AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Prismi

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 27, 2020

4369_10-k_2020-04-27_c73c03e7-27f6-4194-9580-f34c31663966.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019

SOMMARIO

ORGANI SOCIETARI3
RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31
DICEMBRE 20195
SCHEMI DI BILANCIO CONSOLIDATO29
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO37
SCHEMI DI BILANCIO SEPARATO
75
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO SEPARATO81
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE E DEL COLLEGIO SINDACALE125

Organi societari

ORGANI SOCIETARI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO Alessandro Reggiani * AMMINISTRATORI Roberto Mussano (indipendente)*

Luca Catalano * Alessandro Firpo * Mariano Daniele** Domenico Lopreiato*** Odoardo Maria Ambroso***

COLLEGIO SINDACALE

PRESIDENTE Marco Vaccari **** SINDACI EFFETTIVI Daniele Ponte ****

Massimo Dovier ****

SOCIETA DI REVISIONE

FV & C. S.A.S

(*) nominato nel corso dell'Assemblea degli Azionisti del 08/02/2017

  • (**) nominato nel corso dell'Assemblea degli Azionisti del 27/10/2017
  • (***) nominato nel corso dell'Assemblea degli Azionisti del 28/06/2018
  • (****) nominato nel corso dell'Assemblea degli Azionisti del 30/04/2019

Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2019

1 ORGANI SOCIETARI
4
1.1
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE4
1.2 COLLEGIO SINDACALE 4
1.3 SOCIETA DI REVISIONE 4
2 PREMESSA
7
3 FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NEL CORSO DELL'ESERCIZIO
7
3.1 Programma di emissione obbligazionaria "PRISMI 85 2019-2027" 7
3.2 Piano Industriale e Cartolarizzazione di crediti commerciali 8
3.3 Fusione per incorporazione di InGrandiMenti S.r.l. in PRISMI S.p.A8
3.4 Emissione del prestito obbligazionario PRISMI 5% 2019-2021 e rimborso del prestito PRISMI 5% 2017-20198
3.5 Primo periodo di esercizio dei "Warrant PRISMI 2018-2020" 8
3.6 Emissione del prestito obbligazionario PRISMI 3,5% 2019-20208
3.7 Settimo periodo di conversione delle PSM 2015-2021- Obbligazioni Convertibili 8
3.8 Altri fatti di rilievo9
4 FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO
9
5 PROFILO DI GRUPPO
9
6 MERCATO DI RIFERIMENTO
11
7 PRISMI
SUL MERCATO DELL'AIM
ITALIA12
8 COMMENTO AI RISULTATI DI ESERCIZIO13
9 COMMENTI AI DATI PATRIMONIALI
16
9.1 Patrimonio netto17
9.2 Posizione Finanziaria Netta 17
10 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO19
11 EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE19
12 INFORMATIVA SUI RISCHI 20
12.1 Rischio relativo alla leva operativa20
12.2 Rischio di credito20
12.3 Rischio di liquidità 21
12.4 Rischio connesso al conseguimento degli obiettivi dei Piani Industriali 2020-202422
12.5 Rischio connesso all'emergenza sanitaria connessa al Covid-1922
13 ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO 22
14 AMBIENTE,
SALUTE E SICUREZZA26
15 RISCHI E VERTENZE IN ESSERE26
16 CODICE DI AUTODISCIPLINA E DI COMPORTAMENTO ETICO26
17
INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI DETENUTE DA AMMINISTRATORI,
SINDACI E DIRIGENTI CON
RESPONSABILITÀ STRATEGICHE26
18 RAPPORTI CON IMPRESE CONTROLLANTI, CONTROLLATE E COLLEGATE26

PREMESSA

Il Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 è stato redatto in base alle disposizioni dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standard Board (IASB).

Il bilancio consolidato del Gruppo e il bilancio di PRISMI S.p.A. al 31 dicembre 2019, inclusi nel presente documento, sono stati separatamente sottoposti a revisione legale da parte della società FV & C. S.a.s. di Amedeo Vittucci.

I principali dati economici, patrimoniali e finanziari esposti nelle successive tabelle riportano i risultati di Gruppo che sono prevalentemente determinati da quelli conseguiti dalla Capogruppo PRISMI S.p.A. Se non diversamente specificato, gli importi sono espressi in migliaia di Euro. Si rimanda al paragrafo dedicato per i commenti sui risultati esposti.

Consolidato Gruppo Prismi Prismi S.p. A
31/12/2018 31/12/2019 var var % Principali dati economici 31/12/2018 31/12/2019 var var %
21.230 21.981 751 3,5% Valore della produzione 17.694 18.104 410 2,3%
2.762 1.142 (1.620) -59% Margine operativo Lordo (Ebitda) 3.229 1.378 (1.851) -57%
645 (1.918) (2.563) -397% Risultato operativo (Ebit) 1.377 (1.360) (2.737) -199%
(1.663) (5.313) (3.650) -219% Risultato Ante Imposte (Ebt) (988) (4.657) (3.669) -371%
(1.598) (5.045) (3.447) -216% Risultato Netto (1.104) (4.498) (3.394) -307%
(1.661) (5.188) (3.527) -212% Risultato complessivo (662) (4.728) (4.066) 0%
39 68 29 74% Risultato di terzi -perdita/(utile)
(1.622) (5.120) (3.498) -216% Risultato complessivo di gruppo
31/12/2018 31/12/2019 var var % Principali dati patrimoniali 31/12/2018 31/12/2019 var var %
31.188 31.346 158 1% Capitale Investito netto 33.090 32.961 (129) 0%
5.833 3.245 (2.588) -44% Patrimonio Netto 8.098 5.988 (2.110) -35%
25.355 28.101 2.746 10% Indebitamento finanziario netto 24.992 26.971 1.979 7%
81,3% 89,6% Leva finanziaria 75,5% 81,8%
4,35 8,66 Rapporto Ind. finanziario netto/patrimonio netto 3,09 4,50

L'EBITDA è definito come risultato netto al lordo degli accantonamenti e perdite di valore, degli ammortamenti delle attività immateriali e materiali, degli oneri e proventi non ricorrenti, degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito. Poiché l'EBITDA non è identificato come misura contabile, né nell'ambito dei Principi Contabili Italiani, né in quello degli IFRS adottati dall'Unione Europea, la determinazione quantitativa dello stesso potrebbe non essere univoca. L'EBITDA è una misura utilizzata dal management per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il management ritiene che l'EBITDA sia un importante parametro per la misurazione della performance operativa del Gruppo in quanto non è influenzato dagli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché delle relative politiche di ammortamento, svalutazioni e accantonamenti. Il criterio di determinazione dell'EBITDA applicato potrebbe pertanto non essere omogeneo con quello adottato da altre società e, pertanto, il suo valore potrebbe non essere comparabile con quello determinato da queste ultime.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NEL CORSO DELL'ESERCIZIO

Programma di emissione obbligazionaria "PRISMI 85 2019-2027"

In data 8 gennaio 2019 il Consiglio di Amministrazione della capogruppo ha deliberato in merito ad un Programma di Emissione obbligazionaria ai sensi dell'art. 2410 e ss. del Codice Civile, per massimi nominali Euro 12 mln.

Le obbligazioni del valore nominale di Euro 1.000,00 sono fruttifere di interessi per un tasso lordo fisso annuo del 5%. Le cedole verranno pagatecon cadenza mensile. Le obbligazioni saranno rimborsate pro quota, mensilmente, sulla base di uno specifico meccanismo declinato all'interno delle Condizioni Definitive di ogni tranche.

In data 16 gennaio 2019 è stata emessa la prima tranche, ISIN IT0005358582, per Euro 1,5 mln con durata 49 mesi (ovvero fino a febbraio 2023).

In data 15 febbraio 2019 è stata emessa la seconda tranche, ISIN IT0005363087, per Euro 1,24 mln con durata 51 mesi (ovvero fino a maggio 2023).

In data 22 marzo 2019 è stata emessa la terza tranche, ISIN I T0005366361, per Euro 1,56 mln con durata 51 mesi (ovvero fino a giugno 2023).

In data 23 aprile 2019 è stata emessa la quarta tranche, ISIN IT0005370942, per Euro 0,95 mln con durata 63 mesi (ovvero fino a luglio 2024).

Piano Industriale e Cartolarizzazione di crediti commerciali

In data 26 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Piano Industriale 2019-2023 e un'operazione di cartolarizzazione di crediti commerciali, pro soluto, per un massimale di Euro 20 mln.

Fusione per incorporazione di InGrandiMenti S.r.l. in PRISMI S.p.A.

In data 20 marzo 2019, il consiglio di amministrazione ha, tra le altre, approvato il progetto di fusione per incorporazione di InGrandiMenti S.r.l., partecipata al 100%, in PRISMI.

In data 30 aprile 2019, le rispettive assemblee straordinarie hanno approvato la fusione. In data 18 luglio 2019 è stato stipulato l'atto di fusione.

Emissione del prestito obbligazionario PRISMI 5% 2019-2021 e rimborso del prestito PRISMI 5% 2017-2019

In data 18 aprile 2019, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'emissione, ai sensi dell'art. 2410 e ss del Cod. Civ., anche in più tranches, di un prestito obbligazionario, di ammontare nominale complessivo massimo pari a Euro 1 milione della durata di 24 mesi, denominato "PRISMI 5% 2019 –2021". Le obbligazioni, di valore nominale pari ad Euro 10.000 ciascuna, sottoscrivibili mediante versamento del corrispettivo in danaro sono state altresì offerte in sottoscrizione mediante scambio, alla pari in rapporto 1 a 1, ai possessori delle obbligazioni PRISMI 5% 2017-2019 (ISIN IT0005311805).

In data 3 maggio 2019 sono state emesse n. 53 obbligazioni PRISMI 5% 2019-2021, ISIN IT0005371254, per un controvalore pari ad Euro 530.000 le obbligazioni sono state sottoscritte (i) quanto ad Euro 140.000 mediante versamento del controvalore in danaro, (ii) quanto ad Euro 390.000 mediante adesione all'offerta di scambio, alla pari, con le obbligazioni PRISMI 5% 2017-2019.

In data 8 maggio 2019 è stato completamente rimborsato il prestito obbligazionario PRISMI 5% 2017-2019 (ISIN IT0005311805) il cui outstanding, alla data di rimborso, ammontava, per effetto degli intervenuti scambi ed annullamenti, ad Euro 160.000.

Primo periodo di esercizio dei "Warrant PRISMI 2018-2020"

In data 31 maggio 2019 si è concluso il primo periodo di esercizio dei Warrant PRISMI 2018-2020 (ISIN IT0005326613) nel corso del quale sono stati esercitati n. 3.846.836 Warrant e conseguentemente sono state emesse n. 1.923.418 azioni di compendio, al valore di Euro 1,24 cadauna, nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 2 warrant esercitati, per un controvalore complessivo di Euro 2.385.038,32.

Emissione del prestito obbligazionario PRISMI 3,5% 2019-2020

In data 8 luglio 2019, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'emissione, ai sensi dell'art. 2410 e ss del Cod. Civ., anche in più tranches, di un prestito obbligazionario, di ammontare nominale complessivo massimo pari a Euro 7 mln della durata di 17 mesi, denominato "PRISMI 3,5% 2019 – 2020".

In data 26 e 31 luglio sono state complessivamente emesse n. 200 obbligazioni per un controvalore di Euro 2 milioni.

Settimo periodo di conversione delle PSM 2015-2021- Obbligazioni Convertibili

Nel corso del settimo periodo di conversione delle obbligazioni "PSM 2015-2021- Obbligazioni Convertibili" (ISIN IT0005152241), conclusosi in data 31 luglio 2019, sono state convertite n. 350 obbligazioni per un controvalore di Euro 350.000. Le obbligazioni sono state convertite nel rapporto di n. 400 (quattrocento) azioni di compendio ogni n. 1 (una) obbligazione portata in conversione (valore di conversione implicito Euro 2,50).

Stante quanto sopra, sono state emesse n. 140.000 azioni di compendio.

Alla data di chiusura dell'esercizio risultano in circolo 9.548 obbligazioni per un controvalore di Euro 9,548 mln.

Altri fatti di rilievo

In data 30 aprile 2019 l'Assemblea ordinaria, tra le altre, ha nominato i membri del Collegio Sindacale che resteranno in carica sino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021.

In data 8 luglio 2019 la Società ha trasferito la propria sede legale in Via G. Dalton 58, Modena.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

In data 13 gennaio 2020 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'emissione, ai sensi dell'art. 2410 e ss del Cod. Civ., anche in più tranches, di un prestito obbligazionario, di ammontare nominale complessivo massimo pari a Euro 5 milioni della durata di 24 mesi, denominato "PRISMI 4,5% 2020 – 2022". Alla data di redazione della presente relazione risultano in circolazione 145 obbligazioni per un controvalore pari ad Euro 1.450.000.

In data 5 marzo 2020, il Consiglio di Amministrazione della società, dando parziale attuazione alla delega conferitagli dall'Assemblea Straordinaria in data 8 febbraio 2017, ha deliberato un aumento di capitale riservato a Pierluigi Marciano, ai sensi dell'art. 2441, comma 4 del Cod. Civ, per massimi Euro 394.218, comprensivi di sovrapprezzo, mediante emissione di n. 217.200 azioni ordinarie PRISMI al prezzo di Euro 1,815 cadauna.

Quale corrispettivo dell'operazione è stata conferita in PRISMI la partecipazione detenuta da Marciano in Wellnet S.r.l. Per effetto del conferimento PRISMI, che già deteneva l'88,66% del capitale sociale di Wellnet, ha incrementato la propria di partecipazione al 98,9%.

Relativamente agli eventi seguenti la chiusura dell'esercizio, gli amministratori segnalano che il gruppo ha reagito alla crisi sanitaria a seguito della diffusione del virus Covid-19, cosiddetto Coronavirus, disponendo la chiusura degli uffici e l'attivazione massiva, da una parte, delle procedure, già abitualmente in uso, di smartworking, e, dall'altra, di utilizzo anticipato delle ferie.

Il Gruppo PRISMI, grazie alla sua anima "digital" e innovativa, pratica da tempo lo smartworking modulato sulla tipologia dei progetti e delle professionalità presenti in azienda. La stessa distribuzione territoriale dell'azienda rende necessaria la capacità di connessione virtuale tra i collaboratori. Il rischio connesso all'emergenza è commentato nel paragrafo 12.5.

PROFILO DI GRUPPO

Il Gruppo PRISMI è attivo nel settore del digital marketing attraverso 4 società operanti nel posizionamento sui motori di ricerca, creazione di siti web, eCommerce, social media, advertising online, app per dispositivi mobile e altre soluzioni di comunicazione. Si rivolge a tutte le realtà imprenditoriali, dalle PMI ai grandi gruppi industriali ed alla Pubblica Amministrazione, offrendo servizi studiati per incrementarne il business e la visibilità del brand. Il Gruppo oggi gestisce oltre 5.000 clienti, attivi in tutti i settori di mercato. Grazie alla attenta analisi delle richieste e delle dinamiche di mercato, alla continua innovazione, alle sinergie tra le società del Gruppo e a nuove partnership tecnico/industriali, l'offerta del Gruppo PRISMI si è ampliata e copre nuovi segmenti di mercato andando a soddisfare sia i bisogni di digital marketing del mercato di riferimento (PMI) sia le esigenze di Digital Transformation di Medie e Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione.

PRISMI S.p.A.: nata nel 2007 da uno spin-off del ramo "Internet e posizionamento" di Syner.it Informatica ha variato la propria denominazione da Primi Sui Motori S.p.A. a PRISMI S.p.A. ad ottobre 2017. Da sempre l'offerta di servizi di Search Engine Optimization (SEO), posizionamento sui motori di ricerca, rappresenta il core business della Società; tale attività consiste nel migliorare il posizionamento dei clienti sui motori di ricerca rispetto al "posizionamento naturale" (in inglese organic placement) generato dagli algoritmi dei motori di ricerca in base alla miglior corrispondenza fra la ricerca effettuata e i contenuti disponibili sul web. Tale risultato è possibile attraverso l'utilizzo combinato di un software di proprietà e la decennale conoscenza ed applicazione dei fattori (oltre 200) interni ed esterni al sito che determinano la posizione dello stesso nei risultati delle ricerche. A ciò si affiancano la realizzazione di siti internet e portali (per lo più finalizzata al servizio core), e-commerce, con diverse tecnologie disponibili e con strutture che variano dalla semplice vetrina al portale di annunci o contenuto multilingua, fruibili anche da dispositivi Mobile; servizi di social presence sui principali social networks.

Wellnet S.r.l. società, acquisita a novembre 2017, ha incorporato due realtà già del gruppo 3ding Consulting S.r.l. e 2the Point PSM S.r.l. Wellnet è il risultato di un preciso progetto: la fusione di 3 realtà complementari che hanno costituito così un nuovo polo di eccellenze che ha l'obiettivo di dare supporto alle aziende che vogliono essere in buona salute sui canali digitali (Digital Health). Wellnet è pronta ad accompagnare i propri clienti in un processo di Digital Transformation tanto all'interno quanto all'esterno, sia sotto il profilo organizzativo sia sotto quello di mercato. Dallo sviluppo di un sito alla realizzazione di una app, dall'individuazione delle opportunità di marketing alla creazione di un eCommerce, sviluppando una strategia personalizzata omnichannel per raggiungere gli obiettivi prefissati e di budget dei clienti. Wellnet raccoglie circa 60 addetti dislocati nella sede principale di Milano e nelle sedi operative di Saluzzo (CN) e Pinerolo (TO).

PRISMI CH Sagl società costituita a maggio 2017 per offrire i servizi di web marketing alle PMI svizzere. PRISMI CH ha l'obiettivo di portare tutta la propria esperienza e competenza nel mondo del digital marketing sul mercato svizzero utilizzando partnership commerciali capaci di valorizzare ed adattare l'offerta al mercato locale.

Two Leaders S.r.l società costituita a febbraio 2018, partecipata al 30%, si avvale di consulenti attivi da circa trent'anni nel mondo dei media, del trading della gestione del retail e della logistica. L'insieme di queste specifiche conoscenze costituiscono grande expertise nel mondo del bartering ossia il meccanismo che permette all'azienda di liberarsi del prodotto invenduto ottenendo in cambio comunicazione pubblicitaria mirata, divenendo di fatto il partner ideale per l'azienda inserzionista che desidera trasformare uno stock di merce in una campagna pubblicitaria altamente performante rispettando la brand equity del prodotto.

I servizi del Gruppo PRISMI vengono realizzati da personale altamente qualificato che periodicamente approfondisce le proprie competenze con un costante aggiornamento sia per la gestione di tecnologie di terzi che per lo sviluppo e l'evoluzione di soluzioni proprietarie. Molteplici sono le soluzioni tecnologiche che il Gruppo può adottare per il raggiungimento degli obiettivi del Cliente (diversi ambienti di sviluppo, linguaggi, sistemi di gestione dei contenuti dei siti online, piattaforme eCommerce, piattaforme per lo sviluppo di Mobile APP).

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 10 di 138

MERCATO DI RIFERIMENTO

Il Gruppo PRISMI opera nel mercato italiano delle PMI (tramite la Capogruppo), nel mercato delle medie e grandi aziende e nella Pubblica Amministrazione (tramite Wellnet) e nel mercato svizzero (tramite PRISMI CH). Secondo i dati elaborati da Movimprese, Infocamere, il 2019 si chiude con totale di 6.091.971 imprese registrate nel territorio nazionale, con 353.052 imprese nate nel 2019 e 326.423 che hanno cessato la propria attività nello stesso periodo, circa 10.000 in più rispetto al 2018. Il sud ha visto la maggiore crescita, dato che il 54,6% di tutte le nuove imprese 2019 si trova proprio nel meridione. 1 Le regioni Lombardia, Sicilia e Lazio sviluppano circa la metà del fatturato, ed in particolare le province di Roma e di Milano rappresentano circa il 12% e il 9% del totale. Di seguito uno spaccato per area geografica del fatturato di PRISMI S.p.A.:

L'offerta del Gruppo PRISMI, come esposto, spazia dalle PMI sino alle medio-grandi aziende e PA, grazie all'apporto delle società controllate. Il Gruppo, quindi, si posiziona per servire il mercato in maniera esaustiva sia sotto il profilo geografico, sia per dimensioni e di appartenenza settoriale della clientela.

Secondo un recente rapporto a cura di Assinform, il mercato del Digital in Italia è cresciuto del 2,5% nel 2018, per un valore totale di oltre 70 miliardi. In particolare, i contenuti digital e il digital advertising hanno visto una crescita del +7,7%, il tasso più alto degli ultimi anni, con una previsione di ulteriore crescita per il 2019. 2

Il report di We Are Social 2019 invece descrive uno scenario in cui la popolazione italiana connessa a internet è di 54,8 milioni, con un indice di penetrazione del 92%, e con un aumento del 27% rispetto all'anno precedente. Mediamente, il tempo speso su un qualsiasi online media è di 6 ore e 4 minuti per utente al giorno.

L'e-commerce si conferma protagonista, con il 93% di utenti che riferiscono di aver visitato uno store online e il 75% che ha acquistato un prodotto o un servizio online. 3

1

https://www.infocamere.it/documents/10193/117074590/27mila+imprese+in+pi%C3%B9+nel+2019+%28%2B0%2C4%25%29%2C+ma+%C3%A8+il +saldo+minore+degli+ultimi+5+anni/2453b486-86fb-e002-4b46-765e412b33f1?version=1.0

2 https://www.assinform.it/sala\_stampa/comunicati-stampa/anitecassinform/mercato-digitale-italiano-ancora-in-crescita-2-5-nel-2018-2-5-nel-2019-settore-ict-fondamentale-per-la-tenuta-delleconomia.kl

3 https://wearesocial.com/it/blog/2019/01/digital-in-2019

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 11 di 138

PRISMI SUL MERCATO DELL'AIM ITALIA

Al 31 dicembre 2019 il prezzo di riferimento del titolo PRISMI presenta una quotazione di 2,15 euro. Si riportano di seguito alcuni dati relativi ai prezzi ed ai volumi del titolo PRISMI nel corso del 2019. La capitalizzazione di Borsa al 31 dicembre 2019 ammonta a circa 24,5 milioni.

Prezzo dell'azione Euro
Prezzo di riferimento al 31/12/2019 2,15
Prezzo massimo (1) 2,43
Prezzo minimo (1) 1,60
Prezzo medio ponderato 2,04
(1) intesi come prezzi minimo e massimo registrati alla chiusura delle negoziazioni della giornata.
Volumi scambiati N. azioni
Volume massimo al 27/02/2019 194.280
Volume minimo N/A
Volume medio 18.403

COMMENTO AI RISULTATI DI ESERCIZIO

Di seguito l'esposizione dei principali dati di Conto Economico:

Consolidato Gruppo Prismi Prismi S.p.A
31/12/2018 31/12/2019 31/12/2018 31/12/2019
20.310 20.093 Ricavi
di periodo
16.771 16.548
920 1.888 Altri ricavi e proventi 923 1.556
21.230 21.981 Valore della produzione 17.694 18.104
(698) (156) Costi per Acquisti (460) (127)
(11.668) (12.211) Costi per Servizi (10.327) (10.945)
(5.945) (7.620) Costi del personale (3.548) (4.975)
(157) (852) Altri costi operativi (130) (679)
2.762 1.142 Margine Operativo Lordo (Ebitda) 3.229 1.378
(366) (754) Ammortamenti (257) (507)
(1.751) (2.307) Accantonamenti e Svalutazioni (1.595) (2.231)
645 (1.918) Risultato operativo (Ebit) 1.377 (1.360)
(1.892) (2.740) Oneri finanziari netti (1.834) (2.675)
0 (457) Gestione attività finanziarie (361) (454)
(416) (198) Oneri non ricorrenti netti (169) (168)
(1.663) (5.313) Risultato ante imposte (988) (4.657)
65 269 Imposte sul reddito (116) 159
(1.598) (5.045) Risultato netto (1.104) (4.498)
(63) (143) Altre componenti di conto
economico
442 (230)
(1.661) (5.188) Risultato complessivo (662) (4.728)

Il Valore della produzione, pari a 21,98 mln di Euro, registra una crescita pari a circa il 3,5% rispetto al 31 dicembre 2018 da attribuire alla Capogruppo PRISMI S.p.A., che ha conseguito un aumento dei ricavi pari al 2,3%, e a Wellnet S.r.l. che ha conseguito un aumento dei ricavi pari al 19,3%.

La strategia commerciale della capogruppo si è concentrata nell'implementazione di nuove metodologie di Lead generation e nella capacità della rete vendita di procacciarsi in modo autonomo nuovi contatti confermando il suo elevato indice di professionalità.

Ai fini del miglioramento della qualità del credito e della riduzione del capitale circolante netto si è deciso di agire sull'aumento dell'acconto chiesto ai clienti e sulla riduzione graduale dei tempi medi di incasso, con risultati positivi già visibili dai nuovi contratti acquisiti.

Nonostante il decremento dei clienti in scadenza di contratto, e quindi potenzialmente rinnovabili, la rete vendita ha saputo sopperire generando fatturato sui nuovi clienti, allargando così il parco clienti complessivo.

Il business mix del fatturato tra nuovi clienti e già clienti per l'anno 2019, confrontato con il 2018, è di seguito riportato:

Ricavi operativi per Tipologia Cliente 31.12.2018 31.12.2019
Gia Cliente 30% 24%
Nuovo Cliente 70% 76%
100% 100%

Il breakdown di fatturato dei servizi del Gruppo, nonostante continui a mostrare una grossa predominanza dei servizi SEO, vede la crescita di creazione siti e di altri servizi a conferma della diversificazione che si sta intraprendendo:

analisi delle vendite di periodo del gruppo per tipologia
31.12.2018 % 31.12.19 %
SEO 10.674 53% 8.666 43%
Siti 4.030 20% 5.376 27%
Social network 552 3% 543 3%
servizi grandi clienti * 2659 13% 3541 18%
Altri Servizi 2.395 12% 1.967 10%
Totale 20.310 100% 20.093 100%

I ricavi di PRISMI S.p.A. sono espressi al netto della componente finanziaria implicita correlata alla concessione di condizioni di pagamento alla clientela lungo un arco temporale medio di 31 mesi (in decremento rispetto al dato storico precedente che era di 37 mesi); si è proceduto all'attualizzazione dei flussi finanziari derivanti dagli stessi con un tasso di mercato ritenuto congruo rispetto alle normali condizioni del mercato di appartenenza. L'effetto sul conto economico, considerati gli interessi attivi di competenza, è risultato leggermente positivo. Per le altre società del Gruppo, le cui politiche commerciali prevedono l'incasso entro l'esercizio, non si è proceduto al calcolo di tale componente.

La voce "Altri Ricavi" include gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni riferiti a costi del personale e a costi per consulenze tecniche esterne riconducibili alle attività di R&S poste in essere da tutte le Società del Gruppo, che ammontano a 0,43 Mln di Euro. Alcune di queste attività, volte allo svolgimento di progetti di sviluppo, sono state oggetto di rendicontazione ai fini della normativa sul credito di imposta per Ricerca e Sviluppo con riconoscimento del relativo contributo in conto esercizio al 31 dicembre 2019.Tale contributo è pari a 0,16 Mln di Euro, per il gruppo, in linea con lo scorso esercizio.

Nella voce sono inoltre incluse le sopravvenienze attive derivanti dalla chiusura di partite pregresse.

Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato è pari a 1,14 mln di Euro, ed è in decrescita rispetto a 2,76 Mln di Euro dell'esercizio 2018. Tale decremento è riconducibile principalmente all'aumento dei costi del personale con un aumento del 28% rispetto al periodo di riferimento dell'esercizio 2018; l'incremento è legato in gran parte all'aumento del personale di PRISMI, che ha anche rafforzato il suo primo livello, e, in maniera meno significativa, della controllata Wellnet.

2018 2019
DIRIGENTI 3 4
QUADRI 5 12

IMPIEGATI F.T. 101 111 APPRENDISTI 15 20 LAV. A PRO. 7 10

L'organico totale al 31/12/2019 e al 31/12/2018 delle società del gruppo è il seguente

130 157

Il risultato operativo netto (Ebit) consolidato risulta negativo per 1,9 mln di Euro in peggioramento rispetto il risultato dell'analogo periodo 2018 che risultava positivo per 0,6 mln di Euro; il peggioramento si riscontra sostanzialmente nella stessa entità nella capogruppo. Tale risultato è stato determinato da:

  • Ammortamenti per immobilizzazioni immateriali e materiali per circa 0,76 mln di Euro derivanti principalmente dagli ammortamenti sui costi di sviluppo e altre immobilizzazioni immateriali.
  • Accantonamento per sanzioni e interessi su (i) mancati pagamenti dei debiti erariali e previdenziali per 0,28 Mln di Euro in previsione di ricevimenti di cartelle e/o avvisi bonari su debiti per omessi versamenti non ancora notificati da parte degli enti previdenziali o di riscossione (ii) accantonamenti per rischi fiscali per 0,223 mln di Euro conseguiti ad una verifica dell'Agenzia delle Entrate, riferiti alla controllante.
  • Accantonamento a fondo svalutazione crediti per circa 1,30 Mln di Euro di cui 1,28 mln di Euro effettuati in capo alla PRISMI S.p.A. Il saldo al 31 dicembre 2019 del fondo svalutazione crediti commerciali per quest'ultima risulta pari a 2,5 mln di Euro recependo altresì gli utilizzi che hanno

interessato tutti quei crediti incagliati per fallimenti, procedure concorsuali, inattività e irreperibilità dei clienti; i crediti scaduti residui risultano così coperti da un fondo ritenuto congruo a rappresentarne il reale grado di recuperabilità. Sono inoltre stati considerati all'interno della stessa posta i costi variabili per le spese a servizio del Recupero Credito per un importo pari a 0,5 mln di Euro poiché strettamente correlati alla attività e al grado di recuperabilità dell'entità dei crediti scaduti e sorti in esercizi precedenti.

La PRISMI S.p.A., ai fini di un contenimento del rischio di credito, pone in essere costanti attività di credit management, di monitoraggio e misurazione delle performance sul recupero del credito ai fini altresì della valorizzazione delle perdite attese sia sui crediti scaduti che a scadere per i quali, in particolare, il processo di gestione del credito nasce con attività di credit check e continua, con attività di misurazione del rischio per cluster di credito, su tutta la loro durata recependo le indicazioni contenute nel principio IFRS 9 in tema di impairment sulle attività finanziarie (lifetime expected credit losses). La stessa attenzione è posta verso i crediti oggetto delle operazioni di cartolarizzazione intraprese con la società veicolo Pandora Spv. La controllata Wellnet ha anch'essa valutato il rischio sui crediti, accantonando 0,02 mln di Euro.

Wellnet ha conseguito un Ebit negativo di circa 0,64 mln di Euro per effetto principalmente di inefficienze riscontrate nel processo produttivo che hanno comportato ritardi nel riconoscimento dei ricavi di competenza e hanno eroso la marginalità attesa dei servizi.

Il risultato ante imposte (Ebt) dell'anno 2019 è negativo per circa 5,3 mln di Euro rispetto ad un risultato negativo pari a 1,66 mln di Euro conseguito nell'anno 2018; l'andamento è conseguente alla performance di Prismi.

Di seguito le voci di maggior rilievo:

  • Oneri finanziari netti per circa 2,7 mln di Euro a livello consolidato e riconducibili principalmente alla controllante. La voce è rappresentata principalmente da (i) circa 2,22 mln di Euro di interessi sui prestiti obbligazionari e prestiti obbligazionari convertibili (ii) 0,54 mln di Euro per altri oneri e proventi finanziari nei quali sono compresi in misura prevalente la componente finanziaria relativa alle operazioni di cartolarizzazione;
  • Oneri e proventi finanziari per circa 0,45 mln di gestione ordinaria che includono: (i) 0,18 mln di Euro per interessi netti su finanziamenti a m/l termine, o di smobilizzo fatture attive o di portafoglio Riba e per gli utilizzi degli affidamenti bancari e fideiussioni; (ii) 0,07 mln di Euro relativi a oneri di dilazione per le rateizzazioni dei debiti erariali e previdenziali; (iii) circa 0,05 mln di Euro correlate agli oneri finanziari sulle passività iscritte in base alle previsioni dello IFRS 16; (iv) circa 0,06 mln per costi di attualizzazione.
  • Oneri non ricorrenti netti: sono riferiti principalmente alla chiusura di posizioni aperte negli anni precedenti con agenti e fornitori, che hanno generato un effetto economico negativo.

Il risultato netto consolidato evidenzia una perdita pari a circa 5 mln di Euro per l'anno 2019 (1,6 mln di Euro l'anno 2018) con un risultato netto negativo per la Capogruppo pari a 4,5 mln di Euro (1,1 mln di Euro nel 2018).

Secondo i principi contabili internazionali si è provveduto all'esposizione delle altre componenti di reddito in forma separata rispetto ai risultati della gestione operativa. Tali voci afferiscono alle variazioni delle stime attuariali dei benefici ai dipendenti secondo quanto stabilito dallo Ias 19 per il consolidato e principalmente alla variazione della valutazione al fair value della partecipazione di Wellnet nelle rilevazioni della Capogruppo.

Il risultato complessivo a livello consolidato riporta una perdita pari a 5,19 mln di Euro e per la sola PRISMI S.p.A. di 4,73 mln di Euro.

COMMENTI AI DATI PATRIMONIALI

Si riportano in tabella i principali dati patrimoniali consolidati e della controllante in quanto determinanti negli andamenti delle poste consolidate.

Consolidato Gruppo Prismi Stato Patrimoniale Prismi S.p.A
31/12/2018 31/12/2019 31/12/2018 31/12/2019
262 346 Attività materiali 165 261
1.737 3.350 Attività immateriali 960 2.159
2.792 2.792 Avviamento 1.151 1.151
316
5.107
326
6.814
Attività Finanziarie
Capitale Immobilizzato
3.587
5.863
3.740
7.311
8 9 Rimanenze di magazzino 8 6
31.363 34.784 Crediti commerciali 30.104 33.290
8.296 5.890 Altre Attività 7.824 5.604
(3.106) (2.870) Debiti commerciali (2.971) (2.507)
(349) (110) Fondo Rischi e oneri (465) (110)
(8.829) (11.480) Altre passività (6.428) (9.273)
27.383 26.223 Capitale di Esercizio 28.072 27.010
(1.302) (1.691) Benefici ai dipendenti agenti e amministratori (1.013) (1.360)
31.188 31.346 Capitale Investito Netto 32.922 32.961
5.833 3.245 Patrimonio Netto 8.098 5.989
25.355 28.101 Indebitamento Finanziario netto 24.992 26.972
31.188 31.346 Mezzi propri e Debiti Finanziari 33.090 32.961
Al 31 dicembre 2019 il capitale investito netto consolidato ammonta a 31,3 mln di Euro, in linea rispetto a
quello rilevato al 31 dicembre 2018, quando era pari a 31,2 mln di Euro.
Nelle altre passività si evidenzia inoltre l'incremento dei debiti erariali e previdenziali sia in capo alla
capogruppo che alla controllata Wellnet.
La leva finanziaria consolidata, espressa come rapporto tra i debiti finanziari totali netti ed il capitale investito
netto, è pari al 89,6% rilevando un incremento rispetto l'indicatore rilevato al 31 dicembre 2018 pari a 81,3%,
e quello tra i debiti finanziari totali netti e il patrimonio netto è pari a 8,7, anch'esso superiore rispetto al dato
riportato per l'esercizio 2018 pari a 4,3.
nell'ammontare delle poste consolidate: Si riportano i principali andamenti che hanno influenzato la variazione delle poste patrimoniali a composizione
del capitale investito netto, tenendo conto degli apporti della controllante PRISMI S.p.A. in quanto determinanti
Aumento delle attività immateriali a seguito dell'iscrizione del valore residuo dei beni in locazione
secondo il principio contabile IFRS 16 e delle attività di R&S per complessivi 1,6 mln di Euro.

altre attività. Aumento del capitale di esercizio in virtù dell'aumento dei crediti commerciali conseguenti alla
chiusura dei rapporti in essere con il veicolo delle operazioni di cartolarizzazione effettuate nei
precedenti esercizi. Tale circostanza ha comportato la retrocessione alla società dei crediti vantati
nei confronti del veicolo per circa 3 mln di Euro. Specularmente si assiste alla contrazione delle
Si rileva che nel corso dell'anno 2019, con l'avvio del nuovo veicolo per la
cartolarizzazione si sono effettuate diverse cessioni pro-soluto a partire dal mese di maggio 2019
per un totale di crediti ceduti pari a 8,3 mln di Euro.
L'aumento di periodo dei crediti commerciali, pari a 2,6 mln di Euro, è spiegato anche dal maggior
ammontare di crediti a scadere oltre l'esercizio per effetto della politica di vendita rateale della
  • Aumento delle attività immateriali a seguito dell'iscrizione del valore residuo dei beni in locazione secondo il principio contabile IFRS 16 e delle attività di R&S per complessivi 1,6 mln di Euro.
  • Aumento del capitale di esercizio in virtù dell'aumento dei crediti commerciali conseguenti alla chiusura dei rapporti in essere con il veicolo delle operazioni di cartolarizzazione effettuate nei precedenti esercizi. Tale circostanza ha comportato la retrocessione alla società dei crediti vantati nei confronti del veicolo per circa 3 mln di Euro. Specularmente si assiste alla contrazione delle altre attività. Si rileva che nel corso dell'anno 2019, con l'avvio del nuovo veicolo per la cartolarizzazione si sono effettuate diverse cessioni pro-soluto a partire dal mese di maggio 2019 per un totale di crediti ceduti pari a 8,3 mln di Euro.
  • L'aumento di periodo dei crediti commerciali, pari a 2,6 mln di Euro, è spiegato anche dal maggior

società. Una parte di tali crediti sono stati veicolati e destinati a supportare l'emissione delle diverse tranche obbligazionarie del prestito "PRISMI 85 2019-2027" effettuato con le stesse modalità operate per le emissioni obbligazionarie del prestito "PRISMI 85 2018-2024" "PSM 90 2017-2023" avvenute nel corso degli esercizi 2017 e 2018.

  • Aumento delle altre passività derivante da una maggior esposizione per debiti erariali e previdenziali conseguente a mancati versamenti nell'anno, di ammontare rispettivamente pari a e 7,6 mln e 5,9 al 31 dicembre 2019 e 2018.
  • Variazione in diminuzione molto contenuta nei valori relativi alla posta dei debiti commerciali regolarmente liquidati.
  • La voce benefici ai dipendenti, agenti e amministratori si riferisce, ai Fondi Tfr, Fisc e Trattamento di fine mandato ed accoglie in misura prevalente i benefici per il personale dipendente al quale sono stati applicati i criteri di valutazione dettati dallo Ias 19, tale voce risulta anch'essa incrementata rispetto al 31 dicembre 2018 principalmente per l'aumento del personale dipendente.
  • Le attività finanziarie di Prismi includono principalmente la partecipazione detenuta in Wellnet valutata al fair value.

Patrimonio netto

In merito alle dinamiche di Patrimonio Netto consolidato si riporta la tabella successiva relativa alla sua composizione e si rinvia al bilancio per la movimentazione delle singole poste e alle note illustrative il raccordo tra patrimonio netto e risultato della controllante PRISMI S.p.A. e patrimonio netto e risultato consolidato.

Patrimonio Netto Consolidato Y2018 Y2019
Patrimonio Netto di Gruppo 5.773.697 3.260.607
Patrimonio netto di Terzi 59.346 (15.216)
Patrimonio Netto Consolidato 5.833.043 3.245.391

Si sottolinea, in tal sede, l'effetto incrementativo dell'aumento di capitale della PRISMI S.p.A. avvenuto in data 31 maggio 2019 pari a 1,92 mln di Euro a seguito dell'esercizio dei Warrant PRISMI 2018-2020. Tale variazione viene assorbita dalla perdita dell'esercizio.

Posizione Finanziaria Netta

La Posizione Finanziaria Netta consolidata risulta così dettagliata e si dà evidenza della medesima voce anche per la PRISMI S.p.A. in quanto qualificante nell'entità e nelle dinamiche:

Consolidato Gruppo Prismi Posizione Finanziaria Netta Prismi S.p.A
31/12/2018 31/12/2019 31/12/2018 31/12/2019
1.224 647 Disponibilità liquide 1.076 638
1.224 647 Attività Finanziarie Correnti 1.076 638
(6.221)
(102)
(6.323)
(10.854)
(475)
(11.329)
Prestiti obbligazionari e istituti bancari
Verso altri finanziatori
Passività finanziarie Correnti
(11.486)
0
(11.486)
(10.570)
(250)
(10.820)
(5.099) (10.682) Posizione Finanziaria corrente (10.410) (10.182)
(20.256) (16.432)
(987)
Prestiti obbligazionari e istituti bancari
Verso altri finanziatori
(14.582) (16.113)
(677)
(20.256) (17.419) Passività finanziarie non correnti (14.582) (16.790)
(20.256) (17.419) Posizione finanziaria netta non corrente (14.582) (16.790)
(25.355) (28.101) Posizione Finanziaria netta (24.992) (26.972)

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 17 di 138

La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2019 è determinata quasi esclusivamente dall'apporto della controllante PRISMI S.p.A. e risulta passiva per 28,1 mln di Euro (25,36 mln di Euro al 31 dicembre 2018). Il differenziale rispetto ai valori di PRISMI S.p.A. è da ricondurre principalmente a finanziamenti a m/l e breve termine da istituti di credito, quali passività finanziarie non correnti, e ad affidamenti bancari per finanziare il capitale circolante, quali passività finanziarie correnti, in capo alla controllata Wellnet.

La posizione finanziaria netta di PRISMI S.p.A., passiva per 26,9 mln di Euro, rileva un aumento pari a circa 2 mln di Euro rispetto alla fine dell'esercizio 2018 quale riflesso delle dinamiche, in termini di emissioni e rimborsi, dei prestiti obbligazionari "PSM 85 2019-2027" e "PRISMI 5% 2019-2021", al netto dei rimborsi effettuati nel corso dell'anno.

L'incremento della Posizione Finanziaria Netta è in linea con le previsioni ed è riferibile al modello di business della società che storicamente prevede pagamenti rateali da parte dei clienti così come esposto all'interno del Piano Industriale 2020-2024 che viene sottoposto all'approvazione del Consiglio d'Amministrazione in concomitanza con l'approvazione del progetto di bilancio 2019.

Di seguito le principali dinamiche che hanno interessato le passività non correnti e correnti:

  • Emissioni obbligazionarie del prestito denominato "PRISMI 85 2019-2027" in quattro tranches alle date rispettivamente del 16/1/19 per 1,5 mln di Euro, del 15/2/19 per 1,24 mln di Euro, del 22/3/19 per 1,56 mln di Euro e del 23/4/19 per 0,95 mln di Euro. Emissione obbligazionaria del prestito denominato "PRISMI 5% 2019-2021" del 3/5/2019 per 0,53 mln di Euro. L'ammontare nominale complessivo sottoscritto è pari a 5,78 mln di Euro a cui applicare un tasso nominale di interessi pari al 5 % annuo lordo. L'ammontare dell'outstanding nominale al 31 dicembre 2019 è riportato nella tabella di sintesi dei prestiti obbligazionari in essere.
  • In data 8 maggio è stato completamente rimborsato il prestito PRISMI 5% 2017-2019 per un controvalore di Euro residuo di Euro 160.000
  • In data 25 luglio 2019 è stata emessa una prima tranche del prestito PRISMI 3,5% 2019 2021 per nominali 2 mln di Euro.
  • In data 31 luglio, all'esito del settimo periodo di conversione delle obbligazioni "PSM 2015-2021 Obbligazioni convertibili", sono state convertite n. 350 obbligazioni pari a nominali Euro 350.000, al prezzo di conversione implicito di Euro 2,5 con corrispondente incremento del capitale sociale e conseguente emissione di 140.000 azioni.

I prestiti in essere sono regolarmente rimborsati, quali somme di capitale e interessi, secondo i piani di rimborsi definiti nelle condizioni generali di emissione.

Si rileva inoltre che, in applicazione dei principi contabili adottati, le poste delle passività finanziarie sono state iscritte, al momento della rilevazione iniziale, al costo ammortizzato ovvero ad un tasso di interesse effettivo costante lungo tutta la durata del prestito.

Di seguito la tabella di sintesi a valori nominali dei prestiti obbligazionari in essere al 31 dicembre 2019 e relativi outstanding:

Strumento Size
emissione
Importo
sottoscritto
Importo convertito Outstanding Scadenza Tasso
Obbligazioni PSM 7% 2015-2020 6,40 2,05 1,75 0,30 09/07/2020 7%
Obbligazioni PSM 7% 2015-2021 convertibili 9,90 9,90 0,35 9,55 06/12/2021 7%
Obbligazioni PSM 90 2017-2023 9,50 9,37 3,95 23/04/2023 5,5%
Obbligazioni PSM 85 2018-2024 10,50 10,50 6,84 24/04/2024 5%
Obbligazioni PSM 85 2019-2027 12,00 5,25 4,15 23/07/2024 5%
Obbligazioni PSM 5% 2019-2021 1,00 0,53 0,53 03/05/2021 5%
Obbligazioni PSM 3,5% 2019-2020 7,00 2,00 1,97 25/12/2020 3,5%

La voce "scadenza" si riferisce alla data dell''ultimo rimborso relativo all'ultima tranche emessa per singolo prestito obbligazionario

Le passività finanziarie consolidate non correnti sono costituite principalmente dalle quote eccedenti i 12 mesi dei prestiti obbligazionari, per un totale di 16,1 mln di Euro, da debiti per locazioni operative (IFRS 16) per 987 mln di Euro e da debiti verso banche a m/l termine per 0,32 mln di Euro.

Le passività finanziarie correnti sono costituite principalmente dalle quote in scadenza entro i 12 mesi dei prestiti obbligazionari per euro 10,5 mln, dei debiti per locazioni operative (IFRS 16 a breve) per euro 385 mila, e dai finanziamenti degli istituti di credito per euro 308 mila.

Si rimanda allo schema di rendiconto finanziario consolidato per l'analisi dell'evoluzione delle disponibilità liquide.

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

Non esistono leggi specifiche per il web marketing e/o il web advertising, ma esistono normative trasversali a più settori che certamente riguardano anche il web. Difatti, esistono alcune leggi che oggi rappresentano riferimenti fondamentali per l'advertising on line.

Il provvedimento di riferimento in materia di privacy è rappresentato dal GDPR – Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, direttamente applicabile in tutti gli Stati membri dal 25.5.2018. In Italia, il trattamento dei dati personali è altresì disciplinato dal D. Lgs. 30.6.2003 n. 196, conosciuto come Codice privacy, nell'edizione, però, profondamente rivista alla luce del D. Lgs. 10.8.2018 n. 101, che rappresenta la normativa di armonizzazione del diritto interno in materia di privacy al GDPR – Regolamento (UE) 2016/679. Sul rispetto della legislazione in parola continua a vigilare l'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, quale autorità di controllo ai sensi del GDPR – Regolamento (UE) 2016/679.

In data 18 maggio 2018 è stato nominato in qualità di DPO, per il gruppo PRISMI, l'Avv.to Simone Vaccari.

Decreto Legislativo 25 gennaio 1992 n° 74. Questo decreto intende contrastare la pubblicità ingannevole e comparativa. Il rispetto di questa normativa è demandato all'Autorità Garante per la concorrenza e per il mercato (Agcm) che ha potere sanzionatorio nei confronti di chi effettua campagne ingannevoli o scorrette.

Decreto legislativo 9 aprile 2003 n° 70. Questa normativa è uno dei principali riferimenti in materia di promozione di servizi di e-commerce.

Codice dell'Autodisciplina Pubblicitaria Italiana: non si tratta di una vera e propria legge, ma certamente rappresenta un riferimento per pubblicità e campagne promozionali, anche per gli operatori web.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Pur nel quadro di totale incertezza legato all'emergenza per il Covid-19 il Cda ha approvato in data 18-3-2020 il Piano Industriale 2020-2024 inclusivo del budget 2020 e la direzione del Gruppo ritiene di poter confermare tutte le proprie Linee strategiche. Il Piano prevede il raggiungimento già dal 2020 di un sostanziale break-even operativo. Tuttavia il protrarsi temporale dell'emergenza e il suo possibile impatto sul mercato di riferimento delle Società del gruppo potrebbero far slittare in avanti gli obiettivi quantitativi del budget 2020. La Società terrà monitorata la situazione su base mensile.

Le linee guide strategiche del Piano sono:

  • Focalizzazione sullo sviluppo del fatturato con un atteso beneficio di leva operativa. A tal fine la direzione di Prismi sta coinvolgendo risorse commerciali privilegiando la seniority; è stata già inserita una figura e sono in corso trattative per il rafforzamento e la riorganizzazione dei quadri intermedi della Direzione Commerciale rafforzandone la sua presenza sull'intero territorio nazionale

  • Attivazione di una funzione di Caring sui clienti

  • Efficientamenti e innovazioni nella lead generation anche tramite la messa a regime del progetto Hubspot

  • Crescita importante dell'Ebitda derivante sia dall'atteso aumento dei volumi, con conseguente effetto scala, sia dall'importante azione di cost-cutting avviata ad ottobre 2019

  • Azzeramento, durante l'arco del Piano, della Posizione Finanziaria Netta negativa grazie agli effetti combinati dei risultati positivi di PRISMI e Wellnet e dell'utilizzo della cartolarizzazione.

Wellnet riveste un ruolo chiave nell'implementazione del Piano e il Gruppo ritiene strategica la crescita della sua partecipata sia per linee interne che esterne. La Società consente al Gruppo di presidiare in modo completo il mercato di riferimento, essendo l'offerta di servizi di Wellnet rivolta ad aziende medio-grandi e Pubblica Amministrazione e perfettamente integrata con quella della capogruppo PRISMI, rivolta a partite IVA e piccole aziende. Wellnet, con un modello di business cash-positive, ha nell'innovazione il suo punto di forza. Si segnala che il Consiglio di Amministrazione di Wellnet ha approvato, il 24 Febbraio scorso, il Piano Industriale 2020-2024. In tale Piano sono attesi incrementi di volumi derivanti dal portafoglio ordini in essere e dalle attività di ampliamento di servizi innovativi, e il raggiungimento, già dal 2020, dell'utile conseguente alle importanti attività, portate a termine nell'ultimo trimestre dell'esercizio, di razionalizzazione del reparto produttivo e di monitoraggio della redditività dei progetti in lavorazione. La crescita organica unita ad una serie di operazioni di M&A potrebbero consentire a Wellnet di raggiungere già nel 2021 una dimensione tale da prefigurare diversi scenari di valorizzazione della società, ivi inclusa un ricorso diretto al mercato dei capitali mediante IPO.

La conversione dei warrant in circolazione e l'incremento di capitale del 5 marzo, riportato nei "Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio", potrebbero consentire di rimuovere le fattispecie dell'art. 2446 determinatesi sullo stato patrimoniale chiuso al 31 dicembre 2019 per effetto della perdita d'esercizio conseguita.

Gli esercizi successivi del piano dovrebbero beneficiare dell'entrata a regime dell'ampliamento della rete commerciale con conseguenti effetti attesi sulla redditività.

Per entrambe le società, i flussi di cassa attesi e le linee di credito in corso consentiranno, già a decorrere dal primo quadrimestre, di rispettare gli adempimenti fiscali e contributivi nonché le rateizzazioni in corso.

INFORMATIVA SUI RISCHI

Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo PRISMI incorre in rischi derivanti sia da fattori esterni, connessi al contesto macroeconomico di riferimento o al settore in cui il Gruppo opera, sia da fattori interni. I principali rischi sono di seguito sintetizzati.

Rischio relativo alla leva operativa

Avendo tutte le società del Gruppo una significativa percentuale dei costi sostenuti rappresentata da costi fissi di struttura, non influenzati quindi dai volumi del fatturato, esiste una sostanziale sensibilità del reddito alla variazione dei ricavi. Seppur la direzione sia costantemente impegnata nel controllo dei costi, non può escludersi che eventuali riduzioni del valore medio degli importi dei contratti per ciascun cliente e l'eventuale riduzione del numero di contratti sottoscritti possano avere impatti negativi sulla redditività. In considerazione della tipologia dei servizi forniti da Wellnet è stato impostato nell'ultimo periodo del 2019 un processo di esternalizzazione della produzione e ottimizzazione dei rapporti di fornitura in modo da rendere più ed elastici i costi della produzione con gli effettivi volumi di vendita.

Rischio di credito

Il rischio di credito emerge dalle potenziali perdite per mancato adempimento delle obbligazioni contrattuali da parte della clientela del Gruppo ed è un rischio al quale è esposta principalmente la Controllante PRISMI S.p.A.

Tale esposizione deriva dalle condizioni di pagamento rateali concesse alla clientela che in media prevedono un arco temporale di 31 mesi; la vendita rateale con pagamenti mensili tramite SDD unitamente all'entità degli scaduti commerciali in essere, pone il di rischio credito quale elemento di monitoraggio costante da parte della Società. Da diversi anni la Società ha intrapreso azioni e procedure volte a gestire i crediti in tutte le fasi; dalle analisi di credit check e monitoraggio degli allineamenti SDD quali azioni preventive fino alla gestione delle posizioni con elevata anzianità relativamente alle quali la Società si avvale del supporto di società di recupero esterno specializzate e studi legali per il recupero forzoso.

L'esposizione al rischio viene puntualmente stimata mediante accantonamenti al Fondo Svalutazione Crediti per adeguare il valore nominale dei crediti al loro presunto valore di realizzo; tali stime si basano sulla

capacità acquisita dalla Società in termini di misurazione delle performances di gestione del credito grazie a procedure ovvero attività interne ed esterne ormai consolidate all'interno dell'organizzazione preposta alla gestione del credito.

Di seguito si riporta la dinamica dell'aging dei crediti di PRISMI S.p.A. espressa in milioni di Euro al 31 dicembre 2019 comparata con quella degli scorsi esercizi e ai crediti lordi totali alla fine degli stessi. Da questo schema si evidenzia, al 31 dicembre 2019, un incremento dello scaduto rispetto all'andamento virtuoso degli anni precedenti.

Si tratta di una crescita dovuta al riacquisto dei crediti vantati nei confronti del veicolo Forte nell'ambito delle pregresse operazioni di cartolarizzazione. Nel rispetto degli accordi contrattuali Prismi aveva trasferito al veicolo crediti, aggiuntivi all'operazione di cartolarizzazione e cessione pro-soluto, che non erano stati anticipati dallo stesso in quanto trattenuti a garanzia della qualità dei crediti ceduti pro-soluto. Il riacquisto è conseguente alla chiusura dell'operatività di Forte. Si sottolinea che fino al mese di aprile 2019 non sono state più effettuate operazioni di cartolarizzazione che sono riprese a seguito dell'attivazione di un nuovo veicolo per le operazioni di cartolarizzazione (Pandora Spv).

Nella concretezza, escludendo questo importante effetto, l'azienda ha messo in atto strutturate procedure per monitorare i crediti fin dal loro sorgere (tramite il rifiuto del rapporto contrattuale se il creditore non rientra nei parametri definiti) e tramite il monitoraggio proceduralizzato del credito con la sua costante valutazione.

Totale crediti
Totale Scaduto a 180 gg a 360 gg a 540 gg a 720 gg >720 gg lordi % scaduto
Totale al 31/12/2016 7,98 0,53 0,50 0,57 0,49 5,89 12,50 64%
Totale al 31/12/2017 8,26 1,04 0,36 0,31 0,39 6,16 21,10 39%
Totale al 31/12/2018 8,26 1,08 0,62 0,74 0,27 5,55 32,20 26%
Totale al 31/12/2019 11,55 2,06 1,70 1,02 0,66 6,11 33,25 35%

Si segnala che il dato al 31 dicembre 2019 comprende l'incremento pari a 2,96 mln di Euro di crediti (di cui 1,74 mln di Euro scaduti) dovuti alla chiusura, avvenuta nel mese di settembre 2019 delle operazioni di cartolarizzazione avvenute tra il dicembre 2014 e giugno 2018.

Di tale circostanza si è tenuto conto nella determinazione del fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2019 sottolineando che tali crediti alimentano la due fasce di scaduto più recenti e che godono di un maggiore standing creditizio delle controparti conseguente alle attività di due diligence svolte per conto della società veicolo sui crediti ricompresi nell'accordo contrattuale.

Di seguito l'andamento degli insoluti registrati nel corso dell'esercizio che indicano quale percentuale di insoluto medio un tasso pari al 14%, sostanzialmente in linea con quella dello scorso esercizio.

Insoluti % gen-18 feb-18 mar-18 apr-18 mag-18 giu-18 lug-18 ago-18 set-18 ott-18 nov-18 dic-18 dato
medio
Sdd 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%
Insoluto Sdd 16% 14% 15% 15% 15% 14% 14% 15% 15% 15% 15% 12% 14%
Pagato Sdd 84% 86% 85% 85% 85% 86% 86% 85% 85% 85% 85% 88% 86%

Rischio di liquidità

La tipicità delle modalità di vendita della Società PRISMI S.p.A. come sopra esposta, si sostanzia in un ciclo finanziario in cui si possono manifestare disequilibri monetari dei flussi di cassa rendendo necessario l'ottenimento di un mix di fonti di finanziamento in equilibrio rispetto le dinamiche del credito.

Nel corso del 2019 la Società ha provveduto al reperimento delle risorse finanziarie necessarie alla crescita tramite canali alternativi rispetto ai canali tradizionali rappresentati dagli affidamenti presso istituti bancari. Le operazioni descritte nei paragrafi precedenti relative agli aumenti di capitale, alle emissioni obbligazionarie avvenute nel corso del 2019 unitamente allo strumento della cartolarizzazione, con il nuovo veicolo PANDORA, per lo smobilizzo dei crediti commerciali, rappresentano la risposta alle necessità di liquidità aziendale. I canali di approvvigionamento di risorse presso istituti di credito rimangono residuali.

Tali operazioni hanno permesso alla Società non solo di adempiere alle esigenze correnti derivante dall'attività ordinaria, ma anche di provvedere alla chiusura di alcune posizioni pregresse.

Per una disanima puntuale dei flussi di cassa e delle disponibilità liquide si rimanda al rendiconto finanziario.

Si evidenzia che la sostenibilità finanziaria del Piano Industriale 2020-2024 è sorretta dall'utilizzo di strumenti di finanziamento analoghi a quelli adottati nel 2019, in particolar modo in riferimento ai programmi

di emissione obbligazionaria atti a finanziare il circolante e all'utilizzo della cartolarizzazione revolving. Nel caso in cui tali strumenti non dovessero essere sottoscritti in un ammontare tale da permettere alla stessa di far fronte ai propri impegni e ai propri debiti alle rispettive scadenze o di finanziare ulteriori esigenze di liquidità potrebbero verificarsi effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo.

La società controllata Wellnet, non è interessata dalle dinamiche dei crediti commerciali come la Controllante, fa ricorso a normali canali di finanziamento presso istituti di credito quali anticipo fattura e smobilizzo SBF, nonché un nuovo finanziamento a Medio Lungo per sostenere le attività di tesoreria ordinaria.

Rischio connesso al conseguimento degli obiettivi dei Piani Industriali 2020-2024

Come descritto nell'esposizione sulla evoluzione della gestione il Piano industriale 2020-2024 della capogruppo prevede il perseguimento di obiettivi strategici e il raggiungimento di risultati economici e finanziari sulla base di linee guida definite.

Anche Wellnet, principale Società controllata ha approvato e predisposto il Piano Industriale 2020-2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione prevedendo risultati netti positivi.

In considerazione dell'incremento previsto nei Piani Industriali per fatturato e redditività, si segnala che l'elaborazione degli stessi si basa, tra l'altro, su assunzioni ipotetiche relative ad eventi futuri e azioni degli amministratori che nel caso si verificassero solo parzialmente potrebbero aver un effetto negativo circa l'andamento delle principali grandezze patrimoniali, economiche e finanziarie della Società e/o del Gruppo o di altri fattori che ne influenzano l'evoluzione. I principali rischi si possono sinteticamente ricondurre alla capacità di raggiungere i livelli di fatturato previsti non solo in termini quantitativi ma altresì in termini di combinazioni di servizi venduti, capacità innovativa e tempi di introduzione dei nuovi prodotti, qualità della base clienti e allargamento verso clienti "evoluti" nonché recupero della redditività tramite una struttura di costi flessibile.

Per far fronte a tale rischio, il Gruppo ha impostato un programma di monitoraggio degli scostamenti tra valori consuntivi e previsionali atto a recepire eventuali manovre correttive e di riallineamento con il piano.

12.5 Rischio connesso all'emergenza sanitaria connessa al Covid-19

L'emergenza scoppiata in Italia a Febbraio 2020 collegata al Covid-19 ha imposto al Governo l'adozione di Decreti via via più restrittivi che hanno comportato la progressiva riduzione delle attività economiche, una parte delle quali dal 12 Marzo 2020 è stata costretta a chiudere temporaneamente.

L'eventuale inasprimento di tali misure, nonché il prolungarsi delle stesse e il tempo che intercorrerà per rientrare alla normalità potrebbero incidere sulla realizzazione dei Piani Industriali e potrebbero aver un effetto negativo circa l'andamento delle principali grandezze patrimoniali, economiche e finanziarie della Società e/o del Gruppo.

ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

PRISMI S.p.A. svolge attività di sviluppo con la propria struttura e avvalendosi di consulenze tecniche esterne. Nel corso del 2019 ha avviato/proseguito diversi progetti di sviluppo i cui costi sono stati capitalizzati.

Progetto "FastLead" (Ex B2B panel): il progetto, intrapreso nel corso del 2017, sta proseguendo. Il progetto consiste in una piattaforma in grado di tracciare le visite ai siti dei clienti e identificare gli intestatari dell'indirizzo IP che accede al sito. Tale raccolta è fatta assolvendo gli obblighi della privacy e di informativa e manifestazione/revoca del consenso.

I "lead" ottenuti, scremando quelli consumer, per motivi di privacy, e quelli appartenenti ad IP dinamici e pertanto intestati ai provider di servizi internet, rappresentano una lista di contatti potenzialmente interessati ai prodotti o servizi e sui quali sarà possibile, per il nostro cliente, fare azioni di marketing.

Il cliente potrà inoltre osservare la sequenza di pagine viste dall'utente durante la visita in una funzione denominata "slideshow". Il progetto ha coinvolto nel 2018 personale interno all'azienda (costo sostenuto

16.772 Euro) e fornitori esterni per lo sviluppo della piattaforma (costo sostenuto Euro 4.920).

Progetto "Marketplace – Widemark": il progetto, intrapreso nel corso del 2017, è proseguito nel corso del 2018 e nel 2019 , consiste in una piattaforma web che consente a qualsiasi PMI, con pochi semplici passaggi, di iniziare a vendere i propri prodotti sui più importanti marketplace disponibili sul mercato come Ebay, Amazon, Eprice e ad utilizzare anche strumenti di comparazione dei prezzi per aumentare traffico e conversioni.

Widemark è pensato sia per aziende che hanno già un e-commerce avviato sia per tutte quelle realtà che non hanno ancora deciso di ricorre al canale dell' e-commerce per allargare le proprie attività.

Per tutte le PMI già presenti online con il proprio e-commerce sarà possibile collegarsi alla nostra piattaforma e sincronizzare in maniera totalmente automatizzata il proprio magazzino prodotti con prezzi, descrizioni, immagini. Una volta "importati" tutti i prodotti da un unico cruscotto sarà altresì possibile inviare i prodotti su Marketplace e Comparatori, gestire gli ordini in ingresso e programmare le spedizioni presso i clienti finali.

Per le aziende che non hanno ancora un e-commerce sarà invece possibile caricare un semplice file di testo in formato CVS oppure in formato Excel ed avviare il processo di sincronizzazione verso i canali desiderati.

Il progetto ha coinvolto personale interno all'azienda (costo sostenuto 41.703 Euro) e fornitori esterni per lo sviluppo della piattaforma (costo sostenuto Euro 29.990).

Progetto "CMS e App": il progetto, iniziato nel corso del 2017, è proseguito nel 2018 e nel 2019. Lo scopo del progetto è quello di aggiornare le tecnologie alla base della produzione di siti web oggetto dell'offerta di PRISMI attraverso l'introduzione di nuovi "service levels" sulle piattaforme, pacchettizzando i CMS in uso in preconfigurazioni tecniche per una più veloce installazione, configurazione e quindi consegna al cliente.

I nuovi "service levels" sui CMS, costituendo nuovi prodotti o migliorando quelli esistenti, potranno sicuramente contribuire al potenziale di fatturato diretto e di upgrade offrendo nuove importanti funzionalità e prezzi più competitivi dati dal risparmio costi combinati tra processo e prodotto.

Il progetto ha coinvolto personale interno all'azienda (costo sostenuto 2.304 Euro) .

Progetto "Funnel Marketing": il progetto è stato avviato a fine novembre 2018 e consiste nella progettazione ed implementazione in azienda di un processo innovativo ed integrato per la generazione di opportunità di vendita e la fidelizzazione dei clienti ed è espressione e sintesi di diversi strumenti, tecniche ed azioni da mettere in campo . Alla base del Funnel Marketing vi è la consapevolezza delle dinamiche che portano un utente all'acquisto di un bene o servizio a partire da un momento anteriore alla manifestazione concreta del suo interesse. Questa consapevolezza si può esprimere attraverso un diagramma di flusso orizzontale che accompagna il potenziale cliente nel suo viaggio attraverso la conoscenza del brand, la curiosità verso l'azienda e i sui servizi, la ricerca proattiva finalizzata all'acquisto, l'acquisto e il successivo processo di fidelizzazione.

Il progetto ha coinvolto personale interno all'azienda (costo sostenuto 4.959 Euro) e fornitori di servizi esterni (tra cui intercompany) per Euro 82.500.

Progetto CUSTOM HELPDESK : il progetto riguarda lo sviluppo di un nuovo processo di assistenza tecnico/commerciale alla rete vendita sulle trattative più complesse e tecnologicamente avanzate. Prevede l'utilizzo di:

    1. tecnologie di video collaboration;
    1. strumenti per la raccolta dell'esigenza;
    1. strumenti per la presa appuntamento con il tecnico;
    1. modelli per la creazione di offerte complete ed accattivanti.

Il progetto ha comportato nel corso del 2019 costi di personale interno pari a Euro 5.050.

Progetto PRODUCT MANAGER : sin dalle origini PRISMI ha fatto dell'industrializzazione dei prodotti e dei processi un mantra aziendale, consci che in uno scenario di crescita del business, fatto prevalentemente di piccoli clienti PMI, il valore della personalizzazione e la marginalità andassero ricercate in un'ottimizzazione

tecnologica e di processo molto spinte. Oltre 10 anni fa infatti nascevano "pezzi" di codice e di processo utili a velocizzare non solo il lavoro quotidiano ma anche l'apprendimento dello stesso da parte di risorse junior con competenze solo ma parziali necessarie a supportare sia la numerosità di servizi da produrre che la marginalità. L'introduzione di questo "metodo standard" caratterizzato da un mix di processi, strumenti e contenuti di lavoro per ogni linea di prodotto ha consentito nel tempo la sostenibilità produttiva. Il forte cambiamento organizzativo degli ultimi 4 anni ha tuttavia manifestato i limiti degli strumenti utilizzati palesando l'esigenza di progettare e realizzare un nuovo processo supportato da una nuova tecnologia di gestione produttiva e reportistica, utile anche a contribuire alla percezione di valore da parte del cliente. Nasce così il progetto PRODUCT MANAGER & REPORT MANAGER che mira a creare un ambiente software, integrato con i processi e gli altri strumenti aziendali, in grado di assistere le risorse produttive interne ed esterne nel proprio lavoro di realizzazione dei servizi, fornendo altresì al contempo un valido ausilio alla valorizzazione degli stessi per il cliente, la rete vendita e tutti quei soggetti che sono a contatto con il cliente per altre ragioni.

Il progetto ha comportato nel corso del 2019 costi di personale interno pari a Euro 70.684 e costi esterni pari a Euro 20.500.

Progetto SISTEMA TICKETING: il progetto riguarda la creazione di un processo di ticketing per l'assistenza ai clienti, cioè un insieme di procedure e strumenti che riuniscano tutte le richieste di supporto dei clienti di varia provenienza per gestirle in maniera strutturata in un unico luogo. Il progetto introdurrà una innovazione nella gestione delle richieste in arrivo, introducendo nuove procedure che permettano di uniformare in un unico flusso le richieste provenienti da più canali.

Oltre alla definizione delle procedure si implementerà allo scopo il software Zendesk attraverso il quale tutti gli operatori potranno contare su ticket uniformati, indipendentemente dal canale usato dai clienti per contattare l'azienda (e-mail, chat, ticket, ecc.). Il processo di ticketing risulterà molto più semplice, permettendo agli agenti di risolvere i problemi più rapidamente, con una maggiore soddisfazione dei clienti rispetto al solo canale mail/telefono attualmente in uso.

Il progetto include anche la realizzazione di un'area riservata dove ogni cliente potrà, attraverso username e password, accedere ad un centro di assistenza dedicato e trovare facilmente e autonomamente risposta alle domande più comuni. L'utente finale potrà inoltre consultare lo storico delle richieste effettuate ed aprirne di nuove.

Altro obiettivo posto dal progetto è fornire una base dati strutturata sulla risoluzione delle casistiche di assistenza che consenta una migliore pianificazione sia degli stessi lavori di assistenza tecnica sia degli interventi migliorativi su prodotti e processi aziendali. Sarà possibile analizzare i dati raccolti da differenti canali e verificare se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti.

Il progetto ha comportato nel corso del 2019 costi di personale interno pari a Euro 20.467.

Progetto WEBINAR: il progetto riguarda lo sviluppo di un nuovo processo di formazione tecnica e di prodotto attraverso la schedulazione di eventi webinar a calendario che posso essere destinati a clienti, personale interno o collaboratori esterni; il progetto prevede l'attivazione e configurazione della piattaforma webinar con idoneo materiale grafico e multimediale a supporto e la calendarizzazione degli eventi con relativo materiale formativo.

Scopo del progetto è quello di migliorare il livello di competenza del personale interno ed esterno di PRISMI coinvolto in tutto il flusso del valore oltre ad agevolare la creazione di eventi per prospect o per gli stessi clienti di cui si vuol migliorare il valore percepito rispetto ai servizi resi.

Il progetto ha comportato nel corso del 2019 costi di personale interno pari a Euro 2.353.

Relativamente alla società controllata Wellnet S.r.l nel corso del 2019 sono stati capitalizzate le seguenti attività.

Progetto DHI: Wellnet con il progetto DHI si prefigge di misurare lo stato di "salute digitale" di un'azienda basandosi su dati multichannel e ideando la roadmap adatta a farle ottenere innovazione e risultati misurabili.

Digital Health Index (DHI) è un modello che permette quindi di definire il livello di maturità digitale di un'azienda come sintesi dei dati qualitativi e quantitativi pervenuti dall'analisi dei principali blocchi aziendali.

Il confronto con le best practices e gli approcci di aziende che operano nello stesso settore o di aziende leader in ambito Digital, consente di definire il gap da colmare per raggiungere un perfetto "stato di salute digital" all'interno della propria azienda.

ll DHI è un punteggio ottenuto dalla sintesi dei dati raccolti attraverso una survey che viene sottoposta alle componenti del management delle aziende.

Ricevuta la risposta del management aziendale, i dati raccolti vengono elaborati in modo automatico mediante un algoritmo proprietario, generando lo score delle variabili di riferimento delle singole dimensioni aziendali. Una volta calcolato il DHI come sintesi ponderata dei dati, viene mostrata la panoramica digitale dell'azienda attraverso una Dashboard.

Grazie al DHI si possono confrontare i dati che derivano dall'analisi dell'azienda e del suo (digital) business model, con le best practices di settore, così da elaborare un piano di sviluppo in grado di colmare il gap con i suoi competitor.

Nel corso del 2019 il progetto ha comportato 11.597 Euro di costi interni.

Progetto SIRCLE presenta un nuovo approccio nell'ambito della sostenibilità aziendale, in cui l'integrazione diventa elemento innovativo, al fine di fornire alle imprese un'offerta personalizzata e completa.

Nel corso del 2019 il progetto ha comportato 5.709 Euro di costi interni.

Progetto LIVE LEAD: è un "prodotto digitale", nuovo ed innovativo per il mercato, composto da una piattaforma cloud e relative app sia per tablet sia per smartphone (da utilizzare sul campo), che consente di gestire i lead (potenziali clienti) che si generano durante qualsiasi tipo di evento (fiera, manifestazione, evento professionale, evento ludico, ecc.) in modo efficiente ed efficace. In sostanza l'ufficio marketing (o comunque il titolare dell'azienda in caso di PMI) può configurare sulla piattaforma cloud, anche in tempo reale, le informazioni che vuole tracciare in un evento sui potenziali clienti, associate a brand o prodotto/servizio (oltre i classici campi anagrafici con mail e telefono, si traccia la tipologia di interesse che ad esempio per il mondo automotive potrebbe essere "test drive" o "richiesta appuntamento in concessionaria", oppure più in generale il contatto interessato a ricevere un preventivo o acquistare un prodotto).

L'operatore sul campo (in genere una hostess esterna piuttosto che altro tipo di operatore) apre l'apposita app sul tablet che si auto configura in base alle informazioni provenienti dalla piattaforma cloud e seguendo un semplicissimo percorso guidato (quindi senza alcun bisogno di formazione specifica) inserisce le informazioni del prospect generando un lead in tempo reale (da qui Live Lead).

Queste informazioni finiscono in automatico su un'apposita dashboard della piattaforma cloud, dove si potranno incrociare i dati e fare statistiche di vario genere. Per gli utenti più evoluti si avrà la possibilità di sincronizzare i contatti dalla piattaforma cloud al proprio CRM, anche in real time.

Nel corso del 2019 il progetto ha comportato 13.914 Euro di costi interni e 2.268 Euro di costi esterni.

Progetto SEO AI: l'emergere prepotente delle tecnologie di Intelligenza Artificiale (AI) in quasi tutti gli ambiti di applicazioni informatiche ha rappresentato per Wellnet una sfida importante: quella di riuscire a coniugare metodologie tradizionali con nuovi approcci data driven. È in questo contesto che nasce dunque l'idea di un software basato sull'Intelligenza Artificiale applicata alla SEO al fine di identificare in maniera certa i fattori determinanti il posizionamento organico dei documenti web all'interno dei motori di ricerca.

Wellnet lavora con piccole e grandi aziende, ma sempre all'insegna di un servizio il più possibile tailored e con un fortissimo approccio consulenziale e strategico, volto ad identificare e soddisfare le reali esigenze dei suoi clienti e ad individuare gli strumenti migliori per il loro conseguimento.

SEO-AI è un software assolutamente innovativo per il mercato della consulenza SEO, composto da un kernel sviluppato in Python e la relativa interfaccia utente che nella prima fase girerà su server locali ad uso interno ma che potrebbe in un secondo tempo tradursi in una piattaforma SaaS ad accesso mediante sottoscrizione di un abbonamento di utilizzo. In sostanza l'utente potrà, caricando il testo della propria pagina web o anche semplicemente l'URL, ricevere in risposta una valutazione del grado di qualità SEO della pagina stessa, delle

possibilità che essa si posizioni per le query date nonché l'indicazione dei miglioramenti richiesti per conquistare il posizionamento migliore. Il tutto non in modo empirico, ma scientifico, questa è la vera innovazione.

Nel corso del 2019 il progetto ha comportato 131.718 Euro di costi interni e 21.025 Euro di costi esterni.

A valere sulle attività di ricerca e sviluppo svolte nel corso del 2019 quale risultanza delle attività legate ai progetti sopra elencati a WELLNET verrà riconosciuto un credito di imposta pari a 75.330 Euro, mentre a PRISMI verrà riconosciuto un credito di imposta paria 87.713 Euro,

AMBIENTE, SALUTE E SICUREZZA

L'attività produttiva non è attualmente soggetta a specifiche normative di settore.

RISCHI E VERTENZE IN ESSERE

PRISMI è parte in procedimenti civili ed amministrativi e in azioni legali collegati al normale svolgimento delle proprie attività. Tuttavia, sulla base delle informazioni in questo momento a disposizione si ritiene che dall'esito di tali procedimenti ed azioni non si determineranno effetti negativi rilevanti sul bilancio della Società.

CODICE DI AUTODISCIPLINA E DI COMPORTAMENTO ETICO

La Società capogruppo, che con delibera assunta dal proprio Consiglio di Amministrazione nell'adunanza tenutasi in data 20 novembre 2013 aveva già adottato il Codice Etico, ha adottato, con delibera consiliare del 9 luglio 2014, il Modello di organizzazione e di gestione ex D. Lgs. n. 231/2001 e contestualmente ha istituito l'Organismo di Vigilanza monocratico nominando quale membro esterno l'Avvocato Roberto Culicchi. In data 18 maggio 2018 il Consiglio di Amministrazione ha nominato il Dott. Andrea Raimondi in sostituzione del dimissionario Culicchi.

Con delibera assunta dal Consiglio di Amministrazione in data 20 dicembre 2018 la Società si è dotata di un nuovo Codice Etico. In data 20 marzo 2019 è stata approvata la revisione completa del Modello di organizzazione e di gestione ex D.Lgs n. 231/2001

INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI DETENUTE DA AMMINISTRATORI, SINDACI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

Alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione, i coniugi di alcuni di questi, nonché dirigenti con responsabilità strategiche posseggono azioni dell'emittente per il cui dettaglio si rimanda alla relativa tabella allegata alla Nota Integrativa. Nessun componente del Collegio Sindacale nonché i coniugi degli stessi non legalmente separati e i figli minori dei medesimi, direttamente o per il tramite di società controllate, di società fiduciarie o per interposta persona, risultanti dal libro dei soci, dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni acquisite dagli stessi componenti del Collegio Sindacale, posseggono azioni dell'emittente né azioni o partecipazioni in società da questi controllate.

RAPPORTI CON IMPRESE CONTROLLANTI,

CONTROLLATE E COLLEGATE

Nel corso dell'esercizio 2019 le società del gruppo hanno intrattenuto rapporti commerciali regolarmente contrattualizzati tra di loro. PRISMI S.p.A., inoltre, eroga servizi di staff alle controllate in materia di amministrazione, contabilità, legale, ICT, acquisti e societario. Anche per questi servizi sono stati stipulati regolari contratti. I relativi saldi contabili sono esposti nelle note illustrative della società capogruppo mentre sono elisi nel processo di redazione del bilancio consolidato.

18 AZIONI PROPRIE E AZIONI O QUOTE DI IMPRESE CONTROLLANTI POSSEDUTE

In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2428 c.c. comma 2, punto 3, si informa che al 31 dicembre 2019 la Società non possedeva azioni proprie.

19 AZIONI PROPRIE ACQUISITE O ALIENATE DALLA SOCIETÀ NEL CORSO DELL'ESERCIZIO

In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2428 c.c. comma 2, punto 4, si informa che nel corso dell'esercizio 2019 la Società, non ha acquistato e venduto azioni proprie.

20 ELENCO SEDI SECONDARIE

La Società è presente con una unità locale a Civitanova Marche (MC) – sede dell'incorporata Crearevalore e Legnano (MI) – sede dell'incorporata InGrandiMenti S.r.l.. Si segnala inoltre che il Gruppo PRISMI è presente a Milano, Saluzzo (CN), Pinerolo (TO) con Wellnet S.r.l, con Two Leaders S.r.l a Milano (MI), con PRISMI CH Sagl a Lugano.

21 TUTELA PRIVACY

Il Gruppo è costantemente aggiornato in tema di Tutela della privacy provvedendo ad aggiornare le politiche di sicurezza al fine di garantire un adeguato livello di protezione dei dati personali sottoposti a trattamento, da parte degli incaricati preposti, con o senza l'ausilio di strumenti informatici, nel pieno rispetto di quanto stabilito dalla normativa vigente. È stata approntata nel 2018 una complessa operazione, che ha visto il coinvolgimento di consulenti esterni e incaricati designati internamente, diretta a: (i) analizzare l'esistente; (ii) comparare l'esistente con il nuovo standard normativo, rappresentato dal GDPR; (iii) individuare e approntare le necessarie azioni di adeguamento; (iv) documentare il processo di adeguamento. Lo sforzo compiuto, anche in termini di revisione di tutta la modulistica relativa al trattamento dei dati, è confluito in apposito dossier. Il Gruppo prosegue attività costanti di monitoraggio periodico ed è supportata dal DPO, Avv.to Simone Vaccari, nominato il 18 maggio 2018 sia per la Capogruppo che per Wellnet.

Signori Azionisti, il bilancio al 31 dicembre 2019 della Vostra Società, redatto secondo i principi contabili internazionali, chiude con una perdita di euro 4.498.032. Tale risultato comporta una riduzione del patrimonio netto a euro 5.988.226 ovvero inferiore ai due terzi del capitale sociale pari ad euro 12.560.957,00 e incorrendosi rende, quindi, applicabile il disposto dell'articolo 2446 del Codice Civile. Se con noi d'accordo, Vi invitiamo ad approvare il Bilancio di Esercizio di PRISMI S.p.A. al 31 dicembre 2019 in ogni sua parte e risultanza. Inconsiderazione di quanto esposto in precedenza nonché di quanto previsto dal combinato disposto del comma 1 dell' articolo 26, del D.L. n. 179/2012 - in tema di deroghe al diritto societario - e dall'art. 4. comma 9 del D.L 3/2015 ,Vi invitiamo a rinviare all'Assemblea di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 l'eventuale adozione, ricorrendone i presupposti, dei provvedimenti previsti dall'art. 2446 comma 2, del codice civile.

Modena, 18 marzo 2020 Per il Consiglio d'Amministrazione

Il Presidente Ing. Alessandro Reggiani

Schemi di Bilancio Consolidato

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA CONSOLIDATA

ATTIVO NOTE 31/12/2019 31/12/2018
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali 1 3.350.120 1.736.712
Avviamento 2 2.792.248 2.792.248
Immobilizzazioni materiali 3 345.744 261.629
Partecipazioni 4 17.795 20.797
Imposte anticipate 5 3.466.675 3.149.412
Attività finanziarie 6 308.600 295.583
Altre attività non correnti 7 565.994 848.896
Crediti commerciali esigibili oltre
l'esercizio successivo
8 19.294.345 15.884.956
Totale attività non
correnti
30.141.520 24.990.232
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze 9 8.763 8.181
Crediti commerciali esigibili entro
l'esercizio successivo
10 15.489.359 15.477.893
Attività finanziarie 11 1.119.960 3.362.803
Altre attività 12 738.661 827.652
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
13 647.396 1.224.470
TOTALE ATTIVITA'
CORRENTI
18.004.139 20.900.999
TOTALE ATTIVITA' 48.145.658 45.891.230
PASSIVO 31/12/2019 31/12/2018

PATRIMONIO NETTO
Capitale Sociale 12.560.957 10.497.539
Riserve 3.615.937 2.992.419
Riserva FTA (283.373) (355.067)
Riserva IAS 19 (208.235) (119.902)
Riserva di conversione 93 (2.752)
Riserva fair value 1.087.941 1.133.441
Utile (perdita) portata a nuovo (8.535.725) (6.812.960)
Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza
del gruppo
(4.976.890) (1.559.021)
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 3.260.705 5.773.697
Capitale e riserve di pertinenza di terzi 52.998 97.975
Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza
di terzi
(68.214) (38.629)
PATRIMONIO NETTO DI
PERTINENZA DI TERZI
14 (15.216) 59.346
PATRIMONIO NETTO
CONSOLIDATO
3.245.291 5.833.043
PASSIVITA' NON CORRENTI
Benefici ai dipendenti, agenti e
amministratori
15 1.691.080 1.386.432
Fondi rischi e oneri 16 109.892 -
Altre passività fiscali 17 3.913.427 2.608.845
Passività Finanziarie 18 17.419.397 20.255.576
Altre passività 19 560.480 18.765
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 23.694.276 24.269.619

PASSIVITA' CORRENTI
Passività finanziarie 20 11.328.931 6.323.862
Debiti commerciali 21 2.870.212 3.106.124
Altre passività 22 7.006.752 6.358.582
TOTALE PASSIVITA'
CORRENTI
21.205.894 15.788.568
TOTALE PASSIVITA' 44.900.170 40.058.186
TOTALE PATRIMONIO
NETTO E PASSIVITA'
48.145.658 45.891.230

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

31/12/2019 31/12/2018
Ricavi 23 20.092.660 19.954.821
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 24 441.044 651.931
Altri ricavi operativi 25 1.447.435 1.157.006
Costi per materie prime e materiali di consumo 26 (156.153) (136.436)
Costi per servizi 27 (12.849.403) (11.912.393)
Costo del personale 28 (7.619.876) (4.735.622)
Altri costi operativi 29 (1.305.286) (962.968)
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 30 (2.622.050) (1.711.378)
RISULTATO OPERATIVO (2.571.628) 38.083
Proventi finanziari 31.1 314.508 159.839
Oneri finanziari 31.2 (3.053.860) (1.861.541)
TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI (2.739.352) (1.701.702)
Svalutazione Attività Finanziarie (3.003) -

Totale Rettifiche Attività Finanziarie (3.003) -
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (5.313.983) (1.663.619)
Imposte sul reddito 33 268.879 65.969
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO CONSOLIDATI (5.045.104) (1.597.650)
Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi (68.214) (38.629)
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO DI PERTINENZA
DEL GRUPPO
(4.976.890) (1.559.021)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

31/12/2019 31/12/2018
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO (5.045.104) (1.597.650)
Utile/(perdita) attuariale su benefici a dipendenti (145.926) (61.782)
TOTALE (145.926) (61.782)
Utile/(perdita) da conversione 2.845 (1.284)
TOTALE 2.845 (1.284)
UTILI E PERDITE COMPLESSIVO (5.188.185) (1.660.716)
UTILI E PERDITE COMPLESSIVO di Terzi 68.214 (38.629)
UTILI E PERDITE COMPLESSIVO di gruppo (5.119.971) (1.622.087)
Utile/(Perdita) base per azione 0,19

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE POSTE DI PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO PRISMI AL 31 DICEMBRE 2019

Saldo
31/12/2018
Aumenti Cs Destinazione
Risultato
Altre
Variazioni
Risultato
Oci
Risultato Saldo
31/12/2019
Capitale Sociale 10.497.539 2.063.418 12.560.957
Riserve 2.992.419 671.620 ( 48.102) 3.615.937
Riserva FTA ( 355.067) 71.694 ( 283.373)
Riserva IAS 19 ( 119.902) 57.593 ( 145.926) ( 208.235)
Riserva Fair Value 1.133.441 ( 45.500) 1.087.941
Riserva di conversione ( 2.752) 2.845 93
Utile / (perdita) a nuovo ( 6.812.960) ( 1.559.021) ( 163.744) ( 8.535.725)
Utile / (Perdita) dell'esercizio ( 1.559.021) 1.559.021 ( 4.976.890) ( 4.976.890)
Totale Patrimonio Netto di Gruppo 5.773.697 2.735.038 - ( 125.214) ( 145.926) ( 4.976.890) 3.260.705
Capitale e Riserve di Utile 97.975 ( 38.629) ( 6.348) 52.998
Utile / (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi ( 38.629) 38.629 ( 68.214) ( 68.214)
Totale Patrimonio Netto di Terzi 59.346 - - ( 6.348) - ( 68.214) ( 15.216)
- -
Totale Patrimonio Netto Consolidato 5.833.043 2.735.038 - ( 131.562) ( 145.926) ( 5.045.104) 3.245.489

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

31/12/2019 31/12/2018
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALLA GESTIONE REDDITUALE
Risultato di esercizio (5.045.104) (1.597.650)
Imposte 268.879 65.969
Interessi passivi e oneri netti 2.739.352 1.701.702
(Dividendi) -
(Plusvalenze)/ minusvalenze derivanti dalla cessione di attività -
Utile (perdita) dell'esercizio prima delle imposte sul reddito,
interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione
(2.036.873) 170.021
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita
nel capitale circolante netto
Svalutazione crediti 1.296.928 989.496
Ammortamenti delle immobilizzazioni:
Immobilizzazioni immateriali 658.721 282.140
Immobilizzazioni materiali 94.807 83.190
Altre svalutazioni delle Immobilizzazioni -
Accantonamento per trattamento fine rapporto 279.773 260.958
Svalutazioni per perdite durevoli di valore
Accantonamento a fondo rischi 571.593 356.552
Altre rettifiche per operazioni non monetarie (317.263)
Variazioni del capitale circolante netto
Variazione dei crediti verso clienti (4.717.782) (11.406.634)
Variazione altri crediti attivo circolante 2.614.736 (1.036.734)
Variazione delle rimanenze (582) (863)
Variazione dei debiti verso fornitori (235.912) 457.400
Variazione delle altre passività 1.922.873 1.689.434
Flusso finanziario dopo le variazioni del ccn 131.019 (8.155.040)
Altre rettifiche
Trattamento fine rapporto pagato (94.828) (114.149)
Variazione fondi rischi ed oneri futuri (436.269) (441.173)
Interessi incassati/(pagati) (2.739.352) (1.701.702)
Flusso finanziario dell'attività operativa (3.139.430) (10.412.064)

FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Cessione/(acquisto) di immobilizzazioni immateriali nette (2.272.129) (763.561)
Cessione/(acquisto) di immobilizzazioni materiali nette (178.922) (166.499)
Variazione di immobilizzazioni finanziarie (10.015) 6.049
Flusso Finanziario derivante dall'attività d'investimento (2.461.066) (924.011)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Mezzi di Terzi
Accensione (Rimborsi) finanziamenti a medio e lungo termine 208.526
Incremento (decremento) debiti verso banche entro l'esercizio 8.427 (905.809)
Accensione debiti locazione IFRS 16 1.373.015
Accensione (Rimborso) di debiti verso altri finanziatori (12.070) 102.393
Accensione di prestiti obbligazionari 7.640.000 7.678.960
Rimborso di prestiti obbligazionari (7.049.009)
Mezzi Propri
Variazione patrimonio netto aumento di capitale 2.835.008 4.911.157
Altri movimenti di Patrimonio Netto 19.525 166.096
Dividendi pagati
Flusso Finanziario derivante dall'attività di finanziamento 5.023.422 11.952.797
Flussi di liquidità (577.074) 616.722
Disponibilità liquide iniziali 1.224.470 607.748
di cui:
depositi bancari e postali 1.206.624 592.699
Assegni
denaro e valori in cassa 17.846 15.049
Disponibilità liquide finali 647.396 1.224.470
di cui:
depositi bancari e postali 645.952 1.206.624
Assegni
denaro e valori in cassa 1.444 17.846
Flusso Finanziario del periodo (577.074) 616.722

Note illustrative al Bilancio Consolidato

PRISMI S.p.A. (nel seguito PRISMI) è una Società per azioni con sede legale in via Dalton 58 a Modena. La società rientra fra gli Enti Sottoposti a Regime Intermedio (E.S.R.I.) sulla base di quanto previsto dall'art. 19-bis comma 1 lettera a) del D. Lgs. 39/2010 modificato dal D.Lgs. 135/2016, in quanto società emittente strumenti finanziari, che, ancorché non quotati su mercati regolamentati, sono diffusi tra il pubblico in maniera rilevante. PRISMI S.p.A. è pertanto annoverata, dal 29 luglio 2016, tra gli "emittenti diffusi" dell'elenco tenuto ed aggiornato dalla Consob. A seguito di tale circostanza la Società e il Gruppo di riferimento hanno provvisto ad adottare per la prima volta a decorrere dall'esercizio 2017 i principi contabili internazionali (IFRS) emanati dall'International Standards Board e adottati dall'Unione Europea(IASB).

Il presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 è sottoposto a revisione contabile da parte della Società di Revisione FV&C S.a.s.

PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI REDAZIONE ADOTTATI NELLA REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO INTERMEDIO

Sintesi dei principali principi contabili

I principali principi contabili utilizzati nella redazione del presente Bilancio consolidato sono di seguito illustrati e, se non diversamente indicato, sono stati uniformemente adottati per tutti gli esercizi presentati.

Il gruppo PRISMI ha provveduto alla redazione del bilancio mediante l'adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS con decorrenza dall'esercizio sociale 2017 in quanto la società capogruppo PRISMI S.p.A. è annoverata, dal 29 luglio 2016, tra gli "emittenti diffusi" dell'elenco tenuto ed aggiornato dalla Consob.

Gli Amministratori in base agli elementi e/o alle informazioni disponibili e all'attuale e prevedibile situazione reddituale finanziaria, hanno redatto il bilancio secondo il presupposto della continuità aziendale. In presenza delle perdite realizzate nell'esercizio da Prismi e Wellnet e dell'entità dei debiti scaduti e rateizzati nei confronti dell'erario e degli istituti previdenziali ammontanti rispettivamente a 9.390.804 Euro e a 6.402.432 Euro al 31 dicembre 2019 e 2018 il presupposto della continuità aziendale è stato verificato dagli amministratori in base alle risultanze dei Piani industriali 2020-2024 presentati ai Consigli di amministrazione delle citate società. Si sottolinea che il Piano di Wellnet prevede la ricapitalizzazione della partecipata che al 31 dicembre 2019 presentava un patrimonio netto negativo. Alla luce del quadro di totale incertezza legato all'emergenza per il Covid-19 la società terrà monitorata la situazione su base mensile al fine di valutarne tempestivamente gli eventuali effetti negativi sull'attività aziendale, sia nel breve che nel medio termine, adottando i provvedimenti ritenuti più utili e opportuni per garantire la continuità aziendale, alla luce del nuovo contesto sociale ed economico che si realizzerà.

Criteri generali di redazione

Il bilancio consolidato del gruppo PRISMI relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 è stato redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS in continuità con l'esercizio precedente.

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Reporting Interpretations Committe (IFRIC), precedentemente denominate Standards Interpretations Committe (SIC) che, alla data di approvazione del Bilancio consolidato, siano state oggetto di omologa da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Il bilancio consolidato è stato predisposto applicando il metodo del costo storico, ad eccezione degli strumenti derivati impliciti che sono stati valutati al fair value.

Relativamente alla forma dei prospetti contabili, il Gruppo ha optato di presentare le seguenti tipologie di schemi contabili:

  • per lo schema di Stato Patrimoniale è stato adottato il criterio "corrente/non corrente";
  • per lo schema di Conto Economico è stato adottato lo schema con i costi classificati per natura;
  • lo schema "Altre componenti di conto economico complessivo" evidenzia le componenti del risultato economico imputate direttamente al patrimonio netto;
  • per la variazione del patrimonio netto consolidato si riporta un prospetto che evidenzia separatamente il risultato di esercizio ed ogni altra eventuale variazione non transitata a conto economico ma imputata direttamente al patrimonio netto;
  • per il rendiconto finanziario consolidato è stato adottato lo schema per area di formazione dei flussi di cassa predisposto secondo il metodo indiretto.

Si precisa che i rapporti intervenuti con parti correlate relativi al conto economico e alla situazione patrimonialefinanziaria sono esposti nelle note esplicative in considerazione della loro ridotta rilevanza.

La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Società l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati a consuntivo potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte, altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Principi di nuova applicazione

Con decorrenza 1° gennaio 2019 il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS 16 – Leases in sostituzione del principio IAS 17 – Leases, e delle interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC- 27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Gli effetti derivanti dall'applicazione del principio sono riportati al successivo paragrafo 6.8.

Principi di consolidamento

Il Bilancio Consolidato include il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato, il prospetto consolidato delle altre componenti di conto economico complessivo, il rendiconto finanziario consolidato ed il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato. Il Gruppo ha optato per la redazione del conto economico complessivo che include, oltre al risultato del periodo, anche le variazioni di patrimonio netto pertinenti a poste di natura economica che, per espressa previsione dei principi contabili internazionali, sono rilevate direttamente tra le componenti del patrimonio netto.

Il Bilancio Consolidato è stato predisposto, secondo i criteri stabiliti dal principio IFRS 10, sulla base dei bilanci della capogruppo PRISMI S.p.A. e delle società da essa controllate, direttamente ed indirettamente, approvati dalle rispettive assemblee o dagli organi direttivi deputati, opportunamente rettificati per renderli conformi agli IFRS.

L'acquisizione delle imprese controllate viene rilevata utilizzando il metodo dell'acquisto ("Acquisition method"). Il costo di acquisizione corrisponde inizialmente al fair value delle attività e delle passività in essere alla data di acquisizione, degli strumenti finanziari emessi senza considerare gli interessi di minoranza.

L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto al fair value delle attività nette acquisite, per la quota di pertinenza del Gruppo, è rilevata come avviamento.

Se il costo di acquisizione è minore, la differenza viene rilevata direttamente a conto economico. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Le interessenze di pertinenza di terzi e la quota di utile o perdita di esercizio delle controllate attribuibili ai terzi sono identificate separatamente nella situazione patrimoniale – finanziaria e nel conto economico consolidati.

Le imprese controllate sono consolidate col metodo integrale dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo.

Le transazioni, i saldi e gli utili non realizzati in operazioni tra società del Gruppo sono eliminati. Le perdite non realizzate sono eliminate allo stesso modo, a meno che l'operazione evidenzi una perdita di valore dell'attività trasferita. I bilanci delle imprese incluse nell'area di consolidamento sono stati opportunamente modificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili adottati dal Gruppo.

Le imprese collegate sono le società in cui il Gruppo esercita un'influenza notevole così come definita dallo IAS 28 – Partecipazioni in collegate e joint venture, ma non il controllo, sulle politiche finanziarie ed operative. Le partecipazioni in società collegate sono contabilizzate con il metodo del patrimonio netto a partire dalla data in cui inizia l'influenza notevole fino al momento in cui la stessa cessa di esistere.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2019 è come indicata in tabella; le seguenti società sono incluse nell'area di consolidamento con il metodo integrale:

Denominazione Sede Attività Capitale Sociale in euro Quota
posseduta
in %
Wellnet S.r.l. Milano (Mi) Servizi digitali 41.000 88,66%
Prismi CH Sagl Lugano Servizi digitali 18.010 65,00%

Nell'esercizio 2019 InGrandiMenti S.r.l., precedentemente controllata al 100%, è stata fusa per incorporazione in Prismi S.p.A..

Differenza di traduzione

Gli elementi inclusi nel bilancio di ciascuna impresa del gruppo sono rilevati utilizzando la valuta dell'ambiente economico principale in cui l'impresa opera (valuta funzionale). Il bilancio consolidato è presentato in Euro, valuta funzionale e di presentazione della capogruppo.

Conformemente ai principi adottati, sono stati utilizzati i cambi effettivi medi e puntuali alla data di chiusura del periodo.

I tassi di cambio utilizzati per la conversione del bilancio della PRISMI CH sono esposti in tabella:

Tasso medio
Tasso puntuale al
anno 2019
31/12/2019
Franco svizzero 1,1240 1,0850

Warrant

In merito all'operazione di aumento di capitale avvenuta nell'esercizio 2019 si evidenzia che la Società capogruppo ha classificato i warrant emessi nell'ambito di tale operazione quali strumenti rappresentativi di capitale in quanto tali strumenti soddisfano i requisiti per tale classificazione previsti dallo IAS 32 par 16 a) e 16 B) in quanto verranno estinti dall'emittente scambiando un importo fisso di disponibilità liquide contro un numero fisso di strumenti rappresentativi di capitale.

Pertanto, al momento dell'emissione non viene fatta alcuna rilevazione contabile e il fair value dello strumento è pari a zero. La rilevazione sarà operata al momento dell'eventuale esercizio da parte dei possessori dei warrant alla stregua di un aumento di capitale.

Aggregazioni aziendali

L'acquisizione d'imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell'acquisizione (IFRS 3).

Le attività acquisite e le passività assunte identificabili sono valutate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale include il fair value, alla data di acquisizione, delle attività e delle passività trasferite e delle interessenze emesse dal Gruppo.

Se l'aggregazione aziendale comporta l'estinzione di un rapporto preesistente tra il Gruppo e l'acquisita, l'ammontare minore tra l'importo di estinzione, come stabilito dal contratto, e il valore fuori mercato dell'elemento viene dedotto dal corrispettivo trasferito e rilevato tra gli altri costi.

Una passività potenziale dell'acquisita è assunta in un'aggregazione aziendale solo se questa passività rappresenta un'obbligazione attuale che deriva da eventi passati e quando il suo fair value può essere determinato con attendibilità.

Per ogni aggregazione aziendale, viene valutata qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita.

L'avviamento, che deriva dall'acquisizione, è iscritto come attività e valutato inizialmente come eccedenza fra il corrispettivo trasferito e il valore netto alla data di acquisizione delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte.

Nel caso di aggregazione aziendale realizzata in più fasi, viene ricalcolata l'interessenza detenuta in precedenza nell'acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) consolidato l'eventuale utile o perdita risultante.

I costi correlati all'acquisizione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) consolidato nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, con un'unica eccezione per i costi di emissione di titoli di debito o di titoli azionari.

Leasing finanziari e operativi

Gli effetti dei contratti di locazione finanziaria e operativa sono stati contabilizzati secondo quanto previsto dal principio contabile IFRS 16, applicato per la prima volta a partire dal 1° gennaio 2019. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di leasing ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di leasing anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" (vale a dire i contratti di leasing aventi ad oggetto delle attività di valore inferiore ad Euro 5.000) e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi.

In sede di prima applicazione del principio la società ha adottato l'approccio "retrospettivo modificato", iscrivendo l'effetto cumulato nel patrimonio netto al 1° gennaio 2019, tramite la rilevazione di:

  • una passività finanziaria pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui, attualizzati utilizzando per ciascun contratto il relativo incremental borrowing rate;
  • un diritto d'uso pari al valore netto contabile, come se il principio fosse stato utilizzato dalla data di inizio del contratto; il tasso di attualizzazione è stato definito alla data di adozione del principio.

I diritti d'uso sono ricompresi all'interno della voce "Altre immobilizzazioni immateriali". Essi sono rilevati al costo sulla base del valore iniziale della correlata passività e dei costi diretti sostenuti dal locatario nonché degli eventuali costi attesi di smantellamento o rimozione del bene sottostante. Successivamente alla rilevazione iniziale, il diritto è rettificato delle quote di ammortamento cumulate, di eventuali perdite di valore, e di rideterminazione delle passività, Le quota di ammortamento sono rilevate a conto economico a quote costanti.

Nel conto economico dell'esercizio, i costi di competenza relativi ai canoni di affitto e godimento di beni di terzi non sono più contabilizzati nella voce "Altri costi operativi", la ripartizione dei costi pluriennali (per quote costanti) dell'attività per diritto d'uso è registrata nella voce "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni", mentre gli interessi passivi che maturano sui debiti finanziari sono registrati nella voce "Oneri finanziari". Gli effetti fiscali sono quindi contabilizzati nella voce "Imposte sul reddito".

La seguente tabella evidenzia l'effetto sullo Stato Patrimoniale al 1° gennaio 2019

ATTIVITA' 31/12/2018 Impatto Ifrs 16 01/01/2019
Altre immobilizzazioni immateriali 1.736.712 760.688 2.497.400
di cui : Diritti d'uso 760.688
Altre attività non correnti 23.253.520 23.253.520
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 24.990.232 760.688 25.750.920
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 20.900.998 20.900.998
TOTALE ATTIVITA' 45.891.230 760.688 46.651.918
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31/12/2018 Impatto Ifrs 16 01/01/2019
Patrimonio netto 5.833.043 (43.596) 5.789.447
Passività finanziarie non correnti 20.255.576 451.855 20.707.431
Passività finanziarie correnti 6.323.862 352.429 6.676.291
Altre passività 13.478.749 13.478.749
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 45.891.230 760.688 46.651.918

Gli impegni per i contratti in corso al 31 dicembre 2019 determinano debiti attualizzati di Euro 1.061.559.

Attività Immateriali a vita utile definita

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi servizi e piattaforme costituiscono attività immateriali generate internamente e sono iscritti all'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate:

  • il costo attribuibile all'attività di sviluppo è attendibilmente determinabile,
  • vi è l'intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la capacità tecnica a rendere l'attività disponibile all' uso o alla vendita.
  • è dimostrabile che l'attività e in grado di produrre benefici economici futuri.

I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo di nuovi prodotti e servizi.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) consolidato nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

La vita utile stimata dal Gruppo per le varie categorie di attività immateriali è di seguito riportata:

Categoria Aliquota
Costi di sviluppo 20%
Diritti di Brevetto Industriale e utilizz.ne opere dell'ingegno 33,33%
Marchi 10% -20%
Altre Immobilizzazioni Immateriali 20% - 33,33%

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) consolidato nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Avviamento

L'avviamento derivante dall'acquisto di controllate, classificato tra le attività non correnti, è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza, rilevato alla data di acquisizione, rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.

L'avviamento è considerato dal Gruppo un'attività a vita utile indefinita. Conseguentemente, tale attività non viene ammortizzata ma è assoggettata periodicamente a verifiche per individuare eventuali riduzioni di valore, come previsto dallo IAS 36 di riferimento. Al fine della verifica per riduzione del valore (impairment test), l'avviamento acquisito nell'ambito di un'aggregazione aziendale è allocato, alla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa "cash generating unit" o "CGU") del Gruppo da cui sono previsti benefici dalle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali attività.

L'eventuale riduzione di valore dell'avviamento è rilevata nel caso in cui il proprio valore recuperabile risulti inferiore al suo valore d'iscrizione in bilancio. Per valore recuperabile s'intende il maggiore tra il fair value della CGU, al netto degli oneri di vendita, e il relativo valore d'uso. Non è consentito il ripristino di valore dell'avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdite di valore. Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell'avviamento allocato alla CGU, l'eccedenza residua è allocata alle altre attività della CGU di riferimento, in proporzione del loro valore di carico. Se l'avviamento è stato allocato ad una CGU ed il Gruppo dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice dei flussi di cassa.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono valutate al costo d'acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per rendere possibile il loro utilizzo; il costo non include oneri finanziari.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all' ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi viene effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività.

Si riportano di seguito le aliquote di ammortamento per le singole categorie di impianti e macchinari, applicate dal Gruppo sulla base della vita utile:

Categoria Aliquota
Impianti e Macchinari 15%
Macchine d'ufficio elettroniche 20%
Impianti telefonici 15%
Telefoni cellulari 20%
Mobili e arredi 12%
Insegne 7,50%

Perdita di valore delle attività (impairment)

Le attività che hanno una vita utile indefinita non vengono ammortizzate e sono verificate almeno annualmente e ogni qualvolta si ravvisino indicatori di possibili perdite di valore. Le attività soggette ad ammortamento sono verificate per accertare possibili perdite di valore ogniqualvolta eventi o cambiamenti di situazioni indicano che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile. La svalutazione per perdita di valore è rilevata per un ammontare uguale all'eccedenza del valore contabile rispetto al valore recuperabile, pari al più alto tra il valore corrente al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso. Al fine di valutare la perdita di valore, le attività sono raggruppate al più basso livello per il quale si prevedono flussi di cassa identificabili separatamente (CGU) come previsto dalla IAS 36.

La citata verifica di conferma di valore richiede necessariamente l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all'interno del Gruppo, dalle prospettive del mercato di riferimento e dai trend

storici. Inoltre, qualora si ipotizzi che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, il Gruppo procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee.

Le medesime verifiche di valore e le medesime tecniche valutative sono applicate sulle attività immateriali e materiali a vita utile definita quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l'uso.

La corretta identificazione di elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore, nonché le stime per la determinazione delle stesse, dipendono, principalmente, da fattori e condizioni che possono variare nel tempo in misura anche significativa, influenzando, quindi, le valutazioni e stime effettuate dagli amministratori.

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate in base al modello di business, ovvero le modalità con cui l'entità gestisce le sue attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa.

Le attività finanziarie sono classificate in tre categorie:

  • l'attività finanziaria è detenuta nell'ambito di un modello di business finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari reddituali, tale attività è valutata al costo ammortizzato se non è designata al FVTPL;
  • l'attività finanziaria è detenuta nell'ambito di un modello di business finalizzato sia alla raccolta dei flussi finanziari reddituali che alle vendite di attività finanziarie, tale attività è valutata al FVTOCI se non è designata al FVTPL;
  • le altre attività finanziarie sono valutate al FVTPL.

Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di transazione direttamente attribuibili all'acquisizione, tranne il caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

L'acquisto o la vendita di un'attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un periodo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui il Gruppo si è impegnato ad acquistare o vendere l'attività.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono di seguito classificate

Attività finanziarie valutate al FVTPL

Questa categoria comprende le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IFRS 9.

Non è stata classificata alcuna attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

I derivati incorporati contenuti nel contratto principale sono contabilizzati come derivati separati e rilevati al fair value, se le loro caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati a quelli del contratto principale, e quest'ultimo non è detenuto per la negoziazione o rilevato al fair value con variazioni imputate nel conto economico. Questi derivati incorporati sono valutati al fair value con le variazioni di fair value rilevate nel conto economico. Una rideterminazione avviene solo nel caso in cui intervenga un cambiamento dei termini del contratto che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti attesi o una riclassifica di un'attività finanziaria a una categoria diversa dal fair value a conto economico.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso d'interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso d'interesse effettivo. Il tasso d'interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel prospetto dell'utile/(perdita) consolidato. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) consolidato come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.

Titoli di debito valutati al FVTOCI

Dopo la rilevazione iniziale, tali investimenti finanziari sono valutati al fair value. Gli interessi attivi, calcolati in conformità al metodo dell'interesse effettivo, e gli utili e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio Gli altri utili e perdite netti sono rilevati nelle altre componenti di conto economico complessivo. All'atto dell'eliminazione contabile, gli utili e le perdite accumulate nelle altre componenti di conto economico complessivo sono riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Titoli di capitale valutati al FVTOCI

Gli acquisti e le vendite degli investimenti in strumenti di capitale di un'altra entità sono contabilizzati alla data dell'operazione, che coincide con la data dell'impegno all'acquisto o alla vendita dell'attività.

Gli utili e le perdite non realizzati, che derivano dai cambiamenti del fair value dei titoli non monetari, sono rilevati nel conto economico complessivo. Quando tali titoli sono venduti o svalutati, le rettifiche accumulate del fair value sono rilevate nel conto economico come utili e perdite su investimenti in titoli.

Gli investimenti per tutte le attività finanziarie non registrate al fair value attraverso il conto economico sono rilevati inizialmente al fair value maggiorato degli oneri relativi alla transazione. Gli investimenti vengono eliminati contabilmente quando il diritto ai flussi di cassa si estingue oppure all'atto del trasferimento a terzi di tutti i rischi ed i benefici della proprietà dell'attività finanziaria.

Il fair value degli investimenti quotati è determinato con riferimento alla quotazione di borsa rilevata al termine delle negoziazioni alla data di riferimento. Per un'attività finanziaria senza un mercato attivo e per i titoli sospesi dalla quotazione, viene determinato il fair value attraverso tecniche di valutazione. Tali tecniche comprendono l'uso di operazioni recenti tra parti indipendenti ed informate, il riferimento al fair value di un altro strumento sostanzialmente simile, l'analisi dei flussi di cassa attualizzati e i modelli di valutazione delle opzioni, considerando le caratteristiche specifiche dell'emittente.

Ad ogni data di bilancio, viene effettuata la valutazione della eventuale presenza di un'obiettiva evidenza che un'attività finanziaria o gruppo di attività finanziarie abbia perso valore. Se tale evidenza esiste, l'ammontare della perdita è stornato dal patrimonio netto e imputato a conto economico. Le perdite di valore imputate a conto economico in riferimento a strumenti rappresentativi del patrimonio netto non vengono recuperate attraverso successivi accrediti al conto economico.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;

  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Perdita di valore di attività finanziarie

Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che possa essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni che un debitore o un gruppo di debitori si trovano in una situazione di difficoltà finanziaria, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione d'interessi o d'importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nelle condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Laddove non vi siano evidenze di perdita di valore di attività finanziarie valutate singolarmente, significative o meno, l'attività è inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simile e viene valutata collettivamente ai fini della verifica della perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati. Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso d'interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) consolidato. Gli interessi attivi (registrati tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) consolidato) continuano a essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è poi recuperata, il valore recuperato è accreditato al prospetto dell'utile/(perdita) consolidato a riduzione degli oneri finanziari. Riguardo al valore di un'attività o un gruppo di attività finanziarie disponibili per la vendita, il Gruppo valuta ad

Attività e passività non correnti destinate alla dismissione

In questa voce vanno classificate le attività possedute per la vendita e la dismissione quando:

• l'attività è immediatamente disponibile per la vendita;

ogni data di bilancio se vi sia obiettiva evidenza di riduzione di valore.

  • la vendita è altamente probabile entro un anno;
  • il management è impegnato nella vendita;
  • si hanno a disposizione prezzi e quotazioni ragionevoli;
  • è improbabile il cambiamento del piano di dismissione;
  • c'è la ricerca attiva di un compratore.

Tali attività sono valutate al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. Una volta riclassificate in tale categoria l'ammortamento cessa.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono la cassa, i conti correnti bancari, i depositi rimborsabili a domanda e altri investimenti finanziari a breve termine e ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa, ovvero trasformabili in disponibilità liquide entro 90 giorni della data di originaria acquisizione e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

Capitale Sociale

Le azioni ordinarie sono classificate nel patrimonio netto.

In accordo con quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 32, i costi sostenuti per l'aumento di capitale sociale, (ossia spese di registro o altri oneri dovuti alla autorità di regolamentazione, importi pagati a consulenti legali, contabili e ad altri professionisti, costi di stampa, imposte di registro e di bollo), sono contabilizzati come una diminuzione di patrimonio netto, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, nella misura in cui hanno natura di costi marginali direttamente attribuibili all'operazione sul capitale che diversamente sarebbero stati evitati.

Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Le passività finanziarie inclusive di uno strumento finanziario composto che risulta scindibile in una componente di passività finanziaria e in una componente di patrimonio netto hanno comportato la valutazione separata della componente patrimoniale e la valutazione della residua passività al costo ammortizzato. Tale circostanza è stata utilizzata i fini della valutazione dei prestiti obbligazionari convertibili emessi a fronte dei quali la componente patrimoniale è stata isolata e valutata separatamente a ciascuna data di emissione.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto: Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IFRS 9. I derivati incorporati scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) consolidato. Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dello IAS 39 sono soddisfatti.

Passività per finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, le passività per finanziamenti sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) consolidato di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Passività da contratti di leasing

Le passività finanziarie non correnti e correnti includono la passività attualizzate per i contratti in corso alla data di chiusura dell'esercizio, utilizzando per ciascun contratto il tasso di interesse implicito del leasing ovvero, qualora non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento marginale. Quest'ultimo è definito tenendo conto della periodicità dei pagamenti, della durata dei pagamenti previsti dal contratto di leasing. I pagamenti futuri considerati nel calcolo della passività tengono conto dei pagamenti fissi e variabili nonché del prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario è ragionevolmente certo di esercitarla, e della stima di eventuali penalità contrattuali.

Dopo la rilevazione iniziale, la passività viene incrementata dagli interessi maturati e diminuita dei pagamenti effettuati; viene eventualmente rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti inseriti nella stima iniziale.

Tale è inclusa nel calcolo della posizione finanziaria netta.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali e gli altri debiti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono iscritti al costo (identificato dal valore nominale), rappresentativo del loro valore di estinzione.

Benefici a dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nella tipologia dei piani a benefici definiti, soggetti a valutazioni di natura attuariale (mortalità, probabilità di cessazioni, ecc.) ed esprime il valore attuale del beneficio, erogabile al termine del rapporto di lavoro, che i dipendenti hanno maturato alla data di bilancio.

I costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione, derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento, sono inclusi tra gli oneri finanziari. Tutti gli altri costi rientranti nell'accantonamento sono rilevati nel conto economico come costo del personale. Gli utili e le perdite attuariali sono contabilizzati nel prospetto delle variazioni del conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare e/o la data di accadimento. L'iscrizione dei fondi avviene quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima dell'onere per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato quale onere finanziario.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Riconoscimento dei ricavi

Prestazione di servizi

I ricavi relativi alla prestazione di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio alla data di riferimento del bilancio verificando l'avvenuto trasferimento del controllo al cliente e sono rappresentati al netto di sconti e abbuoni. La contabilizzazione dei ricavi prevede il rispetto dei passaggi previsti dall'IFRS 15:

  • identificazione del contratto con il cliente;
  • identificazione delle performance obligations previste nel contratto;
  • determinazione del prezzo;
  • allocazione del prezzo alle performance obligations contenute nel contratto;
  • riconoscimento dei ricavi quando l'entità soddisfa ciascuno performance obligation.

Relativamente ai servizi svolti in qualità di rappresentante, per i quali non vi è controllo da parte del gruppo, si provvede ad esporre i ricavi al netto degli onorari o commissioni correlate.

Il corrispettivo totale dei contratti per la prestazione di servizi viene ripartito singolarmente tra tutti i servizi sulla base dei relativi prezzi di vendita.

Nell'ambito di ciascun contratto, l'elemento di riferimento per il riconoscimento dei ricavi è il singolo obbligo di prestazione (performance obligation). Per ogni obbligazione di fare, separatamente individuata, i ricavi sono rilevati quando (o man mano che) si adempie l'obbligazione, trasferendo al cliente il bene/servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo.

Per le obbligazioni di fare adempiute nel corso del tempo i ricavi vengono rilevati nel corso del tempo (over time), valutando alla fine di ogni esercizio i progressi fatti verso l'adempimento completo dell'obbligazione. Per la valutazione dei progressi viene utilizzato il Metodo basato sugli input (cost-to-cost method). I ricavi sono rilevati sulla base degli input impiegati per adempiere l'obbligazione fino alla data, rispetto agli input totali ipotizzati per adempiere l'obbligazione. Quando gli input risultano distribuiti uniformemente nel tempo, i corrispondenti ricavi sono rilevati in maniera lineare. In determinate circostanze, quando non si è in grado di valutare ragionevolmente il risultato dell'obbligazione di fare, i ricavi vengono rilevati solo fino a concorrenza dei costi sostenuti.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati al fair value quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultino soddisfatte.

Quando i contributi sono correlati a componenti di costo (per esempio i contributi in conto esercizio) sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente su differenti esercizi in modo che i ricavi siano commisurati ai costi che essi intendono compensare.

Nel caso di contributo correlato ad un'attività (es. contributo in conto impianti) il suo ammontare è sospeso nelle passività a lungo termine e progressivamente avviene il rilascio a conto economico a rate costanti lungo un arco temporale pari alla durata della vita utile dell'attività di riferimento.

Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti al momento dell'acquisizione del bene o servizio. Le spese per provvigioni della rete di vendita relative ad un nuovo contratto vengono imputate a conto economico contestualmente e in modo correlato all'iscrizione del ricavo del servizio venduto e in funzione dell'erogazione del servizio stesso.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza utilizzando il tasso di interesse effettivo ed includono gli utili e le perdite su cambi e gli utili e le perdite su strumenti finanziari derivati imputati a conto economico.

Imposte

Le imposte correnti e il beneficio fiscale dell'esercizio sono valutati per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) consolidato.

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio. Le imposte anticipate, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le imposte differite e anticipate sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze saranno realizzate o estinte, sulla base delle aliquote fiscali in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di bilancio.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte correnti, differite e anticipate sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto nei cui casi anche il relativo effetto fiscale è

riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte sono compensate quando sono applicate dalla medesima autorità fiscale e vi è un diritto legale di compensazione.

Giudizi e stime contabili significativi

La predisposizione del Bilancio consolidato in conformità con gli IFRS richiede, da parte degli amministratori, l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, trovano fondamento in valutazioni e stime basate sull'esperienza storica e su assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi rilevati in bilancio, e l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell'evento oggetto di stima, a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Di seguito sono brevemente elencate le voci che, relativamente al Gruppo, richiedono maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui risultati finanziari del Gruppo. Avviamento

La valutazione che l'avviamento sia iscritto a bilancio per un valore non superiore al valore recuperabile (cd. Impairment test) prevede di testare la tenuta del valore degli avviamenti suddivisi in Cash Generating Unit (CGU). Il calcolo del valore recuperabile è effettuato in conformità ai criteri previsti dallo IAS 36 e viene determinato nell'accezione di valore d'uso mediante attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o di una CGU nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. Questo processo comporta l'utilizzo di stime e assunzioni per determinare sia l'ammontare dei flussi di cassa futuri sia i rispettivi tassi di attualizzazione.

I flussi di cassa futuri sono basati sui più recenti piani economico-finanziari elaborati dal Management di ciascuna CGU in riferimento al funzionamento degli assetti produttivi e al contesto di mercato. In riferimento ai business in cui l'azienda opera, i fattori che hanno maggiore rilevanza nelle stime dei flussi di cassa futuri sono riconducibili alla difficoltà intrinseca della formulazione di previsioni future, alla realizzabilità di strategie di mercato in contesti altamente competitivi. I tassi di attualizzazione riflettono il costo del denaro per il periodo oggetto di previsione e i rischi specifici delle attività in cui il Gruppo opera e sono basati su dati osservabili nei mercati finanziari.

Crediti commerciali

Per la tipologia di attività svolta dalla società controllata Wellnet, i crediti commerciali sono inclusivi di importi rilevanti di attività derivanti da contratti che sono valorizzate in base la cost to cost method, tenendo in considerazione la stima dei progressi ai fini dell'adempimento degli impegni contrattuali. Aggiornamenti che si rendessero necessari rispetto alla stima degli impegni connessi con il completamento delle attività, potrebbero determinare variazioni nella stima di una quota di ricavi di competenza degli esercizi in chiusura.

Fondo svalutazione crediti commerciali

Il fondo svalutazione crediti riflette la miglior stima degli amministratori circa le perdite relative al portafoglio crediti nei confronti della clientela. Tale stima si basa sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e delle azioni di recupero intraprese.

Fondi rischi e oneri

A fronte dei rischi legali e fiscali sono rilevati accantonamenti rappresentativi del rischio di esito negativo. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la miglior stima alla data operata dagli amministratori. Tale stima comporta l'adozione di assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo e che potrebbero pertanto avere effetti significativi rispetto alle stime correnti effettuate dagli amministratori per la redazione dei bilanci del Gruppo.

Imposte anticipate

Le imposte anticate sono determinate in base alla fiscalità netta sul saldo delle differenze temporanee deducibili e tassabili nei prossimi esercizi. Sono rilevate in presenza di una valutazione positiva in merito alla loro probabile recuperabilità sulla base degli utili fiscali attesi dai piani industriali pluriennali elaborati dal management. La stima degli utili fiscali è effettuata sulla base delle assunzioni di sviluppo del business pur in un contesto altamente concorrenziale.

Variazioni ai principi contabili e nuovi principi contabili

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019:

Principio IFRS 16 – Leases (pubblicato in data 13 gennaio 2016), che ha sostituito il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation". L'adozione dell'emendamento non ha comportato effetti sul bilancio della società.

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione "Uncertainty over Income Tax Treatments (IFRIC Interpretation 23)". L'interpretazione richiede ad un'entità di analizzare gli uncertain tax treatments assumendo che l'autorità fiscale esamini la posizione fiscale in oggetto, avendo piena conoscenza di tutte le informazioni rilevanti. Solo nel caso in cui l'entità ritenga non probabile che l'autorità fiscale accetti il trattamento fiscale seguito, l'effetto dell'incertezza deve essere riflesso nella misurazione delle proprie imposte sul reddito correnti e differite.

La nuova interpretazione è stata applica dal 1° gennaio 2019 e non ha comportato effetti sul bilancio della società.

In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:

  • IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements: l'emendamento chiarisce che nel momento e nel caso in cui un'entità ottiene il controllo di un business che rappresenta una joint operation, deve rimisurare l'interessenza precedentemente detenuta in tale business.
  • IAS 12 Income Taxes: l'emendamento chiarisce che gli effetti fiscali legati ai dividendi (inclusi i pagamenti sugli strumenti finanziari classificati all'interno del patrimonio netto) dovrebbero essere contabilizzati in maniera coerente con la transazione che ha generato tali profitti (conto economico, OCI o patrimonio netto).
  • IAS 23 Borrowing costs: la modifica chiarisce che in caso di finanziamenti che rimangono in essere anche dopo che il qualifying asset di riferimento è già pronto per l'uso o per la vendita, gli stessi divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio della società.

In data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Plant Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19)". Il documento chiarisce come un'entità debba rilevare una modifica (ovvero un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. Gli emendamenti chiariscono che dopo il verificarsi di tale evento, un'entità utilizzi ipotesi aggiornate per misurare il current service cost e gli interessi per il resto del periodo di riferimento successivo all'evento. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio della società.

In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. L' emendamento non è applicabile al bilancio della società.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni Ifrs e Ifric omologati dall'Unione Europea non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata al 31 dicembre 2019

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS

1 e IAS 8. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e ha introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. Le modifiche introdotte dal documento si applicano a tutte le operazioni successive al 1° gennaio 2020 e gli amministratori stanno valutando i possibili effetti derivanti dalla sua introduzione.

In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Conceptual Framework supporta le aziende nello sviluppo di principi contabili quando nessuno standard IFRS è applicabile ad una particolare transazione e, più in generale, aiuta le parti interessate a comprendere ed interpretare gli Standard.

Lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform". Lo stesso modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR (tuttora in corso) sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento non risulta attualmente applicabile al bilancio della società.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni Ifrs non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.

L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2021 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questi emendamenti.

In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. L'emendamento chiarisce che per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di contribuire alla creazione di output". A tal fine, l'emendamento ha aggiunto numerosi esempi illustrativi al principio IFRS 3 al fine di far comprendere l'applicazione pratica della nuova definizione di business in specifiche fattispecie. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Considerato che tale emendamento sarà applicato sulle nuove operazioni di acquisizione che saranno concluse a partire dal 1° gennaio 2020, gli eventuali effetti saranno rilevati nei bilanci chiusi successivamente a tale data.

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10.

Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute/conferite costituiscano o

meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute/conferite rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento e gli amministratori ne stanno valutando i possibili effetti.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che non risulta applicabile alla società.

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

Di seguito si riportano i commenti alle principali voci di stato patrimoniale del Gruppo PRISMI.

Attività non correnti

2.1.1 Attività immateriali (nota 1)

La voce riporta un saldo netto al 31 dicembre 2019 pari a 3.350.120 Euro rispetto ad un saldo di 1.736.712 Euro al 31 dicembre 2018 e afferisce ad attività a vita utile definita. Di seguito si riporta la specifica della composizione ad inizio esercizio e delle variazioni intervenute nel corso dello stesso. Si sottolinea in via preliminare che nelle altre immobilizzazioni immateriali è stata inclusa la voce del diritto d'uso derivante dall'applicazione, a partire dall'esercizio 2019 del principio IFRS 16.

Attività Immateriali 31/12/2018 31/12/2019
Costi di sviluppo 796.884 846.520
Dir di brevetto ind. e utilizzo opere
dell'ingegno
200 30.154
Concessioni, licenze, marchi e diritti
simili
137.267 118.374
Immobilizzazioni in corso e acconti 734.973 862.914
Altre Immobilizzazioni immateriali 67.388 1.492.158
Totale attività immateriali 1.736.712 3.350.120
Attività immateriali Costi di
sviluppo
Dir di
brevetto ind.
e utilizzo
opere
dell'ingegno
Concessioni,
licenze, marchi
e diritti simili
Immobilizzazioni
in corso e acconti
Altre
immobilizzazioni
Totale attività
immateriali
Valori di inizio esercizio
Costi storici 2.088.414 360.949 1.288.009 734.973 989.469 5.478.611
Fondi ammortamento (1.291.530) (360.749) (1.150.742) - (922.081) (3.741.899)
Valori di bilancio 796.884 200 137.267 734.973 67.388 1.736.712
Variazioni nell'esercizio
Incrementi 27.773 45.228 1.027 489.465 1.708.635 2.272.128

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 53 di 138

Riclassifiche 187.908 - (751) (279.845) 92.689 1
Ammortamenti (166.045) (15.275) (19.169) - (458.232) (658.721)
Svalutazioni - - - - - -
Totale variazioni 49.636 29.953 (18.893) 209.620 1.343.092 1.613.408
Valori di fine esercizio
Costi storici 2.304.095 406.177 1.288.285 944.593 2.790.793 7.750.740
Fondi ammortamento e
svalutazione
(1.457.575) (376.024) (1.169.911) - (1.380.313) (4.400.620)
Valori di bilancio 846.520 30.153 118.374 944.593 1.410.480 3.350.120

Si riporta, di seguito, breve descrizione della composizione dei saldi al 31 dicembre 2019 delle voci più significative appartenenti alle attività immateriali:

2.1.1.1 Costi di sviluppo

Sono relativi a costi di Ricerca e Sviluppo sostenuti da Prismi e Wellnet per i seguenti progetti:

Progetto di Marketplace

Il progetto ha come obiettivo la creazione di una piattaforma web ovvero un nuovo canale digitale che permetta alla clientela di sviluppare la propria attività di vendita in presenza già di un sito e-commerce o meno; le attività relative al progetto sono iniziate in capo alla allora controllata CreareValore S.r.l., fusa per incorporazione nel corso dell'esercizio 2017.

AimIntoo

Il progetto, nato ad inizio 2018, consiste in un nuovo prodotto dedicato al mondo del retail attraverso la personalizzazione della piattaforma Movylo con un nuovo brand e grafiche dedicate. La piattaforma contiene diverse funzionalità utili al negoziante nel suo lavoro quotidiano quali un CRM completo per gestire i clienti, che include strumenti per capire il loro profilo, i loro interessi, le loro abitudini, gli strumenti utili a trovare nuovi clienti, come materiale cartaceo per il negozio, connessioni ai social network e un'integrazione con le campagne sponsorizzate di Facebook, per fare azioni social direttamente dalla piattaforma. Include inoltre un programma di fidelizzazione, strumenti per accettare pagamenti sia in negozio tramite coupon sia online e mobile, una App mobile che il negoziante può usare per gestire le funzioni principali del sistema e che il cliente potrà usare per seguire news ed offerte del negoziante, statistiche sui clienti, le loro abitudini ed interessi.

Keypresence

Il progetto, partito nel secondo trimestre 2018, ha lo scopo di creare un nuovo prodotto dedicato al mondo delle imprese locali attraverso la personalizzazione della piattaforma UBERALL con un nuovo brand e grafiche. La piattaforma permette in maniera semplice di gestire e aggiornare in modo automatico e veloce tutte le informazioni dell'azienda riportate nei principali portali, directory, social network e fornitori di mappe locali. Lo scopo della piattaforma è quindi proprio quello di migliorare la visibilità locale dell'azienda attraverso un'interfaccia facile e intuitiva per l'inserimento dei dati di contatto, orari e indirizzi dell'azienda. Una volta inserite le informazioni infatti la piattaforma si occupa dell'aggiornamento automatico del profilo azienda nelle migliori directory fra motori di ricerca, portali, social network, navigatori.

Programmatic

Il progetto avviato a inizio 2018 si riferisce in genere al processo automatizzato di acquisto e vendita di spazi pubblicitari digitali tramite software attraverso una piattaforma DSP (Demand Side Platform) che mette a disposizione degli inserzionisti gli spazi che a loro volta gli editori hanno "agganciato" ad una SSP (Supply Side Platform), un circuito tecnologico che censisce e collega gli spazi sui portali degli editori. La compravendita di spazi pubblicitari nel Programmatic ADV avviene normalmente con modalità RTB (Real Time Bidding) attraverso cioè un'asta in tempo reale gestita via software.

Lead Generation

Il progetto ha l'obiettivo di raccogliere lead interessati ad entrare in contatto con PRISMI S.p.A. per l'acquisto di servizi utilizzando strumenti di web marketing come le campagne AdWords di Google. Il progetto ha visto l'utilizzo del fornitore esterno a supporto parziale dell'attività che è stata progressivamente gestita dal personale interno, con graduale adattamento e integrazione ai nostri sistemi interni così da poterle governare in totale autonomia con il supporto dei nostri sistemi informativi.

New Area Demo – implementazione multi

Il progetto ha lo scopo di ottimizzare e permettere un accesso multi-site dell'ambiente di produzione dall'esterno. Gli obiettivi del progetto sono:

  • ottimizzazione a livello di latenza per le connessioni;
  • disponibilità di ambienti scalabili e replicabili al di fuori dell'azienda per la produzione;
  • automatizzazione del processo di deploy server in funzione del richiedente e della sua posizione geografica;
  • automatizzazione del processo di backup e restore multi-site per i vari server.

FastLead (Ex B2B Panel)

Il progetto, intrapreso nel corso del 2017, sta proseguendo. Il progetto consiste in una piattaforma in grado di tracciare le visite ai siti dei clienti e identificare gli intestatari dell'indirizzo IP che accede al sito. Tale raccolta è fatta assolvendo gli obblighi della privacy e di informativa e manifestazione/revoca del consenso. I "lead" ottenuti, scremando quelli consumer, per motivi di privacy, e quelli appartenenti ad IP dinamici e pertanto intestati ai provider di servizi internet, rappresentano una lista di contatti potenzialmente interessati ai prodotti o servizi e sui quali sarà possibile, per il nostro cliente, fare azioni di marketing. Il cliente potrà inoltre osservare la sequenza di pagine viste dall'utente durante la visita in una funzione denominata "slideshow".

Preventivatore

Il progetto ha completato quanto sviluppato a partire dal 2017. Si tratta di una web-app, ottimizzata per PC o IPAD, a disposizione della rete vendita di PRISMI e degli incaricati alla preventivazione dei progetti. Il sistema costituisce una significativa innovazione di processo e consente essenzialmente di fare due cose: 1. Gestire richieste di progetto da inviare alla sede di PRISMI 2. Gestire preventivi creati direttamente. Caratteristica della piattaforma è l'estrema usabilità favorita da uno schema a blocchi stile PowerPoint dove l'utente trascina e rilascia delle "slide" in una sequenza ordinabile dalla quale si può generare il pdf. Tra le funzioni principali vi è anche quella che consente di inviare via e-mail il pdf del preventivo direttamente alla propria casella. Gli utenti avanzati (area manager) possono inoltre creare un preventivo ed assegnarlo ad uno dei componenti del proprio trade.

Clienti arredamento

Progetto volto alla definizione di un pacchetto di marketing verticale dedicato al settore dell'arredamento, "RTB +IA", "marketing automation" e "ricapture clienti", sviluppati già dal 2016 dall'incorporata 2THEPoint PSM in Wellnet.

Marketing orizzontale

Progetto avviato nel corso del 2016 e proseguito nel 2017 da parte della 3ding Consulting s.r.l., incorporata successivamente in Wellnet Srl, avente come obiettivo la creazione di più pacchetti marketing, con metodologie semi-automatizzate, studiati per settori merceologici definiti.

Data Driven

Il progetto "Data Driven" riguarda la creazione di un software cloud based in grado di raccogliere dati da più fonti (Google Analytics, Google My Business, Google Adwords, Facebook insight, Mail Chimp, Drupal, Prestahop, Magento, ecc.) e di metterli assieme in un unico data base. Implementando una serie di

automatismi sono stati creati un algoritmo e delle dashboard personalizzate, basate sui due principali modelli di business online che normalmente si dividono tra lead generation ed e-commerce. Il sistema è quindi in grado di identificare il ROI dei vari canali pubblicitari (Seo, sem, social, comparatori di prezzi, landing page, ecc) e delle varie tipologie di conversione (form, mail, telefonata, ecc.) ed è in grado quindi di restituire una fotografia dell'andamento della strategia adottata, mettendo in relazione l'effettivo ritorno di quanto investito in digital marketing. Il progetto, concluso nel terzo trimestre 2019, è stato finalizzato alla creazione di una rete di segnalatori informati con alto profilo.

Live Lead

Il progetto "Live Lead" è un "prodotto digitale", nuovo ed innovativo per il mercato, composto da una piattaforma cloud e relative app sia per tablet sia per smartphone (da utilizzare sul campo), che consente di gestire i lead (potenziali clienti) che si generano durante qualsiasi tipo di evento (fiera, manifestazione, evento professionale, evento ludico, ecc.) in modo efficiente ed efficace. In sostanza l'ufficio marketing (o comunque il titolare dell'azienda in caso di PMI) può configurare sulla piattaforma cloud, anche in tempo reale, le informazioni che vuole tracciare in un evento sui potenziali clienti, associate a brand o prodotto/servizio (oltre i classici campi anagrafici con mail e telefono, si traccia la tipologia di interesse) apre l'apposita app sul tablet che si autoconfigura in base alle informazioni provenienti dalla piattaforma cloud e, seguendo un semplicissimo percorso guidato, inserisce le informazioni del prospect generando un lead in tempo reale (da qui Live Lead). Queste informazioni finiscono in automatico su un'apposita dashboard della piattaforma cloud, dove si potranno incrociare i dati e fare statistiche di vario genere. Per gli utenti più evoluti si avrà la possibilità di sincronizzare i contatti dalla piattaforma cloud al proprio CRM, anche in real time.

DHI

Nel 2019 è stata portata a termine l'attività sul progetto DHI che si prefigge di misurare lo stato di "salute digitale" di un'azienda basandosi su dati multichannel e ideando la roadmap adatta a farle ottenere innovazione e risultati misurabili. Digital Health Index (DHI) è un modello che permette quindi di definire il livello di maturità digitale di un'azienda come sintesi dei dati qualitativi e quantitativi pervenuti dall'analisi dei principali blocchi aziendali. Il confronto con le best practices e gli approcci di aziende che operano nello stesso settore o di aziende leader in ambito Digital, consente di definire il gap da colmare per raggiungere un perfetto "stato di salute digital" all'interno della propria azienda. ll DHI è un punteggio ottenuto dalla sintesi dei dati raccolti attraverso una survey che viene sottoposta alle componenti del management delle aziende. Ricevuta la risposta del management aziendale, i dati raccolti vengono elaborati in modo automatico mediante un algoritmo proprietario, generando lo score delle variabili di riferimento delle singole dimensioni aziendali. Una volta calcolato il DHI come sintesi ponderata dei dati, viene mostrata la panoramica digitale dell'azienda attraverso una Dashboard. Grazie al DHI si possono confrontare i dati che derivano dall'analisi dell'azienda e del suo (digital) business model, con le best practices di settore, così da elaborare un piano di sviluppo in grado di colmare il gap con i suoi competitor.

Per alcuni di questi progetti la società ha richiesto, ricorrendone i presupposti, i benefici previsti dall'art. 1, comma 35, Legge 190/2014, cosiddetto "Credito di imposta ricerca e sviluppo"

2.1.1.2 Diritti di brevetto industriale e utilizzo opere dell'ingegno

In merito alla voce indicata si segnala la variazione in incremento pari a Euro 45.228 relativi principalmente all'acquisto di software dedicati ad un sistema di Business Intelligence.

2.1.1.3 Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Il saldo della voce si compone per 105.000 Euro del marchio CreareValore, acquisito in data 23 febbraio 2016, e successivamente trasferito alla controllante in forza della fusione per incorporazione avvenuta durante l'esercizio 2017; il processo di ammortamento si basa su di una vita utile decennale. Il costo complessivo della voce ammonta a 1.288.285 Euro, con un fondo ammortamento di 1.169.911 Euro dopo aver rilevato ammortamenti nell'esercizio per 19.169 Euro.

2.1.1.4 Immobilizzazioni in corso e acconti

L'incremento delle immobilizzazioni in corso si riferisce alla capitalizzazione di costi sostenuti per attività dedicate allo sviluppo di nuovi prodotti/servizi in corso che sono descritti in relazione sulla gestione; l'incremento si compone per 331.014 Euro di attività imputabili alla capogruppo e per 158.451 Euro alla società Wellnet s.r.l. Di seguito si riporta, per progetto/società, i dettagli degli incrementi avvenuti nel corso del periodo:

società
del
gruppo
nome progetto incremento
immobilizzazioni in
corso
Prismi Marketplace 71.694
Prismi Product Manager 91.185
Prismi CMS e APP 2.304
Prismi Webinar 2.353
Prismi Custom Help desk 5.050
Prismi Funnel Marketing 129.459
Prismi Sistema Ticketing 20.467
Prismi Doc Credit 8.502
Wellnet SEO-AI 152.451
Wellnet Sircle 6.000
Totale Gruppo 489.465

2.1.1.5 Altre immobilizzazioni immateriali

La voce deriva principalmente dalla capogruppo. I costi sostenuti ammontano a 2.229.233 Euro, con un fondo di ammortamento di 1.101.915 Euro dopo aver rilevato ammortamenti per 310.148 Euro.

L'incremento si riferisce principalmente al valore del dei diritti d'uso contabilizzati secondo quanto previsto dal principio IFRS 16 che è stato adottato a partire dall'1/1/2019. Nello specifico i contratti in essere a tale data hanno determinato, come esposto al precedente paragrafo 6.8, un incremento di 761 mila Euro mentre circa 832 mila Euro è quanto riveniente dal trasferimento, avvenuto in data 8/7/2019, della nuova sede di Modena della capogruppo.

Avviamento (nota 2)

Al 31 dicembre 2019 il saldo della voce risulta pari a 2.792.248 Euro così come al 31 dicembre 2018: come riportato nella sezione dedicata ai criteri di redazione adottati, in merito all'avviamento, si sottolinea che le verifiche di impairment test per eventuali rilevazioni di perdite di valore

Avviamento Differenza da annullamento Totale avviamento
Valori di inizio esercizio
Costi storici 1.623.793 2.232.683 3.856.476
Fondi ammortamento -549.648 -361.557 -911.205
Fondi svalutazione -153.023 -153.023
Valori di bilancio 1.074.145 1.718.103 2.792.248

Nell'analisi della voce occorre considerare le operazioni straordinarie succedutesi nel corso del 2017 che hanno interessato la controllata Wellnet S.r.l. e Prismi S.p.A.

La partecipazione in Wellnet è stata acquisita a novembre 2017; la quota di partecipazione è successivamente passata dall'originario 80% all'88,66% a seguito della fusione per incorporazione di 3 Ding Consulting S.r.l. e 2 The Point PSM S.r.l. perfezionata a fine esercizio 2017 dopo l'acquisizione delle quote di minoranza delle società fuse.

Quanto rilevato a titolo di avviamento è iscritto nel bilancio di Wellnet e deriva dalla pregressa costituzione di 2 The Point PSM S.r.l.

La differenza da annullamento è conseguente alle eccedenze dei costi di acquisizione rispetto ai patrimoni netti di pertinenza:

• euro 1.150.555 derivano da quanto iscritto a tale titolo relativamente all'acquisizione nella ex controllata CreareValore, fusa per incorporazione in Primi nel 2017;

• euro 549.746 deriva dalle acquisizioni sia di Wellnet che delle quote di minoranza delle società entrate nel menzionato processo di fusione.

Sui valori degli avviamenti è stata effettuata l'analisi di impairment richiesta dallo IAS 36 dalla quale non sono emersi elementi che potrebbero far presumere perdite durevoli di valore. Le stime sono state attuate con il confronto derivante dall'applicazione del metodo DCF (discounted cash flow). In merito ai parametri utilizzati nelle valutazioni con il metodo dei DCF si segnala che:

  • i dati di base sono quelli desunti dai Piani Industriali 2020-2024 approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione che rappresentano le migliori stime delle performance operative attese nel periodo considerato;
  • i flussi di cassa futuri attesi, per l'orizzonte temporale di 5 anni, sono utilizzati in base alle condizioni attuali ed escludono eventuali operazioni di natura non ordinaria e/o operazioni non ancora definite alla data di chiusura dell'esercizio;
  • per la determinazione del flusso di cassa operativo basato sulla media degli ultimi due anni di previsione esplicita si è provveduto a considerare una situazione stabile, con un bilanciamento tra investimenti e ammortamenti (nella logica di considerare un livello di investimenti necessario per il mantenimento del business) e variazione di capitale circolante conseguente allo sviluppo del business;
  • il tasso WACC utilizzato per attualizzare i flussi di cassa è stato determinato pari al 10.19% per quanto rinveniente da Wellnet;
  • il valore di beta levered e la struttura finanziaria utilizzati per l'impairment test sono estrapolati da un panel di comparable di settore.

Per quanto riguarda i valori derivanti dal consolidamento di Wellnet, essi sono coerenti con le evidenze ottenute ai fini della valutazione della partecipazione al fair value nel bilancio separato; ulteriori informazioni sono esposte nel commento alla voce "partecipazioni" del bilancio separato.

Per quanto riguarda i valori di consolidamento dell'avviamento in capo alla controllante derivante dalla fusione per incorporazione di CreareValore, gli amministratori hanno valutato che nel corso degli esercizi trascorsi , le attività dell'incorporata sono state progressivamente integrate in Prismi S.p.A. al punto da non essere più scindibili da Prismi stessa. Ai fini dell'analisi dell'impairment test, gli amministratori hanno considerato CreareValore parte integrante dello sviluppo del piano Industriale della Capogruppo sottoposto all'approvazione del Consiglio di amministrazione del 18 marzo 2020.

Ulteriori informazioni sono esposte nel commento alla voce "partecipazioni" del bilancio separato.

Immobilizzazioni materiali (nota 3)

Il saldo della voce Immobilizzazioni materiali è pari a 345.744 Euro, la composizione e le variazioni intervenute nel corso del periodo sono esposte di seguito:

Descrizione 31/12/2018 31/12/2019
Impianti e macchinario 8.042 10.526
Attrezzature industriali e commerciali 867 617
Altri beni 252.720 334.601
Totale immobilizzazioni materiali 261.629 345.744
Immobilizzazioni materiali Impianti e
macchinario
Attrezzature Altri beni Totale
immobilizzazioni
materiali
Valori di inizio esercizio
Costi storici 19.574 1.565 712.268 733.407
Fondi ammortamento (11.532) (698) (459.548) (471.778)
Valori di bilancio 8.042 867 252.720 261.629

Variazioni nell'esercizio
Incrementi 5.527 - 182.911 188.438
Decrementi (281) - (6.966) (7.247)
Ammortamenti (2.762) (250) (94.064) (97.076)
Totale variazioni 2.484 (250) 81.881 84.115
Valori di fine esercizio
Costi storici 24.820 1.565 888.213 914.598
Fondi ammortamento e svalutazione (14.294) (948) (553.612) (568.854)
Valori di bilancio 10.526 617 334.601 345.744

Il saldo deriva per 235.960 Euro dalla capogruppo, per 84.884 Euro da Wellnet S.r.l.; la categoria "altri beni" include mobili, arredi e macchine elettroniche da ufficio.

Il costo storico ammonta a 914.598 Euro con fondi ammortamento di 568.854 Euro dopo aver rilevato ammortamenti nell'esercizio per 97.076 Euro.

Partecipazioni (nota 4)

Al 31 dicembre 2019 le partecipazioni minoritarie ammontano a Euro 17.794 e sono così dettagliate

Partecipazioni 31/12/2018 31/12/2018
Cogart S.r.l. 3.003 0
Spaccio bagno Ideale S.r.l. 3.200 3.200
Two Leaders 14.594 14.594
Totale partecipazioni 20.797 17.794

La voce si compone della partecipazione in Two Leaders S.r.l. e dalla partecipazione in Spaccio Bagno Ideale s.r.l. detenute da Prismi Spa. La partecipazione in Cogart S.r.l. detenuta in Wellnet è stata completamente svalutata in quanto la società partecipata è in liquidazione.

Imposte Anticipate (nota 5)

Le imposte anticipate ammontano a 3.466.675 Euro al 31 dicembre 2019 rispetto ad un valore pari a 3.149.412 Euro al 31 dicembre 2018, e sono conseguenti principalmente a stanziamenti della capogruppo sul fondo svalutazione crediti temporaneamente non deducibile e sulle perdite fiscali, pregresse che residuano al 31 dicembre 2019. La loro recuperabilità è supportata dalle attese reddituali incluse nei piani industriali 2020- 2024 redatti ed approvati dai Consigli di Amministrazione delle singole società.

Per una maggiore chiarezza si riporta la movimentazione nella tabella seguente:

Imposte anticipate consolidate
Al 31.12.2018 Al 31.12.2019
Differenze Imposta Differenza Differenza Imposta Imposta Differenze Imposte
Descrizione temporanee anticipata temporanea temporanea anticipata anticipata temporanee anticipate
sorta assorbita sorta assorbita
Marchi e avviamento 77.483 21.806 6.880 11.613 1.919 3.240 72.751 20.485
Svalutazione crediti 1.493.738 395.420 1.067.764 782.886 256.263 187.893 1.778.616 463.790
Manutenzioni 14.986 3.596 2.399 - 576 12.587 3.020
Indennità clientela 28.896 8.062 - - 28.896 8.062
Perdite compensabili 9.524.906 2.285.977 1.105.247 265.259 - 10.630.153 2.551.236
Compensi amministratori 66.453 15.949 60.286 - 14.469 6.167 1.480
Rol 19.508 4.682 - - 19.508 4.682
Scritture IFRS e Consolidamento 1.234.553 344.607 - - 1.234.553 344.607
Scritture IFRS e Consolidamento 288.781 69.313 - - 288.781 69.313
- -
12.749.304 3.149.412 2.179.891 857.183 523.441 206.178 14.072.012 3.466.675

Attività finanziarie (nota 6)

La voce è composta principalmente dal saldo relativo ai depositi cauzionali le cui variazioni intercorse nell'esercizio viene esposta nel seguito:

Attività finanziarie 31/12/2018 Incrementi Decrementi 31/12/2018
Depositi cauzionali 292.583 26.137 (10.120) 308.600
Titoli 3.000 (3.000) -
Totale Attività Finanziarie a
lungo
295.583 26.137 (13.120) 308.600

Il saldo comprende i depositi cauzionali derivanti dai contratti di noleggio auto e anticipi concessi a garanzia di contratti di locazione operativi oggetto di restituzione a scadenza; i decrementi riportano principalmente le chiusure dei depositi per contratti conclusi. La voce include inoltre l'anticipo sui canoni di locazione dell'immobile della precedente sede legale della Società per 170.000 Euro che saranno restituiti a partire dal mese di marzo 2020.

Altre attività non correnti (nota 7)

Il saldo della voce è pari a 565.994 Euro al 31 dicembre 2019 rispetto ad un importo pari a 848.896 Euro al 31 dicembre 2018. La composizione e le variazioni, riconducibili principalmente ai saldi della capogruppo, sono riportate in tabella:

Altre attività non correnti 31/12/2018 Decrementi Riclassifiche 31/12/2019
Crediti verso fornitori oltre 12 mesi 810.817 (353.011) 97.184 554.990
Fondo svalutazione crediti verso fornitori (154.413) 1.695 (152.718)
Risconti attivi pluriennali 187.111 (23.389) 163.722
Altri crediti verso fornitori 5.381 (5.381) -
Totali 848.896 (380.086) 97.184 565.994

La prima voce, derivante esclusivamente dalla capogruppo, accoglie i crediti verso fornitori per anticipi erogati ad agenti, capi area e collaboratori riconosciuti in esercizi precedenti. Tali anticipi sono in parte compensabili con le fatture da ricevere al momento della chiusura del mandato di agenzia o chiusura del rapporto con la controparte.

Il fondo svalutazione è stato stanziato già in esercizi precedenti a copertura del rischio di inesigibilità per un credito pari a 152.718 Euro compreso nella voce e sorto verso fornitori di servizi.

La voce Risconti attivi pluriennali è afferente ai risconti attuati sulle commissioni di negoziazione derivanti dall'Accordo "Atlas" che hanno competenza pluriennale in linea con il periodo di emissione delle 10 tranche previste dell'accordo stesso (36 mesi dalla data di sottoscrizione dell'accordo). Successivamente, al momento della rilevazione iniziale di ciascuna tranche emessa, la quota di competenza viene recepita nel calcolo del costo ammortizzato del prestito obbligazionario.

Crediti Commerciali esigibili oltre l'esercizio successivo (nota 8)

I crediti classificati in tale voce, pari a 9.805.076 Euro, sono riconducibili esclusivamente alla capogruppo, e riferibili principalmente alla quota dei crediti sorti dai rapporti commerciali per i quali sono previste rate di incasso che vanno dai 12 ai 48 mesi e da crediti scaduti rettificati dal fondo svalutazione. Di seguito si riporta il dettaglio della voce:

Descrizione 31/12/2018 31/12/2019
Clienti Nazionali oltre 12 mesi 18.720.823 22.532.617
F.do Per Attualizzazione Crediti vs Clienti (694.470) (783.116)
F.do Svalutazione Crediti oltre 12 mesi (2.141.397) (2.455.156)
Crediti commerciali esigibili oltre l'esercizio successivo 15.884.956 19.294.345

Il saldo è esposto al netto del fondo svalutazione crediti, appostato per tenere conto del loro presunto valore di realizzo, e del fondo di attualizzazione, che la capogruppo ha provveduto a stanziare a fronte dei flussi futuri per i crediti esigibili oltre l'esercizio e non oggetto di cessione pro-soluto attraverso la cartolarizzazione.

La movimentazione di tali fondi è evidenziata nella tabella seguente:

31/12/2018 Accantonamenti Utilizzi 31/12/2019
Fondo svalutazione crediti oltre l'esercizio 2.141.397 1.110.157 (796.398) 2.455.156
F.do Per Attualizzazione Crediti vs Clienti 694.470 330.106 (241.460) 783.116

La costituzione di un apposito fondo per l'attualizzazione dei crediti a scadere oltre l'esercizio consente di isolare gli effetti finanziari derivanti da tale processo che vede, nel corso del periodo, lo storno di ricavi correnti per Euro 270.579 e la rilevazione di oneri finanziari per attualizzazione per 59.527 Euro. L'importo pari a 241.460 Euro corrisponde al provento finanziario maturato nel periodo a fronte dei crediti sorti e attualizzati negli esercizi 2017 e 2018 in quanto non correnti.

L'accantonamento al Fondo svalutazione è la risultante della stima delle perdite attese sull'ammontare dei crediti scaduti e a scadere ed è basata sull'applicazione del metodo semplificato previsto, per i crediti commerciali, dal principio contabile IFRS 9 che si basa sulla quantificazione delle perdite attese lungo l'intera vita dello strumento finanziario (expected credit losses). La valutazione, come decritta nella Relazione sulla Gestione, è stata attuata attraverso la determinazione di perdite su crediti ponderate per le probabilità di verifica di scenari dopo aver individuato cluster di crediti caratterizzati dal medesimo rischio di credito.

Si segnala che l'aumento dello scaduto nell'esercizio in corso è da ricondurre principalmente dal riacquisto, effettuato nel mese di settembre 2019 dei crediti a suo tempo vantati nei confronti del veicolo FORTE spv, in sede di chiusura dell'operazione di cartolarizzazione. In base agli accordi contrattuali a Forte erano stati trasferiti crediti che dalla stessa non erano stati anticipati nell'ambito della cessione pro-soluto.

L'operazione di riacquisto ha avuto un valore complessivo pari a 2,96 mln di Euro di cui, al 31 dicembre 2019, 1,74 mln di Euro risultano scaduti.

Attività correnti

Le attività correnti sono costituite da:

Descrizione 31/12/2018 31/12/2019
Rimanenze 8.181 8.763
Crediti verso clienti 15.477.893 24.978.627
Attività finanziarie 3.362.803 1.119.960
Altre attività correnti 827.652 738.661
Disponibilità liquide 1.224.470 647.396
Totale attivo circolante 20.900.999 27.493.407

Rimanenze (nota 9)

Il saldo è composto dal materiale di consumo principalmente in capo alla capogruppo per euro 5.929 e alla controllata Wellnet Srl per Euro 2.834.

Crediti commerciali esigibili entro l'esercizio (nota 10)

Il saldo al 31 dicembre 2019 risulta pari a 24.978.627 Euro e ricomprende i crediti sorti da rapporti commerciali in essere, effetti, SDD all'incasso o in portafoglio e fatture da emettere esigibili entro l'esercizio successivo; il fondo svalutazione crediti esposto va a rettificare le posizioni sorte in capo alla sola società controllata la cui dinamica dei crediti commerciali differisce da quella della capogruppo poiché caratterizzata da usuali condizioni di pagamento concesse ai clienti e comunque entro l'esercizio. Nel corso dell'esercizio 2019 il fondo è stato utilizzato per Euro 31.409 e sono stati accantonati Euro 18.000. La quota del fondo in essere al 31 dicembre 2018 si riferisce a quanto stanziato dalla controllata Wellnet, La dinamica dei crediti commerciali correnti rimane sostanzialmente invariata rispetto all'esercizio precedente.

I crediti commerciali includono la valutazione in base al cost to cost method delle attività derivanti da contratti per quanto riguarda la controllata Wellnet, relativamente alla quale nel corso dei due esercizi in oggetto la direzione della società ha provveduto ad effettuare un monitoraggio costante delle attività di input del personale, funzionali alla determinazione della percentuale di completamento dei servizi. È stato conseguentemente implementato un sistema di controllo interno in grado di allocare univocamente le attività svolte dal personale alle attività di produzione piuttosto che alle attività di sviluppo di nuovi prodotti e servizi. La valorizzazione delle attività derivanti da contratti al 31 dicembre 2019 beneficia delle verifiche perfezionate durante il secondo semestre dell'esercizio 2019.

Descrizione 31/12/2018 31/12/2019
Crediti commerciali entro 12 mesi 14.326.559 13.932.498
Clienti fatture da emettere 407.832 103.220
Attività derivanti da contratti 164.000 599.907
Note di credito da emettere (35.656) (148.268)
Effetti sbf e all'incasso 681.051 1.020.002
Fondo svalutazione (65.893) (18.000)
Crediti
commerciali
esigibili
entro
l'esercizio successivo
15.477.893 15.489.359

Di seguito si riporta il dettaglio della composizione della voce:

Attività finanziarie correnti (nota 11)

La voce accoglie principalmente i saldi e le variazioni intervenute nel corso del periodo per il credito che la capogruppo vanta nei confronti della società veicolo Pandora Svp, controparte delle operazioni di cartolarizzazione, mentre è evidenziata e commentata, al precedente paragrafo 7.8, anche la chiusura di tutte le operazioni correlate al veicolo FORTE Spv effettuata con il riacquisto dei crediti ceduti ancora aperti avvenuta nel settembre 2019.

Sono riportate in tabella le variazioni intercorse nel periodo:

Attività finanziarie correnti 31/12/2018 Variazioni
nell'esercizio
31/12/2019
Credito vs Forte spv 3.472.791 (3.472.791) -
F.do svalutazione credito vs Forte (121.688) 121.688 -
Titoli 11.700 - 11.700
Crediti Vs Pandora 1.277.031 1.277.031
F.do
svalutazione
credito
vs
Pandora
(168.771) (168.771)
Totale 3.362.803 (2.242.843) 1.119.960

Altre Attività (nota 12)

La voce risulta composta dalle seguenti poste:

Altre attività correnti 31/12/2018 Variazioni nel periodo 31/12/2019
Crediti verso erario 296.086 (89.141) 206.945
Crediti diversi 213.340 (49.004) 164.336
Ratei e Risconti attivi 318.226 49.154 367.380
Totale 827.652 (88.991) 738.661

Il saldo che compone la voce Crediti verso erario è attribuibile prevalentemente al credito d'imposta per spese ricerca e sviluppo riconducibile sostanzialmente alla capogruppo.

La voce Ratei e Risconti accoglie principalmente i saldi della capogruppo (per Euro 209.290) relativamente alle quote di costi determinati secondo il criterio della competenza temporale ed economica nel rispetto del principio di correlazione dei costi e dei ricavi. Le voci di costo principalmente interessate sono i servizi per consulenze e commissioni diverse.

I crediti diversi sono riconducibili per 145.322 Euro da attività derivanti dalla capogruppo e riguardano principalmente anticipi riconosciuti ad agenti.

Disponibilità liquide (nota 13)

Il saldo ammonta a Euro 647.396 al 31 dicembre 2019 rispetto al saldo di 1.224.470 Euro al 31 dicembre 2018, e sono conseguenti ai saldi attivi dei depositi bancari e postali presenti nel gruppo, ma principalmente riconducibili alla capogruppo.

Si rimanda allo schema del rendiconto finanziario per i dettagli sui flussi monetari separati per gestione operativa, attività di investimento e attività di finanziamento.

PATRIMONIO NETTO

Patrimonio netto (nota 14)

Per la movimentazione del patrimonio netto consolidato si rimanda alla sezione degli schemi di bilancio consolidato.

Le variazioni più significative sono conseguenti a:

  • aumento del capitale sociale della capogruppo per Euro 2.063.418 a seguito dell'aumento di capitale del 31 maggio 2019 per il quale si rimanda al punto 3.2 della Relazione sulla Gestione;
  • aumento della riserva sovraprezzo in forza di quanto indicato al punto precedente per 671.620 Euro;
  • diminuzione delle altre riserve in considerazione dei costi di emissione in conformità allo IAS 32 par. 37 per Euro 69.609. in prospetto circa 40.000

Di seguito si espone il raccordo del patrimonio netto e del risultato di conto economico della controllante PRISMI S.p.A. con il patrimonio netto ed il risultato di conto economico del bilancio consolidato.

Patrimonio
netto
Di cui
Risultato
esercizio
Patrimonio
netto
e
risultato
d'esercizio
della
società
Capogruppo
5.988 (4.498)
Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate
con il metodo integrale
- differenza tra valore di carico e valore pro-quota del patrimonio
netto
(2.651) (607)
(2.651) (607)
Eliminazione degli effetti delle operazioni intercompany (al
netto degli effetti fiscali)
Elisione cessioni immobilizzazioni Immateriali intercompany (91) 60
(91) 60
Patrimonio netto e risultato d'esercizio consolidati 3.246 (5.045)
Patrimonio netto e risultato d'esercizio di spettanza di terzi (15) (68)
Patrimonio netto e risultato d'esercizio di spettanza del gruppo 3.261 (4.977)

Passività non correnti

3.2.1 Benefici a dipendenti, agenti e amministratori (nota 15)

Nella tabella seguente viene esposto il dettaglio della voce:

Benefici ai dipendenti , agenti e amministratori 31/12/2018 31/12/2018
Benefici ai dipendenti 1.206.875 1.488.811
benefici agli agenti 159.557 172.269
benefici agli amministratori 20.000 30.000
Benefici a dipendenti, agenti e amministratori 1.386.432 1.691.080

La voce include principalmente la rilevazione del Trattamento di fine rapporto relativo ai dipendenti del gruppo prevista dall'art. 2120 c.c., attualizzato secondo le modalità disciplinate dallo Ias 19 ed è composta per Euro 1.158.256 dal saldo derivante dalla capogruppo e per Euro 330.555 dal saldo derivante dalla controllata Wellnet S.r.l Le principali assunzioni per la valutazione sono esposte nella tabella seguente:

Ipotesi 2018 2019
tasso annuo di
inflazione
1,50% 1,00%
tasso di
attualizzazione
1,70% 1,00%
tasso di
crescita
salariale
2,50% 2,50%

La tabella seguente espone il dettaglio del saldo dei Benefici ai dipendenti:

Benefici ai dipendenti 31/12/2018 costo del
personale
interessi passivi utili /perdite
attuariali
utilizzi 31/12/2019
Prismi 957.499 165.503 14.779 126.327 ( 105.852) 1.158.256
Wellnet 249.377 90.291 4.060 26.482 ( 39.655) 330.555
Totale 1.206.876 255.794 18.839 152.809 ( 145.507) 1.488.811

La voce Benefici agli agenti (Fondo indennità suppletiva e Firr), di cui di seguito si fornisce la movimentazione del periodo, ed i Benefici agli amministratori (Fondo di Fine Mandato) compresi nella voce derivano dagli apporti della capogruppo:

Benefici agli agenti 31/12/2018 Accantonamenti Utilizzi 31/12/2019
Fondo Indennita' Suppletiva Clientela 74.899 17.370 92.269
FIRR 84.659 80.000 ( 84.659) 80.000
Totale 159.558 97.370 ( 84.659) 172.269

3.2.2 Fondi rischi e Oneri (nota 16)

L'importo di Euro 109.892 iscritto al 31 dicembre 2019, accoglie lo stanziamento per passività potenziali derivate da alcune azioni mosse da agenti verso la capogruppo,

3.2.3 Altre passività fiscali (nota 17)

La voce accoglie l'entità delle stime effettuate nel periodo e negli esercizi precedenti per sanzioni ed interessi gravanti sulle Società del Gruppo a fronte di mancati versamenti di imposte e contributi. La tabella seguente espone la movimentazione intervenuta nell'esercizio:

Fondo per imposte anche differite 349.319 238.045 ( 213.617) 373.747
Fondo Rischi Fiscali - 223.656 223.656
Debiti Tributari Oltre 12 M 2.259.526 1.056.498 - 3.316.024
Totale Altre Passività Fiscali oltre 12
m
2.608.845 1.518.199 ( 213.617) 3.913.427

3.2.4 Passività finanziarie non correnti (nota 18)

Fondo per imposte anche differite
Fondo Rischi Fiscali
Accantonamenti Utilizzi 31/12/2019
349.319 238.045 ( 213.617) 373.747
- 223.656 223.656
Debiti Tributari Oltre 12 M 2.259.526 1.056.498 - 3.316.024
Totale Altre Passività Fiscali oltre 12
m
2.608.845 1.518.199 ( 213.617) 3.913.427
Perché anche colonna variazioni?
Nel fondo imposte, l'utilizzo è da attribuire principalmente alla capogruppo in conseguenza degli importi di
sanzioni ed interessi rilevati contestualmente al ricevimento degli avvisi bonari o cartelle.
notifiche sono state richiesti ed ottenuti piani di rateizzazioni.
I debiti tributari oltre 12 mesi riguardano la quota a lungo termine dei debiti per cartelle esattoriali ricevute e
rateizzate, in accordo con l'amministrazione Finanziaria, in pagamenti pluriennali.
Il fondo rischi fiscali è stato costituito a fronte di passività fiscali conseguenti i recenti accertamenti da parte
dell'Agenzia delle Entrate.
3.2.4
Passività finanziarie
non correnti (nota 18) A fronte di tali
La composizione delle passività finanziarie non correnti e le variazioni delle singole voci sono rappresentate
in tabella.
Passività finanziarie non correnti
31/12/2018 Variazioni 31/12/2019
Prestito obbligazionario PSM 90 oltre 12 mesi 3.930.415 (1.675.844) 2.254.571
Prestiti Obbligazionari oltre 12 mesi 292.666 (292.666) -
Prestiti obbligazionari convertibili oltre 12 mesi 9.100.624 12.851
9.113.475
Prestito
Obbligazionario
85
OLTRE
2018-2024 6.715.144 (4.100.727) 2.614.417
Prestito
Obbligazionario
85
OLTRE
2019-2027 1.595.976
1.595.976
Prestito
Obbligazionario
5%
OLTRE
2019-2021 527.275 527.275
Debiti per Locazioni IFRS 16 OLTRE 987.988 987.988
Debiti verso banche 216.727 109.238 325.695

In applicazione dei principi contabili adottati, le poste appartenenti a tali voci sono valutate al costo

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 66 di 138

I "debiti per locazioni operative IFRS 16 oltre 12 mesi" si riferiscono per Euro 561.419 all'adozione del nuovo principio IFRS 16 a decorrere dall'1.1.2019; si rileva un incremento dei debiti di 427 mila euro, relativo principalmente al nuovo contratto di locazione stipulato nel 2019 dalla Capogruppo per gli uffici di Via Dalton 58 a Modena.

La voce debiti verso banche accoglie esclusivamente le quote capitali di finanziamenti accordati alle controllate da parte di istituti di credito.

3.2.5 Altre passività (nota 19)

Le voci comprese nelle Altre passività corrispondono alle quote oltre 12 mesi dei Debiti previdenziali relative alle rateizzazioni in essere per la capogruppo e la controllata Wellnet S.r.l. Di seguito si riportano i saldi al 31/12/2019 e al 31/12/2018:

Altre passività non correnti 31/12/2018 Variazioni 31/12/2019
Debiti verso Istituti Previdenziali oltre 12 mesi 18.765 541.715 560.480
Totale Altre Passività non correnti 18.765 541.715 560.480

L'incremento significativo del periodo è derivato dall'accettazione della rateizzazione dei debiti pregressi.

Passività correnti

3.3.1 Passività finanziarie (nota 20)

Si riporta nel seguito il dettaglio della voce e della corrispondente movimentazione:

Passività finanziarie correnti 31/12/2018 Variazioni 31/12/2019
Prestito obbligazionario PSM 90 entro 12 mesi 3.083.327 (1.406.962) 1.676.365
Prestiti Obbligazionari entro 12 mesi 292.667 292.667
Prestito Obbligazionario 85 2.937.824 3.683.640 6.621.464
Prestito Obbligazionario Prismi 3,5% 19-20 1.954.780 1.954.780
Debiti per finanziamenti IFRS 16 385.028 385.028
Debiti verso banche a breve 200.318 107.985 308.303
Debiti verso altri finanziatori 102.393 (12.069) 90.324
Totale Passività finanziarie correnti 6.323.862 5.005.069 11.328.931

Il saldo è principalmente formato dal debito per Prestiti Obbligazionari emessi dalla società capogruppo.

Il dettaglio dell'emissione dei prestiti obbligazionario nell'esercizio, "Prismi 85 2019-2027" e "Prismi 5% 2019- 2021", è riportato ai paragrafi 3.1 e 3.4 della relazione sulla gestione.

La stessa relazione riporta al paragrafo 9.2 l'evoluzione dei prestiti obbligazionari in essere al 31 dicembre 2019.

La voce debiti verso banche accoglie principalmente i saldi a debito dei conti correnti ordinari, i saldi a debito sui c/anticipi fatture, debiti per carte di credito nonché quote capitali di finanziamenti chirografari concessi alle società del gruppo.

I "debiti per locazioni operative IFRS 16 entro 12 mesi" si riferiscono per Euro 240.058 all'adozione del nuovo principio IFRS 16 a decorrere dall'1.1.2019, con un incremento dei debiti di 144 mila euro, relativo principalmente al nuovo contratto di locazione stipulato nel 2019 dalla Capogruppo per gli uffici di Via Dalton 58 a Modena.

I debiti verso altri finanziatori si riferiscono in parte al saldo del debito iscritto dalla società controllata Wellnet S.r.l connesso ad un contratto di finanziamento.

3.3.2 Debiti commerciali (nota 21)

La voce ammonta a 2.870.212 Euro e comprende il monte dei debiti verso fornitori commerciali ed agenti del gruppo, comprensivo delle fatture da ricevere ed è relativo principalmente a rapporti commerciali della capogruppo.

Debiti commerciali 31/12/2018 Variazioni 31/12/2019
Debiti verso fornitori 1.830.888 (889.093) 941.795
Debiti verso agenti 1.275.236 653.181 1.928.417
Totale Debiti commerciali 3.106.124 (235.912) 2.870.212

Il dettaglio della voce e la relativa movimentazione è la seguente:

L'apporto della capogruppo ammonta a 2.506.549 Euro, mentre le controllate Wellnet S.r.l e PRISMI CH Sagl apportano complessivamente 363.663 Euro.

3.3.3 Altre passività correnti (nota 22)

Il saldo della voce altre passività correnti e le variazioni intervenute nel periodo sono di seguito riportate.

Altre passività correnti 31/12/2018 Variazioni 31/12/2019
Debiti verso Erario entro 12 Mesi 3.709.298 625.422 4.334.720
Debiti verso Istituti Previdenziali entro 12 mesi 1.414.843 (255.263) 1.159.580
Acconti da clienti 2.217 17.463 19.680
Altri debiti 1.025.678 (196.429) 829.249
Ratei e Risconti passivi 206.546 456.977 663.523
Totale Altre passività correnti 6.358.582 648.170 7.006.752

La voce include le quote entro l'esercizio dei Debiti erariali e previdenziali relative alle rateizzazioni in essere per la capogruppo e le controllate Wellnet S.r.l.

Per i debiti verso erario l'apporto della capogruppo risulta pari a 3.132.597 Euro mentre Wellnet contribuisce per 1.202.123 Euro. Il saldo dei debiti verso istituti previdenziali è riconducibile alla capogruppo per 989.874 Euro e per i restanti 169.706 Euro sono relativi ai debiti previdenziali di Wellnet.

A fine di chiarezza espositiva si riepilogano, in migliaia di Euro, per natura i debiti erariali suddivisi tra correnti e non correnti:

Dettaglio debiti erariali per natura 31.12.2019
Tributo Prismi Wellnet Correnti Prismi Wellnet Non correnti
Iva scaduto 867 321 1.188 - - -
Iva rateizzato 801 269 1.071 2.260 526 2.785
Irpef scaduto 1.139 628 1.767 - - -
Irpef rateizzato 137 137 504 504
Irap 121 35 156 - - -
Irap rateizzato 15 15 27 27
Ires - -
Erario 3.080 1.253 4.334 2.791 526 3.316

Il saldo degli altri debiti è caratterizzato principalmente dai debiti verso dipendenti per retribuzione e debiti per 13ma mensilità e ferie maturate e non godute.

I risconti passivi sono da attribuirsi per Euro 414.762 Euro alla capogruppo; il saldo riporta principalmente i ratei calcolati sugli interessi delle passività finanziarie non correnti della capogruppo ed i risconti passivi su rinnovi effettuati presso i clienti del gruppo per i canoni di mantenimento pluriennali dei servizi.

CONTO ECONOMICO

Nel seguito vengono esposte nel dettaglio le principali voci di conto economico del gruppo, rimandando, per i relativi commenti, a quanto esposto nella relazione sulla gestione e riportando i saldi della capogruppo nel caso in cui le voci siano derivanti da apporti preponderanti della stessa.

Ricavi, Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni ed altri ricavi operativi (nota 23/24/25)

Il saldo delle voci al 31 dicembre 2019 è pari ad Euro 21.981.139 rispetto ad Euro 21.763.757 al 31 dicembre 2018.

Il dettaglio della voce è il seguente:

Vendite ed altri ricavi 31/12/2018 31/12/2019
Ricavi 19.954.821 20.092.660
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 651.931 441.044
Altri ricavi operativi 1.157.006 1.447.435
Totale 21.763.757 21.981.139

Gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni quantificati in 651.931 Euro sono da ricondurre ai costi interni ed esterni sostenuti per lo svolgimento delle attività di sviluppo sui progetti implementati dalle società del gruppo nel corso del periodo di cui si è data descrizione nella Relazione sulla Gestione

Gli altri ricavi e proventi, derivanti principalmente dalla capogruppo, sono composti come segue:

Altri Ricavi Operativi 31/12/2018 31/12/2019
Sopravvenienze attive 483.306 1.084.611
Proventi di diversa natura 456.807 199.781
Contributo in conto esercizio 216.893 163.043
Totale 1.157.006 1.447.435

La voce "Sopravvenienze attive" come la voce "sopravvenienze passive" raccoglie principalmente gli effetti delle rettifiche di poste patrimoniali attive e passive di anni precedenti. Si tratta principalmente di operazioni della Controllante e fanno riferimento alla chiusura di partite non correnti di clienti e fornitori oltre che alle risoluzioni contrattuali con i clienti.

Con riferimento alla ripartizione dei ricavi per area geografica, si evidenzia che i ricavi sono principalmente realizzati in Italia da tutte le società del gruppo.

4.1.1 Costi operativi (nota 26/27/28/29/29.1/30)

I costi operativi sostenuti dal gruppo nel corso del periodo ammontano ad Euro 24.552.767 in aumento rispetto a quelli sostenuti nel periodo di riferimento precedente pari ad Euro 21.725.674 con incrementi nei costi per servizi informatici alla produzione e per il personale e negli ammortamenti dei costi di sviluppo. Per l'analisi dell'andamento economico del gruppo si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione. Il dato 2018 torna ma con un costo del personale di 7.002.499 come da tabella sottostante mentre a bilancio ho 4.735.622

Nello specifico, si riferiscono a:

  • Costi per materie prime e materiali di consumo per Euro 156.153;
  • Costi per servizi per Euro 12.849.403;
  • Costi per personale per Euro 7.619.876;
  • Altri costi operativi per 1.305.285 Euro;
  • Ammortamenti e svalutazioni per 2.622.050 Euro.

Di seguito si forniscono le tabelle di dettaglio delle voci con importi rilevanti:

Per la voce afferente ai costi per servizi pari a 12.849.403 Euro, si riporta in tabella il confronto con il periodo precedente e la composizione della voce, segnalando che la voce "Noleggi operativi e affitti" accoglie i costi dei contratti che hanno una durata entro i 12 mesi o con valore non rilevante:

Descrizione 31/12/2018 31/12/2019
Provvigioni 5.768.360 5.804.768
Consulenze e collaborazioni 1.312.083 1.414.029
Costi cartolarizzazione 27.316 158.228
Appuntamenti e costi call
center
Pubblicità,
fiere
e
878.897 988.328
rappresentanza 253.662 309.457
Spese
viaggio,
trasferte,
rimborsi
376.055 465.499

Oneri e commissioni bancarie 195.272 308.217
Telefonia e internet 312.930 228.819
Servizi
informatici
per
la
produzione 1.612.480 2.069.609
Pulizia e condominio 55.815 84.189
Sindaci e revisori 107.929 96.455
Manutenzioni 19.977 80.389
Energia
elettrica
e
altre
utenze 47.089 64.118
Formazione personale 4.270 21.422
Spese auto 40.584 39.262
Spese annuali Borsa italiana 148.987 162.371
Noleggi Operativi e affitti 559.253 423.775
Altri costi di varia natura 191.434 130.468
Totali 11.912.393 12.849.403

Di seguito la composizione e i dettagli sul Costo del personale

Costo del personale 31/12/2018 31/12/2019
Salari e stipendi 4.475.386 5.001.875
Contributi sociali 1.251.298 1.356.522
TFR 255.031 279.773
Fondi integrativi 55.432 82.854
Compensi Amministratori 940.718 820.493
Altri costi del personale 24.634 78.359
Totale 7.002.499 7.619.876

Di seguito si riporta la composizione dalla struttura organizzativa e del personale dipendente in termini di unità medie nel periodo:

Numero medio
dei dipendenti
31/12/2018 31/12/2019
Impiegati 139 132
Quadri 8 10
Dirigenti 3 4
Totale 150 146

4.1.2 Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (nota 30)

La voce accoglie ammortamenti di immobilizzazioni immateriali e materiali rispettivamente per Euro 658.721 ed Euro 97.076, accantonamenti al fondo svalutazione crediti di Euro 1.110.157nonché altri accantonamenti per la stima delle sanzioni connesse ai debiti scaduti verso erario ed istituti previdenziali per Euro 571.593 Euro.

Al 31 dicembre 2018 la voce accoglieva ammortamenti di immobilizzazioni immateriali e materiali rispettivamente per Euro 282.139 ed Euro 83.190, accantonamenti al fondo svalutazione crediti di Euro 980.856 Euro nonché altri accantonamenti per la stima delle sanzioni connesse ai debiti scaduti verso erario ed istituti previdenziali per Euro 365.163.

4.1.3 Proventi e oneri finanziari (nota 31.1 e 31.2)

Sono costituiti principalmente dai saldi riportati dalla capogruppo e sono dettagliati come segue:

Proventi / Oneri Finanziari 31/12/2018 31/12/2019
Proventi Finanziari 159.839 314.508
Oneri finanziari (1.861.541) (3.053.860)
Totale netto (1.701.702) (2.739.352)

Per i dettagli di supporto delle voci si rimanda alle sezioni del Bilancio Separato della capogruppo.

4.1.4 Svalutazione di attività finanziare (nota 32)

La voce include la svalutazione della partecipazione in Cogart Srl effettuata dalla Wellnet S.r.l.

4.1.5 Imposte sul reddito correnti, differite e anticipate (nota 33)

L'ammontare complessivo delle imposte di periodo corrisponde ad importo positivo pari a 268.879 Euro, così suddiviso:

Descrizione 31/12/2018 31/12/2019
IRES (4.742) 115.904
IRAP (111.866) (48.728)
Imposte anticipate 60.148 201.703
Conversione ACE 122.429 -
Totale 65.969 268.879

ALTRE INFORMAZIONI

Compensi, anticipazioni e crediti concessi ad amministratori e sindaci e impegni assunti per loro conto

Il seguente prospetto evidenzia i compensi spettanti agli Amministratori e ai membri del Collegio Sindacale al 31 dicembre 2019:

Compensi 31/12/2018 31/12/2019
Amministratori 940.718 820.493
Collegio Sindacale 27.831 28.666

Compensi Società di Revisione

Compensi 31/12/2019
Società di revisione 67.786

L'importo indicato rappresenta il compenso riconosciuto alla società di revisione FV& C. S.a.s incaricata della revisione legale dei conti. Tale importo include Euro per 6,8 mila per riaddebito di costi e Euro 16 mila relativi altri servizi.

Garanzie prestate e altri impegni

Alla data del 31 dicembre 2019 non sussistono impegni, garanzie o passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale.

Posizioni o transizioni derivanti da operazioni atipiche ed inusuali

Nel corso dell'esercizio 2019 non si sono verificate operazioni di natura atipica ed inusuale.

INFORMAZIONI SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Identificazione delle parti correlate

Il gruppo ha adottato apposite procedure in materia di operazioni con parti correlate, istituendo un apposito comitato con l'obiettivo di assicurare che tali operazioni siano realizzate nel rispetto dei principi di trasparenza e di correttezza sostanziale e procedurale.

Il gruppo nel corso del periodo in esame non ha effettuato operazioni con parti correlate nell'accezione prevista dall'art. 2427, comma 2, del Codice Civile per importi di rilievo o a condizioni che si discostino da quelle di mercato.

È parte correlata l'amministratore delegato, Ing. Alessandro Reggiani, che non ha posto in essere operazioni con la società, con la sola eccezione dell'attribuzione del compenso per la carica ricoperta.

INFORMAZIONI SUI RISCHI

In merito ai rischi derivanti dallo svolgimento delle attività di Gruppo, si rimanda a quanto esplicitato nelle sezioni dedicate della Relazione sulla gestione che accompagna il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.

INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE 4 AGOSTO 2017, N. 124 – ART. 1, COMMI 125-129, ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA E DI PUBBLICITÀ

In ottemperanza agli obblighi di trasparenza in materia di erogazioni pubbliche previste dall'articolo 1, commi 125-129 della legge n. 124/2017, successivamente integrata dal decreto-legge "sicurezza" (n. 113/2018) e dal

decreto-legge "Semplificazione" (n. 135/2018) si riportano di seguito le informazioni relative alle erogazioni pubbliche ricevute dal Gruppo nel corso dell'esercizio 2019. Si precisa che è stato utilizzato un criterio di rendicontazione per cassa, riportando le erogazioni incassate nel corso del periodo in oggetto.

Più precisamente nel corso dell'esercizio alle società del gruppo sono stato erogati, relativamente all'esercizio 2018 Euro 216.893 relativi al Credito di Imposta per Ricerca e Sviluppo.

AZIONI POSSEDUTE DAGLI ORGANI SOCIALI E DIRIGENTI CON POSIZIONE STRATEGICA

Si rimanda alle note illustrative del bilancio separato.

ACCORDI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE

Ai sensi dell'art. 2427 punto 22-ter si segnala che non risultano accordi non risultanti dallo Stato Patrimoniale che abbiano rischi o benefici rilevanti e che siano necessari per valutare la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della società.

CONCLUSIONI

I criteri di valutazione qui esposti sono conformi ai principi IAS/IFRS ovvero alle disposizioni del codice civile e le risultanze del bilancio corrispondono ai saldi delle scritture contabili tenute in ottemperanza alle normative vigenti.

La presente nota integrativa, così come l'intero bilancio di cui è parte integrante, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società ed il risultato economico dell'esercizio.

L'esposizione dei valori richiesti dall'art. 2427 del Codice Civile è stata elaborata in conformità al principio di chiarezza.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Ing. Alessandro Reggiani)

Modena 18 marzo 2020

Schemi di Bilancio Separato

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA PRISMI SPA

Note 31/12/2019 31/12/2018
Attività non Correnti
Attività Immateriali 1 2.158.614 960.066
Avviamento 2 1.150.556 1.150.556
Immobilizzazioni Materiali 3 260.859 164.471
Partecipazioni 4 3.442.404 3.310.490
Imposte Anticipate 5 3.374.968 2.998.978
Attività Finanziarie 6 297.886 271.749
Altre Attività non correnti 7 565.994 942.394
Crediti commerciali esigibili oltre l'esercizio successivo 8 19.294.345 15.884.956
Totale attività non correnti 30.545.627 25.683.660
Rimanenze 9 5.929 8.181
Crediti commerciali esigibili entro l'esercizio successivo 10 13.995.482 14.194.033
Attività finanziarie 11 1.108.261 3.376.103
Altre Attività 12 554.586 537.213
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 637.912 1.076.364
Totale Attività correnti 16.302.180 19.191.893
Attività non correnti destinate alla vendita
Totale Attività 46.847.807 44.875.553
PASSIVO
Patrimonio Netto
Capitale Sociale 12.560.957 10.497.539
Riserve 3.608.084 3.006.073
Riserve FTA (283.373) (282.443)
Riserva IAS 19 (208.235) (89.317)
Riserva IAS AFS 1.261.439 1.373.055
Riserva Far Value 1.087.941 1.133.441
Riserva IAS (292.989) (292.989)
Utile (perdita) portati a nuovo (7.247.565) (6.143.381)
Utile (Perdita) dell'esercizio (4.498.032) (1.104.184)
Totale Patrimonio Netto 14 5.988.226 8.097.793
Passività non correnti:

Benefici ai dipendenti, agenti e amministratori 15 1.360.525 1.097.284
Fondi per rischi e oneri 16 109.892 255.636
Altre passività fiscali 17 3.229.163 1.911.805
Passività finanziarie 18 16.790.161 20.038.850
Altre passività 19 522.418 13.848
Totale Passività non correnti 22.012.158 23.317.423
Passività correnti:
Passività finanziarie 20 10.819.530 6.029.694
Debiti commerciali 21 2.506.549 2.970.983
Altre Passività 22 5.521.343 4.459.660
Totale Passività correnti 18.847.423 13.460.337
Totale Passività 40.859.581 36.777.760
Totale Patrimonio Netto e Passività 46.847.807 44.875.553

CONTO ECONOMICO PRISMI SPA

Note 31/12/2019 31/12/2018
Ricavi 23 16.548.317 16.770.611
Incrementi di Immobilizzazioni per lavori interni 24 254.814 271.910
Altri Ricavi Operativi 25 1.301.642 1.009.960
Costi per materie prime e materiale di consumo 26 (127.164) (104.548)
Costi per servizi 27 (11.551.242) (10.814.899)
Costi per personale 28 (4.975.725) (4.046.926)
Altri Costi Operativi 29 (1.132.859) (608.697)
Ammortamenti Accantonamenti e Svalutazioni 30 (2.300.391) (1.449.885)
Risultato Operativo (1.982.608) 1.027.526
Proventi Finanziari 31.1 313.767 156.200
Oneri Finanziari 31.2 (2.988.467) (1.809.348)
Totale Proventi e Oneri Finanziari (2.674.700) (1.653.149)
Svalutazione Attività Finanziarie 32 0 (362.090)
Totale Rettifiche Attività Finanziarie 0 (362.090)
Risultato Prima delle Imposte (4.657.308) (987.713)
Imposte Sul Reddito 33 159.276 (116.471)
Risultato Netto (4.498.032) (1.104.184)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

31/12/2019 31/12/2018
Utile / (Perdita) d'esercizio (4.498.032) (1.104.184)
Altre Componenti del Conto Economico Complessivo:
Utile / (Perdita) attuariale su benefici a dipendenti (118.918) (41.797)
Totale (118.918) (41.797)
Utile / (Perdita) su fair value partecipazioni (111.116) 483.937
Totale (111.116) 483.937
Utile / (Perdita) Complessivo (4.728.066) (662.044)

MOVIMENTAZIONE DI PATRIMONIO NETTO PRISMI SPA

Saldo
31/12/2018
Aumenti Cs Destinazione
Risultato
Altre
Variazioni
Risultato
Oci
Risultato Saldo
31/12/2019
Capitale Sociale 10.497.539 2.063.418 12.560.957
Riserve 3.006.073 671.620 ( 69.609) 3.608.084
Riserva FTA ( 282.443) ( 930) ( 283.373)
Riserva IAS 19 ( 89.317) ( 118.918) ( 208.235)
Riserva IAS AFS 1.373.055 ( 111.616) 1.261.439
Riserva Fair Value 1.133.441 ( 45.500) 1.087.941
Riserva IAS ( 292.989) ( 292.989)
Utile / (perdita) a nuovo ( 6.143.381) ( 1.104.184) ( 7.247.565)
Utile / (Perdita) dell'esercizio ( 1.104.184) 1.104.184 ( 4.498.032) ( 4.498.032)
Totale Patrimonio Netto di Gruppo 8.097.794 2.735.038 - ( 116.039) ( 230.534) ( 4.498.032) 5.988.227

RENDICONTO FINANZIARIO PRISMI SPA

31/12/2019 31/12/2018

FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALLA GESTIONE REDDITUALE

Risultato di esercizio (4.498.032) (1.104.184)
Imposte 159.276 (116.471)
Interessi passivi e oneri netti 2.674.700 1.653.149
(Dividendi) - -
(Plusvalenze)/ minusvalenze derivanti dalla cessione di attività - -
Utile (perdita) dell'esercizio prima delle imposte sul reddito, interessi,
dividendi e plus/minusvalenze da cessione
(1.664.656) 432.494
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel
capitale circolante netto
Svalutazione crediti 1.278.928 951.942
Ammortamenti delle immobilizzazioni:
Immobilizzazioni immateriali 439.014 198.744
Immobilizzazioni materiali 68.178 58.043
Altre svalutazioni delle Immobilizzazioni - -
Accantonamento per trattamento fine rapporto 165.503 143.785
Accantonamento a fondo rischi 514.271 241.155
Altre rettifiche per operazioni non monetarie (375.990)
Variazioni del capitale circolante netto
Decremento/ (incremento) dei crediti verso clienti (4.489.766) (11.771.501)
Decremento/ (incremento) altri crediti 2.626.859 (949.734)
Decremento/ (incremento) delle rimanenze 2.252 (863)
(Decremento)/ incremento dei debiti verso fornitori (464.434) 565.123
Decremento/ (incremento) delle altre passività 2.397.235 818.066
Flusso finanziario dopo le variazioni del ccn 497.994 (9.312.745)
Altre rettifiche
Trattamento fine rapporto pagato (61.736) (40.987)
Variazione fondi rischi ed oneri futuri (436.269) (70.140)
Interessi incassati/(pagati) (2.674.700) (1.653.149)
Flusso finanziario dell'attività operativa (2.674.711) (11.077.021)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Cessione/(acquisto) di immobilizzazioni immateriali nette (1.637.523) (506.787)
Cessione/(acquisto) di immobilizzazioni materiali nette (164.568) (102.728)

Variazione di immobilizzazioni finanziarie (29.337) 12.828
Flusso Finanziario derivante dall'attività d'investimento (1.831.428) (596.687)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Mezzi di Terzi
Accensione (rimborso) di finanziamenti a medio e lungo termine 18.255
Incremento (decremento) debiti verso banche entro l'esercizio 5.464 (371.316)
Accensione (Rimborso) di debiti verso altri finanziatori IFRS 16 926.437
Accensione di prestiti obbligazionari 7.640.000 7.678.960
(Rimborso) di prestiti obbligazionari (7.049.009)
Mezzi Propri
Variazione patrimonio netto per quotazione e aumento di capitale 2.385.038 4.911.157
Altri Movimenti PN 141.503 188.973
Cessione (acquisto) di azioni proprie
Dividendi pagati
Flusso Finanziario derivante dall'attività di finanziamento 3.954.065 12.407.774
Flussi di liquidità (552.074) 734.066
Disponibilità liquide iniziali 1.076.363
di cui:
depositi bancari e postali 1.058.892 330.673
assegni
denaro e valori in cassa 17.471 11.624
Disponibilità liquide finali 637.912
di cui:
depositi bancari e postali 523.031 1.058.892
Finanziamento Intercompany 113.623
denaro e valori in cassa 1.258 17.471
Flusso Finanziario del periodo (552.074) 734.066

Note illustrative al Bilancio Separato

PRISMI S.p.A. (nel seguito PRISMI) è una Società per azioni con sede legale in via Dalton 58 a Modena. La società rientra fra gli Enti Sottoposti a Regime Intermedio (E.S.R.I.) sulla base di quanto previsto dall'art. 19 bis comma 1 lettera a) del D. Lgs. 39/2010 modificato dal D.lgs. 135/2016, in quanto società emittente strumenti finanziari, che, ancorché' non quotati su mercati regolamentati, sono diffusi tra il pubblico in maniera rilevante. PRISMI S.p.A. è pertanto annoverata, dal 29 luglio 2016, tra gli "emittenti diffusi" dell'elenco tenuto ed aggiornato dalla Consob. A seguito di tale circostanza la Società e il Gruppo di riferimento hanno provvisto ad adottare per la prima volta a decorrere dall'esercizio 2017 i principi contabili internazionali (IFRS) emanati dall'International Standards Board e adottati dall'Unione Europea (IASB).

Il presente bilancio al 31 dicembre 2019 è sottoposto a revisione contabile da parte della Società di Revisione FV&C S.a.s.

PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI REDAZIONE ADOTTATI NELLA PREPARAZIONE DEL BILANCIO

Sintesi dei principali principi contabili

I principali principi contabili utilizzati nella redazione del presente Bilancio al 31 dicembre 2019 sono in linea con i principi adottati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2018 ad eccezione dell'adozione dello Ifrs 16 a decorrere dal 1° gennaio 2019.

PRISMI ha provveduto alla redazione del bilancio mediante l'adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS con decorrenza dall'esercizio sociale 2017 in quanto la società è annoverata, dal 29 luglio 2016, tra gli "emittenti diffusi" dell'elenco tenuto ed aggiornato dalla Consob.

Continuità aziendale

Gli Amministratori in base agli elementi e/o alle informazioni conseguenti alla prevedibile situazione economica e patrimoniale-finanziaria, hanno redatto il bilancio secondo il presupposto della continuità aziendale. In presenza delle perdite realizzate nell'esercizio e della conseguente applicabilità delle disposizioni dell'art. 2446 c.c. alla situazione patrimoniale chiusa al 31 dicembre 2019 nonché dell'entità dei debiti scaduti e rateizzati nei confronti dell'erario e degli istituti previdenziali ammontanti rispettivamente a 6.525.135 Euro e a 5.431.313 Euro al 31 dicembre 2019 e 2018 il presupposto della continuità aziendale è stato verificato dagli amministratori in base alle risultanze del Piano industriale 2020-2024 che viene sottoposto all'approvazione del Consiglio di Amministrazione del 18 marzo 2020.

Alla luce del quadro di totale incertezza legato all'emergenza per il Covid-19 la società terrà monitorata la situazione su base mensile al fine di valutarne tempestivamente gli eventuali effetti negativi sull'attività aziendale, sia nel breve che nel medio termine, adottando i provvedimenti ritenuti più utili e opportuni per garantire la continuità aziendale, alla luce del nuovo contesto sociale ed economico che si realizzerà.

Principi contabili e criteri di redazione adottati nella redazione del bilancio

Il bilancio di PRISMI relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 marzo 2020 ed è stato redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS in continuità con l'esercizio precedente.

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS) tuttora in vigore, emessi dall'International Accounting Standards Board, tutte le interpretazioni dell'International Reporting Interpretations Committe (IFRIC), precedentemente denominate Standards Interpretations Committe (SIC) che, alla data di approvazione del Bilancio consolidato, siano state oggetto di omologa da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Il bilancio è stato predisposto applicando il metodo del costo storico, ad eccezione degli strumenti derivati impliciti che sono stati valutati al fair value e delle partecipazioni in imprese controllate che sono valutate al fair value other comprensive income (FVOCI).

Relativamente alla forma dei prospetti contabili, PRISMI ha optato di presentare le seguenti tipologie di schemi contabili:

• per lo schema di Stato Patrimoniale è stato adottato il criterio "corrente/non corrente";

  • per lo schema di Conto Economico è stato adottato lo schema con i costi classificati per natura;
  • lo schema "Altre componenti di conto economico complessivo" evidenzia le componenti del risultato economico imputate direttamente al patrimonio netto;
  • per la variazione del patrimonio netto consolidato si riporta un prospetto che evidenzia separatamente il risultato di esercizio ed ogni altra eventuale variazione non transitata a conto economico ma imputata direttamente al patrimonio netto;
  • per il rendiconto finanziario consolidato è stato adottato lo schema per area di formazione dei flussi di cassa predisposto secondo il metodo indiretto.

Si precisa che i rapporti intervenuti con parti correlate relativi al conto economico e alla situazione patrimonialefinanziaria sono esposti nelle note esplicative in considerazione della loro ridotta rilevanza.

La redazione del bilancio in conformità agli IFRS richiede l'uso di stime contabili da parte degli Amministratori. Le aree che comportano un elevato grado di giudizio o di complessità e le aree in cui le ipotesi e le stime possono avere un impatto significativo sul bilancio consolidato sono illustrate nel prosieguo della presente nota.

Principi di nuova applicazione

Con decorrenza 1° gennaio 2019 la Società e il Gruppo hanno applicato il nuovo principio contabile IFRS 16 – Leases in sostituzione del principio IAS 17 – Leases, e delle interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC- 27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Gli effetti derivanti dall'applicazione del principio e riferiti alla Società PRISMI sono riportati nello specifico paragrafo.

Warrant

In merito all'operazione di aumento di capitale descritta nella Relazione sulla gestione si evidenzia che la Società ha classificato i warrant emessi nell'ambito di tale operazione quali strumenti rappresentativi di capitale in quanto tali strumenti soddisfano i requisiti per tale classificazione previsti dallo IAS 32 par 16 a) e 16 B) in quanto verranno estinti dall'emittente scambiando un importo fisso di disponibilità liquide contro un numero fisso di strumenti rappresentativi di capitale.

Pertanto, al momento dell'emissione non viene fatta alcuna rilevazione contabile e il fair value dello strumento è pari a zero. La rilevazione sarà operata al momento dell'eventuale esercizio da parte dei possessori dei warrant alla stregua di un aumento di capitale

Leasing finanziari e operativi

Gli effetti dei contratti di locazione finanziaria e operativa sono stati contabilizzati secondo quanto previsto dal principio contabile IFRS 16, applicato per la prima volta a partire dal 1° gennaio 2019. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di leasing ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di leasing anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" (vale a dire i contratti di leasing aventi ad oggetto delle attività di valore inferiore ad Euro 5.000) e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi.

In sede di prima applicazione del principio la società ha adottato l'approccio "retrospettivo modificato", iscrivendo l'effetto cumulato nel patrimonio netto al 1° gennaio 2019, tramite la rilevazione di:

  • una passività finanziaria pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui, attualizzati utilizzando per ciascun contratto il relativo incremental borrowing rate;
  • un diritto d'uso pari al valore netto contabile, come se il principio fosse stato utilizzato dalla data di inizio del contratto; il tasso di attualizzazione è stato definito alla data di adozione del principio.

I diritti d'uso sono ricompresi all'interno della voce "Altre immobilizzazioni immateriali". Essi sono rilevati al costo sulla base del valore iniziale della correlata passività e dei costi diretti sostenuti dal locatario nonché degli eventuali costi attesi di smantellamento o rimozione del bene sottostante. Successivamente alla rilevazione iniziale, il diritto è rettificato delle quote di ammortamento cumulate, di eventuali perdite di valore, e di rideterminazione delle passività, Le quota di ammortamento sono rilevate a conto economico a quote costanti.

Nel conto economico dell'esercizio, i costi di competenza relativi ai canoni di affitto e godimento di beni di terzi non sono più contabilizzati nella voce "Altri costi operativi", la ripartizione dei costi pluriennali (per quote costanti) dell'attività per diritto d'uso è registrata nella voce "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni", mentre gli interessi passivi che maturano sui debiti finanziari sono registrati nella voce "Oneri finanziari". Gli effetti fiscali sono quindi contabilizzati nella voce "Imposte sul reddito".

ATTIVITA' 31/12/2018 Impatto Ifrs 16 01/01/2019
Altre immobilizzazioni immateriali 326.818 229.900 556.718
di cui : Diritti d'uso 229.900
Altre attività non correnti 25.356.842 25.356.842
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 25.683.660 229.900 25.913.560
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 19.191.893 19.191.893
TOTALE ATTIVITA' 44.875.553 229.900 45.105.453
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31/12/2018 Impatto Ifrs 16 01/01/2019
Patrimonio netto 8.097.793 15.526 8.113.319
Passività finanziarie non correnti 20.038.850 153.589 20.192.439
Passività finanziarie correnti 6.029.694 60.785 6.090.479
Altre passività 10.709.216 10.709.216
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 44.875.553 229.900 45.105.453
CONTO ECONOMICO 31/12/2019 Impatto Ifrs 16 31/12/2019
Ricavi e altri proventi 18.104.773 18.104.773
Costi operativi (17.844.422) 57.432 (17.786.990)
EBITDA 260.351 57.432 317.783
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (2.245.944) (54.447) (2.300.391)
Oneri finanziari netti (2.672.805) (1.895) (2.674.700)
EBIT (4.658.398) 1.090 (4.657.308)
Imposte sul reddito 159.276 159.276
Risultato netto (4.499.122) 1.090 (4.498.032)
Attività Immateriali a vita utile definita
Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica,
controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di
produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto
degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.
I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi servizi e piattaforme costituiscono attività immateriali
generate internamente e sono iscritti all'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate:

il costo attribuibile all'attività di sviluppo è attendibilmente determinabile,
vi è l'intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la capacità tecnica a rendere l'attività
disponibile all' uso o alla vendita.

è dimostrabile che l'attività e in grado di produrre benefici economici futuri.

La seguente tabella evidenzia l'effetto sullo Stato Patrimoniale al 1° gennaio 2019:

Attività Immateriali a vita utile definita

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi servizi e piattaforme costituiscono attività immateriali generate internamente e sono iscritti all'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate:

  • il costo attribuibile all'attività di sviluppo è attendibilmente determinabile,
  • vi è l'intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la capacità tecnica a rendere l'attività disponibile all' uso o alla vendita.

I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo di nuovi prodotti e servizi.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) consolidato nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

La vita utile stimata dalla società per le varie categorie di attività immateriali è di seguito riportata:

Categoria Aliquota
Costi di sviluppo 20%
Diritti di Brevetto Industriale e utilizz.ne opere dell'ingegno 33,33%
Marchi 10% -20%
Altre Immobilizzazioni Immateriali 20% - 33,33%

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Avviamento

L'avviamento derivante dalla fusione di incorporazione di CreareValore S.r.l., classificato tra le attività non correnti, è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza, rilevato alla data di acquisizione, rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla società. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.

L'avviamento è considerato dalla società un'attività a vita utile indefinita. Conseguentemente, tale attività non viene ammortizzata ma è assoggettata periodicamente a verifiche per individuare eventuali riduzioni di valore, come previsto dallo IAS 36 di riferimento. Al fine della verifica per riduzione del valore (impairment test), l'avviamento acquisito nell'ambito di un'aggregazione aziendale è allocato, alla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa "cash generating unit" o "CGU") della società da cui sono previsti benefici dalle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali attività.

L'eventuale riduzione di valore dell'avviamento è rilevata nel caso in cui il proprio valore recuperabile risulti inferiore al suo valore d'iscrizione in bilancio. Per valore recuperabile s'intende il maggiore tra il fair value della CGU, al netto degli oneri di vendita, e il relativo valore d'uso. Non è consentito il ripristino di valore dell'avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdite di valore. Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell'avviamento allocato alla CGU, l'eccedenza residua è allocata alle altre attività della CGU di riferimento, in proporzione del loro valore di carico. Se l'avviamento è stato allocato ad una CGU e la società dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice dei flussi di cassa.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono valutate al costo d'acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per rendere possibile il loro utilizzo; il costo non include oneri finanziari.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all' ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi viene effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività.

Si riportano di seguito le aliquote di ammortamento per le singole categorie di impianti e macchinari, applicate dalla società sulla base della vita utile:

Categoria Aliquota
Impianti e Macchinari 15%
Macchine d'ufficio elettroniche 20%
Impianti telefonici 15%
Telefoni cellulari 20%
Mobili e arredi 12%
Insegne 7,50%

Perdita di valore delle attività (impairment)

Le attività che hanno una vita utile indefinita non vengono ammortizzate e sono verificate almeno annualmente e ogni qualvolta si ravvisino indicatori di possibili perdite di valore. Le attività soggette ad ammortamento sono verificate per accertare possibili perdite di valore ogniqualvolta eventi o cambiamenti di situazioni indicano che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile. La svalutazione per perdita di valore è rilevata per un ammontare uguale all'eccedenza del valore contabile rispetto al valore recuperabile, pari al più alto tra il valore corrente al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso. Al fine di valutare la perdita di valore, le attività sono raggruppate al più basso livello per il quale si prevedono flussi di cassa identificabili separatamente (CGU) come previsto dalla IAS 36.

La citata verifica di conferma di valore richiede necessariamente l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all'interno della società, dalle prospettive del mercato di riferimento e dai trend storici. Inoltre, qualora si ipotizzi che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, la società procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee.

Le medesime verifiche di valore e le medesime tecniche valutative sono applicate sulle attività immateriali e materiali a vita utile definita quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l'uso.

La corretta identificazione di elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore, nonché le stime per la determinazione delle stesse, dipendono, principalmente, da fattori e condizioni che possono variare nel tempo in misura anche significativa, influenzando, quindi, le valutazioni e stime effettuate dagli amministratori.

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate in base al modello di business, ovvero le modalità con cui l'entità gestisce le sue attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa.

Le attività finanziarie sono classificate in tre categorie:

  • l'attività finanziaria è detenuta nell'ambito di un modello di business finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari reddituali, tale attività è valutata al costo ammortizzato se non è designata al FVTPL;
  • l'attività finanziaria è detenuta nell'ambito di un modello di business finalizzato sia alla raccolta dei flussi finanziari reddituali che alle vendite di attività finanziarie, tale attività è valutata al FVTOCI se non è designata al FVTPL;
  • le altre attività finanziarie sono valutate al FVTPL.

Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di transazione direttamente attribuibili all'acquisizione, tranne il caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

L'acquisto o la vendita di un'attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un periodo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui il Gruppo si è impegnato ad acquistare o vendere l'attività.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono di seguito classificate

Attività finanziarie valutate al FVTPL

Questa categoria comprende le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IFRS 9.

Non è stata classificata alcuna attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

I derivati incorporati contenuti nel contratto principale sono contabilizzati come derivati separati e rilevati al fair value, se le loro caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati a quelli del contratto principale, e quest'ultimo non è detenuto per la negoziazione o rilevato al fair value con variazioni imputate nel conto economico. Questi derivati incorporati sono valutati al fair value con le variazioni di fair value rilevate nel conto economico. Una rideterminazione avviene solo nel caso in cui intervenga un cambiamento dei termini del contratto che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti attesi o una riclassifica di un'attività finanziaria a una categoria diversa dal fair value a conto economico.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso d'interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso d'interesse effettivo. Il tasso d'interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel prospetto dell'utile/(perdita). Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.

Titoli di debito valutati al FVTOCI

Dopo la rilevazione iniziale, tali investimenti finanziari sono valutati al fair value. Gli interessi attivi, calcolati in conformità al metodo dell'interesse effettivo, e gli utili e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio Gli altri utili e perdite netti sono rilevati nelle altre componenti di conto economico complessivo. All'atto dell'eliminazione contabile, gli utili e le perdite accumulate nelle altre componenti di conto economico complessivo sono riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Titoli di capitale valutati al FVTOCI

Gli acquisti e le vendite degli investimenti in strumenti di capitale di un'altra entità sono contabilizzati alla data dell'operazione, che coincide con la data dell'impegno all'acquisto o alla vendita dell'attività.

Gli utili e le perdite non realizzati, che derivano dai cambiamenti del fair value dei titoli non monetari, sono rilevati nel conto economico complessivo. Quando tali titoli sono venduti o svalutati, le rettifiche accumulate del fair value sono rilevate nel conto economico come utili e perdite su investimenti in titoli.

Gli investimenti per tutte le attività finanziarie non registrate al fair value attraverso il conto economico sono rilevati inizialmente al fair value maggiorato degli oneri relativi alla transazione. Gli investimenti vengono eliminati contabilmente quando il diritto ai flussi di cassa si estingue oppure all'atto del trasferimento a terzi di tutti i rischi ed i benefici della proprietà dell'attività finanziaria.

Il fair value degli investimenti quotati è determinato con riferimento alla quotazione di borsa rilevata al termine delle negoziazioni alla data di riferimento. Per un'attività finanziaria senza un mercato attivo e per i titoli sospesi dalla quotazione, viene determinato il fair value attraverso tecniche di valutazione. Tali tecniche comprendono l'uso di operazioni recenti tra parti indipendenti ed informate, il riferimento al fair value di un altro strumento sostanzialmente simile, l'analisi dei flussi di cassa attualizzati e i modelli di valutazione delle opzioni, considerando le caratteristiche specifiche dell'emittente.

Ad ogni data di bilancio, viene effettuata la valutazione della eventuale presenza di un'obiettiva evidenza che un'attività finanziaria o gruppo di attività finanziarie abbia perso valore. Se tale evidenza esiste, l'ammontare della perdita è stornato dal patrimonio netto e imputato a conto economico. Le perdite di valore imputate a conto economico in riferimento a strumenti rappresentativi del patrimonio netto non vengono recuperate attraverso successivi accrediti al conto economico.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;

  • la società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi

e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della società.

Perdita di valore di attività finanziarie

La società verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che possa essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni che un debitore o un gruppo di debitori si trovano in una situazione di difficoltà finanziaria, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione d'interessi o d'importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nelle condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Laddove non vi siano evidenze di perdita di valore di attività finanziarie valutate singolarmente, significative o meno, l'attività è inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simile e viene valutata collettivamente ai fini della verifica della perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati. Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso d'interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita). Gli interessi attivi (registrati tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) continuano a essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è poi recuperata, il valore recuperato è accreditato al prospetto dell'utile/(perdita) a riduzione degli oneri finanziari.

Riguardo al valore di un'attività o un gruppo di attività finanziarie disponibili per la vendita, la società valuta ad ogni data di bilancio se vi sia obiettiva evidenza di riduzione di valore.

Attività e passività non correnti destinate alla dismissione

In questa voce vanno classificate le attività possedute per la vendita e la dismissione quando:

  • l'attività è immediatamente disponibile per la vendita;
  • la vendita è altamente probabile entro un anno;
  • il management è impegnato nella vendita;
  • si hanno a disposizione prezzi e quotazioni ragionevoli;
  • è improbabile il cambiamento del piano di dismissione;
  • c'è la ricerca attiva di un compratore.

Tali attività sono valutate al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. Una volta riclassificate in tale categoria l'ammortamento cessa.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono la cassa, i conti correnti bancari, i depositi rimborsabili a domanda e altri investimenti finanziari a breve termine e ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa, ovvero trasformabili in disponibilità liquide entro 90 giorni della data di originaria acquisizione e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

Capitale Sociale

Le azioni ordinarie sono classificate nel patrimonio netto. In accordo con quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 32, i costi sostenuti per l'aumento di capitale sociale, (ossia spese di registro o altri oneri dovuti alla autorità di regolamentazione, importi pagati a consulenti legali, contabili e ad altri professionisti, costi di stampa, imposte di registro e di bollo), sono contabilizzati come una diminuzione di patrimonio netto, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, nella misura in cui hanno natura di costi marginali direttamente attribuibili all'operazione sul capitale che diversamente sarebbero stati evitati.

Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Le passività finanziarie inclusive di uno strumento finanziario composto che risulta scindibile in una componente di passività finanziaria e in una componente di patrimonio netto hanno comportato la valutazione separata della componente patrimoniale e la valutazione della residua passività al costo ammortizzato. Tale circostanza è stata utilizzata i fini della valutazione dei prestiti obbligazionari convertibili emessi a fronte dei quali la componente patrimoniale è stata isolata e valutata separatamente a ciascuna data di emissione.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IFRS 9. I derivati incorporati scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dello IFRS 9 sono soddisfatti.

Passività per finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, le passività per finanziamenti sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della

passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) consolidato di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Passività da contratti di leasing

Le passività finanziarie non correnti e correnti includono la passività attualizzate per i contratti in corso alla data di chiusura dell'esercizio, utilizzando per ciascun contratto il tasso di interesse implicito del leasing ovvero, qualora non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento marginale. Quest'ultimo è definito tenendo conto della periodicità dei pagamenti, della durata dei pagamenti previsti dal contratto di leasing. I pagamenti futuri considerati nel calcolo della passività tengono conto dei pagamenti fissi e variabili nonché del prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario è ragionevolmente certo di esercitarla, e della stima di eventuali penalità contrattuali.

Dopo la rilevazione iniziale, la passività viene incrementata dagli interessi maturati e diminuita dei pagamenti effettuati; viene eventualmente rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti inseriti nella stima iniziale.

Tale è inclusa nel calcolo della posizione finanziaria netta.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali e gli altri debiti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono iscritti al costo (identificato dal valore nominale), rappresentativo del loro valore di estinzione.

Benefici a dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nella tipologia dei piani a benefici definiti, soggetti a valutazioni di natura attuariale (mortalità, probabilità di cessazioni, ecc.) ed esprime il valore attuale del beneficio, erogabile al termine del rapporto di lavoro, che i dipendenti hanno maturato alla data di bilancio.

I costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione, derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento, sono inclusi tra gli oneri finanziari. Tutti gli altri costi rientranti nell'accantonamento sono rilevati nel conto economico come costo del personale. Gli utili e le perdite attuariali sono contabilizzati nel prospetto delle variazioni del conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare e/o la data di accadimento. L'iscrizione dei fondi avviene quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima dell'onere per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato quale onere finanziario.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi relativi alla prestazione di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio alla data di riferimento del bilancio verificando l'avvenuto trasferimento del controllo al cliente e sono rappresentati al netto di sconti e abbuoni. In particolare, le prestazioni delle attività pubblicitarie vengono rilevate sulla base dell'effettivo erogato. La contabilizzazione dei ricavi prevede il rispetto dei passaggi previsi dall'IFRS 15:

  • identificazione del contratto con il cliente;
  • identificazione delle performance obligations previste nel contratto;
  • determinazione del prezzo;
  • allocazione del prezzo alle performance obligations contenute nel contratto;
  • riconoscimento dei ricavi quando l'entità soddisfa ciascuno performance obligation.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati al fair value quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultino soddisfatte.

Quando i contributi sono correlati a componenti di costo (per esempio i contributi in conto esercizio) sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente su differenti esercizi in modo che i ricavi siano commisurati ai costi che essi intendono compensare.

Nel caso di contributo correlato ad un'attività (es. contributo in conto impianti) il suo ammontare è sospeso nelle passività a lungo termine e progressivamente avviene il rilascio a conto economico a rate costanti lungo un arco temporale pari alla durata della vita utile dell'attività di riferimento.

Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti al momento dell'acquisizione del bene o servizio. Le spese per provvigioni della rete di vendita relative ad un nuovo contratto vengono imputate a conto economico contestualmente e in modo correlato all'iscrizione del ricavo del servizio venduto e in funzione dell'erogazione del servizio stesso.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza utilizzando il tasso di interesse effettivo ed includono gli utili e le perdite su cambi e gli utili e le perdite su strumenti finanziari derivati imputati a conto economico.

Imposte

Le imposte correnti e il beneficio fiscale dell'esercizio sono valutati per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove la società opera e genera il proprio reddito imponibile. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita).

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio. Le imposte anticipate, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le imposte differite e anticipate sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze saranno realizzate o estinte, sulla base delle aliquote fiscali in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di bilancio.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte correnti, differite e anticipate sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto nei cui casi anche il relativo effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte sono compensate quando sono applicate dalla medesima autorità fiscale e vi è un diritto legale di compensazione.

A decorrere dall'esercizio 2018, la Società ha optato per la tassazione consolidata relativamente al triennio 2018-2020 con la controllata Wellnet S.r.l. I crediti e debiti tributari conseguenti al processo di consolidamento sono imputate nei corrispondenti saldi nei confronti di Wellnet S.r.l. e sono regolati in conformità agli accordi di consolidamento.

Giudizi e stime contabili significativi

La predisposizione del bilancio in conformità con gli IFRS richiede, da parte degli amministratori, l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, trovano fondamento in valutazioni e stime basate sull'esperienza storica e su assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi rilevati in bilancio, e l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell'evento oggetto di stima, a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Di seguito sono brevemente elencate le voci che, richiedono maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui risultati finanziari.

Avviamento

La valutazione che l'avviamento sia iscritto a bilancio per un valore non superiore al loro valore recuperabile (cd. Impairment test) prevede di testare la tenuta del valore degli avviamenti suddivisi in Cash Generating Unit (CGU). Il calcolo del valore recuperabile è effettuato in conformità ai criteri previsti dallo IAS 36 e viene determinato nell'accezione di valore d'uso mediante attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o di una CGU nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. Questo processo comporta l'utilizzo di stime e assunzioni per determinare sia l'ammontare dei flussi di cassa futuri sia i rispettivi tassi di attualizzazione.

I flussi di cassa futuri sono basati sui più recenti piani economico-finanziari elaborati dal Management di ciascuna CGU in riferimento al funzionamento degli assetti produttivi e al contesto di mercato. In riferimento ai business in cui l'azienda opera, i fattori che hanno maggiore rilevanza nelle stime dei flussi di cassa futuri sono riconducibili alla difficoltà intrinseca della formulazione di previsioni future, alla realizzabilità di strategie di mercato in contesti altamente competitivi. I tassi di attualizzazione riflettono il costo del denaro per il periodo oggetto di previsione e i rischi specifici delle attività e dei Paesi in cui la società opera e sono basati su dati osservabili nei mercati finanziari.

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate sono valutate al FVTOCI e le variazioni positive o negative di fair value alla data di riferimento del bilancio sono imputate alle "Altre componenti di conto economico complessivo – OCI" con contestuale alimentazione di una specifica riserva di patrimonio netto. La determinazione di fair value rispecchia la gerarchia prevista dallo Ifrs 13 e tiene in considerazione prezzi quotati in mercati attivi per attività simili (livello 1) o tecniche di valutazione derivanti da dati osservabili di mercato (livello 2); in assenza di tali circostanze si fa ricorso a specifiche tecniche di valutazione (livello 3) soltanto nel caso in cui la stima del fair value possa essere determinata in modo attendibile. Le tecniche utilizzate derivano da valutazioni determinate in base all'attualizzazione dei flussi di cassa prospettici e dal loro confronto coi metodi basati sui multipli; in tali circostanze i business plan utilizzati sono oggetto di approvazione da parte dei Consigli di Amministrazione della Società e della Società controllata.

Fondo svalutazione crediti commerciali

Il fondo svalutazione crediti riflette la miglior stima degli amministratori circa le perdite relative al portafoglio crediti nei confronti della clientela. Tale stima si basa sulle perdite attese da parte della società, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e delle azioni di recupero intraprese.

Fondi rischi e oneri

A fronte dei rischi legali e fiscali sono rilevati accantonamenti rappresentativi del rischio di esito negativo. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la miglior stima alla data operata dagli amministratori. Tale stima comporta l'adozione di assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo e che potrebbero pertanto avere effetti significativi rispetto alle stime correnti effettuate dagli amministratori per la redazione dei bilanci della società.

Imposte anticipate

Le imposte anticate sono determinate in base alla fiscalità netta sul saldo delle differenze temporanee deducibili e tassabili nei prossimi esercizi. Sono rilevate in presenza di una valutazione positiva in merito alla loro probabile recuperabilità sulla base degli utili fiscali attesi dai piani industriali pluriennali elaborati dal management. La stima degli utili fiscali è effettuata sulla base delle assunzioni di sviluppo del business pur in un contesto altamente concorrenziale.

Variazione ai principi contabili e nuovi principi contabili

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società e dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019:

Principio IFRS 16 – Leases (pubblicato in data 13 gennaio 2016), che ha sostituito il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation". L'adozione dell'emendamento non ha comportato effetti sul bilancio della società.

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione "Uncertainty over Income Tax Treatments (IFRIC Interpretation 23)". L'interpretazione richiede ad un'entità di analizzare gli uncertain tax treatments assumendo che l'autorità fiscale esamini la posizione fiscale in oggetto, avendo piena conoscenza di tutte le informazioni rilevanti. Solo nel caso in cui l'entità ritenga non probabile che l'autorità fiscale accetti il trattamento fiscale seguito, l'effetto dell'incertezza deve essere riflesso nella misurazione delle proprie imposte sul reddito correnti e differite.

La nuova interpretazione è stata applica dal 1° gennaio 2019 e non ha comportato effetti sul bilancio della Società.

In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:

  • IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements: l'emendamento chiarisce che nel momento e nel caso in cui un'entità ottiene il controllo di un business che rappresenta una joint operation, deve rimisurare l'interessenza precedentemente detenuta in tale business.
  • IAS 12 Income Taxes: l'emendamento chiarisce che gli effetti fiscali legati ai dividendi (inclusi i pagamenti sugli strumenti finanziari classificati all'interno del patrimonio netto) dovrebbero essere contabilizzati in maniera coerente con la transazione che ha generato tali profitti (conto economico, OCI o patrimonio netto).
  • IAS 23 Borrowing costs: la modifica chiarisce che in caso di finanziamenti che rimangono in essere anche dopo che il qualifying asset di riferimento è già pronto per l'uso o per la vendita, gli stessi divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio della Società.

In data 7 febbraio 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Plant Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19)". Il documento chiarisce come un'entità debba rilevare una modifica (ovvero un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. Gli emendamenti chiariscono che dopo il verificarsi di tale evento, un'entità utilizzi ipotesi aggiornate per misurare il current service cost e gli interessi per il resto del periodo di riferimento successivo all'evento. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio della Società.

In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. L' emendamento non è applicabile al bilancio della Società.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni Ifrs e Ifric omologati dall'Unione Europea non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata al 31 dicembre 2019

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 e IAS 8. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e ha introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. Le modifiche introdotte dal documento si applicano a tutte le operazioni successive al 1° gennaio 2020 e gli amministratori stanno valutando i possibili effetti derivanti dalla sua introduzione.

In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Conceptual Framework supporta le aziende nello sviluppo di principi contabili quando nessuno standard IFRS è applicabile ad una particolare transazione e, più in generale, aiuta le parti interessate a comprendere ed interpretare gli Standard.

Lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform". Lo stesso modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR (tuttora in corso) sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento non risulta attualmente applicabile al bilancio della Società.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni Ifrs non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.

L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2021 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questi emendamenti.

In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. L'emendamento chiarisce che per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di contribuire alla creazione di output". A tal fine, l'emendamento ha aggiunto numerosi esempi illustrativi al principio IFRS 3 al fine di far comprendere l'applicazione pratica della nuova definizione di business in specifiche fattispecie. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Considerato che tale emendamento sarà applicato sulle nuove operazioni di acquisizione che saranno concluse a partire dal 1° gennaio 2020, gli eventuali effetti saranno rilevati nei bilanci chiusi successivamente a tale data.

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10.

Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute/conferite costituiscano o meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute/conferite rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento e gli amministratori ne stanno valutando i possibili effetti.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che non risulta applicabile alla Società.

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA

Di seguito si riportano i commenti alle voci di stato patrimoniale per la Società PRISMI S.p.A.:

Attività non correnti

2.1.1 Attività immateriali (nota 1)

La voce "Attività immateriali" riporta un saldo al 31 dicembre 2019 pari a 2.158.614 Euro rispetto a un saldo di 960.066 Euro al 31 dicembre 2018 e afferisce ad attività a vita utile definita. Di seguito si riporta la specifica della composizione ad inizio esercizio e delle variazioni intervenute nel corso dell'esercizio.

Attività immateriali Costi di
sviluppo
Dir di brevetto
ind. e utilizzo
opere
dell'ingegno
Concessioni,
licenze,marchi
e diritti simili
Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Altre
immobilizzazioni
Totale attività
immateriali
Valori di inizio
esercizio
Costi storici 1.313.754 359.937 989.159 485.406 1.117.885 4.266.141
Fondi
ammortamento
( 1.278.567) ( 359.937) ( 876.504) ( 791.067) ( 3.306.075)
Valori di bilancio 35.187 - - 112.655 485.406 326.818 960.066
Variazioni
nell'esercizio
Incrementi 45.228 1.027 331.014 1.174.941 1.552.210
Riclassifiche 361.523 ( 297.931) ( 63.592) - -
Incorporazione
Saldi IGM - Costo
Storico
96.941 96.941
Incorporazione
Saldi IGM - Fondo
Amm.to
( 11.581) ( 11.581)
Decrementi ( 12.746) ( 1.344) ( 14.090)
Utilizzo Fondo 12.739 1.344 14.083
Incremento Fondo
da IFRS 16
Ammortamenti ( 96.583) ( 15.075) ( 16.509) ( 310.848) ( 439.015)
Svalutazioni - -
Totale variazioni 350.293 30.153 ( 15.482) 33.083 800.501 1.198.548
Valori di fine
esercizio
Costi storici 1.759.472 405.165 990.186 518.489 2.227.890 5.901.202
Fondi
ammortamento e
svalutazione
( 1.373.992) ( 375.012) ( 893.013) - - ( 1.100.571) ( 3.742.588)
Valori di bilancio 385.480 30.153 97.173 518.489 1.127.319 2.158.614

Si riportano di seguito la composizione dei saldi al 31 dicembre 2019 delle voci più significative appartenenti alle immobilizzazioni immateriali con loro breve descrizione:

Costi di sviluppo

In sintesi, la descrizione dei progetti iscritti nella voce che presentano un valore netto contabile positivo a fine esercizio:

Descrizione Costi di Sviluppo Saldi al 31.12.18 ammortamenti Saldi al 31.12.19
Progetto Market Place 29.278 (11.976) 17.302
Aimintoo 34.011 (6.783) 27.228
Keypresence 11.601 (2.314) 9.288
Programmatic 15.389 (3.069) 12.320
Lead Generation 117.109 (14.009) 103.100
Area Demo 43.677 (8.711) 34.966
Fast Lead B2B 61.856 (6.186) 55.670
Preventivatore 66.203 (6.620) 59.583
Sviluppo CRM (Apporto Fusione) 18.974 (7.568) 11.405
Certificazione Execus (Apporto Fusione) 40.545 (12.141) 28.403
E-Commerce Lite (Apporto Fusione) 37.422 (11.206) 26.215
Totali 476.065 (90.583) 385.480
Progetto di Marketplace
Il progetto ha come obiettivo la creazione di una piattaforma web ovvero un nuovo canale digitale che permetta
alla clientela di sviluppare la propria attività di vendita sia che abbia già un sito e-commerce o meno; le attività
relative al progetto sono iniziate in capo alla allora controllata CreareValore S.r.l., fusa per incorporazione nel
corso dell'esercizio 2017.
AimIntoo
Il progetto, nato ad inizio 2018, consiste in un nuovo prodotto dedicato al mondo del retail attraverso la
personalizzazione della piattaforma Movylo con un nuovo brand e grafiche dedicate. La piattaforma contiene
diverse funzionalità utili al negoziante nel suo lavoro quotidiano quali un CRM completo per gestire i clienti,
che include strumenti per capire il loro profilo, i loro interessi, le loro abitudini, gli strumenti utili a trovare nuovi
clienti, come materiale cartaceo per il negozio, connessioni ai social network e un'integrazione con le
campagne sponsorizzate di Facebook, per fare azioni social direttamente dalla piattaforma; un programma di
fidelizzazione, strumenti per accettare pagamenti sia in negozio tramite coupon sia online e mobile; un App
mobile che il negoziante può usare per gestire le funzioni principali del sistema e che il cliente potrà usare per
seguire news ed offerte del negoziante; statistiche sui clienti, le loro abitudini ed interessi.
Keypresence
Il progetto, partito nel secondo trimestre 2018, ha lo scopo di creare un nuovo prodotto dedicato al mondo
delle imprese locali attraverso la personalizzazione della piattaforma UBERALL con un nuovo brand e grafiche
dedicate. La piattaforma permette in maniera semplice di gestire e aggiornare in modo automatico e veloce
tutte le informazioni dell'azienda riportate nei principali portali, directory, social network e fornitori di mappe
locali. Lo scopo della piattaforma è quindi proprio quello di migliorare la visibilità locale dell'azienda attraverso
un'interfaccia facile e intuitiva per l'inserimento dei dati di contatto, orari e indirizzi dell'azienda. Una volta
inserite le informazioni infatti la piattaforma si occupa dell'aggiornamento automatico del profilo azienda nelle
migliori directory fra motori di ricerca, portali, social network, navigatori.
Programmatic
Il progetto avviato a inizio 2018 si riferisce in genere al processo automatizzato di acquisto e vendita di spazi
pubblicitari digitali tramite software attraverso una piattaforma DSP (Demand Side Platform) che mette a
disposizione degli inserzionisti gli spazi che a loro volta gli editori hanno "agganciato" ad una SSP (Supply
Side Platform), un circuito tecnologico che censisce e collega gli spazi sui portali degli editori. La
compravendita di spazi pubblicitari nel Programmatic ADV avviene normalmente con modalità RTB (Real Time
Bidding) attraverso cioè un'asta in tempo reale gestita via software.
Lead Generation
Il progetto ha l'obiettivo di raccogliere lead interessati ad entrare in contatto con PRISMI S.p.A. per l'acquisto
di servizi utilizzando strumenti di web marketing come le campagne AdWords di Google. Il progetto iniziato

Progetto di Marketplace

AimIntoo

Keypresence

Programmatic

Lead Generation

nel corso del 2016 è proseguito nel 2017 con una fase di consolidamento che ha visto l'utilizzo del fornitore esterno a supporto parziale dell'attività che è stata progressivamente gestita dal personale interno, con graduale adattamento e integrazione ai nostri sistemi interni così da poterle governare in totale autonomia con il supporto dei nostri sistemi informativi.

New Area Demo – implementazione multi-site

Il progetto ha lo scopo di ottimizzare e permettere un accesso multi-site dell'ambiente di produzione dall'esterno. Gli obiettivi del progetto sono:

  • ottimizzazione a livello di latenza per le connessioni;
  • disponibilità di ambienti scalabili e replicabili al di fuori dell'azienda per la produzione;
  • automatizzazione del processo di deploy server in funzione del richiedente e della sua posizione geografica;
  • automatizzazione del processo di backup e restore multi-site per i vari server.

FastLead (Ex B2B Panel)

Il progetto consiste in una piattaforma in grado di tracciare le visite ai siti dei clienti e identificare gli intestatari dell'indirizzo IP che accede al sito. Tale raccolta è fatta assolvendo gli obblighi della privacy e di informativa e manifestazione/revoca del consenso. I "lead" ottenuti, scremando quelli consumer, per motivi di privacy, e quelli appartenenti ad IP dinamici e pertanto intestati ai provider di servizi internet, rappresentano una lista di contatti potenzialmente interessati ai prodotti o servizi e sui quali sarà possibile, per il nostro cliente, fare azioni di marketing. Il cliente potrà inoltre osservare la sequenza di pagine viste dall'utente durante la visita in una funzione denominata "slideshow".

Preventivatore

Il progetto ha completato quanto sviluppato a partire dal 2017. Si tratta di una webapp, ottimizzata per PC o IPAD, a disposizione della rete vendita di PRISMI, di CreareValore e degli incaricati alla preventivazione dei progetti. Il sistema costituisce una significativa innovazione di processo e consente essenzialmente di fare due cose: 1. Gestire richieste di progetto da inviare alla sede di PRISMI 2. Gestire preventivi creati direttamente. Caratteristica della piattaforma è l'estrema usabilità favorita da uno schema a blocchi stile PowerPoint dove l'utente trascina e rilascia delle "slide" in una sequenza ordinabile dalla quale si può generare il pdf. Tra le funzioni principali vi è anche quella che consente di inviare via e-mail il pdf del preventivo direttamente alla propria casella. Gli utenti avanzati (area manager) possono inoltre creare un preventivo ed assegnarlo ad uno dei componenti del proprio trade.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Il saldo pari a 97.173 Euro risulta principalmente quale apporto della fusione per incorporazione di CreareValore S.r.l ovvero del marchio CreareValore acquisito in data 23 febbraio 2016 dalla incorporata.

Il processo di ammortamento prevede l'applicazione dell'aliquota al 10%.

Immobilizzazioni in corso e acconti

La voce che riporta un saldo al 31 dicembre 2019 pari a 518.489 Euro che risulta dal saldo dell'esercizio dell'anno precedente pari a 187.476 Euro per progetti non ancora conclusi a cui si sono aggiunti nel corso dell'esercizio le seguenti attività suddivise per progetti:

Descrizione Immobilizzazioni in corso e acconti Saldi al 31.12.18 Incrementi al 31.12.2019 totale per progetto
Progetto Marketplace 139.618 71.693 211.311
Progetto CMS E APP – e-commerce 47.857 2.304 50.161
Product Manager 91.184 91.184
Webinar 2.353 2.353
Custom Help desk 5.050 5.050
Funnel Marketing 129.459 129.459
Sistema Ticketing 20.467 20.467
Doc Credit 8.502 8.502
Totale 187.476 331.014 518.490

Al 31 dicembre 2019 risultano in corso i seguenti progetti che entreranno in ammortamento nel 2020:

Progetto Marketplace – Widemark

Il progetto consiste in una piattaforma web che consente a qualsiasi PMI, con pochi semplici passaggi, di iniziare a vendere i propri prodotti sui più importanti marketplace disponibili sul mercato come Ebay, Amazon, Eprice e ad utilizzare anche strumenti di comparazione dei prezzi per aumentare traffico e conversioni. Widemark è pensato sia per aziende che hanno già un e-commerce avviato sia per tutte quelle realtà che non hanno ancora deciso di ricorre al canale dell'e-commerce per allargare le proprie attività. Per tutte le PMI già presenti online con il proprio e-commerce sarà possibile collegarsi alla nostra piattaforma e sincronizzare in maniera totalmente automatizzata il proprio magazzino prodotti con prezzi, descrizioni, immagini. Una volta "importati" tutti i prodotti da un unico cruscotto sarà altresì possibile inviare i prodotti su Marketplace e Comparatori, gestire gli ordini in ingresso e programmare le spedizioni presso i clienti finali. Per le aziende che non hanno ancora un e-commerce sarà invece possibile caricare un semplice file di testo in formato CVS oppure in formato Excel ed avviare il processo di sincronizzazione verso i canali desiderati. È in programma la realizzazione di un sito dedicato.

Progetto CMS e APP e-commerce

Il progetto, iniziato nel corso del 2017, è proseguito nel 2018. Lo scopo del progetto è quello di aggiornare le tecnologie alla base della produzione di siti web oggetto dell'offerta di PRISMI attraverso l'introduzione di nuovi "service levels" sulle piattaforme, pacchettizzando i CMS in uso in pre-configurazioni tecniche per una più veloce installazione, configurazione e quindi consegna al cliente. I nuovi "service levels" sui CMS, costituendo nuovi prodotti o migliorando quelli esistenti, potranno sicuramente contribuire al potenziale di fatturato diretto e di upgrade offrendo nuove importanti funzionalità e prezzi più competitivi dati dal risparmio costi combinati tra processo e prodotto.

Altre immobilizzazioni immateriali

La voce comprende:

  • per Euro 2.925 le spese sostenute in esercizi precedenti per l'implementazione del software gestionale/Erp Navision;
  • per Euro 6.033 costi per acquisizione del data base Omnitarget BtoB Consodata;
  • per Euro 25.472 costi per l'implementazione di software per la gestione degli appuntamenti della rete commerciale (progetto Rebelnet) iniziato nel corso dell'esercizio precedente e terminato a chiusura esercizio;
  • per Euro 124.018 per acquisto parco clienti da controllate; l'operazione deriva dalle cessioni effettuate da Wellnet e InGrandiMenti a PRISMI ed è conseguente all'approccio strategico del Gruppo che prevede di concentrare in PRISMI S.p.A. la gestione di clienti di piccole-medie dimensioni che costituiscono da sempre il core business aziendale;
  • per Euro 28.502 lo startup dello sviluppo del Progetto di Business Intelligence.

La voce include inoltre negli incrementi circa 230 mila i diritti d'uso contabilizzati secondo quanto previsto dal principio IFRS 16 che è stato adottato a partire dall'1/1/2019, nonché per circa 832 mila Euro il diritto d'uso riveniente dal trasferimento, avvenuto in data 8/7/2019, nella nuova sede di Modena.

Per le voci sopra descritte, il processo di ammortamento prevede l'applicazione dell'aliquota al 20% o 33,33% mentre i diritti d'uso sono ammortizzati in modo lineare sulla durata dei contratti di locazione in essere.

Avviamento (nota 2)

La voce Avviamento pari ad Euro 1.150.556 è conseguente all'effetto della fusione per incorporazione della controllata CreareValore S.r.l ed è iscritto in continuità con il valore rilevato nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 poiché l'operazione perfezionata nel 2017, è identificabile quale riorganizzazione interna del gruppo e non come business combination così come definita dall' IFRS 3.

Nel corso degli esercizi successivi le attività dell'incorporata sono state progressivamente integrate in Prismi S.p.A. al punto da non essere più scindibile da Prismi stessa Ai fini dell'analisi dell'impairment test, gli amministratori hanno considerato CreareValore parte integrante dello sviluppo del piano Industriale di Prismi sottoposto all'approvazione del Consiglio di amministrazione del 18 marzo 2020 che rappresenta la miglior stima della direzione relativamente alle performance operative attese nel periodo considerato.

Immobilizzazioni materiali (nota 3)

La voce Immobilizzazioni materiali è pari a 260.859 Euro; la composizione e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio e nel precedente esercizio sono esposte di seguito.

Immobilizzazioni
materiali
Impianti e
macchinario
Attrezzature Altri beni Totale
immobilizzazioni
materiali
Valori di inizio
esercizio
Costi storici 4.288 191 481.630 486.109
Fondi
ammortamento
( 4.288) ( 191) ( 317.159) ( 321.638)
Valori di bilancio - - - - 164.471 164.471
Variazioni
nell'esercizio
Incrementi 5.527 150.421 155.948
Decrementi ( 105.235) ( 105.235)
Incrementi /
Decrementi da
incorporazione
IGM- Costo storico
8.549 578 23.024 32.151
Incrementi /
Decrementi da
incorporazione
IGM- Fondo
Amm.to
( 1.770) ( 87) ( 14.707) ( 16.564)
Ammortamenti ( 1.689) ( 87) ( 66.405) ( 68.181)
Utilizzo Fondo 98.269 98.269
Totale variazioni 10.617 404 85.367 96.388
Valori di fine
esercizio
Costi storici 18.364 769 549.840 568.973
Fondi
ammortamento e
svalutazione
( 7.747) ( 365) ( 300.002) ( 308.114)
Valori di bilancio 10.617 404 249.838 260.859

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 100 di 138

Le principali variazioni afferiscono per la maggior parte ad acquisti effettuati nel corso dell'esercizio 2019 per la categoria "Altri beni" e nello specifico per macchine elettroniche per ufficio per le quali si è verificato un processo di sostituzione di beni obsoleti.

La costante necessità di mantenere dotazioni hardware all'avanguardia evitando al contempo l'onerosità della gestione interna di un parco cespiti, induce la Società ad utilizzare formule di locazione operativa. Ciò vale anche per la gestione del parco auto aziendale ricorrendo al noleggio a lungo termine.

Partecipazioni (nota 4)

Si riportano le informazioni sulle Partecipazioni in imprese controllate in essere al 31 dicembre 2019

Denominazione Città, se in Italia, o
Stato estero
Codice fiscale
(per imprese
italiane)
Capitale Sociale
in euro
Utile (Perdita)
ultimo
esercizio in
euro
Patrimonio
netto in
euro
Quota
posseduta
in euro
Quota
posseduta
in %
Valore a
bilancio o
corrispond
ente
credito
Wellnet srl Milano (Mi) 4784670962 41.000 (609.573) (233.470) (206.995) 88,66% 3.413.000
Prismi ch sagl Lugano CHE-136.493.669
iva
18.580 2.605 32.265 20.972 65% 11.610
Two Leaders Milano (Mi) 10193250965 10.000 21.063 31.063 3.000 30% 14.594
Spaccio Bagno
Ideale Srl
Varese (VA) 3407370125 20.000 10.300 79.146 12.663 16% 3.200
Totale 3.442.404

Le variazioni intercorse nell'esercizio sono esposte nel seguente prospetto:

Partecipazioni Saldo iniziale Incrementi per
acquisizioni/ricapitalizzazi
oni
Svaluazioni Saldo finale
Partecipazioni in:
a) Imprese controllate 3.296.896 253.098 (111.616) 3.438.378
b) Imprese collegate 14.594 14.594
c) Imprese controllanti -
d) Altre imprese 3.200 3.200
Totale 3.311.490 256.298 (111.616) 3.456.172

Le partecipazioni in società controllate sono considerate come attività finanziarie detenute in strumenti di capitale emessi dalle società partecipate per le quali è stata esercitata l'opzione di una loro valutazione, successiva all'acquisizione iniziale, al fair value con imputazione delle variazioni di fair value, rispetto all'esercizio precedente che non configurino una perdita di valore, fra le altre componenti del conto economico complessivo con contestuale alimentazione di una specifica riserva di patrimonio netto.

Nel bilancio separato pertanto la società di avvalsa della facoltà consentita dallo IAS 27 par. 10 b) di esporre tali partecipazioni in base al fair value, come consentito dallo IFRS 9 con imputazione delle variazioni al conto economico complessivo (FVTOCI).

Le attività svolte dalle singole società rientrano nell'approccio strategico al mercato del gruppo.

A PRISMI è demandata la gestione di clienti di piccole-medie dimensioni.

I servizi offerti da PRISMI sono rivolti ad una platea di clienti costituiti dalle PMI a cui sono forniti servizi standardizzati e da imprese di media dimensione che fruiscono di servizi sviluppati e studiati a fronte di esigenze specifiche della clientela anche grazie all'integrazione dei servizi inizialmente sviluppati dalla ex controllata CreareValore.

A Wellnet è demandata la gestione di clienti di medie-grandi dimensioni; per tale motivo si è provveduto ad effettuare due successivi cessioni di parco clienti di piccole –medie dimensioni da Wellnet a PRISMI.

La partecipazione detenuta in Wellnet S.r.l. è stata acquisita nel 2017 ed è conseguente: alle opportunità presentatasi alla società a fronte delle attività di ricerca e valutazione di nuove acquisizioni e all'analisi delle potenziali sinergie rispetto alle altre realtà del Gruppo. Nello specifico in fase di acquisizione di Wellnet S.r.l, la stessa aveva dimostrato di possedere un parco clienti di grandi dimensioni particolarmente interessante a cui venivano forniti principalmente servizi di consulenza in ambito informatico, caratteristica in gran parte

presente nelle società controllate 3Ding Consulting S.r.l e 2the Point PSM S.r.l. Conseguentemente è stato deciso, anche con l'approvazione dei soci di minoranza un percorso di riorganizzazione delle partecipazioni che ha portato alla fusione delle tre entità in Wellnet S.r.l il 27 dicembre 2017.

La fusione ha portato la percentuale di partecipazione della PRISMI S.p.A. in Wellnet S.r.l ad un 88,66% per effetto del concambio. Le quote di partecipazioni sono state iscritte inizialmente al costo d'acquisto in quanto rappresentativo dei rispettivi fair value alle date di acquisizione.

Le acquisizioni delle partecipazioni confluite in Wellnet S.r.l. hanno determinato un costo complessivo della partecipazione nella controllata pari a Euro 1.884.605 che è successivamente stato adeguato in base al fair value della partecipazione determinato col metodo del DCF (discounted cash flow) e desunto dai piani industriali approvati dai Consigli di Amministrazione della controllata tenutasi nel corso del 2018 e 2019 per Euro 946.309 e per Euro 445.703 rispettivamente al 31 dicembre 2017 e 2018.

A fine esercizio 2019 la valutazione della partecipazione ha determinato i seguenti effetti patrimoniali ed economici:

  • l'incremento del valore della partecipazione in Wellnet per un importo di euro 253.098 relativo alla copertura del deficit patrimoniale che verrà versato nel corso del 2020;
  • l'adeguamento del nuovo valore contabile della partecipazione in Wellnet al fair value risultante dalla valutazione effettuata sulla base dei dati esposti nel Piano Industriale della stessa Società ed approvato 24 febbraio 2020 dal Consiglio d'Amministrazione. L'importo dell'adeguamento è stata una svalutazione di euro 116.085 contabilizzato nel Conto Economico complessivo e per il quale è stata ridotta la riserva Fair Value a suo tempo creata. Il metodo per la determinazione del fair value si riconduce ai principali metodi finanziari di valutazione ovvero al DCF in cui i dati prospettici puntuali su un arco temporale di 5 anni (2020-2024) sono stati attualizzati ad un wacc pari al 10,19%. L'adeguamento del fair value della partecipazione è stato approvato nel corso del Consiglio di Amministrazione di Prismi del 4 marzo 2020. In merito agli ulteriori parametri utilizzati nelle valutazioni con il metodo dei DCF si segnala che:

  • i dati di base sono quelli desunti dai dati prospettici quinquennali della società che rappresenta la miglior stima della direzione sulle performance operative attese nel periodo considerato;

  • i flussi di cassa futuri attesi, per l'orizzonte temporale di 5 anni, sono riferiti all' unità di riferimento nelle condizioni attuali ed escludono eventuali operazioni di natura non ordinaria e/o operazioni non ancora definite alla data di chiusura dell'esercizio;

  • per la determinazione del flusso di cassa operativo basato sulla media degli ultimi 3 anni di previsione esplicita si è provveduto a considerare una situazione stabile, con un bilanciamento tra investimenti e ammortamenti (nella logica di considerare un livello di investimenti necessario per il mantenimento del business) e variazione di capitale circolante conseguente agli sviluppi del business;

  • il valore di beta levered e la struttura finanziaria utilizzati per l'impairment test sono estrapolati da un panel di comparable di settore.

A fronte del risultato ottenuto dallo sviluppo del modello, sono state approntate rilevanti analisi di sensitivity considerando scenari meno ottimistici rispetto ai ricavi ipotizzati nel Piano al fine di verificare e mitigare il rischio della proiezione della valutazione in via prudenziale, tenendo anche in debita considerazione il risultato di esercizio negativo conseguito dalla controllata.

In data 25 luglio 2019 è stata perfezionata la fusione per incorporazione della società InGrandiMenti S.r.l. il cui valore di carico era stato interamente svalutato; tale operazione ha determinato l'iscrizione della partecipazione in Spaccio Bagno Ideale S.r.l.

Imposte anticipate (nota 5)

Le imposte anticipate ammontano ad Euro 3.374.968 al 31 dicembre 2019 rispetto ad un valore pari a 2.998.978 al 31 dicembre 2018. La movimentazione, rispetto allo scorso esercizio include anche i crediti per imposte anticipate cedute alla controllante dalla controllata in forza del consolidato fiscale e calcolate sulla perdita fiscale stimata dell'esercizio. La voce quindi è composta come specificato nella tabella seguente:

Voci di bilancio Saldo iniziale
31/12/2018
Incrementi Decrementi Saldo finale
31/12/2019
Imposte anticipate:
crediti per imposte anticipate 2.891.538 238.555 3.130.093
crediti per cessione imposte
anticipate Wellnet
89.673 137.434 227.108
crediti per cessione imposte
anticipate ex IGM
17.766 17.767
Totale Imposte anticipate 2.998.978 375.989 - 3.374.968

L'incremento delle anticipate a conto economico è pari a Euro 208.004 in quanto ulteriori incrementi sono conseguenti all'incorporazione di InGrandiMenti.

Più specificatamente, in merito alla singola voce delle imposte anticipate, la movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Imposte anticipate Aliquota Differenze Imposta Differenza Differenza Imposta Imposta Differenze Imposte
temporanee anticipata temporanea temporanea anticipata anticipata temporanee anticipate
Descrizione sorta assorbita sorta assorbita
Marchi e avviamento 27,90% 76.308 21.478 6.880 11.613 1.919 3.240 71.576 20.157
Svalutazione crediti 24% 1.440.429 382.626 1.067.764 782.886 256.263 187.893 1.725.307 450.996
Svalutazione crediti ex IGM 5.830 24.290 5.830
Manutenzioni 24% 2.757 661 2.399 - 576 358 85
Indennità clientela 27,90% 28.896 8.062 - - 28.896 8.062
Perdite compensabili 24% 9.387.720 2.253.053 650.002 156.000 - 10.037.722 2.409.053
Perdite compensabili ex IGM 24.721 103.005 24.721
Compensi amministratori 24% 60.286 14.469 60.286 - 14.469 0 -
Rol 24% 19.508 4.682 - - 19.508 4.682
Rettifiche Ias 206.507 - 206.507
- -
11.015.904 2.891.538 1.724.646 857.183 444.733 206.178 11.883.367 3.130.093

La recuperabilità delle imposte anticipate è supportata dai risultati reddituali attesi e inclusi nel Piano Industriale 2020-2024 approvato in data 18 marzo 2020 dal Consiglio d'Amministrazione della Società.

I crediti per imposte anticipate cedute dalla controllata fanno riferimento al contratto di consolidato fiscale siglato tra le società del Gruppo secondo quanto disciplinato dagli artt. 117-129 del TUIR. Tale opzione è stata esercitata dal gruppo nel modello Redditi 2018 ed è pertanto valida per gli esercizi 2018/2019/2020 salvo proroga.

Attività finanziarie non correnti (nota 6)

Di seguito si riportano le variazioni intercorse nell'esercizio per le attività finanziarie composte dalla sola voce dei Depositi cauzionali:

Attività finanziarie non correnti 31/12/2018 Incrementi Decrementi Riclassifiche 31/12/2019
Depositi cauzionali 271.749 26.137 297.886

Il saldo riportato ricomprende i depositi cauzionali e relative movimentazioni derivanti dai contratti di noleggio auto e gli anticipi su canoni di locazione dell'immobile della precedente sede legale della Società per un importo pari a Euro 170.000, tale deposito verrà restituito a partire dal marzo 2020.

Altre attività non correnti (nota 7)

La voce Altre attività non correnti è pari a Euro 565.994 al 31 dicembre 2019 rispetto ad un importo pari a Euro 942.394 al 31 dicembre 2018. La composizione e le variazioni sono riportate in tabella:

Crediti vs fornitori oltre 12 mesi 755.283 (353.011) 402.272
Risconti attivi pluriennali 187.111 (23.389) 163.722
Altri crediti vs fornitori - -
Totali 942.394 - (376.400) - 565.994

Crediti commerciali esigibili oltre l'esercizio (nota 8)

Altre attività non correnti 31/12/2018 Incrementi Decrementi Riclassifiche 31/12/2019
Crediti vs fornitori oltre 12 mesi 755.283 (353.011) 402.272
Risconti attivi pluriennali 187.111 (23.389) 163.722
Altri crediti vs fornitori -
Totali 942.394 - (376.400) - 565.994
La prima voce accoglie principalmente crediti vs fornitori oltre 12 mesi per anticipi ad agenti, capi area e
collaboratori commerciali riconosciuti in esercizi precedenti. Tali anticipi sono in parte compensabili con le
fatture da ricevere al momento della chiusura del mandato di agenzia o chiusura del rapporto con la
controparte. Nel corso dell'esercizio la variazione in diminuzione dei crediti verso fornitori oltre 12 mesi è pari
a Euro 353.011.
Nella voce sono altresì compresi crediti vs fornitori di servizi. La società ha stanziato negli esercizi precedenti
un fondo svalutazione pari a Euro 152.718 per tenere conto del rischio di inesigibilità di crediti iscritti per un
valore nominale pari ad Euro 183.262.
La voce Risconti attivi pluriennali è afferente ai risconti attuati sulle commissioni di negoziazione derivanti
dall'Accordo "Atlas" che hanno competenza pluriennale in linea
previste dell'accordo stesso (36 mesi dalla data di sottoscrizione dell'accordo). Successivamente, al momento
della rilevazione iniziale di ciascuna tranche emessa, la quota di competenza viene recepita nel calcolo del
costo ammortizzato del prestito obbligazionario.
Crediti commerciali esigibili oltre l'esercizio (nota 8) con il periodo di emissione delle 10 tranche
Di seguito le movimentazioni che hanno interessato la voce nel corso dell'esercizio:
Crediti commerciali
esigibili oltre l'esercizio
successivo
31/12/2018 Incrementi/acc.ti Decrementi/utilizzi 31/12/2019
Clienti Nazionali oltre 12 mesi 18.720.823 3.811.794 22.532.617
F.do Per Attualizzazione
Crediti vs Clienti
(694.470) (330.106) 241.460 (783.116)
F.do Svalutazione Crediti oltre
12 mesi
(2.141.397) (1.110.157) 796.398 (2.455.156)
Totale 15.884.956 2.371.531 1.037.858 19.294.345
La principale componente della posta afferisce ai Crediti vs Clienti Nazionali per un ammontare pari a Euro
22.532.617. L'entità di tali crediti si riferisce a due distinte voci del credito commerciale, più precisamente si
tratta di crediti già scaduti e caratterizzati da elevata anzianità per i quali si attuano stime di recuperabilità per
gli opportuni stanziamenti operati a fondo svalutazione crediti e di crediti correnti le cui rate scadono oltre 12
mesi. Nello specifico la quota scaduta è pari a circa Euro 9.489.269 e la quota a scadere pari a Euro
13.043.348. I valori dei crediti scaduti sono stati rettificati per tener conto del loro presunto valore di realizzo
attraverso il fondo svalutazione crediti pari ad Euro 2.455.156, i cui movimenti nel corso dell'esercizio hanno
visto utilizzi per Euro 796.398 per crediti inesigibili e accantonamenti per Euro 1.110.157.
L'adozione di procedure di monitoraggio del monte crediti esistente ed i risultati ottenuti nell'ultimo triennio
inducono a ritener che il fondo svalutazione crediti accantonato ben esprima il rischio di potenziali perdite
future.
Si precisa inoltre che nella valutazione relativa alla consistenza del fondo svalutazione crediti si è tenuto conto
del "fondo trattenute agenti" esposto nei debiti commerciali per Euro 354.433 (Euro 710.864 al 31 dicembre
2018). Tale voce rappresenta l'ammontare delle provvigioni contabilizzate ma non ancora erogate a fine
esercizio, al fine di tenere in considerazione degli eventuali mancati incassi sui crediti relativi ai clienti
procacciati.

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 104 di 138

Si rimanda al contenuto della relazione sulla gestione per il dettaglio e la composizione dei crediti scaduti nonché per la descrizione delle procedure adottate dalla società in materia di prevenzione e gestione del rischio credito.

Per i crediti a scadere oltre l'esercizio e non oggetto di cessione pro-soluto attraverso la cartolarizzazione, si è provveduto ad applicare l'attualizzazione dei flussi futuri ad un tasso di mercato ritenuto congruo e conforme alle policy commerciali aziendali. Gli effetti derivanti dal processo di attualizzazione dei crediti a scadere oltre 12 mesi posta in essere dall'esercizio 2016, sono desumibili dall'importo di apposito fondo costituito per recepire ed isolare tali effetti che ammonta ad Euro 783.116 e dalle correlate voci di conto economico, costo per attualizzazione, alla voce oneri finanziari, per Euro 59.527 e storno di ricavi correnti per Euro 270.579 quale componente finanziaria implicita per la dilazione nei pagamenti concessa ai clienti. L'importo pari ad Euro 241.460 rappresenta il rilascio del fondo per i crediti attualizzati nell'esercizio precedente.

ATTIVITÀ CORRENTI

Rimanenze (nota 9)

La voce accoglie le consistenze del materiale di consumo. In tabella le variazioni intercorse durante l'esercizio:

Rimanenze Valore di inizio
esercizio
Variazione
nell'esercizio
Valore di fine
esercizio
Materie prime, sussidiarie e di
consumo
8.181 (2.252) 5.929
Totale rimanenze 8.181 (2.252) 5.929

Crediti commerciali esigibili entro l'esercizio successivo (nota 10)

La voce riporta un saldo pari a Euro 13.995.482 e di seguito si riporta la composizione e le variazioni avvenute nel corso dell'esercizio:

Crediti commerciali
esigibili entro l'esercizio
successivo
31/12/2018 Incrementi Decrementi 31/12/2019
Crediti commerciali entro 12
mesi
13.433.272 - (670.159) 12.763.113
Crediti per fatture da emettere 236.341 309.824 546.165
Note Credito da emettere (148.203) (148.203)
effetti all'incasso 524.420 309.987 834.407
Totale 14.194.033 471.608 (670.159) 13.995.482

I Crediti commerciali entro 12 mesi al 31 dicembre 2019 sono composti dalle seguenti voci:

crediti commerciali entro
12 mesi
31/12/2019
crediti commerciali vs clienti
nazionali
12.679.780
crediti commerciali vs clienti
esteri
83.333
Totale 12.763.113

Il decremento conseguito nel periodo, pari ad Euro 670.159, deriva dall'effetto combinato della crescita del fatturato nettato dallo smobilizzo pro-soluto dei crediti tramite cartolarizzazione, così come esposto in Relazione sulla Gestione.

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 105 di 138

La voce "effetti all'incasso" recepisce la presentazione di Sdd all'incasso presso istituti di credito oltre al portafoglio ancora presente presso la società non ancora presentato in banca per l'incasso.

Attività finanziarie correnti (nota 11)

La voce, per l'esercizio 2019, accoglie i saldi e la variazione del credito verso la società veicolo Pandora S.P.V controparte delle operazioni di cartolarizzazione, oltre alla estinzione, a seguito fusione della società in Prismi S.p.A. di un finanziamento verso InGrandiMenti.

Si segnala inoltre che nel mese di settembre 2019 si è chiuso il rapporto con il veicolo Forte S.P.V. tramite l'acquisto dei crediti ceduti ancora outstanding e non anticipati in accordo con le clausole contrattuali.

Attività finanziarie correnti 31/12/2018 Variazioni
nell'esercizio
31/12/2019
Credito vs Forte Spv 3.472.791 (3.472.791) -
F.do svalutazione credito vs
Forte SpV
(121.688) 121.688 -
Finanziamento a IGM 25.000 (25.000) -
Crediti verso Pandora 1.277.032 1.277.032
Fondo svalutazione crediti
Pandora
(168.771) (168.771)
Totale 3.376.103 (2.267.842) 1.108.261

Altre attività correnti (nota 12)

La voce risulta composta dalle seguenti poste:

Altre attività correnti 31/12/2018 Variazioni
nell'esercizio
31/12/2019
crediti vs Erario 154.957 -23.500 131.457
Crediti diversi 180.498 33.340 213.838
Ratei e Risconti attivi 201.758 7.533 209.291
Totale 537.213 17.373 554.586

I crediti includono principalmente il credito d'imposta maturato nel corso dell'esercizio 2019 richiesto a fronte delle attività di R&S per un importo pari a Euro 87.713.

La voce crediti diversi accoglie crediti diversi verso fornitori in via di definizione e crediti verso dipendenti.

La voce Ratei e Risconti accoglie i Risconti attivi quali quote di costi determinati secondo il criterio della competenza temporale ed economica nel rispetto del principio di correlazione dei costi e dei ricavi. Le voci di costo principalmente interessate sono i canoni di noleggio e locazione, i servizi per consulenze, commissioni diverse.

Disponibilità liquide (nota 13)

Di seguito l'ammontare e le variazioni delle disponibilità monetarie esistenti alla chiusura dell'esercizio:

Disponibilità liquide 31/12/2018 Variazione
nell'esercizio
31/12/2019
Depositi bancari e postali 1.058.682 (535.651) 523.031
Assegni - - -
Denaro e altri valori in cassa 17.682 (16.424) 1.258
Finanziamento Intercompany 113.623 113.623
Totale disponibilità liquide 1.076.364 (438.452) 637.912

Patrimonio netto (nota 14)

A seguito di quanto indicato al paragrafo 2.2 e 2.7 della Relazione sulla Gestione, il patrimonio netto ha subito le seguenti evoluzioni nel corso dell'esercizio:

  • All'esito del periodo di esercizio dei Warrant PRISMI 2018-2020 (ISIN IT0005326613), conclusosi in data 31 maggio 2019, sono stati esercitati n. 3.846.836 Warrant e conseguentemente sono state emesse n. 1.923.418 azioni di compendio, al valore di 1,24 € cadauna, nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 2 warrant esercitati, per un controvalore complessivo di Euro 2.385.038,32.
  • la riserva sovrapprezzo azione conseguentemente è stata aumentata per un importo pari ad Euro 671.620.
  • Nel corso del settimo periodo di conversione delle obbligazioni "PSM 2015-2021-Obbligazioni Convertibili" (ISIN IT0005152241), conclusosi in data 31 luglio, sono state convertite obbligazioni per nominali 350.000 Euro.
  • Le obbligazioni sono state convertite nel rapporto di n. 400 (quattrocento) azioni di compendio ogni n. 1 (una) obbligazione portata in conversione (valore di conversione implicito 2,50 €). Conseguentemente sono state emesse n. 140.000 azioni di compendio, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione alla data di emissione.

Quanto esposto nella movimentazione nella colonna delle altre variazioni è conseguente per 69.609 Euro agli oneri connessi agli incrementi di capitale sociale descritti e per Euro 45.500 all'aggiornamento del fair value della componente di capitale del prestito obbligazionario convertibile "PSM 2015-2021". Il connesso criterio di valutazione è riportato al successivo paragrafo 9.4.

Per la Movimentazione di Patrimonio netto per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 si rimanda alla sezione dedicata agli schemi di bilancio.

Nel prospetto che segue si riporta il dettaglio della quota distribuibile e non del patrimonio, includendo il risultato dell'esercizio 2018:

Patrimonio netto importo possibilità di
utilizzo
quota disponibile riepilogo utilizzi dei tre esercizi
precedenti
capitale sociale 12.560.597 coperture perdite altre ragioni
riserva sovrapprezzo 3.771.534 A,B 3.771.534 11.119.878 1.543.236
riserva straordinaria
riserva legale 36.455 A,B 36.455 324.534
versamenti in conto futuro
aumento capitale
- A,B - 267.703
Riserva FTA ( 282.443)
Riserva IAS 19 ( 208.235)
Riserva IAS AFS 1.261.439 B 1.261.439
Riserva IFRS 16 5.462
Riserva Fair Value 1.087.941 B 1.087.941
Riserva IAS ( 292.989)
Utile / (perdita) a nuovo ( 7.247.565) ( 7.247.565)
totale 10.692.196
non distribuibile

Possibilità di utilizzo

A: per aumento di capitale sociale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione ai soci

PASSIVITÀ NON CORRENTI

Benefici ai dipendenti, agenti e amministratori (nota 15)

Passività non correnti 31/12/2018 variazione 31/12/2019
benefici a dipendenti,
agenti e
amministratori
1.097.284 263.241 1.360.525

La voce include principalmente la rilevazione del Trattamento di fine rapporto relativo ai dipendenti della Società prevista dall'art. 2120 c.c., attualizzato secondo le modalità disciplinate dallo Ias 19.

Nella seguente tabella sono riportate le principali assunzioni utilizzate per determinare il valore attuale dei benefici ai dipendenti:

Ipotesi 2016 2017 2018 2019
tasso annuo di
inflazione
1,30% 1,50% 1,50% 1,00%
tasso di
attualizzazione
1,40% 1,60% 1,70% 1,00%
tasso di
crescita
salariale
2,30% 2,50% 2,50% 2,50%

benefici ai dipendenti 31/12/2017 31/12/2018 31/12/2019
saldo iniziale nominale 657.078 701.109 791.938
rettiffiche ias/ifrs 44.031 90.829 125.789
saldo iniziale 701.109 791.938 917.727
(utili)/perdite attuariali 3.988 41.797 118.918
costo del personale 137.373 137.586 165.503
oneri finanziari 9.846 12.035 14.779
erogazioni -
90.798
( 69.973) ( 58.671)
effetto fusione 30.420 4.344 -
saldo finale 791.938 917.727 1.158.256

Movimentazione della passività del Tfr iscritta nello stato patrimoniale:

Le erogazioni riconosciute nel corso dell'esercizio per Euro 58.671 riguardano richieste di anticipazione sul Tfr e liquidazioni per dipendenti dimissionari.

L'effetto economico delle stime attuariali pari ad Euro 118.918 è riportato nel prospetto di Conto Economico Complessivo al netto della fiscalità correlata.

Movimentazione dei benefici agli agenti e amministratori:

Benefici agli agenti
e amministratori
31/12/2018 Incrementi (Decrementi) 31/12/2019
Fondo Indennita'
Suppletiva Clientela
74.898 17.371 92.269
FIRR 84.659 (4.659) 80.000
Fondo per fine
mandato
20.000 10.000 30.000
Totali 179.557 27.371 (4.659) 202.269

La movimentazione delle singole voci legate ai rapporti d'agenzia deriva dall' ordinaria gestione dei rapporti con gli agenti e degli accantonamenti maturati. Anche quest'anno si è provveduto ad accantonare l'indennità di fine mandato deliberata nel 2017 dal Consiglio di Amministrazione a favore del C.e.o.

Fondi rischi e Oneri (nota 16)

L'importo iscritto a bilancio rappresenta l'accantonamento della stima della passività legata ad alcune cause promosse da ex agenti.

Il decremento rispetto allo scorso esercizio è rappresentato dall'estinzione in sede di fusione dello stanziamento a fronte del deficit patrimoniale 2018 della controllata InGrandiMenti.

Fondi per rischi ed
oneri
31/12/2018 Incrementi Decrementi 31/12/2019
Fondo Rischi 255.636 109.892 (255.636) 109.892
Totali 255.636 109.892 (255.636) 109.892

Altre passività fiscali (nota 17)

Altre passività fiscali 31/12/2018 Incrementi
Accantonamenti
(decrementi)
(Utilizzo)
31/12/2019
Debiti C/Erario Oltre 12
Mesi
1.701.594 1.036.082 2.737.676
Fondo Imposte 210.211 180.723 (123.103) 267.831
Fondo Rischi Fiscali - 223.656 223.656
Totale 1.911.805 1.440.461 (123.103) 3.229.163

Tale voce accoglie i debiti fiscali espressi in tre tipologie:

  • La prima area accoglie i debiti non correnti corrispondenti alle quote oltre 12 mesi dei Debiti erariali relativi alle rateizzazioni in essere. La voce è stata riclassificata dalle altre passività non correnti.
  • la seconda voce accoglie l'entità delle sanzioni stimate, gravanti sulla società, relative ai mancati versamenti di imposte e contributi di competenza dell'esercizio 2019 ed esercizi precedenti. L'accantonamento dell'esercizio 2019 ammonta ad Euro 180.723 e risulta quale stima delle sanzioni e degli interessi sui debiti per i quali l'ente di riscossione competente non ha ancora notificato l'omesso versamento tramite cartella e/o avviso bonario.

L'utilizzo pari ad Euro 123.103 è da attribuire agli importi di sanzioni ed interessi rilevati contestualmente al ricevimento, in corso di esercizio, degli avvisi bonari o cartelle e ravvedimenti effettuati. A fronte di tali notifiche sono state richiesti ed ottenuti piani di rateizzazioni.

• La terza voce accoglie la passività stimata relativa ad accertamenti dell'Agenzia delle Entrate.

Passività finanziarie non correnti (nota 18)

La composizione delle passività finanziarie non correnti e le variazioni delle singole voci sono rappresentate in tabella:

Passività finanziarie
non correnti
31/12/2018 Incrementi Decrementi 31/12/2019
Prestito obbligazionario
PSM 90 oltre 12 mesi
3.930.415 (1.675.844) 2.254.571
Prestiti Obbligazionari
oltre 12 mesi
292.667 (292.667) -
Prestiti obbligazionari
convertibili oltre 12
mesi
9.100.624 362.851 (350.000) 9.113.475
Prestito obbligazionario
PSM 85 oltre 12 mesi
6.715.144 (2.504.750) 4.210.394
Prestito obbligazionario
PRISMI 5% 2019-2021
OLTRE
527.275 527.275
Debiti Vs Banche Oltre
12 Mesi
7.914 7.914
Debiti oltre 12 Mesi per
finanziamenti IFRS 16
676.532 676.532
Totale Passività
finanziarie non correnti
20.038.850 1.574.572 (4.823.261) 16.790.161

Le variazioni intercorse sono espressione delle dinamiche che nel corso dell'esercizio hanno interessato le singole voci delle passività e per le quali si rimanda alla Relazione sulla gestione.

Le movimentazioni indicano il passaggio del debito da non corrente a corrente qualora vi sia un rimborso previsto nei 12 mesi oltre all'effetto dell'attualizzazione del debito, così come indicato nei criteri di redazione al bilancio. Le voci relative ai prestiti obbligazionari sono valutate al costo ammortizzato in presenza di oneri di emissione.

Si sottolinea, quale incremento rilevante, l'emissione del debito per il prestito obbligazionario PRISMI 5% 2019- 2021 oltre 12 mesi.

La società rispetta regolarmente i piani di rimborso definiti dalle condizioni di emissioni obbligazionaria.

In merito al Prestito obbligazionario convertibile PSM 2015-2021 si espone la seguente informativa in relazione all' esposizione in bilancio e alle disposizioni a cui la Società si è attenuta per le valutazioni e relative rilevazioni contabili.

Secondo le definizioni dello Ias 32, il prestito obbligazionario convertibile rappresenta uno strumento finanziario composto ovvero uno strumento finanziario scindibile in un elemento di passività finanziaria e in un elemento di strumento di capitale.

In tal caso, il principio obbliga l'emittente a classificare separatamente le diverse componenti, rilevando distintamente le passività finanziarie e gli strumenti rappresentativi di capitale all'atto dell'emissione dello strumento composto; sebbene lo strumento finanziario sia unico, tale distinzione consente di ottenere i medesimi effetti dell'emissione separata delle due componenti.

L'Organo Amministrativo della Società ha ritenuto di conferire ad un consulente attuariale l'attività di determinazione della valutazione del derivato, di tipo Warrant (diritto di conversione), implicito nel prestito obbligazionario in conformità con le caratteristiche dello strumento stesso.

Per il calcolo del fair value del Warrant implicito è stato utilizzato un modello riconducibile al modello Black e Scholes, tipicamente adottato per la valutazione del prezzo delle opzioni, a ciascuna data di emissione così come sopra esposte.

A completamento della valutazione dello strumento composto, è stato altresì calcolato il tasso di rendimento interno dell'obbligazione al netto della componente di valore del Warrant per la valutazione al costo ammortizzato della passività finanziaria.

Sulla base delle valutazioni effettuate e dei risultati ottenuti dall'applicazione del modello finanziario adottato si è provveduto ad iscrivere a patrimonio netto, quale Riserva da fair value, il valore della componente equity a ciascuna data di emissione e a rilevare la passività finanziaria al costo ammortizzato così come previsto dallo IFRS 9.

Nel 2019 la riserva da fair value è stata adeguata per un valore pari ad Euro 45.500 per effetto dell'ultima emissione avvenuta nel corso dell'anno, conseguentemente la riserva da fair value ammonta ad Euro 1.087.941 al 31 dicembre 2019. Si è rilevato altresì l'effetto economico della valutazione al costo ammortizzato della passività finanziaria.

I debiti per finanziamenti da IFRS 16 rappresentano il debito residuo a lungo termine relativo ai contratti di locazione finanziaria e operativa valutati, a decorrere dall' 1/1/2019, secondo il principio contabile internazionale IFRS 16.

Altre Passività non correnti (nota 19)

Le voci comprese nelle Altre passività non correnti corrispondono alle quote oltre 12 mesi dei Debiti previdenziali relative alle rateizzazioni in essere. Di seguito si riportano i saldi e le variazioni intercorse rispetto l'esercizio precedente.

Altre passività non
correnti
31/12/2018 Variazioni 31/12/2019
Debiti verso Istituti
Previdenziali oltre 12
mesi
13.848 508.570 522.418
Totale Passività
finanziarie non correnti
13.848 508.570 522.418

Gli importi relativi alla voce dei debiti previdenziali includono le quote scadenti oltre il 31 dicembre 2020 dei piani di rateizzazione INPS.

PASSIVITÀ CORRENTI

Passività finanziarie (nota 20)

Di seguito la tabella con l'indicazione delle voci e delle variazioni per le passività finanziarie correnti:

Passività finanziarie correnti 31/12/2018 Variazioni 31/12/2019
Prestito obbligazionario PSM 90
entro 12 mesi
2.535.182 (858.817) 1.676.365
Prestiti Obbligazionari entro 12 mesi 548.145 (255.478) 292.667
Prestito obbligazionario PSM 85
entro 12 mesi
2.937.824 3.683.640 6.621.464
Prestito Obbligazionario Prismi 3,5%
19-20
1.954.780 1.954.780
Debiti verso banche a breve 8.543 15.805 24.348
Debiti per finanziamenti IFRS 16 249.906 249.906
Totale Passività finanziarie
correnti
6.029.694 4.789.836 10.819.530

I saldi relativi ai prestiti obbligazionari PSM 90, PRISMI 85, Prestito obbligazionario 2017/2019 e 2019/2020 sono riferiti alle quote scadenti nel corso del 2020 dei prestiti emessi al netto delle quote rimborsate nel corso dell'anno.

La voce relativa ai debiti verso banche a breve accoglie i debiti ricorrenti per carte di credito aziendali e la quota residua dei finanziamenti in essere, incorporati con la fusione di Ingrandimenti Srl.

La voce iscritta per debiti per finanziamenti IFRS 16 rappresenta la quota in scadenza nel 2020 del debito finanziario concernente i contratti di locazione operativa e finanziaria valutati secondo il principio contabile internazionale IFRS 16.

Le passività finanziarie al 31 dicembre 2019 non sono garantite da garanzie reali e pegni né includono il rispetto di parametri economici e finanziari "covenants".

Debiti commerciali (nota 21)

La voce relativa ai debiti verso fornitori riporta un saldo pari a Euro 2.506.549 e la seguente variazione:

Debiti commerciali 31/12/2018 Variazioni 31/12/2019
Debiti commerciali 2.970.983 ( 464.434) 2.506.549
Totale Debiti commercilai 2.970.983 ( 464.434) 2.506.549

Di seguito si fornisce il dettaglio che compone il saldo al 31 dicembre 2019 e le variazioni rispetto l'esercizio 2018:

Dettagli Debiti commerciali 31/12/2018 Variazioni 31/12/2019
Fornitori agenti 590.548 (430.436) 160.112
Fatture da ricevere 493.955 (106.586) 387.369
Note di credito da ricevere (248.777) (47.138) (295.915)
Fornitori nazionali 389.651 74.989 464.640
Fornitori esteri 12.164 8.667 20.831
Fornitori intercompany 118.529 (117.129) 1.400
Debiti vs agenti per Firr 67.426 12.686 80.112
Fatture da ricevere agenti 836.623 496.944 1.333.567
Fondo trattenute agenti 710.864 (356.431) 354.433
Totale 2.970.983 (464.434) 2.506.549

Come indicato a commento della voce "crediti commerciali" il fondo trattenute agenti accoglie l'ammontare delle provvigioni contabilizzate ma non ancora erogate a fine esercizio, al fine di tenere in considerazione degli eventuali mancati incassi sui crediti relativi ai clienti procacciati.

Altre passività correnti 31/12/2018 Variazioni 31/12/2019
Debiti C/Erario Entro 12 Mesi 2.723.154 541.891 3.265.045
Debiti verso Istituti Previdenziali
Entro 12 mesi
992.717 -2.843 989.874
Acconti da clienti 2.271 17.409 19.680
Debiti verso imprese controllate 107.439 145.659 253.098
Altri debiti 576.843 2.041 578.884
Ratei e Risconti passivi 57.236 357.526 414.762
Totale Altre passività correnti 4.459.660 1.061.683 5.521.343

Altre passività correnti (nota 22)

Il saldo della voce altre passività correnti e le variazioni intervenute nell'esercizio sono di seguito riportate:

I debiti verso Erario pari ad Euro 3.265.045 sono composti da debiti correnti maturati nel corso dell'esercizio e non versati per Euro 1.731.477, ulteriormente scomponibili in debiti Iva per Euro 721.299, relativi alle rateizzazioni pregresse e al residuo non ancora rateizzato, debiti per ritenute verso dipendenti e lavoratori autonomi per Euro 819.743, altri debiti correnti per Euro 190.435. I debiti erariali relativi ad anni precedenti non rateizzati ammontano ad Euro 382.644, mentre i debiti erariali oggetto di rateizzazioni in corso per Euro 1.005.112. Si ricorda che la Società onora regolarmente gli impegni derivanti dalle rateizzazioni oggetto di avvisi o cartelle.

I debiti previdenziali pari ad Euro 989.874 sono composti da: debiti correnti verso Enasarco per Euro 16.390 regolarizzati con il versamento effettuato in data 20 febbraio 2019, debito verso Enasarco per le rateizzazioni concessi su contributi maturati in anni precedenti e non versati per Euro 7.489, debiti previdenziali per dipendenti maturati nel corso dell'esercizio per Euro 673.528 e debiti pregressi rateizzati per Euro 292.467.

Il saldo della voce "Altri debiti" pari ad Euro 578.884 risulta composta come segue: Euro 529.040 quali debiti verso dipendenti e amministratori a titolo di retribuzioni/compensi, ferie non godute, 13ma e 14ma e Euro 49.844 quali altri debiti.

Il saldo al 31 dicembre 2019 dei ratei passivi e risconti passivi pari ad Euro 414.762 afferisce principalmente ai ratei calcolati sugli interessi delle passività finanziarie non correnti e per Euro 44.650 quali risconti passivi su rinnovi effettuati presso i clienti per canoni di mantenimento pluriennali dei servizi.

CONTO ECONOMICO

Ricavi, Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni ed altri ricavi operativi (nota 23/25)

I ricavi di vendita al 31 dicembre 2019 sono pari ad Euro 16.548.317 rispetto ad Euro 16.770.611 del 31 dicembre 2018.

Il dettaglio della voce è il seguente:

Vendite ed altri ricavi 31/12/2018 31/12/2019
Ricavi 16.770.611 16.548.317
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 271.910 254.814
Altri ricavi operati 1.009.960 1.301.642
Totali 18.052.481 18.104.773

I ricavi delle vendite sono ripartiti per linee di business come segue:

Ricavi operativi per
linee di Business
31/12/2018 % 31/12/2019 %
SEO 10.674 62% 8.945 54%
Siti 4.030 23% 5.536 33%
Social netw
ork
552 3% 559 3%
Altri Servizi 1.514 12% 1.508 9%
Totale 16.770 100% 16.548 100%

Si evidenzia che i ricavi sono nettati della componente finanziaria implicita correlata alla concessione verso cliente di condizioni di pagamento lungo un arco temporale medio di 36 mesi. L'impatto di tale effetto è misurato a storno dei ricavi per Euro 270.579.

Con riferimento alla ripartizione dei ricavi per area geografica, i ricavi sono principalmente realizzati in Italia pertanto la tabella della ripartizione dei ricavi per area geografica non risulta significativa.

Gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni quantificati in Euro 254.814 sono da ricondurre ai costi interni ed esterni sostenuti per lo svolgimento delle attività di sviluppo sui progetti implementati dalla società nel corso dell'esercizio di cui si è data descrizione in Relazione sulla gestione.

La composizione della voce Altri ricavi operativi è la seguente:

Altri Ricavi e Proventi 31/12/2018 31/12/2019
Sopravvenienze attive 737.021 967.034
Altri ricavi 117.203 162.511
Proventi di diversa natura 77.942 84.384
Contributo in conto esercizio 77.794 87.713
Totali 1.009.960 1.301.642

La voce sopravvenienze attive pari ad Euro 967.034 è composta da: (i) Euro 200.798 quali sopravvenienze emergenti da definizioni positive di transazioni con clienti e fornitori, (ii) Euro 372.500 quali sopravvenienze attive di diversa natura, (iii) Euro 82.662 quali sopravvenienze attive derivanti da risoluzioni unilaterali da contratti i cui clienti sono inadempienti e relativo recupero dell'iva, (iv) Euro 311.068 per recupero accantonamento anni pregressi da Fondo insoluti.

La voce Altri ricavi pari ad Euro 162.511 si riferisce alle prestazioni per servizi amministrativi, legali e servizi generali a favore delle società del gruppo.

Costi operativi (nota 26/27/28/29/30)

I costi operativi sostenuti dalla Società nel corso dell'esercizio ammontano ad Euro 17.786.990 in aumento rispetto a quelli sostenuti nell'esercizio precedente pari ad Euro 15.575.070. in particolare, si segnala un incremento nella voci delle Consulenze e collaborazioni, Spese di viaggio, Spese per cartolarizzazione.

Nello specifico, si riferiscono a:

  • Costi per materie prime e materiali di consumo per Euro 127.164
  • Costi per servizi per Euro 11.551.242
  • Costi per personale per Euro 4.975.725
  • Altri costi operativi per Euro 1.132.859

La composizione della voce Costi per materie prime e merci, comprensive della variazione delle rimanenze, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e 31 dicembre 2019 è di seguito riportata:

Costi per materie prime e materiali di consumo 31/12/2018 31/12/2019
Materie di consumo 29.384 47.117
Carburanti 76.026 77.796
Variazione Rimanenze (862) 2.251
Totale 104.548 127.164

Per la voce afferente ai costi per servizi pari ad Euro 11.551.242, si riporta in tabella il confronto con l'esercizio precedente e la composizione delle singole voci:

Descrizione Costi per servizi 31/12/2018 31/12/2019
Provvigioni 5.734.888 5.730.787
Consulenze e collaborazioni 940.526 1.235.176
Costi cartolarizzazione 27.316 158.228
Appuntamenti e costi call center 878.797 988.328
Pubblicità, fiere e rappresentanza 238.497 207.553
Spese viaggio, trasferte, rimborsi 272.104 405.057
Oneri e commissioni bancarie 183.808 301.099
Telefonia e internet 257.978 207.713
Servizi informatici per la produzione 1.447.435 1.418.864
Pulizia e condominio 26.635 52.613
Sindaci e revisori 107.929 96.455
Manutenzioni 7.036 67.989
Energia elettrica e altre utenze 18.564 24.604
Formazione personale 585 14.392
Spese auto 31.196 31.328
Spese annuali Borsa italiana 148.987 162.371
Noleggi Operativi e affitti 354.002 333.930
Altri costi di varia natura 138.616 114.755
Totali 10.814.899 11.551.242

Di seguito la composizione e dettagli sul Costo del personale:

Costo del personale 31/12/2018 31/12/2019
Salari e stipendi 2.606.662 3.341.202
Contributi sociali 772.350 918.756
TFR 158.746 165.503
Fondi integrativi 48.651 79.596
Altri costi del personale 13.802 51.755
Compensi e costi amministratori 446.625 418.913
Totale 4.046.836 4.975.725

Di seguito si riporta la composizione dalla struttura organizzativa e del personale dipendente in termini di unità medie nell'esercizio:

Numero medio dei dipendenti 31/12/2018 31/12/2019
Impiegati 68 81
Quadri 5 5
Dirigenti 3 4
Totale 76 90

Nel corso dell'esercizio 2019 la società non ha fatto ricorso a società di somministrazione di lavoro temporaneo per sopperire a picchi di produzione o a generiche momentanee carenze di personale.

La voce Altri costi operativi è costituita da Altri Oneri di Gestione, come di seguito dettagliati:

altri oneri di gestione 31/12/2018 31/12/2019
sopravvenienze rilevate per esito
negativo cause con agenti o clienti
323.631 637.272
sopravvenienze derivanti da fatture
ricevute non stanziate in anni precedenti
e altre soppravvenienze
130.298 264.274
Altre voci 154.968 231.313
Totale 608.897 1.132.859

A seguire il dettaglio della voce "Ammortamenti e Svalutazioni":

Ammortamenti , Accantonamenti e
svalutazioni
31/12/2018 31/12/2019
Ammortamenti imm materiali 57.591 68.178
Ammortamenti imm immateriali 198.744 439.014
Accantonamenti rischi 241.155 514.271
Svalutazioni Crediti 952.395 1.278.928
Totale 1.449.885 2.300.391

La voce Accantonamenti rischi pari ad Euro 514.271 accoglie le seguenti voci:

  • L' accantonamento pari a Euro 180.723 per sanzioni ed interessi derivanti da debiti erariali e previdenziali per i quali la Società non ha ancora provveduto al ravvedimento o non ha ricevuto avviso bonario o cartella da parte dell'ente di riscossione competente e in parte;
  • L'accantonamento pari a Euro 223.656 relativo all'accertamento eseguito dall'Agenzia delle Entrate;

• L'accantonamento pari a Euro 109.892 relativo alla stima della passività per cause in corso con ex agenti.

In merito alla Svalutazione crediti si rimanda a quanto descritto alle sezioni "crediti commerciali oltre l'esercizio" e al contenuto della Relazione sulla gestione.

Proventi e oneri finanziari (nota 31.1/31.2)

La voce Proventi e oneri finanziari pari ad Euro 2.674.700 quale importo netto al 31 dicembre 2019 è composta come segue:

Proventi e (Oneri) Finanziari 31/12/2018 31/12/2019
Proventi Finanziari 156.200 313.767
(Oneri Finanziari) (1.809.349) (2.988.467)
Netto (1.653.149) (2.674.700)

Si riporta il dettaglio dei Proventi finanziari e il dettaglio degli oneri finanziari per tipologia di Debito:

Proventi Finanziari 31/12/2018 31/12/2019
Proventi su Titoli 21.613 3.092
Proventi Finanziari Diversi 112.408 243.154
Altri 22.179 67.521
Totale 156.200 313.767

La voce Proventi finanziari diversi è composta prevalentemente dai proventi per attualizzazione quale rilascio dell'attualizzazione dei crediti commerciali operata nell'esercizio precedente per Euro 241.460.

Interessi e oneri finanziari 31/12/2018 31/12/2019
su Prestititi Obbligazionari 1.416.316 2.219.597
su Debiti verso Banche 32.144 56.329
su finanziamenti IFRS 16 28.925
Altri 360.888 683.616
Totale 1.809.348 2.988.467

La voce "altri oneri finanziari" pari ad Euro 683.616 è da scomporre come segue: (i) Euro 544.195 quali oneri finanziari sostenuti per le operazioni di cartolarizzazione effettuate nell'esercizio (ii) Euro 65.115 quali oneri per le dilazioni concesse dalle rateizzazioni dei debiti erariali e previdenziali oggetto di avvisi e cartelle, (iii) Euro 59.527 per oneri finanziari legati all'attualizzazione dei crediti; (iv) Euro 14.779 quali altri costi finanziari.

Rettifiche di valore di attività finanziarie (nota 32)

6.4.1 Rettifiche di valore di attività finanziarie (OCI)

Le rettifiche di valore di attività finanziarie si riferiscono alla valutazione al fair value della Partecipazione in Wellnet S.r.l. e alla rivalutazione della controllata PRISMI Ch.

Rettifiche di valore di attività e
passività non correnti
31/12/2018 31/12/2019
Rivalutazioni al fair value (oci) -
Wellnet srl
445.073 (116.011)
Rivalutazioni al fair value (oci) -
Prismi CH
11.609 4.469
Svalutazione di Ingrandimenti srl 27.255
Totale 483.937 (111.542)

Si rimanda ai commenti già riportati a supporto della voce Partecipazioni.

Imposte sul reddito correnti, differite e anticipate (nota 33)

Sono riportati in tabella gli importi afferenti alla fiscalità dell'esercizio:

Imposte sul reddito 31/12/2018 31/12/2019
Imposte correnti 138.734 48.728
Imposte differite (22.263) (208.004)
Totale 116.471 (159.276)

Il saldo al 31 dicembre 2019 è composto come segue:

  • Irap corrente per Euro 48.728
  • Stanziamento imposte anticipate per Ires e Irap per Euro 208.004

Di seguito la riconciliazione Ires e Irap correnti a partire dal tasso teorico:

RICONCILIAZIONE IRAP

Voce Importo Totale Irap
3,9% - 4,73%
Utile ante imposte - 4.657.307,87 -
Variazioni in aumento
Viaggi, trasferte, rimborsi km e forfait 38.370
Prestazioni occasionali 80.910
Compenso/contributi c.d.a. 418.914
Accant. fondo sval. Crediti e perdite 1.306.185
Accantonamento fondo rischi 290.615
Accantonamento fondo imposte 223.656
Sopravvenienze passive 777.240
Spese personale 4.539.431
Oneri finanziari 2.988.467
Ammortamenti indeducibili 6.880
Altri indeducibili 99.344
Totale 10.770.011,93
Variazioni in diminuzione
Ammortamenti extra contabili (IAS e non) - 128.294
Sopravvenienze attive -
15.422
Contributi c/ esercizio -
87.713
Deduzioni personale dip. -
4.333.353
Proventi finanziari -
313.767
Totale - 4.878.549,41
Base imponibile 1.234.154,65
Imposta dovuta 48.728,00

RICONCILIAZIONE IRES

Voce Importo Totale Ires
24%
Utile ante imposte - 4.657.307,87 -
Variazioni in aumento
Viaggi, trasferte, rimborsi km 144.326,14
Compenso/contributi c.d.a. 1.000,00
Accant. fondo sval. crediti e perdite 1.095.020,56
Accant.fondo rischi 290.615,21
Accanton. fondo imposte 223.656,00
Telefoniche 39.397,15
Parco automezzi 145.965,78
Interessi indeducibili Rol 2.236.089,16
Ammortamenti 47.049,09
Sopravvenienze passive 768.531,24
Svalutazione partecipaz. -
Altri indeducibili 97.018,16
Totale -- 5.088.668,49
Variazioni in diminuzione
Utilizzo fondi tassati -
782.885,59
Compensi amminis. anni pr. -
60.285,96
Ammortamenti extracont. -
128.293,76
Manutenzioni/ rappresent. -
2.399,00
Quote associative -
Sopravvenienze non tassate -
15.422,28
Contributi c/esercizio -
87.713,36
Maxiammortamenti -
4.362,64
Totale - 1.081.362,59
Base imponibile lorda -
650.001,97
Perdite pregresse -
ACE -
Base imponibile netta -
Imposte -

ALTRE INFORMAZIONI

Compensi, anticipazioni e crediti concessi ad amministratori e sindaci e impegni assunti per loro conto

Il seguente prospetto evidenzia i compensi spettanti agli Amministratori e ai membri del Collegio Sindacale per l'esercizio 2018, come richiesto dal p.to nr 16 dell'art. 2427 cc.

Compensi 31/12/2018 31/12/2019
Amministratori 446.624 418.913
Collegio sindacale 27.831 28.666

Si informa che gli attuali consiglieri resteranno in carica fino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31/12/2019.

Compensi Società di Revisione

Compensi 31/12/2019
società di revisione 67.786

L'importo indicato rappresenta il compenso riconosciuto alla società di revisione FV & C. S.a.s. incaricata della revisione legale dei conti ed include Euro 16.000 per Altri servizi e Euro 6.780 per riaddebito di costi.

Titoli emessi dalla Società

7.3.1 Azioni emesse

descrizione nimero azioni al
31/12/2018
valore nominale
al 31/12/2018
azioni sottoscrtitte
nel corso del 2019
valore nominale
azioni sottoscritte
nel 2018
nimero azioni al
31/12/2018
valore nominale
al 31/12/2018
azioni ordinarie 10.497.539 10.497.539 2.063.058 2.063.058 12.560.597 12.560.597

In virtù delle modifiche allo statuto sociale negli scorsi esercizi le azioni di PRISMI S.p.A. sono prive di valore nominale.

Alla data del 31/12/2019 sono in circolazione 10.205.903 warrant la cui seconda finestra di esercizio sarà dal 1 al 29/5/2020 in ragione di 2 warrant per azione al prezzo di 1,36 euro l'una.

7.3.2 Strumenti finanziari

In merito agli strumenti finanziari emessi dalla Società, si rimanda a quanto esposto nei paragrafi 2.1 e 2.6 della Relazione sulla Gestione.

7.3.3 Prestiti Obbligazionari

In tabella sono esposti i titoli obbligazionari emessi dalla Società nel corso degli ultimi:

Strumento Size
emissione
Importo
sottoscritt
o
Importo
convertito
Outstandi
ng
Scadenza Tasso
Obbligazioni PSM 7% 2015-2020 6,40 2,05 1,75 0,30 09/07/2020 7%
Obbligazioni PSM 7% 2015-2021 convertibili 9,90 9,90 0,35 9,55 06/12/2021 7%
Obbligazioni PSM 90 2017-2023 9,50 9,37 3,95 23/04/2023 5,5%
Obbligazioni PSM 85 2018-2024 10,50 10,50 6,84 24/04/2024 5%
Obbligazioni PSM 85 2019-2027 12,00 5,25 4,15 23/07/2024 5%
Obbligazioni PSM 5% 2019-2021 1,00 0,53 0,53 03/05/2021 5%
Obbligazioni PSM 3,5% 2019-2020 7,00 2,00 1,97 25/12/2020 3,5%

Impegni, garanzie e passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale

Non sono stati rilasciate nel 2019 alcun impegno di garanzia, mentre si sono estinti gli impegni preesistenti rilasciati a sostegno degli affidamenti contratti dalla ex controllata 3ding Consulting S.r.l

Finanziamenti effettuati dai soci

Al 31 dicembre 2019 PRISMI S.p.A. non risulta debitrice di somme erogate dalla compagine sociale a titolo di finanziamento.

Patrimoni e finanziamenti destinati ad uno specifico affare

Non sussistono.

Informazioni sulle operazioni con parti correlate

7.7.1 Operazioni con parti correlate

La società ha adottato apposite procedure in materia di operazioni con parti correlate, istituendo un apposito comitato con l'obiettivo di assicurare che tali operazioni siano realizzate nel rispetto dei principi di trasparenza e di correttezza sostanziale e procedurale.

La società nel corso dell'esercizio 2019 non ha effettuato operazioni con parti correlate nell'accezione prevista dall'art. 2427, comma 2, del Codice Civile per importi di rilievo o a condizioni che si discostino da quelle di mercato.

Si ritiene tuttavia opportuno indicare l'entità delle operazioni poste in essere con le entità rientranti nel perimetro di correlazione.

7.7.2 Identificazione delle parti correlate

Rientrano nel perimetro di correlazione le società controllate Wellnet S.r.l., PRISMI Ch,

È parte correlata anche l'amministratore delegato, Ing. Alessandro Reggiani, che non ha posto in essere operazioni con la società, con la sola eccezione dell'attribuzione del compenso per la carica ricoperta.

Rapporti
con parti
correlate
Wellnet
S.r.l
PRISMI CH Totali
Ricavi 145.426 7.234 152.660
Costi 162.960 3.106 166.066
Crediti
commerciali
275.451 122.532 397.983
Altri Crediti 73.856 73.856
Crediti
Finanziari
113.623 12.768 126.391

I rapporti intercorsi durante il periodo in oggetto con le parti correlate risultano i seguenti:

Le operazioni poste in essere sono di natura operativa, sono correlate al business della società, sono state regolarizzate a prezzi di mercato e contrattualizzati tra le parti. Totali 771.316 145.640 916.956

Informativa ai sensi della legge 4 agosto 2017, n. 124 – art. 1, commi 125-129, adempimento degli obblighi di trasparenza e di pubblicità

In ottemperanza agli obblighi di trasparenza in materia di erogazioni pubbliche previste dall'articolo 1, commi 125-129 della legge n. 124/2017, successivamente integrata dal decreto-legge "sicurezza" (n. 113/2018) e dal decreto-legge "Semplificazione" (n. 135/2018) si riportano di seguito le informazioni relative alle erogazioni pubbliche ricevute dalla società nel corso dell'esercizio 2019. Si precisa che è stato utilizzato un criterio di rendicontazione per cassa, riportando le erogazioni incassate nel corso del periodo in oggetto.

Non sono state prese in considerazione erogazioni ricevute a fronte di corrispettivi per forniture e servizi resi.

Ente Erogatore Tipologia Importo
MEF Credito d'Imposta su spese R&S l.
190/2014
79.797

7.8.1 Azioni possedute dagli organi sociali e dirigenti con posizione strategica

Nella tabella seguente è riportato il numero di azioni di PRISMI S.p.A. posseduto al 31.12.2019 dai componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale della Società e Dirigenti con posizione strategica:

nominativo ruolo n. azioni
Reggiani Alessandro Amministratore Delegato 1.500
Mussano Roberto Consigliere Indipendente -
Catalano Luca Consigliere non Esecutivo -
Firpo Alessandro Consigliere Non Esecutivo e Development Manager 137.305
Mariano Daniele Consigliere Esecutivo 45
Lopreiato Domenico Consigliere Esecutivo -
Ambroso Odoardo Maria Consigliere non Esecutivo -
Rocco Matteo Capital Manager (*) 15
Vaccari Marco Presidente Collegio Sindacale -
Ponte Daniele Sindaco Effettivo -
Dovier Massimo Sindaco Effettivo -

(*) Si segnalano:

  • il possesso, da parte del coniuge dell'Ing. Reggiani, di ulteriori 2.755 azioni;
  • il ruolo di socio di riferimento (con partecipazione al capitale sociale pari al 92,5% delle quote) dell'Ing. Reggiani in Syner.it Informatica S.r.l, azionista di riferimento, detentrice di 1.135.048 azioni di PRISMI S.p.A., pari al 9,04% del Capitale Sociale di PRISMI S.p.A. fissato in 12.560.957 azioni.
  • Il ruolo di socio di minoranza (con partecipazione al capitale sociale pari al 7,5% delle quote) di Mariano Daniele in Syner.it Informatica S.r.l. azionista di riferimento di PRISMI S.p.A. 9.04% del Capitale Sociale di PRISMI S.p.A. fissato in 12.560.957azioni.
  • Il ruolo di socio di Matteo Rocco, di Alessandro Firpo e di Luca Catalano in ADV Capital S.r.l., a tal proposito si rimanda alle comunicazioni effettuate al mercato.

Accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427 punto 22-ter si segnala che non risultano accordi non risultanti dallo Stato Patrimoniale che abbiano rischi o benefici rilevanti e che siano necessari per valutare la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della società.

PMI Innovativa

Come introdotto dalla Relazione sulla Gestione, gli Amministratori hanno ravvisato l'esistenza per la società dei presupposti, cumulativi ed alternativi, richiesti dal D.L. 24.1.2015, n. 3, per l'iscrizione della stessa nella sezione speciale del Registro delle Imprese riservata alle PMI Innovative. La società risulta iscritta nel registro a decorrere dal 20 maggio 2019 a seguito delle attività di sviluppo effettuate e del sistema proprietario identificato ne seguito.

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 122 di 138

Prismi S.p.A. rientra infatti nei parametri dimensionali indicati nel decreto, è residente in Italia, è soggetta a certificazione del bilancio separato e consolidato, non ha azioni quotate in un mercato regolamentato e non è iscritta nella sezione speciale delle start up innovative presso il Registro Imprese.

Con riguardo ai requisiti alternativi la società ha depositato presso il Registro Pubblico Speciale per i Programmi per elaboratore uno specifico sistema proprietario afferente all'oggetto sociale e all'attività di impresa svolta denominato PRISMI BOT e, dalle analisi gestionali ha riscontrato di aver speso, nel corso nel 2018, in spese di ricerca, sviluppo e innovazione più del 3% del maggiore tra costo e valore totale della produzione.

Tali spese risultano dal bilancio che si propone all'approvazione dell'assemblea e ammontano complessivamente ad Euro 682.704.

Proposta di destinazione del risultato d'esercizio

Il bilancio al 31 dicembre 2019 della Vostra Società, redatto secondo i principi contabili internazionali, chiude con una perdita di euro 4.498.032. Tale risultato comporta una riduzione del patrimonio netto a euro 5.988.226 ovvero inferiore ai due terzi del capitale sociale pari ad euro 10.560.957,00 e incorrendosi rende, quindi, applicabile il disposto dell'articolo 2446 del Codice Civile.

Se con noi d'accordo, Vi invitiamo ad approvare il Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2019 in ogni sua parte e risultanza. In considerazione di quanto esposto in precedenza nonché di quanto previsto dal combinato disposto del comma 1 dell'articolo 26, del D.L. n. 179/2012 - in tema di deroghe al diritto societario - e dall'art 4. comma 9 del D.L 3/2015 ,Vi invitiamo a rinviare all'Assemblea di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 l'eventuale adozione, ricorrendone i presupposti, dei provvedimenti previsti dall'art. 2446 comma 2, del codice civile.

Conclusioni

I criteri di valutazione qui esposti sono conformi ai principi IAS/IFRS ovvero alle disposizioni del codice civile e le risultanze del bilancio corrispondono ai saldi delle scritture contabili tenute in ottemperanza alle normative vigenti.

La presente nota integrativa, così come l'intero bilancio di cui è parte integrante, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società ed il risultato economico dell'esercizio.

L'esposizione dei valori richiesti dall'art. 2427 del Codice Civile è stata elaborata in conformità al principio di chiarezza.

Modena, 18 marzo 2020

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Ing. Alessandro Reggiani

Relazione della Società di Revisione e del Collegio Sindacale

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 126 di 138

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 127 di 138

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 128 di 138

-

-

-

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 129 di 138

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 130 di 138

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 131 di 138

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 132 di 138

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 133 di 138

-

-

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 134 di 138

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 135 di 138

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 136 di 138

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 137 di 138

Fascicolo di Bilancio al 31 dicembre 2019 Pag. 138 di 138

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.