella B - Indicatori ESG

Green Bond 2018 Progetti Rinnovabili + Refinancing

Paese Nome
progetto
Produzione
2019
(GWh) (1)
CO2
evitata
2019 (t)
Produzione
2018 e 2019
(GWh)
CO2
evitata
2018 e 2019
(t)
Produzione
2019
imputabile
al GB
(GWh)
CO2
evitata
2019
imputabile
al GB (t)
Produzione
annua attesa
(GWh) (2)
CO2
evitata
attesa (t)
Produzione
annua attesa
imputabile al
GB (GWh)
CO2
evitata
attesa
imputabile
al GB (t)
USA Diamond Vista 1.103 727.809 1.103 727.809 - - - - - -
USA Fenner
Repowering (3)
n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
USA High Lonesome - - - - - - 1.602 1.056.992 203 133.758
USA Roadrunner - - - - - - 1.154 761.684 446 294.060
GERMANIA Cremzow n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
GRECIA Kafireas - - - - - - 483 374.311 203 157.086
COLOMBIA El Paso - - - - - - 176 98.800 n.a. n.a.
USA Aurora 172 113.450 361 241.111 - - - - - -
USA Little Elk 337 222.114 670 447.538 - - - - - -
USA Chisholm
View II
212 140.050 442 295.659 - - - - - -

n.a. non applicabile

(1) Per i progetti entrati in esercizio entro il 30 settembre 2019, vengono riportati i dati di produzione effettiva e conseguente quantità di CO2 evitata.

(2) Per i progetti entrati in esercizio dopo il 30 settembre 2019 o non ancora entrati in esercizio, vengono riportati i dati di produzione annua attesa e conseguente quantità di CO2 evitata attesa.

(3) La quota di produzione del solo repowering non è scorporabile dal resto dell'impianto poiché non è possibile stabilire con precisione quale sia la quota di energia immessa in rete esclusivamente dovuta all'aumento di potenza.

Tabella C - Ulteriori indicatori ESG Green Bond 2018

Progetti Rinnovabili + Refinancing

Paese Nome progetto Consumo di
acqua (m3
)
Azioni di
protezione/
ripristino della
biodiversità (n.)
Arresto
dell'impianto o
fermata del sito
a causa di temi
ambientali (n.)
Incidenti
(mortali e "High
Consequence")
(n.)
Progetti sociali
(n.)
Beneficiari dei
progetti sociali
(n.)
USA Diamond Vista - 1 - - - -
USA Fenner
Repowering
- - - - - -
USA High Lonesome 80.208 (2) - - - 1 600
USA Roadrunner 44.112 (2) 2 - - 1 700
GERMANIA Cremzow - - - - - -
GRECIA Kafireas 1.011 (2) 1 - - 8 30.165
COLOMBIA El Paso 359 (2) - - - - -
USA Aurora - 16 - - 1 450
USA Little Elk - - - - - -
USA Chisholm View II - - - - 1 36

n.a. non applicabile

(1) Consumo di acqua a uso industriale relativo ai dati di prelievo idrico in esercizio dell'impianto entrato in esercizio entro il 30 settembre 2019.

(2) Consumo di acqua a uso industriale relativo ai dati di prelievo idrico in fase di cantiere dell'impianto non entrato in esercizio prima del 30 settembre 2019.

Tabella A - Indicatori finanziari

Green Bond 2018 Progetti Infrastrutture e Reti

Paese Cluster progetto Cluster Status Investimenti
in valuta (mln)
Proventi green bond
allocati sul progetto nel
2018 (mln euro)
ITALIA Smart meter Asset Development (1) n.a. 46
ITALIA Smart grid Asset Development (2) n.a. 21
ITALIA Quality&Efficiency Asset Development (2) n.a. 305
ITALIA Other ICT Investment Asset Development (2) n.a. 52
Totale Asset Development 824 424
ITALIA Maintenance Asset Management (2) n.a. 242
Totale Asset Management 452 242
Totale Asset Development
e Asset Management Italia
1.276 666

n.a. non applicabile

(1) Il consuntivo del progetto al 31 dicembre 2018 è composto da circa 420 milioni di euro di contatori e concentratori che entrano in esercizio nello stesso mese della posa e di circa 26 per sistema centrale di telegestione e relativo software.

(2) I consuntivi sono composti da un numero molto elevato di interventi che comprendono attività iniziate in anni precedenti e concluse nell'anno in corso, attività iniziate nell'anno in corso e concluse nello stesso anno e attività iniziate nell'anno e non ancora concluse al 31 dicembre 2018.

Green Bond 2018 Tabella B - Indicatori ESG Progetti Infrastrutture e Reti

Italia Cavizzazione
(%)
Automazione
della rete (%)
Trasformatori
in olio con
PCB rimossi
(n.)
Smart meter
attivi (mln)
Unità
produzione
rinnovabili
connesse alla
rete (n.)
Nuovi "user"
connessi alla
rete (n.)
Perdite
tecniche di
rete (%)
evitata
CO2
(t)
Totale Asset Development n.a. n.a. n.a. 31,4 (1) 58.693 198.582 n.a.
Totale Asset Management 75 37 247 n.a. n.a. n.a. 3,8 11.617

n.a. non applicabile

(1) Dal 2017 è stata avviata una campagna di sostituzione degli smart meter di prima generazione con quelli di seconda generazione, pertanto la sostituzione non comporta un incremento del numero degli smart meter rendicontati.

Tabella C - Ulteriori indicatori ESG Green Bond 2018

Progetti Infrastrutture e Reti

Paese Incidenti (mortali e
"High Consequence") (n.)
Progetti sociali (n.) Beneficiari dei progetti
sociali (n.)
Progetti biodiversità (n.)
Italia 2 141 5.136 16

Tabella A - Indicatori finanziari

Paese Nome progetto Tecnologia Status Capacità
(MW)
Data di
entrata in
Investimenti
(valori in divisa)
Proventi GB
allocati nel
Proventi GB
allocati nel
Proventi GB
allocati nel
esercizio Divisa Valori
in divisa
(mln)
Controvalore
in euro
(mln) (1)
2017 (mln
euro)
2018 (mln
euro)
2019 (mln
euro) (2)
USA Whitney Hill Eolico In Operation 66 dic-19 USD 281 340 - - 10
USA Aurora Wind Eolico Under
Construction
299 ott-20 USD 111 135 - - 10
USA Cimarron Bend
3 phase I
Eolico Ho to Do 199 nov-20 USD 114 137 - - 4
AUSTRALIA Cohuna Solare Under
Construction
34 feb-20 USD 54 65 - - 31
AUSTRALIA Girgarre Solare Ready to
Build
96 feb-21 USD 144 174 - - 7
ITALIA Vari progetti (3) Idroelettrico 40 EUR 55 55 - - 10
CANADA Riverview Eolico Under
Construction
115 apr-20 USD 8 - 81
CANADA Castle Rock
Ridge 2
Eolico Under
Construction
31 feb-20 USD 170 143 2 - 23
MESSICO Magdalena 2 Solare In Operation 220 set-19 USD 165 136 9 - 112
MESSICO Amistad II Eolico In Operation 100 dic-19 USD 115 97 22 - 55
MESSICO Amistad III Eolico Under
Construction
100 feb-20 USD 104 86 11 - 59
MESSICO Amistad IV Eolico Under
Construction
149 apr-20 USD 149 123 13 - 50
MESSICO Dolores Eolico Under
Construction
244 mar-20 USD 280 235 36 - 192
USA High Lonesome Eolico In Operation 501 dic-19 USD 720 595 - 81 75
USA Roadrunner Solare Under
Construction
497 giu-20 USD 436 366 - 30 141
GRECIA Kafireas Eolico In Operation 154 ott-19 USD 300 300 - 64 126
Totale 101 175 986

n.a. non applicabile

(1) Il valore in euro (EUR) dell'investimento è riportato a titolo indicativo, sebbene faccia fede l'investimento in dollari americani (USD) dove applicabile. Il tasso di cambio utilizzato per i progetti allocati nel green bond 2017 è pari a 1,11 USD/EUR, per i progetti allocati nel green bond 2018 il tasso di cambio è pari a 1,19 USD/EUR mentre per i progetti di cui è stato aggiornato il valore dell'investimento − compresi quelli con nuovi Capex individuati nel GB 2019 − il tasso di cambio è pari a 1,21.

(2) Allocati ulteriori proventi su alcuni progetti rinnovabili, già individuati nel green bond 2017 e 2018, per i quali sono emersi nuovi costi capitalizzati.

(3) Dati aggregati relativi a 8 progetti italiani di piccole dimensioni. La tecnologia interessata è idroelettrica.

Tabella B - Indicatori ESG

Paese Nome
progetto (1)
Produzione
2019 (GWh) (2)
CO2
evitata
2019 (t)
Produzione
2019
imputabile al
GB (GWh)
CO2
evitata
2019
imputabile al
GB (t)
Produzione
annua attesa
(GWh) (3)
CO2
evitata
attesa (t)
Produzione
annua attesa
imputabile al
GB (GWh)
CO2
evitata attesa
imputabile al
GB (t)
USA Whitney Hill - - - - 246 162.169 7 4.731
USA Aurora Wind - - - - 1.322 872.617 95 62.567
USA Cimarron
Bend 3
phase I
- - - - 929 613.107 26 17.148
AUSTRALIA Cohuna - - - - 78 65.654 37 31.021
AUSTRALIA Girgarre - - - - 212 177.835 9 7.360
ITALIA Vari progetti (4) n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.

n.a. non applicabile

(1) Per i progetti sui quali sono stati allocati nel 2019 nuovi Capex, in aggiunta a quanto già allocato nei green bond 2017 e 2018, per gli indicatori ESG si rimanda alle tabelle del perimetro 2017 e 2018.

(2) Per i progetti entrati in esercizio entro il 30 settembre 2019, vengono riportati i dati di produzione effettiva e conseguente quantità di CO2 evitata.

(3) Per i progetti entrati in esercizio dopo il 30 settembre 2019 o non ancora entrati in esercizio, vengono riportati i dati di produzione annua attesa e conseguente quantità di CO2 evitata attesa.

La quota di produzione del solo repowering non è scorporabile dal resto dell'impianto poiché non è possibile stabilire con precisione quale sia la quota di energia immessa in rete esclusivamente dovuta all'aumento di potenza.

(4) Dati aggregati relativi a 8 progetti italiani di piccole dimensioni. La tecnologia interessata è idroelettrica.

Green Bond 2019 Progetti Rinnovabili

Tabella C - Ulteriori indicatori ESG

Paese Nome progetto Consumo
di acqua (m3
)
Azioni di
protezione/
ripristino della
biodiversità (n.)
Arresto
dell'impianto o
fermata del sito
a causa di temi
ambientali (n.)
Incidenti
(mortali e "High
Consequence") (n.)
Progetti sociali (n.) Beneficiari dei
progetti sociali (n.)
USA Whitney Hill 46.113 (2) - - - 1 300
USA Aurora Wind - 4 - - 1 450
USA Cimarron Bend 3
phase I
- - - - - -
AUSTRALIA Cohuna 9.490 (2) 3 - - 3 120
AUSTRALIA Girgarre - - - - - -
ITALIA Vari progetti (3) 1 - - - 2 14

n.a. non applicabile

(1) Consumo di acqua a uso industriale relativo ai dati di prelievo idrico in esercizio dell'impianto entrato in esercizio entro il 30 settembre 2019.

(2) Consumo di acqua a uso industriale relativo ai dati di prelievo idrico in fase di cantiere dell'impianto non entrato in esercizio prima del 30 settembre 2019.

(3) Dati aggregati relativi a 8 progetti italiani di piccole dimensioni. La tecnologia interessata è idroelettrica.

Le fondamenta ESG

Tabella D - Informazioni complessive

CRITERIO INDICATORE DATI/APPROCCIO GB 2019
Rispetto degli standard
in materia di diritti umani
e prevenzione delle vio
lazioni
Numero e descrizione delle
segnalazioni identificate at
traverso il sistema di moni
toraggio Enel
Nessuna segnalazione relativa ai progetti finanziati con i proventi del GB.
Risultati dell'analisi di ri
schio a livello Paese in ma
teria di diritti umani
L'analisi di rischio a livello Paese condotta nelle aree di presenza del Gruppo ha evi
denziato un rischio medio percepito tra "accettabile" e "di alta priorità"1
per i temi in
oggetto. La successiva valutazione delle pratiche e delle politiche del Gruppo a presidio
dei diritti umani è risultata "robusta"2
. Sono stati comunque sviluppati piani di azione
specifici per ciascun Paese di presenza e, accanto a questi, un piano di miglioramento
da gestire a livello centrale al fine di armonizzare e integrare processi e politiche definite
a livello globale e applicate a livello locale.
Rispetto dei diritti del la
voro
Numero e descrizione delle
segnalazioni identificate at
traverso il sistema di monito
raggio Enel
Nessuna segnalazione relativa ai progetti finanziati con i proventi del GB.
Risultati dell'analisi di ri
schio a livello Paese in ma
teria di diritti umani
L'analisi di rischio a livello Paese condotta nelle aree di presenza del Gruppo ha evi
denziato un rischio medio percepito tra "accettabile" e "da controllare"1
per i temi in
oggetto. La successiva valutazione delle pratiche e delle politiche del Gruppo a presidio
dei diritti umani è risultata "robusta"2
. Sono stati comunque sviluppati piani di azione
specifici per ciascun Paese di presenza e, accanto a questi, un piano di miglioramento
da gestire a livello centrale al fine di armonizzare e integrare processi e politiche definite
a livello globale e applicate a livello locale.
Condizioni
di
lavoro
(rapporti di lavoro, for
mazione, condizioni di
salute e sicurezza, rispet
to dell'orario di lavoro)
Numero di incidenti (mortali
e "High Consequence")
Nessuna segnalazione relativa ai progetti di impianti rinnovabili finanziati con i proventi
del GB e 2 incidenti "High Consequence" in Infrastrutture e Reti Italia (esclusivamente
personale Enel).
Integrazione
di
fattori
ambientali e sociali nella
catena di fornitura – Ac
quisti responsabili
Clausole etiche nei contratti
con i fornitori
Tramite le Condizioni Generali di Contratto, Enel richiede, tra l'altro, ai propri appaltatori
e subappaltatori l'adesione ai dieci princípi del Global Compact delle Nazioni Unite, il
rispetto e la protezione dei diritti umani riconosciuti a livello internazionale, nonché il
rispetto degli obblighi etico- sociali in tema di contrasto del lavoro minorile e tutela delle
donne, parità di trattamento, divieto di discriminazione, libertà sindacale, di associazione
e di rappresentanza, lavoro forzato, sicurezza e tutela ambientale, condizioni igienico-sa
nitarie e altresì condizioni normative, retributive,contributive, assicurative e fiscali.
Etica nel business (pre
venzione di corruzione e
riciclaggio di denaro spor
co, frode, pratiche anticon
correnziali)
Numero e descrizione delle
segnalazioni identificate at
traverso il sistema di monito
raggio Enel
Una violazione riscontrata nell'ambito dell'area Rinnovabili e una violazione nell'ambito
di Infrastrutture e Reti Italia relativa ai progetti finanziati con i proventi del GB.
Audit e controllo interno % dei processi di area/
Paese coperti da attività di
audit interno
Il livello di copertura annuale media dei processi tramite attività di audit interno è pari al
40% relativamente all'area Rinnovabili e il 53% in Infrastrutture e Reti Italia.

2 Scala di riferimento dei valori di performance: Robusto (75%-100%); Buono (50%-75%); Sufficiente (25%-50%); Da migliorare (0%-25%).

1 Rischio medio percepito: media dei livelli di rischio percepito individuato nei Paesi oggetto dell'analisi. Scala di riferimento rischi: 1. Rischio alto; 2. Rischio di alta priorità; 3. Rischio da controllare; 4. Rischio accettabile.

EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma

Tel: +39 06 324751 Fax: +39 06 324755504 ey.com

EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

A member firm of Ernst & Young Global Limited

-

Concept design e realizzazione HNTO - Gruppo HDRÀ

Revisione testi postScriptum di Paola Urbani

Stampa Varigrafica Alto Lazio

Tiratura: 100 copie

Finito di stampare nel mese di maggio 2020

PAGINE INTERNE

Carta Fedrigoni Freelife Cento

Grammatura 120 g/m2

Numero di pagine 336

COPERTINA

Carta Fedrigoni Freelife Cento

Grammatura 300 g/m2

Questa pubblicazione è stampata su carta 100% certificata FSC®

Pubblicazione fuori commercio

A cura di Comunicazione Italia

Enel Società per azioni Sede legale 00198 Roma Viale Regina Margherita, 137 Capitale sociale Euro 10.166.679.946 i.v. Registro Imprese di Roma, Codice Fiscale 00811720580 R.E.A. 756032 Partita IVA 00934061003

© Enel SpA 00198 Roma, Viale Regina Margherita, 137

BILANCIO APPENDICE

2019

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta ai sensi del D.Lgs. 254/16_Esercizio 2019 Il presente Allegato è parte integrante del Bilancio di Sostenibilità 2019 del Gruppo Enel

DI SOSTENIBILITÀ

Indicatori di performance

At a Glance

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
EU1 GENERAZIONE
Capacità installata
Potenza efficiente netta
per fonte primaria
Potenza efficiente netta
termoelettrica
(MW) 38.897 43.099 43.295 -4.202 -9,7 Enel
Carbone (MW) 11.695 15.828 15.965 -4.133 -26,1 Enel
CCGT (1) (MW) 14.991 15.021 15.028 -30 -0,2 Enel
Olio/gas (1) (MW) 12.211 12.250 12.301 -39 -0,3 Enel
Potenza efficiente netta
nucleare
(MW) 3.318 3.318 3.318 - - Enel
Potenza efficiente netta
rinnovabile
(MW) 42.134 39.203 38.305 2.931 7,5 Enel
Idroelettrico (MW) 27.830 27.844 27.799 -14 -0,1 Enel
Eolico (MW) 10.327 8.190 7.431 2.137 26,1 Enel
Geotermico (MW) 878 804 802 74 9,2 Enel
Biomasse e cogenerazione (MW) 5 43 57 -38 -88,4 Enel
Fotovoltaico (MW) 3.094 2.322 2.215 772 33,2 Enel
Potenza efficiente netta
complessiva
(MW) 84.349 85.620 84.917 -1.271 -1,5 Enel
Potenza efficiente netta
per area geografica
Italia (MW) 27.452 27.624 27.652 -172 -0,6 Italia
Iberia (MW) 23.348 22.717 22.732 631 2,8 Iberia
America Latina (MW) 21.199 21.603 21.143 -404 -1,9 America Latina
Cile (MW) 7.232 7.448 7.475 -216 -2,9 Cile
Argentina (MW) 4.419 4.419 4.419 - - Argentina
Colombia (MW) 3.592 3.583 3.467 10 0,3 Colombia
Perù (MW) 2.299 2.297 2.158 3 0,1 Perù
Brasile (MW) 3.050 3.250 2.975 -200 -6,1 Brasile
Uruguay (MW) - - 50 - - Uruguay
Costa Rica (MW) 81 81 81 - - Costa Rica
Guatemala (MW) 164 164 164 - - Guatemala
Panama (MW) 362 362 354 - - Panama
Nord America (MW) 5.282 3.220 2.934 2.062 64,0 Nord America
Nord America (MW) 4.437 2.921 2.092 1.516 51,9 Nord America
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Messico (MW) 845 299 843 546 - Messico
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(MW) 6.292 9.761 9.761 -3.469 -35,5 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Russia (MW) 5.255 8.878 8.878 -3.623 -40,8 Russia
Romania (MW) 534 534 534 - - Romania
Grecia (MW) 461 307 307 154 50,2 Grecia
Bulgaria (MW) 42 42 42 - - Bulgaria
Africa, Asia e Oceania (MW) 776 695 695 81 11,7 Africa, Asia e
Oceania
Sudafrica (MW) 570 522 522 48 9,1 Sudafrica
India (MW) 172 172 172 - -0,1 India
Zambia (MW) 34 - - 34 - Zambia
Potenza efficiente netta
complessiva
(MW) 84.349 85.620 84.917 -1.271 -1,5 Enel
Consistenza parco di
generazione
Totale impianti
termoelettrici (2)
(n.) 84 89 89 -5 -5,6 Enel
Tecnologia a carbone (n.) 12 16 16 -4 -25,0 Enel
Tecnologia CCGT (n.) 23 23 23 - - Enel
Tecnologia a olio/gas (n.) 49 50 50 -1 -2,0 Enel
Consistenza impianti
nucleari
(n.) 3 3 3 - - Enel
Consistenza impianti fonti
rinnovabili
(n.) 1.138 1.094 1.073 44 4,0 Enel
Impianti idroelettrici (n.) 761 750 744 11 1,5 Enel
- di cui impianti minidro (<
10 MW)
(n.) 473 460 436 13 2,8 Enel
Impianti eolici (n.) 226 202 195 24 11,9 Enel
Impianti fotovoltaici (n.) 105 99 88 6 6,1 Enel
Impianti geotermici (n.) 38 35 36 3 8,6 Enel
Impianti da biomasse (n.) 8 8 10 - - Enel
RISULTATI OPERATIVI
EU2 PRODUZIONE
Produzione netta per
fonte energetica primaria
Produzione netta
termoelettrica
(GWh) 103.459 127.332 141.733 -23.873 -18,7 Enel
Carbone (GWh) 37.592 64.366 70.497 -26.774 -41,6 Enel
CCGT (GWh) 44.980 38.134 44.381 6.846 18,0 Enel
Olio/Gas naturale (GWh) 20.887 24.832 26.855 -3.945 -15,9 Enel
Produzione netta nucleare (GWh) 26.279 24.067 26.448 2.212 9,2 Enel
Produzione netta
rinnovabile
(GWh) 99.391 98.940 81.695 451 0,5 Enel
Idroelettrico (GWh) 62.580 65.893 55.363 -3.313 -5,0 Enel

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Eolico (GWh) 26.668 22.161 17.827 4.507 20,3 Enel
Geotermico (GWh) 6.148 5.881 5.820 267 4,5 Enel
Biomasse e cogenerazione (GWh) 21 108 108 -87 -80,6 Enel
Fotovoltaico (GWh) 3.974 4.897 2.577 -923 -18,8 Enel
Produzione netta
complessiva
(GWh) 229.129 250.339 249.876 -21.210 -8,5 Enel
Produzione netta per area
geografica
Italia (GWh) 46.912 53.233 53.518 -6.321 -11,9 Italia
Iberia (GWh) 61.402 74.192 78.618 -12.790 -17,2 Iberia
America Latina (GWh) 71.836 70.578 67.082 1.258 1,8 America Latina
Cile (GWh) 21.041 20.885 20.231 155 0,7 Cile
Argentina (GWh) 12.974 13.949 14.825 -976 -7,0 Argentina
Colombia (GWh) 15.362 14.053 14.766 1.309 9,3 Colombia
Perù (GWh) 9.249 8.999 7.493 250 2,8 Perù
Brasile (GWh) 11.077 9.840 7.161 1.237 12,6 Brasile
Uruguay (GWh) - 170 151 -170 -100,0 Uruguay
Costa Rica (GWh) 198 305 319 -107 -35,1 Costa Rica
Guatemala (GWh) 430 568 608 -137 -24,2 Guatemala
Panama (GWh) 1.505 1.808 1.528 -303 -16,8 Panama
Nord America (GWh) 12.969 9.752 7.338 3.217 33,0 Nord America
Nord America (GWh) 11.923 7.133 5.313 4.790 67,1 Nord America
Messico (GWh) 1.046 2.619 2.025 -1.573 -60,1 Messico
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(GWh) 34.439 41.076 41.839 -6.637 -16,2 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Russia (GWh) 32.433 39.182 39.830 -6.748 -17,2 Russia
Romania (GWh) 1.251 1.227 1.358 24 2,0 Romania
Grecia (GWh) 666 577 548 89 15,5 Grecia
Bulgaria (GWh) 88 91 103 -4 -3,9 Bulgaria
Africa, Asia e Oceania (GWh) 1.571 1.508 1.481 63 4,2 Africa, Asia e
Oceania
Sudafrica (GWh) 1.235 1.192 1.156 43 3,6 Sudafrica
India (GWh) 303 315 325 -12 -3,8 India
Zambia (GWh) 33 - - 33 - Zambia
Produzione netta
complessiva
(GWh) 229.129 250.339 249.876 -21.210 -8,5 Enel
Sviluppo del rinnovabile
Nuova potenza
rinnovabile (3)
(MW) 3.575 2.682 2.783 893 33,3 Enel
Idroelettrico (MW) 51 71 400 -20 -27,7 Enel
Eolico (MW) 2.227 1.415 1.258 812 57,4 Enel
Geotermico (MW) 75 1 41 74 - Enel
Biomasse e cogenerazione (MW) - - 1 - - Enel
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Fotovoltaico (MW) 1.222 1.195 1.084 27 2,3 Enel
DISTRIBUZIONE
EU4 Lunghezza totale linee di
distribuzione
(km) 2.230.029 2.226.097 2.160.559 3.932 0,2 Enel
Totale linee Alta Tensione (km) 46.606 46.261 44.387 345 0,7 Enel
- di cui in cavo interrato (km) 1.992 1.976 1.826 16 0,8 Enel
Totale linee Media Tensione (km) 887.439 889.692 857.086 -2.253 -0,3 Enel
- di cui in cavo interrato (km) 221.447 219.203 214.060 2.244 1,0 Enel
Totale linee Bassa Tensione (km) 1.295.984 1.290.144 1.259.086 5.840 0,5 Enel
- di cui in cavo interrato (km) 405.321 403.098 396.634 2.223 0,6 Enel
EU4 Lunghezza linee di
distribuzione per area
geografica
Totale linee di
distribuzione Italia
(km) 1.157.527 1.153.323 1.149.219 4.204 0,4 Italia
Linee Alta Tensione (km) 22 13 13 9 69,2 Italia
- di cui in cavo interrato (km) 11 11 - - - Italia
Linee Media Tensione (km) 356.622 354.884 353.808 1.738 0,5 Italia
- di cui in cavo interrato (km) 151.703 150.201 148.487 1.502 1,0 Italia
Linee Bassa Tensione (km) 800.883 798.426 795.397 2.457 0,3 Italia
- di cui in cavo interrato (km) 278.255 276.744 274.821 1.511 0,5 Italia
Totale linee di
distribuzione Romania
(km) 129.363 128.508 127.548 855 0,7 Romania
Linee Alta Tensione (km) 6.521 6.511 6.505 10 0,2 Romania
- di cui in cavo interrato (km) 311 304 293 7 2,3 Romania
Linee Media Tensione (km) 35.173 35.062 35.016 111 0,3 Romania
- di cui in cavo interrato (km) 13.675 13.343 13.103 332 2,5 Romania
Linee Bassa Tensione (km) 87.669 86.935 86.027 734 0,8 Romania
- di cui in cavo interrato (km) 21.004 20.829 20.649 175 0,8 Romania
Totale linee di
distribuzione Iberia
(km) 316.332 319.613 317.782 -3.281 -1,0 Iberia
Linee Alta Tensione (km) 19.593 19.625 19.560 -32 -0,2 Iberia
- di cui in cavo interrato (km) 787 787 779 - - Iberia
Linee Media Tensione (km) 115.943 118.531 117.886 -2.588 -2,2 Iberia
- di cui in cavo interrato (km) 40.771 41.188 40.979 -417 -1,0 Iberia
Linee Bassa Tensione (km) 180.795 181.457 180.336 -662 -0,4 Iberia
- di cui in cavo interrato (km) 85.281 85.067 84.468 214 0,3 Iberia
Totale linee di
distribuzione America
Latina (4)
(km) 626.807 624.653 566.010 2.154 0,3 America Latina
Linee Alta Tensione (km) 20.470 20.112 18.308 358 1,8 America Latina
- di cui in cavo interrato (km) 883 874 754 9 1,1 America Latina
Linee Media Tensione (km) 379.701 381.214 350.376 -1.513 -0,4 America Latina

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
- di cui in cavo interrato (km) 15.298 14.471 11.491 827 5,7 America Latina
Linee Bassa Tensione (km) 226.636 223.326 197.326 3.310 1,5 America Latina
- di cui in cavo interrato (km) 20.781 20.458 16.696 323 1,6 America Latina
Energia vettoriata e
copertura territoriale
Energia vettoriata (5) (TWh) 504,0 484,4 460,7 19,6 4,0 Enel
Comuni serviti rete
elettrica
(n.) 13.796 13.739 13.558 57 0,4 Enel
VENDITA
Volumi venduti energia
elettrica per mercato
Volumi venduti mercato
libero
(GWh) 152.588 152.619 151.722 -31 - Enel
Italia (GWh) 61.985 64.500 59.262 -2.515 -3,9 Italia
Iberia (GWh) 78.056 76.772 83.036 1.284 1,7 Iberia
Romania (GWh) 7.647 7.519 6.318 128 1,7 Romania
America Latina (GWh) 4.901 3.828 3.106 1.073 28,0 America Latina
Volumi venduti mercato
regolato
(GWh) 149.088 142.813 133.031 6.275 4,4 Enel
Italia (GWh) 35.554 39.818 43.958 -4.264 -10,7 Italia
Iberia (GWh) 11.385 12.867 13.478 -1.482 -11,5 Iberia
Romania (GWh) 2.088 2.881 4.029 -793 -27,5 Romania
America Latina (GWh) 100.061 87.247 71.566 12.814 14,7 America Latina
Totale volumi venduti (GWh) 301.676 295.432 284.753 6.244 2,1 Enel
Volumi venduti energia
elettrica per area
geografica
Italia (GWh) 97.539 104.318 103.220 -6.780 -6,5 Italia
Iberia (GWh) 89.441 89.639 96.514 -198 -0,2 Iberia
Romania (GWh) 9.735 10.400 10.347 -665 -6,4 Romania
America Latina (GWh) 104.962 91.075 74.672 13.887 15,2 America Latina
Volumi venduti gas (miliardi
di m3
)
10,50 11,18 11,76 -0,68 -6,1 Enel
Italia (miliardi
di m3
)
4,74 4,76 4,81 - -0,4 Italia
Iberia (miliardi
di m3
)
5,75 6,41 6,94 -0,66 -10,3 Iberia
Romania (miliardi
di m3
)
0,01 0,01 0,01 - - Romania
102-7 RISULTATI ECONOMICI
Ricavi (6) (mln
euro)
80.327 75.575 74.639 4.752 6,3 Enel
EBITDA (mln
euro)
17.704 16.351 15.653 1.353 8,3 Enel
Italia (mln
euro)
7.628 7.304 6.863 324 4,4 Italia
Iberia (mln
euro)
3.792 3.558 3.573 234 6,6 Iberia
America Latina (mln
euro)
5.303 4.543 4.457 760 16,7 America Latina
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(mln
euro)
448 516 543 -68 -13,2 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Nord America (mln
euro)
799 535 506 264 49,3 Nord America
Africa, Asia e Oceania (mln
euro)
61 54 57 7 13,0 Africa, Asia e
Oceania
Altro, elisioni e rettifiche (mln
euro)
-327 -159 -346 -168 - Altro, elisioni e
rettifiche
Italia (%) 43,1 44,7 43,8 -1,6 - Italia
Iberia (%) 21,4 21,8 22,8 -0,4 - Iberia
America Latina (%) 30,0 27,8 28,5 2,2 - America Latina
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(%) 2,5 3,2 3,5 -0,6 - Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Nord America (%) 4,5 3,3 3,2 1,2 - Nord America
Africa, Asia e Oceania (%) 0,3 0,3 0,4 - - Africa, Asia e
Oceania
Altro, elisioni e rettifiche (%) -1,8 -1,0 -2,2 -0,9 - Altro, elisioni e
rettifiche
EBIT (mln
euro)
6.878 9.900 9.792 -3.022 -30,5 Enel
EBT (mln
euro)
4.312 8.201 7.211 -3.889 -47,4 Enel
Utile netto del Gruppo (mln
euro)
2.174 4.789 3.779 -2.615 -54,6 Enel
Valore aggiunto per
stakeholder
Ricavi (6) (mln
euro)
80.327 75.575 74.639 4.752 6,3 Enel
Costi esterni (6) (mln
euro)
56.022 53.833 53.680 2.189 4,1 Enel
Proventi/(Oneri) netti da
rischio commodity (6)
(mln
euro)
-733 532 578 -1.265 - Enel
Valore aggiunto globale
lordo continuing
operations
(mln
euro)
23.572 22.274 21.537 1.298 5,8 Enel
Azionisti (mln
euro)
3.050 2.765 1.983 285 10,3 Enel
Finanziatori (mln
euro)
2.609 2.493 2.495 116 4,7 Enel
Dipendenti (mln
euro)
4.634 4.582 4.504 52 1,1 Enel
Stato (mln
euro)
2.069 3.168 3.273 -1.099 -34,7 Enel
Sistema impresa (mln
euro)
11.210 9.266 9.282 1.944 21,0 Enel
Valore economico ricavato
Valore economico
generato direttamente
Ricavi (6) (mln
euro)
80.327 75.575 74.639 4.752 6,3 Enel
Valore economico
distribuito
(mln
euro)
66.067 63.545 63.375 2.522 4,0 Enel
Costi operativi (mln
euro)
56.755 53.302 53.103 3.453 6,5 Enel
Costo del personale e
benefit
(mln
euro)
4.634 4.582 4.504 52 1,1 Enel

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Pagamento a finanziatori di
capitale
(mln
euro)
2.609 2.493 2.495 116 4,7 Enel
Pagamenti a governi (mln
euro)
2.069 3.168 3.273 -1.099 -34,7 Enel
Valore aggiunto lordo
discontinued operations
(mln
euro)
- -
-
- - Enel
Valore economico ricavato (mln
euro)
14.260 12.030 11.264 2.230 18,5 Enel
Investimenti
Investimenti (mln
euro)
9.947 8.152 8.130 1.795 22,0 Enel
Totale Italia (mln
euro)
2.635 2.479 1.812 156 6,3 Italia
Iberia (mln
euro)
2.020 1.433 1.105 587 41,0 Iberia
America Latina (mln
euro)
2.632 2.259 3.044 373 16,5 America Latina
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(mln
euro)
458 390 307 68 17,4 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Nord America (mln
euro)
1.806 1.360 1.760 446 32,8 Nord America
Africa, Asia e Oceania (mln
euro)
275 142 30 133 93,7 Africa, Asia e
Oceania
Totale Estero (mln
euro)
7.191 5.584 6.246 1.607 28,8 Totale Estero
Rettifiche, altro, elisioni (mln
euro)
121 89 72 32 36,0 Enel
Peso investimenti esteri (%) 72,3 68,5 76,8 4 - Enel

(1) I dati 2017 e 2018 sono stati riclassificati a seguito della riclassificazione dei turbogas Italia (2.223 MW spostati da CCGT a Oil & Gas).

(2) Alcuni impianti termoelettrici includono unità di differenti tecnologie.

(3) Nuova potenza rinnovabile, escluse le dismissioni e le variazioni di perimetro, principalmente nel Nord, Centro e America Latina.

(4) Nel 2018 in Brasile è stata acquisita la società di distribuzione Eletropaulo.

(5) Il dato di energia distribuita del 2018 tiene conto di una più puntuale determinazione delle quantità trasportate.

(6) I dati 2018 sono stati adeguati per tener conto delle interpretazioni dell'IFRS Committee (IFRIC), contenute nell'"Agenda Decision" di marzo 2019, che hanno comportato una diversa classificazione, senza alcun effetto sui margini rilevati, degli effetti relativi ai contratti di acquisto e vendita di commodity valutati al fair value a conto economico (si rinvia a quanto illustrato alla nota 4.3 della Relazione Finanziaria 2019 del Gruppo Enel).

Impegno contro il cambiamento climatico - Sostenibilità ambientale

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
EMISSIONI
Emissioni evitate (1) (mln t) 77,0 78,5 71,3 -1,5 -1,9 Enel
305-1 Emissioni dirette di gas
serra (Scope 1)
Emissioni di CO2
da
produzione di energia
elettrica e calore
(mln t) 69,39 94,44 105,20 -25,05 -26,5 Enel
Altre emissioni di CO2eq
dovute alla produzione di
energia elettrica e altre
attività (2)
(mln t eq) 0,60 0,79 0,76 -0,19 -24,1 Enel
Totale emissioni dirette
(Scope 1)
(mln t eq) 69,98 95,23 105,96 -25,25 -26,5 Enel
Emissioni specifiche
Emissioni specifiche di
CO2
della produzione
netta complessiva (3)
(g/kWh
eq)
296 369 411 -73 -19,8 Enel
305-2 Emissioni indirette di
gas serra (Scope 2)
Energia acquistata
dalla rete (4)
Deposito e
movimentazione
combustibili
(mln t eq) 0,001 0,002 0,002 -0,001 -50,0 Enel
Distribuzione elettrica (mln t eq) 0,149 0,168 0,165 -0,019 -11,3 Enel
Gestione immobiliare (mln t eq) 0,081 0,106 0,077 -0,025 -23,6 Enel
Attività mineraria (mln t eq) 0,0003 0,0010 0,0010 -0,0007 -70,0 Enel
Produzione di energia
(impianti idroelettrici e
termoelettrici)
(mln t eq) 1,316 1,122 1,253 0,194 17,3 Enel
Totale emissioni
indirette legate
all'energia acquistata
della rete (Scope 2,
location based)
(mln t eq) 1,547 1,399 1,498 0,148 10,6 Enel
Totale emissioni
indirette legate
all'energia acquistata
della rete (Scope 2,
market based)
(mln t eq) 2,301 2,107 2,194 0,194 9,2 Enel
Rete di distribuzione e
trasmissione: perdite
di rete (5)
Emissioni dall'energia
dissipata per perdite di
rete (location based)
(mln t eq) 3,818 3,684 3,505 0,134 3,6 Enel

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
305-3 Altre emissioni
indirette di gas serra
(Scope 3) (6)
Estrazione carbone (mln t eq) 3,329 5,602 5,903 -2,273 -40,6 Enel
Trasporto carbone via
mare
(mln t eq) 0,454 0,797 0,805 -0,343 -43,0 Enel
Trasporto carbone via
treno
(mln t eq) 0,215 0,330 0,381 -0,115 -34,8 Enel
Trasporto combustibili
(gasolio, biomasse, CDR) (mln t eq)
0,009 0,008 0,011 0,001 12,5 Enel
Trasporto materie prime
e rifiuti
(mln t eq) 0,014 0,026 0,028 -0,012 -46,2 Enel
Utilizzo dei prodotti
venduti da parte degli
utilizzatori finali: mercato
elettricità
(mln t eq) 28,975 27,387 25,460 1,588 5,80 Enel
Utilizzo dei prodotti
venduti da parte degli
utilizzatori finali: mercato
gas
(mln t eq) 23,923 25,410 25,290 -1,487 -5,9 Enel
Totale emissioni
indirette (Scope 3)
(mln t eq) 56,918 59,563 57,877 -2,645 -4,4 Enel
305-7 Altre emissioni
atmosferiche (7)
Emissioni SO2 (t) 138.264 192.796 214.057 -54.532 -28,3 Enel
Emissioni NOx (t) 141.208 184.468 203.329 -43.260 -23,5 Enel
Emissioni H2
S
(t) 5.162 5.347 5.809 -185 -3,5 Enel
Emissioni di polveri (t) 27.012 43.059 68.095 -16.047 -37,3 Enel
Emissioni specifiche
Emissioni SO2 (g/kWh
eq)
0,59 0,75 0,84 -0,16 -21,3 Enel
Emissioni NOx (g/kWh
eq)
0,60 0,72 0,79 -0,12 -16,7 Enel
Emissioni di polveri (g/kWh
eq)
0,12 0,17 0,27 -0,05 -29,4 Enel
307-1 Contenzioso
ambientale
Procedimenti
ambientali passivi (8)
(n.) 177 292 569 -115 -39,4 Enel
Valore monetario multe
di natura ambientale (9)
(mln euro) 70,04 12,48 2,08 57,55 - Enel
CONSUMI ENERGETICI
302-1 Consumi di
combustibile per fonte
primaria in TJ
da fonti non rinnovabili (TJ) 1.203.787 1.488.072 1.671.664 -284.285 -18,9 Enel
Carbone (TJ) 371.960 634.761 686.761 -262.801 -41,4 Enel
Lignite (TJ) 9.360 18.003 25.121 -8.643 -48,0 Enel
Olio combustibile (TJ) 50.013 59.997 69.668 -9.984 -16,6 Enel
Gas naturale (TJ) 425.923 481.105 525.904 -55.182 -11,5 Enel
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Gasolio (TJ) 67.489 39.272 84.071 28.217 71,8 Enel
Uranio (TJ) 279.042 254.934 280.139 24.108 9,5 Enel
da fonti rinnovabili (TJ) 54.185 58.992 59.034 -4.807 -8,1 Enel
Biomasse, biogas e rifiuti (TJ) 1.995 6.615 5.945 -4.620 -69,8 Enel
Fluido geotermico (TJ) 52.190 52.377 53.089 -187 -0,4 Enel
Totale consumi diretti (TJ) 1.257.972 1.547.064 1.730.698 -289.092 -18,7 Enel
Consumi di
combustibile per fonte
primaria in Mtep
da fonti non rinnovabili (Mtep) 28,8 35,5 39,9 -6,7 -19,0 Enel
Carbone (Mtep) 8,9 15,2 16,4 -6,3 -41,3 Enel
Lignite (Mtep) 0,2 0,4 0,6 -0,2 -53,5 Enel
Olio combustibile (Mtep) 1,2 1,4 1,7 -0,2 -16,3 Enel
Gas naturale (Mtep) 10,2 11,5 12,6 -1,3 -11,2 Enel
Gasolio (Mtep) 1,6 0,9 2,0 0,7 70,6 Enel
Uranio (Mtep) 6,7 6,1 6,7 0,6 10,0 Enel
da fonti rinnovabili (Mtep) 1,3 1,5 1,4 -0,3 -16,7 Enel
Biomasse, biogas e rifiuti (Mtep) 0,05 0,20 0,10 -0,2 -75,0 Enel
Fluido geotermico (Mtep) 1,2 1,3 1,3 -0,1 -7,7 Enel
Totale consumi diretti (Mtep) 30,1 37,0 41,3 -6,9 -18,6 Enel
Incidenza consumi di
combustibile da fonti
non rinnovabili
Carbone (%) 30,9 42,7 41,1 -11,8 - Enel
Lignite (%) 0,7 1,2 1,5 -0,5 - Enel
Olio combustibile (%) 4,2 4,0 4,2 0,2 - Enel
Gas naturale (%) 35,4 32,3 31,5 3,1 - Enel
Gasolio (%) 5,6 2,7 5,0 2,9 - Enel
Uranio (%) 23,3 17,1 16,7 6,2 - Enel
302-1 Consumi indiretti
di energia per
destinazione
Deposito e
movimentazione
combustibili
(TJ) 19 30 29 -11 -36,7 Enel
Distribuzione elettrica (TJ) 1.946 2.107 1.872 -161 -7,6 Enel
Gestione immobiliare (TJ) 1.154 1.558 932 -404 -25,9 Enel
Attività mineraria (TJ) 4 6 6 -2 -33,3 Enel
Totale consumi di
energia elettrica
(TJ) 3.123 3.701 2.839 -578 -15,6 Enel
Consumi interni
Consumi energia elettrica
per usi civili
(MWh) 320.676,9 432.761,0 258.874 -112.084,1 -25,9 Enel

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Consumi di combustibile (tep) 30.350,4 32.475,0 25.768 -2.124,6 -6,5 Enel
Fabbisogno idrico per
usi civili
(.000 m3
)
6.797,6 6.624,0 6.965 173,6 2,6 Enel
301-1 Carta acquistata per
stampanti/fotocopiatrici
(mln A4
eq)
130,4 86,5 123,7 43,9 50,8 Enel
MATERIE PRIME
Risorse utilizzate nel
processo produttivo
301-1 Consumi di
combustibile
per produzione
termoelettrica
da fonti non rinnovabili
Carbone (.000 t) 18.483 31.105 32.775 -12.622 -40,6 Enel
Lignite (.000 t) 730 1.344 1.947 -614 -45,7 Enel
Olio combustibile (.000 t) 1.246 1.488 1.726 -242 -16,3 Enel
Gas naturale (mln m3
)
13.513 13.080 14.318 433 3,3 Enel
Gasolio (.000 t) 1.601 929 1.986 672 72,3 Enel
da fonti rinnovabili
Biomasse e rifiuti per
produzione termoelettrica (.000 t)
130 574 519 -444 -77,4 Enel
Biogas (mln m3
)
1,3 1,2 1,0 0,1 8,3 Enel
Vapore geotermico
utilizzato per produzione
energia elettrica
(.000 t) 46.435 53.548 47.323 -7.113 -13,3 Enel
301-1 Materiali di consumo
Calcare (.000 t) 295,5 576,1 743,7 -280,6 -48,7 Enel
Ammoniaca (.000 t) 20,3 26,0 29,6 -5,7 -21,9 Enel
Soda caustica (.000 t) 79,6 83,0 83,7 -3,4 -4,1 Enel
Calce spenta (.000 t) 5,0 15,3 15,6 -10,3 -67,3 Enel
Acido solforico/cloridrico (.000 t) 9,2 11,6 11,8 -2,4 -20,4 Enel
Altro (.000 t) 46,0 52,3 43,5 -6,3 -12,1 Enel
Totale (.000 t) 455,6 764,3 927,9 -308,7 -40,4 Enel
301-2 Percentuale dei
materiali utilizzati che
deriva da materiale
riciclato rispetto al
consumo totale di
ciascuna risorsa
Olio lubrificante (%) 14,9 4,0 5,2 10,9 - Enel
Olio dielettrico (%) 63,5 56,9 99,0 6,6 - Enel
Cloruro ferrico (%) - 3,9 8,3 -3,9 - Enel
Carta per stampa (%) 75,0 0,4 0,1 74,6 - Enel
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Acque
Volumi di acqua
utilizzata per processo
produttivo
Per produzione
termoelettrica
(mln m3
)
74,9 94,5 110,4 -19,6 -20,7 Enel
Per produzione
nucleare
(mln m3
)
1,9 1,7 1,8 0,2 11,8 Enel
Per produzione
geotermoelettrica,
deposito e
movimentazione
combustibili e impianti
per pannelli solari
(mln m3
)
0,490 0,071 0,043 0,419 - Enel
Totale prelievi per
processi produttivi
(mln m3
)
77,3 96,3 112,2 -19,0 -19,7 Enel
Per altri usi industriali (mln m3
)
- 0,02 0,02 -0,02 - Enel
Totale prelievi
di acqua
(mln m3
)
77,3 96,3 112,2 -19,0 -19,7 Enel
Fabbisogno specifico per
processo produttivo (10)
Fabbisogno specifico
per produzione
termoelettrica (11)
(l/kWh eq) 0,69 0,71 0,75 -0,02 -2,8 Enel
Fabbisogno specifico per
produzione nucleare (12)
(l/kWh eq) 0,07 0,07 0,07 - - Enel
Fabbisogno specifico
per produzione
complessiva per
processi produttivi (13)
(l/kWh eq) 0,33 0,38 0,44 -0,05 -13,2 Enel
303-3 Prelievi di acqua di
processo per fonte (14)
Prelievi da fonti scarse
di acqua
(mln m3
)
63,7 84,4 97,5 -20,7 -24,5 Enel
Acque di superficie (zone
umide, laghi, fiumi) totale (mln m3
) 44,3 64,2 79,3 -19,9 -31,0 Enel
- acqua dolce (=< 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
44,2 n.d. n.d. - - Enel
- altra acqua (> 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
0,1 n.d. n.d. - - Enel
Acque sotterranee (da
pozzo) totale
(mln m3
)
11,9 12,2 11,3 -0,3 -2,5 Enel
- acqua dolce (=< 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
11,9 n.d. n.d. - - Enel
- altra acqua (> 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
- n.d. n.d. - - Enel
Acque da acquedotto
totale
(mln m3
)
7,5 8,0 6,9 -0,5 -6,3 Enel
- acqua dolce (=< 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
7,0 n.d. n.d. - - Enel
- altra acqua (> 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
0,5 n.d. n.d. - - Enel
Prelievi da fonti non
scarse
(mln m3
)
13,6 11,9 14,7 1,7 14,3 Enel

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Acqua di mare (usata tal
quale e dissalata)
(mln m3
)
6,4 7,4 7,8 -1,0 -13,5 Enel
- acqua dolce (=< 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
3,6 n.d. n.d. - - Enel
- altra acqua (> 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
2,8 n.d. n.d. - - Enel
dai reflui (quota usata
all'interno degli impianti)
(mln m3
)
7,2 4,5 6,9 2,7 60,0 Enel
Totale (mln m3
)
77,3 96,3 112,2 -19,0 -19,7 Enel
303-3 Percentuale di acque
riciclate e riutilizzate
(%) 9,3 4,7 6,1 4,6 98,2 Enel
Prelievo di acqua per il
raffreddamento a ciclo
aperto
Totale (mln m3
)
17.876,3 17.062,2 18.276,7 814,1 4,8 Enel
da acque superficiali (mln m3
)
7.395,1 n.d. n.d. - - Enel
da acqua di mare (mln m3
)
10.481,2 n.d. n.d. - - Enel
Prelievi totali (mln m3
)
17.953,6 17.158,5 18.388,9 795,1 4,6 Enel
Consumi (15) (mln m3
)
58,1 48,7 58,4 9,4 19,3 Enel
303-3 Prelievi di acqua di
processo per fonte in
aree "water stressed"
Prelievi da fonti scarse (mln m3
)
10,7 11,2 10,3 -0,5 -4,5 Enel
Acque di superficie (zone
umide, laghi, fiumi)
(mln m3
)
0,4 n.d. n.d. - - Enel
- acqua dolce (=< 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
0,4 n.d. n.d. - - Enel
- altra acqua (> 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
- n.d. n.d. - - Enel
Acque sotterranee (da
pozzo)
(mln m3
)
8,6 8,1 7,0 0,5 6,2 Enel
- acqua dolce (=< 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
8,6 n.d. n.d. - - Enel
- altra acqua (> 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
- n.d. n.d. - - Enel
Acque da acquedotto
(industriale e civile)
(mln m3
)
1,7 3,1 3,3 -1,4 -45,2 Enel
- acqua dolce (=< 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
1,7 n.d. n.d. - - Enel
- altra acqua (> 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
- n.d. n.d. - - Enel
Prelievi da fonti non
scarse
(mln m3
)
0,2 - 0,3 0,2 - Enel
Acqua di mare (usata tal
quale e dissalata)
(mln m3
)
0,1 n.d. n.d. - - Enel
- acqua dolce (=< 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
0,1 n.d. n.d. - - Enel
- altra acqua (> 1.000
mg/l solidi disciolti totali)
(mln m3
)
- n.d. n.d. - - Enel
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
da reflui (quota usata
all'interno degli impianti)
(mln m3
)
0,1 - 0,3 0,1 - Enel
Totale (mln m3
)
10,9 11,2 10,6 -0,3 -2,7 Enel
SCARICHI IDRICI
Acque di scarico per
destinazione (16)
(mln m3
)
17.895,5 17.109,8 18.330,5 785,7 4,6 Enel
Acque di superficie (zone
umide, laghi, fiumi)
(mln m3
)
7.388,6 n.d. n.d. - - Enel
Acque sotterranee (mln m3
)
- n.d. n.d. - - Enel
Acque in impianti di
trattamento municipali/
industriali
(mln m3
)
12,5 n.d. n.d. - - Enel
Risorse idriche di terze
parti
(mln m3
)
12,1 n.d. n.d. - - Enel
Acqua di mare (mln m3
)
10.482,3 n.d. n.d. - - Enel
306-2 RIFIUTI PRODOTTI (17)
Rifiuti non pericolosi (t) 7.168.419 8.846.150 9.315.552 -1.677.731 -19,0 Enel
Rifiuti pericolosi (t) 50.332 150.673 67.453 -100.341 -66,6 Enel
- di cui rifiuti contenenti
PCB
(t) 968 89 695 879 - Enel
Totale rifiuti prodotti (t) 7.219.719 8.996.823 9.383.005 -1.777.104 -19,8 Enel
Rifiuti
complessivamente
avviati al recupero
(%) 18,9 22,9 22,5 -4,0 - Enel
Rifiuti pericolosi
per modalità di
smaltimento
Riciclati o avviati a
recupero
(t) 28.324 15.413 26.406 12.911 83,8 Enel
Discarica (t) 11.366 135.260 41.047 -123.894 -91,6 Enel
Incenerimento e altri
smaltimenti
(t) 10.642 n.d. n.d. - - Enel
Totale (t) 50.332 150.673 67.453 -100.341 -66,6 Enel
Rifiuti non pericolosi
per modalità di
smaltimento
Recupero (incluso il
recupero di energia)
(t) 1.336.684 2.047.476 2.082.742 -710.792 -34,7 Enel
Discarica (t) 5.550.852 6.798.674 7.232.810 -1.247.822 -18,4 Enel
Incenerimento e altri
smaltimenti
(t) 280.883 n.d. n.d. - - Enel
Totale (t) 7.168.419 8.846.150 9.315.552 -1.677.746 -19,0 Enel
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Mitigazione
dell'impatto sul
paesaggio/territorio (18)
Indice di cavizzazione
BT/MT
(%) 60,1 60,0 60,0 0,1 - Enel
Indice di cavizzazione
BT
(%) 82,2 82,0 81,9 0,2 - Enel
Indice di cavizzazione
MT
(%) 29,1 28,5 28,1 0,6 - Enel
  • (1) Le emissioni evitate sono calcolate come somma delle emissioni evitate nei diversi Paesi. Il dato risulta essere il prodotto tra la produzione di energia elettrica ottenuta da fonte rinnovabile o nucleare e l'emissione specifica di CO2 della produzione termoelettrica del Paese di presenza Enel (fonte: Enerdata - http://enerdata.net).
  • (2) Per tutti i processi di combustione da fonti fossili sono incluse le produzioni di N2 O (GWP=265) e CH4 (GWP=28) espresse in CO2 equivalente. Tali valori, non presenti nella rendicontazione del 2017 e del 2018, sono stati ricalcolati anche per i due anni precedenti. Nel calcolo delle altre attività ricadono anche le emissioni di CO2eq dalla combustione del gasolio nei gruppi elettrogeni, dal carburante della flotta aziendale, dal combustibile utilizzato negli uffici per riscaldamento e mense, i gas fluorurati e ODS, SF6 e NF3 .
  • (3) Questo indicatore è calcolato come rapporto tra il totale delle emissioni da produzione termoelettrica e il totale della produzione rinnovabile, nucleare e termoelettrica (compreso il contributo del calore in MWheq).
  • (4) "Scope 2", emissioni da energia prelevata dalla rete: il calcolo delle emissioni indirette di CO2 relative al 2019 dovute ai consumi elettrici delle attività di movimentazione del combustibile, distribuzione elettrica, gestione immobiliare e all'energia elettrica acquistata da rete dagli impianti idroelettrici è effettuato come prodotto dei consumi elettrici per i rispettivi coefficienti di emissione specifica di CO2 dell'intero mix di generazione dei Paesi in cui il Gruppo Enel opera (fonte: Enerdata - https://www.enerdata.net/). Il dato relativo al 2019 comprende anche la quota totale dell'energia prelevata dalla rete per la produzione di energia per l'Italia. I dati relativi al 2018 e al 2017 sono stati ricalcolati includendo tale valore. Il calcolo dello Scope 2 secondo il metodo "location based" si basa sull'ubicazione dell'impresa. È il risultato del calcolo delle emissioni di gas serra derivanti dalla produzione di elettricità nell'area in cui il consumo ha luogo. Tale dato si ottiene moltiplicando il consumo di elettricità di un'impresa (espresso in kWh) all'interno dei confini del Paese di riferimento per le emissioni specifiche di CO2 al kWh medie di Paese. Il calcolo dello Scope 2 secondo il metodo "market based" si basa sul mercato sul quale l'impresa esercita la sua attività. Per le compagnie operanti nei Paesi europei, il mercato di riferimento è quello europeo (UE). Le imprese possono ottenere questo dato calcolando le emissioni provocate dagli impianti di produzione di elettricità presso i quali si riforniscono. L'origine dell'elettricità deve essere certificata dai cosiddetti "strumenti contrattuali che soddisfano i criteri minimi di qualità". In Europa, l'unico modo di comprovare la provenienza dell'elettricità sono le Garanzie di Origine. Le imprese che consumano elettricità la cui origine non è certificata da queste Garanzie devono eseguire il calcolo riferendosi alle emissioni associate al mix residuale (fonte: Greenhouse Gas Protocol Scope 2 Guidance, 2015).
  • (5) "Scope 2", emissioni da perdite di energia della rete di distribuzione di Enel e della rete di trasmissione del sistema elettrico: sono state inserite in questa categoria da quest'anno le emissioni indirette derivanti dalle perdite tecniche della rete di distribuzione di Enel, calcolate per tutti i Paesi di attività per il periodo 2017-2019. Il Gruppo copre con la sua attività l'intera filiera relativa alla produzione e vendita in Europa (Italia e Spagna) e in cinque Paesi dell'America Latina (Argentina, Brasile, Colombia, Cile e Perù). Per il calcolo delle emissioni è stato assunto che la filiera verticale delle attività avvenga all'interno dello stesso Paese. Le emissioni causate dalle perdite sono state calcolate sulla parte di energia eccedente la quota prodotta nel Paese considerato, per evitare un conteggio doppio delle emissioni già riportate nello Scope 1. Un'ulteriore suddivisione è stata effettuata per la frazione distribuita e venduta nel mercato da Enel, quota per la quale sono state calcolate anche le perdite di trasmissione, e per la quota distribuita per conto di altre società di mercato.
  • (6) "Scope 3": la stima delle emissioni indirette di CO2 relative al 2019 e provenienti dal trasporto del carbone via mare è effettuata a partire dal quantitativo trasportato (equivalente al 66,6% del totale del carbone utilizzato), prendendo in considerazione navi Panamax con portate di 67.600 t, che coprono distanze medie di 700 miglia marine percorse in 22 giorni di crociera, con un consumo di 35 t al giorno di olio combustibile, e un coefficiente di emissione di 3,2 kg di CO2 per ogni litro di olio bruciato, considerando anche i tre giorni di sosta per lo scarico cui è associato un consumo di 5 t di olio combustibile. La stima delle emissioni indirette di CO2 provenienti dal trasporto ferroviario del carbone è effettuata a partire dal quantitativo trasportato (equivalente al 33,4% del carbone utilizzato) e prendendo in considerazione treni con portate di 1.100 t, che coprono distanze medie di 1.400 km con un consumo di 6,9 kWh/t per ogni 100 km trasportati e un coefficiente di emissione medio di Enel nel mondo. La stima delle emissioni indirette di CO2 provenienti dal trasporto dei materiali di consumo, olio combustibile, gasolio, biomassa solida, CDR e rifiuti è effettuata, a partire dai quantitativi trasportati di materie prime, prendendo in considerazione autocarri con portate di 28 t, che coprono distanze medie (di andata e ritorno) di 75 km con un consumo di 1 litro di gasolio per ogni 3 km percorsi e un coefficiente di emissione di 3 kg di CO2 per ogni litro di gasolio bruciato. Il dato è una stima approssimata delle emissioni fuggitive di metano (CH4 ) del carbone importato e utilizzato dal Gruppo Enel per la produzione termoelettrica. Il dato non tiene conto delle emissioni dovute al trasporto di lignite. Per quanto riguarda l'utilizzo del prodotto venduto da parte dei clienti finali, per il mercato del gas il valore delle emissioni derivanti dalla combustione del gas naturale è calcolato a partire dal valore in energia (TWh) del gas venduto per il suo fattore di emissione (fonte: IPCC per CO2 , N2 O e CH4 ); per il calcolo delle emissioni da utilizzo

dell'energia elettrica venduta è stato assunto che la filiera verticale delle attività avvenga all'interno dello stesso Paese. Le emissioni della quota venduta e prodotta dall'Azienda non sono state incluse nel calcolo in quanto già ascritte allo Scope 1. La quota relativa alla frazione venduta ma non prodotta per Paese è stata calcolata moltiplicando il valore dell'energia per l'emissione specifica di Paese (fonte: Enerdata). Non sono state incluse nel calcolo le emissioni da perdite di rete in quanto già riportate nello Scope 2.

  • (7) Per quanto riguarda gli inquinanti minori, le emissioni di mercurio nel 2019 sono risultate essere pari a 109 kg, dovute alla produzione termoelettrica di Italia, Spagna, Russia e Cile, che rappresentano quasi il 100% della produzione termoelettrica a carbone di tutto il Gruppo. A queste si aggiungono le emissioni di mercurio del comparto geotermico, pari a 403 kg. In Europa, le emissioni di mercurio sono comunicate alle autorità competenti per la registrazione nell'European Pollutant Release and Transfer Register (E-PRTR) in applicazione del Regolamento CE n. 166/2006 e sono sottoposte ai controlli associati in termini di completezza, coerenza e credibilità (articolo 2 del Regolamento n. 166/2006).
  • (8) I dati 2019 e 2018 sono stati classificati secondo una metodologia diversa da quella applicata nel 2017. I valori pertanto non sono confrontabili.
  • (9) L'aumento registrato nel 2019 è dovuto principalmente a sanzioni imposte alla società di distribuzione in Spagna.
  • (10) A seguito dell'adozione del nuovo GRI 303 nella rendicontazione dei dati relativi al 2018, il valore precedentemente indicato come consumo specifico viene indicato come fabbisogno specifico. Con fabbisogno si intende il quantitativo complessivo di acqua prelevata, comprensivo del riutilizzo di acque reflue esterne, necessario al funzionamento degli impianti. Non rientra in questo valore il prelievo di acqua utilizzato per il raffreddamento a ciclo aperto, dal momento che l'acqua viene poi restituita al corpo idrico originario.
  • (11) Il fabbisogno specifico per produzione termoelettrica è calcolato considerando il totale dei prelievi di acqua da produzione termoelettrica rapportato al totale della produzione termoelettrica (compreso il contributo del calore in MWh).
  • (12) Il fabbisogno specifico per produzione nucleare è calcolato considerando il totale dei consumi di acqua da produzione nucleare, rapportato al totale della produzione nucleare.
  • (13) Il fabbisogno specifico da produzione complessiva è calcolato considerando il totale dei prelievi di acqua da produzione termoelettrica e nucleare, rapportato al totale della produzione termoelettrica (compreso il contributo del calore in MWh), rinnovabile e nucleare.
  • (14) Dal 2019 i valori relativi alle classi di prelievo per fonte di acque sono suddivisi in acqua dolce (=< 1.000 mg/l solidi disciolti totali) e altra acqua (> 1.000 mg/l solidi disciolti totali). Tale suddivisione non è disponibile per gli anni precedenti.
  • (15) Lo scostamento del valore del 2019 dall'anno precedente è dovuta a una diversa modalità di raccolta del dato per l'introduzione di un nuovo tool per i dati ambientali. I valori sono stati raccolti adottando le classi dei prelievi e per gli scarichi secondo il nuovo GRI 303.
  • (16) Dal 2019 i valori relativi agli scarichi sono stati raccolti per destinazione. Tale suddivisione non è disponibile per gli anni precedenti.
  • (17) Per quanto concerne la produzione dei rifiuti, la tabella seguente riporta i valori relativi al 2019 per le sole aree geografiche significative.
KPI UM Dicembre 2019 Perimetro
Rifiuti pericolosi per aree geografiche significative
Italia (t) 16.112 Italia
Iberia (t) 14.381 Iberia
America Latina (t) 9.258 America Latina
Cile (t) 968 Cile
Argentina (t) 928 Argentina
Colombia (t) 400 Colombia
Perù (t) 850 Perù
Brasile (t) 6.112 Brasile
Europa e Affari Euro-Mediterranei (t) 10.337 Europa e Affari Euro-Mediterranei
Russia (t) 8.649 Russia
Romania (t) 1.581 Romania
Grecia (t) 106 Grecia
Bulgaria (t) 1 Bulgaria
Rifiuti non pericolosi per aree geografiche significative
Italia (t) 956.529 Italia
Iberia (t) 1.044.461 Iberia
America Latina (t) 2.132.446 America Latina
Cile (t) 1.768.964 Cile
Argentina (t) 92.906 Argentina
Colombia (t) 142.225 Colombia
Perù (t) 41.990 Perù
Brasile (t) 86.361 Brasile
Europa e Affari Euro-Mediterranei (t) 3.034.059 Europa e Affari Euro-Mediterranei
Russia (t) 3.030.190 Russia
Romania (t) 3.853 Romania
Grecia (t) 13 Grecia
Bulgaria (t) 3 Bulgaria

(18) L'indice di cavizzazione è calcolato rapportando i km di linee in cavo (sia interrato sia aereo isolato) sul totale km di linee. L'incremento dell'indice di cavizzazione negli anni è dovuto a un aumento generalizzato, in termini di lunghezza, della linea in cavo aereo e interrato a svantaggio della linea in conduttori nudi.

Infrastrutture, ecosistemi e piattaforme

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
EU3 CLIENTI (1)
102-6 Mercato elettricità
(numero clienti finali)
Clienti Italia (n.) 23.689.113 25.152.279 26.119.603 -1.463.166 -5,8 Italia
Mercato libero (n.) 9.243.826 8.563.028 7.864.967 680.798 8,0 Italia
- clienti business to
consumer
(n.) 7.437.948 6.806.450 6.208.382 631.498 9,3 Italia
- clienti business to
business
(n.) 1.780.278 1.722.745 1.620.452 57.533 3,3 Italia
- clienti in regime di
salvaguardia
(n.) 25.600 33.833 36.133 -8.233 -24,3 Italia
Mercato regolato (n.) 14.445.287 16.589.251 18.254.636 -2.143.964 -12,9 Italia
Clienti Iberia (n.) 10.634.958 10.753.670 10.847.815 -118.712 -1,1 Iberia
Mercato libero (n.) 5.786.083 5.678.750 5.539.934 107.333 1,9 Iberia
Mercato regolato (n.) 4.848.875 5.074.920 5.307.881 -226.045 -4,5 Iberia
Clienti America Latina (n.) 26.661.440 26.460.146 18.241.420 201.294 0,8 America
Latina
Mercato libero (n.) 1.240 844 612 396 46,9 America
Latina
Mercato regolato (n.) 26.660.200 26.459.302 18.240.808 200.898 0,8 America
Latina
Clienti Romania (n.) 3.072.945 3.016.509 2.833.672 56.436 1,9 Romania
Mercato libero (n.) 2.122.646 1.734.123 1.030.177 388.523 22,4 Romania
Mercato regolato (n.) 950.299 1.282.386 1.803.495 -332.087 -25,9 Romania
Totale clienti Enel (n.) 64.058.456 65.382.604 58.042.510 -1.324.148 -2,0 Enel
Totale mercato libero (n.) 17.153.795 15.976.745 14.435.690 1.177.050 7,4 Enel
Mercato regolato (n.) 46.904.661 49.405.859 43.606.820 -2.501.198 -5,1 Enel
Mercato gas (numero
clienti finali)
Clienti Italia (n.) 4.155.689 4.088.716 4.029.240 66.973 1,6 Italia
Clienti Spagna (n.) 1.648.705 1.603.721 1.559.685 44.984 2,8 Spagna
Clienti Romania (n.) 52.142 42.702 5.521 9.440 22,1 Romania
Totale clienti mercato
gas
(n.) 5.856.536 5.735.139 5.594.446 121.397 2,1 Enel
Totale clienti Enel
elettricità e gas
(n.) 69.914.992 71.117.743 63.636.956 -1.202.751 -1,7 Enel
ILLUMINAZIONE
PUBBLICA
Clienti illuminazione
pubblica (1)
(n.) 3.071 3.194 3.363 -123 -3,9 Italia
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Punti luce illuminazione
pubblica
(.000) 2.424 2.467 1.855 -43 -1,7 Italia
VOLUMI VENDUTI
Energia elettrica
Mercato libero (GWh) 152.588 152.619 155.955 -31 - Enel
Mercato regolato (GWh) 149.088 142.813 128.798 6.275 4,4 Enel
Totale volumi venduti (GWh) 301.676 295.432 284.753 6.244 2,1 Enel
Gas
Italia (miliardi
di m3
)
4,7 4,8 4,8 -0,1 -2,1 Italia
- clienti mass market (miliardi
di m3
)
3,0 3,0 2,9 - - Italia
- clienti business (miliardi
di m3
)
1,7 1,8 1,9 -0,1 -5,6 Italia
Iberia (miliardi
di m3
)
5,8 6,4 6,9 -0,6 -9,4 Spagna
Totale volumi venduti
Enel
(miliardi
di m3
)
10,5 11,2 11,7 -0,7 -6,3 Enel
DISPONIBILITÀ
E AFFIDABILITÀ
DELL'ENERGIA
EU11 Efficienza Parco
termoelettrico (2)
Rendimento medio
parco termoelettrico
senza la componente
calore
(%) 42,0 40,1 40,7 1,9 - Enel
Rendimento medio
parco termoelettrico con
calore
(%) 43,1 41,1 41,6 2,0 - Enel
Rendimento medio per
tecnologia senza la
componente calore
Rendimento impianti a
carbone
(%) 36,1 36,2 36,0 -0,1 - Enel
Rendimento impianti a
olio/gas
(%) 36,4 36,7 36,8 -0,3 - Enel
Rendimento impianti
CCGT
(%) 53,0 53,1 55,7 -0,1 - Enel
Rendimento medio con
componente calore per
tecnologia
Rendimento impianti a
carbone
(%) 36,3 36,4 36,2 -0,1 - Enel
Rendimento impianti a
olio/gas
(%) 40,8 40,6 40,6 0,2 - Enel
Rendimento impianti
CCGT
(%) 53,1 53,3 55,7 -0,2 - Enel
EU30 Disponibilità parco
termoelettrico per area
geografica
Disponibilità media parco
termoelettrico Italia
(%) 86,9 86,7 89,0 0,2 - Italia
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Disponibilità media parco
termoelettrico Russia
(%) 86,0 86,7 82,7 -0,7 - Russia
Disponibilità media parco
termoelettrico Iberia
(%) 91,4 93,0 92,6 -1,6 - Iberia
Disponibilità media parco
termoelettrico Cile
(%) 92,3 91,5 90,6 0,8 - Cile
Disponibilità media parco
termoelettrico Argentina
(%) 84,1 74,6 82,2 9,5 - Argentina
Disponibilità media parco
termoelettrico Brasile
(%) 95,3 100,0 99,6 -4,7 - Brasile
Disponibilità media parco
termoelettrico Perù
(%) 88,7 88,6 89,3 0,1 - Perù
Disponibilità media parco
termoelettrico Colombia
(%) 80,6 84,6 94,1 -4,0 - Colombia
EU28 Interruzioni del servizio -
frequenza (SAIFI) (3)
Frequenza delle
interruzioni per cliente
Italia
(n.) 1,9 1,8 1,6 0,1 5,6 Italia
Frequenza delle
interruzioni per cliente
Romania
(n.) 4,1 3,8 4,1 0,3 7,9 Romania
Frequenza delle
interruzioni per cliente
Iberia
(n.) 1,4 1,6 1,8 -0,2 -12,5 Iberia
Frequenza delle
interruzioni per cliente
Perù
(n.) 2,8 2,8 2,5 - - Perù
Frequenza delle
interruzioni per cliente
Cile
(n.) 1,6 1,5 1,7 0,1 6,7 Cile
Frequenza delle
interruzioni per cliente
Argentina
(n.) 6,0 6,7 6,8 -0,7 -10,4 Argentina
Frequenza delle
interruzioni per cliente
Brasile (Ampla)
(n.) 8,0 7,7 9,8 0,3 3,9 Brasile
Frequenza delle
interruzioni per cliente
Brasile (Coelce)
(n.) 5,4 4,4 4,9 1,0 22,7 Brasile
Frequenza delle
interruzioni per cliente
Brasile (CELG)
(n.) 9,7 12,3 15,8 -2,6 -21,1 Brasile
Frequenza delle
interruzioni per cliente
Brasile (ELPL)
(n.) 3,5 4,3 - -0,8 -18,6 Brasile
Frequenza delle
interruzioni per cliente
Colombia
(n.) 6,8 9,0 10,0 -2,2 -24,4 Colombia
EU29 Interruzioni del servizio -
durata (SAIDI) (3)
Indice di continuità
servizio Italia
(min) 49 47 43 2 4,3 Italia
Indice di continuità
servizio Romania
(min) 170 174 191 -64 -36,8 Romania
Indice di continuità
servizio Iberia
(min) 76 80 84 -4 -5,0 Iberia
Indice di continuità
servizio Perù
(min) 419 436 469 -17 -3,9 Perù
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Indice di continuità
servizio Cile
(min) 184 178 230 6 3,4 Cile
Indice di continuità
servizio Argentina
(min) 1.214 1.485 1.770 -271 -18,2 Argentina
Indice di continuità
servizio Brasile (Ampla)
(min) 793 833 1.085 -40 -4,8 Brasile
Indice di continuità
servizio Brasile (Coelce)
(min) 832 522 515 310 59,4 Brasile
Indice di continuità
servizio Brasile (CELG)
(min) 1.349 1.538 1.861 -189 -12,3 Brasile
Indice di continuità
servizio Brasile (ELPL)
(min) 375 429 - -54 -12,6 Brasile
Indice di continuità
servizio Colombia
(min) 667 710 820 -43 -6,1 Colombia
EU12 Perdite di rete (3)
Perdite di rete Italia (%) 4,7 4,7 4,8 - - Italia
Perdite di rete Romania (%) 9,7 9,8 11,0 -0,1 - Romania
Perdite di rete Iberia (%) 7,5 7,5 8,1 - - Iberia
Perdite di rete Perù (%) 8,2 7,9 8,2 0,3 - Perù
Perdite di rete Cile (%) 5,0 5,0 5,1 - - Cile
Perdite di rete Argentina (%) 15,5 14,9 12,0 0,6 - Argentina
Perdite di rete Brasile
(Ampla)
(%) 22,5 21,0 20,4 1,5 - Brasile
Perdite di rete Brasile
(Coelce)
(%) 14,0 13,9 13,6 0,1 - Brasile
Perdite di rete Brasile
(CELG)
(%) 12,3 11,6 11,7 0,7 - Brasile
Perdite di rete Brasile
(ELPL)
(%) 9,6 9,5 - 0,1 - Brasile
Perdite di rete Colombia (%) 7,7 7,7 7,8 - - Colombia
QUALITÀ DEL SERVIZIO
MERCATO ELETTRICO
ITALIA
102-43;
102-44
Customer satisfaction
Mercato regolato
Customer Satisfaction
Index (4)
(i) 92,4 92,4 92,3 - - Italia
Frequenza rilevazioni (n.) 1 1 2 - - Italia
Reclami e richieste di
informazioni scritte
(.000) 109,4 108,5 119,8 0,9 0,8 Italia
Tempo di risposta reclami
scritti
(gg) 31,1 20,9 17,0 10,2 48,8 Italia
Mercato libero
Customer Satisfaction
Index (4)
(i) 90,2 90,2 91,3 - - Italia
Frequenza rilevazioni (n.) 1 1 2 - - Italia

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Reclami e richieste di
informazioni scritte
(.000) 92,3 70,2 69,7 22,1 31,5 Italia
Tempo di risposta reclami
scritti
(gg) 31,3 14,3 11,2 17,0 - Italia
MERCATO ELETTRICO
ROMANIA
Customer satisfaction
Mercato regolato
Customer Satisfaction
Index
(i) 89,0 86,0 84,0 3,0 3,5 Romania
Reclami e richieste di
informazioni scritte (5)
(.000) 100,0 80,0 112,0 20,0 25,0 Romania
Tempo di risposta reclami
scritti (5)
(gg) 62,0 15,0 14,0 47,0 - Romania
Mercato libero
Customer Satisfaction
Index (6)
(i) 85,0 87,0 88,0 -2,0 -2,3 Romania
Reclami e richieste di
informazioni scritte (5)
(.000) 284,0 117,0 23,2 167,0 - Romania
Tempo di risposta reclami
scritti (5)
(gg) 83,0 16,0 14,0 67,0 - Romania
MERCATO ELETTRICO
IBERIA
Customer satisfaction
Mercato regolato
(ex mercato TUR)
Customer Satisfaction
Index
(i) 7,2 7,2 7,2 - - Iberia
Reclami e richieste di
informazioni scritte
(.000) 6,4 8,3 8,1 -1,9 -22,9 Iberia
Tempo di risposta reclami
scritti
(gg) 6,8 9,1 7,8 -2,3 -25,3 Iberia
Mercato libero
(ex mercato no TUR)
Customer Satisfaction
Index
(i) 7,3 7,2 7,0 0,1 1,4 Iberia
Reclami e richieste di
informazioni scritte
(.000) 12,5 12,9 14,1 -0,4 -3,1 Iberia
Tempo di risposta reclami
scritti (7)
(gg) 18,1 21,1 21,9 -3,0 -14,2 Iberia
MERCATO GAS ITALIA
Customer satisfaction
Gas (8)
Reclami e richieste di
informazioni scritte
(.000) 49,7 39,5 37,5 10,2 25,8 Italia
Tempo di risposta reclami
scritti
(gg) 36,8 14,9 9,5 21,9 - Italia
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
MERCATO GAS SPAGNA
Customer satisfaction
Gas
Reclami e richieste di
informazioni scritte
(.000) 3,0 2,9 3,2 0,1 3,4 Spagna
Tempo di risposta reclami
scritti (7)
(gg) 18,4 22,3 22,7 -3,9 -17,5 Spagna
Contenzioso verso
clienti
Totale procedimenti (n.) 121.175 101.057 99.287 20.118 19,9 Enel
Incidenza del contenzioso
passivo
(%) 77,9 66,5 76,3 11,4 - Enel

(1) I dati 2017 e 2018 hanno subíto un aggiornamento in seguito a cambio metodologico: si pubblica il valore finale al 31 dicembre, nell'anno di riferimento, in sostituzione del valore medio pubblicato nel Bilancio di Sostenibilità 2018.

(2) L'efficienza di parco è stata calcolata ipotizzando il funzionamento degli impianti a livello di carico dove si ha la massima efficienza per quegli impianti per cui è disponibile la curva di carico. Tale ipotesi non è stata applicata alla componente di calore essendo questa già ad alto rendimento; la disponibilità è stata calcolata decurtando le cause di indisponibilità interne.

(3) Alcuni valori 2017 e 2018 sono stati oggetto di aggiornamento.

(4) Il valore è calcolato su scala da 1 a 100. Per il 2019 si tratta di valori stimati sulla base dei trend consolidati. Il valore ICS (Customer Satisfaction Index) a partire da 2018, a seguito di un cambio metodologico, ha rilevazione annuale e non più semestrale come per il 2017.

(5) L'aumento del valore 2019 rispetto al 2018 è correlato alla migrazione dei dati in SAP avvenuta all'inizio del 2019. La complessità del processo ha generato backlog.

(6) Il valore è calcolato su una scala da 1 a 100. La flessione negativa registrata sul mercato libero nel 2019 è legata alla sostituzione della piattaforma informatica di gestione dei clienti con una più evoluta (piattaforma SAP). La curva di apprendimento degli operatori telefonici si è riflessa sulla qualità del servizio erogato.

(7) I dati 2017 e 2018 tengono conto di una più puntuale determinazione dei valori.

(8) La flessione negativa registrata sul 2019 è legata alla sostituzione della piattaforma informatica di gestione dei clienti con una più evoluta (CRM Sales Force). La curva di apprendimento degli operatori si è riflessa sulla qualità del servizio erogato.

Le nostre persone e il loro valore

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KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
CONSISTENZA E
COMPOSIZIONE DEL
PERSONALE
Consistenza
dell'organico
102-7 Totale organico (n.) 68.253 69.272 62.900 -1.019 -1,5 Enel
401-1 Variazioni alla
consistenza (1)
Assunzioni (n.) 3.726 3.414 2.301 312 9,1 Enel
Variazioni di perimetro (n.) 75 7.704 2.931 -7.629 -99,0 Enel
Cessazioni (n.) 4.820 4.746 4.413 74 1,6 Enel
Saldo (n.) -1.019 6.372 820 -7.391 - Enel
102-8 Forza lavoro per area
geografica e genere
Italia (2) (n.) 29.750 30.311 31.114 -561 -1,9 Italia
- di cui uomini (n.) 24.052 24.562 25.413 -510 -2,1 Italia
- di cui donne (n.) 5.698 5.749 5.701 -51 -0,9 Italia
Iberia (3) (n.) 10.123 9.947 9.884 176 1,8 Iberia
- di cui uomini (n.) 7.704 7.626 7.591 78 1,0 Iberia
- di cui donne (n.) 2.419 2.321 2.293 98 4,2 Iberia
Europa e Affari Euro
Mediterranei (4)
(n.) 5.924 5.683 5.724 241 4,2 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
- di cui uomini (n.) 4.240 4.092 4.109 148 3,6 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
- di cui donne (n.) 1.684 1.591 1.615 93 5,8 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Nord America (5) (n.) 1.639 2.007 1.787 -368 -18,3 Nord America
- di cui uomini (n.) 1.210 1.454 1.372 -244 -16,8 Nord America
- di cui donne (n.) 429 553 415 -124 -22,4 Nord America
America Latina (n.) 20.240 21.083 14.166 -843 -4,0 America Latina
- di cui uomini (n.) 16.322 17.085 11.359 -763 -4,5 America Latina
- di cui donne (n.) 3.918 3.998 2.807 -80 -2,0 America Latina
Africa, Asia e Oceania
(6) (7)
(n.) 577 241 195 336 - Africa, Asia e
Oceania
- di cui uomini (n.) 405 153 112 252 - Africa, Asia e
Oceania
- di cui donne (n.) 172 88 83 84 95,5 Africa, Asia e
Oceania
GRI/
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KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Altro (8) (n.) - - 30 - - Altro
- di cui uomini (n.) - - 14 - - Altro
- di cui donne (n.) - - 16 - - Altro
Totale organico (n.) 68.253 69.272 62.900 -1.019 -1,5 Enel
- di cui uomini (n.) 53.933 54.972 49.970 -1.039 -1,9 Enel
- di cui donne (n.) 14.320 14.300 12.930 20 0,1 Enel
405-1 Forza lavoro per
inquadramento e genere
Manager (n.) 1.363 1.346 1.281 17 1,3 Enel
- di cui uomini (n.) 1.078 1.081 1.048 -3 -0,2 Enel
(%) 79,1 80,3 81,8 -1,2 - Enel
- di cui donne (n.) 285 265 233 20 7,4 Enel
(%) 20,9 19,7 18,2 1,2 - Enel
Middle Manager (n.) 11.329 10.985 10.416 344 3,1 Enel
- di cui uomini (n.) 8.012 7.856 7.493 156 2,0 Enel
(%) 70,7 71,5 71,9 -0,8 - Enel
- di cui donne (n.) 3.317 3.129 2.923 188 6,0 Enel
(%) 29,3 28,5 28,1 0,8 - Enel
White collar (n.) 36.274 34.710 32.654 1.564 4,5 Enel
- di cui uomini (n.) 26.025 24.404 23.387 1.621 6,6 Enel
(%) 71,7 70,3 71,6 1,4 - Enel
- di cui donne (n.) 10.249 10.306 9.267 -57 -0,5 Enel
(%) 28,3 29,7 28,4 -1,4 - Enel
Blue collar (n.) 19.287 22.231 18.549 -2.944 -13,2 Enel
- di cui uomini (n.) 18.818 21.631 18.042 -2.813 -13,0 Enel
(%) 97,6 97,3 97,3 0,3 - Enel
- di cui donne (n.) 469 600 507 -131 -21,8 Enel
(%) 2,4 2,7 2,7 -0,3 - Enel
Totale (n.) 68.253 69.272 62.900 -1.019 -1,5 Enel
Indice di qualifica
professionale
Manager (%) 2,0 1,9 2,0 0,1 - Enel
Middle Manager (%) 16,6 15,9 16,6 0,7 - Enel
White collar (%) 53,1 50,1 51,9 3,0 - Enel
Blue collar (%) 28,3 32,1 29,5 -3,8 - Enel
405-1 Forza lavoro per fasce di
età e inquadramento
< 30 (%) 11,6 11,8 10,2 -0,2 - Enel
- di cui Manager (%) - - - - - Enel
- di cui Middle Manager (%) 0,3 0,3 0,2 - - Enel

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

GRI/
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KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
- di cui White collar (%) 5,3 4,9 4,1 0,4 - Enel
- di cui Blue collar (%) 5,9 6,6 5,9 -0,7 - Enel
30 - 50 (%) 54,6 57,0 52,2 -2,4 - Enel
- di cui Manager (%) 0,9 1,1 1,0 -0,2 - Enel
- di cui Middle Manager (%) 10,4 10,4 10,3 - - Enel
- di cui White collar (%) 27,4 27,1 26,1 0,3 - Enel
- di cui Blue collar (%) 15,9 18,4 14,8 -2,5 - Enel
> 50 (%) 33,8 31,2 37,6 2,6 - Enel
- di cui Manager (%) 1,0 0,9 1,0 0,1 - Enel
- di cui Middle Manager (%) 5,9 5,1 6,0 0,8 - Enel
- di cui White collar (%) 20,4 18,1 21,8 2,3 - Enel
- di cui Blue collar (%) 6,4 7,1 8,8 -0,7 - Enel
Età media (anni) 43,8 43,3 44,1 0,5 1,2 Enel
102-8 Forza lavoro per
tipologia di contratto e
genere
Contratti a tempo
indeterminato
(n.) 64.976 68.137 62.053 -3.161 -4,6 Enel
- di cui uomini (n.) 51.482 54.112 49.320 -2.630 -4,9 Enel
- di cui donne (n.) 13.494 14.025 12.733 -531 -3,8 Enel
Contratti a tempo
determinato (9)
(n.) 3.277 1.135 847 2.142 - Enel
- di cui uomini (n.) 2.451 860 650 1.591 - Enel
- di cui donne (n.) 826 275 197 551 - Enel
Totale contratti (n.) 68.253 69.272 62.900 -1.019 -1,5 Enel
- di cui uomini (n.) 53.933 54.972 49.970 -1.039 -1,9 Enel
- di cui donne (n.) 14.320 12.930 12.930 1.390 10,7 Enel
Ricorso a contratti
tempo determinato e
di inserimento/CFL sul
totale
(%) 4,8 1,6 1,3 3,2 - Enel
Stage e tirocini (n.) 882 1.136 1.595 -254 -22,4 Enel
102-8 Forza lavoro per
tipologia di contratto e
area geografica
Italia (n.) 29.750 30.311 31.114 -561 -1,9 Italia
Contratti a tempo
indeterminato
(n.) 29.726 30.271 31.053 -545 -1,8 Italia
Contratti a tempo
determinato
(n.) 24 40 61 -16 -40,0 Italia
Iberia (n.) 10.123 9.947 9.884 176 1,8 Iberia
Contratti a tempo
indeterminato
(n.) 9.733 9.610 9.637 123 1,3 Iberia
Contratti a tempo
determinato
(n.) 390 337 247 53 15,7 Iberia
America Latina (10) (n.) 20.240 21.083 13.903 -843 -4,0 America Latina
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KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Contratti a tempo
indeterminato
(n.) 19.734 20.437 13.489 -703 -3,4 America Latina
Contratti a tempo
determinato (9)
(n.) 506 646 414 -140 -21,7 America Latina
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(n.) 5.924 5.683 5.724 241 4,2 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Contratti a tempo
indeterminato
(n.) 5.765 5.648 5.709 117 2,1 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Contratti a tempo
determinato
(n.) 159 35 15 124 354,3 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Nord America (10) (n.) 1.639 2.007 2.050 -368 -18,3 Nord America
Contratti a tempo
indeterminato
(n.) 1.639 1.932 1.949 -293 -15,2 Nord America
Contratti a tempo
determinato
(n.) - 75 101 -75 -100,0 Nord America
Africa, Asia e Oceania (n.) 577 241 195 336 - Africa, Asia e
Oceania
Contratti a tempo
indeterminato
(n.) 569 239 189 330 - Africa, Asia e
Oceania
Contratti a tempo
determinato
(n.) 8 2 6 6 - Africa, Asia e
Oceania
Altro (8) (n.) - - 30 - - Altro
Contratti a tempo
indeterminato
(n.) - - 27 - - Altro
Contratti a tempo
determinato
(n.) - - 3 - - Altro
102-8 Forza lavoro per
tipologia di contratto e
genere
Contratti Full time (n.) 67.514 68.390 61.930 -876 -1,3 Enel
- di cui uomini (n.) 53.769 54.748 49.678 -979 -1,8 Enel
- di cui donne (n.) 13.745 13.642 12.252 103 0,8 Enel
Contratti Part time (n.) 739 882 970 -143 -16,2 Enel
- di cui uomini (n.) 164 224 292 -60 -26,8 Enel
- di cui donne (n.) 575 658 678 -83 -12,6 Enel
Part time + Full time (n.) 68.253 69.272 62.900 -1.019 -1,5 Enel
Diffusione del Part time (%) 1,1 1,3 1,5 -0,2 - Enel
401-1 VARIAZIONI ALLA
CONSISTENZA
Assunzioni
Persone in entrata per
genere
(n.) 3.726 3.414 2.301 312 9,1 Enel
Tasso di ingresso (11) (%) 5,5 4,9 3,7 0,6 - Enel
- uomini (n.) 2.702 2.410 1.619 292 12,1 Enel
(%) 72,5 70,6 70,4 1,9 - Enel
- donne (n.) 1.024 1.004 682 20 2,0 Enel

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
(%) 27,5 29,4 29,6 -1,9 - Enel
Persone in entrata per
fasce di età
(n.) 3.726 3.414 2.301 312 9,1 Enel
fino a 30 anni (n.) 1.865 1.622 927 243 15,0 Enel
(%) 50,1 47,5 40,3 2,6 - Enel
da 30 a 50 anni (n.) 1.698 1.628 1.127 70 4,3 Enel
(%) 45,5 47,7 49,0 -2,2 - Enel
oltre i 50 anni (n.) 163 164 247 -1 -0,6 Enel
Persone in entrata per
area geografica
(%) 4,4 4,8 10,7 -0,4 - Enel
Italia (n.) 1.042 796 403 246 30,9 Italia
(%) 28,0 23,3 17,5 4,7 - Italia
Iberia (n.) 430 425 315 5 1,2 Iberia
(%) 11,5 12,4 13,7 -0,9 - Iberia
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(n.) 528 345 275 183 53,0 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
(%) 14,2 10,1 11,9 4,1 - Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Nord America (n.) 435 594 382 -159 -26,8 Nord America
(%) 11,7 17,4 16,6 -5,7 -32,9 Nord America
America Latina (n.) 1.098 1.182 884 -84 -7,1 America Latina
(%) 29,5 34,6 38,4 -5,2 -14,9 America Latina
Africa, Asia e Oceania (n.) 193 72 36 121 - Africa, Asia e
Oceania
(%) 5,2 2,1 1,6 3,1 - Africa, Asia e
Oceania
Altro (8) (n.) - - 6 - - Altro
(%) - - 0,3 - - Altro
Effetto delle variazioni di
perimetro
(n.) 75 7.704 2.931 -7.629 -99,0 Enel
Cessazioni
Cause
Cause volontarie (n.) 1.095 1.451 794 -356 -24,5 Enel
Cessazioni su incentivo (n.) 2.304 2.543 2.673 -239 -9,4 Enel
Pensionamenti e altro (n.) 1.421 752 946 669 89,0 Enel
Cessazioni totali (n.) 4.820 4.746 4.413 74 1,6 Enel
Tasso di turnover (12) (%) 7,1 6,9 7,0 0,2 - Enel
Cessazioni per genere
- uomini (n.) 3.766 3.845 3.656 -79 -2,0 Enel
(%) 78,1 81,0 82,8 -2,9 - Enel
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
- donne (n.) 1.054 900 757 154 17,1 Enel
(%) 21,9 19,0 17,2 2,9 - Enel
Cessazioni per fasce
di età
(n.) 4.820 4.746 4.413 74 1,6 Enel
fino a 30 anni (n.) 626 499 321 127 25,4 Enel
(%) 13,0 10,5 7,3 2,5 - Enel
da 30 a 50 anni (n.) 1.867 1.532 1.088 335 21,8 Enel
(%) 38,7 32,3 24,6 6,4 - Enel
oltre i 50 anni (n.) 2.328 2.715 3.004 -388 -14,3 Enel
(%) 48,3 57,2 68,1 -8,9 - Enel
Cessazioni per
nazionalità
Italia (n.) 1.607 1.668 1.250 -61 -3,7 Italia
(%) 33,3 35,1 28,3 -1,8 -5,1 Italia
Iberia (n.) 254 425 642 -171 -40,3 Iberia
(%) 5,3 9,0 14,5 -3,7 -41,2 Iberia
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(n.) 369 384 407 -15 -3,9 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
(%) 7,7 8,1 9,2 -0,4 -5,4 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Nord America (n.) 392 374 195 18 4,8 Nord America
(%) 8,1 7,9 4,4 0,3 - Nord America
America Latina (n.) 2.103 1.862 1.889 241 12,9 America Latina
(%) 43,6 39,2 42,8 4,4 - America Latina
Africa, Asia e Oceania (n.) 95 33 26 62 - Africa, Asia e
Oceania
(%) 2,0 0,7 0,6 1,3 - Africa, Asia e
Oceania
Altro (8) (n.) - - 4 - - Altro
(%) - - 0,1 - - Altro
VALORIZZAZIONE
404-3 Valutazione
Diffusione delle
valutazioni (13)
(%) 93,3 94,8 94,8 -1,5 - Enel
- uomini (%) 93,5 95,5 95,1 -2,0 - Enel
- donne (%) 92,7 92,2 93,7 0,5 - Enel
Persone valutate per
inquadramento
Manager (%) 96,7 95,9 97,3 0,8 - Enel
Middle Manager (%) 92,5 91,2 92,3 1,3 - Enel
White collar (%) 94,7 94,3 97,5 0,4 - Enel
Blue collar (%) 90,9 94,8 91,2 -3,9 - Enel
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Remunerazione
Diffusione
dell'incentivazione
(%) 41,6 36,1 23,5 5,5 - Enel
Personale con
incentivazione per
inquadramento
(n.) 28.367 24.976 14.799 3.391 13,6 Enel
- di cui Manager (n.) 1.312 1.336 1.209 -24 -1,8 Enel
- di cui Middle Manager (n.) 7.183 6.608 5.753 575 8,7 Enel
- di cui White collar e Blue
collar
(n.) 19.872 17.032 7.837 2.840 16,7 Enel
404-1 Formazione
Ore di formazione per
dipendente
(h/pro
cap)
38,8 40,2 34,4 -1,4 -3,6 Enel
per genere
- uomini (h/pro
cap)
39,7 41,2 36,4 -1,5 -3,5 Enel
- donne (h/pro
cap)
35,0 36,2 25,0 -1,2 -3,3 Enel
per inquadramento
Manager (h/pro
cap)
58,4 40,3 38,9 18,1 44,9 Enel
Middle Manager (h/pro
cap)
44,9 42,2 36,8 2,7 6,5 Enel
White collar (h/pro
cap)
29,6 33,5 27,1 -3,9 -11,7 Enel
Blue collar (h/pro
cap)
49,6 50,1 45,3 -0,5 -0,9 Enel
Ore di formazione totali
(FAD + aula)
(.000 h) 2.648 2.684 2.163 -36 -1,3 Enel
Ore di formazione FAD (.000 h) 248 212 164 36 17,1 Enel
- per formazione
manageriale
(.000 h) 122 105 44 17 15,9 Enel
- per addestramento
specialistico
(.000 h) 127 107 120 20 18,3 Enel
Ore di formazione in aula (.000 h) 2.370 2.472 1.999 -103 -4,2 Enel
- per formazione
manageriale
(.000 h) 719 636 484 82 12,9 Enel
- per addestramento
specialistico
(.000 h) 1.651 1.836 1.515 -185 -10,1 Enel
Ore di formazione job
shadowing (on site
coaching)
(.000 h) 30 0,8 - 29 - Enel
- per formazione
manageriale
(.000 h) 30 0,6 - 29 - Enel
- per addestramento
specialistico
(.000 h) - 0,1 - -0,1 -100,0 Enel
Incidenza della
formazione FAD
(%) 9,4 7,9 7,6 1,5 - Enel
Ore di formazione totali
per inquadramento
(.000 h) 2.648 2.684 2.163 -36 -1,3 Enel
Manager (.000 h) 81 54 51 27 49,2 Enel
Middle Manager (.000 h) 495 448 371 47 10,5 Enel
White collar (.000 h) 1.037 1.137 884 -100 -8,8 Enel
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Blue collar (.000 h) 1.035 1.045 857 -10 -0,9 Enel
Diffusione della
sostenibilità
Formazione pro capite su
tematiche di sostenibilità
(h/pro
cap)
16,5 15,5 8,2 1,0 6,4 Enel
Ore totali di formazione su
tematiche di sostenibilità
(.000 h) 1.126 1.010 517 116 11,4 Enel
Digitalizzazione (.000 h) 305 213 - 92 43,1 Enel
Ambiente (.000 h) 33 32 52 1 3,6 Enel
Safety (.000 h) 683 726 439 -43 -5,9 Enel
412-2 Diritti umani (.000 h) 13 4 - 9 - Enel
Altro (14) (.000 h) 73 16 - 57 - Enel
Codice etico (.000 h) 19 19 26 - - Enel
WELFARE AZIENDALE
Dipendenti coperti da
Piano Pensionistico
(n.) 47.688 47.100 43.074 588 1,2 Enel
(Benefit Plan)
Dipendenti coperti da
Piano Pensionistico
(Benefit Plan)
(%) 69,9 68,0 68,5 1,9 - Enel
EU15 Dipendenti con diritto
di pensionamento nei
prossimi 5 e 10 anni
Pensionamento entro 5
anni - Gruppo Enel
Manager (%) 6,5 4,6 6,9 1,9 - Enel
Middle Manager (%) 6,4 4,3 5,7 2,1 - Enel
White collar (%) 9,1 6,3 6,9 2,8 - Enel
Blue collar (%) 6,0 4,8 5,5 1,2 - Enel
Media (%) 7,7 5,4 6,5 2,3 - Enel
Pensionamento entro 10
anni - Gruppo Enel
Manager (%) 19,4 14,4 17,3 5,0 - Enel
Middle Manager (%) 18,7 14,0 15,1 4,7 - Enel
White collar (%) 23,6 18,8 17,5 4,8 - Enel
Blue collar (%) 15,5 14,8 13,5 0,7 - Enel
Media (%) 20,4 15,7 16,7 4,7 - Enel
MATERNITÀ/
PATERNITÀ-CONGEDO
PARENTALE
Congedi per genere (n.) 2.654 2.486 2.429 168 6,8 Enel
Uomini (n.) 1.653 1.412 1.297 241 17,1 Enel
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Donne (n.) 1.001 1.074 1.132 -73 -6,8 Enel
PARI OPPORTUNITÀ
Livello di
inquadramento
personale femminile (15)
(%) 28,4 27,5 27,0 0,9 - Enel
405-2 Rapporto stipendio
base/retribuzione donne
vs uomini
Rapporto dello stipendio
base Donne/Uomini
(%) 106,9 103,5 101,9 3,4 - Enel
Manager (%) 87,4 84,6 82,3 2,8 - Enel
Middle Manager (%) 97,5 92,8 95,4 4,7 - Enel
White collar (%) 86,4 87,5 92,2 -1,1 - Enel
Blue collar (%) 70,2 90,0 85,1 -19,8 - Enel
Rapporto retribuzione
Donne/Uomini
(%) 106,6 n.d. n.d. - - Enel
Manager (%) 83,7 n.d. n.d. - - Enel
Middle Manager (%) 96,3 n.d. n.d. - - Enel
White collar (%) 85,8 n.d. n.d. - - Enel
Blue collar (%) 72,9 n.d. n.d. - - Enel
405-1 Disabilità
Personale disabile
o appartenente a
categorie protette per
genere
(n.) 2.254 2.194 1.943 60 2,7 Enel
- di cui uomini (n.) 1.565 1.494 1.364 71 4,8 Enel
- di cui donne (n.) 689 700 579 -11 -1,6 Enel
Incidenza del personale
disabile o appartenente
a categorie protette per
genere (16)
(%) 3,3 3,2 3,2 0,1 - Enel
- di cui uomini (%) 2,3 2,2 2,2 0,1 - Enel
- di cui donne (%) 1,0 1,0 0,9 - - Enel
Personale disabile
o appartenente a
categorie protette per
inquadramento
Manager (n.) - - 1 - - Enel
Middle Manager (n.) 141 100 88 41 41,0 Enel
White collar (n.) 1.941 1.913 1.761 28 1,5 Enel
Blue collar (n.) 172 181 132 -9 -5,0 Enel
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Incidenza del personale
disabile o appartenente
a categorie protette per
inquadramento (16)
Manager (%) - - - - - Enel
Middle Manager (%) 0,2 0,1 0,1 0,1 - Enel
White collar (%) 2,8 2,8 2,8 -0,1 - Enel
Blue collar (%) 0,3 0,3 0,2 - - Enel
TELELAVORO
Licenze di telelavoro
Persone con licenza di
telelavoro per genere
(n.) 1.042 1.554 2.671 -512 -32,9 Enel
- di cui uomini (n.) 398 702 1.274 -304 -43,3 Enel
- di cui donne (n.) 644 852 1.397 -208 -24,4 Enel
Persone con licenza di
telelavoro per genere (16)
(%) 1,5 2,2 4,2 -0,7 - Enel
- di cui uomini (%) 0,6 1,0 2,0 -0,4 - Enel
- di cui donne (%) 0,9 1,2 2,2 -0,3 - Enel
102-41 RELAZIONI CON I
SINDACATI
Tasso di
sindacalizzazione del
settore elettrico
(%) 37,9 39,7 47,4 -1,8 - Enel
Dipendenti coperti da
accordi collettivi per
area geografica
Totale Enel (n.) 62.252 63.410 57.828 -1.159 -1,8 Enel
(%) 91,2 91,5 91,9 -0,3 - Enel
Italia (n.) 29.741 30.296 31.114 -555 -1,8 Italia
(%) 100,0 100,0 100,0 - - Italia
Iberia (n.) 9.161 9.036 8.995 125 1,4 Iberia
(%) 90,5 90,8 91,0 -0,3 - Iberia
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(n.) 5.308 5.237 5.413 71 1,4 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
(%) 89,6 92,2 94,6 -2,6 - Europa e
Affari Euro
Mediterranei
America Latina (10) (n.) 17.980 18.817 12.035 -837 -4,4 America Latina
(%) 88,8 89,3 86,7 -0,4 - America Latina
Nord America (10) (n.) 24 24 215 - - Nord America
(%) 1,5 1,2 10,5 0,3 - Nord America
Africa, Asia e Oceania (n.) 38 - 55 38 - Africa, Asia e
Oceania
(%) 6,6 - 28,2 6,6 - Africa, Asia e
Oceania
Altro (n.) - - 1 - - Altro

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
(%) - - 3,3 - - Altro
Contenzioso verso
dipendenti
Totale procedimenti (17) (n.) 10.566 13.350 3.496 -2.784 -20,9 Enel
Incidenza del
contenzioso passivo
(%) 86,2 98,7 80,7 -12,5 - Enel

(1) Nel corso del 2019 sono state acquisite le società Tradewind Energy negli Stati Uniti, YouSave SpA e PayTipper in Italia.

  • (2) Include Branch Enel Produzione (Russia, Slovacchia), Enelpower (Arabia Saudita), Branch Enel Trading (Algeria), Enel New Hydro e le Finanziarie olandesi.
  • (3) Include International Endesa BV (IEBV).
  • (4) Sono considerati all'interno di questo perimetro i Paesi: Romania, Russia, Bulgaria, Grecia, Egitto, Francia, Germania, Turchia, Arabia Saudita, Slovacchia, Gran Bretagna, Irlanda, Norvegia, Polonia e la Branch Croazia.
  • (5) All'interno dei dipendenti dell'area Nord America sono considerati 1.050 dipendenti di EnerNOC di cui il 52% collocato in Nord America e il 48% in altri Paesi (America Latina, Europa, Asia e Oceania).
  • (6) A seguito della riorganizzazione aziendale il Marocco dal 2018 è considerato all'interno del perimetro Africa, Asia e Oceania.
  • (7) Sono considerati all'interno del perimetro i seguenti Paesi: India, Kenya, Sudafrica, Zambia, Indonesia, Australia, Marocco, Singapore, Giappone, Taiwan, Nuova Zelanda e Corea.
  • (8) Le Branch riportate nel 2017 sotto "Altro" sono state ridistribuite come definito sopra.
  • (9) Il dato include anche 14 contratti de obra (a progetto) per il 2019 e 2018 e 4 contratti di inserimento per il 2017 per l'America Latina.
  • (10) Il dato 2017 non è stato ricalcolato a seguito della riorganizzazione, dovuta allo spostamento di Panama, Guatemala e Costa Rica dal Nord America all'America Latina.
  • (11) Tasso di ingresso = Totale assunzioni/Totale forza lavoro.
  • (12) Tasso di turnover = Totale cessazioni/Totale forza lavoro.
  • (13) Dato previsionale a finire, in quanto la chiusura del processo di valutazione è stata posticipata al 2 maggio 2020 a causa dell'emergenza Covid-19. La riduzione rispetto al 2018 è dovuta all'esclusione dal processo di valutazione del personale della centrale di R-GRES, la cui cessione è in corso di completamento.
  • (14) Include la formazione relativa a privacy, anti-corruzione, relazioni con le comunità e diversity.
  • (15) Livello di inquadramento personale femminile = donne Manager + Middle Manager/totale Manager + Middle Manager.
  • (16) L'incidenza è calcolata sul totale dipendenti, non sul totale della categoria di appartenenza.
  • (17) Il dato 2019 include solamente i procedimenti relativi al personale Enel e quello in pensione e non i procedimenti relativi a terze parti.

Comunità e condivisione di valore

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
203-1 INIZIATIVE A FAVORE
DELLA COMUNITÀ
Elargizioni per il sociale
- approccio LBG
Spesa in liberalità (1) (mln
euro)
4,6 5,7 10,3 -1,2 -20,7 Enel
Investimenti in comunità (mln
euro)
80,2 85,0 52,0 -4,8 -5,6 Enel
Iniziative commerciali a
impatto sociale
(mln
euro)
37,4 23,8 28,3 13,6 57,4 Enel
Iniziative di business
socialmente sostenibili
(mln
euro)
- - - - - Enel
Totale (spesa +
investimenti)
(mln
euro)
122,2 114,5 90,6 7,7 6,7 Enel
Enel Cuore Onlus
Progetti di solidarietà
sostenuti
da Enel Cuore (2)
(n.) 24 34 30 -10,0 -29,4 Italia
Somme erogate a Enel
Cuore Onlus da società
del Gruppo Enel
(mln
euro)
5,5 5,4 5,8 0,1 1,9 Italia
Quote associative (mln
euro)
0,3 0,3 0,3 - - Italia
Contributo straordinario
da associati (3)
(mln
euro)
5,0 5,0 5,5 - - Italia
Liberalità vincolate (mln
euro)
0,2 0,1 - 0,1 100,0 Italia
EU25 SICUREZZA PER LE
COMUNITÀ
Infortuni di terzi
Infortuni di terzi gravi
e mortali
(n.) 247 90 80 157,0 - Enel
- mortali (n.) 120 59 40 61,0 - Enel
- gravi (n.) 127 31 40 96,0 - Enel
Infortuni di terzi
per tipologia
Infortuni elettrici (%) 89,9 80,0 81,3 9,9 - Enel
Infortuni stradali contro
infrastrutture del Gruppo (4)
(%) 6,5 16,7 12,5 -10,2 - Enel
Infortuni per altre
cause (scivolamento,
caduta dall'alto, urto,
schiacciamento, taglio)
(%) 3,6 3,3 6,3 0,3 - Enel

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Cause di infortunio
elettrico
Attività edili in prossimità
di linee
(%) 62,6 52,8 24,6 9,8 - Enel
Tentativi di furto (%) 15,8 29,2 27,7 -13,4 - Enel
Altro (5) (%) 21,6 18,1 47,7 3,5 - Enel

(1) La voce comprende i contributi erogati a Enel Cuore nel corso degli anni.

(2) I dati 2018 sono stati aggiornati.

(3) Come avvenuto per le precedenti annualità, l'importo di 5 milioni di euro indicato per il 2019 si riferisce alla somma complessiva destinata a Enel Cuore Onlus, a titolo di "Contributo straordinario 2019", da alcune delle società associate della stessa (E-Distribuzione SpA, Enel Energia SpA, Enel Produzione SpA, Enel Italia Srl, Enel Green Power SpA). Alla data del 31 dicembre 2019 l'importo effettivamente erogato da parte delle medesime società è pari a 679.000 euro, l'erogazione dei restanti 3.321.000 euro avverrà nel 2020. I dati 2017 sono stati riclassificati.

(4) I dati 2017 sono stati aggiornati.

(5) Prevalentemente per contatto accidentale con fili metallici, lavori agricoli, attività di taglio piante e altro.

Innovazione e digitalizzazione

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
DMA
EU
Ricerca e innovazione
Innovazione tecnologica (1) (mln
euro)
84 135 94 -50 -37,4 Enel
Personale di ricerca (2) (n.) 472 462 409 10 2,2 Enel
PROMOZIONE
DELL'EFFICIENZA
ENERGETICA
Utenti finali (n.) 73.258.840 72.945.664 65.482.627 313.175 0,4 Enel
Utenti finali con smart
meter attivi (3)
(n.) 44.668.538 43.770.085 42.622.169 898.453 2,1 Enel
Utenti finali con smart
meter attivi/Utenti finali
(%) 61,0 60,0 65,1 1,0 - Enel

(1) Gli investimenti in Ricerca e Innovazione hanno riguardato per circa il 40% la Linea Global Power Generation e per circa il 49% la Linea Infrastrutture e Reti.

(2) Il dato 2017 è stato riclassificato.

(3) Quota 2019 smart meter 2.0 pari a 13,1 milioni.

Salute e sicurezza sul lavoro

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
SAFETY (1)
Tasso di infortuni (Lost
Time Injuries Frequency
Rate, LTIFR) (2) personale
Enel
(i) 0,18 0,19 0,24 -0,01 -5,3 Enel
Tasso di infortuni (Lost
Time Injuries Frequency
Rate, LTIFR) (2) personale
ditte appaltatrici
(i) 0,13 0,17 0,19 -0,04 -23,5 Enel
Personale Enel
403-9 Numero di infortuni
mortali e indice di
frequenza (3)
Numero di infortuni
mortali
(n.) 1 1 2 - - Enel
Infortuni mortali per
area geografica
Italia (n.) - - - - - Italia
Iberia (4) (n.) 1 - 1 1 - Iberia
America Latina (n.) - 1 1 -1 -100,0 America Latina
Nord America (n.) - - - - - Nord America
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(n.) - - - - - Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Africa, Asia e Oceania (n.) - - - - - Africa, Asia e
Oceania
Indice di frequenza
degli infortuni mortali
(i) 0,008 0,009 0,018 -0,001 -11,2 Enel
Indice di frequenza
degli infortuni mortali
per area geografica
Italia (i) - - - - - Italia
Iberia (4) (i) 0,059 - 0,060 0,059 - Iberia
America Latina (i) - 0,034 0,037 -0,034 -100,0 America Latina
Nord America (i) - - - - - Nord America
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(i) - - - - - Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Africa, Asia e Oceania (i) - - - - - Africa, Asia e
Oceania
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Numero di infortuni
"High Consequence" (5)
(esclusi i mortali) e indice
di frequenza (6)
Numero di infortuni
"High Consequence"
(n.) 3 5 1 -2 -40,0 Enel
Numero di infortuni
"High Consequence"
per area geografica
Italia (n.) 2 3 1 -1 -33,3 Italia
Iberia (4) (n.) - - - - - Iberia
America Latina (n.) - 2 - -2 -100,0 America Latina
Nord America (n.) - - - - - Nord America
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(n.) 1 - - 1 - Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Africa, Asia e Oceania (n.) - - - - - Africa, Asia e
Oceania
Indice di frequenza
degli infortuni "High
Consequence"
(i) 0,023 0,044 0,009 -0,020 -46,7 Enel
Indice di frequenza
degli infortuni "High
Consequence" per area
geografica
Italia (i) 0,037 0,055 0,018 -0,018 -32,0 Italia
Iberia (4) (i) - - - - - Iberia
America Latina (i) - 0,069 - -0,069 -100,0 America Latina
Nord America (i) - - - - - Nord America
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(i) 0,094 - - 0,094 - Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Africa, Asia e Oceania (i) - - - - - Africa, Asia e
Oceania
Numero di infortuni
totali (7) e indice di
frequenza (8)
Numero di infortuni (n.) 116 108 133 8 7,4 Enel
Infortuni per area
geografica
Italia (n.) 59 60 68 -1 -1,7 Italia
Iberia (4) (n.) 6 6 5 - - Iberia
America Latina (n.) 46 41 57 5 12,2 America Latina
Nord America (n.) - - 1 - - Nord America
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(n.) 5 1 2 4 - Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Africa, Asia e Oceania (n.) - - - - - Africa, Asia e
Oceania
Indice di frequenza
infortuni
(i) 0,899 0,943 1,199 -0,044 -4,7 Enel

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Indice di frequenza per
area geografica
Italia (i) 1,106 1,104 1,237 0,002 0,1 Italia
Iberia (4) (i) 0,352 0,366 0,300 -0,014 -3,7 Iberia
America Latina (i) 1,049 1,408 2,108 -0,359 -25,5 America Latina
Nord America (i) - - 0,673 - - Nord America
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(i) 0,472 0,097 0,193 0,375 - Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Africa, Asia e Oceania (i) - - - - - Africa, Asia e
Oceania
Ore lavorate (n.) 129.068.627 114.552.443 110.927.204 14.516.184 12,7 Enel
403-9 Personale ditte
appaltatrici
Numero di infortuni
mortali e indice di
frequenza (2)
Numero di infortuni
mortali (9)
(n.) 6 7 11 -1 -14,3 Enel
Infortuni mortali per
area geografica
Italia (n.) 1 2 3 -1 -50,0 Italia
Iberia (4) (n.) - - - - - Iberia
America Latina (n.) 4 5 7 -1 -20,0 America Latina
Nord America (n.) - - - - - Nord America
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(n.) 1 - 1 1 - Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Africa, Asia e Oceania (n.) - - - - - Africa, Asia e
Oceania
Indice di frequenza
degli infortuni mortali
(i) 0,022 0,030 0,051 -0,008 -25,3 Enel
Indice di frequenza
degli infortuni mortali
per area geografica
Italia (i) 0,024 0,049 0,078 -0,025 -51,0 Italia
Iberia (4) (i) - - - - - Iberia
America Latina (i) 0,026 0,038 0,058 -0,012 -32,4 America Latina
Nord America (i) - - - - - Nord America
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(i) 0,061 - 0,073 0,061 - Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Africa, Asia e Oceania (i) - - - - - Africa, Asia e
Oceania
Numero di infortuni
"High Consequence" (5)
(esclusi i mortali) e indice
di frequenza (6)
Numero infortuni "High
Consequence"
(n.) 16 13 12 3 23,1 Enel
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Numero di infortuni
"High Consequence"
per area geografica
Italia (n.) 5 2 7 3 - Italia
Iberia (4) (n.) 2 4 2 -2 -50,0 Iberia
America Latina (n.) 6 7 2 -1 -14,3 America Latina
Nord America (n.) 3 - - 3 - Nord America
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(n.) - - 1 - - Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Africa, Asia e Oceania (n.) - - - - - Africa, Asia e
Oceania
Indice di frequenza
degli infortuni "High
Consequence"
(i) 0,059 0,055 0,056 0,004 7,2 Enel
Indice di frequenza
degli infortuni "High
Consequence" per area
geografica
Italia (i) 0,120 0,049 0,183 0,071 - Italia
Iberia (4) (i) 0,048 0,101 0,058 -0,053 -52,2 Iberia
America Latina (i) 0,038 0,053 0,016 -0,015 -27,6 America Latina
Nord America (i) 0,314 - - 0,314 - Nord America
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(i) - - 0,073 - - Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Africa, Asia e Oceania (i) - - - - - Africa, Asia e
Oceania
Numero di infortuni
totali (7) e indice di
frequenza (8)
Numero infortuni (n.) 176 205 209 -29 -14,1 Enel
Infortuni per area
geografica
Italia (n.) 42 56 60 -14 -25,0 Italia
Iberia (4) (n.) 32 34 34 -2 -5,9 Iberia
America Latina (n.) 90 111 100 -21 -18,9 America Latina
Nord America (n.) 7 1 10 6 - Nord America
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(n.) 5 3 5 2 66,7 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Africa, Asia e Oceania (n.) - - - - - Africa, Asia e
Oceania
Indice di frequenza
infortuni
(i) 0,653 0,873 0,969 -0,220 -25,2 Enel
Indice di frequenza per
area geografica
Italia (i) 1,008 1,367 1,570 -0,359 -26,3 Italia
Iberia (4) (i) 0,772 0,859 0,990 -0,087 -10,1 Iberia
America Latina (i) 0,574 0,838 0,823 -0,264 -31,5 America Latina
Nord America (i) 0,733 0,276 1,410 0,457 - Nord America

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Europa e Affari Euro
Mediterranei
(i) 0,304 0,175 0,365 0,129 73,7 Europa e
Affari Euro
Mediterranei
Africa, Asia e Oceania (i) - - - - - Africa, Asia e
Oceania
Ore lavorate (n.) 269.484.178 234.755.218 215.608.456 34.728.960 14,8 Enel
DITTE APPALTATRICI
EU 18 Formazione su salute e
sicurezza
Dipendenti di
ditte appaltatrici
e subappaltatrici
che hanno seguito
attività di formazione
e informazione sulla
sicurezza
(%) 100 100 100 - - Enel
Attività di costruzione (%) 100 100 100 - - Enel
Attività operative e di
manutenzione
(%) 100 100 100 - - Enel
Attività operative (%) 100 100 100 - - Enel
Attività di manutenzione (%) 100 100 100 - - Enel

(1) Gli indici e i dati relativi al 2018 riportati nel presente capitolo non comprendono le società acquisite nel corso del 2018 (Eletropaulo, YouSave, Empresa de Alumbrado Eléctrico de Ceuta ed Empresa de Alumbrado Eléctrico de Ceuta Distribución), per le quali, dato il ridotto arco temporale dall'acquisizione, si è ritenuto di avviare il relativo consolidamento a partire dall'esercizio 2019, al fine di consentire l'allineamento dei sistemi e delle relative procedure di rendicontazione.

(2) Il LTIFR (Lost Time Injuries Frequency Rate) viene calcolato rapportando il numero di infortuni alle ore lavorate*200.000.

(3) Tale indice viene calcolato rapportando il numero di infortuni mortali alle ore lavorate/1.000.000.

(4) Nel 2019 e 2018 Iberia include Spagna e Portogallo. Nel 2017 include Spagna, Portogallo e Marocco.

(5) Somma di:

  • infortuni che al 31 dicembre 2019 risultano avere più di 6 mesi di assenza dal lavoro;

  • infortuni che al 31 dicembre 2019 risultano ancora aperti e che sono considerati gravi (prima prognosi > 30 giorni);

  • infortuni categorizzati come "Life Changing Accidents" (LCA), a prescindere dai giorni di assenza dal lavoro a essi relativi.

(6) Tale indice viene calcolato rapportando il numero di infortuni "High Consequence" alle ore lavorate/1.000.000.

(7) Include tutti gli eventi infortunistici (anche quelli con 3 o meno giorni di assenza).

  • (8) Tale indice viene calcolato rapportando il numero di infortuni alle ore lavorate/1.000.000.
  • (9) Considerando tutte le aree in cui il Gruppo opera e le attività gestite, comprese le società consolidate con metodo equity e le società per le quali è stato applicato il meccanismo di BSO (Build, Sell and Operate), nel 2018 il valore totale degli infortuni mortali è pari a 8.

Catena di fornitura sostenibile

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
NATURA FORNITORI
Numero fornitori con
cui è stato stipulato
un nuovo contratto
nell'anno
(n.) 29.370 31.434 31.329 -2.064 -6,6 Enel
102-8 Organico ditte
appaltatrici e
subappaltatrici (1)
(n.) 153.116 133.384 122.505 19.732 14,8 Enel
Ore di formazione e
informazione personale
appaltatore (2)
(n.) 860.732 885.938 822.173 -25.206 -2,8 Enel
Giorni FTE lavorati
da dipendenti di
ditte appaltatrici e
subappaltatrici
(.000 g) 33.686 29.344 26.951 4.341 14,8 Enel
Attività di costruzione (.000 g) 10.052 7.435 8.368 2.617 35,2 Enel
Attività operative e di
manutenzione
(.000 g) 23.633 21.909 18.583 1.724 7,9 Enel
- di cui attività operative (.000 g) 7.090 6.573 5.575 517 7,9 Enel
- di cui attività di
manutenzione
(.000 g) 16.543 15.337 13.008 1.207 7,9 Enel
Concentrazione fornitori
di materiali e servizi
(top 15)
(%) 41,3 41,3 47,6 - - Enel
204-1 Fornitori locali di
materiali e servizi (3)
Fornitori locali con
contrattualizzato > 1 mln
euro
(n.) 1.167 1.403 1.143 -236 -16,8 Enel
Fornitori esteri con
contrattualizzato > 1 mln
euro
(n.) 157 197 158 -40 -20,3 Enel
Spesa vs fornitori locali
con contrattualizzato > 1
mln euro
(mln
euro)
9.169 11.173 8.288 -2.004 -17,9 Enel
Spesa vs fornitori esteri
con contrattualizzato > 1
mln euro
(mln
euro)
1.131 1.912 707 -781 -40,8 Enel
Concentrazione spesa su
fornitori locali
(%) 88,0 85,4 92,1 2,6 - Enel
Concentrazione spesa su
fornitori esteri
(%) 12,0 14,6 7,9 -2,6 - Enel
Approvvigionamenti e
combustibili
Acquisti materiali e
servizi
(mln
euro)
14.375 15.073 10.683 -698 -4,6 Enel

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Forniture (mln
euro)
5.245 5.726 2.829 -481 -8,4 Enel
Lavori (mln
euro)
3.702 3.656 3.713 46 1,3 Enel
Servizi (mln
euro)
5.428 5.691 4.141 -263 -4,6 Enel
Acquisti combustibili (4) (mln
euro)
3.898 4.629 4.193 -731 -15,8 Enel
Gas (mln
euro)
1.952 2.024 1.567 -73 -3,6 Enel
Olio (mln
euro)
970 906 803 64 7,0 Enel
Carbone/Lignite/Biomassa (mln
euro)
976 1.698 1.824 -722 -42,5 Enel
Strumenti di gestione
Qualificazioni attive (n.) 8.198 6.300 6.755 1.898 30,1 Enel
Gare online su totale
delle gare
(%) 77,8 62,9 61,1 14,9 - Enel
Acquisto online sul
totale acquisti
(%) 69,5 71,1 57,0 -1,6 - Enel
Ricorso al prescritto (%) 18,1 15,4 21,3 2,7 - Enel
103-2 Contenzioso vs fornitori
Totale procedimenti (n.) 467 465 469 2 0,4 Enel
Incidenza del
contenzioso passivo
(%) 80,7 77,8 85,1 2,9 - Enel

(1) Calcolato in FTE (Full Time Equivalent).

(2) Il dato comprende corsi di formazione e informazione relativi alla salute e sicurezza erogati dal personale Enel per accedere ai cantieri e/o ai siti operativi del Gruppo.

(3) Per "fornitori locali" si intendono quei fornitori con sede legale nel Paese in cui è stato emesso il contratto di fornitura.

(4) I dati 2018 sono stati ricalcolati.

Governance solida

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
102-5 AZIONISTI
Composizione base
azionaria
Investitori (1)
Ministero dell'Economia e
delle Finanze
(%) 23,6 23,6 23,6 - - Enel SpA
Investitori istituzionali (%) 60,3 57,6 57,5 2,7 - Enel SpA
Azionisti retail (%) 16,1 18,8 18,9 -2,7 - Enel SpA
Localizzazione
investitori istituzionali
Italia (%) 5,8 6,8 7,4 -1,0 - Enel SpA
UK (%) 13,7 16,0 18,3 -2,3 - Enel SpA
Resto d'Europa (%) 26,2 28,9 27,3 -2,7 - Enel SpA
Nord America (%) 46,7 40,9 38,9 5,8 - Enel SpA
Resto del mondo (%) 7,6 7,4 8,1 0,2 - Enel SpA
Indice di concentrazione
(Top 50)
(%) 39,4 37,6 37,0 1,8 - Enel SpA
Stile investimento
investitori istituzionali
Long Only (%) 73,0 83,4 71,4 -10,4 - Enel SpA
Index (%) 12,9 9,3 13,1 3,6 - Enel SpA
Hedge (%) 0,8 6,9 0,8 -6,1 - Enel SpA
Altro (%) 13,3 0,4 14,7 12,9 - Enel SpA
Investitori socialmente
responsabili
Presenza SRI (n.) 182 169 160 13 7,7 Enel SpA
Azioni Enel detenute da
Fondi SRI
(mln) 1.095 1.064 878 31 2,9 Enel SpA
Peso dei fondi SRI
nell'azionariato
istituzionale (2)
(%) 20,1 20,6 16,9 -0,5 - Enel SpA
Localizzazione
investitori SRI (3)
Italia (%) 5,3 1,4 1,4 3,9 - Enel SpA
UK (%) 11,4 13,2 13,2 -1,8 - Enel SpA
Resto d'Europa (%) 42,3 51,0 51,0 -8,7 - Enel SpA
Nord America (%) 36,7 32,8 32,8 3,9 - Enel SpA
Resto del mondo (%) 4,3 1,6 1,6 2,7 - Enel SpA

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Performance del titolo
Performance finanziaria
del titolo (4)
Enel (%) 40,2 -1,7 22,5 41,9 - Enel SpA
FTSEMib (%) 28,3 -16,1 13,6 44,4 - Enel SpA
Endesa (%) 21,1 11,6 -11,3 9,5 - Endesa
Enel Américas (formerly
Enersis)
(%) 36,3 -10,6 27,2 46,9 - Enel Américas
Enel Chile (%) 5,3 -8,0 19,5 13,3 - Enel Chile
Enel Russia (%) -9,1 -30,0 46,7 20,9 - Enel Russia
Ibex 35 (%) 12,6 -15,4 7,5 28,0 - Enel SpA
MICEX (%) 29,3 11,8 -5,5 17,5 - Enel SpA
IPSA (%) -8,5 -8,3 34,0 -0,2 - Enel SpA
Dividend Yield (5)
Enel (%) 4,6 5,6 4,5 -1,0 - Enel SpA
A2A (%) 4,6 3,7 2,9 0,9 - Enel SpA
Centrica (%) 13,4 8,9 9,6 4,5 - Enel SpA
Iberdrola (%) 3,8 4,7 4,6 -0,9 - Enel SpA
RWE (%) 2,6 3,7 0,9 -1,1 - Enel SpA
E.ON (%) 5,2 5,0 2,4 0,2 - Enel SpA
Engie (ex GDF-Suez) (%) 5,6 6,0 7,0 -0,4 - Enel SpA
EdF (%) 4,8 2,2 7,5 2,6 - Enel SpA
EdP (%) 4,9 6,2 6,6 -1,3 - Enel SpA
Enel nei principali indici
borsistici mondiali
FTSE Italia All Share (%) 13,2 12,1 10,0 1,1 - Enel SpA
BEELECT (%) 14,8 13,7 13,5 1,1 - Enel SpA
Enel nell'indice
di sostenibilità
FTSE4GOOD
(i) Yes Yes Yes - - Enel SpA
Presenza Enel nel DJSI (i) Yes Yes Yes - - Enel SpA
Ritorno per l'azionista
EPS (cent
euro)
47 40 36 7 17,5 Enel SpA
TSR dall'IPO (cumulato) (%) 212,7 112,4 106,1 100,3 - Enel SpA
TSR dall'IPO
(annualizzato)
(%) 5,8 4,0 4,1 1,8 - Enel SpA
TSR ultimi 2 anni
(cumulato)
(%) 51,7 31,4 42,8 20,3 - Enel SpA
TSR ultimi 2 anni
(annualizzato)
(%) 23,2 14,7 19,5 8,5 - Enel SpA
Comunicazione agli
azionisti
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
102-43 Richieste di informazioni
azionisti retail (6)
(n.) 41 75 85 -34 -45,3 Enel SpA
FINANZIATORI
Debito
Indebitamento
complessivo
(mln
euro)
45.175 41.089 37.410 4.086 9,9 Enel
Debt to Equity (i) 1,0 0,9 0,7 0,1 6,7 Enel
Rating
S&P (i) BBB+ BBB+ BBB+ - - Enel
Outlook (i) Stable Outlook Stable Outlook Stable Outlook - - Enel
Moody's (i) Baa2 Baa2 Baa2 - - Enel
Outlook (i) Positive Stable Outlook Stable Outlook - - Enel
Fitch (i) A- A- BBB+ - - Enel
Outlook (i) Stable Outlook Stable Outlook Stable Outlook - - Enel
405-1 CORPORATE
GOVERNANCE
Consiglio di
Amministrazione
Componenti del CdA per
tipologia
(i) 9 9 9 - - Enel SpA
Membri esecutivi (n.) 1 1 1 - - Enel SpA
Membri non esecutivi (n.) 8 8 8 - - Enel SpA
- di cui indipendenti (7) (n.) 7 7 7 - - Enel SpA
Presenza di consiglieri
espressi dai soci di
minoranza
(n.) 3 3 3 - - Enel SpA
Donne nei CdA del
Gruppo
Donne nel CdA di Enel
SpA
(n.) 3 3 3 - - Enel SpA
Donne nel CdA delle
società del Gruppo
(n.) 181 215 200 -34 -15,8 Enel
Componenti del CdA per
fasce di età
Inferiore a 30 anni (%) - - - - - Enel SpA
Da 30 a 50 anni (%) - 11 11 -11 - Enel SpA
Oltre 50 anni (%) 100 89 89 11 - Enel SpA
Riunioni CdA (n.) 14 18 15 -4 -22,2 Enel SpA
ETHICAL AUDITING
103-2 Attuazione del Codice
Etico
Segnalazioni ricevute
per tipologia di
stakeholder
(n.) 166 144 123 22 15,3 Enel
Da stakeholder interni (n.) 30 25 21 5 20,0 Enel
Da stakeholder esterni (n.) 23 40 34 -17 -42,5 Enel
Anonime (n.) 113 79 68 34 43,0 Enel

GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Segnalazioni ricevute
per stakeholder leso o
potenzialmente leso
(n.) 166 144 123 22 15,3 Enel
Azionista (n.) 66 67 51 -1 -1,5 Enel
Cliente (n.) 7 12 27 -5 -41,7 Enel
Dipendente (n.) 69 45 26 24 53,3 Enel
Collettività (n.) 9 3 3 6 - Enel
Fornitori (n.) 15 17 16 -2 -11,8 Enel
Segnalazioni ricevute
per status
(n.) 166 144 123 22 15,3 Enel
Segnalazioni in corso di
valutazione
(n.) 7 7 - - - Enel
Segnalazioni per cui non
è stata accertata una
violazione
(n.) 123 107 92 16 15,0 Enel
Segnalazioni per cui
è stata accertata una
violazione
(n.) 36 30 31 6 20,0 Enel
Segnalazioni relative a
episodi di
(n.) 166 144 123 22 15,3 Enel
Conflitto di interessi/
Corruzione
(n.) 35 33 27 2 6,1 Enel
Appropriazione indebita (n.) 34 42 53 -8 -19,0 Enel
Pratiche di lavoro (n.) 74 38 22 36 94,7 Enel
Comunità e società (n.) 3 - 1 3 - Enel
Altre motivazioni (n.) 20 31 20 -11 -35,5 Enel
Violazioni accertate,
classificate per
stakeholder leso (8)
(n.) 36 31 31 5 16,1 Enel
Azionista (n.) 18 19 12 -1 -5,3 Enel
Cliente (n.) 1 - 6 1 - Enel
Dipendente (n.) 10 8 8 2 25,0 Enel
Collettività (n.) 2 - 2 2 - Enel
Fornitori (n.) 5 4 3 1 25,0 Enel
103-2;
406-1
Violazioni relative a
episodi di (8)
(n.) 36 31 31 5 16,1 Enel
205-3 Conflitto di interessi/
Corruzione (9)
(n.) 8 10 7 -2 -20,0 Enel
Appropriazione indebita (n.) 11 7 15 4 57,1 Enel
Pratiche di lavoro (n.) 11 8 6 3 37,5 Enel
Comunità e società (n.) - - 1 - - Enel
Altre motivazioni (n.) 6 6 2 - - Enel
Violazioni accertate per
conflitto di interessi/
corruzione, per Paese
(n.) 8 10 7 -2 -20,0 Enel
Argentina (n.) - 1 - -1 -100,0 Argentina
Brasile (n.) 2 1 1 1 100,0 Brasile
Cile (n.) 2 4 1 -2 -50,0 Cile
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Colombia (n.) 1 1 2 - - Colombia
Italia (n.) - 1 2 -1 -100,0 Italia
Perù (n.) 1 - - 1 - Perù
Romania (n.) 1 - - 1 - Romania
Russia (n.) - 2 - -2 -100,0 Russia
Spagna (n.) 1 - 1 1 - Spagna
Azioni intraprese in
risposta a episodi di
conflitto di interesse/
corruzione
(n.) 11 13 9 -2 -15,4 Enel
di cui: azioni intraprese nei
confronti dei dipendenti
in risposta a episodi di
violazione per conflitto di
interesse/corruzione
7 7 6 - - Enel
di cui: azioni intraprese nei
confronti degli appaltatori
in risposta a episodi di
violazione per conflitto di
interessi/corruzione
4 6 3 -2 -33,3 Enel
Accordi significativi
di investimento che
includono clausole sui
diritti umani
(n.) 4 9 6 -5 -55,6 Enel
Percentuale di
accordi significativi
di investimento che
includono clausole sui
diritti umani
(%) 100 100 100 - - Enel
RAPPORTI
ISTITUZIONALI
201-4 Finanziamenti a fondo
perduto (10)
Finanziamenti a fondo
perduto erogati nel
periodo per area
geografica
(mln
euro)
10,4 83,2 66,7 -72,8 -87,5 Enel
Italia (mln
euro)
8,6 81,8 64,6 -73,2 -89,5 Italia
Spagna (mln 1,7 0,9 0,6 0,8 88,9 Spagna
Brasile euro)
(mln
euro)
- - - - - Brasile
Colombia (mln
euro)
0,1 0,5 1,5 -0,4 -80,0 Colombia
Cile (mln
euro)
- - - - - Cile
Finanziamenti a fondo
perduto ricevuti per
destinazione
Reti energetiche (%) 35,7 88,8 90,9 -53,1 - Enel
R&D (%) 59,3 1,3 4,3 58,0 - Enel
Rinnovabile (%) 1,8 2,4 3,8 -0,6 - Enel
Formazione (%) - - - - - Enel
Altro (%) 3,2 7,6 1,0 -4,4 - Enel

Numero progetti
(n.)
38
88
42
-50
-56,8
che hanno ricevuto
erogazioni
Finanziamenti concessi
dalla BEI e altri
Debito residuo
(mln
finanziamenti BEI e altri
6.561
6.279
4.983
282
4,5
euro)
per area geografica
(mln
Italia
3.763
3.760
3.608
3
0,1
euro)
Estero (America Latina,
(mln
Spagna, Slovacchia,
2.798
2.519
1.375
279
11,1
euro)
Russia, Romania)
Debito residuo
finanziamenti BEI e altri
per destinazione
Reti energetiche
(%)
37,5
66,9
66,7
-29,4
-
R&D
(%)
51,8
0,1
0,1
51,7
-
Rinnovabile
(%)
5,6
29,7
24,7
-24,1
-
Formazione
(%)
-
-
-
-
-
Altro
(%)
5,1
3,2
8,5
1,9
-
Numero progetti in
corso approvati con
(n.)
128
171
123
-43
-25,1
finanziamenti BEI e altri
(mln
Gettito fiscale
2.069
3.168
3.273
-1.099
-34,7
euro)
IRES, IRAP e altre
(mln
665
1.076
1.264
-411
-38,2
imposte
euro)
(mln
Imposte estere
171
775
618
-604
-77,9
euro)
(mln
Altre imposte e tasse
1.062
1.150
1.222
-88
-7,7
euro)
Canoni al netto contributi
(mln
171
167
169
4
2,4
ricevuti
euro)
Policy Influence
Lobbying, rappresentanze
(euro)
-
-
-
-
-
di interessi e simili
Contributi erogati a
favore di campagne,
organizzazioni/candidati
(euro)
-
-
-
-
-
politici locali, regionali e
nazionali
Contributi in favore di
-405.555
-4,9
associazioni di categoria e
(euro)
7.882.037
8.287.592
8.991.413
datoriali
Altri contributi (per
esempio, spese relative
(euro)
-
-
-
-
-
a votazioni o referendum
elettorali)
Totale contributi e altre
(euro)
7.882.037
8.287.592
8.991.413
-405.555
-4,9
spese (11)
GRI/
EUSS
KPI UM Dicembre 2019 Dicembre 2018 Dicembre 2017 2019-2018 % Perimetro
Enel
Enel
Italia
Enel
Enel
Enel
Enel
Enel
Enel
Enel
Enel
Enel
Enel
Enel
Enel
Enel
Enel
Enel
Enel
Enel

(1) L'investitore istituzionale è un soggetto che, su specifico mandato, ovvero per conto proprio, svolge attività di investimento mobiliare e/o immobiliare in modo continuativo e professionale. Si annoverano nella categoria: i fondi comuni di investimento, i fondi pensione, gli hedge fund, le banche di investimento e di affari, le società di assicurazione.

(2) Calcolato come rapporto tra numero di azioni detenute da investitori SRI identificati e numero di azioni detenute da investitori istituzionali identificati.

(3) Gli investitori SRI sono investitori che dichiarano di integrare i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nell'analisi finanziaria tradizionale al

fine di indirizzare le loro scelte di investimento (l'integrazione di almeno un criterio ESG e l'adesione ai princípi internazionali sanciti da organizzazioni quali UNPRI, UKSIF, EUROSIF sono tra i fattori chiave per poter classificare un investitore come SRI).

  • (4) Calcolato come differenza tra la quotazione dell'ultimo giorno di Borsa dell'anno n e la quotazione di Borsa dell'anno n-1.
  • (5) Fonte: Bloomberg and Company Filings.
  • (6) Sono state considerate solo le richieste pervenute e non anche le risposte fornite.
  • (7) I Consiglieri indipendenti da Testo Unico della Finanza sono 8 (compreso il Presidente). Quelli indipendenti da Codice di Autodisciplina sono 7 in quanto il Codice non consente di considerare indipendente il Presidente, essendo questi "esponente di rilievo" della società.
  • (8) Nel corso del 2019 si è conclusa l'analisi delle segnalazioni ricevute nel 2018, per tale ragione il numero delle violazioni accertate relative all'anno 2018 è stato riclassificato da 30 a 31. La violazione aggiuntiva è da ascrivere a motivi di rispetto delle norme di legge in materia di straordinari da parte di un fornitore.
  • (9) La corruzione consiste nell'abuso di potere conferito con finalità di guadagno privato e può essere istigato da individui nel settore pubblico o privato. Qui viene interpretato includendo pratiche di corruzione quali tangenti, frode, estorsione, collusione, conflitto d'interessi e riciclaggio di denaro.
  • (10) I finanziamenti a fondo perduto non hanno un andamento né lineare né prevedibile, mentre nel 2018 è stato accordato un grant con un incasso rilevante nel 2019 ciò non è avvenuto, sono stati definiti solo progetti di minor rilievo.
  • (11) Con riferimento ai dati dell'anno 2016, il totale dei contributi in favore di associazioni di categoria e datoriali ammonta a 8.287.592 euro.

GRI Content Index

GRI Standards Disclosure Page number(s) Omission
and/or URL(s) Part Omitted Reason Explanation
GRI 101: Foundation 2016
General Disclosures
ORGANIZATIONAL PROFILE
102-1 Name of the organization 236
102-2 Activities, brands, products
and services
8-9
102-3 Location and headquarters 236
102-4 Location of operations 8-9
102-5 Ownership and legal form 8-9; 196; 236; Indicatori di
performance, sez. Governance
solida
102-6 Markets served 8-9; Indicatori di performance,
sez. Infrastrutture, ecosistemi
e piattaforme
102-7 Scale of the organization 8-9; 26; 78; 168-169; Indicatori
di performance, sez. At a
Glance, Le nostre persone e il
loro valore
102-8 Information on employees Indicatori di performance, sez.
and other workers At a Glance, Le nostre persone
e il loro valore
102-9 Supply chain 156-157; 164
102-10 Significant changes to the
organization and its supply chain
156; 244
102-11 Precautionary Principle or 14; 202
GRI 102: General approach
Disclosures 2016 102-12 External initiatives 43-44; 212-213; 222
102-13 Membership of
associations
43-44; 212-213
STRATEGY
102-14 Statement from senior
decision-maker
5
102-15 Key impacts, risks, and 8-10; 14-18; 20-21; 24-25; 34-
opportunities 39; 45-47; 53-55; 74-77; 90-93;
106-107; 124-127; 142- 145;
152-155; 166-167; 172; 190-193;
ETHICS AND INTEGRITY 197-199; 202-208; 222-223
102-16 Values, principles,
standards, and norms of behavior 85-86; 224-225
102-17 Mechanisms for advice
and concerns about ethics
83-84; 224-225
GOVERNANCE
102-18 Governance structure 12-13; 48-50; 196-199
102-19 Delegating authority 12-13; 48-50; 196-199
102-20 Executive-level
responsibility for economic,
environmental, and social topics
12-13; 48-50; 196-199
102-21 Consulting stakeholders
on economic, environmental, and
social topics
194-199
Disclosure Page number(s)
and/or URL(s)
Omission
GRI Standards Part Omitted Reason Explanation
102-22 Composition of the 196-199; Indicatori di
highest governance body and its performance,
committees sez. Governance solida
102-23 Chair of the highest 196-199
governance body
102-24 Nominating and selecting
the highest governance body
196-199
102-25 Conflicts of interest 200-201; 222-224
102-26 Role of highest
governance body in setting 12-13; 48-50; 194; 196-199
purpose, values, and strategy
102-27 Collective knowledge of
highest governance body 194; 197-199
102-28 Evaluating the highest
governance body's performance 197-206
102-29 Identifying and managing
economic, environmental, and 12-15; 48-50; 200-206
social impacts
102-30 Effectiveness of risk 14-15; 48-50; 200-206
management processes
102-32 Highest governance
body's role in sustainability
reporting
12-13; 196-199
102-33 Communicating critical
concerns 197-199; 222-224
102-35 Remuneration policies 48-49; 199-200
102-36 Process for determining
remuneration
48-49; 199-200
STAKEHOLDER ENGAGEMENT
102-40 List of stakeholder groups 16-19; 239-241
102-41 Collective bargaining Indicatori di performance, sez.
GRI 102: General Le nostre persone e il loro
Disclosure 2016 agreements valore
102-42 Identifying and selecting
stakeholders 27; 108-111; 115-120; 239-241
19; 27; 83-85; 99; 108-111;
102-43 Approach to stakeholder 115-120; 194; 240; Indicatori di
engagement performance, sez. Infrastrutture,
ecosistemi e piattaforme, sez.
Governance solida
16-19; 27; 83-85; 108-111; 115-
102-44 Key topics and concerns
raised
120; Indicatori di performance,
sez. Infrastrutture, ecosistemi
e piattaforme
REPORTING PRACTICES
102-45 Entities included in the
consolidated financial statements 234; 244-245
102-46 Defining report content 236-244
and topic boundaries
102-47 List of material topics 16-19; 236-244
102-48 Restatements of
information
236; 246-247
102-49 Changes in reporting 236; 246-247
102-50 Reporting period 236; 246-247
102-51 Date of most recent
report 236
102-52 Reporting cycle 236
102-53 Contact point for 236
questions regarding the report
102-54 Claims of reporting
in accordance with the GRI
237
Standards
Page number(s) Omission
GRI Standards Disclosure and/or URL(s) Part Omitted Reason Explanation
GRI 102: General 102-55 GRI content index 236; Content Index
Disclosure 2016 102-56 External assurance 245; 249-251
Material Topics
200 series (Economic topics)
ECONOMIC PERFORMANCE
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
27; 29-32; 203-206
GRI 103:
Management
103-2 The management approach
and its components
14-15; 24-25; 38-39; 46-47; 53-
65; 200-208
Approach 2016 103-3 Evaluation of the 14-15; 24-25; 38-39; 46-47; 53-
management approach 65; 200-208
201-1 Direct economic value Indicatori di performance, sez.
generated and distributed At a Glance
GRI 201: Economic
Performance 2016
201-2 Financial implications and
other risks and opportunities due
to climate change
14-15; 24-25; 38-39; 46-47; 53-
55; 200-208
201-4 Financial assistance Indicatori di performance, sez.
received from government Governance solida
PROCUREMENT PRACTICES
GRI 103: 103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
Management
Approach 2016
103-2 The management approach
and its components
156-165
103-3 Evaluation of the
management approach
156-165
GRI 204: 204-1 Proportion of spending on Indicatori di performance, sez.
Procurement
Practices 2016
local suppliers Catena di fornitura sostenibile
ANTI-CORRUPTION
103-1 Explanation of the material
GRI 103: topic and its boundary 16-19; 236-239
Management 103-2 The management approach
Approach 2016 and its components 200-208; 222-224
103-3 Evaluation of the
management approach 200-208; 222-224
205-2 Communication and
training about anti-corruption
policies and procedures
222-224
222-223; Indicatori di
GRI 205: Anti performance,
corruption 2016 sez. Governance solida
205-3 Confirmed incidents of Oltre a quanto riportato in
corruption and actions taken relazione alla segnalazioni al
Codice Etico non si segnalano
altri eventi da riportare
ANTI-COMPETITIVE BEHAVIOR
103-1 Explanation of the material 16-19; 236-239
GRI 103: topic and its boundary
103-2 The management approach
Management
Approach 2016
and its components 222-224
103-3 Evaluation of the
management approach
222-224
GRI 206: 206-1 Legal actions for anti Nel corso del 2019 si sono
Anti-competitive competitive behavior, anti-trust, registrate 29 azioni legali (19 in
Behavior 2016 and monopoly practices Italia, 5 in Iberia, 5 in Romania)
Page number(s) Omission
GRI Standards Disclosure and/or URL(s) Part Omitted Reason Explanation
300 series (Environmental topics)
MATERIALS
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
GRI 103: 103-2 The management approach
Management and its components 170-173
Approach 2016 103-3 Evaluation of the
management approach 170-173
301-1 Materials used by weight Indicatori di performance, sez.
GRI 301: Materials or volume Sostenibilità ambientale
2016 301-2 Recycled input materials Indicatori di performance, sez.
used Sostenibilità ambientale
ENERGY
103-1 Explanation of the material 16-19; 236-239
GRI 103: topic and its boundary
Management 103-2 The management approach 170-173; 177-178
Approach 2016 and its components
103-3 Evaluation of the 170-173; 177-178
management approach
302-1 Energy consumption within 70-71; 177-178; Indicatori di
the organization performance, sez. Sostenibilità
GRI 302:
Energy 2016
302-3 Energy intensity ambientale
177-178
302-4 Reduction of energy
consumption 177-178
WATER
103-1 Explanation of the material
GRI 103: topic and its boundary 16-19; 236-239
Management 103-2 The management approach
Approach 2016 and its components 170-173; 178-180
103-3 Evaluation of the
management approach 170-173; 178-180
303-1 Interactions with water as a 178-180
shared resource
GRI 303: Water and 303-2 Management of water 178-180
Effluents 2018 discharge-related impacts
303-3 Water withdrawal 72-73; 178-180
Indicatori di performance, sez.
Sostenibilità ambientale
BIODIVERSITY
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary 16-19; 236-239
GRI 103: 103-2 The management approach
Management
Approach 2016
and its components 170-173; 184-187
103-3 Evaluation of the 170-173; 184-187
management approach
304-4 IUCN Red List species and
GRI 304:
Biodiversity 2016
national conservation list species
with habitats in areas affected by
184-187
operations
EMISSIONS
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary 16-19; 236-239
GRI 103: 103-2 The management approach
Management
Approach 2016
and its components 66-67; 170-175
66-67; 175; Indicatori di
103-3 Evaluation of the
management approach
performance, sez. Sostenibilità
ambientale
Disclosure Page number(s)
and/or URL(s)
Omission
GRI Standards Part Omitted Reason Explanation
305-1 Direct (Scope 1) GHG
emissions
66-67; Indicatori di
performance, sez. Sostenibilità
305-2 Energy indirect (Scope 2)
GHG emissions
ambientale
66-67; Indicatori di
performance, sez. Sostenibilità
ambientale
GRI 305: Emissions
2016
305-3 Other indirect (Scope 3)
GHG emissions
66-67; Indicatori di
performance, sez. Sostenibilità
ambientale
305-4 GHG emissions intensity 8-9; 66-67; Indicatori di
performance, sez. Sostenibilità
ambientale
305-7 Nitrogen oxides (NOx
),
sulfur oxides (SOx
), and other
significant air emissions
175-177; Indicatori di
performance, sez. Sostenibilità
ambientale
EFFLUENTS AND WASTE
GRI 103: 103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
Management
Approach 2016
103-2 The management approach
and its components
170-173; 181-183
103-3 Evaluation of the
management approach
170-173; 181-183
GRI 306: Effluents 306-2 Waste by type and disposal 181-182; Indicatori di
performance, sez. Sostenibilità
and Waste 2016 method ambientale
ENVIRONMENTAL COMPLIANCE
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
GRI 103:
Management
103-2 The management approach
and its components
170-173; 191
Approach 2016 103-3 Evaluation of the
management approach
170-173; 191
GRI 307:
Environmental
Compliance 2016
307-1 Non-compliance with
environmental laws and
regulations
191; Indicatori di performance,
sez. Sostenibilità ambientale
SUPPLIER ENVIRONMENTAL ASSESSMENT
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
GRI 103:
Management
Approach 2016
103-2 The management approach
and its components
170-173
103-3 Evaluation of the
management approach
156-165; 170-173
GRI 308: Supplier
Environmental
Assessment 2016
308-1 New suppliers that were
screened using environmental
criteria
161
400 series (Social topics)
EMPLOYMENT
GRI 103: 103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
Management
Approach 2016
103-2 The management approach
and its components
94-96; 103-104
103-3 Evaluation of the
management approach
94-96; 103-104
GRI 401: Employment 401-1 New employee hires and 26; 94; Indicatori di
2016 employee turnover performance, sez. Le nostre
persone e il loro valore
GRI Standards Disclosure Page number(s) Omission
and/or URL(s) Part Omitted Reason Explanation
LABOR/MANAGEMENT RELATIONS
103-1 Explanation of the material
GRI 103: topic and its boundary 16-19; 236-239
Management 103-2 The management approach
Approach 2016 and its components 104-105
103-3 Evaluation of the
management approach 104-105
GRI 402: Labor/ 402-1 Minimum notice periods
Management regarding operational changes 104-105
Relations 2016
OCCUPATIONAL HEALTH AND SAFETY
103-1 Explanation of the material 16-19; 236-239
GRI 103: topic and its boundary
Management 103-2 The management approach 144-151
Approach 2016 and its components
103-3 Evaluation of the 144-151
management approach
403-1 Occupational health and
safety management system
144-151
403-2 Hazard identification,
risk assessment, and incident 144-151
investigation
403-3 Occupational health 144-151
services
403-4 Worker participation,
consultation, and communication 144-151
GRI 403: on occupational health and safety
Occupational Health 403-5 Worker training on
and Safety 2018 occupational health and safety 144-151
403-6 Promotion of worker health 144-151
403-7 Prevention and mitigation
of occupational health and 144-151
safety impacts directly linked by
business relationships
403-9 Work-related injuries 144-146; Indicatori di
performance, sez. Salute e
sicurezza sul lavoro
TRAINING AND EDUCATION
GRI 103:
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
Management 103-2 The management approach
Approach 2016 and its components 26; 97-98
103-3 Evaluation of the
management approach 26; 97-98
404-1 Average hours of training 26; 94; 97-98; Indicatori di
per year per employee performance, sez. Le nostre
GRI 404: Training and
education 2016
persone e il loro valore
404-3 Percentage of employees 26; 97-98; Indicatori di
receiving regular performance and performance, sez. Le nostre
career development reviews persone e il loro valore
DIVERSITY AND EQUAL OPPORTUNITY
103-1 Explanation of the material 16-19; 236-239
GRI 103:
Management
Approach 2016
topic and its boundary
103-2 The management approach
and its components
99-102; 199-201; 224
103-3 Evaluation of the
management approach 99-102; 199-201; 224
Disclosure Page number(s)
and/or URL(s)
Omission
GRI Standards Part Omitted Reason Explanation
GRI 405: Diversity 405-1 Diversity of governance
bodies and employees
8-9; 26; 94; 99-102; 199-201
and Equal 405-2 Ratio of basic salary and 26; 94; 100-101; Indicatori di
Opportunity 2016 remuneration of women to men performance, sez. Le nostre
persone e il loro valore
NON-DISCRIMINATION
GRI 103: 103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
Management
Approach 2016
103-2 The management approach
and its components
225-228
103-3 Evaluation of the
management approach
225-228
GRI 406: 406-1 Incidents of discrimination 225; Indicatori di performance,
Non-discrimination
2016
and corrective actions taken sez. Governance solida
FREEDOM OF ASSOCIATION AND COLLECTIVE BARGAINING
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
GRI 103:
Management
Approach 2016
103-2 The management approach
and its components
156-163; 227-231
103-3 Evaluation of the
management approach
156-163; 227-231
GRI 407: Freedom
of Association and
Collective Bargaining
2016
407-1 Operations and suppliers
in which the right to freedom
of association and collective
bargaining may be at risk
156-163; 227-231
CHILD LABOR
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
GRI 103:
Management
103-2 The management approach
and its components
156-163; 227-231
Approach 2016 103-3 Evaluation of the
management approach
156-163; 227-231
GRI 408: Child Labor
2016
408-1 Operations and suppliers
at significant risk for incidents of
child labor
156-163; 227-231
FORCED OR COMPULSORY LABOR
GRI 103: 103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
Management
Approach 2016
103-2 The management approach
and its components
156-163; 227-231
103-3 Evaluation of the
management approach
156-163; 227-231
GRI 409: Forced or 409-1 Operations and suppliers
Compulsory Labor
2016
at significant risk for incidents of
forced or compulsory labor
156-163; 227-231
SECURITY PRACTICES
GRI 103: 103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
Management
Approach 2016
103-2 The management approach
and its components
230
103-3 Evaluation of the
management approach
230
Page number(s) Omission
GRI Standards Disclosure and/or URL(s) Part Omitted Reason Explanation
GRI 410: Security
Practices 2016
410-1 Security personnel trained
in human rights policies or
procedures
230
Tutto il personale Enel è
soggetto alla formazione in
materia di sostenibilità, di cui i
diritti umani sono un elemento
fondante. Tutti i fornitori
sottoscrivono specifiche clausole
aventi a oggetto i diritti umani
e si impegnano al rispetto della
relativa policy
RIGHTS OF INDIGENOUS PEOPLES
GRI 103: 103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
Management
Approach 2016
103-2 The management approach
and its components
27; 108; 227-231
103-3 Evaluation of the
management approach
27; 108; 227-231
GRI 411: Rights of 411-1 Incidents of violations Non sono state segnalate
Indigenous Peoples
2016
involving rights of indigenous
peoples
violazioni dei diritti delle
popolazioni indigene
HUMAN RIGHTS ASSESSMENT
GRI 103:
Management
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
103-2 The management approach
16-19; 236-239
224; 227-231
Approach 2016 and its components
103-3 Evaluation of the
management approach
224; 227-231
GRI 412: Human 412-1 Operations that have been
subject to human rights reviews
or impact assessments
227-231
Rights Assessment
2016
412-2 Employee training
on human rights policies or
procedures
231; Indicatori di performance,
sez. Le nostre persone e il loro
valore
LOCAL COMMUNITIES
GRI 103:
Management
Approach 2016
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
103-2 The management approach
and its components
27; 108-111; 115-121; 224;
227-231
103-3 Evaluation of the
management approach
27; 108-111; 115-121; 224;
227-231
GRI 413:
Local Communities
2016
413-1 Operations with local
community engagement, impact
assessments, and development
programs
110-111
100% degli impianti
termoelettrici in O&M, 96%
degli impianti rinnovabili in
O&M
Percentuale
rispetto al totale
delle operazioni
del Gruppo
Informazione
non disponibile
su tutte le aree
di business
Processo di
mappatura in corso
di definizione.
Attualmente
disponibile solo
la % relativa
a impianti
termoelettrici e
rinnovabili in O&M
Page number(s) Omission
GRI Standards Disclosure and/or URL(s) Part Omitted Reason Explanation
SUPPLIER SOCIAL ASSESSMENT
GRI 103:
Management
Approach 2016
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
103-2 The management approach
and its components
156-163; 224
103-3 Evaluation of the
management approach
156-163; 224
GRI 414: Supplier
Social Assessment
2016
414-1 New suppliers that were
screened using social criteria
156-163; 224
PUBLIC POLICY
GRI 103:
Management
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
Approach 2016 103-2 The management approach
and its components
224-227
103-3 Evaluation of the
management approach
224-227
GRI 415: Public
Policy 2016
415-1 Political contributions Enel non ha rapporti diretti con
partiti politici e non effettua
finanziamenti di alcun genere,
come esplicitamente stabilito al
punto 2.2 del Piano Tolleranza
Zero alla Corruzione e al
punto 3.26 del Codice Etico di
Gruppo. Alcune eccezioni si
possono riscontrare in alcuni
Paesi a seguito della normativa
vigente negli stessi e previa
analisi da parte degli organi
preposti
CUSTOMER HEALTH & SAFETY
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
GRI 103:
Management
Approach 2016
103-2 The management approach
and its components
144-145; 149
103-3 Evaluation of the
management approach
144-145; 149
GRI 416: Customer
Health & Safety 2016
416-1 Assessment of the health
and safety impacts of product and
service categories
149
I nuovi prodotti e servizi
vengono valutati in termini di
impatti potenziali sulla salute
e la sicurezza in tutta la catena
del valore per minimizzarli,
come confermato dal punto
2.2.1 della Politica dei diritti
umani
MARKETING AND LABELING
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
GRI 103:
Management
103-2 The management approach
and its components
83; 85-86
Approach 2016 103-3 Evaluation of the
management approach
83; 85-86
GRI Standards Disclosure Page number(s)
and/or URL(s)
Omission
Part Omitted Reason Explanation
GRI 417: Marketing
and Labeling 2016
417-1 Requirements for product
and service information and
labeling
Tutte le società di vendita del
Gruppo rispettano gli obblighi
di trasparenza previsti da
diverse normative nazionali
e sovranazionali riguardo alla
fonte dell'elettricità venduta.
All'interno della bolletta vengono
quindi specificati il mix delle
fonti energetiche utilizzate e la
provenienza dell'energia
417-3 Incidents of non
compliance concerning marketing
communications
Nel 2019 non vi sono stati
casi di non conformità a
regolamenti o codici volontari
relativamente alle attività di
marketing del Gruppo Enel
CUSTOMER PRIVACY
103-1 Explanation of the material
topic and its boundary
16-19; 236-239
GRI 103:
Management
Approach 2016
103-2 The management approach
and its components
232
103-3 Evaluation of the
management approach
232
GRI 418: Customer
privacy 2016
418-1 Substantiated complaints
concerning breaches of customer
privacy and losses of customer
data
232
General standard disclosures for the electric utility sector
General standard
disclosures for
the electric utility
sector
Page number(s)/URL/Direct answer
EU1 8-9; 70-71; 168-169; Indicatori di performan
ce, sez. At a Glance
EU2 8-9; 70-71; 168-169; Indicatori di performan
ce, sez. At a Glance
EU3 8-9; 70; 78; Indicatori di performance, sez.
Infrastrutture, ecosistemi e piattaforme, sez.
Innovazione e digitalizzazione
EU4 8-9; 78;168-169; Indicatori di performan
ce, sez. At a Glance, sez. Infrastrutture,
ecosistemi e piattaforme, sez. Innovazione e
digitalizzazione
Specific standard disclosures for the electric utility sector
Category: economic
MATERIAL ASPECT: DEMAND SIDE MANAGEMENT
DMA 79-81; 87-89
MATERIAL ASPECT: RESEARCH AND DEVELOPMENT
DMA 128-131
MATERIAL ASPECT: SYSTEM EFFICIENCY
EU11 70; Indicatori di performance, sez. Infrastrut
ture, ecosistemi e piattaforme
EU12 Indicatori di performance, sez. Infrastrutture,
ecosistemi e piattaforme

General standard disclosures for the electric utility sector

Page number(s)/URL/Direct answer

Category: social
SUB-CATEGORY: LABOR PRACTICES AND DECENT WORK
MATERIAL ASPECT: EMPLOYMENT
DMA 97-98
DMA 144-145
EU15 Indicatori di performance, sez. Le nostre
persone e il loro valore
EU18 8-9; Indicatori di performance, sez. Catena di
fornitura sostenibile
SUB-CATEGORY: SOCIETY
MATERIAL ASPECT: LOCAL COMMUNITIES
DMA 115-121
EU22 115-121
MATERIAL ASPECT: DISASTER/EMERGENCY PLANNING AND RESPONSE
DMA 150
SUB-CATEGORY: PRODUCT RESPONSIBILITY
MATERIAL ASPECT: CUSTOMER HEALTH AND SAFETY
EU25 149; Indicatori di performance, sez. Comunità
e condivisione di valore
MATERIAL ASPECT: ACCESS
DMA 84-85; 111-114
EU26 Italia: 0%
Spagna: 0%
Argentina: 0%
Brasile: 0%
Cile: 0%
Colombia: 0,21%
Perù: 4,8%
EU28 Indicatori di performance, sez. Infrastrutture,
ecosistemi e piattaforme
EU29 Indicatori di performance, sez. Infrastrutture,
ecosistemi e piattaforme
EU30 70; Indicatori di performance, sez. Infrastrut
ture, ecosistemi e piattaforme
MATERIAL ASPECT: PROVISION OF INFORMATION
DMA 85-86

Ci sono energie che si generano ogni giorno,

che si alimentano e crescono grazie a una rete che collega noi tutti. Siamo l'energia per esprimere al meglio le potenzialità di ognuno, salvaguardare il nostro pianeta e promuovere lo sviluppo sociale.

La curiosità ci ha aperto nuove prospettive.

Il coraggio ci ha permesso di realizzarle e creare nuovi modelli di business per noi, i nostri clienti, i nostri azionisti e le comunità in cui operiamo. Perché quella che ieri era solo un'idea, oggi è una realtà.

Bilancio di sostenibilità 2019

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